copertina e sovracoperta
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copertina e sovracoperta
EURO ROTELLI The Body The Soul The Body The Soul Euro Rotelli was born in Tuscany, although his family moved to Friuli when he was still a child. He always feels a strong inner desire to communicate his feelings, and after first experimenting with painting, he later discoveres photography. This sees the birth and development of a passion which brings him to the point of not only making photography his daily work, but also of expressing himself artistically through this medium. He begins to dedicate himself to research into new techniques and approaches. He is enthralled by both landscapes and the people he portrays in black and white, while carrying out his own personal experiments in the darkroom. “Polaroid”constitutes a key stage of his art journey: this procedure, in fact, allows him to intervene and work upon the picture´s surface manually, with results that are always different and original. His research brings him to use different films and materials, to experiment with techniques such as Transfer, Emulsion Lift, Manipulations, Painting and Collage, and inventing and perfectioning personal proceedings that enable him to transform the objective reality into an intimate personal language. His artistic research, however, goes beyond camera, that is just the means to realize and idea, a project. He delves into and immortalises cities and the countryside, both for private commissions and for personal experimentation. Sensitive to human form and its expression, he portrays personalities and artists. For commissioned work he creates art catalogues, calendars and publishing. His work has been published in various reviews and international magazines and he exhibites both in Italy and abroad and he has been given International awards and reviews as well. His photographs can be found in private and public collections and art galleries. EURO ROTELLI Euro Rotelli nasce in Toscana per poi trasferirsi in Friuli. Crescendo, sente sempre più forte il bisogno di comunicare le proprie emozioni. La prima esperienza è con la pittura, per poi scoprire la fotografia. Da qui nasce e si sviluppa una passione che lo porterà a fare della fotografia non solo il proprio lavoro, ma anche il suo mezzo espressivo ideale. Diventa fotografo pubblicitario, dedicandosi contemporaneamente alla ricerca. Lo attraggono allo stesso modo i paesaggi e le persone che ritrae con personali sperimentazioni in camera oscura. L’uso della Polaroid costituisce una fase fondamentale del suo percorso artistico. Questo tipo di pellicola gli permette infatti di intervenire “manualmente” sulla fotografia e sperimentare procedimenti di sviluppo e stampa, con risultati sempre diversi e originali. La sua ricerca artistica va comunque al di là della macchina fotografica, che costituisce il mezzo hic et nunc per elaborare un’idea, un progetto. Realizza cataloghi d’arte, pubblicazioni e calendari, opera nel campo della pubblicità e si occupa delle campagne pubblicitarie di importanti aziende. Indaga e interpreta città e territori sia su commissione che per ricerca personale. Le sue fotografie hanno ottenuto importanti premi e riconoscimenti a livello internazionale, pubblicate su riviste nazionali ed internazionali ed esposte sia in Italia che all’estero in gallerie e collezioni pubbliche e private. Nella mia ricerca fotografica, ho da sempre indagato e interpretato la figura umana, che per me costituisce quasi un’ossessione, una perenne curiosità di conoscere e riproporre secondo la mia personale visione, questo soggetto ancora così misterioso e arcano, nonostante la facilità e disinvoltura estrema con cui il corpo viene oggi invece presentato e proposto. In questo mio percorso, mi sono così inevitabilmente accostato al mondo della danza, suprema celebrazione del corpo umano. Solo allora ho trovato quello cercavo: l’anello di congiunzione tra il corpo e l’anima, l’estrema sublimazione della fisicità umana... ...La danza stessa è forma d’arte e precisamente “arte del corpo in movimento”, l’unica arte che si svolge nel tempo e nello spazio. E come ogni espressione artistica, essa è il compendio di lavoro, sacrificio e dolore che si rivelano in quelle sublimi movenze. E’ il corpo a muoversi, ma da esso si sprigiona l’anima: ed è questo il sommo atto artistico. La danza è quindi una forma d’arte a cui si deve solo assistere per poterne godere ed apprezzare il significato, proprio per la sua intrinseca peculiarità del movimento. La fotografia sembrerebbe quindi l’antitesi della danza, la meno adatta a coglierne il significato, in quanto “blocca” in un fotogramma un solo gesto, una sola espressione di tutto un contesto gestuale. E questo è vero se consideriamo la fotografia un mero mezzo documentativo. Ma la fotografia non è solo questo. Essa stessa è diventata e riconosciuta universalmente una forma artistica, nella quale lo strumento fotografico è solo un mezzo espressivo dell’artista, non il protagonista tecnico com’era un tempo considerato. Ed è stato proprio con l'uso delle ultime pellicole Polaroid, non più in produzione ormai, che ho potuto realizzare completamente questo mio desiderio. Queste figure leggiadre mi hanno totalmente affascinato e coinvolto nel loro incantevole mondo, tanto da sentire in modo imperioso l’esigenza di trasmettere a mia volta queste emozioni, rivelare l’aura e l’anima di queste creature... In my photographic research, I have always investigated and interpreted the human body, which is almost an obsession for me, an everlasting curiosity to acknowledge and to re-propose according to my personal view, this subject which is still so mysterious, even though nowadays the body is presented and proposed with great facility and ease. On this path, I have thus inevitably drawn near to the world of dance, a supreme celebration of the human body. Only then I found what I was looking for: the link between the body and the soul, the extreme sublimation of the human figure... ...Dance itself is a form of art and precisely “art of body movement”, the only art that takes place in time and space. Like in every artistic expression, it is the summary of work, sacrifice and pain which are revealed in those sublime movements. It is the body which moves and this is the supreme artistic act. So, dance is a form of art that one must only watch and assist its performance in order to enjoy and appreciate its significance just for its intrinsic peculiarity of the movements. Therefore photography seems to be the antithesis of dance, the less suitable art to pick up its significance, since in one picture it “blocks” only one gesture. This is true if we consider photography to be a pure means of documentary. But photography is not only this. It has become and it is recognized all over the universe as an artistic performance, in which the photographic instrument is only a way of expression belonging to the artist, not the technical character considered in the past. It was while I was using my last Polaroid films, which are no longer produced, what I was able to carry out this wish. These lovely figures have completely fascinated and involved me in their enchanted world, that I felt this impelling need to transmit at the same time these emotions, reveal the aura and the soul of these creatures...