Maggio 2013
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Maggio 2013
Numero a 16 pagine &% % Giornale dell’Associazione Milanosud ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 ! VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT " # ! "#' "# !$ "' ' · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD 11 maggio, al Parco Chiesa Rossa e al Centro Puecher Tutti alla Festa della Legalità! Al via la 3ª edizione del nostro concorso Si chiude con un grande happening l’iniziativa di Milanosud l progetto “Appunti di Legalità – La scelta della rettitudine” si chiude con una grande festa, che si terrà l’11 maggio al Parco Chiesa Rossa e all’auditorium del Centro Puecher. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini e in particolare agli studenti dell’Istituto Allende e della media Francesco di Assisi, che hanno partecipato con entusiasmo ai cinque incontri con magistrati, poliziotti, rappresentanti di cooperative che lavorano su terreni confiscati alla mafia, testimoni di giustizia, politici e attori, provenienti da tutto il paese. La festa si svolgerà in due momenti distinti. Una prima parte a partire dalle ore 17.30 al Circolo dei Talenti, all’interno del Parco Chiesa Rossa, in via San Domenico Savio. Qui sarà possibile acquistare i biglietti dell’estrazione a premi. Giovanni Fontana Il tema di quest’anno è “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana”.. Continua a pag. 3 Tutte le informazioni a pag. 2 I Associazione Socio-Culturale Lotta alle dipendenze Parola di Asl: i Sert non chiudono «Le commissioni comunali congiunte, Politiche Sociali e Decentramento, dopo le notizie e le polemiche dei giorni scorsi, ha avuto da Asl la conferma che i tre Sert cittadini, che parevano messi in discussione, non saranno chiusi». Lo ha affermato il consigliere Pd Rosario Pantaleo, che ha poi aggiunto: «su questo tema si aprirà anzi un confronto tra Istituzioni, mondo del Terzo Settore, operatori, al fine di rendere possibile, anche alla luce dei cambiamenti in corso nel mondo delle dipendenze e di concepire sempre migliori strumenti per contrastarle e sviluppare i programmi di sostegno e accompagnamento al recupero di chi vive un percorso di uscita dalla dipendenza. La lotta alle dipendenze è uno dei temi sui quali sarà necessario mobilitare la città intera e tutte le sue forze per liberare quanti più cittadini da questa schiavitù». Claudio Urbano Tra fede e intolleranza, la vita di Giordano Bruno Via Mincio n°28, 20139 Milano TEL. 02 5393922 Spettacoli, eventi, mostre e recensioni 14 e 15 Caso Preiti: un gesto eclatante Che molti giovani ignorano, perché i fatti sono lontani nel tempo ma soprattutto perché spesso non viene loro trasmessa “la coscienza etico/civile”. Incontriamo l’autore alla Biblioteca Chiesa Rossa, durante la presentazione del libro: ascoltiamo le sue risposte. Lea Miniutti Continua a pag. 11 La Resistenza nel “nostro” pezzo di città è il risultato di un lavoro che il professore ha condotto coi suoi studenti quando insegnava al Liceo Allende. La ricerca è durata parecchi anni, i liceali coinvolti si sono appassionati al tema, e hanno approfondito tramite passaggi, a tratti anche commoventi, la storia di quel periodo funesto per Milano e per il nostro Paese. 0 0 DAL 1960 14 n gesto eclatante: questo voleva fare Luigi Preiti, l’attentatore di Montecitorio. «Un gesto eclatante»: parole sue. E cosa c’è di più eclatante che ammazzare un politico? Quale politico? «Uno a caso» dice Preiti, uno vale l’altro. Caspita, se non è un frutto dell’antipolitica questo, che cosa si pensa che lo sia? Gli attentatori politici fino ad oggi – pazzi o sani che fossero – avevano le idee chiare sul bersaglio: mai uno qualunque, ma uno molto precisamente individuato, per le sue caratteristiche personali o perché appartenente a uno schieramento avverso. Rileggiamo a ritroso la storia politica italiana: invano cercheremmo un attentatore o un gruppo terroristico che non abbia avuto un bersaglio politicamente caratterizzato: o per estrema diversità o anche per pericolosa contiguità, perché la contiguità favorisce lo smarrimento dei confini (molte vittime delle br erano non i conservatori dello status quo, ma i protagonisti di faticosi tentativi di riforma del sistema). E questa non è antipolitica? E non è antipolitica la predicazione ottusamente nichilista di chi - partendo dalle semplificazioni che il concetto di “casta” induce - condanna senza appello tutti i partiti. Piero Pantucci Intervista a Giuseppe Deiana, autore di “Questa storia mi ha cambiato la vita” )"*,-* ! & *,"!/ + ,( ! %%" %%" " ! %%" %%" (&"'$ ! %%" %%" #$-+( $% %-'"!/ $ % "*"%%" %%" & *(+$ (.. '( "% Continua a pag. 12 8 9 U Continua a pag. 4 Mobile -–F iFissa s s a - S–chScheletrata el etra ta Mobile LLaboratorio abo rator io OdOdontotecnico o nt o t e c ni c o L.L.O.R. O. R . s nsnc c 6 Il Kandinsky partecipa al “Treno per la Memoria” P RIPARAZIONI IMMEDIATE PROTESI 5 Una mamma sempre di corsa: 21 maratone in 21 giorni alazzo Marino rompe gli indugi e, nonostante le vicende giudiziarie in corso con i soggetti che attualmente dispongono del patrimonio immobiliare di Salvatore Ligresti, accelera con decisione per la realizzazione del Parco Ticinello e la sistemazione della Cascina Campazzo. «Tra i nostri obiettivi primari – ha infatti confermato al nostro giornale il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris – c’è il definitivo varo del parco e l’acquisizione della cascina. Per questo abbiamo deciso di partire sin dall’autunno prossimo con la messa in sicurezza della Cascina Campazzo, distinguendo le vicende giudiziarie da quelle urbanistiche». Le risorse che saranno utilizzate per la cascina sono quelle già stanziate per il parcheggio interrato di piazza Abbiategrasso e serviranno per evitare crolli nelle parti più pericolanti della cascina. Stefano Ferri A 3 Stadera: il progetto per la nuova viabilità Continua a pag. 7 Ultimi posti disponibili per la gita “Modena e dintorni” prevista per l’8 giugno. Gli appassionati di motori e buona tavola si affrettino a iscriversi! Informazioni a pag. 10 Slot machine: disperazione e truffe dietro l’angolo In luglio iniziano i lavori per la Darsena Cascina Campazzo e Parco Ticinello in autunno partono i lavori ttraverso una raccolta di documenti, lettere, testimonianze di protagonisti che hanno fatto la Resistenza, questo libro racconta un pezzo di città, a sud di Milano (ai tempi era estrema periferia), che ha dato un forte contributo alla lotta di Liberazione. Questa storia mi ha cambiato la vita (edizioni Unicopli 2013) di Giuseppe Deiana, ALL’INTERNO 2 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 Terzo Concorso Letterario Milanosud Il tema: “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana” nche quest’anno siamo pronti a partire col nostro Concorso Letterario. La terza edizione ha come tema “Quella volta che...Gocce di positività nella vita quotidiana”. Il motivo della nostra scelta? Niente di mieloso o deamicisiano (per quanto talvolta ce ne sia bisogno). Semplicemente chiediamo ai nostri lettori di orientare i loro sguardi sulla positività sostanziale dell’esistenza, che è tale, a nostro parere, nonostante tutto. Su quanto “La vita è bella”, per citare un noto film, anche quando le cose sembrano andare male. In questi momenti di crisi, infatti, abbiamo pensato di stimolare pensieri positivi invitando gli aspiranti concor- A renti a osservare nella realtà quotidiana situazioni di vita - grandi o piccole che siano: non importa - in grado di favorire un sorriso, di rallegrare un minuto, una giornata e un’intera esistenza. Momenti che troppo spesso ci scivolano via inesorabilmente, oscurati dalla routine e dai problemi che ci affliggono giornalmente, che invece, siamo convinti, dobbiamo imparare a vivere intensamente, perché sono proprio questi momenti che danno il senso profondo della vita, che in ultima istanza, non può che essere la ricerca della felicità. Nei prossimi numeri daremo maggiori dettagli sui premi del concorso, ancora “in costruzione”, a cui hanno Il Regolamento 1.Il tema del concorso è: “Quella volta che … Gocce di positività nella vita quotidiana”. Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclusi). 2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primo e di secondo grado dei membri della giuria. 3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 15 settembre 2013, in un plico contenente: a). Quattro copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate. b). Una copia su cd, dvd o altro supporto, con lo scritto in formato testo (preferibilmente in Word). c). Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera). già aderito con generosità la casa editrice La Vita Felice e la Libreria Largo Mahler. Anticipiamo solo due novità di rilievo. La prima è che entrano a far parte della giuria, accanto alla redazione di Milanosud, il direttore della Biblioteca Chiesa Rossa Pasquale La Torre e l’editore de La Vita Felice Gerardo Mastrullo. La seconda che da quest’anno, oltre ai premi ai vincitori, selezioneremo i primi dieci classificati per la pubblicazione delle loro opere in una raccolta, che sarà messa in vendita presso la Libreria largo Mahler e presso la sede dell’Associazione. d). Una busta contenente la quota di partecipazione. 4. Le opere partecipanti dovranno essere consegnate o inviate a: a). Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18), oppure b). Libreria Largo Mahler, via Conchetta 2 - 20136 Milano. c). Biblioteca Comunale Chiesa Rossa, via S. Domenico Savio 3 – 20142 Milano. 5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un pagamento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della consegna degli elaborati o all’interno della busta inviata. 6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saranno esclusi dal concorso, senza obbligo di comunicazione da parte dell’organizzazione. 7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei partecipanti, ma non fornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno prese in conside- Dal concorso alle librerie l 30 aprile scorso è uscito nelle librerie, “Il mangiateste” Ed. Piemme, opera prima di Samuel Giorgi. La pubblicazione di un libro è sempre un evento da salutare con soddisfazione, ma questo lo è ancora di più. L’autore di questo thriller-noir si è classificato 2° al concorso letterario, indetto da Milanosud nel 2011, con il racconto “Al di là del ponte”! Il libro di Samuel -che invitiamo tutti a leggere -racconta di una serie di 13 suicidi che avvengono nell’arco di pochi mesi, a I Grazzeno, piccolo paese della Val d’Ossola. I tragici eventi lasciano nel panico tutti, fino all’arrivo di Luna Fontanasecca, un personaggio certamente particolare, che all’inizio viene accolto con diffidenza, ma... Nadia Mondi razione richieste di giudizi o pareri. 8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti. Gli autori sono tenuti a non divulgare il proprio racconto in altra maniera prima della scadenza del concorso. 9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i primi 10 racconti classificati, che verrà posto in vendita dalla libreria Largo Mahler e dall’Associazione. 10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei racconti, al riconoscimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo. 11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e la giuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventuali plagi. 12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto della legge. 13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Premiazione Primo premio 60 euro in buoni per l’acquisto di libri presso la Libreria Largo Mahler. Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 50 euro. Secondo premio 30 euro in buoni per l’acquisto di libri presso la Libreria Largo Mahler. Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro. Terzo premio 30 euro in buoni per l’acquisto di libri presso la Libreria Largo Mahler. Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro. La cerimonia della premiazione avverrà alla fine di ottobre (data da destinarsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa. Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected] Primo maggio al Parco Chiesa Rossa: Milanosud partecipa a un dibattito organizzato dai circoli Pd Clapitz, Gratosoglio e Città Futura «Riconoscere il ruolo sociale e produttivo di chi fa cultura» el tardo pomeriggio di martedì 30 aprile, l’Associazione Milanosud ha avuto il piacere di prendere parte al dibattito “Cultura e lavoro”, primo tra gli appuntamenti previsti per le due giornate della Festa Democratica, organizzate in occasione del Primo Maggio dal Circolo dei Giovani Democratici “Città Futura” e dai Circoli Pd “Clapitz-Chiesa Rossa” e “Gratosoglio”. L’incontro, tenutosi nel portico del Circolo dei Talenti, nel parco Chiesa Rossa, è stato presentato e coordinato da Laura Miani, consigliera provinciale Pd, e ha visto gli interventi dei rappresentanti di alcune associazioni attive in zona 5 - oltre Milanosud, Circuiti Dinamici, Atir Teatro Ringhiera, La N Editore Giornale dell’Associazione socio culturale via Santa Teresa 2A, 20142 Milano telefono: 02/84892068 - www.milanosud.it - [email protected] Direttore Responsabile Stefano Ferri Vicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti, A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone. Fotografie F. De Melis, E. Paci, M. Tosi Illustrazioni F. Portinari, G. Gariani, L. Muzzi Hanno collaborato M. P. Bianchi, F. De Melis, F. Fontana, G. Fontana, D. Gentili, P. Grilli, G. Lippoli, N. Mondi, R. Morini, G. Nasi, P. Pantucci, P. Protti, E. Saglia, R. Tammaro, F. Ternelli, P. Trevisin, C. Urbano. Impaginazione F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti. Raccolta Pubblicità A. Alemanno cell. 345 333 5413 e-mail: [email protected] Stampa SEREGNI CERNUSCO S.r.l. Tiratura 16.000 copie e oltre 3.500 invii personalizzati tramite e-mail Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637 Conca - e di esponenti provenienti dal mondo delle istituzioni locali - Paola Bocci, presidentessa della commissione Cultura del Consiglio comunale di Milano, e Michela Fiore, presidentessa della commissione Cultura del Consiglio di Zona 5. Muovendo dalla constatazione per cui la cultura svolge un ruolo considerevole non solo nella costruzione dell’identità territoriale e nel coinvolgimento attivo dei cittadini, ma anche nello sviluppo economico del paese, i partecipanti alla discussione si sono chiesti come mai l’Italia investa così poco – circa la metà rispetto alla media dell’eurozona – nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e culturale. Dal dibattito è emerso che c’è un errore di fondo nella percezione del settore culturale del Paese: ed è quello della percezione che si tratti di un settore in cui chi vi lavora lo fa per puro divertimento – famosa la frase dell’ex ministro Tremonti «con la cultura non si mangia» - e quindi sia giustificato non pagare chi lo fa né investire risorse. I dati e gli esempi riportati durante il dibattito dimostrano, invece, come il settore culturale sia capace di creare effettivamente migliaia di posti di lavoro e come la fatica e l’impegno degli operatori della cultura non ne autorizzino l’accostamento ad attività ludiche. Eppure, la mancanza di risorse da destinare a tal fetta dell’economia rivela come a rimetterci siano spes- so le giovani leve, le quali continuano a operare gratuitamente. Tutti d’accordo nell’affermare che al contrario un’occupazione in ambito culturale vada pagata come le altre. Le associazioni della zona, dal canto loro, chiedono più sostegno da parte degli enti territoriali e una più ampia collaborazione nel tentativo di eludere le difficoltà comuni: una rete coordinata da una figura istituzionale, sull’esempio del già attivo Tavolo della Cultura, è necessaria affinché la battaglia individuale di una singola associazione possa trasformarsi in una battaglia collettiva. Federica De Melis manutenzione ed installazione tende da interni - tende da sole - veneziane serramenti - tapparelle - persiane zanzariere - grate g - motorizzazioni Serramenti Recupero fiscale del 55% www.m www.milanotende.it milanotte ende.it [email protected] info@m ilanote e ende.it Showroom: INFO E PREVENTIVI: via Santa Teresa 4/b 0LODQR 0LODQR ąą ąą 3 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 11 maggio, al Parco Chiesa Rossa e al Centro Puecher Tutti alla Festa della Legalità di Milanosud! Ci saranno un’estrazione a premi, una degustazione di prodotti anticamorra e uno spettacolo di Giulio Cavalli L’estrazione a premi Giulio Cavalli sarà presente alla festa con lo spettacolo “Duomo d’onore”. segue dalla prima In palio i prodotti della Legalità, delle Cooperative “Nuovo Commercio Organizzato” operanti su terreni confiscati alla camorra, alcune delle quali nei mesi scorsi hanno incontrato i ragazzi per raccontare la loro esperienza. Intorno alle 18.00 poi si procederà con l’estrazione dei vincitori. Infine dalle 18.30 alle 19.30 degustazione gratuita – con offerta libera - dei prodotti delle Cooperative Onlus NCO e REsistenza. La seconda parte della festa prevede la formazione di una allegra carovana che intorno alle ore 20 condurrà tutti i partecipanti all’auditorium Puecher in via Ulisse Dini 7, distante poco più Le immagini dei relatori e degli incontri nelle scuole e a Palazzo Marino. di cento metri dal parco. Qui avverrà la premiazione dei migliori componimenti, elaborati dagli studenti che hanno partecipato al ciclo di incontri. Alla cerimonia sono stati invitati il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo. Al momento in cui andiamo in stampa hanno dato la loro adesione alcuni dei relatori degli incontri. Tra questi il testimone di giustizia Pino Masciari, il funzionario della squadra Catturandi di Palermo IMD, Simmaco Perillo e Ciro Corona, due giovani che con le loro cooperative di lavoro tutti i giorni combattono concretamente la camorra in Campania. Confermata la presenza anche di Aldo Ugliano e Raffaele Magnotta, rispettivamente presidente del Consiglio e presidente della Commissione Sicurezza di Zona 5. Per Palazzo Marino ci saranno invece David Gentili, consigliere comunale e presidente della Commisione Antimafia del Comune e Gabriele Ghezzi, vice presidente della Commissione Sicurezza del Comune. Infine, alle 21.30, Giulio Cavalli, anch’egli tra i relatori degli incontri, metterà in scena “Duomo d’onore”, l’ultimo dei suoi spettacoli prodotti. L‘ingresso allo spettacolo è gratuito, con possibilità di offerta libera. Giovanni Fontana La Festa della legalità si chiude con un’estrazione a premi di grande significato simbolico. I prodotti delle cooperative che lavorano sui terreni confiscati alle mafie saranno messi in palio per i più fortunati, all’interno di confezioni ricche di prodotti di qualità. Chi parteciperà all’estrazione potrà in questo modo sostenere concretamente chi lavora nella legalità e al contempo, l’Associazione Milanosud, che ha finanziato interamente il progetto Appunti di Legalità, avvalendosi del contributo del CdZ5. Questi i premi in palio alla festa dell’11/5: 1° premio: confezione Magnum Pacco della Legalità + tris vini 2° premio: confezione Medium Pacco della Legalità + tris vini 3° premio: confezione Piccola Pacco della Legalità + tris vini 4° premio: confezione Magnum Pacco della Legalità 5° premio: confezione Medium Pacco della Legalità 6° premio: confezione Piccola Pacco della Legalità. Per partecipare all’estrazione dei premi è possibile richiedere i biglietti della sottoscrizione a pre- mi presso: la sede dell’Associazione Milanosud in via Santa Teresa 2/A Tel. 02/ 84892068 (aperta mar. e gio. dalla 16 alle 18.30), al Circolo dei Talenti via Chiesa Rossa 55; alla Pasticceria Caffetteria alle Terrazze via F.lli Fraschini ang. Via Bugatti; a FP Ristrutturazioni via F.lli Fraschini 7; da Acconciature Barbara via Ferdinando Lassalle 7, oltre che acquistarli dai soci di Milanosud che li metteranno in vendita nei prossimi giorni e durante la festa. L’esito delle estrazioni sarà pubblicato su www.milanosud.it ed, eventualmente, sul numero di giugno del giornale. Slot machine: la criminalità è in agguato Ricerche e processi hanno dimostrato il rischio sociale e i grandi interessi economici che orbitano intorno al gioco d’azzardo Di David Gentili, presidente Commissione Antimafia del Comune di Milano l 5 febbraio scorso l’ottava sezione del Tribunale di Milano ha inflitto nove condanne tra i tre anni e tre mesi e i sedici anni di carcere agli uomini del presunto clan Valle Lampada. Il processo ha assunto un valore eccezionale in termini di conoscenza degli aspetti criminali del gioco d’azzardo perché una delle maggiori entrate per il gruppo era garantita dalle infiltrazioni in questo settore. Le attività per il noleggio e la distribuzione delle slot machine venivano svolte dai Lampada tramite una decina di società appositamente costituite e spesso amministrate da prestanome. Tutte di piccolo capitale, a responsabilità limitata, aventi la medesima sede in via Melzi d’Eril 29 a Milano. Le slot machine erano per il clan una sorta di cassa continua, come l’ha definita Giulio Lampada in un’intercettazione: «Ci faccio 40 mila euro al giorno». Riuscivano a unire interessi legittimi a pratiche illegali. La frode si concretizzava attraverso due modalità: la disponibilità di schede elettroniche clonate o contraffatte, che alterano i contatori delle vincite; e il distacco delle macchinette dalla rete, per un periodo limitato di tempo motivato da presunti problemi tecnici. In entrambi casi le percentuali delle puntate che per legge devono costituire i montepremi delle vincite vengono alterati e le I somme vanno a favore dei malavitosi. Quello del gioco d’azzardo è un problema di grande rilievo nazionale. E non solamente per gli interessi dei clan mafiosi. Nel 2012 il giro d’affari del gioco d’azzardo ha toccato gli 86 miliardi di euro, divenendo la terza industria italiana. Conseguentemente le entrate per l’erario sono pari a 8 miliardi di euro. Le stime parlano in Italia di 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800 mila i giocatori già affetti da Gap (Gioco d’Azzardo Patologico). L’anno scorso l’ex ministro Balduzzi aveva provato a produrre cambiamenti significativi nella legge che regola questo settore. Il suo decreto è entrato in Parlamento indicando limiti precisi di distanza minima delle sale gioco e delle sale scommesse da luoghi sensibili, quali sono le strutture sanitarie ospedaliere, i luoghi di culto, gli istituti scolastici, ma ne è uscito fortemente depotenziato, attribuendo l’incarico agli stessi Monopoli di “pianificare forme di progressiva ricollocazione dei punti di accesso e raccolta del gioco d’azzardo”. Come si evince dal box a fianco il Comune non ha voce in capitolo in questa delicata partita. Bisogna quindi chiedere con forza una nuova legge nazionale. Legautonomie (l’associazione di rappresentanza degli enti locali), insieme ai sindaci che hanno firmato il manifesto contro il STUDIO DI FISIOTERAPIA gioco d’azzardo, ne stanno redigendo una. Si parte dall’obbligatorietà della tessera sanitaria per accedere alle macchine, dai limiti di puntate in base al reddito, alla restituzione del potere ai Sindaci per revocare o sospendere o negare autorizzazioni, al divieto di coesistenza nello stesso spazio pubblico (bar, tabacchi, ristoranti, ecc) di spazi per il gioco d’azzardo. È bene ricordare che anche il comportamento dei cittadini può incidere. Laddove il condominio vieta espressamente nei negozi di sua proprietà le sale scommesse, in quel civico non si potranno aprire. Se il caffè evitiamo di prenderlo nei bar con le slot, allora aiuteremo quegli esercenti che decidono di evitare cospicue entrate garantite che nascono da forme patologiche gravi e dannose. Una legge da cambiare ale scommesse” e “sale gioco”: parliamo di due tipologie di locali differenti, ed è necessario capirne innanzitutto la differenza. Le“sale scommesse” sono i locali adibiti a giochi che implicano vincite in denaro, dove è dominante l’azzardo, la casualità: quindi sale Bingo, sale Video Lottery Terminal e negozi scommesse, agenzie ippiche e scommesse sportive. Le “sale gioco” sono i locali adibiti a giochi che non implicano vincite in denaro, dove è dominante l’abilità del giocatore: flipper, biliardo, ping pong. Competente sulla normativa che regolamenta le sale scommesse è lo Stato. Il Comune è titolato a concedere le autorizzazioni solamente per le sale gioco, e in questo il parere del Consiglio di Zona, non solo è obbligatorio, ma è considerato vincolante. “S A livello nazionale sono 12 le società concessionarie che gestiscono gli apparecchi; i locali hanno una destinazione d’uso commerciale; gli esercenti non devono avere gravi precedenti penali, ma è tuttavia possibile la cattiva condotta del soggetto, e devono ottenere la licenza di Polizia (ex art. 88 del Tulps) rilasciata dalle Questure. Tutti gli operatori devono essere iscritti e devono avere certificazione antimafia, come anche i componenti della società. È stata rigettata un’istanza presentata da una signora il cui marito è indagato, mentre non ci sono impedimenti a ottenere l’autorizzazione qualora si tratti di fratelli/sorelle o ex coniugi. Le concessioni possono essere revocate in caso di abuso da parte del titolare, o mancato rispetto delle regole, quali l’accesso di minori. A Milano e provincia sono state sospese 70 sale. Due tipi di slot, due tipi di truffe sistono due tipi di slot machine. Le “New slot”, che consentono giocate di 1 euro, prevedono vincite non superiori a 100 euro, il montepremi è legato ai soldi presenti nella singola macchina e hanno un payout fisso, pari al 75% della raccolta. Le New slot sono a rischio, in quanto dotate di schede interne facilmente modificabili. Poi ci sono “Video Lottery Terminal” (Vlt) in Italia dal 2010. Sul territorio nazionale ce ne sono 40 mila e dovrebbero garantire maggiore sicurezza di funzionamento, in quanto i software risiedono nel server centrale, mentre l’apparecchio presente in sala è un semplice terminale. Le Vlt consentono puntate fino a 10 euro, con possibilità di vincite decisamente maggiori, in quanto il Jackpot può essere di sala (max 100 mila euro) o nazionale (max 500 mila euro). Per vincite fino a 5 mila euro procede al pagamento lo stesso personale di sala, per vincite superiori al pagamento provvede il concessionario. Il payout delle Vlt non può essere inferiore all’85% relativamente al sistema di gioco nel suo complesso e ad ogni singolo gioco. Uno dei modi per truffare i giocatori consiste nello staccare le macchine dai terminali e incassare così l’intero volume di gioco. E Asilo nido e Scuola d’infanzia La casetta di Cucciolo indirizzo musicale Via E.Heine 4 Milano 20141 [email protected] www.lacasettadicucciolo.com Ph - 0284895079 4 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 Cascina Campazzo e Parco Ticinello Via l’amianto e altri rifiuti da via Campazzino 12 Bonifica entro giugno in autunno partono i lavori per la ex fabbrica La cascina verrà messa in sicurezza e sulle aree di proprietà del Comune saranno realizzati interventi di riqualificazione ecologica Un passo decisivo dunque nella direzione della costruzione del Parco, attesa ormai da oltre 30 anni. Ma ancora più importanti sono le novità che riguardano il parco vero e proprio. Sempre in autunno partiranno i lavori sulle aree agricole comunali del parco Ticinello, per la realizzazione di una Rete ecologica, finanziata da un bando della Fondazione Cariplo di circa 600 mila euro. Il Comune in questo caso è ente capofila, insieme a Provincia e Regione, e soprattutto con lo storico Comitato Ticinello, da anni protagonista delle battaglie per la realizzazione del parco. «Probabilmente a ottobre, appena le regole per una piantumazione efficace lo renderanno possibile, inizieranno i lavori per la realizzazione del progetto di Rete ecologica - ci ha spiegato l’architetto Giuseppe Mazza, presidente del Comitato - L’intervento prevede la realizzazione di nuovi boschi e di aree umide, per favorire la ripopolazione flori-faunistica dell’area. Inoltre, per fruizione del parco e delle sue bellezze da parte dei cittadini, saranno creati percorsi dedicati, punti di osservazione e boschi didattici». Per il momento la Rete ecologica sarà realizzata sulle aree già di proprietà del Comune, «ma per il modo in cui è stata progettata - ha concluso l’architetto Mazza - sarà possibile estenderla facilmente e in modo coerente verso le aree del parco che ancora non sono di proprietà del Comune e, nel caso, anche oltre». Gli interventi sul Parco Ticinello potrebbero anche non fermarsi qui. Contestualmente il Comune sta portando a termine il progetto esecutivo del parco, che prevede la realizzazione di aree di sosta e gioco, percorsi ciclopedonali, panchine e la sistemazione idrogeologica dei corsi d’acqua. La richiesta presentata dalla Zona 5, su cui l’assessore De Cesaris è ben predisposta – bilancio permettendo – è che la realizzazione di queste opere venga resa possibile sin dal prossimo piano finanziario del Comune, assegnandogli la massima priorità. Intanto non si ferma la battaglia giudiziaria. Dopo l’esproprio da parte del Comune della Cascina Campazzo e la conseguente opposizione della proprietà, nel marzo scorso Palazzo Marino, dopo circa un anno di attesa, ha diffidato i curatori fallimentari di Imco e Altair, due società del gruppo Ligresti, a dare seguito agli impegni presi e, tra le altre cose, versare al Comune i 90 milioni dovuti per il piano integrato di intervento relativo al Cerba. Se questo non avverrà entro 90 giorni – ovvero nel giugno prossimo – il grande progetto sarà da considerarsi decaduto e le aree, circa 500 mila mq, torneranno al Parco Sud. La mossa del Comune dovrebbe a questo punto sbloccare la situazione di stallo, che tiene in equilibrio un sistema di proprietà che oltre alle aree per la costruzione del Cerba, coinvolge le aree e i progetti relativi allo Ieo, a Macconago, via Chopin, Vaiano Valle nord e sud e, naturalmente, la proprietà di Cascina Campazzo. Tavoli di trattativa invece avviati per quanto riguarda il patrimonio immobiliare ex Ligresti, ora di proprietà del gruppo Unipol. Si tratta in questo caso delle aree di Vaiano Valle, Bismonti e le aree d’oro del Ticinello, su cui, tra l’altro, si attende che la Corte di Cassazione si esprima in merito al rispetto della convenzione firmata da Ligresti con il Comune oltre 30 anni fa. Tre decenni di battaglie, un tempo lunghissimo, che ora però sembrano cominciare a produrre risultati tangibili. Stefano Ferri UNA DOMENICA PER LE VIE DEL CENTRO 9 MAGGIO: INCONTRO PUBBLICO IN CDZ Camminando... partono i Quartieri Tranquilli L’assessore Maran illustra la raccolta dell’umido Il 12 maggio, alle ore 11, partirà la prima Camminata Tranquilla, condotta da Gabriele Corradi e aperta ai cittadini di tutte le età. Un’ora e mezza di passeggiata, da piazza del Duomo al Parco Sempione, attraverso via dei Mercanti, piazza Cordusio, via Dante, Largo Cairoli e piazza Castello. All’arrivo il Drums Circle con i suoi tamburi, che possono essere suonati da adulti e bambini, accoglierà i partecipanti, in un clima di festa.Non occorre iscriversi, ci si può unire in ogni momento durante il percorso. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Quartieri Tranquilli, che già opera al Gratosoglio, in Ripamonti, Barona, Isola, Mac Mahon. Come annunciato nello scorso numero di Milanosud anche nelle zone 5, 4 e parte della 3 e della 1, il 24 giugno partirà la raccolta differenziata della frazione umida, come è già avvenuto nella parte sud ovest della città. Per illustrare come avverrà, sarà preparata e con quali obiettivi partirà la nuova raccolta differenziata, il 9 maggio, alle ore 18,30, l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran e il direttore generale di Amsa Paola Petrone incontreranno presso la sede del CdZ5 di viale Tibaldi 41 i consiglieri e i cittadini, che vorranno partecipare. Segue dalla prima opo due ispezioni Asl (2008 e 2013), con richiesta di intervento per rimuovere i centinaia di metri di eternit del tetto, e un sequestro da parte della Polizia Polizia Provinciale (2012), per scarichi idrici abusivi e stoccaggio di rifiuti pericolosi, Palazzo Marino ha finalmente inviato una diffida nei confronti dei proprietari dell’edi- D ficio di via Campazzino 12 (ex fabbrica di giocattoli De Franchis). Se entro i primi di agosto non provvederanno a rimuovere o mettere in sicurezza “i manufatti (coperture in cemento amianto) che versano in un notevole stato di degrado” il Comune procederà d’ufficio, rivalendosi poi sulla proprietà. Presumibilmente nei prossimi giorni verranno dunque “sfrattati” i fedeli di una chiesa evangelica peruviana, un robivecchi, un laboratorio di falegnameria e un gruppo di rom romeni, che attualmente risiedono nella ex fabbrica. Una buona notizia dunque per un’area, quella sul limitare del parco Sud, dove accanto a ristoranti, abitazioni e aree agricole si trovano amianto, rifiuti abbandonati e resti di fuochi abusivi, provocati per estrarre rame o smaltire rifiuti tossici. “Coltivami”: arrivano gli orti in via Boffalora l comune di Milano, anche in vista dell’Expo 2015, ha inteso favorire, sostenere e valorizzare le esperienze degli orti urbani gestiti dai cittadini non solo coinvolgendo le persone anziane, ma anche le famiglie, i giovani, i cittadini provenienti da diversi paesi, garantendo così forme di aggregazione multietnica volte al confronto e allo scambio nel pieno rispetto dell’ambiente. A seguito della deliberazione della Giunta Comunale sul progetto “Coltivami”, si sono prese decisioni che riguardano la nostra Zona. Per l’area di via Boffalora, che comprende 37 particelle ortive virtuali per un totale di circa 3000 mq, il CdZ5 il 23 aprile ha deliberato le linee guida per la convenzione con enti senza scopo di lucro, al fine di realizzare orti urbani in ambiti territoriali comunali. Tutte le particelle ortive potranno essere assegnate a persone appartenenti alle seguenti categorie: soggetti del terzo settore, con sede in I Milano, come Onlus e cooperative sociali senza scopo di lucro; Associazioni ambientaliste e di promozione sociale e di volontariato; Fondazioni e associazioni con finalità culturali, sociali, di tutela e promozione di salvaguardia ambientale. Le particelle ortive saranno assegnate dopo regolare bando, che sarà pubblicato nei prossimi mesi sul sito del Comune e presso le sedi dei CdZ interessati. Claudio Muzzana ! " " %& ' ()*+,-*$)) " $ . / ## 5 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 La fine prevista entro maggio 2015, in tempo per l’Expo Darsena, i lavori partono a luglio Torna a rivivere il porto di Milano, che si estenderà dall’imbocco del Naviglio Grande a piazza Cantore. Nel progetto un’area verde di 2.500 mq ’ora X è ormai giunta. Dopo oltre un decennio di progetti sbagliati, mobilitazioni di cittadini e controversie legali, finalmente la Darsena e l’intera zona dei Navigli hanno l’opportunità di uscire da quel limbo progettuale che aveva tristemente trasformato un luogo simbolo della città in un esempio di degrado e di scelte sbagliate. Tornerà l’acqua, che collegherà attraverso il Naviglio Grande il sito di Expo, ci saranno un grande parco e un’ampia zona pedonale. Il progetto di riqualificazione ha ottenuto nelle scorse settimane tutte le autorizzazioni necessarie, tra cui quella della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, in merito al recupero della conca in legno leonardesca, dei resti delle mura spagnole, e l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Lombardia competente per l’area Darsena e Navigli. Per quanto riguarda l’invaso, l’intervento prevede la sistemazione delle sponde attorno alla Darsena, in modo da consentire il ritorno dell’acqua, che arri- L verà praticamente, con la riapertura parziale del Ticinello, fino sotto la porta neoclassica del Cagnola. Intorno alla conca saranno realizzati ampi marciapiedi illuminati e panchine, che consentiranno di passeggiare, lungo tutta la Darsena. Dal lato di via Gabriele D’annunzio sarà ampliata la banchina che verrà destinata a piccole manifestazioni e spettacoli. Gli interventi di carattere urbanistico prevedono invece a nord, verso Porta Genova, sul lato di viale D’annunzio, la realizzazione di un nuovo spazio verde di circa 2.500 mq. Sempre sulla parte nord verranno creati un punto di attracco barche e un attraversamento pe- donale che collegherà viale D’annunzio e viale Gorizia. Verso piazza XXIV Maggio sarà creata un’ampia area pedonale, che coprirà circa l’80% della piazza, includendo anche i caselli daziari, e il completo rifacimento del vecchio mercato. I tempi per i lavori sono contingentati. A fine maggio ci sarà l’aggiudicazione della gara (28 le aziende partecipanti), a giugno la consegna del cantiere e la stipula contratti, per luglio l’inizio dei lavori, che dovranno concludersi in 18 mesi, entro gennaio 2015, quattro mesi prima dell’inizio di Expo. Il costo dell’intervento è di 19 milioni di euro. Stefano Ferri TICINESE, NAVIGLI E COLONNE DI SAN LORENZO Movida, arrivano le nuove regole Dal 1° giugno al 30 ottobre saranno in vigore le nuove regole per disciplinare la movida cittadina. In zona Ticinese, Navigli e Colonne di San Lorenzo i proprietari dei locali dovranno spegnere la musica all’esterno alle ore 23 e all’interno a mezzanotte, con l’eccezione dei locali insonorizzati, dove la musica potrà andare avanti fino alle 3 di notte. Severe le sanzioni per chi è troppo rumoroso: dovrà chiudere alle ore 20 fino alla scadenza dell’ordinanza. Stesso trattamento per chi non è in regola con Amsa: locale chiuso prima di cena. In ogni caso tutti dovranno smantellare gli eventuali tavolini entro le 2 di notte e chiudere le saracinesche non oltre le 3. Limitazioni anche per il consumo di bevande da asporto, che non dovranno essere vendute oltre la mezzanotte. Una storia lunga 12 anni Riapre l’asilo di Chiaravalle Di Natascia Tosoni, consigliere di Zona a vicenda dei lavori per la sistemazione della Darsena ha inizio nel 2003 quando l’allora sindaco Gabriele Albertini, Commissario straordinario al traffico, decise di posizionare uno dei 120 parcheggi interrati del Piano parcheggi da lui promossi, proprio sotto la Darsena. Un “mostro da 713 posti auto” così lo chiamarono i comitati dei cittadini che nel 2004 si rivolsero al Tar per bloccare i lavori. Intanto il primo intervento era stato fatto: un muro tra il Naviglio Pavese e la Darsena mise a secco la conca, che in questo modo nel giro di pochi anni perse l’impermeabilizzazione. Fu questa praticamente l’unica opera realizzata. Nel 2005 gli scavi portarono alla luce i resti dell’antica conca lignea quattrocentesca e delle mura spagnole. Risultato: blocco dei lavori, revisione del cronoprogramma e richiesta da parte della ditta costruttrice di aumentare i parcheggi a disposizione. Richiesta che venne negata dalla giunta Moratti. Da qui la vicenda della Darsena si sposta definitivamente dal cantiere alle aule dei tribunali, con sentenze e ricorsi in tutti i gradi di giudizio. La conclusione arriva nell’ottobre del 2011: il Tar di Lombardia sancisce la vittoria del Comune. La sentenza stabilisce la rescissione del contratto e il versamento, da parte dell’azienda vincitrice dell’appalto, di 460 mila nelle casse di Palazzo Marino. Intanto nel degrado della conca avviene un piccolo miracolo naturale. Nasce una piccola oasi ambientale, con piante e animali tipici delle zone umide, che gruppi cittadini e diversi amministratori del Consiglio di Zona 6 e del Comune vorrebbero tenere, costringendo quindi a rivedere nuovamente il progetto. Ma Expo è troppo vicina e la voglia di far tornare l’acqua nella Darsena troppo forte: l’amministrazione decide di non ascoltare queste richieste e le procedure per le pulizia dell’invaso partono alla fine dell’anno scorso. Gli animali vengono spostati e un centinaio di astoni di pioppo e salice, cresciuti in modo naturale, vengono ripiantati nel parco Baden-Powell in Zona 6. Il resto è storia di queste ultime settimane. La gara di appalto è ormai agli sgoccioli. A fine mese ci sarà un vincitore e i lavori partiranno a luglio. E, finalmente, nel dicembre del 2014, l’acqua tornerà laddove è sempre stata: nella conca della Darsena. Stefano Ferri L In tempi di scarse risorse a disposizione dei Comuni, investire nella sicurezza delle scuole e garantire il diritto all’educazione sono fatti da sottolineare in modo positivo. Un impegno che questa giunta e il neoassessore alla scuola, Francesco Cappelli, hanno rinnovato stanziando 6 milioni di euro per gli interventi già previsti e altrettanti per gli appalti da aggiudicare. I lavori conclusisi nel mese scorso nella scuola materna a Chiaravalle hanno riguardato la manutenzione straordinaria per la prevenzione incendi e sicurezza, il rifacimento delle coperture e dei sistemi di scarico delle acque meteoriche, interventi di ripristino delle componenti edili e interventi sull’impianto elettrico, la bonifica dell’amianto residuo presente nell’edificio. Il totale delle risorse finanziarie investite ammonta a 586.745 euro. Un risultato ottenuto anche grazie all’impegno e all’attenzione del Consiglio di Zona 5 che anche per i prossimi anni ha richiesto alla Giunta di inserire nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2013-2015 importanti interventi: la manutenzione straordinaria della roggia Vettabbia (oggi interessata da frequenti allagamenti che hanno causato disagi ai cittadini di cui abbiamo ampiamente parlato nel numero scorso di Milanosud), gli interventi di manutenzione del demanio per gli stabili di via San Bernardo 48/50 (1,1 milioni di euro), la realizzazione della pista ciclabile tra via San Dionigi e via Sant’Arialdo, località cascina San Bernardo (con relativi elementi di completamento e supporto viabilistico/stradale, come castellane, segnaletica orizzontale e verticale impianti semaforici, ecc), le opere finalizzate alla realizzazione del Parco della Vettabbia. Impegni concreti mirati, assieme agli interventi a Quintosole, a ridare vitalità ai borghi e alle periferie della nostra zona. La perdita uditiva crea problemi? Oggi sentire bene è possibile! aProve e controlli gratuiti dell’udito con personale specializzato aProva senza impegno delle nuove soluzioni uditive invisibili wireless aAccreditati ASL e INAIL per fornitura gratuita di apparecchi acustici agli Invalidi aventi diritto aAccessori, pile assistenza domiciliare, e riparazioni di tutte le marche Iscritto all’Albo Fornitori Non sentire ci separa dalle persone, porta tristezza,depressione,preoccupazione, ansietà ed insicurezza SENTIRE BENE PER VIVERE MEGLIO VIA GIUSEPPE LAGRANGE, 13 - MILANO TEL 02.36536730 - 02.39810983 www.centro-euroacustic.com - Email: [email protected] La Radio della tua città A Milano Fm 89,800 6 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 Serrande pulite a Le Terrazze: successo per l’iniziativa del Comitato Cittadini e associazioni rimuovono oltre 350 scritte, al lavoro anche un writer “redento”. L’evento ripreso da Rai, Corriere.it e altre testate on line ilanosud l’aveva annunciato nel numero di aprile: “Le Terrazze: il Comitato si rinnova e punta sul Quartiere pulito”. Così domenica 14 aprile, di buon mattino, un gruppo di trenta volenterosi si è organizzato in “squadra di pulitura” e, tuta bianca, guanti e mascherine, si è messo fisicamente al lavoro. Oltre al Comitato le Terrazze, hanno partecipato: Comitato Abruzzi Piccinni, Associazione Milano Muri Puliti e Associazione Nazionale Antigraffiti; i componenti di queste associazioni hanno dato un decisivo contributo grazie all’esperienza di molti anni di attività nell’uso dei materiali e delle tecniche necessarie alla riuscita dell’intervento: dalle vernici ai diluenti, dai teli di protezione dei pavimenti, agli attrezzi elettrici e manuali. L’obiettivo dell’evento di “clean-up” – patroci- M nato dal Consiglio di Zona 5 – è quello di creare esempi virtuosi provenienti dal basso, ispirati alla cultura del fare a contrasto del degrado, per riportare al bello normale le nostre vie, i nostri quartieri, la nostra città. Tra i volontari anche Giacomo Valtolina, un tempo writer di strada, si è dato da fare con il pennello, non per produrre scritte e disegni deturpanti ma per cancellarli. Un bell’esempio di “ravvedimento operoso”. Al giornalista Rai che lo intervistava ha dichiarato di volersi «mettere dall’altra parte», sentendosi davvero un cittadino, dopo la rinuncia a scribacchiare comunque e dovunque su muri e pubbliche superfici. Il servizio video è andato in onda il giorno stesso alle 13 su Rai2- Tg2 Giorno - e alle 14 su Rai3 TG Regione. Anche il Corriere della Sera ha ripreso la notizia sull’edizione cittadina di domenica e l’ha pubblicata su quella on-line “Solferino 28anni” il giorno seguente; sempre on-line la notizia è stata data anche il lunedì dal Giornale.it. Al termine della mattinata più di 350 scritte sono state rimosse dalle serrande di negozi e muri tra la via F.lli Fraschini e la piazza Cantoni. A scopo dimostrativo, nei confronti della proprietà, si è provveduto anche alla pulizia di alcuni metri di muro del Resi- dence Universitario; qui si è agito previa consultazione delle Forze dell’Ordine. Erano presenti due agenti della Polizia Locale – Comando Tibaldi e il capopattuglia dei Vigili di Quartiere. Oltre ai Soci Fondatori del Comitato le Terrazze, tra i volontari anche un deputato al Parlamento, Presidenti di Commissione e Consiglieri del CdZ 5, il Responsabile Servizio Antigraffiti del Comune di Milano, il Presidente dell’Associazione Milano Muri Puliti, il Presidente dell’Associazione Nazionale Antigraffiti, il Presidente del Codacons, il Presidente Comitati di Quartiere di Milano Salvatore Crapanzano. In prima linea la Presidente del Comitato Abruzzi Piccinni, signora Fabiola Minoletti. Un lodevole esempio di “presenzialismo positivo” che ha premiato l’impegno degli organizzatori tutti. Renato Iacono ZONA 5 Le strade private che passano al Demanio Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato il mese scorso di accorpare al Demanio stradale comunale 53 vie o tratti di strade cittadine «Il Comune di Milano – ha dichiarato la vicesindaco Lucia De Cesaris – dopo più di dieci anni riporta al patrimonio demaniale quello che già di fatto veniva considerato e utilizzato per il transito anche di mezzi pubblici». L’accorpamento trasferisce all’Amministrazione la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade. In Zona 5 saranno interessate le seguenti vie e porzioni stradali: la via Briano; Don Rodrigo; dei Fontanili (subito dopo la via Corrado il Salico sulla destra); Fra’ Cristoforo; Gargano (limitatamente alla porzione posta a sud della via Quaranta, sino alla Roggia Vettabbia); Pienza (da via Chiesa Rossa sino al di là del ponte sul Lambro Meridionale); Ripamonti 213 (subito dopo la via Noto sulla sinistra in direzine Opera); Rozzano (tratto tra il lambro e il Mulino Le Folle); San Bernardo; Sant’Arialdo; Vivarini (con esclusione dell’area a sede del cavo Busca, di proprietà ignota); via Passo Pordoi. Claudio Muzzana IN TUTTA MILANO Avviati i lavori sulle strade Sei mesi di opere pubbliche, interventi su 1.150.000 di metri quadri in tutte le 9 Zone di Milano, appalti per circa 30 milioni di euro: sono i numeri del piano di riqualificazione della viabilità cittadina avviato dall’Amministrazione comunale. I cittadini potranno seguire sul sito del Comune di Milano il calendario dei lavori che sarà aggiornato ogni mese. Diverse le tipologie dei lavori: le opere riguardano intere vie o tratti, marciapiedi o carreggiate, previsti anche interventi complessivi di risistemazione di tutta la via. Nei giorni che precederanno l’inizio di ogni opera, cartelli di divieto di sosta posti sulla carreggiata indicheranno le date di avvio e conclusione. I primi lavori sono già partiti e si proseguirà senza sosta sino a ottobre. Quartiere Stadera, pronto il progetto di riqualificazione delle strade per una “mobilità dolce” Saranno interessate le vie Palmieri, Agilulfo, Barrili e Neera. Quest’ultima diventa a senso unico e con pista ciclabile pronto il progetto definitivo e si procederà nei prossimi mesi con la gara d’appalto per la sistemazione della viabilità allo Stadera, in particolare delle vie Palmieri, Neera, Agilulfo e Barrili. Obiettivo dell’intervento moderare la velocità degli automezzi, razionalizzare la sosta, rifare le carreggiate, sistemare i marciapiedi, piantumare piccoli alberi e introdurre una pista ciclabile. Questi nel dettaglio gli interventi previsti nel Piano Triennale Opere (PTO) 2013: Via Palmieri. Riduzione dei marciapiedi È da 3,5 a 1,75 m per il lato nord e 2,25 m per il lato sud, al fine di riposizionare i pali della luce e mantenere lo spazio fruibile del marciapiede a 1,5 m. La sosta dei veicoli viene organizzata a spina di pesce (45°), per un totale di 80 posti auto e 6 posti moto. Nel tratto tra via Chiesa Rossa e via Agilulfo è prevista la chiusura del passo carraio del distributore in prossimità dell’incrocio. Via Agilulfo. Per i marciapiedi si utilizza lo stesso concetto usato in via Palmieri. I posti auto da 80 passano a 72. Via Barrili. Anche in questa via, per i marciapiedi, si applica lo stesso schema di via Palmieri. La circolazione rimane nel senso unico attuale, con la sosta organizzata a spina (45°), lato nord e in linea lato sud, per un totale di 80 posti auto e 6 posti moto. In prossimità del civico 16 è prevista la realizzazione di un nuovo passo pedonale in quota, di fronte a un’area che verrà riqualificata, da parte di Aler, a spazio gioco. Via Neera. Verrà modificato il transito dei mezzi da doppio senso a senso unico ver- te ridotto, in modo da ottenere un attraversamento pedonale più corto. Anche il passo carraio del distributore di carburante sulla via Neera verrà chiuso, essendo troppo vicino all’incrocio. so via Montegani; verrà realizzato un inserimento di corsia ciclabile mono direzionale a filo del cordolo del marciapiede, su ambo i lati e riorganizzata la sosta sul lato nord a spina e sul lato sud in linea, realizzando tutte le opere strutturali necessarie a suddividere la corsia veicolare dallo spazio destinato alla sosta. I posti auto passano dagli iniziali 130 ai 92 di progetto. Il primo tratto della via, tra via Chiesa Rossa e via Agilulfo, mantiene il doppio senso di marcia; il calibro stradale in prossimità dell’incrocio verrà leggermen- Claudio Muzzana ! # "# $ " " " ! !! " " " $ 7 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 Lotta alle dipendenze GRATOSOGLIO Parola di Asl: i Sert non chiudono servizio sociale dell’azienda sanitaria Claudio Sileo e Riccardo Gatti, direttore del dipartimento dipendenze per la città di Milano, è servita soprattutto a portare l’attenzione sulla funzione essenziale svolta dai Sert. Se la situazione delle dipendenze sul territorio viene definita da Gatti “in equilibrio”, per indicare che la rete dell’Asl insieme ai due Sert privati riescono a seguire sostanzialmente tutti coloro che necessitano di un trattamento, è lo stesso Gatti a sottolineare che sicuramente nei prossimi anni il lavoro per i Sert andrà crescendo piuttosto che diminuire. Per le conseguenze della crisi economica, ma anche della nascita di nuove forme di dipendenza. Il modello di assistenza costruito fin qui, e basato sulle dipendenze da alcol, cocaina ed eroina, non rispecchia più una situazione che è molto più complicata, dove a crescere sono forme di dipendenza non conclamate, e quindi più pericolose. È il caso del gioco d’azzardo – e qui Gatti ha lanciato l’allarme sui nuovi giochi sul telefonino, una modalità ancora più immediata rispetto alle “videolottery” – oppure della dipendenza da sostanze da parte di persone adulte e ben inserite nel contesto sociale, non le classiche figure “ai margini”. Che la guardia non possa essere abbassata lo indicano chiaramente anche i numeri delle persone seguite, in costante aumento. I sert pubblici dell’Asl di Milano hanno seguito, nel 2012, 9.358 persone, tra cui 3.760 per dipendenza da eroina, 3.220 da cocaina e crack, 1.870 da alcol. Rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento di 1.399 utenti, con incrementi più significativi tra i dipendenti da cocaina e da eroina. Sono invece quasi raddoppiate, in due anni, le persone seguite per la dipendenza da gioco, 285 nel 2012 rispetto alle 178 del 2010. Se le sedi non verranno tagliate, quindi, è altrettanto vero che, a fronte di numeri in aumento, nei prossimi anni i Sert potranno fare ricorso soltanto sulla rete attuale, senza incrementi di risorse (16 milioni il budget annuale). Una sfida aperta per un servizio essenziale che deve rispondere sempre più alle esigenze della popolazione. Il primo obiettivo, ha chiarito Sileo, è ampliare l’orario d’apertura dei centri fino alle 19 e al sabato mattina, mentre ora gli utenti possono arrivare solo la mattina o fino alle 16,30, quindi in orario lavorativo. Il lavoro non manca... Il fraintendimento sull’annunciata chiusura di alcune sedi, ha forse avuto il positivo effetto di portare l’attenzione dei rappresentanti istituzionali anche sulle esigenze di questa realtà essenziale dei servizi sociali. Claudio Urbano Il 10 e il 24 maggio al Circolo dei Talenti, al Parco Chiesa Rossa Al via i laboratori di cittadinanza attiva inanziati da Fondazione Cariplo, all’interno del progetto sociale multiforme Un film mai visto (www.unfilmmaivisto.it), si svolgeranno venerdì 10 e 24 maggio dalle 17 alle 19.30 i nuovi incontri dei laboratori di cittadinanza attiva rivolti a donne italiane e straniere. Scopo dei laboratori è creare le condizioni e le conoscenze necessarie per rendere migliore la comunità sociale in cui tutti viviamo, in particolare riguardo le esigenze delle donne. «Invitiamo tutte le donne a partecipare – ci ha detto Chiara Repetto di Ala Milano Onlus, una delle operatrici del progetto – e per le mamme con figli ricordiamo che durante gli incontri ci saranno degli edu- F catori che si occuperanno dei bambini con attività a loro dedicate per tutta la durata del laboratorio. Per confermare la presenza o chiedere informazioni contattateci a [email protected], oppure al 3278337941». Nei due laboratori già realizzati nelle settimane scorse sono emerse diverse esigenze, come la necessità di rendere più fruibili i servizi della zona facendoli conoscere in un modo semplice, oppure l’importanza che avrebbe la valorizzazione e lo sviluppo di iniziative culturali nella zona, e anche bisogni pratici come la possibilità di trovare un modo economico per risolvere il problema di tenere i bambini nei giorni di chiusura delle scuole, quando i genitori lavorano. «Stiamo lavorando per capire come rispondere a questi bisogni e come attivarsi a livello di cittadinanza – ha concluso Chiara Repetto - ma c’è sempre spazio per introdurre altre istanze e nuove proposte». Lo spazio che ospiterà l’iniziativa è il Circolo dei Talenti, che non è un semplice bar, ma una nuova e preziosa presenza sul territorio, che nasce proprio per valorizzare le risorse delle persone e stimolare le iniziative degli avventori/soci. Il circolo dei Talenti si trova in via della Chiesa Rossa 55 a Milano, all’interno del Parco della Biblioteca. Di recente ho accompagnato per una visita all’Asl di via Baroni, al Gratosoglio, un’amica in carrozzina. Catia, a causa dell’attesa un po’ prolungata, ha avuto bisogno di andare in bagno, ma in quegli ambulatori non esiste un w.c. per disabili. E non per mancanza di spazi, perché i servizi normali, anche se obsoleti e angusti, sono addirittura due, dislocati in punti diversi. Incredibile che nessun dirigente di quella struttura abbia mai pensato di allestire un servizio ad hoc. Per Catia abbiamo chiesto aiuto alle infermiere che, gentili e disponibili, si sono dovute staccare dai loro servizi ambulatoriali, creando un notevole trambusto che ha messo tutti a disagio. E il disagio più pesante lo ha patito proprio lei, Catia, che in $ $% %$ %# $ $ ! #% ( %$ % & Da tempo la “Sant’Ambrogio” è diventata un apprezzato centro di incontri socio-culturali ppena entrati , si scopre una confortevole oasi di libri di cultura. Con un servizio accurato e attraenti iniziative. I bibliotecari della Sant’Ambrogio hanno saputo creare un vivace ritrovo per gli abitanti della zona. Nel 2011 è stato inaugurato “Il club degli incorreggibili lettori”, un gruppo di lettura ancora attivo. Donne e uomini di età diverse si ritrovano ogni mese, nel tardo pomeriggio, per leggere e discutere un’opera. Visto il successo del gruppo per gli adulti, ne è stato organizzato uno anche per i bambini, “Croccanti Coccodrilli”, accolto con entusiasmo dai piccoli, che talvolta addolciscono le loro letture con torte e biscotti dalle giocose forme di animali. Questa iniziativa è dedicata ai bambini dai 3 agli 8 anni accompagnati dai genitori, ma presto ne sarà avviata un’altra per i più grandicelli, che potranno andare in biblioteca da soli. “Raccontar di gusto in biblioteca” è un progetto realizzato con “Radio BlaBla” (una radio web) che ha attratto molto pubblico per l’attualità dell’argomento: alimentazione e gastronomia. Personaggi variamente legati al mondo del cibo e della cucina hanno raccontato le loro esperienze nel settore con richiami alla letteratura. Si sono svolti inoltre laboratori per ragazzi, un cineforum con film imperniati sul cibo e un laboratorio di “cioccolatoterapia” che A ! % " ! " "$ " ! ! ! ha deliziato i partecipanti. Il 25 maggio, alle 16, “Noi siamo quello che mangiamo”, un incontro con i gruppi di acquisto solidale, concluderà questo ciclo di iniziative. Nel 2012 la Sant’Ambrogio ha partecipato al progetto “Ci vediamo tutti in biblioteca!”, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, organizzando diversi corsi: alfabetizzazione informatica, scrittura creativa (entrambi per over 60), video (per adolescenti), lettura ad alta voce (dedicato a persone di ogni età). Il 18 maggio il progetto si chiuderà con un evento insolito: alle 18.30, presso il Teatro Edi del Barrio’s, in via Barona ang. via Boffalora, la compagnia “Teatro Sguardo Oltre” rappresenterà “Biblioinscena”, uno spettacolo teatrale ideato per raccontare le iniziative realizzate. «Le nostre attività culturali, che si aggiungono ai servizi di consulenza e prestito, ci impegnano molto - dice la responsabile della biblioteca, Emanuela Semenzato ma non vogliamo deludere gli utenti e cerchiamo sempre nuove idee per assecondare i loro interessi culturali. Dal 5 al 9 giugno parteciperemo al “Festival della Letteratura Milano” e stiamo già preparando altri incontri. Per maggiori informazioni telefonateci o venite direttamente da noi». Biblioteca Sant’Ambrogio – via San Paolino, 18 – Tel. 0288465814 Fabrizio Ternelli ' $$$ ! " " Lea Miniutti Ci vediamo tutti in biblioteca! ! & quella situazione ha sentito ancora più forte il peso della sua disabilità. Credo non venga rilasciata idoneità ai locali pubblici se non dotati di un servizio per disabili: e allora gli ambulatori Asl come possono non averlo? Possibile che in tanti anni non siano mai capitati lì una/un disabile? Eppure in questa zona vivono molti diversamente abili e parecchi anziani… Non trovo una giustificazione plausibile… Presumo che qualche paziente in passato abbia già inoltrato richieste su carta intestata, come del resto gli operatori hanno suggerito quel giorno anche a me: quindi, che fine avranno fatto? Vorrei essere smentita, ma temo siano finite tutte nei cestini della carta da buttare! ! segue dalla prima Come mai, allora, queste voci sulla chiusura? Rifacciamo brevemente la storia. La preoccupazione di tutti era giustificata, visto che la notizia della chiusura di tre Sert, i centri per le tossicodipendenze gestiti dall’Asl di Milano, circolava ormai da un mese. Per chiedere conto della situazione e ribadire la necessità di mantenere in funzione questi presidi essenziali, si erano mossi anche i consigli di zona, approvando, a partire da quello di Zona 9, dove ha sede il Sert di viale Suzzani, una delibera dove si chiedeva all’Asl di “rivedere la decisione presa”, auspicando un proficuo confronto tra tutti i soggetti interessati. Le rassicurazioni sono arrivate direttamente dai responsabili del servizio, nella commissione convocata a Palazzo Marino. Al contrario di quanto era apparso dopo un annuncio fatto dagli stessi vertici dell’azienda, i tre Sert di viale Suzzani, via Albenga e via Boifava non chiuderanno, né diminuiranno i propri servizi. Nell’ambito di una redistribuzione dell’organico complessivo del servizio, invece, questi centri potranno non avere più una figura dirigenziale al proprio interno. Allarme rientrato, quindi, e tutto come prima. Ma la seduta di commissione Politiche sociali, alla quale sono intervenuti per l’Asl il direttore del All’Asl di via Baroni mancano i servizi per i disabili % & " " ! $% %# $ #" ! #$" # $ & #" " & "! # ! " # ! !" " ! " $& # ' $ ! #% Via Volvinio 28 tel. 02 367 047 72 8 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 Far West in zona 5 I Carabinieri catturano un padre in fuga con figli a bordo portati via alla madre ia dei Missaglia, 18 aprile, ore 16,30: un inseguimento nello stile dei polizieschi americani è accaduto proprio vicino a noi. Un’auto in fuga e diverse pattuglie dei carabinieri provenienti da Rozzano, hanno percorso a sirene spiegate tutta la via dei Missaglia, hanno superato piazza Abbiategrasso e terminato la corsa in via Medeghino. Via Lassalle, dove si è concluso l’inseguimento. Secondo alcuni passanti sembrava di essere in un film: «ci sono sfrecciate davanti a tutta velocità le macchine questura e il fuggiasco viene fermato in via dei carabinieri – hanno raccontato ancora Treccani degli Alfieri e arrestato. L’uomo, Alspaventati – stavamo per attraversare in berto C., 45 anni, dopo una lite con la convipiazza Abbiategrasso, era verde per noi. Per vente e dopo avere sparato due colpi in aria, fortuna, sentendo le sirene, ci siamo ferma- aveva rapito i due figli che sono stati in seti!». Fino a quel punto l’inseguimento si era guito trovati nell’auto abbandonata e affidasvolto senza interruzioni. Ma è prima del su- ti alle cure di uno psicologo per poi essere permercato Pam, in via Medeghino, che si riaccompagnati dalla madre. Si tratta di un scatena il panico tra i presenti. Ecco cos’è pregiudicato con precedenti per furto, trufsuccesso: una donna con a bordo i due figli, fa e ricettazione ed è stato accusato di rapista uscendo dalla via Lassalle proprio men- mento, resistenza a pubblico ufficiale e portre arriva l’auto inseguita. Il fuggiasco devia to abusivo di armi. Anche la pistola che porimprovvisamente cogliendo l’occasione del- tava con sé è stata ritrovata, una calibro 7.65 la sbarra alzata ed entra nel quartiere. Però con matricola abrasa di cui l’uomo si era lifa male i conti e non riesce a evitare l’auto in berato poco prima di essere catturato. Per uscita, la sperona e si ferma pochi metri do- fortuna nessuno si è fatto male, ma quei mopo. Sceso dall’auto, fugge a piedi inseguito menti vissuti dagli abitanti di via Medeghidai Carabinieri. Il quartiere rimane sotto as- no sono stati davvero da brivido. sedio per qualche ora. Interviene anche la Nadia Mondi V Le corse di Ivana contro le discriminazioni di genere Percorse in 21 giorni 21 mezze maratone in altrettante città italiane indubbio che Milano si sia rimessa a correre! Se non lo si può dire per la congiuntura economica, lo si vede dalla partecipazione crescente alle iniziative rivolte a marciatori e podisti sulle varie distanze. Anche l’attività di allenamento quotidiano registra un crescente “traffico” nei parchi e nei giardini. Per sostenere questo movimento c’è comunque ancora molto da fare, soprattutto per garantire la sicurezza di chi corre. In particolare per le donne devono essere create le condizioni per praticare uno sport che rafforza e rende felici in condizioni di tranquillità. E una mamma della nostra zona, Ivana Di Martino (nella foto), questo messaggio lo ha testimoniato con una sfida al limite delle possibilità fisiche. Nello scorso mese di aprile ha corso per 21 volte la distanza della mezza maratona (21,097 km), in 21 giorni consecutivi, in 21 città delle varie regioni italiane. Al mattino sempre una nuova corsa accompagnata nel suo percorso da atleti lo- È cali e all’arrivo dal saluto di associazioni e autorità della città. Dopo il prologo in concomitanza con la Milano City Marathon del 7 aprile, la sua impresa è partita con trasferimenti pomeridiani in camper verso Aosta, Torino e le 5 Terre (solidarietà ai territori alluvionati). Poi Roma, le isole maggiori con Cagliari e Palermo. Il camper ha risalito lo stivale a Catanzaro, Brindisi (passando dalla scuola Morvillo-Falcone), Potenza, Napoli e Campobasso. All’Aquila, Ivana ha portato la sua tenacia in una città ancora ferita profondamente dal sisma. Poi Ancona, Perugia, Firenze, per raggiungere Medolla, città simbolo della ricostruzione dell’altro sisma. E avanti a Venezia, Trieste, Trento, un epilogo dal sapore vagamente irredentista… Il gran finale da Monza a Milano, sabato 28 aprile, in una giornata bagnata ma gioiosa, con tanti atleti che si sono aggiunti lungo il percorso, fino alla destinazione finale: la sede della Canottieri Milano (nella foto, l’arrivo). Un’impresa resa possibile anche da uno staff affiatato composto dall’allenatore e driver Vinicio, dalla fotografa Roberta e da Gianluca, medico specializzando del Cardiologico Monzino che ha monitorato costantemente il comportamento del cuore di Ivana. Se la grande sfida è partita in modo silenzioso, come è nel carattere di Ivana, giorno dopo giorno il suo messaggio ha raggiunto nuovi amici che lo hanno a modo condiviso. Questo messaggio continua ora in modi nuovi a cominciare dal web 21voltedonna.wordpress.com e in tutte le forme in cui sapremo portare questo “testimone” sulle strade di una città che vogliamo sempre più aperta, rispettosa e solidale. Francesco Fontana Al Parco delle Memorie Industriali Una stele in ricordo delle vittime del lavoro re piante di Davidia involucrata, particolarmente indicate per il loro fogliame, fanno da cornice alla stele in ricordo delle morti bianche. Incisa su lastra d’acciaio la dedica: “I milanesi ricordano le vittime degli incidenti sul lavoro. Per una comunità laboriosa, solidale e sicura”. Il cippo è collocato nell’area verde tra via Bazzi e via Spadolini, ora rinominata Parco delle Memorie Industriali. Sullo sfondo è rimasto il carro ponte, prova tangibile che quella vasta area fino agli anni ’70 era occupata dalle Officine Meccaniche (OM), una delle più impor- T tanti industrie della Zona 5. Alla cerimonia d’inaugurazione, il 28 aprile, nella “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, era presente Cristina Tajani, assessora alle Politiche per il lavoro e lo Sviluppo economico del Comune. «Questa commemorazione – ha detto Tajani – è particolarmente significativa. Così come sono molto importanti gli sforzi congiunti di Comune e parti sociali al fine di garantire più sicurezza e migliorare le condizioni lavorative nelle aziende». Ha preso poi la parola il segretario generale della Camera del lavoro Graziano Gorla, in nome delle tre organizzazioni sindacali, un assessore provinciale, rappresentanti di Amnil (Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro) e della Federazione Maestri del lavoro d’Italia. Presenti, inoltre: Aldo Ugliano presidente del Consiglio di Zona 5, Antonio Pizzinato già segretario Fiom e parlamentare, consiglieri comunali e del decentramento, semplici cittadini. Un trombettista ha chiuso la cerimonia, commovente e partecipata, dedicando le note del silenzio a tutti i caduti sul lavoro. Lea Miniutti IncontrArci al circolo Pessina Chiaravalle: festa contadina il 18 e il 19 maggio na grande iniziativa sarà ospitata presso i locali del Circolo Arci Pessina nel Borgo di Chiaravalle di via San Bernardo 17. Il 18 e 19 maggio per la prima volta si terrà una “Festa contadina” che sarà animata nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 11 alle 19 da un vero un mercato contadino, con ospiti produttori provenienti dalle cascine del territorio. Intrattenimenti musicali a cura degli “Odemà” e del Collettivo Musicale Caini, assaggi gastronomici, workshop a cura del Movimento per la decrescita felice ci saranno anche l’Accademia del gioco dimenticato e si terranno la presentazione del progetto Agriscuola, a cura della cooperativa sociale Praticare il futuro (Cascina Santa Brera), e un infopoint sulle bellissime iniziative in corso da parte di tutti gli organizzatori e aderenti. La festa si concluderà domenica alle 18,30 con la pièce: “Cemento e l’eroica vendetta del letame”, spettacolo teatrale sul consumo di suolo con la partecipazione di Giorgio Ganzerli. Presso la sede dell’Arci, inoltre, nell’am- U bito del progetto “Fare Raccolta” verrà inaugurata una compostiera di comunità e un contenitore per gli oli esausti, per stimolarne l’uso condiviso da parte degli abitanti del quartiere, che contribuiranno così alla creazione di un orto. Informazioni aggiornate su tutter le iniziative sul sito: www.chiaravallesostenibile.it L’idea di fare di Chiaravalle un borgo sostenibile è partita da qualche tempo con l’obiettivo di mettere a sistema lo straordinario insieme di risorse umane, paesistiche e monumentali di un quartiere periferico che ha le specificità di un piccolo borgo. Da quartiere a rischio degrado per le problematiche ambientali, Chiaravalle sta cercando di costruire attraverso la coesione sociale e la solidarietà tra gli abitanti un’identità forte che promuova la sostenibilità e il benessere dei cittadini nel rispetto dell’ambiente. Tutte le iniziative sono a cura di Arci Pessina, Imondidelmondo, Terzo Paesaggio e sono sostenuti da Milano Depur con il patrocinio del Consiglio di Zona 5. Paola Protti 9 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 Il racconto dei ragazzi del Kandinsky che hanno visitato i campi di Auschwitz e Birkenau Giovanni Impastato alla media Sant’Ambrogio Un “Treno per la Memoria” I 100 passi raccontati dal fratello di Peppino Nei prossimi mesi i ragazzi lavoreranno a un progetto sulle atrocità naziste, che sarà portato nelle scuole. L’iniziativa è sostenuta dal CdZ5 di Giulia Nasi e Patrizia Trevisin, docenti scuola media “Sant’Ambrogio” enerdì 5 aprile Giovanni Impastato ha lasciato la sua Sicilia ed è venuto da noi per raccontarci 65 anni di storia di mafia e di lotta alla mafia. Gli alunni lo aspettavano: nelle settimane precedenti molte classi hanno visto il film “ I 100 passi”, nel quale si racconta la storia di Peppino Impastato. Gli alunni si sono preparati a questo incontro con letture, discussioni, opere d’arte realizzate da loro stessi nel Laboratorio di Arte e dedicate alle vittime delle stragi di mafia, esposte all’ingresso dell’Auditorium della scuola. Peppino e Giovanni Impastato nascono in una famiglia mafiosa. Fin da piccoli per loro la mafia è cosa normale, come la splendida natura del posto dove vivono, Cinisi. Poi un importante capomafia viene ucciso: quel capomafia è loro zio. Da quel momento il fratello più grande, Peppino, decide che la mafia è un nemico. Seguono 15 anni nei quali Peppino sviluppa la lotta alla mafia in forme originali, fino ad allora mai praticate. Siamo nel periodo – gli anni intorno al famoso sessantotto – di grandi rivolgimenti sociali, di grandi speranze, di esperienza di vita alternative, di maturazione di una nuova cultura politica. Peppino è uno dei grandi protagonisti di questi cambiamenti, in Italia e in Sicilia. Nella sua terra cambiare significa automaticamente lotta alla mafia, perché la mafia non è anti-stato, ma parte essa stessa dello stato. Peppino è parte di una famiglia mafiosa, ma per lui la mafia decide la condanna a morte: è andato oltre. Non solo è riuscito a bloccare appalti e affari illeciti, ma ha fondato giornali, gruppi culturali, e una radio dalla quale tutti i giorni sbeffeggia i mafiosi con l’ironia e il sarcasmo. I soldi si possono perdere, l’onore no: quindi deve morire. Suo padre, mafioso, tenta di bloccare V l nostro itinerario sulle tracce del genocidio degli ebrei è iniziato il 21 marzo 2013, con un lungo viaggio in treno che avrebbe dovuto farci ripercorrere la tragedia vissuta dai deportati nei lager nazisti. Siamo arrivati a Cracovia dopo 24 ore di viaggio, durante il quale si sono alternati incontri formativi con i coordinatori del progetto a giochi di società. La città polacca ci ha accolto con la neve e una temperatura abbondantemente sotto lo zero; siamo andati subito a visitare il ghetto ebraico, cioè il luogo dove vivevano coloro che sarebbero poi stati internati nei campi di sterminio. Abbiamo visitato la sinagoga e piazza degli Eroi, detta anche piazza delle Sedie, dove un’installazione a cielo aperto, realizzata dagli architetti Piotr Lewicki e Kazimierz Latak, con 70 sedie di legno sparse nella piazza, ricorda un episodio accaduto durante il rastrellamento del ghetto del 1943, quando le maestre della scuola, per non creare allarme tra gli alunni, fecero portare le sedie nella piazza, spiegando che quel giorno la lezione si sarebbe tenuta all’aperto. In piazza, però, gli alunni andarono incontro al loro destino di morte. Il giorno dopo abbiamo affrontato la visita ai campi di Auschwitz e Birkenau. Il freddo era ancora più intenso: piumini, sciarpe, cappucci e cappelli non riuscivano a proteggerci e subito il pensiero è corso all’indicibile sofferenza patita dai prigionieri coperti solo da una divisa di cotone! Ad Auschwitz tutto è rimasto com’era: le camere a gas, i forni crematori, le baracche dormitorio, le divise e, ciò che più ci ha colpito, migliaia di oggetti personali appartenuti ai prigionieri come valigie, foto, scarpe, rasoi, spazzole e persino quintali di capelli, simbolo di personalità perdute. La scritta all’ingresso del campo, sinonimo di prigionia, schiavitù, dolore e morte, è ironicamente agghiacciante: “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi). L’impatto con Birkenau, il I più grande campo di sterminio, dove persero la vita oltre un milione e centomila persone, è stato ancora più forte. Nell’immenso lager ora regnano un silenzio opprimente e il vuoto: solo un’infinita distesa di neve, macerie e resti di quel che era l’originaria struttura perché gli stessi nazisti, prima dell’arrivo degli alleati, l’hanno distrutto per eliminare ogni traccia della loro atroce e assurda follia. Intatta e resa tristemente famosa dal film Schindler’s List, è rimasta la banchina con i binari dei treni, che scaricavano i prigionieri all’interno del campo, tragico simbolico capolinea della vita per milioni di uomini, donne e bambini. In memoria di tutte le vite cancellate, è stato costruito un monumento formato da una lunga fila di lapidi con l’invito, scolpito in tutte le lingue europee, a non dimenticare, a trasmettere alle generazioni future la memoria di ciò che è stato e l’idea di un mondo senza confini di razze, sesso, cultura e religione. Gli alunni della 4 H dell’Istituto Kandinsky l’esecuzione e per questo viene lui stesso ammazzato. La condanna a morte di Peppino viene decisa nella casa del capomafia Tano Badalamenti, a 100 passi da casa Impastato. Peppino viene rapito e fatto saltare in aria con l’esplosivo sui binari della ferrovia, per fingere che si trattasse di un atto terroristico, e non di un omicidio di mafia. A questa tesi credono, o fingono di credere, magistratura e forze di polizia. Ci vorranno gli interventi di Chinnici, Caponnetto, Falcone e Borsellino per riaprire la questione e arrivare alla verità: Peppino è stato ucciso dalla mafia perché scomodo e pericoloso. Giovanni Inizia la sua lotta alla mafia, recependo l’intuizione fondamentale del fratello: lotta alla mafia significa innanzitutto costruire pezzi di società liberi dalla mafia. Mentre la mafia continua a uccidere nasce una nuova coscienza in Sicilia e si sviluppano gruppi antimafia, associazioni anti-racket, e magistratura e polizia vengono dotate di nuove leggi adatte a un contrasto più efficace alla mafia. A partire da questi racconti gli alunni alla mattina, e gli adulti alla sera, hanno posto a Giovanni molte domande sulla sua storia personale e sulla situazione attuale della lotta alla mafia. Lui ha risposto con generosità e spesso con commovente sofferenza. Il messaggio fondamentale però è di speranza e di lotta. A partire dalla memoria e dalla storia – dalla memoria storica – si stanno già costruendo un’Italia e una Sicilia più liberi e quindi senza mafia. La mafia però è ancora presente, anche se ha cambiato i modi di fare: meno pallottole ed esplosivi, e più consigli di amministrazione e transazioni finanziarie. La lotta quotidiana per la libertà, la dignità e la giustizia sono il nostro compito. La casa del capomafia Tano Badalamenti, a 100 passi da casa Impastato, è stata requisita dallo stato, e oggi è simbolo e luogo di memoria e testimonianza. L’Ebro Basket nei play off per la serie C Un, due, tre… Il 23 maggio alle ore 21.15, alla palestra Forza e Coraggio, “4 Passi tutti insieme!” nuova sfida dei roster per l’accesso alla categoria maggiore rimo obiettivo raggiunto per i roster della della Ebro Basket Milano (nella foto). Con la vittoria casalinga della settimana scorsa contro la Virtus Meda e la concomitante sconfitta casalinga di Cusano contro Pallacanestro Olginate, il team allenato dal coach Gianluca Pizi conquista alla grande, con due giornate di anticipo, l’accesso ai play off per la promozione nella Serie C, Divisione Nazionale (DNC). Le prima gara casalinga dei play off (gara due), che vedrà impegnata la Ebro si disputerà il giorno 23 maggio, alle ore 21,15, presso la palestra del Centro Sportivo Forza e Coraggio, P di via Gallura 8, presumibilmente contro la Carpe Diem Basket Calolzio o la G.S.A. Basket Sarezzo. «Naturalmente tutti gli abitanti della zona 5 e gli amici di Milanosud – ci tengono a dirci dalla squadra – sono invitati alla partita, per aiutarci a conquistare la serie C nazionale. Sarebbe un bel successo per i nostri colori e per l’intera zona». La speranza di tutto l’ambiente è che la Ebro riesca a emulare le gesta – magari anche con un po’ più di fortuna – della squadra che disputò la stagione 2008/2009, che all’apice della sua forma, sfiorò la promozione in Serie B2. Ma non solo di prima squadra vive la Ebro basket, anzi. Fondata nel 1961 la società ha sempre avuto grandissima attenzione per il settore giovanile, praticamente introducendo a Milano il minibasket. Attualmente il settore conta circa 300 bambini e bambine di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e oltre 20 istruttori minibasket, qualificati e riconosciuti dalla Federazione Italiana Pallacanestro (Fip). Il Settore giovanile invece, dal quale provengono diversi giocatori della prima squadra, conta circa 100 atleti ed è presente con le proprie squadre in tutti i campionati Fip. Info su www.ebrobasket.it l giorno tanto atteso da bambini e ragazzi dell’ICS Elsa Morante è il 19 maggio. Come ogni anno potranno, per un giorno, avere via dei Bognetti a loro completa disposizione per la partenza della tradizionale marcia “4 Passi tutti insieme”, organizzata dall’Istituto Morante . Con loro ci saranno le famiglie, gli insegnanti e gli amici che vorranno partecipare a questa festa in movimento lungo marciapiedi del quartiere e sentieri del Parco Sud. Appuntamento alle ore 9,15 dalla scuola primaria di via dei Bognetti, percorso di circa 3,5 chilometri e arrivo nel giardino della secondaria di via Heine. Qui, al tradizionale ristoro, faranno da cornice iniziative promozionali di associazioni sportive, culturali e di volontariato della città. L’apripista d’eccezione della giornata di festa sarà Ivana Di Martino, mamma della nostra scuola, reduce dall’impresa di 21 I mezze maratone in 21 giorni (vedi articolo a pag. 8). Gli esercizi commerciali del quartiere, anche in un anno non facile, hanno confermato il loro sostegno alla manifestazione sotto forma di oggetti e servizi donati per l’estrazione a premi dei numeri, corrispondenti ai pettorali di gara, con cui la festa culminerà. La partecipazione è aperta a tutti e la vendita dei pettorali è assicurata dai volontari nelle primarie Antonini e Bognetti, all’ingresso e all’uscita degli alunni; inoltre saranno disponibili prima della partenza presso la scuola elementare di via dei Bognetti. I fondi ricavati dall’iniziativa saranno utilizzati per ampliare l’offerta formativa della scuola e sostenere il progetto di sportello psicologico attivo nei vari plessi dell’istituto. Per informazioni su queste e altre iniziative: www.genitorimorante.org Maria Pia Bianchi !$& 10 10 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 La pagina dell’Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO 8 giugno: a Modena tra motori e prelibatezze G ita in giornata nella bella e laboriosa Modena, città ricca di cultura e di vere eccellenze enogastronomiche. Si parte alle ore 7 dell’8 giugno dalla sede di Mila- nosud (via Santa Teresa 2/A), con un nostro bus. Alle 10 visita guidata alla famosa Acetaia Malpighi, fondata nel 1850, con degustazione di aceti balsamici nelle diverse tipologie di invecchiamento. Possibilità di acquisto nello show room in- Duomo di Modena. terno: si possono acquistare gelatine di aceto balsamico (adatte per carni e formaggi), Parmigiano Reggiano, Dop stagionato 28 mesi. Al termine proseguimento per Modena città e visita guidata del suo centro storico con il famoso Duomo detto “Il libro di pietra” e della torre Ghirlandina. Piacevole in ogni stagione, Modena offre al turista straordinarie bellezze, tutte concentrate nel suo aggraziato centro storico, che raccontano i fasti di una città per lungo tempo capitale di un ducato, quello dei Signori d'Este, che qui risiedettero dal 1598. L’Unesco ha riconosciuto il valore universale dei suoi tesori dichiarando il Duomo, Piazza Grande e la Torre Ghirlandina Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Conclusa la passeggiata, ci si recherà al Mercato coperto Albinelli per lo shopping gastronomico. Pranzo libero. Oggi il Mercato Albinelli, oltre che elemento caratteristico della storia modenese, resta un luogo di vivacissima compravendita (30mila visitatori ogni settimana) dove è possibile trovare prodotti di ottima qualità a prezzi convenienti, in un’atmosfera calda di chiacchiere, colori e profumi che mette il buon umore e stimola l’appetito. Dopo pranzo ritrovo con la nostra guida e proseguimento in bus per Maranello, la patria della “rossa” per visita guidata alla Galleria Ferrari. Lo spazio espositivo del Museo è dislocato su 6 sale principali (Sala delle Competizioni, Sala Concept, Sala Cinema, Sala delle Vittorie, Sala Gran Turismo e Sala Mostre Temporanee) ed è arricchito da oltre 500 mq di servizi (tra cui il Ferrari Store, la caffetteria, un simulatore di guida professionale e il photo point). Terminata la visita, rientro a Milano. &#$ Importante scadenza! er la gita a Modena, chi avesse già prenotato, è cortesemente pregato di versare la quota prevista, entro e non oltre il 16 maggio, recandosi presso la sede in via Santa Teresa 2/A, aperta al pubblico il martedì e il giovedì, dalle ore 16 alle ore 18. Tel. 02.84892068 P L $& ($& $ $#($( # $ &$* ' ( ! $& & Galleria Ferrari, Maranello. ’Associazione culturale Milanosud ricorda ai soci, e a chi volesse associarsi per la prima volta, che è attivo il servizio di consulenza psicologica: chi lo desidera può pertanto usufruire di un colloquio orientativo gratuito. Quando e perché può essere utile chiedere un colloquio psicologico? A volte può trattarsi di un problema personale o familiare che non si riesce più a gestire con le proprie risorse, altre volte ci si accorge di sperimentare un disagio profondo, che si manifesta con sintomi talora incomprensibili, sia psichici che fisici mai vissuti prima; altre ancora ci si trova in una particolare fase di vita che pone Sono in vendita presso la sede dell’Associazione (via S. Teresa 2/A - apertura martedì e giovedì dalle 16,30 alle 18,30) e presso la libreria Largo Mahler (via Conchetta 2) le due pubblicazioni edite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” (4 euro), raccolta dei primi cinque racconti vincitori del 2° Concorso Letterario Milanosud; e la trilogia “Raccontare Milano. Storie della nostra città” (12 euro), di Clara Monesi Saibene, con le bellissime illustrazioni di Sergio Toppi. &$( ' '' % & , $# # $&# ( ! si!! r a t sti ret A ff m i p o i l i i Ult ponib dis Servizio di consulenza psicologica per i soci I libri di Milanosud #, ! & # '% #( # (& Iscrizioni La quota di partecipazione è di 60 euro per i soci e di 70 euro per i non soci, e comprende: accompagnatrice Milanosud, pullman GT a disposizione per l’intero viaggio, guida locale, ingressi previsti nel tour, assicurazione Europe Assistance. Prenotazione e saldo per la gita sono da effettuarsi entro giovedì 16 maggio, termine massimo. La gita verrà effettuata al raggiungimento di un minimo di 25 partecipanti. Rossella ed Emilia nuove richieste a cui non si comprende come far fronte. Parlarne con un esperto può consentire di fare chiarezza sulla propria situazione e scoprire quali sono i passi necessari per ripartire con maggiore serenità. Chi vuole usufruire di una consulenza psicologica gratuita può telefonare al 349 4019819, o scrivere a [email protected]: la dott.ssa Mariateresa Mereghetti, psicologa psicoterapeuta, socia e redattrice del giornale, sarà lieta di concordare un colloquio orientativo che avverrà presso il suo studio privato di via Paolo Uccello 6 (MM1 Lotto). ' ! !$& "$ ! #( & + ) #($ ! % %% # - ( "% $,, #$ "& LA RIABILITAZIONE La rieducazione motoria, attuata mediante sedute di fisioterapia in acqua, è un attività terapeuticoterapeutico-riabilitativa che ha l’obiettivo di favorire un’organizzazione del movimento in condizioni patologiche. patologiche. (Direttore Sanitario dott. G. Ronchi) PISCINA VISMARA VIA DEI MISSAGLIA 117 02 % !$& % I CORSI Acquaticità Neonatale Acquaticità Prescolare Nuoto Individuale o in Coppia Acquaticità per Diversamente Abili Acquagym Sweet Gym (ginnastica in acqua) 89.38.9 [email protected] ALL’INTERNO DEL CENTRO SPORTIVO VISMARA 11 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 11 Dal prossimo numero debutta una nuova rubrica Il nichilismo inconsapevole di Luigi Preiti Parliamo di donne Un gesto eclatante a situazione femminile nel corso dei decenni è migliorata notevolmente, molte discriminazioni che un tempo erano la normalità oggi sono da tutti considerate inaccettabili – ma non per questo si possono dimenticare gli eventi drammatici e violenti che ogni giorno si consumano contro ex fidanzate, mogli, compagne... Nonostante gli enormi passi avanti, diventa in ogni caso sempre più pressante la richiesta di una parità a livello lavorativo e sempre più forte è la voce delle donne nell’esigenza di una pari considerazione a livello intellettuale. Tuttavia si osserva spesso da parte della cinematografia, della letteratura, della musica una sempre maggiore enfasi su atteggiamenti oltraggiosi nei confronti delle donne. Ne sono un esempio recente i tre romanzi della trilogia di E. L. James (un vero boom editoriale!), Cinquanta sfumature di grigio (nero, rosso), che hanno fatto molto parlare e in cui viene raccontata la storia una donna sottomessa alle richieste del suo uomo. Ancor più recente la polemica suscitata dall’esclusione del cantante Fabri Fibra dal Concertone del primo maggio per la volgarità e violenza delle sue canzoni nei confronti delle donne. Alcuni personaggi di spicco del mondo della musica si sono scatenati in difesa del rapper, chiamando “arte” quelle strofe e incompetenti in materia di musica rap coloro che lo hanno escluso. Qualcuno ritiene che l’intenzione di Fabri Fibra fosse effettivamente quella di dare un messaggio di condanna della violenza contro le donne, ma le immagini evocate dalle parole delle sue canzoni sono talmente crude da risultare brutali e offensive. Se dai mezzi di comunicazione di massa filtrano messaggi di questo genere, non possiamo stupirci poi se si innesca un generale meccanismo di discriminazione e L desiderio di supremazia sulle donne, col rischio di fare passi indietro anche nelle normali situazioni quotidiane e nella mentalità comune che così faticosamente si è evoluta nel corso dei decenni. È noto che per ogni donna al volante, c’è sempre qualcuno che ironizza sul rischio di incidenti; è frequente che nelle pubblicità televisive ogni prodotto pubblicizzato per la casa e la cucina sia rivolto alle donne. Ma ancora più incredibile è un episodio emblematico raccontatoci da una lettrice: durante un viaggio di lavoro in auto, la donna si è offerta per gentilezza di dare il cambio al collega alla guida, proposta che ha provocato una lunga discussione sul fatto che “le donne vogliono prendere il posto degli uomini”, alludendo così a una inferiorità di riflessi motori e intellettivi. Per dare uno slancio e uno stimolo verso una visione non solo riabilitante delle potenzialità delle donne ma anche altamente qualificante, abbiamo quindi pensato di dedicare uno spazio mensile del giornale a storie di donne che, nonostante tutte le difficoltà legate a molteplici fattori sociali e familiari, sono riuscite a dimostrare coi fatti l’inconsistenza di ogni discriminazione di genere e possono quindi assurgere a esempio positivo, per tutti gli uomini e le donne. Dal prossimo numero partirà una carrellata di esperienze entusiasmanti di donne che “ce l’hanno fatta”, una rubrica che vuole sottolineare quanto la donna abbia capacità e iniziativa in ambiti che per cultura e mentalità sono sempre stati prerogativa maschile. Si spera così di poter dare un contributo nel dimostrare le reali potenzialità femminili e soddisfare l’esigenza e il diritto della donna di essere una volta per tutte presa sul serio. Nadia Mondi Segue dalla prima Tutti coloro che hanno una qualsivoglia responsabilità nella cosa pubblica, senza distinzioni, fino a negare l’utilità della sopravvivenza dell’istituto parlamentare? Perché si sostiene che sono “tutti uguali”; perché dal momento in cui si passa dal ruolo di rappresentati a quello di rappresentanti si diventa appestati. Non si tratta di trovare ad ogni costo dei mandanti morali o individuare meccanici rapporti di causalità, ma è ben difficile ignorare il brodo di coltura in cui gesti estremi come quello di Luigi Preiti maturano. E non credo che a lavarsi la coscienza basti dire che il mondo politico ha fatto di tutto negli ultimi anni per meritarsi il massimo discredito. Solo chi si mantiene rigorosamente al di fuori del recinto istituzionale può sopravvivere alla pulizia etnica di fatto invocata: solo la pulizia etnica (non necessariamente realizzata manu militari) può liberarci dal cancro della corruzione, dalla metastasi irreversibile del sistema. Ripeto: mi si trovi un attentatore o un terrorista, nella storia dell’Italia repubblicana, che non avesse le idee chiare sulla determinazione del bersaglio. Dunque l’attentato di Preiti è una prima volta: e guai a sottovalutare questa prima volta, isolandola come un caso irripetibile o comunque non riconducibile ad alcuna matrice politica. Perché la matrice politica c’è: è il nichilismo. Preiti è nichilista, anche se è probabile che ignori il significato semantico e storico di questa parola. Fino ad oggi i disperati del sistema avevano provveduto a cancellare se stessi dalla storia, uccidendosi. Con Preiti c’è un salto di qualità. I disperati non si uccidono, ma uccidono. A caso. Perché i politici sono “tutti uguali”. Da dove trae Preiti le sue convinzioni? Ce lo può dire l’uso di quell’aggettivo “eclatante”. Eclatante: un inutile francesismo di cui il giornalismo italiano in tutte le sue sottospecie fa da anni largo e spropositato uso, trovandolo preferibile agli ottimi ma troppo italici “esplosivo”, “clamoroso” o simili. Eclatante: una delle molte gergalità risucchiate dai teleschermi o dalle “eclatanti” titolazioni dei giornali. Eclatante: un aggettivo che rivela – come altri spunti frullati dalle mode lessicali – la dipendenza da una facile e semplificante lettura della realtà. Preiti, disoccupato, ama il videopoker, il biliardo, i giochi che promettono facili fortune. Non legge i giornali (forse li sfoglia al bar, facendosi facilmente suggestionare dall’“eclatanza” dei titoli e dalla “eclatanza” delle malefatte della casta). In tv dell’aggettivo eclatante si fa largo consumo, almeno quanto l’avverbio (del tutto pleonastico) “assolutamente”. Del torrentizio, confuso, disordinato flusso di informazioni e di sciocchezze che fuoriescono dai teleschermi non resta molto al di fuori delle generalizzazioni, delle espressioni forti, delle esecrazioni, del turpiloquio, della frustrante contrapposizione fra un “noi” e un “loro, tanto più efficace e distruttiva quanto più sconfinato o indefinito è il perimetro dei “loro”. Tutto molto eclatante. Facciamo male a sottovalutare l’enorme portata “formativa” e “plasmatrice” della televisione, con la sua trivialità concettuale e la sua banalità lessicale, con l’utilizzo di stereotipi, che nulla cultura alimentano, ma solo la stereotipia dei pensieri. La disperazione assoluta non prevede sconti per nessuno, nemmeno per se stessi. “Una salus victis, nullam sperare salutem” (la sola salvezza dei vinti è non sperare alcuna salvezza) scriveva Virgilio. Questo è l’orizzonte dei nichilisti. Il nichilismo: un genere che in Italia aveva sin qui avuto pochissima fortuna e che in nessun modo può essere ricondotto all’anarchismo, il quale i suoi bersagli li sapeva individuare, eccome. Qui siamo nel territorio del nulla. Alla politica – alla quale continuiamo a credere perché non è vero che è altro da noi – il compito di circoscrivere quel territorio non con le armi o con la pedagogia di massa o con populismi corrivi, ma con valori. Perché di valori, degli elementi fondanti di una comunità, si è smesso di parlare, credendo che il pragmatismo, il faccendismo anche generoso ma non finalizzato fossero un mastice sufficiente. Una società priva o distratta rispetto ai valori, è senza identità e – nei periodi di più acuta crisi economico-sociale – può generare nichilismo. Piero Pantucci nella casella riservata a “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 ”. 12 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 le rubriche Intervista a Giuseppe Deiana, autore di “Questa storia mi ha cambiato la vita” I protagonisti della Resistenza nel “nostro” pezzo di città estrema periferia, come spiega questo radicamento antifascista? «Nella parte sud la città arrivava solo fino al quartiere Stadera, che è stato costruito nella seconda metà degli anni ’20 nell’estrema periferia e che la popolazione ha chiamato Baia del Re (in riferimento all’impresa di Umberto Nobile verso il Polo Nord a partire dalla Baia del Re, in un’isola norvegese). Si trattava di un quartiere operaio che doveva fornire manodopera alle tante fabbriche del territorio (Cartiera Binda, Officine Meani, Officine Adda, Rubinetterie Riunite, Azienda farmaceutica De Angeli...), con particolare riferimento alla fabbrica Grazioli, che era la più sindacalizzata e politicizzata per la presenza di una cellula comunista clandestina. È chiaro che l’organizzazione e le lotte di fabbrica (scioperi del ’43 e ’44) favorivano e stimolavano la militanza resistenziale in città determinando la nascita delle formazioni partigiane, come la 113a e la 114a brigata Garibaldi (composta da comunisti), la 107a brigata Max Masia (giellisti/azionisti) e la 42a brigata Matteotti (socialisti)». Segue dalla prima Professor Deiana, quali sentimenti l’hanno spinta a raccogliere le testimonianze dei partigiani scampati alle fucilazioni durante la lotta di Liberazione? «Si è trattato della consapevolezza della necessità di sapere per me – che sono milanese d’adozione – e far conoscere ai miei studenti, quando insegnavo Storia e Filosofia nel Liceo “Allende”, la storia di Milano come condizione per diventare cittadini competenti, attivi e responsabili, coltivando una solida cultura della cittadinanza. Il lavoro portato avanti in circa vent’anni, rientrava nel progetto culturale “La città nello spazio e nel tempo”, teso ad approfondire tre aspetti qualificanti della città: il sistema di fabbrica e la cultura operaia; il sistema cascinale e il territorio agricolo-ambientale; la Resistenza di cui Milano è stata sempre riconosciuta come capitale indiscussa, a cominciare dal fatto di essere sede del Clnai (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia)». Una meticolosa ricostruzione delle lotte partigiane nella vasta zona sud della città: a quei tempi era “Questa storia mi ha cambiato la vita” è il titolo del libro, ma non è la risposta di un partigiano. Ci vuole raccontare com’è andata? «La frase è di uno studente, che inizialmente non voleva fare il lavoro con gli altri compagni della classe; dopo però si è appassionato e alla fine ha confessato che quell’esperienza gli aveva cambiato la vita. Credo proprio che se non scuote le coscienze la memoria della Resistenza serva poco, soprattutto se si riduce alla semplice celebrazione di rito che, ai giovani d’oggi, dopo 70 anni dai fatti non dice gran che per la distanza culturale tra la generazione della guerra di Liberazione e quella dell’attuale mondo globale». Gli studenti, alla fine di questo lungo lavoro di ricerca, hanno solo colmato un vuoto di memoria o quell’esperienza emotivamente vissuta ha lasciato tracce indelebili nelle loro coscienze? «In misura diversa da soggetto a soggetto, il lavoro culturale e formativo ha lasciato segni indelebili perché frutto di una ricerca storica (“simulata” e semplificata) e di educazione alla formazione di una coscienza etico-civile, che costituisce lo scopo imprescindibile di una scuola pubblica qualificata e democratica». Lettere, testimonianze, ricordi... ra qualche tempo questo libro sarà ancora più prezioso. Contiene testimonianze di donne e uomini che nella nostra Zona erano molto conosciuti, e ora non sono più. Tanti, leggendolo, si sentiranno emotivamente coinvolti, e saranno grati al professor Deiana per questo lavoro. Fino a qualche anno fa Paolo Guffanti, Francesco Di Bisceglie, Paolo Imperato, Guglielmo Grancini, Virginio Gallazzi, Carla Priori, Arnaldo Agliati, Odoardo Fontanella, Demo Martinelli, Emilio Sarzi Amadè... rappresentavano l’esperienza diretta e la memoria storica della Resistenza della zona e della città: di essi, e anche dei pochi ancora in vita (come Biagio Colamonico e Michele Fiore), è stata costruita e conservata la biografia partigiana. Come pure di quelli caduti in città, in altri luoghi e nei campi di concentramento: da Luigi Frazza, Luigi Negroni, Mario Provasi, Paolo Volpi, Carlo Ciocca, Michele Tarantino, Mario Migliorini e Riccardo Techel, ad Albino Abico, Giovanni Alippi, Bruno Clapiz, Maurizio Del Sale, Dino Colombo, Giovanni Paghini, Domenico Bernori, Luigi Fiore, Bruno Biraghi, Angelo Ventura, Renato Agliati, Paolo Garanzini, Leopoldo Fagnani, Giancarlo Puecher… Di questi, non tutti hanno una lapide ricordo: ne sono privi ad esempio Achille De Vincenzi (ucciso e infoibato in Friuli) e Antonio Galliano (morto subito dopo la Liberazione per gli stenti subiti e le malattie contratte a Mauthausen). T Restano comunque esperienze sporadiche, lasciate alla sensibilità di qualche insegnante che riesce a motivare i ragazzi. Per il resto c’è il vuoto… «Credo che esistano molte esperienze significative, anche se non sono rese pubbliche e divulgate. In questo senso, un ruolo importante deve essere svolto dalle istituzioni, a cominciare da quelle del decentramento, come Comuni e Regioni, che possono fare da stimolo a una scuola come luogo di produzione culturale, come nel caso della Resistenza, la cui dimensione popolare e locale è in gran parte ancora sconosciuta e costituisce un ottimo terreno di lavoro formativo dalla forte connotazione etico-civile, dal momento che dalla Resistenza è nata la Costituzione». Lei ha raccolto la testimonianza di qualche donna. Certo non hanno imbracciato i fucili, ma la parteci- Al di là delle lapidi (quelle collettive nella Zona 5 sono tre, per un totale di oltre 200 caduti), tutti – caduti e non – sono comunque ancora da scoprire come persone per il valore morale e civile che ha ispirato la loro scelta partigiana. Si tratta di un patrimonio etico a cui è necessario tornare se si vuole impedire il disfacimento della democrazia e contribuire al consolidamento delle istituzioni democratiche nate dalla Resistenza. Ecco perché è fondamentale non dimenticare esempi come quelli riportati nelle Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana, in cui si può leggere: “Carissimi mamma e papà, fratello, sorella e compagni tutti, mi trovo senz’altro a breve distanza dall’esecuzione. Mi sento però calmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento di morire per la nostra causa: il comunismo e per la nostra cara Italia. Il sole risplenderà su noi ‘domani’ domani perché tutti riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi. Voi siate forti come lo sono io e non disperate” (Albino Abico, 23 anni, operaio fonditore); “Muoio per la mia patria. Ho sempre fatto il mio dovere di cittadini e di soldato (…). L’amavo troppo la mia patria, non la tradite, e voi tutti giovani d’Italia seguite la mia via e avrete il compenso della vostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità nazionale” (Giancarlo Puecher). L.M. pazione delle donne alla lotta partigiana è stata forte. I loro ruoli come staffette le esponevano comunque a grossi pericoli. E poi quanti partigiani in fuga hanno nascosto nelle loro case… A parte qualche nome altisonante, in generale quasi non se ne parla. Perché? Il ruolo delle donne, per quanto studiato solo di recente, è stato molto importante, non tanto come Resistenza armata, quanto soprattutto come Resistenza civile, rivolta a sostenere materialmente e moralmente i partigiani di montagna e di pianura. Nella Zona 5 si sono distinte come staffette Elsa Parmigiani, Mila Fineschi, Agnese Besana, Mira Baldi... Nel quartiere Stadera Alice ed Emma Grandini (giovanissima moglie di Luigi Frazza, deportato e morto a Mauthausen) sono state anche arrestate e imprigionate per qualche tempo. Lea Miniutti a cura della Fondazione Milano Policroma dica la biforcazione tra le attuali vie Fontanili e Verro, già esistente nei secoli passati: seguendo la strada sulla sinistra, si giunge a Vigentino, seguendo quella sulla destra si giunge a Castellazzo; abbiamo già incontrato entrambi questi borghi nella nostra espolorazione delle cascine della zona, quindi non ne riparlerò. A proposito di testimonianze rurali o comunque passate, sulla via Verro si possono notare i civici 2 (appena dopo l’ex bocciodromo) e 6, con un interessante cortile. Prendendo invece per via dei Fontanili, il calibro stradale si restringe, e gli edifici appaiono decisamente più antichi di quelli circostanti; in particolare, per quanto riguarda quelli ad uso civile, sulla destra si fa notare il civico 4, con portone ad arco nel cortile, androne con travi in legno (una delle quali visibile sulla facciata stradale) e una piccola bottega con infissi in legno antico, tra cui una trave al di sopra dalla porta e della piccola vetrina. Di fronte, invece, si nota subito una chiesetta, di piccole dimensioni ma di antica tradizione. Si tratta dell’antico oratorio della Sacra Famiglia di Morivione, edificio quattrocentesco restaurato qualche anno fa dopo che per decenni era stato trascurato; la porta in legno è contornata da uno stipite in marmo, al di sopra del quale una vetrata policroma fa da sfondo a una croce lignea; adiacente la parete destra, la coeva casa parrocchiale è stata ristrutturata in epoca recente. Il borgo di Morivione (parte II) ello scorso articolo abbiamo ripercorso la storia di Morivione dalle origini fino a oggi, vediamo allora che cosa rimane ai giorni nostri degli edifici che costituivano questo borgo. Anzitutto l’area guarda sulla forcella tra la via dei Fontanili e la via Verro, e si può iniziare la visita arrivando dalla via Bazzi, al recente incrocio con via Spadolini, ove sorge un agglomerato di edifici ad uso officinale di antica data, come conferma il piano delle costruzioni ribassato rispetto al livello stradale. Girando a sinistra al successivo semaforo, nel mezzo dell’incrocio si trova una cappella dedicata negli anni ’20 ai caduti della Prima Guerra Mondiale e intitolata “Ai prodi di Morivione”, come riporta l’incisione presente; vi si trovano due lapidi, una per lato, ove sono riportati grado, nome e cognome, unitamente a una fotografia, dei soldati originari del borgo e periti in guerra; ed è ancora visibile il simbolo del fascio. La cappella ha due colonne con capitello, su cui poggia un arco; questo è a sua volta sormontato da un timpano che regge una croce; all’interno si trova una tela raffigurante la “Vergine con Bambino”; la cappella è stata restaurata nel 2011, anche grazie al contributo degli abitanti del borgo. Sul lato sinistro guardando la cappella si trova un cippo stradale che in- N $ %% $ & 1 ISOLA ANITA Trattoria con giardino Via dei Missaglia, 48 20142 MILANO Tel. 02.89.50.05.61 02.84.80.04.56 349.53.20.657 !" ''( )) *+ %), 2 3 3 4 0 6 $- ) / ' ) All’interno la chiesetta, che fu proprietà dei Conti Greppi, conserva un rilievo in marmo di Carrara che raffigura una Madonna con Bambino, San Giuseppe, la Colomba e, in alto, il Padreterno tra gli Angeli. Percorrendo ancora un tratto della via dei Fontanili, prima di giungere alla Cascina Giretta, di cui abbiamo già parlato, sulla sinistra si può costeggiare la Vettabbia seguendo la via Corrado II il Salico (da cui si diparte la via Morivione, poco avanti sulla destra); se invece si volta a sinistra e, superato il ponte, si percorre la pista ciclopedonale che costeggia la roggia da nord, è possibile vedere le case di Morivione che si affacciano sull’acqua. Testo e fotografie di Riccardo Tammaro " ! # # ). ) // $) 24 4 2 2 2 0 .' $ 3 55 0 0 66 ' ) 33 13 XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 ANNO ANNO XVI NUMERO 07 LUGLIO-AGOSTO 2012 le rubriche 2ª edizione di Piano City Grassi o magri, l’orario dei pasti cambia il metabolismo delle persone ovrappeso e obesità potrebbero dipendere anche dal graduale cambio di orari imposto dalla società attuale. Il pranzo era una volta il pasto principale, mentre oggi la cena è diventata spesso l’unico momento in cui si mangia in abbondanza e la prima colazione è un vero pasto solo per alcune e poche (purtroppo!) persone. L’antica “Scuola Medica Salernitana” (la prima e più famosa scuola di medicina d’Europa, agli inizi del Medioevo) aveva un detto molto famoso: “Invita l’amico a pranzo e il nemico a cena”, il che significa che già allora si riconoscevano gli effetti degli orari dei pasti sul metabolismo e sulla salute. Recentemente poi uno studio spagnolo conferma, dal punto di vista scientifico, l’importanza degli orari dei pasti nell’attivazione del metabolismo. In pratica sono stati confrontati due gruppi di persone del tutto simili per composizione e caratteristiche fisiche, che avevano come unica differenza significativa l’abitudine a consumare la maggiore quota di calorie prima o dopo le ore 15. Chi faceva una ricca prima colazione o aveva un pranzo significativo stava nel primo gruppo, mentre chi mangiava soprattutto a cena stava nel secondo. Durante venti settimane, nelle quali i due gruppi si sono nutriti con una dieta praticamente S identica, le persone che mangiavano soprattutto al mattino hanno perso più peso e con maggiore facilità, mentre quelle che riservavano per la cena la maggior quota calorica della giornata hanno avuto maggiore difficoltà a perdere peso e ne hanno perso alla fine di meno. In modo sorprendente, le calorie introdotte, la composizione della dieta, il programma di esercizi di attività fisica e la durata del sonno erano del tutto paragonabili tra i due gruppi, mentre l’unica differenza degna di nota era appunto la distribuzione oraria dei pasti nella giornata. A parità di livelli, le persone del gruppo rimasto “grasso” tendevano a saltare la prima colazione o a farla in forma minima. L’argomento di oggi non è certo una novità: da anni cerco di stimolare le persone a trasformare la prima colazione in un pasto importante della giornata, ma purtroppo spesso ci si fida più dei dietologi che suggeriscno, nelle loro diete, colazioni a base di “una fetta biscottata spalmata con un velo di miele e una tazza di tè”: Questo non è parlare di una colazione abbondante, che invece deve comprendere cereali, pane con miele o marmellata, frutta di stagione, yogurt naturale, tè o caffè, latte di soia o di riso, noci e mandorle. Meglio evitare il latte vaccino, anche se so che piace molto, perché è il padre di tutti i cibi che provocano allergie e quindi non è buona cosa stimolare questa risposta patologica dell’organismo. Non abbiamo tempo? Non è vero, una colazione di questo genere, se ben organizzata per tempo, porta via non più di venti minuti. E poi a pranzo un pasto completo, composto da pasta o riso, verdure e se si vuole, anche carne o pesce. La frutta teniamola per merenda. La sera, prepariamo un piccolo pasto, fatto da una minestra di verdura, poca pasta con verdure, o un’insalata molto ricca, con tante verdure e semi di girasole o noci, olive, qualche pezzo di formaggio fresco. Niente frutta perché è indigesta. Così l’organismo ha modo di riposare bene durante la notte, anche per chi soffre di reflusso. E al mattino si sente davvero il desiderio di ripartire con la colazione più ricca. Paola Grilli, Naturopata [email protected] www.paolagrilli.it http://naturaepercezione/blogspot.it Un corso per mangiare bene i parla di alimentazione scorretta e corretta, di piramide alimentare e del suo significato, di intolleranze, di dieta e obesità, di malattie degenerative. Chi segue gli incontri imparerà regole semplici, ma alla portata di tutti, per stare davvero bene. Durante ogni lezione si assaggeranno piatti realizzati in base alle indicazioni delle esperte. A condurre il corso, la nostra redattrice Paola Grilli, Naturopata, Fitoterapeuta e Franca Vecchio, Floriterapeuta. Le date degli incontri: 28 maggio, 4 giugno e 6 giugno, dalle ore 18 alle 20. Presso il Centro Culturale La Conca, Via Barrili 21 – per informazioni: 348.0719481. S Dal 10 al 12 maggio torna “Piano City Milano”. Anche questa seconda edizione vedrà in cartellone concertisti professionisti, ma anche studenti e amatori, accanto ad alcuni fra i più noti pianisti italiani e internazionali, tra i quali Ludovico Einaudi, Paolo Jannacci, Carlo Boccadoro, Andrea Rebaudengo, Michele Di Toro, Michele Campanella e Cesare Picco. “Piano City” verrà inaugurata venerdì 10 maggio con un concerto di 21 pianoforti dal titolo “Cut the jam”, prodotto in collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano. I pianoforti saranno posizionati lungo via Palestro, chiusa al traffico per l’occasione, di fronte al polo museale GAM - PAC. In due set separati, uno alle 20 e uno alle 22, saranno eseguiti brani a quattro mani di Cage, Nyman, Rossini e due sinfonie del maestro Daniele Lombardi che dirigerà l’intero evento. Per i restanti due giorni, i concerti si terranno sia in luoghi tradizionalmente legati alla musica sia in spazi non convenzionali, dando così vita a un fitto calendario di oltre 200 eventi con performance di musiche e generi variegati. In zona 5 le performance saranno 16. Per il programma completo: www.pianocity.it È arrivata la primavera? Allergie in agguato Trattamento cranio-sacrale: provatelo, è gratuito! Aiutiamoci con la Grotta del Sale Dal 7 al 11 maggio presso il centro estetico Brioschi Solo per sabato 18 e domenica 19 maggio 60% di sconto sulla seduta singola di prova 10 euro anziché 25 e 12 % di sconto su abbonamenti da 5, 10 e 15 sedute Per molte mamme il primo segnale della primavera non è il tepore del sole più caldo e nemmeno il gioioso fiorire della margherite, ma uno starnuto del proprio bambino che avverte dell’inizio della stagione delle allergie! Le allergie respiratorie sono in costante aumento: in Italia circa il 20% dei bambini soffre di allergia, mentre negli anni ’90 solo il 7% aveva di questi problemi. L’arrivo della primavera è un momento atteso da molti per il clima mite ed il risveglio della natura. Peccato che, per circa il 15 % degli italiani, insieme all’aria primaverile, si risvegli un disturbo fastidioso e spesso molto limitante: l’allergia e i sintomi fisici e psicologici che essa comporta. Da recenti indagini si calcola che essa colpisce uomini donne e bimbi in età pediatrica, con sintomi diversi a seconda del tipo di allergia e della parte del corpo interessata: starnuti, lacrimazione, occhi rossi, tosse, difficoltà di respirazione, gonfiore in varie parti del corpo, ecc… I benefici dell’aria di mare in una grotta! succede a Milano, in via Val di Sole 10 (zona Ripamonti). Nel nuovo centro di haloterapiaaerosal: 30 minuti nella “Grotta del Sale” equivalgono a tre giorni al mare. Ideale per combattere allergie e anche prevenire i malanni respiratori con un metodo del tutto naturale. La Clinica del Sale Aerosal è una nuova struttura che ha due caratteristiche: la naturalezza e la comodità. Grazie al sale naturale e puro, micronizzato (cioè ridotto ad una frazione così piccola da risultare invisibile), semplicemente respirando si combattono e prevengono efficacemente i malanni dell’apparato respiratorio alzando notevolmente le difese immunitarie. Mezz’ora nella “Grotta del Sale” permette di respirare una quantità di iodio equivalente a tre giornate complete al mare. La Grotta possiamo definirla una boccata d’aria pura! La Grotta Aerosal infatti è uno strumento di benessere che sfrutta il principio benefico del sale, come ben noto ha origini antiche. La Grotta del Sale è una stanza antibatterica dalle contenute dimensioni le cui pareti sono interamente ricoperte di salgemma, che ga- rantisce, oltre all’assenza di batteri, umidità e temperatura costanti. Attraverso un erogatore, che diffonde sale iodato micronizzato, si satura la cabina e si riproducono gli stessi effetti benefici del soggiorno al mare, soprattutto per noi che viviamo in una grande città, molto inquinata. Il sale inalato ha un effetto battericidia è poi indicato anche per problemi dermatologici, per le allergie stagionali e per migliorare il benessere generale, rivitalizzando l’organismo ed innalzando le difese immunitarie. 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Giordano Bruno era nato da modesta famiglia, a Nola (Campania) nel 1548. Tre anni prima della sua nascita era iniziato a Trento il Concilio ecumenico che Paolo III aveva convocato per reagire al dilagare della Riforma protestante, avviata dalla clamorosa ribellione di Martin Lutero nel 1517. Nell’arco di poco meno di un ventennio il Concilio tridentino avrebbe rigidamente ridefinito la dottrina cattolica e dato l’avvio a quel periodo particolarmente cupo per l’esercizio del libero pensiero che fu definito Controriforma. Bruno, entrato giovanissimo nell’ordine dei Domenicani, era ricco di interessi intellettuali, si imbevve di studi classici, coltivò e teorizzò con la mnemotecnica G straordinarie forme di educazione e uso della memoria, assorbì l’aristotelismo, prima di diventarne un critico severo attraverso lo studio dell’averroismo (diciamo, una sorta di aristotelismo in versione araba), amava pericolosamente autori in odore di eresia come Ficino, Erasmo da Rotterdam, Telesio. Dotato di una menta vulcanica e di una immaginazione senza pari era quello che Italo Calvino avrebbe definito un «cosmologo visionario, che vede l’universo infinito e composto di mondi innumerevoli, ma non può dirlo ‘totalmente infinito’ perché ciascuno di questi mondi è finito; mentre ‘totalmente infinito’ è Dio». Potremmo chiamarlo un “panteista”, se la definizione non risultasse stretta e riduttiva per l’immensità di questo genio, che sfugge a qualsiasi scolastica catalogazione. Certo era un naturalista, ma il suo naturalismo, scrive il De Sanctis, non era il «pretto materialismo, che si sciolse nella licenza e nel cinismo, e mise capo in ozio idillico snervante, peggiore dell’ozio ascetico. Il naturalismo di Bruno era al contrario non il divino materializzato, ma la materia divinizzata». In questa sua visione acquista una ruolo importante la magìa, un interesse che contribuì non poco alla persecuzione di cui fu oggetto. Ma, come scrive Maria Mantello, che presiede l’Associazione Nazionale Libero Pensiero ‘Giordano Bruno’ «la magìa di Bruno è conoscenza. È sviluppo della capacità di indagine e ricerca per analizzare i legami chimici degli elementi naturali, i profondi nessi causali tra tutte le cose: magia è la contemplazione della natura e perscrutazione dei suoi segreti”. La magìa in Bruno, scrive lo storico Nicola Badaloni, «non è nient’altro che la previsione del divenire delle cose, la anticipazione del comportamento del fatto singolo, […] la magìa consiste in un collegamento tra l’individuo e l’anima del mondo. L’anima del mondo racchiude una potenzialità infinita». Volava pericolosamente il pensiero di questo indocile frate domenicano. Volava con ali possenti. «A tutti, secondo la necessità - aveva scritto - la natura ha attribuito ali perfette, ma pochissimi davvero sono coloro che hanno saputo spiegarle per dividere e dare impulso a quell’aria che, quando viene spinta, sostiene e conduce al volo ma, nondimeno, sembra ostacolarlo quando deve essere divisa». Quelle ali lo portavano troppo lontano dall’alveo severamente ridisegnato dal Concilio di Trento. E se poca o nulla licenza di libertà di pensiero era consentita ai laici, figuriamoci agli uomini religiosi. Paolo Sarpi, autore della storia del Concilio tridentino, sfuggì miracolosamente ad un attentato. Tommaso Campanella, subì accuse infamanti (persino di aver sodomizzato un priore) e torture inenarrabili e scampò al rogo solo fingendosi pazzo (ma rimase in prigione ben 27 anni!). Galileo Galilei fu costretto all’abiura. E nel suo processo giganteggia l’ombra del cardinal Bellarmino (in seguito fatto santo), che fu anche uno dei grandi accusatori di Giordano Bruno. Il suo «disprezzo delle istituzioni e de’ costumi sociali» (De Sanctis) lo rese inviso al potere. Eppure non era contro il potere Irlanda Brasato di manzo alla birra cardini del mangiare irlandese sono due: birra e patate. I piatti sono ricchi e saporiti. Gli irlandesi amano i piatti tradizionali e tra questi vi è quello che vi proponiamo. I Ingredienti: per 4 persone: 1,2 kg di muscolo di manzo – 2 cipolle – 2 cucchiai di farina bianca – 2 bicchieri di birra scura – 2 carote – 2 foglie di alloro – sale – pepe – prezzemolo – burro Preparazione: sbucciate e affettate le cipolle. Mettete una noce di burro in una casseruola, scaldatela e fatevi rosolare il muscolo di manzo girandolo con cura per ottenere una uniforme crosticina marrone. Togliete la carne e tenetela da parte in caldo, abbassate la fiamma e rosolate le cipolle tritate facendo attenzione che non brucino, aggiungete un cucchiaio d’acqua se si asciugassero troppo. Spolverizzate con la farina bianca e mescolate bene perché non si formino i grumi. Quando comincia a scurirsi rimettete dentro la carne, versate la birra e acqua in uguale o maggiore quantità in modo da coprire scarsamente il manzo. Aggiungete le carote tagliate, le foglie di alloro e portate a bollore. Coprite con un coperchio e mettete la casseruola in forno a 160° C per circa 1 ora e mezza. Controllate la cottura di tanto in tanto, perché se il liquido dovesse evaporare troppo ne va aggiunto dell’altro ben caldo. I tempi di cottura dipendono dal taglio e dalla qualità della carne per cui, se necessario, prolungatela pure. Alla fine regolate di sale e pepe e spolverizzate con prezzemolo tritato. Anna Muzzana per il potere: «Non è errore che sia fatto un prencepe, ma che sia fatto prencepe un forfante». Sembra storia dei nostri giorni. Quando Bruno capì che aria tirava, fuggì all’estero, girando, molto apprezzato e ascoltato, per molte città, ma detestato anche dalla chiesa luterana, che lo scomunicò nel 1591. A quel punto, Bruno credette possibile rientrare in Italia, riparando nella Repubblica Veneziana, a torto ritenuta tollerante e liberale. Venezia lo tradì e finì nelle mani dell’Inquisizione nel 1592. E spedito a Roma. Era da pochissimo asceso al soglio pontificio Ippolito Aldobrandini, col nome di Clemente VIII. Di clemente questo papa non ebbe nulla. Fu uno dei più spietati pontefici, persecutore di ogni forma di libero pensiero. E non solo (fra i suoi crimini c’è anche il processo e l’uccisione di Beatrice Cenci). Clemente VIII era il papa controriformatore per eccellenza. E Giordano Bruno non ebbe scampo. Subì oltre sei anni di processi e di torture. Ma non abiurò mai. Condannato infine alla pena suprema, «Bruno va al rogo, in Campo dei Fiori, il 17 febbraio 1600, ammutolito con la mordacchia [un bavaglio di ferro conficcato nella lingua del condannato, ndr] così da impedirgli di rendere le sue ultime dichiarazioni. Gli si nega il diritto di pronunciare il proprio testamento spirituale con la scusa che la mordacchia gli toglieva la possibilità di bestemmiare e lanciare contumelie» (Franco Ferrarotti). Giordano Bruno, per concludere con Maria Mantello «ha sacrificato la sua vita perché l’umanità uscisse dalla rassegnazione di minorità per costruire una società più giusta e libera. Ha denunciato l’arroganza e l’ingiustizia di un mondo dove la libertà è il regno della tracotanza di chi nega emancipazione e autodeterminazione altrui. Non c’è libertà senza solidarismo delle libertà. Non c’è libertà senza giustizia». Piero Pantucci Il Museo Diocesano di Milano ospita fino al 2 giugno ”I Tre Crocifissi”, un splendido dipinto, proveniente dall’Accademia Carrara di Bergamo ora in ristrutturazione, appartenente al periodo giovanile di Vincenzo Foppa (1427 ca. – 1516 ca.). L’opera, considerata tra le più importanti dell’artista, ripropone con forza non solo il tema di una lettura speciale della Crocifissione di Cristo, ma ci guida, mediante i personaggi, gli snodi e le prospettive, nella Milano della seconda metà del Quattrocento e dell’inizio del Cinquecento. Il dipinto di Foppa offre inoltre l’occasione per approfondire il tema del Rinascimento lombardo di cui il pittore fu uno degli artefici più importanti. Contigui al museo, nella basilica di S. Eustorgio, è possibile anche ammirare, gli affreschi della Cappella Portinari, sempre eseguiti dal maestro bresciano tra il 1464 e il 1468 Accompagna la mostra un catalogo, edito Grafica Studiolabo. Stampa Artigrafiche Colombo. A cura di Paolo Biscottini. Sede: Museo Diocesano (c.so Porta Ticinese 95). Tel. 02. 89420019. Orari: martedì – domenica dalle10 alle 18 (la biglietteria chiude alle 17.30). Lunedì chiuso. Ingresso: intero 8 euro – Ridotto e convenzioni 5 euro. Per ulteriori informazioni: www.museodiocesano.it. Da non perdere. Giuseppe Lippoli di Anna Muzzana Il ruolo della famiglia ’istituzione familiare vive, nell’epoca contemporanea, una profonda trasformazione. I modelli di comportamento creati da una generazione non sono più condivisibili per la generazione successiva che, a sua volta, risulta essere strana e bizzarra agli occhi dei più anziani. Per i giovani di oggi è difficile trovare un modello a cui conformarsi dal momento che nessuno, genitori compresi, se la sente più di proporre le proprie scelte come esemplari. La famiglia inoltre, pur essendo indispensabile alla maturazione affettiva e sociale di ogni individuo, è spesso teatro di contrasti e incomprensioni tra i membri che la compongono, in particolare genitori e figli. Proprio i figli attualmente sembrano i maggiori “imputati” della crisi che investe la famiglia: i loro problemi personali, soprattutto nel corso e subito dopo l’adolescenza, si ripercuotono nel rapporto con i genitori. L’amore dei genitori per i figli, e dei figli per i genitori, non è un semplice istinto, ma un sentimento come gli altri. Si distingue, tuttavia, dagli altri tipi di amore, perché si basa L su un immenso senso di responsabilità. La famiglia è “soggetto sociale” dal quale non è possibile prescindere: i problemi della mancanza di abitazioni, della disoccupazione, della scuola, della sanità, dell’equità fiscale, possono essere affrontati adeguatamente solo se vengono riferiti alla famiglia. Quello che è cambiato, e per fortuna, è che oggi, quando si dice “famiglia”, si pensa a un’entità tenuta assieme dagli affetti e non dalle convenienze, almeno nelle aspirazioni. In passato (anni sessanta e settanta) la famiglia era stata duramente contestata dai giovani come struttura coercitiva, che impediva l’espressione dei loro valori e ideali. Ma da allora anche i giovani, sia pure tra ostacoli e difficoltà, hanno trovato il proprio spazio all’interno della famiglia, tanto da prolungare in molti casi il “soggiorno” in essa. Certo non si può nascondere che questo è avvenuto pure in conseguenza delle difficoltà economiche, che inducono un giovane ad allontanarsi sempre meno dalla famiglia. Spesso sembra che ai giovani manchi il coraggio di scegliere la pro- pria strada, il coraggio di lavorare duro per cercare di ottenere veramente ciò che si desidera e che prevalga piuttosto la paura determinata dalla difficilissima situazione nel campo del lavoro, una situazione della quale i ragazzi che oggi hanno diciotto anni non sono che vittime e nei confronti della quale gli stessi genitori rimangono spesso spaesati o vittime a loro volta. Comunque è già avvenuto il passaggio dall’idea di famiglia come unico centro affettivo e anche come strumento di controllo sociale, all’idea di una famiglia che è anche soggetto economico, ma soprattutto è sistema di relazioni affettive non più limitate al privato, ma estese verso una dimensione di vita “collettiva”, “pubblica”, “politica”, verso la quale non si avvertono più resistenze e chiusure. La famiglia non è morta, ma è un’altra cosa rispetto al passato. Infatti più che disgregarsi come vorrebbero i pessimisti, si è trasformata, si è modificata sotto la spinta delle numerose esigenze del nostro tempo, a volte reali, a volte indotte. Anna Muzzana 15 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 le rubriche di zona 5 Agenda maggio 2013 Teatro Domenica 12 e lunedì 13 ore 20.45 al teatro PimOff, Teatrino Clandestino presenta “Civile” di Fiorenza Menni e Elena Di Gioia, con Eva Geatt, Alice Keller, A. Alessandro La Bozzetta, Andrea Mochi Sismondi, Laura Pizzirani, Paola Villani. Biglietti promozionali su Atrapalo. Da lunedì 13 a domenica 19 al teatro Ringhiera PlayFestival, programma in altra pagina. 22 - 23 - 24 ore 10 - 14 teatro PimOff: “Laboratorio intensivo di danza contemporanea”, tecnica e composizione per danzatori professionisti. Info e iscrizioni: [email protected] il teatro tedesco: “I rifiuti, la città la morte” e “Pre-Paradise Sorry Now” di Rainer Werner Fassbinder / Risveglio di primavera di Frank Wedekin. Spettacoli a cura degli allievi del Cam Teatro di Corsico. Domenica 19 ore 21 “La cisterna per non dimenticare e parlare di morti bianche” oggi con Massimo Zaccaria, testo e regia di di Salvatore Arena. Domenica 19 ore 18 al Teatro del Vigentino “Il corpo dell’amore”. Domenica 26 ore 17 “Baba” per parlare delle abilità più diverse con Barbara Apuzzo, regia Gigi Gherzi. Conferenze / Incontri / Libri (Ingresso libero, salvo diversa indicazione) Domenica 26, lunedì 27 ore 20.45 Venerdì 10 ore 21 presso Spazio Barrili teatro PimOff, prima nazionale di Gerro, Minos & Him, coreografia e danza Roger Sala Reyner, Simon Tanguy, Aloun Machal. Biglietti promozionali su Atrapalo. presentazione de “Il sonno della ragione”: 4 storie milanesi a cura di Giovanni Biancardi. Venerdì 17 ore 20.45 allo Spazio del Sole e della Luna presentazione del libro di Gabriele Nissim: “La bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti”. Insieme all’autore Pietro Kuciukyan, Martina Landi e G. Deiana. Rassegna teatrale a Rozzano, Prima edizione 2013 presso Circolo Arcisvolta: Domenica 12 dalle ore 20 Incontro con Al Pim Off oppio appuntamento per maggio al Pim Off di via Selvanesco 75 (www.pimoff.it). Si parte il 13 e 15 maggio con “Civile” di Fiorenza Menni ed Elena Gioia, messo in scena dalla compagnia Teatrino Clandestino. Lo spettacolo compone e connette incursioni di giovani cittadini che hanno scelto di farsi attori, disseminando monologhi, presentazioni, brandelli, assalti e interventi teatrali fatti del materiale di cui sono composti gli attori che li interpretano. Così l’ha recensito il critico Lorenzo Donati di Doppiozero: «Civile sono cinque monologhi: si parla di responsabilità del fallimento, di adattamento alle condizioni di un’epoca, di rischio, ribellione, accettazione e mancanza di possibilità. Gli attori hanno inventato delle narrazioni basandosi su fatti realmente accaduti. (…) Civile, è dunque chi riesce a sostenere le contraddizioni che ci attraversano. Attore è chi incarna un conflitto e ce lo rimanda senza banalizzarlo, senza costringerci a una scelta oppositiva». Secondo appuntamento il 26 e 27 maggio con lo spettacolo di danza di Simon Tanguy “Gerro, Minos & Him”. Nella performance si assiste a tre uomini, catapultati in una stanza vuota, che cercano di capire come passare il loro tempo insieme. Tra i tre inizia un gioco basato sull’immaginazione e sul corpo attraverso una continua trasformazione fisica. Con il pubblico i tre personaggi intraprendono un viaggio surreale fatto di giochi divertenti e pericolosi, emozionanti e disgustosi, logici e surreali, attraversando paesaggi poetici e violenti. Il loro modo di rapportarsi è molto simile a quello dei bambini: leggero, crudele, onesto e pieno di passione. Intrappolati in una voragine di urla, piccole danze, scene d’amore kabuki e canti tribali, la loro condizione cambia continuamente e i loro movimenti passano dal grottesco al delicato. D SABATO 18, DALLE 16 ALLE 20 Piazza delle Donne Partigiane Dopo l’inaugurazione ufficiale della Piazza prevista per le ore 14, ci sarà festa grande con la partecipazione di Associazioni femminili cittadine, ciascuna avrà lo spazio con un banchetto per presentarsi. Alle 18.30 al Barrio’s Café un filmato di interviste alle partigiane approfondirà l’argomento. Martedì 21 ore 21 in Biblioteca Chiesa Rossa incontro su “Ansia: se la conosci la eviti” a cura dell’Associazione Legami Onlus. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Giovedì 23 ore 17.30 presso Biblioteca Chiesa Rossa “Pane & Rose” con i Poeti dell’Ariete, Ass. Archivi Dedalus, I Mille Volti di Maria Teresa Mosconi. Venerdì 24 ore 18 allo Spazio Barrili presentazione del libro “Un soffio di luce” a cura di Maria Teresa Mosconi, con la partecipazione dei Ragazzi de I Mille Volti, Paola Magi e Vincenzo Pezzella di Archivi Dedalus, coordina il poeta Andrea Cattania. Martedì 28/5 e 4 e 6 giugno dalle 18 alle 20, allo Spazio Barrili, incontri su Alimentazione corretta e scorretta. Conducono Paola Grilli, naturopata e fitoterapeuta e Franca Vecchio floriterapeuta. Venerdì 7 giugno allo Spazio del Sole e della Luna presentazione di Apocalypse Town. Cronache dalla fine della civiltà urbana di Alessandro Coppola, con l’autore, G. Deiana, Alfredo Alietti, Marco Lucchini. Centro Asteria: Echi di vita, armonie dal mondo, Festival dedicato alla cultura degli altri paesi del mondo: 10-11maggio Africa; 25-26 maggio “Europa”, Concorso Poetico promosso dal Centro culturale Conca Fallata. Per Regolamento [email protected], 333.7029152. Concerti Teatro Pimoff, via Selvanesco 75, Martedì 21 ore 21 presso Chiesa del- [email protected], www.pimoff.it, 02.54102612, MM2 Abbiategrasso, tram 3, 15, fermata Missaglia – Feraboli Teatro del Vigentino via Matera 7, info: 02.55230298 Biblioteca Chiesa Rossa, via D. Savio 3, info: 02.88465991 Biblioteca Fra’ Cristoforo, via Fra’ Cristoforo 6, info: 02.88465806 Centro Asteria, piazza F. Carrara 17/1 www.centroasteria.it , [email protected] , 02.8460919 Teatro Circolo Arcisvolta via F. Maggi 118 Quinto de’ Stampi – Rozzano www.arcisvolta.it l’Assunta in Vigentino Concerto di musica classica, Domenica 26 ore 17 presso S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, Cantantibus Organis Concerto per organo del Maestro Antonio Frigè. Inoltre ciclo di Concerti a cura de Il Clavicembalo Verde: 19/5 ore 17; 25/5 ore 19 ; 26/5 ore 17. Mostre d’Arte Da venerdì 3 a sabato 25 presso Biblioteca Fra’ Cristoforo “Ricordi di un tempo passato” mostra personale di Roberto Landoni. Dal 3 maggio al 14 giugno al Grand Visconti Palace, Finestre aperte sulla natura , personale di Luigi Pellegrini. Chiesa S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via Neera 24, info: 89500817. Chiesa dell’Assunta in Vigentino p.zza Mostre Mercato dell’Assunta 1 info: 02.5391750 Prima e ultima domenica di ogni mese dalle ore 9 Ravizzino Arte e Mestieri Grand Viscont Palace, viale Isonzo 14 presso Parco Ravizza. Mostra mercato per collezionisti, hobbisti, attività creative amatoriali, a cura Milano Musica. Info: 02.58310655. Spazio del Sole e della Luna via Ulisse info : 02.54069517. Teatro Ringhiera, via Boifava 17, (piaz- Dini 7, tram 3, 15, 79, MM2 capolinea Abbiategrasso. Info: 02.8266379 Spazio Barrili, via Barrili 21, [email protected] – 348.0719481 Parco Ravizza, viale Bach, pressi Università Bocconi za Fabio Chiesa) [email protected], 02.87390039, biglietteria 02.84892195, www.atirteatro.it A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma Riferimenti logistici PlayFestival: al Ringhiera gara teatrale Under 35 rande novità al Ringhiera per la chiusura di fine stagione teatrale. Dal 13 al 19 maggio si svolgerà il PlayFestival, organizzato quest’anno in collaborazione col Piccolo Teatro di Milano. Sette serate, dodici spettacoli selezionati tra i tanti progetti presentati da molte Compagnie. Oltre 70 gli artisti under 35, provenienti da 9 città d’Italia e da Zurigo.Tutti in gara per vincere il premio. Due le squadre giudicanti: una Giuria di critici del web e una Giuria popolare formata da 40 spettatori giovani. Lo spettacolo vincitore sarà ospitato al Teatro Studio e inserito nella stagione teatrale 2013/2014 del Piccolo teatro di Milano, per un totale di tre repliche. Le serate sono aperte al pubblico non votante. Un grande evento per la zona sud di Milano e un evento per la città. Ecco, come un teatro di periferia possa diventare luogo per accogliere nuove istanze artistiche, dare visibilità e possibilità di far emergere le potenzialità, per chi ne G ha, e possa poi arrivare sui palchi dei grandi teatri. Serena Sinigaglia, direttrice artistica del Ringhiera, ideatrice di PlayFestival, da sempre si adopera per creare opportunità per chi ha talento, voglia di fare e di mettersi in gioco. «La rete – dice – è indispensabile per creare, fra teatri pubblici di diverse dimensioni e di diverse nature, collaborazioni virtuose, proficue, per dare vita a progetti che favoriscano l’arte e la sua libera attuazione e fruizione. Oltre al problema della produzione e della distribuzione – continua – il teatro sconta un’altra criticità: la difficoltà di farsi conoscere fuori dalle mura della sala prove. L’amore, la passione e la possibilità di abbattere i costi hanno generato negli ultimi anni la nascita di tantissimi spettacoli, alcuni anche di grande qualità, ma per molti artisti è stato poi difficile, quando non impossibile, trovare palcoscenici importanti disposti a ospitarli e a sostenerli». Conclude infine Sinigaglia: «PlayFestival vuole essere un piccolo esempio virtuoso di come si possa, in tempo di crisi, aprire nuovi canali di distribuzione e di visibilità, di come in questo Paese distrutto esista tanta energia e creatività sommersa che ha solo bisogno di mettersi in luce». Ecco gli spettacoli e le Compagnie in gara: orario esibizioni ore 19.30 e ore 22. Lunedì 13: O’yes / EffettoLucifero; ZTT / Stranieri. Martedì 14: Evoè!Teatro / La prostituzione raccontata al mio omeopata; La fabbrica / Quando saremo GRANDI. Mercoledì 15: BeiTeatro / Benji; Formelinguaggi / Il Contagio. Giovedì 16: Le Brugole / Boston Marriage ; Gli incauti / Hamelin. Venerdì 17: Teatro Cresci / Buco ; Vicoquarto Mazzini / Diss(è)nten. Sabato 18: InQuanto Teatro / Abba Bosch; Quartiatri / Buonanotte. Inoltre: sabato Party Festival; domenica 19 Eventi extraFestival e Premiazione. Il programma completo su: www.atirteatro.it , info: 02.87390039, 02.58325578, [email protected], Tetro Ringhiera: Piazza Fabio Chiesa, via Boifava 17. Tram 3, 15, bus 79, MM2 piazza Abbiategrasso. Lea Miniutti ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2012 16 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 ROZZANO via del Volontariato CLASSE ENERGETICA 58.69 Kwh/mq ROZZANO via del Volontariato ULTIME UL LTIME DISPONIBILITÁ D DI BILO - TRILOLOCALI Soluzioni di appartamento razionali e luminose. Costruito con i concetti della sostenibilità ambientale, teleriscaldamento con sistema radiante a pavimento e termostato per regolare regolare la temperatura. Predisposizione Predisposizione impianto d’allarme, predisposizione predisposizione impianto aria condizionata, zanzariere zanzariere e porte blindate ad alta sicurezza. sicurezza. OPEN N DA DAY AY Y APRILE AP TO 21 dalle 9.00 alle 16.00 SABA ATO DOMENICA 22 dalle 9.00 alle 13.00 PRENOTA ENOT TA LA TUA VISITA VISIT VISIT TA A IN LOCO OPPURE PRENOT ULTIME UL LTIMECell. 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