aiutare i bambini NOTIZIE n. 41 - Fondazione Mission Bambini Onlus
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aiutare i bambini NOTIZIE n. 41 - Fondazione Mission Bambini Onlus
Fondazione “aiutare i bambini” Onlus n. 41 - aprile 2010 - www.aiutareibambini.it Lo sport li salverà In Ecuador, a seguito di forti fenomeni di migrazione dalle campagne, le periferie dei principali centri urbani sono diventate favelas di case sovraffollate e fatiscenti. Ci vivono moltissimi bambini e sono tanti quelli che abbandonano la scuola, fanno vita di strada, si danno alla delinquenza, alle droghe e all’alcool. A Quito, la capitale, esiste un centro che attraverso lo sport ne ha recuperati allo studio e alla vita più di 5.000. Un modello vincente, che sta per essere replicato a Santo Domingo de los Tsàchilas, quarta città del Paese... pagine 4-5 Più di 50.000 messaggi ricevuti per i bimbi cardiopatici pagina 6 DECENNALE Ricominciare dalle scuole e con i volontari CUORE DI BIMBI TERREMOTO HAITI DC NT 00 41 Continua a pagina 3 » La nostra storia raccontata in dieci tappe pagine 8-9 E D I TO R I A L E Haiti: l’aiuto continua Haiti: quante volte abbiamo sentito ripetere questo nome in tv e alla radio, o lo abbiamo letto sui giornali nelle settimane successive al 12 gennaio, data del terribile terremoto. Il nome di un Paese che forse non tutti conoscevano, pur essendo già prima della recente tragedia uno dei più poveri al mondo. Poi pian piano i riflettori si sono spenti, il tema è uscito dall’agenda dei grandi media e ora di Haiti si parla poco. Anche delle grandi risorse raccolte grazie alla solidarietà di tantissime persone, in tutto il mondo e in Italia, si parla e si è parlato poco. “aiutare i bambini” ad Haiti ha contribuito negli anni scorsi a costruire due scuole, nelle località di Hinche e Gonaives. In seguito al terremoto, abbiamo ripreso a sostenerle perché entrambe, pur non avendo subito danni, si sono trovate a fronteggiare un’emergenza. Hanno accolto infatti tanti bambini fuggiti dalla capitale Port-au-Prince, dando loro la possibilità di continuare a studiare. Abbiamo ripreso e continuiamo a sostenerle perché crediamo che da lì, dalle scuole, possa ricominciare la vita di questi bambini. Grazie alla possibilità di studiare che è data loro oggi, potranno emanciparsi dalla miseria e vivere una vita dignitosa domani. ASSEGNA IL TUO 5XMILLE A “AIUTARE I BAMBINI” Nella tua dichiarazione dei redditi individua il riquadro dedicato al 5xmille, metti la tua firma nella casella che identifica le Onlus e riporta il codice fiscale della Fondazione “aiutare i bambini”: 13022270154 Alle pagine 4 e 5 del presente Notiziario potete trovare la descrizione dettagliata di questi interventi. E potete leggere anche le testimonianze di due volontari della Fondazione che sono stati ad Haiti per portare aiuto ai bambini e alla popolazione. Chi ci ha dato fiducia e ha deciso di destinare ad “aiutare i bambini” un contributo per Haiti, oggi sa che la sua solidarietà è stata tradotta in azioni concrete. E mi preme sottolineare che, come sempre, anche per Haiti prima di chiedere donazioni abbiamo atteso il tempo necessario ad individuare progetti concreti da sostenere. Perché è giusto che chi dona sappia già, prima di donare, a chi sarà destinato il suo contributo. Come è giusto che poi, dopo aver donato, venga informato sui progressi dei progetti che ha contribuito ad aiutare. Grazie a chi ha voluto premiare questa nostra modalità di operare, e a chi continuerà a farlo. Perché l’aiuto ad Haiti e a tanti altri bambini in tutto il mondo, continua. PER LE TUE CERIMONIE SCEGLI LE BOMBONIERE E LE PARTECIPAZIONI SOLIDALI DI “AIUTARE I BAMBINI”! Puoi vedere le bomboniere e le partecipazioni solidali su www.aiutareibambini.it, oppure contattare Laura Leone al numero 02 70.60.35.30 o all’email: [email protected] aiutare i bambini Goffredo Modena Fondatore e Presidente Iscriviti alla Newsletter elettronica Per ricevere ogni mese notizie nella tua casella email, iscriviti alla newsletter elettronica di “aiutare i bambini”. Vai al sito www.aiutareibambini.it, trovi le istruzioni nella home page. 2 | aiutare i bambini Notiziario della Fondazione “aiutare i bambini” Onlus (Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale), registrata in data 4/07/2001 al N. 40 del Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Milano. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 711 del 10/11/2000 Spedizione A.P. art 2 comma 20/c Legge 662/96 - Milano Editore: Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, Milano, telefono 02 70.60.35.30, E-mail: [email protected] Sito: www.aiutareibambini.it Direttore Editoriale: Goffredo Modena [email protected] Direttore della Comunicazione: Chiara Parisi [email protected] Redazione: Alessia Gilardo, Serena Zoli, Alex Gusella, Simona Brusamolino, Clara Lanzara Progetto grafico: Michele Morganti Impaginazione: Francesco Poroli Stampa: IGEP srl, Cremona - Logistica: Fages sas - [email protected] Questo Notiziario è stampato su carta riciclata al 100% Progetti nel mondo Un posto “da sogno” per i bambini di strada A Santo Domingo de los Tsáchilas, quarta città dell’Ecuador a 130 chilometri dalla capitale Quito, vivono 270.000 abitanti. Intorno alla città si sono formati interi quartieri di baracche dove bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni molto spesso oltre a studiare lavorano, o abbandonano del tutto la scuola facendo il primo passo verso l’emarginazione e la vita di strada. A Santo Domingo operano da anni Chiara Preti e Maria Marino, due giovani volontarie dell’associazione “Un sogno per la strada”, con l’intento di aprire un centro per i bambini di strada. “aiutare i bambini” ha favorito il loro incontro con Padre Sereno Cozza, direttore della Fondazione “Su cambio por el cambio” che nella capitale Quito ha creato il centro “Fundeporte” e attraverso lo sport ha recuperato in 15 anni più di 5.000 bambini di strada. Nel Centro di Quito i giovani sono organizzati in squadre e discipline diverse, tra cui: calcio, tennis, pattinaggio, ciclismo, judo, atletica, ginnastica, basket. Attraverso lo sport praticato a livello agonistico recuperano motivazione e autostima, rinforzano il corpo e la mente. È il primo passo per tornare alla vita. Oltre a praticare sport, presso il Centro riprendono infatti a studiare e hanno la possibilità di imparare un mestiere, grazie anche alle aule di taglio e cucito realizzate con il contributo di “aiutare i bambini” nel 2006. Dall’incontro di Chiara e Maria con Padre Sereno, e grazie all’affiancamento di “aiutare i bambini”, è nato il progetto che presto darà anche ai bambini e ai ragazzi di Santo Domingo un’opportunità di riscatto sociale. Il Centro “Soñando por el cambio” (ovvero “sogno di un cambiamento”) coinvolgerà 150 giovani dai 10 ai 18 anni e sarà composto da un centro di riabilitazione per bambini e adolescenti di strada tossico- Nelle periferie di Santo Domingo, in Ecuador, migliaia di bambini vivono in strada, abbandonati a se stessi, in balia di droga e miseria. dipendenti; un complesso educativo con 14 aule per elementari e medie; laboratori di avviamento professionale. In una seconda fase verranno creati i complessi sportivi, per fare dello sport il motore trainante della rinascita dei bambini. “aiutare i bambini” ha deciso di contribuire al progetto sostenendo i costi per la costruzione e l’allestimento della mensa: in tutto 77.500 euro, di cui 40.000 sono già stati coperti grazie ad una donazione della Fondazione Mediolanum. La mensa sarà fondamentale per le attività dell’intero centro e assicurerà la distribuzione quotidiana di quasi 200 pasti tra ragazzi ospitati, insegnanti e personale. Della mensa sono state realizzate le fondamenta e sono cominciati i lavori di copertura per iniziare a utilizzarla temporaneamente come aula per attività ricreative. Una volta terminate tutte le aule scolastiche (al momento solo sei sono complete, le altre saranno pronte entro la fine del 2010) inizieranno presso il Centro le attività scolastiche e la mensa inizierà a sfornare pasti per i giovani sportivi di Santo Domingo. Nel Centro “Soñando por el cambio” ci saranno campi da calcio, atletica, tennis, un velodromo e una piscina. Le fondamenta della mensa finanziata da “aiutare i bambini” sono terminate e presto la struttura sarà utilizzata. Aiutaci anche tu! Con 5 euro doni un pallone Con 10 euro doni formazione a un educatore di strada Con 50 euro doni un banco o una sedia aiutare i bambini | 3 Terremoto Haiti Haiti: ricominciare dalle scuole I bambini della scuola di Gonaives, sostenuta da “aiutare i bambini”, ringraziano per l’aiuto che stanno ricevendo per i loro studi. Il terribile terremoto che ha colpito Haiti lo scorso 12 gennaio ha messo in fuga dalla capitale Port-auPrince migliaia di persone, in cerca di soccorso e di una casa nelle zone dell’isola non colpite direttamente dal sisma. Alcune famiglie si sono trasferite provvisoriamente a Hinche, capoluogo dell'altipiano centrale, a nord della capitale. Altre famiglie si sono spostate ancora più su, a Gonaives, seconda città di Haiti. al momento della scossa era impegnato in una riunione nella sede centrale di Port-au-Prince. È stato estratto dalle macerie del palazzo, disidratato e con una gamba fratturata, ma fortunatamente anche lui vivo. In entrambe le località “aiutare i bambini” ha sostenuto negli anni scorsi due scuole: a Hinche il Complesso Educativo del Sacro Cuore, gestito dalle Suore Salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice; a Gonaives la scuola del quartiere Praville, realizzata con l’associazione S.O.S. Solidaritè. Nei giorni successivi alla tragedia abbiamo subito cercato di contattare i due referenti locali, Suor Mariangela Fogagnolo per Hinche e Richard Feukeu per Gonaives. Nel giro di poche ore ci è arrivata conferma che Suor Mariangela era viva. Per Richard è stata più dura: volontario dell’ONU, Le due strutture di Hinche e Gonaives hanno resistito al terremoto senza subire danni. E “aiutare i bambini” ha deciso di continuare a sostenerle: ad entrambe le scuole infatti si sono iscritti molti nuovi bambini, arrivati da Port-au-Prince. 4 | aiutare i bambini causa del terremoto. In tutto oggi sono 98 i bambini che frequentano la scuola. È possibile aiutarli attivando un’adozione a distanza di gruppo: per avere tutte le informazioni su come aderire, rimandiamo alla pagina 7 del presente Notiziario. Anche a Gonaives, sono stati accolti nella scuola 40 nuovi bambini provenienti dalla capitale. La maggior parte di loro ha perso i genitori e si sono trasferiti a Gonaives per sfuggire alle continue scosse di Port-au-Prince. Questi 40 bambini si aggiungono ai 110 già iscritti alla scuola. Serve un aiuto per far fronte ai costi che le attività scolastiche comportano: in particolare il materiale didattico, il servizio mensa ed un supporto psicologico. La Fondazione ha deciso di sostenere questo progetto di emergenza con 15.000 euro. Contribuisci anche tu al progetto, indicando nella tua donazione la causale: “Emergenza Haiti”. Presenti ad Haiti da anni Gonaives “ Molti bambini fuggiti dalla capitale hanno bisogno di aiuto per continuare a studiare ” A Hinche in particolare anche i genitori degli studenti già iscritti da febbraio non sono più in grado di pagare la retta dei propri figli. In più ora la scuola è stata aperta a 50 bambini della capitale, per garantire loro la possibilità di continuare il percorso scolastico interrotto a Hinche Port-au-Prince “aiutare i bambini” sostiene le due scuole di Haiti da anni, e per questo ha potuto programmare insieme ai responsabili locali i nuovi interventi a favore dei bambini colpiti dal terremoto. In particolare: - scuola di Hinche: tra il 2005 e il 2007 “aiutare i bambini” ha finanziato la costruzione di 2 classi e alcuni interventi di miglioramento strutturale; - scuola di Gonaives: nel 2006 “aiutare i bambini” ha finanziato i lavori di costruzione della scuola, composta da 4 classi. Terremoto Haiti Volontari per Haiti: grazie “aiutare i bambini” porta aiuto ai bambini e alle popolazioni colpite dal terremoto di Haiti, non solo attraverso il sostegno economico ai progetti, ma anche attraverso la presenza sul campo e la solidarietà dei volontari. Il primo a partire è stato Luigi Monti, a fine gennaio. Luigi, medico di Priverno (in provincia di Latina) ha fatto base presso l’asilo “Los amiguitos de Cristo” di Puerto Plata in Repubblica Dominicana, che “aiutare i bambini” sostiene dal 2007 e dove lo stesso Luigi era già stato come volontario della Fondazione. L’asilo nei giorni successivi al terremoto ha accolto più di 60 bambini feriti arrivati da Haiti. Partendo da Puerto Plata, Luigi è stato poi ad Haiti e con queste parole ci ha descritto la situazione di “ Tanta disperazione: la città è una immensa tendopoli ” Port-au-Prince: “Ho visitato la capitale e qualche luogo nelle vicinanze, prendendo contatti con varie realtà e portando aiuti in cibo e medicinali. Tutto molto tranquillo dal punto di vista della sicurezza a dispetto di quanto dicono i giornali. Solo tanta disperazione, la città è diventata una immensa tendopoli”. A febbraio è partito il secondo volontario di “aiutare i bambini”, Paolo Lo Cascio, anche lui di Priverno. Ha fatto base sempre all’asilo di Puerto Plata, e poi si è spostato ad Haiti proprio per visitare le due scuole di Hinche e Gonaives che la Fondazione ha ripreso a sostenere. “Sono arrivato a Gonaives - racconta Paolo - dopo 12 ore di viaggio. Gonaives è una cittadina spettrale. Non c’è né un albero né un filo d’erba. Non esistono in città strade asfaltate. Ho parlato con il rappresentante del progetto: i 40 bambini fuggiti da Port-au-Prince abitano a casa di parenti, perché sono gli stessi bambini di Gonaives scappati nella Luigi Monti è stato il primo volontario di “aiutare i bambini” a partire per Haiti dopo il terremoto. Qui all’interno di un campo tende a Port-au-Prince. capitale 2 anni fa a causa del tornado. Frequentano la scuola e pranzano alla scuola. Alla sera cenano presso le famiglie che li ospitano con i viveri che l’organizzazione porta”. E continua: “Da Gonaives dopo un viaggio di 6 ore sono arrivato a Hinche che era notte fonda. Al mattino ho visitato il progetto di Suor Mariangela. Mi ha mostrato le 5 aule costruite con i fondi di “aiutare i bambini” e utilizzando criteri occidentali. Pilastri in cemento armato molto solidi che danno garanzia di stabilità. Anche qui i 50 bambini pro- venienti da Port-au-Prince sono alloggiati presso parenti ed amici. Nessuno è alloggiato nella struttura”. A marzo è partita la volontaria Marina Brolatti, di Bologna. Altri seguiranno con regolarità, dandosi il cambio e facendo sempre base in Repubblica Dominicana, per assicurare tutta la vicinanza, la solidarietà e l’appoggio possibili ai bambini colpiti dal terremoto e ai responsabili dei progetti di Puerto Plata, Hinche e Gonaives. Un grazie ai nostri volontari per il loro grande impegno! Attivi anche nella prima emergenza Immediatamente dopo il terremoto, “aiutare i bambini” aveva aderito con un contributo di 10.000 euro all’appello urgente lanciato dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia, che gestisce nella capitale un ospedale pediatrico. Altri 10.000 euro erano stati stanziati per l’asilo “Los amiguitos de Cristo” a Puerto Plata, in Repubblica Dominicana, dove nei giorni successivi al terremoto sono arrivati da Haiti più di 60 bambini orfani o feriti. Grazie a questo contributo eccezionale l’asilo è stato temporaneamente trasformato in un piccolo centro di accoglienza e la responsabile Karen Padilla ha potuto dare cure, medicine, cibo, acqua e vestiti ai bambini accolti. Gradualmente i bambini stanno rientrando in Haiti, quando possibile per essere ricongiunti con i genitori. Karen inoltre ha organizzato due spedizioni via terra ad Haiti, per portare aiuti alla popolazione. Grazie a tutti i sostenitori che dandoci subito fiducia hanno reso possibili questi interventi! aiutare i bambini | 5 Cuore di bimbi SMS solidale: più di 50.000 messaggi ricevuti Cameroun e altri Paesi ancora da definire) oltre che nuove operazioni che verranno eseguite in strutture ospedaliere italiane (il Policlinico di San Donato Milanese e l’ospedale Malpighi di Bologna) e che salveranno la vita a 10 bambini provenienti da Zambia e Zimbabwe. Lunedì 1 marzo la campagna per “Cuore di bimbi” si è conclusa con un grande evento: il Concerto Straordinario al Teatro alla Scala di Milano, promosso da “aiutare i bambini” e supportato da UniCredit Group quale major partner. L’orchestra Filarmonica della Scala ha suonato diretta dal Maestro finlande- La campagna “Cuore di bimbi-2010” si è conclusa il primo marzo con il concerto straordinario al Teatro alla Scala di Milano. L’SMS solidale promosso da “aiutare i bambini” a favore della campagna “Cuore di bimbi” per salvare i bambini cardiopatici è stato un successo! L’iniziativa, partita il 30 gennaio e terminata l’1 marzo, ha raccolto una grande adesione: sono più di 50.000 i messaggi e le telefonate arrivate al numero 48543. Gli operatori telefonici non hanno ancora fornito i dati definitivi, ma possiamo affermare con certezza che l’obiettivo della raccolta fondi, fissato a 100.000 euro, è stato non solo raggiunto, ma ampiamente superato. I fondi raccolti serviranno a sostenere, nel corso del 2010, nuove missioni di medici italiani all’estero (in “ Grazie ai fondi raccolti, nel 2010 sarà possibile salvare più di 240 bambini cardiopatici ” se Esa-Pekka Salonen, con la partecipazione eccezionale del violino solista Leonidas Kavakos. Lo spettacolo è stato apprezzato dal pubblico, e in particolare dagli intenditori di buona musica. La serata inoltre è stata occasione per festeggiare insieme con tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto le attività della Fondazione a favore dei bambini di tutto il mondo, ringraziandole per la loro solidarietà. Grazie a tutte le persone che hanno dato il loro contributo e ai media che hanno deciso di dare gratuitamente visibilità all’SMS solidale per “Cuore di bimbi”: - gli operatori telefonici che hanno concesso il numero: Tim, Vodafone, Wind, 3, Telecom Italia; - il Segretariato Sociale Rai, Mediafriends Onlus e le reti televisive che hanno segnalato l'iniziativa: Rai Uno (con i programmi: “Ballando con le Stelle”, “Domenica In”, “L'Eredità”, “Linea Verde Orizzonti”, “Unomattina”, “Unomattina Weekend”), Rai Due (con “I Fatti Vostri”, “La Domenica Sportiva”, “Mattina in Famiglia”, “Sereno Variabile”, “Stadio Sprint”), Rai Tre (con “90° Minuto Serie B”, “Alle Falde del Kilimangiaro”, “Che tempo che fa”, “Cominciamo Bene”, “Geo&Geo”), Canale 5 (con “Chi vuol essere Milionario”, “Mattino 5”) e Italia 1 (con “Le Iene Show”); Telelombardia (“TL Sera”), Bergamo Tv (“Incontri”); 6 | aiutare i bambini - i diversi canali che hanno ospitato lo spot video: la pay tv digitale SKY e numerose tv locali; i bus ATM; le metropolitane di Milano, Roma e 12 aeroporti nazionali attraverso il Circuito Telesia; la web tv www.streamit.it; - le radio nazionali (105 Classics Nazionale, Radio 105, Radio 24, Radio Deejay, Radio Italia Anni 60, Radio LatteMiele, RMC Radio Montecarlo, Virgin Radio) e le numerose radio locali che hanno comunicato l'evento e/o ospitato lo spot; - i periodici, i quotidiani e i siti internet che hanno pubblicato la notizia e le concessionarie di pubblicità che hanno ospitato l'annuncio stampa e il banner relativo all'iniziativa. Adozione a distanza Adotta una classe di bambini haitiani! Sta rubando il futuro di intere generazioni di bambini: il terremoto di Haiti non è solo un brutto ricordo che ha cancellato case, vite, speranze, ma il suo tragico effetto sta distruggendo la cosa più preziosa rimasta ai sopravvissuti, il loro futuro. E non si può parlare di futuro senza pensare ai bambini che, in questa situazione, rischiano di interrompere, forse per sempre, il loro percorso scolastico e così la loro possibilità di crescita. Da febbraio i genitori degli studenti iscritti alla scuola di Hinche, già sostenuta da “aiutare i bambini” prima del terremoto, non sono più in grado di pagare la retta, perché si trovano in condizioni economiche difficili. Inoltre questa scuola ora accoglie anche 50 bambini arrivati da Port-au-Prince insieme alle fami- glie che hanno perso tutto. In tutto sono 98 i bambini che hanno bisogno di un aiuto per continuare a studiare. In particolare servono risorse per retribuire i maestri, per i materiali scolastici e i testi, per le divise e i pasti diurni. Con l’adozione a distanza di una classe è Una classe della scuola di Hinche da sostenere possibile assicurare ciattraverso l’adozione a distanza bo, cure e istruzione a questi bambini colpiti dal terremoto: attiva subito l’adozione busta chiusa a: Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, 20134 a distanza, fai anche tu la differenza! Milano. Per maggiori informazioni Compila e ritaglia la seguente sche- chiama lo 02 70.60.35.30 oppure da di adesione e inviala per fax allo visita il sito: 02 70.60.52.44 oppure spediscila in www.aiutareibambini.it/adozioni. Scheda di adesione adozione a distanza Haiti Nome e Cognome Cap Indirizzo Città Telefono Provincia Cellulare Email VOGLIO RICEVERE VIA E-MAIL LA NEWSLETTER MENSILE DI “AIUTARE I BAMBINI” ? Ì Si Ì No DESIDERO SOSTENERE L’ADOZIONE A DISTANZA DEL GRUPPO DI BAMBINI DI HAITI: Ì 25 euro al mese Ì 75 euro al trimestre Ì 150 euro al semestre Ì 300 euro all’anno CHE VERRANNO VERSATI CON: Ì RID Bancario Ì Bonifico Continuativo Ì Carta di credito Ì Bollettino Postale Al ricevimento della scheda di adesione, “aiutare i bambini” ti invierà la documentazione sulla tua adozione a distanza e i moduli di versamento necessari per far partire le tue donazioni. I dati personali che vorrai fornire liberamente saranno utilizzati esclusivamente per finalità correlate agli scopi statutari della Fondazione “aiutare i bambini” Onlus, ovverosia per la divulgazione di materiali informativi, la raccolta fondi e la rendicontazione riguardante l’attività di sostegno ai bambini in situazioni di difficoltà nel mondo e saranno trattati con strumenti informatici e non. Il titolare del trattamento è la Fondazione “aiutare i bambini” Onlus, con sede in via Ronchi 17 - 20134 Milano – Tel. 02 70.60.35.30 - Fax 02 70.60.52.44 - E-mail: [email protected], alla quale potrai rivolgerti per qualsiasi informazione o per chiedere l'integrazione, la rettifica o la cancellazione dei tuoi dati personali. Prima di compilare il modulo ti invitiamo a visionare l’informativa completa sul nostro sito internet www.aiutareibambini.it/privacy. Data Firma aiutare i bambini | 7 Brasile Il 1° progetto sostenuto: un asilo per 100 bambini nello stato del Parà 2000 2002 Madagascar Enea Sansaro, il 1° volontario di “aiutare i bambini” all’estero, visita la scuola del villaggio di Sarodroa che la Fondazione contribuirà a ristrutturare l’anno seguente 2003 2001 Eritrea Zimbabwe Il 1° intervento a favore dei bambini malati di AIDS: attrezzature mediche e medicinali per l’ospedale di Mutoko, in collaborazione con la Dott.ssa Pesaresi Il 1° progetto di adozione a distanza, a favore di una classe di 30 bambini dell’asilo di Ghinda 2005 Italia - Kenya 2004 Cambogia Inizia il sostegno al centro “M’Lop Tapang” di Sihanoukville per dare accoglienza ai bambini di strada e vittime di sfruttamento sessuale Il 1° evento nazionale “Babbo Natale per un giorno” coinvolge 500 volontari in 72 piazze. Grazie ai fondi raccolti sarà costruita una casa-famiglia per 20 bambini orfani a Bomet, in Kenya 2006 Camerun Viene potenziato l’acquedotto di 20 km costruito nel 2001 a Bambui con la collaborazione di Padre Umberto Paris, per portare acqua potabile a più di 6.000 bambini Italia - India Grazie al programma “Amore” condotto da Raffaella Carrà su Rai Uno, centinaia di bambini che lavoravano nelle cave d’ardesia di Markapur, in India, vengono adottati a distanza e accolti presso il Centro sostenuto in loco da “aiutare i bambini” 2007 Italia Alla prima edizione del Laboratorio Nazionale dedicato al volontariato partecipano più di 100 volontari da tutta Italia. Continua l’attività di formazione iniziata nel 2005 con il primo corso IOvolontarIO 2009 Italia - Asia La Fabbrica del Sorriso sostiene la campagna “Cuore di bimbi” per salvare la vita ai bambini cardiopatici asiatici attraverso missioni di medici volontari italiani Italia 2008 Italia Per la prima volta i fondi destinati all’Italia superano la soglia del 25%. Aumenta l’impegno per l’apertura di nuovi asili attraverso la campagna “Un asilo nido per ogni bambino” “aiutare i bambini” interviene in Abruzzo iniziando la realizzazione del centro ricreativo “Kamael” per i bambini e i ragazzi di Gignano, frazione de L’Aquila gravemente danneggiata dal terremoto dieci anni di attività abbiamo aiutato più di 650.000 bambini in 67 Paesi. Ancora molti bambini aspettano il nostro aiuto, la storia continua! In Italia Crossing Bike, una Abruzzo: continuano i lavori opportunità di integrazione A Gignano, frazione de L’Aquila che conta 1200 abitanti ed è stata duramente colpita dal terremoto dello scorso anno, continuano i lavori di realizzazione del centro aggregativo “Kamael”, finanziato da “aiutare i bambini”. Presto i bambini e i ragazzi di Gignano potranno avere uno spazio dedicato per attività di doposcuola, musicali e ricreative dove passare ore serene. Il centro sarà anche un importante punto di riferimento per l’intera comunità. PrimaVeraFesta Uno dei ragazzi del laboratorio per biciclette di Lecco sostenuto da “aiutare i bambini” alle prese con una riparazione. Non sono solo gli stormi di rondini a fare primavera, ma anche i gruppi di biciclette che, appena arriva la bella stagione, iniziano a infilarsi tra le vie di ogni città. seconda generazione e di quella che viene chiamata “generazione 1,5”, cioè i ragazzi che arrivano in Italia già adolescenti: questa attività è nata infatti come occasione di integrazione nel tessuto sociale cittadino. E non si sono lasciati trovare impreparati i ragazzi del laboratorio “Crossing Bike” di Lecco: hanno avviato un’officina di riparazione e autoriparazione di biciclette per tutti i concittadini che stanno rispolverando le loro due ruote rimaste in letargo durante l’inverno. Guidati da “maestri di bottega”, i ragazzi sono pronti ad aggiustare, regolare, pulire tutte le bici che saranno portate al laboratorio. “aiutare i bambini” con l’associazione “Comunità di via Gaggio” ha realizzato il laboratorio e ha contribuito all’avvio di questo progetto, che rappresenta un ottimo esempio di come le attività a favore dei minori possano avere anche funzione di stimolo, di proposta e di progettualità per la collettività intera, promuovendo un forte spirito aggregativo. Questi giovani animati da entusiasmo e voglia di rendersi utili alla cittadinanza, sono ragazzi stranieri di Un buon sano giro in bicicletta a tutti i lettori e un augurio di buona fortuna ai ragazzi di “Crossing Bike”! 10 | aiutare i bambini Il 23 maggio a Milano e in tante altre città di tutta Italia, i volontari di “aiutare i bambini” scendono in piazza per la PrimaVeraFesta: l’evento organizzato per coinvolgere i più piccoli in giochi, attività di “trucca bimbo”, animazione e sensibilizzare gli adulti raccogliendo fondi per la campagna “Un asilo nido per ogni bambino”. I volontari che vogliono proporsi per organizzare un banchetto nella loro città possono contattare Ornella Ponzoni, referente eventi: ornella. [email protected], tel. 02 70.60.35.30. Laboratorio Nazionale Volontari Anche quest’anno torna l’incontro annuale nazionale di tutti i volontari di “aiutare i bambini” all’insegna di partecipazione, confronto e divertimento. L’appuntamento è per l’11-12-13 giugno a Marina di Massa. Per info e prenotazioni scrivi un’e-mail a [email protected] o telefona allo 02 70.60.35.30. AziendAmica Michael Page e Page Personnel diventano grandi Michael Page, leader europeo nel settore della ricerca e selezione specializzata, con 136 uffici in 28 Paesi del mondo e Page Personnel, società parte del gruppo, specializzata nel lavoro temporaneo e nella ricerca e selezione, hanno scelto di sostenere “aiutare i bambini”. Da marzo 2010, i dipendenti delle due società possono scegliere di versare una quota della propria retribuzione mensile a favore delle attività di aiuto ai bambini e ai ragazzi promosse dalla Fondazione milanese. Questa modalità di sostegno, chiamata “Payroll Giving”, rappresenta un innovativo strumento di raccolta fondi, molto utilizzato nei Paesi anglosassoni e sempre più presente anche in Italia. La donazione viene trattenuta direttamente dalla busta paga e l’azienda versa mensilmente tutti gli importi raccolti direttamente all’ente non profit con cui collabora. Per la loro prima esperienza di “Payroll Giving”, Michael Page e Page Personnel Italia hanno scelto “aiutare i bambini” e in particolare la campagna “Diventare Grandi”, che ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico in Italia. La Direzione inoltre, per condividere l’obiettivo comune con i propri dipendenti, raddoppierà mensilmente l’importo raccolto delle donazioni dei dipendenti, realizzando il Matching Gift Program. L’iniziativa durerà fino a fine anno, con la possibilità di estensione nel tempo e i contributi dei dipendenti saranno destinati al sostegno di centri di aiuto allo studio e aggregazione giovanile nel nostro Paese. Un’iniziativa importante che contribuirà in modo significativo ad aiutare tanti ragazzi, sostenendoli nello studio per assicurare loro un futuro fatto non di emarginazione sociale ma di integrazione e piena realizzazione. Grazie a Michael Page e a Page Personnel per aver scelto “aiutare i bambini” per l’avvio di questo importante programma, e a tutti i dipendenti che decideranno di aderire e sostenere il progetto! Diventare grandi In Italia sono quasi mezzo milione i cosiddetti “dispersi” che la scuola genera ogni anno. L’abbandono scolastico costituisce il primo anello della catena che porta all’emarginazione sociale: i giovani che in età scolare rinunciano agli studi provano la solitudine di chi ha smarrito l'identità di studente e non ne ha ancora individuato una nuova. La Fondazione “aiutare i bambini” ha deciso di dare un contributo per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico in Italia attraverso la cam- pagna “Diventare grandi” che sostiene centri di aiuto allo studio, doposcuola, centri di aggregazione giovanile. In queste strutture vengono svolte e coordinate attività educative, culturali, ricreative e sportive in favore di ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 18 anni che frequentano le scuole dell'obbligo e medie superiori. Attraverso “Diventare grandi”, nel 2009 la Fondazione ha sostenuto 9 progetti, a beneficio di più di 1.000 ragazzi nelle città di: Milano, Roma, Napoli, Torino, Perugia, Catania e Lecco. aiutare i bambini | 11 Fatti e parole IO VolontarIO Ecopark, fattoria per bimbi sottratti alla strada e al lavoro dal diario di Ornella Solimene, volontaria in India Ornella Solimene, volontaria di “aiutare i bambini”, insieme ai bambini di strada accolti presso il centro sostenuto dalla Fondazione nella cittadina di Tirupur. 7 dicembre 2009 All’uscita dell’aeroporto Coimbatore non c’è bisogno di cartello perché Mary mi riconosca: sono l’unica straniera. Incomincio subito a sommergerla di domande mentre andiamo verso Tirupur, negli uffici di Save, l’organizzazione locale di cui “aiutare i bambini” è partner. Lo staff è al lavoro, ma Mary si accorge che incomincio a perdere colpi causa il lungo viaggio e mi porta a Ecopark, la fattoria biologica che accoglie bambini di strada e bambini sottratti al lavoro minorile, una piaga del luogo. Il posto mi sembra subito molto bello, in aperta campagna. I bambini sono ancora a scuola. Ho bisogno di dormire. 8 dicembre 2009 Ho capito che non è necessario mettere la sveglia. Alle 5.30 un centinaio di bambini, dai 4 ai 16 anni, si 12 | aiutare i bambini svegliano, vanno a lavarsi passando sotto il mio balcone, studiano per due ore, fanno colazione e si preparano per andare a scuola. Mary arriva a prendermi alle 8.30 in moto, quindici chilometri di buche e, lasciata la campagna, di traffico caotico. Non so come, arriviamo nell’ufficio di Save, che, come apprendo, significa “Social Awareness and Voluntary Education”, consapevolezza sociale ed educazione volontaria. Faccio una lunga chiacchierata con mister Aloysius, il fondatore di Save, che mi piace immediatamente. Parla un inglese molto fluente, con una pronuncia molto indiana e in alcuni momenti faccio fatica a capirlo. Nel pomeriggio ancora in moto, questa volta con Pradeep, altro collaboratore, al centro commerciale. Ho raccolto a Milano 200 euro per i bambini di Ecopark e, su indicazio- ne del personale del parco, dobbiamo comprare degli utensili per la cucina: pentoloni per il riso, caraffe per l’acqua ecc. La contrattazione dura ore e alle 18 carichiamo tutto su un autorisciò. La sera è presente uno sponsor, che festeggia l’anniversario del matrimonio offrendo la cena ai bambini. Noi “grandi” mangiamo dopo di loro: seduti per terra, riso, cipolle e curd servito su una foglia di banano. Poi grande competizione di skipping (salto con la corda) e alle 21.30 a dormire. Le camerate sono quattro, due per i maschi e due per le femmine. Dormono su stuoie che stendono alla sera e alla mattina riavvolgono. I più grandi sono responsabili dei più piccoli, mantengono la disciplina e l’ordine. Una cuoca prepara il cibo, ma sono gli stessi bambini che, a turno, lo servono. Responsabile della struttura è “ Da quel saluto non è passato giorno che io non abbia pensato a loro ” Helen, una giovane donna che insieme a sua madre, la cuoca, vive a Ecopark. Da poco è stato assunto Pradeep, Master of social Work. Il suo compito è di contattare le centinaia di fabbriche di tessile che sorgono a Tirupur, cittadina del Tamil Nadu definita “la capitale del tessile” indiana. Far conoscere Save significa sensibilizzare contro il lavoro minorile e raccogliere fondi per Ecopark. Ho appreso che qui ogni tanto la cena viene offerta da sponsor, indù o cristiani, singoli individui o coppie o gruppi di amici, che in occasione di compleanni o anniversari di matrimonio Fatti e parole IO VolontarIO vengono a Ecopark e fanno una buona azione. 9 dicembre 2009 Nel pomeriggio facciamo il giro di tre scuole private, sempre allo scopo di fare conoscere Save in modo più capillare. Le scuole private sono molto numerose e chiaramente hanno una utenza che appartiene alla media borghesia che si può permettere di pagare rette non certo economiche. Nella scuola governativa purtroppo il livello di insegnamento è molto scadente: gli studenti parlano solo tamil, non conoscono l’hindi e non parlano inglese. Al di fuori del loro stato, non hanno quindi possibilità di comunicazione. Serata con i bambini: mi tocca raccontare Cenerentola, e via a interpretare tutti i ruoli, la fata, la matrigna e il principe. Vado a letto felice, perché sembra che la mia fiaba sia stata una delle cose più belle della loro giornata! 10 dicembre 2009 Oggi è una giornata importante. Save ha organizzato una “catena umana“ per la giornata mondiale della proclamazione dei diritti dell’uomo. La manifestazione dura tutta la mattinata, tra l’indifferenza della gente, e termina con un pranzo collettivo. Io però continuo con Pradeep il mio giro delle fabbriche. Pradeep mi dice che ci fanno entrare solo perché inizialmente pensano che io sia una buyer, una compratrice, altrimenti forse non ci aprirebbero la porta. Sulla via del ritorno, nel traffico infernale ci partono le luci della moto, meccanico d’emergenza, le luci ritornano, dopo un chilometro ripartono. È buio, strade sconnesse, buche ovunque, in campagna non ci sono lampioni, ma il mio simpatico Pradeep sa sempre come cavarsela: cellulare in bocca, la sua luce ci guida per 10 chilometri fino a casa! Devo dire che mi sto proprio divertendo. Nell’Ecopark i bambini studiano per prepararsi a tornare a scuola e imparano diversi lavori basati sul riciclo, come la creazione di borse e biglietti di carta riciclata. 14-15 dicembre 2009 Nell’ufficio di Save assisto a un convegno regionale di donne, chiaramente in lingua tamil. Sono centinaia e centinaia, tutte bellissime nei loro sari colorati. Mi spiegano che queste donne fanno parte del progetto di microcredito, e che sono generalmente abusate dalla famiglia e dai mariti, cosa molto comune in India. 16-17 dicembre 2009 Chiedo ad Aloysius consiglio per il regalo di Natale per i bambini. Mi rimangono ancora 100 euro di quelli raccolti in Italia tra gli amici. Sembra che la cosa più utile e gradita sia l’acquisto di 100 secchi di metallo, uno a testa, per lavarsi e lavare i panni. 18-19 dicembre 2009 È il mio penultimo giorno qui a Ecopark, e già mi sento sola all’idea di andarmene. Questa mattina mi hanno svegliata portandomi una rosa in camera. Io li guardo tutti e mi sento triste. Poi, un lampo: non c’è motivo che me ne vada, passerò il Natale con loro! È una festività che non ho mai sopportato, se non quando ero bambina anch’io, ma qui Natale ha ancora un senso. Comunico a Pradeep la mia decisione e lui mi dice ridendo che aspettava da giorni che io glielo dicessi. Adesso mi sento proprio meglio! I bambini accolgono la notizia con un boato di gioia: sembra quasi che anche loro se l’aspettassero. 23 dicembre 2009 Solo oggi ho voluto sapere quali fossero i 50 piccoli adottati da “aiutare i bambini”. Prima preferivo non sapere per non rischiare di fare preferenze. 25 dicembre 2009 Finalmente è Natale. Giacinta, un’insegnante che vive a Ecopark, mi presta uno dei suoi sari. È il momento dello spettacolo preparato per una settimana con così tanta cura, e della consegna, a uno a uno, dei secchi con dipinti i loro nomi. I volontari hanno anche portato il pranzo di Natale, insieme a un Babbo Natale che viene accolto con urla di gioia. Intanto incominciano ad arrivare, chi in autobus chi in moto, i familiari di parte dei bambini che torneranno a casa per qualche giorno: una madre, un padre, una nonna. Chi rimane guarda con occhi tristi i compagni che se ne vanno. C’è silenzio questa sera.. 26 dicembre 2009 Poche righe per questa giornata che mi porterà a Bombay. Ho il cuore gonfio di pena. I bambini mi consegnano un biglietto di Natale scritto da Pradeep. Scoppio in lacrime e li stringo a me in un abbraccio universale. La macchina si allontana lentamente mentre le loro manine mi salutano. Da quel saluto non è passato giorno che non abbia pensato a loro. Se vuoi visitare uno dei nostri progetti all’estero in qualità di volontario, iscriviti al corso di formazione “IO volontarIO”. Per conoscere le date delle prossime edizioni di “IO volontarIO” nella sede di Milano visita il sito www.aiutareibambini.it nella sezione “Volontariato” oppure scrivi a [email protected] o telefona al numero 02 70.60.35.30. aiutare i bambini | 13 Fatti e Parole 13 marzo. Milano: “aiutare i bambini” entra in libreria Un bellissimo gruppo di 15 bambini (dai 4 agli 8 anni) ha partecipato con entusiasmo a un pomeriggio divertente ed educativo aderendo a un’iniziativa del Progetto Scuole di “aiutare i bambini” presso la Libreria Scaldapensieri di Milano. I bambini hanno creato dei disegni che verranno consegnati da due volontari in partenza per il Madagascar ai bambini adottati a distanza ad Antananarivo e Sarodroa; i bambini malgasci, a loro volta, creeranno dei disegni che, al rientro dei volontari, saranno consegnati ai loro coetanei italiani. Una bella occasione per sensibilizzare i più piccoli sui temi della solidarietà e della cooperazione. Grazie ai volontari che ci hanno aiutato durante l’incontro: Gianpiero Tanzi e Valeria Maringoni. 12-14 marzo. Anche “aiutare i bambini” a “Fa’ la cosa giusta!” Terre di Mezzo ha organizzato a Milano anche quest’anno “Fa’ la cosa giusta”, la fiera nazionale giunta alla settima edizione che si propone di diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione. “aiutare i bambini” è stata presente alla fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili nei giorni di venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 marzo con uno stand presidiato da volontari pronti a fornire informazioni a tutte le persone interessate ai progetti della Fondazione e ai diversi modi di fare volontariato. “aiutare i bambini” ha partecipato anche al Progetto Scuole di “Fa’ la cosa giusta”, inserendosi nel percorso “Essere bambini nel mondo”, che prevedeva attività divertenti e istruttive per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. 24 febbraio. A Milano lezioni di solidarietà Presso l’Istituto Comprensivo Locchi di Milano si è svolto dal 24 febbraio alla prima metà di marzo il Percorso di sensibilizzazione “So, agisco, condivido” di “aiutare i bambini”: tre appuntamenti con i ragazzi della scuola media per discutere e confrontarsi sui temi della solidarietà e della cooperazione. La geografia della povertà, i modi per aiutare, ma anche le favole tipiche di Paesi lontani e gli usi e costumi diversi dai nostri: insieme alle volontarie, i ragazzi si sono messi in gioco per entrare nel mondo della solidarietà attraverso discussioni, letture, proiezione di foto, video e recite. Grazie alle nostre volontarie e alle Professoresse Formenti, Mascheroni e Uberti e alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Locchi. 12-13 febbraio. Bisignano (CS): “Smaschera la plastica” Il Circolo Didattico S. Umile di Bisignano in provincia di Cosenza ha colto l’occasione del carnevale per organizzare una nuova iniziativa a sostegno del pro- 14 | aiutare i bambini getto di “aiutare i bambini” in precedenza adottato dalla scuola: il completamento e l'equipaggiamento di una scuola per bambini sordomuti a Bamenda, in Camerun. Così il 12 e 13 febbraio, con il sostegno dell'Assessorato provinciale all'Ambiente di Cosenza, la scuola ha organizzato una grande festa di carnevale intitolata “Smascheriamo la plastica”: si dovevano utilizzare maschere particolari perché costruite direttamente dai bambini utilizzando l’Happy Mais, materiale ecologico totalmente biodegradabile con colori alimentari atossici. Un grazie di cuore al gruppo Destrutturante, alla Dirigente scolastica Loredana Giannicola e all'Assessore provinciale Ferdinando Aiello. 9 febbraio. Agrigento soccorre “los amiguitos” Gli alunni della 3°A del corso dei Servizi Sociali di Agrigento affiancati dai volontari di “aiutare i bambini” hanno dato vita a un mercatino di regali solidali nella mattinata del 9 febbraio presso l’I.P.I.A. “Enrico Fermi”. Gli articoli proposti sono stati quelli della nostra linea HelpStyle: quaderni, tazze, astucci e tanti altri allegri e utili oggetti. I 525 euro raccolti sono stati destinati al progetto di “aiutare i bambini” per offrire cibo, acqua, farmaci e abiti ai bambini haitiani colpiti dal terremoto e assistiti nell'asilo “Los amiguitos de Cristo”, in Repubblica Dominicana, trasformato temporaneamente in piccolo centro di accoglienza. Il nostro ringraziamento alla volontaria Maryline Leger e agli studenti dell’I.P.I.A. “Enrico Fermi”. 8-15 febbraio. All’asta su eBay le magliette autografate Dall’8 al 15 febbraio sono state messe all’asta su eBay le magliette autografate dagli Zero Assoluto e da Max Pisu a partire dall’offerta di 1 euro. Lo scopo dell’asta era ovviamente benefico: sostenere la campagna “Cuore di bimbi” della Fondazione per salvare in un anno 240 bambini cardiopatici di Africa o Est Europa. 6-27 febbraio. A Pianoro (BO) sabati Happy e solidali Happy Bimbi di Pianoro, in provincia di Bologna, parco giochi al coperto con scivoli gonfiabili, spazio ludico e sala per feste di compleanno, ha deciso di promuovere febbraio come mese della solidarietà a favore dei terremotati di Haiti. In particolare, ha devoluto i contributi d’ingresso di tutti i sabati di febbraio, per un totale di 200 euro, a favore dei progetti per l’emergenza Haiti attivati da “aiutare i bambini”. 5 febbraio. Parte il tour di cene piemontesi al “gusto solidale” In seguito al successo della serata “Babbo Natale per una cena” che si è svolta a dicembre al ristorante Il Canonico di Carignano (TO), il volontario Federico Baldizzone e il gruppo di amici piemontesi che l’avevano promossa hanno deciso di dar vita all’iniziativa “Gusto Solidale”, un tour di cene solidali a favore di “aiutare i bambini”. L’iniziativa è partita il 5 febbraio col primo appuntamento, realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ristoratori (U.I.R.), presso il ristorante “Il Grappolo” di Fatti e Parole Alessandria con una cena di cucina tipica piemontese. I fondi raccolti in occasione delle gustose serate saranno destinati a sostenere 320 bambini del Ghana accolti presso il “Foster Family Community Center”, garantendo loro assistenza medica. Grazie a Federico Baldizzone, ai promotori delle cene, ai ristoranti che ospitano l'iniziativa e a tutti coloro che vi parteciperanno. 30-31 gennaio. A Milano “I giorni del volontariato” Sabato 30 e domenica 31 gennaio sono stati “I giorni del volontariato” a Milano, presso il Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61. Ben duecento associazioni hanno presentato la propria attività in singoli stand informativi e spiegato, tutte insieme, l'essenziale ruolo del volontariato nella società attraverso dibattiti, incontri, seminari, proiezione di filmati. Un’occasione unica per conoscere in modo diretto le infinite possibilità per “diventare volontari” nella realtà milanese. Era presente anche uno stand di “aiutare i bambini” per raccontare le attività della Fondazione e le numerose opportunità di aiutare in modo concreto i bambini in Italia e nel mondo. 16-17 gennaio. I progetti del Camerun su Rete4 L’appuntamento di sabato 16 gennaio di “Storie di confine” - la trasmissione di Rete4 che accende i riflettori sulle realtà più degradate del Terzo Mondo e sui progetti di aiuto alle popolazioni bisognose promossi dalla Onlus Mediafriends (creata da Mediaset, Medusa e Mondadori) - è stato dedicato ai progetti di “aiutare i bambini” in Camerun. Il giornalista Mimmo Lombezzi ha visitato recentemente con Elena Penco, responsabile dei progetti in Africa di “aiutare i bambini”, i progetti camerunensi sostenuti dalla nostra Fondazione e da Mediafriends. Il primo è la costruzione di un sistema di distribuzione dell'acqua nei distretti di Masoh e Kumbo. Il secondo è la realizzazione di un impianto per rendere potabile l’acqua e l'installazione di un generatore di elettricità presso il centro cardiochirurgico di Shisong, inaugurato nell’ottobre del 2009 su iniziativa delle suore Francescane di Bressanone, dell'Associazione Cuore Fratello, del Policlinico di San Donato Milanese (MI) e dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. 2 e 22 gennaio. “Our Village” in Cambogia raccontato in radio e tv Giampaolo Musumeci, fotoreporter amico di “aiutare i bambini”, è stato in visita al Centro “Our Village” in Cambogia lo scorso ottobre, e ha voluto raccontare la sua esperienza ad un’ampia platea il 2 gennaio dai microfoni di Radio24 e successivamente il 22 gennaio in diretta tv su Rainews24. Il Centro offre accoglienza e cure a più di 150 bambini orfani sieropositivi e viene sostenuto da “aiutare i bambini” grazie ai fondi raccolti con la quinta edizione di “Babbo Natale per un giorno”, svoltasi il 28 e 29 novembre scorso in tutta Italia. Il funzionamento del progetto, la condizione dei bambini che vengono accolti al Centro come in una famiglia, la storia di John e Kathy Tucker che lo hanno fondato e lo gestiscono: tutto questo ed altro ancora ha raccontato Giampaolo. A lui il nostro caldo ringraziamento. 3-16 gennaio. Volontari cercansi: grazie Rai Dal 3 al 16 gennaio le reti tv Rai hanno mandato in onda gratuitamente lo spot di “aiutare i bambini” per la ricerca di nuovi volontari: e le telefonate sono arrivate numerose! L’aiuto della Rai è stato prezioso perché i volontari per “aiutare i bambini” sono importantissimi e ce n’è sempre bisogno. Andando all’estero visitano i progetti, facendo un’esperienza di vicinanza e solidarietà con i bambini e le comunità del posto, ma anche verificando l’avanzamento degli interventi sostenuti dalla Fondazione. In Italia organizzano nella propria città eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi, oppure partecipano agli eventi promossi dalla Fondazione. Finiti gli spot, è sempre possibile offrirsi come volontari. Si può consultare la relativa pagina del sito, scrivere un’email a [email protected] oppure telefonare al numero 02 70.60.35.30. La Posta Stiamo aderendo da tempo all’iniziativa di adozione a distanza in particolare per Awet Tekie in Eritrea. Abbiamo appreso dalla vostra ultima comunicazione, che questo sarà l’ultimo anno in cui Awet rientrerà all’interno del progetto di adozione a distanza per poi iniziare il servizio militare. Questo ci dispiace, e ci risulta strano pensarlo già così grande... ma siamo contenti di avere contribuito finora al suo sostentamento e a garantirgli la possibilità di studiare e rimanere in salute. Vorremmo confermare la nostra adesione a continuare in altri progetti di adozioni a distanza anche nel momento in cui non potremo più farlo per Awet. Cordiali saluti. Lia & Tony Gurrado Permettere ai bambini di andare a scuola, nei Paesi più poveri è l’unica via che garantisce loro la possibilità di uscire dalla miseria e acquistare dignità. Con l’adozione a distanza, avete dato a Awet un futuro diverso, e lo stesso potrete fare per altri bambini. Grazie del vostro prezioso sostegno. Goffredo Modena, Presidente aiutare i bambini | 15 Parole vissute GIANFRANCO BUCCI e ROBERTO MADOTTO Volontari di “aiutare i bambini” a Santo Domingo de los Tsàchilas (Ecuador) nell’ottobre 2009 “A Santo Domingo c’è una situazione sociale molto degradata. Particolarmente grave è la condizione dei bambini di strada, che vivono in piccoli gruppi, regolamentati dalla legge del più forte. Fondamentale è un centro educativo, ricreativo e di recupero che si occupi di questi indifesi e gli dia una prospettiva di vita differente da quella che hanno sotto gli occhi ogni giorno”. Come puoi donare: Come puoi aiutarci: 1. Conto corrente postale 17252206, intestato a: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus 2. Carta di credito: telefona al n. 02 70.60.35.30 oppure online sul sito www.aiutareibambini.it 3. Bonifico bancario: Banca Intesa Sanpaolo, IBAN: IT75 Y030 6909 4421 0000 0004 845 intestato a: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus 4. 5xmille dell’Irpef: sulla tua dichiarazione dei redditi riporta il codice fiscale 13022270154 di “aiutare i bambini” e firma nella casella che identifica le Onlus • CON UNA DONAZIONE A SOSTEGNO DI UN PROGETTO • CON L’ADOZIONE A DISTANZA • DIVENTANDO VOLONTARIO • CON UN LASCITO TESTAMENTARIO O UNA DONAZIONE IN MEMORIA • CON LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, Milano. Telefono 02 70.60.35.30, E-mail: [email protected], www.aiutareibambini.it