Il Fantasma dell`Opera

Transcription

Il Fantasma dell`Opera
Sommario / Index
Gerry’s Corner
Editoriale / Op-Ed
Anno 2 - N° 1/2012 – Special Issue
Pag.
Prologo / Prologue
Il Romanzo / The Novel
6
Atto I / Act I
Scena I: Gli Adattamenti Cine-Televisivi
Televisivi/ Screen Adaptations
Scena II: Gli Adattamenti Teatrali / Stage Adaptations
Scena III: Variazioni in Letteratura / Literary Variations
14
18
22
Atto II / Act II
Scena I: Il Musical di Andrew Lloyd Webber / Andrew Lloyd
Webber's Musical
Scena II: Dalla Nostra Inviata Molto Speciale.../From
Speciale.../
Our Very
Special Correspondant
Atto III / Act III
Scena I: "Il Fantasma dell'Opera"" di Joel Schumacher / Joel
Schumacher's "The Phantom of the Opera"
Opera
Scena II: Recensioni / Reviews
Scena III: Interviste / Interviews
Scena IV: Articoli / Articles
Contenuti Extra / Bonus Material
Forse Non Tutti Sanno Che... Domande al Produttore/ Trivia
About the Phantom's World... Ask the Producer
Strafalcioni/Bloopers
Digital Magazine di Cinema e
Intrattenimento a cura dello Staff di
Gerry’s Corner & Gerry's
Gerry Ladies
Redazione:
La Dame du Lac
*Shaula*
Demrilla
Elcant
Akane09
30
39
47
78
89
110
136
142
Epilogo / Epilogue
Un sequel per il Fantasma / A Sequel for the Phantom
All'Inizio... The Phantom of Manhattan / At First... The
Phantom of the Manhattan
Infine... Love Never Dies / At Last... Love Never Dies
148
Fanart
157
Postfazione / Afterword
158
Riconoscimenti / Acknowledgements
160
Fonti Iconografiche / Photo Credits
162
150
Disclaimer:
Gerry’s Corner è una pubblicazione
digitale bimestrale di intrattenimento
curata dallo staff di Gerry’s Corner &
Gerry’s Ladies, il sito e forum italiani
dedicati a Gerard Butler. Le notizie
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Gerry's Corner
Editoriale / Op-Ed
In 2004 a wonderful adventure started for
many of us.
Nel 2004 per molte di noi iniziò una meravigliosa avventura.
Catturate da una voce imperiosa e sensuale, ed incantate da una
misteriosa maschera intravista al di là di uno specchio, come novelle
Alice attraversammo l'argentea superficie per entrare in un mondo
fatto di una perfetta alchimia tra arte, musica, dramma, passione,
romanticismo e sensualità
Nel 2004 incontrammo il magnifico Fantasma dell'Opera, ed insieme a
lui il suo carismatico e seducente interprete: Gerard Butler.
Per celebrare questa favola lunga sette anni, Gerry's Corner si presenta
ai propri lettori con uno speciale numero tutto dedicato a questo
personaggio che - per così tante di noi - è stato il motore primo della
passione per il nostro Scozzese preferito.
film
Non rivivremo, però, solo la storia del film.
Cogliendo l’occasione del 25° anniversario del debutto del celebrato
musical ad opera di Andrew Lloyd Webber, ripercorreremo tutto il
lungo percorso che ha portato il Fantasma dalle pagine del romanzo,
dov’è nato grazie all’ingegno e alla penna di Gaston Leroux, allo
schermo cine-televisvo,
televisvo, a calcare le scene dei teatri più prestigiosi e a
riempire
empire le pagine di altri autori che hanno desiderato rivisitare la sua
storia terribile e toccante al contempo.
Sarà dunque un lungo viaggio, attraverso lo specchio, lungo quel
corridoio rischiarato da candele e poi sulle acque argentee del lago fino
alla
la sotterranea dimora dell’Angelo della Musica;
Musica un viaggio fatto di
immagini e parole che cercheranno di farci rivivere quella magia che ha
permesso al Fantasma di entrare nei nostri cuori e diventare una
presenza costante nella vita di tutte noi.
Siete pronte, dunque, ad attraversare lo specchio?
Captivated by a commanding and
sensuous voice, bewitched by a mysterious
mask glimpsed beyond a mirror, like new
Alices we crossed the silvery surface to
enter a world made of a perfect chemistry
of art, music, drama, passion, romance
and sensuality.
In 2004 we met the amazing Phantom of
the Opera, and through him his
charismatic and seductive star: Gerard
Butler.
To celebrate
ebrate this fairy tale that has been
lasting for seven years, Gerry’s Corner
comes to its readers
reader with a special issue
fully dedicated to this character that – for
many of us – was the main motive of the
passion toward our favourite Scot.
However, we are not only going to
chronicle the story of the movie.
In the 25th Anniversary of the much
celebrated musical by Andrew Lloyd
Webber, we will retrace the long path that
led the Phantom from the pages of the
novel where he had been born, thanks to
Gaston Leroux’s pen and creativity,
through
h movie and tv screens, to treading
the scenes of great theatres around the
world and to fill the pages of those writers
who wished to revisit his story, so terrible
and moving at the same time.
It is going to be a long road, across the
mirror, down that corridor lit by candles,
on the silvery waters of the lake to the
Angel of Music’s subterranean mansion. A
road paved with pictures and words set to
make us live again that magic which let
the Phantom enter our hearts and become
a steadfast presence in the
th lives of all of us.
Are you ready to cross the mirror?
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Prologo / Prologue
Il Romanzo / The Novel
“...da qualche mese, all'Opera non si parlava d'altro che di quel
fantasma in frac che vagava come un'ombra su e giù per l'edificio, che
non rivolgeva la parola a nessuno, al quale nessuno osava parlare e
che svaniva, del resto, non appena lo si era visto, senza che si potesse
capire dove e come. Camminando non faceva rumore, come si addice
a un vero fantasma. All'inizio si rideva e ci si beffava di quello spettro
vestito come un uomo del bel mondo o come un becchino, ma ben
presto la leggenda del Fantasma aveva assunto proporzioni
colossali...”
Il Fantasma dell'Opera - Capitolo I
All'inizio fu il Romanzo.
Tra il Settembre del 1909 e il Gennaio del 1910 fu pubblicato, in forma
di feuilleton sul giornale Le Gaulois, Le Fantôme de l'Opéra di Gaston
Leroux.
“...for several months, there had been
nothing discussed at the Opera but this
ghost in dress-clothes who stalked about
the building, from top to bottom, like a
shadow, who spoke to nobody, to whom
nobody dared speak and who vanished as
soon as he was seen, no one knowing how
or where. As became a real ghost, he made
no noise in walking. People began by
laughing and making fun of this specter
dressed like a man of fashion or an
undertaker; but the ghost legend soon
swelled...”
The Phantom of the Opera - Chapter I
In the beginning there was the Novel.
Between September 1909 and January
1910 Le Fantôme de l'Opéra was published
as a "feuilleton" among the pages of Le
Gaulois.
The book was to be included in the
"grandguignol" genre, which included
those crime books featuring plenty of gore.
The richness of Le Fantôme de l'Opéra lies
in that Leroux channels in it some aspects
of his own private life, starting from his
previous experiences as a lawyer, to those
as a legal reporter, adding - eventually his love for music and drama.
La pagina de "Le Gaulois"del 23 Settembre 1909 ove apparve il primo
episodio de "Le Fantôme de l'Opéra" in versione "feuilleton" - Fonte:
Bibliothéque National de France / The page of 23 September 1909's "Le Gaulois"
featuring the first episode of "Le Fantôme de l'Opéra" - Source: Bibliothéque National de
France
6
Loyal to his reporter instinct, Leroux
made a thorough research about the
Opéra, studying plans and building
phases, thus making the setting very
convincing thanks to accurate descriptions
of the various "sets" where the story take
place.
On top of that, to further increase the
realistic atmosphere of the novel, Leroux
chose to introduce his work as the
chronicle of actual facts which had
happened in the past but that could be
reported only at the time in which the
book was actually written. Furthermore,
Leroux inserts in his storytelling some
facts that really happened at the theatre,
therefore increasing the value of his
fictious account.
The detailed descriptions of the scenes
taking place during the opera
performances are another substantial
feature of the book, for the description of
which Leroux drew from his love for and
deep knowledge of melodrama.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
L'opera andava ad inserirsi nel genere cosiddetto del "grandguignol",
termine con il quale venivano identificati i libri polizieschi
caratterizzati da un congruo spargimento di sangue.
La ricchezza de Le Fantôme de l'Opéra risiede nel fatto che Leroux vi fa
confluire diversi aspetti della propria vita, partendo dai trascorsi
professionali di avvocato fino a quelli di giornalista giudiziario, ai quali
va infine ad aggiungersi il grande amore che lo scrittore aveva per la
musica ed il teatro.
Fedele alla propria natura di reporter, Leroux compie approfondite
ricerche sull'Opéra studiandone piante e fasi di costruzione, rendendo
così l'ambientazione del romanzo assai realistica potendo contare su
minuziose descrizioni dei vari "set" dove si svolgono le vicende.
Ad incrementare questa atmosfera di realismo si aggiunge il dispositivo
narrativo scelto dall'autore il quale presenta l'opera come il resoconto
di fatti accaduti in precedenza (Le Fantôme de l'Opéra è ambientato
all'incirca nel 1869-1870) ma che possono essere rivelati solo al
momento di redazione dell'opera. Leroux, inoltre, intercala nella
propria narrazione la descrizione di fatti veramente accaduti presso il
teatro, aggiungendo così valore alla propria fittizia testimonianza.
Altro sostanzioso ingrediente del libro sono le dettagliate descrizioni
delle scene che avvengono durante le rappresentazioni, per le quali
Leroux si affida alla propria passione per l'arte drammatica.
La copertina dell'edizione del
1921 de Le Fantôme de l'Opéra
pubblicato dalle Editions Pierre
Lafitte di Parigi / The cover to the
1921 edition of Le Fantôme de
l'Opéra published by Editions
Pierre Lafitte, Paris Fonte/Source: Wikipedia.org
Protagonista indiscusso del
romanzo è il Fantasma, un
genio musicale - ma non solo
- che, sfigurato da una
malattia, vive nascosto agli
occhi del mondo nei
sotterranei dell'Opéra.
Egli qui ha il proprio regno
fatto di cunicoli, bui anfratti,
passaggi segreti, trabocchetti
(viene spesso menzionato
con l'appellativo di Signore
delle Botole) ed una vera e
propria magione (l'evocativa
Casa del Lago) nella quale
dare libera voce alla sua sofferenza di emarginato ma anche al suo
immenso talento musicale con la composizione di Don Giovanni
Trionfante, l'opera della sua vita.
Questo "nuovo mostro" ci viene descritto nel Capitolo I dalla voce di
Joseph Buquet, il capo macchinista, primo (almeno nel romanzo) delle
sfortunate vittime del Fantasma: "E' prodigiosamente magro e il suo
frac volteggia sopra una impalcatura scheletrica. I suoi occhi sono
così profondi che le pupille, immobili, non si distinguono bene.
Insomma, si vedono soltanto due grandi buchi neri come nei crani dei
morti. La sua pelle, tesa sull'ossatura come la pelle di un tamburo,
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
The undisputed lead character of the novel
is the Phantom, a musical genius - and
much more - whose face is horribly
disfigured, and who lives in the Opéra's
cellars, hidden away from the eyes of the
world. Here he has his own domain, made
of tunnels, dark corners, secret passages
and trap-doors (he is often referred to as
the "Trap-door Lover") and an actual
home (the evocative House on the Lake)
where he can loosen his pain as well as his
musical genius by composing his opera of
a lifetime: Don Juan Triumphant.
This "new freak" is introduced to the
readers in Chapter I by the voice of Joseph
Buquet, the chief scene-shifter, who is also
the first of the Phantom's victims inside
the novel: "He is extraordinarily thin and
his dress-coat hangs on a skeleton frame.
His eyes are so deep that you can hardly
see the fixed pupils. You just see two big
black holes, as in a dead man's skull. His
skin, which is stretched across his bones
like a drumhead, is not white, but a nasty
yellow. His nose is so little worth talking
about that you can't see it side-face; and
THE ABSENCE of that nose is a horrible
thing TO LOOK AT. All the hair he has is
three or four long dark locks on his
forehead and behind his ears." - Chapter I
A little further in the same chapter we get
a new account of another "close
encounter": "Well, the fireman in question,
who had gone to make a round of
inspection in the cellars and who, it seems,
had ventured a little farther than usual,
suddenly reappeared on the stage, pale,
scared, trembling, with his eyes starting
out of his head, and practically fainted in
the arms of the proud mother of little
Jammes. And why? Because he had seen
coming toward him, AT THE LEVEL OF
HIS HEAD, BUT WITHOUT A BODY
ATTACHED TO IT, A HEAD OF FIRE!" Chapter I
The origins of Erik, such is the Phantom's
name whose family name is never
mentioned, are explained quite hastily
towards the end of the book: he is said to
be the child of a building entrepreneur,
born near Rouen, and escaped from his
home to join the travelling fairs and
reaching the East. Here, news of his
incredible skills as a magician reached the
ears of Mazenderan shah-in-shah who
entrusted his Daroga (that is the chief of
the police, mentioned in the book simply as
"The Persian") to track him down and
bring him to his palace to entertain the
young and bored sultana by devising
tricks and entertainments (the wicked
Rosy Hours of Mazenderan). After
designing and building an amazing palace
for the shah-in-shah, that lord issued a
death sentence on Erik's head lest he could
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Gerry's Corner
non è bianca, ma sgradevolmente giallastra; il naso è così minuscolo
da essere invisibile di profilo, e l'ASSENZA di quel naso è una cosa
orribile a VEDERSI. Tre o quattro lunghe ciocche castane sulla fronte e
dietro le orecchie fungono da capigliatura."[1] Poco più sotto a questo
macabro ritratto, ecco un nuovo resoconto di un altro "incontro
ravvicinato": "Ebbene, il tenente dei pompieri in questione, che era
andato a fare un giro di sorveglianza nel sottopalco e che si era
avventurato, a quanto pare, un po' più lontano del solito, era subito
riapparso sulla scena, pallido, sgomento, tremante, gli occhi fuori
dalle orbite, ed era quasi svenuto tra le braccia della nobile madre
della piccola Jammes. E perché? Perché aveva visto avanzare verso di
lui, AD ALTEZZA DI TESTA, MA SENZA CORPO, UNA TESTA DI FUOCO!"[2],
tratteggiando così il ritratto di una creatura orrorifica.
Le origini di Erik, questo il nome del Fantasma del quale non viene mai
rivelato il cognome, sono spiegate in maniera alquanto spiccia al
termine del romanzo: viene indicato essere di origine normanna, nato
nei pressi di Rouen, figlio di un imprenditore edile, e che, fuggito di
casa si aggregò alle fiere itineranti, arrivando così in Oriente. Qui la
voce della sua abilità di prestigiatore arrivò fino al palazzo dello shahin-shah di Mazenderan che incaricò il suo Daroga, ovvero il funzionario
a capo della polizia governativa che nel libro conosciamo
semplicemente come "Il Persiano", di rintracciarlo e condurlo a
Mazenderan affinché fosse al servizio della giovane sultana annoiata e
crudele congegnando per lei trucchi e intrattenimenti (le Ore Rosa di
Mazenderan). Dopo aver progettato e costruito un mirabile palazzo per
lo shah-in-shah, il sovrano emanò una condanna a morte su Erik per il
timore che egli potesse costruire una dimora altrettanto eccezionale
per altri. Erik dunque fuggì proprio grazie all'aiuto del Daroga, e tornò
in Francia dove partecipò ai lavori di costruzione dell'Opéra.
L'occasione risvegliò in lui tutto il suo genio nonché l'amore per i
trucchi e i trabocchetti, ed Erik elesse a propria residenza quei
sotterranei che lo avrebbero tenuto al riparo dalla scherno del mondo e
grazie ai quali si sarebbe mosso silente e minaccioso come un'ombra
funesta.
La posizione di vantaggio offertagli da questo ritiro lo mette in
condizione di terrorizzare e ricattare i direttori del teatro, ai quali
chiede un tributo mensile di 20000 franchi pena l'incorrere in intoppi
e sventure di varia natura e genere (la morte - già citata - del capo
macchinista Buquet, o il "rospo" della loro cantante di punta).
A questa specie di "pizzo" si aggiungerà l'ingiunzione di far progredire
nella carriera lirica la sua giovane protégée a scapito dell'attuale prima
donna, il soprano Carlotta.
Erik è il precursore di molti personaggi più moderni: la sua abilità di
scomparire grazie ai tanti passaggi segreti (le botole di cui sopra) lo
rende il progenitore tanto dell'Uomo Ombra come anche - massì - di
Batman, eroi giustizieri che possono dileguarsi negli oscuri vicoli delle
loro città proprio grazie ai numerosi passaggi che consentono loro di
accedere in modo istantaneo al sottosuolo.
E il "cuore di tenebra" (mi permetto di citare il titolo dell'opera di
Joseph Conrad del 1899) di questo personaggio non può non
assimilarlo a Dracula, col quale condivide l'essere considerato
un'incarnazione del Male assoluto e simbolo stesso della Morte (la
maschera a teschio dietro la quale si cela Erik anticipa, inoltre, quella
di Spawn, l'infernale giustiziere al servizio del Diavolo creato dalla
matita di McFarlane).
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build an equally astonishing mansion for
somebody else.
Erik flew back to France thanks to the
very Daroga's help and – once he got there
- he took part to the works of the Opéra
building. This unexpected opportunity
awoke all his genius and his love of tricks
and pitfalls, leading Erik to choose those
cellars as his dwelling for they would have
kept him from scorn as well as allowing
him to move silent and threatening as an
ominous shadow. Furthermore this
convenient position would have allowed
him to hold the managers of the theatre in
horror and to blackmail them by
demanding a 20,000 francs per month to
secure the Opéra against mishaps and
misfortunes of undefined nature (the
already mentioned death of the chief
scene-shifter Buquet, or the "toad" by their
leading soprano).
The order to expedite his protégée's
singing career was soon added to his
requests.
Erik is the forerunner of many modern
characters: his ability to disappear thanks
to his many secret passages (the above
mentioned trap-doors) makes him the
ancestor to the Thin Man (created by
Dashiel Hammet) and -let's be crazy - the
Batman, both of them vigilante-heroes
that are able to vanish in the night alleys
thanks to their many shortcuts to the
subterrenean bowels of their respective
cities.
This character's "heart of darkness" (let
me quote here the title of 1899 Joseph
Conrad's novel) makes him akin to
Dracula, with whom he shares the
condition of being considered the
embodiment of absolute Evil and a symbol
of Death (the skull mask behind which
Erik hides himself anticipates Spawn's
one, the Hell's avenger created by
McFarlane).
Erik is all of these characters and much
more: he is Kurtz from the above said
Heart of Darkness, whose ferocity,
determination and - most of all enthralling voice enable him to rise above
a savage tribe who elect him to be their
idol.
Leroux also pays homage to Edgar Allan
Poe: the episode in which the Phantom
shows up disguised as the Red Death
makes us think at once about the
American writer’s tale The Masque of the
Red Death, published in 1842 by Graham’s
Magazine. In that tale the Death, clad in a
horrid funereal disguise smeared with
blood, showed up to a ball thrown by a
conceited prince named Prospero in order
to punish him for he dared to defy him.
Prospero had barricaded himself in a
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
stronghold together with his whole court
to escape a violent pestilence disregarding
of his people’s fate and make a fool of
Death himself.
Like Prospero makes a fool of Death,
Moncharmin and Richard make a fool of
the Phantom by not complying to his
requests. Like the Red Death, Erik shows
up to the splendid masked ball thrown by
the two impresarios to punish them for
their impudence by making them perceive
his presence in a palpable way.
Un'infuocata immagine di Spawn / A blazing picture of comic character Spawn –
Fonte/Source: Komixjam.it
Erik è dunque tutti questi personaggi e molto di più: è anche il Kurtz
del già citato Cuore di Tenebra di Joseph Conrad, in grado di elevarsi
ad idolo di una tribù di selvaggi, ammaliati dalla sua ferocia, dalla sua
determinazione e - soprattutto - dalla sua voce.
L’omaggio di Leroux si stende anche a Edgar Allan Poe: nell’episodio in
cui il Fantasma si presenta al ballo in maschera travestito da Morte
Rossa, come non pensare al racconto La Maschera della Morte Rossa,
pubblicato dallo scrittore americano nel 1842 sul Graham’s Magazine?
In quel racconto la Morte, in un orrido travestimento funereo
imbrattato di sangue, si presentò al ballo dato dal presuntuoso principe
Prospero con lo scopo di punirlo per aver osato sfidarla. Prospero si era
asserragliato in una fortezza insieme a tutta la sua corte per sfuggire ad
una furiosa epidemia e, disinteressandosi del destino del suo popolo,
farsi beffe della Morte stessa.
Come Prospero si fa beffe della Morte, Moncharmin e Richard si fanno
beffe del Fantasma non piegandosi alle sue richieste. Come la Morte
Rossa, Erik si presenta al sontuoso ballo mascherato dato dai due
impresari per punirli della loro impudenza, facendo sentire in modo
tangibile la sua presenza.
E come non pensare all'italianissimo Diabolik, ai suoi rifugi ben celati,
alle sue mille abilità di chimico, ingegnere, architetto e alla sua arte nel
progettare furti, assassinii e rapimenti dileguandosi come un'ombra
nella notte?
E ancora possiamo aggiungere Darkman, l'oscuro protagonista
dell'omonimo film di Sam Raimi: lo scienzato Peyton Westlake,
sfigurato dopo che il suo laboratorio va in fiamme perché incendiato da
criminali a caccia di un documento compromettente, gli somiglia non
solo per il viso deturpato ma anche per la rabbia che in lui esplode
cieca ed incontrollabile sempre in conseguenza ai danni fisici riportati
nell'incendio; o ancora The Elephant Man, dal film di David Lynch del
1980, altro esempio di miseranda creatura la cui deformità veniva
sfruttata a fini di macabro e morboso intrattenimento, nello stesso
modo in cui l'Erik "zingaro" veniva esibito come "fenomeno da
baraccone".
A rendere però il Fantasma un personaggio così amato è senz'altro il
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
And how can't we but think about the
Italian villain Diabolik with his wellhidden lairs, his many skills as a chemist,
engineer, architect as well as his art in
planning thefts, killings and kidnaps after
which he disappears like a shadow in the
dead of night?
And we can also add Darkman, the
gloomy lead character of Sam Raimi's
movie of the same name: scientist Peyton
Westlake, disfigured after his laboratory
was set aflame by some criminals who
were seeking a compromising document,
is akin to the Phantom not only for his
devastated face but also for the blind fury
that bursts from him without control,
being that another consequence of the
damages owed to the fire; then again, The
Elephant Man, from David Lynch's 1980
movie, further example of miserable
creature whose deformity was exploited as
a morbid and creepy entertainment, in the
same way as "gypsy" Erik was put on
display as a "sideshow freak".
It is the Phantom's romantic and
sentimental side that makes him such a
beloved character, though: his "labours of
love lost" for his protégée, the young
singer Christine Daaé.
Christine is a talented young soprano who
the Phantom fosters under his wing after
she was orphaned of both parents (the
mother when she was just a child and the
father - a Swedish fiddler who moved to
France under invitation of his patron - in
her teenage years). The Phantom comes to
her as the Angel of Music, sent from
Heaven to watch over her by her dead
father, who used to talk about this Angel
to his little child during her infancy.
While coaching Christine to make her
singing talent blossom, the Phantom falls
for her whishing to make her not only the
elected lead of his opera but his life
partner as well.
Unfortunately Christine is in love with the
dashing Vicômte Raoul de Chagny, who
used to be her childhood sweetheart.
Here Le Fantôme de l'Opéra pays homage
to Victor Hugo's Notre Dame de Paris and
9
Gerry's Corner
lato squisitamente romantico e sentimentale della sua avventura: le sue
pene d'amore per la giovane cantante - nonché protégée - Christine
Daaé.
Christine è la talentuosa soprano che, orfana di entrambi i genitori - la
madre morta quando lei aveva sei anni ed il padre (un violinista
svedese, trasferitosi in Francia su invito del proprio mecenate) quando
adolescente - viene presa sotto l'ala protettrice del Fantasma che a lei
si presenta come l'Angelo della Musica del quale il padre le parlava
quando era bambina e che, in punto di morte, le promise avrebbe
inviato una volta in Cielo affinché vegliasse su di lei.
Mentre istruisce Christine facendone sbocciare il talento canoro, egli si
innamora della fanciulla e desidera farne non solo l'interprete eletta
della sua opera, ma la propria compagna di vita.
Tuttavia Christine è innamorata del bel Visconte Raoul de Chagny, già
suo amico del cuore durante l'infanzia.
In questa tematica Le Fantôme de l'Opéra paga più di un tributo a
Notre Dame de Paris di Victor Hugo e alla fiaba de La Bella e La
Bestia, come raccontata da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont nel
1756 (riduzione della versione di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de
Villeneuve del 1740), e poi presa a riferimento per le ulteriori
trasposizioni teatrali e cinematografiche del racconto.
Nel caso de Le Fantôme de l'Opéra i due aspetti della Bestia vengono
scissi tra Erik e Raoul che ne raccolgono i tratti: Erik è la Bestia
deforme ma appassionata; Raoul è il bel principe che nella Bestia si
cela.
Erik è anche e soprattutto, come il Quasimodo di Notre Dame de Paris,
il deforme reietto dalla società che però ammalia con la pienezza della
sua anima e la sua stupefacente voce, la giovane Daaé, il cui cuore è
dunque combattuto tra l'affetto e la fascinazione provati verso il
Fantasma - non disgiunti in ultimo dalla pietà verso la sua condizione
di emarginato - e l'amore candido e carico del trasporto giovanile verso
Raoul.
Se l'amore tra Christine ed Erik è socialmente inaccettabile a causa
della di lui deformità ed efferatezza, altrettanto lo è quello di Raoul per
la ragazza, in quanto era allora giudicato altamente disdicevole che un
nobiluomo sposasse una cantante (mestiere che all'epoca - come quello
di attrice - confinava pericolosamente con quello della prostituta).
Erik, ancora, nelle sue pene d'amore non è altresì dissimile dal Dracula
di Bram Stoker: come il Transilvano soffre per l'amore che lega la
giovane Mina a Jonathan, Erik patisce la gelosia verso il legame che
unisce Christine a Raoul. E mal ne incoglie a chi cade vittima del livore
che per estensione i due tetri figuri covano verso la società tutta,
incapace - nella propria cieca superstizione - di accettare il diverso che
essi rappresentano.
E' dunque un triangolo assai tormentato quello che Leroux offre ai
propri lettori; un triangolo che però si risolverà quando il Fantasma con una decisione di drammatica redenzione - lascerà i due giovani
liberi di vivere il sentimento che li lega e sceglierà di relegare sé stesso
nell'oblio.
Sotto l'aspetto di romanzo poliziesco, Le Fantôme de l'Opéra dipana
con dovizia le indagini che la Polizia parigina effettua sugli episodi
delittuosi che funestano il teatro, assistita dallo sfuggente e misterioso
Daroga, nonché coadiuvati dalle colorite testimonianze di Raoul,
Mamma Giry, Moncharmin e Richard (i proprietari del teatro) e tutti
gli altri personaggi che popolano il variegato mondo di Palais Garnier.
10
to the long-known fairy tale of Beauty and
the Beast, as told by Jeanne-Marie
Leprince de Beaumont in 1756, after
adapting the much longer 1740 version by
Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de
Villeneuve.
In this case the duplicity of the Beast is
splitted between Erik and Raoul: the
former is the Beast monstrous but
passionate; the latter is the charming
prince concealed under the Beast's
features.
Erik is most of all akin to Notre Dame de
Paris' Quasimodo; he is the deformed
outcast who captivates young Christine
with his soulful passion and his amazing
voice. The girl is thus twisted between the
affection and the fascination for the
Phantom - as well as piety for his
condition of reject man - and the innocent
love full of youthful passion for Raoul.
If love between Erik and Christine is
socially not acceptable because of his
deformity, so is it for the one between the
young woman and Raoul, because it was
very disreputable for a nobleman to be
romantically involved with a singer (a job
that, together with being an actress, was
then considered dangerously akin to being
a prostitute).
Then again, Erik's sufferings are similar
to Bram Stoker's Dracula's: just like the
Transilvanian, Erik suffers out of jealousy
towards the relationship bonding
Christine to Raoul. And woe is to those
who fall victims of their rage towards the
society incapable to accept them for their
blind superstition and the diversity that
they embody.
Therefore Leroux offers his readers a
troubled love triangle which will find its
ultimate solution when the Phantom making a dramatically redeeming
decision - will set the two lovers free to live
their love while consigning himself to
oblivion.
As a crime thriller, Le Fantôme de l'Opéra
unfolds in a pretty detailed manner the
investigation by the Parisian Police about
the criminal deeds hauting the theatre,
with the help by the mysterious Daroga
and with the hints of the colourful
accounts by Raoul, Mamma Giry,
Messieurs Moncharmin and Richard (the
theatre managers) and all the other
characters inhabiting the varied world of
Palais Garnier.
Presented simply as "The Persian", the
Daroga is the executive in chief of
Mazenderan police, who - after helping
Erik in escaping the death sentence by
making believe he had died - follows the
Phantom in his exile, determined to unveil
all his secrets and tricks. The Persian will
help Raoul save Christine, who'd been
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Presentatoci semplicemente come "Il Persiano", il Daroga è il
funzionario a capo della polizia governativa di Mazenderan, il quale dopo aver aiutato Erik a sfuggire alla condanna a morte facendolo
credere morto - segue quest'ultimo nel suo esilio in Francia deciso a
scoprirne i trucchi e segreti. Sarà Il Persiano a fornire a Raoul l'aiuto
decisivo per salvare Christine rapita dal Fantasma e tenuta prigioniera
nell'introvabile Casa del Lago. Chi, a caccia di brividi, si fosse messo
in cerca della magione superando i vari trabocchetti difensivi seminati
da Erik (fortuna che malauguratamente non ha arriso a Philippe,
fratello maggiore di Raoul), avrebbe poi dovuto comunque fare i conti
con la diabolica arma della quale egli era maestro: il "lasso del Punjab"
non lasciava scampo alla malcapitata vittima a meno che questa non
avesse l'accortezza di "...tenere una mano come se stesse per premere
il grilletto di una pistola, con il braccio piegato a metà..."[3]
Ad alleggerire di tanto in tanto queste fosche atmosfere che permeano
l'Opéra e la suspense, legata alle indagini della Police Criminale sui
"fatti di nera" che con allarmante frequenza si verificano presso il
teatro, intervengono alcuni siparietti affidati ai personaggi di contorno
quali le ballerine che tremano al solo nominare il Fantasma, o gli ottusi
proprietari del teatro che perseverano nel negarne l'esistenza, o ancora
Madame, o meglio Mamma, Giry qui maschera dell'arcinoto palco n° 5,
quello che il Fantasma ingiunge venga sempre tenuto libero a suo uso.
In ultima analisi, il personaggio del Fantasma - e con lui tutta la sua
vicenda - è tutto ciò che si può desiderare dal punto di vista tanto
autoriale che del lettore. Egli riunisce in sé la crudeltà dell'efferato
criminale, la tragicità dell'eroe romantico dall'amore non corrisposto,
la rabbia dell'emarginato la cui chiave di rivalsa verso la società che lo
rifiuta è il genio, declinato però nel suo aspetto più truce e
intimidatorio.
In fondo, come Leroux dice "Povero sventurato Erik! Bisogna
compiangerlo? Bisogna maledirlo? Chiedeva soltanto di essere
qualcuno, come tutti gli altri. Ma era troppo mostruoso! E dovette
nascondere il proprio genio o utilizzarlo per compiere trucchi,
quando, con un viso normale, sarebbe stato uno degli spiriti più nobili
della razza umana! Aveva un cuore capace di contenere il mondo
intero, ma alla fine dovette accontentarsi di una caverna.
Decisamente bisogna compiangere il Fantasma dell'Opera!"[4]
Probabilmente è proprio per non strapparlo a questa sua
straordinarietà che Leroux non gli permette di vincere, ma anzi lo
strappa al suo passato fatto di crudeltà facendogli, prima, scegliere la
libertà per colei che ama e, dopo, uccidendolo consumato dal dolore.
Chi di noi ha provato almeno un po' di pena leggendo il laconico
necrologio ERIK È MORTO?
Ma Erik non è mai veramente morto e forse non lo sarà mai. Il fascino
della sua storia ha stregato negli corso degli anni registi
cinematografici e televisivi, come anche autori teatrali e scrittori che si
sono cimentati a far rivivere le sue gesta, o dare ad esse un seguito o
un prologo colmando il "vuoto narrativo" sui suoi anni da zingaro, e
tramite loro ha continuato e continuerà ad avvincere spettatori e lettori
pronti a farsi ammaliare dal terribile eppur sublime Fantasma
dell'Opera.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
abducted by the Phantom and held captive
in the very hard to find House on the Lake.
Whoever, looking for thrill, would venture
in search for the mansion surviving all the
traps laid by Erik, would then have to face
the diabolic weapon in whose use Erik was
a real master: the lethal "Punjab lasso" left
no way out for the intended victims unless
they were smart enough as "...holding one
of your hands as though you were going to
pull the trigger of a pistol with your arm
bent” - Chapter XX
The creepy atmosphere at the Opéra and
the suspense of Police investigations are
from time to time made lighter by comic
skits assigned to the ensemble characters
such as the chorus girls that shake on just
naming the Phantom, or the dumb theatre
managers that keep on denying his
existence, or Madame - Mamma - Giry
who is the usherette of box number 5, the
one that should always be kept free for the
Phantom's use.
Ultimately, the Phantom - and his story
too - is everything we can ask for from a
fictious character both from the writer
and the reader points of view. He
embodies the cruelty of a mischievous
criminal, the tragedy of a lover who is not
loved in return, the rage of the outcast
whose key to revenge on the society that
reject him is his genius, unfortunately used
to threaten and to make evil.
However, at the end of the day and as
Leroux writes: "Poor, unhappy Erik! Shall
we pity him? Shall we curse him? He asked
only to be "some one," like everybody else.
But he was too ugly! And he had to hide his
genius OR USE IT TO PLAY TRICKS
WITH, when, with an ordinary face, he
would have been one of the most
distinguished of mankind! He had a heart
that could have held the empire of the
world; and, in the end, he had to content
himself with a cellar." - Epilogue
Maybe Leroux never wanted to detach his
character from his being so
"extraordinaire" and make him live the
regular life of a happily married man; on
the contrary he made him even more
extraordinary by making him choose the
freedom for his beloved and die to his
broken heart. Who couldn't help but feel
sorry while reading the overly brief
obituary: ERIK IS DEAD?
Anyway, Erik has never died and most
likely he never will. The appeal of his story
has bewitched for years movie and tv
directors, playwrights and writers who
have been trying their hand at reviving
the Phantom's deeds or else at giving them
a follow-up as well as filling the
11
Gerry's Corner
Fonti iconografiche/Iconographic
Iconographic Sources:
Sources
- Le Gaulois - 23.09.1909
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k534464n/f3
- Copertina/Cover "Le Fantôme de l'Opéra"
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/67/Gaston_Lero
ux_-_Le_Fant%C3%B4me_de_l%27Op%C3%A9ra.jpg
_Le_Fant%C3%B4me_de_l%27Op%C3%A9ra.jpg
"storytelling void" concerning his gypsy
years, and through them Erik has kept,
and will keep on attracting readers and
audiences
ces willing to surrender to the
terrible and sublime Phantom of the
Opera.
Quotes drawn from The Phantom of
the Opera, Html Edition by Project
Gutenberg ( www.gutenberg.org )
Citazioni tratte da "Il Fantasma dell'Opera" - Ed. Biblioteca Economica Newton/Newton Compton © 2006 - Traduzione
di Maurizio Grasso: [1] Capitolo I, Pag. 25; [2] Capitolo I Pag. 25; [3] Capitolo XXI Pag. 190; [4] Epilogo Pag. 256.
La pagina di apertura dell’articolo
articolo dedicato al film, scritto dal regista Joel Schumacher per la rivista Empire /
The opening page of the article written by Joel Schumacher for Empire magazine – Courtesy of StillGerard.Smugmug.com
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
13
Gerry's Corner
Atto I - Scena I – Act I - Scene I
Gli Adattamenti CineTelevisivi/Screen Adaptations
Le Fantôme de l'Opéra è stato oggetto di molti adattamenti, riduzioni
e fonte di ispirazione per probabili sequel o versioni alternative.
La storia ed il personaggio creati da Leroux, sebbene non
immediatamente di grande successo, seppero - in tempi successivi toccare le "corde" giuste grazie alla commistione tra melodramma,
romanticismo, thriller d'antan e gotico, facendo assurgere la storia allo
status di emblema dell'eterna lotta del diverso che cerca amore e
accettazione oltre a trasformare i suoi personaggi in icone.
Il primo adattamento di cui si abbia notizia, e purtroppo solo quella ci
rimane, è appannaggio del cinema.
Nel 1916 in Germania fu prodotto Der Gespenst im Opernhaus o Das
Phantom der Oper. Interpretato dall'attore svedese Nils Olaf
Chrisander e dall'attrice norvegese Aud Egede-Nissen, la pellicola è
andata purtroppo perduta in quanto - a quel che risulta - distrutta in
un incendio. La nozione della sua esistenza è dovuta semplicemente ai
riferimenti che ad esso sono stati fatti in altri ambiti.
A meno di dieci anni di distanza
arrivò da Hollywood, nel 1925,
quella che forse resta la versione
più celebrata.
Prodotto dagli Universal Studios,
The Phantom of the Opera, ebbe
per protagonisti Lon Chaney negli
spaventosi panni del Fantasma,
Mary Philbin nel ruolo di
Christine e Norman Kerry nelle
vesti di Raoul. Questa versione
sale agli onori della cronaca oltre
che per essere il primo film horror
della storia del cinema, anche per
la memorabile interpretazione di
Chaney.
La locadina del film del 1925 / The
poster for the 1925 movie – Courtesy of
En.Wikipedia.org
La Universal ricreò per l'ambientazione una fedele replica dell'Opéra di
Parigi e Chaney adottò un trucco che per l'epoca fu giudicato talmente
inquietante che alle sale cinematografiche fu raccomandato di tenere a
portata di mano dei sali per far rinvenire le signore, qualora queste si
fossero sentite mancare alla vista del mostro.
Effettivamente Chaney lavorò molto alla creazione del personaggio del
Fantasma, sottoponendosi a sedute di make up veramente massacranti
a causa del trucco altamente elaborato e fisicamente doloroso, da lui
personalmente preparato, pur di arrivare ad avere un aspetto che fosse
il più somigliante possibile a quello del Fantasma di Leroux. Si narra
che un operatore addirittura perse il "fuoco" durante una ripresa. Nel
1929 il film fu "rieditato" con l'aggiunta - visto l'avvento del sonoro - di
un commento musicale, di vari effetti sonori e di alcune parti dialogate
14
Le Fantôme de l'Opéra has been the subject
for many adaptations and the source for
would-be sequels or alternate versions as
well. The story and the character created
by Leroux were not immediately
successful with the public, however they
succeded - in future times - in striking the
right chords thanks to the mixture of
drama, romance, old-style thriller and
gothic, thus making the Phantom's story a
true symbol of the eternal struggle for love
and acceptance as well as turning its
charachters into icons.
The first adaptation we have news about
is a 1916 German movie titled Der
Gespenst im Opernhaus or Das Phantom
der Oper. Starring Swedish actor Nils Olaf
Chrisander and Norwegian actress Aud
Egede-Nissen, this film was lost due to a
fire. We merely owe the notion of its
existence to further references in other
media.
After less than 10 years, in 1925,
Hollywood produced the rendition which
is maybe the most celebrated.
Produced by Universal Studios, The
Phantom of the Opera found its leads in
Lon Chaney as the Phantom, Mary Philbin
as Christine and Norman Kerry to portray
Raoul. This version rose to the altar of
cinema history for the brilliant
performance by Chaney as well as because
it is still considered the first real horror
movie.
Universal recreated a faithful replica of
the Paris Opéra as setting and Chaney
used such a scary make up that theatres
were solicited to keep salts in case ladies
would faint at the sight of him.
Indeed, Chaney worked really hard to
create his Phantom and underwent
painful and long make-up sessions to
resemble Leroux's Phantom as much as
possible. It is told that one of the camera
operators lost "focus" during filming.
In 1929 sound broke through in cinema
industry, so the movie was re-edited to
add some music, sound effects and
dialogue (none by Chaney, however).
Despite a finale aimed at "quieting" the
audience (the Phantom is lynched by the
mob) who would unlikely accept the
redemption of such a monster, as well as
feeling a bit of sympathy for him, this
adaptions still stays the most faithful to
the novel's atmosphere.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
(nessuna delle quali però con Chaney).
A dispetto della scelta di un finale volto a "tranquillizzare" il pubblico
(il linciaggio del Fantasma da parte della folla), che - in ossequio ai
canoni morali dell'epoca - avrebbe forse difficilmente accettato la
redenzione del mostro e conseguentemente provare per lui un filo di
compassione/empatia, questa resta la versione più fedele al romanzo di
Leroux.
Nel 1943 arrivò una nuova
versione. Claude Rains
interpretò il Fantasma e la
cantante Susanna Foster
ricoprì il ruolo di
Christine.
Lon Chaney e Mary Philbin
in una “spaventosa”
sequenza dal film del 1925 /
Lon Chaney and Mary Philbin in
a “scary” shot from the 1925
movie – Courtesy of
Simple.Wikpedia.org
Girato negli stessi studios
del film del 1925, questo
nuovo adattamento
attenuò l'effetto horror a
favore dell'aspetto più
"mélo" della vicenda, e si
segnala per una serie di
scostamenti dal romanzo
di Leroux che hanno fatto
storcere non pochi nasi. Il cognome di Christine da Daaé diventa
Dubois; la maschera del Fantasma di un improbabile colore
azzurrognolo e - soprattutto - la deformità di Erik non è più dovuta ad
un difetto congenito ma è la conseguenza di una dose d'acido gettatagli
sul viso.
Claude Rains and Susanna Foster in una scena dal film del 1943 / Claude Rains
and Susanna Foster in a shot taken from the 1943 movie – Courtesy of PotoDaily.Livejournal.com
Questa visione secondo cui il deturpamento del volto di Erik non è
naturale ma accidentale, è stata adottata anche da altre successive
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
In 1943 a new version was released.
Claude Rains played the Phantom and
singer Susanna Foster had the role of
Christine.
Filmed in the same studios as the 1925
movie, this new adaptation softened the
horror effect and heightend the "melo"
side of the tale. It is also notable for many
detours from Leroux which caused many
noses to twist. Christine's family name is
changed to Dubois; the Phantom's mask is
of an undefinable bluish hue; but most of
all, the Phantom's disfigurement is due to
a dose of acid splashed on his face instead
of being an inborn illness.
This new interpretation of Erik's
disfigurment as the consequence of an
accident instead of a natural condition
will be reprised by other movie
adaptations such as the 1962 Hammer's
production. The 1962 movie kept a pale
trace of Leroux's plot. The action moves to
London and the story is focused on a slimy
theatre manager, a certain Lord Ambrose
D'Arcy, a promising opera singer,
Christine Charles and an eager and wellmeaning artistic director, Harry Hunter.
The Phantom’s clothes hide the identity of
Professor Petrie, a brilliant composer
forced to sell his composition to Lord
D'Arcy for two pennies. After discovering
that D'Arcy would publish his opera with
his name, an enraged Petrie breaks into
the workshop where the score was being
printed in order to destroy both the plates
and the sheets. Unfortunately Petrie’s
actions go beyond his intentions, and he
ends up starting a massive fire during
which a dose of acid – which Petrie
mistook for water to be used to quench the
fire – splashes his face, disfiguring the
man. In pain, Petrie falls into the river and
is drifted away, so that everybody thought
him to be dead; yet, an opera loving dwarf
finds him and fosters him in the theatre
cellars. Here, in agreement with Harry
Hunter, he coaches Christine to increase
her vocal capabilities. The story is
completely turned upside-down, with the
above mentioned dwarf having part in
both Christine’s disappearance and the
crashing of the chandelier during the
Phantom’s opera debut.
The dramatic ending sees Petrie die by
being pierced by the chandelier right after
saving his beloved Christine’s life.
This adaptation, starring Herbert Lom
and Heather Sears, has the iconic
sequence where the Phantoms plays
Toccata and Fugue in D Minor by Johann
Sebastian Bach on the organ, which has
become a cultural trope indicating tragic
horror.
Again in 1974, a new “rock” version by
Brian de Palma titled The Phantom of the
15
Gerry's Corner
versioni cinematografiche, come quella di Hammer (la famosa casa
britannica produttrice di Horror e B-movies) del 1962.
Questa nuova riduzione trova solo un pallido ricordo della trama di
Leroux. L'azione viene spostata a Londra e al centro della vicenda ci
sono un viscido impresario teatrale, tale Lord Ambrose D'Arcy, una
promettente cantante, Christine Charles e uno zelante e
benintenzionato direttore artistico, Harry Hunter.
Gli abiti del Fantasma in questa trasposizione celano l'identità del
Professor Petrie, un brillante compositore obbligato a vendere la
propria opera a Lord D'Arcy per una miseria. Scoperto che D'Arcy
avrebbe pubblicato la composizione a proprio nome, un infuriato
Petrie fa irruzione nella tipografia dove l'opera era in corso di stampa
per distruggere sia le partiture che le lastre. L'impresa però scappa di
mano a Petrie, il quale scatena un massiccio incendio in cui una dose di
acido - che lui aveva creduto essere acqua con la quale estinguere le
fiamme - lo investe al viso deturpandolo. In preda al dolore Petrie cade
nel fiume e viene trascinato via dalla corrente, col risultato di venir
creduto morto; invece un nano appassionato d'opera lo trova e gli dà
rifugio nei sotterranei del teatro, ove - in accordo con Harry Hunter egli si prende cura della formazione vocale di Christine. La vicenda in
generale è completamente stravolta, col nano di cui sopra ad avere
parte tanto nella sparizione di Christine quanto essere il responsabile
della caduta del lampadario durante la
prima dell'opera del Fantasma.
Paradise / The Phantom of the Fillmore
was filmed.
In 1989 and 1998 horror comes back with
new versions: the sadistic and gory one
with Robert "Freddy Krueger" Englund as
the Phantom, whose name is now Erik
Destler, an the Italian Dario Argento’s
where the Phantom has Julian Sand’s face,
conveniently "fitted".
However not only cinema... Le Fantôme de
l'Opéra provided with material for several
tv adaptations: in 1974, The Phantom of
Hollywood where the Phantom is a
disfigured actor who haunts a Hollywood
studio; in 1983 a TV movie starring
Maximilian Schell, Michael York and Jane
Seymour; dulcis in fundo, in 1990, NBC
adaptation, directed by Tony Richardson,
starring Burt Lancaster, Teri Polo and
Charles Dance which was quite successful.
On top of that several citations have been
made in famous tv series such as The
Simpsons, Sex and the City, or Family
Guy.
La locandina della versione del 1962 / The 1962
movie poster – Courtesy of HammerFilms.com
Il tragico finale vede perire Petrie, trafitto dal
lampadario, non senza però aver salvato la vita
all'adorata Christine.
Questa versione, i cui interpreti furono
Herbert Lom e Heather Sears, ci lascia
l'iconica immagine del Fantasma seduto
all'organo intento a suonare la Toccata e Fuga
in Re Minore di Johann Sebastian Bach.
Ancora nel 1974, nuova versione in chiave rock
di Brian de Palma intitolata Phantom of the
Paradise / Il Fantasma del Palcoscenico.
Negli anni 1989 e 1998 torna a farla da
padrone l'horror con due nuove versioni:
quella splatter e sadica con protagonista
Robert "Freddy Krueger" Englund nei panni del Fantasma, che qui risponde al nome di Erik Destler, e quella
italiana ad opera di Dario Argento dove il Fantasma ha il volto (opportunamente "rimaneggiato") di Julian Sands.
Ma non solo cinema... Le Fantôme de l'Opéra ha fornito materiale anche per svariati adattamenti televisivi: nel
1974, The Phantom of Hollywood dove il Fantasma è un attore sfigurato che funesta uno studio hollywoodiano; nel
1983 un film TV con Maximilian Schell, Michael York e Jany Seymour; dulcis in fundo, nel 1990, la versione NBC,
diretta da Tony Richardson e interpretata da Burt Lancaster, Teri Polo e Charles Dance che riscosse notevole
successo.
Televisivamente e cinematograficamente parlando, inoltre, non sono mancate le "citazioni" in serie note come I
Simpson, Sex and the City, o I Griffin.
Informazioni tratte da/Infos drawn from: Wikipedia, the free encyclopedia –
http://en.wikpedia.org/The_Phantom_of_the_Opera_(adaptations)
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it
Courtesy of Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Atto I - Scena II / Act I – Scene II
Adattamenti Teatrali / Stage Adaptations
Non solo grande e piccolo schermo sono rimasti ammaliati dal
romanzo creato da Leroux e dal suo tormentato personaggio. Anche il
teatro ha voluto omaggiare l'opera e il suo protagonista con alcuni
adattamenti.
Esulando dall'arci-nota
nota e acclamatissima versione di Andrew Lloyd
Webber – annata 1986 – alla quale dedicheremo un intero "atto",
"atto" ci
dedicheremo qui ad un excursus più ampio sulle altre versioni che
hanno allietato i palchi in giro per il mondo.
Nuovamente ad arrivare primi furono i Tedeschi, nel 1949 con Das
Phantom der Oper. I testi furono scritti da P. Wilhelm mentre le
musiche furono composte da A. Gerber.
Nel 1976 fu un musical messicano, "El Fantasma de la Opera", a firma
di Raúl Astor che curò l'adattamento dal romanzo con parole e musica
di Nacho Méndez. Fu in programma per ben 400 repliche
re
al Teatro de
los Insurgentes di Città del Messico e fu anche trasmesso dalla TV
messicana.
In quel medesimo anno, arrivò anche quello che fu il
i primo
adattamento ad avere un certo successo: il musical di Ken Hill, che ne
scrisse il libretto e i testi.
Inizialmente sostenuto da una partitura contemporanea composta da
Ian Armit, il musical debuttò con successo a Lancaster presso il The
Duke’s Playhouse.
Il logo della produzione
teatrale del musical di Ken
Hill / The logo of Ken Hill's
production – Courtesy of
En.Wikpedia.org
Tuttavia, nel 1984, Hill
decise di rimaneggiare in
modo consistente la
propria opera; dopo aver
scartato la partitura contemporanea di Ian Armit , Hill adattò i propri
testi a musiche di Verdi, Gounod, Offenbach, Mozart, Weber, Donizetti
e Boito.. L’idea fu di calare fisicamente la storia di Leroux nelle musiche
che il pubblico di Palais Garnier ascoltava ogni volta si recava presso il
teatro, dando così vita ad un connubio
nnubio non meno che ideale. Lo show
debuttò nella sua nuova veste nell’Aprile 1984 presso la Newcastle
Playhouse per spostarsi – poco tempo dopo – al Theatre Royal
Stratford East con un breve intervallo costituito da due
rappresentazioni, una al New Tyne Theatre
heatre di Newcastle e l’altra a
Wolverhampton. Nessuna di queste ebbe fortuna.
Si può considerare un segno del destino il fatto che Sarah Brightman
rifiutò il ruolo di Christine nel Fantasma di Hill, lasciando la parte a
Christina Collier, per dare successivamente vita all’iconico personaggio
che ha spopolato nella produzione di Lloyd Webber.
18
Not only the small and big screens
screen have
been charmed by Leroux's novel and his
troubled main carachter. Even theatre has
paid homage to the story and his lead with
some adaptations.
Besides the famous and most acclaimed
Andrew Lloyd Webber's rendition - year
1986 - which will be the subject of a whole
"act", we will look to the other adaptations
performed on stage across the world.
Germans were the first ones again, in
1949, with Das Phantom der Oper,
Oper lyrics
written by P. Wilhelm and music by A.
Gerber.
In 1976 a Mexican musical, by Raúl Astor,
who adapted the novel to a score and
lyrics by Nacho Méndez. It ran for 400
performances at Teatro de los Insurgentes
in Mexico City and it was also broadcast
by Mexican TV.
In the same year, there came the first
stage adaptation achieving
ach
a certain
success by Ken Hill,
Hill who wrote the book
and the lyrics.
At first the show relied upon a modern
score composed by Ian Armit and debuted
quite successfully at Duke's Playhouse in
Lancaster.
However, in 1984, Hill decided to revise
quite heavily his work; after discarding
Ian Armit's modern score, he adapted his
lyrics to music by Verdi, Gounod,
Offenbach, Mozart, Weber, Donizetti and
Boito. Hill's idea was to immerse his story
into the pieces of music that Palais
Garnier's audiences could hear anytime
attending the opera house, thus creating a
match which may be considered nothing
less than ideal. The new show debuted in
April 1984 at Newcastle Playhouse, soon
after moving to the Theatre Royal
Stratford East, with a short "interval"
during which the musical was played
p
at
New Tyne Theatre in Newcastle, and in
Wolverhampton. None of those
performances was successfull.
A sign of fate can be considered that Sarah
Brightman turned down Christine's role to
Christina Collier's benefit, and afterwards
took on the same role
rol for Lloyd Webber's
production thus going on to create a real
iconic character.
Hill's Phantom was also performed in the
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Il Fantasma di Hill fu rappresentato negli Stati Uniti tra il 1987 e il
1989, cominciando a Saint Louis e San Francisco per poi essere
proposta in tour. Tornò poi nel West End londinese (1991) per poi
approdare in Giappone nel 1992. Lo show girò poi il mondo, toccando
la Nuova Zelanda, l’Australia, la Germania, l’Italia, la Corea, chiudendo
il cerchio tornando nel Regno Unito.
Le ultime rappresentazioni in Gran Bretagna risalgono al 2000/2001, e
si dice che per certi versi facessero il verso alla produzione di Lloyd
Webber.
Le ultime apparizioni di questo Fantasma vengono segnalate
nuovamente in Giappone nel Novembre 2004.
Nel 1988 fu la volta di The Phantom of the Opera: The Play di John
Kenly e Robert T. Noll con musiche di David Gooding e "contributi" da
parte di Charles Gounod.
Anche le stelle del pattinaggio su ghiaccio si sono cimentate con
quest'opera: nel 1995, su musiche di Roberto Danova con testo e
narrazione ad opera dello stesso Danova, Tony Mercer, Kathy Dooley e
Stephen Lee Garden. Nel 2006 ne fu distribuita una versione in DVD
con le stelle russe del pattinaggio. Su You Tube ne girano alcuni
spezzoni ;).
Per chiudere questa breve carrellata, si cita la versione "balletto"
orchestrata nel 2006 dall'Atlantic Ballet Theatre of Canada e nel 2007
una nuova versione teatrale di Joseph Traynor.
Seppure non rientranti nella categoria, vale la pena citare le versioni in
"radiodrammi" che in varie riprese furono trasmessi.
Sicuramente il più notevole per cast coinvolto fu quello del 1943, nel
quale la Lux Radio Broadcast produsse una riduzione tratta dal film di
quello stesso anno, e si fregiò di avere Basil Rathbone (il più noto degli
Sherlock Holmes ante-Downey Jr.) a leggere il ruolo del Fantasma. Il
programma era inoltre presentato da un altro grande: Cecil B. DeMille.
Ancora nel 2001 e nel 2007 il Fantasma tornò a librarsi nell'etere
grazie al network radiofonico statunitense National Public Radio e a
BBC7 rispettivamente. La versione del 2007, trasmessa in 4 parti, fu la
prima ad includere le scene tratte dalle opere liriche originali
(registrate e orchestrate dal compositore Tim Sutton) descritte nel
romanzo di Leroux.
Informazioni e notizie tratte da/Infos taken from Wikipedia, The
Free Encyclopedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Phantom_of_the_Opera_(adaptation
s)
http://en.wikipedia.org/wiki/Phantom_of_the_Opera_(1976_musi
cal)
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
United States from 1987 to 1989, starting
from Saint Louis and San Francisco, then
touring nationwide. The musical went
back to West End in 1991 and then was
played in Japan in 1992. The show went
on tour across the world, touching New
Zealand, Australia, Germany, Italy and
Korea coming full circle by going back to
the United Kingdom.
Last performances were held in Great
Britan in 2000 and 2001 and it was
rumoured that they poked fun at Lloyd
Webber's production.
In 2004 Hill's Phantom made his last
appearances in Japan.
In 1988, John Kenly and Robert T. Noll
wrote The Phantom of the Opera: The Play,
a stage play accompanied by music by
David Gooding with "contributions" from
Charles Gounod.
Ice-skating stars also put themselves to the
test with this work of literature: in 1995 a
show with music by Roberto Danova and
text and narration by Danova himself and
Tony Mercer, Kathy Dooley and Stephen
Lee Garden, was put up. A DVD version
was released in 2006 featuring the
Russian ice-skating stars. Some bits of the
show can be seen on YouTube.
To close this quick review of theatrical
works, a "ballet" version was produced by
the Atlantic Ballet Theatre of Canada in
2006 and a new stage version was made
by Joseph Traynor in 2007.
Even if they're not strictly part of the stage
adaptation, the various "radio-dramas"
broadcast in some occasions are worthy to
be mentioned.
The most notable one is the one produced
by Lux Radio Broadcast in 1943, based
upon the movie of that same year, with
Basil Rathbone (the most known Sherlock
Holmes ante-Downey Jr.) reading the role
of the Phantom. The programme was
hosted by Cecil B. DeMille.
The Phantom haunted the air again in
2001 and 2007, thanks to the American
radio syndicate National Public Radio and
to BBC7 respectively.
The 2007 version was broadcast in four
parts and it was the first one to include
scenes drawn from the original operas
(recorded and orchestrated by composer
Tim Sutton) described in Leroux's novel.
19
Gerry's Corner
Gerry's Corner è… / Gerry's Corner is...
GERRY'S CORNER
Il Sito Italiano Non Ufficiale dedicato a Gerard Butler
The Unofficial Italian Website dedicated to Gerard Butler
http://www.gerryscorner.it/
20
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
21
Gerry's Corner
Atto I - Scena III / Act I - Scene III
Variazioni in Letteratura / Literary Variations
Il romanzo di Leroux, nella propria conclusione, lasciava ai propri
lettori molto su cui interrogarsi e immaginare.
Gli anni formativi di Erik non sono raccontati altro che per sommi
capi, con intriganti e stimolanti vuoti narrativi che sembravano
essere messi lì apposta per essere colmati con supposizioni e teorie.
Un'esca molto allettante per scrittori di varia natura e genere che nel
corso degli anni hanno quindi deciso di riempire quei vuoti o di dare
una versione alternativa della storia di Erik, a quanto pare
insoddisfatti del resoconto fornito da Leroux.
L'elenco di adattamenti, sequel, riletture, riscritture de Le Fantôme
de l'Opéra fornito da Wikipedia è considerevole: 40 titoli e se
provate a cercarne su Google Libri, ne usciranno certamente altri che
Wikipedia non annovera, gran parte dei quali pubblicazioni
indipendenti scaturite dal foltissimo sottobosco delle “fanfictions”,
ovvero racconti scritti dai fans del musical/film/libro)...
Facciamo qualche esempio: Letters to Erik: The Ghost's Love Story
di An Wallace, nel quale Christine scrive lettere postume ad Erik;
Deception di Shirley Yoshinaka che vede Erik stabilitosi nei pressi
Londra e con una vita quasi normale, fino a quando il suo passato
verrà di nuovo tormentarlo; Journey of the Mask di Nancy Hill
Pettengill, sequel al Fantôme di Leroux e narrato da Erik in prima
persona; Chanson de l'Ange di Paisley Swan Stewart (Xlibris Corp,
2010) romanzo in due volumi che racconta la storia del Fantasma
dal punto di vista di Christine Daaé. Altri esempi sono Progeny di
Becky L. Meadows nel quale Christian - il figlio di Christine - è alle
prese con una "presenza"; Phantom Variations è invece una raccolta
di fanfictions curata da HD. Kingsbury del 2008; in due parti anche
la narrazione di Sadie Montgomery con The Phoenix of the Opera ed
il suo seguito Out of Darkness che vede protagonisti Meg e il
Fantasma ora marito e moglie. Ancora Darkness Brings the Dawn di
Jodie Leisure Minton; Phantom's Legacy di Lucilla Epps; The
Phantom Returns di Stephanie Cole e Into the Light di Debra
Whitehead.
Ci sono poi i tentativi "seriali".
Etienne de Mendes, nel 2007, pubblicò The Return of the Phantom,
primo di una serie per ora ferma a quattro volumi (gli altri titoli
sono: The Season of the Witch, The Tale of the Bloodline, The
Disciples of the Night).
Altro esempio di racconto seriale, è la trilogia di Jennifer Linforth
composta da Madrigal, Abenlied e Rondeau, nei quali Erik è in fuga
da Parigi tacciato di un crimine che non ha commesso (i.e.
l'assassinio di Philippe de Chagny) e inseguito da un cacciatore di
taglie al soldo di Raoul De Chagny. In questa nuova serie di
avventure egli è affiancato da Anna una donna dal passato
misterioso e funesto che entrambi dovranno affrontare.
Il Fantasma è inoltre apparso in 4 diversi racconti facenti parte della
raccolta Tales of the Shadowmen: The Three Jewish Horsemen di
22
The ending of Leroux’s novel left
readers with many things to think
about and wonder.
Erik’s formative years are told simply,
in a few lines, allowing for some
challenging and interesting voids in the
storyline that appear to be placed there
just for being filled with theories and
assumptions.
What a delicious lure for a varied range
of writers that have decided to fill those
voids or provide for an alternate
version to Erik’s tale, since not satisfied
with the account given by Leroux.
The amount of adaptations, sequels,
retellings of Le Fantôme de l'Opéra
listed by Wikipedia is remarkable: 40
titles, and if you go looking further with
Books.Google, you will find others that
Wikipedia does not reckon; many are
independent publications, spawned by
the rich underworld of “fan-fictions”(
i.e. tales written by fans of the
musical/film/novel)...
Some examples: Letters to Erik: The
Ghost's Love Story by An Wallace,
where Christine writes letters to Erik
after he's dead; Deception by Shirley
Yoshinaka where Erik is now settled
near London and leads a normal life
until his past comes back to haunt him;
Journey of the Mask by Nancy Hill
Pettengill, sequel to the Leroux's
Fantôme: Erik tell his tale in first
person; Chanson de l'Ange by Paisley
Swan Stewart (Xlibris Corp, 2010) a
two-volume novel that tells the tale
from Christine's point of view.
Other examples are Progeny by Becky L.
Meadows where Christian - Christine's
sons - is visited by a mysterious
"presence"; Phantom Variations is a
collection of fan fictions edited by HD.
Kingsbury in 2008; another two-parts
tale is Sadie Montgomery's one,
consisting of The Phoenix of the Opera
and its sequel, Out of Darkness with
Meg and the Phantom, now a married
couple. Again: Darkness Brings the
Dawn by Jodie Leisure Minton;
Phantom's Legacy by Lucilla Epps; The
Phantom Returns by Stephanie Cole
and Into the Light by Debra Whitehead.
There are also some "serial" attempts.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Vivianne Etrivert nel Volume I; Figaro's Children di Jean-Marc
Lofficier e Angels of Music di Kim Newman nel Volume II ed infine,
il seguito di quest'ultimo, Angels of Music 2: The Mark of Kane nel
Volume IV.
Ben sfruttati anche i "cross-over": due diversi autori hanno pensato
di mettere sulla strada di Erik addirittura il grande Sherlock Holmes.
Le copertine di/The covers for The Canary Trainer e The Angel of the Opera courtesy of Books.Google.com
In 2007, Etienne de Mendes published
The Return of the Phantom, the first of a
series which consists, for the moment,
of four books (the other titles are: The
Season of the Witch, The Tale of the
Bloodline, The Disciples of the Night).
Jennifer Linforth's trilogy is another
example of "serial tale"; it is composed
of Madrigal, Abenlied and Rondeau,
which tell the story of how Erik flees
from Paris allegedly involved in a crime
he did not commit (i.e. the murder of
Philippe de Chagny) and is chased by a
bounty hunter hired by Raoul De
Chagny. In this new series, Erik is
joined by Anna, whose mysterious and
terrible past they will both have to face.
The Phantom has also made
appearances in some tales which are
included in the Tales of the Shadowmen
collection: The Three Jewish Horsemen
by Vivianne Etrivert in Volume I;
Figaro's Children by Jean-Marc
Lofficier and Angels of Music by Kim
Newman in Volume II and, the sequel of
the latter, Angels of Music 2: The Mark
of Kane in Volume IV.
The Angel of the Opera, di Sam Siciliano (Ed. O. Penzler Books,
1994) e The Canary Trainer, di Nicholas Meyer (Ed. W.W. Norton,
1993) vedono il brillante detective creato da Conan Doyle
fronteggiare il Fantasma.
"Cross-overs" also provided for a well
treaded territory: two different authors
had the same idea to put on Erik's way
no less than Sherlock Holmes, the great
detective.
Il romanzo di Meyer è presentato come un memoriale opera del Dr.
Watson il quale - raggiunto Holmes nel suo buen retiro nel Sussex
ove si occupa di apicoltura - si fa narrare dal suo amico le peripezie
seguite alla sua fittizia morte, avvenuta in Soluzione Sette Per Cento,
opera sempre dello stesso autore.
The Angel of the Opera, by Sam
Siciliano (Ed. O. Penzler Books, 1994)
and The Canary Trainer, by Nicholas
Meyer (Ed. W.W. Norton, 1993) both
see the brilliant detective created by
Conan Doyle confront the Phantom.
Holmes narra di aver viaggiato senza meta fino a giungere a Parigi
dove trovò posto all'Opéra come violinista (assunto dal direttore
d'orchestra, Monsieur Gaston Leroux), a seguito dell'abbandono da
parte di uno degli orchestrali. Qui egli apprende del Fantasma e dei
suoi "dispetti" senza farsene però intimorire; tutt'altro, egli inizia a
formulare delle teorie in quanto alla vera identità del Fantasma.
L'opera di Siciliano è, invece, una vera e propria indagine di Holmes
il quale viene chiamato a Parigi dai titolari dell'Opéra per catturare il
Fantasma. Assistito da un cugino, Henry Vernier (Watson è stato
accantonato momentaneamente), Holmes svolgerà le proprie
indagini intrecciando il proprio percorso a quello di Erik e della sua
complicata relazione con Christine Daaé. Siciliano non manca di
tracciare dei paralleli tra i due personaggi, ciascuno in possesso di
una mente più che brillante ma anche dominati da una personalità
che spesso sconfina nella sociopatia. Ed è attraverso questi continui
duelli di ingegno che Holmes sviluppa un forte rispetto e
apprezzamento per Erik che lo spingerà a portarlo con sé in Gran
Bretagna. In territorio inglese il Fantasma avrà la ventura di
incontrare una giovane donna, profondamente amante della musica,
cieca a causa di una malattia contratta da bambina. La conclusione è
facile da tirare.
Non mancano, inoltre le parodie, come Maskerade, di Terry
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Meyer's novel is a memoir by Doc.
Watson, who - visiting Holmes at his
buen retiro in Sussex where he is busy
with beekeeping - has Holmes
narrating his vicissitudes after his
fictitious death, as happened in The
Seven Percent Solution, written by the
same author.
Holmes tells how he had wandered
aimlessly until he got to Paris where he
obtained a position as a violinist in the
Opéra's resident orchestra (whose
conductor is Monsieur Gaston Leroux),
after one of the previous violin players
had left. Here, Holmes learns about the
Phantom and his "tricks" without
however being scared; on the contrary,
he starts to develop some theories about
the Phantom's true identity.
Siciliano's work, instead, is a genuine
investigation by Holmes, hired by the
Opéra's managers to ensnare the
Phantom. Assisted by his cousin, Henry
Vernier (Watson is temporarily set
23
Gerry's Corner
Pratchett (Ed. Victor Gollancz, 1995), opera appartenente alla serie
Discworld, dove due presunte streghe si mettono in viaggio verso
l'immaginaria città di Ankh-Morpork per raggiungere una giovane
donna, che là si è recata per perseguire la carriera lirica, e
convincerla ad unirsi al loro
consesso di streghe e ricostituirne
il giusto numero. Una volta ad
Ankh-Morpork, esse restano
invischiate in una serie di
farsesche vicende che si rifanno a
quelle de Le Fantôme de l'Opéra.
La copertina di / The cover for
Maskerade di/by Terry Pratchett courtesy of Books.Google.com
Tuttavia le due opere assurte alle
stampe e maggiormente degne di
nota sono The Phantom of
Manhattan, di Frederick Forsyth
(Ed. St. Martin's Press, 1999) e
Phantom, di Susan Kay (Ed.
Doubleday, 1990) ai quali
dedicheremo una trattazione più
ampia.
Il primo è il dichiarato sequel al musical di Lloyd Webber, più che al
romanzo di Leroux, ed è servito da base su cui fondare la trama di
Love Never Dies. In Forsyth, il racconto si dipana secondo il punto
di vista dei vari personaggi. Inizialmente è Madame Giry, sul proprio
letto di morte, a raccontare di come avesse adottato Erik,
sottraendolo alla compagnia di girovaghi con i quali viaggiava, e lo
avesse protetto nascondendolo nei sotterranei dell’Opéra. Ella poi
racconta del suo amore sfortunato per Christine Daaé e di come
fosse poi fuggito dall’Opéra, imbarcandosi – con l’aiuto della Giry
stessa – su una nave diretta a New York ove si costruirà una fortuna
quale stimato imprenditore. Vistosi rifiutare un palco al
Metropolitan, Erik decide di ingaggiare l’architetto Omar
Hammerstein per costruire un teatro lirico che rivaleggiasse col Met.
Armand Dufour, avvocato ed esecutore testamentario di Madame
Giry, giunge a New York col preciso intento di trovare Erik e
consegnargli una lettera contenente informazioni vitali per lui e
durante le sue investigazioni conosce Cholly Bloom un giornalista
che, fiutando lo scoop, porta Dufour al palazzo di proprietà di Erik,
la E.M. Tower. Darius, socio di Erik fin dai suoi tempi oscuri a NY,
intercetta i due e si fa consegnare la lettera promettendo di
consegnarla ad Erik, venendo così a conoscenza del contenuto della
lettera.
Erik – nel frattempo – ha inviato un funzionario con molto denaro a
titolo di compenso per le due più importanti cantanti d’opera del
momento, Dama Nellie Melba e la Viscontessa Christine de Chagny,
affinché cantino nel suo teatro.
Christine giunge a New York accompagnata dal figlio, Pierre, il quale
riceve un dono speciale: un carillon con una scimmietta. Il ragazzino
lo apre e la familiare aria di Masquerade inizia a suonare. Christine
la riconosce e ne resta sconvolta. Cholly la quieta dicendole che
l’articolo proviene da un parco giochi; la giovane chiede al reporter
di accompagnarvela insieme al figlio.
Erik riflette sul fatto che il suo amore per Christine resterà non
24
aside), Holmes will carry out his
investigations and crossing his path
with Erik and his tormented
relationship with Christine Daaé.
Siciliano draws some parallel between
the two characters: they both have
brilliant personalities, nonetheless
dominated by sociopathic trends. The
continuous mind play between them
leads Holmes to develop a strong
respect towards Erik who will result in
the latter's escape to Great Britain
helped by the detective. Once there, the
Phantom will meet a young woman
who is very fond of music and who is
blind owing to an illness in her
childhood. It is easy to see where this
will lead.
The list includes parodies as well, such
as Maskerade, by Terry Pratchett (Ed.
Victor Gollancz, 1995), that belongs to
the Discworld series; two witches make
their way to the city of Ankh-Morpork
in order to track down a young woman,
who went there to pursue a career in
opera, and try to convince her to join
their assembly and re-establish the
proper number. Once in AnkhMorpork, they are involved in a series
of farcical feats that hark back to those
in Le Fantôme de l'Opéra.
However two are the books which
gained the greatest popularity and
which are worthy of wider discussion:
The Phantom of Manhattan, by
Frederick Forsyth (Ed. St. Martin's
Press, 1999) and Phantom, by Susan
Kay (Ed. Doubleday, 1990).
The former is the self-defined sequel
rather to Andrew Lloyd Webber’s
musical than to Leroux’s novel, and it
worked as a base to establish Love
Never Dies plot. In Forsyth, the tale is
told from the point of view of the
various characters. At the beginning
Madame Giry, on her deathbed, tells
how she adopted Erik, snatching him
from the gypsies with whom he was
then travelling and hiding him in the
catacombs of the Opéra. She then
recounts about his unrequited love for
Christine Daaé and how he flew from
the Opéra, boarding a ship to New York
– with the help of the very Madame
Giry. In the USA he will build himself a
fortune as a valued entrepreneur. After
being denied a box at the Metropolitan
Theatre, Erik hires an architect and
engineer, Omar Hammerstein, to build
an opera house to rival the Met.
Armand Dufour, attorney and executor
of Madame Giry’s last will, comes to
New York to find Erik and deliver a
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
corrisposto; tuttavia la lettera gli ha dato motivo di sperare: lo scritto
gli aveva rivelato che Raoul de Chagny è sterile e che quindi Pierre è
figlio suo. Il carillon inviato al bambino è dunque un inequivocabile
segnale a lei diretto.
Christine, recatasi al parco di divertimenti, ha un “incontro” con Erik
il quale tenta di convincere Christine a seguirlo ma ella rifiuta; al che
l’uomo le domanda di lasciare il figlio con lui. La donna gli promette
di raccontare la verità al ragazzo entro cinque anni, riposta che però
non lo soddisfa.
Arriva la sera di debutto dell’Opera e Christine viene acclamata.
Durante il secondo atto un ignoto sostituto dal volto gravemente
segnato prende il posto del tenore titolare, incantando l’uditorio con
la sua voce chiara e possente; al termine della rappresentazione il
misterioso sostituto è scomparso.
Cholly però riesce a coglierlo mentre sussurra qualcosa a Pierre e
passa un biglietto a Christine.
Il finale si avvicina. Gli ultimi capitoli, ambientati anni dopo, sono
affidati alla voce di Cholly, ora docente universitario. Egli sta
spiegando alla propria classe l’importanza di essere un giornalista e
rivela un episodio del quale non ha mai scritto verificatosi
nell’ultimo giorno di visita di Christine de Chagny.
Bloom svela che Darius cercò di sparare a Pierre – unico ostacolo tra
lui e l’eredità di Erik – colpendo però Christine e ferendola a morte.
Darius viene poi ucciso da Erik. Nei suoi ultimi istanti Christine
rivela a Pierre la verità e Raoul ingiunge al ragazzo di compiere una
scelta.
Il finale vede Raoul tornare in Francia per seppellire l'adorata moglie
mentre Pierre resta a New York con il vero padre.
Phantom di Susan Kay (Ed. Doubleday, 1990) è invece una vera e
propria ri-narrazione da zero della vicenda secondo Leroux; l'autrice
dettaglia l'infanzia e l’adolescenza di Erik, fino al suo fortunoso
arrivo all’Opéra.
Rifiutato e maltrattato dalla stessa madre, Erik fugge di casa e viene
poi preso dagli zingari mentre cerca di rubare del cibo e diventa un
fenomeno da baraccone, esibito col nome di Cadavere Vivente e
obbligato a vivere chiuso in una gabbia.
Fuggirà nuovamente quando dopo aver ucciso il suo aguzzino per
autodifesa e sfuggire ad un tentativo di stupro. Continuando a
muoversi insieme a fiere itineranti, Erik approda in Italia e viene
preso sotto tutela da un mastro carpentiere, col quale resterà per tre
anni felici, fino a quando sarà di nuovo obbligato a fuggire in quanto
accidentalmente coinvolto nella morte della giovane figlia dell’uomo.
Per quattro anni Erik fa perdere le sue tracce e lo ritroviamo infine a
Mazenderan, ivi condotto dal Daroga, Nadir Khan, per diventare un
sicario al servizio della corte. Durante la sua permanenza, coinvolto
in svariate macabre vicende, il giovane diventa bersaglio di un
tentativo di avvelenamento. La sua vita a Mazenderan è un vero
inferno, che lo porta a dipendere prima dall'oppio, e poi dalla
morfina.
Nuovamente obbligato a fuggire, Erik fa ritorno in Francia e riesce
ad entrare nella squadra di Charles Garnier, il vincitore dell'appalto
per la realizzazione dell'Opéra. Approfittando delle proprie
cognizioni, Erik - senza che nessuno se n'avveda - costruisce un
labirinto di corridoi e, al di là del lago artificiale creatosi per drenare
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
letter containing vital information;
during his investigations he meets
Cholly Bloom, a reporter who perceives
the scoop and leads Dufour to Erik’s
building, the E.M. Tower. Darius, Erik’s
partner since his down days in NY,
comes across the two of them and takes
the letter with the promise to hand it to
Erik; Darius reads the letter and learns
its content.
Meanwhile, Erik sent a man with a lot
of money to pay for the most popular
opera singers of that moment - Dame
Nellie Melba and Christine Vicomtesse
de Chagny – for them to sing at his
opera house.
Christine gets to New York with his son,
Pierre, who receives a special gift: a
music box with a monkey. The kid
opens it and the familiar Masquerade
tune starts playing. Christine
recognises the song and startles. Cholly
quiets her by telling that the item comes
from an amusement park; the woman
asks the reporter to accompany herself
together with her son there.
Erik knows that his love for Christine
will remain unrequited; yet the letter
gave him hope: it informed him that
Raoul de Chagny is unable to have
children and that Pierre is his son.
Therefore, the music box sent to the
child is an undeniable sign to her.
Christine goes to the park and has an
“encounter” with Erik who tries to
convince Christine to follow him but she
refuses; the man asks her to leave im
his son with him. Christine promises to
tell everything to the boy within five
years, but Erik is not satisfied with this
arrangement.
The new opera opening night comes,
and Christine is acclaimed. During the
last act an unknown, severely
disfigured singer replaces the lead
tenor, charming the audiences with his
strong and clear voice; at the end of the
play, the mysterious understudy has
disappeared, nowhere to be found.
But Cholly sees him whisper something
to Pierre and then pass a note to
Christine.
The end is coming close. The last
chapters, set some years after these
events, are narrated by Cholly, who has
become a university teacher. He
explains his students the importance of
being a reporter and reveals an
episode, occurred on the last day of
Christine’s visit, he never wrote a word
about.
25
Gerry's Corner
l'acqua di una falda troppo alta, una dimora per sé. Nascosto dal
mondo avrà modo di sopravvivere agli orrori della Comune.
Dalla propria posizione occulta Erik influenza a proprio piacimento
gli affari dell'Opéra, terrorizzando i direttori e i dipendenti
mascherato da fantasma. Dotato di equanimità, tuttavia, egli saprà
trattare con molta gentilezza coloro che gli sono devoti, come
Madame Giry.
Da questo punto in avanti il libro segue piuttosto fedelmente il
romanzo di Leroux, prendendosi tuttavia alcune libertà narrative
soprattutto per quanto riguarda la relazione tra Christine ed Erik.
Bloom reveals that Darius tried to shoot
Pierre – the only obstacle between him
and Erik’s inheritance ; the shot hit
Christine, who is fatally injured. Erik
shoots and kills Darius in return. In her
last living moments, Christine confesses
the truth to Pierre and Raoul tells the
boy to make a choice.
Raoul goes back to France to bury his
beloved wife while Pierre stays in New
York with his real father.
Phantom by Susan Kay (Ed. Doubleday,
1990) is a genuine re-telling of Leroux’s
story; the author details Erik’s
childhood and teenage years, until he
got to the Opéra.
Scorned and abused by his mother, Erik
escapes from home and is then taken by
some gypsies while he’s trying to steal
some food becoming a sideshow freak
shown under the name of The Living
Corpse and forced to live in a cage. He
will flee once again after killing his
torturer to defend himself and evade
rape. Erik keeps on travelling with fairs
and gets to Italy. In Rome he meets a
master mason who takes him under his
tutelage, and with whom he will stay
for three years. He is forced to leave
when inadvertently involved in the
man’s youngest daughter’s death.
Four years later Erik is to be found in
Mazenderan, sought out by the Daroga,
Nadir Khan, to become a court
assassin. During his staying, he is
involved in many dreary deeds, the
young man is the target of a poisoning
attempt. His life in Mazenderan is a
real hell, that make him an opium
addict first, and then a morphine.
La copertina di/The cover for Phantom di/by Susan Kay - Courtesy of
En.Wikipedia.org
Kay ci dice che Christine è effettivamente innamorata di Erik ma ne
ha al contempo paura, non riuscendo – inoltre - a riconciliarsi con
la sua deformità. La relazione con Raoul è dunque una sorta
scappatoia da quella che ritiene una storia sbagliata. Quando Erik la
chiede in matrimonio, spiegandole che comunque si tratterebbe di
un breve stato di cose visto che a lui restano solo alcuni mesi di vita,
Christine decide di fuggire subito dopo la sua rappresentazione. Erik
adirato la rapisce, inseguito da Nadir (ovvero il nostro Daroga) e da
Raoul decisi a liberare la donna.
Erik ha minato le fondamenta dell’Opéra, mentre Raoul e Nadir
sono caduti nella famosa camera delle torture, una diabolica stanza
concepita per far impazzire le persone e indurle al suicidio. Dalla
decisione di Christine dipendono le sorti dell’Opéra. La cantante
26
He has to flee again; Erik returns to
France and manages to get a job in the
team of Charles Garnier, the winner of
the contest to design and build the new
Opéra. Thanks to his knowledge, Erik –
builds himself a maze of corridors and
tunnels and – beyond the artificial lake
created with the water pumped to drain
a too high water table – a home.
Hidden to the world he rides out the
strife and misery of the Paris
Commune.
Taking the disguise of a ghost, he
frequently affects the affairs of the
Opéra, terrifying the managers and the
workers alike.
However he knows how to treat those
who are loyal to him and obey his
command, such as Madame Giry.
From this point on the book follows
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
acconsente infine al matrimonio; un congegno comincia ad allagare
la camera contenente la polvere da sparo e la camera dove si trovano
Nadir e Raoul.
Christine, compresi finalmente i propri sentimenti, bacia
appassionatamente Erik sulle labbra ed il gesto induce nel Fantasma
un cambiamento inaspettato, facendogli capire l’inutilità della sua
violenza e rabbia.
Erik ferma l’acqua, libera Raoul e Nadir, e lascia che il giovane e
Christine siano liberi di amarsi e sposarsi; tuttavia, si fa promettere
da Christine che sarebbe tornata a trovarlo prima della sua morte.
Raoul acconsente a che questo avvenga col mero scopo di placare
Erik, non avendo in animo alcuna intenzione di permettere alla
futura sposa di adempiere a tale impegno.
Christine però non si sottrae a tale promessa e va a trovare Erik
ritornando al mondo di superficie solo dopo la sua morte. Raoul la
insegue per impedirglielo, ma Nadir lo ferma.
Christine e Raoul si sposano e dopo qualche mese la giovane
annuncia di essere incinta. La gravidanza sarà difficile e il parto
avviene per taglio cesareo. Raoul inizialmente è convinto che la
procedura sia inutilmente rischiosa perché il bimbo è prematuro, ma
il medico lo rassicura che il termine è corretto. Fatti due conti Raoul
capisce che quello non è figlio suo. Tuttavia accetta il nascituro, e lo
cresce come figlio suo tacendo sul fatto di averne arguito la
paternità.
Il bimbo è fisicamente integro e viene battezzato Charles.
Morta la madre quando il ragazzo è dodicenne, Raoul continua a
prendersene cura. Nella frase conclusiva dell’opera Charles afferma,
rivolto al patrigno “Il cuculo è un uccello meraviglioso.”.
L’affermazione si riferisce all’abitudine del cuculo di deporre le
proprie uova nei nidi di altri uccelli, implicando con questa la
bellezza insita nell’accogliere ed accettare.
Terminiamo la nostra rassegna con due opere un po’ particolari:
Jerrold E. Hogle ha dedicato al Fantasma un saggio critico (o forse
una tesi di laurea/dottorato) intitolato The Undergrounds of the
Phantom of the Opera - Sublimation and the Gothic in Leroux's
Novel and its Progeny, Ed. Palgrave 2002, nel quale l'autore
disserta sul duraturo fascino della storia di Leroux e di come questa
abbia saputo dare vita ad un così ampio numero di adattamenti,
riletture e seguiti.
Non rientranti nel contesto letterario sono altre due pubblicazioni: la
prima è The Phantom of the Opera - The First Year Backstage un
libro fotografico di Marcus Taylor ove sono raccolte le immagini
scattate dall'autore dietro le quinte nel primo anno di
rappresentazioni dello show; la seconda è The Phantom of the Opera
una graphic novel di Joeming Dunn / Gaston Leroux edita da ABDO
nel 2009.
Leroux’s novel quite faithfully, taking
some liberties with regard to the
relationship between Christine and
Erik.
Kay tells that Christine is actually in
love with Erik but she is frightened of
him, for she is completely unable to
come to terms with his deformity.
Her relationship with Raoul is some
sort of getaway from what she feels to
be a wrong love story. When Erik
proposes her, telling her that it would
be a temporary state of affair since he
has only a few months to live, Christine
decides to run away after her
performance. Erik kidnaps her,
followed by Nadir (i.e. the Daroga) and
by Raoul who are determined to free
her.
Erik plans to blow up the Opéra, and
Raoul and Nadir fall in the famous
torture chamber, devised to drive
people mad at first and then suicidal.
The fate of the Opéra rests on
Christine’s decision. The singer accepts
to marry Erik; a device starts to fill
with water the chamber full of
gunpowder as well as the chamber
where Nadir and Raoul are held
captive.
Christine, at last, understands her
feelings and kisses Erik passionately;
this act unexpectedly changes the
Phantom, making him realize how his
rage and violence were useless.
Erik stops the water, sets Nadir and
Raoul free, and lets the young man and
Christine go, free to love each other and
get married; however, he demands that
Christine would visit him before his
death. Raoul agrees to this
arrangement just to appease Erik, even
though he has not the least intention of
allowing his future bride to fulfil her
commitment.
Yet Christine does not dodge her
promise and visits Erik, returning to
the surface only after his death. Raoul
tries detain here, but Nadir prevents
him from doing so.
Christine and Raoul get married and
some months later she reveals that she
is pregnant. The pregnancy is difficult
and the child is born by cesarean
section.
At first Raoul is convinced that the procedure is unnecessary and risky because he thinks that the baby is premature;
however the physician assures him that the term is due. Raoul understands that the child cannot be his; the timing is not
straight. Yet he accepts the newborn, raising him as his and never mentioning that he knows the truth about the child’s
parentage. The baby boy is perfect and sound and is christened as Charles.
Christine dies when Charles is twelve years old and Raoul goes on to raise him. In the last line of the novel Charles
addresses to his father “The cuckoo is a very beautiful bird.” This is a reference to the bird’s habit of laying its eggs in other
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
birds’ nests, thus implying the beauty of adoption and acceptance.
We close our review with some particular works.
Jerrold E. Hogle dedicated to the Phantom an essay (or maybe a graduation/doctorate thesis) titled The Undergrounds of
the Phantom of the Opera - Sublimation and the Gothic in Leroux's Novel and its Progeny, Ed. Palgrave 2002, where he
talks about the everlasting charm of Leroux’s novel and how this succeeded in giving life to such a broad number of
adaptation, sequels and re-tellings.
There are two more books that cannot be strictly included among the above mentioned works of literature: the first is The
Phantom of the Opera - The First Year Backstage a photographic book by Marcus Taylor showing some pictures taken by
the author behind the scenes of the show in the first year of its running; the second is The Phantom of the Opera a graphic
novel by Joeming Dunn / Gaston Leroux published by ABDO in 2009.
Fonti/Sources: Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Erik,_the_Phantom_of_the_Opera http://en.wikipedia.org/wiki/The_Phantom_of_the_Opera_(adaptations) http://en.wikipedia.org/wiki/Erik,_the_Phantom_of_the_Opera http://en.wikipedia.org/wiki/The_Phantom_of_Manhattan http://en.wikipedia.org/wiki/Phantom_(novel)
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Canary_Trainer - http://en.wikipedia.org/wiki/Maskerade http://en.wikipedia.org/wiki/Tales_of_the_Shadowmen
Books.Google.Com: http://books.google.com
La pagina d’apertura dell’articolo dell’Evening Standard del Dicembre 2004 /
The opening page of an article from the Evening Standard, Dec. 2004 issue
Courtesy of Gerryscorner.it
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of MoviePosterDb.com
Courtesy of Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Atto II - Scena I / Act II – Scene I
Il Musical di Andrew Lloyd Webber del 1986 /
Andrew Lloyd Webber’s 1986 Muscial
Come detto nella “scena” II del I Atto precedente, la messa in scena di
Lloyd Webber de Le Fantôme de l’Opéra non è la prima ad arrivare sui
palchi. Va infatti detto che fu proprio la versione di Ken Hill ad ispirare
il già celebrato compositore, autore tra gli altri di Cats e Jesus Christ
Superstar: una recensione sul Daily Telegraph spinse Webber a
contattare Cameron Mackintosh, già suo partner in altre produzioni di
successo.
Andrew Lloyd Webber – Courtesy of
Zap2It.com
I due si misero a studiare l’opera:
iniziando con una visione del
film del 1925 interpretato da
Chaney, passando per una
rappresentazione del musical di
Hill e arrivando al romanzo. Un
percorso non proprio ortodosso
come - d’altronde - non era
ortodosso quello che i due
avevano in mente.
Se inizialmente Lloyd Webber
pensava ad una grande opera
romantica, leggere il romanzo gli
fece cambiare posizione,
portandolo ad apprezzare i piccoli tocchi di umorismo che Leroux
disseminava nel suo scritto per alleggerire la tensione; tuttavia, a
colpire maggiormente Webber fu che Christine nel finale del romanzo
mantenne la propria promessa di rendere ad Erik, alla di lui morte,
l’anello che egli le aveva affidato.
Webber ha affermato che era già impegnato in un’altra stesura
all’epoca in cui si imbatté ne Le Fantôme, ma che questo continuava a
“restargli addosso” poiché sentiva fortemente che per lui esso
rappresentava quella possibilità di poter scrivere una grande storia
romantica che stava cercando fin dagli inizi della propria carriera.
Per la regia Webber andò quasi immediatamente alla ricerca di Hal
Prince, autore delle messe in scena di molti musical di successo a
Broadway. Prince inizialmente si dimostrò scettico; Il Fantasma
dell’Opera non è propriamente il primo titolo che si presenti alla mente
discutendo di realizzare un grande spettacolo romantico, cosa alla
quale anche Prince stava guardando con interesse. Tuttavia Webber
convinse Prince a raggiungerlo a Londra per lavorare allo spettacolo.
Prima di recarsi in Gran Bretagna, Prince esplorò l’Opéra Garnier in
lungo e in largo per addentrarsi nell’atmosfera del racconto e iniziare a
prefigurare la messa in opera dello show. Lo stesso percorso fu seguito
30
As said in our “scene” II of Act I, the
staging of Le Fantôme de l’Opéra by Lloyd
Webber is not the first to come to the
stages. It was Ken Hill’s rendition that
inspired the celebrated composer, who’s
the author – among others – of Cats and
Jesus Christ Superstar: a review published
by the Daily Telegraph spurred Webber to
get in touch with Cameron Mackintosh,
who already partnered with him in other
successful productions.
The two started studying the story by
watching the 1925 movie, starring
Chaney, and ending with a reading of the
novel. Quite an unsual path, as unusual as
the idea in the two men’s minds.
If Lloyd Webber was at first thinking
about a grand romantic opera, reading
the novel made him change his mind,
leading him to appreciate the touches of
black humour that Leroux inserted in his
story to make the tension lighter; yet,
what impressed Webber the most was the
fact that Christine, in the novel finale, had
kept her promise to give the ring back to
Erik on his death.
Webber stated that even though he was
already involved in another writing when
he came across Le Fantôme, it kept coming
back to him because he strongly felt that it
represented the chance to write a great
romantic story that he was looking for
ever since he started his career.
To direct the show Lloyd Webber
addressed quite immediately to Hal
Prince, who staged some successful
Broadway musicals. Prince was at first
skeptical; The Phantom of the Opera is not
the first title one thinks about when
considering a great romantic show,
something which Prince also looked with
interest to. However, Webber convinced
Prince to join him in London.
Before travelling to Great Britain, Prince
stopped in Paris to explore every corner of
the Opéra Garnier, in order to frame
himself a picture of the show to come. The
same road was followed by costume and
set designer Maria Björnson, who was
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
dalla costumista e scenografa Maria Björnson, già affermata grazie al
proprio lavoro per la English National Opera e la Royal Shakespeare
Company. Björnson, aiutata da un assistente, scattò moltissime
fotografie dell’Opéra affinché le fossero di riferimento e fungessero da
ispirazione durante il processo creativo.
A questo punto il team di base dello show era creato: Lloyd Webber,
Prince, Mackintosh e Björnson inziarono a dare vita alla creazione di
quello che sarebbe arrivato ad essere il musical di maggior successo di
tutti i tempi.
Nel 1985 Lloyd Webber si premurò, come già fatto in occasioni
precedenti, di sondare il terreno con una “canzone test” che
racchiudesse in sé la sua visione della storia e dello spettacolo a venire.
Arrangiata in stile rock ed interpretata da Steve Hartley, l’allora
frontman della band dei Cockney Rebel, e sostenuta da un video diretto
nientemeno che da Ken Russell, “The Phantom of the Opera” arrivò al
n. 7 delle classifiche britanniche.
Sarah Brightman/Christine + Michael Crawford/Erik The Phantom Courtesy of: FanPop.com
La prima versione dei testi fu opera di Richard Stilgoe, un esperto
paroliere con una buona conoscenza di musica lirica; Webber tuttavia
sentiva che all’autore avrebbe potuto essere utile avere manforte.
Fu interpellato Tim Rice, già collaboratore di Lloyd Webber per Evita,
il quale declinò l’offerta poiché preso dal proprio show. La desiderata
“mano” fu alla fine scovata grazie ad un concorso per parolieri, al quale
il soggetto in questione partecipò e… non vinse! Charles Hart aveva
all’epoca solo 25 anni ed era praticamente privo di qualsiasi tipo di
esperienza; Webber gli inviò un nastro con alcune musiche
chiedendogli di scrivere dei testi per esse. Hart non aveva idea che
quelle musiche facessero parte de Il Fantasma dell’Opera.
Pur essendo entrato in squadra praticamente all’ultimo minuto, Hart si
dimostrò un acquisto quanto mai azzeccato: dotato di un buon
orecchio musicale, comprese immediatamente la potente presa
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
already known thanks to her work with
the English National Opera and the Royal
Shakespeare Company.
Björnson – helped by her assistant – took
a lot of photographs as a reference and to
help her insipration during the creative
process.
The basic team for the show was so
established: Lloyd Webber, Prince,
Mackintosh and Björnson started the
creation of the musical which would
become the most successful show of all
times.
In 1985, Andrew Lloyd Webber decided,
just like he had previously done on other
occasions, to taste the water with a record
which would encapsulate his vision of the
show-to-be. Arranged as a rock number
and sung by Steve Hartley, former singer
of rockband Cockney Rebel, with the
support of a video directed by Ken Russell,
“The Phantom of the Opera” reached #7 in
the UK charts.
The first version of the lyrics was to
Richard Stilgoe’s credit, an expert lyricist
with a good knowledge of opera; Webber
thought that the writer would not be able
to do it all on his own, though.
Tim Rice was then approached, due to his
previous cooperation with Lloyd Webber
for Evita, but he had to decline because he
was already busy with his own show.
The wished-for help came in the form of a
young lyricist who took part to a contest
which he did not even win! Charles Hart
was only 25 years old and inexperienced;
he was recruited after he had written
some lyrics to a tape sent to him by
Webber. Hart was totally unaware that
the music was for Phantom. In spite of his
late arrival, Hart proved to be a very
lucky pick: gifted with a good musical ear,
he immediately grasped the deep
romanticism of the story about a young
talented woman enthralled by three male
figures (her deceased father, her highborn lover and mysterious Erik). Hart
was put to the test, working against the
clock to keep up with the flow of Lloyd
Webber’s music; yet his own musical
knowledge allowed him to establish an
ideal connection with the composer; the
book was completed in just three months.
The new version of the Phantom kept
closer to the novel than any of the film
versions, despite being heavily adapted to
heighten the dramtic effect. This purpose
was to be primarily achieved by the
construction of the scene in which
Christine would have unmasked the
Phantom. The main problem was to make
the horror caused by the unmasking
effective in a broad theatre where not all
of the audiences would be near the stage.
Lloyd Webber spotted that perfect
31
Gerry's Corner
romantica della storia della giovane cantante soggiogata da tre grandi,
ingombranti figure maschili (il padre defunto, l’aristocratico
innamorato, ed il misterioso Erik). Hart fu messo alla prova, lavorando
sotto la pressione costante dell’inarrestabile flusso musicale creato da
Lloyd Webber; fortunatamente la sua profonda conoscenza della
musica gli consentì di entrare prontamente in sintonia con il
compositore e in soli tre mesi il libretto fu completato.
La nuova versione de Il Fantasma si mantenne più vicina al romanzo
di Leroux di quanto non fecero le versioni cinematografiche, sebbene
fosse stata considerevolmente adattata allo scopo di enfatizzarne
l’effetto drammatico. A questo proposito era fondamentale la
costruzione della scena in cui Erik viene smascherato da Christine. Il
problema era di rendere efficace l’orrore provocato dalla rimozione
della maschera da parte di Christine in un grande teatro dove non tutti
gli spettatori sono vicini alla scena. Lloyd Webber individuò, anzi creò,
il momento: ispirato dal passaggio del romanzo in cui Christine è nel
covo del Fantasma e lo sente suonare l’organo, Webber ebbe l’idea
geniale di inserire nel musical il Don Juan Triumphant – l’opera
composta dal Fantasma – e di situare durante la sua rappresentazione
il gesto di Christine: davanti ad un nutrito gruppo di personaggi in
scena; durante la rappresentazione della SUA opera, scritta per la
donna della SUA vita, sul palco del SUO teatro, in quello che avrebbe
dovuto essere il momento del SUO trionfo. Una combinazione di tale
perfetta drammaticità, che non era possibile desiderarne una migliore!
Sebbene importanti puntelli fossero stati fissati per la realizzazione
dello spettacolo, mancavano ancora all’appello molti altri basilari
elementi.
Le parti danzate dello spettacolo furono affidate a Gillian Lynne, un ex
ballerina diventata coreografa e regista. Lloyd Webber ammise che
Lynne era fin troppo qualificata per il “poco” lavoro che le stava per
essere affidato, tuttavia ella non ebbe remore ad accettare, attirata
dalla prospettiva di lavorare nuovamente con Prince, con il quale aveva
già collaborato. Lynne studiò con cura gli stili di danza di fine ‘800, e
Björnson realizzò per le sue ballerine dei tutu in perfetto stile Degas.
Partitura, testi, regia, costumi e scenografia, coreografie, un “brano di
prova” che aveva fruttato buoni auspici, al Fantasma mancavano solo
gli interpreti che l’avrebbero reso unico.
Steve Hartley, che interpretò il singolo di prova, aveva sperato di
ottenere il ruolo del Fantasma. Sfortunatamente per lui, Lloyd Webber,
andando a prendere l’allora moglie Sarah Brightman ad una lezione di
canto, sentì cantare Michael Crawford, rinomato nell’ambiente per la
sua dedizione al lavoro.
Il bacio nel covo del Fantasma / The kiss in the Phantom’s lair - Courtesy of:
FanPop.com
32
moment; he created that moment.
Inspired by the passage of the novel where
Christine is in the Phantom’s lair and
listens as he plays the organ, Webber had
the brilliant idea to include Don Juan
Triumphant – the opera composed by the
Phantom – into the musical and to move
Christine’s gesture during its
performance: in front of a large number
of characters on stage, during the
performance of HIS opera, which he wrote
for the woman of HIS life, on the stage of
HIS opera house, in what was supposed to
be the night of HIS triumph.What a perfect
combination of drama! None could ever
wish for anything better!
Though some important stakes had been
fixed, a lot of vital elements were still
missing.
Dance sequences were managed by Gillian
Lynne, former dancer turned
coreographer and director. Lloyd Webber
admitted that Lynne was far too qualified
for the job she would do, nonetheless she
could not but accept, attracted by the
opportunity to work with Prince once
again. Lynne carefully studied the dancing
styles of late XIX Century and Björnson
created tutus in perfect Degas style for her
ballerinas.
Score, lyrics, direction, costumes and set
design, coreographies, and a “test song”
that gave good premises: the Phantom
lacked only of the performers that would
make it unique.
Steve Hartley, who sang the test song, had
hoped to land the role of the Phantom.
Unfortunately, Lloyd Webber heard
Michael Crawford sing when collecting his
then wife Sarah Brightman from a class;
Crawford was renowned for his
dedication to his job.
The singer had been on vacation for mere
three days in the West Indies, after 4 years
of continuous work on stage, when his
manager called him to hurry back to
London.
Crawford was the luckiest choice: gifted
with an amazing voice and of the physical
agility required to express himself through
his body language, in a role where his face
was to be hidden behind a mask for the
most of the time, he also proved to be a
brave stuntman not fearing to hang over
the audiences’ heads, precariously
balancing himself on a golden angel.
Paul Daniel, a professional illusionist,
devised the tricks that enabled the
Phantom to disappear in front of a large
public, therefore enriching Crawford’s
performance, who stated “It was great to
be there at the beginning of something. It
has been the greatest adventure of my
career without a doubt, to be there as it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
L’artista era in vacanza nelle Indie Occidentali da 3 soli giorni, dopo 4
anni filati di lavoro sulle scene, quando il suo manager lo richiamò a
Londra di gran carriera.
Crawford fu una vera manna: dotato di una voce strepitosa e dell’agilità
fisica necessaria ad esprimersi molto con il linguaggio del corpo, in un
ruolo dove il volto era per la maggior parte del tempo celato da una
maschera, egli si rivelò anche un intrepido stuntman non temendo di
dover star sospeso sopra le teste del pubblico in equilibrio precario su
un angelo dorato.
Paul Daniel, illusionista di professione, fu chiamato ad ideare e
realizzare i trucchi che permettevano al Fantasma di sparire di fronte al
numeroso pubblico, arricchendo così l’interpretazione di Crawford, il
quale affermò “E’ stato grandioso far parte dell’inizio di qualcosa. E’
stata la più grande avventura della mia carriera senza dubbio, essere lì
mentre cresceva.”
Il ruolo di Christine era stato senz’altro pensato da Lloyd Webber per
l’allora consorte Sarah Brightman; furono però comunque fatte delle
audizioni. Il ruolo di Christine si presentava fisicamente molto
impegnativo per un fisico fragile come quello di Sarah Brightman; era
pertanto necessario trovare una sostituta di pari qualità. Fu scelta
Claire Moon, la quale prese definitivamente il posto della Brightman
quando quest’ultima abbandonò lo spettacolo agli inizi del 1987.
Racconta Lloyd Webber: “Il ruolo di Christine è il più impegnativo che
abbia mai scritto. Implica non solo il saper cantare coprendo una
considerevole ampiezza per un consistente periodo di tempo, ma
richiede anche che l’artista sappia danzare en pointe. Christine è
membro di un corpo di ballo. Il Fantasma crede nella sua voce perché
essa rappresenta un nuovo suono, più puro rispetto ad un soprano
convenzionale.”
La “curtain call” al debutto a Broadway il 26 Gennaio 1988
The Broadway opening night curtain call, January 26th, 1988 - Courtesy of
Broadwayworld.com
Sebbene il ruolo di Christine permettesse alla Brightman di sfoggiare il
proprio talento in entrambi gli ambiti in cui era esperta, esso
presentava comunque delle difficoltà non indifferenti consistenti nel
fatto di dover illustrare con la propria voce il progresso di Christine
come artista canora: “… Era essenziale che Christine, una ballerina di
fila improvvisamente prelevata dal corpo di ballo per cantare un ruolo
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
grew.”
Christine’s part was undoubtely conceived
for former Lloyd Webber’s wife, Sarah
Brightman; anyway, auditions were held
because the role was very demanding and
Sarah Brightman’s physical frailty
required an understudy of comparable
quality. Claire Moon was chosen, and she
eventually took over as the principal
Christine when, in early 1987, Brightman
left the cast.
Lloyd Webber tells: “The role of Christine
is one of the most demanding I have ever
written. It involves not only being able to
sing music covering an enormous range
for a considerable length of time, but it
also demands that the artist can dance on
pointe. My Christine is a member of the
corps de ballet. The Phantom believes in
her voice because it represents a new
sound in music, purer than a conventional
soprano.”
Although the role of Christine allowed
Brightman to display her talent in both
areas, it presented several hard difficulties
in displaying the progress of Christine as a
singer: “…It was essential that Christine, a
ballet girl suddenly plucked from the
chorus to sing a leading role, developed
her voice as the plot moved on... I had to
control my voice and develop it as
Christine would have done, so I couldn’t
start off too strong.”
Such was the effort required by the role,
that led to an agreement from the outset
that no actress should sing Christine for
more than six performances a week, a
policy that was introduced by Webber and
Rice eight years previously for the musical
Evita.
The moment to choose the venue where to
perform the show had arrived at last.
Haymarket’s Her Majesty’s Theatre was
the only available facility: a fine building
built in 1897 for actor-manager Herbert
Tree, it was an exquisite example of lateVictorian theatre architecture and the
only house in the West End with its
original wooden machinery still intact
beneath the stage. It was simply perfect:
the character of the theatre exactly suited
the mood of the show.
Maria Björnson added some scenic
features to enrich the environment, like
the projecting rococo proscenium in front
of the real one. A crucial dramatic element
of the show was the huge chandelier.
During the prologue, set at an auction of
memorabilia of the Opéra Populaire (the
show double for the Opéra Garnier) years
after the main action, the public witness
the rising towards the ceiling of what at
first looks like a crumpled pile of glass and
brass, but which turns into a magnificent
and iridescent mass of crystal as the scene
33
Gerry's Corner
da protagonista, sviluppasse la propria voce mano a mano che la trama
progrediva. Dovevo controllare la mia voce e svilupparla come avrebbe
fatto Christine, per cui non potevo troppo partire in quarta.”
Essendo tale lo sforzo richiesto per interpretare Christine, si arrivò a
stabilire che nessuna attrice avrebbe cantato la parte per più di sei
rappresentazioni alla settimana, una politica per altro già adottata da
Webber e Rice otto anni prima in occasione di Evita.
Era arrivato il momento di scegliere la sala dove rappresentare lo
spettacolo. L’Her Majesty’s Theatre di Haymarket era l’unico
disponibile: un bell’edificio costruito nel 1897 per l’attore-impresario
Herbert Tree, era uno squisito esempio di architettura teatrale tardovittoriana e l’unica struttura del West End con ancora in dotazione
l’originale macchinario scenico tuttora perfettamente funzionante. Era
semplicemente perfetto: il carattere del luogo si intonava
perfettamente al tono del musical.
Maria Björnson aggiunse alcuni accorgimenti scenici per arricchire
l’ambiente del teatro, come il proscenio dorato in stile rococò applicato
a quello originale. Un importantissimo elemento scenografico dello
spettacolo era l’imponente lampadario. Durante il prologo, ambientato
nel corso di un’asta di cimeli dell’ormai decaduta Opéra Populaire (il
doppione teatrale dell’Opéra Garnier) diversi anni dopo l’azione
principale, il pubblico assiste all’innalzarsi verso il soffitto di quello che
a prima vista ha l’aspetto di un cumulo di vetro e ottone, ma che nella
sua ascesa si trasforma fino a diventare luminescente e magnifico,
accompagnando il mutare della scena del teatro che torna ai propri
giorni di gloria. Il culmine del primo atto vede lo stesso lampadario
precipitare sulla scena proprio davanti a Christine, grazie ad una
intricata ragnatela di cavi e due motori elettrici. Data la pericolosità di
questo effetto scenico, le locali autorità ne effettuarono una scrupolosa
valutazione affinché questa complicata trovata teatrale non si
tramutasse in un vero disastro.
Her Majesty’s Theatre – Courtesy of ArthurLloyd.co.uk
Maria Björnson inoltre realizzò delle miniature del set disponendole
allo scopo di rendere la effettiva disposizione del palco e della sala,
consentendo così a Prince di stabilire il risultato a cui mirava fin da
prima delle prove, e potendo così imprimere la propria visione dello
show, la quale implicava una buona dose di sensualità e sessualità. La
scenografa disegnò dunque un proscenio ricco di statue avvinte in
34
changes to the same theatre in its heyday
decades earlier. The climax of th First Act
sees the same chandelier crash on stage
right in front of Christine, thanks to a cat’s
cradle of invisible wires and two electric
motors. Given the hazardousness of this
effect, the local authority inspectors
carried out a careful inspection in order
that this tricky device would not turn into
a real disaster.
Furthermore Maria Björnson made some
set miniatures and displayed them in a
model of the stage, thus giving Prince the
chance to fix the result which he was
aiming at in advance of rehearsals, so
giving his vision on the show, which
implied a good dose of sensuality and
sexuality. The set designer then designed a
proscenium with plenty of statues
intertwined in moments of passion in
order that the public could see and absorb
this aspect of the musical.
“It’s not a simple show, but it’s not an
enormous technological show. We took
advantage of the working Victorian
machinery – we could have staged it in the
same way had we opened when the
theatre was first built… We wanted to do
something that would only work in the
theatre.” Andrew Bridge’s magnificent
lighting exactly matched that aim.
Among the many technical complications
was the Phantom’s make-up, which was
entrusted to Christopher Tucker.
Tucker devised a horrific head that would
be applied to Crawford for some six times
a week. The design had to be capable of
making the audience recoil in disgust even
if sitting at the back of the upper circle,
without forfeiting sympathy for the
character. Moreover, the make-up had not
to be so overpowering as to prevent
acting; to this purpose the iconic halfmask created by Björnson – making half
of Crawford’s face always visible – was a
real coup de génie, in every meaning,
either practical or aesthetic. Crawford
said that the physical discomfort felt due
to the double latex layers and wig was
“like being trapped in a lift”.
The actor felt great sympathy for his
character: “I feel incredibly sorry for Erik”
he told “I feel terrific compassion for him..
And I think that the audience must also,
because I have never seen such a reaction
from men and women alike. They enjoy it
in an emotional way. It’s as though
anyone who has ever felt love will come
out crying. They feel sympathy towards
that man’s plea, that cry he makes at the
end. Even Kate, my dresser, wept when
she saw it..”
Another important aspect was the look of
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
momenti di passione affinché gli spettatori potessero cogliere ed
assorbire questo aspetto dello spettacolo.
“Non si tratta di uno spettacolo semplice, ma non è nemmeno un
grande show tecnologico. Abbiamo tratto vantaggio dai macchinari di
scena vittoriani – avremmo potuto metterlo in scena nello stesso
identico modo anche quando il teatro fu costruito… Volevamo qualcosa
che potesse funzionare solo a teatro.” L’illuminazione di Andrew
Bridge servì magistralmente a tale scopo.
Tra le molte complicazioni tecniche anche il trucco del Fantasma, che
venne affidato a Christopher Tucker. Tucker realizzò una spaventosa
testa da applicare a Crawford per la bellezza di 6 giorni su 7. La
realizzazione doveva essere tale da far trasalire di ribrezzo anche il
pubblico accomodato nelle ultime file, senza tuttavia impedire che gli
spettatori arrivassero a provare compassione per il personaggio.
Inoltre, il trucco non doveva essere opprimente al punto da ostacolare
la recitazione; a questo proposito l’iconica mezza maschera creata
dalla Björnson - che rendeva metà del viso di Crawford sempre visibile
- fu un vero colpo di genio in ogni senso, tanto pratico quanto estetico.
Crawford arrivò a definire il disagio fisico provocato dal doppio strato
di lattice e dalla parrucca “come l’essere intrappolato in un ascensore”.
L’attore provò una grande compassione verso il proprio personaggio:
“Mi sento incredibilmente dispiaciuto per Erik” ha affermato “Sento
un’incredibile compassione verso di lui. E penso che anche il pubblico
debba sentirla, perché non ho mai visto una tale reazione tanto da
parte degli uomini come delle donne. La apprezzano a livello emotivo.
E’ come se chiunque abbia provato amore ne uscirà in lacrime. Si prova
partecipazione verso la supplica di quest’uomo, quel grido alla fine.
Persino Kate, la mia costumista, ha pianto quando lo ha visto.”
Michael Crawford prima della “trasformazione” / Michael Crawford before his
“metamorphosis” - Courtesy of: Topfoto.co.uk
Un altro aspetto importante era l’aspetto di Christine, considerando il
fatto che la ragazza faceva parte del corpo di ballo e dunque non poteva
avere il fisico tipico di un soprano lirico. Brightman ha spiegato che le
necessitavano circa tre ore di preparazione vocale, fisica e mentale
prima di andare in scena.
Pochi spettacoli hanno generato così forti aspettative, e molte delle
rappresentazioni erano già andate esaurite molto prima del debutto. Le
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Christine, since the girl was a member of
the corps de ballet and therefore she was
not supposed to have the physique of a
conventional operatic soprano. Brightman
explained that it took about three hours to
prepare her voice, her body and mind
before going on stage.
Few shows have generated so much
anticipation, and many performances
were sold out long before the opening.
Advanced bookings are a very useful
cushion in case the reviews would turn out
badly, and expensively mounted successes
have often survived an initial lack of
enthusiasm, nevertheless no producer is
happy if the press is hostile.
Fortunately The Phantom of the Opera
well impressed the reviewers: the pair
Crawford/Brightman worked perfectly.
Crawford, with his great energy and
discipline, seemed ubiquitous, a presence
pervading the atmosphere even when not
on stage. His hypnotic voice and his
tortured body movements of a man
constrained physically and – most of all emotionally, gripped the audience with as
powerful a hold as that of Erik over
Christine. Brightman fulfilled every all
expectations in a role skilfully fashioned
for her by her husband, and delighted the
audience with the precision and clarity of
her soprano voice.
Of the Company Lloyd Webber said: “It
was one of the strongest I had ever
worked with. It was very exciting, as it
was really the first time I had been
involved with so many artists who came
almost exclusively from an operatic
background.”
Lloyd Webber’s score proved to be
strongly atmospheric, lushly romantic and
also knowingly witty.
The audience left the show with their
minds totally filled with the charming
melodies of Music of the Night, All I Ask of
You and The Point of No Return.
Undoubtedly part of the success of The
Phantom of the Opera is the consequence
of the creative fusion of some of the most
notable talents then at work in music and
theatre. But there is another fundamental
factor: timing! Lloyd Webber has a true
instinct which allows him to sense what
the public is hungry for. He wrote The
Phantom in a time when spiky, loosestructured musical was losing its appeal
and he sensed that the public wanted more
romance and spectacle, astounding
scenarios and orchestras.
As a further testimony of the great success
achieved by The Phantom of the Opera, the
original cast recording – published in
1987 by Polydor – became the first music
album from a musical cast to enter the
35
Gerry's Corner
prenotazioni anticipate sono un cuscinetto assai utile nel caso in cui le
recensioni diano esiti negativi, e successi costati un occhio della testa
per la loro realizzazione hanno avuto in questo modo agio di
sopravvivere ad inizi poco entusiasmanti, per quanto nessun
produttore può dirsi soddisfatto se la stampa gli si rivolta contro.
Fortunatamente The Phantom of the Opera impressionò i critici: la
coppia Crawford/Brightman funzionò alla perfezione. Crawford,
sostenuto da una grande disciplina ed energia, sembrava essere
dappertutto, una presenza che impregnava l’atmosfera anche quando
non in scena. La sua voce ipnotica ed i movimenti tormentati di un
uomo vittima di costrizioni non solo fisiche ma anche – soprattutto –
emotive ebbero sugli spettatori una presa altrettanto potente di quella
di Erik su Christine. Brightman soddisfò ogni aspettativa in quel ruolo
abilmente congegnato su misura per lei dal marito, deliziando il
pubblico con la limpidezza della sua squillante voce da soprano.
Riferendosi alla compagnia, Lloyd Webber ebbe a dire: “E’ stata una
delle compagnie più forti con le quali abbia mai lavorato. E’ stato molto
eccitante, poiché si è trattato davvero della prima volta in cui sono
stato coinvolto con così tanti artisti provenienti quasi esclusivamente
da una formazione operistica.” La partitura di Lloyd Webber si
dimostrò di grande atmosfera, sontuosamente romantica ed anche
consapevolmente arguta.
Il pubblico uscì dallo spettacolo con la mente totalmente conquistata
dalle ammalianti melodie di Music of the Night, All I Ask of You e The
Point of No Return.
Senza dubbio parte del successo di The Phantom of the Opera è la
conseguenza dell’incontro creativo di stupefacenti talenti operanti
nell’ambito teatrale e musicale. Tuttavia c’è un altro elemento di non
secondaria importanza: il tempismo! Lloyd Webber possiede un vero
istinto per capire cosa il pubblico desideri da uno spettacolo. Egli
scrisse The Phantom in un momento in cui i musical graffianti e con
una struttura sciolta iniziavano a perdere attrattiva sul pubblico ed egli
percepì la voglia di romanticismo e spettacolo, splendide scenografie e
orchestre.
charts directly at # 1. The record was
released in two versions: the former with
the highlights from the show; the latter
with the whole musical. Both of them were
rewarded with several platinum discs in
various Countries, among which United
Kingdom, USA and Canada.
The musical became an “export item”: in
1988 it landed in Broadway, where it is
still performed to the great success that
has made it “the longest running musical
of all times” and in June 2006 a
permanent production, directed by Prince
and with Gillian Lynne’s choreographies
debuted at Venetian in Las Vegas. For this
new staging, re-named “Phantom – The
Las Vegas Spectacular”, a brand new
venue was built to resemble the Paris
Opéra Garnier, with wide recourse to
state-of-the-art theatrical effects,
including a chandelier engineered to
reassemble itself in midair during the
overture while the interiors of the theatre
(and not just the stage) return to the
heydays in those years at the end of XIX
Century’s Eighties. This new version lasts
95 minutes without breaks; it sadly sees
the elimination of 45 minutes worth of
material (Don Juan Triumphant
rehearsals; while the scene from Il Muto,
Poor Fool He Makes Me Laugh, and Point
of No Return were significantly
shortened). Other changes resemble those
in the 2004 movie, like the chandelier
crash that happens during Point of No
Return rather than mid-story. Most
unfortunately, this production is due to
close next September, after six successful
years.
In October 2011 a special performance
was staged at London Royal Albert Hall to
celebrate Phantom’s 25th Anniversary,
and a CD and DVD were produced from
that, and in 2012 The Phantom of the
Opera will go back on tour across the
United Kingdom to keep on celebrating a
success that seems to meet no setback.
Lo striscione dello storico traguardo di
“musical più programmato” a Broadway /
The banner for the historical goal as “the
longest-running show” in Broadway – Courtesy
of: Broadwayworld.com
Ad ulteriore testimonianza del grande successo di The Phantom of the Opera, l’album con la registrazione del cast
originale – pubblicato nel 1987 dall’etichetta discografica Polydor – diventò il primo album tratto da un musical ad
entrare in classifica schizzando direttamente al N° 1. Il disco fu distribuito in due versioni, la prima contenente i
brani principali e una seconda con l’intero musical. Entrambe le versioni furono premiate da svariati dischi di
platino in molti Paesi, tra i quali Regno Unito, Stati Uniti e Canada.
Il musical divenne presto un “pezzo da esportazione”: nel 1988 approdò a Broadway, dove ancora oggi viene
rappresentato col grandissimo successo che l’ha reso “il musical più programmato di tutti i tempi” e nel Giugno
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
2006 una produzione stabile, diretta da Prince e con le coreografie di Gillian Lynne, debuttò al Venetian di Las
Vegas.
Per questa produzione, ri-definita “Phantom – The Las Vegas Spectacular”, fu appositamente realizzato un teatro
tutto nuovo, che rimandasse all’Opéra Garnier di Parigi, con ampio ricorso agli ultimi ritrovati in fatto di effetti
scenici, tra i quali un lampadario progettato affinché si ricostruisse a mezz’aria durante l’overture mentre gli interi
interni del teatro (e non solo il palco) ritornano ai fasti di quei giorni negli anni ’80 del 1800. Questa versione, della
durata di 95 minuti senza interruzioni, vede, tristemente, l’eliminazione di ben 45 minuti di contenuti (le prove del
Don Juan Triumphant; mentre la scena da Il Muto, Poor Fool He Makes Me Laugh, e Point of No Return sono
state ridotte). Altri cambiamenti richiamano quelli del film, come lo schianto del lampadario che avviene durante
Point of No Return piuttosto che a metà storia. L’installazione di Las Vegas, sfortunatamente chiuderà i battenti il 2
Settembre di quest’anno, dopo 6 anni di rappresentazioni.
Il poster per lo spettacolo presso il Venetian di Las Vegas / The
poster for the show at Las Vegas Venetian – Courtesy of
Theatremerchandise.com
Nell’Ottobre 2011 alla Royal Albert Hall di Londra è andata
in scena una rappresentazione celebrativa in onore del 25°
Anniversario, dalla quale sono stati tratti un CD ed un
DVD, e nel corso del 2012 The Phantom of the Opera
tornerà in tournée in tutto il Regno Unito per continuare a
festeggiare un successo che non conosce battute d’arresto.
Courtesy of Ncm.com
Informazioni tratte da / Infos drawn from:
- “The Phantom of the Opera Companion” – Ed. Pavillion Books – 2004, testo a cura di George
Perry© 1988.;
- Wikipedia, The Free Encyclopedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Phantom_of_the_Opera_(1986_musical)
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of MoviePosterDb.com
Courtesy of Gerryscorner.it
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Atto II - Scena II / Act II – Scene II
Dalla Nostra Inviata Molto Speciale a Broadway /
Reporting from Broadway, Our Very Special
Correspondant
“The Phantom of the Opera”
Mettetevi sedute perché non sarò breve nel mio racconto.
Lasciatemi innanzitutto dire che questo era uno dei progetti che volevo
realizzare col mio viaggio nella Grande Mela ma, francamente, lo
ritenevo quasi irrealizzabile.
Mi sono precipitata al botteghino nel primo pomeriggio di venerdì 20
(Ottobre 2011) per chiedere informazioni e per sapere se ci fossero
posti disponibili per una delle sere che avevo a disposizione.
Il signore molto altero e distinto allo sportello mi dice che c'erano
ancora posti disponibili per quella stessa sera (!). Io devo essere
passata dalla faccia sconsolata ad un sorriso da orecchio ad orecchio
mentre lui mi mostrava la piantina dei posti disponibili.
Chi mi conosce sa che il mio Inglese è giusto sufficiente, tuttavia
riusciamo a capirci e vedo che segna un posto in platea in sesta fila
centrale! Ancora stento a crederci ed ecco che... "YES! YES!" l' ho preso
subito! Cosa ancora più incredibile, i due amici che mi hanno
gentilmente accompagnato confermano altri due posti accanto al mio.
Chiaramente sarei andata a teatro trascinandomi anche sui gomiti e
non mi sarebbe importato andare da sola. Dopo esserci alleggeriti di
131,50 dollari a testa (ma avrei pagato anche di più) chiedo al signore
dello sportello a quale ora bisogna presentarsi alla sera.
Alle 19.30 arriviamo a teatro superando una fila che corre lungo tutto il
marciapiede e oltre, e con i nostri biglietti entriamo, mentre una
maschera ci porta ai nostri posti.
Perdonate la lunga premessa e ora - prima di tutto - lasciate che vi parli
del teatro e del palco. Il teatro è grande, ma non grandissimo; ciò che
colpisce sono le statue dorate che circondano il palco e il grande angelo
dorato al centro della cornice del palco. Praticamente sembra davvero
di essere all'Opéra di Parigi e penso possiate immaginare quale sia
stato fin dall'inizio il mio stato d'animo!
La scena si apre - come nel film - con l'asta pubblica e, quando inizia la
musica, il lampadario scoperto viene issato verso il centro della sala
passando letteralmente sulle teste degli spettatori delle prime file
(anche sulla mia!) ed è un'emozione non da poco, credetemi!
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Have a comfortable seat, for my tale will
not be a short one.
First of all allow me to say that this was
one of the projects that I wished to realize
during my staying in the Big Apple, but I
thought it to be almost unrealizable.
I rushed to the box office on Friday 20th
(October 2011), in the afternoon, to ask for
information and to learn if any seat was
still available on one of the evenings at my
disposal.
The very distinguished gentleman told me
that there were still some seats available
for that very night (!)
My face must have changed its
countenance from very sad to utterly glad
while he showed me the plan of the
theatre. Those who know me know that
my spoken English is barely fair, however
we got to understand each other and he
pointed a seat in the sixth row centre. I
still find it hard to believe but... "Yes! Yes!"
I booked it immediately. Furthermore,
even more unbelievable, my friends who
were so kind to come along with me,
booked the two seats next to mine. I must
make clear that I would have gone even if
crawling and it would have not been a
problem to go to the show on my own.
After paying 131,50 dollars each of us (but
I would have paid even more if necessary),
I asked at what time we should report to
the theatre for the performance.
At 7.30 pm we got to the theatre, passing
past a long line of people which ran all the
way along the sidewalk, and we entered
accompanied to our seats by an attendant.
Please be so kind to forgive this long
foreword and now let me talk about the
theatre and the stage. The hall is large but
not very large; the eye is promptly caught
by the golden statues surrounding the
stage as well as the big golden angel in the
39
Gerry's Corner
middle of the stage frame. It really feels
like being at the Paris Opéra and I think
that you all can well imagine what my
feelings were in that very moment!
The opening scene is the public auction just like in the movie - and when the music
starts the chandelier is uncovered and
lifted upwards to the center of the hall,
flying over the heads of those in first rows
(mine included!) and it is a really powerful
feeling, trust me!
Il palco prima dell' inizio: si vede bene il lampadario al centro coperto dal telo
/ The stage before the beginning: the chandelier is easily seen in the middle, covered by a
cloth
Dalla rappresentazione di Annibale fino all'entrata in scena di Erik, il
musical va di pari passo al film: magnifici i costumi e bravissimi gli
interpreti nei ruoli di La Carlotta, Firmin e André.
La scena dell' Annibale / Hannibal
Madame Giry è impressionante! A metà fra la matrigna di Biancaneve e
la signorina Rottenmeier: con un abito nero accollatissimo da
istitutrice, una chioma nerissima sormontata da una treccia a mo' di
corona, è austera e severissima e mette tutti al proprio posto battendo
il lungo bastone a terra... Insomma difficile - se non impossibile davvero vedere qualcosa di materno in lei.
40
The part going from Hannibal until Erik's
entrée plays in the same way as the
movie: costumes are fantastic and the
actors are really good in their roles as La
Carlotta, Firmin and André.
Madame Giry is so impressive! She's halfway between Snowhite's Evil Queen and
Ms. Rottenmeier (see Heidi...): wearing a
severe black dress in a governess' style,
black hair crowned by a thick braid, she's
stern and strict, keeping everybody in
their place beating her staff on the floor...
How come are you supposed to find
something maternal in her?
The descent to the lake's mansion is
amazing, if we consider the limits imposed
by the size of the stage: there are at least
two pairs of stunt-doubles for Erik and
Christine for it is pretty unlikely that they
can be in so distant and different places in
such a small nick of time; after the
crossing of the mirror, Christine and Erik
can be seen in the scene background on a
hallway that swings from right to left and
then - all in a sudden - they are in the
gondola, coming from the rear to the
front, in the mist from which six
candelabra rise
As Erik helps Christine out of the boat, this
makes a 180° turn to become the swanshaped bed.
When Christine faints and falls to the
floor, Erik covers her with his cloak but
leaves the girl where she is.
I must admit to being really impressed
with Hugh Panaro in the Phantom's role.
He has a splendid voice and a strong
presence
He's tall, handsome and his moves are
charming and supple (he always moves
his arms and his hands just like he is
conducting an orchestra); he is elegant
and fluid. I have seen a picture of his and
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
La discesa alla dimora del lago è fantastica, considerando le limitazioni
imposte dalle dimensioni del palcoscenico: ovviamente ci sono almeno
due paia di comparse per Erik e Christine perché è impossibile che
riescano ad essere in luoghi lontani e diversi in tempi così brevi; dopo il
passaggio attraverso lo specchio, si vedono sul fondale della scena su
una passerella che si inclina alternatamente a destra e sinistra, e poi
subito sulla gondola arrivano dal fondo verso il pubblico immersi nella
nebbia da cui salgono circa sei candelabri.
I candelabri che salgono dalla nebbia / The candelabra rising from the mist
Nel momento in cui Erik aiuta Christine a scendere la gondola gira di
180 ° e diventa il letto a cigno!
Quando Christine sviene cade a terra ed Erik la lascia sul pavimento
ma la copre col suo mantello.
La fine di Music of the Night , quando Christine sviene. Erik si trova tra il
manichino che cade ed il letto a cigno / The end of Music of the Night, when
Christine faints. Erik is between the mannequin and the swan-shaped bed
he is a young and good-looking guy.
The I Remember/stranger Than You
Dreamt It scene is similar to the cinematic
version, except Erik's clothes which are
like Lon Chaney's ones in the first mute
movie (gold coloured chamber robe and
fez).
I was struck by the thorough desperation
expressed by him when Christine removes
the mask: after cursing and swearing he
throws himself to the floor and literally
crawls towards Christine while crying his
heart out.
The scene is heartbreaking, also because
as she gives Erik back his mask and he
wears it on his face again, there he stands
up, lit by a spotlight highlighting the white
mask, while he is at once the master of the
scene again.
During the performance of Il Muto you
can see Erik (or more likely a stuntdouble) strolling in the hightest part of the
theatre holding to a handrail while his
voice (Did I not instruct...) echoes
everywhere behind the audience to a
really thrilling effect.
At the end of the performance of Il Muto,
besides poor Buquet hanging from a rope,
the chandelier starts falling and clashes on
stage (after zipping on my head and
making me start).
The scene on the Opera roof-top then
follows.
At the beginning I did not realize why the
golden angel statue was lowered over the
stage and projected towards the audience,
nonetheless at the end of All I Ask of You
Erik, there he is!, leans out of the angel
singing "You will curse..." and slowly goes
up…
Trust me, it is a very powerful scenic
device, almost as powerful as the movie
race towards the statue on the edge of the
roof...
The Masquerade scene is as sumptuous as
the movie one, even if there is not room
enough for the ballet piece and everything
happens on the stairway; Erik wears
his classical Red Death skull-shaped mask
and the large feathered hat, but it comes
nowhere near to the effect achieved by
Gerard in the movie thanks to his
magnificent red uniform!
Devo dire che fin dall'inizio l'impressione che mi ha fatto Hugh Panaro,
dalla foto del quale ho potuto appurare essere un uomo giovane e
belloccio, nei panni di Erik è molto buona. Bella voce virile e gran bella
presenza scenica. E' alto con un bel fisico e le sue movenze sono molto
sinuose e accattivanti (muove sempre le braccia e le mani come se
dirigesse un'orchestra) e allo stesso tempo è elegante e sciolto.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
As for the cemetery scene, there is a long
green hedge with a crucifix at its centre
and Erik emerges from behind it to
perform his duet with Christine; of course
we have no duel and no horse.
And now let us come to my favourite
41
Gerry's Corner
scene: Point Of No Return.
La scena I Remember/stranger Than You Dreamt It è simile alla
versione cinematografica tranne per l'abbigliamento di Erik che è
uguale a quello di Lon Chaney nella prima versione muta (vestaglia a
mantello dorata e un fez sul capo).
Mi ha colpito la totale disperazione che dimostra quando lei gli toglie la
maschera: dopo le imprecazioni si butta a terra e letteralmente si
trascina piangendo sui gomiti verso Christine.
E' una scena straziante di grandissimo impatto anche perché, nel
momento in cui lei gli porge la maschera e lui se la mette, eccolo alzarsi
elegantemente, inondato da un fascio di luce che esalta il candore della
maschera stessa, ritornando istantaneamente il padrone della scena
che conosciamo.
Durante la rappresentazione de Il Muto si vede Erik (o più
probabilmente una sua controfigura ) che passeggia proprio nella parte
più alta del teatro su una balaustra mentre la sua voce (Did I not
instruct…) riecheggia da tutte le parti dietro noi spettatori con un
effetto piuttosto elettrizzante.
Alla fine della rappresentazione de Il Muto oltre al povero Buquet che
pende da una forca, il lampadario scende dal soffitto e frana sul palco
(dopo essere planato sulla mia testa facendomi sobbalzare )
At the end, after freeing the two lovers and
while we are hearing the voices from the
mob getting to the cellars, Erik sits on his
throne, covers himself with the cloak
and...... Poof! ...disappears within the
throne itself where Meg, finally, will find
only the white mask.
Il lampadario / The chandelier
Segue la scena sul tetto dell'Opera.
All'inizio non avevo capito come mai la statua dorata con l'angelo fosse
stata abbassata a metà palco e sporgesse su di noi spettatori, tuttavia
alla fine del pezzo All I Ask of You ecco che proprio dall'angelo sporge
Erik e mentre canta "You will curse..." sale lentamente verso l' alto...
Vi assicuro che è una trovata scenica molto potente, quasi come la
corsa del film verso la statua sul bordo del tetto...
La scena di Masquerade è sfarzosa nei costumi e opulenta come nel
film, anche se manca lo spazio per il balletto e tutto si svolge sulla
scala; Erik ha la classica maschera della Morte Rossa col teschio e
l'enorme cappello piumato, ma non raggiunge neppure lontanamente
l'effetto che Gerard ha nel film con la sua discesa per le scale in
costume rosso!
Per la scena al cimitero, sullo sfondo c'è una lunga siepe verde con al
centro un crocefisso, sempre d’erba, e da dietro emerge Erik nel suo
duetto con Christine, ma non c'è alcun duello né alcun cavallo,
42
There is a laid table on stage with a bench
in front of it. I must admit that the “look”
of the scene is quite disappointing...
Nothing and no-one will ever match or
better the sensuality and charm of the
movie adaptation that perfectly meets the
lyrics of the song, also because there are
only two physical contacts between the
two leads (the first with Christine sitting
on the bench and Erik embracing her, with
the roles that switch when it is Christine's
turn to sing) and hands entwining quite
allusively, towards the end. It does
nothing to the sensuality of the picture the
fact that Erik is wholly covered by a dark
cloak with a hood (like a Nazgûl from The
Lord of the Rings) that he removes only at
the end, when Christine rips off the mask.
He then grabs her hand and drags her
from the stage.
With a quick change of scenery and
Christine's costume, we enter the Opéra
cellars.
The iron grid to which Erik will tie Raoul
is in the background and - on the left - you
can see a throne.
Except the presence of the water, the scene
plays in an almost as identical way as the
movie and - at last! - we can see a really
powerful and "effective" moment: the
scene with the two kisses, which were
quite truthful....
Christine hugs Erik while kissing him and
he opens his arms with a most elegant
move, almost like he's spreading his
wings, and hugs her in turn.
Was it an unforgettable experience?? Yes,
it was and I would love to see the show
again because there are so many things
that do not meet the eye at the first
attendance, even though being so close to
the stage allowed me to see everything
pretty well.
At the end of the performance, after some
minutes full of applause - and an ovation
to Panaro (who quickly wore back his wig
and mask) - the actor steps forward from
the line of his cos-stars and comes close to
the audiences: starting by "Ladies and
Gentlemen, it is not the moment for
me to set You free yet...." , and saying
that in a subltle threathening way, folding
his hands and looking at us with a devilish
smile...
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
ovviamente.
E veniamo alla mia scena preferita: Point Of No Return.
La scena è costituita da una tavola imbandita e da una panca posta
davanti alla tavola. Devo dire che la scena è "visivamente" molto
deludente... Niente e nessuno potranno mai eguagliare o superare la
sensualità e il fascino della versione cinematografica, che si sposa
perfettamente con il testo della canzone, anche perché ci sono solo due
contatti fisici tra i due protagonisti (prima Christine che è seduta sulla
panca ed Erik l'abbraccia girandole attorno, con i ruoli che poi si
invertono quando è Christine a cantare) e un intrecciarsi di mani,
seppur abbastanza allusivo, verso la fine. Non è di alcun aiuto alla
sensualità della scena il fatto che Erik sia completamente coperto da un
leggerissimo mantello scuro con cappuccio (tipo Nazgûl de "Il Signore
degli Anelli") che si toglie solo alla fine quando Christine gli strappa via
la maschera. Allorché, lui la prende per mano e la trascina via dalla
scena.
Rapidissimo cambio di scena, e di abito da parte di Christine, e siamo
di nuovo nei sotterranei dell'Opéra.
Sullo sfondo c'è la grata di ferro a cui Erik legherà poi Raoul e - sulla
sinistra della scena - c'è un trono.
A parte la presenza dell'acqua, la scena si svolge più o meno come nel
film, e finalmente c'è un momento molto bello e diciamo "efficace": la
scena dei due baci, molto realistici a quanto ho visto.
... he wished to thank us all, thus causing
the public to burst in laughter.
The intention was to let us know about a
benefit initiative in which he took part: a
collection of Christmas' songs performed
by the artists from the musicals
programmed by the theatres in NY (which
I readily purchased).
To make this magic evening complete I
could not help but bag as many gadgets as
possible.
Unfortunately they had no t-shirts in my
size (sigh!), the cap was run out and the
mug was nowhere to be seen!
Buying things while exiting the theatre,
with the crowd flowing out, still amazed
by the show, was a pretty chaotic
adventure but I happily managed to pull it
off!
It was a really unforgettable night, a
dream come true at last that totally
fulfilled my expectations.
Demrilla - November 2011
Christine abbraccia Erik mentre lo bacia e lui con un gesto elegantissimo, quasi come se dispiegasse le ali, apre le
sue braccia e l'abbraccia sua volta.
Alla fine, dopo aver lasciato liberi i due innamorati e mentre si sentono le voci della folla che sta raggiungendo i
sotterranei, Erik si siede sul trono, si copre col mantello e... Puf!... sparisce dentro al trono stesso adagiata sul quale
Meg, infine, troverà solo la maschera bianca.
Esperienza indimenticabile?? Sì, lo è stata e lo rivedrei molto volentieri perché ci sono tante cose che possono
sfuggire ad una sola visione, sebbene il fatto di essere così vicina al palco mi ha permesso di vedere bene tutto
quanto.
Alla fine dello spettacolo, dopo vari minuti di applausi - e un'ovazione per Panaro (che si è rimesso velocemente
parrucca e maschera ) - vedo che l'attore si stacca dalla fila dei colleghi e si avvicina al pubblico: esordendo con un
"Signore e Signori , non è giunto ancora il momento che io vi lasci liberi..." , detto in modo
sottilmente minaccioso, congiungendo le mani e guardandoci con un diabolico sorriso...
... ha voluto ringraziarci, facendo così scoppiare a ridere l'intero teatro.
L'intento era di informare il pubblico di un'iniziativa benefica alla quale ha preso parte: un cd con una raccolta di
canzoni natalizie eseguite dagli artisti impegnati nei vari musical in programmazione a NY (raccolta ovviamente
acquistata).
A coronamento di questa magica serata non ho potuto lasciarmi sfuggire l'occasione per fare il pieno di gadget:
Il portachiavi / The Keyring
La maschera / The Mask
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Shopping Bag
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Gerry's Corner
Della t-shirt non avevano la mia taglia (sigh!), il berretto era finito e la tazza non l'ho vista!
Comprare tutto all'uscita dello spettacolo con la folla che defluisce, ancora frastornata dallo spettacolo, è stata
un'avventura assai caotica ma felicemente portata a termine!
E' stata una serata indimenticabile, la realizzazione di un sogno che coltivavo da sette anni ormai, e non ha deluso le
mie aspettative.
Demrilla - Novembre 2011
Scansioni del programma dello show / Scans
from the show booklet - Courtesy of Demrilla /
Majestic Theatre NYC
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of MoviePosterDb.com
Courtesy of MoviePosterDb.com
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Gerry's Corner è... / Gerry's Corner is...
GERRY'S LADIES
Il Primo Forum Italiano dedicato a Gerard Butler
The First Italian Forum dedicated to Gerard Butler
http://gerardbutler.forumfree.it
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Atto III – Scena I / Act III – Scene I
2004: "Il Fantasma dell'Opera" di Joel Schumacher /
2004: Joel Schumacher's "The Phantom of the Opera"
La Trama
La sua voce la chiama, coltivando il suo straordinario talento, dalle
ombre del teatro d’opera dove ha casa l’innocente ballerina di fila
Christine Daaé (EMMY ROSSUM). Solo l’insegnante di balletto
Madame Giry (MIRANDA RICHARDSON) sa che il misterioso
“Angelo della Musica” di Christine è in realtà il Fantasma (GERARD
BUTLER), un genio sfigurato che funesta i sotterranei del teatro,
terrificando la comunità degli artisti che là vivono e lavorano.
Quando la volubile diva La Carlotta (MINNIE DRIVER) se ne va nel
mezzo di una prova costumi per l’ultima produzione della compagnia,
i nuovi zelanti direttori del teatro (SIMON CALLOW e CÍARAN
HINDS) non hanno altra scelta che gettare Christine sotto la luce dei
riflettori.
La sua ammaliante interpretazione nella serata d’apertura incanta sia
il pubblico che il Fantasma, il quale dedica sé stesso a lanciare la sua
protetta come prossima star dell’opera. Tuttavia egli non è il solo
uomo potente ad essere incantato dalla giovane soprano, poiché
Christine presto si ritrova corteggiata dal facoltoso mecenate del
teatro, il Visconte Raoul de Chagny (PATRICK WILSON).
Sebbene ella sia affascinata dal suo carismatico mentore, Christine è
innegabilmente attratta dal bel Raoul, causando l’ira del Fantasma e
ponendo le fondamenta per un crescendo drammatico nel quale
crescenti passioni, feroci gelosie ed amore ossessivo minacciano di
spingere i due innamorati predestinati oltre il punto di non ritorno.
Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Odyssey
Entertainment, una produzione Really Useful Films / Scion Films di
un film di Joel Schumacher, Il Fantasma dell’Opera, con GERARD
BUTLER, EMMY ROSSUM, PATRICK WILSON, MIRANDA
RICHARDSON e MINNIE DRIVER.
Diretto da JOEL SCHUMACHER da una sceneggiatura di ANDREW
LLOYD WEBBER & JOEL SCHUMACHER, il film è prodotto da
ANDREW LLOYD WEBBER. I produttori esecutivi sono AUSTIN
SHAW, PAUL HITCHCOCK, LOUISE GOODSILL, RALPH KAMP,
JEFF ABBERLEY, JULIA BLACKMAN e KEITH COUSINS. Il coproduttore è ELI RICHBOURG.
Il direttore della fotografia è JOHN MATHIESON; lo scenografo è
ANTHONY PRATT; il film è montato da TERRY RAWLINGS, A.C.E.;
costumista ALEXANDRA BYRNE; supervisore agli effetti visivi
NATHAN MCGUINNESS; coreografo PETER DARLING.
La musica è di ANDREW LLOYD WEBBER, parole di CHARLES
HART, e parole aggiuntive di RICHARD STILGOE. Il co-produttore
musicale è NIGEL WRIGHT. Supervisore e conduttore è SIMON LEE.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
His voice calls to her, nurturing her
extraordinary talents from the shadows
of the opera house where innocent
chorus girl Christine Daae (EMMY
ROSSUM) makes her home. Only ballet
mistress Madame Giry (MIRANDA
RICHARDSON) knows that Christine's
mysterious "Angel of Music" is actually
the Phantom (GERARD BUTLER), a
disfigured musical genius who haunts
the catacombs of the theatre, terrifying
the ensemble of artists who live and
work there.
When temperamental diva La Carlotta
(MINNIE DRIVER) walks out in the
middle of a dress rehearsal for the
company's latest production, the
theatre's eager new managers (SIMON
CALLOW and CIARAN HINDS) have no
choice but to thrust Christine into the
spotlight.
Her mesmerizing opening night
performance captivates both the
audience and the Phantom, who devotes
himself to casting his protégé as the
opera's next star. But he is not the only
powerful man to be awed by the young
soprano, as Christine soon finds herself
courted by the theatre's wealthy patron,
the Vicomte Raoul de Chagny (PATRICK
WILSON).
Though she is enthralled by her
charismatic mentor, Christine is
undeniably drawn to the dashing Raoul,
enraging the Phantom and setting the
stage for a dramatic crescendo in which
soaring passions, fierce jealousies and
obsessive love threaten to drive the fated
lovers past the point of no return.
Warner Bros. Pictures presents, in
association with Odyssey Entertainment,
a Really Useful Films / Scion Films
production of a film by Joel Schumacher,
The Phantom of the Opera, starring
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Gerry's Corner
GERARD BUTLER, EMMY ROSSUM,
PATRICK WILSON, MIRANDA
RICHARDSON and MINNIE DRIVER.
Directed by JOEL SCHUMACHER from
a screenplay by ANDREW LLOYD
WEBBER & JOEL SCHUMACHER, the
film is produced by ANDREW LLOYD
WEBBER.
The executive producers are AUSTIN SHAW, PAUL HITCHCOCK, LOUISE GOODSILL, RALPH KAMP, JEFF ABBERLEY,
JULIA BLACKMAN and KEITH COUSINS. The co-producer is ELI RICHBOURG.
The director of photography is JOHN MATHIESON; the production designer is ANTHONY PRATT; the film is edited by
TERRY RAWLINGS, A.C.E.; the costume designer is ALEXANDRA BYRNE; the visual effects supervisor is NATHAN
MCGUINNESS; and the choreographer is PETER DARLING.
The music is by ANDREW LLOYD WEBBER, lyrics by CHARLES HART, and additional lyrics by RICHARD STILGOE. The
music co-producer is NIGEL WRIGHT. The music supervisor and conductor is SIMON LEE. Originally produced for the
stage by CAMERON MACKINTOSH & THE REALLY USEFUL GROUP. Based upon the novel Le Fantôme de l'Opéra by
GASTON LEROUX. Stage play directed by HAROLD PRINCE.
Originariamente prodotto per la scena da CAMERON MACKINTOSH
& THE REALLY USEFUL GROUP. Basato sul romanzo Le Fantôme
de l'Opéra di GASTON LEROUX. Opera teatrale diretta da HAROLD
PRINCE.
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Una Collaborazione Lunga 15 Anni
Per queste feste, Andrew Lloyd Webber, il regista Joel Schumacher e
Warner Bros. Pictures saranno orgogliosi di presentare Il Fantasma
dell’ Opera, il molto atteso film adattamento del celebrato musical
teatrale di Andrew Lloyd Webber.
Basato sul romanzo di Gaston Leroux Il Fantasma dell’Opera, il
musical fenomeno di Lloyd Webber è la produzione
teatrale/cinematografica di maggior incasso del mondo, avendo
conquistato incassi al botteghino in tutto il mondo di oltre 3,2
miliardi di dollari.
Fin dal suo debutto, il 9 Ottobre 1986, presso lo Her Majesty's
Theatre nel West End di Londra, il popolarissimo musical ha
raggiunto un pubblico stimato di 80 milioni di persone. Più di 65000
rappresentazioni de Il Fantasma sono state messe in scena per gli
spettatori in 18 paesi in tutto il mondo. Nell’Agosto del 2003, lo show
ha segnato la sua 7000ma replica. Le produzioni de Il Fantasma
hanno guadagnato più di 50 importanti premi, compresi 3 Olivier
Awards, 7 Tony Awards, 7 Drama Desk Awards e 3 Outer Critic's
Circle Awards.
Il Fantasma/Gerry Butler con il regista Joel Schumacher – The
Phantom/Gerry Butler with director Joel Schumacher – Courtesy of
Gerryscorner.it
La prima produzione di Broadway de Il Fantasma debuttò presso il
Majestic Theatre di New York nel Gennaio del 1988, e da allora è
diventato il secondo musical da maggior tempo in cartellone nella
storia di Broadway (dopo Cats di Lloyd Webber), andando in scena
per più di 10,3 milioni di spettatori. Attuali produzioni a Broadway al
Majestic, a Londra allo Her Majesty's ed il tour negli Stati Uniti
continuano a stabilire dei record, emozionando il pubblico e
conquistando gli elogi della critica.
Distribuita nel 1987, la registrazione originale del musical da parte del
cast, con le interpretazioni di Michael Crawford nel ruolo del
Fantasma e di Sarah Brightman in quello di Christine, è l’album di un
cast con le vendite maggiori di tutti i tempi, avendo venduto oltre 40
milioni di copie. Esso fu il primo album di un cast nella storia del
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
This holiday season, Andrew Lloyd
Webber, director Joel Schumacher and
Warner Bros. Pictures will proudly
present The Phantom of the Opera, the
highly anticipated film adaptation of
Andrew Lloyd Webber's celebrated stage
musical.
Based on Gaston Leroux's novel The
Phantom of the Opera, Lloyd Webber's
musical phenomenon is the largest
grossing stage or screen production in
the world, having garnered worldwide
box office receipts over $3.2 billion.
Since its debut in London's West End at
Her Majesty's Theatre on October 9,
1986, the enduringly popular musical
has reached an estimated audience of 80
million people. More than 65,000
performances of Phantom have been
staged for theatergoers in 18 countries
around the world. In August of 2003, the
show marked its 7000th performance.
Productions of Phantom have earned
over 50 major awards, including three
Olivier Awards, seven Tony Awards,
seven Drama Desk Awards and three
Outer Critic's Circle Awards.
The first Broadway production of
Phantom opened at New York's Majestic
Theatre in January of 1988, and has
since gone on to become the secondlongest running musical in Broadway
history (after Lloyd Webber's Cats),
playing to more than 10.3 million people.
Current productions on Broadway at the
Majestic, in London at Her Majesty's and
the United States tour continue to set
records, thrilling audiences and
garnering critical acclaim.
Released in 1987, the musical's original
cast recording, featuring performances
by Michael Crawford as the Phantom
and Sarah Brightman as Christine, is the
biggest selling cast album of all time,
having sold over 40 million copies. It
was the first cast album in British
musical history to enter the charts at
number one, and has since earned gold
and platinum status in both the UK and
the United States.
A testament to Phantom's enduring
popularity is a plan, currently in the
works, for a permanent theatrical
installation of the musical, to be housed
at the Venetian hotel-casino in Las
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Gerry's Corner
musical britannico
ritannico ad entrare nelle classifiche al numero uno, ed ha
conquistato il disco d’oro e di platino sia negli Stati Uniti che nel
Regno Unito.
Testimonianza della permanente popolarità de Il Fantasma è il
progetto, attualmente in fase di sviluppo, per una installazione
teatrale permanente, che sarà ospitata presso l’hotel-casino
l’hotel
Venetian
a Las Vegas, Nevada. Nella primavera del 2006, una versione di 90
minuti dello spettacolo debutterà in un nuovissimo
nuov
teatro
all’avanguardia da 25 milioni di dollari,, progettato e costruito in
modo specifico per la produzione musicale.
musicale Il Fantasma del Venetian
vanterà una serie di pionieristici e avveniristici effetti speciali,
compreso un lago sul palco ed una replica esplosiva
e
del Teatro
dell’Opéra di Parigi.
Fantasma il sontuoso adattamento
Lungamente atteso dai fans de Il Fantasma,
cinematografico del regista Joel Schumacher porta il pubblico al di là
dei confini del teatro e lo immerge in un mondo vibrante di alto
romanticismo, musica in crescendo, suspense e dramma avvincenti,
nel contempo introducendo la storia fortemente coinvolgente ad una
nuova generazione di spettatori.
Vegas, Nevada. In the spring of 2006, a
90-minute
minute version of the show will open
in a brand new, $25 million state-of-theart theatre, designed and built
specifically for the musical production.
The Venetian's Phantom will boast a
ground-breaking
breaking series of cutting-edge
cutting
special effects, including an onstage lake
and an exploding replica of the Paris
Opera
pera House chandelier.
Long awaited by Phantom fans, director
Joel Schumacher's sumptuous film
adaptation takes audiences beyond the
boundaries of theatre and immerses
them in a vibrant world of high romance,
soaring music, riveting suspense and
drama, while
hile introducing the powerfully
compelling story to a new generation of
movie-goers.
goers.
Originally published in 1911, Leroux's
novel has inspired numerous film and
television versions of the bewitching tale,
which tells of a disfigured musical genius
who haunts
unts the catacombs of Paris'
preeminent opera house and finds
himself transfixed by Christine, his
beguiling young muse. "Andrew's
version presents the Phantom as more of
a tragic lover and a sensitive romantic,
not just a creature of horror to be
feared", Schumacher observes. "He also
made the Phantom's relationship with
Christine much more of a love affair than
t
it is in the original story".
story
"Phantom is a very personal piece
pie in my
career", says Lloyd Webber, the
legendary producer-composer
producer
of such
renowned
ed musicals as Jesus Christ
Superstar, Evita,
Evita Cats, Joseph and the
Amazing Technicolor Dreamcoat,
Dreamcoat
Starlight Express,
Express Aspects of Love and
Sunset Boulevard.
Boulevard He is also the recipient
of seven Tony awards, three Grammys, a
Golden Globe and an Academy Award
(for Evita).
Un’elegante immagine del Fantasma / A charming portrat of the Phantom –
Courtesy of Gerryscorner.it
Originariamente pubblicato nel 1911, il romanzo di Leroux ha ispirato
numerose versioni cinematografiche e televisive dell’affascinante
d
racconto che parla di un genio musicale sfigurato che infesta i
sotterranei dell’importante teatro d’opera e che viene incantato da
Christine, la sua seducente giovane musa.
musa "La versione di Andrew
presenta il Fantasma
ma più come un amante tragico
tr
ed un sensibile
romantico, e non solo come una creatura dell’orrore da temere,"
temere
osserva Schumacher. "Ha anche reso la relazione del Fantasma con
Christine molto più una storia d’amore di quanto lo sia nella storia
originale."
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After taking Phantom to Broadway in
1988, Lloyd Webber approached
Schumacher about helming a feature
film version of the musical, having been
impressed by the director's blockbuster
vampire thriller The Lost Boys. "I
thought Joel had an incredible visual
sense and his use of music
mu in the film was
exceptional",, Lloyd Webber recalls. "One
of the great joys of collaborating with
Joel is that he has
ha a great ear for music;
he really gets it, he understands how the
music drives the story".
story
In the wake of his divorce from Phantom
star Sarah Brightman, the talented
singer-actress
actress who originated the role of
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
"Phantom è una parte molto personale della mia carriera," dice Lloyd
Webber, il leggendario produttore-compositore di musical rinomati
come Jesus Christ Superstar, Evita, Cats, Joseph and the Amazing
Technicolor Dreamcoat, Starlight Express, Aspects of Love e Sunset
Boulevard. E’ stato inoltre insignito di sette Tony awards, tre
Grammy, un Golden Globe ed un Premio Oscar (per Evita).
Dopo aver portato Il Fantasma a Broadway nel 1988, Lloyd Webber
avvicinò Schumacher perché dirigesse una versione cinematografica
del musical, essendo rimasto impressionato dal thriller vampiresco
del regista The Lost Boys. "Pensai che Joel avesse un incredibile senso
visivo ed il suo uso della musica nel film fu eccezionale," ricorda Lloyd
Webber. "Una delle grandi gioie di collaborare con Joel è che lui
possiede un grande orecchio per la musica; la coglie davvero, capisce
in che modo la musica trascini la storia."
Christine and served as Lloyd Webber's
muse during the creation of the musical,
the composer decided to postpone
production of the film. At various stages
in the years following, Lloyd Webber
asked Schumacher to collaborate on the
adaptation, but the director was
unavailable, busily helming a diverse
array of hit films including Batman
Forever, A Time To Kill, The Client,
Falling Down and Phone Booth.
Fate and good timing finally collided in
December 2002, when the old friends
met for dinner in London and Lloyd
Webber proposed they join forces to
launch the long-awaited production. "I
had just done a series of gritty, more
experimental films than the mainstream
blockbusters I'd been associated with in
the past", Schumacher says of his films
8mm, Flawless, Tigerland, Veronica
Guerin and Phone Booth, which he shot
in a mere twelve days". Phantom seemed
as far from twelve days in a phone booth
as I could get. I've done so many
different genres, but never a musical. It
seemed like a huge challenge and I like
that".
Schumacher says it was the Phantom
characters that initially attracted him to
the "extraordinarily cinematic" project in
1988, and drew him back to it once
again. "One of the reasons this tragic
love story has been part of our culture
since Gaston Leroux wrote his novel is
because we identify with the Phantom",
he believes. "The Phantom is a physical
manifestation of whatever human beings
feel is unlovable about themselves. He is
a heart-breaking character – much like
the Hunchback of Notre Dame and the
Beast in Beauty and the Beast".
Un’appassioanto momento tra il Fantasma e Christine /
A passionate moment between the Phantom and Christine – Courtesy of
Gerryscorner.it
Sulla scia del suo divorzio dalla star de Il Fantasma Sarah Brightman,
la talentuosa cantante-attrice che diede origine al ruolo di Christine e
fu musa di Lloyd Webber durante la creazione del musical, il
compositore decise di posticipare la produzione del film. A vari stadi,
negli anni a seguire, Lloyd Webber chiese a Schumacher di
collaborare all’adattamento, ma il regista era indisponibile,
pienamente impegnato a dirigere una diversificata gamma di film di
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
The director was also compelled to make
the film because "there are millions of
people who cannot afford to see Phantom
in a legitimate theatre, and many people
don't live in an area where they can get
to a theatre where the musical is playing.
Think about films like The Sound of
Music, West Side Story and Chicago.
How many people have actually seen
The Sound of Music on the stage,
compared to the millions who have seen
the film? There are people who love
Andrew's music, and people who have
always wanted to see Phantom onstage,
and now they'll have the opportunity to
see a version of it".
In adapting their screenplay from the
musical's book, Schumacher and Lloyd
Webber delved further into the
backstories of several key characters and
incorporated the backstage world of the
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Gerry's Corner
successo comprendenti Batman Forever, Il Momento di Uccidere, Il
Cliente, Falling Down e In Linea con l’Assassino.
Destino e buon tempismo finalmente coincisero nel Dicembre 2002,
quando i vecchi amici si incontrarono a cena a Londra e Lloyd
Webber propose di unire le loro forze per lanciare la tanto attesa
produzione. "Avevo appena fatto una serie di film realistici, più
sperimentali rispetto ai blockbuster per il grande pubblico ai quali
venivo associato nel passato", dice Schumacher dei suoi film 8mm,
Flawless, Tigerland, Veronica Guerin e In Linea con l'Assassino, che
girò in soli dodici giorni. "Il Fantasma sembrava quanto di più
lontano potessi ottenere rispetto ai dodici giorni passati in una cabina
telefonica. Ho fatto così tanti diversi generi, ma mai un musical.
Sembrava un’enorme sfida e questo mi piace."
Schumacher afferma che furono i personaggi de Il Fantasma ad
attirarlo fin dall’inizio verso il progetto "straordinariamente
cinematografico" nel 1988, e che lo hanno di nuovo attirato. "Una
delle ragioni per cui questa tragica storia d’amore è stata parte della
nostra cultura fin da quando Gaston Leroux scrisse il suo romanzo è
perché noi ci identifichiamo con il Fantasma," egli ritiene. "Il
Fantasma è una manifestazione fisica di qualsiasi cosa che gli esseri
umani sentono essere non degno d’amore in sé stessi. Lui è un
personaggio che spezza il cuore – molto simile al Gobbo di Notre
Dame e alla Bestia de La Bella e la Bestia."
Il regista si è anche sentito spinto a realizzare il film poiché "ci sono
milioni di persone che non possono permettersi di vedere Il
Fantasma in un vero teatro, e molte persone non vivono in un’area
dove possono arrivare ad un teatro dove il musical sia in scena.
Pensate a film come Tutti Insieme Appassionatamente, West Side
Story e Chicago. Quante persone hanno effettivamente visto Tutti
Insieme Appassionatamente in scena, paragonate ai milioni che
hanno visto il film? Ci sono persone che adorano la musica di
Andrew, e persone che hanno sempre desiderato vedere Il Fantasma
a teatro, ed ora avranno l’opportunità di vederne una versione."
Nell’adattare la loro sceneggiatura dal libretto del musical,
Schumacher e Lloyd Webber hanno ulteriormente scavato nei
retroscena di alcuni personaggi chiave ed incorporato il mondo dietro
le quinte dell’opera nella storia principale. "Nel musical teatrale,
tocchiamo l’infanzia del Fantasma, ma non andiamo visivamente
indietro nel tempo per esplorarla così come facciamo nel film," spiega
Lloyd Webber. "E’ un cambiamento molto importante per noi, perché
rende la triste condizione del Fantasma ancora più comprensibile."
opera house into the main story. "In the
stage musical, we touch on the
Phantom's childhood, but we don't
visually go back in time to explore it as
we do in the film", Lloyd Webber
explains. "It's a very important change
for us, because it makes the Phantom's
plight even more understandable".
"The stage show concentrates on the
Phantom, Christine and Raoul",
Schumacher elaborates. "Not only did we
want to give the audience more insight
as to how each of these characters
arrived at the opera house, we also wove
the backstage activity – the plasterers,
prop makers, wig makers, scenic artists,
dancers and singers – into the fabric of
the story".
Schumacher attributes his rewarding
collaboration with Lloyd Webber to a
mutual trust and respect developed over
the course of their fifteen year friendship.
"We have a very good marriage
creatively because I take care of the
filming and he takes care of the music",
he explains. "Like a lot of very intelligent
people, Andrew doesn't pretend to know
about things he doesn't. He's an expert
on music, so he focused his brilliant
talent on the musical aspects of the film,
and he gave me an enormous amount of
freedom and his full support to create
what I thought should be done with the
material".
For Lloyd Webber, the long-awaited
adaptation of his deeply personal theatre
phenomenon has yielded truly satisfying
results. "The film looks and sounds
fabulous and I think it's an
extraordinarily fine document of the
stage show", he enthuses. "While it
doesn't deviate much from the stage
material, the film has given it an even
deeper emotional center. It's not based
on the theatre visually or direction-wise,
but it's still got exactly the same essence.
And that's all I could have ever hoped
for".
"Lo spettacolo teatrale si concentra sul Fantasma, Christine e Raoul,"
precisa Schumacher. "Non solo noi volevamo dare al pubblico uno
sguardo maggiormente addentro a come ciascuno di questi
personaggi sia arrivato all’opera, abbiamo anche intessuto l’attività
dietro le quinte – il decoratori, gli artigiani di scena, parruccai, artisti
di scena, danzatori e cantanti – nel tessuto della storia."
Schumacher attribuisce la sua appagante collaborazione con Lloyd Webber ad una fiducia reciproca ed al rispetto
svilupattosi nel corso della loro amicizia lunga 15 anni. "Dal punto di vista creativo abbiamo un ottimo matrimonio
perché io mi occupo delle riprese e lui si prende cura della musica," spiega. "Come molte persone intelligenti,
Andrew non fa finta di conoscere ciò di cui non sa nulla. E’ un esperto di musica, per cui ha concentrato il suo
geniale talento sugli aspetti musicali del film, e mi ha concesso un’enorme libertà ed il suo pieno sostegno a creare
ciò che io pensavo avrebbe dovuto essere fatto con il materiale."
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Per Lloyd Webber, il lungamente atteso adattamento del suo fenomeno teatrale profondamente personale ha dato
risultati veramente soddisfacenti. "Il film ha un aspetto e un suono favolosi e penso che sia un testimonianza
straordinariamente ben fatta dello spettacolo teatrale," si entusiasma. "Pur non deviando di molto dal materiale di
scena, il film gli ha fornito un centro emotivo ancor più emotivo. Non è basato sul teatro visivamente o in senso
registico, tuttavia ha ancora la stessa essenza. Ed è tutto ciò che avrei potuto sperare."
La copertina della rivista Culture, del
Sunday Times, Dicembre 2004 / The cover of
Culture magazine from the Sunday Times,
December 2004
Courtesy of Gerryscorner.it
La copertina di Genre, Dicembre 2004 /
The cover of Genre magazine, December 2004
Courtesy of Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Il Cast e I Personaggi
Per il regista Joel Schumacher ed il produttore-compositore Andrew
Lloyd Webber, la scelta del cast per la loro versione cinematografica
de Il Fantasma si dimostrò essere una sfida d’eccezione.
Schumacher immaginò il film come una storia d’amore giovane e
sexy, e si mosse per scritturare nuovi attori nei ruoli principali.
Questo fu in particolar modo vitale nella scelta di Christine, una
ingenua teenager orfana la quale crede che la voce del Fantasma che
la chiama dalle ombre dell’opera sia "l’Angelo della Musica" che il
padre morente promise di inviarle.
"Parte della bellezza del personaggio è la sua innocenza, il suo
attaccamento al padre e il suo credere che il Fantasma possa essere
davvero la di lui rappresentazione dall’oltre tomba," fa notare
Schumacher. "Avevamo bisogno di trovare una giovane donna che
potesse emanare sincera innocenza e brama giovanile, ed allo stesso
tempo, dovevamo trovare attori tremendamente carismatici per
interpretare i due uomini tra i quali si sente combattuta."
"Uno dei marchi di fabbrica di Joel è che trova giovani attori di
talento che sono sul punto di esplodere," afferma Lloyd Webber, che
ha affidato l’aspetto recitativo del procedimento di casting a
Schumacher mentre lui si è sforzato per raggiungere il perfetto
"equilibrio vocale" tra i candidati che hanno dimostrato di possedere i
requisiti vocali per eseguire il suo libretto di sofisticate canzoni. "Era
assolutamente cruciale che avessimo persone in grado di cantare
davvero," sottolinea, "perché il canto trascina tutta l’opera."
Il regista Joel Schumacher / Director Joel Schumacher
Courtesy of Artistdirect.com
Ambientato a Parigi nel 1870, Il Fantasma dell’Opera racconta la
storia di un genio musicale sfigurato che terrorizza gli abitanti
dell’Opéra Populaire, il principale teatro dell’opera della città.
Quando si innamora fatalmente di Christine, il Fantasma si dedica a
creare una nuova stella per l’Opera, esercitando uno strano senso di
controllo sulla giovane soprano mentre ne coltiva gli straordinari
talenti.
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For director Joel Schumacher and
producer-composer Andrew Lloyd
Webber, casting their film version of
Phantom proved to be an exceptional
challenge.
Schumacher envisioned the film as a sexy
young love story, and set out to cast
fresh new actors in the principal roles.
This was especially vital in casting
Christine, a naïve, orphaned teenager
who believes the Phantom's voice calling
to her from the shadows of the opera
house is the "Angel of Music" her dying
father promised to send her.
"Part of the beauty of the character is her
innocence, her attachment to her father
and her belief that the Phantom might
actually be a representation of him from
beyond the grave," Schumacher notes.
"We needed to find a young woman who
could exude a genuine youthful
innocence and longing, and at the same
time, we had to find two wildly
charismatic actors to play the two men
she is torn between."
"One of Joel's trademarks is that he finds
talented young actors who are just about
to break through," says Lloyd Webber,
who entrusted the acting aspect of the
casting process to Schumacher while he
strived to achieve the perfect "vocal
balance" between the candidates who
demonstrated they possessed the vocal
chops to perform his libretto of
sophisticated songs. "It was absolutely
crucial that we have people who could
really sing," he emphasizes, "because
song drives the entire piece."
Set in Paris in 1870, The Phantom of the
Opera tells the story of a disfigured
musical genius who terrifies the denizens
of the Opera Populaire, the city's
premiere opera house. When he falls
fatally in love with Christine, the
Phantom devotes himself to creating a
new star for the Opera, exerting a
strange sense of control over the young
soprano as he nurtures her
extraordinary talents.
The role of the eponymous Phantom
demanded an actor who radiates a
charismatic intensity. "We needed
somebody who has a bit of rock and roll
sensibility in him," Lloyd Webber says.
"He's got to be a bit rough, a bit
dangerous; not a conventional singer.
Christine is attracted to the Phantom
because he's the right side of danger, so
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Il ruolo eponimo del Fantasma esigeva un attore che irradiasse
carismatica intensità. "Avevamo bisogno di qualcuno che avesse in sé
una certa sensibilità rock," dice Lloyd Webber. "Deve essere un po’
rude, un po’ pericoloso; un cantante non convenzionale. Christine è
attratta dal Fantasma perché lui è la parte “buona” del pericolo, per
cui dovevamo trovare un attore che potesse esprimere tale qualità
vocale."
I produttori trovarono la miriade di qualità che stavano cercando in
Gerard Butler, meglio noto al pubblico americano per il suo ruolo
al fianco di Angelina Jolie nel blockbuster del 2003 Lara Croft Tomb
Raider: La Culla della Vita. "Gerry Butler ha una fantastica voce da
tenore rock", elogia Lloyd Webber.
"Vidi Gerry Butler in
Dracula’s Legacy ed aveva
un’incredibile presenza
scenica, volevo
incontrarlo," racconta
Schumacher. "E’ un attore
meraviglioso e sapevo che
sarebbe stato uno
splendido Fantasma."
Gerard Butler nel ruolo del
Fantasma / Gerard Butler as
the Phantom – Courtesy of
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Butler non aveva
familiarità con la versione
teatrale quando
Schumacher inizialmente
lo avvicinò per il ruolo, per cui ascoltò alla registrazione del cast
originale mentre leggeva la sceneggiatura per la prima volta. "Mi
sbalordì. Alla fine del copione ero in lacrime," racconta l’attore, che da
allora ha visto il musical sia a Londra che a Broadway. "Mi sono
davvero identificato con il personaggio del Fantasma, con la sua
passione, la sua brama ed arte, come anche il dolore e l’isolamento
che aveva sentito da tutta la vita.
"Penso che questa sia la ragion per cui Il Fantasma sia un dramma
così potente, perché la gente si identifica con il suo dolore," riflette
Butler. "Più si invecchia, più si sviluppa un bagaglio nella propria vita
– cose che non si vuole lasciar andare, cose che temi che se le riveli al
mondo, il mondo ti troverà repellente e orrendo."
Per prepararsi alla sua audizione con Lloyd Webber, Butler ha preso
delle lezioni di canto di nascosto e provò con il direttore musicale de
Il Fantasma Simon Lee. Butler ricordò il suo momento della verità:
"Tutto ad un tratto me ne sto davanti a Andrew Lloyd Webber, a casa
sua. Simon suonava il piano, ricordandomi di respirare, e io pensavo,
Sto per cantare Music of the Night, una delle canzoni più famose di
tutti i tempi, per il compositore. Le mie gambe iniziarono a tremare."
Butler ha proseguito la propria formazione vocale durante tutta la
produzione, insieme a lezioni di movimento. "Dovevo trovare una
voce ed un modo di muovermi per il Fantasma per ‘portare il
personaggio coi piedi per terra’" spiega. "Dato che stavamo facendo
un film e non una produzione teatrale, molti aspetti del personaggio
dovevano essere più radicati nella realtà e meno melodrammatici,
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
we had to find an actor who could
deliver that vocal quality."
The filmmakers found the myriad
qualities they were looking for in
Gerard Butler, best known to
American audiences for his starring role
opposite Angelina Jolie in the 2003
blockbuster Lara Croft Tomb Raider: The
Cradle of Life. "Gerry Butler has got a
great rock tenor voice," Lloyd Webber
praises.
"I saw Gerry Butler in Dracula 2000 and
he had such incredible screen presence, I
wanted to meet him," Schumacher
recounts. "He's a wonderful actor and I
knew he would make a stunning
Phantom."
Butler was not familiar with the stage
production when Schumacher initially
approached him about the role, so he
listened to the original cast recording
while reading the screenplay for the first
time. "It just blew me away. By the end
of the script, I had tears streaming down
my face," says the actor, who has since
seen the musical in London and on
Broadway. "I really identified with the
character of the Phantom, with his
passion, his longing and artistry, as well
as the pain and isolation he's felt all his
life.
"I think that's why Phantom is such a
powerful piece, because people identify
with his pain," Butler muses. "The older
you get, the more you develop baggage
in your life – things you don't want to let
go of, things you fear that if you open
them up to the world, the world will find
you repulsive and ugly."
To prepare for his audition for Lloyd
Webber, Butler took singing lessons on
the sly, and rehearsed with Phantom
musical director Simon Lee. Butler
recalls his moment of truth: "Suddenly
I'm standing in front of Andrew Lloyd
Webber, in his house. Simon was playing
the piano, reminding me to breathe, and
I thought, I'm about to sing Music of the
Night, one of the most famous songs of all
time, for the composer. My legs started
shaking."
Butler continued his voice training
throughout production, in concert with
movement classes. "I needed to find a
voice and a way of movement for the
Phantom to 'bring down the character,'"
he explains. "Because we were making a
movie and not a stage show, many
aspects of the character had to be more
grounded in reality and less
melodramatic, less theatrical, and more
real and human."
55
Gerry's Corner
meno teatrali e più reali ed umani."
La maschera del Fantasma, un’immagine iconica dalla produzione
teatrale ed una componente cruciale del suo personaggio e della
storia, nasconde una grottesca condizione medica che lo ha fatto
abbandonare dalla sua famiglia da bambino, respingere dalla società e
relegare al ruolo di fenomeno da baraccone. Butler ha condotto delle
ricerche sulle deformità fisiche per meglio comprendere il
personaggio, ma la sua esperienza indossando il trucco protesico da
Fantasma – un procedimento che richiedeva quattro ore e mezzo di
applicazione – gli ha dato esperienza pratica in abbondanza dalla
quale attingere. "Ero meravigliato e turbato dagli sguardi che ricevevo
anche solo girando per gli studios. Mi veniva voglia di dire Che
problema hai? Cos’hai da guardare? Illumina la mostruosità e la
bellezza che esistono dentro ciascuno di noi, e questo è ciò che la
storia rappresenta per me."
Assegnare il ruolo della dotata giovane ballerina Christine Daaé si è
dimostrato essere un’altra sfida per i produttori, dato che il
personaggio richiede un’attrice che riesca a trasudare una sincera
innocenza e tuttavia impone una sofisticata destrezza vocale. Mentre
Schumacher si preparava a provinare un gruppo di potenziali
Christine, incontrò Emmy Rossum, allora attrice sedicenne che diede
una memorabile interpretazione nel ruolo della figlia assassinata di
Sean Penn nel dramma premio Oscar Mystic River, ed interpretò la
giovane Audrey Hepburn nel
telefilm ABC del 2000 The
Audrey Hepburn Story.
Il character poster di Emmy
Rossum nei panni di Christine
Daaé / The character poster with
Emmy Rossum’s Christine Daaé –
Courtesy of MoviePosterDb.com
"Quando trovammo Emmy fu
un colpo di fulmine", si
entusiasma Schumacher.
"Non solo è un’attrice
sopraffina, ma Emmy ha
studiato con la Metropolitan
Opera fin da quando aveva
sette anni. Arrivò all’ultimo
secondo e quasi non fece il
provino perché doveva
andare ad una riunione di
famiglia a Las Vegas. Ho dovuto dissuaderla!"
"Ci incontrammo un Giovedì, e Joel disse 'Ce la fai ad essere a New
York Sabato per un provino?'" ricorda Rossum, che ha appena
smesso i panni di protagonista nel disaster movie The Day After
Tomorrow. "Poi, circa una settimana dopo andai a cantare per
Andrew a casa sua, cosa che fu davvero snervante! Mi stavo scaldando
con l’accompagnatore quando Andrew entrò nella stanza, si sedette
senza presentarsi e disse 'Vogliamo [iniziare]?'"
Come dimostrò alla sua audizione, "Emmy ha una voce fantastica,"
certifica Lloyd Webber.
Per prepararsi al suo ruolo, Rossum ha preso lezioni di danza, ha
visitato il famoso teatro dell’Opéra Garnier a Parigi, sulla quale è
liberamente basata l’Opéra Populaire, e vistato il Museo D'Orsay per
studiare i dipinti di Degas e le sculture di ballerine, molte delle quali
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The Phantom's mask, an iconic image
from the stage production and a crucial
component of his character and the
story, hides a grotesque medical
condition that left him abandoned by his
family as a child, shunned by society and
relegated to the role of sideshow freak.
Butler conducted research into physical
deformities to better understand the
character, but his experience wearing the
Phantom's prosthetic makeup – a
process that took four and a half hours to
apply – gave him plenty of practical
experience upon which to draw. "I was
amazed and upset by the looks I got just
walking around the studio. I wanted to
say What's your problem? What are you
looking at? It illuminates the ugliness
and the beauty that exists within each of
us, and that's what this story represents
to me."
Casting the part of the gifted young
chorus girl Christine Daaé proved to be
another challenge for the filmmakers, as
the character calls for an actress who
can exude a genuine innocence yet
command a sophisticated vocal prowess.
As Schumacher prepared to screen test a
handful of potential Christines, he met
with Emmy Rossum, a then-sixteen yearold actress who delivered a memorable
performance as Sean Penn's murdered
daughter in the Oscar winning drama
Mystic River, and played the young
Audrey Hepburn in ABC's 2000 telefilm
The Audrey Hepburn Story.
"Lightning struck when we found
Emmy," Schumacher enthuses. "Not only
is she an exquisite actress, but Emmy has
trained at the Metropolitan Opera since
she was seven. She came in at the last
second and almost didn't screen test
because she had to go to a family reunion
in Las Vegas. I had to talk her out of it!"
"We met on a Thursday, and Joel said
'Can you be in New York on Saturday for
a screen test?'" recalls Rossum, who had
just wrapped her starring role in the
disaster epic The Day After Tomorrow.
"Then about a week later I went to sing
for Andrew at his house, which was very
nerve-wracking! I was warming up with
the accompanist when Andrew walked
into the room, sat down without
introducing himself and said 'Shall we?'"
As she proved at her audition, "Emmy
has got a fantastic voice," Lloyd Webber
attests.
To prepare for her role, Rossum took
dance lessons, toured the famed Garnier
Opera House in Paris, on which the
Opera Populaire is loosely based, and
visited the Musée D'Orsay to study
Degas' paintings and sculptures of
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
furono basate sulle ballerine della compagnia dell’Opéra Garnier. "La
maggiore sfida per me è stata trovare l’equilibrio tra la mia voce e la
mia recitazione," afferma la Rossum. "Era importante che la mia
recitazione fosse allo stesso livello di come sarebbe stata in un
normale film, quindi dovevo trovare un punto dove la mia voce e la
mia recitazione si sarebbero mescolate in modo che suonasse
naturale."
Rossum vede Christine come un’anima sola in cerca dell’amore e della
protezione che il padre le offriva prima della sua morte prematura.
"Christine dispera così tanto di trovare un segno dell’amore di suo
padre che quando sente per la prima volta la voce del Fantasma, lei
desidera disperatamente credere che lui sia ‘l’Angelo della Musica’
che il padre aveva promesso di mandarle. Lei scopre che sono spiriti
affini, visto che anche lei è sola e ferita. La loro relazione inizia con
grande affetto ed ammirazione perché da un punto di vista artistico si
ispirano a vicenda. Ma a mano a mano che Christine inizia a maturare
e a diventare una giovane donna sicura di sé, il Fantasma inizia a
guardarla con occhi diversi."
Infatti, il Fantasma si innamora ossessivamente di Christine – mentre
lei si innamora del Visconte Raoul de Chagny, il nuovo facoltoso
mecenate dell’Opera Populaire e amico del cuore d’infanzia di
Christine. "Tutto quello che il Fantasma vuole è una compagna,
qualcuno che lo capisca, qualcuno con cui parlare," dice Butler. "Si è
abituato al rifiuto, ma c’è un rifiuto che non può sopportare ed è
quello da parte di Christine, perché lei è diventata l’unico centro della
sua vita. Mentre la vede venire attratta da Raoul, il Fantasma è
sempre più accecato dalla propria rabbia e dal proprio desiderio. Lui
pensa che se solo gli riuscisse di scrivere la sua opera per lei, allora lei
lo amerà; oppure se gli riuscisse di portarla nel suo covo, farle vedere
il suo mondo, allora lei finalmente lo capirà."
"Penso che la relazione di Christine con Raoul sia il suo risveglio
romantico come teenager; per contro la sua pulsione verso il
Fantasma è molto sessuale, molto profonda, un’unione di anime,"
Schumacher suggerisce. "Forse se non fosse stato sfigurato e non
fosse diventato così violento e folle, allora forse un giorno avrebbero
potuto stare insieme. Quello che Emmy fa così magnificamente nella
sua interpretazione è che lei affronta il suo essere sfigurato con
compassione."
Nel ruolo di Raoul, i produttori hanno scelto Patrick Wilson, stella di
Broadway con Oklahoma! e The Full Monty, e nominato all’Emmy
per la sua interpretazione nella miniserie HBO Angels in America.
"Avevo visto Patrick sulla scena e sapevo che cantava
splendidamente," dice Schumacher. "E’ un attore di grande talento e
ha la voce di un angelo."
Lloyd Webber aveva familiarità con il pedigree teatrale di Wilson a
Broadway quando il giovane attore viaggiò fino a Londra per fare
l’audizione con lui. "Patrick è uno dei grandi tenori lirici naturali del
teatro. Voglio dire, ha interpretato Curly in Oklahoma!"
La prova di Wilson nel ruolo di Raoul rappresenta una versione più
dinamica del personaggio di quanto gli spettatori abbiano visto nella
produzione teatrale. "Nella versione teatrale, Raoul ha un ruolo
minore nel triangolo amoroso, ma nel film, lo abbiamo reso un eroe
romantico molto aggressivo e fanfarone," fa notare il regista. "E’
anche più attraente per Christine – ed una grossa minaccia per il
Fantasma."
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
ballerinas, many of which were based on
the dancers from the Garnier Opera
company. "The biggest challenge for me
was finding a balance between my voice
and my acting," Rossum says. "It was
important that my acting be at the same
level as it would be in a normal film, so I
had to find a place at which my voice
and my acting meshed in a way that felt
natural."
Rossum sees Christine as a lonely soul
looking for the love and protection her
father provided before his untimely
death. "Christine is so desperate to find a
sign of her father's love that when she
first hears the Phantom's voice, she
desperately wants to believe he is the
'Angel of Music' her father promised to
send her. She discovers that they are
kindred spirits, as he is lonely and
damaged as well. Their relationship
begins as one of great affection and
admiration because they inspire one
another artistically. But as Christine
begins to mature and become a more
confident young woman, the Phantom
starts looking at her differently."
Indeed, the Phantom falls obsessively in
love with Christine – as she is falling for
the Vicomte Raoul de Chagny, the Opera
Populaire's wealthy new patron and
Christine's childhood sweetheart. "All the
Phantom wants is a companion,
someone who understands him, someone
to talk to," Butler says. "He has become
accustomed to rejection, but there's one
rejection that he can't take and that is
from Christine, because she has become
the sole focus of his life. As he watches
her become drawn to Raoul, the
Phantom is increasingly blinded by his
rage and desire. He thinks that if he can
just write this opera for her, then she'll
love him, or if he can bring her to his lair,
make her see his world, then she'll finally
understand him."
"I think Christine's relationship with
Raoul is her romantic awakening as a
teenager, but her pull towards the
Phantom is a very sexual, very deep,
very soulful union," Schumacher
suggests. "Perhaps if he wasn't
disfigured and hadn't become as violent
and as insane as he became, then
perhaps someday they could have been
together. What Emmy does so beautifully
in her performance is that she always
meets his disfigurement with
compassion."
In the role of Raoul, the filmmakers cast
Patrick Wilson, star of Broadway's
Oklahoma! and The Full Monty, and an
57
Gerry's Corner
"Il ruolo si è dimostrato persino più dinamico ed impegnativo di
quanto mi aspettassi," dice Wilson, che si è sottoposto ad un processo
di trasformazione lungo cinque ore per invecchiarsi fino ai 70 anni
per le sequenze che hanno luogo nel 1919. "Nel film cavalco a pelo,
che è un’esperienza diversa da qualunque altra cosa, ma è quello che
volevo. Non volevo imbrogliare su niente; volevo trasmettere la
smania di vivere che
le persone avevano a
quel tempo. In quei
giorni le vite erano
vissute in modo
drammatico. Morivi
giovane, per cui
quando trovavi
l’amore ti ci buttavi."
Patrick Wilson/Raoul
Courtesy of
Sunsetheart.Xanga.com
La versatile attrice
Miranda Richardson,
nominata agli
Academy Award per i
suoi ruoli in Tom &
Viv e Damage,
interpreta Madame
Giry, l’istruttrice di
balletto che sa di più
dei misteriosi eventi
all’Opéra Populaire – e del Fantasma – di quanto si preoccupi di
rivelare. "Miranda è una delle mie attrici preferite sin da quando la
vidi in Ballando con uno Sconosciuto," dice Schumacher. "Non posso
dire abbastanza dell’intensità che ha portato al ruolo di Madame
Giry."
Espandendo il ruolo di Madame Giry nella loro sceneggiatura,
Schumacher e Lloyd Webber forniscono un ulteriore sguardo
addentro la turbolenta storia che sta alle spalle del Fantasma.
"Madame Giry è funzionale al perché il Fantasma si trovi nel teatro, in
primo luogo," afferma Richardson, che ricevette il plauso
internazionale per la sua grandiosa interpretazione nel thriller del
1992 The Crying Game. "La vita del Fantasma è molto teatrale, e in
ciò c’è un elemento che lei ama. L’Opéra Populaire è il suo mondo, la
sua famiglia, la sua vita."
"Nello spettacolo teatrale, Madame Giry è molto rigida, molto brusca
con le ragazze del corpo di ballo, e lei ha in un certo senso l’aspetto di
un punto esclamativo," continua Richardson. "Ma è anche romantica
e piuttosto appassionata, e ho parlato a Joel del mostrare
maggiormente questo suo aspetto nel film."
"Volevo raccontare al pubblico di più della relazione di Madame Giry
con il Fantasma, perché è sempre stata una specie di mistero," dice il
regista. "Quando incontrai Miranda per discutere il ruolo, è stato
l’unico incontro che abbia avuto con un’attrice nel quale mi sentivo
come se fosse lei a farmi un’audizione. Aveva una lista di circa un
centinaio di domande da pormi, e l’ho adorato."
"Fui attirata dall’idea di lavorare con Joel, specialmente su un
progetto così sontuoso e voluttuoso come lo è Il Fantasma," riferisce
Emmy nominee for his performance in
the HBO miniseries Angels in America. "I
had seen Patrick on the stage and I knew
he sang beautifully," says Schumacher.
"He's a very talented actor and he has
the voice of an angel."
Lloyd Webber was familiar with Wilson's
Broadway pedigree when the young
actor traveled to London to audition for
him. "Patrick is one of the great natural
lyric tenors from the theatre. I mean, he
was Curly in Oklahoma!"
Wilson's turn as Raoul represents a more
dynamic version of the character than
audiences have seen in the theatrical
production. "In the stage show, Raoul
has a very minor role in the love
triangle, but in the film, we made him a
very aggressive, swashbuckling
romantic hero," the director notes. "He's
even more appealing to Christine – and a
greater threat to the Phantom."
"The role has been even more dynamic
and challenging than I anticipated," says
Wilson, who underwent a five hour
prosthetics process to age him to 70
years old for sequences that take place in
1919. "I ride bareback in the movie,
which is an experience unlike any other,
but that's what I wanted. I didn't want to
cheat anything; I wanted to convey the
zest for living that people had then. In
those days lives were lived very
dramatically. You died young, so when
you found love, you went after it."
Versatile actress Miranda Richardson,
an Academy Award nominee for her
roles in Tom & Viv and Damage, plays
Madame Giry, the ballet mistress who
knows more about the mysterious events
at the Opera Populaire – and the
Phantom – than she cares to reveal.
"Miranda has been one of my favorite
actresses ever since I saw her in Dance
With a Stranger," Schumacher says. "I
can't say enough about the brilliance she
brought to the role of Madame Giry."
By expanding Madame Giry's role in
their screenplay, Schumacher and Lloyd
Webber provide further insight into the
Phantom's turbulent backstory.
"Madame Giry is instrumental to why
the Phantom is in the opera house in the
first place," says Richardson, who first
received international acclaim for her
memorable performance in the hit 1992
thriller The Crying Game. "The
Phantom's life is very theatrical, and
there's an element of that that she
adores. The Opera Populaire is her
world, her family, her life.
"In the stage show, Madame Giry is very
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
l’attrice. "Mi piace avere quel senso di lavorare su un set ed essere di
tanto in tanto sopraffatta dalla portata di quello che mi sta attorno."
Non avendo una formazione da danzatrice classica, Richardson ha
partecipato a lezioni di balletto con altri membri del cast. "Sentivo che
era importante conoscere il rigore di tale ambiente," afferma. "Anche
se Madame Giry non danza
più in assolo, lei gestisce una
compagnia, ed ha una grande
conoscenza e rispetto per tale
disciplina."
Miranda Richardson / Madame
Giry – Courtesy of Polyvore.com
Il solo membro dell’insieme
dell’Opera la cui personalità
esagerata minaccia di eclissare
la presenza minacciosa del
Fantasma è la bizzosa diva
della compagnia, La Carlotta. Minnie Driver, la talentuosa attrice nota
per le sue interpretazioni nel dramma da Oscar Will Hunting – Genio
Ribelle e della serie comica targata NBC premiata con l’Emmy Will &
Grace, impersona la volubile soprano Italiana.
"Nel 1870, la diva di un teatro dell’opera aveva la presenza e l’effetto
di David Beckham, Madonna e
Kylie Minogue messi insieme,"
afferma Driver. "Carlotta è una
presenza ingombrante, e nella sua
testa tutti gli altri esistono quali
satelliti attorno a lei."
Minnie Driver / La Carlotta –
Courtesy of Filmweb.no
Sebbene cantante di talento a
pieno titolo, Driver non ha
eseguito la propria parte cantata
per il film – la sua parte è stata
doppiata da Margaret Preece, la
cantante lirica professionista che
ha interpretato il ruolo sulla
scena. Driver, tuttavia, ha ideato
il dialogo aggiuntivo in Italiano per improvvisare le inviperite
rimostranze di Carlotta. "Ho incanalato la mia diva interiore!" dice
con una risata. "Quando discutemmo del personaggio, Joel disse
'Nessuno ha mai pagato per vedere meno del meglio.' Mi indispettì
alquanto e mi lasciò andare!"
"Potrei dire che Minnie sia fantastica, ma mi ha addrittura sorpreso, e
penso anche sé stessa, per quanto sia fantastica," afferma
Schumacher. "Alcuni dei suoi migliori momenti sono improvvisati
perché ha davvero un meraviglioso senso dell’umorismo. Minnie è
stata perfetta per questo ruolo – è buffa, statuaria e ha surclassato le
dive."
Gli intraprendenti nuovi manger dell’Opéra Populaire, Gilles André e
Richard Firmin, arrivano al teatro durante la prova costumi per la
produzione della compagnia dell’opera epica Annibale, trovando
Carlotta in atto di minacciare di andarsene prima che il sipario si alzi
sulla rappresentazione della serata di inaugurazione. E non è tutto
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
rigid, very harsh with the ballet girls,
and she looks a bit like an exclamation
mark," Richardson continues. "But she is
also a romantic and quite passionate,
and I talked to Joel about showing more
of this aspect of her in the film."
"I wanted to tell the audience more about
Madame Giry's relationship with the
Phantom, because it's always been kind
of a mystery," the director says. "When I
met with Miranda to discuss the role, it
was the only meeting I've ever had with
an actress where I felt she was
auditioning me. She had a list of about a
hundred questions that she asked me,
and I loved it."
"I was attracted to the idea of working
with Joel, especially on a project as
lavish and lush as Phantom," the actress
reports. "I like to have that sense of
working on a set and occasionally being
struck dumb at the scale of what's
around me."
Having no classical dance training
herself, Richardson participated in ballet
classes with other members of the
ensemble. "I felt it was important to
know what the rigour of that world is,"
she says. "Even though Madame Giry
doesn't dance solo any more, she's
running a company, and she has a great
deal of knowledge and respect for the
discipline."
The only member of the Opera ensemble
whose larger-than-life persona threatens
to eclipse the Phantom's menacing
presence is the company's
temperamental diva-in-residence, La
Carlotta. Minnie Driver, the talented
actress known for her performances in
the Oscar-winning drama Good Will
Hunting and NBC's Emmy-lauded
comedy Will & Grace, portrays the
volatile Italian soprano.
"In 1870, the diva of the opera house had
the presence and effect of David
Beckham, Madonna and Kylie Minogue
all rolled into one," says Driver.
"Carlotta is a huge presence, and in her
mind everybody else exists as a satellite
around her."
Though a talented singer in her own
right, Driver did not perform her own
singing for the film – her part was voiced
by professional opera singer Margaret
Preece, who has performed the role
onstage. Driver did, however, create
additional dialogue in Italian to
improvise Carlotta's vituperative rants.
"I channeled my inner diva!" she says
with a laugh. "When we discussed the
character, Joel said 'Nobody ever paid to
see under the top.' He pretty much just
wound me up and let me go!"
59
Gerry's Corner
quello che li aspetta: una funesta lettera da parte del Fantasma
minaccia conseguenze se la nuova direzione non dovesse adempiere
alle sue svariate richieste.
Gli esperti caratteristi Simon Callow (Shakespeare in Love, 4
Matrimoni e 1 Funerale) e Cíaran Hinds (Era Mio Padre, Lara Croft,
Tomb Raider: La Culla della Vita) interpretano, rispettivamente, il
melomane André e l’affarista Firmin. "André è interessato all’aspetto
artistico e culturale del teatro, laddove Firmin è più interessato a che
le poltrone vengano occupate," afferma Hinds, che ha co-interpretato
insieme con Cate Blanchett in Veronica Guerin, thriller del 2003 di
Schumacher. "Joel mi disse di pensare a Firmin come ad un venditore
di automobili usate, leggermente appariscente e abbigliato in modo
esagerato."
Cíaran Hinds / Richard Firmin + Simon Callow / Gilles André
Courtesy of MoviePictureDb.com
"André e Firmin sono legati come gemelli siamesi," aggiunge Callow.
"Hanno fatto i soldi grazie ai rottami e sono piuttosto eccitati di farsi
strada nel mondo del teatro, ma come molte persone prima di loro,
arriveranno a pentirsene."
A completare il cast de Il Fantasma ci sono James Fleet (Ragione e
Sentimento) nel ruolo del manager in pensione Lefevre; Victor
McGuire (Lock, Stock… Pazzi Scatenati) quale il grande cantante
baritono Piangi; e Jennifer Ellison (Brookside) nella parte della
giovane amica di Christine, Meg Giry.
60
"I could tell that Minnie would be great,
but she even surprised me and I think
herself with how fantastic she really is,"
Schumacher says. "Some of her best
moments are ad-libbed because she has a
wonderful sense of humor. Minnie was
perfect for this role – she is funny,
statuesque and out-diva'd the divas."
The Opéra Populaire's enterprising new
managers, Gilles André and Richard
Firmin, arrive at the theatre during the
dress rehearsal for the company's
production of the epic opera Hannibal to
find Carlotta threatening to walk out
before the curtain is raised for the
opening night performance. And that's
not all that awaits them: an ominous
letter from the Phantom threatens grave
consequences should the new
management fail to meet his various
demands.
Accomplished character actors Simon
Callow (Shakespeare in Love) and Ciaran
Hinds (Road to Perdition) play theatre
buff Andre and the business-minded
Firmin, respectively. "Andre is interested
in the artistic and cultural side of the
theatre, whereas Firmin is more involved
in getting bums on seats," says Hinds,
who co-starred with Cate Blanchett in
Schumacher's 2003 thriller Veronica
Guerin. "Joel told me to think of Firmin
as a used car salesman, slightly flashy
and over-dressed."
"Andre and Firmin are bound like
Siamese twins," Callow adds. "They
made their money in scrap metal and are
rather excited to be buying themselves
into the world of the theatre, but like
many people before them, they come to
regret it."
Rounding out the Phantom cast are
James Fleet (Sense and Sensibility) as the
retiring theatre manager Lefevre; Victor
McGuire (Lock, Stock and Two Smoking
Barrels) as the grand baritone singer
Piangi; and Jennifer Ellison (Brookside)
in the role of Christine's young friend
Meg Giry.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
La Musica della Notte
L’incisione del cast originale de Il Fantasma dell’Opera ha venduto
oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo ed è l’album di un cast dalle
maggiori vendite di tutti i tempi. Fu il primo album di un cast nella
storia musicale britannica ad entrare in classifica al numero 1, e da
allora ha conquistato il disco d’oro e di platino sia nel Regno Unito
che negli Stati Uniti. Le toccanti melodie e la partitura vibrante hanno
fatto conquistare al compositore-produttore Andrew Lloyd Webber ed
ai suoi collaboratori innumerevoli premi e plauso.
"Andrew ha intrattenuto milioni di persone in tutto il mondo," dice il
regista Joel Schumacher. "Il Fantasma ha una canzone memorabile
dopo l’altra, con alcune delle più belle melodie che abbia mai scritto.
E i testi di Charles Hart sono davvero splendidi."
The original cast recording of The
Phantom of the Opera has sold over 40
million copies worldwide and is the
biggest selling cast album of all time. It
was the first cast album in British
musical history to enter the charts at
number one, and has since garnered gold
and platinum status in both the UK and
the United States. The stirring melodies
and vibrant score have earned producercomposer Andrew Lloyd Webber and his
collaborators countless awards and
acclaim.
"Andrew has entertained millions of
people all over the world," says director
Joel Schumacher. "Phantom has one
memorable song after the other, with
some of the most beautiful melodies he's
ever written. And Charles Hart's lyrics
are quite stunning."
"This music is so incredibly moving and
powerful," adds Gerry Butler. "I've heard
it so much now, and yet it never fails to
move me."
As infectious as Lloyd Webber's Phantom
compositions are, the songs are actually
quite sophisticated and difficult to sing
properly. "The preparation I had from
the Metropolitan Opera was invaluable,"
says Emmy Rossum, who began training
at the famed New York opera house at
the tender age of seven. "I couldn't have
done it without the discipline that was
instilled in me at the Met."
Una pagina dallo spartito della “Title Track” /
A page from the Title Track score - Courtesy of Scribd.com
"La musica è così incredibilmente commovente e potente," aggiunge
Gerry Butler. "Ormai l’ho ascoltata tantissimo, e tuttavia non manca
mai di commuovermi."
Per quanto contagiose siano le composizioni di Lloyd Webber per il
Fantasma, le canzoni sono in realtà piuttosto sofisticate e difficili da
cantare in modo corretto. "La preparazione avuta alla Metropolitan
Opera è stata inestimabile," afferma Emmy Rossum, che iniziò a
studiare al famoso teatro lirico di New York alla tenera età di sette
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
The feature film version of Phantom
presented Lloyd Webber with the
opportunity to re-visit the original
recordings and, supported by a healthy
budget, he realized that he could afford
to produce a full orchestral version of
this much-loved score. The project also
offered him the chance to write a
completely new song and several major
sections of underscore to complement the
screenplay. This was familiar territory,
as Lloyd Webber wrote the scores for
several films early on in his career, such
as The Odessa File and Gumshoe.
In order to help realize his musical vision
for the film, Lloyd Webber turned to his
trusted team: music co-producer Nigel
Wright and music supervisor Simon Lee.
Wright has worked with Lloyd Webber
for over fifteen years, producing cast
albums and video soundtracks, including
the soundtrack to the award-winning
1996 film Evita. But, as Wright explains,
61
Gerry's Corner
anni. "Non avrei potuto farcela senza la disciplina che mi è stata
instillata al Met."
La versione cinematografica de Il Fantasma ha offerto a Lloyd
Webber l’opportunità di rivisitare le registrazioni originali e,
sostenuto da un sostanzioso budget, ha capito che poteva permettersi
di produrre una versione completa orchestrale di questa partitura
tanto amata. Il progetto gli ha inoltre dato la possibilità di scrivere
una canzone del tutto nuova e diverse importanti sezioni di colonna
sonora di accompagnamento alla sceneggiatura. Questo è stato un
territorio familiare, visto che Lloyd Webber scrisse colonne sonore
per diversi film all’inizio della sua carriera, come Dossier Odessa
(1974) e Gumshoe (1971).
Allo scopo di contribuire alla realizzazione della sua visione musicale
per il film, Lloyd Webber si è rivolto al suo fidato team: il coproduttore musicale Nigel Wright ed il supervisore musicale Simon
Lee. Wright ha lavorato con Lloyd Webber per oltre 15 anni,
producendo gli album dei cast e colonne sonore video, comprendenti
la colonna sonora al premiato film del 1996 Evita. Tuttavia, come
Wright chiarisce, "Il Fantasma è quello che aspettavamo di fare da
anni. Questo è il grosso affare!"
La prima pagina della partitura di The Music of the Night / The first page of
The Music of the Night’s score – Courtesy of Sheetmusicplus.com
Il lungo processo di audizione e selezione del cast per Il Fantasma– e
la decisione di Lloyd Webber che il cast fosse in grado di cantare il
proprio ruolo ad uno standard di prima categoria – ha richiesto che il
62
"Phantom is the one we've all been
waiting years to do. This is the big one!"
The lengthy Phantom audition and
casting process – and Lloyd Webber's
resolve that the cast be capable of
singing their roles to a first class
standard – required music supervisor
Simon Lee to begin his involvement in
February 2003, seven months before
shooting began. Lee worked with all the
principal actors, ensuring that their
singing ability met Lloyd Webber's
impeccable standard. Lee sees his
involvement at every stage as
fundamental to maximizing the abilities
of the cast, in particular the Phantom,
played by Gerard Butler. "Gerry was not
a stage-trained singer, but had sung in a
band," he says. "He has been a total
revelation in the last year we've been
working, and I'm very proud of his
achievement."
Shooting any music-driven movie
involves a great number of challenges,
but filming Phantom was even more
demanding than the average musical. As
Wright explains, "On every other musical
movie I've made, you rehearse, then prerecord the whole soundtrack and shoot
from there. What we did with Phantom
was stay just one step ahead of the
shooting schedule, so that the playback
tracks could accommodate performances
that were growing and developing
during rehearsal."
This recording and re-recording process
was continuous; a recording studio was
even set up in Lloyd Webber's office at
Pinewood Studios, whereby actors could,
at any time, be whisked away to record a
new vocal and the playback track be
altered for the next scene. It was a totally
organic process for the actors and the
music team alike – but this didn't come
without its difficulties. "When we started
production, we were three weeks ahead
of schedule, but by the end, we were
three hours ahead of what was being
shot!" Wright says. "It would be six in the
morning and we would be pre-mixing
something that was going to be shot at
nine."
Phantom was filmed with the use of these
temporary playback tracks, usually
consisting of a 28 piece orchestra, but on
occasions where Lloyd Webber felt it
necessary for the emotional drama of the
piece, a full symphony line-up was used.
Some of the most notable songs from the
stage show and the film are Think of Me,
the aria that launches Christine from
chorus girl to starring soprano; Angel of
Music; the intense duet between the
Phantom and his young protégé The
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
supervisore musicale Simon Lee iniziasse il proprio coinvolgimento
fin dal Febbraio 2003, sette mesi prima che iniziassero le riprese. Lee
ha lavorato con tutti gli attori principali, assicurando che la loro
capacità canora soddisfacesse gli standard impeccabili di Lloyd
Webber. Lee vede il suo fondamentale coinvolgimento ad ogni stadio
per massimizzare le doti del cast, in particolare del Fantasma,
interpretato da Gerard Butler. "Gerry non era un cantante con una
formazione teatrale, ma aveva cantato in una band," dice. "E’ stato
una totale rivelazione nell’ultimo anno in cui abbiamo lavorato e sono
molto orgoglioso dei suoi risultati."
Girare qualsiasi film che si regga sulla musica implica un gran
numero di sfide, però girare Il Fantasma è stato ancor più pesante di
un musical normale. Come Wright spiega, "In ogni altro film musicale
che ho fatto, si prova, poi si pre-registra tutta la colonna sonora e si
girà da lì. Quello che abbiamo fatto con Il Fantasma è stato di stare
appena un passo avanti al programma delle riprese, cosicché i brani
di playback potessero adattarsi alle interpretazioni crescenti e in via
di sviluppo durante le prove."
Questo procedimento di registrazione e ri-registrazione fu continuo;
uno studio di registrazione fu persino allestito nell’ufficio di Lloyd
Webber ai Pinewood Studios, dove gli attori potevano, in ogni
momento, esser portati per registrare ogni nuova parte vocale e la
traccia di playback venire modificata per la scena successiva. Si è
trattato di un processo totalmente organico sia per gli attori che per il
team musicale – ma tutto questo non si è realizzato senza difficoltà.
"Quando iniziammo la produzione, eravamo avanti di tre settimane
sulla tabella di marcia delle riprese, ma alla fine, avevamo tre ore di
anticipo su quello che veniva girato!" afferma Wright. "Erano le sei
del mattino e noi stavamo pre-missando qualcosa che sarebbe stato
girato alle nove."
Il Fantasma è stato girato con l’uso di queste tracce playback
temporanee, di solito consistenti di un’orchestra di 28 elementi, ma
nelle occasioni in cui Lloyd Webber lo sentiva necessario per la
tensione emotiva del film, veniva usato uno schieramento sinfonico al
gran completo.
Alcune delle canzoni più rimarchevoli della produzione teatrale e del
film sono Think of Me, l’aria che lancia Christine da ballerina di fila a
soprano protagonista; Angel of Music; l’intenso duetto tra il
Fantasma e la sua giovane protégée The Phantom of the Opera,
melodia-firma del Fantasma con la quale attira Christine al suo covo
sotto il teatro; All I Ask of You, la romantica serenata sul tetto di
Christine e Raoul; Masquerade, lo spettacolare brano di insieme che
scatena l’elaboratissima campagna di terrore del Fantasma; e The
Point of No Return il fiero duetto da brividi del Fantasma e Christine
che ha luogo durante la prima rappresentazione del Don Juan
Triumphant!, l’opera lirica composta dal Fantasma.
Patrick Wilson trovò che la sua reazione nell’assistere all’esecuzione
di "The Point of No Return" da parte di Butler e Rossum fosse simile a
quella del suo personaggio, allorquando Raoul è testimone
dell’intensità del legame di Christine verso il Fantasma. "Ho passato
tre mesi a girare una storia d’amore con Emmy, e sentendo sempre
parlare di quest’altro tizio," ricorda Wilson. "Quando finalmente li ho
visti insieme e sentito la passione che avevano l’uno per l’altra, mi si è
spezzato il cuore."
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Phantom of the Opera, the Phantom's
signature tune, with which he seduces
Christine in his lair beneath the opera
house; All I Ask of You, Christine and
Raoul's romantic rooftop serenade;
Masquerade the spectacular ensemble
piece that touches off the Phantom's most
elaborate campaign of terror; and The
Point of No Return, the chillingly fiery
duet between the Phantom and Christine
that takes place during the premiere
performance of Don Juan Triumphant!,
the Phantom's own opera composition.
Patrick Wilson found his reaction to
watching Butler and Rossum perform
The Point of No Return to be similar to
that of his character's when Raoul
witnesses the intensity of Christine's
connection to the Phantom.
"I spent three monts shooting the love
story with Emmy, just hearing about this
other guy," Wilson recalls. "When I
finally saw them together and felt the
passion they had for each other, it was
heartbreaking."
The completion of director Joel
Schumacher's first cut enabled Lloyd
Webber and his team to assess which
elements of the score would be reorchestrated and re-recorded, and
identified the need for new underscore.
Working with his original collaborator,
David Cullen, Lloyd Webber reorchestrated large parts of the score and
wrote more than fifteen minutes of new
music for sequences depicting the
Phantom's turbulent childhood as a
misunderstood societal castaway,
Christine's coach ride to her father's
grave and Raoul's emotional journey to
an all-too familiar cemetery. "When I
first saw Raoul's journey to the
graveyard," Lloyd Webber remembers,
"it immediately suggested to me not a
reprise, but that we needed some new
music, because that sequence recalls
Raoul's backstory that is revealed at the
beginning of the film."
Additionally, Lloyd Webber and lyricist
Charles Hart composed an entirely new
song for the film entitled Learn To Be
Lonely. Sung by Minnie Driver, Learn To
Be Lonely is introduced over the end
credits of the film.
To achieve the final recording of the
film's music, a hand-picked orchestra
was assembled in London, many of
whom were familiar with the Phantom
score, having worked on stage
productions and album recordings of
Lloyd Webber's work.
63
Gerry's Corner
Il completamento del primo montaggio da parte del regista Joel
Schumacher mise Lloyd Webber e la sua squadra in grado di valutare
quali elementi della partitura sarebbero stati re-orchestrati e riregistrati, e di identificare la necessità per della nuova musica di
sottofondo.
Lee conducted this orchestra at the
famous Abbey Road studios. "The result
is a truly sumptuous sound," he enthuses,
"exactly as Andrew had envisaged it."
Lavorando col suo collaboratore originale, David Cullen, Lloyd Webber ri-orchestrò grandi porzioni di partitura e
scrisse più di 15 minuti di nuova musica per le sequenze che ritraevano la turbolenta infanzia del Fantasma come
incompreso reietto della società, la corsa in carrozza di Christine alla tomba del padre e l’emozionante viaggio di
Raoul verso un cimitero fin troppo familiare. "Quando vidi per la prima volta il viaggio verso il cimitero di Raoul,"
ricorda Lloyd Webber, "mi suggerì immediatamente non una ripresa, ma che avevamo bisogno di nuova musica,
perché tale sequenza ricorda la storia di fondo di Raoul che viene rivelata all’inizio del film."
Inoltre, Lloyd Webber e il paroliere Charles Hart composero una canzone tutta nuova per il film intitolata Learn
To Be Lonely. Cantata da Minnie Driver, Learn To Be Lonely viene presentata sui titoli di coda del film.
Per raggiungere la registrazione finale della musica per il film, un’orchestra selezionata accuratamente è stata
riunita a Londra, molti membri della quale avevano familiarità con la partitura del Fantasma, avendo lavorato a
produzioni teatrali e a registrazioni dei lavori di Lloyd Webber. Lee ha diretto questa orchestra nei famosi studios
di Abbey Road. "Il risultato è un suono veramente sontuoso," si entusiasma, "esattamente come Andrew l’aveva
immaginato."
La superba apertura del servizio dedicato dalla rivista italiana Ciak / The wonderful opening pages from Italian magazine CiakCourtesy of Gerryscorner.it
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Progettare il Mondo de Il Fantasma
Al pari dell’incredibilmente popolare spettacolo teatrale sul quale è
basato, Il Fantasma dell’Opera è ambientato a Parigi negli anni
attorno al 1870, un periodo di grande eccitazione, opulenza e
passione. "Questo periodo è stato una specie di età dell’oro,
dell’innocenza," osserva il regista Joel Schumacher, "appena prima
che i Prussiani arrivassero alle porte di Parigi e iniziasse la guerra
franco-prussiana." (recita un adagio francese: “Napoléon cedant
Sedan ceda ses dents”)
Le circostanze specifiche dell’epoca e della storia, brillantemente
evocate dalla compianta Maria Bjornsson per la produzione teatrale
di Lloyd Webber, dovevano essere immaginate in modo più letterale e
coinvolgente per l’adattamento cinematografico. Il compito di
catturare lo spirito del periodo ed infondergli una realtà stilizzata ed
enfatizzata ricadde sullo scenografo Anthony Pratt.
"Sono fan di Tony da molto tempo e siamo stati fortunati ad averlo,"
dice Schumacher del proprio designer, che conquistò una nomination
agli Academy Award per il suo lavoro nel film del 1987 Anni ’40 ed
una nomination agli Emmy per la scenografia della miniserie HBO
acclamata dalla critica Band of Brothers.
Like the incredibly popular stage show
upon which it is based, The Phantom of
the Opera is set in Paris in the 1870s, a
time of great excitement, opulence and
passion. "This period was a kind of
golden, innocent moment," notes director
Joel Schumacher, "just before the
Prussians hit the gates of Paris and the
Franco-Prussian war began."
The era and the story's specific environs,
evoked brilliantly by the late Maria
Bjornsson for Lloyd Webber's stage
production, had to be more literally and
immersively imagined for the film
adaptation. The task of capturing the
spirit of the period and infusing it with a
stylized, heightened reality fell to
production designer Anthony Pratt.
"I've been a big fan of Tony's for a long
time and we were lucky to get him,"
Schumacher says of the designer, who
earned an Academy Award nomination
for his efforts on the 1987 film Hope and
Glory and an Emmy nomination for
designing HBO's critically acclaimed
miniseries Band of Brothers.
"I was drawn to the film because it's such
a great design project," Pratt says.
"Everything in the piece is so
atmospheric that it's wonderful to design
for, and it challenged the entire art
department."
L’abile scenografo Anthony Pratt – Anthony Pratt, the brilliant set designer
Courtesy of Phantomloveneverdies.Forumfree.it
"Sono rimasto attratto dal film perché si tratta di un progetto così
imponente," afferma Pratt. "Tutto dell’opera è così d’atmosfera che è
meraviglioso progettarlo, ed ha impegnato l’intero comparto
artistico."
Ispirato dalla bellezza e potenza della messa in scena di Bjornsson,
Pratt ha fatto ricerche sul lavoro dei pittori dell’epoca – come John
Singer Sergeant, Caillebotte e Degas – e ha visitato il teatro dell’Opéra
di Parigi per ideare un grande progetto di design romantico e
straordinario che avrebbe accentuato il crescente romanticismo
gotico della storia.
I set de Il Fantasma furono interamente costruiti in otto teatri di posa
dei Pinewood Studios, dove, nel corso di 40 settimane, la squadra di
Pratt ha utilizzato 73 tonnellate d’acciaio, 15.000 litri di vernice, oltre
92 miglia di legno e 51 miglia di impalcature per portare alla vita i
suoi ambiziosi progetti
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Inspired by the beauty and power of
Bjornsson's stagecraft, Pratt researched
the work of painters from the period –
such as John Singer Sergeant, Caillebotte
and Degas – and toured the Paris Opera
House to devise a romantic, larger than
life design scheme that would accentuate
the story's soaring gothic romance.
The Phantom sets were built entirely on
eight stages at Pinewood Studios, where,
over the course of 40 weeks, Pratt's team
utilized 73 tons of steel, 15,000 litres of
paint, over 92 miles of lumber and 51
miles of scaffolding to bring his
ambitious designs to life.
Pratt's primary challenge was creating
the "Opéra Populaire," the sumptuous
Parisian theatre haunted by a disfigured
musical genius who terrorizes the
ensemble of actors, artisans and
managers who work there.
The film's fictitious setting is loosely
based on the Paris Opera House, the
largest opera theatre in the world, also
65
Gerry's Corner
La principale sfida per Pratt fu creare la "Opera Populaire," il
sontuoso teatro parigino funestato da un genio musicale sfigurato che
terrorizza il gruppo di attori, artigiani e manager che lì lavorano.
La fittizia ambientazione del film è liberamente fondata sull’Opéra di
Parigi, il più grande teatro lirico del mondo, conosciuto anche come
Opéra Garnier dal nome del suo archietto, Charles Garnier. Come
Schumacher osserva, "L’Opéra di Parigi è splendida, ma si tratta di un
enorme edificio municipale con un che di istituzionale in sé. Volevo
che l’Opéra Populaire fosse intimo, che desse la sensazione di un
personaggio femminile sexy, piuttosto che un palazzo."
Oltre ad attuare la visione di Schumacher per il teatro dell’opera,
Pratt si è impegnato a sottolineare lo splendore del teatro con un
senso di presagio. "Fui colpito dalla misteriosità implicita nella
storia," afferma. "Volevo stabilire una macabra qualità per ogni set."
Il progetto di Pratt per l’Opéra Populaire rappresenta un’allusione
all’Opéra Garnier ed alla sua opulenza, senza usare alcuno dei suoi
dettagli specifici. Il suo team ha costruito un teatro da 886 posti su
quattro livelli, adornato con sensuali figure dorate intrecciate attorno
ai palchi della loggia e alla scena. Il velluto rosso profondo dei sipari e
delle tappezzerie sono fatti partire da un glorioso arco di proscenio.
Il modello del lampadario / The model for the chandelier – Courtesy of
PhantomLoveNeverDies.Forumfree.it
Uno dei dettagli più spettacolari del progetto dell’auditorio – e set
cruciale nella storia – è il lampadario che adorna il soffitto a volta del
teatro. In un punto culminante del film, il Fantasma furioso fa
schiantare il lampadario sulla platea, facendo incendiare il teatro. Per
soddisfare varie necessità di produzione, sono state create tre versioni
del lampadario: un pezzo "eroe" per le riprese quotidiane; una replica
"stunt" per girare le sequenze dello schianto; ed una versione adattata
all’elettricità per le scene ambientate nel 1919, che fornisce la
prospettiva narrativa alla storia.
Pratt ha fondato il proprio progetto sulla forma e dimensione
generale del lampadario che adorna il Garnier. "Il lampadario del
Garnier è magnifico, ma ha parecchio metallo esterno, e Joel voleva
che il nostro fosse principalmente di cristallo e vetro," spiega. "La
sagoma del nostro è simile a quella del Garnier, ma abbiamo aggiunto
molto più cristallo e non così tanta decorazione."
Alto 5 metri e largo 4, il lampadario eroe pesa 2,2 tonnellate ed è
valutato più di 1,3 milioni di dollari. Il pezzo è ornato con oltre 20000
pendenti in cristallo Swarovsky. Celebrato in tutto il mondo per la
loro brillantezza e lucentezza, e la perfezione del loro taglio preciso, i
66
known as the Opéra Garnier after its
architect, Charles Garnier. As
Schumacher observes, "The Paris Opera
is beautiful, but it's a huge municipal
building with a bureaucratic feel to it. I
wanted the Opéra Populaire to be
intimate, to feel like a sexy female
character, rather than just a building."
In addition to enacting Schumacher's
vision for the opera house, Pratt
endeavored to underscore the
resplendency of the theatre with a sense
of foreboding. "I was struck by the
underlying eeriness of the story," he
says. "I wanted to establish a macabre
quality in every set."
Pratt's design for the Opera Populaire
represents a suggestion of the Opera
Garnier and its opulence, without using
any of its specific detail. His team
constructed an 886 seat theatre on four
levels, adorned with sensuous gold-hued
figures entwined around the loge boxes
and the stage. The deep red velvet
curtains and upholstery are set off by a
glorious proscenium arch.
One of the most spectacular details of the
auditorium design – and a crucial set
piece in the story – is the chandelier that
adorns the theatre's domed ceiling. At a
climactic point in the film, the enraged
Phantom sends the chandelier crashing
down into the audience, setting the opera
house ablaze. To meet various
production needs, three versions of the
chandelier were created: a "hero" piece
for day to day filming; a "stunt" replica
for shooting the crashing sequences; and
a version outfitted for electricity for the
scenes set in 1919, which provide
narrative perspective on the story.
Pratt based his design on the general
shape and size of the chandelier that
adorns the Garnier. "The Garnier
chandelier is magnificent, but it has quite
a lot of external metal on it, and Joel
wanted ours to be primarily crystal and
glass," he explains. "The silhouette of
ours is similar to Garnier's, but we added
much more crystal and not quite so much
ornamentation."
At 17 feet high and 13.2 feet wide, the
hero chandelier weighs 2.2 tons and is
valued at more than $1.3 million. The
piece is festooned with over 20,000 full
cut Swarovski crystal chandelier
pendants. Celebrated worldwide for their
unrivaled brilliance and luster, and for
the perfection of their precision cut,
Swarovski chandelier components, made
from optically pure glass, have
illuminated some of the most dramatic
and historic interiors around the globe,
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
componenti Swarovski del lampadario, realizzati da vetro puro dal
punto di vista ottico, hanno illuminato alcuni degli interni più storici
e spettacolari, dalla Teatro della Metropolitan Opera fino al Palazzo di
Versailles.
Ci sono voluti quattro mesi per costruirlo e quattro giorni pieni per
montare il lampadario ai Pinewood Studios, dove è stato poi issato sul
soffitto a volta dell’Auditorium, rinforzato per adattarsi al peso
dell’incredibile realizzazione. La parte superiore del set è stata
costruita attorno al lampadario dopo che è stato appeso.
Il foyer dell’Opéra Populaire / The Opéra Populaire foyer – Courtesy of
PhantomLoveNeverDies.Forumfree.it
L’ambientazione per lo splendido ballo di Masquerade è il grande
atrio del teatro. A causa delle limitazioni dovute dal girare in un
teatro di posa acusticamente isolato, come anche dall’inquadratura
orizzontale della macchina da presa, Pratt non ha replicato la
torreggiante altezza del foyer di Garnier all’Opéra di Parigi,
progettando invece un maestoso spazio che trasuda la grandeur
mozzafiato di Garnier in maniera orizzontale, piuttosto che verticale.
Stando a Pratt, "La sfida era di rendere il foyer il più interessante
possibile andando di traverso allo schermo, piuttosto che seguirlo in
senso perpendicolare, come fa Garnier. Lavoravamo direttamente in
senso opposto a ciò che aveva fatto, ma abbiamo preso ispirazione
dalle sue scalinate dalle forme meravigliose. Le nostre, sono disegnate
su due livelli, e abbiamo aggiunto delle scale curvilinee, balconate
ornate, statue provocanti, pavimenti di marmo e pareti con specchi."
Su suggerimento di Schumacher, il mondo retropalco dell’Opéra
Populaire è stato inscenato nel Tunnel Nord dei Pinewood, un
passaggio di servizio di solito inutilizzato per girare, in modo da
creare il senso delle labirintiche zone artigianali e sartoriali del teatro.
Il team di Pratt ha realizzato il mondo del dietro le quinte con
intricato dettaglio, dai camerini fino alle sale prove, alle botteghe per i
costumi e i fabbricanti di parrucche, ai magazzini per oggetti di scena
e alloggiamenti di scenografie.
La prossimità al principale teatro di posa dello studio ha permesso a
Schumacher ed al fotografo di scena John Mathieson (Il Gladiatore)
di spostare in modo fluido le macchine da presa tra l’azione che aveva
luogo attorno e dentro il teatro, il palco, l’auditorio e l’affacendato
alveare di attività dietro le quinte.
"Durante le mie ricerche per il film, ho scoperto che al proprio
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
from New York's Metropolitan Opera
House to the Palace of Versailles.
It took four months to construct and four
full days to assemble the chandelier at
Pinewood Studios, where it was then
raised to the domed ceiling of the
Auditorium, which was reinforced to
accommodate the weight of the awesome
piece. The top of the set was constructed
around the chandelier after it was hung.
The setting for the film's dazzling
Masquerade ball is the theatre's grand
foyer. Due to the constraints of shooting
on a soundstage, as well as the
horizontal framing of the film camera,
Pratt didn't replicate the soaring height
of Garnier's foyer at the Paris Opera
House, but instead designed a majestic
space that exudes the breathtaking
grandeur of the Garnier in a horizontal,
rather than vertical, fashion.
According to Pratt, "The challenge was
to make the foyer as interesting as
possible by going across the screen,
rather than going perpendicular with it,
as Garnier's does. We were working
directly against what he had done, but
we took inspiration from his wonderfully
shaped staircases. Ours is designed on
two levels, and we added curving
staircases, ornate balconies, provocative
statues, marble floors and mirrored
walls."
At Schumacher's suggestion, the
backstage world of the Opéra Populaire
was staged in Pinewood's North Tunnel,
a service passageway not typically used
for filming, to create a sense of the
theatre's labyrinthine workshop and
dressing areas. Pratt's team crafted a
backstage world of intricate detail, from
the dressing rooms to the rehearsal halls,
costume shops, wigmakers, prop stores
and scenery docks.
The tunnel's proximity to the studio's
main stage enabled Schumacher and
cinematographer John Mathieson
(Gladiator) to move the camera
seamlessly between the action taking
place on and around the theatre, stage,
auditorium and the bustling hive of
activity backstage.
"During my research for the film, I
discovered that at the height of the Paris
Opera, 750 people lived and worked
there," says Schumacher, a former art
director. "It gave me great inspiration to
imagine how many bohemian, artistic
and interesting people must have come
from all over the world to be a part of it.
In the stage show, the drama
concentrates on the three principal
characters, but in the film, we take the
67
Gerry's Corner
culmine all’Opéra di Parigi vivevano e lavoravano 750 persone," dice
Schumacher, un passato da direttore artistico. "Mi ha fornito grande
ispirazione immaginare quante persone artistiche, interessanti e
bohémiens debbano essere arrivate da tutto il mondo per farne parte.
Nello spettacolo teatrale, il dramma si concentra su tre personaggi
principali, ma nel film, portiamo il pubblico nel mondo dietro la
scena, e incorporiamo svariati piccoli drammi nel tessuto della
vicenda."
Il tetto del teatro è l’ambientazione di una scena emozionante seppur
di cattivo presagio, nella quale Raoul si propone a Christine, ignaro
che il Fantasma è appostato nell’ombra, al tempo stesso distrutto ed
infuriato da ciò che vede come un tradimento del suo amore e della
sua devozione da parte di Christine.
Pratt desiderava che il set del tetto avesse un senso di "bellezza e
romanticismo, eppure inquietante." A questo fine, ha adornato il tetto
con grandi impressionanti statue ispirate alle figure simili che Garnier
installò in cima all’Opéra di Parigi, come anche al periodo stesso,
poiché il 1870 fu l’epoca di Rodin. Il progettista ha assunto 14 scultori
per creare tutte le statue per il tetto, l’auditorium e il foyer, come
anche per il cimitero, il luogo del drammatico confronto tra Raoul e il
Fantasma.
audience into the backstage world, and
we incorporate multiple little dramas
into the fabric of the story."
The rooftop of the opera house is the
setting of a stirringly romantic yet
ominous scene in which Raoul proposes
to Christine, unaware that the Phantom
is lurking in the shadows, at once
destroyed and infuriated by what he
views as Christine's betrayal of his love
and devotion.
Pratt wanted the rooftop set to feel
"beautiful and romantic, but then again
creepy." To this end, he adorned the
rooftop with large, striking statues,
inspired by similar figures Garnier
installed atop the Paris Opera, as well as
the period itself, as 1870 was the age of
Rodin. The designer hired fourteen
sculptors to create all the statues for the
rooftop, auditorium and foyer, as well as
for the cemetery set, the site of a
dramatic confrontation between Raoul
and the Phantom.
"We were terribly lucky to find such
talented people who could sculpt in this
very figurative, academic way," Pratt
believes. "Without the sculptors being so
good, we could never have done these
types of sets, the success of which
depended on the quality of the sculpting."
Il modello dell’auditorium / The model for the auditiorium – Courtesy of
PhantomLoveNeverDies.Forumfree.it
"Fummo terribilmente fortunati da trovare persone di tale talento da
essere in grado di scolpire in questo modo così figurativo ed
accademico," sostiene Pratt. "Senza scultori così bravi, non avremmo
mai potuto fare questo genere di set, il successo del quale dipende
dalla qualità della scultura.
La discesa di Christine nel covo del Fantasma, occultato nelle
profondità delle catacombe del teatro, rappresenta il suo viaggio
metaforico da ingenua giovanetta ad ammaliato soprano, mentre è
sempre più avvinta dall’incantesimo oscuramente carismatico del suo
mentore.
Pratt dà credito alla geniale messa in scena di Maria Bjornsson del
viaggio di Christine, che ha luogo in una gondola condotta dal
Fantasma attraverso una serie di chiuse che rivelano una fantastica
grotta dalla forma di un porto. "Lei creò un meraviglioso effetto
usando una serie di rampe per dare l’illusione della loro discesa
mentre la barca scivola attraverso ghiaccio secco e candelabri. E’
genialmente teatrale, ma su film, dovevamo essere molto più letterali
68
Christine's descent into the Phantom's
lair, hidden deep within the catacombs of
the opera house, represents her
metaphorical journey from naïve young
girl to spellbound soprano, as she is
increasingly captivated by her mentor's
darkly charismatic spell.
Pratt credits Maria Bjornsson's clever
staging of Christine's voyage, which
takes place in a gondola guided by the
Phantom through a series of locks that
reveal a fantastic grotto shaped like a
harbor. "She created a wonderful effect
using a series of ramps to give the
illusion of their descent as the boat glides
through dry ice and candelabras. It's
brilliantly theatrical, but on film, we had
to be much more literal and physically
build the whole world of Christine's
journey."
For the initial stages of this sequence,
Pratt designed a long corridor and a
voluptuous spiral staircase. The deeper
Christine descends, the richer and more
macabre the architecture becomes.
Illuminated only by torches, the damp
walls are bedecked with gargoyles,
grotesques, and rotting opera posters.
The staircase leads to a lagoon, where
the Phantom's boat is moored. He
implores Christine to sing, and as her
voice ascends, candles magically rise
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
e costruire fisicamente l’intero mondo del viaggio di Christine."
Per gli stadi iniziali di questa sequenza, Pratt ha progettato un lungo
corridoio ed una convoluta scalinata. Più in profondità scende
Christine, più ricca e più macabra diventa l’architettura. Illuminate
solo da torce, le umide pareti sono ornate da gargoyle, grottesche e
manifesti lirici in degrado.
La scalinata porta ad una laguna, dove è ormeggiata la barca del
Fantasma. Egli implora Christine di cantare, e mano a mano la sua
voce sale, le candele magicamente sorgono dall’acqua, già accese,
salutando l’arrivo di Christine nel sancta sanctorum del Fantasma.
Mano a mano che il Fantasma accende altre candele, egli rivela di più
della sua tana, compresi grandi specchi coperti da polverosi teli,
candelabri che circondano il suo organo a canne ed una seconda
grotta, dominata da un grande letto nero circondato da sottili
tendaggi.
L’ambiente inquietante del covo – al tempo stesso bello, sinistro e
sensuale – risalta al confronto dell’entusiasmo ed esuberanza del
teatro lirico. "Il mio concetto del loro viaggio era di iniziare con
l’essere piuttosto regolare da un punto di vista architettonico e poi
diventare sempre più strano e più stravagante quanto più
profondamente scendiamo," spiega Pratt. "La sfida è stata di cercare
di renderlo una sommatoria della strana aura delle altre parti del
teatro, così che il covo del Fantasma è la ciliegina sulla torta."
Mentre il Teatro dell’Opéra Garnier fu costruito sopra un fiume
sotterraneo che tuttora alimenta un lago artificiale sotto di esso, come
Pratt ha scoperto, "non è terribilmente cinematografico, così ci siamo
dovuti spingere un po’ più avanti " per creare un mondo acquatico
degno del nascondiglio sontuosamente drammatico del Fantasma. Fu
costruita una vasca tra le mura del teatro di posa per sommergere
completamente il covo in almeno 60 cm di acqua, ed è stata inondata
anche una vasca da tre metri incorporata sotto il set per creare
profondità aggiuntiva.
Pratt fu anche responsabile della progettazione dei set per le tre opere
rappresentate dal cast dell’Opéra Populaire, che sono parte integrante
della storia. Per Annibale, una grande epica romana, Pratt ha usato
una tavolozza di "rossi e oro molto pesanti." In contrasto con
l’impudenza di Annibale, i suoi set nei toni del blu e del rosa per
l’opera buffa Il Muto presentano "colori pallidi ed un tocco più lieve
tutto attorno." La rappresentazione finale, Don Juan Triumphant!, è
un’opera originale di tema spagnolo scritta dal Fantasma. Pratt ha
seguito la visione specifica di Schumacher per l’ambientazione sullo
scarlatto, il nero e il marrone del Don Juan, con la sua passione ed
intensità accentuate da una teatrale scala a chiocciola, due torri, un
ponte ed un cerchio di fuoco.
"L’intero concetto di Don Juan è, dal punto di vista del Fantasma, una
trappola," spiega Schumacher. "E’ il suo ultimo disperato tentativo di
intrappolare Christine. Il set ha dovuto essere progressivo poiché il
Fantasma è un passo avanti. Non è una piccola opera, ma piuttosto
pericolosa, oscura e audace, come la sua ossessione per Christine. Il
Fantasma coreografa il Don Juan affinché culmini con Christine che
raggiunge la sommità del ponte, dove viene prima sedotta e poi
intrappolata."
Dopo aver girato tutte le sequenze che hanno luogo all’Opéra
Populaire nel 1870, la squadra di Pratt "ha vestito in modo dimesso "
tre set per le sequenze che avvengono nel 1919, che ritraggono la
decadente fatiscenza del teatro sulla scia del regno distruttivo del
Fantasma: l’esterno del teatro, il foyer e l’auditorium. Girate in bianco
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
through the water, already alight,
heralding Christine's arrival in the
Phantom's inner sanctum.
As the Phantom lights more candles, he
reveals more of his lair, including large
mirrors covered in dusty sheets,
candelabras surrounding his pipe organ
and a second grotto, dominated by a
large black bed and surrounded by sheer
curtains.
The foreboding ambience of the lair –
simultaneously beautiful, sinister and
sexy – stands out against the excitement
and exuberance of the opera house. "My
concept for their journey was to start off
by being fairly architecturally
straightforward and then get stranger
and more bizarre the deeper we go,"
Pratt explains. "The challenge was to try
and make it be a summation of the
strange aura of the other parts of the
theatre, so that the final icing on the cake
is the Phantom's lair."
While the Garnier Opera House was built
above a subterranean river that still
feeds an artificial lake beneath it, as
Pratt discovered, "it's not terribly
cinematic, so we had to go a stage
further" to create a waterworld worthy
of the Phantom's lushly dramatic
hideaway. A tank was built inside the
walls of the stage to submerge the
entirety of the lair in at least two feet of
water, and a ten foot tank embedded
below the set was also flooded to create
additional depth.
Pratt was also responsible for designing
sets for the three operas performed by
the Opéra Populaire ensemble, which are
integral to the story. For Hannibal, a
grand Roman epic, Pratt used a palette
of "very heady golds and reds." In
contrast to the brashness of Hannibal, his
blue and pink-hued sets for the comic
opera Il Muto feature "pale colors and a
lighter touch all around." The final
performance, Don Juan Triumphant!, is
an original Spanish-themed opera
written by the Phantom. Pratt followed
Schumacher's specific vision for the
scarlet, black and dark brown Don Juan
set, with its passion and intensity
accented by a dramatic spiral staircase,
two towers, a bridge and a circle of fire.
"The entire concept of Don Juan is, from
the Phantom's point of view, a trap,"
Schumacher explains. "It is his last
desperate attempt to snare Christine. The
set had to be progressive because the
Phantom is ahead of the curve. It is not a
petty little opera, but rather dangerous,
dark and bold, like his obsession with
Christine. The Phantom choreographs
Don Juan to climax with Christine
69
Gerry's Corner
reaching the top of the bridge, where she
is first seduced and then trapped."
After filming all of the scenes that take
place at the Opéra Populaire in 1870,
Pratt's team "dressed down" three sets
for the sequences that transpire in 1919,
which depict the decaying theatre's
deterioration in the wake of the
Phantom's destructive reign: the theatre
exterior, the foyer and the auditorium. Shot in black and white, these scenes provide a stark counterpoint to the colorful
splendor of the opera house at the height of its popularity.
"We chipped away at the statues and plaster work, aged it down, tattered up the curtains and put dust on everything," Pratt
says. "The birds flying through the holes in the roof are a nice touch, I think."
e nero, queste scene forniscono un severo contrappunto al colorito
splendore del teatro al culmine della sua popolarità.
"Abbiamo scheggiato le statue e gli stucchi, li abbiamo anticati,
abbiamo ridotto a brandelli le tende e messo polvere su ogni cosa,"
dice Pratt. "Gli uccelli che volano attraverso i buchi nel tetto, penso,
che siano un bel tocco."
La copertina della rivista giapponese Gaga Fan / The cover of Japanese magazine Gaga Fan – Courtesy of Gerryscorner.it
70
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Costumi & Trucco: Creare il Look de Il Fantasma
Di concerto con la scenografia, i costumi de Il Fantasma dell’Opera
ricreano il sontuoso mondo della Parigi del 1870. Il regista Joel
Schumacher si è rivolto ad Alexandra Byrne, una esperta costumista
cinematografica e teatrale che ha conquistato nominations agli Oscar
per il suo lavoro in Elizabeth e Amleto, per disegnare il vasto
guardaroba del Fantasma.
"Ho un grande rispetto per Alex," afferma Schumacher, egli stesso ex
costumista. "Chiunque riesca dare ad Elizabeth, che è ambientato in
un periodo non particolarmente sexy per le donne, un aspetto bello
come ha fatto Alex, ha vero talento. Inoltre, possiede un approccio
insolito e contemporaneo al disegno dei costumi. Lavora dall’interno
verso l’esterno, ed è ciò che amo di lei."
Dagli atelier situati al Pinewood Studios e a Londra, Byrne e la sua
squadra hanno realizzato a mano 300 costumi per l’ambiziosa
produzione, e ne hanno modificati altri 2000 ottenuti attraverso
un’estensiva ricerca per le case costumistiche in tutta Europa.
"La grande gioia di lavorare con Joel è che lui è molto chiaro in ciò
che vuole," racconta Byrne. "Per Il Fantasma, il riferimento visivo che
ci ha fornito è il film Il Gattopardo. I costumi in Il Gattopardo sono
incredibilmente belli e molto ingegnosi. Non sono schiavi del periodo
o di ciò che definisco “fronzoli da museo”. Sono funzionali alla
narrazione della storia."
In concert with the set design, the
costumes in The Phantom of the Opera
recreate the sumptuous world of 1870s
Paris. Director Joel Schumacher turned
to Alexandra Byrne, an accomplished
film and theatre costume designer who
earned Academy Award nominations for
her work on Elizabeth and Hamlet, to
design the extensive wardrobe for
Phantom.
"I have great respect for Alex," says
Schumacher, a former costume designer
himself. "Anyone who can make
Elizabeth, which is set in a particularly
unsexy period for women, look as good
as Alex did, has real talent. She also has
a very contemporary and unusual
approach to costume design. She works
from the inside out, which I love about
her."
From workshops based at Pinewood
Studios and in London, Byrne and her
team handmade 300 costumes for the
ambitious production, and modified
another 2,000 obtained through an
extensive exploration of wardrobe
houses across Europe.
"The great joy about working with Joel is
that he is very clear about what he
wants," Byrne reports. "For Phantom,
the visual reference he provided was the
film The Leopard. The costumes in The
Leopard are incredibly beautiful and
very witty. They're not slaves to the
period or what I call 'museum frocks.'
They're based on telling the story."
With Schumacher's vision in mind, Byrne
traveled to Paris to research the world of
the Opéra Garnier, on which the film's
fictitious "Opéra Populaire" is loosely
based, and to study the clothing and
attitudes of the city circa 1870. "I learned
all about the period to be able to throw it
all away and move on to reinterpret it
for myself," says Byrne.
La costumista Premio Oscar Alexandra Byrne / Oscar Winning costume
designer AlexandraA Byrne – Courtesy of Contactmusic.com
Con in mente la visione di Schumacher, la Byrne ha viaggiato a Parigi
per fare ricerche sul mondo dell’Opéra Garnier, sul quale è
liberamente basata la fittizia "Opéra Populaire" del film, e per
studiare gli abiti e gli usi della città attorno al 1870. "Ho appreso tutto
di quel periodo per poter poi buttare via tutto e spostarmi su come
reinterpretarlo per me stessa," dice Byrne.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
While creating a "heightened
representation of the period," the
designer had to maintain visual
continuity throughout a large cast of
characters, many of whom perform three
operas, two ballets and stage a
masquerade ball within the main
storyline. And, unlike the stage
production, the film delves into the
backstage world of the Opéra Populaire,
requiring Byrne to outfit the ensemble in
a naturalistic fashion that credibly
71
Gerry's Corner
Seppur creando una "rappresentazione enfatizzata del periodo," la
designer ha dovuto mantenere una continuità visuale in tutto l’ampio
cast di personaggi, molti dei quali interpretano tre opere, due balletti
e mettere in scena un ballo in maschera, il tutto all’interno della linea
narrativa principale. E, diversamente dalla versione teatrale, il film si
addentra nel mondo dietro le quinte dell’Opéra Populaire,
richiedendo alla Byrne di abbigliare l’insieme in modo naturale che
credibilmente trasmetta l’attività febbrile del retropalco.
"La scala del film va dall’essere un duetto tra due personaggi fino ad
un’opera drammatica e poi indietro, così la sfida è stata di creare uno
stile equilibrato che sottolineasse la portata della storia d’amore e
trascini il pubblico in quel mondo senza che lo distragga," spiega. "Nel
contempo, questi non sono
soltanto costumi da guardare.
Dovevano essere anche
pratici per le grandi scene
coreografate. Quindi c’erano
molto esigenze da
soddisfare."
Uno degli eleganti ensemble
indossati dal Fantasma / One of
the elegant outfits worn by the
Phantom – Courtesy of
PinakiStudios.com
Forse il personaggio più
difficile per il quale disegnare
è stato il Fantasma, per il
quale Byrne ha dovuto creare
un guardaroba che suggerisse
un senso di mistero, carisma
e pericolo in un uomo che
spesso è avvolto dalle ombre.
"Si tratta di silhouette, forma
e sensualità," dice Byrne dei
suoi disegni dal Fantasma, interpretato da Gerard Butler. "Il punto di
partenza è stato la silhouette, vedere come i costumi si muovono, le
forme che vengono create e come queste forme vengono percepite. Lo
sviluppo e la creazione dello stile hanno avuto origine con le prove su
Gerard, guardando colletti, proporzioni e forme e vedendo come
funzionavano sul suo corpo."
Un aspetto cruciale del Fantasma è la sua iconica maschera, che,
come il trucco prostetico che Butler porta sotto di essa, ha dovuto
essere re-immaginata per il film, nel quale gli spettatori hanno la
possibilità di guardare da vicino sia allo sfregio del viso del Fantasma
che alla maschera che indossa per nasconderlo. "Abbiamo fatto
diversi prototipi nel svilupparne la forma, la consistenza ed il
materiale e la vestibilità della maschera," dice Byrne, che ha lavorato
strettamente con la truccatrice e acconciatrice Jenny Shircore per
creare un disegno che fu alla fine realizzato con una pelle molto fine.
Come il disegno dei costumi e della maschera del Fantasma, la
deformità fisica che le sta sotto doveva essere resa in modo
convincente, senza alienarsi il pubblico nel procedimento. "Non
volevamo che la sua deturpazione fosse orribilmente grottesca,"
riconosce Byrne. "Si trattava di cercare di trovare la vera persona
dietro la maschera. Volevamo che il pubblico vedesse la sua
seduzione, la sua rabbia e la sua vulnerabilità."
72
conveys the theatre's bustling hive of
backstage activity.
"The scale of the film goes from being a
two character duet to a huge dramatic
set piece and back again, so the challenge
was to create a balanced style that
enhances the scale of the love story and
sweeps the audience up into that world
without being distracting," she explains.
"Meanwhile, these are not just costumes
to look at. They had to be practical as
well for the big choreographed pieces. So
there were many demands to meet."
Perhaps the most challenging character
to design for was the eponymous
Phantom, for whom Byrne had to create
wardrobe that conveys a sense of
mystery, charisma and danger about a
man who is often shrouded in shadows.
"It's about silhouette, shape and
sexuality," says Byrne of her designs for
the Phantom, played by Gerard Butler.
"The starting point was the silhouette,
seeing how the costume moves, the
shapes that are created and how those
shapes resonate. Developing and
stylizing originated with Gerard's
fittings, by looking at collars,
proportions and shapes and seeing how
they worked on his body."
A crucial facet of the Phantom's costume
is his iconic mask, which, like the
prosthetic makeup Butler wears beneath
it, had to be re-imagined for the film,
where audiences get their first close-up
look at both the Phantom's facial
disfigurement and the disguise he wears
to hide it. "We went through endless
prototypes in developing the shape, the
texture, the material and the fit of the
mask," says Byrne, who worked closely
with hair and makeup artist Jenny
Shircore to create a design that was
ultimately actualized in a very fine
leather.
Like the design of the Phantom's costume
and mask, his underlying physical
deformity had to be rendered
convincingly, without alienating the
audience in the process. "We didn't want
his disfigurement to be horribly
grotesque," Byrne acknowledges. "It was
about trying to find the real person
behind the mask. We want the audience
to see his attractiveness, his anger and
his vulnerability."
Shircore, an Oscar winner in 1999 for
her work on Elizabeth, based her design
for the Phantom's disfigurement on a
medical condition, underscoring the
character's background as a
misunderstood former sideshow freak. A
life cast was made of Butler's face, from
which gelatin prosthetics were created
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Shircore, vincitrice di un Oscar nel 1999 per il suo lavoro in Elizabeth,
ha basato il proprio progetto della deturpazione su una condizione
medica, sottolineando il retroterra del personaggio quale incompreso
fenomeno da baraccone. Fu realizzato un calco del viso di Butler, dal
quale furono create le protesi in gel e poi applicate con un
procedimento lungo quattro ore.
Disegnare il personaggio di Christine, l’affascinante giovane soprano
interpretata da Emmy Rossum, ha presentato un insieme di sfide
totalmente diverso, dato che "non vediamo quasi mai Christine nei
suoi veri panni," dice Byrne. " Indossa quasi sempre costumi di scena.
Stabilire e contribuire a sviluppare un personaggio che in effetti
indossa costumi teatrali piuttosto che i propri abiti è piuttosto
difficile."
I dettagli posteriori di uno
dei costumi per il
personaggio di Christine /
The rear details of one of
Christine’s costumes –
Courtesy of Lasm.org
A competere con il
Fantasma per l’affetto di
Christine è il nuovo
mecenate dell’Opéra
Populaire, il Visconte
Raoul de Chagny, che
guarda caso è anche il suo
fidanzatino d’infanzia.
"Joel ha visto Raoul come
un gentiluomo di
campagna, romantico e
molto a proprio agio con
sé stesso," dice Byrne del
personaggio interpretato
da Patrick Wilson.
"Abbiamo adattato degli stock esistenti su Patrick per trovare forme,
stili, colori e consistenza che funzionassero nello stabilire tali qualità."
Uno dei personaggi per i quali Byrne si è più divertita a disegnare è La
Carlotta, la diva sovrana dell’Opéra Populaire, interpretata da Minnie
Driver. "Carlotta è incredibilmente divertente perché si tratta di un
personaggio fuori dall’ordinario," fa notare Byrne, che, come Driver, è
alta quasi un metro e ottanta. "Mi piace vestire donne alte, e lavorare
con Minnie è fantastico perché lei capisce gli abiti e come questi
funzionano sul suo corpo. Detto questo, i disegni furono molto più
difficili di quanto mi aspettassi. Non si poteva andare in grande
dappertutto, doveva restare in piccolo in alcuni punti per mantenere
le proporzioni."
Gli stupefacenti costumi che rappresentano l’idea di Carlotta di un
"abbigliamento medio quotidiano" ha richiesto più tessuto di uno
qualsiasi dei pezzi realizzati a mano: 27 metri di seta porpora
profonda. Secondo Byrne, questa gran quantità di materiale fu
necessaria non solo per la statura della Driver ma a causa "della
distanza dalla vita alta della gonna a terra dove noi drappeggiavamo il
tessuto. Inoltre, il tessuto del periodo non è pesante come la seta
ducale. E’ come taffettà, molto impalpabile, che è il motivo per cui ne
abbiamo avuto bisogno in così gran quantità per scultura e portata."
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
and then applied during a four hour
process.
Designing for the character Christine,
the captivating young soprano played by
Emmy Rossum, presented an entirely
different set of challenges, as "We hardly
ever see Christine in her own clothes,"
says Byrne. "She's nearly always
wearing her stage costumes. To establish
and help develop a character who is
effectively wearing theatrical costumes
rather than her own clothes is quite
difficult."
Competing with the Phantom for
Christine's affections is the Opera
Populaire's new patron, the Vicompte
Raoul de Chagny, who also happens to
be her childhood sweetheart. "Joel saw
Raoul as a country gentleman, romantic
and very much at ease with himself,"
Byrne says of the character played by
Patrick Wilson. "We fitted existing stock
on Patrick to find shapes, style, color and
texture that worked towards establishing
those qualities."
One of the characters Byrne most
enjoyed designing for is La Carlotta, the
Opera Populaire's reigning diva, played
by Minnie Driver. "Carlotta is great fun
because she's a larger-than-life
character," notes Byrne, who, like
Driver, is nearly six feet tall. "I love
dressing tall women, and working with
Minnie is fantastic because she
understands clothes and how they work
on her body. Having said that, the
designs were much harder than I
anticipated. It can't go big all over; it has
to stay small somewhere to keep the
proportion working."
The stunning costume that represents
Carlotta's idea of an "everyday outfit"
required the most fabric of any of the
custom-made pieces: 27 meters of deep
purple silk. According to Byrne, this
much material was required not only for
Driver's stature but because of "the
distance from the skirt's high waist to the
ground where we were draping fabric.
Also, the fabric of the period is not heavy
like duchess silk. It's like paper taffeta,
very insubstantial, which is why we
needed so much for sculpture and scale."
Like the lead costumes, wardrobe for the
theatre company ensemble and its
managers are stylized versions of period
clothing. For Madame Giry, the Opera's
stern but compassionate ballet mistress,
Byrne dressed actress Miranda
Richardson so as "to give her character
some warmth, tenderness and a slightly
Bohemian background."
73
Gerry's Corner
Come i costumi dei protagonisti, il guardaroba per la compagnia
teatrale ed i suoi manager sono versioni stilizzate di abbigliamenti
dell’epoca. Per Madame Giry, la severa ma compassionevole direttrice
del balletto dell’Opéra, Byrne ha abbigliato l’attrice Miranda
Richardson in modo da "dare al suo personaggio un certo calore,
tenerezza e una storia passata lievemente Bohemienne."
Nel caso dei nuovi zelanti manager dell’Opéra, André e Firmin, Byrne
ha sottolineato le personalità divergenti dei personaggi, accentuando
le diverse tipicità fisiche degli attori. "Joel mi ha dato due forme
fisiche incredibilmente diverse su cui lavorare," dice Byrne di Cíaran
Hands (Firmin) e la sua notevolmente più bassa controparte Simon
Callow (André). "Semplicemente stringendo i pantaloni di Simon,
leggermente puntandoli all’orlo, questo esagera la sua fantastica
forma naturale fino a che diventa una versione estrema che davvero lo
distingue."
Oltre a vestire i personaggi della storia, Byrne ha anche creato i
costumi per le rappresentazioni d’insieme messe in scena presso il
teatro con un occhio a "farle apparire molto diverse da quelle nel
‘mondo reale.’" La stilista piena di risorse ha prodotto molti dei suoi
tessuti per le sequenze stampando i disegni su materiale esistente,
osservando in modo pratico che "i tessuti sono la parte più difficile di
ogni costume. Puoi avere tutte le idee del mondo ma se non hai il
giusto movimento del tessuto, per non parlare di colore, disegno e
lunghezza, allora semplicemente non accade."
Lo strabiliante ensemble de
La Morte Rossa / Red Death’s
stunning outfit – Courtesy of
Entertainment.Ha.com
La prima opera
rappresentata nella storia è
Annibale, una grande epica
ambientata in epoca
romana. "la direzione di
Joel per Annibale era di
essere volgare, così sono
andata in quel senso!"
scherza Byrne, che ha
acquistato una bella
lunghezza di tessuto del
19mo secolo che è stato
trasposto fotograficamente
su uno schermo e poi
stampato su una grande
quantità di poco costosa fodera per tende in cotone, creando centinaia
di metri di materiale per i soli costumi del coro.
La truccatrice Jenny Shircore ha completato gli impressionanti
disegni di Byrne con il suo sgargiante schema di trucco. "A causa delle
battaglie in Annibale, abbiamo creato un trucco che ricordasse un
dipinto di guerra vittoriano, usando vistosi blu e rossi," spiega.
"Volevamo che parrucche e barbe sembrassero fabbricati dai
lavoratori nel laboratorio dei parruccai dietro le quinte, senza la
finitura professionale che le parrucche e le barbe hanno oggigiorno.
Poi li abbiamo colorati per dare un look vivido e appariscente a tutto
quanto."
74
In the case of the Opera's eager new
managers, Andre and Firmin, Byrne
underscored the characters' divergent
personalities by accentuating the actors'
different body types. "Joel gave me two
incredibly different physical shapes to
work with," says Byrne of Ciaran Hands
(Firmin) and his notably shorter
counterpart Simon Callow (Andre). "Just
by narrowing Simon's trousers, slightly
pegging them down to the hem, it
exaggerates his fantastic natural shape
until it becomes an extreme version that
really sets him apart."
In addition to dressing the characters
within the story, Byrne also created
costumes for the ensemble performances
staged at the opera house with an eye
toward "making them look very different
from those in the 'real world.'" The
resourceful designer produced many of
her own fabrics for the sequences by
printing designs onto existing material,
pragmatically observing that "fabrics
are the most difficult part of any
costume. You can have all the ideas in the
world but if you don't have the right
movement in the fabric, let alone color,
pattern and yardage, then it just doesn't
happen."
The first opera performed in the story is
Hannibal, a grand epic set in Roman
times. "Joel's direction for Hannibal was
to be vulgar, so I went for it!" jokes
Byrne, who bought a beautiful length of
19th century fabric that was
photographically made into a screen and
then printed onto a large quantity of
inexpensive cotton curtain lining,
creating hundreds of meters of material
for the chorus costumes alone.
Makeup artist Jenny Shircore
complemented Byrne's striking designs
with her brash makeup scheme. "Because
of the battles in Hannibal, we created
makeup that was about Victorian war
paint, using bold blues and reds," she
explains. "We wanted the wigs and
beards to look like they had been made
by the workers in the wig store
backstage, without the professional
finish that wigs and beards have today.
Then we colored them to give a bright,
loud look to it all."
In contrast to the colorful Hannibal is the
film's second theatrical piece, the 18th
century comic opera Il Muto, for which
Byrne and Shircore utilized a paler
palette of pink, blue and white to achieve
the look of "sugar-dusted sweets." This
effect is accentuated by the crystal fabric
Byrne and company used for the
costumes, which reflect the background
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
In contrasto al colorato Annibale è la seconda pièce teatrale, la
comica opera in stile XVIII Secolo Il Muto, per la quale Byrne e
Shircore hanno utilizzato una tavolozza più tenue di rosa, blu e bianco
per raggiungere l’aspetto di "dolci cosparsi di zucchero." L’effetto è
accentuato dal tessuto cristallino che Byrne e compagnia hanno usato
per i costumi, che riflette i colori di fondo dei set dello scenografo
Tony Pratt.
"Le parrucche di quel periodo erano abbastanza imponenti, per cui ci
siamo davvero sbizzarriti con la parrucca di Carlotta, che la fa
apparire ancor più alta e spettacolare," afferma Shircore. "Il trucco di
scena di quell’epoca era spesso fondotinta. Ma Joel voleva che tutto
ne Il Muto fosse bellissimo, per cui si trattò di un’interessante
combinazione di stabilire il look vittoriano del periodo al contempo
mantenendolo attraente per l’occhio moderno."
La rappresentazione teatrale finale è la composizione originale del
Fantasma, Don Juan Triumphant! Byrne e Shircore hanno creato un
look dark per la cruciale opera a tema spagnoleggiante. "Don Juan è
stata la più difficile perché si trattava del progetto del Fantasma,"
riferisce Byrne, "dunque abbiamo tentato di scostarci da qualsiasi
altra cosa avessimo fatto in precedenza. Siamo venute fuori con l’idea
che lui avesse effettivamente dipinto i costumi con uno stile quasi da
graffiti. Hanno un aspetto piuttosto brutale, e diversamente da ogni
altra forma vista nel film."
Per la splendida sequenza di Masquerade, nella quale l’Opéra
Populaire ospita un ballo mascherato per celebrare il Nuovo Anno e
l’apparente scomparsa del Fantasma dal teatro, Byrne ha scelto una
tavolozza di nero, bianco, oro e argento per conferire una "forza
complessiva" alle immagini smaglianti. "Questo inoltre fornisce al
Fantasma una grande piattaforma quando appare improvvisamente al
ballo ed è abbigliato di scarlatto e oro dalla testa ai piedi," spiega.
"Abbiamo vestito Christine di rosa perché, a questo punto della storia,
lei è venata dal suo sortilegio."
La designer ha accessoriato i quasi 200 Masqueraders con diademi e
gioielli con motivi a stella che ha creato incorporando dei componenti
del lampadario della Swarovski, produttrice di cristalli nota in tutto il
mondo, che ha fornito oltre 20000 pezzi per la costruzione del
magnifico lampadario dell’Opéra Populaire, un elemento chiave della
leggenda del Fantasma.
Riflettendosi sulle migliaia di costumi che lei ed il suo team hanno
disegnato e realizzato per il film, "Non mi sono mai sentita così stanca
alla fine di un lavoro," ammette Byrne con spirito. "La vastità e
portata di tutto quanto è stata semplicemente imponente."
colors of production designer Tony
Pratt's sets.
"The wigs of that period were quite big,
so we really went to town with Carlotta's
wig, which makes her look even more tall
and dramatic," Shircore says. "The stage
makeup of the era is thick, cracked
pancake makeup. But Joel wanted
everything in Il Muto to be beautiful, so it
was an interesting combination of
establishing the Victorian look of the
period while keeping it attractive to the
modern eye."
The final theatrical performance is the
Phantom's original composition, Don
Juan Triumphant! Byrne and Shircore
established a dark, striking look for the
climactic Spanish-themed opera. "Don
Juan was the most difficult because it's
the Phantom's own design," Byrne
relates, "so we tried to move away from
everything we'd done before. We came
up with the idea that he's actually
painted the costumes in almost a graffiti
style. They look quite brutal, and unlike
any other shapes seen in the film."
For the story's resplendent Masquerade
sequence, in which the Opera Populaire
hosts a masked ball to celebrate the New
Year and the Phantom's apparent
disappearance from the opera house,
Byrne selected a black, white, gold and
silver palette to create an "overall
strength" to the dazzling visuals.
"This also gives the Phantom a great
platform when he suddenly appears at
the ball and he's dressed head to toe in
bullion and scarlet," she explains. "We
dressed Christine in pink because, at this
point in the story, she is tinged by his
spell."
The designer accessorized the nearly 200
Masqueraders with star-motifed tiaras
and jewelry she created by incorporating
chandelier components from worldrenowned crystal manufacturer
Swarovski, which provided over 20,000
pieces for the construction of the Opéra
Populaire's magnificent chandelier, a key
element of the Phantom legend.
Reflecting on the thousands of costumes she and her team designed and crafted for the film, "I have never been so tired at the
end of a job," Byrne admits good-naturedly. "The scale and range of it was just massive."
Traduzione per Gerry’s Corner
La Dame du Lac – 18 Dicembre 2011
Fonte/Source
http://phantomthemovie.warnerbros.com/notes.html
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
75
Gerry's Corner
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
77
Gerry's Corner
Atto III – Scena II / Act III – Scene II
Recensioni / Reviews
Set Sontuosi e Voci Seducenti /
Lavish Sets and Luscious Voices
By Rebecca Murray, About.com Guide
Di Rebecca Murray, About.com Guide
Emmy Rossum e Gerard
Butler in "Phantom of the
Opera" / Emmy Rossum and
Gerard Butler in "Phantom of
the Opera" - © Warner Bros.
Pictures
Che cosa dimostra la
nuova versione de “Il
Fantasma dell'Opera”?
Dimostra che abbiamo bisogno di più musical cinematografici.
“Moulin Rouge” fu spettacolare, “Chicago” un vero successone, e Il
Fantasma dell'Opera vi ruba il cuore.
Basta coi pessimi remake di film d'azione dei quali - innanzitutto non ci interessa. Vediamo altri musical con storie accattivanti e
divertenti popolate da attori di talento e affascinanti. Mi impegno a
boicottare i cinema fino a che questo accade, ma penso che
combatterei contro un drago invulnerabile. Gli studios fanno i soldi
grazie a stupidi action movies, e i musical sono difficili da piazzare sul
mercato. Per cui quale tipo di progetto pensate ottenga il via libera? I
film d'azione che portano dollaroni insieme alle commedie demenziali
che attirano gli spettatori più giovani. Questo tipo di film continuerà
ad essere pompato costantemente, mentre i musical continueranno
ad essere fatti solo una volta ogni morte di papa.
Raccontato come flashback, Il Fantasma dell'Opera è ambientato
presso il Teatro dell'Opera di Parigi nel 1870. La bella, giovane
ballerina di fila, Christine Daae (Emmy Rossum), balza sotto la luce
dei riflettori dopo che la viziata diva dell'opera, Carlotta (Minnie
Driver), lascia la rappresentazione. Christine ha ricevuto gli
insegnamenti di un misterioso ‘Angelo della Musica’ per anni. Il suo
invisibile maestro le ha insegnato bene e lei canta come, ebbene, un
angelo, impressionando i nuovi impresari del teatro a sufficienza da
permetterle di diventare la loro nuova prima donna.
Mentre l'ingenua Christine crede che il suo gentile tutore sia lo spirito
del proprio padre, la di lei madre adottiva (la direttrice del corpo di
ballo) sa la verità. Il maestro di Christine è in verità lo sfigurato
Fantasma (Gerard Butler) che infesta il Teatro dell'Opera. Genio della
musica diventato folle, il Fantasma ha amorevolmente vegliato sui
progressi di Christine. Nel momento in cui ella ottiene l'opportunità
di brillare sulla scena, l'affetto e la presa del Fantasma sulla giovane
donna sono messi in pericolo quando il giovane e facoltoso belloccio
di turno, Raoul (Patrick Wilson), si innamora della bellezza in boccio.
78
What does the movie version of “The
Phantom of the Opera” prove? It proves
we need more movie musicals. “Moulin
Rouge” was spectacular, “Chicago” was a
real killer, and “The Phantom of the
Opera” steals your heart.
Enough with the bad remakes of action
movies we didn’t care about in the first
place. Let’s see more musicals with
entrancing and entertaining stories
populated by talented, engaging actors.
I’d pledge to boycott movies until this
happens, but I think I'd be doing battle
against an unslayable dragon. Studios
make money with dumb action movies,
and musicals are harder to market. So
which type of project will get the goahead? The action movies that bring in
the bucks along with the goofball
comedies that appeal to younger
audiences. Those types of movies will
continue to be pumped out on a steady
basis, while musicals will continue to be
made only once in a blue moon.
Told in flashback, The Phantom of the
Opera is set in 1870 at the Paris Opera
House. The beautiful, young chorus girl,
Christine Daaé (Emmy Rossum), steps
into the spotlight after the opera’s spoiled
diva, Carlotta (Minnie Driver), quits the
production. Christine’s been tutored by a
mysterious ‘Angel of Music’ for years.
Her unseen teacher has taught her well
and she sings like well, an angel,
impressing the theatre’s new managers
enough to allow her to become their new
leading lady.
While the naïve Christine believes her
gentle tutor is the spirit of her father, her
adopted mother (the ballet’s mistress)
knows the truth. Christine’s teacher is
really the disfigured Phantom (Gerard
Butler) who haunts the Opera House. A
musical genius who’s gone mad, the
Phantom has lovingly overseen
Christine’s development. As she gets her
opportunity to shine onstage, the
Phantom’s affection and hold over the
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Passati i titoli di coda, e accesesi le luci, io ancora non mi muovevo.
Volevo star seduta ad assistere a Il Fantasma dell'Opera ancora una
volta, ma la sala non lo avrebbe dato. Maledetta programmazione.
Unico film a farmi venire i brividi lungo la schiena, Il Fantasma,
causa mancanza di miglior descrizione, ha dato una scossa al mio
mondo. Il modo più semplice per descrivere questa produzione de Il
Fantasma dell' Opera sarebbe di aprire un vocabolario dei sinonimi e
cercare il corrispondente di sublime e magnifico. Inserite qui il
termine di vostra scelta ed esso darà la summa del mondo creato sullo
schermo in questa splendida collaborazione tra il regista Joel
Schumacher ed Andrew Lloyd Webber.
young woman is in jeopardy when the
wealthy young stud, Raoul (Patrick
Wilson), falls for the burgeoning beauty.
The credits rolled, the lights came up,
and I still didn’t budge. I wanted to sit
through The Phantom of the Opera one
more time, but the theater wouldn’t have
it. Damn their schedules. The only movie
that sent shivers down my spine this
year, Phantom, for lack of a better
description, rocked my world. The
easiest way to describe this production of
The Phantom of the Opera would be to
open the Thesaurus and look up
synonyms for exquisite and gorgeous.
Insert your favorite choice of word here
and it’ll sum up the world created
onscreen in this stunning collaboration
between director Joel Schumacher and
Andrew Lloyd Webber.
Fans of the stage play should take heart
in knowing Webber personally selected
Schumacher as the director, with the two
working hand in hand (figuratively
speaking) on this film. A project that’s
been over 15 years in the making,
Webber first approached Schumacher
about directing a “Phantom” film back in
1988. Discussing the project off and on
since then, the two finally got serious in
2002 and the rest, as they say, is history.
E' un tormentato triangolo amoroso... / A tormented love-triangle... –
Courtesy of StillGerard.Smugmug.com
I fans dello spettacolo teatrale dovrebbero sentirsi rincuorati sapendo
che Webber ha personalmente scelto Schumacher quale regista, con i
due a lavorare mano nella mano (in senso metaforico, ovviamente) a
questo film. Progetto che ha richiesto oltre 15 anni per la propria
realizzazione, Webber avvicinò per la prima volta Schumacher per la
regia de Il Fantasma nel 1988. Discutendo il progetto a fasi alterne
fin da allora, i due ci si sono dedicati seriamente nel 2002 ed il resto,
come essi dicono, è storia.
Il film ha un aspetto sfavillante, ma sono la recitazione ed il canto che
mi hanno tenuto prigioniera di un incantesimo. L'eterea bellezza di
Emmy Rossum e la sua spettacolare voce calzano a pennello per il
ruolo di Christine. L'attrice e la parte calzano come un guanto.
Rossum ha studiato alla Metropolitan Opera fin dall'età di sette anni e
sembra che sia nata per interpretare questo ruolo.
Patrick Wilson, nominato ad un Emmy e star di Broadway con
Oklahoma! e The Full Monty, ha l'aria fascinosa e romantica
necessaria per ricoprire il ruolo del nemico del Fantasma catturando
la propria parte di cuori. In qualità di Raoul, l'aspetto di Wilson e la
pura voce da tenore certamente faranno sì che i fans setaccino la rete
alla ricerca di ulteriori notizie su questo prestante fustacchione.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
The movie’s dazzling to look at but it’s the
acting and singing that held me
spellbound. Emmy Rossum’s ethereal
beauty and spectacular singing voice are
a perfect fit for the role of Christine.
Actress and part fit hand in glove.
Rossum has trained at the Metropolitan
Opera since the age of seven and it feels
as though she was born to play this role.
Patrick Wilson, an Emmy nominee and
star of Broadway’s Oklahoma! and The
Full Monty, has that swashbuckling,
romantic flair needed to fill the role of
the Phantom’s enemy while capturing his
own share of hearts. As Raoul, Wilson’s
looks and pure tenor voice are sure to
send fans scurrying around the Internet
for more news on this handsome hunk.
Gerard Butler wasn’t the obvious
choice to play the Phantom. But
Butler’s so raw, so seething with
sensuality and has that bad-boy
rock star quality, that the fact his
voice isn’t quite as commanding at
the beginning of the film isn’t as
big a distraction as it could have
been. I stand by my description of
Butler as sexier-than-should-belegal. I know quite a few women
who’d love to be locked away in a
79
Gerry's Corner
Gerard Butler non è stato una scelta ovvia per interpretare
il Fantasma. Tuttavia Butler è così grezzo, così fremente di
sensualità ed ha quella qualità da rockstar che il fatto che la
sua voce non sia così imperiosa all'inizio del film non è
quella gran distrazione che avrebbe potuto essere. Mi
attengo alla mia descrizione di Butler come "più sexy di
quanto sia lecito". Conosco un buon numero di signore che
adorerebbero venire rinchiuse in una segreta col suo
Fantasma.
dungeon with this Phantom.
A passionate, dazzling, emotionally
moving love story set amidst lavish
backgrounds, The Phantom of the Opera
is as delicious to look at as it is to listen
to. Joel Schumacher went the distance
for this production, and the care he took
in bringing a beloved stage play to the
screen shows in every frame of the film.
GRADE: A- The Phantom of the Opera
was directed by Joel Schumacher and is
Una storia d'amore appassionata, splendida, emotivamente toccante
rated PG-13 for brief violent images.
ambientata su sfondi sontuosi, Il Fantasma dell'Opera è delizioso sia
da guardare che da ascoltare.
Joel Schumacher si è superato in questa produzione, e la cura che egli si è preso nel portare un'amata opera
teatrale sullo schermo si vede in ogni fotogramma del film.
Voto: Quasi Ottimo
"Il Fantasma dell'Opera" è diretto da Joel Schumacher ed è classificato PG-13 per brevi immagini violente.
Fonte/Source: http://movies.about.com/od/phantomoftheopera/a/phantom122104.htm
Il tributo al Fantasma della rivista DNR/ The tribute
to the Phantom by DNR magazine - Courtesy of
Gerryscorner.it
80
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
The Phantom of the Opera
The Phantom of the Opera
Data Articolo: 9 Dicembre 2004 | Pubblicazione: Variety
Autore: Derek Elley, STAFF
Diciotto anni dopo il suo debutto londinese, Il Fantasma dell’Opera
vive per cantare di nuovo. Sontuosa versione cinematografica, che
evoca lo spettacolo originale sebbene funzioni come film a proprio
buon diritto, è illuminato da una luminosa e vocalmente splendente
esecuzione da parte della teenager Emmy Rossum nel ruolo della
musa del Fantasma ed ha una estensione widescreen e fluidità
musicale che evita l’irritante vistosità in stile Moulin Rouge!.
Considerata la stabile base fan, il business internazionale sembra
essere in chiave maggiore. Comunque, diversamente da Chicago, il
film manca delle star e dell’entusiasmo da Broadway necessario per
attirare un significativo nuovo pubblico, specialmente tra i giovani di
sesso maschile.
Il Fantasma nelle vesti della Morte Rosa / The Phantom in his Red Death
disguise – Courtesy of Gerryscorner.it
Il rapido lancio in tutto il mondo inizia il 10 Dicembre nel Regno
Unito, continuando nel corso di Gennaio. Il film arriverà sulle coste
americane il 22 Dicembre con un’apertura contenuta e si espanderà il
21 Gennaio.
La combinazione di un regista cinematografico tecnicamente esperto
(Joel Schumacher) con un po’ di background teatrale ed un autentico
produttore-compositore (Andrew Lloyd Webber) con poca esperienza
di cinema funziona notevolmente bene. Entrambi sembrano avere qui
fiducia nel materiale di base e niente da dimostrare al di là di esso:
qui la questione è la musica e, a parte alcune modifiche strutturali ed
ambientazioni più ricche per l’azione, né il regista né il produttore
fanno confusione con il successo.
In qualità di ennesimo adattamento del romanzo barocco di Gaston
Leroux, il musical di Lloyd Webber fu notevole per aver tralasciato
gran parte del suo retaggio horror (dal classico muto con Lon Chaney
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Article Date: December 9, 2004
Publication: Variety
Author: Derek Elley, STAFF
Eighteen years after his London bow,
The Phantom of the Opera lives to sing
again. Sumptuous pic version, which
evokes the original show while working
as a movie in its own right, is lit by a
radiant, vocally lustrous perf by
teenaged Emmy Rossum as the
Phantom's muse and has a widescreen
sweep and musical fluidity that avoids
enervating, Moulin Rouge!-like
flashiness.
Given the show's enduring fan base,
international business looks to be in a
major key. However, unlike Chicago, pic
lacks the stars and Broadway pizzazz
needed to attract a significant new
audience, especially among young males.
Rapid worldwide rollout starts Dec. 10 in
the U.K., continuing through January.
Film reaches U.S. shores Dec. 22 with
moderate opening and goes wide Jan. 21.
The combo of a technically experienced
film director (Joel Schumacher) with
little background in theater and a legit
producer-composer (Andrew Lloyd
Webber) with little experience in cinema
works remarkably well. Both seem to
have faith in the basic material and
nothing to prove beyond it: The music's
the thing here and, apart from a few
structural tweaks and richer settings for
the action, neither director nor producer
mess with success.
As the umpteenth adaptation of Gaston
Leroux's baroque novel, Lloyd Webber's
musical was notable for discarding most
of its horror-movie legacy (from Lon
Chaney's classic 1925 silent to Dario
Argento's 1998 gorefest) and turning the
Beauty and the Beast theme into an
operatic meller grounded in its legit
setting. (Only other pic version in such a
yearningly romantic vein is Ronny Yu's
luscious Sino The Phantom Lover,
starring the late Leslie Cheung (news)
and catchily scored by Chris Babida.)
Schumacher further softens the horror
aspects, not only in the Phantom's mask
(now hardly larger than an eye-patch)
and scarred face (now little more than a
bad acne attack) but also in the darkness
81
Gerry's Corner
del 1925 fino alla festa sanguinolenta di Dario Argento del 1998) e
trasformando il tema de La Bella e la Bestia in un melodramma
operistico radicato nella sua legittima ambientazione. (la sola altra
versione cinematografica in tale vena ardentemente romantica è
l’attraente cinese The Phantom Lover di Ronny Yu, interpretato dalla
defunta Leslie Cheung e musicato in modo accattivante da Chris
Babida.)
Schumacher addolcisce ulteriormente gli aspetti horror, non solo
nella maschera del Fantasma (ora a malapena più grande di una
benda per occhio) e del suo viso sfregiato (ora poco più di un pessimo
attacco di acne) ma anche nella tenebra della sua anima.
Sebbene l’attore Gerard Butler abbia una voce
considerevolmente più profonda e risonante rispetto a
Michael Crawford, creatore del Fantasma sulla scena, essa
viene raramente eguagliata da un’atmosfera
appropriatamente infernale. Più oscurità in stile Gotham City
avrebbe contribuito ad innalzare la presenza scenica di Batman
gallico del XIX Secolo.
L’inizio della pellicola si attiene da vicino allo spettacolo, in quanto nel 1919 – un banditore d’asta (Paul Brooke) svende cianfrusaglie nel
polveroso e fatiscente auditorium dell’Opéra Populaire di Parigi, e
l’anziano Raoul, Vicomte de Chagny (Patrick Wilson, invecchiato in
modo convincente), acquista un carillon con ricordi speciali. Tonanti
accordi d’organo annunciano poi l’overture, mentre la trama corre
indietro al 1870 e l’edificio prende forma, nei colori e nella sua
precedente gloria, in una sequenza di effetti speciali da far rizzare i
capelli.
of his soul.
Although thesp Gerard Butler has a
considerably deeper, more
resonant voice than Phantom stage
originator Michael Crawford
(news), it's rarely matched by an
appropriately stygian atmosphere.
More Gotham City-like darkness would
have helped punch up the screen
presence of this 19th-century Gallic
Batman.
Opening reels stick closely to the show
as, in 1919, an auctioneer (Paul Brooke)
sells off knickknacks in the crumbling,
dusty auditorium of Paris' Opéra
Populaire, and the aged Raoul, Vicomte
de Chagny (Patrick Wilson, convincingly
aged), buys a music box with special
memories. Thunderous organ chords
then announce the overture, as yarn
flashbacks to 1870, the building
morphing into color and its former glory
in a scalp-tingling f/x sequence.
As the company rehearses Chalumeau's
cheesy opera Hannibal, pic
communicates a real delight in the
mechanics and community of live
theater, from backstage gizmos to
costuming and contumely. With two
experienced thesps, Simon Callow and
Ciaran Hinds, playing the house's new
owners, veteran Murray Melvin as the
campy conductor, and a beefed-up role
for the comically temperamental diva,
La Carlotta (Minnie Driver (news)), the
film nourishes this extra dimension
throughout, which benefits the patter
songs and later ensemble numbers like
Masquerade.
After the Phantom makes his presence
felt with a falling backdrop that just
misses Carlotta, the diva storms off and
chorus girl Christine (Rossum) is given a
shot at her part. Pic dazzlingly segues
from her audition to her actual
performance (Think of Me) while, seated
in a box, young aristocratic patron
Raoul recognizes her as his childhood
sweetheart.
Il Fantasma nella sua "fantomatica" dimora / The Phantom in his mysterious
lair - Courtesy of Gerryscorner.it
Mentre la compagnia prova la dozzinale opera di Chalumeau
Annibale, il film comunica un reale piacere nei meccanismi e nella
comunità di un teatro vivo, dai trucchi dietro le quinte fino ai costumi
e alle insolenze. Con due esperti attori, Simon Callow e Cíaran Hinds,
ad interpretare i nuovi proprietari del teatro, il veterano Murray
Melvin nel ruolo dell’affettato direttore d’orchestra, ed un ruolo
rimpolpato per la comicamente bizzosa diva La Carlotta (Minnie
Driver), il film alimenta questa dimensione extra per tutta la durata,
82
Christine tells her best friend, Meg
(Jennifer Ellison), daughter of ballet
mistress M.me. Giry (Miranda
Richardson), that she believes she's been
visited by the Angel of Music. As first
Raoul visits her in her dressing room,
and then the Phantom appears and
seduces her (The Music of the Night), the
story's various poles are set up -- love vs.
sexual passion, high society vs. the
outsider, celebrity vs. art -- in Christine's
relationships with the two men.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
che beneficia delle canzoni da imbonitore e i successivi numeri corali
come Masquerade.
Dopo che il Fantasma fa sentire la sua presenza con un fondale che
cade mancando di poco Carlotta, la diva se ne va e ad una ballerina di
fila Christine (Rossum) viene data l’opportunità nel suo ruolo. Il film
passa in modo armonioso e stupefacente dall’audizione alla sua
interpretazione (Think of Me) mentre, seduto in un palco, Raoul, il
giovane aristocratico mecenate, la riconosce quale sua fidanzatina
d’infanzia.
This first 40 minutes forms a breathless
first act that adds texture and depth to
the stage show in a cinematic way (such
as Christine and Meg's duet, Angel of
Music set in a small chapel with soft,
refracted colors from a window). After
settling the audience down, Schumacher
and Lloyd Webber start to tweak the
original, basically converting a two-act
musical into a standard three-act movie.
Most notable changes are moving the
crashing chandelier that famously closed
Act I to the very end -- more logical in
movie terms -- and backgrounding the
main characters in brief flashbacks.
Much less of an improvement is
periodically returning to the "present," in
a mini-story centered on the aged Raoul.
These short sequences, rendered in
grainy, newsreel-like monochrome,
disrupt the main story's flow and its
accumulated romantic atmosphere,
especially at the end. Deleting them
would trim the running time, which
starts to feel a tad long around the twohour mark.
Casting of the supports, led by a
delightfully over-the-top Driver, is acute
down to the smallest roles. Callow, in full
theatrical-luvvy mode, seems born for
his part, with the more staid Hinds just
managing to keep pace with him in the
patter numbers. Lower key than usual,
Richardson is solid as the all-knowing
M.me. Giry.
Casting of the three leads is more
uneven. Aside from his rooftop duet with
Rossum (All I Ask of You), Wilson strikes
few sparks as Raoul and his flat Yank
accent doesn't chime well with the
largely Brit cast.
Verso la Casa del Lago / To the House of the Lake - Courtesy of Gerryscorner.it
Christine racconta alla sua migliore amica, Meg (Jennifer Ellison),
figlia della direttrice del balletto M.me Giry (Miranda Richardson), di
credere di essere stata visitata dall’Angelo della Musica. Mentre Raoul
le fa visita nel suo camerino la prima volta, e poi appare il Fantasma e
la seduce (The Music of the Night), vengono fissati i vari punti
cardinali della storia – amore vs. passione sessuale, alta società vs.
l’outsider, celebrità vs. arte – nella relazione di Christine con i due
uomini.
Questi primi 40 minuti formano un primo atto mozzafiato che
aggiunge consistenza e profondità allo spettacolo teatrale in modo
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Butler, Angelina Jolie's partner in
the second Lara Croft, has
considerably more physical
presence than Wilson. But, he
seems over-constrained until the
final reels, when the powerfully
evocative number, The Point of No
Return, finally strides into the
score.
Though her impact is slightly diluted by
the two leading men's weaknesses,
Rossum, who played the murdered teen
in Clint Eastwood (news)'s Mystic River,
still shines as Christine. American thesp,
who turned 17 during filming and
trained as a youngster at New York's
Met, sports a limpidly arresting voice
and looks that recalls a younger version
of the role's originator, Sarah
Brightman.
83
Gerry's Corner
cinematografico (come il duetto di Christine e Meg, Angel of Music,
ambientato in una piccola cappella con morbidi colori rifratti da un
finestra). Dopo aver sistemato il pubblico, Schumacher e Lloyd
Webber iniziano a cambiare l’originale, fondamentalmente
convertendo un musical in due atti in un film standard in tre.
I cambiamenti più degni di nota spostano il lampadario in pezzi che
notoriamente chiudeva il Primo Atto alla fine – più logico in termini
filmici – e dando un retroterra ai personaggi principali con brevi
flashback. Molto meno di un miglioramento è il periodico ritorno al
"presente" in una mini-storia concentrata sull’anziano Raoul. Queste
brevi sequenze, dalle immagini sgranate, monocromatiche in stile
cinegiornale, interrompono il flusso della storia primaria e
dell’atmosfera romantica accumulata, in particolar modo alla fine.
Cancellarli avrebbe accorciato la durata, che inizia a sembrare un po’
lunga attorno quando segna le due ore.
La scelta dei comprimari, guidati da una deliziosamente esagerata
Driver, è acuta fino ai ruoli minori. Callow, in piena modalità gigione,
sembra nato per la sua parte, con il più serioso Hinds che
semplicemente fa in modo di mantenere il passo con lui nelle scene
parlate. Di profilo più basso del solito, Richardson è solida nella
onniscente M.me Giry.
Il casting dei tre protagonisti è più ineguale. A parte il suo duetto sul
tetto con Rossum (All I Ask of You), Wilson fa scoccare poche scintille
nel ruolo di Raoul ed il suo piatto accento Yankee non suona bene nel
cast ampiamente britannico.
Il Fantasma e Raoul "ai ferri corti" / The Phantom "at daggers drawn" with
Raoul - Courtesy of StillGerard.Smugmug.com
Butler, partner di Angelina Jolie nel secondo Lara Croft, ha
considerevolmente maggiore presenza fisica di Wilson.
Tuttavia, egli appare troppo costretto fino allo svolgersi del
finale, quando il numero potentemente evocativo, The Point
of No Return, finalmente entra a grandi passi nella
partitura.
Sebbene il suo impatto sia leggermente diluito dalle debolezze dei due
protagonisti maschili, Rossum, che ha interpretato l’adolescente
assassinata in Mystic River di Clint Eastwood, tuttavia brilla nel ruolo
di Christine. L’attrice americana, che ha compiuto i 17 anni durante le
84
All of the pic's independently raised 50
million (now $96 million) budget -- WB
simply took North American distribution
in exchange for pic rights reverting to
Lloyd Webber -- is up on the screen.
Anthony Pratt's meticulously detailed
sets (spread across eight sound stages at
the U.K.'s Pinewood Studios) evoke real
settings in a slightly heightened style,
complemented by Alexandra Byrne's
costumes in pastels, blacks and whites.
D.p. John Mathieson's play with diffused
light often recalls his interiors in
Gladiator, though here his color palette is
wider.
Orchestrations by the original show's
David Cullen are full-bodied without
drowning the lyrics in a wall of sound;
more importantly, they don't have to
fight the effects track for attention. Sole
glitch on the tech side is some sloppy lipsynch in the songs, notably in the
Phantom's first number.
All players except Driver sang their own
songs. In what is thought to be a first, the
vocals were recorded at Pinewood as
rehearsals and filming progressed
(thereby incorporating improvements in
performance), rather than being prerecorded.
Camera (Technicolor prints, Panavision
widescreen), John Mathieson; editor,
Terry Rawlings; additional music, Lloyd
Webber; orchestrator, David Cullen;
production designer, Anthony Pratt;
supervising art director, John Fenner;
art director, Paul Kirby; set decorator,
Celia Bobak; costume designer,
Alexandra Byrne; makeup and hair
designer, Jenny Shircore; sound (Dolby
Digital/SDDS/DTS Digital), Tony Dawe,
Andy Nelson, Anna Behlmer; special
visual effects supervisor, Peter
Hutchinson; special effects, Cinesite;
choreographer, Peter Darling; stunt coordinator, Greg Powell; assistant
director, Tommy Gormley; casting,
David Grindrod.
Reviewed at Vue West End 7, London,
Nov. 30, 2004. MPAA Rating: PG-13.
Running time: 141 MIN.
With: Imogen Bain, Miles Western,
Judith Paris, Halcro Johnston, Oliver
Chopping, Alison Skilbeck, Lee Sellers,
Ramin Karimloo, Annabel Porter,
Max Thomas.
An Entertainment Film Distributors (in
U.K.)/Warner Bros. (in U.S.) release of
an Odyssey Entertainment presentation,
in association with Warner Bros.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
riprese da piccola è stata istruita al Met di New York, sfoggia una voce
limpidamente attraente e ha un aspetto che ricorda una versione più
giovane della creatrice del ruolo, Sarah Brightman.
Tutti i 50 milioni di dollari di budget, raccolti per il film in modo
indipendente, (ora 96 milioni di dollari) – la WB ha semplicemente
acquisito i diritti di distribuzione in Nord America in cambio della
restituzione dei diritti per il film a Lloyd Webber – sono sullo
schermo. I set accuratamente dettagliati di Anthony Pratt (distribuiti
in otto teatri di posa presso gli studios britannici di Pinewood)
evocano ambienti reali in uno stile lievemente accentuato, completati
dai costumi pastello, bianchi e neri di Alexandra Byrne. Il gioco di luci
diffuse del direttore della fotografia John Mathieson spesso ricorda i
suoi interni ne Il Gladiatore sebbene qui la sua tavolozza di colori sia
più ampia.
Pictures, of a Really Useful Films, Scion
Films production. Produced by Andrew
Lloyd Webber. Executive producers,
Austin Shaw, Paul Hitchcock, Louise
Godsill, Ralph Kamp, Jeff Abberley, Julia
Blackman, Keith Cousins. Co-producer,
Eli Richbourg. Directed by Joel
Schumacher. Screenplay, Andrew Lloyd
Webber, Schumacher, based on the 1908
novel Le Fantôme de l'Opéra by Gaston
Leroux and the 1986 stage musical by
Lloyd Webber (book, music), Charles
Hart (lyrics), Richard Stilgoe (book,
additional lyrics), produced by Cameron
Mackintosh, directed by Harold Prince
Gli arrangiamenti, ad opera del David Cullen dello show originale,
sono a tutto tondo senza affogare i testi in muri di suono; cosa più
importante, non devono combattere contro la traccia degli effetti per
ottenere attenzione.
L’unica pecca dal punto di vista tecnico risiede in alcune inaccuratezze nella sincronizzazione labiale delle canzoni,
in modo più rilevante nel primo numero del Fantasma.
Tutti gli interpreti, tranne Driver, hanno cantato le proprie canzoni. In ciò che si ritiene la prima cosa, le parti
vocali sono state registrate a Pinewood, man mano che le prove e le riprese progredivano (in tal modo includendo i
miglioramenti dell’interpretazione), piuttosto che essere pre-registrate.
Fotografia (stampe Technicolor, widescreen Panavision), John Mathieson; Montaggio, Terry Rawlings; Musica
aggiuntiva, Lloyd Webber. Arrangiatore, David Cullen. Scenografo, Anthony Pratt; Supervisore artistico, John
Fenner; Direttore artistico, Paul Kirby; Decoratrice, Celia Bobak; Costumista, Alexandra Byrne; Trucco e
acconciature, Jenny Shircore; Suono (Dolby Digital/SDDS/DTS Digital), Tony Dawe, Andy Nelson, Anna
Behlmer; Supervisore effetti speciali visivi, Peter Hutchinson; Effetti speciali, Cinesite; Coreografo, Peter Darling;
Co-ordinatore stunt, Greg Powell; Assistente regista, Tommy Gormley; Casting, David Grindrod.
Recensito al Vue West End 7, Londra,30 Novembre 2004. Classificazione MPAA: PG-13. Durata: 141 MIN.
Con: Imogen Bain, Miles Western, Judith Paris, Halcro Johnston, Oliver Chopping, Alison Skilbeck, Lee Sellers,
Ramin Karimloo, Annabel Porter, Max Thomas.
Una distribuzione Entertainment Film Distributors (nel Regno Unito)/Warner Bros. (negli U.S.A.) di una
presentazione Odyssey Entertainment, in associazione con Warner Bros. Pictures, di una produzione Really Useful
Films e Scion Films. Prodotto da Andrew Lloyd Webber. Produttori Esecutivi, Austin Shaw, Paul Hitchcock,
Louise Godsill, Ralph Kamp, Jeff Abberley, Julia Blackman, Keith Cousins. Co-produttore, Eli Richbourg. Diretto
da Joel Schumacher. Sceneggiatura, Andrew Lloyd Webber, Joel Schumacher, basata sul romanzo del 1908 Le
Fantôme de l'Opéra di Gaston Leroux e sul musical teatrale del 1986 di Lloyd Webber (libretto, musica), Charles
Hart (testi), Richard Stilgoe (libretto, testi aggiuntivi), prodotto da Cameron Mackintosh, diretto da Harold
Prince.
Fonte/Source: http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=550
.
“Phantom” banner – Courtesy of Fanpop.com
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Note a Pié di Pagina di un Filmmaker/
Data Articolo: 10 Dicembre 2004 |Pubblicazione: The Hollywood
Reporter | Autore: Martin A. Grove
Dopo aver dato, Giovedì pomeriggio, un primo sguardo a Il
Fantasma dell’Opera di Joel Schumacher, non vedo l’ora di dare il via
agli applausi per questo notevole dramma musicale, meritevole di
riconoscimenti.
Warner Bros. ha nel Fantasma non solo un colpo sicuro all’Oscar per
il miglior film e al Golden Globe come miglior film musicale o
commedia, ma anche un film
molto commerciale e di
ampia portata per la stagione
festiva.
La maestosa Morte Rossa / The
awe-inspiring Red Death Courtesy of
StillGerard.Smugmug.com
Il Fantasma, naturalmente, è
un musical teatrale ‘di marca’
da almeno 18 anni. L’opera
fondamentale di Andrew
Lloyd Webber debuttò a
Londra nell’Ottobre del 1986,
e da allora è stato visto da
circa 80 milioni di persone
nell’arco di oltre 65000
rappresentazioni in 18
nazioni di tutto il mondo. Il
film è stato prodotto da Lloyd Webber, che ne ha scritto la
sceneggiatura insieme a Schumacher.
Per ora, consentitemi solo di dare merito a Schumacher e a Lloyd
Webber di aver fatto tutto nel modo giusto. Sono stati
particolarmente brillanti ad abbraccia un cast giovanile – Gerard
Butler nel ruolo del Fantasma, Emmy Rossum in quello di Christine
Daaé e Patrick Wilson per Raoul de Chagny, tutti meritevoli di
nominations – che dovrebbero attirare i giovani adulti ed anche le
persone più mature che hanno familiarità con il dramma teatrale.
Inoltre, la musica, le scenografie, i costumi e gli effetti visivi de Il
Fantasma dovrebbero renderlo un serio contendente per
l’ottenimento di riconoscimenti.
Filmmaker footnotes
Article Date: December 10, 2004
Publication: The Hollywood Reporter
Author: Martin A. Grove
After an early look Thursday afternoon
at Joel Schumacher's The Phantom of the
Opera, I can't wait to start the applause
for this outstanding awards worthy
musical drama.
Warner Bros. has in Phantom not only a
strong shot at best picture Oscar and
best motion picture-musical or comedy
Golden Globes nominations, but also a
very commercial holiday season movie
event with broad playability.
Phantom of course, has been a brand
name stage musical for about 18 years.
Andrew Lloyd Webber's landmark play
opened in London in October 1986 and
has since been seen by some 80 million
people during 65,000-plus performances
in 18 countries worldwide. The film was
produced by Lloyd Webber, who wrote
its screenplay with Schumacher.
For now, let me just credit Schumacher
and Lloyd Webber with having done
everything right. They were especially
smart to embrace youthful casting -Gerard Butler as the Phantom, Emmy
Rossum as Christine Daae and Patrick
Wilson as Raoul de Chagny, all of whom
deserve nominations -- that should
attract young adults as well as older
adults familiar with the stage play.
In addition, Phantom's music, production
design, costumes and visual effects
should make it a heavyweight contender
for awards recognition across the board
Fonte/Source:
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action
=Full&NewsID=552
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Il Fantasma dell’Opera /
The Phantom of the Opera
Data Articolo:15 Dicembre 2004 | Pubblicazione: Rolling Stone
Autore: Peter Travers
Gerard Butler, Emmy Rossum, Patrick Wilson, Minnie Driver,
Miranda Richardson, Ciaran Hinds
Directed by Joel Schumacher - 2004 - Romance - Rated PG-13
Temendo un inferno di film da appuntamento, gran parte dei
maschietti andrà nel panico all’idea di una storia d’amore gotica
ambientata un teatro nella Parigi del 1870 dove una bestia tampina la
bella con un assalto ininterrotto della musica di Andrew Lloyd
Webber.
Datevi una svegliata!
Il Fantasma, ancora in programma a Broadway dopo 16 anni, è uno
spettacolo da estasi.
Ed il film, diretto in pompa magna da Joel Schumacher, fa un passo
ancor più avanti dello show. Con un cast di giovani bellocci, è roba
che scotta. Emmy Rossum, 18 anni, ha una sofferente avvenenza che
eguaglia la sua voce in qualità del soprano Christine Daaé. E sa
recitare.
Gerard Butler, 35 anni, apporta una mascolinità grezza e a
pieni polmoni al Fantasma, un genio musicale che si aggira per il
teatro con una maschera a nascondere la metà sfigurata del suo volto
ma niente a celare il suo folle desiderio di rendere Christine una star e
la propria amante. Ucciderebbe per lei e viene in modo elettrizzante ai
ferri corti col suo rivale di bell’aspetto Raoul (un Patrick Wilson dalla
voce vellutata).
Gli attori eseguono il proprio cantato, tranne per una Minnie Driver
che ruba la scena, esilarante nel ruolo di una diva con un indecifrabile
accento italiano.
Non aspettatevi toni aulici – il film non è sufficientemente efficace.
Tuttavia si può sentire la passione quando il Fantasma trascina
Christine nel suo covo sotterraneo, illuminato da candelabri.
Schumacher fa meraviglie di sensualità con le sole spalle nude della
Rossum e la camicia aperta di Butler.
"Abandon thought and let the dream descend," canta il Fantasma. Il
tipo conosce i suoi polli. In un’epoca di abboccamenti senza passione,
l’eccesso di emozioni potrebbe davvero essere la strada giusta.
Fonte/Source:
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action
=Full&NewsID=577
Article Date: December 15, 2004
Publication: Rolling Stone
Author: PETER TRAVERS
Gerard Butler, Emmy Rossum, Patrick
Wilson, Minnie Driver, Miranda
Richardson, Ciaran Hinds
Directed by Joel Schumacher - 2004 Romance - Rated PG-13
Fearing date-movie hell, most guys will
panic at the idea of a Gothic love story
set in an 1870 Paris opera house where
beast hits on beauty with a nonstop
assault of Andrew Lloyd Webber music.
Snap out of it.
Phantom, still running on Broadway
after sixteen years, is a rapturous
spectacle.
And the movie, directed full throttle by
Joel Schumacher, goes the show one
better. With a cast of young hotties, it
smolders. Emmy Rossum, 18, has an
aching loveliness to match her singing
voice as soprano Christine Daaé. And she
can act.
Gerard Butler, 35, brings a raw,
full-throated masculinity to the
Phantom, a musical genius who prowls
the theater with a mask hiding the
disfigured half of his face but nothing
cloaking his mad desire to make
Christine a star and his lover. He'd kill
for her and crosses swords excitingly
with his pretty-boy rival Raoul (velvetvoiced Patrick Wilson).
The actors do their own singing, except
for the scene-stealing Minnie Driver,
who is hilarious as a diva with an
indecipherable Italian accent.
Don't expect grace notes -- the film is a
blunt instrument.
But you can feel the heat when the
Phantom sweeps Christine down to his
underground lair, lit by candelabras.
Schumacher works sensual wonders with
only Rossum's bare shoulders and
Butler's open shirt.
"Abandon thought and let the dream
descend," sings the Phantom. The dude
knows his stuff.
In an era of passionless hookups, swooning romantic excess may be just the ticket.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
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Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it
Courtesy of Gerryscorner.it
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Atto III – Scena III / Act III – Scene III
Interviste / Interviews
Cuore di Tenebra / Heart of Darkness
Data Articolo: 28 Novembre 2004 | Pubblicazione: Mail on
Sunday | Autore: Sue Corrigan
Article Date: November 28, 2004
Publication: Mail on Sunday
Author: Sue Corrigan
Gerard Butler understands all too well
what drives the obsessive, bitter
Phantom. He tells Sue Corrigan of the
dark secrets in his own past that drew
him to the role.
Scottish actor Gerard Butler knew
nothing about The Phantom of the Opera
when he first read the script for the new
film, but from the moment he did, while
listening to a CD of music from the stage
show, the 34 year old wanted to play the
title role.
Desperately, "I thought, I could eat this
part alive, says Butler in his sexy
Glasgow growl.
If only I could sing that kind of music; I
had been in the school choir & in a rock
band, but I'd never had any formal
training, so I wasn't sure I could do it."
Butler found out the hard way:
auditioning in front of Andrew Lloyd
Webber himself in a room at the
composers London home, singing Music
of the Night, with only a piano
accompanying him.
Una romantica immagine del Fantasma / A sweet Phantom moment –
Courtesy of Gerryscorner.it
Gerard Butler comprende anche troppo bene cosa spinga
l’ossessivo, amareggiato Fantasma. Racconta a Sue Corrigan gli oscuri
segreti del suo stesso passato che lo hanno portato al ruolo.
L’attore scozzese Gerard Butler non sapeva alcunché de Il Fantasma
dell’Opera quando lesse per la prima volta la sceneggiatura per il
nuovo film, tuttavia dal momento in cui lo fece, ascoltando al
contempo un CD delle musiche dallo spettacolo teatrale, il 34enne
desiderò interpretare il ruolo del titolo.
Disperatamente, "Pensai, Potrei divorare questo ruolo, dice Butler
con il suo sexy ruggito di Glasgow.
Se solo avessi potuto cantare quel genere di musica; ero stato nel
coro della scuola e in una rock band, ma non avevo mai ricevuto una
formazione, per cui non ero sicuro di poterlo fare."
Butler lo scoprì nella maniera dura: facendo l’audizione davanti allo
stesso Andrew Lloyd Webber in una stanza nella casa londinese del
compositore, cantando Music of the Night, con solo un piano ad
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
"It was a very bizarre setting" says
Butler, "apart, from Andrew, I was also
singing in front of (director) Joel
Schumacher and the film producer,
Austin Shaw. There were only the three
of them in the room, all sitting staring at
me, with Simon Lee (Phantom's musical
director) playing the piano. As I started
singing it was at the back of my mind
that there was one note in the song that I
just couldn't reach, I really went for it,
but I didn't make it, and I thought Oh my
God. At the end Lloyd Webber stood up,
came over and we all sat together, he
talked for about 15 minutes, giving me a
very in-depth critique of my voice. I
should have taken it as a good sign that
he'd spend that amount of time talking to
me, but I didn't, I had it in my head that
I'd been terrible. I annoyed the hell out of
Joel for the rest of the day, saying, 'I
have to go back and sing it again', I think
Joel was ready to punch me."
89
Gerry's Corner
accompagnarlo.
"Fu un’ambientazione davvero inconsueta" racconta Butler, "oltre ad
Andrew, stavo anche cantando davanti a Joel Schumacher (il regista)
ed il produttore del film, Austin Shaw. C’erano solo loro nella stanza,
tutti seduti con gli occhi fissi su di me, con Simon Lee (il direttore
musicale de Il Fantasma) a suonare il piano. Mentre iniziavo a
cantare, in un angolo della mia mente c’era che esisteva una nota
nella canzone che proprio non riuscivo a raggiungere; io ci provai
davvero ma non ce la feci, e pensai Oh mio Dio. Alla fine Lloyd
Webber si alzò, venne da me e ci siamo seduti insieme, parlò per circa
15 minuti, fornendomi una critica molto approfondita della mia voce.
Avrei dovuto prenderlo come un buon segno che avesse passato una
tale quantità di tempo a parlare con me, ma non lo feci. Mi ero messo
in testa di essere stato terribile. Ho rotto le scatole a Joel alla morte
per il resto della giornata dicendo,'Devo tornare indietro e cantare di
nuovo'; penso che Joel fosse pronto a prendermi a pugni."
Butler racconta un altro aneddoto per dimostrare proprio quanto
volesse il favoloso ruolo.
"La sera prima di cantare per Andrew, andai a vedere la mia squadra,
il Celtic, e dovetti assistere a tutta la partita senza gridare una volta,
un amico mi stava dicendo (con forte accento di Glasgow) Tira fuori
la voce, Gerry, o ti giuro che ti darò un pugno in faccia e io stavo
pensando Non posso, devo proteggere le mie corde vocali." E con
questo l’attore ride così forte che quasi cade dalla sedia.
Il Fantasma nella sua “magica” camera degli specchi / The Phantom in his
“magical” mirror room – Courtesy of Gerryscorner.it
Gerard Butler-'Gerry' per i suoi amici è ancora, a questo stadio
relativamente iniziale della sua carriera, come un cucciolo iperattivo.
Basta una domanda di partenza sul perché pensi di essere stato scelto
per questo ambito ruolo e parte in quarta.
"Mi sono totalmente identificato con il Fantasma," asserisce Butler
"Mi spezza il cuore - mi strazia davvero; restai meravigliato da quanto
fortemente ho sentito questo ruolo. Lui (il Fantasma) rappresenta
quella paure che tutti noi abbiamo di essere non amati, di essere
brutti, imperfetti, lasciati soli. Ho una vita molto felice, ma ho vissuto
anche molti periodi oscuri e sono molto in contatto con questo."
Butler aveva 2 anni ed era il più piccolo di tre bambini tutti sotto i sei,
quando i suoi genitori, entrambi Scozzesi, ma residenti in Canada, si
90
Butler tells another anecdote to
demonstrate just how much he wanted
the plum role.
"The night before I sang for Andrew,I
went to see my football team, Celtic, I
had to sit through the whole game and
not scream once,a friend was
saying(thick glasgow accent)Pipe up
Gerry boy, or I swear I'm goin' ta punch
you in the face and I was going I can't, I
have to protect my vocal chords." and
with that the actor laughs so hard he
almost bounces off his chair.
Gerard Butler-'Gerry' to his pals - is still,
at this relatively early, pre-stardom
stage of his career, like a hyperactive
puppy.
It only takes a starter question about
why he thinks he was chosen for this
coveted part and he is off.
"I identified with the Phantom totally,"
says Butler "He breaks my heart-he just
breaks my heart, I was amazed how
strongly I felt this role ,he represents that
fear we all have of being unloved,
imperfect, ugly, of being left alone. I have
a very happy life, but I've also had a lot
of darkness and I'm very much in touch
with that."
Butler was 2 years old and the youngest
of three children under the age of 6,
when his parents, both Scottish, but
living in Canada, split up. His mother
returned to Glasgow to bring up her
children alone and Butler was 16 before
he saw his father again.
After leaving school he went to Glasgow
University to study law, but despite
graduating and starting work in an
Edinburgh law firm, Butler was
emotionally troubled, drifting aimlessly
for several years, he drank heavily, took
drugs and says that, by 24 he was
contemplating suicide. Butler spent a
number of nights in police cells, and once
hung drunkenly from the rails of a cruise
ship, singing Rod Stewarts' Sailing at the
top of his voice.
The week before he qualified as a lawyer,
he was sacked by his law firm, "That
period of my life happened because I was
going down the wrong road,I knew law
wasn't for me, but I was stuck, so I
behaved crazily."
The day after being sacked, he left for
London, where he took a number of dead
end jobs before he happened to meet
actor and director Steven Berkoff in a
cafe.
"He asked if i was an actor, I said I
wasn't, but I wanted to be and he offered
me a part in a production of Coriolanus"
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
separarono. Sua madre tornò a Glasgow per tirar su i figli da sola e
Butler arrivò ai 16 anni prima di vedere di nuovo suo padre.
Dopo aver lasciato la scuola, andò all'Università di Glasgow per
studiare legge; tuttavia malgrado la laurea e l'inizio del tirocinio in
uno studio di Edimburgo, Butler era emotivamente tormentato;
trascinandosi senza scopo per diversi anni, bevve pesantemente,
prese droghe e ammette che, a 24 anni stava contemplando il suicidio.
Butler passò un certo un numero di notti in cella, e - totalmente
ubriaco - una volta si lasciò penzolare dai corrimano di una nave
cantando a squarciagola Sailing di Rod Stewart.
La settimana prima di ottenere l'abilitazione quale avvocato, fu
licenziato dallo studio legale; "Quel periodo della mia vita avvenne
perché avevo imboccato la strada sbagliata. Sapevo che la legge non
era per me, ma ero incastrato e dunque mi comportavo da fuori di
testa."
Il giorno dopo essere stato cacciato, partì per Londra dove fece un
certo numero di lavori senza sbocchi prima che gli accadesse di
incontrare l'attore-regista Steven Berkoff in un caffé.
"Mi chiese se ero un attore; gli risposi che non lo ero ma che avrei
voluto esserlo e lui mi offrì una parte in una produzione di
Coriolano"
Da lì il giovane attore conquistò il ruolo da protagonista in una
produzione ad Edimburgo di Trainspotting. Fortuna e opportunità
hanno continuato a giocare un ruolo straordinario nella rapida ascesa
di Butler. Nel 1997, quando i produttori di La Mia Regina stavano
cercando un giovane attore scozzese che interpretasse il fratello
minore (del personaggio) di Billy Connolly, Butler fu un candidato
ovvio. Il film, basato sulla storia della relazione della Regina Vittoria
con John Brown fu un grande successo in America, portando di
conseguenza Butler all'attenzione di Hollywood.
Butler dice che a Schumacher capitò per puro caso di vedere la sua
interpretazione nel ruolo di Dracula in un disastroso remake del 2000
della venerabile storia horror.
"Dopo quello Joel seguì la mia carriera," afferma sinceramente Butler.
"Mi ha visto in Attila (una miniserie USA trasmessa via cavo), poi in
The Jury (una miniserie della ITV) e vide vari componenti de Il
Fantasma in tutti quei ruoli, poi 2 anni fa, abbiamo pranzato insieme
e parlato di recitazione, ma qualche mese più tardi lui ha chiamato il
mio agente chiedendo se sapessi cantare."
Non solo sa cantare, ma Butler è favoloso nel ruolo del folle, tragico
figuro che infesta i sotterranei dell'Opéra di Parigi.
"Sono molto protettivo verso il Fantasma," afferma Butler. "E’ molto
egoista, egocentrico e prepotente, ma guardate quello che gli è stato
fatto; se voi foste stati abbandonati e disprezzati, senza calore o
From there the young actor won the lead
role in an Edinburgh production of
Trainspotting. Chance and luck have
continued to play an extraordinary role
in Butler's rapid rise. In 1997, when the
producers of Mrs Brown were looking for
a young Scottish actor to play Billy
Connolly's younger brother, Butler was
an obvious candidate. The film, based on
the story of Queen Victoria's relationship
with John Brown was a huge hit in
America, thereby bringing Butler to
Hollywood's attention.
Butler says that Schumacher happened
by sheer fluke to see his performance as
Dracula in a disastrous 2000 remake of
the venerable horror story.
"After that Joel followed my career,"
Butler says earnestly. "He saw me
inAttila (a US cable mini series),then in
The Jury (an ITV mini series) and he saw
various components of the Phantom in
all those roles, then 2 years ago, we had
lunch together and we talked about
acting, but some months later he called
my agent and asked if I could sing."
Not only can he sing, but Butler is
stunning in the role of the
mad,tragic,figure who haunts the
catacombs of the Paris Opera.
"I became very defensive of the
Phantom," says Butler,'he is very
egotistical, selfish and bullying, but look
what's been done to him, if you'd been
abandoned and loathed, with no warmth
or love and only spurned and hated by
the world, you'd have every right to spit
a bit of venom back out at everybody.
Christine is the only human thing he has
any feeling or love towards, representing
the only chance he has of being born
again, to have any sense of love or
connection with human beings and he
can't even have that."
"(To play the role) I had to climb back
into that fear of not having the one thing
all humans deserve, which is love. When
it comes to something as powerful of
love, it brings up the fear of rejection,
and I have that in heaps."
amore ma soltanto respinti ed odiati dal mondo, avreste tutti i diritti di sputare un po' di veleno in cambio.
Christine è l'unico essere umano per il quale nutra del sentimento o amore, rappresentando la sola possibilità che
ha di rinascere, di percepire un senso di amore o legame con le persone e non può nemmeno avere questo."
"(Per interpretare il ruolo) ho dovuto ritrovare quella paura di non avere quell'unica cosa che tutti gli esseri umani
meritano, ovvero l'amore. Quando c'è di mezzo qualcosa di così potente come l'amore, questo porta a galla la
paura del rifiuto, e di questa ne ho a palate."
Fonte/Source: http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=523
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
91
Gerry's Corner
Gerard Butler - Il Fantasma dell'Opera /
Gerard Butler - The Phantom Of The Opera
Interviewed by Stella Papamichael
Intervistato da Stella Papamichael
Lui comprende la maschera e vuole presentare l'esteriorità
più intimidatoria e sensuale che può
Dopo aver calcato le scene in innumerevoli drammi, Gerard Butler
ha ricoperto ruoli in film dubbi come Il Regno del Fuoco, Lara Croft:
La Culla della Vita e Timeline di Richard Donner. Recentemente,
tuttavia, ha messo a segno un successo di critica con l'imminente
dramma scozzese Dear Frankie, sebbene il successo al botteghino
ancora gli sfugga. Questa volta tenta qualcosa di totalmente diverso,
interpretando un folle mascherato nell'adattamento di Joel
Schumacher del musical teatrale di Andrew Lloyd Webber Il
Fantasma dell'Opera.
He understands the mask and
wants to present the most
intimidating and sexy exterior he
can
After treading the boards in countless
plays, Gerard Butler took roles in
dubious movies like Reign Of Fire, Lara
Croft: The Cradle Of Life and Richard
Donner's Timeline. Recently though, he
scored a critical hit with upcoming
Scottish drama Dear Frankie although
box office success still eludes him. This
time he tries something completely
different, playing a masked madman in
Joel Schumacher's adaptation of Andrew
Lloyd Webber's stage musical The
Phantom Of The Opera.
You haven't had much experience
in musicals so it seems strange that
you should be cast in this...
Gerard Butler pronto per un ciak / Gerard Butler getting ready for a take –
Courtesy of Gerryscorner.it
Non hai avuto molta esperienza nei musical, quindi sembra
strano che tu sia stato scelto per questo...
Quando Joel [Schumacher] chiamò il mio agente e gli chiese se
sapevo cantare, nemmeno lui ne era sicuro. Sapeva che ero in grado di
cantare ma non se fossi capace di gestire una cosa del genere. Io
stesso dubitavo sul motivo per cui mi stessero considerando per il
Fantasma fino a che lessi la sceneggiatura ed allora potei capire
pienamente perché vennero da me e perché io avrei voluto
interpretarlo. Mentre leggevo, ascoltavo la musica e per me fu
un'esperienza importante, perché sentii che dovevo raccontare la
storia di quest'uomo. Senza apparire pretenzioso, sentii la sua anima tutta la sua passione e le sue speranze e frustrazioni ed, infine, la sua
tragedia. Era come se stesse accadendo a me ed io giudico se accettare
o no un ruolo basandomi su quanto facilmente mi ci addentro mentre
leggo il copione.
92
When Joel [Schumacher] called my agent
and asked if I could sing, even he wasn't
sure about it. He knew that I could sing
but not if I could handle something like
this. I was dubious myself as to why they
were considering me for The Phantom
until I read the script and then I could
completely understand why he came to
me and why I would want to play it. I
read it as I was listening to the music
and to me it was a major experience
because I felt I had to tell this guy's story.
Without sounding pretentious, I felt his
soul - all his passion and his hopes and
frustrations and, in the end, his tragedy.
It was like it was happening to me and I
judge whether or not to do a part based
on how easily I slip into it while reading
the script.
With your lack of singing
experience, did you have some
trepidation about taking this on?
Yes and no. I have a level of fear going
into every project and that's what keeps
me going. If I'm being honest it was a
much higher level of fear with this than
most other things because it was a
musical. But I've done a whole bunch of
movies where I've come in as the
underdog but I have the tools and
experience to deal with. Basically you've
juts got to use the pressure to make
yourself work harder.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Con la tua mancanza di esperienza canora, ha avuto qualche
ansia nell'accettare questo [ruolo]?
Sì e no. Ho un un po’ di paura quando entro in ogni progetto che è
quello che mi spinge avanti. Se devo essere onesto, in questo si è
trattato di un livello di paura molto più alto che in gran parte delle
altre cose poiché si trattava di un musical. Ma ho fatto un bel mucchio
di film dove arrivavo da outsider, e ho gli strumenti e l'esperienza per
affrontarlo. Fondamentalmente devi soltanto usare la pressione per
far lavorare te stesso più duramente.
Did you have to do a lot of vocal
training to prepare?
Yeah, I started singing for The Phantom
in January and we started filming in
October and I sang all the way through
to the next June. In fact I was singing for
about two months before I even knew I
had the role because they pretty much
said: This role's yours but we just can't
say it yet but you've got to train as if it's
yours. That's a weird position to be in
because I didn't know if they were then
going to turn around and say that
somebody else had the role but still I
sang every day with my own musical
teacher. When I went to Scotland to do
another movie I would sing with a coach
up there and then when I went to New
York I sang with a coach over there - I
mean I've now sung with coaches in LA,
New York, London, Glasgow, St Louis
and Rio de Janeiro! I felt like retiring
after The Phantom.
Did acting behind a mask also
present a challenge for you?
Tokyo Première – Courtesy of Gerryscorner.it
Hai dovuto fare molta preparazione vocale per prepararti?
Già, ho cominciato a cantare per Il Fantasma a Gennaio e abbiamo
iniziato le riprese ad Ottobre e ho cantato fino a tutto il Giugno
successivo. Infatti, stavo cantando da due mesi prima ancora di
sapere se avevo avuto il ruolo perché più o meno mi fu detto: "Questo
ruolo è tuo ma non possiamo ancora dirlo, ma devi esercitarti come se
lo fosse." E' una bizzarra posizione nella quale trovarsi perché non
sapevo se avrebbero cambiato idea e dire che qualcun altro aveva
avuto il ruolo, tuttavia cantai tutti i giorni con il mio insegnante di
musica. Quando andai in Scozia per fare un altro film (Dear Frankie;
sono da ricordare le "lamentele" di Emily Mortimer riguardo a
Gerard che cantava tutto il tempo - ndt) cantavo con un istruttore là
e poi quando andai a New York cantavo con un cantante di là - voglio
dire, ad oggi ho cantato con insegnanti a LA, New York, Londra,
Glasgow, St Louis e Rio de Janeiro! Dopo Il Fantasma avevo voglia di
ritirarmi (stessa battuta dopo 300 e anche Gamer - ndt).
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Yeah, but it's something you get used to.
Again you use it like a tool to help you
become the character. There's a reason
he has the mask and you make his reason
your reason. Also you have to
understand the advantages of that mask
insomuch as it's something to hide
behind and it's also a very powerful
thing to behold. He understands that
because he wants to present the most
intimidating and sexy exterior he can. At
first it was a bit strange and daunting to
have to wear a mask but afterwards I
came to enjoy it. In warm conditions
though it started to slip off my face.
Other times they used this double-sided
sticky tape and I literally couldn't get it
off my face. I would feel like I was
ripping my face off and I had a lot of cuts
and bruises because of it - huge red
marks. People might think it was method
acting.
Did you find singing the dialogue
rather unnatural?
This movie was such a steep learning
curve for me because I had never done
that before - singing while trying to give
a cinematic performance. The
temptation is to open your mouth and
belt it out and do something theatrical
which would just be ghastly because
every time you open your mouth it's 30ft
wide on a big screen. Therefore I had to
learn devices and ways of keeping it
subtle and truthful. Sometimes that
would mean that I would barely be
singing or I would be much more
93
Gerry's Corner
Recitare dietro ad una maschera ha presentato anche una
sfida per te??
Sì, ma è qualcosa a cui ti abitui. Di nuovo, la usi come uno strumento
per aiutarti a diventare il personaggio. C'è un motivo per cui lui ha la
maschera e devi rendere il suo motivo il tuo motivo. Inoltre devi
capire i vantaggi di quella maschera, in quanto è qualcosa dietro la
quale nascondersi ed è altresì una cosa molto potente da guardare.
Lui comprende questo perché desidera presentare l'esteriorità più
intimidatoria e sensuale che può. Dapprima è stato un po' strano e
scoraggiante dover indossare una maschera, ma in seguito sono
giunto ad apprezzarlo. In condizioni di calore, tuttavia, mi scivolava
via dalla faccia. Altre volte usavano del nastro biadesivo e non
riuscivo letteralmente a staccarla dal volto. Mi sembrava di
strapparmi la faccia e a causa di questo avevo molti tagli e lividi grossi segni rossi. La gente poteva pensare che fosse recitazione
secondo il "metodo" (il
famigerato metodo
Stanislavski, quello che
viene insegnato
all'Actors' Studio e che
propugna la totale
identificazione
attore/personaggio ndt.)
Elegantemente minaccioso
/ Elegantly menacing Courtesy of
StillGerard.Smugmug.com
Hai trovato piuttosto
innaturale dover
cantare il dialogo?
Questo film ha
rappresentato una curva
d'apprendimento molto
impervia per me perché
non l'ho mai fatto prima cantare mentre cerco di dare un'interpretazione cinematografica. La
tentazione è di aprir bocca e dar fiato e fare qualcosa di teatrale cosa
che sarebbe semplicemente -orripilante perché ogni volta che apri
bocca su un grande schermo questa è grande 9 metri (ah! L'amore
per l'iperbole del nostro ragazzo... - ndt). Per cui ho dovuto imparare
dei sistemi per tenerla naturale e morbida.
concentrated on the feeling of what he
was going through. I was always focused
on that actually because that is the
power of cinema - the eyes of The
Phantom could say so much more.
You're now gearing up to play the
poet Robert Burns in a biopic. Is
that another daunting prospect for
you?
In a way but I feel so lucky to have that
opportunity because it's such a great
story and we have the best script by Alan
Sharp, who wrote Rob Roy. I cajoled
Julia Stiles into doing it but she told me it
was the best script she'd read in years so
she's on board and we also have Brian
Cox. We cover Burns' life from the
ploughman days to the Edinburgh
society days and his take-off as a poet.
It's beautiful, it's passionate, it's sexy, it's
hilarious and it's really quite sad as well.
And you've got The Game Of Their
Lives coming up where you play a
member of the American 'soccer'
team who beat the English football
team. Being Scottish you must
relish the chance to beat the
English at football!
What do you think? Actually I just find
that very funny. The Scots will do
anything to beat the English or just to see
them lose, but I've never bought into that
really. I was supporting England in the
World Cup, so for me it was very funny
to pretend to be an Italian-American but
still stuff the English 1-0. It was amazing.
We went down to Rio de Janeiro in a
soccer stadium there with thousands of
extras and played this game against the
English - who were, funnily enough,
mostly Brazilians - but it's great. I saw a
cut about nine months ago that I wasn't
very impressed with but I saw it again a
couple of days ago and it's been
tightened up and a few things added. I
think we have a movie on our hands
now.
Qualche volta questo significa che cantavo a malapena o che ero molto più concentrato sull'emozione di quello che
stavo attraversando. Ero sempre concentrato su quello in effetti, perché quella è la forza del cinema - gli occhi del
Fantasma potrebbero dire molto di più.
Ora ti stai preparando a interpretare il poeta Robert Burns in un film biografico. E' un'altra
prospettiva spaventosa per te?
In un certo modo, ma mi sento molto fortunato ad avere questa opportunità perché è una storia talmente
grandiosa e abbiamo la miglior sceneggiatura ad opera di Alan Sharp, che ha scritto Rob Roy. Ho blandito Julia
Stiles perché lo faccia, ma lei mi ha detto che era la migliore sceneggiatura che aveva letto da molti anni a questa
parte, per cui è dentro e abbiamo anche Brian Cox. Copriremo la vita di Burns dai giorni in cui era un agricoltore
fino ai giorni in società ad Edinburgo e il suo decollo come poeta. E' bella, è appassionata, è sexy, divertente ed è
anche piuttosto triste.
94
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
E hai in arrivo In Campo per la Vittoria, dove interpreti un componente della squadra di calcio
americana che sconfisse la squadra inglese. Essendo Scozzese devi gustarti la possibilità di battere
gli Inglesi a pallone!
Tu che ne pensi? In realtà lo trovo davvero molto divertente. Gli Scozzesi farebbero di tutto per battere gli Inglesi o
per vederli perdere, ma in questa cosa non ci sono mai entrato davvero. Tifavo per l'Inghilterra ai Mondiali (si
parla di quelli di Corea-Giappone del 2002 - ndt), per cui per me è stato molto divertente fingere di essere un
Italo-Americano ma comunque infilzare gli Inglesi 1 a 0. E' stato fantastico. Siamo andati a Rio de Janeiro in uno
stadio di calcio con migliaia di comparse e abbiamo giocato contro gli Inglesi - che erano, in modo abbastanza
buffo, per la maggior parte Brasiliani - ma è stato grandioso. Ho visto un montaggio circa 9 mesi fa dal quale non
fui molto impressionato, ma l'ho visto di nuovo un paio di giorni fa: è stato accorciato e sono state aggiunte alcune
cose. Penso che adesso abbiamo un film per le mani
Fonte/Source:
http://www.bbc.co.uk/films/2004/12/08/gerard_butler_the_phantom_of_the_opera_interview.shtml
Traduzione per Gerry's Corner & Gerry's Ladies
La Dame du Lac - 29 Novembre 2010
La pagina principale del
servizio di Vogue / The
main page in Vogue
magazine feature –
Courtesy of
Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
95
Gerry's Corner
Gerard Butler - Il Fantasma dell'Opera / Gerard Butler - Phantom of the Opera
Gli occhi irlandesi di Butler sorridono /
Butler’s Irish Eyes Are Smiling
Interview by Paul Fischer in New
York.
Intervista di Paul Fischer a New York.
Gerard Butler ha
molto di cui essere
grato, Dracula's
Legacy per esempio.
Affascinante,
brillante e mascolino,
Butler sembra il
perfetto Fantasma
nella versione
cinematografica de Il
Fantasma dell'Opera.
Da vedere anche in
Dear Frankie e
Beowulf, Gerard
Butler è una star in
ascesa, ma modesta,
che ha parlato con
PAUL FISCHER a
New York.
Paul Fischer: devi essere davvero molto grato per Dracula's
Legacy se si crede ai comunicati stampa, apparentemente è
stato [in] quel film che Joel Schumacher [ti] ha visto.
Gerard Butler: C'erano sei film nel cinema e lui li aveva visti tutti,
così ha detto, Oh, m**da, potremmo anche andare a vedere Dracula.
Mi racconta la storia comunque... Serve giusto a dimostrare che può
trattarsi di un personaggio che interpreti, un film che qualcuno vede
ad ispirarli.
Paul Fischer: Quanto è divertente interpretare questi
personaggi iconici? Hai fatto Dracula, Beowulf ed ora
questo?
Gerard Butler: Avrei dovuto probabilmente pensarci perché è una
domanda abbastanza comune. La risposta è che, davvero, non lo so.
Lo so solo quando leggo una sceneggiatura che trovo affascinante e
[dove] amo poter avere voce in capitolo nell'oscurità dell’animo, ma
non so proprio come spiegarlo. Non si tratta di essere cattivo solo per
il gusto di esserlo, ed essere divertente, ma essere cattivo e provarci.
Se si tenta di provare compassione e capire perché lui sia malvagio e
faccia le cose che fa, il pubblico può mettersi in relazione con lui e
simpatizzare con il personaggio.
Paul Fischer: Il film si spinge molto più in profondità
nell'esplorazione del personaggio rispetto alla versione
teatrale. Quanto è stato importante questo elemento di
poter conoscere cosa spingeva il Fantasma?
Gerard Butler: Questa è una differenziazione dalla versione teatrale
che ho anch’io ho sentito, pur essendomi piaciuta moltissimo. E'
molto spettacolare ed alla fine piuttosto commovente. Lessi il copione
96
Gerard Butler has much to be thankful
for, Dracula 2000 for one. Dashing, witty
and masculine, Butler seems the perfect
phantom in the screen version of
Phantom of the Opera. Also to be seen in
Dear Frankie and Beowulf, Gerard Butler
is a star on the rise, but a modest one,
who talked to PAUL FISCHER in New
York.
Paul Fischer: You must be very
thankful for Dracula 2000 if you
believe the press notes, apparently
was that movie that Joel
Schumacher saw.
Gerard Butler: There were six films in
the cinema and he'd seen all of them, so
he said, Oh, shit, we might as well go see
Dracula. He tells me the story anyway. It
just goes to show you that it can be one
character you take, one movie that
somebody sees something that inspires
them.
Paul Fischer: What's the fun of
playing these iconic characters?
You've done Dracula, Beowulf and
now this?
Gerard Butler: I probably should have
thought about this because it's quite a
common question. The answer is I really
don't know. I just know that when I read
a script that I fascinating and I love
taking a claim into the darkness of the
soul, but I just don't know how to explain
it. Not just to be bad to be bad and to be
entertaining, but be bad and try to. If
you try to sympathize and realize why
he's bad and does the things he does an
audience can connect with that and
sympathize with that character.
Paul Fischer: The movie goes far
more into the background of the
character than stage play. How
important was that element that
we got to know what drove the
Phantom?
Gerard Butler: That's a disconnect I
had with the stage play as well even
though I loved it. It's very entertaining
and at the end quite moving. I read the
script fortunately before I ever saw the
stage play, therefore it was completely
fresh to me when I saw Joel's
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
fortunatamente prima di aver visto l'opera a teatro, quindi per me era
totalmente nuovo quando vidi l'interpretazione che ne dava Joel, che
ovviamente è molto più complessa emotivamente. Quando mi metto
in connessione con qualcosa, già immagino me stesso interpretare
quel ruolo e sapevo la direzione e l'emozione che potevo apportare. E'
una prospettiva assai più eccitante, perché se qualcosa mi commuove,
non sono diverso da chiunque altro. Lo stesso con Dear Frankie;
quando ne lessi la sceneggiatura, pensai posso sbagliarmi così? Se
questo è così toccante e profondo per me, allora sicuramente potrei
[sbagliarmi] in un modo semplice, e più che mai in Dear Frankie, sai
che conosco questo tizio. Non sono bravo a lavorarci, lavorarci su per
poi tentare di rendere in modo tecnico qualcosa che sento d'istinto.
interpretation, which is obviously so
much more emotionally complex. When I
connect with something, I already
imagine myself playing that role and I
knew the direction and the feeling I could
give it. It's a much more exciting
prospect, because if something moves me
I'm no different than anyone else. The
same with Dear Frankie when I read that
script, I thought can I be so wrong? If this
is so moving and profound to me then
surely if I could in a simple way, and
never more than in Dear Frankie, you
know I know this guy. I'm not good at
working, working it and than technically
try and make something I instinctively
feel.
Paul Fischer: But with The
Phantom, you also had the danger
of stepping into Michael
Crawford's shoes in the role he is so
closely identified with. Were you
surprised when they first came to
you with this?
Courtesy of Gerryscorner.it
Paul Fischer: Ma con il Fantasma, ti sei preso il rischio di
metterti nei panni di Michael Crawford nel ruolo col quale è
così strettamente identificato. Sei rimasto sorpreso quando
te lo proposero la prima volta?
Gerard Butler: Fui molto sorpreso quando me lo proposero la
prima volta, perché non sono un cantante. So cantare, e ho cantato
per qualche tempo, ma non ho mai preso una lezione di canto in tutta
la vita. Quando mi contattarono, avevo cantato per divertimento in
una rock band quando facevo il tirocinio da avvocato. Ma quello
andava bene così come veniva. Per cui quando vennero da me pensai,
Perché? Sono troppo giovane. E non venivo da una formazione
musicale. Per cui ne fui sorpreso fino a che lessi la sceneggiatura e ciò
con cui mi sono sentito in relazione, [allora] riuscii a capire. So anche,
con mia sorpresa, che Joel Schumacher, che conoscevo [poiché]
eravamo amici, che se c'era una cosa di Joel era che era un genio col
casting. Pensai Deve esserci qualcosa in ballo, deve avere qualche
motivo per venire da me, e quando lo lessi [il copione] capii, e allora
parlai con lui e lui mi spiegò che voleva abbassare l'età, riuscii a
vedere la genialità in questo. Penso che sia totalmente più straziante
per il Fantasma perché è un uomo nel pieno della sua vita. Quindi,
viene negato sessualmente, intimamente. Penso che sia più
commovente quando sai che ha già avuto la sua storia, quindi ha già
vissuto molto dolore, ma ha ancora molto da offrire in ogni senso, ma
questo amore non è per lui, il che mi ha davvero ucciso.
Paul Fischer: Pensi che questo film attirerà i 18-25enni che
non hanno familiarità con i musical classici, come questo, e
non come Chicago?
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerard Butler: I was very surprised
when they first came to me with this,
because I'm not a singer. I can sing, I've
been singing for a long while, but I never
had a singing lesson in my life. When
they approached me, I had sung for fun
in a rock band when I was training as a
lawyer. But that was about as good as it
gets. So when they came to me I thought,
Why, I'm too young. And I didn't come
from a musical background. So I was
surprised until I read the script and what
I connected with, I could see. I also know,
that was my surprise, Joel Schumacher
who I knew, we were friends, if there
was one thing about Joel it's he's a
genius for casting. I thought There must
be some thing going on here, he must
have some reason for coming to me, and
then when I read it I understood and
then I talked with him and he explained
wanting to bring the whole age down, I
could see the genius of that. I think it's all
the more heartbreaking for the Phantom
because he's a man in the prime of his
life. Therefore, he's denied sexually,
intimately. I think it's more
heartbreaking when you know he's
already had his story, so he's already
been through a lot of that pain, but here
he still has so much to offer in everyway
but this love is not for him, which killed
me in every way.
Paul Fischer: What do you think
the appeal of this movie will be to
18-to-25-year-olds who are not
accustomed to classical musicals,
which this one is, not like Chicago?
Gerard Butler: I'll tell you something;
97
Gerry's Corner
Gerard Butler: Ti dirò; per parte mia, sono un attore, faccio
qualcosa perché mi tocca e quindi ti aspetteresti di capire perché
qualcosa lo sia dal punto di vista del pubblico. Se dovessi offrire
qualcosa, sarebbe per le stesse ragioni per cui mi tocca. In cuor nostro
siamo tutti romantici e appassionati e non c'è niente come una oscura
storia romantica per scuoterci, non importa l'età. Oltre a ciò, questo
film ha tutto. Ha molto della vecchia Hollywood e dà la sensazione di
un musical vecchio stile, ma allo stesso tempo è vibrante e vivo,
bellissimo e sontuoso; ha una grande energia perché è ciò che Joel è
bravissimo ad ottenere. Cinematograficamente è una festa. La musica
si rivolge ad ogni età. Quando passo davanti a Il Fantasma qui a New
York, non riesco a credere a quanti ragazzini vadano a teatro. Per cui
è ovviamente una "loro" storia ed attira tutti. Ed il film la rende più
accessibile grazie al costo. Molti ragazzi non vanno a teatro a causa
del prezzo, ma ora possono andare a vederlo al cinema e questo lo
rivendico. Questo film ha creato il mondo del Fantasma, dell'Opera di
Parigi in un (modo) tenebroso, seducente. E lo si può affermare e
abbandonare sé stessi ad una romantica, tragica storia d'amore, ma è
anche... Ho dimenticato quello che stavo per dire.
Paul Fischer: Come è stata la tua esperienza ad incontrare
Andrew Lloyd Webber? Parlando con noi, lui è sembrato un
po' nervoso e timido.
Gerard Butler: Sì, penso fosse nervoso. Sai, il fatto è che nella mia
testa trattavo questo film come una interessante produzione
indipendente, cosa che è. Questo mi ha aiutato a non essere troppo
nervoso a suo proposito. E anche sapevo, e questa è una grande
filosofia, che lavoro molto molto duramente come attore.
Say you’ll share with me one love, one lifetime… - Courtesy of
StillGerard.Smugmug.com
Nel momento stesso in cui [lo] seppi, ancor prima di incontrarmi con
Joel, stavo lavorando con un istruttore e prendendo lezioni di canto,
persino prima di sapere quanto lui fosse interessato a me per il ruolo.
E poi dopo quello, ho sempre saputo che avrei potuto cantare o no. Ci
avrei messo tutto l'impegno possibile e poi gli esperti mi avrebbero
detto se avrei potuto gestire questo genere di canto o no. Quindi
quello non mi rese nervoso, che fosse un sì o un no. Penso che la
recitazione sia molto più ardua; è una specie di commento alla tua
anima. Penso che una cattiva audizione di recitazione possa andar
molto peggio di una audizione di canto. Hai una pagina e delle note
alle quali attenerti. Quindi se non sei bravo puoi perdere un 20%, ma
98
to me, I'm an actor, I do something
because it touches me and then you'd
expect to understand why something is
in terms of the public. If I were to offer
something up, it would be the same
reasons it touched me. We are all at
heart romantic and passionate and there
is nothing like a dark romance to stir us
up, no matter what age you are. On top
of that, this movie has everything. It has
a lot of old Hollywood and it feels like an
old musical, but at the same time it's
vibrant and alive and beautiful and lush,
it has a great energy because that's what
Joel is great at getting. Cinematically,
it's a treat. The music appeals to all ages.
When I walk past The Phantom here in
New York, I can't believe how many kids
are going to the theater. So it's obviously
their story and it appeals to everyone.
And the movie makes it more accessible
because of the cost. A lot of kids don't go
to the theater because of the cost, but
now they can go see it in the cinema and
claim it. This movie has recreated the
world of the Phantom, of the Paris Opera
House in a dark, luscious (way). And you
can claim it and abandon yourself to a
romantic, tragic love story, but it's also..I
forgot what I was going to say.
Paul Fischer: What was your
experience of meeting Andrew
Lloyd Webber? Talking to us, he
seemed a little nervous and shy.
Gerard Butler: Yeah, I think he was
nervous. You know, the thing is, I treated
this in my head as an interesting,
independent production, which it was.
That helped me not get too nervous about
it. And I also knew, this is a great
philosophy, I work very, very hard as an
actor. The second I knew, even before I
met Joel, I was working with a vocal
coach taking singing lessons, even before
I knew how interested he was in me for
the role. And then after that, I always
knew I could sing or not. I'll put in as
much work as I can and then the experts
will tell me whether I can handle this
kind of singing or I can't. So that didn't
make me nervous; it was either a yes or
no. I think acting is much more difficult;
it's a comment on your soul. I think a bad
acting audition can go far worse than a
singing audition. You have a page and
notes that you can stick to. If you're not
good, you can lose 20percent, but me at a
bad acting audition, I can loss 300
percent or I can fly. So therefore, I
wasn't nervous until I stood by the piano
and the nenormity of what I was trying
to achieve (stuck him), and my mind
went, No, this isn't an interesting,
independent movie. This is The Phantom
of the Opera, probably the biggest
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
per me ad una cattiva audizione recitata, posso perdere il 300% o
posso volare. Quindi non fui nervoso fino a che non mi ritrovai di
fianco al piano e l'enormità di ciò in cui stavo cercando di riuscire (lo
colpì), e la mia mente pensò, No, questo non è un interessante film
indipendente. Questo è Il Fantasma dell'Opera, probabilmente il più
grande musical di tutti i tempi. E poi sto cantando Music of the
Night, una delle canzoni più famose di sempre, eseguita e resa
celebre da qualcuno che non sono io, davanti al suo compositore,
uno dei compositori più famosi di tutti i tempi. Tutte queste cose mi
passarono per la testa e iniziarono a tremarmi le gambe. Simon Lee
suonava il piano e stava (Butler ne imita l’annasparsi). Era come un
atto comico, mi diceva di respirare, ma continuava (di nuovo
annaspa). Continuai a cantare, e naturalmente, essendo il peggior
critico di me stesso, pensai di aver cantato terribilmente. Ma Andrew
lo apprezzò davvero.
Il regista Joel Schumacher
incombe… / Incumbing
director Joel Schumacher –
Courtesy of Gerryscorner.it
Paul Fischer: Quanto
sei soddisfatto del
prodotto finito?
Gerard Butler: Ne
sono completamente
strabiliato. Ho sempre
sentito che stavamo
realizzando qualcosa di
speciale, eppure non
sapevo lo straordinario
quantitativo di
immaginazione e talento
che ci era stato messo.
Quando l'ho visto ho
pensato, Quando lo ha
fatto? Dove lo ha fatto? E
mi è piaciuto un sacco,
perché quando finisco un
film e vado a vederlo, quasi avrei voluto non esserci dentro perché
vieni troppo preso dall'essere eccessivamente fiero della tua
interpretazione. Ho amato questo film così tanto che ho pensato
Vorrei non essere in questo film perché potrei rilassarmi e
godermelo.
Paul Fischer: Gran parte della tua interpretazione è
attraverso la musica, che è una forma di espressione unica.
Gerard Butler: Ad essere sincero, penso che molti dei miei lavori
come attore siano stati duri, come quello che ho appena fatto in
Islanda, a causa delle condizioni o dei tempi tirati. Ma direi che
questo è stato il più difficile a causa del fattore di percorso emotivo.
Gli attori lo fanno in scena, Dio li benedica, otto volte a settimana...
Ma il crollo emotivo per sei settimane, 15 ore al giorno, stavo
diventando matto, gridando e piangendo. Ero davvero in quello stato.
Ero una specie di guscio ora della fine. Quindi c'è stato un’altalena
emotiva che sapevo avrei dovuto affrontare quando iniziai il lavoro, e
poi, naturalmente, c'era il canto che costituiva una pressione
aggiuntiva. Infatti, a volte diventava più difficile, perché più stanco eri
e tuttavia dovevi sempre registrare. Giravo tutto il giorno e poi
lavoravo ancora su canzoni e registrazione. Stava peggiorando perché
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
musical of all time. And then I'm singing
Music of the Night, one of the most
famous song of all-time, sung and made
famous by someone who isn't me, in front
of the composer, one of the most famous
composers of all-time. All those things
went through my mind and then my legs
started shaking. Simon Lee was playing
the piano and he was (Butler imitated his
gasping). It was like a comedy act, he
was telling me to breath, but he kept
(again gasping). I kept singing, and, of
course, I'm my own worst critic. I
thought I'd sung terribly, but Andrew
really dug it.
Paul Fischer: How pleased are you
with the finished product?
Gerard Butler: I'm blown away by it. I
always felt like we were doing something
special, but even I didn't know the
extraordinary amount of vision and
talent that had gone into it. I thought
when I saw it, When did he do that?
Where did he do that? And I loved that,
because when I finish a film and go see it,
I almost wish I wasn't in it because you
get too caught up being too vain about
your performance. I loved this movie so
much I thought I wish I wasn't in this
film, because I could relax and enjoy it.
Paul Fischer: So much of your
performance is through music that
is a unique form of expression?
Gerard Butler: To be honest, I think a
lot of my jobs as an actor have been
tough, like the one I just did in Iceland,
because of the conditions or tight
schedule. But I would have to say, this
was the most difficult because of the
emotional journey factor. The actors that
do it on stage, God love 'em, eight times a
week. But the emotional breakdown for
six weeks, 15 hours a day, I was going
insane, screaming, and crying. I was
really in that space. I was a bit of a
basket case by the end of it. So there was
emotional rollercoaster that I knew I
was going to have when I started the job,
and then, of course, there was the
singing which was an added pressure. In
fact, sometimes it become harder,
because the tireder you'd get you were
still always recording. I was filming all
day and then I was still working on
songs and recording. It was getting
worse because my voice was getting
tireder. Yeah, there was so much I
wanted to say through the voice, because
you don't get the chance to be so
physically, theatrically expressive.
Therefore, to me, the voice is subtle
movement and I did a lot of movement
classes to understand. I knew the voice
99
Gerry's Corner
la mia voce si faceva più affaticata. Già, c'era così tanto che volevo
dire attraverso la voce, perché non hai la possibilità di essere così
fisicamente e teatralmente espressivo. Per cui, per me, la voce è un
movimento sottile e ho fatto molte lezioni di portamento per capire.
Sapevo che la voce sarebbe probabilmente stata il maggior mezzo di
comunicazione, per cui desideravo diventare il più tecnicamente
bravo che potessi. Sinceramente, volevo sentire la storia della sua vita
in ogni nota, che quindi lo indebolisce all'inizio perché ho sempre
sentito, persino in Music of the Night, che persino nei suoi momenti
più seducenti essa era sfumata dal dolore. Come se lui sapesse da
sempre che quello non era per lui. Era un tentativo controllato e
tuttavia disperato in qualcosa nella quale sapeva non avrebbe avuto
fortuna. Forse è stato troppo, ma è stato il mio sentimento istintivo
quando lo lessi la prima volta. Pensai, Tutto questo è così triste. Joel
diceva, Ma questo è così sexy. A qualche punto, siamo riusciti a far
confluire entrambe le cose. E' una delle cose più eccitanti. Se riesci a
rendere Point of No Return , che è così commovente, e così
dannatamente sexy e sensuale, e carnale e comunque tragica, e ancora
quando riesci a sentire entrambe le cose allo stesso tempo, sono come
delle emozioni contrastanti. E' come, per esempio, guardare un film
come Billy Elliot. Ti fa ridere e piangere allo stesso tempo. Questa è
l'esperienza che ho avuto quando guardo Point of No Return. Nel
finale, quando guardavo negli occhi di Patrick Wilson, che è un attore
eccezionale e genuino, riuscivo a vedere quest'uomo morire davanti a
me con niente, mi spezzò il cuore, e tuttavia volevo ucciderlo. Volevo
uccidere qualcuno (ha alzato il tono di voce), ma allo stesso tempo
spezzarvi il cuore; lì è quando il mio destino ad interpretare questi
personaggi malvagi è molto affascinante.
Paul Fischer: Puoi parlarmi della tua esperienza in Islanda?
Come è stata? (girando Beowulf & Grendel, adattato dal
poema epico Anglo-Sassone che ispirò Il Signore degli
Anelli di J.R.R. Tolkien; Butler interpreta il guerriero
Norreno Beowulf, che si batte contro il grande troll
omicida, Grendel).
Gerard Butler: Ad oggi, probabilmente Islanda e Scozia saranno
due delle mie nazioni più memorabili. Mi è tutto congeniale, ogni cosa
è così rozza e primitiva. Sono stato rapito da paesaggi che non si
riesce a credere esistano su questo pianeta. La gente mi ha davvero
sorpreso. E' una comunità fortemente artistica con personalità. Sono
tutti davvero coi piedi per terra e ho lavorato in alcune delle
condizioni di ripresa più difficili. Ho lavorato a zero gradi, bagnato
fradicio per due notti. Ho girato scene su fiumi glaciali. Un giorno,
otto finestrini delle auto sono stati mandati in frantumi da rocce
volanti ed il nostro campo base è stato spazzato via cinque volte. E'
stato da pazzi. C'è stata una scena dove quattro attori sono stati spinti
via di un metro dai loro segni da un unico colpo di vento. Stavamo
cercando di girare un film nelle condizioni più folli, e per queste
ragioni è stato più duro, ma queste esperienze ti restano con più forza.
Mi è anche piaciuta molto la storia, e di essere in grado di adattarmi a
quei paesaggi.
Paul Fischer: Hai avuto modo di andare alla Laguna Blu?
Gerard Butler: Sono riuscito ad andare alla Laguna Blu e ai geyser e
alle sorgenti calde, sono andato sui ghiacciai. In effetti sono una delle
poche persone al mondo che può asserire di essere su una motoslitta
con (la co-star) Stellan Skarsgard che mi tastava il torace. Bei
pettorali, ragazzo! (ride). Ho visto le aurore boreali mentre ascoltavo
i Sigúr Ros. Non so se sai chi sono. Sono come un'esperienza speciale,
100
was probably the main means of
communication, so I wanted to become
as technically good as I could. Honestly,
I wanted to hear his life story in every
note, which therefore I think weakens
him up in the beginning because I always
felt even through Music of the Night that
even in his more seductive moments it
was tinged with pain. Like he always
knew this wasn't going to be for him. It
was a controlled yet desperate attempt
at something he knew he wasn't going to
have any luck in. Maybe it was too much,
but it was my instinctive feeling when I
first read it I would think, This is so sad.
Joel would say, But this is so sexy.
Somewhere along the way, we managed
to get them both in there. That's one of
the most exciting things. If you can do
Point of No Return which is so
heartbreaking and so fuckin' sexy and
sensual and lusty and yet tragic and yet
when you can feel both those things at
the same time, they are almost like
warring emotions. It's like, for instance,
you watch a movie like Billy Elliot. It gets
you laughing and crying at the same
time. That's the experience I had when I
watch Point of No Return. In the finale,
when I looked into the eyes of Patrick
Wilson, who is such an exceptional and
truthful actor, I could see this man dying
in front of me with nothing, it broke my
heart, and yet, I wanted to kill him. I
wanted to kill someone (He raised his
voice), but to be breaking your heart
about it at the same time, that's when my
fate playing these villainous characters
is so fascinating.
Paul Fischer: Can you tell me about
you're experience in Iceland? How
was it?(filming Beowulf & Grendel
adapted from the Angelo-Saxon
epic poem that inspired J.R.R.
Tolkien's Lord of the Rings. Butler
plays the Norse warrior Beowulf,
who is pitted against the great and
murderous troll, Grendel).
Gerard Butler: To this day, probably
Iceland and Scotland will be my two of
the most memorable countries. It's so up
my alley, everything is so raw and
primal. I was carried away by
landscapes you can't believe exist on this
planet. The people really surprised me.
It's a very artistic community without an
ego. They are just all down to earth and I
worked under some of the most difficult
filming conditions. I was working at zero
degrees centigrade soaking wet for two
nights. I was filming on glacier rivers.
One day, eight car windows were blown
in by flying rocks and our base camp
was blown away five times. It was
insane
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
guardare e vedere le aurore boreali percorrere il cielo mentre ascolti i
Sigúr Ros; capisci perché gli Islandesi fanno musica con così tanta
anima. Non è necessariamente bella, è semplicemente profonda.
Paul Fischer: Cosa ti ha interessato di questa versione del
Beowulf?
Gerard Butler: E' una rivisitazione molto inusuale, diversa dal
poema; ciò che comprendi; il pubblico ha già avuto il vantaggio di
incontrare il troll. In un certo qual modo è una metafora del razzismo.
Grendel è di un'altra razza che gli uomini non capiscono. Beowulf
vuole combattere e Grendel no, quindi viene lasciato in una posizione
di stallo con un nemico che inizia ad apprezzare. Non è davvero un
nemico, ma qualcosa di più bello e puro della metà degli esseri umani.
E tuttavia sono su questo inevitabile percorso verso il conflitto. E' una
delle storie più avvincenti ed insolite che abbia mai letto. Un
linguaggio interamente nuovo è stato creato nelle vene delle saghe. E'
raccontato in modo
quasi privo di
passione, eppure
suscita una tale
emozione esserne
testimone. Anche se
il film non fosse un
affare, sono così lieto
di averlo fatto.
Al di là dello specchio /
Beyond the mirror Courtesy of
Gerryscorner.it
Paul Fischer:
Quali sono stati
alcuni degli effetti
psicologici di
indossare la
maschera del
Fantasma?
Gerard Butler: Sai
una cosa? C'è il
buono e il cattivo, e
allora cerchi di usare
il cattivo per il bene. E' molto strano attaccarsi una maschera al volto
dopo aver lavorato così tanto sul personaggio. E in seguito devi
cercare di cantare sullo schermo e renderlo credibile. Sentire
veramente la tua interpretazione e andare in sincrono con le labbra, è
bizzarro; ma allora se è bizzarro per me, lo è stato per lui. Quindi tu
hai solo fiducia che sia qualcosa che tu devi affrontare e che deve
affrontare lui. Allo stesso tempo, ti godi questa esperienza perché
indossare quella maschera è un'esperienza che ti dà forza. Si riesce a
vederlo. Quella maschera ha una presenza fisica molto minacciosa e
potente e vieni a conoscenza di ciò passando molto tempo guardando
nello specchio. E poi le molte ore di trucco protesico che ho dovuto
passare mi avrebbero fatto ammattire. Incollarmi l'occhio fu una
tortura. Per ora che si finiva e che eri stato davanti allo specchio, non
eri nella miglior forma, ed eri pronto a staccare la testa a qualcuno a
morsi, ed è anche straziante perché capisci anche come deve essere.
Per cui tutte le cose con le quali devi avere a che fare, e le lotte che
affronti aiutano a creare il tuo personaggio.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
There was one scene where four actors
were blown three feet off their marks by
one gust of wind. We were trying to film
under the most insane conditions, and
for those reasons it was harder, but those
experiences stay with you so much
stronger. I also loved the story and being
able to stick to those landscapes.
Paul Fischer: Did you get to go to
the Blue Lagoon?
Gerard Butler: I got to go to the Blue
Lagoon and the geysers and the hot
springs, went up on the glaciers. I'm
actually one of the few people on this
planet who can claim to be on a
snowmobile with (co-star) Stellan
Skarsgard feeling my breasts. Nice pecs,
boy! (laughing). I saw the Northern
Lights while listening to Sigúr Ros. I
don't know if you know who they are.
They are like a special experience, to look
up and watch the Northern Lights flying
across the sky while listening to Sigúr
Ros, you understand why understand
why those Icelandic people play music
with so much more soul. It's not
necessarily beautiful, it's just profound.
Paul Fischer: What about this take
on Beowulf? interested you?
Gerard Butler: It's a very unusual
retelling, unlike the poem, what you
realize, the audience has already had the
advantage of meeting the troll. In a way
it's a metaphor for racism. Grendel
comes from another race that humans
don't understand. Beowulf wants to fight
and Grendel doesn't want to fight, so he's
left in this standoff position with an
enemy who he starts to appreciate. It's
not really an enemy, but something
that's more beautiful and pure than half
of the human beings. And yet they're on
this inevitable path towards conflict. It's
one of the most fascinating, unusual
stories Iever read. A whole new language
has been created in the vein of the sagas.
It's told almost dispassionate, but yet it
creates such emotion to witness. Even if
the movie doesn't do business, I'm so
glad I did it.
Paul Fischer: What were some of
the psychological effects of
wearing the Phantom's mask?
Gerard Butler: You know what?
There's good and bad and then you try to
use the bad for the good. It's very weird
to be sticking a mask in your face after
you've worked so hard on the character.
And then after that you have to try to
sing on screen and make that believable.
To really feel your performance and lipsync, it's bizarre, but then if it was
101
Gerry's Corner
Paul Fischer: Pensi che la Miramax distribuirà Dear
Frankie?
Gerard Butler: Sì, sì lo faranno, è un film grandioso.
Paul Fischer: Somigli in qualche modo ai tuoi personaggi?
Gerard Butler: Sono incredibilmente diverso da quei personaggi.
Sono felice e rilassato.
Paul Fischer: Non sei il tipo sexy?
Gerard Butler: Non sono minimamente sexy.
Fonte: http://www.femail.com.au/phantom-of-the-operagerard-butler-pf.htm
Traduzione per Gerry's Corner & Gerry's Ladies
La Dame du Lac - 26 Novembre 2010
bizarre for me, it was bizarre for him. So
you just trust that that's something you
have to deal with and he has to deal with.
At the same time, you enjoy that
experience because to put on that mask is
a very empowering experiencing. You
can see it. That mask has a very
ominous, powerful physical presence and
you get to know that by spending a lot of
time looking into the mirror.
And then the many hours of prosthetic
makeup I had to go through would make
me psychologically screwed up. Gluing
my eye was torture. By the time they
finished and you've been looking in the
mirror you really are not in the best
shape, so you're ready to go bite
somebody's head off, and it's also
heartbreaking because you're realizing
what it must be like. So all the things you
have to deal with and the struggles you
go through help to create your character.
Do you think Miramax will release Dear Frankie?
Gerard Butler: Yes, yes they are, it's a great film.
Paul Fischer: Are you anything like your characters?
Gerard Butler: I'm so incredibly not like those characters. I'm easy going and happy.
Paul Fischer: You're not the sexy guy?
Gerard Butler: Not sexy in the slightest
Un’immagine da
Entertainment Weekly / A
picture from Entertainment
Weekly – Courtesy of
Homepage.Mac.com/Leonard
o.Ubeda
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Smascherando il Sexy Fantasma /
Unmasking Sexy Phantom
Data Articolo: 5 Dicembre 2004 |Pubblicazione: Sunday Mail
(SA) | Autore: Lawrie Masterson
Andrew Lloyd Webber ha scommesso su due sconosciuti per
l’adattamento cinematografico de Il Fantasma dell’Opera, dice
LAWRIE MASTERSON
GERARD Butler ed Emmy Rossum non potrebbero essere più
diversi.
Lui è uno Scozzese 35enne, cresciuto principalmente dalla madre
nella di lei città natale di Paisley. Ha soddisfatto il suo (della madre –
ndt) sogno ed è diventato un avvocato, ma il suo giovanile desiderio
verso la recitazione non se ne è mai andato via.
Lei ha soltanto 18 anni, una Newyorkese che entrò nel coro dei
bambini alla Metropolitan Opera a sette anni. Educata all’arte teatrale
e alla tecnica vocale classica, era anche interessata alla recitazione e
ha fatto il suo debutto televisivo a 11 anni nella soap Così Gira il
Mondo.
Hanno entrambi percorso strade diverse verso Hollywood, ma si sono
incontrati nella classica storia d’amore del Fantasma e Christine ne Il
Fantasma dell’Opera.
La grande domanda, prima di tutto, è stata se sarebbero riusciti a
trasmettere l’ardore sullo schermo di ruoli così amati, visti sulle scene
da un quantitativo stimato di 80 milioni di persone.
"Confido che la mia chimica con Emmy sia stata molto sexy," ha
affermato Butler il giorno dopo aver visto il film una seconda volta e
piangendo come un bambino alla fine.
"Ho sentito quella chimica, e quando la senti, ti ci lasci
semplicemente trasportare. Ho usato molta passione e desiderio
verso di lei, cosa che non è stata difficile dato che è bellissima e mi è
piaciuto scavare in quella cosa più vecchio – più giovane perché era
così drammatica."
Lui ha riso, aggiungendo: "In qualche modo, si è trattato di un sogno
diventato realtà per uno che non ha più 22 anni."
Sorprendentemente, Rossum ad oggi non ha ancora visto una
produzione teatrale de Il Fantasma, nel quale appare anche Minnie
Driver, che ha eseguito gran parte del proprio cantato (cosa non vera:
Driver è stata l’unica del cast ad essere doppiata poiché inabile al
canto lirico – ndt).
"Mi sono avvicinata a lei in modo totalmente nuovo e in un certo
senso ho sviluppato una mia interpretazione, [partendo] dalla mia
immaginazione e dal mio cuore e da molte delle ricerche che ho
eseguito," ha affermato . "Ora sono così vicina alla Christine che io ho
creato da non essere sicura che potrei vederla (sul palco). Sono sicura
che tra qualche anno mi incuriosirò e andrò, ma non ora."
Mentre Butler ha inziato a crearsi un profilo principalmente in ruoli
fisici come in Tomb Raider 2: La Culla della Vita e Rossum ha
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Article Date: December 5, 2004
Publication: Sunday Mail (SA)
Author: LAWRIE MASTERSON
Andrew Lloyd Webber gambled on two
unknowns for the film adaption of
Phantom of the Opera, says LAWRIE
MASTERSON
GERARD Butler and Emmy Rossum
couldn't be more different.
He is a 35-year-old Scot, brought up
mainly by his mother in her home town
of Paisley. He fulfilled her dream and
became a lawyer, but his youthful itch to
act never went away.
She is just 18, a New Yorker who joined
the children's chorus at the Metropolitan
Opera at seven. Trained in stagecraft
and classical vocal technique, she was
also interested in acting and made her
TV debut in daytime soap As the World
Turns at 11.
Both travelled different routes to
Hollywood, but come together in the
classic love story of Phantom and
Christine in Phantom of the Opera.
The big question, at first, was whether
they could pull off the screen sizzle in
roles so beloved they have been seen on
stage by an estimated 80 million people.
"I trust that my chemistry with Emmy
was very sexy," Butler said the day after
seeing the movie a second time and
crying like a baby at the end.
"I felt that chemistry, and when you feel
that, you just go with it.
"I used so much passion and longing
towards her, which wasn't difficult
because she's beautiful and I enjoyed
delving into that older-younger thing
because it was so dramatic."
He laughed, adding: "In some ways, it
was a dream come true for a guy who
ain't 22 any more."
Surprisingly, Rossum still has not seen a
stage production of Phantom, which also
stars Minnie Driver, who did much of her
own signing.
"I came to her totally fresh and kind of
developed my own interpretation from
my imagination and my heart and from
a lot of research I did," she said.
"Now I'm so close to the Christine I
created that I'm not sure I could go see it
(on stage). I'm sure I'll get curious in a
103
Gerry's Corner
partecipato a successi comprendenti L’Alba del Giorno Dopo,
entrambi sono arrivati al Fantasma da relativi sconosciuti.
Butler non cantava in pubblico dai suoi giorni di studente di legge in
un gruppo rock semi-professionistico chiamato Speed, che faceva
cover dei Rolling Stones ed Eric Clapton, ed una spruzzata di
materiale originale.
Hanno entrambi affrontato l’arduo compito di conquistare
l’approvazione personale da parte di Andrew Lloyd Webber.
Un mese prima che Butler incontrasse l’uomo dietro a Il Fantasma a
Londra, aveva organizzato tre o quattro lezioni con un istruttore di
canto e si era avvicinato all’audizione senza timori. Poi dovette
cantare Music of the Night.
"Tutto il nervosismo che avrei dovuto sentire nei mesi passati, in quel
momento mi colpì," ha raccontato. "Improvvisamente ho capito la
realtà della mia situazione, ovvero uno dei più grandi compositori di
tutti i tempi era seduto nella stanza insieme a me ed io stavo cantando
una delle canzoni più famose di sempre, resa tale da qualcuno che
non ero io. Mi sentivo come un impostore. Le mie gambe hanno
iniziato a tremare. L’accompagnatore pensò che stessi per avere un
attacco di cuore. Andrew era sul fondo della stanza che faceva una
faccia buffa e fu una esperienza bizzarra."
few years and go, but not right now."
While Butler had started carving a
profile in mainly physical roles such as
Tomb Raider 2: The Cradle of Life and
Rossum had starred in hits including The
Day After Tomorrow, both came to
Phantom as relative unknowns.
Butler had not sung publicly since his
law student days in a semi-professional
rock group called Speed, which did
Rolling Stones and Eric Clapton covers,
as well as a smattering of original
material.
Both faced the daunting task of winning
personal approval from Andrew Lloyd
Webber.
A month before Butler met the man
behind Phantom in London, he arranged
three or four sessions with a voice coach
and approached the audition without
fear. Then he had to sing Music of the
Night.
"All the nerves I should have felt in the
past month hit me at that moment," he
said. "I suddenly realised the reality of
my situation, which was that one of the
greatest composers of all time was
sitting in the room with me and I was
singing one of the most famous songs of
all time made famous by somebody who
was not me.
"I felt like an imposter. My legs started
shaking. The accompanist thought I was
having a heart attack. Andrew was at
the back of the room making a funny face
and it was a bizarre experience."
Rossum first sang for Lloyd Webber at
his New York apartment.
Mai far arrabbiare il Fantasma / Never mess with the Phantom – Courtesy of
Gerryscorner.it
"He didn't say hello, didn't introduce
himself, just sat down in front of me and
said, Shall we?. I did the two biggest
numbers in the show and then he stood
up and said, That was great. I'm Andrew.
Rossum cantò per la prima volta per Lloyd Webber presso il suo
appartamento di New York.
"It was very surreal for me because I
was thinking Here's the godfather of
musical theatre' and he was really
pleased."
"Non salutò, non si presentò, si sedette davanti a me dicendo,
Vogliamo iniziare?. Feci i due numeri più importanti dello spettacolo
e poi luì si alzò e disse, E’ stato grandioso. Sono Andrew. Per me fu
molto surreale perché stavo pensando ‘Ecco qui il padrino del
musical teatrale’ ed era veramente soddisfatto."
After Phantom, and its frequent five-hour
make-up sessions to achieve a perfect
balance between grotesque and sexy,
Butler felt it was time for something
completely different.
Dopo Il Fantasma, e le sue frequenti sessioni di trucco da cinque ore
per raggiungere un equilibrio perfetto tra grottesco e sexy, Butler ha
sentito che era il momento per qualcosa di totalmente diverso.
E’ passato a In Campo per la Vittoria, sulla squadra che rappresentò
gli Stati Uniti alla Coppa del Mondo di calcio del 1950. Degli undici
uomini che scesero in campo indossando il rosso-bianco e blu, cinque
erano Italiani, due Portoghesi e gli altri erano un Haitiano, un
Tedesco, uno Scozzese ed un Irlandese.
104
He moved on to The Game of Their Lives,
about the team which represented the US
in soccer's 1950 World Cup. Of the 11 men
who took the field wearing red, white
and blue, five were Italian, two were
Portuguese and the others were Haitian,
German, Scottish and Irish.
"That's been amazing, too, to be playing
these football games in a Brazilian
stadium, down in Rio de Janeiro, with
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
"Anche questo è stato eccezionale, giocare a calcio in uno stadio
brasiliano, laggiù a Rio de Janeiro, con migliaia di persone a
guardare," ha affermato. “E’ stato snervante, perché pensavamo di
fare schifo."
Rossum è tornata alla Columbia University, dove è iscritta alla facoltà
di storia dell’arte. "Ho preso una A, così mamma è felice," ha
affermato facendo balenare un sorriso. "In realtà ho letto molte
sceneggiature e sto cercando di scegliere la prossima cosa da fare con
molta cura. Sto guardando ad un film che parla di tossicodipendenza
e riabilitazione e sto anche cercando di sviluppare un film per conto
mio. Non sto tentando di dirigerlo o produrlo, soltanto che venga
realizzato. E’ una sfida, ma è una storia che mi commuove davvero
tanto, e che per ma ha un significato ."
Il Fantasma dell’Opera esce il 26 Dicembre.
Fonte/Source:
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action
=Full&NewsID=538
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
thousands of guys watching," he said.
"It was nerve-racking, because we
thought we were s..t."
Rossum has returned to Columbia
University, where she is taking art
history. "I got an A, so Mum's happy,"
she said flashing a smile.
"I've actually been reading a lot of
scripts and really been trying to choose
the next thing that I do very carefully.
I'm looking at a movie that's about drug
addiction and rehabilitation and I'm also
trying to develop a movie by myself.
"I'm not trying to direct it or produce it,
just get it made. That's a challenge, but
it's a story that really, really moves me
and has meaning to me."
Phantom of the Opera opens on
December 26.
Copyright 2004 Nationwide News Pty
Limited
105
Gerry's Corner
Gerard Butler, l’Uomo con la Maschera /
Gerard Butler, the Man in the Mask
John Clark Sunday, 19 Dicembre 2004
John Clark Sunday, December 19, 2004
L’attore scozzese Gerard Butler ha dovuto interpretare il più
Scottish actor Gerard Butler had to
perform the most important film role of
his career wearing a mask.
importante ruolo cinematografico della sua carriera indossando una
maschera.
Questo non ha affatto facilitato la recitazione: Butler ha il ruolo
eponimo nell’adattamento cinematografico de Il Fantasma dell’Opera
di Andrew Lloyd Webber, e il Fantasma compensa la propria limitata
capacità d’espressione mettendo il suo straziato cuore nel canto.
La storia non è di quelle felici. Sfigurato e trattato come un fenomeno
da circo quando era più giovane, il Fantasma scompare nell’Opéra
Populaire di Parigi, dove si nasconde diventando una specie di letale
critico musicale. Senza rivelare il proprio volto, segretamente fa da
tutore ad una giovane soprano, Christine (la neofita Emmy Rossum),
e si innamora di lei mentre matura come donna e promettente stella
dell’opera.
Tuttavia, Christine è combattuta tra il Fantasma e Raoul (Patrick
Wilson), un amico di infanzia divenuto il benefattore dell’opera.
Potrebbe sembrare una scelta facile per lei, perché il Fantasma è
sfigurato dentro e fuori, mentre Raoul è un ricco uomo da sogno. Ma
è un po’ insignificante, come un anchorman, mentre il Fantasma
trasuda una pericolosa sensualità. E’ il genere d’uomo contro il quale
le ragazze vengono messe in guarda ma a cui sembra non riescano a
resistere.
"Sì, è molto più sexy," dice Butler, 35 anni, del film finito. "Penso che
abbia anche maggior senso della versione teatrale, perché c’è più
magia e lei è sotto il suo potere. Sta di fatto che qui c’è molta più
attrazione fisica. Lui è un uomo nel pieno della sua vita, che desidera
una compagna e dell’ottimo sesso. E’ più tragico."
Questo scenario, diretto e co-scritto da Joel Schumacher (Batman
Forever, Il Cliente), più o meno segue lo show di Lloyd Webber, che è
stato basato sul romanzo di Gaston Leroux del 1911 e che ha debuttato
a Londra nel 1986. Il Fantasma dell’Opera è poi divenuto la
produzione teatrale che ha incassato di più nella storia, guadagnando
più di 3 miliardi di dollari. Ha reso Michael Crawford (nel ruolo del
Fantasma) e Sarah Brightman (in quello di Christine) delle star.
Canzoni come Music of the Night sono diventate il poster in musica di
un’era.
Un tale successo è una dura impresa a cui far seguito. Lloyd Webber e
Schumacher avevano originariamente intenzione di realizzare la
pellicola nel 1990 con Crawford e Brightman, ma il progetto fu messo
da parte quando i collaboratori di Lloyd Webber protestarono che un
film avrebbe arrecato danno alle compagnie che portavano lo
spettacolo in tournée. Schumacher dice che fece un accordo con Lloyd
Webber nel 2000, concordando che i tre protagonisti dovevano essere
interpretati da giovani attori (il che precluse Crawford, ora 62enne, e
Brightman, ora 44enne), e che gli attori avrebbero cantato con le
106
That didn't make the acting any easier:
Butler has the title role in the film
adaptation of Andrew Lloyd Webber's
The Phantom of the Opera, and the
Phantom compensates for his limited
expressive capacity by singing his
twisted heart out.
That story is not a happy one. Disfigured
and treated as a circus freak when he
was younger, the phantom is spirited
away to Paris' Opera Populaire, where
he hides and becomes a kind of lethal
music critic. Without revealing his face,
he secretly tutors a young soprano,
Christine (newcomer Emmy Rossum),
and falls in love with her as she matures
into a woman and a promising opera
star.
However, Christine is torn between the
phantom and Raoul (Patrick Wilson), a
childhood friend who has become the
opera's benefactor. It might seem like an
easy choice for her, because the phantom
is disfigured inside and out while Raoul
is a rich dreamboat. But he is a bit bland,
like an anchorman, while the phantom
exudes a dangerous sexuality. He's the
kind of guy girls are always warned
about but can't seem to resist.
"Yeah, it's sexed up," Butler, 35, says of
the finished film. "I think it also makes
more sense than the stage version,
because there it's more abracadabra and
she's under his power. Whereas here
there's more physical attraction. He's
somebody who is in the prime of his life,
who wants a partner and some good sex.
It's more tragic."
This scenario, directed and co-written by
Joel Schumacher (Batman Forever, The
Client), more or less follows Lloyd
Webber's show, which was based on
Gaston Leroux's 1911 novel and opened in
London in 1986. The Phantom of the
Opera went on to become the highest
grossing theatrical production in history,
earning more than $3 billion. It made
stars of Michael Crawford (as the
phantom) and Sarah Brightman (as
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
proprie voci.
Per Wilson e Rossum non era un problema: lui aveva interpretato
musical a Broadway (The Full Monty); lei si esibiva alla Metropolitan
Opera già all’età di 7 anni (ora ne ha 18).
Butler, d’altra parte, doveva dar prova di sé. Sebbene si tratti di una
parte cantata assai impegnativa, lui non è un cantante di formazione.
"Cantavo per divertimento in una band rock," dice, "e questo è quanto
di meglio c’era."
Dopo una serie di lezioni, fece l’audizione per Lloyd Webber presso la
casa di Londra del compositore, accompagnato da un piano e da un
grave attacco di nervi. "Sapevo che la voce era il mio principale mezzo
di comunicazione, per cui volevo diventare il più bravo possibile
tecnicamente e poi dimenticarmene. Volevo sentire la storia della vita
(del Fantasma) in ogni nota."
Christine). Songs such as Music of the
Nigh became the era's aural wallpaper.
Such a success is a hard act to follow.
Lloyd Webber and Schumacher
originally were going to make the film in
1990 with Crawford and Brightman, but
the project was shelved when Lloyd
Webber's collaborators protested that a
film would harm the show's touring
companies. Schumacher says he made a
deal with Lloyd Webber in 2000,
agreeing that the three leads needed to
be played by young actors (which
precluded Crawford, now 62, and
Brightman, now 44), and that the actors
would sing in their own voices.
Not a problem for Wilson and Rossum:
He's performed in musicals on
Broadway (The Full Monty); she
appeared with the Metropolitan Opera
at age 7 (she's now 18).
Butler, on the other hand, needed to
prove himself. Although this is a heavyduty singing part, he is not a trained
vocalist. "I sang for fun in a rock band,"
he says, "and that's about as good as it
gets."
After a series of vocal lessons, he
auditioned for Lloyd Webber at the
composer's London home, accompanied
by a piano and a bad case of nerves. "I
knew the voice was my main means of
communication, so I wanted to become
technically as good as I could and then
forget about it. I wanted to hear (the
phantom's) life story in every note."
Schumacher first caught Butler's act at a
St. Louis multiplex in a forgettable film
called Dracula 2000, but liked what he
saw. The director is known for
discovering actors -- he cast an unknown
Colin Farrell in Tigerland.
…Your obedient servant. O.G. – Courtesy of Gerryscorner.it
Schumacher vide per la prima volta Butler recitare in un multisala di
St. Louis in un dimenticabile film intitolato Dracula’s Legacy ma gli
piacque quel che vide. Il regista è noto per scoprire gli attori –
scritturò uno sconosciuto Colin Farrell in Tigerland.
"Quando (Butler) mi parlò del ruolo, era così emozionato a proposito
della solitudine e dell’isolamento (del Fantasma)," afferma
Schumacher.
Nativo di Glasgow, Butler era originariamente indirizzato verso una
carriera legale – aveva studiato legge all’Università di Glasgow e poi
era entrato in uno studio di Edimburgo. Ma il suo cuore non era lì.
"Quello fu uno dei periodi più tetri della mia vita perché ero molto
disilluso su dove sarei andato a finire," racconta con la sua
affascinante inflessione. "Non mi trattavo bene, ed ero molto infelice.
Ma non rimpiango niente. Se mi fossi dedicato alla recitazione
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
"When (Butler) talked to me about the
role, he was so emotional about the
loneliness, the disconnectedness (of the
phantom)," Schumacher says.
A native of Glasgow, Butler originally
was headed for a law career -- he studied
law at Glasgow University and then
joined a firm in Edinburgh. But his heart
wasn't in it.
"That was some of the darker periods of
my life because I was very disillusioned
with where I was going," he says in his
beguiling burr. "I wasn't treating myself
very well, and I was very unhappy. But I
don't regret any of it. Had I got into
acting when I was 18, I probably would
have gone nowhere. I think that I had to
go down the wrong alley to come into the
right alley."
107
Gerry's Corner
quando avevo 18 anni, probabilmente non sarei andato da nessuna
parte. Penso di aver dovuto percorrere la strada sbagliata per arrivare
su quella giusta."
Ne seguì l’usuale apprendistato sulla scena, grande e piccolo schermo,
compreso un ruolo da protagonista nella versione teatrale di
Trainspotting ed il debutto in un lungometraggio in La Mia Regina.
Seguirono ruoli più importanti: quello titolare nella miniserie Attila e
l’infida spalla di Angelina Jolie in Lara Croft Tomb Raider: La Culla
della Vita. Prossimamente lo vedremo nel ruolo di un tormentato
straniero in Dear Frankie, ed ha appena terminato un film su
Beowulf ed è in pre-produzione per un film sul poeta Robert Burns.
Alla domanda se avesse delle remore sullo scegliere Butler come “suo”
Fantasma, Lloyd Webber afferma, "Non sono un insegnante, per cui
l’ho messo con persone che lo sono, ed il direttore musicale del film,
Simon Lee." (malgrado il successo che ha avuto – sette Tony, un
Oscar, un cavalierato – il compositore è tanto timido che stava
visibilmente tremando mentre stava rispondendo a domande
tranquille.) " Dissi loro, Guardate, pensate di farcela a portarlo
attraverso tutta questa cosa? E loro risposero, Sì. Joel era molto
incline a sceglierlo. Penso che volesse qualcuno che avesse
quell’autorità e che fosse affascinante. E’ un gran fusto, vero?"
Fonte: http://www.sfgate.com/cgibin/article.cgi?f=/c/a/2004/12/19/PKGQDABCTE1.DTL
There followed the usual apprenticeship
on the stage, big screen and television,
including a lead role in the British stage
version of Trainspotting and a feature
film debut in Mrs. Brown. Bigger roles
followed: the title in the miniseries Attila
and Angelina Jolie's untrustworthy
sidekick in Lara Croft Tomb Raider: The
Cradle of Life.
Next he'll be seen as a smoldering
stranger in "Dear Frankie," and he's just
wrapped a film about Beowulf and is in
preproduction for a film about poet
Robert Burns.
Asked if he had qualms about casting
Butler as his phantom, Lloyd Webber
says, "I'm not a vocal trainer myself, so I
put him together with people who are,
and the conductor of the movie, Simon
Lee." (Despite all the success he has had - seven Tonys, an Oscar, a knighthood -the composer is so shy, he was visibly
shaking while answering softball
questions.) "I said,'Look, do you think
you can bring him through it? And they
said, Yeah. Joel was very keen to cast
him. I think he wanted somebody who
had that authority and who was
handsome. He's a big hunk, isn't he?"
Traduzione per Gerry’s Corner & Gerry’s Ladies
La Dame du Lac – 03 Maggio 2011
La copertina del settimanale Specchio / The cover of
Italian weekly magazine Specchio - Courtesy of
Gerryscorner.it
108
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it /
Courtesy of MovieposterDb.com
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
109
Gerry's Corner
Atto III – Scena IV / Act III – Scene IV
Articoli / Articles
Star Scozzese Tocca le Note Giuste come Fantasma /
Scots Star Hits Right Notes As Phantom
Data articolo: 5 Dicembre 2004 | Pubblicazione: Scotland on
Sunday | Autore: John Millar
JOHN MILLAR DA' UNA ANTEPRIMA DELLA VERSIONE
CINEMATOGRAFICA DE "IL FANTASMA DELL'OPERA"
Article Date: December 5, 2004
Publication: Scotland on Sunday
Author: JOHN MILLAR
JOHN MILLAR PREVIEWS THE FILM
VERSION OF THE PHANTOM OF THE
OPERA
IL FANTASMA DELL'OPERA (12A)
THE PHANTOM OF THE OPERA (12A)
Scots star Gerard Butler had plenty of
musical experience to draw on for his
role as The Phantom Of The Opera in
Joel Schumacher's sumptuous
adaptation of the hit musical.
Butler - who has starred in Tomb Raider:
The Cradle Of Life, Reign Of Fire and
Dracula 2001 - comes from a family of
crooners.
The star, who was raised in Paisley,
said: 'Once a week we would all get
together and sing favourite songs. would
sit, open-mouthed, thinking this was
fantastic.'
And in this labyrinth, where night is blind… - Courtesy of
StillGerard.Smugmug.com
L'attore scozzese Gerard Butler ha avuto esperienze musicali in
abbondanza alle quali attingere per il suo ruolo in qualità di Fantasma
dell'Opera nel sontuoso adattamento di Joel Schumacher del musical
di successo.
Butler - che è apparso in Tomb Raider: La Culla della Vita, Il Regno
del Fuoco e Dracula's Legacy - proviene da una famiglia di cantanti.
L'attore, che è cresciuto a Paisley, ha affermato: 'Una volta alla
settimana ci ritrovavamo tutti assieme per cantare le nostre canzoni
preferite. Sedevo a bocca aperta, pensando che fosse fantastico.'
Il potenziale canoro di Butler venne individuato quando ancora
andava a scuola. Ha rivelato: 'Non dimenticherò mai l'essere stato
preso per cantare Mull of Kintyre per la classe sopra la mia. Ero
terrorizzato. Fui spedito in aula e l'insegnante disse, Gerard Butler
dalla quinta elementare ora canterà.'
Quando terminò la scuola, Gerard passò un paio d'anni in una band ma non aveva mai immaginato che avrebbe interpretato una versione
cinematografica di uno dei musical più famosi al mondo.
110
Butler's singing potential was spotted
when he was still at school. He revealed:
'I'll never forget being taken to sing Mull
of Kintyre for the class above me. I was
terrified.
'I was marched into the classroom and
the teacher said, Gerard Butler from
primary five will now sing.'
When he left school, Gerard spent a
couple of years in a band - but he never
imagined that he would star in a bigscreen version of one of the world's most
famous musicals.
The story is about a disfigured man who
lives in the sewers under the Paris Opera
House. He falls in love with a chorus girl,
Christine, and teaches her to be a great
singer.
He then terrorises the opera house until
they give his pupil lead roles. But when
Christine falls in love with another,
Raoul, the jealous Phantom kidnaps her
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
La storia parla di un uomo sfigurato che vive nei tunnel sotto il Teatro
dell'Opéra di Parigi. Egli si innamora di una ballerina di fila,
Christine, e le insegna ad essere una grande cantante.
Terrorizza poi il teatro fino a che alla sua allieva non viene assegnato
un ruolo da protagonista. Ma quando Christine si innamora di un
altro, Raoul, il geloso Fantasma la rapisce ed imprigiona nel suo covo,
lasciando a Raoul il tentativo di soccorrere la sua beneamata.
Nel film compare anche la Emmy Rossum di The Day After
Tomorrow nel ruolo di Christine e Minnie Driver in quello della
vanitosa diva Carlotta.
Butler ha battuto Antonio Banderas per l'ambito ruolo del Fantasma
dopo aver fatto l'audizione con Schumacher, l'autore musicale
Andrew Lloyd Webber ed il produttore Austin Shaw.
Ha affermato: 'Mi sorprende ancora oggi di aver fatto Il Fantasma.
Lavoro molto sodo e sono molto appassionato e determinato in ciò
che faccio. Talvolta cantavo per tre volte al giorno come
preparazione.'
Ma il canto non fu la parte più impegnativa del ruolo - fu il
procedimento di trucco.
Butler ha detto: 'Non è comodo, specialmente visto che ho una pelle
molto sensibile. Ho avuto problemi quando ho fatto Dracula - il
trucco bruciava.
'Per questo (ruolo) ho fatto tre test di make-up per la parte protesica
ed ogni test ha richiesto nove ore. Quella fu la cosa peggiore di questo
ruolo. Star seduto senza muovermi mentre tre persone mi stavano
bucando la faccia fu una tortura'
and imprisons her in his lair, leaving
Raoul to try and rescue his beloved.
The film also stars The Day After
Tomorrow's Emmy Rossum as Christine
and Minnie Driver as stuck-up diva
Carlotta.
Butler beat Antonio Banderas to the
coveted role of the Phantom after
auditioning for Schumacher, the
musical's writer Andrew Lloyd Webber
and producer Austin Shaw.
He said: 'It is still a surprise to me that
am doing The Phantom. I work very
hard and I'm very passionate and
determined about what do. Sometimes I
was singing three times a day as
prepared.'
But the singing wasn't the most
challenging part of the role - it was the
make-up process.
Butler said: 'It is not comfortable,
especially since I have very sensitive
skin.I had trouble when I did Dracula the make-up used to burn.
‘For this I did three make-up tests for the
prosthetic and the tests took nine hours
each time. That was the worst thing
about this part. Sitting and not moving
while three people were poking in your
face was torture.'
Fonte / Source
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=542
Courtesy of FashionSophisticate.Blogspot.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
111
Gerry's Corner
Gerry's Corner è… / Gerry's Corner is...
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Nuovo Sviluppo per il Fantasma /
New twist to the Phantom
Data Articolo: 9 Dicembre 2004 | Pubblicazione: starecentral.com | Autore: Mumtaj Begum
Giovedì, 9 Dicembre 2004
Article Date: December 9, 2004
Publication: Star-ecentral.com
Author: Mumtaj Begum
Thursday December 9, 2004
Una delle prime versioni de Il Fantasma dell’Opera prodotte ad
Hollywood fu nel 1925, con Lon Chaney nel ruolo di Erik il Fantasma.
Da allora, ci sono state molte altre versioni, realizzate sia per il grande
che per il piccolo schermo.
La storia, tuttavia, ha ottenuto un importante spinta quando Andrew
Lloyd Webber l’ha trasformata in un musical nel 1986. Fu messo in
scena allo Her Majesty’s Theatre di Londra e quell’anno è arrivato a
conquistare ogni maggior premio teatrale britannico. E’ divenuto
inoltre la produzione
teatrale di maggiore
incasso,
conquistando introiti
al box office di oltre
3,2 miliardi di dollari
in tutto il mondo.
Il Fantasma,
interpretato da Gerard
Butler, porta Christine,
intepretata da Emmy
Rossum, nel suo covo
sotto l’Opéra ne Il
Fantasma dell’Opera /
The Phantom played by
Gerard Butler takes
Christine portrayed by
Emmy Rossum into his
lair underneath the Paris
Opera House in The
Phantom of the Opera.
– Courtesy of
StillGerard.Smugmug.
com
Ora il regista Joel
Schumacher (Flatliners, Batman Forever, Batman & Robin, 8mm e
In Linea con l’Assassino) sta portando le canzoni scritte da Webber e
trasformando lo spettacolo teatrale in un film musicale.
E perché no? Il Fantasma dell’Opera ha tutti gli elementi di un
grande film: tragedia, romanticismo, passione e personaggi
affascinanti dai quali un regista può pienamente trarre vantaggio.
Inoltre, le canzoni di Webber sono amate tanto da coloro che hanno
visto lo spettacolo quanto da coloro che non hanno avuto la possibilità
di assistervi.
Scritto da Gaston Leroux , il romanzo del 1911 racconta la storia di un
genio sfigurato nonché assai temuta presenza malevola che infesta il
Teatro dell’Opera di Parigi. Mentre si aggira per i sotterranei del
teatro, egli segretamente istruisce la sostituta Christine perché diventi
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
ONE OF the earliest versions of The
Phantom of the Opera produced in
Hollywood was back in 1925, starring
Lon Chaney as Erik the Phantom. Since
then, there have been many other
versions made for both the big and small
screens.
The story, however, got a major boost
when Andrew Lloyd Webber turned it
into a musical back in 1986. It was
staged at Her Majesty's Theatre in
London and went on to win every major
British theatre award that year. It also
became the largest grossing stage
production, having earned worldwide
box office receipts of over US$3.2bil
(RM12.16bil).
Now director Joel Schumacher (of
Flatliners, Batman Forever, Batman &
Robin, 8mm and Phone Booth fame) is
taking the songs written by Webber and
turning the theatre production into a
music-driven movie.
And why not? The Phantom of the Opera
has all the elements of a great movie :
tragedy, romance, passion and
compelling characters with which a
director can fully take advantage of. Plus
Webber's songs are loved by those who
have seen the production and those who
have not.
Written by Gaston Leroux , the 1911 novel
tells the story of a disfigured genius and
a much-feared fiend who haunts the
Paris Opera House. As he lurks around
the catacombs of the theatre, he secretly
coaches understudy Christine to be an
opera star.
In the production notes for the movie,
Schumacher says: "Andrew's version
presents the Phantom as more of a tragic
lover and a sensitive romantic, not just a
creature of horror to be feared. He also
made the Phantom's relationship with
Christine much more of a love affair than
it is in the original story."
Phantom is apparently very close to
Webber's heart and it was he who
approached Schumacher to make the
113
Gerry's Corner
una stella dell’opera.
Nelle note di produzione per il film, Schumacher afferma: “La
versione di Andrew presenta il Fantasma più come un tragico amante
ed un sensibile romantico, e non solo come una creatura dell’orrore
da temere. Ha inoltre reso la relazione del Fantasma con Christine
una storia d’amore molto di più di quanto la sia nella storia originale.”
Il Fantasma apparentemente è molto vicino al cuore di Webber e fu
lui ad avvicinare Schumacher per realizzare la versione
cinematografica del suo musical. “Una delle grandi gioie di
collaborare con Joel è che ha un grande orecchio per la musica; la
capisce davvero, comprende come la musica trascina la storia.”
Alcuni cambiamenti sono stati inclusi nella versione cinematografica,
ovvero lo sguardo di Schumacher all’infanzia del Fantasma che
aggiunge ulteriore profondità alla pietosa condizione del Fantasma e
permette agli spettatori di capire la sua natura.
Volendo trasformare il film in una storia d’amore giovane e sexy,
Schumacher ha cercato un cast inedito per interpretare i ruoli
principali.
Secondo Schumacher, parte della bellezza di Christine è la sua
innocenza ed ingenuità. Ha affermato, “Dovevamo trovare una
giovane donna che potesse trasudare sincere innocenza e brama
giovanili, ed allo stesso tempo trovare due attori tremendamente
carismatici per interpretare i due uomini tra i quali si sente
combattuta.”
L’attrice Emmy Rossum (recentemente vista nel film L’Alba del
Giorno Dopo) fece un provino e poi la settimana successiva andò a
cantare a casa di Webber, un’esperienza che trovò snervante. Si
scopre, tuttavia, che Rossum ha una splendida voce!
Viene riportato che Rossum abbia detto: “La maggior sfida per me è
stato trovare l’equilibrio tra la mia voce e la mia recitazione. Era
importante che la mia recitazione fosse allo stesso livello di un film
normale, per cui ho dovuto trovare un punto nel quale la mia voce e la
mia recitazione si miscelassero in un modo che sembrasse naturale.”
Per il ruolo del Fantasma, Schumacher ha cercato un attore che
irradiasse carisma, qualcuno che avesse in sé una certa sensibilità
rock.
Webber ha spiegato: “Deve essere un po’ rude, un po’ pericoloso; non
un cantante convenzionale. Christine è attratta dal Fantasma perché è
il lato giusto del pericolo, per cui dovevamo trovare un attore che
potesse esprime tale qualità vocale.”
Quell’attore si è rivelato essere lo Scozzese Gerard Butler, apparso in
Lara Croft, Tomb Raider: La Culla della Vita. Per prepararsi al ruolo,
ha ascoltato l’album della versione teatrale.
Butler ha confessato: “Mi ha davvero colpito. Per la fine del copione,
avevo il viso rigato di lacrime. Mi sono davvero identificato con il
personaggio del Fantasma, con la sua passione, il suo desiderio e
senso artistico, come anche con il dolore ed isolamento che ha
provato in tutta la vita.
“Io penso che questo sia il motivo per cui Il Fantasma sia un’opera
così potente, perché la gente si identifica con il suo dolore. Più si
invecchia, più si sviluppa un bagaglio nella propria vita, cose che non
vuoi lasciare andare, cose che temi che se le rivelerai al mondo, il
mondo ti troverà repellente e brutto.”
114
film version of his musical. "One of the
great joys of collaborating with Joel is
that he has a great ear for music; he
really gets it, he understands how the
music drives the story."
Some changes are incorporated into the
film version, the biggest being
Schumacher looking at the Phantom's
childhood which further adds depth to
the Phantom's plight and allows viewers
to understand his nature.
Wanting to turn the film into a sexy,
young love story, Schumacher looked for
a fresh cast to play the principal roles.
According to Schumacher, part of
Christine's beauty is her innocence and
naivety. He said, "We needed to find a
young woman who could exude a
genuine youthful innocence and longing,
and at the same time, we had to find two
wildly charismatic actors to play the two
men she is torn between."
Actress Emmy Rossum (recently seen in
the film The Day After Tomorrow) had a
screen test and then a week later went to
sing at Webber's house, an experience
she found nerve-wrecking. It turns out,
however, that Rossum has a fantastic
singing voice!
Rossum is reported to have said: "The
biggest challenge for me was finding a
balance between my voice and my
acting. It was important that my acting
be at the same level as it would be in a
normal film, so I had to find a place at
which my voice and my acting meshed in
a way that felt natural."
For the role of the Phantom, Schumacher
looked for an actor who radiates
charisma, somebody who has a bit of
rock and roll sensibility in him.
Webber explained: "He's got to be a bit
rough, a bit dangerous; not a
conventional singer. Christine is
attracted to the Phantom because he's the
right side of danger, so we had to find an
actor who could deliver that vocal
quality."
That actor turned out to be Scotsman
Gerard Butler, who starred in Lara Croft
Tomb Raider: The Cradle of Life. To
prepare for the role, he listened to the
album of the stage production.
Butler confessed: "It just blew me away.
By the end of the script, I had tears
streaming down my face. I really
identified with the character of the
Phantom, with his passion, his longing
and artistry, as well as the pain and
isolation he's felt all his life.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
C’è già un buon clamore attorno alle interpretazioni sia di Rossum
che Butler. Inoltre recentemente, Rossum ha ricevuto un premio
come “attrice rivelazione”dal National Board of Review negli Stati
Uniti.
Gli altri nel cast sono Patrick Wilson (che interpreta Raoul), Miranda
Richardson, Minnie Driver, Cíaran Hinds, Simon Callow e Victor
McGuire.
Courtesy of Gerryscorner.it
Le canzoni presentate nel film comprendono Think of Me, l’aria che
lancia Christine da ballerina di fila a soprano di primo piano; Angel of
Music, l’intenso duetto tra il Fantasma e la sua giovane protégée; The
Phantom of the Opera, la melodia-firma del Fantasma, con la quale
attira Christine nel suo covo sotto il teatro; All I Ask of You, la
romantica serenata sul tetto di Christine e Raoul; Masquerade, lo
splendido brano corale che accenna alla più elaborata campagna di
terrore del Fantasma; e The Point of No Return, il fiero duetto da
brividi tra il Fantasma e Christine che ha luogo durante la
rappresentazione di debutto del Don Juan Triumphant!, la
composizione lirica del Fantasma stesso.
"I think that's why Phantom is such a
powerful piece, because people identify
with his pain. The older you get, the
more you develop baggage in your life,
things you don't want to let go of, things
you fear that if you open them up to the
world, the world will find you repulsive
and ugly.
"
There is already a good buzz around the
performances of both Rossum and
Butler. Recently too, Rossum received a
"breakthrough performance actress"
award from The National Board of
Review in the United States. Others in the
cast are Patrick Wilson (who plays
Raoul), Miranda Richardson, Minnie
Driver, Ciaran Hinds, Simon Callow and
Victor McGuire.
Songs featured in the film include Think
of Me, the tune that launches Christine
from chorus girl to starring soprano;
Angel of Music, the intense duet between
the Phantom and his young protégé; The
Phantom of the Opera, the Phantom's
signature tune, with which he seduces
Christine to his lair beneath the opera
house; All I Ask of You, Christine and
Raoul's romantic rooftop serenade;
Masquerade, the spectacular ensemble
piece that touches on the Phantom's most
elaborate campaign of terror; and The
Point of No Return, the chillingly fiery
duet between the Phantom and Christine
that takes place during the premiere
performance of Don Juan Triumphant!,
the Phantom's own opera composition.
On top of all these popular numbers a
new song titled TK(i.e. Learn to Be
Lonely - editor's entry) is played during
the final credits at the end of the film.
Oltre a tutti questi numeri popolari, una nuova canzone intitolata TK
(ovvero Learn to Be Lonely – ndt) viene presentata durante i titoli di
coda alla fine del film.
Fonte/Source:
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action
=Full&NewsID=563
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
115
Gerry's Corner
Portare il Fantasma sul Grande Schermo /
Bringing the Phantom to the Big Screen
Data Articolo: 12 Dicembre 2004 | Pubblicazione: Evening
Times | Autore: Andy Dougan
Article Date: December 12, 2004
Publication: Evening Times
Author: Andy Dougan
Il Fantasma dell’Opera è diventato più di una semplice opera
The Phantom of the Opera has become
more than just a piece of musical theatre,
it is a brand name in its own right.
The Andrew Lloyd Webber musical has
turned into a multi-billion dollar
industry since it was first performed in
London in October 1986.
Since then it has generated a staggering
$3billion in ticket sales and hundreds of
millions more in soundtrack albums and
merchandising. There are productions
running all over the world and next year
a custom built theatre is being opened in
Las Vegas to host a special 90-minute
version of the show six times a day.
And now comes the film version.
teatrale; è un marchio a pieno titolo.
Il musical di Andrew Lloyd Webber si è trasformato in una industria
da miliardi di dollari fin da quando fu rappresentato per la prima
volta a Londra nell’Ottobre 1986.
Da allora ha generato uno sbalorditivo [incasso di] 3 miliardi di
dollari in vendite di biglietti e altre centinaia di milioni con la vendita
di dischi e merchandising. Ci sono produzioni in programmazione in
tutto il mondo e l’anno prossimo sarà inaugurato a Las Vegas un
teatro costruito su misura per ospitare sei volte a giorno una versione
speciale di 90 minuti dello show.
Ed ora arriva la versione cinematografica.
Si potrebbe pensare che non ci sia altro da spremere dallo sfarzoso
spettacolo di Lloyd Webber, tuttavia – secondo il regista Joel
Schumacher – avreste torto.
Schumacher e Lloyd Webber sono amici da anni. Quando si discusse
l’idea di un film per la prima volta nel 1988, fu a Schumacher che il
compositore si rivolse per vedere se avrebbe desiderato dirigerlo.
Quella versione fu lasciata cadere per diverse ragioni, non ultimo il
fatto che gli studios erano riluttanti ad impegnarsi in tale spesa.
Due anni fa il progetto fu riesumato e nuovamente Schumacher fu al
centro delle cose. Come il regista veterano racconta, stava cenando a
Londra con Lloyd Webber quando emerse l’argomento Fantasma.
"Gli dissi che avrebbe dovuto farlo di nuovo," racconta Schumacher.
"Andrew aveva ricomprato i diritti e ora ne deteneva la proprietà e
poteva fare ciò che voleva."
Per il regista il tempismo era perfetto. Sentendosi svuotato dopo
produzioni spettacolari a grande budget come Batman Forever e
Batman & Robin, aveva ricaricato le batterie con un paio di film
sperimentali - Tigerland e In Linea con l’Assassino – che si
dimostrarono di grande successo.
Ora era pronto ad affrontare un altro progetto dal budget importante.
"Pensai di girarlo tutto in modo realistico e in digitale," scherza.
"Questo è il massimo a cui puoi giungere in 12 giorni dentro una
cabina telefonica," ride riferendosi al suo programma di riprese per In
Linea con l’Assassino.
Alla fine, Il Fantasma fu girato nella Repubblica Ceca e agli studios di
Pinewood con Schumacher, ex scenografo, a ricreare le scene amate
dagli spettatori teatrali di tutto il mondo (Italia esclusa – ndt).
Il suo più grande compito fu di mettere insieme il cast.
In questa versione Schumacher ha cercato di ampliare il musical ed il
protagonista romantico Raoul, il Visconte de Chagny, fu sviluppato in
un personaggio molto più affascinante. Schumacher, regista noto per
scegliere talenti emergenti, aveva visto Patrick Wilson in Alamo – Gli
116
You might think there is no mileage left
in Lloyd Webber's extravaganza but
according to director Joel Schumacher
you would be wrong.
.Schumacher and Lloyd Webber have
been friends for years. When the idea for
a film was first mooted back in 1988 it
was to Schumacher that the composer
went first to see if he wanted to direct it.
That version fell through for a number of
reasons, not least because the studios
were reluctant to commit to the expense.
Two years ago the project was revived
and again Schumacher was at the heart
of things. As the veteran director tells he
was having dinner in London with Lloyd
Webber when the subject of The
Phantom came up.
"I told him he should do it again," says
Schumacher. "Andrew had bought back
the rights and now he owned the
property and could do what he wanted."
The timing was perfect for the director.
Feeling jaded after big budget
extravaganzas such as Batman Forever
and Batman and Robin he had recharged
his batteries with a couple of
experimental films - Tigerland and Phone
Booth - that had proved very successful.
Now he was ready to tackle another big
budget project.
"I did think of shooting it all gritty and
on digital video," he jokes. "This is as far
away as you can get from 12 days in a
phone box," he laughs referring to his
shooting schedule on Phone Booth.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Ultimi Eroi e Angels in America e sentiva che sarebbe stato il Raoul
ideale.
Il ruolo chiave era il Fantasma stesso, il genio sfigurato che aleggia
nel Teatro dell’Opera di Parigi e funge da mentore alla giovane
ingénue Christine.
Di nuovo Schumacher aveva individuato un altro talento in ascesa.
Aveva visto Gerard Butler, giovane attore di Glasgow, nel suo primo
importante ruolo cinematografico, il malriuscito Dracula’s Legacy, e
nella serie drammatica della ITV The Jury.
Schumacher voleva qualcuno con una sensibilità rock and roll per il
ruolo e Butler, che aveva cantato in una rock band quando era più
giovane, sembrava ideale. Ma non prima di una snervante audizione
davanti a Schumacher, Lloyd Webber, e al produttore Austin Shaw col
giovane attore a cantare la canzone-firma del Fantasma, The Music of
the Night.
In the end, Phantom was shot in the
Czech Republic and at Pinewood studios
with Schumacher, a former production
designer, recreating the scenes that had
been loved by theatre goers all over the
world.
His biggest task was in assembling a
cast.
In this version Schumacher has tried to
open up the musical and the romantic
lead Raoul, the Vicomte de Chagny, was
expanded into a much more dashing
character. Schumacher, a director
famous for picking up-and-coming
talent, had spotted Patrick Wilson in The
Alamo and Angels in America and felt he
would be the ideal Raoul.
The key casting was the Phantom
himself, the disfigured genius who
haunts the Paris Opera House and acts
as mentor to the young ingenue
Christine.
Again Schumacher had spotted another
rising talent. He'd seen the young
Glasgow actor Gerard Butler in his first
major movie role, the ill-starred Dracula
2000, and the ITV drama series The
Jury.
Schumacher wanted someone with a
rock and roll sensibility for the role and
Butler, who had sung in a rock band
when he was younger, seemed ideal. But
not before a nerve-racking audition in
front of Schumacher, Lloyd Webber, and
producer Austin Shaw with the young
actor singing the Phantom's signature
song, The Music of the Night.
…Help me make the music of the night – Courtesy of Gerryscorner.it
"Appena iniziai a cantare, in un angolino della mia mente c’era che
nella canzone esisteva una nota che davvero non riuscivo a
raggiungere," ricorda Butler. "Mi buttai, ma non ce la feci. Alla fine,
Lloyd Webber arrivò e ci siamo seduti tutti insieme. Parlò per circa 15,
dandomi una critica molto approfondita della mia voce."
Butler si era messo in testa di aver mandato tutto all’aria ma di fatto il
tempo che Lloyd Webber aveva passato per lui era un buon segno.
Non passò molto tempo ed ebbe la parte.
Interpretare il Fantasma ha significato più di 4 ore di trucco ogni
giorno per far apparire il 34enne Butler come il genio musicale
orrendamente sfigurato. Non fu fino alla fine della sua prima sessione
di make-up che capì davvero il personaggio. "Ero meravigliato e
irritato semplicemente dagli sguardi che ricevevo camminando in giro
per gli studios," dice Butler. "Continuavo ad aver voglia di dire Che
problema hai? Cosa stai guardando? Illumina il bello e il brutto che
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
"As I started singing, it was at the back
of my mind that there was one note in
the song that I just couldn't reach,"
recalls Butler. "I really went for it, but I
didn't make it. At the end, Lloyd Webber
came over and we all sat together. He
talked for about 15 minutes, giving me a
very in-depth critique of my voice."
Butler had it in his head that he had
messed up but in fact the time Lloyd
Webber spent with him was a good sign.
Before too long he had the part.
Playing Phantom meant more than four
hours in make-up every day to make the
34-year-old Butler appear as the
hideously disfigured musical genius. It
wasn't until the end of his first make-up
session that he really understood the
character. "I was amazed and upset just
by the looks I got walking around the
studio," says Butler. "I kept wanting to
say What's your problem? What are you
staring at? It illuminates the ugliness and
beauty that exists within each of us and
that's what this story represents to me."
117
Gerry's Corner
esiste dentro ognuno di noi e questo è ciò che questa storia
rappresenta per me."
Butler sta ancora aspettando per quel grande successo che ponga
fermamente sul radar di Hollywood. E’ apparso in Dracula’s Legacy,
Il Regno del Fuoco, Tomb Raider 2, e Timeline; ma questo potrebbe
essere la pellicola che spingerà Butler tra le stelle.
Schumacher è convinto che malgrado l’enorme successo dello
spettacolo teatrale ci sia un ampio pubblico non ancora raggiunto per
il suo film. "Ci sono milioni di persone che semplicemente non
possono permettersi di vedere il Fantasma in un vero teatro,"
afferma. "Non possono spendere 40 o 50 dollari per un biglietto. Ci
sono anche coloro che vivono in zone dove il Fantasma non verrà mai
rappresentato." Schumacher porta ad esempio altri musical di
successo come Tutti Insieme Appassionatamente, West Side Story e
più recentemente Chicago, il film che ha avviato l’attuale revival del
musical. "Quante persone hanno davvero visto Tutti Insieme
Appassionatamente in scena paragonate ai milioni che ne hanno il
film?" d0manda.
Fonte/Source:
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action
=Full&NewsID=558
Butler is still waiting for that one big hit
that will put him firmly on the
Hollywood radar. He has appeared in
Dracula 2000, Reign of Fire, Tomb
Raider 2, and Timeline, but this could be
the film that will propel Butler to
stardom.
Schumacher is convinced that despite the
huge success of the stage production
there is a vast untapped audience for his
film. "There are millions of people who
simply cannot afford to see Phantom in
the legitimate theatre," he says. "They
can't afford $40 or $50 a ticket. There
are also those who live in areas where
Phantom will never play." Schumacher
points to the example of other
blockbuster musicals such as The Sound
of Music, West Side Story and most
recently Chicago, the film that ushered in
the current musical revival.
"How many people have actually seen
The Sound of Music on stage compared
to the millions who saw it on film?" he
asks.
Courtesy of CdConnection.com
118
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Cantando le Lodi del ‘Fantasma’ di Schumacher
Singing praises of Schumacher's 'Phantom'
Data articolo: 15 Dicembre 2004 | Pubblicazione: Hollywood
Reporter | Autore: Martin A. Grove
Potente Fantasma: tendiamo a pensare che i film per la stagione
festiva debbano avere temi natalizi, ma non è sempre il caso.
Per esempio, Il Fantasma dell’Opera non ha niente a che fare col
Natale, tuttavia quando uscirà il 22 Dicembre grazie alla Warner Bros.
in circa 600 sale sarà il perfetto evento cinematografico.
Diretto da Joel Schumacher e basato sul musical di successo di
Andrew Lloyd Webber, Il Fantasma espanderà la propria diffusione
dal 21 Gennaio. Nel cantare qui le sue lodi, sono felice di osservare che
lunedì Il Fantasma ha ricevuto ben meritate nomination ai Golden
Globes per miglior film musicale o commedia, attrice in un film
musicale o commedia (Emmy Rossum) e canzone originale (Learn to
be Lonely).
Courtesy of
Gerryscorner.it
Una presentazione
Warner Bros. in
associazione con
Odyssey
Entertainment, Il
Fantasma è una
produzione Really
Useful Films/Scion
Films. La
sceneggiatura ad
opera di Lloyd
Webber &
Schumacher ha le
proprie radici nel
musical di Lloyd
Webber, basato
sull’omonimo
romanzo del 1911 di
Gaston Leroux.
Prodotto da Lloyd Webber, i produttori esecutivi del film sono Austin
Shaw, Paul Hitchcock, Louise Goodsill, Ralph Kamp, Jeff Abberley,
Julia Blackman e Keith Cousins. Ne sono interpreti Gerard Butler,
Emmy Rossum, Patrick Wilson, Miranda Richardson e Minnie Driver.
Fin dal suo debutto a Londra, il 9 Ottobre 1986 allo Her Majesty's
Theatre, Il Fantasma è stato visto da qualcosa come 80 milioni di
persone in tutto il mondo. Più di 65000 rappresentazioni del musical
sono state messe in scena in 18 nazioni. "Il Fantasma" arrivò al
Majestic Theater di New York nel Gennaio 1988, diventando il
secondo musical in cartellone da maggior tempo della storia di
Broadway (dopo Cats di Lloyd Webber) e lì messo in scena per più di
10 milioni di spettatori.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Article Date: December 15, 2004
Publication: Hollywood Reporter
Author: Martin A. Grove
Powerful Phantom: We tend to think of
holiday season films as having Christmas
themes, but that's not always the case.
The Phantom of the Opera, for instance,
has nothing to do with Christmas but
when it opens Dec. 22 via Warner Bros.
at about 600 theaters it will be a perfect
holiday moviegoing event. Directed by
Joel Schumacher and based on Andrew
Lloyd Webber's hit musical, Phantom will
expand its run Jan. 21. In singing its
praises here, I'm happy to note that
Monday "Phantom" received welldeserved Golden Globes nominations for
best picture-musical or comedy, actressmusical or comedy (Emmy Rossum) and
original song (Learn to be Lonely).
A Warner Bros. presentation in
association with Odyssey Entertainment,
Phantom is a Really Useful Films/Scion
Films production. Its screenplay by Lloyd
Webber & Schumacher has its roots in
Lloyd Webber's musical, which was based
on Gaston Leroux's 1911 novel of the same
name. Produced by Lloyd Webber, the
film's executive producers are Austin
Shaw, Paul Hitchcock, Louise Goodsill,
Ralph Kamp, Jeff Abberley, Julia
Blackman and Keith Cousins. Starring
are Gerard Butler, Emmy Rossum,
Patrick Wilson, Miranda Richardson and
Minnie Driver.
Since its London opening Oct. 9, 1986 at
Her Majesty's Theatre, Phantom's been
seen by some 80 million people
worldwide. More than 65,000
performances of the musical have been
staged in 18 countries. Phantom came to
New York's Majestic Theater in January
1988, becoming the second longest
running musical in Broadway history
(after Lloyd Webber's Cats) and playing
to over 10 million people there.
After an early look at Phantom last week,
I was glad to be able to catch up with
Schumacher Sunday afternoon when he
called from New York after arriving from
Rome where he'd been promoting the
picture. "Even though so many millions of
people have seen the show, I think there's
an elitist tendency to worry about what
119
Gerry's Corner
Dopo un primo sguardo al Fantasma la scorsa settimana, sono stato
lieto di fare una chiacchierata con Schumacher domenica pomeriggio,
quando ha chiamato da New York dopo essere arrivato da Roma dove
aveva promosso il film. "Anche se moltissime persone hanno visto lo
spettacolo, penso che ci sia una tendenza elitaria a preoccuparsi di
cosa penseranno del film le persone che hanno visto lo show," mi ha
raccontato. "Io spero che siamo riusciti a mantenere abbastanza
dell’essenza dello spettacolo originale, cosicché le persone che ne sono
fans saranno soddisfatte, e – inoltre – sorprenderle con un
meraviglioso nuovo cast e molti interessanti tocchi cinematografici che
non si potrebbero mai fare in un teatro."
Su questo, Schumacher ha assolutamente ragione. Riesco ancora a
ricordare che, quando vidi Il Fantasma a Londra per la prima volta nel
tardo Ottobre ’86, un soppalco sovrastava gran parte della platea dello
Her Majesty's Theatre rendendo molto difficile per la maggior parte
del pubblico di vedere il momento chiave quando il Fantasma manda
il lampadario a schiantarsi sul palco del Teatro dell’Opera. "Inoltre,
per ragioni di sicurezza doveva essere piuttosto piccolo," ha ricordato
Schumacher. Naturalmente, nel film non vi è tale restrizione. Quando
il lampadario di Schumacher si schianta, è la madre di tutti gli schianti
di lampadari!
…The Phantom of the Opera is here… - Courtesy of
StillGerard.Smugmug.com
Riflettendo su quel lampadario e sul suo impatto nel film, Schumacher
ha detto, "Ebbene, prima di tutto abbiamo avuto dei magnifici
collaboratori in Swarovski, i famosi produttori di cristallo, perché
offrirono di fare il lampadario per noi come dono promozionale che si
sarebbero ripresi alla fine del film. Il lampadario è costato due milioni
di dollari e non ce lo saremmo mai potuto permettere col nostro
budget (di solo 70 milioni di dollari per realizzare l’intero film, che
sembra molto più costoso di così). E’ alto quanto un intero teatro di
posa. Pesa tre tonnellate ed ogni singolo cristallo è stato appeso a
mano da una squadra di brillanti artisti che Swarovski ci ha mandato
120
people who have seen the show will think
of the movie," he told me. "I hope we've
managed to keep enough of the essence of
the original show so that people who are
fans of it will be pleased and, also, to
surprise them with a wonderful new cast
and many interesting cinematic touches
that you could never do in a theater."
Schumacher's absolutely right about that.
I still recall how when I first saw
Phantom in late October '86 in London
there was a mezzanine overhanging most
of the stalls in Her Majesty's Theatre that
made it very difficult for most of the
audience to actually see that key moment
when the Phantom sends the crystal
chandelier crashing down on the Paris
Opera House stage. "It also, for safety
reasons, had to be quite tiny,"
Schumacher reminded. Of course, there's
no such restriction in the movie. When
Schumacher's chandelier crashes, it's the
mother of all chandelier crashes!
Reflecting on that chandelier and its
impact in the movie, Schumacher said,
"Well, first of all, we had these wonderful
partners in Swarovski, the famous crystal
maker, because they offered to make the
chandelier for us as a promotional gift,
which they would take back at the end of
the film. The chandelier cost $2 million
and we could never have afforded it on
our budget (of only $70 million to make
the entire movie, which looks much more
expensive than that). It is the height of an
entire soundstage. It weighs three tons
and every single crystal in it was hung by
hand by a team of brilliant artists that
Swarovski sent over from Paris and
(they) did it right in front of us on a
soundstage. It took weeks. So in order to
do the chandelier because it's the size of a
soundstage it had its own stage.
"The soundstages at Pinewood are too
low to have done our ceiling piece on the
chandelier. So that had to be shot
separately and then married to the
(scenes in) the theater. Then there's a four
foot version, an identical version to the
large one, which is also all hand done
with crystals by Swarovski. And then
there's the plastic one that we crashed
that catches on fire. So a lot of that is just
the sheer agonizing, tedious logistics of
making sure you have every shot that can
be married together before you burn
down the theater because there's no going
back. It was done in so many pieces
(between) second unit and first unit. But
when we actually crashed the chandelier
(seven cameras were rolling versus the
two that were usually going). That would
have been unusual, the only day we'd
have that amount. When you're doing
that you always remember the nightmare
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
da Parigi e (loro) lo hanno realizzato proprio davanti a noi nel teatro di
posa. Ci sono volute settimane. Per cui, dato che il lampadario aveva la
dimensione di un teatro di posa, per realizzarlo ne ebbe uno proprio.
"Gli studi di Pinewood sono troppo bassi perché potessimo realizzare
la parte di soffitto sopra il lampadario. Per cui si è dovuto riprenderlo
separatamente e poi unito alle scene nel teatro. Poi c’era una versione
di 1 metro e venti, identico a quello grande, anch’essa fatta tutta con
cristalli Swarovski. E poi quello di plastica, che abbiamo fatto
schiantare e che prende fuoco. Per cui, molto di ciò è solo mera
agonizzante, noiosa logistica di assicurarsi di aver girato tutto ogni
fotogramma che possa essere messo assieme prima che mandi a fuoco
il teatro perché non c’è ritorno. E’ stato fatto in così tanti pezzi (tra)
prima e seconda unità. Ma quando abbiamo fatto effettivamente
schiantare il lampadario sette macchine da presa erano in funzione
contro le normali. Quello sarebbe stato insolito, il solo giorno in cui ne
abbiamo avuto una tale quantità. Quando stai facendo questo, tieni
sempre a mente le storie da incubo nelle quali tutto è stato messo a
fuoco (per una scena) e le cineprese non stavano riprendendo. E si sta
sempre domandando a tutti, Siete sicuri che le macchine da presa
stiano andando? - Sì, sì, sì. Devi aspettare fino a che non lo senti sette
o otto volte."
Courtesy of
TheDreamBeaver.
com
Nel film, ha
puntualizzato,
"raccontiamo la
storia di fondo
del Fantasma e
quella di
Christine. Si
tratta, in un
certo senso, di
dare corpo a
questi splendidi
personaggi. Ma
penso che c’è un
intero pubblico
che non va a
teatro, che non
se lo può
permettere, vive
in una zona
dove non
arrivano questi show così costosi da mettere in piedi, forse hanno
desiderato vederlo per tutta la loro vita, forse hanno sentito la musica
e forse hanno conosciuto persone che lo hanno visto. Se pensi che di
qualsiasi dei grandi musical famosi che sono stati trasposti in film, il
numero di persone che li ha visti al cinema è astronomico paragonato
a quello di coloro che li ha visti sulla scena."
Sebbene ci siano voluti ben 15 anni perché Il Fantasma raggiungesse
lo schermo, ha osservato Schumacher, "Non ci stavo lavorando su da
15 anni. Nel 1988 Andrew Lloyd Webber era già una leggenda. Lo
spettacolo era già leggendario. Avevo fatto solo il mio quarto film, si
trattava di Ragazzi Perduti un film sui vampiri teenager. Per qualche
ragione, Andrew vide questo film a Londra e decise che ero la persona
per dirigere la versione cinematografica de Il Fantasma dell’Opera. Mi
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
stories where they burnt down the house
(for a scene) and the cameras weren't
rolling. And you're always saying to
everybody, Are you sure all the cameras
are going? - Yes, yes, yes. You have to wait
until you hear that seven or eight times."
In the film, he pointed out, "we tell the
Phantom's back story and Christine's. It's
sort of fleshing out these wonderful
characters. But I think there's a whole
audience that doesn't go to theater, can't
afford to go to theater, doesn't live in a
region where these shows come that are
very expensive to put on, maybe have
wanted to see it all their lives, maybe
have heard the music and maybe knew
people who have seen it. If you think of
any of the great famous musicals that
have been made into films, the number of
people who have seen it on film are
astronomical compared to (those) who
have seen it on the stage."
Although it took some 15 years for
Phantom to reach the screen, Schumacher
noted, "I wasn't working on it for 15
years. In 1988 Andrew Lloyd Webber was
a legend already. The show was
legendary already. I had only made my
fourth film, which was Lost Boys, a
teenage vampire film. For some reason,
Andrew saw this film in London and
decided I was the person to direct the film
version of Phantom of the Opera. He flew
me to London. I actually thought he'd
made a mistake and had my name mixed
up with someone else because it didn't feel
like I would be on his radar. But he's often
said that he loved the way I used visuals
and music together. He's always felt that
Phantom was rock and roll pretending to
be opera. And I guess he liked some of the
elements that I used in Lost Boys. But I
got the job then.
"We almost made it in 1990. Because of a
lot of personal and professional reasons
of Andrew's, the movie got canceled in
1990. But we stayed friends and we've
been friends now for, I think, 16 years. It
came back to me around 2002 and I have
to say his good wife, Madeleine, was very
persuasive in getting me to think about it
again. I did and I fell in love with the idea
of doing it again and came back to
Andrew at that time and said, I'll do it for
you, Andrew, but I must have a very young
cast because I think the role of Christine, if
you analyze the story, has to be very young
and innocent. And if she's that young and
innocent, then the Phantom and Raoul
(the theater's wealthy patron and
Christine's suitor) must be on the young
side, also. Then it's age appropriate. I said,
If there are famous people that can do this,
that's great, but if they're unknowns that's
great, too. Let's not saddle ourselves with
121
Gerry's Corner
fece volare a Londra. In effetti pensai che avesse fatto un errore e
avesse confuso il mio nome per qualcun altro perché non mi sembrava
di essere sul suo radar. Ma ha spesso detto che amava il modo in cui
avevo usato immagini e musica insieme. Aveva sempre sentito che Il
Fantasma fosse del rock and roll che fingeva di essere opera. E
suppongo che gli piacessero alcune degli elementi che avevo usato in
Ragazzi Perduti. Ma è a quel tempo che ottenni il lavoro.
"Nel 1990 ce l’avevamo quasi fatta. A causa di molte ragioni
professionali e personali di Andrew, il film fu cancellato nel 1990. Ma
siamo rimasti amici e penso che ormai siamo amici da 16 anni. Mi si
ripresentò circa nel 2002 e devo dire che la sua brava consorte,
Madeleine, fu molto persuasiva nel fare in modo che tornassi a
pensarci su. Lo feci e mi innamorai dell’idea di farlo ancora e in
quell’epoca; tornai da Andrew e dissi, Lo farò per te, Andrew, ma
devo avere un cast molto giovane perché penso che il ruolo di
Christine, se si analizza la storia, debba essere molto giovane e
innocente. E se lei è così giovane ed innocente, allora anche il
Fantasma e Raoul (ricco mecenate del teatro e corteggiatore di
Christine) devono essere giovani. Allora è appropriato come età. Ho
detto, Se c’è gente famosa che possa farlo, grandioso, ma se sono
sconosciuti, è fantastico lo stesso. Non accolliamoci gente che non
vogliamo. E lui affermò Puoi avere chiunque tu voglia nel film a
condizione che possa cantare le proprie parti.'"
…No one would listen… - Courtesy of FanPop.com
Alla domanda di come avesse trovato Rossum, che è semplicemente
favolosa nel ruolo a cui Sarah Brightman (la seconda moglie di Lloyd
Webber) aveva dato origine sulla scena, Schumacher ha spiegato, "Lei
arrivò all’ultimo momento. Patrick Wilson fu la prima persona che
scritturai. Gerry (Butler) il secondo. Stavamo facendo casting da sei
mesi. C’erano cinque giovani signore che stavano per fare i provini,
che erano piuttosto meravigliose. Erano tutte bellissime e di grande
talento. Alcune di loro erano ben note. Alcune di loro sconosciute.
Emmy arrivò negli ultimi cinque secondi. Stava facendo L’Alba del
Giorno Dopo. Non so dove lo stavano girando, ma lei non era
disponibile. E inoltre lei pensava di essere troppo giovane (aveva solo
16 anni all’epoca) e che non avrebbe ottenuto il ruolo. Penso che come
teenager non volesse mettersi nella posizione di venire respinta.
All’ultimissimo secondo, il suo agente chiamò e disse, Sai, io
rappresento questa giovane attrice, ed è una cantante splendida, ti
122
anyone we don't want. And he said, You
can have anyone you want in the film as
long as they can do their own singing.'"
Asked how he found Rossum, who is
simply fabulous in the role that Sarah
Brightman (Lloyd Webber's second wife)
had originated on the stage, Schumacher
explained, "She came in at the last second.
Patrick Wilson was the first person cast.
Gerry (Butler) was second. We had been
casting for about six months. There were
five young ladies who were going to
screen test, who were quite wonderful.
They were all beautiful and very talented.
Some of them were known. Some of them
were unknown. Emmy came in in the last
five seconds. She was doing Day After
Tomorrow. I don't know where they shot
that, but she wasn't around. And she also
thought she was too young (only 16 at the
time) and wasn't going to get the role. I
think as a teenager she just didn't want to
put herself in a situation to be rejected. At
the very last second, her agent called and
said, You know, I represent this young
actress and she's a wonderful singer and
will you meet with her? I said, 'Sure'
because I meet with everybody. She's
from New York, but she happened to be in
L.A. on her way to Las Vegas to a big
family reunion that had been planned for
many years.
"She came to my house. This exquisite
creature with that face and figure and
highly intelligent, a wonderful actress,
came in and after five minutes told me
she'd been singing opera at the
Metropolitan Opera since she was seven.
So it was as if I ordered her. Maybe her
agent and she were unaware that I
wanted someone very young for the role.
Maybe that's why she thought she
wouldn't have been cast. I said, You have
to turn around and go back to New York
because I want to screen test you first
thing Saturday morning.' This was
Thursday, I think. She said, I can't. My
uncle's been planning this family reunion
for years. People are coming from all over.
I can't do that (and miss it). I said, You
have to. She said, I can't and left my
house. But I guess she and her mother
changed their mind. I mean, they came
(to New York) and she did her screen test.
The other young ladies were wonderful,
but she was our Christine. I'm very proud
of her. It was quite a task for a teenager."
This isn't the first time Schumacher's
turned out to have a very good eye for
finding young talent. Earlier in his
career, for instance, there was Julia
Roberts starring opposite Kiefer
Sutherland and Kevin Bacon in
Schumacher's 1990 thriller Flatliners.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
andrebbe di incontrarla? Risposi, Certo perché io incontro tutti. Lei è
di New York, ma per caso era a L.A. di strada verso Las Vegas per una
grande riunione di famiglia in programma da diversi anni.
"Venne a casa mia. Questa squisita creatura, con quel viso e quella
figura e molto intelligente, una fantastica attrice, entrò e dopo cinque
minuti mi disse che cantava l’opera al Metropolitan fin da quando
aveva undici anni. Per cui fu come se l’avessi richiesta. Forse lei ed il
suo agente erano inconsapevoli che volevo qualcuno di molto giovane
per il ruolo. Forse è per questo che lei pensava di non venire scelta. Ho
detto, Devi fare inversione di marcia e tornare a New York perché
voglio farti un provino come prima cosa domenica mattina. Questo
fu di giovedì, penso. Lei disse, Non posso. Mio zio sta programmando
questa riunione di famiglia da anni. C’è gente che viene da tutto il
paese. Non posso farlo (e perdermela). Io dissi, Devi farlo. Lei rispose,
Non posso e se ne andò da casa mia. Ma suppongo che lei e la madre
avessero cambiato idea. Voglio dire, vennero (a New York) e lei fece il
suo provino. Le altre ragazze furono splendide, ma lei era la nostra
Christine. Sono molto orgoglioso di lei. Fu un bel risultato per una
teenager."
Courtesy of GB.Net via Celtic-Hearts
Questa non è la prima volta in cui Schumacher ha rivelato di avere
buon occhio per scovare i giovani talenti. All’inizio della sua carriera,
per esempio, ci fu Julia Roberts con Kiefer Sutherland e Kevin Bacon
nel thriller di Schumacher del 1990 Flatliners. Roberts interpretò
inoltre per Schumacher il dramma romantico del 1991 Scelta d’Amore.
"E Demi," aggiunse, riferendosi a Demi Moore, che apparve nel suo
dramma romantico del 1985 St. Elmo's Fire, con Emilio Estevez e Rob
Lowe. "E anche con gli uomini. Con Colin Farrell (nel suo dramma
bellico del 2000 Tigerland) e Matthew McConaughey (il thriller del
1996 Il Momento di Uccidere) e Brad Renfro quando aveva 10 anni nel
(suo thriller del 1994) Il Cliente. Sì, sono stato molto fortunato di
avere avuto così tanti giovani in ascesa a lavorare per me. E gran parte
di loro hanno continuato e hanno raggiunto ottimi risultati. Non riesco
a credere che nessuno (altro) avesse assunto le persone che io scelsi.
Penso che se fossero entrati nel tuo ufficio li assumeresti anche perché
sono tutti così di (enorme) talento."
Com’è stato lavorare con Lloyd Webber nello scrivere l’adattamento
cinematografico della sua opera pietra miliare? "Ebbene, lo avevamo
fatto nel 1989 allorquando mi assegnò inizialmente l’incarico," ha
spiegato Schumacher. "Parlammo di come visualizzare l’opera. Ma poi,
a Natale 2002, quando ebbi saputo che l'avrei fatto di nuovo, l’ho
stracciata. Avevo parlato di molte nuove idee con Andrew e le ho
aggiunte all’insieme. In particolar modo elaborai l’asta dell’inizio. Ho
pensato che se si fa cominciare in film con un’asta e qualcuno sta
acquistando la scimmia musicale (il carillon ornato venduto
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Roberts also starred for Schumacher in
his 1991 romantic drama Dying Young.
"And Demi," he added, referring to Demi
Moore, who starred in his 1985 romantic
drama St. Elmo's Fire, opposite Emilio
Estevez and Rob Lowe. "And with the
guys, too. With Colin Farrell (in his 2000
war drama Tigerland) and Matthew
McConaughey (in his 1996 thriller A Time
to Kill) and Brad Renfro when he was 10
in (his 1994 thriller) The Client. Yes, I've
been very lucky to have so many young
people on their way up work with me.
And most of them have gone on to become
quite accomplished. I can't believe that
anyone (else) wouldn't have hired the
people I hired. I think if they walked into
your office you would hire them also
because they're all such huge (talents)."
How was it working with Lloyd Webber
in writing the screen adaptation of his
landmark play? "Well, we had done that
in '89 when he had first given me the job,"
Schumacher explained. "We talked about
visualizing the piece. But then at
Christmas of 2002 when I knew I was
going to do it again, I just tore it apart
again. I had talked about a lot of new
concepts with Andrew and added them
into the piece. I especially elaborated on
the auction in the beginning. I thought if
you're going to begin a movie with an
auction and someone's buying the
musical monkey (the ornate music box
auctioned for 30 Francs to the aged
Vicomte Raoul de Chagny at the start of
both the play and the film) well why and
where is he going? So that led to the bookending of the film (with the Vicomte in the
decaying Opera Populaire in 1919, nearly
50 years after the events of the story) and
also the black-and-white portions, which
were (done) for several reasons. First of
all, to complete that story and give it the
real ending. But beyond that, I wanted to
give you a way into the musical part of
the film and the fantasy of it. So the blackand-white Paris that you see in 1919 is a
dirty, gritty, unromantic Paris after the
first World War. Automobiles, industrial
grit and not a time for music and
romance. And then when the chandelier
raises and the theater comes to life in
1870 in color, that is an old man close to
death remembering his youth when all
options were there. He was falling in love
for the first time and the world was his.
And, therefore, it could be a memory and
the music could be part of the memory -because I had to have a way to get you
into the music."
Asked about what an enormous physical
undertaking making the film must have
been, Schumacher told me, "It was
123
Gerry's Corner
all’incanto per 30 Franchi all’anziano Visconte Raoul de Chagny
all’inizio sia del musical teatrale che del film) ebbene, per quale
motivo e dove sta andando? Questo dunque ha portato al finale da
libro del film (con il Vicomte nell’Opéra Populaire in rovina nel 1919,
quasi 50 anni dopo gli eventi della storia) ed anche le porzioni in
bianco e nero, che furono fatte per svariate ragioni. Prima di tutto, per
completare quella storia e darle un vero finale. Ma al di là di ciò,
volevo dare un accesso alla parte musicale del film ed alla sua fantasia.
Pertanto, la Parigi in bianco e nero che si vede nel 1919 è una Parigi
sporca, realistica, per niente romantica del dopo Prima Guerra
Mondiale. Automobili, fermezza industriale, non un periodo per la
musica ed il romanticismo. E poi quando il lampadario si solleva ed il
teatro prende vita nel 1870 a colori, è come un uomo vecchio, vicino
alla morte, che ricorda la propria gioventù quando lì si trovavano tutte
le possibilità. Si stava innamorando per la prima volta ed il mondo era
suo. E, pertanto, potrebbe
essere un ricordo e la
musica potrebbe far parte
del ricordo – perché
dovevo avere un modo di
farvi entrare nella
musica."
Courtesy of Gerryscorner.it
Alla domanda di quale
enorme impresa fisica
debba essere stato il
realizzare la pellicola,
Schumacher mi ha
risposto, "In realtà è stato
più divertente di quanto
pensassi sarebbe stato;
naturalmente, un progetto
come questo attira molti,
molti, moltissimi grandi
artisti. Per cui ho avuto
persone meravigliose,
gran parte delle quali vengono dal teatro britannico, a lavorare al film
sia davanti che dietro le macchine da presa. Non potrei dire
abbastanza del nostro scenografo, Anthony Pratt (nominato all’Oscar e
al BAFTA per Hope and Glory) e la nostra costumista, Alexandra
Byrne (nominata all’Oscar per Amleto di Kenneth Branagh e nominata
all’Oscar e BAFTA per Elizabeth) e la realizzazione di acconciature e
trucco ad opera di Jenny Shircore (vincitrice dell’Oscar e ai BAFTA per
Elizabeth). E poi (abbiamo avuto) un fantastico produttore musicale,
Nigel Wright, come il direttore musicale Simon Lee ed il coreografo
Peter Darling. E John Mathieson (nominato all’Oscar e vincitore
BAFTA per Il Gladiatore) è stato il nostro geniale fotografo, che fa
apparire il tutto (così bello). E il corpo di ballo e il coro (sono stati
altri) grandiosi elementi. Ma al centro di tutto questo sta una giovane
storia d’amore molto intima e quella è la storia che io sto proprio
raccontando. E tutto il glamour del film serve a ciò."
La scena più difficile da girare, ha aggiunto, è stata con “i tre giovani
alla fine, nel covo del Fantasma (nei sotterranei con un fiume che
scorre al di sotto dell’Opera) perché è il centro emotivo ed il finale di
tutta l’intera storia. Quelle tre giovani persone e i sacrifici emotivi che
stanno compiendo. E dato che il set è in acqua, è diventato così caldo e
124
actually more fun than I thought it was
going to be because, of course, a project
like this attracts many, many, many
great artists. So I had wonderful people,
most of whom are from the British
theater, working on the film in front of
the camera and behind the camera. I
can't say enough about our production
designer, Anthony Pratt (an Oscar and
BAFTA nominee for Hope and Glory) and
our costume designer, Alexandra Byrne
(an Oscar nominee for Kenneth
Branagh's Hamlet and an Oscar and
BAFTA nominee for Elizabeth) and the
hair and makeup design by Jenny
Shircore (an Oscar and BAFTA winner
for Elizabeth). And then (we had a) great
musical producer, Nigel Wright, and
musical director Simon Lee and the
choreographer Peter Darling. And John
Mathieson (an Oscar nominee and
BAFTA winner for Gladiator) was our
genius cinematographer, who makes it all
look (so good). And the ballet corps and
the chorus (were other) great elements.
But at the core of this is a very intimate
tragic young love story and that's the
story I'm really telling you. And all the
glamour of the piece serves that."
The most difficult scene to shoot, he
added, was with "the three young people
at the end in the Phantom's lair (in the
catacombs with a river running far
beneath the Opera House) because that's
the emotional core and ending of this
whole story. Those three young people
and the emotional sacrifices that they're
doing. And because that set is water, it
became so hot and humid with the
lighting. It was stifling in that set. It was
totally claustrophobic. Gerry has all that
prosthetic makeup on (as the Phantom).
Patrick is tied to the iron gate in water.
Emmy is in a corset, which is a form of
torture, for a time and then in a very
heavy dress with a long train on it. And
they also have to act and sing their guts
out in that moment. When really fine
actors, which they are, have to get in
touch with serious emotions it has to be
real for them. So they are quite emotional
as you're doing it. And it's very hard to
film in water. That was the most difficult
sequence because it's the most
important."
Filming took place outside of London at
Pinewood Studios, marking the first time
in his career that Schumacher had shot
there. "I'd shot in Prague on the Jerry
Bruckheimer film (the 2002 actioncomedy thriller Bad Company) and I'd
shot in Dublin on Veronica Guerin (the
2003 thriller, also produced by
Bruckheimer), but I'd never shot in
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
umido con l’illuminazione. Era così asfissiante in quel set. Era
totalmente claustrofobico. Gerry ha su tutto quel trucco protesico (nel
ruolo del Fantasma). Patrick è legato al cancello di ferro nell’acqua.
Emmy è in corsetto, che è una forma di tortura, per un certo tempo e
poi in un abito molto pesante con un lungo strascico. E inoltre devono
recitare e sputare l’anima cantando. Quando attori davvero bravi, cosa
che loro sono, devono entrare in contatto con emozioni serie, per loro
deve essere reale. Per cui sono piuttosto emozionati mentre lo fanno.
Ed è molto difficile girare nell’acqua. Quella è stata la sequenza più
difficoltosa perché è la più importante."
Le riprese hanno avuto luogo fuori Londra, ai Pinewood Studios,
segnando la prima volta nella sua carriera in cui Schumacher ha girato
là. "Avevo girato a Praga nel film di Jerry Bruckheimer (l’action
comedy del 2002 Protocollo Praga) e avevo girato a Dublino per
Veronica Guerin (il thriller del 2003, anche quello prodotto da
Bruckheimer), ma non avevo mai girato in Inghilterra prima d’ora. Le
troupe britanniche sono fantastiche. La storia di Pinewood è
eccezionale. Quando attraversi gli atrii, c’è il poster di Lawrence
d’Arabia e di Carry On e di Lo Scandalo del Vestito Bianco e di
L’Incredibile Avventura di Mr. Holland e tutti i film di Bond. Proprio
uno dopo l’altro. E le fotografie di tutte le incredibili persone che
hanno lavorato a Pinewood. E’ piuttosto elettrizzante."
England before. The British crews are
fantastic. The history in Pinewood is
amazing. When you walk through the
halls, there's the poster of Lawrence of
Arabia and the Carry On movies and The
Man in the White Suit and The Lavender
Hill Mob and all the Bond films. Just one
after the other. And the photographs of all
the great people that have worked at
Pinewood. It's quite thrilling."
Rehearsals for Phantom began,
Schumacher said, Aug. 1, 2003 and
shooting started Sept. 15 for a period of
80 days. "We had $70 million (to work
with) -- period," he explained. "Andrew
and his company raised the money and it
was made as an independent film. I had
never made a movie with a (completion)
bond company before. If you go over your
$70 million, it (would be) a terrible
penalty for Andrew's company. That was
our budget. And the tragedy of our
business today is that Alan Horn, the
wonderful head of Warners who is
distributing the film in the United States,
when Andrew and I showed him the film
in April when it was cut together, the first
thing he said was, I can't believe you guys
made this film for that little amount of
money. Because, you know, you can make
a contemporary film that's (going to cost)
$80 million today."
Nonetheless, Schumacher got Phantom
made for $70 million and it certainly
looks a lot more expensive than that. "You
know, we did some cheating. There are
little tricks you can do to save some time
and money," he confided. "But all the
money is on the screen, that I will say."
Un pensieroso Fantasma – A brooding Phantom – Courtesy of
LegendsofHorror.org
Schumacher ha raccontato che le prove per Il Fantasma iniziarono il 1
Agosto 2003 e le riprese iniziarono il 15 Settembre per un periodo di
80 giorni. "Avevamo 70 milioni di dollari (coi quali lavorare) punto,"
ha spiegato. "Andrew e la sua società avevano raccolto il denaro ed è
stato realizzato come film indipendente. Non avevo mai fatto un film
con un vincolo societario (di completamento). Se avessi oltrepassato i
70 milioni di dollari, (si sarebbe trattato) di una penalità orribile per la
società di Andrew. Quello era il nostro budget. E la tragedia del nostro
mestiere oggigiorno è che Alan Horn, l’ottimo capo della Warner che
distribuisce il film negli Stati Uniti, quando Andrew ed io gli abbiamo
mostrato il film in Aprile, una volta montato, la prima cosa che disse
fu, Non posso crederci che voi abbiate fatto questo film con quei pochi
soldi. Perché, sai, si può fare un film contemporaneo che (potrebbe
costare) 80 milioni di dollari oggi."
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
As for the greatest challenges he faced in
production, he replied, "Emotionally the
biggest challenge was that because
Andrew had wanted me to do this for 16
years and we were friends and had been
friends and he and his wife had been so
generous to me, I was more fearful of
what he would think when it was finished
than I was about an audience or critics. I
was hoping it wouldn't hurt the
relationship. When I showed it to them
put together April 1 in New York and they
were so moved and he was so thrilled and
tears were running down Madeleine's
face, that was a huge win because if I had
pleased others and disappointed him I
would have felt that I had failed the job."
125
Gerry's Corner
Nondimeno, Schumacher fece sì che Il Fantasma venisse realizzato per 70 milioni di dollari e certamente appare
molto più costoso di così. "Sai, abbiamo imbrogliato un po’. Ci sono piccoli trucchi che si possono sfruttare per
risparmiare tempo e denaro," ha confidato. "Ma direi che tutto il denaro è sullo schermo."
Riguardo alle maggiori sfide affrontate durante la produzione, ha risposto, "Emotivamente la sfida più grande è
stata che Andrew voleva che io realizzassi tutto questo da 16 anni, eravamo amici e lo siamo sempre stati, e lui e
sua moglie erano stati così generosi con me, ed io avevo più paura di ciò che avrebbe pensato una volta finito,
piuttosto di quanto lo fossi del pubblico o dei critici.
La mia speranza era che non si guastasse il nostro rapporto. Quando l’ho mostrato a loro il primo di Aprile una
volta messo insieme a New York e ne sono rimasti così entusiasti con le lacrime che scorrevano sul volto di
Madeleine, quella fu un’enorme vittoria perché se avessi soddisfatto gli altri ma deluso lui mi sarei sentito come se
avessi fallito."
Traduzione per Gerry’s Corner & Gerry’s Ladies
La Dame du Lac – 06 Dicembre 2011
Fonte/Source: http://www.allbusiness.com/services/motion-pictures/4819278-1.html
Courtesy of Covers.Box3.net
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
A Night at the 'Opera' /
A Night at the 'Opera'
Data Articolo: 14 Dicembre 2004 | Pubblicazione: USA TODAY
Autore: Susan Wloszczyna
Minnie Driver non è il tipo che impazzisce per ogni nota che il
compositore britannico Andrew Lloyd Webber abbia fatto innalzare
verso le volte dei teatri come un pezzo da illuminazione fuori
controllo.
Gerry e Joel
Schumacher
sorridenti alla prima
di New York / Gerry
and Joel Schumacher
smile at the New York
premiere – Courtesy
of Gerryscorner.it
A giudicare dal suo
album di debutto
appena pubblicato,
Everything I've Got
in My Pocket,
l’attrice e cantante
34enne ha più probabilità di assecondare richieste per [canzoni di]
Springsteen piuttosto che Memory da Cats. "Non sono mai stata una
da musical."
Ma ora che Driver si è arresa alla Musica della Notte nel ruolo del
diva-lizioso diversivo comico Carlotta nella lungamente attesa
versione cinematografica de Il Fantasma dell’Opera, almeno
comprende perché, fin dalla sua prima a Londra nel 1986, 80 milioni
di spettatori siano andati in estasi per questa sontuosa fantasia gotica
sull’amore ossessivo.
"E’ così romantico," si entusiasma in modo sincero a proposito della
storia di una figura semi-mascherata che infesta un teatro lirico nella
Parigi del 1870 e ha grande influenza sulla sua protetta cantante,
Christine. "I ragazzi sono così affascinanti. Emmy (Rossum, la
gorgheggiante teenager che interpreta il ruolo di Christine) è così
adorabile, la musica è così commovente. E’ come aprire un
meraviglioso carillon quando hai 14 anni."
Nella campagna in corso per far rivivere il musical cinematografico,
Moulin Rouge è stato un biglietto di S. Valentino pop e Chicago è
stato uno schiaffo a ritmo di tip-tap. Entrambi riuscirono ad attirare
lo sguardo degli Oscar e richiamare l’attenzione della facilmente
annoiabile generazione MTV. Ma l’impudentemente sfarzoso
Fantasma, che finalmente debutta il 22 Dicembre dopo un viaggio
verso lo schermo lungo 15 anni, non è niente di simile.
La sua arma per attirare gli spettatori riluttanti? Passione vecchio
stile con rose rosse, candelabri fiammeggianti che sorgono
magicamente dall’acqua ed un finale degno di un’intera scatola di
Kleenex.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Article Date: December 14, 2004
Publication: USA TODAY
Author: Susan Wloszczyna
Minnie Driver isn't the type to go wild
over every note that British tunesmith
Andrew Lloyd Webber ever sent soaring
into theater rafters like some runaway
light fixture.
Judging by her just-released debut
album, Everything I've Got in My Pocket,
the 34-year-old actress and singer is
more likely to honor requests for
Springsteen than Memory from Cats.
"I've never been a great musical-theater
person."
But now that Driver has surrendered to
The Music of the Night as the diva-licious
comic relief Carlotta in the long-awaited
film version of The Phantom of the
Opera, she at least understands why 80
million theatergoers since its London
premiere in 1986 have swooned over the
lavish gothic fantasy about obsessive
love.
"It is so romantic," she fairly gushes
about the story of a half-masked figure
who haunts a cavernous opera house in
1870 Paris and holds sway over his
songbird protégée, Christine. "The men
are so handsome. Emmy (Rossum, the
trilling teen who stars as Christine) is so
lovely, the music is so moving. It is like
opening up a gorgeous music box when
you are 14."
In the ongoing campaign to revive the
movie musical, Moulin Rouge! was a
manic pop valentine and Chicago was a
tap-happy slap to the kisser. Both
managed to catch Oscar's eye and grab
the attention of the easily bored MTV
generation. But the shamelessly
sumptuous Phantom, which finally opens
Dec. 22 after a 15-year journey to the
screen, isn't about all that jazz.
Its weapon to trap resistant audiences?
Old-fashioned passion with red roses,
blazing candelabra that magically rise
from the water and an ending worthy of
an entire Kleenex box.
"It's a slightly schlocky story but a
powerful one about unrequited love,"
says production designer Anthony Pratt,
127
Gerry's Corner
"E’ una storia piuttosto scontata, ma di quelle forti sull’amore non
corrisposto," afferma lo scenografo di produzione Anthony Pratt, che
ha ricreato quella forza in modo visivo. "Volevo che il teatro fosse
sensuale ma suggerisse un presagio."
Da spaventoso a seducente
Nel classico horror del 1925 con Lon Chaney, la più memorabile della
circa dozzina di precedenti incarnazioni del Fantasma sul grande
schermo, lo spettro dell’opera viene rappresentato come un folle
mostruoso. Tuttavia Webber, che definisce il Fantasma il più
personale dei suoi 15 musical dopo aver creato il ruolo di Christine
per l’allora consorte Sarah Brightman, ha gettato via gran parte del
fattore “spavento” per concentrarsi sul “corteggiamento”.
Un po’ Gobbo di Notre Dame, e un po’ La Bella e la Bestia con un
pizzico di giochi di prestigio, la trama si riduce ad un netto eterno
triangolo amoroso: un genio musicale sfigurato (interpretato dal poco
noto attore scozzese Gerard Butler, 35 anni) ed un gentiluomo
elegante (il veterano di Broadway Patrick Wilson, 31 anni, nel ruolo di
Raoul) competono per gli affetti della giovane Christine.
La duellante tensione sessuale scalda considerevolmente la faccenda.
"Patrick è uno splendido tenore lirico e di bell’aspetto," afferma
Webber. "Qualcuno che una madre amerebbe. Gerry ha un taglio un
po’ rock 'n' roll. Qualcuno che ti farebbe desiderare di chiudere tua
figlia in casa." I protagonisti maschili sono stati scelti dal regista Joel
Schumacher allo scopo di virare deliberatamente verso i più giovani e
fusti.
who reflected that power visually. "I
wanted the theater to be sexy but suggest
a foreboding."
From scary to seductive
In the 1925 silent horror classic with Lon
Chaney, the most memorable of the
Phantom's dozen or so previous
incarnations on the big screen, the opera
ghost is portrayed as a monstrous
madman. But Webber, who calls
Phantom the most personal of his 15
musicals after creating the part of
Christine for then-wife Sarah
Brightman, tossed out most of the boo
baggage to concentrate on the woo.
Part Hunchback of Notre Dame, part
Beauty and the Beast with a pinch of
Svengali, the plot boils down to a tidy
eternal love triangle: a disfigured
musical genius (played by little-known
Scottish actor Gerard Butler, 35) and a
courtly gent (Broadway veteran Patrick
Wilson, 31, as Raoul) vie for young
Christine's affections.
The dueling sexual tension steams
matters considerably. "Patrick is a
wonderful lyric tenor and good-looking,"
Webber says. "Someone a mother would
love. Gerry has a little rock 'n' roll edge.
Someone who would make you want to
lock up your daughter." The male leads
were picked by director Joel Schumacher
to deliberately skew younger and
hunkier.
"The studio wanted a PG-13 and was
worried about the scary parts," Webber
adds. "I was more worried about The
Point of No Return, the intense duet of
fiery desire shared by Christine and the
Phantom, who passes from doting father
figure to potential seducer.
Il cast al completo con Andrew Lloyd Webber e Austin Shaw / The cast and
Andrew Lloyd Webber and Austin Shaw – Courtesy of Gerryscorner.it
"Lo studio voleva una classificazione PG-13 e si preoccupavano delle
parti spaventose," aggiunge Webber. "Io ero più in pensiero per The
Point of No Return," l’intenso duetto di fiero desiderio condiviso da
Christine e dal Fantasma, che passa da amorevole figura paterna a
potenziale seduttore.
Sebbene la narrativa sia stata modificata con dei flashbacks aggiunti
per approfondire le motivazioni, ciò che sarà smascherato al multisala
è piuttosto fedele. Molto poco è stato reso contemporaneo, salvo uno
128
Though the narrative has been shifted
with flashbacks added to flesh out
motives, what will be unmasked at the
multiplex is fairly faithful. Very little has
been contemporized, save for a
choreographed outburst that looks
suspiciously like "vogueing" (Editor’s
entry: actually it is a “quote” from Cats…
Nothing to do with Madonna!) during the
Masquerade number. The editing is
considerably more leisurely than in other
recent movie musicals.
"After one of the first screenings, I had a
couple get up and say to me, 'Thank you
so much for not making this a music
video,' " says Schumacher, who won the
job after Webber "felt goose bumps"
while experiencing the mix of music and
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
scatto coreografato che sembra sospettosamente simile al "vogueing"
(quando invece si tratta di una citazione da Cats… Mica l’ha
inventato Madonna! – ndt) durante il numero di Masquerade. Il
montaggio è fatto con più calma che in altri recenti musical
cinematografici.
"Dopo una delle
prime proiezioni,
una coppia si è
alzata dicendomi,
Grazie infinite per
non averlo reso un
video musicale, "
racconta
Schumacher, che ha
conquistato il lavoro
dopo che a Webber
venne la pelle d’oca
mentre
sperimentava il mix
di musica ed
immagini nel suo
thriller vampiresco
del 1987 Ragazzi
Perduti.
Courtesy of Gerryscorner.it
Come un tenero amante, il regista si prende tempo (143 minuti ad
essere esatti) per costruire un’atmosfera estasiata ne Il Fantasma. "Se
ti vergogni o fai il timido o ti tiri indietro da questo romanticismo, gli
si rende un cattivo servizio. Devi sommergere il pubblico."
I Phantomaniacs probabilmente si rivolteranno se fosse stato
altrimenti. Hanno sollevato un putiferio quando l’originario uomo
mascherato, Michael Crawford, ora 62enne, era diventato troppo
vecchio per la tardiva versione cinematografica. Webber, che non è
stupido, contrasta ulteriori proteste mantenendo Crawford impegnato
sulla scena londinese, nel ruolo di stella del suo ultimissimo musical,
The Woman in White.
Secondo solo a Cats quale show da maggior tempo in
programmazione a Broadway, Il Fantasma è stato rappresentato in
oltre 100 città di 18 nazioni al ritmo di 3,3 miliardi di dollari in
biglietti. Tale esposizione di massa potrebbe suggerire che il pubblico
potrebbe averne abbastanza del Fantasma. Tuttavia Webber crede
che il film arriverà ben oltre le legioni dei fedelissimi. "Molte persone
non possono permettersi di andare a teatro," afferma il compositore.
"I miei genitori erano musicisti classici e, all’epoca, non c’era un gran
quantitativo di denaro. Ho avuto modo di poter vedere i musical
attraverso il cinema."
Inoltre, i phans, del Fantasma come spesso si auto-definiscono, non
sono altro che clienti affezionati. Alcuni hanno dichiarato di aver visto
lo spettacolo almeno 300 volte. Molti contano i giorni mancanti
all’arrivo del film. "Mia figlia ed io non vediamo l’ora di vedere il film
insieme," dice Fiona Sutton, 32 anni, di Virginia Beach, che ha visto lo
show tre volte ed è la mamma di Eleni, 8. "Ascoltiamo Il Fantasma
ogni volta che entriamo in macchina e cantiamo. Lei ha iniziato ad
ascoltare Il Fantasma quando aveva circa due anni, e ne è sempre
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
visuals in his 1987 vampire thriller The
Lost Boys.
Like a tender lover, the director takes his
time (143 minutes to be exact) to build a
rapturous mood in Phantom. "If you are
ashamed or shy or pull back from this
romance, you do it a disservice. You have
to submerge the audience."
Phantomaniacs likely would revolt if it
were any other way. They raised a
ruckus when the original masked man,
Michael Crawford, now 62, grew too old
for the much-delayed movie version.
Webber, no fool, is heading off further
protest by keeping Crawford employed
on the London stage, as the star of his
latest musical, The Woman in White.
Second only to Cats as Broadway's
longest-running show, Phantom has
played in 100-plus cities in 18 countries
to the tune of $3.3 billion in tickets. Such
mass exposure might suggest that
audiences already have had their fill of
the Phantom. But Webber believes the
movie will reach beyond the loyal
legions. "Many people can't afford to get
to the theater," the composer says. "My
parents were classical musicians, and
there was not a vast amount of money at
the time. The way I got to see musicals
was through cinema."
Besides, Phantom phans, as they often
call themselves, are nothing if not repeat
customers. Some have claimed to have
seen the show at least 300 times. Many
are counting the days until the film
arrives. "My daughter and I can't wait to
see the movie together," says Fiona
Sutton, 32, of Virginia Beach, who has
seen the show three times and is the
mother of Eleni, 8. "We listen to Phantom
whenever we get in the car and sing
along. She started listening to Phantom
when she was about 2, and she has
always been fascinated by it. I hope the
movie can capture the romance, and the
power and passion in the music."
Making beautiful music together
If it doesn't, it's not for lack of trying on
the part of Schumacher, 65, and Webber,
56, who became fast friends while
waiting for the chance to become artistic
collaborators. Webber, who sold the
rights to Warner Bros. in 1989 before
reclaiming them in 2000, attributes the
holdup to concerns that a movie would
put a crimp on ticket sales in countries
where Phantom had yet to play. "They
begged us to put it on ice," he says. The
rancorous dissolution of his marriage to
129
Gerry's Corner
stata affascinata. Spero che il film riesca a catturare il romanticismo,
la forza e la passione della musica."
Realizzare splendida musica insieme
Se non ci riesce, non è per mancanza di tentativi da parte di
Schumacher, 65 anni, e Webber, 56 anni, che erano presto diventati
amici nell’attesa di diventare collaboratori sul piano artistico.
Webber, che vendette i diritti alla Warner Bros. nel 1989 prima di
reclamarli nel 2000, attribuisce lo stallo alle preoccupazioni che un
film avrebbe potuto mettere una stretta alle vendite di biglietti nelle
nazioni dove Il Fantasma doveva ancora essere rappresentato. "Ci
hanno pregato di metterlo sotto ghiaccio," asserisce. Lo scioglimento
poco amichevole del suo matrimonio con Brightman, che avrebbe
dovuto ricreare il proprio ruolo, ha altresì contribuito.
Il legame tra i due uomini, cresciuto nel corso di innumerevoli ore di
pianificazione passate in ristoranti e sugli aerei, rimane durevole.
Mentre la Warner Bros. mantiene i diritti di distribuzione, i due
fondamentalmente hanno raccolto i 75 milioni di dollari di budget da
soli con il quasi miliardario Webber a mettere sul piatto 6 milioni di
dollari in proprio come denaro base. "Non c’era nessun’altro a cui
rispondere, solo noi, Joel ed io. Avremmo visto i giornalieri, coperto
tutto quello che volevamo per poi andare avanti."
La teoria di Schumacher sulle ragioni per cui vadano d’accordo: "C’è
rispetto reciproco per il nostro mestiere. Io non fingo di saperne di
musica; lui non finge di saperne di cinema. Possiamo unire
l’apprezzamento di entrambi senza troppo ragionarci su."
I due condividono una certa dubbia distinzione: hanno entrambi la
capacità di scatenare feroci reazioni nei critici grazie ai loro prodotti
enormemente popolari.
Schumacher, che ha dato al mondo St. Elmo's Fire e Il Cliente, parla
senza mezzi termini. "C’è questa cosa da snob elitari. Se il pubblico
ama qualcosa, non è buono. Se è un qualcosa di oscuro che i critici
amano, quello è buono. E’ da presuntuosi ed è insultante. Il critico più
spietato della Gran Bretagna ha scritto la mia citazione preferita su
Andrew. Qualcosa del genere, Affrontiamolo. Nessuno al mondo ama
Andrew Lloyd Webber a parte il pubblico. Come direbbe il mio
figlioccio, Eh?! "
Il Fantasma ha fatto il suo debutto in Inghilterra la scorsa settimana,
e la squadra di demolitori si sta muovendo rapidamente, penne
avvelenate alla mano. L’opinione di Peter Bradshaw del The
Guardian: "Il guignol è distillato in sciroppo, dando vita ad un film
così privo di vita e di anima da far quasi paura. "
Il sontuoso film, che ha messo a segno tre nomination ai Golden
Globe, è stato precocemente etichettato come un potenziale candidato
al titolo di miglior film nella corsa agli Academy Awards. Alcuni
ancora insistono che Il Fantasma potrebbe avere quello che serve per
incantare i votanti. "Non mi piace particolarmente Andrew Lloyd
Webber," dice il columnist on-line David Poland, il cui Movie City
News ha sponsorizzato tre proiezioni de Il Fantasma a L.A. per vari
gruppi corporativi. "Ma poi ho sentito rombare l’organo in apertura e
ho pensato, Accidenti.' E buon cinema in vecchio stile Hollywood. La
gente ha fame di emozioni, in particolare la Academy."
130
Brightman, who was to re-create her
role, also contributed.
The bond between the two men, which
grew over countless planning hours
spent in restaurants and in planes,
remains steadfast. While Warner Bros.
holds the distribution rights, the pair
basically raised the $75 million budget
by themselves with near-billionaire
Webber putting up $6 million of his own
as seed money. "There was no one else to
answer to at all, just us, Joel and me. We
would see the dailies, cover everything
we wanted and then move on."
Schumacher's theory of why they get
along: "There's a mutual respect for our
craft. I don't pretend to know about
music, he doesn't pretend to know about
movies. We can marry our appreciation
of both without intellectualizing too
much."
The two do share a certain dubious
distinction: They both have the power to
incite scathing reactions in critics with
their often hugely popular output.
Schumacher, who gave the world St.
Elmo's Fire and The Client, doesn't mince
words. "There's this elitist snob thing. If
the public loves something, it's not good.
If it is some obscure thing the critic loves,
that is good. It's very condescending and
insulting. The most scathing critic in
Britain wrote my favorite quote about
Andrew. Something like, Let's face it. No
one in the world loves Andrew Lloyd
Webber but the public.' Like my godchild
would say, Duh! "
Phantom made its debut in England last
week, and the bashing brigade is moving
along briskly with poisoned pens in
hand. Opined Peter Bradshaw of The
Guardian: "The guignol is alchemised
into syrup, creating a film so lifeless and
soulless it's almost scary. "
The opulent film, which bagged three
Golden Globe nominations, was tagged
early as a potential best-picture
candidate in the Academy Awards race.
Some still insist Phantom may have what
it takes to bewitch voters. "I don't like
Andrew Lloyd Webber particularly,"
says online columnist David Poland,
whose Movie City News sponsored three
Phantom screenings in L.A. for various
guild groups. "But then I felt that
opening organ rumble and thought,
Man, oh, man It's good, old-fashioned
Hollywood filmmaking. People are
hungry for emotion, particularly the
academy."
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
E’ ironico, considerata la carriera musicale agli inizi di Driver, che ella
sia l’unica tra gli interpreti principali ne Il Fantasma a non cantare. E’
invece la cantante lirica Margaret Preece a forgiare le note
straordinarie di Carlotta. Ma Driver ha ottenuto un dono di
ringraziamento: una nuova canzone di Webber, Learn to Be Lonely,
che esegue nel corso dei titoli di coda. "E’ stato così carino da parte
sua chiedermi di farlo," afferma. "Avrebbe potuto chiederlo a
qualsiasi grande cantante del mondo."
Chi lo sa? Se una ragazza all’ultima moda come Driver può essere
persuasa a cantare Webber, forse persino anche gli spettatori scettici
usciranno dalla sala canticchiando.
Fonte/Source:
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action
=Full&NewsID=580
It is ironic given Driver's budding music
career that she is the lone major player
in Phantom who does not sing for herself.
Instead, opera singer Margaret Preece
hammers Carlotta's over-the-top high
notes. But Driver did get a thank-you
gift: A new Webber song, Learn to Be
Lonely, that she performs over the end
credits. "It was so lovely of him to ask me
to do it," she says. "He could have asked
any great singer in the world."
Who knows? If a hip chick such as Driver
can be persuaded to warble Webber,
maybe even skeptical moviegoers will go
out of the theater humming, too.
Courtesy of Dvd-Covers.org
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
131
Gerry's Corner
Ecco la Sostanza della Festa per il Fantasma /
Here’s the substance on Phantom bash
Data Articolo:14 Dicembre 2004 |Pubblicazione:USA TODAY
Autore: Donna Freydkin
NEW YORK – Il cast non riusciva a smettere di cantare le
reciproche lodi alla prima de Il Fantasma dell’Opera, Domenica sera.
Tra tutti i sorrisi, il Fantasma in persona, Gerard Butler, ha dato al
collega Patrick Wilson un amichevole cazzotto.
Un elegante scatto dal
photocall parigino / An
elegant shoot from the Paris
photocall – Courtesy of
Gerryscorner.it
Chiamatelo la vita che
imita l’arte.
Nell’adattamento per
il grande schermo del
musical classico, al
debutto il 22
Dicembre in città
selezionate, i due
interpretano gli
avversari in
competizione per
l’amore dell’innocente
ingénue Christine
(Emmy Rossum),
cantante presso il teatro parigino.
Wilson, meglio noto per aver interpretato il tormentato mormone gay
nella miniserie premiata con Emmy Angels in America, ha provato
gusto ad essere un “eroe dinamico e spaccone.”
Per lui è stato più facile che per Butler, che ha dovuto indossare una
maschera nel film e ha dovuto imparare a cantare. La maschera era la
più fastidiosa delle due.
“C’erano giorni in cui ero sudato e poi la maschera iniziava a sudare,”
ha affermato Butler. “Ed altri giorni no, e la maschera restava
letteralmente appiccicata alla mia faccia.
“Mi sono fatto un sacco di lividi. La maschera era tutto un
personaggio a parte.”
Anche la ginnastica vocale è stata una sfida.
“Non ho mai preso una lezione di canto in vita mia,” dichiara Butler.
“Prima di questo film ne ho prese centinaia e centinaia. Avevo voce,
ma non avevo mai saputo di poter cantare così. Ero sbalordito.”
132
Article Date: December 14, 2004
Publication: USA TODAY
Author: Donna Freydkin
NEW YORK – The cast couldn’t stop
singing each other’s praises at the
premiere of The Phantom of the Opera
Sunday night.
Amid all the smiles, the phantom himself,
Gerard Butler, gave his co-star Patrick
Wilson a friendly jab.
Call it life imitating art. In the big-screen
adaptation of the classic musical,
opening Dec. 22 in select cities, the two
play adversaries competing for the love
of innocent ingénue Christine (Emmy
Rossum), a songbird at a Paris theater.
Wilson, best known for portraying a
tortured gay Mormon in the Emmywinning miniseries Angels in America,
relished being a “dynamic,
swashbuckling hero.”
He had it easier than Butler, who had to
wear a mask in the film and had to learn
how to sing. The mask was the more
troublesome of the two.
“Some days I would be sweaty, and then
the mask would start to sweat,” Butler
said. “And other days not at all, and the
mask would literally stick to my face.
“I had a lot of bruising. The mask was a
whole character itself.”
The vocal calisthenics were a challenge,
too.
“I’d never had a singing lesson in my
life,” Butler said. “I took hundreds and
hundreds and hundreds before this
movie. I had a voice, but I never knew I
could sing this. I was shocked.”
Rossum, meanwhile, put her musical
prowess to work in the big-screen
spectacle. The actress happens to be a
classically trained singer who has
performed at the Metropolitan Opera at
Lincoln Center.
But thanks to the elaborate period
costumes, she said, she had her own
difficulties during the shoot.
“The corset! I couldn’t eat for 12 hours
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Rossum, nel frattempo, ha messo alla prova la propria abilità
musicale nello spettacolo cinematografico. Guarda caso l’attrice ha
ricevuto un’istruzione da cantante classica si è esibita alla
Metropolitan Opera al Lincoln Center.
Ma grazie agli elaborati costumi d’epoca, ha raccontato lei, ha avuto le
sue difficoltà durante le riprese.
during the day. I had to eat ice cream! It
melted on the way down,” said Rossum,
who last was seen in The Day After
Tomorrow.
If you haven’t heard of Rossum yet, you
will, says Andrew Lloyd Webber, who
brought Phantom to the stage and
produced the film. “She sings
wonderfully. She looks gorgeous,” he
said.
Minnie Driver, who plays the theater’s
resident drama queen, arrived sporting
serious Lorraine Schwartz ice and a
clingy Marc Jacobs gown.
The best part of the movie for her?
“Wearing such sumptuous clothes and
being a crazy diva. It’s fun.”
Driver, who doesn’t sing in the film, just
released her own album, Everything I’ve
Got in My Pocket. But it’s “total
coincidence” that she happens to be in a
musical.
And no, she didn’t take any of her lavish
movie costumes home with her. “What
would I do with them?”
Phantom of the Opera, Photocall Parigi – Courtesy of Gerryscorner.it
“Il corsetto! Non potevo mangiare per 12 ore durante il giorno. Dovevo mangiare del gelato! Si scioglieva mentre
andava giù,” ha detto Rossum, vista in L’Alba del Giorno Dopo.
Se non avete mai sentito ancora parlare di Rossum, succederà, afferma Andrew Lloyd Webber, che ha portato Il
Fantasma sul palco e ha prodotto il film. “Canta meravigliosamente. E’ ha un aspetto stupendo,” afferma.
Minnie Driver, che interpreta la diva stabile del teatro è arrivata sfoggiando veri diamanti Lorraine Schwartz ed un
aderente abito di Marc Jacobs.
La miglior parte del film per lei?
“Indossare dei vestiti così sfarzosi e fare la diva pazza. E’ divertente.”
Driver, che nel film non canta, ha appena pubblicato un proprio album, Everything I’ve Got in My Pocket. Ma è
una “totale coincidenza” che le capiti di essere in un musical.
E no, non ha portato a casa con sé nessuno dei sontuosi costumi. “Che mai potrei farmene?”
Fonte/Source
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=572
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
133
Gerry's Corner
Dentro il Nuovo Fantasma dell’Opera /
Inside the New Phantom of the Opera
Article Date: December 22, 2004
Publication: Entertainment Tonight
Author: Editors
Data Articolo: 22 Dicembre 2004 | Pubblicazione:
Entertainment Tonight | Autore: Redazione
Il musical teatrale che ha
ammaliato spettatori di tutto
il mondo sta finalmente per
ottenere il trattamento sul
grande schermo quando Il
Fantasma dell’Opera di
ANDREW LLOYD WEBBER
arriverà nei teatri del 22
Dicembre. Abbiamo
chiacchierato con la troupe de
Il Fantasma per avere il loro
punto di vista sulla sfarzosa
epica in costume – e le sue tre
nomination ai Golden Globes
– tra i quali quella per Miglior
Film!
Emmy e Gerard alla premiere
londinese / Emmy and Gerard at the
London premiere – Courtesy of
Gerryscorner.it
"C’è così tanto sangue, sudore e lacrime," racconta EMMY ROSSUM,
che ha conquistato una nomination quale Miglior Attrice per il suo
ruolo come Christine. "E’ un tale lavoro di squadra che è fantastico.
Sono stata davvero felice [quando ho sentito la notizia]."
Basato sul famoso romanzo di GASTON LEROUX e sul celebrato
musical teatrale, Il Fantasma è interpretato da GERARD BUTLER
(Lara Croft Tomb Raider: La Culla della Vita) nel ruolo del solitario
personaggio mascherato del titolo. Genio musicale che vive nelle
caverne sotto l’Opéra Populaire di Parigi, egli educa una innocente
ballerina di fila, Christine (Emmy), che si ritrova al centro della scena
quando la diva La Carlotta (MINNIE DRIVER) se ne va nel mezzo di
una prova costumi. Ma quando il facoltoso mecenate del teatro, il
Visconte Raoul de Chagny (PATRICK WILSON, Alamo: gli Ultimi
Eroi), corteggia Christine, l’amore ossessivo e la feroce gelosia del
Fantasma minacciano di distruggere tutto.
Il film presenta set incredibilmente dettagliati ed elaborati costumi
che, sebbene possano apparire spettacolari sul grande schermo, non
sono stati divertenti da indossare per gli attori.
"I costumi erano splendidi ma [anche] le cose più scomode che abbia
mai avuto addosso nella mia intera vita," racconta Emmy ad ET ad
occhi sgranati. "Voglio dire, il corsetto – per sei mesi, cinque giorni
alla settimana, 16 ore al giorno – mi ha fisicamente cambiato forma.
Penso che la mia gabbia toracica sia molto più piccola di quanto
sarebbe stata normalmente perché me l’ha deformata in un punto
134
The stage musical that has enthralled
audiences the world over is finally
getting the big-screen treatment when
ANDREW LLOYD WEBBER's The
Phantom of the Opera hits theaters
December 22. We caught up with the
Phantom crew to get their take on the
lush, period-costume epic -- and its three
Golden Globes' nominations -- including
Best Picture!
"It's so much blood, sweat and tears,"
says EMMY ROSSUM, who landed a Best
Actress nomination for her role as
Christine. "It's such a team effort that it's
great. I was really happy [when I heard
the news]."
Based on GASTON LEROUX's famous
novel and the celebrated stage musical,
Phantom stars GERARD BUTLER (Lara
Croft Tomb Raider: The Cradle of Life) as
the reclusive, masked title character. A
musical genius living in the caverns
beneath the Opera Populaire in Paris, he
mentors an innocent chorus girl,
Christine (Emmy), who finds herself
center stage when the diva La Carlotta
(MINNIE DRIVER) walks out in the
middle of dress rehearsal. But when the
theatre's wealthy patron, the Vicompte
Raoul de Chagny (PATRICK WILSON of
The Alamo), courts Christine, the
Phantom's obsessive love and fierce
jealousy threatens to destroy all.
The film features incredibly detailed sets
and elaborate costumes which, while
they may look spectacular on the big
screen, were not a ball to wear for the
actors.
"The costumes were beautiful but the
most uncomfortable things I've ever had
on in my whole life," a wide-eyed Emmy
tells ET. "I mean, the corset -- for six
months, five days a week, 16 hours a day
-- it physically changed my shape. I think
my rib cage is much smaller than it
ordinarily would have been because it
deformed me at a crucial point in my
growing -- but it's all good!"
Minnie Driver, who plays the comic relief
in the film, heartily agrees. "They're all
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
cruciale della mia crescita – ma va tutto bene!"
Minnie Driver, che interpreta il diversivo comico nel film, concorda di
cuore. "Sono tutti terribilmente grotteschi e bellissimi," racconta dei
costumi, in particolar modo dell’abito da 23 chilogrammi e della
parrucca da 13 che ha dovuto tenere in equilibrio. "Molto pesante.
Molto pesante in effetti. Di tanto in tanto qualcuno mi permetteva di
appoggiarmi, ma si è trattato di un periodo strano e doloroso."
Eppure, Minnie ha raccontato che lavorare con il regista JOEL
SCHUMACHER (Batman Returns) è stato la ragione principale per
cui ha firmato, insieme al fatto che, "E’ stato super divertente essere
divertente in un film seriamente romantico e tragico."
Schumacher, che è stato la prima scelta di Andrew Lloyd Webber per
dirigere il film fin da quando il drammaturgo vide il film vampiresco
Ragazzi Perduti, dice che è stato incline a scegliere Gerard Butler sin
da quando vide l’attore interpretare il personaggio titolare in
Dracula’s Legacy.
hideously grotesque and beautiful," she
says about the costumes, especially the
50-pound dress and 30-pound wig she
had to balance. "Very heavy. Very heavy
indeed. Every now and again someone
would let me lean against them, but it
was a weird, painful time." Still, Minnie
said working with director JOEL
SCHUMACHER (Batman Returns) was
the key reason she signed up for the
torture, along with the fact that, "It was
super fun to be funny in a seriously
tragic, romantic movie. I kind of liked
that."
Schumacher, who had been Andrew
Lloyd Webber's first choice to direct the
film ever since the playwright saw the
teen vampire flick The Lost Boys, says he
was keen on casting Gerard Butler ever
since he saw the actor play the title
character in Dracula 2000.
"I just had this feeling he'd be a great
Phantom," says the veteran director.
"His connection with the loneliness -- the
outsider in this character was so
palpable -- he broke down crying
[during] the first meeting; he was so
moved by the inner struggle of this
character. I said, Gerry, here's the good
news: you'd make a great Phantom.
Here's the bad news: you can't get this
part unless you can sing."
Un sorriso per i fan tedeschi a Monaco / Smiles for German fans in Munich –
Courtesy of Gerryscorner.it
Luckily, the actor could sing. Although
his previous experience was in a bar
band, he mustered up the courage to sing
Music of the Night for Webber and nailed
the part.
"I saw Andrew just get so excited after
"Semplicemente avevo questa sensazione che sarebbe stato un
Gerry finished," says Schumacher.
fantastico Fantasma," dice il veterano regista. "Il suo legame con la
"Emmy Rossum and Patrick Wilson have
solitudine – l’essere ai margini in questo personaggio era così
had a lot of experience singing, but this
tangibile – è scoppiato in lacrime [durante] il primo incontro; è
was new for Gerry. Andrew loved the
rimasto così commosso dalla lotta interiore di questo personaggio.
fact that Patrick Wilson's voice was such
a lyric tenor, and so beautiful and pure,
Dissi, Gerry, ecco la buona notizia: saresti un grandioso Fantasma.
and that Gerry's was rough and courser
Ed ecco la cattiva notizia: non puoi avere la parte a meno che tu
and sexier and more rock 'n' roll."
sappia cantare."
Fortunatamente, l’attore sapeva cantare. Sebbene la sua precedente
In the end, perhaps you can blame it all
esperienza fosse in una band da bar, ha raccolto il suo coraggio per
on the 35-year-old Scottish actor's sex
cantare Music of the Night per Webber e “artigliare” la parte.
appeal: "Gerry Butler seems to have a
"Ho visto Andrew farsi così entusiasta dopo che Gerry aveva finito,"
swooning effect on women," says
dice Schumacher. "Emmy Rossum e Patrick Wilson avevano avuto
Schumacher with a smile, "whether he's
molta esperienza di canto, ma per Gerry era una cosa nuova. Andrew
playing the Phantom or not."
adorò il fatto che la voce di Patrick Wilson fosse così da tenore lirico, e
così bella e pura, e che quella di Gerry fosse ruvida e grezza e più sexy
e più rock'n'roll."
Alla fine, si può forse dare la colpa di tutto al sex-appeal del 35enne attore scozzese: "Gerry Butler sembra avere
un effetto-estasi sulle donne," racconta Schumacher con un sorriso, "che interpreti il Fantasma o no."
Fonte/Source: http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=632
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
135
Gerry's Corner
Contenuti Extra / Bonus Material
Forse Non Tutti Sanno Che…
Curiosità sul Mondo de Il Fantasma
Maybe Not Everybody Knows…
Trivia about Phantom’s World
Domande al Produttore! /
Ask the Producer!
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Data Articolo: 27 Aprile 2005 | Pubblicazione: Really Useful
Group | Autore: Austin Shaw
Come sono andati i provini di Emmy e Gerard?
Gerry in realtà non ha fatto un provino. Avevamo una lista assai
ristretta di potenziali Fantasmi e Joel aveva visto Gerry in Dracula's
Legacy ed era molto interessato a lavorare con lui fin da allora così
abbiamo iniziato a parlare con Gerry e, sebbene sapessimo che aveva
fatto parte di un gruppo rock, dovevamo sapere se sarebbe stato in
grado di cantare il ruolo del Fantasma. Gerry prese delle lezioni di
canto e incontrò Simon Lee, il direttore musicale e poi cantò per
Andrew a titolo di audizione. L’ha ovviamente superata e così non c’è
stato proprio nessun provino per Gerry. È stato relativamente
semplice prenderlo nel cast.
Abbiamo fatto provini per le potenziali Christine e il provino di
Emmy è nel DVD come “extra nascosto” in determinati territori.
Abbiamo finito col fare il suo provino in un week-end a New York ed
è stato quasi un numero di produzione completo: abbiamo curato
trucco e capelli e avevamo un piano e John Mathieson, il nostro
direttore della fotografia, è venuto ed ha dato luce al tutto; così lo
abbiamo girato su pellicola ed è abbastanza sontuoso. Emmy era una
delle numerose candidate per i provini e arrivò proprio all’ultimo
minuto; avevamo una lista di persone che avevamo in mente di
vedere il Sabato e penso che fu il Mercoledì precedente che il suo
agente chiamò per aggiungerla alla lista.
136
Article Date: April 27, 2005
Publication: Really Useful Group
Author: Austin Shaw
What Were Emmy and Gerard's
Screen Test Like?
Gerry didn't actually screen test. We
had a very small list of potential
Phantoms and Joel had seen Gerry in
Dracula 2000 and been very interested
in working with him since that time so
we started talking to Gerry and,
although we knew he had been in a rock
band, we needed to know if he could
sing the Phantom role. Gerry had some
singing instruction and met Simon Lee,
the musical director and then sang for
Andrew as an audition. He obviously
passed this and so there was no screen
test for Gerry at all. It was relatively
straightforward casting him.
We did screen tests for potential
Christines and Emmy's screen test is on
the DVD as a "hidden extra" in certain
territories. We ended up doing her
screen test in New York one week-end
and it was quite a full production
number: we had hair and make up and
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Dici che il ruolo di Christine è stato mantenuto abbastanza
fedele all’originale, ma molte persone sentono che il
Fantasma di Gerard Butler sia molto diverso dal romanzo.
Per esempio, che sia troppo attraente e troppo giovane.
Che cosa vi ha fatto decidere che questo approccio al
Fantasma avrebbe funzionato così bene?
Gerry, in effetti, era ai provini per la nostra Christine e c’era
un’evidente chimica tra Gerry ed Emmy fin dal loro primo incontro.
Una volta che si parte con l’idea di ingaggiare una Christine 16enne,
il tuo Fantasma deve essere un plausibile interesse amoroso. Gerry
ha appena passato i 30 anni. Se fossimo partiti con l’idea di un
Fantasma più vecchio non penso che sarebbe stato un interesse
amoroso credibile per una ragazza così giovane.
Gerard al trucco / Make-up time for Gerry – Courtesy of GB.Net via CelticHearts.com
Durante il film quando la maschera del Fantasma è
indosso e le protesi non sono applicate, Gerry indossa una
parrucca o si è fatto crescere i capelli per la parte?
È una parrucca.
Come fa la maschera del Fantasma aderire alla sua faccia
durante il film?
Niente di più tecnico che nastro biadesivo!
we had a piano and John Mathieson,
our DP came over and lit the whole
thing so it was all shot on film and is
fairly sumptious. Emmy was one of
several candidates for screen testing
and she came in right at the last
minute; we had a list of people we
planned to see on the Saturday and I
think it wasn't until the Wednesday
prior that her agent called to add her to
the list.
You say that the Christine role
you kept quite true to the original,
but a lot of people feel that Gerard
Butler's Phantom was very
different from the novel. i.e. that
he was far too attractive and was
too young. What made you decide
that this approach to the Phantom
would work so well?
Gerry was actually at the screen tests
for our Christine and there was a
definite chemistry between Gerry and
Emmy from that very first meeting they
had. Once you go with the idea of
casting a 16 year old Christine, your
Phantom has to be a plausible love
interest. Gerry is in his early 30's. If we
had gone for an older Phantom I don't
think it would have been a credible love
interest for such a young girl.
During the film when the
Phantom's mask is on and the
prosthetics are not applied, is
Gerard wearing a wig or did he
grow his hair for the part?
It's a wig.
How does the phantoms mask
stick to his face during the film?
Nothing more technical than double
sided sticky tape!
P
Paarrttee 22
P
Paarrtt 22
Data Articolo: 5 Maggio 2005 | Pubblicazione: Really Useful
Group | Author: Austin Shaw
Article Date: May 5, 2005
Publication: Really Useful Group
Author: Austin Shaw
Quando il Fantasma pianse sul tetto, era molto triste ma
non ha versato lacrime. Qualcuno dice che avrebbe potuto
versare lacrime solo dopo che Christine lo avesse redento
con i suoi baci. È vero? Il regista disse a Gerry di non
versare lacrime sul tetto per qualche ragione particolare, o
semplicemente è successo che fosse così com’è?
Penso che se guardi attentamente quando Gerry schiaccia la rosa i
suoi occhi sono assolutamente pieni di lacrime. È stata una scena
When the Phantom cried on the
rooftop, he was very sad but shed
no tears. Someone said he could
only shed tears after Christine
redeemed him with her kisses. Is
that true? Did the directors tell
Gerry not to shed tears on the
rooftop for some special reason,
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
137
Gerry's Corner
incredibilmente difficile per lui, perché era da solo sul tetto e doveva
sostenere l’interesse della telecamera per un tempo molto lungo ed
ha realmente pianto in quelle scene e quelli di noi che guardavano il
set furono molto commossi quel giorno.
Perché il Fantasma ha così tanti specchi nel suo covo ma
tenuti coperti? Perché li rompe alla fine?
Li rompe alla fine perché il suo lato umano più oscuro sta prendendo
il sopravvento. Si rende conto di essersi spinto troppo in là. Ha
ucciso, rapito e distrutto il mondo per cui viveva. Perciò penso che
rompere gli specchi alla fine sia la risposta più semplice rispetto alla
prima parte della domanda!
Ho notato che c’è una scena nel trailer che non ricordo di
aver visto nel film.
Ovviamente i trailer vengono montati prima che il film sia finito, ed
essenzialmente quello che succede quando stai girando il film è che
stai girando un sacco di materiale che non sarà mai inserito nel
montaggio finale del film; è assolutamente possibile che certe riprese
scelte dalle persone che hanno montato il trailer poi non ci siano
nella pellicola finale.
Una divertente screencap dagli extra del dvd / A funny screencap from the dvd
bonus material – Courtesy of GB.Net via Celtic-Hearts.com
Gerry iniziò le riprese più tardi perché aveva bisogno di
più esercitazione con il suo canto?
Gerry ha iniziato più tardi perché stava finendo un altro film che
stavano girando in Brasile, perciò non si è unito a noi fino alla terza
settimana di lavoro e abbiamo dovuto pianificare attorno a questo.
Ho letto che la prima scena di Gerry è stata Point Of No
Return; perché ha iniziato con una scena così difficile?
Di nuovo, quando si programma un film ci sono centinaia di fattori
che devono essere presi in considerazione, non solo la disponibilità
degli attori, ma la costruzione del set, requisiti tecnici, ecc. Qualche
volta gli attori devono filmare i finali e il punto culminante prima
che abbiano potuto girare le scene che portano a questi. Cerchi di
evitare questo e così c’è un viaggio più emotivo attraverso il processo
di produzione, ma qualche volta è inevitabile che uno, o due degli
attori debbano filmare scene molto difficili non in sequenza e molto
presto nella programmazione.
Perché Madame Giry è l’unica (che parla) con accento
francese?
Il Teatro dell’Opéra di Parigi di quei giorni era popolata da Italiani,
138
or did it just happen to be the way
it is?
I think if you look carefully when Gerry
crushes the rose his eyes are absolutely
full of tears. It was an immensely
emotional day of filming. It was a
incredibly hard scene for him, because
he was on his own on the rooftop and
had to sustain the interest of the camera
for a very long time and he did
genuinely cry in those scenes and those
of us watching on set were very moved
that day.
Why does the Phantom have so
many mirrors in his lair yet keep
them covered? Why did he break
them at the end?
He breaks them at the end because the
darker human side of him is taking
over. He realises he has gone too far.
He has now murdered, kidnapped and
destroyed the very world that he lives
for. So I think breaking the mirrors at
the end is easier to answer than the first
part of the question!
I noticed that there was a scene in
the trailer that I didn't recall
seeing in the movie.
Obviously trailers have to be cut before
a film is finished, and essentially what
happens when you are actually
shooting the film you are shooting an
awful lot of material which never
makes it into the final cut of the movie
and it is entirely possible that certain
shoots which people who assemble the
trailer choose to select are then not in
the final film.
Did Gerry start later than the
others because he needed more
training with his singing?
Gerry started later because he was
finishing another movie which was
shooting in Brazil, so he didn't join us
until three weeks into the process and
we had to schedule around this.
I read that Gerry's first scene was
The Point of No Return, why did
he start with such a difficult
scene?
Again, when you schedule a film there
are hundreds of factors which have to
be taken into account, not only actors
availability but set construction,
technical requirements, etc. Sometimes
actors do have to film finales and
climaxes before they have been able to
film the scenes which lead up to these.
You try and avoid that and so there is a
more emotional journey through the
production process, but sometimes it is
inevitable that one, or two of the actors
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Francesi, Inglesi, ogni tipo di diverse nazionalità lavoravano sotto lo
stesso tetto. Miranda era molto fissata ad avere un più autentico
accento e sentiva che, siccome Madame Giry era effettivamente
cresciuta nel Teatro dell’Opéra fin da giovanissima età come
ballerina, doveva usare l’accento Francese. E, francamente, il suo
accento Francese è meraviglioso.
Gerard in sala di registrazione / Gerard at the recording studio – Courtesy of
Celtic-Hearts.com
Nella lista della troupe avete anche un “insegnante di
pronuncia”. Qual era il suo lavoro?
Jill ha lavorato con tutti gli attori. Non ci siamo troppo concentrati
sugli accenti individuali, ma abbiamo scelto l’accento appropriato
che lei avrebbe utilizzato con tutto il cast per assicurarci che
l’insieme fosse coerente.
Perché il Fantasma dà a Christine l’anello che Raoul le ha
regalato invece del suo?
Penso che ci sia un simbolismo per l’anello, in quanto è l’anello che
entrambi desiderano metterle al dito. Lui glielo strappa via alla fine
della scena di Masquerade, il che significa che ora è in suo possesso
(ed) è l’anello che LUI vuole darle.
Perché pensi che la critica cinematografica Americana sia
stata così negativa nei confronti del film de Il Fantasma?
La critica non è stata interamente negativa. Abbiamo avuto molte
recensioni contrastanti, alcune molto buone e altre molto scarse.
Penso sia un critico coraggioso colui il quale scriverà di un film come
Il Fantasma che è difficile da recensire e ad alcuni critici non piace il
genere musical “cantato da cima a fondo” perciò qualche volta è
molto difficile ottenere anche una recensione onesta. Detto questo, i
critici che amano i musical hanno prodotto alcune recensioni molto
buone. Ma come Joel ha detto, non facciamo film per i critici,
facciamo film per il pubblico e ci importa molto di più quello che il
pubblico pensa del film che non i critici.
Vorrei solo chiedere, se si pensa ad un sequel che mostri
che cosa accade dopo che il Teatro dell’Opéra è andato in
fiamme e come i nostri amati personaggi abbiano
continuato con le loro vite.
No. Andrew pensò ad un sequel del Fantasma e, infatti, lavorò con
Frederick Forsyth per mettere insieme una storia. Frederick Forsyth
successivamente pubblicò il libro The Phantom of Manhattan.
Tuttavia questi piani non sono andati a buon fine. Quando hai un
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
will have to film very difficult scenes
out of sequence and very early on in the
schedule.
Why is M.me. Giry the only one
with a French accent?
The Paris Opera House of the day
would have been peopled with Italians,
French, English, all sorts of different
nationalities working under the same
roof. Miranda was very keen that she
had a more authentic accent and felt
that, because M.me Giry had actually
grown up in the Opera House from a
very early age as a ballet girl, she
would have a french accent. And,
frankly, her French accent is wonderful.
You have a "dialect coach" in the
list of crew. What was her job?
Jill worked with all of the actors. We
didn't get too hung up on individual
accents, but having chosen the
appropriate accent she would work
with all of the cast to ensure they were
consistent throughout.
Why did the Phantom give
Christine the ring Raoul gave her
instead of his ring.
I think there is a symbolism to the ring,
in that it is the one ring both men long
to put on her finger. He rips it away
from her at the end of the Masquerade
scene, which means that now it is in his
possession it is the ring HE wants to
give to her.
Why do you think American
movie critics were so negative
about the Phantom Movie?
The critics were not entirely negative.
We did have a lot of mixed reviews,
some very good and some very poor. I
think it is a brave critic who will write
up a film like Phantom which is tough
to review and some critics do not like
the "sung through" musical genre so
sometimes it is very difficult to get even
a fair review. That said, the critics who
DO love musicals produced some very
good reviews. But as Joel says, we don't
make films for critics, we make them
for the audience and it matters far more
to us what the audience think of the film
than the critics.
I just would like to ask, if there is
any thought to a sequel showing
what happened after the Opera
House fire and how our beloved
characters continued on with
their lives?
No. Andrew did think about a sequel to
Phantom and, in fact, he worked with
Frederick Forsyth to put a story
139
Gerry's Corner
tale fenomenale spettacolo teatrale c’è una paura intrinseca che
qualunque cosa tu faccia non potrebbe mai essere tanto di successo
quanto l’originale. Così pure con i film, sarebbe difficile immaginare
un Titanic 2!
Mi domandavo anche che cosa sia successo alle 50
maschere del Fantasma che sono state prodotte per
l’utilizzo nel film? C’è una qualche possibilità che arrivino
sul mercato per la vendita? O a tale proposito, è in vendita
qualsiasi altra cosa dal film come memorabilia?
Abbiamo compiuto una scelta molto consapevole: alla fine del film
avremmo distribuito un determinato numero di costumi ai fans
tramite un’asta su eBay. Molte volte questi vengono buttati via o
svenduti come fondo di magazzino ad una ditta di costumi.
L’assoluta qualità e l’unicità di alcuni degli oggetti realizzati per il
film meritava di più, e abbiamo una tale meravigliosa base di fan là
fuori, che abbiamo voluto dar loro l’opportunità di possedere un
pezzo del film.
Quali contenuti speciali possiamo aspettarci sul DVD del
film de Il Fantasma e riusciremo - noi fans - ad avere la
versione definitiva da subito?
Siccome Il Fantasma è un film indipendente, abbiamo oltre 40
differenti distributori in tutto il mondo e ogni distributore prende le
proprie decisioni su ciò che includerà negli extra del DVD. Noi, come
casa di produzione, abbiamo offerto due documentari di
approfondimento più una serie di altri contenuti extra; tuttavia, alla
fine, spetta al singolo distributore in ogni territorio decidere cosa
voglia includere nel DVD. Li abbiamo incoraggiati ad includere
quanto più possibile sul DVD, ed infatti - per Gran Bretagna e USA so che entrambi i DVD conterranno i due documentari di
approfondimento, oltre a tutta una serie di altre chicche. Mi dispiace
che come casa di produzione noi non possiamo controllare la
decisione finale su questa faccenda. Se sei un fan il cui paese sceglie
di non utilizzare alcuni extra, posso solo scusarmi.
together. Frederick Forsyth
subsequently published the book The
Phantom of Manhattan. However these
plans didn't come to fruition. When you
have such a phenomenally successful
stage show there is an inherent fear
that whatever you do could never be as
successful as the original. Similarly in
film, it would be hard to imagine a
Titanic 2!
I also wondered what happened to
the 50 Phantom masks which
were produced for use in the film?
Is there any possibility of them
coming on the market for sale? Or
for that matter, is anything else
from the film for sale as
memorabilia?
We made a very conscious decision
that at the end of the film we would
release a certain number of costumes to
fans by way of an Ebay auction. So
many times these get dumped or sold
off in one job lot to a costume house.
The sheer quality and the uniqueness of
some of the items made for the film
deserve more than that and we have
such a wonderful fan base out there we
wanted to give those fans the
opportunity to own a piece of the film.
What extra features can we expect
on the Phantom movie DVD and
will we - the fans - be getting the
definitive version straight away.
Because the Phantom was an
independent film we have over 40
different distributors around the world
and each distributor makes their own
Metterete Learn To Be Lonely (*) eseguita da Gerard
decision as to what extras are included
Butler nel DVD come bonus? Voglio davvero vedere il
on the DVD. We, as a production
Fantasma cantare questa canzone!
company, have offered up two in depth
Di nuovo, spetta ai singoli distributori, ma (il bonus della canzone) è
documentaries, plus a host of other
stato offerto a tutti loro.
extra features, but ultimately it is up to
the individual distributor in each
(*) Ovviamente il riferimento è a No One Would Listen
territory to decide what they want to
include on the DVD.
We have encouraged them to put as much on the DVD as possible and in fact in the UK and the US I know each DVD will
contain both of the in depth documentaries, plus a whole host of other goodies. I'm afraid as a production company we
don't control the ultimate decision making on this. If you are a fan whose country chooses not to use some of the extras I can
only apologise.
Will you put Learn To Be Lonely (*) performed by Gerard Butler in the DVD as a bonus cut? I really, really
want to see the Phantom singing that song!
Again, it is up to the individual distributors, but it has been offered to all of them.
(*) Of course, the reference being made is to No One Would Listen.
Fonti/Sources :
http://www.reallyuseful.com/rug/shows/phantom/newsDetail.htm?id=207
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=961
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=962
140
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it (a sinistra / left) +
Gerryscorner.it (sotto / below)
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
141
Gerry's Corner
Strafalcioni / Bloopers
Il caso delle collant scomparse
Quando Christine viene messa a letto dal Fantasma alla fine di Music
of the Night, sta chiaramente indossando delle collant bianche sulle
gambe. Il mattino dopo, quando si sveglia, non li indossa più! (T.
Tran)
Il caso del Visconte che si poteva teletrasportare
Quando Raoul cade attraverso la botola e dentro il lago mentre cerca
di salvare Christine, chiaramente cade oltre una grata di ferro al di
sotto di lui – la quale, qualche attimo dopo, minaccia di schiacciarlo
dall’alto. (T. Tran)
Gerard Butler
"Abbiamo provato centinaia di maschere... sapete, di diverse forme e
taglie e materiali, e poi il giorno in cui finalmente ci siamo arrivati –
avevo sempre fatto soltanto così *si tocca la faccia*, e il giorno in cui
finalmente dovevamo metterla su, ci si siamo detti, come, come la
mettiamo su? Nessuno lo sapeva. E pensavamo, stiamo per girare e
non sapevamo nemmeno come mettere su la maschera." (Intervista a
Good Morning America con Diane Sawyer)
New York première – Courtesy of Gerryscorner.it
Emmy Rossum
L’attrice adolescente Emmy Rossum ha imparato un’importante
lezione sul set de Il Fantasma dell’Opera – controllare sempre che il
didietro non sia in vista prima di lasciare il camerino. La bella 18enne
– che interpreta Christine nella versione cinematografica dello
spettacolo teatrale – se ne è andata rossa in volto dopo aver capito di
aver girato un’intera scena con il fondoschiena esposto. Ricorda,
"Sono tornata al mio camerino capendo che tutta la parte posteriore
del mio vestito era stata strappata via e che, nel corso dell’ultima ora,
tutti avevano guardato il mio fondoschiena nudo. Mi ha insegnato la
lezione che in futuro devo sempre controllarmi il didietro." Fonte:
IMBD (www.emmy-rossum.net)
"Ci vollero tre giorni per girare [la scena di All I Ask of You]. Ed è la
142
The case of the disappearing
stockings
When Christine is put to bed by the
Phantom at the end of Music of the Night,
she is clearly wearing white stockings on
her legs. The next morning, when she
wakes up, she's no longer wearing them!
(T. Tran)
The case of the Vicomte who could
teleport
When Raoul falls through the trapdoor
and into the lake while trying to save
Christine, he clearly falls over an iron
grate below him - that moments later is
threatening to crush him from above. (T.
Tran)
Gerard Butler
"We tried on hundreds of masks ... you
know, of different shapes and sizes and
materials, and then the day we went to
finally - I had always just done it like this
*touches face*, and the day we went to
finally put it on, we said, how, how do
you put this on? Nobody knew. And
we're like, we're about to film and we
didn't even know how to put on the
mask." (Good Morning America
interview with Diane Sawyer)
Emmy Rossum
Teen actress Emmy Rossum learned an
important lesson on the set of The
Phantom of the Opera - always check
your backside isn't on show before
leaving your dressing room. The 18year-old beauty - who plays Christine in
the movie version of the stage show - was
left red-faced after realizing she'd filmed
an entire scene with her rear exposed.
She recalls, "I got back to my dressing
room and realized the whole back of my
dress had been ripped off and everyone
had been watching my bare behind for
the past hour. "It taught me a lesson that
in future I should always check my butt."
Source: IMBD (www.emmyrossum.net)
"[the All I Ask of You Scene] took three
days to shoot. And its the scene where my
character passionately kisses her fiancee
for the first time and, you know, it was
so complex with the snow coming down...
that it took three days to shoot, and by
the end of the three days, I'd kissed him
(Patrick Wilson) so much that my lips
had swollen up so much that I had to use
an ice pack in between takes!" (From
Emmy's appearance on The Tonight
Show with Jay Leno)
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
scena nella quale il mio personaggio bacia appassionatamente il
proprio innamorato per la prima volta e, sapete, era così complessa
con la neve che scendeva... che ci vollero tre giorni per girarla e per la
fine di quei tre giorni, lo avevo baciato (Patrick Wilson) così tanto che
le labbra mi si erano gonfiate così tanto che ho dovuto usare un
impacco di ghiaccio tra una ripresa e l’altra!" (Dall’apparizione di
Emmy al The Tonight Show con Jay Leno)
Patrick Wilson
"Il fatto, col mio cavallo (Frodo) ne Il Fantasma, era che avevo
imparato a cavalcarlo a pelo. Imparare a cavalcare senza sella è
un’esperienza totalmente diversa – si sente davvero il peso e la forza
dell’animale. E’ stato incredibile. Facevamo tutti questi trucchetti
divertenti e correvamo qua e là, facendo i matti con lui che si
impennava e altre cose, ma lui era veramente super. Una volta è
partito, e non voleva fermarsi quando fu dato lo stop. Sono caduto tre
o quattro volte... Penso che sia come fare surf o andare in skateboard:
bisogna cadere per capire i propri limiti. Il giorno in cui l’ho davvero
afferrato è stata una grossa scoperta. Mi sono detto Cadi e basta. Non
è una gran cosa. Sei caduto da altezze maggiori. Dopo di quello non
avevo più paura. Il solo problema fu quando sotto di me c’era della
ghiaia. Tre settimane dopo me la stavo ancora levando dalle mani.
(Dalla rivista Interview, di Mary-Louise Parker)
Altre storie dietro le quinte
La sola papera che conosco fu intenzionale. Il regista disse a Gerry
Butler di dare davvero di matto e andare su tutte le furie durante
Stranger than you dreamt it, e lo fece. Iniziò a imprecare verso
Emmy e andò fuori di testa, e la fece piangere... dopo gli dispiacque,
tuttavia. (Erika C.)
Patrick Wilson
"The thing about my horse (Frodo) from
Phantom was that I learned to ride him
bareback. Learning to ride bareback is a
whole different experience - you really
feel the weight and force of the animal. It
was awesome. We were doing all these
fun tricks and running around and being
crazy with him rearing up and stuff, but
he was very hyper. Once he started to go,
he didn't want to stop when they said
cut. I fell off him three or four times ... I
guess it's like surfing or skateboarding:
You have to fall to know your limits. The
day I really bit it in the pen was a big
breakthrough. I said, Just fall. It's no
biggie. You've fallen from higher places.
After that I was fearless. The only
problem came when there was gravel
under me. Three weeks later I'd still be
picking it out of my hands. (From
Interview magazine, by Mary-Louise
Parker)
Other Behind-the-Scenes Stories
The only 'phlub' I know of was
intentional. Gerry Butler was told by the
director to really go berserk and fly off
the handle during Stranger than you
dreamt it, and he did. He started cussing
Emmy out and went bonkers which
made her cry...he felt sorry later, but
still. (Erika C.)
Fonte/Source:
www.freewebs.com/lamentablemess/film.htm
Phantom goes to South Park – Courtesy
of Celtic-Hearts.com
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
143
Gerry's Corner
"Errore" voluto:
Mentre Christine si avvicina al Fantasma nel suo covo (poco dopo
che lui l'ha rapita), vediamo che lei ha un ombretto molto scuro agli
occhi. Di ritorno nel camerino dopo essere scesa dal palco, mentre
lei parla con Raoul, avevamo visto il suo volto in primo piano e lei
non aveva affatto l'ombretto, sebbene il Fantasma la guidi oltre lo
specchio subito dopo che lei è riuscita a buttarsi addosso una
vestaglia sopra la biancheria e lei non si sia ancora cambiata per
andare a cena (Raoul dice che deve essere pronta entro due minuti).
Inoltre, la sua capigliatura diventa 'più grande' e più selvaggia. Il
cambiamento nel suo aspetto è un riferimento alla sua discesa
(volontaria, aggiungerei - lui non l'ha trascinata al di là dello
specchio) nell'oscura esistenza del Fantasma e al suo risveglio
sessuale.
Problema Audio:
Subito dopo che Joseph Buquet viene ucciso, Raoul corre e trova
Christine. Quando lei dice, Raoul, non siamo al sicuro qui., le sue
labbra non si muovono; la sua bocca è semplicemente aperta.
Troupe/Attrezzatura Visibile: Durante The Music of the Night,
si riesce a vedere l'ombra di una macchina da presa passare sul
Fantasma e sul viso di Christine. E' più o meno nella parte dove lui
dice, Let your fantasies unwind.
Inesattezza: Raoul è il Visconte de Chagny e ad egli si fa così
riferimento per tutto il film, persino durante l'asta (il che dimostra
che non ha cambiato titolo alla morte dei genitori o del fratello
maggiore, per esempio).
Tuttavia la pietra tombale di
Christine la definisce contessa
quando avrebbe dovuto
esserci scritto viscontessa –o,
ancor meglio, vicomtesse.
Tokyo première – Courtesy of
Gerryscorner.it
Altri
Durante la fiera degli zingari,
quando il giovane Fantasma si
sta frettolosamente
rimettendo il sacco sulla sua
testa, si riesce a vedere il volto
dell'attore dal lato, attraverso
le sbarre della gabbia. Non c'è
deformità, sebbene l'angolo
della ripresa mostri la parte
destra in alto del suo viso,
dove la maschera viene più
tardi sempre indossata. Ancor di più: la sua deformità è irregolare, e
il lato del viso è perfettamente liscio.
Deliberate "mistake"
As Christine approaches the Phantom in
his lair (just after he has abducted her),
we see that she is wearing very dark
black eye-shadow. Back in the dressing
room after coming off stage, as she
talks to Raoul, we saw her face in close
up and she was not wearing any eyeshadow at all, even though the Phantom
leads her through the mirror just after
she has managed to slip on a robe over
her undergarments and she has not yet
changed to go out to supper (Raoul says
she is to be ready in 2 minutes). Her
hair becomes 'bigger' and wilder, too.
The change in her appearance is a
reference to her descending
(voluntarily, it might be easily added he didn't drag her through that mirror)
into the Phantom's dark existence and
to her sexual awakening.
Audio problem
Right after Joseph Buquet is killed,
Raoul runs and finds Christine. When
she says, Raoul, we're not safe here., her
lips do not move; her mouth is merely
agape.
Visible crew/equipment
During The Music of the Night, you can
see a camera shadow pass over the
Phantom's and Christine's face. It's
around the part where he says, Let your
fantasies unwind.
Factual error
Raoul is the Vicomte de Chagny and he
gets called that throughout the movie,
even during the auction (which shows
he didn't change titles when his parents
or his brother died, for example). Yet
Christine's tombstone calls her a
countess when it should have read
viscountess–or, even better, vicomtesse.
Other
During the gypsy fair, when the young
Phantom is hurriedly pulling the bag
back over his head, you can see the
actor's face from the side, through the
bars of the cage. There is no deformity,
even though the angle of the shot shows
the top right of his face, where the mask
is always worn later. Even moreso: his
deformity is bumpy, and the side of his
face is all baby smooth.
Continuità
Nell'ultima scena, Christine toglie la copertura ad uno degli specchi.
Le coperture restano così fino a quando il Fantasma se ne va,
quando entrambi gli specchi vengono scoperti.
Continuity
In the last scene, Christine pulls the
cover off one mirror. The coverings stay
like this till the Phantom leaves, when
both mirrors are uncovered.
Troupe/Attrezzatura Visibile
Mentre l'auto di Raoul sta lasciando il Teatro dell'Opera, un membro
della troupe è riflesso nel parabrezza.
Visible crew/equipment
As Raoul's car is leaving the Opera
House, a crewmember is reflected in its
windshield.
144
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Continuità
Alla fine della scena di The Music Of The Night, il Fantasma adagia
Christine sul letto e canta il verso, help me make the music of the
night. Mentre canta, muove il dito già lungo la mascella di Christine,
ed il suo dito si stacca al mento. Eppure, quando la macchina da
presa cambia angolazione, lui sta appena iniziando a muovere il dito
lungo la mascella, a partire da vicino l'orecchio di lei. Non avrebbe
avuto il tempo di riportare su il dito così alla svelta.
Continuità
Mentre Carlotta sta dicendo Spero che sia altrettanto entusiasta
delle ballerine quanto i nuovi impresari , ella tiene alta la mano con
un dito che punta per aria, ma nella ripresa successiva, la sua mano è
vicina alla vita e non ci sono dita puntate.
Continuità
Durante la scena in cui Meg sta cercando Christine dietro le quinte,
la vediamo oltrepassare Firmin e André. Dietro di lei Raoul avvicina
i proprietari e loro si voltano a salutarlo. Nella ripresa successiva essi
sono girati a flirtare con le ballerine e Raoul non si vede da nessuna
parte.
Continuità:
Dopo essere stata rapita durante la rappresentazione del Don Juan,
Christine si cambia con l'abito da sposa ed il Fantasma le pone il velo
sul capo. Il velo viene gettato da una parte nel momento in cui arriva
Raoul. Tra il tempo in cui Christine se ne va e arriva la folla, c'è una
ripresa del manichino con il velo perfettamente al suo posto sulla
testa (sebbene è altamente improbabile che qualcuno abbia perso
tempo a rimetterlo a posto.) Quando Meg cammina nel covo e
recupera la maschera, ancora un'altra ripresa del manichino mostra
che il velo è scomparso.
Fonte/Source: http://www.moviemistakes.com/film4658
Continuity
At the end of The Music of the Night
scene, the Phantom lays Christine down
on the bed and sings the line, help me
make the music of the night. While
singing this, he moves his finger down
Christine's jaw line, and his finger
comes off her chin. Yet when the camera
angle changes, he is just starting to
move his finger down her jaw, starting
up near the ear. He wouldn't have had
time to move his finger back up that
quickly.
Continuity
As Carlotta is saying I hope he is as
excited by the dancing girls as your new
managers, she holds her hand up with
one finger in the air, but in the next
shot, her hand is near her waist with no
fingers protruding.
Continuity
During the scene where Meg is looking
for Christine backstage, we see her pass
Firmin and Andre. Behind her Raoul
approaches the managers and they turn
to greet him. In the next shot they are
turned round flirting with the chorus
girls and Raoul is nowhere to be seen.
Continuity
After being abducted during the Don
Juan performance, Christine changes
into the wedding gown and the
Phantom places the veil on her head.
The veil gets thrown aside by the time
Raoul arrives. Between the time
Christine leaves and the mob arrives,
there is a shot of the mannequin with the veil perfectly positioned on the head (although it is highly unlikely that someone
took time to put it back.) When Meg walks through the lair and retrieves the mask, yet another shot of the dummy shows
that the veil has disappeared
Wallpaper mosaico / Mosaic- Courtesy of
WickedSeaHorse1.Tripod.co
m
Wallpaper
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
145
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of CopertineDVD.org
146
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Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
147
Gerry's Corner
Epilogo / Epilogue
Un Sequel per il Fantasma…?
A Sequel for The Phantom…?
***
All’Inizio :“The Phantom of Manhattan”
At first: “The Phantom of Manhattan”
Webber e Forsyth lavorano sul musical
Phantom of Manhattan
Secondo alcune voci il compositore di musical Andrew Lloyd Webber
ha convinto l’autore Frederick Forsyth per il seguito de Il Fantasma
dell’Opera, Phantom of Manhattan
Londra, 28 maggio.
Secondo alcune voci, il compositore teatrale Andrew Lloyd Webber si
è assicurato l’autore Frederick Forsyth per il seguito de Il Fantasma
dell’Opera, The Phantom of Manhattan.
Il Fantasma dell’Opera è un
musical di Andrew Lloyd
Webber basato sul romanzo
dello scrittore francese
Gaston Leroux.
La copertina del romanzo di F.
Forsyth / The cover of F.
Forsyth’s novel – Courtesy of
Listal.com
Il nuovo musical sarà basato
sull’omonimo romanzo di
Forsyth del 2000, che egli
scrisse come seguito al
musical di Lloyd Webber
piuttosto che al libro
originale di Leroux.
Webber ha rivelato di essersi
baloccato con l’idea di
trasformare la pubblicazione
di Forsyth in un musical per circa un decennio.
“Mi ci sono voluti 10 anni per decidere di farlo e voglio basarlo sulle
idee che ho avuto con Freddie Forsyth anni fa per qualcosa chiamato
The Phantom of Manhattan che uscì come libro,” ha riportato il Daily
Mail, citando Webber.
Ha insistito che sebbene il film sarà basato sul romanzo originale, ci
sono varie cose che vorrebbe cambiare.
148
Webber and Forsyth
working on Phantom Of
Manhattan musical
Musical theatre composer Andrew Lloyd
Webber has reportedly signed author
Frederick Forsyth for the sequel to
Phantom of the Opera - Phantom Of
Manhattan.
London, May 28.
Musical theatre composer Andrew Lloyd
Webber has reportedly signed author
Frederick Forsyth for the sequel to
Phantom of the Opera - Phantom Of
Manhattan.
The Phantom of the Opera is a musical by
Andrew Lloyd Webber, based on the
novel by French novelist Gaston Leroux.
The new musical will be based on
Forsyth's 2000 novel by the same name,
which he wrote as a sequel to the Lloyd
Webber musical and not the original
book by Leroux.
Webber revealed that he had been
playing with the idea of turning
Forsyth's booking into a musical for
about a decade.
"It's taken me ten years to decide to do
this and I want to base it on the ideas I
had with Freddie Forsyth years ago for
something called The Phantom Of
Manhattan that came out as a book," the
Daily Mail quoted Webber, as saying.
He insisted that although the movie will
be based on the original novel, there are
several things that he would like to
change.
"There are various things in the plotting
that I'm not very happy with and I think
I've solved them. I hope we can sort them
out but I'm really pretty buzzed up about
it," he said.
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
“Ci sono alcune cose nella trama delle quali non sono soddisfatto e
penso che le abbiamo risolte. Spero che si riesca a sistemare la cosa
ma sono davvero piuttosto confuso a tale proposito” ha detto.
Il 69enne autore di thriller spionistici ha rivelato di aver scritto il
romanzo-sequel dopo che Webber e lui ebbero discusso le varie
possibilità di un’espansione del personaggio nel romanzo originale.
“Mi ha detto, Sai, una cosa che mi ha sempre intrigato è cosa è mai
successo a quest’uomo? Ho iniziato a pensare, intrigante idea, molti
problemi da risolvere, molto da immaginare su cosa sia successo, cosa
potrebbe essere successo. Doveva essere finito, qualcosa è accaduto, il
tizio è andato da qualche parte, ha fatto qualcosa - ha vissuto!” ha
detto Forsyth.
Webber inizierà a lavorare sul nuovo musical dopo che avrà
completato la serie della BBC Any Dream will Do.
The 69-year-old spy thriller author
revealed that he wrote the sequel novel
after Webber and he discussed various
possibilities of the expansion of the
character in the original novel.
"He said to me, You know, one thing
that's always intrigued me is whatever
happened to this guy? I began to think,
intriguing idea, a lot of problem solving,
a lot of working out what could have
happened, might have happened. It must
have ended, something happened, the
guy went somewhere, he did something he lived," Forsyth said.
Webber will start working on the new
musical after he completes his BBC series
Any Dream Will Do.
Fonte/Source:
http://www.andhranews.net/Entertainment/2007/May/28Webber-Forsyth-2620.asp
***
The Phantom in Manhattan: Lloyd
Webber torna al lavoro al sequel del
grande successo di Broadway.
Di Broadway.com Staff – 10 Marzo 2007 - 4:35PM
Il compositore Andrew Lloyd Webber ha annunciato in un video
messaggio sul suo sito web il 9 marzo che decisamente scriverà un
seguito de Il Fantasma dell’Opera, lo spettacolo più lungamente
rappresentato nella storia di Broadway. Sebbene siano stati rivelati
pochi dettagli, ha detto che lo spettacolo, dalla lunga gestazione, sarà
ambientato a New York City.
Lloyd Webber aveva annunciato in precedenza che un sequel allo
spettacolo, che debuttò a Londra nel 1986, era in lavorazione. Infatti,
al concerto per la celebrazione dei 50 anni di Lloyd Webber alla Royal
Albert Hall, una canzone tratta da quel progetto, The Heart is Slow to
Learn è stata eseguita dalla diva della lirica Kiri Te Kanawa. La trama
per il sequel è stata sviluppata con Frederick Forsyth, autore di molti
libri, tra i quali Il Giorno dello Sciacallo e Il Dossier Odessa. Dopo
che il compositore lasciò cadere il progetto nel 1999, Forsyth pubblicò
la storia come romanzo, The Phantom of Manhattan. Sebbene Lloyd
Webber indichi sul suo sito quanto fosse insoddisfatto con parte della
trama del romanzo, la sua collaborazione con Forsyth continua
tuttora.
Il romanzo The Phantom of Manhattan è ambientato a New York City
nei primi del 900 e affollato da personaggi dell’epoca come Irving
Berlin e Teddy Roosevelt.
Narrato da una morente Madame Giry, la direttrice del balletto
dell’Opera di Parigi, ci racconta la storia di come il Fantasma lasciò
Parigi dopo gli avvenimenti della storia originale e fuggì a New York.
Lì, diventa un imprenditore facoltoso, costruendo la Manhattan
Opera House e irretendo Christine, il suo passato amore come
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
The Phantom in
Manhattan: Lloyd Webber
Back at Work on Sequel to
Broadway Smash
By Broadway.com Staff March 10, 2007
- 4:35PM
Composer Andrew Lloyd Webber
announced in a video message on his
website March 9 that he will definitely
write a sequel to The Phantom of the
Opera, the longest-running show in
Broadway history. Although few details
were revealed, he did say that the longgestating show will be set in New York
City.
Lloyd Webber had previously announced
that a sequel was in the works for the
show, which premiered in London in
1986. In fact, at a 50th birthday
celebration concert for Lloyd Webber at
Royal Albert Hall, a song from that
project, The Heart Is Slow to Learn, was
performed by opera diva Kiri Te
Kanawa. The plot for the sequel was
developed with Frederick Forsyth,
author of many books including The Day
of the Jackal and The Odessa File. After
the composer dropped the project in
1999, Forsyth released the story as a
novel, The Phantom of Manhattan.
Although Lloyd Webber indicates on his
website that he was unhappy with some
of the plotting of the novel, his
collaboration with Forsyth seems
ongoing.
149
Gerry's Corner
Fantasma, ora diva famosa, perché si esibisca là. Christine è sposata
con Raoul ed ha un figlio di nome Pierre.
Basato sul romanzo originale di Gaston Leroux, Il Fantasma
dell’Opera include musiche di Lloyd Webber, testi di Charles Hart e
Richard Stilgoe, libretto di Stilgoe e Lloyd Webber. Debuttò al
Majestic Theatre il 26 Gennaio 1988. La versione cinematografica del
2004, che fu nominato per 3 Academy Awards, incassò 154 milioni di
dollari in tutto il mondo.
Fonte/Source:
http://www.broadway.com/buzz/96350/the-phantom-inmanhattan-lloyd-webber-back-at-work-on-sequel-tobroadway-smash/
The Phantom of Manhattan novel is set in
New York City in the early 1900s and
filled with famous characters of the day
including Irving Berlin and Teddy
Roosevelt.
Narrated by a dying Madame Giry, the
ballet mistress of the Paris Opera House
in The Phantom of the Opera, it tells the
story of how The Phantom left Paris after
the events of the original story and fled
to New York City. There, he becomes a
wealthy entrepreneur, building the
Manhattan Opera House and luring
his Phantom love Christine, now a
famous diva, to perform there. Christine
is married to Raoul, with a son named
Pierre.
Based on the original novel by Gaston Leroux, The Phantom of the Opera features music by Lloyd Webber, lyrics by Charles
Hart and Richard Stilgoe and a book by Stilgoe and Lloyd Webber. It opened at the Majestic Theatre on January 26, 1988.
The 2004 film version, which was nominated for 3 Academy Awards, grossed $154 million worldwide.
…Infine…
…At last…
Il Sequel de Il Fantasma argomenta che
L’Amore non muore mai
Di Jeff Lunden – Pubblicato il 9 Marzo 2010 12:00
Quando abbiamo visto per l’ultima volta il genio malvagio dietro la
maschera, egli era misteriosamente scomparso dal suo covo sotto
l’Opéra di Parigi. Tuttavia, è tornato.
In verità, non se n’è mai andato: 26 anni dopo la première de Il
Fantasma dell’Opera, il mostruoso successo in musical è ancora in
cartellone allo Her Majesty's Theatre di Londra. E lì vicino, la sera del
9 Marzo, Andrew Lloyd Webber svela un sequel che, con produzioni
già in programma per Broadway a Novembre e in Australia nel 2011,
quasi sicuramente arriverà in un teatro vicino a voi.
Sfarzoso e romantico, Love Never Dies riprende la storia 10 anni
dopo gli eventi della caduta del lampadario de Il Fantasma, con il suo
triangolo amoroso che coinvolge il geniale compositore sfigurato, la
sua bella musa cantante d’opera ed il fascinoso conte Raoul.
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Phantom Sequel Argues
That Love Never Dies
By Jeff LundenPublished March 9, 2010
12:00
When last we saw the evil genius behind
the mask, he had mysteriously
disappeared from his lair underneath the
Paris Opera. But he's back.
Actually, he never left: Twenty-six years
after the premiere of The Phantom of the
Opera, the monster hit musical is still
running at Her Majesty's Theatre in
London. And nearby, on the evening of
March 9, Andrew Lloyd Webber unveils
a sequel that, with productions already
planned for Broadway in November and
Australia in 2011, will almost certainly
be coming to a theater near you.
Lush and romantic, Love Never Dies
picks up the story 10 years after the
chandelier-crashing events of Phantom,
with its love triangle involving the
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Sierra Boggess/Christine e Ramin Karimloo/il Fantasma
Courtesy of Guardian.co.uk
Il nuovo spettacolo è ambientato a Coney Island, New York, dove il
Fantasma è diventato un ricco impresario che gestisce uno spettacolo
circense. La cantante, Christine, ha ora un figlio di 10 anni, egli stesso
genio musicale.
Lloyd Webber dice che l’idea di scrivere un sequel gli è venuta circa 15
anni fa, durante una conversazione con Maria Björnson, la scenografa
del Fantasma originale.
"Mi ricordo che le dissi, Sai, penso che sia una faccenda quantomeno
incompleta, perché tutto quello che facciamo è di lasciare soltanto
una maschera su una sedia, e cosa è successo?" spiega. "Cosa è
successo? Christine ha davvero vissuto per sempre felice e contenta
con Raoul? Lo dubito. Quindi, doveva esserci una continuazione della
storia."
Dare un seguito al più difficile Atto Unico del musical
teatrale?
L’originale Fantasma dell’Opera non soltanto è il musical più
popolare di tutti i tempi; potrebbe essere il più popolare spettacolo di
sempre. E’ ancora in cartellone nel West End e a Broadway; le sue
tournée e produzioni stabili si sono esibite davanti a più di 100
milioni di persone in 27 nazioni, incassando più 5 miliardi di dollari
in tutto il mondo. (l’adattamento cinematografico, con Gerard
Butler nel ruolo del Fantasma, ha guadagnato ulteriori 150
milioni di dollari.) Ne risulta, dice il critico dell’International
Herald Tribune Matt Wolf, che l’attesa per Love Never Dies sia stata
alta oltre ogni dire.
"Penso che le persone siano molto interessate perché è passato molto
tempo da che Andrew Lloyd Webber ha avuto un grande successo
globale," dice Wolf.
Jack O'Brien, il regista nativo del Michigan chiamato per il progetto,
dice che dare un seguito ad un successo così totale è stato tanto
spaventoso quanto irresistibile.
"Ho capito, sin dall’inizio, che nessuno ci avrebbe ringraziato per
averlo realizzato," dice O'Brien, premiato con un Tony Award e il cui
curriculum va da Stoppard a Hairspray. "Ho capito che
probabilmente non avremmo mai avuto una valutazione equa, a
livello di critica; e come si può? Quindi quello a cui si pensa è essere
coerente, essere onesto, sincero verso i personaggi, onesto verso
Andrew Lloyd Webber e la sua musica. In altre parole, non si pensa a
tutto il resto. Non lo fai proprio."
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
disfIgured genius composer, his beautiful
opera-singer muse and the dashing
count Raoul.
The new show is set at New York's Coney
Island, where the Phantom has become a
rich impresario running a freak show.
The singer, Christine, now has a 10-yearold son, who's a musical genius himself.
Lloyd Webber says the idea of writing
the sequel came to him some 15 years
ago, in a conversation with Maria
Bjornson, the set designer of the original
Phantom.
"I remember saying to her, You know, I
think it's slightly unfinished business,
because all we do is we just leave a mask
on a chair, and what happened?" he
explains. "What did happen? Did
Christine really live with Raoul happily
ever after? I doubt it. So, there had to be
a continuation of the story."
Following Musical Theater's Single
Toughest Act?
The original Phantom of the Opera isn't
just the most popular musical of all time;
it may be the most popular
entertainment of all time. It's still
running in the West End and on
Broadway; its tours and sit-down
productions have played to over 100
million people in 27 countries, grossing
more than $5 billion worldwide. (The
film adaptation, with Gerard
Butler as the Phantom, earned an
additional $150 million.) As a result,
says International Herald Tribune critic
Matt Wolf, the anticipation for Love
Never Dies has been almost impossibly
high.
"I think people are very interested
because it's been a very long time since
Andrew Lloyd Webber had a big global
smash hit," Wolf says.
Jack O'Brien, the Michigan-born director
tapped for the project, says following
such a global smash has been both
intimidating and irresistible.
"I realized, right at the outset, that no
one would thank us for doing this," says
O'Brien, a Tony Award winner whose
resume extends from Stoppard to
Hairspray. "I realized that we probably
would never get, critically, a fair
evaluation, because how can we? So
what you're thinking about is being
consistent, being honest, honest to the
characters, honest to Andrew Lloyd
Webber and his music. In other words,
you don't think about the rest of it. You
just don't."
151
Gerry's Corner
Decadenza e Stravaganza, inquadrare una storia d’amore
più adulta
Decadence And Folly, Framing A
More Adult Romance
Lloyd Webber dice di aver riversato sé stesso in ogni nota di Love
Never Dies. E si sente sicuro al suo riguardo.
"Penso che Till I Hear You Sing sia probabilmente la canzone più
forte che abbia mai realizzato," dice. "E penso che sia una canzone più
forte di The Music of the Night. Effettivamente ritengo che la
partitura, nel suo complesso, vada molto più in là del Fantasma
originale."
Lloyd Webber says he has poured himself
into every note of Love Never Dies. And
he is feeling confident about it.
"I think Till I Hear You Sing is probably
as strong a song as I've ever done," he
says. "And I think it's a stronger song
than The Music of the Night. I actually
think that the score, overall, goes a lot
further than the original Phantom."
O'Brien says the evocative setting —
Coney Island, at the turn of the 20th
century — provides a perfect backdrop
for the new melodrama.
"It was Sodom by the Sea, and it was
permissive and it was fast bucks and it
was a fertile ground for criminality," he
says. "It was all of the best and worst
early nascent hot stuff in America, rolled
up in one area. What a great playground
for the Phantom to come to!"
O'Brien dice che l’ambientazione evocativa — Coney Island, alla svolta
del 20° Secolo — fornisce uno sfondo perfetto per il nuovo
melodramma.
"Era una specie di Sodoma sul mare, ed era compiacente; significava
soldi facili, era un terreno
fertile per la criminalità,"
afferma. "Era il meglio ed il
peggio delle cose più
scottanti che stavano
nascendo in America, il tutto
concentrato in un’unica
zona. Che grande parco
giochi per il Fantasma!"
Courtesy of:
NewsShopper.co.uk
Tuttavia, è la riaccesa storia
d’amore tra il Fantasma e
Christine che trascina il
nuovo spettacolo. Sierra
Boggess, che aveva
interpretato Christine nella
produzione del Fantasma di
Las Vegas e la interpreta
anche nel sequel, dice che i
personaggi sono maturati.
"Questa è una grande storia d’amore, ma più adulta," afferma. "Non è
più fantasia. Lei non canta più su un tetto per questo bellissimo uomo
in smoking, sapete? E’ una specie di amore rovinato."
O'Brien dice che a questo punto della carriera di Lloyd Webber,
l’uomo di spettacolo ha già più che dato prova di sé – ma che in molti
modi, Love Never Dies è la cosa più rischiosa che abbia mai fatto.
"E’ come una tarda, grande opera romantica [nella] quale sta
cercando di venire a patti con sé stesso, con la sua coscienza di sé, i
suoi fantasmi, il suo passato," dice O'Brien.
Still, it's the rekindled romance between
the Phantom and Christine that drives
the new show. Sierra Boggess, who
played Christine in the Las Vegas
production of Phantom and plays her in
the sequel as well, says the characters
have matured.
"This is high romance, but more grown
up," she says. "It's not fantasy anymore.
She's not singing on the rooftop to this
beautiful man in a tuxedo, you know? It's
sort of damaged love."
O'Brien says that at this point in Lloyd
Webber's career, the showman has
already more than proved himself — but
that in many ways, Love Never Dies is
the riskiest thing he has ever done.
"It's like a late, great romantic work [in
which] he is trying to deal with himself,
his own self-knowledge, his own ghosts,
his own past," O'Brien says. "I mean, you
cannot not see him in the pigment of this
piece, because he's back there behind his
own musical mask, pulling the strings and hoping for, I think, acceptance."
Source: NPR
"Voglio dire, non si può non vederlo nelle tinte di quest’opera, perché lui è tornato là, dietro la sua maschera
musicale, tirando i fili – e sperando, credo, nell’accettazione."
Fonte: NPR
Fonte/Source: www.wbur.org/npr/124466410
Traduzione per Gerry’s Corner & Gerry’s Ladies
La Dame du Lac – 03 Agosto 2010
152
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Standing ovation per il sequel de Il
Fantasma
(UKPA)
Andrew Lloyd Webber e gli interpreti di Love Never Dies hanno
ricevuto una standing ovation alla prima mondiale del musical
teatrale.
Il molto atteso seguito a Il Fantasma dell'Opera ha avuto luogo
all'Adelphi Theatre di Londra, e sarà seguito da debutti a New York e
Australia.
Il pubblico, pieno di star comprendenti Sir Michael Caine, Lord
Bragg, Graham Norton, Gerard Butler, Sir Terry Wogan e Chris
Evans, si sono alzati in piedi ed hanno applaudito mentre lo
spettacolo arrivava al proprio culmine.
Lloyd Webber si è inchinato ed inviato un bacio al pubblico e baciato i
presenti sulla scena.
Gli applausi più grossi della serata sono stati riservati a
Ramin Karimloo, che interpreta il Fantasma, e Sierra
Boggess, la quale ricopre il ruolo di Christine. Entrambi
avevano precedentemente interpretato i ruoli nel Fantasma originale.
Anche Summer Strallen, che interpreta Meg Giry, ed è
precedentemente apparsa sulla scena nel ruolo di Maria in Tutti
Insieme Appassionatamente, è stata presa d'assalto.
Standing ovation for
Phantom sequel
(UKPA)
Andrew Lloyd Webber and stars of Love
Never Dies have received a standing
ovation at the world premiere of the
stage musical.
The eagerly-anticipated follow-up to The
Phantom of the Opera took place at
London's Adelphi Theatre, and is due to
be followed by unveilings in New York
and Australia.
The audience, packed with stars
including Sir Michael Caine, Lord Bragg,
Graham Norton, Gerard Butler, Sir
Terry Wogan and Chris Evans, rose to
their feet and cheered as the show
reached its climax.
Lloyd Webber bowed and blew a kiss to
the audience, and kissed those on the
stage.
The biggest cheers of the night
were saved for Ramin Karimloo,
who plays the Phantom, and Sierra
Boggess, who plays Christine. Both
previously performed the roles in the
original Phantom. Summer Strallen, who
plays Meg Giry and who previously
starred as Maria on stage in The Sound
of Music, also went down a storm.
The adulation follows mixed views on the
internet about the musical, which has
been having previews before Tuesday
night's premiere.
During the interval, Lloyd Webber said
of the audience reaction: "It seems
great."
Boggess e Karimloo in una scena dal musical / Boggess and Karimloo in
scene from the musical – Courtesy of: Telegraph.co.uk
L'adulazione segue ai variegati punti di vista su Internet a proposito
del musical, che prima della première di Martedi ha avuto delle
anteprime.
Durante l'intervallo, Lloyd Webber - a proposito della reazione degli
spettatori - ha detto "Sembra fantastica."
Ben Elton, che ha lavorato con Lloyd Webber per portare lo show
sulla scena dopo quasi 20 anni di lavorazione, ha affermato di essere
"emozionato".
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Ben Elton, who worked with Lloyd
Webber to finally bring the show to the
stage after almost 20 years in the
making, said he was "thrilled".
"It's a wonderful night in the theatre," he
said. "I'm very pleased to have played a
small part in what is a fabulous,
fabulous show. I think the set was truly
incredible and the music is sublime."
The Phantom Of The Opera has been seen
by more than 100 million people, has
been translated into 15 languages and
won 50 awards.
Love Never Dies continues the story of
the Phantom, who has moved from his
lair in the Paris Opera House to haunt
the fairgrounds of New York's Coney
Island.
153
Gerry's Corner
"E' una meravigliosa serata a teatro," ha raccontato. "Sono molto lieto di aver giocato un piccolo ruolo in questo
favoloso, favoloso spettacolo. Penso che l'ambientazione sia veramente incredibile e la musica sublime."
Il Fantasma dell'Opera è stato visto da
più di 100 milioni di persone, è stato
tradotto in 15 lingue ed ha vinto 50 premi.
Love Never Dies continua la storia del
Fantasma, spostatosi dal proprio covo nel
Teatro dell'Opera di Parigi per aleggiare
nel parco di divertimenti di Coney Island
a New York.
Un numero musicale ricco di colore dal
musical / A colourful dance number from the
musical – Courtesy of:
VileTV.Wordpress.com
Fonte/Source: http://www.google.com/hostednews/ukpress/article/ALeqM5gHSOKbyJKZdWyGacc8A33fA4v6Q
Traduzione per Gerry's Corner & Gerry's Ladies
La Dame du Lac - 01 Agosto 2010
“I gave you my music…” Courtesy of WeHeartIt.com
154
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Sfortunatamente…
Unfortunately…
Love Never Dies posts
closing notices
Love Never Dies affigge gli avvisi di
chiusura
Published Friday 17 June 2011 at 13:08
by Natalie Woolman
Pubblicato Venderdì 17 Giugno 2011 - 13:08
Di Natalie Woolman
Love Never Dies is to close on August 27,
it has been confirmed.
Sierra Borgess and Ramin Karimloo in
Love Never Dies, set to close in August
Photo: Catherine Ashmore
Andrew Lloyd Webber’s musical, which
recently opened in Australia, opened at
the Adelphi Theatre in March 2010.
It is has not been announced what show
will play the Adelphi this autumn in its
place.
Reviewing the show when it opened last
year, The Stage’s reviewer Matthew
Hemley commented: “Love Never Dies,
unlike The Phantom of the Opera itself,
will remain a once is enough show,
though not the car crash some had been
forecasting.”
Il Teatro Adelphi / The Adelphi Theatre – Courtesy of:
PhantomessoftheOpera.Blogspot.com
Love Never Dies chiuderà il 27 Agosto, è stato confermato.
Il musical di Andrew Lloyd Webber, che ha debuttato di recente in Australia, debuttò all’ Adelphi Theatre a
Marzo 2010.
Non è stato annunciato quale spettacolo sarà in scena all’Adelphi al suo posto questo autunno.
Nel recensire lo show quando debuttò lo scorso anno, Matthew Hemley - critico di The Stage - ha commentato:
Love Never Dies, diversamente da Il Fantasma dell’Opera stesso, resterà uno spettacolo di quelli in cui una volta
basta, sebbene non il disastro che alcuni avevano previsto.”
Fonte/Source: http://www.thestage.co.uk/news/newsstory.p...closing-notices
Traduzione per Gerry’s Corner & Gerry’s Ladies
La Dame du Lac – 18 Giugno 2011
Fine…?
The End…?
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
155
Gerry's Corner
Intervallo / Intermission
Courtesy of Gerryscorner.it
Courtesy of Gerryscorner.it -
156
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
Fa na r t
By Demrilla
Courtesy of
Gerryscorner.it
Gerryscorner.it
Gerryscorner.it
Gerryscorner.it
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
157
Gerry's Corner
Postfazione / Afterword
mondo del Fantasma dell'Opera, almeno per quel che riguarda il
presente e questa pubblicazione.
At last here we are at the end of our
journey to (re)discover the world of the
Phantom of the Opera, at least for what
this magazine is concerned.
Il mondo del Fantasma non è comunque certamente destinato ad
arrestare la propria espansione, poiché egli continuerà a popolare e
stimolare l'immaginario collettivo nei modi più svariati.
For the Phantom’s universe is not bound
to stop its growth, since he will keep on
living in and exciting the collective
imagination in many different ways.
Innanzitutto - a dispetto della sua prematura chiusura in Gran
Bretagna e del suo continuamente rimandato debutto a Broadway –
non è forse lecito sperare in una futura trasposizione cinematografica
di Love Never Dies?
First of all – despite its early closing in
the United Kingdom and its ever delayed
debut at Broadway – isn’t it reasonable
to hope for a cinematic adaptation of
Love Never Dies?
Purtuttavia è al di fuori dei canali "ufficiali" che il Fantasma continua
a vivere e rivivere la propria storia. A parte i tentativi assurti all'onore
della pubblicazione di autori come Susan Kay o Frederick Forsyth,
sono moltissimi i fans che si sono cimentati con la totale o parziale
rilettura delle vicissitudini di Erik creando per lui nuovi finali, nuove
vite e nuovi amori.
E come non includere nel computo dei tributi a Erik le canzoni,
composte da parte di gruppi, in particolar modo di musica heavy
metal / hard rock come gli Iron Maiden o i Nightwish, o finanche la
cantante cinese Wing Han Tsang.
However it is outside the boundaries of
the “official” channels that the Phantom
keeps on living his life again and again.
Besides those attempts arisen to the
honours of publication by authors like
Susan Kay or Frederick Forsythe, many
fans tried their hand at a totally or
partially new reading of Erik’s
vicissitudes by creating new endings,
new love interests and new lives for him.
Eccoci infine giunti al termine del viaggio alla (ri)scoperta del
Oltre alla parola scritta e cantata, Erik ha ricevuto ulteriori
attestazioni d'affetto anche sotto forma di creazioni grafiche, sia
disegni che manipolazioni di immagini già esistenti, ispirate
soprattutto alla sensuale rappresentazione che di lui ha offerto Gerard
Butler.
Questo numero veramente speciale di Gerry's Corner desidera
aggiungersi alla schiera di omaggi, volendo costituire una sorta di
mappa del mondo del Fantasma.
Inizialmente questa uscita avrebbe dovuto trattare del Fantasma
semplicemente partendo dalla versione romanzesca di Leroux,
passando per quella musicale di Lloyd Webber e concludere
soffermandosi in particolare sull'adattamento cinematografico di
Schumacher che ha portato Gerry all'attenzione di tante di noi.
In corso di stesura, a mano a mano che la redazione ha ampliato il
raggio delle proprie ricerche, la mole di materiale si è dimostrata
tanta e tale da imporre una trattazione più ampia e comprensiva della
materia.
Ne è risultato così questo excursus più articolato e ricco che speriamo
abbia saputo offrirvi - oltre a quanto già noto - anche la scoperta di
nuove informazioni e curiosità e per il quale Gerard ha assolto il
fondamentale compito di motore primario.
Ringraziamo tutte le fonti che hanno contribuito e dalle quali
abbiamo attinto copiosamente per testi e immagini.
Ringraziamo Gaston Leroux, Sir Andrew Lloyd Webber e Joel
Schumacher per averci offerto tre versioni della medesima storia
tutte ugualmente toccanti ed emozionanti.
Ringraziamo Gerard Butler per aver aggiunto al personaggio una
sensualità più esplicita che gli era stata forse un po' negata nelle
precedenti trasposizioni, e che ha contribuito a farci ancor di più
innamorare di lui e della sua Musica della Notte conducendoci fino al
Punto di non Ritorno.
158
And we must also include the homages
paid to Erik by music bands, especially in
the heavy metal / hard rock genre such
as Irond Maiden and Nightwish, as well
as the chinese singer Wing Han Tsang,
with their songs.
Besides written and sung words, Erik
has been homaged also by graphic
creations, drawings or graphic
manipulations of already existing
pictures,which were mainly inspired by
the sexy portrayal delivered by Gerard
Butler.
Hopefully, this special issue of Gerry's
Corner will add itself to the string of
tributes, and be considered as a sort of
map to the Phantom’s world.
Initially, this issue was meant to deal
with the Phantom just taking into
consideration the novel by Leroux, the
musical by Lloyd Webber and pay
particular attention to Joel Schumacher’s
movie which brought Gerry to our most
delighted attention.
During its drafting, as the editing staff
made broader and deeper researches, the
amount of material became so great that
a more comprehensive coverage was no
less than mandatory.
This job resulted in a structured and rich
excursus that we hope offered You –
besides well known facts – the discover
of new details and trivia too, and for
which Gerard perfectly worked as the
fundamental main motive.
We thank all the sources that contributed
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
Gerry's Corner
In fin dei conti è al SUO Fantasma che tutto ciò è dedicato.
Grazie, infine, anticipatamente a tutti voi che ci avete letto per
l'amore e il trasporto dimostrati nel corso del tempo a questo
meraviglioso personaggio, fornendoci un'ulteriore spinta per dare vita
ad un prodotto che speriamo abbiate trovato quanto più completo ed
esauriente possibile.
Non resta che salutarsi e darsi appuntamento al prossimo numero di
Gerry’s Corner.
Che l'Angelo della Musica vegli sempre su di noi.
La Redazione di Gerry's Corner
and where we drew on for texts and
pictures.
We thank Gaston Leroux, Sir
Andrew Lloyd Webber and Joel
Schumacher for offering three
renditions which are all equally moving
and touching.
We thank Gerard Butler for giving this
character a more barefaced sensuality
which was perhaps a little bit denied to
him in the previous versions, that
concurred to make us fall for him and his
Music of the Night leading us to The
Point of No Return.
At the end of the day, all of this is dedicated to HIS Phantom.
Finally, thanks to You all for reading our magazine and for the love and passion shown to this wonderful character, giving
us a further spur to create a product that we hope You have found as much complete and exhaustive as possible.
We are now to greet and see us again on the next issue of Gerry’s Corner.
May the Angel of Music watch over all of us.
Gerry's Corner Editorial Staff
Courtesy of Filmsdown.net
Numero 1/2012 – Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
159
Gerry's Corner
Riconoscimenti / Acknowledgements
Prologo / Prologue:
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k534464n/f3
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/67/Gaston_Leroux__Le_Fant%C3%B4me_de_l%27Op%C3%A9ra.jpg
www.gutenberg.org
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Maurizio Grasso: [1] Capitolo I, Pag. 25; [2] Capitolo I Pag. 25; [3] Capitolo XXI Pag. 190; [4] Epilogo Pag. 256.
Atto I - Scena I / Act I - Scene I
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Atto I - Scena II / Act I - Scene II
http://en.wikipedia.org/wiki/Phantom_of_the_Opera_(adaptations)
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Atto I - Scena III / Act I - Scene III
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Atto III - Scena I / Act III - Scene I
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http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=577
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Gerry's Corner
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Atto III - Scena IV / Act III - Scene IV
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=542
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=563
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http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=580
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=572
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=632
Contenuti Extra / Bonus Material
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http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=961
http://www.gerardbutler.net/news/news_main.php?Action=Full&NewsID=962
www.freewebs.com/lamentablemess/film.htm
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Epilogo / Epilogue
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Gerry's Corner
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http://lnx.gerryscorner.it/cpg133/displayimage.php?pid=31299 http://lnx.gerryscorner.it/cpg133/displayimage.php?pid=32008 http://lnx.gerryscorner.it/cpg133/displayimage.php?pid=31246 http://lnx.gerryscorner.it/cpg133/displayimage.php?pid=31136 – Pag. 157
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165
Gerry’s Corner
Speciale ‘Phantom’ / ‘Phantom’ Special
N° 1/2012