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CORRIERE
N. 6 – novembre-dicembre 2011 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torino
via Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate.
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SOMMARIO
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CORRIERE
N. 6
novembre/dicembre 2011
Sped. abb. post.
Corriere Avis
Direttore responsabile
ALESSANDRO FISSO
Caporedattore
GRAZIANO CESTINO
Con la collaborazione di
Marina Marchisio,
Patrizia Orrù
e del consiglio direttivo dell’Avis comunale di
Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale
Sportivo “Luciano Penna”)
Direzione, redazione e amministrazione
10127 Torino, via Piacenza 7
Tel. (011) 613.341 – Numero verde 800.265.508
www.avistorino.it
Indirizzo E-MAIL
[email protected]
[email protected]
[email protected]
SOMMARIO
3
Editoriale
4
Statistica
5
Prenotarsi per la Befana Avis
5
Convocata per il 18 febbraio
2012 l’Assemblea Avis
6
Cronaca
della Giornta del Volontario
9
La scuola è anche questo
10
Fotocronaca
dei volontari premiati
21
Festeggiati i 30 anni della
convenzione con la Sardegna
24
Gringos emigranti
o “senza patria”
25
Giovani Avis a scuola
di solidarietà
26
Viaggi nel mondo del 2012
29
Bioetica
Regionale Giovani
[email protected]
Registrazione Tribunale di Torino
n. 1250 del 24-7-1958
Conti correnti postali:
– Avis comunale Torino 26146100
– Fondo solidarietà Avis 27891100
Videoimpaginazione
la fotocomposizione
Via San Pio V, 15 - 10125 Torino
Stampa
AGAM
12100 Madonna dell’Olmo (CN)
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Registrato dalla Ulrich’s International
Periodicals Directory
di New Providence, N.J. (USA)
Copertina: Realizzazione grafica:
Newton
di Sandro Fisso
di Camillo Brero
dal Gruppo giovani
di Gianni e Marina
di Roberto Quaglino
30
A bassa voce
33
Il Natale scomparso
33
Pane al pane
34
Filatelia
35
Le mostre e gli artisti
36
Calendario prelievi
37
Gita all’acquario
del gruppo Fiat
38
Dai nostri podisti
39
Dal gruppo bocce
40
Lettere al direttore
41
In programma la gita
a Amsterdam per il 2012
43
Anagrafe avisina
di Elio Blancato
Renzo Rossotti
di Corrado Camandone
di Renzo Rossotti
di Angelo Mistrangelo
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U
n altro anno sta finendo e, come di consueto, è tempo di fare “la conta” delle
cose buone che siamo riusciti a concludere e di quelle meno riuscite, che dovremo comunque ricordare per evitarne la ripetizione.
Quando si compiono queste riflessioni viene
spontaneo il tentativo di verificare se effettivamente il mondo sia cambiato in
questi cinquanta e
più anni di militanza
avisina, come sostiene la maggioranza
degli esperti della
“comunicazione”
per tutti gli altri settori che interessano
la nostra vita sociale.
Sicuramente la tecnica del prelievo di sangue a
scopo trasfusionale ha fatto passi da gigante.
Cinquant’anni fa il metodo maggiormente utilizzato per trasferire sangue umano dal donatore
al ricevente era di una semplicità oggi non più
accettabile. Il donatore veniva steso su un lettino
a fianco del ricevente ed il medico, con una particolare siringa (che dalla sua invenzione aveva
di fatto acconsentito la “trasfusione diretta, braccio a braccio”) aspirava il sangue dalle vene del
donatore sino a riempire la siringa dotata di uno
stantuffo e, terminata l’aspirazione, ripompava il
sangue prelevato al donatore nelle vene del ricevente. Talvolta il donatore, chiamato
d’urgenza per il
prelievo, si presentava
ancora vestito in tuta da lavoro e veniva comunque
accolto ed utilizzato per
il prelievo. Qualche donatore si ricordava di essersi presentato per il prelievo in una ricca abitazione e di averne dovuto
EDITORIALE
attraversato camere e corridoi a piedi nudi sulle
lenzuola che erano state stese sul pavimento a
protezione della presunta “sterilità” !!!
E come non ricordarsi delle “exanguino trasfusioni” utilizzate dai chirurghi per i primi interventi a cuore aperto: che veniva “sostituito”, per il
tempo necessario alla riparazione di valvole o
quant’altro si dovesse attuare, da un’apparecchiatura detta
“cuore/polmoni” che
manteneva in vita il
paziente utilizzando
il sangue donato da
parecchi donatori ovviamente di uguale
gruppo sanguigno e
fattore Rh.
Oggi, grazie al “laser” ed alle nuove
tecniche chirurgiche, si effettuano interventi al
cuore attraverso qualche piccolo foro che consenta ai mini “robot” di compiere le necessarie
riparazioni all’organo ammalato.
Ma ciononostante l’utilizzo del sangue umano e
dei suoi derivati è andato sempre crescendo negli
anni e crescerà ancora quando si riusciranno a civilizzare le moltitudini di esseri umani che, nonostante le avveniristiche scoperte avvenute in questi ultimi anni, vivono ancora alla stato “disumano” in diverse zone del nostro pianeta, Vorrei concludere con le parole del prof. Mazzingo Donati
che, tra le tante utili notizie riportate nel suo manuale intitolato “Il problema del sangue” così afferma: “Il problema del sangue è un problema non
soltanto terapeutico ma anche ed innanzitutto sociale, perché la materia prima può ottenersi solamente da fonte umana volontaria”.
Grazie amici volontari del sangue per quanto
avete donato e potrete ancora donare. Grazie sopratutto a nome degli anonimi riceventi che in
cuor loro vi benediranno augurando a tutti voi ed
alle vostre famiglie un sentitissimo BUON NATALE e SERENO DUEMILAEDODICI.
...CON
GLI AUGURI
DI FINE ANNO
SANDRO FISSO
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STATISTICA
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ANCHE QUEST’ANNO L’AVIS DI TORINO
HA ORGANIZZATO LA FESTA DEI BAMBINI
Al Palaolimpico in occasione della tradizionale Befana
M
anifestazione riservata agli iscritti all’AVIS COMUNALE di TORINO per i loro figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni.
Quota d’iscrizione invariata: 5 euro
per bambino prenotato che riceverà un
pacco dono contenente tre giocattoli per
un valore di almeno 25 euro (che i parenti potranno ritirare presso la sede Avis
dove hanno effettuato la prenotazione
entro il al 6 gennaio 2012 con i seguenti
orari: giorni feriali dalle 8 alle 12,30 e
dalle 14 alle 18,30 e sabato e festivi (6
gennaio compreso) dalle 8 alle 11,30.
La lettera di prenotazione che verrà
consegnata per ogni prenotato consentirà alle rispettive famiglie l’ingresso al
Palaolimpico di via Filadelfia 82 dove ai
bambini presenti verranno regalati 3 gettoni che potranno utilizzare per ottenere
gratuitamente i regali disposti sui banchi, suddivisi per il numero di gettoni (da
uno a tre) occorrenti per ottenere il gio-
cattolo prescelto (compresa anche una
serie di libri per ragazzi).
Altri regali si potranno ottenere versando 5 euro (che al netto delle spese
l’Avis devolverà al “fondo solidarietà”
che gli iscritti più bisognosi potranno
utilizzare per ottenere un rimborso parziale o totale delle spese sostenute per
effettuare esami a tutela della salute familiare); con 5 euro, ripetibili per giocare anche più di una volta, i bambini otterranno 3 gettoni da inserire in apposite macchinette presenti nel capiente Palaolimpico. Nelle macchinette ci sono
palline di colore diverso, e ciascuna di
loro vale il punteggio previsto dagli organizzatori e riportato negli appositi tabelloni leggibili da tutti. Consegnando
le palline al banco previsto e facilmente
riconoscibile, si potranno scegliere i regali disponibili con l’indicazione del
punteggio occorrente per il loro ritiro;
biciclette, motorette funzionanti a bat-
teria, bambole e peluche di ogni dimensione, ed innumerevoli giocattoli di società o comunque adatti per i bambini,
sono a disposizione di chi vorrà concorrere e portare, con una gioia in più per i
propri bimbi, un soccorso ai meno fortunati attraverso il “fondo di solidarietà” realizzato dall’Avis con, e per, i
propri iscritti.
Come ogni anno una schiera di Volontari si impegna, gratuitamente, per confezionare i pacchi dono della Befana Avis. A loro la gratitudine del direttivo e di quanti
potranno beneficiare della loro iniziativa.
A tutti coloro che vorranno prenotare i
propri bambini una sola raccomandazione: prenotate al più presto presso le segreterie di Torino, via Piacenza 7 e Pianezza,
via Torino 19 ovviamente collegate via internet per evitare errori o indesiderati doppioni. Grazie a tutti per l’attenzione.
CONSIGLIO DIRETTIVO
CONVOCATA PER SABATO MATTINA 18 FEBBRAIO 2012
L’ASSEMBLEA DELL’AVIS COMUNALE DI TORINO
A norma di Statuto e Regolamento associativo è convocata per sabato 18 febbraio 2012 l’annuale assemblea dell’Avis Comunale di Torino in via Piacenza 7.
In prima convocazione (valida con la presenza della
maggioranza degli iscritti) l’assemblea inizierà alle ore 8
ed in seconda convocazione (valida con qualunque numero di soci presenti) un’ora dopo, quindi alle 9.
Questo l’ordine del giorno dei lavori:
1) nomina del presidente e del segretario d’assemblea;
2) presentazione delle relazioni e del bilancio consuntivo
relativi all’attività svolta nel 2011;
3) relazione del Collegio dei Revisori dei Conti;
4) discussione e votazione su relazioni e bilancio;
5) presentazione bilancio di previsione per il 2012;
6) discussione ed approvazione del bilancio di previsione;
7) presentazione in sintesi dei principali problemi connessi all’attività delle Istituzioni Avis a livello superiore;
8) varie eventuali.
Possono partecipare all’assemblea tutti i Soci donatori che abbiano effettuato almeno due donazioni di sangue, o plasma o piastrine, di cui l’ultima non antecedente il 18 febbraio del 2010.
Possono altresì partecipare all’assemble i soci collaboratori che, non essendo idonei alle donazioni, accertato
dai medici Avis,abbiano effettuato negli anni precedenti
la convocazione, gratuitamente attività ritenute utili dal
direttivo ed i Soci con 75 e più donazioni non più in grado
di donare per motivi di età o di salute.
IL DIRETTIVO
DELL’AVIS COMUNALE DI TORINO
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CELEBRATA LA GIORNATA DEL VOLONTARIO
Auditorium Giovanni Agnelli, 16 ottobre 2011
D
opo la Santa Messa concelebrata da
monsignor Piero Delbosco, pro-vicario della diocesi di Torino con don
Giorgio Miklaus, cappellano della Comunità Romena di Torino, Sandro Fisso ha invitato sul palco le autorità presenti tra cui:
• Andrea Stara, ex presidente della Circoscrizione 2 (Santa Rita) ed ora Consigliere della Regione Piemonte e la dottoressa Rosa Chianese che ha sostituito il
dottor Girotto alla guida del Centro di
Coordinamento dei Servizi Trasfusionali
ed il dottor Giuseppe Rivetti a cui l’invito
è stato spedito a titolo amichevole e per
ringraziarlo delle attenzioni avute per la
nostra Associazione negli anni in cui è stato funzionario dell’assessorato alla sanità.
• La provincia di Torino ha delegato il
suo consigliere Davide Fazzone a presenziare alla nostra manifestazione.
• Con le istituzioni militari il nostro
rapporto è sempre stato ottimo, grazie alle iniziative portate a termine in passato
dal compianto Massimo Rua. Oggi sono
presenti il tenente colonnello Laurenti,
della Brigata alpina Taurinense, il tenente Davide Giangiorgi (delegato dal generale comandante la Guardia di Finanza
del Piemonte generale di Brigata Carlo
Ricozzi) e il dottor Gianni Di Palma del
reparto mobile della Polizia di Stato.
• Il dottor Di Pace, prefetto di Torino,
si è scusato per l’involontaria assenza.
• Folte le delegazioni dell’Avis Sarda,
di Lizzanello e di Pescia.
• A rappresentare lo staff dei medici
trasfusionisti gli inviti sono stati inviati
(ed accolti) alla professoressa Anna Lucia Massaro, che per molti anni ha diretto il centro trasfusionale di via Baiardi
consentendogli uno sviluppo da molti
apprezzato anche a livello europeo, e ai
suoi sostituti, la dottoressa Anna Maria
Bordiga che dirige il centro produzione e
validazione emoderivati ospitato nei locali che furono del circolo Carlo Marx, al
dottor Mauro Pagliarino che dirige i due
centri trasfusionali ospitati al Sant’Anna
ed all’Infantile Regina Margherita con la
collaborazione degli ex medici Avis Aurora Nucci e Giuseppina Facco.
Era presente anche il dottor Igino Arboatti, nostro direttore sanitario.
• Per la nostra associazione presenti
con i loro labari le Avis di Nichelino e
San Mauro, la presidente dell’Avis provinciale di Asti Bruna Accornero, il vice
presidente nazionale dottor Giorgio Du-
lio, con il presidente regionale dottor
Giuseppe Marescotti e la presidente
dell’Avis Provinciale Marisa Gilla.
Il presidente Sandro Fisso
H
a quindi preso la parola il “padrone di Casa”, Sandro Fisso che ha
così esordito:
“Autorità, graditissimi rappresentanti
delle Avis consorelle, dalle sezioni della
nostra provincia a quelle di Cagliari, Lizzanello e Pescia.
Quest’anno la nostra Avis Comunale
compie il suo 82° compleanno essendo
stata istituita a Torino nel 1929 e sono trascorsi trent’anni dalla firma della convenzione proposta dalle Avis Comunali di Cagliari e Torino e poi fatta propria dalle amministrazioni regionali di Piemonte (con
l’allora assessore alla sanità Sante Baiardi,
che oggi ci onora della sua presenza ed a
cui rinnoviamo il nostro incondizionato
plauso), convenzione che prevedeva l’invio settimanale nell’isola di circa 400
unità di sangue per concorrere nell’aiuto ai
ragazzi talassemici che necessitavano di
trasfusioni anche due volte al mese.
La storia ci ricorda che nel 1718 il duca
di Savoia Vittorio Amedeo I fu nominato
anche Re della Sardegna: regione che nel
1861 si unì all’Italia di Vittorio Emanuele
II, per cui quest’anno celebriamo il 150°
anniversario. Momento storico in cui, come piccolissima ma significativa parte, si
include il 30° compleanno della nostra
convenzione che, grazie anche all’apporto di tutti Voi, nostri Volontari, ha potuto
essere sinora sostanzialmente rispettata.
Nello scorso anno le unità di globuli rossi
inviate dal Piemonte a Cagliari e Sassari
sono state 22.034, oltre 400 per tutte le 52
settimane dell’anno.
Riprendendo i tradizionali ringraziamenti rivolgo un sentito grazie anche agli
studenti che rappresentano i diciottenni
che nell’anno scolastico 2010/2011 han-
no effettuato la loro prima donazione accogliendo l’invito della nostra commissione AVIS-Scuole a cui rinnovo la nostra stima per l’ottimo e continuo impegno svolto per consentire, portando le
informazioni sull’attività avisina agli studenti delle scuole superiori ed agli universitari che annualmente offrono oltre
2.000 unità di sangue destinato a scopi
trasfusionali. Con gli studenti ringrazio
presidi e professori che accompagnandoli a questa nostra manifestazione ci onorano con la loro presenza.
Ringrazio i Volontari che da mesi confezionano oltre 35.000 pacchi per la Befana che avrà lo svolgimento ufficiale dal 4
al 6 gennaio prossimo al PalaOlimpico,
più diverse centinaia che verranno portate
agli avisini delle Avis che ne hanno fatto
richiesta ed ai figli di quanti, nelle case
circondariali, stanno scontando la temporanea mancanza di libertà, come fatto lo
scorso anno su invito dell’Ispettore Corrado Pani, nostro benemerito iscritto che a
sua volta ha già superato le 50 donazioni.
Termino i ringraziamenti ricordando il
costante aiuto, anche in questa occasione,
di tutti i nostri attivisti, dal gruppo anziani
a quello giovanile, dagli appartenenti alle
varie specialità dei gruppi sportivi, riconoscibili dalle loro fiammanti tute, dai podisti ai ciclisti, dagli amanti delle bocce alle ragazze della pallavolo. Ed un grazie
sincero a Graziano Cestino, vice presidente, e Palmira Merlo, segretaria comunale,
a tutti i componenti il nostro direttivo che
anche oggi sono impegnati nell’organizzazione di questa nostra manifestazione e
a tutte le addette alle nostre segreterie.
A loro vorremmo unire come idealmente presenti tutti i dirigenti e gli avisini scomparsi che hanno consentito alla
nostra comunale di diventare la sezione
con il maggior numero di Volontari attivi (cioè con almeno due donazioni e tuttora dichiarati idonei per compierne altre), la più numerosa Avis comunale oggi esistente nel nostro Paese.
Un ricordo particolare al dottor Colombo, a Papurello, Monticelli Trompeo
ed agli altri nostri consiglieri scomparsi
ed alle segretarie Santa Baratto, Laura
Perrone Isani e Pucci Paniate.
I premiati di quest’anno hanno raggiunto il considerevole numero di 4.577 a dimostrazione della veridicità della dichiarata forza numerica di oltre 32.000 soci donatori attivi iscritti alla nostra comunale.
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Dei 4.577 premiandi, 1,768 hanno raggiuunto le 8 donazioni (di sangue, plasma
o piastrine, tutte conteggiate come una sola donazione), 1.768 quindi che d’ora in
poi potranno fregiarsi con il distintivo in
rame che riproduce la A scelta dalla nostra
sede nazionale per quanti abbiano raggiunto le 8 donazioni; 1.214 i distintivi d’argento che verranno assegnati a quanti hanno raggiunto le 16 donazioni, 981 i distintivi in argento dorato previsto per le 24 donazioni, 432 quelli in oro per 50 donazioni,
127 in oro con rubino per 75 donazioni, 43
in oro con smeraldo per le 100 donazioni
effettuate e 12 in oro con diamante per chi
ha raggiunto il prestigioso traguardo delle
120 donazioni effettuate nell’anonimo e
volontariamente. L’unico momento in cui
il loro nome viene evidenziato è quello in
cui vengono distribuite le benemerenze al
merito trasfusionale. Non di rado nelle case dei più anziani donatori si trova appeso
un quadretto che trattiene, su sfondo rosso,
le diverse benemerenze acquisite nei tanti
anni di fedele presenza avisina.
Un ultimo invito rivolto a tutti i presenti: cercate di rimanere in sala sino al
termine della manifestazione. Sarà segno di eguaglianza per tutti i premiati,
dal primo all’ultimo, che riceveranno gli
applausi di tutti i presenti.
Grazie per avermi pazientemente ascoltato ed ora cedo il microfono all’ex assessore ed amico Sante Baiardi, ancora ringraziandolo per la sua presenza”.
Seguono i saluti delle autorità presenti
ad iniziare da Sante Baiardi che ricorda il
viaggio a Cagliari e l’incontro con l’assessore regionale della Sardegna, Emanuele Sanna per concordare la convenzione poi firmata a Cagliari il 20 maggio
1981 e a Torino il 23 giugno. Seguì nel
1982 il “patto di amicizia” tra le Avis comunali di Cagliari e Torino, sottoscritto
dai due presidenti, Enrico Sanjust e Sandro Fisso alla presenza dei rispettivi Sin-
daci, Michele Di Martino e Diego Novelli. Graziano Cestino, Palmira Merlo e
Paola Bertone hanno poi dato lettura dei
nomi dei Volontari premiati che, accompagnati dalle ragazze del gruppo giovani,
sono sfilati innanzi alle Autorità ritirando
la loro benemerenza. Nel pomeriggio un
buon gruppo di avisini e loro familiari si è
ritrovato in piazza Castello dove ha avuto
inizio, sull’apposito palco predisposto
dall’Avis, l’annunciato spettacolo dei
gruppi dell’Associazione Folkloristica
Culturale San Geminiano di Cagliari,
dell’Associassion Piemonteisa Compagnia di Torino e il gruppo occitano “A fil
de ciel”, con la partecipazione della banda musicale avisina e del gruppo storico
Pietro Micca che ha affidato il compito di
chiudere la manifestazione ai suoi fuciliari, muniti delle armi dell’epoca. Il tutto
fra l’applauso dei più giovani, che hanno
anche ritirato il palloncino colorato con
la scritta AVIS, e dei loro familiari.
I concelebranti la Santa Messa mons. Piero
Del Bosco provicario generale della diocesi e
don Giorgio Miklaus, cappellano comunità
cattolica Romena in Torino
Il suonatore dello strumento sardo launeddas
Il vice presidente Graziano Cestino
L’ex assessore regioonale alla sanità Sante
Baiardi
Il dottor Giuseppe Rivetti già funzionario
dell’assessorato regionale alla sanità
Il presidente regionale Avis Sardegna Francesco Letizia
Il dottor Giorgio Dulio vicepresidente nazionale dell’Avis
La professoressa Anna Lucia Massaro per anni direttore del Centro trasfusionale Avis
Il tenente colonnello Laurenti della Brigata
Alpina Taurinense
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Nel gremito auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto la moltitudine degli avisini in attesa di ritirare le meritate benemerenze
Il consigliere regional ex presidente 2ª circoscrizione Andrea Stara
Il dottor Davide Falzone consigliere Provincia
di Torino
Il tenente Davide Giangiorgi della Guardia di
Finanza
Il dottor Gianni di Palma del reparto mobile
della polizia di Stato
Marisa Gilla presidente dell’Avis provinciale
La professoressa Rina Latu consigliere nazionale Avis per la Sardegna
Il dottor Giuseppe Marescotti presidente regionale dell’Avis
La dottoressa Rosa Chianese responsabile del
centro regionale di coordinamento dei servizi
trasfusionali
Il dottor Mauro Pagliarino direttore del Centro
Trasfusionale di via Baiardi
La dottoressa Anna Maria Bordiga direttore
del centro validazione sangue
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LA SCUOLA....
È ANCHE QUESTO
Paola Bertone legge i nominativi dei premiati
C
ontinuano le sequenze fotografiche dei momenti (per noi importantissimi) della raccolta sangue nelle scuole. Un gesto d’altruismo compiuto dagli studenti
verso un prossimo bisognoso di aiuto... Grazie!
Mille volte Grazie!!! da chi ne trarrà benessere e vita!!!
LA COMMISSIONE AVIS SCUOLA
ISTITUTO SANTA ROSA
Palmira Merlo segretaria dell’Avis comunale
ISTITUTO BERTI
Il presidente Fisso riceve gli omaggi dell’Avis
Il gruppo delle giovani accompagnatrici dei
centri prelievi
SOMMEILLER
Pubblichiamo la foto degli alunni premiati nella
Giornata del Volontario tenutasi all’Auditorium Giovanni Agnelli: Valerio Cavallin, I.T.C Carlo Levi;
Carola De Nicolò, Liceo
Classico Vittorio Alfieri;
Marco Denicolo, I.P.S.I.A
Birago; Alessandro Trimbola, I.P.S.I.A Birago; Annalisa Maria Spoto, I.M.
R. Margherita (succursale); Aurora Valle, I.M. R.
Il gruppo dei benemeriti premiati
Margherita (sede); Manuela Chieri, I.T. Boselli (succursale); Rebecca Castagnoli, L. Sc. la, I.T.I. Peano; Ilaria Cirone, L.C.EUR.
D’Azeglio; Giuseppina Procacciante, Convitto Umberto I; Matteo Rabbi,
I.P.S.I.A Amaldi; Cecilia Rivero, L. Sc. L.SC. L.CL. Valsalice; Dochitan Silviu
Sant’Anna; Martina Santucci, L. Sc. Stefan, I.T.I. Edoardo Agnelli; Erika
Madre Mazzarello; Fabio Campanel- Stasi, I.T.I. Ferrari
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CRONACA DELLA GIORNATA
DEL VOLONTARIO CELEBRATA IL 16 OTTOBRE
È
ormai consuetudine l’annuale celebrazione della “Giornata del Volontario”, unico momento in cui i donatori
escono dall’anonimo per ricevere dalle Autorità cittadine
le benemerenze al merito trasfusionale che la stessa Avis provvede ad acquistare con i propri fondi.
Il regolamento associativo prevede la consegna del distintivo AVIS coniato in:
• bronzo, per chi ha raggiunto le 8 donazioni;
• argento, per 16 donazioni;
• argento dorato, per 24 donazioni;
• oro, per 50 donazioni;
• oro con rubino, per 75 donazioni;
• oro con smeraldo, per 100 donazioni;
• oro con diamante per 120 donazioni.
In ogni caso ogni donazione fatta, sia di
sangue che di plasma, o piastrine, verrà
contata per una.
Fotocr onaca dei volontari pr emiati
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Le foto possono essere richieste citando il numero alle segreterie Avis
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30 ANNI INSIEME FESTEGGIATI
IN PIAZZA CASTELLO
L
a complicità tra la perfetta organizzazione dell’Avis Comunale di Torino, la straordinaria cornice di
Piazza Castello e le indiscutibili qualità
artistiche e tecniche dei gruppi folkloristici che si sono esibiti sul palco allestito per l’occasione, hanno regalato
agli Avisini e alla città di Torino un indimenticabile spettacolo che ha incantato la folla con canti e balli della tradizione piemontese e sarda.
Dopo la cerimonia e la premiazione
degli Avisini avvenuta in mattinata
all’Auditorium Giovanni Agnelli, durante la quale il suonatore dell’antico
strumento sardo launeddas ha accompagnato parte della Santa Messa e alla
fine della quale il gruppo di ballo sardo di Sestu si è esibito sul palco del
Lingotto per un piccolo assaggio di
tradizioni sarde, la grande Famiglia
Avisina si è ritrovata alle 14,30 in
Piazza Castello per festeggiare i primi
30 anni di gemellaggio tra le Avis della città ex capitale d’Italia e della bella città di Cagliari.
La festa è iniziata con il corteo dei
gruppi in programma preceduti da
una rappresentanza di Avisini che
hanno sfilato con i labari, seguiti
dall’immancabile Banda Musicale
dell’Avis di Torino.
Non è mancato l’omaggio ai 150
anni dell’Unità d’Italia con l’inno nazionale e il Gruppo Storico “Pietro
Micca”, famoso per la ricostruzione
fedele e minuta delle uniformi e delle
armi dei corpi militari che difesero la
città di Torino durante l’assedio francese del 1706, che, sotto i comandi in
antica lingua francese, ha caricato i
fucili e ha sparato per aria.
La splendida voce solista del Gruppo Musicale Occitano “A fil del ciel”
che ha aperto lo spettacolo ha radunato la folla di Avisini e cittadini attorno
al palco dove gli arrangiamenti di melodie della tradizione medievale-trobadorica hanno intrattenuto il pubblico all’insegna della tradizione e della
modernità.
A seguire si è esibito il gruppo
dell’Associazione Folkloristica Culturale San Gemiliano di Sestu. Accompagnati dagli incantevoli suoni
prodotti dagli antichi strumenti sardi i
ballerini hanno riscosso grande consenso portando nella piazza torinese i
balli dell’antica tradizione popolare
isolana.
La perfetta esecuzione dei passi,
l’armoniosa coreografia coniugata
allo scenografico sfondo di Palazzo
Reale e la bellezza del tradizionale
costume sestese indossato dai ballerini hanno strappato numerosi applausi al pubblico decretandone il
successo.
L’ultimo gruppo a salire sul palco è
stato quello dell’Associassion Piemontèisa.
I colorati costumi di Gianduja e
Giacometta e della Compagnia di Torino hanno dato maggior risalto alla
teatralità con cui è stato eseguito il
ricco repertorio di canti e danze della
tradizione piemontese.
L’allegra esibizione ha coinvolto
gran parte del pubblico che ha cantato
in coro i brani più conosciuti.
In chiusura il Gruppo Storico “Pietro Micca” è salito sul palco ed ha
nuovamente caricato i fucili e sparato
per aria per rendere omaggio al 30°
compleanno della convenzione fra le
due regioni.
La piazza gremita di gente, la concomitanza dell’evento con la “Giornata Internazionale dell’Abbraccio
Gratis”, i tanti bambini che, dopo essersi avvicinati al banchetto promozionale dove venivano distribuiti
gadget e palloncini, hanno colorato
di tinte pastello l’aria e le eccezionali
condizioni climatiche non proprio
autunnali sono state la “ciliegina sulla torta”.
Alcuni momenti della sfilata con i labari e i gruppi folcloristici sardi e piemontesi
PATRIZIA ORRU
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La banda musicale dell’Avis torinese
Il gruppo musicale occitano A Fil de ciel
Il gazebo preso d’assalto dai bambini
Il folto pubblico in PIazza Castello
Associazione Piemonteisa
compagnia di Torino
L’associazione folkloristica culturale San Gemiliano di Sestu
...non poteva mancare il nostro Benny...
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Grazie... ai nostri volontari
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2 4 CONSERVIAMO IL NOSTRO DIALETTO
GRINGOS EMIGRANTI
O “SENZA PATRIA”
E’
citato da Molière – nella commedia “Le médicin malgré lui” – il
proverbio che afferma: “Là ou la
chèvre est liée, il faut bien qu’elle broute” (Là dove la capra è legata, è giusto
che bruchi); che echeggia la massima
piemontese che conferma: “Andoa ch’it
larghe la fèja, lì la fèja a mangia!” (Dove lasci libera la pecora, lì la pecora mangia).
Lo spazio circoscritto d’un prato (non
la prateria) può, dunque, diventare la
“patria cita” (piccola patria) della pecora o della capra.
Non appaia esempio banale!
Anche per l’uomo la “Patria Cita”
(piccola patria) è – prima di ogni “Patria”, grandeastica – il paese o la contrada dove è nato. È quanto conferma il proverbio: “Gnun-a còsa al mond a l’é pì
bela che mè pais!” (Nessuna cosa al
mondo è più bella del mio paese) ed ancora: “Ca mia, mama mia, për povrëtta
ch’a sìa, e l’é la mej ch’a-i sìa!” (Casa
mia, mamma mia, per poveretta che sia, è
la migliore che ci sia). Tanto che “Fin-a
’l luv a serca sempre la soa tan-a” (Persino il lupo cerca sempre la sua tana).
Espressioni, queste, che riescono a farci comprendere quanto triste sia lasciar
per sempre il paese natìo. Dice il proverbio: “Na manera ’d meuire a l’é dovej
andé via da ca!” (Un modo di morire è
dover lasciare la casa).
E “dovej andé via da ca” significa dover “emigrare”. Emigrare è, dunque, un
po’ morire, anche se si emigra per poter
sopravvivere.
Persino Garibaldi, che pure quest’Italia aveva contribuito a costruire, dall’esilio d’oro di Caprera sentiva la nostalgia
della sua “Patria Cita”: quella Nizza
sabàuda, ormai venduta alla Francia.
Anche Lui soffriva riconoscendosi (lui
costruttore di “Patrie”) un “senza patria”.
È sua, infatti, la dimenticata romanza
de “Il Pescatore Nizzardo” che incomincia singhiozzando:
O Pescatore, o Pescatore,
Non hai più patria, sei senza amore.
Non è la sponda sì a te diletta
dov’ora porti la tua barchetta.
O cara Nizza, t’hanno venduta,
te che a comprar non basta l’òr.
Or che ti resta se l’hai perduta
O Pescatore, o Pescator?
Anche Garibaldi, dunque, ci conferma
che non è, certo, la retorica delle Patrie
Grandi che possa soffocare la verità
dell’amore per la “Patria Cita”.
Pare echeggiare lo stesso stato d’ànimo la voce dello scrittore argentino in
Lingua Piemontese Orlando Gaido – nato in Argentina da emigrati piemontesi e
costretto all’emigrazione di ritorno –
quando scrive: “Doe sitadinanse e gnuna patria!... Lagiù noi i j’ero ij ‘gringos’,
bele sì i soma j’ ‘Argentin’... Generassion an esili. Esilià ij nòno da la fam, esilià ij novod da l’ingiustissia...” (Due cittadinanze e nessuna patria... Laggiù noi
eravamo i ‘gringos’, qui siamo gli ‘Argentini’... Generazioni in esilio. Esiliati i
nonni dalla fame, esiliati i nipoti dall’ingiustizia...).
Questo è il tormento di chi, tradito dalle
patrie grandi, torna a ricercare nella “patria cita” il calore delle radici lontane.
È ancora un proverbio che afferma
che: “l’ùnica pòrta sempre duverta a l’é
cola dla ca dij Vej” (l’unica porta sempre aperta è quella della casa dei Vecchi).
È sempre stata questa l’estrema speranza
per chi era costretto a cercare lavoro lontano da casa.
Proprio in questi ultimi tempi si sta
proponendo, in modo tragico – accanto
al fenomento degli immigrati del terzo
mondo – il ritorno in Piemonte dei figli e
dei nipoti degli emigrati in Argentina.
Sono “Fratej d’Argentin-a” che Nino
Costa aveva lodato cantando:
“Voi che ei treuve ant l’America ’n
canton dël Paradis,
mai guerne sempre ant l’ànima l’amor
dël vòstr pais...”
(Voi che trovate nell’America un angolo del Paradiso, ma custodite sempre
nell’anima l’amore del vostro paese).
Ora per questi “Fratej d’Argentin-a”,
“ël Paradis” torna ad essere il vecchio
Piemonte dei Padri. Quello del proverbio che afferma: “Ël sol dël Piemont a
sbaluca nen, ma a manca mai!” (il sole
del paese natìo non abbaglia, ma non
manca mai).
A questi “fratej” il Piemonte deve
aprire le sue porte. È una occasione triste
che può mettere in risalto quanto cantava
il nostro poeta Armando Mottura:
Mi i conòsso na fior ch’a fioriss
ant ël cheur:
L’é l’amor dël pais!
Una vecchia massima, d’altronde,
già constatava che: “Për salvé në Stat
a-i va n’armeja pront a meuire, për
salvé ’n pais a-basta giutesse e vorèisse bin!” (Per salvare uno Stato è necessario una armata pronta a morire, per
salvare un paese è sufficiente aiutarsi e
volersi bene).
“Giutesse e vorèisse bin” valgono, sicuramente, di più di certe polemiche sugli “Immigrati”; polemiche che, mentre
non propongono soluzioni, pubblicizzano gli scandali.
CAMILLO BRERO
IL NOSTRO NUMERO VERDE PER DONARE: DOVE, COME E QUANDO
Questo il numero verde acquisito dall’Avis Comunale di Torino a cui si potranno rivolgere parenti, amici degli avisini e quant’altri desiderino avere
informazioni su dove, come e quando compiere la loro prima donazione.
800265508
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GIOVANI AVIS A SCUOLA DI...SOLIDARIETÀ
P
er i giovani Avisini
il rientro dalle vacanze è stato rallegrato da un piacevole
evento formativo. “Assurdo” penserà qualcuno rievocando i ricordi
legati all’inizio di ogni
nuovo anno scolastico,
ma vi sveliamo subito il
segreto.
Il 3 e 4 settembre, a
Passignano sul Trasimeno in provincia di Perugia, una piccola rappresentanza del gruppo
Giovani di Torino ha
aderito ad un corso di
formazione organizzato
dalla Consulta Nazionale Avis Giovani dal titolo “Giovani Avis a scuola
di….solidarietà”.
La calorosa accoglienza dei padroni di casa, unita allo
splendido paesaggio in riva al lago, ci ha permesso di ritornare sui banchi di scuola, riaprendo così una nuova stagione
di appuntamenti legati alle iniziative promosse dall’Avis.
Ottimo risalto è stato dato alla presentazione del libro
“Cittadinanza e Costituzione” nel riordino del 2° ciclo di
istruzione, in occasione dell’Anniversario dei 150 anni
dell’Unità d’Italia.
Nello specifico si tratta di un progetto didattico, realizzato
attraverso la collaborazione tra Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca e Avis.
Tale “vademecum” vuole essere un semplice ma efficace aiuto alla scoperta di idee, spunti, proposte e suggerimenti rispetto alle linee guida per i Licei e gli Istituti Tecnici e Professionali in ambito di Cittadinanza e Costituzione.
Oltre ai temi classici dell’educazione civica, vengono trattati anche quelli inerenti l’educazione ambientale, la legalità, il volontariato e la solidarietà.
Illustriamo il risultato dei lavori di gruppo.
Scuola primaria – È stato realizzato un progetto, della
durata di un anno, dal titolo “Alla scoperta del dono” destinato alle classi 5° con l’obiettivo primario di educare al
“dono”. Il percorso prevede incontri con insegnanti e la
collaborazione dei volontari Avisini nelle varie attività
previste: ludiche, artistiche e correlate per coinvolgere
tutte le discipline scolastiche nella realizzazione di una recita finale con scenette che simulano situazioni solidali.
La particolarità del progetto consiste nell’utilizzo di materiali di riciclo.
Scuola secondaria di primo grado – In questo caso il
progetto prevede un percorso di formazione che dura 3 an-
ni, con l’intento di accompagnare i bambini
nella fase di transizione
verso l’adolescenza con
l’obiettivo di sviluppare
in loro un senso di solidarietà.
Il pacchetto è strutturato sulle seguenti tematiche:
– cultura e sconfitta
del pregiudizio ed educazione ambientale;
– stili di vita sani e tematiche di abuso;
– solidarietà e spirito
di collaborazione volontaria presso associazioni.
Il progetto implica attività ludiche per i più
piccoli e laboratori sperimentali per i più grandi, nonché il
coinvolgimento dei docenti che sono il tramite tra allievi e
famiglie.
Scuola secondaria di secondo grado – Il progetto destinato ai Licei riguarda i ragazzi dell’ultimo anno impegnati
nella realizzazione di un sito per gestire la vita associativa di
una sede Avis (newsletter, prenotazione delle donazioni,
eventi, photogallery, etc.). In relazione alla tipologia di liceo
è prevista una diversificazione della mansione. Nello specifico ai licei tecnologici è affidata la programmazione del sito web, spetta invece al liceo scientifico l’approfondimento
medico ed al liceo classico l’analisi dell’aspetto etico. Spazio alla creatività del liceo artistico per la composizione di
grafica e musica ed infine la traduzione in almeno due lingue
europee a carico del liceo linguistico. La partecipazione
all’iniziativa da parte degli studenti prevede l’accumulo di
crediti formativi.
Il progetto degli Istituti Tecnici è indirizzato ai ragazzi
del 3° / 4° anno di una scuola per Alberghieri e dura 4 mesi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani alla cultura del dono come strumento di solidarietà nella realizzazione di uno spettacolo teatrale ed un mercatino di commercio equo solidale. La sede di tali iniziative potrebbe
essere quella in cui abitualmente si riunisce il gruppo Giovani Avis.
Da parte dei relatori e del presidente nazionale Vincenzo
Saturni è emersa soddisfazione in termini di esposizione e
per la capacità di attenzione ed organizzazione nonostante i
gruppi fossero numerosi ma con poco tempo a disposizione.
Ci auguriamo di poter attuare questi progetti nelle nostre
realtà locali per veicolare alle nuove generazioni il messaggio forte della solidarietà.
GRUPPO GIOVANI AVIS
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2 6VIAGGI INTORNO AL MONDO
I PROSSIMI VIAGGI CON GIANNI E MARINA
IN FEBBRAIO NEL FIABESCO RAJASTHAN
CON UNA POSSIBILE ESTENSIONE BALNEARE A GOA
D
ue settimane in una delle
più pittoresche e popolari
regioni dell’India: la terra
dei Maharaja e dei loro favolosi
palazzi, dei colori, dei gioielli,
degli elefanti e dei cammelli….
un tour affascinante ed indimenticabile che ricalca il primo “storico” viaggio per l’Avis nel 1996.
Il tour avrà inizio a Delhi, l’animatissima capitale indiana, per
proseguire verso Agra ed il suo
famosissimo Taj Mahal divenuto uno dei simboli nazionali per la
tenera storia d’amore che ne ha
ispirato la costruzione; Jaipur, la
città rosa, con l’indimenticabile
Palazzo del Vento e la città abbandonata di Amber; la città sacra di
Pushkar per osservare l’incredibile
pellegrinaggio di interi villaggi alla
Colori e profumi in un mercato di Jodhpur
volta di questa città sacra; la romantica
Udaipur, città della pittura tradizionale indiana adagiata sull’omonimo lago;
Jodhpur, la città azzurra…. ed
infine le due perle del deserto del
Thar: Bikaner e Jaisalmer per
un tuffo in una realtà tribale ai
confini dell’immaginario.
Il costo è di 2150 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è
di 300 € da versare al momento
dell’iscrizione.
Sarà possibile un’estensione
balneare di una settimana sulle
spiagge tropicali nella vicina
Goa con un costo aggiuntivo di
circa 560 €.
L’ultima riunione informativa
tenuta da Gianni e Marina, che
descriverà il viaggio e consentirà
di conoscerci e di iscriversi, avrà
luogo domenica 4 dicembre alle ore
10,30 nella sede di Pianezza, via Torino 19.
IN MARZO IL SOGNO USA IN TRE PROPOSTE DA NON PERDERE
Da Miami a New Orleans - I deserti del Far West - New York
DA MIAMI A NEW ORLEANS
D
odici giorni circa in un itinerario
“on the road” (risolto cioè con
auto a noleggio) attraverso gli
stati della Florida e della Louisiana. Da
Miami, affacciata sull’Oceano Atlantico, teatro di numerosi e indimenticabili
film e serial televisivi, fino a New Orleans, sulle rive del mitico Mississippi…capitale del jazz, percorrendo l’arco
del Golfo del Messico .
In questo indimenticabile percorso attraverseremo tutti i punti di grande interesse disseminati nei due stati: il Parco
Nazionale delle Everglades, dove planeremo sulle paludi a grande velocità
con degli overcraft, andando alla ricerca
degli alligatori che in questa regione pullulano.
Irrinunciabile una presenza allo straor-
dinario Universal Studio’s per un’immersione totale nel mondo cinematografico americano: decine di set di celebri
film rimontati non solo con un’intenzione conoscitiva e didattica circa il grande
mondo del “dietro le quinte”, ma riutilizzati come attrazioni ludiche e sensazionalistiche…pratica nella quale gli americani sono maestri.
Un passaggio dalla famosa città di
Daytona, dalle grandi spiagge carrozzabili in alcuni momenti della giornata,
nonché da Pensacola, famosa per le sue
enormi spiagge ed i suoi moli protesi
nell’Oceano, ci porteranno in Louisiana,
dove vivremo la grande sorpresa di New
Orleans, l’incontestata patria del jazz nero e dei battelli a ruota che navigavano
sulle acque del Mississippi…che risaliremo idealmente fino a giungere alla pittoresca capitale dello Stato, Baton Rouge.
“Due passi” tra gli alligatori del Parco delle
Everglades
Il costo è di 2000 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 €
da versare al momento dell’iscrizione.
È un viaggio che si può combinare con
il successivo viaggio “Deserti del Far
West”.
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2 7 VIAGGI INTORNO AL MONDO
Tre le possibilità di partecipare ad una
riunione informativa tenuta da Gianni e
Marina in Via Piacenza 7, che descriverà
il viaggio e consentirà di conoscerci e di
iscriversi: domenica 4 dicembre alle
ore 10,30 nella sede di Pianezza, via
Torino 19; sabato 14 gennaio 2012 alle ore 10,30 nella sede di Torino, via
Piacenza 7; domenica 22 gennaio alle
ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7.
Uno scorcio notturno mozzafiato sul fiume
Hudson con la grande vista su Manhattan,
al di sotto del Ponte di Brooklyn
SOGGIORNO DI UNA SETTIMANA
A NEW YORK, LA CAPITALE
DEL MONDO
seum, National Gallery, Tate Modern,
Torre di Londra, Westminster Abbey…) e perché no…. nella moda e nello shopping. Cosa c’è di meglio che
inaugurare la bella stagione con lunghe
camminate lungo Piccadilly Circus,
Regent Street, Carnaby Street, Oxford
Street, Trafalgar Square, i Temple,
Portobello, Notting Hill, Camden
Town…. al ritorno Londra non avrà più
segreti per voi!
Due le possibilità di partecipare ad
una riunione informativa tenuta da
Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che
descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 26
febbraio ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; sabato 3 marzo alle ore 10,30 nella sede di Torino, via
Piacenza 7.
C
Le strane forme delle rocce nel Canyon di
Chelly in Arizona
I DESERTI DEL FAR WEST
D
ieci giorni “on the road”, un itinerario richiestissimo che ripetiamo
per la sesta volta e continuiamo a
riproporre felici dell’entusiasmo che
questo viaggio sempre scatena tra i partecipanti.
Da Los Angeles, in California, capitale della cinematografia americana, alla
Death Valley, una delle scenografie di
pietra più incredibili del mondo; da Las
Vegas in Nevada, capitale del gioco e
della notte, al mitico Grand Canyon ed
alla Monument Valley, che ancora risuonano di diligenze e assalti indiani, in
Arizona. Dieci giorni che sicuramente rimarranno un ricordo incancellabile tra
scenari naturali molto distanti dalle nostre realtà europee.
Il costo è di 1850 € a testa + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da
versare al momento dell’iscrizione.
È un viaggio che si può combinare con il
soggiorno di una settimana a New York.
Tre le possibilità di partecipare ad una
riunione informativa tenuta da Gianni e
Marina in Via Piacenza 7, che descriverà
il viaggio e consentirà di conoscerci e di
iscriversi:domenica 4 dicembre alle ore
10,30 nella sede di Pianezza, via Torino
19; sabato 14 gennaio alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; domenica 22 gennaio alle ore 10,30 nella sede
di Torino, via Piacenza 7.
ome di consueto da 13 anni si ripropone il soggiorno a New York, consumato in un periodo ottimale, in
cui la città è nelle sue piene realtà non disturbate dal turismo di massa. Godremo
di una New York non alterata da orde di
turisti americani ed europei, nonché da
migliaia di ragazzini in gita scolastica; la
assaporeremo nelle sue piccole e straordinarie quotidianità, scoprendo una città socialmente all’avanguardia nella sua multietnicità, fatta di newyorkesi sorridenti,
collaborativi e ben disposti al contatto
umano.
Il costo è di 1285 € a testa, in camera
doppia + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento
dell’iscrizione.
I dettagli del soggiorno saranno pubblicati sul prossimo numero del Corriere
Avis.
Due le possibilità di partecipare ad
una riunione informativa tenuta da
Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che
descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi:domenica 15
gennaio ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7; domenica 22 gennaio alle ore 10,30 nella sede di Torino, via Piacenza 7.
Particolare della facciata del Palazzo di
Westminster dove hanno sede le due Camere del Parlamento del Regno Unito
APRILE: SOGGIORNO A LONDRA
www.gianniemarina.com
o contattarci all’indirizzo
[email protected]
A
nche Londra è ormai diventata
una meta abituale. Quest’anno la
riproponiamo in un weekend allungato, da sabato 21 a mercoledì 25
aprile. Londra, forse la capitale europea più trendy, per un tuffo nella storia,
nella cultura, nella pittura (British Mu-
Le riunioni indicate in rosso si terranno nella sede Avis di Pianezza,
via Torino 19, per inagibilità della
Sala Congressi della sede di Torino
causa distribuzione dei pacchi Befana Avis
Per maggiori informazioni
è inoltre possibile consultare
il sito
Le fotografie sono tratte
dall’archivio di Gianni e Marina
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2 8VIAGGI INTORNO AL MONDO
I NOSTRI VIAGGI PRIMAVERILI ED ESTIVI IN ANTEPRIMA
Le riunioni dei quali saranno pubblicate sul prossimo numero
MAGGIO: SOGGIORNO A STOCCOLMA
Per il secondo anno proponiamo un weekend a Stoccolma,
con partenza giovedì 3 e ritorno domenica 6 maggio. Capitale
di grande fascino, edificata su isole collegate tra loro, non mancherà di stupirvi: pittoresca, elegante e straordinariamente…
svedese.
MAGGIO: RUSSIA - MOSCA E SAN PIETROBURGO
Una settimana nel paese degli Zar, delle cupole a cipolla e del
borsch. Le due capitali antagoniste… la severa Mosca, ricca
del fascino e della tradizione della storia russa, e la frivola San
Pietroburgo, sfavillante di architetture barocche, fontane sorprendenti e scorci indimenticabili.
Partenza sabato 12 e ritorno domenica 20 maggio
GIUGNO: WEEKEND A DUBLINO
Il fascino dell’Irlanda, dei suoi cieli, del suo verde, delle sue
profonde tradizioni… viste attraverso la sua capitale: Dublino,
una delle città europee alle quali non si può rinunciare
Partenza giovedì 31 maggio e ritorno domenica 3 giugno
GIUGNO: MINI-TOUR ON THE ROAD DELL’IRLANDA
Una settimana nella primavera irlandese, alla scoperta dei
grandi spazi e delle tradizioni che da questa grande isola hanno
influenzato il mondo. Tour su auto a noleggio da aggiungere al
weekend a Dublino. Partenza giovedì 31 maggio e ritorno domenica 10 giugno.
LUGLIO: PERU’
Diciotto giorni nel paese delle Ande, in un grande itinerario
esaustivo tra mare e monti che prevede: Lima, la Laguna di
Huacachina, Nazca, Arequipa e il Canyon del Colca, Puno, il
lago Titicaca e las Islas Flotantes, Isla Taquile, Cuzco, Pisac,
Ollantaytambo, Chinchero, il Machu Picchu, Aguas Calientes,
Pisco, Parracas e las Islas Ballestas... con incontri ravvicinati
con: vicunias, lama, alpaca, condor, aquile delle Ande, pellicani, leoni marini, fenicotteri… e tante sorprese.
Partenza giovedì 5 luglio e ritorno domenica 22 luglio
AGOSTO: DA NEW YORK A MONTREAL
TRA GLI USA ED IL CANADA
Due indimenticabili settimane “on the road” : da New York
a Boston attraversando il New England, Le Cascate del Niagara dai due versanti, Toronto, Ottawa, Quebec, Montreal. Tour
parzialmente risolto con auto a noleggio
Partenza probabile lunedì 6 e ritorno mercoledì 22 agosto
Per maggiori informazioni è inoltre possibile consultare
il sito che viene aggiornato puntualmente con le ultime novità, date, orari.
UN RICORDO DEL TOUR IN BHUTAN IN SETTEMBRE CON GIANNI E MARINA
I
n uno dei cortili interni di un monastero del
Bumthang, incorniciati da policrome decorazioni lignee tipiche della regione, ci siamo divertiti ad organizzarci in questa foto intesa a ricordare la solidarietà e l’amicizia che i donatori
vorrebbero trasmettere.
È stato un viaggio particolarmente interessante articolato in una parte di Asia Himalayana
lontana dal turismo di massa, dove la popolazione indossa quotidianamente l’abbigliamento tipico locale, alla scoperta di Dzong (Monasteri
Fortificati), Monasteri Buddisti arrampicati sulle rocce e villaggi medioevali dove il tempo
sembra essersi fermato alcuni secoli fa. Viaggiando attraverso questo Piccolo Regno Himalayano, abbiamo avuto addirittura l’onore di conoscere la Regina Madre del Bhutan in visita al
Nido della Tigre, uno dei monasteri buddisti tra i
più particolari e famosi del mondo asiatico, in vista dell’imminente matrimonio di suo figlio il Re
Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. Come
“porta d’ingresso” al Bhutan abbiamo scelto
Kathmandu, per avere l’opportunità di godere di
qualche giorno dell’ atmosfera indo-tibetana che
permea la capitale del Nepal, incastonata nella
catena himalayana.
Ai lati i nostri angeli custodi: l’autista Gembo e la guida Tobgay, detti Pietro e
Paolo per la comodità mnemonica del gruppo. Da sinistra: Silvia Gozzelino, Gabriella Faga, Mariangela Doria, Franco Comelli, Marina, Gianni, Anna Bottino,
Antonio Montè, Ivana Barbieri, Ines Nurisso, Gabriella Grea
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2 9RIFLESSIONI
BIOETICA...BIOETICA...
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a un incontro fra me ed il dottor
Arboatti è venuta l’idea di scrivere una sorta di paginetta da inserire nel notiziario AVIS in cui si incominci a parlare di un aspetto estremamente attuale del vivere, del sentire
le cose, del valutarle, in una parola della moderna “Bioetica”, parola evocativa come poche altre e che sicuramente
oggi viene usata ed abusata in modo eccezionale.
La Bioetica è una branca del conoscere, della filosofia e della morale sicuramente antichissima (basta pensare, ad
esempio, a come veniva visto l’approccio con la malattia da Galeno), ma che
ha avuto uno sviluppo imponente solo
dopo la seconda Guerra Mondiale,
quando processando a Norimberga i
medici nazisti, la giustificazione addotta per i loro esperimenti su esseri umani
era di averlo fatto non solo per obbedire
agli ordini, ma anche per fare esperimenti atti a migliorare, in senso lato, la
medicina (non dimentichiamo che fra
questi, negli anni successivi, vi fu chi
arrivò alla soglia del Premio Nobel per
la Medicina).
La Bioetica moderna ha comunque
una data di nascita ufficiale ed un padre:
l’anno è il 1970 ed il padre è Van Renselaar Potter, che combinando i termini
bio(vita) ed ethics (morale), ha inteso
caratterizzare questa scienza come una
disciplina volta a coniugare le cono-
scenze biologiche con i sistemi dei valori umani.
Da subito vi fu una diaspora poiché
sia le scienze che i valori umani possono essere differentemente valutati. La
Bioetica dovrebbe rispondere alle
grandi domande del tipo ”quando inizia
la vita”, “quando finisce”, oppure quale atteggiamento si deve avere nella allocazione delle risorse non solo sanitarie del pianeta, cosa bisogna fare in determinate situazioni non solo mediche.
Oggi, nel multiculturalismo, possiamo parlare di una “Bioetica laico- progressista”, di una “laico- ambientalista”, di una “cattolica”, di una “islamica”, e così via. Inoltre, poiché i valori
soggettivi (sociali, umani, religiosi,
culturali) tendono a variare con le stesse persone, nel nostro individualismo
quotidiano, possiamo asserire che ciascuno di noi si riferisca, de facto, ad
una Bioetica personalistica.
Nel 1970 è stata presentata dal pastore metodista Ramsey la prima pubblicazione in cui la Bioetica emerge in tutto il suo vigore: in questo lavoro, dal titolo “The patient as person”, veniva
raccolta tutta una serie di conferenze
tenute in precedenza all’università di
Yale in cui il paziente veniva considerato come una persona. Questo è il vero
elemento fondante della bioetica: siamo in un mondo di persone, che non devono quindi essere distinte in pazienti,
malati, vecchi, disabili, embrioni, neonati, ecc.: ciò implica una relazione di
accoglienza e di solidarietà ed un riconoscimento di intrinseca dignità.
Nell’ottica della bioetica la donazione di sangue segue un filone tutto suo,
un filone in cui confluiscono tutte le varie forme di bioetica: il dono del sangue
è un dono segreto, aprioristico, non viziato da valutazioni di se e di ma.
In questo contesto viene quindi da pensare come la donazione di sangue nasca
con l’idea che si possa avere uno strumento di salute aiutando delle persone
mediante altre persone. Un’intuizione
così bioeticamente pregnante da anticipare, qui in Italia, di più di quarant’anni
l’ufficialità della stessa Bioetica.
Possiamo allora fare in modo che il
messaggio, bioeticamente giusto della
donazione di sangue, sia il punto di partenza per valutazioni più profonde, rendendoci comprensibile un sistema che,
grazie ai progressi della tecnica medica
e della qualità della vita, ci porterà ad
inevitabili riflessioni ed a prese di coscienza inevitabili.
Le persone che hanno iniziato, molti
anni fa, a donare sangue, pur non sapendolo, erano su un terreno modernissimo ed attualmente, in qualche modo,
ancora tutto da costruire.
DR. ROBERTO QUAGLINO
MEDICO CHIRURGO- MASTER IN BIOETICA
ASSEMBLEA ANNUALE GRUPPO ANZIANI
L’assemblea annuale è convocata il giorno 4 febbraio 2012 alle ore 15,30 in Via Piacenza, 7 a Torino.
Ordine del giorno:
• Elezione Presidente Assemblea
• Elezione Segretaria Assemblea
• Relazione della Responsabile
• Incontri 1° e 3° sabato di ogni mese
• Varie ed eventuali
La presente comunicazione riguarda tutti gli avisini che hanno raggiunto i 20 anni di appartenenza all’Avis o che abbiano compiuto 55 anni.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
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SALVAGUARDARE LA SALUTE
Curando non solo il corpo ma anche la mente
A
chi non è mai
capitato di sentirsi
stanco,
svogliato, senz’alcuna
apparente ragione, o di
far fatica a trovare le
parole giuste per esprimere un’idea, per definire un concetto, oppure di leggere qualcosa e
di doverci ritornar su
perché non si presta attenzione, o di dimenticare il nome di persone
ben conosciute, oppure
di essere distratto da
pensieri che nulla hanno a che vedere con
quello che si sta facendo, o di non sentire una
persona che ti sta chiamando perché immerso in pensieri vaganti, oppure di avere difficoltà a risolvere anche il più semplice dei problemi che si presentano nella vita o nel lavoro? Quando
ciò accade, quando s’incontrano numerosi
e insoliti ostacoli nel concentrarsi, quando
la memoria non è più pronta e inizia a far
cilecca, quando non si è più brillanti o
creativi come sempre, è perché le nostre
energie mentali si stanno riducendo o risultano già carenti a causa di un’eccessiva,
prolungata condizione di stress.
I cibi della mente
Abbiamo già evidenziato che nella ricerca di una condizione ottimale di salute
è essenziale il contenimento dello stress,
in modo da poter fronteggiare reazioni
psicofisiche che siano compatibili con la
nostra personale soglia di sopportazione.
In quest’azione di contenimento dello
stress giocano un ruolo fondamentale le
endorfine, sostanze oppioidi naturali che
hanno parte attiva in tutti i processi omeostatici dell’organismo e nella conseguente regolazione del sistema immunitario.
Ora, poiché mente e corpo sono una cosa
sola, per far funzionare bene la mente è
necessario che il corpo sia in grado di produrre la giusta quantità di endorfine, la cui
presenza, interagendo con quella di numerosi altri ormoni e neurotrasmettitori,
va a determinare quel complesso di reazioni fisiologiche che sono alla base della
nostra salute e del nostro benessere.
Per poter garantire un’adeguata produzione di endorfine – che, come si sa, vengono rilasciate in particolari condizioni
mentali, associate per lo più a sensazioni
di gratificazione e di piacere – è necessario che nel corpo siano presenti alcune
sostanze che più di altre costituiscono il
nutrimento privilegiato del cervello, i
“grassi buoni”, ossia gli omega 3. Tra
questi, hanno particolare rilevanza l’acido eicosapentaenoico (EPA), l’acido
docosaesaenoico (DHA) e l’acido alfalinolenico (ALA). L’EPA – presente nel
latte materno umano, nel grasso di diversi pesci (salmoni, sardine, alici, sgombri,
merluzzi, aringhe) e, in percentuali maggiori, nelle alghe – svolge un’importante
azione antinfiammatoria risultando assai
utile in numerose patologie fisiche e psichiatriche, tra cui schizofrenia, depressione e comportamento suicida.
Il DHA è essenziale non solo per la
composizione dei fosfolipidi delle membrane cellulari retiniche e cerebrali, ma
anche per l’azione riducente che svolge
nei confronti dei trigliceridi, abbassando
la viscosità del sangue e attenuando così i
rischi legati all’ipertensione e alle patolo-
gie cardiovascolari. È
anch’esso presente in
buona percentuale nel
latte materno umano –
per questa ragione i
bambini allattati al seno sono più robusti e
hanno più acutezza visiva – nel grasso dei
pesci e nelle alghe.
Bassi livelli di DHA
sembrano correlati alla demenza senile precoce e alla malattia di
Alzheimer.
L’acido alfa-linolenico (ALA) – precursore di EPA e DHA – è
il primo “grasso buono” a entrare nella catena alimentare e
nell’organismo umano. Ha un ruolo determinante nel mantenimento dello stato di
salute sia per la sua azione cardioprotettrice (inibisce l’aggregazione piastrinica e i
trombi), immunitaria e antitumorale, sia
perché esplica importanti funzioni biologiche, contribuendo allo sviluppo del sistema nervoso centrale. Si trova negli oli
vegetali (in particolare lino e colza), nelle
alghe, nei vegetali a foglia verde, in alcune
piante aromatiche, nella portulaca, nei legumi, nel tuorlo d’uovo, nella carne di cavallo e in minor misura nei cereali. Tuttavia, la fonte principale è rappresentata dalle noci, ricchissime non solo di questo
composto – due noci (20 grammi circa)
contengono un grammo di ALA – ma anche di vitamina E (un potente antiossidante) e vitamina B6 (tonificante dell’umore),
particolarmente utili per il corretto funzionamento del cervello.
Oltre agli omega-3, ci sono altre sostanze nutritive che aiutano a controllare lo
stress, sia aumentando le attività neuronali, sia favorendo la crescita di nuove cellule cerebrali anche in persone adulte. Sono:
gli alimenti integrali, ricchi di folati (vitamina B9), in grado di stimolare e aumentare il flusso di sangue al cervello; le mandorle, contenenti fenilalanina, un amminoacido che stimola la produzione di dopamina, adrenalina enoradrenalina, importanti neurotrasmettitori che regolano
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le oscillazioni dell’umore; i mirtilli, in
grado di aumentare la potenza dei segnali
dei neuroni, di rafforzare attività cognitive e memoria, e di proteggere il cervello
dagli stress ossidativi e dai danni provocati dall’invecchiamento; le fragole, ricche
di antiossidanti, capaci di migliorare la
capacità di trasmissione degli impulsi cerebrali e di contenere il declino neurologico correlato all’avanzare dell’età; i semi
di girasole, contenenti sia triptofano – un
precursore della serotonina, utile per alleviare insonnia e depressione – sia tiamina
(vitamina B1), indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso
centrale, cuore e muscoli.
Un’alimentazione mirata, che contenga sostanze nutritive diverse, non è solo
determinante per il buon funzionamento
del corpo, ma, incidendo sulla qualità e
quantità di energia cerebrale, influenza
direttamente anche la mente e tutte le
principali funzioni connesse: memoria,
cognizione, percezione e umore.
Mantenere sano
l’apparato digerente
Curare il proprio corpo non vuol soltanto dire prestare immediata attenzione a
ogni minimo segno di alterazione del proprio aspetto esteriore (macchie, tumefazioni, decolorazioni cutanee, foruncoli,
comparsa di rughe, perdita di capelli), ma
anche preoccuparsi di tutti quei cambiamenti, di solito trascurati, che avvengono
all’interno, in particolar modo nell’apparato digerente (pesantezza, gonfiore, reflusso, pirosi, dispepsia, colite, stipsi), e
che sono i primi segnali di un alterato
equilibrio o di una qualche incipiente disfunzionalità. Prendersi cura del proprio
stomaco e dei propri intestini è, invece,
l’ultima cosa a cui si pensa, perché si è
portati a sminuire l’importanza delle loro
funzioni ai fini del benessere e dell’efficienza dell’intero organismo. Eppure se
stiamo bene, se godiamo di buona salute,
lo dobbiamo in massima parte proprio a
loro, alla regolarità delle loro funzioni e
alla tempestività con cui ci segnalano disagi e disarmonie.
“La gioia della vita – ricordava Joseph
Conrad (1857-1924), famoso scrittore polacco, profondo conoscitore delle debolezze del corpo e dei turbamenti dell’animo umano – dipende da uno stomaco sano, mentre la cattiva digestione porta allo
scetticismo, all’incredulità e allo sconforto, alimentando pensieri negativi e di mor-
te”. Questa affermazione, giudicata da
molti prosaica e bizzarra, ha trovato conferma nei riscontri della psicosomatica e
della scienza medica in generale. Se ci si
vuole mantenere in salute e avere una vita
lunga e serena, la prima cosa da fare è
prendersi cura del proprio apparato digerente per mantenerlo il più possibile sano
ed efficiente, in modo da contrastare gli effetti nocivi delle sostanze tossiche che introduciamo quotidianamente nell’organismo e i deterioramenti fisiologici causati
da stress e invecchiamento. Chi gode di
buona salute digerisce bene, assimila con
facilità i nutrimenti ed evacua regolarmente, liberando il corpo da tutti i veleni accumulati, compresi i prodotti di scarto del
metabolismo, a riprova della stretta connessione e consequenzialità di tutte le funzioni dell’apparato digerente.
Quando il cibo arriva in bocca viene subito masticato, mescolato alla saliva e trasformato in una poltiglia omogenea
(bolo) nella quale, grazie all’azione
dell’enzima amilasi, inizia la predigestione dei carboidrati. Mediante la deglutizione, il bolo viene poi spinto verso la faringe, incanalato nell’esofago e sospinto nello stomaco, dove si mescola con gli acidi
gastrici e gli enzimi digestivi. Dopo un
periodo variabile da due a sei ore (a seconda della quantità e della natura del cibo ingerito), il bolo viene trasformato in
una sostanza lattiginosa fortemente acida
chiamata chimo. Completata la digestione
gastrica dei carboidrati e iniziata quella
delle proteine, il chimo passa nel duodeno
dove – sotto l’azione dei succhi pancreatici, enterici e della bile – viene trasformato
in chilo, una sostanza liquida basica ricca
di micronutrienti i quali, al termine del
processo digestivo, attraversano la mucosa intestinale e si riversano nella linfa e nel
sangue, per poter essere trasferiti a tutte le
cellule del corpo. Il chilo, ormai povero di
nutrienti, prosegue il suo cammino verso
l’intestino crasso dove viene prima privato di acqua e sali minerali, poi aggredito
dalla flora intestinale, arricchito di muco e
cellule sfaldate e infine trasformato in feci, per la definitiva espulsione.
Ora, poiché l’apparato digerente provvede a fornire nutrimento a tutte le cellule
del corpo e nel contempo le libera dalle
tossine esistenti, è evidente che ogni sua
alterazione presente sia nella fase di predigestione (bocca) che in quelle successive
di digestione (stomaco, duodeno), assimilazione (intestino tenue e crasso) ed escrezione (colon, retto), va immancabilmente
a ripercuotersi su altri organi e apparati,
creando le premesse per l’insorgenza delle
più svariate patologie. Per questa ragione è
importante mantenerlo sempre sano ed efficiente, cercando di proteggerlo da ciò
che può nuocergli e in particolare da quelle sostanze tossiche che derivano dalle nostre errate abitudini di vita – fumo, alcol,
droghe, stress, eccessiva produzione di radicali liberi, uso sconsiderato di farmaci,
scorretto modo di alimentarsi – i cui perniciosi effetti, protraendosi nel tempo, ne alterano struttura e funzioni.
È opinione diffusa che numerose malattie anche gravi hanno origine da uno stato
di intossicazione cellulare che – rendendo
precaria la funzionalità gastrica, epatica o
intestinale – crea pericolose alterazioni
molecolari riscontrabili in ogni parte del
corpo. I problemi iniziano, di solito, nel
colon e poi si propagano a tutti gli altri organi, in quanto le pareti intestinali, e in
particolare la mucosa del colon, costituiscono il principale sistema che il corpo
utilizza per difendersi dall’aggressione
delle sostanze tossiche, ospitando importanti strutture cellulari del sistema immunitario (macrofagi, linfociti T e B, immunoglobuline), che fanno da barriera alla
propagazione delle tossine. Assodato che
la capacità digestiva varia da persona a
persona e che il cibo dovrebbe essere assunto nella quantità più appropriata –
quella che fornisce l’energia necessaria e
non di più – solo quando il pasto precedente è stato completamente digerito, va
ricordato che esistono alcune semplici regole, dettate dal buonsenso, che aiutano a
mantenere sano ed efficiente il proprio apparato gastrointestinale. Eccole.
Premesso che l’assunzione di cibo va
sempre adattata alle esigenze e ai ritmi del
proprio organismo, bisognerebbe: mantenere gli stessi orari dei pasti, lasciando un
intervallo di almeno sei ore tra l’uno e l’altro, in modo da non sottoporre gli organi
intestinali a un lavoro incessante; bere
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molto, prima e fuori dai
giungibile con un’alimen- conflitti interiori profondi. In accordo con
pasti, evitando alcolici e
tazione sana, variata e il la sperimentazione scientifica – che ha dibevande gasate; lavarsi
più possibile naturale che, mostrato come la miglior difesa contro le
(accuratamente) le mani
assicurando il giusto ap- patologie da “civilizzazione” sia un’aliprima di mangiare, per
porto di tutti i nutrienti, mentazione sana, che privilegi i cibi natuevitare la contaminazione
salvaguardi il perfetto rali, privi di residui tossici, concimi chidel cibo; mettere da parte,
funzionamento di cellule, mici e pesticidi – Pecchiai ha dedotto che
quando si è a tavola, tutti i
per salvaguardare la propria salute occororgani e apparati.
problemi, svuotando la
Uno dei primi ad aver re nutrirsi con alimenti che contengano
mente dai pensieri incomintuito questa possibilità è tutti quei “fattori vitali” (microrganismi
benti, per poter valutare
stato Luciano Pecchiai, benefici, vitamine, enzimi, oligoelemencon serenità la qualità e la
punto di riferimento scien- ti) che esercitano un’azione vantaggiosa,
quantità di ciò che si sta
tifico e “memoria storica” “probiotica” (da pro-bios, ossia a favore
per assumere; mangiare
della medicina naturale. della vita) per il nostro organismo, ostacocomodamente seduti per Luciano Pecchiai
Medico dal 1947, libero lando nel contempo l’impianto e lo sviassaporare meglio ogni
docente e ricercatore del luppo di quei microrganismi che svolgoboccone, in modo da gustare il cibo e fa- CNR presso l’Istituto di Anatomia Pato- no invece un’azione dannosa, “antibiotivorire il processo digestivo; masticare be- logica dell’Università di Milano, Pec- ca” (da anti-bios, ossia contro la vita), in
ne e a lungo, evitando masticazioni fretto- chiai ha dedicato tutta la sua vita allo stu- grado di determinare uno stato di progreslose che disturbano stomaco e intestini, dio delle cause delle malattie. Da prima- siva intossicazione cellulare.
Ora, per mantenere sana e attiva la flora
causando sovraccarichi di lavoro anche rio patologo dell’Ospedale dei Bambini
per il fegato; dosare la quantità di cibo se- “Vittore Buzzi” di Milano, ha fondato batterica intestinale – che è formata da micondo le necessità del proprio organismo, nel 1960 il Centro di Eubiotica Umana, liardi di batteri che intervengono nei pronon mangiare troppo, soprattutto la sera, dove vengono applicate e trasmesse – cessi di digestione, sintesi e assimilazione
e, se è possibile, fare una breve passeggia- mediante consigli, suggerimenti e pro- – occorre che i batteri benefici (eubiotici)
ta dopo i pasti; consumare cibi freschi, di poste operative – le linee guida della sua siano numericamente superiori a quelli
stagione, facilmente digeribili, senza ag- filosofia alimentare e di vita.
patogeni. A tal fine Pecchiai suggerisce di
giunta di additivi, preferibilmente di oriFondamento dell’eubiotica – dal greco privilegiare il consumo di alimenti vegegine vegetale, crudi o poco cotti; evitare eu (buona) e bios (vita) – è l’essere in sin- tali (cereali, frutta, verdura, legumi, olii
bevande e cibi troppo caldi, ghiacciati tonia con le energie rigeneratrici della na- vegetali) provenienti da agricoltura biolooppure piccanti, per non irritare le muco- tura, rispettando la vita in ogni sua mani- gica, assumendoli in forma integrale, cruse palatina, esofagea e gastrica.
festazione e considerando l’essere umano di o poco cotti ed escludendo tutto ciò che
Sintetizzando, bisognerebbe fare ogni nella sua globalità, ossia come un ecosi- può recar danno all’organismo (fumo,
giorno un po’ di moto, mangiare meno e stema fatto di corpo, mente e spirito. Dun- droghe, alcol, thè, caffè) compresi i cibi
meglio, in un ambiente tranquillo, in ma- que, per star bene non bisogna soltanto troppo lavorati o precotti.
niera più ordinata, evitando combinazioni preoccuparsi dell’insorgenza di malattie
ELIO BLANCATO.
alimentari sconsiderate che possono crea- fisiche, ma anche di quelle psichiche, cau(7 - CONTINUA)
re problemi digestivi o, nel migliore dei sate da stress, frustrazioni esistenziali e
casi, fastidiosi appesantimenti, in modo da
salvaguardare la funzionalità del proprio
RICORDANDO TRAPPO
apparato digerente, alzandosi da tavola
mai troppo sazi, ma neppure affamati.
Giovedì 6 ottobre 2011 è morto Giuseppe Trappo. Aveva 75 anni ed era in gita a
Nutrirsi secondo natura
Nutrirsi è un bisogno primario di tutti gli
esseri viventi. Come umani dovremmo, a
differenza degli animali, essere in grado di
farlo in maniera meno istintuale, con
buonsenso e intelligenza, considerando
l’assunzione di cibo non come mero riempimento viscerale, bensì come momento
di ristoro e di recupero energetico per corpo, mente e spirito. Il fine della nutrizione
umana non è, infatti, la semplice sopravvivenza dell’organismo, bensì la ricerca e il
mantenimento di una condizione di benessere generale che garantisca la possibilità
di vivere e gestire l’esistenza al meglio
delle proprie potenzialità. Obiettivo rag-
Sorrento con la moglie Andreina. Se n’è andato senza far rumore, in punta di piedi,
come chi è abituato a non disturbare, portato via da un infarto che in pochi secondi
lo ha catapultato da questa vita all’altra. Non ha sofferto: gli è toccato una morte rapida, indolore, quella che meritava, quella che tutti noi chiediamo e auguriamo ai
nostri cari. Ha esalato l’ultimo respiro tra le braccia della moglie Andreina, salutandola con un ripetuto battito di ciglia e poi si è levato in alto, verso il cielo. A Torino
lo conoscevano tutti per via di quella dote straordinaria che gli permetteva, mediante l’energia delle mani, di dare sollievo a chi, umano o animale, fosse in sofferenza.
Aveva aiutato tante persone: adulti, bambini, ricchi, poveri, famosi, sconosciuti,
santi e peccatori, offrendo a tutti sorrisi e comprensione. A prima vista poteva apparire singolare per via di quella sua lunghissima barba bianca che gli conferiva
un’aria da eremita, ma, a ben guardarlo, si coglievano nei suoi occhi lampi di bontà
e amore. Giuseppe faceva parte della grande “famiglia dell’Avis”, di quella schiera
di persone generose e senza volto che offrono il proprio sangue, contribuendo ad alimentare il dono della vita. Sua madre era stata medaglia d’oro Avis e anche lui, fino
a quando aveva potuto, aveva donato il suo sangue. Grande perdita per i suoi cari –
la moglie e i figli Giovanni e Rita – e per tutti coloro che hanno potuto conoscerlo e
apprezzarlo come amico e come uomo. Ciao, Giuseppe, ci rincontreremo.
E.B.
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3 3 STORIA MINORE
IL NATALE SCOMPARSO
E LE PICCOLE COSE DI IERI
S
e non in prima elementare, certamente in seconda
e in terza: l’insegnante,
maestra o maestro che fosse,
suggeriva agli scolari di preparare la letterina di Natale per
porgere gli auguri ai genitori. Si
comperava in cartoleria una letterina già predisposta, con molte stelline, fiocchi di neve, il
Bambino nella mangiatoia, il
bue e l’asino. Una delle mie prime l’ho conservata, recita: “In
questo Natale vi invio tanti auguri perché siate sempre felici.
Prometto che sarò buono ...”.
E i genitori ricambiavano
con qualche soldino o un piccolo dono. Una bella cosa,
peccato che si sia persa fra
molti altri eventi, fra tante piccole cose che il vento della
storia si è portato via.
La mia prima scuola, la “Federico Sclopis”, in via del Carmine, ha riunito molte delle
“cose scomparse” in un piccolo
museo fatto di banchi di legno,
di calamai, di portapenne, soprattutto di tante fotografie che
riproducono, classe per classe,
il mondo di allora. Alle pareti
non mancano riproduzioni fotografiche di alunni che, per un
verso o per l’altro, si sono fatti
strada. Vedo le pagelle del futuro cardinale Martini, che sareb-
be poi divenuto arcivescovo di
Milano, vedo la pagella di Ceronetti, ed anche la mia, anche
se mi vergogno un po’ per quel
voto di aritmetica, appena sufficiente ... ma non importa. Ne sono scaturiti due preziosi volumetti: uno è intitolato Oggettivamente (Catalogo degli oggetti del Museo della Scuola “Federico Sclopis”), con tanti oggetti di allora che i ragazzi d’oggi fanno “parlare” come in una
specie di cartone animato. Un
libretto simpatico a cui i ragazzi
hanno collaborato con slancio,
come in una gara, sostenuti da
insegnanti ugualmente entusiasti: Simona Catangia, Franca
Corino, Silvia Gallorini, Lidia
Gambino, Margherita Palmesano, Marianna Pierro, Maria Elena Revelli. Il museo è disponibile per chi vuole visitarlo, contattando le insegnanti.
Il secondo volume è intitolato Per una storia della Scuola a
Torino e vi hanno partecipato
le scuole elementari Gabelli,
Margherita di Savoia, Mazzarello, Padre Gemelli, Sclopis e
Vidari, e anche in questo caso
la storia ha un po’ il profumo
della nostalgia, con numerose
illustrazioni, documenti, oggetti. Fra i giochi di un tempo,
alla Sclopis la cerbottana, la
palla fatta di stracci, il proiettore e le piccole filmine, il tiro al
bersaglio, le più antiche bambole di stoffa, affascinanti anche se meno eleganti, di certo,
di quelle firmate dalla Lenci.
Per questo Natale, insomma,
i bambini delle scuole ci hanno
fatto dono di un “ricordo” speciale, una strenna molto simile
a una macchina del tempo,
quando avevamo il grembiulino nero con il nastro azzurro e il
colletto bianco inamidato. Era
tutto più bello di oggi? Difficile
dirlo. Ma sottovoce, ve lo posso
sussurrare: a me sembra di sì.
RENZO ROSSOTTI
Pane al pane
TRADIRE IL VOCABOLARIO
C
ome siano nate le lingue nessuno lo sa. Però in un certo momento – si fa per dire – gli uomini si sono messi d’accordo
nella scelta di una parola per indicare una cosa. Le parole
sono le immagini delle cose e tale corrispondenza è così necessaria che è il fondamento della società. Se in una società tutti usassero le stesse parole per indicare cose diverse, sarebbe il caos. Se
uno con la parola “cibo” volesse indicare “veleno”, se con la parola “vivo” volesse indicare “morto”, sarebbe impossibile la convivenza. Eppure, da sempre, vi sono persone che per interesse, per
ambizione, per vanità, usano certe parole con significato diverso
dalla loro natura, e le persone che ascoltano queste parole, ma non
conoscono la distorsione del loro significato, restano ingannate e
danneggiate. Le società esistono perché la maggior parte delle
persone dà alle parole il significato universalmente riconosciuto e
ormai fissato nei vocabolari di ogni lingua.
I mentitori sfruttano questa piattaforma di verità, come i ladri
vanno a rubare l’uva che altri hanno coltivato. Oggi i tradimenti
del vocabolario sono molti, ma le persone di cultura li scoprono
facilmente. Il pericolo è per le masse che in genere non hanno
grande cultura e possono essere spinte da una parte o dall’altra,
con gravi conseguenze sociali. Fermiamoci solo ad esaminare il
tradimento del significato di due parole: una è “democrazia” e l’al-
tra è “famiglia”. Partendo dalla facile presunzione che la parola
“democrazia” significa “libertà nella giustizia”, la Germania
dell’Est, quando era sotto il dominio sovietico, aveva preso il nome
di “Repubblica Democratica Tedesca”. Ormai è chiaro per tutti che
quella parola “Democratica”, sotto il tallone sovietico, certamente
non democratico, fu il più arrogante e stupido insulto alla parola che
da duemila anni esclude un dittatore dal potere. Con la lana
dell’agnello volevano coprire il lupo feroce del Comunismo.
Altra parola oggi aggredita dai tradimenti è “famiglia”. La parola significa “unione stabile e feconda di un uomo con una donna” e non altro. Oggi in Europa soffia un vento presuntuoso e incolto che con la parola “famiglia” vuole indicare cose diverse: le
unioni omosessuali tra uomini o donne, le madri singole con marito ignoto, e altre acrobazie sessuali contro natura, che non si
possono assolutamente indicare col nome “famiglia”. Si devono
indicare con un nome diverso e più appropriato come: patto, intesa, accordo, sodalizio, società, vincolo, compromesso, ma non
“famiglia”. È sempre lo stesso artificio: coprire con la pelle del
mite agnello, istituzioni paragonabili a lupi feroci, distruttivi della società perché ciecamente contrari alle sacre leggi di natura.
CORRADO CAMANDONE
SITO INTERNET: HTTP://TAICC.INTERFREE.IT
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3 4 FILATELIA
UN NATALE MOLTO RICCO PIENO DI LUCI E DI NEVE
S
embrerebbe che, in un periodo in cui
non si parla che di crisi e di ristrettezze, i francobolli natalizi, a cominciare dalla serie dell’Australia, sempre la prima ad essere emessa, facciano di tutto per
riallacciarsi alle migliori tradizioni del passato. L’Italia ha emesso due valori – uno da
euro 0,60 e uno da 0,75 – e la Gran Bretagna si attiene al mondo più gradito ai bambini, con esemplari tratti dai Vangeli. Pensiamo tuttavia che la palma per i più riusciti francobolli natalizi del 2011 vada assegnata alla Svizzera, per i bozzetti pieni di
luce firmati da Raphael Volery, presentati
dalle poste elvetiche con un servizio speciale del periodico La Lente (la rivista per
gli amici dei francobolli), edita a Berna.
● AIDS: IL 30°
Da Londra, la HarryAllen ha diramato
uno speciale francobollo per Santa Lucia, l’isola caraibica scoperta da Colombo nel 1502, che emise i suoi primi francobolli nel 1860. L’esemplare, da 30
cents, vuole celebrare i trent’anni di lotta
contro HIV e Aids, riproducendo l’ormai
caratteristico nastrino piegato a guisa di
cravatta. La stessa HarryAllen ha annunciato per Mauritius un francobollo che è
dedicato all’Anno Internazionale della
Chimica, sottolineando come la ricerca
in questo settore abbia fatto progressi più
che notevoli preservando la salute dell’uomo e degli animali.
● PER IL VOLONTARIATO
È da euro 0,75 il francobollo che l’Italia ha dedicato all’anno europeo del Volontariato. L’esemplare non ha mancato
di suscitare critiche, giudicato “confuso”
pressoché incomprensibile. Francobolli
siffatti non trasmettono nessun “messaggio” ed è davvero un peccato. Ne sono
stati stampati 4.500.000 pezzi. Che fine
faranno mai constatando che molti commemorativi non vengono perlopiù distribuiti negli uffici postali periferici? Domanda legittima soprattutto per i francobolli e i foglietti emessi per celebrare il
150° dell’Unità d’Italia.
RENZO ROSSOTTI
IL QUIZ
Si tratta della chiesa dedicata a San Tommaso, sull’angolo della via omonima
con via Pietro Micca. Proprio per la costruzione di quest’ultima strada, detta anche “il rettilineo”, si dovette tagliare “una fetta” alla chiesa di San Tommaso.
Risulta vincitore del quiz Gian Paolo Costanzo
IL NUOVO QUIZ
Ancora molti tricolori ai balconi per festeggiare il 150° dell’Unità nazionale.
Sapete indicare almeno altre due bandiere, di paesi esteri che abbiano nel loro
vessillo il rosso, il bianco e il verde, proprio come il tricolore italiano?
Le risposte devono pervenire a AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127
Torino oppure [email protected] entro il 13 gennaio 2012. Il premio del
precedente quiz deve essere ritirato entro il 13 gennaio 2012.
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3 5 ARTE
LE MOSTRE E GLI ARTISTI
L
e esperienze artistiche in Piemonte appaiono caratterizzate da
un ampio ventaglio di iniziative, dalla sperimentazione contemporanea alle ricerche del passato, dall’astrattismo a una
suggestiva figurazione che esprime la sottesa energia della natura.
LEONARDO ALLA VENARIA REALE
Il grande evento espositivo dedicato a “Leonardo, il genio, il mito”, anticipato nello scorso numero del “Corriere AVIS” da Renzo
Rossotti, si è aperto nella Scuderia Grande della Reggia di Venaria
suscitando uno straordinario interesse per l’alto livello delle opere
presentate nelle diverse sezioni della mostra. Arricchita dalla scenografia ideata dal premio Oscar Dante Ferretti, la rassegna si snoda attraverso la video-inchiesta di Piero Angela sul mistero del famoso
“Autoritratto”, le grandi macchine leonardesche, i film ispirati al
Genio inseriti nel settore a cura di Arnaldo Colasanti. Una visita è
perciò quanto mai doverosa per “scoprire” la storia artistica di Leonardo, per cogliere l’essenza del suo personaggio e ammirare il “Codice sul volo degli uccelli” e il nucleo completo dei tredici fogli autografi che,appartenenti alle collezioni della Biblioteca Reale di Torino, sono collocati nella sezione curata da Carlo Pedretti, Paola Salvi e Clara Vitulo. Proseguendo s’incontrano gli artisti che, selezionati da Pietro C. Marani, nel corso dei secoli si sono ispirati al mito
di Leonardo, mentre Renato Barilli ha realizzato un percorso dedicato alla sua presenza nell’arte contemporanea: dall’omaggio di
Marcel Duchamp all’“Uomo vitruviano” di Mario Ceroli, all’“Ultima cena” di Andy Warhol. La mostra si chiude con uno spazio multimediale, introdotto da una riproduzione digitale animata proprio
dell’Ultima Cena, che consente di vedere lo studio delle fisionomie
e delle espressioni dei personaggi di uno dei capolavori del Maestro.
Reggia di Venaria, sino al 20 gennaio 2012. Info 011/4992333,
www.leonardoallavenariareale.it.
LA STAGIONE INFORMALE DI BURRI
Nell’ottocentesco Palazzo Panizza, in piazza Solferino, si aprono
le vetrine della Galleria Mazzoleni che espone sino a gennaio un significativo “corpus” di quadri di Alberto Burri, uno dei maestri del
secondo Novecento. Diretto da Giovanni e Anna Mazzoleni, con i
figli Davide e Luigi, questo spazio ospita la stagione informale di
LIBRI
N
iccolò Cattich e Giuseppe Saglio hanno curato il volume
“L’oltre e l’altro”, arte come terapia, per le edizioni Priuli&Verlucca, con in copertina il dipinto “Promenade” di
Marc Chagall. L’arte è una terapia, scrivono gli autori, perchè aiuta a “sopportare il dolore dell’esistere attribuendogli un significato.
Favorisce una visione del mondo...Rivitalizza la persona...”. E così
arte, musica e danza contribuiscono a “ritrovare se stessi”. Per le edizioni Volarte, Associazione di volontariato culturale, è uscito il
libro “Storie e racconti torinesi del Risorgimento” (in copertina, incisione “Sacrificio”
di Carla Parsani Motti). E dalle “Immagini
del Risorgimento” di Gian Giorgio Massara,
la successione dei capitoli racconta dei palazzi e dei caffè del Risorgimento; di Palazzo Reale e degli umili soldati, di Piazza Cavour e della contessa di Castiglione, Massimo d’Azeglio, Giulia di Barolo, Silvio Pellico, Carlo Bossoli e le storie delle donne attraverso la pittura.
A.MIS.
Leonardo. Il genio, il mito”
Alberto Burri, 1953, stoffa, tela
sabbia, olio su tela
Marco Ramasso, Il posto preferito, 2000, olio su masonite
Burri, nato a Città di Castello (Perugia) nel 1915 e scomparso a Nizza nel 1995. Laureato in medicina. È stato ufficiale medico durante
la Seconda Guerra Mondiale. Fatto prigioniero dagli alleati in Tunisia, venne inviato nel campo di Hereford in Texas, dove iniziò a dipingere. Una pittura, la sua, che già nel 1948 si identifica con
l’astrattismo, con la forza del colore, con le possibilità espressive insite nella materia (dai sacchi ai ferri ai legni). Con la mostra “Dalla
concretezza reale all’incanto della forma”, corredata da un testo critico di Francesco Poli, è possibile ripercorrere un itinerario che sottolinea l’intensità di un linguaggio legato a composizioni come
“Sacco e Rosso” del 1956, esposto alla Biennale di Venezia del
1984, le “Combustioni” su carta e plastica (dal 1957 al 1968), i
“Cretti” degli anni Settanta, sino al raffinato “Nero e Oro” del 1993.
Galleria Mazzoleni, piazza Solferino 2, sino al 31 gennaio
2012, Info 011/534473.
ALLA “DANTESCA” LE FAVOLE DI FEDRO
L’annuale appuntamento di fine anno della Galleria Dantesca si
identifica con una mostra e la pubblicazione del 41° volume de “La
Grande Collana”, illustrato da sette incisioni originali di Marco Ramasso, che ha interpretato le Favole di Fedro, e il testo in rima di Filippo Falbo. Diretta da Giorgio Bàrberi Squarotti e da Folco Portinari e curata per la parte grafica da Antonio Liboà, la collana presenta opere classiche pubblicate in tiratura limitata, su carta a tino
fabbricata dalle Cartiere Magnani di Pescia e dalla Cartiera di Sicilia di Aci Bonaccorsi. E dal primo libro del 1965, dedicato alla “Vita Nuova-Rime” di Dante Alighieri, con acqueforti di Ernesto Treccani, si passa alla “Vita” di Vittorio Alfieri, con incisioni e gauffrages di Umberto Mastroianni, a “Il Principe” del Macchiavelli, corredato dalle puntesecche di Claude Weisbuch, sino alle recenti edizioni con le pagine di grafica di Xavier de Maistre, Titti Garelli, Ottavio Mazzonis, Jessica Carroll, Francesco Musante, Plinio Martelli, Giacomo Soffiantino, Ugo Nespolo, Teresita Terreno, Fernando
Eandi e Paul Pennisi. Per l’occasione è stata organizzata da Nanni e
Mimmo Fogola una mostra personale di Marco Ramasso con incisioni, dipinti, acquerelli dedicati alle favole di Fedro e al mondo animale: dalle possenti tigri ai lupi, alla natura. I realistici quadri esprimono una non comune capacità di fissare un’immagine, un paesaggio, un percorso legato ai suoi viaggi.
Galleria Dantesca, piazza Carlo Felice 15, sino al 10 gennaio
2012, Info 011/541512.
ANGELO MISTRANGELO
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3 6CALENDARIO PRELIEVI
DOVE E QUANDO COMPIERE
LE DONAZIONI NEI PROSSIMI MESI
Per maggiori aggiornate informazioni, telefonare al n° verde
800265508
L
e donazioni che si possono effettuare si suddividono in
• donazioni di sangue intero (ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile);
• di solo plasma in “aferesi” (ad intervalli anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero, stabiliti dai medici);
• di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto della donazione stessa: plasma e sangue intero, plasma e piastrine.
In ogni caso, purché precedute da visite mediche appropriate, ogni tipo di donazione è innocuo per il donatore ed eseguito con materiale monouso, cioè utilizzato una sola volta e poi eliminato.
Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza
all’Avis, previste dal regolamento associativo.
Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno:
• presso la sede di via Piacenza, 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite;
• presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 - biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45 * festivi 8 - 11,45
Tutti i giorni feriali, anche presso il centro trasfusionale dell’ospedale OIRM S.Anna, di via Baiardi 43 dalle 8 alle 12
(sabato escluso) e presso il Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed
il sabato dalle 8,30 alle 10,30.
Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45.
Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare:
• nei soli giorni feriali
in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45;
a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45;
a Porta Susa, in piazza 18 Dicembre, dalle 7,45 alle 11,45;
nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45 per prelievi di sangue e di plasma in aferesi.
le domeniche, ed altre festività, con orario dalle 8,30 alle 11,30 innanzi alle Chiese:
4 dicembre
GRAN MADRE DI DIO,
piazza Gran Madre di Dio
SAN GIUSEPPE CAFASSO,
corso Grosseto 72
8 gennaio
SAN PELLEGRINO LAZIOSI,
c.so Racconigi 28
SACRO CUORE DI GESU’,
via Nizza 56
11 dicembre
SAN BERNARDINO DA SIENA,
via San Bernardino 11
SAN GIUSEPPE LAVORATORE,
corso Vercelli 206
15 gennaio
GESU’ NAZARENO,
via Duchessa Jolanda
SANT’ANNA,
via Giacomo Medici 65
18 dicembre
NATALE DEL SIGNORE,
via Boston, 37
SANTA RITA,
piazza Santa Rita
22 gennaio
SANTISSIMO NOME DI MARIA,
via G.Reni 96/140
SAN GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO,
c.so Potenza 130
6 gennaio
LA VISITAZIONE,
c.so Francia 272
SAN GIULIO D’ORTA,
c.so Cadore 9
29 gennaio
SANT’ERMENEGILDO,
c.so B.Telesio 98
NATIVITA’ DI MARIA VERGINE,
via Bardonecchia 159
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3 7 VITA ASSOCIATIVA
GITA ALL’ACQUARIO DI GENOVA
S
abato 10 settembre, come da programma, si è svolta la gita all’acquario di Genova. Puntuali alle ore
7, i cento partecipanti sono partiti alla
volta del capoluogo ligure.
L’organizzazione dell’agenzia “Cisalpina” di Carmagnola, ancora una volta
solerte e precisa, ha permesso ai gitanti
di godere di un ottimo servizio, anche il
tempo ci è stato favorevole, una giornata
calda e soleggiata ha accompagnato i nostri spostamenti.
La visita all’acquario ha catturato la
curiosità di tutti. Una struttura spettacolare, unica in Europa, con le sue vasche gigantesche e le oltre 600 specie
acquatiche in ambienti che riproducono l’habitat del Mediterraneo e degli
oceani.
Dopo la visita (sempre bella e interessante anche per chi già c’era stato) tutti al
ristorante “Il veliero” e dopo aver consumo un ottimo pranzo a base di pesce...
tutti ad Arenzano, a visitare il Santuario
del “Gesù Bambino di Praga e del suo caratteristico presepe”. Presepe unico, tutto in ceramica.
I gitanti sono stati accolti da una gentilissima suora che ha illustrato la storia
di quel luogo di culto. Terminata la vi-
sita al presepe, e all’orto botanico, curato dai frati del Santuario, e omaggiati
da un gentile pensiero (una piantina
grassa per tutti) si ripartiva per Torino.
Ringraziamo tutti Voi per la partecipazione e ringraziamo l’Avis Comunale di
Torino per il contributo datoci. Con la
speranza che sia stata una gita piacevole,
vi diamo appuntamento alla prossima
con il consueto spirito avisino!!!
IL CONSIGLIO DIRETTIVO GRUPPO AVIS FIAT
SERATA TEATRALE
C
ome è ormai consuetudine, il Gruppo Aziendale Avis-Fiat in collaborazione con l’Avis Comunale di
Torino ha organizzato la serata teatrale.
Oltre duecento amici avisini hanno assistito nel Teatro parrocchiale del “Santissimo Nome di Maria” alla brillante
commedia “Felice ma nen trop content”.
Tre atti di Dino Trivero.
Il pubblico ha apprezzato con applausi e sonore risate i tre atti messi in
scena. Nei due intervalli i rappresentanti del grupo Avis-Fiat hanno illustrato l’importanza della propaganda
avisina al fine di promuovere il dono
del sangue.
Un ringraziamento a tutti Voi per la
Il capogruppo Gino Nagliati e la nostra colonna Giorgio Bernardi
La compagnia “Siparietto di S. Matteo”
vostra presenza e, come sempre, un grazie all’Avis Comunale di Torino per la disponibilità.
Arrivederci alla prossima!!!!
IL CONSIGLIO DIRETTIVO GRUPPO AVIS-FIAT
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3 8GRUPPI SPORTIVI
UNA VITA DI GRANDE AMORE
Scritta da Maria Rosa Parma e Angelo Pistritto
H
o conosciuto Maria Rosa nel 1964. Un vero e proprio colpo di fulmine, mio e suo,
ci siamo sposati innamoratissimi il 24 settembre 1966, quindi i conti sono presto
fatti: 45 anni di matrimonio, di vita vissuta sempre insieme in una completa simbiosi, fatta di stima, rispetto, ma, soprattutto di un grande, immenso amore. Insieme abbiamo costruito il nostro “piccolo impero”, la nostra famiglia, i nostri figli, Maria Gabriella nel 1967, Giovanni nel 1970 hanno completato quello che era il nostro sogno. Sono arrivati poi quattro adorabili nipotini per la gioia dei genitori e nonni, e oggi 24 settembre 2011, festeggiamo con tutti loro il nostro 45° anniversario. 45 anni sempre insieme, nella gioia e nel dolore, assieme alla mia cara Rosina.
Coraggio amore, noi siamo ancora qui con i nostri adorati figli e nipotini, a coronare
questo 45° anniversario e l’arrivo del nostro quinto nipotino o nipotina, e questo evento
deve darci maggiore forza per continuare il percorso iniziato nel 1966. Grazie Rosina per
essere stata sempre con me e per avermi aiutato in questo lungo cammino. Il mio amore
per te non avrà mai fine.
Tuo per sempre
ANGELO
Le grandi piogge non fermano la 12ª edizione
LA FOLLA DEL RUFFINI
ore 8 di domenica 6 novembre 2011
N
onostante la pioggia caduta da diversi giorni e le raccomandazioni
alla prudenza di Tv e altri organi
d’informazione, circa 300 coraggiosi
atleti hanno percoso i 10 km all’intrno
del parco Ruffini sotto una pioggia torrenziale.
Grazie al cielo il tracciato da percorrere
non ha subito grandi danni tranne qualche
pozzanghera così tuti i concorrenti hanno
tagliato il traguardo sani e salvi, sperando
che vada meglio la 13ª edizione del 2012.
Un grazie a tutti per la preziosa collaborazione ed un arrivederci alla prima domenica di settembre 2012 per il 35° Trofeo Arnaldo Colombo.
GRUPPO PODISTICO AVIS TORINO
GLI AMICI DEL PARCO RUFFINI TORINO
Pianezza (TO)
24 settembre 2011
Il Gruppo Podistico Avis Torino ha
dato il suo contributo partecipando
a... Cammina, corri per la ricerca.
Lo stesso giorno i
coniugi Pistritto
festeggiano il loro
45° anniversario
di matrimonio
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3 9GRUPPI SPORTIVI
DAL GRUPPO BOCCE
I
l gruppo bocce Avis si conferma campione d’Italia Ancos cat. “D Individual” grazie a Mattia Borio, consigliere del nostro direttivo, che il 25 settembre alla bocciofila “La Tesorina” ha portato al successo e all’attenzione di tutti il
nome e la maglia dell’Avis con quella
del tricolore.
Alcuni giorni dopo, sui campi di Via
Palatucci, si è svolta la gara per il campionato sociale individuale unitamente
al Memorial “Mario Arduino”, gara vinta dal socio Federico Salvagno.
Infine come Avis rivolgiamo un sentito
ringraziamento agli amici della Bocciofila di Sassi, che, come testimonia la foto,
mettono sempre al centro della scena nelle varie premiazioni il manifesto AVIS,
una importante occasione per diffondere
il nostro nome e il nostro messaggio.
Grazie a tutti
GIOVANNI BORGOGNO
UN CAMPIONE ANCHE
NELLE DONAZIONI
FESTA AL REBA
C
on piacere pubblichiamo la foto di un nostro donatore, il signor Franco Messina, classe 1941, con al suo
attivo 115 donazioni.
Dall’età di 15 anni ha iniziato la sua attività sportiva ed ora
con i suoi 70 anni è diventato anche campione italiano dei 20
Km. di marcia su strada con il tempo di 2 ore e 14 minuti.
La sua vita sportiva
è stata coronata da
molte vittorie sia in
Italia che all’estero.
Il signor Messina ringrazia, oltre la propria
consorte per averlo sempre tenuto in “forma”,
anche i medici dell’Avis
che hanno permesso di
conseguire grandi successi sportivi, ma vuole
condividere queste sue
vittorie con quelli che
hanno superato difficoltà e ritornare anche
loro vittoriosi.
Gianni Cerri in prima fila secondo da destra
Dalla nostra benemerita volontaria, Marisa Lambro abbiamo ricevuto una fotografia che riporta alcuni componenti il gruppo Avis Reba (Rebaudengo).
Il gruppo, che è composto da un centinaio di volontari, tra cui anche il parroco, ha festeggiato il 27 novembre scorso i dieci anni dalla sua fondazione, con una
Messa.
Con l’occasione è stato festeggiato anche il benemerito
avisino Gianni Cerri, cofondatore del gruppo con la moglie, anch’essa avisina, che ha dato tutto se stesso per convincere altri generosi ad aumentare il gruppo dei Volontari
amici del Reba.
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4 0L E T T E R E
LETTERE
AL DIRETTORE
G
entili amici Avis,
ho ricevuto e letto pochi giorni fa
il Corriere Avis, con vari articoli e
con i nomi dei premiati per le donazioni.
Quando ricevo il giornale con le premiazioni mi arrabbio tutti gli anni un po’,
ma quest’anno voglio fare una riflessione... con me stessa e con voi.
Io da sempre sostengo che il dono del
sangue debba essere gratuito e non debba
meritare riconoscimenti, ma si vede che
sono in posizione minoritaria tra chi invece desidera farsi vedere a ricevere medaglie e riconoscimenti...
L’articolo di Sandro Fisso titola
“L’Avis è una grande famiglia” e io vorrei
aggiungere che è grande famiglia MASCHILE, perché mi sono presa la briga di
contare i donatori premiati per le 50 donazioni: UOMINI Calogero, Maurizio, Filippo, Antonio, Andrea, Davide, Giovanni, Orazio, Fulvio, Giuseppe, Pietro, Vincenzo, Gianluca, Antonio, Giuseppe, Bruno, Roberto, Andrea, Cataldo, Moreno,
Alessandro, Paolo, Roberto, Alberto, Flavio, Antonio, Renato, Massimo, Riccardo,
Giuseppe, Maurizio, Pasquale, Franco,
Claudio, Carlo, Emanuele, Andrea, Paolo,
Pier Luigi, Alfredo, Giuseppe, Carlo, Carmelo, Alessandro, Stefano, Valter, Marco,
Marco. DONNE: Loredana, Fatimina, Tiziana, Maria Teresa, Germana, Rosa,
M.G. Angela, Patrizia, Gabriella, Ginevra.
Mi sembra che la percentuale sia, ad
occhio e croce, dell’80% contro il 20%.
Le successive donazioni delle 100 e
120 donazioni non hanno storia: sono al
100% maschili.
Ne deduco che anche nell’Avis, come
nella società e in tanti altri ambiti culturali, educativi, politici, ci sia una discriminazione di genere. L’Avis premia gli
uomini (e ho già detto che a mio avviso
non ci dovrebbero essere premi...).
L’Avis non considera le differenze di
genere. Noi donne abbiamo il lavoro, le
mestruazioni, le gravidanze, l’accudimento di bambini piccoli e, nel tempo,
l’accudimento di genitori anziani, alle
volte disabili in famiglia e quindi... noi
diamo il sangue tutti i giorni, e qualche
volta lo diamo anche all’Avis.
Ragionate sulle differenze di genere e
cercate di non premiare in modo così palese gli uomini per i quali fare una dona-
zione può essere molto più semplice che
per noi donne...
E se possibile abolite i premi e le medaglie. Il sangue è un dono che si fa a titolo totalmente gratuito...
Un abbraccio e vi prego di non inviarmi una delle risposte “buoniste” e retoriche di Sandro Fisso, il quale dovrebbe
scrivere di temi più vicini alla realtà e dare all’Avis un volto meno celebrativo,
ma più multi-culturale e laico.
Un caro saluto
FLAVIA MANENTE
G
ent.ma sig.ra Flavia Manente
Innanzitutto La ringrazio per
l’affetto e l’interesse che mostra
nei confronti dell’Avis e della sua attività nel campo delle donazioni e poi ... è
vero, l’Avis è una grande famiglia: ci sono uomini, donne, giovani, persone più
anziane, sportivi e non, laureati, operai,
studenti, italiani, extracomunitari tutti
coinvolti (chi più, chi meno) in quel gesto di alto valore sociale che è la donazione di sangue.
Per entrare nello specifico Le devo poi
comunicare che nell’ambito delle donazioni è maggiore la percentuale di persone di sesso maschile, rispetto a quella di
sesso femminile (questo si può evidenziare dalle statistiche che vengono pubblicate nel “Corriere” ad ogni inizio anno). Inoltre, proprio per venire incontro
al problema prettamente femminile delle
mestruazioni, le donazioni effettuate
dalle donne in età fertile vengono valutate come doppie.
E per finire le medaglie (adesso i distintivi) non sono un premio, sono solo
un piccolo riconoscimento per chi dona
sangue e possono essere (i distintivi)
anche un modo di fare attività promozionale.
Lo scopo dell’Avis non è sicuramente
quello di discriminare i donatori, anzi ...
Con la speranza di aver chiarito i Suoi
dubbi e le Sue perplessità. La saluto con
affetto.
N
on sono un medico, ma a mio avviso bisogna avvicinare i giovani al
mondo dell’Avis rendendoli partecipi a un evento della vita molto positivo:
donare è una bellissima cosa ma donare il
proprio sangue per una persona che non
sta bene è bellissimo ed è una forma di altruismo silenziosa che appaga e rende felice anche il donatore. Facendo leva su questi semplici sentimenti si potrebbe stimolare la gioventù di oggi spiegando attra-
verso il bellissimo nuovo sito, sicuramente da pubblicizzare di più, come verrà utilizzato il sangue donato o il plasma in che
applicazioni verrà adoperato. Spiegando
in modo pratico l’utilizzo del proprio dono sicuramente verranno avvicinati quei
giovani più scettici e meno sensibili. Magari fare un piccolo schema all’interno del
Corriere. L’Avis a mio avviso ha bisogno
di un cambio generazionale di donatori in
modo da avere l’attuale fabbisogno giornaliero e magari qualcosa in più. Purtroppo la popolazione invecchia e anche i donatori attuali, se hanno un sostituto sarà
una continuità sempre più necessaria.
Distinti saluti
RENZO GRILLO
I
l sangue è un tessuto. Una trasfusione
deve essere ordinata da un medico che
valuterà benefici e rischi con la sua responsabilità morale e sociale. Elencare i
casi in cui siano necessarie donazioni potrebbe anche essere utile per convincere
nuovi donatori. Preferiamo riportare un
caso di alcuni anni fa che mette in evidenza come talvolta la disponibilità di
unità di sangue da trasfondere, raccolte
da donatori che non avevano atteso chiamate urgenti per effettuare il loro dono,
diventino compatibili anche per casi non
prevedibili. Eccone il testo.
Studentessa di 14 anni travolta da un
“littorina”
Il 10 gennaio una quattordicenne è
stata travolta dal treno a Caselle, sulla
linea ferroviaria Torino-Ceres. Dopo
10 ore di sala operatoria l’équipe medica del CTO è riuscita a riattaccarle il
piede maciullato. Anche in questo caso,
come per molti altri, oltre alla bravura
dell’équipe medica, la massiccia disponibilità del sangue compatibile (al Centro Trasfusionale Avis a pochi metri dal
CTO) ha contribuito, e riteniamo in maniera non trascurabile, alla buona riuscita dell’intervento chirurgico. Ma anche in questa occasione i massmedia,
che hanno seguito con dettagliate cronache tutto il tragico episodio non hanno speso una parola per ricordare il dono di tanti e sconosciuti che l’Avis ha
raccolto e messo a completa disposizione di chi ne ha avuto necessità.
Tocca a noi, ancora una volta porgere
il grazie che Monica ed i suoi familiari
avranno sicuramente espresso ai Volontari per l’alto senso civico dimostrato senza attendere le nefaste cronache
che, purtroppo, avvengono quotidianamente.
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4 1 VITA ASSOCIATIVA
CON LA COMUNALE TORINO
IN APRILE A: AMSTERDAM
6 giorni/5 notti – Primavera 2012 - in aereo
1° Giorno: Torino – Amsterdam
Ritrovo dei Signori partecipanti presso la località
di partenza prevista, sistemazione su autobus GranTurismo e partenza per l’aeroporto di Torino Caselle. Operazioni di imbarco e partenza con volo Alitalia con arrivo ad Amsterdam. All’arrivo, incontro
con la guida locale in aeroporto e trasferimento con
autobus riservato in città. Intera giornata di visita
guidata con pranzo in ristorante. Per secoli la maggiore metropoli del mondo, nonché il più importante porto per il commercio con le Indie, situata all’estremità sud-occidentale del lago d’Ijssel Amsterdam è attraversata da numerosi canali che formano
un centinaio di isolotti di sabbie mobili, collegati tra
loro da più di 600 ponti: questa caratteristica ha fatto sì che venisse denominata la “Venezia del nord”.
Si potranno ammirare: la famosissima Piazza Dam,
il Begijnhof, il mercato dei fiori lungo il Singel, la
torre di Montelbaan, la Waag. Nel tardo pomeriggio, sistemazione nelle camere riservate d’hotel, cena e pernottamento.
2° giorno: Amsterdam
Prima colazione in hotel. Intera giornata di viste
con assistenza di guide locali. La mattina è dedicata al Museo Van Gogh, al cui interno è possibile
seguire da vicino lo sviluppo dell’opera dell’artista, nonché mettere a confronto i suoi quadri con i
lavori di altri artisti del XIX secolo, anch’essi presenti nella collezione. Il Museo è anche luogo di
numerose mostre su diversi argomenti della Storia
dell’Arte dei XIX secolo. Pranzo in ristorante. Nel
pomeriggio visita al Keukenhof, parco botanico
situato nei pressi della città di Lisse. È una delle
principali attrazioni dei Paesi Bassi ed è considerato il più grande parco di fiori a bulbo dei mondo,
oltre che uno dei luoghi più fotografati in assoluto.
Al termine della visita, rientro in hotel per la cena.
In serata, tour dei canali di Amsterdam in battello, uno dei modi più efficaci ma anche affascinanti per orientarsi in quell’intreccio di acque e
strade, nei quali si riflettono i capolavori di cinque
secoli di architettura. Tra gli alberi rigogliosi è
possibile ammirare scorci di vedute che hanno
ispirato per secoli numerosi artisti. Pernottamento
in hotel.
3° giorno: Amsterdam (22 km) Volendam (16 km)
Marken (22 km) Amsterdam
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita
guidata. Partenza per la Grande Diga, la prima colossal opera di alta ingegneria costruita per strappare la terra al mare impedendo le inondazioni. Proseguimento per Volendam, il villaggio che sembra
una cartolina vivente con mulini a vento, casette di
pescatori dal tetto a punta e personaggi in costume.
Accanto, l’isola di Marken collegata con un argine
alla costa, ugualmente curata ed autentica. Rientro
in hotel al termine dell’escursione. Cena e pernottamento.
4° giorno: Amsterdam (64 km) Delft l(15 km)
L’Aja (59 km) Amsterdam
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata. Partenza per la visita di Delft, famosa per le porcellane, l’alto campanile e le caratteristiche casette
affacciate sui canali. Visita dei Museo della Porcellana Royal Delft. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio proseguimento per L’Aja per una breve visita panoramica dei centro. Sosta a Scheveningen, la spiaggia più famosa d’Olanda. Rientro in hotel per la cena
ed il pernottamento.
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4 2 VITA ASSOCIATIVA
5° giorno: Amsterdam (76 km) Rotterdam (32
km) Kinderdijk (97 km) Amsterdam
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita
guidata. Partenza per la visita di Rotterdam, seconda città dell’Olanda e porto più grande d’Europa. Visita guidata della città, tra cui Erasmusbrug,
avveniristico ponte d’acciaio sul fiume Maas,
l’edificio inclinato della KNP progettato da Renzo
Piano, la torre di Montevideo e le curiose case cubo
(ingresso incluso). Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio trasferimento a Kinderkijk, il famoso complesso di diciannove mulini a vento che sorge al
centro di una pianura paludosa sui canali Nederwaard e Overwaard. L’area dei Mulini, che fino • volo di linea Torino/Amsterdam/Torino in classe
al 1950 servirono a prosciugare i polder della zona,
economica;
è oggi patrimonio dell’Umanità. Ingresso ad un • tasse aeroportuali (ad oggi quotate Euro 120,00
mulino. Al termine, rientro in hotel per la cena ed il
soggette a riconferma all’atto di emissione dei
pernottamento.
biglietti);
• sistemazione in camere doppie con servizi privati
6° giorno: Amsterdam – Torino
in hotel 4* (tipo Best Western);
Prima colazione in hotel e rilascio delle camere. • trattamento di pensione completa dal pranzo del 1°
Mattinata dedicata alla visita guidata del Museo-Cagiorno al pranzo dell’ultimo giorno con pasti a 3
sa di Anna Frank, allestito a partire dal 1960 in quelportate;
la che fu in parte l’abitazione dove si nascose dal • bevande incluse ai pasti nella misura di 1 bicchiere
1942 al 1944 la giovane ebrea tedesca con la sua fadi vino o 1 birra o 1 soft drink + acqua in caraffa ai
miglia e la famiglia Van Daan durante l’occupazione
tavoli;
nazista dei Paesi Bassi. A seguire, pranzo in ristoran- • visite guidate come da programma con guide locali
te. Nel pomeriggio, inizio del viaggio di rientro. Nel
parlanti italiano;
pomeriggio, partenza per l’aeroporto di Amsterdam. • giro serale in battello tra i canali;
Operazioni di imbarco e volo Alitalia con arrivo a To- • assicurazione medico bagaglio;
rino Caselle. Rientro presso la località di partenza • accompagnatore/trice Agenzia per tutta la durata
con autobus riservato.
del viaggio;
• ingressi: Museo Van Gogh – parco Keukenhof –
La quota comprende:
isola di Marken – Museo della Porcellana Royal
• viaggio in autobus GranTurismo riservato dalla loDelft – Casa cubo e mulino – Museo-Casa di Anna
calità di partenza all’aeroporto e viceversa;
Frank;
• autobus riservato a disposizione per tutto il viaggio; • tasse e percentuali di servizio.
La quota non comprende:
• mance;
• eventuale adeguamento costo del carburante;
• extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota”.
Programma definitivo, quota,
operativo volo, data
sul prossimo Corriere Avis
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4 3 ANAGRAFE AVISINA
NOTE LIETE
SONO NATI:
– Ludovica Diana. Il fratellino Leonardo presenta felice la sua sorellina per la gioia
di mamma, papà, nonni Lucia
e Gian Piero e zio Massimo;
– il 13 gennaio Riccardo
Ciriaco, figlio del donatore
Vincenzo e di Francesca Romana
COMPLEANNI,
AUGURI E SALUTI
– Tanti auguri al nostro
Andrea Iovane per il suo 1°
compleanno da parte di papà e
mamma.
– Tanti saluti da nonno Daniele Benvegnù, classe 1941,
137 donazioni, e dalla nipotina e futura donatrice classe
2001 Rachele Turi.
– Il 23 luglio Sara Besco,
figlia di Roberto, ha compiuto
12 anni. Un mondo di auguri!
– Per i tre anni di Lorenzo
Boscolo mille auguri da mamma e papà, dai nonni Aldo, Enrico e Carmela, dagli zii e dal
cuginetto Flavio.
Leonardo e Ludovica Diana
Riccardo Ciriaco
Andrea Iovane
Nonno Daniele e Rachele Turi
Sara Besco
Lorenzo Boscolo
ANNIVERSARI
– Il volontario croce d’oro
Carlo Gaido e la moglie Luigina Fontana nel 2011 hanno
festeggiato i loro primi 60 anni di vita avisina e il 2 ottobre
il 57° anniversario di matrimonio. Auguri!
LAUREA
– Il 27 settembre Davide
Speranza si è laureato alla facoltà di Architettura con 110 e
lode con pubblicazione. Congratulazioni da zia Gloria!
A tutti le più vive felicitazioni.
Carlo Gaido e Luigina Fontana
VISITA IL NOSTRO SITO:
WWW.AVISTORINO.IT
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4 4 ANAGRAFE AVISINA
I LUTTI NELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
SONO DECEDUTI:
– Giacomo Lisa, ex donatore classe 1920;
– il 25 settembre Gianfranco Maglio, 55 anni. Lo ricordano la moglie, le figlie, il suocero, i generi e tutti gli amici;
– il 14 ottobre Vincenzo
Del Conte. “Papà ci manchi
tanto, ma come dicevi tu è
l’amore che conta. Mamma e i
tuoi figli che tanto ti hanno
amato e tanto ti ameranno”;
– Emanuele Conti, improvvisamente mancato all’affetto dei suoi cari a soli 36
anni. La moglie Monica con i
piccoli Lorena, Chiara, Davide,
Erika Gabriele, la mamma Loredana, il compagno Maurizio,
il fratello Christian con la compagna Natalina e il loro piccolo
Amedeo Maurizio ringraziano
tutti coloro che hanno condiviso il loro dolore per la perdita di
un figlio, un fratello e uno zio. Il
Centro Trasfusionale del Sant’Anna lo ricorda per le sue numerose donazioni e per la sua
grande disponibilità e fedeltà
all’associazione.
PIANGONO I LORO CARI:
– il donatore Mauro Scaramuzzo per la perdita della giovane moglie Maria Tina Siciliano di soli 28 anni scomparsa il 2 luglio. Ne danno il triste
annuncio il marito con il figlio
Francesco e tutti i familiari.
– Il 10 settembre è mancata
Olga Roggia. Dal figlio: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE non
possiamo solo che dire GRAZIE!
A te mamma, che hai lasciato da
parte tutto ciò che poteva farti comodo per donare agli altri, a noi
figli tutto ciò che avevi. Grazie
mamma per la tua fede, per i
grandi valori che con umiltà e
tanta bontà ci hai trasmesso. Non
dimenticheremo mai il grande insegnamento dell’amore donato
agli altri come gratuità di te stesa
seppur con tanta fatica e sofferenza ogni giorno affrontavi ma con
un sorriso celeste e gioia agli altri
donavi. E così ci hai lasciati soli
Gianfranco Maglio
Vincenzo Del Conte
Emanuele Conti
Olga Roggia ved. Pelassa
Teresa Dotta
Lidia Pizzolante Vozza
in questa nostra vita, ma TU ormai con la Tua Bellezza Celeste
sei nell’Alto dei Cieli e con la tua
Benedizione ci accompagnerai
ogni giorno a vivere pienamente
questa nostra pur fragile esistenza. Ti ringraziamo Signore per
averci donato così una grande
mamma che unita alla TUA
MAMMA CELESTE pregherà e
guiderà tutti quanti l’han amata e
sul percorso di questa vita illuminerà ogni giorno il nostro vivere.
GRAZIE MAMMA!
– il 3 ottobre è mancata mia
mamma Teresa Dotta ved.
Giuseppe Murialdo all’età di
88 anni, la ricorda il figlio Luigi Mario.
RICORRENZE
– La donatrice medaglia
d’oro Pierina Coraglia ricorda
i suoi cari.
– I figli Enzo e Fabrizio ed i
parenti ricordano con tanto
amore e rimpianto Lidia Pizzolante Vozza ad un anno dalla sua scomparsa.
A tutti le più sentite condoglianze.
CIAO, GINO
Il 27 settembre 2011 è mancato, in seguito alle conseguenze
di un grave incidente d’auto, il nostro carissimo amico Gino Incerpi.
Gino è stato uno dei massimi dirigenti Avis della Toscana e,
ancora oggi, ricopriva la carica di Presidente Onorario della
sezione Avis di Pescia in cui era ancora presente ed attivo.
Tanti anni fa ebbe modo di conoscere l’Avis torinese, in modo particolare il nostro compianto Luciano Penna con cui ebbe
ottimi rapporti e di cui conservava una grandissima stima.
In occasione della “Giornata del Volontario” a Torino, lo
scorso ottobre, è stata consegnata al nostro Presidente Sandro Fisso una targa ricordo con la seguente dedica a Gino Incerpi: “Il tempo corre veloce, molte cose cambiano; ma in
questa sua corsa non può mutare o portare via il ricordo,
l’esempio e la lungimiranza
di persone uniche che hanno
segnato nel profondo la nostra piccola grande storia”.
In ricordo di Gino Incerpi
(1931-2011), Fondatore della
Sezione Comunale Avis di Pescia (PT).
Gino, amico carissimo, vogliamo salutarti come se tu
fossi ancora con noi; perché tu
sei ancora con noi, sempre
presente nei nostri cuori e nei
nostri pensieri e semplicemente ti diciamo “CIAO GINO”.
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4 5 NOTIZIE UTILI
PROMEMORIA PER I DONATORI
E
cco notizie utili e consigli per i volontari del sangue, soprattutto nuovi, che si esorta atenere presenti e seguire.
1 – Le donazioni di sangue intero si possono effettuare tutte le
mattine dei giorni feriali (7,30-11,45) e festivi (8-11,45) presso:
– unità di raccolta di Torino, via Piacenza 7;
– il centro raccolta di Pianezza, via Torino 19.
Nelle sole mattine dei giorni feriali anche sulle autoemoteche site nei giardini di piazza Carlo Felice, di fronte a via Roma ed in
piazza del Donatore di Sangue, davanti all’ospedale Giovanni Bosco dalle ore 7,30 alle 11,45 e nel piazzale antistante la stazione di
Porta Susa. Altre autoemoteche Avis stazionano periodicamente
innanzi alle chiese e nelle vicinanze dei mercati cittadini.
Presso il centro trasfusionale dell’ospedale Maria Vittoria, via
Medail - dal lunedì al venerdì (8,30-11,30) ed il sabato (8,3010,30) e presso il Centro ex Avis di via Baiardi, 43 dal lunedì al
venerdì feriali (8-11,30).
Per maggiori informazioni telefonare al numero verde: 800265508.
Le donazioni di plasma (plasmaferesi) si possono fare, su
appuntamento, tramite le segreterie Avis, presso:
– unità di raccolta di Torino via Piacenza, 7, tel. 011/61.33.41;
– il centro raccolta di Pianezza, via Torino, 19, tel. 011/ 966.16.68
dal lunedì al venerdì al mattino e pomeriggio, il sabato e nei
giorni festivi solo al mattino;
– l’autoemoteca sita nel parco Ruffini, di fronte al Palazzo dello Sport e in piazza XVIII Dicembre di fronte alla stazione di
Porta Susa dal lunedì al sabato mattina (tel. 011/61.33.41).
Le donazioni di piastrine (piastrinoaferesi) si compiono solo su chiamata delle segreterie in via Baiardi, 43.
2 – Ai lavoratori dipendenti che lo richiedano viene rilasciato
un foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido per la giornata di riposo collegata con la donazione di sangue. La giornata di riposo (senza perdite nella retribuzione) è concessa anche ai
donatori che effettuano donazioni di plasma al pomeriggio e vale
24 ore dall’inizio della donazione.
3 – I lavoratori autonomi, che non necessitano di giustificazione e che hanno particolari esigenze lavorative, possono comunicare questa loro necessità alla segreteria Avis al momento
della donazione. Potranno avere diritto di precedenza.
4 – In occasione della prima donazione e della donazione
con visita di controllo annuale vengono eseguiti i seguenti
esami: determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh; ricerca anti HIV (Aids); ricerca anti HCV (epatite C); ricerca HBsAg (epatite B); NAT (epatite C e AIDS); VDRL (sifilide); ALT
(transaminasi); emocromo; glicemia; sideremia; proteine totali,
creatinina, colesterolo; trigliceridi, ferritina. I risultati verranno
inviati al domicilio del donatore entro 10-15 giorni.
5 – In tutte le altre donazioni si ricontrollano: gruppo sanguigno; anti HIV, anti HCV, HBsAg, VDRL, NAT, emocromo, ALT
e QPE.
In quest’ultimo caso gli esiti non saranno inviati al donatore,
tranne che siano al di fuori della norma. Se ci sono degli esami al di
fuori della norma da ricontrollare o se il donatore necessita di
esami particolari, gli esiti saranno spediti a domicilio (tranne nei
casi in cui il donatore preferisca ritirarli personalmente presso il
centro Avis e lo comunichi al personale incaricato).
6 – È considerato donatore periodico e socio dell’Avis colui
che ha effettuato almeno due donazioni di sangue e che dona almeno una volta ogni due anni. Chi non dona più sangue per motivi di età o di salute (questi ultimi accertati dai medici Avis) può
rimanere iscritto all’associazione purché dimostri di prendere
parte alle attività associative (come partecipare ad assemblee e
riunioni, per esempio, o propagandare l’iscrizione all’Avis, soprattutto tra i giovani).
Presso le unità di raccolta di Torino (via Piacenza 7) e Pianezza
(via Torino 19) i donatori e loro familiari possono effettuare dal lunedì al venerdì feriali (ore 7,30-9) esami sul sangue e sulle urine
prescritte dai propri medici di base, pagando direttamente alle segreterie Avis i tickets secondo le modalità previste dalla legge vigente. I risultati potranno essere ritirati dagli interessati o con delega nei giorni indicati al momento dell’effettuazione degli esami.
7 – Il “fondo di solidarietà”, istituito dall’Avis di Torino per i
suoi donatori ed alimentato dai contributi degli stessi iscritti, permette di effettuare ai volontari più indigenti, e soprattutto a quanti
non hanno un posto di lavoro, un rimborso dei tickets pagati per indagini diagnostiche e di laboratorio dal donatore o dai suoi familiari conviventi. Per ottenere detto rimborso è sufficiente presentarsi presso un centro Avis (Torino o Pianezza) entro tre mesi dall’esame, muniti della ricevuta originale di pagamento della spesa
sostenuta, che verrà trattenuta dal centro Avis. Per i familiari è necessario produrre in visione anche uno stato di famiglia che comprovi la convivenza con il donatore. Il “fondo di solidarietà” rimborserà il 25% della spesa sostenuta per i tickets pagati per i familiari conviventi. Il rimborso per esami effettuati dagli stessi donatori varierà dal 25 al 100% a seconda che il totale delle donazioni
effettuate sia compreso tra 2 e 23 (rimborso 25%), tra 24 e 49
(50%), tra 50 e 74 (75%), da 75 in poi (100%). Per le “croci d’oro”
il fondo rimborserà il 100% delle somme pagate per esami e visite
specialistiche sia al donatore sia ai propri conviventi.
8 – L’Avis comunale di Torino consegna ai donatori effettivi un “pacco natalizio (Befana del donatore)” a prezzi particolarmente ridotti per i propri figli, fratelli e nipoti di età non
superiore ai 12 anni. Ogni donatore può ritirare un massimo di
quattro pacchi a 5 euro ciascuno.
Eventuali pacchi in più si potranno prenotare al costo di 20 euro caduno. Anche i soci iscritti ad altre sezioni Avis possono prenotare pacchi dono a prezzo di costo purché donino presso
l’unità di raccolta di Pianezza.
9 – Si invitano i donatori a segnalare tempestivamente
cambi di indirizzo e telefono, facilitando così le chiamate da
parte delle segreterie e il corretto invio del Corriere Avis che
viene spedito a tutti gli iscritti anche di uno stesso gruppo familiare, salvo che – a risparmio spese – ci venga richiesto di limitare l’inoltro del periodico ad uno solo dei donatori componenti la
famiglia.
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4 6N O T I Z I E U T I L I
MEMORANDUM PER IL DONATORE
Questo documento permette al Donatore di effettuare
una preventiva autovalutazione sulla possibilità di donare sangue. In esso vi sono riassunti i principali criteri di
ammissione o esclusione alla donazione, regolamentati
dalla legislazione vigente. Vogliamo che il Donatore sia
consapevole, ancor prima di recarsi alla unità di raccolta, se in quel momento è idoneo alla donazione o se deve
osservare un periodo di sospensione cautelativa. Il medico dell’Avis è sempre a disposizione, presso le varie
sedi di raccolta (nei giorni e negli orari previsit per le donazioni) per chiarire qualsiasi dubbio in merito (portare
referti precedenti e farmaci in via di assunzione).
– NO diabete in terapia farmacologica.
– NO malaria (6 mesi dal rientro da zone endemiche).
– 15 giorni per gastroenteriti.
– 3/6 mesi da viaggi in zone a rischio di malattie
tropicali.
– 4 mesi da rapporti sessuali a rischio (occasionali non protetti, rapporti mercenari, con partner
HBV, HCV e HIV positivi).
– NO tossicodipendenti - NO alcolisti.
– Per legge devono passare almeno 90 giorni tra una – 4 mesi da trasfusione di sangue.
donazione di sangue intero e la successiva.
– 4 mesi da trattamenti con immunoglobuline.
– Età: dai 18 ai 65 anni; dopo i 65 anni e non oltre i – 4 mesi da contatti con pazienti con malattia del
70 la donazione è a discrezione del medico Avis.
fegato di origine virale.
– In caso di prima donazione l’età non deve supera- – 4 mesi da agopuntura (se non praticata da medico
re i 60 anni.
con aghi sterili a perdere).
– Peso: non inferiore a: kg. 50 per sangue intero, 50 – 4 mesi da tatuaggi, foratura delle orecchie o di
per AFERESI, 60 per il Multicomponent.
altre parti del corpo (piercing).
– per le DONNE: in età fertile massimo 2 donazio- – 4 mesi da endoscopia e artroscopia.
ni all’anno. NO in gravidanza e durante l’allat– 48 ore da: vaccino antirabbia, anti rosolia, mortamento. SI dopo 1 ANNO dal parto o 6 MESI
billo, vaiolo, BCC, parotite, anti-influenzale,
da un’interruzione di gravidanza avvenuta nel
tifo, colera, tetano, difterite.
primo trimestre, 1 ANNO se avvenuta dopo il 4°
mese. NO durante il ciclo mestruale (donare al- – 5 giorni da trattamento con Aspirina, Aulin ed
altri farmaci antinfiammatori.
meno 5/6 giorni prima o dopo).
– Sì colazione (si consiglia di evitare cibi particolar- – 15 giorni da cure con antibiotici e cortisonici.
mente grassi).
– 4 mesi da interventi di maggiore entità (ricovero
ospedaliero superiore ad una settimana).
– Dopo la donazione: sostare un po’ in sede, non fare sforzi eccessivi, bere molti liquidi e non stare – 7 giorni cure odontoiatriche invasive (estraziofermi in piedi.
ni, devitalizzazioni, otturazioni con anestesia).
– La quantità di sangue prelevata è 450 ml (+/- 10%).
– 4 mese per l’implantologia
– NO raffreddore o influenza in atto.
– NO aferesi se in terapia antipertensiva con particolari farmaci ACE-inibitori.
– NO allergie gravi o crisi allergiche in atto.
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CONSIGLI DEI MEDICI AVIS
PER TUTTI I NOSTRI ISCRITTI
Come comportarsi,
da parte dei volontari
del sangue, prima e
dopo il prelievo
Dopo la donazione:
... Prima della prossima donazione:
1) assicuratevi che il cotone, tenuto fermo dall’apposito cerotto, funga sicuramente da tampone. Se esce ancora
qualche goccia di sangue, ritornate in sala prelievi per il
necessario intervento;
14) ricordarsi di indossare indumenti idonei e comodi
(occorre stare sdraiati per qualche minuto sulla poltrona
ortopedica ed avere maniche che si possano rimboccare
senza stringere troppo il braccio);
2) controllate che gli indumenti non determinino compressione a monte del punto di prelievo. Slacciate per
qualche minuto colletto e cintura, se troppo stretti: respirerete meglio;
3) evitate di piegare il braccio per almeno 15-20 minuti
dopo la donazione;
4) evitate bruschi movimenti del capo e repentine variazioni di posizione (da seduto alla posizione eretta e viceversa);
5) non sostate in piedi subito dopo avere donato, ma
passeggiate;
6) fate colazione seduti, e possibilmente all’ombra.
Subito dopo la donazione non bevete alcolici e non
consumate cibi eccessivamente impegnanti la digestione;
7) non fumate (almeno per un’ora!);
8) non portate pesi con il braccio che è stato utilizzato
per il prelievo (borsa della spesa, bambini, ecc.);
9) evitate una eccessiva sudorazione e/o traspirazione
frequentando ambienti chiusi, caldi o affollati;
10) il pasto successivo alla donazione dovrebbe essere
leggero, anche se energetico;
11) bevete più liquidi del solito, dopo la donazione: a
pasto e durante la giornata;
12) nella giornata della donazione, evitate attività fisiche intense, lavori faticosi, attività sportiva, lunghi viaggi in auto;
13) sentitevi comunque fieri per avere contribuito, con
il vostro dono anonimo e gratuito, a salvare una vita.
15) non è necessario il digiuno completo, ma è consentita una leggera colazione (senza troppo zucchero o marmellata); se si pensa di effettuare una plasmaferesi od una
piastrinoaferesi è consigliato anche un pasto leggero; la
sera precedente è consigliato un pasto normale, senza
abusi di bevande alcoliche od eccessi alimentari. È comunque necessario il digiuno nel caso di esami da ricontrollare;
16) chi raggiunge il centro di corsa, od arrabbiato perché ha perso il bus o ha preso una contravvenzione, è meglio che attenda qualche minuto in sala d’attesa prima di
presentarsi dal medico;
17) dopo un turno di lavoro notturno, o comunque particolarmente faticoso, è meglio non sottoporsi al prelievo;
18) il questionario che le segretarie invitano a riempire
deve contenere risposte sincere e veritiere, con particolare attenzione alle domande poste per conoscere eventuali
fattori di rischio per trasmissione, con il sangue, di infezioni virali;
19) se volete farvi accompagnare dal vostro bambino,
portate anche un accompagnatore che lo sorvegli mentre
voi effettuate la donazione.
Grazie a tutti per la generosa collaborazione da parte
dei medici trasfusionisti dell’Avis.
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IL CIRCO PER NOI
NELLA MATTINATA DELL’EPIFANIA
6 gennaio 2012 - inizio ore 10
P
er accordi intercorsi con la direzione
del Circo presente al parco della Pellerina è programmato con inizio alle ore
10 del 6 gennaio 2012, uno spettacolo riservato agli iscritti, familiari ed amici dell’Avis
torinese.
Grazie al contributo dell’Associazione i
prezzi riservati ai Volontari che vorranno
prenotarsi esclusivamente presso le segreterie dell’Avis, sono i seguenti:
– posto di palco numerato: € 10 (adulti o bambini);
– tutti i restanti posti: € 5 (adulti o
bambini);
Le prenotazioni verranno accolte sino ad
esaurimento dei posti disponibili presso le
segreterie di Torino (via Piacenza 7) o Pianezza (via Torino 19) nelle ore d’ufficio: 818,30 per i giorni feriali; 8-12 per i giorni
prefestivi e festivi escluso il 25 dicembre e
il 1° gennaio 2011, giorno in cui anche le
segreterie Avis rimarranno chiuse.
Il locale sarà riscaldato e l’ingresso ammesso dalle ore 9.
Il direttivo dell’Avis torinese si augura
che anche questa occasione sia favorevole a quanti, portando i loro ragazzi al
circo, vorranno fare loro conoscere la
nostra Associazione ed i suoi scopi umanitari.
Buona Befana, comunque, a tutti.
IL DIRETTIVO DELL’AVIS TORINO