area business - CPL Concordia

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area business - CPL Concordia
Spedizione in abbonamento postale 70% Regime Libero - Direzione Commerciale Business - Modena
Anno III - n° 2, Giugno 2005
Periodico di comunicazione aziendale di CPL CONCORDIA Group
10 anni di Manutenzione Reti a Bologna
Due Lustri
sotto le
Due Torri
In questo numero:
CRISTOFORETTI: dallo Stelvio alla Grande Mela - BANCHE E IMPRESE: un asse fondamentale
TSUNAMI: il contributo dell’Alleanza Cooperativa - GITA SOCI 2005: cartoline da Hurgada
l’editoriale
C-news
Periodico trimestrale di Comunicazione Aziendale
di CPL CONCORDIA Group
Anno III - n. 2 Giugno 2005
Registrato al Tribunale di Modena il 26/05/2003 con
il n° 1673
area business
4 - Lavorare in silenzio
6 - Stiamo lavorando a...
La tiratura di questo numero è stata di 1.800 copie
Chiuso in Redazione il 1 Giugno 2005
7 - Le Società del Gruppo CPL: Cristoforetti SER
Direttore Responsabile
EVARISTO PANCALDI
Redazione
SEVERO BAROTTO
ALESSANDRO BARALDI
GABRIELE GRECO
FRANCESCO MANICARDI
MASSIMO SANNA
E-mail: [email protected]
area soci
In copertina: le Due Torri di Bologna riprese da Via
Rizzoli (Foto Archivio Comunicazione)
2ª di copertina: la scogliera nel villaggio di
Tertenia (NU)
Impaginazione e stampa
TIPOLITO SALVIOLI- Cavezzo (MO)
Editore
CPL CONCORDIA Soc. Coop.
Via A. Grandi, 39 – 41033 Concordia s/Secchia (MO)
Tel. 0535-616.111 Fax 0535-616.300
http://www.cpl.it - http://www.cnews.it - [email protected]
8 - Rapporto tra banche ed imprese
10 - Brevi dal C.d.A.
11 - Cartoline da Hurgada
Grafica
GABRIELE GRECO
MASSIMO SANNA
Hanno collaborato a questo numero:
FRANCO BALDI, GIORGIO BERGAMINI, SIMONA
BRUSCHI, MARCO BULGARELLI, PIERLUIGI CAPELLI,
ROBERTO CASARI, LUIGI CACCHIONI, GIUSEPPE
CINQUANTA, CLAUDIO GALLETTI, GILBERTO GHELFI,
LUIGI GIUSTI, MARIA CRISTINA GOLINELLI, ANTONIO
GRANDI, ADRIANO GUAIUMI, LUCIANO LEVRATTI,
BARBARA LODI, EMANUELE MALAVASI, OMAR
MAZZUCHELLI, MAURIZIO MONTI, ORVILLE PELATTI,
UMBERTO PIZZINGRILLI, DANIELE SPAGGIARI, TULLIO
TURRINI, NICOLA VERRINI, ROBERTO VERUNELLI,
LUCA ZAPPAROLI
3 - La diversità costa, ma vale
12 - Un contributo concreto e mirato
iniziative aziendali
12 - Idee dal Mondo Cooperativo
13 - A scuola di energia
c’è posto per te
14 - Vento di novità su cpl.it
14 - Ci Piace Leggere
14 - Ricette regionali
15 - Lettere alla redazione
l’editoriale
C-news - 3
La diversità costa, ma vale
di Roberto Casari <[email protected]>
L’assemblea di Bilancio del 2005 è sicuramente un’assemblea molto
importante, perché CPL presenta un anno che non è stato positivo per
quanto riguarda il conto economico, anche se il margine operativo lordo
(MOL) è passato dal 2,11% del 2003 al 6,40% del 2004. Il bilancio è
in positivo ma anche le cooperative, contrariamente a ciò che alcuni
pensano, devono pagare le tasse e dal pagamento di queste tasse deriva
un aspetto negativo, per certi versi nuovo. Questo è il trentesimo bilancio
da presidente che chiudo, ho visto CPL in momenti di difficoltà, ma non
siamo mai scesi sotto la soglia della negatività.
Nel conto economico, nel corso del 2004, si è verificata una perdita di
valore della CPL; quindi la cooperativa, nel suo insieme, non ha prodotto
reddito. Possiamo dire però che abbiamo prodotto lavoro, che abbiamo
aumentato il fatturato (170 milioni di Euro come CPL e 250 milioni di
Euro come consolidato) e che abbiamo occupato più di 1100 persone
con un’età media giovane e una professionalità adeguata alle aspettative
territoriali. Quindi, insieme al bilancio numerico possiamo presentare un
bilancio sociale che descriva il comportamento di questa azienda, con una
ragione sociale cooperativa, all’interno di un determinato territorio. CPL
ha assunto nuovo personale, ha creduto nel mercato e soprattutto crede
di avere delle prospettive.
La perdita molto probabilmente non andrebbe neppure inserita nel conto
economico dell’esercizio 2004 perché è frutto di elementi di carattere
straordinario maturati anche in anni precedenti, in scelte giuste o
sbagliate, nel senso che potevano essere giuste in momenti sbagliati
oppure sbagliate perché la nostra struttura non era in grado di affrontare
le attività di determinate imprese in questo contesto.
Un fatto molto importante da cogliere, ad esempio, è che alla fine
dell’anno ci siamo ritrovati a spesare coperture finanziarie di contratti
derivati che hanno pesato sul conto economico per oltre 4 milioni di Euro:
non è stata una scelta del 2004 spesata nel 2004, ma una scelta assunta
nel 2000, in un contesto e in un periodo inflazionistico di un certo tipo,
in cui si prospettava l’avvento della moneta unica e si pensava che i
tassi bassi non potessero durare. Per un’azienda che faceva investimenti
e che credeva nel futuro era necessario assumere determinate coperture
che, però, negli anni successivi, si sono trasformate in situazioni
estremamente negative in seguito ad ulteriori cali di tassi: la società di
certificazione, analizzando questi contratti di coperture finanziarie, li ha
considerati non operazioni di coperture di rischio di tasso ma speculative,
anche alla luce delle recenti modifiche apportate al Codice civile in merito
alla valutazione degli strumenti finanziari. Gli organi decisionali della
cooperativa hanno quindi stabilito di risolvere questi contratti e pagare 4
milioni di Euro proprio alla fine dell’anno, senza poter trovare contrappesi
in bilancio.
Credo che CPL vada vista al di là del fatto contingente dell’esercizio
2004, devono essere considerati tutti i 100 anni di patrimonio della
CPL. La nostra azienda ha 88 milioni di Euro di patrimonio, in gran parte
accumulato negli ultimi anni; perciò, se da un lato è stato commesso
l’errore dei derivati, dall’altro sono state effettuate iniziative che hanno
incrementato la ricchezza patrimoniale dell’azienda, e quindi dei soci.
In un momento come questo dell’economia nazionale, anche a livello
provinciale, in una regione forte come l’Emilia Romagna, noi assistiamo
ad un arretramento: per la prima volta nella storia di Confindustria, nel
2004 si consuntivano meno associati e meno contributi. La crisi non è
solo un grido, ma una realtà, è un segno di trasformazione economica
del territorio, nel quale bisogna impegnarsi per affrontare le novità e per
andare avanti, anche con strumenti di rischio maggiore. Siamo caduti,
abbiamo commesso errori: nella vita non è grave cadere, ma l’importante
è sapersi rialzare.
Credo che CPL abbia dimostrato di aver superato questo momento
inaspettato, nei confronti del quale né il gruppo dirigente né i soci erano
preparati. Forse questo ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto capire che CPL
è un’impresa che ha le sue vele spiegate nel mare: l’economia è il vento
e noi dobbiamo saper spostare le nostre vele per andare sempre avanti
con la nostra barca, a prescindere da come si muove il vento, da come si
muovono gli aspetti economici. Per noi è fondamentale produrre reddito
e produrlo in un territorio, “il luogo in cui si forma il capitale umano”,
per citare il documento conclusivo del 36° Congresso Legacoop. La nostra
azienda non può cogliere a pieno le opportunità del mercato perché, ad
esempio, delocalizzare una cooperativa è impossibile, perché ottenere
il consenso degli azionisti sulla delocalizzazione, anche a
fronte di maggiori guadagni, diventa proibitivo e contrario alla
missione.
Credo che il 2005 e gli anni a venire saranno più premianti
non tanto per i volumi quanto per le attività, se torneremo
a concentrarci sul core business: la costruzione reti, la
manutenzione, la gestione calore, la distribuzione. Nel 2004
abbiamo compiuto investimenti sui 100 comuni di nostra
proprietà, con l’obiettivo finale di ricostituire circa 100 mila
utenti gas capaci di garantirci cash flow adeguato: oggi sono
già 30 mila, a fine 2005 arriveremo a quota 40 mila. Abbiamo
acquisito già il 90% del fatturato del 2005: le prospettive sono
positive, abbiamo code che vanno su contratti pluriennali e
Il Presidente
la marginalità tende ad aumentare per effetto di un migliore
consolidamento della nostra attività.
Roberto Casari
Tre i problemi da affrontare e superare: 1) Aumentare il
margine: questo sta avvenendo e già nei primi mesi del 2005
abbiamo consuntivato ulteriori miglioramenti sul MOL, oltre che una
riduzione della PFN (posizione finanziaria netta); 2) Ridurre i nostri
crediti, un compito che diventa sempre più difficile, poichè la crisi del
Paese causa una diminuzione dei trasferimenti economici dallo Stato
agli enti territoriali e noi - lavorando con gli enti pubblici, gli ospedali,
le aziende ecc. - abbiamo 37/40 milioni di Euro di crediti scaduti in
movimento; 3) Ristrutturare i debiti nel medio e nel lungo periodo e
accendere finanziamenti ad hoc sulle nostre iniziative pluriennali.
Si parla molto di governance. È difficile governare qualcosa che non
ti appartiene a livello di proprietà fisica e che ti è stato affidato dai
soci, ossia da persone che ambiscono allo stesso risultato. Le scelte di
una cooperativa devono essere non solo giuste, ma anche condivise.
In un altro tipo di impresa, le persone devono adeguarsi a scelte che
non condividono, in una cooperativa bisogna avere la capacità di far
condividere le idee: questo è un elemento di diversità ma anche di forza
della CPL e di ogni cooperativa. Persone motivate che condividono lo
stesso obiettivo, la stessa idea, hanno più probabilità di successo. La
capacità di confrontarsi con la gente, un dialogo inteso come scambio
e l’impegno di accogliere le indicazioni dei soci sono gli aspetti più
importanti da cogliere nella governance di un’azienda cooperativa.
Quando si è in tanti a confrontarsi è più difficile sbagliarsi, anche se le
decisioni finali sono quelle dell’impresa e devono avere il loro percorso, i
loro tempi ma anche la necessaria rapidità.
I soci sono consapevoli di quanto sia importante scegliere in modo
accurato gli amministratori dell’azienda. Se ci sbagliamo, mettiamo a
rischio non tanto i nostri risparmi o la quota sociale, ma il nostro lavoro.
La scelta non dev’essere delegata ad altri: deve essere una decisione
frutto di una riflessione individuale. Questa riflessione può essere uno
strumento per arricchire le persone, che sono chiamate a impegnarsi per
discutere nell’assemblea dei soci, per contribuire alla vita cooperativa,
per capire cosa significano certe voci del conto economico, cosa sono
i derivati, ecc. Questo impegno eleva la persona, la allena a ragionare:
abbiamo cresciuto persone che possono affrontare la vita con aperture
diverse e migliori.
Pensiamo infine anche al fatto che CPL produce non solo benefici per
il socio, ma anche per la realtà circostante. Anche in questi frangenti
abbiamo scoperto gente che ci stima a prescindere dal risultato
contingente, e altri che aspettavano solo l’occasione per criticarci. A
volte mi sembra di essere tornato indietro, ai tempi in cui Tanferri diceva
che c’erano persone che davano credito alla cooperativa ed altre che la
giudicavano semplicemente dal punto di vista ideologico. Forse si pensa
poco ai valori che CPL rappresenta; le cose che si hanno non si apprezzano
mai come quando si perdono. Non so se ci rendiamo conto del valore che
ha la cooperativa: il nostro patrimonio non è rappresentato solamente
dai numeri, ma dall’idealità e da quello che rappresentiamo nella nostra
diversità imprenditoriale che da oltre 106 anni portiamo avanti.
area business
C-news • 4
Lavorare in silenzio
10 anni d i CPL a Bolog na fra s vi luppo e nuove tecnologie
La sede di CPL a Bologna si trova in Via della
Cooperazione: una coincidenza fortuita con motivazioni che affondano le loro radici nella storia recente
del capoluogo emiliano. Ne parliamo con Claudio
Galletti, responsabile della sede, e con Antonio
Grandi, capocommessa e responsabile dei lavori a
Bologna, alle prese con l’avvio del nuovo contratto.
Di cosa si tratta precisamente?
A quando risale la prima presenza importante di
CPL a Bologna?
Galletti: la presenza di CPL a Bologna risale al
Dicembre 1995 e fu un esordio particolare. Le circostanze sono legate al fallimento dell’Edilter, a
quei tempi la più grossa cooperativa bolonese e la
seconda cooperativa italiana di produzione lavoro
come fatturato e addetti dopo la CMC di Ravenna.
CPL subentrò ad Edilter come seconda arrivata nel-
Galletti: L’appalto riguarda la manutenzione e pronto intervento delle reti gas
e acqua di Bologna città e Provincia. Il
contratto è partito il 1 aprile 2005 e sarà
in vigore fino al gennaio 2007. L’importo
di tutto l’appalto è 8 milioni di euro
circa all’anno per 2 anni, con possibilità
di rinnovo per un ulteriore anno, fino al
2008. L’appalto, assegnato al Consorzio
Cooperative Costruzioni, vede un’ATI fra
CPL Concordia e la Cooperativa Edile
Appennino, affidataria del CER (Consorzio
Emiliano Romagnolo). CPL svolgerà l’incarico su Bologna città ed alcuni comuni
limitrofi, CEA si occuperà del resto della
pianura e della parte montana della provincia. Il pronto intervento è compito
integrale di CPL.
L’energia a Bologna
Nella sede di Bologna sono presenti anche 10
addetti che fanno capo alla Divisione Energia
per la gestione termica e fornitura combustibile di diversi comuni del Ferrarese (Comacchio,
Portomaggiore, ecc.) e del Bolognese (Zola
Predosa, Crevalcore, ecc.).
Nella città di Bologna CPL si occupa della gestione completa con presidio della sede del Resto del
Carlino, della gestione calore e riqualificazione
impianti del Supercondominio San Donnino.
Inoltre, per conto del Bologna F.C., CPL ha in
cura lo Stadio Dall’Ara e il Centro di Allenamento
di Casteldebole con servizi di telecontrollo della
centrale termica, manutenzione, fornitura di
combustibile, servizio di reperibilità e presidio
degli impianti termici durante gli eventi sportivi.
Per la Ducati Motors CPL svolge attività che vanno
dalla riqualificazione degli impianti termici alla
gestione della centrale termica, alla distribuzione
e termoregolazione nelle officine, compresi
reperibilità e pronto intervento, e servizio di
Terzo responsabile.
l’appalto sulla manutenzione di Bologna, e rilevò
un ramo d’azienda della manutenzione denominato
SEABO insieme a circa 45 addetti. Da qui cominciò
l’esperienza di CPL sul territorio bolognese; la fiducia riposta da CPL nei confronti dei lavoratori ex
Edilter penso sia stata ripagata dai risultati ottenuti
in questi 10 anni; fiducia del resto ricambiata dai
lavoratori stessi che, nonostante la brutta esperienza
precedente in termini di perdita totale del capitale
sociale versato, si sono fatti soci di CPL versando
una consistente quota di capitale sociale. Anche la
sede attuale di Via della Cooperazione - acquistata
da CPL nel 2000 - è divenuta un importante punto
di riferimento operativo per i nostri lavori: parliamo
di 13.600 metri di superficie totale, dei quali 2900
coperti, adibiti ad officina e uffici.
Quanti addetti conta la sede di Bologna? Di quanti automezzi dispone e di che tipo?
Galletti: La sede di Bologna, per quanto riguarda il
settore Reti, ha 60 addetti dei quali 11 impiegati e
49 operai (42 addetti alla produzione, 7 ai servizi di
officina e magazzino).
Grandi: Per la quantità e qualità degli interventi
da effettuare disponiamo di attrezzature di vario
tipo: fra questi 20 autocarri, 4 miniescavatori, un
escavatore 80 hp gommato con rotazione, il “carrellone” per trasportare gli escavatori, vibrofinitrice per
lavori d’asfalto e tappeti d’usura, rulli, costipatori,
pompe, ecc. In più in magazzino abbiamo una dota-
zione cospicua per quanto riguarda il deposito inerti
(sabbia, stabilizzante, ghiaia, ecc.), segnaletica,
legname, cemento, ecc.
Galletti: di importanza strategica ritengo sia l’officina che segue il parco attrezzature. I nostri automezzi, che funzionano con sistemi oleodinamici,
necessitano di una manutenzione particolare e di
un’esperienza da meccanico finito perchè sono adattati e modificati per molteplici usi.
Che cosa c’è di particolare in questi
mezzi?
Galletti: Sulla falsariga dell’esperienza maturata in 30 anni di lavoro, in
particolare dal decano dei meccanici
Marino Ropa, alcuni di questi sono stati
predisposti per svolgere una doppia
funzione, di escavazione e trasporto,
facendoci risparmiare molto in termini
di tempo ed efficienza dell’intervento
[vedi box a fianco].
Grandi: Abbiamo fatto una scelta di utilizzare, ove è possibile, apparecchiature
ecologiche, che facciano meno rumore.
Per utilizzare, ad esempio, un martello
pneumatico anziché utilizzare il motore
di un camion ci serviamo di un motore
autonomo. Vorremmo che questa diventasse una caratteristica della nostra operatività: con
un ridotto inquinamento acustico potremmo programmare addirittura una parte degli interventi nelle
ore notturne quando l’intervento è più facile grazie
al traffico ridotto. Puntiamo ad utilizzare mezzi più
agili per il traffico del centro, anche a metano.
area business
C-news • 5
a cura di Francesco Manicardi <[email protected]>
Strumenti di efficienza e riduzione dell’inquinamento
IL CARICATORE
IL MOTORE SILENZIATO
Nell’ambito dell’esecuzione di una tipologia di
Un motore silenziato alternativo, con opportune
lavoro relativa al Pronto Intervento e manuten-
modifiche messe a punto dai meccanici CPL, fa
funzionare le attrezzature sopra descritte mante-
zione delle condotte gas/acqua su suolo urbano,
CPL Concordia ha ideato un’attrezzatura che
permette di ridurre sensibilmente l’inquinamento
silenziato viene montato sulla parte centrale
destra nel telaio dell’autocarro mediante una
atmosferico, i consumi energetici e l’inquina-
piattaforma mobile di fissaggio creata apposita-
mento acustico. Per eseguire questi lavori CPL si
mente per facilitarne la manutenzione ordinaria
è dotata di automezzi cassonati con ribaltabile
e straordinaria; ha un sistema di avviamento a
batteria e un sistema di alimentazione a gasolio
provvisti di un sistema denominato “caricatore
EFFER” prodotto in esclusiva dalla ditta EFFER
di Castelmaggiore (BO) che, posizionato sul
retro del cassone, ha caratteristiche del tutto
similari a quelle di un escavatore, permettendo
complessa: tutte le sere alla Direzione lavori di Hera
si prende il servizio lavori e si costruiscono di con-
batoio dell’automezzo attraverso un sistema di
pescaggio munito di pompa AC con un consumo
orario di 5,9 litri gasolio e un sistema di scarico
fumi collegato direttamente al silenziatore dell’automezzo. Una volta messo in moto, il motore
di escavazione e trasporto inerti. Unitamente al
silenziato avvia una pompa oleodinamica da 33
caricatore, gli automezzi hanno in dotazione una
cc che aziona il meccanismo per far partire le
attrezzature. Questo motore, per le peculiarità
che possiede, in primo luogo la silenziosità, per-
dall’acqua accumulatasi per guasti condotte o
Grandi: L’organizzazione del lavoro è abbastanza
il quale viene prelevato direttamente dal ser-
di eseguire con un solo mezzo il doppio lavoro
pompa acqua (che serve a prosciugare gli scavi
Come viene organizzato il lavoro?
nendo il motore dell’automezzo spento. Il motore
re aria che fa funzionare un martello demolitore
mette di lavorare nei centri urbani anche nelle
ore notturne, evitando alla cittadinanza i disagi
al traffico che normalmente questa tipologia di
tagliasfalto.
lavoro comporta.
per precipitazioni atmosferiche) e un compresso-
seguenza le squadre per il giorno seguente.
Questo per il 70% delle squadre, mentre il 30% rimane in sospeso per il Pronto Intervento, perchè durante la notte può capitare l’urgenza che scompagina i
piani. Alle 6 del mattino il tecnico Hera chiama e dà
le priorità, e noi approntiamo il personale e i mezzi
idonei agli interventi.
Le attività variano dagli allacciamenti acqua e gas,
alla riparazione di allacciamenti e tubazioni: cerchiamo di programmare il più possibile anche all’interno
dell’attività di pronto intervento. Le squadre e la
conduzione delle squadre è nostra, e fa la differenza:
sulla programmazione e sulla priorità degli interventi
abbiamo chiesto maggiore coinvolgimento da parte
in campagna o in via Indipendenza a Bologna! Per
stare il cantiere sulla falsariga di Bologna, parten-
questo abbiamo una struttura comprensiva di tutta
do inizialmente con personale e mezzi provenienti
venti. Noi settimanalmente comunichiamo ad Hera il
la segnaletica stradale (orizzontale e verticale) per
da Bologna. Abbiamo trasferito su di esso anche
capocantiere reperibile. Abbiamo 5 capicantiere per
segnalare le deviazioni ai cittadini. Nell’agosto 2004
il software di gestione degli interventi che, sono
tipologia: pronto intervento, manutenzione e allac-
ricordo un intervento in Via Emilia Ponente, per la
convinto, diventerà uno dei nostri punti di forza per
ciamenti, estensione reti, fognatura, ecc. Almeno
rottura di un tubo dell’acqua del 300 che danneggiò
i lavori a carattere manutentivo sulle reti gas/acqua
una volta al mese facciamo il punto con il direttore
i cavi Telecom che collegavano tra l’altro l’aeroporto
e non solo.
di divisione Spaggiari.
di Bologna, per cui l’aeroporto fu chiuso e isolato
di Hera, perchè abbiamo la visione completa di tutte
le squadre e riusciamo così ad ottimizzare gli inter-
per un’ora. La tempestività su questi interventi è
Si assiste quindi ad un’evoluzione del servizio
Le complessità maggiori?
fondamentale per non far mancare un servizio che
anche in questo ambito?
Grandi: Sono dovute ai tempi di intervento, cioè
altrimenti peserebbe sui cittadini.
Galletti: L’appalto di Hera sta entrando sempre più
all’organizzazione. Contrattualmente per l’acqua
nell’ottica del global service, cioè un appalto in cui
dobbiamo intervenire entro 2 ore dalla chiamata,
L’esperienza bolognese è stata trasferita anche
si faranno rientrare sempre più lavorazioni che prima
per il gas entro un’ora. Questa tempistica vale per
altrove?
non erano comprese. Ad esempio il teleriscaldamen-
qualsiasi tubo rotto, in qualsiasi zona: capite la
Galletti: A fine 2001 CPL si è aggiudicata l’appalto
to, di cui oggi curiamo la manutenzione nella zona
differenza, a seconda che si tratti di un tubo rotto
di manutenzione di Padova, e si è cercato di impo-
universitaria e nel quartiere Barca.
area business
C-news • 6
Stiamo lavorando a...
Alcune fra le più importanti commesse acquisite di recente dal Gruppo CPL Concordia
TRASPORTO E DISTRIBUZIONE GAS METANO AD
ISCHIA (NA)
L’amministrazione di Ischia e Ischia Gas srl (società
manente. In ambito museale e artistico CPL attualmente gestisce anche i sistemi tecnologici dei Musei
Capitolini a Roma.
di scopo di CPL Concordia) hanno sottoscritto il
contratto per la realizzazione e gestione del sistema
di trasporto e distribuzione gas metano ad Ischia. Il
progetto, per il quale è stato presentato un project
financing da 18,2 milioni di Euro, prevede un finanziamento del 49% da parte del Ministero dell’Industria e Attività Produttive.
Dopo una prima fase di indagini con sonar e scandaglio, avverrà la posa dei 14,5 km di condotta
RETI DI TELERISCALDAMENTO, IDRICHE E
ANTINCENDIO ALL’INTERNO DELL’AEROPORTO DI
MALPENSA (VA)
L’appalto integrato prevede la realizzazione, all’interno di un cunicolo in cemento armato, di reti termiche e idriche idonee al teleriscaldamento e al servizio
antincendio dei terminal dell’aeroporto di Malpensa.
I lavori, che comprendono l’esecuzione del progetto
sottomarina (diametro nominale di 250 mm) che
collegheranno la cabina di prelievo costiero di Bacoli
(17.600 mc standard/ora) in terraferma con Ischia
Porto. Sono previsti ulteriori 500 mt di condotta
terrestre per raggiungere l’abitato, 45 km di tubazioni interrate urbane, 10 gruppi di riduzione, 4200
allacciamenti e 2800 diramazioni stradali.
In prospettiva il progetto prevede di consentire
anche alla vicina isola di Procida e ai comuni ischitani di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio l’utilizzo
del collegamento con Ischia per avviare la metanizzazione nei rispettivi comuni.
GLOBAL SERVICE AL MART DI ROVERETO (TN)
Un’ATI composta da Siram, CPL (indicata dal CCC)
e Deltadator ha vinto l’appalto da 4.600.000 Euro
per la gestione in global service del Museo d’Arte
Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
L’incarico, di durata seiennale a partire dal 1 maggio
2005, prevede per CPL la gestione della manutenzione idrica, termica, elettrica degli impianti. Di particolare rilevanza, dato il valore delle opere contenute
definitivo e la trasformazione di 2 centrali termiche,
ammontano a 7.193.000 Euro e sono stati aggiudicati ad un’ATI composta da CCC (che ha indicato CPL
come esecutrice dei lavori) e FIMET (BS) come impresa mandante. Vista la necessità di non sospendere il
traffico aereo durante l’esecuzione delle opere, sarà
predisposto un particolare coordinamento fra operatori e torri di controllo e i lavori si svolgeranno in
prevalenza in orario notturno.
nella struttura, la gestione dei sistemi di supervisione e controllo previsti (sistemi antiincendio, sistemi
antiintrusione, controllo accessi e sicurezza).
Il MART si articola su quattro livelli che ospitano,
oltre al bookshop, sala conferenze e caffetteria, l’Archivio del ‘900 e la Biblioteca di arti figurative del
XX secolo, due gallerie per le mostre temporanee, i
laboratori della sezione didattica e la collezione per-
PUBBLICA ILLUMINAZIONE A MONTESILVANO (PE)
L’Amministrazione Comunale di Montesilvano (PE)
ha affidato a un’ATI composta da CPL Concordia
e SIRAM S.p.a. (mandante) il servizio di gestione
dell’impianto di Pubblica Illuminazione nel territorio
di Montesilvano, comprendente la fornitura di energia elettrica, l’esercizio, la manutenzione ordinaria
e straordinaria, nonché le opere di adeguamento
normativo e di riqualificazione tecnologica degli
impianti.
Il servizio, che avrà una durata contrattuale di 9 anni
(con possibilità di rinnovo per ulteriori 9), prevede
un corrispettivo annuale per il servizio di gestione
pari a circa 430.000 Euro, per un valore complessivo
dell’appalto di circa 4 milioni (8 milioni circa in caso
del previsto rinnovo).
Il progetto delle opere da realizzare prevede interventi di riqualificazione attraverso l’utilizzo di sorgenti
luminose ad elevata efficienza, apparecchiature e
componenti di gestione e controllo predisposte al
risparmio energetico, in ottemperanza alle direttive
comunitarie in materia. Per CPL si tratta del contratto di gestione di pubblica illuminazione più impor-
tante attualmente in esercizio dato che Montesilvano
(40.000 abitanti) ha quasi 7.200 punti luce.
Con questa commessa CPL entra a far parte del
novero delle quattro o cinque più importanti imprese
italiane operanti nel campo specifico del servizio
integrato di gestione degli impianti di pubblica illuminazione. Analoghi servizi sono in corso di svolgimento nei Comuni di Numana (AN), Sant’Egidio alla
Vibrata (TE), Sant’Omero (TE), Vico del Gargano (FG)
e San Donaci (BR), Concordia (MO).
MANUTENZIONE RETI GAS/ACQUA A CASTELFRANCO
EMILIA E SAN CESARIO (MO)
CPL (tramite il CCC) si è aggiudicata il lotto per i
lavori di manutenzione reti gas/acqua dei comuni di
Castelfranco Emilia e San Cesario; l’importo ammonta
a 700.000 euro all’anno e il contratto è prorogabile
per un ulteriore esercizio nel 2006. CPL si conferma
su Castelfranco di cui curava già la manutenzione. La
rete di Castelfranco è ben nota ai tecnici di CPL quale
prima realizzazione della cooperativa nell’ambito del
metano, nel lontano 1963: il progetto del metanodotto fu infatti redatto personalmente dal direttore
tecnico di CPL, Bruno Bighi.
RIQUALIFICAZIONE RETE IDRICA A MACOMER
(NU)
Sono in fase di ultimazione i lavori relativi alla
riqualificazione della rete idrica del centro abitato
di Macomer (in provincia di Nuoro, popolazione di
oltre 11.000 abitanti). L’appalto vinto da CPL, di
importo corrispondente a 1.047.000 Euro, prevede
la mappatura della rete esistente e la realizzazione
di un sofisticato sistema di telecontrollo, oltre alla
ricerca fughe acqua (15 km), allacciamenti (300) e
sostituzione reti (6 km). Si tratta del primo intervento di CPL di questa entità realizzato in Sardegna nel
settore reti acqua.
COMPLETAMENTO SERVIZI TECNOLOGICI NEL
CAMPEGGIO DI TERTENIA (NU)
In Sardegna CPL Concordia ha ottenuto l’assegnazione dell’appalto per il rifacimento dei servizi tecnologici e sanitari e l’ampliamento del Campeggio
comunale di Capo Sferracavallo, in località Tesonis a
Marina di Tertenia (NU).
L’appalto, dell’importo di 1.050.000 euro, è in fase
esecutiva dal 1 febbraio; le opere in progetto, realizzate da subappaltatori, comprendono la ristrutturazione e/o costruzione di 93 bagni pubblici, la
realizzazione di 3 centrali termiche, una piscina
scoperta e locali adibiti a gelateria e ristorante, oltre
ad infrastrutture essenziali quali l’impianto idrico,
fognario, antincendio, l’illuminazione, i camminamenti e parcheggi interni e recinzioni.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di 6 nuovi
bungalows oltre ai 25 presenti, e ciò consentirà
di aumentare la ricettività rispetto agli attuali 400
posti.
area business
C-news • 7
Società del Gruppo: Cristoforetti SER
a cura di
F. Manicardi <[email protected]>
I nter vista a Ad ria no Guai um i, d ire ttore tec nico del l’ az ienda di Lavìs (TN )
Com’è nata Cristoforetti SER?
La società nasce nel 1996 come Cristoforetti Servizi
Energia, staccandosi da un ramo d’azienda della
Cristoforetti Petroli Spa che da circa 20 anni svolge
di Cles, il Comune di Trento e una parte dell’Azienda
Sanitaria di Trento, oltre a realtà importanti come i
comuni di Pinzolo, Canazei, Borgo Valsugana.
nelle zone montane dove non è conveniente portare
il metano e possono invece essere realizzate delle
minireti a gpl.
attività di servizio energia e gestione calore, manu-
La gestione calore rimane il core busi-
tenzione impianti quasi esclusivamente in Trentino
Alto Adige.
ness dell’azienda?
Acquisito il 50% di questo ramo d’azienda dalla
pre più con l’ottica del global service,
Cristoforetti Spa, CPL si è assunta l’onere della
soprattutto nei centri commerciali, come
gestione tecnico-organizzativa e l’obiettivo di rivitalizzarla e immettere idee nuove rispetto alla gestione
lo Shop Center di Pergine Valsugana, il
calore tradizionale, valendosi anche dell’apporto del
Grande Mela di Verona (il 4° più gran-
socio Cristoforetti rilevante in Trentino.
Da circa 5 miliardi di fatturato del 1996 siamo
de in Italia) e diversi altri complessi
arrivati a consuntivare oggi (per il 2004) circa 11
Lombardia.
milioni di Euro, segno di uno sviluppo costante.
Siamo complessivamente in 40 addetti, divisi fra
In quest’ambito e nelle gestioni calo-
la sede principale di Lavìs, vicino a Trento, una
di Cristoforetti di essere competitiva
sede secondaria a Padova che segue il fatturato del
Veneto, e l’ufficio di Roma per le attività legate al
in nicchie di mercato tradizionalmente
Coni e all’IACP insieme a CPL.
re efficaci occorre offrire servizi a costi
Dagli anni ‘90 c’è stata un’evoluzione dell’attività
caratteristica?
All’inizio c’era l’importante commessa del Coni
(gestione degli impianti sportivi) con riferimento a
Roma per il 40% del fatturato. Giunto a termine quel
tipo di incarico, si è trattato di andare alla ricerca
di fatturato non solo in una regione (il Trentino Alto
Adige) di 400.000 abitanti, ma focalizzando l’attenzione su tutto il Triveneto.
Una caratteristica importante di Cristoforetti è la
dinamicità pur rispetto alle dimensioni ridotte, che
ha portato l’azienda a cercare il fatturato non solo
nel settore pubblico. 4 o 5 anni fa abbiamo dato
impulso al settore privato con la gestione di condomini, centri commerciali e banche, alberghi, case di
riposo, diversificando l’attività rispetto alla gestione
pubblica classica (ospedali, scuole e istituti pubblici). Per quest’ultimo settore si possono segnalare la
gestione calore dell’ospedale di Legnago (VR) che
porta 3 milioni di Euro di fatturato annuo, l’Ospedale
Noi proponiamo la gestione calore sem-
Rotal Center di Mezzolombardo o La
commerciali dal Veneto all’Emilia alla
re condominiali è emersa la capacità
occupate da imprese artigiane: per esseHai parlato di diversificazioni: qualche esempio?
Una di queste è il teleriscaldamento. Abbiamo progettato e costruito l’impianto di teleriscaldamento a
contenuti, e proporre le riqualificazioni tecnologiche
Trafoi (Val Venosta), e curiamo in collaborazione con
CPL la manutenzione della centrale di Predazzo in Val
di Fiemme, una delle più importanti del Trentino.
Abbiamo inoltre in gestione la rete gas gpl di Ferrara
di Monte Baldo (VR) e ne stiamo progettando un’altra a Ton: in questo comune trentino ci è stata affi-
privato significa risolvere problemi che si riscontrano
data la costruzione e gestione rete gpl e stoccaggi
per circa 500 utenti, con un’estensione di condutture
per circa 7000 mt, che cominceremo a costruire da
anche proporre soluzioni tecnologiche migliorative,
giugno. Prevediamo già altre iniziative soprattutto
esigenze di comfort.
finanziandole in proprio.
Adattarsi di volta in volta alle esigenze del cliente
in questi centri commerciali che spesso sono nati
con progetti di 10/15 anni fa ed hanno strutture tecnologiche inadeguate o fatte in economia, al minimo
costo. La nostra strategia di penetrazione è riuscire
non solo a gestire al meglio la manutenzione ma
soprattutto sull’aria e sul freddo, che sono le esigenze più sentite nei centri commerciali per accresciute
area business
C-news • 8
Rapporto tra banche ed imprese
La s ituazione vista da l Responsabi le f i na nz ia r io d i C PL Concordia
Il rapporto tra banche e imprese identifica un tema
da sempre oggetto di dibattito tra gli addetti ai
lavori. L’argomento è in continua evoluzione, in
quanto non può prescindere dal contesto economico
specifico del momento in cui l’analisi viene svolta.
Nel corso degli anni visioni contrastanti tra loro si
sono susseguite: in particolare, dalla netta separazione tra banca ed impresa (introdotta dalla legge
bancaria del 1936) si è
passati, a partire dalla
metà degli anni novanta (in seguito all’emanazione della “Legge
Amato” del 1992), ad
un modello più vicino
a quello tedesco, che
permetteva la partecipazione delle banche
al capitale delle imprese (purchè contenuta
entro certi limiti). Le
motivazioni che indussero il legislatore al
cambiamento risiedevano nella convinzione che una
partecipazione diretta permettesse di conoscere
meglio le esigenze specifiche ed i fabbisogni degli
imprenditori e, di conseguenza, di poter offrire strumenti finanziari adeguati.
A parte le merchant bank che, tra le altre attività,
rilevano partecipazioni azionarie col preciso intento
di massimizzarne il valore e rivenderle entro periodi
programmati, non sono stati tantissimi a livello
nazionale i casi di società che hanno visto istituti
di credito partecipare al proprio capitale.
Negli ultimi tempi, poi, si sta attuando un progressivo ritorno al passato e anche questo modello “partecipativo” inizia ad essere abbandonato: sempre di
più si denota l’intenzione degli istituti di credito di
voler essere finanziatori, non soci: imprenditori e
banchieri sono dotati di culture e specificità proprie,
non trasferibili completamente alla controparte.
Il rapporto tra CPL Concordia ed il mondo bancario
è di lunghissima durata: almeno dal 1947. Ma è
ragionevole ritenere anche da prima: la nostra
Cooperativa risulta, infatti, affidata. Si veda, a tal
proposito, il documento rilasciatoci gentilmente da
“Banca Popolare dell’Emilia Romagna”, qui pubblicato,
che attesta la concessione di un affidamento di lire
1 milione alla “Cooperativa di Produzione e Lavoro”,
a valere sul conto corrente nr. 178 acceso presso
la Filiale di Concordia s/S della “Banca Popolare di
Modena”, della quale era Direttore il Rag. Foresti.
Lo stesso numero identificativo del conto corrente
denota l’anzianità del rapporto (nello stesso periodo
CPL risultava anche correntista di “Cassa di Risparmio
di Mirandola”, Filiale di Concordia, il cui Direttore
era il Rag. Carrara).
Anche se la mia memoria storica risale solo agli ultimi
dieci anni, quando, fresco di studi, entrai in CPL,
ritengo si possa affermare che la nostra Cooperativa,
almeno in questo periodo, abbia utilizzato tutti gli
strumenti finanziari e colto appieno le opportunità
che la legislazione e il mercato via via le hanno
messo a disposizione, coinvolgendo nei vari progetti
i principali istituti di credito coi quali intratteneva
rapporti. Tutti ricordiamo l’emissione di Azioni di
Partecipazione Cooperativa (APC) dell’aprile 1999:
si è trattato della più importante emissione di
titoli cooperativi (10,3 milioni di euro) offerta in
sottoscrizione al pubblico indistinto, autorizzata
dopo l’avvenuto deposito del Prospetto Informativo
presso la CONSOB, garantita da un consorzio di
garanzia e collocamento formato da dieci istituti
di credito. Diversi di loro hanno successivamente
mantenuto la partecipazione in CPL, benché i
titoli acquisiti fossero privi del diritto di voto (ma
privilegiati nella ripartizione degli utili). A questa
operazione seguì, l’anno successivo, l’emissione
di un prestito obbligazionario triennale (scadenza
ottobre 2003), sottoscritto a fermo da un importante
istituto di credito.
Solo negli ultimi
esercizi, in seguito
alle crisi finanziarie
che hanno coinvolto alcuni importanti
gruppi, sia nazionali (Cirio, Parmalat,
Giacomelli solo per
citare i principali)
che stranieri (Enron
è stato il caso più
eclatante), questa
positiva collaborazione instaurata tra CPL (che ricercava nuove fonti
finanziarie) e le banche (che accettavano di sottoscrivere gli strumenti proposti dalla Cooperativa) si
è interrotta e si è tornati alle tradizionali forme di
finanziamento.
Tutti ricordiamo come il piano quinquennale 2003
– 2007 di CPL Concordia si basasse sul collocamento di 20 milioni di euro di APC e 30 di
bond. L’avvenuta impossibilità di ottenere
tali fonti ha contribuito a generare la
situazione finanziaria attuale, che vede
l’esposizione della Cooperativa sbilanciata
sull’utilizzo di affidamenti a breve termine,
non compatibili con investimenti caratterizzati da break-even di lungo periodo,
quali sono quelli che CPL deve sostenere
per poter svolgere la propria attività. Tale
situazione richiede una ristrutturazione del
debito che potrà essere ritenuta completata
nel momento in cui sarà erogato il finanziamento di 30 milioni di euro, avente durata
decennale, attualmente in corso di definizione con un pool di istituti di credito. La
limitata emissione di nuove APC, avvenuta a
fine 2004 per importi decisamente inferiori
a quelli programmati, ha poi contribuito a
determinare un innalzamento significativo
del debito rispetto ai mezzi propri: il piano
di dismissioni in atto, che ha trovato l’approvazione degli istituti di credito, permetterà
di riattestare l’indice su valori di assoluta
tranquillità.
Questa recente esperienza credo induca ad alcune importanti considerazioni:
area business
C-news • 9
di Pierluigi Capelli <[email protected]>
1) il ricorso alla leva finanziaria deve rappresentare
2) una corretta programmazione finanziaria deve
approvare e mettere in atto strategie che possano
un’opportunità di sviluppo per le imprese, e non
perciò servire per poter valutare la compatibilità
trovare condivisione da parte dei finanziatori, sia
essere origine di problematiche. Questa afferma-
delle differenti strategie che gli organismi deci-
in termini di analisi del rischio, di durata, di
zione, sicuramente logica, a volte si scontra con
sionali di un’impresa sono chiamati ad analizzare
cambiamenti repentini dei mercati finanziari,
nel momento in cui elaborano budget di medio/
come insegna quanto avvenuto negli ultimi anni.
lungo periodo;
Pertanto è bene che le imprese utilizzino la leva,
purchè entro i parametri ritenuti equi (anche dai
finanziatori); tuttavia devono essere in grado di
poter correggere la propria programmazione pluriennale nel momento in cui il mercato del credito non esprimesse più giudizi positivi in merito;
ritorno, oltre che, naturalmente, di redditività
(tutti elementi che rientrano nella valutazione
dei rating richiesti da “Basilea 2”).
3) nel contesto economico attuale, nel quale gli
istituti di credito, in seguito alle crisi finanziarie
Solo coloro che comprenderanno ciò potranno
generate dai casi prima riportati, sono natu-
richiedere e far ricorso a fonti finanziarie la cui
ralmente indotti a tutelare al massimo i fondi
concessione non sia subordinata a criteri di valu-
prestati (attraverso la richiesta di rilascio garan-
tazione statici, basati esclusivamente su analisi di
zie), credo diventi fondamentale per un’impresa
tipo patrimoniale.
Brevi dall’Azienda
60° DELLA LIBERAZIONE: TANFERRI C’E’
CAMPAGNA FONTENERGIA “ON HAIR”
“Un taglio ai costi… e tre tagli in più
dalla parrucchiera”. Questo lo slogan con
cui Fontenergia si presenta alle donne
dell’Ogliastra (NU) nei primi mesi dell’anno
per lanciare la speciale promozione primavera. Una silhouette giovane propone alle
donne di emanciparsi dalla “schiavitù”
della bombola per farsi 3 sedute in più dal-
Tra le numerose celebrazioni organizzate
in occasione del 60esimo anniversario della Liberazione vogliamo segnalare il “Concerto per la libertà” svoltosi il 16 Aprile
presso il Teatro del Popolo di Concordia.
Nella scaletta della serata è stata inserita
anche la proiezione di un brano de “Il lavoro e la giostra”, il documentario prodot-
la parrucchiera con il denaro (e il tempo)
risparmiato grazie al gas in rete.
La campagna è stata diffusa anche da due
differenti spot radio che, oltre a giocare
sul ruolo decisivo delle donne nelle scelte
domestiche, hanno voluto rendere protagonista la nascente provincia ogliastrina
che fin dall’inizio dei lavori ha creduto
nell’innovazione del gpl in rete.
to e realizzato da CPL Concordia.
Era presente in sala, applaudito dal pubblico che ha seguito con attenzione la
toccante testimonianza, il protagonista
del video, il nostro ex presidente Giuseppe
Tanferri. La serata, che ha visto un notevole afflusso di pubblico, è stata realizzata
grazie al contributo di CPL Concordia.
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area soci
C-news • 10
Brevi dal C.d.A.
a cura di Luca Costa <[email protected]>
Partecipazione a gare d’appalto in Grecia – Il
Costituzione della società “Micenes Soc. cons. a
MEA S.p.A. – Il Consiglio ha autorizzato la vendita,
Consiglio ha deliberato di partecipare alle seguenti
r.l.” - L’organo amministrativo ha deciso di inter-
ad una società del Gruppo francese “Gaz de France”,
gare d’appalto in territorio greco, sul quale è opera-
venire alla costituzione di una Società consortile a
dell’intera partecipazione (pari al 40%) della società
tiva la controllata “CPL Hellas”:
- gara indetta dalla “Y.PEXO.D.E. / G.G.D.E. –
Direzione delle opere idrauliche dell’area dell’Attica”, avente ad oggetto “Costruzione – estensione delle reti delle acque piovane nei Comuni
di Iliopolis, Palaio Psichico e Geraka (14/2/05);
- gara indetta dalla “DEPA S.A.”, avente ad oggetto “Costruzione di rete in acciaio 19 bar e rete
PE 4 bar per consumatori industriali alla più
ampia regione di Katerini alla regione di Pieria”
(14/2/05);
- gara indetta dalla “Azienda di distribuzione idrica e rete fognaria di Thessaloniki A.E.”, avente
ad oggetto “Costruzione delle reti complementari delle acque nere nel Comune di Panorama”
(7/3/05);
- gara indetta dalla “Azienda pubblica per il gas
naturale (DEPA)” di Atene, avente ad oggetto
“Fornitura delle stazioni di misurazione industriali e regolazione per il lavori di pressione
bassa” (7/3/05);
- gara indetta dalla “Azienda di distribuzione idrica e rete fognaria di Thessaloniki A.E” (Grecia),
avente ad oggetto “Installazione di 56.000 metri
di conduttori d’irrigazione nell’area occidentale
di Thessaloniki” (4/4/05)
responsabilità limitata, denominata “Micenes Soc.
multiutility MEA S.p.A., di Melegnano (4/4/05)
ATO 5 Frosinone S.p.A. – Il Consiglio ha deliberato
di vendere ad ACEA S.p.A., socio di maggioranza,
l’intero pacchetto azionario del 5,4% della società
ATO 5 Frosinone S.p.A., concessionaria del servizio
idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale
“Lazio Meridionale” (14/2/05)
Cons. a r.l.”, con sede in Genova, avente oggetto
sociale, tra l’altro, l’esecuzione totale dell’appalto
Costituzione della società “Pegognaga Servizi
aggiudicato a CPL in associazione temporanea con
S.r.l.” – Il Consiglio di Amministrazione ha delibe-
AMGA S.p.A. e SIRAM S.p.A. dalla Regione Liguria,
rato di intervenire alla costituzione di una Società a
relativo a “Gestione integrata degli impianti di pro-
responsabilità limitata, partecipata da CPL al 50%,
prietà e nella disponibilità delle ASL della Regione
avente ad oggetto sociale la progettazione definitiva
Liguria”, per una durata di anni dieci ed un importo
complessivo a base di gara di Euro 444.085.270,00
(7/3/2005)
Consiglio di Amministrazione i lavori recentemente
acquisiti dalla Cooperativa, tra cui spiccano per
importanza, i seguenti:
costruzione rete di teleriscaldamento per conto
di AMPS S.p.A. di Parma;
-
impianti tecnologici all’interno dell’aeroporto di
Malpensa, per conto di SEA S.p.A.;
-
gestione impianti tecnologici presso il Museo di
Arte Moderna di Trento;
-
dei cimiteri del comune di Pegognaga (MN) e della
frazione di Polesine di Pegognaga, la manutenzione
e la gestione di tutte le attività cimiteriali nonché
Recenti lavori acquisiti – Sono stati illustrati al
-
ed esecutiva per la realizzazione degli ampliamenti
la gestione dell’illuminazione votiva, e di ogni altra
attività connessa, conseguente, collegata o funzionale (4/4/05)
Bilancio sociale – Con riferimento al bilancio sociale, che CPL Concordia redige ormai da alcuni anni, è
stato approvato un percorso a tappe per implementare il medesimo che prevede uno sviluppo in un
arco temporale pluriennale, partendo dalla definizione dei valori aziendali e passando per la raccolta e
verifica dei dati, fino ad arrivare a un vero e proprio
costruzione di fognatura a Salonicco (Grecia).
strumento di progettazione (29/4/05)
(4/4/05)
Contratto di leasing relativo agli immobili di
Agenzia della Concordia S.p.A. – Il Consiglio ha
Milano – Il Consiglio ha deliberato di acquista-
deciso di vendere a terzi l’intera partecipazione
re dalla controllata “Immobiliare della Concordia
detenuta da CPL Concordia nella società di onoranze
S.p.A.” il contratto di locazione finanziaria relativo
funebri “Agenzia della Concordia, Bonetti e Ferraresi
agli immobili siti a Milano, tra le vie Gargano e
S.p.A.”, pari al 100% del relativo capitale sociale
Quaranta, e di riscattare anticipatamente la proprie-
(4/4/05)
tà dei medesimi (29/4/05)
I numeri di CPL CONCORDIA
450
I metri di ringhiera che
circondano la sede di Concordia
di CPL. La ringhiera è costituita
da tubi del gas da 2 pollici e
fu realizzata personalmente dai
soci saldatori di CPL nel 1977
nell’allora sede di Via Matteotti.
302
I cogeneratori installati
da CPL in impianti con
potenza da 30kW a
1000 kW.
area soci
C-news • 11
Cartoline da Hurgada
Repor tage fotografico da l Ma r Rosso con g l i scatti or ig i nali dei Soci
area soci
C-news • 12
Un contributo concreto e mirato
L’A l leanza Cooperati v a per lo Tsu nam i
Le cose da fare sono sempre tante, e tanti sono i
pensieri e le preoccupazioni. Al punto che, il più
delle volte, ci ricordiamo dei bisogni degli altri
soltanto quando ci vengono gridati da tutti i media.
Il caso Tsunami non ha fatto eccezione. Nei giorni
immediatamente successivi al disastro comparivano
ovunque immagini, dossier, speciali, documenti di
tutti i tipi. Se n’è parlato fino a straparlarne, magari
facendo una disimpegnata donazione dal cellulare. E
poi? Per caso qualche telegiornale ci ha aggiornato
ultimamente delle conseguenze del maremoto, a
distanza di qualche mese? Com’è stata realmente
affrontata l’urgenza? E ora con che strategie si sta
procedendo?
Ci piace segnalare uno dei tanti modi con cui si è
dato inizio ad un aiuto concreto e mirato.
Alla fine di febbraio Legacoop Modena ci ha
comunicato la modalità con cui tutte le Centrali
Cooperative italiane hanno partecipato alla raccolta
di Alessandro Baraldi <[email protected]>
di fondi per i paesi colpiti dalla sciagura, rispondendo
così all’appello lanciato dall’Alleanza Cooperativa
Internazionale (ACI).
“Parte dei fondi cooperativi devoluti nelle prime
settimane di gennaio sono stati utilizzati per gli aiuti
di prima emergenza”. “Ora“ - si legge nel comunicato
emesso da Legacoop Modena il 23 febbraio - “i
contributi che continuano ad alimentare il fondo
Legacoop saranno destinati in primo luogo ad azioni
riferite al territorio dello Sri Lanka”.
La destinazione dei fondi è stata coordinata dall’ACI,
per assicurare una distribuzione equilibrata delle
risorse a tutte le zone bisognose. Giova qui ricordare
che nello Sri Lanka è presente un consistente
numero di cooperative locali, rappresentate da tre
Organizzazioni aderenti all’ACI, in grave difficoltà.
“A fine gennaio le organizzazioni cooperative dello
Sri Lanka hanno analizzato e definito le priorità di
intervento da cui derivare precisi progetti, mirati
alla ricostruzione delle strutture produttive e delle
opportunità di lavoro. Tra questi Legacoop sceglierà
i programmi da sostenere”.
La solidarietà delle cooperative modenesi (CPL
compresa) non è mancata. A inizio febbraio, a
poco più di un mese dal disastro, sul conto
Legacoop/Unipol erano già stati raccolti 150.000
euro provenienti da numerose cooperative della
Provincia.
In queste occasioni emerge con forza l’importanza della
solidarietà, valore fondante dell’idea cooperativa.
Oggi, a qualche mese di distanza dall’arrivo dello
Tsunami, dobbiamo continuare a mettere in pratica
questi valori. E’ un invito per tutti noi: dipendenti, soci,
cooperative, Centrali. Continuiamo a dare del nostro
per il sud est asiatico e per le altre, numerosissime,
zone del mondo in situazione di necessità. Al di là
delle “ondate anomale” dell’informazione, che ci
porta in casa un evento e poco dopo ce lo spazza via
rimpiazzandolo con altro.
Idee dal Mondo Cooperativo
“Nessun uomo è un’isola”, diceva Thomas Mann; allo
CORSO DI CULTURA COOPERATIVA
cooperazione, come l’evoluzione storica e i modelli
stesso modo nessuna cooperativa può considerarsi
“I dipendenti di Coop. Costruzioni [...] potranno
di governo dell’impresa cooperativa, e quelli di tipo
fare domanda di ammissione a socio per il prossimo
“turno”. Il nuovo regolamento, approvato nel novem-
finanziario e gestionale che sono necessari per comprendere meglio gli andamenti dell’azienda di cui si
bre dello scorso anno prevede infatti che coloro che
fa parte in senso di “proprietà”: significato e lettura
crescita. Apriamo, con questo numero, una rubrica
intendono diventare soci facciano domanda (i termi-
del bilancio di esercizio, il significato del concetto
nella quale vogliamo segnalare iniziative, curiosità,
ni per presentare domanda vengono aperti in aprile e
di responsabilità sociale applicato all’impresa e i
novità: nuove cooperative, nuove proposte, nuovi
in ottobre) di ammissione usando l’apposito modulo.
relativi strumenti di rendicontazione. Nelle prime
Poichè l’adesione sociale deve comportare consape-
due lezioni il docente Mattia Miani ha affrontato
volezza del ruolo che si va ad assumere, sia in quanto
una serie di temi generali: che cos’è una cooperativa;
a diritti che in quanto
quali sono i valori, come si è articolato ed evoluto il
movimento cooperativo. Poi ancora, l’organizzazione
un’entità a sé stante. Il movimento cooperativo è
vario e davvero ricco di possibilità di confronto e di
modi per continuare ad applicare una vecchia idea che
a noi piace molto. L’idea di fare impresa insieme.
a doveri, l’aspirante
socio deve sapere
che è necessario
frequentare
un
corso di formazione della durata di
dodici ore. Il corso
che si è svolto nel
marzo scorso, si
è tenuto durante
quattro sabati. Il
corso era articolato in due sessioni. Nell’ambito del
corso sono stati
affrontati i grandi
temi di base della
dell’impresa cooperativa, il ruolo del socio e la sua
responsabilità. Nella terza lezione il docente Paolo
Di Marco ha parlato di strategia e organizzazione
aziendale, forme e funzioni del bilancio civilistico,
come si legge il bilancio. Nell’ultima, ancora Mattia
Miani ha parlato di responsabilità sociale ed etica di
impresa, di bilancio sociale e di codici etici. Mattia
Miani è docente a contratto di comunicazione d’impresa a Almaweb e svolge attività di consulente e
formatore aziendale per cooperative ed enti pubblici.
Paolo di Marco è docente a contratto di strategie
d’impresa per l’Università di Bologna e Profingest
Business School e svolge attività di consulente e
formatore aziendale.”
(tratto da “Dire&Costruire”, bimestrale ai Soci di
Coop.Costruzioni, Aprile 2005)
iniziative aziendali
C-news • 13
A scuola di energia
a cura di Alessandro Baraldi <[email protected]>
Inter vi sta a Ema nuele Malav as i e Ba rbara Lo d i
Dal mese di febbraio fino ad aprile la divisione
Energia ha organizzato un corso bisettimanale (durata media delle lezioni 90 minuti) di Costruzione
impianti. Le lezioni sono state curate da Claudio
Bonettini, responsabile del Servizio costruzioni della
divisione Energia. Lo stesso Bonettini è stato anche
il docente; assistenti Barbara Lodi ed Emanuele
Malavasi. Emanuele è il coordinatore di tutti i corsi
della divisione Energia, mentre Barbara è stata la
responsabile del corso in esame.
A loro abbiamo chiesto qualcosa di più del corso e un
bilancio dell’iniziativa.
andrà personalmente nelle sedi esterne per trattare
argomenti di approfondimento e riprendere i temi
che sono stati meno compresi.
Ci potete ricordare le precedenti esperienze di
formazione di questo tipo?
Emanuele: C’è stato un corso base di elettrotecnica
per manutentori (relatore Daniele Diacci), un corso
di cogenerazione (relatore Roberto Loschi) e due
corsi di termotecnica, questi ultimi tenuti da Marco
Trentin, docente esterno a CPL Concordia.
Come e da chi è
nata l’idea di questo
corso?
Emanuele: L’idea è
stata del responsabile
di Divisione, Giorgio
Bergamini. Si tratta in
realtà di un progetto più ampio: già da
due anni la divisione
Energia organizza corsi
di formazione nei quali
utilizza come docenti sia relatori interni
che relatori esterni a
CPL. In particolare,
per quanto riguarda i
docenti interni, ciascun responsabile di
servizio ha l’incarico
di organizzare un percorso di formazione,
strutturato in uno o
più corsi di una decina
di lezioni ciascuno.
Quali sono i destinatari e quali gli obiettivi?
Emanuele: L’intero percorso di formazione è pensato
per i tecnici e i manutentori della divisione. L’idea
è quella di trasferire il bagaglio di conoscenze e
competenze accumulate nel corso del tempo dai
responsabili di servizio (che sono autentici detentori
della conoscenza) a tutti gli interessati.
Chi ha organizzato il tutto?
Barbara: L’organizzazione del corso e la coordinazione con le sedi esterne l’ho seguita io con l’aiuto, per
la parte tecnica, di Davide Bozzoli e Simon Pivetti.
Purtroppo la videoconferenza non sempre ha dato i
risultati sperati. Ho ricevuto giuste lamentele perchè dalle sedi esterne non si riusciva a seguire al
meglio: talvolta non si sentiva l’audio, talvolta non
si vedevano al meglio le slides proiettate.
Proprio per ovviare a questo inconveniente Bonettini
Come avviene la scelta dei docenti?
Emanuele: Per i relatori interni la scelta è dettata
dal fatto che i responsabili di servizio, per definizione, sono i detentori della conoscenza. Il compito
affidato loro tramite i corsi è di divulgare al meglio
questo patrimonio personale, per aiutare i colleghi a
crescere e limitare al massimo errori di progettazione, realizzazione, gestione e altro ancora.
In base a quali criteri si sono scelti i parteci-
La partecipazione è obbligatoria?
Emanuele: No, i corsi sono assolutamente liberi.
Chiunque può partecipare, perchè iniziano alle ore
18.00 e finiscono alle ore 19.30; quindi i due terzi
della lezione sono in orari extralavorativi.
Quante presenze all’inizio del corso e quante alla
fine?
Barbara: All’inizio la grande partecipazione ci ha
molto sorpreso. Per 6-7 lezioni abbiamo avuto quasi
l’80% delle presenze previste. Poi, chiaramente,
abbiamo perso qualcuno per strada. Forse sono
aumentati gli impegni… comunque non
siamo mai scesi sotto
il 50%. Per le sedi
esterne il discorso è
più complesso perché
se si fatica a seguire ovviamente cala
anche l’interesse. Nel
complesso ci riteniamo
molto soddisfatti per
quanto riguarda la partecipazione e a questo
proposito ringraziamo
tutti.
Avete effettuato la
registrazione video
di tutte le lezioni.
Prevedete di mostrare il corso anche ad
altri?
Emanuele: Oltre alla
trasmissione a distanza
tramite videoconferenza abbiamo videoregistrato tutte le lezioni.
Sarebbe impensabile replicare lo stesso corso ogni
uno-due anni. Avendo la registrazione, la formazione
del singolo (almeno quella di base) può essere fatta
in ogni momento.
Considerazioni finali?
Barbara: Bonettini ed io siamo molto soddisfatti di
come è andato il corso e della partecipazione riscontrata. L’unico appunto che ci siamo fatti è quello di
non essere sempre riusciti a preparare il materiale
didattico in modo approfondito. Ovviamente cercheremo di fare meglio nel prossimo corso.
panti?
Emanuele: I partecipanti base, ai quali il corso si
rivolge prioritariamente, sono scelti in base ad un
test svolto nel corso del 2003 e personalizzato per
ciascuna figura professionale. Ma i corsi non sono
a numero chiuso: chiunque, se interessato, può
partecipare.
Ci sono altri corsi in programma? Quali e quando?
Emanuele: I prossimi corsi in programma sono
con relatori interni: corso di elettrotecnica (relatore Daniele Diacci), corso di regolazione impianti
(relatore Diego Paltrinieri), corso di preventivazione
(relatore Giorgio Luppi).
c’è posto per te
C-news • 14
Vento di novità su cpl.it
di Massimo Sanna <[email protected]>
Il por ta le ha af frontato i l suo ca m bio d i vestito a n nuale 2005
Come ogni anno, il portale di CPL Concordia si è
E’ stato realizzato anche un restyling concettuale
di come si presenta l’organizzazione dell’azienda
(non si parla più di divisioni, ma di servizi), e altri
miglioramenti “cosmetici” al sistema di navigazione,
ora più intuitivo.
Un altro aspetto tenuto in considerazione è l’accessibilità del sito ai diversamente abili: ora ci troviamo
in una fase di transizione che porterà ad avere un
sito visibile senza problemi su qualsiasi dispositivo,
dai browser nuovi a quelli vecchi, dai cellulari agli
screen reader per non vedenti.
Ovviamente il portale non incontrerà mai un punto di
arrivo definitivo, per la stessa natura del web che è
in continuo divenire: sono però già tracciate le linee
guida che porteranno ad avere un portale sempre più
dinamico, ricco di contenuti e aggiornato velocemente, con la possibilità anche per i non addetti di
pubblicare nuovi contenuti in modo facile e sicuro.
Per avere un assaggio di queste tecnologie è possibile
visionare il nuovo sito di ErreGas (http://www.erregas.it), la società controllata di CPL in Campania,
che ha lanciato il suo sito all’inizio di giugno.
adattato alle esigenze di chi lo usa, modificando i
servizi che offre e il modo in cui vengono presentati.
Quotidianamente l’Ufficio Comunicazione di CPL raccoglie i commenti e le critiche che vengono discusse
in riunioni periodiche, fino alla stesura di un progetto di ristrutturazione che comprende le idee più
valide proposte dai colleghi.
La versione precedente era affetta da alcune problematiche relative alla dinamicità dell’homepage
–costituita da immagini di accesso agli e-services
che non cambiavano mai - oltre a problemi di usabilità nella navigazione del sito. Inoltre la Intranet
precedente si è rivelata inadatta ad un uso quotidiano, per la scomodità di accesso e per i servizi
presentati in modo poco attraente.
Questa revisione ha voluto venire incontro ai problemi citati, dividendo in modo netto il portale dalla
Intranet (ora basata su Microsoft Sharepoint Portal
Server), e curando maggiormente l’area news, che è
stata collocata al centro della homepage.
Ci Piace Leggere
Ricette regionali
Recensioni dai lettor i d i C - new s
Piatti tipici suggeriti da chi li ha provati
Armaroli - Balzani, Energia oggi e domani, Bononia University Press
“Mio padre cavalcava un cammello. Io guido un’auto. Mio figlio pilota un aereo a reazione. Suo figlio
cavalcherà un cammello” (proverbio saudita)
È su questo tema che si sviluppa il bel libro di Armaroli e Balzani. L’energia che ci è stata regalata
con i combustibili fossili non è infinita mentre i
consumi, invece di andare verso un contenimento, sono destinati ad aumentare incredibilmente
nei prossimi anni se non si porranno in essere efficaci politiche di sviluppo delle fonti alternative
e a basso impatto ambientale.
Gli autori esaminano con grande competenza ed equilibrio tutte le possibili
alternative, dal solare termico al fotovoltaico, dall’eolico al nucleare, dal geotermico all’idrogeno, dal carbone pulito alle celle a combustibile ed altre tecnologie
minori. Le sorprese non mancano, come le frecciate che gli autori riservano a
politici poco informati o scienziati compiacenti richiamandoli ad un maggiore
senso di responsabilità verso le generazioni future, che hanno il diritto di ricevere un mondo pulito ed equo.
Un libro per tutti, adatto sia a chi vuole dare una sbirciata nel mondo dell’energia, sia a chi vuole approfondire la propria conoscenza specifica. Scritto molto
bene, si legge in un paio di sere.
Giorgio Bergamini
In questo numero la proposta culinaria ci viene dalla Sede di Sant’Omero (Teramo), e
specificamente dal collega Umberto Pizzingrilli, che ci propone una ricetta di Nereto. “Un
piatto per palati forti”, ci ha confessato Pizzi!
CAPRA ALLA NERETESE
Dosi per quattro persone:
- 1,5 Kg di carne di capra;
- 1 Kg di pomodori maturi;
- 1 Kg di peperoni rossi;
- 1 bicchiere di olio di oliva;
- 1 cipolla;
- 1 sedano;
- 2 chiodi di garofano;
- la buccia di mezzo limone;
- acqua, sale e peperoncino piccante q.b.
Tagliare a piccoli pezzi (tipo spezzatino) la carne di capra, lavarla abbondantemente ed
infine risciacquarla con vino bianco.
Metterla a cuocere a fuoco medio in una pentola abbastanza larga, in cui si saranno
fatti rosolare, nell’olio d’oliva, la cipolla, i chiodi di garofano e la buccia di mezzo
limone, aggiungendo acqua perchè la carne arrivi a metà cottura dopo circa un’ora e
mezza. Ritiratasi tutta l’acqua, far rosolare la carne, aggiungere i pomodori spezzati e
altra acqua, quindi lasciar cuocere per un’altra ora e mezza.
Tagliare i peperoni a striscioline e friggerli, a parte, in olio di oliva. A cottura della
carne quasi ultimata, mettere i peperoni già fritti e lasciare insaporire per 2-3 minuti.
Portare in tavola ed accompagnare la pietanza con un buon vino rosso (si consiglia un
“Montepulciano d’Abruzzo” d’annata e di buona marca). Buon appetito!
c’è posto per te
C-news • 15
Lettere alla redazione
Per inviare le Vs. lettere scrivete a <[email protected]>
COMITATO ATTIVITA’ SOCIALI: PERCHE’ NO?
Ho letto con piacere ed interesse la lettera firmata
da Gabriele Greco sul precedente numero di C-news in
cui parlava di relazioni sociali e vita sociale.
Indubbiamente trovare interessi comuni extra lavoro
aiuta a sentirsi parte di un gruppo, a conoscere o migliorare la conoscenza di colleghi (siamo ormai 413
soci, chi può dire di conoscerli tutti?) e quindi anche
la collaborazione e il dialogo tra uffici o divisioni
diverse, ma anche a creare momenti di svago e relax
(ben vengano!). In CPL si organizzano già attività
del genere, ma disgiuntamente: chi si occupa delle
feste dei bambini, chi del teatro, chi delle convenzioni, chi della gita o dei biglietti di concerti... non
sarebbe meglio e meno dispersivo unire gli sforzi?
Io sono socia di questa cooperativa da 13 anni e ricordo che questo problema, già sollevato in passato,
aveva portato alla costituzione di un Comitato Attività Sociali poi discioltosi per non so quale motivo.
Perchè non ricostituire un gruppo di lavoro simile
aumentandone le mansioni?
In un’azienda formata da soci così diversi per età,
interessi, posizione geografica o familiare, è normale
che anche gli interessi e le aspettative siano differenti. Penso che un gruppo di lavoro eterogeneo possa
maggiormente rappresentare e soddisfare le aspettative di tutti, diversificando magari l’offerta di iniziative, rendendole note a tutti i soci anche attraverso il
sito aziendale e permettendo di avere un unico punto
di riferimento all’interno della cooperativa.
Sarebbe inoltre più semplice gestire i fondi disponibili cercando magari di aumentare le “occasioni
d’incontro” e credo che una tale attività possa essere
notata anche dai dipendenti incentivandoli magari
ad unirsi al gruppo soci! Non vale la pena di farci un
pensierino?
Simona Bruschi
DA GAS DELLA CONCORDIA
Finalmente, dopo la vendita dell’attività dell’E&P di
Gas della Concordia, trovo l’occasione per scrivervi.
Non vi annoierò con i numeri del bilancio, le commesse, l’utile, le perdite ecc., lo lascio fare ad altri
più qualificati e rappresentativi di me.
Vi voglio solo ringraziare per il percorso che in cinque anni sono riuscito a fare insieme a voi.
Ho sempre trovato in ognuno di voi grande disponibilità, cortesia, professionalità ed affabilità.
Vi siete sempre prodigati al massimo per risolvere
i nostri problemi, con la serietà e il modo di fare
che hanno fatto grande nel tempo la Cooperativa.
Lavorando con voi ho capito quanto sia importante il
gioco di squadra, e in che modo si possano risolvere
i problemi quotidiani che qualche volta ci possono
sembrare insormontabili.
Ringrazio tutti i componenti della Direzione per la
fiducia, il sostegno e l’incoraggiamento che mi hanno
sempre accordato, anche nei momenti più difficili e
travagliati di Gas della Concordia. In conclusione il
mio pensiero va al Presidente Casari, che da solo riesce a far “squadra”, a motivare e trascinare tutti gli
altri: grazie Presidente. Concludo con una frase tanto
cara ai nostri antenati romani: Ad maiora!
Luigi Cacchioni
AI COLLEGHI CPL ROMANIA
Desidero ringraziarvi per la sentita participazione
alla mia cena di addio soprattutto perchè, invece
dell’atmosfera ufficiale consueta in tali occasioni,
mi è parso di cogliere un aspetto diverso, quasi di
amicizia: di questo vi sono grato. Quando sono arrivato in Romania CPL era allo stadio iniziale, un’idea
più che un fatto reale. In tre anni e mezzo, pur con
mille difficoltà, un passo dopo l’altro, siamo comunque andati avanti ed ora, pur permanendo molti
problemi, la situazione si presenta sicuramente più
favorevole ed è lecito attendersi un futuro molto più
tranquillo. Come ben si sa, persone diverse possono
avere giudizi diversi sulla medesima situazione: non
è una novità e, probabilmente, nemmeno questa mia
esperienza sfugge alla regola. Personalmente posso
affermare di essere pienamente soddisfatto ed anche
fiero di quanto è stato fatto, e la vostra collaborazione è stata indispensabile per raggiungere questo
traguardo.
Se, come sono certo, CPL Romania avrà un importante sviluppo nel prossimo futuro, sarà anche merito
vostro che costituite il nucleo fondatore di questa
“impresa”. Farò sicuramente in modo che ci si possa
presto rivedere e, rinnovando il mio ringraziamento,
saluto tutti con grande affetto.
Luigi Giusti
Cluj –Napoca, 30 marzo 2005
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