Cuba - Turisti per Caso
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Cuba - Turisti per Caso
u.s.a. Quando: da febbraio a maggio Durata: 12 giorni Viaggio: aereo Costo a persona: (spesa approssimativa) 1700 euro golfo del messico l'avana La capitale ha un clima ideale che la rende visitabile durante quasi tutto l’arco dell’anno. vinales Havana cd oceano atlantico messico Diario Cuba cuba Cayo Blanco varadero 11 santa clara Cayo Levisa cuba Sede del mausoleo del Che: è possibile visitare il museo con la fotocronistoria del comandante argentino. cd varadero a4 Una delle più belle località in assoluto di tutta Cuba Dispone di strutture ricettive di alto livello. Parque Nacional Cienaga de Zapata Santa Clara 116 x t r f o i c e h Playa Ancon Cienfuegos 152 12 Vinales isla de la juventud trinidad trinidad D'obbligo un’escursione per le strade che, dal paese, conducono allo spettacolare cuore verde della sua valle. Fondata nel 1514, è considerata a buon diritto, la citta-museo di tutti i Caraibi. MAR dei caraibi Avventura cubana in salsa fai-da-te Viaggio non organizzato nella parte ovest dell’isola, con pernottamento in casas di Alessio Santarelli particulares e mezzi pubblici per gli spostamenti D irezione Cuba per le nostre vacanze. Niente pacchetti preconfezionati, solo il volo e qualche prenotazione in giro per l’isola. Il volo è Air Europe, cercato scientificamente con il Web (il sito usato è www.skyscanner.it). Nel nostro zainone abbiamo i soliti strumenti: guida, reflex, racconti di viaggio, consigli di amici appuntati su pezzi di carta e un sacco di idee in testa. 1° / 3° giorno Benvenuti a Cuba! All’arrivo all’Avana perdiamo un’ora per i passaporti, un’ora per il cambio, che contrariamente alle aspettative non crea nessun problema e mezz’ora per la trasferta in taxi (25 cuc). Alla fine, a mezzanotte, siamo alla Casa di Candida, casa particular semplice e accogliente, in Avana Centro, consi- io... turista per caso Hemingway. A Vinales per DI TUTTO UN PO’ All’Avana per il mojito di per rilassarsi in Levisa Cayo A Days. sentirsi in una scena di Happy vera dell’isola caraibica spiaggia. A Varadero, per scoprire l’anima 1 Diario Cuba All’Avana fatti un sigaro 01 gliata da un amico. La casa non è nella posizione ideale, ma sicuramente in quella più vera: un po’ di desolazione, i carretti, le auto anni 50, i ragazzini che giocano a pallone per strada fino a tarda notte, gente che chiacchiera davanti alla porta di casa e molti che ciondolano. Altri probabilmente preferirebbero pernottare in Avana Vieja, che è più caratteristica e turistica. Il giorno dopo, la sveglia nella casa particular è addolcita da una colazione abbondante con caffè, frutta tropicale e boccadillos jamon y queso. A pancia piena cominciamo ad addentrarci nell’Avana: è un assalto continuo di jineteros (i truffatori locali) in coppia, uomo e donna che, con fare educato, cercano di proporre ogni tipo di merce o servizio, ma si allontanano in fretta se li ignori. Visitiamo tutta l’Avana Centro. Camminiamo davvero a lungo: dal Malecon (il famoso lungomare) al Paseo de Marti, fino a Parque Central e al Capitolio Nacional. Senza vergognarci, saltiamo i musei che ci ispirano poco. Pranziamo all’ottimo Cafè Inglaterra in Plaza Central e poi partiamo per un tour su un autobus scoperto: un modo economico e pratico per arrivare fino a Plaza de la Revolucion, al memoriale José Marti. Qui una donna in sovrappeso ci insegue con un fischietto per accertarsi di averci fatto pagare un cuc per entrare. Dal memoriale possiamo finalmente vedere la famosa immagine del Che che è stata riprodotta su milioni di magliette. L’ultima tappa del nostro bus ci porta alla celebre Gelateria Coppelia, all’angolo tra Calle 23 e Calle L, ma un forte temporale, purtroppo, ci costringe a cambiare i piani e a rientrare a casa. Dopo qualche ora di riposo, tappa al Prado No 12 per un aperitivo di tutto rispetto, ammirando il tramonto sul Malecon. Beviamo il mojito più buono di tutta la nostra vacanza. Dopo l’aperitivo ci dirigiamo a cena al miglior risto- Una delle tappe più interessanti ad Avana Centro è la fabbrica del tabacco (l’ingresso costa 10 cuc a testa). Qui 400 cubani fabbricano e impacchettano a mano i sigari. All’interno c'è una gerarchia basata sulla capacità di produrre sigari più di pregio. I torcedores lavorano ascoltando la lettura di giornali e libri, e la giornata è accompagnata dalla musica. Si dice che la marca Montecristo debba il suo nome al romanzo di Dumas Il conte di Montecristo, lettura particolarmente amata dagli artigiani. 01 atto dovuto Un mojito alla Bodeguita del Medio. 02 per le strade di trinidad È una città di circa 75 mila abitanti. 03 Auto anni 50 I cubani hanno imparato anche a ricostruire tutti pezzi di ricambio. 03 2 02 rante di Cuba, La Guarida. Il giorno dopo, partiti alla volta di Avana Vieja con un ciclotaxi, ci si apre un mondo completamente nuovo di vita, animazione e flussi infiniti di persone. La prima tappa è il Museo della Cioccolata dove, accolti in una sala dal sapore di bistrot parigino di inizio secolo, un menu di cioccolata caliente e un assortimento di cioccolatini ci danno la carica energetica per la giornata. Giriamo in lungo e in largo, soffermandoci a guardare la moltitudine di piazze, vie, quartieri, negozi e persone che si susseguono dinanzi a noi. Il pranzo viene animato da un gruppo locale che suona musica cubana al massimo volume e da una signora eclettica settantenne che si prodiga in un cocktail di danze cubane e forti allusioni sessuali, suscitando l’ilarità di tutti. La sera, poi, raggiungiamo la leggendaria Bodeguita del Medio, quella tanto amata da Hemingway: ora è popolata da turisti italiani che sembrano usciti dal Grande fratello e si accaniscono selvaggiamente per bere dei mojito mediocri rispetto allo standard locale. Ceniamo dietro l’angolo, al ristorante El Patio, quindi andiamo all’Hotel National nel quartiere El Vedado per il famoso Cabaret Parisien (32 cuc a testa, da prenotare, ma pagabile con carta): uno spettacolo in stile Moulin Rouge, con grande animazione, belle ragazze mezze nude stile can can e un carnevale di colori. Diario Cuba 4° / 5° giorno Vinales, panorami mozzafiato e gite a cavallo La mattina ci svegliamo presto per una trasferta di tre ore dall’Avana a Vinales con i biglietti Viazul acquistati all’Hotel Inglaterra (Paseo del Prado 416, San Rafael y San Miguel). Ci ospita la Casa di Manuela. Dopo un breve giro nel paese, dove c’è poco o nulla da vedere, se non un incontro amatoriale di pugilato che anima un’ora del nostro tempo, ci rechiamo alla tanto decantata piscina dell’Hotel Los Jazmines (3 cuc a testa, più 3 cuc per arrivare in taxi). Da qui, effettivamente, si può ammirare un paesaggio meraviglioso. Tuttavia, per tuffarsi in un brodo marrone circondato da galline che vagano liberamente ci vuole un gran coraggio. Un temporale serale di due ore ci rovina la festa e scappiamo a casa, questa volta riuscendo finalmente a salire su una delle fantastiche Buick anni 50 che girano per Cuba e sopravvivono alla loro vecchiaia, facendoci rivivere le scene di Happy Days. Il giorno dopo ci svegliamo all’alba per una gita a cavallo nella valle di Vinales (acquistata per 20 cuc in una delle varie agenzie in piazza). Il giro va oltre le aspettative: oltre a godere di paesaggi meravigliosi, abbiamo l’occasione di chiacchierare a lungo con un contadino e di visitare grotte bellissime dove c’è l’opportunità di fare un tuffo in una piscina naturale, illuminata da una piccola torcia. Durante il percorso, il contadino ci rolla un buon sigaro che gustiamo sul momento, ci prepara un succo di cocco e rum, e ci mostra la lavorazione della canna da zucchero. La sera andiamo al Restaurant Criollo a mangiare cucina cubana. Il dopo cena lo trascorriamo Muoversi a Cuba in autobus I pullman degli operatori Viazul (www.viazul.com) e Transtur (www.transtur. cu/html/index.php) sono un mezzo comodo ed economico per gli spostamenti nell’isola. Di sicuro, presi con lo spirito giusto, sono molto più pratici del noleggio di automobili che può creare non pochi inconvenienti meccanici e di orientamento. Sugli autobus ci sono i turisti occidentali e i cubani borghesi. nella piazza centrale di Vinales, dove viene suonata musica ad alto volume e la gente si concentra nel baretto a bere le birre Cristal e Bucanero. 6° / 7° giorno Cayo Levisa e Cienfuegos, mare e mojito Il giorno dopo, partiamo la mattina presto per Cayo Levisa (prezzo 25 cuc). Dopo un’ora e mezza di pullman e traghetto, arriviamo in un atollo paradisiaco con pochi turisti. Primo giorno di mare! Sole molto e ombra poca, ma lo spettacolo è bellissimo. La tappa successiva, l’indomani è Cienfuegos (32 cuc, 5-6 ore di viaggio). L’operatore Transtur è ancora meglio di Viazul, ma il mezzo ricorda un po’ un autobus per comitive scolastiche. L’obiettivo è raggiungere la casa particular di Anita. Il sistema ormai I ricordi di viaggio dei turistipercaso 01 02 03 05 04 06 01 VINALES Essiccatoio per tabacco del Tpc Franche. 02 AL FUMO! Gioventù bruciata della Tpc Rosa Puca. 03 sul malecon Tramonto dei Tpc ManuDavid. 04 rum Un mojito per il Tpc pdepaola. 05 hasta al murales Arte popolare di papparino84. 06 urgenze Scusi, dov'è la toilette? del Tpc sirovaro. 3 01 lo abbiamo capito: i costi e i menu della colazione sono sempre quelli e il format viene seguito con precisione. Cienfuegos, la perla del sur, è carina, ma non appassionante. Di fatto, ci sono due grandi arterie principali (la 37, ovvero il Paseo del Prado, e la 54, la passeggiata piastrellata del centro), il Parque José Marti e la bella Punta Gorda. La piazza è un punto strategico per bere un buon mojito, fare due chiacchiere con una cubana che ci racconta le sue esperienze in Italia e cerca di venderci qualche peso fuori corso con la faccia del Che. Ascoltiamo anche il Chan Chan di Compay Segundo suonato live. Ci costa il solito cuc di mancia. Passiamo meno di una giornata a Cienfuegos: mangiamo una buona pizza da Dino’s Pizza, catena pubblica sorprendentemente di qualità, facciamo una lunghissima passeggiata fino a Punta Gorda, ammirando gli splendidi edifici coloniali e ci fermiamo alla famosa Coppelia per mangiare il solo gelato disponibile, alla fragola. Al ritorno ci accompagna un cubano ventenne su un ciclotaxi. Cinque chilometri di pedalate e la sua simpatia per l’Italia gli valgono un’ottima paga da parte nostra! 01 vinales In nella Valle. bici 02 Musica a L’Avana Nulla di più facile che incontrare genette che spontaneamente inizia a suonare per puro piacere. 03 in spiaggia! Playa Ancon è a 12 chilometri circa da Trinidad. 02 no e i turisti si riconoscono a un chilometro, in mezzo a centinaia di cubani che attendono per ore i loro mezzi di trasporto locali. Trinidad è senza dubbio il luogo più pittoresco e magico del nostro viaggio. Dormiamo a Casa Particular Smith. Ci perdiamo nelle piccole calles ricoperte di sassi, visitiamo le gallerie d’arte e facciamo pausa per l’ennesimo bocadillo nell’accogliente bar dei back packer, Las Begonias. Girovaghiamo in lungo e in largo, ma il vero obiettivo è Plaza Mayor dove ci fermiamo su una scalinata a rilassarci, ad ascoltare il solito Compay Segundo, che risuona in ogni luogo (questa vol- 8° / 9° giorno Verso Trinidad e Playa Ancon Si parte da Cienfuegos per Trinidad (prezzo 6 cuc). La stazione è sporca e disorganizzata. Gli jineteros ti assalgo- 03 4 ta, in particolare, proviene dalla Casa della Musica) e a fotografare le luci della piazza al tramonto. La scalinata è anche un buon punto per osservare, divertiti, le azioni strategiche degli jineteros: assalto ai turisti in comitiva che sembrano pronti a farsi truffare dal primo che passa. La sera andiamo a mangiare nel bellissimo Sol y Son. Il giorno dopo, con un taxi abusivo e 5 cuc, raggiungiamo Playa Ancon. Il posto è senz’altro bello, ma dopo aver visto lo spettacolo naturale di Cayo Levisa siamo meno eccitati dalla spiaggia. Per 2 cuc ci prendiamo un bell’ombrellone e con un’altro cuc ci arrischiamo a mangiare la famosa Peso Pizza, alla quale sopravviviamo. La sera seguiamo di nuovo i consigli della guida, questa volta sbagliando, e andiamo al Paladar La Coruna, un posto che scopriamo essere agghiacciante e il cui cibo è il peggiore di tutta la vacanza. La serata, comunque, si caratterizza per simpatiche e ripetute gag in cui la cameriera assonnata torna regolarmente al nostro tavolo per dirci che i piatti ordinati e scelti dal menu non sono disponibili per mancanza di ingredienti di base, come patate e uovo. Alla fine ci rassegniamo all’unica scelta possibile, il pollo, che è immangiabile, accompagnato da un riso, che è rancido. La cameriera decide di intascarsi anche un cuc di mancia, che mai le avremmo dato, senza portarci il resto. © Kamira / Shutterstock.com Diario Cuba Diario Cuba Due dei mille volti di Cuba: musica e sigari 01 01 musica A Cuba la colonna sonora è Compay Segundo. 02 luogo comune Una donna fuma il suo sigarone 02 per le strade dell'Avana. 10° / 11° giorno Santa Clara per nostalgici, Varadero la vera Cuba L’ultima giornata a Trinidad la dedichiamo all'arte. Il pomeriggio, poi, si riparte alla volta di Santa Clara (20 cuc) con il solito Viazul, di cui ormai siamo massimi esperti. La sera dormiamo all’Hostal Alba, casa particular in gemellaggio con l’Hostal Florida, dove facciamo la nostra migliore cena dall’inizio della vacanza. L’Hostal Florida è bellissimo e il cuoco è il proprietario della nostra casa: ne saremo lieti la mattina dopo, quando ci preparerà una colazione davvero strepitosa. Passiamo una serata divertente con una bella famiglia romana che siede accanto a noi e che, sorprendentemente, ritroveremo all’Avana nel nostro penultimo giorno. Il mondo è proprio piccolo. Santa Clara la troviamo molto carina ed è una tappa d’obbligo, in particolare per i nostalgici del lider maximo. Visitiamo la statua del Che, il museo, il vagone fatto deragliare da Guevara, il centro e lo spaccio dei sigari. La giornata passa in fretta, addolcita da una mangiata da Coppelia. La tappa seguente è la fabbrica dei sigari: qui facciamo una piccola scorta da portare a casa. Non sono economici, ma la qualità almeno è garantita! La sera si riparte alla volta di Varadero. Arriviamo alla Casa di Marlen o Javier. Varadero è la vera Cuba e vale la pena di Arte cubana A Trinidad i nostri Tpc hanno acquistato un olio su tela di un artista locale per un prezzo che in Europa sarebbe stato un multiplo di dieci volte. Sono sicuri: farà la sua bella figura e stupirà gli amici a Milano. vederla. È l’ultimo posto dove andremmo in vacanza per fare mare, ma è la migliore occasione per vedere i cubani borghesi in vacanza. Qui non ci sono jineteros. Neanche occidentali, che difficilmente mettono piede a Varadero centro. Si ghettizzano, piuttosto, in alberghi ultra stellati. La mattina andiamo alla spiaggia davanti alla casa particular, ma siamo costretti a scappare di corsa: troviamo tanti cubani, che riempiono ogni spazio in acqua. Il mare è bellissimo, ma fuggiamo di corsa in cerca della pace e di un taxi. L’auto ci porta nel “ghetto” occidentale, a Punta Hicacos, lontano dalla 46esima: forse non ne vale la pena, dato che il giorno dopo troviamo un posto simile più vicino. Il mare è cristallino, ma la spiaggia non è alla sua altezza: quella bianca a Varadero è un ricordo del passato, portata via dagli uragani e sostituita con arenaria più pesante. La sera fuga nell’ottimo FM-17 per hamburger e coca cola. 04 03 varadero beach 03 5 Sdraiati sal caldo sole di Cuba. 04 al mare La spiaggia di Varadero è molto frequentata dai cubani. Diario Cuba Fenomenologia di Varadero Il mercatino è una buona occasione per capire chi popola Varadero. Ci sono l’occidentale, che finalmente mette il naso fuori dall'hotel e il cubano arricchito. Sono tutti negli all inclusive: non ci si può sbagliare perché i loro braccialetti sono un marchio inconfondibile. 01 12° / 13° giorno Ancora a Varadero Il tempo non è buono e cominciamo a pianificare un rientro all’Avana, rinunciando al nostro ambizioso obiettivo di raggiungere il paradiso di Cayo Blanco, per riavere la pace di cui avevamo goduto a Cayo Levisa. La mattina ci rechiamo all’Hotel International, un punto strategico per una buona spiaggia e un po’ di calma, dieci minuti a piedi da casa. Purtroppo arriva presto un temporale. Il pomeriggio, poi, giriamo Varadero centro e i suoi mercatini: finalmente qualche turista degli all inclusive esce dalle sue campane di cristallo! Passiamo il pomeriggi tra le bancarelle, a fare foto e ad ammirare i pittoreschi murales anarchici, per poi cenare al fantastico Dante, ristorante italiano nella 62esima. Era ora e ne avevamo bisogno, dato che siamo un po’ stufi del congrì (riso coi fagioli) e 02 01 el tren Blindado Ricorda uno degli episodi chiave della rivoluzione castrista. Nel dicembre 1958, a Santa Clara, il Che fece deragliare un treno blindato, costringendo alla resa i militari a bordo. 02 sacro e profano Merchandising del Che davanti alla chiesa di Vinales. dei bocadillos che abbiamo mangiato in tutte le salse. Il giorno dopo ripartiamo per l’Avana (10 cuc) con il solito Viazul. Il pomeriggio vaghiamo per la città. La serata si conclude al ristorante La Guarida, di cui ci siamo innamorati e dove decidiamo di tornare. La vacanza ormai sta terminando. Un’ultima colazione al Cafè El Escorial, una passeggiata per il centro e lungo il Malecon, e ci dirigiamo all’aeroporto. Intanto, gira su Twitter il gossip che Castro è morto. Sarà vero? Come, dove, quanto Viaggiare, dormire, mangiare: le dritte per organizzare una vacanza fai da te a Cuba Link e indirizzi utili Ambasciata d’Italia a L’Avana (5 Avenida n. 402, Esq. Calle 4, Miramar, Playa Ciudad de La Habana). Tel. +537/2045615, e-mail [email protected], web www.amblavana.esteri.it/Ambasciata_Lavana. Consolato di Cuba a Roma (Via Licinia, 7). Tel. 065717241. Consolato di Cuba a Milano (Bastioni di Porta Volta, 7). Tel. 026554025. Documenti Sono necessari il passaporto con una validità residua di almeno tre mesi al momento dell’arrivo nel Paese e il visto d’ingresso. Il biglietto acquistato presso un tour operator, in genere, lo comprende. Chi viaggia individualmente, lo può ottenere TR AV E L presso gli uffici consolari cubani presenti in Italia. Moneta La moneta nazionale è il peso cubano (cup), ma quasi tutti i beni e servizi si possono acquistare con il peso cubano convertibile (cuc). Un euro vale circa 1,4 cuc. Fuso orario Meno 6 ore. Anche a Cuba vige l’ora legale (normalmente adottata una settimana prima rispetto all’Italia). Dove dormire L’Avana Casa de Candida (Calle San Rafael 403, entre Manique y Campanario). Casa particular pulita, dall’aspetto pittoresco e dall’ospitalità genuina. Costa 25 cuc a notte. Colazione a parte, 4 cuc a persona. Vinales Casa di Manuela (signora Manuela Martinez Rodriguez, Calle Joaquin Perez 25). Bella e accogliente, con tanto di listino prezzi per vendere qualunque cosa: c’è persino il servizio per salvare le foto della reflex su Cd. Cienfuegos Anita Hostal (Avenida 56, 43/45). Tipica casa particular cubana. Prezzo 25 cuc. Trinidad Casa Particular Smith (Callejon Smith No 3, http://casasmith. trinidadhostales.com). Splendida e referenziatissima casa, presente in tutte le più importanti guide. Prezzo 25 cuc. Varadero La casa di Marlen o Javier (2da Avenida 4608, 46/47). La casa è 6 di qualità media, nello standard di Varadero, più basso rispetto alle altre viste a Cuba. Prezzo tra 25 e 35 cuc per notte. Dove mangiare L’Avana La Guarida (Concordia 418, Gervasio y Escobar, tel. +53 7 8669047, www.laguarida.com). All’ultimo piano di un palazzo poco invitante dall’esterno, si nasconde un ristorante che ha ospitato divi di Hollywood e principesse. Propone prelibatezze di pesce per 25 cuc a testa. La prenotazione è d’obbligo. El Patio (Calle San Ignacio, 54 Plaza de la Catedral, tel. +53(7)8671035). È uno dei ristoranti più romantici dell’isola. I prezzi, tuttavia, sono tra i più alti: 35 cuc a testa per le porta- te economiche del menu. Vinales Restaurant Criollo (Balcon del Valle, Paladar de Fidel). A qualche chilometro da Vinales, propone cucina cubana economica (23 cuc in due). Lo spettacolo che si ammira dai tavoli su una piccola terrazza in legno non ha eguali. Trinidad Palador Sol y Son (Simón Bolívar 283, Frank País & José Martí). Con 25 cuc si possono gustare una buona minestra di verdure e il pollo alla griglia per cui il locale è rinomato. L’ambiente coloniale è bello e con musica dal vivo. Varadero Ristorante Dante (Avenida 1ra y 56). Uno dei migliori del paesino, in un parco con laghetti, vegetazione e animali.