gestione integrata

Transcription

gestione integrata
Gestione
integrata
- Verso una sostenibilità
locale e regionale -
Una breve introduzione a un modello, il Sistema di Gestione Integrata, che
spiega come città e regioni possono integrate gli aspetti della sostenibilità
nelle proprie pratiche di gestione.
PREMESSA
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
fornisce una breve introduzione a un modello - il Sistema di
Gestione Integrata (IMS – Integrated Management System) – che
spiega come città e regioni possano integrare gli aspetti della
sostenibilità nelle proprie pratiche di gestione.
Tale modello è stato sviluppato nell’ambito del progetto Managing
Urban Europe-25 (MUE-25), lanciato e co-finanziato dalla
Commissione Europea (DG Ambiente) in relazione alla Strategia
Tematica sull’Ambiente Urbano (TSUE - Thematic Strategy on the
Urban Environment). In totale, 25 città e regioni europee hanno
partecipato al progetto MUE-25. Durante la fase iniziale, queste
25 città e regioni hanno preso parte allo sviluppo del modello,
comunicando le sfide, gli elementi di forza e le prospettive che
ciascuna aveva individuato fino a quel momento relativamente
alla gestione della sostenibilità. Tali informazioni sono state
fondamentali per la ricerca a supporto dello sviluppo del modello.
La proposta di modello messa in atto dalle 25 città e regioni è stata
un progetto pilota di due anni, durante il quale sono stati prodotti
report sui risultati raggiunti. Il lavoro dei partner di progetto ha
contribuito alla creazione di un modello di sostenibilità locale
attuabile da qualsiasi città o regione.
La presente pubblicazione è una versione sintetica, ma completa,
della guida integrale, reperibile su www.localmanagement.eu.
Redattori
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale (Integrated management - Towards local and regional sustainability) è il prodotto
finale del progetto Managing Urban Europe-25, parzialmente finanziato dalla DG Ambiente della Commissione Europea. Il progetto è coordinato dal
Segretariato per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile dell’Unione delle Città del Baltico (UBC) ed è parte del Programma d’azione Agenda 21 20042009 dell’UBC – Roadmap for Sustainable Baltic Cities. Il gruppo di coordinamento del progetto consiste in ICLEI Local Governments for Sustainability,
UNEP/Grid-Arendal, Bodensee Stiftung e University of West of England. Tutti i partners del progetto sono elencati nella cartina sulla pagina 27.
La presente pubblicazione rispecchia le opinioni dell’autore e non può essere considerata in nessun caso rappresentativa della posizione della
Commissione Europea.
Editore: UBC Commissione Ambiente (EnvCom) per conto dei partners del progetto MUE-25
© Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione potrà essere riprodotta o fotocopiata per uso commerciale, in nessuna forma o
con nessun mezzo senza il permesso scritto della UBC EnvCom, che agisce anche per conto dei partners del progetto MUE-25.
È possibile ordinare altre copie su www.localmanagement.eu
Comitato di redazione: Annika Claesson, Linda Talve
Immagini: © Pauliina Borgelin, Layout: Sari Bowie
Stampato su carta riciclata al 100% presso Painoprisma, 2008.
ISBN 978-952-5725-30-8 (print) 978-952-5725-41-4 (PDF)
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
Gestione
integrata
Verso una sostenibilità
locale e regionale
IL DIFFICILE CAMMINO VERSO LA SOSTENIBILITÀ
Città e regioni* sono realtà complesse e dinamiche. Le scelte
quotidiane sulle attività piccole e grandi da intraprendere in esse
vanno a sommarsi, in un modo o nell’altro, all’impatto complessivo
dell’area urbana sull’ambiente.
Le tecnologie di pulizia scelte dalle industrie, il riscaldamento
degli edifici scolastici e ospedalieri e le politiche di acquisto
del settore pubblico vanno a influenzare la produzione di rifiuti.
Inoltre, le scelte individuali di ogni nucleo abitativo si sommano,
con un notevole effetto sull’ambiente. L’impatto sulle nostre
città è determinato anche dalle azioni intraprese al di fuori del
territorio cittadino. Le prassi urbanistiche delle città confinanti
hanno effetto sui modelli di trasporto. Le politiche delle autorità
regionali e nazionali influiscono su tutta la società di una nazione.
Le normative e le politiche dell’UE, a loro volta, influiscono sui
governi nazionali.
Stando all’attuale tendenza, le esigenze per la gestione delle città
sono in aumento. Le città devono fare in modo di conformarsi
alle leggi che le riguardano. Numerose Direttive UE (come la
Valutazione Ambientale Strategica, la Direttiva sulla Qualità
dell’Aria, la Direttiva Quadro sulle Acque, la Direttiva su Flora,
Fauna e Habitat e altre) chiedono alle città di monitorare questi
aspetti e relazionare su di essi.
Ma una città non può occuparsi solo di questioni ambientali. Senza
dubbio, l’obiettivo fondamentale delle politiche locali è quello di
soddisfare i bisogni umani. Nel raggiungere tale obiettivo devono
essere affrontate numerose sfide diverse: offrire infrastrutture
adeguate agli abitanti, gestire i flussi migratori, avere cura di
bambini e anziani, far fronte ai cambiamenti climatici e molte
altre.
Ma ogni città ha solo risorse limitate per fronteggiare tali sfide.
In sintesi, la soddisfazione dei bisogni umani e il benessere delle
future generazioni dipendono dalla presenza, dalla quantità e
dalla qualità delle risorse naturali, ma anche dal nostro patrimonio
sociale e dai nostri mezzi finanziari.
* Da qui in avanti indicate semplicemente come “città”.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
Per raggiungere uno sviluppo sostenibile, l’Europa urbana ha bisogno
di strumenti efficienti, che facilitino il processo di gestione della
sostenibilità e consentano la reale trasposizione delle numerose
strategie e programmi europei e nazionali in azioni di cui si facciano
carico i governi a livello locale.
“La battaglia per un futuro sostenibile sarà vinta o
persa nelle nostre aree urbane”.
“Nell’UE, l’80% della popolazione vive già in
aree urbane. La loro qualità della vita e della
salute è influenzata direttamente dallo stato
dell’ambiente urbano. Le città sono responsabili
del 75% circa delle emissioni di CO2 e consumano
approssimativamente il 75% delle risorse naturali”.
“Visto l’elevato tasso di urbanizzazione, dobbiamo
ricordare anche che oltre la metà delle aree urbane
che ci saranno nel mondo nel 2030 non esistono
ancora! Ciò significa che in larga misura le città del
mondo sono una tela bianca, ancora da dipingere,
pianificare, progettare e costruire. Che opportunità
meravigliosa!”
Margot Wallström, vicepresidente dell’Unione
Europea, alla Green Week 2007
LA DIREZIONE DA PRENDERE
La presente pubblicazione introduttiva descrive un modello per
lavorare sulla sostenibilità locale attraverso un approccio di gestione
integrata. Le politiche di esempio per lo sviluppo sostenibile sono
state rafforzate individuando cosa debba essere fatto e perché.
Tuttavia, l’adozione della gestione della sostenibilità urbana,
così come è descritta a livello di politiche europee, pone una
serie di sfide di fronte ai decisori nazionali e locali. È necessario
trovare risposta al come per trasporre le idee in azioni e risultati a
livello locale. Il sistema di gestione integrata è proprio la risposta
a questo come. Il principale gruppo a cui è destinata questa
introduzione al sistema di gestione integrata è rappresentato dai
politici e dai dirigenti che si occupano di sostenibilità in città e
regioni. Troverete una guida più dettagliata e una casistica su
www.localmanagement.eu.
L’introduzione delle pagine seguenti è divisa in due sezioni. Nella
prima troviamo una breve panoramica del modello di sistema di
gestione integrata, con le sue cinque fasi e i due elementi ad esse
comuni. Seguono alcuni brevi esempi atti a illustrare come le città
abbiano operato con le fasi. La seconda sezione descrive i vantaggi
dell’adozione di un sistema di gestione integrata.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA IN DUE PAROLE
Il complesso sistema di città e regioni deve essere gestito a vari
livelli. Per citarne alcuni, l’economia, il sociale e i dipendenti
sono tutti gestiti in qualche modo. Tuttavia, gestire i compiti
singolarmente e in modo settoriale è spesso poco efficiente
e porta ad un aumento dei carichi di lavoro e a risultati
insoddisfacenti. Riorganizzare e integrare le prassi, i piani e le
strategie esistenti in un unico sistema di gestione consentirà di
sistematizzare il lavoro, incrementare l’efficienza e produrre
numerosi risultati positivi. Destinerà tutte le risorse disponibili
agli obiettivi definiti e garantirà trasparenza e democrazia dei
processi decisionali. Nel Sistema di Gestione Integrata (IMS),
gli sforzi profusi per far funzionare diversi sistemi di gestione
paralleli possono essere trasformati in sostenibilità.
Ci sono due elementi trasversali da tenere in considerazione
durante tutte le fasi del ciclo: da una parte coinvolgimento
e comunicazione, dall’altra l’impostazione organizzativa. Sin
dall’inizio del ciclo, è importante pianificare con attenzione
chi sarà coinvolto nel processo e quale contributo potrà dare.
Attivare quanti più attori di rilievo possibile renderà l’iniziativa
di interesse comune e, pertanto, maggiormente indiziata di
successo. Un’impostazione organizzativa del sistema di gestione
ben studiata avrà un impatto decisivo sul successo dell’iniziativa.
È necessaria una forte gestione organizzativa per mantenere la
coesione fra la città, entità estesa, e il gran numero di portatori
di interesse, affinché individuino una linea di condotta comune
che conduca a un’area urbana più sostenibile.
L’IMS è composto di cinque fasi principali che si ripetono in cicli
annuali. Sebbene il sistema segua un ciclo annuale, la revisione
completa sarà necessaria solo ogni 3-5 anni, a meno che la
valutazione degli obiettivi raggiunti e dei risultati di fine ciclo
non suggerisca di aumentarne la frequenza.
Un importante presupposto è l’impossibilità di ottenere tutto
subito. Il modello si può descrivere come un viaggio, in cui una
fase segue l’altra e città e regioni hanno diversi punti di partenza.
Un’importante mappa per questo viaggio è rappresentata dagli
Aalborg Commitments del 2004, che si possono considerare la
struttura tematica del sistema.
Il ciclo ha inizio con una baseline review, in cui viene mappato
lo stato attuale dei fattori di sostenibilità nella città. La fase
successiva prevede la definizione di obiettivi per le priorità
individuate in seguito alla baseline review. L’impegno politico è
necessario nel corso dell’intero ciclo, ma diviene fondamentale
nel momento dell’approvazione degli obiettivi definiti (vale a dire
il programma strategico) da parte del consiglio comunale.
Se le fasi di preparazione saranno completate accuratamente, il
rischio di problemi durante l’attuazione si ridurrà notevolmente.
Dopo le tre fasi di preparazione del ciclo, ha luogo l’attuazione
delle azioni prioritarie precedentemente stabilite. Le azioni
intraprese devono essere monitorate durante l’attuazione, in
modo da raccogliere informazioni sulla funzionalità del sistema.
Durante l’ultima fase del sistema, valutazione e stesura di
report, le informazioni raccolte sono valutate e utilizzate per
riportare i successi e i possibili inconvenienti del processo. Ciò
costituisce la base per la decisione del Consiglio Comunale su
come continuare nel ciclo annuale successivo.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
VALUTAZIONE E STESURA
DI REPORT
A pagina 12
ATTUAZIONE E
MONITORAGGIO
A pagina 11
Baseline review
A pagina 8
IL SISTEMA
DI GESTIONE
INTEGRATA
DEFINIZIONE DEGLI
OBIETTIVI
A pagina 9
IMPEGNO POLITICO
A pagina 10
IMPOSTAZIONE
ORGANIZZATIVA
A pagina 13
COINVOLGIMENTO E
COMUNICAZIONE
A pagina 14
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale BASELINE REVIEW
La prima fase importante dell’IMS è l’analisi delle attuali condizioni
di sostenibilità della città. Lo scopo è creare una struttura
informativa che in seguito sarà la base della definizione di priorità
e obiettivi e del monitoraggio dei progressi. I miglioramenti sono
visibili solo se possono essere confrontati con una situazione di
partenza. L’analisi prende inoltre in considerazione le pressioni
che hanno portato alla situazione attuale, nonché l’impatto che
tali pressioni hanno su varie parti della società, dell’economia e
dell’ambiente e le politiche e le misure già attuate.
La baseline review è un elemento dell’IMS regolarmente ripetuto,
di cui si dovrebbe occupare un gruppo di lavoro intersettoriale.
Essa determina l’ambito geografico e tematico dell’IMS. Devono
essere raccolti dati su tutti gli aspetti rilevanti in materia di
sostenibilità. Se anche tutti i dati non possono essere ottenuti nel
corso del primo ciclo, l’attività sarà utile a individuare le carenze.
La baseline review deve mappare i requisiti legali, i dati relativi a
tutti gli aspetti significativi, le questioni e le tendenze emergenti,
le priorità politiche, gli enti e le organizzazioni esterne coinvolti,
gli strumenti e i sistemi esistenti. Gli Aalborg Commitments offrono
l’impostazione consigliata per la raccolta dei dati.
Sulla scorta delle informazioni e dei dati disponibili nella baseline
review, sarà possibile redigere il primo programma strategico.
La baseline review va rinnovata ogni 3-5 anni oppure più spesso,
qualora il mondo circostante cambi sostanzialmente.
molti strumenti in uno
La Baseline Review della Città di Ancona è stata il primo passo
compiuto verso l’implementazione di un Sistema di Gestione
Urbana per la Sostenibilità. Lo sviluppo di questo strumento
ha consentito di: 1. migliorare la gestione e allocazione delle
risorse interne (finanziarie, ambientali, umane); 2. migliorare
la qualità dell’informazione a supporto dei processi decisionali
e di evaluating; 3. rafforzare la comunicazione e i rapporti di
collaborazione tra tutti gli stakeholder, interni ( dipartimenti e
servizi), ed esterni (organizzazioni private, altre PAL, cittadini);
4. definire una scheda degli obiettivi e delle scadenze rispetto
a quanto previsto dagli Aalborg Commitments; 5. cooperare con
altre Città Sostenibili per monitotare e valutare, in una logica
di benchmarking, i progressi e i miglioramenti ottenuti.
Lo strumento riesce ad integrare un insieme di procedure di
rendicontazione universalmente riconosciute (ECI, ACI, GRI)
al fine di monitorare la performance della Città rispetto ai
target previsti dagli Aalborg Commitments, consentendo una
valutazione comparata con le performance di altre Città che
hanno adottato lo stesso modello di misurazione. Da un punto
di vista contenutistico, la BR della Città di Ancona si struttura
in tre differenti ambiti di indagine. Il primo analizza la città
di Ancona e il suo territorio attraverso i 10 macro indicatori
ACI – Adriaic Common Indicators, mutuati dal progetto Aap2020
(www.aap2020.com) e condivisi con altri 21 partner del Bacino
Adriatico. Il secondo si occupa della valutazione della struttura
comunale e dei sui servizi, sfruttando gli indicatori proposti
dallo standard GRI – Global Reporting Iniziative. L’ultima
parte della BR confronta e integra i risultati delle due sezioni
precedenti con gli Aalborg Commitments, sottoscritti da Ancona
nel 2004.
una città come esempio ancona, italia
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
La fase successiva consiste nella preparazione del programma
strategico e del piano di azione. Questi si basano sulla baseline
review e sulla sua analisi delle priorità su cui concentrarsi durante
il successivo periodo del ciclo di gestione.
e verranno bilanciate e integrate le risorse ambientali, sociali e
finanziarie. Se mancano alcuni dati di riferimento nella baseline
review, il programma strategico deve includere misure per crearli,
insieme ai corrispondenti indicatori.
È necessario fissare una prospettiva comune sullo sviluppo futuro
mediante un processo partecipativo. Tale prospettiva deve
essere a lungo termine e prendere in considerazione un periodo
di 15-20 anni, combinando le dimensioni ambientale, sociale ed
economica. Essa deve essere raggiungibile e motivo di ispirazione,
individuando il proprio punto di partenza nelle priorità per poi
trovare un ambito adeguato.
Il piano di azione è desunto dal programma strategico, con una
prospettiva di 1-3 anni. Deve contenere obiettivi a breve termine
derivanti da quelli a lungo termine e stabilire misure per raggiungerli
entrambi. Il piano di azione deve anche definire chiaramente la
ripartizione di risorse umane e finanziarie, nonché le responsabilità
per l’attuazione.
Il programma strategico è il documento che fissa obiettivi e misure
a lungo termine per le priorità stabilite. Queste ultime devono
essere descritte usando indicatori come principale strumento di
comunicazione all’interno dell’IMS. Sulla base degli indicatori
saranno formulati obiettivi misurabili e in funzione del tempo
La partecipazione e la collaborazione sono fondamentali per il
successo dell’iniziativa. Pertanto, è essenziale il coinvolgimento
di tutti i portatori di interesse di rilievo nella definizione degli
obiettivi e nella redazione del piano di azione.
lungimirante ma concreta
La città di Växjö ha al proprio attivo diversi anni di esperienza
nell’attuazione del sistema di gestione ambientale ecoBUDGET.
In esso, le risorse naturali sono gestite come quelle finanziarie:
vengono analizzati gli obiettivi di bilancio a lungo e breve termine
e ogni ufficio propone misure per fare la propria parte nel
raggiungimento degli stessi su base annuale. Tali misure sono
discusse nell’ambito di una rete ambientale, pensata per lo
scambio di idee fra i diversi uffici.
Per tenere in considerazione i fattori sociali e rendere il
comune più sostenibile, Växjö ha invitato i comitati politici
che si occupano di pari opportunità, integrazione e democrazia
e partecipazione a prendere parte all’iniziativa. Lo scopo è lo
sviluppo di indicatori sociali misurabili e obiettivi per ciascun
comitato. Tali obiettivi saranno inseriti nel bilancio, come è
già stato fatto per i fattori ambientali durante l’attuazione di
ecoBUDGET. I comitati svolgeranno il ruolo di piloti nell’espansione
della gestione ambientale a gestione della sostenibilità. La finalità
a lungo termine è il coinvolgimento di ulteriori aree politiche
mediante l’uso del modello sviluppato insieme ai comitati.
Esistono indicatori sociali e sono già sottoposti a monitoraggio.
Fra essi troviamo, ad esempio: tasso di disoccupazione fra i
giovani (%), padri che si avvalgono del congedo parentale (%) e
affluenza alle urne in città (%). Per alcuni indicatori è già stato
fissato un risultato da raggiungere entro il 2015. Ad esempio,
per quanto riguarda il congedo parentale, si vuole arrivare al
40% di padri che lo usano entro il 2015. La quota fissata per il
2006 era del 20%.
una città come esempio växjö, svezia
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale IMPEGNO POLITICO
Durante la terza fase, il programma strategico viene presentato al
consiglio per essere approvato e legittimato. Molte città scelgono
di approvare anche il piano di azione e l’intera impostazione
organizzativa per attivare il sistema di gestione integrata.
Se il Sistema di Gestione Integrata non è accettato e supportato dai
politici e dai massimi dirigenti cittadini, il suo processo di attuazione
può non avere luogo, a causa della scarsa considerazione di cui
gode e della conseguente inerzia in termini di implementazione.
L’impegno politico deve essere visto come la forza motrice del
ciclo di gestione. Pertanto, va cercato sin dall’inizio del processo,
quando l’idea dell’attuazione del Sistema di Gestione Integrata
è ancora in nuce.
I principali gruppi politici, il sindaco, altri politici di alto livello, i
diversi portatori d’interesse e la cittadinanza devono essere non solo
informati, ma anche coinvolti nella preparazione del programma
strategico e del piano di azione. Deve svolgersi un dibattito che
porti all’approvazione politica del programma strategico da parte
del consiglio comunale, che lo legittima.
vincere le sfide
La città di Lahti attua programmi ambientali dalla fine degli
anni Settanta e ha lanciato la propria prima politica ambientale
nel 1996, nell’ambito del primo Sistema di Gestione Ambientale
(EMS–Environmental Management System) moderno per l’intera
città. Nonostante questo, ogni consiglio comunale successivo al
1996 ha deciso la propria politica ambientale.
Nell’attuare le politiche di sostenibilità/ambientali si sono
incontrati due ostacoli principali: la carenza di risorse e la carenza
di integrazione. A causa delle scarse risorse, le opportunità per
coordinare l’EMS sono state migliori quando è stato possibile fare
affidamento su finanziamenti esterni. Nell’ambito del normale
lavoro amministrativo sull’ambiente, l’impegno profuso è stato
troppo limitato per ottenere progressi soddisfacenti. Si è posto il
dubbio se il coordinamento dell’EMS debba essere di competenza
dell’amministrazione centrale della città o essere affidato a uno
degli uffici. Il secondo ostacolo è la difficoltà nell’integrare aree
di competenza diverse le une con le altre. Le questioni relative ad
ambiente e sostenibilità si sono rivelate più facili da affrontare
singolarmente, anche se i processi adottati per farlo sono apparsi
meno efficaci. Inoltre, laddove gli obiettivi ambientali avrebbero
portato alla riduzione di alcune attività economiche, all’ambiente
è stata attribuita minore importanza.
Ora la città di Lahti si sta impegnando per due importanti obiettivi
tramite l’attuazione dell’IMS: “risorse umane permanenti”
nel coordinamento dell’IMS e “integrazione” degli obiettivi
di sostenibilità in tutto il lavoro decisionale e propedeutico
dell’amministrazione.
una città come esempio lahti, finlandia
10 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
ATTUAZIONE E MONITORAGGIO
Con l’attuazione del programma strategico e del piano di azione,
il ciclo di gestione giunge al suo momento centrale: tutte le
valutazioni e la pianificazione svolte in precedenza hanno lo scopo
complessivo di migliorare il funzionamento della città in termini
di sviluppo sostenibile. Tutto ciò si manifesta nell’attuazione.
Si tratta di un compito gravoso in termini di organizzazione e
coordinamento di tutte le azioni parallele che avranno luogo.
Requisiti fondamentali sono un solido approccio di comunicazione
e coinvolgimento e l’impostazione organizzativa. La cooperazione
con e fra i vari portatori di interesse garantisce che i diversi attori si
sentano coinvolti nel processo di attuazione. Pertanto, l’attuazione
si basa su delle “fondamenta” rappresentate dall’insieme di piano
di azione, impostazione organizzativa e, soprattutto, comunicazione
e coinvolgimento. L’approvazione del piano di azione da parte del
consiglio comunale può essere un fattore di successo determinante,
dal momento che legittima le azioni e conferisce loro la necessaria
priorità.
Parallelamente, allo scopo di essere in grado di misurare e riportare
i risultati, è necessario monitorare adeguatamente l’attuazione
del programma strategico e del relativo piano di azione, tenendo
i politici informati in proposito. Questo consente di capire se le
azioni sono attuate proficuamente. Se non lo sono, è possibile
adottare correttivi ad attuazione in corso. Va ribadito che, per
poter intraprendere il monitoraggio, le azioni devono basarsi su
obiettivi legati agli indicatori definiti nel programma strategico.
uno strumento per i dipendenti
La città di Stoccolma ha 782.000 abitanti e impiega circa 49.000
persone. “Vision Stockholm 2030” è il vasto documento che
dovrebbe guidare le azioni intraprese da tutta l’amministrazione
cittadina. La prospettiva è suddivisa in un numero infinito di
programmi e obiettivi che tutti gli uffici, i distretti cittadini,
le scuole e le aziende municipalizzate devono tenere in
considerazione quando pianificano le proprie attività. Sapere
a quali programmi fare riferimento e come garantire che le
azioni nei vari uffici e distretti non si contrastino a vicenda
è una bella sfida. Per i politici, la sfida è avere una visione
globale di come le loro decisioni sono attuate in ciascuna parte
dell’amministrazione cittadina.
Inizialmente, a Stoccolma l’IMS era usato soprattutto per
gestire le commissioni di bilancio e non i programmi a
lungo termine. Nel corso del 2007, tuttavia, l’IMS è stato
ulteriormente sviluppato, in modo da includere gli obiettivi
dei programmi a lungo termine. A supporto, Stoccolma ha
creato uno strumento amministrativo web-based, contenente
prospettive, indicatori e obiettivi. Dall’autunno del 2007, tutti
i componenti dell’amministrazione cittadina pianificano le
attività annuali con lo strumento web-based. Lo strumento
supporta anche il lavoro di monitoraggio. La raccolta dei
dati è effettuata tre volte all’anno. Lo sviluppo dell’IMS di
Stoccolma rappresenta una base migliore e più trasparente
per l’implementazione.
una città come esempio stoccolma, svezia
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 11
VALUTAZIONE E STESURA DI REPORT
Dopo un’intensa fase di attività di attuazione e con i dati del
monitoraggio a disposizione, è il momento di fare un passo
indietro e valutare i successi ottenuti. I dati raccolti attraverso il
monitoraggio sono utilizzati per valutare sia i risultati raggiunti
attraverso l’attuazione che il modo in cui il ciclo di gestione sta
funzionando.
La valutazione e stesura di report è l’ultima fase del ciclo, ma
garantisce le basi per iniziare un nuovo anno con un nuovo ciclo. Essa
analizza ciò che è accaduto nel corso dell’anno, per capirne i motivi
e l’eventuale insuccesso. Per i politici, è una base per prendere
ulteriori decisioni su obiettivi e azioni per l’anno successivo. Per i
portatori di interesse, compresa la cittadinanza, è un rapporto sulle
attività della città nel corso dell’anno e sul grado di raggiungimento
degli obiettivi. L’importanza di questa fase è rappresentata dalle
effettive decisioni del consiglio comunale su come agire in base
agli esiti del processo di valutazione. Come saranno utilizzate le
conoscenze ottenute per adattare o definire gli obiettivi a breve
termine per l’anno successivo? Quali azioni devono essere messe
in atto l’anno successivo? È necessario rivedere la baseline review
in ragione di cambiamenti di rilievo nella città o nei suoi dintorni?
In ogni caso, è necessario prendere una decisione e dare vita a un
nuovo ciclo annuale.
rendere visibili i progressi
Il sistema di stesura di report sullo sviluppo sostenibile della
città di Turku è il risultato dell’impegno congiunto di uffici
cittadini, aziende e uffici regionali. In futuro entrerà a far parte
anche di un sistema congiunto di stesura di report delle sei
più grandi città finlandesi. Inoltre, è un elemento importante
dell’IMS di Turku.
Il Report annuale sullo sviluppo sostenibile valuta l’attuazione
del programma di sviluppo sostenibile della città. È redatto in
collaborazione con vari uffici cittadini e regionali e con aziende
della città. Parte importante del sistema di valutazione e stesura
di report è l’annuale Seminario sullo sviluppo sostenibile, in
cui politici e dipendenti cittadini si riuniscono per discutere
le esperienze dell’anno trascorso.
I principali elementi del report sono la politica di sviluppo
sostenibile di Turku, gli indicatori ecologici, i resoconti
ambientali, gli indicatori sociali e lo sviluppo sostenibile
nei dipartimenti. Il report completo è disponibile on-line e
viene anche stampata la sintesi esecutiva. Dopo il dibattito in
giunta, il report viene inviato al consiglio comunale e ai vari
comitati politici per essere oggetto di ulteriori discussioni
e decisioni.
Finora l’inconveniente del report è che non mette a confronto
la città di Turku con altre realtà. Tuttavia, è in corso un’opera
di armonizzazione degli indicatori di sviluppo sostenibile delle
sei più grandi città finlandesi e il primo report comparativo
sarà pubblicato nel 2008.
una città come esempio lahti, finlandia
12 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
IMPOSTAZIONE ORGANIZZATIVA
La gestione integrata non può funzionare senza processi strutturati,
vale a dire un sistema. D’altro canto, neanche un sistema può
funzionare senza il lavoro delle persone. Un IMS necessita di
persone che conoscano le proprie responsabilità e collaborino in
vista di obiettivi comuni, in base a un certo piano.
Molte città hanno già messo in atto elementi di un sistema di
gestione ambientale (EMS) o hanno stabilito procedure che le
rendano conformi ai requisiti di legge. Tuttavia, è raro trovare
un’impostazione organizzativa che metta in relazione tutte le
responsabilità dirette e gli aspetti indiretti di un’autorità locale
in merito all’ambiente o allo sviluppo sostenibile.
avvalere. Gli elementi centrali dell’impostazione organizzativa
sono un team di coordinamento e un consiglio di coordinamento
interdipartimentale. È preferibile che il team di coordinamento
sia creato a livello centrale nell’amministrazione, in modo da
gestire il coordinamento del sistema. Il consiglio di coordinamento
è responsabile della supervisione dell’intero IMS.
Lo sviluppo sostenibile è un obiettivo impegnativo e complesso,
che necessita di conoscenze specifiche e aggiornate. Il capacitybuilding del personale coinvolto è quindi un aspetto importante
all’interno dell’impostazione organizzativa.
È la struttura dell’IMS a dover incorporare le strutture esistenti
nell’amministrazione municipale, non il contrario, e a doversene
ricomporre il mosaico
Quando EMAS è stato adottato a Lewes, si è affermata la
necessità non solo di gestire le prestazioni ambientali, ma
anche di coinvolgere il personale e farlo partecipare al gruppo
direttivo. All’interno degli uffici, i direttori sono responsabili delle
prestazioni ambientali, ma la gestione quotidiana è delegata a un
rappresentante. I vari rappresentanti si incontrano con cadenza
trimestrale in un Gruppo Direttivo Ambientale per coordinare
EMAS. Il gruppo è presieduto dal direttore dell’ufficio ambiente e
salute e il segretariato è diretto dal coordinatore ambientale.
Il coordinatore ambientale dipende dal direttore dell’ufficio
ambiente e salute. Inoltre, si occupa di attuare la politica
ambientale del consiglio, produrre la dichiarazione ambientale,
eccetera. Oltre all’impostazione organizzativa formale, Lewes
vanta anche un sistema di eco-osservatori volontari in ciascun
dipartimento.
Nell’espandere EMAS affinché includa ulteriori dimensioni
di sostenibilità, è stato creato un piccolo team di funzionari
specializzato in sviluppo sostenibile, la Dedicated Sustainability
Unit. Il team si impegna nello sviluppo di prassi di sostenibilità e
della strategia di comunità sostenibile per il distretto di Lewes,
sia all’interno dell’organizzazione che sul territorio.
Ogniqualvolta dei funzionari esterni abbiano verificato il
consiglio, hanno sottolineato il coinvolgimento del personale
nel programma ambientale di Lewes. Avere un’impostazione
organizzativa forte e ben radicata già in partenza ha contribuito
molto all’espansione del sistema per l’inclusione di ulteriori
dimensioni di sostenibilità.
una città come esempio lewes, regno unito
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 13
COINVOLGIMENTO E COMUNICAZIONE
Non può esserci attuazione sostenibile senza l’accettazione,
la comprensione, la volontà, l’interesse, la consapevolezza e
l’identificazione di vantaggi e responsabilità per i diversi attori.
Per ottenere tutto ciò è necessaria un’efficace strategia di
coinvolgimento e comunicazione. I portatori di interesse di rilievo
sono definiti in base alle seguenti caratteristiche:
• hanno effetto sulla questione o la questione ha effetto su di loro
• sono in possesso di informazioni, risorse ed esperienza necessarie
• controllano gli strumenti di attuazione
Sulla base di queste conoscenze, la città può avere un quadro
complessivo chiaro di ruoli e tempi di intervento di ciascuno. Le
conoscenze sono utilizzate per fissare regole su come coinvolgere
i portatori di interesse di rilievo in tutte le fasi del Sistema di
Gestione Integrata. Rendendo le regole pubbliche, i portatori di
interesse sono tenuti informati sul momento in cui è previsto il
loro coinvolgimento e su come possano contribuire a dar forma a
una città sostenibile.
Una volta coinvolti i portatori di interesse, è necessario essere
chiari su come vengono gestite le comunicazioni, sia all’interno del
sistema che verso l’esterno. Il coinvolgimento e la comunicazione
sono il punto di partenza per avviare e rafforzare l’attuazione del
sistema e sono strettamente legati all’impostazione organizzativa.
Il grado, e quindi il successo, dello scambio di idee e approcci entro
gruppi di lavoro interdipartimentali e la cooperazione fra aree di
competenza diverse è il risultato del livello di coinvolgimento e
comunicazione.
la voce dei cittadini
Oltre mille cittadini sono stati coinvolti nel processo di
creazione del piano per lo sviluppo della città di Ludwigsburg
– Possibilità per Ludwigsburg – e di una prospettiva per la
città per gli anni 2005 e 2006. Le iniziali fonti di idee per i
temi principali del piano sono state workshop con importanti
decisori e interviste telefoniche ai cittadini. Due Conferenze
di ricerca sul futuro lungimiranti e orientate al dialogo, che
hanno coinvolto diversi gruppi di cittadini e altri portatori di
interesse, hanno dato vita a raccomandazioni e suggerimenti
di progetti e misure.
Dal punto di vista della gestione, il lavoro è stato svolto da due
preparati membri dello staff, che hanno gestito l’organizzazione
dell’intero processo di sviluppo cittadino e di partecipazione.
La guida e il lavoro concettuale sono stati assegnati a un
gruppo di controllo comprendente sindaco e vicesindaco. In
considerazione del loro successo, le Conferenze di ricerca
sul futuro resteranno parte dell’opera di pianificazione del
futuro di Ludwigsburg.
Il piano che ne risulterà sarà lo strumento di orientamento
strategico e sviluppo futuro della città e sarà aggiornato
secondo le esigenze. Per raggiungere gli obiettivi sarà
necessaria un’incessante collaborazione fra tutti i dipartimenti
dell’amministrazione cittadina. La finalità ultima è che lo
sviluppo sostenibile (nei settori dell’ecologia, delle esigenze
sociali, dell’economia e della partecipazione dei cittadini)
sia obiettivo tanto dell’amministrazione quanto del consiglio
comunale.
una città come esempio ludwigsburg, germania
14 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
Ripetizione del ciclo ed espansione del sistema
Una volta completate le cinque fasi e i due elementi trasversali,
il lavoro dell’IMS è in corso. Tuttavia, il processo annuale è un
continuo valutare, rivedere e migliorare. Non è possibile fare tutto
subito. Il modello suggerisce un approccio simile a un viaggio, in
cui le città possono partire da poco ed espandere gradualmente il
raggio di azione. Tale espansione ha luogo lungo tre assi:
1. Espansione territoriale: applicazione dell’IMS all’intera area
urbana con la selezione di indicatori e obiettivi adeguati.
2. Espansione in termini di attori: collaborazione con tutti i portatori
di interesse di rilievo della città e con le città vicine.
3. Espansione dimensionale: integrazione di tutte le dimensioni
di sostenibilità nel sistema di gestione.
Alcune fasi sono attuate su base annuale, ma la revisione
completa è necessaria solo ogni 3-5 anni, a meno che non
si verifichino nel cambiamenti tali da richiedere una
completa rielaborazione dell’orientamento strategico
della città. Quello che segue è un esempio di un
ciclo di tre anni completo, con le attività svolte
in città durante quel periodo. Il quadro tenta
di esemplificare ciò che avviene in una
città nel corso di un anno, anche se
la tempistica delle questioni varia.
L’impostazione del sistema richiede
una notevole quantità di tempo,
spesso oltre un anno, come si
evince dall’esempio.
quali le differenze rispetto ai sistemi di gestione ambientale tradizionali?
Le cinque fasi dell’IMS sono conformi a ISO 14001 ed EMAS. Ma l’IMS non si limita a occuparsi degli aspetti ambientali,
concentrandosi principalmente su elementi strategici entro la responsabilità e/o l’influenza di un’autorità locale/regionale
– quelli che in EMAS e ISO 14001 sono definiti aspetti “indiretti” – piuttosto che sui progressi in questioni “di economia
domestica”, come la riduzione dei consumi energetici della propria amministrazione. Per questo motivo, l’IMS deve
essere organizzato centralmente nell’amministrazione della città, piuttosto che in un singolo ufficio come di solito
avviene con i sistemi di gestione ambientale tradizionali. L’approvazione del programma strategico e l’impostazione
organizzativa da parte del consiglio comunale, quale organismo decisore più importante, rappresentano requisiti
minimi all’interno dell’IMS. Il coinvolgimento dell’organismo politico centrale nella definizione degli obiettivi e nella
valutazione, analogamente a quanto avviene con i cicli di bilancio annuale, garantisce impegno politico, legittimazione
e ottimizzazione dell’impatto. Mentre il coordinamento è gestito dall’amministrazione locale, gli obiettivi e i fini
strategici devono essere perseguiti attraverso una serie di attori, fra cui gli uffici amministrativi, le aziende private
e i portatori di interesse di rilievo. Pertanto, il coinvolgimento dei portatori di interesse in tutti gli elementi chiave
dell’IMS è un requisito minimo.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 15
Esempio del ciclo di gestione
Nomina di un team di
coordinamento e di un
consiglio di coordinamento
interdipartimentale. Decisione
sull’ambito di partenza.
Raccolta di dati per la baseline
review. Workshop sulla
definizione delle priorità.
Decisione politica di
attuazione dell’IMS.
Report di valutazione presentato in
consiglio comunale. Discusso insieme
al bilancio. Adeguamento di obiettivi
e/o azioni. Decisioni per il ciclo
dell’anno successivo.
Decisione sugli obiettivi a lungo
e breve termine nel consiglio
comunale in contemporanea
con l’approvazione del bilancio.
Anno 1
Preparazione del
programma strategico in
vista dell’approvazione del
consiglio comunale.
Comunicazione continua
con i politici in attesa della
decisione del Consiglio di
Amministrazione.
Workshop per la definizione
degli obiettivi e la
pianificazione delle azioni con
la partecipazione dei portatori
di interesse.
16 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
Completamento di una
prima baseline review.
Richieste di input per
la valutazione annuale.
Workshop informativi sulla
baseline review nell’ambito
dell’amministrazione e con
la partecipazione di politici.
Informazioni a portatori di
interesse e cittadinanza.
Distribuzione di responsabilità
per l’attuazione e il
monitoraggio. Conferma con
partner esterni.
Report di valutazione
presentato in consiglio
comunale.
Anno
Avvio processo di
implementazione.
Aggiornamento della
baseline review e inizio
di un nuovo ciclo di
gestione.
Anno 3
Prosegue l’attuazione.
Riconfermati gli accordi con i
portatori di interesse.
Richieste di input
per la valutazione
annuale.
Report di monitoraggio
semestrale.
Report di monitoraggio
semestrale.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 17
Città attrezzate per le sfide del futuro
i vantaggi del sistema di gestione integrata
Le città necessitano di uno strumento strategico che le aiuti ad
affrontare le sfide con efficienza. Il Sistema di Gestione Integrata
(IMS) è uno strumento di quel genere. Esso risponde alle esigenze,
alle funzioni e alle strutture esistenti delle città. Anche se
città di paesi differenti hanno strutture, compiti e approcci di
gestione diversi, esse hanno anche elementi in comune. In breve,
rappresentano la struttura della democrazia locale. Hanno eletto
politici che sono i responsabili ultimi della gestione entro i confini
amministrativi di ciascuna di esse.
Le città usano diversi strumenti e mezzi per indirizzare il proprio
lavoro. Viste le condizioni in rapido mutamento del mondo di
oggi e l’importanza della questione del cambiamento climatico, i
tradizionali approcci di lungo e medio termine alla pianificazione
appaiono insufficienti ad affrontare il problema. Per quanto
riguarda l’ambiente, alcune città si avvalgono di sistemi di gestione
ambientale (EMS) tradizionali, come ISO 14001 ed EMAS. Tuttavia,
i modi in cui tali sistemi tradizionali sono stati attuati dalle città
hanno rivelato carenze nel prendere in considerazione l’intera area
urbana con i suoi aspetti indiretti, la mancanza di impegno politico,
l’incapacità di far fronte a tutte le dimensioni della sostenibilità,
eccetera. E allora qual è il valore aggiunto dell’uso dell’IMS? Le
sezioni che seguono ne illustrano alcuni vantaggi.
tutti gli sforzi in un’unica direzione
La finalità del sistema di Gestione Integrata è garantire la
sostenibilità. La sostenibilità ha, fra i propri elementi fondanti,
l’integrazione. L’integrazione di vari campi della politica, livelli
di autorità, portatori di interesse, eccetera.
Nel modello IMS, il concetto di sviluppo sostenibile deve riguardare
la manutenzione delle nostre risorse naturali come requisito per
l’uso di mezzi e attività economiche mirate a ottenere il benessere
umano e una migliore qualità della vita. Tale prospettiva vede
le risorse naturali come “meccanismo di sopravvivenza” e come
base per permettere alla società di fiorire. Le attività economiche
sono il mezzo per utilizzare quelle risorse. Le attività economiche
sono quelle attività dell’uomo che convertono continuamente
le risorse naturali in qualità della vita per l’uomo stesso. Non si
tratta di mere pratiche commerciali; esse includono ogni genere
di comportamento economico di esseri umani: in casa, nel tempo
libero, in ufficio, in una città o in azienda. Ciascuno gioca un ruolo
in tali attività economiche. Tuttavia, esse si devono basare sui
diritti umani (ad esempio, la libertà di scelta/azione) e rendere i
valori delle attività accessibili alla società nel suo complesso per
soddisfare le esigenze di tutti.
In un contesto del genere, dobbiamo essere innovativi per tagliare
traguardi ambientali e sociali ambiziosi. Dobbiamo anche essere
aperti alle novità, dal momento che il nostro ambiente è in rapida
evoluzione. Di fronte a informazioni diverse, potremmo trovarci
a dover cambiare domani le decisioni prese oggi.
18 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
“La gestione della sostenibilità è gestione di
persone, non dell’ambiente, del denaro o della
società costituita come tale”.
L’integrazione di considerazioni economiche, sociali e ambientali è
un requisito fondamentale della sostenibilità. Tuttavia, è importante
anche l’integrazione dei vari livelli di autorità, degli strumenti
usati e la combinazione delle azioni dei portatori di interesse
nell’ambito di una struttura coerente, in modo che si rafforzino
l’una con l’altra invece di contrastarsi.
Analizzare il successo di una città nell’opera di sostenibilità richiede
dati e misure. Gli indicatori e gli obiettivi che formano il nucleo di
monitoraggio, valutazione e comunicazione dei risultati dell’IMS
sono fondamentali. Le divergenze nella scelta di indicatori adeguati
sono una componente naturale dello sviluppo di nuovi modi di
lavorare, ma possono essere risolte durante il processo.
In ogni città è necessario avviare il dibattito su cosa significhi
sostenibilità in termini pratici a livello locale, in relazione alle
sfide globali della sostenibilità medesima. Dal momento che essa
è un impegno a lungo termine e poiché le sfide locali possono
variare col tempo, a causa della rapida evoluzione del mondo in cui
viviamo, la questione va costantemente tenuta in considerazione.
L’approccio di gestione dell’IMS consente alle città di riconsiderare
regolarmente la definizione delle sfide di sostenibilità locali. Di
conseguenza, permette di prendere in considerazione i dati e le
ricerche più recenti a disposizione.
L’approccio integrativo alla gestione di una città contribuisce anche
alla riduzione del rischio su base continua piuttosto che sporadica.
Contribuisce a prevenire possibili danni/catastrofi ambientali,
conflitti sociali, battaglie legali con i cittadini e migliora, fra l’altro,
l’affidabilità della programmazione per gli investitori. L’approccio
integrato è indicato dalle ampie politiche UE come la soluzione
per progredire nella sostenibilità locale. Il Sistema di Gestione
Integrata può pertanto avvantaggiare le città che richiedano il
supporto finanziario dell’Unione Europea.
Analogamente, ottenere il cambiamento è un processo a lungo
termine. Il sistema di gestione, pertanto, deve maturare, in modo
che le persone coinvolte si abituino a questo modo di lavorare. La
sostenibilità dà grande importanza al coinvolgimento. Essa richiede
la partecipazione di molti. La gestione della sostenibilità è gestione
di persone, non dell’ambiente, del denaro o della società costituita
come tale. Di conseguenza, l’effetto che l’IMS ha sulla sostenibilità
sarà il risultato del successo che esso avrà nel gestire le persone
coinvolte. Dal momento che lo sviluppo sostenibile rappresenta
un impegno a lungo termine, va anche sottolineato che esso non
può avvenire attraverso i progetti a breve termine e isolati spesso
attuati in passato. Al contrario, i progetti devono essere parte di un
processo a lungo termine per cui l’IMS costituisce una base. Entro
un processo a lungo termine, i progetti possono essere attuati con
lo scopo di sostenerlo.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 19
i vantaggi del sistema di gestione integrata
il controllo è nelle mani dei politici
I politici hanno la responsabilità di bilanciare le risorse a
disposizione per garantire ai cittadini una buona qualità della vita.
Questo significa gestire le risorse naturali, sociali e finanziarie in
modo efficiente. Tutte queste risorse sono fondamentali per le
città. I politici, inoltre, devono saper individuare le connessioni
fra le diverse risorse. Gestirle in modo isolato l’una dall’altra non
permette di raggiungere il potenziale dell’uso efficiente di tutte
le risorse. L’IMS contribuisce a trovare l’equilibrio fra risorse e
integrazione delle stesse.
Sta ai politici prendere decisioni e indirizzare, a grandi linee, il
futuro della città. Loro è anche la responsabilità di assegnare risorse
all’amministrazione per l’attuazione delle decisioni, che devono
essere basate su informazioni rilevanti e precise sulla situazione
in corso. Tali informazioni devono essere fornite ai politici, per
permettere loro di capire se le decisioni prese abbiano avuto
l’effetto desiderato una volta attuate e se siano state efficaci nel
risolvere le questioni locali.
L’IMS fornisce una struttura strategica per lo sviluppo sostenibile
locale, in cui è possibile inserire e gestire in modo integrato i piani
e i programmi per tutti gli aspetti rilevanti. L’IMS è organizzato
centralmente nell’amministrazione della città, piuttosto che in
un singolo ufficio. Analogamente al bilancio, l’IMS è un processo
annuale. Preferibilmente, i due processi sono allineati, in modo
che i politici abbiano la possibilità di verificare costantemente
non solo la spesa finanziaria della città, ma anche gli effetti sulla
sostenibilità delle decisioni prese. Il mondo è in rapida evoluzione
20 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
e i politici hanno bisogno di uno strumento che li assista nella
revisione frequente e critica di piani, azioni, risultati e rendimento.
I tradizionali approcci di pianificazione a lungo e medio termine
appaiono insufficienti nell’affrontare i problemi. L’approccio ciclico
alla gestione è più vantaggioso, poiché consente la tempestiva
adozione di correttivi in presenza di informazioni e dati nuovi.
maggiore facilità di attuazione per gli
amministratori
I politici hanno la principale responsabilità per le decisioni, che
però sono messe in atto dall’amministrazione. Una città si deve
occupare di diversi aspetti ed è pertanto organizzata in vari uffici:
ci sono anche numerosi portatori di interesse, fra cui i cittadini,
le ONG, le aziende, le università, eccetera.
Le città confinanti e i loro cittadini hanno effetto sull’area
amministrativa di una città e viceversa, proprio come le autorità
nazionali e regionali influenzano i livelli di amministrazione più
bassi. Nel complesso, si tratta di un’enorme moltitudine di persone
che deve essere coordinata in vista dello stesso obiettivo.
Per di più, quando si analizza una città e il modo in cui viene
amministrata, ci si trova di fronte a una moltitudine di prospettive,
piani, programmi, strategie, piani di azione, leggi, normative
nazionali, risorse economiche, eccetera. Si tratta spesso di un
quadro eterogeneo, carente in termini di coerenza e problematico
per quanto riguarda le relazioni fra diverse aree. Per il membro
“La struttura dell’IMS vi fa
collaborare, vi rende rete”.
di un ufficio, è difficile capire quale sia il suo ruolo nell’attuare
tali piani, programmi, strategie, eccetera. In sintesi, le sfide della
gestione urbana sostenibile sono in parte legate alla difficoltà di
coordinamento. Ciò è dovuto alla complessità intrinseca del ruolo
delle città. L’amministrazione deve gestire in modo efficiente
tutte le persone coinvolte.
Le città che applicano l’IMS lo vedono come un meccanismo di
coordinamento. Il fatto che si tratti di un processo annuale facilita
coordinamento e coerenza. L’impostazione organizzativa dell’IMS è
il motore del processo. Poiché è basata su fasi annuali sistematiche,
la città può sempre fare un passo indietro e rivalutare programmi,
strategie e piani di azione, se necessario. Il processo garantisce
una struttura per il lavoro della città ed entro tale struttura appare
chiaro come e quando utilizzare i diversi strumenti a disposizione
della città stessa. La collaborazione intersettoriale è una parte
fondamentale dell’IMS. Le discussioni intersettoriali fra diverse
professioni sono importanti per comprendere il valore del lavoro in
altri settori e come l’attività di un settore influenzi quella di altri.
Ancora una volta, il processo annuale garantisce la struttura per
capire perché, cosa, come e quando confrontarsi fra settori. Esso
inoltre consente di capire meglio gli obiettivi fissati e l’impegno
a essi legato. Infine, tutela l’attuazione e riduce il rischio che i
piani vengano “dimenticati”.
strumento necessitassero di rivitalizzazione. C’era l’esigenza di
passare dalla programmazione all’azione. Includere i processi
partecipativi nell’IMS consente all’amministrazione di capire
come e dove tali processi possono essere utilizzati nella gestione
strategica della città. Sebbene vi siano diversi metodi partecipativi,
per fare la differenza ci vogliono coerenza e integrazione nei
processi strategici della città. L’approccio partecipativo garantisce
processi decisionali trasparenti e solidi e motiva i cittadini ad
attuare la propria parte di obiettivi, quelli cioè che richiedono
un cambiamento nel comportamento individuale.
Il seguito statistico a livello legislativo, regionale, nazionale e
comunitario richiede alle città di monitorare e riportare i dati
a varie autorità o organizzazioni. Inoltre, l’impegno volontario
da parte delle città richiede report sui progressi. Tali processi
di monitoraggio e stesura di report spesso non sono armonizzati,
generando il rischio di svolgere un lavoro doppio in diverse parti
dell’amministrazione. L’armonizzazione dei compiti di monitoraggio
e stesura di report si può ottenere inserendoli nel processo
complessivo dell’IMS.
Allo stesso modo, l’IMS rappresenta una struttura per i processi
partecipativi. Tali processi sono al centro dell’Agenda 21 Locale
nata alla conferenza di Rio, nel 1992. Da allora, molte città
lavorano con l’Agenda 21 Locale. Tuttavia, alla conferenza di
Johannesburg del 2002, è stato affermato che i processi di tale
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 21
i vantaggi del sistema di gestione integrata
trasparenza per portatori di interesse e
gestione locale per rispondere alle sfide
cittadini
globali
L’opera di miglioramento della sostenibilità di una città deve essere
visibile a portatori di interesse e cittadini. Non può prendere in
considerazione solo gli attori facenti parte dell’amministrazione
cittadina. Per garantire la positiva attuazione di misure sostenibili,
la partecipazione dei portatori di interesse locali è inevitabile.
Per un portatore di interesse, è importante capire quando e come
partecipare ai processi decisionali della città. È importante anche
capire la possibile influenza della sua partecipazione.
Analizzare le possibilità locali di far fronte a sfide e obiettivi
regionali, nazionali, comunitari e globali nell’ambito della baseline
review offre la possibilità di mettere a fuoco il ruolo del livello
locale in un mondo globalizzato. La città è infatti la sfera più
vicina all’individuo. Tuttavia, la sfera locale fa parte anche di
altre sfere e ne è influenzata. Ogni città è vicina ad altri centri
e fa parte di una regione, che a sua volta fa parte di un paese
dell’UE e, infine, del mondo. Come ormai sappiamo, le sfide di
sostenibilità sono globali e i problemi non finiscono ai confini del
comune. Tuttavia, è proprio a livello locale che si può fare molto
per coinvolgere tutte le parti della società nel far fronte alle sfide
globali. Pertanto, l’IMS ha bisogno di agevolare il collegamento
tra sfide locali e sfide globali.
Nell’ambito dell’IMS, le città fissano regole pubbliche e trasparenti
per la partecipazione dei portatori di interesse. Esse contengono
informazioni chiare e dirette su tempi, modi ed effetti di tale
partecipazione. Ai portatori di interesse e ai cittadini in particolare,
l’IMS fornisce informazioni sulla città e su come le decisioni sono
prese e attuate. Esso garantisce anche trasparenza sul fatto che
l’analisi è alla base del processo decisionale, cioè deriva dalla
baseline review. Gli obiettivi definiti forniscono ai cittadini una
chiara indicazione delle ambizioni dei politici e il meccanismo
di follow-up indica loro come i politici stiano procedendo nel
raggiungere gli obiettivi e come vengano impiegate le entrate
fiscali del comune. Tutto ciò costituisce la base della responsabilità
nei confronti dei cittadini dei politici eletti, che hanno il dovere
di informarli sulla riuscita delle iniziative intraprese.
22 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
L’IMS costituisce un meccanismo di follow-up per verificare
l’impatto del livello locale su quello globale. Quando gli obblighi
di monitoraggio e stesura di report sono armonizzati a livello
locale, i livelli regionale, nazionale, comunitario e globale hanno
un accesso più facile ai dati locali, da utilizzare come input per
il lavoro e le strategie.
Per essere in grado di raggiungere obiettivi influenzati da attori
esterni, le città devono trovare diverse strategie per accertarsi
che l’impatto sulle città e le regioni vicine e da parte delle stesse
sia preso in considerazione. Le città possono avere un IMS proprio,
ma anche dare vita a partnership con le realtà confinanti, per
concordare obiettivi e azioni per questioni condivise.
programmazione ambientale integrata
La Provincia di Siena da anni applica il proprio sistema di
gestione integrato ad un’area vasta. Il sistema di gestione
ambientale (SGA) è conforme alla Certificazione ISO 14001 e
alla Registrazione EMAS. Grande importanza è data agli aspetti
ambientali indiretti relativi alla programmazione su area vasta
della gestione dei rifiuti, delle risorse energetiche, delle risorse
faunistiche, dell’uso del suolo, delle attività estrattive, della
politica dei trasporti, dello sviluppo economico, del turismo ecc.
La politica ambientale definisce il percorso che deve portare
l’amministrazione ad una generale integrazione delle politiche
di programmazione nei vari settori, che si avvalgono degli
schemi tipici del SGA: si basano su analisi iniziali sempre più
accurate (dal 1993 la Provincia di Siena è dotata di un GIS molto
evoluto), si pongono traguardi ambientali di grande impegno,
prevedono risorse significative per l’attuazione di politiche ed
adottano sistemi sempre più evoluti per il monitoraggio degli
effetti realizzati. Oltre al SGA le singole azioni sono rapportate
agli Aalborg Commitments. Un impegno che riguarda non solo la
Provincia ma anche i 36 Comuni del territorio con cui la Provincia
si confronta e condivide percorsi di sviluppo sostenibile. Questo
approccio permette una naturale condivisione delle procedure,
delle metodologie, degli obiettivi con i portatori di interesse.
Con le imprese, le scuole, ed in particolare con i 36 Comuni la
cui condivisione è essenziale per garantire l’integrazione degli
effetti della programmazione.
“La sostenibilità dà grande importanza
al coinvolgimento. Essa richiede la
partecipazione di molti”.
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 23
SINTESI
Il Sistema di Gestione Integrata serve a far fronte alle sfide crescenti
delle città in modo più efficiente e proattivo. Ricerche, dati e
sfide nuovi devono essere inseriti nei programmi delle città. È
facile perdersi e difficile trovare modi per progredire. Ad esempio,
attualmente i cittadini europei stanno vivendo l’impatto tangibile
del rapido cambiamento climatico: ondate di caldo, allagamenti,
violenti temporali e incendi boschivi. A causa delle conseguenze
negative dal punto di vista ambientale, economico e sociale
delle attuali azioni, i leader politici europei hanno riconosciuto
l’importanza capitale di obiettivi politici ambiziosi e radicali e della
loro attuazione in risposta alla sfida del cambiamento climatico.
Tanto gli obiettivi europei quanto quelli nazionali legati alla sfida
del cambiamento climatico devono essere perseguiti a livello
locale e regionale. Le città e le regioni fanno parte del problema,
ma hanno un enorme potenziale per combattere il cambiamento
climatico qualora sviluppino e attuino strategie di mitigazione e
adattamento del clima, sia nel proprio campo di responsabilità
che tramite il coinvolgimento dei cittadini. Città e regioni sono
responsabili di una serie di questioni di pianificazione e gestione.
Hanno la possibilità di attuare misure concrete. Sono anche
direttamente coinvolte nella sensibilizzazione, nell’incentivazione
e nella fornitura di ulteriore supporto alle proprie comunità in
materia di lotta al cambiamento climatico.
Tuttavia, affrontare una simile sfida è per città e regioni un
compito relativamente nuovo, oltre che considerevolmente vasto
e complesso. La questione del cambiamento climatico è legata a
numerosi elementi e settori dello sviluppo urbano e regionale. Il
cambiamento climatico, inoltre, esercita un enorme impatto sulla
qualità della vita degli abitanti di città e regioni e sul potenziale
delle nostre economie. In effetti, è una sfida che minaccia
pesantemente la sostenibilità delle nostre città. Per lavorare con
il cambiamento climatico serve un approccio altamente integrato.
Tuttavia, poche città hanno sviluppato e implementato strutture
e procedure efficienti e solide per una gestione e una governance
ambientale integrate.
24 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
Visto il rapido cambiamento delle condizioni del mondo, i
tradizionali approcci di pianificazione a lungo e medio termine
appaiono insufficienti per affrontare simili questioni. Mancano
elementi per supportare una frequente revisione di piani,
azioni, prestazioni e risultati. Al contrario, un approccio ciclico
alla gestione è un’opzione più vantaggiosa, poiché consente di
apportare tempestive correzioni alle misure quando informazioni
e dati nuovi lo richiedano.
Le città che operano con l’IMS sottolineano che l’orientamento
integrativo offre una migliore possibilità di individuare nessi
causali fra decisioni, azioni e risultati. Esso consente ai vari attori
coinvolti di vedere l’impatto del proprio lavoro sul lavoro degli altri.
Permette alle città di agire prima che sia troppo tardi e di mettere
rapidamente i vari settori su un unico binario di collaborazione in
vista di un obiettivo condiviso.
come far sì che l’ims dia frutti nella vostra città?
con la guida on-line!
www.localmanagement.eu
Con la presentazione degli elementi e dei vantaggi del sistema di gestione integrata presenti in questa
breve guida, vi invitiamo a cliccare su www.localmanagement.eu per trovare informazioni più dettagliate
e una guida completa su come la vostra città potrà trarre vantaggio dall’IMS.
Su Internet potrete analizzare più approfonditamente il ciclo di gestione e le singole fasi. Sono inoltre
disponibili esempi di città e una guida pratica per iniziare a lavorare con l’IMS e a “innescare il meccanismo”.
Troverete anche link e risorse con ulteriori informazioni su sistemi di gestione, sostenibilità, politiche e
leggi dell’UE, coinvolgimento dei portatori di interesse e altre questioni correlate.
Dal momento che la guida on-line è il prodotto finale del progetto Managing Urban Europe-25, saranno
presentate come esempi le 25 città e autorità regionali pilota che hanno lavorato al progetto. Si tratta
di: Lahti e Turku (Finlandia), Balatonfüred, Siofok e Agenzia di Coordinamento dello Sviluppo del Lago
Balaton (Ungheria), Ancona e Provincia di Siena (Italia), Riga (Lettonia), Kaunas e Siauliai (Lituania), Oslo
(Norvegia), Stoccolma e Växjö (Svezia), Leeds e Consiglio distrettuale di Lewes (Regno Unito), Ascha,
Berlin-Lichtenberg, Donaueschingen, Ludwigsburg, Neu-Ulm, Distretto di Nordhausen, Paderborn, Tubinga,
Wiesbaden e Würzburg (Germania).
www.localmanagement.eu
Riferimenti bibliografici
Gli esempi di città sono stati scritti o curati da Timo Permanto (Lahti), Ian Kedge (Lewes), Torbjörn Hedhammer (Växjö),
Marco Cardinaletti e Cristina Garzillo (Ancona), Paolo Casprini e Cristina Garzillo (Siena), Pekka Salminen (Turku), Maria
Carlsson (Stoccolma), Albert Geiger (Ludwigsburg).
Definizione di portatore di interesse (stakeholder) a pagina 14 secondo UN Habitat
Aalborg Commitments: www.aalborgplus10.dk
ecoBUDGET: www.ecobudget.com
Sistema di gestione ambientale e verifica EMAS: http://ec.europa.eu/environment/emas
ISO 14001: http://www.iso.org/iso/management_standards.htm
Conferenza di ricerca sul futuro: www.futuresearch.net
Valutazione Ambientale Strategica: Direttiva 2001/42/EC
Direttiva sulla Qualità dell’Aria 96/62/EC
Direttiva sugli Habitat 92/43/EEC
Direttiva sull’Inquinamento Acustico 2002/49/EC
Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/EC
Strategia tematica sull’ambiente urbano: http://ec.europa.eu/environment/urban/home_en.htm
Progetto Managing Urban Europe-25: http://www.mue25.net
26 Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
managing urban europe-25
Il modello è stato sviluppato da 25 città europee e regioni che hanno partecipato al progetto
Managing Urban Europe-25.
www.mue25.net
Lahti
Oslo
Turku / Union of The Baltic Cities
Stockholm
UNEP/Grid-Arendal
Växjö
Riga
Šiauliai
Leeds
Kaunas
University of the
West of England, Bristol
Lewes
Berlin-Lichtenberg
Paderborn
County of Nordhausen
ASSURRE / ACR+
Wiesbaden
Tübingen
Energie-Cités
Partners coordinatori
Network partners
Città
Città (modulo tedesco del MUE-25)
ICLEI
Würzburg
Ludwigsburg
Ascha
Neu-Ulm
Donaueschingen
Friedrichshafen
Bodensee-Stiftung
Balatonfüred
Siófok / Lake Balaton Development
Coordination Agency (LBDCA)
Siena
Ancona
La cartina mostra tutti i partners coinvolti
nel progetto MUE-25.
G R I D
ARENDAL
Environmental Knowledge for Change
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale 27
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e
regionale
Le città e le regioni europee si trovano a fronteggiare
sfide sempre maggiori, che creano pressione sulla
gestione delle loro azioni. La presente pubblicazione
consente ai lettori di acquisire familiarità con il sistema di
gestione integrata (IMS) che permetterà a città e regioni
di far fronte efficacemente a queste sfide, raggiungendo
lo sviluppo sostenibile.
usando il sistema. In questa presentazione potrete anche
leggere dei molti vantaggi che l’IMS offre a una città o a
una regione. Per maggiori informazioni e una guida sui
possibili vantaggi che la vostra città o regione trarrebbe
dall’IMS, consultate www.localmanagement.eu.
Nella presente pubblicazione troverete un’introduzione
ai principali elementi dell’IMS, insieme a esempi reali
di città e regioni che hanno acquisito grande esperienza
www.localmanagement.eu
Gestione integrata – Verso una sostenibilità locale e regionale
© UBC Commissione Ambiente, 2008
ISBN 978-952-5725-30-8
Bayerisches Staatsministerium
für Umwelt, Gesundheit und
Verbraucherschutz