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DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
02
ECCELLENZE
Stocco di Mammola
Alagna - Spanò
n trent’anni l’azienda Alagna-Spanò
è riuscita ad eccellere nella lavorazione, nella vendita e nella distribuzione del migliore stocco di Mammola.
La ditta, a conduzione familiare, nata
nel1987, è cresciuta fino a diventare
un’istituzione dello Stocco e trasformando Mammola nel paese dello
Stocco.
I segreti del loro successo sono Qualità
del prodotto e fedeltà alla lavorazione
tradizionale, oltre ovviamente all’acque
di Mammola, base principale per le sue
proprietà oligominerali che rendono lo
stocco di ottima qualità.
Per quanto riguarda il rispetto e il legame alla tradizione la famiglia AlagnaSpanò ha voluto mantenere immutato
il sistema di lavorazione del stocafisso.
Ha infatti deciso di continuare ad
ammollare lo stocco in modo antico e
tradizionale rispettando gli antichi usi.
Ma non finisce qui. È stato deciso
anche di non utilizzare macchinari
industriali e di tagliare in maniera artigianale, cioè con il solo supporto delle
roncole, lo stoccafisso.
Sono tutti dettagli che accrescono l’unicità e la Qualità del prodotto offerto sui
banconi dei punti vendita e nei ristoranti che rifornisce la ditta AlagnaSpanò. L’azienda è uno dei soci del
Consorzio Stocco di Mammola che
garantisce quindi il prodotto distribuito.
Da tre anni è stato aperto un negozio
della ditta proprio all’uscita dello svincolo di Mammola sulla Jonio-Tirreno.
Qui troverete la stessa cortesia e professionalità che trovereste incontrando
Domenico, Maria Carmela, Alessandro
e Giuseppe a Mammola.
Il mantra della ditta è sempre massima
attenzione ai desideri dei clienti. Ed è
per questo che una volta l’anno i proprietari si recano personalmente in
Norvegia, alle isole Lofoten, a scegliere
il migliore stoccafisso da proporre a
ristoranti, pescherie, supermercati e
privati. La genuinità è solo una delle
tante qualità che si percepiscono subito
in quest’azienda e anche il sito mostra
come la famiglia si dedichi a quest’attività con amore e cura. È un sito on line
caldo, curato nei dettagli e in cui troverete anche tante ricette per rendere
ancora più gustoso lo stocco mammalese.
I
LA SELEZIONE
Una volta l’anno i proprietari
si recano personalmente in
Norvegia a scegliere il migliore
stoccafisso da
proporre a ristoranti, pescherie,
supermercati e privati.
Stocco
alla Mammolese
INGREDIENTI
per 4 persone:
1 Kg di "Stocco di Mammola"
spugnato a pezzi,
1 Kg di patate,
1 cipolla rossa,
4 peperoni essiccati (di resta),
1 Kg di pelati,
olio d'oliva,
olive in salamoia.
LA LAVORAZIONE
Una volta giunto a Mammola,
lo stocco essiccato intraprende la
lavorazione nei laboratori delllo
spugnaggio, che gli consentiranno
di tornare morbido e succulento,
pronto da gustare
nei migliori ristoranti
PREPARAZIONE:
In un tegame di terracotta fate
soffriggere nell'olio la cipolla affettata. Mettete poi i pelati e fate
cuocere a fuoco lento per circa 5
minuti. Salate e aggiungete le
patate a spicchi e dopo pochi
minuti lo stocco a pezzi insieme
alle olive e peperoni. Lasciare
cuocere a fuoco lentissimo senza
mescolare ma agitando l'intero
tegame, per 20 minuti. Spegnere
il fuoco e dopo aver fatto riposare
per qualche minuto servire. A
piacere si possono aggiungere
con lo stocco le ventresche (trippiceji) del pescestocco.
Entrando a Mammola troverete
il comododissimo punto vendita
a 50 mt dal parco giochi
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LA RIVIERA
03
Parlando
di...
LA SETTIMANA
5.000.000
di euro, questa è la cifra che il ministro della
Giustizia, Rosanna Canciellieri, ha annunciato di
aver trovato per finanziare i lavori per il nuvo
Ucciso in un agguato a Platì un giovane di 27 anni
tribunale di Reggio. La struttura che spicca sulla Un
ragazzo di 27 anni, Pasquale Criaco, è stato ucciso nella notte tra lunedì e martedì intorno a
mentre rincasa a Platì. Il giovane, originario di Africo, aveva una pompa di benzina a
città dello Stretto, la domina, è in cantiere dal 2005. mezzanotte
Bovalino.
Lo hanno sorpreso mentre rincasava e gli hanno sparato con un fucile caricato a pallettoni.
Tra il comune reggino e la Bentini, la ditta che
le prime ricostruzioni degli investigatori l'automobile di Criaco è stata affiancata da quella
dei suoi assassini che avrebbero aperto il fuoco sul 27enne. Il 27 enne sarebbe stato raggiunto da
stava realizzando i lavori, si è giunti a uno scontro Secondo
4-5 colpi di fucile caricato a pallettoni. L'agguato è scattato in una zona molto buia e isolata lungo
una strada provinciale. Il mezzo di Criaco è stato affiancato da un'altra automobile dalla quale
insostenibile. L’azienda infatti ha chiesto al
stati sparati i colpi di fucile. La vittima ha poi perso il controllo del mezzo.Le indagini sull'omicidio vengono condotte dai carabinieri del Gruppo di Locri.
tribunale la risoluzione del contratto di appalto per sono
Un'automobile, un’Audi A3, è stata trovata pochi giorni dopo bruciata. è stata rinvenuta nelle campgane di Bovalino. Si attendono i risultati della scientifica.
inadempimento da parte del Comune.
La roccellese, Claudia Macrì,
CARTOLINE
condannata per concussione
MERIDIONALI
Antonio Calabrò
Mar Tirreno,
Bagnara
È questo mare che si restringe e si
strozza e via diventa Stretto e fiume e
confluisce nell’altro, e questa unità di
mari che ci rende periferia acquatica e
lingua di terra distesa nell’azzurro. E
questa nostra Calabria bella da un
punto all’altro, che vorresti rapirla
come si rapiscono le vergini, ma che
vergine non è, e che tutti i giorni dell’anno prende la sua bellezza e ce la
dona sapendo che non la lasceremo
mai, come innamorati accecati e
matti.
Claudia Macrì, la vigilessa aggredita nei mesi scorsi
nella metropolitana di Roma, torna a far parlare di
sè. La donna,nata a Buenos Aires ma vissuta a
Roccella Jonica, è stata accusata e condannata di
aver sottratto due borse ad un ambulante in Piazza di
Spagna, dove presta servizio da 9 anni. La condanna
in primo grado a due anni e otto mesi per concussione è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
Secondo quanto riportato dal venditore ambulante la
vigilessa gli avrebbe rubato due imitazioni di Prada e
le avrebbe nascoste nella sede dell'ambasciata di
Spagna. Mentre secondo la Macrì: «A quell’ambulante non ho rubato quelle due borse false, gliel’ho
sequestrate e l’ho subito segnalato via radio, ma poi
le ho lasciate all’ambasciata spagnola perché la sala
operativa mi ha mandato in via Mario de’ Fiori per
un altro intervento». La vigilessa si difende, ipotizza
anche un complotto e ha dalla sua commercianti e
istituzioni, ma nulla è servito. Il giudice ha ritenuto
che la versione dell'accusa fosse più credibile. Lei
annuncia battaglia e il ricorso in appello.
DOMENICA
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LA RIVIERA
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la Riviera
Riace non è più il paradiso dei migranti?
Alcune decine di migranti domiciliati a
Riace, nella Locride, nell’ambito del
“Progetto Africa”, hanno bloccato in
entrambe le direzioni la statale 106 per
protesta. Alcuni di loro hanno esposto
cartelli con scritto “No al razzismo”,
“siamo qui perché vogliamo il cibo”. In
entrambe le direzioni si sono formate lunghe file di veicoli. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia. La situazione, al
momento, sotto l’aspetto dell’ordine pubblico, è tranquilla.
Putroppo questo è solo l’ennesima protesta messa in atto dai migranti che lamentano le condizioni in cui sono costretti a
vivere. Riace però è sempre stato un centro d’eccellenza per l’ospitalità offerta ai
profughi africani. Evidentemente le condizioni stanno cambiando e queste prese
di posizione degli immigrati ne sono un
segno chiaro. Che cosa starà accadendo
nel paradiso dei migranti?
TRADIZIONI
Ho lottato contro il dominio
bianco e contro il dominio nero.
Ho coltivato l'ideale di una
società libera e democratica
nella quale tutti possano vivere
uniti in armonia,con uguali
possibilità.
Questo è un ideale per il quale
spero di vivere e che spero di
ottenere.Ma,se necessario,è un
ideale per il quale sono pronto a
morire.
Nelson Mandela
La nuova 106 Marina di
Gioiosa-Locri nasconde un
pericolo per gli automobilisti
Non so se altri lo abbiano fatto ma credo che sia di
estrema urgenza segnalare la pericolosità di due
"giunture" irregolari e dislivellate presenti sulla
nuova ss 106 che porta a Gerace e Ospedale di
Locri , inaugurata poco tempo fa. Specialmente la
seconda giuntura è così dislivellata che pur viaggiando ad una velocità ragionata fa sobbalzare l'autovettura ed i viaggiatori: all'impatto sembra che la
macchina sbatta contro un muretto, un impatto
fortissimo che potrebbe provocare danni alle persone, alla macchine e non è escluso che ad una
maggiore velocità possa provocare lo sbandamento della macchina o provocare rotture su parti
importanti della stessa (ruote, assi ecc.). A me è
capitato stanotte, ho scelto di percorrerla per la
prima volta (per urgente necessità), guidava con
moderazione mia figlia, che paura all'impatto
improvviso! Un pericolo assolutamente non percepibile. Poi all'ospedale mi hanno raccontato che la
sera prima era capitato ad un'ambulanza che trasportava al pronto soccorso una donna di
Mammola, sono sobbalzati tutti con pericolo dei
trasportati e della paziente. Credo che il caso venga
segnalato alle Autorità preposte per risolvere subito il grave problema, anche a costo di sospendere
il transito. (Vincenzo Logozzo)
Le notizie più lette della
settimana su larivieraonline.com
1) LA NUOVA STATALE 106 MARINA DI GIOIOSA-LOCRI
NASCONDE UN PERICOLO PER GLI AUTOMOBILISTI
2) UCCISO IN UN AGGUATO A PLATÌ UN GIOVANE DI 27 ANNI
3) TENTATO OMICIDIO A CAULONIA,
ARRESTATO UN TRENTADUENNE
4) CICLONE NETTUNO POTEVA
ESSERE UNA TRAGEDIA
Caro sindaco di Antonimina Le chiediamo di sostituire il nome del suo paese.
L’Anas l’ha già fatto sulla segnaletica della
nuova ss.106 trasformandola in
Antominina. Lo chiediamo a Lei perché
se l’Anas per correggere questo errore
impiegherà quanto sta impiegando a realizzare lastatle stiamo freschi.
5) SAN LUCA, ARRESTATI
L’ATTIVISTA ANTIMAFIA
ROSY CANALE E L’EX
SINDACO GIORGI
6) CLAUDIA MACRÌ, LA VIGILESSA DI PIAZZA DI
SPAGNA, CONDANNATA PER CONCUSSIONE
7) RICOSTRUZIONE LUNGOMARE «VANNO REALIZZATE
SCOGLIERE FRANGIFLUTTO E PALIFICAZIONI
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LA RIVIERA
05
IDEE
REGALO
I
l Natale é la festa della famiglia, dello stare insieme, del
ritrovarsi.
Mai come in questa occasione ci si riunisce con i propri cari
con la gioia nel cuore attorno a una tavola ben imbandita.
Al Minuetto potrai gustare i migliori piatti della tradizione
lasciandoti avvolgere da un'atmosfera magica e familiare.
Il tutto scandito da un buon bicchiere di vino per poi concludere con un delizioso dolce fatto in casa, prettamente natalizio!
Enzo ed il suo staff di cucina, MICHELE & MADDALENA,
hanno creato un menù facendosi ispirare da alcuni ingredienti base
della tradizione ITALIANA per le feste natalizie.
Partendo quindi da ingredienti poveri come il cavolfiore, il baccalà,
la verza hanno creato i piatti abbinando degli ingredienti più” nobili” come il tartufo bianco del pollino, il salmone, i funghi porcini.
Il menù proposto per il PRANZO DI NATALE il 25 dicembre, inizia con un AMUSE-BOUCHE, che significa in italiano diverti bocca, un piccolo entrè offerto per stuzzicare l'appetito:
Un bocconcino di baccalà Giraldo in tempura di semi di papavero
su misticanza e cipolla di tropea in aceto di lampone.
Si passa poi agli antipasti
Velluta di cavolfiore al finocchietto selvatico e riccioli di salmone
affumicato BIO KENMARE
e un Fagottino di verza ripieno di spinaci di campo, salsiccia battuta
al coltello su crema di carote al curry
Il primo invece vede dei TORTELLI (rigorosamente fatti dai nostri
chef) di guancia di manzo lucidati con burro di alpeggio, erbe aromatiche e tartufo bianco
La Faraona Brasata con Funghi porcini e verza invece il secondo
piatto .
Infine il Dolce, utilizzando un ingrediente tipico delle feste natalizie
quale il TORRONE, verrà servito un Croccante al Torroncino.
Enzo consiglia, in abbinamento al menù due Vini Rossi, un
Morellino di Scansano della TENUTA GHIACCIO FORTE della
cantina Catello Romitorio oppure un NEBBIOLO DELLE LANGHE di CAVALLOTTO .
Quest'anno regalati un momento di benessere culinario, festeggia il
tuo Natale al Minuetto. Un pranzo unico e indimenticabile da assaporare con le persone a cui vuoi bene.
Minuetto-Il Lusso della Semplicità Vi augura BUONE FESTE
É gradita la prenotazione
0964/20884 - 380/4738413
Quest'anno
regalati
un pranzo unico
RISTORANTE
MINUETTO
Via Vittorio Veneto, 13 Locri
Info: 0964/20884 - 380/4738413
Website: www.ristoranteminuetto.com
Mali: [email protected]
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LA RIVIERA
6
Il Centro Studi Leopardi di Siderno
1) RECUPERO
ANNI SCOLASTICI
Possibilità di conseguire un
diploma di scuola superiore di 5
anni (in 1 o 2 anni al massimo)
per qualsiasi indirizzo scolastico.
Anche scuola elementare e
scuola media.
Impariamo
con la pratica
CHIARA
CURCIARELLO
laurea in
Economia e
Commercio, si
occupa dell’area
amministrativa
EMILIANA
PEDULLÀ,
dottoressa in
Scienze Politiche,
è la responsabile
commerciale
3)PRONTO SCUOLA
Ripetizioni a distanza (comodamente da casa con Skype) con
dicente su qualsiasi materia di
qualsiasi indirizzo di scuola o di
università.
4)DOPOSCUOLA
Aiuto nel fare i compiti per
ragazzi di tutte le età e gli ordini
di scuola
Lo scopo principale del lavoro del Centro è quello di far
apprendere un metodo di studio ai propri allievi e per farlo si
basano sui principi di John Dewey. Seguendo gli insegnamenti
del pedagogista americano i professori si impegnano per
aiutare gli alunni ad apprendere in maniera attiva
Centro Studi Leopardi di Siderno sta
crescendo. È da poco divenuto maggiorenne. Nato come centro per il
recupero anni scolastici per medie e superiori oggi ha ampliato la sua offerta, sono
18 i servizi a vostra disposizione presso
questo istituto.
A trainare il cambiamento le nuove tecnologie e la voglia dei docenti a non limitarsi
al superamento di un esame. Lo scopo
principale del lavoro del Centro è quello
di far apprendere un metodo di studio ai
propri allievi e per farlo si basano sui principi di John Dewey. Seguendo gli insegnamenti del pedagogista americano i professori si impegnano per aiutare gli alunni ad
apprendere in maniera attiva. Pratica più
che teoria.
Iscriversi al Centro Studi Leopardi significa potersi confrontare con un modo nuovo
di intendere l’apprendimento, distante da
quello scolastico. Le lezioni si svolgono
con il supporto degli ultimi ritrovati tecnologici per la didattica: piattaforme per l’elearning; videoproiettori; lavagne interattive multimediali. È possibile inoltre
richiedere lezioni in videoconferenza, tramite skype, o in differita.
Se poi siete dei diplomandi e vi state per
affacciare al mondo universitario vi aspettano dei professionisti per prepararvi ai
test delle facoltà a numero chiuso. Ci sono
inoltre corsi d’inglese, francese, tedesco,
spagnolo e russo con certificazioni Trinity
e Cambridge. Avrete la possibilità di conseguire il patentino Ecdl. Questi sono
ormai divenuti dei corsi indispensabili per
Il
DOMENICO
GARREFFA,
dottore in
Scienze della
Formazione,
professore di
italiano, storia e
informatica
2) LEZIONI PRIVATE
Ripetizioni individuali, in presenza con docente, su qualsiasi
materia di qualsiasi indirizzo di
scuola o di università.
5)IMPARARE A STUDIARE
(GRUPPI DI STUDIO
ORGANIZZATO)
Studia in gruppo con i tuoi compagni, aiutato da un tutor che ti
insegna le corrette tecniche di
studio per ciascuna materia.
6) SCUOLA DI LINGUE (UNIVERSITARIA)
Corsi di INGLESE, FRANCESE,
TEDESCO, SPAGNOLO,
RUSSO, per conseguire
Certificati Internazionali
riconosciuti (Trinity, Cambridge,
ecc.)
chi è in cerca di lavoro al giorno d’oggi.
Ma il Centro Studi non è solo una scuola o
un’industria sforna certificazioni. I docenti e il personale si trova infatti spesso ad
avere a che fare con persone demotivate,
che hanno già sperimentato i classici sistemi di’istruzione e ne sono rimasti delusi.
Quindi prima ancora di iniziare un percorso di apprendimento della materia si fa un
lavoro di motivazione dello studente e lo si
riporta a credere nell’importanza e nelle
infinite possibilità che la conoscenza gli
può offrire.
Non bisogna pensare però che l’offerta
dell’istituto sia rivolta solo a giovani e
allievi. Il Centro Studi infatti ha ideato
anche un percorso di formazione per
docenti. Sono stati infatti attivati corsi per
insegnare come utilizzare le piattaforme di
e-learnig, le LIM e tutti quei nuovi supporti che si stanno diffondendo nelle scuole.
Dal prossimo anno inoltre saranno attivati
dei laboratori di didattica sul territorio.
Alla base di questo progetto ovviamente il
principio primo portato avanti dal Centro
Studi, imparare con la pratica. Gli allievi
saranno portati in varie aziende, a seconda
del corso prescelto, e studieranno seguiti
da un docente. Non si tratta del solito
stage, ma di un lavoro di formazione più
completo. Gli studenti si troveranno
davanti a dei problemi legati al lavoro e
con il docente impareranno ad affrontarli.
Nuove prospettive per apprendere e riavvicinarsi allo studio, questo è ciò che offrono il Centro Studi Leopardi e il suo personale altamente qualificato.
7)SCUOLA DI COMPUTER
a)Corsi di ECDL; b) Corsi di alfabetizzazione informatica (anche
per anziani); come si usa e cosa
si può fare con il computer; c)
Corsi di grafica; d) Corsi di
Autocad; e) Corsi di programmazione.
8)SCUOLA DI ANIMAZIONE
Corsi per: a) Animatore feste; b)
Esame animatore turistico; c)
DeeJay; tenuti personalmente
dal grande Emiliano Events.
9)SERATE QUATTRO PASSI
AL MESE
Divertimento organizzato con 4
serate al mese
a)Karaoke; b) Giochi di ruolo; c)
Cineforum; d) Giochi di animazione.
10) PREPARAZIONE PER I
TEST NC
Corsi di preparazione per superare i test di ingresso nelle facoltà
università a numero chiuso:
Medicina, Veterinaria,
Architettura, ecc.
11)PROJECT MANAGEMENT
Corsi per imparare a creare e
gestire progetti, nel campo dell'edilizia, del turismo, degli eventi
culturali, ecc.
Centro studi Leopardi
Siderno (RC) C.so Garibaldi, 5 Cell.: 345 - 8888.275 - 0964 /
[email protected] - www.centrostudileopardi.it
18) ESAME
DI AVVOCATO
Corsi di preparazione con:
lezioni, esercitazioni con
numerosi Case Studies
tenuti da professionisti qualificati di riconosciuta esperienza sul campo
17)PREPARAZIONE
AL TFA
Corsi di preparazione
agli esami per il
Tirocinio Formativo
Attivo per i futuri
docenti della scuola
italiana.
16) UTILIZZO DELLE
PIATTAFORME DI ELEARNING
Corso per imparare a utilizzare le più diffuse
piattaforme di e-learning
(Moodle, Docebo, ecc.) per
l'insegnamento a distanza.
15)LIM (LAVAGNA
INTERATTIVA
MULTIMEDIALE)
Corso per imparare a
usare la lavagna LIM in
particolar modo per la
preparazione delle lezioni
nel proprio ambito/materia
di insegnamento.
14)CREAZIONE DELLA
MAPPA CONCETTUALE PER
LA MATURITÀ
Corso su come si realizza la
Mappa Concettuale per la maturità. Scelta del TEMA e degli
argomenti collegati per ogni
materia e impostazione del proprio discorso
DOMENICA
12)COME SI SCRIVE LA TESI
DI LAUREA
Corso su come si spostano i
margini, le note, l'indice, i paragrafi, i capitoli, la bibliografia, ecc.
nella tesi di laurea.
13)COME SI SCRIVE IL TEMA
DI MATURITÀ
Corso su come si imposta e si
scrive il tema di maturità
8Attualità, Letterario, Storico,
Saggio breve).
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LA RIVIERA
07
Parlando
di...
LA SETTIMANA
L’EDITORIALE
di Antonio Tassone
La repressione da
sola nonsconfiggerà
la ndrangheta
opo 20 anni, una professionista della politica, come
Dl'on.
Rosy Bindi (eletta nella
nostra regione) si accorge che la
Calabria ha davvero bisogno di
una "legge speciale". Non serve
però, cara on. Bindi, una legge
di sola "repressione" tanto per
limitare o sconfiggere la criminalità organizzata (che c'è e va
combattuta) ma servirebbero,
nella stessa legge, alcune misure
speciali per rilanciare l'economia
o lo sviluppo occupazionale del
nostro territorio. In una Regione
come la nostra c’è il problema
delle interdittive antimafia.
Siamo d’accordo con il presidente di Confindustria, Andrea
Cuzzocrea, quando propone l’istituzione delle white lists obbligatorie in qualunque settore
imprenditoriale. Tra il 2007 e il
2012, lo ricordiamo, sono stati
presentati 170 ricorsi, di cui 111
giunti a sentenza, il 45% delle
quali è di accoglimento. Provo
io allora a suggerire all’on. Bindi
alcune cosa da fare. E non ci
vuole molto per farle senza farci
passare sempre come la “pecora
nera” delle regioni italiane.
Intanto, cara Rosi Bindi, serve
una necessaria riduzione della
pressione fiscale sui cittadini
soprattutto quelli residenti nei
comuni sciolti per mafia e attualmente oggetto di commissariamento, servono aiuti alle imprese con la concessione di sgravi
fiscali per le nuove assunzioni
(ancora maggiori per quelle a
tempo indeterminato), la creazione di due-tre nuovi call-center con l’assunzione di qualche
migliaio di giovani al di sotto dei
trent’anni, serve poi fare pressing sulla Banca d’Italia perché il
sistema creditizio eroghi fondi
per le imprese più virtuose del
nostro territorio ed anche per
quelle di nuova creazione.
Infine, bisogna attivarsi per far
nascere in Aspromonte una
scuola militare per volontari
dell’Esercito che avrebbe così
una duplice funzione: sia quella
di garantire un futuro dignitoso
per quei giovani disoccupati che
così si avvicineranno a uno Stato
da molti di loro considerato
attualmente come “nemico”, e
sia per porre in essere un effettivo e necessario controllo dell’impervio territorio aspromontano.
Ricordo alla Rosy Bindi ed ai
suoi colleghi che solo dando
lavoro, dignità e benessere ai
calabresi ed alla popolazione
locridea si può pensare di limitare il fenomeno mafioso. Tutto il
resto sembra il copione di un
film già visto che purtroppo con
gli stessi attori ed attrici di sempre (compresa Lei) non avrà mai
fine. E sottolineo.. purtroppo.
La ndrang
Nonostant
Rosy Bindi promise che
sarebbe stata una di loro,
che avrebbe messo il suo
incarico di presidente del
partito a disposizione
della gente di Calabria
elaborando insieme a
loro un “progetto” di
riscatto di questa nostra
Terra. Passata la festa,
gabbato il Santo.
Nessuna, proprio nessuna, di quelle promesse è
stata mantenuta.
ILARIO AMMENDOLIA
osy Bindi , presidente della commissione parlamentare antimafia è venuta a Reggio
Calabria.
Se avessi la voglia di scherzare direi che l'assassino
ritorna sempre sul luogo del delitto.
Perché un delitto c'è sicuramente stato.
Non c'è stato spargimento di sangue ma la “cultura
mafiosa”, e anche di peggio, c'è stata tutta.
Un anno fa Rosy Bindi chiedeva alla nostra gente
un voto per farsi rinominare in Parlamento su cui
scranni siede da una trentina di anni.
In Toscana, suo collegio naturale, ovviamente già la
conoscevano e non aveva speranza.
Così è “scesa” in Calabria e ha chiesto di essere indicata come parlamentare.
Si sa, noi calabresi siamo generosi, a volte, un po'
sciocchi e creduloni, quasi sempre, disponibili a dar
fiducia.
Così la fiducia è stata concessa e la Bindi è stata
“nominata” deputata.
Su che basi? Quale il patto tra elettori del Pd e la
Bindi? Si rileggano le interviste di quei giorni, tra cui
una concessa a chi scrive. La Bindi assumeva sulle
proprie spalle l'impegno solenne di rappresentare i
calabresi, soprattutto i più deboli, in Parlamento.
Non interpretandoli ma ascoltandoli.
I calabresi avevano bisogno di riprendersi in mano
il proprio destino. Rosy Bindi promise che sarebbe
R
DOMENICA
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LA RIVIERA
08
la Riviera
gheta si batte ...
te Rosy Bindi
stata una di loro, che avrebbe messo il suo incarico di presidente del partito a disposizione della
gente di Calabria elaborando insieme a loro un
“progetto” di riscatto di questa nostra Terra. Si era
impegnata a farsi carico dei problemi dei calabresi e di far suo il progetto d'urto per la Locride.
Insomma, c'era l'impegno solenne di scrivere una
nuova pagina per la Calabria.
Passata la festa, gabbato il Santo. Nessuna, proprio nessuna, di quelle promesse è stata mantenuta.
Così, Rosy Bindi ha tradito la fiducia dei calabresi.
Ha pugnalato la “Politica”.
Ha umiliato coloro che l'hanno indicata.
Si dice che nei manuali di ndrangheta si distingua
la “falsa politica” dalla “politica.” La prima autorizza gli ndranghetisti ad usare la menzogna, la
calunnia, le promesse senza nessuna intenzione a
rispettare gli impegni presi. La “falsa politica” la
si può utilizzare con i “foresti”, con i “cardi” cioè
con la gente credulona che è estranea alla loro
organizzazione.
Rosy Bindi, presidente dell'antimafia, ha usato
verso i calabresi la “falsa politica”. L'ha fatto consapevolmente, con freddo cinismo.
Ora viene a Reggio a focalizzare la “zona grigia”.
Mi vengono in mente le parole di Totò «ma… mi
faccia il piacere».
La zona grigia è il frutto di una storica sfiducia
delle gente verso la “classe dirigente”.
Rappresenta la convinzione che coloro che detengono il potere sono tutti uguali e di conseguenza
ci si mantiene equidistanti tra mafia ed antimafia.
Nel secondo capitolo di Zero Zero Zero
(Mondadori) di Saviano riporta la registrazione
di un vecchio capo ndrangheta che espone la
sua filosofia di vita in poche parole: al mondo
non esiste giustizia, né amicizia, né leggi, né solidarietà e neppure la famiglia. Ovunque è lotta per
il potere. Tutti vogliono il potere. Se hai il potere
ti puoi accoppiare con belle donne, sei rispettato,
vivi nell'agiatezza e nel lusso. Senza potere sei
nessuno! L'organizzazione ndranghetista non ti
insegna principi morali. Non ti insegna la lealtà né
la verità Non esistono! In questa lotta ognuno è
solo. Al mondo tutto è menzogna, tutto è falsità.
La ndrangheta ti insegna a comandare! Quindi
scatenatevi!
Così parlò il vecchio capo bastone… e non ha
detto il vero!
Noi continuiamo a credere che la “Politica” sia
una cosa seria e che ci sono in questo nostro Paese
donne ed uomini, capaci di mantenere la parola
data e ad essere coerenti con gli impegni presi.
Continueremo a pensare che la ndrangheta si
combatte con la serietà e la compostezza e non
con inutili parate. Ci crederemo ancora, nonostante Rosy Bindi.
IL FATTO
a commissione antimafia con a
L
capo la presidente Rosy Bindi è
stata questa settimana a Reggio
Calabria per una due giorni di audizioni, il 9 e 10 dicembre.
Sin dal primo giorno è iniziato un
battibecco tra la Bindi e Scopelliti
che ha occupato siti on line e quotidiani. A scatenare il tutto l’affermazione del governatore della
Calabria: «La commissione antimafia si è insediata a Reggio Calabria,
ma per parlare di 'Ndrangheta oggi
dovremmo guardare al Nord». La
Bindi
ha
quindi
replicato
«Probabilmente
il
Presidente
Scopelliti ignora quali siano i problemi veri della sua realtà» e ha affermato che pe la Calabria sarebbe
necessaria una legge speciale.
La polemica non si è affatto chiusa
con questo botta e risposta. Il governatore ha infatti messo in discussione anche alcune delle persone sentite dalla commissione durante le
audizioni: «Trovo inquietante che
l'onorevole Rosy Bindi, che oggi ha
concluso i lavori a Reggio Calabria
con la Commissione Antimafia,
abbia deciso di convocare e ascoltare anche soggetti ritenuti dalla stessa
relazione della Commissione d'accesso al Comune di Reggio Calabria
'in qualche misura vicini alle cosche
locali».
Tutto questo rimbalzare di comunicati, repliche e accuse è solo la
superfice di questa discesa della
commissione antimafia. Certo sui
giornali non abbiamo letto neanche
una parola sulla tesa situazione della
Procura di Reggio, sul caso di Nino
Lo Giudice, sul problema dei commissarriamenti. Come non si è parlato del grave problema dello smaltimento dei rifiuti, di cui le ndrine, si
dice, siano padrone, non solo in
Calabria. Non un accenno al fallimento conclamato delle strategie di
repressione adottate sinora sul territorio. Ma siamo certi che la commissione tutti questi elementi li abbia
ben presenti e stia valutando come
intervenire. (el.ar.)
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
09
COPERTINA
IL PARADOSSO.
Il presidente
antimafia propone
una legge
speciale per
domare i nativi.
L'icona antimafia
avrebbe approfittato di
leggi speciali per
sguazzare nei lussi
ERCOLE MACRÌ
«… è una grande soddisfazione
essere nella prima pagina di un
giornale internazionale e non per
aver rubato, come molti, ma per
aver cercato di costruire opportunità in questa terra dimenticata»,
affermò Rosy Canale all’indomani
di una sua lunga intervista al giornalista svedese Peter Lowe, un top
player del reportage comodo, che
nel novembre 2011, dedicò alla
Leonessa di Polsi ben quindici
pagine, più la copertina del
“Dagens Nyheter”, il giornale più
letto in Svezia.
Ho conosciuto personalmente
Peter Lowe. L’avevo avvertito degli
sguazzi nei gettoni d’oro della legalità, del tuffo facile dentro i soldi
infiniti della più grande industria
calabrese di tutti i tempi: l’antimafia.
Eravamo in riva al mare, quella
del Cactus di Locri, seduti in quel
fine agosto del 2011, io davanti a
una frittura, Peter a cozze e vongole. «Questa strada dell’icone, degli
acchiappandranghetisti, piace tanto
alla stampa, specie a voi stranieri,
ma è la strada sbagliata, non rappresenta la verità», gli dissi. Da
quel giorno è sfumato, non l’ho più
visto, i miei fatti non l’attraevano.
I lettori svedesi chiedono tigri,
leopardi, coccodrilli, vogliono animali feroci; a Stoccolma, come nel
resto del mondo, lo zoo Calabria
vende bene, i lupi aspromontani
sono animali mai visti, per i visi pallidi d’oltremanica sprigionano più
ormoni di becchi e stalloni.
Un mandriano di Polsi possiede
il liquido seminale più potente
della terra, un capraio di Africo
Antica ha il cuore in un congelatore e brina nel sangue.
Sperma bollente e sangue gelido,
ghiri a Duisburg, vacche sacre nei
boschi. Peter Lowe sapeva come
eccitare i suoi lettori da cesso.
Così si vendono i calabresi nel
mondo, con effetti speciali, soprattutto per le signore in menopausa
scandinave con figli suicidati.
Soprattutto per i luoghi comuni: i
calabresi ti prendono con forza,
ispirati dal vino e dalle urla della
protagonista di youporn. Quasi ciechi, non gliene fregava nulla delle
cattive depilazioni delle amanti.
Con una mano mungono, con l’altra si tengono in equilibrio e montano senza fatica, e sudano come
vecchi maiali neri lungo poggi di
creta, e spingono, senza pietà.
“Uomini che odiano le donne”,
anime nere che stuprano quote
rosa. Se poi cacciano il ferro e una
striscia di bianca, l’orgasmo è
garantito.
Serve una legge speciale per
domare i nativi e non rimanere gravidi del male che frena la nazione
di Camillo Benso e Leonardo: Rosy
Bindi c’è, è sempre speciale coi suoi
trent’anni di Montecitorio.
Il
nuovo sovrano della solita strategia
anticrimine priva di risultati, della
geniale equazione sicurezza uguale
sviluppo, crescita economica occu-
pazione duratura, ha ascoltato in
settimana Reggio Calabria, capitale
italiana di spie e falangisti. In tre
minuti e 46 secondi ha concluso in
modo categorico col vecchio
refrain: «La crescita si ottiene se si
combattono i poteri mafiosi e la
corruzione».
Sbagliato.
Il paese occidentale che sta crescendo di più al mondo è il Brasile.
Da Rio a San Paolo, passando per
Fortaleza, si registrano, in un solo
È stato uno
sbaglio premiare
La notizia dell’arresto di Rosy Canale da
parte della DDA di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Inganno”, comportaovviamente il ritiro del premio Paolo Borsellino
2013 assegnatoLe per il suo spettacolo
“Malaluna”. Il Premio Nazionale Paolo
Borsellino, giunto alla 18esima edizione in 21
anni di vita, è stato evidentemente ingannato,
come la quasi totalità della società civile italiana e delle associazioni antimafia, dall’immagine pubblica di una persona, fidandosi
delle segnalazioni che, in buona fede, giungono alla Segreteria del Premio per l’assegnazione annuale dei riconoscimenti.
Ufficio stampa Premio Paolo Borsellino
anno, picchi di corruzione e criminalità esponenzialmente superiori
a quelle dalla Calabria in cinquant’anni. Allo stesso tempo si
registrano, in soli cinque anni, crescita e occupazione a dir poco utopistiche per una regione, la
Calabria, che sarebbe disposta a
lavorare con stipendi del cinquanta
per cento inferiori a quelli richiesti
dal resto della manodopera europea. Inoltre il Brasile sta attirando
fondi d’investimento nelle aree
periferiche del paese.
Leggi speciali, investigazione,
carica di magistrati e militari, altre
caserme. E ancora, il tribunale più
alto del sud, eretto sul troncone
Santa Caterina di Reggio Calabria,
accanto a Cedir, come un fallo simbolico, che sta lì a sventolare come
la vocazione industriale calabrese
non deve incontrare ostacoli, dissenso, moscezza.
Avremmo preferito un’equazione inversa da parte di Rosy Bindi.
Avremmo preferito che un top
manager, non un uomo di partito o
un intimo della politica, ottenesse
l’incarico per gestire come si deve il
porto di Gioioa Tauro e in seconda
battuta avremmo gradito, addirittura preteso, l’innalzamento di torrette militari e la presenza di agenti scelti del Battaglione San Marco,
sprecati altrove, a tutelare il lavoro
del top manager.
Ma la ‘ndrangheta è oro, e a nessuno, compresa Rosy Bindi, interessa
calcolare analiticamente come chi
la combatte ci guadagna più di chi
vi appartiene.
Di questo, se ce ne fosse bisogno, ci
dà pronta conferma la mancata
audizione dei sindaci della Locride.
A quei pochi rimasti, Rosy Bindi ha
detto no. Il presidente della commissione con più fans in Italia non
ha voluto ascoltare un territorio
con dieci commissariamenti per
mafia, un territorio in mano a burocrati che non si mettono mai dall’altra parte, nonostante uno stipendio complessivo di circa 75 mila
euro al mese.
Un dissesto.
Malafede.
DOMENICA 15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
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DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
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Parlando
di...
DISSESTO * COMUNE DI SIDERNO
Il giudizio universale
Falletti, Sorical e Locride Ambiente: tre nuvole nere stanno coprendo il cielo. Dense e
minacciose stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di Siderno.
Le associazioni e i partiti hanno chiesto un incontro, la triade li ha convocati per giovedì 19
ELEONORA ARAGONA
Si susseguono le voci secondo cui i tre commissari prefettizi viste le condizioni economiche del comune di Siderno stiano per dichiararne il dissesto.
Nel palazzo comunale sono stati presi in
mano i registri ed è stata fatta una ricognizione finanziaria dalla quale è riemerso il debito
dell’ente sidernese, per altro già noto nel
commissariamento di Rosalba Scialla (20102011) e di cui era a conoscenza anche Luca
Rotondi, il commissario che ha preceduto la
triade attuale.
Siderno infatti ha negli ultimi 4 anni avuto
due sindaci e due commissari alla guida del
comune e sono stati gli impiegati della prefettura a governare per più tempo. Alessandro
Figliomeni si è dimesso nel marzo 2010. Dal
2 marzo al 27 maggio 2010 l’ente è stato affidato al commissario Rosario Ruffo, cui è succeduta Rosalba Scialla fino al 17 maggio del
2011. Dal 18 maggio 2011 Siderno è stata
governata da Riccardo Ritorto e dalla sua
giunta. E il 25 giugno 2012 il sindaco si è
dimesso e il comune è passato di nuovo nelle
mani della prefettura stavolta rappresentata
da Luca Rotondi. E infine la triade attuale
nell’aprile 2013 è entrata nel palazzo comunale.
Quindi in questi periodi si suppone che
Siderno abbia avuto una buona amministrazione, per non dire impeccabile. Più sulla
retta via di così non si poteva.
Adesso quello che ci chiediamo è: com’è possibile che in questi anni e con queste amministrazioni non sia stato possibile programmare
un piano di rientro che permettesse di non
arrivare a questo dissesto? E la cifra di cui il
comune è creditore è così alta da non poter
essere assorbita negli anni?
Le cifre ufficiali del debito non si conoscono,
quello che è certo è che in data 14 giugno
2012 l’ufficio tecnico comunale, reparto economico finanziario ha pubblicato una relazione in cui dichiarava una passività di
19.080.861,86 . Per la maggior parte questo
debito pregresso deriva della causa Falletti,
una vecchia vertenza per dei terreni
espropriati che il comune si
porta dietro da anni, stiamo
parlando di una situazione
apertasi negli anni ’80, per
intenderci.
Poi ci sono i mancati pagamenti di Sorical e Locride
Ambiente.
Non siamo tecnici, a noi spetta illustrare la situazione. Ci
sono tre commissari che da
quando si sono insediati in
comune sono stati presenti
con il contagocce in città.
Hanno presieduto eventi istituzionali disertando quelli
cittadini. Si sono limitati alla
pubblica amministrazione e
hanno evitato accuratamente i problemi spinosi. Adesso
Siderno Libera propone un tavolo tecnico per superare questa crisi
Il movimento Siderno Libera propone ai
commissari prefettizi di Siderno un confronto sulla questione del dissesto. Si
mette a disposizione per creare un tavolo
tecnico che possa supportare i commissari nella valutazione delle alternative. Ci si
chiede infatti se si stiano considerando
attentamente tutte le possibilità per evitare di impantanare il comune di Siderno in
un dissesto finanziario. Trasparenza e
chiarezza per i cittadini, questo chiede
Siderno Libera. Ma soprattutto che ci sia
un impegno serio e totale per cercare
ogni soluzione che possa evitare il disastro. Il movimento, nato nel 2009 e da
subito dichiaratosi a-partitico, crede
che paralizzare un Ente sia l'ultima
spiaggia e che Siderno non meriti
un trattamento diverso da comuni
quale quello di Locri, ad esempio, che aveva rischiato la
medesima sorte. Ma lì c'era un'amministrazione cittadina che ha fatto di tutto
per evitare lo stallo e lo sfacelo dell'Ente.
Alessandro Siciliano (presidente), Gianni
Lanzafame, Francesco Lombardo e
Antonio Sagmabelluri (consiglieri) propongono quindi di creare un tavolo tecnico per poter aiutare e mettere a disposizione dei commissari le loro competenze
affinché si trovi un'alternativa al dissesto.
Siderno Libera per altro non è nuova a
proposte del genere. Infatti è stato fatto
un incontro per discutere della Tarsu e
adesso si stanno
Il debito maggiore
sarebbe rappresentato
dalla vertenza Falletti, si
tratta di uno causa legata
all’esproprio di numerosi
terreni. I proprietari con
l’entrata in vigore di una
nuova norma hanno
intentato causa per
ottenere una maggiore
indennità
muovendo per poter avere risposte in
merito alla presentazione del Piano
Strategico comunale, in scadenza al giugno 2014. Anche per quanto riguarda la
variante allo svincolo di Siderno questo
movimento ha il merito di aver presentato la proposta al commissario Pitaro. E se
l'Anas l'approverà avranno con la loro
attività mira a risvegliare una città addormentata, troppo passiva in passato.
Adesso è giunto il momento di riappropriarsi della cosa pubblica perché non si
può lasciare agli altri a gestione della propria vita per poi lamentarsi. C'è bisogno
di una presenza forte sul territorio e
di attenzione verso chi governa.
Anche nel caso del dissesto la strada
sembra segnata ma loro vogliono tentare il tutto per tutto.
Locride Ambiente e il
commissariamento per
l’emergenza rifiuti sono
un altro importante voce
dei passivi nei registri
comunali
Debito Sorical: la ditta che
fornisce l’acqua al comune ha
più volte pubblicamente
denunciato i mancati introiti
minacciando anche di ridurre
l’erogazione destinata a Siderno
però Siderno è stanca di quest’apatia che la
sta spingendo sul ciglio di una baratro. E tra
i cittadini serpeggia il sospetto che non venga
fatto tutto il possibile per evitare l’apocalisse.
Il dissesto provocherebbe infatti dei danni da
cui la città si riprenderebbe con estrema lentezza e difficoltà. Una paralisi che la lascerebbe invalida per molti anni a venire. Le conseguenze infatti sarebbero, secondo quanto
spiegato nel Testo Unico per gli Enti Locali
Titolo VIII, un blocco pressoché totale a livello economico-finanziario e di conseguenza
sociale. Per i cittadini ci sarà un aumento
delle aliquote e le tariffe di base saranno portate al massimo per i cinque anni successivi
alla dichiarazione del dissesto. L’ente dovrà
inoltre assicurare la copertura integrale dei
costi di gestione del servizio per lo smaltimento dei rifiuti e saranno inoltre applicate le
tariffe massime per servizi produttivi e canoni patrimoniali.
Gli amministratori che la Corte dei conti
riterrà responsabili dei danni, siano dolosi o
di colpa grave nei cinque anni precedenti il
dissesto comunale, saranno interdetti dai
pubblici uffici per dieci anni, se la Corte dei
conti valuterà che gli stessi e le loro azioni
hanno avuto un ruolo nel dissesto finanziario.
Per quanto riguarda le piante organiche
comunali nel caso di Siderno non ci sarebbero problemi visto che il personale attivo nel
comune è già sottodimensionato. Mentre per
i precari la storia è diversa, infatti è previsto
che la spesa per loro sia ridotta a non oltre il
50% della spesa media sostenuta per il personale a tempo determinato nell’ultimo triennio antecedente la dichiarazione di dissesto.
Per il momento però l’unica certezza fornita
dal palazzo comunale è la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2013.
Doveva essere fatto entro novembre 2013,
invece siamo al 15 dicembre e ancora non si
hanno notizie.
Il timore più grande che sta circolando nella
popolazione è che la triade non stia valutando ogni possibilità prima di utilizzare questo
strumento. Ci si chiede se ad esempio sia possibile pensare di dichiarare un pre-dissesto
per tentare di rientrare del
debito. O se si stia seriamente
lavorando a un piano di rientro.
Sono tutte risposte a cui la
triade promette di rispondere
a breve durante una conferenza stampa. Per il momento
il no comment e l’“ancora non
possiamo esprimerci” sono
ciò con cui ci siamo scontrati.
Un palazzo freddo e gelido ci
ha accolti mentre cercavamo
di trovare informazioni per i
cittadini. E la continua assenza
dei commissari dal Comune
non da fiducia ai cittadini che si
sentono già abbandonati.
Lasciati soli e con nessuno che
combatta per il loro futuro.
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
12
L’evento
8 dicembre 2013
Quest’evento
ha portato una
ventata d’aria nuova,
tanta soddisfazione a
chi ha contribuito alla
realizzazione e si
pensa già ad una
prossima giornata
magari questa volta
pensando
anche allo Sposo
open day di giorno 8 dicembre, svoltosi presso l’atelier Lino Valeri e organizzato dall’agenzia di wedding & events planner Ideeventi ha riscontrato un enorme successo. La giornata interamente dedicata alla moda sposa ha avuto come protagoniste
delle splendide future sposine che hanno accettato l’invito a partecipare all’evento sentendosi spose per un giorno prima del grande passo. Tanti gli appuntamenti che si sono susseguiti sin dal primo mattino. Un intero staff esperto e dinamico dedicato solo a loro, partendo dallo stilista pugliese Pietro Demita della casa di moda sposa Diamond Couture di
Lecce, che passo passo le ha seguite dal momento della selezione degli abiti da misurare
sino alla scelta finale pronunciando l’ormai famosissima frase: ” è proprio l’abito giusto”?
Tanta allegria con un pizzico di emozione ha accompagnato le spose in questo momento
così unico e indimenticabile come la scelta dell’abito delle proprie nozze. Ma se l’abito è,
insieme alla sposa uno dei protagonisti di questo giorno, trucco e parrucco fanno il loro
dovere regalando dettagli d’immagine non indifferenti. Ed è proprio a questo punto che
entrano in scena due professionisti del settore, tra i migliori della zona: Rosamaria
Caricari titolare del Centro Estetico Mixage di Siderno e Francesco della Compagnia della
Bellezza di Siderno che hanno dispensato consigli e offerto pareri inerenti gli abiti indossati dalle future spose, oltre a prove gratuite di trucco e parrucco in sede e anche nei propri centri .Questi momenti sono stati catturati in uno scatto fotografico grazie alla profes-
L’
sionalità e disponibilità di Francesco Rotilio, fotografo emergente di Servizifotografici.net
di Reggio Calabria. Tante attenzioni sono state rivolte anche alle amiche della sposa, le
damigelle che grazie alla linea Ideeventi Bridesmaids si sono sentite anche loro protagoniste insieme alla sposa, condividendo tante risate e bei momenti in attesa di esserle vicino nel giorno delle nozze con gli abiti in stile col matrimonio. Mentre all’interno dell’atelier la giornata proseguiva tra un appuntamento e l’altro, le vetrine del negozio stavano per
trasformarsi in qualcosa di davvero unico e particolare: un set allestito per poter ospitare
una bellissima modella in abito da sposa. Tanto lo stupore negli occhi del pubblico, numeroso e affascinato dalla novità e dall’estrema eleganza della modella, dell’abito e dei dettagli.
Altri partners hanno permesso la riuscita di questo giorno : TrLive di Caulonia per servizio luci e passerella, Francesco Marrapodi Fiorista per gli accessori floreali, Ristorante
Minuetto di Locri per aperitivi e beverage,
Emanuela Ferreri per l’angolo dolci da degustazione.
Quest’evento ha portato una ventata d’aria nuova, tanta soddisfazione a chi ha contribuito alla realizzazione e si pensa già ad una prossima giornata magari questa volta pensando anche allo Sposo.
E.S.C.
Lino Valeri
Open
Day
grande successo
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
13
LOCRIDE
OSSERVATORIO DELLA GIUSTIZIA PENALE
Lotta al “mostro” delle sentenze
contrarie per un unico caso
Al tribunale di Locri nasce un organismo di monitoraggio e di tutela del cittadino.
Il presidente della Camera penale, Eugenio Minniti: «Bisogna garantire la certezza del diritto»
STEFANO MARZETTI
Nella Locride è scattata la caccia al
“mostro”. Non è in carne e ossa e
neppure un incubo ma una raccapricciante anomalia della giustizia: un
unico caso, due sentenze contrarie.
La caccia, che può anche dirsi monitoraggio, la conduce un nuovo organismo - nato ai primi di novembre
2013 - interno al palazzo di giustizia
di Locri: l'Osservatorio della giustizia
penale.
Disciplina delle udienze, rapporti tra
magistrati, avvocati e cancellerie, criteri deontologici da tenere durante le
udienze, lunghezza delle stesse.
Questo è solo il primo dei
filoni/obiettivi che si propone di raggiungere il gruppo di lavoro (vedi box
a parte) dell'Osservatorio, che vuole
garantire il buon andamento del siste-
ma giudiziario della Locride. Una
novità non di poco conto, visto il riconoscimento da parte dell'Unione
delle camere penali italiane (Ucpi). Il
secondo filone riguarda il funzionamento e l'organizzazione della macchina giudiziaria. Il terzo, ma non
certo per importanza, è quello del
confronto giurisprudenziale. Più nel
dettaglio significa «evitare - spiega
Eugenio Minniti, presidente della
Camera penale di Locri e una delle
L'OSSERVATORIO DELLA GIUSTIZIA PENALE È un organismo interno al
tribunale di Locri, composto dal procuratore della Repubblica, Luigi D'Alessio; dal
presidente del tribunale di Locri facente funzioni, Bruno Muscolo; dal presidente di
sezione penale, Alfredo Sicuro; dal presidente della Camera penale, Eugenio Minniti. Il
gruppo di lavoro all'interno dell'Osservatorio è composto dal magistrato giudicante
Andrea Grassani affiancata ad Alfredo Sicuro; da Fulvio Cosentino per la Procura
affiancato a Luigi D'Alessio; da Andrea Amadei che affianca Bruno Muscolo. Come
avvocati, alternativamente o congiuntamente, Antonio Nocera di Marina di Gioiosa e
Maria Candida Tripodi di Siderno.
PRIMARIE PD
Alfano e i calabresi
Roma, 7 dicembre 2013 Nuovo
Centro Destra. Visibili vicino al leader
Alfano personaggi calabresi noti. Dal
senatore Caridi alla Cusumano, il dottore Coco e Oreste Romeo
SIDERNO SUPERIORE
La piazza di via Cavone?
L’ex consigliere comunale delegato per
Siderno Superiore,
Aldo Caccamo, chiede alla commissione
straordinaria di
Siderno delucidazioni
sulla mancata realizzazione della piazza
in via Cavone a
Siderno Superiore.
PRIMARIE PD
I renziani festeggiano
Conferenza stampa a Locri per festeggiare la vittoria di Matteo Renzi, riuniti
al tavolo i renziani della prima ora che
affermano siamo nati prima di Renzi e
aspettavamo l’occasione
personalità
che
compongono
l'Osservatorio - che nello stesso tribunale si emettano sentenze contrapposte ma che sia seguìto un identico
indirizzo giurisprudenziale».
Sentenze contrapposte? Un “mostro”
da monitorare. «Naturalmente non
può l'Osservatorio incidere sul libero
convincimento del giudice che è
sacro. Ma possiamo osservare il
modo di operare dei giudici».
Tra gennaio e febbraio all'hotel
“President” di Siderno, la Camera
penale sta organizzando un convegno
sul fallimento o meno del processo
accusatorio, in occasione dei venticinque anni del nuovo codice penale del
1989.
Il presidente Minniti annuncia di aver
invitato «uno dei padri del nuovo
codice, Oreste Dominioni, la cui presenza sarà molto importante perché
potrà spiegare anche ai giovani il
lavoro preparatorio della raccolta
delle norme che regolano il processo
penale». Un codice che, però «non è
più in grado di tutelare il cittadino,
soprattutto per quanto riguarda l'eccessiva lunghezza dei processi».
Parteciperanno il presidente della
prima sezione della Corte d'appello
di Reggio Calabria, Iside Russo; il
presidente della sezione penale
Alfredo Sicuro e il procuratore della
Repubblica di Locri, Luigi D'Alessio.
Minniti conto di avere anche Antonio
De Bernardo, sostituto procuratore
della direzione distrettuale antimafia
di Reggio Calabria.
La Camera penale è stata anche promotrice, nel circondario del tribunale
di Locri, della raccolta firme per i
referendum sulla giustizia, anche
presso il carcere.
A Locri “Per non
Un percorso di ecosostenibilità perdere il treno...”
ROTARACT CLUB LOCRI
La Commissione ambiente e territorio del
Distretto Rotaract 2100, in collaborazione col
Rotaract club di Locri, organizza a Gerace, per stasera, domenica 15 dicembre, un evento dedicato al
tema della sostenibilità.
Si terrà un Convegno che affronterà analiticamente il tema della sostenibilità, del quale saranno
indagati i risvolti ambientali, sociali ed economici;
nella seconda parte, aziende locali del comparto
enogastronomico che hanno intrapreso percorsi di
produzione "sostenibile" esporranno i propri prodotti e ne cureranno la degustazione.
Interverranno varie associazioni e aziende, questo
sottolinea la crescente sensibilità rispetto ai temi
ambientali e sociali che anche le aziende calabresi
e del territorio della Locride dimostrano di avere.
Il Rotaract ben consapevole del lavoro che ancora
va fatto per affermare questo stile di vita, ma fiducioso delle potenzialità che il settore primario calabrese possiede, intendiamo farci sostenitori delle
eccellenze e della qualità delle nostre imprese.
Ciò, in primis, per dimostrare che è possibile un
altro modello di sviluppo, oltre quello intensivo,
rispettoso della natura e dell'uomo e secondariamente, ma non meno importante, per far conosce-
Stasera importante convegno dedicato
al tema della sostenibilità
re le realtà locali che esprimono messaggi di positività. «Crediamo sia giusto contribuire alla valorizzazione e sponsorizzazione dell'agroalimentare
calabrese, apprezzato in tutto il mondo, allo stesso
tempo sensibilizzando l'opinione pubblica sul tema
ECO».
Nella giornata del 7 dicembre, una conferenze decisamente interessante e coinvolgente si è tenuta a Locri.
Tema principale, il trasporto ferroviario lungo la linea
Jonica, ed in particolare nell'area della Locride.
"Per non perdere il treno...", organizzata dal movimento politico locrese "LocRinasce", con la collaborazione della Caritas Diocesana, che ha messo a disposizione la propria sala conferenze, nei pressi della
bella stazione ferroviaria della città jonica, per lo svolgimento del convegno.
APPUNTAMENTI A SIDERNO
DICEMBRE
13 - 31
14 -22
15
13-14-15
15 fino al 21
EVENTO
Mostra delle opere di Giuseppe Correale
Il mercato ….. a Natale
Concorso Dolce di Natale
Manifestazioni Thelethon
La Magia del Presepe, 2°Rassegna
18
18
19
19
20
20
21
Fino al 6 Gen
Insieme a Babbo Natale giochi per i bambini da 6 anni in sù
“Buon Natale in Musica” - V Concerto M° Natale Femia
Figuranti del Presepe Vivente in corteo.
Concerto di Natale. Piccola Orchestra e del coro I. I. S. 1° grado
Mostra Mercato dei Ragazzi
Città di Natale
II Rassegna di Arte Presepiale
Mostra Presepi
LUOGO E ORA
INFO
Palazzo Comunale
Ass. “ G. Correale”
Mercato Coperto
Ass. Cult. Salva-Gente Pro Loco
C. C. La GRU Ore 16.00
FIDAPA – PRO LOCO
Corso della Repubblica Lungomare
UILDM - YMCA
Palazzo De Mojà Siderno Sup. Ore 17.00
Dalle ore 09.00 alle 12.00
I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana
Oratorio Donisi
Associazione Libra
Aula Magna dell’I.I.S.“G. Marconi”, Ore 18.30
Musicale “Harmonia” della Locride
C. d. Repubblica ore 9.30 Municipio ore 11.00
I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana
Plesso M. Bello Ore 17.30
I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana
Scuola Media C. Alvaro
Ist. Com. Pascoli-Alvaro
Via P.Romeo Via Matteotti
Ass. cult. Salva- Gente Pro Loco
Inaugurazione Palazzo De Mojà Presepe dei Mestieri – Presepe Vivente per vie del Borgo
Palazzo De Mojà
Siderno Sup.
I.C. “M. Bello-G.Pedullà-Agnana
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
14
INTERVISTA A FRANCESCO MISITANO
Il cantante di Bianco
pronto a partire per la Russia
Continua la grande ascesa di Francesco Misitano, il cantautore originario di Bianco, che
dopo aver partecipato ad area Sanremo è in procinto di partire per una lunga tournèe
in Russia. Lo abbiamo incontrato prima della partenza e gli abbiamo rivolto alcune
domande:
Francesco, ci parli ultime tue esperienze musicali?
Quest’ultimo periodo è stato pieno. Dall’estate ad oggi ci sono state tante novità. Dopo
una serie di concerti in piazza e di live con il mio gruppo “i Controtempo” (Ferdinando
Pedullá batteria, Matte Muià basso/chitarra acustica, Enzo Zurzolo chitarra elettrica,
Nicoletta Femia sax) a settembre ho deciso di partire alla volta di Milano per maturare
nuove esperienze. Non solo Milano, ma anche Verona, Faenza, Padova e Sanremo.
Nella città dei fiori ho avuto modo di partecipare alle selezioni per area Sanremo, il concorso che dà la possibilità di far parte del festival nella sezione giovani. Qui ho conosciuto molti artisti emergenti come me e tanti professionisti.
C’è possibilità che tu possa partecipare a Sanremo?
La mia esperienza a Sanremo è stata importante. Ma purtroppo si è conclusa, per quest’anno. Entrare a far parte del festival è un’impresa ardua. Sono tante le componenti
necessarie e a volte non basta saper cantare. Di certo l’esperienza acquisita quest’anno
mi sarà utile, specialmente per presentarmi il prossimo anno ancora più competitivo.
Sei in partenza per un tour in Russia? Cosa ti aspetti da questa esperienza?
Si, tra qualche giorno partirò per questa avventura. Sicuramente nuova. La vita è sempre stata strana. Dopo lo stop di Sanremo è arrivata subito la notizia del tour, precisamente a Ulan-udè, al confine con la Mongolia. A pochi km dal lago Baikal. Certo il
periodo sarà un po’ problematico. Infatti troverò un clima molto diverso da quello a cui
siamo abituati noi tutti. Mi hanno già informato che le temperature sfioreranno i -30.
Quanto è cresciuto artisticamente Francesco Misitano?
Tutte queste esperienze hanno contribuito a farmi maturare. Cantare in molti locali
milanesi e intrattenere un folto e sempre diverso pubblico, frequentare altri musicisti,
assistere ai concerti dei Big, i consigli dei vari giudici nei concorsi affrontati, mi hanno
insegnato molto. Confrontarsi con realtà diverse dalle mie, e confrontarsi con professionisti, non può che farti bene. In tutto questo voglio mettere i ragazzi della mia Band.
Anche e sopratutto grazie a loro ho avuto dei miglioramenti sensibili.
A parte tutto, sei sempre convinto di aver fatto la cosa giusta lasciando il calcio e dedicandoti solo alla musica?
L’ho sempre detto, il calcio e la musica sono le mie più passioni. Ho giocato a calcio
per tanti anni, mi sono tolto anche qualche soddisfazione. Ma a un
certo punto non mi riconoscevo più nel calcio moderno. Più che
altro non mi riconoscevo più nell’ideologia di alcuni calciatori,
allenatori e sopratutto di alcuni presidenti. Il calcio con il quale sono
cresciuto non c’è più. Io sono nato nell’80, quindi non sono poi così
anziano, ma posso dire che io giocavo scalzo, a piedi nudi sull’asfalto rovente ad agosto, solo per il gusto di giocare, era il pallone la mia “playstation”. E, cosa importante, c’era il rispetto per
quelli più “anziani”. Adesso non è più così, quindi ho detto
basta. Adesso penso solo alla musica, anche perché il calciatore non lo si puó fare per sempre, mentre la musica non ha
tempo, non ha età. Devi solo fissare degli obiettivi reali, per
questo sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Perché è stata
una mia scelta ed è stata fatta con saggezza. Posso solo augurarmi che la musica mi dia le stesse gioie ed emozioni che mi ha dato
il calcio. (Antonio Tassone)
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
15
CHRISTMAS
La terra e i suoi prodotti
Arance nella Locride per
conoscere meglio il territorio
Le Arance del Parco Archeologico di Locri
Epizefiri per promuovere e far conoscere il territorio e la sua cultura dell'alimentazione. Tale assunto
sarà messo in evidenza dal 13 dicembre 2013 - e in
future occasioni - nel corso di un appuntamento
presso il museo di Locri. L'organizzazione è ad
opera del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, della soprintendenza archeologica dei Beni archeologici della Calabria con il Museo
nazionale di Locri e Il Sidus Club.
I siti archeologici non sono solo luoghi di testimonianze storico-archeologiche della vita nel mondo
antico, ma anche luoghi che ancora oggi documentano l'importanza della terra e dei suoi prodotti,
fonte di vita in ogni epoca. Il Parco di Locri
Epizefiri, insieme ai suoi amici, vuole dare testimonianza che la terra vive della storia e dei suoi frutti.
Protagoniste dell'organizzazione Rossella Agostino,
direttrice del Museo di Locri, Albarosa Dolfin e
Katia Aiello, rispettivamente presidente e vicepresidente del Sidus Club. Il tutto in collaborazione con
le associazioni culturali “Amici di Siderno Antica”,
“Fidapa Roccella J” e Futura Antiqua.
In seguito si tornerà a parlare dell'argomento il 16
dicembre all'Istituto comprensivo di Roccella
Jonica (ore 10); il 20 dicembre all'Istituto
Comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica (ore 10);
il 21 dicembre al Palazzo de Mojà di Siderno
Superiore (ore 17). Durante gli incontri si sono vendute le arance biologiche tipo novellino del parco
archeologico di Locri Epizefiri. Il ricavato sarà utilizzato per il restauro e la conservazione di manufatti del Museo Archeologico di Locri.
Patrizia Pellegrini
15
L’artista
Eventi
domenica
dicembre
Il 15 dicembre 2013, alle ore 15,30
presso il salone dell'Oratorio ANSPI
“ Angelo blu”, in via Aldo Moro (di
fronte alla Chiesa), in Bruzzano
Zeffirio, organizzato dalla prof. Rosa
Marrapodi, si svolgerà l'incontro pubblico: “ Nel ricordo del professore
Giuseppe Landolfo“. Relatori saranno Rosario La Seta, Anna Velonà,
Domenico
Martino,
Rosa
Marrapodi. Seguirà lettura di liriche e
di brani, tratti dalle opere del professore Landolfo.
15
domenica
dicembre
Organizzati appuntamenti a
partire dal 13 dicembre al
Museo archeologico di
Locri, il 16 dicembre
all'Istituto comprensivo di
Roccella Jonica, il 20
dicembre all'Istituto
comprensivo di Marina di
Gioiosa Jonica, il 21
dicembre al Palazzo de
Mojà di Siderno Superiore
A Monasterace domenica 15,
22 e 29 dalle 16.30 alle 23.00 si
svolgerà
l’iniziativa
Monasterace in festa. I negozi
resteranno aperti, con tante
promozioni e idee regalo.
Stand enogastronomici, mercatini di Natale. Artisti di strada
e gruppi musicali intratterranno i partecipanti. Tanto divertimento e atmosfera natalizi.
Domenico Reale, Mimmo, è un artista autodidatta che lavora anzi plasma il ferro, l'ottone e il rame ... , nel suo laboratorio di Locri.
Fosse a nord di Roma tutti ne tesserebbero
le lodi e la genialità che, spontaneamente,
caratterizza le sue creazioni. Ne ha dato un
esempio con il pinocchio che, grazie all'amministrazione comunale di Locri, è esposto
nella piazza dei Martiri bassa, che attira i passanti. Mimmo Reale ha voglia di mettesi in
gioco e desidera contribuire per la crescita di
Locri e della Locride, non gli basta solo la
piazzetta locrese vorrebbe esprimere il suo
genio creativo anche per le altre città ...
Dalla Locride potrebbe iniziare a volare un
artista del metallo impersonato nel 31enne
Mimmo Reale che con grazia modella pezzi
di ferro che diventano forme di vita artistica.
Non ce lo lasciamo sfuggire.
Il pinocchio che vedete Mimmo lo ha fatto a
tempo perso con scarti di altri lavori, tra cui
un letto matrimoniale che è di una bellezza
incredibile
Reggio
è in blues
Il libro
Domenica 22 Dicembre sarà presentato il nuovo
libro di Antonio Calabrò, edito da Disoblio Edizioni,
con la prefazione di Aldo Varano. Il libro è una raccolta di articoli, racconti brevi e commenti apparsi sul
giornale on line Zoom Sud negli ultimi tre anni, con
al centro sempre la Calabria e la città di Reggio.
Antonio Calabrò ha già pubblicato "L'inferno
Innamorato", "Johnny Rolling", e "Un libro ci
Salverà.".
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
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Confeziona in modo
originale i tuoi doni natalizi
con le scatolette di
Natale fai da te!
Per confezionare un piccolo dono, un dolcetto, un
pensiero per le feste, provate a usare le nostre
Scatolette di Natale fai da te disponibili colorate o in
bianco e nero, adatte ai più creativi e fantasiosi tra di
voi. Realizzare le scatolette di Natale è facilissimo:
basta stamparle e ritagliarle lungo il contorno.
Colorarle se avete scelto quelle in bianco e
nero. Poi piegatele dove occorre e otterrete delle simpatiche scatolette di
Natale. Avvolgete il vostro
regalino o dolcetto in un
foglietto di carta velina e
riponetelo nella scatoletta
di Natale. Vedrete che
successo!
Le nostre scatolette fai
da te, possono anche essere
usate come segnaposto a
tavola! Anche in questo caso
potete inserire dentro un piccolo
pensiero per i vostri ospiti e poi scriversi su il nome. Ponetele in ogni piatto e ogni commensale saprà dove
sedersi e riceverà un simpatico dono.
Oppure potete anche usarle nel caso il
vostro dono sia in denaro. Per esempio,
quelli tra i miei figli che han raggiunto l’adolescenza,
preferiscono ricevere in regalo qualche soldino, da
mettere da parte per aquistare in seguito qualcosa di
desiderato. Invece di inserire i soldi in una fredda
busta, potete realizzare una delle nostre scatolette e
inserire dentro il denaro. Un modo diverso e più colorato d fare il proprio regalo!
Le nacatole
P
la ricetta
reparate un panetto di lievito impastando 250 gr di farina con il lievito sciolto in un pò di acqua calda e 1 cucchiaino di zucchero. Ponetelo ben coperto in luogo
caldo fino al suo raddoppio circa 30 min.
Sulla spianatoia mettete la restante farina a fontana e nel
centro ponete nell' ordine: lo zucchero, le uova, l' olio, il vino,
1 pizz. di sale e la buccia grattuggiata del limone (nel mio
caso il mandarino)..mescolate il tutto bene, aggiungere il
panetto lievitato e lavorate bene con le mani fino a che non
sarà ben assorbito. A questo punto lavoratelo per un bel pò,
se è necessario con l' aiuto di un pò di latte, fino a che la pasta
non risulti ben levigata e morbida.
Far riposare per qualche minuto (io l ho fatta riposare per un
bel pò perchè questi dolci più lievitano e più morbidi saranno). Riprendere la pasta e staccare dei pezzettini lavorarli
ancora per un pò e poi formare dei filoncini non molto lunghi e non troppo spessi richiudete le estremità formando una
ciambellina..ponete tutte le ciambelline su di un canovaccio
coprirle bene e farle lievitare in
luogo caldo finchè non saranno
belle gonfie...dopo di chè friggetele in abbondante olio bollente
fatele dorare da entrambi i lati,
scolatele su carta assorbente e poi
passatele subito nello zucchero semolato..! Calde e fumanti sono divine!
Per le zeppole pazientate un altro
pò..presto vi posterò la ricetta..inoltre
scusate per le pessime foto le ho fatte
quand' era tutto pronto per cenare e non ho
avuto il tempo di proporvi qualcosa di più bello...(anzi per le
zepppole è un miracolo che ve l' ho fotografate sparivano
una per una mooolto velocemente:D)..inoltre volevo fotografarvi tutti i passaggi delle nacatole ma non c' è l ho fatta
per questioni di tempo scusatemi..spero che lo stesso ho reso
l' idea..!
Ingredienti
1 kg di farina
5 uova intere
100 gr di zucchero
25 gr di lievito di
birra
1/2 bicchiere d' olio
1 bicchiere di vino rosso
(io 1/4)
scorza grattuggiata di un
limone (io di mandarino)
latte
olio di semi per friggere
L'esposizione di Memè a Siderno
La gioielleria si fa arte nella Locride
Un momento dell’incontro per il 10imo
anniversario della scomparsa di Enzo
Agostino (1937-2003). Organizzato dal comitato appositamente costituitosi in Gioiosa
Ionica,rappresentato da Corrado Armocida,
in collaborazione con il comune di Gioiosa.
Agostino è stata una figura straordinaria,
ricca e complessa, di poeta, intellettuale e
politico, caratterizzata da estrema ritrosia.
In una Locride sempre a caccia di “eccellenze”, la gioielleria si fa arte. Una verità resa chiara, limpida, luminosa
dall'esposizione organizzata lo scorso fine settimana a
Siderno nell'atelier “Memè” della creativa Milena
Trapasso, artista di Ardore divenuta ormai da anni un
punto di riferimento internazionale dell'oreficeria made
in Calabria. Decine di persone si sono date appuntamento al vernissage per ammirare e acquistare creazioni
esclusive, in cui pietre preziose, pelle, seta e cashmere
sono unite con intuizione, nel rispetto delle tendenze
della moda.
DOMENICA
foto Gigi Romano
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LA RIVIERA
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CHRISTMAS
Sudoku
Cruciverba
ORIZZONTALI
1. Ripetuto, è una mosca che trasmette
all’uomo la malattia del sonno
3. Pianta tropicale le cui foglie vengono
masticate
6. L’art di Warhol
9. Articolo maschile
10. Cagliari
11. L’insieme dei fili tesi sul telaio
13. Veleno usato in Amazzonia per avvelenare le frecce
16. Nel Confiteor davanti a culpa
17. Grande soprano statunitense di origini
greche
21. Formato di pasta fresca a forma di cilindri
22. Viaggi all’ultimo momento
24. Pesce d’acqua dolce
25. Frazioni di tempo
26. Siena
27. Possedere
30. Minerale conosciuto come “Oro
matto”
31. Da quel luogo, in seguito
33. Non appartenenti al clero
34. Piccolo e insignificante garçon
35. Pronome personale
36. Cattive reputazioni
38. Gli anni della vita
39. Nero, oscuro
40. Asino selvatico
Proverbi sul Natale
1. Da Natale a Carnevale non c’è vigilia da osservare, se San Mattia (14 maggio) non appare
2. Se prima di Natale fa la brina, riempre la madia di farina
3. Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre), dura una settimana
4. Se a mezzanotte di Natale la luna è piena, gran siccità
5. Se il Natale è verde la Pasqua sarà bianca
6. Se metti un ceppo nel camino, Natale è vicino
7. Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi
8. Da Natale al gioco, da Pasqua al fuoco
9. Prima di Natale né freddo né fame, dopo Natale freddo e fame!
10. La neve che cade prima di Natale, mette i denti
VERTICALI
1. Precede il tac
2. Quartiere di case povere e malsane
3. Dotato di grande ascendente
4. Poco costoso
5. Antichi rivestimenti difensivi delle persone
6. Attrezzi da falegname
7. Olbia-Tempio
8. Occasione, opportunità
10. Temperamento capriccioso e
suscettibile
12. Gravemente dannose
14. Composizione strumentale libera
15. Giardino nel deserto
18. Imposta sulla TV.
19. Simbolo dell’alluminio
20. Non basso
23. Arezzo
28. Forma dalla quale una parola si ritiene
derivata
29. Invio al computer
30. Trama di un romanzo o di un film
32. Lo è anche l’anulare
34. Enrico che vinse il ‘Premio Viareggio’
nel 1938
35. Affermazione tedesca
37. Enna
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LA RIVIERA
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DOMENICA
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LA RIVIERA
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IL PIANO DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE
Né sindaci
antimafia né sindaci
della mafia.
Semplicemente
sindaci. È così
difficile esserlo?
È proprio necessario alzare
la bandiera dell'antimafia,
ergersi a paladino della legalità, diventarne un simbolo
della lotta, averne l'attenzione e le copertine dei
media, le visite istituzionali, le
audizioni in Commissione Antimafia,
gli inviti alla Camera o al Senato?
Mi domando se sia così impossibile
porsi in modo diverso dall'essere normalmente sindaco, senza clamori,
senza roboanti iniziative, dove il vuoto
simbolismo verbale mal cela negligenza, inettitudine o, peggio, collusione e
corruzione. Perché il sindaco è, egli
stesso, al di là di ogni logica che non
sia quella dell'istituzione che rappresenta: il rispetto della legge ha in sé il
valore intrinseco dell'essere contro la
mafia.
Altrimenti,
qualora
si
attribuisse al sindaco, tra le funzioni
proprie, anche quella della lotta e del
contrasto alla mafia, paradossalmente,
si assisterebbe ad una sorta di applicazione dei poteri sostitutivi al contrario, ossia con il sindaco antimafia
non a svolgere le funzioni per cui è
stato eletto, ma quelle deputate ad
altre istituzioni.
E perciò, anche la targa “Qui la mafia
non entra”, posta a vessillo sul portone
del Municipio, è perfettamente
inutile. A meno che non sia anch'essa
funzionale al vessillo per avere la
tutela o, meglio, la scorta e, successivamente, ambire ad una candidatura
al Parlamento, per meriti acquisiti sul
campo nella lotta alla mafia. Casomai,
sodali con altri professionisti dell'antimafia, che, come accade in questi
giorni, troppo velocemente vengono
santificati sugli altari dell'antimafia e,
con la stessa velocità, si toglie l'aureola, perché si è scoperto che le stesse
bandiere e pasionarie dell'antimafia,
nella loro missione di lotta e contrasto, hanno applicato il principio
omeopatico: hanno conosciuto la
mafia dal di dentro, rimanendone
fagocitati!
Walter Scerbo
Calabria
=
Pakistan
se è così non ci serve aiuto
ILARIO AMMENDOLIA
Tracciare un parallelo tra il peggiore Pakistan e la Calabria non
solo non è giusto, ma è un insulto che ti torce le viscere e ti
afferra la gola.
Non addebito alcuna responsabilità
all'ex
sindaco
di
Monasterace, Maria Carmela
Lanzetta, ma la inviterei a riflettere su un processo di diffamazione sistematica della Calabria
che sta avvenendo aldilà della
sua buonafede.
Andiamo con ordine.
Malala ha disobbedito alla legge
dei talebani della valle dello
Swat che proibiva alle ragazze di
frequentare le scuole. La piccola
pakistana avrebbe voluto vivere
e studiare come una qualsiasi
ragazza del mondo. Le veniva
proibito da bande di fanatici che
riescono a far presa sulla popolazione. Malala ha disobbedito
ed è stata aggredita in pieno
giorno da una manipolo di fanatici armati che le hanno sparato
in testa per punirla. È successo
tra il silenzio cupo della Vallata
in cui abitava e dove domina il
rozzo settarismo dei talebani.
Maria Carmela Lanzetta è stata
eletta sindaco di Monestarace
con libere elezioni e dalla maggioranza dei suoi concittadini..
Successivamente è stata rieletta..
La sua giunta era costituita
soprattutto da donne e da giovani.
Quando ha ricevuto una pesante
IN EVIDENZA
Maria Carmela
Lanzetta è stata
invitata a Milano dal
giornalista del
Corriere della Sera
a partecipare al
convegno il Tempo
delle donne per
raccontare la sua
esperienza di
donna-coraggio.
ASSOCIAZIONE DEI SINDACI
“Ecologia Oggi”,
intimidazione?
intimidazione i criminali sono
stati costretti ad agire in piena
notte, non potendo contare se
nessun avallo della popolazione.
Certo è grave che non si conoscano gli autori a distanza di tre
anni e su questo non si avvii
alcuna riflessione. La sera stessa
della intimidazione all'ex sindaco di Monastarace, nel cortile
della scuola, c'era tutta la città.
Uomini e donne, destra e sinistra, anziani e giovani. Si aspettavano i 42 sindaci della Locride,
arrivarono molti di più perché,
spontaneamente, si erano
aggiunti tanti altri sindaci del
catanzarese. Accanto a Lei le
donne impegnate nella sua
amministrazione iniziando da
Clelia Raspa, medico, donna
Un rogo ha mandato in
fumo gli archivi dei registri
di pesa dello smaltimento
rifiuti. A tre giorni di
distanza un'auto, una Ford
Focus di proprietà di
Roberto Foci, responsabile
di “Ecologia Oggi”, viene
data alle fiamme sulla via
Marina di Siderno,
all'altezza del passaggio a
livello dell'Ymca
DOMENICA
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LA RIVIERA
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Calabrese per caso
Cittadini
a garanzia
limitate?
PINO ROMEO
storicamente di sinistra, assessore, prima eletta della lista
capeggiata della Lanzetta. Poi il
clero, i sindacati, quel che resta
dei partiti politici. Monasterace
si strinse come un sol uomo
accanto al suo sindaco e la
Locride si schierò senza ambiguità al suo fianco . In poche ore
è stata costruita una diga contro
ogni forma di violenza, contro la
ndrangheta - se di ndrangheta s'è
trattato - a sostegno della donna,
della madre di famiglia del sindaco che qualcuno aveva cercato
di intimidire.
Sarebbe stata più generosa o
partecipata la risposta a Milano
o a Padova?
Non credo.
Mi sembra ingiusto, paragonare
questa Calabria così generosa e
civile, alla valle dello Swan
dominata dai talebani. Anzi, non
solo non è giusto, ma rappresenta un oggettivo favore alla
ndrangheta. Si rifletta sulle
parole, acuminate come una
punta di lancia, con cui il
“Corriere della Sera” presenta
l'iniziativa sopra riportata.
«Isolata, attaccata da tutti,
Maria Carmela si è dimessa l'estate scorsa, quando la sua giunta s'è divisa sulla costituzione di
parte civile in un processo per
mafia». Si tratta di una palese
“non verità”, anzi di una diffamazione della nostra Terra. Ci
rifletta la dottoressa Lanzetta
che è persona perbene. Io considero il “Corriere della Sera” un
Gravissimo quanto accaduto qualche settimana fa, e solo recentemente reso noto
alla stampa, agli uffici della discarica di
“Ecologia Oggi”. “Ecologia Oggi”, lo
ricordiamo, è la parte privata di “Locride
Ambiente”, una società mista, a capitale
sia pubblico che privato.
Un rogo - di chiara origine dolosa - ha
mandato in fumo gli archivi dei registri di
pesa dello smaltimento rifiuti. A tre
giorni di distanza un'auto, una Ford
Focus di proprietà di Roberto Foci,
responsabile di “Ecologia Oggi”, viene
data alle fiamme sulla via Marina di
Siderno, all'altezza del passaggio a livello
dell'Ymca.
Eventi collegati tra loro? Tutto
porterebbe a pensare di sì. Ma rimane la
domanda, in perfetto stile “Tenente
Colombo”: il movente?
I carabinieri, che hanno gestito le indagini, sono sulla pista del dolo.
grande giornale nazionale.
Dissento però dalle conclusioni
a cui sono arrivati i giornalisti
della testata milanese che si
occupano
della
Calabria.
Dissento dal fatto che la nostra
salvezza passi da un processo di
militarizzazione del territorio
(come sostenuto da autorevoli
intellettuali sulle colonne del
Corriere) e che sarebbe bene
nominare un generale come prefetto di Reggio.
La militarizzazione è stata in
passato e sarebbe, ancora di più
in futuro una catastrofe.
Rispetto ma dissento dalla tesi
di Goffredo Buccini autore di
Italia quaggiù ed organizzatore
dell'iniziativa di Milano. Il razzismo è una malattia subdola. Si
Una questione su cui si è dibattuto anche
in aula consiliare a Siderno, il 9 dicembre, durante la riunione dei sindaci della
Locride. Numerose le testimonianze di
solidarietà da parte dei sindaci di tutte le
città, e grande e vivida la partecipazione
e la preoccupazione per la situazione di
instabile ordine pubblico che perdura da
molti mesi. Sono stati citati Pittari,
Rocca, l'impresa Sgotto, Mittiga,
Benestare e il pestaggio subito dall'ingegner Gullotta. Una sequela di
eventi infausti alla quale non si riesce in
questo momento a dare una svolta.
Il rappresentante di “Ecologia Oggi”,
Eugenio Guarascio, ha ringraziato le
Forze dell'Ordine e tutta l'assemblea per
la solidarietà dimostrata.
La decisione ultima è stata la stesura di
un documento che richieda un maggiore
sostegno economico per incentivare le
misure di sicurezza, documento che poi
inizia tratteggiando un popolo
come oggettivamente immaturo,
quasi barbaro, soggiogato dei
criminali. Si prosegue teorizzando una incapacità innata all'autogoverno, una incompatibilità
con la democrazia. Si conclude
quasi sempre e, senza concorso
di colpa di chi in buonafede ha
pensato di fare un favore alla
Calabria, con il rilascio della
patente di inferiorità ad un intero popolo e con il razzismo. Una
tesi che rischia di passare sulla
testa di questa nostra Terra e dei
nostri figli. Parafrasando parole
antiche, dinanzi alla diffamazione calcolata del nostro popolo
“non vogliamo, non possiamo,
non dobbiamo” dare copertura
alcuna.
sarà inviato alla Regione e al Governo
Centrale.
Ma si sa che da quell'orecchio, né
Regione né Governo, ci sentono. Cosa
infine si concluderà con un documento la
cui utilità è dubbia ab origine?
L'unico punto di vero interesse, in una
serata complimentosa e autocelebrativa,
è sembrato l'intervento di Tommaso
Mittiga, sindaco di Bovalino, il quale ha
lanciato la proposta -essendo presenti gli
enti interessati- di deviare parte dei fondi
per l'ampliamento della discarica di
Casignana ai comuni che vogliano
iniziare una differenziata. D'altra parte si
sa che laddove gli appalti per la differenziata vengano affidati a chi già gestisce
impianti di discarica e inceneritori, è difficile che si possa implementare una differenziazione degli RSU realmente efficace.
Lidia Zitara
Il concetto di emergenza è ricorrente
ormai da molti anni. Si vive da decenni in una terra che sembra non aver
diritto ad una sua normalità. Le motivazioni, tante, molte, troppe e forse
magari nessuna. Sono trascorsi tanti
lustri che pesano abbastanza nella
storia di ognuno di noi che vede – sia
esso vicino o lontano - una terra
ferma, che si ripiega ogni volta su se
stessa. Una regione ostaggio dei
problemi di sempre che si trasformano, seppur nella loro “emergenza”, in luoghi comuni. Una trasformazione che è certo il prodotto di una
battaglia mai vinta da un astratto
senso pubblico del giusto e mai persa
da chi, da tale situazione, ne ha tratto
vantaggio e forse ne trae ancora.
Credere che una legislazione di emergenza - come pare sia stato affermato
recentemente da una commissione
parlamentare - sia la cura per i mali di
una regione complessa come la
Calabria è, di nuovo, il solito luogo
comune per dire tutto – ciò che si sa –
e nulla nello stesso tempo. Una legislazione d’emergenza, nella storia, non
ha mai risolto i problemi di un Paese
o di una comunità, sia in campo economico che nella sicurezza. Ha solo
tamponato momenti di crisi in economia, favorito derive autoritarie in
politica ma, in entrambi i casi, non ha
nulla che vedere con la crescita. Una
legislazione d’emergenza soddisfa
un’esigenza estemporanea, non contribuisce a cambiare nulla come nulla
è cambiato in fenomeni che si sono
man mano dissolti per capacità di
risposta ordinaria dello Stato – perché credibile - o per mancata ragione
storica. Una legislazione d’emergenza
mira a semplificare le procedure e, di
converso, comprimere le garanzie in
nome di una presunta miglior capacità di gestire un fenomeno con una
pericolosa erosione del senso del vero
che rischia di franare sulle vite di
tutti. Ora, di fronte ad una proiezione
di forze e strutture di uno Stato che
esprime in Calabria – una regione che
raggiunge a stento i due milioni di
abitanti - una presenza sul territorio
superiore a qualunque altro rapporto
cittadino/forze dell’ordine e cittadino/giustizia presente in altre parti
d’Italia, è proprio l’affermazione
della normalità che diventa la vera
manifestazione di forza. Ciò perché
significa utilizzare adeguatamente, e
secondo le garanzie riconosciute,
quanto di meglio lo Stato offre in termini di professionalità per la sicurezza. Ricorrere a misure d’emergenza –
oltre ad essere un segnale di debolezza - non risolverebbe nessuno dei
mali di questa terra ma favorirebbe,
ancora una volta, un senso di retrocessione morale e culturale che, paradossalmente, non porterebbe ai risultati sperati con le conseguenze che
qualunque improvvisato sociologo
potrebbe comprendere. In questo,
ancora una volta, Sciascia docet
DOMENICA
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DOMENICA
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LA RIVIERA
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la Riviera
GRAZIE MARIA GODITI LA PENSIONE
“Sono trascorsi oltre 40 anni dal primo giorno di lavoro della maestra Maria, per i bambini della scuola materna,
e poi Maria per i colleghi dell’ufficio anagrafe del Comune di Siderno. Dopo tutti questi anni di servizio alla
comunità sidernese, la sig.ra Cilea Maria Assunta raggiunge il meritato traguardo del pensionamento e ritorna a
casa per la malinconia dei colleghi e probabilmente per la disperazione del marito… Uno speciale ringraziamento da parte della famiglia, degli amici e dei colleghi per l'impegno professionale, il senso civico e l'umanità dimostrate dentro e fuori gli uffici, con l'augurio che questo sia solo l'inizio di un'altra avventura. Grazie!”.
La Calabria è la regione Italiana che registra
il maggior ritardo di sviluppo, con gli indicatori socio-economici più bassi e i parametri di
criticità più alti. Eppure questa parte dell'estremo sud dell'Italia continentale, circa 26
secoli fa era il centro della Magna Grecia, la
regione più illuminata del mondo allora
conosciuto, nata dall'incontro tra il popolo
Greco, che veniva dal Mediterraneo, e quello degli Italioti, che vivevano lungo la Costa
Jonica.
Dall'unione dei due popoli ha avuto origine
una grande civiltà, i cui insegnamenti hanno
irradiato tutto il mondo occidentale e il cui
pensiero costituisce ancora oggi le fondamenta dell'architettura istituzionale delle più
grandi civiltà occidentali.
Qui sono sorte le prime scuole di matematica e filosofia, sono stati enunciati i primi principi del diritto, le prime interrogazioni sui
misteri degli astri e del firmamento, mentre
gli avi di chi oggi ci guarda con diffidenza e
distacco, vivevano nelle caverne, si nutrivano
di carne cruda e si coprivano con pelli di animali.
Addirittura il nome Italia deriva proprio
dagli Italioti.
Oggi è veramente triste e appare quasi
incomprensibile osservare che, quella che un
tempo era stata la comunità più illuminata
del mondo, sia divenuta questa Calabria, che
le cronache comunicano quotidianamente
come una terra sottosviluppata, vissuta da un
popolo di reietti, dove tutto è sotto l'oppressione del giogo della criminalità. Sarebbe
molto interessante, sotto il profilo storicoculturale, analizzare quali sono state le vicissitudini che, nei corsi dei secoli, hanno determinato la scomparsa di quella civiltà.
Semplificando molto, anche per ragioni di
spazio, si può affermare che le cause sono
state di natura esogena, conseguenze delle
varie occupazioni da parte di altri popoli,
attratti dalla grande appetibilità del territorio
Calabrese, caratterizzato da un clima mite e
da un ambiente salubre, ubicato in una posizione strategica, posta al centro del
Mediterraneo, che all'epoca costituiva il cen-
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DI ALESSANDRO FIGLIOMENI
Noi calabresi siamo afflitti
dalla sindrome di Stoccolma
tro degli interessi commerciali-economici e
militari.
Quella grande civiltà è stata annientata dalle
conseguenti invasioni di: Romani, Bizantini,
Normanni, Svevi, Angioini, Spagnoli,
Francesi e Borboni, mentre il colpo mortale
è stato inferto da parte dei Piemontesi, sul
presupposto di una presunta quanto illusoria
"Unità d'Italia".
Nel 1860, il Regno del Piemonte, oberato dai
debiti e sull'orlo del dissesto, con la complicità e il sostegno militare di Francesi e
Inglesi, interessati alle miniere di sale e fosforo presenti in Sicilia, con la scusa di voler
unire l'Italia, all'insegna di uno spirito di solidarietà nazionale, hanno occupato il Regno
delle due Sicilie, sottraendone tutte le risorse
economiche, che sono state impiegate per
sanare i debiti del Piemonte e per finanziare
un sistema socio-economico fondato su interessi discriminatori nei confronti del
Mezzogiorno e a vantaggio delle aree ToscoPadane.
L'attuazione di questa politica colonizzante,
il cui spirito ha caratterizzato e continua a
caratterizzare anche i governi dei nostri
tempi, ha determinato la nascita di uno Stato
a due velocità: efficiente e progredito al
Centro-Nord, sottosviluppato e abbandonato al Sud.
Tale situazione, dall'Unità d'Italia in poi, è
stata denunciata da numerosi intellettuali
Meridionalisti, che si sono battuti per la
causa del Sud, lasciato in una condizione di
grande ritardo di sviluppo.
Questi intellettuali invocavano interventi
straordinari per cercare di rimediare alla
ingiustizie compiute nei confronti delle
popolazioni Meridionali, che pur vivendo in
un territorio ricco di risorse, erano costrette a
dolorose emigrazioni per assicurare un
sostentamento alle proprie famiglie.
Nella totale insensibilità, le politiche penalizzanti verso il Mezzogiorno, sono continuate
anche dopo la fine della seconda guerra
Mondiale, nonostante l'avvento della
Repubblica e la promulgazione della
Costituzione, entrata in vigore il 1° Gennaio
1948.
La situazione si è ulteriormente aggravata
negli ultimi anni con la nascita di una forza
politica radicata nel Nord del Paese e ispirata da una militanza dichiaratamente avversa
nei confronti del Meridione, che ha causato
un ulteriore divaricazione della forbice dualistica.
Infine, con la scomparsa degli ultimi
Meridionalisti, tra cui i nostri ZITARA e
CRUPI, si ha l'impressione che, sulla grande
Questione Meridionale che aveva appassionato uomini come Salvemini, Sciascia,
Alvaro, etc...,sia calato definitivamente il
sipario.
La Calabria è stata una delle realtà più penalizzate dal centralismo dei vari governi e la
sua classe politica e dirigente, salvo qualche
rara eccezione, non è mai stata all'altezza del
compito.
Pur in presenza di un grande credito economico verso il Nord del Paese, i nostri politici,
non sono mai riusciti a far attuare ai governi
politiche di sviluppo a favore della Calabria,
capace di ridurre il divario tra Nord e Sud.
Consapevoli delle loro responsabilità, i vari
governi, soprattutto negli ultimi anni, per
cercare di giustificarsi hanno fatto di tutto
per derubricare la grande Questione
Meridionale ad una mera questione di lotta
alla criminalità, tentando implicitamente di
convincere anche i Calabresi che, il mancato
sviluppo, è conseguenza unica della diffusa
presenza di delinquenza.
Non vogliamo assolutamente sottovalutare il
gravissimo problema determinato dalla presenza della criminalità, che va contrastata
con ogni mezzo, ma, da Calabresi, amanti
della nostra terra, non possiamo e non dobbiamo permettere che, al grande danno della
presenza della criminalità, venga strumentalmente aggiunto anche il danno, forse ancora
più grave, derivante da una comunicazione
di criminalizzazione generalizzata della
nostra terra.
Lo dobbiamo alla verità e ai nostri giovani, è
assolutamente necessario prestare grande
attenzione nel comunicare la nostra regione,
in modo particolare da parte degli ordini di
informazione Calabresi.
Siamo consapevoli che il male c'è e va denunciato, ma dobbiamo stare molto attenti a non
farci strumentalizzare e a non essere proprio
noi, i Calabresi, a fornire il miglior alibi a chi
non vuole lo sviluppo della nostra terra,
finendo così, col diventare i migliori alleati
dei nostri peggiori nemici (SINDROME DI
STOCCOLMA).
Alessandro Figliomeni
LE PRIMARIE DEL PD VISTE DA DESTRA
Alfano avrà il coraggio di osare?
Di far respirare la democrazia anche nel centrodestra?
Occorre tempo per comprendere la portata dell'avvento di Renzi alla segreteria
del Partito Democratico, di certo il giovane sindaco di Firenze, che qualcuno
ha definito solo un grande bluff, continua a suscitare speranze non solo nell'elettorato di riferimento, ma anche in
tanti Italiani che amano il proprio Paese.
Considerato il periodo di particolare difficoltà, tale attenzione nei confronti del
nuovo leader, tradottasi anche in forte
appoggio alle primarie, è comprensibile;
appare, invece, strana la considerazione
e la speranza che Renzi suscita anche
negli ambienti del centrodestra. Non
pochi tra gli elettori di riferimento di
questa area politica sperano in un
"Renzi di centrodestra" che ridia coraggio e prospettiva a tutti coloro che "non
vogliono consegnare il Paese alla
Sinistra", rifondando, sul serio, una
realtà politica che sembra avviata verso
una sonora sconfitta. Ma l'area politica
che si è riconosciuta in Silvio Berlusconi
La Gerenza
fatica a trovare una propria dimensione,
sembra smarrita senza il suo leader carismatico; pertanto, non solo non si concepisce la possibilità di avere un "Renzi"
di Destra, ma si fa fatica a vedere un
"dopo - Berlusconi" che, comunque,
dovrà giungere. Accantonata la possibilità che nel centrodestra possa emergere
un nuovo e giovane leader che rottami la
vecchia classe dirigente, la speranza va
alle Primarie: permettere ai cittadini,
come ha fatto il PD, di dire la propria sul
segretario e, quindi, sugli incarichi di
partito e sulle candidature. Se mai ciò
dovesse accadere sul serio costituirebbe
una vera rivoluzione per quell'area politica a gestione padronale! La differenza
di mentalità degli elettori moderati e "di
destra" rispetto all'elettorato di sinistra,
il target elettorale della "maggioranza
silenziosa", la crisi economica e sociale e
il carisma del cavaliere hanno favorito
un'involuzione di un'area politica che
aveva conosciuto più dibattito e partecipazione perfino nel vecchio MSI di
Almirante. Ma aldilà delle speranze, è
realistico credere che il centrodestra
farà delle vere primarie? Le ultime decisioni di intitolare i circoli "Forza Silvio",
come se il partito non fosse già abbastanza in suo personale possesso non
incoraggia in tale direzione; pertanto la
palla passa ad Alfano che solo attraverso le primarie potrà divenire un vero lea-
der e mettere fine al processo di cooptazione che lo ha portato, in passato, ai
vertici del PdL. Peraltro, è solo attraverso la partecipazione convinta di elettori
e militanti che potrà nascere il nuovo
soggetto politico che Alfano e i suoi
stanno progettando: un soggetto politico
tutto da costruire poiché, per ora, sembra più un esercito di generali senza
truppa. E la truppa potrà arrivare solo se
avrà la possibilità di partecipare e di
decidere: decisioni che forse non piaceranno a qualche generale, ma l'alternativa è ridursi, al più, a piccolo partito di
opposizione. Avrà il coraggio Alfano di
osare? di far respirare democrazia e partecipazione anche per il centrodestra,
archiviando sul serio un troppo lungo
periodo di burlesca dittatura che ha
azzerato dibattito e partecipazione, rendendo i vertici del partito e lo stesso
governo della nazione una forma di
"corte"?
Giuseppe Giarmoleo
la Riviera
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R.O.C. n°11602 del 02/11/98
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DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
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SPORT
Dopo la Champions la serie A
ANGELO LETIZIA
Prima di entrare nello specifico dell'odierna giornata, urge rettificare quanto per un
grave refuso personale è stato riportato
nell'edizione della scorsa settimana: contrariamente a quanto scritto nel precedente articolo, la Roma non ha perso ma
pareggiato a Bergamo con l'Atalanta, pertanto resta l'unica squadra imbattuta in
Serie A, con 11 vittorie e 4 pareggi. Dopo
le doverose scuse ai lettori per l'errore
commesso, l'attualità è rappresentata
dalla 16a giornata: tra le gare in programma, su tutte spiccano Napoli-Inter e il
posticipo serale del lunedì Milan-Roma,
oltre ovviamente al match della Juve
capoclassifica impegnata in casa con il
Sassuolo. Degne di nota sembrano poi le
sfide Udinese-Torino, Parma-Cagliari e lo
scontro salvezza tra Chievo e Sampdoria,
due squadre che con il cambio di gestione
tecnica hanno ritrovato gioco e punti in
classifica. In ordine cronologico, la prima
gara sotto osservazione è JuventusSassuolo: alle 18.30 gli uomini di Conte
scendono in campo allo Juventus Stadium
per cancellare e lasciare definitivamente
alle spalle i brutti pensieri ancora evocati
dalla rete con cui Snejder e il Galatasaray
hanno posto fine ai sogni di gloria bianconeri in Campions. Delusione a parte,
l'eliminazione juventina paradossalmente
potrebbe risultare una brutta notizia per i
rivali, che ora dovranno rincorrere un
avversario con un solo obbiettivo nella
testa, quello del terzo scudetto consecutivo in campionato. Già da oggi, approfittando dei difficili impegni di Roma e
Napoli, la Juve potrebbe accelerare il
passo e allungare il vantaggio, a patto
però di superare un Sassuolo tornato pre-
potentemente in corsa per la salvezza,
dopo essere stato da più parti frettolosamente e precipitosamente già dato per
morto e sepolto. Per riuscirci servirà quindi una buona Juve, quella che di solito si è
abituati a osservare in campionato e che
nelle ultime giornate non ha faticato a
superare con brillantezza e a suon di gol
un avversario dopo l'altro, scavalcando la
Roma e balzando in testa alla classifica. I
giallorossi, da parte loro, perso il primo
posto, hanno almeno ritrovato la vittoria
dopo oltre un mese e quattro pareggi di
fila, e contro la Fiorentina, oltre ai tre
punti, si sono rivisti pure buon gioco e
Totti in panchina. Il Pupone è ormai
prossimo al rientro a tempo pieno, un
motivo in più per seguire con attenzione
Milan-Roma, una gara da cui, al di là
delle legittime velleità romaniste, i
rossoneri si augurano di poter trarre il
massimo per rilanciarsi definitivamente in
campionato, dopo essere rimasti gli unici
superstiti italiani in Champions League.
Con il Milan, a onor del vero, nella massima competizione europea si sarebbe meritato di rimanere pure il Napoli, al quale
12 punti e primo posto in coabitazione
con Arsenal e Borussia Dortmund non
sono bastati per andare avanti in
Champions. Come per la Juve, ora al
Napoli resta il campionato: Rafa Benitez
vuole ripartire col piede giusto e già da
stasera si attende risposte importanti contro l'Inter dell'ex di turno Walter
Mazzarri, che davanti al suo vecchio pubblico, c'è da scommettere, farà di tutto per
farsi rimpiangere e riportare i nerazzurri a
una vittoria che manca dal 2-0 sul Livorno
della 12a giornata. Da allora per l'Inter
solo pareggi, involuzione di gioco, svarioni difensivi e opportunità sciupate in
serie per avvicinarsi al terzo posto, dal
quale resta pure lontana la Fiorentina,
oggi impegnata in casa contro un Bologna
sempre più in difficoltà e in fondo alla
classifica. I viola puntano decisi a vincere
e poi attendere buone notizie in serata dal
San Paolo: in caso di pareggio tra Napoli
e Inter, oltre a superare i nerazzurri al
quarto posto, la Fiorentina infatti guadagnerebbe terreno anche sul Napoli,
riducendo le distanze dal terzo posto principale e vero obiettivo di stagione.
Proseguendo nell'analisi della giornata,
Udinese-Torino, Parma-Cagliari, LazioLivorno e Genoa-Atalanta sono incontri
che metteranno di fronte squadre di
medio-alta classifica e dai quali si potranno trarre spunti interessanti dal punto di
vista tecnico e tattico, a partire dal "confronto diretto" in panchina di Udine tra
Guidolin e Ventura, in assoluto due tra i
migliori allenatori italiani dell'ultimo
decennio. Il programma è completato
dallo scontro salvezza Chievo-Sampdoria,
squadre che con l'arrivo in panchina di
Corini e Mihajlovic, hanno entrambe
ritrovato vigore e risultati, e che oggi con
un buon risultato potrebbero allontanarsi
ulteriormente dalla zona pericolosa della
classifica. Buon campionato a tutti.
Basket Serie D:l’Ymca di Siderno vola verso l’alta classifica
Nella sesta giornata di serie D di Basket, l’Ymca Siderno ha battuto in trasferta il Milano Cz per 87 a 86. E’ stata una partita combattutissima, dall’inizio
alla fine. L’Ymca nel secondo quarto era sotto di quasi 20 punti. Nell’ultimo quarto grazie ad una grande difesa ed intensità offensiva si è materializzata la rimonta vincente. Sugli scudi Fonte, autore di 40 punti e Cardamone con 16. Oggi, alle 18,30 si giocherà alla palestra dell’ITC Marconi contro il
basket Incontro Reggio Calabria.L’obiettivodell’Ymca è assestarsi nelle zone alte della classifica. (lr)
Il Marina di
Gioiosa vuole
i play-off
Roccella- Nausicaa: si
torna a parlare di calcio
Tre punti fondamentali per Ieraci e compagni contro una buona squadra il
Soriano che fino alla fine ha sperato nel
risultato positivo chiudendosi bene in difesa e ripartendo in contropiede. Il Marina
di Gioiosa ha giocato con grande determinazione esibendo un ottimo gioco di squadra con tutti i reparti che iniziano a funzionare molto bene a conferma di come i
giallorossi stanno assimilando molto bene
i nuovi schemi voluti dal nuovo allenatore
Panarello. Bisogna aggiungere che questi
tre punti hanno permesso di fare un bel
balzo in avanti in classifica tirando fuori la
squadra giallorossa dalla zona pericolosa. I
ragazzi hanno giocato con il cuore sono
stati molto bravi per il modo in cui hanno
interpretato la gara che non era per nulla
facile. Ieri
pomeriggio contro la
Bagnarese il Marina di Gioiosa ha cercato
di proseguire nella striscia di risultati positivi incontrando una delle squadre più in
forma del campionato.
Nicodemo Barillaro
Cosa sia accaduto domenica scorsa
prima di Guardavalle- Roccella non è
dato saperlo, almeno ufficialmente.
Da una parte il Roccella accusa che
tre suoi tesserati abbiano subito
un’inspiegabile aggressione prima
dell’inizio del match successivamente chiudendosi dietro il silenzio stampa salvo anticipare (come si legge sul
sito internet della società) che intenderà agire nelle competenti sedi
mentre da parte della società
Guardavalle si risponde con un
comunicato stampa nel quale si afferma che la stessa non si sente corresponsabile di questo fatti. Il risultato,
comunque, non è stato omologato
dal giudice sportivo per la riserva
scritta che la società del Roccella ha
presentato all’arbitro alla fine del
match. Vedremo quali saranno gli svi-
luppi futuri di una pagina calcistica
che sicuramente non passerà alla storia per la sua valenza sportiva ma per
fatti extracalcistici. Oggi, intanto, il
Roccella ritornerà tra le mura amiche, al Comunale di Viale degli Ulivi,
per affrontare la Nausicaa, squadra
che raggruppa le cittadine di
Soverato e Montepaone che fino allo
scorso anno, lo ricordiamo, è stata
allenata proprio da quel Ciccio
Galati che oggi siede sulla panchina
amaranto e che è diventato l’idolo
della tifoseria locale. Una partita
carica di significati per il tecnico di
Guardavalle che, sicuramente, prima
del fischio iniziale, avvertirà delle
emozioni particolari visti i trascorsi a
Soverato anche se sul campo poi la
sua squadra non potrà lasciare nulla
d’intentato in quanto l’unico risultato
al fine di poter riprendere la marcia
spedita verso la conquista della serie
D sarà la vittoria. Tre punti che servono come il pane per scacciare via i
fantasmi di Guardavalle e riprendere
così un nuovo filotto di vittorie. Sulla
carta la sfida non sembra presentare
eccessive problematiche ma sono
proprio queste le partite dalle quali si
ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. In attacco con ogni probabilità
verrà schierato il tridente composto
da Carbone, Femia e Saffioti con
Criniti a supporto. Per il resto tutti gli
effettivi dovrebbero essere disponibili. Arbitrerà il signor Luca Gatto di
Lamezia Terme supportato dai collaboratori Chiappetta e Terenzio di
Cosenza. Fischio iniziale alle ore
14,30.
Antonio Tassone
DOMENICA
Ecco le decisioni
su FilogasoSoriano e
DelieseBenestarNatilese
Gara del 17/11/2013 FILOGASO SORIANO 2010.
Il Giudice Sportivo Territoriale, a
scioglimento della riserva di cui al
comunicato ufficiale n.62 del
21.11.2013, letti gli atti ufficiali dai
quali risulta:
che l'arbitro, al 31^ del secondo
tempo, sospendeva ''momentaneamente la gara in quanto si era creata
una violenta rissa in tribuna a cui partecipavano circa venti persone sulle
cinquecento presenti, riconducibili
alle tifoserie di entrambe le società e
la stessa rissa durava qualche minuto"; che l'arbitro, resosi conto dell'assenza delle forze dell'ordine, si adoperava con l'assistenza dei capitani e
dei dirigenti delle due società di contattare il 112 al fine di fare intervenire
i carabinieri; che l'arbitro dopo avere
atteso inutilmente l'arrivo dei carabinieri (per circa un'ora), chiedeva alla
società Filogaso di assicurare l'ordine
pubblico e constatava la presenza di
un solo rappresentante della protezione civile, ritenuto non idoneo a
parere dello stesso arbitro; che a questo punto l'arbitro, in considerazione
del mancato arrivo dei carabinieri e
di persone idonee che garantissero
"l'ordine e la sicurezza pubblica, l'incolumità fisica dei calciatori, della
terna arbitrale e degli altri tesserati"
decideva di chiudere definitivamente
la gara; letto il reclamo fatto pervenire dalla società Filogaso con il quale
contesta la decisione dell'arbitro di
chiudere anticipatamente la gara,
chiedendone la ripetizione; premesso
quanto sopra;
considerato che la situazione sugli
spalti si era normalizzata in pochi
minuti e che i dirigenti delle due
squadre si erano prodigati per garantire il prosieguo della gara nella più
assoluta tranquillità; ritenuto, altresì,
che le intemperanze sugli spalti di
circa venti sostenitori,anche se censurabile e perseguibile sotto l'aspetto
disciplinare, non possono essere considerate di tale gravità da adottare da
parte dell'arbitro il provvedimento di
sospensione della
gara; visto l'art.17, punto 4, lettera c)
e 18 del C.G.S.; delibera 1) di annullare la gara di cui in narrativa disponendone la ripetizione; 2) trasmettere
gli atti al C.R. Calabria in sede per
quanto di competenza; 3) infliggere
alle società FILOGASO e SORIANO 2010 l'ammenda di 450,00 e
DIFFIDA ciascuna; 4) accreditare
sul conto della società Filogaso la
tassa reclamo.
TRASMISSIONE ATTI
Il Giudice Sportivo Territoriale, a
scioglimento della riserva di cui al
C.U. 62;
Gara del 17/11/2013 DELIESE BENESTARNATILESE
letti gli atti ufficiali e relativo supplemento;
visto il reclamo proposto dalla società
Benestarnatilese;
rilevato che i fatti denunciati per la
loro serietà e rilevanza meritano adeguate e più approfondite indagini da
parte del competente organo inquirente;
delibera
sospende il giudizio e dispone la trasmissione degli atti alla Procura
Federale per quanto di competenza.
lr
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Gusto&
A cura di:
Patrizia Pellegrini Naturopata
Bioterapia Nutrizionale®
Presidente Associazione
Culturale Tone
www.associazione-tone.it
[email protected]
sapori
Il torrone
classico alla
mandorla
Fare il torrone in casa non è particolarmente difficile, richiede solo un po' di tempo e attenzione, ma i risultati sono veramente straordinari e potete scegliere il formato secondo i vostri gusti o le esigenze, continua
così la nostra piccola ricerca tra i profumi , gli aromi, la frutta secca, candita e fresca di questa terra ricca di
alimenti naturali e preziosi per la nostra Salute.
Il torrone classico, quello bianco, arricchito di mandorle oppure di nocciole, è uno dei dolci tipici del Natale,
che però ci arriva invece dalla tradizione araba, maestra in tutte le preparazioni con le mandorle, e la frutta secca in genere.
Il torrone bianco è diffuso in tutta Italia, anche se ogni regione ha creato le sue varianti, a cominciare dalla
principale, cioè quella del torrone tenero. Esistono anche molte altre varianti da nord a sud, in cui si utilizzano ad esempio le nocciole, i pistacchi, si aggiungono scorzette di frutta, si ricopre di cioccolato, etc.
Se volete prepararlo in casa per dargli la forma potete utilizzare qualsiasi stampo rettangolare di metallo o
di silicone, con i bordi alti da un minimo di 3 cm in poi. Ovviamente più lo stampo è stretto e più recuperate in altezza.
INGREDIENTI:
o 650 gr. di mandorle sgusciate
o 300 gr. di miele
o 300 gr. zucchero
o 200 gr. di scorzette miste (potete sostituire con 50 gr. di pistacchi pelati)
o 2 limoni
o 3 albumi d'uovo
o 1 bustina di vaniglina
o 1 confezione di ostia (si trova in farmacia e nelle pasticcerie)
Preparate innanzitutto lo stampo, dove verserete il torrone dopo la cottura e dove deve restare il tempo
necessario per rassodarsi. Ungetelo pochissimo con un po' di olio di mandorle. (solo se è di metallo)
Rivestite lo stampo con l'ostia sul fondo. Eliminate la pellicina delle mandorle poi passatele in forno caldo
per 2 -3 minuti, per farle leggermente tostare. Tagliate le scorzette a dadini piccoli in una ciotola, unite la
scorza dei limoni. In una casseruola versate lo zucchero insieme a 100g di acqua fredda e tenete da parte.
Mettete sul fuoco una pentola piena d'acqua per 3/4 per il bagno Maria e in una seconda pentola versate
il miele. Accendete la fiamma e fate cuocere il miele a bagnomaria, sempre mescolando con un cucchiaio di legno per circa 1 ora e mezza. Se l'acqua del bagnomaria si consuma, rimboccatela con altra acqua
bollente. Quando il miele è quasi pronto, mettete sul fuoco la casseruola con lo zucchero che avevate
preparato e fate cuocere il tempo necessario a far sciogliere completamente lo zucchero. Fate scaldare
leggermente le mandorle in forno. Montate a neve gli albumi, ma se è possibile fatevi aiutare da qualcuno
che li monti a neve ben ferma, mentre voi continuate a seguire il miele che non deve cuocere troppo. A
questo punto, unite gli albumi a neve al miele mescolando bene per circa 5 minuti, sempre a bagno Maria,
poi unite anche lo sciroppo di zucchero senza smettere di mescolare. Dopo qualche minuto il composto
comincerà a indurire. Deve avere una consistenza dura ma ancora elastica. Unite le mandorle e mescolate con forza, poi le scorzette e in ultimo la vaniglina. Rovesciate il composto del torrone sullo stampo,
livellate col dorso di un cucchiaio e coprite con un altro strato di ostia. Coprite con un tagliere un po' più
grande dello stampo e mettete sopra un peso. Dopo circa mezzora togliete la copertura e con un coltello
tipo trinciante tagliate il torrone a pezzi della grandezza che preferite. Il torrone si conserva a questo punto
incartato con il cellophane per alimenti, al chiuso e in luogo fresco ma NON in frigo. La durezza finale del
torrone dipende molto dal tempo di cottura del miele. Se volete un torrone del tipo 'morbido' dimezzate
il tempo di cottura del miele.
MANDORLE:
PROPRIETÀ
Sono le regine della frutta secca: sono un vero
toccasana e un prezioso contributo naturale per
combattere e prevenire numerose patologie.
Grazie all'alta percentuale di grassi “buoni”, le
mandorle abbassano il livello di colesterolo nel
sangue. Sono un potente antiossidante naturale,
preservano la giovinezza, la bellezza della pelle e
il benessere dei capelli.
Grazie alle elevate quantità di ferro sono un
buon rimedio contro l'anemia, mentre il calcio le
rende preziose per la salute delle ossa.
Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che le
mandorle hanno effetti positivi su chi è affetto
da diabete di tipo 2, migliorando la sensibilità
verso l'insulina. L'effetto sedativo e riequilibrante della mandorla agisce su sistema nervoso
antagonizzando l'azione eccitante dello iodio
marino e del frequente consumo di pesce delle
popolazioni costiera. La mandorla, tra l'altro,
aumenta la forza vitale e il vigore generale dell'organismo e combatte la sindrome della stanchezza .
AL MATTINO
RIMINERALIZZANO
LE OSSA
Una bevanda particolarmente digeribile, energetica, immunostimolante è il latte di mandorla.
Si prepara con mandorle dolci e zucchero. Le
mandorle vengono immerse in acqua bollente
per togliere la pellicina che riveste il seme. Una
volta spellate vengono pestate e lasciate a riposare per circa dodici ore in un contenitore di terracotta, coperte da acqua fredda. Trascorse queste ore si filtra il composto ottenuto e si porta a
ebollizione con lo zucchero per 10 minuti. Oggi
in commercio si trova dell'ottimo latte di mandorle biologico: è uno scrigno di sali rimineralizzanti. Bevine un bicchiere la mattina, caldo o tiepido, per colazione.
MANDORLE:
IN CUCINA
Il loro uso in cucina è molto vario: vengono utilizzate per fare dolci ma anche per preparare
ricette salate. Sono molto apprezzate come
snack al naturale o tostate al forno. Nelle regioni dell'Italia Meridionale, le mandorle sono le
protagoniste di molte preparazioni gastronomiche, pensiamo ad esempio alla pasta di mandorle o al marzapane, anche chiamato pasta reale
(perché degna di un re!). Una bevanda piuttosto
diffusa e preparata con questi gustosi frutti è il
latte di mandorla: delizioso e nutriente è perfetto come sostitutivo del latte per i neonati che
soffrono di intolleranza al latte vaccino , latte di
mandorla è spesso confuso con l'orzata, che
invece è una bevanda dolce a base di benzoino.
Le mandorle sono un ingrediente molto utilizzato in diverse cucine tradizionali nell'area del
mediterraneo, in particolare nella cucina calabrese , siciliana e pugliese. Sia nel dolce che nel
salato. Si raccolgono a mano e con delle verghe
(bastoni flessibili lunghi dai 3 ai 5 metri) nel
periodo agosto-settembre e sono usate sia in
cucina (pesto alla trapanese) che in pasticceria
(confetti, biscotti, pasticcini, marzapane, torroni
). Una tra le bevande più diffuse preparate con
le mandorle è il latte di mandorla , una bibita
molto energetica (la mandorla contiene una
significativa percentuale di proteine, preziose
vitamine del gruppo B1 e B2, magnesio, ferro e
calcio) utilizzata soprattutto nelle caldi estati ,
come comune è trovare in Calabria e Sicilia la
granita di mandorla.
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CULTURA E SOCIETÀ
“ CALABRIA FILM FESTIVAL”
Una regione “esaltata”
dal grande schermo
Considerazioni sul Medef 2013
e la triste Reggio Calabria
Il più bel kilometro d’Italia è, nella sua
prima metà, buio. Illumina Reggio una
luna splendida tra le nuvole. Il lungomare Falcomatà riceve la sua dose di luce dal
mare dello Stretto, che la riflette come un
prezioso diamante.
Una città frastornata e polverizzata resiste, triste, all’incuria ed alla violenza di
uomini e cose. Ogni tentativo di guarirne
le ferite diviene, esso stesso, una nuova
ed inguaribile ferita. L’avranno capito le
varie commissioni antimafia nelle loro
audizioni, lo avranno capito i vari Prefetti
succeduti a rappresentare uno Stato
ormai a distanze siderali. In questo clima
si è svolto il medfest 2013 , sostenuto da
una CONFINDUSTRIA dal volto
umano, che ha le fattezze del presidente
Cuzzocrea, coraggioso fino all’incoscienza, avvezzo ai veleni di una città oramai
irriconoscibile e nemica di chi vuole
costruire futuri di speranza. Il grido alto
di monsignor Morosini e quello ferito di
Cisterna, magistrato di valore, già vice di
Grasso alla Direzione Nazionale
Antimafia, cadono come carboni ardenti
addosso al pubblico di ragazzi del classico
Campanella, che seguono con occhi avidi,
ragionamenti che sanno vitali per il futuro che li aspetta. Futuro che sarà lontano
da questa terra, se vuol essere di non
dolore, incertezze, precarietà infinità.
Gino Votano, cui il premio giornalistico è
dedicato, per volere di un figlio testardo,
Francesco, oggi, di sicuro, non riconoscerebbe la sua città. Non la riconoscerebbe
il Vate, non la riconoscerebbe Italo
Falcomatà. In questo deserto, anche
umano, si chiuderà il festival internazionale del mediterraneo con il concerto del
giovane (appena 24 anni), e bravissimo
Vincenzo Nizzardo e Chiara Barilla, presentato al teatro F.Cilea dalla giornalista
Rai Anna La Rosa.
Fedelissima alla sua Calabria da sempre.
Pronta a contribuire per una sua immagine diversa, anche al di là del comune
buon senso. Provo invidia per la forza del
suo animo.
È certo che i fratelli Lumière, quando nel
1895 rivelarono al mondo di aver inventato il cinema, non pensassero alla lontana
Calabria. Non pensavano, certo, che un
giorno dal quel grande schermo bianco
sul quale a fulminea velocità proiettavano
centinaia di fotografie che una dietro l’altra davano vita a immagini in movimento,
sarebbe stata “esaltata” una regione che
del proprio territorio e della propria cultura non deve aver timore di farsi vanto.
Non ne ha timore al punto che in questo
scorcio del 2013, per il secondo anno consecutivo, ha organizzato il “Festival
Cinematografico della Calabria” del
quale, nei giorni scorsi, è terminata la
“tappa” di Reggio, dove è andato in scena
il “Calabria Film Festival”.
Si è trattato del primo di tre eventi e ha
preceduto il “Magna Grecia Film
Festival” a Catanzaro e il “Primavera del
Cinema italiano – Premio Federico II” a
Cosenza. Grande successo quello di
quest’anno per il “Calabria Film
Festival”, soprattutto per quanto riguarda
il messaggio che gli organizzatori sono
riusciti a lanciare ai giovani. In particolare
con la sezione “Voci di dentro”, un’occasione per dibattere con i ragazzi su temi
come quello della legalità e dell’immigrazione, grazie alla proiezione di film
importanti come “Giovanni Falcone” di
Giuseppe Ferrara (1993) e “I cento passi”
di Marco Tullio Giordana (2000), così
come “Terraferma” di Emanuele
Crialese, quest’ultimo incentrato sugli
scontri di Rosarno del 2010, seguiti al ferimento di due immigrati africani. Un
L’INTERVISTA con Dacia Maraini
La scrittrice: «Le donne ribelli della Locride?
«Si sono dimostrate estremamente intelligenti»
Dacia Maraini, scrittrice, poetessa, saggista,
drammaturga e sceneggiatrice italiana che
fa parte della "generazione degli anni trenta", vincitrice del premio “Campiello” e del
premio “Strega”, è stata ospite a Locri delle
scuole cittadine in un importante incontro
svoltosi presso il Centro Pastorale
Diocesano, dove la più grande scrittrice italiana vivente ha presentato il suo nuovo
libro Chiara d'Assisi. Elogio della disobbedienza, edito da Rizzoli.
Grazie all'intermediazione dell'amico Enzo
Calderazzo siamo riusciti ad incontrarla
nella hall dell'hotel che l'ha ospitata e le
abbiamo rivolto alcune domande:
Signora Maraini, lei che ha anche origini
siciliane, è venuta nella Locride per presentare questo suo nuovo libro, quali le sue
impressioni?
Rimango sempre molto affascinata dall'accoglienza della gente calabrese e soprattutto dal clima eccezionale che ho potuto
riscontare qui nella locride anche in questo
particolare periodo d'autunno inoltrato. Per
quanto concerne il libro tratta del racconto
della vita di Chiara Scifi che, intorno all'anno 1200, ad Assisi, abbandona la tranquillità
della sua famiglia e sceglie di vivere in assoluta povertà. A quell'epoca le donne erano
fedeli esecutrici del volere patriarcale.
Chiara è riuscita a evitare questi ostacoli e
ad imporre la sua volontà. La grande intelligenza di Chiara è stata quella di aver
rispettato la chiesa ma allo stesso tempo
aver scavato uno spazio di liberta: lei accettava e ubbidiva. Sempre con dolcezza. Però
ha praticato, lo ricordo, un voto di povertà
fino in fondo".
Come mai questo libro sembra così attuale,
nonostante ci siano quasi 800 anni di differenza?
Viviamo in un mondo dove molto spesso si
fa qualcosa in funzione dei soldi. Tutto si
compra e si vende. Questo porta al consumismo più sfrenato. Il denaro sembra essere l'ultimo fine dell'uomo. A questo punto
recuperare quella che Chiara chiama il privilegio della povertà è una straordinaria
scelta di vita.
Chiara è una donna profondamente democratica, con un forte spirito civile che combatteva per le sue idee. Se fosse vissuta oggi
avrebbe fatto senz'altro questo. Perché lei,
oltre a dedicarsi all'ascesi aveva anche un
pensiero politico. Chiara è stata un esempio luminoso e può essere un modello
anche oggi con la sua capacità di difendere le sue idee, la sua straordinaria indipendenza ed autonomia nel convento dove
ha praticato la vera democrazia. In un'epoca in cui i bambini e gli anziani sono
vuoti a perdere poiché non votano e non
producono, l'esempio di Chiara è dirompente. Non ci rendiamo conto che non
siamo più esseri umani ma merce, che
pensiamo di essere compratori ma in
realtà siamo comprati.
Le donne della Locride si sono ribellate
ad alcuni servizi giornalistici trasmessi
dalle reti nazionali che tenderebbero a
relegarle ad un ruolo secondario nella
vita sociale e professionale, lei che ne
pensa?
Penso che hanno ragione. Bisogna sempre ribellarsi alla cattiva informazione e pretendere che sia veicolata la giusta comunicazione. Io sono sicura che le donne della
Locride siano donne estremamente intelligenti ed impegnate nei vari settori della
società. Evidenziare gli aspetti positivi del
territorio dovrebbe essere un compito insostituibile di tutti gli organi d'informazione .
Le donne occidentali tendono sempre di più
a scoprirsi quelle musulmane indossano il
burqa. Un gesto che contraddice l'altro?
La misoginia, cacciata dalla porta, è rientrata dalla finestra in forma di dipendenza da
una cultura di mercato, in cui tutto si vende
e si compra, prima di tutto il corpo umano,
soprattutto quello femminile.
Antonio Tassone
Bilancio positivo
per l’importante
rassegna di Reggio.
Il direttore
organizzativo
Michele Geria: «Da
noi cinema, fiction e
serie tv potrebbero
portare cultura,
lavoro e crescita
economica”
tema autoctono, che ha coinvolto in
modo particolare la platea.
«C’è grande soddisfazione – ci ha detto
Michele Geria, direttore organizzativo
della “Calabria Film Commission” – visto
anche il sensibile aumento delle presenze.
Particolare piacere ci ha dato il percorso
di condivisione con i ragazzi, che dà
ragione a quanto detto da Nicola Gratteri
(procuratore aggiunto della Repubblica
presso il tribunale di Reggio Calabria,
ndr), secondo il quale a scuola
bisognerebbe prevedere un’ora di cinema
e un’ora di libri. Con questa edizione del
Festival ci siamo allineati a questa idea».
Accreditata, come già accennato, dall’intensa partecipazione dei giovani in età
scolare, che hanno riempito le sale del
capoluogo regionale, «intervenendo a
dibattiti durati delle ore», specifica Geria.
Roberta Franco,
l’arte per la beneficenza
Roberta Franco, l'arte per la beneficenza
È la danza che anima ogni suo passo,
gesto, movimento. Ed è sempre questa
stessa arte che le permette di parlare in
maniera così appassionata e vibrante
della sua attività di ballerina. Incontro
Roberta Franco in abito e trucco da
scena mentre prova, nella sua scuola
Elite Danza, i pezzi per l'esibizione che
svolgerà questo pomeriggio, alle ore
17:00, presso l'Auditorium Comunale di
Roccella Jonica, in occasione dello spettacolo di beneficenza per la lotta contro
la leucemia. L'evento è stato organizzato
dal Lions Club di Locri di Rocco Vasile,
che vedrà, tra l'altro, la partecipazione
dell'Accademia Ars Musicae di Gioiosa
Jonica, con le esibizioni dei propri allievi
ed un recital pianistico di Giuseppe
Fusaro. Un'occasione, questa, per poter
fruire l'arte «qui e ora», nel momento
magico, unico ed irripetibile della sua
creazione dal vivo. È di questa necessità
di creare maggiori spazi per una fruizione
artistica di qualità, che parliamo con
Roberta, negli intervalli tra un assolo e
l'altro. Infatti, la ballerina e coreografa,
formatasi presso l'Accademia Nazionale
di Roma e la scuola di danza e teatro di
Roberto Greco, nel momento in cui, tre
anni fa, dopo 30 anni trascorsi fuori, ha
deciso di far ritorno nella sua terra d'origine, la locride, svolge quotidianamente,
una lotta personale di rivendicazione culturale di una disciplina, la coreutica, che a
suo avviso dovrebbe trovare maggiori
spazi sia nelle manifestazioni di qualità
che nelle scuole. Il corpo in movimento
secondo un ritmo musicale, di fatti, oltre
DOMENICA
ad essere una delle massime forme artistiche godibile a livello estetico, è un
potentissimo veicolo culturale di
conoscenza, giacché il costume scenico e
la rappresentazione emotiva di personaggi e storie, permette un'assimilazione
immediata e pregnante dei medesimi.
La prova? Guardare Roberta mentre
esegue in assolo tre passaggi delle opere
di “La Tosca” di G. Puccini e di
“Raymonda” del compositore russo A.K.
Glazuniov previsti per lo spettacolo
pomeridiano, dove costume e accessori,
fanno entrare lo spettatore nel clima
storico della vicenda mentre figure, passi
e mimica ripercorrono in toto i momenti
salienti delle vicende di queste due forti
ed energiche donne che vissero per
amore con la stessa passione con cui
Roberta svolge la sua danza entrando
nella dimensione di grazia che solo l'arte
può darle.
Lucia Femia
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
28
ANALISI DEI COMUNI DEL SUD
“STELLA POLARE”,
INDICAMI IL CAMMINO
Vito Teti ed il suo nuovo
libro “Maledetto Sud”
Presentato martedì scorso a Siderno, al
Salotto Calliope della libreria
Mondadori, il volumetto Maledetto
Sud, edizioni Einaudi, del noto etnologo e antropologo Vito Teti, ordinario
presso l'Università della Calabria. Il
volume si propone di analizzare significato e portata dei principali luoghi
comuni sul Sud e sui calabresi in particolare. Sono intervenuti all'incontro
Ilario Ammendolia, Enzo Stranieri,
Gioacchino Criaco, Mimmo Gangemi,
Silvana Iannelli e Gianni Carteri. Ha
moderato la tavola rotonda la giornalista Maria Teresa D'Agostino, editor
presso Rubbettino. Gianni Lucà, previsto tra i relatori, non è potuto intervenire per motivi pastorali. Il folto pubblico
ha seguito il dispiegarsi dei molteplici
argomenti del libro tramite gli interventi dei numerosi relatori. Gli excurus
sono stati improntati sia ad una analisi
stilistica del testo di Teti, sia ad una prospettiva politica. In particolare Ilario
Ammendolia ha sottolineato quanto
preoccupante possa essere la militarizzazione del Sud, da più parti auspicata
come sola soluzione ai problemi che
affliggono questa terra. Altri temi trattati sono stati l'importanza del cammino, dell'incontro fisico, dell'appaesamento, del dialogo, del confronto tra
opposti. I relatori hanno spesso fatto
riferimento a due opere precedenti del
professore Teti, Pietre di pane e il noto
Il senso dei luoghi, in cui lo svuotamento dei paesi collinari e sub collinari viene
Interessante e
qualificato il
dibattito che si
svolto nella sala
Calliope della
libreria
Mondadori di
Siderno alla presenza dell’autore
del volume
ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò
“ il Sud è Niente”
Il film del giovane regista reggino Fabio Mollo
Il giovane regista reggino Fabio Mollo è
cresciuto nel quartiere popolare di Reggio
Calabria “Il Gebbione”, nel quale ha
potuto osservare attentamente la vita, il
tempo, i gesti e le abitudini quotidiane
della gente che caratterizza questa terra,
spesso provando amarezza e rabbia. Fabio
ha studiato alla University of East
London, dove si è laureato in cinema, e
poi a Roma, al Centro Sperimentale
Cinematografico. Lontano dalla sua terra
ma con un'ancora emotiva forte che lo ha
legato, da sempre, ai costumi e alla realtà
cruda in cui è cresciuto. A tal proposito ha
voluto iniziare a raccontare il suo luogo
con occhi di lacrime per la realtà della vita,
ma aperti, spalancati ad una speranza. Ha
iniziato a raccontare la sua terra e la sua
gente nel saggio cinematografico “I
Giganti” nel 2008, tratto dalla storia scritta da un altro giovane calabrese, Andrea
Paolo Massara. Lavoro preambolo creativo ed embrionale che ha portato poi alla
nascita e allo sviluppo della realizzazione
del film “Il Sud è Niente” in questo periodo in quasi tutte le sale Italiane.
La sua opera prima cinematografica come
lungometraggio ha suscitato molto interesse e apprezzamento per la realtà che si
racconta, con particolare stile riflessione e
suggestione emotiva. Un film efficace e
schietto che parte dal cuore dei loro personaggi, gente di Calabria che forzata-
Uno dei primi
momenti ha
riguardato la
premiazione
delle scuole
reggine che
hanno aderito
alle matinè
mente spesso vive succube di un sistema
indotto al quale si ribellano solo gli istinti,
le emozioni e non le azioni. Capitolando il
più delle volte ad una forzata rassegnazione. Il Sud è Niente ha già vinto 47
premi tra cui : il Production Award e il
Post Production Award al Torino Film
Lab, è stato selezionato alla
Cinefondation del Festival di Cannes, al
Talent Campus e al Talent Market del festival di Berlino, al the New Cinema
Network del Festival Internazionale di
Roma e all'Ateliers d'Angers diretto da
Jeanne Moreau, il Cinemaster 2011 di
New York. Un esordio notevole e di spessore per l'artista Calabrese. Fabio Mollo è
un predestinato che farà parlare a lungo di
se nel panorama cinematografico internazionale, portando il timbro nel mondo
visto come uno dei pericoli più gravi
della modernità. Molto rilievo è stato
dato all'iniquità del positivismo scientifico che voleva i meridionali inferiori in
quanto razza. È stato messo in luce
quanto perverso e incrollabile sia uno
stereotipo quando si insedia nelle menti
per generazioni attraverso l'analisi della
figura di Longino, il militare romano
che inflisse un colpo di lancia a Gesù
per constatarne la morte, per impedire
ulteriori e inimmaginabili torture. Il
professore ha chiuso il dibattito di
ampio respiro con un ringraziamento
alla dottoressa Strangio della libreria
Mondadori e a tutti i relatori convenuti
alla tavola rotonda, nonché al pubblico
che si è trattenuto fino ad ora tarda.
“Made in Calabria”.
La storia ruota intorno alla forza di ribellione di Grazia (interpretata da una giovanissima ragazza reggina Miriam
Karlkvist, alla sua prima esperienza da
attrice), che non vuole lasciare la Calabria,
ma rimanere a lottare e non accettare la
profondità abissale di una terra per certi
versi maledetta, abbandonata e segnata
dai crimini mafiosi, spesso taciuti. Una
visione attuale speranzosa delle nuove
generazioni, in contrapposizione alla
rassegnazione delle generazioni passate.
Giovani che vorrebbero vedere questa
terra diversa da com'è, scoprendo il
lenzuolo per scoprire il bello che c'è sotto
nascosto. Un segno di fiducia e cambiamento fatto anche di rabbia, ribellione,
lotta contro una realtà che ha forzatamente sempre affermato e trasferito
all'esterno che “Il Sud è Niente”. Non è
cosi e c'è altro negli occhi di Grazia e di
tutti i giovani calabresi, un qualcosa da
non scoprire solo sullo schermo di un cinema ma nella vita quotidiana, perché il
Sud è molto di più di quello che appare.
Nel Cast una brillante interpretazione di
Vinicio Marchioni (il Freddo di Romanzo
Criminale) padre di Grazia, uomo glaciale
e distaccato, un pescatore alle prese con la
realtà malavitosa e che evita in tutti modi
di parlare alla figlia di quanto accaduto
diversi anni prima per la morte di Pietro
(Giorgio Musumeci), il fratello maggiore
di Grazia, scomparso in circostanze mai
chiarite. A completare il cast: Alessandra
Costanzo (la nonna) e la bellissima
Valentina Lodovini, che molti ricordano
per il film “Benvenuti al sud”. Le musiche
sono di Giorgio Giampà , espressioni
sonore evocative del “non detto” che
caratterizzano fortemente la narrazione
descrivendo quella malinconia, nell'angoscia e nella frustrazione che, inevitabilmente, viene ripercorsa.
Il filosofo del
pop pubblica un
nuovo saggio sulla
contemporaneità
Fino all'invenzione del GPS viaggiatori, marinai, naviganti e piloti d'aereo si sono sempre orientati con le
stelle, e la Stella Polare è il riferimento fisso del nostro cielo. Ecco perché Claudio Sottocornola ha così
intitolato la sua ultima fatica letteraria, edita da
Claude Production con Marna Edizioni. “Un centro
di gravità permanente”, per citare un brano di musicale, nel perfetto stile contaminato tipico del professore bergamasco che ogni estate è solito proporre
anche nella Locride i suoi lavori e le sue opere.
Sottocornola è infatti innamorato della Calabria,
dove trova un luogo semplice, non corrotto (be', non
troppo!) dal consumismo e dall'illusorietà dei rapporti umani.
Filosofo multiforme, di grande spessore conoscitivo,
difficile da catturare tutto e subito, personaggio
poliedrico che si lascia scoprire poco a poco nell'imbricata trama della sua complessità, Sottocornola è
anche un uomo franco e operoso, per il quale il dialogo con il pubblico è essenziale al fine della sua attività di artista e filosofo.
È noto con appellativo di “filosofo del pop”, per la
sua capacità di mescolare filosofia con la cultura figurativa postmoderna e con la musica leggera, di unire
poli apparentemente opposti. Siamo forse troppo
abituati a immaginare la filosofia come qualcosa di
terribilmente arduo o noioso, di vecchio e ammuffito,
di estraneo al mondo del consumismo, della contem-
poraneità, delle più quotidiane abitudini sociali, come
l'uso del telefonino o la comunicazione via internet.
In effetti non è affatto così, e osservando e studiando
la sua opera, come quella di altri filosofi molto noti,
come Vattimo, Bodei, Baudrillard, Eco, Augè, tanto
per dirne alcuni, ci sia accorge che la filosofia ha profondamente indagato l'estetica del consumo.
Dopo il ponderoso lavoro multimediale di Working
Class, che lo ha visto operativo dal territorio al web
tra musica e filosofia, ecco questo Stella Polare: una
raccolta di saggi sullo status quaestionis dell'attuale
crisi di civiltà, una sequenza di interventi che passano
in rassegna i temi più cari al filosofo orobico, dal declino del sacro alla cultura pop, dal problema educativo
al pensiero debole, dalla ridefinizione dei ruoli alla
questione gay, dalla recessione economica al mutamento dei paradigmi culturali in atto, nella ricerca di
verità esistenziali e non ideologiche.
Dopo aver dedicato il precedente libro I trascendentali traditi a Pier Paolo Pasolini, stavolta Sottocornola
rivolge il suo pensiero a Giacomo Leopardi, poeta del
desiderio da lui molto amato, a cui associa il divo del
rock Johnny Hallyday, ribadendo così il valore
dirompente che egli attribuisce alle icone della popular music.
Ciò di cui si sente davvero la mancanza è un volume
bibliografico sulla vasta e complessa opera di
Sottocornola, nonché di un lavoro di critica ragionata. Sappiamo di chiedere molto ma auspichiamo che
tale lavoro complesso e stratificato infine veda la luce.
La scorsa estate Sottocornola ha presentato a
Siderno un estratto della mostra fotografica “Il giardino di mia madre e altri luoghi”, con una efficace
relazione di Antonio Falcone, critico cinematografico
e giornalista.
La Redazione
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
29
Parlando
di...
ATTUALITÀ
POLITICA E
DINTORNI ...
1
MESSAGGI NEL TEMPO di Daniela Ferraro
2
3
1- Primo giorno con la fascia per Domenico
Vestito. Il nuovo sindaco di Marina di
Gioiosa. Un “in bocca al lupo” particolare
da parte del nostro giornale che continuerà
a vigilare sempre con la massima attenzione
2- Abbiamo conosciuto questo simpatico
amico al Rotary di Melito Portosalvo ed
abbiamo apprezzato la sua disponibilità e
grande cordialità
3- Due giovani sindaci prossimi alle elezioni,
uno viene da San Giovanni di Gerace e
l’altro rappresenta i cittadini di Caraffa del
Bianco che a guardare bene sono i due
comuni con i nomi più lunghi. Infatti loro
sono i sindaci più alti nell’assemblea.
Visita a San Giovanni Theristis
E' tra le poche chiese italiane a conservare
ancora il rito ortodosso. Antiche le sue origini:
risale, infatti, al 1100 circa il katholikon del
monastero che sarebbe stato ben presto
annoverato tra i più fiorenti cenobi greci della
diocesi di Squillace accanto al già celeberrimo
Vivarium di Cassiodoro. La sua titolatura fa
riferimento a San Giovanni Theristis, nato a
Palermo da una prigioniera calabrese e che,
all'età di 14 anni, si rifugiò a Stilo dove ricevette
il battesimo ortodosso per quindi avviarsi alla
vita monastica. Molti i miracoli da lui compiuti
come, ad esempio, quello relativo alla mietitura del grano per i poveri che gli valse l'epiteto di
“Theristis”, cioè “Il Mietitore”. Dall'alto della
valle dello Stilaro (Comune di Bivongi), il
monastero fu subito meta di pellegrini provenienti da ogni dove e che ivi confluivano a rendere omaggio all'aghiasma (fonte sacra) e a visitare i luoghi dove il santo aveva vissuto ed
operato. All'interno del monastero , fornito di
una vasta biblioteca e di ricchi tesori, i dotti
monaci alternavano le devote preghiere ad
attenti studi e ricopiatura di testi. La successiva
latinizzazione del luogo come pure la progressiva estraneazione all'ambiente ortodosso
fecero si che, già nel corso del '400, il monastero si avviasse ad una inevitabile fase di declino (nel 1457 il Visitatore Apostolico del Papa
ne constatava la decadenza). Ma fu principalmente a seguito delle continue minacce di una
banda di briganti che i monaci si decisero,
alfine, ad abbandonare questa sede per
trasferirsi nel convento più grande di San
Giovanni Theristis fuori le mura a Stilo, dove
furono portate le reliquie di San Giovanni
Theristis e dei santi asceti Nicola e Ambrogio
(1662). Il monastero ormai dismesso venne
scoperto da Paolo Orsi nei primi del '900 e poi
“riscoperto” nel 1965 da Franco Ernesto, allora sindaco di Bivongi, il quale si adoperò
affinché il monastero ed il Katholicon fossero
conosciuti e salvaguardati. Nel 1990 cominciarono i lavori di ristrutturazione dell'edificio e
della zona circostante che resero possibile,
qualche anno dopo, l'insediamento ai primi
monaci athoniti ,provenienti dal Monte Athos
(Grecia) mentre il Consiglio Regionale della
Calabria dichiarava sacra l'area da essi occupata. Nel marzo del 2001 il patriarca di
Costantinopoli, Bartolomeo I, vi si recava in
visita riportandovi una reliquia del santo
prima conservata a Stilo. L'anno dopo, i lavori
venivano ultimati e, nel 2008, il Consiglio
comunale di Bivongi concedeva l'uso del
monastero per 99 anni alla chiesa ortodossa
rumena. Il katholikon si presenta, attualmente, come mirabile testimonianza architettonica di transizione tra lo stile normanno e
quello bizantino. Elementi dell'architettura
normanna si ritrovano, ad esempio, nei quattro pilastri angolari ( chiusi da 4 archi) che sorreggono la cupola, elementi bizantini nei muri
perimetrali della basilica costruiti con strati di
pietra concia e cotto alternati. All'interno
icone, arredi sacri, affreschi ( tra cui spicca
quello raffigurante i 12 apostoli), uno splendido lampadario in oro nella navata centrale.
Il cancelletto sempre aperto ai visitatori, il
cane che sonnecchia nella sua cuccia, le
galline che razzolano libere nel praticello circostante, le celle dei monaci ammucchiate
lungo il pendio sovrastato dalla basilica, il
novizio rumeno Arthur che, lasciato momentaneamente il suo bucato, ti si fa cortesemente
incontro per illustrarti la visita. E tutto attorno
a te risplende di ferventi memorie e santità
assieme….e non te ne puoi allontanare senza
sentirti migliore.
BRIGANTI di Brigantessa Serena Iannopollo
IMMACOLATA CON GIOIA E LEOCOS
Na massa i pecuruni
Giovedì 8 Dicembre, in occasione dell’Immacolata Concezione,
per l’inizio delle festività natalizie, i volontari della LEOCOS sono
tornati a trovare i piccoli amici del reparto Pediatria dell’ospedale di
Locri. I volontari travestiti da Babbo Natale con palloncini e piccoli
doni hanno rallegrato la giornata dei piccoli malati ricoverati
portando un sorriso e un po’ di serenità in corsia.
N’occasioni sprecata, perduta, juta. Una
comu a tanti atti, pecchì chisti simu,
calabrisi, genti chini d’amuri e di
pacienza, genti chi ti lapri i vrazza e si
sciala mu ti saluta, genti chi ‘nci regala u
cori puru du nemicu, genti però chi non
avi a capacità u s’incazza quandu si tratta u si difendi. Cui sugnu ieu pemmu
arzu u jiditu e u giudicu? Nugliu.
Sugnu sulu una chi sula non poti fari
nenti, chi aspetta na rivolta nazionali
pemmu vidi si armenu i piazzi si linchiuni, e nenti! A genti ‘mbascia l’occhi e
vaji avanti, ca tantu poi ‘ndi sarva cocchiunu. E vitti genti chi jìu u jetta dui
euro pemmu chiudi l’occhi e u si dici ca
l’unica rivoluzioni è chissa: a politica.
Ma comu si faci u si cridi ancora ‘nta
politica i sti tempi? U 9 dicembre 2013
potìa esseri na data ‘nteressanti u si
ricorda puru pe’ nui, ‘mbeci a Sidernu,
Gioiusa, Rocceglia… i jornati continuanu e nui jamu avanti comu pecuri.
‘Nta l’atti regioni ennu ‘nte piazzi e nui
guardamu u telegiornali ca’ speranza ca
l’atti cangianu i cosi puru pe’ nui.
Eppuru ‘ndavarrìamu cosi pemmu ‘ndi
rraggiamu. E ‘mbeci nenti.
E ieu mi chiedu quali poti esseri a cosa
chi ‘ndi faci scardari u cori si non basta
ca non avi sordi, ca non avi lavuru, ca
simu costretti u ‘nda fujimu i cca pemmu
sopravvivimu, simu costretti u ccettamu
u lavuramu senza sordi, e ‘ndi cercamu
dui o tri lavuri puru non in regola basta
u potimu ccattari u latti pe’ figghioli.
Senza dignità, ma non faci nenti. Finchè
simu vivi jamu avanti, comu pecuruni.
‘Ndi bastùnanu e nui ‘mbasciamu a
testa. L’atti ‘nta l’atti città bloccanu
tuttu e cca si camina ca è na bellezza. Mi
ripetu: ieu sula non pozzu fari nenti, e
sula m’arrestanu e non è cchiù tempu i
martiri.
O tutti o nugliu
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
30
BLOB
WEEK
la Riviera
OF
I PERSONAGGI
DELLA SETTIMANA
LA GRU FESTEGGIA IL SUO COMPLEANNO
1
Anche quest’anno la notte bianca del centro commerciale “la gru”è
andata benissimo. Ad allietare la giornata ci hanno pensato Radio
La Gru e Radio Energy che hanno intervistato il “patron” Luciano
Racco come al solito impeccabile nelle vesti di padrone di casa
WEEK
The
2
GRUPPO DI TENTAZIONI
l’amico Cosimo del bar “Tentazioni” assieme
ad un gruppo d’amici posano per la Riviera
dopo che gli stessi hanno provveduto a
degustare il fantastico e ricco aperitivo della
casa. Si possono intravedere i signori Anthony
Voice, Bucci, Gandolfo e Lurasco. Un saluto a
tutti.
3
MICU U PULICI
Mimmo Lizzi ed il grande amico “Micu u
Pulici”. Dopo la sua tourneè, Micu si è
trasferito dagli studi di Calabria Tv a quelli
di Video Calabria. I due sono stati
avvistati dal nostro fotografo dalle parti di
Reggio Calabria
PALIZZI TREMA
L’amico Walter Scerbo ha superato la
soglia dei 50 e in molti nella sua Palizzi
hanno pensato di volergli fare come
regalo una promessa di voto per le
prossime elezioni amministrative, sarà
vero?
PAOLO THE TRATTOR
Ecco a voi Paolo “l’idraulico”. I tubi
della città di Siderno sono avvertiti:
dove passa lui con il bob-cat non
rimane nulla, neanche le buche. Fuori
dal lavoro lo si può incontrare
contemporaneamente in 5 posti diversi
PINO IL CUOCO
Pino Fimognari
esibisce un delizioso
“risotto ai frutti di
mare” della Vecchia
Hosteria....mmmm
1- Anche Lino Banfi si è stupito della
grandezza di Salvatore Tripodi e Giuseppe
Agostino ...disgrazieti.....dove l’avete beccato
Nonno Libero?
2- Un saluto all’amico Antonio, sempre
attento e presente allo stadio comunale per
le partite della juniores della Fossa dei
Leoni
3- Siderno- Protesta pacifica all'assemblea
dei sindaci da parte di Rocco Panetta,
autodefinitosi il “Paladino della Locride”,
tra il pubblico in Sala Consiliare, vestito da
generale dell'Esercito. La sua missione è
quella di portare agli enti la voce dei
deboli e degli inascoltati. Una presenza
senza dubbio bizzarra, alla quale però non
costa nulla dare spazio.
DOMENICA
15 DICEMBRE 2013
LA RIVIERA
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