Via Claudia Augusta
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LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.57 Pagina 1 Via Claudia Augusta La cooperazione interregionale e la promozione del patrimonio culturale Die interregionale Zusammenarbeit und die Förderung des Kulturgutes Feltre, 26 Settembre 2002 Santuario-Basilica dei SS. Vittore e Corona - Sala Binotto 1 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 2 Iniziativa promossa e sostenuta da: Regione del Veneto Deliberazione della Giunta Regionale n. 2408 del 13.09.2002 Deliberazione della Giunta Regionale n. 3790 del 20.12.2002 Segreteria Generale di Alpe-Adria Verbale Commissione Dirigenti Alpe-Adria del 23.05.2002 Progetto grafico / Grafische Gestaltung Quba di Conegliano Impaginazione e stampa / Layout und Druck C&D Litografia di Conegliano Coordinamento redazionale / Redaktionelle Leitung DreamLab di Feltre Traduzioni / Übersetzung Claudia Manica / Studio Gloriette di Trento escluso contributi / ausgenommen Beiträge Galan/Ricciardi/Besana Fotografie / Bilder Bit&Nero di Feltre Erio Gardan e Antonio De Luca di Foto Bellatreccia di Follina Giustino Chemello di Vicenza Luigi D’Agostini di Feltre Mario Rossi di Silea Coordinamento generale / Allgemeinen Leitung Giorgio D’Agostini copyright© 2003 Regione del Veneto / Associazione Claudia Augusta LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 3 Via Claudia Augusta Italiano 3 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 4 ia Claudia Augusta, da alcuni anni questo nome è quasi sinonimo di cooperazione interregionale e di promozione del patrimonio culturale e ambientale di un’incantevole fascia di territorio a cavallo delle Alpi. Via Claudia Augusta è infatti il progetto culturale di valorizzazione dell’antica strada imperiale romana, che parte dal mare di Altino, attraversa Veneto, Trentino Alto Adige, valica le Alpi, attraversa Tirolo, Baviera per arrivare al Danubio. V Un progetto per l’ambiente, la natura, il paesaggio, l’architettura e l’archeologia, che esalta il contesto ambientale sviluppatosi lungo l’antico tracciato viario e permette agli appassionati della natura di riscoprire il fascino di località e ambienti ancora poco conosciuti, agli amanti della cultura di rivedere antichi luoghi e città d’arte, agli studiosi la possibilità di ricercare lungo il percorso dell’antica via le radici della nostra storia. È anche un progetto teso a incentivare le arti, i mestieri, il commercio, il turismo, che ha in sé il risultato di sviluppare la conoscenza delle lingue, delle tradizioni, degli usi e costumi di popoli che per millenni hanno vissuto vicini, anche quando la storia ha issato barricate e causato conflitti. Questa seducente proposta turistica, che affonda le radici nei legami antichissimi che la strada romana aveva aperto tra i popoli dei due versanti alpini, sarà un’idea vincente se saprà riscoprire i valori unificanti di un passato importante per farli tornare presenti. Il recupero storico culturale della strada imperiale potrà allora essere occasione per avvicinare paesi e culture, per cogliere le tracce profonde che la storia comune ha lasciato nell’architettura, nell’animo e nella cultura delle genti che l’hanno abitata e che ancora la abitano. Questo progetto, culturale e insieme imprenditoriale, dovrà vedere vicini Regione, Province, Comunità Montane e Comuni da un lato, privati e operatori turistici dall’altro, nell’ambizioso obiettivo di rilancio delle terre attraversate dall’antica Via e di apertura di interessanti occasioni di lavoro per molti giovani. Proprio questo mi riporta alla mente un’iniziativa che la Regione volle far sua, intuendo le grandi potenzialità di questo percorso. Proprio sulla tema della Via Claudia Augusta, infatti, finanziammo un progetto che vide giovani artisti impegnati a riscoprire il significato del tracciato viario, catturandone lungo il percorso immagini fotografiche che furono poi il soggetto del nostro calendario d’inizio secolo “Un cammino millenario negli occhi dei giovani”. Mi congratulo per questa nuova iniziativa editoriale, che rilancia le riflessioni, gli appunti, le discussioni che hanno animato il convegno trasnazionale “Via Claudia Augusta: la cooperazione interregionale e la promozione del patrimonio culturale”, organizzato a Feltre nel settembre 2002 dall’Associazione Claudia Augusta. E ringrazio l’Associazione per l’impegno e la passione con la quale da anni guida questo progetto. On. Dott. Giancarlo Galan Presidente della Regione del Veneto 4 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 5 n saluto a tutti voi, a tutte le autorità e ai tanti relatori presenti in sala che poi ci introdurranno nel tema del convegno. Porto a tutti voi il saluto dell’Amministrazione Regionale e lo faccio con grande piacere perché oggi affrontiamo un tema che è delicato, che sta nel cuore di chi ha già amministrato la città e oggi continua a dare il suo apporto, la sua energia, la sua sensibilità; ed è nel cuore anche di chi vive nel nostro territorio con una funzione di imprenditore, e con la consapevolezza che tutti devono investire su questi temi. U Ricordiamo che c’è un grande scenario all’orizzonte: l’Europa che sta nascendo, che è nata dal punto di vista monetario, che sta muovendo i primi passi, e ci sentiamo tutti cittadini di questa grande Europa pur rimanendo Veneti e sentiamo molto meno i confini territoriali che gli stati hanno segnato per tanto tempo. E’ il momento di andare oltre con una progettualità importante. Oggi esiste la Comunità Europea e questo incontro è l’occasione per cominciare a dettagliare e a tornare su quelli che sono i temi di una collaborazione continuativa per la valorizzazione del patrimonio culturale che c’e’ nel Veneto, in provincia di Belluno, in provincia di Treviso e in tutte le altre regioni in cui la storia ha tracciato il suo percorso. E’ il momento di cogliere le opportunità che l’Unione Europea mette a disposizione come strumenti di sostegno a questi progetti. Noi come Regione del Veneto abbiamo dimostrato di credere in questo obiettivo già nel 1998 quando partecipammo al programma europeo “Raffaello” con un progetto di centri di documentazione sulla via Claudia Augusta. Proposta che non fu finanziata né nel 1998 né nel 1999 ma su cui l’Unione Europea espresse delle considerazioni ampiamente favorevoli e di grande interesse. Oggi comunque i tempi sono maturi sia dal punto di vista politico che istituzionale, l’Unione Europea guarda a questi progetti con maggior interesse e la regione infatti ha pensato di ripresentarli con il Programma Interregionale Spazio Alpino di Interreg III. Anche nel nostro territorio c’è una maggiore sensibilità all’argomento, soprattutto da parte del mondo degli imprenditori. Prima il Prof. Colomban diceva: “Io arrivo da un’altra esperienza, io sono un uomo di economia, arrivo dall’industria, ho fatto vedere cosa si può fare in quel settore, però oggi ho una missione diversa, oggi credo ai progetti culturali, ho valorizzato un castello e in questo castello il prossimo fine settimana ci sarà un evento eccezionale, abbiamo lavorato insieme per realizzarlo, abbiamo invitato numerosissime persone, la stampa internazionale, la RAI, perché è opportuno aumentare la consapevolezza in tutti noi che sui temi culturali si può fare tanta strada insieme, c’è bisogno di tutti, delle istituzioni, del mondo economico, c’è bisogno che anche gli stati ci credano e anche la comunicazione accenda un faro su questi mondi”. Ecco perché il progetto Claudia Augusta è un progetto valido, perché tutto quello che può sorgere attorno al progetto Claudia Augusta può nascere come attività di valorizzazione culturale: le rievocazioni storiche, le mostre, i convegni, l’attività fanno parte di questo importante e lungo percorso. Massimo Colomban ha utilizzato il termine “siamo dei pionieri”. Essere dei pionieri su alcuni settori è 5 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 6 un vantaggio e il Veneto in questi trent’anni lo ha dimostrato; come regione, come territorio abbiamo fatto un salto di qualità nella vita, passando dalle emigrazioni alla piena occupazione, siamo riusciti a produrre nei vari settori un PIL eccezionale, raggiungendo i massimi livelli di produttività economica. Oggi dobbiamo porci un’altra missione, un altro obiettivo importante. Credo che tanti imprenditori possano passare dal momento della produzione al momento dell’investimento nei beni culturali come è già stato fatto ad esempio da Massimo Colomban che è partito da un restauro conservativo di un castello ed oggi è impegnato a renderlo un centro di attività culturali rilevante per il nostro territorio e non solo. Molti altri possono avvicinarsi al grande patrimonio che abbiamo in Veneto basti pensare alle quasi quattromila ville venete di impressionante valore e indiscutibile rilevanza per l’Italia stessa. Su queste opere si possono fare degli investimenti, delle azioni di salvaguardia, si possono indicare dei nuovi usi di questo patrimonio. E il convegno di oggi può essere uno strumento per segnalare questo nuovo indirizzo. Il mio augurio è che questo incontro faccia conoscere il progetto Claudia Augusta e diventi il momento di partenza per valorizzare i beni culturali che abbiamo intorno a noi. Grazie quindi a tutti coloro che vi hanno partecipato e che credono e investono in questo obiettivo. Ermanno Serrajotto Assessore Regionale alle Politiche per la Cultura e l’Identità Veneta 6 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 7 n luogo speciale, amatissimo dai Feltrini, cuore e simbolo della religiosità locale, con tutte le implicazioni storiche e affettive che ciò comporta, il complesso architettonico dedicato ai Santi Patroni Vittore e Corona, è stato scelto come sede del convegno transnazionale “Via Claudia Augusta”. L’elezione stessa del Santuario-Basilica, uno degli edifici sacri più rappresentativi e scenografici del nostro territorio, implica la volontà di recuperare le radici più profonde e vive della nostra identità culturale. Le molteplici azioni attuate sotto il nome della via Claudia Augusta hanno mirato a favorire una maggiore consapevolezza delle peculiarità locali e degli specifici connotati della nostra comunità, nell’ambito del contesto europeo. L’antica strada imperiale romana, oltre che una direttrice con una propria storicità, da ricostruire e studiare, è divenuta simbolo della cooperazione internazionale tra le regioni situate lungo il suo percorso. Si tratta di un asse disseminato di centri d’interesse culturale e turistico, di bellezze ambientali e paesaggistiche da difendere e promuovere attraverso un’azione congiunta. Il merito di aver rinnovato l’attenzione sulla via Claudia Augusta va attribuito alla precedente Amministrazione, in particolare a Gianvittore Vaccari e Giorgio D’Agostini. Su loro impulso è stata avviata un’indagine scientifica sul tema e sono state intraprese molteplici iniziative di valorizzazione, con un’abile attivazione dei canali europei di finanziamento. Prezioso frutto del rinnovato interesse per la strada è la pubblicazione degli atti del convegno internazionale “Via Claudia Augusta - Un’arteria alle origini dell’Europa: ipotesi, problemi, prospettive” in un volume che riassume lo stato delle conoscenze sull’argomento. L’Amministrazione che io presiedo intende avvalersi del cammino segnato, sostenendo i progetti già avviati e cogliendo le nuove opportunità che si affacceranno, in cui vede un potente mezzo per incentivare il progresso turistico, culturale ed economico della zona, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Il Comune di Feltre ha a tal fine aderito e sta dando compimento, accanto agli altri partner, al programma comunitario Interreg III B Spazio Alpino, proposto dalla Provincia Autonoma di Trento. Ripongo fiducia nei risultati che attraverso esso si potranno conseguire. Saluto con piacere il nuovo evento dedicato alla via Claudia Augusta, un convegno incentrato sulla cooperazione e la tutela e promozione dei beni culturali e ambientali, il patrimonio più prezioso e fragile al tempo stesso, l’eredità che vorremmo trasmettere intatta alle nuove generazioni. U Alberto Brambilla Sindaco di Feltre 7 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 8 Gianvittore Vaccari Coordinatore del Convegno INTRODUZIONE Autorità, Presidente dell’Associazione Claudia Augusta, gentili Signore e Signori, partecipanti al Convegno, un cordiale saluto di benvenuto. Iniziamo questa importante giornata di approfondimento sulla via Claudia Augusta, su un argomento si antico ma ancora attuale e sicuramente sempre più d’interesse nella prospettiva di una vera e completa unione europea che deve essere fatta di popoli e culture con loro specificità, con obiettivi comuni. Un ringraziamento alla Regione del Veneto ed alla Comunità di Lavoro Alpe-Adria per il patrocinio e il sostegno al convegno; un ringraziamento a: Centrum Latinitatis Europae – Aquileia / Linz Verein Via Claudia Augusta Bayern – Landsberg a. Lech Verein Miar – Landeck Provincia Autonoma di Trento Comune di Feltre Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM – Milano / Feltre per la loro collaborazione; un ringraziamento ai relatori per la loro disponibilità e le interessanti relazioni che ci presenteranno; un ringraziamento al Rettore di questa Basilica per l’ospitalità; un ringraziamento all’Associazione Claudia Augusta per l’organizzazione e per avermi chiamato a coordinare i lavori, e di questo sono molto onorato. Prima di iniziare il convegno è d’obbligo dedicare una riflessione particolare all’Associazione Claudia Augusta che ha il merito di giustamente sollecitare le istituzioni pubbliche e di cooperare con le stesse per mantenere alto l’interesse su questo tema. Dallo statuto rileviamo che l’Associazione, che non ha fini di lucro, si propone, tra l’altro, le seguenti finalità: - valorizzare e promuovere a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale la via Claudia Augusta, antica strada romana che per secoli ha costituito l’asse portante delle comunicazioni tra la gronda lagunare adriatica e le regioni danubiane, anche mediante attività di promozione e di valorizzazione dei beni sto- 8 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 9 rici, artistici, architettonici e ambientali esistenti negli ambiti territoriali interessati; - provvedere, partecipare e contribuire alla realizzazione di mostre, pubblicazioni, convegni, seminari, documentari, spettacoli ed in genere ogni tipo di manifestazione artistica o culturale coerente con le finalità statutarie, avvalendosi anche della collaborazione di società, enti ed organismi sia nazionali che internazionali; - partecipare ai programmi di finanziamento comunitari e ricercare in qualsiasi sede, pubblica o privata, le occorrenze finanziarie per raggiungere le finalità prefigurate; Ho il piacere di ricordare che dell’Associazione fa parte, quale segretario, Giorgio D’Agostini che nella precedente Amministrazione del Comune di Feltre, quale Assessore, ha ottenuto brillanti risultati nello sviluppare l’idea “Via Claudia Augusta", essendone anche stato il promotore, e con convinzione ho allora sostenuto, da Sindaco, il progetto che ha avuto anche il risultato di far conoscere la Città ad un pubblico sempre più vasto e proiettarla su scenari di grande rilievo e potenzialità. Sono certo che al termine di questa giornata non solo avremo accresciuto la nostra conoscenza sulla via Claudia Augusta e quanto i nostri amici europei stanno facendo per valorizzarla, ma saremo sempre più convinti sull’importanza strategica, nei settori della cultura, del turismo e dell’economia, di questo straordinario progetto e come esso deve essere sostenuto e sviluppato. La parola ora alle Autorità per il Loro saluto ed ai Relatori per i Loro interventi. Un rinnovato cordiale saluto a tutti i presenti, grazie. 9 dove si incontra l’arte, la storia e la natura wo Kunst, Geschichte und Natur zusammentreffen VIA CLAUDIA AUGUSTA LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 10 10 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 11 Roberto Lavarini LA STRADA ED IL SUO RUOLO SOCIALE l’evoluzione della civiltà e della conoscenza fra i popoli STRADA COME IMPRESA La strada è uno tra i primissimi segni lasciati dall’uomo sulla terra. L’uomo, come gli altri animali, traccia dei percorsi, delle strade, sul territorio che percorre alla ricerca del cibo o dell’acqua. Tracciati che diventano numerosi e complessi quando l’uomo si organizza in società con altri uomini per padroneggiare un territorio. Egli riconosce le linee che traccia conformemente alle tortuosità del territorio e che gli permettono di trasferirsi velocemente da un luogo ad un altro. La strada gli serve per sopravvivere. In luoghi aspri e inospitali come nelle foreste in cui penetra con difficoltà. E tutta la storia dell’evoluzione umana può essere letta attraverso questo segno che egli imprime nel suolo in cui si trova a vivere. Con il tempo, da prodotto quasi istintivo dell’uomo, la strada diventa voluta, pensata, ragionata. La strada diventa simbolo, segno della sua presenza, della forza con cui egli domina la natura che lo circonda. Ed egli si industria a pensarla, a tracciarla, a costruirla. Egli crea e inventa la strada perché capisce che è un simbolo importante, la strada unisce le genti, avvicinando chi è lontano, rendendolo “accessibile”. In ogni tempo la costruzione di una strada è stata opera di ingegno e di determinazione. La strada “scavalca” valli profonde e penetra immense montagne, pur di collegare fra loro delle città o dei popoli. La strada è un nastro che si distende sul territorio aggregando attorno a sè le attività umane. La strada è segno di civiltà Nel passato era percorsa da: - Pellegrini e monaci - Militari e funzionari - Corrieri STRADA COME MONDO - Briganti e avventurieri - Esuli e disperati Con il progredire delle conoscenze la strada è diventata un’opera d’arte. Molti sentono il fascino di alcuni tracciati che si distaccano dalla scabrosità del panorama per librarsi, quasi, nell’aria sorretti soltanto da pilastri fragili all’apparenza. E una immensa montagna impedisce un nuovo orizzonte? La strada vi passa attraverso quasi affermando se stessa come unica realtà. Per noi, oggi, è data per scontato. Siamo talmente abi11 - Nomadi di professione - ... LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina La strada, oggi, viene usata per scopi anche molto diversi fra loro: - Per lavoro trasportando prodotti e informazioni - Per turismo raggiungendo i luoghi della cultura, storia, folklore, sport o naturali - Per favorire l’incontro con persone lontane. - ... - L’impero romano tesse una fitta ed eccellente rete di strade che sopravvivono nel medioevo favorendo i pellegrinaggi. - La loro manutenzione è volontaria e considerata come opera di carità. Come l’elemosina. Soprattutto per chi costruisce ponti. - La strada è l’aspetto più aspro e faticoso di tutto il pellegrinaggio. Macerare il corpo per disincantare l’anima... - Banditi lungo le strade, ma lo sono anche i locandieri e gli abitanti di alcuni villaggi. - Nel Giubileo del 1350 oltre metà dei pellegrini è stata oggetto di furti o di aggressioni lungo la strada. - La campanella dei monasteri aiuta chi rischia di perdersi. - Si costruiscono grandi ospizi lungo le strade più importanti. - Dalla locanda per il pellegrino, alla trattoria dei camionisti. - Capitelli, croci e conchiglie sono state sostituite dai cartelli segnaletici - Lungo la strada ci sono continuamente occasioni per incontrarsi e per diffondere informazioni 12 tuati a trascorrere la nostra vita su una strada che non ci rendiamo nemmeno conto di quanto sia diventata essenziale. Noi viviamo lungo una, cento, mille strade. Noi come milioni di altri individui. Oggi come nel passato. È talmente connaturata nel nostro esistere che quando ci fermiamo per pensarci rimaniamo stupiti della sua importanza. Essa è un mondo. Un mondo intero che vede persone, mezzi e merci sovrapporsi in un frenetico fluire. STRADA COME MEZZO Viene usata in mille modi diversi perché sono diverse le persone e diversi i loro compiti e funzioni. A noi piace pensarla come un mezzo, utile all’esistenza personale e sociale. La strada aiuta, la strada favorisce l’incontro con altri e con se stessi. Lungo la strada incontrando altre persone scopriamo noi stessi. Ritroviamo la nostra immagine riflessa negli occhi di chi ci guarda e, in essa, arriviamo a comprenderci un po’ di più. STRADA COME FONDAMENTALE COMPONENTE DEL SACRO Arriviamo a capirci, ossia nello sforzo di comprendere l’altro, di avvicinarci non solo fisicamente ad esso, in realtà scopriamo molti aspetti del nostro stesso essere. Comprendiamo il superfluo così come l’essenziale. È lungo la strada che il vero viaggiatore si disincanta. Ed è la strada che dà spessore morale al viaggio. Scopriamo di noi molte cose che ci sembravano prive di interesse, ci mettiamo alla prova, facciamo esperienza di noi stessi. Oggi come nel passato. STRADA COME OPPORTUNITA’ Fino a questo punto la strada è stata presentata come un prodotto della società che a sua volta crea società. L’uomo, per il suo bisogno di stare con altri uomini crea il percorso come una sorta di legame, di connessione fra lui e gli altri. Ma la strada, a sua volta, produce nuove connessioni favorendo nuovi legami e nuove società. Inoltre, lungo le strade, l’uomo ha imparato a stare con gli altri uomini, si è dato delle regole, delle norme che devono essere condivise per potersi confrontare e rapportare gli uni con gli altri. Sulle strade scorre il sangue, è 12 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 13 vero, ma è dovuto principalmente alla non condivisione delle regole stabilite. Infrangerle, non rispettarle, è mettere in pericolo se stessi e gli altri. In queste, anche in queste piccole, piccolissime cose, la strada può essere maestra di vita. Insegna il rispetto dell’altro, insegna a limitare i propri impulsi a favore di chi ci sta attorno e con il quale, seppure per brevissimi istanti, ci troviamo ad interagire. Oggi la strada non è più come nel passato una grande risorsa economica. Mille e mille erano le attività che si svolgevano lungo i suoi bordi, specie là dove si incrociavano due o più strade. Alberghi, luoghi di ristoro, commerci, officine affollavano i luoghi di sosta. Oggi abbiamo solo una vaga idea di come dovevano essere pochi decenni fa. La gente che viveva in prossimità di una strada trafficata si considerava molto fortunata perché trovava sostentamento dal fluire continuo delle merci e delle persone. - Per moltissimo tempo si è percorsa la strada con una velocità “umana”. A piedi, dorso di mulo o in carrozza. - Con l’invenzione del motore a scoppio la velocità è progressivamente cresciuta. - L’habitat del veicolo è stato reso indipendente rispetto l’ambiente esterno. - Difficile, se non impossibile, l’incontro e la comunicazione con gli altri viaggiatori o con i locali. - La percezione del mondo non è più un contiliuum STRADA COME DISINCANTO Oggi non è più così. Vivere nei pressi di una strada “importante” è quasi una disgrazia. Smog, rumore, confusione, … La strada disturba. Fortunato chi vive un po’ in disparte. I piccoli e grandi paesi sorti a ridosso della strada, quasi nel tentativo di inglobarla, di impadronirsene, di incamerarla come se fosse apportatrice di nettare benefico, oggi tentano di espellerla. Rigurgitano la strada e chiunque ne faccia parte costruendo tangenziali e deviazioni. Dissuadendo con sensi unici incrociati e con isole pedonali. Perché la strada si è disumanizzata. Non c’è più l’uomo che nel percorrerla lascia dietro di sé il carico di esperienza, di storie, di notizie, di curiosità. Oggi è la macchina che avvolge e isola l’uomo nel suo trasferimento da un luogo ad un altro, distaccato, disconnesso dall’ambiente fisico e umano che incontra nel suo passare. Allora viene percepito come spurio, inutile e dannoso e lo si rigetta come un inutile e fastidioso insetto. STRADA COME ALIENAZIONE Ed in effetti, lo scorrere lungo le grandi vie di flusso, ha fatto perdere all’uomo il senso e il valore del viaggio come esperienza. Si parla spesso di “serpentone” di automobili, 13 - Le autostrade hanno lo scopo di collegare località lontane annullando tutto ciò che si trova in mezzo. - Gli abitanti di grandi e piccoli centri hanno cambiato la connotazione della strada: prima le case si costruivano il più possibile vicino ad essa. Oggi la si vuole lontana. - Traffico, smog, rumore, polveri, puzza, pericolo hanno sostituito l’idea di modernità e di comodità che si associava alla strada. - Il viaggiar lento è una nuova opportunità per rendere il transito “esperienza” LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina Simbolo del dominio dell’uomo sulla natura - E’ la rete con cui si imbriglia il territorio e lo si organizza per migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora. - E’ un modo per avvicinare e rendere accessibili luoghi lontani, facilitando e spianando il percorso. - Trait-d’union fra città con storie, culture e tradizioni diverse, rendendo possibile lo scambio e la conoscenza.. - Ma anche fra città e campagna, fra pianura e montagna. Bello è avere dimora, dolce il riposo sotto il proprio tetto, bambini, giardino e cane. Ma ecco, appena dall’ultimo girovagare ti riprendi già la distanza t’incalza con nuovi allettamenti. Meglio soffrire la nostalgia ed essere solo sotto impervie stelle col proprio struggimento. Possedere e sostare può solamente chia abbia un cuore dal tranquillo battito, mentre il viaggiatore reca fatiche e affanna di una speranza sempre delusa. Pure più lieve è ogni penoso errare, più lieve della pace nella natia valle, dove tra la fida cerchia di amici e di timori solo il saggio costruisce la sua felicità. Meglio è per me cercare e mai trovare, non stringermi a vicinanze anguste e calde, perchè sulla terra anche nella felicità sarò soltanto un ospite e mai un cittadino. 14 di “marea” d’auto perché bene o male tutti vanno alla stessa velocità allineati in file ordinate, tutti con la sensazione che il viaggio, o meglio il trasferimento, sia una noia, un tempo perduto, un affaticamento necessario per poter giungere a destinazione. Il viaggio in sé non ha valore, e tutti sarebbero contenti se si potesse eliminarlo. Per cui si va in fretta e si crea un ambiente asettico che non abbia nulla a che vedere con quello esterno. Che faccia freddo o che ci sia un gran caldo non fa differenza perché l’habitat è climatizzato. Che ci sia odore di fertilizzante o profumo di fiori non ha importanza come non importa che ci siano persone che lavorino i campi o che passeggino. Non importa nemmeno che a fianco ci siano altre automobili piene di altre persone con curiose vicende, storie, sentimenti… La strada, come luogo, è stata annientata. Il mondo è stato reso discontinuo fatto di punti isolati che sono i luoghi di partenza e le destinazioni. Un “insieme discreto” di punti che ha impoverito il territorio. STRADA COME SIMBOLO La strada si è ridotta svolgere la sola funzione di collegamento. Ma qualcosa è rimasto. Qualcosa di sedimentato nel fondo delle coscienze tende a riemergere. È, forse, il passato che fa apprezzare la strada nel “viaggiar lento” in cui, talvolta, l’uomo torna ad usare i mezzi di trasporto a “dimensione umana” come la bicicletta o il motorino. Mezzi che gli permettono di interagire più facilmente con le persone e con l’ambiente circostante. Surrogati, forse. Simboli, probabilmente. ...STRADA COME SPLENDIDA CONDANNA Perché, per quanto l’uomo cerchi di staccarsi dall’ambiente, gli torna il bisogno di riscoprire vecchie sensazioni, passate emozioni. La strada torna come sentimento. La strada torna come suggestione e sogno. Come aspirazione alla conoscenza che fa del viaggio il suo emblema. E l’uomo, ancora oggi, non riesce a staccarsi dall’esperienza della strada che sublima il viaggio. Herman Hesse 14 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 15 Siegfried Gohm SENTIERO ESCURSIONISTICO DA LANDECK AL PASSO RESIA Circa 2000 anni fa i conquistatori romani ampliarono il vecchio sentiero attraverso il Passo Resia, consolidando la via di comunicazione tra Roma e le province settentrionali. Gli ingegneri romani utilizzarono in linea di massima le mulattiere preesistenti costruite dalla popolazione locale, modificando solo lievemente il tracciato in alcuni punti. Per secoli la "via Claudia Augusta" era per soldati e commercianti l'unico collegamento tra patria e terra straniera. In quel tempo il traffico significava effettivamente vita. Questa strada attraverso il passo Resia ebbe il suo periodo di massimo splendore nei primi due secoli d.C. Oltre al ritrovamento di monete sono soprattutto i resti archeologici della "via Claudia Augusta" che danno chiara testimonianza del tracciato. La massiccia sottofondazione e la solida roccia contribuirono alla conservazione di singoli tratti stradali fino ai giorni nostri (Fließer Platte, ponte romano presso Tösens, sul Klammli-Egg presso la fortezza di Nauders). Il percorso preciso della "via Claudia Augusta" romana non è stato finora individuato con certezza per l'intero tratto Landeck - Passo Resia. Armon Planta ("Neues von der Via Claudia Augusta", Veröffentlichungen des Tiroler Landesmuseums Ferdinandeum, anno 1980) propone il seguente tracciato: Landeck-Angedair, Fließer Platte, Eichholz, Terrazza di Fließ, Pontlatz, vecchia strada valliva per Prutz, Ried, St. Christina, Tschuppbach, Stein, Lafairs LA STORIA L’amministrazione romana doveva poggiarsi su una rete stradale ben funzionante. La direttrice più importante, che dal porto romano sull’Adriatico, Altino, raggiungeva il Danubio, fu costruita dall’imperatore Claudio nel primo secolo d.C. Numerose testimonianze dell’antica strada si sono conservate fino ai giorni nostri. RECUPERO DEL TRACCIATO ROMANO CHE ATTRAVERSA IL TIROLO Avvio del progetto nel 1998 con un simposio internazionale a Füssen 1999 simposio ad Ostiglia 2000 simposio a Landeck STRUTTURA ORGANIZZATIVA Dai simposio sono scaturite varie proposte di progetto. Un gruppo direttivo transnazionale, composto da rappresentanti di tutte le regioni, ha iniziato a coordinare le iniziative. L’associazione MIAR ha assunto, per il Tirolo, il coor- 15 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina dinamento e la responsabilità in accordo con le associazioni regionali REA e IRI. E’ stata fondata l’Associazione “Via Claudia Tirol”; lo statuto è stato approvato, si attende la seduta costituente. Inoltre la “ARGE Gastlichkeit an der Via Claudia Augusta”, alla quale aderiscono rappresentanti delle associazioni turistiche, ha iniziato la sua attività. LE ATTIVITÀ FINORA SVOLTE: SEGNALETICA PER IL PERCORSO TURISTICO-CICLABILE Tetto finanziario EUR 1.450,00 nel programma Austria - Italia EUR 730,00 nel programma Austria Germania di cui: 70% contributi (BMWA), 30% mezzi propri TVB TAVOLE TEMATICHE Tetto finanziario EUR 32 000,00 nel programma Austria - Italia EUR 9 500,00 nel programma Austria Germania di cui: 70% contributi (BMWA) 30% mezzi propri TVB TAVOLE TEMATICHE 1 - 2: - Una mulattiera come precursore del valico alpino via Claudia Augusta (dal punto di vista dei celti/reti che vi transitarono; per quali motivi la percorsero? Quali possono essere state le loro esperienze? ...; attualità: escursionismo lungo la VCA oggi) - Commercio di transito sulla VCA TAVOLE TEMATICHE 3 - 5: - Tema speciale commercio: la strada medievale del sale del legname (dal punto di 16 e Birkach, Ochsenbühel, Pfunds-Stuben, Schalkl, Finstermünz, Klammli-Egg, Nauders. L'antica "via Claudia Augusta" serviva principalmente a scopi militari e solo in secondo luogo all'economia. Nonostante il notevole volume del traffico le strade romane si trovavano sempre in ottime condizioni. Lungo le strade militari venivano poste pietre miliari. Un miglio romano corrispondeva a 1.480 m. Per il viaggio di una giornata si calcolavano 20 miglia, cioè 30 km scarsi. I mezzi di trasporto erano l'uomo, l'animale da soma e il carro a due ruote. Il sistema degli alloggi era ben organizzato. Nella più antica carta stradale romana di Tolomeo, studioso egiziano di Alessandria attorno al 150 d.C., sono segnate solo due località nel territorio del Tirolo: Inutrium e Medullum. Entrambe si trovano, secondo le ricerche di Richard Heuberger, sull'antica "via Claudia Augusta". Inutrium corrisponderebbe all'odierna Nauders ed era dunque una delle stazioni sulla via romana. Medullum invece si sarebbe trovata a Perjen o Nassereith. Attorno al 200 d.C. diminuì l'importanza dell'arteria attraverso il passo Resia, dato che ora il traffico principale veniva assorbito dalla strada romana, di 150 anni più giovane, del Brennero e del Seefelder Sattel. Nonostante ciò, l'importante asse nord-sud venne conservata anche nel periodo successivo, con tracciati stradali che nel medioevo e nell'età moderna seguirono per lo più i percorsi romani. Solo nel 1853 venne costruito un tracciato del tutto nuovo nell'area Pfunds-Nauders per cui Finstermünz perdette il suo significato di stazione di pedaggio e dogana. Il sentiero escursionistico "via Claudia" offre particolari possibilità ricreative, con numerose bellezze paesaggistiche lontane dallo stress del traffico stradale. Che differenza rispetto a duemila anni fa ... quando un viaggio attraverso le Alpi incuteva paura, era estremamente pericoloso e - anche moralmente - non facile da superare! Scrive il geografo greco Strabone (VI 6/6): " ... ma non ovunque è possibile, attraverso roccia e immense pareti di montagna, che in parte dominano il sentiero, in parte cadono scoscesi sotto di esso, superare la natura. E anche con un solo piccolo passo sbagliato si corre il pericolo di precipitare in una voragine senza fondo. Infatti lì il sentiero è in parte talmente stretto da provocare vertigini ai viandanti stessi e agli animali da soma che non vi sono abituati." Il riportare in vita la "via Claudia" significa molto di più che solo un nuovo sentiero escursionistico. Questo sentiero regionale "via Claudia" è stato tracciato seguendo la 16 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 17 vista dei “fondatori” di Reutte) - L’artigianato sulla via Claudia Augusta - pontes longi, vie in territorio paludoso ... (dal punto di vista degli addetti alla costruzione, alla manutenzione; attualità: lotta contro l’acqua, anche negli scavi archeologici TAVOLE TEMATICHE 6 - 8: - Posta statale romana - le norme, l’organizzazione - stazione di posta a Biberwier - Santuari romani sui valichi (dal punto di vista del viandante; attualità: anche oggi si è contenti quando si arriva in cima sani e salvi, con le proprie forze!) - Insicurezza e sicurezza sulla via Claudia Augusta - sistema di sicurezza romano, incursioni germaniche, briganti e grassatori nel medioevo Tirol, Reutte strada militare romana "via Claudia Augusta", recuperando in tal modo un antichissimo capitolo di storia del traffico. In alcuni tratti l'esecuzione delle misure edili per il progetto del sentiero escursionistico presentava particolari difficoltà: a Ried ad esempio era necessaria una sistemazione degli argini, a Serfaus si dovevano assicurare precipizi, a Untertösens infine si è riusciti appena in tempo a salvare il ponte romano dal degrado. Finora non è stato possibile terminare il tratto Hochfinstermünz - Festung Nauders in territorio impervio; questi lavori comunque dovrebbero essere ultimati a breve. Per l'orientamento dell'escursionista, il sentiero regionale "via Claudia" è stato provvisto di segnaletica per l'intero tracciato e di tavole illustrative, poste nei centri abitati e ai crocevia più importanti. 17 TAVOLE TEMATICHE 9 - 11: - Insediamenti romani nelle Alpi, cultura abitativa, presunta villa rustica a Karres, scavi previsti - Campagna militare romana nelle Alpi - Insediamenti preromani, presunti santuari per l’accensione di fuochi sacri sulla Kronburg > rimando a Pillersattel TAVOLE TEMATICHE 12 - 14: - Punti di ristoro sulla via Claudia, cultura enogastronomica, offerta di prodotti alimentari, sviluppo delle pietanze - Viaggiare sulla via Claudia, autocarri e vetture da turismo, binari, pericoli e impedimenti durante il viaggio - Costruzione di ponti sulla via Claudia, Pontlatzer Brücke, breve excursus: lotte per la libertà TAVOLE TEMATICHE 15 - 17: - Industria mineraria sulla via Claudia: tesori dalle monta- LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 18 gne -Agricoltura alpina, picoltura sulla via Claudia fino al giorno d’oggi - Costruzioni stradali alpine, strade in roccia, difficoltà, paure, pericoli (dal punto di vista degli addetti alle costruzioni e dei viaggiatori) TAVOLA TEMATICA 18 - Aiuto e sostegno per i viaggiatori: cambio dei cavalli e servizio cavalli di rinforzo, cartine e stradari, alberghi, ospizi LE ATTIVITÀ FINORA SVOLTE: Guida culturale tetto finanziario EUR 26.200,00 di cui EUR 21.800,00 contributi da parte di Land Tirol Kultur La via Claudia Augusta virtuale tetto finanziario EUR 392.400,00 di cui 80% contributi BMWA, 20% mezzi propri delle associazioni turistiche Quattro centri di documentazione - centro documentazione di Fließ (archeologia) - museo-castello di Ehrenberg - castello di Landeck (cultura dell’età moderna) - Fasnachtsmuseum di Imst (Museo del carnevale) Trasporto bici-navetta attraverso il Fernpass e il Passo Resia per cicloturisti Ultimazione rete piste ciclabili Marketing turistico attraverso l’ARGE VCA Salesguide specifico dell’ARGE VCA IN PROGRAMMA PER PERIODO 2002 - 2006: Tirol, Flìeß IL Rivitalizzazione Alt Finstermünz 18 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 19 PROGETTO GLOBALE MUSEO-CASTELLO NELLA EHRENBERGER KLAUSE (Architetto DI Armin Walch) 19 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 20 Christoph Tschaikner LE AZIONI CHIAVE DI MARKETING INTERNAZIONALE PER LA VIA CLAUDIA AUGUSTA In primis, per una miglior comprensione la Via Claudia Augusta vissuta a livello regionale e transnazionale la Via Claudia Augusta che collega regioni, epoche, persone e le loro culture la Via Claudia Augusta che per l’intera sua lunghezza può essere sperimentata in tutte le sue sfaccettature la Via Claudia Augusta che per tale motivo entusiasma e viene promossa verso l’esterno e l’interno Il concetto di “marketing” è spesso malinteso. Per lo più viene equiparato con la commercializzazione. Il marketing invece è più la disciplina generale che comprende la comunicazione di marketing, la ricerca di mercato e lo sviluppo dei prodotti orientato verso l’utente, la strutturazione dei prezzi a misura di mercato e la logistica. Il marketing si occupa in generale di promozione e gestione delle relazioni di scambio e delle premesse a ciò necessarie. L’Authentic Marketing è specialista nella formazione, presentazione e mediazione di regioni e offerte regionali nonché offerente di servizi completi nel settore della comunicazione di marketing (marketingconsulenza - marketing regionale - pubblicità - web - pubbliche relazioni - eventi). Come tale, l’Authentic Marketing segue la ARGE Gastlichkeit (Comunità di lavoro Ospitalità) delle associazioni turistiche lungo la Via Claudia Augusta Tirolo, che ha già sviluppato la Via Claudia come prodotto turistico immettendola nel mercato tedesco direttamente, ma anche tramite primari partner per la commercializzazione. I punti chiave della presente relazione di animazione sono i seguenti: - Come vede l’esperto di marketing il progetto Via Claudia Augusta? - Come affronta l’esperto di marketing un tale progetto? - Quali sono i fattori base nel marketing per un progetto Via Claudia Augusta ad effetto duraturo? La nostra visione comune Il progetto Via Claudia Augusta poggia su una visione comune che ha dato forza alle attività finora svolte nelle 20 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 21 singole regioni e fa ora convergere le regioni in un progetto transnazionale per acquisire maggior forza. L’idea di ... - una Via Claudia Augusta vissuta a livello regionale e in una comunità transnazionale - una Via Claudia Augusta che unisce regioni, epoche, uomini e le loro culture - una Via Claudia Augusta che per tutta la sua lunghezza può essere vissuta nelle sfaccettature più diverse - una Via Claudia Augusta che entusiasma e perciò viene promossa verso l’esterno e verso l’interno - una Via Claudia Augusta vissuta da una molteplicità di persone e i cui prodotti creano un valore aggiunto e trovano nuovi sbocchi di mercato. la Via Claudia Augusta vissuta da una molteplicità di persone direttamente sul posto e i cui prodotti creano un valore aggiunto e nuovi sbocchi di mercato La sfida nel marketing è 1. promuovere la visione comune verso l’interno, - per liberare e concentrare ulteriori forze per la realizzazione di tale visione - per rendere sperimentabile per ospiti e clienti la Via Claudia Augusta nelle regioni - per promuovere la Via Claudia Augusta insieme e con forza verso l’esterno 2. trovare le vie più efficienti su cui promuovere verso l’esterno quanto creato in comune, con effetto duraturo. Mettere in moto una dinamica propria che dia al progetto un effetto duraturo e assicuri un costante finanziamento e un ulteriore proficuo sviluppo. la nostra visione comune come? promozione duratura verso l’interno e l’esterno ? Punti forti/Punti deboli I mezzi e le vie più adeguate poggiano su alcuni punti forti: - la prerogativa di essere unica strada imperiale romana attraverso le Alpi - i settori tematici vari ed interessanti che possono entusiasmare un pubblico diversificato - l’incredibile molteplicità regionale data dalla posizione nord-sud e dalle montagne che non solo uniscono ma costituiscono anche un ostacolo. Si distingue nettamente da altre vie tematiche. Questo vantaggio va sfruttato pienamente senza perdere di vista una presentazione chiara, necessaria per il mercato. - un nucleo forte di persone divulgatrici dell’idea in tutte le regioni 21 i nostri punti forti: come prerogativa: l’unica strada imperiale romana attraverso le Alpi una tematica interessante, varia, che riesce ad entusiasmare un pubblico molto diversificato un nucleo forte di operatori divulgatori dell’idea in tutte le regioni molte persone ed organizzazioni con la volontà e la capacità di far entrare la Via Claudia Augusta - dopo adeguata rielaborazione - nei loro circuiti LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina primi prodotti turistici che rendono tangibile lo spirito della Via Claudia Augusta e ne fanno un concetto anche a servizio di altri settori molte potenzialità creative nell’ottica di questo obiettivo i nostri punti deboli: mezzi finanziari ridotti rispetto all’entità dei mercati in cui la Via Claudia dovrebbe lasciare un’impronta eterogeneità degli operatori che trainano il progetto Via Claudia 22 - molte persone ed organizzazioni con la volontà e la capacità di far entrare la Via Claudia Augusta nei loro circuiti, dopo adeguata rielaborazione - primi prodotti turistici che rendono tangibile lo spirito della Via Claudia e ne fanno un concetto anche al servizio di altri settori (agricoltura, commercio, industria ...). Così il marchio viene legato all’immediata esperienza che differenzia prodotti, apre i rispettivi mercati e crea le potenzialità per un valore aggiunto. - e innanzitutto un potenziale molto creativo che va sfruttato senza perdere di vista la presentazione chiara, necessaria per il mercato. I mezzi e le vie, adattate allo scopo, devono tuttavia tenere in considerazione anche i punti deboli - mezzi finanziari ridotti rispetto all’entità dei mercati in cui la Via Claudia dovrebbe lasciare l’impronta per creare valore aggiunto ed assicurare in tal modo effetto duraturo - l’eterogeneità degli operatori che trainano il progetto Via Claudia. La risposta La risposta è ... un approccio marketing di sistema Offerenti Mezzo pubblicitario Target group Marketing relazionale Cross-Marketing Marketing del passaparola Marketing dal vivo Creazione di marchi La risposta può essere solo un approccio di marketing che non segua in primo luogo la costosa via diretta verso il cliente ma che coinvolga il sistema di operatori nell’ambito delle regioni, i potenziali moltiplicatori esterni pronti ad offrire sostegno, ma anche i clienti stessi. Con i mezzi - del marketing delle relazioni che pone al centro la cura delle relazioni ad effetto duraturo - anche come premessa di base per la pubblicità del passaparola. - del marketing incrociato che cerca la cooperazione a vantaggio reciproco con operatori di altri settori - ad esempio una marketing-partnership con il Deutscher Fahrradclub che controlla la disponibilità delle aziende della Via Claudia - membri suoi - nei confronti dei ciclisti, e li pubblicizza sul mercato tedesco; una marketing-partnership con un’impresa di trasporto attiva in tutta l’Europa centrale che nell’Italia settentrionale e nella Germania meridionale - regioni a forte potenzialità economiche - può presentarsi come Via Claudia Express ufficiale e che in cambio crea un’eccellente logistica lungo il percorso per la promozione di scambi o si occupa del necessario trasporto di bagagli per ciclisti, escursionisti, amanti del trekking a cavallo; cooperazione marketing con commercianti e produttori di biciclette per la promozione dei prodotti ciclistici. 22 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 23 - del marketing del passaparola che cerca in modo mirato di promuovere e indirizzare la propaganda fatta a voce. Finora si pensava che la pubblicità del passaparola fosse un fattore piuttosto casuale in caso di soddisfazione dei clienti. Ci sono invece degli strumenti per avviare questa pubblicità e promuoverla attivamente. - del marketing dal vivo. Qui si tratta di unire marchi o prodotti con esperienze emozionali e legare in tal modo clienti e potenziali clienti al marchio o rendere possibile un valore aggiunto tramite le esperienze emozionali che di norma si presentano come effetto collaterale diventando beneficio aggiuntivo per il cliente. Si tratta di vivere i prodotti possibilmente con tutti i cinque sensi. Nel progetto si offre la grande opportunità di fare del turismo lungo la Via Claudia Augusta uno strumento di marketing dal vivo per i prodotti dell’agricoltura, del commercio e dell’industria di queste regioni. - e della creazione e conservazione del marchio - il più conosciuto degli approcci marketing elencati, che concentra la forza sviluppata con i vari strumenti di marketing e la focalizza su un marchio rendendola più gestibile e sfruttabile. Allo scopo serve innanzitutto la presentazione unitaria e continuativa di un marchio, che però non dovrebbe condizionare in modo rilevante la creatività e la molteplicità regionale quali punti di grande forza del progetto. La grossa freccia che dall’offerente punta direttamente al target group fa capire che tale via diretta necessita per lo più di maggior forza e di più mezzi finanziari rispetto alla freccia sottile indiretta, che sfrutta il sistema e non deve mettere a tacere con mezzi grossolani informazioni di tipo diverso provenienti dall’ambiente circostante. Questo approccio richiede Un’approfondita analisi di sistema che offra una panoramica quanto più chiara possibile sulle correlazioni tra gli effetti nel sistema e che possa in tal modo sfruttare efficacemente il sistema a vantaggio del progetto o possa contenere/eliminare gli ostacoli ... Un orientamento verso la qualità a misura del cliente. Non è il tecnico, non è l’esperto di marketing, non è l’operatore culturale a dire che cos’è la qualità ... La qualità nel senso di beneficio aggiuntivo per cui il cliente/il partner di cooperazione è disposto a pagare di più, o comunque a pagare, o ad accettare una cooperazione marketing con vantaggi reciproci, la definisce solo questo cliente o questo partner di cooperazione. Anche se siamo perfettamente 23 Questo approccio richiede tra l’altro ... approfondita analisi di sistema per bilanciare le effettive o possibili correlazioni tra i risultati pro o contro i nostri progetti comuni assoluto orientamento della qualità a misura dei clienti ascolto attivo piattaforme di comunicazione costante con i clienti sforzi continui e vantaggi reciproci LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina ottimale rielaborazione delle informazioni grandi eventi degni di menzione vantaggio della divulgazione di informazioni presentazione della tematica emozionale continuità - gestione costante ed uniforme la comunicazione verso l’interno è importante quanto quella verso l’esterno il turismo è un’offerta della Via Claudia, ma anche un binario importante per promuovere la Via Claudia verso l’esterno utilizzo primario di accessi di mercato e canali comunicativi già esistenti separazione consapevole tra pubblicità e pubbliche relazioni redazionali sin dall’inizio rifinanziamento e garanzia di finanziamento duraturo tramite entrate di mercato e continui contributi provenienti dall’economia privata 24 consapevoli che qualcos’altro significherebbe qualità ancora maggiore. Se al cliente/al partner di cooperazione non importa o se non percepisce il valore aggiunto, allora questa qualità è solo sfizio amatoriale e a volte addirittura controproducente dato che il cliente/il partner di cooperazione non si sente compreso. L’ascolto attivo per captare quante più informazioni possibili sul cliente o partner di cooperazione e sulla sua valutazione dei vantaggi e costi. Piattaforme per la continua comunicazione con il cliente, possibilmente bilaterale. Impegno continuo per ottenere vantaggi reciproci per i promotori nelle regioni nonché presso i clienti e partner di scambio. Solo così è garantito l’effetto duraturo nell’interesse reciproco. Un’ottimale elaborazione delle informazioni sulle offerte, continue occasioni di rilievo per parlare di un’offerta, e lo sfruttamento, in qualsiasi forma, della divulgazione di informazioni di modo che possa svilupparsi il passaparola. Una presentazione emozionale delle tematiche a differenza di una semplice elaborazione di informazioni. Una rigida gestione del marchio: continuità - chiarezza uniformità come base per la creazione di un marchio. Ulteriori linee base strategiche E’ inoltre importante: L’equilibrio tra la comunicazione verso l’interno e l’esterno di modo che quanto trasmesso verso l’esterno possa essere promosso anche dall’interno diventando così possibile oggetto di esperienza. Il turismo è una forma di offerta della Via Claudia Augusta ma anche un binario importante per promuovere con efficacia la Via Claudia verso l’esterno - attraverso un marketing di sistema. Che per la Via Claudia non si cerchino nuovi costosi accessi al mercato senza effetto duraturo, ma che per il progetto vengano aperti e sfruttati accessi al mercato già esistenti e canali di comunicazione delle regioni e dei loro promotori. Occorre crearvi le premesse: vantaggio per il divulgatore, elaborazione ottimale delle informazioni, occasioni ... Questo approccio è una premessa importante per la durevolezza del progetto. La separazione consapevole tra pubblicità e pubbliche relazioni redazionali. Non è necessario che la Via Claudia ricorra ad un servizio di pubbliche relazioni a pagamento. 24 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 25 Basta che offra materiale interessante. Sin dall’inizio, rifinanziamento e finanziamento duraturo - con entrate di mercato e contributi da parte di promotori dell’economia privata delle regioni. Nella fase iniziale è difficile ottenere considerevoli entrate da licenze. In alternativa si presentano il merchandising e compensi per prestazioni nell’ambito del progetto. Un simbolo forte La comunicazione per lo più indiretta relativa ad un sistema necessita, al di là di marchi volutamente ridotti come cardini delle forze create con il marketing, di un simbolo forte - che verso l’interno e l’esterno offra una chiara idea e una chiara comprensione di cosa sia la Via Claudia. - che crei un’identificazione (noi siamo la Via Claudia). - che dia un’impronta comune alla comunicazione dei diversi promotori e che aumenti la forza comunicativa senza togliere chiarezza al profilo. - che dia una linea precisa perfino alle pubbliche relazioni redazionali rendendole più efficaci. - che nonostante una linea precisa lasci spazio alla creatività e permetta l’adeguamento alle varie situazioni -che accentui il profilo verso l’esterno - che sia applicabile come testo, come immagine, come presentazione bidimensionale e tridimensionale ... - che sia perfettamente applicabile ai metodi marketing di sistema, duraturi ed economici - in cui accanto alla Via Claudia Augusta romana come elemento di congiunzione possa essere rappresentata tutta la varietà regionale dell’attuale Via Claudia: il punto forte di questa via tematica rispetto alle altre. La collana di perle Tutte queste esigenze vengono soddisfatte dal simbolo della collana di perle, impiegato alcuni anni fa in Baviera su un manifesto nonché ad una fiera a Königsbrunn - sperimentato inizialmente come simbolo centrale dal turismo tirolese. Vediamo alcuni risultati ed esempi di applicazione per comprendere la sua efficacia. Sempre più promotori tirolesi aderenti al progetto ricorrono all’immagine della collana di perle. All’effetto immediato di comprensione segue il recepi- 25 e un simbolo forte che agisca all’interno e all’esterno ... che trasmetta il significato attuale della Via Claudia Augusta in modo semplice all’interno e all’esternoche crei identificazione (Noi siamo la Via Claudia!) che dia alla comunicazione degli svariati operatori una direzione comune e che aumenti la forza comunicativa senza togliere chiarezza al profilo che dia una linea precisa perfino alle pubbliche relazioni redazionali rendendole ancora più efficaci che nonostante una linea comune lasci spazio alla creatività e all’adattabilità alle varie situazioni che accentui il profilo verso l’esterno che sia applicabile come testo, come immagine, come presentazione bidimensionale e tridimensionale che sia perfettamente applicabile ai metodi marketing di sistema, economici e duraturi in cui accanto alla Via Claudia Augusta romana come elemento di congiunzione possa confluire tutta la varietà regionale dell’attuale Via Claudia / cultura, natura, ... LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina tutto questo lo offre la collana di perle Via Claudia Augusta già sperimentata in pratica tramite primi approcci alcuni esempi: Sempre più operatori tirolesi aderenti al progetto recepiscono l’immagine della collana di perle e si identificano con essa. Non sorgono problemi nell’applicazione del simbolo con mezzi e iniziative promozionali del tipo più diverso. I servizi di informazione, in genere piuttosto riluttanti ad accogliere immagini pubblicitarie, accettano volentieri il simbolo della collana di perle rientrando così tra i CI. I cartelli appesi, nel design delle perle, creano un’immediata e chiara identificazione. La trasformazione in immagine nelle pubblicazioni promozionali incontra il favore degli operatori turistici e dei clienti. 26 mento del simbolo a scopo di comunicazione, anch’esso caratterizzato da successo. Così il simbolo diventa la linea guida di un pensiero comune e rende possibile una comunicazione alquanto uniforme per molti promotori senza togliere in modo significativo spazio alla creatività. Non sorgono problemi nell’applicazione del simbolo con i più svariati mezzi promozionali come testo e come immagine - perfino in CI e linee redazionali molto diverse tra di loro. I servizi di informazione, in genere piuttosto riluttanti ad accogliere e portare avanti immagini pubblicitarie, accettano volentieri il simbolo della collana di perle rientrando così tra i CI del progetto. Così la comunicazione assume ancora più forza. I cartelli appesi, nel design delle perle, che dicono “Siamo una perla lungo la Via Claudia Augusta”, esposti in tutti gli uffici di informazioni turistiche sulla Via Claudia Tirolo e usati dalle associazioni alle fiere, incontrano il favore del pubblico e creano fin dalle prime settimane una chiara identificazione verso l’interno e l’esterno. È piacevole lavorare con questo simbolo - non comporta problemi e lascia molto spazio alla creatività ... È un piacere lavorare con questo simbolo! Inserto redazionale in “Tirol erleben” Cartelli appesi per informazione ai clienti e in ambito fieristico Adesivi per cartelle stampa, buste ... delle regioni turistiche Cartoline illustrate come oggetti da collezione, possibilità di rifinanziamento e strumento del passaparola Manifesto per promuovere la “bici-navetta” attraverso i passi Carta intestata Via Claudia su cui, in basso, ogni organizzazione può stampare i propri dati Inserto in giornali tedeschi di ciclismo Guida turistica Via Claudia un’integrazione costantemente aggiornata di guide cultura- 26 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 27 Esempi per l’impiego della collana di perle li il cui contenuto rimane attuale a lungo termine Collana di perle con chiusura romana originale e perla individuale per ogni regione, attrazione lungo il percorso come souvenir, oggetto di raccolta e strumento multifunzionale per interessare il cliente e per il passaparola. La cordicella in pelle e la chiusura vengono commercializzate a livello centrale. Le perle invece vengono scelte individualmente da ogni regione e commercializzate esclusivamente nel relativo ambito locale. 27 15.58 Pagina 28 Perlenkette Collana di perle Pearl chain Via Claudia Kunst in den ersten 3 Via ClaudiaKunstHotels Hotel-Gasthof Kreuz in Pfunds Romantikhotel Post - Schloß Sprengenstein in Imst Hotel Maximilian in Ehenbichl bei Reutte Juli - Okt. 2002 Renato Zanon Veneto Lorenzo Viola Veneto 28 Klaus Appelt Bayern www.viaclaudia.com 18/03/2004 Regionen, Zeitalter, Menschen und ihre Kulturen an der einzigen Römischen Kaiserstraße über die Alpen. Regioni, periodi storici, persone e la loro cultura sull’unica strada imperiale attraverso le Alpi. Regions, eras, people and their cultures at the only Roman imperial road across the Alps. LIBRO1.qxd LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 29 Alì Nasseri UN PROGRAMMA PER LO SVILUPPO DI CITTÁ E REGIONI TRAMITE LA COLLABORAZIONE EUROPEA Iniziativa comunitaria Interreg III B Programma Spazio Alpino L’Unione Europea promuove la collaborazione tra città e regioni - La collaborazione tra gli stati europei e le loro città e regioni nel settore dello sviluppo territoriale assume sempre più importanza. Molti problemi non possono essere risolti solamente su base nazionale, regionale o locale. D’altro canto possono sorgere effetti di sinergia se i progetti di sviluppo di città, regioni e stati membri vengono orientati verso obiettivi di sviluppo territoriale stabiliti in comune. La Prospettiva di Sviluppo Spaziale Europeo (ESDP) varata dagli stati membri e dalla Commissione Europea nel 1999 costituisce, con i suoi comuni obiettivi e linee guida, un tale ambito di riferimento europeo per misure di rilevanza territoriale da parte di soggetti decisionali pubblici e privati di ogni livello territoriale. Già nel 1996 - ancora in fase di elaborazione dell’ESDP - la Commissione Europea ha predisposto, per l’attuazione dell’ESDP, l’iniziativa comunitaria INTERREG II C che promuove progetti transnazionali di sviluppo territoriale europeo. Si tratta principalmente di attuare le opzioni politiche dell’ESDP. Nell’ambito del programma di successione Interreg III B si hanno a disposizione mezzi comunitari di promozione per la collaborazione tra città e regioni in spazi transnazionali di cooperazione, nel periodo 2001 - 2006. Di cosa si tratta nel programma Interreg III Spazio Alpino? Gli stati dell’arco alpino hanno predisposto nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Interreg III B un programma per la collaborazione transnazionale per lo spazio alpino. Tale programma mira ad un rafforzamento della coesione economica e sociale e ad uno sviluppo duraturo dell’arco alpino. Il programma ha riscontrato vasto interesse presso gli operatori responsabili a livello nazionale, regionale e locale. Ai 29 Parchi comunali - un segno di alta qualità urbanistica; qui il Giardino Inglese a Monaco LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 30 progetti possono aderire operatori locali e regionali, nonché organizzazioni pubbliche e private che intendono elaborare insieme soluzioni a determinati problemi, seguendo le priorità programmatiche per il futuro. Sono tenuti al cofinanziamento dei progetti (il 50% dei costi complessivi dei progetti). Il programma si allaccia alla collaborazione nell’ambito del programma-pilota ai sensi dell’art. 10 Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR) degli anni 1997 - 1999, in cui gli stati limitrofi delle Alpi, sulla base di un programma comune, hanno dato il via a complessivamente nove progetti transnazionali con mezzi che ammontano a ca. 5 milioni di euro. La collaborazione nell’arco alpino si basa su esperienze di durata decennale, tra l’altro acquisite tramite programmi per l’integrazione europea come ARGE ALP, che comprende undici regioni delle Alpi orientali dal 1972, ALPE ADRIA con diciannove regioni dal 1978, COTRAO con otto regioni delle Alpi occidentali. Inoltre esiste una moltitudine di iniziative regionali come la Comunità di lavoro Città delle Alpi, l’Alleanza nelle Alpi, la REGIO-NALP e iniziative NGO. Nel 1995 è entrata in vigore, per la zona delle Alpi centrali, la Convenzione delle Alpi con lo scopo di uno sviluppo sostenibile. Lo spazio di cooperazione delle Alpi offre infine il terreno per misure transfrontaliere dell’UE (Fondi strutturali, LEADER ed altri). Un piano territoriale comune per l’arco alpino Area Interreg IIIB - Spazio Alpino Lo sviluppo futuro con la globalizzazione progressiva, l’ampliamento dell’UE verso est, le crescenti disparità territoriali e i pericoli ambientali crea sfide ardue per lo spazio alpino, ma gli offre anche - grazie alla sua centralità, l’alto potere economico, l’elevato standard di formazione e un’industria turistica dinamica che in futuro sarà caratterizzata da una più spiccata sensibilità ecologica - grandi possibilità per diventare una regione europea di successo. L’analisi delle strutture territoriali, le tendenze e le future sfide nell’arco alpino e il dibattito su potenziali strategie hanno mostrato la necessità di più approcci di pianificazione integrati, se si vuole raggiungere un duraturo sviluppo economico, sociale e sostenibile. Il programma Spazio Alpino mira ad una soluzione più consona delle problematiche relative all’arco alpino sia nella zona centrale delle Alpi, sia nelle zone circostanti, tramite progetti comuni transnazionali, e all’avviamento o alla promozione di sviluppi positivi attraverso misure innovative. 30 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 31 Ripercussioni sulla collaborazione si ottengono con l’elaborazione di strategie di sviluppo territoriale a livello transnazionale, compresa la collaborazione tra città o zone urbane e zone rurali, con la promozione di sistemi di trasporto efficienti e duraturi e con un accesso facilitato alla società informatica, nonché con la tutela dell’ambiente e delle riserve naturali, in particolare delle riserve idriche. Nella prospettiva sono stati identificati temi chiave per tali approcci di pianificazione integrati, che hanno influenzato il nuovo programma Interreg III B - Spazio Alpino e che possono fungere da fonte di ispirazione nell’identificazione e selezione di progetti territoriali transnazionali. Va salvaguardato il rapporto equilibrato tra spazio naturale e spazio economico. Lo Spazio Alpino Lo spazio cooperativo delle Alpi non comprende solo il territorio montano delle Alpi, ma anche le circostanti Prealpi in cui è situato uno degli spazi economici più attraenti d’Europa, nonché una stretta striscia costiera sull’Adriatico e sulla costa ligure. L’arco alpino è una zona al centro dell’Europa, con un’economia dinamica ad alto numero di piccole e medie aziende, ma anche di disparità regionali. Le caratteristiche principali sono le elevate qualità paesaggistiche e ricreative, il notevole potenziale ambientale e la ricca biodiversità, la moltitudine culturale eccezionale, lo sviluppo economico fiorente, ma anche problemi comuni come traffico di transito massiccio, standard di sviluppo molto diversificati, catastrofi ambientali e, visto su scala ridotta, la natura e l’ambiente gravemente minacciati. La ricchezza del patrimonio naturale e culturale caratterizza l’identità dell’arco alpino molto oltre l’Europa. Al programma Interreg III B - Spazio Alpino partecipano complessivamente sette stati limitrofi delle Alpi, cioé gli stati membri dell’Unione Europea Germania, Austria, Francia, Italia nonché in qualità di stati non membri Liechtenstein, Slovenia e Svizzera. In Germania, le regioni Alta Baviera e Svevia in Baviera, Tubinga e Friburgo in Baden-Württemberg rientrano tra le aree sovvenzionabili dell’arco alpino. Quali sono i progetti prioritari nella promozione? Nell’arco alpino sono state identificate tre tematiche centrali per la collaborazione che occorre affrontare con progetti transnazionali. 31 Cartello turistico a Denklingen - Bayern LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 32 Priorità 1: Promozione della competitività dello spazio vitale ed economico delle Alpi nei suoi intrecci territoriali europei Questo pacchetto di misure si estende da una migliore armonizzazione nello sviluppo territoriale (scambio di conoscenze e informazioni, armonizzazione di procedimenti di pianificazione, cooperazione nella formazione) a misure concrete di effettiva collaborazione per la riduzione di diversità di sviluppo (reti cooperative, sistemi informativi regionali, processi locali Agenda 21), fino al rafforzamento delle attività economiche nello spazio progettuale (centri di innovazione e fondazione, sviluppo di strategie concorrenziali comuni, nuove vie di commercializzazione, ampliamento di tecniche di informazione e telecomunicazione). - Scambio di conoscenze e creazione di prospettive di sviluppo territoriale comuni - Collaborazione delle regioni alpine - Concorrenzialità e sviluppo duraturo Le Alpi - una fonte di biodiversità per l’Europa Priorità 2: Sviluppo di sistemi di trasporto duraturi, miglioramento dell’efficienza; intermodalità e raggiungibilità Questo pacchetto di misure mira ad una migliore armonizzazione delle politiche nazionali dei trasporti con la politica europea dei trasporti (concetto delle reti dei trasporti europee, studi di fattibilità per lo sviluppo dei trasporti, osservazione del traffico, riduzione degli impatti ambientali), soluzioni tecniche per armonizzare i vari operatori dei trasporti (centri logistici, centri di mobilità, diritti d’uso, mobilità a misura d’ambiente) e misure “morbide” per la riduzione e l’eliminazione del traffico (sensibilizzazione, comportamento responsabile e duraturo riguardo al traffico, viaggi “ecologici” nei posti di villeggiatura). - Prospettive e analisi - Intermodalità - miglioramento dei sistemi di traffico e trasporto esistenti e promozione di quelli futuri - Soluzioni intelligenti ai problemi del trasporto Priorità 3: Approccio coscienzioso alla natura, al paesaggio e al patrimonio culturale; promozione della tutela ambientale e della prevenzione di catastrofi naturali Questo pacchetto di misure tratta in particolare la migliore armonizzazione delle attività di difesa della natura (ampliamento della rete ecologica europea “Natura 2000”, armonizzazione di amministrazioni, istituzioni di progettazione e di ricerca, difesa della biodiversità, strategie e stan- 32 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 33 dard comuni, promozione di energie rinnovabili, sistemi di gestione ambientale e di qualità), la gestione di territori e del patrimonio culturale (analisi, informazione, recupero di forme di insediamento e paesaggistiche adattate, tradizioni artigianali e turismo) e l’inquadramento e le misure per limitare i rischi e le catastrofi naturali (prevenzione da inondazioni, metodi di monitoraggio, sistemi di informazione, collaborazione nella protezione civile, pianificazione delle zone a rischio). - Tutela della natura e delle riserve naturali - Gestione di paesaggi e dell’eredità culturale - Cooperazione nel settore dei rischi naturali Quanti mezzi di pianificazione sono disponibili? Nel complesso si hanno a disposizione per la cooperazione territoriale nell’arco alpino ca. 59 milioni di euro come incentivo, dal Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR). La partecipazione al FESR non deve superare il 50% dei costi complessivi di un progetto di modo che, compresi i mezzi di cofinanziamento nazionale dei partner interessati e della Svizzera (come paese non-EU la Svizzera partecipa con mezzi propri), l’intero ammontare da programma sia di 121,70 milioni di Euro. Quale tipo di progetti è sovvenzionabile? Nell’ambito dei provvedimenti riguardanti le tre priorità per la collaborazione si possono svolgere progetti transnazionali. Sono ad esempio misure sovvenzionabili - ricerche che servono alla preparazione di investimenti: valutazione dell’impatto territoriale e ambientale, piani urbanistici regionali e territoriali, studi tecnici ed economici, perizie nonché studi e progetti transnazionali per lo sviluppo territoriale - finanziamento di strutture che applicano i risultati di ricerche transnazionali: ad esempio manager, moderatori e agenzie di sviluppo regionale - piccoli investimenti infrastrutturali concreti (ad esempio centri di informazione e innovazione di rilevanza transnazionale, compreso lo sviluppo di software e hardware, percorsi tematici, progetti dimostrativi e pilota) sulla base di ricerche preliminari transnazionali e come primo passo verso investimenti maggiori - strategie di marketing quale risultato di progetti che uniscono la fase di progettazione con attività orientate al mercato. Chi può presentare domande di progetto Interreg III B? 33 Turismo rispettoso dell’ambiente - opportunità per l’arco alpino LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 34 Richieste di sovvenzionamento per progetti nell’ambito del programma Interreg III B per lo spazio alpino possono essere presentate da enti nazionali, regionali e locali, da università e istituti di ricerca, da organizzazioni non governative (ONG) e da piccole e medie imprese. Vale il cosiddetto principio del capofila, cioè i partner coinvolti in un progetto scelgono un partner principale che al contempo è interlocutore primario per l’intero svolgimento del progetto. Il capofila presenta ad esempio il comune progetto ed è responsabile dell’intera gestione del progetto. I progetti vengono presentati alla comune segreteria per i programmi. La segreteria mette anche a disposizione la documentazione per la domanda. Chi decide in merito ai progetti? Dinamici spazi economici vanno messi in rete Non è la Commissione Europea a Bruxelles a decidere sui progetti presentati, bensì un comune Comitato Direttivo del Programma, composto da rappresentanti nazionali e regionali degli stati partecipanti. Un rappresentante del Ministero federale per i trasporti, l’edilizia e l’edilizia abitativa (BMVBW) e del Ministero di Stato bavarese per la pianificazione territoriale e le questioni ambientali formano la delegazione tedesca in tale comitato. La segreteria comune con organico internazionale a Garmisch-Partenkirchen/Germania provvede ad una valutazione preliminare delle proposte di progetto. Inoltre offre informazioni ai richiedenti, dà consigli pratici durante la procedura di presentazione e assiste i richiedenti fino al termine del progetto Dove si ottengono ulteriori informazioni? Per ulteriori informazioni siete pregati di rivolgervi a: Alpin Space Region Programme Secretariat Alpenforschungsinstitut Gem.GmbH SOGES spa - Kreuzeckbahnstr. 19 D-82467 Garmisch-Partenkirchen Tel.: 08821/183-315 Fax: 08821/183-310 www.Alpenforschung.de Ulteriori informazioni ed interlocutori nei paesi interessati e a livello federale sono disponibili all’indirizzo: www.Alpenforschung.de 34 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 35 Alì Nasseri VIA CLAUDIA AUGUSTA SULLE TRACCE DEI ROMANI VERSO IL COMUNE SVILUPPO TERRITORIALE INTERREG III B Programma Spazio Alpino Lo spazio alpino – area culturale sviluppatasi nel centro dell'Europa Lo spazio alpino è un'area culturale che si è sviluppata nel centro dell'Europa. Il ricco patrimonio naturale e culturale ha forgiato l'identità dello spazio alpino molto oltre i confini dell'Europa. Le caratteristiche principali sono: elevata qualità paesaggistica e ricreativa, grande potenziale ambientale, una straordinaria molteplicità culturale, un numero elevato di piccole e medie aziende. Nel contesto sorgono indubbie problematiche quali: massiccio traffico di transito, standard di sviluppo molto differenziati, emigrazione e calo demografico in alcune parti dell'area alpina, catastrofi ambientali nonché natura e ambiente in parte fortemente minacciati. INTERREG III B, nel periodo 2001 – 2006, mette a disposizione finanziamenti UE per la collaborazione transnazionale di città e regioni in riguardo alle problematiche dell'arco alpino. Strategie del programma Priorità 1: Promozione della competitività di regioni alpine nelle loro retificazioni territoriali Priorità 2: Sviluppo di sistemi del traffico duraturi, miglioramento dell'efficienza e raggiungibilità Priorità 3: Cura della natura, del paesaggio e del patrimonio culturale nonché promozione della tutela ambientale Via Claudia Substrato del progetto 35 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 36 Lavoro pionieristico nella collaborazione transnazionale Partendo dall'Auerbergland (Baviera), le regioni e le province in Baviera, Tirolo e Alta Italia hanno manifestato la volontà di sviluppare in comune lo spazio lungo la Via Claudia. Erano coinvolti come partner: ministeri, università, esperti dei settori turismo, cultura, tutela dei monumenti / archeologia e pianificazione. In un primo workshop a livello transnazionale svoltosi nel maggio 1998 a Füssen, accanto agli obiettivi e alle idee di progetto comuni sono state poste anche le basi organizzative. Negli ultimi due anni e mezzo, il Comitato Direttivo transnazionale grazie agli incontri regolari ha potuto consolidarsi e coordinare le attività. La Via Claudia transnazionale: L'idea della collana di perle da Donauwörth all'Adriatico Sono stati creati i seguenti approcci per uno sviluppo comune: Cultura, storia e archeologia: scavi archeologici e documentazioni, centri di documentazione ed esposizioni Turismo: costruzione di una rete di piste ciclabili e sentieri escursionistici con percorsi transregionali e guide per piste ciclabili Retificazione e informazione: logo comune e carta territoriale transnazionale ecc.. Fino ad ora i settori primari sono stati l’archeologia, la cultura e la costruzione di un’infrastruttura turistica. Parallelamente a questo negli ultimi anni i partecipanti hanno costruito una collaborazione continuativa. Ora tramite il programma Spazio Alpino occorre sviluppare la sinergia d'azione creando un’efficiente rete transnazionale. Asse storico – Un’opportunità di collaborazione transnazionale La nascita e l’evoluzione del bene archeologico "Via Claudia Augusta" risalgono ad un periodo storico di 2000 anni. 36 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 37 Ai tempi dell’imperatore romano Claudio (41 - 54 d.C.) fu costruita la Via Claudia Augusta da Altino e dal Po fino al Danubio, per una lunghezza di 350 miglia (517 km). Dopo la sua ultimazione (46 d.C.) era l’unica via imperiale di collegamento nord-sud attraverso le Alpi. La costruzione di strade nell’antichità ha reso possibile un significativo scambio culturale ed economico oltre le Alpi. Via Claudia Strategia: VIA – Il percorso come meta Mutamento dell’importanza degli assi viari alpini Le strade romane sono state i primi assi di collegamento tra il nord e il sud dell’Europa. La Via Claudia quale strada imperiale assolveva l’importante funzione d’itinerario commerciale e di viaggio attraverso le Alpi. Sorsero numerose stazioni commerciali decentralizzate e posti di scambio. L’incremento economico e culturale va attribuito soprattutto ad un lento e in senso moderno duraturo genere di transito, che ha valorizzato l’intero percorso. Con ciò il tracciato stradale romano può essere visto come una strategia storica di sviluppo territoriale. Oggigiorno la funzione degli assi di comunicazione nello spazio alpino si riduce sempre più al traffico di transito con impatti sociali, culturali, ecologici ed economici per le regioni confinanti e la loro popolazione. Sviluppo comune sulla base di un itinerario di viaggio e commerciale duraturo. La costruzione di percorsi ciclabili transregionali è un chiaro esempio di progetto primario per lo sviluppo territoriale comune: ....partendo dalle risorse regionali disponibili (patrimonio culturale e naturale). ....tramite il coinvolgimento di operatori ed istituzioni regionali e locali. ....tramite la collaborazione transregionale tra città e campagna. ....tramite offerte culturali e turistiche innovative e armonizzate. ....tramite un marketing mirato e la promozione dell’economia regionale. In questo senso è stata scelta la priorità 1 / misura 2 37 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.58 Pagina 38 „Competitività e sviluppo Programma Spazio Alpino. territoriale duraturo” del Il Programma Spazio Alpino è l’occasione per sperimentare strategie modello, al fine di ottenere uno sviluppo territoriale decentrato nello spazio culturale storico "Via Claudia Augusta", creatosi nel tempo. Via Claudia Attività previste Scambio culturale transnazionale ed eventi culturali comuni Le attività comprendono l’organizzazione, la focalizzazione e la commercializzazione di una serie di manifestazioni culturali tra Augusta e Venezia. Programma culturale comune con concerti, mostre, teatro ecc. Cogliere il significato della storia – soprattutto negli eventi culturali per la valorizzazione turistica. Retificazione dei musei lungo la Via Claudia con l’aiuto di internet e altri mezzi di comunicazione. Istituzione di centri di documentazione ed informazione. Manifestazioni per lo scambio interculturale giovanile. Collaborazione intensificata e scambio d’informazioni sistematico Studi e progetti di ricerca comuni. Istituzione di centri di documentazione e d’informazione. Visite guidate di siti archeologici. Seminari per lo scambio d’informazioni in merito alle attività archeologiche. Illustrazione di siti archeologici e reperti idonei per la valorizzazione turistica. Via Claudia turismo culturale e turismo attivo Le peculiarità urbane e rurali lungo la Via Claudia si completano a vicenda con il compito di ampliare in maniera attraente l’offerta turistica. Piste ciclabili e sentieri escursionistici storico-culturali, che rappresentano in modo esemplare la funzione di collegamento della strada tra città e campagna. Piste ciclabili e percorsi di mountainbike. Sentieri escursionistici etnografici. 38 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 39 Sentieri escursionistici in montagna. Itinerari culinari. Presentazione di prodotti regionali quali: vino, formaggio, speck, ceramiche ecc. Eventi culturali e programma culturale comune. Servizi comuni per l’informazione e la promozione. Marchio testo-immagine© Via Claudia Potenziamento del marchio© Via Claudia a comune piattaforma di marketing. Elaborazione di una strategia di mercato transnazionale. Scelta dei prodotti promossi con il marchio©. Criteri e standard comuni. Strumenti di controllo e di certificazione. Partecipazione a fiere, campagne ecc. Via Claudia Struttura del progetto e organizzazione Pacchetto 1: progetti d’azione, studi Elaborazione di concetti centrali basilari per le future attività, - quali delimitazione del territorio, utilizzo del marchio, preparazione dei progetti; Pacchetto 2: progetti pilota locali Ogni partner realizzerà un progetto pilota locale nei seguenti ambiti d’azione: archeologia, cultura, turismo, attività di marketing/attività economiche; Pannello bavarese riguardante la Via Claudia Augusta 39 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 40 Pacchetto 3: progetti pilota transnazionali Per il raggiungimento di uno sviluppo territoriale comune verranno realizzati quattro progetti pilota transnazionali negli ambiti d’azione già indicati; Pacchetto 4: Direzione e management Management e coordinamento di tutti i partner, operatori e uffici coinvolti nel progetto; Pacchetto 5: comunicazione, informazione e cooperazione Relazioni pubbliche, comunicazioni e scambio con altri progetti nonché contatto continuo con uffici UE e nazionali rilevanti. Durata La durata prevista del progetto è di 3 anni a partire dal settembre 2002 fino all’agosto 2005. Budget Il budget complessivo del progetto è di 2 milioni di euro. Via Claudia Riepilogo e prospettive Sguardo dal futuro – situazione agosto 2005 La Via Claudia è diventata nello spazio alpino un simbolo per lo sviluppo territoriale decentrato. Si è avuto un incremento dello scambio interculturale e della crescita economica e turistica nelle regioni. Il gemellaggio città-campagna si è consolidato quale colonna portante del progetto. Negli ultimi anni l’impegno è aumentato costantemente – sono coinvolti più di 200 partner a livello sia transnazionale che locale. La collaborazione transnazionale è stata ulteriormente rafforzata tramite una struttura organizzativa vincolante (p.es. GEIE). 40 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 41 Diana Melocco 1 LA VIA CLAUDIA AUGUSTA, LA REGIONE VENETO, LA COMUNITÀ DI LAVORO ALPE-ADRIA Porgo un cordiale saluto a tutti i presenti anche a nome del Dott. Francesco Girondini, Segretario Regionale alla Cultura della Regione del Veneto che purtroppo, per sopraggiunti impegni, oggi non ha potuto essere presente a questo importante convegno sulla via Claudia Augusta. Desidero iniziare illustrando i rapporti della Regione Veneto con la Comunità di Lavoro Alpe-Adria i quali costituiscono ormai una consolidata esperienza che anche in questa occasione è opportuno ricordare, perché in qualche modo anticipatrice di un ulteriore impegno della nostra Regione che è oggi diventata soggetto interessato e coinvolto nel grande progetto transnazionale che riguarda la rivalutazione in chiave culturale, turistica e commerciale della via Claudia Augusta. Concluderò esponendo quanto la Regione Veneto sta facendo a tale proposito e quello che intende proporre nell’ambito del progetto Interreg III-B Spazio Alpino in relazione allo sviluppo della via Claudia Augusta. Inizierò dunque dalla Comunità di Lavoro Alpe-Adria – che tra l’altro è uno dei soggetti patrocinatori di questo Convegno - perché rappresenta un primo e affermato esempio, e per questo ancor più importante, di una entità creata tra alcune nazioni delle Alpi Orientali a livello di Länder e di Regioni, e non a livello nazionale, che costituisce un’esperienza davvero significativa, il cui relativo atto costitutivo venne sottoscritto a Venezia il 20/11/1978. Lo ricordo qui volentieri perché è stato uno dei primi esempi, in epoca in cui gli interessi locali venivano ancora gestiti a livello nazionale, che ha contribuito a riconoscere che alla tutela di determinate esigenze di certe aree geografiche confinanti possono meglio sovrintendere le Regioni e i Länder, in quanto molto più vicini alle popolazioni locali e quindi maggiormente in grado di soddisfare le loro aspettative. Agli iniziali partner del 1978 e cioè alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, al Land Carinzia, alla Repubblica Socialista di Croazia, al Land Austria Superiore, alla Repubblica Socialista di Slovenia e alla Regione Veneto, si 1 Direzione Cultura della Regione del Veneto 41 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 42 sono successivamente associati altri soggetti a vario titolo come membri effettivi, ovvero osservatori attivi. Limitandomi all’Italia, ricordo la Regione autonoma Trentino-Alto Adige, l’Emilia Romagna e la Lombardia. Era una comunità di lavoro che si proponeva come finalità appunto il trattare in comune e coordinare problemi relativi alla fascia ampia che riguardava appunto le regioni delle Alpi Orientali. E’ stato fatto un lavoro intenso che ha favorito, in ventiquattro anni dalla sua costituzione, la collaborazione tra Regioni che avevano logiche, modi e politiche completamente diverse, sviluppando un nuovo concetto di approccio tra soggetti differenti per tutelare e risolvere, nell’ottica di un comune interesse, i macro problemi relativi a fasce di territori molto ampi. Ricordo tra l’altro una particolarità: la presidenza di questa Comunità di Lavoro è stata tenuta a turno dai vari presidenti delle Regioni o Länder che la costituivano. Nell’attuale rotazione 2001/2002 la Presidenza di AlpeAdria è stata nuovamente affidata al Presidente della Regione Veneto, On. Dott. Giancarlo Galan, che lo scorso anno nell’assumere la carica faceva notare come a distanza di oltre due decenni dalla costituzione della Comunità di Lavoro Alpe-Adria il quadro non solo fisico, ma anche politico del Vecchio Continente fosse completamente cambiato: una nuova realtà anche per Alpe-Adria, per ridefinire le proprie finalità e le proprie funzioni. Concludo questa breve parentesi sulla Comunità di Lavoro Alpe-Adria come un esempio lontano di come sia possibile affrontare e risolvere i problemi partendo proprio da una fascia di livello che non è quello nazionale, ma piuttosto quello degli enti locali e quindi una realtà in un certo senso, quantomeno come modo di lavorare, o meglio come ambito a cui riferirci, che sicuramente riproponiamo con maggior convinzione per quanto riguarda il lavoro sulla via Claudia Augusta. Passando alla via Claudia Augusta, la cui idea-progetto se non ricordo male è nata proprio qui a Feltre nel 1997, la Regione Veneto ha partecipato fin da subito alla proposta, già nel 1998, con la presentazione di un primo progetto nell’ambito del programma comunitario “Raffaello” che prevedeva allora delle risorse limitate. Si pensava al tempo all’allestimento, al funzionamento e indi al coordinamento di centri di documentazione scientifico didattica della via Claudia Augusta ritenendo di dovere inizialmente realizzare dei nuclei in rete che illustrassero la storia dell’antica strada romana per favorire lo sviluppo turistico e culturale lungo l’intero asse viario. Anche se il progetto “Raffaello” purtroppo nel 1998 non è 42 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 43 stato finanziato, e neppure nel 1999, si è però creato comunque un legame importante tra le varie entità italiane con il Tirolo e la Baviera, assieme agli enti pubblici nazionali interessati – ricordo il Comune di Ostiglia, il Comune di Feltre, le due province autonome di Bolzano e Trento – dando vita ad un legame e ad una sorta di circuito virtuoso che ha portato alla firma degli accordi di Ostiglia e quindi alla volontà comunque di tenere vivo e di mantenere questo progetto. Tanto che, come ricordato, è stato costruito molto velocemente un progetto di certo più impegnativo che riguarda sette soggetti, tra cui appunto la Regione Veneto che io adesso qui rappresento, che ha ottenuto un corposo finanziamento comunitario per uno sviluppo di più ampio respiro riguardante appunto la promozione turistica, commerciale, culturale di tutto il grande asse della gloriosa via Claudia Augusta che partendo dall’Adriatico arriva al Danubio. Di questo progetto importante la Regione Veneto, è capofila responsabile transnazionale per quanto riguarda lo sviluppo del pacchetto cultura e io concluderei illustrando quello che la mia Regione intende proporre agli altri partner al fine di recepire le osservazioni, i consensi, i dissensi, anche degli altri soggetti, per arrivare velocemente a un progetto unitario con una serie di azioni o iniziative da realizzare comunque in forma condivisa e congiunta tra tutti i soggetti che partecipano al programma Interreg III-B Spazio Alpino. Io conoscevo le iniziative dei soggetti che operano in ambito italiano; molto volentieri ho sentito dai relatori transalpini le azioni che intendono intraprendere, e che in parte hanno già intrapreso, e ho riconosciuto degli elementi comuni. Ho anche avuto modo di vedere come le proposte per la cultura della nostra Regione possano davvero dar luogo ad un progetto transnazionale condiviso, importante, in cui ognuno di noi probabilmente è più avanti per qualche aspetto. Ho molto apprezzato i rappresentanti di Baviera e Tirolo, Regioni che sono molto più avanti di noi nella promozione turistica e dalle quali noi abbiamo tutto da imparare, ma riteniamo peraltro anche noi di poter fare delle nostre proposte culturali all’interno di un quadro coordinato di azioni. Quindi proponiamo le nostre idee, mere proposte che noi poi andremo a sottoporre agli altri partner nella speranza che vengano condivise altrimenti le modificheremo perché riteniamo davvero che per portare avanti un pacchetto coordinato di azioni ognuno di noi deve apportare il meglio e quindi portare gli altri al proprio livello. I meccanismi di partenariato servono a questo e la stessa Unione Europea li favorisce e li promuove proprio perché è unendo forze diverse che poi di norma il 43 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 44 livellamento è verso l’alto: è questo uno dei grandi fini del progetto dell’Unione Europea. Si pensava innanzitutto di partire con un grande portale internet sulla via Claudia Augusta ma è emerso che i portali già ci sono per cui si tratta di incrementare quanto esistente ampliando la rappresentazione e promozione dell’offerta culturale di tutti i territori coinvolti, evitando di consumare risorse e sovrapposizioni che portano semplicemente a un dispendio di energie. A tale proposito tengo a precisare che quando parlo di territorio intendo tutti gli ambiti che si susseguono lungo la grande e favolosa via Claudia Augusta. Altra iniziativa che ci sembra importante e che intendiamo sviluppare riguarda l’allestimento di centri di documentazione e di informazione sull’offerta culturale della via Claudia Augusta attraverso il potenziamento e la messa in rete dell’esistente. Ricordo che la Regione Veneto ha già finanziato, tra l’altro, il centro di documentazione di Feltre che è già stato realizzato e che è già operativo. E questo è il secondo punto che ci pare importante. Pensavamo inoltre ai musei collocati lungo la via Claudia Augusta: ce ne sono diversi, di aree tematiche differenti, alcuni di tipo naturalistico, altri di tipo archeologico, etnografico e si tratta di metterli assieme creando una rete di musei collocati lungo la via Claudia Augusta. Quindi si tratta essenzialmente di mettere in rete e di far sinergia più che creare ex novo. Per quanto riguarda più strettamente le iniziative culturali, noi pensavamo a due grandi filoni: un’attività di studio e di ricerca sulla storia e tradizioni finalizzata, nello specifico, a studiare le forme di comunicazione e di trasmissione dei modelli culturali e quindi a conoscere più compiutamente come in concreto si viaggiava tra queste aree geografiche e come i concetti e le idee trasmigravano. Questo filone ci pare particolarmente interessante e tra l’altro come Regione Veneto lo abbiamo anche già avviato e qui richiamerei ancora una volta l’importante iniziativa – ricordata anche dall’Assessore Regionale Prof. Ermanno Serrajotto, in esordio – che avrà luogo nei prossimi giorni, il 28 e 29 settembre 2002, a CastelBrando, in Cison di Valmarino. Questo progetto inizia proprio con un convegno di altissimo livello – e questo lo posso proprio dire in quanto come Regione lo abbiamo seguito in prima persona – nel quale illustri relatori di Università italiane, tedesche, austriache, porteranno i loro studi e le loro indagini sulla via Claudia Augusta, su questa grande via di comunicazione transnazionale, ma soprattutto sul cosa è passato attraverso questa antica strada, e quindi sulle influenze reciproche nell’ambito della storia dell’arte, 44 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 45 della letteratura e anche dei modelli politico-istituzionali di amministrazione dei territori. È ovvio che se questa iniziativa venisse inserita all’interno di Interreg III-B Spazio Alpino e specificatamente nel progetto via Claudia Augusta, dovrà apportare un approfondimento tra le aree nazionali e quelle transalpine di Tirolo e Baviera. A nostro avviso è importante far inserire in queste iniziative un’attività di ricerca e di studio perché, è superfluo dirlo, è essenziale prima conoscere. Siccome questo progetto è triennale, potremmo affinare tutti assieme questo studio con dei convegni annuali o comunque nelle forme che concorderemo. Pensavamo inoltre ad altre iniziative culturali e parto da una piccola premessa: la Regione Veneto ha molto lavorato in questi anni per studiare e ragionare della propria identità, intraprendendo delle azioni importanti che sono già state avviate ottenendo un gran riscontro di pubblico. Sappiamo anche che azioni similari sono state avviate pure dalle altre entità a noi congiunte e quindi intendiamo proporle in un progetto unitario. Scendo subito nel concreto: abbiamo intrapreso quest’anno, come Regione Veneto, rassegne regionali per la musica corale, bandistica e nell’ambito della musica folcloristica con rassegne regionali che hanno avuto un grande successo sia per la qualità dei soggetti sia per la risposta da parte del pubblico. Anche in Tirolo e Baviera questo tipo di attività è molto apprezzato, per cui pensiamo ad un cartellone unico dove poter far confluire le varie iniziative che autonomamente o in occasione di questo progetto potessero essere organizzate da promuovere e divulgare a livello di mass media, o quant’altro, in forma unitaria per l’intero territorio della via Claudia Augusta. C’è questa grande strada, costruiamoci attorno degli eventi collaterali che potrebbero essere questi; costruiamo quindi un cartellone unico che comprenda ovviamente le iniziative delle varie entità coinvolte e che preveda anche scambi per cui i gruppi italiani, i gruppi veneti, si esibiscono oltralpe e viceversa attraverso un’azione sinergica. In questa iniziativa pensavamo di poter inserire anche orchestre giovanili: l’unione europea infatti ci chiede, e condividiamo appieno, di coinvolgere le nuove generazioni. Anche in questo caso si potrebbe iniziare da una proposta che abbiamo concretizzato quest’anno con la costituzione di una grande orchestra formata dai migliori giovani usciti dai sette conservatori presenti nel Veneto, il cui primo magnifico concerto è stato realizzato lo scorso 27/28 luglio 2002 al Teatro Malibran di Venezia, spaziando indi nell’intero territorio 45 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 46 veneto. E’ stato davvero splendido vedere questi ragazzi trovarsi ed organizzarsi, e cosa più di un’orchestra stimola il senso di appartenenza a un gruppo, cosa c’è di meglio quindi da far circolare nell’ambito di questo cartellone unico se non anche questi gruppi orchestrali di giovani. Concludo il mio intervento con l’auspicio di favorire la nascita di una grande orchestra giovanile della via Claudia Augusta. 46 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 47 Federico Bigaran 1 LA VIA CLAUDIA AUGUSTA E GLI STRUMENTI FINANZIARI EUROPEI DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO Buon pomeriggio a tutti, vi porto il saluto della Provincia Autonoma di Trento, in particolare del Dipartimento Politiche Comunitarie dove io lavoro. Il Dipartimento è stato costituito da circa tre anni e fra i vari compiti ha quello di presentare programmi e progetti all’Unione Europea al fine di consentire l’utilizzo dei fondi comunitari a disposizione e favorire l’attuazione di iniziative a carattere transnazionale ed interregionale. Nell’ambito delle attività del Dipartimento mi sono personalmente occupato del progetto Via Claudia Augusta, approvato nell’ambito del programma comunitario Interreg IIIB – Spazio Alpino e con questo mio intervento volevo dare alcune informazioni riguardo ai progetti comunitari, con particolare riferimento a quelli a carattere interregionale ed al settore cultura. Come noto l’assegnazione delle risorse comunitari per i progetti a gestione diretta avviene in seguito alla presentazione di candidature progettuali, redatte sulla base degli inviti a presentare proposte pubblicate dalla Commissione che definiscono, di volta in volta, le regole di riferimento. Non vi sono regole generali ma, nella maggioranza di casi, è necessario costituire un partenariato transnazionale, comprendente soggetti provenienti da almeno tre Stati membri, che si impegnino, anche finanziariamente, a realizzare le varie parti di competenza del progetto ed a partecipare alle attività comuni. E’ importante inserire il progetto e le sue attività nel quadro generale degli indirizzi comunitari nel settore a cui si riferisce ed evidenziare quello che viene definito il “valore aggiunto comunitario” , ossia l’importanza di cooperare e scambiare esperienze fra regioni appartenenti a Stati diversi e produrre risultati utilizzabili e trasferibili a livello comunitario. La concorrenza per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Unione Europea è molto forte. Molte Regioni, presso tutti gli Stati membri, si stanno attrezzando per 1 Dipartimento Rapporti Comunitari e Relazioni esterne della Provincia Autonoma di Trento 47 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 48 accedere ai fondi comunitari e molti hanno ritenuto opportuno creare delle strutture specifiche che potessero, in maniera adeguata, far fronte a queste nuove sfide. Anche nel programma Interreg IIIB – Spazio Alpino la selezione dei soggetti è stata molto forte. L’Autorità di Gestione del programma, individuata nel Land Salisburgo, ha emanato il primo bando per la presentazione delle proposte progettuali il 10 aprile 2002 prevedendo la scadenza il 15 maggio 2002. Tenuto conto che l’Autorità ha definito formulari, regole e procedure specifici per la presentazione dei progetti, il tempo utile a disposizione per la definizione di un progetto transnazionale era veramente ristretto. Su tale bando sono state presentate in totale 40 proposte progettuali, di cui 3 respinte già dal Segretariato Tecnico Congiunto (JTS) perché inoltrare fuori termine (quindi 37 presentate in tempo utile). La Provincia Autonoma di Trento ha partecipato alla predisposizione di 12 proposte in qualità di partner o capofila; di queste ne sono state presentate 10 con una percentuale di partecipazione al primo bando pari al 27%. Il Comitato Direttivo del Programma (Steering Committee), composto da esperti governativi degli Stati partecipanti, riunitosi a Roma nei giorni 22, 23 e 24 luglio 2002, ha deciso di ammettere al finanziamento 8 progetti (pari al 22%) rispetto ai 37 presentati. La Provincia è presente in quattro dei progetti selezionati (uno in qualità di capofila e tre in qualità di partner) con una percentuale di successo del 40% sulle proposte presentate. Il progetto Via Claudia Augusta è stato presentato nell’ambito della misura 1.2 del programma, denominata “competitività e sviluppo sostenibile”. Il progetto, come hanno già illustrato gli altri relatori, riguarda infatti la promozione del territorio attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. L’elemento culturale viene individuato nel progetto come fattore di sviluppo, anche economico, in un contesto transnazionale, che coinvolge l’intero territorio interessato, individuando gli elementi strategici per la sua sostenibilità. L’Unione Europea ha affrontato in modo sistematico l’aspetto culturale europeo in seguito all’adozione del Trattato di Maastricht e quindi in seguito all’introduzione della politica culturale tra le proprie politiche. La cultura entra quindi a pieno titolo nelle politiche comunitarie e la Commissione è incaricata a predisporre programmi ed iniziative. E’ questo quindi un approccio comunitario recente e l’Unione europea ha dovuto elaborare le strategie di fondo e le linee guida per poter affrontare questo delicato 48 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 49 problema. E’ da considerare infatti l’esistenza, in ambito europeo, di un vasto e variegato panorama culturale con marcate differenze tra i vari Stati, tra le varie Nazioni, tra le varie Regioni e l’Unione Europea si propone di valorizzare questa estrema ricchezza culturale che è considerata una importante risorsa. L’approccio comunitario rispetto alla cultura è infatti quello di riuscire a costruire una comune identità europea pur salvaguardando le specificità locali proprie di ogni comunità. L’Unione Europea si propone quindi l’obiettivo di favorire il confronto, la collaborazione, l’attività comune fra le diverse popolazioni, cercando di superare quelle che nei vari periodi storici sono state barriere, come ad esempio quelle dovute ai confini nazionali ed ai confini regionali, che hanno diviso popoli e separato culture appartenenti alla stessa matrice. E’ quindi in questo equilibrio, ossia nella volontà di salvaguardare la cultura locale ma nel contempo inserirla in un più vasto contesto, che si sviluppa la strategia comunitaria. La costruzione di un’identità europea deve contare sul contributo di tutti i suoi componenti e questo necessita un notevole sforzo organizzativo e progettuale ed evidentemente ancora molta strada deve essere fatta affinché la cultura europea possa essere riconosciuta nel panorama mondiale. Proprio la valorizzazione della ricchezza e della diversità culturale europea è quindi la principale strategia adottata dall’Unione. I programmi comunitari fino ad ora attuati hanno fornito un altro valore aggiunto alle iniziative fornendo nuovi metodi e strumenti di collaborazione e di partecipazione, un nuovo modo di programmare e di attivarsi sia in sede locale che nazionale. Il metodo proposto dall’Unione europea è infatti un metodo definito “partecipativo” che vede cioè il coinvolgimento degli attori locali, delle associazioni, delle istituzioni culturali e delle rappresentanze dei vari settori della società civile. Il metodo che la Comunità Europea ha voluto adottare ed al quale le regioni e i governi nazionali devono uniformarsi è un metodo che si adatta perfettamente a questo nostro progetto “Via Claudia Augusta” e ne rappresenta un suo punto di forza. E’ proprio questo “partire dal basso” coinvolgendo quindi tutte le realtà locali, le amministrazioni comunali, le associazioni, le imprese che rende possibile quel valore aggiuntivo che a volte le istituzioni da sole faticano a dimostrare e che ritengo sia uno dei motivi di successo del progetto. Alla base di queste esperienze progettuali interregionali 49 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 50 e transnazionali vi è la volontà di confrontarsi, di scambiare esperienze e di individuare programmi comuni. Questo per alcune amministrazioni è un elemento nuovo, in quanto sono normalmente abituate a programmare e a decidere al proprio interno, quindi senza grosse necessità di dialogo e di confronto. Trovarsi in un contesto internazionale ed avere relazioni ed attività con partner appartenenti a culture diverse, a lingue diverse, ad esperienze diverse è un elemento che arricchisce il percorso progettuale e rappresenta forse il valore aggiunto più grande di queste iniziative. Il programma Interreg individua la cultura all’interno di un contesto di pianificazione territoriale; è questa una specificità di questo programma, che quindi entra anche nel nostro progetto. In altri termini Interreg è soprattutto un programma di pianificazione territoriale si pone cioè l’obiettivo di dare una dimensione territoriale agli aspetti che di volta in volta va a trattare a livello interregionale e transnazionale. Emerge allora l’importanza di capire qual è la dimensione territoriale della cultura ed in questo senso il progetto Via Claudia Augusta ha saputo ben rappresentare questo elemento. La Via Claudia Augusta diviene, all’interno del progetto, territorio transnazionale, un territorio che ha avuto un percorso storico comune differenziatosi poi nel corso dell’evolversi degli eventi ma che mantiene una radice comune. E’ sul riconoscimento di questa comune origine che si innesta la possibilità che lungo questo territorio dialoghino e cooperino popoli diversi, culture diverse, in un’ottica di sviluppo comune. Vi sono altri programmi, oltre ad Interreg, che si occupano di cultura all’interno dell’Unione Europea. Vi è ad esempio il programma cultura 2000, che ha purtroppo finanziamenti ridotti ma che ha registrato una grossa partecipazione da parte di tutte le regioni degli Stati europei. L’Unione europea, nei propri documenti di indirizzo, insiste affinché la cultura venga vista come elemento vivo e vitale; la cultura deve diffondersi, deve uscire dal mondo degli addetti ai lavori, da quelli che sono gli ambiti istituzionalmente propri, ma deve poter dialogare, permeare la società dando fiducia, contribuendo alla creazione del senso di appartenenza, dando coraggio alle iniziative. E’ necessario quindi coinvolgere in particolar modo le attività didattiche, i giovani, gli studenti, che nella cultura devono trovare un’occasione di approfondimento ma anche un’occasione di svago e di interessamento. E’ opportuno inoltre 50 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 51 coinvolgere le attività turistiche in quanto l’aspetto culturale è sempre più richiesto e può aggregare iniziative, può attrarre all’interno del territorio numerose persone e risorse che possono concorrere al suo sviluppo economico. E’ quindi importante fare in modo che la cultura possa allacciare collaborazioni con gli altri settori della società e quindi creare con loro delle sinergie, dei programmi comuni che possano coinvolgere appieno la cittadinanza, i giovani e le attività economiche. Quindi la suggestione culturale diviene chiave di accesso all’individuazione di un assetto del territorio, di un percorso di sostenibilità. Il termine sostenibilità è forse oggi abusato ma in questo contesto è individuato come quell’elemento che consenta poi di uscire dalla necessità del finanziamento pubblico e quindi ritrovare dei percorsi, dei meccanismi che consentano alle persone che ci credono di poter proseguire su questa strada. In questo senso il progetto Via Claudia Augusta si pone l’obiettivo di mettere a frutto i fondi e l’esperienza comunitaria in un’ottica che consenta di andare avanti senza dover costantemente fare riferimento al finanziamento pubblico. In questi percorsi di sostenibilità, ai quali la cultura deve concorrere, è necessario infondere fiducia alla popolazioni ed agli amministratori e quindi consentire ad ognuno di esprimersi all’interno del progetto, favorire la loro integrazione, favorire lo scambio di esperienze. Ognuno deve trovare il proprio spazio, la propria identità, il proprio riconoscimento anche in questo mondo che è sempre più “globalizzato” e nel quale il rischio dell’appiattimento, dell’omologazione su modelli dominanti è sicuramente presente. La suggestione culturale quindi a servizio di uno sviluppo sostenibile, di uno sviluppo che possa avere in sé le condizioni di sostenibilità nel tempo e di equilibrio tra le varie realtà economiche, fra i vari interessi. Questo è più che mai importante nel momento in cui la competitività assume sempre più un carattere territoriale. Quindi i territori competono tra di loro ed ogni territorio diviene più attrattivo e più competitivo quanto più sa progettare al suo interno e quindi sa offrire in maniera chiara e convincente un prodotto di qualità. Tutto questo ci porta al concetto di marketing territoriale di cui si parlava anche questa mattina. Il nostro è fondamentalmente un progetto di marketing territoriale basato sul patrimonio culturale. Quindi questa relazione tra cultura e promozione del territorio e sostenibilità è una relazione positiva che è stata individuata all’interno del progetto e quindi accettata anche all’interno di un 51 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 52 programma come Interreg che non è stato pensato per la cultura ma è nato per favorire la pianificazione territoriale interregionale. La capacità di creare valore e di attrarre l’interesse su un determinato territorio, consente al patrimonio culturale di svolgere un nuovo ruolo, contribuendo allo sviluppo delle attività economiche e della società nel suo complesso. E’ questo un aspetto che è attualmente difficile da quantificare, penso però che il progetto possa in futuro fornire su questo delle indicazioni. Il marketing, in generale, si pone l’obiettivo di identificare con chiarezza il produttore e in questo caso il produttore è un territorio, un territorio transnazionale e quindi è molto importante che ci sia collaborazione, sintonia tra le diverse regioni che compongono questo territorio. Il produttore principale all’interno di questo territorio è quindi la rete relazionale. Il progetto attribuisce quindi grande importanza alla creazione di una sintonia tra queste regioni ed è la prima volta forse che si possono unire tutti i territori della Via Claudia Augusta all’interno di una iniziativa comune. All’interno di un processo di marketing vi è poi l’identificazione del prodotto, questo prodotto è quello che noi saremo in grado di fare, quindi tutta l’offerta culturale, turistica, promozionale che dovremo cercare di evidenziare, di proporre. Elemento caratterizzante è inoltre la qualità dell’offerta ed è’ in questo contesto che il progetto si propone di individuare regole e modalità di utilizzo di quello che è lo strumento di marketing territoriale più potente: il marchio. Sul problema marchio, all’interno della Via Claudia Augusta, c’è ancora da fare evidentemente dei progressi, c’è ancora da mettere a punto la strategia e questo mi auguro possa avvenire all’interno del progetto. I tempi ce lo consentiranno, tre anni sono un periodo sufficientemente ampio per riuscire a mettere a punto molti aspetti e con la collaborazione di tutti io credo si possa sicuramente giungere ad un accordo. Bisogna definire i fattori di attrattività del nostro territorio e quindi riuscire a distinguerli dagli altri, in questo senso le ricchezze della Via Claudia Augusta sono infinite, più ci incontriamo, più parliamo tra di noi più le idee nascono, si evolvono e tant’è che adesso facciamo fatica a selezionarle quindi questo dimostra che il terreno è fertile, che le basi per un progetto di successo ci sono. Altri relatori hanno già illustrato il progetto nei dettagli e quindi non mi dilungo su questo, voglio soltanto precisare che accanto ai titolari del progetto, che sono sette soggetti, quindi la Provincia di Trento che è leader del progetto, la Provincia di Bolzano, la Regione Veneto, 52 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 53 l’Associazione Via Claudia Augusta della Baviera, il MIAR del Tirolo, il Comune di Feltre, il Comune di Ostiglia, l’intenzione è proprio quella di aprire le l’attività a tutti quei soggetti che vorranno farne parte all’interno ovviamente di linee di indirizzo che il Comitato di Coordinamento deve necessariamente determinare. In questo senso si è individuata la figura del Project Panel, che sarebbe l’assemblea allargata della Via Claudia Augusta, che si prevede riunire due volte all’anno nel corso del progetto e quindi è sostanzialmente un momento di confronto con la base associativa, produttiva, amministrativa dei territori della Claudia Augusta. Inoltre ci sono i quattro gruppi di lavoro: uno specifico sul patrimonio archeologico, uno riguardante in generale la cultura e le attività culturali, uno per il turismo ed uno per il marchio e per la promozione delle attività economiche. Penso di avere illustrato quelle che sono le strategie di fondo del progetto e quindi mi auguro di trovarvi nei prossimi appuntamenti e di poter proseguire questo percorso che abbiamo incominciato, con alti e bassi, con momenti di accelerazione e momenti di stanca che sempre ci sono in queste iniziative abbastanza complesse, per poter proseguire nei prossimi tre anni in un processo virtuoso che possa condurre, alla fine, alla costituzione di un reale organismo transnazionale che possa gestire il marchio e le attività anche nel futuro, potendo contare prima di tutto sulle proprie forze. 53 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 54 Rainer Weissengruber IL SIGNIFICATO DIDATTICO DELLA VALENZA CULTURALE DELLE VIE ROMANE TRA SUD E NORD Chi siamo? Nell’estate 1999 è entrato nel pieno delle attività nella storica Aquileia, luogo simbolo dei contatti culturali tra l´Area mediterranea e l´Europa Centrale durante i primi secoli d.C, un nuovo Centro-Studi interamente dedicato alla salvaguardia, alla cura e alla reinterpretazione della cultura e della lingua latina. In collaborazione con la „Fondazione per la Salvaguardia della Basilica di Aquileia“, che cura gli interessi della Diocesi di Gorizia ad Aquileia in fatti di cultura e restauri della Basilica, il „Centrum Latinitatis Europae“ ha fatto partire un´ambizioso programma, tenendo discussioni, relazioni, conferenze, seminari e tavole rotonde ad Aquileia e Cividale e altrove in Italia e all’estero. Usufruisce di un fabbricato storico accanto alla famosa Basilica medievale, recentemente restaurato ed adattato per accogliere l´importante archivio della Fondazione e appunto il „Centrum Latinitatis Europae“. Da due anni e mezzo il „CLE“ ha una segreteria sussidiaria a Cividale del Friuli, nella centralissima Piazza San Giovanni . Dal giugno dell’anno 2000 sono operativi anche il PuntoCLE di Ferentino e il Punto-CLE di Capri. Poi sono stati aperti anche il Punto-CLE di Verona, il Punto-CLE multimediale di Arezzo e i Punti-CLE di Gorizia, Trieste, Andria, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria. Di recente istituzione sono i Punti-CLE di Treviso, Roma, Palermo e Ragusa. All’estero siamo presenti a Linz e a Berlino. In programma lo sbarco a Parigi e Utrecht. In discussione si trova la creazione di una “figlia”del CLE in Grecia. Da poco tempo abbiamo una rappresentanza in Gran Bretagna. Il professore Rainer Weissengruber (42 anni), figlio del ricercatore Franz Weissengruber, morto nell’agosto del 1998, al quale è dedicato l´iniziativa per onorare le sue attività di ricerca sul campo della cultura tardo-latina, è stato il „padre“ dell’idea e riveste il ruolo di direttore dell’omonima associazione internazionale e del „Centrum“ che ha già trovato interesse in Italia e in altri paesi europei. Rainer Weissengruber, come già suo padre, è da molti anni 54 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 55 legatissimo al mondo culturale italiano, dove si sente proprio a casa. Fin dall’inizio hanno collaborato con lui i sacerdoti friulani Don Graziano Marini, direttore della Fondazione per la Basilica di Aquileia, e Don Lugi Pontel, preside del Liceo Linguistico Europeo „Paolino d´Aquileia“ di Gorizia. In Consiglio direttivo ci sono poi il Prof. Gianpaolo Dabbeni di Trieste, la D.ssa Francesca Missio di Cervignano, che cura l´Archivio della Basilica, e il Prof. Giuseppe Reale di Reggio Calabria e Maratea, fondatore ed ex-rettore dell’Università per Stranieri della Calabria, la Prof.ssa Angiolina Lanza di Verona e da due anni e mezzo il Dott. Franco Fornasaro di Cividale, che è il vice-direttore del Centrum. Il Comitato Scientifico del CLE è diretto dal Prof. Piero Marangon di Gorizia. La Prof.ssa Loredana Marano cura la segreteria scientifica presso la Sede di Aquileia. Il „Centrum Latinitatis Europae“ ha istituito una rete di rappresentanze in varie città d´Italia. In Austria il CLE ha una “figlia” a Linz, il Sodalizio “Agorá – Human.Gesellschaft”. Il CLE ha già buoni contatti con alcune associazioni di latinisti e storici in vari Paesi (p.e. la „Sodalitas“ di Vienna). I legami internazionali del „Centrum Latinitatis Europae“ sono quindi un elemento caratterizzante dell’attività che deve diventare sempre più transfrontaliera. Aquileia, Cividale, Trieste, Verona e alcune città del Meridione, come Napoli, Reggio Calabria e Catanzaro, sono punti d´incontro anche per un pubblico giovane, che vuole costruire una nuova idea di una „Europa unita della Cultura“, che riesce a superare le vecchie tensioni tra il Nord e il Sud, l´Ovest e l´Est. Un ruolo particolare spetta alle nostre rappresentanze in Sicilia: Il CLE cercherà di lavorare dignitosamente nel cuore del Mediterraneo. Al momento fervono i lavori per attivare un´attività d´ “insegnamento divertente“ dedicata a corsi di Latino (letterario e vivo) per giovani e meno giovani. Fresca di zecca è la fondazione di una rivista scientifico-didattica che riprende in parte concetti e modelli d´oltralpe, con sede di redazione a Montella (Avellino) e la collaborazione da tutte le parti d´Europa. Il CLE collabora in redazione e per la parte internazionale. È già in funzione un „Sodalizio Anaunia Latina“ con sede a Cavareno in Valle di Non (Trento), sono partiti i Sodalizi a Boscochiesanuova (Verona) e già in avanzata fase di costituzione a Sommacampagna (VR) e un „Cenacolo Flos & Arcus“ a Cividale del Friuli e Verona, quest’ultimo dedicato alla 55 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 56 riconciliazione ed armonizzazione tra Lettere e Scienze Naturali. In fase di progettazione troviamo pure il Cenacolo „Res Publica Omnibus“, una nuova sezione del „CLE“ che si dedicherà a tematiche di cultura politica. Ora stiamo definendo i contenuti di una creanda Academia Paulinus Patriarcha (Cividale) , in collaborazione con l´”Archivum Forumjuliense”. La “Carta di Cividale” serve come orientamento filosofico di questo progetto. Stiamo elaborando anche un concetto strutturale riguardante due sezioni “trasversali” del CLE: un gruppo di lavoro che curerà le attività dedicate al Greco, e un “Polo informatico” con sede ad Arezzo e collaborazioni da varie parti. Cosa vogliamo fare? Incoraggiato anche dall’aiuto scientifico e morale di tanti soci e collaboratori italiani ed esteri il CLE punta su una serie di scopi ambiziosi e certamente non facili da ottenere. In primo luogo si tratta di elaborare e proporre idee e programmi per la salvaguardia e la rivalutazione della Latinità, dell’Umanesimo e della cultura classica, con un accento particolare ai valori delle epoche tardo-latina, paleocristiana, medievale e rinascimentale, e ciò in funzione di un lavoro culturale di vero stampo europeo, capace di inserirsi nei discorsi culturali e filosofici dei tempi di oggi, dando impulsi di vario genere alla discussione sui temi più importanti della società di oggi. È intenzione del CLE organizzare nei prossimi anni (come è già successo negli ultimi tempi) diverse manifestazioni di vario tipo dedicate a queste finalità, operare in sintonia con il mondo universitario e scolastico e cercare collaborazioni con note Accademie ed Istituzioni italiane ed estere. Cosi si vuole contribuire alla rivalorizzazione e alla riscoperta di un patrimonio in parte dimenticato e sicuramente sottovalutato: Il Latino non è solo Virgilio e Cicerone, ma anche il lascito letterario degli scrittori cristiani che poco o niente contano finora nei programmi scolastici che, per la verità, prevedono una drastica riduzione dell’insegnamento della „lingua comunis“ del nostro continente. I valori del Latino, della cultura classica e dell’umanesimo devono essere riscoperti con una visione interdisciplinare, perché solo cosi le potenzialità di questa eredità plurimillennaria possono essere capite e trasmesse al pubblico internazionale di oggi. Per rispolverare ed attualizzare, insomma per ridare fiato al Latino delle nostre scuole europee, delle nostre associazioni culturali, delle nostre attività per la Terza Età, della nostra vita culturale in generale, introducendo qualche contenuto finora lasciato a 56 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 57 parte e per renderlo più attrattivo e affascinante tramite un nuovo orientamento verso l´insegnamento e la diffusione culturale interdisciplinare, il „Centrum Latinitatis Europae“ invita tutti gli interessati in Italia e all’estero, studiosi, insegnanti e appassionati, istituti ed enti culturali a dare una mano: „Viribus unitis“ per la riscoperta del „pianeta latino ed umanistico“ e del suo ricco patrimonio variopinto. I compiti dei Punti-CLE: (con un estratto delle attività finora svolte) La sede di Aquileia è e rimane per i prossimi anni il centro del sistema-CLE. Nei locali adiacenti alla Basilica si tengono l´assemblea generale e le assemblee del Direttivo, almeno due convegni o giornate di studi all’anno, già dal 1998, (nei primi anni anche quattro o cinque) su tematiche connesse alla latinità classica e cristiana, sulla filosofia e su problemi di politica scolastica italiana ed europea. Attualmente è in corso nella vicina Cervignano un corso di Latino vivo per adulti. Dall’autunno 2002 deve aver luogo un programma di rilancio dell’attività culturale in Aquileia, al quale partecipa il CLE. La vice-sede (e segreteria sussidiaria) si trova a Cividale del Friuli. Lì si svolge buona parte del lavoro amministrativo, di stampa e delle pubbliche relazioni dell’associazione ed ogni tanto qualche manifestazione (nell´ex-chiesa di S. Maria), in collaborazione con l´Associazione Studi Storici di Cividale. Cividale sarà il centro delle manifestazioni programmate per il 2002 per rievocare la persona e l´opera di S. Paolino d´Aquileia, progetto regionale al quale il CLE collabora massicciamente. Nel Convitto Nazionale si svolge (dal 2000) il “Meeting Latino” per giovani (novembre). Cividale offre con il nuovissimo Centro S. Francesco un ottimo ambiente per incontri culturali di vario genere: Il CLE ne trae vantaggio già adesso. È in avanzata fase di discussione la fondazione di una “Academia Paulinus Patriarcha” in collaborazione con l´”Archivum Forojuliense”. A Gorizia abbiamo il Punto-CLE denominato “Academia Sontiaca”, fondato un anno fa e ora in fase di partenza, in vista delle celebrazioni di S. Paolino. In futuro sarà sede di incontri sui temi della pace e della convivenza dei popoli. In febbraio si è svolta una riunione d´orientamento del CLE. A Trieste il Punto-CLE “Tergeste” ha tenuto già tre mani- 57 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 58 festazioni: Due anni fa un convegno sul “Latino nel Terzo Millennio” (assieme all’associazione Latino Semplificato) e due giornate di discussione con i giovani dei licei della città sulla questione “Il Latino perché ?”.In novembre si è tenuta una serata di conferenza dal titolo. “Da Paolo a Paolino – esperienze alto medievali dell’epoca di Carlo Magno”. A Verona il Punto-CLE è un autentico Polo-CLE: Consiste della sede e di vari sodalizi affiliati. Nel 2001 si sono svolti con grande successo ben quattro convegni su tematiche archeologiche, linguistiche, didattiche e interculturali. Presto sarà inaugurata una attività collaterale che coinvolge diverse scuole della sponda sud del Lago di Garda in un progetto umanistico e didattico. A Verona è custodita la “Carta Flos & Arcus” ideata dal CLE. A Feltre il Punto-CLE è appena costituito, l´attività parte nel 2002 con un progetto-pilota che vede coinvolto una scuola austriaca: La via Claudia Augusta – arteria di interscambio culturale. A Milano il Punto-CLE si trova presso la Redazione della Rivista “ZETESIS” alla quale il CLE collabora regolarmente da alcuni mesi . A Cavareno (Trento) il CLE ha tenuto tre convegni estivi dedicati alla latinità del Trentino rinascimentale, e alla musica corale latina del primo medioevo (concerto). Ad Arezzo si trova il nostro Punto-CLE-Internet che cura tutto il reparto multimediale e il sito del CLE. Possibile un accento sulle tematiche etrusche. A Ferentino il Punto-CLE ha svolto con successo due convegni con tematiche miste riguardanti il senso dello studio del Latino, questioni del patrimonio latino e il ruolo del Latino nel Rinascimento nel Lazio. Recentemente si è tenuto un convegno su Martino Filetico ed è in previsione un Incontro Latino per giovani. A Napoli il Punto-CLE è nuovissimo e include la redazione napoletana della nuova Rivista DOCERE. Svolgerà varie attività di letture, incontri-dibattiti e convegni. È prevista la formazione di un gruppo di lavoro autonomo per il coordinamento delle attività del CLE in Campania. Il PuntoCLE di Capri è gestito in collaborazione con quello di Napoli e servirà da “balcone estivo” del CLE in Campania. Nuovi i Punti-CLE di Catanzaro, Reggio Calabria, Andria, San Severo e Ragusa. Hanno già presentato un programma per il 2002/3 che promette molto bene. Stanno per nascere vari circoli di Latino Vivo. A San Severo la col- 58 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 59 laborazione esiste da anni, il CLE è partner dell’Academia Latina Daunorum e ha partecipato a due convegni riguardanti problemi di sensibilizzazione per lo studio della cultura classica a livello europeo. A Catanzaro è già in atto qualche attività concreta riguardante il Latino della Chiesa. A Reggio Calabria sono già state tenuti negli anni passati un convegno sull’opera del latinista D.Vetrioli e una settimana di “Vacanze latine”, si continua su questo binario. A Montescaglioso (Matera) abbiamo inaugurato recentemente l´Accademia “Musica & Umanesimo”, in primavera si è tenuta la prima manifestazione. L´autunno si annuncia assai ricco di manifestazioni. A Berlino si è tenuto un primo convegno su tematiche miste (La tradizione del Latino nel riflesso della letteratura tedesca e altri argomenti) nel maggio 2001. Un altro PuntoCLE è previsto per Stoccarda. A Linz si è tenuta in novembre la serata di conferenze “Campania Felix” e in gennaio la manifestazione “Ulisse vive ancora”. Il CLE collabora inoltre al Progetto “Schloss Hartheim” Inoltre, il CLE ha avviato una collaborazione con i Club UNESCO in Italia e scritto diverse lettere aperte a vari politici per sollecitare una politica più attenta in confronto della cultura classica latina e greca. Il CLE dà appoggio al “Progetto MNEMOSYNE” per la creazione di una Università Privata della Magna Graecia. Sono in corso di definizione i nuovi Punti-CLE di Palermo, Roma e Treviso: Treviso: Liceo Classico “A.Canova”, Viale Mura S. Teodisto, I-31100 Treviso Roma: Centro Scolastico “Benedetto Croce”, Via Bardanzellu 7, I-00155 Roma Palermo: Villa Ranchibile - Istituto Don Bosco, Viale Libertà 199, I-90100 Palermo (In previsione: Punto CLE nel Rietino, apertura in settembre) 59 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 60 Tirol, Imst Per informazioni rivolgersi a: Centrum Latinitatis Europae, Piazza Capitolo (Basilica) I-33051 Aquileia (Udina) tel: +39 0431-91067, fax: +39 0431919828. e/o:Dr. Rainer Weissengruber, Fadingerstrasse 7 - A 4020 Linz - tel/fax: 0043-732-77 25 34 e/o: Dr.Franco Fornasaro, Corso Mazzini,24 - I-33043 Cividale del Friuli (Udine) tel/fax: +39 0432-731264 e/o: Prof.ssa Angiolina Martucci-Lanza, Via Caserma Ospital Vecchio,6 – I-37122 Verona e/o: Prof. Giuseppe Reale, Parco Caserta,1 – I-89123, Reggio Calabria Gli altri indirizzi del CLE (un estratto): Punto-CLE “Forum Iulii”: I-33043 Cividale del Friuli (UD), Piazza San Giovanni 2 Punto-CLE “Arretium”: I-52100 (“Ibis”)(Servizi Virtuali – Internet) Arezzo, Via Cavour, 99 Punto-CLE “Ferentinum”: I-03013 Ferentino (FR), Palazzo Consolare,Piazza Mazzini 60 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 61 Punto-CLE “Magna Graecia”: I-80073 Capri (NA), Certosa di San Giacomo (Liceo Classico) Punto-CLE “Verona”: I-37122 Vecchio, 6 (Prof.ssa A.Lanza) Verona, Via Caserma Ospital Punto-CLE “Academia Sontiaca”: I-34170 Gorizia, Via Seminario, 7 Punto-CLE “Tergeste”: I-34100 Trieste, Via dell’Istria, 23 (Prof. Duilio Tagliaferro) Punto-CLE “Neapolis”: I-80100 Napoli, Via Duomo, 202 (Prof. Mauro Agosto) Punto-CLE “Locus Andre”: I-70031 Andria (BA), Via R.Sanzio, 1 (Lib.Univ.G.B Vico Liceo Troya) Punto-CLE “Catacium”: I-88100 Catanzaro, Piazza Duomo, 1 (Liceo Arciv.) Punto-CLE “Rhegion”: I-89124 Reggio Calabria, Via Friuli, 30 (Prof. Ugo Martino) NUOVO: Punto CLE “Feltria”: I-32032 Feltre (BL), BasilicaSantuario dei SS.Vittore e Corona NUOVO: Punto-CLE “Anaunia Latina”: I-38011 Cavareno (TN), Pal. del Municipio NUOVO: Punto-CLE “Hyblaeum”: I-97100 Ragusa, Via Vittorio Emanuele Orlando, 7 (Liceo Classico) NUOVO: Punto-CLE “Daunia”: I-71016 San Severo, Via M. Pagano, 56 (Prof.ssa R.Tomasone) Indirizzo Internet: www.centrumlatinitatis.org Da poco è partita la CLE collabora: Rivista didattica “DOCERE”, alla quale il Per informazioni: Accademia Vivarium Novum, contrada S. Vito, 5, I-83048 Montella (AV) o Prof. Mauro Agosto, Punto-CLE di Napoli, Via Duomo, 202, I-80100 Napoli 61 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 62 Carlo Antonio Ricciardi 1 Angela Besana 2 L’INFORMATION TECHNOLOGY COME STRUMENTO DI VALORIZZAZIONE E COMUNICAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE 1. I meccanismi di valutazione del bene culturale individuati dalla scienza economica. 3 La scienza economica si occupa dei beni e delle attività culturali ormai da molto tempo. Ancor prima dell’articolo pionieristico di Baumol e Bowen 4 sull’andamento caratteristico dei costi delle imprese musicali, altri padri 5 della scienza economica hanno analizzato i caratteri strutturali del settore culturale. Gli studi più recenti riguardano le politiche culturali, 6 la progettazione di eventi culturali e l’impatto delle moderne tecnologie dell’informazione sulla gestione della cultura, a parziale superamento dell’artigianalità della funzione di produzione delle arti. 7 Se patrimonio culturale è il complesso della connotazioni artistiche e culturali di un insieme di beni o opere insediati su un contiguo territoriale e storico, gli economisti concordano nell’attribuire all’opera d’arte o bene culturale la definizione di contenuto artistico unico, 1 Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano e Feltre, è profes sore ordinario di Economia Politica. 2 Ricercatrice di Economia Applicata, è docente di Economia della Cultura e dell’Arte nei Corsi di Laurea di Scienze e Tecnologie della Comunicazione e Scienze Turistiche della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. E’, altresì, docente di Analisi Economica Applicata presso la sede IULM di Feltre. 3 I paragrafi 1, 2, 2.1., 2.2. e 4 sono stati redatti da Angela Besana. 4 Baumol W. J., Bowen W. G., 1966. Per una rassegna completa dei saggi di Baumol e Bowen, si veda Towse R., Baumol’s Cost Disease. The Arts and other victims, Edward Elgar Publ., 1997. 5 Gli stessi Adam Smith e John Maynard Keynes. 6 Ampio ed attualissimo è il dibattito su cultura privata e cultura pubblica: a chi affidare la sponsorship e la gestione di un evento culturale? A. Besana, 2002; M. Trimarchi, 1999; G. Trupiano, 1997 solo per citare alcuni autori. 7 Artigianalità è proprio il carattere individuato da Baumol e Bowen nel loro artico lo del 1966. Il settore culturale sarebbe un settore non progressivo, affetto cioè da scarsi rendimenti di scala e pressoché assenti economie nei costi poiché l’in novazione tecnologica poco impatta su una funzione di produzione che risponde a canoni creativi secolari, tramandati dalle tradizioni delle scuole artistiche. 62 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 63 non riproducibile, che si innesta su un supporto durevole (o almeno conservabile) e di un valore monetario destinato a fluttuare nel tempo secondo criteri non esclusivamente oggettivi. Il valore è storicamente attribuito: a. dal mercato, inteso come spontaneo incontro delle soddisfazioni estetiche, speculative e artistiche di domanda ed offerta; b. dai pari (es.: Accademie), dalle correnti o scuole artistiche che dal Rinascimento si impongono come incontrastabili giudici del successo di un artista; c. dagli esperti (critici, istituzioni come musei o gallerie, ecc.,): dall’Impressionismo del XIX sec. fino ad oggi il giudizio inappellabile della critica o degli espositori determina il successo o l’insuccesso. 8 Non esistono regole consolidate alla base della valutazione dell’opera. Le fluttuazioni nei prezzi di aggiudicazione sono continue e imprevedibili, poiché condizionate da tutta una serie di variabili che contraddicono tutte le possibili regole o i possibili scenari prospettati. I criteri che verranno di seguito esposti non sono per nulla infallibili. Tuttavia, possono costituire un punto di riferimento per tentare una riflessione sulle tendenze in atto. I criteri che presiedono alla determinazione del valore possono riguardare: l’artista (vivente/deceduto; di elevata/bassa liquidità, di interpretazione facile o difficile; capo scuola/continuatore, ecc.); l’opera (contenuto, tecnica, dimensioni, epoca, ecc.). Con riferimento al primo criterio, la reputazione positiva di un artista non si riflette necessariamente su tutte le sue opere, in quanto può essere collegata ad un suo periodo di appartenenza ad una determinata corrente, che gli conferisce un particolare valore. Il ciclo di vita dell’opera può essere influenzato dal ciclo di vita dell’artista e non è detto che la vita dissoluta deprezzi la produzione artistica, come non è detto che la maturità anagrafica porti ad una migliore produzione. Con riferimento al secondo criterio, il contenuto o messaggio dell’opera può determinare il suo apprezzamento se contiene il valore aggiunto della testimonianza di un determinato periodo storico (il riferimento ad un preciso episodio) o il riferimento geografico ad una culla (per eccellenza) delle arti: Italia, Francia, Olanda, Inghilterra, Spagna 9. Il 8 M. N. Wijnberg, G. Gemser, Groups, Experts and Innovation: the Selection System of Modern Visual Art, Erasmus University, University of Groningen, 2001. 63 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 64 perimetro dell’opera è elemento fondamentale per la valutazione. Moltiplicato per un coefficiente di notorietà e riconoscimento sui maggiori media del settore, costituisce la quotazione di base. La tecnica ad olio ha valutazione maggiore rispetto ad una qualsiasi altra tecnica pittorica: Renneboog e Van Houtte testimoniano in un recente studio quanto un dipinto ad olio impressionista sia generalmente quotato un 20% in più rispetto ad un acquerello. 10 Accanto alla tecnica, lo stile dell’esecuzione segnala la condivisione del talento artistico delle scuole di appartenenza e come tale può attribuire il valore aggiunto del caposcuola. La firma sul dipinto o la sigla sull’opera aumenta sicuramente il valore della stessa. Sennonché possibili contestazioni sull’autenticità della stessa costituiscono uno dei costi di transazione più elevati della compravendita. Mancante la firma, la data di esecuzione costituisce un ulteriore elemento di apprezzamento, testimoniando non solo la storicità o l’antichità dell’esecuzione ma anche l’eventuale periodo d’oro, l’appartenenza ad una determinata scuola o corrente. Il numero di esemplari è altresì importante: le repliche valgono sempre di meno. L’esistenza di copie o contraffazioni non è univocamente indice di deprezzamento delle opere, semmai di rischiosità dell’investimento. Lo stato di conservazione dell’opera incide sulla sua valutazione, anche se talora il restauro o la manutenzione può risultare una plastica snaturante il contenuto iniziale e determinare un crollo del prezzo. La provenienza da collezioni prestigiose o da privati famosi assegna reputazione sicuramente positiva che si riflette su incrementi di prezzo. Le recensioni sui media e da parte di esperti internazionalmente riconosciuti possono incidere in maniera determinante sulla valutazione della produzione artistica e sulla carriera dell’artista. Fattori esogeni come la situazione economica, quella sociale e quella istituzionale possono determinare trend positivi o negativi nell’investimento in opere d’arte. Una condizione collettiva di benessere sposta la curva di domanda di opere d’arte verso destra: a parità di offerta, i prezzi di equilibrio del mercato aumentano. Il valore di mercato dei beni artistici è influenzato dal potere di acquisto dei consumatori privati e istituzionali, consumatori a loro volta influenzati dallo spirito patriottico – gli Americani preferiscono l’arte 9 La nomea di culla d’arte si riflette anche su altri settori produttivi: diviene qualifi cabile come opera d’arte il design o la moda italiana e la fiera dei designer o la sfilata di moda diviene un’esposizione di opere d’arte. 10 L. Renneboog, T. Van Houtte, The monetary appreciation of paintings: form realism to Magritte, Department of Finance and CentER, Tilburg University, Netherlands, 2001. 64 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 65 americana – e dagli effetti moda che ispirano ciclicamente i 11 trend di spesa. Il contesto istituzionale – il dettaglio nel prossimo paragrafo – favorisce o meno la velocità e la frequenza delle transazioni: il regime vincolistico della notifica, l’inalienabilità o la necessità di ultra-burocratizzate licenze possono disincentivare la vendita e l’acquisto e, quindi, determinare una stasi o un crollo nelle valutazioni. 2. L’opera d’arte nella letteratura economica 2. L’opera d’arte nella letteratura economica. Gli economisti incominciano ad interessarsi al mercato delle opere d’arte dalla stessa formulazione del concetto di mercato. La transazione in opere d’arte è sintomatica di tutti i comportamenti tradizionali di domanda ed offerta. L’opera d’arte è una risorsa scarsa per eccellenza, che richiede tutta una serie di misure atte a definire in maniera protettiva e vincolistica il regime di proprietà e di intervento o non intervento dello Stato a correzione della mano del libero mercato. 2.1. L’opera d’arte come bene pubblico: il regime pubblico della proprietà, i limiti alla circolazione e gli incentivi fiscali. Lo Stato ritiene meritevole sovvenzionare la produzione di opere d’arte e tutelarne la conservazione. I benefici collettivi, derivanti dal consumo di opere d’arte, sono/sarebbero garantiti dall’offerta gestita dallo Stato, che riconosce – a tal fine, può anche procedere con l’espropriazione – l’esclusiva proprietà pubblica delle opere d’arte. In Italia, sin dal 1939. Le ragioni per le quali lo Stato gestisce o sovvenziona l’offerta artistica sono di efficienza ed equità: il fallimento del contratto: il mercato non riuscirebbe a gestire efficientemente tutti i possibili benefici flussi informativi derivanti dalla produzione e dal consumo di arte. L’equilibrio di mercato si assesterebbe su livelli di prezzo elevati e scarsa quantità. Lo Stato interviene per garantire la fruizione a tutti i possibili acquirenti, perseguendo la soddisfazione della domanda potenziale e differenziata di cultura, intendendo per domanda potenziale quella non ancora del tutto rivelatasi ma prevedibile; per domanda differenziata quella suddivisibile per segmenti di gusto estetico e diversa disponibilità a pagare; la trasferibilità del patrimonio artistico alle generazioni future, un vincolo a perpetuare i benefici dei tesori artistici, che si può ripercuotere anche sulla futura rieleggibilità; 11 F. Forte, M. Mantovani, “La valutazione dei beni artistici nella strategia delle fondazioni bancarie”, Fondazioni, Supplemento alla rivista Il Risparmio n. 1/1999. 65 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 66 il prestigio nazionale, inteso come riconoscimento a livello nazionale e internazionale quale Stato che si prende cura dei suoi giacimenti culturali; la quantificazione e l’attribuzione di un prezzo alle esternalità positive, intese come benefici collettivi, mediati e futuribili derivanti dal consumo di cultura per i quali nell’equilibrio di mercato che misura le utilità marginali private della domanda, nessuno pagherebbe, senza adeguato intervento correttivo di un’Autorità; il rischio e l’incertezza imprenditoriale; legata a tutti i possibili ed onerosissimi costi di gestione, conservazione e assicurazione dei tesori artistici, che disincentivano l’imprenditoria privata; l’(agevole) accesso geografico e generalizzato (per tutti i cittadini), per una fruibilità territorialmente e socialmente estesa; gli spillover positivi per altri settori (turistico), valutando tutti i possibili benefici reciproci derivanti dalla crescita parallela ed integrata dei settori culturale e complementari: quello dei trasporti, quello turistico, quello dell’intrattenimento spettacolistico dal vivo e mediatico, ecc. La scelta istituzionale di proteggere il patrimonio artistico comporta l’imposizione di vincoli alla trasferibilità ed alla circolazione delle opere: dalla assoluta inalienabilità ed intrasferibilità dal sito di ritrovamento alla predisposizione di licenze o altre procedure autorizzatorie che limitano la libera fruizione sul territorio nazionale e oltre i confini. Proprio con riguardo alla circolazione internazionale, le scelte dei governi vanno da misure di divieto assoluto a regimi di licenza e tributari variamente limitanti. 12 In generale, i vincoli possono essere: • Imposti dal paese esportatore sotto forma di: 1. Embargo, inteso come divieto assoluto di esportare. La Cina rappresenta il caso per eccellenza, escludendo in maniera quasi assoluta l’esportabilità delle opere d’arte; 2. Quote (ormai in disuso), intese come limite quantitativo all’esportabilità di lotti di opere di uno stesso autore o di una determinata scuola; 3. Licenza, strumento prescelto dal diritto italiano, teso a prevedere una serie di autorizzazioni che traccino tutto il percorso il più possibile sicuro di uscita e rientro dell’opera dal e nel territorio nazionale 4. Diritti di prelazione, che comportano una preferenza 12 J. O’Hagan, C. Mc Andrew, Protecting the National Artistic Patrimony: An Economic Perspective, Trinity College, Dublin, 2001. 66 Tab. 1. Classificazione degli Stati in base alla severità dei limiti all’export di opere d’arte. RESTRIZIONE MINIMA/QUASI ASSENTE BARBADOS USA UK LIMITE BASSO GIAPPONE SVIZZERA SPAGNA LIMITE ELEVATO FRANCIA ITALIA TURCHIA EMBARGO CINA COLOMBIA Fonte: O’Hagan, Mc Andrew, 2001. LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 67 nell’ordine di acquisizione ed esponibilità dell’opera; 5. Imposte sulle licenze all’esportazione, misura tributaria che, assieme alle altre disposizioni che verranno poi commentate, costruiscono un regime di protezione e favore per i tesori d’arte • Imposti dal paese importatore sotto forma di: 1. Divieto di ingressi illegali: una serie articolata di disposizioni contenute nelle normative di tutti i paesi civilizzati che vietano l’ingresso e l’esposizione di opere di dubbia provenienza; 2. Controlli selettivi ed esercizio d’ufficio delle azioni di rivendicazione (proprietà): tipico del sistema statunitense, comporta l’attivazione di procedure di ufficio per la verifica della proprietà delle opere sospette fin dal momento del loro ingresso nelle dogane nazionali. 3. Patto etico fra le istituzioni (musei) vincola a non acquisire un’opera la cui origine sia controversa. (tab. 1) Ultima manifestazione del regime di protezione statale, il regime tributario delle opere d’arte. L’opera d’arte viene inserita dal diritto tributario dei maggiori paesi civilizzati nelle categorie privilegiate: • delle esenzioni da imposta sul patrimonio o sul capitale, essendo completamente detassata; • delle deduzioni fiscali: il controvalore di un’opera d’arte donata o lasciata in legato ad un’istituzione come un museo può essere completamente dedotto dal reddito del donante, prima del calcolo dell’imposta; • delle detrazioni fiscali: una determinata percentuale del valore delle opere di manutenzione e conservazione può essere sottratta all’imposta (in Italia: 19%) • dei sostituti tributari: l’opera d’arte viene accettata dall’Autorità tributaria al posto di somme di denaro (acceptance in lieu), costituendo un sostituto dell’oggetto d’imposta che, ceduto alle istituzioni pubbliche, ne garantisce l’automatica pubblicizzazione e conservazione in mano pubblica. 2.2. L’opera d’arte come bene investimento. L’opera d’arte viene intesa come un sostituto quasi perfetto di un qualsiasi investimento finanziario (borsistico). In realtà, investire in opere d’arte ha dei costi che spiazzano i possibili rendimenti: COSTO DI AUTENTICAZIONE: la perizia sulla autenticità dell’opera può costituire un onere non indifferente. Ciò determina nel settore la diffusione di strumenti di certifica67 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 68 zione dell’offerta che dovrebbero garantire la serietà e la professionalità dell’intermediario (casa d’aste, gallerista, ecc.) o dell’offerente, discendente del famoso artista. COSTI DI TRANSAZIONE: l’intermediazione viene pagata sia dall’offerente sia dall’acquirente: 15%+15% delle case d’asta. Con riferimento alle commissioni, per un acquisto di un’opera da asta online bisogna calcolare il 10% di commissione, una percentuale inferiore al 15% per un valore fino a 100 milioni e 10% per cifre superiori, tipico delle aste tradizionali. L’importazione da paesi extra-Unione Europea comporta altresì la tassa di importazione pari al 19% che va som13 mata al prezzo finale dell’opera. Alla commissione da intermediazione si aggiunge il diritto di rivendita che viene pagato all’artista o al suo erede nel caso in cui il pittore sia morto da meno di 70 anni. Si aggiunga poi l’IVA sulla commissione alla casa d’asta. COSTO DI CONSERVAZIONE: restauro, logistica del trasporto (circa il 2-3% del prezzo di aggiudicazione), condizioni climatiche adatte, ecc. sono tutti elementi che accrescono l’onere dell’investimento. PREMI ASSICURATIVI: contro il furto e la distruzione finiscono per incidere fino ad un 0,5% della stima dell’opera. Alcune opere rimangono addirittura non assicurabili. TEMPI DI RIVENDITA: i termini della rivendita non sono immediati come per la maggior parte dei titoli compravendibili in Borsa. Trascorrono svariati mesi, anche anni, periodo durante il quale il rendimento può scemare totalmente poiché l’artista esce dal circuito moda o preferiti. ASSENZA DI RENDITE OPZIONALI, TIPICHE DEI MERCATI FINANZIARI. Il rendimento di un’opera d’arte sta nella differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Pur nella condizione attuale di estrema volatilità dei guadagni, un investimento azionario o obbligazionario può comportare tutta una serie di varianti (convertibilità, opzioni, ecc.) che ne incrementano le rendite. Tutte le maggiori indagini si riferiscono ad aste e datano sin dalla metà degli anni ’80. Già Baumol (1986) investigò il rendimento delle opere d’arte pari ad un 0,55%, inferiore ad un 2% medio che potesse rendere un titolo di Stato. Chanel, Gerard-Varet e Ginsburgh (1991) rivalutarono l’investimento in arte concludendo che il database di Baumol era costituito in prevalenza dalla scuola inglese, soggetta ad 13 I costi di commissione dei titoli finanziari si assestano in genere sull’1-1,5% per i titoli nazionali e sul 2,5% per i titoli nei mercati esteri. 68 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 69 improvvise fluttuazioni di valore. Secondo gli stessi, la scuola olandese poteva rendere ad un tasso annuale del 13,7%. La recente analisi di Renneboog a Van Houtte (2001) conferma come l’investimento in arte abbia performance inferiori a quello nel mercato azionario. I due economisti confrontano il rendimento delle opere di 71 pittori, per un numero di compravendite di 10.598 fra il 1970 ed il 1997. Messe all’asta da 197 case d’asta in 101 città di 20 paesi. Il rendimento medio di un investimento in arte è in quel periodo (19701997) il 7,6% contro l’8,7% di un investimento azionario valutato su un paniere di titoli rivenduti nelle piazze di New York e delle maggiori città europee. Solo i dipinti ad olio hanno un rendimento leggermente maggiore, del 9,8%. Esattamente, gli investitori che nel 1970 hanno investito nel portafoglio diversificato composto da 12 correnti artistiche (Impressionismo, realismo, espressionismo, simbolismo, pointillismo, surrealismo ed altre), ottengono nel corso degli anni analizzati un rendimento medio del 7,6%. La preferenza per gli oli aumenta il rendimento del 2,2% arrivando al citato 9,8%. Il mercato raggiunge un picco nel 1989, anno in cui il rendimento dalla vendita di un portafoglio così diversificato avrebbe reso il 16,8%, insperabile nel mercato borsistico. Interpretare correttamente i trend della moda può ulteriormente aumentare i risultati finanziari: nel periodo considerato, i dipinti ad olio del surrealismo rendono il 15% all’anno. In particolare, i due economisti costruiscono un’articolata metodologia di calcolo dei rendimenti basata sui: 1. naive indices: alla base vi è il calcolo della media e della mediana dei prezzi battuti all’asta per ogni corrente artistica. Si presuppone che la distribuzione della qualità delle opere sia relativamente stabile nel tempo. In particolare, la valutazione mediana risulta meno influenzata dalle vendite di minor portata rispetto agli indici basati sulla media. Ulteriore formulazione è quella che parte dalla valutazione di un paniere di opere rappresentative, escludendo nei calcoli successivi quegli autori o quelle correnti che escono progressivamente dai trend di consumo. Ai fuorimoda si possono sostituire artisti alternativi, ma la soggettività nell’individuazione dei sostituti può pregiudicare l’attendibilità della formula. 2. hedonic price model: si tende a costruire una valutazione standard dell’opera, sottraendo al prezzo d’asta il prezzo implicito della corrente artistica, della presenza o meno della sigla dell’artista, dell’origine o della provenienza dell’opera, delle dimensioni, dell’unicità o pluralità, della reputazione costruita dalle recensioni. Renneboog e Van Houtte ritengo69 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 70 no, quindi, di pulire la loro analisi da fattori come i gusti e le caratteristiche qualitative che ritengono possano evolvere 14 solo nell’arco di secoli. W. N. Goetzmann, direttore dell’International Center for Finance della Yale School of Management, ha dimostrato come dal 1900 al 1980 l’investimento in arte ha registrato un rendimento superiore al 17%, mentre un altro studio ha dimostrato che dal 1988 al 1998 i dipinti hanno reso mediamente il 14%. Addirittura, per alcuni artisti le performance sono pari a quelle dei titoli della new economy ai tempi d’oro 15 delle quotazioni. La centralità della qualificazione di opera d’arte o bene culturale come bene investimento si avverte nel meccanismo di transazione più tradizionale quello dell’asta ..... e l’asta è la prima forma di mercato di arte che abbia storicamente ed in maniera rilevante subito l’impatto dell’ICT, Information and Communication Technology. Nei prossimi paragrafi si approfondiranno il concetto di nuova economia basata sull’ICT ed il ruolo dell’asta nella valorizzazione - in senso stretto - dell’arte, enfatizzando come l’asta offline si stia trasformando grazie all’ICT. L’incidenza dell’ICT sul settore culturale verrà poi analizzata con riferimento alle moderne tecniche di fundraising, cioè di raccolta fondi - essenziale per una cultura tradizionalmente sussidiata - che viaggiano sul web (e-fundrasingtrack o e-philanthropy). 3. L’impatto delle info-tecnologie nel mercato dell’arte: innovazioni di prodotto e di processo. 16 Quali sono i sintomi ed i caratteri della c.d. “nuova economia” che sta affermandosi nei Paesi avanzati? a) Il peso crescente dei settori primari dell’informazione (primary information industries or knowledge industries), ovvero di imprese che producono e vendono beni e servizi per i quali l’informazione è sia l’input che l’output. Sono esempi di settori primari dell’informazione l’industria editoriale, televisiva, dello spettacolo dal vivo, la pubblicità, l’istruzione, la ricerca, ecc. b) Il peso crescente dei settori secondari dell’informazione (secondary information industries), ovvero di imprese che producono beni e servizi per i quali l’informazione ha un peso determinante in termini di costo e/o di valore del prodotto. Sono esempi di settori secondari l’industria finan14 Il periodo analizzato risulta essere di soli (!?!) 27 anni: 1970-1997. 15 www.arsvalue.com 16 I paragrafi 3 e 5 sono redatti da Carlo Ricciardi. 70 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 71 ziaria (credito e delle assicurazioni), l’industria di prodotti moda e lusso (abbigliamento, arredamento, scarpe, ecc.). c) L’avvento ed il successo di net- ovvero e-companies (Amazon, Cisco, Microsoft, ecc.) il cui valore di capitalizzazione finanziaria e/o il cui fatturato ha raggiunto livelli simili o superiori a quello delle c.d. old companies (General 17 Electric, Ford, ecc.). d) La crescita dell’e-commerce, ovvero di transazioni rea18 lizzate attraverso le reti digitali dell’informazione. I nuovi caratteri dell’organizzazione economica che sta emergendo sono quindi l’importanza crescente e determinante dell’informazione, in quanto risorsa, e della comunica19 zione, in quanto attività economica. Fig. 1. La struttura - per tipo di risorse - dell’input di risorse impiegate nella produzione di un’unità di PIL. a) Economia pre-industriale b) Economia industria c) Economia dell’informazione Legenda: I= Informazione, K= Capitale fisico, L= Lavoro, RN= Risorse naturali Fonte: Gambaro, Ricciardi, 1997. 20 La rivoluzione dell’ICT si basa su alcune determinanti: a) Un grappolo di innovazioni: fibre ottiche, satelliti per TLC, architetture client-server, standardizzazione dei protocolli, ecc. b) La crescita autopropulsiva di autostrade digitali dell’informazione ovvero di info-strutture a rete capillari, accessibili, interattive, multimediali. 17 Begg, Fisher, Dornbush, Economia, edizione italiana a cura di C. Ricciardi e Luca Barbarito, McGraw-Hill Italia 2002, Capitolo 11. 18 www.net-economy24.il Sole24ore.come 19 Gambaro-Ricciardi, Cap. 1., 1997. 20 Gambaro-Ricciardi, Cap. 1 e Carignani. 71 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 72 c) Diffusione accelerata ed intersettoriale dell’ICT: in 5/10 anni Internet ha raggiunto 100 milioni di utenti e tutti i settori sono interessati! d) I mercati diventano globali, contendibili, continui, personalizzati. e) Le imprese diventano organizzazioni reticolare che perdono di identità se non comunicano efficacemente. Le moderne e pervasive tecnologie a supporto della diffusione e della selezione delle informazioni hanno decretato alcune variazioni nelle modalità (non solo) transazionali del mercato dell’arte. L’I.T. impatta nel mondo dell’arte attraverso: 1. innovazioni di prodotto; 2. innovazioni di processo. Innovazioni di prodotto: arte online o cyber art (ancora poco sperimentata e accreditata); database di artisti online, piattaforme di discussione sui contenuti artistici; art games and multimedia; ecc. Insomma, una migliore archiviazione ed un’offerta più completa rispetto alla tecnologia tradizionale, ecco quello che l’I.T. potrebbe comportare. Innovazioni di processo: mostre online – che richiederebbero un investimento tra min 10.000$ e max 2.000.000$ (OPALES Digital Workspace; AMICO, Art Image Museum Consortium) -; booking online (virtual visitor) ed organizzazione di mostra (dall’assicurazione delle opere alla logistica ed alle reti museali), tutta tramite uno scambio multimediale di informazioni e supporti. Piattaforme di e-learning che, direttamene dai luoghi di conservazione delle opere, dovrebbero ulteriormente democratizzare l’arte ed incrementare la diffusione dei tesori, E-philathropy tramite fundraisingtracks che, rendendo trasparenti ed interattive tutte le fasi della raccolta fondi, dovrebbero incentivare lo spirito solidaristico. Tutte forme di innovazioni di processo alle quali si aggiunge la dinamizzazione dell’asta – termine perennemente evocato nella letteratura – attraverso le aste online. 4. L’asta online. In particolare, l’asta charity. L’analisi della redditività degl’investimenti in arte prende come punto di riferimento le quotazioni d’asta, quest’ultima quale tipico strumento di compravendita delle opere d’arte. Gli attori del mercato delle opere d’arte sono molteplici ed il meccanismo di transazione non è esclusivamente quello del21 l’asta. 21 Come del resto l’asta non nasce come metodo di scambio esclusivo di opere d’arte. La forma primordiale, datata 500 a.C., si riferisce alla tratta di donne e schiavi. 72 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 73 Tab. 2. Gli attori del mercato dell’arte. Nella prima colonna sono elencati gli acquirenti motivati da bisogni estetici o speculativi o di reputazione/immagine. Nella seconda colonna rientra chi, a diverso titolo, offre ovvero espone le opere d’arte. Se si introducesse quale motivazione di consumo anche quella di intermediazione alla fruizione dell’arte, a pieno titolo, mercanti, gallerie, case d’asta, media, courtier ed istituzioni sarebbero altresì acquirenti d’arte. Caratteristica dell’asta di opere d’arte è la chiamata singola (del solo acquirente) al rialzo – secondo valutazioni private – da un prezzo minimo stabilito dalla casa d’aste. Si tratta cioè di un’asta trasparente (libera o aperta), continua, all’inglese, che parte con un valore (inferiore alla valutazione) dell’oggetto messo all’asta e prosegue con continui rialzi finché il bene viene aggiudicato al valore più alto, al quale bisogna sommare i diritti d’asta. Le note case d’asta nascono nel 1.700: Sotheby’s organizza la sua prima asta il 17 marzo 1744; James Christie il Vecchio il 5 dicembre 1766. Nel 2001 dominano un mercato valutato in cinque miliardi di dollari. Il fatturato 2000 di Sotheby’s si assesta sui 100 miliardi di lire (51,6 milioni di euro) con 13 record di valore di aggiudicazione ed un top di 23 miliardi di lire (11,8 milioni di euro) per una tela di Mark Rothko. Christie’s introita 164 miliardi di lire (84,7 milioni di euro) di cui 135 per opere del secondo dopoguerra e prezzi record per Yves Lein, Bacon e Gerhard Richter. Finarte rappresenta la più antica casa d’asta italiana. Nata nel 1959 dall’intuizione felice del fondatore Manusardi di associare godimento estetico a redditività dell’investimento, giunge a quotarsi in Borsa nel 1986, ottenendo nello stesso periodo la massima fiducia da parte degli investitori e creando due filiali, una in Svizzera ed una in Spagna. Dopo la guerra del Golfo, ci fu il picco del 1992. Una timida ripre73 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 74 sa nel 1993 e dal 1999 il debutto sul web. In particolare dal 2000, grazie all’accordo con Kataweb, la società Internet del Gruppo Espresso, la creazione di un sito per le aste online. Tradizionalmente l’asta è un luogo aperto e pubblico a tutti nel quale vengono banditi oggetti di una stessa tipologia: porcellane, mobili, dipinti di un determinato artista, cimeli dell’attrice famosa. Per parteciparvi non è previsto alcun obbligo di iscrizione e si concorre alzando la mano fino alla cifra desiderata. La casa d’asta attribuirà una paletta con un numero di riferimento e al termine della gara il banditore segnerà il numero della stessa accanto alla cifra di aggiudicazione. La presenza fisica non è necessaria: la trasmissione delle volontà di contrarre può avvenire via telefono, via fax, via web. A parità di offerta, l’aggiudicazione avverrà in favore di chi ha rilanciato in sala. Il ruolo del banditore è fondamentale. Suo scopo è portare il prezzo di aggiudicazione sino a quello di riserva più alto dei convenuti, mai al di sotto del prezzo (minimo) di riserva del venditore. La gara vera e propria inizia nel momento in cui si supera quest’ultimo prezzo di riserva. Battuto il martelletto, la vendita è chiusa e l’opera è aggiudicata alla valutazione spontaneamente formatasi, maggiorata dei diritti d’asta e dell’IVA. Ad impedire o falsare la spontaneità possono purtroppo intervenire accordi collusivi che minano la trasparenza informativa dell’asta. La mancanza di trasparenza è, tuttavia, tipica di un metodo di transazione dove la formazione del prezzo è spesso attribuibile alla più assoluta casualità: aumenti e diminuzioni inspiegabili, legati a motivazioni extra-artistiche, come la moda o il prestigio del mercante, l’unicità dell’opera, la sua difficile comparabilità (anche con opere dello stesso artista dello stesso periodo creativo), la fruibilità talora esclusivamente privata o da collezionista geloso, fruibilità egoistica, che determina, alla ricomparsa in sala d’asta lo stupore ed il possibile picco di valutazioni e la totale improduttività di un bene, la cui ostentazione è legata all’affermazione o al consolidamento di status sociali, determinano la completa imprevedibilità della maggior parte delle aggiudicazioni. L’asta online non è una fase tipica del ciclo di vita delle case d’asta di opere d’arte. Le tradizionali case d’asta vi approdano soltanto alle fine degli anni ’90. La visibilità a tutto tondo (dai siti delle case d’asta a quelli – grazie ai link attivi – dei produttori delle merci messe all’asta), la potenziale interattività 24 ore su 24, la crescita esponenziale nel numero di acquirenti e venditori ed i bassissimi costi di 74 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina Tab. 3. Le tipologie di gestori di asta online. RUOLO SVOLTO CENTUALE DAL GESTORE SITI WEB PER- 75 organizzazione e partecipazione 22 sono solo alcune delle ragioni che inducono le imprese, le case d’asta e gli intermediari tradizionali, i consumatori amanti delle chat e delle virtual communities a creare siti di asta online sin dal 1979. Alla fine del 2002 si ipotizza che le vendite attraverso asta online raggiungeranno il 10% del valore di tutto l’e-commerce, stimato nei soli ultimi quattro mesi del 2001 pari a 10 miliardi di dollari. Forte impulso all’asta online viene nella metà degli anni ’90 dall’inaugurazione dei siti Onsale e E-Bay, il primo ad ingresso ad offerta del tutto libera; il secondo attrezzato di listing sites che permettono di classificare le aste per oggetto e valore. Yahoo e Amazon si affermano più tardi, costituendo siti di supporto alle case d’asta tradizionali. Nel 1998, difatti, Sotheby’s e Christie’s si quotano in Borsa e stendono accordi con i maggiori provider per la costituzione di aste online. Tuttavia, finora le opere offerte sul web dalle maggiori case d’asta sono di valutazione inferiore alla media. Le tipologie di aste online sono le seguenti: a) aste condotte dallo stesso gestore della casa d’aste, in cui i beni messi all’asta sono dello stesso gestore; b) aste di beni di venditori terzi al gestore, che è esclusivamente intermediario della transazione; c) siti messi a disposizione da un gestore nei quali tutti i registrati possono fare dichiarazioni di offerta e domanda. Delle tipologie b) e c) fanno parte i portali ed i motori di ricerca 23 che, oltre a fornire informazioni sulle aste offline e tutta una serie di link di altra utilità, forniscono la possibilità di concludere le transazioni via rete, per loro essendo principale fonte di guadagno la pubblicità e le commissioni d’asta. (Tab. 3) In particolare, si stanno affermando quali intermediari non tradizionali d’asta virtuale gli agenti automatici dei prezzi, ovvero quei motori che comparano le aste esistenti con riferimento all’oggetto selezionato, facendo un primo screening di tutte le contrattazioni in corso. L’utente può, quindi, disporre di un elenco immediato di tutte le opportunità transazionali senza dover perlustrare ogni singolo sito. Dalle opere d’arte ai giocattoli, dalle cartoline ai libri, dalle DEI VENDITORI DIRETTI . 70% INTERMEDIARI . . . . 20% ENTRAMBI. . . . . . . . 10% Fonte: Chui e Zwick, 1999. 22 Si descrive l’asta online, altresì, come un mondo estremamente democratico nel quale i Paesi in via di sviluppo riescono a contrattare a buon mercato l’acquisto di fattori produttivi che, ormai obsoleti nel mercato delle grandi economie, sono essenziali per le opportunità di crescita delle economie arretrate. 23 www.auctionguide.com, www.internetauctionlist.com, www.yahoo.com, www.clarence.com. 75 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 76 24 prove processuali all’e-philanthropy – sotto forma di messa all’asta di cimeli di attori e artisti diversi per motivi solidaristici – tutto può essere oggetto di un’asta online: (tab. 4) (fig. 2). L’analisi economica si è concentrata sulla classificazione delle tipologie di aste online: consumer to consumer, business to consumer, consumer to business, business to business e sull’individuazione dei vantaggi e deglisvantaggi tipici delle stesse. Online predomina l’asta all’inglese poiché modalità maggiormente diffusa e conosciuta offline, adatta all’impiego in rete, considerata la sua estrema semplicità, e divertente, per la frenesia associabile alla competizione che la caratterizza tipicamente. 25 Nell’asta consumer to consumer si incontrano le esigenze di privati consumatori, che offrono e acquistano grazie a listing agent sites che assicurano una piattaforma di offerta 24 ore su 24 contro il pagamento di una commissione funzione del prezzo del bene aggiudicato, senza sostenere alcun costo di conservazione, magazzino o trasporto della merce, onere che rimane in capo agli offerenti. Il business to consumer consente alla distribuzione di svuotare i magazzini. In genere gestito da case d’asta che offrono direttamente i loro prodotti o fanno da intermediari, comporta il sostenimento di costi di magazzino in capo all’agent site. Nel consumer to business, il consumatore, alla ricerca di uno determinato bene, chiede ad una schiera di potenziali offerenti di candidarsi per soddisfare la sua richiesta. Nell’asta business to business, le imprese si incontrano per lo scambio di prodotti i più diversi: macchinari, arredi per negozi ed uffici, rimanenze, articoli obsoleti. I vantaggi stanno nei bassi costi di gestione, nei livelli concorrenziali dei prezzi, nello svuotamento dei magazzini e nel complessivo scambio di informazioni che rendono più trasparente la struttura dell’offerta dei mercati più eterogenei. Le statistiche USA classificano tra i primi 100 siti e-commerce di successo siti di business to business e business to consumer, per un valore di scambio che nel 2004 dovrebbe 24 Gli studi forensi americani gareggiano per l’aggiudicazione di storici trattati sulle regole della navigazione o documenti comprovanti l’esistenza di sostanze nocive in una determinata zona geografica. 25 D. Lucking-Reiley, D. Bryan, D. Reeves, Pennies from eBay: the determinants of price in online auctions, Working Paper No. 00-W03, Department of Economics Vanderbilt University, Nashville, TN, 2000. 76 Tab. 4. La tipologia i beni venduti nelle aste online. Tipologia Percentuale siti di di prodotti dei aste online Oggetti antichi e di collezione . . . . . . 62% Computer hardware e accessori . . . . . . . . . 55% Computer software . . . 46% Elettronica di consumo29% Giocattoli . . . . . . . . . . 26% Gioielli ed orologi. . . . 25% Articoli sportivi . . . . . 25% Libri/musica/film. . . . . 22% Arredi per ufficio . . . . 21% Casalinghi . . . . . . . . . 18% Strumenti musicali . . . 10% Prodotti fotografici . . . 10% Automobili . . . . . . . . . 10% Abbigliamento . . . . . . . 9% Pacchetti turistici . . . . . 6% Biglietti aerei e ferroviari . 6% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fonte: Chui e Zwizk, 1999. Fig. 2. Il volume delle aste online non solo di arte utile in mdl di euro Fonte: Forrester Research LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 77 raggiungere i 36 miliardi di dollari. I vantaggi e gli svantaggi delle transazioni online tramite asta sono così riassumibili: (Tab. 5) Tab. 5 Vantaggi e svantaggi delle aste online VANTAGGI SVANTAGGI VASTO ASSORTIMENTO DUBBIA VERIFICABILITA’ DELLA QUALITA’ CONTESTO COMUNITARIO DELLA NEGOZIAZIONE=CONCORRENZIALITA’ DELLA MERCE=FRODE DEI PREZZI NUMEROSITA’ DEI CONTRAENTI INSICUREZZA DATI RISPARMIO DI TEMPO NELLE FASI MANCATA TRASPARENZA PRENEGOZIALI (SELEZIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI DEI CONTRAENTI) SPECIALIZZAZIONE DEGLI INTERMEDIARI DEEP LINKING RATING SISTEM SULL’AFFIDABILITA’ DEI CONTRAENTI COSTI OPPORTUNITA’ DI INGRESSO ED ISCRIZIONE ELIMINAZIONE DELLE RIMANENZE DI MAGAZZINO TEMPISTICA DELLE PUNTATE: FIRST OR LAST? PERSONALIZZAZIONE DEL PRODOTTO (MERCATO DELLE PULCI) (SERVIZI AGGIUNTIVI E INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI) JUMP BIDDING QUALE SUNK COST IRRECUPERABILE L’asta online sembra superare i confini dimensionali (per numero di attori), geografici (delocalizzazione) e merceologici – come già accennato, si gareggia e ci si aggiudica di tutto – dell’offline. Diviene un contesto veramente comunitario dove tramite rating system, chat, link riferiti ai produttori della merce ed ai fornitori di servizi aggiuntivi e complementari, si può selezionare in maniera estremamente accurata l’offerta e corrispondere ai bisogni più personalizzati. Tuttavia, la pur giovane letteratura incomincia ad evidenziare alcuni limiti: 1. Il sito AuctionWatch nasce per verificare che le aste non costituiscano la culla delle frodi commerciali: dalla qualità dubbia all’inaffidabilità degli interlocutori. Sono famosi i casi di artisti di dubbia fama che, evocando con il loro pseudonimo la memoria di un predecessore ben più eccellente, mettono all’asta un’opera in fase di completamento che poi si rivela una vera e propria crosta. Addirittura, AuctionWatch registra casi di aste di oggetti inalienabili come parti del corpo o armi di particolare offensività. I gestori non hanno diretta responsabilità dal momento che essi completano il 77 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 78 loro compito nel momento in cui mettono a disposizione il contesto ben attrezzato. La possibile fuga di utenti registrati e delusi dovrebbe, tuttavia, incentivarli a garantire la correttezza delle procedure. Una ricerca condotta nel 2000 dal 26 Washington Attorney General’s Office conferma che 4 su 10 aste online presentano illegalità. Ripetuta nel 2001, l’indagine evidenzia come le aste online siano il dominio di 1,3 milioni di transazioni giornaliere: meno dell’1% costituirebbe un caso di frode con oggetto animali di piccola taglia (27%), video- giochi e cassette (24%), pc portatili (18%), videocamere (14%), pc hardware (9%) e articoli di gioielleria (8%). Nel 2000 le perdite derivanti da frodi commerciali assommano a 4 milioni di dollari. Durante i primi quattro mesi del 2001 l’IFCC (Internet Fraud Complaint Center) americano ha ricevuto 4.000 denunce per una cifra contesa di 3,2 milioni di dollari: il valore medio della transazione si aggira intorno ai 776 dollari. La frode si configura come: la non consegna o la sopravvalutazione della merce; la triangolazione ovvero la presenza di un intermediario che, fornendo false identità e coordinate bancarie, acquista online e poi rivende ad un ignaro acquirente che sarà l’unico effettivo pagatore della merce; il fee stacking, ovvero costi aggiuntivi ingiustificati; il mercato nero, in genere di copie di software, musica, video peraltro inviati senza garanzie, istruzioni, ecc. 2. La registrazione (dati anagrafici, indirizzo di posta elettronica, pseudonimo prescelto e coordinate bancarie) in un contesto del tutto delocalizzato ed ampiamente democratico può avere, come conseguenza, l’abuso delle informazioni trasmesse. La comunità virtuale costituita dai rating systems e dalle chat che nascono post-asta possono rendere più accogliente l’ambiente virtuale, ma ancora molti potenziali consumatori sono ritrosi a rendersi così universalmente - la globalità del web - visibili. 3. Il shielder collude con i partecipanti alla gara effettuando due registrazioni sul sito di cui solo una risulta sostenibile. Con quella fittizia effettua un rialzo decisamente eccessivo, eliminando i concorrenti. Alla chiusura dell’asta ritira l’offerta alta, spuntando un’aggiudicazione inferiore. Il shiller è, invece, un alleato del venditore: cerca di spingere le quotazioni al rialzo, formulando offerte via via sempre più elevate, con variazioni marginali che, tuttavia, stimolano i concorrenti i quali alla fine, travolti dalla frenesia della competizione, si trovano a pagare un prezzo ben più elevato di quello pre26 Riferita al mercato americano delle aste online, Washington Attorney General’s Office, Online Auction Report, Washington D.C., 200 e Internet Auction Fraud, 2001. 78 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 79 ventivato. 4. Gli agenti automatici di prezzo costituiscono una possibile velocizzazione della transazione online, permettendo all’interessato di comparare immediatamente le offerte disponibili con riferimento all’oggetto ricercato. Tuttavia, il deep linking salta l’homepage della casa d’asta virtuale, impedendo una qualsiasi fidelizzazione dell’utente. 5. E’ stato calcolato che il tempo medio di ingresso e registrazione ad un’asta è tra i 10 ed i 15 minuti, riferito ad un intervallo di non congestione. I ritardi riducono gli entusiasmi e rendono meno appetibile il web. 6. Strategia tipica delle aste online è il late bidding. Bajari e Horctasu 27 confermano che l’offerta vincente media è inviata dopo il 98,3% della durata dell’asta. L’offerta tardiva è fenomeno connesso all’informazione privata dei bidders con riferimento alla qualità del prodotto ed al valore del prodotto. Da uno schermo pc è difficile appurare la perfezione del prodotto ( si pensi alla superficie levigata di una moneta): un acquirente di opere d’arte sta particolarmente attento ai minimi particolari e procede nella sua quotazione solo dopo attente verifiche, riflessioni ed ancora … ripensamenti e … Se poi si tratta di oggetto da collezione, si cercano prima informazioni sul valore corrente e sul prezzo di aggiudicazione delle parti della collezione vendute in passato. Indagini sulla qualità e sul valore che ritardano i bidder esperti dell’arte o del mestiere. Concentrandosi tutto negli ultimi minuti (gli ultimi 8 minuti di un’asta di tre giorni), detratti i tempi medi di connessione e registrazione, non è detto che colui, che finemente apprezza l’oggetto messo all’asta, faccia in tempo a fare la sua puntata e divenirne proprietario. 7. Il jump bidding ovvero la puntata eccessivamente (più del necessario) alta è più frequente nelle aste online che in quelle offline 28. Data la numerosità potenziale dei concorrenti può rivelarsi una costo affondato cioè senza esiti positivi (l’aggiudicazione dell’oggetto), peggio ancora della più prevedibile conseguenza di un’asta offline, il famoso winner’s course. Il jump bidding dovrebbe fungere da segnale deterrente per un qualsiasi concorrente. Quasi il 40% dei bidders delle aste analizzate da Easley e Tenorio sono jump bidders che segnalano la loro forza nei primi minuti dell’asta (early bidding) per sbaragliare il campo. In realtà il numero dei jump bidding cresce al crescere dei bidders, con un sunk 27 P. Bajari, A. Hortacsu, Cyberspace Auctions and Pricing Issues: a review of empirical findings, Stanford University and University of Chicago, april 2002. 28 R. F. Easley, R. Tenorio, Bidding Strategies in internet Yankee Auctions, Notre Dame and Northwestern University, 2002. 79 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 80 cost che è del tutto slegato funzionalmente dal valore del bene e, quindi, con perdite rilevantissime. Analizzando le transazioni di arte online, si può constatare come, spesso, si tratti di business to consumer o consumer to consumer: nel primo caso, il produttorevenditore/intermediario tradizionale o non tradizionale di opere d’arte crea un suo sito e vende – come già accennato - opere di valutazione (spesso inferiore alla media) dalle aggiudicazioni offline; nel secondo caso, i consumatori esplorano internet alla ricerca di pulci, avvalendosi di piattaforme costruite da professionisti dell’intermediazione. In particolare gli acquirenti online di arte sono della seguente tipologia: 1. non élite: di status socale eterogeneo, non per forza amanti indiscussi e affezionati di correnti artistiche, sono alla ricerca dello sfizio estetico. Perlustrando internet, sono travolti dall’acquisto del bello senza particolari pregresse conoscenze o pregressi apprezzamenti. 2. non fashion leader: non attratti da particolari mode né fautori delle stesse. Nell’asta offline l’esistenza di fashion leader permetterebbe aggiudicazioni a prezzi tendenzialmente maggiori rispetto all’asta online. 3. investor; alla ricerca di un buon rendimento, senza alcun target estetico o di cultivation of taste. 4. association minded: non distinction minded. L’asta online diviene il sito community nel quale si condivide l’esperienza artistica. Non è il regno dell’egoistico soddisfacimento derivante dalla partecipazione all’asta offline e dall’aggiudicazione di un’opera che troneggerà entro le pareti privatissime delle propria abitazione. (Parzialmente contraddetto da non externality affected). 5. non path dependent: occasionali, non per forza intenzionati a concludere un faticoso processo di apprendimento di o specializzazione in una corrente artistica. Anche se non è detto che proprio online venga indetta l’asta della mitica moneta mancante al completamento della collezione. E’, tuttavia, difficile che il rarissimo vada online. 6. non externality affected: non elite bensì occasionali consumatori. Il percorso di acquisto non è condizionato dalla condivisione dei benefici collettivi che il consumo di arte arreca. Né esiste un incentivo, se non dalla partecipazione alle chat, a rendere l’esito dell’acquisto partecipato al resto della schiera degli interessati: ritorna il carattere del consumo privatistico dell’arte, tipico dell’asta offline. 7. group buying: non esclusivo dell’asta online di opere 80 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 81 d’arte, consiste nell’aggregazione della domanda per acquisire potere contrattuale – senza che i prezzi di aggiudicazione siano monopsonistici, contraddicendo il sistema di funzionamento tipico dell’asta inglese -. E’ il caso di network di biblioteche o istituzioni espositive che si aggregano per aggiudicarsi la famosa collezione. 8. bundle buying: non esclusivo dell’asta online di opere d’arte, consiste nell’acquisto di beni eterogenei ma legati da un’unica finalità di consumo. All’asta i singoli pezzi di arredo del famoso personaggio storico, l’acquirente si aggiudica la stanza nella sua completezza. Le strategie di offerta si possono caratterizzare nel modo seguente: a) cooperating with portals: offerta tramite provider di consolidata esperienza; b) technology speeding: velocizzazione dei processi di transazione, abbattendo i costi-opportunità di tempo che tanto disincentivano le intenzioni dei buoni intenditori, spesso restii alle rivoluzioni tecnologiche; c) active monitoring: attivazione di tutti i processi di security che garantiscono la legalità della transazione, ad esempio costituendo un link che permette al venditore di presentarsi e lasciare recapiti per un contatto immediato o un link per il rating dello stesso; d) customizing: l’aderenza alla volontà (e disponibilità di prezzo) del potenziale utente non è altro che il presupposto per una personal relationship; e) personal relationship: la fidelizzazione corre sulle strade dell’attenzione rivolta anche a chi in questo momento non acquista, ma riceve comunque una risposta sul dettaglio artistico della merce in mostra online; f) community networking o customer involvement: dai rating systems all’offerta di servizi complementari (chat, assicurazioni, critica artistica, calendario mostre, club di affezionati di determinata corrente artistica, ecc.) il sito dell’asta online è solo un punto di partenza per l’offerta di bundle che si fanno persino turistici; g) joint venturing with offline: sempre per l’efficacia di un’offerta completa si pensi, ad esempio alle compagnie aeree che si alleano con le web ticket auction houses o, nel settore delle visual arts alle compagnie di telecomunicazioni che fanno pubblicità tramite sms dell’indizione di un’asta. La cooperazione si fa spunto per un’offerta che media le possibilità di mercati diversi. Per quanto concerne le case d’asta tradizionali, Christie’s 81 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 82 non conduce vere e proprie aste online: accetta online le cosiddette absentee bids, le dichiarazioni in condizione di impossibilità a partecipare all’asta offline. Il sito costituisce una forma di integrazione del core business, 29 fornendo tutta una serie di informazioni su come partecipare alle aste offline e, in generale, su 80 categorie merceologiche che possano interessare i collezionisti e gli amanti dell’arte. Nei primi tre mesi del 2002, l’homepage di Christies è stata visitata da 6.000.000 di persone con un through linking (approfondimento) da parte di 700.000 persone, ognuna di queste rimanendo almeno 19 minuti connessa al sito. Sotheby’s ha consolidato il suo rapporto con eBay per la vendita online di oggetti non solo di arte. 30 Malgrado alcuni titoli apparsi sulla stampa internazionale evochino pesanti perdite dalle aste online e i ricavi complessivi dalle vendite siano diminuiti dall’inizio del bidding virtuale (1999) del 13,81%, l’utile è aumentato del 27,13% e Sotheby’s conferma la sua intenzione di fare del sito un potente strumento di marketing e affari tangibili. 31 Nel 2001 il consuntivo per Sotheby’s online risulta il seguente: sono stati venduti più di 60 mila oggetti e gli incassi, pari a oltre 60 milioni di dollari, sono considerati un primo tangibile riscontro di una strategia di vendita dalla quale si attendono pesanti ritorni. Leader mondiale delle aste online rimane, tuttavia, eBay che nel solo 1998 ha trattato oltre 13,6 milioni di articoli per un valore complessivo di 745 milioni di dollari. Si tratta di un vero e proprio cyberforum che attalmente vende più di 18.000 categorie merceologiche per un fatturato 2001 di 748,8 milioni di dollari (+73,6% rispetto al 2000) ed un utile di 90,4 milioni di dollari (+87,2% rispetto al 2000). Se pur discussi ne sono i vantaggi e gli svantaggi, l’asta online costituisce un primo tangibile strumento virtuale – si perdoni il gioco di parole! – di valorizzazione (quotazione, in senso stretto) dei beni culturali. Se poi si pensa all’insieme dei beni culturali inteso come patrimonio inalienabile, l’asta di altro che non sia strettamente opera d’arte può costituire una forma di filantropia a sostegno della conservazione e della perpetuazione alle future generazioni dell’artistico-culturale. Si parla di asta charity, come già accennato, come di un’asta con oggetto non esclusivamente artistico al fine di erogare il ricavato dell’aggiudicazione a finanziamento di ini29 Intervista a Vredy Lytsman, Vice Presidente di Christie’s New Media. 30 A chi apre in questi giorni il sito di Sotheby’s appare il primo piano di Liz Taylor che vende alcuni suoi famosi cimeli per ragioni umanitarie. 31 Si interpretino i dati e le relazioni annesse dell’Annual Report 2000, www.shareholder.com/bid/annual00/Financials e www.hoovers.com/co/capsule. 82 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 83 ziative culturali. La prima asta charity è storicamente collegata ai drammatici eventi dell’11 settembre ed è quella di eBay: Auction for America: doveva raccogliere 100 milioni di dollari in 100 giorni. Il martedì successivo all’11 settembre assommavano a 12.000 le aste organizzate per l’iniziativa Auction for America. Il consuntivo a marzo 2002 è di 10 milioni di dollari. Malgrado il risultato di Auction for America non corrisponda agli obiettivi dei fautori, l’asta charity ha, da allora, assunto un ruolo determinante accanto agli altri strumenti tipici della e-philanthropy, ovvero della raccolta di fondi tramite Internet, così riassumibili: 1. CLICK AND GIVE: lo sponsor, impresa commerciale, promette di sponsorizzare l’impresa culturale nel momento in cui un cliente accede al suo sito dimostrandosi interessato alla sua linea produttiva. Il consumatore potenziale clicca e l’impresa eroga la donazione (gives). 2. SHOPPING TO GIVE: acquistando dal sito di un potenziale sponsor, percentuale del prezzo pagato viene dato in beneficenza. 3. VETTING PORTALS: portali che aggregano più imprese culturali alla ricerca di sponsorizzazioni per una causa comune specifica. 4. B2B ONLINE FUNDRAISING: imprese commerciali o profit forniscono fattori produttivi e servizi consulenziali all’impresa culturale (in-kind sponsorship). 5. L’e-philanthropy e l’e-branding nel settore culturale. Il fundraising è l’insieme delle attività e degli strumenti che sollecitano il pubblico a trasferire risorse monetarie e non solo monetarie al settore non profit e, in particolare, al settore culturale. Se ogni anno gli italiani donano al settore non profit nel suo complesso circa 700 miliardi di lire, le tecniche tradizionali del fundraising italiano sono quelle del mailing, del telemarketing, del tesseramento soci e del contratto di sponsorizzazione sociale. Da oltre oceano sta, tuttavia, sopraggiungendo la tecnica del fundraising online, atto a stimolare, grazie alle esternalità di rete di Internet, la filantropia privata e pubblica. Le indagini più recenti 32 sulla filantropia privata affermano che non esista spiazzamento tra sponsorship privata e pub32 J. Andreoni, 2001. 33 Un prodotto informativo è caratterizzato da esternalità di rete quando l’accesso alla rete di un utente addizionale produce effetti positivi sugli utenti già collegati. Begg, Fischer, R. Dornbusch, Economia, Milano, McGraw-Hill Italia, 2002, Cap. 11. 83 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 84 blica di un evento culturale. Anzi, esisterebbe un virtuoso crowding in (complementarietà) tra i due tipi di sponsorship: il cittadino contribuente che, già pagando le tasse, finanzia il bene meritorio cultura pubblica, non disdegna, comunque, in privato, di farsi patron della realizzazione di un progetto culturale-artistico. In particolare l’I.C.T., grazie al fenomeno di esternalità di rete 33 ad essa connesso può incentivare la massa critica minima di finanziatori della conservazione del patrimonio culturale a trasformarsi in massa critica massima. Per e-fundraisingtrack o e-philanthropy si intende la possibilità che l’impresa culturale attivi dal suo sito web una campagna di richiesta fondi che rispetti tre criteri fondamentali: a) il sito sia quotidianamente arricchito del nome (e del link attivo) dei nuovi patron; b) il supporto emailistico aggiorni costantemente i patrons sul decorso dell’iniziativa; c) il sito proponga ai patrons una serie di servizi core (sconti sui biglietti/abbonamenti) e related (trattamento fiscale della sponsorship). Un’efficace filantropia si realizza tramite la complementarietà dell’offline e dell’online, secondo i must di seguito elencati: 1. Integrare strategie offline e strategie online. 2. Collaborare con altre imprese culturali e non, profittando di economie di network. 3. Curare la grafica ed il contenuto del sito, adottando una precisa strategia di branding dell’evento e/o del patrimonio. 4. Comunicare con la comunita’ virtuale, aggiornando costantemente il sito. 5. Sollecitare il pubblico dei giovani con le piu’ svariate iniziative (sconti, merchandising online, ecc.). 6. Perseverare nell’aggiornamento del suppporto ict In particolare, la costituzione di reti di e-philanthropiers per una serie di eventi culturali o per l’investimento pluriennale nella valorizzazione del patrimonio, richiede opportune politiche di comunicazione, che possono concretizzarsi in un marchio che richiami l’intera iniziativa e costituisca, anche in Internet sotto forma di e-branding, segnale del meta-management della destinazione culturale. L’e-branding può, difatti, rivelarsi un potente attrattore di finanziatori e turisti culturali. Per un’immagine complessiva dell’impatto dell’I.C.T. sulla crescita sistemica di una destinazione culturale-turistica si veda la Figura seguente: 84 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 85 Fig. 3. I potenziali di crescita di una destinazione culturale-turistica grazie all’ICT. Fonte: rielaborato da Stahl, 1998. 34 POTENZIALE DI FATTURATO STRETTAMENTE CULTURALE E TURISTICO POTENZIALE DI CROSSBUYING RELATIVO A BENI E SERVIZI COMPLEMENTARI AL CONSUMO CULTURALE TURISTICO (ARTIGIANATO, TRASPORTI, ECC.) Ricavi - Costi= Ricavi - Costi= =margine di =margine di contribuzione del contribuzione core business+ del related business+ POTENZIALE DI RETE POTENZIALE DELL’E-PHILANTHROPY, DI APPRENDIMENTO DELL’E-BRANDING (ESTERNALITA’ E POTENZIALE POSITIVA PUBBLICITARIONEL CONSUMO) COMUNICATIVO dei media tradizionali Ricavo addizionale= Utilità marginale privata e collettiva= =valore dell’e-philanthropy + valore dell’e-branding + valore della comunicazione tradizionale+ =valore esperienziale= =POTENZIALE DI CRESCITA SISTEMICA Non esistono dati sulla e-philanthropy italiana. La consolidata esperienza statunitense non può che essere presa di esempio quale motore propulsivo per le imprese culturali italiane. Se 12 milioni di americani rispondono alla classica sollecitazione postale, 50 milioni dichiarano di realizzare il fundgiving tramite Internet. Nel 1999 di più di 190 miliardi di dollari - +6,7% rispetto al 1998 - è la consistenza delle sponsorship al sistema charity statunitense, dei quali 10 milioni erogati via Internet. Il 2% del reddito annuale pro-capite va alle buone cause. Dall’11 settembre 2001 al marzo 2002, 100 milioni di dollari sono stati raccolti online, con un importo medio della donazione pari a 75$ (importo medio della sponsorship postale= 25$). In conclusione, offline ed online possono ben interpretare le opportunità di crescita nella efficiente gestione e nella efficace valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Dai 34 H. K. Stahl, Modernes Kundenmanagement, Expert, Renningen-Malmsheim, 1998. 85 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 86 moderni strumenti transazionali come l’asta online che si può trasformare in charity per assolvere alla richiesta di sponsorhip che arriva da più parti del mondo culturale al fundraising multimediale, i percorsi di sviluppo del sistema culturale integrato a quello turistico sono tracciati. Basta che gli attori del settore culturale e di quello turistico ne sappiano cogliere le opportunità! Bibliografia J. Andreoni, J. Miller, “Giving according to GARP: an Experimental Test of the Consistency of Preferences for altruism”, Econometrica, 2001. J. Andreoni, “The Economics of Philanthropy”, Internationl Encyclopedia of the Social and Behavioral Sciences, Elsevier, London, 2001 P. Bajari, A. Hortacsu, Cyberspace Auctions and Pricing Issues: a review of empirical findings, Stanford University and University of Chicago, april 2002. W. J. 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Gemser, Groups, Experts and Innovation: the Selection System of Modern Visual Art, Erasmus University, University of Groningen, 2001. 87 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 88 Massimo Colomban VIA CLAUDIA AUGUSTA, UNA RISORSA STORICO AMBIENTALE DI VALENZA EUROPEA PER LO SVILUPPO DEL TURISMO CULTURALE L’Associazione Claudia Augusta che ho l’onore e l’onere di presiedere ha sede in Feltre per tre motivi: 1° perché Feltre ha un passato antico e radici romane profonde; 2° perché la colonna di Cesiomaggiore – che rappresenta la testimonianza più completa e descrittiva del passaggio dell’antica via – è stata trovata a poche miglia da Feltre; 3° perché Feltre è centrale al percorso ed ha già sviluppato da diversi anni numerosi progetti europei che hanno riguardato l’antica via imperiale Claudia Augusta. L’Associazione è senza scopo di lucro ed aperta, oltre a private imprese o cittadini, a tutti gli enti comunali, provinciali o governativi anche oltre confine. Sarei molto onorato se all’Associazione partecipassero anche privati, enti o istituzioni tirolesi e bavaresi. Ho messo a disposizione – e a mio totale carico personale – i locali e le attrezzature per la sede operativa di CastelBrando, a Cison di Valmarino, poiché CastelBrando non è solo un grande Castello con 260 stanze e 2000 anni di storia, ma è lungo la via Claudia Augusta. Ricordo agli storici e ricercatori che le tre entità italiane, austriache e germaniche hanno già fissato alcune regole fra cui quella riguardante il percorso che non è un segno (o una strada da 3 a 6 metri di larghezza), bensì un corridoio di 15 km per parte (30 km di larghezza) entro i quali i Comuni o i luoghi e le attività possono fregiarsi del marchio “via Claudia Augusta”, marchio che comunque sarà regolato da specifiche autorizzazioni. Forse dovrò chiedere un allagamento di questo corridoio per la parte trevigiana e bellunese per l’eclettismo e le varie (anche se pregevoli) interpretazioni degli storici veneti; spero me lo concederanno e così porre fine alle molteplici disquisizioni sul tracciato. La ricerca dovrà comunque continuare, soprattutto l’indagine storica e archeologica al fine di fissare con più certezza e soprattutto con prove inconfutabili il vero tracciato. Probabilmente sortirà un tracciato principale e una serie di altri percorsi secondari, o varianti, per la parte in discussione. 88 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 89 Ho appreso che finalmente avremo dei fondi comunitari da gestire fra sette soggetti dei tre stati dove passa la via: Italia, Austria, Germania. Spero che ciò contribuisca al decollo di un vero progetto europeo di cooperazione transnazionale e soprattutto favorisca il richiamo e l’affluenza di un turismo internazionale culturale e qualificato che è andato sempre diminuendo a livello globale negli ultimi 40 anni (l’Italia aveva il 25% circa del turismo mondiale nel 1960, che si è ridotto al 5% nel 2000: una persona su quattro che varcava il confine nel 1960 veniva in Italia, una su venti oggi!). Lungo la via Claudia Augusta – e adotterei un termine internazionale “Along Via Claudia Augusta” – non ci sono solo paesaggi incantevoli con laghi, fiumi e valli, fra mare e montagna; non ci sono solo castelli, chiese, monumenti e archeologia. Ci sono comunità con le loro tradizioni, i loro costumi; le loro feste e rievocazioni; le loro arti; i loro mestieri; i loro prodotti; le loro specifiche ed originali cucine, locande ed alberghi, oltre a luoghi sociali e culturali. Tutto ciò rappresenta un potenziale enorme e pregevole che noi abbiamo il dovere di preservare, che il mondo globalizzato ci invidia e che, se ci faremo conoscere, stimolerà molti a venirci a trovare. Bisogna quindi organizzare, recuperare, infrastrutturare e comunicare. Il turismo culturale rappresenta il primo fattore di sviluppo (la prima industria). Per molti paesi il turismo culturale è l’eccellenza nello sviluppo sostenibile: • valorizza e protegge l’ambiente, la natura, il paesaggio, l’archeologia e l’architettura • incentiva le arti, i mestieri, il commercio • aiuta l’artigianato e tutte le attività dell’accoglienza ed ospitalità • amplia le menti e vedute, allarga la cultura e la conoscenza delle lingue, degli usi, arti e costumi • utilizza l’unica materia prima che abbiamo in quantità gratuita e inesauribile (se sapremo preservarla): il sole, la natura, il paesaggio Le Autorità regionali e provinciali devono però essere più propositive e dinamiche; devono produrre una strategia che favorisca l’associazionismo e l’aggregazione delle molteplici realtà e particolarità locali; devono dare gli indirizzi; ricercare e fornire una parte dei fondi con il fine di creare dei percorsi turistici che fermino il declino di interesse del nostro paese verso un turismo internazionale. Vorrei terminare con uno slogan che mi viene spontaneo dopo aver ascoltato il Prof. Lavarini dell’Università IULM e la relazione del Dott. Weissengruber del Centrum Latinitatis 89 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 90 Europae di Linz-Aquileia: “Abbiamo perso la strada – Dobbiamo ritrovare la strada”. La via Claudia Augusta è “la strada” che può permetterci di riscoprire il gusto del viaggio fra pianura e montagna, fra campagne e città; assaporando (a velocità umana) le cucine locali, i sapori e gli odori; riscoprire il passato; conoscere le genti, le loro passioni e tradizioni; i loro luoghi ed i loro prodotti; le loro arti e mestieri; accettare le loro diversità. Superando così localismi e fondamentalismi allargheremo la nostra sensibilità e la nostra cultura. 90 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 91 Via Claudia Augusta Deutsch 91 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 92 ia Claudia Augusta: seit einigen Jahren ist dieser Name praktisch ein Synonym für die überregionale Kooperation und die Förderung des Kulturund Umweltreichtums eines bezaubernden Landstreifens, der über die Alpen reicht. Die Via Claudia Augusta ist ein Kulturprojekt für die Neuerschließung der antiken römischen Reichsstraße, die vom Meer in Altino beginnend Venetien und Südtirol durchquert, über die Alpen bis nach Tirol, Bayern und an die Donau reicht. V Ein Projekt für die Umwelt, die Natur, die Landschaft, die Architektur und die Archäologie dieser Gegenden, das den räumlich- kulturellen Kontext, der sich entlang der antiken Verbindungsstraße entwickelt hat hervorzuheben weiß. Die Naturfreunde können hier den Reiz noch fast unbekannter Lokalitäten und Umgebungen entdecken, die Kulturliebhaber antike Fundstellen und Kunststädte besichtigen und die Historiker entlang dieser traditionsreichen Wegstrecke die Wurzeln unserer Geschichte ergründen. Das Projekt ist auch auf die Förderung des Kunsthandwerks, des Gewerbes und des Tourismus im allgemeinen ausgerichtet. Ein Tourismus der als Ergebnis die Weiterentwicklung der Kenntnisse der Sprachen, Traditionen und Bräuche dieser Völkergruppen, die jahrhundertelang nebeneinander gelebt haben auch als die Geschichte Barrikaden errichtet und Konflikte verursacht hatte, mit sich bringen soll. Dieser verlockende Reisevorschlag, der seinen Ursprung in den altüberlieferten dank dieser römischen Straße begonnenen Bindungen zwischen den Bewohnern der beiden Alpenfronten hat, wird erfolgreich sein, wenn er die vereinenden Werte einer bedeutenden Vergangenheit wieder zu entdecken und in die Gegenwart zu versetzen weiß. Die geschichtlich - kulturelle Neuerschließung der Reichsstraße ist somit eine Gelegenheit für die Annäherung verschiedener Länder und Kulturen, und für die Wiederentdeckung der tiefgreifenden Zeichen, welche die gemeinsame Historie in der Architektur, im Gemüt und im Kulturgut der damaligen und heutigen Bewohner dieser Gegenden hinterlassen haben. An diesem Projekt von kultureller als auch gewerblicher Valenz stehen einerseits die Verwaltungen der verschiedenen Länder, Regionen, Provinzen, Gebirgsgemeinschaften und Gemeinden und andererseits Privatleute und Reiseunternehmen in Zusammenarbeit. Ziel dieser Initiative ist die Wiederbelebung der Gegenden, die von der antiken Via Claudia Augusta durchquert werden, und die Förderung der damit verbundenen Arbeitsgelegenheiten für zahlreiche junge Leute. Gerade dieser Aspekt erinnert mich an eine Initiative unserer Region, dank der die bedeutenden Potentiale dieser Wegstrecke erkannt wurden. Mit genau demselben Thema der Via Claudia Augusta hatten wir ein Projekt finanziert, das junge 92 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 93 Künstler die besondere Bedeutung der Verbindungsstrecke mit Hilfe von Fotografien einfangen und interpretieren ließ. Diese wurden Gegenstand unseres Kalenders zur Einweihung des neuen Jahrtausends mit dem Titel: “Un cammino millenario negli occhi dei giovani” (“Eine tausendjährige Reise aus der Sicht der jungen Generation”). Ich beglückwünsche diese neue Verlagsinitiative, die den Gedanken, Anmerkungen und Diskussionen des im September 2002 von dem Verband Claudia Augusta in Feltre organisierten überregionalen Treffens mit dem Thema “Via Claudia Augusta: die überregionale Kooperation und die Förderung des Kulturreichtums” Ausdruck verleiht. Ich danke dem Verband für den Arbeitseinsatz und das Interesse, mit denen er seit Jahren dieses Projekt leitet. On. Dr. Giancarlo Galan Präsident der Region Venetien 93 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 94 ch begrüße herzlich alle Anwesenden, die Behördenvertreter und die zahlreichen Referenten, die im Saal versammelt sind und uns in das Thema der Tagung einführen werden. Ich überbringe Ihnen allen den Gruß der Regionalverwaltung, die ich hier vertrete, was mir eine große Freude ist, da wir heute ein heikles Thema behandeln: Es liegt allen am Herzen, die früher die Stadt verwaltet haben, sich nach wie vor für die Konzepte dieser Tagung einsetzen und ihre Energie und Erfahrung zur Verfügung stellen; dieses Thema ist aber auch jenen ein Anliegen, die in unserem Gebiet als Unternehmer wirken und sich bewusst sind, dass alle in diesen Sektor investieren müssen. I Ich erinnere daran, dass sich am Horizont ein vielversprechendes Szenarium abzeichnet: das Europa, das im Werden ist, sich auf eine Basis der Währung stützte und jetzt die ersten Schritte unternimmt. Wir alle fühlen uns als Bürger dieses großen Europa, auch wenn wir dabei Veneter bleiben. Wir fühlen, dass die Grenzen, die lange Zeit hindurch für die Staaten kennzeichnend waren, an Bedeutung verlieren. Es ist der Augenblick gekommen, diese Grenzen durch großzügige Projekte zu überwinden. Heute bildet Europa eine Gemeinschaft, und das heutige Treffen ist Anlass für eine dezidierte Behandlung von Themen kontinuierlicher Zusammenarbeit zur Aufwertung des Kulturgutes, das in Venetien, in der Provinz Belluno, in der Provinz Treviso und in allen Regionen vorhanden ist, in denen sich die Geschichte niedergeschlagen hat. Es ist der Augenblick gekommen, die Möglichkeiten zu nutzen, die die Europäische Union zur Unterstützung dieser Projekte bietet. Wir als Region Veneto haben bereits 1998 bewiesen, an dieses Ziel zu glauben, als wir uns am europäischen "Raffaello"-Programm mit einem Projekt hinsichtlich der Dokumentationszentren der Via Claudia Augusta beteiligten. Dieses Vorhaben wurde weder 1998 noch 1999 finanziert, doch die Europäische Union äußerte dazu positive Überlegungen und zeigte sich interesssiert. Heute ist die Zeit sowohl unter einer politischen, als auch institutionellen Perspektive reif: Die Europäische Union bekundet nun größeres Interesse an den entsprechenden Projekten, die von der Region im Rahmen des interregionalen Programmes "Alpenraum" - Interreg III - erneut vorgelegt wurden. Auch in unserem Gebiet herrscht - vor allem auf Seiten der Unternehmer - größere Sensibilität gegenüber dem Thema. Vorhin sagte Dr. Colomban: "Ich komme aus einem anderen Bereich, ich bin ein Mann der Wirtschaft, stamme aus der Industrie, habe gezeigt, was man in diesem Sektor erreichen kann. Heute jedoch widme ich mich einer anderen Aufgabe, heute glaube ich an Kulturprojekte, ich habe ein Schloss restauriert, in dem nächstes Wochenende ein außergewöhnliches Ereignis stattfinden wird, für dessen Verwirklichung wir zusammengearbeitet haben. Es wurden zahlreiche Gäste eingeladen, die internationale Presse, die RAI (italienische Rundfunk- und Fernsehanstalt), da in uns allen das Bewusstsein gestärkt werden muss, dass wir in kulturellen Angelegenheiten einen weiten Weg gemeinsam 94 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 95 zurücklegen können. Alle werden gebraucht - die Institutionen, die Wirtschaft und es ist auch erforderlich, dass die Staaten an die Idee glauben und die Medien das Scheinwerferlicht auf diese Aktivitäten richten". Aus diesem Grunde ist das Projekt Claudia Augusta wertvoll, da alles, was um dieses Vorhaben herum entsteht, als kulturelle Aufwertung entwickelt werden kann: Die Aufführungen in historischen Kostümen, Ausstellungen, Tagungen und sämtliche Aktivitäten sind ein Abschnitt dieses langen, wichtigen Weges. Von Massimo Colomban und dem Vizepräsidenten des Landes stammt der Ausspruch "wir sind Pioniere". Es ist ein Vorteil, in einigen Sektoren Pionier zu sein, was die Region Venetien in diesen dreißig Jahren bewiesen hat. Als Region, als Gebiet ist uns ein Qualitätssprung gelungen, der uns von der Auswanderung zur Vollbeschäftigung gebracht hat. Wir haben es geschafft, in den verschiedenen Sektoren ein ausgezeichnetes Bruttoinlandsprodukt und die höchste Ebene der Produktivität in der Wirtschaft zu erreichen. Heute müssen wir uns einer anderen Mission, einem anderen bedeutenden Ziel widmen. Ich glaube, dass viele Unternehmer vom Moment der Produktion zu dem der Investition in Kulturgüter übergehen können, wie es zum Beispiel Massimo Colomban getan hat. Ausgehend von der schonenden Restauration eines Schlosses ist er nun bemüht, es in ein bedeutendes Kulturzentrum für unser Gebiet - und nicht nur für dieses - zu verwandeln. Viele weitere Unternehmer könnten sich den großen Schätzen nähern, über die wir in Venetien verfügen man denke bloß an die fast viertausend venetischen Villen von erheblichem Wert und zweifellos hoher Bedeutung für ganz Italien. Wir können in diese Werke investieren und Erhaltungsmaßnahmen durchführen, wobei sich neue Verwendungszwecke für dieses Gut abzeichnen. Die heutige Tagung bietet einen Anstoß, um in die neue Richtung zu gehen. Ich hoffe, dass durch dieses Treffen das Projekt Claudia Augusta bekannt gemacht wird und dass es als Anlass für die Aufwertung der bei uns verbreiteten Kulturgüter dient. Ich danke allen, die an der Tagung beteiligt sind, an dieses Ziel glauben und bereit sind, in diesen Bereich zu investieren. Ermanno Serrajotto Regionalassessor für Kulturpolitik und venetische Identität 95 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 96 ls Veranstaltungsort der transnationalen Tagung “Via Claudia Augusta” wählten wir dieses den heiligen Schutzpatronen Vittore und Corona geweihte Bauwerk, eine von der Bevölkerung Feltres innig geliebte Stätte, Herz und Symbol des lokalen religiösen Lebens mit allen damit verbundenen historischen und emotionalen Aspekten. Allein schon die Wahl der Basilika, ein höchst repräsentatives und malerisches Sakralgebäude unseres Gebietes, zeigt den Wunsch nach einer Rückkehr zu den tiefen, lebendigen Wurzeln unserer kulturellen Identität. Die vielfachen Aktivitäten, die im Namen der Via Claudia Augusta durchgeführt werden, zielen darauf ab, das Bewusstsein in Bezug auf die lokalen Besonderheiten und die speziellen Merkmale unserer Gemeinschaft im europäischen Rahmen zu fördern. Die römische Kaiserstraße ist nicht nur ein Verbindungsweg mit einer eigenen Geschichte, die es zu rekonstruieren und zu untersuchen gilt, sondern auch ein Symbol der internationalen Zusammenarbeit unter den sie säumenden Regionen. An dieser Straßenachse reihen sich Zentren von kulturellem und touristischem Interesse aneinander, Schönheiten der Landschaft und der Natur, die durch eine gemeinsame Aktion geschützt und gefördert werden sollen. Dass die Aufmerksamkeit wieder verstärkt auf die Via Claudia Augusta gerichtet wurde, ist der früheren Stadtverwaltung, insbesondere Gianvittore Vaccari und Giorgio D’Agostini zu verdanken. Auf ihr Betreiben wurden wissenschaftliche Untersuchungen zu dem Thema eingeleitet und zahlreiche Initiativen zur Aufwertung ergriffen, wobei geschickt europäische Finanzierungskanäle aktiviert wurden. Ein wertvolles Ergebnis des neugewonnenen Interesses an der Straße ist die Veröffentlichung der Berichte der internationalen Tagung “Via Claudia Augusta eine Straße am Ursprung Europas: Hypothesen, Probleme, Perspektiven” in einem Band, der den Wissensstand zu dem Thema zusammenfasst. Die Gemeindeverwaltung, deren Vorsitz ich führe, beabsichtigt, den vorgezeichneten Weg weiter zu beschreiten und die bereits eingeleiteten Projekte zu unterstützen. Dabei wird sie die neuen Möglichkeiten nutzen, die ein nachhaltiges Mittel sind, um den touristischen, kulturellen und wirtschaftlichen Fortschritt des Gebietes im Hinblick auf eine tragbare Entwicklung zu intensivieren. Die Gemeinde Feltre hat sich zu diesem Zweck, neben den anderen Partnern, dem Gemeinschaftsprogramm Interreg III B - Alpenraum angeschlossen, das auf Initiative der Autonomen Provinz Trient betrieben wird. Ich setze große Hoffnungen auf das Projekt und die Ergebnisse, die damit zu erzielen sind. Es ist mir eine Freude, nun die neue “Via Claudia Augusta”-Veranstaltung einzuleiten, eine Tagung zum Thema der Zusammenarbeit wie auch des Schutzes und der Förderung von Kultur- und Landschaftsgütern, dem wertvollsten und gleichzeitig auch zerbrechlichsten Gut, dem Erbe, das wir den kommenden Generationen unversehrt überlassen wollen. A Alberto Brambilla Bürgermeister von Feltre 96 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 97 Gianvittore Vaccari EINFÜHRUNG Ich heiße alle Vertreter der Behörden, den Präsidenten der Associazione Claudia Augusta, alle Tagungsteilnehmer herzlich willkommen! Beginnen wir nun diesen bedeutenden Tag der Erörterungen zur Via Claudia Augusta. Dieses alte, doch immer noch aktuelle Thema gewinnt sicher zunehmend an Interesse, in Voraussicht auf eine wahre, vollkommene europäische Union, deren Völker und Kulturen wohl jeweils besondere Merkmale aufweisen, doch gemeinsamen Zielen zustreben müssen. Mein Dank ergeht an die Region Veneto und die Arbeitsgemeinschaft Alpen-Adria für den Ehrenschutz und die Unterstützung der Tagung, außerdem danke ich: dem Centrum Latinitatis Europae – Aquileia / Linz dem Verein Via Claudia Augusta Bayern – Landsberg a. Lech dem Verein Miar – Landeck der Autonomen Provinz Trient der Gemeinde Feltre der Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM – Milano / Feltre für ihre Mitwirkung; den Referenten danke ich für ihre Verfügbarkeit und die interessanten Vorträge, die sie halten werden, dem Rektor dieser Basilika für die freundliche Aufnahme, der Associazione Claudia Augusta für die Organisation und dafür, dass sie mich mit der Leitung der Arbeiten betraut hat, was mir eine große Ehre ist. Bevor wir uns in die Tagungsarbeit vertiefen, wollen wir der Associazione Claudia Augusta besondere Anerkennung aussprechen. In lobenswerter Weise aktiviert sie die öffentlichen Einrichtungen und arbeitet mit ihnen zusammen, um das Interesse an diesem Thema wach zu halten. Der Satzung entnehmen wir, dass sich dieser Verein ohne Erwerbszweck unter anderem folgende Ziele gesetzt hat: a) Aufwertung und Förderung auf lokaler, regionaler, nationaler und internationaler Ebene der Via Claudia Augusta, dieser Römerstraße, die Jahrhunderte hindurch die Tragachse der Kommunikation zwischen dem Lagunengebiet an der Adria und den Donauregionen war, auch durch Förderung und Aufwertung des histori- 97 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 98 schen, künstlerischen, architektonischen und landschaftlichen Gutes der betroffenen Gegenden; b) Planung, Mitwirkung und Unterstützung im Zusammenhang mit Ausstellungen, Veröffentlichungen, Tagungen, Seminaren, Dokumentarfilmen, Vorführungen und im Allgemeinen jeder Art von künstlerischer oder kultureller Veranstaltung, die den Satzungszielen entspricht, wobei auch nationale sowie internationale Gesellschaften, Körperschaften und Organisationen hinzugezogen werden können; c) Beteiligung an Programmen, die von der EU subventioniert werden, und Suche nach den - öffentlichen oder privaten - finanziellen Mitteln, um die gesteckten Ziele zu erreichen. Ich darf darauf hinweisen, dass der Sekretär dieses Vereins Giorgio D'Agostini ist, der in der vorigen Stadtverwaltung von Feltre als Stadtrat brillante Ergebnisse bei der Entwicklung des Konzepts "Via Claudia Augusta" erzielt hat, dessen Promotor er auch war. Mit voller Überzeugung habe auch ich damals als Bürgermeister dieses Projekt unterstützt, dank dessen die Stadt einem breiteren Publikum bekannt gemacht und in einen Rahmen der großen Perspektiven gestellt wurde. Ich bin sicher, dass wir am Ende dieses Tages nicht nur Cesiomaggiore, Parco delle Centenere 98 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 99 mehr über die Via Claudia Augusta und darüber wissen werden, was unsere europäischen Freunde zu ihrer Aufwertung unternehmen, sondern dass wir auch noch überzeugter sein werden von der kulturellen, touristischen und wirtschaftlichen Bedeutung dieses außergewöhnlichen Projekts wie auch davon, dass es unterstützt und entwickelt werden muss. Es folgen nun die Grußansprachen der Behördenvertreter und die Vorträge der Referenten. Ich heiße noch einmal alle herzlich willkommen! Zum Abschluss dieses intensiven, erfolgreichen Tages, der sich durch hohe Qualität ausgezeichnet hat, möchte ich noch einmal den Referenten mein Lob für die außerordentlich interessanten Vorträge aussprechen. Für den Abschluss der Tagung erteile ich nun dem Präsidenten der Associazione Claudia Augusta - Prof. Massimo Colomban das Wort, dem ich erneut für seine Bemühungen danke. Ich glaube, er kann mit dem Verlauf und den Ergebnissen dieses Treffens nur zufrieden sein. Gianvittore Vaccari 99 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 100 Roberto Lavarini DIE STRASSE UND IHRE SOZIALE ROLLE Die Entwicklung der Kultur und der Kenntnisse unter den Völkern - Zu jeder Zeit war der Bau einer Straße ein Werk des Geistes und der Entschlossenheit. - Die Straße überwindet tiefe Täler und durchdringt massive Berge, um Städte oder Völker miteinander zu verbinden. - Die Straße ist ein Band, das sich in der Landschaft ausbreitet und um welches herum sich die Aktivitäten des Menschen entwickeln. Die Straße ist ein Zeichen der Kultur. In der Vergangenheit diente sie: - Pilgern und Mönchen - Soldaten und Beamten - Boten - Straßenräubern und Abenteurern - Heimatvertriebenen - Fahrendem Volk - ... STRASSE ALS UNTERNEHMEN Die Straße ist eines der frühesten Zeichen, die der Mensch auf der Erde gesetzt hat. Wie die anderen Tiere schafft er Pfade, Wege in den Gebieten, die er auf Nahrungs- oder Wassersuche durchstreift. Die Routen werden zahlreich und komplex, sobald sich der Mensch mit anderen seiner Artgenossen zur Gesellschaft organisiert, um ein Gebiet zu beherrschen. Er erkennt die Linien wieder, die er dem Gelände entsprechend zieht und die es ihm gestatten, rasch den Standort zu wechseln. Die Straße dient ihm zum Überleben: in rauen, unwirtlichen Gegenden wie etwa den Wäldern, in die er mit Mühe eindringt. Die gesamte Entwicklungsgeschichte des Menschen lässt sich an diesen Spuren ablesen, die er dem Boden aufprägt. Mit der Zeit wird die Straße von einem fast instinktiven Erzeugnis des Menschen zu etwas Gewolltem, Gedachtem, Überlegtem. Die Straße wird zu einem Symbol, zu einem Zeichen seiner Präsenz und der Kraft, mit der er die Natur beherrscht. Er setzt sich für die Planung, die Anlegung, den Bau der Straße ein. Er schafft und erfindet sie, da er sie als wichtiges Symbol anerkennt: Die Straße verbindet Völker, bringt fernstehende Menschen nahe und macht sie "zugänglich". STRASSE ALS WELT Mit fortschreitendem Wissen wurde die Straße zu einem Kunstwerk. Viele fühlen den Reiz so mancher Trassen, die sich aus einem unwegsamen Gelände lösen, um sich in die Lüfte zu erheben, bloß getragen von zerbrechlich wirkenden Pfeilern. Wenn ein neuer Horizont durch einen riesigen Berg verdeckt wird, so überwindet diesen die Straße und triumphiert, gleichsam als einzige Wahrheit. Wir nehmen sie heute als gegeben hin, sind so daran gewöhnt, unser Leben auf einer Straße zu verbringen, dass 100 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 101 es uns gar nicht bewusst wird, wie wichtig sie ist. Wir leben auf einer, hundert, tausend Straßen. Wir so wie Millionen anderer Menschen. Heute wie gestern. Die Straße ist so tief in unser Leben eingedrungen, dass wir, wenn wir einmal zum Nachdenken innehalten, über ihre Tragweite erstaunt sind. Sie ist eine Welt. Eine ganze Welt, in der sich Personen, Mittel und Waren in hektischem Treiben überlagern. DIE STRASSE ALS MITTEL Sie wird auf tausend verschiedene Arten eingesetzt, da die Menschen wie auch ihre Aufgaben und Funktionen unterschiedlich sind. Ich betrachte sie gerne als Mittel, das der individuellen und gesellschaftlichen Existenz dient. Die Straße hilft, die Straße fördert die Begegnung mit anderen und mit der eigenen Person. Wenn wir auf der Straße anderen Menschen begegnen, entdecken wir uns selbst. Unser Bild spiegelt sich in den Augen der uns Betrachtenden wider, was uns hilft, uns selbst ein wenig besser zu verstehen. DIE STRASSE ALS GRUNDLEGENDE KOMPONENTE DES SAKRALEN Es gelingt uns, uns selbst zu verstehen: In dem Bemühen, den anderen zu erfassen, uns ihm nicht nur physisch zu nähern, entdecken wir in Wahrheit viele Aspekte unseres eigenen Seins. Wir erkennen, was überflüssig ist, wie auch das Wesentliche. Unterwegs wird sich der wahre Reisende der Realität bewusst. Es ist die Straße, die der Reise moralischen Gehalt verleiht. Wir entdecken viele Dinge von uns, die uns zuvor bedeutungslos erschienen, wir stellen uns selbst auf die Probe, sammeln Erfahrungen. Heute wie einst. Die Straße wird heute zu den verschiedensten Zwecken genutzt: - Aus Gründen der Arbeit zum Transport von Produkten und Informationen - Im Fremdenverkehr, um Stätten der Kultur, Geschichte, Folklore, des Sportes oder der Natur zu erreichen Zur Förderung der Begegnung von Menschen, die fern voneinander leben - ... - Das römische Reich wob ein ausgezeichnetes, dichtes Straßennetz, das im Mittelalter noch Bestand hatte und die Pilgerreisen förderte. -Die Wartung der Straßen erfolgte auf freiwilliger Basis und wurde als gutes Werk angesehen, wie das Almosenspenden, vor allem in Bezug auf Brückenbauer. - Die Straße war der raueste und mühsamste Aspekt einer Pilgerreise. Den Körper peinigen, um die Seele zu läutern ... - Räuber hielten sich längs der Straßen auf, aber auch Gastwirte und die Bewohner mancher Dörfer. - Im Heiligen Jahr 1350 wurde mehr als die Hälfte der Pilger auf dem Weg bestohlen oder angegriffen. - Die Klosterglocke als Hilfe, um den richtigen Weg zu finden. - An den wichtigsten Straßen wurden große Hospize errichtet. DIE STRASSE ALS CHANCE Bis jetzt wurde die Straße als Produkt der Gesellschaft dargestellt, das seinerseits wieder Gesellschaft erzeugt. Da der Mensch die Nähe der anderen sucht, schafft er den Weg als Bindung, als Glied zwischen sich und den anderen. Die Straße bewirkt aber ihrerseits neue Verbindungen, fördert neue Beziehungen und neue Gesellschaften. Außerdem hat der Mensch auf den Straßen gelernt, mit 101 - Von der Gaststätte der Pilger zum Motel der LKWFahrer - Bildstöcke, Kreuze und Muschelbauten wurden durch LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 102 Straßentafeln ersetzt. - An der Straße bieten sich stets Gelegenheiten zu Begegnungen und zur Verbreitung von Informationen. - Lange Zeit hindurch benutzte man die Straße in “menschengerechtem” Tempo: zu Fuß, auf dem Rücken eines Maultieres oder in der Kutschle - Mit der Erfindung des Explosionsmotors nahm die Geschwindigkeit allmählich zu. - Das Fahrzeug als Habitat löste sich aus dem Kontext der Umgebung. Die Begegnung und Kommunikation mit den anderen Reisenden oder den Ortsansässigen ist schwierig, wenn nicht unmöglich. - Die Wahrnehmung der Welt ist kein Kontinuum mehr. - Die Autobahnen haben den Zweck, ferne Orte zu verbinden und alles aufzuheben, was dazwischen liegt. - Die Bewohner großer und kleiner Ortschaften haben eine andere Einstellung zur Straße: Früher wurden die Häuser so nah wie möglich an der Straße gebaut, heute sollen sie fern von ihr liegen. anderen Menschen umzugehen, er hat Regeln, Bestimmungen eingeführt, denen man folgen muss, um sich konfrontieren und miteinander in Beziehung treten zu können. Es stimmt wohl, dass auf den Straßen Blut fließt, was aber in erster Linie dem Nichteinhalten der aufgestellten Regeln zuzuschreiben ist. Sie zu brechen, zu missachten heißt, sich und andere in Gefahr zu bringen. In diesen, ja auch in diesen kleinen und kleinsten Dingen, wird die Straße zur Lehrmeisterin des Lebens. Sie lehrt die Achtung vor dem anderen, lehrt, die Impulsivität einzuschränken zum Wohle der Menschen um uns, mit denen wir, wenn auch nur für kürzeste Zeit, interagieren. Heute ist die Straße nicht mehr wie früher eine große wirtschaftliche Reserve. Tausend und abertausend Tätigkeiten wurden ihr entlang abgewickelt, vor allem an Kreuzungspunkten zweier oder mehrerer Straßen. Gasthöfe, Einkehrmöglichkeiten, Geschäfte, Werkstätten häuften sich an den Raststellen. Heute haben wir nur eine ungefähre Vorstellung von dem Bild, das sich noch vor wenigen Jahrzehnten bot. Die Menschen, die in der Nähe einer befahrenen Straße lebten, wähnten sich glücklich, da sie im ständigen Durchzug von Waren und Personen ihren Unterhalt fanden. DIE STRASSE ALS ERNÜCHTERUNG Heute ist es nicht mehr so. An einer "wichtigen" Straße zu leben ist fast ein Unglück. Smog, Lärm, Durcheinander ... Die Straße stört. Glücklich ist, wer abseits wohnt. Die kleinen und großen Ortschaften, die sich um die Straße herum placierten - wie um sie zu verschlingen, sich ihrer zu bemächtigen, so als ob sie wohltuenden Nektar brächte -, versuchen heute, sich ihrer zu entledigen. Sie spucken die Straße und alles Dazugehörige aus, es werden Umfahrungen und Umleitungen gebaut, durch ein Gewirr von Einbahnen und Fußgängerinseln Hindernisse geschafffen. Die Straße hat ihre menschliche Seite verloren. Da ist nicht mehr der Reisende, der bei seinem Durchzug eine Menge Erfahrungen, Geschichten, Meldungen, Neuigkeiten mit sich bringt. Heute ist es das Auto, das den Menschen bei seinen Ortsveränderungen umfängt und isoliert, ihn distanziert und loslöst von der physischen und sozialen Außenwelt, die er bei seiner Durchfahrt berührt. Sie wird als unecht, unnütz und nachteilig angesehen, abgelehnt wie ein lästiges Insekt. - Verkehr, Smog, Lärm, Staub, Gestank, Gefahr verdrängten 102 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 103 DIE STRASSE ALS ENTFREMDUNG Tatsächlich hat das Befahren der großen Verkehrsstraßen dem Menschen das Gefühl für die Reise als Wert und als Erlebnis genommen. Man spricht oft von "Autoschlange", von "Verkehrsstrom", da alle so gut wie mit derselben Geschwindigkeit, in geordneten Reihen fahren unter dem Eindruck, dass die Reise, oder besser der Transfer, etwas Langweiliges, verlorene Zeit sei, ja bloß die erforderliche Anstrengung, um zum Bestimmungsort zu gelangen. Jeder wäre froh, wenn er die Reise, die an sich keinen Wert mehr hat, umgehen könnte. Deshalb fährt man rasch und schafft sich einen sterilen Raum, der nichts mehr mit der äußeren Atmosphäre zu tun hat. Ob es draußen kalt oder heiß ist, hat keine Bedeutung, da das engere Umfeld klimatisiert ist. Es macht keinen Unterschied, ob Düngergeruch oder der Duft von Blumen in der Luft hängt, wie es auch unerheblich ist, ob Menschen auf den Feldern arbeiten oder ob sie sich auf einer Wanderung befinden. Ebenso ist es belanglos, wenn andere Autos auf der Nebenspur fahren, voll Menschen mit eigenen Geschichten, Emotionen, in kuriosen Situationen des Lebens ... Die Straße als Ort wurde beseitigt, die Welt diskontinuierlich gemacht: Sie besteht nun aus vereinzelten Punkten, d.h. dem Abfahrtsort und dem Ziel. Es ist dies ein bescheidenes Gefüge von Punkten, das die Landschaft ärmer gemacht hat. die Vorstellung von moderner, bequemer Einrichtung, die man von der Straße hatte. - Das langsame Reisen ist eine neue Möglichkeit, um den Transitverkehr zu einem “Erlebnis” zu machen. Symbol der Vorherrschaft des Menschen über die Natur - Sie ist ein Netz, mit dem das Gebiet eingefangen und gestaltet wird, um die Lebensqualität der hier wohnenden und arbeitenden Menschen zu verbessern. - Sie ist eine Möglichkeit der Annäherung und Zugänglichmachung ferner Orte durch Erleichterung und Ebnung der Trasse. - Ein Bindeglied zwischen Städten und Geschichte, Kultur, Traditionen anderer Gegenden, das den Austausch und die Vertiefung von Kenntnissen ermöglicht - Doch ebenso Bindeglied zwischen Stadt und Land, zwischen der Ebene und den Bergen. 103 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 104 Heimathaben ist gut, Süß der Schlummer unter eige nem Dach, Kinder, Garten und Hund. Aber ach, Kaum hast du vom letzten Wandern geruht, Geht dir die Ferne mit neuer Verlockung nach. Besser ist Heimweh leiden Und unter den hohen Sternen allein DIE STRASSE ALS SYMBOL Die Straße wurde auf eine bloße Verbindungsmöglichkeit reduziert. Etwas ist jedoch geblieben. Etwas, das im Boden des Bewusstseins verankert ist, drängt wieder an die Oberfläche. Vielleicht ist es die Vergangenheit, die uns veranlasst, die Straße beim "Langsamfahren" zu genießen, die uns bisweilen zu einem "menschengerechten" Transportmittel wie Fahrrad oder Moped zurückkehren lässt. Diese Fortbewegungsmittel gestatten es, mit den Menschen und der Umgebung zu interagieren. Vielleicht sind es Surrogate. Wahrscheinlich Symbole. Mit seiner Sehnsucht sein. Haben und rasten kann nur der, Dessen Herz gelassen schlägt, Während der Wandrer Mühsal und Reisebeschwer In immer getäuschter Hoffnung trägt. Leichter wahrlich ist alle Wanderqual, Leichter als Friede finden im Heimattal, Wo in heimischer Freuden und Sorgen Kreis Nur der Weise sein DIE STRASSE ALS UNTERNEHMEN, WELT, MITTEL, KOMPONENTE DES SAKRALEN, CHANCE, ERNÜCHTE-RUNG, ENTFREMDUNG, SYMBOL ... ... DIE STRASSE ALS WUNDERVOLLE STRAFE. So sehr sich der Mensch auch bemüht, sich von der Umwelt zu lösen, erfasst ihn doch immer wieder das Bedürfnis, alte Eindrücke, vergangene Emotionen neu zu erleben. Die Straße kehrt als Gefühl zurück. Die Straße bietet sich wieder als romantische Vorstellung und Traum an. Sie ist Drang zum Wissen, zu dessen Sinnbild die Reise wird. Dem Menschen gelingt es auch heute noch nicht, sich vom Straßenerlebnis zu lösen, das die Reise zu etwas Besonderem macht. Glück zu bauen weiß. Mir ist besser, zu suchen und nie zu finden, Statt mich eng und warm an das Nahe zu binden, Denn auch im Glücke kann ich auf Erden Doch nur ein Gast und niemals ein Bürger werden. Hermann Hesse (Aus Indien) 104 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 105 Siegfried Gohm WANDERWEG VIA CLAUDIA VON LANDECK ZUM RESCHEN Vor etwa 2000 Jahren bauten römische Eroberer den alten Weg über den Reschenpaß aus, um damit die Verbindung zwischen Rom und den nördlichen Provinzen zu festigen. Die römischen Stra¾enbauer übernahmen im Wesentlichen die schon bestehenden Saumwege der heimischen Bevölkerung mit nur geringfügigen Trassenänderungen. Jahrhundertelang war die “Via Claudia Augusta” für Soldaten und Kaufleute die einzige Verbindung zwischen Heimat und Fremde. Verkehr war damals tatsächlich Leben. Diese Straße über den Reschenpass hatte ihre Blütezeit in den ersten zwei Jahrhunderten n.Chr. Neben Münzfunden sind vor allem die ausgegrabenen Überrreste der “Via Claudia Augusta” deutliche Belege für den Straßenverlauf. Der starke Straßenunterbau und der gewachsene Fels trugen dazu bei, dass sich einzelne Straßenstücke bis in unsere Tage erhalten haben. (Fließer Platte, Römerbrücke bei Tösens, am Klammli-Egg bei der Festung Nauders). Der genaue Verlauf der römischen “Via Claudia Augusta” im Abschnitt Landeck-Reschenpass konnte bisher nicht überall mit Sicherheit festgestellt werden. Armon Planta (“Neues von der Via Claudia Augusta”, Veröffentlichungen des Tiroler Landesmuseums Ferdinandeum, Jahrgang 1980) legt diesen wie folgt fest: Landeck-Angedair, Fließer Platte, Eichholz, Terrasse von Fließ, Pontlatz, alte Talstraße über Prutz, Ried, St. Christina, Tschuppbach, Stein, Lafairs und Birkach, Ochsenbühel, Pfunds-Stuben, Schalkl, Finstermünz, Klammli-Egg, Nauders. GESCHICHTE Die römische Verwaltung war auf ein gut funktionierendes Straßennetz angewiesen. Die wichtigste Verbindung vom römischen Adriahafen Altinum bis zur Donau wurde unter Kaiser Claudius im ersten Jahrhundert n.Chr. erbaut. Zahlreiche Zeugen der alten Straße haben sich bis in unsere Tage erhalten. WIEDERGEWINNUNG DER RÖMISCHEN TRASSE DURCH TIROL Projektstart 1998 mit einem internationalen Symposium in Füssen 1999 Symposium in Ostiglia 2000 Symposium in Landeck ORGANISATIONSSTU KTUR Aus den Symposien entstanden entsprechende Projektvorschläge Eine transnationale Steuergruppe aus Vertretern aller Länder hat versucht, die Maßnahmen zu koordinieren. Für Tirol hat in Abstimmung mit den Regionalvereinen REA und IRI der Verein MIAR die Koordination und Trägerschaft übernommen. Der Verein „Via Claudia Tirol“ wurde gegründet; die Statuten sind genehmigt, die konstituierende Sitzung steht bevor Daneben hat die „ARGE Gastlichkeit an der Via Claudia Augusta“ aus 105 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina Vertretern Tourismusverbände Arbeit aufgenommen. 106 der ihre WAS IST BISHER GESCHEHEN: BESCHILDERUNG DER RADUND WANDERROUTE Finanzrahmen EUR 1.450. im Programm Italien EUR Österreich - 730. im Programm Österreich Deutschland, davon Die alte “Via Claudia Augusta” diente in erster Linie militärischen Zwecken, erst in zweiter der Wirtschaft. Trotz großer Verkehrsbelastungen waren die römischen Straßen stets in bestem Zustand. Entlang der Heerstraßen wurden Meilensteine aufgestellt. Eine römische Meile entsprach 1.480 m. Für eine Tagreise rechnete man 20 Meilen, das sind knapp 30 km. Als Verkehrsmittel dienten der Mensch, das Tragtier und der zweirädrige Karren. Es bestand ein gut organisiertes System von Unterkünften. – 70 % Fördermittel (BMWA) 30 % Eigenmittel TVB‘s THEMENTAFELN Finanzrahmen EUR 32 000. im Programm Österreich Italien EUR 9 500. im Programm Österreich – Deutschland, davon 70 % Fördermittel (BMWA) 30 % Eigenmittel TVB‘s THEMENTAFELN 1-2 Themen · Saumpfad als Vorläufer des Alpenüberganges Via Claudia (aus der Sicht der entlangwandernden Kelten/Raeter; aus welchen Gründen haben Sie sich entlangbewegt? Was könnten sie erlebt haben? ..., aktueller Bezug: Wandern an der VCA heute) · Durchziehender Handel an der ViaClaudia THEMENTAFELN 3-5 · Sonderthema Handel: Mittelalterliche Salzstraße Rodfuhrwesen (aus der Sicht der ”Gründer” von Reutte) · Handwerk an der Via Claudia · Prügelweg, Moorstraßen, ... (aus Sicht der mit dem Bau, der Auf der ältesten römischen Straßenkarte des Ptolomäus, eines ägyptischen Gelehrten um 150 n.Chr. in Alexandrien, sind auf dem Gebiet des Landes Tirol lediglich zwei Orte verzeichnet: Inutrium und Medullum. Beide liegen nach Forschungen von Richard Heuberger an der alten “Via Claudia Augusta”. Inutrium wird dem heutigen Nauders gleichgesetzt, war also damals eine der römischen Stationen an der Römerstraße. Medullum wird in Perjen oder Nassereith vermutet. Um 200 n.Chr. verlor der Verkehrsweg über den Reschen an Bedeutung, da die 150 Jahre jüngere Römerstraße über den Brenner und den Seefelder Sattel den Hauptverkehr aufnahm. Dennoch blieb auch in späterer Zeit diese wichtige Nord-Südverbindung erhalten, wobei die mittelalterlichen und zum Teil die neuzeitlichen Straßenführungen überwiegend die römischen Trassen benutzten. Erst 1853 wurde im Bereich Pfunds-Nauders eine völlig neue Straßentrassierung vorgenommen und dadurch Finstermünz seiner Bedeutung als Maut - und Zollstelle beraubt. Der Wanderweg “Via Claudia” bietet ein Wandervergnügen besonderer Art mit vielen landschaftlichen Reizen abseits der Straßenhektik. Wie anders war das vor zweitausend Jahren, als eine Reise über die Alpen als schreckenerregend und äußerst gefährlich galt und für die Menschen auch moralisch nicht leicht zu verkraften war! So schreibt der griechische Geograph Strabo (VI 6/6): "......doch nicht überall ist es möglich, durch Felsen und ungeheure Bergwände hindurch, die den Weg teils überragen, teils unter ihnen abfallen, die Natur zu überwinden. Und auch bei einem nur kleinen Fehltritt läuft man Gefahr, in bodenlosen Abgrund hinabzustürzen. Denn der Weg ist dort bisweilen so schmal, 106 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 107 dass der den Fußgängern selbst und den damit unvertrauten Saumtieren Schwindel verursacht. Es bedeutet viel mehr als bloß einen neuen Wanderweg, wenn die “Via Claudia” wieder zu neuem Leben erweckt wird. Der neu erstellte Regionalwanderweg “Via Claudia” wurde in Anlehnung an die römische Heerstraße “Via Claudia Augusta” angelegt und dadurch ein Stück uralter Verkehrsgeschichte wiederbelebt. Die Durchführung der baulichen Maßnahmen für das Wanderwegprojekt gestaltete sich in einigen Abschnitten besonders schwierig: So musste in Ried eine Uferverbauung erstellt werden, in Serfaus waren Steilabgründe abzusichern, schließlich war die Römerbrücke in Untertösens gerade noch rechtzeitig vor dem Verfall zu retten; danach wurde die Aufmerksamkeit auf den Abschnitt Hochfinstermünz Festung Nauders gelenkt. Zur Orientierung des Wanderers wurde der Regionalwanderweg "Via Claudia" durchgehend beschildert und zusätzlich mit Orientierungstafeln versehen, die im Ortsbereich und an den wichtigsten Wegkreuzungen aufgestellt wurden. Instandhaltung Befassten, aktueller Bezug: Kampf mit dem Wasser auch bei arch. Ausgrabungen THEMENTAFELN 6-8: · Römische Staatspost rechtlich, organisatorisch; Poststation in Biberwier · römische Passheiligtümer (aus der Sicht des Reisenden, aktueller Bezug, auch heute froh, wenn man aus eigener Kraft gut oben ankommt!) · Unsicherheit und Sicherheit an der Via Claudia – römisches Sicherheitssystem, germanische Einfälle, Straßenräuber und Wegelagerer im Mittelalter THEMENTAFELN 12-14: - Bewirtung an der Via Claudia, Ess und Trinkkultur, verfügbare Lebensmittel, Entwicklung der Küche - Reisen an der Via Claudia, Lastund Reisewagen, Geleise, Gefahren und Erschwernisse bei der Reise Brückenbau an der ViaClaudia, Pontlatzerbrücke, kurzer Abstecher Freiheitskämpfe THEMENTAFELN 15-17: - Bergbau an der Via Claudia: Schätze aus den Bergen Alpine Landwirtschaft, Almwirtschaft an der Via Claudia bis heute Alpiner Straßenbau, Felsstraßen, Beschwernisse, Ängste, Gefahren (aus der Sicht der mit dem Bau Befassten und der Reisenden THEMENTAFEL 18 - Hilfe und Unterstützung für die Reisenden: Pferdewechsel und –vorspannndienste, Karten und Straßenverzeichnisse, Gasthöfe, Hospiz 107 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 108 WAS IST BISHER GESCHEHEN: Kulturführer Finanzrahmen EUR 26 200.– davon EUR 21 800.– Förderung durch Land Tirol Kultur Virtuelle Via Claudia Augusta Finanzrahmen EUR 392 400.– davon 80% Förderung über BMWA, 20 % Eigenmittel der Tourismusverbände vier Dokumentationszentren Dokumentationszentrum Fließ (Archäologie) Burgenmuseum Ehrenberg Schloss Landeck (neuzeitliche Kultur) Bayern, Schloss Kronburg Fasnachtsmuseum Imst Huckepack - Verkehr über den Fernpass und Reschenpass für Radtouristen Fertigstellung Radwegenetz Touristisches Marketing über ARGE VCA Eigener Salesguide der ARGE VCA FÜR DIE PERIODE 2002-2006 GEPLANT: Revitalisierung Alt Finstermünz Augsburg, Museo Archeologico 108 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 109 Christoph Tschaikner IMPULSREFERAT ...DIE HERAUSFORDERUNG IM MARKETING IST... Vorab zum besseren Verständnis Marketing wird vielfach falsch verstanden. Es wird meist mit Vertrieb gleichgesetzt. Marketing ist aber vielmehr die Generaldisziplin, die die Marketingkommunikation, die Marktforschung & anwenderorien tierte Produktentwicklung, die marktgerechte Preisgestaltung und die Logistik verbindet. Marketing beschäftigt sich generell mit der Förderung und Steuerung von Austauschbeziehungen und den notwendigen Voraussetzungen dafür. Authentic marketing ist Spezialist für Formierung, Inszenierung und Vermittlung von Regionen und regionalen Angeboten sowie Komplettanbieter im Bereich der Marketingkommunikation (Marketing-Beratung – Regionalmarketing – Werbung – Web – Öffentlichkeitsarbeit – Events). Als solcher betreut authentic marketing die ARGE Gastlichkeit der Tourismusverbände an der Via Claudia Augusta Tirol, die die Via Claudia bereits als Tourimusprodukt entwickelt hat und direkt aber auch mit 1. Vertriebspartnern vor allem am deutschen Markt anbietet. Unsere Fragestellungen für das vorliegende Impulsreferat war: • Wie sieht der Marketer das Projekt Via Claudia Augusta? • Wie packt der Marketer ein derartiges Projekt an? • Was sind die Schlüsselfaktoren im Marketing für ein nachhaltig wirksames Projekt Via Claudia Augusta? Unsere gemeinsame Vision Das Projekt Via Claudia Augusta wird von einer gemeinsamen Vision getragen, die den bisherigen Aktivitäten in den einzelnen Regionen Kraft verliehen hat und die Regionen jetzt, um noch mehr Kraft zu gewinnen, zu einer transnationalen Projekt zusamenrücken läßt. 109 Via Claudia Augusta, die gelebt wird regional und transnational Via Claudia Augusta, die Regionen, Zeitalter, Menschen und ihre Kulturen verbindet Via Claudia Augusta die über ihre ganzen Länge in all ihren Facetten erlebbar ist Via Claudia Augusta, die damit begeistert und nach außen und innen getragen wird Via Claudia Augusta, die von einer Vielzahl von Menschen vorort erlebt wird und deren Produkte einen Mehrwert erzielen oder neue Absatzmärkte finden LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 110 Die Vorstellung von ... • einer Via Claudia Augusta, die regional und in einer transnationalen Gemeinschaft gelebt wird • einer Via Claudia Augusta, die Regionen, Zeitalter, Menschen und ihre Kulturen verbindet • einer Via Claudia Augusta, die über ihre ganze Länge in unterschiedlichsten Facetten erlebbar ist • einer Via Claudia Augusta, die begeistert und deshalb nach außen und innen getragen wird • einer Via Claudia Augusta, die von einer Vielzahl von Menschen erlebt wird und deren Produkte einen Mehrwert erzielen oder neue Absatzmärkte finden. unsere gemeinsame Vision wie? nachhaltig nach innen und außen tragen? Die Herausforderung im Marketing ist ... die einzige Römische Kaiserstraße über die Alpen als Alleinstellungsmerkmal ein interessantes, vielfältiges Themenfeld, das ganz unterschiedliche Zielgruppen begeistern kann Eine starke Kerngruppe von mit dem Thema Infizierten in allen Regionen eine breite Schar an Personen und Organisationen die die Via Claudia - entsprechend aufbereitet - über ihre Kanäle transportieren können und würden erste touristische Produkte, die den Geist der Via Claudia hautnah erlebbar machen und die Via Claudia auch im Dienste anderer Sektoren zu einem Begriff machen viel kreatives Potential im Hinblick Leitziel auf dieses unsere Schwächen: knappe finanzielle Mittel in Vergleich zu der Größe der Märkte, auf denen die Via Claudia einen Eindruck hinterlassen sollte Heterogenität der Akteure, die die Via Claudia transportieren und auch transportieren sollen 1. diese gemeinsame Vision nach innen zu tragen, • um weitere Kräfte zur Verwirklichung dieser Vision frei zu machen und zu bündeln • um die Via Claudia Augusta in den Regionen für Gäste und Kunden erlebbar zu machen • um die Via Claudia gemeinsam kraftvoll nach außen zu tragen 2. die effizientesten Wege zu finden, auf denen wir das gemeinsam Geschaffene nachhaltig wirksam nach außen tragen können. Eine Eigendynamik in Gang zu setzen, die dem Projekt nachhaltigen Wirkung gibt, seine laufende Finanzierung und eine gedeihliche Weiterentwicklung sichert. Stärken/Schwächen Die angepaßten Mittel und Wege dazu können auf einige Stärken bauen • Das Alleinstellungsmerkmal der einzigen römischen Kaiserstraße über die Alpen • Interessante, vielfältige Themenfelder, die ganz unterschiedliche Zielgruppen begeistern können – die immense regionale Vielfalt ist durch die Nord-Süd-Lage und durch die nicht nur verbindenden, sondern auch im Wege stehenden Berge bedingt. Sie unterscheidet uns ganz wesentlich von anderen Themenstraßen. Diese Stärkemuß voll ausgespielt werden, ohne den marktnotwendigen klaren Auftritt aus dem Auge zu verlieren. • Eine starke Kerngruppe von mit dem Thema infizierten Personen in allen Regionen • Eine breite Schar an Personen und Organisationen, die 110 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 111 die Via Claudia Augusta – entsprechend aufbereitet – über ihre Kanäle transportieren können und auch würden • Erste touristische Produkte, die den Geist der Via Claudia erlebbar und die Via Claudia auch im Dienste anderer Sektoren (Landwirtschaft, Gewerbe, Industrie, ...) zu einem Begriff machen. Damit wird die Marke mit unmitttelbarem Erlebnis verbunden, das Produkte differenziert, Märkte dafür öffnet und Potential für Mehrwert schafft. • und vor allem viel kreatives Potential, das es zu nutzen gilt, ohne den marktnotwendigen klaren Auftritt aus dem Auge zu verlieren. Die angepaßten Mittel und Wege haben aber auch Schwächen zu berücksichtigen • Knappe finanzielle Mittel im Vergleich zu der Größe der Märkte, auf denen die Via Claudia einen Eindruck hinterlassen sollte, um Wertschöpfung zu erzielen und damit die Nachhaltigkeit zu sichern. • Die Heterogenität der Akteure, die die Via Claudia transportieren und auch transportieren sollen Die Antwort darauf ... kann nur ein Marketingansatz sein, der nicht vorrangig den teuren direkten Weg zum Kunden geht, sondern das System an Akteuren in den Regionen, potentiell unterstützungsbereite Multiplikatoren außerhalb bzw. auch Kunden selbst in den Dienst der Sache stellt. Mit den Mitteln • Des Relationship-Marketings, das die Pflege nachhaltiger Beziehungen in den Mittelpunkt stellt – auch als Grundvoraussetzung für Mundpropaganda. • Des Crossmarketings, das Kooperationen zu beiderseitigem Nutzen mit Akteuren aus anderen Sektoren sucht – z. B. MarketingPartnerschaft mit allgem. Deutschem Fahrradclub, der die Radfreundlichkeit der ViaClaudiaBetriebe kontrolliert, die seine Mitglieder sind, und diese dafür aktiv am deutschen Markt bewirbt. Marketingpartnerschaft mit mitteleuropaweit tätigem Transportunternehmen, das in den wirtschaftlich starken Regionen Oberitalien und Süddeutschland als offizieller Via Claudia Express auftreten darf und dafür eine hervorrragende Logistik entlang der Strecke zur Förderung von Austauschbeziehungen aufbaut bzw. den notwendigen Gepäckstransport für Radler-, Wanderer, Reiter, ... übernimmt. Marketingkooperation mit Radfachhändlern und –herstellern zur Bewerbung des 111 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina intensive Systemanalyse, um die tatsächlichen und mögl i c h e n Wirkungszusammenhänge zu gunsten oder gegen unser gemeinsame Vorhaben auszuloten absolute kundenorientierte Qualitätsorientierung aktives Zuhören Plattformen zur laufenden Kommunikation mit dem Kunden ständiges Bemühen und wechselseitigen Nutzen o p t i m a l Informationsaufbereitung Herausragend werte Anlässe e berichtens- Nutzen Informationsweitergabe der emotionale Inszenierung des Themas Kontinuität - gleichbleibender, einheitliche Auftritt Kommunikation nach innen ebenso wichtig wie jene nach außen Tourismus ist ein Angebot der Via Claudia, aber auch eine wichtige Schiene, die Via Claudia nach außen zu tragen Vorrangige Nutzung bestehender Marktzugänge und Kommunikationskanäle Selbstbewußte Trennung zwischen Werbung und redaktioneller PR vom Anfang an Refinanzierung und Sicherstellung der nachhaltigen Finanzierung durch Markterlöse und laufende privatwirtschaftliche Beiträge 112 Radprodukts. • Des Mundpropagandamarketings, das gezielt versucht, Mundpropaganda zu fördern und zu steuern. Bisher hat man angenommen, daß Mundpropaganda eher zufällig passiert, wenn Kunden zufrieden sind. Es gibt aber Instrumente, um diese aktiv in Gang zu setzten und zu fördern. • Des Livemarketings. Hier geht es darum, Marken oder Produkte mit emotionalen Erlebnissen zu verbinden und Kunden und potentielle Kunden damit emotional an die Marke zu binden bzw. über die regelmäßig mitschwingenden emotionalen Erlebnisse als Zusatznutzen beim Kunden Mehrwert zu ermöglichen. Es geht darum Produkte wenn möglich mit allen Sinnen zu erleben. Hier bietet sich im Projekt die große Chance, den Tourimus an der Via Claudia Augusta zum Live-Marketing-Instrument für Produkte aus Landwirtschaft, Gewerbe und Industrie dieser Regionen zu machen. • und der Markenbildung und –pflege – der bekannteste der angeführten Marketingansätze, der die mit den verschiedenen Marketinginstrumenten entwickelte Kraft bündelt auf ein Markenzeichen focusiert und sie damit besser steuer- und nutzbar macht. Dafür ist vor allem ein einheitlicher, kontinuierlicher Markenauftritt notwendig, der aber Kreativität und regionale Vielfalt als große Stärken des Projektes – nach Möglichkeit - nicht wesentlich einengen soll. Der Große, dicke direkte Pfeil vom Anbieter zur Zielgruppe soll zum Ausdruck bringen, daß dieser direkte Weg meist vielmehr Kraft und Geld bedarf wie der zarte indirekte, der das System nutzt und nicht mit dem Holzhammer mitunter anderslautete Informationen aus dem Umfeld übertönen muß. Dieser Ansatz verlangt .. Eine intensive Systemanalyse, die einen möglichst guten Überblick über die Wirkungszusammmenhänge im System bringen soll und das System damit für das Projekt wirksam nutzten kann bzw. Widerstände kleinhalten oder beseitigen kann ... Eine absolute kundenorientierte Qualitätsorientierung. Was Qualität ist sagt nicht der Techniker, sagt nicht der Marketer, sagt nicht der Kulturschaffende, ... Was Qualität im Sinne eines Mehrnutzens ist, für den der Kunde / der Kooperationspartner bereit ist mehr oder überhaupt zu zah- 112 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 113 len bzw. eine Marketingkooperation zum gegenseitigen Nutzen einzugehen, bestimmt ganz allein dieser Kunde bzw. Kooperationspartner. Und wenn wir noch so gut wisssen, daß etwas anderes noch mehr Qualität wäre. Wenn es dem Kunden / dem Kooperationspartner nichts wert ist bzw. wenn er den Mehrwert nicht empfindet, dann ist diese Qualität nur Liebhaberei und mitunter sogar kontraproduktiv, weil sich der Kunde / der Kooperationspartner nicht verstanden fühlt. Aktives Zuhören, damit man möglichst viel über den Kunden bzw. Kooperationspartner und seine Nutzenund Kosteneinschätzungen erfragt. Plattformen für die laufende – wenn möglich zweiseitige Kommunikation – mit dem Kunden Ständige Bemühen um wechselseitigen Nutzen für die Leistungsträger in den Regionen sowie bei den Kunden und Austauschpartnern. Nur das stellt die Nachhaltigkeit im wechselseitigen Eigeninteresse sicher. Eine optimale Informationsaufbereitung über Angebote, immer wieder herausragende Anlässe über ein Angebot zu reden und in irgendeiner Form Nutzen der Informationsweitergabe, damit Mundpropaganda entstehen kann. Eine emotionale Inszenierung der Themen im Unterschied zur reinen Informationsaufbereitung. Eine Straffe Markenführung: Kontinuität – Klarheit – Einheitlichkeit als Basis für die Entstehung einer Marke Weitere strategische Grundlinien ... Wichtig ist weiters ... Ein Gleichgewicht zwischen Kommunikation nach innen und außen, damit das, was nach außen vermittelt wird, auch von innen mitgetragen und damit erlebbar wird. Tourismus ist eine Angebotsform der Via Claudia Augusta, aber auch eine wichtige Schiene, die Via Claudia wirksam nach außen zu tragen – über systemischen Marketing Daß für die Via Claudia nicht teure neue Marktzugänge gesucht werden, die keine Nachhaltigkeit haben, sondern bestehende Marktzugänge und Kommunikationskanäle der Regionen und Ihrer Akteure für das Projekt geöffnet und genutzt werden. Dazu gilt es die Voraussetzungen zu schaffen: Nutzen für den Kommunikator, optimale Informationsaufbereitung, Anlässe, ... Dieser Ansatz ist eine wichtige Voraussetzung 113 nach innen und außen, ... das vermittelt, was die Via Claudia Augusta heute ist einfach - intern und extern das nach innen Identifikation schafft (Wir sind die Via Claudia!) das der Kommunikation verschiedenster Akteure eine gemeinsame Richtung gibt und die Kommunikationskraft erhöht, ohne daß das Profil verschwimmt. Das sogar der redaktionellen PR Linie gibt und sie somit noch wirksamer macht. das trotz gemeinsamer Linie Freiräume für Kreativität und Anpassung an verschiedene Situationen läßt das das Profil nach außen schärft das textlich, bildlich, 2diminensional, 3dimensional einsetzbar ist das perfekt für die kostengünstigen und nachhaltigen s y s t e m i s c h e n Marketingmethoden einsetzbar ist in dem neben der Römischen Via Claudia Augusta als verbindendem Element die ganze Vielfalt der aktuellen Via Claudia Platz hat / Kultur, Natur, ... das alles kann die Perlenkette Via Claudia Augusta bereits in Ansätzen in der Praxis erprobt ein paar Beispiele: Immer mehr Tiroler Akteure im Projekt greifen das Bild der Perlenkette auf und finden sich darin wieder. Es gibt keine Probleme, das Symbol in unterschiedlichsten Werbemitteln und LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina Werbemaßnahmen einzusetzen. Medien, die Werbebilder sonst eher widerwillig aufgreifen, greifen das Symbol der Perlenkette bereitwillig auf und reihen sich damit in die CI ein Die Deckenhänger im Perlendesign schaffen bereits in den ersten Wochen nachweislich Identifikation Die bildliche Umsetzung in Werbepublikationen kommt findet bei Touristikern und Gästen Gefallen. Es ist einfach eine Freude, damit zu arbeiten! redaktionelle Einschaltung in “Tirol erleben” Deckenhänger Gästeinfos und Messen für Kleber für Pressemappen, Kuverts, ... der Tourismusregionen Ansichtskarten als S a m m e l o b j e k t , Refinanzierungs-möglichkeit u n d Mundpropagandainstrument Plakat zur Bewerbung des Radshutteles über die Pässe Inserat in deutschen Radzeitungen touristischer Via Claudia-Führer als laufend aktualisierte Ergänzung zu Kulturführer(n), deren Inhalt langfristig gleichbleibt Perlenkette mit original römischem Verschluß und individueller Perle für jede Region, Attraktion entlang der Route als Souvenier, Sammelobjekt und Multifunktionales Instrument für Kundenbindung und Mundpropaganda.Lederkord el und Verschluß werden zentral vertrieben. Einzigartige Perle wird von jeder Regionen selbst ausgewählt und ausschließlich vorort vertrieben. 114 für die Nachhaltigkeit des Projektes. Die selbstbewußte Trennung zwischen Werbung und redaktioneller PR. Die Via Claudia hat es nicht notwendig für PR zu zahlen. Sie muß einfach interessante Geschichten liefern. Vom Anbeginn an Refinanzierung bzw. nachhaltige Finanzierung – durch Marktentgelte und Beiträge privatwirtschaftlicher Akteure der Regionen. In der Anfangsphase ist es schwierig wesentliche Lizenzeinnahmen zu erzielen. Alternativ bieten sich Merchandising und Leistungsentgelte für Leistungen im Projekt an. Ein starkes Symbol ... Die vorrangig indirekte Kommunikation über ein System verlangt über bewußt sehr reduzierte Markenzeichen als Angelpunkt der mit dem Marketing erzeugten Kräfte hinaus zusätzlich nach einem starken Symbol • Das nach innen und außen eine klare Vorstellung und ein klares Verständnis vermittelt, was die Via Claudia ist. • Das Identifikation schafft (Wir sind die Via Claudia) • Das der Kommunikation verschiedenster Akteure eine gemeinsame Linie gibt und die Kommunikationkraft erhöht, ohne daß das Profil verschwimmt • Das sogar redaktioneller PR Linie gibt und sie somit noch wirksamer macht. • Das trotz einer Linie Freiräume für Kreativität und Anpassung an verschiedenen Situationen läßt • Das das Profil nach außen schärft • Das textlich, bildlich, 2dimensionl, 3dimensional, ... einsetzbar ist • Das perfekt für die kostengünstigen und nachhaltigen systemischen Marketingmethoden einsetzbar ist • In dem sich neben der Römischen Via Claudia Augusta als verbindendem Element die ganze regionale Vielfalt der aktuellen Via Claudia darstellen läßt – die große Stärke der Themenstraße im Vgl. zu vielen anderen Themenstraßen. Die Perlenkette ... All diese Bedingungen erfüllt das bereits vor einigen Jahren in Bayern auf einem Transparent bzw. auf einer Messe in Königsbrunn eingesetzte Symbol der Perlenkette, das vom Tiroler Tourismus in ersten Ansätzen als zentrales Symbol erprobt wurde. Ein paar Ergebnisse und Umsetzungsbeispiele sollen 114 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 115 ihre Kraft verdeutlichen Immer mehr Tiroler Akteure im Projekt greifen das Bild der Perlenkette auf und finden sich darin wieder. Dem Aha-Erlebnis folgt der eigene Einsatz des Symbols zur Kommunikation, der ebenfalls erfolgreich ist. Somit wird das Symbol zur Grundlinie gemeinsamen Denkens und ermöglicht eine sehr einheitlich Kommunikation vieler Akteure, ohne wesentlich den Raum für Kreativität einzuengen. Es gibt keine Probleme, das Symbol in unterschiedlichsten Werbemitteln textlich und bildlich umzusetzen – sogar in ganz unterschiedlichen CIs und Redaktionslinien Medien, die Werbebilder sonst eher widerwillig aufgreifen und mittransportieren, greifen das Symbol der Perlenkette bereitwillig auf und reihen sich damit in die Projekt-CI ein. Das gibt der Kommunikation noch mehr Kraft. Die Deckenhänger im Perlendesign „Wir sind eine Perle an der Via Claudia Augusta“, die in allen Touristinfos entlang der Via Claudia Tirol hängen und die Verbände auf Messen begleiten, finden Gefallen und schaffen bereits in den ersten Wochen nachweislich Identifikation nach innen und außen. Es ist einfach eine Freude damit zu arbeiten – keine Probleme, viel Raum für Kreativität, ... Bsps für den Einsatz der Perlenkette ... 115 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 116 116 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 117 Alì Nasseri EIN PROGRAMM ZUR ENTWICKLUNG VON STÄDTEN UND REGIONEN DURCH EUROPÄISCHE ZUSAMMENARBEIT EU-Gemeinschafts - initiative Interreg III B Programm für den Alpenraum Die Zusammenarbeit der europäischen Staaten und ihrer Städte und Regionen auf dem Gebiet der Raumentwicklung wird immer wichtiger. Viele Probleme können nicht mehr allein auf nationaler, regionaler oder lokaler Ebene gelöst werden. Auf der anderen Seite könnnen Synergieeffekte entstehen, wenn Entwicklungsvorhaben von Städten, Regionen und Mitgliedstaaten an gemeinsam festgelegten Zielen zur räumlichen Entwicklung orientiert werden. Das von den Mitgliedstaaten und der Europäischen Kommission 1999 verabschiedete Europäische Raumentwicklungskonzept (EUREK) stellt mit seinen gemeinsamen Ziel- und Leitvorstellungen einen solchen europäischen Bezugsrahmen für raumbedeutsame Maßnahmen öffentlicher und privater Entscheidungsträger auf allen räumlichen Ebenen dar. Zur Umsetzung des EUREK hat die Europäische Kommission bereits 1996 – noch in der Erarbeitungsphase des EUREK – die Gemeinschaftsinitiative Interreg II C aufgelegt, mit der transnationale Projekte der europäischen Raumentwicklung gefördert werden. Dabei geht es vor allem darum, die politischen Optionen des EUREK umzusetzen. Im Rahmen des Nachfolgeprogramms Interreg III B stehen auch im Zeitraum 2001 bis 2006 EU-Fördermittel für die Zusammenarbeit von Städten und Regionen in transnationalen Kooperationsräumen zur Verfügung. Die Staaten des Alpenraums haben im Rahmen der Gemeinschaftsinitiative Interreg III B ein Programm zur transnationalen Zusammenarbeit für den Alpenraum aufgestellt. Dieses Programm zielt auf eine Stärkung des wirtschaftlichen und sozialen Zusammenhalts und eine nachhhaltige Entwicklung des Alpenraums. 117 Innerstädtische Parks – ein Zeichen hoher Standortqualität, hier der Englische Garten in München. LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 118 Das Programm ist bei den verantwortlichen Akteuren auf nationaler, regionaler und lokaler Ebene auf ein breites Interesse gestoßen. An den Projekten können sich lokale und regionale Akteure und sowohl öffentliche als auch private Organisationen beteiligen, die gemeinsam Problemlösungen im Sinne der Programmprioritäten für die Zukunft erarbeiten wollen. Sie müssen die Kofinanzierung der Projekte (50 % der Gesamtprojektkosten) übernehmen. Einige Projekte werden je nach Programmgenehmigung durch die Europäischen Kommission möglicherweise noch Ende des Jahres 2001 begonnen werden können. Das Programm knüpft an die Zusammenarbeit im Rahmen des Pilotaktionsprogramms nach Art 10 EFRE in den Jahren 1997 bis 1999 an, in der die Anrainerstaaten der Alpen auf der Basis eines gemeinsamen Programms insgesamt neun transnationale Projekte mit einem Mittelvolumen von rd. 5 Mio. EURO auf den Weg gebracht haben. Die Zusammenarbeit im Alpenraum basiert auf jahrzehntelangen Erfahrungen, u.a. durch Programme zur Europäischen Integration wie die ARGE ALP mit elf Regionen der Ostalpen seit 1972, ARGE Alpen-Adria mit 19 Regionen seit 1978, COTRAO mit acht Regionen der Westalpen. Daneben gibt es eine Vielzahl regionaler Initiativen wie ARGE Alpenstädte, Bündnis Alpen, REGIONALP und NGO-Initiativen. 1995 trat für das Gebiet der Kernalpen die Alpenkonvention mit dem Ziel nachhaltiger Entwicklung in Kraft. Schließlich bildet der Kooperationsraum Alpen einen über-greifenden Maßnahmenraum für die sektoralen Maßnahmen der EU (Strukturfonds, LEADER u.a.). Area Interreg IIIB - Spazio Alpino Der Kooperationsraum Alpen schließt nicht nur den Gebirgsraum Alpen, sondern auch die umgebenden Voralpen ein, indem einige der attraktivsten Wirtschaftsräume Europas liegen sowie einen schmalen Küstenstreifen an der Adria sowie der ligurischen Küste. Der Alpenraum ist ein Gebiet im Zentrum Europas von dynamischer Wirtschaft mit einer hohen Zahl kleiner und mittelständischer Betriebe aber auch regionaler Disparitäten. Hauptmerkmale sind hohe Landschafts- und Erholungsqualitäten, ein großes Umweltpotential und eine hohe Biodiversität, eine außergewöhnliche kulturelle Vielfalt, eine prosperierende Wirtschaftsentwicklung, aber auch gemeinsame Probleme 118 LIBRO1.qxd 18/03/2004 15.59 Pagina 119 wie massive Transitverkehre, sehr unterschiedliche Entwicklungsstandards, Umwelt-katastrophen und eine kleinräumig betrachtet hochgradig bedrohte Natur und Umwelt. Der Reichtum an natürlichem und kulturellem Erbe prägt die Identität des Alpenraums, weit über Europa hinaus. An dem Interreg III B Alpenraum – Programm sind insgesamt sieben Anrainerstaaten der Alpen beteiligt, und zwar die Mitgliedstaaten der Europäischen Union Deutschland, Österreich, Frankreich, Italien sowie als Nichtmitgliedstaaten Liechtenstein, Slowenien und Schweiz. In Deutschland zählen die Regierungsbezirke Oberbayern und Schwaben in Bayern, Tübingen und Freiburg in Baden-Württemberg zu den förderfähigen Gebieten des Alpenraums. Im Alpenraum wurden drei zentrale Themenfelder für die Zusammenarbeit identifiziert, die durch transnationale Projekte angegangen werden sollen. Priorität 1: Förderung der Wettbewerbsfähigkeit des Lebens- und Wirtschaftsraumes Alpen in seinen europäischen räumlichen Verflechtungen. Diese Gruppe von Maßnahmen reicht von der besseren Abstimmung in der Raumentwicklung (Wissens- und Informationsaustausch, Abstimmung von Planungsverfahren, Bildungskooperation) über konkrete Maßnahmen einer effektiven Zusammenarbeit zum Abbau von Entwicklungsunterschieden (Kooperations-netze, regionale Informationssysteme, lokale Agenda 21Prozesse) bis hin zur Stärkung der wirtschaftlichen Aktivitäten im Programmraum (Innovationsund Gründerzentren, Entwicklung gemeinsamer Wettbewerbsstrategien, neue Vermarktungswege, Ausbau von Informations- und Telekommunikationstechniken). • Wissensaustausch und Schaffung gemeinsamer Raumentwicklungsperspektiven • Zusammenarbeit der Alpenregionen • Wettbewerbsfähigkeit und nachhaltige Entwicklung Priorität 2: Entwicklung nachhaltiger Verkehrssysteme, Verbesserung der Effizienz;Intermodalität und Erreichbarkeit Diese Maßnahmengruppe zielt auf die bessere 119 Bayern, Denklingen LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina Die Alpen – eine Quelle der Biodiversität für Europa. Umweltsensitiver Tourismus – Chance für den Alpenraum 120 Abstimmung der nationalen Verkehrspolitiken mit der Europäischen Verkehrspolitik (Konzept der Europäischen Verkehrsnetze, Machbarkeitsstudien Verkehrsentwicklung, Verkehrsbeobachtung, Verminderung von Umweltbelastungen), technische Lösungen zur Abstimmung der verschiedenen Verkehrsträger (Logistik-, Mobilitätszentren, Benutzungsgebühren, umweltgerechte Mobilität) und „weiche“ Maßnahmen zur Verkehrsreduzierung und -vermeidung (Ausbau Bewußtseinsbildung, nachhaltiges Verkehrsverhalten, umweltgerechte Anreise zu Erholungsorten) ab. • Perspektiven und Analysen • Intermodalität – Verbesserung der bestehenden und Förderung zukünftiger Verkehrstransportsysteme • Intelligente Lösungen für Transportprobleme Priorität 3: Pfleglicher Umgang mit Natur, Landschaft und kulturellem Erbe; Förderung des Umweltschutzes und des Schutzes vor Naturkatastrophen In dieser Maßnahmengruppe geht es insbesondere um eine bessere Abstimmung der Naturschutzaktivitäten (Ausbau des Europäischen Ökologischen Netzes „Natura 2000“, Abstimmungen von Verwaltungen, Planungs- und Forschungseinrichtungen, Schutz der Biodiversität, gemeinsame Strategien und Standards, Förderung regenerativer Energien, Umweltund Qualitätsmanagementsysteme), um das Management von Landschaften und des kulturellen Erbes (Analysen, Informationsbildung, Wiederherstellung angepaßter Siedlungsund Landschafts-formen, Handwerkstraditionen und Tourismus) und um Bestandsaufnahme und Maßnahmen zur Begrenzung von Naturrisiken und –katastrophen (vorbeugender Hochwasserschutz, Monitoring-methoden, Informationssysteme, Zusammenarbeit Zivilschutz, Gefahrenzonenplanung). • Schutz der Natur und natürlicher Ressourcen • Management von Landschaften und des kulturellen Erbes • Kooperationen auf dem Gebiet der Naturrisiken Insgesamt stehen für die raumordnerische Kooperation im Alpenraum rd. 59 Mio. EURO Fördermittel aus dem Europäischen Fonds für Regionale Entwicklung (EFRE) zur Verfügung. Die EFRE-Beteiligung darf 50 % der 120 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 121 Gesamtkosten eines Projektes nicht überschreiten, so dass sich einschließlich der nationalen Kofinanzierungsmittel der beteiligten Partner und der Schweiz (als Nicht-EU Mitgliedstaat beteiligt sich die Schweiz mit eigenen Mitteln) das gesamte Programmvolumen auf 121,70 Mio. Euro beläuft. In den Maßnahmenbereichen der drei Prioritäten für die Zusammenarbeit können transnationale Projekte durchgeführt werden. Förderfähige Maßnahmen sind etwa • Untersuchungen, die der Vorbereitung von Investitionen dienen: Bewertung der Raum- und Umweltverträglichkeit, Regionalund Flächennutzungspläne, technische und wirtschaftliche Studien, Gutachten sowie transnationale Studien und Konzepte für die Raumentwicklung, • Finanzierung von Strukturen, die Ergebnisse transnationaler Untersuchungen umsetzen: z.B. Regionalentwicklungsmanager, -moderatoren und agenturen, • Konkrete kleine Infrastrukturinvestitionen (z.B. Informations- und Innovationszentren von transnationaler Bedeutung, einschließlich Soft- und Hardware-Entwicklung, thematische Routen, Demonstrations- und Pilotprojekte) auf Grundlage vorbereitender transnationaler Untersuchungen und als erster Schritt in Richtung auf größere Investitionen, • Marketingstrategien als Ergebnis von Projekten, welche die Planungsphase mit marktorientierten Aktivitäten verbinden. Für weitere Informationen wenden Sie sich bitte an: Alpin Space Region Programme Secretariat Alpenforschungsinstitut Gem.GmbH SOGES spa Kreuzeckbahnstr. 19 D-82467 Garmisch-Partenkirchen Tel.: 08821/183-315 Fax: 08821/183-310 www.Alpenforschung.de Weitere Informationen und Ansprechpartner in den beteiligten Ländern und auf Bundesebene finden Sie unter: www.bbr.bund.de 121 Dynamische Wirtschaftsräume müssen sich vernetzen LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Bayern, Füssen der Damm der Via Claudia Augusta Pagina 122 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 123 123 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 124 Alì Nasseri VIA CLAUDIA AUGUSTA AUF DEN SPUREN DER RÖMER ZUR GEMEINSAMEN RÄUMLICHEN ENTWICKLUNG INTERREG III B Alpenraum-Programm Der Alpenraum – gewachsener Kulturraum im Zentrum Europas Der Alpenraum ist ein gewachsener Kulturraum im Zentrum Europas. Der Reichtum an natürlichem und kulturellem Erbe prägt die Identität des Alpenraums, weit über Europa hinaus. Hauptmerkmale sind: hohe Landschafts- und Erholungsqualitäten, ein großes Umweltpotential, eine außergewöhnliche kulturelle Vielfalt, eine hohe Zahl kleiner und mittelständischer Betriebe. Dabei gibt es unverkennbare Problemstellungen wie: massive Transitverkehre, sehr unterschiedliche Entwicklungsstandards, Abwanderung und Bevölkerungsrückgang in Teilen des Alpengebietes, Umweltkatastrophen und eine teilweise hochgradig bedrohte Natur und Umwelt. INTERREG III B stellt im Zeitraum 2001 bis 2006 EUFördermittel für die transnationale Zusammenarbeit von Städten und Regionen hinsichtlich alpenraumbezogener Problem-stellungen zur Verfügung. Strategien des Programms Priorität 1: Förderung der Wettbewerbsfähigkeit alpiner Regionen in ihren räumlichen Verflechtungen Priorität 2: Entwicklung nachhaltiger Verkehrssysteme, 124 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 125 Verbesserung der Effizienz und Erreichbarkeit Priorität 3: Pfleglicher Umgang mit Natur, Landschaft und kulturellem Erbe sowie Förderung des Umweltschutzes Via Claudia Projekt-Hintergrund Pionierarbeit in der transnationalen Zusammenarbeit Vom Auerbergland (Bayern) ausgehend wurde von Regionen und Provinzen in Bayern, Tirol und Oberitalien der Wille bekundet den Raum an der Via Claudia gemeinsam zu entwickeln. Als Partner waren beteiligt: Ministerien, Universitäten, Experten aus Tourismus, Kultur, Denkmalpflege / Archäologie und Planung. In einem ersten Workshop auf transnationaler Ebene im Mai 1998 in Füssen wurden neben gemeinsamen Zielen und Projektideen auch organisatorische Grundlagen gelegt. Die transnationale Steuergruppe konnte sich in den letzten zweieinhalb Jahren durch regelmäßige Treffen etablieren und Aktivitäten koordinieren. Via Claudia Transnational: Idee der Perlenkette von Donauwörth bis zur Adria Folgende Ansätze wurden zu einer gemeinsamen Entwicklung geschaffen: Kultur, Geschichte und Archäologie: Archäologische Ausgrabungen und Dokumentationen, Dokumentationszentren und Ausstellungen Tourismus: Aufbau eines Rad- und Wanderwegenetzes mit länderübergreifenden Routen und Radwanderführern Vernetzung und Information: gemeinsames Logo und transnationale Gebietskarte etc. Der bisherige Schwerpunkt lag also im Bereich der Archäologie, Kultur und in dem Aufbau einer touristischen Infrastruktur. Parallel dazu haben die Beteiligten in den letzten Jahren eine kontinu-ierliche Zusammenarbeit aufgebaut. Nun soll über das Alpenraum-Programm der organisatorische Kraftschluss zu einem funktions-fähigen, transnationalen Netzwerk vertieft werden. 125 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 126 Historische Achse – Anlass zur transnationalen Zusammenarbeit Entstehung und Verlauf des europäischen Bodendenkmals "Via Claudia Augusta" gehen auf eine 2000-jährige Geschichte zurück. Unter dem römischen Kaiser Claudius (41 - 54 n Chr.) wurde die Via Claudia Augusta von Altinum und vom Po bis zur Donau gebaut, 350 Meilen (517 km) lang. Nach ihrer Fertigstellung (46 n. Chr.) war sie die einzige kaiserliche Staatsstraße für die Nord-Süd-Verbindung über die Alpen. Der antike Straßenbau ermöglichte einen bedeutsamen kulturellen und wirtschaftlichen Austausch über die Alpen hinweg. Via Claudia Strategie: VIA - der Weg als Ziel Bedeutungswandel der alpinen Verbindungsachsen Die römischen Straßen waren die ersten alpinen Verbindungsachsen zwischen dem Norden und Süden Europas. Die Via Claudia hatte als kaiserliche Staatstraße eine wichtige Funktion als Handels- und Reiseroute über die Alpen. Es entstanden eine Vielzahl dezentraler Handelsstationen und Umschlagplätze. Der wirtschaftliche und kulturelle Aufschwung ist vor allem auf eine langsame und im heutigen Sinne nachhaltige Art der Durchreise zurückzuführen, die zu einer Wertschöpfung entlang der gesamten Strecke führte. Damit kann die römische Straßen-führung als eine historische Strategie der Raumentwicklung angesehen werden. Heute reduziert sich die Funktion von Verkehrsachsen im Alpenraum immer mehr auf Transitverkehr mit sozialen, kulturellen, ökologischen und ökonomischen Belastungen für die angrenzenden Regionen und ihre Bevölkerung. Gemeinsame Entwicklung auf der Basis einer nachhaltigen Handels- und Reiseroute Der Aufbau von länderübergreifenden Radwander-Routen sind ein anschauliches Beispiel für das Leitmotiv einer gemeinsamen räumlichen Entwicklung: 126 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 127 ....ausgehend von den regional vorhandenen Ressourcen (Kultur- und Naturerbe). ....durch die Beteiligung von regionalen und örtlichen Akteuren und Institutionen. ....durch die länderübergreifende Zusammenarbeit zwischen Stadt und Land. ....durch innovative und abgestimmte Kultur- und Tourismusangebote. ....durch gezieltes Marketing und die Förderung der regionalen Wirtschaft. In diesem Sinne wurde die Priorität 1 / Maßnahme 2 „Wettbewerbsfähigkeit und nachhaltige Raumentwicklung“ des Alpenraum-Programms ausgewählt. Das Alpenraum-Programm ist die Chance für die Erprobung modellhafter Strategien zu einer dezentralen räumlichen Entwicklung in dem historisch gewachsenen Kulturraum der Via Claudia. Via Claudia Vorgesehene Aktivitäten Transnationaler Kulturaustausch und gemeinsame KulturEvents Die Aktivitäten beinhalten die Organisation, Bündelung und Vermarktung einer Reihe von kulturellen Veranstaltungen zwischen Augsburg und Venedig. Gemeinsames Kulturprogramm mit Konzerten, Ausstellungen, Theater etc. Aufgreifen der Historie – insbesondere hinsichtlich KulturEvents für eine touristische Wertschöpfung. Vernetzung der Museen an der Via Claudia mit Hilfe des Internets und anderer Kommunikationsmedien. Einrichtung von Dokumentations- und Informationsstellen. Veranstaltungen für einen interkulturellen Jugendaustausch. Stärkere Zusammenarbeit und systematischer Informationsaustausch Gemeinsame Untersuchungen und Forschungsvorhaben. Einrichtung von Dokumentations- und Informationsstellen Führungen an archäologischen Grabungsorten. Seminare zum Informationsaustausch über die archäologischen Aktivitäten. Darstellung geeigneter archäologischer Grabungs-orte und 127 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 128 Funde zur touristischen Inwertsetzung. Via Claudia Kultur- und Aktivtourismus Städtische und ländliche Qualitäten an der Via Claudia ergänzen sich und sollen so das touristische Angebot attraktiv erweitern. Kulturhistorische Wander- und Radwege, die in modellhafter Weise die Funktion der Straße als Verbindung von Stadt und Land darstellen. Radwege und Mountainbike-Strecken Ethnografischer Wanderweg Bergwanderwege Kulinarische Reisen. Einbindung regionaler Produkte wie Wein, Käse, Speck, Keramik etc. Kultur-Events und gemeinsames Kulturprogramm. Gemeinschaftliche Dienstleistungen zur Information und Bewerbung. Wort-Bild-Marke© Via Claudia Ausbau der Marke© Via Claudia als eine gemeinsame Marketing-Plattform. Erarbeitung einer transnationalen Marketingstrategie. Auswahl der mit der Marke© beworbenen Produkte. Gemeinsame Standards und Kriterien. Kontroll- und Zertifizierungsinstrumente. Messeauftritte, Kampagnen etc. Via Claudia Projektstruktur und Organisation Arbeitspaket 1: Handlungskonzepte, Studien Erarbeitung von zentralen Grundlagen für die zukünftigen Aktivitäten - wie Abgrenzung des Gebietes, Anwendung Marke, Vorbereitung der Projekte; Arbeitspaket 2: Lokale Pilotprojekte Jeder Partner setzt ein lokales Pilotprojekt in den folgenden Handlungsfeldern um: Archäologie, Kultur, Tourismus, Marketing / wirtschaftliche Aktivitäten; Arbeitspaket 3: Transnationale Pilotprojekte Zur Umsetzung einer gemeinsamen räumlichen Entwicklung werden vier transnationale Pilotprojekte in den 128 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 129 bereits aufgeführten Handlungsfeldern durchgeführt. Arbeitspaket 4: Steuerung, Management Management und Koordinierung aller am Projekt beteiligten Partner, Akteure und Stellen. Arbeitspaket 5: Kommunikation, Information und Kooperation Öffentlichkeitsarbeit, Kommunikation und Austausch mit anderen Projekten sowie kontinuierlicher Kontakt mit relevanten EU- und nationalen Stellen. Zeitrahmen Das Projekt ist mit einer Laufzeit von 3 Jahren von Sept. 2002 bis August 2005 vorgesehen. Projektbudget Das Gesamtbudget des Projektes umfasst 2 Mio. Via Claudia Zusammenfassung und Ausblick Blick aus der Zukunft – Stand August 2005 Die Via Claudia hat sich zu einem Symbol für eine dezentrale räumliche Entwicklung im Alpenraum positioniert. Interkultureller Austausch und die Belebung von Wirtschaft und Tourismus in den Regionen wurden vorangebracht. Die Stadt-Land-Partnerschaft hat sich als eine tragende Säule des Projektes etabliert. Das Engagement hat in den letzten Jahren immer mehr zugenommen - mehr als 200 Beteiligte sind von transnationaler bis lokaler Ebene engagiert. Die transnationale Zusammenarbeit wurde durch eine verbindliche Organisationsstruktur (z.B. EWIV) weiter gefestigt. 129 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 130 Diana Melocco 1 VIA CLAUDIA AUGUSTA REGION VENETO ARBEITSGEMEINSCHAFT ALPEN-ADRIA Ich begrüße herzlich alle Anwesenden auch im Namen von Dr. Francesco Girondini, Generalsekretär für Kultur der Region Veneto, der leider wegen unvorhergesehener Verpflichtungen heute bei dieser wichtigen Tagung zum Thema Via Claudia Augusta nicht anwesend sein kann. Vor allem möchte ich auf die Beziehungen eingehen, die die Region Veneto mit der Arbeitsgemeinschaft Alpen-Adria verbinden und bereits einen wertvollen Erfahrungsschatz darstellen, der heute erwähnt werden soll, da diese Kontakte in gewisser Weise Vorläufer späterer Verpflichtungen unserer Region waren: Sie hat sich zu einem Leistungsträger entwickelt, der am großen transnationalen Projekt einer Aufwertung der Via Claudia Augusta in kultureller, touristischer und gewerblicher Hinsicht interessiert und beteiligt ist. Abschließend werde ich auf die entsprechenden Aktionen der Region Veneto und auf die Vorhaben eingehen, die sie im Rahmen des Projekts Interreg III-B Alpenraum zur Förderung der Via Claudia Augusta vorzuschlagen gedenkt. Ich beginne demnach bei der Arbeitsgemeinschaft AlpenAdria - die unter anderem zu den Förderern dieser Tagung gehört -, da sie einen zielführenden ersten und eben deshalb bedeutungsvollen Versuch eines Zusammenschlusses darstellte, der von einigen Staaten der Ostalpen auf Landes- und Regionalebene, nicht auf staatlicher Ebene geschaffen wurde. Der Gründungsakt dieser bemerkenswerten Vereinigung wurde am 20.11.1978 in Venedig unterzeichnet. Ich gehe hier auf sie ein, da sie eine der ersten Gemeinschaften solcher Art in einer Zeit war, in der die lokalen Interessen noch auf staatlicher Ebene verfolgt wurden, und da sie zu der Erkenntnis beigetragen hat, dass sich die Länder und Regionen dank ihrer Bürgernähe am besten für den Schutz bestimmter Interessen benachbarter Gebiete eignen und am ehesten imstande sind, die Erwartungen der Bevölkerung zu erfüllen. Zu den anfänglichen Partnern des Jahres 1978 - d.h. 1 Kulturabteilung der Region Veneto 130 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 131 Autonome Region Friaul-Julisch Venetien, Bundesland Kärnten, Sozialistische Republik Kroatien, Bundesland Oberösterreich, Sozialistische Republik Slowenien und Region Veneto - kamen allmählich andere als Mitglieder oder aktive Beobachter hinzu. Ich will mich auf Italien beschränken und weise auf die Autonome Region Trentino-Südtirol, die Emilia Romagna und die Lombardei hin. Die Arbeitsgemeinschaft hatte es sich zum Ziel gesetzt, gemeinsam Probleme, die den breiten geographischen Gürtel der Ostalpenregionen betreffen, durch koordiniertes Vorgehen zu behandeln. Die bisher geleistete intensive Arbeit förderte in den vierundzwanzig Jahren, die seit der Gründung verstrichen sind, die Zusammenarbeit unter Regionen, die völlig unterschiedliche Ideen, Vorgehensweisen und politische Ausrichtungen zeigten. Es wurde ein neues Konzept des gemeinsamen Ansatzes verschiedener Leistungsträger geschaffen, um unter der Perspektive des Allgemeininteresses die großen Probleme weiträumig zu behandeln und zu lösen. Ich erinnere unter anderem an eine Charakteristik: Den Vorsitz dieser Arbeitsgemeinschaft führen abwechselnd die verschiedenen Präsidenten der Mitgliedsregionen bzw. Landeshauptleute der Mitgliedsländer. Bei der Rotation 2001/2002 ging der Vorsitz der Arge Alpen-Adria wieder an den Präsidenten der Region Veneto, Abg. Dr. Giancarlo Galan. Letztes Jahr bei der Amtsübernahme wies er darauf hin, dass nach über zwei Jahrzehnten seit der Gründung dieser Arbeitsgemeinschaft nicht nur das physische, sondern auch das politische Bild Europas völlig verändert sei: Die neue Situation sei auch für die Arge Alpen-Adria Anlass zu einem Überdenken ihrer Zielsetzungen und Funktionen. Damit schließe ich den kurzen Einschub hinsichtlich der Arbeitsgemeinschaft AlpenAdria, die ich als Beispiel dafür gebracht habe, dass Probleme ausgehend von einer Ebene in Angriff genommen und gelöst werden können, die nicht die staatliche, sondern die der Lokalkörperschaften ist. Auf ein solches Beispiel können wir uns - zumindest hinsichtlich der Arbeitsmethode oder des Bezugsrahmens - berufen, wenn wir uns der Arbeit zur Via Claudia Augusta widmen. Um nun auf die Via Claudia Augusta überzugehen, deren Projekt-Idee, wenn ich mich nicht irre, 1997 eben hier in Feltre entstand, erinnere ich daran, dass sich die Region Veneto seit Anbeginn (bereits 1998) an der Vorlegung eines ersten Projektes im Rahmen des Gemeinschaftsprogrammes “Raffaello” beteiligte, das damals beschränkte Reserven hatte. Damals dachte man an die Einrichtung, Führung und 131 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 132 Koordinierung von wissenschaftlichen und lehrkundlichen Dokumentationszentren der Via Claudia Augusta, da man der Ansicht war, anfangs vernetzte Stellen schaffen zu müssen, um die Geschichte der römischen Kaiserstraße zu erläutern und dadurch die touristische und kulturelle Entwicklung der Straßenachse zu fördern. Wenngleich das Projekt “Raffaello” leider 1998 und auch 1999 nicht finanziert wurde, wurde doch gemeinsam mit den betroffenen staatlichen öffentlichen Körperschaften eine wichtige Bindung zwischen den italienischen Gebieten und Tirol und Bayern geschaffen - ich erinnnere an die Gemeinde Ostiglia, die Gemeinde Feltre, die beiden autonomen Provinzen Bozen und Trient. Es entstanden Beziehungen und eine Art positive Spirale, die zur Unterzeichnung der Abkommen von Ostiglia und zu dem Wunsch führten, dieses Projekt in jedem Fall weiter zu betreiben. Schließlich kam es, wie erwähnt, sehr rasch zu einem Projekt mit höher gesteckten Zielen, das sieben Betreiber umfasst, darunter eben die Region Veneto, die ich jetzt hier vertrete. Es erfolgte dafür eine stattliche Finanzierung von Seiten der Gemeinschaft für eine Entwicklung größeren Umfangs, d.h. für die touristische, gewerbliche und kulturelle Förderung der ruhmreichen Via Claudia Augusta, die von der Adria bis zur Donau führt. Die Region Veneto ist im Hinblick auf die Entwicklung des Kulturpakets der transnationale Leitpartner dieses bedeutenden Projekts. Ich möchte hier mit der Erläuterung dessen schließen, was meine Region den anderen Partnern vorzulegen gedenkt, um Aufschluss über deren Meinung (Konsens oder Ablehnung) zu erhalten und rasch zu einem einheitlichen Projekt zu gelangen. Dieses wird eine Reihe von Handlungen oder Vorhaben umfassen, die von allen Betreibern des Programmes Interreg III B - Alpenraum gemeinsam zu verwirklichen sind. Ich kannte die Initiativen der im italienischen Raum wirkenden Betreiber schon; mit Interesse hörte ich den Referenten aus dem transalpinen Raum bei der Erläuterung der von ihnen geplanten und zum Teil bereits durchgeführten Aktionen zu, wobei ich gemeinsame Elemente erkennen konnte. Es zeichnete sich auch ab, dass die kulturellen Vorschläge für unsere Region tatsächlich zu einem wichtigen transnationalen, gemeinsam zu tragenden Projekt führen können, bei dem jeder von uns vermutlich in irgendeinem Punkt führend ist. Mit großer Anerkennung verfolgte ich die Arbeit der Vertreter von Bayern und Tirol, zweier Länder, die uns in der Fremdenverkehrsförderung voraus sind und von denen wir viel zu lernen haben. Wir sind aber der Ansicht, dass auch wir in einem koordinierten 132 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 133 Aktionsrahmen kulturelle Vorschläge erbringen können. Deshalb legen wir unsere Ideen dar - als bloße Vorschläge, die wir den anderen Partnern in der Hoffnung unterbreiten, dass sie Anklang finden mögen. Andernfalls werden wir sie ändern, da wir der Ansicht sind, bei einem koordinierten Maßnahmenpaket müsse jeder von uns sein Bestes geben und die anderen am Erreichten teilhaben lassen. Dazu dienen die Partnerschaftsmechanismen, die eben von der Europäischen Union gefördert werden, da sie verschiedene Kräfte vereinen. Dabei findet für gewöhnlich eine Angleichung nach oben hin statt, was einer Zielsetzung des EU-Projekts entspricht. Zunächst dachte man daran, mit einem großen Internetportal der Via Claudia Augusta zu beginnen, doch zeigte sich, dass bereits Portale vorhanden sind. Man ist nun bemüht, bestehende Grundlagen zu erweitern, das kulturelle Angebot aller beteiligten Gebiete intensiviert darzustellen und zu fördern und dabei die Vergeudung von Ressourcen und Überlappungen zu vermeiden, die zu einem Energieverlust führen. Wenn ich von Gebiet spreche, meine ich alle Bereiche, die sich längs der großen, wunderbaren Via Claudia Augusta aneinander reihen. Bei einem weiteren, uns wichtig erscheinenden Vorhaben, das wir ausbauen möchten, geht es um die Schaffung von Zentren der Dokumentation und Information über das Kulturangebot der Via Claudia Augusta mittels Vernetzung der bestehenden Stellen. Ich erinnere daran, dass die Region Veneto unter anderem das Dokumentationszentrum von Feltre finanziert hat, das bereits eingerichtet wurde und aktiv ist. Das ist der zweite für uns wichtige Punkt. Außerdem dachten wir an die Museen, die an der Via Claudia Augusta liegen: Es gibt deren mehrere, die sich mit unterschiedlichen Themenkreisen befassen: Einige sind naturkundlicher, andere archäologischer und ethnographischer Art. Es geht nun darum, sie zu verbinden und ein Netz der an der Via Claudia Augusta liegenden Museen zu schaffen. Im Wesentlichen denkt man eher an Vernetzungen und Synergien statt an die Einführung neuer Einrichtungen. Was die Kulturvorhaben im engeren Sinn betrifft, schweben uns zwei große Gruppen vor: die Studienund Forschungstätigkeit in Verbindung mit der Geschichte und den Traditionen, die speziell der Untersuchung von Formen der Kommunikation und der Übertragung von Kulturmodellen dient, und die Analyse der konkret in diesen geographischen Zonen erfolgten Bewegungen und der Weitergabe von Konzepten und Ideen. Diese Gruppe von Initiativen erscheint 133 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 134 uns besonders interessant; als Region Veneto haben wir sie unter anderem bereits eingeleitet, wobei ich erneut an die wichtige, auch vom Regionalassessor Prof. Ermanno Serrajotto eingangs erwähnte Veranstaltung erinnere, die in den nächsten Tagen - am 28. und 29. September 2002 - in CastelBrando in Cison di Valmarino stattfinden wird. Dieses Projekt beginnt mit einer Tagung von höchst anspruchsvollem Niveau (was ich mit Sicherheit anführen kann, da wir uns als Region selbst damit befasst haben), bei der namhafte Referenten italienischer, deutscher und österreichischer Universitäten ihre Untersuchungen zur Via Claudia Augusta, zu dieser großen transnationalen Verbindungsstraße vorlegen werden, vor allem aber ihre Forschungsarbeiten über das, was dank dieser alten Straße verbreitet wurde, demnach über den wechselseitigen Einfluss in der Kunstgeschichte, der Literatur und auch der politisch-institutionellen Gebietsverwaltung. Gewiss muss diese Initiative, wenn sie in das Programm Interreg III B - Alpenraum und speziell in das Projekt der Via Claudia Augusta eingebunden werden soll, eine Vertiefung der Kenntnisse in Bezug auf die nationalen und transalpinen Bereiche Tirol und Bayern bieten. Unserer Ansicht nach ist es wichtig, in diese Initiativen Forschungsund Studienprogramme aufzunehmen, da ja - was nicht eigens erwähnt zu werden braucht - ein Wissensgrundstock von wesentlicher Bedeutung ist. Da sich dieses Projekt über einen Dreijahreszeitraum erstreckt, können wir alle gemeinsam durch jährliche Tagungen oder in Formen, die noch zu vereinbaren sind, in dieser Richtung arbeiten. Außerdem dachten wir an weitere kulturelle Vorhaben, wobei ich kurz etwas vorausschicke: Die Region Veneto hat sich in diesen Jahren intensiv um Untersuchungen und Überlegungen zu ihrer Identität bemüht und dabei bedeutende Aktionen eingeleitet, die beim Publikum auf großes Interesse gestoßen sind. Wir wissen nun, dass ähnliche Aktionen auch von den anderen uns angeschlossenen Stellen gestartet wurden, und planen, sie zu einem gemeinsamen Projekt zusammenzufassen. Ich will dies gleich näher erläutern: Wir haben dieses Jahr als Region Veneto regionale Veranstaltungen für Chormusik, Blasmusik und Volksmusik organisiert, die sowohl wegen der Qualität der Darbietungen, als auch wegen der Anteilnahme des Publikums großen Erfolg erzielen konnten. Da diese Art von Tätigkeit auch in Tirol und Bayern sehr geschätzt ist, haben wir ein gemeinsames Programm im Sinn, das die verschiedenen Vorhaben verbindet, die autonom oder im Rahmen dieses Projektes organisiert und durch die Medien 134 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 135 o.ä. in einheitlicher Form im gesamten Gebiet der Via Claudia Augusta gefördert und verbreitet werden könnten. Wir stehen also vor dieser großen Straße: Schaffen wir doch um sie herum Rahmenveranstaltungen wie die genannten, stellen wir ein einziges Programm zusammen, das die Vorhaben der verschiedenen beteiligten Größen umfasst und auch einen Austausch ermöglicht, sodass dank eines synergetischen Vorgehens die italienischen, die venetischen Gruppen nördlich der Alpen auftreten und umgekehrt! In das Programm wollten wir auch Jugendorchester aufnehmen: Die Europäische Union verlangt eine Involvierung der jungen Generation (und diesem Anliegen schließen wir uns voll an). Auch in diesem Fall könnten wir von einem Projekt ausgehen, das wir dieses Jahr durch die Gründung eines großen Orchesters - gebildet aus den talentiertesten Jugendlichen von sieben Konservatorien der Region Veneto - verwirklicht haben. Das erste, wunderbare Konzert führte dieses Orchester am 27. - 28. Juli 2002 im Teatro Malibran von Venedig auf, wonach es im gesamten venetischen Raum gastierte. Der Anblick dieser Jugendlichen, die sich zusammengefunden und organisiert hatten, war wahrlich ein einmaliges Erlebnis. Was fördert das Gefühl der Zugehörigkeit zu einer Gruppe mehr als ein Orchester? Was eignet sich besser als solche Jugendorchester für Austauschprogramme im Rahmen dieses gemeinsamen Veranstaltungskalenders? Ich schließe mein Referat in der Hoffnung, einen Beitrag zur Entstehung eines großen Jugendorchesters der Via Claudia Augusta geleistet zu haben. Portobuffolè, Villa Giustinian 135 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 136 Federico Bigaran 1 DIE VIA CLAUDIA AUGUSTA UND DIE EUROPÄISCHEN FINANZIELLEN MITTEL ZUR UNTERSTÜTZUNG DER ENTWICKLUNG Ich überbringe allen den Gruß der Autonomen Provinz Trient, insbesondere des Amtes für Europaangelegenheiten, in dem ich arbeite. Unter anderem ist es Aufgabe dieses Amtes, das vor rund drei Jahren eingerichtet wurde, Programme und Projekte bei der Europäischen Union einzubringen, um die verfügbaren Gemeinschaftsfonds zu nutzen und Vorhaben transnationaler und interregionaler Art durchzuführen. Im Rahmen der Tätigkeit meiner Abteilung habe ich mich persönlich mit dem Projekt “Via Claudia Augusta” befasst, das im Rahmen des Gemeinschaftsprogramms Interreg III B - Alpenraum genehmigt wurde. Mit diesem Referat möchte ich einige Informationen zu den Gemeinschaftsprojekten mit besonderem Bezug auf die interregionalen Vorhaben und auf den Kultursektor bieten. Bekanntlich erfolgt die Zuweisung der Gemeinschaftsreserven für direkt zu verwaltende Projekte im Anschluss an die Einreichung von Projektvorschlägen, wofür die Kommission eine entsprechende Aufforderung veröffentlicht und die jeweilige Regelung bekannt gibt. Es gibt keine allgemeine Regelung, doch in der Mehrzahl der Fälle muss eine transnationale Partnerschaft gegründet werden, die Akteure aus mindestens drei Mitgliedsstaaten umfasst. Sie verpflichten sich, die verschiedenen ihnen zukommenden Abschnitte des Projekts auch finanziell zu tragen und sich an den gemeinsamen Aktivitäten zu beteiligen. Es ist wichtig, das Projekt und seine Aktivitäten in den allgemeinen Rahmen der Gemeinschaftsziele des betreffenden Sektors zu stellen und den sogenannten Gemeinschaftsmehrwert hervorzustreichen, d.h. die Bedeutung der Zusammenarbeit und des Austausches von Erfahrungen unter Regionen, die verschiedenen Staaten angehören, und Ergebnisse anzustreben, die auf 1 Amt für Europaangelegenheiten und Öffentlichkeitsarbeit der Autonomen Provinz Trient 136 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 137 Gemeinschaftsebene nutzbar und übertragbar sind. Die Bewerbungen für eine Nutzung der EU-Fonds sind äußerst zahlreich. Viele Regionen der Mitgliedsstaaten bereiten sich auf eine Inanspruchnahme der Gemeinschaftsfonds vor, und viele haben bereits eigene Einrichtungen geschaffen, um den neuen Herausforderungen gewachsen zu sein. Auch im Programm Interreg III B - Alpenraum erfolgte eine strenge Selektion der Akteure. Die Verwaltungsbehörde des Programmes - das Land Salzburg - schrieb den ersten Wettbewerb für die Einreichung der Projektvorschläge am 10. April 2002, mit Frist 15. Mai 2002 aus. Da die Behörde spezielle Formulare, Regelungen und Verfahren für die Einbringung der Projekte forderte, war die verfügbare Zeit für die Erarbeitung eines transnationalen Projektes höchst beschränkt. Insgesamt wurden bei dieser Ausschreibung 40 Projektvorschläge erbracht, von denen 3 sofort vom JTS (gemeinsames technisches Sekretariat) abgewiesen wurden, da ihre Einreichung nicht termingerecht erfolgt war (37 wurden rechtzeitig vorgelegt). Die Autonome Provinz Trient beteiligte sich an der Erarbeitung von 12 Vorschlägen in der Eigenschaft als Partner oder Leitpartner; zehn von diesen wurden bei der ersten Ausschreibung - mit einem Beteiligungsanteil von 27% eingereicht. Das Steering Committee, das sich aus Regierungsexperten der Teilnehmerstaaten zusammensetzt, beschloss bei einer Versammlung in Rom vom 22. bis 24. Juli 2002, acht (d.h. 22%) von 37 eingereichten Projekten zur Finanzierung zuzulassen. Die Provinz ist an vier der ausgewählten Projekte beteiligt (bei einem in der Eigenschaft als Leitpartner und bei dreien als Partner), wobei die Erfolgsquote der eingereichten Anträge 40% beträgt. Das Projekt “Via Claudia Augusta” wurde im Rahmen der Maßnahme 1.2 des Programms “Wettbewerbsfähigkeit und nachhaltige Entwicklung” eingereicht. Wie die anderen Referenten bereits erläutert haben, betrifft das Projekt die Förderung des Gebietes durch die Aufwertung des jeweiligen Kulturgutes. Das kulturelle Element wird im Projekt als Entwicklungsfaktor (auch wirtschaftlicher Art) in einem transnationalen Zusammenhang bestimmt, der das gesamte betroffene Gebiet umschließt, und es werden die strategischen Elemente für die Tragbarkeit des Projekts festlegt. Die Europäische Union hat im Anschluss an die Übernahme des Maastrichter Vertrags, d.h. nach der Einführung der Kulturpolitik in ihr politisches Programm, systematisch 137 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 138 den Aspekt der europäischen Kultur in Angriff genommen. Die Kultur hat nun vollberechtigt Eingang in die Gemeinschaftspolitik gefunden, und die Kommission nimmt die Aufgabe wahr, Programme und Vorhaben zu erarbeiten. In Verbindung mit diesem jüngsten gemeinschaftlichen Ansatz musste die Europäische Union die grundlegenden Strategien und Leitlinien zur Inangriffnahme des heiklen Problems festlegen. Im europäischen Rahmen ist ja ein weites, buntes Kulturpanorama mit deutlichen Unterschieden unter den verschiedenen Staaten, den verschiedenen Nationen, den verschiedenen Regionen zu berücksichtigen, und die Europäische Union hat sich die Aufwertung dieser außergewöhnlichen kulturellen Vielfalt, die als wichtige Reserve gesehen wird, zum Ziel gesetzt. Der gemeinschaftliche Ansatz im Bereich der Kultur betrifft die Schaffung einer gemeinsamen europäischen Identität, bei gleichzeitiger Wahrung der lokalen Besonderheiten jeder einzelnen Gemeinschaft. Die Europäische Union bemüht sich um Förderung des Vergleichs, der Zusammenarbeit, der gemeinsamen Aktivitäten verschiedener Bevölkerungsgruppen und versucht dabei zu überwinden, was in manchen Geschichtsperioden eine Barriere war, wie zum Beispiel die Barriere der nationalen und der regionalen Grenzen, die Völker und Kulturen desselben Ursprungs trennten. Dank dieses Gleichgewichts, d.h. der Entschlossenheit, die Lokalkultur zu schützen, sie aber gleichzeitig in einen weiteren Kontext einzubinden, kann sich eine Gemeinschaftsstrategie entwickeln. Die Schaffung einer europäischen Identität stützt sich auf den Beitrag aller Komponenten, was beträchtliche Anstrengungen der Organisation und Planung erfordert, wobei offenkundig noch ein langer Weg zurükkgelegt werden muss, um die Anerkennung der europäischen Kultur im weltweiten Panorama zu erreichen. Die Aufwertung des Reichtums und der kulturellen Vielfalt Europas ist eben die Hauptstrategie der Union. Die bis heute durchgeführten Gemeinschaftsprogramme haben die Initiativen zusätzlich bereichert und neue Methoden und Instrumente der Zusammenarbeit und der Beteiligung, eine neue Art der Planung und des Einsatzes sowohl auf lokaler als auch nationaler Ebene geboten. Die von der Europäischen Union vorgeschlagene Methode ist eine “Beteiligungsmethode”, bei der die lokalen Betreiber, die Vereinigungen, die Kulturinstitutionen und die Vertretungen der verschiedenen Gesellschaftssektoren 138 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 139 einbezogen werden. Die von der Europäischen Gemeinschaft gewählte Methode, an die sich die Regionen und nationalen Regierungen anpassen müssen, ist ideal für unser Projekt “Via Claudia Augusta” und bildet einen seiner Stützpfeiler. Eben das “Von-unten-Ausgehen” und die Involvierung aller lokalen Gegebenheiten, der Gemeindeverwaltungen, der Vereinigungen und der Unternehmen, führt zu jenem Mehrwert, den bisweilen die Institutionen alleine schwer erreichen können und der meiner Ansicht nach einer der Gründe für den Erfolg des Projektes ist. Die Grundlage dieser interregionalen und transnationalen Projektversuche ist der Wunsch nach Gegenüberstellung, nach Erfahrungsaustausch und nach Bestimmung gemeinsamer Programme. Für einige Verwaltungen handelt es sich um eine Neuheit, da sie eine interne Planung und Entscheidungsfindung ohne größere Probleme des Dialogs und der Konfrontation gewohnt sind. Sich in einem internationalen Rahmen zu bewegen und Beziehungen zu Partnern verschiedener Kultur, Sprache und Erfahrungen zu unterhalten, bedeutet eine Bereicherung des Projekts und vielleicht den größten Mehrwert dieser Art von Vorhaben. Das Interreg-Programm bezieht die Kultur in einen territorialen Planungskontext ein. Es ist dies ein besonderes Merkmal des Programms, das demnach auch unser Projekt betrifft. Mit anderen Worten richtet sich Interreg vor allem auf die territoriale Planung, d.h. es trachtet danach, den jeweils auf interregionaler und transnationaler Ebene behandelten Aspekten eine territoriale Dimension zu verleihen. Hier ist es von Bedeutung, die territoriale Dimension der Kultur zu verstehen, und in diesem Sinne hat das Projekt “Via Claudia Augusta” Wertvolles geleistet. Die Via Claudia Augusta wird im Rahmen des Projekts zu einem transnationalen Gebiet, das einen einheitlichen geschichtlichen Werdegang aufweist, der sich später durch den Verlauf der Ereignisse differenzierte - wobei jedoch die gemeinsamen Wurzeln beibehalten wurden. Die Anerkennung dieses gemeinsamen Ursprungs ist die Voraussetzung dafür, dass in dem gesamten Gebiet verschiedene Völker, verschiedene Kulturen einen Dialog führen und im Hinblick auf eine gemeinsame Entwicklung zusammenarbeiten können. Neben Interreg laufen noch andere Programme, die sich im Rahmen der Europäischen Union mit Kultur befassen. Zum Beispiel ist das Kulturprogramm 2000 zu nennen, 139 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 140 dessen Finanzierung leider reduziert ist, das aber eine starke Beteiligung aller Regionen der europäischen Staaten zu verzeichnen hatte. Die Europäische Union besteht in ihren richtungsweisenden Dokumenten darauf, die Kultur als lebendiges und vitales Element hervorzuheben; die Kultur muss sich ausdehnen, den Rahmen der Fachwelt sprengen und aus dem engeren institutionellen Bereich hinaustreten, muss dabei aber zu einem Dialog fähig sein, um die Gesellschaft zu durchdringen, muss Vertrauen erwecken, ein Gefühl der Zugehörigkeit schaffen und zu Vorhaben ermutigen. Es ist demnach erforderlich, besonders die Unterrichtskreise, die Jugendlichen, Schüler und Studenten zu involvieren, für die die Kultur eine Gelegenheit zum Lernen, doch auch zur Unterhaltung sein soll. Außerdem ist es angezeigt, touristische Aktivitäten einzubeziehen, da im Fremdenverkehr kulturelle Aspekte zunehmend gefragt sind. Es ist hier eine Verbindung von Vorhaben möglich, die in einem bestimmten Gebiet zahlreiche Menschen und Reserven aktivieren, die zur wirtschaftlichen Entwicklung beitragen können. Es ist deshalb wichtig, die Kultur mit den anderen Sektoren der Gesellschaft zusammenwirken zu lassen und eine Synergie für gemeinsame Programme zu schaffen, um die Bevölkerung, die Jugendlichen und die Gewerbezweige voll zu erfassen. Der kulturelle Anreiz wird somit zum Schlüsselelement für eine territoriale Gliederung, eine nachhaltige Entwicklung. Der Begriff der “Nachhaltigkeit” ist heute viellleicht abgenutzt, doch in dem Zusammenhang steht er für das Element, das von den notwendigen öffentlichen Finanzierungen wegführt und Wege und Mechanismen bietet, die es engagierten Menschen gestatten, den eingeschlagenen Weg weiter zu verfolgen. In diesem Sinne ist das Projekt “Via Claudia Augusta” darauf ausgerichtet, die Fonds und die Erfahrungen der Gemeinschaft so zu nutzen, dass eine Fortsetzung der Arbeit möglich ist, ohne stets auf öffentliche Finanzierungen zurückgreifen zu müssen. Bei diesen Bemühungen um nachhaltige Projekte, zu denen die Kultur beitragen muss, ist es erforderlich, der Bevölkerung und den lokalen Verwaltungskräften Vertrauen einzuflößen, es allen zu gestatten, sich im Rahmen des Projekts zu äußern, die Integration der Beteiligten und den Erfahrungsaustausch zu fördern. Jeder muss seinen eigenen Raum, seine Identität, seine Anerkennung auch in dieser stets “globalisierten” Welt finden, in der sicher die 140 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 141 Gefahr der Angleichung und Vereinheitlichung nach dem Muster dominierender Modelle besteht. Der kulturelle Anreiz dient demnach einer nachhaltigen Entwicklung - einer Entwicklung, die in sich die Voraussetzungen für langfristige Tragbarkeit und Ausgewogenheit unter den verschiedenen ökonomischen Gegebenheiten und den verschiedenen Interessen trägt. Das ist wichtiger denn je, da die Wettbewerbsfähigkeit immer deutlicher territoriale Züge annimmt. Die Gebiete treten untereinander in Wettstreit und jedes Gebiet wird attraktiver und wettbewerbsfähiger, je besser es sich intern organisiert und je überzeugender es seine Qualitätsprodukte anbieten kann. All dies führt zum Konzept des territorialen Marketings, von dem wir auch heute Vormittag sprachen. Unser Projekt ist grundsätzlich das eines territorialen, auf ein Kulturgut gestützten Marketings. Diese Beziehung zwischen Kultur, Landschaftsförderung und Tragbarkeit wurde im Rahmen des Projektes als positiv erkannt und auch in einem Programm wie Interreg akzeptiert, das nicht für die Kultur gedacht, sondern zur Förderung der interregionalen territorialen Planung entstanden war. Dank der Fähigkeit, Mehrwert zu schaffen und das Interesse auf ein bestimmtes Gebiet zu lenken, übernimmt das kulturelle Erbe eine neue Rolle und trägt zur Entwicklung der Wirtschaft und der Gesellschaft als Ganzes bei. Dieser Aspekt ist derzeit mengenmäßig schwer zu umreißen, doch wird das Projekt hierzu sicher in Zukunft Angaben liefern. Im Allgemeinen verfolgt die Marketingtätigkeit das Ziel, den Produzenten klar zu identifizieren: In diesem Fall ist der Produzent ein transnationales Gebiet, weshalb es sehr wichtig ist, eine Zusammenarbeit, eine Übereinstimmung zwischen den verschiedenen Regionen dieses Gebietes zu erreichen. Der Hauptproduzent innerhalb dieses Gebietes sind die vernetzten Beziehungen. Das Projekt misst einer Harmonisierung unter den Regionen große Bedeutung bei, und es ist vielleicht das erste Mal, dass alle Räume der Via Claudia Augusta in einer gemeinsamen Initiative zusammmengefasst werden können. In einem Marketingprozess ist auch die Identifizierung des Produkts von Bedeutung, d.h. all dessen, was wir zu tun imstande sind, also all das kulturelle, touristische und gewerbliche Angebot, das wir betonen und vorlegen müssen. Ein bezeichnendes Element ist außerdem die Qualität des Angebots: In dem Zusammenhang ist die Festlegung von Bedingungen für die Verwendung dessen geplant, was das stärkste Mittel des 141 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 142 territorialen Marketings ist: das Markenzeichen. Zum Problem des Markenzeichens sind im Rahmen der Via Claudia Augusta natürlich noch Schritte nötig, es ist noch eine Strategie festzulegen, was, wie ich hoffe, innerhalb des Projekts erfolgen kann. Die Fristen würden es uns ermöglichen - drei Jahre sind eine ausreichend lange Zeit, um zahlreiche Aspekte klar zu umreißen, und unter Mithilfe aller können wir sicher ein Übereinkommen erzielen. Es müssen die Faktoren der Attraktivität unseres Gebietes festgelegt und Unterscheidungen zu den anderen herausgearbeitet werden; in diesem Sinne ist der Reichtum der Claudia Augusta unendlich. Je öfter wir uns treffen, je mehr wir miteinander sprechen, desto mehr Ideen entstehen, sodass wir jetzt schon Mühe bei ihrer Auswahl haben, was beweist, dass der Boden ertragreich ist, dass die Grundlage für ein erfolgreiches Projekt vorhanden ist. Andere Referenten haben das Projekt bereits im Detail erläutert, weshalb ich nicht weiter darauf eingehe. Ich möchte bloß präzisieren, dass die Absicht besteht, neben den sieben Projektträgern - Provinz Trient (als Leitpartner), Provinz Bozen, Region Veneto, Verein Via Claudia Augusta Bayern, MIAR von Tirol, Gemeinde Feltre, Gemeinde Ostiglia - die Aktivitäten allen beitrittswilligen Betreibern zu erschließen, natürlich entsprechend den Richtlinien, die das Koordinationskomitee notwendigerweise aufstellen muss. In diesem Sinne wurde ein Project Panel geschaffen, ein erweitertes Gremium der “Via Claudia Augusta”, das zweimal im Jahr tagen soll und im Wesentlichen einen Moment der Gegenüberstellung mit der Basis bildet, die sich aus Vereinigungen, Produktionsbetrieben, Verwaltungsstellen der Claudia-Augusta-Gebiete zusammmensetzt. Außerdem liegen vier Arbeitsgruppen vor: Eine befasst sich speziell mit dem archäologischen Gut, eine im Allgemeinen mit der Kultur und der kulturellen Tätigkeit, eine mit dem Tourismus und eine mit dem Markenzeichen und der Förderung der Wirtschaft. Ich denke, nun alle grundlegenden Strategien des Projektes aufgezeigt zu haben, und hoffe, Sie bei den nächsten Treffen wieder zu sehen, damit wir diesen gemeinsam eingeschlagenen Weg weiter beschreiten können - mit Höhen und Tiefen, mit Momenten zügigen Vorgehens und Momenten der Müdigkeit, wie sie bei so komplexen Vorhaben immer eintreten. In den nächsten drei Jahren wollen wir weiter diesem vielversprechenden Prozess folgen, der uns letzten Endes zur Schaffung eines wahren transnationalen Organs führt, das auch in Zukunft das Markenzeichen und die 142 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 143 Aktivitäten verwalten kann und das vor allem auf eigenen Beinen steht. Valsugana, Parco Castello d’Ivano 143 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 144 Rainer Weissengruber DIE DIDAKTISCHE BEDEUTUNG DES KULTURELLEN WERTES DER RÖMISCHEN STRASSEN ZWISCHEN SÜDEN UND NORDEN Wer sind wir? Im Sommer 1999 nahm im historischen Aquileia, das in den ersten Jahrhunderten n. Chr. symbolischer Ort der kulturellen Kontakte zwischen dem mediterranen Raum und Zentraleuropa war, ein neues Studienzentrum seinen Betrieb auf, das sich ganz dem Schutz, der Pflege und der Neuauslegung der latinischen Kultur und Sprache widmet. In Zusammenarbeit mit der “Fondazione per la Salvaguardia della Basilica di Aquileia”, welche im Hinblick auf Kultur und Restaurierung der Basilika die Interessen der Diözese von Gorizia in Aquileia vertritt, ließ das “Centrum Latinitatis Europae” ein ehrgeiziges Projekt anlaufen, das Debatten, Referate, Konferenzen, Seminare und RoundTable-Gespräche in Aquileia und Cividale und an anderen Orten in Italien und im Ausland umfasst. Das CLE hat sich in einem historischen Gebäude neben der berühmten mittelalterlichen Basilika niedergelassen: Es war kürzlich restauriert und umgebaut worden, um das bedeutende Archiv der Fondazione und eben das “Centrum” aufnehmen zu können. Seit zweieinhalb Jahren führt das “CLE” ein Nebensekretariat in Cividale del Friuli (UD) auf der zentral gelegenen Piazza San Giovanni. Seit Juni des Jahres 2000 sind auch die CLE-Stelle von Ferentino (Frosinone) und die von Capri (Neapel) aktiv. Überdies wurden die CLE-Stelle von Verona, die multimediale CLE-Stelle von Arezzo und die entsprechenden Stellen von Gorizia, Triest, Andria, Neapel, Catanzaro und Reggio Calabria eröffnet. Kürzlich entstanden die CLE-Stellen von Treviso, Rom, Palermo und Ragusa. Im Ausland sind wir in Linz (Österreich) und Berlin (Deutschland) vertreten. Auf dem Programm steht auch die Gründung einer Niederlassung in Paris und Utrecht (Niederlande). Zur Debatte steht die Schaffung einer CLE-Filiale in Griechenland. Seit einiger Zeit verfügen wir über eine Vertretung in Großbritannien. Professor Rainer Weissengruber (42 Jahre), Sohn des Forschers Franz Weissengruber, der im August 1998 starb (und dem das Vorhaben gewidmet ist, um seine Forschungstätigkeit im Bereich der spätlatinischen Kultur zu ehren), war der Urheber 144 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 145 der Idee. Er ist als Direktor der gleichnamigen internationalen Vereinigung und des “Centrums” tätig, das in Italien und im Ausland bereits auf großes Interesse gestoßen ist. Rainer Weissengruber, wie sein Vater vor ihm, ist seit vielen Jahren eng mit italienischen Kulturkreisen verbunden, in denen er sich zu Hause fühlt. Seit Beginn haben ihn die friaulischen Priester Don Graziano Marini, Direktor der Fondazione per la Basilica di Aquileia, und Don Luigi Pontel, Direktor des Liceo Linguistico Europeo “Paolino d’Aquileia” von Görz unterstützt. Zum Verwaltungsrat gehören außerdem Prof. Gianpaolo Dabbeni (Triest), Frau Dr. Francesca Missio (Cervignano), die das Archivio della Basilica leitet, und Prof. Giuseppe Reale (Reggio Calabria und Maratea), Gründer und früherer Rektor der Università per Stranieri della Calabria, Frau Prof. Angiolina Lanza (Verona) und seit zweieinhalb Jahren Dr. Franco Fornasaro (Cividale), der Vizedirektor des Centrums. Den wisssenschaftlichen Beirat des CLE leitet Prof. Piero Marangon (Gorizia). Frau Prof. Loredana Marano führt das wissenschaftliche Sekretariat des Sitzes von Aquileia. Das “Centrum Latinitatis Europae” hat ein Netz von Vertretungen in verschiedenen Städten Italiens aufgebaut: In Österreich verfügt es über eine “Tochtergesellschaft” in Linz, die “Agorá - Human. Gesellschaft”. Das CLE pflegt Kontakte zu mehreren Vereinigungen von Latinisten und Historikern in verschiedenen Ländern (z.B. die “Sodalitas” von Wien). Die internationalen Bindungen des “Centrum Latinitatis Europae” sind demnach ein kennzeichnendes Element seiner Tätigkeit, die zunehmend grenzüberschreitend werden soll. Aquileia, Cividale, Triest, Verona und einige Städte des Südens, wie Neapel, Reggio Calabria und Catanzaro sind Orte der Begegnung auch für ein jugendliches Publikum, das eine neue Vorstellung von einem “Vereinten Europa der Kultur” verbreiten möchte, um die alten Spannungen zwischen Norden und Süden, Westen und Osten zu überwinden. Eine besondere Rolle kommt unseren Vertretungen in Sizilien zu: Das CLE bemüht sich um wirksame Arbeit auch im Herzen des Mittelmeerraumes. Voll im Gange ist derzeit die Arbeit zur Aktivierung des “unterhaltsamen Unterrichts”, der Lateinkurse (Literatur und Sprache) für Junge und Junggebliebene bietet. Ganz neu ist die Gründung einer wissenschaftlich-didaktischen Zeitschrift, die zum Teil Konzepte und Modelle aufgreift, die von jenseits der Alpen stammen. Ihre Redaktionszentrale liegt in Montella (AV), sie arbeitet mit allen Teilen Europas zusammen. Das CLE wirkt in der Redaktion und am internationalen Teil mit. Es wurde bereits ein “Sodalizio Anaunia Latina” mit Sitz in Cavareno im Valle di Non (Trient) gegründet, überdies sind Sodalizi in 145 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 146 Boscochiesanuova (VR) und in Sommacampagna (VR) (bereits in fortgeschrittener Phase) angelaufen. Es ist auch ein “Cenacolo Flos & Arcus” in Cividale del Friuli und Verona zu nennen, das sich der Verbindung und Abstimmung der Philologie mit den Naturwissenschaften widmet. In der Planungsphase befindet sich auch der Cenacolo “Res Publica Omnibus”, eine neue Sektion des “CLE”, die sich mit Themen der politischen Kultur befasst. Derzeit sind wir mit der Gestaltung der Academia Paulinus Patriarcha (Cividale) beschäftigt, die in Zusammenarbeit mit dem “Archivum Forumjuliense” geschaffen werden soll. Die “Carta di Cividale” dient der philosophischen Ausrichtung dieses Projekts. Wir sind auch bei der Erarbeitung eines Konzepts zweier “Quersektionen” des CLE: einer Arbeitsgruppe, die sich mit der Behandlung des Griechischen befasst, und eines “Polo informatico”, dessen Geschäftsstelle in Arezzo liegt und der mit verschiedenen Einrichtungen zusammenarbeitet. Unsere Ziele? Ermutigt durch die wissenschaftliche und moralische Unterstützung vieler italienischer und ausländischer Mitglieder und Mitwirkender hat sich das CLE eine Reihe ambitiöser Ziele gesteckt, die gewiss nicht leicht zu erreichen sind. An erster Stelle sollen Ideen und Programme für den Schutz und die Aufwertung der Latinität, des Humanismus und der Klassik, unter besonderer Berücksichtigung der Werte der spätlatinischen und urchristlichen Epoche, des Mittelalters und der Renaissance erarbeitet werden, in Ausrichtung auf eine kulturelle Arbeit europäischer Prägung, die sich in die kulturellen und philosophischen Debatten der heutigen Zeit fügt und durch verschiedene Impulse zur Debatte über die wichtigsten Themen der heutigen Gesellschaft anregt. Die Absicht des CLE ist es, in den nächsten Jahren (wie es bereits in der letzten Zeit der Fall war) verschiedene Veranstaltungen mit dieser Zielsetzung abzuhalten, im Einklang mit akademischen Kreisen und Schulen zu wirken und die Zusammenarbeit mit bekannten italienischen und ausländischen Akademien und Einrichtungen anzustreben. So soll zur Aufwertung und Wiederentdeckung eines zum Teil vergessenen und sicher unterbewerteten Gutes beigetragen werden: Latein bedeutet nicht nur Vergil und Cicero, sondern auch das literarische Vermächtnis der christlichen Schriftsteller, die bisher in den Schulprogrammen wenig oder nichts zählten - diese sehen überdies eine drastische Reduzierung der “lingua comunis” unseres Kontinents vor. Die Werte des Lateins, der klassischen Kultur und des Humanismus müssen unter fächerübergreifender Perspektive neu entdeckt werden, da nur so die Möglichkeiten dieses mehrere Jahrtausende alten Erbes erfasst und dem internationalen Publikum von heute weitervermittelt werden können. 146 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 147 Um das Latein unserer europäischen Schulen, unserer Kulturvereinigungen, unserer Seniorenprogramme, unseres kulturellen Lebens im Allgemeinen aufzufrischen und zu aktualisieren und dabei Inhalte einfließen zu lassen, die bisher vernachlässigt wurden, und um diese Inhalte durch eine neue Einstellung zum Unterricht und durch fächerübergreifende kulturelle Verbreitung attraktiver zu gestalten, ersucht das “Centrum Latinitatis Europae” alle Interessenten in Italien und im Ausland, Wissenschaftler, Lehrer und Kulturfreunde um Mitarbeit: “Viribus unitis” für die Wiederentdeckung des “lateinischen und humanistischen Planeten” und seines reichhaltigen Gutes. Die Aufgaben der CLE-Stellen: (mit einer Zusammenfassung der bisher geleisteten Arbeit) Die Geschäftsstelle von Aquileia ist und bleibt für die nächsten Jahre das Zentrum des CLE-Systems. In den Räumen, die an die Basilika anschließen, finden schon seit 1998 die Generalversammlung und die Versammlungen des Verwaltungsrates, sowie mindestens zwei Tagungen oder Studientage pro Jahr statt (in den ersten Jahren auch vier oder fünf). Dabei werden Themen der klassischen und christlichen Latinität oder philosophische Fragen und Probleme der italienischen und europäischen Schulpolitik behandelt. Derzeit ist im nahen Cervignano ein Erwachsenenkurs für lebendiges Latein im Gange. Ab Herbst 2002 wird unter Beteiligung des CLE ein Programm für den Wiederaufschwung der kulturellen Tätigkeit in Aquileia durchgeführt. Das stellvertretende Sekretariat (und Nebensekretariat) befindet sich in Cividale del Friuli. Dort wird ein Großteil der Verwaltungs- und Pressearbeit und der PR-Tätigkeit der Vereinigung abgewickelt; bisweilen werden (in der früheren Kirche S. Maria) in Zusammenarbeit mit der Associazione Studi Storici di Cividale Veranstaltungen abgehalten. Cividale ist das Zentrum der für 2002 geplanten Programme zur Erinnerung an die Person und das Werk von San Paolino d’Aquileia - ein Regionalprojekt, an dem das CLE intensiv mitwirkt. Im Convitto Nazionale findet (seit 2000) das “Meeting Latino” für die Jugend statt (November). Cividale bildet mit dem ganz neuen Zentrum S. Francesco einen ausgezeichneten Rahmen für kulturelle Begegnungen verschiedener Art: Das CLE profitiert schon jetzt davon. Bereits fortgeschritten ist die Planungsphase der Gründung einer “Academia Paulinus Patriarca” in Zusammenarbeit mit dem “Archivum Forojuliense”. In Gorizia befindet sich die “Academia Sontiaca”, eine CLEStelle, die vor einem Jahr gegründet wurde und nun im Zusammenhang mit den Feierlichkeiten zu Ehren des S. Paolino 147 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 148 ihre Tätigkeit beginnt. In Zukunft sollen hier Veranstaltungen zu Themen des Friedens und des Zusammenlebens unter den Völkern stattfinden. Im Februar wurde eine Versammlung abgehalten, um Richtlinien des CLE festzulegen. In Triest hat die CLE-Stelle “Tergeste” bereits drei Veranstaltungen organisiert: vor zwei Jahren eine Tagung zum Thema “Latein im dritten Jahrtausend” (gemeinsam mit der Vereinigung Latino Semplificato) und zwei Diskussionstage mit den Jugendlichen der Mittelschulen von Triest zur Frage “Warum Latein?”. Im November fand ein Vortragsabend zum Thema “Von Paulus zu Paulinus - hochmittelalterliche Erfahrungen der Zeit Karls d. Großen” statt. In Verona ist die CLE-Stelle ein wahrer CLE-Pol: Er besteht aus der Hauptniederlassung und verschiedenen angeschlossenen Betrieben. Im Jahr 2001 wurden erfolgreich vier Tagungen zu archäologischen, linguistischen, didaktischen und interkulturellen Themen gehalten. Bald wird eine Nebenaktivität gestartet, die verschiedene Schulen der Gardasee-Südseite in einem humanistischen und didaktischen Projekt verbindet. In Verona wird die vom CLE entworfene “Carta Flos & Arcus” verwahrt. In Feltre beginnt 2002 die soeben eingerichtete CLE-Stelle ihre Tätigkeit mit einem Pilotprojekt, das eine österreichische Schule mit einbezieht: Die Via Claudia Augusta Altinate - eine Straße des kulturellen Austausches. In Mailand befindet sich die CLE-Stelle im Redaktionsbüro der Zeitschrift “ZETESIS”, an der das CLE seit einigen Monaten mitarbeitet. In Cavareno (TN) hat das CLE im Sommer drei Tagungen abgehalten, die der Latinität des Trentino in der Renaissance und der lateinischen Choralmusik des frühen Mittelalters (Konzert) gewidmet waren. In Arezzo befindet sich unsere CLE-Internetstelle, die sich mit der gesamten multimedialen Abteilung und der Website des CLE befasst. Der Schwerpunkt kann auch in etruskischen Themen liegen. In Ferentino hat die CLE-Stelle zwei interessante Tagungen mit gemischten Themen zum Sinn des Lateinstudiums, zu Fragen des latinischen Gutes und zur Rolle des Lateinischen in der Renaissance in Latium abgehalten. Kürzlich fand eine Tagung über Martino Filetico statt, ein Incontro Latino für Jugendliche ist geplant. In Neapel umfasst die jüngste CLE-Stelle die neapolitanische Redaktion der neuen Zeitschrift DOCERE. Sie wird verschiedene Lesungen, Treffen, Debatten und Tagungen veranstalten. 148 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 149 Geplant ist die Bildung einer autonomen Arbeitsgruppe für die Koordinierung der CLE-Tätigkeit in Kampanien. Die CLE-Stelle von Capri wird in Zusammenarbeit mit der von Neapel geführt und dient als “Sommergarten” des CLE in Kampanien. Neu sind die CLE-Stellen von Catanzaro, Reggio Calabria, Andria, San Severo und Ragusa. Sie haben bereits ein vielversprechendes Programm für 2002/2003 vorgelegt. Im Werden sind auch verschiedene Klubs des Latino Vivo. In San Severo besteht die Zusammenarbeit seit Jahren, das CLE ist Partner der Academia Latina Daunorum und hat an zwei Tagungen über Probleme der Sensibilisierung für die klassische Kultur auf europäischer Ebene teilgenommen. In Catanzaro ist bereits manche konkrete Aktivität zum Kirchenlatein angelaufen. In Reggio Calabria fanden in den letzten Jahren schon eine Tagung zum Werk des Latinisten D. Vetrioli und eine Woche der “Vacanze latine” statt. In dieser Richtung wird weitergearbeitet. In Montescaglioso (Matera) eröffneten wir kürzlich die Akademie “Musica & Umanesimo”, im Frühjahr erfolgte die erste Veranstaltung. Der Herbst kündigt sich mit einem reichhaltigen Programm an. In Berlin fand im Mai 2001 eine Tagung zu verschiedenen Themen statt. Eine weitere CLE-Stelle ist für Stuttgart vorgesehen. In Linz wurde im November der Konferenzabend “Campania Felix” und im Januar die Veranstaltung über Odysseus abgehalten. Das CLE arbeitet außerdem am Projekt “Schloss Hartheim” mit. Überdies hat das CLE eine Zusammenarbeit mit den UNESCO-Clubs in Italien eingeleitet und versendet offene Briefe an Politiker, um auf eine achtsamere Politik gegenüber der latinischen und griechischen Klassik zu drängen. Das CLE unterstützt das “MENOSYNE-Projekt” zur Schaffung einer Privatuniversität Magna Graecia. Es werden derzeit die neuen CLE-Stellen von Palermo, Rom und Treviso eingerichtet: Treviso: Liceo Classico “A.Canova”, Viale Mura S. Teodisto, I31100 Treviso Rom: Centro Scolastico “Benedetto Croce”, Via Bardanzellu 7, I-00155 Roma Palermo: Villa Ranchibile - Ist. Don Bosco, Viale Libertà 199, I-90100 Palermo (Geplant: CLE-Stelle im Gebiet von Rieti, Eröffnung im September) 149 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 150 Carlo Antonio Ricciardi 1 Angela Besana 2 FÜR DIE VERWERTUNG DER KULTUR DANK I.C.T., INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY 1. Die Bewertungssysteme der kulturellen Waren und Unternehmungen in der wirtschaftlichen Literatur. Sei langer Zeit forschen die Wirtschaftler Kunstwerke und kulturellen Unternehmungen. Vor der weltbekannten Theorie von Baumol und Bowen 3 über die charakteristische Kostenfunktion der Musiktheater, haben andere 4 Wirtschaftler die Struktur der kulturellen Industrie diskutiert. Die letzten Werken beziehen sich auf die kulturelle 5 Politik, die Planung und Sponsorship der Aufführungen und ICT-Kultur oder E-Kultur, gegen die traditionellen Meinungen über die Technik- und Kostenfunktion der 6 Kunstproduktion. Das Kulturgut sammelt die Waren und Werke, die dieselbe kulturelle, geschichtliche und landschaftliche Nähe haben. Wirtschaftlersmeinung nach ist das Kunstwerk eine originelle und unnachahmbare Idee, die oft eine dauerhafte und immer renovierte Unterlage benutzt und deren Wert nach objektiven und subjektiven Kriterien ändert. Während der Kunstgeschichte hängt die Bewertung von: 1. dem Markt, wo die Anfrage und das 1 Dekan der Fakultät der Kommunikationsforschung und der Aufführungswissenschaften ist Carlo Antonio Ricciardi Wirtschaftsprofessor in der Universität I.U.L.M., Istituto Universitario di Lingue Moderne, Mailand und Feltre. Er hat Par. 3. und 5. geschrieben. 2 Forscherin der industriellen Wirtschaft unterrichtet Angela Besana Kulturwirtschaft in der Universität I.U.L.M., Istituto Universitario di Lingue Moderne, Mailand und das Fach Wirtschaft in I.U.L.M. Feltre. Sie hat Par. 1., 2., 2.1.,2.2. und 4. geschrieben. 3 Baumol W. J., Bowen W. G., 1966. Für eine ganze Rundschau, Towse R. Baumol’s Cost Disease. The Arts and other victims, Edward Elgar Publ., 1997. 4 Adam Smith und John Maynard Keynes. 5 Aktuelle Diskussion: muß Kulturmanagement privat oder staatlich sein? A. Besana, 2002; M. Trimarchi, 1999; G. Trupiano, 1997 und andere. 6 Baumol und Bowen erklärten wie die Theaterproduktion keine Skalaersparnis hat, denn die Technik ist sehr traditionell (alte Regel und Kunstschule). 150 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 151 Angebot sich treffen; 2. den Akademien und Kunstschulen, die von der Renaissance den Erfolg des Künstlers entscheiden; 3. den Experten (Kritikern, Museen, Gallerien, usw.), die vom XIX. Jahrhundert die wichtigste Bewertungsrolle spielen. 7 Es gibt keine bestimmte Regel für die Kunstbewertung. Das Schwanken der Preise hängt von zahlreichen Variablen. Die folgenden Kriterien sind nicht unbestritten. Allerdings folgen sie den aktuellen Tendenzen. Diese Kriterien beziehen sich auf: a. den Künstler (lebendig/gestorben; einfach/schwierig; Gründer/Weiterer; usw.) b. das Werk (Idee, Technik, Größe, Älter, usw.). Mit Beziehung auf das erste Kriterium, spielt die Reputation eine große Rolle. Der Lebenslauf der Kunstwerke hängt vom Lebenslauf des Künstlers und es ist nicht unbestritten, dass Mannesalter eine bessere künstlerische Produktion bedeutet. Mit Beziehung auf das zweite Kriterium kann die originelle Kunstidee ein Mehrwert haben, wenn ein Geschichte erzählt oder eine bekannte Landschaft, überhaupt eine Wiege der Kultur wie Italien, Frankreich, Holland, England und Spanien erinnert. 8 Die Größe des Werks und die Reputationsvariable der Rezensionen geben eine Grundnotierung. Die Technik wie Öl lässt die Notierung steigern: Renneboog und Van Houtte (2001) meinen +20% als Aquarell. 9 Das Stil ist Signal einer Kunstschule und gibt das Mehrwert des Schulegründers. Das Unterschrift ist am wichtigsten im Vergleich mit Kopien und Falschen. Eventuelle Namenstreiten erhöhen die Vertragskosten. Das Produktionsdatum zeigt die Geschichtlichkeit, die goldene/graue Produktionsperiode, die Mitgliedschaft einer Schule, usw. Eine große Zahl der Kopien macht die Notierung niedriger. Der aktuelle – ohne neue Hände Zustand kann eine bessere Ursprünglichkeit als eine Folge mehrerer Restaurierungen zeigen. Wenn das Werk von 7 M. N. Wijnberg, G. Gemser, Groups, Experts and Innovation: the Selection System of Modern Visual Art, Erasmus University, University of Groningen, 2001. 8 Der Titel Wiege der Kultur beeinflusst also andere Industrien, die Kulturindustrien werden können. Man denkt an die italienische Mode, für die eine Aufführung organisiert wird. 9 L. Renneboog, T. Van Houtte, The monetary appreciation of paintings: form realism to Magritte, Department of Finance and CentER, Tilburg University, Netherlands, 2001. 151 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 152 einer bekannten Sammlung kommt, kann seine Notierung große Steigerungsschritte tun. Andere Variablen, die nicht in dem Kunstmarkt wachsen, können positive oder negative Preistrends entscheiden. 10 Soziales und wirtschaftliches Wohlstand kann die Anfrage anregen. Mode, Brauch und die Vaterlandsliebe – die Amerikaner haben USA-Kunst lieber – können die Tendenzen beeinflussen. Das Gesetzsystem kann die Zirkulation begrenzen. Das Bedarf einer Zustellung und die Unveräußerlichkeit können kein Kunstappetit anregen. 2. Das Kunstwerk in der wirtschaftlichen Literatur. Der Kunstmarkt ist das Treffen von der Anfrage und dem Angebot. Die Wirtschaftler denken, dass der Staat soll eine Regelung der Anfrage- und Angebotsverhältnisse entwikkeln. 2.1.Das Kunstwerk wie public good: das öffentliche Eigentum, die beschränkte Zirkulation und die Steueranregung. Das Kunstwerk ist ein Merit Good: die Konsumsvorteile sollen die ganze Anfrage erreichen, so dass, zum Beispiel, der italienische Staat das Eigentum enteignen kann, um positive Einflusse vom Kunstkonsum erweitern. Der Staat wird Kunstangebot und Kultursponsorship aus folgenden Gründen ausführen: 1. contract failure oder market failure: der private Markt interessiert sich nicht für die Kunstproduktion. Das private Gleichgewicht würde höhere Preise für kleine Menge verwirklichen. Der Staat versichert ein öffentliches Angebot für alle Kunstlieber. 2. Die Anfragen von verschiedenem Geschmack werden vom dem staatlichen Angebot besser als von dem privaten Angebot zufriedengestellt. 3. Das nächste Konsum, dass heißt von den neuen Generationen, wird von Staatsangebot erfüllt. 4. Die Staatsreputation wächst im internationalem 10 F. Forte, M. Mantovani, “La valutazione dei beni artistici nella strategia delle fondazioni bancarie”, Fondazioni, Supplemento alla rivista Il Risparmio n. 1/1999 F. Forte, M. Mantovani, “La valutazione dei beni artistici nella strategia delle fondazioni bancarie”, Fondazioni, Supplemento alla rivista Il Risparmio n. 1/1999. 152 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 153 Gebiet dank der besten Kulturpolitik. 5. Positive Externalities können einen Preis dank der Staatsregelung haben. 6. Private Unternehmungen werden das Risiko nicht eingehen, Kunstwerksrenovierung zu bezahlen. 7. Positive Spillovers für andere Industrien wie die touristische würden dank der staatlichen Hand wachsen. Die wichtigsten Grenzen des Zirkulationssystem beziehen sich auf Export und Import. 11 Vom Exporteur entschieden: 1. Embargo: keine Exportsmöglichkeit. Zum Beispiel ist China sehr streng darüber. 2. Quota: eine bestimmte Menge kann exportiert werden. 3. Das Bedarf einer Zustellung ist typisch im italienischen Recht, vom Anfang der Zirkulation bis zurück nach der italienischen Ursprüngsgallerie. 4. Vorkaufsrechte oder Vorvorstellungsrechte: in der Gelegenheit vom Verkaufsvertrag oder von der Auslandsvorstellung (Exhibition) darf der Staat enteignen oder nein sagen. 5. Exportsteuer. Vom Exporteur entschieden: a. Nach einem bestimmten Gesetz wird das Kunstwerk wegen zweifelhafter Ursprünglichkeit keine Grenze eintreten. b. Strenge Kontrolle im Zollamt und Anspruchsgerichtsverfahren vom Amts wegen. c. Ethischer Vertrag: Museen werden kein Werk akzeptieren, dessen Ursprung nicht bekannt ist. (Tab. 1). Um die Kunstinvestition anzuregen können Steuersysteme ein weiteres Instrument durch die folgende Struktur sein: 1. keine Kulturgutssteuer; 2. freie Schenkung und ganze Abziehbarkeit vom Einkommen; 3. ein bestimmtes Prozent Abrechnung von der Einkommenssteuer; 4. acceptance en lieu: man kann Steuersummen mit Kunstwerken für dieselbe Bewertung bezahlen. Tab. 1. Staaten mit verschiedenen Kunstzirkulationsysteme KEINE ODER SEHR KLEINE BESCHRÄNKUNG BARBADOS USA UK KLEINE JAPAN SCHWEITZ SPANIEN HOHE FRANKREICH ITALIEN TURKEI EMBARGO CHINA COLOMBIA 11 J. O’Hagan, C. Mc Andrew, Protecting the National Artistic Patrimony: An Economic Perspective, Trinity College, Dublin, 2001. 153 O’Hagan, Mc Andrew, 2001. LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 154 2.2. Das Kunstwert als Investition. Das Kunstwert kann als eine gute Investitionsalternative betrachtet werden. Trotzdem, kann diese Alternative von Aktien oder anderen traditionellen Börsetiteln Nachteile haben: Beglaubigungskosten. Um diese zu vermeiden darf die Gallerie oder der Kunstlieber Qualitätszertifikationssysteme anwenden. Das ist aber eine andere Kostsorte! Vertragskosten. 12 Die Auktionshäuser fragen den Anbieter und den Anfrager ein 15% Kommission. OnlineAuktionen können 10% Kommission für ein Vertragswert höher als 50.000 Euro voraussehen. Von extra-Europa Länder ist Importssteuer 19%. Mehrwertssteuer und Urheberrecht sind die anderen Vertragskosten. Erhaltungszustandskosten (bis 2-3% des Preises) sind ein anderes schweres Teil des Kaufes. Versicherungskosten können bis 0,5% des Preises zahlen. Verkaufsdauer. Man braucht viel Zeit, um die Beglaubigung, die Versicherung, usw. zu erklären. Von einer Kunstinvestition wird kein Außergewinn versichert, den eine Börseinvestition (Option, Konvertierbarkeit, usw.) voraussehen kann. Von 1986 beziehen sich alle wirtschaftlichen Forschungen auf Auktionen. Baumol (1986) stellte den Kunstinvestitionsgewinn 0,55% fest. Dagegen könnten Börseinvestitionen durchschnittlich ein 2% geben. Chanel, Gerard-Varet und Ginsburgh (1991) erklärten, dass die Forschung von Baumol am meistens die englische Schule betrachtete. Sie meinten, dass die holländische Schule auch ein 13,7% Wert haben könnte. Renneboog und Van Houtte (2001) stellen fest, wie die Kunstinvestition einen kleineren Gewinn als die Börseinvestition gibt. Sie studieren von 1970 bis 1997 10.598 Verkäufe von 71 Künstler. Im Durchschnitt ist der Gewinn 7,6%, wenn eine Aktieninvestition in der Börse in New York und anderen europäischen Städten 8,7% gibt. Nur ist ein Ölsgewinn höher, 9,8%. Renneboog und Van Houtte bauen zwei Indexen: 12 Börsekommissionskosten sind 1-1,5% für domestische Titel und 2,5% für ausländische Titel. 154 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 155 1. Naive Index. Mittel und Medium vom Auktionspreis ist die Gründnotierung. Die Kunstwerksqualität wird dauerhaft angenommen. 2. Hedonic Index. Ein Standardpreis wird ohne Bezug auf die Künstlerschule, die Größe, die Kopienzahl, usw. gebaut. Eine reine Notierung, die frei 1970-1997 schwankt. W. N. Goetzmann (International School for Finance, Yale School of Management) hat von 1900 bis 1980 den Kunstwertsgewinn mehr als 17% kalkuliert. Von 1988 bis 1998, 14% durchschnittlich!. Der Gewinn einiger Künstler ist mehr als New Economy Aktiensgewinn sogar! 13 Auktion ist der erste wichtige Kunstmarkt, der von ICT (Information and Communication Technology) beeinflusst wird. Erstens, wächst New Economy wie eine neue MarktMöglichkeit für das Kulturgut. Zweitens, bringt New Economy neue Sponsorhip-Gelegenheiten mit Branding und E-philanthropy oder e-fundraisingtracks von kulturellen Initiativen. 3. I.C.T. und Kunstwerksmarkt: product und process Neuerungen Was für eine Struktur hat die New Economy? 1. Die Informationsindustrie spielt die wichtigste Rolle in der wirtschaftlichen Welt: die Information wird Input und Output mehrerer industriellen Prozessen (primary information industries or knowledge industries). 2. Das Gewicht der Information wächst mit den Kosten und dem Preis der Waren. In besonderen Industrien (secondary information industries) wie Kredit und 14 Versicherungen überhaupt! 3. Einkommen von e oder net-companies explodiert! Old companies zittern. 4. E-commerce, das heißt die Net-Verkauf, wird eine neue erfolgsreiche Kaufsgelegenheit. 15 Die neue Struktur der wirtschaftlichen Unternehmungen bedeutet eine neue Rollekomposition für alle Produktionsressourcen. 13 www.arsvalue.com 14 Kapitel 11 in D. Begg, H. Fisher, R. Dornbusch, Economia, McGraw-Hill Italia, 2002. 15 www.net-economy24.ilSole24Ore.com 155 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 156 Bild 1. Die Struktur der Produktion in den verbrachten und modernen Ökonomien. a) Vor-industriel b) industriel c) Info-Wirtschaft I= Information, K=Kapital, L=Arbeit, RN=Natur Gambaro, Ricciardi, 1997. Die kräftigen Faktoren der ICT-Entwicklung sind die folgenden: 1. eine Sammlung von Neuerungen: die optische Fiber, Satellit, client-server Systeme, Kommunikationsstandard; 2. Das Wachsen der Digitalbahnen, die multimedial, interaktiv und welterweitet sind. 3. Die Beschleunigung des Wachsen: 5-10 Jahre lang hat Internet 100 Millionen Anwender verwirklicht; 4. Die Globalisierung der Märkte, ohne Grenzen in der Möglichkeit, die Anfragewünsche zu befriedigen; 5. Die Unternehmungen werden Net-Firmen, deren Funktion der Kommunikation am wichtigsten ist. Im Kunstmarkt hat ICT product und process Neuerungen gebracht: 1. Product Neuerungen: Online-Kunst oder Cyber Kunst, Künstler-Database, Diskussion-Plattformen und multimedial Kunst-Spielen. In allgemeinen, eine bessere Archivierung. 2. Process Neuerungen: Online Aufführungen – die eine Investition von min 10.000$ und max 2.000.000$ benutzen (Opales Digital Workspace; AMICO, Art Image Museum Consortium)-, online Booking (durch virtual visiting) und online Exhibition-Bereitung (von der Versicherung bis die Logistik und die Net-Museen). E-learningPlattformen, die vom Museumsaalen senden Fenster über die Sammlung, Informationen, Museumsgeschichte. E- 156 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 157 Philanthropy, dass heißt die Möglichkeit Geld und andere Sorten von Sponsorship durch Web zu haben. Die erste und wichtigste Process Neuerung ist die Dynamisierung der Auktion, die Online-Auktion. 4. Die online Auktion. Besonders, die Charity Auktion. 16 Die Auktion ist der typischste Markt von Kunstwerken. 17 Zahlreiche sind die Schauspieler dieses Markts: Tab. 2. Die Schauspieler des Kunstmarkts. Erstens zeigt man in der Tabelle die Anfrage, die ästhetischen und Investitions- Wünsche befriedigt. Zweitens, das Angebot, das viele Intermediäre der Kunstzirkulation sammelt. Die Kunstauktion ist eine typische englische Auktion: man steigt von einer Grundnotierung, bis wann die Anfrage an den höchsten Preis sich stellt, mit Bezug auf den die Kommissionenkosten kalkuliert werden. Durchsichtigkeit sollte am wichtigsten sein, aber man kann an einer Auktion auch durch Telefon, Fax und Web teilnehmen. Transparenz wird von einigen Faktoren wie Einzigartigkeit vom Kunstwerk, schwierige Vergleichbarkeit, privaten oder staatlichen Eigentum, usw. beeinflusst. Am schlechtesten, kann geheimes Einverständnis der ordinäre Lauf der Auktion falsch entwickeln. Die weltbekannten Auktionshäuser sind im XVIII. Jahrhundert geboren: Sotheby’s hat die erste Auktion am 17. März 1744 organisiert; James Christie der Alte am 5. Dezember 1766. 16 Angela Besana studiert seit ein Paar Jahren die Faktoren, die offline und online Auktion von Kunstwerken entscheiden. 17 Aber sie ist nicht für Kunstwerke geboren. 500 v. C. wurde die erste Auktion für Sklaven organisiert. 157 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Tab. 3. Schauspielersorten Pagina 158 Die der online Auktion. Die Sorte Auktionsführers Websites des % Verkäufer 70% Intermediäre 20% Beide 10% Chui e Zwick, 1999. Im Jahre 2001 herrschen sie ein Markt, der das Wert von 5 Milliarden USA Dollar hat. Finarte ist die älteste italienische Auktionshaus. Im Jahre 1959 vom Herrn Manusardi gegründet. In 1986 wird es in der Börse quotiert und es gründet zwei Büros in der Schweitz und Spanien. In 1992 ist es am erfolgreichsten. Danach kommt eine kurze Krise, bis wann es im Jahre 2000 die Auktionen mit Kataweb (Internet Firma) in Online bringt. Die online Auktion ist kein typisches Schritt des Lebenslauf von Auktionshäuser. Die traditionellen Auktionshäuser erreichen nur in 90en Jahren dieses Lebensstadium. Die 24Stunden-Trasparenz, die Wachsensgelegenheiten, die niedrigen Teilnehmenskosten der New Economy machen schon im Jahre 1979 Online Auktion möglich. Am Ende 2002 sieht man die online Verkäufe als 10% des E-Commerce-Werts - heute 10 Milliarden USA Dollar – voraus. Von der Mitte der 1990en Jahren beginnen ihre Operativität die Auktion-Websites Onsale und E-Bay. Das Erste mit freiem Eintritt, das Zweite mit listing sites, die die Auktionen für Waresorte, Wert, usw. ordnen. Yahoo und Amazon eröffnen später ihre Websites. Nur im Jahre 1998 treten Sotheby’s und Christies die Website-Erfahrung ein. Allerdings werden die Kunstwerke bisher im Web mit einem kleineren Wert als die nicht-on-the-web angeboten. Es gibt drei online Auktionssorten: 1. ein Haus, das, schon Auktionen nicht on the web verwirklicht, eröffnet sein Website; 2. ein Intermediär, das Waren verkäuft, die von anderen Firmen sind; 3. Providers, die einen virtuellen Markt anbieten, wo eine Auktion stattfinden kann. Mit dem dritten Möglichkeit kann man alle Providers 18 nennen, die mit der Werbung und den Kommissionseinkommen ihren Gewinn durch Auktionen verwirklichen. (Tab. 3.) Neuer Schauspieler ist auch der automatische Preisvergleicher, der ein erstes Screening unter mehreren Auktionen für dieselbe Warensorte macht. Der Net-Kunde kann schon – ohne jede Auktionswebsite eintreten - alle Angebote für seine Lieblingsware sehen. 18 www.auctionguide.com, www.clarence.com. 158 www.interneauctionlist.com, www.yahoo.com, LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 159 Alles kann online angeboten werden: 19 (Tab. 4) (Bild. 2) Bis jetzt hat die wirtschaftliche Literatur die Auktionssorten geordnet: consumer to consumer, business to consumer, consumer to business, business to business. Die USA Statistik zeigt untern den erfolgreichsten ECommerce-Firmen am mindestens 100 Websites, die online Auktionen business to business und business to consumer führen. Typische Auktionssorte ist der englische Auktion mit Steigerung von einem Grundpreis. 20 Tab. 5. Vorteile und Nachteile der online Auktion.. Vorteile Nachteile Weite Warensorten Warenfälschung Kundenzahl Datenunsicherheit Zeitsparung (überhaupt am Beginn der Auktion) Keine Info-Transparenz Intermediärspezialisierung Deep linking Rating Systeme Eintrittskosten Personalization der Waren (Flohmarkt und Nebendienste) online Auktion. Warensorte % Websites . . . . . . . . . . . . . . . Kunst . . . . . . . . . . . . . . 62% PC Hardware. . . . . . . . 55% PC software . . . . . . . . . 46% Elektrogeräte . . . . . . . . 29% Spiele . . . . . . . . . . . . . . 26% Uhren und Schmück . . 25% Sportswaren . . . . . . . . 25% Buch/Musik/Film . . . . . 22% Büroeinrichtungen . . . 21% Konkurrenzfähige Preise Beseitigung des Lagerbestands Tab. 4. Die Warensorte in der Hauswaren. . . . . . . . . . 18% Musikinstrumenten . . . 10% Photowaren . . . . . . . . . 10% Autos . . . . . . . . . . . . . . 10% Bekleidung . . . . . . . . . . 9% Notierungszeit: First or last? Jump bidding Touristik. . . . . . . . . . . . . 6% Fahrscheine. . . . . . . . . . 6% Chui e Zwick, 1999. Anderes Forschungsteil sammelt die Vorteile und Nachteile der online Auktionen in einer ersten und jungen – die Analyse hat von ein paar Jahren angefangen – Ordnung: Die online Auktion ist ein Markt ohne Grenzen für Zahl und Sorte der Waren, für Zahl und Sorte der Kunden. Trotzdem zeigt die junge Literatur besondere Nachteile: 1. Warenfälschung. Seit ein Paar Jahren ist AuctionWatch gegründet worden. Das ist eine Organisation, die die online Märkte wie Auktionen kontrollliert. Weltbekannt sind die online Verträge, die Körperorgane oder falsche Kunstwerke verkaufen. Die Intermediäre erwidern, sie haben keine Schuld. Allerdings 19 Länder der dritten Welt finden in den online Auktionen Ressourcen, die in Europa oder USA schon obsolet sind. Anwaltsbüros finden Beweise. 20 D. Lucking-Reiley, D. Bryan, D. Reeves, Pennies from eBay: the determinants of price in online auctions, Working Paper No. 00-W03, Department of Economics Vanderbilt University, Nashville, TN, 2000. 159 Bild. 2. Der Gewinn von online Auktionen in EuroMilliarden. Forrester Research LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 160 hat man die Hoffnung, dass die online Autkionsführer strengere Verantwortungsregel anwenden werden. Im Jahre 2000 hat das Washington Attorney General’s Büro 21 eine Forschung über die Auktionsfälschungen geführt. Im Jahre 2001 wiederholt, hat die Forschung gezeigt, welche Waren in falschen Verträge gekauft werden. Kleine Tiere (27%), Videogames und Kassetten (24%), PC (18%), Videokamera (14%), PC Hardware (9%), Schmuck (8%). Der Verlust ist in 4 Millionen $ kalkuliert worden. Während der ersten vier Monate von 2001 hat das Internet Fraud Complaint Center 4000 Anzeigen für ein Wert von 3,2 Millionen $ gesammelt. Der angezeigte Vertrag hat ein durchschnittliches Wert von 776$. Die Fälschung hat die folgende Forme: die Überbewertung der Waren, die Dreiecksmessung mit einem Intermediär, der einen Verkäufer und einen Käufer missbraucht; das Fee Stacking mit Nebenkosten, die keine richtige Ursache haben; den Schwarzmarkt von Software, Musik, Videos, usw., die ohne Versicherung verkauft werden. 2. Persönliche Daten können missbraucht werden. Die virtuelle Gesellschaft hat Bedarf an Rating Systeme, die die Wahrheit über Käufer und Verkäufer versichern. Chats können auch der Transparenz helfen. 3. Der Shielder macht mehrere Notierungen, deren nur Eine wahr ist. So kann der Preis steigen und so kann die Konkurrenz blockiert werden. Am Ende der Auktion wird er den kleineren Notierung bezahlen. Der Shiller ist mit dem Verkäufer einverstanden. Er spekuliert auf Hausse, sodass der Käufer am Ende der Auktion einen sehr hohen Preis bezahlt. 4. Der automatische Preisvergleicher, der ein erstes Screening unter mehreren Auktionen für dieselbe Warensorte macht, vermeidet ein persönliches Verhältnis mit dem Auktionshaus. Deep linking tritt das Homepage des Auktionshaus nicht ein. Die Treue kann in einem Auktionshaus nicht wachsen. 5. Die Eintritts- und Buchungsdauer ist von 10-15 Minuten. Die Websites-Kongestion kann den Entritt nicht möglich machen. 6. Typische Strategie der online Auktionen ist late bidding. Bajari und Horctasu 22 zeigen, wie die erfolgreichste 21 Washington Attorney General’s Office, Online Auction Report, Washington D.C., 200 und Internet Auction Fraud, 2001. 22 P. Bajari, A. Hortacsu, Cyberspace Auctions and Pricing Issues: a review of empirical findings, Stanford University and University of Chicago, april 2002. 160 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 161 Notierung nach der 98,3% Auktionsdauer kommt. Die Bidders wollen vor einer Notierung Informationen über den Verkäufer und die Ware sammeln. Alles wird in letzten Minuten gemacht! Das kann auch einen Verlust bedeuten, Eintritts- und Buchungskosten betracht. 7. Jump bidding bezieht sich auf eine sehr hohe Notierung, um die Konkurrenz zu blockieren. Das ist ein Signal, das mit Kundenzahl wächst. Mehrere Kunden, Milliarden von Kunden können diese Strategie in einem virtuellen Markt vereiteln. 23 Die online Auktionen von Kunstwerken enthalten die Struktur des Flohmarkts mit typischen Strategien von Anfrage und Angebot. Die Anfrage-Strategien sind: a. Non élite. Soziales Stand von Auktionskunden ist im allgemeinen ganz verschieden. Nicht nobel notwendig! b. Non fashion leader. Keine Mode herrscht den online Markt. c. Investor. Der online Markt ist eine gute Gelegenheit, um zu spekulieren. d. Association minded. Mann trägt eine Gemeinschaftsfühlung, die oft in Chats nach der Auktion sich verwirklicht. e. Non path depended. Auktionskunden haben keine Geschichte: keinen alten Kauf, keine Treue, keinen mögliche zukünftigen Kauf. f. Non externality affected. Man sucht keine gemeinsame Vorteile mit den anderen Kunden. Man macht den einsamen Wünsch zufrieden. g. Group buying. Mehrere Kunden sammeln die Kräfte, um Monopson-Leadership zu haben. Die Preise sind aber nie Monopson. Zum Beispiel, kann ein Network von Bibliotheken eine interessante Buchsammlung kaufen. h. Bundle buying. Der Käufer kann eine Sammlung von verschiedenen Waren (z. B. die ganze Möblierung des Zimmers des weltbekannten Held der verbrachten Geschichte) haben. Das Angebot entwickelt die folgenden Strategien: 1. cooperating with portals: das Anbieten dank kräftigen und weltbekannten Providers; 2. technology speeding, um das Dienst zu bessern; 3. active monitoring, um durch Sicherheitsmittel Fälschungen zu vermeiden; 23 R. F. Easley, R. Tenorio, Bidding Strategies in internet Yankee Auctions, Notre Dame and Northwestern University, 2002 161 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 162 4. customizing, um am besten die Kundenwünsche zufrieden zu machen und die Kundentreue zu entwickeln; 5. personal relationship, um eine persönliche Relation zu fördern; 6. community networking, so dass viele Leute an einer Auktion und an einem Auktionswebsite teilnehmen; 7. joint venturing with offline. Zum Beispiel, die WebFahrscheinauktionshäuser, die mit Reisefirmen Fahrverträge anbieten. Mit Bezug auf die traditionellen Auktionshäuser, hat Christie’s ein Website, das keine online Auktion organisiert. Es nimmt nur die absentee bids an, aber es hat eine Fensterfunktion: es zeigt das verschiedene und reiche Angebot von diesem Auktionshaus: während der ersten drei Monaten von 2002 wurde Christie’s Homepage von 6.000.000 Leute, mit einem through linking (Treuefaktor) von 700.000 Leute - 19 Minuten gebunden – besucht. Sotheby’s hat im Jahre 1999 mit E-Bay ein Auktionswebsite entwickelt. Am Ende 2001 ist der Gewinn von online Auktionen 18% der Rechnung. 24 Weltleader ist E-Bay, das virtuelle Firma, die nur im Jahre 1998 13,6 Millionen Waren mit einem Wert von 745 Millionen $ verkauft hat. Das ist ein Cyberforum mit 18.000 Warensorten mit einer 2001-Rechnung von 748,8 Millionen $ (+73,6%, 2000) und einem Gewinn von 90,4 Millionen $ (+87,2%, 2000). Charity Auktion stellt eine naturelle Entwicklung der online Auktion dar. Die Motivation ist Sponsorship für eine soziale oder kulturelle Unternehmung. Die Charity Auktion hat nach der tragischen NY-Geschichte vom 11. September 2001 explodiert. E-Bay Auction for America sollte 100 Millionen USA Dollar sammeln. Am Dienstag nach dem 11. September waren die online Auktionen 12.000! Das Einkommen von Auction for America ist im März 10 Millionen Dollar. Charity Auktionen sind nur eine E-Philanthropy-Sorte. Typisch sind auch die folgenden online Strategien: 1. CLICK AND GIVE: Der Eintritt von einem Firmawebsite – Sponsor von sozialen oder kulturellen Idee genannt - macht die Finanz einer kulturellen und sozialen Unternehmung möglich. Der Kunde, der mit dem Websiteseintritt für seine Produktion sich interessiert, verpflichtet das Firma dem sozialen oder kulturellen Firma das 24 Annual Report 2000: www.shareholder.com/bid/annual00/Financials und www.hoovers.com/co/capsule. 162 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 163 Geld zu geben. 2. SHOPPING TO GIVE: Wenn der Kunde in einem Firmawebsite kauft, verpflichtet das Firma dem sozialen oder kulturellen Firma das Geld zu geben. 3. VETTING PORTALS: Providers sammeln sich, um eine Unternehmung zu finanzieren. 4. B2B ONLINE FUNDRAISING: Firmen geben den sozialen oder kulturellen Unternehmungen kein Geld sondern materiale Ressourcen (in-kind sponsorship). 5. E-philanthropy und E-branding in der kulturellen Industrie Fundraising ist die Aktivität der Ressourcensammlung, um eine kulturelle Unternehmung zu finanzieren. Jedes Jahr schenken die Italiener der sozialen Industrie 700 Milliarden Lira. Die Fundraisingstechniken sind traditionell: Telephon, Mailing, Telemarketing, Sponsorshipsvertrag, Vereinsvertrag, usw. Online Fundraising oder EPhilanthropy ist ein USA Neuigkeit. Dank Crowding-in Phänomenen 25 von privatem und staatlichem Geldsschenkungen, stimuliert E-Philanthropy das Einkommen von neuen Summen. Durch e-fundraising baut das kulturelle Firma ein Website: 5. das den Namen und das Link von neuen Patrons enthält; 6. das jeden Tag mit Informationen über die kulturellen Projekte und ihre Verwirklichung neu wird; 7. das Nebendienste für Patrons (Skontos, Steuerrecht der Sponsorship, usw.) anbietet. Für eine moderne Fundraisingsaktivität soll man: 1. offline und online benutzen; 2. Net-Ökonomien mit anderen Firmen entwickeln; 3. mit Branding des kulturellen Projekts durch Website anfangen; 4. der virtuellen Gemeinschaft Informationen über das Projekt geben; 5. die jungen Fundgivers mit Skonto, online Merchandising, usw. stimulieren; 6. ICT-Techniken verbessern. 25 J. Andreoni, J. Miller, “Giving according to GARP: an Experimental Test of the Consistency of Preferences for altruism”, Econometrica, 2001. J. Andreoni, “The Economics of Philanthropy”, Internationl Encyclopedia of the Social and Behavioral Sciences, Elsevier, London, 2001. 163 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 164 ICT kann dem gemeinsamen Wachsen der kulturellen und Touristik- Industrien helfen: Bild. 3. Die Wachsenkräfte der Kultur- und Touristik- Industrien dank ICT. Verarbeitet von Stahl, 1998 .26 Es gibt keine Statistik mit Bezug auf die italienische Philanthropie. Die USA Statistik zeigt wie 12 Millionen Amerikaner geben durch die Post und 50 Millionen durch Internet. Im Jahre 1999 wurden mehr als 190 Milliarden Dollar der sozialen Industrie gegeben. 10 Millionen durch Internet! Vom 11. September bis im März 2002 wurden 100 Millionen $ mit einer durchschnittlichen Schenkung von 75$ durch Internet gesammelt. Beide Offline und online Techniken können der Kulturverwertung helfen. Nicht nur durch einen neuen virtuellen Markt wie die online Auktion, sondern auch durch eine weltweite Finanzierungsgelegenheit dank die Charity Auktionen und die E-Philanthropy. Branding ist am wichtigsten in allen möglichen Orten: material und virtuell! Die USA Erfahrung zeigt einige Beispiele, die vergleichbar sein könnten. Italienische Kultur- und Touristik-Industrien könnten zusammen wachsen! Man soll nur diese Gelegenheit nutzen! 26 H. K. Stahl, Modernes Kundenmanagement, Expert, Renningen-Malmsheim, 1998. 164 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 165 Bibliographie J. Andreoni, J. Miller, “Giving according to GARP: an Experimental Test of the Consistency of Preferences for altruism”, Econometrica, 2001. J. Andreoni, “The Economics of Philanthropy”, Internationl Encyclopedia of the Social and Behavioral Sciences, Elsevier, London, 2001 P. Bajari, A. 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Die Associazione, die keine Gewinnzwecke verfolgt, steht neben Privatbetrieben oder -personen allen Gemeinde-, Landes- oder Regierungsinstitutionen des Inund Auslandes offen. Ich würde mich sehr über den Beitritt von privaten Stellen, Körperschaften oder Institutionen aus Tirol und Bayern freuen. Aus eigenen Mitteln habe ich die Räume und Einrichtung für die Geschäftsstelle in Cison di Valmarino bereitgestellt, da CastelBrando nicht nur eine große Burg mit 260 Räumen und 2000 Jahren Geschichte ist, sondern auch an der Via Claudia Augusta liegt. Die Historiker und Kulturforscher seien daran erinnert, dass die drei beteiligten Staaten Italien, Österreich und Deutschland bereits einschlägige Regeln aufgestellt haben, darunter jene hinsichtlich der Trasse, die keine Spur (Straße von 3 bis 6 m Breite), sondern ein Korridor ist, der auf jeder Seite 15 km misst (30 km Breite). Die darin liegenden Gemeinden oder Betriebe sind berechtigt, das Markenzeichen “Via Claudia Augusta” zu führen, das speziellen Genehmigungen unterliegt. Vielleicht muss ich für den Teil von Treviso und Belluno wegen der vielfältigen (wenngleich wertvollen) Auslegungen der venetischen Historiker eine Erweiterung dieses Korridors beantragen; ich hoffe auf die entsprechende Genehmigung, damit die 167 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 168 zahlreichen Hypothesen zum Trassenverlauf auf einen Nenner gebracht werden können. Wir müssen jedenfalls die Forschungsarbeit, vor allem die historischen und archäologischen Untersuchungen, weiter betreiben, um mit größerer Gewissheit und anhand eindeutiger Beweise den wahren Verlauf der Straße festlegen zu können. Vermutlich wird sich eine Haupttrasse und - für den fraglichen Abschnitt - eine Reihe von Nebentrassen oder Varianten ergeben. Wie ich erfahren habe, werden wir endlich die Gemeinschaftsfonds erhalten, die von sieben Trägern der drei von der Straße berührten Staaten - Italien, Österreich, Deutschland - zu verwalten sind. Dies wird hoffentlich zur Einleitung eines wahren europäischen Projektes transnationaler Zusammenarbeit führen und vor allem einen hochstehenden internationalen Kulturtourismus fördern, der in den letzten 40 Jahren global konstant abgenommen hat (Italien deckte im Jahr 1960 rund 25% des Welttourismus, der im Jahr 2000 auf 5% sank: 1960 kam einer von vier Touristen, die ihre Landesgrenzen überschritten, nach Italien, während es heute nur noch einer von zwanzig ist!). Längs der Via Claudia Augusta - ich würde einen internationalen Slogan wählen “Along Via Claudia Augusta” reihen sich nicht nur zauberhafte Landschaften mit Seen, Flüssen und Tälern zwischen dem Meer und den Bergen aneinander und es gibt nicht nur Burgen, Kirchen, Denkmäler und Archäologie. Hier leben Gemeinschaften mit ihren Traditionen, Sitten, Festen und historischen Erinnerungsfeiern, mit ihrer Kunst, dem Handwerk, den Produkten, der charakteristischen heimischen Küche, den Gaststätten und Hotels neben Einrichtungen des gesellschaftlichen und kulturellen Lebens. All dies ergibt ein ungemein wertvolles Potenzial, das wir erhalten müssen, um das die globalisierte Welt uns beneidet und das, wenn wir uns bekannt machen, viele zu einem Besuch veranlassen werden. Wir müssen uns demnach der Organisation widmen, Wiederherstellungsarbeiten durchführen, Infrastrukturen schaffen und Kommunikation betreiben. Der Kulturtourismus ist heute der vorrangige Entwicklungsfaktor (die wichtigste Industrie). Für viele Länder ist der Kulturtourismus der Höhepunkt der tragbaren Entwicklung: • wegen der Aufwertung und des Schutzes der Umwelt, der Natur, der Landschaft, der Archäologie und der 168 LIBRO1.qxd 18/03/2004 16.00 Pagina 169 Architektur • wegen des Anreizes in den Bereichen Kunst, Handwerk und Handel • wegen der Hilfe, die er dem Handwerk und allen Aktivitäten des Gast- und Hotelgewerbes bietet • wegen der Erweiterung des Horizonts, der Kultur und der Sprachkenntnisse, des Wissens um Brauchtum, Kunst und Traditionen • Er nutzt das einzige Rohmaterial, das uns kostenlos und in unerschöpflicher Menge zur Verfügung steht (wenn wir es zu wahren wissen): die Sonne, die Natur, die Landschaft. Die Regional- und Landesbehörden müssen jedoch kreativer und dynamischer sein, müssen eine Strategie entwickeln, die das Vereinswesen und den Zusammenschluss der vielfältigen lokalen Gegebenheiten fördert, müssen Richtlinien festlegen und einen Teil der Fonds auftreiben, um Touristenpfade zu schaffen, die den Rückgang des Interesses unseres Landes an einem internationalen Tourismus aufhalten können. Ich möchte mit einem Motto schließen, das mir spontan einfällt, nachdem ich Prof. Lavarini der Universität IULM und Dr. Weissengruber des Centrum Latinitatis Europae von Linz-Aquileia gehört habe: “Wir sind vom Weg abgekommen - Wir müssen den Weg wiederfinden”. Die Via Claudia Augusta ist “der Weg”, der es uns gestattet, die Freude am Reisen durch die Ebenen und die Berge, durch Stadt und Land wieder zu finden und (in einem menschengerechten Rhythmus) die heimischen Gerichte, Aromen und Düfte zu genießen, die Vergangenheit wiederzuentdecken, die Bevölkerung, ihre Vorlieben und Traditionen, die Stätten ihres Wirkens und ihre Produkte, ihre Kunst und ihr Handwerk kennen zu lernen und ihre Unterschiedlichkeit zu akzeptieren. Wenn es uns auf diese Weise gelingt, Lokaldenken und fundamentalistische Haltungen zu überwinden, werden wir unsere Sensibilität und Kultur erweitern können. 169