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LA COSTITUZIONE ITALIANA
questa “sconosciuta”
Conoscere la Costituzione significa conoscere i propri doveri di cittadino, ma anche i
propri diritti. Continua la pubblicazione degli
articoli
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
MERCATINI DI NATALE
Sotto le luci delle storiche piazze illuminate dall’Associazione Commercianti e Professionisti di San Michele si ripete la magia dello scorso anno
A
nche quest’anno, grazie all’impegno del direttivo dell’Associazione Commercianti e Professionisti di San Michele, gli abitanti di
San Michele potranno godere della magica atmosfera dei mercatini
proposti nelle due storiche piazze
del quartiere. L’appuntamento è per
il giorno 8 Dicembre in Piazza Madonna di Campagna e per il giorno 16 in Piazza del Popolo. Oltre
a riproporre alcune iniziative dello
scorso anno, sono previste importanti novità che illustriamo in un
servizio all’interno del giornale.
Camilla Rossi
Le confessioni religiose diverse dalla
cattolica hanno diritto di organizzarsi
secondo i propri statuti, in quanto non
contrastino con l’ordinamento giuridico
italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono
regolati per legge sulla base di intese con
le relative rappresentanze.
foto: Camilla Rossi
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L’E X TRA
periodico sportivo culturale e sociale
Autorizzazione Tribunale di Verona n° 1863 del 19/03/2010
Direttore responsabile: Emanuele Del Miglio
Editore: New Art Photo s.n.c.
Via Unità d’Italia, 151 - 37132 Verona Tel. 045 977999
Redazione: Paolo Nalin - Gianluigi Rossi
Martina Cecconelli - Stefano Pellegrini
Vignettisti: Carlo Galafassi - Paolo Nalin
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.lextra.eu
Stampa: Faltracco srl San Bonifacio (VR)
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L’Agente Immobiliare risponde...
Rubrica curata da Antonio Fonte: Grimaldi Immobiliare Via Unità d’Italia, 142
come è più opportuno intestare la seconda casa
Buongiorno, prima di porre il mio
quesito, vorrei farle i complimenti
per la sua rubrica che trovo interessante e ben scritta.
Le spiego la situazione: lo scorso
settembre sono andata in pensione e con la liquidazione aggiungendo degli altri soldi, voglio prendere
un appartamento per la mia unica
figlia appena maggiorenne e per il
momento andrei ad affittarlo.
Amici e colleghi mi hanno sconsigliato di intestarlo a suo nome per
evitare di privarla un giorno delle
agevolazioni prima casa e di intestarla a nome mio e di mio marito
(sposati in separazione).
Nulla di strano potrebbe dire, ma
forse un problema mi si sta presentando all’orizzonte. Senza entrare nello specifico, le posso dire
che allo stato attuale delle cose
non è il caso di intestare nulla a
mio marito. Potrei dunque intestar-
mela totalmente io, ma in coscienza non mi sento di farlo anche
perché parte dei soldi che andremo ad investire sono anche suoi.
Fatto questo ampio preambolo,
ma necessario per comprendere al meglio la situazione, le sottopongo la seguente domanda:
esiste una formula al momento
dell’intestazione in cui io mi impegno, in caso di separazione da
mio marito, che magari non accadrà mai, a rendergli la somma che
andrà ad investire per l’acquisto di
questo appartamento?
La ringrazio infinitamente e spero
di essere stata sufficientemente
chiara nell’esporre la mia situazione.
Gentile lettrice, intanto la ringrazio per i complimenti, è sempre
un piacere riceverli. Per quanto
riguarda la sua domanda prove-
rò a rispondere nel modo più
esaustivo possibile.
Sicuramente è apprezzabile il
consiglio dei suoi amici. In effetti
se non è strettamente necessario è meglio non privare sua
figlia delle agevolazioni prima
casa, soprattutto se l’immobile
che vuole andar ad acquistare ha
una rendita non eccessivamente
alta e ciò vuol dire che la base
imponibile per le spese di intestazione sarà contenuta
In secondo luogo non va trascurato il fatto che essendo un acquisto finalizzato alla locazione,
quindi un immobile da mettere
a reddito, è consigliabile intestarselo come seconda abitazione.
Per quanto riguarda la questione
di suo marito mi viene in mente
una formula che potrebbe tornarle utile. Se volesse intestarsi
l’immobile in forma esclusiva,
può formalizzare una scrittura
privata con la quale riconosce
un debito a favore di suo marito, per poi liberarsi dello stesso,
trasferendogli la quota di valore
pari al debito stesso.
In alternativa potrebbe farlo intervenire nell’atto di acquisto,
non come soggetto acquirente,
ma come soggetto che interviene per pagare in parte il prezzo
di acquisto. In questo modo, il
contributo finanziario sarebbe
certo e lo andreste a rendere
pubblico con la sottoscrizione
dell’atto.
Speriamo comunque che le divergenze familiari possano appianarsi prima dell’acquisto.
Colgo l’occasione per augurare
a lei e a tutti gli appassionati lettori, un fantastico Natale.
Antonio Fonte
Grimaldi Immobiliare
Inviate le vostre domande a [email protected]
L’Avvocato risponde...
Rubrica curata dall’Avv. Maglio Emanuela Via Unità d’Italia,143
045 222 6492
nullatenente davanti ad una cartella di equitalia
Buongiorno Avvocato. Sono una
signora di 63 anni che da due
anni e mezzo vive in campagna, in una casa acquistata con
mutuo trentennale nel 2007, di
proprietà di mia figlia e di cui
io ho l’usufrutto a vita. Non ho
lavoro, non ho reddito, sono nullatenente e mia sorella mi aiuta ad andare avanti. In attesa
dell’agognata pensione sociale
che se tutto va bene tra poco
più di due anni dovrei ricevere. Qualche mese fa mi è stata notificata una cartella Gerit
Equitalia, relativa a pagamenti
pregressi non effettuati, canone
televisivo, smaltimento rifiuti,
addirittura di una casa abitata
negli anni 70, nella quale ero
ospite e per la quale non ho mai
dovuto pagare un affitto. Sono
stata alla Federconsorzi, al patronato della CGIL, ma non ho
ottenuto nessun risultato. Sono
passati pochi altri mesi e qualche giorno fa mi hanno notifica-
to l’iscrizione di ipoteca sull’immobile. Essendo io usufruttuaria
e non proprietaria, che cosa mi
comporta questa ipoteca? Nel
frattempo, nel giro di pochi mesi
l’importo è salito da 3200 euro
a 4500. La casa non porta alcun reddito, mi coltivo l’orto e ci
vivo in estrema parsimonia. Non
mi posso permettere un avvocato che mi faccia ricorsi o perori
la mia causa. Un’eventuale rateizzazione comporterebbe, immagino, interessi elevati e io non
so come potervi fare fronte. Mia
figlia, in quanto proprietaria, si
ritroverà con la casa ipotecata?
Grazie.
Gentile Lettrice, innanzitutto
devo chiarire che la rateizzazione della cartella esattoriale emessa dall’Equitalia,
comporta
esclusivamente
l’aggravio degli ulteriori interessi, determinati nella misura del tasso d’interesse legale
attualmente in vigore. Recentemente, inoltre, sono state
introdotte importanti novità
in materia di rateizazione, con
la direttiva di Equitalia del 1°
marzo 2012 e con il decreto legge 2 marzo 2012, n. 16,
convertito con modificazioni
dalla legge 44/2012: in pratica
è stata innalzata da 5.000,00
a 20.000,00 euro la soglia
d’importo per ottenere la rateizazione automaticamente,
senza dover allegare alcuna
documentazione relativa alla
situazione finanziaria. Per tali
importi il numero massimo
di rate è 48, fermo restando
che l’importo di ciascuna rata
dovrà essere pari almeno a
100 euro. Nel caso, invece, di
richiesta di più rate, occorre
presentare la documentazione comprovante la situazione
di difficoltà economica.
Ciò chiarito, con riferimento
all’iscrizione di ipoteca, vo-
glio rassicurarLa sul fatto che
il diritto di proprietà di Sua
figlia non può essere sottoposto a pignoramento e quindi
non può essere aggredito dai
Suoi creditori. Al contrario,
potrebbe essere sottoposto a
pignoramento il Suo diritto di
usufrutto, con la conseguenza
che Lei potrebbe non avere
più la possibilità di abitare
nella Sua attuale dimora. Nel
momento in cui Lei venisse
a mancare, tuttavia, l’ipoteca sul diritto di usufrutto si
estinguerebbe e Sua figlia
tornerebbe ad essere la piena proprietaria dell’abitazione. Un’ultima notazione: Le
consiglio di verificare che il
diritto da Lei vantato sull’immobile sia effettivamente di
usufrutto e non di uso o di
abitazione poiché questi non
sono pignorabili.
Avv. Emanuela Maglio
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CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO... ora c’è la soluzione
Appare oggi di estrema attualità
parlare di “crisi da sovraindebitamento”. Il sovraindebitamento consiste nella situazione in cui si può
trovare un imprenditore, ma anche
una persona fisica, in cui vi è un perdurante squilibrio tra le obbligazioni
assunte ed il patrimonio disponibile
per farvi fronte e quindi la definitiva
incapacità di adempiere alle proprie
obbligazioni. Si tratta di un termine
nuovo, ma che come fenomeno si
sta diffondendo in tutta Europa,
ma anche in America (secondo le
statistiche sembra che i bambini
americani abbiano più probabilità
di avere genitori falliti che genitori
divorziati). In Italia esiste una Legge
fallimentare che regola le situazioni
di forte indebitamento attraverso le
diverse procedure concorsuali (che
non sono solo il fallimento ed il
concordato fallimentare, ma anche il
concordato preventivo, l’accordo di
ristrutturazione del debito, il piano
attestato), applicando una azione di
“esdebitamento” (sommariamente,
lo sgravio dei debiti), ma solo per le
imprese di determinate dimensioni.
Da tali interventi rimangono invece
esclusi i piccoli imprenditori, gli imprenditori agricoli, gli enti pubblici
economici, gli imprenditori che hanno debiti di ammontare inferiore ai
30.000,00 euro ed i consumatori
(gravati da obbligazioni che non derivano da un’attività imprenditoriale), quindi le famiglie. Con la Legge
n.3/2012 (modificata dal Decreto
Sviluppo-bis) si è quindi introdotta
la possibilità di attivare una procedura di natura esdebitativa anche
per quei soggetti esclusi di cui sopra, ovvero uno strumento per la
gestione delle situazioni di crisi che
coinvolgono i soggetti più deboli
(non fallibili). Si tratta in modo particolare dei consumatori, ovvero le
famiglie, che hanno più bisogno di
una guida da parte delle Istituzioni
per poter uscire da una situazione
di grave indebitamento, anche derivata dall’assunzione di obbligazioni
finanziarie sproporzionate ad attesi
redditi futuri, da una imprudente
gestione delle spese familiari, oppure dal venire meno di entrate fisse
(stipendi) per perdita del posto di
lavoro o per motivi familiari (lutti, divorzi etc.). Attraverso questo
procedimento è possibile realizzare
una serie di accordi che prevedano
la ristrutturazione dei debiti e la
soddisfazione dei creditori in qualsiasi forma, anche mediante la cessione di redditi futuri. Gli accordi
negoziali come qualsiasi altra iniziativa possono quindi essere in forma
libera con il solo vincolo di essere
finalizzati al superamento della crisi
da sovraindebitamento ed al conseguente esdebitamento. Suddetto
procedimento si attiva con istanza
al Presidente del Tribunale Civile e
Penale (di Verona), il quale a sua volta darà delega a procedere al Presidente della Sezione Fallimentare
che nominerà un professionista
(che potrebbe svolgere l’incarico
di curatore fallimentare) oppure
un notaio. Presso il Tribunale Civi-
le e Penale di Verona è seguita con
particolare interesse l’attivazione
di questi procedimenti ed è stato
di recente avviato un progetto pilota seguito da una Commissione
presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
di Verona che studia ed approfondisce questa tematica, dando anche la
propria disponibilità in termini più
operativi presso il Tribunale. Non
si tratta certo di un’attività redditizia per il consulente incaricato
dal Tribunale, ma è certamente un
onore per questi poter dedicare la
propria preparazione e professionalità anche solo per scopi sociali ed
in modo particolare in questo periodo di profonda crisi economica.
In tale ambito si confida comunque
pure nell’aiuto, nella collaborazione
e nella disponibilità anche in termini
economici da parte di tutti (come
istituti di credito, uffici fiscali e istituzioni religiose).
Dott.ssa Valentina Sterzi
SABATO 1 DICEMBRE
ORE 21
DOMENICA 2 DICEMBRE
ORE 17,30
Appuntamento annuale
con la nota compagnia
teatrale “La Barcaccia”
del regista Roberto Puliero. Saranno 5 le rappresentazioni teatrali
che si alterneranno
nelle 28 date previste
dal programma. Le rappresentazioni si protrarranno fino a fine
febbraio. Ogni mese
attraverso queste pagine vi comunicheremo
date e orari.
SABATO 8 DICEMBRE
ORE 21
DOMENICA 9 DICEMBRE
ORE 17,30
DOMENICA 16 DICEMBRE
ORE 17,30
SABATO 22 DICEMBRE
ORE 21,15
I consigli del Farmacista
a cura del Dott. Stephane Giarolo titolare dell’omonima farmacia
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Scrivete a mezzo fax o mail all’indirizzo della nostra redazione: tel 045 977999 - mail: [email protected]
SE L’INFLUENZA CI COLPISCE... CHE FARE?
Gentile dr. Farmacista, vorrei avere
delucidazioni sull’influenza visto
che ogni anno la mia famiglia ne
è colpita. Considerando anche la
presenza di bambini in età scolare... è utile il vaccino??
La domanda che mi pone necessiterebbe di una risposta approfondita, lunga e abbastanza tecnica. Cercherò di fare del mio
meglio. Innanzitutto l’influenza
è causata da un virus stagionale che colpisce ed ha un forte
impatto sulla salute della popolazione: essa può portare anche
ad un aumento della mortalità
dei soggetti più a rischio. La
stagionalità sembra causata da
varie circostanze: d’inverno le
persone rimangono molto di
più in ambienti chiusi e spesso
affollati, le attività scolastiche
sono in pieno svolgimento e
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quindi la trasmissione è molto
veloce. La trasmissione del virus avviene principalmente attraverso le goccioline immessse
nell’aria attraverso i colpi di
tosse, gli starnuti e il semplice
parlare. La trasmissione avviene
da circa un giorno prima a cinque-sette giorni dopo l’insorgenza dei sintomi. L’alta diffusione dell’influenza può portare
anche a valori vicini al 50% delle
persone infette nell’arco di una
settimana, soprattutto in età
pediatrica e nelle persone anziane sopra i 65 anni, portatrici di patologie croniche anche
importanti. Generalmente l’influenza si presenta in soggetti
che contemporaneamente presentano stati febbrili maggiori
di 38°C, sintomi respiratori
(mal di gola, rinorrea) e sintomi
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sistemici (dolori muscolari, mal
di testa, astenia.). L’insorgenza
dei sintomi può essere rapida e
brusca, seguita da rialzi termici
importanti che possono durare
anche cinque giorni; mentre i
sintomi respiratori durano dai
tre ai cinque giorni, l’astenia e
il malessere generale possono
durare più di una settimana
dopo la scomparsa della febbre.
Questo virus influenzale varia
continuamente ed è continuamente presente nella comunità
per cui l’influenza è soggetta
ad una sorveglianza continua
e globale da parte dell’OMS
(Organizzazione Mondiale della
Sanità) la quale, attraverso centri regionali e nazionali, raccoglie dati ed indicazioni per una
corretta produzione dei vaccini,
la cui composizione deve cor-
rispondere a ceppi virali prevalentemente circolanti nell’
imminente stagione influenzale. Data l’elevata frequenza di
mutazioni antigeniche del virus,
l’immunità indotta dal vaccino è
di breve durata per cui necessita una somministrazione annuale. La protezione negli adulti si
aggira tra il 70% e 90% e riduce
i casi di ospedalizzazione.
Una corretta igiene di vita ha
una certa importanza per risolvere il periodo di malattia: il
riposo a letto, una alimentazione leggera e un’adeguata idratazione sono rimedi antichi ma
sempre validi. Inoltre, per superare la fase convalescenziale, si
possono usare tranquillamente
integratori a base di vitamine e
oligoelementi o proenergetici.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
S I VA A T E AT R O
5
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
6
LETTERE ALLA REDAZIONE
i n f o @ l e x t ra . e u o i vo s t ri f a x a l n u m e ro 0 4 5 9 7 7 9 9 9
CHI PRETENDE
CHIAREZZA
DEVE DARE
CHIAREZZA
foto: Camilla Rossi
Gentili Signori,
in riferimento al Vs. articolo “Presidente Cercasi”, Vi informiamo
che la segreteria del Comune di
Verona ha quantificato circa €
13.500,00 per le spese di contratto al personale presente ai
seggi, più le spese di gestione amministrativa delle elezioni che saranno sicuramente di molto inferiori agli € 150.000,00 da Voi e da
alcuni esponenti in comune dati
per certi. C’è da aggiungere che
il Movimento 5 Stelle si era proposto come risoluzione alla contesa del presidente proponendo
di condividere a più mani nella
creazione di un programma con
i cittadini e non ha mai accettato
le candidature proposte dai due
schieramenti perché, unica forza
politica in grado di poterlo chiaramente affermare, siamo rimasti
coerenti con il programma, il quale non prevede alcuna coalizione
in quanto Movimento politico
ma non partitico. Ora i fallimenti
sono almeno due: la maggioranza
non è stata così schiacciante da
determinare una forza che garantisse la governabilità della circoscrizione ed entrambi i candidati
non hanno voluto scendere dai
loro “scranni” per confrontarsi
veramente con una sfida vera, governare la 7a Circoscrizione per
la prima volta nella storia attraverso un confronto continuo con
chi vi abita. Addirittura, la “maggioranza” è arrivata ad offrire
qualcosa in cambio al candidato
PD, PDL, UDC affinché si ritirasse dalla corsa alla presidenza.
Sperando che tale chiarimento Vi
torni utile per futuri ed auspichiamo più precisi articoli, porgiamo i
nostri più cordiali Saluti.
Movimento 5 Stelle Verona
Innanzi tutto intendo precisare che il nostro ar ticolo ripor tava testualmente: “Il costo delle elezioni nel nostro
quar tiere sembrerebbe essere infatti 150.000,00 euro”
che come lei conferma la notizia era stata data anche da
quelli che lei definisce “alcuni
esponenti in comune”. Inoltre
lei cita precisamente le spese di contratto al personale
e poi le non meglio quantificate spese di gestione amministrativa, il che non sembra
molto chiaro non crede? Al
di là di tutte le polemiche,
che non era nostra intenzione muovere, credo che il
fallimento dell’accordo per
formare un governo di Circoscrizione, sia da suddividere
un po’ per uno. D’altro canto,
mi corregga se sbaglio, anche
voi avevate proposto di prendere la presidenza, ma per
farlo avreste avuto bisogno
che i consiglieri si alleassero
con voi. Vorrei ribadire inoltre
che noi rimaniamo sempre
a disposizione vostra e dei
cittadini per cercare di fare
chiarezza, non polemica.
RIFIUTI ZERO!
LA POSSIBILE
ALTERNATIVA
foto: Carlotta Rossi
Ottobre si è concluso col botto, nel senso che finalmente
un’ampia coalizione di sindaci, oltre ai soliti tre capifila (S.
Giovanni Lupatoto, S Martino
B. A. e Zevio) si è riunita per
discutere e dare il via ad un
ambizioso progetto mirante a
portare i loro paesi verso il famoso progetto RIFIUTI ZERO,
ovvero portare al massimo la
differenziazione del materiale
post uso, e conseguentemente
ottimizzare il riciclo per ricavarne risorse e posti di lavoro.
Il progetto a dire il vero non
è una cosa nuova, dato che in
molte realtà della nostra penisola è già funzionante e sta
dando risultati eccellenti: si
tratterebbe solo di “tararlo”
per la situazione in cui si trova
ogni singolo comune. Questo
naturalmente verrebbe studiato e sviluppato da tecnici
ambientali che hanno già effettuato questi studi in altri siti
analoghi. A dispetto del ‘Cigolini pensiero’, che dai vertici di
Agsm dichiara di non credere
a questo progetto, noi vogliamo applaudire chi lo desidera:
è un progetto ambizioso, i risultati non si possono toccare perché non ha muri, non
ha forni né ciminiere. RIFIUTI
ZERO è prevalentemente una
volontà politica, che coinvolge
l’intero tessuto sociale dal singolo cittadino alla grossa industria. RIFIUTI ZERO non significa che non possiamo buttare
più via nulla, significa che dobbiamo produrre il necessario
e far nascere cose per le quali
a priori abbiamo progettato
l’intero ciclo di vita. RIFIUTI
ZERO è qualcosa che entra a
far parte della vita di ciascuno
di noi: la scarsa cura nella differenziazione non può più essere concepita, e se tutti praticassimo le buone e semplici
regole dell’acquisto ‘rispettoso’ i produttori sarebbero
costretti ad altrettanta attenzione. Dobbiamo credere che
ciascuno di noi può fare la differenza. Inoltre consideriamo
che siamo in Pianura Padana,
uno dei siti ove per le caratteristiche
geomorfologiche
le emissioni ristagnano, senza
possibilità di ‘arieggiamento’:
quindi, bruciare 600 tonnellate
al giorno di rifiuti come programmato con l’inceneritore,
genererebbe l’emissione di
219 tonnellate all’anno di sostanze tossiche. Badate bene,
parliamo di sostanze tossiche,
perché se ci riferissimo ai fumi
in generale si dovrebbe parlare di qualche miliardo di metri
cubi con un peso enormemente più grande. Ma questa sciagura, purtroppo, è quello che
l’amministrazione
veronese
vuole fortemente, anteponendo alla salute dei cittadini il
miraggio di produrre qualche
kilowatt di energia. Il sindaco
di Verona, principale se non
unico responsabile di questa
situazione, anche se adesso
tenta di spostare la responsabilità in Regione, resta insensibile e non vuole documentarsi
su cosa potrebbe essere l’alternativa al bruciare. L’opportunità quindi a cui sono chiamati a rispondere i sindaci anti
Ca’ del Bue è da non perdere
assolutamente. Salute Verona
si è già impegnata e continua
a farlo in maniera molto forte, mediaticamente ed anche
economicamente,
abbiamo
dato mandato ad una società
tecnica di predisporre delle
osservazioni da presentare in
fase di VIA (valutazione impatto ambientale) essendosi oramai conclusa la conferenza
dei servizi, ma certo non può
bastare per raggiungere il nostro scopo. Questo ci sprona
ancora di più verso ulteriori
iniziative. Chiediamo quindi
aiuto: le iniziative costano e
il lavoro da fare è tanto, ed è
sicuramente meglio spendere adesso in prevenzione che
dopo per curarsi. Salute Verona si autofinanzia, ma non è
giusto che solo poche persone
mettano a disposizione tempo
e denaro per tutti. Cittadini
di S. Michele diamoci da fare,
siamo vicini all’ultima chiamata:
se la perdiamo, perdiamo il nostro quartiere e la nostra città.
Facciamo sì che i nostri figli e
nipoti possano un giorno pensare a noi con riconoscenza.
www.saluteverona.it
[email protected]
FB: gruppo salute verona
IBAN:
IT7Z0503411707000000042296
Gentile Direttore, sono Adami Maria Fiore e Le scrivo in risposta alla
lettera pubblicata sul Suo giornale
nel mese di Novembre (Lettere
alla redazione) dove un lettore mi
criticava, immotivatamente, accusandomi di non essere informata
sul delicato tema dell’inceneritore
di Ca’ del Bue. Premetto che non
è mia indole rispondere alle strumentalizzazioni, motivo per cui non
ho dato seguito alla stessa lettera
comparsa anche sul quotidiano
“L’Arena” e alle contestazioni fattemi sulla mia pagina Facebook. Mi
spiace dover constatare, però, che
l’intervento in parola non solo non
sia stato recepito ma è stato addirittura utilizzato per screditare la
mia persona agli occhi della gente.
Parlo di dispiacere perché in quella
sede io e gli altri consiglieri di circoscrizione avevamo l’obbligo non
solo istituzionale, ma anche morale
e civile, di rispondere in modo concreto alle richieste del territorio
ma, ahimè, il tutto è stato disatteso dalle note vicende che hanno
portato la 7a circoscrizione ad essere l’unica senza consiglio. Il mio
intervento nell’ultimo consiglio
raccontava di aver chiesto in separata sede ad un consigliere di altro
schieramento un confronto su un
tema di così grande impatto sociale
quale l’inceneritore di Cà del Bue:
confronto negatomi! Pertanto mi
è sembrato coerente portarlo a
conoscenza degli intervenuti. Confronto quindi, non informazioni,
anche se per educazione personale
sono sempre stata aperta ad arricchire le mie conoscenze tramite il
dialogo. Rimango dispiaciuta, quindi,
che la rielaborazione del mio intervento sia un invito ad informarmi
piuttosto che la presa di coscienza di un’apertura ad un confronto
costruttivo su un tema così importante. Il motivo che mi ha spinto a
chiedere il sostegno delle persone
era proprio quello di essere per
loro un punto di riferimento per
ottenere risposte costruttive e non
certo per aggiungere interrogativi.
Vorrei concludere con una considerazione del tutto personale
rimarcando che certe strumentalizzazioni hanno come unica conseguenza quella di allontanare ulteriormente le persone dalla politica.
Viviamo in un momento storico in
cui si tende a togliere alle persone
la speranza e la volontà di credere
a chi fa politica quando dovrebbe
essere giunto il momento di dare
risposte, portare risultati e non
usare il tempo per screditare le
persone al fine di aumentare il proprio consenso. Sono mezzi obsoleti
che tolgono spazio alla concretez-
za, all’efficacia degli interventi e che
fanno perdere forze che potrebbero essere impegnate per raggiungere obiettivi comuni.
La ringrazio per lo spazio concessomi e colgo l’occasione per augurare a tutti Serene feste.
Adami Maria Fiore
Gentile Signora Adami, sono onorato
della sua risposta. Il fatto che Lei abbia deciso di rispondere attraverso
il nostro giornale, anziché attraverso
le pagine del quotidiano della nostra
città, ci riempie di orgoglio. In questo caso la penso come lei: cercare
la polemica a tutti i costi oggi è fin
troppo facile, almeno tanto quanto
sparare a zero sul mondo politico
per ottenere applausi e consensi.
La politica è una realtà del nostro
mondo e bisogna gestirla, non elimilarla. La soluzione, di non facile
attuazione, sarebbe quella di eliminare le mele marce per andarle a
sostituire con persone che vogliono
il bene del quartiere, della nazione
o in generale dell’organo politico del
quale intendono far parte.
Visitate il nostro sito www.lextra.eu
Registrandovi avrete la possibilità di scaricare tutti i numeri
precedenti e di ricevere ogni mese il numero in uscita
direttamente sul vostro computer
La foto del mese proviene dalla
raccolta di Roberto Biasiolo
ed è stata fornita da
Diomira Dalla Gaburro
Anno scolastico 1957/’58
Nati del 1947
Scuola Elementare - 5A
Luigi Dorigo
Prima fila dal basso e da
sx: 1) Paola Vallami, 2) Luisa Rovelli, 3) Graziella Padovani, 4) Luciana Bottura, 5) Irene Pigozzi, 6)
Teresa Leso, 7) Gabriella Gugole,
8) Fiordellina Bottura
Seconda fila dal basso e
da sx: 1)Ivana Speri, 2) Piva, 3)
Renata Dall’Ora, 4) Annamaria
Solfa, 5) Paola Vesentini, 6) Paola
Franchini, 7) Ivana Bortolomeazzi, 8) Gigliola Farenzena
Terza fila dal basso e da
sx: 1) Anna Mozzo, 2) Olga Bottura, 3) Paola Salaorni, 4) Marina Olivetti, 5) Annalisa Marchi,
6) Daniela Risegato
Quarta fila dal basso e da
sx: 1) Marisa Avesani, 2) Beghini,
3) Diomira Dalla Gaburro, 4) Lonardi, 5) Zampieri, 6) Loredana
Menegazzi
Maestri: Giuseppina FrancoDorizzi, ?
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
IN RISPOSTA ALLA
LETTERA:
LA DEMOCRAZIA
COSTA...
Invitiamo chiunque avesse informazioni riguardo i nomi mancanti a contattare la nostra redazione.
7
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
8
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A s s o c i a r s i è i mpor tante per i commercianti, per i professionisti e per tutti gli abita n t i
razie al costante e incessante impegno dell’associazione
commercianti, anche quest’anno,
nonostante la mancanza delle
istituzioni nel nostro quartiere,
tutti i cittadini di San Michele potranno godere di due magnifiche
giornate di mercatini nelle storiche piazze del quartiere. Questo
è il risultato derivante dalla forza
dell’associazionismo oltre naturalmente all’impegno dei membri del
consiglio. L’augurio è che gli sforzi
profusi siano ripagati in pieno, che
il successo dello scorso anno sia
ripetuto. Le novità per quest’anno saranno molte: spettacoli di
danze popolari effettuate da oltre
100 bambini, “truccabimbi” che si
presteranno a colorare a festa i
volti dei nostri bambini. Come lo
scorso anno funzioneranno stand
gastronomici, potrete ammirare
sulle bancarelle preziosi lavori di
artigianato, degustare bevande calde e dolci offerti a tutti i visitatori
dall’Associazione Commercianti.
Santa Lucia ci onorerà della sua
presenza in Piazza Madonna di
Campagna accompagnata dal suo
“musseto”, Babbo Natale sarà invece presente in Piazza del Popolo
disponibile a farsi fotografare con
tutti i bambini e a ricevere direttamente dalle loro mani le letterine
di Natale. Il tutto avverrà sotto le
splendide luci che arricchiranno
le nostre piazze di un’atmosfera
magica, come il periodo impone.
Le giornate avranno anche un importante carattere sociale: nei due
giorni verranno raccolti vestiti per
bambini, giocattoli, peluches ed attrezzature per la prima infanzia, a
suggellare la seconda edizione di
“Giochiamoci ancora 2” che tanto successo ha riscontrato nella
passata edizione. Tutto il materiale raccolto verrà donato prima di
Natale ad associazioni o famiglie
meno abbienti, per donare anche
a loro un Natale migliore. Tutto
questo è possibile grazie alla forza
di un’Associazione: insieme si può
fare tanto per migliorare la qualità
delle vita nel nostro quartiere; se
ognuno di noi continuerà a pensare che sia meglio chiudersi all’interno della propria
attività, che tanto lo
stare uniti non serve,
ahimè, allora non ci
può essere rimedio. Il
nostro quartiere diventerà un sobborgo
periferico senza vita
nel quale gli abitanti
verranno solo per
dormire e per strada
si potranno incontrare solo persone
che affannosamente
correranno per andare al lavoro senza
nemmeno degnarsi
di un cenno di saluto. I ragazzi del direttivo dell’Associazioni Commercianti
e Professionisti di
San Michele si sono
prodigati in tutti
questi mesi per unire un gruppo forte e
compatto. Davanti ai
colossi della grande
distribuzione e alle
facili autorizzazioni
degli amministratori
dei paesi vicini al nostro quartiere, tutti
si devono rendere
conto che da soli si
è destinati all’annientamento. Associarsi
significa diventare un
gruppo forte che ha
potere contrattua-
le verso banche, assicurazioni, ed
amministrazioni. Significa inoltre
potersi promuovere insieme agli
altri, significa dare visibità alla propria attività. Dal prossimo anno la
quota d’iscrizione è notevolmente
calata, (a mio parere anche troppo,
eppure anch’io la pago). Mi auguro
che tutti i professionisti e com-
mercianti corrano ad iscriversi per
dare compattezza e forza a questo
gruppo che ha trovato nelle persone del direttivo gente disposta
a sacrificare il proprio tempo libero a favore di una nobile causa.
Non deludiamoli.
Gianluigi Rossi
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
M e rc a t i n i d i N a ta l e e G i o c h i a m o c i a n c o ra
9
Autori
Un’opera imperdibile
Matteo Fontana
giornalista, scrive dal 2004 per il “Corriere di Verona”. Ha
visto la prima partita dell’Hellas a sette anni: era un’amichevole del 1984 con l’Aston Villa, in casa. Da allora non ha
mai lasciato i colori gialloblù.
William Sembenini
collezionista di maglie da calcio, amore ereditato dal
papà Giulio, nonché apprezzato disegnatore delle fasce
da capitano del Verona da alcune stagioni. Appassionato
dell’Hellas, non esiste che si perda una partita della sua
squadra.
Massimiliano Tezza
prima tifoso del Verona e poi ingegnere, migliaia di chilometri macinati al seguito dell’Hellas in decine di trasferte,
vanta una raccolta ricchissima di casacche da gioco, molte
delle quali “ricevute sul campo”, curate con scrupolo certosino.
Gianluigi Rossi
fotografo, dal 1982 sul campo del Bentegodi per immortalare i momenti più significativi della storia del Verona.
Centinaia di partite seguite, migliaia gli scatti gelosamente
archiviati e custoditi.
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
12
Novità da parte del Comitato Benefico del Carnevale di San Michele
UN NU OVO C A R R O P E R M A S T R O S O GA R 2013
U n g r u p p o d i p er sone c he mantiene vivo lo spir ito e la tradizione della masc hera di q u a r t i e re
I
l desiderio più grande del
Comitato Benefico del Carnevale di San Michele era sostituire il carro di Mastro Sogar, in
modo da continuare a mantenere vivo lo spirito e la tradizione della nostra maschera.
Siamo lieti di annunciarvi che
proprio la maschera del nostro
quartiere da quest’anno avrà
seppe Mella, Giorgio Riolfi,
Alessandro Riolfi, Sandro Origano, Daniele Gemmo e Renzo
Dal Ben, Griso Giuliano, Ballarin
Severino, quali materiali esecutori del nuovo carro; ringraziamo inoltre il Presidente del Comitato Benefico del Carnevale
Giorgio Poiesi. Infine un ringraziamento particolare va a Gabriele Sterzi ed alla sua famiglia
per averci dato la disponibilità
di usufruire dell’area utilizzata
per la costruzione del carro ed
essersi offerti per la sua custodia durante i periodi di fermo
dei prossimi anni.
un nuovissimo carro, grazie agli
aiuti dalla VII Circoscrizione, di
alcuni commercianti ed in particolare della MolinAUTO, ma
soprattutto grazie alle molte
persone che volontariamente
hanno dato la propria disponibilità per realizzare questo progetto.
In particolare ringraziamo Giu-
Chi desidera candidarsi come
Mastro Sogar 2013 o semplicemente voglia dare una mano
per valorizzare il nuovo carro e
continuare questa antica tradizione carnevalesca del Nostro
quartiere, sarà sicuramente ben
accolto nel Comitato!
In attesa di conoscere i nuovi
candidati, vogliamo ricordarvi
che vi aspetteremo numerosi
alle elezioni del 34° Mastro Sogar che si terranno domenica 6
gennaio 2013 presso le scuole
Luigi Dorigo.
DELUSI DELLA RETROCESSIONE MA PRONTI A RISCATTARCI
L a s c u o l a d i p e n s i e ro d e l l a s o c i e t à i n l i n e a a n c h e p e r l a p r i m a s q u a d ra
saranno un ottimo esempio per
i nostri giovani.
Abbiamo iniziato
a lavorare insieme da un po’ e
devo dire che il
nostro gruppo
si sta comportando davvero
bene, sia durante
gli allenamenti
La squadra della Terza categoria per la stagione in corso
foto: Camilla Rossi
che nei rapporti
interpersonali.
Stanno davvero
ncontrando Stephane Giaro- sono state le modifiche appordimostrando
un
grandissimo
lo e parlando di calcio, si ca- tate alla squadra?
impegno
e
un
altrettanto
granpisce immediatamente quanto “Il primo intervento - prosegue
de
attaccamento
alla
maglia
che
lui ami questo sport. Parlando Giarolo - consiste nel cambio
indossano.
Considerando
che
la
dell’Intrepida, si capisce quanto dell’allenatore; abbiamo fatto
squadra
è
stata
rinnovata
quasi
sia attaccato a questa società. la scelta di avvalerci di un alleIniziamo la nostra chiacchiera- natore ricco di esperienza, uno totalmente, è chiaro che (per
ta parlando della delusione per dal carattere deciso e fermo chi abbia una minima conoscenla retrocessione dello scorso (pur se accompagnato da mas- za del gioco calcio) i meccanismi
anno giunta in extremis, quan- sima disponibilità nei confronti ed i risultati sul terreno di gioco
do ormai quasi tutto l’ambiente di tutti) che ha nel suo palmares non sono immediatamente visinutriva la speranza della salvez- una recente e meritata promo- bili: se a questo aggiungiamo una
zione guadagnata nella scorsa serie di infortuni, impegni extraza.
“Sicuramente la delusione per stagione. Oltretutto è una per- calcistici e le bizze climatiche,
la retrocessione è stata una sona che conosce profonda- posso tranquillamente dire che
gran botta dal punto di vista mente l’ambiente rossonero e fin qui non abbiamo mai potuto
psicologico - esordisce Stepha- le attese del quartiere avendoci schierare la stessa squadra nelle
competizioni ufficiali”.
ne - bastavano pochi punti per vissuto per molti anni.”
ottenere la permanenaza in se- Nella squadra cosa è cambiato? Quanto è l’impegno in termini
conda categoria, tuttavia come “Per quanto riguarda l’orga- di tempo che metti in questo
per tutti gli avvenimenti negativi nico si è preferito optare per ruolo?
della vita non resta che rim- una politica di basso profilo che “Per quanto riguarda il mio
boccarsi le maniche e lavorare prevede un congruo numero di impegno nella società Intrepiverso nuovi obiettivi. Mi trovo giovani, inseriti tra giocatori di da devo essere sincero: il mio
perfettamente d’accordo con la provata esperienza. Questi ul- contributo non è stato molto
linea tracciata dalla società: fare timi hanno dimostrato di aver costante negli ultimi tempi e
bagaglio delle esperienze e ri- ancora tanta voglia di giocare ciò è dovuto al fatto che il trapartire con un progetto, magari e di rappresentare un modo sferimento della mia Farmacia
meno eclatante nell’immediato, di essere calciatori anche fuo- nella nuova sede ha assorbito
ma con basi molto solide al fine ri dal campo: voglia che a vol- la maggior parte di energie e
di raggiungere importanti obiet- te non trovo più nelle nuove di tempo. L’impegno e le varie
tivi ripetibili nel tempo.” Quali generazioni. Sono sicuro che attenzioni che la mia professio-
I
seguiteci sul sito:
ne richiedono non mi permettono una presenza costante sul
campo, tuttavia mi confronto
costantemente con gli addetti e responsabili dirigenti della
prima squadra, chiamandoli con
lunghe e improvvise telefonate
negli orari più strani della giornata. L’intento della società e
dei dirigenti, nonché dello staff
tecnico del quale faccio parte, è
portare la prima squadra verso
traguardi sempre più ambiziosi,
anche se di non facile attuazione. Cercheremo di raggiungere i risultati passo dopo passo,
attingendo gli atleti più grandi
dal nostro importante vivaio, in
modo da creare un filo immaginario che colleghi i bambini
della scuola calcio con i ragazzi
della prima squadra. Lavoreremo per ottenere, oltre a risultati sportivi, giocatori educati,
preparati e coscienziosi”.
Camilla Rossi
Stephane Giarolo
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
A c o l lo q u i o c o n S t e p h a n e G i a ro lo
foto:Camilla Rossi
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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In Via Do lo m i t i p i z z a a l t a g l i o e t o n d a f a t t a c o n l i e v i t o madre
PIZZERIA IL GIRASOLE
L
D a n i e l e e la passione per la pi zza per soddisfare i gusti di sempre più per so n e
a pizzeria “Il Girasole”, al numero 51 di Via
Dolomiti, è attiva da diversi anni. Andiamo a scoprire
come tutto è iniziato.
“Da quando avevo
17 anni - ci
racconta
Daniele
Brunelli, titolare
dell’attività - lavoro nei fine
settimana
nel mondo
della pizza.
Nell’agosto
del
2009 ho intrapreso questo
lavoro a tempo pieno come
collaboratore della pizzeria
Il Girasole fino a quando, nel
luglio del 2010, ho rilevato la
stessa facendo diventare una
passione la mia attività principale. Proprio perché tutto
è nato dalla passione per la
pizza ho messo nella mia attività tutto l’impegno possibile
per ottenere prodotti di alta
qualità”.
Daniele, raccontaci qual è la
particolarità nella lavorazione della tua pizza.
“Utilizzo solamente prodotti
di alta qualità e la lavorazione
della mia pizza è fatta rispettando le modalità e i tempi
che la tradizione ci insegna;
senz’altro la levitazione naturale (non forzata) usando
lievito madre, composto solamente da farine italiane di
alta qualità, contribuisce a
rendere la mia pizza più leg-
gera e digeribile”.
Come mai hai deciso di introdurre nella tua pizzeria al
taglio anche le pizze tonde?
“Dopo circa 3 anni di attività e dopo
aver ben
consolidato il prodotto della pizza al
taglio ho
introdotto la pizza
tonda per
soddisfare
una maggior clientela, usando sempre
le stesse procedure della pizza al taglio. Soddisfatto dei
risultati ottenuti - prosegue
Daniele - ho trasferito la mia
passione a tutti i componenti della mia famiglia che si
impegnano attivamente nella nostra attività portando
idee, novità e voglia di dare
ai clienti un prodotto sempre
fresco e genuino”.
Quali sono gli altri servizi
che offrite alla vostra clientela?
“Grazie al nostro locale rinnovato vogliamo fornire la
miglior accoglienza e il miglior servizio, dando la possibilità di gustare la nostra
pizza anche a chi sta a casa e
non ha voglia di uscire, grazie
al servizio di consegna a domicilio, con prenotazione telefonica e, a breve, anche online sul nostro sito. Grazie
alla partecipazione completa
di tutta la famiglia riusciamo
L’interno della pizzeria durante l’inaugurazione fatta il 12 ottobre 2012
foto: Martina Cecconelli
a fornire non solo i privati
ma anche terzisti (panificibar-pizzerie) con prodotti da
forno di vario genere”.
Lo staff della pizzeria Il Girasole vi aspetta per farvi gustare le sue specialità e, per
chi non avesse voglia di usci-
re di casa non c’è problema:la
pizza arriva direttamente da
voi! Vi ricordiamo i numeri
telefonici: 045 2526454 e 340
4737027.
Buon appetito!
Daniele e lo staff della pizzeria Il Girasole
Martina Cecconelli
foto: Martina Cecconelli
Erboristeria Biancospino
Un augurio di
Buone daFeste
Mara
Erboristeria Biancospino - Via Unità d'Italia, 300 - 37132 Verona - tel. 045
977 368
TO R N I A M O A PA R LA R E D I C A LC I O
D
D o p o l a p a rentesi Morosini finalmente si torna a parlare delle imprese sul camp o
opo la partita di Livorno,
si è tornati a collegare il
nome dell’Hellas Verona e della
città di Verona a fatti e pensieri
che poco hanno a che fare con
lo sport. Nella successiva partita
casalinga maglie celebrative, striscioni e sfilate di ragazzi hanno
reso onore alla memoria del
povero Morosini, scomparso un
anno fa. Fa specie pensare che la
partita di Livorno sia passata alla
storia per un fatto, certamente
deplorevole, che nulla ha a che
fare con il pubblico di Verona e
con la città. Nessuno ha invece
parlato della splendida lezione di
calcio che la squadra ha saputo
fornire sul campo dell’Armando
Picchi. Si è decisamente esage-
rato nell’associare quei cori agli
abitanti di Verona e a tutti i tifosi dell’Hellas. Frasi del tipo “La
città è costernata da quei cori”
oppure “I cittadini di Verona si
dissociano” sono fuori luogo.
Verona e i veronesi meritano rispetto. Nessuno in cuor suo si
è mai associato a quella frase e
a quei pensieri. Girando gli stadi
si sentono, anche troppo spesso,
insulti alla città di Verona, ai suoi
abitanti e ultimamente anche al
loro Sindaco. Riguardo questi
insulti, il palazzo non è mai intervenuto. Allora sorge spontaneo
chiedersi: perché quando Verona è sul banco degli imputati la
cassa di risonanza è così alta?
Spentasi questa triste parentesi,
c’è da sottolineare che sul campo la squadra ha inanellato una
serie di risultati positivi fra i quali
spicca la vittoria casalinga contro
il Sassuolo. Bando quindi alle polemiche: la squadra e l’ambiente
hanno bisogno di tranquillità per
arrivare ad ottenere il traguardo
per il quale la società di Setti ha
duramente lavorato nel periodo
estivo.
Carlotta Rossi
Rigore di Cacia contro il Lanciano
foto: Gianluigi Rossi
I ncon tro nella s a l a d e l l a C i rc o s c ri z i o n e p ro m o s s o d a G E R I COWEBTV
LA FORZA DEL NOSTRO QUARTIERE
I
Proposte e nuovi stimoli per dare vita al nostro quar tiere
l 9 novembre, l’associazione culturale GERICOWEBTV ha tenuto un incontro con gli abitanti del
quartiere presso la sala consiliare
della 7a Circoscrizione. L’evento ha
avuto una grande importanza per
due motivi: la riapertura della sala
di circoscrizione (sappiamo che la
nostra circoscrizione è di fatto assente) e la partecipazione di rappresentanti politici, consiglieri, ex
consiglieri, ma soprattutto dei rappresentanti delle associazioni che
danno lustro al nostro quartiere.
Alla presentazione del Presidente è
seguita una esposizione di esperienze e di stimoli per l’introduzione di
una moneta locale che possa ridare
fiato in primo luogo ai commercianti della zona e di conseguenza ai
consumatori per acquistare in quartiere, lusingati da sconti ma soprat-
tutto dal rapporto di fiducia con i
commercianti stessi. Gli altri interventi: del presidente dell’associazione commercianti, dei giovani, dei
rappresentanti del circolo Noi, dei
Gruppi di acquisto solidale, del sindacato pensionati, hanno fatto capire quanto queste associazioni siano
importanti per il nostro quartiere. Il
lavoro di questi gruppi è la colonna
portante del nostro territorio. Ci
siamo raccontati di come queste
associazioni aiutino concretamente
i disagiati, gli immigrati con problemi
di scolarizzazione e inserimento, gli
anziani senza gli affetti dei parenti, i
bambini nel fare i compiti, i ragazzi nelle attività sportive, culturali,
ricreative, ecc. Abbiamo capito che
una spesa intelligente può essere
alla base della nostra economia, che
se si percorrono meno chilometri
si inquina meno, che se si riusano
oggetti produciamo meno scarti. Gli
interventi si sono succeduti per due
ore e la vivacità delle esperienze ha
entusiasmato i partecipanti compresi i politici o ex politici presenti
che hanno accettato il nostro invito
(alcuni non lo hanno accettato e noi
li invitiamo a spiegarci il perché).
La conclusione della serata è che
il nostro borgo è particolarmente
vivace e attivo. Non vogliamo che
diventi un quartiere dormitorio con
ancora più centri
commerciali e nuove abitazioni già
progettate ma che
rimarranno inesorabilmente vuote.
GericoTv, insieme
con quanti hanno
dato la loro disponibilità, farà in
modo che le indicazioni emerse e le
potenzialità del territorio siano sviluppate fino ad approdare ad indicazioni per i nostri amministratori.
Li solleciteremo a concludere nella
pratica quanto di buono abbiamo
verificato in questo incontro, convinti che chi amministra deve ascoltare i propri cittadini e soprattutto
renderne conto.
Floriano Posenato
Saremo presenti ai mercatini natalizi
l’8 dicembre in piazza Madonna di Campagna
e il 16 dicembre a San Michele
il relax nel silenzio
della grotta di sale...
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LO SAPEVATE CHE...
Fu a causa delle scarsità dello zucchero
per fare caramelle che, durante la Seconda Guerra Mondiale, i cinema iniziarono a
vendere popcorn
Gli archeologi dicono che la cannabis fu
probabilmente la prima pianta coltivata
dagli esseri umani. Veniva usata per fare la
carta e gli indumenti
Gli americani iniziarono ad usare frequentemente le forchette solo dopo la Guerra
Civile
Ogni 10-13 secondi qualcuno divorzia
La piccola parte di plastica alla fine dei lacci
delle scarpe, in inglese ha un nome: “aclet”
La parola “vaccino” deriva dalla parola “vacca”. Fu scelta perché la prima vaccinazione
fu quella contro il vaiolo bovino
Charlie Chaplin nel 1915 partecipò a un
concorso come sosia di se stesso, all’insaputa della giuria, ma non vinse la competizione, arrivando solamente terzo
In media, mentre guida l’auto, una persona
dice nella sua vita 32.025 parolacce
Nel film Psycho di Alfred Hitchcock, durante la scena della doccia, fu usato come sangue dello sciroppo di cioccolato
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p aese pubblic hiam o l a t ra g i c a e s p e r i e n z a d i u n n o s t ro l e t t o re v i s s u t a n e l l o n t a n o 1951
C
orreva l’anno 1951 e l’autunno era molto piovoso, come
non si ricordava a memoria d’uomo. I fiumi si ingrossarono con
straripamenti, provocando alcune
vittime nel comasco e allagamenti
in tutta la Lombardia, nel vercellese, nel mantovano e in provincia di
Milano.A Venezia c’era l’acqua alta.
Il Po, con i suoi numerosi affluenti
di destra e di sinistra, riceve molte
delle acque dell’Italia del Nord. A
tal proposito un proverbio veneto
dice: “Son Po parché posso, parché
go settandadue cai che me dà adosso”. Durante quel lontano autunno
il Po superò il livello di guardia e il
mar Adriatico, sferzato da un forte
vento di Scirocco riceveva con fatica le acque. Fu così che il Grande
Fiume inondò la bassa mantovana,
provocando la prima vittima. Il livello del fiume cresceva di tre cm
all’ora e invase, nell’estremo delta,
l’isola di Camerini nel Polesine, costringendo 300 persone a sfollare.
Continuava a piovere intensamente e ci furono allagamenti nella
bassa Lodigiana tra Cremona e
Castelmaggiore ed altre località.
A Castelmassa il Po era ormai a
m. 4,19 sopra il livello di guardia e
presso la località S. Maria Maddalena cedette un argine di golena. Nel
frattempo a Occhiobello si lavora-
va per dare la “laga” (arare l’argine
per innalzare il livello stradale). Le
condizioni del Po si aggravavano
nel Polesine e il fiume cresceva 4
cm all’ora. Superò di m 4,30 il livello di guardia e ruppe a Paviole, fra
Canove e Occhiobello, dove l’argine venne distrutto per 500 metri:
vi uscivano circa mezzo milione di
m3/secondo. In poco tempo furono allagati 40 mila ettari. Il 15 novembre nel cuore della notte, un
autocarro pieno di sfollati venne
raggiunto e circondato dalle acque
a Frassinelle, nei pressi del fiume
Tartaro: i sopravvissuti furono ben
pochi, mentre morirono annegate
84 persone, 33 delle quali di età
inferiore ai 10 anni. Nei pressi di
Arquà il Po ruppe l’argine e le sue
acque si diressero verso Adria, che
venne completamente sommersa.
Io ero allora soldato di leva alla caserma Rossani di Verona, addetto
alla stazione radio del Comando
del Presidio Militare e una mattina,
verso le dieci, risposi ad una telefonata, nella quale il sindaco di Adria
chiedeva urgentemente aiuto, dicendo che il suo Municipio era circondato dall’acqua alta due metri.
Imbrogliando un po’ le carte, feci sì
che la richiesta fosse sottoforma di
fonogramma registrato, perché far
chiamare un altro numero, magari
di qualche alto ufficiale esponeva al
non improbabile rischio di una caduta della linea.Trascrissi dunque il
fonogramma e lo portai all’ufficiale
addetto, maggiore Nardella, il quale mi ordinò di fare alcune telefonate ai vari magazzini militari, per
cercare barche, gruppi elettrogeni,
coperte, gavette e tutto ciò che
potesse essere utile a quelle popolazioni tanto provate.
Alle 17 davanti al Comando del
Presidio Militare di via del Minatore, una colonna di autocarri carichi,
preceduta dai Carabinieri Movieri,
era pronta a partire.
Il giorno seguente ricevetti dal
sindaco di Adria una telefonata di
ringraziamento, da me subito trasmessa ai superiori, ed oggi posso dire che è per me motivo di
grande gioia il sapere che, nel mio
piccolo, ho contribuito a dare speranza a persone che si trovavano in
situazioni difficili.
Tornando all’alluvione, per salvare
Rovigo si decise di tagliare gli argini a Ceresolo. Il Po continuava
a fare paura: una nuova ondata
stava convogliando da monte e il
deflusso al mare era impedito da
un forte vento di levante. I giornali
fanno venire i brividi, parlando di
gente che sale sui tetti delle case
per salvarsi dall’acqua che travolge
tutto, o che aspetta i soccorsi sugli
argini del fiume in piedi e in piena
notte, al freddo del novembre ormai avanzato.Abbandonare le case,
come si sa, non è una cosa semplice, può anche provocare spiacevoli
divisioni: alcuni sfollati, fra cui vecchi
e bambini trovarono scampo nelle
scuole “L. Dorigo” del nostro quartiere, ma mentre i bambini li volevano tutti i vecchi erano difficili da
sistemare in famiglie. Di qui altri dispiaceri che si sommavano a quelli
già numerosi sofferti dagli sfollati...
Riepilogando, vennero distrutti
13.900 aziende agricole, 5000 fabbricati, 20 ponti, quasi 1000 km di
strade, 61 chiese, 8 molini, 7 canapifici, oltre a riserie, industrie alimentari... Emigrarono quasi 20.000 persone, annegarono più di 6000 capi
di bestiame da stalla, senza contare
i polli.
Il Polesine è spesso soggetto ad allagamenti perché il terreno, come
Ca’ Venier, è più basso del letto del
Po. Infatti, se ne verificarono diversi
anche nei mesi immediatamente
successivi: il giorno di Natale del
1951, il 25 gennaio 1952, il 25 febbraio 1952.
Per quanto mi riguarda, ho descritto per sommi capi questi avvenimenti disastrosi, sperando nel
buon Dio, che non succedano più.
Nereo Faccio
ALCOLISTI ANONIMI
N
emico micidiale dell’umanità. Anche mio fedele
accompagnatore. Essere permalosi fa vivere terribilmente male, perché non si vive la
realtà, sovente si incontrano
come ostacoli, delle montagne
da sfondare, mentre si potrebbe
tranquillamente girarci intorno.
Il risentimento può nascere
con chiunque, senza distinzione: di ceto o classe sociale, tipo
di amicizia, grado di parentela,
come con chiunque si possono
avere incomprensioni, gelosie,
arrivare anche all’odio. Questo
è uno dei motivi per cui, chi
percorre la strada dell’alcolismo, magari accompagnato da
uno stato depressivo, è portato
a prendere sovente in mano il
RISENTIMENTO
bicchiere e bere in modo smodato, quasi cercando aiuto e
conforto nell’alcol. Frequentando le riunioni di gruppo, di Alcolisti Anonimi, dalle esperienze
percepite, si può dedurre che
questo è il posto giusto, dove si
può riuscire a migliorare questo
nostro carattere così impulsivo
che ci accompagna: anche se
siamo convinti di essere sempre
nel giusto, proprio sempre così
giusto non è. Con il passare del
tempo, la frequenza alle riunioni
di gruppo e sentendo le esperienze altrui, si riesce a tirare
fuori quella dose di umiltà che
ci appartiene, perché ognuno
di noi ha la sua quantità, anche
se molto spesso è sopraffatta e
oscurata dall’orgoglio. Bisogna
incoraggiarla e farla uscire: per
questo ci vengono in soccorso
le quanto mai utili esperienze
che ci arrivano dagli amici di
percorso e non da meno da quel
meraviglioso programma che
ci viene suggerito da Alcolisti
Anonimi. Non vorrei nemmeno
tralasciare, o mettere in disparte, i meriti che vanno attribuiti al nostro Potere Superiore,
come noi lo vogliamo concepire, poiché è Lui che ci offre una
seconda possibilità, dopo avere
toccato il fondo. Se non ci impegniamo a valutare serenamente
le cose e ne traiamo le debite
conclusioni, “magari sensate”,
la malattia dell’alcolismo, “perché di questo si tratta”e quindi
come tale, da sola non si ferma,
ma anzi progredisce e porta
alla distruzione, in tutti i sensi.
Quindi sarà utile prendere in
considerazione la possibilità di
farsi aiutare da chi è già passato
da questa strada e ha avuto gli
stessi problemi. Niente è impossibile quando si è determinati e umili.A.A. ce ne dà infinite
testimonianze. Nella nostra Verona e circondario esistono ben
23 gruppi di amici pronti, disponibili a condividere e incoraggiare per potere vincere le nostre
titubanze, fatte di vergogne e
paure che ci rendono inermi e
schiavi. Se desideri avere informazioni chiama il 3343962277.
Tante serene 24 ore di sobrietà
Luigi.
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