rev. 02 del 30/11/2012
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Comune di TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Ai sensi dell’Allegato I del Regolamento (CE) N. 1221/09 - EMAS Eco Management and Audit Scheme ED REV DATA DESCRIZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE 1 0 03.09.08 Prima emissione documento PRAGMOS CONSULTING srl RSGA ELISA ORLANDI SINDACO LUIGINO MAZZUCCO 1 1 26.05.09 Revisione post VP del Verificatore Ambientale PRAGMOS CONSULTING srl RSGA ELISA ORLANDI SINDACO LUIGINO MAZZUCCO 1 2 30.11.12 Aggiornamento Dati RSGA FABRIZIO BARACCO RDA LUIGI PESSINA SINDACO GIOVANNI BELLISTRI COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 2/111 Indice 1.0 PREMESSA: IL PERCORSO SOSTENIBILE DI EMASMONFERRATO 4 2.0 SCOPO DEL PRESENTE DOCUMENTO 7 3.0 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA REGISTRAZIONE EMAS 8 4.0 RIFERIMENTI 8 5.0 METODI E FASI DELLA ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 9 5.1 ASPETTI PRESI IN CONSIDERAZIONE DALL’ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 9 5.2 RACCOLTA E VALIDAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI 9 6.0 IL CONTESTO TERRITORIALE DEL COMUNE DI TERRUGGIA 10 6.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO 10 6.2 PRESENTAZIONE DEL COMUNE 13 6.3 ASPETTI STORICO-CULTURALI 16 6.4 ASPETTI DEMOGRAFICI 17 6.5 INQUADRAMENTO METEO-CLIMATICO 18 6.6 INQUADRAMENTO PAESAGGISTICO E VERDE PUBBLICO 22 6.7 CARATTERIZZAZIONE URBANISTICA ED UTILIZZO DEL TERRITORIO 24 6.8 IL SISTEMA IDROGRAFICO 25 6.9 ECONOMIA LOCALE E INSEDIAMENTI INDUSTRIALI 26 6.10 STATO DELL'AMBIENTE: SINTESI FINALE 28 7.0 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE 30 7.1 GENERALITÀ 30 7.2 STRUTTURA E RESPONSABILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE 32 7.3 STRUTTURA FUNZIONALE NELL'AMBITO DEL SISTEMA 33 ASPETTI AMBIENTALI LEGATI ALLE ATTIVITÀ DEL COMUNE 34 8.0 8.1 ASPETTI AMBIENTALI 34 8.1.1 Aspetti ambientali diretti 35 8.1.2 Aspetti ambientali indiretti 36 8.2 PRINCIPALI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI E AREE DI COMPETENZA 37 8.3 GESTIONE IMMOBILI E STRUTTURE COMUNALI 40 9.0 PRESTAZIONI AMBIENTALI 9.1 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI 45 45 9.1.1 Consumi idrici 45 9.1.2 Consumi energetici 51 9.1.3 Consumi materie prime e materiali 51 9.1.4 Produzione rifiuti comunali 53 9.1.5 Rilascio sostanze nocive per l'ambiente 55 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 9.2 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 3/111 GESTIONE DEL TERRITORIO 58 9.2.1 Servizio di Pubblica Illuminazione 58 9.2.2 Risorse Idriche 60 9.2.3 Gestione Rifiuti, Raccolta Differenziata e servizi di Igiene Ambientale 64 9.2.4 La Qualità dell’aria 68 9.2.5 Inquinamento Acustico 70 9.2.6 Inquinamento Elettromagnetico 71 9.2.7 Rete delle infrastrutture e viabilità 72 9.2.8 Altre Attività 73 9.3 PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO 74 9.4 DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ SUL TERRITORIO 76 9.5 GESTIONE DELLE EMERGENZE SUL TERRITORIO 77 9.0 9.5.1 Emergenze pregresse 77 9.5.2 Emergenze da calamità naturali 77 9.5.3 Emergenze di natura antropica 80 82 ALLEGATI ALLEGATO 1 CRITERI VALUTAZIONE SIGNIFICATIVITÀ ASPETTI AMBIENTALI 83 L.1. Livello di conformità legislativa 83 L.2. Livello di interesse del territorio o delle parti interessate 84 L.3. Livello di rilevanza 85 L.4. Livello di potere 85 ALLEGATO 2 ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DEL COMUNE DI TERRUGGIA 87 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 1.0 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 4/111 PREMESSA: IL PERCORSO SOSTENIBILE DI EMAS MONFERRATO L'ambiente costituisce oggi un elemento centrale nelle politiche comunitarie. Inoltre la normativa nazionale negli anni recenti ha introdotto anche per gli Enti Locali i concetti di efficacia ed efficienza, avviando un inevitabile cambiamento culturale. La certificazione ambientale ISO 14001 e la Registrazione secondo il Regolamento (CE) N. 1221/09 – EMAS III offre l'opportunità per gli Enti Locali, di coniugare queste due tendenze, utilizzando uno strumento che permette di perseguire lo Sviluppo Sostenibile attraverso criteri di eco-efficienza. In particolare, l'applicazione del Regolamento EMAS per un Ente Pubblico può rappresentare, in termini di efficienza, in aggiunta ai vantaggi determinati dall'attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), uno schema per valutare la sostenibilità ambientale delle proprie attività nell'ottica del miglioramento continuo e nella piena conformità alla normativa ambientale (efficacia). Appare limitativo considerare le Pubbliche Amministrazioni solo soggetti che erogano servizi, in quanto Esse sono localmente responsabili dello sviluppo della politica ambientale del territorio. Le motivazioni sostanziali che possono indurre un Ente Locale all'adozione di EMAS risultano quindi: - il miglioramento dell'efficienza interna; - il miglioramento della qualità del territorio di pertinenza e della vita dei cittadini. Di fatto EMAS rafforza i poteri istituzionali di governo e gestione del territorio che si esprimono con la capacità di influenzare attraverso la pianificazione, la programmazione, il controllo e il corretto esercizio delle mansioni amministrative, le attività e i comportamenti ambientali dei cittadini e delle Organizzazioni. Consapevole di quanto sopra enunciato, il Comune di Terruggia è parte attiva di EMAS MONFERRATO, una Convenzione con la quale 25 Comuni 1 del territorio alessandrino hanno sottoscritto il loro impegno a gestire in maniera coordinata ed unitaria il territorio dal punto di vista ambientale e socio economico, per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente. Figura 1: il territorio EMAS MONFERRATO 1 Occimiano (Comune capofila), Borgo San Martino, Bozzole, Camagna Monferrato, Castelletto Monferrato, Cella Monte, Cereseto, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frassinello Monferrato, Frassineto Po, Giarole, Lu, Mirabello Monferrato, Olivola, Ozzano Monferrato, Pomaro Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, San Salvatore Monferrato, Terruggia, Ticineto, Valmacca, Vignale Monferrato AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 5/111 Le Amministrazioni Comunali hanno deciso di impegnarsi a realizzare in maniera integrata e condivisa processi di pianificazione, programmazione e progettazione territoriale e a collaborare insieme per lo sviluppo sostenibile del territorio, sia pure nel rispetto delle specifiche competenze ed identità Comunali. Le fasi di sviluppo del Progetto, ciascuna delle quali prevede il raggiungimento di specifici target intermedi, sono riassunte nel seguente quadro. Figura 2: Fasi del Progetto EMAS MONFERRATO è organizzata, come descritto in un apposito Regolamento approvato dai singoli Consigli Comunali; il modello assunto è tale da rendere la gestione del territorio il più possibile efficace ed efficiente. ASSOCIAZIONE DEI COMUNI Conferenza dei Sindaci Presidente GRUPPO DI LAVORO AMBIENTE E TERRITORIO (GLAT) Presidente Responsabile del Gruppo Referenti amministrativi Funzione Ambiente COMUNE 1 Sindaco Referenti tecnici COMUNE n Sindaco Funzione Ambiente Figura 2 bis: Organigramma convenzione EMAS MONFERRATO In particolare sono state identificate le seguenti figure: Conferenza dei Sindaci, costituita dai Sindaci Comuni aderenti e con un Presidente della Convenzione EMAS MONFERRATO (fino ad oggi è il Sindaco di Occimiano) COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 6/111 GRUPPO di LAVORO AMBIENTE E TERRITORIO (GLAT) cui partecipano le Funzioni Ambientali Comunali (Rappresentante della Direzione – RDA e Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale Comunale - RSGA) L’obiettivo finale del Progetto presuppone quindi che in ciascun Comune aderente alla “Convenzione” venga sviluppato un efficace, efficiente e continuo processo di miglioramento ambientale, mediante l’applicazione dei requisiti gestionali ed operativi stabiliti dalla norma UNI EN ISO 14001:2004 (in Allegato II al Regolamento EMAS III), fino alla registrazione EMAS del Comune stesso. Per tradurre in azioni concrete tali propositi il Comune di Terruggia ha: 1. effettuato un'ANALISI AMBIENTALE INIZIALE delle proprie attività, con la quale stabilire la posizione iniziale dell'organizzazione rispetto ai suoi aspetti ed impatti ambientali e valutarne quindi la significatività; 2. stabilito la propria POLITICA AMBIENTALE, cioè gli obiettivi ed i principi generali di azione rispetto all'ambiente che diventeranno il quadro di riferimento per fissare obiettivi e target specifici; 3. elaborato un PROGRAMMA AMBIENTALE che contiene le misure da adottare per raggiungere gli obiettivi ed i target di miglioramento fissati; 4. si è dotata di un SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA), cioè quella parte del sistema complessivo di gestione (struttura, pianificazione, responsabilità, pratiche, procedure, processi e risorse) che consente di sviluppare, mettere in atto, realizzare e mantenere la politica ambientale e di conseguenza l'efficienza ambientale; 5. effettuato attività di AUDITING cioè ha svolto una valutazione sistematica, periodica, documentata e obiettiva delle prestazioni dell'organizzazione, e del SGA; 6. predisposto una DICHIARAZIONE AMBIENTALE (DA), documento destinata al pubblico e a tutte le altre Parti Interessate del territorio, per diffondere i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi ambientali fissati e per indicare in che modo e con quali programmi l'Amministrazione Comunale prevede di migliorare continuamente le proprie prestazioni in campo ambientale; 7. fatto valutare il SGA implementato e poi convalidare la Dichiarazione Ambientale da parte del VERIFICATORE AMBIENTALE ACCREDITATO – ICIM; 8. acquisito la CERTIFICAZIONE ISO 14001:2004, n. 0375A/0 in data 08/04/2010; 9. richiesto ed ottenuto dal Comitato Ecolabel-Ecoaudit-sezione EMAS Italia, la REGISTRAZIONE EMAS, n. IT-001344 in data 06/06/2011. L’impegno però non si è esaurito con l’ottenimento della Registrazione: l’Amministrazione si è sottoposta alla SORVEGLIANZA ANNUALE nel 2010 e 2011 da parte di ICIM che ha valutato la corretta attuazione della gestione ambientale ed il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento ambientale prefissati e descritti nei previsti aggiornamenti annuali della DA che sono sempre stati convalidati e inviati al Comitato EMAS. La Procedura di Registrazione EMAS 2 prevede che ogni tre anni, le Organizzazioni registrate provvedano al "Rinnovo" trasmettendo la nuova versione convalidata della DA, previa verifica e relativa convalida da parte di ICIM entro e non oltre un mese dalla data di scadenza riportata sul certificato di registrazione, che per Terruggia è il 7 aprile 2013. Quindi RSGA ha provveduto a raccogliere dati aggiornati della prestazione ambientale del Comune, che ha riportato in una nuova versione della Analisi Ambientale Comunale, come descritto nel presente documento. 2 Comitato ECOLABEL ED ECOAUDIT, Sezione EMAS Italia “Procedura per la registrazione delle organizzazioni aventi sede ed operanti nel territorio italiano ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009”, Rev. 9 del 26.10.10 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 2.0 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 7/111 SCOPO DEL PRESENTE DOCUMENTO Il presente documento costituisce quindi la versione aggiornata del Rapporto di Analisi Ambientale Comunale (AAC) che, come definito dal nuovo Regolamento EMAS (Art. 2, Def. 9), è un’esauriente analisi iniziale degli aspetti, degli impatti e delle prestazioni ambientali connessi alle attività, ai prodotti o ai servizi di un’organizzazione e viene descritta nell'allegato I del Regolamento stesso. Il format del documento è rimasto quello della versione precedente, ma è stato riordinato e volutamente riscritto in modo più discorsivo, talvolta forse troppo esplicativo, su richiesta dei dipendenti comunali interessati a conoscere meglio alcune problematiche ambientali. RSGA ha provveduto a rivedere e ad aggiornare tutti quegli aspetti ambientali diretti e indiretti delle attività, prodotti e servizi di Terruggia che, all'interno del campo di applicazione del SGA, nei tre anni passati (2010-2011-2012) hanno subito dei cambiamenti significativi: a causa di modifiche delle attività o delle modalità operative, per l’introduzione di nuove competenze o modifica di quelle esistenti, a seguito di emanazione/modifiche/integrazioni di leggi e regolamenti, per modifiche delle convenzioni, con l’acquisizione di contratti per le attività affidate a terzi, per variazione delle criticità territoriali, cambiamenti nello stato delle conoscenze ambientali tali da influenzare i criteri e/o i parametri di valutazione, ecc. Quindi i contenuti del presente documento prendono in considerazione tutte le possibili variazioni intervenute nelle prestazioni ambientali del Comune in relazione a: attività condotte direttamente dall'Ente (es. gestione caldaie, verifica mezzi di trasporto di proprietà, ecc.); attività affidate a terzi (es. appalti, progettazioni, ecc.) allo scopo di individuare le tipologie di possibili impatti generati dalle attività di appaltatori e fornitori (produzione rifiuti, contaminazione suolo e sottosuolo, ecc.); emissioni e "pressioni" generate da altri soggetti sul territorio sulle attività dei quali l'Ente può avere una influenza (es. Ente Gestore SII e gestore rifiuti); stato dell'ambiente in relazione a comparti sui quali l'Ente ha diretta competenza in quanto rilascia autorizzazioni o esercita controllo (es:distributori di carburante, antenne, ecc.); stato dell'ambiente in relazione a comparti sui quali l'Ente non ha una diretta competenza, ma dal cui stato l'Ente potrebbe desumere indicazioni per orientare le proprie politiche di miglioramento (presenza di amianto sul territorio, emissioni elettromagnetiche, ecc.). Ovviamente l'analisi delle variazioni intervenute in questi ultimi tre anni delle "prescrizioni legislative, regolamentari e di altro tipo" applicabili ad ogni aspetto ambientale e la verifica della conformità ad esse da parte dell'Amministrazione Comunale, è stato un elemento chiave per questa nuova versione del Rapporto di analisi ambientale. Lo strumento utilizzato per questa analisi della conformità legislativa è il "Registro prescrizioni legali e di altro tipo" che raccoglie tutti i riferimenti prescrittivi ai quali il Comune deve uniformarsi per le proprie attività dirette (CPI, libretti di centrale termica, autorizzazioni allo scarico, ecc.), indirette (controllo Enti gestori SSII e Raccolta rifiuti, ecc.), per le competenze attribuite per legge (rilascio di autorizzazioni, approvazione di un piano, rilascio di pareri, etc.) e per gli accordi volontari sottoscritti (regolamento Organismo Certificazione, Accordi di Programma, Convenzioni, ecc.). Il registro è di tipo dinamico, viene utilizzato come check list per la verifica periodica di conformità legislativa ed in esso sono registrate le evidenze oggettive degli adempimenti attuati e viene è stato annualmente aggiornato durante i relativi audit di verifica, come previsto dalla PGA_02, Rev. 1 del 20.01.10. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 8/111 3.0 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA REGISTRAZIONE EMAS Il campo di applicazione del SGA coincide con il campo di attività all’interno del quale il Comune di Terruggia si trova ad operare e nel quale è possibile identificare le seguenti competenze: pianificazione urbanistica e ambientale di gestione territoriale e pianificazione e controllo dell’edilizia privata; indirizzo e controllo delle attività di progettazione e direzione dei lavori delle opere pubbliche; manutenzione delle strutture di proprietà; manutenzione delle infrastrutture comunali e del verde pubblico; indirizzo e controllo della gestione dei RSU, della depurazione delle acque e dell’acquedotto; regolamentazione, controllo amministrativo e supporto delle attività produttive, commerciali e turistiche; attività di polizia municipale; relazioni con il pubblico; attività amministrative; indirizzo e controllo servizi socio-assistenziali; gestione servizi di trasporto, indirizzo e controllo della refezione scolastica e supporto sulle attività didattiche; servizi amministrativi, tributari, demografici. Il Comune di Terruggia infatti ha ottenuto la registrazione EMAS per il Codice NACE 84.11 "Attività generali della Pubblica Amministrazione" e copre le seguenti attività: Pianificazione urbanistica e ambientale del territorio comunale. Manutenzione ordinaria della rete viaria e del verde pubblico, gestione del patrimonio immobiliare comunale. Monitoraggio e controllo del servizio di igiene urbana, delle reti di approvvigionamento idrico e fognarie. Informazione ambientale. 4.0 RIFERIMENTI Il presente Rapporto è stato redatto tenendo in considerazione le seguenti norme: Regolamento (CE) N. 1221/2009 (EMAS III) del Parlamento Europeo del 25 novembre 2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) che abroga il Regolamento (CE) n. 761/2001 e le Decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE - Allegato I UNI EN ISO 14001:2004, Sistemi di gestione Ambientale - Requisiti e guida per l’uso. UNI EN ISO 14004:2010, Sistemi di gestione Ambientale – Linee guida generali sui principi, sistemi e tecniche di supporto. ISO 14031:2000, Gestione ambientale Valutazione della prestazione ambientale - Linee guida. ARPA Piemonte “Indicatori ambientali per il territorio della provincia di Alessandria”, aprile 2009. ARPA Alessandria e Provincia Alessandria “Carta di Idoneità Elettromagnetica e Carta delle Aree Critiche per il monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio della Provincia di Alessandria”, rapporto finale, marzo 2008. Provincia Alessandria, Assessorato Ambiente "Relazione sullo stato dell'ambiente in provincia di Alessandria – 2009" ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia di Alessandia "Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia" Relazione Tecnica AL-4142012-01 del 27.01.12 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 9/111 5.0 METODI E FASI DELLA ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 5.1 ASPETTI PRESI IN CONSIDERAZIONE DALL’ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Al fine di costruire un quadro il più possibile esaustivo delle attuali prestazioni ambientali del Comune, l’AAC ha rivisto punto-punto tutte le considerazione prese in esame nella Analisi Ambientale Iniziale e cioè: le caratteristiche principali del territorio comunale; le situazioni di inquinamenti pregressi e/o in corso; le attività che si svolgono nel Comune o per suo conto; gli aspetti ambientali (diretti e indiretti) correlati con tali attività; la conformità agli adempimenti in campo ambientale applicabili all'Amministrazione Comunale e la sua capacità ad acquisire e tenere aggiornate leggi e norme vigenti; le prassi e le procedure esistenti e già in uso in materia ambientale; la struttura organizzativa, con particolare attenzione alle professionalità disponibili per la progettazione, l’implementazione e il mantenimento del SGA; le azioni di sensibilizzazione, formazione e informazione in materia ambientale del personale interno e /o di coloro che operano per il Comune o per suo conto (fornitori e appaltatori); gli strumenti disponibili ai fini della implementazione del SGA e per il miglioramento delle prestazioni ambientali, in generale; l’efficacia in materia di comunicazione ambientale sia all’interno dell’Amministrazione sia verso le Parti Interessate esterne; i rapporti con le organizzazioni esterne (clienti, fornitori, appaltatori, enti locali e, in generale, altre P.A., ecc.); l’analisi di eventuali incidenti ambientali verificatisi nel passato e delle relative procedure di emergenza adottate inserendo le variazioni intervenute nei tre anni in esame. I criteri di valutazione della significatività degli aspetti ambientali non sono variati e rimangono quelli di cui all'Allegato 1 al presente Rapporto. Ovviamente l'indice di significatività è stata valutata in condizioni operative normali, in situazioni anormali (eventuale avviamento o arresto attività) 3 e di emergenza riscontrate in passato o possibilmente prevedibili, in relazione alle specifiche attività analizzate. 5.2 RACCOLTA E VALIDAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI La riverifica dei dati e delle informazioni è stata realizzata con l’impiego e/o consultazione e/o utilizzo dei seguenti strumenti: rapporti ARPA Alessandria, Provincia Alessandria, Regione Piemonte; fonti bibliografiche (articoli, testi e pubblicazioni tecniche e scientifiche) e siti web per le informazioni relative all’inquadramento territoriale e paesaggistico; "Registro prescrizioni legali e di altro tipo" nell'ultima revisione applicabile; interviste al personale a tutti i livelli (dal Sindaco al Cantoniere); documenti a carattere amministrativo e gestionale (delibere di Consiglio o Giunta Comunale, planimetrie, relazioni tecniche, bollette, ecc.) e registrazioni (autorizzazioni, concessioni, analisi, ecc.). 3 Così definite dal nuovo Regolamento EMAS COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 10/111 6.0 IL CONTESTO TERRITORIALE DEL COMUNE DI TERRUGGIA 6.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Cartografie, Planimetrie Regionali Siti internet: http://www.comune.Terruggia.al.it; http://www.comuni-italiani.it; it.db-city.com Il Comune di Terruggia si trova nel Piemonte orientale, in provincia di Alessandria, nella zona del Monferrato casalese. Figura 3: il Piemonte con le sue province Figura 3 bis: la provincia di Alessandria e i suoi Centri principali Figura 3 ter: il distretto casalese AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 11/111 SUPERFICIE TERRITORIALE 7,240 Kmq FRAZIONI nessuna COMUNI CONFINANTI a sud-ovest con il comune di Rosignano Monferrato e a nord-est con il comune di Casale Monferrato. ALTEZZA CAPOLUOGO 199. metri sul livello del mare MORFOLOGIA L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 127 metri metri, in linea con le altitudini di questa zona altimetrica di collina interna CLIMA Clima subtropicale umido (Classificazione dei climi di Köppen: Cfa) DISTANZA DA ALESSANDRIA 29 km DISTANZA DA CASALE MONFERRATO 6 Km Rappresenta, per chi arriva da Casale M.to, il primo approccio con il paesaggio collinare che prosegue poi, salendo di quota, per tutto il Basso Monferrato. Il centro storico è stato oggetto, esclusivamente, di recupero dei fabbricati esistenti rimanendo integro e libero da contaminazioni edificatrici stravolgenti. Le aree verdi boscate sia pubbliche che private non sono state attaccate dalla esigenza edificatoria, rimanendo praticamente inalterate. Figura 4: Veduta aerea del territorio comunale Fonte: www.googleearth.it COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 12/111 Il Comune è raggiungibile in auto: da Torino: percorrere A21 (Torino-Piacenza) raccordo Autostrada A26 verso Gravellona Toce/Vercelli, uscita per Casale Monferrato sud; alla rotonda prendere l'uscita per Alessandria e proseguire diritto sulla SS 31 del Monferrato; in località San Germano (frazione di Casale M.to) girare a destra per Terruggia. da Milano: percorrere A4 (Milano-Torino), deviazione a Santhià per la A26 (GenovaVoltri-Gravellona Toce) direzione Alessandria, uscita per Casale Monferrato sud, e proseguire come sopra descritto da Genova: percorrere A26 (Genova-Voltri-Gravellona Toce), uscita per Casale Monferrato sud e proseguire come sopra. Il Comune, come la maggior parte dei comuni di EMAS MONFERRATO non risulta servito dalla rete ferroviaria; la stazione più vicina è Casale Monferrato. Figura 4 bis: come raggiungere Terruggia COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 13/111 Figura 4 ter posizione di Terruggia rispetto ai comuni EMAS MONFERRATO 6.2 PRESENTAZIONE DEL COMUNE Nome Comune TERRUGGIA Numero di dipendenti 8 (otto) Denominazione abitanti Terruggesi Provincia Alessandria Regione Piemonte Recapito Via Guglielmo Marconi n.9 CAP 15030 Telefono 0142 401400 Fax 0142 401471 e-mail [email protected] PEC [email protected] Sito Internet www.comune.terruggia.al.it COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Partecipazione ad UNIONI di COMUNI 4 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 14/111 Unione Collinare del Monferrato ADESIONE E APPROVAZIONE STATUTO DCC N. 31 del 19.11.2001 Segretario UNIONE Laura Scagliotti Recapiti UNIONE c/o comune di Ozzano Monferrato tel. 39 0142 487493 e-mail: [email protected] DATA COSTITUZIONE 10.12.2001 Comuni UNIONE Cella Monte, Olivola, Ozzano Monferrato, Rosignano, San Giorgio Monferrato, Sala Monferrato, Terruggia e Treville Partecipazione ad Associazioni CONVENZIONE EMASMONFERRATO Recapiti EMASMONFERRATO c/o comune di Occimiano tel: tel. 0142.809131 fax. 0142 809100 e-mail: [email protected] Delibera di adesione alla Convenzione EDCC N. 27 del 16.12.2002 MAS MONFERRATO Figura 5: Unione collinare del Monferrato al 30.11.12 4 4 L'Unione dei Comuni è un Ente territoriale di secondo grado regolata dal D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267, che recepisce la legge 3 agosto 1999, n. 265, in particolare dall'articolo 32 dal titolo Unione di Comuni. Essa è costituita da due o più Comuni che devono essere contigui, con un obiettivo chiaro: esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza. Ciò significa che i singoli Comuni si uniscono e delegano alle Unioni dei compiti precisi. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 15/111 Il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135, reca disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (la c.d. spending review). In particolare, nel testo del decreto recante una molteplicità di interventi di revisione e razionalizzazione della spesa pubblica, l'art.19 riscrive numerose norme in tema di piccoli Comuni, superando i provvedimenti precedenti e generando un nuovo assetto in tema di gestione delle funzioni fondamentali. Schematicamente, la situazione attuale nazionale è quindi la seguente: 1. le funzioni fondamentali dei Comuni sono individuate non più in via “provvisoria” e appare perciò corretto supporre che la riscrittura della relativa norma del DL 78/2010 (art. 14, co. 27) sia finalizzata a determinare un elenco “definitivo” delle funzioni; 2. l’esercizio in forma associata delle funzioni deve avvenire attraverso modalità aggregative che garantiscano soglie di popolazione di almeno 5.000 abitanti, con l’abbassamento di tale soglia a 3.000 qualora si tratti di Comuni di montagna salvo che le Regioni non prevedano limiti diversi; 3. l’obbligo di esercizio associato prevede due termini differenziati, dal 1.1.2013 devono essere esercitate almeno tre funzioni, dal 1.1.2014 devono essere esercitate tutte le funzioni fatta eccezione per quelle relative all’anagrafe ed alla tenuta registri di stato civile; 4. le forme associative ammesse sono l’Unione di Comuni e la Convenzione gestite in modo differente soprattutto per quanto concerne le competenze contabili e finanziarie. Atteso questo quadro generale, la Regione Piemonte è intervenuta con la L.R. 11/125.una legge che ambisce a fornire un quadro complessivo e organico della materia, revisionando istituti e fattispecie già noti e introducendone di nuovi. Nel testo è peraltro evidente la distinzione tra la disciplina generale dell’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi di competenza comunale (capi da II a VI) e la disciplina speciale delle Unioni montane di Comuni, destinate a succedere alle Comunità montane (capo VII). Venendo ad un esame più attento della prima parte della LR n. 11/2012 (capi da II a VI), sono pochi gli elementi significativi: i primi 11 articoli riprendono la normativa statale prevedendo le stesse forme di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali (Unioni o Convenzioni) e le stesse tempistiche di esercizio di cui al punto 3. Non è precisato, nel testo, a quale tipologia di Unione si faccia riferimento: quel che è certo è che l’intero impianto legislativo non si discosta dalla normativa statale, se non nella determinazione delle aree omogenee e dei requisiti di aggregazione (art. 7) che sono: a. appartenenza alla medesima area territoriale omogenea; b. rispetto dei limiti demografici minimi di seguito indicati (dati ISTAT relativi al penultimo anno precedente quello di formulazione delle proposte); 1. area montana: 3000 abitanti; 2. area collinare: 3000 abitanti; 3. area di pianura: 5000 abitanti. L'Amministrazione Comunale di Terruggia, visto che già nei primi mesi del 2013 dovranno essere identificate le aree sovra comunali in cui si svolgono gli esercizi associati, si è attivata con gli altri Comuni dell'Unione Collinare del Monferrato e insieme hanno definito le due proposte aggregative da presentare alla Regione: una Unione di cui faranno parte Terruggia (registrata EMAS), Sala M.to (registrata EMAS), Olivola (in attesa di registrazione EMAS), Ozzano M.to (SGA implementato) e Treville (non ha mai aderito alla convenzione EMAS MONFERRATO); la seconda Unione con S. Giorgio M.to (registrata EMAS), Rosignano M.to (SGA implementato), Cella Monte (in attesa di registrazione EMAS). Si spera quindi in un prossimo futuro di arrivare ad una Registrazione EMAS di Unione. 5 L.R. 28 settembre 2012, n. 11, “Disposizioni organiche in materia di enti locali” COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 16/111 6.3 ASPETTI STORICO-CULTURALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Libri o altri documenti Siti internet: http:// www.comune.terruggia.al.it; http://www.comuni-italiani.it A. Inquadramento storico culturale La fondazione di Terruggia nel sedime attuale, un panoramico rilievo collinare che degrada verso Casale, risale al periodo medioevale. Solo a partire da questo periodo storico abbiamo le prime testimonianze documentate. Nel 1240 il paese figura con il nome di Turricola, tra le terre cedute dall'imperatore Federico II ai marchesi di Occimiano. Nel 1260 i ghibellini giunti da Acqui, riuniti nel Castello di Terruggia, concedono il dominio della loro città a Guglielmo VII di Monferrato.Nel parlamento generale del Monferrato, convocato nel 1379 a Moncalvo per ordine di Ottone di Brunswik, intervengono a nome della comunità di Terruggia quattro deputati. Con la restaurazione Sabauda la comunità di Terruggia intraprende un cammino prima piemontese e poi nazionale. Importanti tracce negli archivi comunali risalgono al periodo napoleonico; si tratta di atti trascritti in lingua italiana e francese. B Punti di interesse Oratorio di San Grato: edificio risalente al XVII sec. Ha forma di tempietto ottagonale co- perto da cupola. Si noti il bel portale. Nell’interno, tela del milanese C. Preda (1688). Chiesa parrocchiale di San Martino: edificio risalente al 1574, fortemente rimaneggiato nella seconda metà dell’ottocento. Nel 1937 venne restaurata la facciata e vennero posti gli altorilievi opera del Capra (allievo del Bistolfi). L’interno, ad aula rettangolare, è coperto con volta a botte ed è riccamente decorato con affreschi opera del Morgari (1925-1935). Teatro municipale: all’interno del palazzo comunale si trova la sala adibita a teatro; la volta è impreziosita da un leggiadro affresco liberty raffigurante le muse ed elementi floreali. Villa Pavia: le prime notizie dell’edificio risalgono alla fine del 700, quando il complesso venne acquistato da Bernardo Lombardi, capomastro casalese noto per importanti costruzioni nel capoluogo. Villa Poggio con annesso giardino ora usato come parco pubblico. C Manifestazioni Riso&Rose, maggio: manifestazione con apertura di chiese e cortili panoramici, esposizione ceramiche di autore e degustazione dei prodotti tipici (vini rossi e bianchi, carni locali, salumi tipici, formaggi, pane cotto nel forno a legna. ecc.). Vivere in campagna, giugno:mostra mercato di oggettistica e arredo per la vita all’aperto, apparecchiature per giardinaggio, prodotti vita country, artigianato; allestimento nel parco di villa Poggio. Stagione artistica al Teatro Delle Muse, da ottobre ad aprile: attività culturali e di spettacoli teatrali nella stagione che va da Ottobre ad Aprile, ma anche di riunioni civiche e cerimonie. Camminare il Monferrato - “I campi e i prati intorno a Terruggia”, settembre: itinerario fra natura, arte e cultura, prodotti tipici e biologici, tappe di sosta, punti vendita, carte e descrizione dei sentieri. Festa Patronale San Martino, novembre:cena e ballo al Teatro Delle Muse. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 17/111 6.4 ASPETTI DEMOGRAFICI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Modello ISTAT POSAS (popolazione residente per anno di nascita) Modello ISTAT P2 Il seguente grafico rappresenta l’andamento temporale del numero di abitanti dal 2003 al 31/10/2012. Figura 6: trend della popolazione di Terruggia TERRUGGIA TREND POPOLAZIONE 915 907 898 880 871 855 842 832 Abitanti 825 826 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 832 825 826 842 855 871 880 898 907 915 Fonte dati: anagrafe comunale I dati riportanti in tabella dimostrano un significativo e costante aumento della popolazione dal 2005 ad oggi dovuto al fatto che l'edilizia privata residenziale è in continua espansione sul territorio di Terruggia, il primo paese collinare più prossimo a Casale Monferrato e con un territorio molto vasto ed accogliente. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 18/111 6.5 INQUADRAMENTO METEO-CLIMATICO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Indicatori ambientali per il territorio della provincia di Alessandria, ARPA Piemonte, aprile 2009 Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte 2012, ARPA Piemonte e Regione Piemonte, Direzione Ambiente Ovviamente nei comuni EMAS Monferrato come Terruggia non sono presenti sistemi di monitoraggio dei cambiamenti climatici quindi ci si avvale del sistema regionale composto da reti di monitoraggio provinciali gestite da Arpa Piemonte. La precedente AAC si basava sui dati contenuti nel documento specifico relativo alla Provincia di Alessandria. Attualmente gli unici dati recenti a disposizione sono quelli reperiti nel Rapporto generale di cui al secondo documento. I cambiamenti climatici sono una realtà di cui tutti abbiamo un qualche modo percezione; anche in zone temperate come il Piemonte gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall'intensificarsi di eventi climatici estremi come esondazioni dei corsi d'acqua, precipitazioni sempre più irregolari con fenomeni brevi e intensi che causano inondazioni e frane, prolungate siccità che stanno diventando eventi con gravità a frequenze sempre più ricorrenti. In Piemonte l'anno 2011 ha avuto un andamento molto variabile con l'alternanza di anomalie climatiche positive e negative, risultando un anno decisamente caldo e con precipitazioni nella media annue grazie a pochi ma intensi eventi precipitativi. PRECIPITAZIONI Nel 2011 le precipitazioni cumulate sono state essenzialmente in media con la norma climatica (-4%). Considerazioni più interessanti si possono trarre se si analizza la distribuzione della pioggia nel corso dell'anno: l'apporto precipitativo si è concentrato in pochi e intensi episodi a metà marzo, nella prima decade di giugno,a luglio e, soprattutto, durante l' alluvione del 3-8 novembre. L'evento, per intensità, durata ed estensione del fenomeno può essere ritenuto paragonabile agli eventi alluvionali del 3-6 novembre 1994 e del 13-16 ottobre 2000 che provocarono ingenti danni a persone e cose. Diverse stazioni in quel periodo hanno registrato il loro record pluviometrico; i picchi più elevati si sono verificati sulle località appenniniche in provincia di Alessandria dove la componente temporalesca è stato più accentuata che altrove. Nei capoluoghi di provincia tuttavia la quantità totale annua di pioggia è stata inferiore alla climatologia, come anche il numero annuo di giorni piovosi (pioggia>=1mm), tranne a Torino dove si è avuto il 36% di pioggia in più rispetto alla norma. Figura 7: precipitazioni annue/numero giorni piovosi 2011 confrontati con le medie 1991-2010 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 19/111 Lo scostamento negativo maggiore è stato registrato a Cameri (NO) e Pallanza (VB); le precipitazioni più elevate sono state registrate ad Oropa (BI), mentre i valori più bassi si sono avuti ad Alessandria. Il 2011 si colloca nella media calcolata dal 1990 al 2010. come si evince dalla figura sotto riportata. Figura 7 bis: andamento delle precipitazioni annue misurate nei capoluoghi di provincia anni 1991-2011 Il mese più piovoso dell'anno è stato novembre, il mese più secco è stato dicembre in quasi tutte le località analizzate Figura 7 ter: precipitazioni mensili anno 2011 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 20/111 TEMPERATURA L'anno solare 2011 (gennaio –dicembre) è stato il più caldo osservato in Piemonte negli ultimi 50 anni, superando quindi il 2006, con un'anomalia positiva media stimata di 1,6 °C rispetto alla norma climatica. Le temperature medie annue sono state ovunque al di sopra della norma, con i valori più alti registrati nel Piemonte settentrionale nord-occidentale. L' anomalia positiva si riscontra sia nei valori massimi che nei minimi con le massime che hanno fatto segnare un aumento più significativo rispetto alle minime. Le temperature in assoluto più elevate sono state registrate nella seconda decade del mese di agosto, quando sono stati sfiorati i 39°C nell'Alessandrino, valori comunque inferiori rispetto ai picchi di agosto 2003 quando in alcune località furono superati i 40°C. In tutti i capoluoghi di provincia nel 2011 sono state registrate temperature massime annue superiori alla media climatica. Figura 8: andamento della temperatura massima, media annua nei capoluoghi di provincia nel 2011, rispetto alla media 1991-2010 Per quanto concerne le minime annue, sempre relative ai capoluoghi di provincia, i valori sono stati in linea o superiori alla norma climatica ma con anomalie inferiori rispetto alle massime . Figura 8 bis: andamento della temperatura minima, media annua nei capoluoghi di provincia nel 2011, rispetto alla media 1991-2010 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 21/111 Tabella 1: Temperatura massima e minima –anno 2001 Come si vede dalla tabella , il giorno più freddo è stato registrato a Cameri tra il 20 e il 21 dicembre; il giorno più caldo è stato ad Alessandria tra il 22 e il 24 agosto. LA NEBBIA L’ aria ha un’umidità relativa elevata (70,3 la media annua) che favorisce la formazione di banchi di nebbia dall’autunno alla primavera. La rete di monitoraggio meteo-idrografica di Arpa Piemonte grazie alla sua modularietà, che consente di integrare le stazioni meteorologiche classiche con sensori specifici, dispone di 14 visibilometri di cui 9 in località pianeggianti., Tabella 2: giorni con eventi di visibilità inferiore a 1000 metri e 100 metri COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 22/111 La visibilità inferiore a 1000 metri corrisponde alla definizione meteorologica di nebbia, quando è inferiore a 100 metri si ha una condizione di nebbia fitta per la quale il Codice della strada prevede un abbassamento del limite di velocità in autostrada e che determina inoltre problemi per le attività sportive che si svolgono all'aperto. Si può vedere come la nebbia si sia verificata essenzialmente tra ottobre e marzo, con i picchi più rilevanti in novembre e gennaio, mentre gli eventi di nebbia fitta sono in numero inferiore e concentrati tra ottobre e febbraio. Questi ultimi hanno riguardato soprattutto la seconda metà di novembre, caratterizzata da una situazione di stabilità meteorologica e senza precipitazioni di rilievo ma con il suolo umido dopo l'evento alluvionale dei primi del mese. 6.6 INQUADRAMENTO PAESAGGISTICO E VERDE PUBBLICO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia di Alessandia REGISTRO DELLE PRESCRIZIONI LEGALI E DI ALTRO TIPO, Rev. 3 dello 05.12.12 Nonostante la crescita demografica e conseguentemente urbanistica l’ambiente non ha subito devastanti trasformazioni, la crescita edificatoria che si è protratta per tutti gli ultimi 20 anni è stata condotta tenendo in giusto conto il paesaggio circostante. Il centro storico è stato oggetto, esclusivamente di recupero dei fabbricati esistenti rimanendo praticamente integro e libero da contaminazioni edificatorie stravolgenti. Le aree verdi boscate sia pubbliche che private non sono state in alcun modo attaccate dalla esigenza edificatoria rimanendo praticamente inalterate. Per quanto riguarda i caratteri e gli elementi di identificazione del paesaggio, si individua la “torre Veglio” come architettura e manufatto oggetto di tutela visiva, posta esternamente all’urbanizzazione del paese direttamente a confine con il Comune di Rosignano. La torre ha un limite di rispetto sino a 250 m su tutti i lati. Il sistema ecologico del comune è quello tipico delle aree collinari del basso Monferrato. Il Comune possiede molte aree a verde pubblico la cui gestione (tosatura prato, 4-5 volte/anno; taglio siepi, 2-3 volte/anno; trattamenti antiparassitari, quando necessario) è svolta dal Comune con proprio personale (cantonieri). Lavori di ripristino di grossa entità e/o la potatura di alberi ad alto fusto sono appaltate a ditte esterne. Il Responsabile dell'Area Tecnica e Manutentiva ha predisposto un programma di gestione del verde e verifica costantemente che le manutenzioni e tutti i trattamenti con diserbanti e antiparassitari siano attuati nel rispetto dell'ambiente e salvaguardando la salute e sicurezza degli addetti e della popolazione. Più importante forse per bellezza ed estensione è il Parco in cui sorge quello che era in origine il giardino della Villa Poggio; la villa e il parco annesso (un terreno con alberi secolari e prati di circa un ettaro) furono donati dall'ing. Candido Poggio al Comune nel 1938. Oltre alla vasta aerea verde, il parco è dotato di strutture sportive (campi da tennis, da beach volley), un'area giochi per bambini, un bar-pizzeria e una grande area coperta dove vengono organizzati diversi eventi, fiere, manifestazioni. Le altre aree verdi sono descritte nella Tabella di seguito riportata. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 23/111 Tabella 3: elenco principali aree verdi AREA A VERDE PUBBLICO Raggruppamento Giardini pubblici Giardini pubblici Giardini pubblici Giardini pubblici Denominazione Area giochi piazza Vittorio Emanuele Giardini di piazza Vittorio Emanuele Giardini fronte scuola Parco Villa Poggio – entrata da piazza Vittorio Localizzazione 2 Sup. (m ) Gestore Piazza Vittorio Emanuele 211,00 Comune Piazza Vittorio Emanuele 1.314,00 Comune Via Marconi 673,00 Comune Piazza Vittorio Veneto 1.520,00 Comune Gestore Villa Poggio Comune Gestore area sportiva Comune Gestore area sportiva Comune Gestore area sportiva Verde naturale isolato Parco Villa Poggio Strada Pozzo Comune 14.740,00 Giardini pubblici Parco Villa Poggio – area sportiva Strada Pozzo Comune 2.118,00 Giardini pubblici Area Sportiva Turricola Strada Pozzo Comune 3.963,00 Strada Pozzo Comune 1.014,00 Strada Pozzo Comune 6.044,00 Comune Strada Pozzo Comune 2.074,00 Comune Strada Braia Via Marconi, 5 1.337,00 263,00 Comune Comune Via San Martino 369,00 Comune Strada Casale Strada Casale incrocio Strada Cravetta Strada Casale tra incrocio strada Cravetta e Strada Colombaro Strada Colombaro 74,00 Comune 543,00 Comune 98,00 Comune 511,00 Comune 395,00 Comune 1.595,00 1.170,00 241,00 170,00 510,00 Comune Comune Comune Comune Comune 17,00 Comune Comune Verde viabilità Verde scolastico Verde edifici pubblici vari Verde viabilità Scarpata dietro area sportiva Turricola Strada Pozzo Comune direzione S.P. Casale Strada Pozzo Comune lato depuratore parcheggio strada Braia Scuola Materna Uscita mensa edificio scolastico (presso Case Popolari) Aiuola rose strada Casale 1 Verde viabilità Parcheggio Strada Casale Verde viabilità Aiuola rose strada Casale 2 Verde cimiteriale Verde cimiteriale Verde viabilità Verde cimiteriale Verde viabilità Verde viabilità Viale Cimitero lato dx Scarpata laterale esterna del cimitero Cimitero Scarpata cimitero Viale Cimitero lato sx Aiuola rose Strada Braia Banchina stradale dopo rose Verde viabilità Parcheggio La Tour de Salvagny Verde viabilità Triangolo incrocio Strada Pozzo Comune - Strada Casale Strada Pozzo Comune 43,00 Giardini pubblici Incrocio via Cacciolo - via Levantina Via Cacciolo 400,00 Verde viabilità Verde viabilità Via Levantina lato dx Via Levantina lato sx Area verde uso pubblico via Levantina Scarpata piantumata uso pubblico via Levantina Via Cacciolo lato sx Via Cacciolo lato dx Strada cacciolo lato dx Area verde propr. Nastasi Rosalia Strada Cacciolo lato dx 2 Strada Cacciolo lato sx 2 Via Levantina Via Levantiva 633,00 270,00 Via Levantina 1.840,00 condominio Via Levantina 272,00 condominio Verde naturale isolato Verde naturale isolato Verde naturale isolato Verde cimiteriale Giardini pubblici Verde viabilità Verde viabilità Verde viabilità Verde viabilità Verde naturale isolato Verde viabilità Verde viabilità Strada Colombaro Strada Colombaro Strada Colombaro Strada Colombaro Strada Braia Strada Braia Parcheggio La Tour de Salvagny Via Cacciolo Via Cacciolo Strada Cacciolo Via Cacciolo Strada Cacciolo Strada Cacciolo 3.060,00 980,00 815,00 1.000,00 233,00 250,00 privato Comune Comune Comune Comune Comune Comune privato Comune Comune COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 24/111 6.7 CARATTERIZZAZIONE URBANISTICA ED UTILIZZO DEL TERRITORIO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia di Alessandia PRGI approvato con DGR n. 46-12-62 dello 04.11.2005. Variante strutturale ai sensi della LR 01/2007 approvata con DCC n. 23 del 27.07.2010 pubblicazione sul BUR 39 del 30/09/2010. Regolamento Edilizio approvato con D.C.C N. 3 del 27.02.2012 Il sistema insediativo principale di Terruggia, di matrice storica residenziale (il comune è sempre stato centro di dimora per vacanze dei casalesi) ha subito negli ultimi decenni un progressivo ampliamento a raggiera a partire dal centro storico principale, invero molto contenuto. La forte connotazione turistica, la conservazione del paesaggio rappresenta per Terruggia un elemento caratteristico fondamentale. Il territorio comunale presenta un’attività agricola in corso notevolmente attiva; sono inoltre riconoscibili limitate zone ancora destinate a bosco e/o a parco. Nel territorio comunale non sono presenti cave in uso; 3 cave in disuso sono state bonificate in passato. Pianificazione Territoriale L’Amministrazione Comunale è ormai da diversi anni consapevole del ruolo preponderante che le proprie scelte e decisioni a livello di pianificazione territoriale determinano sull’ambiente. Si è pertanto impegnata nell’adozione di nuovi strumenti urbanistici orientati ad uno sviluppo delle attività antropiche sostenibili sotto il profilo ambientale All’interno dei nuovi strumenti, l’insieme delle problematiche ambientali, è infatti una delle questioni rispetto alle quali gli strumenti tradizionali di pianificazione hanno mostrato maggiori limiti e su cui ci si propone di operare secondo modalità innovative. L’obiettivo è quello di adottare un approccio ecologico complessivo alla pianificazione territoriale sia in termini di tutela e riqualificazione del territorio e del paesaggio che di valutazione della compatibilità ambientale di ogni nuovo intervento. Tale approccio si traduce in un indirizzo generale teso a garantire la compatibilità delle modalità di sviluppo socio economico con lo stato di equilibrio delle risorse ambientali e con gli obiettivi di risanamento che il Piano si pone, al fine di garantire alle generazioni future di non subire inaccettabili condizioni di limitazione delle disponibilità di risorse non rinnovabili, nella sicurezza e qualità della vita. Piano Regolatore Comunale (PRGI) Il Piano Regolatore Comunale (PRGI), è stato approvato con DGR n. 46-12-62 dello 04.11.2005 (successivamente approvate varianti parziali a seguito pareri favorevoli Provincia). L'ultima variante strutturale ai sensi della LR 01/2007 è stata approvata con DCC n. 23 del 27.07.2010 pubblicazione sul BUR 39 del 30/09/2010 Il Regolamento Edilizio comunale era stato approvato con DCC N. 13 del 16/06/2008, aggiornato con D.C.C N. 3 del 27.02.2012 per i soli riferimenti alle nuove tipologie di pratiche edilizie (CIL, SCIA)6. Attualmente è in fase di approvazione (prevista entro l'anno) il nuovo Allegato Energetico Ambientale. 6 SCIA = Segnalazione Certificata di Inizio Attività CIL = Comunicazione Inizio Attività COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 25/111 Negli anni passati questo allegato al Regolamento Edilizio, proponendosi di normare aspetti tecnici in modo diretto e dettagliato, poteva creare confusione negli operatori nella sua applicazione essendo continuamente in contrasto con la normativa vigente (europea, statale e regionale) che definiva parametri di rendimento, caratteristiche tecniche, modalità di calcolo e verifiche, ecc. non sempre coerenti fra di loro e oltre tutto destinati a variare nel tempo. Alla luce della continua evoluzione della normativa e delle frammentate e significative differenza tra Regione e Regione, Terruggia, nella predisposizione del nuovo allegato Energetico Ambientale, ha cercato di: ridurre al minimo le indicazioni di carattere tecnico prescrittivo regolamentando i soli aspetti critici (impianti fotovoltaici, sistemi solari termici e tutela del paesaggio, ecc.); introdurre aspetti procedurali operativi che permettano un adeguato controllo da parte degli uffici comunali sia in fase di presentazione della pratica, sia in fase di chiusura lavori e rilascio agibilità; di lavorare per obiettivi e non più per prescrizioni lasciando spazio al progettista per trovare ed adottare le soluzioni tecniche che meglio si adattano al caso specifico, utilizzando quale riferimento il "Protocollo ITACA Nazionale" (vedi nota sotto riportata); di prevedere un programma volontario incentivante, basato sul protocollo di cui sopra; definire i possibili incentivi: : riduzione del contributo di costruzione , riduzione IMU ed alla prossima variante strutturale P.R.G. incremento del volume in deroga degli strumenti urbanistici. Com'è noto, il Protocollo ITACA è uno strumento di valutazione della qualità di un intervento edilizio nel suo complesso. Non si basa su obblighi e prescrizioni ma è composto da "criteri" che, sulla base di specifici indicatori, permettono di valutare le scelte ed i risultati raggiunti su una scala da 1 a 5: il valore 0 è il risultato della normativa vigente, il punteggio 5 è il più alto raggiungibile. ITACA, Istituto per l'innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, è un'associazione di tipo federale con obiettivo di garantire un efficace coordinamento tecnico tra Regioni e Provincie autonome, così da assicurare anche il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali e operatori del settore. ITACA ha avviato (marzo 2012) con ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento), attraverso un Protocollo d'intesa, la realizzazione del sistema nazionale di accreditamento e certificazione volontaria, a sostegno delle politiche regionali per la sostenibilità ambientale delle costruzioni. Tale accordo, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, ha l'obiettivo di garantire l'indipendenza, l'imparzialità e la competenza di chi valuta la conformità della certificazione basata su "Protocollo ITACA" di riferimento. 6.8 IL SISTEMA IDROGRAFICO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Piano Inter Comunale di Protezione approvato con con DCC N. 4 del 27.03.2009 Il territorio di Terruggia dal punto di vista idrografico superficiale presenta un ridotto reticolo di rii (corsi di acqua di dimensioni molto ridotte) che hanno la funzionalità di raccogliere ed allontanare l’acqua meteorica collinare di drenaggio. Non esistono corsi d’acqua realmente “importanti”, l’unico corso d’acqua di dimensioni un po’ più rilevanti è il rio Valle della Chiesa. Le acque sotterranee (presenti in quantità molto scarsa) sono captate in minima parte per l’irrigazione essendo la funzione idropotabile svolta dalla rete dell’acquedotto del Monferrato. A causa della modesta entità, i corsi idrici superficiali che interessano il territorio comunale non sono inseriti nella rete regionale di controllo delle acque superficiali e non sono pertanto oggetto di monitoraggi sistematici. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 26/111 6.9 ECONOMIA LOCALE E INSEDIAMENTI INDUSTRIALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia di Alessandia Censimento RSGA su attività produttive L’ultimo censimento sull’agricoltura, risalente al 2000, ha raccolto notizie riguardanti il settore primario. Sono state censite 60 aziende agricole interessanti 574,94 ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU). Per quanto riguarda le aziende zootecniche, sono in prevalenza allevamenti di bovini, bufalini ed equini, con assenza di allevamenti avicunicoli. Sul territorio comunale non sono presenti né industrie a rischio di incidente rilevante (RIR) né aziende che potrebbero provocare alti rischi tecnologici per l'ambiente. Nel 2012 RSGA ha ultimato il censimento delle attività artigianali/industriali presenti sul territorio (121) e ha identificato le attività con possibili impatti ambientali negativi (44). al fine di individuare e definire la capacità di controllo/influenza/sensibilizzazione che potenzialmente può avere il Comune sugli aspetti indiretti correlati e la possibilità di coinvolgimento dei soggetti che li generano. Tabella 4: attività presenti sul territorio Le 44 attività potenzialmente impattanti sono: autotrasporti, agricoltura, impiantistica civile industriale, servizi socio assistenziali (casa protetta per anziani o non autosufficienti), turisticoricettive, selezione e commercializzazione sementi, carpenterie metalliche, verniciature, apparecchiature meccaniche e frigorifere. È stato predisposto un "questionario" per informare i Soggetti Interessati sulle attività in campo ambientale intraprese dall'Amministrazione Comunale in questi anni ed per avere un riscontro circa la possibilità che essi siano intenzionati a collaborare e/o a farsi coinvolgere in maniera proattiva nei futuri programmi di miglioramento ambientale del territorio cui operano. Il questionario è stato inviato, quando possibile, in formato digitale in modo da avere riscontro in tempi brevi ed avere la possibilità di elaborare i dati in tempo reale. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 27/111 Gli ultimi invii sono previsti entro fine 2012 e la restituzione si chiede entro febbraio 2013. In funzione dei risultati ottenuti, saranno organizzati incontri conoscitivi e programmate le attività ambientali da condividere con particolare riferimento alle attività di prevenzione in caso di emergenze ambientali gravi. Nel 2013 infatti il Comune dovrà rivedere il Piano di Protezione Civile nel quale si vorrebbe migliorare la comunicazione e l’informazione con gli utenti in fase di allerta/allarme/emergenza. Il Comune riceve in via istituzionale dalla Prefettura di Alessandria e dalla Provincia avvisi con diversi livelli di allerta (da 1 a 3) in caso di previsione di eventi significativi. L’intenzione è quella di condividere tempestivamente tali informazioni, in questa fase almeno, con le aziende e le attività produttive presenti sul territorio per permettere alcune azioni preventive (rimuovere dai piazzali o dalla quota pavimento, per quanto possibile, materiali ed attrezzature che potrebbero essere soggette a deterioramento, messa in sicurezza preventiva di impianti che potrebbero essere pericolosi se in esercizio) ed allo stesso tempo avere informazioni circa i possibili rischi “ambientali” da monitorare ed affrontare (presenza di materiali o impianti da monitorare in caso di emergenza meteo, esondazioni, ecc.). COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 6.10 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 28/111 STATO DELL'AMBIENTE: SINTESI FINALE DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia di Alessandria Tutti i dati e le informazioni raccolte nella relazione tecnica di cui sopra confluiscono nel Bilancio Ambientale Territoriale(BAT) che è uno strumento di pianificazione, utilizzato per la rappresentazione in forma aggregata dei dati ambientali; riproduce, in forma sintetica, le informazioni essenziali per la rilevazione, valutazione e gerarchizzazione delle problematiche ambientali del territorio in esame. Gli Enti competenti possono usarlo per misurare le prestazioni ambientali del proprio territorio, quindi diviene uno strumento idoneo per promuovere lo sviluppo sostenibile di un'area in quanto si propone di aiutare le autorità locali a conoscere lo stato ambientale attuale e a proporre interventi di modifica e di compensazione delle situazioni in atto. Le informazioni e i dati raccolti sono suddivisi per fonti di pressione (attività antropiche presenti sul territorio e potenzialmente in grado di generare un impatto su di esso), pressioni (realtà comunali realmente impattanti sul territorio) e stato (situazione qualitativa del Comune suddivisa per matrici ambientali) Dai dati raccolti si evince che: . le fonti di pressioni risultano essere medio basse articolandosi principalmente su un rilevante utilizzo agricolo come pure le pressioni sul territorio rappresentate principalmente dal potenziale rischio di contaminazione da azoto e fosforo di origine agricola; Figura 9: Fonti di pressione e pressioni sul territorio COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 29/111 lo stato ambientale è complessivamente medio alto con un valore medio di biodiversità; non sono presenti dissesti Figura 9 bis: stato ambientale in conclusione, la situazione complessiva del Comune si presenta con una medio-bassa sensibilità agli impatti e un valore alto del pregio del territorio. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 30/111 7.0 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE 7.1 GENERALITÀ Figura 10: il Sistema di Gestione Ambientale Cos’è un sistema di gestione ambientale STRUMENTO per INDIVIDUARE SORVEGLIARE MIGLIORARE I PROBLEMI AMBIENTALI PREVENIRE SAPER AFFRONTARE LE EMERGENZE AMBIENTALI Regolamento (CE) 1221/09 (Def. 13) La parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 31/111 Figura 11: schema relativo al Sistema di Gestione Ambientale- Come funziona un sistema di gestione ambientale: lo schema della norma ISO 14001 (ALL. II del REGOLAMENTO EMAS) MIGLIORAMENTO CONTINUO 6 5 AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE 4 SORVEGLIANZA, MISURAZIONE, AUDIT PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE RIESAME DEL SISTEMA SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE RESPONSABILITÀ 1 ANALISI AMBIENTALE DEFINIZIONE DELLE PROCEDURE GESTIONE DELLE ATTIVITÀ OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI 3 GESTIONE DELLE RISORSE GESTIONE DELLE COMUNICAZIONI 2 AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 32/111 7.2 STRUTTURA E RESPONSABILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Statuto Comunale: approvato con DCC n. 43 del 11/06/1991; ultimo aggiornamento effettuato con DCC n.13 del 26 Febbraio 2005 Decreti sindacali Il Comune esercita le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo attribuitegli dalla legge attraverso i seguenti organi di governo: Gli organi di governo sono il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale, il Sindaco. Il Consiglio Comunale (composto da Sindaco, Vicesindaco e consiglieri) delibera l’indirizzo politico-amministrativo dell’Ente ed esercita il controllo sulla sua applicazione. La Giunta (composta da Sindaco, Vicesindaco e assessori) rappresenta l’organo esecutivo, che collabora con il Sindaco all’attuazione degli indirizzi del Consiglio, oltre a svolgere attività propositive e di impulso nei confronti del Consiglio stesso per la definizione di tali indirizzi. Il Sindaco, carica elettiva che ha la rappresentanza legale dell’Ente. ANNO INSEDIAMENTO AMMINISTRAZIONE ATTUALE Funzione Nome e Cognome 2009 Deleghe SINDACO Giovanni BELLISTRI VICE SINDACO Luigi PESSINA Assessore Ambiente e Servizi alla persona Franca CAPRIOGLIO Assessore Cultura e Tempo Libero Sergio LUPARIA Assessore Sport, Territorio e Viabilità Luigino MAZZUCCO Assessore Lavori pubblici e Urbanistica ASSESSORI CONSIGLIERI Giovanni BELLISTRI Luigi PESSINA Franca CAPRIOGLIO Sergio LUPARIA Luigino MAZZUCCO Fabrizio BILETTA Franco POLATO Gianna DEMICHELIS Giovanni ROSSO Luigina GENOVESE Maria Grazia RUSSO Massimo PAMPANA Valerio GARRONE Il Sindaco e la Giunta assicurano la disponibilità delle risorse (umane, specialistiche, tecnologiche, finanziarie) indispensabili per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il SGA. Gli organi tecnico-operativi sono: il Segretario Comunale che esercita il coordinamento delle relazioni interdisciplinari, interne ed esterne, tra le strutture organizzative del Comune in modo da garantirne l'integrazione e la complessiva coerenza dell'azione amministrativa. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 33/111 Nel rispetto delle direttive impartitegli dal Sindaco, da cui funzionalmente dipende, sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili apicali, coordinandone l'attività e garantendone la sfera di autonomia gestionale; i Responsabili di area (dirigenti), ai quali è attribuita la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Per quanto riguarda le mansioni specifiche dei dipendenti, si rimanda ai Decreti Sindacali. Il Comune di Terruggia è, come tutti i comuni, un Ente di diritto pubblico che regolamenta le sue attività attraverso lo Statuto Comunale e i Regolamenti. 7.3 STRUTTURA FUNZIONALE NELL'AMBITO DEL SISTEMA La Giunta Comunale, per assicurare l’attuazione e la verificare dell’efficacia del SGA implementato allo scopo di perseguire la Politica e gli Obiettivi ambientali stabiliti, ha nominato: 1 il Rappresentante della Direzione per l'Ambiente (RDA) il quale, indipendentemente da altre funzioni, assicura che il SGA sia stabilito, attuato e mantenuto attivo in conformità ai requisiti della normativa di riferimento e riferisce, in sede di Riesame annuale della Direzione, sulle prestazioni del Sistema stesso, evidenziando raccomandazioni per il loro miglioramento; 2 il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (RSGA) il quale, in stretta collaborazione con RDA, si occupa del funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) e della sua completa attuazione mediante verifiche e controlli. RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE PER L’AMBIENTE - RDA LUIGI PESSINA, nominato con DGC n. 107 del 27.10.08. RESPONSABILE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE - RSGA FABRIZIO BARACCO, nominato con DCG n. 74 del 27.09.10 L’indicazione delle attività svolte (descritta nei capitoli successivi) serve per definire le responsabilità dirette dei soggetti esecutori, relativamente ad una migliore gestione ambientale delle rispettive attività. Nei confronti dei soggetti terzi, il Comune dovrà poter esercitare un'influenza finalizzata ad indurli ad adeguarsi alle sue nuove strategie politiche di salvaguardia ambientale su tutto il territorio comunale. Discorso a parte in termini di influenza o controllo esercitabile dal Comune è da farsi nei confronti dell'Ente Gestore dei rifiuti e di quello del Servizio Idrico Integrato ai quali il Comune, tramite gli ATO competenti, ha affidato i due servizi, svolgendo comunque un'attività di controllo e sorveglianza della qualità dei servizi erogati e di interfaccia/comunicazione alla cittadinanza (vedere paragrafo 9.2.2- 9.2.3). In Allegato 2 è presente l’Organigramma del Comune di Terruggia quale i rapporti di interdipendenza funzionale sono evidenziati sotto il profilo gerarchico piramidale COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 34/111 8.0 ASPETTI AMBIENTALI LEGATI ALLE ATTIVITÀ DEL COMUNE 8.1 ASPETTI AMBIENTALI Secondo il Regolamento EMAS: un aspetto ambientale è un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’ organizzazione che ha, o può avere un impatto sull’ambiente; un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo; un impatto ambientale è qualunque modifica dell’ambiente, negativa o positiva, derivante in tutto o in parte dalle attività, prodotti, servizi di un’organizzazione. Gli Aspetti Ambientali (nel seguito AA) di un’Amministrazione Comunale sono compresi in tre diverse tipologie che richiedono diverse modalità di risposta. 1 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Sono considerati diretti: - gli aspetti correlati alla gestione dei beni mobili ed immobili di cui il Comune ha il controllo gestionale; - gli aspetti derivanti dallo svolgimento delle attività tecniche ed amministrative da parte del personale comunale. TIPOLOGIA DI ASPETTI INFLUENZA/MODALITÀ DI RISPOSTA Aspetti diretti Controllo delle attività con procedure, istruzioni Aspetti legati ad attività che l’Ente svolge diretta- o altre modalità di regolamentazione interna; mente in proprio e controlla totalmente. misura diretta delle prestazioni. ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI 2 Si considerano aspetti indiretti quelli generati sul territorio Comunale e nei confronti dei quali il Comune esercita una capacità di gestione parziale o può avere una certa influenza tramite attività di pianificazione/programmazione, autorizzazione/controllo e informazione/sensibilizzazione. 3 Rientrano sotto questa classificazione anche gli aspetti ambientali correlati alle attività affidate a soggetti terzi per la fornitura di beni/opere/servizi e quelli correlati alle attività delle Società partecipate dal Comune. TIPOLOGIA DI ASPETTI Aspetti indiretti mediati da soggetti terzi Aspetti indiretti legati a specifiche attività riconducibili alle competenze dell’Ente ma condotte da soggetti diversi. È il caso delle attività appaltate, attività dei fornitori, o della partecipazione in quota da parte della organizzazione a soggetti esterni che erogano specifici servizi. Aspetti indiretti legati al territorio Aspetti indiretti legati alla qualità ambientale del territorio, ad emergenze ambientali o tematiche ambientali settoriali del territorio, sui quali l’Ente può incidere solo in parte direttamente, ma essenzialmente attivandosi presso altri soggetti presenti nel territorio per avviare azioni per il miglioramento dello stato dell’ambiente. INFLUENZA/MODALITÀ DI RISPOSTA Adottare criteri ambientali per assegnare le gare o selezionare appaltatori e fornitori. Fare richieste, anche contrattuali, per ottenere comportamenti più favorevoli all’ambiente. Inserire contenuti ambientali negli strumenti di programmazione e pianificazione e nelle autorizzazioni. Sensibilizzare i cittadini e/o specifiche categorie (agricoltura, industria, turismo, servizi, ecc.). AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 35/111 8.1.1 Aspetti ambientali diretti I principali aspetti ambientali diretti legati alle attività del Comune sono riassunti nel diagramma seguente e dettagliati ai paragrafi successivi. La loro significatività è stata valutata in condizioni normali, anormali e di emergenza realisticamente prevedibile e riportata nel "Registro Aspetti Ambientali e significatività". ATTIVITÀ ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI ATTIVITÀ TECNICO AMMINISTRATIVE Consumi risorse naturali Scarichi idrici Consumi energia Consumi materie prime/sostanze Produzione rifiuti Incendio GESTIONE IMMOBILI, STRADE E AREE COMUNALI Consumi risorse naturali Scarichi idrici Consumi energia Produzione rifiuti Emissioni in atmosfera e SLO Presenza manufatti amianto Uso/manipolazione prodotti pericolosi Incendio GESTIONE DEL PARCO AUTOVEICOLI Consumi risorse naturali Scarichi idrici Consumi energia Produzione rifiuti Emissioni in atmosfera Emissioni acustiche e vibrazioni Uso/manipolazione prodotti pericolosi GESTIONE TRAFFICO E VIABILITÀ Emissioni sonore Emissioni diffuse in atmosfera Sicurezza stradale PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO Pianificazione urbanistica e ambientale Regolamentazione edilizia Regolamenti elettrosmog, acustico, ecc. Gestione procedimenti ambientali Partecipazione organi gestione territorio Impatto visivo Protezione Civile AUTORIZZAZIONE SCARICHI FUORI FOGNA IDRICI Scarichi idrici Suolo, sottosuolo Risorse idriche sotterranee AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 36/111 8.1.2 Aspetti ambientali indiretti Gli aspetti ambientali indiretti del Comune sono riassunti nel diagramma seguente e dettagliati ai paragrafi successivi. La loro significatività è stata valutata in condizioni normali, anormali e di emergenza realisticamente prevedibile e riportata nel "Registro Aspetti Ambientali e significatività". SOGGETTI INTERESSATI APPALTATORI E FORNITORI INTERNI ED ESTERNI CONSORZI E/O ENTI GESTORI - Pubbliche Amministra- zioni - Comunitá Localii - Associazioni di Categoria - Industria Privata - Cittadini in Genere ATTIVITÀ MANUTENZIONI (automezzi, immobili, strade e aree comunali, caldaie, estintori) APPALTI E ACQUISTI Gestione MENSA SCOLASTICA Gestione VERDE SERVIZI TECNICI CIMITERIALI ILLUMINAZIONE PUBBLICA GESTIONE ACQUEDOTTO GESTIONE FOGNATURE E IMPIANTI DEPURAZIONE GESTIONE RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI Attività specifiche dei soggetti intermedi le cui prestazioni ambientali sono migliorate e/o influenzate dalle attività di: - FORMAZIONE - ADDESTRAMENTO - INFORMAZIONE - DIFFUSIONE ASPETTI AMB. INDIRETTI Consumi risorse naturali Consumi energia Consumi materie prime/sostanze Produzione rifiuti Scarichi Emissioni in aria Emissione rumore e vibrazioni Uso/manipolazione prodotti pericolosi Incendio Suolo, sottosuolo Consumi risorse naturali Scarichi Consumi energia Consumi materie prime/sostanze Produzione rifiuti Raccolta differenziata Odori Impatto visivo Emissioni in aria Emissioni luminose Emissione rumore e vibrazioni Uso/manipolazione prodotti pericolosi Suolo, sottosuolo Risorse idriche sotterranee Biodiversità DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E DELLA QUALITÀ DELLA VITA attuate dal Comune di Terruggia Si evidenzia che l’Amministrazione Comunale di Terruggia, come tutti i Comuni della Provincia di Alessandria appartenenti ad EMAS MONFERRATO, ha affidato in gestione a terzi (consorzi o società di cui è parte) numerosi servizi ambientali (gestione rifiuti e servizi igiene ambientale, approvvigionamento idrico e smaltimento acque reflue, ecc), perdendo di conseguenza il controllo diretto sugli aspetti ambientali correlati. L'Amministrazione Comunale attua comunque un'attività continua di controllo e monitoraggio delle attività affidate e di interfaccia/comunicazione con gli enti terzi per garantire sempre all'utente/cittadino la qualità dei Servizi erogati. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 37/111 8.2 PRINCIPALI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI E AREE DI COMPETENZA Nella seguente tabella sono elencate le principali attività istituzionali del Comune che potenzialmente possono produrre impatti ambientali; in relazione ad ognuna di esse è indicata l'Area responsabile. AREA AMMINISTRATIVA AREA COMPETENZA ATTIVITÀ Anagrafe, stato civile, servizio elettorale Servizio affissioni Autorizzazioni sanitarie esercizio attività commerciali e industriali Gestione appalti forniture per attività amministrativa Commercio, agricoltura ,industria DIRETTA GESTIONE INDIRETTA X Servizi sociali o rapporti con le scuole o rapporti con servizi sportivi o attività culturali o rapporti con associazioni Organizzazione del traffico urbano Ordinanze in materia di viabilità e sicurezza stradale Vigilanza in materia di commercio e di pubblici esercizi, e- dilizia, ambiente, sanità e tributi locali AREA LAVORI PUBBLICI E MANUTENTIVI AREA ECONOMICA-FINANZIARIA Gestione scuola bus Programmazione, rendicontazione e tenuta contabilità Ente Gestione mutui Controllo contabile degli atti amministrativi Funzioni connesse con il servizio di tesoreria Economato, provveditorato e approvvigionamento beni magazzino Gestione terreni demaniali Tassa per lo smaltimento Rifiuti Gestione IMU Accertamento riscossione delle quote e dei diritti per i servizi a domanda individuale (mensa scolastica, scuolabus), occupazione spazi ed aree pubbliche, formazione ruoli, sgravi e contenzioso tributi comunali, tasse di affissione pubblicità Progetti di OO.PP Protezione Civile Intercomunale Gestione patrimonio immobiliare (contratti, parte catastale, ecc.) Manutenzione edifici comunali Gestione piccole attività cimiteriali Manutenzione strade Gestione e manutenzione mezzi comunali Riparazione e sostituzione pneumatici mezzi comunali Gestione e manutenzione verde pubblico X X X X Attività diretta per piccole manutenzioni Grandi Manutenzioni e lavori affidati a terzi con contratti/appalti RSPP: Riccardo Cacciabue, incarico annuale Gestione delle autorizzazioni degli edifici comunali (CPI, piani di evacuazione) Gestione che prati- Manutenzione estintori Controllo registri Ditta SADA 2 s.r.l., incarico annuale. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AREA COMPETENZA ATTIVITÀ Manutenzione/Controllo caldaie strutture comunali Gestione e manutenzione pubblica illuminazione Gestione rapporti/comunicazioni con Enti Gestori Servizio Idrico Integrato, Servizio Integrato Rifiuti. Servizio tutela randagismo (*) AREA LAVORI PUBBLICI E MANUTENTIVI SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Gestione e manutenzione acquedotto Gestione e manutenzione impianti depurazione e rete fognaria (*) SERVIZIO INTEGRATO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI Raccolta, trasporto e conferimento rifiuti urbani e assimilati Gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione Raccolta, trasporto e conferimento raccolte differenziate Gestione centri di raccolta comunale e intercomunale Attività di igiene urbana (strade, cimiteri, ecc.) (*) SERVIZIO TUTELA/CUSTODIA ANIMALI RANDAGI DIRETTA Pag. 38/111 GESTIONE INDIRETTA Controllo registri Terzo Responsabile: Ditta TERMOTECNICA CASALE s.r.l, incarico annuale ENEL SOLE, fino a maggio 2017 X Servizi erogati da Enti esterni (*) Controllo qualità servizio attraverso la PGO_01 (RSGA) Autorità territorialmente competente è l'ATO5 "Astigiano Monferrato". Ente gestore individuato dall'ATO5 nel CCAM (Vedi: www.ccam.it ) al quale è stato affidato il SII con Delibera n. 5 del 16/02/1998. Documenti di gestione: "Statuto consortile CCAM" (febbraio 2008): "Regolamento di utenza e condizioni di fornitura del SII" (Novembre 2005), e "Carta del SII" (Novembre 2005) Controllo qualità servizio attraverso la PGO_01 (RSGA) Il CONSORZIO CASALESE RIFIUTI (CCR)CONSORZIO DI BACINO ha affidato la gestione del servizio pubblico di raccolta a COSMO s.p.a. Il Servizio è erogato in base al “Regolamento Consortile per la gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilati” approvato con deliberazione Assemblea n. 4 del 20/06/2007, modificato con deliberazione Assemblea n 5 del 17/07/2008, predisposto ai sensi dell’articolo 198, comma 2, del D.Lgs. n. 152/06 ed in conformità alle altre norme vigenti in materia Controllo qualità servizio Servizio randagismo cattura e ricovero affidato alla ditta COSMO S.p.A. (RSGA) AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AREA COMPETENZA ATTIVITÀ AREA URBANISTICA, EDILIZIA E TERRITORIO - 7 - Elaborazione piani e regolamenti Sportello Unico Edilizia (Permesso di costruire, DIA, SCIA, CIL, PAS, Agibilità, CDU7, Richiesta certificazioni e dichiarazioni varie, Comunicazioni di inizio e fine lavori, Richiesta accesso atti amministrativi, deposito Denuncia opere in cemento armato, relazione finale e collaudo, Esposti, Vigilanza edilizia e urbanistica Pianificazione (Piano regolatore e Varianti, Piani esecutivi, Piani regolatori cimiteriali, Regolamento edilizio, Piano di zonizzazione acustica, Pianificazione verde pubblico, Piano energetico, Regolamento campi elettromagnetico, ecc.). SUAP - Sportello Unico Attività Produttive in associazione con altri comuni dell’area del Basso Monferrato (Alfiano Natta, Altavilla M.to, Balzola, Borgo S. Martino, Bozzole, Casale M.to, Castelletto Merli, Cella Monte, Cereseto, Cerrina M.to). DIA= Denuncia Inizio Attività in edilizia SCIA = Segnalazione Certificata di Inizio Attività CIL = Comunicazione Inizio Attività PAS = Procedura Abilitativa Semplificata CDU = Certificato di Destinazione Urbanistica DIRETTA X X Data: 30.11.12 Pag. 39/111 GESTIONE INDIRETTA AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 40/111 8.3 GESTIONE IMMOBILI E STRUTTURE COMUNALI Il Comune detiene, oltre alla sede Municipale ove si svolge l’attività amministrativa dell’Ente, diversi altri immobili e strutture a servizio dei diversi settori comunali, che inevitabilmente determinano impatti sull’ambiente (per consumi di risorse energetiche, produzione di rifiuti, utilizzo di sostanze pericolose quali ad esempio detergenti e candeggine, ecc.). Tab. 5: elenco immobili e strutture comunali e loro gestione DATO DI GESTIONE TIPOLOGIA DI STRUTTURA UBICAZIONE/INDIRIZZI *MUNICIPIO *SCUOLA PRIMARIA Via Marconi 9 X Via Marconi 3 X *SCUOLA DELL'INFANZIA Via Marconi 3 X *PALESTRA Via Marconi X *APPARTAMENTO Via Marconi *DEPOSITO CANTONIERI Via Umberto I X *TEATRO COMUNALE Via Marconi 13 X *BAR Via Marconi 11 X *AMBULATORIO **CASA DI RIPOSO + CHIESA S. GE- Via Marconi 1 X Via Prato 12 X ROLAMO DIRETTA INDIRETTA X X OROLOGIO CAMPANILE S. MARTINO P.zza V. Emanuele III CHIESA S. GRATO Piazza S. Grato X GARAGE Via Prato 10 X CIMITERO Strada Colombaro X CENTRO SPORTIVO POLIFUNZIONALE Strada Pozzo Comune X CAMPI SPORTIVI Via Prato 12 X RISTORANTE E PARCO Strada Pozzo Comune 12 X POZZO PIAZZETTA Via Roma 22 FORESTERIA Strada Pozzo Comune 16 AREA VERDE SAN MARTINO Via Marconi 5 X AREA VERDE CACCIOLO Via Cacciolo 1 X X (en. elettrica) X X * stesso complesso ** l’amministrazione ha ceduto il diritto di superficie della sola casa di riposo per 40 anni. Nelle tabelle seguenti sono indicati gli aspetti ambientali diretti e indiretti e i relativi impatti individuati per le attività comunali. Legenda: D aspetto diretto, I aspetto indiretto; N normale, A anormale, E emergenza ATTIVITÀ ATTIVITÀ TECNICO AMMINISTRATIVA ASPETTO utilizzo di carta e altri materiali IMPATTI CORRELATI D/I N/E/A consumo di risorse naturali D N produzione di rifiuti D N COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE ASPETTO Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 41/111 D/I N/E/A consumo di energia elettrica D N produzione di rifiuti D N utilizzo di acqua igienico - sanitaria consumo idrico D N riscaldamento locali e acqua emissioni in atmosfera D N consumo di combustibili D N incendio emissioni in atmosfera, produzione rifiuti, inquinamento suolo/sottosuolo D E pulizia immobili utilizzo sostanze pericolose: prodotti di sanificazione I N consumo idrico I N I N I N ATTIVITÀ GESTIONE IMMOBILI, AAC illuminazione, utilizzo di apparecchiature elettroniche, condizionamento estivo, ecc. IMPATTI CORRELATI manutenzione ordinaria e straordi- produzione di rifiuti da demolizione e naria immobili materiali di scarto utilizzo sostanze pericolose: prodotti di manutenzione GESTIONE STRADE ILLUMINAZIONE PUBBLICA AREE A VERDE PUBBLICO sversamento di sostanze pericolose I E contaminazione del suolo e delle acque D A/E produzione rifiuti di demolizione e di scarto I N utilizzo sostanze bituminose I N utilizzo illuminazione pubblica consumo di risorse: energia elettrica D N manutenzione produzione di rifiuti I N manutenzione del verde produzione di rifiuti: residui di potatura e sfalci D N consumo di risorse: acqua D N consumo di risorse: carburante D N sversamento con inquinamento del suolo e idrico D A/E produzione rifiuti pericolosi D N consumo di combustibili D N emissioni in atmosfera D N emissioni acustiche e vibrazioni D N utilizzo di sostanze pericolose I N produzione di rifiuti I N consumo di risorse idriche D/I N utilizzo di sostanze per la pulizia D/I N inquinamento idrico D/I N I N I N I N I N spargimento di sale utilizzo sostanze pericolose GESTIONE PARCO AUTOVEICOLI utilizzo automezzi comunali manutenzione degli automezzi e delle attrezzature lavaggio automezzi SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA preparazione e cottura dei cibi consumo di risorse e altri aspetti collegati alla produzione delle materie prime alimentari consumo di risorse: energia elettrica, acqua, gas metano, emissioni in atmosfera: fumi di combustione produzione di rifiuti:scarti alimentari, oli esausti, imballaggi COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE ATTIVITÀ SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA ASPETTO SCOLASTICO VIGILANZA E GESTIONE TECNICA SERVIZI CIMITERIALI ESECUZIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE COSTRUZIONE E MANUTENZIONE STRADE VIABILITÀ Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 42/111 IMPATTI CORRELATI D/I N/E/A utilizzo di stoviglie in carta e plastica consumo di risorse materiali I pulizia dei locali e delle stoviglie utilizzo sostanze pericolose: prodotti di sanificazione I produzione di acque reflue da depurare I emissioni in atmosfera I E produzione di rifiuti I E emissioni in atmosfera D N produzione di rifiuti di manutenzione D N consumo di energia elettrica produzione di rifiuti I N produzione di rifiuti I N attività di tumulazione ed estumulazione produzione di rifiuti D/I N utilizzo delle attrezzature di cantiere emissioni acustiche e vibrazioni I N produzione di rifiuti I N emissioni in atmosfera I N consumo di risorse e materiali D/I N emissioni acustiche e vibrazioni D/I N produzione di rifiuti D/I N emissioni in atmosfera, rumore D N contaminazione del suolo e delle acque a seguito di incidenti D N/A rischio incendio SERVIZIO TRASPORTO AAC traffico veicolare esercizio e manutenzione impianto illuminazione votiva lavori di costruzione e manutenzione delle strade gestione del traffico LIMITAZIONE DEL TRAFFICO traffico urbano emissioni in atmosfera D A/E GESTIONE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI pianificazione urbanistica e ambientale autorizzazioni attività rumorose in genere occupazione del suolo e impatto sul paesaggio D N impatto acustico D N D N D N tutela biodiversità D N contaminazione acque superficiali D A/E contaminazione suolo e sottosuolo D A/E produzione acque reflue da depurare D N emissioni in atmosfera D N inquinamento da rumore D N/a inquinamento elettromagnetico D N regolamentazione edilizia partecipazione negli organi di gestione del territorio (gestione rifiuti, gestione acque, asl, parco, ecc. gestione dei procedimenti ambientali delle attività di servizio gestione dei procedimenti ambientali delle attività di servizio occupazione del suolo e impatto sul paesaggio consumo di risorse naturali ed energetiche COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE ATTIVITÀ ACQUEDOTTO ACQUEDOTTO Data: 30.11.12 Pag. 43/111 IMPATTI CORRELATI D/I N/E/A approvvigionamento: captazione e distribuzione potabilizzazione: trattamento, disinfezione manutenzione rete idrica + manutenzione ordinaria e urbanizzazione approvvigionamento: captazione e distribuzione presenza inquinanti sup. ai limiti consentiti prodotti per la disinfezione dell'acqua pericolosi per salute e ambiente I A/E I N I N I A/E I N I N I N/A I N I N I N I N inquinamento acque superficiali I A/E produzione di rifiuti: fanghi di depurazione I A/E consumo di risorse: energia elettrica I N diffusione di odori molesti I N attuazione servizio gestione raccolta rifiuti non conforme I N raccolta e trasporto dei rifiuti consumo di combustibili I N emissioni in atmosfera I N emissioni acustiche e vibrazioni I N dispersione di rifiuti I N/A produzione di odore I N consumo idrico (per lavaggio) I N D/I N I N fornitura acqua potabile produzione di rifiuti di demolizione e materiali di scarto presenza inquinanti sup. ai limiti consentiti utilizzo di sostanze pericolose: prodotti di manutenzione consumo di acqua potabile fornita agli utenti perdite di acqua dalla rete acquedottistica collettamento acque reflue produzione acque reflue da depurare lavori di allacciamento e manutenzione rete fognaria contaminazione del suolo e delle acque produzione di rifiuti: rifiuti di demolizione e materiali di scarto utilizzo di sostanze pericolose: prodotti di manutenzione gestione e manutenzione depuratori GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI Rev. 2 ASPETTO ACQUEDOTTO FOGNATURE E IMPIANTI DI DEPURAZIONE AAC gestione cassonetti raccolta rifiuti in maniera differenziata Raccolta Rifiuti in maniera differenziata mantenimento RD% nei target nazionali incorretto conferimento rifiuti da parte degli utenti STRADALI pulizia e spazzatura strade produzione rifiuti da spazzamento I N GESTIONE DEGLI IMPIANTI COMUNALI gestione discarica inerti occupazione del suolo e impatto sul paesaggio D N incorretta gestione operativa D N incorretta gestione legislativa D N inquinamento suolo e sottosuolo D N/A emissioni in atmosfera D N/A produzione di odori D N/A GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI GESTIONE RIFIUTI COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE ATTIVITÀ GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI GESTIONE DEL TERRITORIO ASPETTO AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 44/111 D/I N/E/A occupazione del suolo e impatto sul paesaggio D N incorretta gestione D N inquinamento suolo e sottosuolo D N/A emissioni in atmosfera D N/A produzione di odori D N/A terremoto D E frane e smottamenti D E rischio esondazione e fluviotorrentizio D E rischi industriali e tecnologici D E attività industriali/artigianali presenti sul territorio comunale potenziali impatti ambientali D/I E diffusione cultura sostenibilità ambientale e qualità della vita sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo dei territori turistici D/I N gestione centro di raccolta rifiuti urbani in modo differenziato calamità naturale IMPATTI CORRELATI Per quanto attiene l'individuazione dettagliata di tutti gli altri aspetti diretti e indiretti e della valutazione della loro significatività, si rimanda al "Registro degli aspetti ambientali e valutazione significatività". AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE 9.0 Pag. 45/111 PRESTAZIONI AMBIENTALI 9.1 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Tutti i dati di prestazione ambientale sono stati elaborati considerando i dati presenti nelle strutture comunali al 30.11.12, ma sono stati riportati nelle tabelle effettuando stime fino al 31.12.12, in modo tale da avere valori confrontabili con quelli degli anni precedenti. 9.1.1 Consumi idrici DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: bollette/fatture emesse dall’azienda fornitrice L’approvvigionamento idrico avviene dall’acquedotto comunale per tutte le strutture comunali; i principali consumi idrici sono associati all’uso igienico-sanitario. Nella seguente tabella sono elencati i consumi degli edifici di proprietà del Comune, sono escluse le strutture affidate a soggetti esterni all’Amministrazione, che ovviamente sono responsabili anche delle utenze e quindi dei consumi. Tabella 6: Consumi di acqua ACQUA POTABILE (mc) UTENZA 2008 2009 2010 2011 2012* 1.205 1.477 3.263 4.213 1.941 DEPOSITO CANTONIERI 0 13 5 3 12 GARAGE 8 14 6 4 9 46 29 37 27 42 PARCO VILLA POGGIO 0 25 55 141 175 POZZO PIAZZETTA (LA TOUR DE SALVAGNY) 5 7 1 4 6 2.266 1.355 10 7 6 AREA VERDE CACCIOLO 28 65 76 70 165 TOTALE CONSUMI 3.558 2.985 3.453 4.469 2.356 CO2 equivalente (t)** 1,281 1,075 1,243 1,609 0,848 201 246 544 527 243 MUNICIPIO CIMITERO AREA VERDE S.MARTINO Consumi annui Municipio per dipendente, in mc Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice * Valori stimati al 31.12.12 (**) kg di CO2 prodotti in un anno = m3 annui*0,36 (fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza) Sotto la voce Municipio, sono compresi i consumi degli uffici comunali, della scuola dell’infanzia e primaria, del teatro, della mensa scolastica, della palestra. I Consumi elevati dell'area verde S. Martino sono dovuti alla rottura di una tubazione (presumibilmente da agosto 2008 a febbraio 2009). Anche i valori riferiti agli anni 2010 e 2011 per il Municipio, presentano un marcato aumento dovuto alla rottura delle tubazioni nel periodo settembre 2010 e marzo 2011. Il contatore del parco di Villa Poggio è stato attivato a marzo 2009; il deposito cantonieri nel settembre 2009. A differenza del precedente aggiornamento, non è più presente la voce Campi sportivi in quanto data in gestione esterna e le bollette non sono pagate dall'Amministrazione comunale. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 46/111 Figura 12: Consumi idrici degli edifici/strutture comunali TERRUGGIA ACQUA SINGOLE UTENZE 2008 2009 2010 2011 2012* 4.500 mc 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 Area verde Cacciolo Area verde S.Martino Piazzetta Parco Villa Poggio Cimitero Garage Deposito cantonieri Municipio 0 * Valori stimati al 31.12.12 Figura 12 bis: Consumi idrici totali degli edifici/strutture comunali TERRUGGIA ACQUA TOTALE UTENZE 5.000 4.469 4.500 4.000 3.558 3.500 3.453 2.985 mc 3.000 2.356 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2008 * Valori stimati al 31.12.12 2009 2010 2011 2012* AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 47/111 9.1.2 Consumi energetici DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Bollette/fatture emesse dall’azienda fornitrice e registrazioni su Registro M07 Libretto di centrale caldaia municipio (Potenza nominale, Pn= 322,9) Contratto Terzo Responsabile: TERMOTECNICA CASALE s.r.l con Determina n.74/TEC dello 17.09.12 (01.10.12 a 30.09.2013) Patentino di abilitazione di 2° grado per la conduzione di Impianti termici a Marchese Antonio (socio titolare TERMOTECNICA) Rapporto Controllo mezzi antincendio, Ditta SADA 2 s.r.l. e registro antincendio Libretti mezzi comunali: scadenza revisione e bollino blu registrati su Registro MO7_D L’approvvigionamento energetico degli edifici/strutture comunali avviene nelle seguenti forme: a. energia elettrica b. metano I mezzi comunali sono alimentati mediante benzina, gasolio e GPL. a. Consumi di energia elettrica Le principali utenze elettriche sono relative alle apparecchiature da ufficio, all’illuminazione, alle attrezzature del magazzino. Tabella 7: Consumi di energia elettrica negli edifici comunali ENERGIA ELETTRICA (MWh) UTENZE 2008 2009 2010 2011 2012* 20,866 21,578 27,622 30,340 31,600 6,464 6,586 8,277 6,578 8,769 0 0 0 1,120 0,055 TEATRO COMUNALE 1,396 1,005 1,645 1,296 1,850 OROLOGIO CAMPANILE 1,419 1,404 1,652 1,886 1,530 CHIESA S. GRATO 0,136 0,125 0,212 0,302 0,296 GARAGE 2,063 2,275 2,133 2,285 4,146 CIMITERO 0,208 0,136 0,167 0,005 0,063 32,552 23,437 33,108 23,837 41,707 30,029 43,810 48,307 31,543 34,781 15,023 15,536 19,888 21,844 22,752 3,478 3,596 4,604 3,792 3,950 MUNICIPIO/PALESTRA SCUOLA D'INFANZIA E PRIMARIA DEPOSITO CANTONIERI TOTALE CONSUMI CO2 equivalente (t)** CO2 equivalente (t) En.elettrica Municipio Consumi annui Municipio per dipendente, in MWh * Valori stimati al 31.12.12 Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice ** kg di CO2 prodotti in un anno = kWh all'anno*0,72 (fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza) L’utenza deposito cantonieri è stata attivata a gennaio 2011. L'aumento dei consumi dal 2010 sono attribuibili al nuovo server comunale installato e funzionante 24 ore su 24 negli uffici comunali e dal fatto che dal 2011 il numero degli addetti è passato da 6 a 8. L'obiettivo che si propone l'Amministrazione Comunale nei prossimi tre anni è di studiare la possibilità di ridurre i consumi del server sia utilizzando fonti di energia alternativa, sia studiando una migliore allocazione dell'apparecchio in grado di garantire un miglior condizionamento del Sistema. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 48/111 Figura 13: Consumi energia elettrica per edificio/struttura comunale TERRUGGIA ENERGIA ELETTRICA SINGOLE UTENZE 35,000 30,000 2008 25,000 MWh 2009 20,000 2010 15,000 2011 10,000 2012* 5,000 Cimitero Garage Chiesa S. Grato Orologio campanile Teatro Comunale Deposito cantonieri Scuola d'infanzia e primaria Municipio/ Palestra 0,000 *Valori stimati al 31.12.12 Figura 13 bis: Consumi totali energia elettrica negli edifici/strutture comunali TERRUGGIA ENERGIA ELETTRICA TOTALI 60 48,307 50 41,707 43,810 MWh 40 32,552 33,108 2008 2009 30 20 10 0 * Valori stimati al 31.12.12 2010 2011 2012* AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 49/111 b. Consumi di gas metano I consumi di gas metano utilizzato per il riscaldamento dei fabbricati comunali sono riportati nel diagramma seguente; tutte le utenze comunali sono servite da un'unica caldaia piuttosto datata (1991). Per ottimizzare i consumi l'Amministrazione Comunale ha provveduto a far installare una nuova caldaia a condensazione che è entrata in funzione già per la stagione 2012-2013. Il Prossimo anno sarà possibile valutare l'efficienza della caldaia e i relativi consumi. A differenza del precedente aggiornamento, tra i dati tabellati non è più presente la voce Foresteria in quanto era stata erroneamente inserita nei consumi comunali mentre essa è stata data in gestione e le bollette non sono pagate dall'Amministrazione comunale. Tabella 8: Consumi di metano METANO (m3) UTENZA 2008 2009 2010 2011 2012* MUNICIPIO, SCUOLE D'INFANZIA E PRIMARIA, TEATRO, MENSA SCOLA- 24.539 22.194 23.401 22.243 19.869 TOTALE CONSUMI 24.539 22.194 23.401 22.243 19.869 CO2 equivalente Totale(t)* 47,332 42,809 45,137 42,903 38,325 STICA * Valori stimati al 31.12.12 Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice (*) kg di CO2/anno = m3 comb. *Densità * Potere Calorifico Sup.*Fattore emissione (Fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza) PCsup. Metano = 8250 kcal/kg a pressione atmosferica e a 15°C D = 1 kg/m3 F = 0,2338 g (CO2)/kcal Figura 14: grafico consumi totali di metano negli edifici/ strutture/ comunali TERRUGGIA RISCALDAMENTO TOTALI 30.000 25.000 24.539 23.401 22.194 22.243 19.869 mc 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2008 2009 2008 * Valori stimati al 31.12.12 2010 2009 2010 2011 2011 2012* 2012* AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 50/111 c. Consumi di combustibile per autotrazione L’Ente ha degli automezzi di proprietà di cui cura gran parte degli interventi di manutenzione ordinaria; le riparazioni sono affidate ad officine autorizzate. I mezzi sono tutti revisionati con le frequenze stabilite per legge (annualmente per lo scuolabus); contestualmente alla revisione è effettuato anche il controllo delle emissioni (bollino blu). Nel seguito si riporta la tabella con l' elenco dei mezzi e la tabella con i consumi di benzina, gasolio e GPL. Infatti da fine agosto 2011, allo scopo di ridurre i consumi e le emissioni, è stata sostituita la vecchia Apecar del 1995 con una Piaggio Porter 1300 (Euro 5) bifuel benzina/GPL Tabella 9: Elenco automezzi comunali VEICOLO TIPO SERVIZIO Autovettura Scuolabus FIAT Punto FIAT Daily Piaggio Porter 1300 FIAT FIAT 100-90 Uffici e/o Amministrazione Trasporto scolastico Benfra Motocarro Trattore 1 Trattore 2 Escavatore con pala (Terna) ANNO TIPO IMMATRICOCARBURANTE LAZIONE 2007 benzina 2008 gasolio Tecnico-Manutentivo 2011 benzina/GPL Tecnico-Manutentivo Tecnico-Manutentivo 1985 1987 gasolio gasolio Tecnico-Manutentivo 1998 gasolio CLASSIF AMBIENTALE EURO 4 EURO 4 EURO 5 Fonte dei dati: registro manutenzione Tabella 9 bis: Consumi di carburante CARBURANTE (litro) 2008 2009 2010 2011 2012* Benzina 1.152 868 816 904 556 Gasolio 2.638 2.418 2.865 2.749 2.388 CARBURANTE 349 GPL CO2 eq. benzina (t) ** 2,742 2,066 1,943 2,150 1,323 CO2 eq. gasolio (t) ** 6,991 6,407 7,592 7,285 6,328 - - - - 0,563 CO2 eq. GPL (t) ** * Valori stimati al 31.12.12 Fonte dei dati: documenti contabili (**) kg di CO2 prodotti in un anno = litri *fattore emissione (fonte Quattroruote 15.01.2010) Fattore emissione gasolio: 2650 g di CO2 eq. per litro di gasolio consumato Fattore emissione benzina: 2380 g di CO2 eq. per litro di benzina consumata Fattore emissione GPL :1.610 g di CO2 eq. per litro di GPL consumato I dati, mostrano fino al 2010 una leggera riduzione dei consumi di benzina e un aumento nei consumi di gasolio in quanto, durante gli ultimi inverni, le forti precipitazioni nevose hanno portato ad un grande uso dei mezzi a gasolio per lo sgombero delle strade e per il loro mantenimento. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 51/111 Figura 15: grafico consumi totale di carburante per tipologia TERRUGGIA CONSUMO TOTALE CARBURANTE 3.500 2.865 3.000 2.418 2.500 Litri 2.749 2.638 2.388 2.000 1.500 1.152 868 1.000 904 816 556 349 500 0 2008 2009 Benzina 2010 Gasolio 2011 2012* GPL * Valori stimati al 31.12.12 9.1.3 Consumi materie prime e materiali Dalle fatture di acquisto, è stato possibile stimare la quantità, di toner e cartucce e carta consumate negli anni considerati. Tabella 10: consumi materie prime e materiali QUANTITÀ CANCELLERIA 2008 2009 toner, n. 12 cartucce ink-jet, n. 43 rotoli calcolatrice, n. carta fotografica, kg carta ecologica, kg t CO2 equivalente Carta fotocopie, kg t CO2 equivalente Buste, kg t CO2 equivalente carta economy, kg t CO2 equivalente Totale CO2 equivalente (t)** 2010 2011 13 9 18 3 41 13 29 11 0 10 10 1 0 12 13 9 18 3 250 0,135 500 0,612 1,152 0,912 250 0,198 140 0,076 38 0,046 0 1,857 0,122 25 0,031 250 0,135 388 0,474 225 0,275 0 0 0 0 25 0.020 0 0,031 0,629 0,275 0 0 2012* 0 * Valori stimati al 31.12.12 (**) Kk di CO2/anno = kg carta consumati*F*0,72 (Fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza) Il fattore F esprime i kg di CO2 prodotta per kg di carta: AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Carta bianca Carta non sbiancata (economy) Cartone F = 1,7 Carta riciclata (ecologica) F = 1,1 Pacchi e buste F=1 Pag. 52/111 F = 0,75 F = 1,1 Sono state calcolate le percentuali di acquisti di "carta verde (ecologica ed economy)" considerando assieme due anni in quanto, se nell'anno i consumi sono stati minori del previsto, l'anno successivo si diminuiscono gli acquisti. Come si può vedere dai dati sotto tabellati, nel comune di Terruggia, dall'inizio della gestione ambientale ad oggi il consumo di "carta verde" ha superato, sia pure di poco, quello della carta bianca . Tabella 10 bis: percentuale consumi/acquisti/ "carta verde" % carta verde 2009/2010 2011/2012 31 54 I seguenti grafici riportano le emissioni totali annue in CO 2 equivalente prodotte dalle strutture/edifici/mezzi comunali. Figura 16: CO2 equivalente per tipologia di consumo TERRUGGIA ACQUA CO2 equivalente (t) 1,800 2008 2009 1,609 2010 2011 1,600 1,400 1,281 1,243 2012* 1,075 1,200 1,000 0,848 0,800 0,600 0,400 0,200 0,000 2008 2009 2010 2011 2012* * Valori stimati al 31.12.12 TERRUGGIA ENERGIA ELETTRICA CO2 equivalente (t) 40,000 35,000 30,000 25,000 34,781 23,437 23,837 2008 2009 30,029 31,543 2010 2011 20,000 15,000 10,000 5,000 0,000 * Valori stimati al 31.12.12 2012* 2008 2009 2010 2011 2012* AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 53/111 TERRUGGIA RISCALDAMENTO CO2 equivalente (t) 50,000 47,332 45,137 42,809 42,903 38,325 40,000 30,000 20,000 10,000 0,000 2008 2009 2008 2010 2009 2010 2011 2011 2012* 2012* * Valori stimati al 31.12.12 TERRUGGIA TRASPORTO CO2 equivalente (t) 8,000 7,000 6,000 5,000 4,000 3,000 2,000 1,000 0,000 6,991 7,592 C O2 eq uivalent e ( t ) g aso lio C O2 eq uivalent e ( t ) GPL 7,285 6,407 6,328 2,742 2,066 C O2 eq uivalent e ( t ) b enz ina 1,943 2,150 1,323 0,563 2008 2009 2010 2011 2012* * Valori stimati al 31.12.12 Da cui si evince che nelle strutture/edifici/mezzi comunali i maggiori contributi al "gas serra" sono dovuti ai consumi di metano per il riscaldamento e di energia elettrica. 9.1.4 Produzione rifiuti comunali I rifiuti prodotti direttamente dall'ente nello svolgimento delle sue attività sono stati: carta e cartone, vetro, plastica e lattine, rifiuti indifferenziati cioè tutti rifiuti urbani e come tali conferiti nei contenitori stradali e raccolti dal gestore del servizio integrato, la società COSMO SPA, Ente Gestore del Servizio Pubblico raccolta rifiuti; rifiuti assimilati agli urbani quali cartucce e toner conferiti negli eco-box e raccolti dal Gestore. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 54/111 Attualmente non sono disponibili dati pesati sui rifiuti prodotti dall’Amministrazione Comunale Tuttavia, è stato possibile stimare la quantità di carta (all'incirca 2 cassonetti comunali piccoli di carta/ ogni 2 settimana) conferita nei contenitori stradali. Nel 2009 le quantità sono state maggiori a causa de rifiuti cartacei prodotti da materiale elettorale. Tabella 11: rifiuti comunali PRODUZIONE ANNUA RISORSE Cassonetto comunale (N) 1 C = circa 2 kg di rifiuti cartacei TOTALE CARTA, in kg 2008 2009 2010 2011 2012* 75 100 75 70 80 150 200 150 140 160 * Valori stimati al 31.12.12 Anche nel 2012, come per gli anni passati, non sono stati prodotti rifiuti pericolosi. Per tutti i rifiuti pericolosi provenienti da attività di manutenzione/sostituzione in capo ai terzi, il Comune richiede loro di provvedere allo smaltimento. Per la gestione di eventuali rifiuti pericolosi, il Comune non è comunque tenuto ad iscriversi al SISTRI 8in quanto sotto i 10 dipendenti. (vedere circolare ANCI, prot. 315 del 17/9/2010, che fa riferimento all’art.6, comma 2 del DM 9 luglio 2010); tuttavia deve ottemperare allo smaltimento dei rifiuti speciali e speciali pericolosi prodotti certificando il proprio smaltimento mediante la quarta copia del Formulario di Identificazione dei Rifiuti. I rifiuti considerati pericolosi dal CCR9 e che il Comune può produrre, sono neon, monitor di vecchio stampo (tubo catodico), tv, diserbanti, fungicidi. La COSMO S.p.A, Ente Gestore dei rifiuti urbani ed assimilabili, non è autorizzata a raccogliere diserbanti e fungicidi quindi l'Amministrazione Comunale sta valutando la possibilità di far autorizzare un proprio mezzo per poter conferire tali tipologie di rifiuti al Centro Intercomunale di raccolta rifiuti sito in Casale Monferrato col quale esiste una convenzione. 8 L’articolo 52 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del Paese" (cd. Decreto Sviluppo), pubblicato nella G. U. n. 147 del 26/6/12 (Suppl. Ordinario n. 129), sospende fino al 30 giugno 2013 il termine per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema richieste dalla Legge 148/2011 e sospende altresì il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l'anno 2012. Per altre notizie si può fare riferimento al portale del SISTRI (www.sistri.it). Le imprese devono pertanto continuare a tenere i Registri di carico e scarico e i formulari per il trasporto fino al 30 giugno 2013. 9 CONSORZIO CASALESE RIFIUTI - Consorzio obbligatorio unico di Bacino ai sensi della L.R. 24.10.2002, n. 24. e dalla convenzione e statuto dettati dalla DGR n. 64/9402 del 19/5/2003 e approvati dai comuni Consorziati (Terruggia ne è parte). COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 55/111 9.1.5 Rilascio sostanze nocive per l'ambiente DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Schede di Sicurezza Elenco Sostanze e quantitativi su Registro MO7G a. Uso e manipolazione di sostanze e preparati pericolosi I Cantonieri, per la gestione del verde pubblico, utilizzano prodotti che non sono né tossici né nocivi e li conservano e utilizzano secondo quanto prescritto dalle loro Schede di Sicurezza. Il sale, utilizzato nei periodi invernali come antigelo, viene acquistato in sacchi, manipolato in modo da evitare la formazione di polveri ed aerosol, conservato nei suoi contenitori, in luoghi freschi, secchi e ventilati, come prescritto dalla sua Scheda di sicurezza. b. Sostanze lesive dell’ozono (SLO) DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Censimento apparecchiature contenenti SLO Gestione, manutenzione apparecchiature per controllo fughe SLO (se >3 kg) Presenza libretto evidenza taratura e sensibilità strumento ricerche fughe Nell’edificio comunale è presente un solo impianto di refrigerazione contenente come fluido refrigerante 1,5 kg di R410A il liquido che attualmente ha sostituito l'R22 negli impianti di condizionamento residenziale e commerciale e che non è una SLO. Tuttavia, benché il gas R 410 sia una miscela fluorurata ad effetto serra, il quantitativo presente nei condizionatori è inferiore a 3 Kg e quindi non necessita di controlli periodici per l'individuazione di eventuali perdite né la tenuta dei registri di identificazione e controllo, come da Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. c. PCB (Policlorobifenili ) 10 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Elenco apparecchiature contenenti PCB Rapporti di analisi contenuto di PCB Denunce di detenzione Comunicazioni periodiche di detenzione Comunicazioni buono stato trasformatori Denunce di avvenuta cessazione Formulari impianti avviati allo smaltimento Negli edifici/strutture comunali non sono presenti apparecchi contenenti PCB; ENEL ha inviato un documento (Prot. 1400 del 21-03-2011) nel quale dichiara la non presenza di PCB nelle sue cabine e sottostazioni esistenti sul territorio comunale di Terruggia. 10 Gruppo di composti chimici estremamente stabili, con ottime proprietà dielettriche (isolanti), che negli anni passati sono stati utilizzati nei condensatori e nei trasformatori. Sono considerati, per la loro tossicità nei confronti dell’uomo e dell’ambiente, tra gli inquinanti più pericolosi poiché la loro grande stabilità ai diversi attacchi chimici li rende difficilmente degradabili acuendo l’effetto di bioaccumulazione negli organismi viventi. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 56/111 d. Amianto DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Censimento Manufatti Contenenti Amianto (MCA) Indagini sullo stato di conservazione Monitoraggi concentrazione fibre Nomina responsabile coordinamento e manutenzione Programma controllo e manutenzione Non è presente amianto negli edifici comunali; tutti i materiali contenenti amianto presenti nelle strutture comunali sono stati smaltiti negli anni passati. Il Comune, in sintonia con gli accordi attivati nel territorio casalese, ha contribuito ad agevolare i privati che intendono eliminare l’amianto dalle strutture private che nel territorio comunale è ancora presente, generalmente in tettoie o locali adibiti a ricovero attrezzi agricoli, come risultava dall’ultimo censimento territoriale effettuato nel 2001-2003. Attualmente è in corso il nuovo censimento come descritto al paragrafo 9.5.3. e. Contaminazione suolo e sottosuolo DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Elenco serbatoi interrati e loro caratterizzazione Presenza di siti di proprietà con situazioni di inquinamento significative Il Comune non detiene serbatoi interrati. Non sono presenti siti di proprietà comunale con situazioni di inquinamento significative. f. Manutenzioni Per ciò che concerne le piccole manutenzioni, l’Amministrazione effettua i lavori con proprio personale, nel caso in cui siano necessarie opere di maggiore entità le affida all’esterno mediante appalti. g. Emergenza incendio DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Valutazione del rischio incendio effettuata a cura di RSPP (Geom. Riccardo Caccia bue) Nomina annuale RSPP GESTIONE CPI Piano di Emergenza e Verbali Esercitazioni Nomina addetti e attestati corsi formazione Controllo presidi antincendio e relativo registro: Ditta SADA2 Srl Le configurazioni di emergenza che si possono verificare presso gli immobili di proprietà dell’Ente, connesse al rischio di incendi, scoppi o esplosioni, sono state identificate e registrate nella “Relazione sulla valutazione dei rischi” (D.Lgs.81/08), Ed. 0 Rev.0 del 28.09.09, Prot. 5089 dello 07.10.09. Le uniche strutture comunali le cui attività rientrano nel campo di applicazione del DPR 151/201111 (che ha abrogato il DM 16.02.1982) in materia di prevenzione e rischio incendio sono il Municipio e le Scuole. 11 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'art. 49, comma 4-quater, del D.L. 31/05/10, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 57/111 Di conseguenza, per il Municipio, che ha una caldaia con potenzialità superiore a 116 kW12, e per le Scuole, che sono frequentate da alunni in numero superiore a cento 13, è stato richiesto ed ottenuto regolare Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) , come previsto attualmente dal DPR 151/2011. A marzo 2011 è stato rinnovato il CPI della caldaia del Municipio (scadenza 01.04.17). Il CPI delle scuole è in scadenza al 24.09.13; RSGA sta predisponendo tutta la documentazione necessaria per il suo rinnovo secondo il vigente regolamento di cui sopra. L'Amministrazione Comunale provvede a far effettuare la regolare manutenzione e controllo di tutti i presidi antincendio presenti nelle strutture comunali; annualmente è effettuata la prova di emergenza antincendio nella sede a cura di RSPP del Comune, mentre per le scuole è a cura del loro RSPP ed RSGA ne verifica la corretta attuazione. 12 Att. 74 (ex 91) = Impianti per la produzione di calore, alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso, con potenzialità superiore a 100.000 kcal/h (116,28 kW)" 13 Att. 67 (ex 85) = Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 58/111 9.2 GESTIONE DEL TERRITORIO 9.2.1 Servizio di Pubblica Illuminazione DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Bollette/fatture emesse dall’azienda fornitrice Convenzione con ENEL SOLE (durata fino allo 07 maggio 2017) Tabella 12: Consumo pubblica illuminazione ENERGIA ELETTRICA (MWh) UTENZA P.za VITTORIO STR. POZZO COMUNE STR. CACCIOLO STR. RINERA STR. RINERA STR. RINERA STR. RONCHI STR. RONCHI STR. BRAIA VIA CACCIOLO STRADA CORTE VIA ROMA TOTALI CO2 equivalente (t) 2008 2009 2010 2011 2012* 24,214 1,309 12,364 0,562 0,684 0,590 9,005 0,678 5,438 2,756 - 50,480 1,313 11,958 0,609 0,684 0,569 8,087 0,112 6,171 0 1,722 46,091 1,327 11,956 0,606 0,674 0,554 6,960 0,112 5,568 0 1,642 51,498 1,342 11,300 0,678 0,991 0,535 6,673 0,056 5,403 0,000 0,458 1,772 49,651 1,470 11,931 0,641 0,744 0,560 7,964 0,000 5,725 0,000 0,403 1,716 57,600 41,472 81,705 58,828 75,490 54,353 80,705 80,804 58,108 58,179 Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice * Valori stimati al 31.12.12 * kg di CO2 prodotti in un anno = kWh all'anno*0,72 (fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza) Figura 17: consumi annui energia elettrica per illuminazione pubblica singoli tratti TERRUGGIA ILLUMINAZIONE PUBBLICA SINGOLE UTENZE 60,000 2008 50,000 2009 MWh 40,000 30,000 20,000 10,000 St P.z r. z Po a V itt zz o o Co rio m St u r. C ne ac S t ci o lo r. R i n St er r. a R i n St er r. a R St ine r. ra R St onc r. hi R on S t ch i r Vi . B ra a C ac ia c St iolo r. C Vi or te a R om a 0,000 * Valori stimati al 31.12.12 2010 2011 2012* AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 59/111 Figura 17 bis: consumi totali annui di energia elettrica per illuminazione pubblica TERRUGGIA ILLUMINAZIONE PUBBLICA TOTALI 90,000 81,705 80,705 80,804 2011 2012* 75,490 80,000 70,000 MWh 60,000 57,600 50,000 40,000 30,000 20,000 10,000 0,000 2008 2009 2010 * Valori stimati al 31.12.12 Nell’aprile 2011 è stato attivato il tratto di Strada Corte. La rete di illuminazione pubblica è in minima parte di proprietà comunale (46 punti luce), il rimanente è di proprietà Enel Sole (170 punti luce). I consumi di energia elettrica per l'illuminazione pubblica sono circa il doppio di quelli consumati nelle strutture comunali e quindi l'Amministrazione ha fatto effettuare uno studio per ottimizzare i consumi con i nuovi sistemi a LED.14, ma il Progetto è in stand-by in attesa di finanziamenti. 14 Il nuovo sistema innovativo di illuminazione pubblica basato su tecnologia LED (Light-Emitting Diode) che risponde alle più svariate esigenze di illuminazione stradale; dotato di ottiche innovative ed elettronica “intelligente “, permette di regolare ciascun punto luce secondo le esigenze di sicurezza e viabilità; garantisce un’eccellente uniformità della luce, una minimizzazione delle dispersioni e un basso impatto ambientale, nel rispetto delle prescrizioni delle Leggi. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 60/111 9.2.2 Risorse Idriche DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Regolamento di Utenza e condizioni di fornitura del SII”, approvato dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 75 del 11 novembre 2005 “Carta del SII” anch’essa approvata dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 76 del 11 novembre 2005 Recepimento Regolamento Consortile con DGC N. 110 DEL 10.11.08 Analisi acque potabili e acque di scarico 2007-2008-2009-2010-2011-2012 Autorizzazione agli scarichi da parte della provincia di Alessandria Denuncia pozzi comunali e concessione all'emungimento Trasferimento impianti di depurazione a CCAM, a far data dallo 01/01/1999 con DGC n. 167 del 23/12/1998 e impianti rete fognaria a far data dallo 01/01/2006, con DGC n. 76 del 21/12/2005 Il Comune di Terruggia come tutti i Comuni EMAS MONFERRATO opera in un contesto di SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - SII (insieme di servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue) partecipando all’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) 5 "Astigiano Monferrato". L’Autorità d’Ambito, che ha l’esercizio delle competenze in materia di affidamento e controllo della gestione del SII (ex legge Galli - 36/94 e Parte III del D.Lgs 152/2006), ha individuato come Ente Gestore del servizio, il CCAM (Consorzio Comuni Acquedotto del Monferrato). Il Servizio Idrico Integrato del Comune viene erogato utilizzando: - impianti di proprietà dell'Acquedotto del Monferrato, per l'adduzione e la distribuzione idrica; - impianti di proprietà del Comune, per la fognatura e la depurazione; che sono comunque tutti gestiti da CCAM, secondo quanto stabilito nel “Regolamento di Utenza e condizioni di fornitura del SII”, approvato dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 75 del 11 novembre 2005 e reperibile sul sito www.ccam.it, unitamente alla “Carta del SII” anch’essa approvata dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 76 del 11 novembre 2005. 9.2.2.1 Captazione, trattamento e distribuzione acqua ad uso potabile Come definito nella "Convenzione", l’attività di CCAM riguarda: l’erogazione del servizio di acquedotto; la manutenzione della rete acquedottistica (pulizia ordinaria dei serbatoi di accumulo, riparazione delle rotture e tutte le operazioni che servono a garantire un corretto servizio); il rilascio delle autorizzazioni per l’allacciamento all’acquedotto comunale; la fornitura del contatore per l’acquedotto; le verifiche di funzionalità degli impianti di potabilizzazione e depurazione, le verifiche di funzionalità delle infrastrutture di captazione, di adduzione, di accumulo e di distribuzione, ricerca programmata delle perdite per verificare e tenere sotto controllo lo stato di efficienza delle reti di distribuzione; i controlli analitici dei parametri microbiologici (coliformi totali, ecc.), chimico-fisici (calcio, solfati, conducibilità, ecc.) e organolettici (sapore, odore, colore, ecc. ) sull’acqua distribuita per verificare che sia sempre conforme ai parametri del D.Lgs 31/2006 e s.m.i. 15i, effettuati periodicamente secondo il piano di campionamento definito 15 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 61/111 in funzione del bacino di distribuzione, dei flussi, dell’impianto di potabilizzazione e dal materiale usato per la rete. Nota: come previsto dal D.Lgs 31/06 anche i Servizi e Presidi dell’ASL eseguono prelievi e controlli analitici sulle acque destinate al consumo umano. Il Comune comunque : rimane in costante contatto con l'Ente Gestore, controlla la corretta applicazione della Convenzione, riceve comunicazione dei dati relativi alla qualità delle acque potabili e delle perdite di rete, viene tempestivamente informato in caso di gravi non conformità sia di rischio igienicosanitario (contestualmente all’ASL), sia per eventuali disservizi dovuti a cause di forza maggiori. I dati relativi ai consumi di acqua ad uso potabile negli ultimi anni sul territorio comunale si sono mantenuti su livelli costanti e non risentono di problemi di carenza idrica, neanche nel periodo estivo, caratterizzato da minore piovosità. La gestione dell’acquedotto non ha mai presentato incidenti significativi nella rete di distribuzione: le acque potabili non hanno mai contenuto sostanze indesiderabili e tossiche e presentano buone caratteristiche igieniche. Tutti i parametri controllati (che sono quelli riportati come esempio in tab. 13) rientrano nei limiti di legge in termini di concentrazioni massime ammissibili, come risulta dall'allegato 3 al presente rapporto. Tabella n. 13: Parametri qualità acque potabili PARAMETRO Cloro residuo libero [mg/l] LIMITI DI LEGGE (D.Lgs 31/2006 e s.m.i) 0,2 mg/l valore max consigliato SIGNIFICATO Calcio [mg/l] Sodio[mg/l] Ammonio (NH4) Ferro Manganese Esprime il livello di disinfettante addizionato alla acqua grezza. Fa parte dei Parametri indicatori 1.500 mg/l valore max consi- Esprime la quantità di sali disciolti in un litro gliato d`acqua. Fa parte dei Parametri indicatori 15-50 °F valori consigliati Esprime il valore di calcio e magnesio disciolti nell`acqua. Fa parte dei Parametri indicatori / <200 mg/l Fa parte dei parametri indicatori. <0,5 mg/l Fa parte dei Parametri indicatori. <0,2 mg/l Fa parte dei Parametri indicatori. <0,05 mg/l Fa parte dei Parametri indicatori. Nitrati (NO3) <50 mg/l Nitriti (NO2) <0,5 mg/l Batteri coliformi a 37°C Assenti Enterococchi Assenti Escherichia Coli (E. Coli) Assenti Residuo fisso [mg/l] Durezza [°F] Se superiore al valore di riferimento l'acqua non è conforme. Se superiore al valore di riferimento l'acqua non è conforme. Se si riscontra presenza l'acqua non forme. Se si riscontra presenza l'acqua non forme. Se si riscontra presenza l'acqua non forme. di legge di legge è conè conè con- La percentuale di perdite sulla rete idrica (distribuzione + adduzione) si attesta intorno al 20% (dato di misura diretta a giugno del 2008, fornita dal CCAM), inferiore rispetto a quella riscontrata mediamente in Piemonte (intorno al 28%) e nettamente minore di quella nazionale che arriva, in alcune realtà, fino al 47% dell’acqua immessa in rete (Istat, 2008). AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 62/111 Presenti 3 pozzi comunali utilizzati a scopo irriguo; in corso di ultimazione la pratica amministrativa presso la Provincia di Alessandria per l’ottenimento della prescritta autorizzazione per l’ emungimento delle acque: a novembre è arrivato l'avviso di Pagamento e il Sindaco deve andare in Provincia a firmare e ritirare la concessione 9.2.2.2 Scarichi idrici, rete fognaria e depurazione La rete fognaria, di proprietà del Comune, si sviluppa per circa 6,92 Km, lo stato di conservazione delle condutture fognarie risulta essere generalmente buono in quanto sono state gradatamente sostituite negli ultimi anni. I reflui convogliati sono per il 100% acque miste. Anche la rete fognaria è gestita dal CCAM che si occupa altresì del rinnovo delle autorizzazioni (ogni quattro anni) presso la Provincia di Alessandria. Lo stato delle autorizzazioni dei punti di scarico della rete è tabellato di seguito. Tabella 14: impianti depurazione Data Scadenza Corpo ricettore Abitanti equivalenti N Località Cat. Depurazione Limiti da rispettare 31.12.15 1 Vodisio/Strada Pozzo Comune I Impianto depurazione Fosso colatore 206 LR 13/90 – All.2 TAB. 2.IV BOD 160 mg/l 31.12.15 2 Valle Chiesa/ Strada San Martino I Impianto depurazione + TP Fosso colatore 180 LR 13/90 – All.2 TAB. 2.IV BOD 160 mg/l 31.12.15 4 Cacciolo I Impianto depurazione Fosso colatore 60 LR 13/90 – All.2 TAB. 2.IV BOD 160 mg/l 31.12.15 48 Strada Provinciale per S. Murizio di Conzano I Impianto depurazione + TP Fosso colatore 40 LR 13/90 – All.1/All.2 TAB.2.IV 30.06.15 5 Strada Ronchi I Imhoff+TP Fosso colatore 40 LR 13/90 – All.1/All.2 TAB.2.IV Il Comune di Terruggia garantisce un adeguato controllo di CCAM: sull’ottemperanza degli obblighi contenuti nella Delibera di trasferimento degli impianti al Gestore stesso, sulla scadenza delle autorizzazioni allo scarico, sul rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni con particolare riferimento alla tipologia e periodicità delle analisi sulla qualità delle acque in ingresso dei depuratori e successivamente nella rete fognaria, attraverso la Procedura PGO_01 "Controllo degli Enti Gestori". Le acque recapitanti nella rete fognaria sono analizzate conformemente agli Allegati 1 e 2 della L.R. 13/9016, (come previsto dalle autorizzazioni); i principali parametri analizzati sono riassunti nella tabella 15 di seguito riportata. 16 Legge regionale 26 marzo 1990, n. 13 “Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi civili” AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 63/111 Tabella 15: principali parametri valutati PARAMETRI U.M. LIMITI 5,5 9,5 1 – pH 30 3 2 – Temperatura °C 3 - Colore (diluizione1: 40 su spessore 10 cm) _ non percettibile 4 – Odore _ non deve causare molestia 5 - Materiali grossolani _ Assenti 6 - Materiali in sospensione totali mg/l 200 7 - Materiali sedimentabili mg/l 5 8 - BOD5 mg/l 250 9 - COD mg/l 500 Le acque di ingresso ai depuratori e quelle recapitanti nella rete fognaria sono state regolarmente analizzate dal CCAM conformemente alle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni provinciali; non sono mai stati rilevati valori che superano i limiti stabiliti in termini di concentrazioni massime ammissibili come si evince dai valori degli ultimi anni, riportati in Allegato 4. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 64/111 9.2.3 Gestione Rifiuti, Raccolta Differenziata e servizi di Igiene Ambientale DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Adesione al Consorzio Casalese Rifiuti (CCR) e approvazione della Convenzione con DCC n° 4.06 del 16.01.06; affidamento servizio a COSMO con decorrenza 01.01.2006 Regolamento Consortile per la gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilatiApprovato in modifica con Deliberazione Assemblea n. 5 del 17/07/2008 Approvazione Regolamento consortile con DGC n. 110 del 10.11.08 Adesione e recepimento Regolamento di Gestione del Centro Intercomunale di Raccolta Rifiuti del Centro di Via Grandi a Casale M.to, con DGC n. 84 del 03.09.2008 DGR 10-07-2000 n.43-435 "Approvazione metodo normalizzato per la determinazione della racc. diff. dei rifiuti urbani di cui al D.Lgs. 22/97 e s.m.i." DGR 27-10-08 n. 23-9905"Dati Rifiuti 2007" DGR 28-09-2009 n. 43-12234 "Dati Rifiuti 2008" DGR 27-09-2010 n. 68-703 "Dati Rifiuti 2009" DGR 28-11-2011, n.103-3010"Dati Rifiuti 2010" Autorizzazione gestione discarica inerti con DDAA2-150-2007 del 05.06.2007: scadenza 30.05.2017 Regolamento Gestione Discarica Inerti approvato con DGC n. 14 dello 02.03.2011 e inviato alla Provincia. Attestati di formazione del personale addetto alla discarica Il Comune di Terruggia, come tutti gli altri Comuni EMAS MONFERRATO, ha adempiuto le proprie competenze in materia di gestione17 dei rifiuti urbani e assimilati attraverso l’affidamento del servizio alla Società COSMO S.p.A, Ente Gestore individuato dal CCR - CONSORZIO CASALESE RIFIUTI - Consorzio obbligatorio unico di Bacino ai sensi della L.R. 24.10.2002, n. 24. e dalla convenzione e statuto dettati dalla DGR n. 64/9402 del 19/5/2003 e approvati dai comuni Consorziati (Terruggia ne è parte). È tuttora in vigore una raccolta differenziata 18 domiciliare che adotta il seguente ”sistema misto”: 1. raccolta “porta a porta” per alcune frazioni quali i rifiuti indifferenziati e ’organico 19 dove sono stati consegnati ad ogni singola utenza bidoni di piccola dimensi one e sacchetti ritirati secondo il calendario prestabilito; 2. raccolta stradale a contenitori di grandi dimensioni per le principali frazioni differe nziate quali plastica, vetro e carta; 3. conferimento diretto da parte dell’utenza domestica al Centro di raccolta dei rifiuti urbani in modo differenziato”20; riaperto dal Comune nel 2012 solo per la raccolta di sfalci e potature; 4. conferimento diretto da parte dell’utenza domestica all’Isola Ecologica Consortile e/o raccolta su chiamata al Gestore del Servizio (diretta o tramite il Comune), della frazione recuperabile costituita da indumenti usati, dai rifiuti ingombranti non pericolosi e dei rifiuti pericolosi di provenienza domestica e non, secondo le quantità, cadenze, giorni e orari di raccolta, concordate tra il Consorzio di Bacino ed il Gestore del Servizio. NOTA: Il Centro di raccolta comunale è stato adeguato ai requisiti di legge in conformità alla normativa vigente in materia urbanistica come indicato nella comunicazione inviata a Provincia e Regione, come richiesto dal DM 8 aprile 2008. 17 Gestione: raccolta, trasporto, recupero e smaltimento rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura (D.Lgs 152/06, art. 183d) 18 Raccolta differenziata: la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee. 19 quando non è possibile il compostaggio domestico 20 DM 8 aprile 2008: Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e s.m.i. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 65/111 Presente in Località Braia una discarica di inerti (ex cava), regolarmente autorizzata dalla Provincia con DDAA2-150-2007 del 5.06.2007: scadenza 30.05.2017. É stato predisposto, approvato e inviato alla Provincia il "Regolamento di gestione", sono state formate le persone competenti (cantonieri e RSGA) a gestire il sito ed è stata attivata la "Procedura SISTRI". 21 come richiesto dalla normativa ambientale in materia. La discarica è monitorata secondo quanto stabilito dall'autorizzazione a cura di un Laboratorio esterno, l' IDROGEOLAB al quale è stato conferito questo incarico: non sono mai stati rilevati valori fuori norma. Annualmente sono comunicati alla Provincia i risultati complessivi di gestione della discarica: risultati analisi, qualità e quantità conferimenti. In tutti gli anni di gestione non vi sono stati conferimenti di inerti nella discarica. Nella tabella di seguito si riportano i dati di produzione dei rifiuti urbani suddivisi per tipologia di raccolta, il relativo indicatore di produzione annuale per abitante residente e la percentuale di raccolta differenziata confrontato con quelli provinciali e regionali. I dati sono stati stimati al 31.12.12, secondo i dati forniti da COSMO al termine del III trimestre 2012. I dati relativi al 2012 sono parziali in quanto non sono considerati i dati relativi alle aziende del territorio che saranno conteggiati puntualmente a seguito dei MUD 2012. Tabella n. 16: Dati di produzione dei rifiuti urbani a Terruggia ANNO 2009 2010 Unità misura 2007 Produzione totale rifiuti urbani (RT) t/a 221,797 Totale rifiuti indifferenziati (RU) t/a 123,425 Totale rifiuti soggetti a raccolta differenziata (RD) t/a 98,372 % RD Terruggia % 44,4 67,6 64,7 64,1 %RD Provincia Alessandria % 37,9 45,0 47,3 47,8 % RD Regione Piemonte % 45,3 48,4 49,6 50,4 40,0 45,0 50,0 RD% Obiettivi D.Lgs 152/06 2008 2011 2012* 269,350 282,963 317,050 286,973 288,804 87,378 99,783 113,800 110,232 116,512 181,972 183,180 203,250 176,741 172,292 61,6 59,7 55,0 60,0 65,0 PR residenti Terruggia n. 855 871 880 898 907 915 RT Pro-capite Terruggia g/ab*anno 260 309 322 353 321 315 RT Pro-capite Prov. Alessandria kg/ab*anno 590 543 553 551 RT Pro-capite Reg. Piemonte kg/ab*anno 518 511 503 502 Fonte Dati: Regione Piemonte per 2007-2008-2009-2010; COSMO per 2011-2012 *Valori annuali stimati al 31.12.12 21 L'entrata in vigore del sistema è stata prorogata a giugno 2013, come indicato nella nota 6, pag, 53 del presente rapporto COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 66/111 Secondo la D.G.R. 43-435 del 2000 22 Rifiuti Urbani Totali prodotti sono classificati con la sigla RT e sono costituiti dalla somma dei rifiuti raccolti in modo differenziato (RD) e dai rifiuti urbani indifferenziati (RU). Figura 18: Andamento della produzione di rifiuti a Terruggia Figura 18 bis: Andamento della produzione di rifiuti urbani per ab itante residente 22 "Approvazione metodo normalizzato per la determinazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani di cui al D.Lgs. 22/97 e s.m.i." COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 67/111 Figura 18 ter: Andamento della % di Raccolta Differenziata La raccolta differenziata, fino al 2007, è rimasta bassa per il fatto che la raccolta porta a porta sul territorio comunale è iniziata nella seconda metà del 2008 e ha subito raggiunto valori alti. Questo dimostra ancora una volta che, l’adozione di sistemi di raccolta dei rifiuti più “vicini” all’utenza, portano a comportamenti più virtuosi e ad una maggiore sensibilità nei confronti dell'ambiente. Attraverso sistemi personalizzati si innesca da una parte una maggiore attenzione dell’utenza a separare i propri rifiuti, e dall’altra a scoraggiare conferimenti impropri di rifiuti, che nulla attengono la sfera dei rifiuti urbani. I dati del 2009, 2010 mostrano una leggera inflessione ma la percentuale di raccolta differenziata si è mantenuta comunque in linea con l'obiettivo di fine 2011 che era del 60%. Nel 2011 e 2012 la raccolta differenziata ha subito una significativa diminuzione dovuta al fatto che, dalla fine del 2011, a Terruggia è stata aperta una Casa di riposo: le elevate quantità di rifiuti indifferenziati associati a questa tipologia di utenza (grande consumo di materiale per l'igiene e pulizia della persona, ecc.) difficilmente possono essere ridotte garantendo nel contempo il servizio richiesto. L'Amministrazione Comunale comunque si impegnerà a proseguire nella sensibilizzazione dell’utenza su una gestione più razionale del rifiuto e sul controllo sistematico del servizio erogato da parte dell’Ente Gestore per ritornare a dei livelli in linea con i target nazionali. Tra l'altro, per ridurre gli imballaggi in plastica, il 16 gennaio 2012 è stata predisposta e messa in funzione la "Casetta dell'acqua", presso cui i cittadini possono approvvigionarsi di acqua di ottima qualità, costantemente controllata (Manuale HACCP) e igienicamente sicura. L’acqua distribuita è quella dell’acquedotto comunale che viene poi refrigerata e messa a disposizione dei cittadini, naturale o addizionata di anidride carbonica, al pari delle migliori acque in bottiglia. L’unità di refrigerazione e di carbonazione dell’acqua è un’unità professionale, in grado di garantire una potenza di refrigerazione e una qualità di addizione di anidride carbonica senza pari sul mercato. Dal 16 gennaio al 3 dicembre (291 giorni), sono stati erogati 136.595 litri (registrazione effettuata dall'apparecchio erogatore), pari a 3460,41 kg di plastica risparmiata, infatti 1 litro di acqua corrisponde ad un risparmio all'incirca di 0,025 kg di plastica Riassumiamo nella tabella successiva i risultati ottenuti , in termini di risparmio di rifiuti di imballaggio, kWh equivalenti, tonnellate CO2 equivalente. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 68/111 Tab. 17: vantaggi ambientali Casetta dell'acqua CASETTA DELL'ACQUA Erogazioni giorni 291 Erogazione acqua litri 136.595 Risparmio plastica kg 3460,41 Stime annue giorni 365 Erogazione acqua litri 171.330 Risparmio plastica kg 4340,36 * kWh equivalenti 17.882,283 * CO2 equivalente t 13,021 1 l di acqua (bottiglie PET) = 0,025 kg di plastica 1 kg di plastica = 4,12 kWh all'anno = 0,003 t CO 2 equivalente (fonte LEGAMBIENTE Marche) Senza contare il risparmio di immissioni in atmosfera di CO e CO 2 dovuti ai mezzi pesanti circolanti per il trasporto delle confezioni. 9.2.4 La Qualità dell’aria DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Indicatori ambientali per il territorio della provincia di Alessandria, ARPA Piemonte, aprile 2009 Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte 2012, ARPA Piemonte e Regione Piemonte, Direzione Ambiente La precedente AAC si basava sui dati contenuti nel documento specifico relativo alla Provincia di Alessandria. Attualmente gli unici dati recenti a disposizione sono quelli reperiti nel Rapporto generale di cui al secondo documento. La qualità dell’aria in Piemonte viene rilevata tramite un sistema di monitoraggio regionale composto da reti provinciali gestite da Arpa Piemonte che rilevano le concentrazioni di sostanze inquinanti. Nel 2011 sono proseguite le attività di produzione giornaliera delle stime delle concentrazioni relative ai principali inquinanti nei comuni piemontesi, attraverso l’utilizzo combinato dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA) e dei dati di qualità dell’aria disponibili, al fine di fornire un servizio informativo sullo stato di qualità dell’aria anche per i territori comunali privi di stazioni di rilevamento come nel caso di Terruggia . Le mappature dello stato di qualità dell’aria, valutato attraverso tali procedure di stima, sono pubblicate sul sito web http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa. Le stazioni sono dislocate sul territorio in modo da rappresentare in maniera significativa le diverse caratteristiche ambientali inerenti la qualità dell'aria. In particolare le stazioni di traffico sono collocate in modo da misurare prevalentemente gli inquinanti provenienti da emissioni veicolari; le stazioni di fondo rilevano livelli di inquinamento riferibili al contributo integrato di diverse sorgenti, mentre quelle industriali rilevano il <contributo connesso alle limitrofe attività produttive . Il comune di Terruggia non possiede una centralina di monitoraggio quindi si avvale dei dati rilevati dalle centraline fisse posizionate in provincia di Alessandria. I dati relativi della rete relativi all’anno 2011 confermano la tendenza degli ultimi anni: una situazione stabile per monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO 2) i metalli e il benzene i cui livelli di concentrazione si mantengono inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente; resta critica la situazione per il biossido di azoto (NO 2), l'ozono (O3) e il particolato PM10. Si è registrato un peggioramento di alcuni indicatori a causa di condizioni meteorologiche che nella stagione fredda hanno sfavorito la dispersione degli inquinanti determinandone un aumento dei valori rispetto all'anno precedente (vedere tabella 18). COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Figura 19: stazioni di qualità dell'aria – Anno 2011. Tab. 18: qualità dell'aria in Piemonte nell'anno 2011 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 69/111 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 70/111 È stata introdotta una colonna "confronto con l'anno precedente" per evidenziare la situazione a breve termine distinguendola da quella valutata su più anni e rappresentata dal trend. Per esempio per il PM10, a fronte di un trend di miglioramento degli ultimi 5 o più anni, si è assistito ad un peggioramento dei valori. Sono state utilizzate le stazioni la cui copertura temporale di dati è stata superiore al valore di 85%. 9.2.5 Inquinamento Acustico DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Piano Classificazione Acustica adottato con DCC n. 16 dello 09.06.2004 e poi modificato con DCC n. 25 del 17.12.2008.. Regolamento attività rumorose approvato con DCC n. 31 dello 04.11.2010. L’attuale impianto legislativo nazionale, basato sulla Legge Quadro sull’inquinamento acustico 447/95 e sui relativi decreti attuativi, disegna un sistema articolato, definendo piani e programmi per rappresentare l’ambiente acustico e individuare azioni di mitigazione, attribuendo competenze a soggetti pubblici e privati, caratterizzando i differenti ambiti dovuti alle principali sorgenti di rumore. A detta Legge Quadro ha fatto seguito, nel 2000, l’emanazione della Legge regionale della Regione Piemonte - LR 52/00 - che ha lo scopo specifico di riordinare le competenze amministrative in campo di inquinamento acustico. Nello specifico, l’articolo 6, prevede l’obbligo per i Comuni a procedere alla suddivisione del territorio di competenza in aree acusticamente omogenee (Zonizzazione Acustica). La Zonizzazione Acustica va ad integrare gli strumenti urbanistici vigenti e con essi si coordina al fine di armonizzare le esigenze di tutela dell’ambiente esterno e abitativo dall’inquinamento acustico con la destinazione d’uso e le modalità di sviluppo del territorio. Anche il Comune di Terruggia ha seguito il normale iter di approvazione della zonizzazione acustica attraverso le due fasi principali: l’adozione della Proposta di Zonizzazione e l’approvazione definitiva del Piano di Classificazione acustica (PCA) Come noto il PCA rappresenta uno strumento di rilevante importanza per la gestione e la prevenzione dell’inquinamento acustico. Esso fissa i valori limite della rumorosità nell’ambiente esterno e, soprattutto, determina vincoli e condizioni per uno sviluppo del territorio acusticamente sostenibile. Le varianti del PRGC devono contenere, per essere approvate, una verifica di compatibilità con il PCA in cui si deve dimostrare di non creare nuovi accostamenti acusticamente critici sul territorio. Il Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale è stato adottato o con DCC n. 16 dello 09.06.2004 e poi modificato con DCC n. 25 del 17.12.2008. Quasi tutto il territorio comunale, considerando la sua destinazione d’uso, l’effettivo tipo di fruizione e la presenza di ricettori sensibili, è in e classe III (aree di tipo misto). Non vi sono state problematiche di inquinamento acustico sul territorio comunale. Il Comune di Terruggia ha ultimato ed approvato il Regolamento Attività Rumorose (ex art. 5 LR Piemonte 20 ottobre 2000, n. 52) di cui era ancora sprovvisto, con DCC n. 31 dello 04.11.2010. Questo Regolamento dovrà essere confrontato con le prescrizioni contenute nella DGR 27-062012, n. 24-4049 "Disposizioni per il rilascio da parte delle Amministrazioni Comunali delle autorizzazioni in deroga ai valori limite per le attività temporanee, ai sensi dell'art.3, comma 3, lettera b) deòlla L.R. 25 ottobre 2000, n. 52" per valutarne la congruità. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 71/111 9.2.6 Inquinamento Elettromagnetico DOCUMENTI DI RIFERIMENTO di Idoneità Elettromagnetica e Carta delle Aree Critiche per il monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio della Provincia di Alessandria”, rapporto finale, marzo 2008 "Regolamento comunale che disciplina la localizzazione degli impianti radioelettrici" (Piano Antenne): approvato, con DCC n. 11 dello 08.03.2010. “Carta Il 3 agosto 2004 la Regione Piemonte ha promulgato la legge regionale n. 19 “Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” e le successive D.G.R. L’articolazione delle competenze prevista dalla Legge individua nei Comuni e nelle Province i soggetti deputati ad esercitare le funzioni relative a controllo e vigilanza. Competenze da esercitare avvalendosi del supporto tecnico dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) che effettua una valutazione preventiva dell’emissione delle future installazioni,vincolante per il rilascio dell’autorizzazione comunale. Nell’attuazione dei propri impegni la Provincia di Alessandria ha messo in atto, in collaborazione con ARPA (Dipartimento di Alessandria e Provincia di Alessandria – Settore Ambiente), il progetto CIE (Carta di Idoneità Elettromagnetica), uno strumento atto a valutare le criticità del territorio della Provincia di Alessandria dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico e quindi a pianificare campagne di misura dei livelli di esposizione della popolazione e dell’ambiente a campi elettromagnetici. Questo ha dato il via a un monitoraggio ad ampio spettro diffuso su tutto il territorio provinciale, nell’arco temporale di due anni (2006-2007), volto a individuare le zone a Bassa, Media o Alta criticità di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza. I livelli misurati hanno delineato criticità ovunque inferiori a quelle stimate e ad una riclassificazione dei Comuni in base alle criticità reali (vedi tabella di seguito). Tabella 19: indice di criticità di esposizione ai campi elettromagnetici (riclassificazione Comuni) DISTRETTO DI CASALE E VALENZA INDICE CRITICITÀ POTENZIALE INDICE CRITICITÀ REALE Borgo San Martino MEDIO NULLO Bozzole Camagna Castelletto Cella Monte Cereseto MEDIO BASSO BASSO BASSO MEDIO BASSO NULLO NULLO NULLO NULLO Conzano MEDIO NULLO Cuccaro Monferrato Frassinello Monferrato Frassineto Po Giarole Lu Mirabello Monferrato Occimiano Olivola Ozzano Monferrato BASSO BASSO MEDIO MEDIO MEDIO MEDIO MEDIO BASSO ALTO NULLO NULLO NULLO NULLO BASSO BASSO NULLO NULLO BASSO Pomaro Monferrato MEDIO NULLO Rosignano Monferrato MEDIO NULLO Sala Monferrato BASSO NULLO AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE DISTRETTO DI CASALE E VALENZA Data: 30.11.12 Pag. 72/111 INDICE CRITICITÀ POTENZIALE INDICE CRITICITÀ REALE San Giorgio Monferrato ALTO MEDIO San Salvatore Monferrato ALTO MEDIO Terruggia MEDIO NULLO Ticineto MEDIO NULLO Valmacca MEDIO NULLO ALTO BASSO Vignale Monferrato Come si evince dalla tabella, l’indice di criticità elettromagnetica realmente misurato è risultato nullo; nel territorio comunale di Terruggia attualmente non sono presenti impianti radioelettrici. La situazione per quanto concerne l'inquinamento elettromagnetico di Terruggia non è mutata; anche se nel triennio in esame sono state installati un'antenna per wimax su municipio e hotspot piazza e parco villa Poggio. Il Comune di Terruggia ha ultimato ed approvato, con DCC n. 11 dello 08.03.2010, il "Regolamento comunale che disciplina la localizzazione degli impianti radioelettrici " ai sensi della LR Piemonte N.19/2004, per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. 9.2.7 Rete delle infrastrutture e viabilità La parte collinare del paese è a bassa circolazione di traffico, per cui non sono necessarie particolari attività per la creazione di modelli di traffico, mentre la zona pianeggiante è attraversata da strade ad alta circolazione di competenza provinciale. Non sono presenti vere e proprie piste ciclabili: esiste il "Circuito degli infernòt" su "strade in sicurezza" (poco traffico), predisposto nell'ambito del progetto "Bici e Amici".23 Figura 20: Circuito degli infernòt 23 BICI e AMministrazioni e Istituti Comprensivi Coinvolti per l’Innovazione del territorio: è rivolto ai cicloturisti; individua dei circuiti, con diversi gradi di difficoltà, da percorrere in sicurezza e nel pieno rispetto dell'ambiente creando un'integrazione tra gli interessi dei cittadini, dei turisti e le realtà produttive locali (link su www.emasmonferrato.it) COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 73/111 Il Comune gestisce in maniera diretta le strade comunali garantendo il mantenimento della corretta segnaletica e, in inverno, lo sgombero della neve e la salatura/inghiaiatura. Le attività svolte dal Comune riguardano anche interventi manutentivi relativi ai tombini, alle griglie, il riempimento di piccole buche e l’assestamento del fondo stradale per limitare i disagi alla circolazione. Sul territorio comunale non sono presenti impianti di distribuzione carburante. Trasporto pubblico Il Comune di Terruggia è interessato da un’unica linea di trasporto pubblico (Gestita da AUTOTICINO di STAC s.r.l) che lo collega a Casale Monferrato. Trasporto scolastico Nulla di variato per quanto concerne il trasporto scolastico che si effettua per la scuola dell’infanzia e per la primaria sul territorio di Terruggia e in piccolissima parte di Rosignano con uno scuolabus del 2008, di proprietà del Comune di Terruggia; ovviamente il cantoniere che lo guida è dotato di idoneo patentino. 9.2.8 Altre Attività 9.2.8.1 Gestione del cimitero DOCUMENTI DI RIFERIMENTO "Regolamento di polizia mortuaria" Approvato con DCC n. 10 del 10.03.92 " Regolamento per la cremazione, conservazione e affidamento/dispersione delle ceneri" con DCC n. 08 del 18.03.2008 A Terruggia è presente un cimitero comunale in Strada Colombaro. Il Comune di Terruggia affida all'esterno lo scavo delle fosse e il servizio di inumazione e di tumulazione nonché interventi di piccola manutenzione. Non presente convenzione con alcuna ditta in particolare. Il Regolamento di Polizia mortuaria prevede l’istituzione di una zona circostante di rispetto variabile dai 50 ai 200 metri che ne impedisce l’utilizzo per scopi edificatori tutelando in tal modo il decoro dei luoghi e l’igiene pubblica. I rifiuti prodotti dalla normale attività cimiteriale (fiori secchi, ceri, corone, carta, ecc.) sono smaltiti tramite l’ordinario servizio di raccolta dei rifiuti, gestita a livello comprensoriale. I rifiuti da esumazione ed estumulazione, classificati come urbani ai sensi dell’art. 184 del D.Lgs 152/06, vengono raccolti in appositi imballaggi con la dicitura “Rifiuti urbani da esumazioni ed estumulazioni” e conferiti a COSMO come da "Regolamento" del consorzio. Il "Regolamento per la cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri" che recepisce anche le prescrizioni della LR 31 ottobre 2007 n. 20, è stato approvato con con DCC n. 08 del 18.03.2008 9.2.8.2 Servizio tutela animali DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Convenzione COSMO-Cooperativa sociale Servizio randagismo cattura e ricovero affidato alla ditta COSMO s.p.a; Convenzione approvata con DCC n. 20 del 28.06.07, durata fino al 31.03.2015 on Determina n. 05 del 28.01.11. Integrazione alla convenzione on DCC n. 26 del 30.10.12 Ai sensi della L. 281/91 e L.R. 26.07.93, n. 34: compete ai Comuni l'l'obbligo di provvedere alla cattura, custodia e mantenimento dei cani randagi vaganti sul territorio comunale. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 74/111 Il Comune di Terruggia, come tutti gli altri Comuni EMAS MONFERRATO, non disponendo di strutture idonee per la custodia ed il mantenimento dei cani randagi, ha delegato il servizio di tutela/custodia animali randagi alla COSMO S.p.A, che a sua volta ne ha affidato la gestione alla "Lega nazionale per la difesa del cane". I cani raccolti nei Comuni aderenti al consorzio COSMO sono accolti nel canile BAUlandia che si trova a Casale Monferrato. Il canile è strutturato in due sezioni: 1. canile sanitario, in cui i cani appena catturati devono restare in osservazione per il periodo di 10 giorni previsto dalla legge; 2. canile rifugio, in cui i cani, trascorso il periodo di osservazione, sono ospitati finché non vengono adottati se non si è rintracciato il legittimo proprietario. Il Comune paga una quota giornaliera per ogni cane randagio raccolto sul suo territorio. 9.2.8.3 Gestione di fiere, mercati e manifestazioni pubbliche DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Regolamento comunale delle attività rumorose Numerose sono le iniziative che il Comune di Terruggia annualmente organizza a carattere sportivo, culturale e turistico Data la natura del territorio è possibile effettuare ogni tipo di attività all’aria aperta come cicloturismo, passeggiate. A questo proposito nell’ambito del progetto “BICI e AMICI stato predisposto un percorso cicloturistico. Durante l’anno si susseguono altresì varie iniziative culturali, artistiche, sociali e diversi eventi sportivi organizzati dalla Pro loco. (vedere punto 6.3). 9.2.8.4 Vigilanza, controllo sicurezza Il Servizio di Vigilanza effettua attività di controllo sul territorio anche ai fini ambientali, facendo seguito sia a segnalazioni da parte dei cittadini che da parte dell’ Area Tecnica del Comune. 9.3 PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO Poiché non è imminente l'attivazione del GPP24 in ambito EMAS MONFERRATO, Terruggia si è attivata e ha ad ha approfondito il tema degli "acquisti verdi" con la prospettiva di giungere a riformulare in questo senso l’intero sistema di approvvigionamento. Infatti RSGA ha predisposto dei questionari per la valutazione di fornitori di beni/servizi nei quali ha previsto la richiesta di requisiti ambientali da evidenziare. La PGA_14 "GESTIONE FORNITORI ED APPROVVIGIONAMENTI" è stata modificata inserendo una "Scheda accettazione requisiti SGA" che verrà inviata ai Fornitori e/o Appaltatori nelle prossime gare/acquisti affinché la firmino per accettazione dei requisiti ambientali di loro competenza (in fase di applicazione). Nel 2012 è stato predisposto un "Programma di acquisti verdi" che in buona parte è stato attuato nei tempi e nelle quantità previste. Per quanto riguarda gli acquisti di "carta verde", vedere paragrafo 9.1.3. Il previsto acquisto di toner e cartucce riciclati per stampanti e fotocopiatrici è stato bypassato con il noleggio di una multifunzione a tecnologia verde per un basso impatto ambientale che ha portato alla riduzione di stampanti e delle relative cartucce. 24 Green Public Procurement: "Appalti verdi" nella Pubblica amministrazione AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 75/111 Per gli appalti, gli obiettivi dell'Amministrazione comunale sono quelli di introdurre gradatamente i criteri minimi dettati dal MATTM25 nell'ambito del PAN GPP 26. In particolare nel capitolato d'oneri per l'espletamento del servizio di refezione scolastica presso le Scuole dell'Infanzia e Primaria di Terruggia per il 2012-2014 e 2013-2014 sono stati inseriti criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, tenendo in considerazione il Decreto Ministeriale del 25 luglio 2011 "Adozione dei criteri minimi ambientali da inserire nei bandi di gara della Pubblica Ammini strazione per l'acquisto di prodotti e servizi nei settori della ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari e serramenti esterni" La ditta che si è aggiudicata l'appalto ha fornito la dimostrazione oggettiva della propria capacità a fornire un servizio a ridotto impatto ambientale, sia attraverso l'applicazione di Sistemi di gestione certificati e pertinenti27), sia offrendo prodotti e servizi migliorativi rispetto ai requisiti minimi del DM sopra richiamato, come da esempio sotto riportato. Tipologia alimenti Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine Provenienza (DM) per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi regolamenti attuativi, per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata” Provenienza (Ditta scelta) per almeno il 70% espresso percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi regolamenti attuativi, per almeno il 30% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata” Il servizio fornito prevede anche la “Destinazione del cibo non somministrato – progetto buon samaritano” ovvero la riduzione dello spreco alimentare da smaltire come rifiuto in discarica e la ridistribuzione a indigenti e bisognosi. RSGA nel'incontro di inizio anno scolastico, ha consegnato alle famiglie interessate alla mensa una brochure esplicativa molto dettagliata contenente: presentazione della Ditta appaltatrice, specifiche del servizio (derrate alimentari e svolgimento del servizio), progetti, interventi e altri servizi offerti (lezioni-gioco interattive su temi di educazione alimentare e ambientale, tradizioni e prodotti locali, prodotti equo-solidali, ecc.) 25 26 27 Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Piano d'Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione Sistema di gestione Sicurezza Alimentare (UNI EN ISO 22000:2005) Sistema di Autocontrollo HACCP (UNI 10854:1999) Sistema di Gestione Ambientale (UNI EN ISO 14001:2004) Sistema di Gestione per la Qualità (UNI EN ISO 9001:2008) Sistema di Gestione Sicurezza dei Luoghi di Lavoro (BS OHSAS 18001:2007) Sistema di Gestione Rintracciabilità Prodotti Alimentari (UNI EN ISO 22005:2007) Regolamento dell’attività di controllo e Certificazione dei prodotti Biologici (Reg. CE 834.07) Certificazione etica e sociale SA 8000:2008 COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 76/111 9.4 DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ SUL TERRITORIO L’Amministrazione Comunale di Terruggia , consapevole che, per ottenere un miglioramento reale della qualità della vita e dell'ambiente sul territorio comunale, è necessaria la partecipazione attiva di tutti gli attori (cittadini, enti pubblici e privati) che in esso vivono e/o operano, predispone annualmente un "Programma di comunicazione" per: promuovere l’adesione agli strumenti volontari di gestione ambientale; consolidare i rapporti con attori pubblici e privati del territorio per eliminare ridurre o tenere sotto controllo processi con impatti ambientali rilevanti; valorizzare il territorio migliorandone la competitività secondo i principi di sviluppo sostenibile Attività di comunicazione non pianificate sono attuate nel caso in cui si debba rispondere a degli specifici problemi ambientali sul territorio segnalati da esterni o individuati dal personale interno nell' espletamento delle proprie competenze. A tale scopo il Comune adotta una Procedura per registrare reclami, segnalazioni e suggerimenti provenienti dai cittadini e dalle altre parti interessate esterne e rispondere in maniera adeguata a tutte le richieste mediante azioni correttive/preventive o di miglioramento ambientale. Lo sviluppo partecipato dei processi decisionali e progettuali, con un coinvolgimento diretto della cittadinanza è infatti un obiettivo prioritario che l’Amministrazione Comunale persegue ormai da anni. La popolazione locale, sotto stimolo dell’Amministrazione, è infatti già avvezza culturalmente a partecipare in forma diretta alla vita del proprio paese o ad attività volontaristiche in materia ambientale. A tutt’ oggi non si sono mai verificate situazioni di gravi contestazione e o reclami in campo ambientale da parte dei cittadini o delle altre parti interessate territoriali. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 77/111 9.5 GESTIONE DELLE EMERGENZE SUL TERRITORIO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Costituzione del gruppo comunale volontari di Protezione Civile, nell'ambito del COM5 "Piano Intercomunale di Protezione Civile", approvato con con DC N. 4 del 27/03/2009 “Linee Guida della Regione Piemonte per la redazione dei Piani Comunali di Protezione Civile – 2004”, 9.5.1 Emergenze pregresse Attualmente non sono presenti nel territorio di Terruggia casi di inquinamento del suolo/sottosuolo tali da generare interventi di messa in sicurezza/bonifica ambientale. In passato il Comune non è mai intervenuto d’ufficio per realizzare bonifiche ambientali dovute a non individuabilità del responsabile o del proprietario del sito inquinato. Occasionalmente si verificano casi di abbandono illecito sul territorio di piccole quantità di rifiuti speciali e/o pericolosi; in tal caso il Comune avvisa l'Ente gestore del Servizio che si attivi per il loro ritiro. Durante la fase di prelevamento del rifiuto, i cantonieri medesimi svolgono apposita attività di controllo finalizzata a valutare che il terreno, od eventuali corsi di acqua nelle vicinanze, non presentino segnali di contaminazione. Nel caso in cui si evidenzi un danno o un pericolo concreto di inquinamento ambientale il Sindaco, fa attuare le prime misure di “messa in sicurezza d’emergenza” delle aree inquinate e/o dalle quali deriva il pericolo di inquinamento e provvede immediatamente ad avvisare l’ARPA per attivare le successive attività di bonifica. Non sono presenti serbatoi interrati di proprietà comunale. Sul territorio non sono presenti impianti di distribuzione di carburante. 9.5.2 Emergenze da calamità naturali L’Amministrazione Comunale di Terruggia opera in stretto contato con il COM28 5 "del Monferrato", il cui coordinamento ha sede in Ozzano M.to I Comuni costituenti il COM 5 sono i seguenti: Altavilla M.to, Camagna, Cereseto, Conzano, Cuccaro, Frassinello, Lu, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Rosignano M.to, Sala Monferrato, S. Giorgio Monferrato,Terruggia, Treville e Vignale. Il Piano Intercomunale di Protezione Civile è stato predisposto secondo le “Linee Guida della Regione Piemonte per la redazione dei Piani Comunali di Protezione Civile – 2004”, identifica le configurazioni di rischio insito nel territorio, organizza le strutture, prevede modalità e procedure di attivazione e di esplicazione del soccorso fino al superamento dell'emergenza. I rischi di tipo naturale che si possono presentare sul territorio sono dovuti ad eventi: idrogeologici (alluvioni, esondazioni, frane e smottamenti), geologici (terremoti), meteorologici (nubifragi, grandi nevicate) Il rischio idrogeologico da associare ad un determinato evento calamitoso dipende dalla intensità e dalla probabilità di accadimento dell’evento, dal valore esposto degli elementi che con l’evento interagiscono e dalla loro vulnerabilità. 28 Centro Operativo Misto. I C.O.M. della provincia di Alessandria sono stati individuati secondo criteri oggettivi con D.G.P n. 340-2001005136 del 28 Giugno 2001, e sono da considerare struttura decentrata del coordinamento Provinciale per meglio svolgere la direzione unitaria dei servizi di emergenza coordinandoli a livello provinciale con gli interventi dei Sindaci e dei componenti della Prot. Civile dei Comuni afferenti al C.O.M. stesso. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 78/111 Le diverse situazioni sono aggregate in quattro classi di rischio a gravosità crescente, alle quali sono attribuite i valori R1 (moderato) , R2 (medio), R3 (elevato) ed R4 (molto elevato). A. Alluvione L’analisi geomorfologia consente di individuare le aree di territorio periodicamente destinate ad essere inondate; è disponibile presso il SIT della Provincia di Alessandria una delimitazione delle aree inondabili. Nel Comune non si rilevano aree a rischio elevato di esondazione, in seguito alla piccola dimensione e alla scarsa dotazione idrica dei corsi d’acqua che interessano il territorio comunale. Figura 21: rischio alluvione nei Comuni EMAS MONFERRATO B. Frane Il territorio comunale di Terruggia, come quello degli altri comuni dell'unione Collinare del Monferrato,è soggetto a rischio idrogeologico che, tra i rischi naturali, è il più ricorrente e capillarmente diffuso su tutto il territorio. A predisporre il fenomeno è la costituzione dei sistemi collinari, formatisi in tempi geologici relativamente recenti e perciò soggetti ad una continua azione di modellamento dei versanti. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 79/111 La natura stessa del terreno, calcari duri e fratturati, quindi permeabili, alternati a litotipi marnosi e subordinatamente arenacei a minore permeabilità, contribuiscono al dissesto. Anche gli effetti di eventi meteorologici estremi accelerano l’erosione dei pendii, provocano frane, comportando il trasporto di notevoli quantità di materiale verso valle con conseguenti danni a colture, abitati e infrastrutture di comunicazione e trasporto. Conseguenza di questi fenomeni è l'innescarsi di franamenti e scivolamenti differenziati nella coltre superficiale alterata, ma anche di movimenti profondi, al termine di periodi particolarmente piovosi che determinano un rischio medio di frane e/o smottamenti. Figura 21 bis: aree soggette ad eventi franosi (fonte: cartografia SIT Provincia di Alessandria) Nell’elaborato “Elenco dei comuni classificati per classe di rischio” del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (aggiornamento luglio 2010), il comune di Terruggia infatti viene classificato R1, rischio moderato. COMUNE TERRUGGIA RISCHIO TOTALE 1 PRINCIPALI TIPOLOGIE DI DISSESTO COMPONENTI IL RISCHIO Conoide Esondazione Fluvio torrentizie Frane X Valanghe Non Specificate COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 80/111 C. Terremoti La L.R. del Piemonte n. 10 dell’11.07.2011 (art. 29) ha prorogato al 1° gennaio 2012 l'entrata in vigore delle disposizioni sulla nuova classificazione sismica del territorio piemontese, come approvata con DGR 19.01.2010 n. 11-13058. La D.G.R. n. 4-3084 del 12 dicembre 2011 approva le "Procedure di gestione e controllo delle attività urbanistico-edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico" e prevede: la conferma della classificazione sismica già approvata nel 2010, semplificandone il riconoscimento secondo le tre zone 3S (44 Comuni), 3 (365 Comuni) e 4 (797 Comuni); il riordino delle disposizioni regionali previgenti, con la definizione di nuove procedure attuative, nel rispetto dei criteri fissati dalle precedenti disposizioni; la definizione di procedure uniformi su tutto il territorio regionale; l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2012. In base a questa classificazione, tutti i Comuni dell’area EMAS MONFERRATO risultano in classe 4: in ambito urbanistico, nessun cambiamento delle procedure rispetto all'attuale quadro normativo di riferimento (L.R. 56/77 e L.R. 1/07). In effetti, il territorio del comune di Terruggia non è mai stato epicentro di un evento sismico, e risente in maniera molto attenuata degli effetti di eventi sismici che si verificano nel Novese e nel Tortonese. Dall’analisi storica, non si rilevano eventi sismici che abbiano determinato inagibilità o parziale inagibilità di edifici; anche in occasione dell’ultimo evento sismico di rilievo (11/04/2003 – epicentro Sant’Agata Fossili, nel Novese), non si sono riscontrati danni particolari. 9.5.3 Emergenze di natura antropica A. Amianto Il territorio del casalese presenta una criticità ambientale storica dovuta alla presenza dell’amianto che è diffuso sul territorio sotto varie forme assimilabili a sorgenti contaminanti (attivate o potenziali) di tipo puntuale, con rilascio di fibre discontinuo nel tempo e variabile in funzione di particolari eventi o cause innescanti. Dai dati raccolti nell’ultimo censimento (2001-2003)29 che ha coinvolto il territorio di competenza dell’ex USSL 76, comprendente 48 comuni, suddivisi tra le province di Alessandria(45), Asti(1) e Vercelli(2), per un totale di Km 2738,95, è emerso che i Manufatti Contenenti Amianto (MCA), diffusi nel casalese, possono essere distinti fondamentalmente nelle seguenti categorie: polverino (usato per battuto strade o per coibente sottotetto); feltri (specie di tappeti usati come base di appoggio dell'impasto di cemento-amianto e riciclati principalmente per chiudere porticati e tettoie); coperture (pannelli, lastre, ecc. in cemento-amianto); altri manufatti (canne fumarie e di aerazione, serbatoi e vasche per l’acqua, vasi,tubazioni, ecc.). Si fa presente che mentre le coperture, i pannelli e gli altri manufatti sono diffusi su tutto il territorio in edifici sia di tipo abitativo sia industriale, il polverino è localizzato quasi unicamente nel Comune di Casale Monferrato, mentre i feltri sono presenti principalmente nelle zone rurali del territorio di Casale Monferrato. A Terruggia, sulla base del precedente censimento, risultavano presenti 13 coperture, 3 polverino battuto strade, 2 feltri e 2 pannelli, come si evince dalla tabella e grafici di seguito riportati. 29 Censimento manufatti contenenti amianto 2001-2003- ARPA CENTRO REGIONALE AMIANTO AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 81/111 Tabella 20: risultati del censimento Amianto Tipologia Manufatti N. Comuni Interessati N. Siti Individuati Totale Estensione (m2) N. Siti Comune Terruggia Totale Estensione Terruggia (m2) %sul totale Coperture 48 1635 778.764 25 9096 1.2 Polverino (battuto strade) 6 29 3439 2 75 2.1 2 26 5169 12 14 26 64 605 6152 4 21 N.R Polverino (sottotetto) Feltri Pannelli Altri manufatti (vasche, tubi, vasi,filtri,..) Fonte dati: ARPA CENTRO REGIONALE AMIANTO Il comune di Casale Monferrato in accordo con ARPA, ASL e Regione Piemonte, ha promosso una nuova campagna di raccolta dati sul territorio, con scadenza al 15 marzo 2012. Questa raccolta dati consentirà di ottenere un AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO per programmare le ulteriori attività e definire il REALE FABBISOGNO DI FONDI, oltre a diffondere la CONOSCENZA DEGLI OBBLIGHI DI MANUTENZIONE. ASL e ARPA hanno redatto un MODELLO, che accorpa sia la SCHEDA DI CENSIMENTO (scheda A) che un fac-simile di PIANO DI MANUTENZIONE E CONTROLLO (scheda B) che doveva essere compilato e consegnato al Comune e/o direttamente al Polo di Casale entro la scadenza. Il Comune, per aiutare la popolazione nella compilazione delle schede, nel riconoscimento dei vari MCA e per diffondere la conoscenza degli obblighi di manutenzione, ha predisposto una dettagliata brochure esplicativa: MATERIALI CONTENENTI AMIANTO: elenco non esaustivo degli MCA, della normativa vigente e quadro sinottico del principio di controllo/manutenzione/bonifica scaricabile anche dal sito del Comune, che è stata presentata alla popolazione in un incontro il 13.01.12. Durante l'anno gli Amministratori hanno affiancato la popolazione nella compilazione delle schede; quelle compilate che non sono state portate direttamente a Casale, sono state inserite in un data base che dovrebbe servire al Comune per conoscere/monitorare/sorvegliare lo stato degli MCA , la loro corretta manutenzione e/o l'eventuale bonifica. . Purtroppo le richieste a Casale delle copie delle schede di censimento che non sono passate tramite il Comune, sono state ancora evase, in attesa di elaborare i dati, e quindi non si riesce ad avere una visione completa della situazione generale del territorio. Entro il 2015 il Comune si propone comunque di avere a disposizione tutti i dati relativi alla situazione del territorio comunale e alla sua bonifica/monitoraggio dall'amianto. Parallelamente all’attività di censimento degli MCA, il Polo Amianto di ARPA Piemonte, effettua parecchie campagne di monitoraggio ambientale volte a determinare la concentrazione delle fibre di amianto aerodisperse nel Casalese. Dalla campagne di monitoraggio effettuata sono emerse, in generale sul territorio indagato, basse concentrazioni di fibre totali confermate dalle ulteriori analisi in microscopia elettronica a scansione (SEM) che hanno inoltre evidenziato concentrazioni di amianto tremolite e/o crisotilo, in concentrazioni minime (0,3 ff/l di amianto) solamente su alcuni campioni analizzati. Si ricorda infatti che per gli ambienti di vita esiste una raccomandazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta quale valore di riferimento la concentrazione di una fibra/litro di amianto determinata in SEM. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 82/111 B. Incidenti rilevanti Nel territorio comunale di Terruggia non sono presenti aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della normativa in tema di Rischio Incidenti Rilevanti (RIR). 9.0 ALLEGATI Allegato 1: Criteri di valutazione della significatività degli aspetti ambientali Allegato 2: Organigramma nominativo dell'Amministrazione Comunale di Terruggia Allegato 3: Analisi delle acque ad uso potabile Allegato 4: Qualità degli scarichi idrici COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Allegato 1 AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 83/111 CRITERI VALUTAZIONE SIGNIFICATIVITÀ ASPETTI AMBIENTALI Dai dati raccolti durante le fasi di analisi ambientale sono stati identificati tutti gli aspetti ambientali diretti o indiretti correlati alle attività di Terruggia, come descritto ai paragrafi precedenti. I criteri utilizzati sistematicamente per identificare ed aggiornare gli aspetti ambientali che determinano impatti significativi sull’ambiente, sono dettagliatamente illustrati nella PGA_02, rev. “Gestione degli aspetti ambientatali e significatività” e si basano su una valutazione effettuata in funzione dei seguenti requisiti: CONFORMITÀ LEGISLATIVA (L) L’aspetto è significativo a priori poiché regolato da disposizioni di legge o accordi sottoscritti dal Comune (es. emissioni in atmosfera, consumi idrici o protocolli d'intesa con altri Enti) INTERESSE TERRITORIO E PARTI INTERRESSATE (I) L’aspetto è significativo se è percepito come tale dalle parti terze interessate (cittadini, turisti, enti e organizzazioni del territorio, ecc.) RILEVANZA (R) L’aspetto è significativo se crea impatti con una certa gravità/severità e probabilità di accadimento POTERE (P) Il Comune può esercitare un controllo diretto e/o potere e/o influenza sull’aspetto Ad ogni aspetto ambientale si assegna un INDICE DI SIGNIFICATIVITÀ, quale “misura” dell’importanza di tale aspetto ambientale sull’intera categoria degli aspetti. L’indice di significatività è riconosciuto quindi in ragione del grado di interrelazione con l’ambiente, della frequenza di impatto relativa all’aspetto e al pericolo connesso ai bersagli, potenziali o effettivi e alla tipologia di controllo/influenza che è possibile esercitare sull’aspetto stesso e sul relativo impatto. Di seguito sono riportati i criteri per la valutazione dell’indice di significatività partendo dalla valutazione della conformità normativa, considerata condizione di base da cui partire per valutare tutti gli aspetti. L.1. Livello di conformità legislativa PUNTEGGIO LIVELLO INDICATORI 1 ALTO L’aspetto in esame è regolamentato da norme di legge o da prescrizioni sottoscritte dall’Ente e tutti i requisiti ad esso applicabili sono correttamente soddisfatti. Il Comune è informato che l’aspetto territoriale è conforme e sotto controllo. 2 MEDIO L’aspetto in esame è regolamentato da norme di legge o da prescrizioni sottoscritte dall’Ente e si registrano solo lievi non conformità. Il Comune è informato che l’aspetto territoriale è parzialmente conforme e l’ente competente sta agendo per riportare la situazione nella normalità. 3 BASSO L’aspetto in esame è regolamentato da norme di legge o da prescrizioni sottoscritte dall’Ente e l’osservanza de requisiti presenta gravi non conformità. Il Comune è informato che l’aspetto territoriale è parzialmente conforme e l’aspetto non è ancora trattato. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 84/111 Nel caso di inadempimento alle prescrizioni di legge, l’organizzazione dovrà dare evidenza delle seguenti circostanze: o i compiti assegnati non sono supportati da risorse economiche ed umane adeguate, la cui disponibilità non dipende in via esclusiva dalla stessa organizzazione; o lo svolgimento dell’attività prescritta dipende anche dall’espletamento di funzioni proprie di altri soggetti istituzionali (es. pareri); o i termini concessi risultano insufficienti rispetto alle effettive capacità gestionali del comune. Il Comune dovrà dimostrare anche: o di avere messo in atto tutte le possibili risorse e strategie per avvicinarsi all’obiettivo richiesto; o di avere adeguatamente sollecitato, nei limiti e secondo le forme istituzionali previste, la partecipazione e l’intervento di altri soggetti coinvolti nell’adempimento richiesto; o di avere pianificato la realizzazione dell’adempimento fino a sua completa realizzazione. L.2. Livello di interesse del territorio o delle parti interessate Viene misurato l’impatto dell’aspetto in funzione del rapporto con le parti interessate (esistenza di lamentele, opinioni contrarie), della sensibilità del territorio (presenza di parchi, oasi naturalistiche, edifici di valore storico dell’esistenza di opinioni contrarie elevato, ecc.), della presenza nelle vicinanze di infrastrutture sensibili (quali scuole, asili, ospedali, ecc.). PUNTEGGIO LIVELLO INDICATORI (ALMENO UNO DELLE SEGUENTI VOCI E’ VERIFICATA) 1 BASSO Aree vincolate o sottoposte a tutela: assenti. Presenza di infrastrutture sensibili ad una distanza maggiore di 1000 m (centri abitati, scuole, ecc.). L’aspetto in esame non produce impatti individuabili e rintracciabili nell’ambiente circostante. Non si sono mai registrate lamentele o reclami ne’ da parte esterna ne’ da parte interna all’Ente. 2 MEDIO Aree vincolate o sottoposte a tutela: assenti. Presenza di infrastrutture sensibili a una distanza compresa fra 200 e 1000 m (centri abitati, scuole, ecc.). L’aspetto in esame produce impatti sul sito che risultano compatibili con le caratteristiche ambientali del territorio circostante e pertanto restano completamente sotto controllo. L’aspetto in esame è stato oggetto di interessamento da parte di soggetti esterni o interni all’ente, ma non di reclami o lamentele esplicite. 3 ALTO Aree vincolate o sottoposte a tutela: presenti. Presenza di infrastrutture sensibili ad una distanza minore di 200 m (centri abitati, scuole, ecc.). L’aspetto in esame produce impatti sul sito che, in condizioni particolari, possono risultare significativi per le caratteristiche ambientali del territorio circostante. L’aspetto in esame è stato qualche volta oggetto di lamentele da parte di soggetti interni o esterni all’ente. COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE L.3. AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 85/111 Livello di rilevanza Rilevanza/severità intrinseca dell’aspetto e dell’impatto provocato dalle attività (per esempio, ampiezza dell’area geografica interessata, numero dei ricettori coinvolti, tempo di permanenza dell’effetto, ecc.). Il livello di rilevanza è anche legato alla probabilità che l’impatto si verifichi. INDICATORI (ALMENO UNO DELLE SEGUENTI VOCI E’ VERIFICATA) PUNTEGGIO LIVELLO 1 BASSO L’aspetto in esame non risulta rilevante; nelle attività relative all’aspetto considerato le sostanze utilizzate o le emissioni sono minime, non vengono utilizzate o emesse sostanze pericolose, l’attività stessa è limitata o discontinua. 2 MEDIO L’aspetto in esame risulta di rilevanza media; nelle attività relative all’aspetto considerato, le sostanze utilizzate o le emissioni sono in rilevante quantità, vengono utilizzate o emesse alcune sostanze pericolose, l’attività stessa avviene frequentemente. 3 ALTO L’aspetto in esame risulta di rilevanza alta; nelle attività relative all’aspetto considerato, le sostanze utilizzate o le emissioni sono in elevata quantità, vengono utilizzate o emesse diverse sostanze pericolose, l’attività avviene molto frequentemente o a ciclo continuo. L.4. Livello di potere Nella valutazione degli aspetti è necessario considerare il “POTERE/CONTROLLO/INFLUENZA” che il Comune può esercitare. PUNTEGGIO LIVELLO INDICATORI 3 BASSO L’aspetto non è sotto controllo. Esiste solo la possibilità di effettuare azioni di sensibilizzazione e informazione. Partecipazioni societarie minimali (quota < 4 %). 2 MEDIO L’aspetto è parzialmente sotto controllo. Possibilità di intervenire tramite finanziamenti e/o promuovere e sottoscrivere accordi di programma. Partecipazione ad organizzazioni terze, ma non posizione di controllo (quota < 51%). 1 ELEVATO L’aspetto è totalmente sotto controllo. Possibilità di emanare ordinanze, regolamenti e/o documenti prescrittivi. Affidamenti diretti di incarichi, ordini, appalti. Controllo di società partecipate (quota > 51%). L’aspetto ed il relativo impatto avranno un Livello di SIGNIFICATIVITÀ (Ls) calcolato con la seguente formula: Ls = (L + I + R) * P COMUNE DI TERRUGGIA RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE AAC Rev. 2 Data: 30.11.12 Pag. 86/111 In funzione del Ls, il Comune opera come schematizzato nella tabella seguente. LIVELLO SIGNIFICATIVITÀ Uguale o Superiore a 9 Tra 5 e 8 Inferiore a 5 PRIORITÀ DI INTERVENTO ALTO Aspetto da migliorare immediatamente o con urgenza, mediante interventi tecnici e/o organizzativi MEDIO Aspetto da migliorare nel breve periodo, mediante la definizione di opportuni obiettivi BASSO Aspetto da tenere sotto controllo al fine di garantire la continuità di una corretta gestione e un miglioramento nel medio-lungo periodo. La significatività viene valutata in condizioni normali, in situazioni anormali e di emergenza riscontrate in passato o possibilmente prevedibili, in relazione alle specifiche attività analizzate. Nel caso di AA indiretti significativi legati ad attività di soggetti terzi (fornitori/appaltatori/Enti Gestori), le possibilità di intervento dell’Amministrazione Comunale di Terruggia possono riguardare (in scala crescente): sensibilizzazione, informazione e formazione rendendo possibile ai soggetti terzi l’adozione di scelte o di comportamenti corretti sotto il profilo ambientale (es: piccoli fornitori); incentivazione di tipo contrattuale o tramite finanziamenti, promozione e sottoscrizione di accordi di programma (es.: fornitori di più Comuni EMAS MONFERRATO, associazioni di categoria, Enti); imposizione di regole/criteri nei capitolati di grossi appalti o forniture, nel pieno rispetto delle prassi vigenti per le PA. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Allegato 2 Data: 30.11.12 Pag. 87/111 ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DEL COMUNE DI TERRUGGIA CONSIGLIO COMUNALE GIUNTA SINDACO Giovanni BELLISTRI RDA Luigi PESSINA RESP. SICUREZZA Riccardo CACCIABUE Luigi PESSINA SEGRETARIO COMUNALE DIRETTORE GENERALE RSGA Sante PALMIERI Fabrizio BARACCO AREA AMMINISTRATIVA Rosanna FERRAGINA AREA ECONOMICA FINANZIARIA Antonella MUSSO AREA URBANISTICA, EDILIZIA E TERRITORIO Fabrizio BARACCO AREA LAVORI PUBBLICI E MANUTENTIVI Fabrizio BARACCO AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Funzione Nome e Cognome SINDACO Giovanni BELLISTRI VICE SINDACO Luigi PESSINA Franca CAPRIOGLIO ASSESSORI Sergio LUPARIA Pag. 88/111 Deleghe Assessore Ambiente e Servizi alla persona Assessore Cultura e Tempo Libero Assessore Sport, Territorio e Viabilità Assessore Lavori pubblici e Urbanistica Luigino MAZZUCCO CONSIGLIERI Data: 30.11.12 Giovanni BELLISTRI Luigi PESSINA Franca CAPRIOGLIO Sergio LUPARIA Luigino MAZZUCCO Fabrizio BILETTA Franco POLATO Gianna DEMICHELIS Giovanni ROSSO Luigina GENOVESE Maria Grazia RUSSO Massimo PAMPANA Valerio GARRONE AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 89/111 Allegato 3: QUALITÀ ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO 3.1.1) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) *- ANN0-2007-2008 PARAMETRI METODO pH CONDUCIBILITA’ A 20°C ISS D.Lgs. 31/01 ISS D.Lgs. 31/01 TOC ISS D.Lgs. 31/01 AMMONIACA UNITÀ DI MISURA VALORE Rif D.Lgs 31/2001 e s.m.i Data Prelievo 17.12.07 Rif. GB/2552-4/va Data Prelievo 18.12.08 Rif. GB/2296-12/va 6,5-9,5 7,96 210 MS/cm 2.500 7,73 240 C mg/l - 0,098 0,083 NH4+ mg/l <0,01 <0,01 NITRITI APAT IRSA-CNR 4030_A1 ISS D.Lgs. 31/01 NO2- mg/l 0,1 <0,01 <0,01 FERRO STD Mth 3120** Fe g/l 200 4,3 6,4 MANGANESE STD Mth 3120** Mn g/l 50 <0,1 4,0 0,5 TRIALOMETANI (THM) CLOROFORMIO EPA 524.2 g/l - 0,095 1,87 BROMOFORMIO EPA 524.2 g/l - 0,12 0,21 DIBROMOCLOROMETANO EPA 524.2 g/l - 0,144 0,62 BROMODICLOROMETANO EPA 524.2 g/l - 0,104 0,85 THM g/l 30 0,46 3,6 EPA 524.2 * Laboratori IDROCONS **Determinato con ICP-OE AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 90/111 3.1.2) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO)* - ANN0-2009 PARAMETRI METODO pH CONDUCIBILITA’ A 20°C ISS.BCA.023.REV00 TOC ISS.BIA.029.REV00 AMMONIACA NITRITI UNITÀ DI MISURA ISS.BDA.022.REV00 ISS.BHE.019.REV00 FERRO APAT IRSA CNR 4050 STD Mth 3120 MANGANESE STD Mth 3120 VALORE Rif D.Lgs 31/2001 e s.m.i Data Prelievo 15.12.09 Rif. 210002336 6,5-9,5 MS/cm 2.500 8,15 220 mg/l - <0,3 + mg/l 0,5 <0,01 - mg/l 0,1 <0,01 Fe g/l 200 6,7 Mn g/l 50 <1 C NH4 NO2 TRIALOMETANI (THM) CLOROFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,48 BROMOFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,27 DIBROMOCLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,57 BROMODICLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,54 THM ISS.CAA.036.REV00 g/l 30 1,86 * Laboratori IRIDE acqua gas AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 91/111 3.1.3) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SUPPLEMENTARI* - ANN0-2009 UNITÀ DI MISURA PARAMETRI METODO pH CONDUCIBILITA’ A 20°C ISS.BCA.023.REV00 TOC ISS.BIA.029.REV00 C AMMONIACA ISS.BHE.019.REV00 NITRITI FERRO MANGANESE STD Mth 3120 Acqua serbatoio Data Prelievo 20.10.09 Rif. GB/1933-2/va Acqua rete (Municipio) Data Prelievo 20.10.09 Rif. GB/1933-1/va 7,99 243 MS/cm 2.500 7,87 238 mg/l - <0,3 <0,3 NH4+ mg/l 0,5 <0,01 <0,01 - mg/l 0,1 <0,01 <0,01 Fe g/l 200 7,9 11,2 Mn g/l 50 <1,0 <0,1 6,5-9,5 ISS.BDA.022.REV00 APAT IRSA CNR 4050 STD Mth 3120 VALORE Rif D.Lgs 31/2001 e s.m.i NO2 TRIALOMETANI (THM) CLOROFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,55 0,084 BROMOFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,24 0,131 DIBROMOCLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,65 0,199 BROMODICLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,55 0,152 THM ISS.CAA.036.REV00 g/l 30 1,99 0,57 * Laboratori IRIDE acqua gas AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 92/111 3.1.4) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONE ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO)* - ANN0 2010 PARAMETRI METODO pH CONDUCIBILITA’ A 20°C ISS.BCA.023.REV00 TOC ISS.BIA.029.REV00 AMMONIACA NITRITI UNITÀ DI MISURA ISS.BDA.022.REV00 ISS.BHE.019.REV00 FERRO APAT IRSA CNR 4050 STD Mth 3120 MANGANESE STD Mth 3120 VALORE Rif D.Lgs 31/2001 e s.m.i Data Prelievo 14.12.10 Rif. 210010273 6,5-9,5 MS/cm 2.500 7,72 232 mg/l - <0,3 + mg/l 0,5 <0,01 - mg/l 0,1 <0,01 Fe g/l 200 2,8 Mn g/l 50 <1 C NH4 NO2 TRIALOMETANI (THM) CLOROFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,168 BROMOFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,59 DIBROMOCLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,60 BROMODICLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,28 THM ISS.CAA.036.REV00 g/l 30 1,64 * Laboratori IRIDE acqua gas AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 93/111 3.1.5) RISULTATI ANALISI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI SU CAMPIONE ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0 2011* Data Prelievo 24.05.11 Rif. GB/345-8/va - diclorodifluorometano EPA 524.2 UNITÀ DI MISURA g/l cloruro di vinile EPA 524.2 g/l <0,1 1,1,1,2-tetracloroetano EPA 524.2 g/l <0,05 triclorofluorometano EPA 524.2 g/l <0,05 etilbenzene EPA 524.2 g/l <0,02 1,1-dicloroetilene EPA 524.2 g/l <0,05 m,p-xilene EPA 524.2 g/l <0,05 diclorometano EPA 524.2 g/l <0,05 o-xilene EPA 524.2 g/l <0,05 trans-1,2-dicloroetene EPA 524.2 g/l <0,05 stirene EPA 524.2 g/l <0,05 1,1-dicloroetano EPA 524.2 g/l <0,02 isopropilbenzene EPA 524.2 g/l <0,05 2,2-dicloro propano EPA 524.2 g/l <0,02 bromoformio EPA 524.2 g/l cis-1,2,-dicloroetilene EPA 524.2 g/l <0,02 1,1,2,2-tetracloroetano EPA 524.2 g/l <0,05 cloroformio EPA 524.2 g/l 0,26 1,2,3-tricloropropano EPA 524.2 g/l <0,001 bromoclorometano EPA 524.2 g/l <0,02 n-propilbrenzene EPA 524.2 g/l <0,05 1,1,1-tricloroetano EPA 524.2 g/l <0,01 bromobenzene EPA 524.2 g/l <0,02 1,1-dicloropropene EPA 524.2 g/l <0,02 1,3,5-trimetilbenzene EPA 524.2 g/l <0,02 tetracloruro di carbonio EPA 524.2 g/l <0,02 2-clorotoluene EPA 524.2 g/l <0,01 1,2-dicloroetano EPA 524.2 g/l <0,01 4-clorotoluene EPA 524.2 g/l <0,01 benzene EPA 524.2 g/l <0,05 ter-butilbenzene EPA 524.2 g/l <0,05 tricloroetilene EPA 524.2 g/l <0,02 1,2,4-trimetilbenzene EPA 524.2 g/l <0,02 1,2-dicloropropano EPA 524.2 g/l <0,02 sec-butilbenzene EPA 524.2 g/l <0,05 bromodiclorometano EPA 524.2 g/l 0,26 p-isopropiltoluene EPA 524.2 g/l <0,05 dibromometano EPA 524.2 g/l <0,05 1,3-diclorobenzene EPA 524.2 g/l <0,02 cis-1,3-dicloropropene EPA 524.2 g/l <0,01 1,4-diclorobenzene EPA 524.2 g/l <0,02 toluene EPA 524.2 g/l <0,02 n-butilbenzene EPA 524.2 g/l <0,02 trans-1,3-dicloropropene EPA 524.2 g/l <0,01 1,2-diclorobenzene EPA 524.2 g/l <0,05 1,1,2-tricloroetano EPA 524.2 g/l <0,05 1,2-dibromo-3-cloropropano EPA 524.2 g/l <0,05 1,3-dicloropropano EPA 524.2 g/l <0,05 1,3,4-triclorobenzene EPA 524.2 g/l <0,05 PARAMETRI METODO VALORE PARAMETRI <0,1 clorobenzene EPA 524.2 UNITÀ DI MISURA g/l <0,05 METODO VALORE 0,167 AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE EPA 524.2 g/l dibromoclorometano EPA 524.2 g/l 0,33 1,2-dibromoetano EPA 524.2 g/l <0,001 MTBE (Metil-T-Butil Etere) EPA 524.2 tetracloroetilene g/l <0,05 Pag. 94/111 EPA 524.2 g/l <0,05 naftalene EPA 524.2 g/l <0,02 1,2,3-triclorobenzene EPA 524.2 g/l <0,02 esaclorobutadiene <0,1 * Laboratori IREN acqua gas (nuovo nome della Società IRIDE acqua e gas) AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 95/111 3.1.6) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONE ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO)* - ANN0 2011 PARAMETRI UNITÀ DI MISURA METODO VALORE Rif D.Lgs 31/2001 e s.m.i Data Prelievo 12.12.11 Rif. 210027082 PARAMETRI INDICATORI pH ISS.BCA.023.REV00 CONDUCIBILITA’ A 20°C ISS.BDA.022.REV00 TOC ISS.BIA.029.REV00 AMMONIACA NITRITI FERRO ISS.BHE.019.REV00 APAT IRSA CNR 4050 STD Mth 3120 7,94 2.500 250 mg/l - <0,3 + mg/l 0,5 <0,01 - mg/l C NH4 6,5-9,5 MS/cm NO2 <0,01 Fe g/l 200 10,3 Mn g/l 50 <1 MANGANESE STD Mth 3120 BENZENE ISS.CAD004.REV00 g/l 1 <0,05 1,2 DICLOROETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l 3 <0,01 TETRACLOROETILE + TRICLOROETILENE ISS.CAA.036.REV00 10 <0,05 TETRACLORO ETILENE ISS.CAA.036.REV00 g/l - <0,05 TRICLOROETILENE ISS.CAA.036.REV00 g/l 30 <0,02 TRIALOMETANI TOTALE ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,48 CLOROFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - <0,05 BROMOFORMIO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,25 DIBROMOCLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - 0,23 BROMODICLOROMETANO ISS.CAA.036.REV00 g/l - <0,2 CLORURO DI VINILE ISS.CAA.036.REV00 g/l 0,5 <0,1 PARAMETRI CHIMICI g/l * Laboratori IREN acqua gas (nuovo nome della Società IRIDE acqua e gas) AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 96/111 3.1.6) RISULTATI ANALISI CHIMICI SU CAMPIONE ACQUA UTENZA VIA MARCONI - ANN0 2011* PARAMETRI METODO UNITÀ DI MISURA VALORE Rif D.Lgs 31/2001 e s.m.i Data Prelievo 03.07.12 Campione n. 1259 PIOMB0 EPA.200.8 1994 g/l 25 <11 MERCURIO APAT CNR IRSA 3200 A1 g/l 1,0 <0,5 * LABORATORIO ANALISI SICEA (Società Italiana Esercizio Acquedotti) AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 97/111 3.2.1) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2007* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 03/09/2007 Rif. 6881 Data prelievo: 17/12/2007 Rif. 7750 Coliformi totali MPN/1100 ml 0 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 0 0 0 0 PARAMETRI 2 Enterococchi UFC /100 ml Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 3 0 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 5 0 Cloro libero mg/ ml 0,13 0,04 Cloro totale mg/ml 0,17 0,07 Cloro CCAM * Laboratori CCAM 1 Most Probable Number = Tecnica analitica del Numero più probabile, utilizzato nelle analisi microbiologiche delle acque. Generalmente viene usato per la determinazione della coli metria totale e fecale 2 Unità Formanti Colonia: unità di misura per la conta vitale dei microorganismi. Una unità formante colonia può essere costituita da una o più cellule. AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 98/111 3.2.2) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2008* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 06/05/2008 Rif. 8801 Data prelievo: 25/08/2008 Rif. 9601 Data prelievo: 18/12/2008 Rif. 10165 Coliformi totali MPN/100 ml 0 0 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 0 0 Enterococchi UFC/100 ml 0 0 0 0 Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 73 12 0 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 9 8 2 Cloro libero mg/ ml 0,11 <0,04 0,10 Cloro totale mg/ml 0,14 <0,04 0,13 PARAMETRI Cloro CCAM * Laboratori CCAM AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 99/111 3.2.3) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2009* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 04/05/2009 Rif. 10712 Data prelievo: 28/09/2009 Rif. 11317 Data prelievo: 20/10/2009 Rif. 11436 Data prelievo: 14/12/2009 Rif. 11786 Coliformi totali MPN/100 ml 0 0 0 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 0 0 0 Enterococchi UFC/100 ml 0 0 0 0 0 Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 37 3 18 0 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 6 3 10 0 Cloro libero mg/ ml 0,12 0,07 0,10 0,11 Cloro totale mg/ml 0,15 0,10 0,13 0,14 PARAMETRI Cloro CCAM * Laboratori CCAM AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 100/111 3.2.4) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2010* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 10/05/2010 Rif. 12482 Data prelievo: 13/09/2010 Rif. 12840 Data prelievo: 14/12/2010 Rif. 13449 Coliformi totali MPN/100 ml 0 0 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 0 0 Enterococchi UFC/100 ml 0 0 0 0 Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 3 2 10 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 2 1 2 Cloro libero mg/ ml 0,14 0,23 0,10 Cloro totale mg/ml 0,17 0,26 0,13 PARAMETRI Cloro CCAM * Laboratori CCAM AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 101/111 3.2.5) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2011* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 03/05/2011 Rif. 14592 Data prelievo: 09/08/2011 Rif. 15281 Data prelievo: 12/12/2011 Rif. 15824 Coliformi totali MPN/100 ml 0 0 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 0 0 Enterococchi UFC/100 ml 0 0 0 0 Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 0 8 2 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 0 8 1 Cloro libero mg/ ml 0,20 0,20 0,13 Cloro totale mg/ml 0,23 0,23 0,16 PARAMETRI Cloro CCAM * Laboratori CCAM AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 102/111 3.2.6) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2012* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 07/05/2012 Rif. 16193 Data prelievo: 05/09/2012 Rif. 16956 Data prelievo: 08/10/20 Rif. 16741 Coliformi totali MPN/100 ml 0 0 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 0 0 Enterococchi UFC/100 ml 0 0 0 0 Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 33 12 6 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 5 1 2 Cloro libero mg/ ml 0,12 0,13 0,20 Cloro totale mg/ml 0,15 0,16 0,23 PARAMETRI Cloro CCAM * Laboratori CCAM AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Data: 30.11.12 Pag. 103/111 .2.6) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONE ACQUA UTENZA VIA MARCONI - ANN0-2012* UNITA’ MISURA Rif. D.Lgs 31/2001 e s.m.i. Data prelievo: 03/07/2012 Rif. 1693 Coliformi totali MPN/100 ml 0 0 Escherichia coli MPN/100 ml 0 0 Enterococchi UFC/100 ml 0 0 Conteggio delle colonie a 22°C UFC/ ml 4 Conteggio delle colonie a 36°C UFC/ ml 2 Cloro libero mg/ ml 0,14 Cloro totale mg/ml 0,16 PARAMETRI Cloro CCAM AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 104/111 Allegato 4: QUALITÀ DEGLI SCARICHI IDRICI 4.1.1) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO *, Categoria I ** - anno 2007 PARAMETRI Uscita Valle Chiesa Data 02.03.07 GB/371-23/va Uscita Reg. Cacciolo Data 02.03.07 GB/371-25/va Uscita Vodisio Data 02.03.07 GB/371-21/va 5,5-9,5 6,67 6,54 7,51 mg/l 200 30 15 10 mg/l 1 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 300 65 45 55 O2 mg/l 160*** 20 15 15 NH4+ mg/l 60*** 12,3 2,4 2,0 P mg/l 20 0,51 0,37 0,39 UNITA’ DI MISURA METODO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA Solidi sospesi CNR 2090-B Solidi sedimen- APAT IRSA tabili CNR 2090-C ISO COD 15705:2002 APAT IRSA BOD5 CNR 5120 APAT IRSA AMMONIACA CNR 4030-A1 APAT IRSA FOSFORO CNR 4110-A2 PH Rif. L.R.13/90 All. 2 Tab. 2.IV * Laboratori IDROCONS V ** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.I ***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 105/111 4.1.2) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO,* Categoria I** - anno 2008 PARAMETRI PH Solidi sospesi Solidi sedimentabili COD BOD5 AMMONIACA FOSFORO Rif. L.R.13/90 All. 2 Tab. 2.IV Uscita Valle Chiesa Data 12.03.08 GB/426-33/va Uscita Reg. Cacciolo Data 12.03.08 GB/426-34/va Uscita Vodisio Data 12.03.08 GB/426-32/va 5,5-9,5 7,45 6,76 7,05 mg/l 200 <5 10 25 mg/l 1 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 300 35 45 75 O2 mg/l 160*** 10 20 25 NH4+ mg/l 60*** 8,20 6,1 2,4 P mg/l 1,00 2,1 1,43 UNITA’ DI MISURA METODO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA CNR 2090-B APAT IRSA CNR 2090-C ISO 15705:2002 APAT IRSA CNR 5120 APAT IRSA CNR 4030-A1 APAT IRSA CNR 4110-A2 * Laboratori IDROCONS ** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV ***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria 20 AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 106/111 4.1.3) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO, * Categoria I** - anno 2009 PARAMETRI Rif. L.R.13/90 All. 2 Tab. 2.IV Uscita Valle Chiesa Data 22.07.09 GB/95-35/va Uscita Reg. Cacciolo Data 22.07.09 GB/95-36/va Uscita Vodisio Data 22.07.09 GB/95-34/va 5,5-9,5 7,77 7,35 7,53 mg/l 200 20 35 40 mg/l 1 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 300 45 65 105 O2 mg/l 160*** 10 25 30 NH4+ mg/l 60*** 1,80 3,3 5,1 P mg/l 20 3,30 1,16 1,80 UNITA’ DI MISURA METODO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA Solidi sospesi CNR 2090-B APAT IRSA Solidi sedimentabili CNR 2090-C ISO COD 15705:2002 APAT IRSA BOD5 CNR 5120 APAT IRSA AMMONIACA CNR 4030-A1 APAT IRSA FOSFORO CNR 4110-A2 PH * Laboratori IDROCONS ** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV ***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 107/111 4.1.4) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I** - anno 2010 PARAMETRI METODO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA Solidi sospesi CNR 2090-B APAT IRSA Solidi sedimentabili CNR 2090-C ISO COD 15705:2002 APAT IRSA BOD5 CNR 5120 APAT IRSA AMMONIACA CNR 4030-A1 APAT IRSA FOSFORO CNR 4110-A2 Rif. L.R.13/90 All. 2 Tab. 2.IV Uscita Valle Chiesa Data 17.12.10 Rif. 210010538 Uscita Reg. Cacciolo Data 01.10.10 Rif. 210007386 Uscita Vodisio Data 01.10.10 Rif. 21007385 5,5-9,5 7,30 6,8 6,7 mg/l 200 25 21 23 mg/l 1 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 300 55 79 34 O2 mg/l 160*** 15 47 22 NH4+ mg/l 60*** 10,0 15,1 <0,1 P mg/l 20 3,15 3,7 2,9 UNITA’ DI MISURA PH * Laboratori IDROCONS ** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV ***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 108/111 4.1.5) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I**- anno 2011 PARAMETRI PH METODO Rif. L.R.13/90 All. 2 Tab. 2.IV Uscita Valle Chiesa Data 01.07.11 Rif. 210020139 Uscita Reg. Cacciolo Data 01.07.11 Rif. 210020138 Uscita Vodisio Data 01.07.11 Rif. 210020137 5,5-9,5 6,95 7,18 6,96 mg/l 200 5 10 10 mg/l 1 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 300 35 45 5 O2 mg/l 160*** 15 15 <5 NH4+ mg/l 60*** 23 3,4 <0,1 P mg/l 20 3,2 3,3 1,0 UNITA’ DI MISURA APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA CNR 2090-B APAT IRSA Solidi sedimentabili CNR 2090-C ISO COD 15705:2002 APAT IRSA BOD5 CNR 5120 APAT IRSA AMMONIACA CNR 4030-A1 APAT IRSA FOSFORO CNR 4110-A2 Solidi sospesi * Laboratori IDROCONS ** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV ***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 109/111 4.2.1) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I - anno 2007-2008-2009 PH Solidi sospesi Solidi sedimentabili COD BOD5 AMMONIACA FOSFORO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA CNR 2090-B APAT IRSA CNR 2090-C ISO 15705:2002 APAT IRSA CNR 5120 APAT IRSA CNR 4030-A1 APAT IRSA CNR 4110-A2 GB/95-37/va Data 29.01.09 35/va GB/426- Data 12.03.08 22/va GB/371- Data 01.03.07 Uscita Str. Prov. S. Maurizio GB/95-33/va Data 29.01.09 31/va GB/426- Data 12.03.08 Rif. L.R.13/90 All.1/All.2 Tab. 2.IV I Categoria 24/va UNITA’ DI MISURA METODO GB/371- PARAMETRI Data 01.03.07 Uscita Str. Com. Ronchi 5,5-9,5 6,76 7,33 7,71 6,84 7,31 7,86 mg/l 200 30 10 25 50 10 25 mg/l 5 <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 500 175 55 55 210 50 45 O2 mg/l 250 45 25 25 65 20 10 NH4+ mg/l 60 35 17,6 0,92 41 3,8 1,06 P mg/l 20 0,46 2,5 5,1 1,88 1,0 0,59 *Laboratori IRIDE ACQUA GAS AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 110/111 4.2.2) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I - anno 2010 PARAMETRI PH Solidi sospesi Solidi sedimentabili COD BOD5 AMMONIACA FOSFORO METODO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA CNR 2090-B APAT IRSA CNR 2090-C ISO 15705:2002 APAT IRSA CNR 5120 APAT IRSA CNR 4030-A1 APAT IRSA CNR 4110-A2 *Laboratori IRIDE ACQUA GAS Rif. L.R.13/90 All.1/All.2 Tab. 2.IV I Categoria Uscita Str. Com. Ronchi Data 28.06.10 Rif. 210005079 Uscita Str. Com. Ronchi Data 17.12.10 Rif. 210010539 Uscita Str. Prov. S. Maurizio Data 01.10.10 Rif. 210007373 5,5-9,5 6,98 7,42 7,6 mg/l 200 <5 30 10 mg/l 5 <0,5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 500 10 55 63 O2 mg/l 250 <5 20 38 NH4+ mg/l 60 0,58 20 31 P mg/l 20 0,14 1,87 2,2 UNITA’ DI MISURA AAC COMUNE DI TERRUGGIA Rev. 2 Data: 30.11.12 RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE Pag. 111/111 4.2.3) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I - anno 2010 PARAMETRI PH Solidi sospesi Solidi sedimentabili COD BOD5 AMMONIACA FOSFORO METODO APAT IRSA CNR 2060 APAT IRSA CNR 2090-B APAT IRSA CNR 2090-C ISO 15705:2002 APAT IRSA CNR 5120 APAT IRSA CNR 4030-A1 APAT IRSA CNR 4110-A2 Rif. L.R.13/90 All.1/All.2 Tab. 2.IV I Categoria Uscita Str. Com. Ronchi Data 01.07.11 Rif. 210020135 Uscita Str. Prov. S. Maurizio Data 01.07.11 Rif. 210020134 5,5-9,5 6,88 6,92 mg/l 200 10 5 mg/l 5 <0,5 <0,5 O2 mg/l 500 30 30 O2 mg/l 250 10 10 mg/l 60 4,3 6,6 mg/l 20 2,6 1,85 UNITA’ DI MISURA NH + 4 P