rev. 02 del 30/11/2012

Transcription

rev. 02 del 30/11/2012
Comune di TERRUGGIA
RAPPORTO DI
ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Ai sensi dell’Allegato I del Regolamento (CE) N. 1221/09 - EMAS
Eco Management and Audit Scheme
ED
REV
DATA
DESCRIZIONE
REDAZIONE
VERIFICA
APPROVAZIONE
1
0
03.09.08
Prima emissione documento
PRAGMOS CONSULTING srl
RSGA
ELISA ORLANDI
SINDACO
LUIGINO MAZZUCCO
1
1
26.05.09
Revisione post VP del Verificatore Ambientale
PRAGMOS CONSULTING srl
RSGA
ELISA ORLANDI
SINDACO
LUIGINO MAZZUCCO
1
2
30.11.12
Aggiornamento Dati
RSGA
FABRIZIO BARACCO
RDA
LUIGI PESSINA
SINDACO
GIOVANNI BELLISTRI
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 2/111
Indice
1.0
PREMESSA: IL PERCORSO SOSTENIBILE DI EMASMONFERRATO
4
2.0
SCOPO DEL PRESENTE DOCUMENTO
7
3.0
CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA REGISTRAZIONE EMAS
8
4.0
RIFERIMENTI
8
5.0
METODI E FASI DELLA ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
9
5.1
ASPETTI PRESI IN CONSIDERAZIONE DALL’ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
9
5.2
RACCOLTA E VALIDAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI
9
6.0
IL CONTESTO TERRITORIALE DEL COMUNE DI TERRUGGIA
10
6.1
INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
10
6.2
PRESENTAZIONE DEL COMUNE
13
6.3
ASPETTI STORICO-CULTURALI
16
6.4
ASPETTI DEMOGRAFICI
17
6.5
INQUADRAMENTO METEO-CLIMATICO
18
6.6
INQUADRAMENTO PAESAGGISTICO E VERDE PUBBLICO
22
6.7
CARATTERIZZAZIONE URBANISTICA ED UTILIZZO DEL TERRITORIO
24
6.8
IL SISTEMA IDROGRAFICO
25
6.9
ECONOMIA LOCALE E INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
26
6.10
STATO DELL'AMBIENTE: SINTESI FINALE
28
7.0
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
30
7.1
GENERALITÀ
30
7.2
STRUTTURA E RESPONSABILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
32
7.3
STRUTTURA FUNZIONALE NELL'AMBITO DEL SISTEMA
33
ASPETTI AMBIENTALI LEGATI ALLE ATTIVITÀ DEL COMUNE
34
8.0
8.1
ASPETTI AMBIENTALI
34
8.1.1
Aspetti ambientali diretti
35
8.1.2
Aspetti ambientali indiretti
36
8.2
PRINCIPALI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI E AREE DI COMPETENZA
37
8.3
GESTIONE IMMOBILI E STRUTTURE COMUNALI
40
9.0
PRESTAZIONI AMBIENTALI
9.1
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
45
45
9.1.1
Consumi idrici
45
9.1.2
Consumi energetici
51
9.1.3
Consumi materie prime e materiali
51
9.1.4
Produzione rifiuti comunali
53
9.1.5
Rilascio sostanze nocive per l'ambiente
55
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
9.2
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 3/111
GESTIONE DEL TERRITORIO
58
9.2.1
Servizio di Pubblica Illuminazione
58
9.2.2
Risorse Idriche
60
9.2.3
Gestione Rifiuti, Raccolta Differenziata e servizi di Igiene Ambientale
64
9.2.4
La Qualità dell’aria
68
9.2.5
Inquinamento Acustico
70
9.2.6
Inquinamento Elettromagnetico
71
9.2.7
Rete delle infrastrutture e viabilità
72
9.2.8
Altre Attività
73
9.3
PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO
74
9.4
DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ SUL TERRITORIO
76
9.5
GESTIONE DELLE EMERGENZE SUL TERRITORIO
77
9.0
9.5.1
Emergenze pregresse
77
9.5.2
Emergenze da calamità naturali
77
9.5.3
Emergenze di natura antropica
80
82
ALLEGATI
ALLEGATO 1
CRITERI VALUTAZIONE SIGNIFICATIVITÀ ASPETTI AMBIENTALI
83
L.1.
Livello di conformità legislativa
83
L.2.
Livello di interesse del territorio o delle parti interessate
84
L.3.
Livello di rilevanza
85
L.4.
Livello di potere
85
ALLEGATO 2
ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DEL COMUNE DI TERRUGGIA
87
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
1.0
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 4/111
PREMESSA: IL PERCORSO SOSTENIBILE DI EMAS MONFERRATO
L'ambiente costituisce oggi un elemento centrale nelle politiche comunitarie. Inoltre la normativa nazionale negli anni recenti ha introdotto anche per gli Enti Locali i concetti di efficacia ed
efficienza, avviando un inevitabile cambiamento culturale.
La certificazione ambientale ISO 14001 e la Registrazione secondo il Regolamento (CE) N.
1221/09 – EMAS III offre l'opportunità per gli Enti Locali, di coniugare queste due tendenze,
utilizzando uno strumento che permette di perseguire lo Sviluppo Sostenibile attraverso criteri
di eco-efficienza.
In particolare, l'applicazione del Regolamento EMAS per un Ente Pubblico può rappresentare, in
termini di efficienza, in aggiunta ai vantaggi determinati dall'attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), uno schema per valutare la sostenibilità ambientale delle proprie attività nell'ottica del miglioramento continuo e nella piena conformità alla normativa ambientale
(efficacia). Appare limitativo considerare le Pubbliche Amministrazioni solo soggetti che erogano servizi, in quanto Esse sono localmente responsabili dello sviluppo della politica ambientale
del territorio.
Le motivazioni sostanziali che possono indurre un Ente Locale all'adozione di EMAS risultano
quindi:
- il miglioramento dell'efficienza interna;
- il miglioramento della qualità del territorio di pertinenza e della vita dei cittadini.
Di fatto EMAS rafforza i poteri istituzionali di governo e gestione del territorio che si esprimono
con la capacità di influenzare attraverso la pianificazione, la programmazione, il controllo e il
corretto esercizio delle mansioni amministrative, le attività e i comportamenti ambientali dei
cittadini e delle Organizzazioni.
Consapevole di quanto sopra enunciato, il Comune di Terruggia è parte attiva di EMAS MONFERRATO, una Convenzione con la quale 25 Comuni 1 del territorio alessandrino hanno sottoscritto il loro impegno a gestire in maniera coordinata ed unitaria il territorio dal punto di vista
ambientale e socio economico, per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente.
Figura 1: il territorio EMAS MONFERRATO
1
Occimiano (Comune capofila), Borgo San Martino, Bozzole, Camagna Monferrato, Castelletto Monferrato, Cella Monte,
Cereseto, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frassinello Monferrato, Frassineto Po, Giarole, Lu, Mirabello Monferrato, Olivola, Ozzano Monferrato, Pomaro Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, San
Salvatore Monferrato, Terruggia, Ticineto, Valmacca, Vignale Monferrato
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 5/111
Le Amministrazioni Comunali hanno deciso di impegnarsi a realizzare in maniera integrata e
condivisa processi di pianificazione, programmazione e progettazione territoriale e a collaborare insieme per lo sviluppo sostenibile del territorio, sia pure nel rispetto delle specifiche competenze ed identità Comunali.
Le fasi di sviluppo del Progetto, ciascuna delle quali prevede il raggiungimento di specifici
target intermedi, sono riassunte nel seguente quadro.
Figura 2: Fasi del Progetto
EMAS MONFERRATO è organizzata, come descritto in un apposito Regolamento approvato
dai singoli Consigli Comunali; il modello assunto è tale da rendere la gestione del territorio il più
possibile efficace ed efficiente.
ASSOCIAZIONE DEI COMUNI
Conferenza dei Sindaci
Presidente
GRUPPO DI LAVORO AMBIENTE E
TERRITORIO (GLAT)
Presidente
Responsabile del Gruppo
Referenti
amministrativi
Funzione
Ambiente
COMUNE 1
Sindaco
Referenti
tecnici
COMUNE n
Sindaco
Funzione
Ambiente
Figura 2 bis: Organigramma convenzione EMAS MONFERRATO
In particolare sono state identificate le seguenti figure:
 Conferenza dei Sindaci, costituita dai Sindaci Comuni aderenti e con un Presidente della
Convenzione EMAS MONFERRATO (fino ad oggi è il Sindaco di Occimiano)
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 6/111
 GRUPPO di LAVORO AMBIENTE E TERRITORIO (GLAT) cui partecipano le Funzioni Ambientali Comunali (Rappresentante della Direzione – RDA e Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale Comunale - RSGA)
L’obiettivo finale del Progetto presuppone quindi che in ciascun Comune aderente alla “Convenzione” venga sviluppato un efficace, efficiente e continuo processo di miglioramento ambientale, mediante l’applicazione dei requisiti gestionali ed operativi stabiliti dalla norma UNI
EN ISO 14001:2004 (in Allegato II al Regolamento EMAS III), fino alla registrazione EMAS del
Comune stesso.
Per tradurre in azioni concrete tali propositi il Comune di Terruggia ha:
1.
effettuato un'ANALISI AMBIENTALE INIZIALE delle proprie attività, con la quale stabilire la posizione iniziale dell'organizzazione rispetto ai suoi aspetti ed impatti ambientali e
valutarne quindi la significatività;
2.
stabilito la propria POLITICA AMBIENTALE, cioè gli obiettivi ed i principi generali di azione rispetto all'ambiente che diventeranno il quadro di riferimento per fissare obiettivi e
target specifici;
3.
elaborato un PROGRAMMA AMBIENTALE che contiene le misure da adottare per raggiungere gli obiettivi ed i target di miglioramento fissati;
4.
si è dotata di un SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA), cioè quella parte del sistema complessivo di gestione (struttura, pianificazione, responsabilità, pratiche, procedure, processi e risorse) che consente di sviluppare, mettere in atto, realizzare e mantenere
la politica ambientale e di conseguenza l'efficienza ambientale;
5.
effettuato attività di AUDITING cioè ha svolto una valutazione sistematica, periodica, documentata e obiettiva delle prestazioni dell'organizzazione, e del SGA;
6.
predisposto una DICHIARAZIONE AMBIENTALE (DA), documento destinata al pubblico
e a tutte le altre Parti Interessate del territorio, per diffondere i risultati raggiunti rispetto
agli obiettivi ambientali fissati e per indicare in che modo e con quali programmi l'Amministrazione Comunale prevede di migliorare continuamente le proprie prestazioni in campo
ambientale;
7.
fatto valutare il SGA implementato e poi convalidare la Dichiarazione Ambientale da parte
del VERIFICATORE AMBIENTALE ACCREDITATO – ICIM;
8.
acquisito la CERTIFICAZIONE ISO 14001:2004, n. 0375A/0 in data 08/04/2010;
9.
richiesto ed ottenuto dal Comitato Ecolabel-Ecoaudit-sezione EMAS Italia, la REGISTRAZIONE EMAS, n. IT-001344 in data 06/06/2011.
L’impegno però non si è esaurito con l’ottenimento della Registrazione: l’Amministrazione si è
sottoposta alla SORVEGLIANZA ANNUALE nel 2010 e 2011 da parte di ICIM che ha valutato
la corretta attuazione della gestione ambientale ed il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento ambientale prefissati e descritti nei previsti aggiornamenti annuali della DA che sono
sempre stati convalidati e inviati al Comitato EMAS.
La Procedura di Registrazione EMAS 2 prevede che ogni tre anni, le Organizzazioni registrate
provvedano al "Rinnovo" trasmettendo la nuova versione convalidata della DA, previa verifica e
relativa convalida da parte di ICIM entro e non oltre un mese dalla data di scadenza riportata
sul certificato di registrazione, che per Terruggia è il 7 aprile 2013.
Quindi RSGA ha provveduto a raccogliere dati aggiornati della prestazione ambientale del Comune, che ha riportato in una nuova versione della Analisi Ambientale Comunale, come descritto nel presente documento.
2
Comitato ECOLABEL ED ECOAUDIT, Sezione EMAS Italia “Procedura per la registrazione delle organizzazioni aventi
sede ed operanti nel territorio italiano ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009”, Rev. 9 del 26.10.10
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
2.0
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 7/111
SCOPO DEL PRESENTE DOCUMENTO
Il presente documento costituisce quindi la versione aggiornata del Rapporto di Analisi Ambientale Comunale (AAC) che, come definito dal nuovo Regolamento EMAS (Art. 2, Def. 9), è
un’esauriente analisi iniziale degli aspetti, degli impatti e delle prestazioni ambientali connessi
alle attività, ai prodotti o ai servizi di un’organizzazione e viene descritta nell'allegato I del Regolamento stesso.
Il format del documento è rimasto quello della versione precedente, ma è stato riordinato e volutamente riscritto in modo più discorsivo, talvolta forse troppo esplicativo, su richiesta dei dipendenti comunali interessati a conoscere meglio alcune problematiche ambientali.
RSGA ha provveduto a rivedere e ad aggiornare tutti quegli aspetti ambientali diretti e indiretti
delle attività, prodotti e servizi di Terruggia che, all'interno del campo di applicazione del SGA,
nei tre anni passati (2010-2011-2012) hanno subito dei cambiamenti significativi:
 a causa di modifiche delle attività o delle modalità operative,
 per l’introduzione di nuove competenze o modifica di quelle esistenti,
 a seguito di emanazione/modifiche/integrazioni di leggi e regolamenti,
 per modifiche delle convenzioni,
 con l’acquisizione di contratti per le attività affidate a terzi,
 per variazione delle criticità territoriali, cambiamenti nello stato delle conoscenze ambientali tali da influenzare i criteri e/o i parametri di valutazione,
 ecc.
Quindi i contenuti del presente documento prendono in considerazione tutte le possibili variazioni intervenute nelle prestazioni ambientali del Comune in relazione a:
 attività condotte direttamente dall'Ente (es. gestione caldaie, verifica mezzi di trasporto di
proprietà, ecc.);
 attività affidate a terzi (es. appalti, progettazioni, ecc.) allo scopo di individuare le tipologie
di possibili impatti generati dalle attività di appaltatori e fornitori (produzione rifiuti, contaminazione suolo e sottosuolo, ecc.);
 emissioni e "pressioni" generate da altri soggetti sul territorio sulle attività dei quali l'Ente
può avere una influenza (es. Ente Gestore SII e gestore rifiuti);
 stato dell'ambiente in relazione a comparti sui quali l'Ente ha diretta competenza in quanto
rilascia autorizzazioni o esercita controllo (es:distributori di carburante, antenne, ecc.);
 stato dell'ambiente in relazione a comparti sui quali l'Ente non ha una diretta competenza,
ma dal cui stato l'Ente potrebbe desumere indicazioni per orientare le proprie politiche di
miglioramento (presenza di amianto sul territorio, emissioni elettromagnetiche, ecc.).
Ovviamente l'analisi delle variazioni intervenute in questi ultimi tre anni delle "prescrizioni legislative, regolamentari e di altro tipo" applicabili ad ogni aspetto ambientale e la verifica della
conformità ad esse da parte dell'Amministrazione Comunale, è stato un elemento chiave per
questa nuova versione del Rapporto di analisi ambientale.
Lo strumento utilizzato per questa analisi della conformità legislativa è il "Registro prescrizioni
legali e di altro tipo" che raccoglie tutti i riferimenti prescrittivi ai quali il Comune deve uniformarsi per le proprie attività dirette (CPI, libretti di centrale termica, autorizzazioni allo scarico, ecc.), indirette (controllo Enti gestori SSII e Raccolta rifiuti, ecc.), per le competenze
attribuite per legge (rilascio di autorizzazioni, approvazione di un piano, rilascio di pareri,
etc.) e per gli accordi volontari sottoscritti (regolamento Organismo Certificazione, Accordi
di Programma, Convenzioni, ecc.). Il registro è di tipo dinamico, viene utilizzato come check
list per la verifica periodica di conformità legislativa ed in esso sono registrate le evidenze oggettive degli adempimenti attuati e viene è stato annualmente aggiornato durante i relativi
audit di verifica, come previsto dalla PGA_02, Rev. 1 del 20.01.10.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 8/111
3.0 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA REGISTRAZIONE EMAS
Il campo di applicazione del SGA coincide con il campo di attività all’interno del quale il Comune di Terruggia si trova ad operare e nel quale è possibile identificare le seguenti competenze:
 pianificazione urbanistica e ambientale di gestione territoriale e pianificazione e controllo
dell’edilizia privata;
 indirizzo e controllo delle attività di progettazione e direzione dei lavori delle opere pubbliche;
 manutenzione delle strutture di proprietà;
 manutenzione delle infrastrutture comunali e del verde pubblico;
 indirizzo e controllo della gestione dei RSU, della depurazione delle acque e
dell’acquedotto;
 regolamentazione, controllo amministrativo e supporto delle attività produttive, commerciali e turistiche;
 attività di polizia municipale;
 relazioni con il pubblico;
 attività amministrative;
 indirizzo e controllo servizi socio-assistenziali;
 gestione servizi di trasporto, indirizzo e controllo della refezione scolastica e supporto sulle
attività didattiche;
 servizi amministrativi, tributari, demografici.
Il Comune di Terruggia infatti ha ottenuto la registrazione EMAS per il Codice NACE 84.11 "Attività generali della Pubblica Amministrazione" e copre le seguenti attività:
Pianificazione urbanistica e ambientale del territorio comunale. Manutenzione ordinaria della
rete viaria e del verde pubblico, gestione del patrimonio immobiliare comunale. Monitoraggio e
controllo del servizio di igiene urbana, delle reti di approvvigionamento idrico e fognarie. Informazione ambientale.
4.0 RIFERIMENTI
Il presente Rapporto è stato redatto tenendo in considerazione le seguenti norme:

Regolamento (CE) N. 1221/2009 (EMAS III) del Parlamento Europeo del 25 novembre 2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) che abroga il Regolamento (CE) n. 761/2001 e le Decisioni della
Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE - Allegato I

UNI EN ISO 14001:2004, Sistemi di gestione Ambientale - Requisiti e guida per l’uso.

UNI EN ISO 14004:2010, Sistemi di gestione Ambientale – Linee guida generali sui
principi, sistemi e tecniche di supporto.

ISO 14031:2000, Gestione ambientale Valutazione della prestazione ambientale - Linee
guida.

ARPA Piemonte “Indicatori ambientali per il territorio della provincia di Alessandria”, aprile 2009.

ARPA Alessandria e Provincia Alessandria “Carta di Idoneità Elettromagnetica e Carta
delle Aree Critiche per il monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio della Provincia di Alessandria”, rapporto finale, marzo 2008.

Provincia Alessandria, Assessorato Ambiente "Relazione sullo stato dell'ambiente in
provincia di Alessandria – 2009"

ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia di Alessandia "Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia" Relazione Tecnica AL-4142012-01 del 27.01.12
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 9/111
5.0 METODI E FASI DELLA ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
5.1 ASPETTI PRESI IN CONSIDERAZIONE DALL’ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Al fine di costruire un quadro il più possibile esaustivo delle attuali prestazioni ambientali del
Comune, l’AAC ha rivisto punto-punto tutte le considerazione prese in esame nella Analisi Ambientale Iniziale e cioè:
 le caratteristiche principali del territorio comunale;
 le situazioni di inquinamenti pregressi e/o in corso;
 le attività che si svolgono nel Comune o per suo conto;
 gli aspetti ambientali (diretti e indiretti) correlati con tali attività;
 la conformità agli adempimenti in campo ambientale applicabili all'Amministrazione Comunale e la sua capacità ad acquisire e tenere aggiornate leggi e norme vigenti;
 le prassi e le procedure esistenti e già in uso in materia ambientale;
 la struttura organizzativa, con particolare attenzione alle professionalità disponibili per la
progettazione, l’implementazione e il mantenimento del SGA;
 le azioni di sensibilizzazione, formazione e informazione in materia ambientale del personale interno e /o di coloro che operano per il Comune o per suo conto (fornitori e appaltatori);
 gli strumenti disponibili ai fini della implementazione del SGA e per il miglioramento delle
prestazioni ambientali, in generale;
 l’efficacia in materia di comunicazione ambientale sia all’interno dell’Amministrazione sia
verso le Parti Interessate esterne;
 i rapporti con le organizzazioni esterne (clienti, fornitori, appaltatori, enti locali e, in generale, altre P.A., ecc.);
 l’analisi di eventuali incidenti ambientali verificatisi nel passato e delle relative procedure di
emergenza adottate
inserendo le variazioni intervenute nei tre anni in esame.
I criteri di valutazione della significatività degli aspetti ambientali non sono variati e rimangono
quelli di cui all'Allegato 1 al presente Rapporto.
Ovviamente l'indice di significatività è stata valutata in condizioni operative normali, in situazioni anormali (eventuale avviamento o arresto attività) 3 e di emergenza riscontrate in
passato o possibilmente prevedibili, in relazione alle specifiche attività analizzate.
5.2 RACCOLTA E VALIDAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI
La riverifica dei dati e delle informazioni è stata realizzata con l’impiego e/o consultazione e/o
utilizzo dei seguenti strumenti:
 rapporti ARPA Alessandria, Provincia Alessandria, Regione Piemonte;
 fonti bibliografiche (articoli, testi e pubblicazioni tecniche e scientifiche) e siti web per le informazioni relative all’inquadramento territoriale e paesaggistico;
 "Registro prescrizioni legali e di altro tipo" nell'ultima revisione applicabile;
 interviste al personale a tutti i livelli (dal Sindaco al Cantoniere);
 documenti a carattere amministrativo e gestionale (delibere di Consiglio o Giunta Comunale, planimetrie, relazioni tecniche, bollette, ecc.) e registrazioni (autorizzazioni, concessioni,
analisi, ecc.).
3
Così definite dal nuovo Regolamento EMAS
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 10/111
6.0 IL CONTESTO TERRITORIALE DEL COMUNE DI TERRUGGIA
6.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Cartografie, Planimetrie Regionali
Siti internet: http://www.comune.Terruggia.al.it; http://www.comuni-italiani.it; it.db-city.com
Il Comune di Terruggia si trova nel Piemonte orientale, in provincia di Alessandria, nella zona
del Monferrato casalese.
Figura 3: il Piemonte con le sue province
Figura 3 bis: la provincia di Alessandria e i suoi Centri principali
Figura 3 ter: il distretto casalese
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 11/111
SUPERFICIE TERRITORIALE
7,240 Kmq
FRAZIONI
nessuna
COMUNI CONFINANTI
a sud-ovest con il comune di Rosignano Monferrato e a nord-est con il comune di Casale Monferrato.
ALTEZZA CAPOLUOGO
199. metri sul livello del mare
MORFOLOGIA
L'escursione altimetrica complessiva risulta essere
pari a 127 metri metri, in linea con le altitudini di
questa zona altimetrica di collina interna
CLIMA
Clima subtropicale umido (Classificazione dei climi
di Köppen: Cfa)
DISTANZA DA ALESSANDRIA
29 km
DISTANZA DA CASALE MONFERRATO
6 Km
Rappresenta, per chi arriva da Casale M.to, il primo approccio con il paesaggio collinare che
prosegue poi, salendo di quota, per tutto il Basso Monferrato.
Il centro storico è stato oggetto, esclusivamente, di recupero dei fabbricati esistenti rimanendo
integro e libero da contaminazioni edificatrici stravolgenti.
Le aree verdi boscate sia pubbliche che private non sono state attaccate dalla esigenza edificatoria, rimanendo praticamente inalterate.
Figura 4: Veduta aerea del territorio comunale
Fonte: www.googleearth.it
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 12/111
Il Comune è raggiungibile in auto:

da Torino: percorrere A21 (Torino-Piacenza) raccordo Autostrada A26 verso Gravellona
Toce/Vercelli, uscita per Casale Monferrato sud; alla rotonda prendere l'uscita per Alessandria e proseguire diritto sulla SS 31 del Monferrato; in località San Germano (frazione
di Casale M.to) girare a destra per Terruggia.

da Milano: percorrere A4 (Milano-Torino), deviazione a Santhià per la A26 (GenovaVoltri-Gravellona Toce) direzione Alessandria, uscita per Casale Monferrato sud, e proseguire come sopra descritto

da Genova: percorrere A26 (Genova-Voltri-Gravellona Toce), uscita per Casale Monferrato sud e proseguire come sopra.
Il Comune, come la maggior parte dei comuni di EMAS MONFERRATO non risulta servito dalla
rete ferroviaria; la stazione più vicina è Casale Monferrato.
Figura 4 bis: come raggiungere Terruggia
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 13/111
Figura 4 ter posizione di Terruggia rispetto ai comuni EMAS MONFERRATO
6.2 PRESENTAZIONE DEL COMUNE
Nome Comune
TERRUGGIA
Numero di dipendenti
8 (otto)
Denominazione abitanti
Terruggesi
Provincia
Alessandria
Regione
Piemonte
Recapito
Via Guglielmo Marconi n.9
CAP
15030
Telefono
0142 401400
Fax
0142 401471
e-mail
[email protected]
PEC
[email protected]
Sito Internet
www.comune.terruggia.al.it
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Partecipazione ad UNIONI di COMUNI
4
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 14/111
Unione Collinare del Monferrato
ADESIONE E APPROVAZIONE STATUTO
DCC N. 31 del 19.11.2001
Segretario UNIONE
Laura Scagliotti
Recapiti UNIONE
c/o comune di Ozzano Monferrato
tel. 39 0142 487493
e-mail: [email protected]
DATA COSTITUZIONE
10.12.2001
Comuni UNIONE
Cella Monte, Olivola, Ozzano Monferrato, Rosignano,
San Giorgio Monferrato, Sala Monferrato, Terruggia e
Treville
Partecipazione ad Associazioni
CONVENZIONE EMASMONFERRATO
Recapiti EMASMONFERRATO
c/o comune di Occimiano
tel: tel. 0142.809131
fax. 0142 809100
e-mail: [email protected]
Delibera di adesione alla Convenzione EDCC N. 27 del 16.12.2002
MAS MONFERRATO
Figura 5: Unione collinare del Monferrato al 30.11.12
4
4
L'Unione dei Comuni è un Ente territoriale di secondo grado regolata dal D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267, che recepisce la legge 3 agosto 1999, n. 265, in particolare dall'articolo 32 dal titolo Unione di Comuni.
Essa è costituita da due o più Comuni che devono essere contigui, con un obiettivo chiaro: esercitare congiuntamente
una pluralità di funzioni di loro competenza. Ciò significa che i singoli Comuni si uniscono e delegano alle Unioni dei
compiti precisi.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 15/111
Il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
2012, n.135, reca disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei
servizi ai cittadini (la c.d. spending review).
In particolare, nel testo del decreto recante una molteplicità di interventi di revisione e razionalizzazione della spesa pubblica, l'art.19 riscrive numerose norme in tema di piccoli Comuni,
superando i provvedimenti precedenti e generando un nuovo assetto in tema di gestione delle
funzioni fondamentali.
Schematicamente, la situazione attuale nazionale è quindi la seguente:
1. le funzioni fondamentali dei Comuni sono individuate non più in via “provvisoria” e appare
perciò corretto supporre che la riscrittura della relativa norma del DL 78/2010 (art. 14, co.
27) sia finalizzata a determinare un elenco “definitivo” delle funzioni;
2. l’esercizio in forma associata delle funzioni deve avvenire attraverso modalità aggregative
che garantiscano soglie di popolazione di almeno 5.000 abitanti, con l’abbassamento di tale
soglia a 3.000 qualora si tratti di Comuni di montagna salvo che le Regioni non prevedano limiti diversi;
3. l’obbligo di esercizio associato prevede due termini differenziati, dal 1.1.2013 devono essere esercitate almeno tre funzioni, dal 1.1.2014 devono essere esercitate tutte le funzioni fatta eccezione per quelle relative all’anagrafe ed alla tenuta registri di stato civile;
4. le forme associative ammesse sono l’Unione di Comuni e la Convenzione gestite in modo
differente soprattutto per quanto concerne le competenze contabili e finanziarie.
Atteso questo quadro generale, la Regione Piemonte è intervenuta con la L.R. 11/125.una
legge che ambisce a fornire un quadro complessivo e organico della materia, revisionando istituti e fattispecie già noti e introducendone di nuovi. Nel testo è peraltro evidente la distinzione
tra la disciplina generale dell’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi di competenza comunale (capi da II a VI) e la disciplina speciale delle Unioni montane di Comuni, destinate a succedere alle Comunità montane (capo VII).
Venendo ad un esame più attento della prima parte della LR n. 11/2012 (capi da II a VI), sono
pochi gli elementi significativi: i primi 11 articoli riprendono la normativa statale prevedendo le
stesse forme di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali (Unioni o Convenzioni)
e le stesse tempistiche di esercizio di cui al punto 3. Non è precisato, nel testo, a quale tipologia di Unione si faccia riferimento: quel che è certo è che l’intero impianto legislativo non si discosta dalla normativa statale, se non nella determinazione delle aree omogenee e dei requisiti di aggregazione (art. 7) che sono:
a. appartenenza alla medesima area territoriale omogenea;
b. rispetto dei limiti demografici minimi di seguito indicati (dati ISTAT relativi al penultimo anno precedente quello di formulazione delle proposte);
1. area montana: 3000 abitanti;
2. area collinare: 3000 abitanti;
3. area di pianura: 5000 abitanti.
L'Amministrazione Comunale di Terruggia, visto che già nei primi mesi del 2013 dovranno essere identificate le aree sovra comunali in cui si svolgono gli esercizi associati, si è attivata con
gli altri Comuni dell'Unione Collinare del Monferrato e insieme hanno definito le due proposte
aggregative da presentare alla Regione:
 una Unione di cui faranno parte Terruggia (registrata EMAS), Sala M.to (registrata EMAS),
Olivola (in attesa di registrazione EMAS), Ozzano M.to (SGA implementato) e Treville (non
ha mai aderito alla convenzione EMAS MONFERRATO);
 la seconda Unione con S. Giorgio M.to (registrata EMAS), Rosignano M.to (SGA implementato), Cella Monte (in attesa di registrazione EMAS).
Si spera quindi in un prossimo futuro di arrivare ad una Registrazione EMAS di Unione.
5
L.R. 28 settembre 2012, n. 11, “Disposizioni organiche in materia di enti locali”
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 16/111
6.3 ASPETTI STORICO-CULTURALI
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Libri o altri documenti
Siti internet: http:// www.comune.terruggia.al.it; http://www.comuni-italiani.it
A.
Inquadramento storico culturale
La fondazione di Terruggia nel sedime attuale, un panoramico rilievo collinare che degrada
verso Casale, risale al periodo medioevale. Solo a partire da questo periodo storico abbiamo le
prime testimonianze documentate.
Nel 1240 il paese figura con il nome di Turricola, tra le terre cedute dall'imperatore Federico II
ai marchesi di Occimiano.
Nel 1260 i ghibellini giunti da Acqui, riuniti nel Castello di Terruggia, concedono il dominio della
loro città a Guglielmo VII di Monferrato.Nel parlamento generale del Monferrato, convocato nel
1379 a Moncalvo per ordine di Ottone di Brunswik, intervengono a nome della comunità di Terruggia quattro deputati.
Con la restaurazione Sabauda la comunità di Terruggia intraprende un cammino prima piemontese e poi nazionale. Importanti tracce negli archivi comunali risalgono al periodo napoleonico;
si tratta di atti trascritti in lingua italiana e francese.
B
Punti di interesse
 Oratorio di San Grato: edificio risalente al XVII sec. Ha forma di tempietto ottagonale co-
perto da cupola. Si noti il bel portale. Nell’interno, tela del milanese C. Preda (1688).
 Chiesa parrocchiale di San Martino: edificio risalente al 1574, fortemente rimaneggiato
nella seconda metà dell’ottocento. Nel 1937 venne restaurata la facciata e vennero posti gli
altorilievi opera del Capra (allievo del Bistolfi). L’interno, ad aula rettangolare, è coperto con
volta a botte ed è riccamente decorato con affreschi opera del Morgari (1925-1935).
 Teatro municipale: all’interno del palazzo comunale si trova la sala adibita a teatro; la volta è impreziosita da un leggiadro affresco liberty raffigurante le muse ed elementi floreali.
 Villa Pavia: le prime notizie dell’edificio risalgono alla fine del 700, quando il complesso
venne acquistato da Bernardo Lombardi, capomastro casalese noto per importanti costruzioni
nel capoluogo.
 Villa Poggio con annesso giardino ora usato come parco pubblico.
C
Manifestazioni
 Riso&Rose, maggio: manifestazione con apertura di chiese e cortili panoramici, esposizione ceramiche di autore e degustazione dei prodotti tipici (vini rossi e bianchi, carni
locali, salumi tipici, formaggi, pane cotto nel forno a legna. ecc.).
 Vivere in campagna, giugno:mostra mercato di oggettistica e arredo per la vita
all’aperto, apparecchiature per giardinaggio, prodotti vita country, artigianato; allestimento nel parco di villa Poggio.
 Stagione artistica al Teatro Delle Muse, da ottobre ad aprile: attività culturali e di
spettacoli teatrali nella stagione che va da Ottobre ad Aprile, ma anche di riunioni civiche e cerimonie.
 Camminare il Monferrato - “I campi e i prati intorno a Terruggia”, settembre: itinerario fra natura, arte e cultura, prodotti tipici e biologici, tappe di sosta, punti vendita, carte e descrizione dei sentieri.
 Festa Patronale San Martino, novembre:cena e ballo al Teatro Delle Muse.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 17/111
6.4 ASPETTI DEMOGRAFICI
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Modello ISTAT POSAS (popolazione residente per anno di nascita)
Modello ISTAT P2
Il seguente grafico rappresenta l’andamento temporale del numero di abitanti dal 2003 al
31/10/2012.
Figura 6: trend della popolazione di Terruggia
TERRUGGIA
TREND POPOLAZIONE
915
907
898
880
871
855
842
832
Abitanti
825
826
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
832
825
826
842
855
871
880
898
907
915
Fonte dati: anagrafe comunale
I dati riportanti in tabella dimostrano un significativo e costante aumento della popolazione dal
2005 ad oggi dovuto al fatto che l'edilizia privata residenziale è in continua espansione sul territorio di Terruggia, il primo paese collinare più prossimo a Casale Monferrato e con un territorio molto vasto ed accogliente.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 18/111
6.5 INQUADRAMENTO METEO-CLIMATICO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Indicatori ambientali per il territorio della provincia di Alessandria, ARPA Piemonte,
aprile 2009
Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte 2012, ARPA Piemonte e Regione Piemonte, Direzione Ambiente
Ovviamente nei comuni EMAS Monferrato come Terruggia non sono presenti sistemi di monitoraggio dei cambiamenti climatici quindi ci si avvale del sistema regionale composto da reti di
monitoraggio provinciali gestite da Arpa Piemonte.
La precedente AAC si basava sui dati contenuti nel documento specifico relativo alla Provincia
di Alessandria. Attualmente gli unici dati recenti a disposizione sono quelli reperiti nel Rapporto
generale di cui al secondo documento.
I cambiamenti climatici sono una realtà di cui tutti abbiamo un qualche modo percezione; anche in zone temperate come il Piemonte gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall'intensificarsi di eventi climatici estremi come esondazioni dei corsi d'acqua, precipitazioni sempre più irregolari con fenomeni brevi e intensi che causano inondazioni e frane, prolungate siccità che
stanno diventando eventi con gravità a frequenze sempre più ricorrenti.
In Piemonte l'anno 2011 ha avuto un andamento molto variabile con l'alternanza di anomalie
climatiche positive e negative, risultando un anno decisamente caldo e con precipitazioni nella
media annue grazie a pochi ma intensi eventi precipitativi.
PRECIPITAZIONI
Nel 2011 le precipitazioni cumulate sono state essenzialmente in media con la norma climatica (-4%). Considerazioni più interessanti si possono trarre se si analizza la distribuzione della
pioggia nel corso dell'anno: l'apporto precipitativo si è concentrato in pochi e intensi episodi a
metà marzo, nella prima decade di giugno,a luglio e, soprattutto, durante l' alluvione del 3-8
novembre. L'evento, per intensità, durata ed estensione del fenomeno può essere ritenuto
paragonabile agli eventi alluvionali del 3-6 novembre 1994 e del 13-16 ottobre 2000 che provocarono ingenti danni a persone e cose. Diverse stazioni in quel periodo hanno registrato il
loro record pluviometrico; i picchi più elevati si sono verificati sulle località appenniniche in
provincia di Alessandria dove la componente temporalesca è stato più accentuata che altrove.
Nei capoluoghi di provincia tuttavia la quantità totale annua di pioggia è stata inferiore alla
climatologia, come anche il numero annuo di giorni piovosi (pioggia>=1mm), tranne a Torino
dove si è avuto il 36% di pioggia in più rispetto alla norma.
Figura 7: precipitazioni annue/numero giorni piovosi 2011 confrontati con le medie 1991-2010
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 19/111
Lo scostamento negativo maggiore è stato registrato a Cameri (NO) e Pallanza (VB); le precipitazioni più elevate sono state registrate ad Oropa (BI), mentre i valori più bassi si sono avuti ad Alessandria.
Il 2011 si colloca nella media calcolata dal 1990 al 2010. come si evince dalla figura sotto riportata.
Figura 7 bis: andamento delle precipitazioni annue misurate nei capoluoghi di provincia anni 1991-2011
Il mese più piovoso dell'anno è stato novembre, il mese più secco è stato dicembre in quasi
tutte le località analizzate
Figura 7 ter: precipitazioni mensili anno 2011
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 20/111
TEMPERATURA
L'anno solare 2011 (gennaio –dicembre) è stato il più caldo osservato in Piemonte negli ultimi
50 anni, superando quindi il 2006, con un'anomalia positiva media stimata di 1,6 °C rispetto
alla norma climatica.
Le temperature medie annue sono state ovunque al di sopra della norma, con i valori più alti
registrati nel Piemonte settentrionale nord-occidentale. L' anomalia positiva si riscontra sia nei
valori massimi che nei minimi con le massime che hanno fatto segnare un aumento più significativo rispetto alle minime.
Le temperature in assoluto più elevate sono state registrate nella seconda decade del mese di
agosto, quando sono stati sfiorati i 39°C nell'Alessandrino, valori comunque inferiori rispetto ai
picchi di agosto 2003 quando in alcune località furono superati i 40°C.
In tutti i capoluoghi di provincia nel 2011 sono state registrate temperature massime annue
superiori alla media climatica.
Figura 8: andamento della temperatura massima, media annua
nei capoluoghi di provincia nel 2011, rispetto alla media 1991-2010
Per quanto concerne le minime annue, sempre relative ai capoluoghi di provincia, i valori sono
stati in linea o superiori alla norma climatica ma con anomalie inferiori rispetto alle massime .
Figura 8 bis: andamento della temperatura minima, media annua
nei capoluoghi di provincia nel 2011, rispetto alla media 1991-2010
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 21/111
Tabella 1: Temperatura massima e minima –anno 2001
Come si vede dalla tabella , il giorno più freddo è stato registrato a Cameri tra il 20 e il 21 dicembre; il giorno più caldo è stato ad Alessandria tra il 22 e il 24 agosto.
LA NEBBIA
L’ aria ha un’umidità relativa elevata (70,3 la media annua) che favorisce la formazione di banchi di nebbia dall’autunno alla primavera.
La rete di monitoraggio meteo-idrografica di Arpa Piemonte grazie alla sua modularietà, che
consente di integrare le stazioni meteorologiche classiche con sensori specifici, dispone di 14
visibilometri di cui 9 in località pianeggianti.,
Tabella 2: giorni con eventi di visibilità inferiore a 1000 metri e 100 metri
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 22/111
La visibilità inferiore a 1000 metri corrisponde alla definizione meteorologica di nebbia, quando
è inferiore a 100 metri si ha una condizione di nebbia fitta per la quale il Codice della strada
prevede un abbassamento del limite di velocità in autostrada e che determina inoltre problemi
per le attività sportive che si svolgono all'aperto.
Si può vedere come la nebbia si sia verificata essenzialmente tra ottobre e marzo, con i picchi
più rilevanti in novembre e gennaio, mentre gli eventi di nebbia fitta sono in numero inferiore e
concentrati tra ottobre e febbraio.
Questi ultimi hanno riguardato soprattutto la seconda metà di novembre, caratterizzata da una
situazione di stabilità meteorologica e senza precipitazioni di rilievo ma con il suolo umido dopo
l'evento alluvionale dei primi del mese.
6.6 INQUADRAMENTO PAESAGGISTICO E VERDE PUBBLICO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia
di Alessandia
REGISTRO DELLE PRESCRIZIONI LEGALI E DI ALTRO TIPO, Rev. 3 dello 05.12.12
Nonostante la crescita demografica e conseguentemente urbanistica l’ambiente non ha subito
devastanti trasformazioni, la crescita edificatoria che si è protratta per tutti gli ultimi 20 anni è
stata condotta tenendo in giusto conto il paesaggio circostante.
Il centro storico è stato oggetto, esclusivamente di recupero dei fabbricati esistenti rimanendo
praticamente integro e libero da contaminazioni edificatorie stravolgenti.
Le aree verdi boscate sia pubbliche che private non sono state in alcun modo attaccate dalla esigenza edificatoria rimanendo praticamente inalterate.
Per quanto riguarda i caratteri e gli elementi di identificazione del paesaggio, si individua la
“torre Veglio” come architettura e manufatto oggetto di tutela visiva, posta esternamente
all’urbanizzazione del paese direttamente a confine con il Comune di Rosignano. La torre ha un
limite di rispetto sino a 250 m su tutti i lati.
Il sistema ecologico del comune è quello tipico delle aree collinari del basso Monferrato.
Il Comune possiede molte aree a verde pubblico la cui gestione (tosatura prato, 4-5 volte/anno; taglio siepi, 2-3 volte/anno; trattamenti antiparassitari, quando necessario) è svolta
dal Comune con proprio personale (cantonieri).
Lavori di ripristino di grossa entità e/o la potatura di alberi ad alto fusto sono appaltate a ditte
esterne.
Il Responsabile dell'Area Tecnica e Manutentiva ha predisposto un programma di gestione del
verde e verifica costantemente che le manutenzioni e tutti i trattamenti con diserbanti e antiparassitari siano attuati nel rispetto dell'ambiente e salvaguardando la salute e sicurezza degli
addetti e della popolazione.
Più importante forse per bellezza ed estensione è il Parco in cui sorge quello che era in origine
il giardino della Villa Poggio; la villa e il parco annesso (un terreno con alberi secolari e prati di
circa un ettaro) furono donati dall'ing. Candido Poggio al Comune nel 1938.
Oltre alla vasta aerea verde, il parco è dotato di strutture sportive (campi da tennis, da beach volley), un'area giochi per bambini, un bar-pizzeria e una grande area coperta dove vengono
organizzati diversi eventi, fiere, manifestazioni.
Le altre aree verdi sono descritte nella Tabella di seguito riportata.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 23/111
Tabella 3: elenco principali aree verdi
AREA A VERDE PUBBLICO
Raggruppamento
Giardini pubblici
Giardini pubblici
Giardini pubblici
Giardini pubblici
Denominazione
Area giochi piazza Vittorio Emanuele
Giardini di piazza Vittorio Emanuele
Giardini fronte scuola
Parco Villa Poggio –
entrata da piazza Vittorio
Localizzazione
2
Sup. (m )
Gestore
Piazza Vittorio Emanuele
211,00
Comune
Piazza Vittorio Emanuele
1.314,00
Comune
Via Marconi
673,00
Comune
Piazza Vittorio Veneto
1.520,00
Comune
Gestore Villa
Poggio
Comune
Gestore area
sportiva
Comune
Gestore area
sportiva
Comune
Gestore area
sportiva
Verde naturale isolato
Parco Villa Poggio
Strada Pozzo Comune
14.740,00
Giardini pubblici
Parco Villa Poggio –
area sportiva
Strada Pozzo Comune
2.118,00
Giardini pubblici
Area Sportiva Turricola
Strada Pozzo Comune
3.963,00
Strada Pozzo Comune
1.014,00
Strada Pozzo Comune
6.044,00
Comune
Strada Pozzo Comune
2.074,00
Comune
Strada Braia
Via Marconi, 5
1.337,00
263,00
Comune
Comune
Via San Martino
369,00
Comune
Strada Casale
Strada Casale incrocio Strada
Cravetta
Strada Casale tra incrocio
strada Cravetta e Strada Colombaro
Strada Colombaro
74,00
Comune
543,00
Comune
98,00
Comune
511,00
Comune
395,00
Comune
1.595,00
1.170,00
241,00
170,00
510,00
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
17,00
Comune
Comune
Verde viabilità
Verde scolastico
Verde edifici pubblici vari
Verde viabilità
Scarpata dietro area sportiva Turricola
Strada Pozzo Comune direzione
S.P. Casale
Strada Pozzo Comune lato depuratore
parcheggio strada Braia
Scuola Materna
Uscita mensa edificio scolastico
(presso Case Popolari)
Aiuola rose strada Casale 1
Verde viabilità
Parcheggio Strada Casale
Verde viabilità
Aiuola rose strada Casale 2
Verde cimiteriale
Verde cimiteriale
Verde viabilità
Verde cimiteriale
Verde viabilità
Verde viabilità
Viale Cimitero lato dx
Scarpata laterale esterna del cimitero
Cimitero
Scarpata cimitero
Viale Cimitero lato sx
Aiuola rose Strada Braia
Banchina stradale dopo rose
Verde viabilità
Parcheggio La Tour de Salvagny
Verde viabilità
Triangolo incrocio Strada Pozzo
Comune - Strada Casale
Strada Pozzo Comune
43,00
Giardini pubblici
Incrocio via Cacciolo - via Levantina
Via Cacciolo
400,00
Verde viabilità
Verde viabilità
Via Levantina lato dx
Via Levantina lato sx
Area verde uso pubblico via Levantina
Scarpata piantumata uso pubblico
via Levantina
Via Cacciolo lato sx
Via Cacciolo lato dx
Strada cacciolo lato dx
Area verde propr. Nastasi Rosalia
Strada Cacciolo lato dx 2
Strada Cacciolo lato sx 2
Via Levantina
Via Levantiva
633,00
270,00
Via Levantina
1.840,00
condominio
Via Levantina
272,00
condominio
Verde naturale isolato
Verde naturale isolato
Verde naturale isolato
Verde cimiteriale
Giardini pubblici
Verde viabilità
Verde viabilità
Verde viabilità
Verde viabilità
Verde naturale isolato
Verde viabilità
Verde viabilità
Strada Colombaro
Strada Colombaro
Strada Colombaro
Strada Colombaro
Strada Braia
Strada Braia
Parcheggio La Tour de Salvagny
Via Cacciolo
Via Cacciolo
Strada Cacciolo
Via Cacciolo
Strada Cacciolo
Strada Cacciolo
3.060,00
980,00
815,00
1.000,00
233,00
250,00
privato
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
privato
Comune
Comune
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 24/111
6.7 CARATTERIZZAZIONE URBANISTICA ED UTILIZZO DEL TERRITORIO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia
di Alessandia
PRGI approvato con DGR n. 46-12-62 dello 04.11.2005. Variante strutturale ai sensi della
LR 01/2007 approvata con DCC n. 23 del 27.07.2010 pubblicazione sul BUR 39 del
30/09/2010.
Regolamento Edilizio approvato con D.C.C N. 3 del 27.02.2012
Il sistema insediativo principale di Terruggia, di matrice storica residenziale (il comune è sempre stato centro di dimora per vacanze dei casalesi) ha subito negli ultimi decenni un progressivo ampliamento a raggiera a partire dal centro storico principale, invero molto contenuto. La
forte connotazione turistica, la conservazione del paesaggio rappresenta per Terruggia un elemento caratteristico fondamentale.
Il territorio comunale presenta un’attività agricola in corso notevolmente attiva; sono inoltre riconoscibili limitate zone ancora destinate a bosco e/o a parco.
Nel territorio comunale non sono presenti cave in uso; 3 cave in disuso sono state bonificate in passato.
Pianificazione Territoriale
L’Amministrazione Comunale è ormai da diversi anni consapevole del ruolo preponderante che
le proprie scelte e decisioni a livello di pianificazione territoriale determinano sull’ambiente. Si
è pertanto impegnata nell’adozione di nuovi strumenti urbanistici orientati ad uno sviluppo delle attività antropiche sostenibili sotto il profilo ambientale
All’interno dei nuovi strumenti, l’insieme delle problematiche ambientali, è infatti una delle
questioni rispetto alle quali gli strumenti tradizionali di pianificazione hanno mostrato maggiori limiti e su cui ci si propone di operare secondo modalità innovative. L’obiettivo è quello
di adottare un approccio ecologico complessivo alla pianificazione territoriale sia in termini di tutela e riqualificazione del territorio e del paesaggio che di valutazione della
compatibilità ambientale di ogni nuovo intervento. Tale approccio si traduce in un indirizzo generale teso a garantire la compatibilità delle modalità di sviluppo socio economico con lo stato di equilibrio delle risorse ambientali e con gli obiettivi di risanamento
che il Piano si pone, al fine di garantire alle generazioni future di non subire inaccettabili
condizioni di limitazione delle disponibilità di risorse non rinnovabili, nella sicurezza e qualità
della vita.
Piano Regolatore Comunale (PRGI)
Il Piano Regolatore Comunale (PRGI), è stato approvato con DGR n. 46-12-62 dello
04.11.2005 (successivamente approvate varianti parziali a seguito pareri favorevoli Provincia).
L'ultima variante strutturale ai sensi della LR 01/2007 è stata approvata con DCC n. 23 del
27.07.2010 pubblicazione sul BUR 39 del 30/09/2010
Il Regolamento Edilizio comunale era stato approvato con DCC N. 13 del 16/06/2008, aggiornato con D.C.C N. 3 del 27.02.2012 per i soli riferimenti alle nuove tipologie di pratiche
edilizie (CIL, SCIA)6.
Attualmente è in fase di approvazione (prevista entro l'anno) il nuovo Allegato Energetico Ambientale.
6
SCIA = Segnalazione Certificata di Inizio Attività
CIL = Comunicazione Inizio Attività
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 25/111
Negli anni passati questo allegato al Regolamento Edilizio, proponendosi di normare aspetti
tecnici in modo diretto e dettagliato, poteva creare confusione negli operatori nella sua applicazione essendo continuamente in contrasto con la normativa vigente (europea, statale e regionale) che definiva parametri di rendimento, caratteristiche tecniche, modalità di calcolo e
verifiche, ecc. non sempre coerenti fra di loro e oltre tutto destinati a variare nel tempo.
Alla luce della continua evoluzione della normativa e delle frammentate e significative differenza tra Regione e Regione, Terruggia, nella predisposizione del nuovo allegato Energetico Ambientale, ha cercato di:
 ridurre al minimo le indicazioni di carattere tecnico prescrittivo regolamentando i soli aspetti critici (impianti fotovoltaici, sistemi solari termici e tutela del paesaggio, ecc.);
 introdurre aspetti procedurali operativi che permettano un adeguato controllo da parte degli uffici comunali sia in fase di presentazione della pratica, sia in fase di chiusura lavori e
rilascio agibilità;
 di lavorare per obiettivi e non più per prescrizioni lasciando spazio al progettista per trovare
ed adottare le soluzioni tecniche che meglio si adattano al caso specifico, utilizzando quale
riferimento il "Protocollo ITACA Nazionale" (vedi nota sotto riportata);
 di prevedere un programma volontario incentivante, basato sul protocollo di cui sopra;
 definire i possibili incentivi: : riduzione del contributo di costruzione , riduzione IMU ed alla
prossima variante strutturale P.R.G. incremento del volume in deroga degli strumenti urbanistici.
Com'è noto, il Protocollo ITACA è uno strumento di valutazione della qualità di un intervento
edilizio nel suo complesso. Non si basa su obblighi e prescrizioni ma è composto da "criteri"
che, sulla base di specifici indicatori, permettono di valutare le scelte ed i risultati raggiunti su
una scala da 1 a 5: il valore 0 è il risultato della normativa vigente, il punteggio 5 è il più alto
raggiungibile.
ITACA, Istituto per l'innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, è
un'associazione di tipo federale con obiettivo di garantire un efficace coordinamento tecnico tra
Regioni e Provincie autonome, così da assicurare anche il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali e operatori del settore.
ITACA ha avviato (marzo 2012) con ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento), attraverso
un Protocollo d'intesa, la realizzazione del sistema nazionale di accreditamento e certificazione
volontaria, a sostegno delle politiche regionali per la sostenibilità ambientale delle costruzioni.
Tale accordo, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, ha l'obiettivo di garantire l'indipendenza, l'imparzialità e la competenza di chi valuta la conformità della
certificazione basata su "Protocollo ITACA" di riferimento.
6.8 IL SISTEMA IDROGRAFICO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Piano Inter Comunale di Protezione approvato con con DCC N. 4 del 27.03.2009
Il territorio di Terruggia dal punto di vista idrografico superficiale presenta un ridotto reticolo di
rii (corsi di acqua di dimensioni molto ridotte) che hanno la funzionalità di raccogliere ed allontanare l’acqua meteorica collinare di drenaggio.
Non esistono corsi d’acqua realmente “importanti”, l’unico corso d’acqua di dimensioni un po’
più rilevanti è il rio Valle della Chiesa.
Le acque sotterranee (presenti in quantità molto scarsa) sono captate in minima parte per
l’irrigazione essendo la funzione idropotabile svolta dalla rete dell’acquedotto del Monferrato.
A causa della modesta entità, i corsi idrici superficiali che interessano il territorio comunale non
sono inseriti nella rete regionale di controllo delle acque superficiali e non sono pertanto oggetto di monitoraggi sistematici.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 26/111
6.9 ECONOMIA LOCALE E INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia
di Alessandia
Censimento RSGA su attività produttive
L’ultimo censimento sull’agricoltura, risalente al 2000, ha raccolto notizie riguardanti il settore
primario. Sono state censite 60 aziende agricole interessanti 574,94 ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU). Per quanto riguarda le aziende zootecniche, sono in prevalenza allevamenti
di bovini, bufalini ed equini, con assenza di allevamenti avicunicoli.
Sul territorio comunale non sono presenti né industrie a rischio di incidente rilevante (RIR) né
aziende che potrebbero provocare alti rischi tecnologici per l'ambiente.
Nel 2012 RSGA ha ultimato il censimento delle attività artigianali/industriali presenti sul territorio (121) e ha identificato le attività con possibili impatti ambientali negativi (44). al fine di
individuare e definire la capacità di controllo/influenza/sensibilizzazione che potenzialmente
può avere il Comune sugli aspetti indiretti correlati e la possibilità di coinvolgimento dei
soggetti che li generano.
Tabella 4: attività presenti sul territorio
Le 44 attività potenzialmente impattanti sono: autotrasporti, agricoltura, impiantistica civile
industriale, servizi socio assistenziali (casa protetta per anziani o non autosufficienti), turisticoricettive, selezione e commercializzazione sementi, carpenterie metalliche, verniciature, apparecchiature meccaniche e frigorifere.
È stato predisposto un "questionario" per informare i Soggetti Interessati sulle attività in campo ambientale intraprese dall'Amministrazione Comunale in questi anni ed per avere un riscontro circa la possibilità che essi siano intenzionati a collaborare e/o a farsi coinvolgere in maniera proattiva nei futuri programmi di miglioramento ambientale del territorio cui operano.
Il questionario è stato inviato, quando possibile, in formato digitale in modo da avere riscontro
in tempi brevi ed avere la possibilità di elaborare i dati in tempo reale.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 27/111
Gli ultimi invii sono previsti entro fine 2012 e la restituzione si chiede entro febbraio 2013.
In funzione dei risultati ottenuti, saranno organizzati incontri conoscitivi e programmate le attività ambientali da condividere con particolare riferimento alle attività di prevenzione in caso di
emergenze ambientali gravi.
Nel 2013 infatti il Comune dovrà rivedere il Piano di Protezione Civile nel quale si vorrebbe migliorare la comunicazione e l’informazione con gli utenti in fase di allerta/allarme/emergenza.
Il Comune riceve in via istituzionale dalla Prefettura di Alessandria e dalla Provincia avvisi con
diversi livelli di allerta (da 1 a 3) in caso di previsione di eventi significativi.
L’intenzione è quella di condividere tempestivamente tali informazioni, in questa fase almeno,
con le aziende e le attività produttive presenti sul territorio per permettere alcune azioni preventive (rimuovere dai piazzali o dalla quota pavimento, per quanto possibile, materiali ed attrezzature che potrebbero essere soggette a deterioramento, messa in sicurezza preventiva di
impianti che potrebbero essere pericolosi se in esercizio) ed allo stesso tempo avere informazioni circa i possibili rischi “ambientali” da monitorare ed affrontare (presenza di materiali o
impianti da monitorare in caso di emergenza meteo, esondazioni, ecc.).
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
6.10
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 28/111
STATO DELL'AMBIENTE: SINTESI FINALE
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Valutazione integrata del territorio Casalese- Comune di Terruggia -Relazione Tecnica AL-414-2012-01 del 27.01.12, ARPA Piemonte – Dipartimento provinciale della provincia
di Alessandria
Tutti i dati e le informazioni raccolte nella relazione tecnica di cui sopra confluiscono nel Bilancio Ambientale Territoriale(BAT) che è uno strumento di pianificazione, utilizzato per la rappresentazione in forma aggregata dei dati ambientali; riproduce, in forma sintetica, le informazioni essenziali per la rilevazione, valutazione e gerarchizzazione delle problematiche ambientali
del territorio in esame. Gli Enti competenti possono usarlo per misurare le prestazioni ambientali del proprio territorio, quindi diviene uno strumento idoneo per promuovere lo sviluppo sostenibile di un'area in quanto si propone di aiutare le autorità locali a conoscere lo stato ambientale attuale e a proporre interventi di modifica e di compensazione delle situazioni in atto.
Le informazioni e i dati raccolti sono suddivisi per fonti di pressione (attività antropiche presenti sul territorio e potenzialmente in grado di generare un impatto su di esso), pressioni
(realtà comunali realmente impattanti sul territorio) e stato (situazione qualitativa del Comune suddivisa per matrici ambientali)
Dai dati raccolti si evince che: .
 le fonti di pressioni risultano essere medio basse articolandosi principalmente su un rilevante utilizzo agricolo come pure le pressioni sul territorio rappresentate principalmente
dal potenziale rischio di contaminazione da azoto e fosforo di origine agricola;
Figura 9: Fonti di pressione e pressioni sul territorio
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE

AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 29/111
lo stato ambientale è complessivamente medio alto con un valore medio di biodiversità;
non sono presenti dissesti
Figura 9 bis: stato ambientale
in conclusione, la situazione complessiva del Comune si presenta con una medio-bassa sensibilità agli impatti e un valore alto del pregio del territorio.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 30/111
7.0 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
7.1 GENERALITÀ
Figura 10: il Sistema di Gestione Ambientale
Cos’è un sistema di gestione ambientale
STRUMENTO per
INDIVIDUARE
SORVEGLIARE
MIGLIORARE
I PROBLEMI
AMBIENTALI
PREVENIRE
SAPER
AFFRONTARE
LE EMERGENZE
AMBIENTALI
Regolamento (CE) 1221/09 (Def. 13)
La parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di
pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 31/111
Figura 11: schema relativo al Sistema di Gestione Ambientale-
Come funziona un sistema di gestione ambientale: lo schema della norma ISO 14001 (ALL. II del REGOLAMENTO EMAS)
MIGLIORAMENTO CONTINUO
6
5
AZIONI CORRETTIVE E
PREVENTIVE
4
SORVEGLIANZA, MISURAZIONE, AUDIT
PREPARAZIONE E
RISPOSTA ALLE
EMERGENZE
RIESAME DEL
SISTEMA
SISTEMA DI
GESTIONE
AMBIENTALE
RESPONSABILITÀ
1
ANALISI AMBIENTALE
DEFINIZIONE DELLE
PROCEDURE
GESTIONE DELLE ATTIVITÀ
OBIETTIVI E PROGRAMMI
AMBIENTALI
3
GESTIONE DELLE RISORSE
GESTIONE DELLE COMUNICAZIONI
2
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 32/111
7.2 STRUTTURA E RESPONSABILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Statuto Comunale: approvato con DCC n. 43 del 11/06/1991; ultimo aggiornamento effettuato con DCC n.13 del 26 Febbraio 2005
Decreti sindacali
Il Comune esercita le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo attribuitegli dalla legge attraverso i seguenti organi di governo:
Gli organi di governo sono il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale, il Sindaco.
Il Consiglio Comunale (composto da Sindaco, Vicesindaco e consiglieri) delibera l’indirizzo
politico-amministrativo dell’Ente ed esercita il controllo sulla sua applicazione.
La Giunta (composta da Sindaco, Vicesindaco e assessori) rappresenta l’organo esecutivo, che
collabora con il Sindaco all’attuazione degli indirizzi del Consiglio, oltre a svolgere attività propositive e di impulso nei confronti del Consiglio stesso per la definizione di tali indirizzi.
Il Sindaco, carica elettiva che ha la rappresentanza legale dell’Ente.
ANNO INSEDIAMENTO AMMINISTRAZIONE ATTUALE
Funzione
Nome e Cognome
2009
Deleghe
SINDACO
Giovanni BELLISTRI
VICE SINDACO
Luigi PESSINA
Assessore Ambiente e Servizi alla persona
Franca CAPRIOGLIO
Assessore Cultura e Tempo Libero
Sergio LUPARIA
Assessore Sport, Territorio e Viabilità
Luigino MAZZUCCO
Assessore Lavori pubblici e Urbanistica
ASSESSORI
CONSIGLIERI
Giovanni BELLISTRI
Luigi PESSINA
Franca CAPRIOGLIO
Sergio LUPARIA
Luigino MAZZUCCO
Fabrizio BILETTA
Franco POLATO
Gianna DEMICHELIS
Giovanni ROSSO
Luigina GENOVESE
Maria Grazia RUSSO
Massimo PAMPANA
Valerio GARRONE
Il Sindaco e la Giunta assicurano la disponibilità delle risorse (umane, specialistiche, tecnologiche, finanziarie) indispensabili per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il SGA.
Gli organi tecnico-operativi sono:

il Segretario Comunale che esercita il coordinamento delle relazioni interdisciplinari, interne ed esterne, tra le strutture organizzative del Comune in modo da garantirne l'integrazione e la complessiva coerenza dell'azione amministrativa.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 33/111
Nel rispetto delle direttive impartitegli dal Sindaco, da cui funzionalmente dipende, sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili apicali, coordinandone l'attività e garantendone la sfera di autonomia gestionale;

i Responsabili di area (dirigenti), ai quali è attribuita la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane,
strumentali e di controllo.
Per quanto riguarda le mansioni specifiche dei dipendenti, si rimanda ai Decreti Sindacali.
Il Comune di Terruggia è, come tutti i comuni, un Ente di diritto pubblico che regolamenta le
sue attività attraverso lo Statuto Comunale e i Regolamenti.
7.3 STRUTTURA FUNZIONALE NELL'AMBITO DEL SISTEMA
La Giunta Comunale, per assicurare l’attuazione e la verificare dell’efficacia del SGA implementato allo scopo di perseguire la Politica e gli Obiettivi ambientali stabiliti, ha nominato:
1
il Rappresentante della Direzione per l'Ambiente (RDA) il quale, indipendentemente
da altre funzioni, assicura che il SGA sia stabilito, attuato e mantenuto attivo in conformità ai requisiti della normativa di riferimento e riferisce, in sede di Riesame annuale della
Direzione, sulle prestazioni del Sistema stesso, evidenziando raccomandazioni per il loro
miglioramento;
2
il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (RSGA) il quale, in stretta collaborazione con RDA, si occupa del funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale
(SGA) e della sua completa attuazione mediante verifiche e controlli.
RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE PER
L’AMBIENTE - RDA
LUIGI PESSINA, nominato con DGC n. 107
del 27.10.08.
RESPONSABILE DEL SISTEMA DI GESTIONE
AMBIENTALE - RSGA
FABRIZIO BARACCO, nominato con DCG
n. 74 del 27.09.10
L’indicazione delle attività svolte (descritta nei capitoli successivi) serve per definire le responsabilità dirette dei soggetti esecutori, relativamente ad una migliore gestione ambientale delle
rispettive attività.
Nei confronti dei soggetti terzi, il Comune dovrà poter esercitare un'influenza finalizzata ad indurli ad adeguarsi alle sue nuove strategie politiche di salvaguardia ambientale su tutto il territorio comunale.
Discorso a parte in termini di influenza o controllo esercitabile dal Comune è da farsi nei confronti dell'Ente Gestore dei rifiuti e di quello del Servizio Idrico Integrato ai quali il Comune,
tramite gli ATO competenti, ha affidato i due servizi, svolgendo comunque un'attività di controllo e sorveglianza della qualità dei servizi erogati e di interfaccia/comunicazione alla cittadinanza (vedere paragrafo 9.2.2- 9.2.3).
In Allegato 2 è presente l’Organigramma del Comune di Terruggia quale i rapporti di interdipendenza funzionale sono evidenziati sotto il profilo gerarchico piramidale
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 34/111
8.0 ASPETTI AMBIENTALI LEGATI ALLE ATTIVITÀ DEL COMUNE
8.1 ASPETTI AMBIENTALI
Secondo il Regolamento EMAS:
un aspetto ambientale è un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’ organizzazione che ha, o può avere un impatto sull’ambiente; un aspetto ambientale significativo è un
aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo;
un impatto ambientale è qualunque modifica dell’ambiente, negativa o positiva, derivante in
tutto o in parte dalle attività, prodotti, servizi di un’organizzazione.
Gli Aspetti Ambientali (nel seguito AA) di un’Amministrazione Comunale sono compresi in tre
diverse tipologie che richiedono diverse modalità di risposta.
1
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
Sono considerati diretti:
- gli aspetti correlati alla gestione dei beni mobili ed immobili di cui il Comune ha il controllo gestionale;
- gli aspetti derivanti dallo svolgimento delle attività tecniche ed amministrative da parte
del personale comunale.
TIPOLOGIA DI ASPETTI
INFLUENZA/MODALITÀ DI RISPOSTA
Aspetti diretti
Controllo delle attività con procedure, istruzioni
Aspetti legati ad attività che l’Ente svolge diretta- o altre modalità di regolamentazione interna;
mente in proprio e controlla totalmente.
misura diretta delle prestazioni.
ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI
2
Si considerano aspetti indiretti quelli generati sul territorio Comunale e nei confronti dei
quali il Comune esercita una capacità di gestione parziale o può avere una certa influenza
tramite attività di pianificazione/programmazione, autorizzazione/controllo e informazione/sensibilizzazione.
3
Rientrano sotto questa classificazione anche gli aspetti ambientali correlati alle attività
affidate a soggetti terzi per la fornitura di beni/opere/servizi e quelli correlati alle attività
delle Società partecipate dal Comune.
TIPOLOGIA DI ASPETTI
Aspetti indiretti mediati da soggetti terzi
Aspetti indiretti legati a specifiche attività riconducibili
alle competenze dell’Ente ma condotte da soggetti diversi.
È il caso delle attività appaltate, attività dei fornitori,
o della partecipazione in quota da parte della organizzazione a soggetti esterni che erogano specifici servizi.
Aspetti indiretti legati al territorio
Aspetti indiretti legati alla qualità ambientale del
territorio, ad emergenze ambientali o tematiche
ambientali settoriali del territorio, sui quali l’Ente
può incidere solo in parte direttamente, ma essenzialmente attivandosi presso altri soggetti presenti
nel territorio per avviare azioni per il miglioramento
dello stato dell’ambiente.
INFLUENZA/MODALITÀ DI RISPOSTA
Adottare criteri ambientali per assegnare le gare o
selezionare appaltatori e fornitori.
Fare richieste, anche contrattuali, per ottenere comportamenti più favorevoli all’ambiente.
Inserire contenuti ambientali negli strumenti di
programmazione e pianificazione e nelle autorizzazioni.
Sensibilizzare i cittadini e/o specifiche categorie
(agricoltura, industria, turismo, servizi, ecc.).
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 35/111
8.1.1 Aspetti ambientali diretti
I principali aspetti ambientali diretti legati alle attività del Comune sono riassunti nel diagramma seguente e dettagliati ai paragrafi successivi. La loro significatività è stata valutata in condizioni normali, anormali e di emergenza realisticamente prevedibile e riportata nel "Registro
Aspetti Ambientali e significatività".
ATTIVITÀ
ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
ATTIVITÀ TECNICO AMMINISTRATIVE
Consumi risorse naturali
Scarichi idrici
Consumi energia
Consumi materie prime/sostanze
Produzione rifiuti
Incendio
GESTIONE IMMOBILI, STRADE E AREE COMUNALI
Consumi risorse naturali
Scarichi idrici
Consumi energia
Produzione rifiuti
Emissioni in atmosfera e SLO
Presenza manufatti amianto
Uso/manipolazione prodotti pericolosi
Incendio
GESTIONE DEL PARCO AUTOVEICOLI
Consumi risorse naturali
Scarichi idrici
Consumi energia
Produzione rifiuti
Emissioni in atmosfera
Emissioni acustiche e vibrazioni
Uso/manipolazione prodotti pericolosi
GESTIONE TRAFFICO E VIABILITÀ
Emissioni sonore
Emissioni diffuse in atmosfera
Sicurezza stradale
PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL
TERRITORIO
Pianificazione urbanistica e ambientale
Regolamentazione edilizia
Regolamenti elettrosmog, acustico, ecc.
Gestione procedimenti ambientali
Partecipazione organi gestione territorio
Impatto visivo
Protezione Civile
AUTORIZZAZIONE SCARICHI
FUORI FOGNA
IDRICI
Scarichi idrici
Suolo, sottosuolo
Risorse idriche sotterranee
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 36/111
8.1.2 Aspetti ambientali indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti del Comune sono riassunti nel diagramma seguente e dettagliati
ai paragrafi successivi. La loro significatività è stata valutata in condizioni normali, anormali e
di emergenza realisticamente prevedibile e riportata nel "Registro Aspetti Ambientali e significatività".
SOGGETTI INTERESSATI
APPALTATORI E
FORNITORI INTERNI ED ESTERNI
CONSORZI E/O
ENTI GESTORI
- Pubbliche Amministra-
zioni
- Comunitá Localii
- Associazioni di Categoria
- Industria Privata
- Cittadini in Genere
ATTIVITÀ

MANUTENZIONI (automezzi,
immobili, strade e aree comunali, caldaie, estintori)

APPALTI E ACQUISTI

Gestione MENSA SCOLASTICA

Gestione VERDE

SERVIZI TECNICI CIMITERIALI

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

GESTIONE ACQUEDOTTO

GESTIONE FOGNATURE E IMPIANTI DEPURAZIONE

GESTIONE RIFIUTI URBANI E
ASSIMILABILI
Attività specifiche dei soggetti intermedi le cui prestazioni ambientali sono migliorate e/o influenzate
dalle attività di:
- FORMAZIONE
- ADDESTRAMENTO
- INFORMAZIONE
- DIFFUSIONE
ASPETTI AMB. INDIRETTI
Consumi risorse naturali
Consumi energia
Consumi materie prime/sostanze
Produzione rifiuti
Scarichi
Emissioni in aria
Emissione rumore e vibrazioni
Uso/manipolazione prodotti pericolosi
Incendio
Suolo, sottosuolo
Consumi risorse naturali
Scarichi
Consumi energia
Consumi materie prime/sostanze
Produzione rifiuti
Raccolta differenziata
Odori
Impatto visivo
Emissioni in aria
Emissioni luminose
Emissione rumore e vibrazioni
Uso/manipolazione prodotti pericolosi
Suolo, sottosuolo
Risorse idriche sotterranee
Biodiversità
DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E DELLA
QUALITÀ DELLA VITA
attuate dal Comune di Terruggia
Si evidenzia che l’Amministrazione Comunale di Terruggia, come tutti i Comuni della Provincia
di Alessandria appartenenti ad EMAS MONFERRATO, ha affidato in gestione a terzi (consorzi o
società di cui è parte) numerosi servizi ambientali (gestione rifiuti e servizi igiene ambientale,
approvvigionamento idrico e smaltimento acque reflue, ecc), perdendo di conseguenza il controllo diretto sugli aspetti ambientali correlati.
L'Amministrazione Comunale attua comunque un'attività continua di controllo e monitoraggio
delle attività affidate e di interfaccia/comunicazione con gli enti terzi per garantire sempre
all'utente/cittadino la qualità dei Servizi erogati.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 37/111
8.2 PRINCIPALI ATTIVITÀ ISTITUZIONALI E AREE DI COMPETENZA
Nella seguente tabella sono elencate le principali attività istituzionali del Comune che potenzialmente possono produrre impatti ambientali; in relazione ad ognuna di esse è indicata l'Area
responsabile.
AREA AMMINISTRATIVA
AREA
COMPETENZA
ATTIVITÀ






Anagrafe, stato civile, servizio elettorale
Servizio affissioni
Autorizzazioni sanitarie esercizio attività commerciali
e industriali
Gestione appalti forniture per attività amministrativa
Commercio, agricoltura ,industria
DIRETTA
GESTIONE
INDIRETTA
X
Servizi sociali
o rapporti con le scuole
o rapporti con servizi sportivi
o attività culturali
o rapporti con associazioni
 Organizzazione del traffico urbano
 Ordinanze in materia di viabilità e sicurezza stradale
 Vigilanza in materia di commercio e di pubblici esercizi, e-
dilizia, ambiente, sanità e tributi locali
AREA LAVORI PUBBLICI
E MANUTENTIVI
AREA
ECONOMICA-FINANZIARIA
 Gestione scuola bus

Programmazione, rendicontazione e tenuta contabilità
Ente




Gestione mutui
Controllo contabile degli atti amministrativi
Funzioni connesse con il servizio di tesoreria
Economato, provveditorato e approvvigionamento beni magazzino
Gestione terreni demaniali
Tassa per lo smaltimento Rifiuti
Gestione IMU
Accertamento riscossione delle quote e dei diritti per i
servizi a domanda individuale (mensa scolastica,
scuolabus), occupazione spazi ed aree pubbliche, formazione ruoli, sgravi e contenzioso tributi comunali,
tasse di affissione pubblicità







Progetti di OO.PP
Protezione Civile Intercomunale
Gestione patrimonio immobiliare (contratti, parte catastale, ecc.)
 Manutenzione edifici comunali
 Gestione piccole attività cimiteriali
 Manutenzione strade
 Gestione e manutenzione mezzi comunali
 Riparazione e sostituzione pneumatici mezzi comunali
 Gestione e manutenzione verde pubblico
X
X
X
X
Attività
diretta
per piccole manutenzioni
Grandi Manutenzioni
e lavori affidati a
terzi con contratti/appalti
RSPP: Riccardo Cacciabue, incarico annuale

Gestione delle autorizzazioni degli edifici comunali
(CPI, piani di evacuazione)
Gestione
che
prati-

Manutenzione estintori
Controllo registri
Ditta SADA 2 s.r.l.,
incarico annuale.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AREA
COMPETENZA
ATTIVITÀ

Manutenzione/Controllo caldaie strutture comunali

Gestione e manutenzione pubblica illuminazione

Gestione rapporti/comunicazioni con Enti Gestori Servizio Idrico Integrato, Servizio Integrato Rifiuti. Servizio tutela randagismo
(*)
AREA LAVORI PUBBLICI E MANUTENTIVI
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Gestione e manutenzione acquedotto

Gestione e manutenzione impianti depurazione e rete
fognaria
(*)
SERVIZIO INTEGRATO DEI RIFIUTI URBANI ED
ASSIMILATI
 Raccolta, trasporto e conferimento rifiuti urbani e assimilati
 Gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione
 Raccolta, trasporto e conferimento raccolte differenziate
 Gestione centri di raccolta comunale e intercomunale
 Attività di igiene urbana (strade, cimiteri, ecc.)
(*)
SERVIZIO TUTELA/CUSTODIA ANIMALI RANDAGI
DIRETTA
Pag. 38/111
GESTIONE
INDIRETTA
Controllo registri
Terzo Responsabile:
Ditta TERMOTECNICA CASALE s.r.l, incarico annuale
ENEL SOLE, fino a
maggio 2017
X
Servizi erogati da Enti esterni (*)
Controllo qualità
servizio attraverso la PGO_01
(RSGA)
Autorità territorialmente
competente è l'ATO5
"Astigiano Monferrato".
Ente gestore individuato
dall'ATO5 nel CCAM
(Vedi: www.ccam.it ) al
quale è stato affidato il
SII con Delibera n. 5 del
16/02/1998.
Documenti di gestione:
"Statuto consortile
CCAM" (febbraio 2008):
"Regolamento di utenza
e condizioni di fornitura
del SII" (Novembre
2005), e "Carta del
SII" (Novembre 2005)
Controllo qualità
servizio attraverso la PGO_01
(RSGA)
Il CONSORZIO CASALESE RIFIUTI (CCR)CONSORZIO DI BACINO ha affidato la gestione del servizio pubblico di raccolta a COSMO s.p.a.
Il Servizio è erogato in
base al “Regolamento
Consortile per la gestione integrata dei rifiuti
urbani ed assimilati” approvato con deliberazione Assemblea n. 4 del
20/06/2007, modificato
con deliberazione Assemblea n 5 del
17/07/2008, predisposto
ai sensi dell’articolo 198,
comma 2, del D.Lgs. n.
152/06 ed in conformità
alle altre norme vigenti
in materia
Controllo qualità
servizio
Servizio randagismo
cattura e ricovero affidato alla ditta COSMO
S.p.A.
(RSGA)
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AREA
COMPETENZA
ATTIVITÀ
AREA URBANISTICA,
EDILIZIA E TERRITORIO
-
7
-
Elaborazione piani e regolamenti
Sportello Unico Edilizia (Permesso di costruire,
DIA, SCIA, CIL, PAS, Agibilità, CDU7, Richiesta
certificazioni e dichiarazioni varie, Comunicazioni di
inizio e fine lavori, Richiesta accesso atti amministrativi, deposito Denuncia opere in cemento armato, relazione finale e collaudo, Esposti, Vigilanza
edilizia e urbanistica
Pianificazione (Piano regolatore e Varianti, Piani esecutivi, Piani regolatori cimiteriali, Regolamento
edilizio, Piano di zonizzazione acustica, Pianificazione verde pubblico, Piano energetico, Regolamento
campi elettromagnetico, ecc.).
SUAP - Sportello Unico Attività Produttive in associazione con altri comuni dell’area del Basso Monferrato (Alfiano Natta, Altavilla M.to, Balzola, Borgo S. Martino, Bozzole, Casale M.to, Castelletto Merli, Cella Monte, Cereseto, Cerrina M.to).
DIA= Denuncia Inizio Attività in edilizia
SCIA = Segnalazione Certificata di Inizio Attività
CIL = Comunicazione Inizio Attività
PAS = Procedura Abilitativa Semplificata
CDU = Certificato di Destinazione Urbanistica
DIRETTA
X
X
Data: 30.11.12
Pag. 39/111
GESTIONE
INDIRETTA
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 40/111
8.3 GESTIONE IMMOBILI E STRUTTURE COMUNALI
Il Comune detiene, oltre alla sede Municipale ove si svolge l’attività amministrativa dell’Ente,
diversi altri immobili e strutture a servizio dei diversi settori comunali, che inevitabilmente determinano impatti sull’ambiente (per consumi di risorse energetiche, produzione di rifiuti, utilizzo di sostanze pericolose quali ad esempio detergenti e candeggine, ecc.).
Tab. 5: elenco immobili e strutture comunali e loro gestione
DATO DI GESTIONE
TIPOLOGIA DI STRUTTURA
UBICAZIONE/INDIRIZZI
*MUNICIPIO
*SCUOLA PRIMARIA
Via Marconi 9
X
Via Marconi 3
X
*SCUOLA DELL'INFANZIA
Via Marconi 3
X
*PALESTRA
Via Marconi
X
*APPARTAMENTO
Via Marconi
*DEPOSITO CANTONIERI
Via Umberto I
X
*TEATRO COMUNALE
Via Marconi 13
X
*BAR
Via Marconi 11
X
*AMBULATORIO
**CASA DI RIPOSO + CHIESA S. GE-
Via Marconi 1
X
Via Prato 12
X
ROLAMO
DIRETTA
INDIRETTA
X
X
OROLOGIO CAMPANILE S. MARTINO
P.zza V. Emanuele III
CHIESA S. GRATO
Piazza S. Grato
X
GARAGE
Via Prato 10
X
CIMITERO
Strada Colombaro
X
CENTRO SPORTIVO POLIFUNZIONALE
Strada Pozzo Comune
X
CAMPI SPORTIVI
Via Prato 12
X
RISTORANTE E PARCO
Strada Pozzo Comune 12
X
POZZO PIAZZETTA
Via Roma 22
FORESTERIA
Strada Pozzo Comune 16
AREA VERDE SAN MARTINO
Via Marconi 5
X
AREA VERDE CACCIOLO
Via Cacciolo 1
X
X
(en. elettrica)
X
X
*
stesso complesso
** l’amministrazione ha ceduto il diritto di superficie della sola casa di riposo per 40 anni.
Nelle tabelle seguenti sono indicati gli aspetti ambientali diretti e indiretti e i relativi impatti individuati per le attività comunali.
Legenda: D aspetto diretto, I aspetto indiretto; N normale, A anormale, E emergenza
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ TECNICO AMMINISTRATIVA
ASPETTO
utilizzo di carta e altri materiali
IMPATTI CORRELATI
D/I
N/E/A
consumo di risorse naturali
D
N
produzione di rifiuti
D
N
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
ASPETTO
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 41/111
D/I
N/E/A
consumo di energia elettrica
D
N
produzione di rifiuti
D
N
utilizzo di acqua igienico - sanitaria consumo idrico
D
N
riscaldamento locali e acqua
emissioni in atmosfera
D
N
consumo di combustibili
D
N
incendio
emissioni in atmosfera, produzione rifiuti, inquinamento suolo/sottosuolo
D
E
pulizia immobili
utilizzo sostanze pericolose: prodotti di
sanificazione
I
N
consumo idrico
I
N
I
N
I
N
ATTIVITÀ
GESTIONE IMMOBILI,
AAC
illuminazione, utilizzo di apparecchiature elettroniche, condizionamento estivo, ecc.
IMPATTI CORRELATI
manutenzione ordinaria e straordi- produzione di rifiuti da demolizione e
naria immobili
materiali di scarto
utilizzo sostanze pericolose: prodotti di
manutenzione
GESTIONE STRADE
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA
AREE A VERDE
PUBBLICO
sversamento di sostanze pericolose
I
E
contaminazione del suolo e delle acque
D
A/E
produzione rifiuti di demolizione e di
scarto
I
N
utilizzo sostanze bituminose
I
N
utilizzo illuminazione pubblica
consumo di risorse: energia elettrica
D
N
manutenzione
produzione di rifiuti
I
N
manutenzione del verde
produzione di rifiuti: residui di potatura
e sfalci
D
N
consumo di risorse: acqua
D
N
consumo di risorse: carburante
D
N
sversamento con inquinamento del
suolo e idrico
D
A/E
produzione rifiuti pericolosi
D
N
consumo di combustibili
D
N
emissioni in atmosfera
D
N
emissioni acustiche e vibrazioni
D
N
utilizzo di sostanze pericolose
I
N
produzione di rifiuti
I
N
consumo di risorse idriche
D/I
N
utilizzo di sostanze per la pulizia
D/I
N
inquinamento idrico
D/I
N
I
N
I
N
I
N
I
N
spargimento di sale
utilizzo sostanze pericolose
GESTIONE PARCO AUTOVEICOLI
utilizzo automezzi comunali
manutenzione degli automezzi e
delle attrezzature
lavaggio automezzi
SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA
preparazione e cottura dei cibi
consumo di risorse e altri aspetti collegati alla produzione delle materie prime
alimentari
consumo di risorse: energia elettrica,
acqua, gas metano,
emissioni in atmosfera: fumi di combustione
produzione di rifiuti:scarti alimentari,
oli esausti, imballaggi
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
ATTIVITÀ
SERVIZIO REFEZIONE
SCOLASTICA
ASPETTO
SCOLASTICO
VIGILANZA E GESTIONE
TECNICA SERVIZI CIMITERIALI
ESECUZIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
COSTRUZIONE E MANUTENZIONE STRADE
VIABILITÀ
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 42/111
IMPATTI CORRELATI
D/I
N/E/A
utilizzo di stoviglie in carta e plastica
consumo di risorse materiali
I
pulizia dei locali e delle stoviglie
utilizzo sostanze pericolose: prodotti
di sanificazione
I
produzione di acque reflue da depurare
I
emissioni in atmosfera
I
E
produzione di rifiuti
I
E
emissioni in atmosfera
D
N
produzione di rifiuti di manutenzione
D
N
consumo di energia elettrica
produzione di rifiuti
I
N
produzione di rifiuti
I
N
attività di tumulazione ed estumulazione
produzione di rifiuti
D/I
N
utilizzo delle attrezzature di cantiere
emissioni acustiche e vibrazioni
I
N
produzione di rifiuti
I
N
emissioni in atmosfera
I
N
consumo di risorse e materiali
D/I
N
emissioni acustiche e vibrazioni
D/I
N
produzione di rifiuti
D/I
N
emissioni in atmosfera, rumore
D
N
contaminazione del suolo e delle acque a seguito di incidenti
D
N/A
rischio incendio
SERVIZIO TRASPORTO
AAC
traffico veicolare
esercizio e manutenzione impianto illuminazione votiva
lavori di costruzione e manutenzione delle strade
gestione del traffico
LIMITAZIONE DEL
TRAFFICO
traffico urbano
emissioni in atmosfera
D
A/E
GESTIONE ATTIVITÀ
ISTITUZIONALI
pianificazione urbanistica e ambientale
autorizzazioni attività rumorose
in genere
occupazione del suolo e impatto sul
paesaggio
D
N
impatto acustico
D
N
D
N
D
N
tutela biodiversità
D
N
contaminazione acque superficiali
D
A/E
contaminazione suolo e sottosuolo
D
A/E
produzione acque reflue da depurare
D
N
emissioni in atmosfera
D
N
inquinamento da rumore
D
N/a
inquinamento elettromagnetico
D
N
regolamentazione edilizia
partecipazione negli organi di gestione del territorio (gestione rifiuti, gestione acque, asl, parco,
ecc.
gestione dei procedimenti ambientali delle attività di servizio
gestione dei procedimenti ambientali delle attività di servizio
occupazione del suolo e impatto sul
paesaggio
consumo di risorse naturali ed energetiche
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
ATTIVITÀ
ACQUEDOTTO
ACQUEDOTTO
Data: 30.11.12
Pag. 43/111
IMPATTI CORRELATI
D/I
N/E/A
approvvigionamento: captazione
e distribuzione
potabilizzazione: trattamento, disinfezione
manutenzione rete idrica + manutenzione ordinaria e urbanizzazione
approvvigionamento: captazione
e distribuzione
presenza inquinanti sup. ai limiti consentiti
prodotti per la disinfezione dell'acqua
pericolosi per salute e ambiente
I
A/E
I
N
I
N
I
A/E
I
N
I
N
I
N/A
I
N
I
N
I
N
I
N
inquinamento acque superficiali
I
A/E
produzione di rifiuti: fanghi di depurazione
I
A/E
consumo di risorse: energia elettrica
I
N
diffusione di odori molesti
I
N
attuazione servizio
gestione raccolta rifiuti non conforme
I
N
raccolta e trasporto dei rifiuti
consumo di combustibili
I
N
emissioni in atmosfera
I
N
emissioni acustiche e vibrazioni
I
N
dispersione di rifiuti
I
N/A
produzione di odore
I
N
consumo idrico (per lavaggio)
I
N
D/I
N
I
N
fornitura acqua potabile
produzione di rifiuti di demolizione e
materiali di scarto
presenza inquinanti sup. ai limiti consentiti
utilizzo di sostanze pericolose: prodotti di manutenzione
consumo di acqua potabile fornita agli
utenti
perdite di acqua dalla rete acquedottistica
collettamento acque reflue
produzione acque reflue da depurare
lavori di allacciamento e manutenzione rete fognaria
contaminazione del suolo e delle acque
produzione di rifiuti: rifiuti di demolizione e materiali di scarto
utilizzo di sostanze pericolose: prodotti di manutenzione
gestione e manutenzione depuratori
GESTIONE DEI RIFIUTI
URBANI E ASSIMILABILI
Rev. 2
ASPETTO
ACQUEDOTTO
FOGNATURE E IMPIANTI
DI DEPURAZIONE
AAC
gestione cassonetti
raccolta rifiuti in maniera differenziata
Raccolta Rifiuti in maniera differenziata
mantenimento RD% nei target nazionali
incorretto conferimento rifiuti da parte degli utenti
STRADALI
pulizia e spazzatura strade
produzione rifiuti da spazzamento
I
N
GESTIONE DEGLI IMPIANTI COMUNALI
gestione discarica inerti
occupazione del suolo e impatto sul
paesaggio
D
N
incorretta gestione operativa
D
N
incorretta gestione legislativa
D
N
inquinamento suolo e sottosuolo
D
N/A
emissioni in atmosfera
D
N/A
produzione di odori
D
N/A
GESTIONE DEI RIFIUTI
URBANI E ASSIMILABILI
GESTIONE RIFIUTI
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
ATTIVITÀ
GESTIONE DEI RIFIUTI
URBANI E ASSIMILABILI
GESTIONE DEL
TERRITORIO
ASPETTO
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 44/111
D/I
N/E/A
occupazione del suolo e impatto sul
paesaggio
D
N
incorretta gestione
D
N
inquinamento suolo e sottosuolo
D
N/A
emissioni in atmosfera
D
N/A
produzione di odori
D
N/A
terremoto
D
E
frane e smottamenti
D
E
rischio esondazione e fluviotorrentizio
D
E
rischi industriali e tecnologici
D
E
attività industriali/artigianali presenti sul territorio comunale
potenziali impatti ambientali
D/I
E
diffusione cultura sostenibilità
ambientale e qualità della vita
sviluppo, rivitalizzazione e miglioramento qualitativo dei territori turistici
D/I
N
gestione centro di raccolta rifiuti
urbani in modo differenziato
calamità naturale
IMPATTI CORRELATI
Per quanto attiene l'individuazione dettagliata di tutti gli altri aspetti diretti e indiretti e della
valutazione della loro significatività, si rimanda al "Registro degli aspetti ambientali e valutazione significatività".
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
9.0
Pag. 45/111
PRESTAZIONI AMBIENTALI
9.1 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
Tutti i dati di prestazione ambientale sono stati elaborati considerando i dati presenti nelle
strutture comunali al 30.11.12, ma sono stati riportati nelle tabelle effettuando stime fino al
31.12.12, in modo tale da avere valori confrontabili con quelli degli anni precedenti.
9.1.1 Consumi idrici
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: bollette/fatture emesse dall’azienda fornitrice
L’approvvigionamento idrico avviene dall’acquedotto comunale per tutte le strutture comunali; i principali consumi idrici sono associati all’uso igienico-sanitario.
Nella seguente tabella sono elencati i consumi degli edifici di proprietà del Comune, sono escluse le strutture affidate a soggetti esterni all’Amministrazione, che ovviamente sono responsabili anche delle utenze e quindi dei consumi.
Tabella 6: Consumi di acqua
ACQUA POTABILE (mc)
UTENZA
2008
2009
2010
2011
2012*
1.205
1.477
3.263
4.213
1.941
DEPOSITO CANTONIERI
0
13
5
3
12
GARAGE
8
14
6
4
9
46
29
37
27
42
PARCO VILLA POGGIO
0
25
55
141
175
POZZO PIAZZETTA
(LA TOUR DE SALVAGNY)
5
7
1
4
6
2.266
1.355
10
7
6
AREA VERDE CACCIOLO
28
65
76
70
165
TOTALE CONSUMI
3.558
2.985
3.453
4.469
2.356
CO2 equivalente (t)**
1,281
1,075
1,243
1,609
0,848
201
246
544
527
243
MUNICIPIO
CIMITERO
AREA VERDE S.MARTINO
Consumi annui Municipio
per dipendente, in mc
Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice
* Valori stimati al 31.12.12
(**) kg di CO2 prodotti in un anno = m3 annui*0,36 (fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza)
Sotto la voce Municipio, sono compresi i consumi degli uffici comunali, della scuola dell’infanzia
e primaria, del teatro, della mensa scolastica, della palestra.
I Consumi elevati dell'area verde S. Martino sono dovuti alla rottura di una tubazione (presumibilmente da agosto 2008 a febbraio 2009).
Anche i valori riferiti agli anni 2010 e 2011 per il Municipio, presentano un marcato aumento
dovuto alla rottura delle tubazioni nel periodo settembre 2010 e marzo 2011.
Il contatore del parco di Villa Poggio è stato attivato a marzo 2009; il deposito cantonieri nel
settembre 2009.
A differenza del precedente aggiornamento, non è più presente la voce Campi sportivi in quanto data in gestione esterna e le bollette non sono pagate dall'Amministrazione comunale.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 46/111
Figura 12: Consumi idrici degli edifici/strutture comunali
TERRUGGIA
ACQUA SINGOLE UTENZE
2008
2009
2010
2011
2012*
4.500
mc
4.000
3.500
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
Area
verde
Cacciolo
Area
verde
S.Martino
Piazzetta
Parco
Villa
Poggio
Cimitero
Garage
Deposito
cantonieri
Municipio
0
* Valori stimati al 31.12.12
Figura 12 bis: Consumi idrici totali degli edifici/strutture comunali
TERRUGGIA
ACQUA TOTALE UTENZE
5.000
4.469
4.500
4.000
3.558
3.500
3.453
2.985
mc
3.000
2.356
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
2008
* Valori stimati al 31.12.12
2009
2010
2011
2012*
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 47/111
9.1.2 Consumi energetici
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Bollette/fatture emesse dall’azienda fornitrice e registrazioni su Registro M07
Libretto di centrale caldaia municipio (Potenza nominale, Pn= 322,9)
Contratto Terzo Responsabile: TERMOTECNICA CASALE s.r.l con Determina n.74/TEC
dello 17.09.12 (01.10.12 a 30.09.2013)
Patentino di abilitazione di 2° grado per la conduzione di Impianti termici a Marchese
Antonio (socio titolare TERMOTECNICA)
Rapporto Controllo mezzi antincendio, Ditta SADA 2 s.r.l. e registro antincendio
Libretti mezzi comunali: scadenza revisione e bollino blu registrati su Registro MO7_D
L’approvvigionamento energetico degli edifici/strutture comunali avviene nelle seguenti
forme:
a. energia elettrica
b. metano
I mezzi comunali sono alimentati mediante benzina, gasolio e GPL.
a. Consumi di energia elettrica
Le principali utenze elettriche sono relative alle apparecchiature da ufficio, all’illuminazione, alle attrezzature del magazzino.
Tabella 7: Consumi di energia elettrica negli edifici comunali
ENERGIA ELETTRICA (MWh)
UTENZE
2008
2009
2010
2011
2012*
20,866
21,578
27,622
30,340
31,600
6,464
6,586
8,277
6,578
8,769
0
0
0
1,120
0,055
TEATRO COMUNALE
1,396
1,005
1,645
1,296
1,850
OROLOGIO CAMPANILE
1,419
1,404
1,652
1,886
1,530
CHIESA S. GRATO
0,136
0,125
0,212
0,302
0,296
GARAGE
2,063
2,275
2,133
2,285
4,146
CIMITERO
0,208
0,136
0,167
0,005
0,063
32,552
23,437
33,108
23,837
41,707
30,029
43,810
48,307
31,543
34,781
15,023
15,536
19,888
21,844
22,752
3,478
3,596
4,604
3,792
3,950
MUNICIPIO/PALESTRA
SCUOLA D'INFANZIA E PRIMARIA
DEPOSITO CANTONIERI
TOTALE CONSUMI
CO2 equivalente (t)**
CO2 equivalente (t)
En.elettrica Municipio
Consumi annui Municipio per
dipendente, in MWh
* Valori stimati al 31.12.12
Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice
** kg di CO2 prodotti in un anno = kWh all'anno*0,72 (fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza)
L’utenza deposito cantonieri è stata attivata a gennaio 2011.
L'aumento dei consumi dal 2010 sono attribuibili al nuovo server comunale installato e funzionante 24 ore su 24 negli uffici comunali e dal fatto che dal 2011 il numero degli addetti è passato da 6 a 8.
L'obiettivo che si propone l'Amministrazione Comunale nei prossimi tre anni è di studiare la
possibilità di ridurre i consumi del server sia utilizzando fonti di energia alternativa, sia studiando una migliore allocazione dell'apparecchio in grado di garantire un miglior condizionamento del Sistema.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 48/111
Figura 13: Consumi energia elettrica per edificio/struttura comunale
TERRUGGIA
ENERGIA ELETTRICA SINGOLE UTENZE
35,000
30,000
2008
25,000
MWh
2009
20,000
2010
15,000
2011
10,000
2012*
5,000
Cimitero
Garage
Chiesa S.
Grato
Orologio
campanile
Teatro
Comunale
Deposito
cantonieri
Scuola
d'infanzia
e primaria
Municipio/
Palestra
0,000
*Valori stimati al 31.12.12
Figura 13 bis: Consumi totali energia elettrica negli edifici/strutture comunali
TERRUGGIA
ENERGIA ELETTRICA TOTALI
60
48,307
50
41,707
43,810
MWh
40
32,552
33,108
2008
2009
30
20
10
0
* Valori stimati al 31.12.12
2010
2011
2012*
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 49/111
b. Consumi di gas metano
I consumi di gas metano utilizzato per il riscaldamento dei fabbricati comunali sono riportati
nel diagramma seguente; tutte le utenze comunali sono servite da un'unica caldaia piuttosto
datata (1991).
Per ottimizzare i consumi l'Amministrazione Comunale ha provveduto a far installare una nuova caldaia a condensazione che è entrata in funzione già per la stagione 2012-2013.
Il Prossimo anno sarà possibile valutare l'efficienza della caldaia e i relativi consumi.
A differenza del precedente aggiornamento, tra i dati tabellati non è più presente la voce Foresteria in quanto era stata erroneamente inserita nei consumi comunali mentre essa è stata data in gestione e le bollette non sono pagate dall'Amministrazione comunale.
Tabella 8: Consumi di metano
METANO (m3)
UTENZA
2008
2009
2010
2011
2012*
MUNICIPIO, SCUOLE D'INFANZIA E
PRIMARIA, TEATRO, MENSA SCOLA-
24.539
22.194
23.401
22.243
19.869
TOTALE CONSUMI
24.539
22.194
23.401
22.243
19.869
CO2 equivalente Totale(t)*
47,332
42,809
45,137
42,903
38,325
STICA
* Valori stimati al 31.12.12
Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice
(*) kg di CO2/anno = m3 comb. *Densità * Potere Calorifico Sup.*Fattore emissione
(Fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza)
PCsup. Metano = 8250 kcal/kg a pressione atmosferica e a 15°C
D = 1 kg/m3
F = 0,2338 g (CO2)/kcal
Figura 14: grafico consumi totali di metano negli edifici/ strutture/ comunali
TERRUGGIA
RISCALDAMENTO TOTALI
30.000
25.000
24.539
23.401
22.194
22.243
19.869
mc
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2008
2009
2008
* Valori stimati al 31.12.12
2010
2009
2010
2011
2011
2012*
2012*
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 50/111
c. Consumi di combustibile per autotrazione
L’Ente ha degli automezzi di proprietà di cui cura gran parte degli interventi di manutenzione
ordinaria; le riparazioni sono affidate ad officine autorizzate.
I mezzi sono tutti revisionati con le frequenze stabilite per legge (annualmente per lo scuolabus); contestualmente alla revisione è effettuato anche il controllo delle emissioni (bollino blu).
Nel seguito si riporta la tabella con l' elenco dei mezzi e la tabella con i consumi di benzina, gasolio e GPL.
Infatti da fine agosto 2011, allo scopo di ridurre i consumi e le emissioni, è stata sostituita la
vecchia Apecar del 1995 con una Piaggio Porter 1300 (Euro 5) bifuel benzina/GPL
Tabella 9: Elenco automezzi comunali
VEICOLO
TIPO
SERVIZIO
Autovettura
Scuolabus
FIAT Punto
FIAT Daily
Piaggio Porter 1300
FIAT
FIAT 100-90
Uffici e/o Amministrazione
Trasporto scolastico
Benfra
Motocarro
Trattore 1
Trattore 2
Escavatore
con pala
(Terna)
ANNO
TIPO
IMMATRICOCARBURANTE
LAZIONE
2007
benzina
2008
gasolio
Tecnico-Manutentivo
2011
benzina/GPL
Tecnico-Manutentivo
Tecnico-Manutentivo
1985
1987
gasolio
gasolio
Tecnico-Manutentivo
1998
gasolio
CLASSIF AMBIENTALE
EURO 4
EURO 4
EURO 5
Fonte dei dati: registro manutenzione
Tabella 9 bis: Consumi di carburante
CARBURANTE (litro)
2008
2009
2010
2011
2012*
Benzina
1.152
868
816
904
556
Gasolio
2.638
2.418
2.865
2.749
2.388
CARBURANTE
349
GPL
CO2 eq. benzina (t) **
2,742
2,066
1,943
2,150
1,323
CO2 eq. gasolio (t) **
6,991
6,407
7,592
7,285
6,328
-
-
-
-
0,563
CO2 eq. GPL (t) **
* Valori stimati al 31.12.12
Fonte dei dati: documenti contabili
(**) kg di CO2 prodotti in un anno = litri *fattore emissione
(fonte Quattroruote 15.01.2010)
Fattore emissione gasolio: 2650 g di CO2 eq. per litro di gasolio consumato
Fattore emissione benzina: 2380 g di CO2 eq. per litro di benzina consumata
Fattore emissione GPL
:1.610 g di CO2 eq. per litro di GPL consumato
I dati, mostrano fino al 2010 una leggera riduzione dei consumi di benzina e un aumento nei
consumi di gasolio in quanto, durante gli ultimi inverni, le forti precipitazioni nevose hanno
portato ad un grande uso dei mezzi a gasolio per lo sgombero delle strade e per il loro mantenimento.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 51/111
Figura 15: grafico consumi totale di carburante per tipologia
TERRUGGIA
CONSUMO TOTALE CARBURANTE
3.500
2.865
3.000
2.418
2.500
Litri
2.749
2.638
2.388
2.000
1.500
1.152
868
1.000
904
816
556
349
500
0
2008
2009
Benzina
2010
Gasolio
2011
2012*
GPL
* Valori stimati al 31.12.12
9.1.3 Consumi materie prime e materiali
Dalle fatture di acquisto, è stato possibile stimare la quantità, di toner e cartucce e carta consumate negli anni considerati.
Tabella 10: consumi materie prime e materiali
QUANTITÀ
CANCELLERIA
2008
2009
toner, n.
12
cartucce ink-jet, n.
43
rotoli calcolatrice, n.
carta fotografica, kg
carta ecologica, kg
t CO2 equivalente
Carta fotocopie, kg
t CO2 equivalente
Buste, kg
t CO2 equivalente
carta economy, kg
t CO2 equivalente
Totale CO2 equivalente (t)**
2010
2011
13
9
18
3
41
13
29
11
0
10
10
1
0
12
13
9
18
3
250
0,135
500
0,612
1,152
0,912
250
0,198
140
0,076
38
0,046
0
1,857
0,122
25
0,031
250
0,135
388
0,474
225
0,275
0
0
0
0
25
0.020
0
0,031
0,629
0,275
0
0
2012*
0
* Valori stimati al 31.12.12
(**) Kk di CO2/anno = kg carta consumati*F*0,72 (Fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza)
Il fattore F esprime i kg di CO2 prodotta per kg di carta:
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Carta bianca
Carta non sbiancata (economy)
Cartone
F = 1,7 Carta riciclata (ecologica)
F = 1,1 Pacchi e buste
F=1
Pag. 52/111
F = 0,75
F = 1,1
Sono state calcolate le percentuali di acquisti di "carta verde (ecologica ed economy)" considerando assieme due anni in quanto, se nell'anno i consumi sono stati minori del previsto, l'anno
successivo si diminuiscono gli acquisti. Come si può vedere dai dati sotto tabellati, nel comune
di Terruggia, dall'inizio della gestione ambientale ad oggi il consumo di "carta verde" ha superato, sia pure di poco, quello della carta bianca .
Tabella 10 bis: percentuale consumi/acquisti/ "carta verde"
% carta verde
2009/2010 2011/2012
31
54
I seguenti grafici riportano le emissioni totali annue in CO 2 equivalente prodotte dalle strutture/edifici/mezzi comunali.
Figura 16: CO2 equivalente per tipologia di consumo
TERRUGGIA
ACQUA
CO2 equivalente (t)
1,800
2008
2009
1,609
2010
2011
1,600
1,400
1,281
1,243
2012*
1,075
1,200
1,000
0,848
0,800
0,600
0,400
0,200
0,000
2008
2009
2010
2011
2012*
* Valori stimati al 31.12.12
TERRUGGIA
ENERGIA ELETTRICA
CO2 equivalente (t)
40,000
35,000
30,000
25,000
34,781
23,437
23,837
2008
2009
30,029
31,543
2010
2011
20,000
15,000
10,000
5,000
0,000
* Valori stimati al 31.12.12
2012*
2008
2009
2010
2011
2012*
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 53/111
TERRUGGIA
RISCALDAMENTO
CO2 equivalente (t)
50,000
47,332
45,137
42,809
42,903
38,325
40,000
30,000
20,000
10,000
0,000
2008
2009
2008
2010
2009
2010
2011
2011
2012*
2012*
* Valori stimati al 31.12.12
TERRUGGIA
TRASPORTO
CO2 equivalente (t)
8,000
7,000
6,000
5,000
4,000
3,000
2,000
1,000
0,000
6,991
7,592
C O2 eq uivalent e ( t ) g aso lio
C O2 eq uivalent e ( t ) GPL
7,285
6,407
6,328
2,742
2,066
C O2 eq uivalent e ( t ) b enz ina
1,943
2,150
1,323
0,563
2008
2009
2010
2011
2012*
* Valori stimati al 31.12.12
Da cui si evince che nelle strutture/edifici/mezzi comunali i maggiori contributi al
"gas serra" sono dovuti ai consumi di metano per il riscaldamento e di energia elettrica.
9.1.4 Produzione rifiuti comunali
I rifiuti prodotti direttamente dall'ente nello svolgimento delle sue attività sono stati:
 carta e cartone, vetro, plastica e lattine, rifiuti indifferenziati cioè tutti rifiuti urbani e come
tali conferiti nei contenitori stradali e raccolti dal gestore del servizio integrato, la società
COSMO SPA, Ente Gestore del Servizio Pubblico raccolta rifiuti;
 rifiuti assimilati agli urbani quali cartucce e toner conferiti negli eco-box e raccolti dal Gestore.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 54/111
Attualmente non sono disponibili dati pesati sui rifiuti prodotti dall’Amministrazione Comunale
Tuttavia, è stato possibile stimare la quantità di carta (all'incirca 2 cassonetti comunali piccoli
di carta/ ogni 2 settimana) conferita nei contenitori stradali. Nel 2009 le quantità sono state
maggiori a causa de rifiuti cartacei prodotti da materiale elettorale.
Tabella 11: rifiuti comunali
PRODUZIONE ANNUA
RISORSE
Cassonetto comunale (N)
1 C = circa 2 kg di rifiuti cartacei
TOTALE CARTA, in kg
2008
2009
2010
2011
2012*
75
100
75
70
80
150
200
150
140
160
* Valori stimati al 31.12.12
Anche nel 2012, come per gli anni passati, non sono stati prodotti rifiuti pericolosi.
Per tutti i rifiuti pericolosi provenienti da attività di manutenzione/sostituzione in capo ai terzi,
il Comune richiede loro di provvedere allo smaltimento.
Per la gestione di eventuali rifiuti pericolosi, il Comune non è comunque tenuto ad iscriversi
al SISTRI 8in quanto sotto i 10 dipendenti. (vedere circolare ANCI, prot. 315 del 17/9/2010,
che fa riferimento all’art.6, comma 2 del DM 9 luglio 2010); tuttavia deve ottemperare allo
smaltimento dei rifiuti speciali e speciali pericolosi prodotti certificando il proprio smaltimento
mediante la quarta copia del Formulario di Identificazione dei Rifiuti.
I rifiuti considerati pericolosi dal CCR9 e che il Comune può produrre, sono neon, monitor di
vecchio stampo (tubo catodico), tv, diserbanti, fungicidi.
La COSMO S.p.A, Ente Gestore dei rifiuti urbani ed assimilabili, non è autorizzata a raccogliere diserbanti e fungicidi quindi l'Amministrazione Comunale sta valutando la possibilità di far
autorizzare un proprio mezzo per poter conferire tali tipologie di rifiuti al Centro Intercomunale di raccolta rifiuti sito in Casale Monferrato col quale esiste una convenzione.
8
L’articolo 52 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del Paese" (cd. Decreto Sviluppo), pubblicato nella G. U. n. 147 del 26/6/12 (Suppl. Ordinario n. 129), sospende fino al 30 giugno 2013 il termine
per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema richieste dalla Legge 148/2011 e sospende altresì il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l'anno 2012.
Per altre notizie si può fare riferimento al portale del SISTRI (www.sistri.it).
Le imprese devono pertanto continuare a tenere i Registri di carico e scarico e i formulari per il trasporto fino al 30
giugno 2013.
9
CONSORZIO CASALESE RIFIUTI - Consorzio obbligatorio unico di Bacino ai sensi della L.R. 24.10.2002, n. 24. e
dalla convenzione e statuto dettati dalla DGR n. 64/9402 del 19/5/2003 e approvati dai comuni Consorziati (Terruggia
ne è parte).
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 55/111
9.1.5 Rilascio sostanze nocive per l'ambiente
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Schede di Sicurezza
Elenco Sostanze e quantitativi su Registro MO7G
a. Uso e manipolazione di sostanze e preparati pericolosi
I Cantonieri, per la gestione del verde pubblico, utilizzano prodotti che non sono né tossici né
nocivi e li conservano e utilizzano secondo quanto prescritto dalle loro Schede di Sicurezza.
Il sale, utilizzato nei periodi invernali come antigelo, viene acquistato in sacchi, manipolato in
modo da evitare la formazione di polveri ed aerosol, conservato nei suoi contenitori, in luoghi
freschi, secchi e ventilati, come prescritto dalla sua Scheda di sicurezza.
b. Sostanze lesive dell’ozono (SLO)
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Censimento apparecchiature contenenti SLO
Gestione, manutenzione apparecchiature per controllo fughe SLO (se >3 kg)
Presenza libretto evidenza taratura e sensibilità strumento ricerche fughe
Nell’edificio comunale è presente un solo impianto di refrigerazione contenente come fluido refrigerante 1,5 kg di R410A il liquido che attualmente ha sostituito l'R22 negli impianti di condizionamento residenziale e commerciale e che non è una SLO.
Tuttavia, benché il gas R 410 sia una miscela fluorurata ad effetto serra, il quantitativo presente nei condizionatori è inferiore a 3 Kg e quindi non necessita di controlli periodici per l'individuazione di eventuali perdite né la tenuta dei registri di identificazione e controllo, come da
Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 su
taluni gas fluorurati ad effetto serra.
c. PCB (Policlorobifenili )
10
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Elenco apparecchiature contenenti PCB
Rapporti di analisi contenuto di PCB
Denunce di detenzione
Comunicazioni periodiche di detenzione
Comunicazioni buono stato trasformatori
Denunce di avvenuta cessazione
Formulari impianti avviati allo smaltimento
Negli edifici/strutture comunali non sono presenti apparecchi contenenti PCB; ENEL ha inviato un documento (Prot. 1400 del 21-03-2011) nel quale dichiara la non presenza di PCB nelle
sue cabine e sottostazioni esistenti sul territorio comunale di Terruggia.
10
Gruppo di composti chimici estremamente stabili, con ottime proprietà dielettriche (isolanti), che negli anni passati
sono stati utilizzati nei condensatori e nei trasformatori. Sono considerati, per la loro tossicità nei confronti dell’uomo e
dell’ambiente, tra gli inquinanti più pericolosi poiché la loro grande stabilità ai diversi attacchi chimici li rende difficilmente degradabili acuendo l’effetto di bioaccumulazione negli organismi viventi.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 56/111
d. Amianto
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Censimento Manufatti Contenenti Amianto (MCA)
Indagini sullo stato di conservazione
Monitoraggi concentrazione fibre
Nomina responsabile coordinamento e manutenzione
Programma controllo e manutenzione
Non è presente amianto negli edifici comunali; tutti i materiali contenenti amianto presenti
nelle strutture comunali sono stati smaltiti negli anni passati.
Il Comune, in sintonia con gli accordi attivati nel territorio casalese, ha contribuito ad agevolare i privati che intendono eliminare l’amianto dalle strutture private che nel territorio comunale
è ancora presente, generalmente in tettoie o locali adibiti a ricovero attrezzi agricoli, come risultava dall’ultimo censimento territoriale effettuato nel 2001-2003. Attualmente è in corso il
nuovo censimento come descritto al paragrafo 9.5.3.
e. Contaminazione suolo e sottosuolo
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Elenco serbatoi interrati e loro caratterizzazione
Presenza di siti di proprietà con situazioni di inquinamento significative
Il Comune non detiene serbatoi interrati.
Non sono presenti siti di proprietà comunale con situazioni di inquinamento significative.
f. Manutenzioni
Per ciò che concerne le piccole manutenzioni, l’Amministrazione effettua i lavori con proprio
personale, nel caso in cui siano necessarie opere di maggiore entità le affida all’esterno mediante appalti.
g. Emergenza incendio
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Valutazione del rischio incendio effettuata a cura di RSPP (Geom. Riccardo Caccia
bue)
Nomina annuale RSPP
GESTIONE CPI
Piano di Emergenza e Verbali Esercitazioni
Nomina addetti e attestati corsi formazione
Controllo presidi antincendio e relativo registro: Ditta SADA2 Srl
Le configurazioni di emergenza che si possono verificare presso gli immobili di proprietà
dell’Ente, connesse al rischio di incendi, scoppi o esplosioni, sono state identificate e registrate
nella “Relazione sulla valutazione dei rischi” (D.Lgs.81/08), Ed. 0 Rev.0 del 28.09.09, Prot.
5089 dello 07.10.09.
Le uniche strutture comunali le cui attività rientrano nel campo di applicazione del DPR
151/201111 (che ha abrogato il DM 16.02.1982) in materia di prevenzione e rischio incendio
sono il Municipio e le Scuole.
11
Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma
dell'art. 49, comma 4-quater, del D.L. 31/05/10, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 57/111
Di conseguenza, per il Municipio, che ha una caldaia con potenzialità superiore a 116 kW12, e
per le Scuole, che sono frequentate da alunni in numero superiore a cento 13, è stato richiesto ed ottenuto regolare Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) , come previsto attualmente dal DPR 151/2011.
A marzo 2011 è stato rinnovato il CPI della caldaia del Municipio (scadenza 01.04.17).
Il CPI delle scuole è in scadenza al 24.09.13; RSGA sta predisponendo tutta la documentazione necessaria per il suo rinnovo secondo il vigente regolamento di cui sopra.
L'Amministrazione Comunale provvede a far effettuare la regolare manutenzione e controllo di tutti i presidi antincendio presenti nelle strutture comunali; annualmente è effettuata
la prova di emergenza antincendio nella sede a cura di RSPP del Comune, mentre per le
scuole è a cura del loro RSPP ed RSGA ne verifica la corretta attuazione.
12
Att. 74 (ex 91) = Impianti per la produzione di calore, alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso, con potenzialità superiore a 100.000 kcal/h (116,28 kW)"
13
Att. 67 (ex 85) = Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 58/111
9.2 GESTIONE DEL TERRITORIO
9.2.1 Servizio di Pubblica Illuminazione
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Bollette/fatture emesse dall’azienda fornitrice
Convenzione con ENEL SOLE (durata fino allo 07 maggio 2017)
Tabella 12: Consumo pubblica illuminazione
ENERGIA ELETTRICA (MWh)
UTENZA
P.za VITTORIO
STR. POZZO COMUNE
STR. CACCIOLO
STR. RINERA
STR. RINERA
STR. RINERA
STR. RONCHI
STR. RONCHI
STR. BRAIA
VIA CACCIOLO
STRADA CORTE
VIA ROMA
TOTALI
CO2 equivalente (t)
2008
2009
2010
2011
2012*
24,214
1,309
12,364
0,562
0,684
0,590
9,005
0,678
5,438
2,756
-
50,480
1,313
11,958
0,609
0,684
0,569
8,087
0,112
6,171
0
1,722
46,091
1,327
11,956
0,606
0,674
0,554
6,960
0,112
5,568
0
1,642
51,498
1,342
11,300
0,678
0,991
0,535
6,673
0,056
5,403
0,000
0,458
1,772
49,651
1,470
11,931
0,641
0,744
0,560
7,964
0,000
5,725
0,000
0,403
1,716
57,600
41,472
81,705
58,828
75,490
54,353
80,705 80,804
58,108 58,179
Fonte dei dati: bollette e documenti contabili emessi dall’azienda fornitrice
* Valori stimati al 31.12.12
* kg di CO2 prodotti in un anno = kWh all'anno*0,72 (fonte INFO AMBIENTE_ Piacenza)
Figura 17: consumi annui energia elettrica per illuminazione pubblica singoli tratti
TERRUGGIA
ILLUMINAZIONE PUBBLICA SINGOLE UTENZE
60,000
2008
50,000
2009
MWh
40,000
30,000
20,000
10,000
St P.z
r.
z
Po a V
itt
zz
o
o
Co rio
m
St
u
r.
C ne
ac
S t ci o
lo
r.
R
i
n
St
er
r.
a
R
i
n
St
er
r.
a
R
St ine
r.
ra
R
St onc
r.
hi
R
on
S t ch
i
r
Vi . B
ra
a
C
ac ia
c
St iolo
r.
C
Vi or te
a
R
om
a
0,000
* Valori stimati al 31.12.12
2010
2011
2012*
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 59/111
Figura 17 bis: consumi totali annui di energia elettrica per illuminazione pubblica
TERRUGGIA
ILLUMINAZIONE PUBBLICA TOTALI
90,000
81,705
80,705
80,804
2011
2012*
75,490
80,000
70,000
MWh
60,000
57,600
50,000
40,000
30,000
20,000
10,000
0,000
2008
2009
2010
* Valori stimati al 31.12.12
Nell’aprile 2011 è stato attivato il tratto di Strada Corte.
La rete di illuminazione pubblica è in minima parte di proprietà comunale (46 punti luce), il rimanente è di proprietà Enel Sole (170 punti luce).
I consumi di energia elettrica per l'illuminazione pubblica sono circa il doppio di quelli consumati nelle strutture comunali e quindi l'Amministrazione ha fatto effettuare uno studio per ottimizzare i consumi con i nuovi sistemi a LED.14, ma il Progetto è in stand-by in attesa di finanziamenti.
14
Il nuovo sistema innovativo di illuminazione pubblica basato su tecnologia LED (Light-Emitting Diode) che risponde
alle più svariate esigenze di illuminazione stradale; dotato di ottiche innovative ed elettronica “intelligente “, permette
di regolare ciascun punto luce secondo le esigenze di sicurezza e viabilità; garantisce un’eccellente uniformità della luce, una minimizzazione delle dispersioni e un basso impatto ambientale, nel rispetto delle prescrizioni delle Leggi.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 60/111
9.2.2 Risorse Idriche
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Regolamento di Utenza e condizioni di fornitura del SII”, approvato dalla Conferenza
della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 75 del 11 novembre 2005
“Carta del SII” anch’essa approvata dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 76 del 11 novembre 2005
Recepimento Regolamento Consortile con DGC N. 110 DEL 10.11.08
Analisi acque potabili e acque di scarico 2007-2008-2009-2010-2011-2012
Autorizzazione agli scarichi da parte della provincia di Alessandria
Denuncia pozzi comunali e concessione all'emungimento
Trasferimento impianti di depurazione a CCAM, a far data dallo 01/01/1999 con DGC n.
167 del 23/12/1998 e impianti rete fognaria a far data dallo 01/01/2006, con DGC n. 76
del 21/12/2005
Il Comune di Terruggia come tutti i Comuni EMAS MONFERRATO opera in un contesto di SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - SII (insieme di servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue) partecipando
all’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) 5 "Astigiano Monferrato".
L’Autorità d’Ambito, che ha l’esercizio delle competenze in materia di affidamento e controllo
della gestione del SII (ex legge Galli - 36/94 e Parte III del D.Lgs 152/2006), ha individuato
come Ente Gestore del servizio, il CCAM (Consorzio Comuni Acquedotto del Monferrato).
Il Servizio Idrico Integrato del Comune viene erogato utilizzando:
- impianti di proprietà dell'Acquedotto del Monferrato, per l'adduzione e la distribuzione
idrica;
- impianti di proprietà del Comune, per la fognatura e la depurazione;
che sono comunque tutti gestiti da CCAM, secondo quanto stabilito nel “Regolamento di Utenza
e condizioni di fornitura del SII”, approvato dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N. 75 del 11 novembre 2005 e reperibile sul sito www.ccam.it, unitamente alla “Carta del SII” anch’essa approvata dalla Conferenza della Autorità d’Ambito con Deliberazione N.
76 del 11 novembre 2005.
9.2.2.1 Captazione, trattamento e distribuzione acqua ad uso potabile
Come definito nella "Convenzione", l’attività di CCAM riguarda:

l’erogazione del servizio di acquedotto;

la manutenzione della rete acquedottistica (pulizia ordinaria dei serbatoi di accumulo, riparazione delle rotture e tutte le operazioni che servono a garantire un corretto servizio);

il rilascio delle autorizzazioni per l’allacciamento all’acquedotto comunale;

la fornitura del contatore per l’acquedotto;

le verifiche di funzionalità degli impianti di potabilizzazione e depurazione,

le verifiche di funzionalità delle infrastrutture di captazione, di adduzione, di accumulo e di
distribuzione,

ricerca programmata delle perdite per verificare e tenere sotto controllo lo stato di efficienza delle reti di distribuzione;

i controlli analitici dei parametri microbiologici (coliformi totali, ecc.), chimico-fisici
(calcio, solfati, conducibilità, ecc.) e organolettici (sapore, odore, colore, ecc. )
sull’acqua distribuita per verificare che sia sempre conforme ai parametri del D.Lgs
31/2006 e s.m.i. 15i, effettuati periodicamente secondo il piano di campionamento definito
15
Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 61/111
in funzione del bacino di distribuzione, dei flussi, dell’impianto di potabilizzazione e dal
materiale usato per la rete.
Nota: come previsto dal D.Lgs 31/06 anche i Servizi e Presidi dell’ASL eseguono prelievi e
controlli analitici sulle acque destinate al consumo umano.
Il Comune comunque :
 rimane in costante contatto con l'Ente Gestore,
 controlla la corretta applicazione della Convenzione,
 riceve comunicazione dei dati relativi alla qualità delle acque potabili e delle perdite di rete,
 viene tempestivamente informato in caso di gravi non conformità sia di rischio igienicosanitario (contestualmente all’ASL), sia per eventuali disservizi dovuti a cause di forza
maggiori.
I dati relativi ai consumi di acqua ad uso potabile negli ultimi anni sul territorio comunale si
sono mantenuti su livelli costanti e non risentono di problemi di carenza idrica, neanche nel periodo estivo, caratterizzato da minore piovosità.
La gestione dell’acquedotto non ha mai presentato incidenti significativi nella rete di distribuzione: le acque potabili non hanno mai contenuto sostanze indesiderabili e tossiche e presentano buone caratteristiche igieniche. Tutti i parametri controllati (che sono quelli riportati come
esempio in tab. 13) rientrano nei limiti di legge in termini di concentrazioni massime ammissibili, come risulta dall'allegato 3 al presente rapporto.
Tabella n. 13: Parametri qualità acque potabili
PARAMETRO
Cloro residuo libero [mg/l]
LIMITI DI LEGGE (D.Lgs
31/2006 e s.m.i)
0,2 mg/l valore max consigliato
SIGNIFICATO
Calcio [mg/l]
Sodio[mg/l]
Ammonio (NH4)
Ferro
Manganese
Esprime il livello di disinfettante addizionato
alla acqua grezza.
Fa parte dei Parametri indicatori
1.500 mg/l valore max consi- Esprime la quantità di sali disciolti in un litro
gliato
d`acqua.
Fa parte dei Parametri indicatori
15-50 °F valori consigliati
Esprime il valore di calcio e magnesio disciolti
nell`acqua.
Fa parte dei Parametri indicatori
/
<200 mg/l
Fa parte dei parametri indicatori.
<0,5 mg/l
Fa parte dei Parametri indicatori.
<0,2 mg/l
Fa parte dei Parametri indicatori.
<0,05 mg/l
Fa parte dei Parametri indicatori.
Nitrati (NO3)
<50 mg/l
Nitriti (NO2)
<0,5 mg/l
Batteri coliformi a 37°C
Assenti
Enterococchi
Assenti
Escherichia Coli (E. Coli)
Assenti
Residuo fisso [mg/l]
Durezza [°F]
Se superiore al valore di riferimento
l'acqua non è conforme.
Se superiore al valore di riferimento
l'acqua non è conforme.
Se si riscontra presenza l'acqua non
forme.
Se si riscontra presenza l'acqua non
forme.
Se si riscontra presenza l'acqua non
forme.
di legge
di legge
è conè conè con-
La percentuale di perdite sulla rete idrica (distribuzione + adduzione) si attesta intorno al 20%
(dato di misura diretta a giugno del 2008, fornita dal CCAM), inferiore rispetto a quella riscontrata mediamente in Piemonte (intorno al 28%) e nettamente minore di quella nazionale che
arriva, in alcune realtà, fino al 47% dell’acqua immessa in rete (Istat, 2008).
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 62/111
Presenti 3 pozzi comunali utilizzati a scopo irriguo; in corso di ultimazione la pratica amministrativa presso la Provincia di Alessandria per l’ottenimento della prescritta autorizzazione per
l’ emungimento delle acque: a novembre è arrivato l'avviso di Pagamento e il Sindaco deve
andare in Provincia a firmare e ritirare la concessione
9.2.2.2 Scarichi idrici, rete fognaria e depurazione
La rete fognaria, di proprietà del Comune, si sviluppa per circa 6,92 Km, lo stato di conservazione delle condutture fognarie risulta essere generalmente buono in quanto sono state gradatamente sostituite negli ultimi anni. I reflui convogliati sono per il 100% acque miste.
Anche la rete fognaria è gestita dal CCAM che si occupa altresì del rinnovo delle autorizzazioni
(ogni quattro anni) presso la Provincia di Alessandria.
Lo stato delle autorizzazioni dei punti di scarico della rete è tabellato di seguito.
Tabella 14: impianti depurazione
Data
Scadenza
Corpo ricettore
Abitanti
equivalenti
N
Località
Cat.
Depurazione
Limiti da rispettare
31.12.15
1
Vodisio/Strada Pozzo
Comune
I
Impianto
depurazione
Fosso colatore
206
LR 13/90 –
All.2 TAB. 2.IV
BOD 160 mg/l
31.12.15
2
Valle Chiesa/ Strada
San Martino
I
Impianto
depurazione + TP
Fosso colatore
180
LR 13/90 –
All.2 TAB. 2.IV
BOD 160 mg/l
31.12.15
4
Cacciolo
I
Impianto
depurazione
Fosso colatore
60
LR 13/90 –
All.2 TAB. 2.IV
BOD 160 mg/l
31.12.15
48
Strada Provinciale
per S. Murizio di
Conzano
I
Impianto
depurazione + TP
Fosso colatore
40
LR 13/90 –
All.1/All.2 TAB.2.IV
30.06.15
5
Strada Ronchi
I
Imhoff+TP
Fosso colatore
40
LR 13/90 –
All.1/All.2 TAB.2.IV
Il Comune di Terruggia garantisce un adeguato controllo di CCAM:

sull’ottemperanza degli obblighi contenuti nella Delibera di trasferimento degli impianti al
Gestore stesso,

sulla scadenza delle autorizzazioni allo scarico,

sul rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni con particolare riferimento alla
tipologia e periodicità delle analisi sulla qualità delle acque in ingresso dei depuratori e
successivamente nella rete fognaria,
attraverso la Procedura PGO_01 "Controllo degli Enti Gestori".
Le acque recapitanti nella rete fognaria sono analizzate conformemente agli Allegati 1 e 2 della
L.R. 13/9016, (come previsto dalle autorizzazioni); i principali parametri analizzati sono riassunti nella tabella 15 di seguito riportata.
16
Legge regionale 26 marzo 1990, n. 13 “Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi civili”
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 63/111
Tabella 15: principali parametri valutati
PARAMETRI
U.M.
LIMITI
5,5  9,5
1 – pH
30  3
2 – Temperatura
°C
3 - Colore (diluizione1: 40 su spessore 10 cm)
_
non percettibile
4 – Odore
_
non deve causare molestia
5 - Materiali grossolani
_
Assenti
6 - Materiali in sospensione totali
mg/l
200
7 - Materiali sedimentabili
mg/l
5
8 - BOD5
mg/l
250
9 - COD
mg/l
500
Le acque di ingresso ai depuratori e quelle recapitanti nella rete fognaria sono state regolarmente analizzate dal CCAM conformemente alle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni provinciali; non sono mai stati rilevati valori che superano i limiti stabiliti in termini di concentrazioni massime ammissibili come si evince dai valori degli ultimi anni, riportati in Allegato 4.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 64/111
9.2.3 Gestione Rifiuti, Raccolta Differenziata e servizi di Igiene Ambientale
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Adesione al Consorzio Casalese Rifiuti (CCR) e approvazione della Convenzione con
DCC n° 4.06 del 16.01.06; affidamento servizio a COSMO con decorrenza 01.01.2006
Regolamento Consortile per la gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilatiApprovato in modifica con Deliberazione Assemblea n. 5 del 17/07/2008
Approvazione Regolamento consortile con DGC n. 110 del 10.11.08
Adesione e recepimento Regolamento di Gestione del Centro Intercomunale di
Raccolta Rifiuti del Centro di Via Grandi a Casale M.to, con DGC n. 84 del 03.09.2008
DGR 10-07-2000 n.43-435 "Approvazione metodo normalizzato per la determinazione
della racc. diff. dei rifiuti urbani di cui al D.Lgs. 22/97 e s.m.i."
DGR 27-10-08 n. 23-9905"Dati Rifiuti 2007"
DGR 28-09-2009 n. 43-12234 "Dati Rifiuti 2008"
DGR 27-09-2010 n. 68-703 "Dati Rifiuti 2009"
DGR 28-11-2011, n.103-3010"Dati Rifiuti 2010"
Autorizzazione gestione discarica inerti con DDAA2-150-2007 del 05.06.2007: scadenza 30.05.2017
Regolamento Gestione Discarica Inerti approvato con DGC n. 14 dello 02.03.2011 e
inviato alla Provincia.
Attestati di formazione del personale addetto alla discarica
Il Comune di Terruggia, come tutti gli altri Comuni EMAS MONFERRATO, ha adempiuto le proprie competenze in materia di gestione17 dei rifiuti urbani e assimilati attraverso l’affidamento
del servizio alla Società COSMO S.p.A, Ente Gestore individuato dal CCR - CONSORZIO CASALESE RIFIUTI - Consorzio obbligatorio unico di Bacino ai sensi della L.R. 24.10.2002, n. 24. e
dalla convenzione e statuto dettati dalla DGR n. 64/9402 del 19/5/2003 e approvati dai comuni
Consorziati (Terruggia ne è parte).
È tuttora in vigore una raccolta differenziata 18 domiciliare che adotta il seguente ”sistema
misto”:
1. raccolta “porta a porta” per alcune frazioni quali i rifiuti indifferenziati e ’organico 19 dove sono stati consegnati ad ogni singola utenza bidoni di piccola dimensi one e sacchetti ritirati secondo il calendario prestabilito;
2. raccolta stradale a contenitori di grandi dimensioni per le principali frazioni differe nziate quali plastica, vetro e carta;
3. conferimento diretto da parte dell’utenza domestica al Centro di raccolta dei rifiuti urbani
in modo differenziato”20; riaperto dal Comune nel 2012 solo per la raccolta di sfalci e potature;
4. conferimento diretto da parte dell’utenza domestica all’Isola Ecologica Consortile e/o raccolta su chiamata al Gestore del Servizio (diretta o tramite il Comune), della frazione recuperabile costituita da indumenti usati, dai rifiuti ingombranti non pericolosi e dei rifiuti pericolosi di provenienza domestica e non, secondo le quantità, cadenze, giorni e
orari di raccolta, concordate tra il Consorzio di Bacino ed il Gestore del Servizio.
NOTA: Il Centro di raccolta comunale è stato adeguato ai requisiti di legge in conformità alla
normativa vigente in materia urbanistica come indicato nella comunicazione inviata a Provincia
e Regione, come richiesto dal DM 8 aprile 2008.
17
Gestione: raccolta, trasporto, recupero e smaltimento rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il
controllo delle discariche dopo la chiusura (D.Lgs 152/06, art. 183d)
18
Raccolta differenziata: la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a
raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee.
19
quando non è possibile il compostaggio domestico
20
DM 8 aprile 2008: Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto
dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e s.m.i.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 65/111
Presente in Località Braia una discarica di inerti (ex cava), regolarmente autorizzata dalla
Provincia con DDAA2-150-2007 del 5.06.2007: scadenza 30.05.2017.
É stato predisposto, approvato e inviato alla Provincia il "Regolamento di gestione", sono state
formate le persone competenti (cantonieri e RSGA) a gestire il sito ed è stata attivata la "Procedura SISTRI". 21 come richiesto dalla normativa ambientale in materia.
La discarica è monitorata secondo quanto stabilito dall'autorizzazione a cura di un Laboratorio
esterno, l' IDROGEOLAB al quale è stato conferito questo incarico: non sono mai stati rilevati valori fuori norma.
Annualmente sono comunicati alla Provincia i risultati complessivi di gestione della discarica:
risultati analisi, qualità e quantità conferimenti. In tutti gli anni di gestione non vi sono stati
conferimenti di inerti nella discarica.
Nella tabella di seguito si riportano i dati di produzione dei rifiuti urbani suddivisi per tipologia di
raccolta, il relativo indicatore di produzione annuale per abitante residente e la percentuale di raccolta differenziata confrontato con quelli provinciali e regionali. I dati sono stati stimati al 31.12.12,
secondo i dati forniti da COSMO al termine del III trimestre 2012. I dati relativi al 2012 sono parziali in quanto non sono considerati i dati relativi alle aziende del territorio che saranno conteggiati
puntualmente a seguito dei MUD 2012.
Tabella n. 16: Dati di produzione dei rifiuti urbani a Terruggia
ANNO
2009
2010
Unità
misura
2007
Produzione totale rifiuti urbani (RT)
t/a
221,797
Totale rifiuti indifferenziati
(RU)
t/a
123,425
Totale rifiuti soggetti a raccolta differenziata (RD)
t/a
98,372
% RD Terruggia
%
44,4
67,6
64,7
64,1
%RD Provincia Alessandria
%
37,9
45,0
47,3
47,8
% RD Regione Piemonte
%
45,3
48,4
49,6
50,4
40,0
45,0
50,0
RD% Obiettivi D.Lgs 152/06
2008
2011
2012*
269,350 282,963 317,050 286,973 288,804
87,378
99,783
113,800 110,232 116,512
181,972 183,180 203,250 176,741 172,292
61,6
59,7
55,0
60,0
65,0
PR residenti Terruggia
n.
855
871
880
898
907
915
RT Pro-capite Terruggia
g/ab*anno
260
309
322
353
321
315
RT Pro-capite
Prov. Alessandria
kg/ab*anno
590
543
553
551
RT Pro-capite
Reg. Piemonte
kg/ab*anno
518
511
503
502
Fonte Dati: Regione Piemonte per 2007-2008-2009-2010; COSMO per 2011-2012
*Valori annuali stimati al 31.12.12
21
L'entrata in vigore del sistema è stata prorogata a giugno 2013, come indicato nella nota 6, pag, 53 del presente
rapporto
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 66/111
Secondo la D.G.R. 43-435 del 2000 22 Rifiuti Urbani Totali prodotti sono classificati con la sigla RT e sono costituiti dalla somma dei rifiuti raccolti in modo differenziato (RD) e dai rifiuti urbani indifferenziati (RU).
Figura 18: Andamento della produzione di rifiuti a Terruggia
Figura 18 bis: Andamento della produzione di rifiuti urbani per ab itante residente
22
"Approvazione metodo normalizzato per la determinazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani di cui al
D.Lgs. 22/97 e s.m.i."
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 67/111
Figura 18 ter: Andamento della % di Raccolta Differenziata
La raccolta differenziata, fino al 2007, è rimasta bassa per il fatto che la raccolta porta a porta
sul territorio comunale è iniziata nella seconda metà del 2008 e ha subito raggiunto valori alti.
Questo dimostra ancora una volta che, l’adozione di sistemi di raccolta dei rifiuti più “vicini”
all’utenza, portano a comportamenti più virtuosi e ad una maggiore sensibilità nei confronti
dell'ambiente. Attraverso sistemi personalizzati si innesca da una parte una maggiore attenzione dell’utenza a separare i propri rifiuti, e dall’altra a scoraggiare conferimenti impropri di
rifiuti, che nulla attengono la sfera dei rifiuti urbani.
I dati del 2009, 2010 mostrano una leggera inflessione ma la percentuale di raccolta differenziata si è mantenuta comunque in linea con l'obiettivo di fine 2011 che era del 60%.
Nel 2011 e 2012 la raccolta differenziata ha subito una significativa diminuzione dovuta al
fatto che, dalla fine del 2011, a Terruggia è stata aperta una Casa di riposo: le elevate quantità di rifiuti indifferenziati associati a questa tipologia di utenza (grande consumo di materiale
per l'igiene e pulizia della persona, ecc.) difficilmente possono essere ridotte garantendo nel
contempo il servizio richiesto.
L'Amministrazione Comunale comunque si impegnerà a proseguire nella sensibilizzazione
dell’utenza su una gestione più razionale del rifiuto e sul controllo sistematico del servizio
erogato da parte dell’Ente Gestore per ritornare a dei livelli in linea con i target nazionali.
Tra l'altro, per ridurre gli imballaggi in plastica, il 16 gennaio 2012 è stata predisposta e
messa in funzione la "Casetta dell'acqua", presso cui i cittadini possono approvvigionarsi di
acqua di ottima qualità, costantemente controllata (Manuale HACCP) e igienicamente sicura.
L’acqua distribuita è quella dell’acquedotto comunale che viene poi refrigerata e messa a disposizione dei cittadini, naturale o addizionata di anidride carbonica, al pari delle migliori acque
in bottiglia. L’unità di refrigerazione e di carbonazione dell’acqua è un’unità professionale, in
grado di garantire una potenza di refrigerazione e una qualità di addizione di anidride carbonica senza pari sul mercato.
Dal 16 gennaio al 3 dicembre (291 giorni), sono stati erogati 136.595 litri (registrazione effettuata dall'apparecchio erogatore), pari a 3460,41 kg di plastica risparmiata, infatti 1 litro di
acqua corrisponde ad un risparmio all'incirca di 0,025 kg di plastica
Riassumiamo nella tabella successiva i risultati ottenuti , in termini di risparmio di rifiuti di imballaggio, kWh equivalenti, tonnellate CO2 equivalente.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 68/111
Tab. 17: vantaggi ambientali Casetta dell'acqua
CASETTA DELL'ACQUA
Erogazioni
giorni
291
Erogazione
acqua
litri
136.595
Risparmio
plastica
kg
3460,41
Stime
annue
giorni
365
Erogazione
acqua
litri
171.330
Risparmio
plastica
kg
4340,36
* kWh
equivalenti
17.882,283
* CO2 equivalente
t
13,021
1 l di acqua (bottiglie PET) = 0,025 kg di plastica
1 kg di plastica = 4,12 kWh all'anno = 0,003 t CO 2 equivalente
(fonte LEGAMBIENTE Marche)
Senza contare il risparmio di immissioni in atmosfera di CO e CO 2 dovuti ai mezzi pesanti circolanti per il trasporto delle confezioni.
9.2.4 La Qualità dell’aria
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Indicatori ambientali per il territorio della provincia di Alessandria, ARPA Piemonte,
aprile 2009
Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte 2012, ARPA Piemonte e Regione Piemonte, Direzione Ambiente
La precedente AAC si basava sui dati contenuti nel documento specifico relativo alla Provincia
di Alessandria. Attualmente gli unici dati recenti a disposizione sono quelli reperiti nel Rapporto
generale di cui al secondo documento.
La qualità dell’aria in Piemonte viene rilevata tramite un sistema di monitoraggio regionale
composto da reti provinciali gestite da Arpa Piemonte che rilevano le concentrazioni di sostanze inquinanti. Nel 2011 sono proseguite le attività di produzione giornaliera delle stime delle
concentrazioni relative ai principali inquinanti nei comuni piemontesi, attraverso l’utilizzo
combinato dell’Inventario Regionale delle Emissioni (IREA) e dei dati di qualità dell’aria disponibili, al fine di fornire un servizio informativo sullo stato di qualità dell’aria anche per i territori comunali privi di stazioni di rilevamento come nel caso di Terruggia .
Le mappature dello stato di qualità dell’aria, valutato attraverso tali procedure di stima, sono
pubblicate sul sito web http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa.
Le stazioni sono dislocate sul territorio in modo da rappresentare in maniera significativa le diverse caratteristiche ambientali inerenti la qualità dell'aria.
In particolare le stazioni di traffico sono collocate in modo da misurare prevalentemente gli inquinanti provenienti da emissioni veicolari; le stazioni di fondo rilevano livelli di inquinamento
riferibili al contributo integrato di diverse sorgenti, mentre quelle industriali rilevano il <contributo connesso alle limitrofe attività produttive .
Il comune di Terruggia non possiede una centralina di monitoraggio quindi si avvale dei dati rilevati dalle centraline fisse posizionate in provincia di Alessandria.
I dati relativi della rete relativi all’anno 2011 confermano la tendenza degli ultimi anni: una situazione stabile per monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO 2) i metalli e il benzene i
cui livelli di concentrazione si mantengono inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente;
resta critica la situazione per il biossido di azoto (NO 2), l'ozono (O3) e il particolato PM10.
Si è registrato un peggioramento di alcuni indicatori a causa di condizioni meteorologiche che
nella stagione fredda hanno sfavorito la dispersione degli inquinanti determinandone un aumento dei valori rispetto all'anno precedente (vedere tabella 18).
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Figura 19: stazioni di qualità dell'aria – Anno 2011.
Tab. 18: qualità dell'aria in Piemonte nell'anno 2011
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 69/111
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 70/111
È stata introdotta una colonna "confronto con l'anno precedente" per evidenziare la situazione
a breve termine distinguendola da quella valutata su più anni e rappresentata dal trend.
Per esempio per il PM10, a fronte di un trend di miglioramento degli ultimi 5 o più anni, si è assistito ad un peggioramento dei valori.
Sono state utilizzate le stazioni la cui copertura temporale di dati è stata superiore al valore di
85%.
9.2.5 Inquinamento Acustico
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Piano Classificazione Acustica adottato con DCC n. 16 dello 09.06.2004 e poi modificato
con DCC n. 25 del 17.12.2008..
Regolamento attività rumorose approvato con DCC n. 31 dello 04.11.2010.
L’attuale impianto legislativo nazionale, basato sulla Legge Quadro sull’inquinamento acustico
447/95 e sui relativi decreti attuativi, disegna un sistema articolato, definendo piani e programmi per rappresentare l’ambiente acustico e individuare azioni di mitigazione, attribuendo
competenze a soggetti pubblici e privati, caratterizzando i differenti ambiti dovuti alle principali
sorgenti di rumore.
A detta Legge Quadro ha fatto seguito, nel 2000, l’emanazione della Legge regionale della Regione Piemonte - LR 52/00 - che ha lo scopo specifico di riordinare le competenze amministrative in campo di inquinamento acustico. Nello specifico, l’articolo 6, prevede l’obbligo per i Comuni a procedere alla suddivisione del territorio di competenza in aree acusticamente omogenee (Zonizzazione Acustica). La Zonizzazione Acustica va ad integrare gli strumenti urbanistici
vigenti e con essi si coordina al fine di armonizzare le esigenze di tutela dell’ambiente esterno
e abitativo dall’inquinamento acustico con la destinazione d’uso e le modalità di sviluppo del
territorio.
Anche il Comune di Terruggia ha seguito il normale iter di approvazione della zonizzazione acustica attraverso le due fasi principali: l’adozione della Proposta di Zonizzazione e
l’approvazione definitiva del Piano di Classificazione acustica (PCA)
Come noto il PCA rappresenta uno strumento di rilevante importanza per la gestione e la prevenzione dell’inquinamento acustico. Esso fissa i valori limite della rumorosità nell’ambiente esterno e, soprattutto, determina vincoli e condizioni per uno sviluppo del territorio acusticamente sostenibile. Le varianti del PRGC devono contenere, per essere approvate, una verifica
di compatibilità con il PCA in cui si deve dimostrare di non creare nuovi accostamenti acusticamente critici sul territorio.
Il Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale è stato adottato o con DCC n. 16 dello 09.06.2004 e poi modificato con DCC n. 25 del 17.12.2008.
Quasi tutto il territorio comunale, considerando la sua destinazione d’uso, l’effettivo tipo di fruizione e la presenza di ricettori sensibili, è in e classe III (aree di tipo misto).
Non vi sono state problematiche di inquinamento acustico sul territorio comunale.
Il Comune di Terruggia ha ultimato ed approvato il Regolamento Attività Rumorose (ex art.
5 LR Piemonte 20 ottobre 2000, n. 52) di cui era ancora sprovvisto, con DCC n. 31 dello
04.11.2010.
Questo Regolamento dovrà essere confrontato con le prescrizioni contenute nella DGR 27-062012, n. 24-4049 "Disposizioni per il rilascio da parte delle Amministrazioni Comunali delle autorizzazioni in deroga ai valori limite per le attività temporanee, ai sensi dell'art.3, comma 3,
lettera b) deòlla L.R. 25 ottobre 2000, n. 52" per valutarne la congruità.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 71/111
9.2.6 Inquinamento Elettromagnetico
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
di Idoneità Elettromagnetica e Carta delle Aree Critiche per il monitoraggio
dei campi elettromagnetici sul territorio della Provincia di Alessandria”, rapporto
finale, marzo 2008
"Regolamento comunale che disciplina la localizzazione degli impianti radioelettrici" (Piano
Antenne): approvato, con DCC n. 11 dello 08.03.2010.
“Carta
Il 3 agosto 2004 la Regione Piemonte ha promulgato la legge regionale n. 19 “Nuova disciplina
regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” e le
successive D.G.R. L’articolazione delle competenze prevista dalla Legge individua nei Comuni
e nelle Province i soggetti deputati ad esercitare le funzioni relative a controllo e vigilanza.
Competenze da esercitare avvalendosi del supporto tecnico dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) che effettua una valutazione preventiva dell’emissione delle
future installazioni,vincolante per il rilascio dell’autorizzazione comunale.
Nell’attuazione dei propri impegni la Provincia di Alessandria ha messo in atto, in collaborazione con ARPA (Dipartimento di Alessandria e Provincia di Alessandria – Settore Ambiente), il
progetto CIE (Carta di Idoneità Elettromagnetica), uno strumento atto a valutare le criticità del territorio della Provincia di Alessandria dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico e quindi a pianificare campagne di misura dei livelli di esposizione della popolazione e
dell’ambiente a campi elettromagnetici.
Questo ha dato il via a un monitoraggio ad ampio spettro diffuso su tutto il territorio provinciale, nell’arco temporale di due anni (2006-2007), volto a individuare le zone a Bassa, Media o
Alta criticità di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza.
I livelli misurati hanno delineato criticità ovunque inferiori a quelle stimate e ad una riclassificazione dei Comuni in base alle criticità reali (vedi tabella di seguito).
Tabella 19: indice di criticità di esposizione ai campi elettromagnetici (riclassificazione Comuni)
DISTRETTO DI CASALE
E VALENZA
INDICE
CRITICITÀ POTENZIALE
INDICE
CRITICITÀ REALE
Borgo San Martino
MEDIO
NULLO
Bozzole
Camagna
Castelletto
Cella Monte
Cereseto
MEDIO
BASSO
BASSO
BASSO
MEDIO
BASSO
NULLO
NULLO
NULLO
NULLO
Conzano
MEDIO
NULLO
Cuccaro Monferrato
Frassinello Monferrato
Frassineto Po
Giarole
Lu
Mirabello Monferrato
Occimiano
Olivola
Ozzano Monferrato
BASSO
BASSO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
ALTO
NULLO
NULLO
NULLO
NULLO
BASSO
BASSO
NULLO
NULLO
BASSO
Pomaro Monferrato
MEDIO
NULLO
Rosignano Monferrato
MEDIO
NULLO
Sala Monferrato
BASSO
NULLO
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
DISTRETTO DI CASALE
E VALENZA
Data: 30.11.12
Pag. 72/111
INDICE
CRITICITÀ POTENZIALE
INDICE
CRITICITÀ REALE
San Giorgio Monferrato
ALTO
MEDIO
San Salvatore Monferrato
ALTO
MEDIO
Terruggia
MEDIO
NULLO
Ticineto
MEDIO
NULLO
Valmacca
MEDIO
NULLO
ALTO
BASSO
Vignale Monferrato
Come si evince dalla tabella, l’indice di criticità elettromagnetica realmente misurato è
risultato nullo; nel territorio comunale di Terruggia attualmente non sono presenti impianti
radioelettrici.
La situazione per quanto concerne l'inquinamento elettromagnetico di Terruggia non è mutata;
anche se nel triennio in esame sono state installati un'antenna per wimax su municipio e hotspot piazza e parco villa Poggio.
Il Comune di Terruggia ha ultimato ed approvato, con DCC n. 11 dello 08.03.2010, il "Regolamento comunale che disciplina la localizzazione degli impianti radioelettrici " ai sensi della LR
Piemonte N.19/2004, per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
9.2.7 Rete delle infrastrutture e viabilità
La parte collinare del paese è a bassa circolazione di traffico, per cui non sono necessarie particolari attività per la creazione di modelli di traffico, mentre la zona pianeggiante è attraversata da strade ad alta circolazione di competenza provinciale.
Non sono presenti vere e proprie piste ciclabili: esiste il "Circuito degli infernòt" su "strade in
sicurezza" (poco traffico), predisposto nell'ambito del progetto "Bici e Amici".23
Figura 20: Circuito degli infernòt
23
BICI e AMministrazioni e Istituti Comprensivi Coinvolti per l’Innovazione del territorio: è rivolto ai cicloturisti; individua dei circuiti, con diversi gradi di difficoltà, da percorrere in sicurezza e nel pieno rispetto dell'ambiente creando
un'integrazione tra gli interessi dei cittadini, dei turisti e le realtà produttive locali (link su www.emasmonferrato.it)
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 73/111
Il Comune gestisce in maniera diretta le strade comunali garantendo il mantenimento della
corretta segnaletica e, in inverno, lo sgombero della neve e la salatura/inghiaiatura.
Le attività svolte dal Comune riguardano anche interventi manutentivi relativi ai tombini, alle
griglie, il riempimento di piccole buche e l’assestamento del fondo stradale per limitare i disagi
alla circolazione.
Sul territorio comunale non sono presenti impianti di distribuzione carburante.
Trasporto pubblico
Il Comune di Terruggia è interessato da un’unica linea di trasporto pubblico (Gestita da AUTOTICINO di STAC s.r.l) che lo collega a Casale Monferrato.
Trasporto scolastico
Nulla di variato per quanto concerne il trasporto scolastico che si effettua per la scuola dell’infanzia e per la primaria sul territorio di Terruggia e in piccolissima parte di Rosignano con uno
scuolabus del 2008, di proprietà del Comune di Terruggia; ovviamente il cantoniere che lo guida è dotato di idoneo patentino.
9.2.8 Altre Attività
9.2.8.1 Gestione del cimitero
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
"Regolamento di polizia mortuaria" Approvato con DCC n. 10 del 10.03.92
" Regolamento per la cremazione, conservazione e affidamento/dispersione delle ceneri"
con DCC n. 08 del 18.03.2008
A Terruggia è presente un cimitero comunale in Strada Colombaro.
Il Comune di Terruggia affida all'esterno lo scavo delle fosse e il servizio di inumazione e di
tumulazione nonché interventi di piccola manutenzione. Non presente convenzione con alcuna
ditta in particolare.
Il Regolamento di Polizia mortuaria prevede l’istituzione di una zona circostante di rispetto variabile dai 50 ai 200 metri che ne impedisce l’utilizzo per scopi edificatori tutelando in tal modo
il decoro dei luoghi e l’igiene pubblica.
I rifiuti prodotti dalla normale attività cimiteriale (fiori secchi, ceri, corone, carta, ecc.) sono
smaltiti tramite l’ordinario servizio di raccolta dei rifiuti, gestita a livello comprensoriale.
I rifiuti da esumazione ed estumulazione, classificati come urbani ai sensi dell’art. 184 del
D.Lgs 152/06, vengono raccolti in appositi imballaggi con la dicitura “Rifiuti urbani da esumazioni ed estumulazioni” e conferiti a COSMO come da "Regolamento" del consorzio.
Il "Regolamento per la cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri" che
recepisce anche le prescrizioni della LR 31 ottobre 2007 n. 20, è stato approvato con con DCC
n. 08 del 18.03.2008
9.2.8.2 Servizio tutela animali
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Convenzione COSMO-Cooperativa sociale
Servizio randagismo cattura e ricovero affidato alla ditta COSMO s.p.a; Convenzione
approvata con DCC n. 20 del 28.06.07, durata fino al 31.03.2015 on Determina n. 05 del
28.01.11. Integrazione alla convenzione on DCC n. 26 del 30.10.12
Ai sensi della L. 281/91 e L.R. 26.07.93, n. 34: compete ai Comuni l'l'obbligo di provvedere alla cattura, custodia e mantenimento dei cani randagi vaganti sul territorio comunale.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 74/111
Il Comune di Terruggia, come tutti gli altri Comuni EMAS MONFERRATO, non disponendo di
strutture idonee per la custodia ed il mantenimento dei cani randagi, ha delegato il servizio di
tutela/custodia animali randagi alla COSMO S.p.A, che a sua volta ne ha affidato la gestione alla "Lega nazionale per la difesa del cane".
I cani raccolti nei Comuni aderenti al consorzio COSMO sono accolti nel canile BAUlandia che
si trova a Casale Monferrato.
Il canile è strutturato in due sezioni:
1. canile sanitario, in cui i cani appena catturati devono restare in osservazione per il periodo
di 10 giorni previsto dalla legge;
2. canile rifugio, in cui i cani, trascorso il periodo di osservazione, sono ospitati finché non
vengono adottati se non si è rintracciato il legittimo proprietario.
Il Comune paga una quota giornaliera per ogni cane randagio raccolto sul suo territorio.
9.2.8.3 Gestione di fiere, mercati e manifestazioni pubbliche
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Regolamento comunale delle attività rumorose
Numerose sono le iniziative che il Comune di Terruggia annualmente organizza a carattere
sportivo, culturale e turistico
Data la natura del territorio è possibile effettuare ogni tipo di attività all’aria aperta come cicloturismo, passeggiate. A questo proposito nell’ambito del progetto “BICI e AMICI stato predisposto un percorso cicloturistico.
Durante l’anno si susseguono altresì varie iniziative culturali, artistiche, sociali e diversi eventi
sportivi organizzati dalla Pro loco. (vedere punto 6.3).
9.2.8.4 Vigilanza, controllo sicurezza
Il Servizio di Vigilanza effettua attività di controllo sul territorio anche ai fini ambientali, facendo seguito sia a segnalazioni da parte dei cittadini che da parte dell’ Area Tecnica del Comune.
9.3 PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO
Poiché non è imminente l'attivazione del GPP24 in ambito EMAS MONFERRATO, Terruggia si è
attivata e ha ad ha approfondito il tema degli "acquisti verdi" con la prospettiva di giungere a
riformulare in questo senso l’intero sistema di approvvigionamento.
Infatti RSGA ha predisposto dei questionari per la valutazione di fornitori di beni/servizi nei
quali ha previsto la richiesta di requisiti ambientali da evidenziare.
La PGA_14 "GESTIONE FORNITORI ED APPROVVIGIONAMENTI" è stata modificata inserendo una "Scheda accettazione requisiti SGA" che verrà inviata ai Fornitori e/o Appaltatori nelle prossime gare/acquisti affinché la firmino per accettazione dei requisiti ambientali di loro competenza (in
fase di applicazione).
Nel 2012 è stato predisposto un "Programma di acquisti verdi" che in buona parte è stato attuato nei tempi e nelle quantità previste.
Per quanto riguarda gli acquisti di "carta verde", vedere paragrafo 9.1.3.
Il previsto acquisto di toner e cartucce riciclati per stampanti e fotocopiatrici è stato bypassato
con il noleggio di una multifunzione a tecnologia verde per un basso impatto ambientale che ha
portato alla riduzione di stampanti e delle relative cartucce.
24
Green Public Procurement: "Appalti verdi" nella Pubblica amministrazione
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 75/111
Per gli appalti, gli obiettivi dell'Amministrazione comunale sono quelli di introdurre gradatamente i criteri minimi dettati dal MATTM25 nell'ambito del PAN GPP 26.
In particolare nel capitolato d'oneri per l'espletamento del servizio di refezione scolastica presso le Scuole dell'Infanzia e Primaria di Terruggia per il 2012-2014 e 2013-2014 sono stati inseriti criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, tenendo in considerazione il Decreto Ministeriale del 25 luglio 2011 "Adozione dei criteri minimi ambientali da inserire nei
bandi di gara della Pubblica Ammini strazione per l'acquisto di prodotti e servizi nei
settori della ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari e serramenti
esterni"
La ditta che si è aggiudicata l'appalto ha fornito la dimostrazione oggettiva della propria capacità a fornire un servizio a ridotto impatto ambientale, sia attraverso l'applicazione di Sistemi di
gestione certificati e pertinenti27), sia offrendo prodotti e servizi migliorativi rispetto ai requisiti
minimi del DM sopra richiamato, come da esempio sotto riportato.
Tipologia alimenti
Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta,
riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio,
latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine
Provenienza (DM)
per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi
regolamenti attuativi,
per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata”
Provenienza (Ditta scelta)
per almeno il 70% espresso percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi
regolamenti attuativi,
per almeno il 30% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata”
Il servizio fornito prevede anche la “Destinazione del cibo non somministrato – progetto buon
samaritano” ovvero la riduzione dello spreco alimentare da smaltire come rifiuto in discarica e
la ridistribuzione a indigenti e bisognosi.
RSGA nel'incontro di inizio anno scolastico, ha consegnato alle famiglie interessate alla mensa
una brochure esplicativa molto dettagliata contenente:
 presentazione della Ditta appaltatrice,
 specifiche del servizio (derrate alimentari e svolgimento del servizio),
 progetti, interventi e altri servizi offerti (lezioni-gioco interattive su temi di educazione alimentare e ambientale, tradizioni e prodotti locali, prodotti equo-solidali, ecc.)
25
26
27
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Piano d'Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione
Sistema di gestione Sicurezza Alimentare (UNI EN ISO 22000:2005)
Sistema di Autocontrollo HACCP (UNI 10854:1999)
Sistema di Gestione Ambientale (UNI EN ISO 14001:2004)
Sistema di Gestione per la Qualità (UNI EN ISO 9001:2008)
Sistema di Gestione Sicurezza dei Luoghi di Lavoro (BS OHSAS 18001:2007)
Sistema di Gestione Rintracciabilità Prodotti Alimentari (UNI EN ISO 22005:2007)
Regolamento dell’attività di controllo e Certificazione dei prodotti Biologici (Reg. CE 834.07)
Certificazione etica e sociale SA 8000:2008
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 76/111
9.4 DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ SUL TERRITORIO
L’Amministrazione Comunale di Terruggia , consapevole che, per ottenere un miglioramento
reale della qualità della vita e dell'ambiente sul territorio comunale, è necessaria la partecipazione attiva di tutti gli attori (cittadini, enti pubblici e privati) che in esso vivono e/o operano,
predispone annualmente un "Programma di comunicazione" per:
 promuovere l’adesione agli strumenti volontari di gestione ambientale;
 consolidare i rapporti con attori pubblici e privati del territorio per eliminare ridurre o tenere sotto controllo processi con impatti ambientali rilevanti;
 valorizzare il territorio migliorandone la competitività secondo i principi di sviluppo sostenibile
Attività di comunicazione non pianificate sono attuate nel caso in cui si debba rispondere a degli specifici problemi ambientali sul territorio segnalati da esterni o individuati dal personale interno nell' espletamento delle proprie competenze.
A tale scopo il Comune adotta una Procedura per registrare reclami, segnalazioni e suggerimenti provenienti dai cittadini e dalle altre parti interessate esterne e rispondere in maniera
adeguata a tutte le richieste mediante azioni correttive/preventive o di miglioramento ambientale.
Lo sviluppo partecipato dei processi decisionali e progettuali, con un coinvolgimento diretto della cittadinanza è infatti un obiettivo prioritario che l’Amministrazione Comunale persegue ormai da anni. La popolazione locale, sotto stimolo dell’Amministrazione, è infatti
già avvezza culturalmente a partecipare in forma diretta alla vita del proprio paese o ad
attività volontaristiche in materia ambientale.
A tutt’ oggi non si sono mai verificate situazioni di gravi contestazione e o reclami in
campo ambientale da parte dei cittadini o delle altre parti interessate territoriali.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 77/111
9.5 GESTIONE DELLE EMERGENZE SUL TERRITORIO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Costituzione del gruppo comunale volontari di Protezione Civile, nell'ambito del
COM5
"Piano Intercomunale di Protezione Civile", approvato con con DC N. 4 del
27/03/2009
“Linee Guida della Regione Piemonte per la redazione dei Piani Comunali di Protezione Civile – 2004”,
9.5.1 Emergenze pregresse
Attualmente non sono presenti nel territorio di Terruggia casi di inquinamento del suolo/sottosuolo tali da generare interventi di messa in sicurezza/bonifica ambientale.
In passato il Comune non è mai intervenuto d’ufficio per realizzare bonifiche ambientali dovute
a non individuabilità del responsabile o del proprietario del sito inquinato.
Occasionalmente si verificano casi di abbandono illecito sul territorio di piccole quantità di rifiuti speciali e/o pericolosi; in tal caso il Comune avvisa l'Ente gestore del Servizio che si attivi
per il loro ritiro.
Durante la fase di prelevamento del rifiuto, i cantonieri medesimi svolgono apposita attività di
controllo finalizzata a valutare che il terreno, od eventuali corsi di acqua nelle vicinanze, non
presentino segnali di contaminazione.
Nel caso in cui si evidenzi un danno o un pericolo concreto di inquinamento ambientale il Sindaco, fa attuare le prime misure di “messa in sicurezza d’emergenza” delle aree inquinate e/o
dalle quali deriva il pericolo di inquinamento e provvede immediatamente ad avvisare l’ARPA
per attivare le successive attività di bonifica.
Non sono presenti serbatoi interrati di proprietà comunale.
Sul territorio non sono presenti impianti di distribuzione di carburante.
9.5.2 Emergenze da calamità naturali
L’Amministrazione Comunale di Terruggia opera in stretto contato con il COM28 5 "del Monferrato", il cui coordinamento ha sede in Ozzano M.to
I Comuni costituenti il COM 5 sono i seguenti: Altavilla M.to, Camagna, Cereseto, Conzano,
Cuccaro, Frassinello, Lu, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Rosignano M.to, Sala Monferrato, S.
Giorgio Monferrato,Terruggia, Treville e Vignale.
Il Piano Intercomunale di Protezione Civile è stato predisposto secondo le “Linee Guida della
Regione Piemonte per la redazione dei Piani Comunali di Protezione Civile – 2004”, identifica le
configurazioni di rischio insito nel territorio, organizza le strutture, prevede modalità e procedure di attivazione e di esplicazione del soccorso fino al superamento dell'emergenza.
I rischi di tipo naturale che si possono presentare sul territorio sono dovuti ad eventi:
 idrogeologici (alluvioni, esondazioni, frane e smottamenti),
 geologici (terremoti),
 meteorologici (nubifragi, grandi nevicate)
Il rischio idrogeologico da associare ad un determinato evento calamitoso dipende dalla intensità e dalla probabilità di accadimento dell’evento, dal valore esposto degli elementi che
con l’evento interagiscono e dalla loro vulnerabilità.
28
Centro Operativo Misto. I C.O.M. della provincia di Alessandria sono stati individuati secondo criteri oggettivi con
D.G.P n. 340-2001005136 del 28 Giugno 2001, e sono da considerare struttura decentrata del coordinamento Provinciale per meglio svolgere la direzione unitaria dei servizi di emergenza coordinandoli a livello provinciale con gli interventi dei Sindaci e dei componenti della Prot. Civile dei Comuni afferenti al C.O.M. stesso.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 78/111
Le diverse situazioni sono aggregate in quattro classi di rischio a gravosità crescente, alle quali
sono attribuite i valori R1 (moderato) , R2 (medio), R3 (elevato) ed R4 (molto elevato).
A. Alluvione
L’analisi geomorfologia consente di individuare le aree di territorio periodicamente destinate ad
essere inondate; è disponibile presso il SIT della Provincia di Alessandria una delimitazione delle aree inondabili.
Nel Comune non si rilevano aree a rischio elevato di esondazione, in seguito alla piccola dimensione e alla scarsa dotazione idrica dei corsi d’acqua che interessano il territorio comunale.
Figura 21: rischio alluvione nei Comuni EMAS MONFERRATO
B.
Frane
Il territorio comunale di Terruggia, come quello degli altri comuni dell'unione Collinare del Monferrato,è soggetto a rischio idrogeologico che, tra i rischi naturali, è il più ricorrente e capillarmente diffuso su tutto il territorio.
A predisporre il fenomeno è la costituzione dei sistemi collinari, formatisi in tempi geologici relativamente recenti e perciò soggetti ad una continua azione di modellamento dei versanti.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 79/111
La natura stessa del terreno, calcari duri e fratturati, quindi permeabili, alternati a litotipi marnosi e subordinatamente arenacei a minore permeabilità, contribuiscono al dissesto.
Anche gli effetti di eventi meteorologici estremi accelerano l’erosione dei pendii, provocano
frane, comportando il trasporto di notevoli quantità di materiale verso valle con conseguenti
danni a colture, abitati e infrastrutture di comunicazione e trasporto.
Conseguenza di questi fenomeni è l'innescarsi di franamenti e scivolamenti differenziati nella
coltre superficiale alterata, ma anche di movimenti profondi, al termine di periodi particolarmente piovosi che determinano un rischio medio di frane e/o smottamenti.
Figura 21 bis: aree soggette ad eventi franosi (fonte: cartografia SIT Provincia di Alessandria)
Nell’elaborato “Elenco dei comuni classificati per classe di rischio” del Piano stralcio per
l’Assetto Idrogeologico (aggiornamento luglio 2010), il comune di Terruggia infatti viene classificato R1, rischio moderato.
COMUNE
TERRUGGIA
RISCHIO
TOTALE
1
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI DISSESTO COMPONENTI IL RISCHIO
Conoide
Esondazione
Fluvio
torrentizie
Frane
X
Valanghe
Non
Specificate
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 80/111
C. Terremoti
La L.R. del Piemonte n. 10 dell’11.07.2011 (art. 29) ha prorogato al 1° gennaio 2012
l'entrata in vigore delle disposizioni sulla nuova classificazione sismica del territorio piemontese, come approvata con DGR 19.01.2010 n. 11-13058.
La D.G.R. n. 4-3084 del 12 dicembre 2011 approva le "Procedure di gestione e controllo
delle attività urbanistico-edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico" e prevede:
 la conferma della classificazione sismica già approvata nel 2010, semplificandone il riconoscimento secondo le tre zone 3S (44 Comuni), 3 (365 Comuni) e 4 (797 Comuni);
 il riordino delle disposizioni regionali previgenti, con la definizione di nuove procedure attuative, nel rispetto dei criteri fissati dalle precedenti disposizioni;
 la definizione di procedure uniformi su tutto il territorio regionale;
 l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2012.
In base a questa classificazione, tutti i Comuni dell’area EMAS MONFERRATO risultano in classe 4: in ambito urbanistico, nessun cambiamento delle procedure rispetto all'attuale quadro
normativo di riferimento (L.R. 56/77 e L.R. 1/07).
In effetti, il territorio del comune di Terruggia non è mai stato epicentro di un evento sismico,
e risente in maniera molto attenuata degli effetti di eventi sismici che si verificano nel Novese
e nel Tortonese.
Dall’analisi storica, non si rilevano eventi sismici che abbiano determinato inagibilità o parziale
inagibilità di edifici; anche in occasione dell’ultimo evento sismico di rilievo (11/04/2003 – epicentro Sant’Agata Fossili, nel Novese), non si sono riscontrati danni particolari.
9.5.3 Emergenze di natura antropica
A.
Amianto
Il territorio del casalese presenta una criticità ambientale storica dovuta alla presenza dell’amianto che è diffuso sul territorio sotto varie forme assimilabili a sorgenti contaminanti (attivate o potenziali) di tipo puntuale, con rilascio di fibre discontinuo nel tempo e variabile in funzione di particolari eventi o cause innescanti.
Dai dati raccolti nell’ultimo censimento (2001-2003)29 che ha coinvolto il territorio di competenza dell’ex USSL 76, comprendente 48 comuni, suddivisi tra le province di Alessandria(45),
Asti(1) e Vercelli(2), per un totale di Km 2738,95, è emerso che i Manufatti Contenenti Amianto (MCA), diffusi nel casalese, possono essere distinti fondamentalmente nelle seguenti categorie:
 polverino (usato per battuto strade o per coibente sottotetto);
 feltri (specie di tappeti usati come base di appoggio dell'impasto di cemento-amianto e riciclati principalmente per chiudere porticati e tettoie);
 coperture (pannelli, lastre, ecc. in cemento-amianto);
 altri manufatti (canne fumarie e di aerazione, serbatoi e vasche per l’acqua, vasi,tubazioni,
ecc.).
Si fa presente che mentre le coperture, i pannelli e gli altri manufatti sono diffusi su tutto il
territorio in edifici sia di tipo abitativo sia industriale, il polverino è localizzato quasi unicamente nel Comune di Casale Monferrato, mentre i feltri sono presenti principalmente nelle zone rurali del territorio di Casale Monferrato.
A Terruggia, sulla base del precedente censimento, risultavano presenti 13 coperture, 3 polverino battuto strade, 2 feltri e 2 pannelli, come si evince dalla tabella e grafici di seguito riportati.
29
Censimento manufatti contenenti amianto 2001-2003- ARPA CENTRO REGIONALE AMIANTO
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 81/111
Tabella 20: risultati del censimento Amianto
Tipologia
Manufatti
N. Comuni Interessati
N. Siti
Individuati
Totale
Estensione (m2)
N. Siti
Comune
Terruggia
Totale
Estensione
Terruggia (m2)
%sul
totale
Coperture
48
1635
778.764
25
9096
1.2
Polverino
(battuto strade)
6
29
3439
2
75
2.1
2
26
5169
12
14
26
64
605
6152
4
21
N.R
Polverino
(sottotetto)
Feltri
Pannelli
Altri manufatti (vasche, tubi, vasi,filtri,..)
Fonte dati: ARPA CENTRO REGIONALE AMIANTO
Il comune di Casale Monferrato in accordo con ARPA, ASL e Regione Piemonte, ha promosso
una nuova campagna di raccolta dati sul territorio, con scadenza al 15 marzo 2012.
Questa raccolta dati consentirà di ottenere un AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO per programmare
le ulteriori attività e definire il REALE FABBISOGNO DI FONDI, oltre a diffondere la CONOSCENZA DEGLI
OBBLIGHI DI MANUTENZIONE.
ASL e ARPA hanno redatto un MODELLO, che accorpa sia la SCHEDA DI CENSIMENTO (scheda A) che
un fac-simile di PIANO DI MANUTENZIONE E CONTROLLO (scheda B) che doveva essere compilato e
consegnato al Comune e/o direttamente al Polo di Casale entro la scadenza.
Il Comune, per aiutare la popolazione nella compilazione delle schede, nel riconoscimento dei
vari MCA e per diffondere la conoscenza degli obblighi di manutenzione, ha predisposto una
dettagliata brochure esplicativa:
MATERIALI CONTENENTI AMIANTO: elenco non esaustivo degli MCA, della normativa
vigente e quadro sinottico del principio di controllo/manutenzione/bonifica
scaricabile anche dal sito del Comune, che è stata presentata alla popolazione in un incontro il
13.01.12.
Durante l'anno gli Amministratori hanno affiancato la popolazione nella compilazione delle
schede; quelle compilate che non sono state portate direttamente a Casale, sono state inserite in un data base che dovrebbe servire al Comune per conoscere/monitorare/sorvegliare lo
stato degli MCA , la loro corretta manutenzione e/o l'eventuale bonifica. .
Purtroppo le richieste a Casale delle copie delle schede di censimento che non sono passate
tramite il Comune, sono state ancora evase, in attesa di elaborare i dati, e quindi non si riesce
ad avere una visione completa della situazione generale del territorio.
Entro il 2015 il Comune si propone comunque di avere a disposizione tutti i dati relativi alla situazione del territorio comunale e alla sua bonifica/monitoraggio dall'amianto.
Parallelamente all’attività di censimento degli MCA, il Polo Amianto di ARPA Piemonte, effettua
parecchie campagne di monitoraggio ambientale volte a determinare la concentrazione delle fibre di amianto aerodisperse nel Casalese. Dalla campagne di monitoraggio effettuata sono emerse, in generale sul territorio indagato, basse concentrazioni di fibre totali confermate dalle
ulteriori analisi in microscopia elettronica a scansione (SEM) che hanno inoltre evidenziato concentrazioni di amianto tremolite e/o crisotilo, in concentrazioni minime (0,3 ff/l di amianto) solamente su alcuni campioni analizzati. Si ricorda infatti che per gli ambienti di vita esiste una
raccomandazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta quale valore di riferimento la concentrazione di una fibra/litro di amianto determinata in SEM.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 82/111
B. Incidenti rilevanti
Nel territorio comunale di Terruggia non sono presenti aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della normativa in tema di Rischio Incidenti Rilevanti (RIR).
9.0 ALLEGATI
Allegato 1: Criteri di valutazione della significatività degli aspetti ambientali
Allegato 2: Organigramma nominativo dell'Amministrazione Comunale di Terruggia
Allegato 3: Analisi delle acque ad uso potabile
Allegato 4: Qualità degli scarichi idrici
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Allegato 1
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 83/111
CRITERI VALUTAZIONE SIGNIFICATIVITÀ ASPETTI AMBIENTALI
Dai dati raccolti durante le fasi di analisi ambientale sono stati identificati tutti gli aspetti
ambientali diretti o indiretti correlati alle attività di Terruggia, come descritto ai paragrafi
precedenti. I criteri utilizzati sistematicamente per identificare ed aggiornare gli aspetti
ambientali che determinano impatti significativi sull’ambiente, sono dettagliatamente illustrati nella PGA_02, rev. “Gestione degli aspetti ambientatali e significatività” e si basano
su una valutazione effettuata in funzione dei seguenti requisiti:
CONFORMITÀ LEGISLATIVA (L)
L’aspetto è significativo a priori poiché regolato da disposizioni di
legge o accordi sottoscritti dal Comune (es. emissioni in atmosfera, consumi idrici o protocolli d'intesa con altri Enti)
INTERESSE TERRITORIO E
PARTI INTERRESSATE (I)
L’aspetto è significativo se è percepito come tale dalle parti terze
interessate (cittadini, turisti, enti e organizzazioni del territorio,
ecc.)
RILEVANZA (R)
L’aspetto è significativo se crea impatti con una certa gravità/severità e probabilità di accadimento
POTERE (P)
Il Comune può esercitare un controllo diretto e/o potere e/o influenza sull’aspetto
Ad ogni aspetto ambientale si assegna un INDICE DI SIGNIFICATIVITÀ, quale “misura”
dell’importanza di tale aspetto ambientale sull’intera categoria degli aspetti.
L’indice di significatività è riconosciuto quindi in ragione del grado di interrelazione con
l’ambiente, della frequenza di impatto relativa all’aspetto e al pericolo connesso ai bersagli, potenziali o effettivi e alla tipologia di controllo/influenza che è possibile esercitare sull’aspetto
stesso e sul relativo impatto.
Di seguito sono riportati i criteri per la valutazione dell’indice di significatività partendo dalla
valutazione della conformità normativa, considerata condizione di base da cui partire per valutare tutti gli aspetti.
L.1.
Livello di conformità legislativa
PUNTEGGIO
LIVELLO
INDICATORI
1
ALTO
 L’aspetto in esame è regolamentato da norme di legge o da
prescrizioni sottoscritte dall’Ente e tutti i requisiti ad esso
applicabili sono correttamente soddisfatti.
 Il Comune è informato che l’aspetto territoriale è conforme
e sotto controllo.
2
MEDIO
 L’aspetto in esame è regolamentato da norme di legge o da
prescrizioni sottoscritte dall’Ente e si registrano solo lievi
non conformità.
 Il Comune è informato che l’aspetto territoriale è parzialmente conforme e l’ente competente sta agendo per riportare la situazione nella normalità.
3
BASSO
 L’aspetto in esame è regolamentato da norme di legge o da
prescrizioni sottoscritte dall’Ente e l’osservanza de requisiti
presenta gravi non conformità.
 Il Comune è informato che l’aspetto territoriale è parzialmente conforme e l’aspetto non è ancora trattato.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 84/111
Nel caso di inadempimento alle prescrizioni di legge, l’organizzazione dovrà dare evidenza delle
seguenti circostanze:
o i compiti assegnati non sono supportati da risorse economiche ed umane adeguate, la
cui disponibilità non dipende in via esclusiva dalla stessa organizzazione;
o lo svolgimento dell’attività prescritta dipende anche dall’espletamento di funzioni proprie di altri soggetti istituzionali (es. pareri);
o i termini concessi risultano insufficienti rispetto alle effettive capacità gestionali del comune.
Il Comune dovrà dimostrare anche:
o di avere messo in atto tutte le possibili risorse e strategie per avvicinarsi all’obiettivo richiesto;
o di avere adeguatamente sollecitato, nei limiti e secondo le forme istituzionali previste,
la partecipazione e l’intervento di altri soggetti coinvolti nell’adempimento richiesto;
o di avere pianificato la realizzazione dell’adempimento fino a sua completa realizzazione.
L.2.
Livello di interesse del territorio o delle parti interessate
Viene misurato l’impatto dell’aspetto in funzione del rapporto con le parti interessate (esistenza
di lamentele, opinioni contrarie), della sensibilità del territorio (presenza di parchi, oasi naturalistiche, edifici di valore storico dell’esistenza di opinioni contrarie elevato, ecc.), della presenza
nelle vicinanze di infrastrutture sensibili (quali scuole, asili, ospedali, ecc.).
PUNTEGGIO
LIVELLO
INDICATORI
(ALMENO UNO DELLE SEGUENTI VOCI E’ VERIFICATA)
1
BASSO
 Aree vincolate o sottoposte a tutela: assenti.
 Presenza di infrastrutture sensibili ad una distanza maggiore
di 1000 m (centri abitati, scuole, ecc.).
 L’aspetto in esame non produce impatti individuabili e rintracciabili nell’ambiente circostante.
 Non si sono mai registrate lamentele o reclami ne’ da parte
esterna ne’ da parte interna all’Ente.
2
MEDIO
 Aree vincolate o sottoposte a tutela: assenti.
 Presenza di infrastrutture sensibili a una distanza compresa
fra 200 e 1000 m (centri abitati, scuole, ecc.).
 L’aspetto in esame produce impatti sul sito che risultano
compatibili con le caratteristiche ambientali del territorio circostante e pertanto restano completamente sotto controllo.
 L’aspetto in esame è stato oggetto di interessamento da parte di soggetti esterni o interni all’ente, ma non di reclami o
lamentele esplicite.
3
ALTO
 Aree vincolate o sottoposte a tutela: presenti.
 Presenza di infrastrutture sensibili ad una distanza minore di
200 m (centri abitati, scuole, ecc.).
 L’aspetto in esame produce impatti sul sito che, in condizioni
particolari, possono risultare significativi per le caratteristiche
ambientali del territorio circostante.
 L’aspetto in esame è stato qualche volta oggetto di lamentele
da parte di soggetti interni o esterni all’ente.
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
L.3.
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 85/111
Livello di rilevanza
Rilevanza/severità intrinseca dell’aspetto e dell’impatto provocato dalle attività (per esempio,
ampiezza dell’area geografica interessata, numero dei ricettori coinvolti, tempo di permanenza
dell’effetto, ecc.).
Il livello di rilevanza è anche legato alla probabilità che l’impatto si verifichi.
INDICATORI
(ALMENO UNO DELLE SEGUENTI VOCI E’ VERIFICATA)
PUNTEGGIO
LIVELLO
1
BASSO
L’aspetto in esame non risulta rilevante; nelle attività relative
all’aspetto considerato le sostanze utilizzate o le emissioni sono minime, non vengono utilizzate o emesse sostanze pericolose, l’attività stessa è limitata o discontinua.
2
MEDIO
L’aspetto in esame risulta di rilevanza media; nelle attività relative all’aspetto considerato, le sostanze utilizzate o le emissioni sono in rilevante quantità, vengono utilizzate o emesse
alcune sostanze pericolose, l’attività stessa avviene frequentemente.
3
ALTO
L’aspetto in esame risulta di rilevanza alta; nelle attività relative all’aspetto considerato, le sostanze utilizzate o le emissioni
sono in elevata quantità, vengono utilizzate o emesse diverse
sostanze pericolose, l’attività avviene molto frequentemente o
a ciclo continuo.
L.4.
Livello di potere
Nella valutazione degli aspetti è necessario considerare il “POTERE/CONTROLLO/INFLUENZA”
che il Comune può esercitare.
PUNTEGGIO
LIVELLO
INDICATORI
3
BASSO
L’aspetto non è sotto controllo.
Esiste solo la possibilità di effettuare azioni di sensibilizzazione
e informazione.
Partecipazioni societarie minimali (quota < 4 %).
2
MEDIO
L’aspetto è parzialmente sotto controllo.
Possibilità di intervenire tramite finanziamenti e/o promuovere
e sottoscrivere accordi di programma.
Partecipazione ad organizzazioni terze, ma non posizione di
controllo (quota < 51%).
1
ELEVATO
L’aspetto è totalmente sotto controllo.
Possibilità di emanare ordinanze, regolamenti e/o documenti
prescrittivi.
Affidamenti diretti di incarichi, ordini, appalti.
Controllo di società partecipate (quota > 51%).
L’aspetto ed il relativo impatto avranno un Livello di SIGNIFICATIVITÀ (Ls) calcolato con la
seguente formula:
Ls = (L + I + R) * P
COMUNE DI TERRUGGIA
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
AAC
Rev. 2
Data: 30.11.12
Pag. 86/111
In funzione del Ls, il Comune opera come schematizzato nella tabella seguente.
LIVELLO SIGNIFICATIVITÀ
Uguale o Superiore a
9
Tra 5 e 8
Inferiore a 5
PRIORITÀ DI INTERVENTO
ALTO
Aspetto da migliorare immediatamente o con
urgenza, mediante interventi tecnici e/o organizzativi
MEDIO
Aspetto da migliorare nel breve periodo, mediante
la definizione di opportuni obiettivi
BASSO
Aspetto da tenere sotto controllo al fine di garantire
la continuità di una corretta gestione e un miglioramento nel medio-lungo periodo.
La significatività viene valutata in condizioni normali, in situazioni anormali e di emergenza riscontrate in passato o possibilmente prevedibili, in relazione alle specifiche attività
analizzate.
Nel caso di AA indiretti significativi legati ad attività di soggetti terzi (fornitori/appaltatori/Enti
Gestori), le possibilità di intervento dell’Amministrazione Comunale di Terruggia possono riguardare (in scala crescente):

sensibilizzazione, informazione e formazione rendendo possibile ai soggetti terzi
l’adozione di scelte o di comportamenti corretti sotto il profilo ambientale (es: piccoli fornitori);

incentivazione di tipo contrattuale o tramite finanziamenti, promozione e sottoscrizione di
accordi di programma (es.: fornitori di più Comuni EMAS MONFERRATO, associazioni di
categoria, Enti);

imposizione di regole/criteri nei capitolati di grossi appalti o forniture, nel pieno rispetto
delle prassi vigenti per le PA.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Allegato 2
Data: 30.11.12
Pag. 87/111
ORGANIGRAMMA NOMINATIVO DEL COMUNE DI TERRUGGIA
CONSIGLIO COMUNALE
GIUNTA
SINDACO
Giovanni BELLISTRI
RDA
Luigi PESSINA
RESP. SICUREZZA
Riccardo CACCIABUE
Luigi PESSINA
SEGRETARIO COMUNALE
DIRETTORE GENERALE
RSGA
Sante PALMIERI
Fabrizio BARACCO
AREA
AMMINISTRATIVA
Rosanna FERRAGINA
AREA
ECONOMICA FINANZIARIA
Antonella MUSSO
AREA URBANISTICA, EDILIZIA E TERRITORIO
Fabrizio BARACCO
AREA LAVORI PUBBLICI E
MANUTENTIVI
Fabrizio BARACCO
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Funzione
Nome e Cognome
SINDACO
Giovanni BELLISTRI
VICE SINDACO
Luigi PESSINA
Franca CAPRIOGLIO
ASSESSORI
Sergio LUPARIA
Pag. 88/111
Deleghe
Assessore Ambiente e Servizi alla persona
Assessore Cultura e Tempo Libero
Assessore Sport, Territorio e Viabilità
Assessore Lavori pubblici e Urbanistica
Luigino MAZZUCCO
CONSIGLIERI
Data: 30.11.12
Giovanni BELLISTRI
Luigi PESSINA
Franca CAPRIOGLIO
Sergio LUPARIA
Luigino MAZZUCCO
Fabrizio BILETTA
Franco POLATO
Gianna DEMICHELIS
Giovanni ROSSO
Luigina GENOVESE
Maria Grazia RUSSO
Massimo PAMPANA
Valerio GARRONE
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 89/111
Allegato 3: QUALITÀ ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
3.1.1) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) *- ANN0-2007-2008
PARAMETRI
METODO
pH
CONDUCIBILITA’ A 20°C
ISS D.Lgs. 31/01
ISS D.Lgs. 31/01
TOC
ISS D.Lgs. 31/01
AMMONIACA
UNITÀ DI
MISURA
VALORE Rif
D.Lgs 31/2001
e s.m.i
Data Prelievo
17.12.07
Rif. GB/2552-4/va
Data Prelievo
18.12.08
Rif. GB/2296-12/va
6,5-9,5
7,96
210
MS/cm
2.500
7,73
240
C
mg/l
-
0,098
0,083
NH4+
mg/l
<0,01
<0,01
NITRITI
APAT IRSA-CNR
4030_A1
ISS D.Lgs. 31/01
NO2-
mg/l
0,1
<0,01
<0,01
FERRO
STD Mth 3120**
Fe
g/l
200
4,3
6,4
MANGANESE
STD Mth 3120**
Mn
g/l
50
<0,1
4,0
0,5
TRIALOMETANI (THM)
CLOROFORMIO
EPA 524.2
g/l
-
0,095
1,87
BROMOFORMIO
EPA 524.2
g/l
-
0,12
0,21
DIBROMOCLOROMETANO EPA 524.2
g/l
-
0,144
0,62
BROMODICLOROMETANO EPA 524.2
g/l
-
0,104
0,85
 THM
g/l
30
0,46
3,6
EPA 524.2
* Laboratori IDROCONS
**Determinato con ICP-OE
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 90/111
3.1.2) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO)* - ANN0-2009
PARAMETRI
METODO
pH
CONDUCIBILITA’ A 20°C
ISS.BCA.023.REV00
TOC
ISS.BIA.029.REV00
AMMONIACA
NITRITI
UNITÀ DI
MISURA
ISS.BDA.022.REV00
ISS.BHE.019.REV00
FERRO
APAT IRSA CNR
4050
STD Mth 3120
MANGANESE
STD Mth 3120
VALORE Rif
D.Lgs 31/2001
e s.m.i
Data Prelievo
15.12.09
Rif. 210002336
6,5-9,5
MS/cm
2.500
8,15
220
mg/l
-
<0,3
+
mg/l
0,5
<0,01
-
mg/l
0,1
<0,01
Fe
g/l
200
6,7
Mn
g/l
50
<1
C
NH4
NO2
TRIALOMETANI (THM)
CLOROFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,48
BROMOFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,27
DIBROMOCLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,57
BROMODICLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,54
 THM
ISS.CAA.036.REV00
g/l
30
1,86
* Laboratori IRIDE acqua gas
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 91/111
3.1.3) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SUPPLEMENTARI* - ANN0-2009
UNITÀ DI
MISURA
PARAMETRI
METODO
pH
CONDUCIBILITA’ A 20°C
ISS.BCA.023.REV00
TOC
ISS.BIA.029.REV00
C
AMMONIACA
ISS.BHE.019.REV00
NITRITI
FERRO
MANGANESE
STD Mth 3120
Acqua serbatoio
Data Prelievo
20.10.09
Rif. GB/1933-2/va
Acqua rete (Municipio)
Data Prelievo
20.10.09
Rif. GB/1933-1/va
7,99
243
MS/cm
2.500
7,87
238
mg/l
-
<0,3
<0,3
NH4+
mg/l
0,5
<0,01
<0,01
-
mg/l
0,1
<0,01
<0,01
Fe
g/l
200
7,9
11,2
Mn
g/l
50
<1,0
<0,1
6,5-9,5
ISS.BDA.022.REV00
APAT IRSA CNR
4050
STD Mth 3120
VALORE Rif
D.Lgs 31/2001
e s.m.i
NO2
TRIALOMETANI (THM)
CLOROFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,55
0,084
BROMOFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,24
0,131
DIBROMOCLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,65
0,199
BROMODICLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,55
0,152
 THM
ISS.CAA.036.REV00
g/l
30
1,99
0,57
* Laboratori IRIDE acqua gas
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 92/111
3.1.4) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONE ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO)* - ANN0 2010
PARAMETRI
METODO
pH
CONDUCIBILITA’ A 20°C
ISS.BCA.023.REV00
TOC
ISS.BIA.029.REV00
AMMONIACA
NITRITI
UNITÀ DI
MISURA
ISS.BDA.022.REV00
ISS.BHE.019.REV00
FERRO
APAT IRSA CNR
4050
STD Mth 3120
MANGANESE
STD Mth 3120
VALORE Rif
D.Lgs 31/2001
e s.m.i
Data Prelievo
14.12.10
Rif. 210010273
6,5-9,5
MS/cm
2.500
7,72
232
mg/l
-
<0,3
+
mg/l
0,5
<0,01
-
mg/l
0,1
<0,01
Fe
g/l
200
2,8
Mn
g/l
50
<1
C
NH4
NO2
TRIALOMETANI (THM)
CLOROFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,168
BROMOFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,59
DIBROMOCLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,60
BROMODICLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,28
 THM
ISS.CAA.036.REV00
g/l
30
1,64
* Laboratori IRIDE acqua gas
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 93/111
3.1.5) RISULTATI ANALISI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI SU CAMPIONE ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0 2011*
Data Prelievo 24.05.11 Rif. GB/345-8/va -
diclorodifluorometano
EPA 524.2
UNITÀ DI
MISURA
g/l
cloruro di vinile
EPA 524.2
g/l
<0,1
1,1,1,2-tetracloroetano
EPA 524.2
g/l
<0,05
triclorofluorometano
EPA 524.2
g/l
<0,05
etilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,1-dicloroetilene
EPA 524.2
g/l
<0,05
m,p-xilene
EPA 524.2
g/l
<0,05
diclorometano
EPA 524.2
g/l
<0,05
o-xilene
EPA 524.2
g/l
<0,05
trans-1,2-dicloroetene
EPA 524.2
g/l
<0,05
stirene
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,1-dicloroetano
EPA 524.2
g/l
<0,02
isopropilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
2,2-dicloro propano
EPA 524.2
g/l
<0,02
bromoformio
EPA 524.2
g/l
cis-1,2,-dicloroetilene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,1,2,2-tetracloroetano
EPA 524.2
g/l
<0,05
cloroformio
EPA 524.2
g/l
0,26
1,2,3-tricloropropano
EPA 524.2
g/l
<0,001
bromoclorometano
EPA 524.2
g/l
<0,02
n-propilbrenzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,1,1-tricloroetano
EPA 524.2
g/l
<0,01
bromobenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,1-dicloropropene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,3,5-trimetilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
tetracloruro di carbonio
EPA 524.2
g/l
<0,02
2-clorotoluene
EPA 524.2
g/l
<0,01
1,2-dicloroetano
EPA 524.2
g/l
<0,01
4-clorotoluene
EPA 524.2
g/l
<0,01
benzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
ter-butilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
tricloroetilene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,2,4-trimetilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,2-dicloropropano
EPA 524.2
g/l
<0,02
sec-butilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
bromodiclorometano
EPA 524.2
g/l
0,26
p-isopropiltoluene
EPA 524.2
g/l
<0,05
dibromometano
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,3-diclorobenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
cis-1,3-dicloropropene
EPA 524.2
g/l
<0,01
1,4-diclorobenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
toluene
EPA 524.2
g/l
<0,02
n-butilbenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
trans-1,3-dicloropropene
EPA 524.2
g/l
<0,01
1,2-diclorobenzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,1,2-tricloroetano
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,2-dibromo-3-cloropropano
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,3-dicloropropano
EPA 524.2
g/l
<0,05
1,3,4-triclorobenzene
EPA 524.2
g/l
<0,05
PARAMETRI
METODO
VALORE
PARAMETRI
<0,1
clorobenzene
EPA 524.2
UNITÀ DI
MISURA
g/l
<0,05
METODO
VALORE
0,167
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
EPA 524.2
g/l
dibromoclorometano
EPA 524.2
g/l
0,33
1,2-dibromoetano
EPA 524.2
g/l
<0,001
MTBE (Metil-T-Butil Etere)
EPA 524.2
tetracloroetilene
g/l
<0,05
Pag. 94/111
EPA 524.2
g/l
<0,05
naftalene
EPA 524.2
g/l
<0,02
1,2,3-triclorobenzene
EPA 524.2
g/l
<0,02
esaclorobutadiene
<0,1
* Laboratori IREN acqua gas (nuovo nome della Società IRIDE acqua e gas)

AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 95/111
3.1.6) RISULTATI ANALISI CHIMICHE E CHIMICO FISICHE SU CAMPIONE ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO)* - ANN0 2011
PARAMETRI
UNITÀ DI
MISURA
METODO
VALORE Rif
D.Lgs 31/2001
e s.m.i
Data Prelievo
12.12.11
Rif. 210027082
PARAMETRI INDICATORI
pH
ISS.BCA.023.REV00
CONDUCIBILITA’ A 20°C
ISS.BDA.022.REV00
TOC
ISS.BIA.029.REV00
AMMONIACA
NITRITI
FERRO
ISS.BHE.019.REV00
APAT IRSA CNR
4050
STD Mth 3120
7,94
2.500
250
mg/l
-
<0,3
+
mg/l
0,5
<0,01
-
mg/l
C
NH4
6,5-9,5
MS/cm
NO2
<0,01
Fe
g/l
200
10,3
Mn
g/l
50
<1
MANGANESE
STD Mth 3120
BENZENE
ISS.CAD004.REV00
g/l
1
<0,05
1,2 DICLOROETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
3
<0,01
 TETRACLOROETILE +
TRICLOROETILENE
ISS.CAA.036.REV00
10
<0,05
TETRACLORO ETILENE
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
<0,05
TRICLOROETILENE
ISS.CAA.036.REV00
g/l
30
<0,02
TRIALOMETANI TOTALE
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,48
CLOROFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
<0,05
BROMOFORMIO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,25
DIBROMOCLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
0,23
BROMODICLOROMETANO
ISS.CAA.036.REV00
g/l
-
<0,2
CLORURO DI VINILE
ISS.CAA.036.REV00
g/l
0,5
<0,1
PARAMETRI CHIMICI
g/l
* Laboratori IREN acqua gas (nuovo nome della Società IRIDE acqua e gas)
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 96/111
3.1.6) RISULTATI ANALISI CHIMICI SU CAMPIONE ACQUA UTENZA VIA MARCONI - ANN0 2011*
PARAMETRI
METODO
UNITÀ DI
MISURA
VALORE Rif
D.Lgs 31/2001
e s.m.i
Data Prelievo
03.07.12
Campione n. 1259
PIOMB0
EPA.200.8 1994
g/l
25
<11
MERCURIO
APAT CNR IRSA 3200 A1
g/l
1,0
<0,5
* LABORATORIO ANALISI SICEA (Società Italiana Esercizio Acquedotti)
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 97/111
3.2.1) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2007*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
03/09/2007
Rif. 6881
Data prelievo:
17/12/2007
Rif. 7750
Coliformi totali
MPN/1100 ml
0
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
0
0
0
0
PARAMETRI
2
Enterococchi
UFC /100 ml
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
3
0
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
5
0
Cloro libero
mg/ ml
0,13
0,04
Cloro totale
mg/ml
0,17
0,07
Cloro CCAM
* Laboratori CCAM
1
Most Probable Number = Tecnica analitica del Numero più probabile, utilizzato nelle analisi microbiologiche delle acque. Generalmente viene usato per la determinazione della coli
metria totale e fecale
2
Unità Formanti Colonia: unità di misura per la conta vitale dei microorganismi. Una unità formante colonia può essere costituita da una o più cellule.
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 98/111
3.2.2) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2008*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
06/05/2008
Rif. 8801
Data prelievo:
25/08/2008
Rif. 9601
Data prelievo:
18/12/2008
Rif. 10165
Coliformi totali
MPN/100 ml
0
0
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
0
0
Enterococchi
UFC/100 ml
0
0
0
0
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
73
12
0
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
9
8
2
Cloro libero
mg/ ml
0,11
<0,04
0,10
Cloro totale
mg/ml
0,14
<0,04
0,13
PARAMETRI
Cloro CCAM
* Laboratori CCAM
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 99/111
3.2.3) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2009*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
04/05/2009
Rif. 10712
Data prelievo:
28/09/2009
Rif. 11317
Data prelievo:
20/10/2009
Rif. 11436
Data prelievo:
14/12/2009
Rif. 11786
Coliformi totali
MPN/100 ml
0
0
0
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
0
0
0
Enterococchi
UFC/100 ml
0
0
0
0
0
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
37
3
18
0
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
6
3
10
0
Cloro libero
mg/ ml
0,12
0,07
0,10
0,11
Cloro totale
mg/ml
0,15
0,10
0,13
0,14
PARAMETRI
Cloro CCAM
* Laboratori CCAM
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 100/111
3.2.4) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2010*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
10/05/2010
Rif. 12482
Data prelievo:
13/09/2010
Rif. 12840
Data prelievo:
14/12/2010
Rif. 13449
Coliformi totali
MPN/100 ml
0
0
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
0
0
Enterococchi
UFC/100 ml
0
0
0
0
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
3
2
10
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
2
1
2
Cloro libero
mg/ ml
0,14
0,23
0,10
Cloro totale
mg/ml
0,17
0,26
0,13
PARAMETRI
Cloro CCAM
* Laboratori CCAM
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 101/111
3.2.5) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2011*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
03/05/2011
Rif. 14592
Data prelievo:
09/08/2011
Rif. 15281
Data prelievo:
12/12/2011
Rif. 15824
Coliformi totali
MPN/100 ml
0
0
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
0
0
Enterococchi
UFC/100 ml
0
0
0
0
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
0
8
2
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
0
8
1
Cloro libero
mg/ ml
0,20
0,20
0,13
Cloro totale
mg/ml
0,23
0,23
0,16
PARAMETRI
Cloro CCAM
* Laboratori CCAM
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 102/111
3.2.6) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONI ACQUA FONTANA (PIAZZA MUNICIPIO) - ANN0-2012*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
07/05/2012
Rif. 16193
Data prelievo:
05/09/2012
Rif. 16956
Data prelievo:
08/10/20
Rif. 16741
Coliformi totali
MPN/100 ml
0
0
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
0
0
Enterococchi
UFC/100 ml
0
0
0
0
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
33
12
6
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
5
1
2
Cloro libero
mg/ ml
0,12
0,13
0,20
Cloro totale
mg/ml
0,15
0,16
0,23
PARAMETRI
Cloro CCAM
* Laboratori CCAM
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Data: 30.11.12
Pag. 103/111
.2.6) RISULTATI ANALISI MICROBIOLOGICHE SU CAMPIONE ACQUA UTENZA VIA MARCONI - ANN0-2012*
UNITA’
MISURA
Rif. D.Lgs
31/2001 e
s.m.i.
Data prelievo:
03/07/2012
Rif. 1693
Coliformi totali
MPN/100 ml
0
0
Escherichia coli
MPN/100 ml
0
0
Enterococchi
UFC/100 ml
0
0
Conteggio delle
colonie a 22°C
UFC/ ml
4
Conteggio delle
colonie a 36°C
UFC/ ml
2
Cloro libero
mg/ ml
0,14
Cloro totale
mg/ml
0,16
PARAMETRI
Cloro CCAM
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 104/111
Allegato 4: QUALITÀ DEGLI SCARICHI IDRICI
4.1.1) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO *, Categoria I ** - anno 2007
PARAMETRI
Uscita Valle
Chiesa
Data 02.03.07
GB/371-23/va
Uscita Reg.
Cacciolo
Data 02.03.07
GB/371-25/va
Uscita Vodisio
Data 02.03.07
GB/371-21/va
5,5-9,5
6,67
6,54
7,51
mg/l
200
30
15
10
mg/l
1
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
300
65
45
55
O2
mg/l
160***
20
15
15
NH4+
mg/l
60***
12,3
2,4
2,0
P
mg/l
20
0,51
0,37
0,39
UNITA’ DI
MISURA
METODO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
Solidi sospesi
CNR 2090-B
Solidi sedimen- APAT IRSA
tabili
CNR 2090-C
ISO
COD
15705:2002
APAT IRSA
BOD5
CNR 5120
APAT IRSA
AMMONIACA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
FOSFORO
CNR 4110-A2
PH
Rif. L.R.13/90
All. 2 Tab. 2.IV
* Laboratori IDROCONS V
** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.I
***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 105/111
4.1.2) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO,* Categoria I** - anno 2008
PARAMETRI
PH
Solidi sospesi
Solidi sedimentabili
COD
BOD5
AMMONIACA
FOSFORO
Rif. L.R.13/90
All. 2 Tab. 2.IV
Uscita Valle
Chiesa
Data 12.03.08
GB/426-33/va
Uscita Reg.
Cacciolo
Data 12.03.08
GB/426-34/va
Uscita Vodisio
Data 12.03.08
GB/426-32/va
5,5-9,5
7,45
6,76
7,05
mg/l
200
<5
10
25
mg/l
1
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
300
35
45
75
O2
mg/l
160***
10
20
25
NH4+
mg/l
60***
8,20
6,1
2,4
P
mg/l
1,00
2,1
1,43
UNITA’ DI
MISURA
METODO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
CNR 2090-B
APAT IRSA
CNR 2090-C
ISO
15705:2002
APAT IRSA
CNR 5120
APAT IRSA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
CNR 4110-A2
* Laboratori IDROCONS
** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV
***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria
20
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 106/111
4.1.3) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO, * Categoria I** - anno 2009
PARAMETRI
Rif. L.R.13/90
All. 2 Tab. 2.IV
Uscita Valle
Chiesa
Data 22.07.09
GB/95-35/va
Uscita Reg.
Cacciolo
Data 22.07.09
GB/95-36/va
Uscita Vodisio
Data 22.07.09
GB/95-34/va
5,5-9,5
7,77
7,35
7,53
mg/l
200
20
35
40
mg/l
1
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
300
45
65
105
O2
mg/l
160***
10
25
30
NH4+
mg/l
60***
1,80
3,3
5,1
P
mg/l
20
3,30
1,16
1,80
UNITA’ DI
MISURA
METODO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
Solidi sospesi
CNR 2090-B
APAT IRSA
Solidi sedimentabili
CNR 2090-C
ISO
COD
15705:2002
APAT IRSA
BOD5
CNR 5120
APAT IRSA
AMMONIACA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
FOSFORO
CNR 4110-A2
PH
* Laboratori IDROCONS
** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV
***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 107/111
4.1.4) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I** - anno 2010
PARAMETRI
METODO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
Solidi sospesi
CNR 2090-B
APAT IRSA
Solidi sedimentabili
CNR 2090-C
ISO
COD
15705:2002
APAT IRSA
BOD5
CNR 5120
APAT IRSA
AMMONIACA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
FOSFORO
CNR 4110-A2
Rif. L.R.13/90
All. 2 Tab. 2.IV
Uscita
Valle Chiesa
Data 17.12.10
Rif. 210010538
Uscita
Reg. Cacciolo
Data 01.10.10
Rif. 210007386
Uscita Vodisio
Data 01.10.10
Rif. 21007385
5,5-9,5
7,30
6,8
6,7
mg/l
200
25
21
23
mg/l
1
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
300
55
79
34
O2
mg/l
160***
15
47
22
NH4+
mg/l
60***
10,0
15,1
<0,1
P
mg/l
20
3,15
3,7
2,9
UNITA’ DI
MISURA
PH
* Laboratori IDROCONS
** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV
***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 108/111
4.1.5) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I**- anno 2011
PARAMETRI
PH
METODO
Rif. L.R.13/90
All. 2 Tab. 2.IV
Uscita
Valle Chiesa
Data 01.07.11
Rif. 210020139
Uscita
Reg. Cacciolo
Data 01.07.11
Rif. 210020138
Uscita Vodisio
Data 01.07.11
Rif. 210020137
5,5-9,5
6,95
7,18
6,96
mg/l
200
5
10
10
mg/l
1
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
300
35
45
5
O2
mg/l
160***
15
15
<5
NH4+
mg/l
60***
23
3,4
<0,1
P
mg/l
20
3,2
3,3
1,0
UNITA’ DI
MISURA
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
CNR 2090-B
APAT IRSA
Solidi sedimentabili
CNR 2090-C
ISO
COD
15705:2002
APAT IRSA
BOD5
CNR 5120
APAT IRSA
AMMONIACA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
FOSFORO
CNR 4110-A2
Solidi sospesi
*
Laboratori IDROCONS
** Con prescrizione di rispettare i limiti dell'all. 2 Tab.2.IV
***Limiti autorizzativi Provincia di Alessandria
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 109/111
4.2.1) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I - anno 2007-2008-2009
PH
Solidi sospesi
Solidi sedimentabili
COD
BOD5
AMMONIACA
FOSFORO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
CNR 2090-B
APAT IRSA
CNR 2090-C
ISO
15705:2002
APAT IRSA
CNR 5120
APAT IRSA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
CNR 4110-A2
GB/95-37/va
Data 29.01.09
35/va
GB/426-
Data 12.03.08
22/va
GB/371-
Data 01.03.07
Uscita Str. Prov. S. Maurizio
GB/95-33/va
Data 29.01.09
31/va
GB/426-
Data 12.03.08
Rif. L.R.13/90
All.1/All.2
Tab. 2.IV
I Categoria
24/va
UNITA’ DI
MISURA
METODO
GB/371-
PARAMETRI
Data 01.03.07
Uscita Str. Com. Ronchi
5,5-9,5
6,76
7,33
7,71
6,84
7,31
7,86
mg/l
200
30
10
25
50
10
25
mg/l
5
<0,5
<0,5
<0,5
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
500
175
55
55
210
50
45
O2
mg/l
250
45
25
25
65
20
10
NH4+
mg/l
60
35
17,6
0,92
41
3,8
1,06
P
mg/l
20
0,46
2,5
5,1
1,88
1,0
0,59
*Laboratori IRIDE ACQUA GAS
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 110/111
4.2.2) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I - anno 2010
PARAMETRI
PH
Solidi sospesi
Solidi sedimentabili
COD
BOD5
AMMONIACA
FOSFORO
METODO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
CNR 2090-B
APAT IRSA
CNR 2090-C
ISO
15705:2002
APAT IRSA
CNR 5120
APAT IRSA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
CNR 4110-A2
*Laboratori IRIDE ACQUA GAS
Rif. L.R.13/90
All.1/All.2
Tab. 2.IV
I Categoria
Uscita Str.
Com. Ronchi
Data 28.06.10
Rif. 210005079
Uscita Str.
Com. Ronchi
Data 17.12.10
Rif. 210010539
Uscita Str.
Prov. S. Maurizio
Data 01.10.10
Rif. 210007373
5,5-9,5
6,98
7,42
7,6
mg/l
200
<5
30
10
mg/l
5
<0,5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
500
10
55
63
O2
mg/l
250
<5
20
38
NH4+
mg/l
60
0,58
20
31
P
mg/l
20
0,14
1,87
2,2
UNITA’ DI
MISURA
AAC
COMUNE DI TERRUGGIA
Rev. 2
Data: 30.11.12
RAPPORTO DI ANALISI AMBIENTALE COMUNALE
Pag. 111/111
4.2.3) ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE ESEGUITE SU ACQUE DI SCARICO*, Categoria I - anno 2010
PARAMETRI
PH
Solidi sospesi
Solidi sedimentabili
COD
BOD5
AMMONIACA
FOSFORO
METODO
APAT IRSA
CNR 2060
APAT IRSA
CNR 2090-B
APAT IRSA
CNR 2090-C
ISO
15705:2002
APAT IRSA
CNR 5120
APAT IRSA
CNR 4030-A1
APAT IRSA
CNR 4110-A2
Rif. L.R.13/90
All.1/All.2
Tab. 2.IV
I Categoria
Uscita Str.
Com. Ronchi
Data 01.07.11
Rif. 210020135
Uscita Str.
Prov. S. Maurizio
Data 01.07.11
Rif. 210020134
5,5-9,5
6,88
6,92
mg/l
200
10
5
mg/l
5
<0,5
<0,5
O2
mg/l
500
30
30
O2
mg/l
250
10
10
mg/l
60
4,3
6,6
mg/l
20
2,6
1,85
UNITA’ DI
MISURA
NH
+
4
P