Brevi Riflessioni sul Rosario: Valori del Vangelo per Famiglie di Oggi
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Brevi Riflessioni sul Rosario: Valori del Vangelo per Famiglie di Oggi
3. L’incoronazione di spine 5. Gesù è crocifisso e muore in Croce • Umiltà • Amore Quest’incoronazione provoca dolore ma, ancora peggio, cerca di umiliare Gesù e negare la Sua dignità umana, deridendo la Sua affermazione di essere il Re. Gesù non è mai stato orgoglioso, ma sempre umile. Per questo i suoi torturatori non furono in grado di provocare una reazione: Gesù sa che il suo Regno non è di questo mondo. In famiglia spesso cerchiamo di metterci alla prova gli uni gli altri, al fine di proteggere il nostro orgoglio. Gesù ci mostra un altro modo, la via dell’umiltà. Sappiamo che Dio ci ama e che la nostra dignità è inviolabile. Cerchiamo di essere umili tra di noi, come lo era Gesù. Intenzione di preghiera: Ti chiediamo, o Signore, lo spirito di umiltà. 4. Il viaggio al Calvario di Gesù carico della Croce A volte, quando si pensa alla Crocifissione, rimaniamo sbalorditi dalla sofferenza che Gesù ha dovuto subire. La Crocifissione era una tortura particolarmente crudele inventata dai Romani. Quello che vediamo è Gesù sofferente. Ma era sostenuto dalla potenza dello Spirito in Lui. Gesù trasforma la Sua sofferenza nella più grande testimonianza di amore assoluto che il mondo abbia mai conosciuto. Il sacrificio è sofferenza trasformata dall’amore. Sulla Croce, Gesù trasforma la Sua morte in sacrificio di offerta, l’ultima parola del Suo amore per Suo Padre e per noi. Un amore così può essere solo divino. Per conoscerlo, dobbiamo essere aperti allo Spirito di Gesù. In questo modo possiamo imparare, come famiglia, a vivere l’amore l’uno per l’altro, a trasformare le nostre piccole sofferenze in sacrifici di offerta che danno vita a coloro che ci circondano. Intenzione di preghiera: Signore, senza amore siamo niente. Aiutaci ad amarci gli uni gli altri con l’amore con cui Tu ci ami. Intenzione di preghiera: Signore, donaci la forza di andare avanti nella nostra vita di fede e nella nostra missione cristiana, indipendentemente dalle prove che ci saranno. 2. L’ascensione di Gesù al Cielo • Fiducia Fidarsi di Dio non significa aspettare che Dio faccia tutto per noi! La fiducia è reciproca: anche Dio si fida di noi. Egli ci ha dato il compito di costruire il Suo Regno qui, oggi. Quando Gesù stava lasciando questo mondo, ha posto la Sua fiducia in noi. Egli ci lascia spazio per seguirlo. In famiglia impariamo ad avere fiducia creando gli spazi necessari dove ognuno di noi può diventare veramente quello a cui siamo chiamati. Si dice che la fiducia va guadagnata, come se la fiducia fosse un favore da concedere. La fiducia è una virtù, una forza che si coltiva, che permettiamo di crescere dentro e attorno a noi. È prima di tutto un dono di Dio, da mettere a frutto e condividere con gli altri, in modo che, a loro volta, possano crescere nella fiducia. Intenzione di preghiera: Signore, rendi fecondo in noi il dono della fiducia, affinché possiamo impegnarci a seguirti pienamente e con coraggio. • Determinazione Gesù deve essere stato indebolito dalle torture che è stato costretto a subire. Ora deve portare quel pesante pezzo di legno sulla sommità di un alto colle, mentre veniva spinto e colpito. La tradizione ci dice che è caduto tre volte, e tre volte si è rialzato in modo da poter completare il viaggio che aveva accettato di intraprendere. Che determinazione! Ci vuole determinazione anche in famiglia per non rinunciare al primo ostacolo, per andare avanti dopo essere caduti, per proseguire sulla strada. Dobbiamo aiutarci a vicenda sviluppare questa determinazione, che si fonda sull’amore di Dio per noi. Intenzione di preghiera: Signore, colmaci di speranza, affinché con pace e gioia possiamo risplendere come luci nel mondo I MISTERI GLORIOSI 1. La risurrezione di Gesù • Speranza A volte le persone dicono che una situazione è “senza speranza”. Come se la speranza si trovasse nella situazione stessa. La speranza è una forza che vive nel cuore dell’uomo. Dobbiamo portare la nostra speranza nel cuore delle situazioni apparentemente bloccate e senza via d’uscita. Da dove viene questa speranza? Dalla convinzione che, nella Sua Risurrezione, Gesù ha vinto il potere della morte. Con Lui, siamo già risorti. Dall’interno delle nostre famiglie, siamo in grado di portare speranza ovunque andiamo, qualunque sia la situazione che si pone di fronte a noi. Con Cristo, nessuna situazione è senza speranza perché la speranza vive dentro di noi. 3. La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo • Entusiasmo La radice Greca della parola “entusiasmo” parla di Dio (theo) dentro (en) di noi. Essere entusiasti significa essere colmi dello Spirito di Dio. Che virtù straordinaria, che forza a favore della vita, della crescita e della generosità! L’entusiasmo fa crollare tutta l’apatia, tutta l’indifferenza. Coltivare l’entusiasmo in famiglia significa essere aperti al dono dello Spirito, per accogliere la vita con pienezza e condividerla in abbondanza. Intenzione di preghiera: Signore, Tu vuoi che siamo liberi. Aiutaci a coltivare l’entusiasmo che rende i nostri gioghi leggeri e fa traboccare di gioia i nostri cuori. 4. L’assunzione di Maria al cielo Brevi Riflessioni sul Rosario: Valori del Vangelo per Famiglie di Oggi • Solidarietà Nel Mistero dell’Assunzione, Maria partecipa alla Risurrezione del suo Figlio, Gesù. Ciò che è promesso a tutti i credenti è già realizzato in lei: “Se siamo morti con Lui, regneremo anche con Lui.” Maria era così vicina a Gesù sulla Croce che ora condivide la Sua gloria in cielo. Vive in piena solidarietà con il Figlio, la solidarietà promessa a noi, la solidarietà che ci rende già fratelli e sorelle di Gesù. La famiglia è il luogo dove si impara la solidarietà. Sì, come famiglia siamo legati dal vincolo del sangue, ma la fede che ci unisce ci rende ancora più vicini. Intenzione di preghiera: Maria, Madre della Chiesa, insegna alla nostra famiglia come diventare piccola Chiesa a immagine di Cristo, dove regnano l’amore, la condivisione e il supporto reciproco. 5. L’incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra • Riconoscimento Celebrare Maria come Regina del cielo e della terra è riconoscere il ruolo unico che riveste nella storia della salvezza e nella nostra storia. Imparare a riconoscere il ruolo importante che ogni persona ha nella nostra storia di vita, celebrando quello che fanno, quello che sono per noi - questa è una delle gioie della vita famigliare. Insieme, dobbiamo riconoscere il dono degli altri, celebrare la loro presenza nella nostra vita e gustare la gioia già promessa a noi con Maria in cielo. Incontro Mondiale delle Famiglie 2015 Philadelphia, Pennsylvania Pittura iconica ufficiale da Neilson Carlin Intenzione di preghiera: Maria, seguendo il tuo esempio, rendiamo grazie a Dio per tutte le cose. S. E. Reverendissimo Paul-André Durocher Arcivescovo di Gatineau, Québec I MISTERI GIOIOSI 1. L’annunciazione dell’Angelo Gabriele alla Vergine Maria • Obbedienza Nel cuore della storia dell’Annunciazione c’è il “Sì” di Maria che accetta di fare la volontà di Dio. Obbedire deriva da due parole latine che letteralmente significano “ascoltare dal basso” o, in un senso più ampio, “ascoltare rispettosamente”. Maria ascolta con rispetto il messaggero di Dio. Ogni membro della famiglia deve ascoltare con rispetto gli altri membri. A volte pensiamo che questo significhi solo che il bambino ascolti con obbedienza l’adulto. Ma, fondamentalmente, ogni membro della famiglia deve imparare ad ascoltare con rispetto gli altri membri, in modo da vivere insieme in armonia reciproca. Intenzione di preghiera: Signore, aiutaci a cercare la Tua volontà e a rispondere ad essa prontamente, in tutte le nostre azioni e decisioni, proprio come ha fatto Maria. 2. La visitazione della Vergine Maria a sua cugina Elisabetta • Servizio Maria ha appena scoperto di essere incinta. Nonostante lo sconvolgimento fisico, emotivo e relazionale che questo comporta, il suo primo pensiero è per l’anziana cugina Elisabetta, che sta aspettando anche lei un bambino. Maria va a trovarla immediatamente. Possiamo immaginarci la giovane ragazzina che aiuta la parente più anziana durante i difficili mesi di gravidanza. Nonostante le nostre prove e sconvolgimenti, anche noi siamo chiamati a metterci al servizio gli uni degli altri. Questo servizio reciproco aiuta l’intera famiglia ad affrontare le difficoltà e rende più facili i momenti difficili. Intenzione di preghiera: Signore, aiutaci ad essere disponibili per gli altri e a servirli, in modo da essere veri testimoni del Tuo Vangelo. 3. La nascita di Gesù nella stalla a Betlemme 5. Il ritrovamento di Gesù nel Tempio • Gioia • Onestà “Vi porto un annuncio di grande gioia,” dice l’angelo ai pastori. La nascita di Gesù è fonte di gioia per tutti coloro che vedono in essa come Dio viene a trovarci. La gioia è uno dei frutti dello Spirito Santo. La gioia non e’ un piacere fugace – egocentrico, che passa in fretta, superficiale. La gioia è duratura, amorevole e profonda. Quando c’è gioia nel cuore della famiglia, ogni momento di vita insieme diventa prezioso. La gioia è un vero dono per l’intera famiglia. Intenzione di preghiera: Signore, vieni e rendi più profonda la gioia di Cristo in noi, in modo che possiamo possiamo farla risplendere nelle nostre famiglie e tutto intorno a noi. 4. La presentazione di Gesù al tempio da parte di Maria e Giuseppe • Venerazione Venerazione non è una parola all’ordine del giorno. Significa “ profondo rispetto”. Quando ascoltiamo il racconto di come Gesù è stato presentato al Tempio, proviamo venerazione. C’è la venerazione di Simeone, quando prende il bambino tra le braccia e benedice Dio. C’è la venerazione di Anna, quell’anziana profetessa, quando celebra Dio grazie a Gesù. Queste due persone anziane sono piene di venerazione per il bambino. Questa è una bellissima virtù da coltivare in famiglia, dai più giovani ai più anziani. Facciamo questo perché ogni persona è unica e possiede un valore straordinario. La venerazione è la nostra risposta alla dignità dell’altro. Intenzione di preghiera: Signore, aiutaci a riconoscere la Tua presenza nei nostri fratelli e sorelle e a rispettarli in quanto ognuno è unico. Il giovane Gesù non ha seguito i propri genitori nel viaggio verso casa. Giuseppe e Maria erano preoccupatissimi mentre cercavano dappertutto il proprio Figlio. Poi lo trovano. Siamo testimoni, non di un rimprovero dei genitori di un giovane che è scappato, ma di uno scambio franco e onesto, nel quale ognuno parla con rispetto e schiettezza. Maria esprime la sua paura. Gesù esprime la sua convinzione. I genitori non capiscono il loro Figlio, ma comunicano l’un l’altro. La loro onestà e capacità di aprire i propri cuori gli uni agli altri con sincerità sono essenziali per comunicare con l’altro, per incontrare l’altro, per entrare in relazione gli uni con gli altri. Essere capaci di parlarsi e ascoltarsi a vicenda, anche quando non capiamo, è una virtù importante per la vita di famiglia. Intenzione di preghiera: Spirito Santo, ispira e sostieni tutti i genitori nell’educazione dei loro figli alla fede, in modo che possano trovare la verità sempre e ovunque. I MISTERI LUMINOSI 1. Il battesimo nel Giordano • Responsabilità Il Battesimo di Gesù è stato un punto di svolta cruciale, il momento in cui Gesù ha abbandonato la sua quieta vita “nascosta” per impegnarsi nella predicazione e nelle opere. Nel Suo Battesimo Gesù sente la voce del Padre Suo come una chiamata. “Il Signore mi ha mandato,” dirà in seguito, quando sarà a Nazaret. Ancor più, Gesù ha risposto. Nella parola “responsabilità” c’è nascosta la parola “risposta”. Essere responsabili significa rispondere alla chiamata dell’altro, prenderla seriamente e compiere ciò che siamo chiamati a fare. Nella vita di famiglia, siamo responsabili gli uni degli altri. Dobbiamo rispondere gli uni agli altri ed essere fedeli all’impegno a cui siamo stati chiamati. Proprio come Gesù nel Suo Battesimo. Intenzione di preghiera: Signore, aiuta i genitori e i nonni a capire e ad assumersi le proprie responsabilità famigliari alla luce del Vangelo. 2. Le nozze di Cana • Fede Si potrebbe pensare che l’intenzione di questa storia sia svelare come la dignità del matrimonio sia benedetto dalla presenza di Gesù. Questa non è l’intenzione del Vangelo di Giovanni. Per l’Evangelista, questa storia è importante perché è il primo segno di Gesù, il Suo primo miracolo. Da questo momento, i discepoli credono in Lui. Il vero dono di Cana non è l’abbondanza di vino – è la fede. Non abbiamo bisogno di quella fede nelle nostre famiglie? Fede in Dio? Fiducia nell’altro? La fede è una forza, una virtù che ci consente di vedere oltre l’immediato e l’ovvio. La famiglia deve custodire la fede, proteggerla, nutrirla. Gesù è presente in famiglia così come lo era a Cana, e ci chiama alla fede. Intenzione di preghiera: Signore, aumenta la nostra fede e aiutaci ad essere testimoni privilegiati della fede nella nostra famiglia. 4. La trasfigurazione • Meraviglia Pietro, Giacomo e Giovanni stanno con stupore davanti al Cristo trasfigurato, fino al punto di dire cose sciocche. Ma quest’esperienza li tocca e li trasforma profondamente, preparandoli a vivere il Mistero Pasquale. Ci sono alcune voci che proclamano disillusione rispetto al mondo. Questo è un bene, se significa che ci stiamo liberando dalla superstizione. Ma è triste, se significa che stiamo perdendo il nostro senso di profondità. Sapere come essere meravigliati, è guardare la realtà intorno a noi con gli occhi di un bambino. Come possiamo essere figli di Dio in qualunque altro modo? La famiglia cristiana dovrebbe coltivare il senso di meraviglia, in modo che Dio possa essere riconosciuto nei semplici eventi quotidiani e nelle persone intorno a noi. Intenzione di preghiera: Signore, cambia il nostro modo di guardare, così che possiamo vedere Te in tutto e tutti ed essere sempre colmi di meraviglia. • Giustizia San Paolo dice che il Regno di Dio è “giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo”. Prima di tutto, giustizia. Essere giusti è essere “in armonia” con la volontà di Dio. “Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia; perché di essi è il Regno di Dio.” Vivere la giustizia in famiglia significa prima di tutto cercare insieme la volontà di Dio, essere in armonia con essa, metterla in pratica. Vivere la giustizia in famiglia significa impegnarsi a vivere la giustizia tra di noi. Ma è anche impegnarci a far sì che il mondo diventi più giusto. La famiglia cristiana dovrebbe essere una scuola di giustizia, una scuola del Regno di Dio. Intenzione di preghiera: Signore, rendici difensori della giustizia e della pace, in modo che possiamo condividere ed essere compassionevoli con i poveri, i deboli, gli emarginati. 1. L’agonia di Gesù nell’orto del Getsemani • Preghiera Gesù sta affrontando la Sua morte. Si immerge nella preghiera. Egli vede la sua morte non come un semplice incidente della storia, ma come un evento legato alla volontà del Padre per il mondo. Egli cerca il significato di questo nella preghiera. Questa capacità di tenere tutta la vita nella prospettiva della preghiera era chiamata “pietà”. Una bella parola, ma che non sembra essere invecchiata bene. Quindi possiamo invece parlare di come la preghiera non è solo un’attività che facciamo, ma un atteggiamento che coltiviamo, una prospettiva che manteniamo. La preghiera è una forza da sviluppare nella famiglia cristiana, perché ci permette di scoprire il senso della nostra vita. Intenzione di preghiera: Ti chiediamo, o Signore, lo spirito di pietà. 5. L’istituzione dell’Eucarestia • Gratitudine 3. La proclamazione del Regno di Dio e l’invito alla conversione I MISTERI DOLOROSI La parola “Eucarestia” significa semplicemente “ringraziamento”. Gesù è tranquillo davanti alla tortura e alla tremenda morte che lo aspettano. Cosa fa? Dice “grazie” a Suo Padre. La virtù della riconoscenza è fondamentale nella vita cristiana. Una spiritualità Eucaristica è prima di tutto una spiritualità di gratitudine, che dice “grazie” in tutte le circostanze. Imparare a dire “grazie” è una parte fondamentale dell’educazione dei figli. I bambini lo imparano meglio quando vedono i propri genitori che si ringraziano l’un l’altro … e sentono i propri genitori che dicono “grazie” anche a loro. Impariamo insieme a diventare grati nel nostro stesso essere. Intenzione di preghiera: Signore, trasforma le nostre vite in “ringraziamento”. 2. La flagellazione di Gesù • Coraggio Durante l’agonia nel Getsemani, Gesù fu fronteggiato da pensieri di sofferenza, ma ora la sperimenta fisicamente. Lui conosce intimamente il dolore di coloro che sono torturati, sconvolti, gravemente malati. Egli dimostra grande coraggio nel perdonare i suoi carnefici, mentre patisce il dolore. Anche la famiglia a volte sperimenta una grande sofferenza e dolore. Allora abbiamo bisogno di andare in profondità dentro di noi, dove vive lo Spirito di Gesù, per trovare il coraggio necessario per andare avanti, per essere capaci di perdonare, di andare oltre il calvario. Ancor più, siamo chiamati a sostenere i tanti uomini e donne intorno a noi che hanno anche loro bisogno di essere coraggiosi nelle loro sofferenze. Intenzione di preghiera: Signore, donaci il coraggio di vivere ogni momento della nostra vita a immagine di Cristo.