dicembre 2010

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dicembre 2010
2 redazione IL BANFO
aNNO
XVIiI
Professore responsabile:
Prof. Marco Arcioni
Redattori:
Francesco Arcioni
4B
Irina Bordogna
5A GN Emilia Brugali
3E
Stefano Caiazzo
3F
4C
Giorgia Caruso
1A LC Lavinia Cerato
1B LC
Francesca Fornaciari
3B LC Silvia Fornaro
4C
Pietropaolo Guffanti
3F
Andrea Incatasciato
4E
Giacomo Invernizzi
3E
Federica Lallo
5F
Katarina Maffei
5A GN Giulia Mangili
2B LC
Simone Mattavelli
4E
Elena Mendicino
4C
Vera N Guyen
3E
Fabio Nava
5D
Elisa Pirovano
3E
Alice Pitingolo
4B
Eleonora Sala
5D
Marco Sesana
5D
Giulia Signorini
4D
Matteo Spreafico
5D
Carlotta Teruzzi
4B
Alberto Testa
4E
Simona Stambazzi
1I
Ouelkobaa Fouad
3D
Carolina Bisson
Chiara Cappelletti
Disegni:
Carlotta Teruzzi
4D
4B
Foto:
Lavinia Cerato
1B LC
Copertina:
Carlotta Teruzzi
4B
Retrocopertina:
Carlotta Teruzzi
4B
Impaginazione:
Cappelletti Chiara
4C
I contatti:
http://liceobanfi.forumfree.it/
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EDITORIALE 3
COICA: coordinadora de los organizaciones indigenas de la cuenca amazonica, l'organizzazione dei popoli autoctoni del bacino amazonico che hanno
come impegno prioritario la salvaguardia del loro modo di vivere e la protezione delle foreste pluviali. Forse non ne avete mai sentito parlare dai nostri
sette ( o sono dieci o forse 12) telegiornali che invece raccontano ogni sera
di qualche "cuenca" più interessante di quella amazonica.
Nata in seguito ad un incontro tenuto a Lima nel lontano 1984 tra i rappresentanti di cinque organizzazioni nazionali degli indiani amazonici di Perù,
Brasile, Equador, Bolivia e Columbia, la COICA rappresenta quindi un passo
importante nel processo dell'auto organizzazione dei popoli amazonici.
Ma forse poco si è detto ( sempre in tutti i nostri telegiornali liberi e aperti)
di un'altra COICA (ma perchè negli USA avranno proprio scelto termini le cui
iniziali sono C, O, I, C, A, come quelle della povera organizzazione degli
indios ?) cioè Combating Online Infrigement and Counterfeits Act.
Stiamo parlando di un progetto di legge presentato dal senatore Patrick
Leahy che, se approvato, permetterà di perseguire tutti quei siti che si occupano di file shoring e di condivisione di materiale protetto da copyright.
La proposta di legge è ora discussa dalla Commissione Giudiziaria del Senato
degli Stati Uniti che ha già approvato all'unanimità la norma che autorizza il
Dipartimento di Giustizia americano ad ordinare alle Corti Distrettuali di
emettere ingiunzioni contro i siti pirata di tutto il mondo e, di fatto, di farli
chiudere attraverso il blocco della registrazione del dominio di primo livello.
Per quanto riguarda il controllo dei domini di internet è bene ricordare che il
registro dei domini generici di primo livello ( ".com", ".net", ".org", ecc) risiede appunto negli Stati Uniti.
Se questa legge dovesse essere approvata, si prevede prima del termine dell'anno, il Dipartimento di Giustizia potrà bloccare l'accesso da parte dei cittadini di tutto il mondo a qualunque dominio registrato negli USA considerato coinvolto in violazioni del copyright.
Questa proposta di legge è stata definita viziata dall Electronic Frontier
Foundation perchè, se messa in atto, " permetterebbe al Ministro della
Giustizia ed al Dipartimento di giustizia di distrugge internet un dominio alla
volta, impedendo l'attività ad un gran numero di siti Web, semplicemente
basandosi su presunte pratiche illegali dedotte dal nome del dominio di
secondo livello".
In realtà sembra sia già state creata una "black list" Soprannominata la grande "firewall" d'America la proposta di legge ha ricevuto come previsto il plausi di MPAA (Motion Picture Association of America) e RIAA (Record Industry
Association of America) mentre la EFF, come detto, pensa che anzichè tutelare gli artisti e l'industria dell 'intrattenimento, finirebbe col diventare un
nuovo ed efficace strumento nelle mani di coloro che sono favorevoli alle pratiche di censura in rete, limitando così la libertà di espressione.
Ma tutto queste cose sulla COICA nella cuenca amazonica le sapranno? Non
so, ma ora entro in facebbok per capire meglio.
prof. Marco Arcioni
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LIBERTA’
IL BANFO
aNNO
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“The coming months will see a new world, where global history is redefined.”
No, non è il proclamo di un profeta che annuncia la nuova venuta del Messia,
e non è nemmeno il politicante di turno che promette rivoluzioni immaginarie. Questo è un messaggio apparso qualche settimana fa sulla pagina di
Wikileaks, un sito di libera informazione che negli ultimi giorni è diventato
molto famoso per aver pubblicato una rassegna di documenti segreti appartenenti al governo americano.
Subito si sono alzate voci di condanna dal mondo politico internazionale, poiché si ritiene che tali informazioni mettano a rischio gli equilibri diplomatici
tra le varie nazioni; dall’altro lato però, c’è chi festeggia per questa splendida quanto insperata manifestazione di libertà e di trasparenza dell’informazione.
Ma questo avvenimento è davvero così raro da sconvolgere il mondo intero
e, addirittura, da attirare sul capo del fondatore del sito, il giornalista e hacker australiano Julian Assange, un mandato di arresto internazionale?
A quanto pare sì, dato che già 188 nazioni si sono messe alla caccia di
Assange; evidentemente la fuga di notizie riservate è troppo perfino per
Internet, da sempre ritenuto il difensore più tenace della libera circolazione
di pensieri e parole.
Per la cronaca, il motivo ufficiale per cui Assange è ricercato è un’accusa di
violenza sessuale, che però risale all’agosto scorso e che era già stata presentata, e successivamente ritirata, a settembre; improvvisamente, il caso è
stato riaperto, guarda caso proprio in concomitanza con le rivelazioni degli
ultimi giorni. Tutto ciò fa pensare che in realtà gliela vogliano far pagare proprio per la vicenda di Wikileaks, viste anche alcune dichiarazioni di esponenti del mondo politico internazionale, come il Segretario di Stato americano
Hilary Clinton, che ha promesso “misure aggressive” contro chi ha diffuso le
informazioni, e un membro del governo canadese, il quale ha addirittura
detto che l’hacker australiano dovrebbe essere assassinato.
Ma scendiamo nei particolari, cos’ha pubblicato Wikileaks di così segreto da
scatenare l’ira di alcuni tra i più importanti stati della Terra?
Guardando al passato troviamo già documenti riguardanti argomenti scottanti come la guerra in Afghanistan, la corruzione del governo del Kenya, le
banche svizzere e la gestione del carcere di Guantanamo.
Invece quelli resi pubblici negli ultimi giorni appartengono in gran parte agli
ambasciatori statunitensi e riguardano le loro opinioni personali su diversi
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LIBERTA’
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leader mondiali: in particolare l’ambasciatore americano a Roma confessa al
governo in patria di essere preoccupato per i rapporti troppo stretti tra
Berlusconi e Putin e di ritenere lo stesso Berlusconi "incapace, vanitoso e
inefficace come moderno leader europeo”.
In generale con la pubblicazione di queste note i rapporti internazionali vengono spogliati delle monotone dichiarazioni di convenienza, espresse con il
solito politichese; al contrario, capiamo che non è tutto rose e fiori in campo
diplomatico, le relazioni tra gli stati sono caratterizzate spesso da continue
pressioni, da segreti e ricatti che sono stati sempre nascosti agli occhi dei cittadini di tutto il mondo, prima dell’avvento di Wikileaks.
Assange è stato sempre considerato, anche prima che raggiungesse la notorietà, un difensore della libertà d’informazione più assoluta ed estrema, ed
in queste settimane non lo sta di certo smentendo, dato che pochi prima di
lui avevano avuto il coraggio di fare informazione con la consapevolezza di
mettersi contro quasi il mondo intero.
Dico quasi, perché alcuni stati sudamericani, il Venezuela di Hugo Chávez e
l’Ecuador, si sono espressi favorevolmente nei confronti dell’attività sua e di
Wikileaks e, di fronte al mandato di ricerca internazionale, gli hanno offerto
asilo.
Non sappiamo quale sarà il futuro del sito internet né quello del suo fondatore, al giorno d’oggi Wikileaks è attaccato dai più esperti hacker al soldo
degli Stati Uniti e forse verrà oscurato, per limitare la diffusione delle informazioni segrete. Ma nonostante questo, resta sicuramente l’esempio (moralmente discutibile, certo) di quanto Internet e la sua capacità di mettere in
comunicazione miliardi di persone risultino pericolosi a chi ha qualcosa da
nascondere: l’informazione libera va difesa, sempre, in tutti i suoi aspetti,
per far sì che possiamo diventare dei cittadini più consapevoli della realtà in
cui viviamo.
Andrea Incatasciato 4E
Link yourself:
http://it.wikipedia.org/wiki/WikiLeaks
http://twitter.com/wikileaks
http://213.251.145.96/ (wikileaks by torrent)
http://213.251.145.96/static/html/faq.html
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ITALIA
IL BANFO
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L’ Italia
si
sgretola
Italia, al primo posto per il numero di siti che sono considerati patrimonio
dell’Unesco. Italia, il paese delle colonie greche, dei villaggi etruschi e dell’impero romano. Italia dei grandi artisti e dei grandi architetti. Italia di Dante
e di Manzoni. Quella in cui viviamo noi oggi è sempre quell’ Italia? È un’ Italia
degna di portare quel nome, che da sempre è stato associato al sapere,
all’arte, alla storia e all’antico? Certo noi, noi che nel bel paese ci viviamo, ci
rendiamo ogni giorno sempre più conto di quanto non siano solo rose e siepi
ben tagliate quelle che crescono nei giardini italiani. Ci accorgiamo, con
disgusto, di quante pecche abbia il nostro stato, il nostro sistema politico, le
nostre leggi, la nostra giustizia. Ed è terribile dover rimanere osservatori
impassibili, immobili, inermi davanti ad un’ Italia che, così fragile, sembra
sgretolarsi tra le nostre mani. E con questo verbo voglio indicare la perdita
di moralità, la mancanza di coerenza e di principi validi che ci guidino, il
disinteresse per tutto e tutti, il desiderio inconsueto di prevaricazione che
spinge l’uomo a voler spiccare non più per i suoi meriti ma per ben altri motivi; mi riferisco, insomma, alla diffusa decadenza morale e civile in cui ci troviamo. Gli ultimi avvenimenti parlano chiaro: il nostro bellissimo patrimonio
artistico, quello su cui, in un momento di crisi come questo, dovremmo puntare è nelle mani di persone incompetenti. E i risultati si sono visti. Pompei
cade a pezzi e nessuno se ne occupa. Non c’è un sovrintendente, il controllo e la gestione di questo sito archeologico, indubbiamente uno dei più famosi al mondo, sono affidati a persone senza cultura archeologica e inadatte a
questo ruolo (commissari straordinari, o membri della protezione civile). I
soldi non sembrano essere mai abbastanza né per garantire una svolta organizzativa e gestionale, creando un’area adatta ad ospitare le migliaia di turisti, né men che meno per un restauro e una corretta manutenzione del sito.
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Evidentemente le autorità in merito ritengono più opportuno dare fondi a
cause che, a loro parere, sono più nobili; il mantenimento e l’integrità del
patrimonio artistico dello stato non sembrano essere motivazioni sufficienti.
E pensare che solo la biglietteria del sito archeologico campano rende 22
milioni di euro l’anno. In effetti se il problema si limitasse a qualche crollo
qua e là si potrebbe (ma molto ipoteticamente) chiudere un occhio. Eppure
il degrado non regna sovrano solo a Pompei. Pensiamo alla Domus Aurea:
probabilmente - in tutta la nostra scuola - quelli che hanno avuto l’onore di
visitarla possono essere contati sulla punta delle dita. Sul sito del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali sotto la voce “orario e giorni di apertura” troverete scritto: chiuso a tempo indeterminato. Lasciatemelo dire: ridicolo. Ma
non finisce qui, nel nostro Paese nemmeno i musei funzionano al meglio, non
riuscendo a sfruttare le loro enormi potenzialità. Pensiamo alle miriadi di
reperti chiusi in scatoloni polverosi, nei magazzini o negli archivi dove rimangono inutilizzati per anni. All’estero i musei sono all’avanguardia, super tecnologici e interattivi. Anche solo con un decimo dei reperti che possiamo
avere noi, loro riescono spesso a creare una vera e propria attrazione non
solo per i turisti, ma anche per i cittadini stessi. E questo forse è un altro dei
grandi problemi della società. Il disinteresse nei confronti di tutto ciò che è
cultura e arte; non capendo che solo conoscendo le proprie origini, la propria
cultura, il proprio passato si può costruire un pensiero corretto, coerente,
sensato e soprattutto una coscienza di sé. E questa è la triste realtà di una
società come la nostra, che va verso una massificazione sempre più evidente e verso un drastico abbassamento dei prerequisiti culturali, un tempo ritenuti necessari, ora considerati un di più a cui solo pochi possono aspirare. È
questa la triste realtà di uno Stato amato e valorizzato più dai turisti che dai
suoi stessi abitanti. È questa la triste realtà di un’Italia che non rende più
giustizia a ciò che è stata la sua storia, non considerando più il suo grande
passato. È questa la triste e purtroppo inevitabile realtà cui sta andando
incontro lo Stato italiano, quello in cui ormai sono rimasti in pochi a identificarsi.
Francesca Fornaciari 3B LC
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YOUTUBE
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YOU TUBE:
Video e Violenza
Come tutti sappiamo YouTube è un sito web, di proprietà di Google, che consente la condivisione di video online. Attualmente è il terzo sito più visitato
al mondo, dopo Google e Facebook. Infatti, fin dal momento della sua fondazione, nel febbraio del 2005, oppure, per essere più precisi, dal giorno in
cui è stato caricato il primo video, nell’aprile dello stesso anno, il sito ha iniziato una rapida crescita fino a raggiungere la fama attuale. Già nel Giugno
del 2006, dopo circa un anno dalla fondazione, su Youtube, quotidianamente, venivano visualizzati circa 100 milioni di video e ne venivano caricati circa
65.000.
La rapida crescita e il grande successo del sito è stato però accompagnato
da grandi difficoltà. Una di esse,ad esempio, è il tentativo di impedire la diffusione di materiale protetto da Copyright, in quanto, fin dal 2006, diverse
società hanno fatto causa al sito, chiedendo fino ad un miliardo di euro di
risarcimento, per la presenza sul sito di materiale di loro proprietà; questa
problematica si presenta tutt’ora.
Youtube è stato anche accusato, insieme agli altri siti di “video-sharing” di
incoraggiare la violenza e il bullismo tra i giovani ed è possibile ricollegare a
quest’idea diversi eventi, sia recenti che meno. Questa accusa fu formulata
per la prima volta da un notiziario inglese, che si riferiva al fatto che molti
ragazzi filmavano “combattimenti” con i cellulari, o si divertivano a praticare
il cosiddetto “happy slapping”, usanza che consiste nel tirare ceffoni a sconosciuti e riprendere il tutto con una videocamera. Da questi comportamenti, derivanti probabilmente da uno smisurato esibizionismo e dalla necessità
di mettersi in mostra credendo di essere divertenti e di riscuotere successo,
si è poi passati ad eventi di maggior gravità.
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YOUTUBE
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Risale al settembre del 2006 un evento verificatosi in Italia, in un istituto tecnico torinese; comparve su Youtube un video in cui alcuni ragazzi umiliavano in diversi modi un loro compagno di classe disabile. L’evento ha naturalmente suscitato varie reazioni, a partire dalla denuncia sia da parte della
famiglia del ragazzo in questione, sia dall’associazione “Vividown”, che hanno
portato naturalmente alla più che giusta eliminazione del video e all’identificazione dei responsabili. I provvedimenti che sono stati presi contro i responsabili sono abbastanza discutibili: I ragazzi che hanno girato il video e umiliato il compagno disabile sono stati sospesi per un anno, e sono state imposte loro delle ore di volontariato a favore dei disabili, essendo protetti, in
quanto minorenni, da pene peggiori. Tre dirigenti di Google Italia sono stati
invece condannati a 6 mesi di reclusione per diffamazione e violazione della
privacy, con sospensione della pena, per la presenza del video in questione,
per oltre due mesi, su YouTube. Questo provvedimento ha suscitato grande
clamore: sulla vicenda sono addirittura intervenuti gli USA, tramite il loro
ambasciatore, e il commissario dell’informazione della Gran Bretagna. L’idea
condivisa da coloro che sono intervenuti a criticare questo provvedimento
preso dal tribunale non ha naturalmente lo scopo di sminuire la gravità di ciò
che è presente nel video, ma vuole opporsi all’idea secondo la quale la
responsabilità preventiva dei contenuti caricati dagli utenti ricada sugli internet service provider. Anche perché , se così fosse, sarebbe comunque impossibile impostare una serie di filtri preventivi per evitare che questi video vengano anche solo caricati, e nello specifico caso, Google non avrebbe potuto
fare niente per evitare la pubblicazione del video incriminato, nonostante sia
rimasto in rete due mesi; magari sarebbe stata necessaria una maggiore
tempestività nell’eliminarlo.
Resta comunque il fatto che eliminare preventivamente un video costituirebbe una violazione della “libertà di internet” e della libertà di espressione:
eventi come questo non devono quindi essere una “scusa” per limitare questa libertà, ma, viste le prove, sarebbe stata magari necessaria una punizione maggiore per i veri colpevoli e anche un’opera di sensibilizzazione nei confronti dell’intera classe in questione, che non ha partecipato attivamente
all’abuso, ma vi ha assistito senza opporsi. La libera diffusione di video non
deve quindi essere considerata esclusivamente negativa, basti pensare al
fatto che alcune organizzazioni, come per esempio le organizzazioni animaliste, diffondono volontariamente video cruenti, di maltrattamenti di animali, ma non lo fanno naturalmente per “inquinare internet”, ma per sensibilizzare l’opinione pubblica, per far sì che ci sia comunque una maggior informazione, anche riguardo a situazioni che non tutti conoscono.
Simone Mattavelli 4E
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DEMO
IL BANFO
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come la democrazia
uccise
GESU’ CRISTO
C’era una volta un intellettuale di nome Ponzio Pilato. Ponzio Pilato, particolarmente ottimista quel giorno, pensò che il popolo fosse pronto per decidere da solo, fosse cioè finalmente pronto ad un assaggio di democrazia.
Voi potete certamente capire quanto il popolo fu entusiasta della decisione
dell’intellettuale. Davanti a lui infatti in pochi minuti si radunò un’ immensa
folla, desiderosa di esprimere il proprio parere su qualunque cosa. Ponzio
Pilato prese due uomini arrestati poco prima e li condusse davanti al popolo
pensando di riporre nelle mani della comunità la libertà di uno dei due.
Tuttavia prima di chiedere la sua opinione si arrestò e esclamò: ”Popolo! Sei
consapevole che la tua decisione segnerà non solo il loro destino ma anche
il tuo?” Il popolo dopo un attimo di indeciso silenzio reagì festante.
L’ intellettuale allora disse: ”Popolo! Democrazia! Chi vuoi liberare fra quest’uomo e quest’ altro?” il popolo, non sapendo chi fossero, rimase attonito,
sconcertato.
Ponzio Pilato, che era proprio in vena di democrazia, decise allora di aiutarlo nella decisione: ”Popolo! Il nome dell’uomo alla mia destra è Barabba;
quello dell’uomo alla mia sinistra è Gesù Cristo.” La reazione del popolo fu
ancora più attonita e sconcertata di prima.
Ponzio Pilato, che era un intellettuale e sempre in vena di democrazia, decise allora di aiutarlo per una seconda volta: ”L’uomo alla mia destra, Barabba,
è un ladro di polli; l’uomo alla mia sinistra, Gesù Cristo, si proclama Dio
sceso in terra. Allora, popolo! Chi vuoi liberare?” Il popolo scelse di liberare
il ladro di polli. Il popolo scelse Barabba. Ponzio Pilato, seppur incerto sulla
decisione presa dal popolo, non poteva certo dire che la democrazia era una
scemenza, poiché era stato lui stesso ad averla introdotta. Se ne lavò le
mani, decise di accogliere la sentenza: ”Non sono responsabile di questo
sangue; vedetevela voi!" disse.
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CRAZIA
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Questa storia, ripresa e riadattata da uno spettacolo di Ascanio Celestini, può
far capire come la democrazia, senza la consapevolezza della responsabilità
e del peso della propria decisione, non sia positiva, ma anzi, pericolosa. Il
voto rappresenta per ognuno la possibilità, la speranza di cambiamento. Il
voto è libertà, è speranza, il voto è l’espressione dell’uomo che vuol vivere
con gli uomini.
Ma oggi non si ha più la consapevolezza della forza, della responsabilità che
il voto comporta.la speranza non c’è, è svanita, l’espressione della propria
opinione è solamente uno sterile diritto, c’è distacco dalla politica, c’è disinteresse, non si va più neanche a votare e ormai la concezione del voto come
diritto-dovere è scomparsa. Intendiamoci anche l’astensionismo può essere
una forma di voto; come si fa infatti a tacciare di sterile menefreghismo chi
non vota? Potrebbe essere un rifiuto forte e cosciente di "questa" politica.
Potrebbe esprimere il disagio di non appartenere più a niente, di essere
diventato totalmente impotente. C'è dentro il dolore di essere diventati così
poveri di ideali, senza più uno slancio, un sogno, una proposta, una fede.
È come una specie di resa.
L’entusiasmo iniziale della prima democrazia ha terminato il suo slancio, si
vota ormai per inerzia, i voti si tramandano spesso da generazione in generazione e allora come si fa a considerare questa democrazia il potere del
popolo se nemmeno lo stesso ha la consapevolezza di averlo?
C’è la necessità di ricreare una politica, di conferirle importanza, una vitale
importanza. Infatti “al di là di chi vota e di chi non vota, al di là dell'intervento, al di là del fare o non fare politica, l'importante sarebbe iniziare di
nuovo a "essere" politici. Perché in ogni parola, in ogni gesto, in qualsiasi
azione normale, in qualsiasi momento della nostra vita, ognuno di noi ha la
possibilità di esprimere il suo pensiero di uomo e soprattutto di uomo che
vuol vivere con gli uomini. E questo non è un diritto. È un dovere” (Giorgio
Gaber).
Matteo Spreafico 5D
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NATALE
IL BANFO
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A NATALE
NON TUTTI
POsSONO
Si avvicina questo periodo dell'anno pieno di gioia, di luci colorate, di pranzi e cene in famiglia, di vacanze, di colori e di allegria: il NATALE.
In questo periodo ci sentiamo più felici, più allegri; le mamme,
di solito sempre impegnate, durante le vacanze cominciano a
preparare dolci e tutta la famiglia si ritrova a fare l'albero di
Natale ed il Presepe. Tutti comprano e ricevono dei regali, tutti
escono e vanno per negozi, nei centri commerciali o ai mercatini di Natale.
A Natale diventa piacevole stare con la propria famiglia, ascoltare canzoni natalizie, sentire il profumo di festa, farci avvolgere dall'atmosfera magica e magari vedere anche qualche fiocco
di neve scendere dal cielo. Il Natale è una festa che tutti noi
amiamo passare in famiglia; quante volte da piccoli tentavamo
in tutti i modi di vedere Babbo Natale? Ma non appena andavamo in cucina ecco che i regali apparivano in salotto. I regali. I
regali sono ormai diventati il punto principale del Natale. I bambini non aspettano altro e gli adulti non vedono l'ora di vedere
la faccia dei loro figli mentre scartano i mille pacchetti e gioiscono quando vi trovano dentro tutto quello che avevano scritto
nella loro letterina. Il Natale non è solo regali. Il Natale è amore,
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natale
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magia. Il Natale non può consistere solo nell'ossessione di "trovare il regalo giusto" o nella speranza di "ricevere il regalo desiderato". Il Natale è magia per come riesce a trasformarci a farci
sentire allegri, felici, pieni di vita. A Natale bisogna pensare non
solo a noi stessi o ai nostri amici. Bisogna pensare a tutti. Ai più
poveri di noi, ai bambini che desidererebbero un semplice dolcetto come regalo, ma che purtroppo non ricevono nulla. Non
parlo solo dei bambini poveri, parlo di tutti quei bambini che
ANCHE a Natale si trovano soli; parlo di tutti i bambini malati,
di tutti i bambini orfani. Parlo di tutte quelle persone che si trovano a vivere in questo periodo pieno di gioia e che dentro non
possono fare altro che sentirsi più tristi a causa della loro povertà, della loro solitudine. Persone che si trovano in altre parti del
Mondo, ma anche persone che molto spesso sono più vicine a
noi di quanto immaginiamo. Non dico di non essere felici a
Natale, di non fare regali e di non passare le giornate a mangiare dolci e giocare a tombola. Dico solo di rivolgere un pensiero
a tutti. Di sperare in un futuro migliore per tutti. Di cercare di
diffondere il nostro amore, la nostra gioia, la nostra speranza a
tutti. Di regalare agli altri la cosa migliore e più rara che si possa
donare: il nostro amore. Non dico di fare tutto ciò solo il 24 ed
il 25 Dicembre, ma di approfittare di questa gioia, di questo
periodo di festa, di allegria e di pace per riflettere su questo e
per aprire il nostro cuore a tutti. I bambini della NOSTRA televisione, del NOSTRO Natale cantano "A Natale PUOI.." ma la
verità è che molte persone NON POSSONO nemmeno a Natale.
Eleonora Sala 5D
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“Schools
in progress”
Ogni anno le famiglie degli studenti nelle scuole superiori sono
costrette a sborsare una cifra media di 200 euro per una serie di libri
che oltre a pesare, mettono in difficoltà economiche le famiglie più
numerose e meno agiate.
Questo problema non è ancora stato risolto, né tanto meno preso
seriamente in considerazione. Che la riforma attuale nel mentre stia
cercando di prendere i “dovuti provvedimenti”? Mah..
Nonostante tutto sono riuscite a muoversi verso il progresso tecnologico della scuola il Liceo Scientifico Statale Lussana di Bergamo e
L’ITIS Majorana di Brindisi. Il primo ha introdotto l’uso dell’iPad in una
classe del quarto anno, trasformando uno strumento tecnologico e
all’avanguardia nell’ufficiale libro di testo. Ciò ha comportato l’essenziale presenza di una connessione wi-fi all’interno dell’aula (che ad
avviso di molti dovrebbe per comodità esserci in ogni classe, favorendo così la consultazione di Internet tramite computer in ogni momento) e ha reso ancora più agevole lo studio, permettendo di svolgere
esercizi per casa e compiti in classe tramite uno schermo pratico da
utilizzare. Inutile precisare che durante le verifiche la connessione ad
Internet viene staccata, per vantaggio e sollievo di molti!
Vi chiederete a questo punto da dove il liceo sia riuscito a trovare la
somma di denaro necessaria, punto critico che attualmente accomuna ingiustamente ogni scuola statale. Il finanziamento di 10,000 euro
è stato ottenuto dall’ufficio scolastico regionale, ed ha permesso di
fornire la classe anche di sei ebook reader, un proiettore da pc e un
maxischermo. Ci sono pro e contro a riguardo : le cartelle risultano di
peso praticamente pari a 0, ma in compenso il nostro lato conserva-
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istruzione 15
tore si preoccupa della perdita delle tradizionali tecniche di studio
(leggere, sfogliare, sottolineare…).
Un altro importante passo avanti è stato realizzato prendendo ispirazione dal metodo di studio delle classi universitarie: l’idea prende il
nome di “ Book In Progress”e non si tratta d’ altro che della stesura
per iscritto delle lezioni da parte di ogni docente dell’ ITIS Majorana.
L’iniziativa è accompagnata dall’uso di un’efficiente stampante e permette agli studenti di risparmiare fino ai 200 euro.
Queste iniziative sono ovviamente nate come esperimenti, ma incentivandole e permettendo loro di raggiungere un certo successo,
potranno essere estese a tutte le realtà didattiche italiane.
In un futuro anche noi ragazzi del Liceo Banfi magari potremo entrare a scuola abbracciando un moderno strumento di studio o contando
sugli economici appunti distribuiti dai nostri professori, che per alcune materie si rivelano di gran lunga più efficaci dei paragrafi di testo.
Insomma, L’Italia ha bisogno di sentirsi perfettamente alla pari con le
altre nazioni europee, e perché non iniziare questa scalata agevolando in primis la scuola? Probabilmente questo concetto non è ancora
entrato nella mente di “ coloro che possono”…..
Katarina Maffei 5A GN
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www.bookinprogress.it/
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EMA
IL BANFO
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j EMA j
E' già sera avanzata a Madrid, il 7 novembre di quest'anno. Gli EMA – i noti
European Music Awards – attirano sempre molti spettatori, perciò alla Caja
Màgica il fermento è evidente.
I soliti prologhi, poi i vincitori: sin dai primi nomi il morale di molti si abbassa visibilmente – Lady Gaga si aggiudica il Best Pop, Best Female e Best Song
con 'Bad Romance'; Kesha il Best New Act; Justin Bieber con ben due premi,
il Best Male e il Best Push Act.
Ma non finisce qui: nella categoria Best World Stage Performance primeggiano i Tokio Hotel, seguiti da un Best Video per Katy Perry con 'California Girls',
e da Eminem che ottiene un Best Hip Hop. Si conclude con la sezione
Alternative-Rock, che vede tra i vincitori i Linkin Park per il Best Live Act, i
30 seconds to Mars per il Best Rock, i Paramore per il Best Alternative.
Per coronare la serata, i Bon Jovi ottengono un più che meritato premio per
i lunghi anni di attività e influsso sulla musica rock dai tempi d'oro: un Global
Icon Award, che per un poco risolleva il morale di molti spettatori. Piccola
medaglia d'onore per l'Italia, con Marco Mengoni a Best European Act, che
vede la neo pop-star italiana gettato sul panorama musicale euorpeo.
Infine, un Mtv Free Your Mind Award a Shakira per il suo impegno nell'ambito sociale.
Le telecamere di Mtv si spengono insieme ai televisori. Le reazioni che si
riscontrano sono molteplici, e spaziano dall'esaltazione al più crudo disgusto.
Gli spettatori più oggettivi guardano scetticamente ai risultati della serata,
che ha come protagonisti artisti che non meritano in alcun modo tale titolo.
E questo perchè un artista è notoriamente colui che fa arte, colui che è in
grado – molto banalmente - di tramutare le sue sensazioni in musica. E non
di mettersi in topless davanti ad una telecamera cantando una canzone che
qualche ricco discografico ti mette nelle mani solo perchè hai un bel viso.
Irina Bordogna 5A GN
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WEB
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WEB’S KIN
Avete mai pensato a quanto la tecnologia sia una forte parte integrante della
nostra vita? A con che facilità possiamo ottenerla ed acquistarla? Alla quantità e alle dissimili forme di tecnologia a cui abbiamo facilmente accesso?
Ma è sempre stato così? Facciamo qualche passo indietro.
Ricordo dai racconti di mio padre e di mio nonno, anni in cui l'avanzamento
tecnologico principale era la radio e il radiotelegrafo di epoca bellica e post.
Qual è stato il primo vero intervento tecnologico mondiale? Ovviamente parlo
di nostra signora televisione ( o,da alcuni detto, dispensa pattume). La televisione, con i suoi video lanciati da un piccolo studio a migliaia di ancor più
piccoli schermi casalinghi del mondo. Pesandoci, l'idea in sè è geniale, ma
demoniaca se capita in menti e mani perverse (ma citiamoli pure il signor Dr.
Gobbels e il Silviolo, due MUST del ramo pubblicitario televisivo e venditori
di FF, falsa felicità! Chi a favore di un partito, chi per se stesso). Via via la
TV si è evoluta aggiungendo canali, programmi di intrattenimento, satelliti,
reti a pagamento ( ricordate TELE +?) e tante altre porcherie. Ma che cosa
sarebbe stato il nostro scatolone di balocchi animati senza accessori dai nomi
intricati peggio di una Selva Oscura ( Libera citaz. . TI CI PUOI PERDERE,
ATTENTO!) come "Videoregistratore ( o Mangiacassette. GNAM!), Antenna,
Decoder, DVD, Schermo ultrapiatto da 42π/4 x 180° pollici". Tutti progressi
tecnologici ai quali preferisco un bel libro di Benni ( o piuttosto un Topolino),
a meno che io non sia a letto con 39 e mezzo di febbre e non stia dormendo.
Qual è, a vostro giudizio, l'altra invenzione che è entrata con forza nella
nostra vita? Non avete capito?
... Ok, mi aspettavo interlocutori più svegli...Allora niente, basta, mi fermo
qui e non vado più avanti.
... Ok, va bene non insistete, continuo...
Il PC no? Il Personal Computer, con i suoi esotici gadget; Cd, Stampante,
Toner, Scanner, USB, Mouse, Joystick e mi fermo qui.
E come non parlare della nostra " Tower" (Per chi non sapesse il pratico linguaggio informatico, tecnicamente significa Computer, è per non ripetere la
parola sempre, capitemi) senza citare Internet?
Internet. La gigantesca Web che avvolge il mondo come un ragno avvolge
sua preda ( Oddio, vuol dire che se il ragno con la rete cattura le vittime per
mangiarle, la rete informatica ci avvolge e ci prepara ad essere mangiati da
qualcosa di più grosso?!Ho paura...).
Cos'è Internet per noi oramai? O almeno, per noi giovani?
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WEB
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Non è il modo più facile, veloce, diffuso di comunicare tra noi con sicurezza
(siamo proprio sicuri? ) ?
Non siamo noi quelli che passiamo 8 ore di fila su F***Book (non sarebbe
ironico scrivere Facebook) a commentare lo stato della sorella del cugino? A
scrivere sulla bacheca del vicino di casa? A gridare le proprie depressioni sul
Network? A tentare di salire sugli Account altrui per scoprine la Privacy? A
Linkare cuoricini alla tipa? Non siamo noi che spendiamo centinaia di euro
annuali per trillare su Msn alle nostre BimbeLoveEmoXXXLuvu4m0r3 o a
bloggare le foto dei personaggi Disney come fossero Centerfold di Playboy?
Ecco perchè anche Internet sta diventando una merda. Ci imboniamo ogni
giorno con le stesse stronzate. Perchè non utilizzare un mezzo simile, che
contiene qualsiasi informazione mondiale ( compresa lo sviluppo in percentuale della soia cinese del XIII secolo... Confermo), in un modo più sano e
consono? Capisco che un FUUU o un EPIC FAIL ci fan cascar dalla cadrega
dal ridere, ma non c'è solo questo.
Lo usiamo male, Internet, seghiamo i nostri rapporti Inter-Personam, miniamo la nostra cultura, ci bruciamo gli occhi, perdiamo molte reazioni vitali e
momenti di aggregazione perchè presi a commentare l'ultima foto X o a
Downlodare la song di Y. Usiamolo come si deve!
Ok, voi direte, ma siamo uomini, cioè animali sociali, e dobbiamo comunicare, siamo giovani, ancora di più.. ma non c'è solo FB o MSN o BADOO... C'è
anche il nostro cellulare con ultracamera da ventordici MegaPixel, stereo,
radio CD, registratore digitale, touchscreen, climatizzatore, chitarra e magari fa anche il caffè, con cui non dobbaimo giocare solo a poker con mezzo
mondo, o nutrite le nostre DIGI- MINI - Mucche confinate in 5 pollici di fattoria. Possiamo a volte prenderlo e fare una più o meno semplice combinazione numerica (alcuni forse lo hanno dimenticato, ma non è un codice alieno e c'è pure il telefono di casa, ma non esageriamo..) e chiamare un altro
possessore del Cellulare ultratutto, megaquesto, e IperSuper ( ha pure l'ombrello!!!) che chiamiamo amico e fare 4 chiacchere così e magari programmare un uscitina (uscite in coppia ad umani di sesso opposto, più o meno
attraenti non sono sconsigliate).
Quindi, dato che siamo giovani e TDC ( Tecnicmanete Possessori più o meno
consci Di Teste di forma più o meno vagamente Fallica) , non incateniamoci
a questi cliché dei nostri tempi. Ragioniamo con la nostra testa su cosa è giusto fare e a volte prendiamo in mano un libro ( che non sono mai scritti a
caso e non si usano per equiparare il tavolo del soggiorno) e spegniamo Jerry
Scotti che si fa il riso e la nostra TATINATVTTB!KDLOVEmiaobauCIPCIP<3 al
pc. Prendiamo la nostra Bike ( suggerimento interno: Biciletta. Per chi ne ha
ancora una... Ah si, ne esistono ancora tranquilli, rare, ma ci sono.. credo...)
e andiamo a trovare il nostro Friend, la nostra Girl e facciamo una pedalata
al Parco.
Io spengo tutto ed esco un po'.... E TU???
Francesco Arcioni 3B
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LA DIPENDENZA
DAI SOCIAL
NETWORK
In questi anni un problema molto diffuso fra noi ragazzi è la dipendenza dai
“Social Network” (per esempio da Facebook), siti che sono stati creati per
aggregare persone che vogliono mantenere contatti con vecchi e nuovi amici
in qualsiasi parte del mondo condividendo foto, pensieri e contenuti della
propria vita. Questo fenomeno è in continua crescita. Accanto alle caratteristiche positive di questi siti se ne trovano anche moltissime negative, prima
fra le quali la dipendenza da connessione, d’aggiornamento, controllo della
propria pagina web e da ricerca di nuove amicizie virtuali da poter registrare sul proprio profilo. A cosa è dovuto però questo fenomeno di dipendenza?
Sembra che questi siti riescano a fornirci un forte senso di sicurezza e di
popolarità, tutti siamo capaci di parlare con le persone sui social network ma
poi nella vita reale è tutto diverso ed è più complicato perché solo “chattando” non riusciamo a percepire le vere emozioni e reazioni del nostro interlocutore. Sono tutte sensazioni virtuali perché non fanno altro che creare
dipendenza e isolarci. I Social network ci offrono relazioni virtuali che possono deluderci, ferirci o, nel migliore dei casi, sparire nel nulla. Ci rubano
tempo prezioso. Quante volte abbiamo acceso il computer promettendo a noi
stessi di dare solo una controllata e poi ci abbiamo passato tutto il pomeriggio? La dipendenza può manifestarsi con diversi sintomi: il senso di ansia se
non si aggiornano i file personali della propria “pagina del profilo”, disagi
psico-fisici… Perchè allora questi siti hanno avuto tutto questo successo? La
risposta è che noi non siamo diventati più sicuri grazie al loro utilizzo, ma
loro sono diventati così popolari grazie alla nostra insicurezza nell’affrontare
la realtà!
Simona Stambazzi 1I
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scuola
IL BANFO
aNNO
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FARHENHEIT 57
Anno scolastico 2009-2010.
Alla classe 5A ginnasio viene assegnata un'aula particolare: collocata sul
versante nord dell'edificio, prima era utilizzata come magazzino; piccola,
disadorna, con una colonna in mezzo ed un pannello di plastica che ricopre una parete dove in precedenza si apriva una porta sull'esterno e da
dove adesso filtrano spifferi. Le temperature raggiunte durante la stagione fredda, nonostante i caloriferi funzionanti, sono tali da costringere
studenti e professori ad indossare cappotti, sciarpe e guanti durante le
lezioni. Gli infissi sono isolati male e dalle fessure, responsabili di un'eccessiva dispersione di calore, si riesce addirittura a vedere l'esterno. I
rappresentanti di studenti e genitori, a disagio, chiedono colloquio al
Preside per valutare possibili soluzioni. Non ottengono nulla, le vecchie
aule sono state cedute al Liceo Linguistico Vanoni, non ci sono altri spazi
disponibili nè metodi praticabili per riscaldare l'aula. La classe resiste fino
al termine dell'anno scolastico confidando in un cambiamento per l'anno
successivo, come promesso dal Preside.
Anno scolastico 2010-2011.
Anno nuovo, vita nuova, ma di certo non migliore.
Alla 1ALC, a dispetto delle promesse del Dirigente, viene assegnata la
stessa aula; gli studenti si rivolgono al Vicepreside; il personale non
docente effettua regolarmente la misurazione della temperatura dell'aula (casualmente, solo nella settimana più calda di Novembre). La temperatura registrata è 18 C°, non sufficientemente bassa da richiedere provvedimenti.
Arriva l'inverno, nevica, molti studenti si ammalano. La temperatura dell'aula scende, a inizio Dicembre il termometro segna 57 gradi Farhenheit
, corrispondenti a 14 C°...Sbaglio o la temperatura minima prevista legalmente per svolgere lezione è 18 gradi?! Gli studenti tornano dal
Vicepreside. La risposta? << Se venite a scuola con l'ombelico di fuori è
ovvio che abbiate freddo. Portatevi delle coperte.>>. Ombelico di fuori??
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Noi studenti del Liceo Classico Banfi?! Non è assurdo che gli studenti e
docenti debbano andare a scuola non solo con giubbotti, sciarpe e guanti, ma addirittura arrivare a munirsi di plaid e coperte in tempo di pace?!
La scuola non dovrebbe forse essere un luogo agevole per consentire il
migliore apprendimento possibile??
La classe, questa volta con il pieno appoggio dei professori, è decisa ad
ottenere una soluzione adeguata in tempi brevi; i rappresentanti di studenti e genitori, insieme ai professori, stilano e firmano una petizione
destinata al Dirigente Scolastico; <<[...] Non è possibile svolgere e
seguire delle lezioni senza danno non solo per l'apprendimento, ma
anche per la salute. [...]Verrà quanto prima richiesto il parere della ASL
al fine di dichiarare inagibile all'uso di aula il suddetto spazio. [...] A conferma delle precedenti comunicazioni i sottoscritti dichiarano che fino a
soluzione soddisfacente del problema le lezioni della Classe IALC non si
svolgeranno più nell'aula in questione>>. Nell'attesa di una risposta, la
classe migra continuamente verso aule più calde, lasciate libere di volta
in volta dalle altre classi, che attonite assistono al fenomeno. Le componenti della classe si aspettano dunque una <<[...] rapidissima soluzione
del problema che sia rispettosa della salute e della dignità di studenti e
insegnanti>>.
Questa è solo la storia di una classe che, come altre, è costretta ogni
giorno a confrontarsi con problemi simili che ostacolano la possibilità di
un sereno apprendimento, ma che restano insoluti a causa della mancanza di fondi e della scarsa flessibilità dell'istituzione scolastica e della sua
burocrazia, che spinge ogni sua componente a scaricare le responsabilità sulle altre. Tra l'altro, l'anno prossimo, a causa dell'istituzione del Liceo
Scientifico Scienze Applicate, assisteremo ad un notevole afflusso di
nuovi studenti, non accompagnato dall'espansione della struttura...le
nuove classi, dove andranno?! In giardino, o torneremo al tempo dei
doppi turni?!
Giorgia Caruso 1A LC
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IL BANFO
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Ecco a voi…
I Fantastici Quattro!
Finalmente riesco a strappare i quattro rappresentanti dalle loro aule, dove
seguono “attenti e interessati” le lezioni. Carrera svetta, con la sua camminata decisa nel corridoio, affiancato da Pier. Due passi più indietro Ravo e
Giò, che ridono facendo battutine. Ci sediamo ai lati di un tavolo ed io come
una professionista (si', come no) inizio con le domande, mentre la mia dattilografa prende appunti alle mie spalle.
1: Era da anni che non assistevamo ad una vittoria così netta di una lista sull’altra, a cosa pensate sia dovuto? Ai punti che avete presentato o alla vostra
abilità oratoria che ha convinto, praticamente all’unanimità, tutta la popolazione banfiana?
“Pensiamo che il nostro focalizzarsi su piccole problematiche comuni a tutti,
ponendo quindi obiettivi realmente realizzabili, sia stata una strategia vincente. Abbiamo infatti volutamente evitato di "sparare alto", nel senso che
abbiamo evitato di fare proposte ad effetto, che avrebbero sicuramente
avuto più appeal sugli studenti, ma che poi si sarebbero rivelate irrealizzabili. Pensiamo che questo gli studenti l'abbiano capito e abbiano capito anche
la nostra volontà di agire per realizzare gli obiettivi proposti. Altri motivi non
li sappiamo, potrebbe esserci la componente "simpatia", l'abilità oratoria,
come dici tu; non possiamo sapere a che incognite sia dovuto questo nostro
successo. Sappiamo solo che abbiamo conseguito una vittoria "storica" e che
quindi ce la metteremo tutta per ripagare la fiducia riposta in noi.”
2: Già dai primi giorni di campagna elettorale erano in molti quelli che scommettevano sulla vostra vittoria e così è stato. Dopo le numerose discussioni,
a cui abbiamo assistito nelle assemblee di istituto, quali sono in definitiva tra
i molti punti presentati, quelli su cui insisterete maggiormente?
"Nei primi due consigli d'istituto a cui abbiamo partecipato, le discussioni si
sono rivolte prevalentemente riguardo al nuovo ordinamento del liceo delle
scienze applicate; che, per chiarire, sarà ad ammissione libera, nel senso che
il liceo Banfi accetterà, come previsto dalla legge, ogni studente intenzionato a iscriversi a questo indirizzo. Non abbiamo avuto ancora quindi il modo
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di presentare la maggior parte delle nostre richieste e proposte, ma innanzitutto vogliamo informarvi che abbiamo già raggiunto un piccolo traguardo:i
computer nelle classi quinte. Il preside ci ha detto che il computer deve essere richiesto dai coordinatori delle classi interessate; gli studenti quindi, devono far pervenire la richiesta in presidenza tramite il loro coordinatore. Inoltre
abbiamo esposto il problema degli orari delle tratte dei pullman da modificare, quindi in breve raccoglieremo nelle varie classi le richieste di modifica
sugli orari che non vanno bene; preparate quindi un foglio dove segnare le
tratte da modificare, così passeremo nelle classi a ritirarlo. Stiamo inoltre
cercando di organizzare il concerto di Natale, speriamo di farcela!
3: La prima impressione, è spesso (purtroppo o per fortuna) quella che
conta. Visto il gran numero di fans, mi riferisco sopratutto alle ragazze, pensate che questo elemento possa essere valido anche nel vostro caso?
“Intendi dire che abbiamo vinto perchè abbiamo molte fans femminili che ci
hanno votato? Non sappiamo se sia vero. Ma scusa ti sembra che abbiamo
davvero così tante ammiratrici? Ahahah, ma dove le vedi? Magari le avessimo...”
4: Come è nata la vostra idea di candidarvi a rappresentanti di istituto quest’anno?
"Abbiamo pensato fosse giusto impegnarsi per risolvere alcuni problemi della
nostra scuola. Crediamo, ormai giunti in quinta, di avere l'esperienza necessaria per svolgere questo compito e abbiamo quindi pensato di essere in
grado di poterlo fare al meglio. Essendo inoltre due studenti del classico e
due dello scientifico, ci sembra di poter rappresentare entrambe le componenti di questa scuola."
Francesca Fornaciari 3B LC
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quaestio
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Bit
Generation
28 quaestio
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1- Conosci tutti gli amici che hai su FB?
SI
NO
2- Riesci a stare senza internet per più di due giorni?
SI
NO
3- Hai mai avuto una relazione nata su internet?
SI
NO
4- Rispondi o dai la tua “amicizia” a chiunque la chiede, anche se sconosciuto?
SI
NO
5- Ritieni che una vita con un uso limitato o nullo della
tecnologia sia qualitativamente migliore?
SI
NO
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quaestio
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6- I tuoi genitori sono d’accordo con il tuo utilizzo di
FB?
SI
NO
7- Ti dà fastidio che i tuoi genitori sappiano quello che
fai su FB?
SI
NO
8- Utilizzi internet solo per i social network?
SI
NO
9- Vale la pena che tu “svenda” la tua intimità su FB
per conoscere quella altrui?
SI
NO
10- Pensi che su FB si riesca veramente a conoscere
una persona?
SI
NO
30 quaestio
IL BANFO
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bar
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Nei mesi seguenti l'uscita del nostro primo numero di quest'anno e dell'articolo sul bar sono circolate molte voci che ribadivano l'impossibilità di aprire
un luogo del genere nell'omnicomprensivo. Ok, è vero che ci sono tante cose
molto importanti da fare nella nostra scuola, ma questo non vuol dire che
l'apertura del bar debba essere dichiarata impossibile prima ancora di aver
fatto tutto quello che è necessario.
Pensavamo infatti di informare i rappresentanti degli altri istituti per cercare
di ottenere anche il loro appoggio e quello di tutti gli studenti di queste scuole. E' importante infatti far capire che c'è collaborazione tra noi studenti e che
se vogliamo possiamo unirci per cercare di ottenere qualunque cosa. I nostri
rappresentati di istituto potrebbero incontrarsi con i rappresentanti delle
altre scuole e discutere di questo argomento, trovare un modo per far girare la voce e farla arrivare a tutti gli studenti in modo che ognuno possa essere informato e possa avere la possibilità di appoggiarci in questa "battaglia".
Ci teniamo inoltre ad invitare chiunque abbia amici o conoscenti in una delle
altre scuole a parlarne con loro, a proporgli la nostra idea e a scambiare opinioni a riguardo. Noi studenti abbiamo spesso dimostrato di essere capaci di
farci sentire, ma questo non deve accadere solo all'esterno della nostra scuola. Gli scioperi possono essere fatti anche all'interno di essa. Ed è per questo che noi abbiamo pensato ad uno sciopero molto originale ,"Lo sciopero
del PANINO"; infatti come alcuni studenti hanno fatto notare, i nuovi panini
non rispettano al massimo le norme igienico-sanitarie (al loro interno sono
stati trovati pezzi di ferro).
Per essere ascoltati serve una protesta forte e decisa; dobbiamo fare in
modo di farci sentire, di farci notare, di attirare l'attenzione su di noi e su
quello che abbiamo da dire. Questo sciopero consiste nell'organizzare una
giornata verso Gennaio in cui ognuno di noi porterà un panino DA CASA,
senza comprarlo quindi dal "paninaro", e si ritroverà insieme a TUTTI gli altri
studenti della scuola a mangiarlo all'ingresso. Tutto questo verrebbe documentato da alcuni giornalisti che assisterebbero all'evento. Mi sembra sia
chiaro che è un idea molto forte e che dimostrerebbe chiaramente la nostra
volontà riguardo l'apertura del bar. Quindi sarebbe bello se fossimo tutti uniti
e partecipassimo allo sciopero. Solo perché una cosa sembra difficile da raggiungere non vuol dire che bisogna rinunciare e dichiararla impossibile.
Eleonora Sala 5D
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riforma
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Se non NOI STUDENTI,
CHI?
In questi giorni avete sentito cosa sta succedendo in
tutta Italia?? I ricercatori, gli universitari e gli studenti delle superiori stanno protestando da molti giorni per
l'approvazione della riforma Gelmini sull'università.
Con questo decreto:
• si andrà sempre di più verso una PRIVATIZZAZIONE
dell’università;
• il MERITO continuerà a non essere premiato;
• i RICERCATORI, se dopo 6 anni non saranno riusciti
ad ottenere un contratto a tempo indeterminato,
saranno automaticamente licenziati;
• il potere dei BARONI non verrà intaccato.
Questa è l'università che ci attende, questo è il futuro
che ci attende quando usciremo da questa scuola.
A tutto ciò bisogna aggiungere la riforma Gelmini che
ha investito tutta la scuola pubblica due anni fa. I tagli
alla scuola, l'università e la ricerca non sono solo correttivi di bilancio, sono un taglio al nostro futuro, sono
un taglio al futuro del nostro paese.
Una società più ignorante è una società meno libera.
N umero
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riforma
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riforma
IL BANFO
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Ora vediamo in modo più approfondito quali sono i motivi della protesta:
L'UNIVERSITA' PRIVATIZZATA: Mai come con questo disegno di legge
1
vediamo regalare l'università ai privati: nasce l’università azienda. Il Senato
Accademico viene svilito delle sue funzioni e poteri, assumendo un ruolo
puramente formale e divenendo completamente assoggettato al volere del
Consiglio di Amministrazione, che prenderà le sue decisioni unicamente per
mantenere il bilancio delle università in attivo. Inoltre sarà possibile la trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato con un semplice
voto del senato accademico.
2 MERITOCRAZIA?? Un altro pilastro di questa riforma è la previsione di un
fondo speciale per il merito indirizzato agli studenti “eccellenti”. Tra i criteri
di assegnazione delle borse erogate da questo fondo non è più incluso il reddito. Al tempo stesso i tagli introdotti lo scorso anno con la 133 continuano
a falcidiare il vero sostegno al diritto allo studio, costituito dal fondo regionale pubblico (massacrato dai piani stabilità del governo) diretto a garantire
il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione anche agli studenti privi dei
mezzi necessari. Singolare è che si dica che non ci sono i soldi per sostenere il fondo pubblico al diritto allo studio, e poi si trovino i soldi per istituire
un nuovo fondo per premiare gli studenti che le aziende sceglieranno. A conti
fatti, in nome della Meritocrazia viene completamente stravolto il concetto di
Diritto allo Studio: l’accesso e la permanenza agli studi non viene più garantita dallo stato sociale ma da consigli d'amministrazione in stile S.p.a. Gli studenti non accederanno più a questi fondi in base alla loro possibilità economica e materiale ma solo ed esclusivamente tramite criteri meritocratici.
I TAGLI AI RICERCATORI: Altro aspetto fondamentale della riforma
3
riguarda il problema della precarietà dei ricercatori. Si prevede che i ricercatori che non abbiano ottenuto un contratto a tempo indeterminato con l’università dopo sei anni di ricerca, non potranno più intrattenere rapporti di
lavoro con l’università stessa. Si intuisce subito quanto questo provvedimento sia drammatico alla luce delle direttive introdotte con le leggi dello scorso
anno, le quali prevedono che l’ateneo debba programmare le assunzioni in
funzione dei finanziamenti ottenuti e dei pensionamenti realizzati. Questo,
considerate le reali condizioni della maggioranza degli atenei italiani, significherà il licenziamento di moltissimi ricercatori alla fine degli eventuali sei
anni di lavoro per l’università. Presto risolto anche il problema per i ricercatori a tempo indeterminato, figure fondamentali per gli atenei: la nuova riforma semplicemente li elimina per sempre.
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4 LA PRESUNTA LOTTA AI “BARONI”: Qualche parola di chiarezza sulla presunta lotta al baronato che il governo afferma di compiere attraverso questa
riforma: da una parte si prevede una commissione nazionale per attribuire
una fantomatica abilitazione alla docenza, dall’altra si demanda la decisone
finale a commissioni locali; inoltre se non si volesse affrontare un concorso
pubblico, vi è sempre la possibilità di ricevere una chiamata diretta dalle singole facoltà di ogni ateneo ed essere assunti. Dunque il potere dei baroni
resta inalterato o al più rafforzato.
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IL BANFO
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RISPOSTE AL QUESTIONARIO:
“CREDO IN…”
Questionari pervenuti 304 ( ragazzi del Banfi: un po’ più
di collaborazione!!! Ogni rappresentante di classe dovrebbe ritirarli e consegnarli a uno di noi della redazione.
PLEASE).
P.S. La domanda n° 10 non era in effetti una domanda,
ma probabilmente nelle risposte si) è per autorevolezza e
no) è per autorità: sorry.
N umero
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quaestio
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1) Secondo te credere in un essere superiore è una necessità
dell’uomo?
SI
200
NO
103
2)Credi in te stesso?
SI
250
3) Reputi il tuo credo
SI
51
NO
54
“superiore “agli altri?
NO
203
4) Credi che sia giusto che la chiesa influisca sulla politica al
giorno d’oggi?
SI
47
NO
256
5)Credi che la chiesa sia credibile?
SI
107
NO
197
6)Sei affascinato da altre religioni?
SI
161
NO
143
7)Credi nella vita dopo la morte?
SI
187
NO
117
8)Credi che la scuola sia fondamentale per il tuo futuro?
SI
270
NO
34
9)Credi nella politica come mezzo per migliorare la società?
SI
164
NO
140
10) Credi nell'autorità o nella autorevolezza?
SI
165
NO
139
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natale
IL BANFO
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NATALE !?!
Ebbene sì, manca davvero poco al giorno che tutti, bambini e adulti, aspettano per ascoltare il rumore della carta che si strappa e le canzoni che ormai
tutti sanno a memoria.
In centro Milano iniziano ad addobbare gli alberi, già a metà novembre. Al
centro di piazza Duomo c’era un enorme albero pieno zeppo di lucine.Un bellissimo spettacolo di colori che stupirebbe anche la persona più insensibile di
questo mondo.
Tutte le volte che penso al Natale mi viene in mente la canzoncina del pandoro Bauli. Quella che dice che a Natale siamo tutti più buoni, che possiamo
fare di più per il prossimo. Da brividi, soprattutto se la cantano i bambini.
Ma pensateci, è vero che siamo tutti più buoni?
Io credo che la nostra sia ipocrisia, non è vera bontà, ma la convinzione di
essere buoni.
Certo, ci viene insegnato fin da piccoli che sotto le feste dobbiamo essere più
bravi: “ Se non fai il bravo quest’anno Babbo Natale non ti porta i REGALI!”
Ecco la nostra vera bontà: i regali!
Da piccoli ci insegnano che troveremo sotto l’albero ciò che desideriamo solo
se ascoltiamo i genitori, se andiamo bene a scuola e se non litighiamo con i
fratelli e le sorelle (anche se non è mai così). Quando poi scopriamo che
Babbo Natale non esiste (chiedo perdono a chiunque creda ancora nella sua
esistenza per dover distruggere il bel sogno), continuiamo ad “essere buoni”
per tradizione.
Non capisco proprio, perché essere buoni solo in questo periodo? Non ha
senso, è una cosa che ci fa sembrare poco coerenti con noi stessi; se si è
buoni lo si è per tutto l’anno, non solo per un mese.
Mi ricordo quando mio nonno mi raccontava dei suoi Natali, dove l’unico
modo per addobbare l’albero erano le arance, i mandarini e la frutta secca.
E i regali? Non c’erano. O forse sì, ma solo per i bambini delle famiglie ricche.
Anche i regali fanno parte della farsa del Natale. Infatti quanti di noi arrivano a fine Novembre a dover iniziare a pensare a cosa comprare per i genitori, gli amici e anche per i compagni di classe?
Ovviamente la televisione non aiuta e nemmeno i negozi, che pur di incrementare le entrate ne inventano di tutti i colori, trasformando il Natale in un
omaggio al consumismo.
N umero
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natale
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Il Natale dovrebbe essere la festa in cui tutta la famiglia si ritrova, si siede
attorno ad un tavolo e si raccontano storie o avventure.
Invece ultimamente è diventata una situazione di panico e se ci si trova
davanti ad un persona a cui non si ha fatto il regalo scattano le paranoie perché si ha paura del suo parere : “Chissà cosa penserà di me adesso che non
gli ho regalato niente!”
Vogliamo parlare poi dei ritardatari, che si ritrovano gli ultimissimi giorni a
dover comprare regali per mezzo mondo e non avere la minima idea di cosa
prendere..?Vedere il terrore negli occhi della gente non ha prezzo. Avete mai
provato a girare nei centri commerciali pochi giorni prima di Natale solo per
guardare i loro occhi? Si possono quasi leggere i loro pensieri, come se avessero un fumetto sopra la testa.
Nei centri commerciali spendiamo la maggior parte dei nostri soldi per i regali, al fine di scacciare dalla nostra mente domande come: “E se non glielo faccio? Cosa succede? Che pensera di me?”
Perché ormai è questa la domanda che si pongono tutti. Di conseguenza il
Natale è diventato un gioco a chi riceve il regalo più bello, o a quanti regali
riceve: “Io ho ricevuto l’iphone!” “A me invece hanno regalato il Mac!”.
Ormai è una gara per le cose più costose e per vantarsi con gli altri.
Per non parlare degli addobbi, che spesso fanno sembrare le città in gara per
il “festival della lucina” e che le case possano prendere fuoco. Mentre i Babbo
Natali appesi ai balconi sembrano dei ladri che si arrampicano.
Tutto questo fa contenti solo i commercianti che guadagnano molto di più
sotto le feste.
Noi non odiamo il Natale, anzi siamo le prime a fare l’albero, però ci colpisce
che non esista più quello spirito allegro e spensierato che teoricamente
dovrebbe esserci.
Lo scopo del Natale è quindi quello di passare una serata felice con la famiglia e di ricordarci i sentimenti d’amore e di amicizia.
Elisa Pirovano 3E e Giulia Signorini 4D
40
online
IL BANFO
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La nostra possibilità di accedere alle informazioni è sicuramente cambiata
grazie ad internet e alle nuove tecnologie, da alcuni utilizzati come mezzi di
informazione alternativa.
Siamo in grado di trovare ciò che cerchiamo in pochissimo tempo, di consultare enormi archivi , di essere sempre aggiornati in tempo reale su ciò che
avviene nel mondo; tutto grazie ad un semplice click attraverso i motori di
ricerca.
Solitamente i giornali archiviano i loro articoli sul proprio sito internet pochi
giorni dopo la pubblicazione (se non il giorno stesso), mentre quelli di alcuni giornali coprono un periodo di tempo limitato (ad esempio l’ultimo ventennio), altri sono a dir poco enormi. È il caso del quotidiano La Stampa, che
poco più di un mese fa ha messo online il suo archivio storico con gli articoli scannerizzati dal 1867.
Esistono poi giornali, radio, fonti di informazione e network completamente
online, come Indymedia, network utilizzato per la diffusione di informazione
alternativa, o blog e siti il cui scopo è diffondere e far conoscere ciò che
avviene nel mondo o tradurre articoli in lingua straniera.
Anche diverse organizzazioni non governative, come Greenpeace,
Emergency o Medici Senza Frontiere aggiornano il loro sito con news e attraverso il sistema delle Newsletter, ossia notiziari diffusi attraverso posta elettronica; metodo utilizzato anche da blog e altri siti.
Un’altra fonte di informazione online che sta facendo parlare di sé negli ultimi tempi è WikiLeaks, (nonostante il nome non è una wiki e non ha legami
con Wikipedia) sito che riceve informazioni da fonti anonime, che ha recentemente pubblicato documenti provenienti probabilmente da una fonte statunitense, molti dei quali riguardano rapporti e opinioni su capi di stato di
altri paesi, azioni di spionaggio da parte dei servizi segreti contro membri
dell’ONU, questioni legate alle guerre in Afghanistan e in Medio Oriente,
all’Europa, Sud America, Asia e altro ancora.
Uno dei suoi fondatori, nonché portavoce, Julian Assange, è stato incriminato di violenza sessuale in Svezia (anzi esattamente di “Sex By Surprise”,
ovvero rapporti sessuali non protetti), ricercato in tutto il mondo (probabilmente utilizzando quest’accusa, accertata o meno, come pretesto per incarcerarlo), si è costituito alla polizia di Londra pochi giorni fa. Nonostante questo, la diffusione dei documenti di WikiLeaks sta andando avanti grazie agli
altri collaboratori del sito.
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Le reazioni che tutto ciò ha suscitato sono state diverse: alcuni paesi lo
hanno considerato una seccatura, altri si sono fatti prendere dal panico e
sono stati molto critici (Italia e USA ad esempio), altri invece hanno sostenuto il sito e Assange (come il Venezuela).
Tutte le notizie pubblicate erano state fatte verificare da alcuni dei più importanti quotidiani mondiali (New York Times, El Pais, ecc.) e hanno iniziato ad
essere pubblicate il 28 novembre. Intorno a quel periodo, gli USA hanno fatto
di tutto per oscurare il sito, rendere impossibili le donazioni attraverso PayPal
e altri sistemi, oltre che screditarlo.
Nonostante molte delle informazioni rivelate non siano vere e proprie novità, non sia stato ancora pubblicato alcun documento top-secret e che dietro
Assange sembri esserci molto di più di quello che sembra, rimane un fatto
rilevante e di una certa importanza; dimostra che grazie ad internet le informazioni, pericolose o meno, hanno la possibilità di circolare ed essere disponibili per chiunque abbia una connessione.
La paura più grande, dopo questi fatti, è la possibilità che venga imposta una
censura ad internet, o addirittura che si cerchi di privatizzarlo per tenerlo
sotto controllo. Dibattiti a proposito di questa questione sono iniziati nel
2005-2006, momento in cui si è cercato di far approvare negli Stati Uniti
leggi che garantiscono l’imparzialità e la neutralità della rete.
Grazie ad internet possiamo rimanere aggiornati su ciò che avviene ed è
avvenuto nel mondo e abbiamo la possibilità di trovare notizie alternative o
ignorate dalla maggio parte dei media comuni.
Insomma, se la libertà d’informazione sta progredendo, sicuramente la sua
strada sta passando per il web.
Elena Mendicino 4C
Link yourself:
Save The Internet, per la neutralità della rete www.savetheinternet.com/
Indymedia Italia http://italy.indymedia.org/
Archivio storico LaStampa.It http://www3.lastampa.it/archivio-storico/
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IL BANFO
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Oltre lo
Quando le porte del pullman si aprirono,Mattia scese come sempre per primo. Lasciò il suo posto lì,appena dietro l'autista e si
incamminò verso casa a passo svelto. Qualche metro più indietro un gruppo di ragazzi stava scherzando,ridendo riguardo la
figuraccia che aveva fatto la professoressa un'ora prima. Mattia
quei ragazzi li conosceva. O meglio sapeva chi fossero. Li vedeva tutti i giorni a scuola,nei corridoi. Frequentavano anche loro
il terzo anno del Liceo Galileo di Torino,andavano anche loro in
terza B,la sua stessa classe. Però non camminava insieme a loro
e sopratutto non si sentiva come loro.
Come al solito la mamma lo accolse alla porta con un
sorriso,chiedendo come era andata la giornata. “Tutto normale”
rispose Mattia con un voce dalla quale non traspariva neanche
un sentimento.“Ho preso nove in Matematica e in Fisica”proseguì,senza una nota di soddisfazione,come se fosse arrivato a
mala pena alla sufficenza. A pranzo la conversazione fu la solita,e dopo aver sbrigato quella noiosa faccenda Mattia poté
andare in camera sua,a chiudersi negli unici 10 metri quadrati
in cui si sentiva a suo agio.
Accese il computer come al solito e mentre aspettava il caricamento del suo portatile guardò distratto fuori dalla finestra,al di
là delle tende:le nuvole occupavano tutto il cielo. Si collegò ad
internet e si connesse a facebook. Era questo che faceva le
prime due ore di tutti i suoi pomeriggi,prima di cominciare a
studiare. Si rifugiava dietro quello schermo al plasma,dato che
non era capace di vedere la realtà senza la sua protezione. Non
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schermo
era capace di toccare la realtà senza quella lastra di vetro che
permetteva di non far capire i sentimenti,le emozioni e gli stati
d'animo. E in verità non era capace neanche di fare questo visto
che si limitava a guardare,e a subire.
Diede un'occhiata speranzoso lo schermo ma il risultato fu lo
stesso di quasi tutti i giorni:0 notifiche e 0 e-mail ricevute. Non
si perse d'animo,ormai ne era abituato, e cominciò a guardare
le foto di Alice,come sempre. Era bellissima. E inarrivabile. Le
uniche volte in cui a scuola si scambiavano una parola era quando lei gli chiedeva il quaderno di matematica per copiare. Per
avere un minimo di considerazione sarebbe dovuto essere come
Luca: alto,simpatico,muscoloso e soprattutto un giocatore del
vivaio della Juventus. Peccato che Mattia fosse basso,introverso,timido e non fosse capace di toccare nessun tipo di pallone:
da quello di pallavolo a quello di rugby. E la prof di ginnastica
dopo tre anni aveva perso la speranza di poter vederlo entrare
in campo senza essere obbligato.
Il papà ci aveva provato,aveva fatto fare a mattia qualunque
tipo di sport. Ma il risultato era stato sempre lo stesso: mattia
non raccoglieva nessuna soddisfazione e vedeva tutto come un
obbligo. In prima superiore anche il padre,come la professoressa,capì che era meglio lasciar perdere.
Mattia passava le sue giornate così,trascinandosi dal computer
ai libri. Studiando per dare qualche soddisfazione ai genitori che
tanto gli davano per non ricevere niente in cambio e scappando
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IL BANFO
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da sé stesso per far finta di essere diverso. E per desiderare di
essere quello che non sarebbe mai diventato.
Dopo un'ora di navigazione alzò ancora gli occhi verso la finestra che dava sul balcone interno del condominio. Il sole aveva
incredibilmente aperto una breccia tra tutte le nuvole e illuminava il giardino. Dei ragazzi di più o meno 15 anni stavano giocando a pallone. Si divertivano nonostante il freddo e il brutto
tempo. Mattia si affacciò per osservarli meglio,ma urtò un piccolo vaso di fiori e lo fece cadere fino al piano terra.
Imprecò,non tanto per il vaso rotto ma perché doveva lasciare
la sua camera e scendere giù per raccogliere i cocci.
Una volta arrivato raccolse in fretta i resti,sperando di non essere visto. E invece il pallone da calcio lo colpì sulla schiena quando era ancora inginocchiato. Tre ragazzi si avvicinarono per
chiedere scusa,lo avevano colpito per sbaglio. “Fa niente”rispose Mattia guardando per terra. Stava per risalire quando uno di
loro gli fece l'unica domanda che non avrebbe dovuto fargli. “Ti
va di giocare??siamo in dispari”. Mattia non sapeva cosa rispondere,aveva la lingua paralizzata. Gli altri lo interpretarono come
un silenzio assenso e un secondo dopo era sul prato a giocare
anche lui.
I primi 5 minuti passarono nell'imbarazzo generale,Mattia non
era minimamente capace di tentare di dare un calcio ad un pallone . Ma ,passaggio dopo passaggio,prese un po' di confidenza. Ai 9 ragazzini non interessava se sbagliava un tiro o un
appoggio,erano lì solo per divertirsi;non come alle partite in cui
i genitori urlavano come dei forsennati per insultare gli avversari o i propri figli.
Dopo un'ora smisero di giocare. Mattia non aveva fatto praticamente niente,era stato inutile per la sua squadra ma non si era
sentito fuori luogo,come si sentiva sempre in tutte le occasioni.
Perchè questa volta nessuno lo conosceva,nessuno aveva potuto deriderlo. Aveva fatto qualcosa con altre persone,aveva addi-
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rittura scambiato due parole con qualche ragazzo. Si era divertito.
Mattia scese e si lasciò alle spalle le porte del pullman mentre
continuava la conversazione con Lorenzo. Stavano parlando di
cosa avrebbero fatto durante quel pomeriggio soleggiato di
Marzo. Mattia sorrise dentro di se perché sapeva già la risposta.
Quando arrivò a casa salutò la mamma con entusiasmo,aveva
preso otto in italiano. Andò in camera e buttò la cartella per
terra. Sul letto c'erano già pronti i pantaloncini e la maglietta
che avrebbe usato più tardi,quando sarebbe andato a giocare a
calcio in cortile come ogni lunedì. Uscì dalla stanza per andare
in cucina a mangiare e non si accorse neanche del
computer,abbandonato sul tavolo. Lo schermo era coperto da
due dita di polvere.
Alberto Testa 4E
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IL BANFO
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RIFLESSIONE
SUL RIFLESSO
DELLA TECNOLOGIA
Non starò a parlarvi nè di tecnologia nè dell'utilizzo proprio o improprio che
ne facciamo noi giovani. Quello che più mi sta a cuore è come questa, e in
particolare la sua funzione comunicativa, si riflette sulla vita di noi adolescenti. Seguendo la linea della mia esperienza personale i social network
hanno notevolmente influenzato la quotidianità di coloro che hanno un profilo in uno di questi. Non è quindi importante il fatto che dei semplici pezzi di
metallo e plastica possano influenzare la vita degli esseri umani? La cosa
straordinaria è che mai prima d'ora era successa una cosa simile, infatti questo argomento è stato il motivo ispiratore di moltissimi libri e film fantascientifici nei quali si favoleggia solitamente la perdita del controllo delle tecnologie(robotiche) da parte degli esseri umani. Però diventa quasi frivolo limitarsi a usare facebook o altri siti di utilizzo comune fra i giovani, quando realmente si riesce a percepire la rilevanza dello strumento a nostra disposizione; nelle nostre mani abbiamo il controllo autonomo della nostra opinione,
nessuno infatti può censurare tutte le pagine di Internet, e se anche ci riuscisse, milioni e milioni ne verrebbero create in pochi secondi. Ora fermatevi e andate indietro nel tempo anche solo per qualche decennio, "e se i nostri
antenati avessero avuto la possibilità di scavalcare ogni repressione della
libertà individuale o di potersi beffare delle restrizioni della libertà di stampa, esporre le proprie idee, cercare consensi, quali sarebbero state le conseguenze? Si sarebbe potuta evitare la morte di milioni di persone? Avremmo
evitato due conflitti mondiali? E una volta detto ciò, saremo in grado di farlo
in futuro?"
Un altro aspetto importante della tecnologia è il fatto che si pone a disposizione di tutti, distruggendo ogni barriera sociale ed ogni distinzione culturale o etnica. Sicuramente ci semplifica la vita, ma ciò non è solamente positivo, infatti dal punto di vista dei professori è un problema il libero accesso
a tutte le informazioni scolastiche su Internet: “ Noi insegnanti che viviamo
in quest'epoca siamo tormentati dal plagio, la piaga sociale della nostra
era”(De Stefani). Per contro sono molto più grandi i vantaggi che se ne trag-
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gono, dai trasporti alle comunicazioni. Tuttavia esistono ancora persone che
con i computer non si trovano proprio, e quando gli si domanda come fanno
a resistere al desiderio di colmare i propri interessi, questi rispondono che
preferiscono uscire con gli amici...certo, ognuno è libero di scegliere liberamente come vivere, ma vale la pena privarsi totalmente di uno strumento
tale? Ho provato allora a sentire le idee dei responsabili dello Spazio-Giovani
Bellusco, che svolgono una rilevante funzione educativa per i ragazzi del
posto:
Credete che in qualche modo le tecnologie abbiano influenzato la vita dei giovani?
A:Senza dubbio! L'hanno cambiata radicalmente... per esempio ricordo che
20 anni fa i ragazzi si davano appuntamento in piazza, o si aspettava che
prima o poi qualcuno citofonasse... invece ora ci si incontra in luoghi virtuali e le tecnologie mediano tra i ragazzi, fino ad arrivare a casi estremi come
fidanzamenti e rotture via sms. Parlate come dei “nativi digitali”.
Se si, dal vostro punto di vista di educatori è rilevante?
A:E' sicuramente rilevante, dato che è un progresso dell'umanità. E' vero che
non sempre le innovazioni ci portano solo benefici ,ma credo che il nostro
comportamento debba essere quello dell'accettazione, anche se si deve
avere una mentalità abbastanza libera e adeguata ai cambiamenti.
Ha solamente risvolti negativi nella loro vita?
A:Proprio no, è un'evoluzione e a seconda dei punti di vista la si può ritenere negativa o positiva; non è possibile dare un giudizio assoluto. Ad esempio
c'è chi critica facebook, ma per me è uno strumento di lavoro indispensabile poiché sono a contatto con i giovani e ci siamo dovuti adeguare.
E' per voi possibile che possano avvenire cambiamenti di eguale portata nel
futuro? Con questo intendo dire, dopo la letteratura, e ora Internet, potrà
essere inventato qualcosa di ancora più rivoluzionario?
A:Si, perché anche se non sempre in meglio, avverranno sicuramente cambiamenti rivoluzionari. D'altronde nessuno si sarebbe aspettato che mettendo insieme un po' di pezzi avremmo creato i computer! L'uomo cerca sempre di migliorarsi anche se alcuni tentativi gli si ritorcono contro.
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Ritornando ai ragazzi, si dovrebbe intervenire in qualche modo?
A:Certamente, la tecnologia è un aspetto della vita. Sarebbe opportuno insegnarne il corretto utilizzo ai giovani, affinché possano essere sfruttate a
pieno. Infatti il libero utilizzo, ristretto spesso a questioni frivole, è solamente limitante per voi. Ne è un valido esempio YouTube , giacchè ci si può avvalere di questo sito per pubblicare i soprusi su compagni diversamente abili o
bravate del sabato sera, oppure lo si può nobilitare facendone il mezzo di
condivisione delle espressioni di pensiero o di alte forme d'arte. Tutto è relativo, ed è questa l'unica cosa che ci può salvare dal pensiero “seminato”, a
far valere e comunicare la nostra verità contro quella degli altri con il dialogo.
Si dovrebbe impedire l'accesso a certi contenuti prima di una certa età?
A:Penso di si, anche se non ci deve essere un impedimento tecnologico,
come i filtri, che i ragazzi riescono puntualmente a raggirare. Io, adulto ,ti
insegno ad usare il computer e spiego a te ,ragazzo, che non serve o è pericoloso andare su certe pagine. A livello di istituzioni scolastiche si dovrebbe
coltivare la capacità critica dei ragazzi.
Sarebbe giusto per loro?
A:L'impedimento non dovrebbe essere l'unica tattica adottata, se poi il
ragazzo rimane attaccato alla playstation o al PC non si è risolto nulla. Anche
se comunque esistono giochi e letture adatte solo a certe fasce d'età. A questo punto mi chiedo, non sarebbe meglio per loro corteggiare la/il compagna/o di classe? La lenta diminuzione dei rapporti personali è a mio avviso
la più grande perdita per loro.
Gioverebbe loro il ritorno alle origini?
A:Prima di tutto cosa si intende per origini? Le origini sono molte, 20 anni fa
erano le mie, ma tutto scorre, le persone sono cambiate molto. La cosa più
importante è conoscere le proprie, anche se non possiamo tornare al passato. Quest'idea rimane un mito, nessuno è disposto a rinunciare alle comodità ottenute.
Ouelkobaa Fouad 3D
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forum
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Il Banfi Online.
Ave o popolo Banfiano!
Noi della redazione del Banfo volevamo informarvi di una novità presente da
quest’anno, ovvero..
[Rullo di tamburi………………………………………………………………]
Il FORUM del nostro Liceo.
Ebbene si, la sottoscritta era stata incaricata di risistemare un forum appositamente creato per la redazione del Banfo qualche anno fa, ma successivamente mi è venuta un’idea: perché non aprire il forum a tutta la comunità
Banfiana?
Perciò prontamente mi sono adoperata con “martello e scalpello” alla ristrutturazione del sito e ampliandolo con nuove sezioni.
Ora, come una brava show business vado a presentarvi il mio operato.
Il forum è suddiviso in quattro parti:
- La prima parte introduttiva: qui ci si presenta, si possono leggere informazioni relative al sito e al liceo nella bacheca ed una sezione dedicata ai problemi tecnici o di vario genere.
- La seconda parte chiamata LEZIONE: qui sono presenti sezioni dedicate alla
vita scolastica, quindi a partire dalle circolari, ai rappresentanti d’istituto,
dalle proteste e iniziative agli annunci.
- La terza parte chiamata INTERVALLO: qui in pratica sono contenute tutte
quelle sezioni che riguardano argomenti di svago, dalla musica al cinema,
dallo sport ai libri e all’arte, videogiochi e tanto altro.
- L’ultima parte IL BANFO: questa sezione rimarrà chiusa all’intero corpo studentesco all’infuori di coloro che fanno parte della redazione del Banfo (con
eccezione di due sezioni dove potrete darci consigli o critiche COSTRUTTIVE
per il miglioramento del giornalino).
Il forum è un modo per interagire e creare una più larga rete di rapporti con
le persone, in questo caso tra NOI studenti.
A mio avviso è anche un modo più pratico e reale di condividere qualcosa di
un social network qualsiasi, ma come detto prima, è solo un mio parere.
Detto questo, l’indirizzo del forum è il seguente:
http://liceobanfi.forumfree.it/
Come si può chiaramente capire dal nome del server forumFREE, l’iscrizione
è GRATUITA.
Per tutti coloro che avessero problemi con la registrazione o l’accesso al sito,
lascio a disposizione la mia mail in modo da contattarmi per ogni evenienza:
[email protected]
Grazie dell’attenzione e vi aspettiamo numerosi!
(non potete non andare a vederlo ora, dopo una specie di vendita promozionale pari a quella dello chef Tony di Miracle Blade serie III ).
Lavinia Cerato 1BLC
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NATALE
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Oramai il periodo natalizio è alle porte. Ogni anno vediamo sempre più edifici addobbati, strade e balconi pieni di luci e le nostre case strabordano di
decorazioni.
I supermercati fanno a gara già a Novembre per chi ha il negozio più illuminato e con l'albero più grande..... Ma come mai il nostro liceo è sempre più
cupo e spoglio??
Già è triste tutto l'anno camminare per quei corridoi freddi e marroni, almeno nelle settimane che precedono il natale potremmo agghindarlo!!
Potremmo rendere queste settimane piene di compiti in classe un pò più allegre!!!
Ognuno di noi potrebbe portare qualche addobbo vecchio da casa, senza
necessariamente comprarli, e decorare tutte le classi e i corridoi.
Inoltre nell'atrio si potrebbe mettere un albero di Natale e se le bidelle lo permettono (cosa che ripetutamnete ogni anno NON accade) si potrebbero
anche decorare i vetri delle finestre!!
Un pomeriggio potremmo trovarci e dare finalmente un tocco di vitalità al
nostro liceo..!!!
Che ne dite si potrebbe fare?? Rappresentanti d'istituto che cosa ne pensate??
Carolina Bisson 4D
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natale
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52 oroscopo
IL BANFO
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ARIETE
Sarà un dicembre pieno di lavoro, ovvero intendo verifiche e interrogazioni.
Non permettete però alla stanchezza di rendervi bruschi o antipatici sia nel
“rapporto di coppia” che con gli amici.Quindi per voi ragazze la solita scusa
“ho le mie cose lasciami stare” questa volta non vi salverà e neanche la scusa
“ho giocato di merda ieri sono nervoso” non salverà voi maschietti. In ogni
caso voi arieti (facciamo finta che il termine esista) siete bravi a farvi perdonare, approfittatene!
Consiglio: se non sapete cosa regalare a vostra madre a Natale, il mio consiglio è un’agenda personalizzata 2011 (si sa che le mamme sono sentimentali…anche troppo! Quindi inseriteci una vostra foto ed è fatta)
TORO
Torini miei vi aspetta un dicembre carico di
malumore (mi dispiace... no, non è vero io non
sono toro). Ma attenzione “il sereno arriva
dopo ogni tempesta” , infatti sarete ricompensati con un capodanno da favola! Il mio consiglio è di muoverti ad organizzare perché sei tu
il più deciso della combriccola.
Consiglio: Devi essere meno possessivo. Ogni
santissima rivista dice che sei eccessivamente
geloso! Cerca di trovare regali che non sottolineano il fatto che sei fidanzato, innamorato, che ci tieni, che non vuoi perderla..(ciondoli a cuore, orecchini a cuore, porta chiavi a
cuore, pupazzi a cuore, tazze coi cuori...).
Punta piuttosto su cose utili e originali come
trucchi se per ragazze o intimo se per ragazzi.
LEONE
Uuh cari leoni, il vostro dicembre sarà carico di successi lavorativi (forse un
sei in latino? Mha, se fosse vorrei tanto essere un leone..!) grazie alla vostra
personalità decisa e capace.
Consiglio: Si, siete bravi, però non disprezzate il lavoro degli altri o finirete
per passare un capodanno solitario. Al diavolo la morale, ragazzi vi auguro
un capodanno bellissim
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oroscopo 53
GEMELLI
Si sa che i Gemelli quando sono dominati da un'idea si mettono subito
all'opera per metterla in pratica, senza riflettere sulle conseguenze che
possono avere le loro azioni o sulla moralità di queste. Vi faccio un
esempio per rendere meglio l’idea?! Quando vedono una cosa..si fissano! La vogliono a tutti i costi anche se non hanno soldi per comprarsela.
Quindi cari gemelli dovete cercare ti trattenervi almeno per il mese di
dicembre o finirete per non poter più fare regali, e di conseguenza fare
figure di merde improponibili! Consiglio: il mio consiglio è ormai palese,
risparmiate! Cercate regali economici (è il pensiero che conta………!.)
CANCRO
Avete iniziato il mese di dicembre concedendovi numerose pause (fate bene)...
adesso però è il momento di fare l’ultimo sforzo prima delle tanto attese vacanze
natalizie.
A proposito di vacanze: è il momento di rimettervi in sella ai vostri scii, e non si
sa mai che sulle piste innevate incontriate la vostra anima gemella!
Consiglio: puntate su regali piccoli ma originali e soprattutto pieni di colori e di
fantasia. Per esempio accessori per le fanciulle (braccialetti, anellini, orecchini..) e
guanti, sciarpe, cappelli colorati per i fanciulli!
VERGINE
Ecco i “vergini” pignoli, altruisti e coscienziosi. È proprio grazie a queste vostre qualità che siete riusciti a sopravvivere al mese di novembre
e che passerete un mese di dicembre nella tranquillità.
Mi dicono che in un viaggio o in una gita (molto improbabile visto che
al banfi le gite…vabè, lasciamo stare) incontrerete una “persona speciale”.
Sta a voi single crederci!
Consiglio: se avete un amico con l’i-phone o l’i-pod touch a cui non
sapete cosa regalare esistono delle tessere prepagate per comprare le
cose su i-tunes! (la Apple è geniale).
54 oroscopo
IL BANFO
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BILANCIA
Basta dire “Che ansia”. Sfruttate la vostra praticità per passare il
vostro dicembre nel migliore del modi. Organizzatevi il tempo: programmatevi i giorni i cui dovete studiare, i giorni in cui andare a
comprare i regali, i gironi in cui non fare... si insomma cazzeggiare
(si potrà dire?! Bhe ormai è tardi). Mi raccomando bilanci..no
bilanceri..bilanchi..forse bilance?!..comunque non accumulate gli
impegni se non volete passare la settimana “in ansia”.
Consiglio: fate regali estremamente semplici o rischiate di prendere
regali fuori luogo. Vi consiglio oggetti artigianali (fatevi un giro alla
fiera artigianale di Milano) come portafogli di cuoio, portachiavi,
saponi artigianali...
SCORPIONE
Attenzione..fascino e doti strategiche vi rendono irresistibili nel mese di dicembre (io
fossi in voi ne approfitterei!) Vi aspetta un capodanno passionale quindi come si
suol dire “persisti e conquista”. Non risparmiare energie e le giornate renderanno il
doppio... in tutti i sensi.
Consiglio: Non per smontarti caro scorpione, ma a Natale non puoi regalare il tuo
fascino quindi mettiti subito alla ricerca o rischi di non fare in tempo! Punta sull’
intimo per le ragazze e maglieria per i ragazzi, e se sei indeciso "fatti guidare dal
tuo istinto”.
SAGITTARIO
Se vuoi passare un bellissimo 2011, caro sagittario, liberati da tutto ciò che ti
lascia in dubbio (relazioni, compiti, oggetti..), ormai sei pronto per nuovi progetti.
Appoggia gli amici che ti coinvolgono in simpatiche iniziative senza preoccuparti di nessuno. E solo così che riuscirai a passare un capodanno divertentissimo!
Consiglio: quest’anno ho la sensazione che sarai tu ha fare quei regali strani
che generalmente ti lasciano impressionato il girono che li scarti ma ti dimentichi di averli per i restanti trecentosessantaquattro giorni dell’anno. Non posso
neanche dirti di cercare di evitarlo perché tanto lo farai lo stesso!
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oroscopo 55
CAPRICORNO
Sei invaso da idee bizzarre. Quello che ti dico io è: assecondale!
Ci sarai rimasto male perché il tuo oroscopo è il più corto... ma io non sono
capricorno, non ho idee!
Consiglio: se non ci fossi tu a scegliere i regali nella tua famiglia sarebbero
tutti nella m***a. Continua a puntare su cose utili come un tritatutto per tua
nonna, un kit per lucidare le scarpe per tuo padre, un libro di cucina per tua
madre, semi per l’orto per tuo nonno..
ACQUARIO
State facendo passi da gigante nella vostra vita, ma non dimenticatevi della famiglia! Passerete un mese di dicembre carico di emozioni e sentimenti.
Non dimentichiamoci che voi acquari siete testardi e questo potrebbe rovinare le
vostre feste, cercate quindi di essere più trasparenti e aperti! (se vostra mamma
vuole farvi mettere quell’orrendo maglioncino di lana rossa con disegnate le
renne… fatelo!)
Consiglio: abbandona la folle idea di regalare cose fatte da te. Ti prego!
PESCI
Sono molto combattuta nel dirvi questo (perché vorrei essere io un “pesce”) ma... è il
vostro mese di sollievo!
In tutti i sensi: godetevi gli amici, le relazioni, l’animale domestico, il cibo, le pentole,
la cioccolata, le domeniche, i vestiti, lo shopping... perchè questo è il vostro mese!
Ritrovate quelle ambizioni perse nei mesi scorsi e dedicatevi a ciò che vi piace!
Consiglio: il tempo ce l’hai... sfruttalo! Gira per Milano e trova regali personalizzati per
ogni persona... ma soprattutto trova regali anche per te!
Carlotta Teruzzi 4B