I sistemi ERP

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I sistemi ERP
I sistemi ERP
Testo riferimento: Bracchi, Francalanci, Motta “Sistemi informativi di impresa”
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
APPENDICE
2
SI 2011
1. Obiettivi di apprendimento
• Avere un quadro di insieme della offerta ERP
• Definire le caratteristiche del paradigma grazie al quale lo ERP
è divenuto il nucleo della informatizzazione delle imprese
• Definire architettura e caratteristiche delle piattaforme ERP
• Comprendere la Fit-Gap analysis
• Comprendere l’impatto dei sistemi ERP sulle imprese
3
SI 2011
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
4
SI 2011
Elementi caratteristici delle suite ERP
Supporto alla intera catena del valore
dell’impresa
• attività primarie di produzione e
vendita dei beni e servizi,
• attività di supporto (gestione
amministrativa, risorse umane
ecc.)
Supporto integrato: una stessa base
dati condivisa da tutti i moduli ERP
Piattaforma unica e integrata =
governo integrato dell’impresa.
5
SI 2011
La suite ERP : livelli – visione informale
Livello 1 Suite
Livello 2 Modulo
•
•
•
•
E’ una collezione di applicazioni sw
Supporta un insieme di processi gestionali
Può essere +/- estesa
E’ costituita da moduli che condividono basi dati
•
•
•
Un modulo è una applicazione software
Supporta un processo gestionale (p.e. gestione materiali).
Contiene funzioni software.
LIvello 3 Funzione
• Supporta una attività elementare del processo gestionale(p.e.
“ricevimento di materiali”)
• Corrisponde ad uno o più casi d’uso
• E’ attivata da utenti che operano su tastiera e/o da dispositivi
6
SI 2011
La suite ERP : livelli - schema
Applicazione
/ modulo (M)
Suite (S)
• Le associazioni fra le entità del
catalogo sono molti a molti:
– Suite - Modulo : la stessa
applicazione può entrare in più
suite ed ogni suite può contenere
più applicazioni
– Modulo - Funzione: la stessa
funzione può entrare in più
applicazioni ed ogni applicazipne
può contenere più funzioni
– Funzione - Passi : lo stesso passo
può entrare in più funzioni ed ogni
funzione può contenere più passi
SM
MF
Funzione (F)
FP
Schermate /
passi (P)
7
SI 2011
La suite ERP: moduli settoriali ed intersettoriali
PLM - Product Life Cycle Management
CRM - Customer
Relationship
Management
Sales
Administration
support
Operations support
Finance
Customer Care
HR mngt
Miscellaneous
Miscell.
Management
support
•SCM - Supply
Chain Mngt
Strategic plng
Procureme
nt planning
Production
planning
Distribution
planning
Budgeting
Activity Based
Costing
Supply
orders
Plant orders
Shipment
orders
Balanced Score
Card
Mngt cockpits
ERP cross industry modules
ERP industry modules
Materials
inspection
and
warehouse
Production
scheduling
& control
Shipment
scheduling
& control
ERP extended modules
8
SI 2011
La suite ERP: schema di una funzione SAP R/3
9
SI 2011
Evoluzione degli ERP:
stadi di integrazione operativa
Stadio
Obiettivo
‘60 Inventory Control
Systems
Gestione scorte basata sul punto di riordino
‘70 Material Requirement
Planning (MRP)
Gestione distinta base di produzione (Bill of Materials -BOM)
Gestione scorte a fabbisogno (requirements): le scorte sono
bilanciate in ragione dei fabbisogni di produzione
‘80 Manufacturing Resource
Planning (MRP/II)
Integrazione ciclo approvvigionamento - produzione - distribuzione
‘90 Enterprise Resource
Planning (ERP)
Integrazione principali processi interni, ai livelli di pianificazione,
controllo, esecuzione
‘00 Extended Enterprise
Resource Planning
Integrazione della Supply Chain
10
SI 2011
Evoluzione degli ERP:
stadi di integrazione analitica
Stadio
Profilo
’60 “Blue book”
Statistiche batch
Rapporti periodici settimanali / mensili su carta:
‘80 Information center
Piattaforme per estrarre informazioni dalle basi dati con linguaggi
ad alto livello (4GL)
‘90 Business Intelligence
Kimball definisce il paradigma Data Warehouse (1991)
Business Objects introduce la prima suite di reporting (1995)
Oracle ed altri introducono piattaforme di Warehousing (1997-98)
’98 Strategic Enterprise
- Management / Corporate
’00 Performance Management
Supporto delle attività manageriali di pianificazione e di controllo
attraverso la integrazione della informazione operativa e la
tecnologia Warehouse
– ogni rapporto un programma: alto costo della informazione
– informazioni in ritardo
– fonti molteplici temporalmente sfasate e spesso contradditorie
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SI 2011
Business Planning and Simulation
Business Consolidation
Corporate Performance Monitoring (BSC)
Stakeholder Relationship Management
Business Warehouse
Legacy Systems
& OSS
Strumenti di Reporting
Business Information Collection
Evoluzione degli ER: stadi di integrazione analitica:
il SEM di SAP (2000 ca)
ERP
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SI 2011
INTRODUZIONE: SOMMARIO
Livello 1 Suite
Livello 2 Modulo
Gli ERP sono suite costituite da moduli verticali ed orizzontali
LIvello 3
Funzione
Ogni modulo è formato da N funzioni
Ogni funzione è formato da N passi
13
SI 2011
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
APPENDICE
14
SI 2011
Il paradigma ERP
Unicità informazione
Modularità
Prescrittività
Cli ent e
Venditore
Direttore
Inseriment o
Ordine
MANAGEMENT SUPPORT APPLICATIONS
Ver ific a Ord ine
MANAGEMENT DATA
WAREHOUSE
[ > 5000 E uro ]
[ <= 5000 Euro ]
INFORMATION
TRANSFORMATION
Convalida
Ordine
Controlla
S olvibilità
Invio A cconto
[ No n S ol vibil e ]
Annulla Ordine
[ So lvibi le ]
OPERATIONAL DATA
BASE
Ordina
Spedizione
OPERATIONAL SUPPORT APPLICATIONS
•
•
La suite ERP rispecchia una precisa concezione del sistema informativo aziendale
Caratteristiche distintive:
–
–
–
•
Unicità dell’informazione,
Estensione e modularità funzionale
Prescrittività.
Queste caratteristiche formano un paradigma funzionale, che indichiamo come
paradigma ERP.
15
SI 2011
Il paradigma ERP : unicità della informazione
•
Unicità della informazione
– Uno e un solo valore di una informazione.
– Base dati unica (fisicamente o virtualmente)
•
La base dati unica ha importanti vantaggi
– Sincronizzazione dati (non ridondanza)
– Tracciabilità aggiornamenti
– Integrazione e tracciabilità informazione direzionale
•
Senza base dati unica
– Le informazioni non possono essere una risorsa aziendale
– Diventa quasi impossibile governare aziende multi-localizzate.
16
SI 2011
Sp
no ess
nb ol
as a e
ta lab
a s or
inc azi
ro on
niz e o
za ve
re rn
le igh
is o t
le
Unicita’ della informazione: sincronizzazione dati
•
•
•
•
Dati eguali in sistemi diversi
Sincronizzazione con interfacce dedicate (integrazione punto a punto)
Sfasamenti e costi elevati su grandi dimensioni
Utente deve essere system integrator
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SI 2011
Unicita’ della informazione: tracciabilità-principi
• Tracciare = registrare i dati di ogni aggiornamento
• La tracciabilità implica la registrazione dei documenti cartacei
e/o digitali associati agli eventi che aggiornano la base dati, p.e.
– Ogni prelievo a magazzino è certificato da due documenti, che
rispecchiano rispettivamente
• richiesta di prelievo
• l’avvenuto prelievo;
– Ogni registrazione contabile è certificata da
• documento di input, che testimonia la transazione da registrare (p.e. fattura
fornitore)
• eventuale documento di output che certifica il corrispondente aggiornamento
dei libri contabili.
18
SI 2011
Unicita’ della informazione: tracciabilità- schema dati
•
Materiale
(M)
ME
Evento (E)
•
•
Ogni registrazione E del magazzino
–
–
–
•
Lo schema dati implicato dalla
tracciabilità associa ad ogni
oggetto (master) una serie di
eventi (evento) e/o documenti
Nel caso di un magazzino, alle
informazioni master (M) sul
materiale sono associate
informazioni sugli eventi (E) p.e.
–
–
–
–
–
E’datata
Registra i riferimenti ai documenti relativi (p.e. la
registrazione prelievo memorizza il numero della
richiesta di prelievo)
Riporta il valore della giacenza prima
dell’aggiornamento (before image) e dopo
l’aggiornamento (after image)
Grazie alla completezza delle registrazioni degli
eventi (E) sono possibili operazioni rollback
Richiesta di prelievo
Conferma di prelievo
Rettifica di prelievo
Versamento
Rettifica inventariale
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SI 2011
Unicita’ della informazione: unicità dati direzionali
• Con un’unica informazione operativa, la unicità e la
integrazione dei dati direzionali è più facilmente ottenibile.
– Una grande assicurazione, con una base dati unificata sui clienti,
monitora i clienti e i contratti e definisce le offerte ai clienti in ragione del
loro profilo, pianificando e monitorando la politica commerciale;
– Dalla base dati del sistema vendite di una multinazionale della gomma,
con unico schema in tutto il mondo, i dati di vendita giornalieri sono
totalizzati per paese e per prodotto, memorizzati e resi disponibili da web
e telefono mobile a tutto il management
20
SI 2011
Unicità della informazione: unicità dati direzionali
MANAGEMENT SUPPORT APPLICATIONS
MANAGEMENT DATA
WAREHOUSE
INFORMATION
TRANSFORMATION
OPERATIONAL DATA BASE
OPERATIONAL SUPPORT APPLICATIONS
21
SI 2011
Il paradigma ERP : modularità
SD
FI
MM
CO
AM
PP
ERP database
m
pl
F
ex
a
W
e
PS
/3
IS
SI 2011
SA
P
R
QM
PM
HR
22
Modularità
• Modularità
SD
– Suite ottenuta combinando moduli
che usano kernel comune
– Implementazione simile a LEGO
– L’azienda attiva i moduli di
interesse
FI
MM
CO
AM
PP
ERP database
m
pl
F
• Multi-nazionalità
– Descrizioni in varie lingue
– Diverse notazioni
– Specifiche aggiunte locali
ex
a
W
e
PS
R
/3
IS
SA
P
QM
PM
HR
• Multi-aziendalità
– Lo stesso software per più aziende
23
SI 2011
Modularità : esempio
• SAP R/3 for Manufacturing
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
SD Sales And Distribution
MM Materials Management
PP Production Planning
QM Quality Management
PM Plant Management
HR Human Resource
FI Finance
CO Controlling
AM Asset Management
PS Project
WF Work Flow
IS Information System (Summary
Data)
24
SI 2011
Prescrittività
• Un software ERP riflette un modello funzionale di
– Flusso dei processi
• Sequenza delle attività gestionali
• Operazioni / passi delle attività
– Casi d’uso
• Regole applicate nelle attività
– Informazioni
• Schema delle informazioni
• Dipendenza funzionale delle relazioni
• Tracciabilità degli aggiornamenti
• Tale modello funzionale ammette un modo di operare (I) ed esclude un modo
di operare (M)
• Definiamo prescrittività tale normazione dei processi gestionali, che deriva
dal modello funzionale incorporato nel software.
25
SI 2011
Prescrittività : esempio
Cli ente
Venditore
Direttore
• La registrazione del ricevimento
dei materiali presuppone un ordine
al fornitore:
Inseriment o
Ordine
Verifica Ordine
– un materiale entra in azienda se e
solo è stato ordinato
– un materiale può essere ordinato
se e solo è stato richiesto da un
ente aziendale autorizzato.
[ > 5000 Euro ]
[ <= 5000 Euro ]
Convalida
Ordine
Controlla
Solvibilità
Invio Acconto
[ Non S olvibile ]
[ Solvibile ]
Annulla Ordine
• Tale prescrizione è incorporata
nello schema della base dati (vedi
pagina successiva)
Ordina
Spedizione
26
SI 2011
Prescrittività : esempio semplificato
MS
Material (M)
• Lo schema semplificato a fianco
riflette le seguenti regole
– S è creato se e solo se esiste
almeno un M valido (M e S sono
m:n)
– R è creato se e solo se esiste
almeno un S valido
– O è creato se e solo se esiste
almeno un R valido
– D è creato se e solo se esiste
almeno un O valido
Supply
Request (R)
Supplier (S)
SR
RO
Supply Order
(O)
Delivery (D)
OD
• Conseguentemente, la attività
gestionale di ricevimento (che
genera D) può operare se e solo se
è stata preceduta da un’attività di
ordinazione (che genera O).
27
SI 2011
Prescrittività : implicazioni sul progetto
User
Requirements
Parametrazione
Custom
Implementation
Gap
Analysis
Personalizzazione
• La realizzazione ERP differisce
radicalmente dal custom software
• Custom software: si realizza su
misura in ragione delle esigenze
utente
• Package ERP: si confrontano le
funzionalità del package con le
esigenze utente e si verifica come
colmare la differenza (gap)
scegliendo se
– Modificare il software
– Modificare le prassi della azienda
• NB La gap analysis si applica a
qualunque package applicativo
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SI 2011
Prescrittività: gap analysis - esempio
Attività
Modello
funzionale
corrente
Funzionalità ERP
Azioni sul
processo
Azioni sul
software
Riceviment
o materiali
Solo registrazione;
nessun controllo su
ordine fornitore
Controllo sull’ordine al fornitore
“i materiali che entrano in
azienda devono essere stati
ordinati”
Adeguamento
processo
-------------
Controllo
qualità
Guidato da regole
predefinite
Solo registrazione dell’esito del
controllo (le regole non sono
incorporate nel sistema)
---------------
Adeguamento
software
(aggiunta)
Carico a
magazzino
Il sw guida la scelta della
ubicazione di magazzino
in cui stivare
Solo registrazione dell’evento di
avvenuto carico a magazzino
---------------
Adeguamento
software
(aggiunta)
Prelievo a
magazzino
Il sw guida la scelta della
ubicazione di magazzino
da cui prelevare
Solo registrazione dell’evento di
avvenuto prelievo da magazzino
---------------
Adeguamento
software
(aggiunta)
Rettifica
inventariale
Modifica dei valori nella
base dati (sovra-scrittura)
I valori delle scorte sono corretti
mediante apposite transazioni di
rettifica
Adeguamento
processo
------------
29
SI 2011
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
APPENDICE
30
SI 2011
Architettura software
• Software Package composti da tre strati
– Database : servizi di memorizzazione delle informazioni
– Kernel : operazioni di basso livello
•
•
•
•
•
accesso al database,
logica di esecuzione di transazioni elementari,
comunicazione con altre suite software,
monitoraggio e amministrazione del sistema,
gestione degli utenti e dei permessi.
– Package : raggruppa insiemi di funzionalità coerenti (p.e. contabilità)
altamente configurabili e basate su best practice.
• NB 1 I package sfruttano le funzionalità Kernel;
• NB 2 I produttori offrono package configurati per settori di
attività (p.e. aziende meccaniche) detti industry solution.
31
SI 2011
Architettura software
I programmi e i dati sono memorizzati su oltre 60k tabelle
• Tabelle di configurazione (programmi & parametri come nazioni,
valute, tipi materiale, tassazione ecc.)
• Tabelle dati (p.e. dati fornitori, dati ordini ecc.)
SRM = Supplier Relationship Management; BI = Business Intelligence; ABAP = Advanced Business Application Programming
GUI = Graphical User Interface
32
SI 2011
Architettura di esecuzione (estratto da Wiki)
• Presentation Server (SAP GUI)
– E’ installato sulla stazione utente.
– Lo AS invia i risultati della elaborazione alla SAPGUI, che quindi formatta
l’output per visualizzarlo all’utente.
• Application Server (AS)
– E’ una collezione di eseguibili che interpretano programmi ABAP/4 (Advanced
Business Application Programming / 4th Generation) e ne gestisocono input ed
output
– Lo strato Application comprende uno o più AS e un Message Server. Ogni AS
eroga un insieme di servizi per eseguire le richieste di elaborazione.
– Normalmente una installazione SAP comprende più AS che possono essere
opportunamente differenziati (alcuni AS forniscono solo alcuni servizi)
• Database Server (DS)
– IL DS gestisce le richieste di accesso alla base dati.
– Normalmente il DS è unico.
33
SI 2011
Esecuzione di una funzione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
•
L’utente sceglie la transazione da un menu
od inserendo il codice transazione nella riga
di comando
Il server compila il programma
Il server carica il programma compilato sul
client
Il client visualizza le schermate ed inserisce
i dati
Il server elabora la schermata successiva
Il server comunica la nuova schermata al
client che segue il flusso sino alla fine
Client
•
Nella sua versione classica SAP R/3 opera
con architettura “fat client”
Una funzione (p.e. creare un documento di
vendita) è eseguita in diversi passi:
4
1
Dall’esempio emergono alcune note
caratteristiche operative di SAP
–
–
6
3
Server
•
Lenta esecuzione delle attività per le
numerose schermate
Alta affidabilità grazie alla architettura “fat
client”
DB
2,5
34
SI 2011
Parametrazione
• Le funzionalità predefinite sono parametrate
attraverso
– Selezione delle funzionalità
• identifica le funzionalità di interesse.
• non richiede programmazione (i package, attraverso
switch setting selezionano le caratteristiche).
– Definizione parametri delle funzionalità selezionate
p.e.
• localizzazione (valuta, imposte, ecc...),
• condizioni di vendita applicate,
• logica di gestione delle scorte .
35
SI 2011
Gap analysis e personalizzazione
•
•
•
La personalizzazione modifica e/o aggiunge funzioni di un package ed è
successiva alla parametrazione.
La personalizzazione è preceduta da una Gap Analysis, in cui l’analista
confronta le caratteristiche funzionali del package con le esigenze della
azienda utente (requirement) e individua appunto le personalizzazioni
La personalizzazione SAP include:
1. Definizione delle nuove tabelle, mediante opportuni strumenti per la gestione
delle tabelle.
2. Scrittura delle funzioni (in linguaggio ABAP) che specificano
–
–
–
•
flusso delle attività
controlli
trigger.
La personalizzazioni di altri package é analoga p.e. con una logica ad
oggetti: l’analista crea un nuovo oggetto modificando un oggetto esistente
36
SI 2011
Personalizzazione: un caso reale
• La azienda edile BELLACASA ha
diverse filiali. Ogni filiale gestisce
il trasporto in cantiere dei materiali
acquistati.
• Il trasporto é eseguito da un
fornitore, che riceve una Distinta di
Spedizione (DdS) su cui sono
elencati i materiali da trasportare e
gli estremi del trasporto.
• BELLACASA vuole estendere la
gestione DdS allo scopo di inserire,
modificare e visualizzare le DdS
stesse ed aggiungere alcune
funzioni accessorie (p.e. stampa).
•
•
La DdS è composta da una testata e da
un n posizioni
Le personalizzazione definisce
– le tabelle relazionali della DdS
– Le corrispondenti funzioni di
creazione, modifica/cancellazione e di
interrogazione (queste ultime se
necessarie)
37
SI 2011
Personalizzazione : descrizione di una tabella nuova
#
Campo
Tipo
Lung.
Descrizione
Note
1
MAND
MANDT
3
Mandante
Prefisso che individua la azienda
2
FILNR
CHAR
5
Codice filiale
Chiave esterna dalla tabella Anagrafe Filiali
3
DDSNO
NUMC
10
Numero DdS
Il numero DdS è ricavato incrementando 1 l’ultimo numero utilizzato
4
DDSPOS
NUMC
5
Posizione DdS
Una registrazione per ogni articolo
5
MATNR
CHAR
18
Codice Materiale
6
TXZ01
CHAR
40
Descrizione
7
MENGE
QUAN
13
Quantità
8
MEINS
UNIT
3
Unità misura
quantità
9
BRGEW
QUAN
13
Peso Lordo
1
GEWEI
0
UNIT
2
Unità misura peso
1
VOLUM
1
QUAN
13
Volume
1
VOLEH2
2
UNIT
3
Unità misura
volume
Se è presente il codice del materiale, la descrizione corrisponde a quella
anagrafica, altrimenti va inserito
Se è presente il codice materiale, il peso corrisponde a quello in anagrafe;
altrimenti va inserito
Se è presente il codice materiale, il volume corrisponde a quello in anagrafe;
altrimenti va inserito
38
SI 2011
Personalizzazione : descrizione di una funzione nuova
Funzione
Creazione
Distinta di
Spedizione
Attività e controlli principali
•Il codice filiale è obbligatorio e deve essere controllato nella tabella
Anagrafica Filiali; deve essere disponibile il match code per la selezione
del codice
•Alla conferma di inserimento il sistema deve:
oVerificare l’autorizzazione a creare la Distinta Spedizione sulla
filiale
oCalcolare lo ID della nuova Distinta Spedizione
oLa tabella Filiali deve essere aggiornata immediatamente e deve
essere eliminato il lock per renderla subito disponibile ad altri utenti
oImpostare la descrizione della filiale come contenuta nella tabella
Filiali, la data Distinta Spedizione di default pari alla data di sistema
39
SI 2011
Personalizzazione: sintesi (SAP ERP)
Gap Analysis
Elenco
personalizzazioni
-----------------------------------------------
Tabelle
Funzioni
Schermate
40
SI 2011
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
41
SI 2011
L’offerta ERP
•
L’offerta ERP si divide in:
1. Software commerciale di Livello 1 per la grande impresa e le multinazionali
2. Software commerciale di Livello 2 per la media e piccola impresa
3. Software Open Source
•
Oggi (2011) nel mondo gli ERP di livello 1
–
–
•
Il picco degli ERP è in UE , USA, Giappone è fra il 1992 e il 2000; a fine anni
Novanta
–
–
–
•
le installazioni totali possono essere stimate oltre le 300K
i clienti SAP -massimo produttore ERP- sono oltre 100K
si spendevano annualmente oltre 23 miliardi di dollari
oltre il 50% delle aziende europee usava uno o più moduli ERP
oltre il 35% li usava in tre o più aree funzionali
Oggi la stessa curva di diffusione si ripiroduce nei paesi in rapido sviluppo
–
–
–
–
Cina
India
Malesia
Sudamerica (Brasile, Cile ecc.)
42
SI 2011
La offerta ERP (fonte AMR 2007)
Produttore
Vendite (Milioni $)
Quota mercato
SAP
11.753
41%
Oracle
6.044
21%
Microsoft
996
3%
Altri
10.027
35%
Totale
28.820
100%
•
•
•
I dati si riferiscono al 2006; da allora lo ERP è considerato commodity ed è rilevato con altri
pacchi applicativi software
I produttori sono centinaia
Tuttavia solo un ristretto numero di vendor copre la maggior parte dei settori industriali
–
–
–
•
SAP
Oracle (che ha assorbito Peoplesoft e JDEdwards).
MS
Sono infatti necessari enormi investimenti per sviluppare e mantenere una gamma completa di
moduli, intersettoriali e settoriali
43
SI 2011
Il caso SAP / 1
• Anni Settanta: Nascita
– 1972: cinque ex dipendenti IBM - Dietmar Hopp, Hans-Werner Hector, Hasso
Plattner, Klaus Tschira, e Claus Wellenreuther – fondano la SAP (Systems
Analysis and Program Development) a Mannheim (Germania).
– 1973: è completato il primo package per la contabilità, la base su cui si
innesteranno componenti software della suite “R/1” (dove ”R” é per “realtime”).
– Fine anni Settanta, nasce R/2.
• Anni Ottanta: Crescita e internazionalizzazione
–
–
–
–
50 delle prime 100 aziende tedesche sono clienti SAP.
Metà anni Ottanta: SAP apre in Austria la prima filiale estera.
I ricavi raggiungono i 50 Milioni di US$.
Fine anni Ottanta: SAP si quota in borsa ed apre filiali in Danimarca, Svezia,
Italia e USA.
– SAP progetta SAP R / 2 per gestire diverse lingue e valute.
44
SI 2011
Il caso SAP / 2
•
Anni Novanta: SAP R/3
– 1992: è presentato SAP R / 3, con un’architettura client-server su tre strati (Presentazione,
Applicazione, Dati) capace di operare con una ampia gamma di software di gestione dei
dati e di sistemi operativi.
– SAP collabora con i maggiori Systems Integrator e Software House, che sono
opportunamente certificati.
– L’ architettura a package di SAP cambia l’approccio alla realizzazione dei progetti di
sistema informativo. Il realizzatore non è più un tecnico del software, ma un analista dei
processi gestionali che conosce le procedure di parametrazione e personalizzazione del
package.
– Il successo è esplosivo. Nel 1996, l'azienda ha oltre 1.000 clienti. A fine anno, SAP R / 3 è
ha oltre 9.000 sistemi in tutto il mondo.
•
Anni Duemila: Portali, Nuove Architetture, Versioni per le medie imprese
– La diffusione di Internet spinge SAP a sviluppare nuove modalità di accesso come mySAP
Workplace.
– Il package è riscritto in Java ed è sviluppata una architettura SOA (Service Oriented
Architecture).
– Sono offerte soluzioni per le Medie Imprese (soluzioni All-in-One e SAP Business One).
45
SI 2011
Il caso Oracle
• Oracle, nata nel 1977, entra nel mercato ERP a metà anni
Novanta.
• L’offerta ERP Oracle si sviluppa per crescita e per acquisizioni
– Gennaio 2005: acquisizione Peoplesoft
• PS fondata nel 1987 offre sistemi di gestione risorse umane e, da metà anni
Novanta, tutta la filiera ERP
• Nel 2003 PS assorbe JD Edwards, fondata nel 1977, orientata alla media
impresa
– Settembre 2005: acquisizione Siebel
• Fondata nel 1993 da Tom Siebel
• Leader nei sistemi CRM (Customer Relationship Management)
– 2007: acquisizione Hyperion Solutions
• Nata nel 1997
• Specializzata nei sistemi di supporto al management
46
SI 2011
ERP di livello 2 per la piccola e media impresa
• Package elementari:
– moduli generici preconfezionati e pronti all’uso (paghe, contabilità e simili)
• Package “superverticali” specifici per settore.
– per moda e tessile (gestione taglie e colori),
– mobilifici e lavorazione del legno (gestione del magazzino legno da stagionare)
ecc.;
• Versioni semplificate dei package standard:
– SAP All-in-One
– Microsoft Business Solutions
• Modalità ASP (Application Service Provider) e SAS (SW as A Service):
– l’azienda usa software preconfezionato e verticalizzato, che risiede sui server di
un centro servizi;.
47
SI 2011
SAP-all-in-one: pagina personale dell’utente
(http://www.sap.com/sme/seeitinaction/SeeAllDemos.epx?sol=SAP%20Business%20All-in-One# )
48
SI 2011
ERP Open Source
• Sul portale Source Forge (www.sourceforge.net) sono presenti
oltre 400 progetti ERP Open Source (Febbraio 2009)
• Tuttavia l’evoluzione appare lenta e non paragonabile alle suite
commerciali in termini di :
– Fit Funzionale: copertura funzionale dei processi aziendali
– Flessibilità: capacità di colmare il divario tra funzionalità out-of-the-box
e quelle richieste.
– Supporto: trasferimento di conoscenze necessarie all'attuazione e al
funzionamento
49
SI 2011
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
APPENDICE
50
SI 2011
ERP e trasformazione della impresa
51
SI 2011
ERP e trasformazione della impresa
Il modello processivo di funzionamento
VARIABILE
EVOLUZIONE
Flusso attività
• Minor numero di passi
• Minore durata del processo
Organizzazione
operativa
• Arricchimento delle mansioni
• “Deparcellizzazione” flusso lavoro
Personale
• Versatilità operativa
Sistema di
incentivazione e di
controllo
• Obiettivi di servizio al cliente
• Obiettivi performance su processi
gestionali
52
SI 2011
Vantaggi e benefici : la griglia di Chang e Shaw
BENEFICIO
Efficienza
operativa
ERP – core
•
•
•
•
•
Efficacia
operativa
•
•
ERP extended - SCM
Minori costi di staff (BPR)
Minori scorte
Minori costi logistici
Minori costi di
approvvigionamento
Maggiore produttività e flessibilità
•
•
•
•
•
Minori costi di staff (BPR)
Minori scorte
Minori costi logistici
Minori costi approvvigionamento
Previsioni della domanda più
affidabile
Maggiore tasso d’evasione ordini
Migliorata capacità di risposta al
cliente (client responsiveness)
•
•
Maggiore tasso d’evasione ordini
Migliorata capacità di risposta ai
partner della catena di fornitura
Minore time-to-market
•
IT
Standardizzazione delle piattaforme IT
Valore
informazione
Condivisione globale della informazione
Altre
•
Creazione di nuove opportunità di
mercato
53
SI 2011
Vantaggi e benefici : esempio - parte 1
Attività
processo
Risparmi (variazioni
risorse processo)
Metriche e logiche
Voci costo
Ricevimento
materiali
Si risparmiano le attività
burocratiche di registrazione
Risparmio = valore risparmio unitario
* numero ricezioni
Personale indiretto
Controllo qualità Riduzione scarti a valle e
costi di non qualità
Stima variazione costi scarto,
rilavorazioni e sostituzioni
Scorte
Carico a
magazzino
Il SI guida la scelta della
ubicazione di magazzino in
cui stivare; si passa anche al
just in time
Riduzione degli spazi di magazzino e
minore tempo speso per
movimentazione
Impianti (spazio)
Personale diretto
(movimentazione)
Prelievo a
magazzino
Il SI guida la scelta della
ubicazione di magazzino da
cui prelevare
Riduzione delle rottamazioni
movimentazione + efficiente
Scorte
Personale diretto
(movimentazione)
Rettifica
inventariale
I valori delle scorte sono
corretti mediante apposite
transazioni di rettifica
Nessuna variazione
Nessuna variazione
54
SI 2011
Vantaggi e benefici : esempio - parte 2
VOCE
VALORE
ANTE
VALORE
POST
DIFFERENZA
Personale indiretto
20
10
10
Personale indiretto
120
100
20
Impianti tecnici
30
30
0
Scorte
15
12
3
Costo sistema (SI)
15
35
-20
Costi totali
200
187
13
Valore prodotto e servizio
Non valutato
Non valutato
Non valutata
55
SI 2011
Domande di verifica
1. Quale e' lo scopo dei sistemi ERP?
2. Che cosa sono i moduli orizzontali ed i moduli verticali?
3. Quali sono state le principali tappe di evoluzione dei sistemi ERP (MRP,
ERP, ERP II)?
4. Illustrare ed esemplificare le caratteristiche distintive del paradigma ERP:
unicità della informazione, estensione e modularità, prescrittività.
5. Quali sono le caratteristiche architetturali delle piattaforme software ERP?
6. Illustrare i passi fondamentali della adozione di un software ERP:
–
–
–
Parametrazione
Gap Analysis
Personalizzazione.
7. Quale é la struttura della offerta ERP nel mondo?
8. Quali sono le caratteristiche dell'approccio ERP per le Piccole e Medie
Imprese?
9. Descrivere l'impatto dei sistemi ERP nelle imprese
56
SI 2011
SOMMARIO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INTRODUZIONE
IL PARADIGMA ERP
LA PIATTAFORMA SOFTWARE
L’OFFERTA ERP
TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA
DOMANDE DI VERIFICA
APPENDICE
57
SI 2011
APENDICE 1
Note su SAP ERP
Evoluzione degli ERP
Integrazione della produzione:
• Mfg Resource Planning (MRP)
• Distribution Res Plng (DRP)
• Computer Integrated
Manufacturing (CIM)
•Enterprise Resource Planning
(ERP) :
•
•
Sistemi amministrativi std
MRP + DRP (+CIM)
•Customer Relationship
Management (CRM)
MAINFRAME
ARCHITECTURE
CLIENT-SERVER
ARCHITECTURE
1970------------ 1990
1991--------- 1997-98
• Database relazionali
condivisi
• Protocolli proprietari
• Terminali stupidi e interfaccia
a carattere
• Database relazionali
condivisi + OOS
• Internet & TCP/IP
• PCs & Graphical User
Interface (Windows 95)
• CRM - ERP Integration
• Supply Chain Management
• Strategic Enterprise
Management (SEM)
WEB/INTERNET
ARCHITECTURE
1998------------ 2003
• Database multimediali + OO
architecture + Java
• Internet & TCP/IP
• Collaboration technology
59
SI 2011
Struttura SAP ERP: componenti principali
• ABAP: Linguaggio di programmazione di SAP (derivato dal COBOL +
Visual basic – in tempi recenti)
60
SI 2011
Struttura delle tabelle SAP ERP
• La piattaforma predefinisce ha già
gli archivi del sistema informativo:
• La tabelle SAP includono:
– Tabelle configurazione (il nome
inizia con T) p.e. :
– I tracciati record sono già pronti e
non modificabili da parte del
programmatore;
– Si possono eventualmente
aggiungere nuove tabelle
• tabella nazioni
• tabella tipi materiale
• tabella valute
– Tabelle dati di gestione (il nome
non inizia con T). p.e.:
• Le tabelle SAP sono circa 64.000
•
•
•
•
tabella clienti
tabella materiali
tabella fornitori
tabella ordini clienti
61
SI 2011
Esecuzione di un task / transazione
•
In un sistema SAP un task (o transazione )
consiste di uno o più schermi su cui
inserire i dati. Esempi:
–
–
–
•
Creazione del master record di un cliente
Inserimento di una fattura
Creazione di un documento di vendita
Per eseguire un task occorre
1.
Scegliere il task su cui si vuole lavorare la
scelta può essere effettuata in due modi
•
•
2.
3.
•
SAP Easy Access menu
Attraverso l’inserimento del transaction
code nella riga di comando
Inserire i dati nello schermi iniziale
Seguire il flusso degli schermi fino alla fine
della transazione
Alla fine della transazione il sistema salva I
dati da tutti gli schermi che sono stati
completati
Stati finali della transazione
62
SI 2011
Client side
Esecuzione di un task: modello di interazione
4
Server side
1
• SAP usa il linguaggio ABAP
• I programmi sono memorizzati nel
nelle tabelle di configurazione
• Quando un utente chiede
l’esecuzione di una transazione il
sistema
6
3
– Preleva il programma
– Compila il programma
– “Invia” il programma compilato
alla SAP GUI. Questo si traduce
nella visualizzazione degli schermi
(report o maschere di inserimento)
DB
SAP System
2,5
63
SI 2011
Connettersi ad un sistema SAP: SAP Logon
• Il SAP Logon è il programma utizzato per connettersi ad un sistema SAP.
• È il mediatore fra sistema SAP ed interfaccia utente SAP GUI
• Il SAP Logon mostra un elenco di sistemi SAP disponibili
64
SI 2011
L’interfaccia di login
65
SI 2011
L’interfaccia di login
•
Al momento del collegamento con SAP è richiesta la
digitazione di alcuni campi:
– MANDANTE: primo campo della chiave, il codice Mandante distingue
gli ambienti applicativi p.e. per due aziende gestite dallo stesso sistema
SAP.
– UTENTE: codice dell’utente abilitato al collegamento al mandante di.
L’amministratore del sistema definisce i vari utenti e il relativo livello di
abilitazione.
– PAROLA CHIAVE: A ciascun utente è assegnata una parola chiave
(password) da digitare per il primo collegamento (successivamente
l’utente può modificarla). Sono permessi più collegamenti
contemporanei di uno stesso utente.
66
SI 2011
SAP GUI: Struttura della interfaccia
La SAP GUI è l’interfaccia utente
principale ai sistemi SAP
Gli elementi principali di una tipica
finestra SAP sono:
• Menu bar
• System function bar
• Title bar
• Application bar
• Dynpro area
• Status bar
67
SI 2011
Transactions list
http://www.easymarketplace.de/transactions.php
68
SI 2011
Un esempio di task: ordine di vendita
69
SI 2011
Un esempio di task: ordine di vendita
70
SI 2011
APPENDICE 2
Riferimenti
RIFERIMENTI : SITI
•
SAP : www.sap.com/ERP
–
–
–
•
Catalogo completo e ragionato delle soluzioni
Iscrivendosi al sito è possibile configurare e quotare una soluzione ERP
Interessanti i case studies (di successo) cfr www.sap.com/uk/about/success/index.epx
Oracle : www.oracle.com
–
–
–
Catalogo molto ampio (Oracle fornisce DBMS, server SUN, soluzioni applicative ERP, CRM ecc. di
vario tipo)
Si veda la soluzione JDE ed i relativi casi (digitare su Google “JDE case studies”)
Interessanti i pdf da scaricare (sono documenti promozionali)
72
SI 2011
RIFERIMENTI : SITI
•
MICROSOFT: www.microsoft.com/en-us/dynamics (ex-Navision)
– Sito piuttosto confuso
– La soluzione comprende DCRM, ERP ed altri
– Casi su www.microsoft.com/casestudies/
•
OS: Oratio www.oratio.it
– Licenza d'uso (GPL) gratuita e codice sorgente libero.
– Include Area Commerciale, Logistica e Produzione, Amministrazione
73
SI 2011
RIFERIMENTI : ARTICOLI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Venkatraman N. (1994) IT enabled business transformation: from automation to business scope redefinition,
Sloan Management Review, Vol. 35, n. 2, Winter, p 74-88
Davenport T. H. (1998) Putting the enterprise into the enterprise system, Harvard Business Review, 75 (4).
Volkoff O., Chan Y.E., Newson P.E.F.(1999) Leading the development and implementation of collaborative
interorganizational systems, Information and Management, 35 (1999) pp 63-75
Holland, C.P., Light, B. (1999) Global enterprise resource planning implementation, Systems Sciences, 1999.
HICSS-32. in: Proceedings of the 32nd Annual Hawaii International Conference, 10 pp.
Ming-Ling C., Shaw, W.H. (2000) Distinguishing the critical success factors between e-commerce, enterprise
resource planning, and supply chain management, Engineering Management Society, Page(s): 596-60
Mabert Vincent A., Soni Ashok, Venkatraman M.A. (2001), Enterprise Resource Planning: common myths
versus evolving reality, Business Horizons, May-June, pp 69-75
Ross J.W., Vitale M.R. (2000), The ERP revolution: surviving versus thriving, Information systems frontiers 2
(2), pp 233- 241
Scheer, A. W., Habermann, F. (2000). Making ERP a Success, Communications of the ACM, 43(4), 57-61.
Somers T.M., Nelson K. (2001), The impact of critical success factors across the stages of enterprise resource
planning implementations, 34th Hawaii International Conference on Systems Science
Murphy K.E., Simon S.J (2001) Using cost benefit analysis for enterprise resource planning project
evaluation: a case for including intangibles, in: Proceedings of the 34th Annual Hawaii International
Conference on System Sciences, pp 2955 -2965
Motwani J. Mircahandani D., Madan M., Gunasekaran A. (2002) Successful implementation of ERP projects:
evidence from two case studies, International Journal of Production Economics, 75, pp. 83-96
Motta G. (2002) Paradigma ERP e trasformazione della impresa, Mondo Digitale, n.1, pp 26-36
74
SI 2011
RIFERIMENTI : ARTICOLI
•
•
•
•
•
•
•
•
Umble Elisabeth J., Haft Ronald R. and Umble M. Michael (2003) Enterprise resource planning:
Implementation procedures and critical success factors, European Journal of Operational Research, Volume
146, Issue 2, 16 April 2003, Pages 241-257
Reuther, D. Chattopadhyay, G. (2004) “Critical factors for enterprise resources planning system selection
and implementation projects within small to medium enterprises”, Engineering Management Conference,
2004. Proceedings, 2004 , pp 851 - 855 Vol.2
Hendricks Kevin B., Singhal Vinod R., and Stratman Jeff K. (2007) “The impact of enterprise systems on
corporate performance: A study of ERP, SCM, and CRM system implementations”, Journal of Operations
Management, Volume 25, Issue 1, January 2007, Pages 65-82
Moon Y.B. (2007) “Enterprise Resource Planning (ERP): a review of the literature”, International Journal of
Management and Enterprise Development, Volume 4, Number 3 / 2007, Pages: 235 - 264
By Pan, Ming-Ju, Jang, Woan-Yuh (2008) , “Determinants of the adoption of enterprise resource planning
within the technology-organization-environment framework: Taiwan's communications industry”, The Journal
of Computer Information Systems, April 1 2008
Ngaia E.W.T., Law C.C.H., Wata F.K.T. (2008) “Examining the critical success factors in the adoption of
enterprise resource planning” , Computers in Industry, Volume 59, Issue 6, August 2008, Pages 548-564
Wang, X, Zhou X. (2009) “Information resources planning based on enterprise architecture”, Service
Operations, Logistics and Informatics, 2009. SOLI '09. IEEE/INFORMS International Conference on, pp 230
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Yang W.,Liu H., Shi J., (2010) “The design of printing enterprise resources planning (ERP) software” abstract
Information Management and Engineering (ICIME), 2010 The 2nd IEEE International Conference on, 16-18
April 2010 , 151 – 154
75
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RIFERIMENTI : TESTI E MANUALI
•
MANUALI
–
–
–
–
•
ASAP world consultancy & Blain J. (1999), Using SAP R/3, 1164 pages [complete manual on SAP
modules, includes implementation issues]
Oswald G., Hummel U. (1999), SAP R/3 implementation with ASAP, Hartwig Brand, [complete guide
on ASAP, the specific implementation methodology proposed by SAP itself]
Rockefeller B.W. (1999), Using SAP R/3 FI , John Wiley [a guide that explains the financial module of
SAP called FI for Finance]
Oon, R.D.(2010), Open ERP, Pearson [illustration of the ADampiere project]
TESTI
–
–
–
–
–
–
Bancroft N.H., Seip H., Sprengel A. (1996), Implementing SAP R/3, Manning [an illustration of ABAP
methodology]
Buck-Emden R., Galimow J. (1996), SAP r/3 A client / server technology, Addison Wesley [a high
level illustration of SAP architecture ]
Curran T., Keller G. (1998), SAP business blueprint, Prentice Hall [an illustration of business process
reengineering for SAP projects; obsolete and of mere historical value]
Norris G., Hurley J.R., Hartley K.H., Dunleavy J.R., Balls J.D. (2000), e-Business and ERP, John
Wiley [a management oriented assessment of the web impact on ERP; obsolete and of mere historical
value]
Bradford M. Modern ERP(2008), H&M books [management oriented university text on ERP]
Krigsman M.(2011), Why new systems fail, Course Technology [a very informal illustration of bad
project experiences]
76
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