I sistemi ERP
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I sistemi ERP Testo riferimento: Bracchi, Francalanci, Motta “Sistemi informativi di impresa” OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA APPENDICE 2 SI 2011 1. Obiettivi di apprendimento • Avere un quadro di insieme della offerta ERP • Definire le caratteristiche del paradigma grazie al quale lo ERP è divenuto il nucleo della informatizzazione delle imprese • Definire architettura e caratteristiche delle piattaforme ERP • Comprendere la Fit-Gap analysis • Comprendere l’impatto dei sistemi ERP sulle imprese 3 SI 2011 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA 4 SI 2011 Elementi caratteristici delle suite ERP Supporto alla intera catena del valore dell’impresa • attività primarie di produzione e vendita dei beni e servizi, • attività di supporto (gestione amministrativa, risorse umane ecc.) Supporto integrato: una stessa base dati condivisa da tutti i moduli ERP Piattaforma unica e integrata = governo integrato dell’impresa. 5 SI 2011 La suite ERP : livelli – visione informale Livello 1 Suite Livello 2 Modulo • • • • E’ una collezione di applicazioni sw Supporta un insieme di processi gestionali Può essere +/- estesa E’ costituita da moduli che condividono basi dati • • • Un modulo è una applicazione software Supporta un processo gestionale (p.e. gestione materiali). Contiene funzioni software. LIvello 3 Funzione • Supporta una attività elementare del processo gestionale(p.e. “ricevimento di materiali”) • Corrisponde ad uno o più casi d’uso • E’ attivata da utenti che operano su tastiera e/o da dispositivi 6 SI 2011 La suite ERP : livelli - schema Applicazione / modulo (M) Suite (S) • Le associazioni fra le entità del catalogo sono molti a molti: – Suite - Modulo : la stessa applicazione può entrare in più suite ed ogni suite può contenere più applicazioni – Modulo - Funzione: la stessa funzione può entrare in più applicazioni ed ogni applicazipne può contenere più funzioni – Funzione - Passi : lo stesso passo può entrare in più funzioni ed ogni funzione può contenere più passi SM MF Funzione (F) FP Schermate / passi (P) 7 SI 2011 La suite ERP: moduli settoriali ed intersettoriali PLM - Product Life Cycle Management CRM - Customer Relationship Management Sales Administration support Operations support Finance Customer Care HR mngt Miscellaneous Miscell. Management support •SCM - Supply Chain Mngt Strategic plng Procureme nt planning Production planning Distribution planning Budgeting Activity Based Costing Supply orders Plant orders Shipment orders Balanced Score Card Mngt cockpits ERP cross industry modules ERP industry modules Materials inspection and warehouse Production scheduling & control Shipment scheduling & control ERP extended modules 8 SI 2011 La suite ERP: schema di una funzione SAP R/3 9 SI 2011 Evoluzione degli ERP: stadi di integrazione operativa Stadio Obiettivo ‘60 Inventory Control Systems Gestione scorte basata sul punto di riordino ‘70 Material Requirement Planning (MRP) Gestione distinta base di produzione (Bill of Materials -BOM) Gestione scorte a fabbisogno (requirements): le scorte sono bilanciate in ragione dei fabbisogni di produzione ‘80 Manufacturing Resource Planning (MRP/II) Integrazione ciclo approvvigionamento - produzione - distribuzione ‘90 Enterprise Resource Planning (ERP) Integrazione principali processi interni, ai livelli di pianificazione, controllo, esecuzione ‘00 Extended Enterprise Resource Planning Integrazione della Supply Chain 10 SI 2011 Evoluzione degli ERP: stadi di integrazione analitica Stadio Profilo ’60 “Blue book” Statistiche batch Rapporti periodici settimanali / mensili su carta: ‘80 Information center Piattaforme per estrarre informazioni dalle basi dati con linguaggi ad alto livello (4GL) ‘90 Business Intelligence Kimball definisce il paradigma Data Warehouse (1991) Business Objects introduce la prima suite di reporting (1995) Oracle ed altri introducono piattaforme di Warehousing (1997-98) ’98 Strategic Enterprise - Management / Corporate ’00 Performance Management Supporto delle attività manageriali di pianificazione e di controllo attraverso la integrazione della informazione operativa e la tecnologia Warehouse – ogni rapporto un programma: alto costo della informazione – informazioni in ritardo – fonti molteplici temporalmente sfasate e spesso contradditorie 11 SI 2011 Business Planning and Simulation Business Consolidation Corporate Performance Monitoring (BSC) Stakeholder Relationship Management Business Warehouse Legacy Systems & OSS Strumenti di Reporting Business Information Collection Evoluzione degli ER: stadi di integrazione analitica: il SEM di SAP (2000 ca) ERP 12 SI 2011 INTRODUZIONE: SOMMARIO Livello 1 Suite Livello 2 Modulo Gli ERP sono suite costituite da moduli verticali ed orizzontali LIvello 3 Funzione Ogni modulo è formato da N funzioni Ogni funzione è formato da N passi 13 SI 2011 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA APPENDICE 14 SI 2011 Il paradigma ERP Unicità informazione Modularità Prescrittività Cli ent e Venditore Direttore Inseriment o Ordine MANAGEMENT SUPPORT APPLICATIONS Ver ific a Ord ine MANAGEMENT DATA WAREHOUSE [ > 5000 E uro ] [ <= 5000 Euro ] INFORMATION TRANSFORMATION Convalida Ordine Controlla S olvibilità Invio A cconto [ No n S ol vibil e ] Annulla Ordine [ So lvibi le ] OPERATIONAL DATA BASE Ordina Spedizione OPERATIONAL SUPPORT APPLICATIONS • • La suite ERP rispecchia una precisa concezione del sistema informativo aziendale Caratteristiche distintive: – – – • Unicità dell’informazione, Estensione e modularità funzionale Prescrittività. Queste caratteristiche formano un paradigma funzionale, che indichiamo come paradigma ERP. 15 SI 2011 Il paradigma ERP : unicità della informazione • Unicità della informazione – Uno e un solo valore di una informazione. – Base dati unica (fisicamente o virtualmente) • La base dati unica ha importanti vantaggi – Sincronizzazione dati (non ridondanza) – Tracciabilità aggiornamenti – Integrazione e tracciabilità informazione direzionale • Senza base dati unica – Le informazioni non possono essere una risorsa aziendale – Diventa quasi impossibile governare aziende multi-localizzate. 16 SI 2011 Sp no ess nb ol as a e ta lab a s or inc azi ro on niz e o za ve re rn le igh is o t le Unicita’ della informazione: sincronizzazione dati • • • • Dati eguali in sistemi diversi Sincronizzazione con interfacce dedicate (integrazione punto a punto) Sfasamenti e costi elevati su grandi dimensioni Utente deve essere system integrator 17 SI 2011 Unicita’ della informazione: tracciabilità-principi • Tracciare = registrare i dati di ogni aggiornamento • La tracciabilità implica la registrazione dei documenti cartacei e/o digitali associati agli eventi che aggiornano la base dati, p.e. – Ogni prelievo a magazzino è certificato da due documenti, che rispecchiano rispettivamente • richiesta di prelievo • l’avvenuto prelievo; – Ogni registrazione contabile è certificata da • documento di input, che testimonia la transazione da registrare (p.e. fattura fornitore) • eventuale documento di output che certifica il corrispondente aggiornamento dei libri contabili. 18 SI 2011 Unicita’ della informazione: tracciabilità- schema dati • Materiale (M) ME Evento (E) • • Ogni registrazione E del magazzino – – – • Lo schema dati implicato dalla tracciabilità associa ad ogni oggetto (master) una serie di eventi (evento) e/o documenti Nel caso di un magazzino, alle informazioni master (M) sul materiale sono associate informazioni sugli eventi (E) p.e. – – – – – E’datata Registra i riferimenti ai documenti relativi (p.e. la registrazione prelievo memorizza il numero della richiesta di prelievo) Riporta il valore della giacenza prima dell’aggiornamento (before image) e dopo l’aggiornamento (after image) Grazie alla completezza delle registrazioni degli eventi (E) sono possibili operazioni rollback Richiesta di prelievo Conferma di prelievo Rettifica di prelievo Versamento Rettifica inventariale 19 SI 2011 Unicita’ della informazione: unicità dati direzionali • Con un’unica informazione operativa, la unicità e la integrazione dei dati direzionali è più facilmente ottenibile. – Una grande assicurazione, con una base dati unificata sui clienti, monitora i clienti e i contratti e definisce le offerte ai clienti in ragione del loro profilo, pianificando e monitorando la politica commerciale; – Dalla base dati del sistema vendite di una multinazionale della gomma, con unico schema in tutto il mondo, i dati di vendita giornalieri sono totalizzati per paese e per prodotto, memorizzati e resi disponibili da web e telefono mobile a tutto il management 20 SI 2011 Unicità della informazione: unicità dati direzionali MANAGEMENT SUPPORT APPLICATIONS MANAGEMENT DATA WAREHOUSE INFORMATION TRANSFORMATION OPERATIONAL DATA BASE OPERATIONAL SUPPORT APPLICATIONS 21 SI 2011 Il paradigma ERP : modularità SD FI MM CO AM PP ERP database m pl F ex a W e PS /3 IS SI 2011 SA P R QM PM HR 22 Modularità • Modularità SD – Suite ottenuta combinando moduli che usano kernel comune – Implementazione simile a LEGO – L’azienda attiva i moduli di interesse FI MM CO AM PP ERP database m pl F • Multi-nazionalità – Descrizioni in varie lingue – Diverse notazioni – Specifiche aggiunte locali ex a W e PS R /3 IS SA P QM PM HR • Multi-aziendalità – Lo stesso software per più aziende 23 SI 2011 Modularità : esempio • SAP R/3 for Manufacturing – – – – – – – – – – – – SD Sales And Distribution MM Materials Management PP Production Planning QM Quality Management PM Plant Management HR Human Resource FI Finance CO Controlling AM Asset Management PS Project WF Work Flow IS Information System (Summary Data) 24 SI 2011 Prescrittività • Un software ERP riflette un modello funzionale di – Flusso dei processi • Sequenza delle attività gestionali • Operazioni / passi delle attività – Casi d’uso • Regole applicate nelle attività – Informazioni • Schema delle informazioni • Dipendenza funzionale delle relazioni • Tracciabilità degli aggiornamenti • Tale modello funzionale ammette un modo di operare (I) ed esclude un modo di operare (M) • Definiamo prescrittività tale normazione dei processi gestionali, che deriva dal modello funzionale incorporato nel software. 25 SI 2011 Prescrittività : esempio Cli ente Venditore Direttore • La registrazione del ricevimento dei materiali presuppone un ordine al fornitore: Inseriment o Ordine Verifica Ordine – un materiale entra in azienda se e solo è stato ordinato – un materiale può essere ordinato se e solo è stato richiesto da un ente aziendale autorizzato. [ > 5000 Euro ] [ <= 5000 Euro ] Convalida Ordine Controlla Solvibilità Invio Acconto [ Non S olvibile ] [ Solvibile ] Annulla Ordine • Tale prescrizione è incorporata nello schema della base dati (vedi pagina successiva) Ordina Spedizione 26 SI 2011 Prescrittività : esempio semplificato MS Material (M) • Lo schema semplificato a fianco riflette le seguenti regole – S è creato se e solo se esiste almeno un M valido (M e S sono m:n) – R è creato se e solo se esiste almeno un S valido – O è creato se e solo se esiste almeno un R valido – D è creato se e solo se esiste almeno un O valido Supply Request (R) Supplier (S) SR RO Supply Order (O) Delivery (D) OD • Conseguentemente, la attività gestionale di ricevimento (che genera D) può operare se e solo se è stata preceduta da un’attività di ordinazione (che genera O). 27 SI 2011 Prescrittività : implicazioni sul progetto User Requirements Parametrazione Custom Implementation Gap Analysis Personalizzazione • La realizzazione ERP differisce radicalmente dal custom software • Custom software: si realizza su misura in ragione delle esigenze utente • Package ERP: si confrontano le funzionalità del package con le esigenze utente e si verifica come colmare la differenza (gap) scegliendo se – Modificare il software – Modificare le prassi della azienda • NB La gap analysis si applica a qualunque package applicativo 28 SI 2011 Prescrittività: gap analysis - esempio Attività Modello funzionale corrente Funzionalità ERP Azioni sul processo Azioni sul software Riceviment o materiali Solo registrazione; nessun controllo su ordine fornitore Controllo sull’ordine al fornitore “i materiali che entrano in azienda devono essere stati ordinati” Adeguamento processo ------------- Controllo qualità Guidato da regole predefinite Solo registrazione dell’esito del controllo (le regole non sono incorporate nel sistema) --------------- Adeguamento software (aggiunta) Carico a magazzino Il sw guida la scelta della ubicazione di magazzino in cui stivare Solo registrazione dell’evento di avvenuto carico a magazzino --------------- Adeguamento software (aggiunta) Prelievo a magazzino Il sw guida la scelta della ubicazione di magazzino da cui prelevare Solo registrazione dell’evento di avvenuto prelievo da magazzino --------------- Adeguamento software (aggiunta) Rettifica inventariale Modifica dei valori nella base dati (sovra-scrittura) I valori delle scorte sono corretti mediante apposite transazioni di rettifica Adeguamento processo ------------ 29 SI 2011 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA APPENDICE 30 SI 2011 Architettura software • Software Package composti da tre strati – Database : servizi di memorizzazione delle informazioni – Kernel : operazioni di basso livello • • • • • accesso al database, logica di esecuzione di transazioni elementari, comunicazione con altre suite software, monitoraggio e amministrazione del sistema, gestione degli utenti e dei permessi. – Package : raggruppa insiemi di funzionalità coerenti (p.e. contabilità) altamente configurabili e basate su best practice. • NB 1 I package sfruttano le funzionalità Kernel; • NB 2 I produttori offrono package configurati per settori di attività (p.e. aziende meccaniche) detti industry solution. 31 SI 2011 Architettura software I programmi e i dati sono memorizzati su oltre 60k tabelle • Tabelle di configurazione (programmi & parametri come nazioni, valute, tipi materiale, tassazione ecc.) • Tabelle dati (p.e. dati fornitori, dati ordini ecc.) SRM = Supplier Relationship Management; BI = Business Intelligence; ABAP = Advanced Business Application Programming GUI = Graphical User Interface 32 SI 2011 Architettura di esecuzione (estratto da Wiki) • Presentation Server (SAP GUI) – E’ installato sulla stazione utente. – Lo AS invia i risultati della elaborazione alla SAPGUI, che quindi formatta l’output per visualizzarlo all’utente. • Application Server (AS) – E’ una collezione di eseguibili che interpretano programmi ABAP/4 (Advanced Business Application Programming / 4th Generation) e ne gestisocono input ed output – Lo strato Application comprende uno o più AS e un Message Server. Ogni AS eroga un insieme di servizi per eseguire le richieste di elaborazione. – Normalmente una installazione SAP comprende più AS che possono essere opportunamente differenziati (alcuni AS forniscono solo alcuni servizi) • Database Server (DS) – IL DS gestisce le richieste di accesso alla base dati. – Normalmente il DS è unico. 33 SI 2011 Esecuzione di una funzione 1. 2. 3. 4. 5. 6. • L’utente sceglie la transazione da un menu od inserendo il codice transazione nella riga di comando Il server compila il programma Il server carica il programma compilato sul client Il client visualizza le schermate ed inserisce i dati Il server elabora la schermata successiva Il server comunica la nuova schermata al client che segue il flusso sino alla fine Client • Nella sua versione classica SAP R/3 opera con architettura “fat client” Una funzione (p.e. creare un documento di vendita) è eseguita in diversi passi: 4 1 Dall’esempio emergono alcune note caratteristiche operative di SAP – – 6 3 Server • Lenta esecuzione delle attività per le numerose schermate Alta affidabilità grazie alla architettura “fat client” DB 2,5 34 SI 2011 Parametrazione • Le funzionalità predefinite sono parametrate attraverso – Selezione delle funzionalità • identifica le funzionalità di interesse. • non richiede programmazione (i package, attraverso switch setting selezionano le caratteristiche). – Definizione parametri delle funzionalità selezionate p.e. • localizzazione (valuta, imposte, ecc...), • condizioni di vendita applicate, • logica di gestione delle scorte . 35 SI 2011 Gap analysis e personalizzazione • • • La personalizzazione modifica e/o aggiunge funzioni di un package ed è successiva alla parametrazione. La personalizzazione è preceduta da una Gap Analysis, in cui l’analista confronta le caratteristiche funzionali del package con le esigenze della azienda utente (requirement) e individua appunto le personalizzazioni La personalizzazione SAP include: 1. Definizione delle nuove tabelle, mediante opportuni strumenti per la gestione delle tabelle. 2. Scrittura delle funzioni (in linguaggio ABAP) che specificano – – – • flusso delle attività controlli trigger. La personalizzazioni di altri package é analoga p.e. con una logica ad oggetti: l’analista crea un nuovo oggetto modificando un oggetto esistente 36 SI 2011 Personalizzazione: un caso reale • La azienda edile BELLACASA ha diverse filiali. Ogni filiale gestisce il trasporto in cantiere dei materiali acquistati. • Il trasporto é eseguito da un fornitore, che riceve una Distinta di Spedizione (DdS) su cui sono elencati i materiali da trasportare e gli estremi del trasporto. • BELLACASA vuole estendere la gestione DdS allo scopo di inserire, modificare e visualizzare le DdS stesse ed aggiungere alcune funzioni accessorie (p.e. stampa). • • La DdS è composta da una testata e da un n posizioni Le personalizzazione definisce – le tabelle relazionali della DdS – Le corrispondenti funzioni di creazione, modifica/cancellazione e di interrogazione (queste ultime se necessarie) 37 SI 2011 Personalizzazione : descrizione di una tabella nuova # Campo Tipo Lung. Descrizione Note 1 MAND MANDT 3 Mandante Prefisso che individua la azienda 2 FILNR CHAR 5 Codice filiale Chiave esterna dalla tabella Anagrafe Filiali 3 DDSNO NUMC 10 Numero DdS Il numero DdS è ricavato incrementando 1 l’ultimo numero utilizzato 4 DDSPOS NUMC 5 Posizione DdS Una registrazione per ogni articolo 5 MATNR CHAR 18 Codice Materiale 6 TXZ01 CHAR 40 Descrizione 7 MENGE QUAN 13 Quantità 8 MEINS UNIT 3 Unità misura quantità 9 BRGEW QUAN 13 Peso Lordo 1 GEWEI 0 UNIT 2 Unità misura peso 1 VOLUM 1 QUAN 13 Volume 1 VOLEH2 2 UNIT 3 Unità misura volume Se è presente il codice del materiale, la descrizione corrisponde a quella anagrafica, altrimenti va inserito Se è presente il codice materiale, il peso corrisponde a quello in anagrafe; altrimenti va inserito Se è presente il codice materiale, il volume corrisponde a quello in anagrafe; altrimenti va inserito 38 SI 2011 Personalizzazione : descrizione di una funzione nuova Funzione Creazione Distinta di Spedizione Attività e controlli principali •Il codice filiale è obbligatorio e deve essere controllato nella tabella Anagrafica Filiali; deve essere disponibile il match code per la selezione del codice •Alla conferma di inserimento il sistema deve: oVerificare l’autorizzazione a creare la Distinta Spedizione sulla filiale oCalcolare lo ID della nuova Distinta Spedizione oLa tabella Filiali deve essere aggiornata immediatamente e deve essere eliminato il lock per renderla subito disponibile ad altri utenti oImpostare la descrizione della filiale come contenuta nella tabella Filiali, la data Distinta Spedizione di default pari alla data di sistema 39 SI 2011 Personalizzazione: sintesi (SAP ERP) Gap Analysis Elenco personalizzazioni ----------------------------------------------- Tabelle Funzioni Schermate 40 SI 2011 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA 41 SI 2011 L’offerta ERP • L’offerta ERP si divide in: 1. Software commerciale di Livello 1 per la grande impresa e le multinazionali 2. Software commerciale di Livello 2 per la media e piccola impresa 3. Software Open Source • Oggi (2011) nel mondo gli ERP di livello 1 – – • Il picco degli ERP è in UE , USA, Giappone è fra il 1992 e il 2000; a fine anni Novanta – – – • le installazioni totali possono essere stimate oltre le 300K i clienti SAP -massimo produttore ERP- sono oltre 100K si spendevano annualmente oltre 23 miliardi di dollari oltre il 50% delle aziende europee usava uno o più moduli ERP oltre il 35% li usava in tre o più aree funzionali Oggi la stessa curva di diffusione si ripiroduce nei paesi in rapido sviluppo – – – – Cina India Malesia Sudamerica (Brasile, Cile ecc.) 42 SI 2011 La offerta ERP (fonte AMR 2007) Produttore Vendite (Milioni $) Quota mercato SAP 11.753 41% Oracle 6.044 21% Microsoft 996 3% Altri 10.027 35% Totale 28.820 100% • • • I dati si riferiscono al 2006; da allora lo ERP è considerato commodity ed è rilevato con altri pacchi applicativi software I produttori sono centinaia Tuttavia solo un ristretto numero di vendor copre la maggior parte dei settori industriali – – – • SAP Oracle (che ha assorbito Peoplesoft e JDEdwards). MS Sono infatti necessari enormi investimenti per sviluppare e mantenere una gamma completa di moduli, intersettoriali e settoriali 43 SI 2011 Il caso SAP / 1 • Anni Settanta: Nascita – 1972: cinque ex dipendenti IBM - Dietmar Hopp, Hans-Werner Hector, Hasso Plattner, Klaus Tschira, e Claus Wellenreuther – fondano la SAP (Systems Analysis and Program Development) a Mannheim (Germania). – 1973: è completato il primo package per la contabilità, la base su cui si innesteranno componenti software della suite “R/1” (dove ”R” é per “realtime”). – Fine anni Settanta, nasce R/2. • Anni Ottanta: Crescita e internazionalizzazione – – – – 50 delle prime 100 aziende tedesche sono clienti SAP. Metà anni Ottanta: SAP apre in Austria la prima filiale estera. I ricavi raggiungono i 50 Milioni di US$. Fine anni Ottanta: SAP si quota in borsa ed apre filiali in Danimarca, Svezia, Italia e USA. – SAP progetta SAP R / 2 per gestire diverse lingue e valute. 44 SI 2011 Il caso SAP / 2 • Anni Novanta: SAP R/3 – 1992: è presentato SAP R / 3, con un’architettura client-server su tre strati (Presentazione, Applicazione, Dati) capace di operare con una ampia gamma di software di gestione dei dati e di sistemi operativi. – SAP collabora con i maggiori Systems Integrator e Software House, che sono opportunamente certificati. – L’ architettura a package di SAP cambia l’approccio alla realizzazione dei progetti di sistema informativo. Il realizzatore non è più un tecnico del software, ma un analista dei processi gestionali che conosce le procedure di parametrazione e personalizzazione del package. – Il successo è esplosivo. Nel 1996, l'azienda ha oltre 1.000 clienti. A fine anno, SAP R / 3 è ha oltre 9.000 sistemi in tutto il mondo. • Anni Duemila: Portali, Nuove Architetture, Versioni per le medie imprese – La diffusione di Internet spinge SAP a sviluppare nuove modalità di accesso come mySAP Workplace. – Il package è riscritto in Java ed è sviluppata una architettura SOA (Service Oriented Architecture). – Sono offerte soluzioni per le Medie Imprese (soluzioni All-in-One e SAP Business One). 45 SI 2011 Il caso Oracle • Oracle, nata nel 1977, entra nel mercato ERP a metà anni Novanta. • L’offerta ERP Oracle si sviluppa per crescita e per acquisizioni – Gennaio 2005: acquisizione Peoplesoft • PS fondata nel 1987 offre sistemi di gestione risorse umane e, da metà anni Novanta, tutta la filiera ERP • Nel 2003 PS assorbe JD Edwards, fondata nel 1977, orientata alla media impresa – Settembre 2005: acquisizione Siebel • Fondata nel 1993 da Tom Siebel • Leader nei sistemi CRM (Customer Relationship Management) – 2007: acquisizione Hyperion Solutions • Nata nel 1997 • Specializzata nei sistemi di supporto al management 46 SI 2011 ERP di livello 2 per la piccola e media impresa • Package elementari: – moduli generici preconfezionati e pronti all’uso (paghe, contabilità e simili) • Package “superverticali” specifici per settore. – per moda e tessile (gestione taglie e colori), – mobilifici e lavorazione del legno (gestione del magazzino legno da stagionare) ecc.; • Versioni semplificate dei package standard: – SAP All-in-One – Microsoft Business Solutions • Modalità ASP (Application Service Provider) e SAS (SW as A Service): – l’azienda usa software preconfezionato e verticalizzato, che risiede sui server di un centro servizi;. 47 SI 2011 SAP-all-in-one: pagina personale dell’utente (http://www.sap.com/sme/seeitinaction/SeeAllDemos.epx?sol=SAP%20Business%20All-in-One# ) 48 SI 2011 ERP Open Source • Sul portale Source Forge (www.sourceforge.net) sono presenti oltre 400 progetti ERP Open Source (Febbraio 2009) • Tuttavia l’evoluzione appare lenta e non paragonabile alle suite commerciali in termini di : – Fit Funzionale: copertura funzionale dei processi aziendali – Flessibilità: capacità di colmare il divario tra funzionalità out-of-the-box e quelle richieste. – Supporto: trasferimento di conoscenze necessarie all'attuazione e al funzionamento 49 SI 2011 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA APPENDICE 50 SI 2011 ERP e trasformazione della impresa 51 SI 2011 ERP e trasformazione della impresa Il modello processivo di funzionamento VARIABILE EVOLUZIONE Flusso attività • Minor numero di passi • Minore durata del processo Organizzazione operativa • Arricchimento delle mansioni • “Deparcellizzazione” flusso lavoro Personale • Versatilità operativa Sistema di incentivazione e di controllo • Obiettivi di servizio al cliente • Obiettivi performance su processi gestionali 52 SI 2011 Vantaggi e benefici : la griglia di Chang e Shaw BENEFICIO Efficienza operativa ERP – core • • • • • Efficacia operativa • • ERP extended - SCM Minori costi di staff (BPR) Minori scorte Minori costi logistici Minori costi di approvvigionamento Maggiore produttività e flessibilità • • • • • Minori costi di staff (BPR) Minori scorte Minori costi logistici Minori costi approvvigionamento Previsioni della domanda più affidabile Maggiore tasso d’evasione ordini Migliorata capacità di risposta al cliente (client responsiveness) • • Maggiore tasso d’evasione ordini Migliorata capacità di risposta ai partner della catena di fornitura Minore time-to-market • IT Standardizzazione delle piattaforme IT Valore informazione Condivisione globale della informazione Altre • Creazione di nuove opportunità di mercato 53 SI 2011 Vantaggi e benefici : esempio - parte 1 Attività processo Risparmi (variazioni risorse processo) Metriche e logiche Voci costo Ricevimento materiali Si risparmiano le attività burocratiche di registrazione Risparmio = valore risparmio unitario * numero ricezioni Personale indiretto Controllo qualità Riduzione scarti a valle e costi di non qualità Stima variazione costi scarto, rilavorazioni e sostituzioni Scorte Carico a magazzino Il SI guida la scelta della ubicazione di magazzino in cui stivare; si passa anche al just in time Riduzione degli spazi di magazzino e minore tempo speso per movimentazione Impianti (spazio) Personale diretto (movimentazione) Prelievo a magazzino Il SI guida la scelta della ubicazione di magazzino da cui prelevare Riduzione delle rottamazioni movimentazione + efficiente Scorte Personale diretto (movimentazione) Rettifica inventariale I valori delle scorte sono corretti mediante apposite transazioni di rettifica Nessuna variazione Nessuna variazione 54 SI 2011 Vantaggi e benefici : esempio - parte 2 VOCE VALORE ANTE VALORE POST DIFFERENZA Personale indiretto 20 10 10 Personale indiretto 120 100 20 Impianti tecnici 30 30 0 Scorte 15 12 3 Costo sistema (SI) 15 35 -20 Costi totali 200 187 13 Valore prodotto e servizio Non valutato Non valutato Non valutata 55 SI 2011 Domande di verifica 1. Quale e' lo scopo dei sistemi ERP? 2. Che cosa sono i moduli orizzontali ed i moduli verticali? 3. Quali sono state le principali tappe di evoluzione dei sistemi ERP (MRP, ERP, ERP II)? 4. Illustrare ed esemplificare le caratteristiche distintive del paradigma ERP: unicità della informazione, estensione e modularità, prescrittività. 5. Quali sono le caratteristiche architetturali delle piattaforme software ERP? 6. Illustrare i passi fondamentali della adozione di un software ERP: – – – Parametrazione Gap Analysis Personalizzazione. 7. Quale é la struttura della offerta ERP nel mondo? 8. Quali sono le caratteristiche dell'approccio ERP per le Piccole e Medie Imprese? 9. Descrivere l'impatto dei sistemi ERP nelle imprese 56 SI 2011 SOMMARIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTRODUZIONE IL PARADIGMA ERP LA PIATTAFORMA SOFTWARE L’OFFERTA ERP TRASFORMAZIONE DELLA IMPRESA DOMANDE DI VERIFICA APPENDICE 57 SI 2011 APENDICE 1 Note su SAP ERP Evoluzione degli ERP Integrazione della produzione: • Mfg Resource Planning (MRP) • Distribution Res Plng (DRP) • Computer Integrated Manufacturing (CIM) •Enterprise Resource Planning (ERP) : • • Sistemi amministrativi std MRP + DRP (+CIM) •Customer Relationship Management (CRM) MAINFRAME ARCHITECTURE CLIENT-SERVER ARCHITECTURE 1970------------ 1990 1991--------- 1997-98 • Database relazionali condivisi • Protocolli proprietari • Terminali stupidi e interfaccia a carattere • Database relazionali condivisi + OOS • Internet & TCP/IP • PCs & Graphical User Interface (Windows 95) • CRM - ERP Integration • Supply Chain Management • Strategic Enterprise Management (SEM) WEB/INTERNET ARCHITECTURE 1998------------ 2003 • Database multimediali + OO architecture + Java • Internet & TCP/IP • Collaboration technology 59 SI 2011 Struttura SAP ERP: componenti principali • ABAP: Linguaggio di programmazione di SAP (derivato dal COBOL + Visual basic – in tempi recenti) 60 SI 2011 Struttura delle tabelle SAP ERP • La piattaforma predefinisce ha già gli archivi del sistema informativo: • La tabelle SAP includono: – Tabelle configurazione (il nome inizia con T) p.e. : – I tracciati record sono già pronti e non modificabili da parte del programmatore; – Si possono eventualmente aggiungere nuove tabelle • tabella nazioni • tabella tipi materiale • tabella valute – Tabelle dati di gestione (il nome non inizia con T). p.e.: • Le tabelle SAP sono circa 64.000 • • • • tabella clienti tabella materiali tabella fornitori tabella ordini clienti 61 SI 2011 Esecuzione di un task / transazione • In un sistema SAP un task (o transazione ) consiste di uno o più schermi su cui inserire i dati. Esempi: – – – • Creazione del master record di un cliente Inserimento di una fattura Creazione di un documento di vendita Per eseguire un task occorre 1. Scegliere il task su cui si vuole lavorare la scelta può essere effettuata in due modi • • 2. 3. • SAP Easy Access menu Attraverso l’inserimento del transaction code nella riga di comando Inserire i dati nello schermi iniziale Seguire il flusso degli schermi fino alla fine della transazione Alla fine della transazione il sistema salva I dati da tutti gli schermi che sono stati completati Stati finali della transazione 62 SI 2011 Client side Esecuzione di un task: modello di interazione 4 Server side 1 • SAP usa il linguaggio ABAP • I programmi sono memorizzati nel nelle tabelle di configurazione • Quando un utente chiede l’esecuzione di una transazione il sistema 6 3 – Preleva il programma – Compila il programma – “Invia” il programma compilato alla SAP GUI. Questo si traduce nella visualizzazione degli schermi (report o maschere di inserimento) DB SAP System 2,5 63 SI 2011 Connettersi ad un sistema SAP: SAP Logon • Il SAP Logon è il programma utizzato per connettersi ad un sistema SAP. • È il mediatore fra sistema SAP ed interfaccia utente SAP GUI • Il SAP Logon mostra un elenco di sistemi SAP disponibili 64 SI 2011 L’interfaccia di login 65 SI 2011 L’interfaccia di login • Al momento del collegamento con SAP è richiesta la digitazione di alcuni campi: – MANDANTE: primo campo della chiave, il codice Mandante distingue gli ambienti applicativi p.e. per due aziende gestite dallo stesso sistema SAP. – UTENTE: codice dell’utente abilitato al collegamento al mandante di. L’amministratore del sistema definisce i vari utenti e il relativo livello di abilitazione. – PAROLA CHIAVE: A ciascun utente è assegnata una parola chiave (password) da digitare per il primo collegamento (successivamente l’utente può modificarla). Sono permessi più collegamenti contemporanei di uno stesso utente. 66 SI 2011 SAP GUI: Struttura della interfaccia La SAP GUI è l’interfaccia utente principale ai sistemi SAP Gli elementi principali di una tipica finestra SAP sono: • Menu bar • System function bar • Title bar • Application bar • Dynpro area • Status bar 67 SI 2011 Transactions list http://www.easymarketplace.de/transactions.php 68 SI 2011 Un esempio di task: ordine di vendita 69 SI 2011 Un esempio di task: ordine di vendita 70 SI 2011 APPENDICE 2 Riferimenti RIFERIMENTI : SITI • SAP : www.sap.com/ERP – – – • Catalogo completo e ragionato delle soluzioni Iscrivendosi al sito è possibile configurare e quotare una soluzione ERP Interessanti i case studies (di successo) cfr www.sap.com/uk/about/success/index.epx Oracle : www.oracle.com – – – Catalogo molto ampio (Oracle fornisce DBMS, server SUN, soluzioni applicative ERP, CRM ecc. di vario tipo) Si veda la soluzione JDE ed i relativi casi (digitare su Google “JDE case studies”) Interessanti i pdf da scaricare (sono documenti promozionali) 72 SI 2011 RIFERIMENTI : SITI • MICROSOFT: www.microsoft.com/en-us/dynamics (ex-Navision) – Sito piuttosto confuso – La soluzione comprende DCRM, ERP ed altri – Casi su www.microsoft.com/casestudies/ • OS: Oratio www.oratio.it – Licenza d'uso (GPL) gratuita e codice sorgente libero. – Include Area Commerciale, Logistica e Produzione, Amministrazione 73 SI 2011 RIFERIMENTI : ARTICOLI • • • • • • • • • • • • Venkatraman N. (1994) IT enabled business transformation: from automation to business scope redefinition, Sloan Management Review, Vol. 35, n. 2, Winter, p 74-88 Davenport T. H. (1998) Putting the enterprise into the enterprise system, Harvard Business Review, 75 (4). Volkoff O., Chan Y.E., Newson P.E.F.(1999) Leading the development and implementation of collaborative interorganizational systems, Information and Management, 35 (1999) pp 63-75 Holland, C.P., Light, B. (1999) Global enterprise resource planning implementation, Systems Sciences, 1999. HICSS-32. in: Proceedings of the 32nd Annual Hawaii International Conference, 10 pp. Ming-Ling C., Shaw, W.H. (2000) Distinguishing the critical success factors between e-commerce, enterprise resource planning, and supply chain management, Engineering Management Society, Page(s): 596-60 Mabert Vincent A., Soni Ashok, Venkatraman M.A. (2001), Enterprise Resource Planning: common myths versus evolving reality, Business Horizons, May-June, pp 69-75 Ross J.W., Vitale M.R. (2000), The ERP revolution: surviving versus thriving, Information systems frontiers 2 (2), pp 233- 241 Scheer, A. W., Habermann, F. (2000). Making ERP a Success, Communications of the ACM, 43(4), 57-61. Somers T.M., Nelson K. 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Michael (2003) Enterprise resource planning: Implementation procedures and critical success factors, European Journal of Operational Research, Volume 146, Issue 2, 16 April 2003, Pages 241-257 Reuther, D. Chattopadhyay, G. (2004) “Critical factors for enterprise resources planning system selection and implementation projects within small to medium enterprises”, Engineering Management Conference, 2004. Proceedings, 2004 , pp 851 - 855 Vol.2 Hendricks Kevin B., Singhal Vinod R., and Stratman Jeff K. (2007) “The impact of enterprise systems on corporate performance: A study of ERP, SCM, and CRM system implementations”, Journal of Operations Management, Volume 25, Issue 1, January 2007, Pages 65-82 Moon Y.B. 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IEEE/INFORMS International Conference on, pp 230 - 234 Yang W.,Liu H., Shi J., (2010) “The design of printing enterprise resources planning (ERP) software” abstract Information Management and Engineering (ICIME), 2010 The 2nd IEEE International Conference on, 16-18 April 2010 , 151 – 154 75 SI 2011 RIFERIMENTI : TESTI E MANUALI • MANUALI – – – – • ASAP world consultancy & Blain J. (1999), Using SAP R/3, 1164 pages [complete manual on SAP modules, includes implementation issues] Oswald G., Hummel U. (1999), SAP R/3 implementation with ASAP, Hartwig Brand, [complete guide on ASAP, the specific implementation methodology proposed by SAP itself] Rockefeller B.W. (1999), Using SAP R/3 FI , John Wiley [a guide that explains the financial module of SAP called FI for Finance] Oon, R.D.(2010), Open ERP, Pearson [illustration of the ADampiere project] TESTI – – – – – – Bancroft N.H., Seip H., Sprengel A. 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