PAES_Selvazzano_def_04 04 14 - My Covenant
Transcription
PAES_Selvazzano_def_04 04 14 - My Covenant
Città di Selvazzano Dentro PROVINCIA DI PADOVA PIANO d’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES) The Covenant of Mayors (D.C.C. 48/2009) Campagna Commissione Europea SEE – Sustainable Energy for Europe Con il contributo di: Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union Con la supporto tecnico di: Sindaco Enoch Soranzo Assessore all’Ambiente Giorgio Zoppello Consigliere Comunale Michele Marcolin Ufficio Ambiente Luigino Masin Andrea Zorzi Consulenza tecnica Ing. Andrea Rodighiero, SOGESCA S.r.l. Dott. Emanuele Cosenza, SOGESCA S.r.l. COVENANT CAPACITY Website: http://www.covenant-capacity.eu/ Disclaimer La responsabilità del contenuto di questa pubblicazione è esclusivamente degli autori. Esso non riflette necessariamente l’opinione della Comunità Europea. La Commissione Europea non è responsabile per qualsiasi uso possa essere fatto delle informazioni contenute nel presente documento. 2 Indice 1 Il contesto di riferimento .................................................................................................... 4 1.1 Cos’è un PAES ........................................................................................................ 4 1.2 Finalità del PAES ..................................................................................................... 4 1.3 Orizzonte temporale ................................................................................................. 5 1.4 Il contesto Internazionale ed il cambiamento climatico ............................................ 6 1.5 Il contesto Europeo .................................................................................................. 7 1.6 Il contesto Nazionale ................................................................................................ 8 1.7 Il ruolo delle città .................................................................................................... 11 1.8 Il contesto Regionale .............................................................................................. 12 1.9 Gli impegni europei che derivano dal Patto dei Sindaci ......................................... 16 1.10 Verso il PAES del Comune di Selvazzano Dentro................................................ 18 2. L’Inventario delle emissioni.......................................................................................... 21 2.1 Nota metodologica ................................................................................................. 21 2.2 Inquadramento geografico ed assetto territoriale ................................................... 22 2.3 Cenni storici ........................................................................................................... 24 2.4 Il sistema infrastrutturale ........................................................................................ 25 2.5 Inquadramento climatico del territorio .................................................................... 26 2.6 I consumi energetici complessivi del territorio ........................................................ 27 2.7 Pubblica Amministrazione ...................................................................................... 29 2.8 Il settore residenziale ............................................................................................. 31 2.9 Il settore terziario .................................................................................................... 33 2.10 Il settore Trasporti ................................................................................................ 34 2.11 Il settore Industriale .............................................................................................. 36 2.12 Il settore Rifiuti Urbani .......................................................................................... 38 2.13 Produzione locale di energia ................................................................................ 39 3. Concertazione e partecipazione .................................................................................. 41 3.1 Coinvolgimento dei portatori di interesse ............................................................... 41 4. Il Piano d’Azione .......................................................................................................... 43 4.1 La strada già percorsa............................................................................................ 44 4.1.1 Produzione locale di energia ........................................................................ 44 4.1.2 Efficienza energetica degli edifici privati ....................................................... 48 4.1.4 Trasporti ....................................................................................................... 54 4.1.5 Aree Verdi .................................................................................................... 55 4.2 Piano d’azione futuro ............................................................................................. 58 4.2.1 Edifici municipali e impianti........................................................................... 59 4.2.2 Edilizia privata, efficienza energetica strutturale e degli impianti .................. 64 4.2.3 Illuminazione pubblica .................................................................................. 66 4.2.4 Trasporti ....................................................................................................... 68 4.2.5 Produzione locale di energia ........................................................................ 74 4.2.8 Aree Verdi .................................................................................................... 81 4.2.9 Coinvolgimento di cittadini e stakeholder ..................................................... 82 5 Il Monitoraggio .............................................................................................................. 87 5.1 Gli indicatori ........................................................................................................... 88 3 1 Il contesto di riferimento 1.1 Cos’è un PAES Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un documento chiave che indica come i firmatari del Patto dei Sindaci rispetteranno l’impegno preso nel rispetto degli obiettivi che si sono prefissati per il 2020, i quali mirano ad un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica, all’aumento del 20% dell’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili ed all’abbattimento del 20% delle emissioni di CO2 generate da usi energetici. Lo sviluppo dell’Inventario delle emissioni di CO2 rappresenta il primo passo del percorso che porta verso la redazione del PAES, in quanto è un documento che fornisce dati sulla natura dei settori che rilasciano CO2 ed aiuta a selezionare le azioni più appropriate. Pertanto, tenendo in debita considerazione i dati emersi dall’Inventario Base delle Emissioni, il PAES rappresenta un documento che serve ad elaborare una strategia pluriennale in ambito energetico in quei settori identificati tramite la compilazione dell’Inventario, in cui è possibile effettuare interventi tesi al risparmio ed all’efficienza energetica, che quindi offrono le opportunità più appropriate per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2. Tramite il PAES si definiscono misure concrete di riduzione, insieme a tempi, responsabilità e risorse economiche che vengono messe a disposizione del raggiungimento di questi obiettivi, in modo da tradurre la strategia di lungo termine in azioni. Il PAES non deve essere considerato un documento rigido e vincolante. Con il cambiare delle circostanze e man mano che gli interventi forniscono dei risultati e si ha un’esperienza maggiore, potrebbe essere utile o addirittura necessario rivedere il proprio Piano. E’ importante in questo senso, tenere in debita considerazione che ogni nuovo progetto di sviluppo approvato dall’Amministrazione Comunale, rappresenta un’opportunità per ridurre il livello delle emissioni di almeno il 20%. Per questo sarà importante valutare l’efficienza energetica, la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni nell’intero arco di tempo di programmazione prevista dal piano, ovvero fino al 2020. 1.2 Finalità del PAES Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa incentrata su interventi a livello locale nell’ambito delle competenze dell’autorità locale. Il PAES si concentra quindi su azioni volte a ridurre le emissioni di CO2 ed il consumo finale di energia da parte degli utenti finali. L’impegno assunto dall’Amministrazione Comunale copre l’intera area geografica di competenza del Comune di Selvazzano Dentro. Gli interventi del PAES, quindi, riguardano sia il settore 4 pubblico che quello privato. L’Amministrazione, aderendo all’iniziativa Patto dei Sindaci ed avviando la raccolta dei dati di consumo energetico sul proprio territorio finalizzati alla stesura di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, da il buon esempio, adottando misure appropriate per i propri edifici, gli impianti ed il proprio parco automobilistico in dotazione. Il PAES include anche gli interventi relativi alla produzione locale di energia elettrica, principalmente tramite impianti fotovoltaici, energia idroelettrica e termica. Il PAES copre anche quelle aree in cui l’Amministrazione è in grado di influenzare il consumo di energia a lungo termine, come ad esempio la pianificazione territoriale. Gli elementi chiave per la preparazione del PAES sono: • svolgere un adeguato inventario delle emissioni; • assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il coinvolgimento delle varie parti politiche; • garantire un’adeguata gestione del processo; • assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto; • essere in grado di pianificare e sviluppare progetti sul lungo periodo; • predisporre adeguate risorse finanziarie; • integrare il PAES nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso deve entrare a far parte della cultura degli Amministratori); • documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni messe a punto dagli altri comuni aderenti al Patto dei Sindaci; • garantire il supporto degli stakeholders (portatori di interesse) e dei cittadini. Orizzonte temporale 1.3 L’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020. Il PAES indica quindi chiaramente al suo interno, le strategie che l’Amministrazione intende intraprendere per raggiungere gli obiettivi previsti per il 2020. Poiché non sempre è possibile programmare in dettaglio tutte le misure ed i budget concreti per un periodo mediamente lungo, all’interno del documento sarà presente una distinzione fra: • una visione con una strategia di lungo periodo e degli obiettivi sino al 2020, che comprende un impegno formale in aree come quella della pianificazione territoriale, trasporti e mobilità, appalti pubblici, standard per edifici nuovi o ristrutturati; • misure dettagliate per i prossimi 3-5 anni che tradurranno strategie e obiettivi a lungo termine in azioni. 5 Visione a lungo termine e misure dettagliate saranno parte integrante del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. 1.4 Il contesto Internazionale ed il cambiamento climatico La Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992, ha portato per la prima volta all’approvazione di una serie di convenzioni su alcuni specifici problemi ambientali quali clima, biodiversità e tutela delle foreste, nonché la “Carta della Terra”, in cui venivano indicate alcune direttive su cui fondare nuove politiche economiche più equilibrate, ed il documento finale (successivamente definito Agenda 21), quale riferimento globale per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo: è il documento internazionale di riferimento per capire quali iniziative è necessario intraprendere per uno sviluppo sostenibile. Nel 1994 con la Carta di Ålborg, è stato fatto il primo passo verso l’attuazione dell’Agenda 21 locale, firmata da oltre 300 autorità locali durante la Conferenza europea sulle città sostenibili”, sono stati definiti in questa occasione, i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali. Dopo cinque anni dalla Conferenza di Rio de Janeiro, la Comunità Internazionale è tornata a discutere dei problemi ambientali ed in particolare di quello del riscaldamento globale, in occasione delle Conferenza di Kyoto tenutasi in Giappone nel dicembre 1997. Il Protocollo di Kyoto, approvato dalla Conferenza delle Parti, è un atto esecutivo contenente le prime decisioni sull’attuazione di impegni ritenuti più urgenti e prioritari. Esso impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est europeo) a ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo), capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta. Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva del 5% delle emissioni di anidride carbonica, rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra Paesi dell’Unione Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di sviluppo per i quali non prevede nessun tipo di limitazione. La quota di riduzione dei gas serra fissata per l’Unione Europea è dell’8%, tradotta poi dal Consiglio dei Ministri dell’Ambiente in obiettivi differenziati per i singoli Stati membri. In particolare, per l’Italia è stato stabilito l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Al fine di raggiungere tali obiettivi, il trattato definisce inoltre meccanismi flessibili di “contabilizzazione” delle emissioni e di possibilità di scambio delle stesse, utilizzabili dai 6 Paesi per ridurre le proprie emissioni (Clean Development Mechanism, Joint Implementation ed Emission Trading). Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, senza tuttavia registrare l’adesione degli Stati Uniti. L’urgenza di definire strategie globali sui temi più critici per il futuro del pianeta quali acqua, energia, salute, sviluppo agricolo, biodiversità e gestione dell’ambiente, ha motivato l’organizzazione di quello che è stato finora il più grande summit internazionale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002. 1.5 Il contesto Europeo Nella lotta contro i cambiamenti climatici, l’impegno dell’Unione Europea si concentra soprattutto sulla riduzione dei consumi e lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Il Libro Verde del marzo 2006 intitolato “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”, propone una strategia energetica per l’Europa per ricercare l’equilibrio fra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento ed individua sei settori chiave in cui è necessario intervenire per affrontare le sfide che si profilano. Il documento propone inoltre di fissare come obiettivo per l’Europa il risparmio del 20% dei consumi energetici. Nel gennaio 2007 la Commissione Europea ha presentato il pacchetto sul tema dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione intitolata “Una politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il Consiglio Europeo riconosce che il settore energetico mondiale rende necessario adottare un approccio europeo per garantire un’energia sostenibile, competitiva e sicura. Il piano d’azione approvato dal Consiglio Europeo delinea gli elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno dell’energia ben funzionante, solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e impegni in materia di efficienza energetica e di energie rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie, in particolare per quanto riguarda la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica e l’energia nucleare. L’impegno sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 marzo 2007 denominato “Energia per un mondo che cambia: una politica energetica per l’Europa – le necessità di agire”, ovvero la politica 20-20-20 (riduzione del 20% delle emissioni climalteranti, miglioramento dell’efficienza energetica del 20%, percentuale di rinnovabili al 20% all’orizzonte dell’anno 2020) indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui devono tendere le politiche di breve e medio termine. Il 17 dicembre 2008, il Parlamento Europeo ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il suddetto pacchetto, con 7 oggetto: • energia prodotta a partire da fonti rinnovabili; • scambio di quote di emissione dei gas serra; • sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas serra; • stoccaggio geologico del biossido di carbonio; • controllo e riduzione delle emissioni di gas serra provenienti da carburanti (trasporto stradale e navigazione interna); • livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove. La Commissione Europea, DG TREN, ha lanciato un’iniziativa rivolta agli enti locali di tutti gli Stati membri, chiamata “Patto dei Sindaci”. Il Patto prevede un impegno dei Sindaci direttamente con la Commissione, per raggiungere almeno una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 1990, entro il 2020. Entro un anno dalla firma, le Amministrazioni devono presentare un Piano d’Azione in grado di raggiungere il risultato previsto. Nell’ambito di questa iniziativa, da DG TREN ha coinvolto la BEI (Banca Europea degli Investimenti), per mettere a disposizione le ingenti risorse finanziarie necessarie per investimenti fissi sul patrimonio dei Comuni, tali da produrre forti riduzioni dei consumi energetici e larga produzione da fonti rinnovabili. La Commissione prevede di supportare in diversi modi gli organismi intermedi (province, regioni) che si offrono di coordinare e supportare le iniziative dei Sindaci in questo programma. Il Ministero dell’Ambiente e Tutele del Territorio e del Mare (MATTM) ha deciso di coordinare e supportare finanziariamente tutte queste iniziative. Il contesto Nazionale 1.6 Trascurando il complesso percorso normativo che il nostro paese rappresenta in tema energetico, si evidenziano i due ultimi e più importanti passaggi. Il primo è la recentissima approvazione della nuova direttiva per l’efficienza energetica, la 2012/27/Ue che chiede agli Stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali indicativi di efficienza energetica. I principali ambiti sui quali si dovrà agire sono i seguenti: • Edifici (articolo 4 e 5) • Appalti pubblici (articolo 6) • Utilities (articolo 7) • Diagnosi energetiche (articolo 8) 8 • Contatori intelligenti (articolo 9) • Contabilizzatori di calore (articolo 9) • Informazioni sui consumi in fattura (articolo 10) • Informazione e coinvolgimento dei consumatori (articolo 12) • Promozione del mercato dei servizi energetici (articolo 18) • Strumenti finanziari e fondo nazionale Coerentemente con queste necessità, la nuova Strategia Energetica Nazionale si incentra su quattro obiettivi principali: 1. Ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con un allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei. E’ questa l’area in cui si parte da una situazione di maggior criticità e per la quale sono necessari i maggior sforzi: differenziali di prezzo del 25% ad esempio per l‘energia elettrica hanno un impatto decisivo sulla competitività delle imprese e sul bilancio delle famiglie. 2. Continuare a migliorare la nostra sicurezza e ridurre la dipendenza di approvvigionamento dall’estero, soprattutto nel settore gas. Partiamo da una buona situazione, ma è necessario migliorare soprattutto la capacità di risposta ad eventi critici (come la crisi del gas del febbraio 2012 ci ha dimostrato), e ridurre il nostro livello di importazioni, che oggi costano al Paese circa 62 miliardi di euro l’anno. 3. Favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico. Considerando le opportunità, anche internazionali, che si presenteranno in un settore in continua crescita (stimati 38 mila miliardi di investimenti mondiali al 2035) e la tradizione e competenza del nostro sistema industriale in molti segmenti, lo sviluppo del settore industriale energetico è un obiettivo in sé della strategia energetica. 4. Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto europeo ClimaEnergia 2020 e mantenere gli alti standard raggiunti in termini di qualità del servizio. Tutte le scelte mireranno ad un mantenimento e miglioramento degli standard ambientali, già oggi tra i più elevati al mondo. Nel medio-lungo periodo (2020, principale orizzonte di riferimento di questo documento), per il raggiungimento degli obiettivi la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure a supporto avviate o in corso di definizione: 9 1. La promozione dell’Efficienza Energetica, strumento più economico per l’abbattimento delle emissioni, che porta importanti benefici grazie alla riduzione delle importazioni di combustibile e quindi dei nostri costi energetici, e con un settore industriale ad elevato potenziale di crescita. 2. Lo sviluppo dell’Hub del Gas sud-europeo, tramite il quale possiamo diventare il principale ponte per l’ingresso di gas dal Sud verso l’Europa, creando un mercato interno liquido e concorrenziale, con prezzi allineati a quelli degli altri Paesi europei. 3. Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali possiamo superare gli obiettivi europei di sostenibilità (‘20-20-20’) contenendo la spesa in bolletta, con benefici di sostenibilità e sicurezza di approvvigionamento, e di sviluppo di un settore in forte crescita. 4. Il rilancio della produzione nazionale di idrocarburi, tramite cui è possibile raddoppiare l’attuale produzione, con importanti implicazioni in termini di investimenti, occupazione, riduzione della bolletta energetica ed incremento delle entrate fiscali. 5. Lo sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico, per affrontare le criticità del settore mantenendo e sviluppando un mercato libero e pienamente integrato con quello europeo, in termini sia di infrastrutture che di regolazione e competitivo in termini di prezzi finali. 6. La ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, con la quale accompagnare il settore verso una progressiva ristrutturazione e ammodernamento, raggiungendo gli obiettivi europei e garantendo elevati standard di servizio e competitività per il consumatore. 7. La modernizzazione del sistema di governance, con l’obiettivo di rendere più efficace e più efficienti i nostro processi decisionali. La realizzazione di questa strategia consentirà un’evoluzione del sistema graduale ma significativa, con i seguenti risultati attesi al 2020: • 15 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali), con la riduzione dall’82 al 65% della dipendenza dall’estero, grazie a efficienza energetica, aumento rinnovabili, maggiore produzione nazionale di idrocarburi e minore importazione di elettricità; 10 • 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi); • 19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 1990. 1.7 Il ruolo delle città Alla conferenza mondiale sul clima organizzata dalle Nazioni Unite a Durban, nel dicembre del 2011, è stato presentato dai rappresentanti dei governi locali un documento sottoscritto da oltre 500 città di tutto il mondo in cui viene riconosciuto che tali città sono centri di innovazione economica, politica e culturale, e che i governi locali giocano un ruolo strategico nell’affrontare i cambiamenti climatici per la loro responsabilità in piani e regolamenti che possono influenzare adattamento e mitigazione e la loro capacità di dimostrare leadership e adottare soluzioni innovative su questi temi. E’ matura infatti la consapevolezza dell’importanza del ruolo giocato dalle città nell’ambito dei cambiamenti climatici, nelle politiche di mitigazione ed adattamento, sia a livello europeo che extraeuropeo. Il ruolo delle città risulta fondamentale per raggiungere gli obiettivi globali dettati dal Protocollo di Kyoto e per rispettare l’impegno a lungo termine di mantenere un aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C, parametro assunto con gli accordi della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Cancún 2010. Migliorare l’efficienza energetica di una città significa intervenire sugli edifici esistenti di proprietà sia pubblica che privata, sulla mobilità, sulla densità urbana e sul modo in cui l’energia viene utilizzata-consumata e cercare di aumentare l’energia prodotta a livello locale a partire da fonti rinnovabili. Seppure a livello internazionale diverse città europee di grande importanza hanno previsto obiettivi molto ambiziosi di riduzione delle proprie emissioni climalteranti, e pur essendo queste stesse città riuscite nell’obiettivo, il contesto all’interno del quale si muovono le città italiane è tutt’altro che confortante. La prima causa è sicuramente da imputare all’assenza di un indirizzo politico a livello nazionale e di uno stabile quadro di riferimento normativo. Accennando a qualche numero esplicativo, in Italia, il ritardo nell’attuazione delle direttive comunitarie nel settore residenziale ed in quello dei servizi, si accompagna ad un incremento delle emissioni di gas climalteranti del 10,5% tra il 1990 ed il 2008, a fronte di un calo del 13,6% registrato a livello europeo per lo stesso periodo e per gli stessi settori. In questo contesto di incertezza delle politiche nazionali, si inserisce il fermento delle 11 realtà locali: il sistema economico e produttivo, le reti di enti locali e gli stessi cittadini, stanno rapidamente assimilando la questione del cambiamento climatico, e ancor di più, i riflessi che essa è destinata a generare nelle forme di produzione e di consumo dell’energia. Il contesto Regionale 1.8 L’Italia si è assunta l’impegno di conseguire al 2020 una quota complessiva di energia da fonti rinnovabili, sul consumo finale lordo di energia e nei traporti, pari al 17%. Il consumo finale lordo comprende sia le rinnovabili elettriche che quelle termiche. Rispetto a questi obiettivi, il consumo di biocarburanti per trasporti e le importazioni di energia rinnovabile da Stati europei e da Paesi terzi non concorrono alla determinazione della quota di energia da fonti rinnovabili da ripartire tra le Regioni. Con il Dm Sviluppo 15 marzo 2012, l'obiettivo nazionale del 17% è stato ripartito su base regionale: si tratta del cosiddetto "Burden Sharing". Nella tabella che segue vengono descritti gli obiettivi intermedi e finali, assegnati alla Regione Veneto in termini di incremento della quota complessiva di energia (termica ed elettrica) da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo. Traiettoria obiettivi Regione Veneto, dalla situazione iniziale al 2020 Obiettivo regionale per l'anno (%) Anno iniziale di riferimento* 2012 2014 2016 2018 2020 3,4 5,6 6,5 7,4 8,7 10,3 Tabella 1: Obiettivi intermedi e finali di aumento quota FER Regionali * Il valore iniziale di riferimento è ottenuto dalla somma dei seguenti consumi regionali: • Fer-E: produzione regionale elettrica lorda da fonti rinnovabili relativa all’anno 2009 rilevata dal Gse, calcolata ai sensi della direttiva 28/2009: • Fer-C: consumo regionale da fonti rinnovabili per riscaldamento/raffreddamento relativi all’anno 2005, forniti da Enea. La tabella seguente riporta lo sviluppo dei consumi regionali da fonti rinnovabili elettriche rispetto all'anno iniziale di riferimento. 12 Sviluppo regionale Fer-E al 2020 rispetto all'anno iniziale di riferimento Consumi Fer-E Anno iniziale di riferimento* Consumi Fer-E 2020 [ktep] [ktep] [ktep] [%] 357 462 106 30% Incremento Tabella 2: Scenario di sviluppo regionale delle FER al 2020 • Il valore iniziale di riferimento è quello della produzione regionale elettrica lorda da fonti rinnovabili relativa all'anno 2009 rilevata da Gse, calcolata ai sensi della direttiva 28/2009. La tabella seguente riporta lo sviluppo dei consumi regionali da fonti rinnovabili termiche rispetto all'anno iniziale di riferimento. Sviluppo regionale Fer-C al 2020 rispetto all'anno iniziale di riferimento Consumi Fer-C Anno iniziale di riferimento* Consumi Fer-C 2020 [ktep] [ktep] [ktep] [%] 75 810 735 979% Incremento Tabella 3: Prospetto di sviluppo per le rinnovabili termiche al 2020 * Il valore iniziale di riferimento è quello del consumo regionale da fonti rinnovabili per riscaldamento/raffreddamento relativi all'anno 2005, forniti da Enea. La tabella seguente riporta la traiettoria al 2020 dei valori relativi al consumo finale lordo, calcolato come somma dei contributi dei consumi elettrici e dei consumi non elettrici. Il contenimento del consumo finale lordo non rappresenta un obiettivo vincolante per la Regione. D'altra parte, però, è evidente che con una riduzione dei consumi finali, la Regione potrà raggiungere con maggiore facilità gli obiettivi di incremento della quota complessiva di energia (termica + elettrica) da fonti rinnovabili. I valori sono calcolati in ktep, cioè in migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio: il Tep è l'unità di misura che rappresenta la quantità di energia (o calore) rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo. 13 Traiettoria consumi finali lordi Regione Veneto Valori in [ktep] Anno iniziale di riferimento* 12.679 2012 2014 12.250 12.275 2016 2018 2020 12.300 12.325 12.349 Tabella 4: Consumi finali lordi complessivi regionali * Il valore iniziale di riferimento è ottenuto dalla somma dei seguenti consumi: • Consumo elettrico Si è fatto riferimento al consumo finale regionale netto, di fonte Terna, ottenuto come media dei consumi del periodo 2006-2010 al quale sono state aggiunte le perdite di rete ed i consumi degli ausiliari di centrale, ripartiti sulle Regioni proporzionalmente ai consumi finali regionali netti di Terna: • Consumo non elettrico. Calcolato dalla media dei consumi energetici non elettrici di fonte Enea nel periodo 2005-2007. Il valore annuo dei consumi non elettrici (termici e trasporti) è stato ottenuto sottraendo dal consumo regionale complessivo il rispettivo consumo elettrico. Al fine di raggiungere gli obiettivi intermedi finali, la Regione deve integrare i propri strumenti per il governo del territorio e per il sostegno all’innovazione nei settori produttivi con specifiche disposizioni a favore dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti rinnovabili. Ecco il range di compiti e competenze regionali previsti dal Dm 15 marzo 2012: • Possibilità di stabilire limiti massimi per le singole fonti Considerato l’impatto sulle reti elettriche degli impianti di produzione a fonti rinnovabili non programmabili, la Regione può anche “sospendere i procedimenti di autorizzazione in corso su motivata segnalazione da parte dei gestori delle reti circa la sussistenza di problemi di sicurezza per la continuità e la qualità delle forniture”. Il Gestore di rete deve corredare la segnalazione con una proposta degli investimenti di messa in sicurezza che si considerano necessari e propedeutici a consentire una ulteriore installazione di impianti rinnovabili non programmabili in condizioni di sicurezza. La sospensione può avere in ogni caso una durata massima di otto mesi. • Iniziative regionali per il contenimento dei consumi finali lordi 14 Il contenimento dei consumi finali lordi, nella misura prevista per la Regione, deve essere perseguito prioritariamente con i seguenti strumenti: a) sviluppo dei modelli di intervento per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili su scala distrettuale territoriale; b) integrazione della programmazione in materia di fonti rinnovabili e di efficienza energetica con la programmazione di altri settori. Per ottenere questi risultati, la Regione può: • indirizzare gli Enti locali nello svolgimento dei procedimenti di loro competenza, relativi alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione, secondo principi di efficacia e di semplificazione amministrativa e applicando il modello dell’autorizzazione unica per impianti ed opere di reti connesse; • incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, nei limiti di cumulabilità fissati dalle norme nazionali; • destinare specifici programmi di formazione, rivolti anche a gestori di utenze pubbliche, progettisti, piccole e medie imprese; • promuovere la realizzazione di reti di teleriscaldamento per la valorizzazione del calore e la riduzione delle sorgenti emissive, secondo criteri di efficienza realizzativa, anche mediante specifiche previsioni nella pianificazione di livello regionale ed indirizzi per la pianificazione di livello locale. Nel seguire questi risultati di contenimento dei consumi, la Regione deve prioritariamente favorire le seguenti attività anche ai fini dell’accesso agli strumenti nazionali di sostegno: • misure ed interventi nei trasporti pubblici locali, negli edifici e nelle utenze delle Regioni e delle Province autonome, nonché degli Enti locali; • misure e interventi di riduzione del traffico urbano; • interventi per la riduzione dei consumi di energia elettrica nell’illuminazione pubblica e nel settore idrico; • diffusione degli strumenti del finanziamento tramite terzi e dei servizi energetici; • incentivazione dell’efficienza energetica, nei limiti di cumulabilità fissati dalle norme nazionali. Nelle premesse del Decreto Burden Sharing, viene concordato che gli obiettivi nazionali 15 sono tarati su quelli previsti dal Piano d’Azione Nazionale per lo sviluppo delle fonti rinnovabili (2010), ma che essi “rappresentano obiettivi minimi, che potranno essere integrati ed anche diversamente articolati nell’arco dei previsti aggiornamenti biennali, per tener conto del maggior apporto di alcune fonti, di eventuali mutamenti tecnologici così come degli esiti del monitoraggio”. Inoltre, a decorrere dal 2013, il Ministero dello sviluppo economico dovrà provvedere, “entro il 31 dicembre di ciscun anno, alla verifica per ciascuna Regione e Provincia autonoma della quota di consumo finale lordo coperto da fonti rinnovabili, riferita all’anno precedente” (Dm 15 marzo 2012, art. 5 comma 1). Il decreto valuta anche il caso di mancato conseguimento degli obiettivi da parte della Regione. A decorrere dal 2017 (sulla base dei dati sugli obiettivi intermedi al 2016), in caso di mancato conseguimento degli obiettivi, il Ministero dello sviluppo invita la Regione a presentare entro due mesi osservazioni in merito. Entro i successivi due mesi, qualora il Ministro dello sviluppo economico accerti che il mancato conseguimento degli obiettivi è dovuto all’inerzia delle Amministrazioni preposte o all’inefficacia delle misure adottate dalla Regione, propone al Presidente del Consiglio dei Ministri di assegnare all’ente interessato un termine, non inferiore a sei mesi, per l’adozione dei provvedimenti necessari. Decorso inutilmente questo termine, il Consiglio dei Ministri, sentita la Regione interessata, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, adotta i provvedimenti necessari oppure nomina un apposito commissario che, entro i successivi sei mesi, consegue la quota di energia da fonti rinnovabili idonea a coprire il deficit riscontrato. Gli impegni europei che derivano dal Patto dei Sindaci 1.9 L’Unione Europea sta agendo con più modalità nel settore dell’efficienza energetica, dell’uso razionale dell’energia e dell’incremento di produzione di energia a partire da fonti rinnovabili. L’atto più significativo in questa direzione è l’impegno preso nel 2007 dai vari Stati membri del cosiddetto “pacchetto 20-20-20” anche denominato “Iniziativa Patto dei Sindaci”. Il Comune di Selvazzano Dentro ha aderito alla Campagna Europea per l’Energia Sostenibile (SEE) il 28 giugno 2013. Sottoscrivendo l’iniziativa Patto dei Sindaci, il Comune si impegna a mettere in atto nel proprio territorio politiche volte a: • ridurre del 20% le emissioni di CO2; • aumentare del 20% la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili; • aumentare del 20% l’efficienza ed il risparmio energetico nel proprio territorio. Tali obiettivi, devono essere integrati nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 16 (PAES) attraverso il quale l’Ente, identifica gli ambiti di intervento per adattare la città ai cambiamenti climatici in atto. Il Patto dei Sindaci è quindi la prima iniziativa europea pensata dalla Commissione Europea per coinvolgere attivamente e direttamente i governi locali nella lotta al riscaldamento globale. Tutti i firmatari del Patto prendono l’impegno volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi minimi fissati dall’UE in termini di riduzioni delle emissioni di CO2. Al fine di raggiungere tale obiettivo, il Comune di Selvazzano si è impegnato a: • preparare un Inventario Base delle Emissioni; • presentare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) approvato dal Consiglio Comunale entro l’anno successivo all’adesione ufficiale all’iniziativa Patto dei Sindaci includendo misure concrete che guidino l’Ente verso la riduzione delle proprie emissioni territoriali del 20% entro il 2020; • pubblicare regolarmente ogni 2 anni, successivamente alla presentazione del Piano, un Rapporto sull’attuazione approvato dal Consiglio Comunale che indica il grado di realizzazione delle azioni chiave e dei risultati intermedi raggiunti. Al fine di mantenere gli impegni intrapresi, il Comune si impegna ad elaborare una chiara strategia di lungo periodo, che si estenda quindi fino al 2020 o che possa andare oltre, definendo un obiettivo generale di riduzione di CO2 adattando a tale obiettivo programmatico la propria struttura amministrativa e le proprie scelte di policy ed assegnando precise responsabilità. Al fine dell’elaborazione di una strategia di lungo termine, i firmatari provvedono alla preparazione dell’Inventario delle Emissioni. L’Inventario stabilisce la quantità di emissioni di CO2 (o sostanze equivalenti) dovute al consumo di energia all’interno dell’area geografica del Comune firmatario del Patto, ed identifica le principali fonti di emissione di CO2 ed i rispettivi margini potenziali di riduzione. La fase immediatamente successiva a questa rendicontazione delle emissioni prodotte sul territorio comunale, riguarda quella dello sviluppo, a fronte dei risultati emersi, di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Il Piano d’Azione, è un documento operativo che definisce la strategia per conseguire gli obiettivi fissati per il 2020. Il Piano utilizza i risultati dell’Inventario base delle Emissioni per identificare le aree di intervento che maggiormente sono in grado di offrire opportunità per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 a livello locale. Una volta identificati le aree di intervento e le azioni con cui intervenire settorialmente, sarà necessario un controllo dei progressi ottenuti. Monitorare i progressi raggiunti dalle azioni di intervento settoriali intraprese, permette al governo locale di 17 misurare l’efficacia del proprio Piano d’Azione. Ogni due anni dalla data di presentazione del proprio Piano d’Azione, i firmatari devono infatti consegnare un Rapporto sull’Attuazione. Tale Rapporto contiene un elenco dei risultati raggiunti, sia in termini di misure adottate, sia di riduzioni delle emissioni di CO2 ottenute. Pertanto, a partire dalle informazioni raccolte nell’Inventario delle Emissioni è possibile individuare gli ambiti prioritari di intervento, identificando successivamente progetti ed azioni da realizzare per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 20% sul territorio comunale. La predisposizione del PAES obbliga i vari settori dell’Amministrazione Pubblica ad assumere una visione e pratiche trasversali ed integrate al fine di perseguire una razionalizzazione degli interventi, un coordinamento e la verifica puntuale dei risultati. I settori principali da prendere in considerazione nella stesura di un Piano d’Azione sono gli edifici, gli impianti di riscaldamento e condizionamento, il trasporto urbano, l’illuminazione pubblica, la produzione locale di energia con particolare attenzione a quella da fonti rinnovabili, i consumi derivanti dai processi di produzione industriale e l’applicazione di nuove tecnologie. Per tutti questi ambiti di intervento, il PAES deve prevedere azioni a breve e lungo termine da qui al 2020. Le misure a breve termine devono tenere conto successivi 3-5 anni dalla sua approvazione e devono essere dettagliate e realizzabili. Quelle a lungo termine vanno individuate con un dettaglio minore. Entrambe tuttavia, vanno monitorate e rendicontate ogni due anni alla Commissione Europea ed eventualmente riviste. 1.10 Verso il PAES del Comune di Selvazzano Dentro L’adesione del Comune di Selvazzano Dentro all’iniziativa Patto dei Sindaci, si colloca in un processo di attenzione alla pianificazione energetica ed alle tematiche energetico ambientali. Per questi motivi il 28 giugno 2013, il Comune di Selvazzano Dentro ha sottoscritto la sua adesione spontanea a questa iniziativa europea che vede i Comuni coinvolti nella programmazione ai fini dell’abbattimento delle emissioni a livello locale. L’adesione al Patto dei Sindaci ed il contestuale contatto con SOGESCA S.r.l. ha permesso all’Amministrazione di entrare in un contesto europeo più ampio che potesse contribuire ad accompagnare il Comune di Selvazzano verso la formulazione del proprio Piano all’interno di una partnership territoriale in ambito europeo grazie all’adesione al Progetto COVENANT CapaCITY finanziato dal Programma Intelligent Energy Europe. L’adesione al Progetto COVENANT CapaCITY, ha permesso al Comune di Selvazzano di entrare in un partenariato Europeo ed in un contesto territoriale di più ampio respiro, trattandosi di un Progetto Europeo che ingloba 19 partner provenienti da 15 Paesi Europei 18 per un totale di 90 Comuni circa che partecipano al Progetto situati nell’intero territorio Comunitario, di cui 8 di questi in Veneto. Il Progetto, permette a Comuni di piccola e media dimensione come Selvazzano Dentro, di raccogliere la sfida di sviluppare comunità energeticamente più sostenibili in tutta Europa. Questo obiettivo viene perseguito offrendo un ampio programma europeo di rafforzamento delle capacità dei governi locali per sostenere tutte le fasi di attuazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. E’ stato quindi in questo nuovo contesto che l’Amministrazione Comunale ha voluto rafforzare il proprio impegno verso la redazione del proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. A questo importante passo si aggiunge il fatto che, l’Amministrazione, nel corso degli anni precedenti all’adesione all’iniziativa Patto dei Sindaci, avesse messo in campo già diverse azioni volte all’abbattimento dei consumi energetici territoriali e volte a favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Esempi di questo tipo di politiche sono dati dalla sostituzione delle caldaie in diversi edifici pubblici quali ad esempio la biblioteca pubblica, l’auditorium, la Palestra Kolbe, gli alloggi di via Trasimeno, la Scuola Elementare Bertolin e la Media Albinoni, nonché la coibentazione degli edifici della Scuola Elementare B. Marcello ed A. Vivaldi. Altri interventi di efficienza energetica sono stati effettuati sugli impianti della Pubblica Illuminazione, per la quale sono state sostituite fra il 2009 ed il 2011 circa 1973 lampade a vapori di mercurio da 125W con lampade a sodio alta pressione da 70W. Per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile a livello locale, l’Amministrazione sin dall’anno 2006 effettua il rilevamento degli impianti di solare termico presenti sul territorio, così da essere in possesso di una mappatura di questi ultimi al fine di tenere traccia dello sviluppo di questa tecnologia in ambito territoriale. Inoltre sono stati installati impianti fotovoltaici su edifici pubblici quali presenti sul Centro Civico Presca della potenza nominale di 4,14 kW, l’impianto fotovoltaico installato sulla Scuola Elementare Bertolin della potenza nominale di 19,78 kW e quello installato sulla Scuola Elementare Vivaldi della potenza nominale di 19,78 kW. Tutti e tre gli impianti sono stati installati nell’anno 2011. Sul fronte della mobilità sostenibile, dal 2008 al 2010 l’Amministrazione ha concesso contributi economici a tutti i cittadini che avessero acquistato una bicicletta, che fosse essa una biciletta a pedalata assistita o una normale bicicletta non dotata di motore elettrico per un totale di 16 biciclette a pedalata assistita e 10 biciclette non dotate di motore elettrico sovvenzionate. Sono state inoltre messe in opera negli anni precedenti al 2009 (anno dell’Inventario delle Emissioni) 18,6 km di piste ciclabili su asfalto, 2,8 km di piste ciclabili su ghiaia e 1,9 km di piste ciclabili su sterrato, alle quali si aggiungono altri 1,3 km di piste su asfalto messi in opera fra il 2010 ed il 2011 ed i 120 metri di pista su ghiaia messi in 19 opera nel 2012. A queste opere vanno a sommarsi inoltre il Percorso Vita da 3,1 km, quello dedicato al Nordik Wolking da 5,6 km e l’Ippovia da 4,8 km. Per ovviare alle problematiche della viabilità nell’anno 2009 sono state realizzate 20 rotatorie, delle quali 2 hanno sostituito l’utilizzo del semaforo. L’Amministrazione si occupa inoltre del rilevamento dei passaggi di auto attraverso le principali direttrici stradali in entrata nel territorio comunale. Il processo di redazione del Piano ha quindi dato seguito ad una politica pubblica sugli aspetti della sostenibilità già insita nell’Amministrazione, politica che è convogliata in un documento programmatico territoriale, redatto con il supporto non solo del partner tecnico di Progetto (SOGESCA S.r.l.), ma anche dando uno sguardo al quadro di riferimento messo a disposizione dalla città capoluogo di Provincia quale esempio di best practice in tema di redazione di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile riconosciuta a livello europeo: il Comune di Padova, in coordinamento con le attività portate avanti da quest’ultimo nel quadro del Progetto Europeo CONURBANT. 20 2. L’Inventario delle emissioni L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) quantifica la CO2 emessa nel territorio dell’autorità locale durante l’anno di riferimento 2009. Le Linee Guida per la redazione di un PAES lasciano larghi margini discrezionali sulla scelta dell’anno base per l’Inventario delle emissioni. Questo anno può essere scelto in una forbice che varia dal 1990 in poi. La scelta dell’anno 2009 da parte dell’Amministrazione è dovuta al fatto che in questo determinato anno era possibile avere a disposizione la completezza dei dati necessari alla redazione dell’Inventario, comprensivo di dati di consumo imputabili alle attività svolte dall’Ente Pubblico e dei consumi imputabili ai settori privati in ambito residenziale, commerciale, industriale e dei trasporti. Il documento permette di identificare le principali fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi di assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di riduzione. 2.1 Nota metodologica Il lavoro di raccolta dei dati per la formulazione dell’Inventario delle Emissioni per il Comune di Selvazzano ha seguito una procedura bottom up. Tutte le informazioni raccolte rispetto ai consumi imputabili alla Pubblica Amministrazione, sono state raccolte analizzando i consumi per ciascuno degli edifici comunali, consumi in ambito termico ed elettrico, singolarmente presi. Stessa cosa si è fatta per i consumi generati dall’illuminazione pubblica, per i quali sono stati raccolti i consumi elettrici generati dal funzionamento degli impianti di illuminazione (in questo caso i dati sono complessivi per i consumi di illuminazione pubblica per i singoli anni del quadriennio 2009-2012). Per quanto concerne i settori di ambito privato, residenziale, commerciale, industriale ed agricolo, ci si è avvalsi della collaborazione dell’utility di distribuzione dell’energia elettrica che opera sul territorio di Selvazzano Dentro, Enel Distribuzione, la quale ha fornito i dati reali sull’elettricità consumata all’interno del territorio comunale per settore merceologico di consumo e suddivisi per bassa, media ed alta tensione, fornendo un range di anni che vanno dal 2009 al 2011 incluso. Per quanto riguarda i dati sui consumi di energia termica, i dati reali di consumo che insistono sul territorio sono stati forniti dalle utilities che si occupano della distribuzione di gas metano a livello territoriale: Acegas APS ed Edison DG, le quali hanno fornito i dati sul gas distribuito all’interno del territorio di Selvazzano Dentro per gli anni dal 2009 al 2012 incluso suddivisi per categoria di utilizzo. I consumi di carburante degli autoveicoli in dotazione alla Pubblica Amministrazione sono stati raccolti per ogni singolo veicolo, in modo tale da poter fare delle considerazioni su eventuali 21 sostituzioni di autoveicoli vetusti con mezzi più efficienti o dotati di tecnologia a minor impatto ambientale. Mentre per quanto riguarda i consumi di carburante in ambito comunale è stata effettuata una parametrizzazione delle vendite di carburante a livello provinciale (dato Ministero dello Sviluppo Economico), incrociata con le caratteristiche del parco veicoli circolante all’interno del Comune di Selvazzano Dentro fornito dall’ACI. E’ stata inoltre interpellata per questo dato di vendite a livello comunale, l’Agenzia per le Dogane competente per il territorio, la quale ha fornito i dati di vendita del carburante per i distributori locali per il quadriennio 2009-2012. Un approccio che tenga conto della filosofia bottom up nella raccolta delle informazioni, garantisce la possibilità di tracciare un quadro preciso delle problematiche e dei punti di forza presenti all’interno del territorio in cui si va ad operare. 2.2 Inquadramento geografico ed assetto territoriale Il territorio di Selvazzano occupa un’area di circa 20 Kmq lungo l’asse del Bacchiglione. Si colloca al vertice est di un grande quadrilatero i cui lati sono: a nord il corridoio costituito dall’autostrada A4, ad est il corridoio della SR 16 “Strada Battaglia”, a sud la SR 10 “Padana Inferiore” e ad ovest la SP 247 “Riviera Berica”. Ai vertici di questo quadrilatero sono le città di Padova, Vicenza, Monselice, Montagnana, una piattaforma territoriale all’interno della quale convivono molteplici caratteri, segni e appartenenze: il legame identitario e funzionale con l’area metropolitana di Padova, le relazioni economiche, insediative, ambientali e paesaggistiche, con le realtà dei Colli Euganei, dei Colli Berici ed il Vicentino. Sul piano geomorfologico è una pianura di origine alluvionale, dalla quale si elevano a sud-ovest le alture della Montecchia e del Mottolo (estreme propaggini dei Colli Euganei), segnata al centro dalla linea sinuosa del Bacchiglione e caratterizzata a nord dal suo antico pleoalveo. Comprende le frazioni di Selvazzano Dentro (capoluogo), Caselle, S. Domenico, Feriole e Tencarola, e ha come bacino idrografico di riferimento quello del Bacchiglione-Brenta. Confina con i comuni di Padova, Abano Terme, Teolo, Saccolongo e Rubano. Per quanto concerne le caratteristiche demografiche, il Comune di Selvazzano, come buona parte dei comuni dell’hinterland padovano, segna un brusco incremento demografico verso la metà degli anni ’50. L’impulso imprenditoriale e la crescente richiesta di spazi residenziali trasformano rapidamente il comune da agricolo a vera e propria periferia cittadini di Padova. Dal 1961 al 1981 la sua popolazione residente triplica passando da circa 6.000 iscritti a 17.000, trasformazione che ricolloca il Comune nella fascia di amministrazioni con il maggior numero di abitanti dell’hinterland. 22 Figura 1: Abitanti censiti del Comune di Selvazzano Dentro. La particolarità del Comune di Selvazzano sta nel suo improvviso cambio di rango e conseguente emergere di diverse domande alle quali la realtà rurale del tempo si è trovata a dover rispondere. Questo ha generato la nascita di nuovi quartieri e l’espansione dell’edificato in frange urbane lungo le principali direttrici viarie. Successivamente il Comune ha proseguito una costante crescita fino a posizionarsi tra le realtà di cintura più popolose. La densità di popolazione si attesta a 1.139 ab./km2 , tre volte maggiore della media provinciale (438,76 ab./km2). Figura 2: utilizzo del suolo nel Comune di Selvazzano Dentro. Fonte PATI 23 Dall’analisi della tabella riportata in Figura 2, è possibile osservare come più del 30% della superficie del suolo urbano sia costituita dalle aree residenziali, produttive e commerciali che occupano complessivamente 618,3 ha. Queste aree si concentrano prevalentemente a ridosso delle due vie principali: la Padana Superiore a nord e la via dei Colli che attraversa Tencarola e Selvazzano. Per quanto riguarda il territorio non antropizzato, quasi il 50% è occupato da aree a seminativo, frutteti e colture agricole. Il restante 20% è dato da are a servizi pubblici e privati, verde urbano, viabilità ed idrografia. All’interno del territorio il Bacchiglione è senz’altro una delle fonti più rilevanti di pericolosità idraulica, anche se storicamente il territorio non risulta colpito direttamente da inondazioni legate al fiume. 2.3 Cenni storici Le prime testimonianze della presenza dell’uomo nel territorio di Selvazzano risalgono alla tarda età del bronzo (XII a.C.) quando vi si stabilirono popolazioni paleovenete. Numerosi reperti archeologici, seppur non rilevanti sotto il profilo artistico, attestano questo popolamento dell’area. In epoca romana iniziò una prima fase di trasformazione del territorio. Furono creati due importanti assi viari, la strada Montanara, che unisce Padova ai Colli Euganei e la strada Pelosa, che collega Padova e Vicenza, e furono realizzati “rialzi” stradali, sopraelevati rispetto al piano della campagna, rendendo così utilizzabili i collegamenti viari anche durante le frequenti piene del Bacchiglione. Il periodo alto-medievale è povero di testimonianze mentre è accertato un notevole sviluppo demografico a partire dal secolo XI. E’ infatti nei primi secoli del secondo millennio che si formano i nuovi abitati di Selvazzano, Tencarola, Montecchia, Canton, Vegri della Barca e Caselle, che daranno vita ad altrettanti comuni rurali. Il territorio ad ovest di Padova fu segnato sin dal X secolo dalla marcata presenza della famiglia Maltraversi, un potente clan dal quale derivarono varie ramificazioni che in seguito si distinsero per il luogo d’insediamento. Tra queste compaiono i da Selvazzano, documentati già sul finire del XII e gli inizi del XIII secolo: ci appaiono come i patroni del piccolo priorato di Santa Maria di Quarta, una comunità di benedettini “albi” fondata dal beato Giordano Forzatè. Come ogni famiglia del tempo si distinguono anche per un proprio blasone che ci viene illustrato da Giovanni da Nono (notaio della Padova comunale) nella sua opera De hedificatione urbis Patavie, scritta nei primi decenni del XIV secolo. Una versione di quest’opera, tuttora inedita, è custodita nella Biblioteca Civica di Padova, e un capitolo della stessa s’intitola: “De domo illorum procerum de Silvaçano”, cioè “Della patria di quelli aristocratici da Selvazzano”. Dopo alcune righe dedicate alle 24 vicende del casato vi è così descritta l’arma araldica della famiglia: «Fulget in horum procerum clipeis / et in illo traversus niger in colore albo / et in illo traverso nigro / fulgent tres aquille auree», che tradotto recita: «Rifulge nel loro aristocratico scudo una fascia trasversale nera nel colore bianco (argento) e nella fascia nera splendono tre aquile d’oro». Con l’avvento della Repubblica di Venezia (1405), Selvazzano segue la riorganizzazione della gestione amministrativa del territorio della terraferma veneziana, che viene ripartito in podestarie e vicariati. In un primo tempo i comuni rurali vennero via via esautorati della propria autonomia ed inclusi nella vicaria di Teolo, quindi si trasformarono in vasti latifondi di proprietà di nobili famiglie veneziane come i Capodilista, i Contarini, i Pisani, i Renier, ed i Pesaro. Con la caduta di Venezia il territorio comunale fu soggetto prima al dominio napoleonico e quindi ricompreso nel regno Lombardo-Veneto. E’ in quest’epoca che viene costituito il Comune di Selvazzano. I limiti amministrativi del comune vengono fissati nel 1810 e riconfermati dal governo austriaco nel 1815. Con l’annessione del Veneto all’Italia (1866), Selvazzano diviene parte del Regno d’Italia e vede nuovamente riconfermati i propri confini. Con il XX secolo comincia anche la trasformazione di Selvazzano da borgo rurale a periferia della città. Segnano questa fase di sviluppo urbano la scomparsa dei mulini dal Bacchiglione (1913), la costruzione della linea tranviaria Padova-TencarolaAbano Terme (1910) e del tratto Tencarola-Villa di Teolo (1911), la costruzione delle scuole elementari nel capoluogo, a Tencarola e a Caselle. Il Comune di Selvazzano è dotato di un ricco patrimonio architettonico costituito da valenze di ordine religioso e ville con un grande valore storico testimoniale oltre che identitario per la comunità locale. Tra le ville vanno menzionate: Villa Cesarotti ora Fabris e Villa Emo Capodilista. 2.4 Il sistema infrastrutturale Il territorio comunale è caratterizzato in modo molto indeciso dalle due strade che lo attraversano: in direzione nord-est/sud-ovest la SP 89 “via dei Colli”, in direzione sudest/nord-ovest la SR 11 “Padana Superiore”. La via dei Colli è un asse di forte valenza paesaggistica che, uscendo da nucleo storico di Padova, giunge sino alle pendici collinari: è l’elemento su cui poggiano i principali capisaldi storico-paesaggistici. Ma è anche elemento ordinatore del più recente sviluppo residenziale di qualità. La Padana Superiore è un grande “asse dinamico” che, attraversando importanti centri residenziali e produttivi, supporta le relazioni tra Padova e Vicenza. Dall’analisi del Piano Urbano dell’Area Metropolitana di Padova emergono alcuni 25 dati importanti sull’attuale situazione della viabilità in questa parte di territorio metropolitano. Per valutare il grado di utilizzazione del sistema di mobilità stradale e l’efficienza dei collegamenti è stato analizzato un parametro che rappresenta il rapporto tra flusso orario transitante su ciascun arco e capacità oraria dell’infrastruttura (indice di saturazione). Nel quadro infrastrutturale rappresentato, le maggiori criticità emergono proprio sulla direttrice di accesso a Padova proveniente da Mestrino e Rubano. Nel tratto considerato si presentano diverse criticità, praticamente lungo tutta la sua lunghezza. I punti maggiormente critici risultano comunque l’arco corrispondente al centro storico di Rubano, ad ovest di Mestrino e l’attraversamento del canale Brentella in prossimità di Caselle di Selvazzano e Sarmeola. Anche la direttrice presente a sud della frazione di Caselle, la Strada “Pelosa” che presenta livelli di criticità elevati nella sua tratta centrale. Anche l’asse costituito dalla via dei Colli, dopo l’incrocio con via Don Bosco verso Padova, assume un indice di saturazione superiore a 1,1 v/c (anno di riferimento 2009 - prima dell’apertura della Bretella Boston SR 47 DIR). Questa viabilità rappresenta, infatti, la principale via di accesso a Padova per i veicoli provenienti da due tra i più popolosi ed importanti comuni, per le attività insediate, della cintura: Abano Terme e Selvazzano. 2.5 Inquadramento climatico del territorio Il territorio del Comune di Selvazzano Dentro è compreso nella fascia costiera della Pianura Veneta. Pur rientrando nella tipologia climatica mediterranea, presenta un elevato grado di continentalità con inverni rigidi ed estati calde. Il dato più caratteristico è quello relativo all’umidità, favorita dall’apporto di aria caldo-umida dei venti di scirocco, che rende l’estate afosa ed origina nebbie frequenti e fitte durante l’inverno. In questa stagione prevale infatti una situazione di inversione termica, accentuata dalla limitata ventosità, con accumulo di aria fredda in prossimità del suolo. E’ perciò favorito l’accumulo di umidità che, oltre a dare origine alle nebbie, porta alla concentrazione al suolo degli inquinanti emessi. La configurazione orografica e la posizione topografica del territorio comunale producono, quindi, un regime anemologico caratterizzato da frequenti calme di vento. La direzione prevalente è nord-orientale e la velocità minima di 1,4 m/s. Il mese più ventoso è aprile. Le precipitazioni sono distribuite piuttosto uniformemente durante l’anno tranne che nel periodo invernale, la stagione più secca. In primavera e autunno prevalgono le perturbazioni atlantiche, in estate vi sono invece temporali frequenti e spesso grandigeni. 26 Zona climatica E Gradi-giorno 2.383 2.6 Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per raggiungere la soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico. I consumi energetici complessivi del territorio L’energia consumata nel suo complesso all’interno del territorio comunale ammonta ad un totale di 415.930 MWh, per un totale di 110.443 tonnellate di CO2 emesse nell’anno di riferimento 2009. Le emissioni imputabili alla Pubblica Amministrazione rispetto al totale delle emissioni generate all’interno del territorio comunale, rappresentano l’1,5%. Le 1.651 tonnellate di CO2 emesse dalla Pubblica Amministrazione per l’anno di riferimento 2009, sono imputabili per il 53% ai consumi generati dall’illuminazione pubblica, per il 23% ai consumi provenienti dagli edifici di proprietà del Comune di Selvazzano, il 23% deriva dal trattamento delle acque nel sistema di depurazione e i’1% dall’utilizzo del parco macchine di proprietà comunale. Emissioni complessive a Selvazzano Dentro nell'anno 2009 Emissioni di gas serra del territorio comunale (tCO2e) 110.443 Di cui emissioni dell'Ente (tCO2e) 1.651 Emissioni pro capite (tCO2e) 5,02 Tabella 1: Emissioni del Comune di Selvazzano (2009) In riferimento ai consumi dei settori privati, si osserva che quello che incide in maniera più importante sul totale delle emissioni generate dal territorio risulta essere quello dei trasporti. Questo settore di consumo energetico, produce il 43% circa delle emissioni totali generate all’interno del territorio comunale. Tenendo conto di quanto sia difficile stabilire il più precisamente possibile i quantitativi di carburante effettivamente consumato all’interno di un determinato territorio comunale circoscritto, e quindi, valutare i quantitativi di emissione prodotti dai trasporti in quel determinato territorio, è necessario fare riferimento 27 alle considerazioni fatte sul settore trasporti sulla base dei dati provinciali nel paragrafo dedicato a questo settore (vedi par. 2.10). Per quanto riguarda l’incidenza degli altri settori, immediatamente dopo il settore trasporti, il settore che produce il maggior numero di tonnellate di CO2 emesse a livello locale con il 33% è il settore residenziale. Il settore Commerciale, fa segnare rispetto alle emissioni generali imputabili al territorio comunale di Selvazzano, il 9% di incisività sul totale, mentre il settore industriale pesa per il 12% sul totale delle emissioni di CO2 generate all’interno del territorio comunale. Un altro 2% di emissioni deriva dall’incenerimento di rifiuto secco mentre un ulteriore 1% dal conferimento di rifiuto secco in discarica. Consumo totale di energia (MWh) 150.487 32.845 43.290 179.358 Settore Residenziale Commerciale Industriale e altri gas serra Trasporti Rifiuti del territorio Produzione locale di energia Subtotale Riduzioni locali di energia (vedere di seguito) Totali 5.275 411.256 83 411.339 Emissioni totali (tCO2e) 35.909 10.184 12.909 46.717 964 2.144 108.827 -34 108.792 Tabella riassuntiva dei consumi territoriali per settore Emissioni di CO2e delle a vità sul territorio per se ore Rifiuti del territorio 1% Produzione locale di energia 2% Residenziale 33% Trasporti 43% Commerciale 9% Industriale e altri gas serra 12% Figura 3: Emissioni per settore nel Comune di Selvazzano nell’anno 2009 28 Consumo totale di energia (MWh) Produzione locale di energia 1% Residenziale 37% Trasporti 44% Industriale e altri gas serra 10% Commerciale 8% Figura 4: Consumo di energia per settore nel Comune di Selvazzano 2009 2.7 Pubblica Amministrazione Gli usi energetici da addebitare direttamente alla Pubblica Amministrazione, rappresentano l’1,5% delle emissioni totali generate all’interno del territorio comunale. I consumi energetici di diretta competenza del Comune sono quelli relativi al proprio patrimonio edilizio di proprietà e non a gestione affidata a terzi, all’illuminazione pubblica, quelli del parco mezzi di proprietà dell’Amministrazione e quelli relativi al funzionamento degli impianti di depurazione delle acque. I consumi di energia gestiti direttamente dal Comune riguardano quindi: Patrimonio edilizio, il quale consta di poco meno di 40 utenze, tra cui scuole elementari e medie, strutture sportive, centri socio culturali e assistenziali ed uffici. Gran parte degli edifici che ospitano queste strutture, presentavano nell’anno 2009, prestazioni energetiche abbastanza scarse. I consumi apportati dagli edifici pubblici, per quanto concerne il consumo di elettricità, ammonta complessivamente a 671 MWh per l’anno 2009. Gli edifici che risultano essere maggiormente energivori sono l’edificio che ospita la sede Comunale, quelli delle Scuole Elementari Giuliani, Vivaldi e Bertolin, l’edificio che ospita la Palestra Kolbe, il Centro Civico Baracca e quello Carlo Leoni. Non sono presenti all’interno del territorio comunale le scuole superiori. Illuminazione Pubblica: i consumi totali imputabili all’illuminazione pubblica ammontano a 2.122 MWh per l’anno 2009, per un totale di 876 tonnellate di CO2 generate dagli impianti di illuminazione serviti dagli 89 quadri elettrici presenti sul territorio comunale. 29 Il parco auto in dotazione all’Amministrazione è formato da un totale di 15 mezzi utilizzati sia per il normale svolgimento delle funzioni amministrative dei dipendenti, sia per i lavori di manutenzione ordinaria svolta dal personale preposto. Nell’anno 2009 i litri di benzina consumati per l’utilizzo dei mezzi a disposizione del Comune sono stati 4.676, mentre quelli di gasolio 1.630 per un totale di un consumo pari a 63 MWh che hanno generato 16 tonnellate di CO2 emessa per l’anno di riferimento. Non sono presenti fra le auto in dotazione, veicoli alimentati a GPL o a metano. Un ulteriore e considerevole apporto ai consumi imputabili alla Pubblica Amministrazione, provengono dal funzionamento dagli impianti di trattamento delle acque e delle acque reflue. I consumi imputabili a questo ambito, rappresentano il 23% del totale dei consumi imputabili alla Pubblica Amministrazione. Sono consumi elettrici derivanti dal funzionamento delle pompe di sollevamento delle acque ed ammontano a 930 MWh i quali hanno generato emissioni di CO2 per 384 tonnellate nell’anno 2009. Consumi ed emissioni imputabili alla P.A. nell'anno 2009 in MWh Consumi elettrici e termici degli edifici pubblici 1.416 Consumi elettrici derivanti dall’illuminazione pubblica 2.122 Consumo da funzionamento impianti trattamento acque reflue 930 Parco auto 63 Emissioni generate dai consumi energetici della P.A. (tCO2e) 1.651 Tabella 2: Consumi ed emissioni della Pubblica Amministrazione (2009) Energia totale settore (MWh) Emissioni totali settore (tCO2e) 1.416 374 63 16 Illuminazione pubblica 2.122 876 Acqua e acque reflue 930 384 4.531 1.651 Settore Edifici Parco macchine Totale Tabella riassuntiva dei consumi per settore 30 Figura 5: Emissioni di CO2 derivanti dalle attività comunali per l’anno 2009 2.8 Il settore residenziale Il sistema insediativo di Selvazzano Dentro è caratterizzato dalla presenza di centri abitati plasmati da dinamiche molto diverse: Selvazzano, il capoluogo; Tencarola, Caselle, Feriole e San Domenico, le sue frazioni. Dalla presenza del fiume Bacchiglione sono sorti i principali nuclei abitati, si sono sviluppati l’economia e gli insediamenti, si è plasmato il disegno agrario del territorio, so sono conformati l’assetto viario ed edilizio. Oltre al centro storico di Selvazzano, anche l’abitato di Tencarola è sorto in prossimità del fiume e lo stesso toponimo riporta a uno stretto legame con quest’ultimo. Con il tempo questi due centri sono cresciuti come prolungamento della città patavina. La città, da un determinato periodo storico, esce dalla cinta muraria per espandersi lungo la SP 89 via dei Colli. A Tencarola, nel capoluogo ma anche a San Domenico, le parti urbane sono prevalentemente residenziali: a partire dalla viabilità storica, i quartieri sono distribuiti secondo un modello di riempimento interstiziale, in lotti di piccole dimensioni ma attraverso tipologie di qualità. All’interno dei tessuti esistono diversi servizi: scuole, impianti sportivi, servizi di carattere generale. Sempre lungo la via dei colli, superato il capoluogo, dall’incrocio con via Schiavo in avanti, prende forza il paesaggio collinare. Il nucleo della frazione di Feriole è già inserito in questo contesto: uno spazio residenziale alternato a spazi aperti, in cui prevale la coltura della vite, dove occupano la scena da un lato la Montecchia e dall’altro il colle Monterosso. La forte valenza paesaggistica di questo territorio è dimostrata dall’esistenza di un dialogo con i centri presenti alle pendici dei colli. 31 Diverse sono le origini e la collocazione della frazione di Caselle e degli abitanti presenti a nord. Questi si sviluppano lungo la SR 11, un asse infrastrutturale molto forte in termini di ruolo: è la via che storicamente supporta le relazioni con i due poli di Vicenza e Padova. L’abitato di Caselle si sviluppa ai confini con Sarmeola di Rubano ed è formato da quartieri con una bassa densità edilizia, una zona residenziale che risulta interclusa all’interno di parti urbanistiche ben diverse. A nord, infatti, sono presenti i grandi contenitori produttivi e commerciali del corridoio Padova-Vicenza, il centro commerciale Le Brentelle, le industrie Ferrato ecc., a sud, sotto via Pelosa, si sviluppa l’area produttiva comunale. Questa conformazione di “isola residenziale” comporta relazioni più forti con i centri della SR 11 e di conseguenza con Rubano, più che con il capoluogo e le altre frazioni del comune di Selvazzano Dentro. Il numero degli utenti allacciati alla rete elettrica per questo settore ammontava nel 2009 a 9.869. Non sono stati resi disponibili dati sul numero dei clienti allacciati alla rete gas per questo settore da parte delle utilities che si occupano della distribuzione del gas in ambito territoriale. Prima del Dal 1919 Dal 1946 Dal 1962 Dal 1972 Dal 1982 Dopo il 1919 al 1945 al 1961 al 1971 al 1981 al 1991 1991 75 77 402 1.117 1.185 345 348 Totale 3.549 Tabella 3: Edifici per classi di età a Selvazzano (Istat 2001) Consumi ed emissioni del settore Residenziale nell'anno 2009 in MWh Consumi elettrici del settore residenziale 26.629 Consumi termici del settore residenziale 123.859 Emissioni generate dai consumi energetici del settore residenziale (tCO2e) 35.909 Tabella 4: Consumi ed emissioni del settore residenziale di Selvazzano (2009) 32 Tipo di combustibile Consumo totale di energia (MWh) Emissioni totali (tCO2e) Elettricità 26.629 10.998 Gas naturale 123.859 24.912 Totali 150.487 35.909 Tabella riassuntiva per vettore energetico 2.9 Il settore terziario All’interno di uno scenario economico nazionale ed internazionale caratterizzato da chiare difficoltà congiunturali, è necessario che le imprese, per il raggiungimento di performance migliori rispetto alla media di settore ed essenzialmente per la loro sopravvivenza, siano oggigiorno in grado di consolidare il proprio posizionamento competitivo, anche portando avanti quelle piccole trasformazioni strutturali, più o meno radicali, che hanno dinamicamente coinvolto l’universo delle imprese italiane negli ultimi anni. I dati disponibili di fonte Infocamere 2009 sull’andamento della base produttiva a livello provinciale, indicano nell’insieme una parziale tenuta dell’apparato imprenditoriale, come avviene del resto anche nella maggior parte del territorio regionale, anche considerato che il periodo in esame ed ancor di più quello successivo al 2009, si configura come quello in cui si sono maggiormente manifestati i riflessi della crisi economico-finanziaria. Sul dato complessivo (-0,6%) pesa soprattutto la flessione delle imprese agricole, mentre si manifesta una sostanziale stagnazione della base produttiva considerando le sole attività industriali e terziarie. Le dinamiche dei singoli settori evidenziano un certo rallentamento nel manifatturiero, come effetto delle flessioni nel legno-mobile e nei principali segmenti della metalmeccanica e della stagnazione nel sistema della moda. Emerge un notevole ridimensionamento dei tassi di crescita nelle costruzione e nei servizi immobiliari, dopo un periodo di espansione praticamente ininterrotta che ha caratterizzato il decennio in corso, ma il fenomeno riguarda anche i servizi alle imprese nel loro complesso. In ambito veneto, Padova si conferma la provincia con la maggiore densità di insediamenti produttivi industriali e terziari rispetto alla popolazione (9,7 abitanti per insediamento) rispetto a valori compresi tra 10,5 e 10.9 per le altre province venete, ad eccezione di Belluno (12,4), unica provincia a presentare una densità inferiore al dato nazionale. Il rapporto fra popolazione ed insediamenti produttivi presenta per Selvazzano un indice di densità pari a 10,5 abitanti per unità locale, collocando il Comune nelle ultime 33 posizioni in provincia e descrivendo una dinamica della forza lavoro che necessita di spostarsi in altri comuni per svolgere le proprie attività. Gli utenti del terziario allacciati alla rete elettrica per l’anno 2009 erano 6 in media tensione e 1.022 in bassa tensione. Non sono stati reperibili dati sul numero di utenti allacciati alla rete gas da parte delle utilities di distribuzione territoriale. Consumi ed emissioni del settore Terziario nell'anno 2009 in MWh Consumi elettrici del settore terziario 16.886 Consumi termici del settore terziario 15.960 Emissioni generate dai consumi energetici del settore terziario (tCO2e) 10.184 Tabella 5: Consumi ed emissioni del settore terziario di Selvazzano (2009) Tipo di combustibile Energia totale (MWh) Emissioni totali (tCO2e) 16.886 15.960 32.845 6.974 3.210 10.184 Elettricità Gas naturale Totale Tabella riassuntiva per vettore energetico 2.10 Il settore Trasporti Secondo i rilevamenti effettuati dalla Regione Veneto e presentati nel Rapporto statistico 2009, in Veneto circolavano oltre 3.700.000 veicoli per l’anno di riferimento 2009, con il 76% di autovetture ed il 10% di autocarri, rimorchi e motrici. I veicoli a disposizione ogni 100 residenti sono 9 in più rispetto al decennio scorso. Negli spostamenti quotidiani delle persone si conferma il ruolo predominante delle auto: il 77% di quanti escono di casa (79,5% dato Italia) per motivi di lavoro, studio, gestione familiare o tempo libero utilizza mezzi di trasporto a motore e nel 79% dei casi si tratta appunto dell’auto privata (72,6% dato Italia). Il 24% di quelli che escono di casa quotidianamente su base regionale, appartiene al gruppo dei pendolari lavorativi. Questo gruppo di persone si muovono per ragioni di lavoro/studio (94% degli spostamenti) e quasi solo su percorrenze sistematiche, con un’elevata concentrazione negli orari mattutini. Il Veneto è un territorio che attrae a se persone e merci, e quindi genera mobilità dovuta a motivazioni di spostamento differenti. La Provincia di Padova sulla base dei flussi di entrata è collocata al primo posto dei 10 34 maggiori poli di attrazione regionale, si tratta di quei comuni in cui si registrano i più rilevanti spostamenti di entrata in un determinato comune ad esclusione degli spostamenti intracomunali. Padova, Venezia, Verona e Vicenza sono i primi 4. Per quanto riguarda nello specifico il Comune di Selvazzano, seguendo alcuni parametri identificati all’interno del documento del Rapporto Ambientale Preliminare del Comune di Selvazzano Dentro, è indicativo come il valore rilevato per valutare la probabilità per i residenti di trovare un lavoro all’interno del comune stesso sia pari al 26%, mentre l’indicatore che raccoglie le probabilità che un posto di lavoro all’interno del Comune di Selvazzano sia occupato da un residente fanno segnare una percentuale del 41,9%. Grazie alla combinazione dei due valori, emerge come vi sia una bassa correlazione fra comune di residenza e comune di lavoro (mobilità elevata), bassa offerta di lavoro e necessità di muoversi verso altri comuni. Il metodo di rendicontazione dei consumi legati al settore dei trasporti per l’anno 2009 ha seguito un approccio top down legato alla tipologia di informazione che il sotfware per l’immissione dei dati di consumo (Inventario delle Emissioni) impone per questo tipo di dati. Pertanto è stato necessario riportare all’interno dell’Inventario, una parametrizzazione dei dati sulle vendite di carburante per l’anno 2009 pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico per il settore trasporti, incrociando questi ultimi con le caratteristiche del parco veicolare circolante all’interno del Comune di Selvazzano Dentro (dati ACI). Considerando che il settore trasporti ha un’incidenza media in Europa del 40% sul totale delle emissioni generate in atmosfera rispetto al totale delle emissioni, il dato rilevato che è stato del 43% non si allontana molto dalla realtà. Se a questo si aggiunge la particolare posizione geografica di attraversamento del Comune di Selvazzano e le considerazioni sulla mobilità per motivi lavorativi di cui sopra, il risultato dato dalla raccolta dei dati di consumo per questo settore è assimilabile come stima molto vicina ai dati reali di incisività. Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2010 nel Comune di Due Carrare TIPOLOGIA EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 Autovetture Veicoli leggeri e pesanti Trattori stradali Motocicli Autobus Totale 342 255 1.228 1.422 2.382 161 115 64 180 239 198 20 2 397 3 1 179 5 168 1 231 1 1 EURO 6 Non Non TOTALE contemplato identificato 5.791 1 816 2 10 997 4 7.618 Tabella 6: Parco veicolare in circolazione nel Comune di Due Carrare anno 2010 (Fonte ACI Autoritratto) 35 Consumi ed emissioni del settore Trasporti nell'anno 2009 in MWh Energia consumata da vendita di benzina per il settore trasporti 48.302 Energia consumata da vendita di diesel per il settore trasporti 125.393 Energia consumata da vendita di GPL per il settore trasporti 5.663 Emissioni generate dai consumi energetici del settore trasporti (tCO2e) 46.717 Tabella 6: Consumi ed emissioni del settore trasporti di Selvazzano (2009) TIPOLOGIA Autovetture Veicoli leggeri e pesanti Trattori stradali Motocicli Autobus Totale Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2009 nel Comune di Selvazzano Dentro Non Non EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 TOTALE contemplato identificato 893 708 3.018 3.198 5.317 141 1 4 13.279 240 6 979 2 117 3 591 372 10 637 511 14 608 11 302 7 4 3 1 3 1 1.549 40 2.816 16 17.700 Figura 6: Parco veicoli circolante nel Comune di Selvazzano Dentro nell’anno 2009 (Fonte ACI) 2.11 Il settore Industriale In Veneto le dinamiche settoriali vedono consolidarsi fenomeni di ristrutturazione dell’apparato imprenditoriale, proseguendo nella direzione della terziarizzazione dell’economia. Le variazioni annue più alte riscontrate nell’anno precedente all’Inventario delle emissioni sono state quelle del settore energia (+22,5%) e quelle di diversi settori appartenenti alle branche dei servizi alle imprese e alle persone: sono cresciuti infatti nell’ultimo anno dell’8,7% il settore sanitario, del 7,5% quello dei servizi alle imprese, del 6,6% l’istruzione e del 5,7% le imprese alberghiere e di ristorazione. Una crescita pressochè nulla si è verificata per quanto riguarda i trasporti e la pesca, mentre il settore agricolo ha subito una diminuzione del numero di imprese attive superiori ai 2 punti percentuali. L’industria in senso stretto dopo alcuni anni di flessione, registrava al 2008 una crescita annua dell’1,6%, raggiungendo un contingente su base regionale di 66.898 imprese attive. L’analisi delle attività produttive per Selvazzano Dentro è stata condotta sulla base della classificazione ATECO utilizzando come fonte dati le informazioni della Camera di Commercio di Padova aggiornate al 2008, anno immediatamente precedente all’Inventario delle emissioni. Di seguito si riporta il grafico delle attività economiche presenti a livello comunale suddivise per settore: 36 Figura 7: Composizione delle attività economiche del Comune di Selvazzano al 2008 Fonte PATI I consumi energetici del settore industriale incidono per l’11% sul totale dei consumi del Comune di Selvazzano Dentro. I dati forniti da Enel Distribuzione, riportano per l’anno 2009 un numero di 292 clienti allacciati alla rete, di cui 18 allacciati in media tensione e 274 in bassa tensione. Non sono stati forniti dati sui clienti allacciati alla rete gas da parte delle utilities che si occupano della distribuzione di gas a livello territoriale. Consumi ed emissioni del settore Industriale nell'anno 2009 in MWh Consumi elettrici del settore industriale 19.833 Consumi termici del settore industriale 23.457 Emissioni generate dai consumi energetici del settore industriale (tCO2e) 12.909 Tabella 7: Consumi ed emissioni del settore industriale di Selvazzano (2009) 37 Tipo di combustibile Energia totale (MWh) Emissioni totali (tCO2e) 19.833 23.457 43.290 8.191 4.718 12.909 Elettricità Gas naturale Totali Tabella riassuntiva per vettore energetico 2.12 Il settore Rifiuti Urbani Riguardo le tematiche inerenti la gestione dei rifiuti urbani e speciali, il Veneto si pone all’avanguardia rispetto alle altre realtà regionali italiane, sia per i risultati fin ora raggiunti, sia per lo scenario futuro che appare favorevole quanto a capacità di gestire in forma integrata l’intera filiera (produzione, raccolta, recupero, smaltimento). In linea generale si può affermare che il Veneto si colloca, non solo in ambito italiano ma anche europeo, in posizione di assoluta eccellenza per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e per i risultati ottenuti nel raggiungimento dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti speciali. Nel Bacino Padova 2, che interessa 20 comuni incluso il Comune di Selvazzano Dentro per un totale di circa 420.000 abitanti, la raccolta differenziata nel 2009 ha raggiungo il 56%. Il capoluogo (Padova) per natura maggiore produttore di rifiuti da attività commerciali ed industriali, era al 44%, mentre i comuni della cintura raggiungevano il 70% con Selvazzano al 66,8%. 38 KG raccolta differenziata 2009 secco umido plastica lattine carta vetro e lattine 2010 2011 2012 Totale ton. Kg. pro capite 3.279,39 3.477,70 3.253,81 3.177,89 147,91 155,92 144,18 139,48 Totale ton. Kg. pro capite 1.650,58 1.724,55 1.748,94 1.789,13 74,44 77,32 77,50 78,53 Totale ton. Kg. pro capite 153,11 368,48 343,96 383,40 6,91 16,52 15,24 16,83 Totale ton. Kg. pro capite 30,63 20,00 18,76 5,40 1,38 0,90 0,83 0,24 Totale ton. Kg. pro capite 994,22 1.412,58 1.284,67 1.227,74 44,84 63,33 56,92 53,89 Totale ton. Kg. pro capite 692,88 678,86 673,09 655,88 31,25 30,44 29,82 28,79 66,80 66,30 66,80 66,80 % differenziata Rifiuto Secco tonnellate totali discarica (t) incenerito (t) 13.188,80 4.932,34 8.256,46 Figura 8: Dati sulla raccolta differenziata nel Comune di Selvazzano Dentro (il quantitativo di rifiuto secco incenerito è riferito al totale del quadriennio descritto) CO2 generata dal conferimento in discarica e dall’incenerimento di rifiuto solido urbano 2009 Rifiuto solido urbano conferito in discarica in tonnellate 1.333 Emissioni generate dal conferimento in discarica di rifiuti solidi urbani (tCO2e) 964 Rifiuto solido urbano conferito a termovalorizzazione in tonnellate 2064 Produzione di energia a livello locale da incenerimento del rifiuto secco in MWh 5.275 Emissioni generate dall’incenerimento del rifiuto secco (tCO2e) 2.144 Tabella 8: Emissioni e produzione energetica da conferimenti di di rifiuto solido in discarica ed incenerito 2.13 Produzione locale di energia La fonte energetica rinnovabile che ha trovato maggiormente sviluppo nel territorio di Selvazzano è stata il fotovoltaico. Se da un lato la scarsa disponibilità di biomassa a livello urbano o la ventosità o salti della rete fluviale rendono tali fonti meno appetibili per interventi di tipo diffuso, la particolare congiuntura del mercato dell’energia in Italia e la 39 maturità delle tecnologie pone l’energia solare come particolarmente interessante. Il settore fotovoltaico ha visto dal 2007 ad oggi, una forte spinta grazie ai Decreti ministeriali di incentivazione del kWh prodotto ed immesso in rete. Il numero degli impianti fotovoltaici installati, all’interno del territorio comunale di Selvazzano sfiora le 300 unità fra il 2007 e la metà del 2013, questo dato complessivo riguarda sia gli impianti installati dall’amministrazione pubblica che quelli installati da privati in ambito residenziale, commerciale, industriale, agricolo. Nell’anno 2009 i kWh installati da privati nel comune di Selvazzano ammontavano a 81,8 kWp per una produzione complessiva di 83 MWh. Per quanto riguarda la P.A. nel 2011 son o stati installati impianti fotovoltaici per una potenza complessiva pari a circa 43,7 kWp, i quali hanno prodotto energia per circa 48 MWh. Questi impianti sono stati installati rispettivamente presso il Centro Civico Presca (4,14 kWp), la Scuola Elementare Bertolin (19,78 kWp) sulla Scuola Elementare Vivaldi (19,78 kWp). 40 3. Concertazione e partecipazione Coinvolgimento dei portatori di interesse 3.1 Il coinvolgimento dei cittadini e portatori di interesse risulta essere essenziale affinchè il Piano d’Azione risulti operativo e le azioni contenute al suo interno, quanto più largamente condivise ed efficaci. Il coinvolgimento di enti, imprese, associazioni e cittadini è quindi prioritario: solo attraverso i processi di partecipazione allargata è possibile sviluppare azioni concrete sul territorio, principalmente per quei settori che risultano essere maggiormente energivori come quello residenziale, industriale e dei trasporti. Oltre a ciò, un processo partecipato è essenziale per fornire consapevolezza a tutte le parti coinvolte sul come attivare i potenziali di un uso intelligente dell’energia nel proprio ambito di vita e di lavoro. L’Amministrazione ha il compito di dare l’esempio su tematiche che riguardano l’uso intelligente dell’energia, stimolando i cittadini ad un comportamento più responsabile, incentivare il consumo di prodotti ecosostenibili ed alla fruizione di servizi efficienti dal punto di vista energetico ed ambientale. L’Amministrazione di Selvazzano, ha avviato i processi di coinvolgimento dei portatori di interesse presenti sul territorio con un primo tavolo operativo tenutosi l’11 novembre 2013, non solo allo scopo di creare una partecipazione allargata nella formulazione delle linee d’azione contenute all’interno del proprio PAES, ma anche per avviare un tavolo di lavoro con questi ultimi, che possa avere una cadenza temporale in modo da seguire tutta la fase di implementazione delle azioni contenute nel Piano stesso. L’adesione alla partecipazione è stata accolta principalmente da alcuni dei soggetti rappresentanti associazioni di categoria presenti sul territorio, segnatamente: • CNA Padova, delegazione di Selvazzano Dentro – Maniero Antonio • Confagricoltura Padova – Traverso Rosaria, Beria Luciano • Confesercenti – Schiavo Paolo • Coldiretti – Fincato Fabio • ANAMMI Padova – Bordin Diego, Sanginiti Antonio • UPA e Confartigianato Padova – Piovan Alberto • ASCOM Padova – Marchioro Dino • APS Holding – D’Orazio Sergio 41 • ANCE Padova – Zotti Francesca • Ass. Albergatori – Soranzo Monica (Padova) • Consorzio Produttori Biomasse – Biasio Boris Da alcuni di questi soggetti del mondo dell’associazionismo e dell’impresa sono pervenuti contributi operativi al Piano, sotto forma di Schede Azione e suggerimenti per le linee di indirizzo. L’Amministrazione non solo ha tenuto in debita considerazione i contributi pervenuti dal mondo dei portatori di interesse, ma ha provveduto all’inserimento di questi contributi all’interno del Piano d’Azione, a testimonianza del fatto che i processi di partecipazione allargata ed i tavoli di lavoro ad essi correlati, rappresentino un’occasione di fondamentale importanza per dare un apporto sostanziale alle linee programmatiche pluriennali da inserire in un PAES. L’importanza del coinvolgimento del mondo privato nella stesura dei PAES è data dal fatto che in media il 98% delle emissioni totali generate all’interno di un territorio comunale provengono da consumi energetici in settori come quello Residenziale, Commerciale, Industriale e dei Trasporti privati. Risulta pertanto essenziale nella fase di programmazione delle azioni, essere a conoscenza del punto di vista del mondo privato sul tema energia e sulle possibili strade da percorrere per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020. 42 4. Il Piano d’Azione L’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 rispetto a quelle del 2009 è ambizioso e richiede notevoli sforzi di pianificazione e monitoraggio dei risultati. Va però sottolineato che dal 2009 ad oggi molto è stato fatto in termini di azioni di sostenibilità energetica del territorio. Il piano d’azione qui sviluppato vuole rendere ragione dei passi sin qui compiuti in termini di sostenibilità ambientale degli usi energetici, realizzati soprattutto, ma non solo, dalla pubblica amministrazione nel proprio patrimonio immobiliare e nei propri servizi. Il piano d’azione verrà quindi suddiviso in due parti: 1. Lo stato di fatto, che raccoglie tutto quello che è stato realizzato dal 2010 ad oggi in termini di usi dell’energia rinnovabile e di efficienza energetica; 2. Il piano d’azione futuro, che analizzerà l’evoluzione del sistema energetico alla luce dei miglioramenti in divenire, unitamente ad un programma d’azione la cui integrazione porterà alla riduzione di emissioni seguendo gli interventi contenuti nelle schede d’azione. Di seguito viene riportata la tabella riassuntiva che riporta i punti di partenza e di arrivo per gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel territorio di Selvazzano Dentro. OBIETTIVO RIDUZIONE EMISSIONI DI CO2 COMUNE DI SELVAZZANO DENTRO Emissioni di gas serra del territorio comunale (tCO2e) 110.443 Di cui emissioni dell'Ente (tCO2e) 1.651 Emissioni pro capite (tCO2e) 5,02 Anno di riferimento 2009 Popolazione 21.963 Obiettivo Patto dei Sindaci - 20% Obiettivo abbattimento Emissioni totali al 2020 (tCO2e) - 22.088 Tabella 9: Gli impegni del Comune di Selvazzano verso la riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 43 4.1 4.1.1 La strada già percorsa Produzione locale di energia Azione 1.a – Impianti fotovoltaici realizzati in conto energia dalla PA Descrizione dell’azione Nell’anno 2011 l’Amministrazione comunale, in collaborazione con ETRA SpA, la quale si è accollata le spese di installazione, ha messo a disposizione di quest’ultima, le superfici di alcuni dei propri edifici pubblici al fine di installare 3 impianti fotovoltaici, rispettivamente presso: Scuole Elementari Bertolin da 19,78 kWp Scuola Elementare Vivaldi da 19,78 kWp Centro Civico Presca da 4,14 kWp. Questa azione legata alla produzione di energia elettrica a partire da impianti fotovoltaici, ha permesso alla Pubblica Amministrazione di soddifare gran parte del fabbisogno elettrico dei propri edifici abbattendo le emissioni in atmosfera dovute agli usi elettrici dell’energia negli edifici pubblici considerati. Obiettivi dell’azione Aumentare la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili elettriche da parte della Pubblica Amministrazione. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2011 Stima dei costi € 113.750 circa (interamente a carico di ETRA Spa) Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Lavori Pubblici – Etra Spa Risultati ottenuti Produzione energetica F.R. [MWh] 48,5 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 19 tCO2 44 Azione 1b – Impianti fotovoltaici realizzati in conto energia dai settori privati Descrizione dell’azione Dal 2006 ad oggi il trend di installazione di impianti fotovoltaici ha visto una notevole accelerazione, grazie soprattutto alla generosa forma di incentivazione del conto energia. In questa scheda azione vengono rendicontate le produzioni elettriche derivanti dalle installazioni effettuate nei vari settori privati: residenziale, commerciale ed industriale. Fra il 2010 ed il 2013 le potenze installate per ciascuna macro area sono state: • • • Residenziale: 911,3 kW Commerciale ed Agricolo: 498,3 kW Industriale: 812,4 kW Obiettivi dell’azione Aumentare la produzione di fonti rinnovabili elettriche nei settori privati. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2010-2013 Stima dei costi € 5.539.370 circa Modalità di finanziamento Fondi privati Responsabile attuazione Privati cittadini Risultati ottenuti Produzione energetica F.R. [MWh] 2.444,5 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 947,3 tCO2 45 Azione 2 – Installazione di impianti di solare termico in ambito privato Descrizione dell’azione Il Rapporto ENEA 2011 rileva i risparmi conseguiti dovuti all’installazione di impianti di solare termico su base regionale. La Regione Veneto, come risulta evidente dalla tabella sottostante, non è fra le Regioni con il più alto tasso di installazioni su base nazionale, attestandosi al penultimo posto con 4,5 MWh/anno di energia termica risparmiati grazie all’installazione di questo tipo di impianti. Al contrario, se si valuta il costo medio per impianto, la Regione Veneto in questa specifica graduatoria si colloca al decimo posto rispetto alle altre regioni italiane, con un costo medio per impianto di 7.366€ e fa segnare una media di 12,79 impianti installati ogni 10.000 abitanti. Per superficie totale di impianto installato, il Veneto si colloca al secondo posto rispetto alle altre regioni, questo significa che i propri impianti sono per la maggior parte di grossa portata e che vi è un’installazione meno diffusa in ambito residenziale rispetto ad altre regioni. Tuttavia nel 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato una nuova campagna di incentivazione allo sviluppo dei sistemi di produzione di energia termica da fonte solare, pertanto si prevede nei prossimi anni un sostanziale aumento delle installazioni anche in questa Regione e conseguentemente dei MWh/anno di energia risparmiata grazie alla produzione degli impianti di solare termico che verranno installati. All’interno del Comune di Selvazzano, sono stati rilevati (fino al 27/08/2013) un numero totale di 57 impianti solari termici, dei quali, 36 installati fra il 2006 ed il 2009 ed i restanti 21 installati fra il 2010 ed il 2013. L’Amministrazione ha rilevato l’ubicazione fisica di ciascuno degli impianti in questione, e negli ultimi due anni anche i m2 di pannelli solari termici installati. La media di installazione rilevata è pari a 6,95 m2 per ogni impianto. Seguendo le indicazioni fornite dalle schede tecniche dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas per il calcolo del risparmio dell’energia primaria nelle aree a Fascia climatica 1 (fascia in cui la Provincia di Padova è compresa), è ipotizzabile il calcolo che segue, tenendo conto dei parametri di riferimento contenuti nella tabella e tenendo conto soltanto degli impianti installati fra il 2010 ed il 2013 (21 impianti per una superficie media di 6,95 m2): 46 -3 2 10 tep*61RSL*21*6,95m = 8,9 tep/anno 20,9 tCO2 8,9 tep/anno*11,628= 103,5 MWh 103,5 MWh* 0,202= Obiettivi dell’azione Aumentare la produzione di fonti rinnovabili termiche. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2011-2013 Stima dei costi € 73.660 circa Modalità di finanziamento Fondi propri o con finanziamenti bancari Responsabile attuazione Privati cittadini Risultati ottenuti Risparmio energetico F.R. [MWh] 103,5 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 20,9 tCO2 47 4.1.2 Efficienza energetica degli edifici privati Azione 3 – Riqualificazione edilizia privata mediante detrazione del 55% Descrizione dell’azione Da qualche anno in Italia è stato attivato virtuoso percorso che consente di detrarre il 55% degli investimenti in efficienza energetica degli edifici dalle imposte in 10 anni. Questa iniziativa ha avuto un forte impatto nel Veneto. La tabella sottostante ne chiarisce i contorni e fornisce una stima attendibile dell’impatto sul patrimonio immobiliare padovano. In questa scheda è rendicontato il beneficio a livello locale, degli interventi in detrazione al 55% (i quali sono stati portati al 65% a partire dal 2013), ipotizzando che l’andamento degli interventi a livello regionale, abbia avuto seguito anche per quanto concerne la realtà di Selvazzano Dentro. Nelle tabelle che seguono, sono riportati i valori di investimento per singola tipologia di intervento relativo all’efficienza energetica realizzato ed i relativi risparmi energetici conseguiti a livello regionale. Vengono altresì riportate le tabelle nelle quali sono stati conteggiati i benefici di questi interventi sia in termini economici che in termini di risparmio energetico all’interno del Comune di Selvazzano Dentro, proporzionati ai valori regionali pubblicati da ENEA nei suoi Rapporti per gli anni 2010-2011-2012. Regione Veneto, Interventi in detrazione al 55% anno 2010 Tipo di intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale TOTALI totale [€] 36.757.143 47.405.712 228.259.256 68.751.384 214.979.150 596.172.645 MWh risparmiati 13.058 20.940 82.336 44.965 105.617 266.916 Tabella 1 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2010. Calcolo dei risparmi relativi per Selvazzano Dentro, interventi in detrazione al 55% anno 2010 Tipologia Intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale Totale Selvazzano Dentro Abitanti Selvazzano Dentro 2010: 22.172 totale [€] MWh risparmiati 165.047 212.862 1.024.932 308.708 965.301 2.676.850 59 94 370 202 474 1.199 Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto ENEA 2010. Regione Veneto, Interventi in detrazione al 55% anno 2011 Tipo di intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale TOTALI totale [€] 31.217.191 37.931.356 171.536.002 43.158.897 143.374.491 427.217.937 MWh risparmiati 10.942 18.728 57.774 26.205 66.070 179.719 Tabella 2 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2011. 48 Calcolo dei risparmi relativi per Selvazzano Dentro, interventi in detrazione al 55% anno 2011 Tipologia Intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale Totale Selvazzano Dentro Costo Totale [€] 276.257 335.674 1.521.511 381.936 1.268.796 3.784.174 Abitanti Selvazzano Dentro 2011: 22.145 MWh risparmiati 49 84 259 118 297 807 Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto ENEA 2011. Regione Veneto, Interventi in detrazione al 55% anno 2012 Tipo di intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale TOTALI totale [€] 23882972 27467428 15488134 36377404 105383285 348599623 MWh risparmiati 8328 14532 54092 21657 45933 14596 Tabella 3 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2012. Calcolo dei risparmi relativi per Selvazzano Dentro, interventi in detrazione al 55% anno 2012 Tipologia Intervento Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali Infissi Solare termico Climatizzazione invernale Totale Selvazzano Dentro Costo Totale [€] 109.147 125.528 710.593 166.248 481.610 1.593.127 Abitanti Selvazzano Dentro 2012: 22.310 MWh risparmiati 38 66 247 99 210 661 Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto ENEA 2012. Obiettivi dell’azione Aumentare efficienza energetica degli edifici residenziali Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) Modalità di finanziamento Responsabile attuazione 2010-2012 Fondi propri o con finanziamenti bancari Settore edilizia privata Risultati ottenuti Risparmio energetico ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni tCO2 2.248 MWh (risultato della somma dei totali delle tabelle sul Risparmio calcolato per Selvazzano, decurtato dei risparmi sul Solare termico conteggiati già in Scheda Azione 2) 454 tCO2e 49 Azione 4 – Sostituzione delle caldaie vetuste negli edifici pubblici Descrizione dell’azione L’Amministrazione ha provveduto nel corso dell’anno 2012, alla sostituzione delle caldaie vetuste di alcuni dei propri edifici pubblici, segnatamente: • Auditorium San Michele (precedente caldaia anno 1985 alimentata a diesel, sostituita da caldaia a metano modello SPEEDY); • Scuola Media Albinoni di Tencarola (precedenti 2 gruppi termici rispettivamente risalenti agli anni 1982 e 1972 sostituiti con generatore a condensazione da 280 kW); • Scuola Media Bertolin (precedente Generatore a basamento di tipo B a camera aperta); • Palestra Kolbe (precedente caldaia risalente al 1989 potenza 290 kW sostituita da 2 generatori modello a condensazione da 140 kW, bruciatore modulante 45-200 kW); • Palestra Bertolin (precedente generatore marca BiKlim e Bruciatore marca Cuneo modello c18b107 bistadio, installati nel1983, sostituiti da generatore a condensazione con potenza termica massima di 220 kW, bruciatore modulante 60-280 kW. EDIFICIO VIA COMB. MATRICOLA mc mc mc CONTATOR anno 2009 anno 2010 anno 2011 E GAS Calcolo del risparmio energetico [tep/anno] Calcolo della CO2 evitata [ton/anno] mc anno 2012 TIPOLOGIA CALDAIA PRECEDENTE ANNO DI INSTAL. TIPOLOGIA NUOVO IMPIANTO ANNO DI SOSTITUZ. 5316 Litri Generatore a Gasolio marca ICI Caldaie; Modello tr 14; Anno 1985, kW focolare 185; kW utile 163; bruciatore cib inigas MF P5 soff. Scarso 1985 VIESSMANN VITOCROSSAL 200 Pt=105 kW 2013 0,6 2,14 44018 Gruppo termico 1; marca Biasi; Modello 500; anno 1982; tipo alto rendimento; kW focolare 684; kW utile 581; V sequenza assente; Gruppo termico 2; marca Pressurex; monolite jb440; anno 1972; tipologia obsoleta; kW focolare 230; kW utile 209; stadi; serr. aria; Bruciatore cuneod; C 226 107; soffiato scarso; 140; 120; monostadio assente 1982 nr. 2 VIESSMANN VITOCROSSAL 200 Pt=450 kW 2012 5,3 14,69 1981 nr. 2 VIESSMANN VITOCROSSAL 200 Pt =340 kW 2012 2,7 7,48 1983 VIESSMANN VITOCROSSAL 200 Pt = 170 kW 2012 2,2 6,1 EDIFICI COMUNALI AUDITORIUM S. MICHELE Via Roma n. 68 Gasolio / 9000 Litri 9000 Litri 9000 Litri SCUOLE MEDIE T. ALBINONI V. Genova 4 Metano n. 15188986 28933 40515 44656 PALESTRE KOLBE Via Manzoni PALESTRA BERTOLIN Via D. Bosco 172 Metano n. 1116950 6981 13110 19016 7804 Metano n. 22106578 8016 15579,19 17560,13 16.777 Marca Biklim; Modello pr1-h; anno 1989; ripo obloseta; potenza al focolare 321 kW; potenza utile 290 kW Generatore di Calore n.1; marca BiKlim; modello ts 1; tipo Alto rendimento; potenza al focolare 206 kW; potenza utile 186 kW, stadi serr. Aria; Bruciatore Cuneo c18b107 Potenza massima 523 kW; Potenza minima 267 kW; bistadio Obiettivi dell’azione Stimolare i privati cittadini all’efficienza energetica nel settore residenziale. Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2012 Stima dei costi € 181.800 Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Ufficio Tributi 50 Modalità di monitoraggio Ufficio Tributi Risultati attesi Risparmio energetico 61,9 MWh ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni 30,4 tCO2 CO2 [t] Indicatore di performance MWh/anno risparmiati grazie alla sostituzione delle caldaie obsolete. 51 4.1.3 Efficienza energetica dell’illuminazione pubblica Azione 5 – Interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di Illuminazione Pubblica Descrizione dell’azione Nell’anno dell’Inventario delle emissioni, i consumi elettrici della Pubblica Illuminazione ammontavano a 2.241 MWh ed erano responsabili dell’emissione di 876 tonnellate di CO2. A cavallo 2009 e durante l’anno 2010, l’Amministrazione ha provveduto alla sostituzione di 1973 lampade da 125W a vapori di Mercurio con lampade da 70W a vapori di sodio e nel corso dell’anno 2013 ha provveduto alla completa sostituzione di tutte le lampade (4000 unità), da vapori di sodio a vapori di sodio sempre della medesima potenza. Questi interventi di efficienza energetica, al netto del nuovo edificato, hanno dato risultati positivi anche per l’anno 2011. Facendo una media dei consumi elettrici del biennio 2010-2011, grazie alle informazioni sui consumi della Pubblica Illuminazione forniti da Enel Distribuzione, si può notare come il risparmio di energia ammonti al 14%, con un risparmio energetico quantificabile in 310 MWh. Inoltre, nel corso dell’anno 2013 sono state sostituiti 176 punti luce: – Vecchie lampade da 150 W al sodio alta pressione (SAP) – Nuove lampade da 90 W al LED. 52 INTERVENTI STATO DI FATTO N° Punti Luce Via Manzoni Via Vegri Vie STATO DI PROGETTO Tipologia Lampade Potenza El. Singola W Assorbimento Totale kW N° Punti Luce Tipologia Lampade Potenza El. Singola W Assorbimento Totale kW 2 24 SON A-P HQL 100 125 3,2 21 3 5 CPO-T CPO-T CPO-T 90 60 45 2,3 2 SON A-P 100 0,2 7 SON-TPP 100 0,7 Via Caldonazzo 1 SON-TPP 100 0.1 Giardini Tencarola Via Euganea 4 SON A-P 150 0,6 Area Verde Via Santa Bertilla 2 SON A-P 70 0,14 13 10 SON A-P SON A-P 150 70 2,7 2 SON A-P 70 0,14 Via Padova 7 SON A-P 150 1,1 Via Giovanni da Verazzano Via D. Chiesa 16 SON A-P 150 2,4 16 SON-TPP 100 1,6 Via Torino Via Genova Via Aosta 20 SON A-P 70 1,4 25 SON-TPP 100 2,5 6 LED 48 0,29 Varie Note Punto luce alimentato da pannello fotovoltaico Oltre all'aspetto energetico, è stato anche migliorato l'aspetto normativo sostituendo tutti i corpi illuminanti secondo Legge Regionale veneto n.17 del 07.08.2009. Obiettivi dell’azione Aumentare l’efficienza energetica della Pubblica Illuminazione. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2010-2011 Stima dei costi € 326.000 Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Pubblica Amministrazione Risultati ottenuti Produzione energetica F.R. [MWh] 310 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 128 tCO2 53 4.1.4 Trasporti Azione 6 – Promozione del trasporto ciclo-pedonale ed incentivi all’acquisto delle biciclette Descrizione dell’azione Il Comune di Selvazzano ha da anni avviato un programma di opere pubbliche che tende alla valorizzazione del trasporto ciclopedonale. I km di piste ciclabili presenti attualmente all’interno del territorio comunale sono così composti: - Piste Ciclabili su Asfalto Km 18,6 - Piste Ciclabili su Ghiaia Km 2,8 - Piste Ciclabili su sterrato Km 4,8 - nell'anno 2010 sono stati messi in opera 800 m di pista su asfalto; - nell'anno 2011 sono stati messi in opera 500 m di pista su asfalto; - nell'anno 2012 sono stati messi in opera 120 m di pista su ghiaia; - Percorso Vita Km 3,1 - Nordik Wolking Km 5,6 - Ippovia Km 4,8 Oltre alla messa in opera dei percorsi dedicati alla ciclabilità, l’Amministrazione ha messo a disposizione dei propri cittadini un contributo economico per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita e non, contributi che hanno permesso l’acquisto da parte dei cittadini di Selvazzano di un totale di 26 nuove biciclette, di cui 16 a pedalata assistita e 10 biciclette senza l’ausilio della pedalata assistita. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2010-2012 Stima dei costi € 265.000 circa Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Settore LLPP Modalità di monitoraggio Settore LLPP 54 4.1.5 Aree Verdi Azione 7 – Piantumazioni Descrizione dell’azione L’Amministrazione ha provveduto nel corso degli ultimi anni alle seguenti piantumazioni di alberi da fusto: - anno 2010: piantumati n. 20 alberi; - anno 2011: piantumati n. 119 alberi; - anno 2012: piantumati n. 153 alberi di cui 93 in sostituzione di altrettante piante ammalate; - anno 2013: piantumati n. 83 alberi. tCO2 sequestrate da fotosintesi Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2013- Stima dei costi € 40.690 Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Settore Ambiente Modalità di monitoraggio Settore Ambiente Risultati attesi Stima riduzione emissioni CO2 [t] 57 tCO2 E’ peraltro evidente che nel percorso di monitoraggio del PAES verranno affinati gli strumenti di monitoraggio delle trasformazioni che avverranno nel territorio, e di conseguenza queste ipotesi verranno corroborate da dati più precisi. Il percorso di efficienza sin qui realizzato consente di abbassare l’asticella del 2020 dalle 22.088 tCO2 a 20.432 tCO2 55 Tabella riassuntiva sulle azioni già intraprese Settore Azione Persona responsabile Costi stimati [€] Impianti FV Pubblica Pubblico Amministrazione A-1a Lavori Pubblici – ETRA Spa 113.750 Piantumazione arborea ed aree verdi A-7 Settore Ambiente 40.690 Efficienza energetica degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici A-4 Lavori Pubblici 181.800 Efficienza energetica della pubblica illuminazione A-5 Lavori Pubblici 326.000 Piste ciclabili ed incentivi all'acquisto di biciclette elettriche A-6 Lavori Pubblici 265.000 Tot Installazione impianti Privato fotovoltaici in A-1b GSE Risparmio energetico previsto [MWh/anno] Produzione energia rinnovabile prevista [MWh/anno] 48,5 % di riduzione Riduzione sul totale emissioni CO2 delle [t/a] emissioni di CO2 19 0,02% 57 0,05% 61,9 30,4 0,03% 310 128 0,12% - 0,00% 927.240 372 49 234 2.449.550 - 1.002 389,51 0,21% 0,35% 56 conto energia Residenziale Installazione impianti fotovoltaici in conto energia COMM A-1b GSE 1.333.590 - 548,1 212,69 0,19% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia IND A-1b GSE 1.756.230 - 894 345,1 0,31% Installazione di impianti solare termico A-2 ENEA-GSE-AEEG 73.660 104 20 0,02% Efficienza energetica da detrazione al 55 % A-3 Edilizia Privata 7.197.260 2.248 454 0,41% 12.810.290 2.352 2.444 1.421 1,29% 13.737.530 2.723 2.492 1.656 1,50% Tot TOTALE 57 4.2 Piano d’azione futuro Il piano d’azione futuro viene qui delineato nelle linee d’azione principali. Verranno descritte sinteticamente, per ogni tipologia di utenza finale, i margini di risparmio energetico e le tonnellate equivalenti di CO2 che ci si aspetta di ridurre grazie alle azioni di dettaglio che si intraprenderanno. Sarà compito della Giunta Comunale l’individuazione delle azioni di dettaglio, con le relative stime di investimento necessario, che renderanno esecutivo e realizzabile l’indirizzo che il Consiglio Comunale ha espresso approvando questo documento di sintesi. Alcuni settori di azione non contengono valori sulla stima di riduzione delle emissioni. Questo non perché su tale settore non si produrranno azioni, ma semplicemente perché è difficile, quando non improprio, stimarne tale valore. Le azioni che ad esempio verranno avviate nell’ambito del Coinvolgimento di cittadini e stakeholder serviranno a creare una cornice culturale all’interno del quale poi realizzare le iniziative “esecutive” che porteranno ad una riduzione delle emissioni realmente misurabili. 58 4.2.1 Edifici municipali e impianti Produzione di energia rinnovabile Azione 8 – Installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile sulla nuova Scuola dell’infanzia Descrizione dell’azione Nella nuova scuola dell’infanzia in via di costruzione, verrà installato un impianto fotovoltaico della potenza di 16,8 kW; Nella stessa scuola verrà installato in impianto solare termico composto da 7 pannelli delle dimensioni di 2,33 mq cad ed è stata stimata una produzione di energia annua di circa 11,2 MWh (saranno presenti 2 bollitori da 400 litri cadauno e l'impianto soddisferà la produzione di acqua calda per almeno il 50%). Fonte: AEEG Scheda Tecnica 8T Collettori solari Calcolo solare termico: -3 2 10 tep*61*2,33 m *7= 0,99 tep 0,99 tep*11,628= 11,5 MWh 11,5 MWh*0,202 = 2,33 tCO2 Obiettivi dell’azione Abbattere le emissioni dell’Ente Pubblico grazie all’installazione di impianti di energia rinnovabile sugli edifici della Pubblica Amministrazione Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2014-2015 Stima dei costi € 44.219 (Fotovoltaico) € 26.376 (Solare termico) Modalità di finanziamento Spesa corrente del Comune di Selvazzano Dentro Responsabile attuazione Lavori Pubblici Risultati attesi Produzione di energia da F.R. [MWh] 18,4 MWh (da Fotovoltaico) Risparmio energetico ottenibile [MWh] 11,5 MWh (da solare termico) Stima riduzione emissioni CO2 [t] 7 tCO2 (evitate dalla produzione di energia elettrica da fotovoltaico) 2,33 tCO2 (evitate dalla produzione dell’impianto di solare termico) 59 Efficienza energetica Azione 9 – Interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, rifacimento infissi e cappotti termici Descrizione dell’azione SCUOLE PUBBLICHE SCUOLA MARCELLO - serramenti da sostituire 27 mq; - cappotto sul soffitto 1900 mq; - volume dell'intero edificio 8500 mc SCUOLA VIVALDI - serramenti da sostituire 173 mq; - cappotto sotto pavimento 101 mq; - volume relativo alla zona oggetto di cappotto 900 mc; SCUOLA BERTOLIN - serramenti da sostituire 187 mq; - cappotto su pareti dell'intero edificio 1000 mq; - volume dell'intero edificio 6600 mc; SCUOLA ALBINONI - serramenti da sostituire 530 mq; - cappotto su pareti dell'intero edificio 2050 mq (1.220 mq se viene esclusa la superficie infissi. Vista la conformazione delle pareti della scuola stessa la quale presenta molte finestre, nel calcolo sulla coibentazione verrà preso in considerazione il valore di 1.220 mq); - volume dell'intero edificio 10640 mc. • Non essendo attualmente a conoscenza delle caratteristiche dei serramenti ad oggi presenti per le Scuole considerate con sufficiente puntualità, all’interno di questa scheda azione e considerato che le Schede tecniche dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas fornite per calcoli sui Titoli di Efficienza Energetica prendono in considerazione un coefficiente di calcolo tarato sul cambio dei vetri singoli con doppi vetri, si stima un miglioramento medio del 10% dei consumi termici rispetto all’Inventario 2009 per gli edifici considerati, pertanto: Scuola Marcello – Consumi termici 2009: 278 MWh = 278*10/100= Risparmio di 27,8 MWh Scuola Vivaldi – Consumi termici 2009: 240 MWh = 240*10/100= Risparmio di 24 MWh Scuola Bertolin – Consumi termici 2009: 99 MWh = 99*10/100= Risparmio di 9,9 MWh Scuola Albinoni – Consumi termici 2009: 281 MWh = 281*10/100= Risparmio di 28,1 MWh • Attraverso l’utilizzo delle Schede tecniche dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas vengono stimati i risparmi conseguibili tramite il rifacimento dei cappotti termici su pareti, soffitti e pavimenti delle Scuole considerate: Fonte: AEEG Scheda Tecnica 6T Isolamento tetto e pareti Non essendo ancora in possesso sui dati di trasmittanza si è scelto di prendere in considerazione il valore intermedio standard compreso fra 1,1÷1,3 e cioè 3,2 (Fascia Climatica E) 60 Risparmio energetico cappotto soffitto Scuola Marcello: 3,2*10-3tep*1900 m2 = 6,08 tep = 6,8*11,628 = 70,7 MWh = 70,7 MWh*0,202 = 14,28 tCO2 Risparmio energetico sotto pavimento Scuola Vivaldi: 3,2*10-3tep*101 m2 = 0,32 tep = 3,23*11,628 = 37,5 MWh = 37,5 MWh*0,202 = 7,6 tCO2 Risparmio energetico pareti intero edificio Scuola Bertolin: 3,2*10-3tep*1000 m2 = 32 tep = 32*11,628 = 3,75 MWh = 3,75 MWh*0,202 = 0,76 tCO2 Risparmio energetico pareti intero edificio Scuola Albinoni: 3,2*10-3tep*1220 m2 = 3,9 tep = 3,9*11,628 = 45,4 MWh = 45,4 MWh*0,202 = 9,1 tCO2 Obiettivi dell’azione Ottimizzare i consumi di energia termica all’interno degli edifici pubblici Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2014 – 2020 Stima dei costi € 641.900 (serramenti calcolati in 700€/mq) € 168.840 (cappotti calcolati in 40€/mq) Modalità di Fondi propri – Finanziamenti ELENA dalla Banca Europea degli finanziamento investimenti – Fondi POR Regione Veneto Responsabile attuazione Lavori Pubblici Modalità di monitoraggio Prestazione energetica degli edifici sui quali sono previsti gli interventi di efficienza energetica Risultati attesi Risparmio energetico 89,8 MWh (da sostituzione serramenti) ottenibile [MWh] 157,35 MWh (da rifacimento cappotti, isolamento tetto e pavimenti) Stima riduzione 18,01 tCO2 (da sostituzione serramenti) emissioni CO2 [t] 31,74 tCO2 (cappotti e isolamento tetti, pareti e pavimenti) Indicatore di kWh termici/m2 risparmiati/anno performance 61 Azione 10 – Efficienza energetica dell’illuminazione interna degli edifici pubblici Descrizione dell’azione Considerando che a seconda della destinazione degli edifici pubblici, uffici o scuole, indicativamente dal 30% per i primi al 70% per le seconde del consumo di corrente elettrica è destinato all'illuminazione dei locali e considerando altresì che, in base alla tipologia di reattore e corpo illuminante installati e sostituiti con elementi elettronici e di nuova generazione è possibile ottenere un risparmio di energia stimato di circa il 35% dei consumi elettrici, con onere di realizzazione della sostituzione e di rifornimento di energia a carico terzi, che rientreranno nel tempo, grazie al risparmio ottenuto, dell'investimento realizzato. Si prevede inoltre l'esecuzione di interventi mirati per sezionare linee, programmazione orari, sensori di presenza che ottimizzino ulteriormente il consumo energetico, coinvolgendo anche i diretti interessati (scuole) nei benefici dovuti al risparmio effettivo ottenuto. Edificio Locazione Consumi kWh/anno 2009 BIBLIOTECA E SOCIALI Via Cesarotti n. 1 36.717 SEDE MUNICIPALE Piazza G. Puchetti 1 CROCE ROSSA Via Tasso n. 8 14.432 CENTRO CIVICO BARACCA Via Padova n. 63 33.279 177.327 CENTRO CIVICO MONTECCHIA Via Montecchia n.1 3.764 CENTRO CIVICO CARLO LEONI Piazza Carlo Leoni 38.236 AUDITORIUM S. MICHELE Via Roma n. 68 17.820 SEDE ALPINI ED ANZIANI Via De Santis 754 SEDE ASSOCIAZIONE SCUOLA MAVia Manzoni n.3 39.366 ELEMENTARI GIULIANI Via Cesarotti 1/B 50.770 ELEMENTARE BERTOLIN Via D.Bosco 172 26.202 ELEMENTARE A. VIVALDI Via S. Marco n.2 37.421 MEDIE ALBINONI TENCAROLA V. Genova 4 16.328 MEDIE ALBINONI SELVAZZANO Via Cesarotti n. 3 32.133 PALESTRA KOLBE Via Manzoni 47.610 PALESTRA MONTECCHIA Via Montecchia 11.365 ELEMENTARE BERTOLIN Via Don Bosco, 172 26.202 ANAGRAFE Via Torino, 6 1.859 SERVIZI COMUNALI VIA DE SANCTVia De Sanctis, 8 12.806 IMPIANTI SPORTIVI 28.233 Via Pirandello Obiettivi dell’azione Ottimizzare i consumi di energia elettrica all’interno degli edifici pubblici Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) Stima dei costi inizio e 2014-2020 Da definire in fase di preventivo e progetto esecutivo Modalità di Fondi propri/ESCo finanziamento Responsabile attuazione Lavori Pubblici Modalità di monitoraggio kWh/anno risparmiati Risultati attesi 62 Risparmio energetico 228 MWh ottenibile [MWh] Stima riduzione 90 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore di kWh/anno risparmiati performance 63 4.2.2 Edilizia privata, efficienza energetica strutturale e degli impianti Azione 11 – Miglioramento efficienza impianti riscaldamento e nuovo conto termico Descrizione dell’azione Il sistema provinciale del controllo caldaie fornisce dati affidabili sull’evoluzione del parco caldaie e della loro efficienza media. Il ruolo dell’amministrazione, di concerto con gli operatori economici di settore, sarà quello di incentivare la sostituzione degli impianti obsoleti con nuovi sistemi molto più efficienti ed affidabili. L’ingresso nel mercato di sistemi a pompa di calore, unitamente alla forte spinta al miglioramento dell’efficienza derivante dai regolamenti ecodesign di prossima emanazione, consentono di ipotizzare che il rendimento medio stagionale degli impianti di generazione potrà salire fino al 200% entro il 2020, grazie alla componente determinante delle applicazioni a pompa di calore1. A questo fine saranno di grande aiuto i futuri sistemi di incentivazione, quali il conto energia termico e i Titoli di Efficienza energetica, che supporteranno l’acquisizione di tali tecnologie in modo importante. Obiettivi dell’azione La distribuzione dell’età del parco caldaie che si punta ad avere nel 2020 può essere così rappresentata. Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2014-2020 Stima dei costi Investimento a carico dei cittadini di Saranno possibili investimenti diretti dei cittadini, che potranno usufruire anche degli incentivi derivanti dal conto energia termico di recente approvazione Responsabile attuazione Privati cittadini Modalità di monitoraggio Rilievo statistico sulle caldaie vendute nel territorio comunale, Rapporti ENEA detrazione 55% Modalità finanziamento Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] Circa 10.377 MWh Stima riduzione 2.500 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore di N° caldaie cambiate/anno, Impianti Solare termico installati, performance installazione di pompe di calore, caldaie a condensazione, stufe a biomassa 1 EHPA (European Heat Pump Statistic): Outlook 2011 – www.ehpa.org 64 Azione 12 – Efficienza energetica strutturale per l’Edilizia privata Descrizione dell’azione Il Comune si impegna a promuovere tutte quelle iniziative che contribuiscano alla riduzione del consumo energetico degli edifici privati tramite l’applicazione del proprio Regolamento Edilizio. Epoca di costruzione Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 N° edifici superficie Consumo specifico Consumo tot Ristrutturazione Efficienza finale 54 kWh/m2anno m2 [kWh/m2a] [MWh/a] % sup/a 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 75 8.501 344 2.927 0,5% 77 8.727 352 3.075 0,5% 2.915 2.902 2.890 2.878 2.865 2.853 2.841 2.828 3.062 3.049 3.036 3.023 3.010 2.997 2.984 2.971 402 1117 1185 45.563 126.601 134.308 335 338 245 15.279 42.749 32.861 1,5% 1,0% 0,5% Evoluzione dei consumi energetici 15.086 42.390 32.733 14.894 42.031 32.605 14.702 41.671 32.477 14.510 41.312 32.349 14.317 40.953 32.220 14.125 40.594 32.092 13.933 40.235 31.964 13.740 39.876 31.836 Dopo il 1991 Totale 345 39.102 245 9.567 0,5% 348 39.442 196 7.720 0,5% 3549 402.244 9.530 9.492 9.455 9.418 9.381 9.343 9.306 9.269 7.692 7.664 7.636 7.608 7.580 7.552 7.525 7.497 113.407 112.637 111.867 111.097 110.327 109.557 108.787 108.017 114.177 L’obiettivo dell’azione è quello di far passare gli edifici esistenti in classe C seguendo in parametri di efficienza descritti nella tabella. Obiettivi dell’azione • • • • Inserire un “Allegato Energetico” al Regolamento Edilizio esistente che definisca i criteri per la pianificazione orientata, il risparmio delle risorse idriche mediante riutilizzo delle acque meteoriche e l’adozione di sistemi per il riscaldamento ed il condizionamento degli edifici ad alta efficienza energetica; la sensibilizzazione ad un uso più consapevole dell'energia; la promozione di esempi virtuosi; Sportello Energia di consulenza e supporto Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2014-2020 Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione Investimenti dei cittadini Risorse interne Settore edilizia privata L’allegato energetico al regolamento edilizio verrà monitorato nei suoi effetti registrando tutti gli interventi sul territorio che porteranno a modifiche dell’assetto energetico degli edifici Modalità di monitoraggio Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] Indicatore di performance 6.682 MWh 1.350 tCO2 Numero di interventi effettuati e rilevati dal settore Edilizia Privata 65 4.2.3 Illuminazione pubblica Azione 13 – Pubblica illuminazione – Implementazione di azioni di efficienza energetica Descrizione dell’azione Nel corso dell’anno 2014 saranno eseguiti i seguenti interventi: Gli interventi, che riguardano il 2,25% delle lampade presenti all’interno del Comune di Selvazzano Dentro (in totale i punti luce presenti sull’intero territorio comunale ammontano a 4.430), garantiranno un risparmio di circa il 40% dei consumi per i quadri elettrici su cui verranno sostituiti i corpi illuminanti presenti. Le valutazioni di stima viene effettuata seguendo il trand di consumo degli ultimi due anni per la pubblica illuminazione, così come fornito dal personale della pubblica amministrazione, trand che ammonta a 2.230 MWh/anno. Pertanto: 2.230MWh*2,25%= 50,1 MWh*40%= 20,07 MWh di risparmio stimato. INTERVENTI STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO Vie N° Punti Luce Tipologia Lampade Potenza El. Singola W Assorbimento Totale kW N° Punti Luce Tipologia Lampade Potenza El. Singola W Assorbimento Totale kW Via Monte Grappa 25 SON A-P 70 1,75 25 LED 90 2,25 Via Euganea 25 SON A-P 150 3,75 25 LED 90 2,25 Via San Giuseppe 33 7 SON A-P SON A-P 125 150 5,18 30 LED 90 2,7 Via Euganea 10 SON A-P 150 1,5 14 14 CPO-T CPO-T 90 60 2,1 Via Bologna 6 SON A-P 100 0,6 7 SON-TPP 100 0,7 Via S. Alessandro 6 SON A-P 100 0,6 7 SON-TPP 100 0,7 Via Ancona 2 SON A-P 100 0,2 3 SON-TPP 100 0,3 Via Palermo 2 SON A-P 100 0,2 3 SON-TPP 100 0,3 Via Don Bosco 3 SON A-P 100 0,3 3 SON-TPP 100 0,3 Via S. Pietro 8 SON A-P 100 0,8 8 SON-TPP 100 0,8 Via Risorgimento 4 SON A-P 100 0,4 4 SON-TPP 100 0,4 Via Euganea 10 LED 90 0,9 Via Scapacchiò 13 LED 90 1,17 Varie 3 LED 48 0,15 Note Aumento dei punti luce perché gli esistenti sono insufficienti. Punto luce alimentato da pannello fotovoltaico Al netto degli interventi programmati, il numero delle lampade installate passerà da 131 a 169 (3,8% del totale dei punti luce esistenti) ed anche le potenze installate aumenteranno, rispettivamente da 1.345 W complessivi a 1.348 W complessivi. Tuttavia i nuovi corpi illuminanti che verranno installati hanno caratteristiche di alta efficienza energetica, pertanto per queste sostituzioni viene cautelativamente valutato un valore di efficienza da verificare in fase di monitoraggio pari al 20% rispetto alla media dei consumi del biennio 2011-2012, pertanto: 2.230MWh*3,8%= 84,74 MWh*20%= 17 MWh di risparmio stimato. Obiettivi dell’azione Aumento dell’efficienza di illuminazione Aspetti gestionali 66 Tempi (fine, inizio e milestones) Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione Modalità di monitoraggio 2014 € 163.000 circa Fondi propri Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni kWh/anno risparmiati Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] 17 MWh Stima riduzione emissioni CO2 [t] 6,6 tCO2 Indicatore di performance kWh/anno risparmiati 67 4.2.4 Trasporti Azione 14.a – Promozione del trasporto ciclo-pedonale Descrizione dell’azione Piste ciclabili in previsione: – Ciclovia del fiume “Bacchiglione” da Veggiano a Codevigo di complessivi 59,600 km, su progetto della Provincia di Padova – sviluppo della pista nel tratto in Comune di Selvazzano Dentro pari a 5200 m – opera che verrà realizzata con finanziamento comunitario; – Lungo Via Vegri e parzialmente lungo Via 2 Giugno, per collegare Via Vittorio Emanuele III con Via Don Bosco – 1900 m; – Lungo Via Vittorio Emanuele III per collegare il Capoluogo di Selvazzano Dentro con il Comune di Rubano – 1300 m; – Lungo Via Pelosa sono previsti due tratti separati per complessivi 1100 m, di cui una tra Via Don Bosco e Via Nazario Sauro per 850 m e l’altra tra Via Fracastoro e Via Parini per 250 m; Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2014-2015 Stima dei costi € 645.000 circa Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Settore LLPP Modalità di monitoraggio Settore LLPP Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] Quantificabile in fase rilevamento dei passaggi su pista ciclabile Quantificabile in fase rilevamento dei passaggi su pista ciclabile 68 Azione 14.b – Promozione del trasporto ciclo-pedonale Descrizione dell’azione Ai fini di quantificare le emissioni di CO2 evitate dall’utilizzo della vasta rete ciclabile del Comune di Selvazzano Dentro, la quale conta complessivamente circa 30 km, l’Amministrazione si impegnerà nei prossimi anni al rilevamento dei passaggi sulle proprie piste ciclabili, così da poter quantificarne l’effettivo utilizzo e poter essere in grado di fornire dei dati in merito alle emissioni evitate grazie all’utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto alternativo. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2013-2020 Stima dei costi Nessun costo Modalità di finanziamento Fondi propri Responsabile attuazione Settore LLPP – Polizia Municipale Modalità di monitoraggio Settore LLPP – Polizia Municipale Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] Produzione energetica F.R. [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] Quantificabile in sede di aggiornamento del Piano Quantificabile in sede di aggiornamento del Piano Quantificabile in sede di aggiornamento del Piano 69 Azione 15 – Mobilità Urbana Progetto SIR2 Descrizione dell’azione Realizzazione della nuova linea del Metrotram (SIR 2) da parte del Comune di Padova che unirà la periferia est della città di Padova (Polo Universitario di Legnaro) alla periferia ovest (fino a Rubano). Nel periodo 2015-2020, la città di Selvazzano si presume possa usufruire parzialmente del beneficio sulla mobilità pubblica apportato dall’estensione del servizio tramviario elettrico per un tratto compreso nel territorio del Comune di Selvazzano (località Caselle di Selvazzano) pari a circa 0,5 km (fino al confine con la città di Padova). I calcoli sulle riduzioni di CO2 stimata sono stati effettuati seguendo le indicazioni del PAES del Comune di Padova, nel quale, per la linea SIR1, erano state rendicontate 419 tonnellate di CO2 evitata al km (su un totale di 10,3 km di linea SIR1). Fonte: PAES Padova, http://www.netspa.com/it/jcms/media/download/527/ Obiettivi dell’azione Migliorare gli spostamenti all’interno della cintura urbana investendo sulla Mobilità sostenibile elettrica. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) Stima dei costi Responsabile attuazione Modalità di monitoraggio 2015-2020 I costi totali del progetto per la linea SIR2 ammontano a € 79,5 milioni Comune di Padova – Settore Mobilità e Traffico APS Holding Comune di Selvazzano Dentro e Comune di Padova Risultati attesi 70 Stima riduzione emissioni CO2 [t] Indicatore di performance 209 tCO2e Numero di utenti che utilizzano il mezzo pubblico elettrico per i propri spostamenti 71 Azione 16 – Efficienza energetica nel settore dei Trasporti privati Descrizione dell’azione Gli incentivi statali previsti per il 2007-2008-2009 in favore del rinnovo ecosostenibile del parco autovetture ed autocarri fino a 3.5 tonnellate, ha permesso un miglioramento del parco veicoli nazionale, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’applicazione del Regolamento Comunitario CE 443/2009 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri. La tabella che segue mostra la media di emissioni gCO2/Km per gli anni 2007-2008. Seguendo le indicazioni fornite dal Regolamento Comunitario di cui sopra, la media delle emissioni al km per gli autoveicoli fino a 3,5 tonnellate dovrà passare a 125 gCO2/Km entro il 2020. TIPOLOGIA Autovetture Veicoli leggeri e pesanti Trattori stradali Motocicli Autobus Totale Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2009 nel Comune di Selvazzano Dentro Non Non EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 TOTALE contemplato identificato 893 708 3.018 3.198 5.317 141 1 4 13.279 240 6 979 2 117 3 591 372 10 637 511 14 608 11 302 7 4 3 1 3 1 1.549 40 2.816 16 17.700 Fonte: ACI Autoritratto 2009 TIPOLOGIA Autovetture Veicoli leggeri e pesanti Trattori stradali Motocicli Autobus Totale Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2012 nel Comune di Selvazzano Dentro Non Non EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 EURO 6 TOTALE contemplato identificato 4 13.443 807 458 2.106 2.669 5.404 1.991 8 193 5 911 101 3 498 2 309 8 535 435 19 964 1 383 4 9 100 5 3 2 1 5 1.521 44 2.911 19 17.938 Fonte: ACI Autoritratto 2012 Il Rapporto della European Federation for Transport and Environment descrive come il target al 2020 di 125 gCO2/Km da raggiungere come obiettivo al 2020 potrebbe rappresentare un 38% di riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal settore trasporti rispetto ai livelli del 2007, e che circa il 40% di esse verranno ridotte grazie al miglioramento delle prestazioni delle automobili grazie al Regolamento Comunitario CE/443/2009. Pertanto, valutato il parco auto circolante all’interno del comune di Selvazzano Dentro che ammonta a 6.040 autovetture (dal totale autovetture sono state escluse quelle EURO 4-5-6 in quanto già soggette a normativa), su un totale di 17.938 fra veicoli leggeri pesanti, motocicli ed autobus circolanti nel territorio di Selvazzano Dentro nell’anno 2012, si può stimare una riduzione prevista al 2020 valutata in: 6.040/17.938*100= 33,6% (percentuale delle auto sul totale dei veicoli) Consumi totali in MWh di carburante rilevati nel 2009 anno Inventario: 179.358 MWh Emissioni totali da consumo di carburante rilevati nel 2009 anno Inventario: 46.717 tCO2 179.358*33,6%= 60.264 (stima dei MWh consumati dal solo parco automobili) 46.717*33,6%= 15.696 (stima delle tCO2 emesse dal solo parco automobili) 179.358 MWh*38%= 68.156 MWh 68.165*33,6%= 22.903 (quota MWh risparmiati al 2020) 46.717 tCO2*38%= 17.752 tCO2 17.752 tCO2*33,6%= 5.964 tCO2 (stima delle CO2 risparmiate al 2020) Aspetti gestionali 72 Tempi (fine, inizio e 2013-2020 milestones) Modalità di Privato finanziamento Responsabile Settore Ambiente attuazione Modalità di Analisi rapporti ENEA, Ministero Sviluppo Economico, Database ACI monitoraggio Autoritratto, Regolamento CE 443/2009 Risultati attesi Produzione energetica 22.903 MWh F.R. [MWh] Stima riduzione 5.964 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore performance di MWh risparmiati grazie all’efficientamento previsto dal Regolamento europeo 443/2009 e ripreso nel PAE 2011 per quanto riguarda il parco auto a livello nazionale. 73 4.2.5 Produzione locale di energia Azione 17 – Diffusione impianti fotovoltaici nel territorio Premessa In prospettiva il fotovoltaico risentirà della riduzione degli incentivi, anche se il contestuale abbassamento del costo degli impianti dovrebbe consentire la cosiddetta “Grid parity”, ovvero il raggiungimento della convenienza economica della tecnologia a prescindere da incentivi grazie al risparmio energetico ed alla valorizzazione dell’energia ceduta alla rete. Per “Grid Parity” si intendono le condizioni in cui, in un determinato paese, i ricavi netti (calcolando eventuali entrate da vendita energia, mancati acquisti, costi e deprezzamento nel tempo) derivanti dall’approvvigionamento di energia elettrica da un impianto FV sono equivalenti ai costi attualizzati che si sosterrebbero per l’acquisizione della medesima quantità di energia dalla rete in modo tradizionale. La figura seguente illustra una proiezione del prezzo degli impianti fotovoltaici da oggi al 2020, in funzione peraltro della fascia di potenza relativa e dal tipo di installazione. Previsione di costo per impianti FV al 2020. Fonte: EPIA: Connecting the Sun Settembre 2011 - http://www.epia.org/news/publications/ Sulla base di questi dati è possibile immaginare che la “grid parity” del fotovoltaico in Italia sia molto vicina. Lo confermano autorevoli studi2 che ipotizzano il 2013 quale anno di inizio per l’Italia del raggiungimento delle condizioni di prezzo energetico e di investimento nel fotovoltaico tali da giustificare questo importante salto di qualità. Previsioni di installazione per Selvazzano Dentro: produzioni al CO2 da evitare al Settore kW installati 2020 costi al 2020 2020 Residenziale 672 739,2 1204800 243,94 CommercialeAgricolo 574 631,4 924960 208,36 Industriale 1169 1285,9 1837000 424,35 2 EPIA - Solar Photovoltaics Competing in the Energy Sector: On the road to competitiveness - Settembre 2011 74 Obiettivi dell’azione L’obiettivo di questa azione è incentivare l’acquisto di impianti fotovoltaici da parte di cittadini e imprese al fine di arrivare alla copertura dell’8% del fabbisogno di energia elettrica al 20203. Questo target appare raggiungibile alla luce dell’evoluzione dei prezzi e del trend sin qui registrato nella crescita della potenza installata. L’ostacolo da superare, e sul quale il Comune di Selvazzano potrà rivestire un ruolo importante, sarà quello di supportare i cittadini nella comprensione dei meccanismi economici che stanno dietro alla scelta di installare un impianto fotovoltaico, soprattutto quando, nei prossimi anni, termineranno gli incentivi e questa tecnologia dovrà necessariamente camminare con le proprie gambe nel mercato libero dell’energia. Accompagnare cittadini ed imprese nella traformazione da “consumatore” di energia a “prosumatore” di energia sarà un compito arduo ma necessario, nel quale l’amministrazione locale giocherà un ruolo chiave. Descrizione dell’azione Il Comune si farà carico di diffondere buone pratiche e di informare adeguatamente, e in modo imparziale, i cittadini sui benefici dell’utilizzo della tecnologia fotovoltaica. La sua azione si articolerà nelle seguenti possibili iniziative: • Realizzazione di uno o più impianti campione e monitoraggio delle prestazioni degli stessi, diffondendo le informazioni relative alle prestazioni economiche e tecniche • Promozione di gruppi di acquisto per gli impianti, in modo da garantire accesso alla tecnologia a prezzi concorrenziali, essendo nel contempo informati adeguatamente ed in modo indipendente sui vantaggi della tecnologia fotovoltaica • Diffusione delle esperienze dei cittadini Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio milestones) Stima dei costi e 2013-2020 3.966.760 € circa Modalità di Investimenti privati finanziamento Responsabile attuazione Comune di Selvazzano – Settore ambiente Modalità di monitoraggio Monitoraggio annuale della potenza installata nel territorio del padovano attraverso il sito del GSE Risultati attesi Produzione F.R. [MWh] energetica 2.656 MWh Stima riduzione 876 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore performance 3 di kWp elettrici installati/anno EPIA – Connecting the sun : Solar Photovoltaic on the road to large-scale grid integration – Settembre 2011 75 Azione 17.a – Rete di teleriscaldamento alimentata a biomassa Descrizione dell’azione Fornitura di calore tramite piccola rete di teleriscaldamento alimentata da una caldaia centrale funzionante a cippato di legno vergine, il polo scolastico di via Cesarotti. Obiettivi dell’azione Riduzione della CO2 emessa in atmosfera tramite la produzione di energia da biomassa legnosa Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e 2014-2020 milestones) Stima dei costi Costi coperti dal Consorzio Produttori di Biomasse Modalità finanziamento Responsabile attuazione Modalità monitoraggio di Investimenti privati Consorzio Produttori di Biomasse – Lavori Pubblici di Prestazioni energetiche dell’edificio ante e post intervento Risultati attesi Stima riduzione 80 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore performance di MWh di energia termica prodotta da biomassa legnosa 76 Azione 17.b – Impianto a Biomassa Cooperativa Girasole Descrizione dell’azione La Ditta Nuova Agricola Girasole Società Cooperativa di Selvazzano Dentro, è in procinto di avviare il proprio impianto a biomassa alimentato a cippato (Bruciatore Multijet bio Aritem) per riscaldare le serre. L’attività agricola svolta dalla Cooperativa è la coltivazione di piante orto-floreali che hanno un ciclo produttivo di qualche mese, pertanto la centrale a biomassa sarà utilizzata per il riscaldamento delle serre soltanto nel corso della stagione invernale. L’impianto a biomassa sarà composto da un generatore di calore da 800 kW di potenza resa, il quale riscalderà l’acqua a servizio di un impianto radiante da posizionare in corrispondenza dei carrelli che sostengono i vasi contenenti le piante e i fiori in coltivazione. L’approvvigionamento del combustibile avverrà attraverso la fornitura da parte di aziende locali che forniranno materiale già triturato e sminuzzato. Il riscaldamento delle serre in precedenza avveniva tramite l’utilizzo del gasolio per la combustione. Trattandosi di un funzionamento relativo alla stagione invernale, verranno conteggiate le ore di utilizzo dell’impianto correlate alla stagione invernale stessa. Inoltre i conferimenti anni medi all’impianto, ammonteranno a circa 300-360 tonnellate di cippato. Pertanto: Circa 150gg di funzionamento dell’impianto per circa 14 ore di funzionamento giornaliero. 800 kW*150*15 = 1.800 MWh 1.800 MWh*0,202 = 363 tCO2 evitate. Obiettivi dell’azione Riduzione della CO2 emessa in atmosfera tramite la produzione di energia da biomassa legnosa Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e 2014 milestones) Stima dei costi Costi coperti dalla Cooperativa Girasole Modalità finanziamento Responsabile attuazione Modalità monitoraggio di Investimenti privati Cooperativa Girasole di Prestazioni energetiche dell’impianto a biomassa legnosa Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] 1.800 MWh Stima riduzione 363 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore performance di MWh di energia termica/elettrica prodotta da biomassa legnosa 77 4.2.6 Efficienza energetica nel settore Industriale Azione 18 – Efficienza energetica sugli impianti di illuminazione nei capannoni industriali Descrizione dell’azione Confindustria Padova ha avviato da tempo un programma di sovvenzione ed audit per le aziende del territorio che sono interessate a fare interventi di efficienza energetica sugli impianti di illuminazione nei capannoni industriali, così come sui macchinari adibiti alla produzione manifatturiera. Confindustria ha anche offerto la propria disponibilità ai propri consociati a fornire un servizio di audit energetico gratuito per le imprese produttive presenti nell’area industriale di Selvazzano ma anche per tutte le altre presenti nella provincia di Padova. Per questa azione specifica, viste anche le indicazioni presenti nel Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica edito da ENEA nel 2011 e nella nuova Direttiva 27/2012/CE sull’efficienza energetica, viene stimato un obiettivo di riduzione dei consumi termici ed elettrici del 20% al 2020 rispetto ai valori registrati nell’anno dell’Inventario 2009. E’ stato peraltro reso noto durante il Tavolo di Lavoro con i portatori di interesse che sono già attivi da qualche anno gruppi di acquisto dell’energia in ambito industriale, atti ad abbattere il costo al kWh per l’acquisto di energia elettrica e per l’acquisto di energia termica. Aspetti gestionali Tempi (fine, inizio e milestones) 2014-2020 Stima dei costi Non ancora quantificabili Modalità di finanziamento Fondi POR Regione, Confindustria Padova, Privati Responsabile attuazione Confindustria Padova Modalità di monitoraggio Numero di audit energetici effettuati, corpi illuminazione sostituiti, inverter Risultati attesi Risparmio energetico ottenibile [MWh] Stima riduzione emissioni CO2 [t] 8.658 MWh (20% di riduzione calcolato rispetto ai valori presenti nell’Inventario delle Emissioni anno 2009) 2.581 tCO2 (20% di riduzione calcolato rispetto ai valori presenti nell’Inventario delle Emissioni anno 2009) 78 4.2.7 Efficienza energetica degli usi elettrici nel settore commerciale e residenziale Azione 19 – Efficienza energetica degli usi elettrici nel settore residenziale e commerciale Descrizione dell’azione Le numerose iniziative europee sul campo del risparmio di energia negli usi finali sta portando ad una veloce riduzione dei consumi elettrici nelle abitazioni. Il percorso è già intrapreso da tempo, ma la pesante imposizione di limiti minimi di efficienza energetica per i numerosi usi finali (elettrodomestici in primis, ma anche standby e illuminazione) genererà un trend di riduzione molto importante. Compito del Comune di Selvazzano sarà quello di diffondere informazioni chiare ed indipendenti sui margini di risparmio conseguibili con l’adozione delle migliori tecnologie. Attualmente il trend di consumo specifico per l’abitazione media è rappresentato in figura. (Fonte: elaborazione da database Odyssee: http://www.odyssee-indicators.org/online-indicators/) Obiettivi dell’azione Ridurre gli usi inefficienti dell’energia elettrica quali: • Consumi in standby • Dispositivi di illuminazione inefficienti Ridurre e promuovere l’uso di elettrodomestici efficienti Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2014 - 2020 Stima dei costi Modalità finanziamento Investimento a carico dei cittadini di • Incentivi e detrazioni nazionali/locali • Finanziamento con fondi propri Responsabile attuazione Edilizia privata Modalità monitoraggio Monitoraggio consumi elettrici del territorio di 79 Risultati attesi Risparmio energetico Nell’attuale trend, e nell’ipotesi di una crescita non rilevante del ottenibile [MWh] volume edificato, si prevede un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica negli usi dell’elettricità in ambito residenziale e commerciale, passando dai 43.515 MWh del 2009 (anno dell’Inventario) ai 34.812 MWh del 2020, con un risparmio di circa 8.703 MWh Stima riduzione 3.220 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore performance di N° lampadine cambiate/anno, elettrodomestici e condizionatori ad alte prestazioni energetiche acquistati 80 4.2.8 Aree Verdi Azione 20 – Nuove piantumazioni Descrizione dell’azione L’Amministrazione prevede di piantumare un numero pari a 70 alberi da fusto l’anno nel periodo dal 2014 al 2020 Anno n° alberi piantati biomassa (kg ss) t CO2 t CO2 incr 2014 70 31.309 57 57 2015 70 27.100 50 107 2016 70 22.530 41 148 2017 70 17.571 32 180 2018 70 12.187 22 203 2019 70 6.343 12 214 Tot al 2020 490 36.101 214 909 Obiettivi dell’azione Assorbimento delle emissioni per effetto delle piantumazioni di alberi nelle aree verdi: Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2014-2020 Stima dei costi € 49.000 Modalità di Fondi propri finanziamento Responsabile attuazione Settore ambiente Modalità di monitoraggio Verifica periodica stato dell’ambiente Risultati attesi Stima riduzione 214 tCO2 emissioni CO2 [t] Indicatore performance di Numero di piantumazioni/anno 81 4.2.9 Coinvolgimento di cittadini e stakeholder Aumento sensibilità ambientale e creazione reti locali Azione 21 – Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di settore Descrizione dell’azione Di fondamentale importanza per conseguire i risultati previsti dalle azioni previste sarà il coinvolgimento dei cittadini e imprese in un percorso virtuoso di consapevolezza ed aumento della cultura della sostenibilità. In questo senso verranno poste in atto una serie di iniziative volte a formare ed informare i vari segmenti della popolazione rispetto alle opprtunità ed alla necessità di intraprendere un convinto percorso di aumento della propria impronta energetica. Questo tipo di risultato verrà raggiunto mediante: • Informazione nelle scuole: verranno coinvolti i ragazzi in attività di formazione sul tema energetico quali la lettura di una bolletta, la comprensione dei meccanismi di risparmio energetico, etc. Questo si tradurrà poi in azioni che di riflesso coinvolgeranno le rispettive famiglie, come ad esempio la condivisione dei risparmi in bolletta conseguiti a casa grazie a comportamenti più virtuosi. • Informazione ai cittadini: creazione di uno sportello informativo per ottenere informazioni su incentivi, opportunità, buone pratiche ed esperienze • Coinvolgimento degli amministratori condominiali: essendo i principali punti di contatto con gli inquilini, dovrà essere attuata una costante collaborazione con le loro categorie al fine di metterli nelle condizioni di conoscere nel dettaglio tutte le opportunità derivanti dal risparmio energetico, anche alla luce delle recenti normative appena approvate. • Coinvolgimento degli ordini professionali • Creazione di un sezione del sito web del Comune di informazione e condivisione delle esperienze e delle buone pratiche del PAES • Coinvolgimento dell’Università, in particolare la facoltà di Ingegneria, nella realizzazione di tesi e studi di fattibilità sulle azioni di efficienza enegetica e sul loro ritorno economico e sociale. Obiettivi dell’azione Accrescere la cultura dell’energia e della sostenibilità per attuare con successo le azioni di risparmio energetico previsto Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2012-2020 Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione Modalità di monitoraggio Da determinare Le campagne informative saranno finanziate dalla spesa corrente del Comune Settore ambiente in collaborazione con settori cultura Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i cittadini, nonché i programmi di formazione per le scuole con i relativi risultati in termini di persone raggiunte. Risultati attesi Risparmio energetico Sono azioni di contorno e di supporto alle azioni pratiche che ottenibile [MWh] produrranno i veri benefici. Indicatore di performance Numero di cittadini ed operatori coinvolti nelle attività di informazione 82 Azioni di comunicazione ed informazione sull’efficienza energetica Azione 22 – Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di settore sul tema dell’efficienza energetica a cura di ANAMMI Descrizione dell’azione La campagna informativa proposta da ANAMMI ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sulle opportunità offerte da una corretta riqualificazione e gestione energetica nel condominio e si articola nei seguenti punti: • Far conoscere come individuare il migliore intervento in termini di costi benefici mediante la diagnosi energetica del condominio, che è l’unico strumento concreto in grado di calcolare il reale fabbisogno energetico, e come identificare cause ed entità degli sprechi, sia dell’impianto di riscaldamento che dell’involucro edilizio; • Spiegare le tecnologie esistenti che consentono di fare efficienza energetica, migliorare il comfort e la gestione degli impianti centralizzati come ad esempio i sistemi di regolazione della temperatura interna degli ambienti e di riparazione/contabilizzazione dei consumi, i benefici ottenibili in termini energetici e di comfort mediante il miglioramento dell’isolamento dell’involucro edilizio, l’installazione di sistemi per la produzione di energia rinnovabile; • Illustrare i contratti a prestazione energetica garantita ed i benefici fiscali legati agli interventi di riqualificazione energetica; • Esempi di interventi e risultati ottenibili. Obiettivi Aumento della conoscenza e consapevolezza dei cittadini in materia di efficienza energetica in modo che possano meglio orientarsi nel mercato e che venga stimolata la volontà ad intervenire. Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2014-2016 Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione Da determinare Le campagne informative saranno a cura di ANAMMI ANAMMI Associazione Nazional-europea AMMinistratori d'Immobili Modalità di monitoraggio • Diego Bordin • Ing. AntonioSanginiti Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i cittadini. Risultati attesi Risparmio energetico Sono azioni di contorno e di supporto alle azioni pratiche che ottenibile [MWh] produrranno i veri benefici. Indicatore di performance Numero di cittadini ed operatori coinvolti informazione nelle attività di 83 Azione 23 – Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di settore sul tema dell’efficienza energetica a cura di CNA Padova Descrizione dell’azione Organizzazione di corsi base ed avanzati CasaClima per artigiani, organizzazione di seminari tecnici sulle applicazioni pratiche nei cantieri, illustrazione delle norme e delle tecnologie applicabili del costruire in maniera sostenibile. Visite guidate ai cantieri in corso e case passive. Obiettivi Climatizzazione, innovazione e formazione avanzata sulle tecnologie dell’edilizia a basso consumo energetico rivolto alle imprese del sistema casa. L’obiettivo dell’azione è quello di fornire all’utente finale un prodotto certificato e garantito sul piano del risparmio energetico. Offrire all’Ente Pubblico oltre che ai clienti privati, la possibilità di realizzare interventi di ristrutturazione, riqualificazione edilizia a basso consumo energetico, da parte di una rete locale di imprese e professionisti con competenze certificate. Formazione base ed avanzata per 50 imprese, seminari per 100-150 attori interessati. Aspetti gestionali Tempi (fine, milestones) inizio e 2014-2015 Stima dei costi Modalità di finanziamento Responsabile attuazione Modalità di monitoraggio Da determinare dopo la verifica delle esigenze da parte della P.A. Le campagne informative saranno a cura di ANAMMI CNA Associazione Provinciale Padova – Confartigianato Padova • Boris Sartori • Alberto Piovan Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i cittadini. Risultati attesi Risparmio energetico Sono azioni per le quali non siamo ancora in grado di valutare i ottenibile [MWh] benefici Indicatore di performance Numero di cittadini ed operatori coinvolti informazione nelle attività di 84 Tabella riassuntiva delle azioni da intraprendere Azione Persona responsabile Costi stimati [€] A-14.a Lavori Pubblici 645.000 Produzione di energia rinnovabile da solare termico Scuola Infanzia Caselle A-8 Lavori Pubblici 70.595 Piantumazione arborea ed aree verdi A-20 Settore Ambiente 49.000 Interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici: serramenti e cappotti termici A-9 Lavori Pubblici 810.740 Efficienza energetica degli usi elettrici negli edifici pubblici A-10 Lavori Pubblici Efficienza energetica della pubblica illuminazione A-13 Lavori Pubblici Rilevamento passaggi su pista ciclabile A14.b Polizia Municipale Settore Pubblico Ampliamento della rete ciclabile urbana Tot Privato Risparmio energetico previsto [MWh/anno] Produzione energia rinnovabile prevista [MWh/anno] Riduzione emissioni CO2 [t/a] % di riduzione sul totale delle emissioni di CO2 0,00% 11,5 19,4 9,3 0,01% 214 0,19% 247 207 0,19% - 228 49,75 0,05% 100.000 17 6,6 0,01% 0,00% 1.675.335 504 19 487 0,44% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia Residenziale A-17 Edilizia Privata-GSE 1.204.800 739 1204 1,09% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia COMM A-17 Edilizia Privata-GSE 924.960 631 925 0,84% Installazione impianti fotovoltaici in conto energia IND A-17 Edilizia Privata-GSE 1.837.000 1.286 1837 1,66% Efficienza energetica da TEE A-11 Cittadini/PA/ENEA 2.500 2,26% 10.377 85 e Conto termico Efficienza energetica strutturale degli edifici privati A-12 Edilizia Privata Efficienza energetica del parco veicoli privati secondo Regolamento CE 443/2009 A-16 Urbanistica Efficienza energetica in ambito industriale illuminazione interna ed impianti A-18 Confindustria Padova Efficienza energetica degli usi elettrici TerziarioResidenziale A-19 Edilizia Privata – Ambiente Nuova Linea Tram SIR2 in collaborazione con Comune di Padova e APS Holding A-15 Urbanistica A-17.a C.P.B. - Lavori Pubblici Caldaia a biomassa per il Polo Scolastico di via Cesarotti Impianto a biomassa legnosa Cooperativa Girasole A-17.b 6.682 1.350 1,22% - 22.903 5.964 5,40% - 8.658 2.581 2,34% 8.703 3.220 2,92% 79.500.000 - 209 0,19% - - 80 0,07% 1.800 363 0,33% Cooperativa Girasole Informazione, comunicazione e diffusione delle buone pratiche A-21 Settore Ambiente - - Informazione, comunicazione e formazione Edilizia Sostenibile A-22 ANAMMI - - Informazione, comunicazione e formazione CasaClima A-23 CNA – Confartigianato - - 83.466.760 59.123 2.656 20.233 18,32% 85.142.095 59.627 2.675 20.720 18,76% Tot TOTALE TOTALE 22.375 OBIETTIVO 22.088 20,3% 86 5 Il Monitoraggio Il monitoraggio rappresenta una parte importante nel processo del PAES. Infatti, in questa fase, è necessario monitorare, verificare e valutare l’evoluzione del processo di riduzione delle emissioni di CO2 al fine di assicurare al PAES la possibilità di continuare a migliorarsi nel tempo e adattarsi alle condizioni di mutamento, per conseguire comunque il risultato di riduzione atteso. Una rendicontazione puntuale sull’effettivo stato di avanzamento delle azioni descritte nelle schede del PAES è pertanto necessario e le schede potranno essere oggetto di azioni correttive qualora si rilevi uno scostamento positivo o negativo rispetto agli scenari ipotizzati. Il PAES, quindi, non si conclude con l’approvazione del piano ma comporta una necessaria continuità dei lavori sin qui effettuati con un’attività di controllo, aggiornamento, elaborazione dati e confronto. Secondo quanto previsto dalle Linee Guida pubblicate dalla Commissione Europea (pag. 75) per un corretto monitoraggio, il Comune di Selvazzano Dentro provvederà alla produzione dei seguenti documenti: - Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME), da preparare almeno ogni 4 anni compilando il modello già utilizzato per l’Inventario di Base; le Linee guida suggeriscono comunque di compilare il modello annualmente, pertanto tale contabilità verrà mantenuta ogni anno; - Relazione di Intervento, da presentare ogni 2 anni, contenente informazioni qualitative sull’attuazione del PAES e una contestuale analisi qualitativa, correttiva e preventiva; tale relazione verrà redatta nello specifico seguendo il modello fornito dalla Commissione Europea; - Relazione di Attuazione, da presentare ogni 4 anni, insieme all’IME, con informazioni quantitative sulle misure messe in atto, gli effetti sui consumi energetici e sulle emissioni, stabilendo eventuali azioni correttive e preventive in caso di scostamento dagli obiettivi. Anche in questo caso sarà seguito il modello specifico definito dalla Commissione Europea. 87 5.1 Gli indicatori L’attività di monitoraggio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia delle politiche energeticoambientali attuate nel Piano ed è finalizzata ad osservare l’evoluzione della realizzazione delle diverse azioni proposte nel PAES, con il raggiungimento del relativo obiettivo di riduzione di emissioni di CO2. Le valutazioni e le analisi del monitoraggio sono in grado di fornire ad amministratori e tecnici utili contributi e riscontri per la revisione dei contenuti del piano e, contemporaneamente, sono spunto e momento attivo nei confronti della pianificazione di settore e di livello comunale. Il sistema di monitoraggio è progettato in fase di elaborazione del piano stesso e vive lungo tutto il suo ciclo di vita. La progettazione implica la verifica e integrazione degli indicatori da utilizzare, accompagnati dai relativi valori obiettivo e soglie di sostenibilità, e l’organizzazione di modalità e tempi per la raccolta e per l’elaborazione delle informazioni necessarie al loro calcolo. L’andamento di ciascun indicatore sarà oggetto di un momento di diagnosi ed approfondimento finalizzato a comprendere quali variabili hanno influito sul raggiungimento degli obiettivi di piano o sul loro mancato rispetto. 88
Similar documents
Piano d`Azione per l`Energia Sostenibile
stretto, che individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 definiti nel BEI. Gli elementi chiave per la preparazio...
More information