PAES_Selvazzano_def_04 04 14 - My Covenant

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PAES_Selvazzano_def_04 04 14 - My Covenant
Città di Selvazzano Dentro
PROVINCIA DI PADOVA
PIANO d’AZIONE
PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES)
The Covenant of Mayors (D.C.C. 48/2009)
Campagna Commissione Europea SEE – Sustainable Energy for Europe
Con il contributo di:
Co-funded by the Intelligent Energy Europe
Programme of the European Union
Con la supporto tecnico di:
Sindaco
Enoch Soranzo
Assessore all’Ambiente
Giorgio Zoppello
Consigliere Comunale
Michele Marcolin
Ufficio Ambiente
Luigino Masin
Andrea Zorzi
Consulenza tecnica
Ing. Andrea Rodighiero, SOGESCA S.r.l.
Dott. Emanuele Cosenza, SOGESCA S.r.l.
COVENANT CAPACITY Website: http://www.covenant-capacity.eu/
Disclaimer
La responsabilità del contenuto di questa pubblicazione è esclusivamente degli autori. Esso non riflette
necessariamente l’opinione della Comunità Europea.
La Commissione Europea non è responsabile per qualsiasi uso possa essere fatto delle informazioni
contenute nel presente documento.
2
Indice
1 Il contesto di riferimento .................................................................................................... 4
1.1 Cos’è un PAES ........................................................................................................ 4
1.2 Finalità del PAES ..................................................................................................... 4
1.3 Orizzonte temporale ................................................................................................. 5
1.4 Il contesto Internazionale ed il cambiamento climatico ............................................ 6
1.5 Il contesto Europeo .................................................................................................. 7
1.6 Il contesto Nazionale ................................................................................................ 8
1.7 Il ruolo delle città .................................................................................................... 11
1.8 Il contesto Regionale .............................................................................................. 12
1.9 Gli impegni europei che derivano dal Patto dei Sindaci ......................................... 16
1.10 Verso il PAES del Comune di Selvazzano Dentro................................................ 18
2. L’Inventario delle emissioni.......................................................................................... 21
2.1 Nota metodologica ................................................................................................. 21
2.2 Inquadramento geografico ed assetto territoriale ................................................... 22
2.3 Cenni storici ........................................................................................................... 24
2.4 Il sistema infrastrutturale ........................................................................................ 25
2.5 Inquadramento climatico del territorio .................................................................... 26
2.6 I consumi energetici complessivi del territorio ........................................................ 27
2.7 Pubblica Amministrazione ...................................................................................... 29
2.8 Il settore residenziale ............................................................................................. 31
2.9 Il settore terziario .................................................................................................... 33
2.10 Il settore Trasporti ................................................................................................ 34
2.11 Il settore Industriale .............................................................................................. 36
2.12 Il settore Rifiuti Urbani .......................................................................................... 38
2.13 Produzione locale di energia ................................................................................ 39
3. Concertazione e partecipazione .................................................................................. 41
3.1 Coinvolgimento dei portatori di interesse ............................................................... 41
4. Il Piano d’Azione .......................................................................................................... 43
4.1 La strada già percorsa............................................................................................ 44
4.1.1 Produzione locale di energia ........................................................................ 44
4.1.2 Efficienza energetica degli edifici privati ....................................................... 48
4.1.4 Trasporti ....................................................................................................... 54
4.1.5 Aree Verdi .................................................................................................... 55
4.2 Piano d’azione futuro ............................................................................................. 58
4.2.1 Edifici municipali e impianti........................................................................... 59
4.2.2 Edilizia privata, efficienza energetica strutturale e degli impianti .................. 64
4.2.3 Illuminazione pubblica .................................................................................. 66
4.2.4 Trasporti ....................................................................................................... 68
4.2.5 Produzione locale di energia ........................................................................ 74
4.2.8 Aree Verdi .................................................................................................... 81
4.2.9 Coinvolgimento di cittadini e stakeholder ..................................................... 82
5 Il Monitoraggio .............................................................................................................. 87
5.1 Gli indicatori ........................................................................................................... 88
3
1 Il contesto di riferimento
1.1
Cos’è un PAES
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un documento chiave che indica
come i firmatari del Patto dei Sindaci rispetteranno l’impegno preso nel rispetto degli
obiettivi che si sono prefissati per il 2020, i quali mirano ad un miglioramento del 20%
dell’efficienza energetica, all’aumento del 20% dell’utilizzo di energia prodotta da fonti
rinnovabili ed all’abbattimento del 20% delle emissioni di CO2 generate da usi energetici.
Lo sviluppo dell’Inventario delle emissioni di CO2 rappresenta il primo passo del percorso
che porta verso la redazione del PAES, in quanto è un documento che fornisce dati sulla
natura dei settori che rilasciano CO2 ed aiuta a selezionare le azioni più appropriate.
Pertanto, tenendo in debita considerazione i dati emersi dall’Inventario Base delle
Emissioni, il PAES rappresenta un documento che serve ad elaborare una strategia
pluriennale in ambito energetico in quei settori identificati tramite la compilazione
dell’Inventario, in cui è possibile effettuare interventi tesi al risparmio ed all’efficienza
energetica, che quindi offrono le opportunità più appropriate per raggiungere l’obiettivo
della riduzione delle emissioni di CO2. Tramite il PAES si definiscono misure concrete di
riduzione, insieme a tempi, responsabilità e risorse economiche che vengono messe a
disposizione del raggiungimento di questi obiettivi, in modo da tradurre la strategia di
lungo termine in azioni. Il PAES non deve essere considerato un documento rigido e
vincolante. Con il cambiare delle circostanze e man mano che gli interventi forniscono dei
risultati e si ha un’esperienza maggiore, potrebbe essere utile o addirittura necessario
rivedere il proprio Piano. E’ importante in questo senso, tenere in debita considerazione
che ogni nuovo progetto di sviluppo approvato dall’Amministrazione Comunale,
rappresenta un’opportunità per ridurre il livello delle emissioni di almeno il 20%. Per
questo sarà importante valutare l’efficienza energetica, la produzione di energia a partire
da fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni nell’intero arco di tempo di
programmazione prevista dal piano, ovvero fino al 2020.
1.2
Finalità del PAES
Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa incentrata su interventi a livello locale nell’ambito delle
competenze dell’autorità locale. Il PAES si concentra quindi su azioni volte a ridurre le
emissioni di CO2 ed il consumo finale di energia da parte degli utenti finali. L’impegno
assunto dall’Amministrazione Comunale copre l’intera area geografica di competenza del
Comune di Selvazzano Dentro. Gli interventi del PAES, quindi, riguardano sia il settore
4
pubblico che quello privato. L’Amministrazione, aderendo all’iniziativa Patto dei Sindaci ed
avviando la raccolta dei dati di consumo energetico sul proprio territorio finalizzati alla
stesura di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, da il buon esempio, adottando
misure appropriate per i propri edifici, gli impianti ed il proprio parco automobilistico in
dotazione. Il PAES include anche gli interventi relativi alla produzione locale di energia
elettrica, principalmente tramite impianti fotovoltaici, energia idroelettrica e termica. Il
PAES copre anche quelle aree in cui l’Amministrazione è in grado di influenzare il
consumo di energia a lungo termine, come ad esempio la pianificazione territoriale.
Gli elementi chiave per la preparazione del PAES sono:
•
svolgere un adeguato inventario delle emissioni;
•
assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il
coinvolgimento delle varie parti politiche;
•
garantire un’adeguata gestione del processo;
•
assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto;
•
essere in grado di pianificare e sviluppare progetti sul lungo periodo;
•
predisporre adeguate risorse finanziarie;
•
integrare il PAES nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale (esso
deve entrare a far parte della cultura degli Amministratori);
•
documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni messe a
punto dagli altri comuni aderenti al Patto dei Sindaci;
•
garantire il supporto degli stakeholders (portatori di interesse) e dei cittadini.
Orizzonte temporale
1.3
L’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020. Il PAES indica quindi chiaramente al
suo interno, le strategie che l’Amministrazione intende intraprendere per raggiungere gli
obiettivi previsti per il 2020.
Poiché non sempre è possibile programmare in dettaglio tutte le misure ed i budget
concreti per un periodo mediamente lungo, all’interno del documento sarà presente una
distinzione fra:
•
una visione con una strategia di lungo periodo e degli obiettivi sino al 2020, che
comprende un impegno formale in aree come quella della pianificazione territoriale,
trasporti e mobilità, appalti pubblici, standard per edifici nuovi o ristrutturati;
•
misure dettagliate per i prossimi 3-5 anni che tradurranno strategie e obiettivi a
lungo termine in azioni.
5
Visione a lungo termine e misure dettagliate saranno parte integrante del Piano d’Azione
per l’Energia Sostenibile.
1.4
Il contesto Internazionale ed il cambiamento climatico
La Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro
del 1992, ha portato per la prima volta all’approvazione di una serie di convenzioni su
alcuni specifici problemi ambientali quali clima, biodiversità e tutela delle foreste, nonché
la “Carta della Terra”, in cui venivano indicate alcune direttive su cui fondare nuove
politiche economiche più equilibrate, ed il documento finale (successivamente definito
Agenda 21), quale riferimento globale per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo: è il
documento internazionale di riferimento per capire quali iniziative è necessario
intraprendere per uno sviluppo sostenibile.
Nel 1994 con la Carta di Ålborg, è stato fatto il primo passo verso l’attuazione dell’Agenda
21 locale, firmata da oltre 300 autorità locali durante la Conferenza europea sulle città
sostenibili”, sono stati definiti in questa occasione, i principi base per uno sviluppo
sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali. Dopo cinque anni dalla
Conferenza di Rio de Janeiro, la Comunità Internazionale è tornata a discutere dei
problemi ambientali ed in particolare di quello del riscaldamento globale, in occasione
delle Conferenza di Kyoto tenutasi in Giappone nel dicembre 1997. Il Protocollo di Kyoto,
approvato dalla Conferenza delle Parti, è un atto esecutivo contenente le prime decisioni
sull’attuazione di impegni ritenuti più urgenti e prioritari. Esso impegna i paesi
industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est europeo) a ridurre del 5%
entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas (anidride carbonica, metano,
protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo), capaci di
alterare l’effetto serra naturale del pianeta.
Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva del 5% delle emissioni di anidride
carbonica, rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra Paesi dell’Unione
Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece
stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di sviluppo
per i quali non prevede nessun tipo di limitazione. La quota di riduzione dei gas serra
fissata per l’Unione Europea è dell’8%, tradotta poi dal Consiglio dei Ministri dell’Ambiente
in obiettivi differenziati per i singoli Stati membri. In particolare, per l’Italia è stato stabilito
l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990.
Al fine di raggiungere tali obiettivi, il trattato definisce inoltre meccanismi flessibili di
“contabilizzazione” delle emissioni e di possibilità di scambio delle stesse, utilizzabili dai
6
Paesi per ridurre le proprie emissioni (Clean Development Mechanism, Joint
Implementation ed Emission Trading).
Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, senza tuttavia registrare
l’adesione degli Stati Uniti. L’urgenza di definire strategie globali sui temi più critici per il
futuro del pianeta quali acqua, energia, salute, sviluppo agricolo, biodiversità e gestione
dell’ambiente, ha motivato l’organizzazione di quello che è stato finora il più grande
summit internazionale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al
4 settembre 2002.
1.5
Il contesto Europeo
Nella lotta contro i cambiamenti climatici, l’impegno dell’Unione Europea si concentra
soprattutto sulla riduzione dei consumi e lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili.
Il Libro Verde del marzo 2006 intitolato “Una strategia europea per un’energia sostenibile,
competitiva e sicura”, propone una strategia energetica per l’Europa per ricercare
l’equilibrio fra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento ed
individua sei settori chiave in cui è necessario intervenire per affrontare le sfide che si
profilano. Il documento propone inoltre di fissare come obiettivo per l’Europa il risparmio
del 20% dei consumi energetici.
Nel gennaio 2007 la Commissione Europea ha presentato il pacchetto sul tema
dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione intitolata “Una
politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il Consiglio Europeo riconosce che il
settore energetico mondiale rende necessario adottare un approccio europeo per garantire
un’energia sostenibile, competitiva e sicura. Il piano d’azione approvato dal Consiglio
Europeo delinea gli elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno
dell’energia ben funzionante, solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e impegni in materia
di efficienza energetica e di energie rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie,
in particolare per quanto riguarda la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica e
l’energia nucleare.
L’impegno sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 marzo 2007 denominato “Energia per
un mondo che cambia: una politica energetica per l’Europa – le necessità di agire”, ovvero
la politica 20-20-20 (riduzione del 20% delle emissioni climalteranti, miglioramento
dell’efficienza energetica del 20%, percentuale di rinnovabili al 20% all’orizzonte dell’anno
2020) indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui devono
tendere le politiche di breve e medio termine. Il 17 dicembre 2008, il Parlamento Europeo
ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il suddetto pacchetto, con
7
oggetto:
•
energia prodotta a partire da fonti rinnovabili;
•
scambio di quote di emissione dei gas serra;
•
sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas serra;
•
stoccaggio geologico del biossido di carbonio;
•
controllo e riduzione delle emissioni di gas serra provenienti da carburanti (trasporto
stradale e navigazione interna);
•
livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove.
La Commissione Europea, DG TREN, ha lanciato un’iniziativa rivolta agli enti locali di tutti
gli Stati membri, chiamata “Patto dei Sindaci”. Il Patto prevede un impegno dei Sindaci
direttamente con la Commissione, per raggiungere almeno una riduzione del 20% delle
emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 1990, entro il 2020. Entro un anno dalla firma, le
Amministrazioni devono presentare un Piano d’Azione in grado di raggiungere il risultato
previsto. Nell’ambito di questa iniziativa, da DG TREN ha coinvolto la BEI (Banca Europea
degli Investimenti), per mettere a disposizione le ingenti risorse finanziarie necessarie per
investimenti fissi sul patrimonio dei Comuni, tali da produrre forti riduzioni dei consumi
energetici e larga produzione da fonti rinnovabili. La Commissione prevede di supportare
in diversi modi gli organismi intermedi (province, regioni) che si offrono di coordinare e
supportare le iniziative dei Sindaci in questo programma. Il Ministero dell’Ambiente e
Tutele del Territorio e del Mare (MATTM) ha deciso di coordinare e supportare
finanziariamente tutte queste iniziative.
Il contesto Nazionale
1.6
Trascurando il complesso percorso normativo che il nostro paese rappresenta in tema
energetico, si evidenziano i due ultimi e più importanti passaggi. Il primo è la recentissima
approvazione della nuova direttiva per l’efficienza energetica, la 2012/27/Ue che chiede
agli Stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali indicativi di efficienza
energetica.
I principali ambiti sui quali si dovrà agire sono i seguenti:
•
Edifici (articolo 4 e 5)
•
Appalti pubblici (articolo 6)
•
Utilities (articolo 7)
•
Diagnosi energetiche (articolo 8)
8
•
Contatori intelligenti (articolo 9)
•
Contabilizzatori di calore (articolo 9)
•
Informazioni sui consumi in fattura (articolo 10)
•
Informazione e coinvolgimento dei consumatori (articolo 12)
•
Promozione del mercato dei servizi energetici (articolo 18)
•
Strumenti finanziari e fondo nazionale
Coerentemente con queste necessità, la nuova Strategia Energetica Nazionale si incentra
su quattro obiettivi principali:
1. Ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese,
con un allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei. E’ questa l’area in cui si parte da
una situazione di maggior criticità e per la quale sono necessari i maggior sforzi:
differenziali di prezzo del 25% ad esempio per l‘energia elettrica hanno un impatto
decisivo sulla competitività delle imprese e sul bilancio delle famiglie.
2.
Continuare
a
migliorare
la
nostra
sicurezza
e
ridurre
la
dipendenza
di
approvvigionamento dall’estero, soprattutto nel settore gas. Partiamo da una buona
situazione, ma è necessario migliorare soprattutto la capacità di risposta ad eventi critici
(come la crisi del gas del febbraio 2012 ci ha dimostrato), e ridurre il nostro livello di
importazioni, che oggi costano al Paese circa 62 miliardi di euro l’anno.
3. Favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico.
Considerando le opportunità, anche internazionali, che si presenteranno in un settore in
continua crescita (stimati 38 mila miliardi di investimenti mondiali al 2035) e la tradizione e
competenza del nostro sistema industriale in molti segmenti, lo sviluppo del settore
industriale energetico è un obiettivo in sé della strategia energetica.
4. Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto europeo
ClimaEnergia 2020 e mantenere gli alti standard raggiunti in termini di qualità del servizio.
Tutte le scelte mireranno ad un mantenimento e miglioramento degli standard ambientali,
già oggi tra i più elevati al mondo.
Nel medio-lungo periodo (2020, principale orizzonte di riferimento di questo documento),
per il raggiungimento degli obiettivi la strategia si articola in sette priorità con specifiche
misure a supporto avviate o in corso di definizione:
9
1. La promozione dell’Efficienza Energetica, strumento più economico per l’abbattimento
delle emissioni, che porta importanti benefici grazie alla riduzione delle importazioni di
combustibile e quindi dei nostri costi energetici, e con un settore industriale ad elevato
potenziale di crescita.
2. Lo sviluppo dell’Hub del Gas sud-europeo, tramite il quale possiamo diventare il
principale ponte per l’ingresso di gas dal Sud verso l’Europa, creando un mercato interno
liquido e concorrenziale, con prezzi allineati a quelli degli altri Paesi europei.
3. Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali possiamo superare gli
obiettivi europei di sostenibilità (‘20-20-20’) contenendo la spesa in bolletta, con benefici di
sostenibilità e sicurezza di approvvigionamento, e di sviluppo di un settore in forte crescita.
4. Il rilancio della produzione nazionale di idrocarburi, tramite cui è possibile raddoppiare
l’attuale produzione, con importanti implicazioni in termini di investimenti, occupazione,
riduzione della bolletta energetica ed incremento delle entrate fiscali.
5. Lo sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico, per affrontare le criticità del
settore mantenendo e sviluppando un mercato libero e pienamente integrato con quello
europeo, in termini sia di infrastrutture che di regolazione e competitivo in termini di prezzi
finali.
6. La ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, con la
quale accompagnare il settore verso una progressiva ristrutturazione e ammodernamento,
raggiungendo gli obiettivi europei e garantendo elevati standard di servizio e competitività
per il consumatore.
7. La modernizzazione del sistema di governance, con l’obiettivo di rendere più efficace e
più efficienti i nostro processi decisionali.
La realizzazione di questa strategia consentirà un’evoluzione del sistema graduale ma
significativa, con i seguenti risultati attesi al 2020:
•
15 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali),
con la riduzione dall’82 al 65% della dipendenza dall’estero, grazie a efficienza
energetica, aumento rinnovabili, maggiore produzione nazionale di idrocarburi e
minore importazione di elettricità;
10
•
180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy
(rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas,
rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi);
•
19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia pari al 18%
di riduzione rispetto alle emissioni del 1990.
1.7
Il ruolo delle città
Alla conferenza mondiale sul clima organizzata dalle Nazioni Unite a Durban, nel dicembre
del 2011, è stato presentato dai rappresentanti dei governi locali un documento sottoscritto
da oltre 500 città di tutto il mondo in cui viene riconosciuto che tali città sono centri di
innovazione economica, politica e culturale, e che i governi locali giocano un ruolo
strategico nell’affrontare i cambiamenti climatici per la loro responsabilità in piani e
regolamenti che possono influenzare adattamento e mitigazione e la loro capacità di
dimostrare leadership e adottare soluzioni innovative su questi temi. E’ matura infatti la
consapevolezza dell’importanza del ruolo giocato dalle città nell’ambito dei cambiamenti
climatici, nelle politiche di mitigazione ed adattamento, sia a livello europeo che extraeuropeo. Il ruolo delle città risulta fondamentale per raggiungere gli obiettivi globali dettati
dal Protocollo di Kyoto e per rispettare l’impegno a lungo termine di mantenere un
aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C, parametro assunto con gli accordi
della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Cancún 2010.
Migliorare l’efficienza energetica di una città significa intervenire sugli edifici esistenti di
proprietà sia pubblica che privata, sulla mobilità, sulla densità urbana e sul modo in cui
l’energia viene utilizzata-consumata e cercare di aumentare l’energia prodotta a livello
locale a partire da fonti rinnovabili.
Seppure a livello internazionale diverse città europee di grande importanza hanno previsto
obiettivi molto ambiziosi di riduzione delle proprie emissioni climalteranti, e pur essendo
queste stesse città riuscite nell’obiettivo, il contesto all’interno del quale si muovono le città
italiane è tutt’altro che confortante. La prima causa è sicuramente da imputare all’assenza
di un indirizzo politico a livello nazionale e di uno stabile quadro di riferimento normativo.
Accennando a qualche numero esplicativo, in Italia, il ritardo nell’attuazione delle direttive
comunitarie nel settore residenziale ed in quello dei servizi, si accompagna ad un
incremento delle emissioni di gas climalteranti del 10,5% tra il 1990 ed il 2008, a fronte di
un calo del 13,6% registrato a livello europeo per lo stesso periodo e per gli stessi settori.
In questo contesto di incertezza delle politiche nazionali, si inserisce il fermento delle
11
realtà locali: il sistema economico e produttivo, le reti di enti locali e gli stessi cittadini,
stanno rapidamente assimilando la questione del cambiamento climatico, e ancor di più, i
riflessi che essa è destinata a generare nelle forme di produzione e di consumo
dell’energia.
Il contesto Regionale
1.8
L’Italia si è assunta l’impegno di conseguire al 2020 una quota complessiva di energia da
fonti rinnovabili, sul consumo finale lordo di energia e nei traporti, pari al 17%. Il consumo
finale lordo comprende sia le rinnovabili elettriche che quelle termiche. Rispetto a questi
obiettivi, il consumo di biocarburanti per trasporti e le importazioni di energia rinnovabile
da Stati europei e da Paesi terzi non concorrono alla determinazione della quota di
energia da fonti rinnovabili da ripartire tra le Regioni. Con il Dm Sviluppo 15 marzo 2012,
l'obiettivo nazionale del 17% è stato ripartito su base regionale: si tratta del cosiddetto
"Burden Sharing". Nella tabella che segue vengono descritti gli obiettivi intermedi e finali,
assegnati alla Regione Veneto in termini di incremento della quota complessiva di energia
(termica ed elettrica) da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo.
Traiettoria obiettivi Regione Veneto, dalla situazione iniziale
al 2020
Obiettivo regionale per l'anno (%)
Anno iniziale
di riferimento*
2012
2014
2016
2018
2020
3,4
5,6
6,5
7,4
8,7
10,3
Tabella 1: Obiettivi intermedi e finali di aumento quota FER Regionali
* Il valore iniziale di riferimento è ottenuto dalla somma dei seguenti consumi regionali:
•
Fer-E: produzione regionale elettrica lorda da fonti rinnovabili relativa all’anno 2009
rilevata dal Gse, calcolata ai sensi della direttiva 28/2009:
•
Fer-C: consumo regionale da fonti rinnovabili per riscaldamento/raffreddamento
relativi all’anno 2005, forniti da Enea.
La tabella seguente riporta lo sviluppo dei consumi regionali da fonti rinnovabili elettriche
rispetto all'anno iniziale di riferimento.
12
Sviluppo regionale Fer-E al 2020 rispetto all'anno iniziale di
riferimento
Consumi Fer-E
Anno iniziale
di riferimento*
Consumi Fer-E
2020
[ktep]
[ktep]
[ktep]
[%]
357
462
106
30%
Incremento
Tabella 2: Scenario di sviluppo regionale delle FER al 2020
•
Il valore iniziale di riferimento è quello della produzione regionale elettrica lorda da
fonti rinnovabili relativa all'anno 2009 rilevata da Gse, calcolata ai sensi della
direttiva 28/2009.
La tabella seguente riporta lo sviluppo dei consumi regionali da fonti rinnovabili termiche
rispetto all'anno iniziale di riferimento.
Sviluppo regionale Fer-C al 2020 rispetto all'anno iniziale di
riferimento
Consumi Fer-C
Anno iniziale
di riferimento*
Consumi Fer-C
2020
[ktep]
[ktep]
[ktep]
[%]
75
810
735
979%
Incremento
Tabella 3: Prospetto di sviluppo per le rinnovabili termiche al 2020
* Il valore iniziale di riferimento è quello del consumo regionale da fonti rinnovabili per
riscaldamento/raffreddamento relativi all'anno 2005, forniti da Enea.
La tabella seguente riporta la traiettoria al 2020 dei valori relativi al consumo finale lordo,
calcolato come somma dei contributi dei consumi elettrici e dei consumi non elettrici. Il
contenimento del consumo finale lordo non rappresenta un obiettivo vincolante per la
Regione. D'altra parte, però, è evidente che con una riduzione dei consumi finali, la
Regione potrà raggiungere con maggiore facilità gli obiettivi di incremento della quota
complessiva di energia (termica + elettrica) da fonti rinnovabili. I valori sono calcolati
in ktep, cioè in migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio: il Tep è l'unità di misura che
rappresenta la quantità di energia (o calore) rilasciata dalla combustione di una tonnellata
di petrolio grezzo.
13
Traiettoria consumi finali lordi Regione Veneto
Valori in [ktep]
Anno iniziale
di riferimento*
12.679
2012
2014
12.250 12.275
2016
2018
2020
12.300
12.325
12.349
Tabella 4: Consumi finali lordi complessivi regionali
* Il valore iniziale di riferimento è ottenuto dalla somma dei seguenti consumi:
•
Consumo elettrico Si è fatto riferimento al consumo finale regionale netto, di fonte
Terna, ottenuto come media dei consumi del periodo 2006-2010 al quale sono state
aggiunte le perdite di rete ed i consumi degli ausiliari di centrale, ripartiti sulle
Regioni proporzionalmente ai consumi finali regionali netti di Terna:
•
Consumo non elettrico. Calcolato dalla media dei consumi energetici non elettrici di
fonte Enea nel periodo 2005-2007. Il valore annuo dei consumi non elettrici (termici
e trasporti) è stato ottenuto sottraendo dal consumo regionale complessivo il
rispettivo consumo elettrico.
Al fine di raggiungere gli obiettivi intermedi finali, la Regione deve integrare i propri
strumenti per il governo del territorio e per il sostegno all’innovazione nei settori produttivi
con specifiche disposizioni a favore dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti
rinnovabili. Ecco il range di compiti e competenze regionali previsti dal Dm 15 marzo 2012:
•
Possibilità di stabilire limiti massimi per le singole fonti
Considerato l’impatto sulle reti elettriche degli impianti di produzione a fonti rinnovabili non
programmabili, la Regione può anche “sospendere i procedimenti di autorizzazione in
corso su motivata segnalazione da parte dei gestori delle reti circa la sussistenza di
problemi di sicurezza per la continuità e la qualità delle forniture”. Il Gestore di rete deve
corredare la segnalazione con una proposta degli investimenti di messa in sicurezza che
si considerano necessari e propedeutici a consentire una ulteriore installazione di impianti
rinnovabili non programmabili in condizioni di sicurezza. La sospensione può avere in ogni
caso una durata massima di otto mesi.
•
Iniziative regionali per il contenimento dei consumi finali lordi
14
Il contenimento dei consumi finali lordi, nella misura prevista per la Regione, deve essere
perseguito prioritariamente con i seguenti strumenti:
a) sviluppo dei modelli di intervento per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili su
scala distrettuale territoriale;
b) integrazione della programmazione in materia di fonti rinnovabili e di efficienza
energetica con la programmazione di altri settori.
Per ottenere questi risultati, la Regione può:
•
indirizzare gli Enti locali nello svolgimento dei procedimenti di loro competenza,
relativi alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione, secondo principi
di efficacia e di semplificazione amministrativa e applicando il modello
dell’autorizzazione unica per impianti ed opere di reti connesse;
•
incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, nei limiti di cumulabilità
fissati dalle norme nazionali;
•
destinare specifici programmi di formazione, rivolti anche a gestori di utenze
pubbliche, progettisti, piccole e medie imprese;
•
promuovere la realizzazione di reti di teleriscaldamento per la valorizzazione del
calore e la riduzione delle sorgenti emissive, secondo criteri di efficienza
realizzativa, anche mediante specifiche previsioni nella pianificazione di livello
regionale ed indirizzi per la pianificazione di livello locale.
Nel seguire questi risultati di contenimento dei consumi, la Regione deve prioritariamente
favorire le seguenti attività anche ai fini dell’accesso agli strumenti nazionali di sostegno:
•
misure ed interventi nei trasporti pubblici locali, negli edifici e nelle utenze delle
Regioni e delle Province autonome, nonché degli Enti locali;
•
misure e interventi di riduzione del traffico urbano;
•
interventi per la riduzione dei consumi di energia elettrica nell’illuminazione pubblica
e nel settore idrico;
•
diffusione degli strumenti del finanziamento tramite terzi e dei servizi energetici;
•
incentivazione dell’efficienza energetica, nei limiti di cumulabilità fissati dalle norme
nazionali.
Nelle premesse del Decreto Burden Sharing, viene concordato che gli obiettivi nazionali
15
sono tarati su quelli previsti dal Piano d’Azione Nazionale per lo sviluppo delle fonti
rinnovabili (2010), ma che essi “rappresentano obiettivi minimi, che potranno essere
integrati ed anche diversamente articolati nell’arco dei previsti aggiornamenti biennali, per
tener conto del maggior apporto di alcune fonti, di eventuali mutamenti tecnologici così
come degli esiti del monitoraggio”. Inoltre, a decorrere dal 2013, il Ministero dello sviluppo
economico dovrà provvedere, “entro il 31 dicembre di ciscun anno, alla verifica per
ciascuna Regione e Provincia autonoma della quota di consumo finale lordo coperto da
fonti rinnovabili, riferita all’anno precedente” (Dm 15 marzo 2012, art. 5 comma 1). Il
decreto valuta anche il caso di mancato conseguimento degli obiettivi da parte della
Regione. A decorrere dal 2017 (sulla base dei dati sugli obiettivi intermedi al 2016), in
caso di mancato conseguimento degli obiettivi, il Ministero dello sviluppo invita la Regione
a presentare entro due mesi osservazioni in merito. Entro i successivi due mesi, qualora il
Ministro dello sviluppo economico accerti che il mancato conseguimento degli obiettivi è
dovuto all’inerzia delle Amministrazioni preposte o all’inefficacia delle misure adottate dalla
Regione, propone al Presidente del Consiglio dei Ministri di assegnare all’ente interessato
un termine, non inferiore a sei mesi, per l’adozione dei provvedimenti necessari. Decorso
inutilmente questo termine, il Consiglio dei Ministri, sentita la Regione interessata, su
proposta del Ministro dello sviluppo economico, adotta i provvedimenti necessari oppure
nomina un apposito commissario che, entro i successivi sei mesi, consegue la quota di
energia da fonti rinnovabili idonea a coprire il deficit riscontrato.
Gli impegni europei che derivano dal Patto dei Sindaci
1.9
L’Unione Europea sta agendo con più modalità nel settore dell’efficienza energetica,
dell’uso razionale dell’energia e dell’incremento di produzione di energia a partire da fonti
rinnovabili. L’atto più significativo in questa direzione è l’impegno preso nel 2007 dai vari
Stati membri del cosiddetto “pacchetto 20-20-20” anche denominato “Iniziativa Patto dei
Sindaci”.
Il Comune di Selvazzano Dentro ha aderito alla Campagna Europea per l’Energia
Sostenibile (SEE) il 28 giugno 2013. Sottoscrivendo l’iniziativa Patto dei Sindaci, il
Comune si impegna a mettere in atto nel proprio territorio politiche volte a:
•
ridurre del 20% le emissioni di CO2;
•
aumentare del 20% la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili;
•
aumentare del 20% l’efficienza ed il risparmio energetico nel proprio territorio.
Tali obiettivi, devono essere integrati nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
16
(PAES) attraverso il quale l’Ente, identifica gli ambiti di intervento per adattare la città ai
cambiamenti climatici in atto.
Il Patto dei Sindaci è quindi la prima iniziativa europea pensata dalla Commissione
Europea per coinvolgere attivamente e direttamente i governi locali nella lotta al
riscaldamento globale. Tutti i firmatari del Patto prendono l’impegno volontario e
unilaterale di andare oltre gli obiettivi minimi fissati dall’UE in termini di riduzioni delle
emissioni di CO2. Al fine di raggiungere tale obiettivo, il Comune di Selvazzano si è
impegnato a:
•
preparare un Inventario Base delle Emissioni;
•
presentare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) approvato dal
Consiglio Comunale entro l’anno successivo all’adesione ufficiale all’iniziativa
Patto dei Sindaci includendo misure concrete che guidino l’Ente verso la
riduzione delle proprie emissioni territoriali del 20% entro il 2020;
•
pubblicare regolarmente ogni 2 anni, successivamente alla presentazione del
Piano, un Rapporto sull’attuazione approvato dal Consiglio Comunale che indica
il grado di realizzazione delle azioni chiave e dei risultati intermedi raggiunti.
Al fine di mantenere gli impegni intrapresi, il Comune si impegna ad elaborare una chiara
strategia di lungo periodo, che si estenda quindi fino al 2020 o che possa andare oltre,
definendo un obiettivo generale di riduzione di CO2 adattando a tale obiettivo
programmatico la propria struttura amministrativa e le proprie scelte di policy ed
assegnando precise responsabilità. Al fine dell’elaborazione di una strategia di lungo
termine, i firmatari provvedono alla preparazione dell’Inventario delle Emissioni.
L’Inventario stabilisce la quantità di emissioni di CO2 (o sostanze equivalenti) dovute al
consumo di energia all’interno dell’area geografica del Comune firmatario del Patto, ed
identifica le principali fonti di emissione di CO2 ed i rispettivi margini potenziali di riduzione.
La fase immediatamente successiva a questa rendicontazione delle emissioni prodotte sul
territorio comunale, riguarda quella dello sviluppo, a fronte dei risultati emersi, di un Piano
d’Azione per l’Energia Sostenibile. Il Piano d’Azione, è un documento operativo che
definisce la strategia per conseguire gli obiettivi fissati per il 2020. Il Piano utilizza i risultati
dell’Inventario base delle Emissioni per identificare le aree di intervento che maggiormente
sono in grado di offrire opportunità per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 a livello
locale. Una volta identificati le aree di intervento e le azioni con cui intervenire
settorialmente, sarà necessario un controllo dei progressi ottenuti. Monitorare i progressi
raggiunti dalle azioni di intervento settoriali intraprese, permette al governo locale di
17
misurare l’efficacia del proprio Piano d’Azione. Ogni due anni dalla data di presentazione
del proprio Piano d’Azione, i firmatari devono infatti consegnare un Rapporto
sull’Attuazione. Tale Rapporto contiene un elenco dei risultati raggiunti, sia in termini di
misure adottate, sia di riduzioni delle emissioni di CO2 ottenute.
Pertanto, a partire dalle informazioni raccolte nell’Inventario delle Emissioni è possibile
individuare gli ambiti prioritari di intervento, identificando successivamente progetti ed
azioni da realizzare per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 20% sul
territorio comunale. La predisposizione del PAES obbliga i vari settori dell’Amministrazione
Pubblica ad assumere una visione e pratiche trasversali ed integrate al fine di perseguire
una razionalizzazione degli interventi, un coordinamento e la verifica puntuale dei risultati.
I settori principali da prendere in considerazione nella stesura di un Piano d’Azione sono
gli edifici, gli impianti di riscaldamento e condizionamento, il trasporto urbano,
l’illuminazione pubblica, la produzione locale di energia con particolare attenzione a quella
da fonti rinnovabili, i consumi derivanti dai processi di produzione industriale e
l’applicazione di nuove tecnologie. Per tutti questi ambiti di intervento, il PAES deve
prevedere azioni a breve e lungo termine da qui al 2020. Le misure a breve termine
devono tenere conto successivi 3-5 anni dalla sua approvazione e devono essere
dettagliate e realizzabili. Quelle a lungo termine vanno individuate con un dettaglio minore.
Entrambe tuttavia, vanno monitorate e rendicontate ogni due anni alla Commissione
Europea ed eventualmente riviste.
1.10 Verso il PAES del Comune di Selvazzano Dentro
L’adesione del Comune di Selvazzano Dentro all’iniziativa Patto dei Sindaci, si colloca in
un processo di attenzione alla pianificazione energetica ed alle tematiche energetico
ambientali. Per questi motivi il 28 giugno 2013, il Comune di Selvazzano Dentro ha
sottoscritto la sua adesione spontanea a questa iniziativa europea che vede i Comuni
coinvolti nella programmazione ai fini dell’abbattimento delle emissioni a livello locale.
L’adesione al Patto dei Sindaci ed il contestuale contatto con SOGESCA S.r.l. ha
permesso all’Amministrazione di entrare in un contesto europeo più ampio che potesse
contribuire ad accompagnare il Comune di Selvazzano verso la formulazione del proprio
Piano all’interno di una partnership territoriale in ambito europeo grazie all’adesione al
Progetto COVENANT CapaCITY finanziato dal Programma Intelligent Energy Europe.
L’adesione al Progetto COVENANT CapaCITY, ha permesso al Comune di Selvazzano di
entrare in un partenariato Europeo ed in un contesto territoriale di più ampio respiro,
trattandosi di un Progetto Europeo che ingloba 19 partner provenienti da 15 Paesi Europei
18
per un totale di 90 Comuni circa che partecipano al Progetto situati nell’intero territorio
Comunitario, di cui 8 di questi in Veneto. Il Progetto, permette a Comuni di piccola e media
dimensione come Selvazzano Dentro, di raccogliere la sfida di sviluppare comunità
energeticamente più sostenibili in tutta Europa. Questo obiettivo viene perseguito offrendo
un ampio programma europeo di rafforzamento delle capacità dei governi locali per
sostenere tutte le fasi di attuazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. E’ stato
quindi in questo nuovo contesto che l’Amministrazione Comunale ha voluto rafforzare il
proprio impegno verso la redazione del proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. A
questo importante passo si aggiunge il fatto che, l’Amministrazione, nel corso degli anni
precedenti all’adesione all’iniziativa Patto dei Sindaci, avesse messo in campo già diverse
azioni volte all’abbattimento dei consumi energetici territoriali e volte a favorire lo sviluppo
delle fonti rinnovabili. Esempi di questo tipo di politiche sono dati dalla sostituzione delle
caldaie in diversi edifici pubblici quali ad esempio la biblioteca pubblica, l’auditorium, la
Palestra Kolbe, gli alloggi di via Trasimeno, la Scuola Elementare Bertolin e la Media
Albinoni, nonché la coibentazione degli edifici della Scuola Elementare B. Marcello ed A.
Vivaldi. Altri interventi di efficienza energetica sono stati effettuati sugli impianti della
Pubblica Illuminazione, per la quale sono state sostituite fra il 2009 ed il 2011 circa 1973
lampade a vapori di mercurio da 125W con lampade a sodio alta pressione da 70W.
Per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile a livello locale, l’Amministrazione
sin dall’anno 2006 effettua il rilevamento degli impianti di solare termico presenti sul
territorio, così da essere in possesso di una mappatura di questi ultimi al fine di tenere
traccia dello sviluppo di questa tecnologia in ambito territoriale. Inoltre sono stati installati
impianti fotovoltaici su edifici pubblici quali presenti sul Centro Civico Presca della potenza
nominale di 4,14 kW, l’impianto fotovoltaico installato sulla Scuola Elementare Bertolin
della potenza nominale di 19,78 kW e quello installato sulla Scuola Elementare Vivaldi
della potenza nominale di 19,78 kW. Tutti e tre gli impianti sono stati installati nell’anno
2011. Sul fronte della mobilità sostenibile, dal 2008 al 2010 l’Amministrazione ha concesso
contributi economici a tutti i cittadini che avessero acquistato una bicicletta, che fosse essa
una biciletta a pedalata assistita o una normale bicicletta non dotata di motore elettrico per
un totale di 16 biciclette a pedalata assistita e 10 biciclette non dotate di motore elettrico
sovvenzionate. Sono state inoltre messe in opera negli anni precedenti al 2009 (anno
dell’Inventario delle Emissioni) 18,6 km di piste ciclabili su asfalto, 2,8 km di piste ciclabili
su ghiaia e 1,9 km di piste ciclabili su sterrato, alle quali si aggiungono altri 1,3 km di piste
su asfalto messi in opera fra il 2010 ed il 2011 ed i 120 metri di pista su ghiaia messi in
19
opera nel 2012. A queste opere vanno a sommarsi inoltre il Percorso Vita da 3,1 km,
quello dedicato al Nordik Wolking da 5,6 km e l’Ippovia da 4,8 km.
Per ovviare alle problematiche della viabilità nell’anno 2009 sono state realizzate 20
rotatorie, delle quali 2 hanno sostituito l’utilizzo del semaforo. L’Amministrazione si occupa
inoltre del rilevamento dei passaggi di auto attraverso le principali direttrici stradali in
entrata nel territorio comunale.
Il processo di redazione del Piano ha quindi dato seguito ad una politica pubblica sugli
aspetti della sostenibilità già insita nell’Amministrazione, politica che è convogliata in un
documento programmatico territoriale, redatto con il supporto non solo del partner tecnico
di Progetto (SOGESCA S.r.l.), ma anche dando uno sguardo al quadro di riferimento
messo a disposizione dalla città capoluogo di Provincia quale esempio di best practice in
tema di redazione di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile riconosciuta a livello europeo:
il Comune di Padova, in coordinamento con le attività portate avanti da quest’ultimo nel
quadro del Progetto Europeo CONURBANT.
20
2. L’Inventario delle emissioni
L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) quantifica la CO2 emessa nel territorio
dell’autorità locale durante l’anno di riferimento 2009. Le Linee Guida per la redazione di
un PAES lasciano larghi margini discrezionali sulla scelta dell’anno base per l’Inventario
delle emissioni. Questo anno può essere scelto in una forbice che varia dal 1990 in poi. La
scelta dell’anno 2009 da parte dell’Amministrazione è dovuta al fatto che in questo
determinato anno era possibile avere a disposizione la completezza dei dati necessari alla
redazione dell’Inventario, comprensivo di dati di consumo imputabili alle attività svolte
dall’Ente Pubblico e dei consumi imputabili ai settori privati in ambito residenziale,
commerciale, industriale e dei trasporti. Il documento permette di identificare le principali
fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi di assegnare l’opportuna priorità alle relative
misure di riduzione.
2.1
Nota metodologica
Il lavoro di raccolta dei dati per la formulazione dell’Inventario delle Emissioni per il
Comune di Selvazzano ha seguito una procedura bottom up. Tutte le informazioni raccolte
rispetto ai consumi imputabili alla Pubblica Amministrazione, sono state raccolte
analizzando i consumi per ciascuno degli edifici comunali, consumi in ambito termico ed
elettrico, singolarmente presi. Stessa cosa si è fatta per i consumi generati
dall’illuminazione pubblica, per i quali sono stati raccolti i consumi elettrici generati dal
funzionamento degli impianti di illuminazione (in questo caso i dati sono complessivi per i
consumi di illuminazione pubblica per i singoli anni del quadriennio 2009-2012). Per
quanto concerne i settori di ambito privato, residenziale, commerciale, industriale ed
agricolo, ci si è avvalsi della collaborazione dell’utility di distribuzione dell’energia elettrica
che opera sul territorio di Selvazzano Dentro, Enel Distribuzione, la quale ha fornito i dati
reali sull’elettricità consumata all’interno del territorio comunale per settore merceologico di
consumo e suddivisi per bassa, media ed alta tensione, fornendo un range di anni che
vanno dal 2009 al 2011 incluso. Per quanto riguarda i dati sui consumi di energia termica, i
dati reali di consumo che insistono sul territorio sono stati forniti dalle utilities che si
occupano della distribuzione di gas metano a livello territoriale: Acegas APS ed Edison
DG, le quali hanno fornito i dati sul gas distribuito all’interno del territorio di Selvazzano
Dentro per gli anni dal 2009 al 2012 incluso suddivisi per categoria di utilizzo. I consumi di
carburante degli autoveicoli in dotazione alla Pubblica Amministrazione sono stati raccolti
per ogni singolo veicolo, in modo tale da poter fare delle considerazioni su eventuali
21
sostituzioni di autoveicoli vetusti con mezzi più efficienti o dotati di tecnologia a minor
impatto ambientale. Mentre per quanto riguarda i consumi di carburante in ambito
comunale è stata effettuata una parametrizzazione delle vendite di carburante a livello
provinciale (dato Ministero dello Sviluppo Economico), incrociata con le caratteristiche del
parco veicoli circolante all’interno del Comune di Selvazzano Dentro fornito dall’ACI. E’
stata inoltre interpellata per questo dato di vendite a livello comunale, l’Agenzia per le
Dogane competente per il territorio, la quale ha fornito i dati di vendita del carburante per i
distributori locali per il quadriennio 2009-2012.
Un approccio che tenga conto della filosofia bottom up nella raccolta delle informazioni,
garantisce la possibilità di tracciare un quadro preciso delle problematiche e dei punti di
forza presenti all’interno del territorio in cui si va ad operare.
2.2
Inquadramento geografico ed assetto territoriale
Il territorio di Selvazzano occupa un’area di circa 20 Kmq lungo l’asse del Bacchiglione. Si
colloca al vertice est di un grande quadrilatero i cui lati sono: a nord il corridoio costituito
dall’autostrada A4, ad est il corridoio della SR 16 “Strada Battaglia”, a sud la SR 10
“Padana Inferiore” e ad ovest la SP 247 “Riviera Berica”. Ai vertici di questo quadrilatero
sono le città di Padova, Vicenza, Monselice, Montagnana, una piattaforma territoriale
all’interno della quale convivono molteplici caratteri, segni e appartenenze: il legame
identitario e funzionale con l’area metropolitana di Padova, le relazioni economiche,
insediative, ambientali e paesaggistiche, con le realtà dei Colli Euganei, dei Colli Berici ed
il Vicentino. Sul piano geomorfologico è una pianura di origine alluvionale, dalla quale si
elevano a sud-ovest le alture della Montecchia e del Mottolo (estreme propaggini dei Colli
Euganei), segnata al centro dalla linea sinuosa del Bacchiglione e caratterizzata a nord dal
suo antico pleoalveo. Comprende le frazioni di Selvazzano Dentro (capoluogo), Caselle,
S. Domenico, Feriole e Tencarola, e ha come bacino idrografico di riferimento quello del
Bacchiglione-Brenta. Confina con i comuni di Padova, Abano Terme, Teolo, Saccolongo e
Rubano.
Per quanto concerne le caratteristiche demografiche, il Comune di Selvazzano, come
buona parte dei comuni dell’hinterland padovano, segna un brusco incremento
demografico verso la metà degli anni ’50. L’impulso imprenditoriale e la crescente richiesta
di spazi residenziali trasformano rapidamente il comune da agricolo a vera e propria
periferia cittadini di Padova. Dal 1961 al 1981 la sua popolazione residente triplica
passando da circa 6.000 iscritti a 17.000, trasformazione che ricolloca il Comune nella
fascia di amministrazioni con il maggior numero di abitanti dell’hinterland.
22
Figura 1: Abitanti censiti del Comune di Selvazzano Dentro.
La particolarità del Comune di Selvazzano sta nel suo improvviso cambio di rango e
conseguente emergere di diverse domande alle quali la realtà rurale del tempo si è trovata
a dover rispondere. Questo ha generato la nascita di nuovi quartieri e l’espansione
dell’edificato in frange urbane lungo le principali direttrici viarie. Successivamente il
Comune ha proseguito una costante crescita fino a posizionarsi tra le realtà di cintura più
popolose. La densità di popolazione si attesta a 1.139 ab./km2 , tre volte maggiore della
media provinciale (438,76 ab./km2).
Figura 2: utilizzo del suolo nel Comune di Selvazzano Dentro. Fonte PATI
23
Dall’analisi della tabella riportata in Figura 2, è possibile osservare come più del 30% della
superficie del suolo urbano sia costituita dalle aree residenziali, produttive e commerciali
che occupano complessivamente 618,3 ha. Queste aree si concentrano prevalentemente
a ridosso delle due vie principali: la Padana Superiore a nord e la via dei Colli che
attraversa Tencarola e Selvazzano. Per quanto riguarda il territorio non antropizzato, quasi
il 50% è occupato da aree a seminativo, frutteti e colture agricole. Il restante 20% è dato
da are a servizi pubblici e privati, verde urbano, viabilità ed idrografia.
All’interno del territorio il Bacchiglione è senz’altro una delle fonti più rilevanti di
pericolosità idraulica, anche se storicamente il territorio non risulta colpito direttamente da
inondazioni legate al fiume.
2.3
Cenni storici
Le prime testimonianze della presenza dell’uomo nel territorio di Selvazzano risalgono alla
tarda età del bronzo (XII a.C.) quando vi si stabilirono popolazioni paleovenete. Numerosi
reperti archeologici, seppur non rilevanti sotto il profilo artistico, attestano questo
popolamento dell’area. In epoca romana iniziò una prima fase di trasformazione del
territorio. Furono creati due importanti assi viari, la strada Montanara, che unisce Padova
ai Colli Euganei e la strada Pelosa, che collega Padova e Vicenza, e furono realizzati
“rialzi” stradali, sopraelevati rispetto al piano della campagna, rendendo così utilizzabili i
collegamenti viari anche durante le frequenti piene del Bacchiglione.
Il periodo alto-medievale è povero di testimonianze mentre è accertato un notevole
sviluppo demografico a partire dal secolo XI. E’ infatti nei primi secoli del secondo
millennio che si formano i nuovi abitati di Selvazzano, Tencarola, Montecchia, Canton,
Vegri della Barca e Caselle, che daranno vita ad altrettanti comuni rurali.
Il territorio ad ovest di Padova fu segnato sin dal X secolo dalla marcata presenza della
famiglia Maltraversi, un potente clan dal quale derivarono varie ramificazioni che in seguito
si distinsero per il luogo d’insediamento. Tra queste compaiono i da Selvazzano,
documentati già sul finire del XII e gli inizi del XIII secolo: ci appaiono come i patroni del
piccolo priorato di Santa Maria di Quarta, una comunità di benedettini “albi” fondata dal
beato Giordano Forzatè. Come ogni famiglia del tempo si distinguono anche per un
proprio blasone che ci viene illustrato da Giovanni da Nono (notaio della Padova
comunale) nella sua opera De hedificatione urbis Patavie, scritta nei primi decenni del XIV
secolo. Una versione di quest’opera, tuttora inedita, è custodita nella Biblioteca Civica di
Padova, e un capitolo della stessa s’intitola: “De domo illorum procerum de Silvaçano”,
cioè “Della patria di quelli aristocratici da Selvazzano”. Dopo alcune righe dedicate alle
24
vicende del casato vi è così descritta l’arma araldica della famiglia: «Fulget in horum
procerum clipeis / et in illo traversus niger in colore albo / et in illo traverso nigro / fulgent
tres aquille auree», che tradotto recita: «Rifulge nel loro aristocratico scudo una fascia
trasversale nera nel colore bianco (argento) e nella fascia nera splendono tre aquile
d’oro».
Con l’avvento della Repubblica di Venezia (1405), Selvazzano segue la riorganizzazione
della gestione amministrativa del territorio della terraferma veneziana, che viene ripartito in
podestarie e vicariati. In un primo tempo i comuni rurali vennero via via esautorati della
propria autonomia ed inclusi nella vicaria di Teolo, quindi si trasformarono in vasti latifondi
di proprietà di nobili famiglie veneziane come i Capodilista, i Contarini, i Pisani, i Renier,
ed i Pesaro. Con la caduta di Venezia il territorio comunale fu soggetto prima al dominio
napoleonico e quindi ricompreso nel regno Lombardo-Veneto. E’ in quest’epoca che viene
costituito il Comune di Selvazzano. I limiti amministrativi del comune vengono fissati nel
1810 e riconfermati dal governo austriaco nel 1815. Con l’annessione del Veneto all’Italia
(1866), Selvazzano diviene parte del Regno d’Italia e vede nuovamente riconfermati i
propri confini. Con il XX secolo comincia anche la trasformazione di Selvazzano da borgo
rurale a periferia della città. Segnano questa fase di sviluppo urbano la scomparsa dei
mulini dal Bacchiglione (1913), la costruzione della linea tranviaria Padova-TencarolaAbano Terme (1910) e del tratto Tencarola-Villa di Teolo (1911), la costruzione delle
scuole elementari nel capoluogo, a Tencarola e a Caselle.
Il Comune di Selvazzano è dotato di un ricco patrimonio architettonico costituito da
valenze di ordine religioso e ville con un grande valore storico testimoniale oltre che
identitario per la comunità locale. Tra le ville vanno menzionate: Villa Cesarotti ora Fabris
e Villa Emo Capodilista.
2.4
Il sistema infrastrutturale
Il territorio comunale è caratterizzato in modo molto indeciso dalle due strade che lo
attraversano: in direzione nord-est/sud-ovest la SP 89 “via dei Colli”, in direzione sudest/nord-ovest la SR 11 “Padana Superiore”.
La via dei Colli è un asse di forte valenza paesaggistica che, uscendo da nucleo storico di
Padova, giunge sino alle pendici collinari: è l’elemento su cui poggiano i principali capisaldi
storico-paesaggistici. Ma è anche elemento ordinatore del più recente sviluppo
residenziale di qualità. La Padana Superiore è un grande “asse dinamico” che,
attraversando importanti centri residenziali e produttivi, supporta le relazioni tra Padova e
Vicenza. Dall’analisi del Piano Urbano dell’Area Metropolitana di Padova emergono alcuni
25
dati importanti sull’attuale situazione della viabilità in questa parte di territorio
metropolitano. Per valutare il grado di utilizzazione del sistema di mobilità stradale e
l’efficienza dei collegamenti è stato analizzato un parametro che rappresenta il rapporto tra
flusso orario transitante su ciascun arco e capacità oraria dell’infrastruttura (indice di
saturazione). Nel quadro infrastrutturale rappresentato, le maggiori criticità emergono
proprio sulla direttrice di accesso a Padova proveniente da Mestrino e Rubano. Nel tratto
considerato si presentano diverse criticità, praticamente lungo tutta la sua lunghezza. I
punti maggiormente critici risultano comunque l’arco corrispondente al centro storico di
Rubano, ad ovest di Mestrino e l’attraversamento del canale Brentella in prossimità di
Caselle di Selvazzano e Sarmeola. Anche la direttrice presente a sud della frazione di
Caselle, la Strada “Pelosa” che presenta livelli di criticità elevati nella sua tratta centrale.
Anche l’asse costituito dalla via dei Colli, dopo l’incrocio con via Don Bosco verso Padova,
assume un indice di saturazione superiore a 1,1 v/c (anno di riferimento 2009 - prima
dell’apertura della Bretella Boston SR 47 DIR). Questa viabilità rappresenta, infatti, la
principale via di accesso a Padova per i veicoli provenienti da due tra i più popolosi ed
importanti comuni, per le attività insediate, della cintura: Abano Terme e Selvazzano.
2.5
Inquadramento climatico del territorio
Il territorio del Comune di Selvazzano Dentro è compreso nella fascia costiera della
Pianura Veneta. Pur rientrando nella tipologia climatica mediterranea, presenta un elevato
grado di continentalità con inverni rigidi ed estati calde. Il dato più caratteristico è quello
relativo all’umidità, favorita dall’apporto di aria caldo-umida dei venti di scirocco, che rende
l’estate afosa ed origina nebbie frequenti e fitte durante l’inverno. In questa stagione
prevale infatti una situazione di inversione termica, accentuata dalla limitata ventosità, con
accumulo di aria fredda in prossimità del suolo. E’ perciò favorito l’accumulo di umidità
che, oltre a dare origine alle nebbie, porta alla concentrazione al suolo degli inquinanti
emessi.
La configurazione orografica e la posizione topografica del territorio comunale producono,
quindi, un regime anemologico caratterizzato da frequenti calme di vento. La direzione
prevalente è nord-orientale e la velocità minima di 1,4 m/s. Il mese più ventoso è aprile. Le
precipitazioni sono distribuite piuttosto uniformemente durante l’anno tranne che nel
periodo invernale, la stagione più secca. In primavera e autunno prevalgono le
perturbazioni atlantiche, in estate vi sono invece temporali frequenti e spesso grandigeni.
26
Zona climatica
E
Gradi-giorno
2.383
2.6
Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore
giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco.
Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno
energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni.
Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale
convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di
temperatura necessari per raggiungere la soglia di 20 °C.
Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso
l'impianto termico.
I consumi energetici complessivi del territorio
L’energia consumata nel suo complesso all’interno del territorio comunale ammonta ad un
totale di 415.930 MWh, per un totale di 110.443 tonnellate di CO2 emesse nell’anno di
riferimento 2009.
Le emissioni imputabili alla Pubblica Amministrazione rispetto al totale delle emissioni
generate all’interno del territorio comunale, rappresentano l’1,5%. Le 1.651 tonnellate di
CO2 emesse dalla Pubblica Amministrazione per l’anno di riferimento 2009, sono
imputabili per il 53% ai consumi generati dall’illuminazione pubblica, per il 23% ai consumi
provenienti dagli edifici di proprietà del Comune di Selvazzano, il 23% deriva dal
trattamento delle acque nel sistema di depurazione e i’1% dall’utilizzo del parco macchine
di proprietà comunale.
Emissioni complessive a Selvazzano Dentro nell'anno 2009
Emissioni di gas serra del territorio comunale (tCO2e)
110.443
Di cui emissioni dell'Ente (tCO2e)
1.651
Emissioni pro capite (tCO2e)
5,02
Tabella 1: Emissioni del Comune di Selvazzano (2009)
In riferimento ai consumi dei settori privati, si osserva che quello che incide in maniera più
importante sul totale delle emissioni generate dal territorio risulta essere quello dei
trasporti. Questo settore di consumo energetico, produce il 43% circa delle emissioni totali
generate all’interno del territorio comunale. Tenendo conto di quanto sia difficile stabilire il
più precisamente possibile i quantitativi di carburante effettivamente consumato all’interno
di un determinato territorio comunale circoscritto, e quindi, valutare i quantitativi di
emissione prodotti dai trasporti in quel determinato territorio, è necessario fare riferimento
27
alle considerazioni fatte sul settore trasporti sulla base dei dati provinciali nel paragrafo
dedicato a questo settore (vedi par. 2.10).
Per quanto riguarda l’incidenza degli altri settori, immediatamente dopo il settore trasporti,
il settore che produce il maggior numero di tonnellate di CO2 emesse a livello locale con il
33% è il settore residenziale. Il settore Commerciale, fa segnare rispetto alle emissioni
generali imputabili al territorio comunale di Selvazzano, il 9% di incisività sul totale, mentre
il settore industriale pesa per il 12% sul totale delle emissioni di CO2 generate all’interno
del territorio comunale. Un altro 2% di emissioni deriva dall’incenerimento di rifiuto secco
mentre un ulteriore 1% dal conferimento di rifiuto secco in discarica.
Consumo totale di
energia (MWh)
150.487
32.845
43.290
179.358
Settore
Residenziale
Commerciale
Industriale e altri gas serra
Trasporti
Rifiuti del territorio
Produzione locale di energia
Subtotale
Riduzioni locali di energia (vedere di seguito)
Totali
5.275
411.256
83
411.339
Emissioni totali
(tCO2e)
35.909
10.184
12.909
46.717
964
2.144
108.827
-34
108.792
Tabella riassuntiva dei consumi territoriali per settore
Emissioni di CO2e delle a vità sul territorio per se ore
Rifiuti del territorio
1%
Produzione locale di
energia
2%
Residenziale
33%
Trasporti
43%
Commerciale
9%
Industriale e altri gas
serra
12%
Figura 3: Emissioni per settore nel Comune di Selvazzano nell’anno 2009
28
Consumo totale di energia (MWh)
Produzione locale di
energia
1%
Residenziale
37%
Trasporti
44%
Industriale e altri gas
serra
10%
Commerciale
8%
Figura 4: Consumo di energia per settore nel Comune di Selvazzano 2009
2.7
Pubblica Amministrazione
Gli
usi
energetici
da
addebitare
direttamente
alla
Pubblica
Amministrazione,
rappresentano l’1,5% delle emissioni totali generate all’interno del territorio comunale. I
consumi energetici di diretta competenza del Comune sono quelli relativi al proprio
patrimonio edilizio di proprietà e non a gestione affidata a terzi, all’illuminazione pubblica,
quelli del parco mezzi di proprietà dell’Amministrazione e quelli relativi al funzionamento
degli impianti di depurazione delle acque.
I consumi di energia gestiti direttamente dal Comune riguardano quindi:
Patrimonio edilizio, il quale consta di poco meno di 40 utenze, tra cui scuole elementari e
medie, strutture sportive, centri socio culturali e assistenziali ed uffici. Gran parte degli
edifici che ospitano queste strutture, presentavano nell’anno 2009, prestazioni energetiche
abbastanza scarse. I consumi apportati dagli edifici pubblici, per quanto concerne il
consumo di elettricità, ammonta complessivamente a 671 MWh per l’anno 2009. Gli edifici
che risultano essere maggiormente energivori sono l’edificio che ospita la sede Comunale,
quelli delle Scuole Elementari Giuliani, Vivaldi e Bertolin, l’edificio che ospita la Palestra
Kolbe, il Centro Civico Baracca e quello Carlo Leoni. Non sono presenti all’interno del
territorio comunale le scuole superiori.
Illuminazione Pubblica: i consumi totali imputabili all’illuminazione pubblica ammontano
a 2.122 MWh per l’anno 2009, per un totale di 876 tonnellate di CO2 generate dagli
impianti di illuminazione serviti dagli 89 quadri elettrici presenti sul territorio comunale.
29
Il parco auto in dotazione all’Amministrazione è formato da un totale di 15 mezzi utilizzati
sia per il normale svolgimento delle funzioni amministrative dei dipendenti, sia per i lavori
di manutenzione ordinaria svolta dal personale preposto. Nell’anno 2009 i litri di benzina
consumati per l’utilizzo dei mezzi a disposizione del Comune sono stati 4.676, mentre
quelli di gasolio 1.630 per un totale di un consumo pari a 63 MWh che hanno generato 16
tonnellate di CO2 emessa per l’anno di riferimento. Non sono presenti fra le auto in
dotazione, veicoli alimentati a GPL o a metano.
Un ulteriore e considerevole apporto ai consumi imputabili alla Pubblica Amministrazione,
provengono dal funzionamento dagli impianti di trattamento delle acque e delle acque
reflue. I consumi imputabili a questo ambito, rappresentano il 23% del totale dei consumi
imputabili
alla
Pubblica
Amministrazione.
Sono
consumi
elettrici
derivanti
dal
funzionamento delle pompe di sollevamento delle acque ed ammontano a 930 MWh i quali
hanno generato emissioni di CO2 per 384 tonnellate nell’anno 2009.
Consumi ed emissioni imputabili alla P.A. nell'anno 2009 in MWh
Consumi elettrici e termici degli edifici pubblici
1.416
Consumi elettrici derivanti dall’illuminazione pubblica
2.122
Consumo da funzionamento impianti trattamento acque reflue
930
Parco auto
63
Emissioni generate dai consumi energetici della P.A. (tCO2e)
1.651
Tabella 2: Consumi ed emissioni della Pubblica Amministrazione (2009)
Energia totale
settore (MWh)
Emissioni totali
settore (tCO2e)
1.416
374
63
16
Illuminazione pubblica
2.122
876
Acqua e acque reflue
930
384
4.531
1.651
Settore
Edifici
Parco macchine
Totale
Tabella riassuntiva dei consumi per settore
30
Figura 5: Emissioni di CO2 derivanti dalle attività comunali per l’anno 2009
2.8
Il settore residenziale
Il sistema insediativo di Selvazzano Dentro è caratterizzato dalla presenza di centri abitati
plasmati da dinamiche molto diverse: Selvazzano, il capoluogo; Tencarola, Caselle,
Feriole e San Domenico, le sue frazioni.
Dalla presenza del fiume Bacchiglione sono sorti i principali nuclei abitati, si sono
sviluppati l’economia e gli insediamenti, si è plasmato il disegno agrario del territorio, so
sono conformati l’assetto viario ed edilizio. Oltre al centro storico di Selvazzano, anche
l’abitato di Tencarola è sorto in prossimità del fiume e lo stesso toponimo riporta a uno
stretto legame con quest’ultimo. Con il tempo questi due centri sono cresciuti come
prolungamento della città patavina. La città, da un determinato periodo storico, esce dalla
cinta muraria per espandersi lungo la SP 89 via dei Colli. A Tencarola, nel capoluogo ma
anche a San Domenico, le parti urbane sono prevalentemente residenziali: a partire dalla
viabilità storica, i quartieri sono distribuiti secondo un modello di riempimento interstiziale,
in lotti di piccole dimensioni ma attraverso tipologie di qualità. All’interno dei tessuti
esistono diversi servizi: scuole, impianti sportivi, servizi di carattere generale.
Sempre lungo la via dei colli, superato il capoluogo, dall’incrocio con via Schiavo in avanti,
prende forza il paesaggio collinare. Il nucleo della frazione di Feriole è già inserito in
questo contesto: uno spazio residenziale alternato a spazi aperti, in cui prevale la coltura
della vite, dove occupano la scena da un lato la Montecchia e dall’altro il colle Monterosso.
La forte valenza paesaggistica di questo territorio è dimostrata dall’esistenza di un dialogo
con i centri presenti alle pendici dei colli.
31
Diverse sono le origini e la collocazione della frazione di Caselle e degli abitanti presenti a
nord. Questi si sviluppano lungo la SR 11, un asse infrastrutturale molto forte in termini di
ruolo: è la via che storicamente supporta le relazioni con i due poli di Vicenza e Padova.
L’abitato di Caselle si sviluppa ai confini con Sarmeola di Rubano ed è formato da quartieri
con una bassa densità edilizia, una zona residenziale che risulta interclusa all’interno di
parti urbanistiche ben diverse. A nord, infatti, sono presenti i grandi contenitori produttivi e
commerciali del corridoio Padova-Vicenza, il centro commerciale Le Brentelle, le industrie
Ferrato ecc., a sud, sotto via Pelosa, si sviluppa l’area produttiva comunale. Questa
conformazione di “isola residenziale” comporta relazioni più forti con i centri della SR 11 e
di conseguenza con Rubano, più che con il capoluogo e le altre frazioni del comune di
Selvazzano Dentro.
Il numero degli utenti allacciati alla rete elettrica per questo settore ammontava nel 2009 a
9.869. Non sono stati resi disponibili dati sul numero dei clienti allacciati alla rete gas per
questo settore da parte delle utilities che si occupano della distribuzione del gas in ambito
territoriale.
Prima del
Dal 1919
Dal 1946
Dal 1962
Dal 1972
Dal 1982
Dopo il
1919
al 1945
al 1961
al 1971
al 1981
al 1991
1991
75
77
402
1.117
1.185
345
348
Totale
3.549
Tabella 3: Edifici per classi di età a Selvazzano (Istat 2001)
Consumi ed emissioni del settore Residenziale nell'anno 2009 in MWh
Consumi elettrici del settore residenziale
26.629
Consumi termici del settore residenziale
123.859
Emissioni generate dai consumi energetici del settore residenziale
(tCO2e)
35.909
Tabella 4: Consumi ed emissioni del settore residenziale di Selvazzano (2009)
32
Tipo di
combustibile
Consumo totale di energia
(MWh)
Emissioni totali
(tCO2e)
Elettricità
26.629
10.998
Gas naturale
123.859
24.912
Totali
150.487
35.909
Tabella riassuntiva per vettore energetico
2.9
Il settore terziario
All’interno di uno scenario economico nazionale ed internazionale caratterizzato da chiare
difficoltà congiunturali, è necessario che le imprese, per il raggiungimento di performance
migliori rispetto alla media di settore ed essenzialmente per la loro sopravvivenza, siano
oggigiorno in grado di consolidare il proprio posizionamento competitivo, anche portando
avanti quelle piccole trasformazioni strutturali, più o meno radicali, che hanno
dinamicamente coinvolto l’universo delle imprese italiane negli ultimi anni.
I dati disponibili di fonte Infocamere 2009 sull’andamento della base produttiva a livello
provinciale, indicano nell’insieme una parziale tenuta dell’apparato imprenditoriale, come
avviene del resto anche nella maggior parte del territorio regionale, anche considerato che
il periodo in esame ed ancor di più quello successivo al 2009, si configura come quello in
cui si sono maggiormente manifestati i riflessi della crisi economico-finanziaria.
Sul dato complessivo (-0,6%) pesa soprattutto la flessione delle imprese agricole, mentre
si manifesta una sostanziale stagnazione della base produttiva considerando le sole
attività industriali e terziarie. Le dinamiche dei singoli settori evidenziano un certo
rallentamento nel manifatturiero, come effetto delle flessioni nel legno-mobile e nei
principali segmenti della metalmeccanica e della stagnazione nel sistema della moda.
Emerge un notevole ridimensionamento dei tassi di crescita nelle costruzione e nei servizi
immobiliari, dopo un periodo di espansione praticamente ininterrotta che ha caratterizzato
il decennio in corso, ma il fenomeno riguarda anche i servizi alle imprese nel loro
complesso. In ambito veneto, Padova si conferma la provincia con la maggiore densità di
insediamenti produttivi industriali e terziari rispetto alla popolazione (9,7 abitanti per
insediamento) rispetto a valori compresi tra 10,5 e 10.9 per le altre province venete, ad
eccezione di Belluno (12,4), unica provincia a presentare una densità inferiore al dato
nazionale. Il rapporto fra popolazione ed insediamenti produttivi presenta per Selvazzano
un indice di densità pari a 10,5 abitanti per unità locale, collocando il Comune nelle ultime
33
posizioni in provincia e descrivendo una dinamica della forza lavoro che necessita di
spostarsi in altri comuni per svolgere le proprie attività.
Gli utenti del terziario allacciati alla rete elettrica per l’anno 2009 erano 6 in media tensione
e 1.022 in bassa tensione. Non sono stati reperibili dati sul numero di utenti allacciati alla
rete gas da parte delle utilities di distribuzione territoriale.
Consumi ed emissioni del settore Terziario nell'anno 2009 in MWh
Consumi elettrici del settore terziario
16.886
Consumi termici del settore terziario
15.960
Emissioni generate dai consumi energetici del settore terziario (tCO2e)
10.184
Tabella 5: Consumi ed emissioni del settore terziario di Selvazzano (2009)
Tipo di combustibile
Energia totale (MWh)
Emissioni totali (tCO2e)
16.886
15.960
32.845
6.974
3.210
10.184
Elettricità
Gas naturale
Totale
Tabella riassuntiva per vettore energetico
2.10 Il settore Trasporti
Secondo i rilevamenti effettuati dalla Regione Veneto e presentati nel Rapporto statistico
2009, in Veneto circolavano oltre 3.700.000 veicoli per l’anno di riferimento 2009, con il
76% di autovetture ed il 10% di autocarri, rimorchi e motrici. I veicoli a disposizione ogni
100 residenti sono 9 in più rispetto al decennio scorso. Negli spostamenti quotidiani delle
persone si conferma il ruolo predominante delle auto: il 77% di quanti escono di casa
(79,5% dato Italia) per motivi di lavoro, studio, gestione familiare o tempo libero utilizza
mezzi di trasporto a motore e nel 79% dei casi si tratta appunto dell’auto privata (72,6%
dato Italia). Il 24% di quelli che escono di casa quotidianamente su base regionale,
appartiene al gruppo dei pendolari lavorativi. Questo gruppo di persone si muovono per
ragioni di lavoro/studio (94% degli spostamenti) e quasi solo su percorrenze sistematiche,
con un’elevata concentrazione negli orari mattutini. Il Veneto è un territorio che attrae a se
persone e merci, e quindi genera mobilità dovuta a motivazioni di spostamento differenti.
La Provincia di Padova sulla base dei flussi di entrata è collocata al primo posto dei 10
34
maggiori poli di attrazione regionale, si tratta di quei comuni in cui si registrano i più
rilevanti spostamenti di entrata in un determinato comune ad esclusione degli spostamenti
intracomunali. Padova, Venezia, Verona e Vicenza sono i primi 4.
Per quanto riguarda nello specifico il Comune di Selvazzano, seguendo alcuni parametri
identificati all’interno del documento del Rapporto Ambientale Preliminare del Comune di
Selvazzano Dentro, è indicativo come il valore rilevato per valutare la probabilità per i
residenti di trovare un lavoro all’interno del comune stesso sia pari al 26%, mentre
l’indicatore che raccoglie le probabilità che un posto di lavoro all’interno del Comune di
Selvazzano sia occupato da un residente fanno segnare una percentuale del 41,9%.
Grazie alla combinazione dei due valori, emerge come vi sia una bassa correlazione fra
comune di residenza e comune di lavoro (mobilità elevata), bassa offerta di lavoro e
necessità di muoversi verso altri comuni.
Il metodo di rendicontazione dei consumi legati al settore dei trasporti per l’anno 2009 ha
seguito un approccio top down legato alla tipologia di informazione che il sotfware per
l’immissione dei dati di consumo (Inventario delle Emissioni) impone per questo tipo di
dati. Pertanto è stato necessario riportare all’interno dell’Inventario, una parametrizzazione
dei dati sulle vendite di carburante per l’anno 2009 pubblicati dal Ministero dello Sviluppo
Economico per il settore trasporti, incrociando questi ultimi con le caratteristiche del parco
veicolare circolante all’interno del Comune di Selvazzano Dentro (dati ACI).
Considerando che il settore trasporti ha un’incidenza media in Europa del 40% sul totale
delle emissioni generate in atmosfera rispetto al totale delle emissioni, il dato rilevato che
è stato del 43% non si allontana molto dalla realtà. Se a questo si aggiunge la particolare
posizione geografica di attraversamento del Comune di Selvazzano e le considerazioni
sulla mobilità per motivi lavorativi di cui sopra, il risultato dato dalla raccolta dei dati di
consumo per questo settore è assimilabile come stima molto vicina ai dati reali di incisività.
Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2010 nel Comune di Due Carrare
TIPOLOGIA
EURO 0
EURO 1
EURO 2
EURO 3
EURO 4
EURO 5
Autovetture
Veicoli leggeri e
pesanti
Trattori stradali
Motocicli
Autobus
Totale
342
255
1.228
1.422
2.382
161
115
64
180
239
198
20
2
397
3
1
179
5
168
1
231
1
1
EURO 6
Non
Non
TOTALE
contemplato identificato
5.791
1
816
2
10
997
4
7.618
Tabella 6: Parco veicolare in circolazione nel Comune di Due Carrare anno 2010 (Fonte ACI Autoritratto)
35
Consumi ed emissioni del settore Trasporti nell'anno 2009 in MWh
Energia consumata da vendita di benzina per il settore trasporti
48.302
Energia consumata da vendita di diesel per il settore trasporti
125.393
Energia consumata da vendita di GPL per il settore trasporti
5.663
Emissioni generate dai consumi energetici del settore trasporti (tCO2e)
46.717
Tabella 6: Consumi ed emissioni del settore trasporti di Selvazzano (2009)
TIPOLOGIA
Autovetture
Veicoli leggeri e
pesanti
Trattori stradali
Motocicli
Autobus
Totale
Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2009 nel Comune di Selvazzano Dentro
Non
Non
EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5
EURO 6
TOTALE
contemplato identificato
893
708
3.018
3.198
5.317
141
1
4
13.279
240
6
979
2
117
3
591
372
10
637
511
14
608
11
302
7
4
3
1
3
1
1.549
40
2.816
16
17.700
Figura 6: Parco veicoli circolante nel Comune di Selvazzano Dentro nell’anno 2009 (Fonte ACI)
2.11 Il settore Industriale
In Veneto le dinamiche settoriali vedono consolidarsi fenomeni di ristrutturazione
dell’apparato
imprenditoriale,
proseguendo
nella
direzione
della
terziarizzazione
dell’economia. Le variazioni annue più alte riscontrate nell’anno precedente all’Inventario
delle emissioni sono state quelle del settore energia (+22,5%) e quelle di diversi settori
appartenenti alle branche dei servizi alle imprese e alle persone: sono cresciuti infatti
nell’ultimo anno dell’8,7% il settore sanitario, del 7,5% quello dei servizi alle imprese, del
6,6% l’istruzione e del 5,7% le imprese alberghiere e di ristorazione. Una crescita
pressochè nulla si è verificata per quanto riguarda i trasporti e la pesca, mentre il settore
agricolo ha subito una diminuzione del numero di imprese attive superiori ai 2 punti
percentuali. L’industria in senso stretto dopo alcuni anni di flessione, registrava al 2008
una crescita annua dell’1,6%, raggiungendo un contingente su base regionale di 66.898
imprese attive. L’analisi delle attività produttive per Selvazzano Dentro è stata condotta
sulla base della classificazione ATECO utilizzando come fonte dati le informazioni della
Camera di Commercio di Padova aggiornate al 2008, anno immediatamente precedente
all’Inventario delle emissioni. Di seguito si riporta il grafico delle attività economiche
presenti a livello comunale suddivise per settore:
36
Figura 7: Composizione delle attività economiche del Comune di Selvazzano al 2008 Fonte PATI
I consumi energetici del settore industriale incidono per l’11% sul totale dei consumi del
Comune di Selvazzano Dentro. I dati forniti da Enel Distribuzione, riportano per l’anno
2009 un numero di 292 clienti allacciati alla rete, di cui 18 allacciati in media tensione e
274 in bassa tensione. Non sono stati forniti dati sui clienti allacciati alla rete gas da parte
delle utilities che si occupano della distribuzione di gas a livello territoriale.
Consumi ed emissioni del settore Industriale nell'anno 2009 in MWh
Consumi elettrici del settore industriale
19.833
Consumi termici del settore industriale
23.457
Emissioni generate dai consumi energetici del settore industriale (tCO2e)
12.909
Tabella 7: Consumi ed emissioni del settore industriale di Selvazzano (2009)
37
Tipo di combustibile
Energia totale (MWh)
Emissioni totali (tCO2e)
19.833
23.457
43.290
8.191
4.718
12.909
Elettricità
Gas naturale
Totali
Tabella riassuntiva per vettore energetico
2.12 Il settore Rifiuti Urbani
Riguardo le tematiche inerenti la gestione dei rifiuti urbani e speciali, il Veneto si pone
all’avanguardia rispetto alle altre realtà regionali italiane, sia per i risultati fin ora raggiunti,
sia per lo scenario futuro che appare favorevole quanto a capacità di gestire in forma
integrata l’intera filiera (produzione, raccolta, recupero, smaltimento). In linea generale si
può affermare che il Veneto si colloca, non solo in ambito italiano ma anche europeo, in
posizione di assoluta eccellenza per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e per i risultati
ottenuti nel raggiungimento dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti speciali.
Nel Bacino Padova 2, che interessa 20 comuni incluso il Comune di Selvazzano Dentro
per un totale di circa 420.000 abitanti, la raccolta differenziata nel 2009 ha raggiungo il
56%. Il capoluogo (Padova) per natura maggiore produttore di rifiuti da attività commerciali
ed industriali, era al 44%, mentre i comuni della cintura raggiungevano il 70% con
Selvazzano al 66,8%.
38
KG raccolta differenziata
2009
secco
umido
plastica
lattine
carta
vetro e lattine
2010
2011
2012
Totale ton.
Kg. pro capite
3.279,39
3.477,70
3.253,81
3.177,89
147,91
155,92
144,18
139,48
Totale ton.
Kg. pro capite
1.650,58
1.724,55
1.748,94
1.789,13
74,44
77,32
77,50
78,53
Totale ton.
Kg. pro capite
153,11
368,48
343,96
383,40
6,91
16,52
15,24
16,83
Totale ton.
Kg. pro capite
30,63
20,00
18,76
5,40
1,38
0,90
0,83
0,24
Totale ton.
Kg. pro capite
994,22
1.412,58
1.284,67
1.227,74
44,84
63,33
56,92
53,89
Totale ton.
Kg. pro capite
692,88
678,86
673,09
655,88
31,25
30,44
29,82
28,79
66,80
66,30
66,80
66,80
% differenziata
Rifiuto Secco
tonnellate totali
discarica (t)
incenerito (t)
13.188,80
4.932,34
8.256,46
Figura 8: Dati sulla raccolta differenziata nel Comune di Selvazzano Dentro (il quantitativo di rifiuto secco
incenerito è riferito al totale del quadriennio descritto)
CO2 generata dal conferimento in discarica e dall’incenerimento di rifiuto solido
urbano 2009
Rifiuto solido urbano conferito in discarica in tonnellate
1.333
Emissioni generate dal conferimento in discarica di rifiuti solidi urbani (tCO2e)
964
Rifiuto solido urbano conferito a termovalorizzazione in tonnellate
2064
Produzione di energia a livello locale da incenerimento del rifiuto secco in MWh
5.275
Emissioni generate dall’incenerimento del rifiuto secco (tCO2e)
2.144
Tabella 8: Emissioni e produzione energetica da conferimenti di di rifiuto solido in discarica ed incenerito
2.13 Produzione locale di energia
La fonte energetica rinnovabile che ha trovato maggiormente sviluppo nel territorio di
Selvazzano è stata il fotovoltaico. Se da un lato la scarsa disponibilità di biomassa a livello
urbano o la ventosità o salti della rete fluviale rendono tali fonti meno appetibili per
interventi di tipo diffuso, la particolare congiuntura del mercato dell’energia in Italia e la
39
maturità delle tecnologie pone l’energia solare come particolarmente interessante. Il
settore fotovoltaico ha visto dal 2007 ad oggi, una forte spinta grazie ai Decreti ministeriali
di incentivazione del kWh prodotto ed immesso in rete. Il numero degli impianti fotovoltaici
installati, all’interno del territorio comunale di Selvazzano sfiora le 300 unità fra il 2007 e la
metà
del
2013,
questo
dato
complessivo
riguarda
sia
gli
impianti
installati
dall’amministrazione pubblica che quelli installati da privati in ambito residenziale,
commerciale, industriale, agricolo. Nell’anno 2009 i kWh installati da privati nel comune di
Selvazzano ammontavano a 81,8 kWp per una produzione complessiva di 83 MWh.
Per quanto riguarda la P.A. nel 2011 son o stati installati impianti fotovoltaici per una
potenza complessiva pari a circa 43,7 kWp, i quali hanno prodotto energia per circa 48
MWh. Questi impianti sono stati installati rispettivamente presso il Centro Civico Presca
(4,14 kWp), la Scuola Elementare Bertolin (19,78 kWp) sulla Scuola Elementare Vivaldi
(19,78 kWp).
40
3. Concertazione e partecipazione
Coinvolgimento dei portatori di interesse
3.1
Il coinvolgimento dei cittadini e portatori di interesse risulta essere essenziale affinchè il
Piano d’Azione risulti operativo e le azioni contenute al suo interno, quanto più largamente
condivise ed efficaci. Il coinvolgimento di enti, imprese, associazioni e cittadini è quindi
prioritario: solo attraverso i processi di partecipazione allargata è possibile sviluppare
azioni concrete sul territorio, principalmente per quei settori che risultano essere
maggiormente energivori come quello residenziale, industriale e dei trasporti. Oltre a ciò,
un processo partecipato è essenziale per fornire consapevolezza a tutte le parti coinvolte
sul come attivare i potenziali di un uso intelligente dell’energia nel proprio ambito di vita e
di lavoro. L’Amministrazione ha il compito di dare l’esempio su tematiche che riguardano
l’uso intelligente dell’energia, stimolando i cittadini ad un comportamento più responsabile,
incentivare il consumo di prodotti ecosostenibili ed alla fruizione di servizi efficienti dal
punto di vista energetico ed ambientale. L’Amministrazione di Selvazzano, ha avviato i
processi di coinvolgimento dei portatori di interesse presenti sul territorio con un primo
tavolo operativo tenutosi l’11 novembre 2013, non solo allo scopo di creare una
partecipazione allargata nella formulazione delle linee d’azione contenute all’interno del
proprio PAES, ma anche per avviare un tavolo di lavoro con questi ultimi, che possa avere
una cadenza temporale in modo da seguire tutta la fase di implementazione delle azioni
contenute nel Piano stesso. L’adesione alla partecipazione è stata accolta principalmente
da alcuni dei soggetti rappresentanti associazioni di categoria presenti sul territorio,
segnatamente:
•
CNA Padova, delegazione di Selvazzano Dentro – Maniero Antonio
•
Confagricoltura Padova – Traverso Rosaria, Beria Luciano
•
Confesercenti – Schiavo Paolo
•
Coldiretti – Fincato Fabio
•
ANAMMI Padova – Bordin Diego, Sanginiti Antonio
•
UPA e Confartigianato Padova – Piovan Alberto
•
ASCOM Padova – Marchioro Dino
•
APS Holding – D’Orazio Sergio
41
•
ANCE Padova – Zotti Francesca
•
Ass. Albergatori – Soranzo Monica (Padova)
•
Consorzio Produttori Biomasse – Biasio Boris
Da alcuni di questi soggetti del mondo dell’associazionismo e dell’impresa sono pervenuti
contributi operativi al Piano, sotto forma di Schede Azione e suggerimenti per le linee di
indirizzo. L’Amministrazione non solo ha tenuto in debita considerazione i contributi
pervenuti dal mondo dei portatori di interesse, ma ha provveduto all’inserimento di questi
contributi all’interno del Piano d’Azione, a testimonianza del fatto che i processi di
partecipazione allargata ed i tavoli di lavoro ad essi correlati, rappresentino un’occasione
di fondamentale importanza per dare un apporto sostanziale alle linee programmatiche
pluriennali da inserire in un PAES. L’importanza del coinvolgimento del mondo privato
nella stesura dei PAES è data dal fatto che in media il 98% delle emissioni totali generate
all’interno di un territorio comunale provengono da consumi energetici in settori come
quello Residenziale, Commerciale, Industriale e dei Trasporti privati. Risulta pertanto
essenziale nella fase di programmazione delle azioni, essere a conoscenza del punto di
vista del mondo privato sul tema energia e sulle possibili strade da percorrere per
raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020.
42
4. Il Piano d’Azione
L’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 rispetto a quelle del 2009 è ambizioso e
richiede notevoli sforzi di pianificazione e monitoraggio dei risultati. Va però sottolineato
che dal 2009 ad oggi molto è stato fatto in termini di azioni di sostenibilità energetica del
territorio. Il piano d’azione qui sviluppato vuole rendere ragione dei passi sin qui compiuti
in termini di sostenibilità ambientale degli usi energetici, realizzati soprattutto, ma non solo,
dalla pubblica amministrazione nel proprio patrimonio immobiliare e nei propri servizi.
Il piano d’azione verrà quindi suddiviso in due parti:
1. Lo stato di fatto, che raccoglie tutto quello che è stato realizzato dal 2010 ad oggi in
termini di usi dell’energia rinnovabile e di efficienza energetica;
2. Il piano d’azione futuro, che analizzerà l’evoluzione del sistema energetico alla luce
dei miglioramenti in divenire, unitamente ad un programma d’azione la cui
integrazione porterà alla riduzione di emissioni seguendo gli interventi contenuti
nelle schede d’azione.
Di seguito viene riportata la tabella riassuntiva che riporta i punti di partenza e di arrivo per
gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel territorio di Selvazzano Dentro.
OBIETTIVO RIDUZIONE EMISSIONI DI CO2 COMUNE DI SELVAZZANO DENTRO
Emissioni di gas serra del territorio comunale (tCO2e)
110.443
Di cui emissioni dell'Ente (tCO2e)
1.651
Emissioni pro capite (tCO2e)
5,02
Anno di riferimento
2009
Popolazione
21.963
Obiettivo Patto dei Sindaci
- 20%
Obiettivo abbattimento Emissioni totali al 2020 (tCO2e)
- 22.088
Tabella 9: Gli impegni del Comune di Selvazzano verso la riduzione delle emissioni di CO2 al 2020
43
4.1
4.1.1
La strada già percorsa
Produzione locale di energia
Azione 1.a – Impianti fotovoltaici realizzati in conto energia dalla PA
Descrizione dell’azione
Nell’anno 2011 l’Amministrazione comunale, in collaborazione con ETRA SpA, la quale si è
accollata le spese di installazione, ha messo a disposizione di quest’ultima, le superfici di alcuni dei
propri edifici pubblici al fine di installare 3 impianti fotovoltaici, rispettivamente presso:
Scuole Elementari Bertolin da 19,78 kWp
Scuola Elementare Vivaldi da 19,78 kWp
Centro Civico Presca da 4,14 kWp.
Questa azione legata alla produzione di energia elettrica a partire da impianti fotovoltaici, ha
permesso alla Pubblica Amministrazione di soddifare gran parte del fabbisogno elettrico dei propri
edifici abbattendo le emissioni in atmosfera dovute agli usi elettrici dell’energia negli edifici pubblici
considerati.
Obiettivi dell’azione
Aumentare la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili elettriche da parte della Pubblica
Amministrazione.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e milestones)
2011
Stima dei costi
€ 113.750 circa (interamente a carico di ETRA Spa)
Modalità di finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Lavori Pubblici – Etra Spa
Risultati ottenuti
Produzione energetica F.R.
[MWh]
48,5 MWh
Stima riduzione emissioni CO2
[t]
19 tCO2
44
Azione 1b – Impianti fotovoltaici realizzati in conto energia dai settori privati
Descrizione dell’azione
Dal 2006 ad oggi il trend di installazione di impianti fotovoltaici ha visto una notevole accelerazione,
grazie soprattutto alla generosa forma di incentivazione del conto energia. In questa scheda azione
vengono rendicontate le produzioni elettriche derivanti dalle installazioni effettuate nei vari settori
privati: residenziale, commerciale ed industriale.
Fra il 2010 ed il 2013 le potenze installate per ciascuna macro area sono state:
•
•
•
Residenziale: 911,3 kW
Commerciale ed Agricolo: 498,3 kW
Industriale: 812,4 kW
Obiettivi dell’azione
Aumentare la produzione di fonti rinnovabili elettriche nei settori privati.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e milestones)
2010-2013
Stima dei costi
€ 5.539.370 circa
Modalità di finanziamento
Fondi privati
Responsabile attuazione
Privati cittadini
Risultati ottenuti
Produzione energetica F.R.
[MWh]
2.444,5 MWh
Stima riduzione emissioni CO2
[t]
947,3 tCO2
45
Azione 2 – Installazione di impianti di solare termico in ambito privato
Descrizione dell’azione
Il Rapporto ENEA 2011 rileva i risparmi conseguiti dovuti all’installazione di impianti di solare
termico su base regionale. La Regione Veneto, come risulta evidente dalla tabella sottostante,
non è fra le Regioni con il più alto tasso di installazioni su base nazionale, attestandosi al
penultimo posto con 4,5 MWh/anno di energia termica risparmiati grazie all’installazione di
questo tipo di impianti. Al contrario, se si valuta il costo medio per impianto, la Regione Veneto in
questa specifica graduatoria si colloca al decimo posto rispetto alle altre regioni italiane, con un
costo medio per impianto di 7.366€ e fa segnare una media di 12,79 impianti installati ogni
10.000 abitanti. Per superficie totale di impianto installato, il Veneto si colloca al secondo posto
rispetto alle altre regioni, questo significa che i propri impianti sono per la maggior parte di
grossa portata e che vi è un’installazione meno diffusa in ambito residenziale rispetto ad altre
regioni.
Tuttavia nel 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato una nuova campagna di
incentivazione allo sviluppo dei sistemi di produzione di energia termica da fonte solare, pertanto
si prevede nei prossimi anni un sostanziale aumento delle installazioni anche in questa Regione
e conseguentemente dei MWh/anno di energia risparmiata grazie alla produzione degli impianti
di solare termico che verranno installati.
All’interno del Comune di Selvazzano, sono stati rilevati (fino al 27/08/2013) un numero totale di
57 impianti solari termici, dei quali, 36 installati fra il 2006 ed il 2009 ed i restanti 21 installati fra il
2010 ed il 2013. L’Amministrazione ha rilevato l’ubicazione fisica di ciascuno degli impianti in
questione, e negli ultimi due anni anche i m2 di pannelli solari termici installati. La media di
installazione rilevata è pari a 6,95 m2 per ogni impianto.
Seguendo le indicazioni fornite dalle schede tecniche dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il
Gas per il calcolo del risparmio dell’energia primaria nelle aree a Fascia climatica 1 (fascia in cui
la Provincia di Padova è compresa), è ipotizzabile il calcolo che segue, tenendo conto dei
parametri di riferimento contenuti nella tabella e tenendo conto soltanto degli impianti installati fra
il 2010 ed il 2013 (21 impianti per una superficie media di 6,95 m2):
46
-3
2
10 tep*61RSL*21*6,95m = 8,9 tep/anno
20,9 tCO2
8,9 tep/anno*11,628= 103,5 MWh
103,5 MWh* 0,202=
Obiettivi dell’azione
Aumentare la produzione di fonti rinnovabili termiche.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e milestones)
2011-2013
Stima dei costi
€ 73.660 circa
Modalità di finanziamento
Fondi propri o con finanziamenti bancari
Responsabile attuazione
Privati cittadini
Risultati ottenuti
Risparmio energetico F.R. [MWh]
103,5 MWh
Stima riduzione emissioni CO2 [t]
20,9 tCO2
47
4.1.2
Efficienza energetica degli edifici privati
Azione 3 – Riqualificazione edilizia privata mediante detrazione del 55%
Descrizione dell’azione
Da qualche anno in Italia è stato attivato virtuoso percorso che consente di detrarre il 55% degli
investimenti in efficienza energetica degli edifici dalle imposte in 10 anni. Questa iniziativa ha avuto un
forte impatto nel Veneto. La tabella sottostante ne chiarisce i contorni e fornisce una stima attendibile
dell’impatto sul patrimonio immobiliare padovano. In questa scheda è rendicontato il beneficio a livello
locale, degli interventi in detrazione al 55% (i quali sono stati portati al 65% a partire dal 2013),
ipotizzando che l’andamento degli interventi a livello regionale, abbia avuto seguito anche per quanto
concerne la realtà di Selvazzano Dentro.
Nelle tabelle che seguono, sono riportati i valori di investimento per singola tipologia di intervento
relativo all’efficienza energetica realizzato ed i relativi risparmi energetici conseguiti a livello regionale.
Vengono altresì riportate le tabelle nelle quali sono stati conteggiati i benefici di questi interventi sia in
termini economici che in termini di risparmio energetico all’interno del Comune di Selvazzano Dentro,
proporzionati ai valori regionali pubblicati da ENEA nei suoi Rapporti per gli anni 2010-2011-2012.
Regione Veneto, Interventi in detrazione
al 55% anno 2010
Tipo di intervento
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali
Infissi
Solare termico
Climatizzazione invernale
TOTALI
totale [€]
36.757.143
47.405.712
228.259.256
68.751.384
214.979.150
596.172.645
MWh risparmiati
13.058
20.940
82.336
44.965
105.617
266.916
Tabella 1 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2010.
Calcolo dei risparmi relativi per
Selvazzano Dentro, interventi in
detrazione al 55% anno 2010
Tipologia Intervento
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali
Infissi
Solare termico
Climatizzazione invernale
Totale
Selvazzano Dentro
Abitanti Selvazzano Dentro
2010: 22.172
totale [€]
MWh risparmiati
165.047
212.862
1.024.932
308.708
965.301
2.676.850
59
94
370
202
474
1.199
Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto ENEA 2010.
Regione Veneto, Interventi in detrazione
al 55% anno 2011
Tipo di intervento
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali
Infissi
Solare termico
Climatizzazione invernale
TOTALI
totale [€]
31.217.191
37.931.356
171.536.002
43.158.897
143.374.491
427.217.937
MWh risparmiati
10.942
18.728
57.774
26.205
66.070
179.719
Tabella 2 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2011.
48
Calcolo dei risparmi relativi per
Selvazzano Dentro, interventi in
detrazione al 55% anno 2011
Tipologia Intervento
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali
Infissi
Solare termico
Climatizzazione invernale
Totale
Selvazzano Dentro
Costo Totale [€]
276.257
335.674
1.521.511
381.936
1.268.796
3.784.174
Abitanti Selvazzano Dentro
2011: 22.145
MWh risparmiati
49
84
259
118
297
807
Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto ENEA 2011.
Regione Veneto, Interventi in detrazione al
55% anno 2012
Tipo di intervento
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali
Infissi
Solare termico
Climatizzazione invernale
TOTALI
totale [€]
23882972
27467428
15488134
36377404
105383285
348599623
MWh risparmiati
8328
14532
54092
21657
45933
14596
Tabella 3 Impatto detrazioni 55% sul risparmio energetico in edilizia: Fonte: Rapporto ENEA 55% - Edizione 2012.
Calcolo dei risparmi relativi per
Selvazzano Dentro, interventi in
detrazione al 55% anno 2012
Tipologia Intervento
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali
Infissi
Solare termico
Climatizzazione invernale
Totale
Selvazzano Dentro
Costo Totale [€]
109.147
125.528
710.593
166.248
481.610
1.593.127
Abitanti Selvazzano Dentro
2012: 22.310
MWh risparmiati
38
66
247
99
210
661
Risparmio calcolato da elaborazione dei dati forniti nel rapporto ENEA 2012.
Obiettivi dell’azione
Aumentare efficienza energetica degli edifici residenziali
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e milestones)
Modalità di finanziamento
Responsabile attuazione
2010-2012
Fondi propri o con finanziamenti bancari
Settore edilizia privata
Risultati ottenuti
Risparmio energetico ottenibile [MWh]
Stima riduzione emissioni tCO2
2.248 MWh (risultato della somma dei totali delle
tabelle sul Risparmio calcolato per Selvazzano,
decurtato dei risparmi sul Solare termico conteggiati
già in Scheda Azione 2)
454 tCO2e
49
Azione 4 – Sostituzione delle caldaie vetuste negli edifici pubblici
Descrizione dell’azione
L’Amministrazione ha provveduto nel corso dell’anno 2012, alla sostituzione delle caldaie vetuste di
alcuni dei propri edifici pubblici, segnatamente:
• Auditorium San Michele (precedente caldaia anno 1985 alimentata a diesel, sostituita da
caldaia a metano modello SPEEDY);
• Scuola Media Albinoni di Tencarola (precedenti 2 gruppi termici rispettivamente risalenti agli
anni 1982 e 1972 sostituiti con generatore a condensazione da 280 kW);
• Scuola Media Bertolin (precedente Generatore a basamento di tipo B a camera aperta);
• Palestra Kolbe (precedente caldaia risalente al 1989 potenza 290 kW sostituita da 2
generatori modello a condensazione da 140 kW, bruciatore modulante 45-200 kW);
• Palestra Bertolin (precedente generatore marca BiKlim e Bruciatore marca Cuneo modello
c18b107 bistadio, installati nel1983, sostituiti da generatore a condensazione con potenza
termica massima di 220 kW, bruciatore modulante 60-280 kW.
EDIFICIO
VIA
COMB.
MATRICOLA
mc
mc
mc
CONTATOR
anno 2009 anno 2010 anno 2011
E GAS
Calcolo del risparmio
energetico
[tep/anno]
Calcolo della CO2
evitata
[ton/anno]
mc
anno 2012
TIPOLOGIA CALDAIA
PRECEDENTE
ANNO DI
INSTAL.
TIPOLOGIA NUOVO IMPIANTO
ANNO DI
SOSTITUZ.
5316 Litri
Generatore a Gasolio marca ICI
Caldaie; Modello tr 14; Anno 1985,
kW focolare 185; kW utile 163;
bruciatore cib inigas MF P5 soff.
Scarso
1985
VIESSMANN VITOCROSSAL 200
Pt=105 kW
2013
0,6
2,14
44018
Gruppo termico 1; marca Biasi;
Modello 500; anno 1982; tipo alto
rendimento; kW focolare 684; kW
utile 581; V sequenza assente;
Gruppo termico 2; marca Pressurex;
monolite jb440; anno 1972; tipologia
obsoleta; kW focolare 230; kW utile
209; stadi; serr. aria; Bruciatore
cuneod; C 226 107; soffiato scarso;
140; 120; monostadio assente
1982
nr. 2 VIESSMANN VITOCROSSAL
200
Pt=450 kW
2012
5,3
14,69
1981
nr. 2 VIESSMANN VITOCROSSAL
200
Pt =340 kW
2012
2,7
7,48
1983
VIESSMANN VITOCROSSAL 200
Pt = 170 kW
2012
2,2
6,1
EDIFICI COMUNALI
AUDITORIUM S.
MICHELE
Via Roma n. 68
Gasolio
/
9000 Litri
9000 Litri
9000 Litri
SCUOLE MEDIE
T. ALBINONI
V. Genova 4
Metano
n. 15188986
28933
40515
44656
PALESTRE
KOLBE
Via Manzoni
PALESTRA BERTOLIN Via D. Bosco 172
Metano
n. 1116950
6981
13110
19016
7804
Metano
n. 22106578
8016
15579,19
17560,13
16.777
Marca Biklim; Modello pr1-h; anno
1989; ripo obloseta; potenza al
focolare 321 kW; potenza utile 290
kW
Generatore di Calore n.1; marca
BiKlim; modello ts 1; tipo Alto
rendimento; potenza al focolare 206
kW; potenza utile 186 kW, stadi serr.
Aria; Bruciatore Cuneo c18b107
Potenza massima 523 kW; Potenza
minima 267 kW; bistadio
Obiettivi dell’azione
Stimolare i privati cittadini all’efficienza energetica nel settore residenziale.
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e
2012
Stima dei costi
€ 181.800
Modalità di finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Ufficio Tributi
50
Modalità di monitoraggio
Ufficio Tributi
Risultati attesi
Risparmio
energetico 61,9 MWh
ottenibile [MWh]
Stima riduzione emissioni 30,4 tCO2
CO2 [t]
Indicatore di performance
MWh/anno risparmiati grazie alla sostituzione delle caldaie
obsolete.
51
4.1.3
Efficienza energetica dell’illuminazione pubblica
Azione 5 – Interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di
Illuminazione Pubblica
Descrizione dell’azione
Nell’anno dell’Inventario delle emissioni, i consumi elettrici della Pubblica Illuminazione
ammontavano a 2.241 MWh ed erano responsabili dell’emissione di 876 tonnellate di CO2.
A cavallo 2009 e durante l’anno 2010, l’Amministrazione ha provveduto alla sostituzione di 1973
lampade da 125W a vapori di Mercurio con lampade da 70W a vapori di sodio e nel corso dell’anno
2013 ha provveduto alla completa sostituzione di tutte le lampade (4000 unità), da vapori di sodio a
vapori di sodio sempre della medesima potenza. Questi interventi di efficienza energetica, al netto
del nuovo edificato, hanno dato risultati positivi anche per l’anno 2011. Facendo una media dei
consumi elettrici del biennio 2010-2011, grazie alle informazioni sui consumi della Pubblica
Illuminazione forniti da Enel Distribuzione, si può notare come il risparmio di energia ammonti al
14%, con un risparmio energetico quantificabile in 310 MWh.
Inoltre, nel corso dell’anno 2013 sono state sostituiti 176 punti luce:
– Vecchie lampade da 150 W al sodio alta pressione (SAP)
– Nuove lampade da 90 W al LED.
52
INTERVENTI
STATO DI FATTO
N°
Punti
Luce
Via Manzoni
Via Vegri
Vie
STATO DI PROGETTO
Tipologia
Lampade
Potenza El.
Singola
W
Assorbimento
Totale
kW
N°
Punti
Luce
Tipologia
Lampade
Potenza El.
Singola
W
Assorbimento
Totale
kW
2
24
SON A-P
HQL
100
125
3,2
21
3
5
CPO-T
CPO-T
CPO-T
90
60
45
2,3
2
SON A-P
100
0,2
7
SON-TPP
100
0,7
Via Caldonazzo
1
SON-TPP
100
0.1
Giardini Tencarola
Via Euganea
4
SON A-P
150
0,6
Area Verde
Via Santa Bertilla
2
SON A-P
70
0,14
13
10
SON A-P
SON A-P
150
70
2,7
2
SON A-P
70
0,14
Via Padova
7
SON A-P
150
1,1
Via Giovanni da
Verazzano
Via D. Chiesa
16
SON A-P
150
2,4
16
SON-TPP
100
1,6
Via Torino
Via Genova
Via Aosta
20
SON A-P
70
1,4
25
SON-TPP
100
2,5
6
LED
48
0,29
Varie
Note
Punto luce alimentato da
pannello fotovoltaico
Oltre all'aspetto energetico, è stato anche migliorato l'aspetto normativo sostituendo tutti i corpi
illuminanti secondo Legge Regionale veneto n.17 del 07.08.2009.
Obiettivi dell’azione
Aumentare l’efficienza energetica della Pubblica Illuminazione.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e milestones)
2010-2011
Stima dei costi
€ 326.000
Modalità di finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Pubblica Amministrazione
Risultati ottenuti
Produzione energetica F.R.
[MWh]
310 MWh
Stima riduzione emissioni CO2
[t]
128 tCO2
53
4.1.4
Trasporti
Azione 6 – Promozione del trasporto ciclo-pedonale ed incentivi all’acquisto
delle biciclette
Descrizione dell’azione
Il Comune di Selvazzano ha da anni avviato un programma di opere pubbliche che tende alla
valorizzazione del trasporto ciclopedonale.
I km di piste ciclabili presenti attualmente all’interno del territorio comunale sono così
composti:
- Piste Ciclabili su Asfalto Km 18,6
- Piste Ciclabili su Ghiaia Km 2,8
- Piste Ciclabili su sterrato Km 4,8
- nell'anno 2010 sono stati messi in opera 800 m di pista su asfalto;
- nell'anno 2011 sono stati messi in opera 500 m di pista su asfalto;
- nell'anno 2012 sono stati messi in opera 120 m di pista su ghiaia;
- Percorso Vita Km 3,1
- Nordik Wolking Km 5,6
- Ippovia Km 4,8
Oltre alla messa in opera dei percorsi dedicati alla ciclabilità, l’Amministrazione ha messo a
disposizione dei propri cittadini un contributo economico per l’acquisto di biciclette a pedalata
assistita e non, contributi che hanno permesso l’acquisto da parte dei cittadini di Selvazzano
di un totale di 26 nuove biciclette, di cui 16 a pedalata assistita e 10 biciclette senza l’ausilio
della pedalata assistita.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
2010-2012
Stima dei costi
€ 265.000 circa
Modalità di
finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Settore LLPP
Modalità di monitoraggio
Settore LLPP
54
4.1.5
Aree Verdi
Azione 7 – Piantumazioni
Descrizione dell’azione
L’Amministrazione ha provveduto nel corso degli ultimi anni alle seguenti piantumazioni di
alberi da fusto:
- anno 2010: piantumati n. 20 alberi;
- anno 2011: piantumati n. 119 alberi;
- anno 2012: piantumati n. 153 alberi di cui 93 in sostituzione di altrettante piante ammalate;
- anno 2013: piantumati n. 83 alberi.
tCO2 sequestrate da fotosintesi
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
2013-
Stima dei costi
€ 40.690
Modalità di
finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Settore Ambiente
Modalità di monitoraggio
Settore Ambiente
Risultati attesi
Stima riduzione
emissioni CO2 [t]
57 tCO2
E’ peraltro evidente che nel percorso di monitoraggio del PAES verranno affinati gli
strumenti di monitoraggio delle trasformazioni che avverranno nel territorio, e di
conseguenza queste ipotesi verranno corroborate da dati più precisi.
Il percorso di efficienza sin qui realizzato consente di abbassare
l’asticella del 2020 dalle 22.088 tCO2 a 20.432 tCO2
55
Tabella riassuntiva sulle azioni già intraprese
Settore
Azione
Persona responsabile
Costi stimati [€]
Impianti FV
Pubblica
Pubblico Amministrazione
A-1a
Lavori Pubblici – ETRA Spa
113.750
Piantumazione
arborea ed aree
verdi
A-7
Settore Ambiente
40.690
Efficienza
energetica degli
impianti di
riscaldamento
degli edifici
pubblici
A-4
Lavori Pubblici
181.800
Efficienza
energetica della
pubblica
illuminazione
A-5
Lavori Pubblici
326.000
Piste ciclabili ed
incentivi
all'acquisto di
biciclette
elettriche
A-6
Lavori Pubblici
265.000
Tot
Installazione
impianti
Privato fotovoltaici in
A-1b
GSE
Risparmio
energetico
previsto
[MWh/anno]
Produzione
energia
rinnovabile
prevista
[MWh/anno]
48,5
% di
riduzione
Riduzione
sul totale
emissioni CO2
delle
[t/a]
emissioni
di CO2
19
0,02%
57
0,05%
61,9
30,4
0,03%
310
128
0,12%
-
0,00%
927.240
372
49
234
2.449.550
-
1.002
389,51
0,21%
0,35%
56
conto energia
Residenziale
Installazione
impianti
fotovoltaici in
conto energia
COMM
A-1b
GSE
1.333.590
-
548,1
212,69
0,19%
Installazione
impianti
fotovoltaici in
conto energia
IND
A-1b
GSE
1.756.230
-
894
345,1
0,31%
Installazione di
impianti solare
termico
A-2
ENEA-GSE-AEEG
73.660
104
20
0,02%
Efficienza
energetica da
detrazione al 55
%
A-3
Edilizia Privata
7.197.260
2.248
454
0,41%
12.810.290
2.352
2.444
1.421
1,29%
13.737.530
2.723
2.492
1.656
1,50%
Tot
TOTALE
57
4.2
Piano d’azione futuro
Il piano d’azione futuro viene qui delineato nelle linee d’azione principali. Verranno
descritte sinteticamente, per ogni tipologia di utenza finale, i margini di risparmio
energetico e le tonnellate equivalenti di CO2 che ci si aspetta di ridurre grazie alle azioni di
dettaglio che si intraprenderanno. Sarà compito della Giunta Comunale l’individuazione
delle azioni di dettaglio, con le relative stime di investimento necessario, che renderanno
esecutivo e realizzabile l’indirizzo che il Consiglio Comunale ha espresso approvando
questo documento di sintesi. Alcuni settori di azione non contengono valori sulla stima di
riduzione delle emissioni. Questo non perché su tale settore non si produrranno azioni, ma
semplicemente perché è difficile, quando non improprio, stimarne tale valore. Le azioni
che ad esempio verranno avviate nell’ambito del Coinvolgimento di cittadini e stakeholder
serviranno a creare una cornice culturale all’interno del quale poi realizzare le iniziative
“esecutive” che porteranno ad una riduzione delle emissioni realmente misurabili.
58
4.2.1
Edifici municipali e impianti
Produzione di energia rinnovabile
Azione 8 – Installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile
sulla nuova Scuola dell’infanzia
Descrizione dell’azione
Nella nuova scuola dell’infanzia in via di costruzione, verrà installato un impianto fotovoltaico della potenza
di 16,8 kW;
Nella stessa scuola verrà installato in impianto solare termico composto da 7 pannelli delle dimensioni di
2,33 mq cad ed è stata stimata una produzione di energia annua di circa 11,2 MWh (saranno presenti 2
bollitori da 400 litri cadauno e l'impianto soddisferà la produzione di acqua calda per almeno il 50%).
Fonte: AEEG Scheda Tecnica 8T Collettori solari
Calcolo solare termico:
-3
2
10 tep*61*2,33 m *7= 0,99 tep
0,99 tep*11,628= 11,5 MWh
11,5 MWh*0,202 = 2,33 tCO2
Obiettivi dell’azione
Abbattere le emissioni dell’Ente Pubblico grazie all’installazione di impianti di energia rinnovabile
sugli edifici della Pubblica Amministrazione
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
2014-2015
Stima dei costi
€ 44.219 (Fotovoltaico)
€ 26.376 (Solare termico)
Modalità di finanziamento
Spesa corrente del Comune di Selvazzano Dentro
Responsabile attuazione
Lavori Pubblici
Risultati attesi
Produzione di energia da
F.R. [MWh]
18,4 MWh (da Fotovoltaico)
Risparmio energetico
ottenibile [MWh]
11,5 MWh (da solare termico)
Stima riduzione emissioni
CO2 [t]
7 tCO2 (evitate dalla produzione di energia elettrica da
fotovoltaico)
2,33 tCO2 (evitate dalla produzione dell’impianto di solare termico)
59
Efficienza energetica
Azione 9 – Interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, rifacimento infissi
e cappotti termici
Descrizione dell’azione
SCUOLE PUBBLICHE
SCUOLA MARCELLO
- serramenti da sostituire 27 mq;
- cappotto sul soffitto 1900 mq;
- volume dell'intero edificio 8500 mc
SCUOLA VIVALDI
- serramenti da sostituire 173 mq;
- cappotto sotto pavimento 101 mq;
- volume relativo alla zona oggetto di cappotto 900 mc;
SCUOLA BERTOLIN
- serramenti da sostituire 187 mq;
- cappotto su pareti dell'intero edificio 1000 mq;
- volume dell'intero edificio 6600 mc;
SCUOLA ALBINONI
- serramenti da sostituire 530 mq;
- cappotto su pareti dell'intero edificio 2050 mq (1.220 mq se viene esclusa la superficie infissi. Vista la
conformazione delle pareti della scuola stessa la quale presenta molte finestre, nel calcolo sulla
coibentazione verrà preso in considerazione il valore di 1.220 mq);
- volume dell'intero edificio 10640 mc.
•
Non essendo attualmente a conoscenza delle caratteristiche dei serramenti ad oggi
presenti per le Scuole considerate con sufficiente puntualità, all’interno di questa
scheda azione e considerato che le Schede tecniche dall’Autorità per l’Energia
Elettrica ed il Gas fornite per calcoli sui Titoli di Efficienza Energetica prendono in
considerazione un coefficiente di calcolo tarato sul cambio dei vetri singoli con doppi
vetri, si stima un miglioramento medio del 10% dei consumi termici rispetto
all’Inventario 2009 per gli edifici considerati, pertanto:
Scuola Marcello – Consumi termici 2009: 278 MWh = 278*10/100= Risparmio di 27,8 MWh
Scuola Vivaldi – Consumi termici 2009: 240 MWh = 240*10/100= Risparmio di 24 MWh
Scuola Bertolin – Consumi termici 2009: 99 MWh = 99*10/100= Risparmio di 9,9 MWh
Scuola Albinoni – Consumi termici 2009: 281 MWh = 281*10/100= Risparmio di 28,1 MWh
•
Attraverso l’utilizzo delle Schede tecniche dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas
vengono stimati i risparmi conseguibili tramite il rifacimento dei cappotti termici su
pareti, soffitti e pavimenti delle Scuole considerate:
Fonte: AEEG Scheda Tecnica 6T Isolamento tetto e pareti
Non essendo ancora in possesso sui dati di trasmittanza si è scelto di prendere in considerazione il valore
intermedio standard compreso fra 1,1÷1,3 e cioè 3,2 (Fascia Climatica E)
60
Risparmio energetico cappotto soffitto Scuola Marcello: 3,2*10-3tep*1900 m2 = 6,08 tep =
6,8*11,628 = 70,7 MWh = 70,7 MWh*0,202 = 14,28 tCO2
Risparmio energetico sotto pavimento Scuola Vivaldi: 3,2*10-3tep*101 m2 = 0,32 tep =
3,23*11,628 = 37,5 MWh = 37,5 MWh*0,202 = 7,6 tCO2
Risparmio energetico pareti intero edificio Scuola Bertolin: 3,2*10-3tep*1000 m2 = 32 tep =
32*11,628 = 3,75 MWh = 3,75 MWh*0,202 = 0,76 tCO2
Risparmio energetico pareti intero edificio Scuola Albinoni: 3,2*10-3tep*1220 m2 = 3,9 tep =
3,9*11,628 = 45,4 MWh = 45,4 MWh*0,202 = 9,1 tCO2
Obiettivi dell’azione
Ottimizzare i consumi di energia termica all’interno degli edifici pubblici
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e
2014 – 2020
Stima dei costi
€ 641.900 (serramenti calcolati in 700€/mq)
€ 168.840 (cappotti calcolati in 40€/mq)
Modalità
di Fondi propri – Finanziamenti ELENA dalla Banca Europea degli
finanziamento
investimenti – Fondi POR Regione Veneto
Responsabile attuazione Lavori Pubblici
Modalità di monitoraggio Prestazione energetica degli edifici sui quali sono previsti gli
interventi di efficienza energetica
Risultati attesi
Risparmio
energetico 89,8 MWh (da sostituzione serramenti)
ottenibile [MWh]
157,35 MWh (da rifacimento cappotti, isolamento tetto e
pavimenti)
Stima
riduzione 18,01 tCO2 (da sostituzione serramenti)
emissioni CO2 [t]
31,74 tCO2 (cappotti e isolamento tetti, pareti e pavimenti)
Indicatore
di kWh termici/m2 risparmiati/anno
performance
61
Azione 10 – Efficienza energetica dell’illuminazione interna degli edifici pubblici
Descrizione dell’azione
Considerando che a seconda della destinazione degli edifici pubblici, uffici o scuole, indicativamente
dal 30% per i primi al 70% per le seconde del consumo di corrente elettrica è destinato all'illuminazione
dei locali e considerando altresì che, in base alla tipologia di reattore e corpo illuminante installati e
sostituiti con elementi elettronici e di nuova generazione è possibile ottenere un risparmio di energia
stimato di circa il 35% dei consumi elettrici, con onere di realizzazione della sostituzione e di
rifornimento di energia a carico terzi, che rientreranno nel tempo, grazie al risparmio ottenuto,
dell'investimento realizzato. Si prevede inoltre l'esecuzione di interventi mirati per sezionare linee,
programmazione orari, sensori di presenza che ottimizzino ulteriormente il consumo energetico,
coinvolgendo anche i diretti interessati (scuole) nei benefici dovuti al risparmio effettivo ottenuto.
Edificio
Locazione
Consumi kWh/anno 2009
BIBLIOTECA E SOCIALI
Via Cesarotti n. 1
36.717
SEDE MUNICIPALE
Piazza G. Puchetti 1
CROCE ROSSA
Via Tasso n. 8
14.432
CENTRO CIVICO BARACCA
Via Padova n. 63
33.279
177.327
CENTRO CIVICO MONTECCHIA
Via Montecchia n.1
3.764
CENTRO CIVICO CARLO LEONI
Piazza Carlo Leoni
38.236
AUDITORIUM S. MICHELE
Via Roma n. 68
17.820
SEDE ALPINI ED ANZIANI
Via De Santis
754
SEDE ASSOCIAZIONE SCUOLA MAVia Manzoni n.3
39.366
ELEMENTARI GIULIANI
Via Cesarotti 1/B
50.770
ELEMENTARE BERTOLIN
Via D.Bosco 172
26.202
ELEMENTARE A. VIVALDI
Via S. Marco n.2
37.421
MEDIE ALBINONI TENCAROLA
V. Genova 4
16.328
MEDIE ALBINONI SELVAZZANO
Via Cesarotti n. 3
32.133
PALESTRA KOLBE
Via Manzoni
47.610
PALESTRA MONTECCHIA
Via Montecchia
11.365
ELEMENTARE BERTOLIN
Via Don Bosco, 172
26.202
ANAGRAFE
Via Torino, 6
1.859
SERVIZI COMUNALI VIA DE SANCTVia De Sanctis, 8
12.806
IMPIANTI SPORTIVI
28.233
Via Pirandello
Obiettivi dell’azione
Ottimizzare i consumi di energia elettrica all’interno degli edifici pubblici
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
Stima dei costi
inizio
e
2014-2020
Da definire in fase di preventivo e progetto esecutivo
Modalità
di
Fondi propri/ESCo
finanziamento
Responsabile attuazione Lavori Pubblici
Modalità di monitoraggio kWh/anno risparmiati
Risultati attesi
62
Risparmio
energetico 228 MWh
ottenibile [MWh]
Stima
riduzione 90 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
di kWh/anno risparmiati
performance
63
4.2.2
Edilizia privata, efficienza energetica strutturale e degli impianti
Azione 11 – Miglioramento efficienza impianti riscaldamento e nuovo conto
termico
Descrizione dell’azione
Il sistema provinciale del controllo caldaie fornisce dati affidabili sull’evoluzione del parco
caldaie e della loro efficienza media.
Il ruolo dell’amministrazione, di concerto con gli operatori economici di settore, sarà quello di
incentivare la sostituzione degli impianti obsoleti con nuovi sistemi molto più efficienti ed
affidabili. L’ingresso nel mercato di sistemi a pompa di calore, unitamente alla forte spinta al
miglioramento dell’efficienza derivante dai regolamenti ecodesign di prossima emanazione,
consentono di ipotizzare che il rendimento medio stagionale degli impianti di generazione
potrà salire fino al 200% entro il 2020, grazie alla componente determinante delle applicazioni
a pompa di calore1. A questo fine saranno di grande aiuto i futuri sistemi di incentivazione,
quali il conto energia termico e i Titoli di Efficienza energetica, che supporteranno
l’acquisizione di tali tecnologie in modo importante.
Obiettivi dell’azione
La distribuzione dell’età del parco caldaie che si punta ad avere nel 2020 può essere così
rappresentata.
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e
2014-2020
Stima dei costi
Investimento a carico dei cittadini
di Saranno possibili investimenti diretti dei cittadini, che potranno
usufruire anche degli incentivi derivanti dal conto energia
termico di recente approvazione
Responsabile attuazione Privati cittadini
Modalità di monitoraggio Rilievo statistico sulle caldaie vendute nel territorio comunale,
Rapporti ENEA detrazione 55%
Modalità
finanziamento
Risultati attesi
Risparmio
energetico
ottenibile [MWh]
Circa 10.377 MWh
Stima
riduzione 2.500 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
di N° caldaie cambiate/anno, Impianti Solare termico installati,
performance
installazione di pompe di calore, caldaie a condensazione, stufe
a biomassa
1
EHPA (European Heat Pump Statistic): Outlook 2011 – www.ehpa.org
64
Azione 12 – Efficienza energetica strutturale per l’Edilizia privata
Descrizione dell’azione
Il Comune si impegna a promuovere tutte quelle iniziative che contribuiscano alla riduzione del
consumo energetico degli edifici privati tramite l’applicazione del proprio Regolamento Edilizio.
Epoca di costruzione
Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991
N° edifici
superficie
Consumo specifico
Consumo tot
Ristrutturazione
Efficienza finale
54
kWh/m2anno
m2
[kWh/m2a]
[MWh/a]
% sup/a
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
75
8.501
344
2.927
0,5%
77
8.727
352
3.075
0,5%
2.915
2.902
2.890
2.878
2.865
2.853
2.841
2.828
3.062
3.049
3.036
3.023
3.010
2.997
2.984
2.971
402
1117
1185
45.563
126.601
134.308
335
338
245
15.279
42.749
32.861
1,5%
1,0%
0,5%
Evoluzione dei consumi energetici
15.086
42.390
32.733
14.894
42.031
32.605
14.702
41.671
32.477
14.510
41.312
32.349
14.317
40.953
32.220
14.125
40.594
32.092
13.933
40.235
31.964
13.740
39.876
31.836
Dopo il 1991
Totale
345
39.102
245
9.567
0,5%
348
39.442
196
7.720
0,5%
3549
402.244
9.530
9.492
9.455
9.418
9.381
9.343
9.306
9.269
7.692
7.664
7.636
7.608
7.580
7.552
7.525
7.497
113.407
112.637
111.867
111.097
110.327
109.557
108.787
108.017
114.177
L’obiettivo dell’azione è quello di far passare gli edifici esistenti in classe C seguendo in parametri
di efficienza descritti nella tabella.
Obiettivi dell’azione
•
•
•
•
Inserire un “Allegato Energetico” al Regolamento Edilizio esistente che definisca i criteri per
la pianificazione orientata, il risparmio delle risorse idriche mediante riutilizzo delle acque
meteoriche e l’adozione di sistemi per il riscaldamento ed il condizionamento degli edifici ad
alta efficienza energetica;
la sensibilizzazione ad un uso più consapevole dell'energia;
la promozione di esempi virtuosi;
Sportello Energia di consulenza e supporto
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e milestones)
2014-2020
Stima dei costi
Modalità di finanziamento
Responsabile attuazione
Investimenti dei cittadini
Risorse interne
Settore edilizia privata
L’allegato energetico al regolamento edilizio
verrà monitorato nei suoi effetti registrando tutti
gli interventi sul territorio che porteranno a
modifiche dell’assetto energetico degli edifici
Modalità di monitoraggio
Risultati attesi
Risparmio energetico ottenibile [MWh]
Stima riduzione emissioni CO2 [t]
Indicatore di performance
6.682 MWh
1.350 tCO2
Numero di interventi effettuati e rilevati dal
settore Edilizia Privata
65
4.2.3
Illuminazione pubblica
Azione 13 – Pubblica illuminazione – Implementazione di azioni di
efficienza energetica
Descrizione dell’azione
Nel corso dell’anno 2014 saranno eseguiti i seguenti interventi:
Gli interventi, che riguardano il 2,25% delle lampade presenti all’interno del Comune di
Selvazzano Dentro (in totale i punti luce presenti sull’intero territorio comunale ammontano a
4.430), garantiranno un risparmio di circa il 40% dei consumi per i quadri elettrici su cui verranno
sostituiti i corpi illuminanti presenti.
Le valutazioni di stima viene effettuata seguendo il trand di consumo degli ultimi due anni per la
pubblica illuminazione, così come fornito dal personale della pubblica amministrazione, trand che
ammonta a 2.230 MWh/anno.
Pertanto: 2.230MWh*2,25%= 50,1 MWh*40%= 20,07 MWh di risparmio stimato.
INTERVENTI
STATO DI FATTO
STATO DI PROGETTO
Vie
N°
Punti
Luce
Tipologia
Lampade
Potenza El.
Singola
W
Assorbimento
Totale
kW
N°
Punti
Luce
Tipologia
Lampade
Potenza El.
Singola
W
Assorbimento
Totale
kW
Via Monte Grappa
25
SON A-P
70
1,75
25
LED
90
2,25
Via Euganea
25
SON A-P
150
3,75
25
LED
90
2,25
Via San Giuseppe
33
7
SON A-P
SON A-P
125
150
5,18
30
LED
90
2,7
Via Euganea
10
SON A-P
150
1,5
14
14
CPO-T
CPO-T
90
60
2,1
Via Bologna
6
SON A-P
100
0,6
7
SON-TPP
100
0,7
Via S. Alessandro
6
SON A-P
100
0,6
7
SON-TPP
100
0,7
Via Ancona
2
SON A-P
100
0,2
3
SON-TPP
100
0,3
Via Palermo
2
SON A-P
100
0,2
3
SON-TPP
100
0,3
Via Don Bosco
3
SON A-P
100
0,3
3
SON-TPP
100
0,3
Via S. Pietro
8
SON A-P
100
0,8
8
SON-TPP
100
0,8
Via Risorgimento
4
SON A-P
100
0,4
4
SON-TPP
100
0,4
Via Euganea
10
LED
90
0,9
Via Scapacchiò
13
LED
90
1,17
Varie
3
LED
48
0,15
Note
Aumento dei punti luce perché
gli esistenti sono insufficienti.
Punto luce alimentato da
pannello fotovoltaico
Al netto degli interventi programmati, il numero delle lampade installate passerà da 131 a 169
(3,8% del totale dei punti luce esistenti) ed anche le potenze installate aumenteranno,
rispettivamente da 1.345 W complessivi a 1.348 W complessivi. Tuttavia i nuovi corpi illuminanti
che verranno installati hanno caratteristiche di alta efficienza energetica, pertanto per queste
sostituzioni viene cautelativamente valutato un valore di efficienza da verificare in fase di
monitoraggio pari al 20% rispetto alla media dei consumi del biennio 2011-2012, pertanto:
2.230MWh*3,8%= 84,74 MWh*20%= 17 MWh di risparmio stimato.
Obiettivi dell’azione
Aumento dell’efficienza di illuminazione
Aspetti gestionali
66
Tempi (fine, inizio e
milestones)
Stima dei costi
Modalità di
finanziamento
Responsabile attuazione
Modalità di
monitoraggio
2014
€ 163.000 circa
Fondi propri
Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni
kWh/anno risparmiati
Risultati attesi
Risparmio energetico
ottenibile [MWh]
17 MWh
Stima riduzione
emissioni CO2 [t]
6,6 tCO2
Indicatore di
performance
kWh/anno risparmiati
67
4.2.4
Trasporti
Azione 14.a – Promozione del trasporto ciclo-pedonale
Descrizione dell’azione
Piste ciclabili in previsione:
– Ciclovia del fiume “Bacchiglione” da Veggiano a Codevigo di complessivi 59,600 km, su
progetto della Provincia di Padova – sviluppo della pista nel tratto in Comune di
Selvazzano Dentro pari a 5200 m – opera che verrà realizzata con finanziamento
comunitario;
– Lungo Via Vegri e parzialmente lungo Via 2 Giugno, per collegare Via Vittorio Emanuele III
con Via Don Bosco – 1900 m;
– Lungo Via Vittorio Emanuele III per collegare il Capoluogo di Selvazzano Dentro con il
Comune di Rubano – 1300 m;
– Lungo Via Pelosa sono previsti due tratti separati per complessivi 1100 m, di cui una tra
Via Don Bosco e Via Nazario Sauro per 850 m e l’altra tra Via Fracastoro e Via Parini per
250 m;
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
2014-2015
Stima dei costi
€ 645.000 circa
Modalità di
finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Settore LLPP
Modalità di monitoraggio
Settore LLPP
Risultati attesi
Risparmio energetico
ottenibile [MWh]
Stima riduzione
emissioni CO2 [t]
Quantificabile in fase rilevamento dei passaggi su pista ciclabile
Quantificabile in fase rilevamento dei passaggi su pista ciclabile
68
Azione 14.b – Promozione del trasporto ciclo-pedonale
Descrizione dell’azione
Ai fini di quantificare le emissioni di CO2 evitate dall’utilizzo della vasta rete ciclabile del
Comune di Selvazzano Dentro, la quale conta complessivamente circa 30 km,
l’Amministrazione si impegnerà nei prossimi anni al rilevamento dei passaggi sulle proprie
piste ciclabili, così da poter quantificarne l’effettivo utilizzo e poter essere in grado di fornire
dei dati in merito alle emissioni evitate grazie all’utilizzo della bicicletta quale mezzo di
trasporto alternativo.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
2013-2020
Stima dei costi
Nessun costo
Modalità di
finanziamento
Fondi propri
Responsabile attuazione
Settore LLPP – Polizia Municipale
Modalità di monitoraggio
Settore LLPP – Polizia Municipale
Risultati attesi
Risparmio energetico
ottenibile [MWh]
Produzione energetica
F.R. [MWh]
Stima riduzione
emissioni CO2 [t]
Quantificabile in sede di aggiornamento del Piano
Quantificabile in sede di aggiornamento del Piano
Quantificabile in sede di aggiornamento del Piano
69
Azione 15 – Mobilità Urbana Progetto SIR2
Descrizione dell’azione
Realizzazione della nuova linea del Metrotram (SIR 2) da parte del Comune di Padova che
unirà la periferia est della città di Padova (Polo Universitario di Legnaro) alla periferia ovest
(fino a Rubano). Nel periodo 2015-2020, la città di Selvazzano si presume possa usufruire
parzialmente del beneficio sulla mobilità pubblica apportato dall’estensione del servizio
tramviario elettrico per un tratto compreso nel territorio del Comune di Selvazzano (località
Caselle di Selvazzano) pari a circa 0,5 km (fino al confine con la città di Padova).
I calcoli sulle riduzioni di CO2 stimata sono stati effettuati seguendo le indicazioni del PAES del
Comune di Padova, nel quale, per la linea SIR1, erano state rendicontate 419 tonnellate di CO2
evitata al km (su un totale di 10,3 km di linea SIR1).
Fonte: PAES Padova, http://www.netspa.com/it/jcms/media/download/527/
Obiettivi dell’azione
Migliorare gli spostamenti all’interno della cintura urbana investendo sulla Mobilità sostenibile
elettrica.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
Stima dei costi
Responsabile
attuazione
Modalità di
monitoraggio
2015-2020
I costi totali del progetto per la linea SIR2 ammontano a € 79,5
milioni
Comune di Padova – Settore Mobilità e Traffico
APS Holding
Comune di Selvazzano Dentro e Comune di Padova
Risultati attesi
70
Stima riduzione
emissioni CO2 [t]
Indicatore di
performance
209 tCO2e
Numero di utenti che utilizzano il mezzo pubblico elettrico per i
propri spostamenti
71
Azione 16 – Efficienza energetica nel settore dei Trasporti privati
Descrizione dell’azione
Gli incentivi statali previsti per il 2007-2008-2009 in favore del rinnovo ecosostenibile del parco
autovetture ed autocarri fino a 3.5 tonnellate, ha permesso un miglioramento del parco veicoli
nazionale, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’applicazione del Regolamento
Comunitario CE 443/2009 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle
autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni
di CO2 dei veicoli leggeri. La tabella che segue mostra la media di emissioni gCO2/Km per gli anni
2007-2008. Seguendo le indicazioni fornite dal Regolamento Comunitario di cui sopra, la media
delle emissioni al km per gli autoveicoli fino a 3,5 tonnellate dovrà passare a 125 gCO2/Km entro il
2020.
TIPOLOGIA
Autovetture
Veicoli leggeri e
pesanti
Trattori stradali
Motocicli
Autobus
Totale
Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2009 nel Comune di Selvazzano Dentro
Non
Non
EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4
EURO 5
EURO 6
TOTALE
contemplato identificato
893
708
3.018
3.198
5.317
141
1
4
13.279
240
6
979
2
117
3
591
372
10
637
511
14
608
11
302
7
4
3
1
3
1
1.549
40
2.816
16
17.700
Fonte: ACI Autoritratto 2009
TIPOLOGIA
Autovetture
Veicoli leggeri e
pesanti
Trattori stradali
Motocicli
Autobus
Totale
Consistenza del Parco veicolare circolante per l'anno 2012 nel Comune di Selvazzano Dentro
Non
Non
EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4
EURO 5
EURO 6
TOTALE
contemplato identificato
4
13.443
807
458
2.106
2.669
5.404
1.991
8
193
5
911
101
3
498
2
309
8
535
435
19
964
1
383
4
9
100
5
3
2
1
5
1.521
44
2.911
19
17.938
Fonte: ACI Autoritratto 2012
Il Rapporto della European Federation for Transport and Environment descrive come il target al
2020 di 125 gCO2/Km da raggiungere come obiettivo al 2020 potrebbe rappresentare un 38% di
riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal settore trasporti rispetto ai livelli del 2007, e che circa
il 40% di esse verranno ridotte grazie al miglioramento delle prestazioni delle automobili grazie al
Regolamento Comunitario CE/443/2009.
Pertanto, valutato il parco auto circolante all’interno del comune di Selvazzano Dentro che
ammonta a 6.040 autovetture (dal totale autovetture sono state escluse quelle EURO 4-5-6 in
quanto già soggette a normativa), su un totale di 17.938 fra veicoli leggeri pesanti, motocicli ed
autobus circolanti nel territorio di Selvazzano Dentro nell’anno 2012, si può stimare una riduzione
prevista al 2020 valutata in:
6.040/17.938*100= 33,6% (percentuale delle auto sul totale dei veicoli)
Consumi totali in MWh di carburante rilevati nel 2009 anno Inventario: 179.358 MWh
Emissioni totali da consumo di carburante rilevati nel 2009 anno Inventario: 46.717 tCO2
179.358*33,6%= 60.264 (stima dei MWh consumati dal solo parco automobili)
46.717*33,6%= 15.696 (stima delle tCO2 emesse dal solo parco automobili)
179.358 MWh*38%= 68.156 MWh
68.165*33,6%= 22.903 (quota MWh risparmiati al 2020)
46.717 tCO2*38%= 17.752 tCO2 17.752 tCO2*33,6%= 5.964 tCO2 (stima delle CO2
risparmiate al 2020)
Aspetti gestionali
72
Tempi (fine, inizio e
2013-2020
milestones)
Modalità
di Privato
finanziamento
Responsabile
Settore Ambiente
attuazione
Modalità
di Analisi rapporti ENEA, Ministero Sviluppo Economico, Database ACI
monitoraggio
Autoritratto, Regolamento CE 443/2009
Risultati attesi
Produzione energetica 22.903 MWh
F.R. [MWh]
Stima
riduzione 5.964 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
performance
di MWh risparmiati grazie all’efficientamento previsto dal Regolamento
europeo 443/2009 e ripreso nel PAE 2011 per quanto riguarda il
parco auto a livello nazionale.
73
4.2.5
Produzione locale di energia
Azione 17 – Diffusione impianti fotovoltaici nel territorio
Premessa
In prospettiva il fotovoltaico risentirà della riduzione degli incentivi, anche se il contestuale
abbassamento del costo degli impianti dovrebbe consentire la cosiddetta “Grid parity”, ovvero il
raggiungimento della convenienza economica della tecnologia a prescindere da incentivi grazie al
risparmio energetico ed alla valorizzazione dell’energia ceduta alla rete.
Per “Grid Parity” si intendono le condizioni in cui, in un determinato paese, i ricavi netti (calcolando
eventuali entrate da vendita energia, mancati acquisti, costi e deprezzamento nel tempo) derivanti
dall’approvvigionamento di energia elettrica da un impianto FV sono equivalenti ai costi attualizzati
che si sosterrebbero per l’acquisizione della medesima quantità di energia dalla rete in modo
tradizionale.
La figura seguente illustra una proiezione del prezzo degli impianti fotovoltaici da oggi al 2020, in
funzione peraltro della fascia di potenza relativa e dal tipo di installazione.
Previsione di costo per impianti FV al 2020. Fonte: EPIA: Connecting the Sun Settembre 2011 - http://www.epia.org/news/publications/
Sulla base di questi dati è possibile immaginare che la “grid parity” del fotovoltaico in Italia sia
molto vicina. Lo confermano autorevoli studi2 che ipotizzano il 2013 quale anno di inizio per l’Italia
del raggiungimento delle condizioni di prezzo energetico e di investimento nel fotovoltaico tali da
giustificare questo importante salto di qualità.
Previsioni di installazione per Selvazzano Dentro:
produzioni al
CO2 da evitare al
Settore
kW installati 2020
costi al 2020 2020
Residenziale
672
739,2
1204800
243,94
CommercialeAgricolo
574
631,4
924960
208,36
Industriale
1169
1285,9
1837000
424,35
2
EPIA - Solar Photovoltaics Competing in the Energy Sector: On the road to competitiveness - Settembre 2011
74
Obiettivi dell’azione
L’obiettivo di questa azione è incentivare l’acquisto di impianti fotovoltaici da parte di cittadini e
imprese al fine di arrivare alla copertura dell’8% del fabbisogno di energia elettrica al 20203.
Questo target appare raggiungibile alla luce dell’evoluzione dei prezzi e del trend sin qui registrato
nella crescita della potenza installata. L’ostacolo da superare, e sul quale il Comune di
Selvazzano potrà rivestire un ruolo importante, sarà quello di supportare i cittadini nella
comprensione dei meccanismi economici che stanno dietro alla scelta di installare un impianto
fotovoltaico, soprattutto quando, nei prossimi anni, termineranno gli incentivi e questa tecnologia
dovrà necessariamente camminare con le proprie gambe nel mercato libero dell’energia.
Accompagnare cittadini ed imprese nella traformazione da “consumatore” di energia a
“prosumatore” di energia sarà un compito arduo ma necessario, nel quale l’amministrazione locale
giocherà un ruolo chiave.
Descrizione dell’azione
Il Comune si farà carico di diffondere buone pratiche e di informare adeguatamente, e in modo
imparziale, i cittadini sui benefici dell’utilizzo della tecnologia fotovoltaica. La sua azione si
articolerà nelle seguenti possibili iniziative:
• Realizzazione di uno o più impianti campione e monitoraggio delle prestazioni degli stessi,
diffondendo le informazioni relative alle prestazioni economiche e tecniche
• Promozione di gruppi di acquisto per gli impianti, in modo da garantire accesso alla
tecnologia a prezzi concorrenziali, essendo nel contempo informati adeguatamente ed in
modo indipendente sui vantaggi della tecnologia fotovoltaica
• Diffusione delle esperienze dei cittadini
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio
milestones)
Stima dei costi
e
2013-2020
3.966.760 € circa
Modalità
di
Investimenti privati
finanziamento
Responsabile attuazione Comune di Selvazzano – Settore ambiente
Modalità di monitoraggio Monitoraggio annuale della potenza installata nel territorio del
padovano attraverso il sito del GSE
Risultati attesi
Produzione
F.R. [MWh]
energetica 2.656 MWh
Stima
riduzione 876 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
performance
3
di kWp elettrici installati/anno
EPIA – Connecting the sun : Solar Photovoltaic on the road to large-scale grid integration – Settembre 2011
75
Azione 17.a – Rete di teleriscaldamento alimentata a biomassa
Descrizione dell’azione
Fornitura di calore tramite piccola rete di teleriscaldamento alimentata da una caldaia centrale
funzionante a cippato di legno vergine, il polo scolastico di via Cesarotti.
Obiettivi dell’azione
Riduzione della CO2 emessa in atmosfera tramite la produzione di energia da biomassa legnosa
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
2014-2020
milestones)
Stima dei costi
Costi coperti dal Consorzio Produttori di Biomasse
Modalità
finanziamento
Responsabile
attuazione
Modalità
monitoraggio
di
Investimenti privati
Consorzio Produttori di Biomasse – Lavori Pubblici
di
Prestazioni energetiche dell’edificio ante e post intervento
Risultati attesi
Stima
riduzione 80 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
performance
di MWh di energia termica prodotta da biomassa legnosa
76
Azione 17.b – Impianto a Biomassa Cooperativa Girasole
Descrizione dell’azione
La Ditta Nuova Agricola Girasole Società Cooperativa di Selvazzano Dentro, è in procinto di
avviare il proprio impianto a biomassa alimentato a cippato (Bruciatore Multijet bio Aritem) per
riscaldare le serre.
L’attività agricola svolta dalla Cooperativa è la coltivazione di piante orto-floreali che hanno un
ciclo produttivo di qualche mese, pertanto la centrale a biomassa sarà utilizzata per il
riscaldamento delle serre soltanto nel corso della stagione invernale.
L’impianto a biomassa sarà composto da un generatore di calore da 800 kW di potenza resa, il
quale riscalderà l’acqua a servizio di un impianto radiante da posizionare in corrispondenza dei
carrelli che sostengono i vasi contenenti le piante e i fiori in coltivazione.
L’approvvigionamento del combustibile avverrà attraverso la fornitura da parte di aziende locali
che forniranno materiale già triturato e sminuzzato.
Il riscaldamento delle serre in precedenza avveniva tramite l’utilizzo del gasolio per la
combustione.
Trattandosi di un funzionamento relativo alla stagione invernale, verranno conteggiate le ore di
utilizzo dell’impianto correlate alla stagione invernale stessa. Inoltre i conferimenti anni medi
all’impianto, ammonteranno a circa 300-360 tonnellate di cippato.
Pertanto:
Circa 150gg di funzionamento dell’impianto per circa 14 ore di funzionamento giornaliero.
800 kW*150*15 = 1.800 MWh
1.800 MWh*0,202 = 363 tCO2 evitate.
Obiettivi dell’azione
Riduzione della CO2 emessa in atmosfera tramite la produzione di energia da biomassa legnosa
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
2014
milestones)
Stima dei costi
Costi coperti dalla Cooperativa Girasole
Modalità
finanziamento
Responsabile
attuazione
Modalità
monitoraggio
di
Investimenti privati
Cooperativa Girasole
di
Prestazioni energetiche dell’impianto a biomassa legnosa
Risultati attesi
Risparmio energetico
ottenibile [MWh]
1.800 MWh
Stima
riduzione 363 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
performance
di MWh di energia termica/elettrica prodotta da biomassa legnosa
77
4.2.6
Efficienza energetica nel settore Industriale
Azione 18 – Efficienza energetica sugli impianti di illuminazione nei capannoni
industriali
Descrizione dell’azione
Confindustria Padova ha avviato da tempo un programma di sovvenzione ed audit per le
aziende del territorio che sono interessate a fare interventi di efficienza energetica sugli
impianti di illuminazione nei capannoni industriali, così come sui macchinari adibiti alla
produzione manifatturiera. Confindustria ha anche offerto la propria disponibilità ai propri
consociati a fornire un servizio di audit energetico gratuito per le imprese produttive presenti
nell’area industriale di Selvazzano ma anche per tutte le altre presenti nella provincia di
Padova. Per questa azione specifica, viste anche le indicazioni presenti nel Piano d’Azione
per l’Efficienza Energetica edito da ENEA nel 2011 e nella nuova Direttiva 27/2012/CE
sull’efficienza energetica, viene stimato un obiettivo di riduzione dei consumi termici ed
elettrici del 20% al 2020 rispetto ai valori registrati nell’anno dell’Inventario 2009. E’ stato
peraltro reso noto durante il Tavolo di Lavoro con i portatori di interesse che sono già attivi da
qualche anno gruppi di acquisto dell’energia in ambito industriale, atti ad abbattere il costo al
kWh per l’acquisto di energia elettrica e per l’acquisto di energia termica.
Aspetti gestionali
Tempi (fine, inizio e
milestones)
2014-2020
Stima dei costi
Non ancora quantificabili
Modalità di
finanziamento
Fondi POR Regione, Confindustria Padova, Privati
Responsabile attuazione
Confindustria Padova
Modalità di monitoraggio
Numero di audit energetici effettuati, corpi illuminazione
sostituiti, inverter
Risultati attesi
Risparmio energetico
ottenibile [MWh]
Stima riduzione emissioni
CO2 [t]
8.658 MWh (20% di riduzione calcolato rispetto ai valori presenti
nell’Inventario delle Emissioni anno 2009)
2.581 tCO2 (20% di riduzione calcolato rispetto ai valori presenti
nell’Inventario delle Emissioni anno 2009)
78
4.2.7
Efficienza energetica degli usi elettrici nel settore commerciale e residenziale
Azione 19 – Efficienza energetica degli usi elettrici nel settore residenziale e
commerciale
Descrizione dell’azione
Le numerose iniziative europee sul campo del risparmio di energia negli usi finali sta
portando ad una veloce riduzione dei consumi elettrici nelle abitazioni. Il percorso è già
intrapreso da tempo, ma la pesante imposizione di limiti minimi di efficienza energetica per i
numerosi usi finali (elettrodomestici in primis, ma anche standby e illuminazione) genererà
un trend di riduzione molto importante. Compito del Comune di Selvazzano sarà quello di
diffondere informazioni chiare ed indipendenti sui margini di risparmio conseguibili con
l’adozione delle migliori tecnologie.
Attualmente il trend di consumo specifico per l’abitazione media è rappresentato in figura.
(Fonte: elaborazione da database Odyssee: http://www.odyssee-indicators.org/online-indicators/)
Obiettivi dell’azione
Ridurre gli usi inefficienti dell’energia elettrica quali:
• Consumi in standby
•
Dispositivi di illuminazione inefficienti
Ridurre e promuovere l’uso di elettrodomestici efficienti
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e
2014 - 2020
Stima dei costi
Modalità
finanziamento
Investimento a carico dei cittadini
di
• Incentivi e detrazioni nazionali/locali
• Finanziamento con fondi propri
Responsabile attuazione
Edilizia privata
Modalità
monitoraggio
Monitoraggio consumi elettrici del territorio
di
79
Risultati attesi
Risparmio
energetico Nell’attuale trend, e nell’ipotesi di una crescita non rilevante del
ottenibile [MWh]
volume edificato, si prevede un miglioramento del 20%
dell’efficienza energetica negli usi dell’elettricità in ambito
residenziale e commerciale, passando dai 43.515 MWh del
2009 (anno dell’Inventario) ai 34.812 MWh del 2020, con un
risparmio di circa 8.703 MWh
Stima
riduzione 3.220 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
performance
di N° lampadine cambiate/anno, elettrodomestici e condizionatori
ad alte prestazioni energetiche acquistati
80
4.2.8
Aree Verdi
Azione 20 – Nuove piantumazioni
Descrizione dell’azione
L’Amministrazione prevede di piantumare un numero pari a 70 alberi da fusto l’anno nel
periodo dal 2014 al 2020
Anno
n° alberi piantati
biomassa (kg ss)
t CO2
t CO2 incr
2014
70
31.309
57
57
2015
70
27.100
50
107
2016
70
22.530
41
148
2017
70
17.571
32
180
2018
70
12.187
22
203
2019
70
6.343
12
214
Tot al 2020
490
36.101
214
909
Obiettivi dell’azione
Assorbimento delle emissioni per effetto delle piantumazioni di alberi nelle aree verdi:
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e 2014-2020
Stima dei costi
€ 49.000
Modalità
di Fondi propri
finanziamento
Responsabile attuazione Settore ambiente
Modalità di monitoraggio
Verifica periodica stato dell’ambiente
Risultati attesi
Stima
riduzione 214 tCO2
emissioni CO2 [t]
Indicatore
performance
di Numero di piantumazioni/anno
81
4.2.9
Coinvolgimento di cittadini e stakeholder
Aumento sensibilità ambientale e creazione reti locali
Azione 21 – Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di
settore
Descrizione dell’azione
Di fondamentale importanza per conseguire i risultati previsti dalle azioni previste sarà il
coinvolgimento dei cittadini e imprese in un percorso virtuoso di consapevolezza ed aumento
della cultura della sostenibilità. In questo senso verranno poste in atto una serie di iniziative volte
a formare ed informare i vari segmenti della popolazione rispetto alle opprtunità ed alla necessità
di intraprendere un convinto percorso di aumento della propria impronta energetica. Questo tipo
di risultato verrà raggiunto mediante:
• Informazione nelle scuole: verranno coinvolti i ragazzi in attività di formazione sul tema
energetico quali la lettura di una bolletta, la comprensione dei meccanismi di risparmio
energetico, etc. Questo si tradurrà poi in azioni che di riflesso coinvolgeranno le rispettive
famiglie, come ad esempio la condivisione dei risparmi in bolletta conseguiti a casa grazie
a comportamenti più virtuosi.
• Informazione ai cittadini: creazione di uno sportello informativo per ottenere informazioni
su incentivi, opportunità, buone pratiche ed esperienze
• Coinvolgimento degli amministratori condominiali: essendo i principali punti di contatto con
gli inquilini, dovrà essere attuata una costante collaborazione con le loro categorie al fine
di metterli nelle condizioni di conoscere nel dettaglio tutte le opportunità derivanti dal
risparmio energetico, anche alla luce delle recenti normative appena approvate.
• Coinvolgimento degli ordini professionali
• Creazione di un sezione del sito web del Comune di informazione e condivisione delle
esperienze e delle buone pratiche del PAES
• Coinvolgimento dell’Università, in particolare la facoltà di Ingegneria, nella realizzazione di
tesi e studi di fattibilità sulle azioni di efficienza enegetica e sul loro ritorno economico e
sociale.
Obiettivi dell’azione
Accrescere la cultura dell’energia e della sostenibilità per attuare con successo le azioni di
risparmio energetico previsto
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e 2012-2020
Stima dei costi
Modalità di finanziamento
Responsabile attuazione
Modalità di monitoraggio
Da determinare
Le campagne informative saranno finanziate dalla spesa corrente
del Comune
Settore ambiente in collaborazione con settori cultura
Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i
cittadini, nonché i programmi di formazione per le scuole con i
relativi risultati in termini di persone raggiunte.
Risultati attesi
Risparmio
energetico Sono azioni di contorno e di supporto alle azioni pratiche che
ottenibile [MWh]
produrranno i veri benefici.
Indicatore di performance
Numero di cittadini ed operatori coinvolti nelle attività di
informazione
82
Azioni di comunicazione ed informazione sull’efficienza energetica
Azione 22 – Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di
settore sul tema dell’efficienza energetica a cura di ANAMMI
Descrizione dell’azione
La campagna informativa proposta da ANAMMI ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini
sulle opportunità offerte da una corretta riqualificazione e gestione energetica nel condominio e si
articola nei seguenti punti:
• Far conoscere come individuare il migliore intervento in termini di costi benefici mediante la
diagnosi energetica del condominio, che è l’unico strumento concreto in grado di calcolare
il reale fabbisogno energetico, e come identificare cause ed entità degli sprechi, sia
dell’impianto di riscaldamento che dell’involucro edilizio;
• Spiegare le tecnologie esistenti che consentono di fare efficienza energetica, migliorare il
comfort e la gestione degli impianti centralizzati come ad esempio i sistemi di regolazione
della temperatura interna degli ambienti e di riparazione/contabilizzazione dei consumi, i
benefici ottenibili in termini energetici e di comfort mediante il miglioramento dell’isolamento
dell’involucro edilizio, l’installazione di sistemi per la produzione di energia rinnovabile;
• Illustrare i contratti a prestazione energetica garantita ed i benefici fiscali legati agli
interventi di riqualificazione energetica;
• Esempi di interventi e risultati ottenibili.
Obiettivi
Aumento della conoscenza e consapevolezza dei cittadini in materia di efficienza energetica in
modo che possano meglio orientarsi nel mercato e che venga stimolata la volontà ad intervenire.
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e 2014-2016
Stima dei costi
Modalità di finanziamento
Responsabile attuazione
Da determinare
Le campagne informative saranno a cura di ANAMMI
ANAMMI Associazione Nazional-europea AMMinistratori d'Immobili
Modalità di monitoraggio
• Diego Bordin
• Ing. AntonioSanginiti
Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i
cittadini.
Risultati attesi
Risparmio
energetico Sono azioni di contorno e di supporto alle azioni pratiche che
ottenibile [MWh]
produrranno i veri benefici.
Indicatore di performance
Numero di cittadini ed operatori coinvolti
informazione
nelle attività di
83
Azione 23 – Informazione e diffusione buone pratiche ai cittadini e agli operatori di
settore sul tema dell’efficienza energetica a cura di CNA Padova
Descrizione dell’azione
Organizzazione di corsi base ed avanzati CasaClima per artigiani, organizzazione di seminari
tecnici sulle applicazioni pratiche nei cantieri, illustrazione delle norme e delle tecnologie applicabili
del costruire in maniera sostenibile. Visite guidate ai cantieri in corso e case passive.
Obiettivi
Climatizzazione, innovazione e formazione avanzata sulle tecnologie dell’edilizia a basso consumo
energetico rivolto alle imprese del sistema casa. L’obiettivo dell’azione è quello di fornire all’utente
finale un prodotto certificato e garantito sul piano del risparmio energetico.
Offrire all’Ente Pubblico oltre che ai clienti privati, la possibilità di realizzare interventi di
ristrutturazione, riqualificazione edilizia a basso consumo energetico, da parte di una rete locale di
imprese e professionisti con competenze certificate. Formazione base ed avanzata per 50
imprese, seminari per 100-150 attori interessati.
Aspetti gestionali
Tempi (fine,
milestones)
inizio
e 2014-2015
Stima dei costi
Modalità di finanziamento
Responsabile attuazione
Modalità di monitoraggio
Da determinare dopo la verifica delle esigenze da parte della P.A.
Le campagne informative saranno a cura di ANAMMI
CNA Associazione Provinciale Padova – Confartigianato Padova
• Boris Sartori
• Alberto Piovan
Verranno registrati gli eventi di formazione ed informazione per i
cittadini.
Risultati attesi
Risparmio
energetico Sono azioni per le quali non siamo ancora in grado di valutare i
ottenibile [MWh]
benefici
Indicatore di performance
Numero di cittadini ed operatori coinvolti
informazione
nelle attività di
84
Tabella riassuntiva delle azioni da intraprendere
Azione
Persona
responsabile
Costi
stimati [€]
A-14.a
Lavori Pubblici
645.000
Produzione di energia
rinnovabile da solare termico
Scuola Infanzia Caselle
A-8
Lavori Pubblici
70.595
Piantumazione arborea ed
aree verdi
A-20
Settore Ambiente
49.000
Interventi di ristrutturazione
degli edifici pubblici:
serramenti e cappotti termici
A-9
Lavori Pubblici
810.740
Efficienza energetica degli
usi elettrici negli edifici
pubblici
A-10
Lavori Pubblici
Efficienza energetica della
pubblica illuminazione
A-13
Lavori Pubblici
Rilevamento passaggi su
pista ciclabile
A14.b
Polizia Municipale
Settore
Pubblico
Ampliamento della rete
ciclabile urbana
Tot
Privato
Risparmio
energetico
previsto
[MWh/anno]
Produzione energia
rinnovabile prevista
[MWh/anno]
Riduzione
emissioni
CO2 [t/a]
% di riduzione
sul totale delle
emissioni di CO2
0,00%
11,5
19,4
9,3
0,01%
214
0,19%
247
207
0,19%
-
228
49,75
0,05%
100.000
17
6,6
0,01%
0,00%
1.675.335
504
19
487
0,44%
Installazione impianti
fotovoltaici in conto energia
Residenziale
A-17
Edilizia Privata-GSE
1.204.800
739
1204
1,09%
Installazione impianti
fotovoltaici in conto energia
COMM
A-17
Edilizia Privata-GSE
924.960
631
925
0,84%
Installazione impianti
fotovoltaici in conto energia
IND
A-17
Edilizia Privata-GSE
1.837.000
1.286
1837
1,66%
Efficienza energetica da TEE
A-11
Cittadini/PA/ENEA
2.500
2,26%
10.377
85
e Conto termico
Efficienza energetica
strutturale degli edifici
privati
A-12
Edilizia Privata
Efficienza energetica del
parco veicoli privati secondo
Regolamento CE 443/2009
A-16
Urbanistica
Efficienza energetica in
ambito industriale
illuminazione interna ed
impianti
A-18
Confindustria
Padova
Efficienza energetica degli
usi elettrici TerziarioResidenziale
A-19
Edilizia Privata –
Ambiente
Nuova Linea Tram SIR2 in
collaborazione con Comune
di Padova e APS Holding
A-15
Urbanistica
A-17.a
C.P.B. - Lavori
Pubblici
Caldaia a biomassa per il
Polo Scolastico di via
Cesarotti
Impianto a biomassa legnosa
Cooperativa Girasole
A-17.b
6.682
1.350
1,22%
-
22.903
5.964
5,40%
-
8.658
2.581
2,34%
8.703
3.220
2,92%
79.500.000
-
209
0,19%
-
-
80
0,07%
1.800
363
0,33%
Cooperativa
Girasole
Informazione,
comunicazione e diffusione
delle buone pratiche
A-21
Settore Ambiente
-
-
Informazione,
comunicazione e formazione
Edilizia Sostenibile
A-22
ANAMMI
-
-
Informazione,
comunicazione e formazione
CasaClima
A-23
CNA –
Confartigianato
-
-
83.466.760
59.123
2.656
20.233
18,32%
85.142.095
59.627
2.675
20.720
18,76%
Tot
TOTALE
TOTALE
22.375
OBIETTIVO
22.088
20,3%
86
5 Il Monitoraggio
Il monitoraggio rappresenta una parte importante nel processo del PAES.
Infatti, in questa fase, è necessario monitorare, verificare e valutare l’evoluzione del
processo di riduzione delle emissioni di CO2 al fine di assicurare al PAES la possibilità di
continuare a migliorarsi nel tempo e adattarsi alle condizioni di mutamento, per conseguire
comunque il risultato di riduzione atteso. Una rendicontazione puntuale sull’effettivo stato
di avanzamento delle azioni descritte nelle schede del PAES è pertanto necessario e le
schede potranno essere oggetto di azioni correttive qualora si rilevi uno scostamento
positivo o negativo rispetto agli scenari ipotizzati.
Il PAES, quindi, non si conclude con l’approvazione del piano ma comporta una
necessaria continuità dei lavori sin qui effettuati con un’attività di controllo, aggiornamento,
elaborazione dati e confronto.
Secondo quanto previsto dalle Linee Guida pubblicate dalla Commissione Europea (pag.
75) per un corretto monitoraggio, il Comune di Selvazzano Dentro provvederà alla
produzione dei seguenti documenti:
- Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME), da preparare almeno ogni 4 anni
compilando il modello già utilizzato per l’Inventario di Base; le Linee guida suggeriscono
comunque di compilare il modello annualmente, pertanto tale contabilità verrà mantenuta
ogni anno;
- Relazione di Intervento, da presentare ogni 2 anni, contenente informazioni qualitative
sull’attuazione del PAES e una contestuale analisi qualitativa, correttiva e preventiva; tale
relazione verrà redatta nello specifico seguendo il modello fornito dalla Commissione
Europea;
- Relazione di Attuazione, da presentare ogni 4 anni, insieme all’IME, con informazioni
quantitative sulle misure messe in atto, gli effetti sui consumi energetici e sulle emissioni,
stabilendo eventuali azioni correttive e preventive in caso di scostamento dagli obiettivi.
Anche in questo caso sarà seguito il modello specifico definito dalla Commissione
Europea.
87
5.1 Gli indicatori
L’attività di monitoraggio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia delle politiche energeticoambientali attuate nel Piano ed è finalizzata ad osservare l’evoluzione della realizzazione
delle diverse azioni proposte nel PAES, con il raggiungimento del relativo obiettivo di
riduzione di emissioni di CO2.
Le valutazioni e le analisi del monitoraggio sono in grado di fornire ad amministratori e
tecnici utili contributi e riscontri per la revisione dei contenuti del piano e,
contemporaneamente, sono spunto e momento attivo nei confronti della pianificazione di
settore e di livello comunale.
Il sistema di monitoraggio è progettato in fase di elaborazione del piano stesso e vive
lungo tutto il suo ciclo di vita. La progettazione implica la verifica e integrazione degli
indicatori da utilizzare, accompagnati dai relativi valori obiettivo e soglie di sostenibilità, e
l’organizzazione di modalità e tempi per la raccolta e per l’elaborazione delle informazioni
necessarie al loro calcolo. L’andamento di ciascun indicatore sarà oggetto di un momento
di diagnosi ed approfondimento finalizzato a comprendere quali variabili hanno influito sul
raggiungimento degli obiettivi di piano o sul loro mancato rispetto.
88