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Orselina_2007_COP_PUB_Orselina News 2007 COPERTINA 25.03.15 15.57 Pagina 1
Orselina
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2007
PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2007
alle pagine 17-18-19-20
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80 anni fa nasceva
l’Osservatorio
Vor 80 Jahren entstand
das Observatorium
9
6
Orselina nella toponomastica
ticinese
Orselina in der
Tessiner Ortsnamenkunde
7
Curiosità botaniche sulle strade
di Orselina
Botanische Kuriositäten
an Orselinas Strassen
9
I nostri riali
Unsere Wildbäche
11
Festa in collina
Das fröhliche Hügelfest
13
30 anni
del gruppo ricreativo
Seit 30 Jahren
aktive Freizeitgruppe
15
Una galleria di ospiti illustri
Berühmte Gäste im Locarnese
23-25
In Collina Alta senza zaino
Hügelweg Collina Alta ohne Rucksack
Escursione ai Monti di Lego
Ausflug auf die Monti di Lego
Sommario
I restauri della chiesa
parrocchiale
Die Restaurierung
der Pfarrkirche
13
35
Impressum
17-20
27
28-29
Un viaggio attraverso la storia
Reise durch die Geschichte
31
32-33
Alla ricerca di una gallina...
Auf der Suche nach einem Huhn...
35
Mountain bike – Coppa Europa
Mountainbike – Europacup
36
News
La Fuga in Egitto del Bramantino
Bramantinos Flucht nach Ägypten
Orselina
2-3-5
2-3-5
Manifestazioni
Parco di Orselina
Veranstaltungen
im Park von Orselina
Programma 2007
Programm 2007
Editore: Pro Orselina
Comitato Pro Orselina: Marco Garbani Nerini - presidente, René Schürpf - vice presidente,
Claudio Lanini - cassiere, Ramona Cristina - segretaria
Fabio Barra, Silvana Bieri, Trudy Cecchettin, Sergio Marengo, Ivana Schmid, Aldo Torriani
Impaginazione: Centro Editoriale Rezzonico Editore, Locarno
Traduzioni: Carlo Weder
Foto: Garbani, Locarno
Stampa: Rezzonico Editore SA, Locarno
www.pro-orselina.ch [email protected] - Pro Orselina CH-6644 Orselina
ORSELINA 2007 1
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 2
di REMO CAVALLI
Fondato nel 1927
dal dott. Schmid-Curtius
80 anni fa
nasceva
l’Osservatorio
orse pochi sanno che 80 anni
fa è nato a Orselina quello che
otto anni più tardi sarebbe divenuto l’Osservatorio Ticinese di Locarno-Monti!
Fu infatti nel 1927 che il dott.
Schmid-Curtius fondò a Orselina
l’Osservatorio bioclimatico e geofisico ticinese, che si occupava essenzialmente di ricerca bioclimatica - lo
studio dell’influsso del tempo e delle condizioni climatiche sulla salute
umana -.
Durante quel periodo in cui l’elioterapia rappresentava uno dei pochi
trattamenti possibili per lenire le malattie polmonari, il Ticino divenne famoso come la “Sonnenstube” della
Svizzera per l’abbondante soleggiamento e per le ideali condizioni climatiche atte a curare molti malanni.
Il dott. H. Bodmer, medico capo
presso il Kurhaus Victoria di Orselina - l’odierna Clinica Santa Croce scriveva in un articolo dal titolo “Il
Ticino quale regione di cura”, apparso nel 1932 sulla rivista di medicina “Praxis”: “Non a caso proprio
queste colline locarnesi, pervase dal
sole e protette dal vento, delle quali citiamo Orselina quale uno dei luoghi più conosciuti, godono da diversi
anni ed in modo crescente dell’attenzione e del riconoscimento da
parte della cerchia dei medici”.
Sotto gli auspici dell’Associazione
climatologica ticinese, l’Osservatorio
bioclimatico e geofisico ticinese ottenne nel 1929 il riconoscimento ufficiale ed il sostegno finanziario del
Cantone Ticino, di parecchi comuni
della zona e diversi enti e associazioni. Nel 1930 le attività furono tra-
F
sferite in una villa a Locarno-Monti
e nel 1935, con la costituzione dell’Osservatorio ticinese, la Confederazione ne rilevò i compiti e ne estese le attività a tutta la Svizzera.
MeteoSvizzera
l’Ufficio federale di meteorologia
e di climatologia
L’istituzione di una rete d’osservazioni meteorologiche permanente
estesa a tutto il territorio nazionale
risale alla metà dell’800 e fu promossa con entusiasmo e competenza dal consigliere federale ticinese G.B. Pioda, capo del Dipartimento federale degli interni (DFI) dal
1857 al 1864. Sua iniziativa fu la
Commissione meteorologica, la
quale elaborò un piano per la realizzazione di stazioni di rilevamento
meteorologico, approvata nel 1862
dall’Assemblea federale. In breve
tempo furono istituite in tutto il
Paese 88 stazioni, di cui 10 sul versante sudalpino, la cui attività, regolamentata da precise disposizioni
e svolta con strumenti uniformi, ebbe inizio il 1° dicembre 1863,con l’inizio dell’inverno meteorologico.
Inizialmente i dati raccolti furono
utilizzati unicamente per lo studio
del clima nelle varie regioni della
Svizzera. Ben presto però arrivarono, soprattutto da parte del mondo
agricolo, richieste di previsioni quotidiane del tempo. Il Governo decise quindi che a partire dal 1° giugno 1878 fosse pubblicato quotidianamente un bollettino meteorologico c on le previsioni per il giorno
seguente. Nel 1880 il Consiglio federale decise la creazione di un uf-
Compiti e ruolo del centro
ficio federale - l’odierna MeteoSvizregionale di Locarno-Monti
zera - le cui attività ebbero inizio a
Nell’Annuario meteorologico del
Zurigo nel maggio 1881.
1935, pubblicato dall’allora CentraPer rimanere al passo con i tempi, i
le Meteorologica Svizzera possiamo
sistemi di osservazione ed i metodi
leggere:
di previsione sono stati via via au“… la catena alpina forma una patomatizzati e raffinati.
rete divisoria essenziale nella forNegli anni ’70 MeteoSvizzera ha
mazione e nello sviluppo degli starealizzato l’ANETZ, una delle prime
ti atmosferici e dei suoi processi ...”
reti di stazioni meteorologiche aue di conseguenza, “…la Svizzera
tomatiche al mondo, il cui rinnovameridionale ha condizioni diverse
mento tecnologico è attualmente in
dalle altre regioni svizzere ed era
atto con la costruzione della nuova
perciò necessario nonché equo il
rete SwissMetNet, con 130 stazioni
tenerne debito
automatiche.
conto mediante
I moderni radar
Tra
i
precursori
particolari provvemeteorologici in
funzione su La
delle previsioni dimenti…”.
I “particolari provDôle (GE), Albis
(ZH) e Monte Lemeteorologiche vedimenti” furono
la creazione, nel
ma (TI) permettoil consigliere
1935 appunto, di
no al meteorologo
un centro regionadi seguire la forfederale
le di previsione del
mazione e il movitempo situato a
mento delle zone
ticinese
sud delle Alpi,
di precipitazioni.
l’Osservatorio TiciModelli numerici,
G.B. Pioda
nese di Locarnoin grado di prediMonti, nato - come cita l’annuario re l’evoluzione del tempo per i prosnonostante le attuali difficoltà ecosimi giorni, servono ai meteorologi
nomiche”.
sia per elaborare le previsioni del
Uno dei compiti principali di Locartempo sia per emettere gli avvisi di
no-Monti è l’elaborazione di previmaltempo. L’influsso delle alpi sulla
sioni meteorologiche per il Ticino, le
circolazione atmosferica è una delValli del Grigioni italiano e l’Engadile maggiori sfide per i meteorolona. La gamma spazia dalle previsioghi; perciò MeteoSvizzera utilizza il
ni per la popolazione e i media, fimodello locale aLMo (Alpine Mono ai bollettini meteorologici speciadel), specialmente concepito per la
li per l’aeroporto di Lugano-Agno, le
regione alpina, che due volte al
centrali elettriche o gli organizzatogiorno elabora sui potenti calcolari di manifestazioni come il Festival
tori del Centro Svizzero di Calcolo
del film di Locarno.
Scientifico (CSCS) a Manno una
> segue a pagina 5
previsione per le prossime 72 ore.
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2 ORSELINA 2007
25
elettricità
bronz
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Zu den
Vorläufern der
Wetterprognosen
gehörte der
Tessiner
Bundesrat
G.B. Pioda
Orselina – Vor 80
Jahren entstand
das Observatorium
s ist vielleicht wenigen bekannt, dass vor 80 Jahren in
Orselina entstanden ist, was
acht Jahre später das Osservatorio
Ticinese von Locarno-Monti werden sollte!
Im Jahr 1927 gründete nämlich Dr.
Schmid-Curtius in Orselina das
“Osservatorio bioclimatico e geofisico ticinese”, an dem hauptsächlich bioklimatische Forschung getrieben wurde - das Studium des
Einflusses von Wetter und Klima
auf das Wohlbefinden des Mensches.
In jener Zeit, als die Sonnentherapie eines der wenigen Heilmittel
gegen Lungenkrankheiten war,
wurde das Tessin dank seiner hohen Sonnenscheindauer und dem
zur Heilung verschiedener Krankheiten idealen Klima als “Sonnenstube des Schweizerhauses“ bekannt.
Dr. H. Bodmer, leitender Artzt beim
Kurhaus Victoria in Orselina, die
heutige Klinik Santa Croce, schrieb
1932 in einem Artikel der Zeitschrift für Medizin “Praxis” mit
dem Titel “Das Tessin als Kurgebiet”: “Es ist kein Zufall, dass gerade diese sonnenüberfluteten,
windstillen Locarneser Berghänge,
als deren bekanntester Ort etwa
Orselina zu nennen ist, seit einer
Reihe von Jahren …. die Aufmerksamkeit und Wertschätzung der
Ärtztewelt erworben haben.”
Unter der Schirmherrschaft der Tessiner klimatologischen Vereinigung
wurde das Osservatorio bioclimatico 1929 von der Tessiner Behörde
offiziell anerkannt und erhielt die fi-
E
nanzielle Unterstützung des Kantons, sowie verschiedener Gemeinden und Vereinigungen.
1930 wurden die Aktivitäten in eine Villa von Locarno-Monti versetzt
und 1935, mit der Gründung des
Osservatorio Ticinese, durch den
Bund übernommen und auf die
ganze Schweiz ausgedehnt.
MeteoSchweiz
das Bundesamt für Meteorologie
und Klimatologie
Der Aufbau eines landesweiten
meteorologischen Beobachtungsnetzes geht auf die Mitte des 19.
Jahrhunderts zurück und wurde
vom Tessiner Bundesrat G.B. Pioda, von 1857 bis 1864 Vorsteher
des Eidgenössischen Departements des Innern (EDI), mit Begeisterung und Kompetenz gefördert.
Auf seine Initiative hin wurde eine
meteorologische Kommission gebildet; diese erarbeitete ein Konzept zur Errichtung von Beobachtungsstationen, das die Bundesversammlung 1862 guthiess. In
kurzer Zeit wurden über das ganze Land 88 Stationen errichtet, 10
davon auf der Alpensüdseite,
deren Betrieb am 1. Dezember
1863, mit dem Beginn des meteorologischen Winters, nach einheitlichen Vorschriften und mit einheitlichen Instrumenten aufgenommen wurde.
Die meteorologischen Beobachtungen dienten vorerst der Erforschung der Wettererscheinungen
und des Klimas in den verschiedenen Regionen der Schweiz. Vor allem die Landwirtschaft forderte je-
doch schon bald tägliche Wetterprognosen. Die Landesregierung
erwirkte deshalb, dass ab 1. Juni
1878 in den Tageszeitungen tägliche Wetterberichte mit den Prognosen für den Folgetag veröffentlicht wurden und 1880 beschloss
der Bundesrat die Gründung der im
Staat verankerten Meteorologischen Zentralanstalt - die heutige
MeteoSchweiz - die im Mai 1881 in
Zürich ihre Tätigkeit aufnahm.
Um mit der Zeit Schritt zu halten
wurden die Beobachtungssysteme
und die Vorhersagemethoden fortlaufend automatisiert und verfeinert.
Meteoschweiz baute ab 1976 das
ANETZ auf, eines der ersten automatischen Bodenmessnetze der
Welt. Eine neue Generation mit
130 Stationen zur technologischen
Erneuerung von ANETZ ist seit
2005 als SwissMetNet im Aufbau.
Dank moderner Wetterradars, die
auf La Dôle (GE), Albis (ZH) und
Monte Lema (TI) in Betrieb sind,
kann der Meteorologe Entstehung
und Entwicklung von Niederschlagsgebieten kontinuierlich verfolgen.
Computermodelle die das Wetter
für die nächsten Tagen vorhersagen
können, dienen dem Meteorologen
zur Wetterprognose sowie zur Warnung vor Gefahren des Wetters.
Der Einfluss von Gebirgen auf die
atmosphärische Zirkulation ist eine
der grössten Herausforderungen
für die Meteorologen; MeteoSchweiz verwendet deshalb das lokale Modell aLMo (Alpine Model)
das speziell für den Alpenraum ent-
wickelt wurde und 2 mal pro Tag
auf dem Hochleistungsrechner des
Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) in Manno eine Vorhersage für die nächsten 72 Stunden
berechnet.
Aufgaben und Rollen
des Regionalzentrums
von Locarno-Monti
In der Ausgabe 1935 der “Annalen
der Schweizerischen Meteorologischen Zentral-Anstalt“ lesen wir:
”... dass der Alpenwall eine ganz
wesentliche Scheidewand bildet für
Gestaltung und Ablauf der atmosphärischen Zustände und Vorgänge. Die Südschweiz hat in dieser
Hinsicht grundsätzlich andere Verhältnisse als die anderen Landesteile, und es war notwendig und
gerechtfertigt, dem durch besondere Massnahmen Rechnung zu
tragen“.
Die “besondere Massnahme” war
die Errichtung, eben in 1935, eines
regionalen Wettervorhersagezentrums auf der Alpensüdseite, das
Osservatorio Ticinese in LocarnoMonti und dies - wie es in den
Annalen steht - “trotz der gegenwärtigen wirtschaftlichen Schwierigkeiten“.
Hauptaufgabe von Locarno-Monti
ist die Erstellung von Wetterprognosen für die Alpensüdseite und
das Engadin, von den allgemeinen
Wetterprognosen für die Bevölkerung und die Medien, bis hin zu
Spezialwetterberichten für den
Flughafen Lugano-Agno, die Elektrizitätswerke oder für Veranstal-
Impianti citofoni e videocitofoni
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> Fortsetzung auf Seite 5
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elettricità
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Alle pagine
2-3 e 5 strumenti
antichi e moderni
per le previsioni
del tempo
Gli 80 anni
dell’Osservatorio
segue da pagina 2
Le condizioni meteorologico-climatiche al Sud
delle Alpi hanno portato Locarno-Monti a profilarsi nell’ambito di quello che è uno dei compiti
centrali di MeteoSvizzera: quello degli allarmi e
degli avvisi di maltempo verso le autorità e la popolazione. Le attività di Locarno-Monti in questo
campo furono pionieristiche. Infatti, a seguito
della disastrosa alluvione del 1978 nacquero i primi contatti con le autorità cantonali che portarono allo sviluppo di un efficace ed efficiente sistema di previsione delle precipitazioni intense.
In breve tempo questo sistema fu esteso ad altri fenomeni meteorologici ed all’intero territorio
nazionale. Questo ruolo pionieristico di LocarnoMonti è continuato anche in tempi recenti, sia
nell’ambito della collaborazione con i servizi forestali per combattere gli incendi di boschi, sia
con il Dipartimento della Sanità e della Socialità
per lo sviluppo e l’introduzione, su richiesta delle autorità cantonali a seguito dell’eccezionale
calura dell’estate 2003, di avvisi per le situazioni di canicola.
Al passo con gli sviluppi più recenti
Locarno-Monti ha pure segnato il tempo in diversi campi della ricerca applicata. In passato i
temi principali sono stati lo studio e la ricerca
sulla radiazione solare, la fisica delle nubi e la
formazione delle precipitazioni (ricordiamo a
questo proposito gli esperimenti di lotta antigrandine eseguiti sul piano di Magadino dal
1948 al 1963) come pure lo sviluppo di sensori meteorologici e l’allestimento della rete
ANETZ.
Oggi il fulcro delle attività di ricerca a LocarnoMonti è rappresentato dalla meteorologia radar
e dalla meteorologia satellitare.
Nel campo della meteorologia radar, il fiore all’occhiello di Locarno-Monti, 40 anni di ricerche hanno portato allo sviluppo di sofisticati sistemi che permettono di determinare e seguire in tempo reale posizione, intensità e sviluppo delle zone di precipitazione in un ambiente
complesso come quello alpino. Questi risultati,
riconosciuti a livello internazionale, sono alla
base dei prodotti di alta qualità e affidabilità dei
radar di MeteoSvizzera, impiegati da vari utenti per le previsioni a breve scadenza e gli avvisi
di pericolo in caso di precipitazioni intense, nella gestione del traffico stradale ed aereo, nella
gestione dei bacini idroelettrici, dei fiumi e dei
laghi.
La stazione radar messa in servizio nel 1993 sul
Monte Lema è ancora oggi, insieme con le stazioni sull’Albis e su La Dôle, una delle più moderne in Europa.
Nel campo della meteorologia satellitare, un
piccolo gruppo di ricercatori di Locarno-Monti
si occupa del trattamento delle informazioni
che i satelliti di nuova generazione hanno portato grazie ai progressi delle tecnologie spaziali e delle tecniche di misura: un nuovo filone di
ricerca, che promette interessanti sviluppi in
particolare nel campo del cosiddetto “nowcasting”, la previsione a brevissima scadenza di situazioni di maltempo.
Rückblick auf 80 Jahre
Geschichte des Observatoriums
Fortsetzung von Seite 3
tungen wie das Filmfestival von Locarno.
Die ganz besonderen Verhältnisse von Wetter
und Klima auf der Alpensüdseite haben dazu
geführt, dass sich Locarno-Monti in einer der
wichtigsten Aufgaben der MeteoSchweiz stark
profiliert hat: die Warnung von Behörden und
Bevölkerung vor Unwettersituationen; in diesem Bereich hat Locarno-Monti Pionierarbeit
geleistet.
Nach der katastrophalen Überschwemmung
von 1978 entstanden die ersten Verbindungen
mit den Tessiner Behörden. die zu einem leistungsfähigen und wirksamen System für die
Vorhersage und Warnung vor Starkniederschlägen geführt haben. Kurz darauf wurde
dieses Warnsystem auf andere meteorologische Phänomene und auf die ganze Schweiz
ausgedehnt.
Diese Pionierrolle von Locarno-Monti wurde bis
in jüngster Vergangenheit fortgesetzt. Beispiele dafür sind die Zusammenarbeit mit der Forstverwaltung zur Bekämpfung der Waldbrände
oder die auf Antrag der kantonalen Behörden
aufgrund der Hitzewelle des Sommers 2003
mit dem kantonalen Gesundheitsdepartement
gemeinsam entwickelte und bereits 2004 eingeführte Hitzewellenwarnung.
Im Schritt mit der modernen Entwicklung
Locarno-Monti hat auch in verschiedenen Gebieten der angewandten Forschung und Entwicklung Zeichen gesetzt. In der Vergangenheit waren es vor allem Untersuchungen auf
dem Gebiet der Sonnenstrahlung, der Atmosphärenphysik und der Niederschlagsentstehung (es sei hier an die Grossversuche zur Ha-
GIOIELLI D’ARTE
www.gooood.net
gelabwehr von 1948 bis 1963 auf der Magadinoebene erinnert) sowie der Aufbau des
automatischen Messnetzes ANETZ und die Entwicklung der Messfühler dazu.
Heute liegt der Schwerpunkt der Forschungsaktivität von Locarno-Monti bei der Radar- und
der Satellitenmeteorologie.
Bei der Nutzung der Radartechnik für die
Niederschlagserfassung gehört Locarno-Monti
zu den Pionieren. 40 Jahre Forschung haben
zur Entwicklung von raffinierten Methoden geführt, die es erlauben, die Niederschlagsgebiete in einem komplexen Gebiet wie die Alpen
in Echtzeit zu verfolgen. Diese international anerkannten Resultate stellen die Grundlage für
die hochqualitativen Produkte dar, die von verschiedenen Benutzern für die Kurzfristprognosen und Warntätigkeiten bei Starkniederschlägen verwendet werden, sei es beim Management des Strassen- und Luftverkehrs oder bei
der Regulierung von Flüssen, Seen und Wasserkraftanlagen.
Die 1993 in Betrieb genommene Radaranlage
auf dem Monte Lema gehört, zusammen mit
den Radaranlagen von Albis und la Dôle, zu
den modernsten Europas.
Auf dem Gebiet der Satellitenmeteorologie befasst sich eine kleine Gruppe von Forschern aus
Locarno-Monti mit der Verarbeitung der Informationen, die uns die Wettersatelliten der neusten Generation dank dem Fortschritt der Weltall-Technologie und der modernsten Messtechnik gebracht haben: ein neues Forschungsgebiet, dass vor allem im Bereich der KurzfristPrognose von Unwetterereignissen, dem so genannten “Nowcasting“, viel versprechend ist.
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ORSELINA 2007 5
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 6
di MICHELA ZUCCONI PONCINI
Pregevole
tavola
del ’500
La Fuga in Egitto Bramantinos
del Bramantino Flucht nach Ägyten
a pregevole tavola realizzata nel 1520 da Bartolomeo Suardi,
detto il Bramantino, appositamente per la chiesa del Santuario della Madonna del Sasso di Orselina, costituisce uno dei
capolavori del maestro milanese. Bramante, nato a Milano attorno
al 1465, apprendista presso l’orafo Francesco di Giacomo De Camperis e allievo di Donato Bramante, è considerato uno dei maggiori
artisti milanesi di fine ‘400, inizio ‘500.
Con l’avvento di Leonardo da Vinci e di Donato Bramante da Urbino, Milano diviene in poco tempo la città più all’avanguardia nel
dibattito artistico del tempo. Il capoluogo lombardo era fino allora
il centro di una cultura di frontiera, aperta alle influenze padane e
nordico-fiamminghe. Ora si trova ad accogliere personalità che l’apriranno alla cosiddetta Maniera Moderna. L’insegnamento di Leonardo, Bramante e Bramantino, ha fatto scuola a tutta una generazione di artisti anche nelle zone più periferiche della Lombardia.
La Maniera Moderna si diffonde in tutta la zona di Como, dell’alto Lario e del Verbano, attraverso diversi artisti che soggettivamente
hanno interpretato questo nuovo gusto artistico, portando una ventata di rinnovamento anche nelle zone più periferiche del milanese, come l’odierno Cantone Ticino.
Fin dalle prime opere traspare come l’artista, Bartolomeo Suardi,
accentui la monumentalità e come strutturi la costruzione prospettica per evidenziare il senso drammatico dell’opera. Successivamente, grazie ad un breve soggiorno romano, ad inizio Cinquecento, egli acquista una piena maturità artistica, definita da un forte senso classico. Caratteristiche che ben traspaiono nella tavola
della Madonna del Sasso. Il Bramantino rievoca un momento storico e religioso ben preciso, quello della Fuga in Egitto, collocandola al di là del tempo e dello spazio reale. La Sacra Famiglia è raffigurata mentre sta percorrendo una gola profonda, attraversata da
un corso d’acqua e chiusa da due maestose pareti rocciose. Una
rievocazione paesaggistica idealizzata, che viene evidenziata dagli
stessi personaggi, i quali presentano espressioni caratterizzate da
una delicata aria d’irrealtà e dolcezza. Viene così confermato il fondamentale concetto bramantiniano, secondo cui nulla ha un riferimento oggettivo, reale, ma tutto diviene luogo, paesaggio ideale.
Questa splendida tavola ha suscitato interesse e ammirazione fin
dai primi anni della sua collocazione. Molti artisti ne hanno realizzato copie o hanno tratto ispirazione. Tra le riproduzioni più note
è bene ricordare quella a fresco nella Cappella Comizio nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano e nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Bellinzona, sul tramezzo dedicato alla vita e alle
storie di Cristo. Infine nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di
Maggia, l’immagine della Fuga in Egitto che fa parte del ciclo dedicato alla vita di Maria, ricorda per tipologia e delicatezza la tavola del Bramantino.
L
gehoben wird. Dank eines kurzen Aufschuf Bartolomeo
enthalts in Rom hat Suardi etwas später,
Suardi, genannt
zu Beginn des 16. Jahrhunderts, seine
Il
Bramantino,
volle künstlerische Reife erreicht, die von
eigens für die Wallfahrtskirche Madonna
einem starken klassischen Sinn geprägt
del Sasso in Orselina das Gemälde
ist. Diese Charakteristiken werden auf
“Flucht nach Ägypten“, eine Tempera
dem Gemälde in der Madonna del Sasauf Bildtafel (152 x 121 cm). Die Schöpso sehr deutlich. Bramantino erinnert an
fung gilt als eines der Meisterwerke des
Künstlers aus Mailand. Il Bramantino, um einen genauen Moment der Religions1465 in Mailand geboren, Lehrling des geschichte, nämlich die Flucht nach
Goldschmieds Francesco di Giacomo De
Ägypten, reiht ihn aber ausserhalb des
Camperis und Schüler von Donato Brawirklichen Zeitraums ein. Die Heilige Famante, gilt als einer der
milie wird dargestellt,
Das wertvolle
grössten
Mailänder
während sie eine tiefe
Künstler
an
der
Schlucht begeht, die
Gemälde, das
Schwelle des 15./16.
von einem Wasserlauf
Bartolomeo
Jahrhunderts.
durchflossen und von
Dank Leonardo da Vinzwei majestätischen
Suardi 1520
ci und Donato BraFelswänden begrenzt
geschaffen hat
mante aus Urbino wurwird. Das idealisierte
de Mailand in kurzer Zeit die Stadt der
Landschaftsbild wird von den Personen
künstlerischen Avantgarde jener Zeit. Zuselbst hervorgehoben, deren Gesichtsvor war die lombardische Hauptstadt ein ausdruck von einer feinen Miene der
Kulturzentrum an der Grenze gewesen, Unwirklichkeit und Sanftmut gekenndas Einflüssen aus der Poebene und von
zeichnet ist. So wird das grundlegende
nordisch-flämischer Seite offen gestanKonzept Bramantes bestätigt, nach dem
den hatte. Nun aber nahm es Persönlichnichts einem objektiven, realen Bezug
keiten auf, die der so genannten Maniefolgt, sondern alles zu einem idealen Ort
ra Moderna nahe standen. Die Lehren
und einer idealen Landschaft wird.
von Leonardo, Bramante und BramantiDiese prachtvolle Tafel hat seit den ersten
no machten Schule für eine Generation
Jahren ihrer Präsentation Interesse und
von Künstlern, auch in den abgelegenen
Bewunderung hervorgerufen.
Winkeln der Lombardei.
Viele Künstler haben dieses Bild kopiert
Die Maniera Moderna verbreitete sich im oder sich von ihm inspirieren lassen. Zu
Gebiet um Como, am oberen Comer See den bekanntesten Reproduktionen zähund am Verbano durch Künstler, die dielen die Fresken in einer Kapelle der Kirse neue Kunstströmung subjektiv interche Santa Maria degli Angeli in Lugano
pretierten und so einen frischen Wind in
und in der Kirche Santa Maria delle Gradie Randgebiete des Mailänder Hinterzie in Bellinzona, an der Zwischenwand,
lands wie auch den heutigen Kanton Tesdie dem Leben Christi gewidmet ist.
sin brachten.
Auch das Bild der Flucht nach Ägypten
Schon in seinen ersten Werken wurde
in der Kirche Santa Maria delle Grazie in
sichtbar, dass Bartolomeo Suardi die MoMaggia, das zum Zyklus der Darstellung
numentalität betont und die perspektivides Marienlebens gehört, erinnert in seische Wirkung so gestaltet, dass der dra- ner feinen Art an das Gemälde des Bramatische Ausdruck des Werks hervormantino.
1520
Einzige Tessiner Wochenzeitung in deutscher Sprache
6 ORSELINA 2007
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 7
di STEFANO VASSERE
Orselina, nella collana
toponomastica
l volume «Repertorio toponomastico ticinese. Orselina» viene
pubblicato in una delle collane
che l’Archivio di Stato del Cantone
Ticino dedica allo studio dei nomi di
luogo; il lettore vi trova l’elenco dei
volumi già pubblicati nel risvolto destro di copertina. Esso contiene circa cento nomi di luogo per un territorio che si estende su nemmeno
duecento ettari, un piccolo comune
se raffrontato ad altre realtà del
cantone Ticino.
Il libro presenta un apparato iniziale
con dati sul territorio, sul comune e
sulle fonti consultate per la sua preparazione (carte geografiche, documenti, libri, articoli ecc.). Ma la parte principale è costituita dai nomi di
luogo: si tratta di denominazioni
spesso antiche di secoli e spesso ricordate solo dagli anziani del villaggio o da persone che lo conoscono
particolarmente bene: sono loro che
hanno fornito le informazioni principali. Le schede sui nomi di luogo si
aprono con la menzione del nome
stesso nella sua forma dialettale attuale; seguono un numero (che permette la localizzazione sulla cartina
allegata), le forme cartografiche e
quelle antiche, una descrizione del
luogo relativo, notizie varie e, dove
possibile, indicazioni per la ricerca
dell’origine del nome.
La presenza di un discreto numero
di fotografie contribuisce ad arricchire la documentazione; in questo
caso, possiamo disporre di nuovi tagli e nuove scelte grafiche, che valorizzano particolarmente questo
apparato. Le cartine fissano una volta per tutte l’altra informazione che
I
andrebbe persa con la perdita della
memoria del nome stesso: la localizzazione del luogo denominato.
Alcuni nom i sono già scomparsi dalla memoria della comunità di Orselina e sopravvivono solo nei documenti consultati; sono stati comunque inseriti nella successione dei nomi, che rispetta un itinerario esplicito, una specie di passeggiata lungo
le strade e i sentieri del villaggio. La
serie dei nomi contiene anche l’elenco completo dei nomi di vie e
piazze, con le spiegazioni sulla loro
origine. Il tutto è poi ricercabile e individuabile attraverso un elenco alfabetico, in coda al volume.
La descrizione dei singoli nomi è
spesso l’occasione per approfondire
elementi di storia locale legati ai
luoghi visitati: così troviamo
aneddoti, descrizioni di attività, consuetudini religiose,
curiosità ecc. In questo senso, il volume diventa anche
una sorta di piccola storia di
Orselina attraverso i suoi luoghi, anche se il comune già
dispone di sue monografie
storiche di qualità come quella di
Giuseppe Mondada e quella di Dalmazio Ambrosioni.
Hanno curato l’opera Carlo Branca,
Alfeo Leoni, Renato Giovannoni e
Stefano Vassere. Marco Garbani Nerini ha assicurato la documentazione fotografica.
Il libro è in vendita a fr. 12.- presso il Municipio di Orselina, il
segretariato della Pro Orselina in
via Caselle 1 0 o nelle librerie di
Locarno.
as “Repertorio toponomastico ticinese”
ist eine Publikationsreihe, die sich der Geschichte der Orts- und Flurnamen im Kanton Tessin widmet. Im Jahre 2006 erschien das
Heft über Orselina, herausgegeben vom Staatsarchiv des Kantons Tessin. Es zählt etwa hundert
Flurnamen für ein Gebiet von nur knapp 200
Hektaren auf: eine kleine Gemeinde im Vergleich
zu andern Tessiner Gemeinwesen.
Die Publikation enthält einleitend Angaben über
das Territorium, die Gemeinde und die für die
Bearbeitung konsultierten Quellen wie Landkarten, Urkunden, Bücher, Artikel usw. Der Hauptteil besteht aus den Orts- und Flurnamen. Es
handelt sich um teilweise jahrhundertealte Benennungen, die oft nur noch älteren Einwohnerinnen und Einwohnern oder Leuten, die eng mit
der Gemeinde vertraut sind, noch etwas bedeuten: Sie haben die massgeblichen Informationen
geliefert.
Die einzelnen Karteikarten der Ortsbezeichnungen beginnen mit dem Namen in heutiger
Mundart, gefolgt von einer Nummer (die es er-
D
Il volume
fresco
di stampa
In vendita a
CHF 12.–
Im Verkauf
zum Preis von
CHF 12.–
Orts- und Flurnamen
in der Gemeinde
Orselina
möglicht, den Ort auf der beiliegenden Karte
aufzufinden), dann die kartografischen und die
antiken Namensformen, die Beschreibung des
betreffenden Ortes, verschiedene Notizen und
wenn möglich Angaben über die bisherige Namensforschung.
Eine beachtliche Zahl von Fotos bereichert die Dokumentation mit neuen Bildausschnitten und grafischen Darstellungen, die den Bildteil aufwerten.
Die Kärtchen legen ein für allemal jene Informationen fest, die sonst mit dem Verlust der Erinnerung an den Namen selbst vergessen würden:
die Lokalisierung des erwähnten Ortes. Einige Namen sind bereits aus dem Gedächtnis der Bevölkerung von Orselina verschwunden und überleben nur noch in den konsultierten Dokumenten.
Sie wurden jedoch mit einer genauen Route in die
Folge der Namen eingefügt; dies ermöglicht sozusagen einen Spaziergang durch die Strassen
und Wege des Dorfes. Die Namensliste enthält
auch ein vollständiges Verzeichnis der Namen von
Strassen und Plätzen, mit Erklärungen über deren
Ursprung. Ein alphabetisches Verzeichnis am En-
GOLDSCHMIED
www.gooood.net
ticinese
de des Bandes erleichtert die Suche.
Die Beschreibung der einzelnen Namen bietet
jeweils Gelegenheit, die Ortsgeschichte zu vertiefen, die mit den besuchten Orten verknüpft
ist: So finden wir Anekdoten, Schilderungen
von Tätigkeiten, religiösen Bräuchen, Kuriositäten usw. In diesem Sinne wird die Publikation
zu einer Art kleinem Geschichtsbuch über Orselina im Spiegel seiner Orts- und Flurnamen,
auch wenn die Gemeinde bereits über zwei
hochwertige historische Monografien verfügt,
die eine von Giuseppe Mondada und die andere von Dalmazio Ambrosioni.
Betreut von: Stefano Vassere, Carlo Branca,
Alfeo Leoni, Renato Giovannoni, Marco Garbani-Nerini (Fotos): Repertorio toponomastico
ticinese: Orselina, Bellinzona 2006.
Die Publikation ist zum Preis von 12 Franken erhältlich im Gemeindehaus von Orselina, im Sekretariat der Pro Orselina, Via Caselle 10 oder in den Buchhandlungen von
Locarno.
ARMANDO GOOD
PIAZZA GRANDE 5
6600 LOCARNO
TEL. 091 751 48 67
FAX 091 751 49 93
ORSELINA 2007 7
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 8
ASSOCIAZIONE L'UOMO E LA SCIENZA
Programma caffè filosofici 2007
Tutti gli incontri dei caffè filosofici sono previsti alle ore 20.15 nella sala conferenze (1. piano) del Centro Leoni di Riazzino/CH.
Costo:
Per i nostri soci la partecipazione è gratuita;
gli altri partecipanti pagano un piccolo contributo di CHF 10.00/serata.
Attestati di
Su richiesta vengono rilasciati degli attespartecipazione: tati di partecipazione alla fine della serata.
Quest’anno è previsto un ciclo di Caffè filosofici i cui temi sono legati alle grandi religioni monoteiste per poi concludere le
tematiche con “Coscienza e trascendenza” con Mons. Franco
Buzzi, già ascoltatissimo relatore in un simposio organizzato
ad Ascona dalla Fondazione Sir John Eccles nel 2005. Ultima
serata in ordine di tempo è quella che avrà quale relatore il
prof. Massimo Filippini con “Energia, ambiente e politica energetica”, che tratta una tematica di rilevanza prevalentemente
scientifica, ma che considera anche aspetti etici ed ecologici,
cui la filosofia non è esente.
9 gennaio 2007
6 febbraio 2007
6 marzo 2007
3 aprile 2007
8 maggio 2007
Filosofia e religione cristiana
Giovanni Ventimiglia
Filosofia ed ebraismo
Azzolino Chiappini
Filosofia e religione islamica
Massimo Campanili
Coscienza e trascendenza
Monsignor Franco Buzzi
Energia, ambiente e politica energetica
Massimo Filippini
Signorile ed energico
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8 ORSELINA 2007
Programma delle lezioni di filosofia
per l’anno 2007
Prof. Daniele Bui
Tutte le lezioni di filosofia sono previste alle ore 20.15 nella sala conferenze (1. piano) del Centro Leoni di Riazzino.
Costo:
I nostri soci pagano CHF 14.00/serata (durata: ca. 1 ora e mezza); gli altri partecipanti
pagano CHF 20.00/ serata.
Attestati di
Alla fine dell’anno viene rilasciato un attepartecipazione: stato di frequenza ai partecipanti che hanno frequentato almeno 5 lezioni.
23 gennaio 2007 La svolta linguistica in filosofia
27 febbraio 2007 Il neopositivismo o empirismo logico
20 marzo 2007
Il razionalismo critico di Karl Popper
17 aprile 2007
La fenomenologia
15 maggio 2007 La filosofia della mente
Associazione l’uomo e la scienza - Centro Leoni
CH-6595 Riazzino - Locarno / TI
Tel. +41(091)850 53 40 - Fax +41(091)859 20 21
e-mail: [email protected]
internet: www.ecclesfoundation.org
e-mail e internet cambieranno nel corso dell’anno.
Ne sarete informati a tempo debito.
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 9
di ANDREA BRANCA
asffas
asfdasfdas
fsadfaf
A sinistra, il raro esemplare
di rodendro arboreo;
al centro, fiori maschili della
palma del Giappone
Links: Seltenes Exemplar eines
strauchartigen Rhododendron;
in der Mitte männliche
Blüten der Japanischen Palme
CURIOSITÀ BOTANICHE
sulle strade di Orselina
orse il più bell’esemplare decorativo che dà il benvenuto
alla primavera, si trova poco
prima del giardinetto “Benvenuti a
Orselina”: è un rododendro arboreo (Rhododendron arboreum) alto una decina di metri, salvato un
quindicina d’anni fa dalla speculazione edilizia.
Crescono rigogliosi, con i fiori di un
rosso intenso, se il clima è mite e
l’umidità atmosferica costante; formano intere foreste sulle montagne di Ceylon, del Nepal e dell’Himalaya, da dove provengono.
I rododendri (dal greco “rhodon”,
rosa e “dendron” albero) che conservano le loro foglie in inverno,
sono diffusi nei parchi e nei giardini della regione insubrica, come le
azalee, appartenenti alla stessa famiglia delle Ericacee.
Le azalee, che hanno quasi sempre
foglie caduche, presentano con i rododendri e le camelie fioriture spettacolari dal bianco al rosso intenso,
ed esigono un terreno acido.
Sulle nostre Alpi troviamo la rosa
delle Alpi o rododendro ferruginoso (Rhododendron ferrugineum) tipico delle zone con granito o
gneiss; da noi hanno invaso gli antichi alpeggi di Cardada e della Cimetta con i fiori rosati e le foglie
coriacee, rugginose sulla pagina inferiore.
Azalee e rododendri, trovano nel
nostro paesaggio pedemontano,
sia l’ambiente microclimatico, sia il
terreno acido; crescono bene anche nelle basse valli del Locarnese.
Con vari incroci si sono ottenuti
azalee e rododendri dalla fioritura
tardiva, fino ad estate inoltrata.
Ricordo che uno degli spettacoli
più belli del nostro Cantone, è il
Parco San Grato a Carona in fiore,
con una moltitudine di azalee e rododendri coloratissimi e rigogliosi,
immersi in un paesaggio unico e
indimenticabile.
Lungo le strade di Orselina e in
quasi tutti i giardini meno recenti,
si notano molte e alte palme del
Giappone (Trachycarpus fortunei);
un tempo erano piantate con cura
nei giardini attorno alle abitazioni,
diventando poi infestanti e cre-
F
scendo in modo indiscriminato nei
boschi e negli alvei dei torrenti in
vicinanza dell’abitato.
I loro semi trasportati dagli uccelli (in particolare dai merli) che si
rifugiano nei cespugli e nelle siepi circostanti, germogliano facilmente.
Originariamente queste palme
erano coltivate in Giappone e nella Cina settentrionale e venivano
utilizzate le fibre del tronco e le
foglie per confezionare vestiario,
scope, ecc.
Negli esemplari maschili (le palme,
come i kiwi, portano i fiori maschili
e femminili su piante diverse e i botanici le chiamano “dioiche”) i fiori sporgono da una pannocchia
giallo oro e su quelli femminili crescono ampie pannocchie di colore
azzurro scuro (spesso raccolte e indorate per le feste natalizie).
Molti esemplari vecchi hanno
spesso il tronco nudo, operazione
che si faceva un tempo per dare
un certo tocco esotico (come le
palme da cocco); usanza che è poi
stata abbandonata per gli alti costi e per la … maturità ecologica
dei committenti.
Questa palma è diventata con gli
anni un po’ il simbolo della Sonnenstube: evoca paesi mediterranei e lontani paesi esotici. Non è
così frequente in altre zone mediterranee, tanto da assumere negli
ultimi anni la denominazione di
“palma del Ticino”.
Nel famoso testo di Schröter “Flora d’Insubria” (Ist. Ed. Ticinese,
1950) era ancora considerata
“pianta esotica naturalizzata”
(come lo erano per esempio la robinia e la fitolacca).
Si ritiene che la palma del Giappone fu piantata dapprima sulle
Isole di Brissago con altre piante
esotiche dalla baronessa di Saint
Léger e si diffuse poi rapidamente nei giardini, nei parchi e lungo
le vie importanti di Locarno, come via della Pace, a ricordo del
Patto di Locarno firmato nel
1925.
Le palme che fiancheggiavano
quella strada erano allora alte solo pochi metri...
asffas
asfdasfdas
fsadfaf
BOTANISCHE KURIOSITÄTEN
an den Strassen von Orselina
ielleicht die schönste Zierpflanze, die den Frühling ankündigt,
findet man kurz vor dem Gärtchen “Willkommen in Orselina“: Es
handelt sich um den etwa zehn Meter
hohen, strauchartigen Rhododendron
(Rhododendron arboreum), der vor etwa fünfzehn Jahren vor der Bauspekulation gerettet wurde. Diese üppigen Pflanzen mit ihren intensiv roten
Blumen stammen aus Ceylon, Nepal
und dem Himalaja, wo sie in den Bergen bei mildem Klima und gleichmässiger Luftfeuchtigkeit ganze Wälder
bilden. Die Rhododendren, aus dem
Griechischen “rhodon” (Rose) und
“dendron” (Baum) zusammengesetzt,
behalten im Winter ihre Blätter. Sie
sind in Parks und Gärten der Region
Insubrien so verbreitet wie die Azaleen
und gehören der gleichen Pflanzenfamilie der Heidekrautgewächse an.
Die Azaleen haben fast immer Laub
abwerfende Blätter. Wie bei den
Rhododendren und Kamelien reichen
die Farben ihrer prachtvollen
Blüten von Weiss bis zu kräftigem Rot, und sie brauchen
einen sauren Boden. Auf
unseren Alpen finden wir
die Alpenrose oder den rostblättrigen Rhododendron
(Rhododendron
ferrugineum), die für Gebiete mit
Granit und Gneis typisch sind. Bei
uns überwuchern sie die alten
Alpweiden von Cardada und Cimetta mit ihren rosa Blüten und den lederartigen, auf der unteren Seite
rostfarbenen Blättern.
Sowohl Azaleen als auch Rhododendren finden in unserer Landschaft am
Fuss der Berge das geeignete Mikroklima und den sauren Boden: Sie gedeihen auch gut in den unteren Tälern
des Locarnese. Durch verschiedene
Kreuzungen wurden spät blühende
Azaleen und Rhododendren gezüchtet, die ihre Blütenpracht bis in den
fortgeschrittenen Sommer hinein entfalten. Ich erinnere mich an eines der
schönsten Naturschauspiele im Tessin:
den in Blüten stehenden Parco San
Grato in Carona, mit einer Vielfalt von
vielfarbigen, üppigen Azaleen und
Rhododendren, eingebettet in eine
einmalige, unvergessliche Landschaft.
Längs der Strassen von Orselina und in
V
fast allen älteren Gärten sieht man
häufig Hanfpalmen aus Japan (Trachycarpus fortunei). Sie wurden früher in
den Gärten um die Wohnhäuser
sorgfältig angepflanzt, überwucherten
aber später Wälder und Flussbette der
Umgebung. Ihre Samen werden von
den Vögeln verbreitet, vor allem den
Amseln, die in Sträuchern und Hecken
Unterschlupf suchen, und sie keimen
sehr leicht aus. Ursprünglich wurden
die Palmen in Japan und Nordchina
angepflanzt; Fasern des Baumstamms
und Blätter wurden für die Herstellung
von Kleidungsstücken, Besen usw.
verwendet. Die männlichen Exemplare
- die Palmen tragen wie die Kiwi die
männlichen und weiblichen Blüten auf
unterschiedlichen Pflanzen, von den
Botanikern zweihäusig genannt spriessen aus einer goldgelben Rispe,
während die weiblichen grosse,
dunkelblaue Rispen entwickeln, die oft
für das Weihnachtsfest gesammelt
und vergoldet wurden. Viele ältere
Bäume haben nackte Stämme; man
wollte ihnen damit früher - wie den
Kokospalmen - einen exotischen Anstrich verleihen Dieser Brauch wurde
wegen der recht hohen Kosten und
der steigenden ökologischen Reife der
Abnehmer aufgegeben.
Diese Palme ist im Laufe der Jahre zu
einem Symbol der Sonnenstube Tessin
geworden. Sie erinnert an das Mittelmeergebiet und an exotische Länder.
In andern mediterranen Zonen kommt
sie nicht so häufig vor wie bei uns, sodass man sie in den letzten Jahren sogar Tessiner Palme genannt hat. In der
bekannten Publikation von Karl Schröter “Flora d’Insubria” (Erstausgabe
1950) wurde diese Palme noch als
“naturalisierte exotische Pflanze” betrachtet (wie etwa die Robinie und die
Scharlachbeere).
Man nimmt an, dass sie zuerst von
der Baronin Saint-Léger auf den Brissago-Inseln angepflanzt wurde,
zusammen mit andern exotischen
Pflanzen. Sie verbreitete sich später
rasch in den Gärten und Parks, auch
längs der Strassen von Locarno wie
der Via della Pace, die an den 1925
unterzeichneten Friedensvertrag von
Locarno erinnert. Die Palmen, die diese Strasse säumten, waren damals
nur wenige Meter hoch...
Um das Tessin wirklich zu erleben,
lesen Sie die Tessiner Zeitung!
ORSELINA 2007 9
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 10
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Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 11
OrselinaNews
I nostri RIALI
l pendio montagnoso che sovrasta Orselina è solcato da numerosi corsi d’acqua. I maggiori sono
anche quelli che delimitano il territorio comunale: ad est il riale Rabissale
traccia il confine con Minusio, ad
ovest la Ramogna traccia il confine
con Locarno. Tra questi due la montagna è solcata da ben sette corsi d’acqua, dall’apparenza innocui e
spesso con il greto asciutto, ma che
in caso di intense precipitazioni possono creare non pochi problemi. Il
primo che s’incontra da est è il riale
Gutta, che nasce appena sotto il
monte di S. Bernardo. Esso è importante per l’economia del Comune
perché nel suo avvallamento sgorgano le principali sorgenti che alimentano l’acquedotto comunale. Questa
caratteristica del riale Gutta è sottolineata anche nel repertorio toponomastico di recente pubblicazione,
che informa come il nome deriva dal
fatto che anche in periodi di prolungata siccità nel suo alveo c’è sempre
un filo d’acqua, una “gota” appunto. Lo stesso repertorio ci dice che in
passato le sue acque alimentavano
un mulino situato in corrispondenza
dell’attuale abitazione di Alfeo Leoni. Durante l’alluvione del settembre
1965 le acque in piena, cariche di
materiale, strariparono sopra il ponte di Via Eco e defluirono lungo strade e proprietà private causando ingenti danni. Quell’anno, in tutto il
Locarnese si ebbero importanti danni, soprattutto nella zona della stazione, con diversi negozi invasi da
acqua e detriti. Questo fenomeno si
è ripetuto la sera del 3 ottobre scorso, con lo straripamento del Gutta in
I
di Luca Pohl
Unsere WILDBÄCHE
corrispondenza del ponte all’incrocio tra Via Eco e via Patocchi e per un
momento si è temuto il ripetersi dei
danni del 1965: fortunatamente
questa volta la durata delle precipitazioni, particolarmente intense, è stata più breve e i danni inferiori, anche
grazie alle opere nel frattempo realizzate.
Gli altri riali sono, nell’ordine, i riali
del Lupo, Nebbina, Montesano, Orsino, S. Biagio e infine il Ramognino, lungo la funivia: una miriade di
modesti corsi d’acqua che magari
non si notano, ma che in caso di
erosioni o franamenti nei loro bacini imbriferi, possono causare elevati
danni: per questo negli scorsi decenni i loro alvei sono stati oggetto
di opere di protezione e stabilizzazione e periodicamente vengono effettuati lavori di pulizia. Dopo l’ultima piena il Municipio ha incaricato
un geologo e un ingegnere civile di
valutare lo stato di manutenzione e
la pericolosità di tutti i nostri riali, indicando se s’impongono misure di
risanamento.
SAN NICOLAO
Lo scorso 6 dicembre, come d'abitudine da ormai diversi anni, San Nicolao
ha fatto visita ai bambini della scuola
dell'infanzia e degli istituti scolastici di
Orselina e Brione s/Minusio così come
agli ospiti della Clinica Varini e della
Casa per anziani Montesano. A tutti ha
distribuito un piccolo omaggio. Per i
bambini, che sempre lo accolgono con
canti, musiche e poesie natalizie, la visita del vegliardo è sempre una festa,
che lo scorso anno, a causa del cattivo
tempo e dell'assenza di un posto coperto (la sala multiuso non era ancora
accessibile), ha rischiato di essere annullata. Provvidenziale è stato l'aiuto di
René dell'albergo Stella, che gentilmente ha messo a disposizione, pur essendo l'hotel chiuso, la sala per l'incontro. A nome di tutti i più piccoli e
di San Nicolao, la Pro Orselina desidera ringraziare René per il prezioso attaccamento che costantemente dimostra nei confronti delle società attive
nel nostro Comune.
CERCHIAMO!
La Pro Orselina cerca dipinti, acquarelli, disegni
con vedute di Orselina,
come pure vecchie cartoline illustrate per una
prossima esposizione all’aperto, sui pannelli collocati lungo via Santuario
e via al Parco. Per maggiori informazioni rivolgersi alla Pro Orselina.
CHI HA ARTICOLI, NOTIZIE
LOCALI, ANEDDOTI INTERESSANTI PER IL NOSTRO
PERIODICO “ORSELINA”
PUÒ INVIARCELI OPPURE
CONTATTARCI ENTRO FINE
ANNO.
er bergige Hang oberhalb Orselina wird von zahlreichen
Wasserläufen durchzogen.
Die grössten sind auch diejenigen,
die das Gemeindegebiet begrenzen:
Der Wildbach Rabissale legt im
Osten die Grenze mit Minusio fest,
die Ramogna im Westen diejenige
mit Locarno. Zwischen diesen beiden durchfliessen nicht weniger als
7 Wasserläufe den Berg. Sie sind auf
den ersten Blick harmlos und oft
trocken, doch bei schweren Regenfällen können sie erhebliche Probleme mit
sich bringen. Der erste, dem man von
Osten her begegnet,
ist der Wildbach Gutta, der knapp unter
dem Monte San Bernardo entspringt. Er ist
wichtig für die Wirtschaft der Gemeinde,
denn in seiner Mulde
sprudeln die meisten
Quellen, die das Trinkwassernetz der Gemeinde speisen. Diese Eigenheit des
Gutta wird auch im kürzlich erschienen Repertorio toponomastico
unterstrichen, das erklärt, dass der
Name von der Tatsache abgeleitet
wird, dass in seinem Bett auch bei
anhaltender Trockenheit ein Faden
Wasser, eben eine “gota” fliesst. Die
gleiche Publikation besagt, dass sein
Wasser eine Mühle gespeist hat, die
sich dort befand, wo jetzt das
Wohnhaus von Alfeo Leoni steht.
Während dem Hochwasser 1965
trat das von angeschwemmtem Material belastete Gewässer oberhalb
D
der Brücke an der Via Eco über die
Ufer und richtete längs der Strassen
und an privaten Liegenschaften erhebliche Schäden an. Aus dem ganzen Locarnese, vor allem in der Nähe
des Bahnhofs, wurden schwere
Schäden gemeldet. Etliche Läden
sind von Wasser und Schutt überschwemmt worden. Das gleiche
Phänomen ereignete sich am vergangenen 3. Oktober mit dem Überfliessen des Gutta im Bereich der
Brücke zwischen Via Eco und Via Patocchi. Einen Moment befürchtete
man eine Wiederholung der Schäden im Jahr 1965: Zum Glück waren
die Niederschläge diesmal zwar äusserst heftig, aber von kürzerer Dauer. Die Schäden waren geringer,
auch dank der in der Zwischenzeit
verwirklichten Verbauungen.
Die anderen Wildbäche heissen in
ihrer Reihenfolge Lupo, Nebbia,
Montesano, Orsino, San Biagio und
schliesslich Ramognino, längs der
Standseilbahn. Eine Vielzahl kleiner
Wasserläufe, die man kaum bemerkt, doch wenn sich in ihren Einzugsgebieten Erosionen oder Erdrutsche ereignen, können sie schwere Schäden verursachen. Aus diesem
Grund wurden die Bachbette in den
letzten Jahrzehnten stabilisiert, zudem werden regelmässig Säuberungsarbeiten durchgeführt. Nach
dem letzten Hochwasser hat der
Kleine Gemeinderat beschlossen, einen Geologen und einen Bauingenieur zu beauftragen, den Zustand
und die Gefährlichkeit aller unserer
Wildbäche zu prüfen und anzugeben, ob sich Sanierungsmassnahmen aufdrängen.
SANKT NIKOLAUS
Am vergangenen 6. Dezember hat der
Nikolaus, wie er es seit etlichen Jahren
tut, die Kleinen der Kindergärten und
die Schulkinder von Orselina und Brione s/Minusio besucht, wie auch die Gäste der Clinica Varini und des Altersheims Montesano. Er hat an alle ein
kleines Geschenk verteilt. Für die Kinder, die ihn jeweils mit Liedern, Musik
und Weihnachtsgeschichten empfangen, ist der Besuch des würdigen Greises jeweils ein Fest, das letztes Jahr
wegen des schlechten Wetters und
mangels eines geeigneten Lokals (der
Mehrzwecksaal war noch nicht zugänglich), beinahe abgeblasen werden
musste. René vom Hotel Stella leistete
willkommene Hilfe. Obwohl das Hotel
geschlossen war, stellte er den Saal für
die Begegnung zur Verfügung. Die Pro
Orselina dankt René im Namen aller
Kleinen und des Sankt Nikolaus für das
wohlwollende Verständnis, das er den
in der Gemeinde tätigen Vereinen immer wieder entgegenbringt.
MACHEN SIE MIT!
Wir suchen Ölgemälde,
Aquarelle oder andere
Bilder, die Orselina darstellen, auch farbige
Postkarten für die
nächste Ausstellung
der fotografischen Bildtafeln längs der Via
Santuario und der Via
al Parco. Wer solches
Material hat oder Informationen
wünscht,
wende sich an die Pro
Orselina.
WER ARTIKEL,
MELDUNGEN, ANEKDOTEN
FÜR UNSERE ZEITSCHRIFT
“ORSELINA” HAT,
KANN DIESE EINSENDEN
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ORSELINA 2007 11
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 12
Invito Einladung
A Tenero, nel cuore dell'idillica conca
di colline locarnesi che si affacciano al lago
Maggiore cariche di sole e di uve,
la Ditta Matasci ha la sua sede dal lontano 1921.
Pionieri di una sana vinificazione,
nel 1964 i Matasci conquistano il mercato
con il Selezione d’Ottobre, simbolo
della variante morbida, delicata del Merlot
che caratterizza tutt’oggi lo stile
della produzione Matasci
Visita guidata delle Cantine,
del Museo del Vino e degustazione
dei Merlot della casa,
ogni giovedì alle ore 16.00,
dal 5 aprile al 13 settembre 07.
Ritrovo al punto vendita.
Die Firma Matasci hat ihren Sitz
seit 1921 in Tenero, im Herzen der
idyllischen Talmulde der sonnenverwöhnten
und traubenbeladenen Locarneser Hügel mit Blick
auf den Lago Maggiore.
Als Pionier der gesunden Weinherstellung eroberte Matasci
1964 den Markt mit dem Selezione d’Ottobre,
welcher den weichen und delikaten Merlot verkörpert,
der noch heute den Stil der
Matasci-Produktion auszeichnet.
Führung durch den Wein-Keller,
Besichtigung des Wein-Museums
und Merlot-Degustation:
jeden Donnerstag um 16.00 Uhr,
vom 5. April bis zum 13. September 07.
Treffpunkt: Wein-Shop.
Matasci Vini
Via Verbano 6
200 m vom SBB-Bahnhof
6598 TENERO (Locarno)
Tel. 091 735 60 11
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www.casinolocarno.ch
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OrselinaNews
di Damiano Lafranchi
FESTA in collina
oi dell' “AGISOB” attendevamo
con trepidazione il giorno di domenica 15 ottobre 2006. Per noi
sarebbe stato un giorno importante:
quello della nostra castagnata annuale, che, grazie alla gentile offerta di integrazione nella manifestazione della
“Festa in Collina”, avrebbe
dovuto permetterci di farci
conoscere ad un pubblico ancora più vasto del solito. Avevamo in progetto anche di
organizzare un concorso di
disegno per i bambini, ed era
perciò essenziale che il tempo atmosferico fosse dalla
nostra parte. Quest'anno, al
mattino del 15, il cielo era
ancora poco incline a darci la
gratificazione di un po' di caldo sole, anzi, caddero alcune
gocce di pioggia, cosa che ci
preoccupò non poco. Invece,
man mano che le ore passavano, insieme con le preparazioni per l'allestimento delle pentole per le bruciate, il
cielo si schiariva sempre più,
e, poco dopo il pranzo, avevamo la
soddisfazione di poter distribuire delle
ottime caldarroste a tutti i simpatici visitatori dello splendido Parco di Orselina. Questo mentre la musica suonava
festosa, e in mezzo a tante bellissime
bancarelle, sulle quali si presentavano
alla vendita oggetti artigianali della regione, alcuni dei quali preparati sul posto! Il pubblico era
numeroso, l'atmosfera piena
di allegria, e di corse, danze,
giochi e risa di bambini e di
adulti. Verso le tre del pomeriggio venne ufficialmente
aperto il concorso di disegno
per tutti i fanciulli presenti. Il
tema doveva riflettere la giornata in corso, e fra tutti i capolavori consegnati, una giuria avrebbe scelto i migliori.
Oltre ad un premio per i giovani artisti, offerto dalla Pro
Orselina, le opere migliori sarebbero andate ad ornare per
un anno intero degli esercizi
pubblici della regione. Avreste dovuto vedere con quanta buona volontà, impegno e
maestria i piccoli partecipanti, seduti ai
tavoli, impugnando i colori, accingendosi a trasmettere sulla carta i loro ricordi della giornata! E il risultato fu
davvero meraviglioso: tutti i disegni
esprimevano, con i loro dipinti e le loro rappresentazioni, il piacere di aver
potuto passare un giorno spensierato,
in mezzo alla natura, con gli amici, in
sano divertimento. Non fu opera facile per la giuria dover scegliere quelli da
premiare! Tutti i giovani artisti, una
ventina in tutto, ebbero però diritto ad
un premio, anche coloro che non ricevettero gli onori del primo, secondo, e
terzo rango. Grazie ancora agli organizzatori, al pubblico, ai bambini, a tutti i presenti, e arrivederci alla Festa in
Collina 2007!
N
er Elternverein der Schulen
von Orselina und Brione
(italienisches Kürzel AGISOB)
erwartete den Sonntag, 15. Oktober 2006 mit Bangen. Für uns sollte es ein wichtiger Tag werden, derjenige unserer jährlichen Castagnata. Dank
des sympathischen Angebots der
Eingliederung in die
Festa in
Collina
hätten wir
Gelegenheit erhalten, uns
einem
noch grösseren Publikum als
sonst vorzustellen.
Wir hatten
auch einen Zeichenwettbewerb für Kinder
geplant. Umso wichtiger war es, die
Wetterverhältnisse auf unserer Seite
zu haben. In diesem Jahr sah es am
Morgen des 15. Oktober noch gar
nicht danach aus, als ob wir ein bisschen Sonne erwarten dürften. Wir
waren bekümmert, denn es fielen
auch ein
paar Regentropfen. Doch
je weiter
der
Tag
vorrückte
und unsere Vorbereitungen
D
Fabiana Bortolotti,
5 anni/Jahre
für den Kastanienschmaus gediehen, hellte sich der Himmel immer
mehr auf. Kurz nach dem Mittagessen waren wir froh, allen sympathischen Besuchern des Parks von Orselina hervorragende geröstete Kastanien anbieten zu können. Dazu
erklang festliche Musik, und an den
vielen schönen Marktständen wurde hiesiges Kunsthandwerk feilgeboten (teilweise an Ort und Stelle
hergestellt). Das Publikum war zahlreich, die Stimmung fröhlich. Läufe,
Tänze und Spiele erfreuten Kinder
und Erwachsene. Gegen drei Uhr
wurde der Zeichenwettbewerb für
alle Kinder eröffnet. Das Thema sollte etwas mit dem festlichen Tag zu
tun haben; es lag an der Jury, unter
den eingereichten Meisterwerken
die besten auszuwählen. Es gab einen von der Pro Orselina gestifteten
Preis für die jungen Künstler, zudem
wurden die besten Zeichnungen
während eines ganzen Jahren in
den Gaststätten der Region ausgestellt. Sie hätten sehen sollen, mit
welchem Eifer und erstaunlichem
Können die Kinder an den Tischen
sitzend ihre Farbstifte schwangen,
um die Erinnerungen an den Tag
aufs Papier zu bringen. Das Ergebnis war wirklich wundervoll: Alle
Zeichnungen drückten die Freude
aus, einen unbeschwerten Tag verbracht zu haben, mitten in der Natur, mit den Freunden, ein heiteres
Vergnügen. Es war keine leichte
Aufgabe für die Jury, die preiswürdigen Arbeiten auszusuchen. Alle
der gut zwanzig jungen Künstler
hatten das Recht auf einen Preis,
auch diejenigen, denen es nicht für
den ersten, zweiten oder dritten
Rang gereicht hat. Auf Wiedersehen
an die Festa in Collina 2007!
Noa Lafranchi,
9 anni/Jahre
Aline Beroggi,
7 anni/Jahre
I VINCITORI DELLE TRE CATEGORIE
DIE GEWINNER IN DEN DREI KATEGORIEN
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OrselinaNews
UN “plastrato”
AD ORSELINA
di Fabio Barra
30 anni
DEL GRUPPO RICREATIVO
BESCHICHTETE
Wand IN ORSELINA
“L
Il Gruppo ricreativo pompieri di
montagna di Orselina è nato nel
1976. Ideatori di questa società
furono un gruppo di persone facenti parte del gruppo Pompieri di
Montagna di Orselina la cui idea era
quella di organizzare una festa al
Parco di Orselina per la gente del
luogo e per i numerosi turisti della
regione. La prima festa si tenne venerdì 9 e sabato 10 luglio 1976. Fu
veramente un grande successo. Il
primo comitato nacque il 18 aprile
1977. Ai collaboratori della festa, in
segno di ricompensa vennero sempre offerti una passeggiata e una
cena. Questa tradizione continua
tuttora ed è molto apprezzata da
tutti i collaboratori.
Nel 1979 il comitato venne ridotto
da 9 a sette membri, e da quell’anno in poi la festa si tenne durante una sola serata. Nel 1990,
dopo alcuni anni di “stasi”, la festa
venne sospesa. Fu ripresa nel 1991,
grazie anche al nuovo comitato
presieduto da Luca Garbani. Da alcuni anni presidente della società è
Fabio Barra.
Dal 1. gennaio 2006 la Società ha
cambiato nome in quanto il gruppo pompieri di Orselina é stato
sciolto alla fine del 2005. Ora si
chiama semplicemente “Gruppo ricreativo Orselina”.
Dalla fondazione ad oggi questo
nostro gruppo ha potuto contare
sulla partecipazione di oltre un centinaio di collaboratori e collaboratrici. L’organizzazione della festa è
possibile anche grazie all’aiuto finanziario di alcuni sponsor ed inserzionisti, nonché del Comune di
Orselina.
Il Gruppo ricreativo vi dà sin d’ora
appuntamento per il prossimo 28
luglio al Parco di Orselina. Vi aspetta numerosi.
vita” nennt die Autorin
Cathrin Triny ihre im vergangenen Sommer an einem Liftschacht in der Via Caselle
50 angebrachte Wandmalerei. Sie
hat das Verfahren vor etwa dreissig
Jahren selbst entwickelt. Es besteht
darin, auf der bestehenden Wand
eine Schicht Kunstharz aufzutragen
und je nach Bedarf mit den Techniken von Fresko, Mosaik, Graffiti
oder Relief zu bearbeiten. So entstehen faszinierend dreidimensionale Wirkungen. Das Ergebnis bezeichnet sie selbst als “weich wie
ein Teppich”. Die Beschichtungen
eignen sich für Fassaden, Innenräume, Höfe und Hallenbäder; sie sind
abwaschbar und unempfindlich gegen Licht oder jähe Temperaturunterschiede.
a vita", questo il nome
dato dalla sua autrice,
Cathrin Triny al murale da
lei realizzato la scorsa estate sul vano di un lift situato in via Caselle
50. Il procedimento, da lei stessa
sviluppato una trentina di anni fa,
consiste nell'applicare alla parete
esistente uno strato di resina sintetica e di modellarla, a seconda
della necessità, con le tecniche dell'affresco, del mosaico, dal graffito
o del rilievo, dando vita a suggestivi effetti tridimensionali. Il risultato è da lei definito "soffice come
un tappeto". I plastrati sono indicati per facciate, ambienti interni,
cortili e piscine coperte; sono lavabili e non si deteriorano con la luce e i bruschi cambiamenti di temperatura.
I
IL LAGO DI ORSELINA
Seit 30 Jahren
AKTIVE FREIZEITGRUPPE
ie Freizeitgruppe der Bergfeuerwehr von Orselina wurde 1976 gegründet. Eine
Gruppe von Feuerwehrleuten hatte
in erster Linie die Idee, im Park von
Orselina ein Fest für die Einheimischen und die zahlreichen Touristen
zu organisieren, die sich in der Hügelgemeinde aufhalten. Das erste
Fest wurde am Freitag, den 9. Juli
1976 durchgeführt, gefolgt von einem zweiten Abend am Samstag.
Es war ein grosser Erfolg. Der erste
Vereinsvorstand wurde am 18.
April 1977 gewählt. Als Belohnung
wurde den Mitarbeitern des Festes
stets ein Ausflug mit anschliessendem Abendessen geboten. Dieser
Brauch wird fortgesetzt und von allen sehr geschätzt.
1979 wurde der Vorstand von 9 auf
7 Mitglieder verkleinert und das
Fest auf einen einzigen Abend beschränkt. 1990 wurde das Fest
nach einigen müden Jahren stillge-
legt. Doch schon 1991 wurde es
wieder zum Leben erweckt, auch
dank einem neuen Vorstand unter
der Leitung von Luca Garbani. Seit
einigen Jahren ist Fabio Barra Präsident.
Am 1. Januar 2006 hat der Verein
den Namen gewechselt, denn die
Bergfeuerwehr von Orselina wurde
am 31.12.2005 aufgelöst. Der
neue Name heisst schlicht: Gruppo
ricreativo Orselina.
Seit seiner Gründung bis heute
konnte unsere Gruppe auf die Beteiligung von mehr als hundert Mitarbeitern und Mitarbeiterinnen
zählen. Die Organisation des Festes
ist auch der finanziellen Unterstützung durch einige Sponsoren und
Inserenten sowie der Gemeinde Orselina zu verdanken.
Die Freizeitgruppe lädt Sie freundlich zum nächsten Treffen im Park
von Orselina am 28. Juli 2007 ein.
Wir erwarten Sie in Scharen.
Madonna del Sasso
525 ANNI
Madonna del Sasso
525 JAHRE
o scorso 4 settembre 2006
hanno avuto luogo i festeggiamenti per i 525 anni del
Santuario della Madonna del
Sasso di Orselina. Dalla fine del
1400 la storia di Orselina si intreccia con quella del Santuario.
Nei secoli la fama della Madonna
del Sasso si è diffusa in Europa
tanto che ancora oggi è visitata
annualmente da decine di migliaia
di persone, provenienti da ogni
angolo dell’Europa ed anche degli
Stati Uniti.
m vergangenen 4. September
2006 haben die Festlichkeiten
zum 525jährigen Bestehen des
Wallfahrtsortes Madonna del Sasso di
Orselina stattgefunden. Seit Ende des
15. Jahrhunderts sind die Geschichte
von Orselina und diejenige des Heiligtums miteinander verknüpft. Im
Laufe der Jahrhunderte hat sich der
Ruf der Madonna del Sasso in ganz
Europa verbreitet, sodass sie noch
heute jedes Jahr von Zehntausenden
aus jedem Winkel Europas und der
Vereinigten Staaten besucht wird.
D
ALLA GUIDA
DEI CAPPUCCINI
UNO SVIZZERO
Dallo scorso settembre, Padre Mauro Jöhri, già guardiano del Santuario della Madonna del Sasso è stato nominato responsabile mondiale dell'Ordine dei Cappuccini.
AN DER SPITZE
DER KAPUZINER
EIN SCHWEIZER
Im vergangenen September 2006
wurde Bruder Mauro Jöhri, früherer Guardian des Klosters Madonna
del Sasso in Orselina, zum Generaloberen des weltweit tätigen Kapuzinerordens ernannt.
L
“L
Profondo lago
dai cangianti colori
quanti segreti tieni
nelle tue acque mute.
A oriente, da quella parte,
Alba, bionda figlia del sole,
incanta gli uomini
e li slega dal sonno.
La barca degli innamorati
ha dondolato un'intera notte
e le onde a riva accompagnavano
i sospiri degli amanti.
Sulla coda di temporali estivi,
bianca su verde sfondo,
bussa al cuore
una giovane nebbia,
l'immagine nibelungica
erede di antichi fiordi.
Siedi accanto, amore,
addormentiamoci
in questo sogno
Sergio Marengo
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Entrata libera
AGENDA PARCO DI ORSELINA
Manifestazioni 2007
Eintritt frei
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 17
OrselinaNews
ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA
COLLINA LOCARNESE
Aperitivo al Parco
con inaugurazione mostra fotografica
27 maggio/Mai
ANDERE VERANSTALTUNGEN
IM HÜGELGEBIET
La Pro Orselina invita la popolazione e gli
ospiti all'aperitivo d’inizio stagione. Con il
saluto di benvenuto, verranno presentati il
programma stagionale nel Parco e la nuova
rivista. Seguirà l'inaugurazione dell'esposizione
fotografica realizzata dagli apprendisti
fotografi con tema "Orselina". Suonerà la
ATM Big Band.
PRO BRIONE
4.4
caccia al coniglietto
Häschensuche
Wie gewohnt ist es der Pro Orselina ein
Vergnügen, Bevölkerung und Gäste am
Saisonbeginn zu einem Aperitif einzuladen.
Nach dem Willkommensgruss werden im Park
Saisonprogramme und die neueste Ausgabe der
Zeitschrift vorgestellt. Es folgt die Eröffnung der
Fotoschau, die von den Fotografenlehrlingen
zum Thema Orselina geschaffen wurde. Der
Imbiss wird von der ATM Big Band begleitet.
5.5
ASSOCIAZIONE GENITORI
ORSELINA E BRIONE
Metà marzo – Mitte März
conferenza Foro scienza
e pedagogia
1.4
decorazioni di Pasqua
gita
(rinvio 12.5)
AGISOB-AMICI DEL PARCO
11.6 festa finale scuole
Orselina a Brione
s/ Minusio
Abschlussfeier der
Schulen von Orselina
und Brione s/ Minusio
(rinvio 12.6 o 14.6)
ore 10.00
Teatro delle Contrade
Akakij Akakievitch non è certo un eroe. È un
impiegato: vive di freddo e di lavoro. Ligio al
dovere, preciso, capace, stacanovista. Ha però
un sogno, un sogno minuto… Vuole un
cappotto nuovo. Ma attorno a lui s’ intreccia
una trama d’inganno e gelosia, che si cuce
addosso al posto del nuovo cappotto.
PRO MONTI
15.4 risottata primaverile
(22.4) Risottoschmaus zum
Frühling
PRO CARDADA
10.6 festa a Cardada
Fest auf Cardada
Akakij Akakievitch ist gewiss kein Held. Er ist
ein Angestellter, der zwischen Gefühllosigkeit
und Arbeit lebt. Pflichtgetreu, genau, tüchtig,
ein richtiger Stachanow. Er hat jedoch einen
Traum, einen kleinen zwar: Er möchte einen
neuen Mantel. Aber um ihn herum wird ein
Ränkespiel aus Betrug und Eifersucht
gesponnen, das den neuen Mantel betrifft.
SOCIETÀ PODISTICA
LOCARNESE
17.6 corsa podistica
Orselina-Cardada
Berglauf
Orselina-Cardada
6 giugno/Juni
ore 21.00
Concerto jazz
Anche quest'anno, in collaborazione con il Jazz
Festival New Orleans di Ascona ed il Municipio
di Orselina, nel Parco di Orselina sarà di scena
una brass band. Ancora una volta l'anfiteatro si
trasformerà in una piazza di incontro in cui
echeggeranno frizzanti note che porteranno i
presenti ad immergersi nella meravigliosa
atmosfera della musica da strada.
27 giugno/Juni
Auch dieses Jahr tritt in Zusammenarbeit mit
dem Festival New Orleans in Ascona und der
Gemeinde Orselina eine Brass Band im Park
von Orselina auf. Und wieder verwandelt sich
das Amphitheater in einen Ort der Begegnung,
wo spritzige Klänge die Anwesenden in die
wunderbare Stimmung der Strassenmusik
entführen.
ore 21.00
Impianti elettrici
e telefonici
FUNICOLARE
ORSELINA-LOCARNO
giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
luglio/agosto
ultima corsa ore 24.00
FUNICOLARE
ORSELINA-LOCARNO
Juni/September
letzte Fahrt 22.00 Uhr
Juli/August
letzte Fahrt 24.00 Uhr
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ORSELINA 2007 17
Entrata libera
AGENDA PARCO DI ORSELINA
Manifestazioni 2007
Eintritt frei
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 18
OrselinaNews
Musica cittadina di Locarno
Appuntamento che si rinnova di anno in anno
quello con la Musica cittadina di Locarno. Il
gruppo, composto da una quarantina di
orchestranti, presenterà un repertorio molto
variato che spazia dalla musica classica a quella
folcloristica, passando per noti brani jazz e
rinomate musiche da film.
4 luglio/Juli
ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA
COLLINA LOCARNESE
ANDERE VERANSTALTUNGEN
IM HÜGELGEBIET
PRO BRIONE
14.7 festa del paese
Dorffest
Die Begegnung mit der Stadtmusik Locarno hat
seit Jahren einen festen Platz im
Veranstaltungskalender. Die aus rund vierzig
Musikern zusammengesetzte Gruppe wird ein
abwechslungsreiches Programm vortragen, das
von klassischer Musik bis zur Folklore reicht
und auch bekannte Jazzstücke und Musik aus
namhaften Filmen bringt.
ore 21.00
Marco Zappa & guests
Dopo tre anni dall'uscita dell'ultimo CD e
dopo una lunga serie di concerti in vari paesi,
Marco Zappa torna con nuovi musicisti, un
nuovo spettacolo ed il nuovo CD che descrive
come "il mio lavoro degli incontri". Incontri
umani e musicali con molti amici musicisti, che
hanno contribuito a dare forma e contenuti ai
brani.
18 luglio/Juli
Drei Jahre nach dem Erscheinen seiner letzten
CD und nach einer langen Reihe von Konzerten
in vielen Ländern tritt Marco Zappa mit neuen
Musikern, einem neuen Spektakel und einer
neuen CD auf, die er als “Mein Werk der
Begegnungen" bezeichnet: menschliche und
musikalische Begegnungen mit zahlreichen
Musikerfreunden, die dazu beigetragen haben,
den Musikstücken Form und Inhalt zu geben.
ore 21.00
Scuola teatro Dimitri
La Scuola Teatro Dimitri è una scuola di teatro
nella quale l’insegnamento è basato soprattutto
sullo studio del movimento, sul corpo e sulle sue
possibilità di espressione. Alla fine del secondo
anno di formazione, con gli studenti viene
elaborato uno spettacolo in forma di Varieté.
Verrà presentata l’ultima edizione.
Die Theaterschule Dimitri legt grössten Wert
auf das Studium der Bewegung, den Körper und
seine Ausdrucksmöglichkeiten. Am Ende des
zweiten Ausbildungsjahres erarbeiten die
Studenten ein Schauspiel in der Form eines
Varietés. Dieses Jahr wird die Version 2007
vorgestellt!
25 luglio/Juli
ore 21.00
FUNICOLARE
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giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
luglio/agosto
ultima corsa ore 24.00
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Juni/September
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18 ORSELINA 2007
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.33 Pagina 19
Festa nel Parco
PRO BRE
1.8
festa con grigliata
Fest mit Grillparty
Punto d'incontro per grandi e piccini, la festa
del Gruppo ricreativo di Orselina si ripropone
quest'anno nella formula sperimentata da
parecchi anni. A partire dalle 19.00 saranno
aperte la buvette e la cucina con carne alla
griglia, insalate e torte. La musica è affidata al
gruppo "I centrocittà", in grado di invogliare
anche i più restii ad esibirsi sulla pista da ballo.
PRO CARDADA
1.8
Santa Messa
Croce Alpe Cardada
Heilige Messe beim
Bergkreuz auf der
Alpe Cardada
15.8
Santa Messa sulla cima
Pizzo Trosa
Heilige Messe auf dem
Gipfel des Pizzo Trosa
Das Fest der Freizeitgruppe Orselina wird
auch dieses Jahr nach bewährter Formel
durchgeführt und ist ein beliebter Treffpunkt
für Gross und Klein. Ab 19 Uhr offerieren
Buvette und Küche Grillspezialitäten mit
Fleisch vom Grill, mit Salaten und Torten. Den
musikalischen Beitrag leistet die Gruppe “I
centrocittà", eine namhafte Band, die auch
die Trägsten auf die Tanzfläche lockt.
28 luglio/Juli
ore 19.00
Gambarogno Singers e Gruppo
Mandolinistico di Locarno
I Gambarogno Singers sono un gruppo di bravi
coristi e bravi strumentisti, forgiati dal valido
maestro Fernando Dueri. Il repertorio molto
vasto va dai Musicals alle operette, dal gospel
alla musica latino-americana, dai canti popolari
nostrani agli ultimi brani della hit-parade.
Quest'anno si presentano assieme al Gruppo
Mandolinistico di Locarno.
Die Gambarogno Singers sind eine Gruppe
tüchtiger Chorsänger und Musiker, die von
Maestro Fernando Dueri geformt wurden. Das
vielseitige Repertoire umfasst vom Musical bis
zur Operette, vom Gospel bis zur
lateinamerikanischen Musik, von der
Volksmusik bis zu den neuesten Schlagern der
Hitparade. Dieses Jahr treten die Sänger mit
der Mandolinengruppe Locarno auf.
15 agosto/August
ore 21.00
Circo Fortuna
Il Circo Fortuna nasce nel 1997 con lo scopo di
trasmettere le conoscenze ed il piacere delle arti
circensi, del movimento e della teatralità
attraverso il gioco e il divertimento a bambini,
giovani ed adulti di ogni età. Attraverso le
diverse forme di equilibrismo, giocoliere, attività
aeree il giovane scopre in modo giocoso ed
innovativo i suoi talenti ed il suo potenziale.
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ORSELINA-LOCARNO
giugno/settembre
ultima corsa ore 22.00
luglio/agosto
ultima corsa ore 24.00
29 agosto/August
ore 21.00
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Juni/September
letzte Fahrt 22.00 Uhr
Juli/August
letzte Fahrt 24.00 Uhr
Der Zirkus Fortuna wurde 1997 gegründet mit dem
Ziel, die Kenntnis und das Vergnügen der
zirzensischen Kunst, der Bewegung und der
Theatralik Kindern, Jugendlichen und Erwachsenen
jeden Alters auf spielerische und unterhaltsame
Weise näher zu bringen. Durch die verschiedenen
Formen von Balanceakten, Jonglieren, Übungen in
der Luft entdecken die Jugendlichen auf innovative
Weise ihre Talente und ihre Möglichkeiten.
AGENDA PARCO DI ORSELINA
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agosto – August
"Festa sul prato”,
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musica e giochi
"Wiesenfest",
Mittagessen mit Grill,
Musik und Spielen
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OrselinaNews
Coro della Polizia e La Bricolla
Il Coro della polizia ticinese è nato nella
primavera del 1993 dall’entusiasmo di una
trentina di agenti. Il repertorio spazia dai canti
di montagna a quelli folcloristici, dagli inni ai
canti di riflessione, alle preghiere.
Il coro "La Bricolla", proveniente dalla Valle
Cannobina, si è invece formato nel giugno
2002 sulle orme di un coro parrocchiale.
12 settembre/September
Der Tessiner Polizeichor ist im Frühjahr 1993
aus dem Enthusiasmus von rund dreissig
Polizisten hervorgegangen. Das Repertoire
umfasst Berglieder, Folklore, Hymnen,
besinnliche Gesänge und Gebete.
Der Chor “La Bricolla", aus der Valle
Cannobina, ist im Juni 2002 den Spuren eines
früheren Kirchenchors gefolgt.
ore 21.00
Festa in collina con passeggiata
La passeggiata sul sentiero Collina alta è per
molte famiglie un appuntamento che di anno in
anno si rinnova. A partire da mezzogiorno è
possibile pranzare nel Parco, punto di partenza e
di arrivo della passeggiata, dove nel pomeriggio
per i più piccoli saranno organizzati giochi e
animazioni mentre i genitori potranno visitare il
mercatino artigianale con prodotti locali.
14 ottobre/Oktober
ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA
COLLINA LOCARNESE
ANDERE VERANSTALTUNGEN
IM HÜGELGEBIET
PRO BRIONE
7.10
castagnata
Kastanienfest
8.12
PRO BRE
8.12
San Nicolao
Sankt Nikolaus
PRO MONTI
15-16.9 festa dell'uva
Traubenfest
PRO MINUSIO
21.10 castagnata
Kastanienfest
AMICI DEL PARCOORSELINA
9.9
pranzo anziani
del Comune
Seniorenessen
der Gemeinde
Der Spaziergang auf dem Sentiero Collina Alta ist
für viele eine Veranstaltung, an der man jedes
Jahr gerne mitmacht. Ab 12 Uhr kann man im
Park das Mittagessen einnehmen. Hier sind auch
Start und Ziel der Volkswanderung. Am
Nachmittag können sich die Kleinen im Park bei
Spiel und Spass vergnügen, während die Eltern
den Handwerksmarkt mit hiesigen Produkten
besuchen.
ore 9.00
San Nicolao
Il 6 dicembre San Nicolao farà visita come
d'abitudine ai bambini della scuola dell'infanzia
e delle scuole di Orselina e Brione s/Minusio. A
metà mese la fiaccolata porterà i bambini dalla
chiesa al Parco al suono delle cornamuse. Sarà
questa la suggestiva cornice all'aperitivo
natalizio, che la Pro Orselina offre alla
popolazione in vista delle festività.
Inizio dicembre
Anfang Dezember
Am 6. Dezember wird Sankt Nikolaus wie
gewohnt die Kinder der Kindergärten und Schulen
von Orselina und Brione s/Minusio besuchen.
Mitte des Monats führt ein Fackelzug die Kinder
zu Dudelsackklängen von der Kirche in den Park.
Dies ist der stimmungsvolle Rahmen, in in dem
die Pro Orselina im Vorfeld der Festtage einen
Aperitif anbietet.
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giugno/settembre
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luglio/agosto
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UNA galleria
di ospiti ILLUSTRI
Berühmte Gäste
im Locarnese
ontinuiamo l’elenco, in ordine alfabetico dei personaggi famosi che
hanno soggiornato nel Locarnese;
la prima parte è già stata presentata nel
numero di “Orselina 2006”.
ir setzen das Verzeichnis der berühmten
Personen, die sich im Locarnese aufgehalten haben, in alphabetischer Reihenfolge
fort. Der erste Teil wurde bereits in der Ausgabe
“Orselina 2006” veröffentlicht.
C
W
Fromm Erich (1900 – 1980)
Fromm Erich (1900 – 1980)
Filosofo, psicoanalista e scrittore. Nato a
Francoforte da genitori molto religiosi di origine ebraica, Fromm ha studiato alle università di Heidelberg e di Monaco e all’Istituto
di psicoanalisi di Berlino. Ha collaborato con
il famoso “Institut für Sozialforschung” di
Francoforte e ha lavorato per anni negli Stati Uniti, dove ha insegnato in vari prestigiosi
istituti. E’ unanimamente riconosciuto come
uno dei maestri della psicoanalisi. Visse e
morì a Muralto.
Tra le sue opere più note figurano “L’arte di
amare” 1968, “Avere o essere” 1971, “La
crisi della psicoanalisi” 1971, “Grandezza e
limiti del pensiero” 1979.
Erich Fromm
Goddard Paulette (1911 – 1990)
Goddard Paulette (1911 – 1990)
Pseudonimo di Pauline Marion Levy, attrice
cinematografica molto famosa negli anni
trenta. Sposata con Charlie Chaplin dal 1935
al 1942 e dal 1952 con Erich Maria Remarque con lui visse a Porto Ronco, nella Villa
Tabor, dal 1969.
Tra i suoi film: “Tempi moderni” 1936, “Il
grande dittatore”, “Diario di una cameriera”
e nel 1963 -l’ultimo -“Gli indifferenti”.
E’ sepolta nel cimitero di Ronco s/Ascona, accanto a Remarque.
Paulette Goddard
Hesse Hermann (1877 – 1961)
Pseudonym von Pauline Marion Levy,
berühmte Schauspielerin der Dreissigerjahre. Sie war von 1935 bis 1942
mit Charlie Chaplin und ab 1952 mit
Erich Maria Remarque verheiratet;
beide lebten seit 1969 in der Villa Tabor in Porto Ronco. Einige ihrer
bekanntesten Filme sind "Modern Times" 1936, "Der grosse Diktator"
und zuletzt "Die Gleichgültigen"
1963. Paulette Goddard ist neben
E. M. Remarque im Friedhof von Ronco s/Ascona begraben.
Hesse Hermann (1877 – 1961)
Scrittore; dopo aver vissuto per qualche tempo nel vecchio mulino di Brumo, sotto la strada tra Arcegno e Ronco, si trasferì poi nella
casa Semiramis sul Monte Verità. Abitò a
Montagnola nella Casa Camuzzi, oggi trasformata in museo e nel 1946 vinse il premio
Nobel per la letteratura.
E’ sepolto nel cimitero di S. Abbondio a Gentilino.
Schriftsteller. Nach einigen Jahren in
der alten Mühle von Brumo, an der
Strasse zwischen Arcegno und Ronco,
wohnte Hesse in der Casa Semiramis
auf dem Monte Verità, später in der
Casa Camuzzi in Montagnola, die in
ein Museum umgestaltet wurde.
1946 erhielt er den Nobelpreis für Literatur. Hesse liegt auf dem Friedhof
Sant'Abbondio in Gentilino begraben.
Von der Heydt Eduard (1882 – 1964)
Barone, industriale, banchiere, fu uno dei più
grandi collezionisti di arte europea ed extra
europea. Conoscitore della cultura e delle filosofie orientali, ha raccolto una collezione fra
le più importanti del mondo. La maggior parte delle opere è esposta nel Museo Rietberg,
a Zurigo con il motto “Ars una est”. Von der
Heydt morì sul Monte Verità, nella piccola casa Maja e donò la sua grande proprietà, acquistata nel 1926, all’ente pubblico cantonale.
Solo negli ultimi anni è diventata sede di congressi e simpos i.
Geboren in Frankfurt. Philosoph, Psychoanalytiker und Schriftsteller.
Fromm studierte an den Universitäten
Heidelberg und München und am Institut für Psychoanalyse in Berlin. Er
war von der Frankfurter Schule beeinflusst und lehrte jahrelang an namhaften Hochschulen der USA. Fromm
wird als Meister der humanistischen
Psychoanalyse anerkannt. Er lebte
und starb in Muralto. Zu seinen
bekanntesten Werken zählen "Die
Kunst des Liebens" 1956 und "Haben
oder Sein" 1976.
Hermann Hesse
Von der Heydt Eduard (1882 – 1964)
Baron, Industrieller, Bankier. Als Kenner der östlichen Kunst und Philosophie legte er eine der wichtigsten
Sammlungen an. Die meisten Werke
sind im Museum Rietberg in Zürich
unter dem Motto "Ars una est" zu
sehen. Von der Heydt starb in der Casa Maja auf dem Monte Verità und
vermachte seine 1926 erworbene
grosse Liegenschaft dem Kanton Tessin. In den letzten Jahren wurde daraus ein Kongresszentrum.
Eduard Von der Heydt
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Berühmte Gäste
im Locarnese
> segue da pagina 23
> Fortsetzung von Seite 23
Klee Paul (1878 – 1940)
Pittore considerato “di origine svizzera”
(anche se naturalizzato “post mortem”).
Figlio di un musicista, sposò nel 1907
una pianista e nel 1907 nacque il figlio
Felix.
La sua personalità artistica fu ricca e
molteplice; s’interessò di filosofia, poesia, musica e scienze naturali; la sua ricerca fu rivolta a capire il problema della creatività (per la sua lapide nello Sclosshaldenfriedhof a Berna volle scrivere:
“Non appartengo solo a questa vita; vivo bene con la morte, come con coloro
che non sono mai nati. Più vicini di altri
al cuore della creazione”).
Nel 1930 concluse la sua attività d’insegnante alla Kunst Akademie di Düsseldorf. Dopo continue intimidazioni naziste ritornò nella natìa Svizzera, a Berna
(dove subì tuttavia parecchie discriminazioni).
Nel 1937 si tenne a Monaco l’esposizione chiamata dai nazisti “arte degenerata”; Klee fu presente con 17 opere.
Colpito verso il 1935 da una rara malattia autoimmune, la sclerodermia, dipinse l’anno successivo solo 25 opere;
nel 1939 realizzò un migliaio di lavori,
con colori più forti, contorni neri, forme
minacciose che richiamavano sia la tragedia della guerra che le sue sofferenze
fisiche. “L’arte non riproduce ciò che è
visibile, ma rende visibile ciò che non
sempre lo è” era uno dei suoi aforismi.
Pochi Locarnesi ormai ricordano la sua
breve permanenza a Muralto, dove dipinse le ultime opere e in particolare “Vita tranquilla”, una visione serena della
sua vita, del suo lavoro e della sua creatività. Morì nella Clinica Sant’Agnese il
29 giugno 1940, dopo essere stato ricoverato dapprima a Orselina.
Il recente grandioso museo a lui dedicato a Berna progettato da Renzo Piano
racchiude anche le opere dipinte, come
altri artisti di quel travagliato periodo
storico, nella pace e nell’anonimato della nostra regione.
Klee Paul (1878 – 1940)
Paul Klee
Leoncavallo Ruggero (1878 –1919)
Wurde in Neapel geboren und starb
in Montecatini. Seine berühmteste
Oper, "I Pagliacci”, wurde 1892 unter der Leitung von Toscanini uraufgeführt. Zusammen mit dem Locarneser Dichter Angelo Nessi komponierte er zwei weitere Opern. Brissago hatte er während eines Aufenthalts in Cannero kennen gelernt
und lebte von 1906 bis 1914 in der
Villa Myriam (1916 verkauft und
1978 leider abgebrochen). Seine
sterblichen Überreste wurden 1978
von Florenz nach Brissago überführt.
Er hatte diesen Wunsch 1904 geäussert, als ihm Brissago die Ehrenbürgerschaft verliehen hat. 2002 wurde
im Palazzo Branca-Baccalà ein ihm
gewidmetes Museum eröffnet.
Leoncavallo Ruggero (1878 –1919)
Nacque a Napoli e morì a Montecatini;
compose “I pagliacci”, la sua opera lirica più famosa, rappresentata a Milano
nel 1882 sotto la direzione di Toscanini.
Con il poeta locarnese Angelo Nessi
compose altre due opere. Scoprì Brissago durante un soggiorno a Cannero e
visse dal 1906 al 1914 nella Villa Myriam
(venduta nel 1916 e purtroppo demolita nel 1978). I suoi resti mortali furono
traslati dal cimitero di Firenze a Brissago
nel 1989 (espresse questo desiderio
quando gli fu conferita la cittadinanza
onoraria di Brissago nel 1904).
Nel 2002 fu aperto un museo a lui dedicato nel palazzo barocco Branca-Baccalà.
Wird als Schweizer Maler angesehen,
obwohl er erst nach seinem Tod eingebürgert wurde. Der Sohn eines
Musikers heiratete eine Pianistin;
1907 kam Sohn Felix auf die Welt.
Klee interessierte sich für Philosophie,
Dichtkunst, Naturwissenschaften und
widmete dem Themenkreis Kreativität eingehende Studien. 1930 beendete er seine Lehrtätigkeit an der
Kunstakademie Düsseldorf. Nach
Einschüchterungen durch die Nationalsozialisten kehrte er Deutschland
den Rücken. In der Ausstellung "Entartete Kunst" 1937 in München hingen 17 seiner Werke. 1935 wurde er
von einer krankhaften Hautverhärtung befallen und malte im folgenden Jahr nur 25 Bilder. 1939 waren
es rund tausend Werke in stärkeren
Farben, die vor allem die Gräuel des
Krieges anprangerten. In Muralto
entstanden seine letzten Werke; er
starb am 29. Juni 1940. Das ihm gewidmete grandiose Museum in Bern
enthält neben seinen eigenen auch
Werke anderer Künstler, die in bewegten Zeiten in unserer Region Zuflucht gefunden haben.
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Preparazione: stendere un foglio di carta alu in una pirofila (sufficientemente grande da poter chiudere a cartoccio), deporvi l’orata intera, salarla e peparla a piacimento, bagnarla con il vino bianco, aggiungere l’olio d’oliva, cherrys, pinoli, aglio, cospargere con il prezzemolo tritato. Chiudere il tutto a cartoccio e mettere la pirofila nel forno preriscaldato a 200
gradi per ca. 20 minuti.
Contorni: classici e ideali: patate bollite, o riso in bianco accompagnati
da una bella insalata verde o mista.
Note: la stessa ricetta può essere usata con un branzino o altri pesci di
mare non troppo grassi. La nostra esperienza ci ha insegnato che può essere usato anche un semplice trancio di salmone fresco.
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Zutaten: Goldbasse, Salz und Pfeffer, gehackte Ptersilie, 3 halblierte Knoblauchzehen, 6 halbierte Cherrytomaten, 1 dl Weisswein, reichlich Olivenöl, Pinienkernen (ca. 10 bis 15 ).
Zubereitung: Feuerfesten Caquelon mit Alufolie einseitig ca.25 cm
überlappend auslegen. Den ausgenommenen Fisch hineinlegen. Salzen,
nach belieben Pfeffer, Weisswein, Olivenöl, halbierte Cherrytomaten,Pinienkernen und Knoblauchzehen beigeben. Gehackte Petersilie darüberstreuen und die Alufoliedarüberfalten und verschliessen. Ca. 20 Minuten
im 200 Grad vorgeheizten Ofen garen lassen.
Beilagen: Salzkartoffeln oder Butterreis, dazu einen grünen Feldsalat oder
einen schönen gemischten Salat.
N.B.: Das gleiche Rezept eignet sich auch vorzüglich für andere Meerfische und für frische Lachsschnitten.
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di GIANNI CAMINADA
due proposte
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itinerari gastronomici
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1°
Le meravigliose giornate
autunnali dai colori rosso, giallo, arancio e verde cupo dei pini, invoglia a volersi inoltrare in queste oasi di
tranquillità. Senza programmare
optiamo per una passeggiata di
breve distanza e ci avviamo verso
il sentiero Collina Alta sopra Orselina partendo da Piazza di Rocco. Le recenti piogge torrenziali
hanno causato danni in parte anche di notevole entità, il sentiero
è praticabile però senza particolari disagi. Ci soffermiamo in un
punto panoramico e da una comoda panchina rivolta a sud ammiriamo lo splendore del colore
turchino del lago. Poco lontano
una scritta su un cartello con
freccia indica: “Ritrovo La Mondanina”. Voltiamo a sinistra salendo dolcemente il sentiero. Un
ponticello porta all’entrata di
una proprietà privata ben curata
e accogliente.
Sorridente ci accoglie Silvana, la
proprietaria del Ritrovo: tiene a
precisare che non è un grotto o
un ristorante ma semplicemente
un ristoro per l’escursionista. Gli
permette di mangiare e bere le
semplici pietanze ticinesi come il
minestrone, la polenta, gli affettati e formaggi genuini accompagnati da un buon bicchiere di
Merlot. Silvana ci fa notare che
una bibita fatta in casa e prodot-
ta rigorosamente con erbe aromatiche del suo giardino, denominata ”la Mondanina”, ha un
notevole successo. È dissetante,
salutare e gradevole al palato.
Dopo aver gustato un buon piatto di minestrone ci congediamo
ringraziando i padroni di casa per
l’ospitalità.
Ritornati sul sentiero, proseguiamo salendo un tratto abbastanza
ripido che dopo breve tempo ci
porta su un tracciato stradale,
asfaltato e comodo con una vista
superba su tutto il Locarnese: è
la strada taglia-fuoco inaugurata
qualche anno fa. Questa strada
fu costruita perché nel vasto tratto della superficie boschiva scoppiavano un tempo incendi di vasta entità che mettevano in gravi difficoltà i corpi pompieri.
Questa zona è ora facilmente
raggiungibile con i mezzi antincendio; sono stati posati numerosi idranti lungo la strada che facilitano il lavoro di spegnimento.
Durante i mesi invernali senza
neve, questo lungo tratto di strada, molto soleggiato e tranquillo, che porta fino a Brione s/Minusio, è di particolare interesse
per residenti e turisti.
Abbiamo approfittato di questa
alternativa per rientrare ai nostri
domicili senza grandi fatiche a
conclusione di una piacevole
giornata autunnale.
Collina Alta
ohne Rucksack
1°
Die wunderbaren Herbsttage mit dem Rot, Gelb,
Orange und Sattgrün der
Kiefern verleitet dazu, in diese Oasen der Ruhe einzudringen. Ohne
festgelegtes Programm entscheiden wir uns für einen kurzen Spaziergang und machen uns von
der Piazza Rocco aus auf den Weg
zum Sentiero Collina Alta
oberhalb Orselina. Die kürzlichen
starken Regenfälle haben zum Teil
erhebliche Schäden angerichtet,
doch der Weg ist ohne Unannehmlichkeiten begehbar. Wir
setzen uns bei einem Aussichtspunkt auf eine bequeme Ruhebank und bewundern die prachtvolle blaugrüne Farbe des Sees. In
der Nähe gibt ein Schild mit Pfeil
an: “Ritrovo La Mondanina”. Wir
biegen nach links ab auf den sanft
ansteigenden Weg. Eine kleine
Brücke führt zum Eingang einer
gepflegten, behaglichen privaten
Liegenschaft. Silvana, die Eigentümerin des Lokals, empfängt uns
mit einem Lächeln. Sie betont,
dass es sich nicht um ein Grotto
oder ein Restaurant handelt, sondern einfach um einen Rastort für
Wanderer. Hier können sie einfache, echte Tessiner Gerichte wie
Polenta, Aufschnitt und Käse geniessen, begleitet von einem guten Glas Merlot. Silvana weist darauf hin, dass ein hausgemachtes
Getränk, ausschliesslich aus
Gewürzkräutern ihres Gartens
hergestellt, unter dem Namen “La
Mondanina” einen beachtlichen
Erfolg hat. Es löscht den Durst, ist
gesund und schmeckt fein.
Nachdem wir einen guten Teller
Minestrone gekostet haben, verabschieden wir uns von den Inhabern und danken für die Gastfreundschaft.
Wir kehren auf unseren Weg
zurück, überwinden einen ziemlich steilen Aufstieg und erreichen
nach kurzer Zeit eine asphaltierte,
bequeme Strasse, mit herrlicher
Aussicht auf das ganze Locarnese. Es ist die vor einigen Jahren
eröffnete Feuerschutzschneise.
Diese Strasse wurde gebaut, weil
das Feuerwehrkorps früher in diesem Wald, bei grossflächigen
Bränden, vor erhebliche Schwierigkeiten gestellt wurde. Heute ist
die Zone mit den Löschfahrzeugen leicht erreichbar, zudem wurden zahlreiche Hydranten aufgestellt, um die Löscharbeiten zu erleichtern.
Während der schneefreien Wintermonate wird diese lange, sehr
sonnige und ruhige Strassenstrecke, die bis nach Brione s/Minusio führt, von Einheimischen
und Touristen sehr geschätzt. Wir
haben diese Alternative gewählt,
um nach einem angenehmen
Herbsttag ohne viel Mühe nach
Hause zurückzukehren.
Allarmanlagen/Einbruch
Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00
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ORSELINA 2007 27
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.34 Pagina 28
Un itinerario
che offre splendide
vedute
Passando per
la Val Resa
Ai Monti
di Lego
Favoriti dal bel tempo percorriamo un itinerario un
pò più lungo del precedente. I primi raggi di sole illuminano la
collina da Brione s/M. verso Orselina.
Saliamo la via Eco e giungiamo alla
Piazza di Rocco per proseguire a destra sul sentiero che dopo cento metri si inoltra nel bosco pianeggiante
della Collina Alta offrendo larghi
squarci di veduta sul golfo locarnese,
grazie all’aspetto semi spoglio autunnale degli alberi. Scendendo leggermente incontriamo un piccolo
edificio, la Capela Rota, in località
”Selva della Limosina”. Fu riattata
pochi anni or sono a testimonianza
del fervore religioso di un tempo.
Una mappa allestita dal geometra
Giovanni Fontana nel 1851 documenta questa costruzione denominata Cappella dei “Presmie”, soprannome di una famiglia Brionese.
Il sentiero sale e giunge ad un caratteristico ponte di stile romanico,
che scavalca il torrente Navegna: come fa notare Leo Marcollo nel suo
libro ”La mia Brione” fu costruito
nell’anno 1760. Prima d’allora esisteva una rudimentale costruzione
in grosse travi di castagno appoggiate da una sponda all’altra ricoperte da lastroni di pietra.
Testimonianze dell’epoca affermano
che attraverso questa via si trasportarono con non poca fatica le campane della chiesa di Mergoscia. Davanti a noi una scalinata di un’ottantina di rudimentali scalini ci impegnano nella salita. Giunti in cima
2°
scorgiamo un nucleo di case ed un
piccolo ristorante ”Al Matro” conosciuto per la buona cucina e gestito
da diversi anni da Claudio Meschini.
Proseguiamo fino in Val Resa, punto panoramico dei più meravigliosi.
Una grande croce di ferro, illuminata di notte e visibile da tutta la regione sottostante, venne posata nel
1934. Poco lontano si trova una
chiesetta di costruzione più recente
(1970), dove all’aperto il sabato durante l’estate viene celebrata una
funzione religiosa.
A pochi passi dalla croce il grotto
“Al Ritrovo”: è rimasto con le caratteristiche di un tempo, gestito da
Gabriella Rüef, che cucina succulenti piatti ticinesi. Giunti ad un piccolo nucleo di case il sentiero continua
e conduce a Viona, piccolo monte
un tempo pascolo di mucche ed oggi luogo di residenze estive. Il tragitto prosegue nel bosco e all’uscita
vediamo una distesa pianeggiante:
siamo arrivati al Monte di Lego. Siamo sorpresi dalla grande apertura di
questo pianoro. Alla nostra destra,
leggermente sopraelevata, una chiesetta è rivolta verso sud. Siamo ad
un’altitudine di 1150 metri. Davanti
a noi un laghetto attira la nostra attenzione. L’incontro con un amico di
vecchia data, Remo Ferriroli, ci rallegra e ci dà l’opportunità di conoscere le origini del laghetto, che confina con la sua casetta. Racconta che
nell’epoca glaciale tutta l’alta Valle
Verzasca era ricoperta dai ghiacci
come pure questo monte. Ne sono
testimonianza ancora oggi gli enormi massi erratici sparsi qua e là. Al
lento sciogliersi dei ghiacciai si formarono tre laghetti, ormai da tempo prosciugati.
Le uniche tracce glaciali rimaste a testimonianza sono le zone paludose
e le torbiere. “Nel 1966 - racconta
Remo Ferriroli - iniziai gli scavi per
creare un biotopo su una superficie
di circa 250 metri quadrati. La
profondità non era superiore agli 80
centimetri. Visti i risultati positivi, nel
1976 scavai fino a trovare roccia e
raggiungere una profondità di circa
2,5 metri. L’acqua immessa è sorgiva e lo completai con erbe acquatiche che diedero quel tocco di naturalezza di laghetto montano. In sintesi - prosegue - ho creato, con largo consenso degli amici, quanto gia’
esisteva molti anni fa.” Ci mostra
una vecchia fotografia in cui si scorge il perimetro di tre laghetti oggi
scomparsi. Abbellire un paesaggio
come questo gli fu cosa facile viste
le sue conoscenze professionali.
Arrivati a destinazione l’appetito,
dopo due ore e mezzo di cammino
si fa sentire. Ci spostiamo di pochi
metri e troviamo la capanna di Lego. Una costruzione risalente al
1890, in pietra viva, anticamente
adibita a stalla, ristrutturata nel
1970 e destinata a grotto. Proprietaria dello stabile è la parrocchia di
Mergoscia. Ad accoglierci il guardiano Enrico, che gentilmente ci dà il
benvenuto. Un buon pasto ci ristora e ci mette in allegria. Riammiria-
mo lo stupendo panorama sulla
Valle Verzasca, sul Piano di Magadino e sul massiccio del Monte Rosa. Il pomeriggio proseguiamo verso l’Alpe di Cardada. Di buona lena intraprendiamo ancora un’ora di
cammino. Il tratto è in salita, ma
dopo breve tempo arriviamo a Fontai. Attraversiamo una zona boschiva e scendendo lievemente intravediamo la piana dell’Alpe Cardada.
Ci troviamo ora ad un’altezza di circa 1490 metri. La costruzione massiccia in sasso evidenzia la struttura
primitiva di una stalla in cui venivano custodite le mucche. Tutt’attorno un largo pascolo. Rimasto di nome, ”Stallone”, ma non di fatto, è
ora un’accogliente ristorante con
ampia terrazza panoramica. La gerenza della capanna è stata affidata da tempo ad Anita e Luciano, che
ci invitano a entrare. All’interno, in
un ambiente tipicamente montano
e sobrio, spicca un grande camino.
Affaticati dal lungo tragitto, ci concediamo una bevanda fresca. Ci
spostiamo poi all’esterno per goderci l’ultimo sole della giornata.
Decidiamo di rientrare in funivia,
che raggiungiamo in un’ora circa,
seguendo un comodo sentiero che
costeggia la montagna. Alla stazione della funivia, dopo breve attesa,
ci abbassiamo silenziosamente verso Orselina. Un’escursione con molte soddisfazioni, degna d’essere
proposta come una delle più belle
della regione.
Jahresabonnement zu CHF 139.- (Ausland CHF 199.-)
28 ORSELINA 2007
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.34 Pagina 29
Durchs Val Resa auf die
Monti di
Lego
Ermuntert durch schönes
Wetter wählen wir eine
etwas längere Route als die
vorherige. Die ersten Sonnenstrahlen
erhellen das Hügelgebiet von Brione
s/M. nach Orselina. Über die Via Eco
erreichen wir die Piazza Rocco und
folgen dem Weg, der nach 100 Metern in den eben verlaufenden Wald
der Collina Alta führt und dank der
herbstlich kahlen Bäume immer wieder den Blick auf die Bucht von Locarno freigibt. Über einen leichten
Abstieg gelangen wir zu einem kleinen Gebäude, der Capella Rota, in
der Zone “Selva della Limosina”. Die
Kapelle wurde vor wenigen Jahren als
Zeugnis früherer frommer Gesinnung
instand gesetzt. Eine von Geometer
Giovanni Fontana 1851 angefertigte
Karte belegt, dass dieser Bau nach
dem Übernamen einer Familie von
Brione als Kapelle der “Presmie” bezeichnet wurde. Der Weg steigt an zu
einer Brücke in romanischem Stil über
den Wildbach Navegna: Wie Leo
Marcollo in seinem Buch “La mia
Brione” bemerkt, wurde sie 1760 gebaut. Vorher stand hier nur ein einfacher Bau, abgestützt aus grossen Kastanienholzbalken von einem Ufer
zum andern und bedeckt mit Steinplatten.
Alte Überlieferungen berichten, dass
die Glocken der Kirche von Mergoscia mühsam über diesen Weg transportiert wurden. Nach einem Aufstieg über eine Treppe mit etwa achtzig rohen Stufen erblicken wir eine
Häusergruppe und das kleine Re-
2°
staurant “Al Matro”, das für seine
gute Küche bekannt ist und seit etlichen Jahren von Claudio Meschini
geführt wird.
Wir gehen weiter bis zu einem der
schönsten Aussichtspunkte im Val
Resa. Das grosse Eisenkreuz wurde
1934 aufgestellt, ist nachts beleuchtet und von überall her zu sehen. In
der Nähe befindet sich eine neuere
kleine Kirche (1970); am Samstag
wird dort im Freien Gottesdienst gefeiert. Das Grotto “Al Ritrovo”, wenige Schritte vom Kreuz entfernt, hat
seinen hergebrachten Charakter behalten. Die Wirtin, Gabriella Rüef,
kocht schmackhafte Tessiner Gerichte. Der Weg führt an einer kleinen
Siedlung vorbei nach Viona, einem
Maiensäss, wo früher Kühe weideten; heute stehen hier Wohnhäuser
für die Sommerfrische.
Nach einem weiteren Wegstück
durch den Wald sehen wir eine weite Ebene vor uns: Wir sind auf dem
Monte di Lego angelangt und wundern uns über die ausgedehnte Fläche. Rechts steht leicht erhöht eine
nach Süden ausgerichtete kleine Kirche. Wir befinden uns auf einer Höhe von 1150 m ü.M. Rechts weckt
ein kleiner See unsere Aufmerksamkeit. Die Begegnung mit einem alten
Freund, Remo Ferriroli, freut uns und
bietet Gelegenheit, den Ursprung
des Seeleins, das an sein Haus grenzt,
kennen zu lernen. Er erwähnt, dass
in der Eiszeit das ganze obere Verzascatal von Gletschern bedeckt war.
Die riesigen, hier und dort verstreu-
ten, mächtigen erratischen Blöcke
zeugen davon. Als die Gletscher
langsam schmolzen, bildeten sich
drei kleine Seen, die längst ausgetrocknet sind.
Die einzigen Gletscherspuren sind die
Sumpfgebiete und Torfmoore. Remo
Ferriroli berichtet: “1976 begann ich
mit dem Aushub, um ein Biotop von
rund 250 Meter Fläche und nicht
mehr als 80 Zentimeter Tiefe zu
schaffen. Das Ergebnis war positiv,
sodass ich 1976 weiter gegraben habe, um auf Felsen zu stossen und eine Tiefe von etwa 2,5 Meter zu erreichen. Ich liess Quellwasser einlaufen und fügte Wasserpflanzen hinzu,
um den Eindruck eines natürlichen
Bergsees nachzuahmen. Kurz gesagt:
Ich habe mit vollem Einverständnis
meiner Freunde etwas geschaffen,
das schon vor sehr langer Zeit vorhanden war.” Er zeigt uns eine alte
Fotografie, die den Umfang des heute verschwundenen Seeleins zeigt.
Dank seiner beruflichen Kenntnisse
fiel es ihm leicht, die Landschaft auf
diese Weise zu verschönern.
Am Ziel macht sich bei uns nach der
zweieinhalbstündigen Wanderung
der Hunger bemerkbar. Wir biegen
wenige Meter ab und erreichen die
Berghütte von Lego. Der Bau aus
dem Jahr 1980 besteht aus Natursteinen und wurde früher als Stall benutzt. 1970 wurde er renoviert und
in ein Grotto umgewandelt. Das Gebäude gehört der Pfarrei Mergoscia.
Hüttenwart Enrico heisst uns willkommen. Eine gute Mahlzeit stärkt
Eine
Wanderung, die
eine Fülle
wundervoller
Ausblicke
bietet
uns und lässt Fröhlichkeit aufkommen. Wir bewundern die prächtige
Aussicht auf das Verzascatal, die Magadino-Ebene und das Massiv des
Monte Rosa.
Am Nachmittag wandern wir weiter
auf die Alpe Cardada und fügen voller Tatendrang eine Stunde hinzu.
Der Weg ist steil, doch nach kurzer
Zeit sind wir in Fontai. Wir durchqueren einen Wald, um beim gemächlichen Abstieg wieder die Ebene der Alpe Cardada vor uns zu sehen.
Wir befinden uns nun auf einer Höhe von 1490 m ü.M. Der massive
Steinbau zeigt die ursprüngliche
Struktur eines Kuhstalls, umgeben
von einer weiten Weide. Der Name
“Stallone” ist geblieben, doch heute
ist es ein einladendes Restaurant mit
grosser Aussichtsterrasse. Die Leitung
der Berghütte wurde vor Jahren
Anita und Luciano anvertraut, die
uns freundlich empfangen. Im
schlichten Raum prangt ein grosser
Kamin. Ermüdet von der langen
Wanderung, gönnen wir uns ein erfrischendes Getränk, dann gehen wir
wieder ins Freie, um die letzten Sonnenstrahlen zu geniessen. Wir beschliessen, für die Rückkehr die Luftseilbahn zu benutzen mit welcher wir
auf einem bequemen Weg dem Berg
entlang nach einer Stunde ankommen. Von der Bergstation aus schweben wir in kurzer Zeit hinunter nach
Orselina: Eine erlebnisreiche Wanderung, die gewiss zu den schönsten im
ganzen Locarnese zählt!
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di DALMAZIO AMBROSIONI
Il volume
disponibile
in italiano
e in tedesco
Das Buch
ist auf
Deutsch
und
Italienisch
erhältlich
UN VIAGGIO ATTRAVERSO
la storia
ono a disposizione presso la
Casa Comunale di Orselina e
presso il Segretariato della
Pro Orselina, in via Caselle n. 10
i volumi in lingua italiana e tedesca editi e pubblicati nel 2001
a dal Municipio.
Autore è Dalmazio Ambrosioni,
giornalista che ha curato ricerche sulla storia di varie località
ticinesi.
ORSELINA STORIA, NATURA, TURISMO è un contributo indispensabile per conoscere e voler bene
al nostro Comune e per trovare
molte risposte sul nostro “ineguagliabile balcone collinare”.
Si tratta di un testo di 184 pagine e di una dozzina di pregevoli capitoli sulle caratteristiche
storiche, paesaggistiche e artistiche, accompagnate dall’espressiva documentazione fotografica
di Marco Garbani Nerini.
S
(…) Solo alla fine dell’Ottocento,
esattamente nel 1881, si forma l’attuale Comune con la separazione di
Muralto, con cui dal 1803, anno
dell’autonomia del Canton Ticino,
costituiva un’unica giurisdizione
chiamata appunto Orselina. Gli cede in pratica la parte a lago. Per la
verità il nome non era un tempo definito come oggi: Orselina era anticipata o seguita da Consiglio Mezzano, che talvolta la sostituiva. E
con il nome mutava anche il suo
orientamento: in origine partiva,
dalla parte del confine con Locarno,
dalla foce del torrente Ramogna,
mentre verso Minusio correva lungo due torrenti, il Rabissale in alto
e il Remandone in basso. Tutti e tre
sfociano ancora oggi nel lago, la cui
riva costituiva il confine inferiore del
villaggio. Da lì si innalzava sin sotto
la cresta dei monti.
Gradualmente le due comunità della “vicinia di Orselina”, che possia-
REISE DURCH
die Geschichte
mo sintetizzare appunto in Orselina
e Muralto, si erano andate storicamente specializzando e gradualmente allontanandosi, sino alla divisione definitiva. Alcuni episodi documentati di dissenso risalgono ai
primi decenni del ‘700 e sono attribuibili in via prioritaria alla diversa
vocazione delle due località.
In alto l’economia gravitava attorno
alla terra, pascoli vigneti e boschi.
Luigi Lavizzari, naturalista e politico
ticinese (Mendrisio 1814-1875) nelle sue ottocentesche passeggiate
lungo i 2811 chilometri quadrati
della Svizzera Italiana – poi raccolte
nel volume “Escursioni nel Cantone
Ticino” rileva le
favorevoli condizioni ambientali
di questa parte
del Locarnese. In
particolare annota
quanto
scrisse Rudolf
Schinz nel 1771.
“Schinz vide fiorire gli albicocchi.
Sui monti di Orselina sopra Locarno
i ciriegi col cominciar di giugno; il
lauro-ceraso al principio di maggio;
e in quello stesso mese erano maturati i primi fichi. Al 16 giugno del
1772 si diede a principio alla mietitura della segale; al cominciar di luglio le prime uve si videro vermiglie,
e il 20 settembre ferveva la vendemmia”.
(…) Sul piano storico, è già nel corso del XVI secolo che prende forma
l’insediamento del Sacro Monte, dove ben presto “concorrono infinite
persone di diverse nationi”. Per secoli il Santuario sarà meta di devozione, visite e imponenti pellegrinaggi di fedeli provenienti principalmente dal Ticino e dal nord Italia. Al
punto che Orselina verrà identificata con la Madonna del Sasso e il suo
sviluppo coinciderà prioritariamente
con quello del Santuario.
er Text ist ein Auszug aus
der Gemeindegeschichte
von Dalmazio Ambrosioni,
"Orselina - Geschichte, Natur,
Tourismus", Orselina 2001. – Das
Buch über Orselina ist ein unentbehrlicher Beitrag, um unsere Gemeinde kennen und lieben zu lernen, und auch um viele Antworten auf Fragen zu finden, die das
Dorf mit der unvergleichlichen Lage über dem Lago Maggiore betreffen. Die Publikation umfasst
184 Seiten, ein Dutzend Kapitel
über Eigenheiten der Geschichte,
Landschaft und Kunst und enthält
eine aussagekräftige Fotodokumentation von
Marco GarbaniNerini. - Die Bücher in deutscher und italienischer Sprache
können im Gemeindehaus von
Orselina oder im
Sekretariat der Pro Orselina an
der Via Caselle 10 bezogen werden.
D
Orselina
storia
natura
e turismo
(…) Erst 1881 löste sich die jetzige
Gemeinde von Muralto, mit dem es
seit 1803, dem Jahr der Unabhängigkeit des Kantons Tessin. , ein Gemeinwesen namens Orselina gebildet
hatte. Der seenahe Teil wurde den
Nachbarn abgetreten. Der Namen
war früher anders definiert: Dem
Ortsnamen Orselina wurde Consiglio
Mezzano angefügt, manchmal ersetzte es ihn auch. Und mit dem Namen wechselte auch die Gemeindegrenze, die ursprünglich gegen Locarno bis zur Mündung der Ramogna reichte. Auf der andern Seite, gegen Minusio, bildeten die Bäche Rabissale (oben) und Remardone (unten) die Grenze; alle drei fliessen in
den See, der die unterste Grenze bildet. Von hier aus reichte das Ge-
meindegebiet bis zu den Bergspitzen.
Allmählich erhielten die beiden Gemeinschaften der "Vicinia di Orselina" ein eigenes Gesicht und entfernten sich immer mehr voneinander, bis es zur endgültigen Trennung
kam. Einige urkundlich festgehaltene
Episoden zeugen davon, dass es
schon Anfang des 18. Jahrhunderts
zu Reibereien gekommen war, die in
erster Linie der unterschiedlichen
Haupttätigkeit der beiden Ortschaften zuzuschreiben waren. In der Höheren Lage standen Wiesen, Wälder
und Rebberge im Vordergrund.
Luigi Lavizzari, Tessiner Naturwissenschafter und Politiker (Mendrisio
1814-1875), der in der 19. Jahrhundert die 2811 Quadratkilometer der
italienischen Schweiz durchstreift
hatte betont die vorteilhaften Umweltbedienungen. Er verweist auf die
Anmerkungen von Rudolf Schinz
1771. "Schinz sah die Aprikosenbäume blühen, auf den Höhen oberhalb Orselina setzte Anfang Juni die
Blüte des Kirschlorbeers ein, schon in
Mai blühten die Lorbeerbäume, und
im gleichem Monat waren die ersten
Feigen reif. Am 16. Juni 1772 wurde
mit der Roggenernte begonnen, Anfang Juli waren die ersten Trauben zu
sehen, am 20. September begann
schon die Weinlese."
(...) Geschichtlich betrachtet nahm
der Sacro Monte schon im Lauafe
des 16. Jahrhunderts Form an. Bald
strömten Menschen aus verschiedenen Ländern auf den Berg. Über
Jahrhunderten hinweg war das Heiligtum ein Ort der Frömmigkeit, das
Ziel vieler eindrucksvoller Wallfahrten, vor allem von Gläubigen aus
dem Tessin und aus Norditalien. Orselina wurde geradezu mit der Madonna del Sasso identifiziert, seine
Entwicklung entsprach weitgehend
derjenigen des Wallfahrtsortes, wie
zahlreiche historische Zeugnisse bestätigen.
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ORSELINA 2007 31
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.35 Pagina 32
di FRANCESCA PALLI
I RESTAURI della chiesa parrocchiale
a data di costruzione della
chiesa di Orselina risale certamente a prima del 1500,
non è tuttavia mai stato trovato
l’atto di fondazione. Durante il
600 e il 700 fu ampliata a più riprese. Alla fine del 1700, fu aggiunto il portico a tre assi neoclassico che accoglie i fedeli. Nel
1826 furono costruite la volta a
vela e la finestra trilobata del coro. Nel 1859 Antonio Vanoni decorò il coro con affreschi, ancora
visibili l’Annunciazione e l’Immacolata nel medaglione. Nel 1869
fu costruita la cantoria, in cui
venne posto un organo proveniente dal santuario della Madonna del Sasso. Nel 1901-2
vennero rimossi gli arredi e aggiunte le lesene (semipilastri di
gesso), il pavimento in mosaico,
un nuovo altare principale e uno
secondario.
Nel 1963-65 il coro venne estesamente modificato per adattarlo allo spirito del Concilio Vaticano II. Fu posato un altare di
marmo bianco rivolto verso i fedeli sovrastato dal Cristo universale, vennero eliminati gli arredi
sacri e le decorazioni neomedioevali, tranne l’Annunciazione
e il medaglione dell’Immacolata.
Nel 2005, in ricordo di don Luigi Agustoni, parroco di Orselina
per quasi 50 anni, il fratello sua
Eminenza Cardinale Gilberto
Agustoni donò alla Parrocchia
un’ingente somma da dedicare
al restauro della Chiesa e della
casa parrocchiale.
In precedenza il Consiglio Comunale aveva già votato un credito per il tinteggio delle facciate della chiesa. Il Consiglio Parrocchiale decise quindi di usare
la donazione per pitturare l’interno della chiesa e per sostitui-
L
re il poco funzionale e vetusto riscaldamento ad aria. L’architetto
Beniamino Sartorio fu incaricato
di studiare gli interventi previsti,
e di verificare come risolvere diversi problemi di umidità dovuti
a pluviali e relativi canali difettosi, a risalita di umidità dal suolo e a differenze termiche che
provocavano formazione di condensa sulla parete posta davanti al campanile.
L’Assemblea parrocchiale approvò i lavori previsti e nell’autunno del 2006, iniziarono i cantieri, verso fine novembre, pochi
giorni prima della visita pastorale di Monsignor Vescovo, il tinteggio è stato completato, mentre la sostituzione dell’impianto
di riscaldamento
è stata completata nelle prime
settimane
del
2007.
I sondaggi, effettuati all’interno della chiesa,
hanno permesso
di ritrovare decorazioni effettuate nel passato. D’accordo con la
Commissione diocesana d’arte
sacra, si è comunque deciso di
non ripristinarle, mentre sono
stati restaurati gli affreschi, situati nella zona del coro. La sostituzione del riscaldamento ha
permesso di riaprire la finestra
situata al centro dell’annunciazione finora occupata da una
griglia da cui entrava l’aria calda
generata dal vecchio impianto.
Dagli archivi storici piuttosto incompleti è possibile farsi un’idea
del passato di Orselina, si ricorda che, fino al 1881, il comune
comprendeva anche il territorio
di Muralto.
Nel 1596, l’arciprete Giovan Bat-
tista Banfi scrisse:
“Il luogo di Orsolina farà fuochi
N. 26, anime 104 - ha una chiesa sotto nome di s.to Bernardo
d’una suol nave, soffitata di legname, capace per il popolo l’Altare maggiore è sottovolta
per anchona, - ha in pittura nel
muro il Crocifisso con altre figure decenti - l’Altare è alla misura circondato di cancello di ferro - quivi non si conserva la s.ma
Eucharestia perché è sottoposto
alla cura del’Arciprete sebene è
lontano circa un miglio della collegiata, ma occorrendo aversi da
comunicare infermi si manda a
celebrare nella detta capella dove anch’egli huomini del detto
Comune fanno celebrare una
messa la settimana - la detta
Chiesa non ha
entrata
salvo
quello si cava di
elimosina ch’è
pochissimo, - è
ministrata per
mano de laici
che tra loro fano i conti senza
intervento dei religiosi -hanno
certe poche bestie a società a
nome detta chiesa che (è) povera de paramenti - li baptizandi et
morti mandano alla canonica.”
Documenti preziosi, che testimoniano dell’estrema povertà in
cui hanno vissuto i nostri antenati, sono pure i resoconti delle
assai frequenti visite pastorali.
Mons. Francesco Bonomi in visita il 13 settembre 1578, osservò
tra l’altro:
“Essendo l’altare della detta
chiesa senza alcun ornamento,
ordiniamo che non vi si celebri
più sin tanto sia ridutto all’altezza data nei nostri decreti generali,… Che fra sei mesi, sotto
Nel corso
dei secoli
subì diverse
trasformazioni
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32 ORSELINA 2007
pena di interdetto alli sindici de
essa chiesa, et della sospensione
a chi vi celebrerà dentro, sia fatto il tavolato sotto il tetto, essendosi già sparecchiato una
parte delle tavole. Il Crocifisso
s’accomodi sopra un travetto…
et vi si metta sopra una tovaglia
bianca che stia distesa sopra il
capo et le braccia perché lo difenda dall’imonditie che vi ponno cadere sopra. … Alle finestre
si faccino l’impenate di tela
cerata.”
Possiamo quindi presupporre
che la chiesa fosse in un pessimo stato, tra l’altro le finestre
erano sprovviste di vetri.
Il 24 settembre 1597, Monsignor Filippo Archinti, in occasione della sua visita, ordinò:
“ Al confessionale si metta la
latta perforata con li suoi buchi,
altrimenti non si sentino più
confessioni in esso, et habbi attaccate la bolla ‘in coena Domini’, la tavoletta de casi riservati,
et la forma dell’assolutione
stampata.”
La Bolla, qui citata, scomunicava eretici, scismatici, pagani, pirati del Mediterraneo, e tutti coloro che non obbedivano al papa o non gli pagavano le tasse
dovute.
L’Archinti ordina inoltre: “… et
per l’avvenire non li dia più ad
usura come fu trovato che faceva,… Li debitori che non vorranno pagare il debito ch’hanno
con questa Chiesa non s’admettino più alli Ss.mi Sacramenti sino che non haveranno pagato,
et perseverando di non voler pagare si interdicanno della Chiesa: salvo se per povertà estrema
non potessero pagare, nel qual
caso non siano compresi in questo decreto.”
Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.36 Pagina 33
Der Ursprung
des Baudenkmals
geht vor das
15. Jahrhundert
zurück
A pagina 32 a sinistra,
la statua della Madonna
del Sasso ospite della
Parrocchiale nel 1949;
al centro, un’esterno
della chiesa con il sagrato;
a destra, l’interno
Il monumento
antecedente
al XVI secolo
Seite 32, links:
Die Statue der Madonna
del Sasso, Gast der Pfarrkirche
im Jahr 1949.
In der Mitte: Aussenaufnahme
der Kirche mit dem Kirchhof;
Rechts: Im Innern der Kirche
RESTAURIERUNG der Pfarrkirche
Der Bau der Kirche von
Orselina geht zweifellos
vor das 15. Jahrhundert
zurück. Die Gründungsurkunde
wurde jedoch nie gefunden. Im
17./18. Jahrhundert wurde die
Kirche mehrmals erweitert. Ende
des 18. Jahrhunderts wurde der
neoklassische Portikus angefügt,
der die Gläubigen aufnimmt.
1826 wurden das Kreuzrippengewölbe und das Chorfenster
mit Dreipassbogen errichtet.
1859 hat Antonio Vanoni den
Chor mit Fresken geschmückt;
die Verkündigung und die Unbefleckte Jungfrau im Medaillon
sind noch zu sehen. 1869 wurde
die Sängertribüne gebaut und
mit einer Orgel aus der Kirche
Madonna del Sasso versehen.
1901-2 wurden die Kirchengeräte entfernt und die Lisenen
(Halbpfeiler aus Gips), der Mosaik-Fussboden, ein neuer Hauptaltar und ein Nebenaltar beigefügt.
1963-65 wurde der Chor gründlich verändert, um ihn dem
Geist des II. Vatikanischen Konzils anzupassen. Es wurde ein
weisser, gegen die Gläubigen gerichteter Marmoraltar aufgestellt, überragt von einer Christusfigur. Die Kirchengeräte und die
neomittelalterlichen Dekorelemente im Chor wurden entfernt,
ausgenommen die Verkündigung und das Medaillon der Unbefleckten Jungfrau.
2005 schenkte Kardinal Gilberto
Agustoni zum Gedenken an seinen Bruder Luigi Agustoni, beinahe 50 Jahre lang Pfarrer von
Orselina, der Kirchgemeinde eine
erhebliche Geldsumme für die
Restaurierung der Kirche und des
Pfarrhauses. Der Gemeinderat
hatte bereits einen Kredit für den
A
Anstrich der Kirchenfassaden
bewilligt. Die Pfarrgemeinde beschloss deshalb, die Schenkung
für die Ausmalung des Kircheninnern und den Ersatz der veralteten Heizungsanlage zu verwenden. Der Architekt Beniamino Sartorio wurde beauftragt,
die vorgesehenen Eingriffe zu
planen und zu prüfen, wie das
Eindringen von Feuchtigkeit, hervorgerufen durch defekte Regenrinnen und Abwasserkanäle,
das Aufsteigen von Feuchtigkeit
aus dem Boden und die durch
Wärmeunterschiede bedingte
Bildung von Kondenswasser an
der Wand vor dem Kirchturm,
verhindert werden könnte. Die
Pfarrgemeinde bewilligte die Arbeiten, im Herbst 2006 wurden
die Baustellen eröffnet. Gegen
Ende November, wenige Tage vor
der Pastoralvisite des Bischofs,
war der Anstrich vollendet, während die neue Heizungsanlage in
den ersten Wochen des Jahres
2007 bereitstand.
Die im Kirchenraum durchgeführten Sondierungen brachten in der Vergangenheit angebrachte Dekorelemente wieder
zum Vorschein. Im Einvernehmen mit der Kommission für religiöse Kunst der Diözese wurde
jedoch beschlossen, sie nicht instand zu setzen, während die
Fresken im Chor restauriert wurden. Die Auswechslung der Heizung hat es ermöglicht, das Fenster in der Mitte des Verkündigungsbildes wieder zu öffnen,
das bisher von einem Gitter verdeckt wurde, aus dem warme
Luft aus der alten Heizungsanlage eingedrungen war.
Aus den recht unvollständigen
Archiven ist es möglich, sich eine Idee zu machen von der Ge-
schichte Orselinas. Es sei daran
erinnert, dass die Gemeinde bis
1881 auch das Gebiet von Muralto umfasste.
Nachstehend eine Zusammenfassung aus weiteren Quellen: 1596
stellte der Erzpriester Giovan
Battista Banfi fest: “Der Ort Orsolina zählt 26 Haushalte und
104 Seelen. Die Kirche San Bernardo ist einschiffig, mit einer
Holzdecke, geräumig für die
Bevölkerung. Der Hochaltar ist
von einem eisernen Gitter umgeben. Die Eucharistie wird nicht
hier aufbewahrt, sondern vom
Erzpriester, der allerdings etwa
eine Meile von der Stiftskirche
entfernt ist. Wenn Kranke die
Kommunion verlangen, kann er
sie in seiner Kapelle spenden, in
der auch die Leute aus dem Dorf
jede Woche eine Messe lesen lassen. Die Kirche hat keine andern
Einnahmen
als die spärlichen Almosen. Die Ministranten
sind Laien,
die ohne die
Geistlichen
selber
zurechtkommen müssen; einige
haben wenige Stück Vieh aus
dem Besitz der Pfarrei zur Verfügung. Für Taufen und Trauergottesdienste wird an das Pfarrhaus
verwiesen.”
Wertvolle Erkenntnisse können
auch den Berichten über die
recht häufigen Pastoralvisiten
des 16./17. Jahrhunderts entnommen werden. Mgr. Francesco Bonomi bemerkt bei seinem
Besuch am 13. September 1578:
“Der Altar dieser Kirche ist völlig
schmucklos. Wir ordnen an, dass
hier keine Messfeier mehr statt-
findet, bevor der Altar nicht unseren allgemeinen Vorschriften
entspricht… Innerhalb von sechs
Monaten muss der Bodenbelag
unter dem Dach hergerichtet
sein. Das Kruzifix ist auf einen
kleinen Tragbalken zu stellen
und ein weisses Tuch darüber zu
hängen, das den Kopf und die
Arme deckt, damit sie vor herabfallendem Schmutz geschützt
sind. An den Fenstern sind
Vorhänge aus Wachstuch anzubringen.” Wir können also vermuten, dass die Kirche in einem
sehr schlechten Zustand war.
Am 24. September 1597 ordnete Mgr. Filippo Archinti anlässlich seiner Visite an: “Am Beichtstuhl muss eine mit Löchern versehene Trennwand angebracht
werden, sonst darf hier keine
Beichte mehr angehört werden,
auch die Bulle ‘in coena Domini,’
und die gedruckte Form der Absolution ist anzubringen.”
Die
erwähnte Bulle
exkommunizierte
Häretiker,
Schismatiker,
Heiden, Piraten
des Mittelmeers und alle, die
dem Papst nicht gehorchten
oder ihm die geschuldeten
Steuern nicht entrichteten.
Archinti befahl weiter: “Wer
seine Schulden gegenüber der
Kirche nicht entrichtet, soll nicht mehr zu den Sakramenten
zugelassen werden, bis sie bezahlt sind. Weigern sie sich
hartnäckig, werden sie von der
Kirche verstossen, es sei denn,
die äusserste Armut hindere sie
an der Zahlung, dann sind sie
von diesem Dekret nicht betroffen.“
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Jahrhunderte
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Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.36 Pagina 35
ATTUALITÀ
di EMILIO POZZI
Auf der Suche
nach einem Huhn...
Alla ricerca
di una gallina...
l mio desiderio iniziale era di scrivere un articolo su
animali da cortile esistenti nel comune di Orselina, ma
con un pizzico di delusione ho dovuto constatare che
oggi non ci sono più galline, conigli e quant’altro (chi ne
possiede uno si faccia vivo!). Il comune della Madonna
del Sasso, una volta agricolo, si è trasformato in zona residenziale: gli unici animali ad essere censiti sono i cani
precisamente 61 cani su 800 persone domiciliate.
Bisogna dire comunque che un numero
... ma
sempre maggiore di
a Orselina
persone oggi ritorna in
campagna e cerca di ritroviamo
costruire un mondo
che pareva scomparso,
un cane ogni
un mondo al quale
non sono estranei gli
13 abitanti
animali da cortile. Chi
ritorna in campagna lo fa forse anche per poter costruire
un dialogo con animali diversi da quelli presenti nelle
case di città, che sono soprattutto il cane ed il gatto,
ma bensì con animali da cortile e per i quali si sono forse perdute le conoscenze tradizionali. Non è mia intenzione fare una ricerca del perché siano spariti dal Comune, ma desidero soffermarmi sul fatto che il cane o
magari anche il gatto (non censiti) la fanno da padrone
in quel di Orselina, visto che in media c’è un cane ogni
13 abitanti.
Evolutivamente si è ritenuto (a partire dagli studi di Konrad Lorenz) che il cane potesse discendere dal lupo o
dallo sciacallo, o da entrambi, che avrebbero dato origine e “razze primitive” diverse, dalle quali sarebbero
derivate le molteplici forme attuali. Ancora incerte sono
le ipotesi sul processo di addomesticamento. Una delle
ipotesi più accreditate è quella dei coniugi Coppinger,
biologi che propongono la teoria di un “addomesticamento naturale” del lupo. Una selezione naturale di soggetti meno abili nella caccia, ma al contempo meno timorosi nei confronti dell’uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, ma fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di “sentinelle”. In seguito si stabilirono nei pressi dei primi insediamenti, dando il via ad una sorprendente coabitazione tra due specie di predatori, con reciproci vantaggi.
La maggior parte delle persone possiede un cane puramente per compagnia, tra cui anche mia moglie ed io,
che partecipiamo volentieri ad alzare la media ad Orselina con due splendidi cagnolini trovatelli.
L’aver sostituito la gallina con il cane è forse il frutto della modernizzazione, o chissà per quali diverse altre motivazioni, fatto sta che il cane oggi è a tutti gli effetti
membro della famiglia.
Possedere un cane è un’esperienza gratificante, hanno
una sorta di invadente disponibilità e chi ne possiede
uno sicuramente può confermarlo. Per chi non ne possiede, magari questa affermazione suscita delle polemiche: il cane sporca, abbaia ed è comunque un impegno.
Ma cosa non lo è oggi?
La differenza sta nel fatto che accudire un animale non
va visto come un lavoro, un obbligo, ma come un piacere che sarà ricambiato a livello affettivo nel tempo.
Concludo questa breve riflessione con un piccolo appello, rivolto a tutte le persone che avrebbero la possibilità di accudire un animale, nel volersi cimentare in
questa esperienza. Basta poco per affezionarsi ad un
essere che chiede reciproca compagnia ed amicizia:
presso le Protezioni degli animali di Locarno o Bellinzona, è possibile adottare un compagno a quattro zampe con il quale instaurare un lungo e duraturoFGhfgh
rapporto d’affetto.
Chissà se è possibile adottare anche una gallina?
I
nfänglich wollte ich einen Artikel über
Hoftiere in Orselina schreiben, doch
dann musste ich enttäuscht feststellen, dass es hier gar keine Hühner, Kaninchen und ähnliche Tiere mehr gibt. (Wer
noch eines besitzt, melde sich bitte!). Die
Gemeinde der Madonna del Sasso, früher
ein Bauerndorf, hat sich in ein Wohngebiet
verwandelt: Die einzigen Tiere, die noch gezählt werden, sind die 61 Hunde auf 800
Einwohner.
Man muss aber auch sagen, dass heute immer mehr Menschen aufs Land zurückkehren, um eine verschwunden scheinende
Welt zu erobern, in der Hoftiere nicht fremd
waren. Wer aufs Land heimkehrt, tut es vielleicht, um nicht nur mit Stadttieren, vor allem Hunden und Katzen, eine Beziehung zu
pflegen, sondern auch mit Hoftieren, deren
Kenntnis uns etwas abhanden gekommen
ist. Ich will hier nicht erforschen, warum diese Tiere aus der Gemeinde verschwunden
sind, aber darauf bestehen, dass die Hunde,
vielleicht auch die Katzen (ohne Zählung) in
Orselina ein Herrenleben führen, denn es
gibt ja einen Hund auf 13 Einwohner.
Bezüglich der Entwicklung hat man (seit den
Forschungen von Konrad Lorenz) angenommen, dass der Hund vom Wolf oder vom
Schakal oder auch von beiden abstammen
könnte. Sie würden so den Ursprung der primitiven Rassen bilden, aus denen die Vielzahl der heutigen Hunderassen hervorgegangen ist. Die Hypothesen über den Ver-
A
lauf der Domestikation sind ungewiss. Eine
der glaubwürdigsten ist diejenige des Ehepaars Coppinger: Sie vertreten die Theorie
einer "natürlichen Domestikation” des Wolfes. Eine Auslese der auf der Jagd unfähigeren und dem Menschen gegenüber weniger scheuen Tiere hätten begonnen, den ersten Gruppen der Nomadenjäger zu folgen,
sich von den
Resten ihrer
Mahlzeiten
zu ernähren
und unbewusst nützliche Wachdienste zu
leisten. Später liessen sie
sich in der
Nähe der ersten Siedlungen nieder. Ein überraschendes
Zusammenleben von zwei Arten Jägern,
zum Vorteil beider.
Die meisten Leute halten einen Hund
schlicht als Begleiter, darunter meine Frau
und ich: Wir tragen gerne dazu bei, die Hundezahl in Orselina mit zwei kleinen Findelhunden zu erhöhen. Es ist vielleicht der Modernisierung oder wer weiss was für Gründen zuzuschreiben, dass das Huhn durch
den Hund ersetzt wurde. Tatsache ist, dass
der Hund in jeder Beziehung als Familienmitglied betrachtet wird.
Einen Hund zu halten, ist eine befriedigende Erfahrung.
Hunde sind von
einer aufdringlichen Verfügbarkeit; Hundebesitzer werden
dies gewiss bestätigen. Wer
keinen
Hund
hat, ist oft anderer
Meinung:
Der Hund verschmutzt, bellt
und ist eine Verpflichtung. Doch
was verpflichtet
heute nicht? Der
Unterschied ist,
dass die Hundepflege nicht
als Arbeit, sondern als Vergnügen betrachtet
wird, das mit der
Zeit auf der gefühlsmässigen Ebene belohnt wird.
Ich schliesse diese Überlegungen mit einem
Aufruf an alle, die einen Hund halten könnten: Versuchen Sie diese Erfahrung! Es
braucht nicht viel, um ein Lebewesen lieb
zu gewinnen, das gegenseitige Gesellschaft
und Freundschaft verlangt: Bei den Tierschutzvereinen von Locarno oder Bellinzona kann ein vierbeiniger Gefährte adoptiert
werden, mit dem sich eine dauerhafte Beziehung anbahnen lässt.
Wer weiss, ob nicht auch ein Huhn adoptiert werden kann?
... aber in
Orselina
zählt man
einen Hund
auf 13
Bewohner
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Orselina_2007_INTERNO_PUB_Orselina_1_2005_impag 25.03.15 16.36 Pagina 36
di INGRID DI GIULIO
Mountain bike
Mountainbike
Coppa Europa
Europacup
er la prima volta, il 2 e 3 giugno di quest’anno, la Coppa
Europa di mountain bike in
discesa fa tappa a Locarno, con
una gara emozionante da Cimetta
in Piazza Grande: quasi 1500 metri, che in 20-30 minuti portano gli
atleti dalla cima della montagna alle rive del Lago Maggiore, passando per Cardada, San Bernardo e
Orselina.
La tappa locarnese figura nel calendario europeo della categoria
“maxiavalanche”, accanto a quelle di Val d’Isère e di Cervinia. Le
gare sono aperte a tutti gli appassionati di mountain bike, professionisti e amatori si possono confrontare, suddivisi in varie categorie: donne, juniores, seniores, master. Il sabato pomeriggio hanno
luogo le prove e le qualifiche,
mentre la domenica si svolgono le
discese di gara.
Sarà un’ottima occasione per riscoprire Cardada/Cimetta, la
splendida montagna che a pochi
minuti da Locarno offre pace, natura e passeggiate attraenti e piacevoli. I ristoranti e le capanne saranno lieti di accogliervi con la tipica cucina ticinese.
A Orselina, vicino al Santuario della Madonna del Sasso, si trova la
stazione della funivia per Cardada.
Le cabine, disegnate da Mario Botta, con la loro forma a goccie e
con un’ampia superficie vetrata
sembrano leggere, nonostante
trasportino 40 passeggeri. Sono
facilmente accessibili per i disabili
e per le famiglie con i bambini in
carrozzina.
Giunti a Cardada non si può mancare di visitare la passerella, che si
trova come un balcone sul golfo
del Locarnese; da cui si gode di
una vista mozzafiato e indimenticabile. Nel pavimento di granito
della passerella sono scolpiti alcuni
segni simbolici, che accompagnano il visitatore alla parte finale, dove brevi testi e immagini narrano le
particolarità e la storia dei luoghi
circostanti.
Sul percorso ludico, che si snoda
lungo oltre un chilometro, si incontrano giochi per tutte le età.
Ispirati al motto “scoprire giocando” vi faranno riscoprire il senso
dell’avventura e del movimento.
Potrete vivere esperienze originali
cimentandovi per esempio con colonne comunicanti che trasportano
il suono e assomigliano ad un antico modello di telefono.
I più piccoli si potranno divertire
nel villaggio indiano provvisto di
due tende, un fortino di legno e
quattro totem.
Una seggiovia a due posti porta da
Cardada a Cimetta. Durante il per-
P
m 2. und 3.
Juni dieses
Jahres wird
im MountainbikeEuropacup der Abfahrt zum ersten
Mal in Locarno eine Prüfung ausgetragen. Das spannende
Rennen
führt von der Cimetta auf die Piazza Grande.
In 20-30 Minuten
werden die Athleten die beinahe
1500 Meter Höhenunterschied vom
Berggipfel ans Ufer des Lago
Maggiore herunter sausen, vorbei an Cardada, San Bernardo
und Orselina.
Die Locarneser Etappe figuriert
im Kalender der europäischen
Kategorie “maxiavalanche”, zusammen mit Val d’Isère und Cervinia. Die Rennen stehen allen
Mountainbikefahrern offen. Profis und Amateure können in verschiedenen Kategorien ihre Kräfte messen: Frauen, Junioren, Senioren, Master. Am Samstag
nachmittags finden das
Training und die Qualifikationsläufe statt, am Sonntag dann die eigentlichen
Abfahrten.
Eine gute Gelegenheit,
um Cardada/Cimetta, den
von Locarno aus in wenigen Minuten erreichbaren
Berg, neu kennen zu lernen.
Er bietet angenehme Spaziergänge in der Natur. Restaurants
und Berghütten werden Ihnen
gerne die echte Tessiner Küche
auftischen.
In Orselina, nahe bei der Wallfahrtskirche Madonna del Sasso,
befindet sich die Talstation der
Seilbahn nach Cardada. Die von
Mario Botta entworfenen Kabinen mit ihrer Tropfenform scheinen leicht, können aber 40 Passagiere befördern. Sie sind auch
für Behinderte und Familien mit
Kinderwagen leicht zugänglich.
In Cardada sollte man unbedingt
den Steg zur Aussichtsplattform
begehen, die wie ein Balkon
über der Bucht von Locarno
thront: Die Aussicht ist atemberaubend und unvergesslich. Auf
dem Granitfussboden des Stegs
sind einige symbolische Zeichen
eingeritzt, die den Besucher ans
Ende der Plattform begleiten, wo
die Geschichte und die Eigenheiten der umliegenden Orte in kurzen Texten und Bildern erläutert
werden.
Auf dem Spielweg, der sich über
A
corso godrete di un panorama incomparabile. A Cimetta, sul promontorio più alto, è stato allestito
un osservatorio geologico con vista
sulla regione a 360 gradi, che spazia dal delta della Maggia (il punto più basso della Svizzera) al Monte Rosa (il punto più alto della Confederazione). Lo spazio circolare si
inserisce come una piattaforma fra
le rocce. Qui è sviluppato il tema
“l’orizzonte delle rocce: la collisione tra due continenti”. Infatti, lo
spiazzo è attraversato da una retta riferita alla Linea Insubrica, che
milioni di anni or sono ha separato la placca europea da quella africana. La linea è visibile dai satelliti
ed è spiegata in quest’osservatorio,
che presenta e descrive le pietre
delle due diverse placche.
Cimetta è punto di partenza ideale per gli appassionati di parapendio. Vi sono inoltre due Helsana
running walking trails. Il primo percorso panoramico, a 1340 metri
d’altitudine, si sviluppa lungo un
tracciato sterrato di 1.9 km, che
segue il sentiero ludico. Il secondo
percorso, pure su terreno sterrato,
presenta un dislivello di 120 metri
(tra 1340 e 1460), segue anch’esso il sentiero ludico e prosegue fino al Pian d’Üsei per ritornare al
punto di partenza. Su entrambi i
percorsi dei pannelli forniscono indicazioni sulla tecnica, sul riscaldamento, sull’intensità, sul coordinamento e sullo stretching.
Esiste pure un percorso d’orientamento per ragazzi - senza punti di
controllo fissi e un percorso d’orientamento per adulti con 10 punti di controllo fissi.
La pista per mountain bike di difficoltà media, è raggiungibile sia
da Cardada (solo funivia) sia da Cimetta (funivia e seggiovia), in direzione della Capanna Lo Stallone. Si
può percorrere il circuito ad anello, oppure scendere verso la Val
Resa per ritornare alla partenza
della funivia ad Orselina.
mehr als einen Kilometer hinschlängelt, findet man Spiele für
jedes Alter. Sie folgen dem Motto der spielerischen Entdeckung
und lassen Sie den Sinn für das
Abenteuer und die Bewegung
erleben. Sie können originelle
Entdeckungen machen, zum Beispiel mit kommunizierenden
Röhren, die Klänge weiter tragen
und einem Vorläufer des Telefons
ähneln. Die Kleinen können sich
im Indianerdorf vergnügen, das
mit zwei Zelten, einem Holzfort
und vier Totempfählen ausgestattet ist.
Eine Sesselbahn mit zwei Plätzen
führt hinauf nach Cimetta. Während der Fahrt können Sie ein
unvergleichliches Panorama geniessen. In Cimetta, auf dem
höchsten Vorgebirge, wurde eine geologische Beobachtungsstation eingerichtet. Die Rundsicht reicht vom Delta der Maggia
(dem tiefsten Punkt der Schweiz)
bis zum höchsten Gipfel, dem
Monte Rosa. Auf der kreisrunden
Fläche werden Themen wie der
Zusammenprall zweier Kontinente dargestellt. Hier verläuft die
insubrische Linie, die vor Millionen Jahren die europäische von
der afrikanischen Platte getrennt
hat. Sie ist von den Satelliten aus
sichtbar und wird in diesem Observatorium erklärt.
Cimetta ist ein idealer Ausgangspunkt für das Hängegleiten. Es
gibt auch zwei Helsana Strecken
für das Walking. Der erste, aussichtsreiche Parcours verläuft auf
1340 Meter Höhe, auf einer 1,9
km langen Schotterstrasse, die
dem Spielweg folgt. Die zweite
Strecke weist 120 Meter Höhenunterschied auf (1340 bis 1460 m)
und führt weiter bis zum Pian
d’Üsei, um dann an den Ausgangspunkt zurückzukehren. An
beiden Parcours geben Hinweistafeln Angaben über die
Walking-Technik, Warmlaufen
und Stretching. Es gibt auch eine Strecke, die den Kindern für
einen Orientierungslauf dient,
ohne feste Kontrollpunkte.
Zehn Kontrollstellen sind hingegen an der OL-Strecke für
Erwachsene angebracht. Die
Mountainbikepiste ist von mittlerem Schwierigkeitsgrad. Sie
kann von Cardada aus (nur Seilbahn) und von Cimetta aus
(Seilbahn und Sesselbahn) in Richtung der Berg-hütte Lo Stallone erreicht werden. Man
kann den Ringkurs bewältigen
oder gegen das Val Resa absteigen, um an die Talstation
der Kabinenbahn in Orselina zu
gelangen.
Gegensprech- u. Videogegensprechanlagen
Zona Industriale 2 - Via Mappo 11 - CH-6598 Tenero - Tel. 091 730 91 00
36 ORSELINA 2007
25
elettricità
bronz
Orselina_2007_COP_PUB_Orselina News 2007 COPERTINA 25.03.15 15.59 Pagina 3
●
Mehrzweckschwimmbad
31.5 bis 34°
●
Thermalgrotte/Sauna
●
Solarium
●
Wellness
●
Acquatic Club
Ticino: Aquafit®
Acquagym - Watsu®
Yoga - Acquastretching Schwimmschule
Hydrobike
●
Autoeinstellhalle
(15 Plätze)
wellness
center
acquasana muralto sa
Via Balli 1 • 6600 Muralto/Locarno
Tel. 091 730 15 75 • Fax 091 730 15 76
e-mail: [email protected]
LOCARNO - ORSELINA - MADONNA DEL SASSO
Il primo passo verso la collina locarnese.
Partenze ogni 15 minuti.
Der erste Anlauf zu den Höhen des Locarnese.
Abfahrt alle 15 Minuten.
Point de départ pour les hauteurs ensoleillées de Locarno.
Départ toutes les 15 minutes.
Starting point to reach the hill above Locarno.
Departure from Locarno every 15 Minutes.
Informazione e prenotazioni: Tel. 091 751 11 23 - Fax 091 752 14 63
Sanfido sa
Consulenza fiscale e aziendale
Steuer- und Unternehmensberatung
Dichiarazioni di imposta / Steuererklärung
Contabilità / Buchhaltung
Revisioni / Wirtschaftsprüfung
Sandro Lanini
Dr. oec.
Via Stazione 6 • 6600 Muralto
Tel. 091 743 16 65 • Fax 091 743 18 94
Nat. 079 217 00 38
[email protected]
Orselina_2007_COP_PUB_Orselina News 2007 COPERTINA 25.03.15 15.59 Pagina 4
ASSOFIDE
Sappiamo che la scelta non manca.
Grazie per la fiducia.
Wir wissen, dass die Auswahl gross ist.
Für Ihr Vertrauen danken wir.
Immobilienverwaltung
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Giancarlo Cotti
Direttore
Assofide SA
Casella Postale 144 - CH-6601 Locarno
Tel. 091 752 17 52 - Fax 091 752 17 32
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Giorgio Maffei
Vice Direttore