Settembre - Comunità Pastorale Spirito Santo

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Settembre - Comunità Pastorale Spirito Santo
N. 9 - Settembre 2010
Rassegna mensile di informazione
il Volto di Carate
Parrocchie di Carate Brianza
Telefoni utili
il Volto di Carate
Orari da ricordare
ORARI DELLE SANTE MESSE
FESTIVE
Chiesa Prepositurale
ore 8.30 - 9.30 - 18.00
ore 11 S. Messa con le famiglie
Chiesa di Cristo Re
ore 8.00 - 10.30
Basilica di Agliate
ore 8.00 - 10.30
FESTIVE DELLA VIGILIA
Chiesa Prepositurale ore 18.30
Chiesa di Realdino ore 20.30
Basilica di Agliate ore 18.30
FERIALI
Chiesa Prepositurale:
ore 8.30 - 18.30
Chiesa di Cristo Re:
dal lunedì a venerdì ore 7.00
San Bernardo: sabato ore 7.00
Basilica di Agliate: ore 8.30
TELEFONI UTILI
Sig. PREVOSTO
via Caprotti, 1
Tel. 0362.900.164
Don SANDRO
via Cavour, 40
Tel. 0362.903.419
Don MARCO
via Volta, 3
Tel. 0362.903.562
Don MASSIMO
via A. Colombo, 2 Cell. 339.7479771
CHIESA DI CRISTO RE
p.za Mons. Colombo Tel. 0362.901.430
CASA DELLE SUORE
via Manzoni
Tel. 0362.900.186
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
mercoledì dalle 9.00 alle 11.00
giovedì dalle 17.00 alle 19.00
Oratorio femminile - tel. 0362.900.384
2
LA LIBRERIA CATTOLICA
lunedì dalle 9.00 alle 11,30
giovedì - venerdì - sabato
dalle 16.00 alle 19.00
LA BUONA STAMPA
è aperta: sabato dalle 17.00 alle 18.30
domenica dalle 7.30 alle 11.30
Il Volto di Carate
Registrato al Tribunale di Monza il 15/5/1967
al numero 135 del registro dei periodici
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telefono e fax 0362.900164
Direttore responsabile Don Sandro Bianchi
Progetto grafico
Valerio Bovati
Stampa
Edizioni GR srl, Besana Brianza
Dall’enciclica di Benedetto XVI
CARITAS IN VERITATE
È interesse del mercato
promuovere
emancipazione
Il mercato, se c’è fiducia reciproca e generalizzata, è l’istituzione economica che permette l’incontro tra le persone, in quanto operatori economici che utilizzano il contratto come regola
dei loro rapporti e che scambiano beni e servizi,
per soddisfare i loro bisogni e desideri. Il mercato è soggetto ai principi della cosiddetta giustizia commutativa, che regola appunto i rapporti
del dare e del ricevere tra soggetti paritetici. Ma
la dottrina sociale della Chiesa non ha mai smesso di porre in evidenza l’importanza della giustizia distributiva e della giustizia sociale per la
stessa economia di mercato, non solo perché inserita nelle maglie di un contesto sociale e politico più vasto, ma anche per la trama delle relazioni in cui si realizza. Infatti, il mercato, lasciato
al solo principio dell’equivalenza di valore dei
beni scambiati, non riesce a produrre quella coesione sociale di cui pure ha bisogno per ben
funzionare. Senza forme interne di solidarietà e
di fiducia reciproca, il mercato non può pienamente espletare la propria funzione economica.
Ed oggi è questa fiducia che è venuta a mancare, e la perdita della fiducia è una perdita grave.
Opportunamente Paolo VI nella Populorum
progressio sottolineava il fatto che lo stesso sistema economico avrebbe tratto vantaggio da
pratiche generalizzate di giustizia, in quanto i
primi a trarre beneficio dallo sviluppo dei Paesi poveri sarebbero stati quelli ricchi]. Non si
trattava solo di correggere delle disfunzioni
mediante l’assistenza. I poveri non sono da
considerarsi un «fardello», bensì una risorsa anche dal punto di vista strettamente economico. È tuttavia da ritenersi errata la visione di
quanti pensano che l’economia di mercato abbia strutturalmente bisogno di una quota di
povertà e di sottosviluppo per poter funzionare al meglio. È interesse del mercato promuovere emancipazione, ma per farlo veramente
non può contare solo su se stesso, perché non
è in grado di produrre da sé ciò che va oltre le
sue possibilità. Esso deve attingere energie
morali da altri soggetti, che sono capaci di generarle. (35)
Con San Carlo
L’Arcivescovo invita la nostra Chiesa diocesana a riprendere il cammino di questo
nuovo Anno pastorale valorizzando la ricorrenza del quarto centenario della canonizzazione di S. Carlo, vescovo e compatrono insieme a S. Ambrogio dell’Arcidiocesi di Milano. Quattrocento anni fa la
Chiesa, attraverso la voce del papa solennemente proclamava Carlo Borromeo:
santo e modello di vita evangelica. Due
sono i punti di forza della santità di S.
Carlo: l’amore al Crocifisso e l’attenzione
operosa al grido dei poveri
«Carissimi, con una certa audacia oso
proporvi una riscoperta del cristianesimo
e del suo “segreto”. Vorrei quest’anno entrare con voi nella luminosa cattedrale
della fede che il Signore ci ha donato, entrarvi con passi decisi ed essenziali, accompagnato da san Carlo, il quale ebbe la
forza di cambiare
radicalmente la
propria vita, si dedicò alla ricerca di
Dio e si prese cura
con coraggio del
suo popolo». Così si
introduce il cardinale D. Tettamanzi
nella sua Lettera a
tutti i fedeli della
Chiesa ambrosiana,
che porta il chiaro
titolo “Santi per
vocazione sull’esempio di S. Carlo
Borromeo”.
In effetti, questo
anno comunitario
che vivremo insieme a tutta la Diocesi ci condurrà a
rinnovare un intenso spirito di
preghiera che sia relazione intensa e personale con Gesù, il Crocifisso. Saremo richiamati a sentirci parte viva della Chiesa, comunione nella santità di Dio e comunione nella responsabilità verso i fratelli: «L’amore ricevuto ha in se stesso la
forza di essere donato. L’amore di Dio nel
cuore del credente si esprime in una santità missionaria» (D. Tettamanzi, lettera
per l’anno pastorale 2010 – 2011). Inoltre,
con san Carlo saremo condotti a riscoprire la vocazione fondamentale del cristiano che è la vocazione alla santità. Questo
ci chiede di ridare slancio al nostro impegno educativo nelle famiglie, nella comunità e nella stesa nostra società civile. Un
impegno che non può non assumere la
prospettiva di custodire e rinnovare la
propria vocazione personale e di aiutare i
giovani nella ricerca vocazionale che dà
forza al loro futuro e realizza il senso della loro vita.
«C’è un Vangelo
della vocazione
che risuona in chi
ha ricevuto la grazia del Battesimo e
della fede cristiana». Come augura
il nostro Arcivescovo, il nuovo anno
comunitario che
condivideremo come “Comunità pastorale” delle nostre quattro parrocchie e come Decanato di Carate
Brianza ci aiuti a
sentirci “Santi per
vocazione”.
don Gianpiero
il Volto di Carate
Fraternamente
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il Volto di Carate
Lettera dell’Arcivescovo dopo la visita pastorale
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Alle comunità cristiane del Decanato
DIONIGI TETTAMANZI
CARDINALE DI SANTA ROMANA CHIESA
ARCIVESCOVO DI MILANO
il Volto di Carate
Lettera dell’Arcivescovo dopo la visita pastorale
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il Volto di Carate
Lettera dell’Arcivescovo dopo la visita pastorale
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Comunità in cammino
Il nostro Decanato di Carate Brianza–
cioè l’insieme delle Parrocchie del nostro
territorio raccolto attorno alla parte mediana del corso del Lambro – si sta ormai
costituendo in “Comunità pastorali”. Cioè,
le singole parrocchie sono chiamate a
condividere in forma più stretta e coordinata la propria vita di comunità cristiana.
Da qualche tempo esistono la Comunità
del S. Cuore (che raccoglie le quattro parrocchie di Triuggio, Canonica, Rancate e
Tregasio) e la Comunità di S. Vittore (che
comprende le parrocchie di Briosco, Capriano e Fornaci). Da circa quattro anni si
è costituita la Comunità di S. Caterina fra
le sei parrocchie del comune di Besana.
Ora – secondo le indicazioni dei superiori
diocesani – si avvia anche la comunità
pastorale delle nostre quattro parrocchie
di Carate e Albiate.
La nostra è una comunità “in cammino” e
il primo passo formale lo abbiamo compiuto insieme nella domenica 5 Settembre con l’iniziativa “ChiAma la tua Comunità”. Coloro che hanno partecipato alle
S. Messe festive hanno potuto indicare il
nome per la nuova Comunità, segnalandolo fra una rosa di quattro nomi scelti e
motivati dai Consigli Pastorali delle quattro parrocchie attraverso l’apposita commissione.
A breve l’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi
– nei tempi e nei modi che riterrà opportuni – provvederà a costituire con decreto la nuova comunità pastorale, domandandoci un graduale cammino ma anche
l’audacia di gesti creativi a favore del
Vangelo.
Stiamo già vivendo con gioia e responsabilità il secondo passo del nostro percorso insieme ed è quello della “Festa dell’Oratorio”. L’apertura delle attività oratoriane rappresenta ogni anno il vivace e for-
te desiderio di riprendere il servizio educativo verso i ragazzi e i giovani, dando
vita a una “Unità di pastorale giovanile”
sempre più dinamica e opportuna.
Guardando avanti, presto ci attende un
terzo passo in comune. È la “Settimana
della Comunità”, che in tutte le quattro
parrocchie condivideremo come inizio del
nuovo anno pastorale. Dalla Domenica
26 Settembre alla Domenica 3 Ottobre
nelle quattro chiese parrocchiali vivremo
dei giorni dedicati al “primato” della Parola di Dio, alla “centralità” di Gesù Eucaristia e a quella “comunione missionaria”
che ci fa corresponsabili del dono del
Vangelo attraverso il “Mandato” agli operatori pastorali e ai vari collaboratori. Sul
foglio settimanale comunicheremo temi
e calendario degli appuntamenti e delle
celebrazioni.
Nell’orizzonte di questi inizi ci sia di incoraggiamento la parola del nostro Arcivescovo, che a chiusura della lettera inviata
dopo la Visita pastorale dello scorso mese di Giugno così ci scrive: “Conosco il
vostro impegno e le vostre fatiche e voglio assicurarvi la mia vicinanza, anzitutto attraverso la preghiera. Vi incoraggio
molto nel vostro cammino e vi invito a
guardare il futuro con fiducia. Vi affido a
Maria, Madre della Chiesa e della speranza”.
dgp
il Volto di Carate
Comunità Pastorale
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il Volto di Carate
Mi hai chiamata Signore... Eccomi
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Valentina Dissimile
Entra tra le suore di Santa Giovanna Antida de Thouret
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,
se avrete amore gli uni per gli altri.
Pronuncia
il suo primo Sì
all’iniziativa di Dio
che la chiama
a spendere
tutta la sua vita per
“Dio Solo”
a servizio
dei più piccoli.
VALENTINA
DISSIMILE
28 agosto 2010 - ore 15.30
Monastero
“Santa Margherita”
Via Achille Cagna 19
Vercelli
La Veronica è immagine di una donna mossa dalla compassione, sentimento
che ricorda Dio. Il velo che le serviva per il suo gesto di carità verso Cristo
diventa il suo nuovo vestito, è lei ad essere lavata, rivestita nell’immagine di Cristo.
Non siamo noi a fare la carità, ma è la carità di Dio che ci plasma,
ci lava, ci riveste di gloria.
È questo un anno particolarmente ricco
di grazia per la nostra Parrocchia, che festeggia, infatti, un altro dono speciale: la
professione religiosa di Suor Valentina
nella congregazione delle Suore della Carità di S.Giovanna Antida Thouret!
Valentina, una ragazza semplice e allegra,
con un percorso comune a tante coetanee: quello degli studi, che la vedrà poi
conseguire la laurea in Scienze dell’Educazione e parte del tempo libero trascorso in oratorio, dove contribuisce con la
sua simpatia e disponibilità a realizzare le
varie attività e svolge con passione l’incarico di catechista. Questa voglia di vivere
e trasmettere gioia si fa domanda, dubbio, curiosità, percezione che qualcosa…
Qualcuno la chiama a dare una risposta
personale. E Valentina, con la spontaneità di chi si fida e una profonda capacità
di ascolto si mette in cammino, si lascia
guidare e accoglie senza riserve la proposta di nuove esperienze, che la portano
ad incontrare le Suore della Carità, riconoscendo in loro un carisma che le appartiene e uno stile di vita che desidera
condividere. Un percorso certamente impegnativo, non privo di difficoltà, ma
sempre sostenuto dalla certezza di essere
amata e dal desiderio di far conoscere a
tutti il volto di un Dio compassionevole, il
cui Amore per noi vince ogni ostacolo.
Seguiamo con grande affetto la sua scelta, salutandola con le parole di Papa Benedetto XVI, che ci aiutano bene a comprendere il senso di una vita affidata a Dio:
“Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla e dona tutto. Chi si dona a lui,
riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le
porte a Cristo!”
Monica
Una gioia che contagia: ne VALE la pena!
28.08.2010: “Ora, Valentina pronuncia la
formula della professione: i quattro voti
costituiscono gli impegni di una vita consacrata a Dio nella Sua
Chiesa, a servizio dei
fratelli secondo il carisma delle Suore della
Carità. Sarà accolta
nella Congregazione e
riceverà l’abito, simbolo della consacrazione
religiosa e la Regola di
Vita”.
Con grande gioia accompagno Valentina
in questo passo così
importante per la sua vita e per il suo futuro. È la gioia infatti che riempie i momenti di ricordo e di preghiera quando
penso ai tanti momenti vissuti insieme
nei quali ho potuto assaporare il suo entusiasmo contagioso frutto certamente
di una fede limpida e vissuta passo dopo
passo negli ambienti di vita: famiglia,
scuola, oratorio, amici. Entusiasmo contagioso che non ha mai fermato il suo itinerario, neanche nei momenti di sconforto o di incomprensione che non mancano mai in qualsiasi cammino vocazionale. Che bello ! Rivedo incontri, scritti,
confidenze, colloqui spirituali che hanno
sempre avuto lo stesso e comune entusiasmo.
La parola stessa ‘entusiasmo’ è formata
da due termini greci e significa proprio
‘essere in Dio’. È proprio vero: non lo si
può negare ! A Valentina non è mai mancato l’entusiasmo perché non è mai mancato e venuto meno il suo essere in Dio.
Essere in Dio, stare con Dio: come si fa?
Chi la conosce, ne è
già stato contagiato! È
lo stare con Dio che si
nasconde nel gesto di
silenzio, nella simpatia
di una amicizia condivisa, nella stretta di
mano con un bambino
o con un ammalato
sofferente, nella preghiera fatta con le
mani aperte simbolo
di un cuore pulsante
di gioia. Ho avuto l’appagante gioia di accompagnare la nostra
Valentina nei suoi passi di crescita umana e
spirituale e ora gusto,
grazie a Lei, la freschezza di una risposta che - sola -dona
pienezza di qualità alla vita. ‘Seguire Cristo nella via della professione evangelica’:
può sembrare un progetto di vita troppo
alto e lontano, quasi fosse riservato solo
ad alcuni e a pochi prescelti.
Penso che la professione religiosa di Valentina nella vivace e simpatica famiglia
delle Suore della Carità di S.Giovanna Antida de Thouret ci stia invece dicendo l’esatto contrario: non è un cammino riservato a poche ragazze ma è “salto di qualità” che ogni avventura umana desidera
e vuole raggiungere. È quel salto che coincide con la piena comprensione del
senso della propria esistenza. È l’esito
normale di chi percepisce di non essere
stato messo al mondo per caso ma con
un progetto preciso che, se non viene
compreso e vissuto, rischia di essere affievolito e camuffato in scelte di vita deboli ed inconsistenti.
Molte volte in questi anni ho innalzato al
Signore lo stesso cantico di Maria: ‘gran-
il Volto di Carate
Mi hai chiamata Signore... Eccomi
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il Volto di Carate
Mi hai chiamata Signore... Eccomi
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La comunità di suor Valentina
di cose ha fatto in me l’Onnipotente’. Mi
ha dato la gioia di accompagnare Valentina nel cammino di vita, contrassegnato
da una fedeltà alla Confessione, all’Eucarestia, alla direzione spirituale che hanno
fatto scaturire e accompagnano ora la
sua certa e consapevole risposta alla volontà di Dio: ‘Eccomi’.
Molti si staranno chiedendo il perché di
una scelta del genere. Nasceranno risposte di tutti i tipi e di tutti i generi. La scelta di Valentina farà certamente nascere
delle riflessioni interessanti a questo proposito. Per ora, un consiglio: lasciamoci
catturare ed interrogare dal suo entusiasmo contagioso. È come un raggio splendente che rimanda ad un sole che distribuisce con larghezza la sua energia.
Dio è il sole che illumina e riscalda ogni
tratto delle nostre esistenza. La professione religiosa della Vale, come ogni altra
seria e definitiva scelta vocazionale, ci assicura che seguire il Signore, mettersi alla Sua sequela è la garanzia di una vita
vissuta nella qualità per il bene di tutti
coloro che condividono con noi la gioia e
la fatica della vita.. Finora è stato così, e
certamente lo sarà ancora per i giorni che
verranno: ‘chi ci separerà dall’amore di
Cristo? Niente e nessuno!.
Don Giuseppe
Carissima Valentina
ti auguriamo di essere terra e cielo.
Terra perché la tua vocazione possa
manifestarsi nell’amore concreto ai
piccoli e ai poveri; cielo perché il tuo
sguardo sia sempre rivolto a Colui
che per primo ci ha amati.
Il tuo sorriso sia per tutti, la tua generosità sempre pronta, la tua tenacia sia docile alla volontà del Padre e
la tua freschezza sia testimonianza
della gioia di seguire Gesù.
Lo Spirito che sempre soffia ti accompagni insieme alla nostra affettuosa preghiera.
Daniele, Monica, Paola, Silvia, Stefano
Dieci anni con le ragazze dell’oratorio
Sono stati i suoi primi anni dopo la breve esperienza all’oratorio maschile
Don Cecilio… Quanti ricordi per me che
ho vissuto diversi anni con lui, come sua
collaboratrice in oratorio femminile!
Innanzitutto la sua presenza attentata,
attiva, discreta; la sua attenzione a ciascuna oratoriana con una disponibilità
particolare per quelle che capiva essere in
difficoltà… Alla domenica, molte ragazze
si mettevano a gruppi sulle panchine in
cortile sotto gli alberi, il “don” si avvicinava, interveniva con qualche battuta spiritosa ed iniziava così il dialogo.
Al primo impatto sembrava mettere una
certa soggezione, ma conoscendolo bene
sapeva come “agganciare le ragazze, anche le più timide.
Amava molto la precisione e le diverse
iniziative fatte con accuratezza. In particolare rivedo le gare catechistiche, le feste annuali dell’oratorio, la serietà delle
“chierichette” che servivano la benedizione eucaristica del pomeriggio di ogni domenica e ricordo la gioia delle ragazze
delle medie quando, a turno, avevano l’onore di indossare la tunica, appositamente preparata nel “laboratorio di taglio e
cucito” di Madre Marta dalle ragazze più
grandi che là si ritrovavano la sera.
La formazione delle catechiste era molto
seguita da don Cecilio con l’aiuto delle
care Madri Canossiane: Madre Isolina,
madre Enrica, Madre Concetta.
Allora usavamo ancora il catechismo di
Pio X. Le ragazze, specie le più piccole,
erano pronte a rispondere con serietà alle domande che venivano loro proposte.
Ricordo di avere preso parte diverse volte, come membro della giuria, a queste
gare e rivedo il volto emozionato e trepidante di alcune quando si presentavano
alla gara ed il sorriso commosso quando
l’applauso dei presenti faceva capire la
conquista della medaglia.
Dopo le festività pasquali si cominciava a
pensare alla festa annuale dell’oratorio in
stretta collaborazione con don Cecilio e le
Madri. Soprattutto in quei mesi per molte ragazze l’oratorio diventava una “seconda casa”. Ciascuna aveva il proprio
compito preciso, così che tutte si sentivano partecipi: chi si occupava di portare
nei negozi gli inviti a collaborare offrendo oggetti per la pesca ed in seguito di ritrarli, chi degli addobbi, chi del funzionamento del bar, chi dei giuochi, chi dello
spettacolo serale. Su tutto aleggiava la
presenza vigile, costante, gioiosa, spronante, infaticabile di don Cecilio.
Grazie! Grazie, don Cecilio dei dieci anni
della tua vita sacerdotale dedicati con
saggezza ed entusiasmo al nostro oratorio femminile. Grazie e “ad multos annos”
Anna Maria
il Volto di Carate
Don Cecilio ricorda 50 anni di sacerdozio
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il Volto di Carate
Ricordando don Cecilio
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so, la sua voce squillante saluta affettuosamente: «Buon viaggio!».
Questo sacerdote è don Cecilio che ha saputo trasmettere a noi, allora ragazze, la
sua passione per la montagna, il gusto
del bello, l’amore per la cultura.
Eravamo agli inizi degli anni ’70. In visita
all’aeroporto della Malpensa. Non c’era
molto traffico e diversi aerei parcheggiati sulle piste. Don Cecilio si presentò come preside agli uffici dell’aeroporto per
ottenere il permesso di visitare un Boing
parcheggito. Che cosa non ha fatto per
amore delle sue ragazze! Fu un’emozione
indimenticabile!
Grazie don Cecilio
Maria Grazia
UN RICORDO PROFONDO
ASSISTENTE TUTTOFARE
Quanti ricordi pensando a don Cecilio, a
ciò che ha fatto e voi non sapete.
Allora mancava ancora l’invadenza della
televisione e sul palco dell’oratorio si rappresentavano commedie, riviste, operette. Don Cecilio è stato regista, costumista,
sceneggiatore.
Fra le molte ne ricordo due in particolare:
“La nemica” e “Domino nero” che furono
successi strepitosi anche per la stupenda
sceneggiatura dei fratelli Caronni sempre
pronti a collaborare.
Finita la recita lui saliva sul palco e mi diceva: «Brava Carla, brave tutte e grazie.»
Ma il grazie grande andava a lui e noi non
glielo abbiamo mai detto.
Ora, a nome di tutte dico grazie don Cecilio per tutto ciò che sei stato per noi e
ci hai donato
Carla
GITA DELL’ORATORIO FERIALE
In una calda mattina di luglio un pullman pieno di ragazze gioiose attende di
partire. Dopo averci fatte salire tutte,
l’ultimo è lui: occhiali con montatura
sottile, sorriso gioioso, veste talare con
fascia svolazzante, passo veloce e deci-
Nel 1960, don Cecilio fu mandato a Carate, giovane sacerdote umile, prudente,
ricco di fede e di zelo, testimone di Cristo
e del Vangelo tra la gente.
Corre veloce il tempo. Mezzo secolo è
passato.
La voglio ringraziare per il cammino di
spiritualità che all’epoca mi indicò riassunto nelle parole: “Vivi il Vangelo nella
quotidianità”.
Grazie don Cecilio.
Ambrogina
Madre Maria Annunziata, monaca benedettina
L’8 settembre nel Monastero di San Giulio (Lago d’Orta) ha ricordato il
XXV della prima professione religiosa.
La notizia che la “preside”, prof Angela
Spreafico, dopo aver guidato per anni,
con capacità e dedizione, la nostra scuola media statale lasciava tutto per entrare in Monastero, non fu priva di stupore.
Ella stessa così presentava, allora, per il
Volto di Carate (n. 1 - 1982) il senso e la
motivazione della sua scelta.
«Non mi è facile parlare di me, preferisco
il silenzio. Scrivo solo per obbedienza ….
Nella realtà da cui mi sradico avrei continuato a spendermi se, in questi ultimi
tempi non si fosse fatta più insistente ed
imperiosa la chiamata a vivere nel silenzio e nella solitudine, nella semplicità e
nella povertà di un Monastero.
Non diserto; lascio un servizio agli uomini per un altro servizio, che, al di là di
ogni apparenza è molto più impegnativo,
prezioso e carico di responsabilità; in
Monastero, infatti, non si va solo per Dio
e per sé, ma anche per i fratelli; l’offerta
di sé al Signore nella vita contemplativa
colloca alla radice della multiforme realtà umana e fa sfociare, per così dire, l’opera dell’uomo all’interno dell’azione
stessa di Dio, dando all’esistenza un valore che, totalmente nascosto ai nostri
occhi di carne, solo la fede intuisce ed
unicamente Dio può misurare.
Con tanta fiducia e grande speranza affido alla Vergine il mio cammino e metto
i miei giorni nelle mani di Dio.
So che è grande ciò che la benedizione
del Signore mi chiama a vivere, ma non
mi è nascosto quanto sia difficile.
Parto perciò, con in cuore un vivo tremore in cui vibrano gioia e riconoscenza per
l’ineffabile dono del Padre, ma anche con
timore immenso che nasce dalla mia pochezza e dalla mia impaurente fragilità.
A quel «fuoco divorante» che è Dio non si
può dire di no, ma rispondere alle esigenze del suo amore minuto per minuto, è
grazia, solo grazia.
Chiedo a chi legge questa pagina di implorarla insistentemente per me: Dio mi
renda sempre meno indegna e sempre
più capace di essere, nella vita monastica, a lode della sua gloria, e generosa e
fedele nel servire i fratelli con la santità.»
A lei assicuriamo di voler esserle sempre
vicini associandoci nel ringraziare il Signore per la grazia di questa sua vocazione.
il Volto di Carate
Un’altra ricorrenza gioiosa
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Madre Maria Annunziata
con la Badessa Madre Anna Maria Cànopi
il Volto di Carate
Dai nostri missionari
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Madre Anna Viganò
Trascorso questa estate un periodo in Italia è tornata alla sua missione ad
Hong Kong
Carissimi Parrocchiani.
Tornata ad Hong Kong, desidero inviare
un caro saluto a tutti.
Il mio rientro in Italia dopo quattro anni
di assenza, è stato un po’ diverso dal solito, innanzitutto per il grande vuoto lasciato dall’improvvisa morte di mia sorella Mariuccia, con la quale trascorrevo solitamente le mie vacanze che quest’anno
ho passato un po’ a Besana Brianza e un
po’ a Carate.
Appena arrivata, invitata da Don Massimo, ho incontrato i partecipanti dell’Oratorio feriale e sono stata felicissima di
parlare loro di Hong Kong e del mio apostolato in questa terra che è all’avanguardia di tutto, ma ancora “zona di missione”
poiché il numero dei Cattolici è molto esiguo (la popolazione di H.K. è ora di sette
milioni di abitanti, ma i Cattolici sono solo 250.000).
Sono stata molto lieta anche di aver potuto incontrare più di una volta il “Gruppo Missionario” quasi al completo e altre
compagne di gioventù. Ho rivisto con altrettanta gioia Fratel Abele che da molto
tempo non incontravo.
Nel mese di luglio sono stata con le mie
Consorelle a Roma e ho preso parte al
“Pellegrinaggio Missionario Canossiano”
indetto per la celebrazione del nostro
150.mo di Missione. È stato un’immersione nel Carisma di Maddalena soprattutto
nella sua dimensione missionaria, sui
passi delle nostre Prime Missionarie, che
spinte dalla passione di far conoscere e
amare Gesù non hanno temuto rischi,
difficoltà, incomprensioni e privazioni.
La loro avventura fu un miracolo di grazia e di disponibilità che ha reso possibile
ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Le Canossiane sono ormai presenti nei
cinque continenti, nelle grandi città, come nei villaggi più sconosciuti, accanto
ad ogni fratello e sorella che soffre, a motivo di Cristo, con Maddalena.
Abbiamo visitato e sostato in preghiera a
Verona, Venezia, Pavia, Vimercate e a Caravaggio.
È stata una meravigliosa esperienza per
accrescere in noi l’apprezzamento della
vocazione ricevuta, la freschezza delle
origini, la passione di far conoscere e
amare Gesù, l’amore ai poveri, per essere
riconosciute da Maddalena come sue vere figlie.
Ho rivisto con gioia Don Sandro e incontrato per la prima volta il Nuovo Prevosto, Don Gianpiero, che mi ha chiesto
preghiere per la nuova Comunità Pastorale che comprende più parrocchie. State
sicuri del mio ricordo nella preghiera e
voi pregate per me poichè anch’io inizierò un nuovo ufficio come responsabile e
animatrice della Comunità delle nostre
Consorelle anziane e ammalate.
Così uniti nella preghiera, invio un grosso
grazie a tutti per l’affetto mostratomi e
per le offerte che ho ricevuto. Il Signore
vi benedica e ricompensi tutti come Lui
meglio sa e può.
Madre Anna Viganò
Hong Kong, 27 Agosto 2010
Festa della esaltazione della Croce
Festa particolare per le nostre suore
Le pagine su Padre
rizzato all’assistenza
Teodosio Fiorentini,
ospedaliera ad Inpresentate nei mesi
genbohl.
scorsi da suor Elisa, ci
Nel 1856 il vescovo
hanno offerto una
di Coira, dichiarò la
visione dell’operosità
comunità di Ingendi questo cappuccibohl autonoma dalla
no. Nell’ultimo nuprimitiva congregamero de “Il Volto” ci
zione delle Suore
della Santa Croce e
veniva ricordato come, dopo avere creale religiose assunsero
to nel 1844 le Suore
il nome di Suore di
Ca r i t à d e l l a S a n ta
della Santa Croce,
Croce la cui sede geper l’istruzione primaria dei ragazzi
neralizia è a Ingendelle zone rurali e
bohl.
montane della SvizAttualmente sono
zera
occidentale
presenti in Europa
spesso abbandonati
(Austria, Repubblica
Suor Maria Teresa Scherer
a loro stessi, sentì il
Ceca, Croazia, Gerbeatificata da Giovanni Paolo II nel 1985
bisogno di rivolgere
mania, Kosovo, Rola sua attenzione agli ammalati e agli an- mania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizziani spesso lasciati soli.
zera, Ungheria), nelle Americhe (Brasile,
Suor Elisa ci ha raccontato le vicissitudini Stati Uniti), in Asia (India, Taiwan) e in
di questa nuova opera, alla quale aveva Uganda e sono presenti qui a Carate. Di
destinato un gruppo delle sue suore inse- quest’Istituto fanno parte Suor Natalia,
gnanti tra cui c’era Suor Maria Teresa Suor Elisa, Suor Maria Teresa, le tre suore
Shereder. Era il 1850 quando suor Maria che collaborano nella nostra parrocchia.
Teresa assunse il compito di superiora del Al 31 dicembre 2005, la congregazione
primo ospedale fondato da padre Teodo- contava 4.157 religiose in 450 case.
sio.
Il 14 settembre la liturgia celebra la festa
Se il dinamico cappuccino fu la mente dell’Esaltazione della Santa Croce, un fedell’opera, Suor Maria Teresa ne fu il sta antica che vuole sottolineare come la
braccio passando a dirigere a Coira, dopo croce gloriosa appartiene all’aspetto più
il primo provvisorio ospedale situato in misterioso del disegno divino di salvezza.
un vecchio castello, l’ospedale della San- Soltanto la sapienza e la potenza di Dio
ta Croce e a guidare il gruppo delle suore potevano rendere uno strumento di morche, ormai lasciato l’insegnamento, si de- te sorgente di vita.
dicavano all’assistenza ospedaliera. Que- Questo giorno è un giorno particolare per
ste avevano allentato i contatti con la le nostre suore. Ci uniremo a loro nell’aCasa madre delle Suore della Carità di dorare la croce benedetta invocando su
Menzingen, il cui carisma principale era di loro la benedizione del Signore perché
sempre l’insegnamento, per dare vita ad continuino la loro preziosa presenza ed
un noviziato più specificatamente indi- attività pastorale fra noi.
il Volto di Carate
Suore di Carità della Santa Croce
15
il Volto di Carate
Vita della comunità
16
Asterischi di cronaca
ALBERTO FRIGERIO
CANDIDATO AL PRESBITERATO
Ogni anno, l’8 settembre, festa della natività della Beata Vergine Maria, patronale
del Duomo di Milano, durante il solenne
pontificale nel quale l’Arcivescovo annuncia il programma pastorale dell’anno
che è appena cominciato, viene anche
fatta la particolare cerimonia dell’ammissione alla preparazione al sacerdozio dei
giovani che saranno consacrati fra tre
anni.
Quest’anno fra i candidati si trovava anche il nostro seminarista Alberto Frigerio.
Alberto si trova in Seminario già da due
anni ed inizierà con il nuovo anno scolastico il terzo anno di Teologia. Arrivati a
questo traguardo della preparazione seminaristica, i giovani vengono proclamati ufficialmente candidati al sacerdozio e
da questo momento possono indossare la
veste talare.
Ringraziamo il Signore per la grazia concessa alla nostra parrocchia della staffetta fra i giovani che scelgono questa via:
don marco Usuelli ha tagliato i traguardo,
Alberto Frigerio inizia il percorso..
FRATEL ABELE A CARATE
Durante i mesi estivi è tornato in Italia dal
Sudan anche Fratel Abele per un periodo
di riposo e di cure. Chi segue sul nostro
periodico la corrispondenza dei missionari è informato dei problemi di salute causati dal clima del territorio della missione
dove era stato destinato, e come i suoi superiori hanno dovuto farlo rientrare a
Kartoum, dove il clima è più salubre. Durante il suo soggiorni in Italia si è sottoposto agli opportuni accertamenti sanita-
ri. Ora le sua condizioni di salute sono
soddisfacenti e desidera, come tutti coloro che hanno speso la loro vita per diffondere il Vangelo, tornare al suo Sudan
al più presto anche se quel paese non è
tra i più ospitali per i cristiani.
LA MAMMA DI DON GIANPIERO
Nel pomeriggio di giovedì 12 agosto si è
sparsa fra la comunità la voce che la
mamma di don Giampiero era morta nella casa della figlia, a Sotto il Monte, dove
da tempo risiedeva.
La signora Teresina non era conosciuta
fra noi. Forse è stata a Carate solo il giorno dell’ingresso di don Giampiero come
nuovo prevosto.
Da tempo le sue condizioni di salute si
erano fatte precarie tendendo ad aggravarsi.
La notizia della morte ha destato vivo
senso di partecipazione fra la comunità.
Alle porte delle due chiese parrocchiali è
stato esposto un annuncio ufficiale con
queste parole: «Sacerdoti e fedeli di Carate Brianza, condividono affettuosamente
il dolore e la speranza pasquale di don
Gianpiero e dei suoi famigliari che salutano la Mamma, arrivata, dopo il lungo
cammino della croce, alla luce della risurrezione».
Sabato 14 agosto una folta rappresentanza della parrocchia ha partecipato a
Sotto il Monte alla liturgia funebre.
Rinnoviamo a don Giampiero la nostra
partecipazione al suo dolore e assicuriamo la continuità della nostra preghiera
per lui e per mamma Teresina.
L’oratorio feriale
Grazie alla infinitamente preziosa collaborazione degli oltre cento volontari è
stato possibile realizzare l’oratorio estivo che ha visto la partecipazione di più
di 900 ragazze e ragazzi delle quattro parrocchie che si sono sentiti amati,
curati, seguiti e che hanno potuto vedere l’impegno generoso dei più grandi...
il Volto di Carate
La pastorale estiva degli oratori
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il Volto di Carate
La pastorale estiva degli oratori
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il Volto di Carate
La pastorale estiva degli oratori
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il Volto di Carate
La pastorale estiva degli oratori
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Le vacanze estive
L’esperienza pastorale delle vacanze estive si è conclusa molto positivamente.
Nonostante il tempo poco favorevole che
i ragazzi (circa un centinaio) dalla IV elementare alla I media hanno incontrato in
montagna, le attività e le proposte hanno
permesso di vivere una esperienza serena,
ricca e positiva.
La piscina in quota, l’arrampicata sulla
roccia, il rafting nel fiume gelido, la degustazione di cibi locali e tipici nella malga, il giro in mountain bike, i giochi insieme, la vita comune nella preghiera quotidiana, sono alcuni tra gli ingredienti che
hanno arricchito le giornate dei ragazzi
accompagnati da quattro seminaristi,
cinque educatori, due super mamme,
suor Elisa ed il don.
In un contesto dove, fortunatamente,
molte famiglie e ragazzi, possono vivere
insieme parte del tempo delle vacanze,
l’esperienza della vacanza con l’oratorio
acquista un sapore particolare ed un unico, nonchè formativo.
Se diversi anni fa, la vacanza con l’oratorio poteva essere l’unica possibilità di vacanza per molti ragazzi, mentre i loro genitori restavano a casa, ora, l’esperienza
con i coetanei, diviene il tratto fondamentale della vacanza. Speriamo che
sempre più genitori comprendano l’utilità profonda di far vivere questa esperienza ai propri figli, considerato anche il più
che positivo rapporto e guadagno tra costo della vacanza, contenuti e qualità
della proposta.
La pastorale estiva degli oratori
il Volto di Carate
Più di cinquanta adolescenti (che sono
solo una parte del gruppo che vive i cammini comunitari in oratorio) hanno vissuto l’esperienza della vacanza al mare, in
Sicilia, nella località di Siculiana Marina,
presso Agrigento.
Tempo splendido, accoglienza meritevole
di molta gratitudine, sole bruciante...
Le giornate sono state scandite dalla preghiera comune, dalla lettura continua
durante la santa messa quotidiana del libro di Tobia e dalla lettura comunitaria di
un testo significativo e ricco di spunti per
questi ragazzi, dal titolo “Oscar e la dama
in rosa”, BUR.
La visita della città di Agrigento, della
Valle dei Templi, della casa di Pirandello,
hanno arricchito una settimana entusiasmante.
Infine il pellegrinaggio in Terra Santa di
un gruppo di famiglie e di un gruppo di
giovani...
È difficile riassumere la ricchezza della
Terra Santa, ed anche la splendida esperienza che sia gli adulti che i giovani hanno vissuto.
A loro la mia gratitudine per aver condiviso un reale cammino di fede, un vero
pellegrinaggio del cuore e della mente.
Mentre scrivo il cuore palpita, perchè solo il ricordo è fonte di grazia.
Concludo ricordando che VENERDÌ 10
SETTEMBRE in Agorà, alle ore 21.30, saranno proiettate le fotografie di queste
esperienze estive.
don Massimo
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Ringrazio di cuore e con vivo ricordo tutta la comunità,
per come si è fatta vicino nei giorni unici ed irripetibili
dell’ordinazione e della mia prima Messa.
Ora un ricordo da parte mia costante e fedele nella preghiera a Dio.
Don Marco
Ecco dove mi puoi trovare:
Via Malta n. 16 - 21100 Varese - Tel. 0332 280363 - Cell. 335 6641872
E-mail: [email protected]
il Volto di Carate
La pastorale estiva degli oratori
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In Terrasanta
Nel centenario della nascita il mondo ringrazia
“La matita di Dio”, così si definiva, ha lasciato il segno in tutto il mondo. Perché
in occasione del centenario della sua nascita, che cadeva il 26 agosto, Madre Teresa di Calcutta è stata ricordata non solo nella sua patria d’adozione, l’India, dove è sepolta. Moltissimi Paesi europei e
delle Americhe, in Asia anche Singapore e
Libano, le hanno reso omaggio con la
preghiera e l’adorazione eucaristica, celebrazioni liturgiche e cerimonie civili,
eventi culturali come simposi, mostre e
spettacoli.
Dio ci ha creato per cose più grandi:
amare ed essere amati è il tema delle iniziative, trasversali all’appartenenza religiosa o etnica, che proseguiranno fino a
settembre (il 5 settembre è stato il tredicesimo anniversario della sua morte) e a
ottobre: il 7 ottobre, la congregazione da
lei fondata, le Missionarie della carità,
compirà sessant’anni.“
«La sua vita e la sua opera continua a essere fonte di ispirazione per grandi e piccoli, ricchi e poveri di tutti i ceti sociali,
religioni e nazioni», ha rilevato, nel messaggio inviato per la ricorrenza, suor
Mary Prema, dal marzo del 2009 alla guida dell’istituto fondato da Madre Teresa.
A festeggiare la “Madre”, lo avrebbe certamente gradito, ci sono - assieme a coloro che hanno abbracciato il suo carisma
e ai volontari - anziani soli, disabili fisici e
mentali, malati terminali e di Aids, ragazze madri, bambini orfani o abbandonati,
immigrati, lebbrosi, indigenti... “I più poveri tra i poveri” che aveva promesso di
servire con un quarto voto. In loro riconosceva il volto di Cristo sulla croce che
chiede anzitutto di essere amato.
Un’eredità consegnata ai cinque rami,
due femminili e tre maschili, da lei istituiti: accanto alle suore di vita attiva, infatti, ci sono le Missionarie e i Missionari
della carità dediti alla vita contemplativa,
i padri (sacerdoti) e i fratelli (consacrati
ma non ordinati) attivi, che scelgono l’essenzialità in modo radicale: niente cellulare né computer, lavatrice e televisione,
automobile e comodità. Con gioia da
vendere.
Per l’occasione Papa Benedetto XVI ha inviato un messaggio alla madre superiora
Mary Prema in cui descrive la missionaria
come un ‘’inestimabile dono di Dio’’ e
“modello esemplare di virtù cristiana’’.
Nella piccola cappella al primo piano del
quartiere generale dell’ordine fondato 60
anni fa, sono giunti anche numerosi pellegrini da tutto il mondo.
Diversi eventi sono stati organizzati in India, paese di adozione della suora beatificata da papa Wojtyla sette anni fa.
A New Delhi è stata inaugurata una mostra del fotografo indiano Ragu Rai, autore di un celebre scatto della madre in
preghiera, sponsorizzata dall’Unesco.
Per l’occasione, la presidente indiana Pratibha Patil ha presentato una moneta da
5 rupie dedicata al centenario.
il Volto di Carate
Madre Teresa di Calcutta
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il Volto di Carate
Dalle scuole parrocchiali
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Educare, priorità pastorale
Le scuole parrocchiali e la priorità del compito educativo
È quanto è emerso dalla 61ª Assemblea
Generale della CEI, che ha approvato il
testo degli Orientamenti pastorali per il
decennio 2010-2020 incentrati sul tema
della educazione.
Le scuole parrocchiali (elementare e media, (ora primaria e secondaria di primo
grado) sono da sempre inserite nell’alveo
di un compito che caratterizza la vita della Chiesa e della nostra Parrocchia. Quest’ultima ha da poco ricordato, nel recente
2009, i cento anni di istituzione dell’oratorio, una presenza educativa che ha formato generazioni di ragazzi e di giovani.
Il motto scelto per l’avvenimento (“Memori del passato, protesi verso il futuro”)
ha rilanciato e potenziato la proposta
educativa dell’oratorio. Nella nostra Parrocchia, accanto all’oratorio, c’è la fortuna di avere anche le scuole parrocchiali:
una scuola media, che ricorda quest’anno
il 60° del suo riconoscimento legale, una
scuola elementare che ha proseguito negli ultimi decenni del secolo scorso l’esperienza educativa e scolastica delle
Suore Canossiane, ora un unico Istituto
che dieci anni fa ha ottenuto il riconoscimento di “scuola paritaria” pienamente
inserita nel Sistema nazionale di istruzio-
ne (legge 62/2000) costituito dalle scuole statali e delle scuole paritarie.
Dico fortuna, anche se molti parrocchiani non se ne rendono conto, perché la
scuola è un territorio dove spesso l’attività educativa risulta difficile per tanti motivi e la scelta di neutralità impoverisce il
rapporto educativo. La scuola parrocchiale cerca di dare all’educazione il suo
significato completo perché si propone di
formare la persona dell’alunno in tutti i
suoi aspetti, senza tralasciare nessuna dimensione. È scuola dove si insegna ad
apprendere e, attraverso il lavoro quotidiano della conoscenza e dello studio, si
impara a vivere.
Ecco quanto è affermato nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e che costituisce la meta del lavoro di quanti ci
operano: “È una scuola che offre una
proposta educativa precisa, attenta alle
esigenze di ogni alunno. La proposta
educativa si traduce in un cammino fatto di mete e di tappe intermedie da raggiungere passo dopo passo. Diventa
grandi significa mettere i nostri passi
sulle orme dei passi delle persone più
grandi che ci vogliono benÈ. Educare per
noi è ricercare e fare esperienza di un si-
gnificato per la propria vita attraverso il
lavoro scolastico, la compagnia, la fiducia negli adulti, l’incontro con le persone
e le situazioni concrete della vita di tutti
i giorni. Nel ciclo scolastico, che comprende cinque anni di scuola primaria
più tre anni di scuola secondaria di primo
grado, si compie un unico percorso educativo che porta gli alunni dalla fanciullezza alla adolescenza.
I principi su cui fonda la propria azione
sono: Il valore della “tradizione”, intesa
come ipotesi di lettura della realtà, visione
della vita che fa riferimento all’Avvenimento cristiano e alla storia che esso ha
generato nel mondo e tra noi, letto oggi
alla luce del Magistero della Chiesa. Di
conseguenza l’educazione è garantita
dalla presenza viva di maestri (gli adulti,
insegnanti e genitori), che comunicano la
tradizione, l’ipotesi di vita, a cui appartengono, in un modo che è creativo di forme
nuove di presenza e di cultura e che è capace di parlare al cuore dei ragazzi e al loro bisogno di realizzazione piena. La concezione dell’educazione come “introduzione alla realtà”. La realtà, infatti, è un dato
oggettivo che, per essere conosciuta, esige
un metodo, e il cui senso è al di fuori di noi
ed è molto più grande di quanto immediatamente appare. Educare con un sano
realismo è scoprire il linguaggio della realtà come segno. La visione della vita come
“ricerca del senso” di ciò che si è e di ciò
che si vive, nella consapevolezza che esiste un significato delle cose e della storia,
che la vita ha un fine ed è risposta ad una
chiamata. In questo senso la scuola è formativa e orientativa, perchè aiuta a riconoscere e a realizzare la propria vocazione
e a collocarsi nel mondo con atteggiamento costruttivo. La “corresponsabilità
educativa” di tutte le componenti della
scuola (docenti e genitori), intesa come
tensione verso l’unità di fini e di metodi,
nel comune obiettivo di realizzare la piena
crescita dei figli/alunni. Il metodo fondato
sulla “esperienza”: nessun valore viene
proposto, se non è vissuto, almeno come
tentativo, dagli adulti-educatori e se non
se ne fa vivere ai ragazzi l’esperienza diretta”.
All’inizio di un nuovo anno scolastico la
Scuola Parrocchiale rinnova il suo impegno educativo e si sente incoraggiata
dalle parole del Papa che ha additato l’obiettivo di “formare le nuove generazioni,
perché sappiano entrare in rapporto con
il mondo, forti di una memoria significativa, di un patrimonio interiore condiviso,
della vera sapienza, che – mentre riconosce il fine trascendente della vita – orienta il pensiero, gli affetti e il giudizio”.
il Volto di Carate
Dalle scuole parrocchiali
Primo Viganò,
Dirigente scuole parrocchiali
RINGRAZIAMENTO
La Vicaria del Dirigente scolastico per
la scuola primaria dell’Istituto Parrocchiale “Vescovi Valtorta e Colombo”,
Signora Mariella Malerba, dopo una
ventina di anni di prezioso lavoro come coordinatrice delle maestre e riferimento per i genitori degli alunni delle classi elementari, ha terminato la
sua collaborazione.
La cura e la dedizione mostrate quotidianamente negli anni passati nella
scuola suscitano in tutti quelli che l’hanno incontrata sentimenti di riconoscenza.
A lei rivolgono un grande ringraziamento le insegnanti, i genitori, gli
alunni, la dirigenza dell’Istituto parrocchiale e il Gestore don Gianpiero.
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il Volto di Carate
Gruppo Unitalsi delle parrocchie di Carate
Vacanze alla Montanina
Ai Piani dei Resinelli con i diversamente abili
Anche quest’anno abbiamo trascorso le
vacanze ai Piani dei Resinelli nella Casa
“La Montanina” della parrocchia di Renate. Complessivamente dal 31 luglio sino
al 16 agosto sono state ospitate oltre 50
persone.
È stata un’esperienza positiva, ci siamo
divertiti molto, anche se il tempo, non è
stato sempre favorevole, e abbiamo dovuto sospendere alcune passeggiate programmate, ma l’alternativa di stare insieme per i giochi di società nel salone veranda è stata ugualmente positiva.
Qui di seguito riportiamo dei pensieri
espressi da alcuni di noi:
«Alla Montanina si sta bene, si respira
aria pura e si sta insieme.»
Laura
« Ho imparato ad essere utile, aiutando
altri.»
Sergio
«Questa vacanza mi è piaciuta molto e
mi sono trovata bene con tutti.»
Fulvia
«Mi sono divertita molto, soprattutto
passeggiando e quando siamo stati alla
fiera di Pasturo.»
Alba
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«Anche a me è piaciuto stare in compagnia, ridendo, scherzando e cantando»
Simona
«Mi è piaciuta la vacanza e mi sono trovata bene con le compagne di camera.»
Barbara
«Alla Montanina ero tranquillo e sereno e
mi è dispiaciuto tornare a casa.»
Giancarlo
«Questa vacanza mi piace molto perché
sono in compagnia di molti amici.»
Cristina
Nelle giornate di sole, dopo la preghiera
del mattino si andava tutti a camminare,
percorrendo ogni volta un itinerario diverso (Barzio, Ballabio, terrazza del Belvedere).
Quest’anno, non sempre si è potuto ammirare il tramonto, ma abbiamo visto i
caprioli fuori dalle nostre finestre, più di
una volta!
Tutti i giorni alle 18.00 ci incontravamo
nella Chiesetta della Montanina per la recita del S. Rosario e per partecipare alla
Liturgia della Parola presieduta dal nostro
amico e responsabile diacono Emilio.
Come gli altri anni tanti amici da Carate
sono venuti in diverse occasioni a trovarci, e tra questi il nostro Prevosto don
Gianpiero poi don Marco e così hanno
presieduto la celebrazione Eucaristica.
Il giorno triste è stato alla notizia della
morte di mamma Teresina, ma tutti ci
siamo uniti nella preghiera che l’ha accompagnata in cielo.
Purtroppo, il 16 agosto la vacanza è finita ed a malincuore ci siamo salutati rientrando a Carate.
Arrivederci all’anno prossimo e grazie a
tutti coloro che hanno collaborato per la
riuscita di questa tradizionale Vacanza!
A chi dà, sarà dato
Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano – Carate Brianza
Offerte varie
Gli abitanti di Via Confalonieri per la parrocchia €200,00 – In memoria di Silvestro De
Simone € 20,00 – In memoria di Carbonaro Antonio € 50,00 - Il gruppo d’ascolto di
via Quasimodo per il Tavolo Solidale €300,00 - NN per la parrocchia €2.000,00 - In
memoria di Aldo Riva€ 150,00 – La classe 1930 € 200,00 - Un pensiero per i nostri
Missionari prima delle vacanze €50,00 – In memoria di Vera Piccini € 160,00 - I famigliari in memoria di Giuseppina Ratti € 100,00 – In memoria di Adele Rivolta €
100,00 - I figli in ricordo di Pierina Gonfalonieri €500,00 – In memoria di Francesca
Piozzi €100,00 – In memoria di Giannina Redaelli €100,00 – In memoria di Ambrogina Fumagalli €100,00 – In memoria di Antonia Alverdi €100,00 - Giuseppe e Roberto Calabrese per tavolo solidale €100,00 – NN Per il tavolo solidale €100,00 – NN
per casa Maria Immacolata €100,00 – Le figlie in memoria di Antonino Fazio €500,00
– In memoria di Virginia Sgrizzutti €250,00 – NN per il funerale del proprio congiunto €200,00 – In memoria di Vilma €50,00 – In memoria di Andrea Corbetta €150,00
Offerte in occasione del Battesimo
NN €30,00 – NN €10,00 – NN €50, 00 - Loris Rampin €50,00
Offerte in occasione del Matrimonio
Clara e Stefano €300 - Valeria e Bernie €150 - Liviana e Sergio €150,00 Per il Santuario di San Bernardo
NN €50,00 - NN €50,00 - NN €50,00 - NN €450,00 – Una preghiera per Luigi e Piera €50,00 - NN €50,00 - NN per promessa €75,00 - NN €55,00 - NN €50,00 - NN
€50,00 - NN €100,00 - NN €25,00 - NN €100,00 - Ringraziando per la laurea della figlia €100,00 - Le nipoti in ricordo dei nonni €50,00 - NN €500,00 - Per una pronta guarigione dei nonni € 50,00 - NN € 130,00 – NN € 80,00 – NN € 50,00 - Maria
Vigano €20,00 - NN €100,00 - NN €100,00 - NN €50,00 - NN €50,00 - NN €30,00
- NN €60,00 - NN €50,00 -
il Volto di Carate
Generosità e gratitudine
All’Unitalsi
NN. € 100,00 - NN. € 100,00 - NN. € 400,00 - NN. € 300,00 - NN. € 50,00 - NN. €
20,00 - NN. €70,00 - NN. €150,00
Parrocchia Santi Pietro e Paolo – Agliate
Offerte varie
NN €100,00. Funerale di Gabriella Bartoli Taddei €100,00
Offerte in occasione del Battesimo
NN €50,00 - NN €30,00 - NN €50,00 – Caterina €100,00 – Ginevra €100,00 – Riccardo €200,00
Offerte in occasione del Matrimonio
Chiara ed Andrea € 100,00 – Marianna e Jacopo € 400,00 – Cristina e Roberto €
150,00 – Debora ed Eugenio €300,00 – Sara ed Andrea €300,00 – Sara ed Andrea €
200,00
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Il libro della Vita
il Volto di Carate
La statistica parrocchiale
RIGENERATI NELLO SPIRITO
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57
58
59
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Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza
Pietro da Giuseppe Nucera e Sonia Lucidi
Federico da Antonio Giovanni Caputo e Stefania Epis
Chiara Angela da Nishantha Dissanayake e Sumadiita Perera
Giulia da Marco Farinella e Virginia Esposito
Filippo da Federico Lasco e Fulvia Altopiedi
Loris da Antonio Rampin e Barbara Romani
Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate
Ginevra da Roberto Laverde e Elelna Vincenzi
Simona da Stefano Abis e Silvana Chiesa
Lorenzo da Fabio Ranieri e Alessia Sala
Isabella da Alessandro Riva e Maria Rosa Palmieri
Caterina Angela da Marco Rossi e da Maria Crema
Elena Anita Maria da Paolo Maria Francesco Merlo e
Cristina Elena Enrica Villa
UNITI IN CRISTO
11
12
13
14
Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza
Maximilian Musciolà e Anna Pipita
Sergio Gucciardi e Liviana Giovanna Redaelli
Giuseppe Caldarini e Monica Piccioni
Samuele Sola e Lucia Longoni
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Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate
Jacopo Fritz e Marianna Borgonovo
Roberto Colombo e Cristina Comin
Eugenio Pozzi e Deborah Maria Petruzzellis
Andrea Angelo Nobili e Chiara Villa
Andrea Scarpa e Sara Pacchetti
Andrea Cesana e Sara Panzeri
Luigi Mario Cerutti Puricelli e Maria Gilka Parolin Da Cunha
Simone Comi e Mara Ghezzi
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RITORNATI AL PADRE
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66
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68
71
Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza
Guido Mariani
di anni 75
Carla Conti Riva
di anni 66
Maria Vigano
di anni 87
Vera Piccini, ved. Binci
di anni 94
Irene Tristana Geminiani Casati
di anni 38
Adele Rivolta ved. Zoia
di anni 86
Francesca Piozzi ved. Di Pietro
di anni 96
Pierina Confalonieri ved. Sirtori
di anni 88
Aldo Riva
di anni 71
Il libro della Vita
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92
93
94
6
Giannina Redaelli
Maria Colombo Silva
Ambrogina Fumagalli ved. Casiraghi
Luigi Pirovano
Antonia Bonacina ved. Mottadelli
Giuseppina Ratti ved. Cesana
Verginia Sgrazzutti ved. Di Barbora
Andrea Corbetta
Antonino Fazio
Giuseppe Farina
Felicita De Mola ved. Bernardini
Vilma Dellacasa con. Piccirilli
Roberto Benvenuto Belloni
Lina Veronese, con. Magro
Laura Balestra
Giovanni Cairati
Pietro Somaschini
Maria Concetta Pino
Luigi Cesana
Suor Melania Perego
Maria Cristina Amato Antonimi
Rosa Bartesagni ved Colciago
Davide Vegani
di anni 84
di anni 83
di anni 87
di anni 82
di anni 88
di anni 83
di anni 101
di anni 68
di anni 69
di anni 76
di anni 78
di anni 83
di anni 76
di anni 73
di anni 81
di anni 104
di anni 92
di anni 80
di anni 63
di anni 87
di anni 84
Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate
Antonia Alverdi ved Nobili
di anni 85
Da sempre ben piantati
nel territorio
il Volto di Carate
La statistica parrocchiale
Siamo presenti nei comuni di:
Agrate Brianza - Albiate - Besana in Brianza - Bollate
Brugherio - Carate Brianza - Casatenovo - Cinisello Balsamo
Cologno Monzese - Desio - Giussano - Lecco - Lissone
Mariano Comense - Meda - Milano - Monza - Muggiò
Nova Milanese - Paderno Dugnano - Rho - Seregno - Vimercate
29
Sede e Direzione Generale:
20048 Carate Brianza,
Via Cusani, 6 - Tel. 0362.9401
www.bcccarate.it
Azienda Accreditata
con il Servizio Sanitario Nazionale
Direttore Sanitario
Dott.ssa Silvana Chioatto
Presidio di Carate Brianza
Piazza Madonnina 1
20048 Carate Brianza
UNITÀ OPERATIVE
DI RICOVERO
ATTIVITÀ AMBULATORIALI RIABILITAZIONE
E DI DIAGNOSTICA
SPECIALISTICA
Cure Palliative
Geriatria
Riabilitazione Specialistica
con Unità Gravi Cerebrolesioni
Riabilitazione Psichiatrica
Centri Residenziali Terapeutici
Psichiatrici ad elevata assistenza:
Comunità Protetta (CPA)
Centro Residenziale
Terapeutico (CRA)
Punto prelievi
da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 9.30
senza appuntamento
Visite Specialistiche di
Cardiologia, Chirurgia Generale,
Chirurgia Vascolare, Dermatologia,
Diabetologia, Endocrinologia, Epatologia,
Fisiatria, Gastroenterologia, Geriatria,
Ginecologia, Neurologia, Oculistica,
Ortopedia, Pneumologia, Psichiatria,
Psicologia, Terapia del Dolore
Indagini diagnostiche
Elettrocardiogramma, Holter,
Ecocardiogramma, Ecografia,
Ecocolordopplergrafia (TSA - arti),
Elettroencefalogramma, Elettromiografia,
Breath Test
Tel. 0362.986.1
Fax 0362.991438
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il Volto di Carate
Date particolari e vita di oratorio
Festa dell’Agorà 2010
DOMENICA 12 Settembre
ore 11.00 Santa Messa solenne in chiesa prepositurale
ore 14.30 Inizio dei giochi per tutti i ragazzi
ore 16.00 Presentazione dei cammini di Catechesi in Teatro
Apertura degli stand
Possibilità di utilizzo dei gonfiabili e del calcio saponato
ore 17.00 Tombolata
dalle 19.00 Apertura della cucina per la Serata Tagliere
Catechesi
La catechesi inizierà nell’ultima settimana di settembre
Parrocchia di Costa Lambro
Lunedì
dalle 17.00 alle 18.00 III, IV, V elementare all’Oratorio femminile
La prima media a Carate.
Parrocchia di Carate
Martedì dalle 15.00 alle 16.00 Scuola elementare parrocchiale in Oratorio
femminile
dalle 17.00 alle 18.00 Scuole elementari statali in Agorà
dalle 18.00 alle 19.00 I, II, III media in Agorà
dalle 21.00 alle 22.00 I, II, III superiore in Agorà
Giovedì
dalle 21.15 alle 22.15 18/19enni e Giovani in Agorà
Parrocchia di Albiate
Mercoledì dalle 16.45 alle 17.45: III, IV, V elementare, I media all’Oratorio femminile
dalle 18.00 alle 19.00 II, III media al Centro Paolo VI
dalle 21.00 alle 22.00 I, II, III superiore al Centro Paolo VI
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Incontri di presentazione dei cammini di catechesi - Raccolta delle iscrizioni
Domenica 12 settembre: alle ore 16.00 presso Cinemateatro Agorà
Domenica 19 settembre: alle ore 17 presso il Salone Parrocchiale di Albiate
in via Mazzini (dietro la Chiesa parrocchiale)
Venerdì 24 settembre:
alle ore 21 presso l’Agorà
Le iscrizioni alla catechesi si riceveranno unicamente nelle date indicate.
Sarà possibile iscrivere i ragazzi a catechesi ad uno qualsiasi di questi incontri di
presentazione