anno XC - n. 10 - ottobre 2012 - periodico delle comunità cristiane di

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In cammino con noi
anno XC - n. 10 - ottobre 2012 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
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ORARI SANTE MESSE FESTIVE
Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347
www.basilicasangiuseppe.it – [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18
Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352
www.oratoriosanrocco.it – [email protected]
Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi
Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto
piazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193
Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30
Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento
via Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368
Domenica alle 8.30
Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130
www.monaci-benedettini-seregno.com - [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18
Santuario di Maria Ausiliatrice
(Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881
Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30
San Salvatore - via Montello
Domenica alle 8.30 e 10.30
Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.it
Domenica alle 9
In copertina: L'ingresso di mons. Bruno Molinari in basilica S. Giuseppe domenica 7 ottobre.
(foto Volonterio)
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO
anno XC, 21 Ottobre 2012, numero 10
Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto,
Luigi Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo
Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio;
abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB)
telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;
Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217
Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9
Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096
www.parrocchiasantavaleria.it - [email protected]
Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30
Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382
www.parrocchiaceredo.it – [email protected]
Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18
Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810
www.psase.it - [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635
www.sancarloseregno.it - [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18
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Editoriale
Ottobre è il mese missionario: l'impegno all'evangelizzazione coinvolge tutti i cristiani
Occorre sostenere i missionari e ripensare
alla missionarietà a dimensione locale
La passione dei missionari per il Vangelo interpella il nostro modo di vivere
“Andate e ammaestrate tutte le nazioni”. Questa è la consegna affidata da Gesù ai discepoli dopo sua
la risurrezione ed è l’impegno che
da quel momento coinvolge la
Chiesa e quindi ciascun battezzato,
inviato ad annunciare, celebrare e
testimoniare l’amore di Dio che
vuole salvare tutti gli uomini attraverso Gesù Cristo. Potrebbe apparire una pretesa assurda e
impensabile arrivare a tutte le nazioni, ma il mandato si fonda sulla
presenza e sulla forza del Signore
che sostiene l’azione umana nella
diffusione del Vangelo: “Ecco, io
sono con voi tutti i giorni, fino alla
fine del mondo”.
Forse, con il passar dei secoli,
si è persa la piena consapevolezza della vocazione missionaria comune a tutti i cristiani ed
è diminuito lo slancio dell’evangelizzazione, ma l’impegno missionario, rivolto al proprio ambiente e al
mondo più lontano, deve continuare senza sosta.
Ce lo ricorda in modo particolare
il Sinodo dei Vescovi che si sta svolgendo in queste settimane a Roma
sul tema: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede
cristiana”. Aprendo l’importante
Assemblea il Papa ha detto: “'La
Chiesa esiste per evangelizzare e
anche nel nostro tempo lo Spirito
Santo ha suscitato un nuovo slancio per annunciare la Buona Notizia, un dinamismo spirituale e
pastorale che ha trovato la sua
espressione più universale e il suo
impulso più autorevole nel Concilio Vaticano II”.
Proprio il Concilio - che in questi
giorni ricordiamo a cinquant’anni
dal suo inizio - ha prodotto un benefico influsso sia sulla 'missio ad
gentes', cioè l'annuncio a coloro
che ancora non conoscono Gesù,
sia sulla ri-evangelizzazione, orientata alle persone che, pur essendo
battezzate, si sono allontanate dalla
Chiesa e dalla pratica della fede.
Ottobre - per tradizione il mese
missionario - offre a tutti noi una
duplice opportunità.
Da una parte il ricordare, pregare e
sostenere sacerdoti, religiosi, laici,
volontari che hanno deciso di condividere il dono della fede nella
forma specifica della missione ‘ad
gentes’: un buon numero è partito
anche da Seregno verso ogni continente.
L’attività dei missionari costituisce
sempre motivo di ammirazione e
di riflessione: seminatori della luce
di Cristo e portatori di speranza,
spesso in condizioni di povertà e
oppressione, esprimono una solida
fede unita ad un’intensa e vivace
carica spirituale; nelle loro fatiche,
segnate anche da pericoli e difficoltà, sono presenti esperienze
umane straordinarie e coinvolgenti, legami forti e profondi di solidarietà e fraternità. Nella loro
testimonianza si evidenzia il desiderio di andare incontro agli altri
con autentico spirito di accoglienza e disponibilità al servizio
dei fratelli, a qualunque popolo appartengano, per promuovere la
loro dignità, spesso privata dei diritti fondamentali, condividendo
privazioni e sofferenze e puntando
su scelte di dialogo e di educazione
per una formazione delle co-
scienze che apra il cuore alla salvezza e per una maturazione della
mentalità che migliori le condizioni di vita.
D’altra parte la passione radicale
dei missionari per il Vangelo interpella il nostro modo di vivere che
talvolta privilegia gli aspetti esteriori della vita e perde di vista il
senso interiore e spirituale dell’esistenza; richiama a custodire e a rafforzare la nostra fede e la nostra
presenza di annuncio e di servizio;
invita a ripensare alla nostra missionarietà a dimensione “domestica” e locale, per compiere scelte
concretamente cristiane nella vita
quotidiana, nel lavoro, nei rapporti
con la gente; sollecita ad una maggiore essenzialità e sobrietà; spinge
all’apertura verso altre culture.
Così scriveva a degli amici un prete
missionario italiano, ucciso in Brasile qualche tempo fa, perché testimone scomodo di gravi ingiustizie
sociali: “Dobbiamo fare senza lamentarci che gli altri non fanno; andare avanti senza mollare; ridere di
noi stessi invece di prendercela
con gli altri; costruire ponti, invece
di scavare fossati; cercare amici, invece di filosofeggiare nella solitudine; credere che un Dio Padre ci
ama e che ama il suo e nostro
mondo.”
L’impegno contenuto in queste
espressioni non è solo per i missionari sparsi nel mondo, ma è attuabile giorno per giorno anche nella
nostra vita personale e comunitaria.
Mons. Bruno Molinari
Prevosto di Seregno
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Chiesa Universale
Domenica 21 ottobre si celebra l’86esima edizione,
con varie iniziative organizzate in tutte le parrocchie seregnesi
La Giornata Missionaria mondiale richiama i cristiani
a rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo
Tema della Giornata, che cade nel 50esimo anniversario del Concilio Vaticano II,
sarà “Chiamati a far risplendere la Parola di verità”.
“Chiamati a far risplendere la Parola
di verità” è il tema del Messaggio di
Papa Benedetto XVI per l’86ª Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 21 ottobre.
Quest’anno la Giornata si carica di un
significato particolare. “La ricorrenza
del 50° anniversario dell’inizio del
Concilio Vaticano II - scrive il Santo
Padre nel suo messaggio - l’apertura
dell’Anno della fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione, concorrono a riaffermare la
volontà della Chiesa di impegnarsi con
maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga
fino agli estremi confini della terra”.
Questa felice coincidenza offre l’opportunità di una maggiore consapevolezza circa la necessità di dare un
nuovo impulso all’opera missionaria ,
di ritrovare “lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane
che, piccole e indifese, furono capaci
di diffondere il Vangelo in tutto il
mondo.”
Il popolo di Dio è chiamato dunque
ad un nuovo entusiasmo per far riscoprire la gioia del credere.
La Giornata Missionaria Mondiale
offre dunque alle comunità parrocchiali e a tutta la Chiesa l’occasione
per rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo e dare alle attività pastorali un più ampio respiro
missionario.
Per valorizzare tale giornata, diverse
sono le iniziative in programma nelle
chiese della città.
In particolare nelle parrocchie della
comunità pastorale “Maria Madre
della Chiesa” porterà la sua testimonianza padre Alberto Caccaro, diret-
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OTTOBRE
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tore dallo scorso giugno del Centro
Pime di Milano.
Dai confini del mondo, un anno fa era
in Cambogia dove era andato missionario nel 2001, è tornato nel bel
mezzo della crisi della civiltà occidentale. “Non c’è missione che non sia
globale - afferma padre Alberto - non
c’è crisi che non sia globale. Entrambe hanno a che fare con l’uomo.
Qui a Milano non mi sento meno missionario, ovunque si ha a che fare con
l’umano.”
Padre Alberto racconterà la sua espe-
rienza durante la Messa delle 8 nella
parrocchia del Ceredo, alle 9.30 a S.
Valeria e alle 11.30 in Basilica.
Nelle parrocchie verranno proposte
mostre vendite dei prodotti del commercio equo solidale, torte, manufatti
e oggettistica varia proveniente da
vari paesi del mondo. In Basilica la
mostra si potrà visitare per tutta la settimana in penitenzieria mentre a S.Valeria sarà allestita nei locali della
parrocchia.
Nella parrocchia di Sant’Ambrogio la
Messa delle 9.45 sarà animata dai
bambini con la presenza di un coro
africano del Benin. Alle 12.30 ci sarà
il pranzo missionario insieme agli
amici del coro.
In cripta sarà allestita la mostra di oggetti provenienti da tutto il mondo e
oltre trecento presepi. Anche nelle
altre parrocchie della comunità pastorale “San Luca” verranno proposte
preghiere e riflessioni sul tema della
“missione”.
Sabato 27 ottobre è invece in programma la veglia missionaria diocesana che si svolgerà a Milano in due
momenti: alle 19.30 ci si ritroverà suddivisi per zone pastorali in tre chiese
della città: la zona 5 di Monza a cui appartiene alche il nostro decanato si ritroverà nella parrocchia SS.Apostoli e
S.Nazaro Maggiore in piazza San Nazaro, 5.
La veglia inizierà alle 19.45 con canti
e testimonianze missionarie. Poi ci si
incamminerà verso il Duomo dove ci
si riunirà tutti per l’ascolto del Vangelo, la preghiera e la celebrazione del
mandato missionario.
Patrizia Dell’Orto
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Il 10 novembre si celebra la giornata Diocesana della Caritas
L’istituzione delle comunità pastorali richiede
forme nuove di presenza sul territorio
Nella Giornata Diocesana Caritas si effettuerà una raccolta fondi per sostenere le loro opere
Al servizio di un
nuovo volto di
Chiesa: questo il
titolo scelto per
celebrare la Giornata Diocesana
Caritas che si celebra domenica 11
novembre.
Il tema è di grande
attualità per la
Chiesa di Milano
che sta vivendo la
riorganizzazione
del territorio diocesano in Comunità pastorali e la
conseguente richiesta alle Caritas
parrocchiali
di
porsi al servizio di un modo diverso
di camminare insieme, riscoprendo
anche lo specifico compito di offrire
un servizio di coordinamento tra le
diverse realtà caritative dei nostri territori.
Il volto della Chiesa di Milano sta
cambiando e la Caritas Ambrosiana si
mette al servizio di questo cambiamento.
In questa giornata la Caritas intende
sensibilizzare le comunità cristiane
della Diocesi alla preghiera per la
Chiesa Ambrosiana, riflettendo sulla
sfida che sta affrontando in questo
tempo: quella delle Comunità pastorali.
“Forse oggi è una sfida più difficile
che nel recente passato e comunque
esige un modo diverso di vivere la pastorale. La pastorale diocesana, in particolare, sta da tempo cercando
forme nuove dell'annuncio del Vangelo e della testimonianza della carità. E sta ripensando come abitare il
territorio, cioè la vita quotidiana
delle persone, in modo adeguato all'oggi e al prossimo futuro, senza perdere nulla del passato. Tutto questo
richiede un di più di audacia e gesti
creativi: ecco il perché delle Comunità Pastorali”.
La celebrazione della Giornata Caritas prevede il tradizionale Convegno
diocesano che si terrà sabato 10 novembre a Milano e momenti da vivere nelle parrocchie.
Nel nostro decanato il momento di
incontro di tutti gli operatori della realtà caritative si terrà sabato 10 novembre, alle ore 21, nella basilica di
Giussano.
Le Caritas parrocchiali del decanato
sono inoltre impegnate ad animare le
celebrazioni liturgiche domenicali.
Anche quest'anno, nella Giornata diocesana Caritas, verrà riproposta una
raccolta di fondi destinati a sostenere
e condividere le molte “opere segno”
attraverso le quali Caritas Ambrosiana
è presente sul
territorio della
Diocesi. Opere
che esprimono in
modo tangibile la
vicinanza della
Comunità
cristiana nei confronti delle più
svariate forme di
povertà e di sofferenza.
Continua il sostegno di Caritas
Ambrosiana, unitamente alle altre
diocesi
lombarde, alle popolazioni colpite
dal terremoto in
Emilia, in particolare nelle Diocesi di
Mantova e Carpi.
Per il prossimo Avvento, Caritas Ambrosiana propone inoltre quattro
nuovi progetti di solidarietà e condivisione con le missioni diocesane: in
Albania sostegno agli Ambasciatori
di pace, per educare alla pace e alla
nonviolenza i ragazzi della missione
di Blinisht, conosciuta dai seregnesi
per i legami di aiuto e amicizia con la
parrocchia di Sant'Ambrogio; in Camerun una casa di accoglienza per
giovani studenti, per consentire loro
di continuare gli studi; in Giordania
interventi di accoglienza e solidarietà
verso i profughi siriani; nella Repubblica Moldova il progetto “In braccio
alla mamma”, per sostenere giovani
mamme che vivono situazioni di precarietà.
Pinuccio Colombo
Responsabile Caritas decanale
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Chiesa Locale
Dal 9 novembre inizia il nuovo percorso di catechesi cittadina per gli adulti
“Convertitevi e credete al Vangelo”: riscoprire e
rivivere la fede per testimoniare una vita nuova
A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della Fede
non «per onorare una ricorrenza», ma per «scoprire la gioia di credere»
si è diffuso. Ma è proprio a
L’11 ottobre, lo
partire dall’esperienza di
stesso giorno e nello
questo deserto, di questo
stesso luogo in cui
vuoto, che possiamo nuonel 1962 Giovanni
vamente scoprire la
XXIII dava inizio al
gioia di credere, la sua
Concilio Vaticano II,
importanza vitale per
Papa Benedetto XVI
noi uomini e donne.
ha voluto celebrare
É nel deserto», ha eviquell’evento
con
denziato il Papa, che «c’è
l’apertura dell’Anno
bisogno soprattutto di
della Fede. Alla sera
persone di fede che, con la
affacciandosi
su
loro stessa vita, indicano la
piazza San Pietro, al
via verso la Terra protermine della fiaccomessa e così tengono
lata, ha confidato
desta la speranza». «La fede
«Anch’io sono stato
vissuta» infatti apre il
in questa piazza cinquanta
anni
fa La fiaccolata svoltasi la sera dell’11 ottobre 1962, quando cuore alla grazia di Dio
che libera dal pessimismo.
quando il Beato Gio- Giovanni XXIII fece il famoso “discorso della luna”.
Oggi più che mai evangevanni XXIII ci ha intrattenuti con il “discorso della luna” modo è umile, il Signore è presente, lizzare vuol dire testimoniare una vita
con indimenticabili parole del cuore, da calore ai cuori, crea carismi di nuova, trasformata da Dio, e così indiparole piene di poesia, di bontà […] bontà e carità che illuminano il care la strada».
Quella sera eravamo felici e pieni di mondo e sono per noi garanzia della Anche il nostro Arcivescovo, Cardientusiasmo: il grande Concilio si era bontà di Dio. Sì, Cristo vive con noi e nale Scola, nella Lettera pastorale “Alla
scoperta del Dio vicino”, ci indica
inaugurato ed eravamo sicuri che do- possiamo essere felici anche oggi».
veva venire nella Chiesa una nuova Nella Messa per l’apertura dell’Anno con chiarezza come la Chiesa locale
primavera, una nuova Pentecoste, una della Fede, Benedetto XVI aveva spie- deve vivere rifacendosi alla comunità
nuova presenza liberatrice del Van- gato che «se oggi la Chiesa propone descritta negli Atti degli Apostoli:
gelo.Anche oggi - ha aggiunto il Papa un nuovo anno della Fede non è per “erano perseveranti nell’insegna- siamo felici, portiamo la gioia nel no- onorare una ricorrenza, ma perché ce mento degli Apostoli e nella comustro cuore, ma direi una gioia più so- n’è ancora bisogno, ancor più che nione, nello spezzare del pane e nelle
bria, una gioia umile: in questi cinquanta anni fa». Nell’insistere sulla preghiere”.
cinquant’anni abbiamo sperimentato necessità di trovare l’autentico spirito Gli incontri del primo ciclo della ca[…] che la fragilità umana è presente del Concilio «e riscoprire l’essenziale techesi cittadina per gli adulti si proanche nella Chiesa […] e qualche per vivere», Benedetto XVI ha messo pongono come momento ideale di
volta abbiamo pensato: ‘Il Signore in evidenza che «in questi decenni è riflessione per riscoprire e rivivere la
dorme e ci ha dimenticato’». Ma poi avanzata una ‘desertificazione spiri- nostra fede, e come risposta al riha proseguito: «Abbiamo fatto espe- tuale’».«Che cosa significasse una vita, chiamo forte che viene dal Papa di
rienza della presenza del Signore, un mondo senza Dio, ai tempi del «testimoniare una vita nuova, trasfordella sua bontà: il fuoco di Cristo non Concilio lo si poteva già sapere da al- mata da Dio, e così indicare la strada».
è divoratore né distruttivo, è un fuoco cune pagine tragiche della storia, ma
Elisa Pontiggia
silenzioso, una piccola fiamma di ora purtroppo lo vediamo ogni
bontà: il Signore non dimentica, il suo giorno intorno a noi. E’ un vuoto che
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Chiesa Locale
Programma degli incontri per il primo ciclo
di catechesi cittadina degli adulti
“Convertitevi e credete al Vangelo:
ascolto e testimonianza della fede a cinquant’anni dal Vaticano II”
Venerdì 9 novembre
"Salire in alto... per aiutare in basso"
Incontro testimonianza con mons. Roberto Busti (Vescovo di Mantova) e Oreste Forno (alpinista e scrittore)
ore 21,Teatro S. Valeria, via Wagner 85
La serata di apertura del percorso di catechesi cittadina per adulti sarà una riflessione sulla fede, a partire dalla testimonianza di riscoperta attraverso sette scalate alle cime lombarde narrate da Oreste Forno nel suo libro "L'Altra
Montagna". Una fede che deve diventare solidarietà operosa,e per questo ascolteremo dalla voce di mons. Busti i bisogni e le necessità delle sue comunità colpite dal terremoto, per avviare una campagna di solidarietà concreta con
le chiese del mantovano.
Venerdì 16 novembre
La conversione: premessa o frutto della fede? Chi convertirà i convertitori?
Relatore: don Paolo Ciotti
ore 21, parrocchia S. Giovanni Bosco, viale Tiziano 6
Gesù chiamava al cambiamento radicale dei cuori come premessa per comprendere ed aderire alla buona notizia
dell’amore di Dio che viene in mezzo a noi. Oggi noi fedeli siamo chiamati a far risuonare il medesimo annuncio agli
uomini di oggi. Come chiamare alla conversione senza diventare giudici e maestri privi di misericordia? Come evitare di chiamare misericordia la pavidità e la paura di testimoniare con parole e fatti la novità e la forza del Vangelo?
Venerdì 23 novembre
La Parola di Dio è contenuta nella Sacra Scrittura.
Relatore: don Matteo Crimella
ore 21, parrocchia S. Giovanni Bosco, viale Tiziano 6
Come dovrebbe cambiare la nostra vita cristiana e la nostra azione pastorale se ricercassimo veramente la Parola di
Dio nelle Scritture e nella Liturgia, secondo lo spirito della Dei Verbum e l’insegnamento ricevuto dal cardinal Martini?
Dalla legge ai doni dello Spirito, dai dogmi alla narrazione delle meraviglie di Dio, dalla dottrina alla sapienza cristiana
disponibile nello Spirito a tutti i cuori: riflessioni sulla Scrittura come fondamento e modello della vita cristiana.
Venerdì 30 novembre
I sacramenti: segni efficaci della Grazia e della fede. Ma a quali condizioni?
Relatore: don Antonio Constabile
ore 21, parrocchia S. Giovanni Bosco, viale Tiziano 6
Il compito della Chiesa di amministrare i sacramenti è segno efficace della presenza di Cristo oggi. Ma a quali condizioni i sacramenti nutrono la fede e il cammino del popolo di Dio? Come riscoprirne il posto e il valore, per trasformarli in sostentamento della fede.
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Chiesa Locale
I Gruppi di ascolto della Parola aprono l’invito a quanti vogliono
“staccare la spina” e interrogarsi alla luce dell’Annuncio
Un’ora al mese per vivere pienamente l’Anno della Fede
Proposta: lectio su alcuni brani del Vangelo di Marco in sette incontri
da ottobre a maggio dal titolo “La tua fede ti ha salvato”.
“Vi invito a guardare la realtà
come a un occasione per diventare
sempre più coscienti della nostra
fede. Nei paesi dove la maggioranza è cristiana, è più grande il rischio dirsi cristiani senza esserlo…
Il nostro impegno non è di convertire gli altri alla nostra fede, ma di
mostrare semplicemente che è bello
essere cristiani. Si tratta di parlare
con la vita, più che con le parole.
(Mons. Luigi Padovese).
Nell’anno della Fede, indetto da Papa Benedetto
XVI, ai Gruppi di
Ascolto della Parola
viene proposta la lectio
su alcuni brani del Vangelo di Marco attraverso
un percorso che si
snoda in 7 incontri da
ottobre a maggio dal titolo “La tua fede ti ha salvato”.
L’intento dell’evangelista è proprio quello di
condurre il lettore, attraverso gli avvenimenti,
gli insegnamenti e le
opere di Gesù, alla fede
in un Dio, che, fattosi
carne per amore, si rivela con gradualità, rispettando
i
tempi
necessari all’uomo per
poter giungere alla
piena adesione in Lui. In
questo cammino Marco
sollecita colui che si accosta al suo vangelo a
porsi ripetutamente la
domanda su Gesù: “Chi
è Costui?” per condurlo,
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OTTOBRE
duemiladodici
dopo avere visto il Signore morire in
croce, a riconoscere in Lui il “Figlio
di Dio!”
Noi cristiani di oggi abbiamo molte
occasioni per ascoltare il “lieto annuncio” di Dio, ma, sommersi dalle
preoccupazioni quotidiane, corriamo talvolta il rischio di metterlo
in secondo piano, considerandolo al
medesimo livello delle numerose
altre notizie che udiamo quotidianamente, faticando ad entrare in rela-
zione con Gesù vivo ed operante ancora oggi nella nostra storia personale e di Chiesa.
I Gruppi di Ascolto ci offrono l’occasione per staccare la spina da questa
frenesia e fermarci un poco a sostare
con Gesù, interrogandoci alla luce
della Sua Parola di Verità e Vita.
Ci sollecitano a vincere la paura di
scoprirci poveri e incapaci di incarnare il Vangelo, ponendo la fiducia
non nelle nostre forze, ma nell’infinita Misericordia del
Padre.
Ci invitano alla condivisione con i nostri fratelli
nella Chiesa del nostro
cammino di gioie, speranze, ma anche di delusioni
e
cadute,
sostenendoci l’un l’altro
nella carità fraterna.
Invitiamo anche te, lettore, a riservare un’ora al
mese per vivere l’Anno
della fede con la consapevolezza che ti viene
offerto un tempo particolare di grazia. La fede
ha bisogno di essere ripensata e vissuta con
sempre maggior convinzione, coraggio ed entusiasmo perché a quanti
incontriamo sia offerta
una parola di speranza e
uno sguardo d’amore.
Ivana Mariani
Deborah Massari
Luigia Vismara
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Chiesa Locale
Gruppi di Ascolto
nei seguenti giorni alle ore 21
Parrocchia San Giuseppe:
presso le famiglie ospitanti:
Panzeri Luca Giovanni
Via A. Lamarmora, 43
tel.
0362 221007
Colzani Antonio
Via Buonarroti, 20
tel.
0362 222206
Crippa Angelo
Via Carroccio, 36
tel.
0362 235823
Dell’Orto Patrizia e Renata
Via De Nova, 18
tel.
0362 236350
Diotti Romeo
Via Porta, 58
tel.
0362 229828
Gatto Angelo
Via Umberto, 80
tel.
0362 220976
Viganò Alessandro
Via Stefano da Seregno, 42
tel.
0362 235857
Lo Surdo Filippo
Corso Matteotti, 189
tel.
0362 325388
Pontiggia Carlo
Via Carducci, 17
tel.
0362 238403
Tagliabue Mario
Via Carlini, 15
tel.
0362 239431
Tagliasacchi Rodolfo
Via Medici, 28
tel.
0362 235943
Villa Maria
Via Montello, 189
tel.
0362 236922
nei seguenti mercoledì 14 novembre, 12 dicembre 2012, 23 gennaio, 13 febbraio, 20 marzo, 17 aprile e
15 maggio 2013
Parrocchia S. G. Bosco al Ceredo:
presso le famiglie ospitanti:
Bezze
Via Edison, 14
Meda
Forcolin
Via Peschiera, 31
Meda
nei seguenti mercoledì 14 novembre, 12 dicembre 2012, 23 gennaio, 13 febbraio, 20 marzo 2013
presso le famiglie ospitanti:
Arbucci - Giussani
Largo Piermarini, 17
Seregno
nei seguenti martedì 13 novembre, 11 dicembre 2012, 22 gennaio, 12 febbraio, 19 marzo 2013
presso la famiglia ospitante:
Radice
Via De Gasperi, 22
Meda
Nei seguenti mercoledì 14 novembre, 21 novembre, 28 novembre, 5 dicembre, 12 dicembre e 19 dicembre 2012
Mercoledì 17 aprile 2013 in chiesa per tutti i gruppi
Parrocchia Sant'Ambrogio:
presso le famiglie ospitanti:
Colombo Marisa
Via Turati, 5
tel. 0362 223332
Losa Pina
Via Fermi, 58
tel. 0362 239261
Rizzo Carlo
Via Solferino, 80C
tel. 0362 235575
nei seguenti mercoledì 14 novembre, 12 dicembre 2012, 23 gennaio, 13 febbraio, 20 marzo, 17 aprile e
15 maggio 2013
OTTOBRE
duemiladodici
183
L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 184
Chiesa Locale
È presente anche in città l’”Ordo viduarum”
È sempre il linguaggio dell’amore
che attira a scelte importanti
Alle vedove benedette è affidato il “ministero della consolazione” nei confronti di chi soffre
Poiché molti ci hanno
chiesto di far conoscere
l’Ordo viduarum a cui apparteniamo e soprattutto
per esercitare l’obbedienza al nostro Arcivescovo Angelo Scola che ci
ha incitati a “portare a
tutti la bellezza della nostra consacrazione” vogliamo parlarne alle
nostre comunità che
amiamo e a cui apparteniamo.
L’attenzione alle vedove è
presente fin dai tempi
della Chiesa primitiva. In
particolare nella Chiesa ambrosiana
l’azione dello Spirito Santo si è concretizzata per iniziativa di due vedove
che, separatamente, hanno chiesto
all’allora Arcivescovo di Milano, card.
Carlo Maria Martini, di vedere riconosciuta la loro chiamata vocazionale a
vivere unite a Gesù perpetuando la fedeltà al proprio sposo nel servizio alla
famiglia e alla Chiesa locale.
Viene così studiato il rito di benedizione che implica la “consacrazione
delle vedove”. Don Claudio Magnoli
ha adattato il rito da quello approvato
dall’episcopato francese nel 1983. Il
card. Martini l’approva e nel giugno
2000 avviene la prima benedizione.
L’ordo viduarum è comunque diffuso
in tutta Italia. Per la preparazione veniamo seguite da don Eugenio Penna
della parrocchia di S. Pietro di Seveso,
mentre il responsabile diocesano è
mons. Piantanida.
Ora però vogliamo trarre dalla profonda omelia del card. Scola, che quest’anno ha presieduto in Duomo il
rito di benedizione, alcuni brani.
“Quale linguaggio parla Gesù per attirarvi a compiere queste scelte, dopo
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OTTOBRE
duemiladodici
un’esperienza di matrimonio santo e
cristiano? Parla, ancora una volta, il
grande linguaggio dell’amore. E qual
è la forma specifica di questo amore
nuziale che riguarda la scelta di entrare nell’Ordo viduarum? E’ la comprensione che la pienezza dell’amore
sta nella capacità di possedere nel distacco.Voi chiedete alla Santa Chiesa,
con la benedizione speciale pubblica,
di fare un salto di qualità, assumendo
non soltanto come condizione propria dell’uomo il possesso nel distacco, perciò la verginità, ma
scegliendo anche, in forma specifica
e positiva la verginità come vostro attuale stato di vita di vedove, che non
viene meno a nessun dovere verso la
famiglia, che non lascia in nessun
modo cadere il rapporto d’amore col
vostro marito - che ritroverete - e col
quale state già approfondendo una
nuova dimensione di nuzialità. Tuttavia riconoscendo che la sorgente
dell’amore e della misericordia è Cristo stesso, riconoscendo questo dato,
voi decidete di dedicarvi totalmente
a questo Sposo con la maiuscola, che
ha generato sulla croce la Chiesa
come sua sposa, dentro la
quale voi volete vivere l’esperienza stretta della verginità,
seguendo i consigli evangelici
non soltanto come deve fare
ogni fedele ma in maniera specifica, pubblica, chiara e definitiva”.
Poi segue l’incitazione: “Va ad
annunciare la bellezza del
Regno di Dio! Va ad annunciare che Cristo è presente, è
vivo in mezzo a noi, che esiste
un luogo in cui si può incontrarlo e questo luogo è la Santa
Chiesa, sono le nostre comunità parrocchiali, sono tutte le
aggregazioni dei fedeli”.
Il Cardinale dopo l’incitazione alla
missione prosegue spronandoci a vivere un particolare aspetto ben delineato dalla nostra regola: il “ministero
della consolazione” che definisce una
delle forme più espressive, più alte e
più potenti dell’amore.“Voi che siete
passate attraverso il grande dolore
della perdita del vostro marito potete
consolare le persone che sono nella
prova. Prove di svariato tipo: dolore
per la perdita del marito, per la perdita dei figli, per un matrimonio ferito, per i figli che sono in grave
difficoltà; dolore nei confronti delle
solitudini, delle povertà spirituali e
materiali così presenti nel nostro
tempo; dolore per i peccati che tutti
noi commettiamo e che si commettono nella realtà di oggi”.
La preghiera di riparazione è una
grande forma di consolazione.
Concludiamo, con la certezza che
viene dalla fede che dopo aver vissuto
per Cristo e con Cristo ritroveremo
in Lui i nostri cari.
Le vedove benedette di Seregno
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Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento
Monsignor Ambrogio Piantanida, monsignor Bruno Molinari, monsignor Luigi Schiatti
e dom Leo Kiskinis hanno celebrato una santa Messa di accoglienza
Adoratrici perpetue del SS. Sacramento: la comunità cresce
Accolte dieci consorelle provenienti dal monastero di Genova:
oggi sono ben ventisette le monache che si alternano giorno e notte in adorazione
Martedì 9 ottobre,
alle ore 17.30,
mons. Ambrogio
Piantanida, Vicario
dell'Arcivescovo
Angelo Scola per
gli Istituti di Vita
Consacrata della
diocesi di Milano,
mons. Bruno Molinari, mons. Schiatti
e dom Leo Kiskinis hanno concelebrato la Santa
Messa, con la quale
la nostra comunità
ha affidato al Signore una nuova
tappa della sua storia: da poche ore
avevamo accolto - per formare
un'unica famiglia - dieci consorelle
appartenenti al monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento di
Genova.
Il monastero ligure, fondato nel 1884,
è oggi bisognoso di importanti ristrutturazioni e di un significativo ridimensionamento perché le dieci
anziane monache possano continuare a viverci; da ciò la decisione di
unirsi alla nostra comunità. Hanno
chiesto di essere accolte insieme, di
non essere divise. Hanno scelto, pur
con la sofferenza che possiamo facilmente immaginare, di poter continuare la loro vita di Adoratrici, più
preoccupate di essere nella condizione di vivere la loro vocazione che
di mantenere le loro cose e la loro
casa.
La comunità di Seregno, quindi, cresce e oggi sono ventisette le monache che si alternano giorno e notte
in preghiera alla presenza della SS.
Eucaristia.
Nel bollettino interno della Federazione delle Adoratrici, la Madre Federale, suor M. Daniela Pozzi, così ha
scritto a proposito di questo evento:
“Personalmente porto nel cuore due
sentimenti opposti, ma che la vita a
volte ci fa gustare insieme, come
dice un canto a Maria: gioia e dolore hanno un confine incerto. Non
sempre è facile tenerli separati, così
come la morte e la vita, il seme che
marcisce e il frutto che ne nasce. Se
da una parte c'è il dolore per una
comunità che chiude, dall'altra c'è
una gioia profonda per il miracolo
di fede di cui sono stata
testimone. Carissima
Madre Maria dell'Eucaristia, carissime suor
Maria del Sacro Cuore,
suor Maria Grazia,
suor Maria di Gesù,
suor Anna Maria, suor
Maria
Bernardetta,
suor Maria Emanuela,
suor Maria Renata,
suor Maria Beniamina
e suor Maria Immacolata, quando un monastero chiude nel modo
in cui voi state chiudendo il vostro monastero, non paragonatelo
al fallimento di un'impresa, non
pensate alla desolazione per la
mancanza di vocazioni che avrebbero potuto tenere in vita un progetto. Altri lo faranno, voi no, noi
no! La fede ci dice che la vostra
croce di oggi è feconda - come? lo sa
Dio. Il vostro sereno abbandono
alla volontà di Dio, il vostro religioso distacco, in spirito di povertà
e obbedienza, la vostra fraterna
unione, porteranno abbondanti
frutti spirituali. A Seregno vi accogliamo a braccia e cuori aperti, perché possiate continuare a vivere in
fedeltà amorosa e serena la vostra
vocazione!”.
Le Adoratrici Perpetue del
SS. Sacramento
Nella chiesa del monastero - in via Stefano, 52 - nelle notti da venerdì a sabato e da sabato a
domenica, la chiesa rimane aperta e il SS. Sacramento solennemente esposto, per permettere
l'adorazione eucaristica anche ai fedeli che lo desiderano.
OTTOBRE
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Basilica San Giuseppe
Il partecipato pellegrinaggio del 25 settembre al monastero delle Carmelitane Scalze di Ferrara
L’abbraccio gioioso e festoso dei nostri concittadini
Le nostre vocazioni “generate” dalla comunità cristiana della parrocchia san Giuseppe
Le quattro suore carmelitane seregnesi con mons. Bruno Molinari.
Un gruppo di seregnesi, lo scorso 25 settembre, ha piacevolmente “invaso” il parlatorio del nostro “Monastero Santa
Teresa” di Carmelitane Scalze, di Ferrara.
Accompagnati da monsignor Bruno Molinari, nuovo prevosto di Seregno, e animati dal desiderio di rivederci, ci hanno
regalato la gioia di un incontro che ha
confermato l’affetto e l’amicizia immutati nello scorrere degli anni.
Abbiamo rivisto parenti, amici, conoscenti, ex-compagne di oratorio, abbiamo scambiato qualche parola con
ciascuno di loro. Per questo momento di
ricordi, confidenze, condivisione e familiarità siamo riconoscenti al Signore e a
Lui affidiamo tutti perché siano nella
pace, crescano nella fede, nella speranza
e nell’amore.
Siamo quattro seregnesi “generate” dalla
comunità cristiana della parrocchia san
Giuseppe: lì siamo state battezzate, educate alla fede, accompagnate in un cammino di maturazione cristiana dalle
nostre famiglie, dai sacerdoti, dalle suore,
dall’oratorio e da tante persone che ci
hanno trasmesso con la vita e le parole
186
OTTOBRE
duemiladodici
la bellezza del credere, dell’imparare ad
affidarsi a Dio.
Sta iniziando l’Anno della fede, proposto
da Papa Benedetto XVI: è un invito a riscoprire la fede, a rivolgere uno sguardo
rinnovato a Dio, che ci viene incontro
nella persona di Gesù, che ci parla nel
Vangelo. La fede si fonda sull’accoglienza
di questa Parola, per farla entrare nella nostra vita, per trovare in essa una risposta
al senso di ciò che viviamo, per riconoscere, nelle vicende belle e tristi della propria storia, la presenza di Gesù accanto a
noi. Lui non aspetta che un nostro
sguardo, ed è pronto ad essere nostro interlocutore, nostro amico. Con la preghiera possiamo rivolgerci a Lui, senza
timore, ma con fiducia e amore. Scrive S.
Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux):“La
preghiera è uno slancio del cuore, è un
semplice sguardo gettato verso il Cielo, è
un grido di gratitudine e di amore nella
prova come nella gioia...”. E ancora:“Se appena do un’occhiata al santo Vangelo, respiro il profumo della vita di Gesù, e so
da quale parte correre…”.
Gesù ascolta le nostre parole, i desideri,
le ansie del cuore, e si mette a camminare con noi.Anche S.Teresa di Gesù (di
Avila) ci rassicura con la sua esperienza:
“Tutto si può sopportare con un Amico
così buono, con un così valoroso capitano che per primo entrò nei patimenti.
Egli aiuta ed incoraggia, non viene mai
meno, è un amico fedele.”.
Noi Carmelitane Scalze, seguendo l’esperienza dei santi del Carmelo, cerchiamo
di vivere questa intensa relazione di amicizia con “Colui che sappiamo ci ama” (S.
Teresa di Gesù) e di allargare i confini
del cuore per ospitare le attese di tutti e
intercedere.
E’ possibile per tutti vivere la vita nella
sua bellezza, luogo e tempo di umanità,
amore e dono.
Speriamo che molti ragazzi e giovani possano incontrare testimoni visibili di questo e possano tuffarsi a loro volta in una
avventura esistenziale che farà loro scoprire di essere amati e capaci di amare,
nonostante le fragilità e gli errori. In questo modo si scopre, si conosce e si realizza il progetto di Dio sulla propria vita.
Ringraziamo di cuore quelli che sono venuti ad incontrarci, quelli che ci ricordano
e continuano a volerci bene. L’interesse
alla situazione del nostro monastero dopo
il terremoto è segno del legame che ci
tiene uniti. Siamo grate per le raccolte di
offerte effettuate con la vendita di ombrelli, riso, lumini, che hanno animato la
vostra generosità e ci hanno commosso.
Ancora grazie, con la promessa di un ricordo costante nella preghiera.
Suor Maria Paola
(Claudia Tremolada)
Suor Maria Benedetta
(Mariuccia Frigerio)
Suor Mariagrazia
(Roberta Pellegatta)
Suor Maria Raffaella
(Betty Viganò)
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Basilica San Giuseppe
COMUNITÀ PASTORALI
MARIA MADRE DELLA CHIESA E SAN LUCA IN SEREGNO
STATISTICA PARROCCHIALE
SETTEMBRE
SS. QUARANTORE 2012
"EUCARISTIA: SORGENTE E META DELLA VITA DI FEDE"
BATTESIMI
Elisa Zanini Fangke, Beatrice Casonato, Laura Biondi, Giorgia Granatiero, Noemi Caronni, Giulia Vedana,
Beatrice Tagliabue, Jude Amoah, Osaretin Ogedegbe, Mattia Commissati,
Andrea Longoni, Lorenzo Maira, Aurora Ferrandi, Francesco Dell’Orto,
Noemi Frignati, Camilla Proserpio,
Riccardo Ceravolo, Leonardo Ronchi, Elenoire Colombo, Diego Pellegatta, Ludovica Sala, Filippo
Corbetta, Noemi Egitto, Simone Nespoli, Giada Corallo, Gabriele
Brenna, Benedetta Artesani, Gabriele
Camesasca, Mirco Banfi.
Totale anno: 94
PROGRAMMA NELLA BASILICA SAN GIUSEPPE
Giovedì 25 ottobre
ore 18.00 S. Messa solenne di apertura fra i Vesperi segue adorazione personale fino alle 20.00 e conclusione con la preghiera di Compieta
ore 7.30
ore 8.45
ore 11.45
ore 15.00
ore 17.30
ore 21.00
ore 7.30
ore 8.45
ore 11.45
ore 15.00
ore 17.30
ore 18.00
ore 21.00
ore 21.00
Venerdì 26 ottobre
S. Messa seguita da esposizione dell’Eucaristia
Lodi e S. Messa con omelia esposizione dell'Eucaristia e adorazione personale
preghiera dell'Ora Media e riposizione dell'Eucaristia
Esposizione dell'Eucaristia e Adorazione comunitaria, tempo
di adorazione personale o a gruppi
Vesperi, riposizione dell'Eucaristia e S. Messa
Adorazione comunitaria presso il Monastero delle Sacramentine seguita dalla notte di Adorazione
Sabato 27 ottobre
S. Messa seguita da esposizione dell’Eucaristia
Lodi e S. Messa con omelia esposizione dell'Eucaristia e adorazione personale
preghiera dell'Ora Media e riposizione dell'Eucaristia
Esposizione dell'Eucaristia e Adorazione comunitaria, tempo
di adorazione personale o a gruppi
Vesperi e riposizione dell'Eucaristia
S. Messa festiva della vigilia
inizio della notte di Adorazione all'oratorio S. Rocco
presso la parrocchia del Ceredo Concerto di meditazione:
“La bellezza salverà il mondo”
Domenica 28 ottobre
ore 15.00 esposizione dell’Eucaristia e adorazione personale
ore 16.30 in Basilica conclusione per tutte le parrocchie di Seregno:
Vesperi solenni, Meditazione, Benedizione Eucaristica
Le riflessioni in Basilica saranno tenute da don Gabriele Villa
Nei giorni delle SS. Quarantore:
in Basilica saranno sempre disponibili Sacerdoti confessori
presso l'altare della Madonna si raccoglieranno offerte per
la cera e per i fiori
MATRIMONI
Daniele Gioia e Veronica Barbiere,
Rugiero Marziale e Claudia Mele,
Alessandro Cappellini e Maria
Chiara Vintani, Diego Commissati e
Laura Guerra, Daniele Bochicchio e
Antonella Militello, Giuseppe Di
Bona e Elena Parente.
Totale anno: 27
DEFUNTI
Albertina Villa (81 anni), Ernesta Camagni (87 anni), Gustavo Brambilla
(79 anni), Iolanda Viglione (91 anni),
Battistina Gallone (101 anni), Luigi
Monti (64 anni), Luigi Meroni (51
anni), Maria Santambrogio (79 anni),
Mariairene Dell’Orto (75 anni), Pasqualina Marconi (73 anni), Luigi
Riva (63 anni), Irma Vergani (95
anni), Daniela Pastori (56 anni), Renato Somaschini (71 anni), Luciana
Tagliabue (85 anni),Vittoria Dini (73
anni).
Totale anno: 136
OTTOBRE
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Oratorio San Rocco
Tra le difficoltà a reperire educatori, a trovare i giusti “incastri” tra i mille impegni
dei ragazzi, e lamentele dei genitori, è iniziato l’anno catechistico
Ma che fatica il Catechismo… se la famiglia
non è coinvolta nella spiritualità del figlio!
La spiritualità è materia delicata e richiede perseveranza ed esempio continuo dei genitori
Ormai i catechismi si
sono avviati in ogni parrocchia al momento in
cui scrivo. Niente di
nuovo dal fronte si
potrà dire… Ma assicuro al lettore che ogni
anno è una lunga e logorante battaglia!
Perché battaglia? Immaginate in primo luogo,
ogni anno la ricerca di
persone disponibili a
fare la catechista. E naturalmente nessuno lo
vuol fare! E le poche
persone che si rendono
disponibili perché sfiancate dal don o dalle
altre catechiste, ovviamente non
vanno mai bene ai sempre più esigenti genitori che spesso si aspettano
che a fare la catechista ci sia una specialista del settore pronta a tutto, modello “SOS tata”! Purtroppo non è
sempre così! E capita che a fare la catechista ci sia una persona esattamente come le altre che in fatto di
fede e di pedagogia non è laureata,
ahimè! E allora bisogna accontentarsi
non solo del prete dell’oratorio che
capita (!) ma anche delle catechiste
ricordandosi che entrambe le categorie, preti e catechiste, sono, come i
politici, espressione del popolo!
Ma andiamo avanti. Il secondo problema si chiama INCASTRO. Cioè per
un genitore medio occorre incastrare
il catechismo tra la scuola e le mille
altre proposte che vengono dal
mondo dei ragazzi. Dallo sport ai vari
corsi senza tener conto delle terapie
mediche o similari. E per la legge dell’incastro se non va bene quello pro-
188
OTTOBRE
duemiladodici
posto dalla parrocchia di appartenenza vado allora da quello che mi è
più comodo o necessario in base alle
esigenze. Qui inserirei un principio
che a mio parere deve concorrere
nell’impiego del tempo libero del figlio. Il principio è quello dell’appartenenza. E regge solo se tengo
veramente a far continuare una crescita nella fede del figlio. Ovvio che
se mi accontento della Cresima e
basta, questo principio non è da tenersi nemmeno in considerazione. E
non sto qui ora a considerare quelli
che scelgono il catechismo in base al
grado di “sbattimento”. Cioè: mando
il figlio laddove mi chiedono di
meno. Non li tengo nemmeno in considerazione qui. Ci vorrebbe un trattato solo per queste famiglie!
Altro capitolo è la frequentazione. Capitolo doloroso che ogni anno, almeno una volta, mi ritrovo a scrivere
sulle pagine di questo mensile: alla
fine don Paolo mi manderà a quel
paese per la ripetitività
degli argomenti, lo so!
Quando su una trentina
di incontri all’anno alcuni famiglie fanno partecipare i loro figli, e
naturalmente escludo
tutte le situazioni particolari e giustificazioni
più valide, meno della
metà, mi risulta difficile
capire se la famiglia è
davvero coinvolta nella
spiritualità del proprio
figlio. La spiritualità è
materia delicata e richiede perseveranza ed
esempio continuo. Ma
non tanto del prete o
della catechista che vede il catechizzando un’ora a settimana: ma come
sempre dei genitori… Non dico novità in proposito e non mi dilungo.
Vado sempre a rompere su questo
tasto. Ma d’altra parte mi sono accorto che laddove la famiglia si è lasciata un minimo coinvolgere,
l’effetto sui bambini è stato subito
evidente. E allora per questo vorrei
continuare nel tentativo che mi ha
entusiasmato e allo stesso tempo
messo alla prova lo scorso anno: la visita nelle famiglie dei catechizzandi.
Non sarà la soluzione ottimale a tutti
i problemi ma sicuramente un tentativo di mediazione.
Ci sarebbero altri capitoli minori da
aprire… ma sarà per un’altra volta…
Don Gianmario Poretti
Vicario C.P.
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Domenica 7 Ottobre monsignor Bruno Molinari
ha fatto il suo ingresso solenne come Prevosto di Seregno
“Lavoriamo insieme nella vigna del Signore,
anche se mi sento l’operaio dell’ultima ora”
Il rito solenne preceduto da un cammino nei luoghi più significativi
della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa
E’ stata una giornata
linari ha ricordato
intensa e significache già ad inizio di
tiva, quella di domeluglio
aveva
nica 7 ottobre, festa
mosso i suoi primi
della Madonna del
passi in Seregno
Rosario, per i fedeli
proprio da quella
della parrocchia S.
chiesa, la più anGiuseppe, per la cotica della città,
munità
pastorale
mantenendo fede
Maria Madre della
alla tradizione che
Chiesa e per l’intera
ha visto molti suoi
città di Seregno. Si
predecessori avcelebrava l’ingresso
viarsi da lì verso la
solenne del nuovo
Basilica. Poi una
Prevosto, monsignor
semplice
doBruno Molinari, assemanda, quasi a sotgnato dal card. Antolineare
la
gelo Scola alla guida
volontà di metdi questa comunità, L’ingresso in città di monsignor Bruno Molinari, secondo tradizione è ini- tersi in ascolto
nonché amministra- ziato dalla chiesetta di San Salvatore come tutti i suoi predecessori salu- delle esigenze dei
tore della comunità tato da dom Giovanni Brizzi e dai fedeli del quartiere. (foto Volonterio) suoi parrocchiani:
di S. Luca.
”Cosa volete racL’avvicendamento di un parroco nella dare a questa giornata un’impronta comandare al vostro parroco?” Unavita di una comunità è sempre un mo- ben precisa, mettendosi in cammino nime la richiesta di ricordarsi dei
mento atteso e significativo: il deside- per le strade della nostra città, in con- fedeli di S. Salvatore e la promessa di
rio di conoscere chi sarà alla guida tinuità con quanto hanno fatto i suoi ricordarlo nelle preghiere.
della parrocchia, le sue linee guida in predecessori e - nel contempo - Mons. Bruno ha poi raggiunto a bordo
campo pastorale, la capacità di vivere aperto alle nuova realtà ecclesiale, la di una Saab scoperta la chiesa di don
quotidianamente accanto ai fedeli af- comunità che comprende le parroc- Orione, accolto dal canto dei fedeli e
fidatigli, la sensibilità nel cogliere i chie S. Giuseppe, S. Valeria e S. Gio- dal direttore della comunità, don Luigi
“segni del tempo” e i mutamenti della vanni Bosco al Ceredo, scegliendo Pastrello. Il nuovo parroco ha avuto
città e della società. Queste le aspetta- uno stile semplice e sobrio, ma denso parole di ringraziamento per l’opera
tive che animavano quanti hanno par- di significati e di gesti simbolici.Ad ac- preziosa svolta dal Piccolo Cottolengo
tecipato alla cerimonia d’ingresso e compagnarlo al suo fianco c’era don a favore dei tanti fedeli che sono più
hanno voluto accompagnare monsi- Paolo Ciotti.
distanti dalla parrocchia, ma sopratgnor Bruno in questa occasione. A Il suo cammino, quasi un pellegrinag- tutto ha sottolineato la vicinanza a chi
creare un clima festoso e genuino con- gio cittadino, ha preso avvio alle 8.30 soffre. “La sofferenza - ha affermato tribuiva la disponibilità e l’atteggia- dalla piccola chiesa di S. Salvatore, ove non deve mai sfuggire alle attenzioni
mento di accoglienza dei presenti, che ad accoglierlo si era radunata una pic- di un sacerdote” e ha avuto un pennon hanno fatto mancare al nuovo pre- cola folla di fedeli con don Giovanni siero speciale per gli ospiti e i loro favosto una parola d’incoraggiamento e Brizzi, il monaco benedettino che da miliari, affidando tutti alla protezione
d’augurio.
anni cura le celebrazioni in quel della Madonna del Rosario.
Dal canto suo mons. Bruno ha inteso rione. Salutando i presenti, mons. Mo- Giunto alla chiesa del Ceredo, dopo
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un canto d’accoglienza,
un membro del consiglio parrocchiale a
nome dei sacerdoti e dei
fedeli ha rivolto parole
di benvenuto, esprimendo il desiderio di
continuare il cammino
di comunione avviato
con la realizzazione
della comunità pastorale.“Ho inteso fare questo pellegrinaggio - ha
risposto il nuovo parroco - per tenere insieme i vari luoghi della
comunità: ho trovato
aiuto e collaborazione.
Continuiamo a lavorare
insieme nella vigna del
Signore, anche se io
sono arrivato all’ultima
ora. Vedo il grande
frutto del lavoro di chi
negli anni ha coltivato
questa vigna.”
A S. Valeria mons. Molinari è stato accolto da
don Giuseppe e don
Lino, oltre che dai fedeli
riuniti prima della S.
Messa. Dopo un momento di preghiera,
prendendo la parola, ha
sottolineato che per ciascuno del luoghi visitati
c’era qualcosa di particolare:“Qui sento la vicinanza materna di Maria,
c’è la sua casa e nel
giorno della Madonna
del Rosario a voi chiedo
di affidarmi alla Madre e
al suo accompagnamento materno.” Non ha
mancato poi di ringraziare i laici collaboratori, “immagine e realtà
di comunione e testimonianza del Vangelo”.
Alle 9.30 il nuovo Prevosto è arrivato davanti alla
chiesetta di S. Rocco: ad
190
OTTOBRE
duemiladodici
Gli ospiti di don Orione hanno salutato monsignor Bruno Molinari nella chiesa di Maria Ausiliatrice. (foto Volonterio)
Sopra: La comunità di San Giovanni Bosco al Ceredo, per voce
di Claudio Pavan, portavoce del consiglio pastorale, ha porto il
benvenuto al nuovo pastore. Sotto: Davanti alla Madonna di
Santa Valeria il nuovo prevosto della città ha affidato il suo
compito a Maria. (foto Volonterio)
attenderlo il Sindaco Giacinto Mariani, le autorità
civili e militari, il vicario
episcopale mons. Patrizio Garascia, i bambini
dell’oratorio e una folla
festante. Da lì il cammino per le strade della
città è proseguito a piedi
lungo le vie Cavour e
XXIV Maggio, addobbate
a festa con striscioni beneauguranti, accompagnato dalle note del
Corpo Musicale S. Cecilia e da numerosi parrocchiani. In piazza Libertà,
davanti al palazzo Landriani, il saluto ufficiale
del Sindaco, che ha
espresso la volontà di
collaborazione e la necessità di una guida per
la città che non sia solo
materiale, per affrontare
i piccoli e grandi problemi di Seregno. “Le
consegno una città sana
- ha affermato Giacinto
Mariani - persone che si
spendono per il bene altrui, affiancati dalle autorità civili e militari che
assicurano il benessere e
la sicurezza della città”.
A sua volta mons. Molinari ha ribadito di aver
trovato una Seregno
dalle tante risorse
umane e sociali, vivace e
ha auspicato moralità e
collaborazione, nei rispettivi ruoli, per contribuire alla crescita della
città.
Ultima tappa del lungo
percorso una Basilica
gremita di gente che ha
accolto il suo nuovo parroco con un prolungato,
caloroso applauso e i
canti delle corali delle
tre parrocchie della co-
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munità unite insieme
molti non credenti o
per l’occasione. Dopo la
non praticanti che sono
lettura del Decreto Arcifra noi, forse lontani dalla
vescovile di nomina, ha
Chiesa ma non certo dal
avuto inizio il significacuore di Dio.”
tivo rito della presa di
Ha poi proseguito: “Alpossesso, presieduta da
l’inizio del ministero di
mons. Patrizio Garascia,
un nuovo parroco è lee la Celebrazione Eucagittimo
domandarsi:
ristica. Mons. Molinari è
quale programma pastostato invitato a rinnorale vorrà mettere in
vare le promesse fatte al
atto? Per rispondere mi
momento dell’ordinaviene in mente una
zione sacerdotale, cui è
espressione scritta da
seguita l’invocazione
Giovanni Paolo II nella
allo Spirito Santo e la beesortazione Novo Milnedizione del nuovo
lennio Ineunte dopo il
parroco.A lui sono state Dalla chiesina dei santi Rocco e Sebastiano, monsignor Molinari grande Giubileo del
consegnate le chiavi del accompagnato dal Vicario episcopale, monsignor Patrizio Ga- Duemila; diceva:“Non si
tabernacolo e un lezio- rascia, in corteo a piedi ha raggiunto piazza Martiri della Li- tratta di inventare un
nario, simboli della co- bertà. (foto Volonterio)
nuovo programma. Il
munione eucaristica e
programma c'è già: è
della missione di annunciare ai fedeli nella Chiesa che è in Seregno: metten- quello di sempre, raccolto dal Vangelo
il Vangelo; l’acqua del fonte battesi- domi con voi all’ascolto della Parola; e dalla viva Tradizione della Chiesa.
male, una stola viola e gli oli sacri a si- pregando e celebrando i sacramenti Esso si incentra in Cristo stesso, da cognificare i sacramenti che un con voi, per voi e per tutti; vivendo la noscere, amare, imitare, per vivere in
sacerdote è chiamato a somministrare grazia della comunione anzitutto con i lui la vita trinitaria, e trasformare con
e la sua partecipazione al sacerdozio miei confratelli sacerdoti, con i reli- lui la storia fino al suo compimento”.
di Cristo; la mitria e la ferula a ricor- giosi, con i collaboratori laici e con Il Papa diceva questo in riferimento
dare il legame col Papa e col proprio tutti i parrocchiani; raccogliendo in alla missione della Chiesa nel terzo
Vescovo e l’atteggiamento di guida e particolare le sfide oggi emergenti: ri- millennio cristiano, ma vale certaservizio della comunità a lui affidata. guardo alla famiglia, ai giovani, alle an- mente anche per noi, pur nel nostro
Infine la presentazione del nuovo par- tiche e nuove sofferenze e povertà, ai piccolo. Dentro questo programma
roco all’assemblea, cui è
semplice e molto illumiseguito un intenso ap- In piazza Martiri della Libertà, ai piedi di palazzo Landriani- nante, impegnativo ma
plauso e lo sventolio Caponaghi, il sindaco Giacinto Mariani ha dato il benvenuto insieme rasserenante
delle bandiere da parte al Prevosto della città. (foto Volonterio)
c’è tutto quello che
dei bambini.
serve davvero: il priDurante l’omelia mons.
mato della Grazia di
Bruno ha richiamato la
Dio, la testimonianza
profonda comunione
della santità, l’impegno
con l’Arcivescovo e con
della Chiesa ad essere
tutta la Chiesa Ambrocasa e scuola di comusiana e ha ricordato “i
nione.”
pilastri portanti della
Ricordando
l’immicomunità credente” rinente inizio dell’Anno
chiamati dal Cardinale
della Fede, ha confesnella sua lettera pastosato: “Questa mattina
rale “Alla scoperta del
mentre entravo nelle
Dio vicino”.
nostre chiese e poco fa
“Con il medesimo spivarcando la soglia della
rito e con le stesse prioBasilica non ho potuto
rità vorrei dunque
fare a meno di pensare
iniziare il mio cammino
alla “Porta fidei” di papa
OTTOBRE
duemiladodici
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Alcuni sacerdoti che hanno concelebrato la Messa d’ingresso con monsignor Bruno Molinari in basilica san Giuseppe. (foto Volonterio)
Benedetto: entro in questa Comunità
passando attraverso la porta di una
lunga e forte esperienza e tradizione
di fede e di carità che ha caratterizzato addirittura nei secoli questa Comunità. E mi auguro che anche il mio
ministero di parroco possa essere
“porta della fede” sempre aperta attraverso la quale ciascuno riesca a incontrare il Signore, a ritrovare e gustare la
bellezza della vita cristiana, in tempi
di tanta incertezza e smarrimento
quali sono quelli in cui viviamo”.
Riferendosi poi alla parabola degli
operai della vigna, la pagina di Vangelo
proclamata poco prima, ha indicato alcune semplici e preziose indicazioni.
La fede è dono di Dio e della sua grazia: “Più che delle nostre opere - ha
sottolineato - Dio ha bisogno della nostra fiducia e del nostro abbandono in
Lui; lo sento quanto mai vero per me
oggi come pastore di questa comunità… non io, ma Dio!...”. Ha ricordato
che “Dio viene a cercarci anche
quando si è fatto tardi… perché non
è mai troppo tardi per Lui... Dio
chiama tutti - non solo il parroco! - a
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OTTOBRE
duemiladodici
lavorare per Lui: non ci vuole spettatori passivi, e dunque anche qui: non
io, ma noi.” Infine ha evidenziato che
la gratuità sorprendente di Dio: “…ci
insegna che nel lavorare per il Signore
occorre avere le sue stesse misure di
benevolenza, non coltivare invidie o
presumere di avere dei diritti particolari…, ragionamenti che contraddicono in pieno la logica del Vangelo.”
Ha poi concluso:“Oggi io - pur come
prevosto di Seregno - mi sento come
l’operaio dell’ultima ora: sono chiamato dal Signore e inviato dal Vescovo
a lavorare dove altri hanno già faticato
a lungo, ho la fortuna di raccogliere
ciò che altri hanno seminato con larghezza e sacrificio, riconosco e apprezzo la bellezza di questa Chiesa
edificata dal Signore.
E allora sento la responsabilità del
mettermi in continuità con i miei ottimi predecessori e sento di doverli
ringraziare per l’amore e la dedizione
con cui hanno custodito e curato questa “vigna” benedetta e feconda.”
Ha chiesto quindi la preghiera e
l’aiuto dei parrocchiani, così come si
è affidato a Gesù e alla Madonna del
Rosario, a due beati - padre Luigi
Monti e don Serafino Mozzarone - ai
patroni della comunità, al patriarca
Ballerini e al beato Giovanni Paolo II
per affrontare il compito che gli è
stato affidato.
A conclusione della S. Messa il grazie
a quanti hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica, dalle autorità ai
sacerdoti e religiosi, dai fedeli di Seregno agli amici dei luoghi in cui in precedenza ha svolto il suo ministero, dai
piccoli che hanno avuto tanta pazienza a quanti hanno contribuito ad
organizzare il giorno del suo ingresso.
Sul sagrato la festa è continuata tra applausi, volo di palloncini e tortore, parole beneauguranti e tante strette di
mano. I primi passi di mons. Bruno
Molinari sono stati importanti e significativi: una comunità ora gli si affianca in un cammino che tutti ci
auguriamo intenso e proficuo, ricco di
fede e di grazia, tutti tesi a lavorare insieme nella vigna del Signore.
Mariarosa Pontiggia
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Abbazia San Benedetto
Il monastero si è arricchito di una pregevole opera:
“il Cristo benedicente in Gloria” del maestro iconografo Giovanni Mezzalira
In cripta è ripreso il ciclo della “Lectio Divina”
Le icone benedette dal priore dom Kiskinis
Gli allievi del corso superiore di iconografia hanno eseguito e donato
l’icona raffigurante san Benedetto, all’omonimo centro culturale
Nella cripta della chiesa abbaziale l'abate emerito dom Valerio Cattana tiene la "Lectio Divina". (foto Volonterio)
Il ciclo della “Lectio Divina”, dopo la pausa estiva, è ripreso
da una settimana e proseguirà sino alla fine di giugno tutti
i sabato, dalle 17 alle 18, nella cripta della chiesa abbaziale.
A tenere la “lectio” è l’abate emerito dom Valerio Cattana,
che continua così l’iniziativa intrapresa venti anni fa, e mai
interrotta, su invito del cardinal Carlo Maria Martini, il quale
sosteneva che “occorre insegnare alla gente il metodo semplice e mnemonicamente ritenibile, che si esprime con la
triade: lectio, meditatio, contemplatio”. E ancora oggi tutto
prosegue con quello spirito, quando per “lectio” il porporato
Le icone benedette di alcune delle allieve del corso di iconografia che si tiene al centro culturale san Benedetto. (foto
Volonterio)
intendeva la lettura
del brano, meglio
se quello della liturgia del giorno,
cercando di coglierne le scansioni
(la struttura), le parole chiave, i personaggi, le azioni e le
loro qualifiche. Per
“meditatio” la riflessione sui messaggi del testo, sui
messaggi perma- Il priore dom Leo Kiskinis con il maenenti che trasmette stro iconografo Giovanni Mezzalira che
e per “contempla- ha dipinto la grande icona del "Cristo
tio o oratio”, il mo- benedicente in Gloria". (foto Volonterio)
mento
più
personale della lectio divina, quello nel quale si entra in dialogo con Colui che parla attraverso il testo e attraverso l’intera
Scrittura.
Il monastero dell’abbazia, domenica 7 ottobre, si è arricchito
di una pregevole opera d’arte eseguita dal maestro iconografo
Giovanni Mezzalira, che da sette anni segue e dirige il corso
di iconografia del centro culturale San Benedetto. E’ una icona
che raffigura il “Cristo benedicente in Gloria” con ai piedi i
Serafini e nella mandorla, dai toni azzurri, sono inserite stelle
e raggi d’oro. Un quadro di 120x240 centimetri che è stato
collocato al centro del refettorio del monastero.
Sempre domenica 7 ottobre, alle 15, nella chiesa abbaziale, il
priore dom Leo Kiskinis, ha presieduto la cerimonia di benedizione delle icone eseguite durante i mesi del corso di iconografia tenuto dal maestro Giovanni Mezzalira. Un corso,
aperto a tutti, e che riprenderà il prossimo mese di gennaio.
Per le iscrizioni rivolgersi alla portineria del monastero. Gli allievi del corso superiore di iconografia hanno donato al centro culturale san Benedetto l’icona da loro eseguita del santo.
L’icona, cioè l’immagine che la Chiesa nella sua tradizione ha
consegnato ai credenti come luogo della presenza di Dio e
canale privilegiato di grazia, fonda la sua essenza nel cuore
stesso della fede cristiana, cioè nel mistero dell’incarnazione
del Figlio di Dio.
Paolo Volonterio
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Parrocchia Santa Valeria
Santa Valeria: il 21 ottobre pellegrinaggio a Pavia, in santuario un missionario predicatore
Anno della fede da vivere ognuno secondo il suo carisma
Oratorio, vita eucaristica, comunione con le altre realtà parrocchiali,
attenzione alle vocazioni: ciascuno può trovare il suo ambito d’impegno
nuovo responsabile della comunità
pastorale. Gli abbiamo chiesto di esserci vicino, di essere per noi un sicuro punto di riferimento, nonostante
sappiamo che egli, in questo momento, debba preoccuparsi anche di
tutte le altre comunità parrocchiali
della città di Seregno. Lo ringraziamo
della disponibilità che ci ha finora dimostrato e gli auguriamo di iniziare
con noi un cammino che dia molti
frutti di comunione.
L’anno della fede ci interpella personalmente e la comunità parrocchiale
ci dà la possibilità di mettere alla
prova i fondamenti della nostra adesione a Cristo, che, come nella vicenda dei discepoli di Emmaus, vuole
accostarsi ad ogni persona per dare
una risposta alla ricerca del senso ultimo della propria vita.
La festa dell’anniversario di consacrazione del Santuario ha dato, a tutti noi,
la possibilità di confrontarci sulla nostra fede, ripercorrendo la storia della
nostra parrocchia.
Sabato 29 settembre ci siamo trovati
con don Bruno e don Giuseppe in
santuario e attraverso fotografie e
commenti abbiamo avuto la possibilità di apprezzare ancora una volta
tutto quello che i nostri padri ci
hanno trasmesso. L’eredità ricevuta, visibile attraverso le mura del santuario
e tutte le opere in esso presenti e le
suppellettili, sono simboli concreti
della fede che ha animato la vita dei
nostri predecessori e del loro deside-
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OTTOBRE
duemiladodici
rio di trasmetterla alle generazioni future. Il nostro pensiero è andato
anche ai tanti benefattori, che attraverso i loro piccoli e grandi sacrifici
hanno permesso la realizzazione del
santuario e delle costruzioni ad esso
annesse, che sono state utili a costruire la comunità attraverso le diverse
generazioni. La
nostra
gratitudine è stata rivolta anche a tutti
i sacerdoti che hanno svolto il loro ministero nella nostra comunità. Il ricordo di quanto abbiamo da loro
ricevuto ci ha fatto rendere grazie al
Signore di averceli fatti conoscere.
Grazie anche alla loro gestione della
comunità e alle tante scelte di volta in
volta fatte per rispondere alle sempre
nuove necessità, i nostri cari sacerdoti
ci hanno permesso di reagire costruttivamente alle sfide della società e di
superare momenti di difficoltà e di
prova.
Durante la Messa delle ore 11 di domenica 30 settembre abbiamo accolto
monsignor Bruno Molinari come
FESTA DELL’ORATORIO
Domenica 14 ottobre con la Messa solenne delle ore 11, presieduta da don
Giuseppe insieme a don Guido, abbiamo festeggiato l’apertura ufficiale
dell’anno oratoriano. La partecipazione vivace e numerosa di tanti bambini, ragazzi, famiglie ha permesso di
vedere concretamente la bellezza
della comunità radunata attorno all’Eucaristia e che ci rende Chiesa del
Signore. Ciascun partecipante aveva
preparato per questa giornata una sua
‘impronta’ che è stata posta in una
cesta ai piedi dell’altare: con ciò si è
voluto sottolineare l’importanza dello
stare insieme, ciascuno con le proprie
doti e le proprie caratteristiche, per
percorrere un cammino di amicizia e
di condivisione gli uni con gli altri, ma
soprattutto con Gesù, l’amico a noi
più vicino e più fedele.
Durante la celebrazione, con il mandato per catechisti ed educatori, alla
presenza anche di Giulia, l’educatrice
responsabile, di Madre Renata e del seminarista Salvatore, don Giuseppe ha
sottolineato l’importanza di questo
servizio di volontariato molto prezioso nei confronti dell’educazione
delle generazioni future e si è complimentato della loro presenza numerosa. Questo è sicuramente un segno
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Parrocchia Santa Valeria
visibile di una comunità che guarda
con speranza e fiducia al futuro, ed è
capace di manifestare la sua fede. La
parabola del lievito nella pasta, commentata durante l’omelia, deve essere
lo stile di vita del cristiano: Gesù ci invita ad essere presenza nella società,
nel mondo, non facendo cose spettacolari, ma nella vita ordinaria con il
fine di rendere tutta l’umanità ‘pasta
buona’.
EVENTI DI OTTOBRE
Don Giuseppe ha proposto un itinerario di preghiera per le vocazioni. In
particolare, ha chiesto di pregare per
il cammino in preparazione al sacerdozio del nostro seminarista Paolo
Confalonieri con una sera di Adora-
zione Eucaristica mensile, presso la
cappella Santa Caterina. L’appuntamento di questo mese si è svolto giovedì 4 ottobre, dalle 20.30 alle 22. La
partecipazione è stata numerosa e fervente, l’esperienza è stata significativa
per ogni partecipante. Il prossimo appuntamento di Adorazione sarà per la
sera dell’8 novembre.
Per iniziare l’anno della fede è stato
proposto per domenica 21 ottobre un
pellegrinaggio a Pavia, per riscoprire
la figura di sant’Agostino, attraverso le
sue reliquie conservate presso la Basilica di San Pietro in ciel d’oro. L’incontro con questo Padre della Chiesa,
notevole esempio di santità, vuole essere una sollecitazione a rinnovare nel
profondo di noi stessi la decisione di
STATISTICA PARROCCHIALE GIUGNO, LUGLIO
BATTESIMI: Mattia Ferrario, Jennifer Sottile, Matteo Anfuso, Christian Alemanno, Luca Ninotta,Viola Pellegatta,
Sara Pugliatti.
Totale anno: 34
MATRIMONI: Marco Novati e Serena Dalla Longa, Davide Diotti e Marilisa Gallo, Fabio Mariani e Eleonora
Loni Meroni, Michele Scoca e Rosalia Boscia.
Totale anno: 20
cercare la verità della nostra vita,
come ci suggerisce Papa Benedetto,
per realizzare quell’incontro con il Signore della vita che sa illuminare ogni
cosa.
Ottobre è tradizionalmente, per la nostra parrocchia, il mese dedicato all’attenzione missionaria e al sostegno dei
nostri missionari, annunciatori del
Vangelo di Cristo, operanti in varie
parti del mondo. Domenica 21 ottobre ci sarà la presenza di un missionario durante le S. Messe, che racconterà
le sue esperienze e ci inviterà a riflettere sul tema della giornata “Ho creduto perciò ho parlato”: partendo
dalla nostra fede dobbiamo diventare
tutti missionari.Ai bambini e ai ragazzi
della catechesi vengono proposte attività di animazione e una piccola rinuncia a favore dei bambini che
vivono condizioni di vita più disagiate. Domenica 28 ottobre, all’interno delle Giornate dell’Eucaristia
che celebreremo in contemporanea a
tutte le parrocchie della città, al termine del momento di Adorazione in
santuario delle ore 16, sarà proposto
per tutti un ‘Merenda-party’ presso il
Buffet del Pellegrino in via Piave, con
i prodotti del commercio equo-solidale. La mostra missionaria, che vuole
avvicinare tutta la comunità parrocchiale alla realtà della missione ad gentes, è stata allestita presso il salone di
via Piave e sarà aperta da sabato 20 ottobre fino a domenica 4 novembre.
Paola Landra
DEFUNTI: Padre Pino Mariani (82 anni), Elena Fogola
(98 anni), Giovanni Citterio (82 anni), Anna Dell’Orto
(85 anni), Maria Scalera (83 anni), Alice Valsecchi (89
anni), Rosalia La Rosa (88 anni), Luigia Angela Radaelli
(95 anni), Romea Ottolini (86 anni), Madre Angelina
Sangalli Canossiana (88 anni), Dina Marcarini (98
anni), Camilla Sironi (78 anni), Dorino Gavazzi (85
anni), Antonino Liscia (73 anni), Madre Luigia Gualdoni Canossiana (89 anni), Cesare Augusto Falsini (69
anni), Angela Carnago (90 anni), Angela Leveni (81
anni), Noemi Dell’Orto (83 anni).
Totale anno: 63
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Parrocchia
San Giovanni Bosco al Ceredo
Un incontro pubblico ha fatto il punto su una realtà educativa
che non può proporsi come nel passato
Oratorio: quale futuro, e cosa gli chiediamo?
Un luogo di incontro e di crescita alla ricerca di modi e stili sempre nuovi,
mantenendo ferma la propria identità.
Tra fine settembre e la prima metà di ottobre nella nostra comunità abbiamo vissuto alcuni momenti che ritengo molto
significativi: le feste dell’oratorio e l’ingresso canonico del nuovo parroco e responsabile della Comunità pastorale.
Le feste degli oratori non sono una novità, tuttavia segnano l’inizio delle attività degli oratori e sono un richiamo e
un segno evidente della loro presenza.
Festa dell’oratorio vuol dire ribadire ancora l’importanza dell’oratorio nella
vita delle nostre parrocchie, e delle nostre famiglie; un modo per richiamare
l’attenzione e rilanciarne le proposte.
Non è solo gioco. Oltre a una Celebrazione Eucaristica ben preparata e curata, nella quale un gruppo di
adolescenti di Ceredo e Santa Valeria
hanno fatto la professione di fede, ho
trovato significativo e stimolante un incontro proposto la sera del 9 ottobre
dal titolo “Cosa chiediamo all’oratorio?” Purtroppo la partecipazione
non è stata gran che, considerando
che la proposta era rivolta ai due oratori: una trentina di persone in tutto.
Nonostante questo, tuttavia, ho visto
molto interesse e coinvolgimento da
parte dei partecipanti. Dall’intervento di Daniela Mapelli, Ausiliaria
diocesana, collaboratrice con la FOM
(Fondazione oratori milanesi), è
emerso che l’oratorio ha ancora
molto da offrire alle giovani generazione, se però non si commette l’errore di confrontarlo e di paragonarlo
a quello di alcune decine di anni fa,
o peggio, di volerlo riproporre allo
stesso modo. Una certa distanza
emerge sulla “domanda” all’oratorio:
cosa si chiede, cosa ci si aspetta
dall’oratorio? Cosa l’oratorio può offrire? Non sempre queste due cose
coincidono. Ne è prova la spropor-
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OTTOBRE
duemiladodici
zione evidente tra la partecipazione
all’oratorio feriale (centinaia) e all’oratorio domenicale (decine). C’è ancora
molta considerazione, stima e fiducia
nei confronti dell’oratorio, visto come
luogo affidabile, anche se le diverse
condizioni in cui vivono le famiglie
rendono più difficile quella continuità
e consuetudine all’oratorio, più comune invece qualche decina di anni fa.
Non di rado l’unico giorno in cui la famiglia è insieme è proprio la domenica, con le ovvie conseguenze che ne
derivano. Nonostante tutto questo la
sfida che l’oratorio può lanciare ancora
oggi è quella di essere un luogo di incontro e di crescita nella comunità cristiana, trovando modi e stili sempre
nuovi e sempre in dialogo con le domande della gente, mantenendo ferma
la propria identità. Il dr. Michele Ferri,
presidente dell’associazione “Passo
dopo Passo Insieme” ha invece presentato l’esperienza del doposcuola attivo
in un oratorio di Sesto San Giovanni,
nata dall’aver individuato un bisogno
reale per molti ragazzi del quartiere.
Partita un po’ in sordina e con molte
difficoltà è ora un’occasione di aggregazione, di studio, di esperienza di lavoro insieme, aperta a tutti,
indistintamente, ma con una precisa
identità cristiana, che raccoglie numerosi volontari e utenti, in costante rapporto anche con la scuola. È un
esempio di come l’oratorio può entrare
in dialogo costruttivo con altre realtà e
con il quartiere in cui vive.
Infine, una considerazione sulla celebrazione, dello scorso 7 ottobre, di ingresso di mons. Molinari come parroco
e responsabile della nostra Comunità
pastorale. Ho condiviso profondamente la scelta di tenere un’unica celebrazione di ingresso per tutte le
parrocchie, facendola precedere da
una Celebrazione Eucaristica nelle
domeniche di settembre in ciascuna
delle tre parrocchie. È un segno che
si sta camminando verso una coscienza sempre più di insieme e di
comunità. Anche il lungo percorso
prima della celebrazione, toccando
le parrocchie e le altre chiese, è stato
un modo per esprimere quel senso
di unità e di comunione che deve
crescere sempre più in ciascuno di
noi. Bello, davvero bello, vedere l’accoglienza e il senso di festa nelle
moltissime persone che hanno partecipato: è proprio un segno incoraggiante lungo il cammino della nostra
comunità pastorale.
Don Sergio Dell’Orto
Vicario C.P.
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Parrocchia
San Giovanni Bosco al Ceredo
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Comunità Pastorale San Luca
Calda accoglienza per mons. Hanna Alwan, a Seregno per amministrare la S. Cresima
Un primo passo per un legame con la Chiesa del Libano?
La positività di questa esperienza fa sperare che possa nascere
una relazione tra Seregno e quella terra "benedetta"
La città attendeva il giorno in cui mons.
Bruno Molinari avrebbe fatto il suo ingresso come Pastore, Prevosto della Basilica di San Giuseppe. In comunità ci si
era preparati per bene. Il programma era
completo. I presbiteri e il consiglio pastorale avevano definito il programma
dei momenti dell’evento. Domenica 7 ottobre sarebbe stata una giornata stupenda anche se faticosa per monsignor
Molinari. La gente cristiana lo avrebbe
avvicinato e, forse per la prima volta,
avrebbe avuto la possibilità di comunicare con lui, personalmente. La sua affabilità avrebbe messo a proprio agio
chiunque avesse desiderato almeno salutarlo e dargli il benvenuto. E di gente
ce n’è stata davvero tanta nelle diverse
convocazioni del giorno. A sera di certo
avrebbe pregato il Signore che per il ministero del nostro Arcivescovo, l’aveva
condotto a guidare questa porzione di
Chiesa. Seppure stanco avrebbe sentito
nel cuore tanta fiducia per il suo futuro
pastorale, tanta serenità e la promessa di
un impegno totale al servizio della ‘sua’
gente sarebbe stata rinnovata nel suo
dialogo personale con il Signore.
Ma Monsignore mi ha sorpreso quando
l’ho raggiunto per telefono chiedendogli
se gradiva organizzare una serata presso
il ‘mio antico amore’, il Circolo Culturale
San Giuseppe, con Sua Ecc.za Mons.
Hanna Alwan, Vescovo della Chiesa Maronita in Libano. Era in Seregno presso
la comunità di San Luca dove domenica
7 ottobre avrebbe amministrato la S. Cresima nelle tre parrocchie della B.V.Addolorata al Lazzaretto, a San Carlo e a S.
Ambrogio. Con rammarico mi ha risposto che non sarebbe stato possibile perché la sera di venerdì 5 ottobre il Circolo
aveva organizzato una serata sul cardinal
Martini con Padre Sorge e Andrea Maria
Valli, il noto vaticanista. Però, aggiunse
subito, con mia sorpresa, che lo avrebbe
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OTTOBRE
duemiladodici
accolto volentieri nella serata di sabato
6 ottobre per la celebrazione della
Messa vigiliare, proprio a ridosso della
‘sua grande giornata’ quando avrebbe celebrato il suo solenne ‘ingresso’ in città!
E così sabato 6 ottobre, in Basilica, alla S.
Messa delle 18, la gente cristiana presente ha potuto pregare con un ‘testimone’ delle terre dove si vive la fede nei
rischi quotidiani. Mons. Hanna è amico
fraterno da tanti anni. L’avevo vicino
quando insegnava nelle Università romane ‘Diritto canonico orientale’,
quando aveva ricostruito il Collegio maronita chiuso da decenni, quando operava nella Sacra Rota come giudice. Una
personalità squisita, umile e colto, mons.
Hanna ha condiviso l’esperienza del suo
popolo in Libano accogliendo il Santo
Padre Benedetto XVI che nonostante i
rischi aveva voluto firmare di persona
nella terra dei cedri e degli eremiti
l’esortazione apostolica dopo il Sinodo
dei patriarchi d’oriente celebrato un
anno prima. La Chiesa maronita è in una
fase di rinnovamento dopo l’elezione
del nuovo patriarca, Sua Beatitudine. Fu
proprio questo nuovo Pastore, il Papa
dei Maroniti, a voler accanto a sé, richiamandolo da Roma, mons. Hanna e affidandogli il compito di riorganizzare
l’intera chiesa. Un anno fa i preti della
comunità di San Luca lo avevano invitato
a presiedere le liturgie durante le quali
nelle parrocchie sarebbe stata amministrata la Cresima ai loro ragazzi. E’ venuto
apposta dal Libano e per la prima volta
ha amministrato il sacramento della Confermazione. La sua gioia è stata grande e
sincera per l’esperienza vissuta, in particolare per l’accoglienza ricevuta come
confessa lui stesso nella pagina di ringraziamento che mi ha voluto inviare.
Posso esprimere una speranza? Dopo
questa ‘visita’ straordinaria vorrei tanto
che mons. Hanna diventasse amico della
Chiesa che sta in Seregno. Possa nascere
una ‘relazione’ profonda così che Seregno, il suo presbiterio, la sua gente, si
senta in futuro legata a quella terra ‘benedetta’ vivendo concretamente quella ‘comunione ecclesiale’ che in tante
occasioni il Santo Padre ha suggerito. Una
‘comunione’ che permetta di condividere
problemi, difficoltà, speranze nella preghiera e nell’accoglienza reciproca. E se
mi viene perdonato... mi piacerebbe che
capitasse anche per il Libano quanto è
successo tanto tempo fa con la Polonia.
Seregno possa vivere una relazione fraterna con la Chiesa Maronita Libanese
proprio come è successo con quella comunità cristiana polacca di S. Floriano e
di Cracovia dove è nata l’affettuosa ed
esaltante amicizia con il Santo Padre Giovanni Paolo II, nei tempi dell’oppressione
comunista e vissuta con entusiasmo negli
anni che seguirono.
Ho ricevuto da S. Eccellenza Mons.
Alwan una paginetta di ringraziamenti.
Penso ci stia in questo piccolo servizio.
La sua parola rivela la sua sorpresa per
l’accoglienza che gli è stata riservata dai
seregnesi. Grazie.
Don Pino Caimi
Continua da pagina 199
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Parrocchia Beata Vergine Addolorata
Ottobre, un mese ricco di avvenimenti e ricorrenze
Don Giovanni Ferrè presente alla festa patronale
Un legame che non è venuto meno col passare del tempo
Ripercorrere il mese di ottobre nella
nostra parrocchia del Lazzaretto significa ripercorrere un mese ricco di
“feste della fede”.
Domenica 7 il giovane vescovo libanese mons. Hanna Alwan - amico di
lunga data di don Pino Caimi - ha amministrato la Cresima a 21 ragazzi e un
adulto della parrocchia. In un perfetto
italiano, mons. Hanna ha invitato tutti i
cresimati a custodire la fede ricevuta,
intensificando per questo i legami con
tutta la comunità parrocchiale, chiamata a farsi carico con gioia della vita
e della maturazione dei più giovani. Il
sapere poi che mons. Hanna ha accompagnato da vicino il Santo Padre nella
sua recente visita in Libano, ha reso la
sua presenza in mezzo a noi ancor più
significativa.
Domenica 14 ottobre è stata invece la
volta della festa patronale del Lazzaretto. La Messa delle 11.30, presieduta
da don Giovanni Ferrè, è stata la manifestazione più bella di come fra sacerdoti e comunità vi sia un legame che pur nel necessario e persino doveroso
distacco - non viene meno col passare
del tempo. L’emozione era palpabile
negli occhi di tutti. Mentre poi, nel
pranzo fraterno seguito alla celebrazione, ascoltavo le parole e i ricordi di
don Giovanni, ho potuto verificare la
profonda consapevolezza dell’aiuto offerto alla nostra comunità in quegli
anni ormai lontani ma anche - contemporaneamente - la gioia per il sostegno
da lui stesso ricevuto dalla gente nel vivere la sua fede e il suo ministero. È
questa, mi pare, la prima e più grande
collaborazione fra preti e laici.
Ma i momenti di festa non sono finiti.
Domenica 21 la nostra comunità si
stringe con tanta gioia intorno a numerose coppie di sposi che festeggiano significativi anniversari di matrimonio. In
un mondo in cui sembra che tutto sia
precario e con ciò destinato a svanire
nel tempo, è bello contemplare con
stupore persone assolutamente normali che, attraversando le gioie e le fatiche di tutti, hanno saputo rimanere
fedeli a quel “per sempre” detto il
giorno del loro matrimonio. Con la
consapevolezza, ovviamente, che la
loro fedeltà è stata resa possibile e affascinante a partire dall’infinita fedeltà di
Dio verso l’uomo.
Da ultimo, nei giorni 26-27 e 28 ottobre, anche la nostra comunità, insieme
a tutte le altre parrocchie di Seregno,
vivrà le Giornate Eucaristiche. Il tema
scelto - Eucaristia, sorgente e meta della
vita di fede - vuole proprio invitarci a
sostare con gusto e desiderio dinanzi al
Pane consacrato, nella consapevolezza
che solo lì trova autentico compimento
l’anelito di bene e di felicità che abita
il cuore di ogni uomo. Significativo è
poi il fatto che le Giornate Eucaristiche
al Lazzaretto vedranno la gradita presenza in mezzo a noi, come predicatore, di mons. Molinari, Prevosto della
città e in questo momento anche amministratore della nostra Comunità Pastorale. La conclusione delle Giornate
infine, come per tutte le altre comunità, non avverrà nella propria parrocchia, ma in Basilica tutti insieme a
significare - anche tramite questo semplice gesto - la profonda unità di tutti i
credenti intorno all’unico vero Pane di
Vita. Non ci resta allora che pregare ripetendo le parole di un antico inno attribuito a S. Tommaso: “Oh memoriale
della morte del Signore, Pane Vivo che
dai vita all’uomo. Concedi al mio spirito di vivere di te, e di gustarti sempre
e dolcemente”.
Don Gabriele Villa
Vicario C.P.
Continua da pagina 198
Don Pino,
i due giorni che ho passato nella comunità di Seregno, tra le sue chiese,
i suoi fedeli, preti, ragazzi e ragazze
mi hanno recato tanta gioia e felicità nel cuore per diversi motivi. Il
primo perché per me è stata la
prima volta che ho celebrato il sacramento della Cresima, anche perché sono vescovo solo da un anno e
perché nella mia chiesa orientale
Maronita, il sacramento della Cresima si somministra insieme al Battesimo e quindi non si celebrano
Cresime in questo modo ad un
gruppo di giovani insieme, per cui
questa celebrazione rimarrà un
bellissimo ricordo nella mia memoria ministeriale. Il secondo motivo
è stato la bella ed affettuosa accoglienza che mi è stata riservata in
tutte le chiese e da tutti i sacerdoti:
don Giuseppe, don Sergio, don Alessandro, don Gabriele e soprattutto
il Rev.mo Prevosto don Bruno che
mi ha cordialmente accolto onorandomi della celebrazione della Santa
Messa prefestiva di sabato sera
nella sua Basilica e salutandomi
con bellissime ed incoraggianti parole per me, per la mia patria e la
mia Chiesa, dimostrando un mirabile spirito di apertura e un vero
senso dell’universalità della Chiesa.
Il terzo motivo è stato il ritrovamento di carissimi amici ai quali
mi lega una vera ed autentica amicizia come don Pino ed altri; sono
tornato con molto piacere in Italia,
il Paese che ho amato e dove ho passato i migliori ventisei anni che
sono la metà della mia vita.
Sua Ecc.za Mons. Hanna Alwan
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Parrocchia S. Carlo
Il gruppo missionario di San Carlo si presenta
“Andate e annunciate il Vangelo”
L’attività principale consiste nel raccogliere fondi per le missioni
Ci sono alcune persone, a San Carlo, che
hanno molto a cuore l’esortazione di
Gesù Risorto ai Discepoli e, nel loro piccolo, cercano di metterla in pratica: sono
i componenti del gruppo missionario.
Sono Alba, Camilla, Cecilia, Gianna, Roberta e Rosy che da molto, moltissimo
tempo dedicano parte del loro tempo a
questa attività. E poi ci sono io, Gilberto,
il responsabile.
Ma in cosa consiste il nostro operato?
Come si aiutano le Missioni? Che cosa ci
spinge? L’ho chiesto a loro prendendo
come spunto la Giornata Missionaria Mondiale del 21 ottobre. A Rosy Paro, la coordinatrice del Gruppo, domando: “Ho
creduto, ho parlato”, che è il tema di questa Giornata Missionaria, in qualche modo
può essere il nostro motto? “Certamente”,
risponde “io desideravo testimoniare la
mia fede nella nostra comunità ed è venuto naturale allargare il discorso cercando di sensibilizzare quante più
persone sull’importanza delle missioni nel
dare alla parola di Cristo una valenza universale”.
Ci sono delle figure di riferimento che da
San Carlo hanno portato la parola di Dio
nel Mondo?” “Sì, abbiamo avuto cinque
Suore che si sono recate in quasi tutti i
continenti, quattro facenti parte delle Missionarie Saveriane di Maria: suor Giuditta
Grassi, che ha operato in Brasile, suor Lina
Bescapè, sempre in Brasile e poi in Thailandia, suor Maria Pia Arienti, in Congo e
suor Luigina Barlassina, anch’essa in
Congo, ora Zaire; suor Tarcisia Arienti,
Suora di Nostra Signora degli Apostoli, ha
operato in Costa D’Avorio quindi in Algeria ed è l’unica che non è più con noi
avendo lasciato la vita terrena nel 1984.
Le altre ora vivono nella sede delle Saveriane di Maria, a Parma, ed è là che noi inviamo tutto ciò che raccogliamo perché
poi vada a raggiungere chi è ancora in
prima linea, ai confini della terra, nel portare aiuto agli ultimi, nei luoghi più disa-
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duemiladodici
giati o nelle scuole o negli ospedali, ma soprattutto nell’annunciare la Parola di Dio.
Una menzione a parte merita il Diacono
Emiliano Drago, ora residente a San Carlo,
che ha trascorso prima tre anni e poi altri
otto in Zambia”.
Chiedo a Roberta Invernizzi di spiegarci
qualcosa su come opera il gruppo missionario: “L’attività principale consiste nel
raccogliere fondi da inviare alle missioni
per sostenerle economicamente: per far
questo organizziamo periodicamente
banchetti di vendita presso la chiesa,
come faremo anche domenica prossima,
con le mele e le bisciole, i dolci tipici e
buonissimi della Valtellina. Poi, in altri periodi dell’anno, vendiamo torte, fiori, oggetti vari provenienti dalle Missioni e
organizziamo anche una lotteria. Partecipiamo anche all’iniziativa Saveriana del
gesto del riso ed il ricavato di questa vendita
straordinaria di riso viene usato principalmente per sostenere l’Evangelizzazione”.
A Cecilia Arienti domando che cosa l’ha
spinta ad entrare nel gruppo missionario.
Ci parla anche lei del testimoniare la propria fede, seguendo l’esempio di San
Paolo, e che missione è anche il poterlo e
doverlo fare non solo in terre lontane ma
anche qui, nel nostro quartiere, nella nostra piccola comunità, con le persone che
magari conosciamo solo di vista e che
forse vivono frettolosamente un’esistenza
lontana da Gesù, senza sapere che hanno
bisogno di Lui, e con rinnovata forza, ora
che è cominciato l’anno della Fede”.
“Sì, ma come possiamo fare?” Risponde
Gianna Freguia:“Come dice il Santo Padre
siamo chiamati a far risplendere la parola
di verità, dobbiamo confessare la nostra
fede in tutti gli ambiti, nella famiglia, al lavoro, in parrocchia, infondendo amore,
gioia, entusiasmo, anche con lo strumento
della preghiera, il Credo soprattutto. Parafrasando San Paolo dobbiamo usare il
cuore per credere e, assolutamente senza
paura, la bocca per trasmettere”.
La domanda per Alba Mascapè è cosa potrebbe dire a chi sente dentro di sé una
spinta per dare un proprio contributo
non sapendo bene come fare.“Venite” risponde “parlate con noi, portate le vostre
idee e ci arricchiremo insieme. Non lasciatevi trascinare nella mediocrità del
non fare. Non adagiatevi nella banalità di
un quotidiano che vi da poco o nulla. Scoprite quanto di bello c’è nell’affidarsi a
Dio. Riscoprite l’amore, la gioia del donare e del donarsi. Dentro di voi sarete ripagati mille volte per ciò che avete dato”.
A Camilla Ballabio chiedo se sente qualche difficoltà ora che da tempo non abbiamo il parroco.“Si” risponde “è vero, ci
manca la guida, il Pastore. Sentiamo la
mancanza di una parola, di un indirizzo,
di una conferma o di un incoraggiamento. Per assurdo ci manca anche un
rimprovero, quando servirebbe. Ma sappiamo che dobbiamo avere fiducia e che
presto o tardi tutto sarà risolto. Nel frattempo preghiamo il Signore perché Lui sicuramente potrà illuminare la via di chi
ora sta cercando. E continuiamo il nostro
lavoro perché crediamo di essere sulla giusta strada della testimonianza che ci ha indicato anche il nostro arcivescovo Angelo.
Ecco. Questo è il gruppo missionario di
San Carlo. Con grande entusiasmo, con
umiltà, con serenità e soprattutto con
grande gioia, la gioia che ci viene dal portare sempre Gesù nel nostro cuore.
Gilberto Pennati
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Notizie in breve
CALENDARIO PASTORALE Giovedì 1 novembre
Domenica 21 ottobre
Giornata missionaria mondiale
Parrocchia San Giuseppe, ore 16.00,
Battesimi comunitari
Oratorio San Rocco, primo incontro per i
genitori del corso 3 (nati anno 2002)
Parrocchia Santa Valeria,
pellegrinaggio parrocchiale a Pavia da
S. Agostino per l’inizio dell’Anno della Fede
Parrocchia San Giovanni Bosco,
ore 15.30, Battesimi comunitari
ore 19.30, CINEFOKUS per 18/19enni e giovani, presentazione proiezione del film
“Cose dell’altro mondo”
(vedi programma dettagliato a pag. 204)
Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 9.45,
S. Messa animata dai bambini con la presenza di un coro africano del Benin
ore 12.30, pranzo missionario all’oratorio
Dal 20 al 28 ottobre, mostra missionaria
Ore 18, incontro adolescenti e 18/19enni
Parrocchia San Carlo, ore 10.30,
S. Messa con mandato catechistico
Parrocchia B.V. Addolorata al
Lazzaretto, ore 10, S. Messa per la Vita promossa dal Movimento per la Vita cittadino
Giovedì 24
domenica 28 ottobre
Giornate eucaristiche
(vedi programmi dettagliati sulle pagine
parrocchiali)
40ore pastorale giovanile
Al S. Rocco dalle ore 22.00 alle ore 22.30
Adorazione guidata per preadolescenti,
adolescenti, 1819enni e giovani.
Dalla 3° media in avanti turni di Adorazione
notturna fino alle 7.30.
Alle ore 8.30 conclusione e colazione.
L'oratorio chiude a mezzanotte.
Domenica 28 ottobre
Oratorio San Rocco, primo incontro per i
genitori del corso 1 (nati anno 2004)
Mercoledì 31 ottobre
Parrocchia San Giovanni Bosco,
ore 8.30, S. Messa a suffragio di don Giorgio Mondonico
Parrocchia San Giovanni Bosco,
ore 15.30, S. Messa al cimitero di Meda
Abbazia San Benedetto, ore 15.00,
Vespri e processione al cimitero
Venerdì 2 novembre
Commemorazione dei fedeli defunti
Ore 15.30, S. Messa al cimitero di Seregno
Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00,
S. Messa nella chiesetta di S. Rocco
Parrocchia Santa Valeria,
ore 20.45, S. Messa con ufficio generale
Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 8.30
e 20.30, S. Messe
Da sabato 3 a
venerdì 9 novembre
Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30,
S. Messa alla chiesa S. Rocco
(sospesa in basilica)
Domenica 4 novembre
Parrocchia San Giuseppe,
ore 11.30 e 16.00, Battesimi comunitari
Oratorio San Rocco, ore 14.30,
primo incontro per i genitori del corso 0
(nati anno 2005)
Domenica 11 novembre
Parrocchia Santa Valeria,
Battesimi comunitari
Parrocchia San Carlo, ore 15.30, inizio catechesi gruppo Nazareth - 3ª elementare
Parrocchia San Giuseppe,
dopo le S. Messe è in distribuzione il libretto della preghiera dell’Avvento
Lunedì 12 novembre
Comunità pastorale Maria Madre della
Chiesa, ore 21, all'oratorio di S. Valeria in
via Piave, consiglio pastorale.
Martedì 13 novembre
Decanato di Seregno, ore 21, oratorio di
Giussano - via D’Azeglio, Lectio divina guidata da don Enrico Castagna sul tema “ …
e molti credettero” (At. 4,4) La gioia della
fede nello slancio apostolico della prima
comunità cristiana. “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete
crocifisso”. Il cuore della fede: l’evento pasquale (At 2,14-36)
Mercoledì 14 novembre
Gruppi di Ascolto, ore 21.00, nelle case
ospitanti
Parrocchia San Giuseppe, ore 9.30,
Catechesi degli adulti in basilica sul tema
della fede
In quest'ultimo mese
si
sta
facendo
un'opera di controllo e
verifica del gruppo.
Non ci sono stati avvenimenti importanti. Si è
ripreso, al primo martedì del mese di ottobre, la consueta celebrazione della S.
Messa serale alle ore 20.30 presso
l'Istituto delle Suore Canossiane alla
quale hanno partecipato un discreto
numero di amici Unitalsiani.
In data 6 ottobre abbiamo avuto il pellegrinaggio serale a Caravaggio con
l'impiego di 2 pullman e con più di 100
partecipanti.
Domenica 14 ottobre abbiamo fatto una
"castagnata" nel giardino di un unitalsiano invitando i "diversamente abili", le
loro famiglie e gli amici dell'Unitalsi...
Si stanno esaminando varie possibilità
per organizzare qualche " incontro" a
fine anno.
L’anno sociale del Movimento Terza Età
si è aperto giovedì 11 ottobre con una
solenne Celebrazione Eucaristica in
Basilica San Giuseppe alle ore 9 presieduta da mons. Bruno Molinari e concelebrata da don Pino Caimi e don
Giuseppe Villa. La numerosa partecipazione di popolo e la presenza dei rappresentanti del Movimento Terza Età
della comunità seregnese sono stati di
buon auspicio e di stimolo per continuare il nostro cammino in collaborazione con i movimenti cittadini. La
giornata è proseguita con l’incontro nel
pomeriggio presso la sede del Movimento di via Lamarmora con la presenza
di mons. Molinari e don Giuseppe Villa.
Monsignore, nella sua riflessione proposta, ci ha sostenuto e stimolato a
continuare il nostro cammino dicendo:
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Notizie in breve
“Il Movimento Terza Età ha sempre un
grande valore ed è una preziosa opportunità perché con il suo contributo e le
sue proposte aiuta la popolazione anziana a motivarsi sul piano spirituale,
sociale e culturale. L’impegno che ne
deriva è quello di tradurre oggi queste
ragioni in iniziative con modalità idonee
al mutato contesto sociale e culturale,
cercando di allargare gli orizzonti per
raggiungere così sempre più persone.
Al termine don Giuseppe ha ringraziato
monsignor Molinari per la sua presenza
e per il suo sostegno al Movimento.
Ecco di seguito il programma delle
prossime iniziative:
Giovedì 25 ottobre: apertura Giornate
Eucaristiche delle Sante Quarantore,
seguire programma parrocchiale.
Venerdì 2 novembre: alle 15 S. Messa
per tutti i defunti al Cimitero.
Giovedì 9 novembre: alle 15 presso la
sede del Movimento ci sarà un incontro
con Mario Tagliabue, presidente dell’associazione Auxilium India, che presenterà con un video le attività
dell’Associazione.
Sabato 17 novembre si svolgerà l’annuale incontro del
“Namastè” che Auxilium India propone ad amici e sostenitori. La giornata prevede una Santa
Messa alle ore 18 presso l’Abbazia S.
Benedetto in suffragio di suor Camilla e
la cena conviviale alle ore 20 presso il
salone dell’oratorio del Lazzaretto.
“Passaggio in India” è il tema scelto
per quest’anno. L’obiettivo è far conoscere un po’ più da vicino l’India e le
missioni in cui Auxilium India sta operando. Durante la serata saranno presentati i risultati degli interventi, frutto
della solidarietà dei molti amici che ci
sostengono. In questi mesi sono stati
infatti conclusi i lavori per due importanti progetti: l'Ospedale Rurale di Malawli e la Scuola nel villaggio di
Benaulim. In entrambe le strutture vi
saranno aule e stanze dedicate a suor
Camilla, a ricordo della sua generosa
202
OTTOBRE
duemiladodici
azione missionaria. Come negli anni
scorsi sarà allestito uno stand dei manufatti ricamati in India dalle donne del
progetto laboratorio ricami; è la concreta possibilità per un regalo natalizio
sostenendo un progetto che da oltre 20
anni offre un’opportunità di lavoro alle
donne del villaggio di Kune. Durante
l’incontro sarà proposto anche il gesto
dell’adesione ad Auxilium India, attraverso la sottoscrizione della tessera di
aderente. E' un semplice modo per sentirsi parte di questa esperienza di solidarietà e offrire futuro ai progetti in cui
siamo impegnati. Per informazioni ed
iscrizioni alla cena (entro il 10 novembre) è possibile rivolgersi a: Mario Tagliabue 0362.23.94.31 - Valeria Mariani
339.59.81.283
CENTRO AIUTO ALLA
VITA/MOVIMENTO PER
LA VITA
Questo mese per la nostra riflessione
sulla vita attingiamo alla cronaca.
Siamo lieti di far riferimento al Premio
N obel per la Medicina, assegnato i
giorni scorsi a Yamanaka e Gurdon, un
giovane professore dell’università di
Kyoto in Giappone ed un ricercatore
britannico. Il Nobel premia una ricerca
rispettosa della vita: la scoperta della
riprogrammazione cellulare e delle cellule pluripotenti indotte (Ips).
“Quando ho visto l’embrione mi sono
reso conto all’improvviso che c’era solo
una piccola differenza tra lui e mia figlia: ho pensato che non possiamo continuare a distruggere embrioni per la
nostra ricerca: ci deve essere un’altra
strada.” Così scriveva 5 anni fa lo scienziato giapponese, parlando dell’intuizione che gli è valsa il Nobel: la messa
a punto di una procedura che, sfruttando la plasticità cellulare scoperta da
Gurdon, ha permesso di ottenere cellule
staminali embrionali da cellule adulte.
Cellule adulte sottoposte a manipolazioni genetiche vengono fatte “ringiovanire”, vengono riprogrammate per
tornare indietro nel tempo sino allo stadio più precoce - embrionale - dal quale
possono poi di nuovo differenziarsi in
tutti i tipi di cellule e tessuti presenti nel
corpo. La disponibilità in grandi quantità di cellule staminali “embrionali” ricavate da cellule adulte consente il
risparmio di embrioni, e rappresenta
quindi una bella notizia sul fronte della
vita (si è parlato di “cellule staminali
etiche”). Non rappresenta invece una
buona notizia il rapporto sull’attuazione
della 194, reso noto sempre nei giorni
scorsi dal Ministro della salute.
Vi si parla di aborti in calo, ma sempre
troppi!
Nel 2011 gli aborti “legali” in Italia sono
stati 109.538 - senza contare gli aborti
nascosti, quali quelli procurati dalla pillola del giorno dopo…; vi sono stati
9.000 aborti al mese. L’Italia ha perso
l’anno scorso un numero di bambini
pari alla popolazione di una città di
media grandezza come Lecce, o Bolzano, o Arezzo). Dietro ai numeri ci
sono bambini a cui è stata negata la
possibilità di nascere, piccole vite
spezzate, madre che si sono arrese.
Come Movimento per la Vita non possiamo e non dobbiamo far calare il silenzio su questi fatti: dobbiamo
continuare a denunciare le violazioni
della vita, ed attraverso il Centro di
Aiuto alla Vita, porgere ascolto e aiuto
alle mamme in difficoltà perché non rifiutino la vita!
Chiediamo umilmente il vostro aiuto e
la vostra preghiera - in particolare ricordiamo che domenica 21 ottobre
sarà celebrata la prima S. Messa per la
Vita del nuovo anno sociale, presso la
parrocchia del Lazzaretto alle ore 10.
circolo culturale
s. giuseppe
FONDATO NEL 1888
Dopo il successo dell’incontro con
padre Bartolomeo Sorge e l’esperienza
“etnografica’’ della gita autunnale a
“Rivive l’antico’’, eccoci all’Assemblea
Ordinaria, punto forte della Giornata
Sociale 2012 che avrà il seguente programma: domenica 11 novembre - ore
8.45 in Basilica Santa Messa - ore 10
assemblea annuale in Sala Ratti - ore
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Notizie in breve
12,30 Pranzo in ristorante.
E’ importante esserci a questo appuntamento per dire la propria e fare il
punto sulla vita associativa. Quale Circolo vogliamo?
Il nostro arcivescovo Angelo Scola citando Papa G.B. Montini (Alla scoperta
del Dio vicino, pag. 15) scrive “un cristianesimo che non investa tutte le
forme di vita quotidiana degli uomini,
cioè che non diventi cultura, non è più
in grado di comunicarsi’’.
La nostra realtà cerca di fare questo da
125 anni sottolineando oltre a quanto
proposto dal Papa, dall’Arcivescovo,
dalla Comunità Pastorale, con testimoni, incontri, esperienze, gite e giornate assieme, vivendo nel tempo libero,
il messaggio cristiano.
Ai Soci e Socie chiediamo di credere in
un Circolo Culturale rinnovato, specialmente ora, riconfermando l’adesione a
questi ideali con il tesseramento e contribuendo materialmente alla riapertura
di via Cavour sia in termini economici
sia con una testimonianza personale
nel partecipare, proporre, diffondere le
varie iniziative che prenderanno vita
nel centro pastorale della Comunità
Maria Madre della Chiesa intitolato a
mons. Enrico Ratti.
Ci ritroveremo prima, mercoledì 7 novembre ore 20.30, presso la chiesa dei
Vignoli per ricordare i Soci defunti. Seguirà in bar un momento conviviale. Nel
mese di novembre siamo invitati alla
partecipazione della catechesi cittadina che si apre con un testimone d’eccezione come vedete in altra parte di
questo periodico.
A dicembre, domenica 2, mercatini di
Natale con una meta inusuale.
Prenotazioni contro versamento quota
entro giovedì 8 novembre in segreteria
presso la casa prepositurale di piazza
Libertà 7, il martedì e il giovedì ore 14,30
-16 e il venerdì ore 16 - 18.
Venerdì 21 tradizionale momento conviviale con lo scambio degli auguri.
Altre iniziative culturali e ricreative, tradizionali o nuove, organizzate in proprio
o con altre associazioni, si possono
proporre, organizzare, realizzare com-
patibilmente col nostro desiderio di…
esserci. A presto.
La sera dell’11 ottobre ci siamo ritrovati
nella Basilica di Sant’Ambrogio per una
veglia di preghiera per ricordare i 50
anni dell’inizio del Concilio Vaticano II:
un momento bello e pieno di spunti di
riflessione che ha consentito di “aggiornare” il nostro impegno richiamati
anche dall’importante avvenimento del
Sinodo dei Vescovi (circa 300 Vescovi
da tutto il mondo) sulla “Nuova Evangelizzazione” che si sta tenendo a Roma
in questi giorni. Siamo chiamati tutti ad
essere protagonisti. La veglia è stata
anche il momento di inizio del pellegrinaggio dei giovani, che la sera stessa
sono partiti alla volta di Sotto il Monte
e di Concesio sulle orme del Concilio,
per avvicinarsi alla comprensione delle
quattro costituzioni del Vaticano II grazie all'aiuto di testimoni e studiosi del
concilio.
Sabato 20 ottobre - dalle ore 15 alle ore
17, presso l’oratorio di Birone si tiene il
primo incontro dell’itinerario formativo e
sarà guidato dall’attuale decano, don
Norberto Donghi, responsabile della Comunità Pastorale San Paolo di Giussano.
L’”itinerario formativo” ha come titolo
“Pass-wor(l)d” e consentirà di approfondire sotto varie angolature il senso
del credere oggi: ricordiamo che il
Papa ha indetto per il prossimo anno
l’”Anno della Fede”.
Continua la Lectio Divina, il momento
che ci aiuta a fondare il nostro impegno
perché è l’incontro con la Parola di Dio:
il secondo incontro si terrà martedì 13
novembre “Dio ha costituito Signore e
Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. Il cuore della fede: l’evento pasquale (At 2,14-36)
Vorremmo che questo incontro diventasse un punto di riferimento per tutti
coloro che nelle varie parrocchie svolgono qualche impegno di responsabi-
lità e anche per tutti coloro che volessero avvicinarsi alla Parola di Dio:
un’ora (circa) al mese per imparare a
stare con la Parola di Dio.
L’incontro si svolgerà presso l’oratorio
di Giussano - via D’Azeglio con inizio
alle ore 21,00 - e sarà guidato da don
Enrico Castagna.
Gli altri incontri saranno, nello stesso
luogo, nelle seguenti date: 11 dicembre
2012; 29 gennaio 2013 (questa data è
stata cambiata rispetto al precedente
programma); 16 aprile; 14 maggio 2013.
Per quanto riguarda gli adolescenti sabato 20 ottobre alle 18:30 presso l’0ratorio di Giussano si svolge Happy AC,
un aperitivo per adolescenti e genitori
per conoscersi e presentare l’itinerario
“Skyscraper”, il cineforum “ADO in
ACcaD” e tante altre proposte!
I diciottenni si troveranno invece domenica 21 ottobre alle 19:30 presso l’oratorio a S. Ambrogio (Seregno) per
l’aperitivo di inizio anno! Una semplice
serata da vivere in compagnia per conoscersi e presentare l’itinerario “Ora
tocca a te!” con tante altre proposte!
Segnaliamo infine un grande appuntamento per tutti i giovani della zona di
Monza, dagli adolescenti fino ai più
grandi: sabato 3 novembre presso i
Padri Saveriani a Desio (via don Milani
2) ci sarà il Convegno di Zona!
Pomeriggio alle 17:30 gli adolescenti e i
18enni costruiranno fisicamente il loro
modello di Chiesa ideale. I giovani si aggiungeranno per cena verso le 19:30 per
poi discutere in serata sulle domande
che portano nel cuore riguardo ai temi
della Fede, a partire da una delle ultime
interviste rilasciate dal card. Martini.
Nell’anno dedicato alla Fede e al Concilio vorremmo far sentire la voce dei
giovani, “svecchiare” l’immagine della
Chiesa, affrontare i dubbi sulla Fede per
vivere una vita piena, bella, autentica!
Per conoscere l’A.C. consulta il sito:
www.azionecattolicamilano.it
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Notizie in breve
GR.ANI.S GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE
La pastorale sociale in diocesi si concretizza in vari ambiti: quello del lavoro,
con la necessità di conoscere la crisi e
con la seconda fase del Fondo Famiglia
Lavoro, basato su iniziative di formazione mirata al recupero di opportunità
concrete di lavoro; quello socio politico, con le scuole di formazione.
E’ appena iniziata quella della zona di
Monza (www.scuolaformazionepolitica.org/monza).
E una diversa articolazione delle mezze
giornate di ritiro per gli impegnati in politica e nel sociale.
Il terzo e il quarto ambito, rispettivamente Salvaguardia del creato e Pace,
giustizia, legalità, impegnati in un gruppo
di lavoro su”Pane e Acqua”per un contributo significativo in vista di Expo 2015;
l’ambito del discernimento, con l’impegno a realizzare e sostenere nei territori,
nei decanati, nelle comunità pastorali i
gruppi di animazione sociale.
Il Foglio (www.chiesadimilano.it/pastorale sociale) è strumento di riflessione
e di lavoro interattivo, raccoglie le
esperienze e i suggerimenti.
L'anno appena trascorso è stato segnato da alcuni eventi importanti:
- la Giornata della solidarietà, e l'attenzione a giovani e lavoro;
- la diversa modalità della Veglia per il
lavoro con la presenza del Cardinale
nella basilica di S. Ambrogio; l'Incontro
mondiale delle famiglie. Sono eventi
che trasmettono un’eredità che non
possiamo lasciare cadere, valorizzando
il cammino fatto a livello locale sulla
necessità di integrare tra loro famiglia,
lavoro, festa, cioè il rapporto quotidiano
tra fede e vita.
Le indicazioni pastorali dell’Arcivescovo, l'anno della fede, i 50 anni del
Concilio Vaticano II sono gli argomenti
con cui la Pastorale sociale e del La-
voro si dovrà confrontare cercando
sempre di evidenziare e rendere coerente il rapporto tra fede e opere e tra
opere e fede, col fine di recuperare l’attenzione e l’impegno per “il sociale”
nelle nostre comunità.
SCUOLA DI ITALIANO
PER STRANIERI
“CULTURE
SENZA FRONTIERE”
"Un'ora con ...the"
Un'iniziativa ispirata all'ospitalità e alla
conoscenza delle culture del mondo, si
è svolta domenica 14 ottobre presso il
salone dell'ex oratorio M. Immacolata.
Protagonisti donne e uomini che frequentano i corsi pomeridiani e serali e
che hanno arricchito questo momento
di festa senza dubbio con la loro presenza ma anche con dolci e fumanti
tazze di the preparati secondo la tradizione del loro paese.
Perché questo evento in una scuola
dove si insegna la lingua italiana? La risposta è molto semplice ma ricca di significato: perché in un mondo moderno
e globalizzato dove gli usi e i costumi dei
popoli si mescolano intrecciando relazioni, sguardi, preghiere, riti di vita quotidiana e dove si sentono
spesso, a volte in modo poco
benevolo, parole come "integrazione, multiculturalità, diversità" attuare l'arte della
pura accoglienza nei confronti del prossimo, è un
gesto concreto di universalità che dà molta più sostanza alle parole. Per noi
cattolici, poi, accogliere l'altro, amarlo così com'è, è uno
dei precetti fondamentali da
mettere assolutamente in
pratica!
E così, in un'atmosfera ri-
In occasione dell'Anno della Fede, dal 6 al 13 aprile 2013,
le parrocchie di Seregno organizzano un pellegrinaggio
cittadino in Terra Santa. Il programma verrà pubblicato
sul prossimo numero de' "L'Amico della Famiglia".
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OTTOBRE
duemiladodici
lassante, sorseggiando una o più tazze
di the (marocchino, ucraino, turco, inglese, cinese, bulgaro) e ripercorrendo
la storia antica di questa bevanda universale preparata e gustata in svariati
modi, gli ospiti hanno avuto l'opportunità di conoscersi e approfondire alcuni
aspetti della cultura del loro vicino di
tavolo.
Ma la festa ha avuto anche un altro momento caratteristico: la "danza del ventre" presentata da una signora di origini
siriane. La danza di origine orientale è
tuttora praticata dalle donne dei paesi
arabi con sinuose movenze del corpo
che esprimono femminilità, fertilità e sessualità e ha captato l'attenzione di tutti,
soprattutto di una corsista turca che ha
reso ancor più suggestiva l'atmosfera.
Ora, dopo questa particolare e gradevole parentesi, riprendono i corsi e gli
incontri prettamente didattici per i docenti, ma certamente non mancheranno durante l'anno scolastico altri
momenti pubblici per incidere sul territorio con la cultura della solidarietà e
dell'integrazione.
L'amico della Famiglia 2012-10 Cop._Layout 1 17/10/12 10.40 Pagina 2
ORARI SANTE MESSE FESTIVE
Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347
www.basilicasangiuseppe.it – [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18
Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352
www.oratoriosanrocco.it – [email protected]
Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi
Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto
piazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193
Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30
Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento
via Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368
Domenica alle 8.30
Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130
www.monaci-benedettini-seregno.com - [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18
Santuario di Maria Ausiliatrice
(Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881
Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30
San Salvatore - via Montello
Domenica alle 8.30 e 10.30
Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.it
Domenica alle 9
In copertina: L'ingresso di mons. Bruno Molinari in basilica S. Giuseppe domenica 7 ottobre.
(foto Volonterio)
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO
anno XC, 21 Ottobre 2012, numero 10
Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto,
Luigi Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo
Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio;
abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB)
telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;
Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217
Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9
Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096
www.parrocchiasantavaleria.it - [email protected]
Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30
Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382
www.parrocchiaceredo.it – [email protected]
Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18
Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810
www.psase.it - [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635
www.sancarloseregno.it - [email protected]
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18
L'amico della Famiglia 2012-10 Cop._Layout 1 17/10/12 10.40 Pagina 1
In cammino con noi
anno XC - n. 10 - ottobre 2012 - periodico delle comunità cristiane di Seregno