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IL GIORNALE DEL LAGO
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LE PAGINE
DEL
GARDA
SIESTA, SERVIZI
E COLAZIONE
NEL CENTRO
STORICO
DESENZANO
PUNTO GIOVANI
E INFORMAGIOVANI
SIRMIONE
Sirmione
Award 2013
VALTENESI
Il poeta Arrabal
presenta il suo libro
SALÒ
I percorsi del
sabato pomeriggio
ALTO MANTOVANO
Si accende
il dibattito
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LE PAGINE
DEL
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SUI NOSTRI LAGHI
ESISTE IL PERICOLO
TSUNAMI?
DESENZANO
BILANCIO IN PANNE
PER IL PATTO
DI STABILITÀ
SIRMIONE
Nuovo campo
di calcio a Lugana
VALTENESI
Rotatoria
sulla Statale:
lavori in corso
SALÒ
Tavina: accordo raggiunto
COMMEDIA
ALL’ITALIANA
ALTO MANTOVANO
Più di quaranta auto storiche
nel Memorial Morandi
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VIETATA LA VENDITA
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INFORMAZIONE COMMERCIALE
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AREABLU
EDITORIALE
QUESTI NOSTRI “EROI”
È proprio il caso di dire che chi sopravvive a questa spaventosa crisi
globale ma sopratutto a quella nazionale e’ da considerarsi un eroe. Tutti
i mesi alle prese con i vari problemi
che oggi affliggono le aziende. Dalla
burocrazia alle tasse, dai salari ai fornitori, dagli insoluti bancari ai mutui
che impongono ormai alla quasi totalità degli imprenditori e anche delle
coppie più o meno giovani di trovarsi
a fare i conti con il portafoglio o i soldi sotto il materasso, impossibile tenerl i alla luce del sole in banca, possibili preda degli appetiti finanziari.
Ormai i pannicelli caldi non servono
più per debellare l’influenza, occorre
una terapia shock, del fare e non del
dire, per superare quella “stabilità” tanto chiacchierata da coloro i quali l’hanno voluta in barba ai programmi elettorali ed alle promesse irrealizzabili.
Non ci stancheremo mai di dire che
il nostro destino ormai non dipende
più da noi ma da chi in Europa detta
legge col potere finanziario spazzando via la nostra sovranità e la nostra
moneta.
È così che ci hanno ridotto i nostri
cari politici che non contenti del disastro economico-finanziario e sociale
disquisiscono se il voto deve essere
segreto o palese o se la Cancellieri
quasi al pari di Berlusconi deve giu-
SOMMARIO
stificare il suo intervento a fini umanitari. A noi cittadini queste cose ci
fanno piangere così come alla fine
del mese quando sia la pancia che il
portafoglio sono vuoti e che nessuno
ce li riempie, tanto meno quelli che
litigano dentro o fuori degli scranni
delle istituzioni.
Qualcuno ci sta portando via il “pallone” e senza quello non si può giocare così succedeva quando eravamo piccini, stiamo attenti perché la
nostra pelle non è poi tanto fragile e
questa volta mi sa tanto che i cittadini
il pallone lo vogliono gestire loro per
giocare con chi lo merita.
Max
8 NOVEMBRE 2013 ANNO XII - N°277
01
Editoriale
12
Cultura: La veranda sul lago di Garda
05
Osservatorio:
30
Le pagine di SIRMIONE
02
Commedia all’italiana
Tranquilli, non si faranno mai
Le promesse non finiscono mai
Scade il 21 novembre lo “spesometro”
per le associazioni
10
Sui nostri laghi esiste il pericolo tsunami?
Storia: Massoneria bresciana: cenni storici
15
37
41
47
55
56
59
Le pagine di DESENZANO
Le pagine della VALTENESI
Le pagine di SALÒ
Le pagine dell’ALTO MANTOVANO
Rubrica. InformaticArea
Rubrica. Servizi utili per la casa
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Alcune
settimane
fa, un noto magazine anglosassone ha
pubblicato un curioso
articolo intitolato “An
Italian comedy”. Si
raccontava con una punta di english
humour gli eventi politici avvenuti
in Italia dal 1995: nuovi personaggi e
nuove promesse. Di seguito trovate la
mia reinterpretazione in chiave ironica.
In Italia, incominciava l’articolo, nel
1995 si aprì un nuovo teatro; l’insegna all’esterno prometteva miracoli:
NUOVO CINEMA TEATRO PARADISO; il cast degli attori sembrava
tutto nuovo. Molti, attirati dalla novità, accorsero subito a vedere questo
nuovo spettacolo.
Naturalmente il TEATRO registrò subito il tutto esaurito: dalla platea fino
alla galleria non c’era un posto libero
e come sempre i palchi venivano riservati ai soliti nomi e il loggione per
il popolo.
Gli spettatori se ne stavano seduti su
comode poltrone, ammiravano i nuovi arredi, luci, specchi, tappezzerie:
c’erano tutte le premesse per un grande spettacolo.
Ad un certo punto si presentarono sul
palco 5 o 6 “primi attori” che raccontarono, ognuno a modo loro, le motivazioni che li avevano convinti a
partecipare a questo nuova recita.
Alla fine della presentazione, finalmente, il sipario si aprì. Tutti gli occhi erano puntati sulla prima scena,
che si presentò così:
UN TAVOLO APPARECCHIATO
CON MOLTE SEDIE .
Dal loggione si levò immediatamente
una voce: ecco ci risiamo con la solita abbuffata!!! (Con il senno di poi fu
una Profezia).
Molti spettatori, un po’ indignati, zittirono quell’annuncio, confermando
la loro solidarietà alla nuova e rinnovata rappresentazione.
Il ritornello che tutti questi nuovi attori insieme andavano cantando era
la famosa canzone della commedia:
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA.
La tavola era ben imbandita, con ogni
ben di DIO; i commensali presero posto, ognuno vicino ai propri amici e
la commedia iniziò: i più allenati a
sedersi intorno ad una tavola, iniziarono “il banchetto” usando le posate,
molti degli ultimi invitati usavano le
mani (le posate se le sarebbero portate via); e fra un canto, un brindisi al
roseo futuro e dichiarazioni di benessere eterno (il vino probabilmente incominciava ad avere qualche effetto)
il primo atto terminò.
Il pubblico applaudiva felice.
Nell’intervallo gli spettatori furono
fatti accomodare nel “foyer” per ristorarsi e per commentare il primo atto.
In verità il buffet non era molto abbondante, ma ciò che si notava di più
erano gruppi di giovani ragazze e ragazzi, che in semi-abiti si esibivano
in sala, con un sotto fondo musicale
tipo: FIN CHE LA BARCA VA...
Secondo atto. TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
Tutti gli spettatori rientrarono in sala.
Gli attori (sempre e comunque gli
stessi del primo atto) si ripresentarono sul palco e di nuovo ripeterono le
stesse frasi del primo atto, cambiando, qua e là, la sequenza dei dialoghi.
La tavola, divenuta troppo piccola,
era stata messa in un angolo; i posti
riservati agli amici da aggiungere
erano diventati tanti e non si volevano altre persone al banchetto. Nel
frattempo gli attori, avevano cambiato posto e amici, si erano seduti in
comode poltrone dai diversi colori:
rosse, azzurre, verdi, bianche, multicolori e gli spettatori iniziavano a
non capire più chi era insieme a chi...
l’inganno serpeggiava.
Sullo sfondo campeggiavano disegni
che richiamavano i simboli del benessere della nostra nazione: aerei,
treni, banche, università, fabbriche,
etc, etc.
Continua a pag. 3
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Durante lo spettacolo, le “maschere”, cercavano di avvertire
gli spettatori che fuori, in Paesi lontani, lo spettacolo era diverso: inutile, al pubblico continuava a piacere questa recita.
Alla fine del secondo atto le battute degli attori erano diventate troppo ripetitive, sempre le stesse, e così gli applausi improvvisamente si dimezzarono.
Quando si riaccesero le luci in sala gli spettatori si accorsero che le poltrone su cui erano comodamente seduti nel
frattempo si erano consumate, molte luci della sala erano
spente, la tappezzeria alle pareti, una volta così lussuosa,
stava cadendo a pezzi, nella sala c’era molto degrado e disordine.
Il NUOVO CINEMA PARADISO ERA DIVENTATO LA
PORTA PER L’INFERNO?
Nonostante i fischi del pubblico, ingannato e preso in giro,
si facessero sentire sempre più numerosi e forti, il sipario
continuava a restare abbassato; il terzo atto non iniziava e
il Bar del “foyer” non aveva più nulla da servire.
Ad un certo punto, sul palco si presentarono due nuovi attori: un distinto signore e un’elegante signora di mezza età,
che, vedendo gli spettatori afflitti, incominciò a piangere.
Molti spettatori si impaurirono e si domandarono: cosa
mai stesse succedendo, forse stava bruciando il teatro? Il
distinto signore subito tranquillizzò il pubblico: il teatrocinema Paradiso non stava bruciando, semplicemente era
stato svenduto per i troppi debiti e lo spettacolo non sarebbe stato più messo in cartellone per mancanza di soldi; era
finito il tempo dello svago, del divertimento e delle solite
battute.
Gli spettatori delusi e arrabbiati uscirono dal teatro mestamente; ma ciò che trovarono fuori era una realtà ben
peggiore di quella che si aspettavano: le città, le strade, i
palazzi, i giardini i mezzi pubblici erano invecchiati e trasandati.
Gli attori erano stati proprio bravi, erano riusciti a far credere agli spettatori che la commedia “ IL PAESE DEI BALOCCHI “fosse la realtà.
P.s. La recita del terzo atto venne sospesa: il regista a questo punto non riusciva a scegliere tra: Tragedia, Dramma o
“il viaggio della Speranza”, ma soprattutto il “nuovo cast”
era di difficile scelta.
Lettere al direttore
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Questi cellulari! Sono sul battello, destinazione Gardone,
ultima dimora del Vate della beffa di Buccari. La giornata
è splendida per un fine ottobre, il sole è radioso, il battello
solca dolcemente le onde in modo da poter ammirare il paesaggio lacustre, che è bellissimo con le montagne circostanti
appena spruzzate di neve.
Di fronte a me un distinto signore con il cellulare all’orecchio. Involontariamente ascoltandolo mi sto facendo una
cultura sulla legislazione condominiale. Vicino, un bellissimo bambino biondo, 6 – 7 anni, con nonni (presumo). Ora,
lungi da me l’idea che un bambino non possa telefonare ai
genitori; ma c’è modo e modo e soprattutto ci sono (o ci
dovrebbero essere) tempi da rispettare. Un bambino loquace,
non c’è che dire. Ma 20 minuti al cellulare sono troppi. E
non sono intervenuti i nonni ad interromperlo, ma neppure i
genitori dall’altra parte del filo, che dovrebbero avere a cuore
la sua salute fisica. E, dove mi hanno portato i nonni, che
cosa abbiamo mangiato, con chi ho giocato ecc. per lunghi
20 minuti.
Ora, da recenti ricerche è emerso che l’esposizione di bambini e adolescenti alle onde elettromagnetiche dei telefonini avrebbero possibili effetti nocivi sulla salute, soprattutto
perchè i crani di bambini e adolescenti sono più sottili e le
radiazioni potrebbero penetrare più profondamente nel loro
cervello, provocando, con un uso intenso e prolungato, del
cellulare, soprattutto in mancanza di di auricolare, forme patologiche.
Ma altri ricercatori contestano questi dati, ritenendoli troppo vaghi e incompleti. Probabilmente necessitano ulteriori
ricerche e comunque il Governo belga, per correre ai ripari,
ha lanciato una campagna per limitare l’esposizione di bambini alle onde elettromagnetiche dei cellulari con il divieto
di fabbricazione di giocattoli che riproducono telefonini e
obbligando produttori e venditori di informare i clienti sul
livello di “irradiamento” del loro apparecchio. Tra l’altro il
cellulare dovrebbe essere usato per dialoghi veloci (anche
per non importunare i vicini).
Elda De Munari
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Si terrà sabato 9 novembre nella sala Pelèr di palazzo Todeschini, dalle ore 9.30 alle 13, il secondo degli incontri
pubblici promossi dall’Amministrazione comunale in vista della variante generale al PGT - Piano di Governo del
Territorio.
Il percorso, tra ottobre 2013 e gennaio 2014, porterà
alla redazione della variante vera e propria nel corso del
2014, per concludersi presumibilmente nella prima metà
del 2015. Dato che il PGT resta in vigore cinque anni, il
nuovo strumento urbanistico accompagnerà Desenzano
fino al 2020.
Dopo l’incontro dedicato alla pianificazione urbanistica
come strumento per ridurre consumi ed emissioni, che ha
visto sala Peler gremita di pubblico, il secondo incontro
analizzerà le prospettive turistiche ed economiche legate
alla tutela del paesaggio lacustre e dell’entroterra, risorsa
insostituibile del territorio gardesano.
Verrà discussa anche la proposta di istituire un sito UNESCO dell’intero lago di Garda, come recentemente proposto da un quotidiano locale e ripreso da un ordine del
giorno del Consiglio regionale lombardo.
Le relazioni a invito saranno incentrate sull’esperienza
della tutela del paesaggio in Toscana (Maria Rita Gisotti,
ricercatrice del Centro Interuniversitario di Scienze del
Territorio, Univ. di Firenze) e sulla proposta del sito Unesco del Garda (Massimo Tedeschi, Direttore dell’inserto
bresciano del Corriere della Sera).
Seguiranno relazioni sulle del sito UNECO delle Dolomiti (invitati Elmar Pichler Rolle e Paola Matonti, Fondazione Dolomiti Unesco) e del progetto europeo EULAKES (Giorgio Passionelli, Presidente della Comunità
del Garda).
Segue dibattito con la cittadinanza moderato da Gabriele
Lovisetto (Consulta urbanistica e mobilità).
Conclude Antonella Soccini, Assessore alle politiche sociali, educative, culturali, temporali e per le pari opportunità del Comune di Desenzano del Garda.
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L’Osservatorio
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Alcuni esercenti
del Centro Storico
credono, forse, sia
loro tutto dovuto.
Ma non è così. I
Desenzanesi non
sono disposti a barattare la qualità
del Centro Storico per consentire
loro di realizzare ampie verande
per la chiusura degli estesi plateatici che sono di supporto alla loro
attività, ignorando che queste voluminose strutture, sia pur di vetro,
deturperebbero l’immagine di un
luogo ritenuto di pregio.
Gli attuali portici diventerebbero
per lunghi tratti delle gallerie, dove
da un lato resterebbero i negozi
attuali e dall’altro queste vetrate a
formare salotti, magari piacevoli a
vedersi, ma che con il loro ingombro oscurerebbero la visuale dei negozi stessi.
Piazza Matteotti, dove le verande
dovrebbero essere contenute nei
limiti di sporgenza del porticato
esistente avrebbero pure l’involontaria funzione di restringere ancora
di più la già ridotta larghezza della
Piazza compromettendone, di fatto,
la sua “monumentalità”.
Se queste due Piazze, a quello che
si dice, sembrerebbero le maggiori
deputate ad accogliere l’ipotesi di
queste strutture vetrate, perché non
credere che una analoga richiesta
non potrebbe poi essere avanzata
anche per i plateatici che stanno attorno al Porto Vecchio? Compreso
quello che si trova sotto i portici di
Palazzo Todeschini?
Perché non pensare ai plateatici di
Piazza Cappelletti? Di via Roma e
di via Santa Maria? Aspiriamo forse a diventare una Città di cristallo?
Credo sicuramente di no!
Penso che nessuno sospetti che
l’Amministrazione possa fare delle
graduatorie di valori per le concessioni a realizzare i manufatti di cui
si pensa, tanto da poter dire: a Te sì,
a Te no! Perché tutti, ovviamente resterebbero depositari dello stesso diritto. Desenzano in poco tempo potrebbe però riempirsi di una quantità
di verande tanto da rendersi necessario prima o poi di trovare il modo di
riempirle con turisti o Desenzanesi
amanti di questi tipi di salotti.
Andremmo incontro ad una sicura
devastazione dell’attuale Centro
Storico che, fino ad oggi, ha rappresentato la nostra Città esprimendo una sua architettura bella e
semplice.
Alcuni dicono: come a Parigi. Ma a
Parigi non ci sono i portici e questi
plateatici coperti da verande sono
posizionati in zone che prospettano
solo sul fronte di proprietà degli
esercizi, mentre nel nostro caso
dovrebbero interessare fronti molto più ampi. Non dimenticando poi
che gli interventi che si vorrebbero copiare, a Parigi, data la dimensione della Città, risultano essere
interventi di poco conto, mentre
realizzati da noi possono assumere
una dimensione predominante al
punto da stravolgere gli equilibri
delle nostre migliori immagini.
Come è possibile che una tale ipotesi di intervento, a Desenzano si
possa solo avanzare? Non esiste in
questa nostra Città un poco di cultura paesaggistica? Che stronchi già
sul nascere certi propositi di distruzione di un paesaggio esistente che
racconta ancora la nostra storia?
Come è possibile, poi, credere che
il tutto potrebbe passare inosservato
dai canali di valutazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici
della Lombardia che si troverebbe
a dover gestire interventi che nulla
hanno a che fare con l’Architettura
preesistente?
Ci sono già i “baracconi”, autorizzati vent’anni fa, da togliere. Ci siamo già dimenticati?
Capisco che il problema sia quello di trovare un modo di attirare la
gente. Ma tutto ha un limite
Perché non si prova ad abbassare i
prezzi, riducendo quelli serali dei
parcheggi, il costo esagerato dei
plateatici che risultano essere più
cari di quelli esistenti in Galleria a
Milano?
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L’Osservatorio
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Un anno fa avevamo come presidente
del Consiglio Mario
Monti, il quale diceva che vedeva una
luce in fondo al tunnel della crisi, poi si
seppe che non di luce si trattava ma
di una chimera. Poi vennero le elezioni di febbraio e il prof. fu trombato, assieme alle sue luci.
A elezioni avvenute il presidente
della Repubblica, non pago di questa esperienza, si inventa il governo
delle larghe intese e vi mette a capo
un democristiano di sinistra, Enrico
Letta, che, per essere all’altezza del
ruolo, decide di non decidere. Allo
stesso tempo promette meno tasse
per tutti: risultato più tasse per tutti.
Nonostante la crisi abbia già provocato 5 milioni di disoccupati il buon
Letta continua a promettere cose che
non vedranno mai la luce, nondimeno i suoi ministri, i quali vedono
l’apocalisse se dovesse cadere questo
governo (anche se a crederci sono
solo loro).
Le democrazie si rinnovano solo con
le elezioni, nella speranza che cambi
qualcosa, mentre la stagnazione della
politica porta solo guai. Intanto il ministro degli Interni non ci ha ancora
detto dove metterà tutti i clandestini
che ogni giorno approdano sulle coste
italiane, aiutati anche dalle nostre navi
da guerra, le quali fungono da traghetto con una sola destinazione: l’Italia.
La quale a spese nostre deve dare loro
vestiti, cellulari e quant’altro.
Allora questo ministro ci dica che
dovremo accogliere milioni e milioni di africani... per fare che cosa? Io
attraverso la tv satellitare ascolto i
commenti dei politici europei, con il
seguente risultato: la Germania non li
vuole, la Francia nemmeno, l’Inghilterra ha chiuso le porte, per non parlare di Spagna, Grecia e Austria. Con
la conclusione che i nostri governanti
invece di difendere le frontiere non
fanno che predicarci che bisogna fare
accoglienza, senza se e senza ma.
Lo sapete, cari lettori, che una coppia
di africani con 4 figli prende 500 euro
di assegni familiari? Di conseguenza
c’è da indignarsi pensando ai nostri
pensionati che con 500 euro al mese
devono tirare a campare, e assistere a
queste ingiustizie.
E adesso, puntualmente, arriva in tv
un altro parolaio, il quale dice di essere il nuovo rottamatore, l’innovatore, che vuole cambiare l’Italia, come
se fosse una cosa fattibile...
La storia ci dice che hanno provato
in tanti a cambiare questo Paese, ma
sappiamo come è andata. Non bastano Monti, Letta a voler cambiare
questo sgangherato Paese, adesso
arriva un nuovo parolaio toscano,
che promette ancor più dei suoi predecessori. Così il quadro è completo,
fino a quando non si sa. Nell’attesa
apriamo l’ombrello perchè comunque tempesta sarà, nonostante le tante promesse. Speriamo solo che non
arrivi il diluvio.
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La nostra bella cittadina di giorno è abbastanza vivibile,
di notte lo è un po’ meno, per essere insufficientemente
illuminata per i malintenzionati tante sono le possibilità di farla franca. Pur essendovi
le sedi della Guardia di Finanza,
della Polizia di Stato e dei Vigili
urbani, di notte l’unico ombrello
protettivo ce lo offre l’arma dei
Carabinieri. Pur essendo ridotto l’organico e con pochi mezzi
i carabinieri compiono il lavoro
egregiamente, rischiando anche
la pelle per pochi soldi.
In altri Paesi stranieri, dove ho lavorato, ho imparato che bisogna
aiutare questi tutori dell’ordine
sempre e comunque: se aiutiamo
loro, possiamo più agevolmente
aiutare e proteggere anche noi.
Abbiamo visto a Roma durante la recente manifestazione
come certi energumeni lanciavano sassi contro i militi,
come prendevano a sprangate le
camionette, mentre loro subivano
gli attacchi, come dicevo prima,
per pochi soldi.
E che dire dei tanti delinquenti
fermati e poi subito rilasciati dai
solerti magistrati?
Potete immaginare lo stato d’animo che provano nel vedere andare a vuoto il loro impegno.
Io mi sento di ringraziare l’Arma:
dai militi agli ufficiali, tutti uomini che si prodigano, giorno e notte, per proteggerci e garantirci la
sicurezza. Un sentito grazie.
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L’Osservatorio
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Lo “spesometro”, cioè la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini
IVA, introdotto dall’art. 21 del D.L. n.
78/2010, è ormai in dirittura d’arrivo
per l’anno 2012, ma non pochi sono i
dubbi interpretativi, relativamente alle
modalità di compilazione del modulo,
che affliggono il mondo dello sport e
dell’associazionismo in generale.
Le associazioni con partita IVA sono
obbligate all’adempimento
L’unico aspetto sul quale non ci sono
dubbi è che l’adempimento compete
anche alle associazioni sportive dilettantistiche con partita IVA, limitatamente, però, alle operazioni registrate
nell’ambito dell’attività commerciale, a prescindere dal regime contabile
adottato (ordinario o semplificato).
In funzione del fatto che questi soggetti liquidino l’IVA mensilmente o trimestralmente, la prossima scadenza per
l’invio della comunicazione relativa
al 2012 è quindi, anche per questi soggetti, il 12 novembre o il 21 novembre
2013.
Le modalità di compilazione per le
associazioni che hanno optato per la
legge n. 398/1991
Se, pertanto, è chiaro che anche le associazioni senza scopo di lucro con
partita IVA devono sottostare all’adempimento per dichiarare le operazio-
ni effettuate nell’ambito dell’attività
commerciale, non è però stato precisato come devono compilare la comunicazione quei soggetti che hanno optato
per l’applicazione del regime forfettario previsto dalla L. n. 398/1991.
Ricordiamo che questo regime consente alle associazioni che vi aderiscono
di determinare in maniera forfettaria
l’imposta sul valore aggiunto da versare, sulla base dell’IVA indicata nelle
fatture emesse. Si versa quindi il 50%
dell’IVA indicata nelle fatture, salvo
che per le operazioni di sponsorizzazione (per le quali la detrazione è limitata al 10%) e le cessioni di diritti di
ripresa televisiva e trasmissione radiofonica (per le quali la detrazione si riduce al 33,33%). La legge prevede che
l’imposta così determinata venga versata ogni tre mesi: chi applica questo
regime è quindi un soggetto trimestrale
per necessità, senza la possibilità di effettuare i versamenti mensilmente. La
scadenza per la presentazione del modello ai fini della comunicazione delle
operazioni rilevanti ai fini IVA è quindi
il 21 novembre 2013.
In via interpretativa, si può affermare
che poiché, come più sopra anticipato,
per i soggetti che hanno optato per il
regime previsto dalla legge 398/1991
rilevano solo le operazioni attive (in
quanto, come detto, l’imposta da versare si determina a forfait su quella
indicata in fattura), nessun obbligo di
comunicazione esista per gli acquisti.
Inoltre, anche dal punto di vista “tecnico”, sarebbe estremamente oneroso per
gli enti, sia in termini di tempo che in
termini economici, provvedere alla comunicazione delle fatture di acquisto
che, nella quasi totalità dei casi, non
sono state mai registrate o contabilizzate.
In questo senso sarebbe comunque opportuno un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Le società di capitali sportive dilettantistiche in 398
Le considerazioni sopra espresse valgono anche per le società di capitali
sportive dilettantistiche che, avvalendosi dell’estensione del regime forfettario prevista dall’art. 90, comma
1, della L. n. 289/2002, hanno scelto
di determinare il reddito imponibile e
l’IVA da versare secondo le regole della L. n. 398/1991.
Per quanto sopra sostenuto, anche in
questo caso, la comunicazione dovrebbe riguardare solo le operazioni attive.
Si ricorda però che questi soggetti se
da un lato sono esonerati dagli adempimenti – compreso quello di registrazione delle operazioni – agli effetti
dell’IVA, sono tenuti ad un obbligo
civilistico di contabilizzazione di tutte
le movimentazioni.
Sarebbe quindi più che mai auspicabile
che l’Agenzia delle Entrate provveda a
chiarire se anche per le società di capitali
sportive dilettantistiche che applicano il
regime della L. n. 398/1991 – come per
le associazioni in regime forfettario – la
compilazione dello spesometro possa
ritenersi esaurita nella sola indicazione
delle operazioni attive.
6-11-2013 16:00:54
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L’Osservatorio
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“I recenti eventi avvenuti sulle Dolomiti e gli tsunami degli ultimi anni
stanno facendo riflettere sulle dolomie non tanto solide che circondano
il lago di Garda?”. Così si può riassumere il pensiero espresso da un nostro lettore, che con attenzione sta seguendo vicende
relative all’andamento dei livelli delle acque del nostro lago, a qualche crollo delle pareti rocciose che si
riflettono in questo bacino verificatisi in tempi assai
remoti e pure in tempi vicini a noi. Va ricordato che il
nostro lago in tal senso ha registrato episodi lievi che
però testimoniano come anche i laghi della penisola
italica possano andar soggetti ad onde anomale.
Gli tsunami generalmente hanno origine da un terremoto, con epicentro quasi sempre in mare aperto e di
origine tettonica. Altre cause sono determinate da frane e da determinate condizioni meteorologiche. Per
quanto riguarda un lago l’origine di onde anomale,
come si è detto, il fenomeno sarebbe legato ad una
grande frana.
Gli esperti ricordano che nel 563 il lago di Ginevra o
Lemano ebbe a registrare una grande catastrofe, la cui
memoria, come riferiscono gli storici, è stata tramandata dai vescovi Gregorio di Tours e Mario di Avenches. Una grande ondata investì le sponde del lago
provocando gravi distruzioni e morte. Sulle origini
della frana, che si sarebbe verificata in località Tauredunum, con la distruzione di Ginevra, ci sono due
teorie. Quella appunto della gigantesca frana e quella
dello spostamento subacqueo di abnormi masse di sedimenti e detriti che avrebbero innescato grandi onde
ad una velocità di circa 70 km/h, come si apprende da
un interessantissimo studio del geologo Giampiero Petrucci. “Nel giro di un quarto d’ora le onde sarebbero
arrivate a Losanna con un run-up di circa 13 metri. Entrambe le sponde sarebbero state investite dal fenomeno, con interi villaggi distrutti. Dopo circa 70 minuti le
SETTEMBRE 1981 “MISSIONE PICCARD”
IL PROF J. PICCARD SUL SOMMERGIBILE “FOREL”
onde avrebbero terminato la loro corsa a Ginevra, con
altezze prossime agli 8 metri, superando anche le mura
della città, seminando ulteriore morte e distruzione”.
Memorie di simili eventi per quanto riguarda il lago
di Garda non ci sono elementi certi. Come si apprende
dallo studio del geologo Petrucci, scosse sismiche, con
epicentro nei pressi di Monte Baldo e Salò, sono alla
base anche di alcune oscillazioni del moto ondoso registrate nel lago di Garda, rispettivamente nel 1886 e nel
1901. Se andiamo a ritroso nel tempo si apprende della
6-11-2013 16:00:56
ALTOPIANO DI TREMOSINE - TIGNALE CON
PARETI ROCCIOSE A STRAPIOMBO SUL LAGO.
(Foto Toninelli - Malcesine)
vulnerabilità dei laghi italiani quali Como e Maggiore.
Per il Verbano vengono segnalati due eventi: nel 1867
si parla di un innalzamento del livello delle acque di
circa 60 centimetri, fenomeno associato ad una grande
frana, che causò un parziale sprofondamento del borgo
di Feriolo. Il 23 marzo 1960 onde anomale invasero gli
imbarcaderi di Verbania, Intra e Pallanza.
Sul Garda c’è la memoria di terremoti verificatisi nei
2000 anni che abbiamo alle spalle, ed è una memoria
che si ripresenta ad ogni tremor di terra. Ecco la devastante scossa sismica dell’anno 243 dell’era volgare,
alla quale antiche leggende fanno risalire lo sprofondamento nel lago presso Toscolano della città di Benàco
e parte della riva di Nago-Torbole. Di ciò ne parlano
pure i poeti quali Byron e Carducci. Byron scrive una
lettera a Tommaso Moore, nella quale si legge: “Ho
trovato sul Benaco quella stessa tradizione di una città
ancora visibile al fondo delle acque in tempo di calma
che voi avete consacrato nel vostro canto... Non so se
gli annali sanzionino questo racconto ma a voi la storia fu narrata e fu narrato anche che la città sia stata
inghiottita dal terremoto”.
Mercoledì 16 settembre 1981 durante la “Missione
Piccard” dal batiscafo “Forel”, a circa 50 metri di profondità, nelle acque a Nord-Ovest di Torri del Benàco,
vennero effettuati rilievi di neotettonica interessati
alle sponde del bacino. Quel giorno furono riscontrati
smottamenti recenti, forse di natura sismica. Smottamenti subacquei di notevole portata possono provocare onde anomale.
Altro fenomeno riguardante il Garda in fatto di sismicità
emerse durante una conferenza della Protezione Civile
tenutasi a Desenzano il primo luglio del 1997. In quell’occasione registrammo: “La zona del Garda è un’area
geologicamente molto complessa che comprende il
margine sud-alpino, caratterizzato da grandi pieghe a
Uno tsunami in Giappone
tendenza meridionale. Considerato gli ultimi 975 anni
- secondo autorevoli studiosi tra i quali il prof. Cassinis
- nel territorio lombardo il flusso medio di energia è
massimo nella zona di Brescia e in quella del Garda,
anche perché l’area occidentale del lago e quella sulla direttrice Sirmione - Punta San Vigilio, la cosiddetta
dorsale sommersa, sono in fase di sollevamento”.
Meritevole di attenzione da parte dei tecnici è la zona
che va da Gargnano - Limone - Riva, dove di frequente vengono registrate micro - fratture con frane delle
pareti sopra la “Gardesana”, che “sostengono” l’altopiano di Tignale e di Tremosine, pareti appunto a strapiombo sul lago.
Facendo qualche passo indietro nei millenni, visitando
la vasta letteratura geo - scientifica, che di tanto in tanto si aggiorna con nuovi studi e scoperte, si apprende
che la fossa del lago di Garda sarebbe il risultato dei
movimenti della crosta terrestre, provocati da eruzioni
vulcaniche nell’era terziaria o cenozoica, pure responsabili dei successivi movimenti ancora attivi, che fanno
sovra scorrere la placca occidentale del lago su quella
orientale, provocando gli eventi sismici registrati storicamente dal 243 dell’Era volgare fino a quelli recenti. Altra ipotesi formulata di recente, a proposito della
ricordata scomparsa della città di Benaco, si esprime
in questi termini: la stessa sarebbe improvvisamente
scomparsa forse perché spazzata via dalle acque di
un piccolo lago chiuso tra le montagne, ciò a causa
della frattura del monte che la sovrastava. Evento che
richiama quello disastroso del Vajont. Altro terremoto
storico, quello del 1457, ricordato da Lodovico Moscardo nell’“Historia di Verona”, avrebbe fatto abbassare il monte S. Bartolomeo sopra Salò.
Le moderne tecnologie potrebbero essere messe a
“guardia preventiva” di possibili eventi fin qui registrati dalla storia?
6-11-2013 16:00:57
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Il 2 ottobre 1808 Napoleone, vincitore a Jena e ad Austerlitz, ad Erfurt incontrerà Goethe del quale dirà “Voilà
un homme!” forse perché il poeta era
già un monumento della letteratura
tedesca, figura di primo piano della storia della cultura occidentale. E
Goethe porterà con non poca fierezza l’ordine dell’Imperatore, che poi
sarà chiamato con enfasi oratoria “Il
Grande Fratello”. Infatti, con i leoni
di San Marco ormai deturpati, anche
sul Garda lombardo prese vigore il
movimento massonico.
Fra i primi massoni bresciani figuravano il Conte Rutilio Calini e il conte Faustino Lechi. La massoneria si
estese con la permanenza dell’esercito francese di Bonaparte e più tardi
con l’organizzazione del Regno Italico. È noto che durante il governo napoleonico la massoneria, senza velo
di segreto o di riserbo, registrava i
più alti dignitari dello Stato: generali,
magistrati, uomini politici, funzionari
governativi, gli stessi membri della
famiglia imperiale. L’Ordine massonico aveva assunto alla sua corte e a
quella vicereale di Milano l’importanza e lo “charme” di un vero ordine equestre. Restavano misteriosi i
simboli, i riti, il linguaggio ufficiale,
anche se un confidente del governo
serenissimo Veneto, G.B. Manuzzi,
nel 1774 aveva scritto: “... le massime
che imprimono nell’animo i Fratelli
sono di essere uomini liberi, indipendenti dai sovrani, e che con la spada
alle mani devono difendere tutti quelli della lor Setta”.
Pure Goethe ebbe rispetto dei riti e
dei “segreti” della Massoneria e lo fa
IL POETA ANGELO ANELLI (1761 - 1820) NEL 1807 APPARTENENTE
ALLA LOGGIA MASSONICA “Amalia Augusta di Beauharnais” di Brescia
ben comprendere con i versi: “Nessun
può e vuol copiare / quello che l’un
l’altro confida / Perché nel silenzio e
sulla fiducia / È costruito il Tempio”.
La nuova loggia di Brescia venne
aperta e solennemente inaugurata nel
1806. Di quella vecchia c’è la testimonianza del ricordato Manuzzi del
20 aprile 1774: “... dicendo esservi
una Loggia anco in Brescia, i Fratelli
della quale vengono spesso a riconoscere questa di Venezia”.
La prima loggia massonica della città
lagunare, filiale di quella di Londra,
venne fondata da Pietro Grattarol, che
fu per lungo tempo venerabile maestro.
I fondatori della Loggia bresciana furono: il tipografo editore Nicolò Bettoni,
Antonio Porcari, Antonio Sabati, l’abate Luigi Scevola e Girolamo Vidali.
Nell’aprile del 1807 il poeta desenzanese Angelo Anelli chiedeva di essere
affiliato alla loggia di Brescia, chiamata Regia Loggia “Amalia Augu-
6-11-2013 16:00:57
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NAPOLEONE A LONATO 1796 - 31 LUGLIO - QUANDO SCONFIGGE GLI AUSTRIACI
sta” (vice-regina Amalia Augusta di
Beauharnais), dipendente dall’Oriente di Milano. L’avvocato Giambattista
Pagani, che era di Lonato e doveva
conoscere l’Anelli, riceveva dal venerabile questo biglietto: “O. di Brescia,
il giorno undicesimo del M. secondo
d.A.D.V.L. 5807 (11 aprile 1807). Al
F. Pagani: vi prego di darmi esatte informazioni sulla moralità e sui talenti del F. Anelli, che ha domandata la
nostra affiliazione. Il vostro rapporto
dev’essere in iscritto e da voi firmato;
e desidero che lo poniate nel Sacco
delle Prop. nella prossima ordinaria
seduta di venerdì. Con che ho il favore di salutarvi fraternam. Pederzoli
V.”. A tale proposito Paolo Guerrini (I
cospiratori bresciani del ‘21, Brescia
1924) scrive: “Non abbiamo nemmeno la minuta del rapporto, che il Pagani deve aver presentato favorevole,
poiché l’Anelli fu accolto nella Loggia e ne fu anzi fratello fervente”.
Anche nella massoneria bresciana si
parla come di una nebulosa dottrina
di un certo teismo o panteismo filosofico con reminiscenze pagane. Chiusi
ai profani erano i banchetti rituali o
agapi, fissati in tre giorni ogni anno:
a S. Giovanni d’estate (24 giugno),
a S. Giovanni d’inverno (27 dicembre), alla festa della Consacrazione
del Tempio (apertura della Loggia).
Si accostarono alla Massoneria Vincenzo Monti, Federico Confalonieri,
lo stesso Alessandro Manzoni. I “Fratelli” si dividevano in cinque gradi,
distinti con una iniziale: “A (apprendista o neofita), C (catecumeno o iniziato), M (muratore), M.S. (maestro
superiore), M.A. (maestro affiliato).
Un altro desenzanese, il professor Lorenzo Leoni, sindaco, capo del Municipio, sembra non sia stato ammesso
a detta loggia. Le cronache del tempo
dicono che il Leoni nel 1798 si adoperò con molto zelo a spogliare le chiese di Desenzano di tutte le argenterie
e gli oggetti preziosi per mandarli a
Brescia al Governo Provvisorio.
Molti ammiratori delle nuove idee
francesi si raccoglievano nel salotto
della contessa Bianca Uggeri, donna
di grande cultura e molto spirito. In
salotto aristocratico, raffinato e gaudente, si respirava un’atmosfera di
novità audaci e non è improbabile
che anche la massoneria vi facesse
capolino come una simpatica novità
giunta dalla Francia.
Già dal 1796 sul Garda si delinearono
le prese di posizione dei notabili, borghesi ed intellettuali, che finirono sui
fronti opposti. L’Anelli il 31 gennaio
1796 venne dichiarato benemerito
della patria, quindi nominato Provveditore generale veneto. I servigi
da lui resi alla Repubblica Serenissima, l’amicizia e la stima che ebbe
da Francesco Battaglia - Provveditore di Brescia - avevano fatto sì che
egli fosse poi giudicato un accanito e
potente avversario delle idee nuove.
Perciò, quando il 18 aprile 1797 Brescia abbattè le insegne di San Marco e
proclamò la repubblica democratica,
l’Anelli finì in carcere. Qui sarebbe
troppo lungo inseguire i “cambiamenti politici” dell’Anelli, fino a quando,
come abbiamo sopra ricordato, venne
accolto (era l’anno 1807) nella Loggia
massonica di Brescia. Sempre più disgustato dalla corruzione e dal disordine morale in cui versava il governo
della Repubblica Cisalpina, denunciò
intrallazzi e maneggi ed esortò gli italiani ad avere coraggio e dignità per
riparare i mali della nazione. Stanco
dei disinganni della politica, l’Anelli
rifiutò ogni altro incarico, anche perché desideroso di dedicarsi con calma
ai prediletti studi.
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A Riva del Garda nel 1905 moriva
Karl August von Heigel, scrittore tedesco nato a Monaco di Baviera nel
1835, il quale al lago di Garda, in particolare a Riva, Torbole e Sirmione,
aveva dedicato la novella “Die Veranda am Gardasee (La Veranda sul
lago di Garda), pubblicato a Lipsia
nel 1879.
Heigel, come tanti altri scrittori e artisti mitteleuropei, aveva scelto di stabilirsi definitivamente nella cittadina
del Sommolago, attratto dal clima e
dalla bellezza dei luoghi, che, come si
è detto, tra la fine dell’Ottocento e gli
inizi del Novecento, richiamava notevoli personalità della cultura di lingua tedesca, quali Nietzsche, Rilke,
Freud, Kafka, Trakl, i fratelli Heinrich e Thomas Mann, il pittore Klimt.
Egli, dopo aver studiato filosofia all’Università di Monaco di Baviera, fu
bibliotecario e poi giornalista a Berlino. Dal 1875 a Monaco fu legato al
re Ludovico II di Baviera. Dopo la
morte del re nel 1886, per conto del
quale aveva scritto diverse opere per
il suo teatro privato, si ritirò a Riva
del Garda. Nel 1881 Ludwig gli aveva conferito l’Ordine del Merito della
Corona Bavarese. In seguito alcune
delle opere di Heigel, con riferimenti locali, fornirono fonti per lo studio
della letteratura popolare e di paesaggio nel contesto storico e sociale del
Paese.
Per Karl von Heigel, oggi sconosciuto ai più, il Garda assurge a palcoscenico di vicende letterarie, narrazione
che non è un preciso oggetto geografico ad essere oggetto di scrittura.
Esso è lo sfondo della narrazione. Ciò
Riva - Il porto - fine ‘800 primi ‘900, all’epoca in cui Karl A. von Heigel
visse nella cittadina del Sommolago. (Archivio T. Ferro)
è sostenuto da Paolo Boccafoglio e da
Paola Maria Filippi, rispettivamente
curatore e autrice della prefazione del
suddetto volume.
A rileggere quelle pagine di Heigel
date alle stampe nel 1879, si vedono
luoghi, costumi, atmosfere nell’”aria
disincantata di una Mitteleuropa in
vacanza”, un ulteriore contributo per
come il lago di Garda era visto e raccontato da tanta letteratura apparsa
negli anni di fine Ottocento ed inizi
Novecento.
Chi mai non ha toccato - ad esempio
- gli elementi atmosferici del grande
lago, da Catullo a Virgilio e su su per
i secoli fino ai nostri giorni, si potrebbe dire in tutte le lingue? Heigel
scopre pure l’Ora, che descrive come
“forte vento da sud che sul Garda è
solito soffiare tutti i giorni, tranne che
per un breve periodo invernale, dopo
le undici”.
Per il suo narrare Heigel si cala tra gli
incontri quotidiani dei suoi protagonisti. Li segue nelle locande e negli
alberghi di lusso di Torbole, Riva,
Arco, Sirmione, sfiorando Desenzano
toccata da treni importanti (46 ore di
viaggio da Berlino a Roma).
Poi raccoglie frasi buttate là, quando, a proposito di Torbole, riporta il
sentito dire: “Torbole, ricco come un
monastero”, da dove partivano botti
di olio e di vino per l’estero. Quindi
riporta annotazioni riferite al periodo
di quando “la nobiltà italiana ha abbandonato il lago di Garda, gli stranieri sono innamorati soprattutto di
Bellagio e delle isole Borromee”.
Heigel segue i suoi personaggi a bordo di piroscafi a vapore, che si recano
ai porti delle varie località del lago,
come la signora von Bergemann che
“ne ha abbastanza di cabaret a Berlino” e narra dei suoi viaggi: “Io ho
bevuto con la buon’anima di mio
marito birra bavarese a Pompei; mi è
6-11-2013 16:00:58
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Lo scrittore Karl August von
Heigel, dopo il 1886 visse a
Riva del Garda fino al 1905,
e fu collaboratore e amico del
re Ludovico II (Ludwig) di
Baviera.
Lettera autografa di Karl Heigel da Riva del Garda 1888.
piaciuto moltissimo”. La segue a Sirmione “...quando alla
chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore suonarono i
rintocchi di mezzogiorno. Flora (una delle protagoniste)
si trovava alle terme immersa nella vasca. L’acqua era
molto calda e puzzava tremendamente di zolfo, tuttavia
Flora provava in quelle esalazioni infernali un piacere celestiale”.
Dopo una brillante festa data dalla von Bergemann in un
lussuoso albergo di Sirmione, la discussione si presentava
vivace. Heigel fa dire ad una signora: “È stato un bene
aver portato con me il vestito con ricami Jugendstil. Uno
simile queste dame sicuramente non ce l’hanno!”. E segue il commento “Dunque anche l’aristocrazia di Monaco parla dialetto come l’alta nobiltà di Vienna! Manca di
cultura!”.
Questa ambientazione a Sirmione avviene d’inverno
quando la stagione turistica effettivamente iniziava subito
dopo Natale.
Al Caffè Scaligeri, uno della comitiva straniera osserva:
“Il mio amico Mario è il Masaniello di Sirmione”. Il conversare all’Albergo Sirmio, al Caffè Catullo, a Heigel fa
cogliere frammenti di frasi come “La baronessa è giunta
da Vladivostok, che dista soltanto un paio di chilometri
dalla Siberia”. Oppure “Napoli è qui, il mare azzurro è il
lago, il Vesuvio lo abbiamo dentro di noi!”. Un commento
sui giorni “Il Venerdì uccide il sabato”. Chi in gioventù
sta a cavallo, in vecchiaia va a piedi”. Segue una pausa.
Qualche momento di riflessione mentre i presenti osservano il lago attraverso una grande vetrata.
“Guarda pure tu”, sussurrò Flora angosciata?
“Che cosa devo guardare? Quelle file di luci là che sembrano galleggiare sull’acqua sono le luci a incandescenza
e le lampade ad arco a Desenzano”.
“No, le stelle, le stelle! Questa è di una bellezza sconvolgente ... quella là grande, splendente è Venere o Giove?”.
In una lettera del 2 settembre del 1903 emerge che Heigel
nell’affrontare momenti di scoraggiamento, a volte gli fu
di conforto qualche inatteso giudizio positivo, come sarà
poi ricordato in questi termini: “Recentemente la signora
Friedenthal (terza moglie di Heigel) sul battello è venuta
a sapere dalla signora Wimmer che il ministro Zanardelli
si è fatto tradurre da dei suoi ospiti, padroni del tedesco,
il mio “Veranda am Gardasee” e ne è entusiasta”. “Si, è
così; è vero! avrebbe detto in continuazione”.
La traduzione del libretto era stata affidata ad alcuni amici dello Zanardelli. Primo a tradurne una buona parte fu
Felice Cavallotti (Milano 1842 - Roma 1898), scrittore,
giornalista e uomo politico, repubblicano, ucciso dal giornalista F. Màcola al suo 33° duello.
Va ricordato che Karl Heigel nel corso degli anni finì per
dover sopportare un isolamento sempre più umiliante,
mentre aveva operato per far conoscere il lago di Garda nei Paesi di lingua tedesca, in particolare Torbole e la
frequentata “Veranda” dell’Hotel Garda. Così scriveva in
quei giorni: “Che la terrazza sia stata terminata e che sia
stata dotata di luce elettrica, già gliel’ho annunciato. Per
l’inaugurazione sono stati invitati tutti a partecipare al
banchetto. Di me, che pure ho fatto abbastanza réclame
per Torbole, ci si è dimenticati”.
Verso la fine del suo racconto Heigel guarda con particolare interesse al paesaggio e alle antiche vestigia di Sirmione, al rapporto sentimento - natura.
Heigel prende poi il largo osservando barche, le vele
incrociate assomigliavano ad un paio d’ali splendenti.
Come un castello da fiaba, sull’Isola di Garda brillava un
superbo palazzo di marmo.
Si potrebbe concludere osservando quanta “pubblicità”
gratuita è venuta al lago di Garda grazie ai personaggi che
qui purtroppo abbiamo dimenticato.
Quando si decide per la toponomastica mai che - ad esempio - si sia pensato a nomi come Karl Heigel o a Sigrid
Undset, scrittrice norvegese, premio Nobel per la letteratura 1928, autrice del “profilo storico” di Sant’Angela
Merici. La gratitudine sempre più spesso è diventata cosa
rara.
6-11-2013 16:00:59
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Garda Rosa Leso ha scritto
ai parlamentari bresciani, al
presidente dell’Anci nazionale e della Lombardia e al
Presidente dell’ACB per denunciare la situazione finanziaria venutasi a creare per effetto del Patto di
Stabilità e del Fondo di solidarietà.
A Desenzano, su una spesa corrente
del 2012 di circa 27 milioni di euro lo
Stato trattiene direttamente 5 milioni
di euro (quota Imu) e circa 2,3 milioni di euro di fondo di solidarietà,
comprendente gli effetti della spending review, con una riduzione considerevole della capacita di spesa.
Nel quinquennio 2009–2013 il Comune di Desenzano ha visto ridotta la
propria potenzialità di spesa di circa
il 40% tra spese correnti e di inve-
stimento. A questo si aggiungono la
mancanza di introiti per oneri di urbanizzazione e mancate alienazioni e
l’aumento del bisogno sociale.
Se i dati ufficiosi oggi disponibili
fossero confermati (lo sbilancio è determinato in circa 2.800.000 euro) sarebbe a rischio il rispetto del Patto di
stabilità con le relative conseguenze:
blocco assunzioni, blocco indennità
amministratori, aumento quote tributarie, riduzione delle spese per il 2014
pari alla parte eccedente del Patto,
controllo stretto della Corte dei conti.
“Non è possibile che Comuni virtuosi
e con bilanci solidi” – scrive il Sindaco – “siano messi in condizione
di non poter fare neppure la normale
manutenzione e di tagliare servizi indispensabili per le categoria più deboli”.
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Da settembre 2013 hanno riaperto i battenti i due Asili Nido
del Comune di Desenzano del Garda, “Il Cucciolo” di via
Pace 20 e il “Pollicino” di via Pescala 4, con importanti
novità per andare incontro alle esigenze delle famiglie del
territorio.
La prima riguarda la determinazione delle rette in base all’ISEE, con tariffe che restano invariate per la fascia minima
e diminuiscono per quella massima.
La seconda novità, nell’ottica di favorire la conciliazione
dei tempi familiari, è che presso l’asilo nido “Pollicino” di
via Pescala verrà sperimentata l’apertura anche nel mese di
agosto.
A partire da settembre scorso alle famiglie è stata data l’opportunità di fruire del servizio anche nella fascia oraria po-
meridiana (part-time 13.30-18), che si aggiunge all’offerta
del part-time mattutino (7.30-13).
In presenza di almeno 15 richieste (con documentate esigenze di lavoro), sarà possibile fruire del Nido anche nella
giornata di sabato.
Le iscrizioni per l’anno educativo 2014-2015 si apriranno a
partire da gennaio 2014. Modalità e condizioni di iscrizione sono pubblicate sul sito internet comunale all’indirizzo
http://comune.desenzano.brescia.it/italian/asilinido.php.
In entrambe le strutture sono ancora disponibili alcuni posti
per l’anno educativo in corso. Gli interessati possono contattare gli asili ai seguenti numeri telefonici:
Asilo Nido “Il Cucciolo” 030 9144233
Asilo Nido “Pollicino” 030 9127086
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Anche per l’anno 2014 l’assessorato alla Cultura del Comune di Desenzano del Garda organizza corsi di lingue rivolti ai
cittadini che per ragioni di lavoro, studio o cultura personale,
intendono iniziare o perfezionare la conoscenza di una lingua
straniera.
La proposta riguarda i corsi di inglese (base e intermedio I
e II), tedesco (base), spagnolo (base e intermedio), francese
(base e intermedio) e, dato il successo dello scorso anno, di
cinese (base e avanzato).
Le lezioni avranno inizio lunedì 13 gennaio 2014 e si svolgeranno due sere la settimana, dalle ore 20 alle 21.30, presso la
scuola media “Trebeschi” di Rivoltella, per un totale di 45 ore.
Il costo di ogni corso, escluso il libro di testo, è di 140 euro.
Ogni corso verrà attivato al raggiungimento di 15 partecipanti.
Questo il calendario dettagliato:
INGLESE
base: martedì e giovedì
intermedio I e II: martedì e giovedì
TEDESCO
base: lunedì e mercoledì
SPAGNOLO
base: lunedì e mercoledì
intermedio: martedì e giovedì
FRANCESE
base:lunedì e mercoledì
intermedio: martedì e giovedì
CINESE
base: martedì e giovedì
intermedio: lunedì e mercoledì
Le iscrizioni si ricevono dal 20 novembre al 4 dicembre 2013
presso l’ufficio Cultura del Comune dal lunedì al venerdì dalle
9 alle 12; giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30.
Per informazioni e iscrizioni:
Ufficio Cultura
Via Carducci n. 7
[email protected]
Tel. 030 9994275
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Da giovedì 14 novembre avranno inizio le operazioni di
estumulazione dei defunti tumulati nelle celle n. 9, 10, 11
e 12 del cimitero di Desenzano.
L’elenco contenente i nominativi dei defunti che saranno
estumulati è disponibile presso il personale di custodia
del cimitero.
Le operazioni si svolgeranno tutti i giovedì e venerdì dal
14 novembre a dicembre 2013. In tali giorni il cimitero di
Desenzano resterà chiuso al pubblico.
Per ragioni di carattere igienico-sanitario i parenti non
potranno assistere all’estumulazione del congiunto nell’area di cantiere ma solo nell’area dedicata. Le operazioni di estumulazione saranno eseguite, nel giorno stabilito,
anche in assenza dei parenti.
Per il trattamento dei resti mortali mineralizzati verranno
seguite le preferenze già espresse dai familiari.
Qualora i resti risultassero non completamente mineralizzati, i familiari possono fin d’ora esprimere all’ufficio di
Stato civile la scelta tra l’inumazione o la cremazione, a
loro cura e spese.
In assenza di richieste in tal senso, i resti mineralizzati
saranno definitivamente collocati nell’Ossario Comune
(art. 85 del D.P.R. 285/90), gli altri saranno inumati in un
campo apposito.
Per altre informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio di
Stato Civile – Via Carducci, 4 – Tel. 030 9994509.
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i è chiusa il 4 novembre, giorno di festa ormai un po’ dimenticato,
la mostra inaugurata il
18 ottobre sul Reparto
Alta Velocità nelle sale
al piano terra del Museo
Rambotti. Un pezzo importante di storia legata a Desenzano, in cui il RAV
aveva la sua scuola. E proprio sul lago
Francesco Agello stabilì nel 1934 il
primato mondiale di velocità su idrovolanti ai comandi di un Macchi-Castoldi M.C.72.
Molto il materiale esposto, frutto di una
selezione che ha dovuto per necessità
di spazi, lasciare in disparte altri importanti cimeli. Locandine delle competizioni, tra le quali la celebre Coppa
Schneider, cartoline del volo d’Annunziano su Vienna, ma soprattutto bellissimi modelli dei velivoli dell’epoca.
“Il nostro compito è mantenere viva la
memoria storica del reparto Alta Velocità. All’epoca Desenzano era poco più
che un paese di pescatori, ma vanta il
record, ancora imbattuto per i gli apparecchi a elica, tenuto il 23 ottobre di
79 anni fa” – dichiara il Col. Aurelio
Tagliabue, presidente dell’Ass. Arma
Aeronautica sez. Desenzano e curatore
della mostra. Il quale si prefissa obiettivi per l’anno prossimo: “ci proponiamo
di ampliare la mostra in occasione della ricorrenza dell’80 anniversario, oltre
che del 150 della Prima Guerra Mondiale, aggiungendo magari una serie di
conferenze per incrementare l’interesse di questo importante evento. Ci resta sempre purtroppo il problema dello
spazio. Ci basterebbero due o tre stanze per un allestimento fisso, magari in
castello, dal momento che l’Idroscalo
per ora non offre grandi possibilità”.
Aurelio Tagliabue
6-11-2013 16:01:15
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Una leggenda racconta che nel XIII secolo un mugnaio di
Manerba strinse un patto con il diavolo: il primo firmò toccando una pietra con la mano, il secondo appoggiandovi il
piede. Oggi la stele siglata è murata nella millenaria chiesa
di San Sivino, antichissimo luogo di culto che un nuovo
comitato vuol rendere ancora patrimonio del paese.
Gronda misteri e fascino, immersa in un angolo verde di
un Garda che non c’è più, ma oggi non esiste una strada
che permetta di raggiungerla e, mancando la manutenzione necessaria per i monumenti antichi, una parte di tetto
è crollata, con rischio per l’intera struttura. Attraverso il
Piano di Governo del Territorio il Comune di Manerba ha
provato a ricavare un ́area di passaggio tra due campeggi, ma i proprietari si sono rivolti al Tar rivendicando la
proprietà dell ́area e della chiesa stessa.
Senza dimenticare che il diritto canonico non contempli l’usocapione finché il vescovo non emani un atto di
sconsacrazione, per salvare dalla rovina questo suggestivo luogo di culto si è costituito il Comitato “Salviamo la
chiesa di S. Sivino”, presieduto dal prof. Andrea Nonfrmale (assessore alla cultura del comune di Manerba).
“Siamo pronti a sensibilizzare la popolazione con una lettera che sarà spedita in questi giorni – dice il prof. Nonfarmale - e a raccogliere qualche fondo affinché, non appena si avrà l’autorizzazione a entrarvi, si possa aiutare la
parrocchia al restauro del tetto. Questo è un problema che
riguarda tutta la rete storico-culturale del Garda”.
A testimoniare la piena proprietà della parrocchia, che da
sempre ha le chiavi dell’edificio, ci sono documentazione
storica incontestabile, testimonianza di tanti manerbesi (cerimonie e funzioni negli anni 80) e il pubblico riconoscimento sia della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia sia dell’amministrazione comunale.
I proprietari del fondo che circonda l’edificio hanno reso inaccessibile la chiesa con un atto che il comitato descrive come
“unilaterale, irriguardoso e del tutto illegittimo”. Per i lavori
di restauro è tutto pronto (autorizzazione, disegni e ditta), ma
si resta per ora in attesa di un riconoscimento del diritto di
accesso alla chiesa da parte della parrocchia di Manerba.
Per informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Cultura:
l’amministrazione comunale infatti ha garantito che nei
modi che le competono sarà parte attiva nel progetto di
recupero dell’edificio sacro.
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• 9 NOVEMBRE ore 10.30
UN’AVVENTURA IN BIBLIOTECA
Laboratori di letture animate per bambini dai 5 ai 9 anni
Biblioteca civica - Villa Brunati - Rivoltella
• 9-10 NOVEMBRE SGUARDI D’ARTE
Mostra di artisti locali e non solo
Piazza Malvezzi
• 10 NOVEMBRE LA CULTURA DELLA CASTAGNA
A cura de I Gnari de Colatera
Piazza Malvezzi
• 10 NOVEMBRE ore 17
STAGIONE CONCERTISTICA: “TRIO BROZ”
Barbara Broz violino, Giada Broz viola, Klaus Broz violoncello - Auditorium Celesti
• 11 NOVEMBRE FESTA DI SAN MARTINO.
Cena con polenta e baccalà
A cura del gruppo Allegra Brigata.
Prenotazioni allo 030 9910190
Oratorio della Parrocchia di San Martino Vescovo
• 12 NOVEMBRE ore 21
LETTURE DI ORDINARIA FOLLIA.
Incontri sulla normalità
“Il potere dello sguardo e il governo dei corpi”
Biblioteca civica
Villa Brunati - Rivoltella
INTITOLAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA “Rita
Levi Montalcini” Piazza della Concordia
San Martino della Battaglia
• 16 NOVEMBRE
Ore 9.30 - 13.00 “Economia e Agricoltura: nuovi scenari
di sviluppo” - Palazzo Todeschini
ore 17 - PREMI NOBEL. SCIENZA E POESIA SUL GARDA
Presentazione del libro di Tullio Ferro e Anna Pavanello
Relatore: Francesco Perfetti
GRANELLI DI SABBIA. La condizione femminile nel
Magreb - Con la presenza del Console Generale del Marocco. A cura dell’ass. Faro Tricolore
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Da una proposta di giovani neolaureati desenzanesi, assidui
frequentatori della Biblioteca civica, nasce la proposta del
ciclo di incontri “Letture di ordinaria follia”: sei serate per
condividere letture, opere, idee e parole sulla linea di confine
tra normalità e devianza.
Il tema verrà declinato in chiave letteraria, storica, artistica,
psicologica da Roberto Torricelli, Silvia Papa, Diego Bocchio, Matteo Rossi e Valentina Albano.
Questo il programma delle serate:
12 novembre
Il potere dello sguardo e il governo dei corpi
19 novembre
La seduzione della maschera
26 novembre
Ai margini: mistici e infami nel Medioevo
3 dicembre
Con altri occhi: il mito dell’artista folle
10 dicembre
Le persone e la trappola dei ruoli
17 dicembre
Normale a chi? Normale sarà lei!
Nelle parole dei promotori “Obiettivo del progetto è promuovere la lettura, lo scambio di idee e l’esercizio del pensiero
attraverso la parola, nella convinzione che ciò sia di qualche
utilità per interpretare il mondo in cui ci troviamo a vivere.
Per questo abbiamo pensato a un tema che ogni giorno siamo
obbligati, in modo più o meno consapevole, a definire: la normalità — nella necessaria relazione con il suo contrario”.
Per l’assessore alle Politiche Culturali Antonella Soccini
“l’iniziativa si rivolge a tutti ma in particolare ai giovani che
stanno formandosi o portando a compimento gli studi. Per
questo la sede più adatta al progetto è la nostra biblioteca,
luogo aperto alle persone, alle idee e alle iniziative culturali
del territorio”.
Ha collaborato ad organizzare le serate il Gruppo Villa Brunati. Tutti gli incontri iniziano alle ore 21.
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omenica 10 novembre 2013 inizia la nuova
stagione concertistica “Città di Desenzano”.
Giunta al secondo anno, la stagione si presenta con ambizioni e finalità rinnovate,
non solo come singoli artisti, ensemble,
orchestre, ma come pluralità di generi,
epoche di riferimento, proposte culturali. L’impegno dell’amministrazione comunale e la stretta collaborazione con
il Ned hanno permesso di elevare il livello delle proposte
musicali, con ospiti di rilievo internazionale, valorizzando
nello stesso tempo le eccellenze del territorio.
La stagione concertistica “Città di Desenzano” richiama artisti di chiara fama che non avrebbero avvicinato la provincia italiana se non fosse stato per il prestigio del festival che
la città ha saputo portare avanti attraverso profonde iniziative culturali che hanno attirato l’interesse degli operatori.
Il programma di quest’anno si articola in undici concerti
di grande richiamo. Ricordiamo solo alcuni: il concerto di
Natale con i Solisti Veneti diretti dal M° Claudio Scimone,
l’Accademia del teatro alla Scala diretta dal M° Marco Angius, che presenterà la prima esecuzione italiana della IX
Sinfonia di Mahler in versione cameristica.
La violista Anna Serova sarà protagonista del concerto di
Pasqua. Altro appuntamento impedibile sarà l’inaugurazione dell’ organo del Duomo di Desenzano con la partecipazione dell’organista tedesco Hans Joachim Dumler, del giovane percussionista desenzanese Stefano Tononi e del Coro
S. Maria Maddalena diretto dal M° Gigi Bertagna.
Da non perdere il concerto con la pianista Leonora Armellini, che ha sostituito Daniel Barenboim sul palco del Festival
di Sanremo. E poi il Ned ensemble, l’ensemble di Desenzano che in pochi anni ha ottenuto riconoscimenti importanti
per le sue proposte e la grande professionalità dei suoi componenti. Sarà presente nel concerto di apertura con il Trio
Broz, nel Concorso internazionale di composizione “Monodramma” (che ha registrato ben 28 adesioni) e nella messa
in scena del capolavoro di Strawinsky “L’istoire du soldat”.
La stagione concertistica vuole anche omaggiare gli artisti
desenzanesi che si sono distinti in campo nazionale e internazionale, è il caso di Alessandro Carbonare, oggi primo
clarinetto dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma.
“Un impegno – per il sindaco Rosa Leso — che l’Amministrazione comunale mantiene volentieri, anche nel momento
attuale, per fare di Desenzano una città amica della musica
e della cultura. Sbaglia chi pensa che con la cultura non si
mangia, perché solo le iniziative culturali possono far vivere
la città per 12 mesi all’anno, rafforzando il senso di coesione
della comunità”.
Hanno contribuito come sponsor il Consorzio per la tutela
del Grana Padano e il Consorzio per la tutela del Lugana.
L’ospitalità degli artisti è offerta dall’Associazione Albergatori; gli aperitivi al termine dei concerti sono offerti da Zava.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.
Al termine di ogni concerto, un aperitivo.
6-11-2013 16:01:19
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La mostra di dipinti: “Un sogno lungo un viaggio” di Ernesto
Tavernari, che sta ottendendo un buon successo di pubblico
proveniente anche dai paesi limitrofi, resta aperta fino al 17
novembre alla Galleria Civica Bosio, in Piazza Malvezzi.
L’ingresso è gratuito
Fino al 6 dicembre è possibile presentare la domanda per
ottenere il posteggio n.208, destinato ai prodotti alimentari,
posto sul lungolago Battisti, all’interno del mercato settimanale del martedì, un appuntamento commerciale molto
frequentato sia per la varietà merceologica esposta sia per
i prezzi assolutamente concorrenziali che per l’ubicazione
da cui si può godere una piacevole vista sia sul lago che sul
centro storico.
Le domande devono essere presentate all’ufficio su modello
che si trova sul sito del comune:
[email protected]
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Delle undici imprese che hanno partecipato alla gara d’appalto, indetta dal comune di Desenzano, per le opere di
asfaltatura di alcune strade, si è aggiudicata i lavori la Moro
snc di Fiesse per un importo pari a 76.499 euro (più oneri
della sicurezza e Iva, al netto del ribasso d’asta offerto del
34,855%.
L’aggiudicazione definitiva diventa efficace dopo la verifica
del possesso dei requisiti prescritti dalla legge.
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opo la vendemmia, ecco
il tempo della raccolta
delle olive. Quest’anno lo
stato di salute del frutto è
ottimo.
Seppure l’annata era
iniziata con toni preoccupanti per le abbondanti piogge che tra aprile e giugno,
avevano creato non poche difficoltà nello
svolgimento delle operazioni colturali, soprattutto per la
potatura, che nell’area gardesana si è protesa per un lungo
periodo, dai frantoi uscirà un olio di grande qualità, dalle
caratteristiche interessanti, con profumi e buon gusto dovuti
alla sanità dell’oliva e a un percorso normale di maturazione. Le prime certificazioni saranno fatte verso fine novembre o inizio dicembre e l’olio, una volta imbottigliato, sarà
sul mercato a ridosso di Natale.
Per l’Olio Garda DOP si prospettano
dunque tempi buoni: la domanda è in
crescita, una buona parte verso l’estero.
Con l’uscita sul mercato a ridosso del
Natale, oltre che ottimo compagno di
cuochi e casalinghe, l’Olio Garda DOP
è un’ottima idea per gustosi regali per le
festività.
La domanda di Olio Garda DOP è in crescita (e infatti è
aumentata l’oliva certificata) e in tanti produttori guardano
con interesse anche al mercato estero.
Il 50% viene venduto direttamente a un pubblico di turisti,
italiani e stranieri. Inoltre un 20% viene venduto sui mercati
esteri più ricercati, sia europei che extraeuropei: in primis la
Germania, ma ci sono anche Usa, Canada e Giappone.
6-11-2013 16:01:20
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a mostra fotografica collegata al 4° premio fotografico della Gestione Governativa Laghi,
si è tenuta a Desenzano dal 26 al 27 ottobre a
bordo della M/n Brennero, con la partecipazione di 106 appassionati dello “scatto” dedicato alla navigazione sui laghi. Con i concorrenti italiani non sono mancati gli stranieri provenienti dalla
Polonia, Svizzera, Romania, Germania e Regno Unito.
La mostra ha riscosso notevole successo, visto il numero di
persone salite a bordo della “Brennero”, agli ormeggi nel
porto di Desenzano. Molto bravi gli addetti all’allestimento
delle numerosissime opere in concorso.
All’apertura della mostra e alla premiazione sono intervenuti l’ing. Marcello Coppola, direttore generale della Gestione Governativa Laghi; l’ing. Paolo Mazzucchelli, direttore
“Navigarda” con sede a Desenzano; l’ing. Franze Piuti, direttore Navigazione Lago di Como.
I vincitori: 1° assoluto Maria Grazia Riva per foto di Cernobbio.
Lago maggiore: 1° Diriye Amey per foto isole BrissagoSvizzera.
2°Emidio Sala per la foto Cannero Riviera.
3°Alessandro Bordin per foto scattata ad Arona.
Lago di Garda: 1° Maurizio Pretto per foto scattata a Riva.
2° Paolo Morassi per foto scattata a Lazise.
3°Magdalena Welnic, polacca, per foto scattata a Lazise.
Lago di Como: 1° Simone Luoni per foto Tremezzo.
2° Diego Bonacina con la foto Varenna.
3° Francesco Zambra con la foto Bellagio.
Premi speciali della giuria: “Atmosfera” di Nicola Barindelli. “Cogli l’attimo” di Diriye Amey. “Giovani” di Paolo
Zonca.
Le tante e bellissime foto in concorso hanno messo in risalto
gli aspetti che vengono dall’invito “VEDI IL LAGO DAL
LAGO” di televisiva memoria, trasmissione allora condotta
e ideata dal giornalista Tullio Ferro.
6-11-2013 16:01:21
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n tunnel per collegare
il centro storico di Rivoltella al lago? Vero
è che il traffico sulla
ex Ss 11 ha spezzato
in due la popolosa
frazione, e non sembra abbiano giovato molto gli interventi urbanistici
che hanno abbellito la piazza davanti
a villa Brunati. La separazione continua a sussistere.
Ora, dopo altri, c’è un altro progetto,
quello presentato nei giorni scorsi a
villa Brunati per iniziativa di Agorà.
L’idea è quella di convogliare il traffico in un tunnel che scenda nel sottosuolo, all’altezza della farmacia, un
tratto della ex Statale 11, ora via Agel-
lo. Progetto che, eliminato il traffico,
dovrebbe riunire l’abitato della frazione, senza pericoli di attraversamento.
Il progetto, firmato dall’architetto
Maurizio Zaglio, prevede la costruzione di un tunnel all’altezza della
rotatoria che dovrebbe riemergere
alcune centinaia di metri più avanti,
all’altezza dell’altra rotonda che sorge davanti al complesso commerciale
di Borgo di Sotto.
Oltre al tunnel, il progetto prevede
un parcheggio sotterraneo multipiano (con 186 posti auto, su due piani) sotto l’attuale parcheggio di villa
Brunati.
Quanto costerebbero i lavori? Si parla di ben 6 milioni di euro, e di questi
tempi, vista anche la situazione del
bilancio comunale, l’opera non avrà
realizzazione a breve, a meno di interventi privati.
Non ci pare quindi che l’attuale progetto avrà una sorte migliore del precedente “Piazza grande” presentato
una quindicina di anni fa.
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In tempi difficili per i bilanci comunali come sono
quelli di oggi il rimborso di 458mila euro che va a recuperare i fondi anticipati dal Comune di Desenzano
per il supporto del servizio di istruzione degli alunni
con handicap o in situazione di svantaggio è di certo
cosa graditissima. Si tratta di servizi attibuiti alle Province per quanto riguarda l’istruzione secondaria.
Sono serviti 10 anni per averli, dopo ricorsi al Tribunale amministrativo e costose pratiche burocratiche.
Ma finalmente è stato raggiunto un accordo che, come
detto, porterà una boccata di ossigeno di 458mila euro
nelle casse comunali. Somma che sarà corrisposta a
rate entro la fine di dicembre 2015.
Un corso di sei lezioni di marketing per gli albergatori con lo scopo di insegnare le tecniche per dare la
migliore ospitalità possibile, in un quadro turistico del
tutto diverso rispetto al passato. Questa in sintesi l’idea
di fondo degli incontri del lunedì che, dall’11 novembre, si protrarranno fino al 16 dicembre, dalle 20.30
alle 22.30, a palazzo Todeschini.
“Un’iniziativa meritevole – sottolinea Vittorio Cerini,
presidente degli albergatori desenzanesi. - Oggi lo scenario turistico è molto cambiato, servono nuove dinamiche, nuove professionalità, nuove modalità di accoglienza per non deludere i turisti che provengono da
tutta Europa, con abitudini ed esigenze diverse”
6-11-2013 16:01:22
QUI AREA ASSICURAZIONI
AREABLU
PENSARE SUBITO ALLA “PENSIONE DI SCORTA”
UN OBBLIGO PER I PIÙ GIOVANI, MA NON SOLO
Diversi i metodi per calcolare la pensione, con penalizzazioni molto evidenti per i più giovani. Dal metodo
retributivo, al misto per arrivare al contributivo per tutti, come prevede la normativa vigente. Per ogni
situazione un diverso calcolo dell’assegno mensile pensionistico. E nella stragrande maggioranza dei casi
ormai pressocchè necessario il ricorso alla previdenza integrativa volontaria.
Ricordiamo che la rubrica è curata da Mauro Carrozza, esperto intermediario assicurativo e profondo
conoscitore di questo settore.
Ospiteremo anche specifici quesiti in materia assicurativa, che invitiamo ad inoltrarci all’indirizzo e
mail: [email protected], a cui il nostro consulente darà seguito ed approfondimento.
Riprendiamo il discorso sulla previdenza con un breve
richiamo sulle modalità di calcolo
della pensione, che
non sono uguali per tutti ma legate
alla diversa anzianità contributiva.
O meglio: dal 1 gennaio 2012, data
di entrata in vigore della cosiddetta
Riforma Fornero, tutte le pensioni
sono calcolate con il metodo contributivo, ovvero quello basato sui
contributi versati durante l’intera
vita lavorativa e non sulla media
degli ultimi stipendi o redditi percepiti prima del pensionamento.
Per il periodo precedente bisogna
invece suddividere i lavoratori in
tre gruppi, con prospettive molto
diverse tra di loro:
1) coloro che avevano più di 18
anni di contributi versati al 31 dicembre 1995, rimasti i soli ai quali
si continua ad applicare il vecchio
sistema di calcolo, chiamato retributivo. Sostanzialmente non avranno alcuna forma di penalizzazione.
2) coloro che, pur essendo in attività al 31 dicembre 1995, avevano
meno di 18 anni di anzianità contributiva, ai quali viene applicato il
cosiddetto “sistema misto”, definito
“pro-rata”, basato sulla combinazione dei due: retributivo per i periodi antecedenti al 1 gennaio 1996
e contributivo per i successivi. Per
costoro la previdenza integrativa
è molto importante a causa di una
comunque significativa riduzione
dell’assegno pensionistico.
3) Coloro che hanno cominciato a
lavorare dopo il 1 gennaio 1996,
per i quali la pensione sarà calcolata interamente col metodo contributivo. Con il risultato che l’assegno mensile si attesterà tra il 50%
ed il 60% dell’ultimo stipendio. Le
percentuali si abbasseranno ulteriormente di molto per i lavoratori
in proprio. Rappresentano il gruppo
per cui la previdenza integrativa si
rende quindi di fatto assolutamente
necessaria se si vuole mantenere un
adeguato tenore di vita.
Oltre alla riduzione della pensione
pubblica bisogna poi tener conto di
altri due fenomeni:
- l’allungamento della vita media
- la discontinuità della vita lavorativa dei giovani, con periodi più o
meno lunghi non coperti dalla contribuzione.
A questo punto la domanda d’obbligo: come fare a calcolare quanto accantonare per la “pensione di
scorta”?
In linea generale per ottenere una
pensione integrativa di 500 euro al
mese un trentenne dovrà versarne
almeno 250 al mese sino al giorno
del suo pensionamento.
Un quarantenne dovrà risparmiare
e versare circa 370 euro al mese.
Per un cinquantenne infine le proporzioni cambiano e di molto: occorreranno circa 780 euro al mese.
Il calcolo è stato effettuato considerando che le somme accantonate
vengano investite in piani con formule garantite, quindi senza possibilità di rischio.
In realtà si può pensare di accantonare anche cifre inferiori, a condizione di accettare formule con
componenti di rischio (bilanciate
o azionarie). Si scenderebbe, riprendendo gli esempi sopraccitati,
rispettivamente a 150, 260 e 640
euro mensili.
Queste le indicazioni di massima di
carattere numerico.
Nel prossimo numero una panoramica dei diversi strumenti (fondi
pensione chiusi, fondi aperti ecc).
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6-11-2013 16:01:24
Gente di Sirmione
AREABLU
GIUSEPPE PAESANI
IL RISTORATORE RAFFINATO
AMATO ED APPREZZATO
DAI TURISTI E DAI SIRMIONESI
Sempre il mondo del turismo e dell’ospitalità resta
protagonista della nostra
rubrica, questa volta ben
rappresentato da Giuseppe
Paesani, uno dei ristoratori più noti ed apprezzati di
Sirmione, con alle spalle
una carriera ormai quasi
quarantennale.
Dagli inizi negli anni ’70
come cameriere al Villa
Cortine fino ai giorni nostri alla guida del Ristorante Erica, per tutti i turisti
ed i visitatori di Sirmione
punto ineludibile di passaggio alle porte del centro
storico.
Grande esperienza e professionalità, da cui traggono spunto anche proposte
e progetti per il turismo dei
prossimi anni.
Arrivato sul Garda nel
lontano 1975 all’età di 16
anni dal lontano comune
di Porto Cannone, in provincia di Campobasso.
Giusto il tempo di finire la
scuola alberghiera a Termoli e poi via subito sul
Garda, a Riva nel 1974 e
nel 1975 al Villa Cortine
come commis de bar. Un
mare di ricordi?
Si, davvero un’infinità di
ricordi, dall’inevitabile e
struggente nostalgia delle
prime settimane all’inebriante piacere di affermarmi professionalmente in
una delle località turistiche
più belle ed apprezzate del
mondo.
Da giovanissimo avevo la
possibilità di incontrare da
vicino, di parlare diretta-
mente con alcuni tra i personaggi più in vista del momento nel mondo politico,
della cultura, della moda
e dello spettacolo. Uno su
tutti, il senatore Giulio Andreotti, allora ospite fisso
del Villa Cortine, sempre
pronto alla battuta ed arguto
osservatore di tutto quanto
gli capitasse a tiro.
Sono rimasto per alcuni
anni al Villa Cortine, con
alcune brevi parentesi al
Grand Hotel Davos Platz e
la gestione dell’Hotel Flora
a Desenzano. Fino a quando nel 1985 sono subentrato
nella gestione dell’Erica.
Si trattava di un locale storico per Sirmione, aperto subito dopo la seconda guerra
mondiale a poca distanza
dal lago da due sorelle di
Merano, una delle quali si
chiamava appunto Erika.
Dalle fotografie del tempo
si nota anche la piccola pista
d’atterraggio delle cicogne
tedesche, degli aerei molto
leggeri che sorvolavano e
perlustravano il Garda. Qui
infatti le truppe tedesche
mantennero a lungo un importante contingente, con la
base del comando generale
proprio all’interno del Villa
Cortine.
A più riprese abbiamo profondamente
ristrutturato
l’edificio originario, mantenendone sempre l’impostazione iniziale, fino ad
arrivare alla “versione” attuale, moderna, funzionale
e confortevole in tutte le
stagioni.
Nel corso degli anni da noi
sono passate intere generazioni per festeggiare ogni
genere di eventi.
Ed anche un sacco di personaggi famosi, come ad
esempio Little Tony, Ornella Vanoni, Marco Masini e
Vanessa Incontrada. Oppure politici ed uomini di
stato di primo piano, come
Giovanni Goria, allora presidente del consiglio, Remo
Gasparri, Emilio Colombo,
Arnaldo Forlani e Ciriaco
De Mita.
Un giudizio di se stesso
come ristoratore? O meglio un giudizio sul proprio stile...
Sono certamente un tradizionalista che non insegue
le mode del momento. E
questo è quello che chiedo
sempre ai miei tre chef, vale
a dire di approntare una cucina positiva, semplice e
tradizionale.
Questa, unita all’ottima
qualità del cibo proposto,
ritengo sia la formula del
nostro successo ininterrotto
negli anni.
Anche a lei la consueta domanda finale: sindaco per
un giorno, cosa farebbe?
Premesso che Sirmione è
già una cittadina molto ben
curata e gradevole, non penserei a grandi iniziative.
Paragonerei Sirmione ad
una donna che è nata bella.
E’ bella di natura e sa invecchiare molto bene.
Per questo è molto importante mantenere la giusta e
continua manutenzione.
Se poi dobbiamo invece pensare ad interventi
strutturali, al primo posto
metterei la rivitalizzazione
e l’ammodernamento del
palazzo dei congressi, una
risorsa ultimamente forse
sottovalutata rispetto alle
sue potenzialità, che va invece riportato ai fasti degli
anni ’70 e ’80.
Poi avanzerei un sogno, perché no? L’acquisizione del
castello da parte dell’amministrazione comunale, per
trasformarlo in un luogo per
manifestazioni e cerimonie
ed attirare così nuove fasce turistiche. La gestione
attuale è molto limitativa
rispetto alle potenzialità di
un monumento così affascinante per la sua storia, per
le caratteristiche architettoniche ma soprattutto per la
sua collocazione.
In terzo luogo metterei la
riqualificazione delle spiagge, per renderle più attrattive, in linea con la bellezza
del nostro lago.
Nel centro storico, in alcune parti almeno, andrebbero
riqualificate la pavimentazione e la pubblica illuminazione per presentare uno
stile unico.
Da ultimo, ma non meno
importante, va limitata al
massimo l’espansione delle seconde e vanno invece
favoriti gli interventi edilizi
dei residenti.
I prossimi anni saranno decisivi per il futuro turistico
di Sirmione e sarà fondamentale elevare la qualità
dell’offerta dei servizi turistici.
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na grande festa,
con
abbondante
rinfresco
finale,
ha accompagnato
l’inaugurazione del
nuovo campo di
calcio a 11 in erba sintetica, realizzato dall’amministrazione comunale
nell’ambito del complesso sportivo
della Lugana.
Una grande festa che ha visto riunite centinaia di famiglie a gremire gli
spalti, oltre naturalmente agli amministratori comunali guidati dal sindaco Alessandro Mattinzoli, dal vicesindaco Massimo Wilde e dall’assessore
ai Lavori Pubblici Maurizio Ferrari,
che ha seguito la realizzazione delle opere, ed al parroco Don Sergio
Formigari per la benedizione rituale.
Toccante il momento del ricordo del
compianto presidente dell’U.S. Rovizza Sergio Gugole, con la consegna
di un omaggio floreale alle vedova, la
dottoressa Emanuela Prati.
Un’opportunità in più per gli sportivi e gli amanti del calcio, dato che il
fondo sintetico ne permette l’utilizzo
anche nei periodi dell’anno più avversi dal punto di vista meteorologico.
Ma un’opportunità in più anche per
l’U.S. Rovizza, guidata dal presidente Ernesto Caliari, che gestisce con
grande cura e professionalità l’intero
complesso, attualmente composto,
oltre che dagli altri campi da calcio,
pure dalle piscine e dal campo da
basket e dai punti di ristoro.
Diverse sono le attività sportive praticate dagli oltre 600 iscritti di tutte le
età (oltre al calcio, si dedicano a sci,
nuoto, pallavolo ecc).
A farla da padrone è ovviamente il
calcio, che raggruppa ben 171 giovani suddivisi nelle varie categorie tra i
5 ed i 19 anni. Vi sono poi 40 amatori
e 25 atleti per la Seconda Categoria.
Un grande successo per gli infaticabili dirigenti e per la grande famiglia
degli associati all’U.S. Rovizza ed
una grande soddisfazione per l’amministrazione comunale che, come ha
ricordato il sindaco Mattinzoli, “continua a ritenere prioritari gli investimenti per i giovani e per lo sport anche in periodi di crisi come questo”.
In tutto questo non è venuta meno la solidarietà: l’U.S. Rovizza ha offerto un
contributo di 1.000 Euro per sostenere i
lavori di restauro della Chiesa della Lugana, consegnando un simbolico assegno al parroco don Sergio ed invitando
tutti a seguire l’esempio, naturalmente
in base alle proprie disponibilità.
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on 21 voti favorevoli
ed 1 astenuto, il Comune di Lonato boccia
in Consiglio il progetto
di realizzazione di un
impianto biogas in località Campagnoli, nel
cuore della campagna di Castelvenzago, a poche centinaia di metri da Esenta
e Centenaro, a 1,5 km (o poco più) dai
confini di Castiglione e Desenzano.
Nei giorni scorsi il Consiglio comunale
di Lonato ha espresso parere negativo
alla realizzazione di un impianto di
produzione di energia elettrica da cofermentazione anaerobica di fanghi da
depurazione proposta dalla ditta Valli
spa. La mozione firmata da tutti i capigruppo motiva: “in quanto risulta non
compatibile con la natura della zona”.
Inoltre invita la giunta a mantenere ferma la posizione di contrarietà alla richiesta, già espressa in più occasioni,
ed invita la Provincia e gli enti competenti a valutare “l’istanza della ditta
proponente con la massima attenzione,
analizzando tutti i potenziali profili
di criticità, se non di rischio, che un
impianto di tale dimensioni potrebbe
arrecare all’area circostante ed al suo
potenziale sviluppo futuro”.
Oltre all’appoggio dei comuni limitrofi
di Desenzano, Castiglione, Padenghe e
Calcinato, Lonato ottiene pure il sostegno di Sirmione, con Bedizzole ormai
prossimo al no.
Dal canto suo, l’azienda si difende
affermando che “l’intero impianto
sarà realizzato in un’area all’interno
dell’insediamento produttivo già esistente, dove è prevista e autorizzata la
realizzazione di una nuova porzione
del capannone d’impianto. I silos sostituiranno tale porzione di capannone, riducendo l’impatto paesaggistico complessivo della struttura”. Ed aggiunge
“l’inserimento dell’impianto a biogas
aggiungerà un’alternativa di trattamento altamente ecologica, riconosciuta
dall’Unione Europa come la migliore
tecnologia disponibile, per i rifiuti già
gestiti all’interno della struttura, senza
variarli nè quantitativamente nè qualitativamente”.
Il Comitato Campagnoli, nel frattempo, procede inarrestabile.
La pagina facebook, in poche settimane, ha raggiunto i 700 mi piace. Le firme hanno già superato le tremila unità.
Coldiretti, Consorzio Albergatori, Comitato Parco Colline Moreniche sono
solo le ultime delle numerose associa-
zioni che si sono mosse per far fronte
comune.
Le ragioni del no.
In particolare l’inquinamento della
Pianura Padana, un’area già satura che
rientra tra i ‘peggiori’ d’Europa per
quanto riguarda la qualità dell’aria o
il problema generale del Belpaese, lo
Stato italiano che “non ha bisogno di
produrre altra energia perché già in
grado di produrne il doppio dell’attuale
fabbisogno” spiega lo storico ambientalista Marino Ruzzenenti.
“L’unica via per uscire dall’incubo
delle emissioni è quella di abbattere le
combustioni, magari con un piano generale: riconvertire le industrie, ridurre
il traffico veicolare (e il trasporto merci), risparmiare energia eliminando in
definitiva la produzione di energia per
via termica”.
“Nessuna necessità reale, - ripete
Ruzzenenti, piuttosto - la solita speculazione, la ricerca di un rendimento finanziario garantito, dai guadagni
elevatissimi”. L’autorizzazione, se mai
dovesse passare, prevede un ‘usofrutto’
a pieno ritmo dell’impianto di almeno
un ventennio: altro problema in sospeso la possibile sovracapacità progettuale dell’impianto stesso”.
6-11-2013 16:01:39
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• SABATO 9 NOVEMBRE 2013
SINCERAMENTE BUGIARDI
di Alan Ayckbourn. Cantiere teatrale Nautilus, Vicenza
Se Lei avesse avuto qualcos’altro da fare, se l’Altra non
avesse lasciato in giro l’indirizzo dell’amante, se Lui non
avesse trovato un paio di pantofole, se ...
Tutto sarebbe andato per il meglio, ma non è andata
così.
• SABATO 23 NOVEMBRE 2013
LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA
di Friedrich Durrenmatt. Filodrammatica di Laives, Laives (Bz)
E’ vero che nella moderna società capitalistica con il denaro si può ottenere tutto?
O è forse vero che dopo aver comprato tutto, compresa la
vendetta, sarà l’insoddisfazione a trionfare?
• SABATO 7 DICEMBRE 2013
IL PIACERE DELL’ONESTA’
di Luigi Pirandello. Compagnia dell’Eclissi, Salerno
E’ molto più facile essere un eroe che un galantuomo.
Eroi si può essere una volta sola, galantuomini si deve
essere sempre.
• SABATO 21 DICEMBRE 2013
BECKET E IL SUO RE
di Jean Anouilh. Compagnia la Trappola, Vicenza
Serata di beneficenza a favore di “Laudato sì”
“Ma non ci sarà nessuno capace di liberarmi di quell’uomo?”
Il 29 dicembre 1170 quattro cavalieri entrarono nella
Cattedrale di Canterbury e assassinarono l’Arcivescovo.
Non si seppe mai da chi fu inviato l’ordine, ma da allora
le giornate di re Enrico II furono un inferno.
6-11-2013 16:01:40
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*
l lago di Lucone è un sito
palafitticolo molto interessante e di grande importanza
per lo studio della preistoria dell’Italia settentrionale.
Ricordiamo che molti siti
palafitticoli dell’intero arco alpino furono nel giugno del 2011 dichiarati tutti
“Patrimonio mondiale dell’Unesco”.
Tra i numerosi siti proclamati troviamo
non solo il lago di Lucone, ma anche
il sito di Lavagnone, situato proprio tra
Desenzano del Garda e Lonato. Polpenazze da tempo sogna di poter dar vita
in questo luogo ad un “Archeopark”.
L’intento è quello di poter rendere più
fruibile il sito, ricostruendo una parte del villaggio palafitticolo e creando
un’area museale, che consentirebbe di
poter riportare nel Comune i numerosi reperti rinvenuti ed ora custoditi a
Gavardo, all’interno del suo Museo archeologico. Lavori lunghi e costosi.
Ora per il sito del lago di Lucone è arrivato un finanziamento di 260mila euro,
di questi 179.400 mila stanziati dalla
Regione, mentre i restanti 80.600 mila
dal Comune.
Un progetto è stato assegnato per la
valorizzazione del sito dal sindaco di
Polpenazze, Andrea Del Prete. In un
incontro pubblico, che avrà come relatore il progettista Paolo Conforti, in
programma per il 15 novembre presso la sala consigliare, ore 20.30, verrà
esposto il progetto di musealizzazione
e valorizzazione del sito. Ricordiamo
che al sito palafitticolo del Lucone vi
sono i resti di un insediamento dell’Età
del Bronzo, ed il progetto previsto in
quest’area prevede la coltivazione sperimentale di un cereale primitivo le cui
tracce sono state rinvenute durante gli
scavi. Il progetto verrà esposto durante
Laura Raggi
l’Expo 2015.
6-11-2013 16:01:50
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ontinuano i lavori sulla statale di Padenghe. Dopo l’inaugurazione della rotatoria
provvisoria di via Cabasse,
avvenuta negli scorsi mesi,
situata proprio di fronte alla
Simply, da una settimana è stato dato il via
alla realizzazione della rotatoria di via Cassiano. Quest’opera vede proprio il Comune,
con la collaborazione della Provincia, come
committente per la sua realizzazione, mentre
per la rotatoria situata di fronte al supermercato, che vedrà il completamento ad opera
della Provincia, servirà ancora qualche tempo per la sua ultimazione.
Il restyling sulla viabilità del Comune avrà
un costo di 397 mila euro. L’intervento, ad
opera dell’impresa Goffi di Lonato, vedrà la
sua conclusione entro fine anno. Ricordiamo
che con l’inizio degli interventi sulla statale,
è stata spostata anche l’attuale fermata del
bus. Per gli utenti, con l’esecuzione di queste opere verrà anche realizzata su una corsia
parallela una piazzola di sosta.
Laura Raggi
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Un mestiere antico che tenta di sopravvivere. Sono pescatori
gardesani che hanno deciso di unirsi in una associazione. Una
cinquantina per ora. L’obiettivo è chiaro: partecipare alle decisioni che riguardano il Garda e il suo futuro.
La neonata associazione ha sede a Padenghe e raccoglie professionisti di tutto il lago.
Presidente è Giovanni Beltrami detto “Nadir” e segretario Ennio Miori. Come detto l’associazione intende difendere l’attività e la tradizione del pescatore di professione che, negli ultimi
anni, ha subito scelte penalizzanti, come l’ultimo regolamento
per la pesca lacuale, che è stato «redatto senza interpellare i
diretti interessati. Scelte che danneggiano noi e favoriscono i
pescatori dilettanti», che spesso rappresentano «una concorrenza sleale».
Sono un numero elevato, e, a loro dire, non rispettano le regole.
Inoltre a rendere dura la vita dei pescatori professionisti ci sono
anche i vari divieti: dall’anguilla alle sardine alle troppe aree
protette che impediscono la pesca del luccio.
6-11-2013 16:02:01
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l “mostro” nel lago di Garda continua ad alimentare
le fantasie popolari. Che sia
realmente un mostro oppure
no, ancora non è certo, ma se
parla, e già ha un nome: Bennie o Benny (da Benaco). La leggenda, scaturita in base agli avvistamenti
portati alla cronaca lo scorso inverno,
continua ad incuriosire, tanto che una
troupe della Tv di Stato tedesca Zdf,
ha realizzato una serie di ricerche del
misterioso essere, che pare si aggiri
nelle acque del lago di Garda, e già approdato in Tv, mercoledì 23 gennaio su
Italia Uno, nel programma “Mistero”.
La nuova messa in onda del programma ha avuto l’11% di share in Germania. Un biologo marino del gruppo di
ricerca “Biosphera”, intervistato nel
corso della trasmissione tedesca, ha
dato una diagnosi quasi rassicurante
sul presunto mostro: “Potrebbe trattarsi di un grosso storione - ha azzardato l’esperto di ittiofauna - oppure
di un pesce siluro”. Questo il parere
dell’esperto che ha commentato, dopo
averle visionate, le misteriose immagini “serpentiformi” che il Sonar elettronico di Modina aveva captato sui
fondali (rapidamente allontanatasi con
l’avvicinarsi del robot subacqueo che
riprendeva i fondali).
Nel corso dello show tedesco è stata fatta una misura della misteriosa
forma captata dal sonar, ben 8 metri.
L’esperto ha supposto che si tratti di
uno storione. Se fosse così si tratterebbe di un esemplare eccezionale, mai
visto in Europa. Presso l’estuario del
Volga, il più grande misurava 7 metri
e 20. Meno facile invece spiegare le
strane cavità filmate sotto l’Isola del
Garda: buchi di 40 centimetri di diametro che assomigliano ai “forami”,
le tipiche tane scavate nel fango dalle
anguille, ma di parecchio più grandi.
Per questo enigma, il biologo marino
non si è arrischiato nel dare un parere.
Insomma, anche questa volta bisogna
ammettere che il mistero non è stato
del tutto svelato. Si tratterà di un gi-
gantesco storione? Forse. Per il momento rimane una curiosità.
La troupe tedesca ha raccolto le testimonianze dei “presunti” ultimi avvistamenti del mostro per ripercorrere le
tappe delle segnalazioni. I cameraman
tedeschi si sono poi immersi nelle acque dell’Isola del Garda, accompagnati dai sub della Deep Explorers, specializzati nelle immersioni tecniche, alla
ricerca di qualche avvistamento nelle
grotte presenti nei fondali dell’isola,
dove in molti pensano vi possa essere
la tana di Benny, per risalire, con le ricerche, sino a Malcesine.
Ma a parte sbattere il mostro in tv, in
prima serata, con uno share alto pure
in Germania, c’è anche chi ha pensato di far approdare Bennie in vetrina.
Proprio così, sul Garda c’è chi ha avuto
l’idea di cavalcare l’onda producendo
alcuni gadget dedicati a Bennie. Così
in alcune vetrine del lago, sono apparsi
simpatici cappellini, magliette ed altri
oggetti raffiguranti il mostro. Un po’
come accade per Nessie a Loch Ness.
6-11-2013 16:02:08
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4
ull’operazione Tavina
è stato trovato l’accordo. Un’annosa vicenda
che riguarda la riconversione dello stabilimento e la nuova fabbrica di imbottigliamento nella zona
di Cunettone. Lo scorso 31 ottobre è
stato finalmente trovato un accordo tra
la maggioranza di “Salò 2000”, “Cittadini per Salò” e i cinque consiglieri
d’opposizione del Gruppo misto. Con
l’accordo è stata sottoscritta un’intesa
di condivisione del percorso amministrativo che riguarda gli ambiti urbanistici e finanziari necessari per far sì che
il piano possa partire.
Ora con l’impegno dei tre gruppi consiliari, lo stallo sulla riconversione del
piano Tavina non dovrebbe trovare
intoppi in Consiglio Comunale. Con
l’accordo nel prossimo Consiglio, che
dovrebbe svolgersi entro la fine di novembre per l’adozione, dovrebbero esserci i numeri per dare il via libera ai
piani urbanistici per la riconversione
del comparto che ospita gli impianti di
imbottigliamento.
Quindi nel prossimo Consiglio, come
risulta nel documento di condivisione
protocollato, ci saranno i numeri giusti per accettare il piano, al contrario
di quanto accadde lo scorso 15 luglio
quando la maggioranza non si raggiunse per l’assenza di un consigliere alla
votazione, per una questione di incompatibilità dovuta a legami di famiglia.
Ecco in breve i termini dell’accordo.
Per quanto riguarda la nuova fabbrica
di Cunettone (Ambito 14) si conviene
che: la durata della convenzione e i termini per gli adempimenti in materia di
opere pubbliche da parte dell’azienda
Tavina passano da 10 a 7 anni.
Entro 3 anni dovranno essere realizzati
la fabbrica, la vasca di laminazione, i
parcheggi, la rotatoria d’ingresso.
Nel termine di 5 anni dovranno essere
completati i lavori su Pratomaggiore e
la rotonda su via Europa. Entro i 7 anni
dovranno essere definiti i termini per
l’utilizzo dei 1,5 milioni destinati so-
prattutto a nuove opere a Villa di Salò.
Nel documento si ritiene inoltre necessario e preliminare ad ogni passo
successivo, avere visione di un completo piano industriale che dimostri la
volontà dell’azienda di restare a Salò e
garantire i posti di lavoro”.
Per quanto riguarda l’Ambito 12, ossia l’area che ospita oggi la Tavina, si
manterrà a 10 anni la durata della convenzione, ma con scadenze dettagliate
degli interventi: 5 anni per la realizzazione delle opere di edilizia residenziale pubblica; entro 7 anni il parco con
percorsi pubblici.
Per il residenziale il 50% delle volumetrie potrà essere edificato, il restante
sarà subordinato alla costruzione dell’albergo.
In sede di trattativa dovra’, inoltre, essere incrementata di un altro milione e
mezzo di euro, la somma di due milioni e duecento mila euro che il privato
dovrà al Comune.
Questa volta, non dovrebbero mancare
i numeri per l’intesa.
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Il Premio “Gasparo da Salò” quest’anno è stato conferito al
M° Gerardo Chimini.
Da più di un decennio questa prestigiosa riconoscenza voluta dall’Amministrazione Comunale, nell’intento di proseguire una tradizione avviata e per dare maggiore solennità
alla manifestazione, si conferma quale giornata significativa
nella ricorrenza del Santo Patrono della Città, S. Carlo Borromeo. Il premio è una statuetta bronzea raffigurante Gaspa-
ro Bertolotti, uno dei più famosi uomini della Città, considerato il padre del violino. Un riconoscimento prestigioso, che
il sindaco Barbara Botti, dopo aver attentamente esaminato
le candidature, in occasione del 4 novembre, ha consegnato
nelle mani del M° Chimini, per aver promosso, attraverso la
musica, il buon nome della patria di Gasparo, sia in qualità
di solista che in formazioni da camera e sia attraverso l’insegnamento in prestigiosi conservatori in Italia e all’estero.
6-11-2013 16:02:10
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o scorso 19 settembre, presso l’Auditorium S. Giovanni
del Comune di Torri del Benaco, si è
svolto il final event
del progetto europeo
EuLakes - European Lakes Under Environmental Stressor, quest’incontro è
stata conclusione di un lavoro durato
tre anni.
EuLakes, nato nel 2010 e guidato lungo tutto il suo sviluppo dalla Comunità
del Garda, ha avuto come tema centrale
lo studio dei cambiamenti climatici su
quattro laghi dell’area centro-europea:
il Garda in Italia, il Neusiedl in Austria, il Balaton in Ungheria e il Charzykowskie in Polonia. Partendo dalle
ricerche svolte, il progetto si è posto
come obiettivo ultimo la definizione di
una strategia internazionale per la governance sostenibile di queste preziose
riserve d’acqua dolce.
L’idea alla base del lavoro è stata quella di unire i quattro bacini idrici nell’individuazione di azioni comuni ed
efficaci che consentano la mitigazione
degli impatti climatici in corso: questi
laghi, se pur diversi per caratteristiche
ambientali e sociali, condividono la necessità di doversi attivare per la gestione di scenari futuri che li accomunano.
La Comunità del Garda, leader partner di EuLakes, nello svolgimento del
progetto, ha collaborato con altri otto
eminenti partner internazionali tra cui
l’Agenzia Provinciale per la Protezione
dell’Ambiente di Trento, la Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario San
-
Michele all’Adige e il CNR-IREA per
l’Italia; l’Austrian Istitute Technology,
il Naturschutzbund Burgenland per
l’Austria; la Univeristy of Pannonia e
il Lake Balaton Development Agency
per l’Ungheria; l’Institute of Meteorology and Water Management per la
Polonia.
Questa giornata di chiusura di EuLakes
è stata l’occasione per riunire gli Istituti di Ricerca, Università e Agenzie per
lo sviluppo territoriale e presentare al
pubblico i risultati finali, ma non solo
questo. Proprio così, nell’ambito di EuLakes, che come dicevamo è un progetto finanziato dalla Comunità Europea e
coordinato dalla Comunità del Garda
per studiare l’effetto dei cambiamenti
climatici su quattro grandi laghi europei: il Garda, il lago Charzykowskie
in Polonia, il Neusiedl in Austria e il
Balaton in Ungheria, è stato promosso
un concorso. A questo concorso hanno
partecipato le scuole di ogni ordine e
grado dei quattro Paesi partner del progetto. Così a ricevere primo premio del
contest internazionale, è stato il rap
dei ragazzi della classe IV G del liceo
Fermi di Salò che si è meritato il primo premio nella categoria “Senior high
school”, ossia delle scuole superiori.
Gli studenti delle scuole partecipanti al
concorso erano stati invitati a sviluppare il tema dei cambiamenti climatici,
realizzando lavori originali con immagini, parole e musica.
Così i giovani del liceo di Salò, hanno
elaborato, composto e cantato un rap,
che ha avuto un notevole successo ed
è stato premiato. Questi ragazzi hanno
sviluppato un modo giovane e modulato per lanciare un richiamo d’attenzione e per rendere meglio partecipi i
loro coetanei sull’esigenza di una presa
di coscienza sui rischi che minacciano
lago, in questo caso quello di Garda.
Questo modo giovane di comunicare
si è meritato il primo premio. Un’idea
di certo interessante ed efficace quella
sviluppata a tutela e salvaguardia del
Garda, dalle note della base musicale
del film Armageddon, con versi ritmati
hanno dato vita: “Fermi tutti: occhio al
lago”. Il video, postato su Youtube, ha
ottenuto ben oltre 700 visualizzazioni e come dicono e ricordano nel loro
brano: “il problema dell’effetto serra è
ancora in ballo, l’ambiente è assai più
fragile del vetro e del cristallo, la natura ci ha fatto un regalo, ma attenzione,
siamo noi che lo sprechiamo”.
6-11-2013 16:02:10
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alò partecipa al progetto di solidarietà dell’Unicef “Ogni Pigotta adottata è una vita
salvata”. L’Amministrazione salodiana ha
deciso di aderire all’iniziativa “Per ogni bambino nato,
un bambino salvato”, già attuata da
molti Comuni italiani per celebrare i
nuovi nati con un gesto di solidarietà.
Salò non adotterà le Pigotte, ma ha
scelto di acquistarle per poi donarne
una ad ogni bambino salodiano nato
nel 2012. L’idea di aderire al progetto è nata dall’incontro tra Stefania
Zambelli, vicesindaco, e la presidente provinciale dell’organizzazione
per l’infanzia delle Nazioni Unite,
Maria Grazia Prandini. “Il Comune
di Saló, il 21 dicembre regalerà una
Pigotta ad ogni bambino nato nel
2012-spiega Stefania Zambelli- Ogni
pezzo acquistato servirà per sostenere un bambino del Terzo Mondo.
Aiuteremo così tanti bambini”.
L’iniziativa della Pigotta è nata nel
1988 e da allora ha avuto un crescen-
te successo: soltanto negli ultimi 10
anni sono stati raccolti oltre 17 milioni di euro, che hanno permesso
all’Unicef di salvare più di 800.000
bambini.
Il kit salvavita dell’Unicef è composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit
ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera, fornendo così
ad un bambino http://pigotta.unicef.
it/1-pigotta-1-kit-salvavita/ interventi mirati che riducono il pericolo di
mortalità nei suoi primi cinque anni
di vita.
Pigotta, in dialetto lombardo, è la
tradizionale bambola di pezza fatta a
mano, con cui hanno giocato molte
generazioni di bambine. Il Comune di Salò diviene così nel 2013 un
sostenitore dell’Unicef e donerà una
pigotta ai 43 bimbi nati nel 2012, tra i
quali 18 bambine e 25 maschietti.
La cerimonia di consegna avrà luogo
il 21 dicembre, alle ore 16.00, all’interno della sala consigliare. Ad ogni
bambola, sulla bavaglia, sarà messo
il nome del piccolo al quale è destinata ed il logo del Comune.
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La scorsa settimana un giardiniere
comunale, mentre era impegnato,
per conto del Comune, alla pulizia delle aiuole del cimitero Vantiniano, ha rinvenuto un ordigno
bellico inesploso. Si tratta di una
bomba a mano, in gergo chiamata
“ananas”, a frammentazione.
Il reperto bellico, in pessimo stato di conservazione, era inesploso. Fortunatamente si trovava in
un’area lontana dal percorso pedonale, nella parte rivolta verso
Portese. Presumibilmente è risalente al periodo della Seconda
Guerra Mondiale.
Immediatamente sono intervenuti i Carabinieri, che una volta
delimitata la zona, hanno chiesto
che intervenissero con una bonifica gli esperti.
6-11-2013 16:02:11
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*
l dicembre scorso, sul fondale
del lago, in un punto a sud di
Riva, a 276 metri di profondità, i Volontari del Garda,
avevano individuato il relitto
del Dukw americano affondato, nel corso della seconda Guerra
Mondiale, la notte del 30 aprile 1945.
Il Dukw si inabissò col suo carico di
25 soldati della 10th Mountain Division, unità americana che ha combattuto contro i tedeschi nel Nord Italia.
Ora, con l’individuazione del relitto,
cercato negli anni anche dagli americani (nel 2004, una spedizione statunitense, con un’equipe della Texas
University e alcuni ex commilitoni
della decima Divisione di montagna,
arrivò sul Garda per individuare il
mezzo militare e riportare a casa i resti dei loro caduti, senza riuscirvi), il
Gruppo dei Volontari del Garda progetta il suo recupero.
Di certo il recupero del mezzo non si
può dire sia una semplice operazione,
anzi, l’operazione è particolarmente complessa, vista la profondità in
cui si trova, ma non è impossibile.
Il recupero del Dukw è un progetto
che desta particolare attenzione anche dalle associazioni statunitensi
dei famigliari dei caduti e dai reduci.
Nell’incidente che inabissò il Dukw,
persero la vita ventiquattro giovani
soldati statunitensi che si trovavano
sull’autocarro.
Un mezzo anfibio da 2 tonnellate, familiarmente chiamato ‘anatra’, che
nella tragica notte del ‘45 stava trasportando rifornimenti e munizioni
destinate ad un reparto dell’esercito a
stelle e strisce stanziato a Torbole, in
provincia di Trento, sulla punta Nord
del lago di Garda.
A bordo c’erano venticinque soldati tra i 18 ed i 25 anni. Soltanto uno
di loro si salvò: il caporale Thomas
Hough riuscì ad aggrapparsi ad un
pezzo del mezzo anfibio e ad avvicinarsi alla riva.
Per tutti gli altri la morte arrivò nel
giro di pochi minuti.
Al recupero del relitto ci penseranno i
sommozzatori del Gruppo dei Volontari del Garda, guidati da Luca Turrini e Marco Fusato.
Per garantire una situazione di sicurezza le operazioni di recupero potranno essere eseguite o prima delle
gelate invernali o la prossima primavera.
Una volta tornato in superficie dovrebbe essere trainato al porto di S.
Nicolò, a Riva.
Per l’esposizione del mezzo anfibio
si è già provveduto ad interpellare il
Mag di Riva e il Museo della Guerra
di Rovereto.
Ora bisogna attendere e vedere quando le operazioni di recupero potranno
essere portate a compimento.
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Conserva questo numero 340.5829599 - Studi sul territorio
6-11-2013 16:02:12
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onato del Garda (BS) La fan page aperta sul
social network Facebook del Leone Shopping Center, centro
commerciale con sede
a Lonato del Garda in provincia di
Brescia, ha fatto registrare numeri da
capogiro, soprattutto negli ultimi 18
mesi. Alla data del primo agosto 2012
la fan page aveva raccolto 20.203
Like, dodici mesi dopo i fan sono
lievitati a 30.746, con un incremento
del 52%. Oggi i Like hanno sfondato
quota 33.000.
La crescita costante dei fan si legge
nei dati delle interazioni e delle portate spontanee e virali. Nel 2012 la media mensile della portata virale della
pagina era di 43.942 unità, nei primi 7
mesi del 2013 si è passati a 62.214,
con una crescita del 42% (nel 2011
erano 12.908). Per quanto riguarda la
portata spontanea, i numeri sono ancora più netti: dalla media mensile di
67.136 del 2012 si è passati a 190.366
dei primi 7 mesi di quest’anno. La
crescita è stata pari al 184% (nel 2011
il dato era fermo a 14.750).
Per quanto riguarda le interazioni,
nel 2012 la media mensile di persone che hanno interagito con la pagina
è stata di 4.614, nel 2013 è arrivata
a 11.419 (nel 2011 era di 1.171). La
crescita negli ultimi 12 mesi è stata del 147%. Per la media mensile
dei nuovi fan: nel 2011 erano 334,
nel 2012 979 e nei primi 7 mesi del
2013 ben 1.150. L’incremento medio
mensile da agosto dell’anno scorso a
quello di quest’anno è stato del 17%.
Il confronto con strutture commerciali del Nord Italia di uguale o maggiore metratura ha dimostrato che la
fan page del Leone ha pochi eguali,
almeno per popolarità, fra i maggiori
centri commerciali.
Sicuramente la popolarità intrinseca
di una struttura come quella del Leone
(la media settimanale degli ingressi si
aggira intorno alle 120.000 presenze)
ha contribuito ad avviare in modo positivo la fan page, ma la crescita costante dei fan e delle portate virali e
spontanee, tuttavia, sono frutto di un
lavoro di gestione costante, spesso anche “fuori tema” rispetto ai contenuti
più classici per un centro commerciale (moda, shopping, sconti, saldi...).
Grande popolarità, ad esempio, hanno
i post legati allo sport (in particolare
i grandi appuntamenti come le Olimpiadi) e al food in generale.
Da agosto 2012 la gestione della fan
page e delle campagne di comunicazione del Leone è fornita dall’agenzia di organizzazione eventi Kore di
Passirano (http://www.kore-events.
com).
Per rendere davvero efficace la comunicazione “social” virtuale, è stato
importante integrare la comunicazione con gli eventi organizzati all’interno del centro commerciale stesso.
Spesso, infatti, la fan page è diventata
lo strumento principe, se non l’unico,
per promuovere, sponsorizzare e addirittura raccogliere partecipanti per
eventi che poi venivano realizzati
all’interno della struttura. Non una
semplice vetrina di quanto accade
nella realtà del centro commerciale,
dunque, ma un vero e proprio canale
di comunicazione biunivoco con gli
utenti che non hanno mai risparmiato
complimenti, critiche, suggerimenti
e addirittura specifiche richieste per
l’organizzazione di un evento.
6-11-2013 16:02:12
MANTOVANO
e delle Colline Moreniche
Le pagine dall’ALTO
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- Luca Cremon
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A cura di Ago
AREABLU
VISIONE D’INSIEME E SGUARDI DALL’ALTO MANTOVANO
Stile Morenico
Successo “bagnato” per la Va edizione
PIÙ DI 40 AUTO STORICHE
NEL “MEMORIAL MORANDI”
N
onostante
l’arrivo dell’autunno la
quinta edizione del
Memorial Morandi, la corsa per auto
d’epoca
dedicata
alla memoria del pilota castiglionese che vinse la prima
edizione della Mille Miglia, è stata
un successo, nel segno dunque della
crescita di partecipazione e di coinvolgimento che questa manifestazione, organizzata dal Club Auto Moto
Storiche Castiglionese, sta avendo sul
territorio.
La due giorni si è conclusa con l’arri48 vo in piazzale Repubblica e a seguire
Alcune immagini dei partecipanti alla Va edizione
il buffet presso Palazzo Pastore che ha
visto i saluti e la premiazione dei partecipanti a questa quinta edizione.
L’idea di organizzare una manifestazione dedicata a vetture d’epoca
antecedenti al 1940 è nata nel 2009
per celebrare la memoria di Giuseppe Morandi. Pilota castiglionese che,
al volante dell’OM, Casa costruttrice
che aveva sede nella vicina Brescia,
si distinse tra il 1921 e il 1932 partecipando a numerose competizioni
nazionali ed internazionali.
La sua vittoria più famosa fu quella
del 1927 quando si aggiudicò, in coppia con Ferdinando Minoia, la prima
edizione della Mille Miglia.
Il CAMSC ha anche contribuito alla
scrittura di un libro dedicato alle sue
gesta: “Morandi, il primo della Mille
Miglia”, edito dalla Fondazione Negri.
Sono più di 40 le vetture che hanno
preso parte alla manifestazione. Un
record di iscrizioni, considerando anche che, per motivi logistici, l’organizzazione è stata costretta a fare una
selezione.
Numerose le vetture d’eccezione che
sarà possibile ammirare: da segnalare la presenza di due Bugatti 37 A del
‘27, di una Fiat 509 SM Spinto Monza
del ‘28 e di una Lancia Lambda Torpedo 2^ serie del 1923.
AREABLU
Arturo Merzario ospite del CAMSC
CRONACHE DA UN MONDO DELLA F1
CHE ORMAI NON ESISTE PIÙ
A sinistra Arturo Merzario negli anni ‘70 quando correva per la Ferrari;
a destra Merzario oggi
Arturo Merzario durante l’intervista a Palazzo Menghini
a Castiglione delle Stiviere
Serata evento a Palazzo Menghini di Castiglione delle Stiviere quella che ha visto
ospite del CAMSC, il Club Auto Moto Storiche Castiglionese, reduce dal successo
della IV° edizione del “Memorial Morandi”, il pilota di Formula 1 Arturo Merzario.
Vera icona di un mondo dei motori che
ormai non esiste più, Merzario lega il suo
nome a molti successi nello sport dei motori, ma anche a una vicenda che però, a
Castiglione, il pilota non vuole ricordare e
della quale non vuole parlare.
Merzario, come è noto agli appassionati, è
l’uomo che ha estratto Lauda dalle fiamme del circuito di Nurburgring, a seguito
del terribile incendio che cambiò le sorti
del mondiale e la vita dello stesso pilota
Ferrari.
La sala civica di Palazzo Menghini è gremita di appassionati e anche se il pilota
arriva in ritardo, l’applauso è caloroso e
sentito perché il mondo dei motori è tutto
fuorché uno sport freddo. Il religioso silenzio che accompagna i ricordi, narrati con
grande lucidità e un accento misto milanese e comasco che non si lascia nascondere, è segno di grande stima e rispetto per
l’uomo, l’atleta, ma anche un mondo sportivo, quello degli anni ’70, fatto di figure
mitiche quali Enzo Ferrari, di cui Merzario
racconta aneddoti e del quale, nonostante
usi il termine “Vecchio”, rigorosamente
maiuscolo, il pilota dichiara di avere stima
e affetto. “Si dica quello che si vuole signori”, afferma senza ironia, “ma correre
per la Ferrari, allora, ma anche oggi, non è
come salire sulle altre auto”.
Lo storico e giornalista Cesare De Agostini
interviene e ricorda che proprio una foto
di Merzario si trova nello studio di Enzo
Ferrari. Merzario ringrazia per la citazione
e ricostruisce la sua storia in Ferrari.
C’è tempo anche per un simpatico siparietto, amichevole, con i moderatori della
serata Danilo Castellarin e Attilio Facconi,
sulla scansione della gare perché, ricorda
Merzario ridendo, “io queste cose le ho
vissute, mica lette, e so bene come sono
andate”.
49
AREABLU
COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO
Castiglione delle Stiviere
CASTIGLIONE
DELLE STIVIERE
PERCORSI CICLABILI
UNO STRUMENTO
NECESSARIO
N
Maurizio Carestia, capogruppo di Maggioranza
AREA
BLU
50
L’Osservatorio
LE OBIEZIONI
DELLA MINORANZA
Sulla questione piste ciclabili si sono espresse le Minoranze, soprattutto l’unica che, ormai, siede in modo
attivo in Consiglio Comunale, e cioè “Insieme per Castiglione”, con i suoi due consiglieri, Enrico Volpi (capogruppo) e Massimo Maghella.
Le obiezioni delle minoranze sono state su due fronti,
il primo, sostanzialmente, sulla scelta di ritenere questo sviluppo prioritario. Il consigliere Volpi, pur riconoscendo la validità generale del progetto, ricorda che
le priorità sono altre, e vanno dalla sistemazione del
manto stradale ad altri interventi sempre relativi al decoro delle strade.
L’altra obiezione riguarda invece i fondi necessari per
attuare il progetto, soprattutto per quanto riguarda,
conti alla mano, le scelte e i costi che sono previsti.
ell’ultimo Consiglio Comunale di ottobre
si è discusso, sia in fase di interpellanze, sia in fase di ordine del giorno, della
scelta da parte dell’Amministrazione di
inserire fra le priorità lo sviluppo dei percorsi ciclabili.
A tal proposito, a seguito della presentazione del piano di sviluppo dei percorsi ciclabili, l’Assessore e Vicesindaco Claudio Leoci ha più volte ricordato che
questo strumento, ora, “consente al Comune di Castiglione
non solo di attivarsi al fine di ottimizzare i percorsi già esistenti, che però ora sono frammentati e spesso non funzionali, ma è uno strumento grazie al quale si potrà partecipare
a bandi e iniziative che vedranno la possibilità di finanziamenti per sviluppare questo progetto che vede l’Amministrazione impegnata fino al 2017 in tale direzione”.
All’intervenuto dell’Assessore fa seguito quello di Maurizio Caristia, capogruppo di Maggioranza. “La qualità della
vita” afferma Caristia, “che tanto ci piace e ricerchiamo
ogni anno nei dati delle classifiche delle città più vivibili, passa anche dallo sviluppo di forme nuove di mobilità
sul territorio. È un cambio di mentalità, dettato non solo
da scelte politiche, ma anche dai bisogni che stanno cambiando, perché la crisi spinge sempre più le persone a cercare forme alternative per muoversi. Inoltre, fino ad oggi
sono stati realizzati francobolli di ciclabili che, così come
sono, non servono a nessuno e, questo sì, è uno spreco di
un esistente che non serve a nessuno. Il nostro progetto è
uno strumento, una visione d’insieme, che sposa una scelta,
quella della mobilità sostenibile, che orienta molte nostre
scelte, perché la qualità della vita che ci piace nelle altre
realtà, noi la vorremmo anche a Castiglione”.
L’Assessore e Vice Sindaco Claudio Leoci
AREABLU
Chiude la mostra da record
IL SINDACO: “UN EVENTO CHE
HA RACCONTATO IL NOSTRO TERRITORIO”
Ha chiuso domenica
3 Novembre la mostra
“Universi segreti. Opere
dall’Atelier di pittura dell’OPG”. Il successo della
mostra è dettato dai numeri: oltre 1.800 persone
hanno visitato la mostra,
sono circa 500, inoltre, i ragazzi delle scuole che hanno
prenotato e visto la mostra, guidati da Silvana Crescini.
Le scuole, elementari e superiori, sono arrivate da Asola, Castiglione, Montichiari, Ghedi, a cui vanno aggiungi
gli ospiti della Coop. Fiordaliso e Bucaneve, ma anche i
CPS e le Comunità del territorio. Non ultimi, i pazienti e
artisti dell’OPG di Castiglione, ma anche della comunità, che hanno visitato la mostra in varie occasioni.
Un successo, insomma, che conferma gli intenti degli organizzatori, il Comune di Castiglione e l’Istituzione dei
Servizi Culturali che, con il suo CDA, ha voluto e organizzato la mostra.
La soddisfazione si concretizza nella parole del Sindaco
Novellini che, in vista della chiusura, ricorda “l’unicità
dell’evento, che ci ha premiato in fatto di gradimento.
È stata una bella occasione, per Castiglione e per il territorio Morenico, per conoscer questa importante realtà
artistica, conosciuta e riconosciuta a livello nazionale e
internazionale. Il fatto di aver avuto, poi, all’interno della mostra, momenti per discutere e dibattere, con esperti
quali Binaca Tosatti, ma anche Giuseppina Nosè, oltre ad
artisti come il gruppo “Teatro della Favela” e Nicoletta
Bidoia, ha dato ulteriore pregio a questa mostra che è
diventata anche occasione di dibattito e confronto”.
MARCO VENTURINI INCONTRA ZUCCHERO
NEWS
Marco Venturini con il blusman
emiliano Zucchero
Marco Venturini, autore del
romanzo di ambientazione
cubana “I quaderni di Plaza
de Armas”, edito dalla piccola casa editrice castiglionese “presentARTsì”, ha
incontrato e dialogato con
Zucchero.
Il bluesman emiliano sta
per pubblicare, il prossimo
8 dicembre, un libro dove
racconta la sua esperienza
cubana.Venturini, che con
il suo libro è giunto alla seconda edizione, ha potuto
così dialogare con il cantante sulle rispettive esperienze di viaggio a Cuba.
Il libro di Venturini sarà in
fiera a Chiari in occasione
della rassegna della Micro
Editoria nello stand della
casa editrice castiglionese
“presentARTsì”.
Conclusi i Venerdì Culturali
A PAOLO BERGAMASCHI LA BORSA DI STUDIO
In occasione della conclusione della
XXXVa edizione dei Venerdì Culturali
castiglionesi l’Associazione omonima,
che organizza e promuove gli incontri,
ha voluto premiare, come da tradizione,
uno studente meritevole del corso di studi
del liceo Classico dell’Istituto Superiore
Francesco Gonzaga di Castiglione delle
Stiviere. Il riconoscimento, una borsa di
studio, è andato a Paolo Bergamaschi, studente del V° anno, che si è distinto, così
recita la motivazione scritta dal consiglio
di classe, per la sua serietà, passione per lo
studio e capacità critica. Il premio è stato
consegnato dall’ing. Arturo Sigurtà, a cui
è intitolato il premio, dal preside Fabrizio
Quadrani, e dall’avv. Desenzani, erede di
Teresa Desenzani Patrizio, fotografa ed
esploratrice, alla cui memoria quest’anno
è associato il premio.
Ogni anno, infatti, la borsa di studio, intitolata ad Arturo Siguartà, è legata alla
memoria di un castiglionese illustre, o a
un personaggio di particolare rilievo culturale che lega il suo nome a Castiglione
delle Stiviere.
Paolo Bergamaschi
51
AREABLU
COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO
CASTIGLIONE
DELLE STIVIERE
Castiglione delle Stiviere
Incontri dell’Associazione ARTimmagine
IN LIBRERIA PER PARLARE DI FOTOGRAFIA
T
re incontri, gratuiti,
per altrettanti fotografi, questo è il ciclo di
incontri che ha organizzato l’associazione “ARTimmagine”
di Castiglione delle
Stiviere alla libreria MR Libro, in via
Garibaldi 6.
Gli incontri si svolgono il venerdì e il
sabato sera alle ore 17.00 e 21.00, e
sono tutti ad ingresso libero. Il prossimo incontro si terrà sabato 16 alle ore
17, con Samuel Pradero Cignotto, con
una conferenza dal titolo “Attraverso
i miei occhi”. Venerdì 22, alle ore
21.00, è la volta di Riccardo
Varini con la conferenza “Silenzi”.
Riccardo Varini nasce a Reggio Emilia nel 1957, dove
vive e lavora con la fotografia. Vi si dedica più seriamente dal 1984, dopo l’incontro
con Luigi Ghirri. Con lui condivide racconti di vita quotidiana e le tinte stemperate ma
non dimentica l’amore per il
chiarismo e la sobrietà dei pittori della scuola di Morandi. Da queste due
fonti e dall’amore per la natura che gli
infonde il padre Luigi nasce un suo
Rosalba Bombana e Luca Cremonesi
stile più rarefatto e poetico che gioca
fra natura e animo umano e che darà
alla luce nel 2008 al suo primo libro
“ Silenzi”.
CORALI IN TEATRO PER RACCOGLIERE FONDI
NEWS
Sabato 9 Novembre alle ore
21.00 serata di solidarietà e
buona musica in Teatro Sociale a Castiglione.
Si tratta di un evento per
raccogliere fondi per i
paese terremotati del basso mantovano e della zona
dell’Emilia colpiti dal sisma del maggio scorso.
Oltre alla serata di Castiglione l’evento si svolgerà
anche a Poggio Rusco il 17
novembre e a Mantova il 1
dicembre.
Concorso letterario “Giovani D.O.C.”
LA CONSULTA GIOVANI ATTENDE GLI ELABORATI
In collaborazione con il Comune di Castiglione delle Stiviere, la consulta indice la prima edizione del concorso
di scrittura e grafica “Giovani D. O. C. – Denominazione
d’origine castiglionese” sul tema dei giovani e del territorio. Il concorso è diviso in due parti: una di scrittura ed
52 una di grafica.
Per quanto riguarda la scrittura ci si può cimentare in un
testo in prosa, con un limite massimo di 700 parole, o con
un testo poetico, senza limiti di parole.
Ogni autore dovrà obbligatoriamente inserire all’interno
del racconto o della poesia, come elementi imprescindibili, sia tematiche riconducibili al mondo giovanile, sia contesti riconducibili al territorio di Castiglione delle Stiviere
e, in maniera più estesa, a quello delle colline moreniche
e del Garda. Per quanto riguarda la parte dedicata alla
grafica, Il concorso prevede la realizzazione di un’opera
grafica con qualunque tecnica sia pittorica che fotografica
che di elaborazione tecnica. Le opere dovranno essere inviate, tramite posta elettronica, agli organizzatori
al seguente indirizzo e-mail: consultagiovani.castiglione.
[email protected] entro e non oltre il 6 dicembre 2013.
AREABLU
COLLINE MORENICHE E
Alto Mantovano
MEDOLE: Domenica 11 Novembre apre la mostra postuma “My Way” del pittore di Reggiolo
LE OPERE DI GIANNI BALDO ALLA TORRE CIVICA
S
comparso nel novembre del 2010,
Baldo era amico e
frequentatore della Torre Civica di
Medole e della sua
Civica Raccolta
d’arte Moderna e Contemporanea.
L’amicizia e la stima che l’artista ha
sempre dimostrato nei confronti del
paese morenico lo avevano spinto a
pensare e costruire una mostra che
avrebbe voluto realizzare proprio nei
NEWS
È stato presentato a Piubega il libro di Domenico Morandi, storico e giornalista,
dal titolo “Mah! Puvret, i sa
po’ gnint...”.
Il libro di Morandi racconta la ricerca che l’autore ha
intrapreso per recuperare
notizie, ma non solo, dei
caduti italiani, in particolar
modo mantovani, in Rus-
locali di Medole. Oggi, a tre anni dalla sua scomparsa, questo desiderio si
realizza grazie all’Amministrazione
e alla Pro Loco di Medole, e alla preziosa collaborazione della famiglia di
Baldo, la moglie Marinella e il figlio
Andrea.
La mostra apre domenica mattina 11
Novembre alle ore 11.00. In galleria
è disponibile il catalogo della mostra,
gratuito, curato da Giovanni Magnani e dalla famiglia Baldo, con testi di
Luca Cremonesi e Sabrina Arosio.
PIUBEGA: DOMENICO MORANDI: UN LIBRO PER NON DIMENTICARE
I CADUTI IN RUSSIA
sia. Morandi ha raccontato
la sua personale esperienza
che nasce dalla necessità di
dare risposte ai tanti famigliari che ancora attendono
notizie dei loro congiunti.
Particolarmente emozionanti sono stati gli aneddoti
che Morandi ha raccolto
nel libro.
Anche in questo caso non
sono mancati gli intoppi
burocratici italiani.
A conclusione del suo
intervento, Morandi ha
consegnato a 12 abitanti
di Piubega e Ceresara un
documento che attesta la
ricerca del loro famigliare
disperso in Russia.
La presentazione del libro
è stata preceduta dall’inaugurazione della mostra fotografica, presso la sala S.
Luigi, realizzata in collaborazione con gli studenti
delle scuole medie.
SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA: Un annullo �latelico per ricordare l’evento
120° ANNIVERSARIO DELL’INAUGURAZIONE DELLA TORRE
In occasione del 120° anniversario dell’inaugurazione della Torre di San Martino(18932013), domenica 3 novembre, si è svolta al
complesso monumentale la festa dell’Unità
d’Italia e delle Forze Armate.
Data l’importanza dell’evento si è realizzato
un annullo speciale che, dopo l’utilizzo nella
giornata, è stato depositato presso lo Sportello Filatelico dell’ufficio postale di Brescia
Centro in Piazza della Vittoria per i sessanta
giorni successivi, per soddisfare le richieste
di bollatura che perverranno dai collezionisti dislocati sul territorio nazionale.
53
AREABLU
ALTO MANTOVANO E
Colline Moreniche
Il 28 Novembre al via la nuova stagione teatrale a Castiglione e a Guidizzolo
TANTI NOMI E UN EVENTO ECCEZIONALE
CON L’ACCADEMIA TEATRALE VENETA
I
54
l 28 novembre prossimo, in leggero
ritardo rispetto alla tradizione e alle
altre stagioni teatrali dei comuni limitrofi, prende il via il cartellone teatrale
di Castiglione delle Stiviere.
La novità sarà in scena in chiusura
della stagione teatrale, il prossimo 12
Aprile, quando sarà ospite a Castiglione, per
un’intera settimana, l’Accademia Teatrale Veneta, che metterà in scena uno spettacolo costruito sui grandi temi storici di Castiglione,
la fratellanza e il soccorso, vicende che, come
è noto, hanno portato alla nascita della Croce
Rossa.
La vera novità, però, è nella presenza a Castiglione della compagnia, la quale proverà lo
spettacolo, incontrerà la cittadinanza e realizzerà laboratori con i ragazzi della scuole i quali potranno assistere alle prove e alla messa in
scena dello spettacolo. Si tratta, insomma, di
una novità assoluta che caratterizzerà ancor più
la stagione teatrale 2013/2014.
Fra i nomi previsti in cartellone, invece, troviamo personaggi importanti del teatro italiano.
Il 28 novembre la stagione si apre con Alessandro Haber, attore fra i più noti e apprezzati
del panorama nazionale, che porta in scena il
visitatore di Schmitt.
Anche la stagione teatrale di Guidizzolo è stata
presentata è fra i nomi di rilievo ci sono Moni
Ovadia, Max Pisu e un documentario dedicato
alla vita artistica di Marina Abramovic.
Una stagione ricca, che parte il prossimo 16
Novembre e termina il 22 Marzo, per un totale
di 8 spettacoli. Si parte il prossimo 16 Novembre con Il sol mi ha dato alla testa, con Raffaella Tullo, Renato Ciardo, Vittoria Bruno, Nicolò
Pantaleo, Francesco Pagliarulo, per la regia
della stessa Raffaella Tullo.
Sabato 14 dicembre è la volta di Assolo di coppia di e con Roberto Ciufoli e Tiziana Foschi.
In alto a sinistra Moni Ovadia, a destra Stefano Accorsi,
sotto Alessandro Haber e a piede pagina Max Pisu;
sono solo alcuni degli artisti che parteciperanno
a questa rinomata rassegna teatrale
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5.!.5/6!&2/.4)%2!0%2,!46
La nuova frontiera della Tv del futuro è l’Ultra HD o 4K, si39 pollici
gla che indica, in ambito televisivo, una risoluzione di quasi
- 100Hz - W iFi
D
llH
Fu
one
quattromila pixel orizzontali. Vale a dire una definizione
USB
Lan - InternetTV ll
quattro volte superiore a quella di un televisore full
HD. Questa tecnologia è ormai prossima ad entrare nelle case degli italiani, in un momento in cui la
IVA inclusa
televisione è pronta a rinnovarsi coniugando ad una
grande offerta una grande qualità delle immagini.
Insieme alle blasonate Sony, Samsung, Toshiba e
Sharp, si affaccia a questo mercato un nuovo (perr
iol’Italia) marchio chiamato HiSense, che punta ambiziosamente a posizionarsi proprio in mezzo ai nomi già fatti.
Si tratta per la verità di una azienda multinazionalee con
utivi
sede in Cina nata nel 1969, e che da otto anni consecutivi
è il maggior venditore cinese di televisioni LCD. Laa
50 pollici - FullHD
sede di Hisense Europa e il Centro europeo di ricerW iFi
3D - 200Hz - Lan ca e sviluppo si trovano a Düsseldorf, in Germania,
B
US
InternetTV
dove inoltre Hisense ha da poco stretto una collabo€ 750,0a0
razione per “salvare” la ben più conosciuta tedesca
IVA inclus
Loewe, in crisi da alcuni anni.
La proposta di Hisense in fatto di 4K parte con cifre benn all
io, badi sotto di tutte le altre proposte ad oggi in commercio,
one
sti pensare che per una Internet TV, 3D con risoluzione
o,
4K da 50” il prezzo si aggirerà intorno ai 1.500 euro,
circa la metà di una TV di pari o simili caratteristiche
di altre marche, molto interessanti anche i requisiti
ambientali (89W di consumo a TV accesa) che la
collocano tra gli elettrodomestici con classe di efficienza “A”, inferiore ai 2.000 euro il costo della TV
da 58” sempre 4K, Internet e connessione Wi-Fi.
55”
Ma l’offerta di Hisense è ben più ampia e porta conn
Internet TV Full HD
W i-Fi
3D
stese televisori full HD di ottima fattura e immagine este400Hz - Lan - Usb
tica a prezzi davvero contenuti, alcuni esempi:
IVA inclusa
€ 420,00
€ 1.080,00
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6-11-2013 16:02:16
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Aperta dal 2006, l’autofficina Memini è pronta ad accogliervi nella nuova
sede di Rivoltella del Garda, in via
degli Artigiani (zona industriale),
inaugurata nell’aprile di quest’anno.
Forte di un’esperienza ventennale
collaudata, l’officina offre un servizio
360° per ogni tipo di autovettura, avvalendosi anche della collaborazione
di giovani professionisti del settore.
Professionalità e competenza, infatti,
sono le parole d’ordine su cui si fonda la filosofia aziendale.
I servizi proposti dall’Officina Memini, vero e proprio punto di riferimento della zona, vanno dalla ricarica dei
climatizzatori, alla mappatura delle
centraline per riduzione di consumi
e all’aumento coppia, soluzioni per
problemi con filtro anti particolato
FAP DPF, servizio di soccorso stradale e molto altro ancora...
Completa l’offerta la rapidità nelle
tempistiche di intervento: l’Autofficina Memini Franco, infatti, oltre all’impeccabile servizio di qualità, garantisce tempistiche rapide per ogni
tipo di operazione.
Memini Franco
Via degli Artigiani loc. Pigna
Zona industriale
25015 Rivoltella del Garda (BS)
Tel. 030 9111943
6-11-2013 16:02:25
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Il verde a circondare la casa, a dare un respiro più ampio
alla vista, a rilassare la mente e il corpo. È l’armonia di
un giardino, la sua cura, la perfezione delle proporzioni
che consentono di vivere appieno la bellezza di un prato,
l’immergersi in uno spazio verde dedicato alla natura e al
proprio star bene.
È passeggiare toccando le piante, il farsi avvolgere da
sensazioni di pace e tranquillità, è far parlare il silenzio
delle foglie, il camminare a piedi nudi nell’erba cogliendone tutto il piacere.
Eugenio Turcato è da più di trent’anni un giardiniere, il
giardiniere per i tanti suoi clienti che in questo tempo si
sono affidati a lui, al suo gusto nel progettare, alla sua capacità di scegliere e mettere a dimora le piante, di curarle,
con le tecniche tradizionali ma che tengono conto anche
di nuove e moderne soluzioni. “Giardinaggio” è il regno
di Eugenio, condiviso con il figlio, dove vengono studiati
i giardini, dove nascono i progetti per la formazione di
uno spazio dove laghetti e giochi di luce vanno a completare la scelta di piante e fiori. Grazie a valenti collaboratori, la ditta “Giardinaggio” è in grado di effettuare anche
impianti di irrigazione, di illuminazione esterna molto
particolari. E poi c’è il lavoro vero e proprio, quello di
prendersi cura del verde, di metterlo a dimora, di potarlo
seguendo le stagioni e le regole di un mestiere fatto di
passione e talento. Senza dimenticare la cura, la disinfestazione con trattamenti specifici sulle piante malate, la
rigenerazione dei prati con un infoltimento che permette
di non togliere completamente quello esistente, la messa
in posa di un tappeto in zolla e la potatura alta con piattaforme.
Tutto per rendere un giardino armonico, sano, da vivere.
Da vivere subito, anche perché se un tempo, negli antichi
palazzi, il giardino prima di essere mostrato al signore
veniva recintato e coperto alla vista per cinque anni, in
attesa che tutto fosse perfetto, ora i tempi di attesa si sono
notevolmente accorciati e il risultato è presto godibile.
“Giardinaggio” opera nel basso Garda, nel bresciano, a
Verona e Mantova.
Giardinaggio di Turcato Eugenio Snc
Via dei Mille, 16 San Martino della Battaglia (D/S)
Telefono e fax: 030.9910247 mobile 348.2623776
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alloggio. Tel. 3772130086
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lavoro part-time come babysitter a Brescia e dintorni; chiamare ore serali, 030/44921
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