Canon Eos 5D Mark II

Transcription

Canon Eos 5D Mark II
TestMTFdigitali
Risoluzione
21,1 Mpixel
Dimensioni sensore 36 x 24 mm (circa)
Fattore moltiplicativo focale
1x
Tipo sensore
CMOS
Sensibilità minima ISO
50-100
Velocità raffica
3,83 f/s
Tempo di otturazione minimo
1/8000 s
Live View
presente
Sistema Pulizia sensore presente
Modo video presente
Canon Eos 5D
Mark II
La nuova Canon Eos 5D Mark II offre prestazioni molto elevate: unisce infatti una
risoluzione di 21 Mpxl ad un livello del rumore molto contenuto. Grazie al sensore a
pieno formato sfrutta al meglio la copertura angolare degli obiettivi.
Eccoci arrivati alla seconda release per la
Canon Eos 5D, la fotocamera che, grazie
ad un prezzo accessibile, ha diffuso il pieno
formato anche al di fuori del settore più
strettamente professionale.
Non si tratta di semplice restyling, in
quanto le innovazioni sono numerosissime e sostanziali, tanto che viene attaccato
il primato della Eos-1Ds Mark III.
Tutto nuovo il sensore, che si allinea per
risoluzione a quello dell’ammiraglia di
casa Canon, tuttavia con una sensibilità
massima decisamente superiore, addirittura 25.600 ISO, grazie anche alla presenza
di nuove funzioni per l’eliminazione del
rumore.
La nuova Eos 5D Mark II inoltre prende
dalla Eos 50D un gran numero di funzioni
che ormai sono state adottate da quasi
tutte le nuove reflex digitali: il Live View,
il monitor da 3”, le tecnologie meccaniche
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e software per l’eliminazione della polvere, e tutte le innumerevoli funzioni che le
derivano dall’utilizzo del nuovo processore
Digic 4: la conversione A/D a 14 bit, la
correzione automatica della gamma dinamica, della vignettatura e la micro taratura
dell’AF, tanto per citarne alcune.
La novità meno attesa, tuttavia molto stimolante, è la modalità video, che siamo
abituati a vedere come un gadget delle
compatte digitali, ma che sulle reflex
viene ad assumere un interesse professionale, per le particolari modalità di ripresa
che consente grazie alla versatilità del
sistema reflex.
Il corpo macchina
La Eos 5D Mark II è costruita con un robusto chassis in acciaio inox e con un corpo
esterno in lega di magnesio. Sul nuovo
modello sono state introdotte le guarnizioni
per l’utilizzo della fotocamera in situazioni
ambientali critiche, a protezione dalla polvere e dall’acqua: particolare attenzione è
stata posta al vano batteria, alla scheda di
memoria ed ai pulsanti.
Manca la duplicazione dei comandi per lo
scatto in verticale, che tuttavia può essere
ottenuta utilizzando il battery grip opzionale BG-E6.
Oltre alle due comode ghiere di controllo
è presente anche un joy-stick (a 8 direzioni con pulsante centrale), utilizzabile per
numerose funzioni, tra cui la scelta dell’area di messa a fuoco e la navigazione
nell’immagine ingrandita.
Manca invece il flash interno, come è abituale nelle fotocamere professionali.
Il sensore
La nuova Eos 5D Mark II adotta un sensore
CMOS Full Frame, circa 24x36 mm, dotato
L’innovazione più importante del dorso riguarda il nuovo
pannello LCD da 3” e 922.000 punti; da segnalare anche
l’altoparlante per la riproduzione dei video e il tasto di
accesso ai Picture Style.
Le connessioni sono tutte raggruppate sul fianco sinistro
della macchina e prevedono naturalmente l’uscita HDMI.
Il corpo in
magnesio
è dotato di
numerose
guarnizioni,
sebbene non si
possa definire
completamente
tropicalizzato.
di una risoluzione simile a quello della Eos1Ds Mark III: 21,1 Mpixel.
Sono disponibili 3 risoluzioni in formato
Raw, 5616 x 3744, 4080 x 2720 e 2784 x
1856 pixel con compressione senza perdita
di informazione; la conversione analogico/
digitale avviene a 14 bit, quindi con una
maggiore precisione di quella disponibile
sul precedente modello, per una più estesa
gamma di colori riproducibili.
Abbiamo poi 3 risoluzioni per i formati
Jpeg, 5616 x 3744, 3861 x 2574, 2784
x 1856; due i possibili livelli di compressione.
E’ possibile la simultanea registrazione di
un qualsiasi formato Raw e di un qualsiasi
formato Jpeg.
La sensibilità
Il sensore ha una sensibilità equivalente
di 100 ISO, che può venire impostata
manualmente fino a 1600 ISO con passi
da 1 o da 1/3 di EV.
Sono infine presenti sia una bassa sensibilità L (50 ISO), sia due alte sensibilità
H1 (12.800 ISO) e H2 (25.600); si tratta
d’impostazioni da utilizzare in situazioni
particolari, la prima dove sia richiesto
un bassissimo livello di rumore, le altre
quando la luce ambiente è estremamente
bassa.
E’ possibile anche una regolazione
automatica da 100 a 3200 ISO (nelle
modalità di esposizione Full Auto e
Creative Auto).
Video
Dopo Nikon con la sua D90, ora anche
Canon con la Eos 5D Mark II propone la
modalità video su una reflex. Lo fa però
con una risoluzione superiore, 1920x1080
ovvero Full HD a 30 fps, e con un sistema
di compressione molto efficiente, H.264,
che consente di contenere le dimensioni
dei file.
E’ possibile registrare fino a 4 GB, per una
durata di circa 12 minuti. La durata aumenta fino a circa 24 minuti con l’utilizzo della
risoluzione più bassa, 640x480.
Abbiamo in questo modo la possibilità
di usare anche per riprese video obiettivi molto particolari, come i fish-eye o
gli splendidi Tilt-shift Canon, con effetti
37
impensabili per le videocamere amatoriali;
si può sfruttare inoltre lʼeccezionale sensibilità del sensore per riprese in ambienti
scarsamente illuminati.
Abbiamo comunque importanti limitazioni
e prima tra tutte la scomodità dʼinquadratura, e di conseguenza la scarsa stabilità
delle immagini che si possono ottenere a
mano libera.
Mentre sulla D90 non è possibile utilizzare
lʼAF, qui è attivabile lʼautofocus a rilevazione di contrasto tramite il pulsante AFON. Non è però possibile la messa a fuoco
continua come nelle riprese fotografiche.
La regolazione dellʼesposizione avviene
automaticamente, inclusa la sensibilità
che viene regolata tra 100 e 3200 ISO. Eʼ
possibile però intervenire con una compensazione manuale fino a +/- 2 EV, anche
durante la registrazione.
Non è invece possibile stabilire un preciso
bilanciamento del bianco ed il diaframma
di lavoro: questo riduce il controllo della
profondità di campo, funzione che sarebbe
stata utile vista la possibilità di montare
ottiche di grande apertura o macro.
Eʼ invece possibile applicare gli stessi picture style che si utilizzano normalmente
con le fotografie, ed eseguire una regolazione personalizzata di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore.
Si può anche registrare una traccia audio,
grazie alla presenza di un microfono interno e di una presa per il collegamento di
un microfono stereo esterno; questʼultima
soluzione consente di escludere i rumori
generati dalla fotocamera, in primo luogo
il rumore dei motori di messa a fuoco e di
stabilizzazione delle ottiche.
Durante la ripresa del filmato è possibile
scattare una fotografia, che viene registrata con la stessa esposizione del filmato,
indipendentemente dalla modalità di
scatto impostata: tuttavia in questo caso
abbiamo unʼinterruzione temporanea della
registrazione audio/video.
I filmati possono essere rivisti sia sulla
fotocamera, anche con lʼaudio grazie al
piccolo altoparlante presente, che su un
TV esterno, anche ad alta definizione.
Non abbiamo rilevato particolari limitazioni nel tempo di utilizzo dovute a surriscaldamento e possiamo stimare lʼautonomia
in circa 90 minuti, in relazione unicamente
alla durata della batteria.
Dato che il formato di registrazione video
è diverso da quello per le immagini fisse,
durante la registrazione compare automaticamente una cornice semitrasparente che
evidenzia lʼarea effettivamente utilizzata.
Eʼ anche possibile fare in modo che que-
38
Le differenze tra Canon Eos 5D Mark II e la Canon Eos 5D
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Risoluzione
21,1 Mpixel
12,8 Mpixel (13,3 totali)
Processore
Guarnizioni per polvere e gocce
d’acqua
Digic 4
Sì
Digic II
No
Live view
Sì
No
Scatto silenzioso
Copertura del mirino
In Live View
No
98 %
Sì
3,83 f/s
10 s, 2 s
96 %
No
3,01 f/s
10 s, 2 s solo con il blocco dello
specchio
12 bit
No
Riprese video
Scatto continuo
Autoscatto
Conversione A/D
Compact Flash UDMA
Risoluzioni Raw
Risoluzioni Jpeg
Sensibilità ISO standard
Sensibilità ISO estesa
Sensibilità ISO automatica
14 bit
Sì
���������� ���������� ���������
���������
5616x3744, 4080x2720, 2784x1856
4368x2912 , 3168x2112,
2496x1664
100-6400
100-1600
50-25600
50-3200
100-3200 in tutte le modalità (tranne
100-400 solo in Full Auto
manuale)
Attivabile su 3 livelli
No
Monitor
Regolazione luminosità monitor
manuale
3”, 920.000 punti
7 livelli
2,5”, 230.000 punti
5 livelli
Regolazione luminosità monitor
automatica (con sensore
ambiente)
3 livelli
No
Dati per l’eliminazione via
software della polvere
WB in Kelvin
Sì
No
2500 K e 10000 K
2800 K e 10000 K
Riduzione del rumore ad alti
ISO
No
Ottimizzazione automatica della Sì
luce (Auto Lighting Optimizer)
Sì
No
Priorità tonalità chiare
(Highlight Tone Priority)
Sì
No
Correzione della vignettatura
Taratura delle messa a fuoco
Sì
No
Pulsante AF start (AF-ON)
Sì
No
Creative auto
Sì
No
Posizioni Custom sulla ghiera di 3
1
ripresa
Stampa diretta immagini Raw
Sì
No
Registrazione audio
Con i filmati
No
Microfono
Interno (mono), esterno (stereo)No
Altoparlante
Sì
No
Uscita HDMI
Sì
No
Funzioni custom
25
21
My menu
Sì
No
In mirino: ISO
Sì
No
In mirino: stato batteria
Sì
No
In mirino: highlight tone
Sì
No
priority
In mirino: scatto in
Sì
No
monocromatico
In mirino: allarme tempi lenti
Lampeggio tempi
No
Copyright nei metadati Jpeg
Sì
No
Menù
9
sezioni
Unico
Sotto la targhetta 5D si intravedono i tre
Nulla di nuovo
alla destra del display,
Funzioni pulsante SET
qualità
immagine,
picture
style,
menù,
immagine,
fori che consentono al microfono di regiil joystick, qualità
la ghiera
Quick picture
Control
riproduzione, Quick control, livestyle
viewmenù
strare lʼaudio dei filmati.
Dial
e
lʼinterruttore
di
accensione.
Dimensioni
113,5 mm (A) x 152mm (L) x 75mm
113mm
(P)(A) x 152mm (L) x
75mm (P)
Alimentazione
LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) BP-511A (7,4 V, 1390 mAh)
Memorizzazione sulla batteria
Sì
No
del numero di scatti eseguiti
Adattatore rete
AC Adapter Kit ACK-E6
AC Adapter Kit ACK-E2
Battery grip
Battery Grip BG-E6
Battery Grip BG-E4
Ricevitore per comandi a
per RC1 / RC5
No
distanza IR
D
ISO
Monitor
Regolazione luminosità monitor
manuale
3”, 920.000 punti
7 livelli
2,5”, 230.000 punti
5 livelli
Regolazione luminosità monitor
automatica (con sensore
ambiente)
3 livelli
No
Dati per l’eliminazione via
software della polvere
WB in Kelvin
Sì
No
2500 K e 10000 K
2800 K e 10000 K
��
���������� ���
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��� ��
Sì ���� �� � �� ����� ��� ��� No
Ottimizzazione
automatica
����� ��� ��
luce (Auto Lighting Optimizer) ����� ��� �� ���� ��
Sì
No
Priorità
tonalità chiare
Risoluzione
21,1 Mpixel
12,8 Mpixel (13,3 totali)
(Highlight Tone Priority)
Processore
Digic 4
Digic II
No
Correzione
vignettatura
Guarnizionidella
per polvere
e gocce Sì
Sì
No
Taratura delle messa a fuoco
Sì
No
d’acqua
Pulsante
Sì
No
Live
viewAF start (AF-ON)
Sì
No
Creative
auto
Sì
No
Scatto
silenzioso
In Live View
No
Posizioni
sulla ghiera di 3
1
98 %
96 %
CoperturaCustom
del mirino
ripresa
Riprese video
Sì
No
Stampa
diretta immagini Raw
Sì
No
Scatto continuo
3,83 f/s
3,01 f/s
Registrazione
audio
Con
Nos, 2 s solo con il blocco dello
10
s, i2 filmati
s
10
Autoscatto
Microfono
specchio
Interno (mono), esterno (stereo)No
AltoparlanteA/D
Conversione
14
12
Sì bit
Nobit
Sì
No
Compact
Flash UDMA
Uscita HDMI
Sì
No
����������
���������� ���������
�
��������
Risoluzioni
Raw
Funzioni custom
25
21
Risoluzioni
5616x3744,
4080x2720, 2784x1856
4368x2912
, 3168x2112,
My menu Jpeg
Sì
No
2496x1664
In mirino: ISO
Sì
No
Sensibilità ISO standard
100-6400
100-1600
In
mirino: stato batteria
Sì
No
Sensibilità ISO estesa
50-25600
50-3200
In
mirino: ISO
highlight
tone
Sì
No
Sensibilità
automatica
in
tutte
le
modalità
(tranne
100-3200
100-400 solo in Full Auto
priority
manuale)
In mirino: scatto in
Sì
No
Riduzione
del rumore ad alti
Attivabile su 3 livelli
No
monocromatico
ISO
In mirino: allarme tempi lenti
Lampeggio tempi
No
Monitor
3”, 920.000 punti
2,5”, 230.000 punti
Copyright nei metadati Jpeg
Sì
No
Regolazione luminosità monitor
7 livelli
5 livelli
Menù
9 sezioni
Unico
manuale
Funzioni pulsante
SET monitor 3
qualità
qualità
menù, immagine, picture
Regolazione
luminosità
livelliimmagine, picture style, No
automatica (con sensore
riproduzione, Quick control, livestyle
viewmenù
ambiente)
Dimensioni
113,5 mm (A) x 152mm (L) x 75mm
113mm
(P)(A) x 152mm (L) x
Dati per l’eliminazione via
Sì
No
75mm (P)
software
della polvere
Alimentazione
LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) BP-511A (7,4 V, 1390 mAh)
WB
in Kelvin
2500 K e 10000 K
2800 K e 10000 K
Memorizzazione
sulla batteria
Sì
No
Sì
No
Ottimizzazione
automatica
della
del numero di scatti eseguiti
luce
(Auto rete
Lighting Optimizer) AC Adapter Kit ACK-E6
Adattatore
AC Adapter Kit ACK-E2
Sì
No
Priorità
tonalità chiare
Battery grip
Battery Grip BG-E6
Battery Grip BG-E4
(Highlight
Priority)a
Ricevitore Tone
per comandi
per RC1 / RC5
No
Sì
No
distanza IR della vignettatura
Correzione
Taratura
dellefile
messa
a fuoco
Trasmissione
(opzionale)
Sì
No
Wireless File Transmitter WFT-E4/E4A
Wireless File Transmitter
Pulsante AF start (AF-ON)
Sì
No
WFT-E1/E1A
Creative auto
Sì
No
Posizioni Custom sulla ghiera di 3
1
ripresa
Stampa diretta immagini Raw
Sì
No
Registrazione audio
Con i filmati
No
Microfono
Interno (mono), esterno (stereo)No
Altoparlante
Sì
No
Uscita HDMI
Sì
No
Funzioni custom
25
21
My menu
Sì
No
In mirino: ISO
Sì
No
In mirino: stato batteria
Sì
No
In mirino: highlight tone
Sì
No
priority
In mirino: scatto in
Sì
No
monocromatico
Tra allarme
i programmi
compaiono
tre memoIn mirino:
tempi lenti
Lampeggio tempi
No
rie utente
e la funzione
Auto che
Copyright
nei metadati
Jpeg Custom
Sì
No
Menù permette di modificare i 9parametri
sezioni di
Unico
ripresa
scelti
inimmagine,
modo
Funzioni
pulsante
SETdalla macchina
qualità
picture style, qualità
menù, immagine, picture
semplice ed intuitivo.
riproduzione, QuickIlcontrol,
livestyle
viewmenù
pannello
LCD
di stato è decisamente
Dimensioni
113,5 mm (A) x 152mm
(L) x 75mm
113mm
(P)(A)
x 152mm
(L) x
completo
ed
offre
tutte
le informazioni
necessarie.75mm (P)
Alimentazione
LP-E6 (7.2 V DC, 1800 mAh) BP-511A (7,4 V, 1390 mAh)
Memorizzazione sulla batteria
Sì
No
del numero di scatti eseguiti
Adattatore rete
AC Adapter Kit ACK-E6
AC Adapter Kit ACK-E2
Battery grip
Battery Grip BG-E6
Battery Grip BG-E4
Ricevitore per comandi a
per RC1 / RC5
No
distanza IR
Trasmissione file (opzionale)
sta cornice appaia costantemente in Live
View.
In modalità video la luminosità del monitor
simula sempre lʼesposizione.
Live View e Autofocus
Ma veniamo al Live View fotografico.
Sulla Eos 5D Mark II è implementato in
modo estremamente flessibile, con tutte
le modalità di esposizione attive e con la
possibilità di scegliere tra una regolazione
automatica della luminosità del monitor
o di una simulazione dellʼeffettiva esposizione.
Perfetto inoltre il controllo della profondità
di campo, che viene effettuato con lʼabituale pulsante posto frontalmente, vicino
allʼobiettivo. La luminosità del monitor in
questo caso viene sempre regolata automaticamente, con unʼottima leggibilità dellʼimmagine. Si tratta di un controllo molto
più accurato di quello eseguibile col mirino
ottico, che diventa scurissimo quando si
utilizzano i diaframmi molto chiusi, come
spesso accade in macro. Inoltre qui abbiamo la possibilità di ingrandire un qualsiasi
punto dellʼinquadratura di 5x o di 10x.
La messa a fuoco manuale è anchʼessa
estremamente agevole, molto più che col
mirino ottico; sono comunque presenti 3
modalità di messa a fuoco automatica che
risultano molto comode in varie situazioni
di ripresa.
Abbiamo innanzi tutto un sistema di messa
a fuoco basato sul controllo del contrasto,
AF Live.
Si tratta della stessa modalità presente
sulle compatte, nel complesso più lenta
di quella tradizionale delle reflex, tuttavia
estremamente precisa ed in grado di evitare
lʼoscuramento del monitor.
Funziona posizionando, con il piccolo joystick, lʼarea di messa a fuoco in qualsiasi
punto dellʼimmagine e quindi premendo
il pulsante AF; quando viene raggiunta
la messa a fuoco corretta lʼutente viene
avvertito da un segnale sonoro e dallʼevidenziazione in verde dellʼarea.
Molto divertente poi la modalità AF
Live Face; la fotocamera in questo caso
sceglie autonomamente il punto dellʼimmagine da mettere a fuoco, riconoscendo
la presenza nellʼimmagine di un viso. Il
sistema funziona in modo egregio, in
quanto riesce ad identificare un volto in
un tempo brevissimo, e non si fa ingannare nemmeno dalla presenza di un paio
di occhiali.
Se vi sono più persone inquadrate ed il viso
non è quello voluto è possibile spostarsi
velocemente sul successivo.
39
La protezione in policarbonato del pannello LCD posteriore è dotata di numerosi
strati antiriflesso resistenti a graffi e sporco.
In alternativa all’AF a rilevazione del
contrasto (AF Live) abbiamo la messa a
fuoco rapida (modalità veloce), che utilizza
i tradizionali sensori AF a rilevazione di
fase, la cui posizione appare a monitor (la
selezione dell’area attiva va fatta al di fuori
di Live View); alla pressione del pulsante
AF il monitor si oscura per il temporaneo
abbassamento dello specchio, dopo di che
appare evidenziato a monitor il punto utilizzato per la messa a fuoco.
Il software Canon Utility permette di controllare a computer l’inquadratura, il fuoco
ed i parametri d’esposizione e le immagini
possono essere acquisite direttamente sul
PC.
Modalità silenziose
La messa a fuoco AF Live in Live View
nel complesso produce degli scatti meno
rumorosi rispetto a quelli tradizionali, in
quanto non si ha il movimento dello specchio. Abbiamo però due scatti dell’otturatore, il primo per la misura dell’esposizione
con i sensori tradizionali, il secondo per
l’effettiva otturazione.
Per ridurre ulteriormente il rumore Canon
ha previsto altre due modalità di scatto
denominate Silent Mode, nei quali è lo
stesso sensore immagine ad eseguire
la lettura esposimetrica, tra l’altro con
un’ottima sensibilità (EV 0-20), evitando
quindi una delle due otturazioni, e quindi
il 50% del rumore.
La lettura avviene sulla stessa area rettangolare usata per la messa a fuoco a
rilevazione del contrasto, che può essere
posizionata in qualsiasi punto dell’immagine.
La differenza tra il Silent Mode 1 ed il
Silent Mode 2 è che in quest’ultimo caso
40
il riarmo dell’otturatore non avviene subito
dopo lo scatto, ma solo al rilascio del pulsante di scatto, quindi una parte del rumore
viene “ritardata” per non farlo apparire.
Ovviamente questa seconda modalità non
consente l’esecuzione di raffiche.
Queste sono invece possibili con il Silent
Mode 1, anche se ovviamente non è possibile il controllo continuo dell’inquadratura,
come avviene invece utilizzando il mirino
reflex.
I Silent Mode vanno però evitati con gli
obiettivi tilt-shift TS-E, o coi moltiplicatori
di focale, in quanto si avrebbero errori di
esposizione; con essi conviene usare il
Live View tradizionale, con una doppia
otturazione.
Opzioni in Live View
Sempre in Live View è possibile visualizzare a monitor due diverse griglie di ausilio
alla composizione, una con 9 ed una con 24
suddivisioni; per il controllo dell’inquadratura si può usare anche un monitor esterno
HDMI, o un computer connesso tramite la
porta USB.
E’ disponibile la temporizzazione dell’esposimetro, impostandone lo spegnimento a 4, 16, 30 secondi, oppure a 1, 10
o 30 minuti.
E’ bene infine sapere che la modalità Live
View può procurare un sensibile aumento
della temperatura della fotocamera, con
un conseguente aumento del rumore nelle
immagini; è presente pertanto una segnalazione di allarme, ed addirittura uno spegnimento automatico di protezione.
La pulizia del sensore
Il sistema per la rimozione della polvere
del sensore (Self Cleaning Sensor Unit) è
I principali comandi di accesso alle funzioni “digitali” sono raggruppati alla
sinistra del pannello LCD posteriore.
basato sulla vibrazione ad ultrasuoni dal
filtro passa-basso antialiasing.
E’ possibile comandare manualmente un
ciclo di pulizia, oppure fare in modo che
l’operazione avvenga automaticamente
allo spegnimento e all’accensione della
fotocamera; in quest’ultimo caso però
esso viene sospeso alla pressione del pulsante di scatto, in modo da non ritardare
l’accensione della fotocamera.
Per la pulizia manuale del sensore è disponibile il comando di sollevamento dello
specchio e apertura dell’otturatore.
Il filtro antialiasing è stato tra l’altro dotato di un rivestimento in fluorite che rende
più semplice l’eliminazione della polvere,
tramite aria compressa. Si tratta però di
un’operazione da eseguire con grande
cautela e solo in caso di estrema necessità, quando non sia possibile recarsi presso
un centro di assistenza, in quanto è facile
danneggiare involontariamente il CMOS.
A queste operazioni, che rimuovono fisicamente lo sporco, si aggiunge un’utile
soluzione software. E’ possibile infatti
registrare un’immagine opportunamente
sfuocata, tramite la quale il programma
Digital Photo Professional è in grado
di identificare la posizione di eventuali
granelli di polvere sul sensore; l’informazione può venire inclusa in tutte le immagini scattate successivamente, senza che
Il mirino copre il 98% dell’area inquadrata con un ingrandimento
di 0,71x. La regolazione diottrica è compresa tra -3 e +1.
ne risulti un avvertibile incremento delle
dimensioni dei file. A questo punto il programma è in grado di escludere dall’elaborazione i pixel coperti, creando per loro un
segnale interpolato dai pixel circostanti.
Quick Control
Ottimo il controllo delle funzioni di ripresa
della fotocamera tramite la visualizzazione
a monitor denominata Quick Control, che
riporta le impostazioni di scatto: tempo,
diaframma, sensibilità, modalità (P, Av,
Tv, M,B), compensazione esposizione
e bracketing, punto di AF, Picture style,
bilanciamento del bianco, lettura esposimetrica, formato di registrazione, modalità
AF, drive, stato della batteria, scatti caricabili nel buffer, numero di scatti eseguibili
sulla scheda.
Tramite il joy-stick è possibile entrare a
modificare ognuno di questi parametri,
senza ricorrere ai pulsanti dedicati e senza
entrare nei menù.
Premendo il pulsante Info abbiamo poi
una seconda schermata informativa, che
riporta la modalità di scatto scelta per le
impostazioni C1, C2 e C3, lo spazio colore
impostato, il bracketing sul bilanciamento
del bianco, il valore impostato per la regolazione del bilanciamento in gradi Kelvin e
il tempo di spegnimento del monitor.
La riduzione del rumore
La Eos 5D Mark II applica a tutte le immagini Jpeg un leggero filtraggio del rumore,
specie nelle ombre; tramite una funzione
custom è possibile incrementare l’intensità
del filtro sulle sensibilità più elevate, con
Il modulo AF è dotato di 9 punti disposti a rombo più
altri 6 punti, nascosti all’interno del cerchio di misurazione spot e non selezionabili manualmente, di ausilio
al punto centrale.
una regolazione in tre passi, ma in tal caso
è possibile che si verifichi una leggera
perdita di dettaglio, perché i particolari
più fini potrebbero venir interpretati dal
filtro come rumore.
E’ poi presente la classica riduzione del
rumore sulle pose maggiori o uguali a 1
secondo; in questo caso vengono eseguite 2 esposizioni della stessa durata, una
standard ed una senza l’immagine per la
registrazione del solo rumore introdotto
dal sensore; la differenza tra le due, ovvero l’immagine priva di rumore, viene poi
registrata in memoria.
E’ possibile disattivare questa funzione,
o farla intervenire in modo automatico
in presenza di un segnale che presenti un
disturbo tipico delle lunghe esposizioni.
Bilanciamento del bianco
Il bilanciamento del bianco è estremamente
versatile. E’ disponibile sia un bilanciamento automatico (tra 3000 e 7000 K tramite il
sensore immagine), che un’impostazione
personalizzata (tra 2000 e 10000 K), che
può essere ricavata da uno scatto presente
sulla scheda di memoria.
Vi sono poi vari pre-set, per luce diurna
(5200 K), ombra (7000 K), per cielo nuvoloso (6000 K), per sorgenti flash (6000 K),
per lampade ad incandescenza (3200 K) e
per lampade fluorescenti (4000 K). E’ possibile inoltre l’impostazione di una precisa
temperatura colore tra 2500 K e 10000 K,
a passi di 100 K.
Ma non basta perché è possibile applicare
leggere correzioni in +/-9 passi sia nella
coppia di colori blu-ambra che magenta-
verde, per un totale di 360 combinazioni.
Abbiamo infine il bracketing sul bilanciamento del bianco, che consente 3 scatti con
variazione cromatica di intensità regolabile o nella gamma blu-ambra, o in quella
magenta-verde.
Obiettivi
La Eos 5D Mark II, essendo dotata di un
sensore a pieno formato 24x36, non può
utilizzare le ottiche EF-S, dotate di copertura limitata al formato APS-C. Possono
invece essere utilizzate tutte le altre ottiche del sistema Canon, ed in particolare
il 15mm fish-eye, che solo su fotocamere
a pieno formato garantisce la copertura
angolare di 180°.
Dato che il formato è identico a quello della
pellicola gli obiettivi mantengono la stessa
copertura angolare alla quale siamo abituati
utilizzando fotocamere analogiche.
E’ presente il pulsante per il controllo della
profondità di campo e, tramite le funzioni
di personalizzazione, è possibile assegnare
varie funzioni al pulsante di focus-lock.
Correzione della vignettatura
La fotocamera riconosce l’obiettivo montato sulla fotocamera e, se dispone dei
dati relativi alla sua vignettatura, applica
le opportune compensazioni.
Si tratta di una soluzione estremamente interessante, in quanto è in grado di
sopprimere in modo efficace il difetto,
molto meglio di quanto è possibile fare
in fotoritocco dopo la registrazione dell’immagine.
La vignettatura infatti varia sia con la foca-
41
le di lavoro che con la distanza di messa a
fuoco; inoltre la caduta di luce può avere
un andamento irregolare sul campo, non
sempre prevedibile.
Ovviamente la fotocamera deve disporre
dei dati dell’obiettivo e a questo proposito
vi sono 40 pre-set, che possono essere
anche modificati tramite il programma Eos
Utility, utilizzando i dati forniti dalla stessa
Canon per 74 dei suoi obiettivi, anche in
combinazione con i moltiplicatori di focale
EF 1,4x-II e EF 2x-II.
Monitor
Il mirino reflex a pentaprisma dispone di
correzione diottrica (-3, +1 diottrie). La
copertura è di circa il 98% dell’immagine,
migliore quindi di quella della Eos 5D, con
un ingrandimento di 0,71x (con 50mm a
infinito).
Lo schermo di messa a fuoco è intercambiabile. Oltre a quello standard Eg-A ne
sono previsti due, che vanno impostati
tramite le funzioni custom: l’Eg-S Super
Precision Matte per una più facile messa
a fuoco manuale, l’Eg-D Precision Matte
con una griglia di ausilio all’inquadratura.
Le informazioni nel mirino sono state ulteriormente ampliate rispetto alla Eos 5D,
con l’aggiunta del valore ISO impostato,
dello stato della batteria, dell’attivazione
dell’Highlight Tone Priority e dello scatto
monocromatico.
Rimangono tutte le altre indicazioni: autofocus (punto di messa a fuoco, conferma
di messa a fuoco), esposizione (tempo di
Il monitor è decisamente più ampio di quello della Eos 5D: 3 pollici con ben 920.000
punti e un angolo di visione molto ampio,
170°.
La luminosità è regolabile manualmente
in 7 passi, tuttavia è stata introdotta anche
una regolazione automatica che tiene conto
dell’illuminazione ambiente in modo che
l’immagine sia sempre ben leggibile sul
monitor, limitando contemporaneamente
i consumi.
Quest’impostazione è anche regolabile su
3 livelli.
Tramite un pulsante dedicato (INFO) è
possibile passare dalla visualizzazione
normale a quelle contenenti varie informazioni sullo scatto, tra cui l’istogramma (della luminosità o dei tre canali
RGB separati) e l’evidenziazione delle
aree sovra-esposte tramite lampeggio;
è anche possibile evidenziare il punto
di messa a fuoco utilizzato durante lo
scatto.
Non mancano l’indice a 4 o 9 immagini
e l’ingrandimento, quest’ultimo particolarmente comodo: sono infatti previsti
La connessione elettrica per l’impugnatura verticale è coperta da un
tappo in gomma.
La batteria è la nuova LP-E6 da 7.2V e
1800 mAh, capace di comunicare l’autonomia residua con la precisione dell’1%.
Mirino
42
otturazione, apertura, AE Lock, livello di
esposizione, cerchio di esposizione spot,
segnalazione di errore), informazioni flash
(flash pronto, high-speed sync, FE Lock,
compensazione dell’esposizione flash).
E’ stata infine aggiunta una segnalazione
di allarme, tramite il lampeggio del tempo
di otturazione, quando questo è troppo
lento.
due distinti pulsanti per l’ingrandimento
(fino a 10x in 15 passi) e la riduzione. Il
joy-stick ed un navigatore simile a quello
di Photoshop permettono di navigare agevolmente l’immagine.
L’immagine appena scattata può essere
visualizzare automaticamente per un
tempo impostabile a 2, 4, 8 secondi, o
in modo permanente; può anche essere
richiamata alla pressione del pulsante
Play. Le immagini visualizzate possono
essere cancellate immediatamente.
La ghiera superiore può essere configurata
per spostarsi rapidamente tra le immagini
registrate (Jump), a passi di 10 o di 100
immagini, oppure per data o per cartella;
si possono anche selezionare solo i filmati
o all’opposto solo le immagini.
Messa a fuoco a rilevazione
di fase (Quick Focus)
Al di fuori della modalità Live View (o
nella modalità Quick Focus) l’autofocus
è affidato ad un sensore CMOS dotato di 9
punti di messa a fuoco principali disposti a
rombo; 8 sono lineari ed in grado di sfruttare la luminosità di obiettivi fino a f/5,6,
mentre quello centrale è a croce ed in grado
di trarre vantaggio anche da obiettivi f/2,8.
La loro sensibilità va da -0,5 EV a 18 EV
(a 23°C, ISO 100).
Abbiamo poi 6 punti ausiliari (nascosti)
concentrati intorno al punto centrale nel
cerchio della misurazione spot, utili per
mantenere a fuoco soggetti che si muovono rapidamente. Se abilitati da menù essi
intervengono quando si usa contemporaneamentelaselezioneautomaticadelpunto
di messa e la modalità di messa a fuoco
continua (AI Servo).
Esistono 3 modalità distinte di selezione
manuale del punto AF, impostabili tramite
le funzioni custom; la prima prevede la
pressione di un pulsante dedicato che attiva sia la ghiera posteriore, per scegliere in
modo sequenziale l’area, sia il joystick per
la selezione diretta di una specifica area; la
seconda e la terza modalità invece fanno sì
che il joystick oppure la ghiera posteriore
siano sempre attivi.
Oltre alla messa a fuoco manuale sono presenti tutte le classiche modalità AF, quella
singola (One-Shot) e quella continua (AI
Servo), oltre alla selezione automatica tra
queste due modalità (AI Focus).
Non essendo presente un flash interno la
luce ausiliaria per l’AF può essere fornita
solo da un flash Speedlite esterno.
Tramite le funzioni custom è possibile
impostare il Focus Lock sul pulsante normalmente utilizzato per l’AE Lock.
E’ presente un pulsante per comandare la
messa a fuoco (AF-ON).
Taratura della messa a fuoco
E’ possibile la micro-regolazione della
messa a fuoco impostando una correzione
di +/- 20 passi a tutti gli obiettivi, quando
occorra correggere una staratura della
fotocamera, o in modo differenziato per
20 differenti modelli di obiettivo, qualora
siano quest’ultimi a risultare starati.
Si tratta però di un’operazione delicata, e
molto laboriosa.
Suggerimento ai produttori
Vista la notevole precisione ottenibile
con la messa a fuoco a rilevazione del
contrasto, l’abbiamo verificata sperimentalmente nel corso delle nostre
misurazioni, non sarebbe difficile automatizzare la taratura di ogni singola
ottica. Basterebbe estrarre i dati di posizione di messa a fuoco su due scatti di
un identico soggetto eseguiti in modalità
Quick Focus (rilevazione di fase) e AF
Live (rilevazione di contrasto).
Misurazione esposimetrica
La lettura esposimetrica può essere di
tipo valutativo su 35 aree (legata al punto
di messa a fuoco AF), spot sul 3,5% o
semispot sull’ 8% dell’area totale, oppure
media con prevalenza al centro. Tramite
le funzioni custom è possibile associare la
memorizzazione dell’esposizione sia alla
pressione parziale del pulsante di scatto,
che al pulsante * AE-Lock.
L’esposimetro lavora tra 1 e 20 EV (a 23°
C con 50mm f/1.4, ISO 100).
Otturatore
L’otturatore a tendine metalliche a scorrimento verticale è tarato per una vita di
150.000 scatti e consente tempi da 30
secondi a 1/8000s; il ritardo dell’autoscatto può essere impostato a 2 o 10 secondi.
I tempi sono regolabili a passi di 1/3 o
1/2 EV. E’ anche possibile l’esposizione
“Bulb”, lunga a piacere.
Per ridurre le vibrazioni con la fotocamera montata su treppiede vi è una funzione
di personalizzazione per il blocco dello
specchio: lo scatto in questo caso avviene
con due pressioni del pulsante, la prima
fa alzare lo specchio, la seconda esegue
l’otturazione. In questo caso conviene utilizzare un comando a distanza N3, oppure
un comando wireless (Remote Controller
RC-1/RC-5) che può operare fino ad una
distanza di circa 5 metri.
Se si imposta l’autoscatto invece la pres-
sione è una sola: lo specchio si solleva
immediatamente e dopo 2 o 10 secondi si
ha l’otturazione.
Modo continuo
Lo scatto continuo è migliore di quello del
precedente modello, passando da 3,01 f/s
a 3,83 f/s. Si tratta di una raffica piuttosto
lenta, che in alcune applicazioni professionali può risultare insufficiente.
Per contro essa non pone limiti al numero
di scatti Jpeg eseguibili, nemmeno alla
massima risoluzione e qualità. In Raw
invece si possono eseguire al massimo
16 fotogrammi, prima che la registrazione
rallenti.
Esposizione avanzata
Sono presenti tutte le classiche modalità di
esposizione, program flessibile, priorità sui
tempi, sui diaframmi e modalità manuale;
non è invece presente la priorità sulla profondità di campo.
La variazione dei tempi e dei diaframmi
può essere impostata a passi di 1/2 stop o
di 1/3 stop.
E’ possibile variare l’esposizione scelta
dalla fotocamera introducendo una correzione fino a +/- 2 EV in passi di 1/2 o1/3
EV.
Il bracketing, consente di variare in modo
automatico l’esposizione per una sequenza
di 3 scatti, con una variazione massima di 2
EV, a passi di 1/3 o 1/2 EV; l’ordine degli
scatti è inoltre programmabile tramite le
funzioni custom.
Creative Auto
Oltre alla modalità di esposizione semplifi-
cata Auto, sulla Eos 5D Mark II è presente
la modalità Creative Auto che consente
d’intervenire sui principali parametri di
esposizione in modo estremamente intuitivo.
Ad esempio se vogliamo controllare la
profondità di campo, invece di aprire
o chiudere il diaframma possiamo più
semplicemente dire alla fotocamera che
vogliamo lo sfondo più o meno sfuocato
rispetto al soggetto principale.
Se poi vogliamo sotto-esporre, invece
di variare la compensazione manuale
dell’esposizione, ad esempio di -2/3 EV,
possiamo chiedere alla fotocamera un’immagine semplicemente un po’ più scura.
Gli altri parametri sui quali è possibile
intervenire in Creative Auto, ovvero formato di registrazione, modalità di scatto
e Picture style, sono invece controllati in
modo tradizionale.
Esposizione flash
Non vi è il flash interno ma la Eos 5D Mark
II può essere collegata a flash esterni tramite la slitta sopra il pentaprisma o il contatto
PC. Il sincro flash è a 1/200s.
La fotocamera supporta la modalità E-TTL
II, che consente di eseguire un’esposizione
flash valutativa o media.
Sono possibili la compensazione manuale
dell’esposizione flash, di +/- 2 EV a passi
di 1/3 o 1/2 EV, e l’FE Lock.
La fotocamera è pienamente compatibile
con i flash Canon EX Speedlight.
Memorizzazione
Le immagini vengono registrate su schede
di memoria CompactFlash Tipo II con la
Il test della Canon Eos 5D Mark II è stato effettuato
con una CF Lexar Professional UDMA 300x
Le schede di memoria Lexar
Professional UDMA 300x sono
state scelte in quanto garantiscono una velocità minima di lettura/
scrittura dati 45 MB al secondo; lo
speed-rate comunicato da Lexar è
sempre relativo alla prestazione
minima fornita dalla card. Questo
significa che le 300x di Lexar
lavorano sempre almeno a 45
MB al secondo in modo da utilizzare appieno i processori delle
fotocamere e riducendo i tempi di
download.
43
possibilità di utilizzare le nuove veloci
UDMA.
E’ presente un sensore che riconosce
l’orientamento orizzontale o verticale
della fotocamera e l’informazione viene
registrata insieme all’immagine, che può
così essere presentata a monitor correttamente ruotata.
Le immagini possono essere ruotate anche
manualmente.
Non è necessaria la scheda di memoria
per scattare ed è possibile registrare le
immagini direttamente sul computer. Si
possono creare nuove cartelle e selezionarle per l’acquisizione delle immagini,
ma non assegnare loro un nome.
E’ possibile invece impostare una numerazione progressiva delle immagini indipendentemente dalla cartella ed eseguire
un reset della numerazione.
Regolazioni e spazio colore
Si può scegliere tra lo spazio colore sRGB
ed il più esteso AdobeRGB. Sono presenti
5 pre-set, denominati Picture Style o Stili
Foto (standard, ritratto, panorama, neutro,
immagine fedele), con diverse impostazioni di sharpening, contrasto, saturazione e
tonalità del colore; i Picture Style possono
essere personalizzati, con una regolazione
in 8 passi per lo sharpening ed in 9 per gli
altri parametri.
Oltre a ciò sono presenti ben 3 impostazioni personalizzate (Utente 1,2,3) che
possono anch’esse essere regolate in
modo completo.
Se non fossero sufficiente quelli offerti, si
possono caricare anche dei Picture-style
messi a disposizione sul sito Canon, oppure crearli tramite il programma Picture
Style Editor.
E’ possibile infine la registrazione delle
immagini in bianconero (con controllo
del contrasto e dello sharpening), anche
simulando i filtri colorati che si usano con
la pellicola, giallo, arancio, rosso e verde.
Si possono effettuare i viraggi seppia, blu,
viola e verde.
Molto interessante infine la “priorità sulle
tonalità chiare” (o Hi-Key), impostabile
come funzione custom, tramite la quale
si dispone di una curva sensitometrica
molto appiattita sulle alte luci, che consente pertanto una amplissima latitudine
di posa nelle parti più luminose dell’immagine; con questa impostazione però la
sensibilità minima diventa 200 ISO.
Auto Lighting Optimizer
Questa funzione è in grado, dopo lo scatto, di modificare la curva di trasferimento
44
Tra gli accessori disponibili l’impugnatura verticale con funzione Wi-Fi e tre
schermi di messa a fuoco.
(ovvero la curva sensitometrica) in modo
da schiarire le aree troppo scure dell’immagine ed aumentare il contrasto, se esso
risulti troppo basso.
Sono possibili 3 livelli di intensità.
Si tratta di una funzione sicuramente utile
per avere immagini sempre leggibili, ma
che va usata con attenzione per evitare di
alterarle in modo eccessivo.
Stampa
La fotocamera è compatibile con lo standard PictBridge per la stampa diretta delle
immagini attraverso la porta USB, comandabile con un pulsante vicino al mirino.
E’ possibile registrare i comandi in formato DPOF 1.1 per la stampa diretta delle
fotografie da stampanti capaci di leggere le
schede di memoria della fotocamera.
Si possono stampare anche le immagini
Raw, opzione questa non disponibile sul
modello precedente.
Alimentazione
La fotocamera utilizza la batteria LP-E6
(7.2 V DC, 1800 mAh) che ha una capacità
sensibilmente superiore a quella del precedente modello ed è in grado di memorizzare il numero degli scatti eseguiti dall’ultima
ricarica, così come di effettuare una stima
molto precisa dell’autonomia residua
(con precisione dell’1%). Consente anche
di stimare quando non sia più possibile
effettuare una ricarica efficace.
Ogni batteria è dotata di un numero di
serie unico e la fotocamera può mantenere registrate le caratteristiche di 6 batterie
utilizzate precedentemente su di essa.
Quando è necessaria una maggiore autonomia si può ricorrere al Battery Grip BGE6, che può alloggiare 2 batterie LP-E6 o
alternativamente 6 batterie AA, alcaline o
NiMH.
Per ridurre i consumi si può impostare
l’autospegnimento della fotocamera a 1,
2, 4, 8,15 o 30 minuti.
Le impostazioni permanenti vengono mantenute grazie ad una batteria CR2016.
L’adattatore AC Adapter Kit ACK-E6
inserito nel vano batteria permette il
collegamento alla rete elettrica, e si può
ricaricare la batteria in auto con l’adattatore
CBC-E6.
Personalizzazione
Il funzionamento della fotocamera può
essere personalizzato tramite 25 funzioni
custom.
Al pulsante “SET” posto al centro della
ghiera sul dorso possono essere associate
come sul precedente modello i comandi
per il cambio del formato di registrazione, il cambio dello stile, o il richiamo del
menù.
Sulla Eos 5D Mark II abbiamo anche la
possibilità di richiamare la modalità riproduzione, la schermata del Quick Control ed
infine il Live View.
Sulla ghiera superiore della fotocamera
sono presenti ben 3 posizioni custom (C1,
C2, C3) con le quali si possono richiamare
3 set di 25 impostazioni precedentemente
registrate.
E’ infine possibile cancellare qualsiasi
impostazione personale o funzione custom,
in modo da tornare alle condizioni iniziali
della fotocamera, per evitare che comandi accidentali possano comprometterne
l’uso.
Il menù
Completamente rinnovati i menù, che non
è più unico come sul precedente modello,
ma ricalcano la soluzione estremamente
funzionale della Eos 50D, con 9 schermate senza scroll, divise in 5 sezioni di
diverso colore.
Utile il My Menù, che può contenere
fino a 6 voci scelte dall’utente, sia tra le
voci normali, che tra quelle delle funzioni
custom.
25 le lingue disponibili, tra cui l’italiano.
Audio
La fotocamera è provvista sia di un microfono (mono), che di un connettore stereo da
3,5 mm, per la registrazione di una traccia
audio insieme ai filmati.
Non è invece prevista la possibilità di associare commenti sonori alle fotografie.
Wireless
La Eos 5D Mark II può montare il Wireless
File Transmitter WFT-E4/E4A, che montato sul fondo della fotocamera, consente il
collegamento sia ad una rete WiFi, che ad
una normale rete Ethernet cablata, supportando sia i protocolli ftp, che http; dispone
addirittura di un web server interno, che
rende possibile sia la visione che lo scatto
delle immagini in remoto.
Le fotografie possono essere registrate
nella memoria interna e contemporaneamente trasmesse in wireless.
Un connettore USB consente inoltre il
collegamento di dispositivi di memorizzazione esterna, come un hard disk.
Il Wireless File Transmitter dispone di una
sua alimentazione autonoma, basata su una
batteria ricaricabile al litio LP-E6, e può
anche lavorare in combinazione con un
dispositivo GPS per trasmettere le coordinate di posizione.
Verifica integrità immagine
Per verificare se all’immagine sono state
apportate delle modifiche dopo lo scatto la fotocamera permette di registrare
insieme all’immagine dei codici che
consentono il controllo tramite un apposito kit opzionale (Data Verification Kit
DVK-ES).
Questa caratteristica rende la Eos 5D Mark
II particolarmente interessante per utilizzi
di tipo legale e assicurativo.
Varie
La fotocamera può essere collegata al
computer tramite una porta USB 2.0 ad
alta velocità; l’uscita video è commutabile dall’utente negli standard PAL o
NTSC. E’ presente anche un connettore
HDMI per il collegamento a televisori ad
alta definizione.
E’ possibile eseguire una proiezione
temporizzata delle immagini contenute in
memoria impostando un intervallo di 1, 2,
3, 5 secondi.
Le dimensioni della Eos 5D Mark II sono:
113,5mm (A) x 152mm (L) x 75mm (P). Il
peso è di 810 grammi, senza batteria.
Software
Con la fotocamera è fornito il programma
Digital Photo Professional 3.5.1, ottimo per
la gestione dei file Raw, con alcuni pratici
controlli per regolare il bilanciamento del
bianco e la luminosità e per impostare lo
spazio colore.
DPP consente inoltre di correggere la
vignettatura, la distorsione e l’aberrazione cromatica laterale, quella dovuta
al diverso ingrandimento ai diversi colori, ma purtroppo non quella assiale che
dipende da una diversa messa a fuoco
dei colori; si può correggere anche il
color blur, ovvero le frange di colore
rosso o blu che talvolta si creano ai
bordi di aree molto luminose.
Eos Utility poi consente l’utilizzo in remoto di Live View e di caricare sulla fotocamera i dati degli obiettivi per la correzione
automatica della vignettatura.
Ottimo anche Picture Style Editor con
il quale si possono creare nuovi Picture
Style, variando a piacere la curva tonale e
numerosi altri parametri.
Completano il pacchetto Zoom Browser
EX per Windows e ImageBrowser per
Macintosh, per una comoda gestione
delle immagini Jpeg e dei filmati, e
PhotoStitch per realizzare foto panoramiche.
Funzioni Custom
Le 25 funzioni custom sono divise in
4 gruppi
I - Esposizione
1 - Incrementi dei livelli di esposizione
(1/3 - 1/2 EV)
2 - Incrementi ISO (1/3 - 1EV)
3 - Abilitazione ISO Hi e Low
4 - Annullamento auto bracketing
5 - Ordine degli scatti nella sequenza
di bracketing
6 - Controllo corretta esposizione in Av
e Tv (safety shift)
7 - Velocità di sincro flash in Av (automatica, 1/200 - 1/60 auto, 1/200)
II - Immagine
1 - Riduzione rumore pose lunghe (off,
auto, on)
2 - Riduzione del rumore a ISO elevati
(standard, bassa, elevata, off )
3 - Priorità tonalità chiare (Highlight
tone priority)
4 - Ottimizzazione automatica della luce
(standard, bassa, elevata, disattivato)
III - Autofocus - Drive
1 - Interruzione dell’AF con soggetti
difficilmente focheggiabili
2 - Funzionamento del pulsante AF
presente su alcuni obiettivi
3 - Metodo per la selezione del punto
AF
4 - Illuminazione dell’area AF attiva
5 - Attivazione della luce ausiliaria AF
6 - Blocco dello specchio
7 - Espansione dell’area del punto AF
(attivazione dei 6 punti AF ausiliari in
AI-Servo)
8 - Microtaratura AF
IV - Operatività - Varie
1 - funzionamento dei pulsanti di scatto
e AF-ON
2 - scambio di funzione tra i pulsanti
AF-on e AE-lock
3 - funzionamento del pulsante SET
(disattivato, qualità immagine, picture
style, menù, riproduzione, Quick control, live view)
4 - Verso di rotazione delle ghiere
superiore e posteriore (per selezione
Tv/Av)
5 - Selezione dello schermo di messa a
fuoco utilizzato
6 - Inserimento dei dati per la verifica
originalità dell’immagine
45
Misure eseguite presso il
Canon Eos 5D Mark II
Centro Studi
Progresso Fotografico
AUTONOMIA
IL GIUDIZIO:
VELOCITÀ
Giudizio
REC (senza monitor): 1195 scatti
PLAY : 8 h 31 minuti
CURVE SENSITOMETRICHE
Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge.
La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux)
per il tempo di esposizione (s).
alle varie sensibilità ISO
con contrasto 'normale'
immagine
Luminosità registrata
Ottima la rapidità nello scatto singolo, nell'esecuzione
di due scatti e nell'accensione. La raffica invece, non è
particolarmente veloce; il numero di scatti in Jpeg però
è limitato solo dalle dimensioni della scheda di
memoria. Molto buona l’autonomia in registrazione e
particolarmente positiva quella in riproduzione.
Le curve sensitometriche mostrano un leggero appiattimento nelle alte luci a tutte le sensibilità, tranne che a
50 Iso (Low). Al variare del contrasto si ha una
contemporanea variazione della latitudine di posa.
Particolare la curva Hi key, che consente di rendere
con basso contrasto le alte luci, senza quasi mai
raggiungere la saturazione.La sensibilità misurata è di
poco superiore ai valori nominali.
Spettacolare la risoluzione che si colloca su un livello
simile a quello della Eos 1Ds Mark III.
Con le impostazioni di default i file Jpeg alle basse
sensibilità risultano meno rumorosi dei corrispondenti
file raw, per la presenza costante di un leggero
filtraggio.
Low
80 %
100 ISO
200 ISO
60 %
400 ISO
40 %
800 ISO
20 %
1600 ISO
bassa
Giudizio
-4
Tempo tra due scatti: 0.19 s
con formato Jpeg Large Fine
Raffica: scatti illimitalti a 3,83 f/s
Luminosità registrata
Ritardo nello scatto: 0.078 s
Quantità di luce
-3
-2
alta
-1
log (Lux . s)
0
Hi-2
100 %
Contrasto
impostato sulla
fotocamera
80 %
60 %
-4
40 %
-2
20 %
normale
+2
bassa
FORMATI
-3
Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto.
Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un
ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto
che consente un'elevata compressione.
46
Pixel
5616x3744
3861x2574
2784x1856
5616x3744
5616x3744
4080x2720
4080x2720
2784x1856
Byte
23697 kB
11451 kB
7637 kB
4762 kB
1946 kB
3032 kB
1275 kB
1266 kB
6400 ISO
Hi-1
con formato Jpeg Large Fine
Denominazione
Raw
sRaw1
sRaw2
Jpeg Large Fine
Jpeg Large Normal
Jpeg Medium Fine
Jpeg Medium Normal
Jpeg Small Fine
3200 ISO
al variare del contrasto impostato
con sensibilità 100 ISO
immagine
Tempo di accensione: 0.31 s
Sensibilità
100 %
Compr.
4,5:1
4,4:1
3,5:1
13:1
32:1
11:1
26:1
12:1
-2
Quantità di luce
-1
log (Lux . s)
0
alta
1
+4
200 Hi key
SENSIBILITÀ ISO
La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004.
Valore nominale
Low
100
200
400
800
1600
3200
6400
Hi 1
Hi 2
Valore misurato
58,5
114
227,6
471,9
894,3
1749,5
3522,2
7172,3
14660
30497
Misure eseguite presso il
Canon Eos 5D Mark II
Centro Studi
Progresso Fotografico
MTF - SHARPENING
RISOLUZIONE
0 nessuno
1 basso
3 normale
5 alto
La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto.
Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla
nitidezza dell'obiettivo utilizzato.
con Canon EF 35mm f/1.4 L USM
160
140
120
centro
bordo
100
bordo
f/1,4 1580
f/2 1610
f/2,8 1910
f/4 1910
f/5,6 2250
f/8 2250
80
60
40
20
2500
centro
2680
2680
2680
2680
2680
2680
Linee in verticale
Impostazioni dello
Sharpening
sulla fotocamera
2000
1500
1000
800
600
400
2000
1500
800
1000
600
400
200
Trasferimento di modulazione %
Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza.
f/1,4
f/2
RUMORE: SEGNALE / DISTURBO
Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore.
Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore
presente nell'immagine.
Rapporto segnale / disturbo
Formato Jpeg
8
immagine
con basso
rumore
89,1
70,8
7
6
7,5
7,6
6,8
6,7
33,5
21,3
13,8
8,1
Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2
5,9
5,1
4
4,1
3,1
2
immagine
con elevato
rumore
0
Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2
Sensibilità ISO
Formato Raw
Rapporto segnale / disturbo
grigio medio
tolleranza
in basse luci
1
Formato Raw
con le impostazioni standard del programma di conversione
immagine
con basso
rumore
76,1
59,1
con le impostazioni standard del programma di conversione
8
7
6
5
EV
49
40,6
tolleranza
in alte luci
6,7
3
43,1 41,7
48,3
6,7
5
EV
55,4
56,9
f/8
con le impostazioni standard della fotocamera
Sensibilità ISO
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
f/5,6
Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla
fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il
segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse
luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10.
Formato Jpeg
76,1
f/4
LATITUDINE DI POSA
con le impostazioni standard della fotocamera
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
f/2,8
Diaframma
Linee in verticale
37
25,2
14,4
8,5
immagine
con elevato
rumore
Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2
Sensibilità ISO
* Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma
ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media
600 immagini raw valutate a 48 bit.
6,8
6,6
6,8
7
7,5
tolleranza
in alte luci
6,6
5,9
5,3
4
4,1
3
3,1
2
tolleranza
in basse luci
1
0
grigio medio
Low 100 200 400 800 1600 3200 6400 Hi-1 Hi-2
Sensibilità ISO
* Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e
CIPA DC-004
47
LemisuredelCentroStudiProgressoFotografico
L’autonomia
L’autonomia in registrazione è simile a
quella della precedente Eos 5D, con 1195
scatti.
Nettamente superiore l’autonomia in
riproduzione, 8 ore e 31 minuti, nonostante le maggiori dimensioni del monitor; da
segnalare a questo proposito l’utilissima
regolazione automatica della luminosità in
funzione del livello della luce ambiente.
Le curve sensitometriche
La Canon Eos 5D Mark II mostra un leggero appiattimento delle curve sensitometriche nelle alte luci a tutte le sensibilità,
tranne che a 50 Iso (Low) dove si raggiunge la saturazione in modo molto lineare;
in questo caso abbiamo pertanto una più
limitata latitudine di posa sulle alte luci.
Particolare il comportamento al variare
del contrasto, di cui presentiamo 5 delle
9 possibili regolazioni. Mentre alle impostazioni vicine al contrasto medio il livello
di saturazione non cambia, in presenza di
contrasto molto basso (-2, -4) abbiamo uno
spostamento del punto di saturazione verso
luci più intense, con un aumento della
gamma delle alte luci registrabili.
All’opposto, quando il contrasto aumenta
molto (+4), abbiamo uno spostamento del
punto di saturazione verso le basse luci;
ovviamente in questo caso la gamma delle
alte luci registrabili si restringe e la latitudine di posa si riduce.
Va segnalata inoltre la modalità Hi-Key,
disponibile solo a partire da 200 ISO, che
48
presenta una curva molto accentuata per
rendere con basso contrasto le alte luci,
senza quasi mai raggiungere la saturazione.
La sensibilità ISO
La sensibilità misurata è di poco superiore
ai valori nominali; a 100 ISO abbiamo una
sensibilità effettiva di 117,7 ISO.
Questo vale anche per la sensibilità più elevata, che arriva addirittura a 30498 ISO.
MTF-sharpening
Sono presenti ben 8 impostazioni dello
sharpening; per semplificare la visualizzazione ne presentiamo solo 4.
In linea di massima conviene tenere impostazioni non superiori a 1 o 2, in quanto a
valori superiori lo sharpening è abbastanza
vistoso.
La risoluzione
Spettacolare la risoluzione, che si colloca
su un livello simile a quello della Eos
1Ds Mark III; il comportamento è però
leggermente diverso, con una risoluzione
inferiore ai diaframmi più chiusi, mentre
è leggermente superiore ai diaframmi
aperti; sembrerebbe quindi che sia stato
adottato un filtro antialiasing più ripido
(quindi migliore) che consente un più
brusco taglio delle frequenze più elevate,
che causano aliasing, ma con una minore
penalizzazione di quelle inferiori.
Il risultato è molto interessante, con una
risoluzione al centro pressoché identica al
variare del diaframma; ai bordi ovviamente abbiamo un calo di risoluzione all’aumentare dell’apertura del diaframma, sufficientemente contenuto però, grazie alla
straordinaria qualità del 35mm f/1,4.
Il rumore e la latitudine di posa
Per quanto riguarda i file Jpeg il rumore
rilevato sul grigio medio è estremamente contenuto alle basse sensibilità, ma
poi aumenta progressivamente fino ad
assumere valori decisamente elevati alla
sensibilità massima (25.600 ISO).
Questo però senza utilizzare le funzioni
interne alla fotocamera per la riduzione del
rumore (impostazione di default). Il loro
uso è quindi consigliabile per lo meno alle
sensibilità maggiori di 1600 ISO.
I file Raw convertiti tramite il programma Digital Photo Professional presentano
invece di default un filtraggio del rumore
inferiore alle basse sensibilità, fino a
Pro e Contro
La velocità
La velocità operativa è pressoché identica
a quella della precedente Eos 5D; abbiamo infatti un tempo di accensione (tempo
necessario per eseguire il primo scatto)
di 0,31 secondi ed un ritardo dello scatto
dopo la pressione del pulsante di 0,078
secondi. L’intervallo tra due scatti in rapida successione è di 0,19 secondi.
Nettamente migliore invece la velocità di
raffica della Eos 5D Mark II, che passa
da 3,01 a 3,83 fotogrammi al secondo, e
questo nonostante i file risultino molto più
voluminosi.
Il numero di fotogrammi Raw eseguibili
è pressoché identico 16, invece di 17,
mentre ora il numero di scatti in Jpeg è
illimitato, compatibilmente con la capacità
della scheda di memoria (col precedente
modello avevamo potuto eseguire una
sequenza di 92 fotogrammi).
Prezzi
Canon Eos 5D Mark II: € 2.650
Distribuzione: Canon Italia,
Via Milano 8, 20097
San Donato Milanese (MI)
Tel. 02/ 82.481 www.canon.it
Pro
Sensore a pieno formato
Altissima risoluzione
Basso rumore
Alta sensibilità
Contro
Costo elevato
Raffica a bassa velocità
Immagini voluminose
200 ISO. L’utente ha comunque ampie
possibilità di intervento per aumentare
il filtraggio durante la conversione del
Raw in Tiff o Jpeg, in modo da trovare, a
seconda del soggetto, il miglior compromesso tra presenza di dettagli e visibilità
del rumore.
Un discorso analogo si può fare anche
per il rumore alle basse luci, che condiziona fortemente la latitudine di posa
complessiva.
Giudizio complessivo
Il grande pregio della Canon Eos 5D Mark
II è il suo eccellente sensore Full Frame,
dotato di una risoluzione invidiabile.
Inoltre, rispetto al precedente modello,
dispone di tutte le tecnologie introdotte nel corso degli ultimi tre anni: Live
View, funzioni di riduzione del rumore
che consentono elevatissime sensibilità,
eliminazione della polvere dal filtro antialiasing, conversione a 14 bit, monitor da
3 pollici.
Vi è poi l’integrazione di caratteristiche
una volta limitate ai modelli più professionali, come le guarnizioni contro
le infiltrazioni di acqua e polvere ed un
mirino ottico a copertura quasi completa.
Ciliegina sulla torta la modalità video.
Insomma la Eos 5D Mark II è una fotocamera eccezionalmente completa e di
livello professionale. L’unico reale limite
è costituito dalla velocità di raffica, che si
ferma a 3,83 fotogrammi al secondo.
Sergio Namias
Recensione basata sulla versione firmware 1.0.6