Pof_Davanzati-Mastromatteo_14-15 - IC "Davanzati

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Pof_Davanzati-Mastromatteo_14-15 - IC "Davanzati
SCHEDA
ANAGRAFICA
DATI DELLA SCUOLA
Codice meccanografico della scuola
BAIC870002
BA MM 17700P
Codice fiscale
93423390728
Istituto Comprensivo
Denominazione
" Davanzati-V.S.Mastromatteo"
Ordine di scuola
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1 grado
Viale
Resistenza,4
CAP e città
70027 Palo del Colle
Provincia
Bari
Distretto Scolastico
08
Telefono
080 /629313
Fax
080 /629313 - 080/3813441
Dirigente Scolastico
Prof. ssa Angela Buono
Indirizzo posta elettronica
BAIC870002@ istruzione.it
Indirizzo posta elettronica certificata
BAIC870002@ pec.istruzione.it
Indirizzo web
http://www.icforgesdavanzatimastromatteo.net
PREMESSA: RIFERIMENTI NORMATIVI – PRINCIPI ISPIRATORI
Cos’è il POF?
Il Piano Dell’offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia (Articolo 3 del DPR 275/803/1999 e legge regionale 26/07/ 2000, n.19 allegati n.1 e n.2).
Il nostro Istituto ha elaborato un documento essenziale, il cui obiettivo è quello di illustrare la visione
educativa che caratterizza sia l’intera istituzione che ciascuna delle scuole che la compongono.
Lo scopo ultimo del POF è di stabilire un rapporto diretto ed immediato con il territorio rendendo pubblici:
¨ l’identità delle scuole dell’Istituto
¨ il progetto educativo e didattico
¨ gli elementi dell’organizzazione scolastica
¨ gli interventi e i percorsi formativi promossi dai progetti dell’autonomia
La condivisione di scelte educative, formative, culturali e la cooperazione fra Dirigente, docenti, operatori e
genitori sono essenziali per garantire a tutti gli alunni:
¨ il diritto all’apprendimento
¨ lo sviluppo delle potenzialità
¨ la valorizzazione delle diversità
¨ la maturazione personale
Esso è elaborato a partire dai nostri studenti e dalle risorse umane e professionali e si concretizza in
progetti didattico-educativi e servizi per gli utenti.
Un percorso educativo condiviso
“Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, l’attività didattica è
orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e
necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono
attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si
intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da
memorizzare”
(Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’Istruzione 2012)
L’istituto comprensivo “Davanzati-Mastromatteo” offre un percorso educativo-formativo per gli studenti
della fascia di età compresa fra i 3 e i 14 anni fondato sulla centralità dell’alunno, inteso come soggetto
attivo, impegnato in un percorso di crescita continuo e costante attraverso l’interazione con i pari, gli
adulti, l’ambiente e la cultura. Assicurando uguaglianza di opportunità educative, l’Istituto si propone come
comunità educante che
•
promuove lo sviluppo integrale della “persona” alunno e ne valorizza l'unicità
•
guida lo studente a scoprire il valore di se stesso,delle cose e della realtà
•
persegue l'obiettivo di costruire costantemente un'alleanza educativa con i genitori
•
stimola la naturale curiosità a favore di nuovi percorsi di conoscenza
•
accoglie la fragilità stimolando le abilità di ciascuno
•
previene l’abbandono scolastico, cura il disagio e contrasta la dispersione
•
educa ad una cittadinanza consapevole in considerazione della attuale complessità
LA SCUOLA E IL TERRITORIO
Palo del Colle è una cittadina in provincia di Bari con poco più di 22 mila abitanti, situata su un colle alto
176 s.l.m.
Chi non vi abita, viene subito colpito dalla Piazza Santa Croce situata nel punto più alto di Palo, circondata
dal Settecentesco Palazzo Filomarino ( chiamato dai palesi palazzo del Principe) e dalla Chiesa S. Maria La
Porta in stile Romanico Pugliese cui appartiene il trecentesco campanile, tra i più imponenti e maestosi
della Puglia, chiamato affettuosamente dai palesi u Spiàunə ("lo Spione"), proprio per il suo caratteristico
svettare e dominare la zona di Palo e dintorni.
Dal punto di vista economico prevalgono il primo settore con coltivazioni di olive e mandorle e il secondo
settore che impegna molti palesi in attività industriali ed artigianali; ultimamente tra i cittadini di Palo
( soprattutto tra i più giovani) va diffondendosi il terzo settore; il reddito annuo pro-capite è poco al di sotto
del reddito italiano e della provincia di Bari.
Nonostante questo, ci sono ampie fasce di abitanti di Palo che vivono in condizioni economiche ben al di
sotto della media, anche a causa della crisi economica.
Le situazioni di disagio socio-culturale, i fenomeni di devianza, quali la microcriminalità minorile e il
teppismo, non sono assenti da questo territorio: per questo motivo esso è stato individuato come “area a
rischio”.
Come sta avvenendo in tutta l'Europa ed in Italia, anche Palo è interessata da fenomeni migratori: da un
parte ci sono molti giovani che lasciano il nostro paese per cercare lavoro in città più grandi e ricche di
offerta sia italiane che straniere. D'altra parte Palo sta via via accogliendo stranieri che vengono a lavorare
come collaboratrici, badanti, inservienti, agricoltori e artigiani. Questo fenomeno interpella ciascuno di noi
sia come cittadini sia come insegnanti nel ridefinire nel nostro paese i tratti di una comunità aperta ed
accogliente che nella diversità deve impegnarsi a ricercare gli elementi che uniscono ed arricchiscono più
che quelli che dividono.
Modesta è la presenza di centri di aggregazione o di altre agenzie formative in grado di affiancare la Scuola
nella sua azione educativa. Questa, pertanto, assume il ruolo di nucleo fondamentale di aggregazione
culturale accanto alle famiglie.
La collaborazione dell’Istituto Comprensivo con tutti gli Enti locali e le agenzie, coinvolte nel processo di
crescita e nell'iter educativo, sarà un presupposto imprescindibile per l'attuazione del Piano dell'Offerta
Formativa ipotizzato in un sistema di formazione integrato.
L’Istituto Comprensivo
L'Istituto, in questo contesto, assume il ruolo di comunità educante, che in collaborazione con Enti locali e
agenzie formative, presenti sul territorio, con l'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa intende portare
avanti un progetto formativo che miri:
- alla promozione umana e culturale dei ragazzi;
- a ridurre eventuali situazioni di svantaggio, fenomeni di dispersione, di devianza;
- a consentire il raggiungimento di "traguardi comuni".
Il primo Istituto Comprensivo “Davanzati Mastromatteo” nasce nel 2011 dall'unione tra il Primo Circolo
della scuola Primaria “Davanzati” e la scuola Secondaria di Primo grado “Mastromatteo”.
L’Istituto Comprensivo “Davanzati-V.S.Mastromatteo” di Palo del Colle è costituito da 2 plessi di Scuola
dell’Infanzia, ( via Tommaseo- Viale Resistenza),2 plessi di Scuola Primaria ( via Tommaseo- Viale
Resistenza) e una Scuola Secondaria di I° grado, ( via Madonna delle Grazie).
All’interno dell’Istituto operano diverse figure professionali: 1 Dirigente Scolastico (DS), 1 Direttore dei
Servizi Generali Amministrativi (DSGA), 7 assistenti amministrativi, 28 insegnanti di Scuola dell’Infanzia, 50
insegnanti di Scuola Primaria, 38 insegnanti di Scuola Secondaria di I° grado e 15 collaboratori scolastici, 1
bibliotecaria.
I docenti dell’istituto, si riuniscono in un unico Collegio e accolgono i bambini dai tre anni nella scuola
dell’infanzia conducendoli fino a 14 anni, cioè al termine del primo grado dell’istruzione. L’esperienza degli
insegnanti della scuola secondaria si fonde con quella degli insegnanti della scuola secondaria di primo
grado, in un proficuo interscambio per tutti gli utenti.
In ogni plesso la scuola possiede ambienti adeguati all’espletamento di tutte le attività pianificate: un
auditorium, un laboratorio di informatica, un laboratorio scientifico, un palestra coperta e una scoperta.
Ciascun ambiente e le relative attrezzature sono curate e sorvegliate da figure responsabili.
Le classi si avvalgono di tutti gli ambienti e di tutte le attrezzature della scuola secondo le loro necessità di
apprendimento, sotto la guida e il controllo vigile dei docenti. In alcune aule, specie nel plessi della scuola
primaria, sono presenti le LIM.
Il comportamento dei ragazzi, in merito all’uso di tali strumenti, ma anche nella gestione del loro rapporto
con gli ambienti e l’intera realtà scolastica è complessivamente maturo e consapevole. Regolato anche
dalle norme d’istituto, tale rapporto è costantemente monitorato dai Consigli di Classe, dalla Dirigente
Scolastica e dai suoi collaboratori che si informano costantemente e scrupolosamente sull’andamento della
vita scolastica
L’Istituzione offre percorsi formativi in risposta alle esigenze del territorio in cui opera, rivolgendosi a una
popolazione scolastica di 1460 alunni dai 3 ai 14 anni, ma anche alle famiglie e più in generale a tutti coloro
che esplicano o richiedono un’azione educativa.
I bisogni culturali e formativi degli alunni
Dall’attento studio del bacino d’utenza dell’ Istituto Comprensivo “Davanzati-V.S. Mastromatteo” e dalla
conoscenza del più ampio contesto nazionale ed europeo emergono i bisogni educativi e didattici dei nostri
alunni/ragazzi:
1.
Piena consapevolezza della propria identità culturale.
2. Acquisizione di comportamenti sociali basati sulla comprensione, il dialogo e la tolleranza.
3. Educazione alla cittadinanza nazionale, europea e mondiale.
4. Maggior coinvolgimento nella scelta e nell’organizzazione delle attività didattiche.
5.
Esigenza di vivere esperienze interessanti e significative di apprendimento nell’ambito scolastico (uscite
didattiche, viaggi d’istruzione, visite guidate..) ed extrascolastico.
6. Utilizzo di metodi e strumenti differenziati per poter imparare in modo efficace.
7.
Potenziamento di attività e modalità di lavoro che contribuiscono alla crescita integrale degli alunni
8. Padronanza della lingua italiana:
9. Padronanza del linguaggio matematico-tecnico scientifico
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Organigramma
Dirigente Scolastico
Dirigente scolastico prof.ssa Angela Buono
Il Dirigente scolastico ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica ad ogni effetto di
legge.
È organo individuale, rappresenta l’unitarietà dell’istituzione medesima ed assume ogni
responsabilità gestionale della stessa.
Deve conseguire contrattualmente i seguenti obiettivi:
• Assicurare il funzionamento dell’istituzione assegnata secondo criteri di efficienza e
efficacia;
• Promuovere lo sviluppo dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e
•
•
•
•
sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia;
Assicurare il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati;
Promuovere iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo;
Assicurare il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche;
Promuovere la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche
del territorio interagendo con gli Enti Locali ;
2.2 Staff di Presidenza
Il Dirigente Scolastico e i docenti con funzioni di coordinamento (vicario,
coordinatori/collaboratori/presidenti) si impegnano nell'obiettivo di offrire all’alunno un servizio
scolastico di qualità, attraverso uno stile di lavoro fondato sulla collegialità e sulla condivisione,
Prof.ssa
Moscelli Maria Angela:
collaboratrice-vicaria con le seguenti funzioni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ins.
Sostituzione del D.S. in caso di assenza con delega alla firma degli atti;
Coordinamento generale fra la S.S.S. di 1° grado e i plessi di Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro;
Controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate…);
Divulgazione di circolari interne e ministeriali supportata dal secondo collaboratore;
Relazioni con docenti, alunni, genitori, personale ATA ed Enti esterni ed Associazioni;
Raccolta e organizzazione dei documenti scolastici;
Manifestazioni ed iniziative scolastiche;
Partecipazione alle riunioni mensili di staff;
Rappresentanza Organi collegiali;
Sostituzione del Dirigente nel GLHO e GLHI in caso di assenza o impedimento.
Lovascio Maria Gaetana
Collaboratrice con le seguenti funzioni:
•
•
•
•
•
•
Ins.
Coordinamento generale fra i plessi di Scuola dell’infanzia, Scuola primaria e la S.S.S. di 1° grado;
Coordinamento e organizzazione scolastica (aule, orari, turnazioni, sostituzioni, collaboratori
scolastici, piccola manutenzione; )
Controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate ..);
Divulgazione di circolari interne e ministeriali;
Relazioni con docenti, alunni, genitori, personale ATA ed Enti esterni ed Associazioni;
Raccolta e organizzazione dei documenti scolastici;
Lionetti Maria
collaboratrice (fiduciaria) con le seguenti funzioni:
•
Sostituzione del Dirigente in caso di assenza della docente vicaria;
•
Relazioni con docenti, alunni, genitori, personale ATA ed enti esterni;
•
Manifestazioni ed iniziative scolastiche;
•
Partecipazione alle riunioni mensili di staff.
Prof.
Ranù Giuseppe
collaboratore (fiduciario) con le seguenti funzioni:
•
•
•
•
•
•
•
Ins.
Sostituzione del Dirigente in caso di assenza delle docenti vicarie;
Segretario del Collegio per l’a.s. 2013/14;
Vigilanza pomeridiana durante il tempo prolungato (ore pomeridiane)
Divulgazione di circolari interne e ministeriali supportata dalla seconda collaboratrice;;
Relazioni con docenti, alunni, genitori, personale ATA ed enti esterni;
Manifestazioni ed iniziative scolastiche;
Partecipazione alle riunioni mensili di staff.
Piccinonna Vincenza
collaboratrice del plesso in Viale della resistenza con nomina giuridica ma non economica
Presidenti d’Interclasse
• coordinare i lavori di Gruppo, d’Interclasse e curare i rapporti con il Dirigente Scolastico:
Classi 1^ presidente ins. Fioriello Dorotea
segratario ins.Traetta Gaetana
Classi 2^ presidente ins. Liantonio Gaetana
segratario ins. Piacente Rosangela
Classi 3^ presidente ins. Mastrandrea Teresa
segratario ins. Tricarico Anna
Classi 4^ presidente ins. Fabbiano Anna
segratorio ins.Cappa Maria
Classi 5^ presidente ins. Masellis Lucia
segratorio ins. Centonze Vittoria
Presidenti di Intersezione
•
coordinare i lavori di Gruppo, d’Intersezione, curare i rapporti con il Dirigente Scolastico e in
caso di assenza sostituire il Responsabile di plesso:
• Plesso “V.le Resistenza” – ins. Raimondi Rachele
• Plesso “Davanzati”
– ins. Neglia Domenica
Fiduciarie di plesso: Scuola dell’Infanzia
• Coordinare l’organizzazione scolastica (orario, turnazioni, tempi del personale docente e
ausiliario, l’utilizzazione e sicurezza delle strutture e dei sussidi didattici, la piccola
manutenzione dei singoli plessi);
• Assicurare il rapporto e il coordinamento tra i vari plessi, l’Ufficio di Direzione e di Segreteria
•
•
Plesso “V.le Resistenza” – ins.2.3
Clemente
FunzioniGrazia
strumentali
Plesso “Davanzati”
– ins. Emma Lanzisera
Funzioni strumentali
Gli incarichi di "Funzione strumentale" sono conferiti dal Dirigente Scolastico su delibera del "Collegio dei
Docenti". I docenti incaricati sono responsabili di uno specifico processo o di un particolare settore che può
essere organizzativo o didattico. I docenti incaricati hanno l'obbligo di:
• partecipare a tutte le riunioni dello Staff di dirigenza
• collaborare con le altre Funzioni strumentali nonchè con le varie componenti dell'istituzione al fine
di migliorare effettivamente la qualità del servizio scolastico
Area 1
Gestione del P.O.F.
Coordinamento delle attività del Piano: raccolta progetti della SSS, regolamento scolastico , carta dei
servizi, valutazione dell’Istituto comprensivo Coordinamento progetti complessivi, gestione prove INVALSI
Scuola Primaria
Prof.ssa Mastrandrea Domenica
Ins. Terlizzese Anna
Ins. Mastrandrea Teresa
Area 2
Supporto Docenti
a. Coordinamento, trasmissione, comunicazione, gestione prove INVALSI S.S.S. 1°G
b. Cura laboratorio informatico S.S.S 1° grado
prof. Ranù Giuseppe
Area 3
Laboratorio informatico (viale della Resistenza)
a. Supporto alunni e docenti per tecnologie informatiche, gestione del laboratorio e sussidi
massmediali, lavagna interattiva;
b. Ricezione, trasmissione dati, statistiche;
c. Programmi informatici;
d. Progetti Pon.
ins. Lionetti Maria ( viale Resistenza)
ins. Savino Isabella ( Davanzati)
Area 4
Interventi e Servizi per alunni, studenti, Integrazione scolastica
Continuità e Orientamento
a. Interventi e servizi per gli studenti: continuità- orientamento
b. Coordinamento con Enti e Associazioni
prof. Fiorentino Angelantonio
a. Coordinamento attività di integrazione scolastica: individuazione, certificazione, tabulazione dati relativi
agli alunni Bes (diversabili, D.S.A., svantaggio, dispersione scolastica, continuità, intercultura)
b. Coordinamento e gestione gruppi di lavoro, riunioni con docenti, famiglie, specialisti, ASL , Trasmissione
dati
ins. Piccinonna Vincenza
2.5 Rappresentanti di classe
Rappresentanti dei genitori al Consiglio di Classe o Interclasse o di Intersezione vengono eletti, o
riconfermati, una volta l’anno. Le elezioni vengono indette dal Dirigente Scolastico entro il 31
ottobre.
Sono previsti:
1 rappresentante (membro del Consiglio di Intersezione) per ogni sezione della scuola dell’Infanzia
1 rappresentante (membro del Consiglio di Interclasse) per ogni classe della scuola Primaria
4 rappresentanti (membri del Consiglio di Classe) per ogni classe della scuola secondaria di primo
grado
Una volta eletti, i rappresentanti restano in carica fino alle elezioni successive (quindi anche all'inizio
dell'anno scolastico seguente), a meno di non aver perso i requisiti di eleggibilità (nel qual caso
restano in carica solo fino al 31 agosto).
Il rappresentante di classe ha il diritto di:
-
farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il
Consiglio di cui fa parte, presso i propri rappresentanti al Consiglio di Istituto;
-
informare i genitori, mediante diffusione di resoconti, avvisi circa gli sviluppi d'iniziative
avviate o proposte dalla Direzione, dal corpo docente, dal Consiglio di Istituto;
-
ricevere le convocazioni alle riunioni del Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe con
almeno 5 giorni di anticipo;
-
convocare l'assemblea della classe che rappresenta qualora i genitori la richiedano o egli lo
ritenga opportuno. La convocazione dell’assemblea, se questa avviene nei locali della scuola,
deve avvenire previa richiesta indirizzata al Dirigente, in cui sia specificato l'ordine del giorno;
-
avere a disposizione dalla scuola il locale necessario alle riunioni di classe, purché in orari
compatibili con l'organizzazione scolastica;
-
accedere ai documenti inerenti la vita collegiale della scuola (verbali ecc...);
Il rappresentante di classe NON ha il diritto di:occuparsi di casi singoli trattare argomenti di esclusiva
competenza degli altri Organi Collegiali della scuola (per esempio quelli inerenti la didattica ed il
metodo di insegnamento).
3. ORGANICO DOCENTI
3.1 Dirigente scolastico
Prof.ssa Angela Buono
3.2 DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
DOCENTI
1.
Signorile
2. Lozito
DISCIPLINA
Classi
Emma
Religione
1°E, 2°E, 3°E, 3°C
Nunzio
Religione
Corso A, B, D, F
1°C, 2° C
3. Mitarotonda
Maria
Lettere
3°A, 2°E
4.
Lina
Lettere
1°A, 2°A
5. Tufariello
Maria
Lettere
1°B, 3°B
6. Amendolara
Teresa
Lettere
1°B, 2°B
7. Terlizzese
Domenica
Lettere
1°C, 3°C
8.
Olimpia
Lettere
2°C, 3° D
9. Bassi
Nicoletta
Lettere
1°D, 2°D
10 Toscano
Pasqua
Lettere
1°E, 3°E
Cosima Rosa
Lettere
2°F, 3°F
Rosanna
Lettere
1°B, 2°E, 2°F
Geografia cittadinanza
1°A, 1° C, 2°C, 1°D, 3°A, 2°B,
Adorante
Vero
.
11 Ciocia
.
12 Minerva
.
13 Liantonio
Crescenza
.
1°E
14 Calvo
Francesco
Scienze
Corso D, corso F, 1°A, 2° A
.
Paolo
15 Tatulli
Annunziata
Matematica- Scienze
Corso B
Lidia
Matematica-scienze
Corso C, 1°D
Viviana
Matematica-scienze
Corso F, 3°D, 2°E
Matematica-scienze
Corso A, 2°D
Matematica-scienze
Corso E
.
16 Logrieco
.
17 Maiellaro
.
18
.
Florio
19 Lacetera
Antonia
Michelina
20 Orofino
Scienze
2°B, 3°B
Inglese
Corso A, corso B
Tiziana
Inglese
Corso C, corso D
M.Grazia
Inglese
Corso E, corso F
M.Graziella
Francese
Corso B, corso C, corso D
Teresa
Francese
Corso A, corso E, corso F
Teresa
Tecnologia
Corso D, corso E, corso F
Tecnologia
Corso A, corso B, corso C
Vincenza
.
21 Pagano
Giacomina
.
22 D’Alonzo
.
23 Auciello
.
24 Tesoro
.
25 Bitetto
.
26
.
27
.
28
Tatulli
Lanzellotto
Pasqua
Lobuono
Maria Pia
Arte e Immagine
Corso D, corso E, 2° C, 3° C
Primo
Francesco
Arte e Immagine
Corso A, corso B, corso F,
1°C
Saccente
Gabriella
ed. Musicale
Corso B, corso C, 2°A, 3°A
Vitone
Marilena
ed. Musicale
Corso D, corso E, corso F, 1°
A
Angelantonio
Scienze Motorie
Corso A, corso B, corso F
Michele
Scienze Motorie
Corso C, corso D, corso E
Sostegno
2° E
Angela
Sostegno
3° A, 3° E
Domenica
Sostegno
2°C
37 Contaldi
Abbondanza
Sostegno
1°D, 3°F
.
M.
.
29
.
30
.
31
.
32
.
Fiorentino
33 Lonardelli
.
34 Ranù
Giuseppe
.
35 Colasuonno
.
36 Mastrandrea
.
3.3 DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
Plesso “Davanzati”
CLASSI/
DOCENTI
DISCIPLINA
SEZIONI
1^ A
1^ B
1^ C
2^ A
2^ B
2^ C
N.ORE DEI
N.TOTAL
DOCENTI
E ORE
Scorese Rosa Maria
it–ing –– rel –
11
Calamita Carmosina
st– geo -tec -mot
6
Ivone Rosanna
Mat-Sc- mus -arte
11
Scorese Rosa Maria
it–ing –– rel –
11
Calamita Carmosina
st– geo -tec -mot -Sc- -mat – tec –
14
Ivone Rosanna
mus -arte
2
Pagano Rosa
It-St-mus-mot-Geo-Arte-Sc—Rel
16
Ivone Rosanna
mat – tec - ingl
11
Lovascio M. Gaetana
It-St--Geo-Arte-Rel- Sc-Tec-Mus
18
Zaccheo Grazia
Mat.-mot
7
Signorile Felicia
Religione
2
Coviello
inglese
1
Anna Maria
Marvulli Donato
Sostegno
11
Raso Teresa
It-Inglese-Musica-arte
12
Potuto Annamaria
St-Geog-Sc-Tec
7
Signorile Felicia
Religione
1
Zaccheo Grazia
Mat- Motoria
7
Raso Teresa
It- Inglese-Arte-Musica
11
Zaccheo Grazia
Mat-motoria.
7
Potuto Annamaria
St-Geog-Sc-Tec
7
Religione
1
27
27
27
27
27
27
St-Geo-Sc-T
3^ A
Adorante Rosalinda
It-St - Geo --Arte
18
Palasciano Rosa
mat - sc – tec – mus – mot
17
40
3^ B
3^ C
4^ A
4^ B
4^ C
5^ A
5^ B
5^ C
Coviello Anna Maria
Ingle
3
Signorile Felice
Religione
2
Traetta Gaetana
sostegno
11
Minerva Annunziata
It-St--Geo- -Sc-Arte-Musi
15
Spano Donata
Mat- mot-tec.
8
Signorile Felicia
Religione
2
Coviello
Inglese
3
Anna Maria
Tricarico Anna
Sostegno
22
Lorusso Annarita D
It-St-Geo-Mat-Arte-Tec-mot-Mus
21
Potuto Annamaria
Sc-Geo
2
Signorile
Religione
2
Coviello Annamaria
Inglese
3
Savino Isabella
it– st– rel – mat - sc- arte– mus -tec -mot
22
Potuto Annamaria
Sc-Geo
2
Coviello Anna Maria
Inglese
3
Rella Rosmena
Sostegno
22
Poveromo Anna
It-St--Geo-Mat-Sc-Mus-Arte-Tec-mot
22
Signorile Felicia
Religione
6
Coviello Annamaria
Inglese
2
Zecchino Graziella
It-Geo- Ingl- Mat -Sc-Mus-Arte-Tec
22
Masellis Lucia
st – mot
3
Signorile Felicia
Religione
2
Cutrone Filomena
it –st – geo – sc- mus-arte mot– tec
16
Cassano Giulia
Mat
6
Coviello Annamaria
Inglese
3
Signorile Felicia
Religione
2
Cappa Maria
Sostegno
22
Mossa Teresa
It-St--Geo-Sc-Arte-Mus-mot- ing…
19
Cassano Giulia
Mat-
6
Signorile Felicia
Religione
2
Masellis Lucia
It-St--Geo-Sc-Arte-Mus-mot…
16
Cassano Giulia
Mat
6
Mossa Teresa
Inglese
3
Centonze Vittoria
Sostegno
22
Signorile Felicia
Religione
2
Felicia
27
27
27
27
27
27
27
27
Plesso V.le Resistenza
CLASSI/
DOCENTI
DISCIPLINA
SEZIONI
N.ORE
N.TOTALE
DEI
ORE
DOCENTI
1^ D
1^ E
1^F
2^ D
2^ E
Fioriello Dorotea
It-St- -Arte- Mus Sc-
11
De Mauro Floriana
Mat-Ingl -Geo - Tec
11
Spano Donata
mot
1
Sblano
Religione
2
Fioriello Dorotea
It-St- -Arte- Mus Sc-
22
De Mauro Floriana
Mat-Ingl -Geo - Tec
5
Spano Donata
mot
2
Sblano
Religione
Rosalia
Rosalia
Scarola Angela
it –-– ing -mus - arte
12
Cassano
mat - sc -Tec-.
8
Sblano Rosalia
Religione
2
Spano Donata
geo – st -mot
5
Liantonio M. Gaetana
mat– sc- geo- -arte
11
Piccinonna Vincenza
it –ing–mus – tec
12
Sblano Rosalia
Religione
2
De Santis Rossana
st – mot
2
Giorgio Felicia
Sostegno
22
Terlizzase Anna
it –ing–mus – tec
11
Liantonio Gaetana
Mat-Sc-geo-Arte-
12
De Santis Rossana
st – mot
2
Sblano
Religione
it –ing–mus – tec
mat – arte – ing –
2
12
De Santis Rossana
Geo -st – mot
5
Sblano Rosalia
Religione
2
Piacente Rosangela
Sostegno
22
Scarola Angela
It-ing
9
Campanale Annamaria
mat – sc – st – arte – tec –mot
13
Fabbiano
geo – mus
3
sostegno
22
Francesca
Rosalia
Piccinonna Vincenza
2^ F
3^ D
Cassano Francesca
Anna
Mano bianco Laura
8
5^ D
5^ E
5^ F
27
27
27
27
3^ E
3^ F
4^ D
4^ E
Marvulli Donato
Sostegno
11
Sblano Rosalia
Religione
2
Gagliardi Chiara
it – ing -mat – st– sc- arte –tec –mot
22
Fabbiano
Geo-Mus
3
Delle Grazie Alessandra
Sostegno
22
Sblano Rosalia
Religione
2
Pedone Graziana
Sostegno
22
Mastrandrea Teresa
22
Fabbiano Anna
It-St--Arte-Mus-mot-Ingl- Mat- Sc
geo – mus –
Sblano Rosalia
religione
1
Mastromatteo Anna
Sostegno
22
Paparella Yoanna
Sostegno
11
Potere Ida
It--St--Sc-Ing- Tec
14
Fabbiano Anna
geo – mus – arte –mot –
5
Montecasino Rosanna
Mat- Rel
8
Potere Ida
It--St--Sc-Ing- Tec
8
Fabbiano Anna
geo – mus
2
Montecasino Rosanna
Mat – St– Sc- Arte – Rel –mot
14
Terlizzese Anna
Inglese
3
Lanzisera Lucia
it – ing– st– geo – mus - arte –mot –
tec –
mat – sc
Anna
4^ F
Campanale Anna Maria
Sblano
5^ D
5^ E
Rosalia
3
17
27
27
27
27
8
Religione
2
Nicoletti Maria
it – geo-mat – st– sc- arte –tec –mot
22
Terlizzese Anna
– mus –
Sblano
Inglese
3
Religione
2
Cassano Francesca
Ingl-Tec-mot
5
Amati Rosanna
it – mat – st –geo – sc- mus-arte – rel …
20
Rosalia
27
27
2
27
4^ F
Lionetti Maria
It-Mat- St-Geo-Sc- -Arte-Mus-Tec-
22
Terlizzese Anna
Inglese
3
Sblano Rosalia
Religione
2
Potere
It-St-Geo-Arte-Sc-Tec-mot-Mus
18
Mat-Ingl
9
Religione
2
Fioriello Dorotea
it – geo – sc-mat – ing -mus - arte
22
Scarola Angela
St-Tec-.mot
5
Caporusso Antonella
Religione
2
De Mauro Floriana
it – geo – sc-mat – ing -mus - arte
22
Scarola Angela
St-Tec.mot
5
Sblano Rosalia
Religione
2
Ida
5^ D
5^ E
5^ F
Cassano
Francesca
Sblano
Rosalia
27
29
29
29
3.4 DOCENTI SCUOLA DELL’ INFANZIA
Plesso “Davanzati”
Sezione
A
Docenti
Pizzitelli Giacomina
Lanzisera Emma
B
Giovanniello Teresa
Fazio Maddalena
C
Misciagna Elvira
De Liso Rosalia
D
Careccia Anna Maria
D'Ercole Patrizia
E
F
G
H
I
Tutte le sezioni
Ricci Domenica
Volpicella Francesca
Neglia Maria Domenica
Perillo Romana
Ameruoso Nicoletta
Rizzi Antonietta
Di Noia Maura
Ruggiero Carmela
Pace Dorotea
Marziliano Maria
religione
Plesso Viale della Resistenz
Sezione
A
Docenti
Francabandera Mariangela
Raimondo Rachele
B
Tricarico Rosa
Lanzellotto Anna Maria
C
D
Scicutella Rosa
Pice Francesca
Clemente Grazia
Mastromatteo Madia
E
Lucatuorto Enza
E
Savino Teresa
F
Castoro Filomena
sostegno
Presidenti e segretari di Interclasse e intersezione
PLESSO “VIALE DELLA RESISTENZA”
Presidente
Ins. Raimondi Rachele
Segretaria
SCUOLA DELL’INFANZIA
Ins. Savino Teresa
PLESSO “DAVANZATI”
Presidente
Ins. Neglai Domenica
Segretaria
Ins. De Liso Rosalia
CLASSI SECONDE
CLASSI PRIME
Presidente
Presidente
Ins. Fioriello Dorotea
Ins. Liantonio Gaetana
Segretaria
Segretaria
Ins. Traetta Gaetana
Ins. Piacente Rosangela
CLASSI TERZE
Presidente
SCUOLA PRIMARIA
Ins. Mastrandrea Teresa
Segretaria
Ins. Tricarico Anna
CLASSI QUINTE
CLASSI QUARTE
Presidente
Presidente
Ins. Masellis Lucia
Ins. Fabbiano Anna
Segretaria
Segretaria
Ins. Centonze Vittoria
Ins. Marziliano Carmela
3.6 Coordinatori e segretari dei Consigli di Classe
Scuola Secondaria di 1 grado
CLASSI
COORDINATORI
SEGRETARI
1a A
Florio Antonia
Bitetto Teresa
2a A
Adorante Lina
Saccente M. Gabriella
3a A
Mitarotonda Maria
Colasuonno Angela
1a B
Tatulli Annunziata
Lanzellotto Pasqua
2a B
Amendolara Teresa
Pagano Mina
3a B
Tufariello Maria
Fiorentino Angelo
1a C
Logrieco Lidia
Tesoro Maria Graziella
2a C
Vero Olimpia
Mastrandrea Domenica
3a C
Terlizzese Domenica
Lonardelli Michele
a
1 D
Bassi Nicoletta
Contaldi Abbondanza M.
a
Bassi Nicoletta
Calvo Francesco Paolo
a
Vero Olimpia
D’Alonzo Tiziana
a
1 E
Lacetera Michelina
Liantonio C
2a E
Minerva Rosanna
Tatulli Teresa
3a E
Toscano Pasqua
Vitone Marilena
2a F
Maiellaro Viviana
Auciello M. Grazia
3a F
Ciocia Rosa
Primo Francesco
2 D
3D
3.7 Organico personale A.T.A.
Direttore S.G.A.
Del Sole
Angela
Del Sole
Angela
S.S.S. 1 GRADO
Ass.Amm.
SC. PRIMARIA
SC.INFANZIA
Anagrafe Alunni – Rapporti
Economici - Personale ATA
Bizzoco
Antonia
Ass.Amm.
Comunicazioni on line con Enti
Resta
Angela
Ass.Amm.
Protocollo e Circolari
Sasso
Pasquale
Ass.Amm.
Retribuzione e Circolari
Saccente
Marco
Ass. Amm.
Nomine personale docente scuola
dell'infanzia e primaria
Cornacchia
Lavalle
Anna
Ass.Amm.
Personale Scuola dell’Infanzia e Primaria
Onofrio
Ass.Amm
Anagrafe alunni S. S. S.1°G,
iscrizioni,nullaosta,trasferimenti alunni,
tenuta fascicoli Compilazione e consegna
dei diplomi S. S.S.
di 1 Grado
Colella
Angela
Coll.Scol.
Fioriello
Angela
Coll.Scol
Tota
Giovanna
Coll.Scol
Saponieri
Grazia
Coll.Scol
Pierno
Giuseppe
Coll.Scol
Caputo Gaetano
Coll.Scol
Colasuonno Giovanni
Coll.Scol
Cutrone Alessandro
Coll.Scol
Lapietra Nicola
Coll.Scol
Lucatuorto Battista
Coll.Scol
Martino Nicola
Coll.Scol
Perillo Giacinta
Coll.Scol
Pizzitelli Maria Teresa
Coll.Scol
3.8 Responsabili dei laboratori
Laboratorio Informatica ( Davanzati)
Savino Isabella
Laboratorio Musicale
Rella Rosmena
Laboratorio informatica ( vl Resistenza)
Lionetti Maria
Laboratorio Informatica ( Mastromatteo)
Ranù Giuseppe
Laboratorio Artistico ( Mastromatteo)
Primo Francesaco
Palestra ( Mastromatteo)
Fiorentino Angelantonio
Laboratorio Scientifico ( Mastromatteo)
Insegnanti di Matematica e scienze
3.9 Dipartimenti disciplinari e relativi referenti
•
Lettere
•
Lingua Francese
“
Tesoro
Maria Grazia
•
Lingua Inglese
“
D’Alonzo
Tiziana
•
Scienze Matematiche
•
Tecnologia
“
Lanzellotto Pasqua
•
Arte e Immagine
“
Primo
•
Musica
Prof.ssa
Saccente
Gabriella
•
Scienze Motorie
Prof.
Fiorentino
Angelantonio
•
Religione
“
Lozito
Nunzio
•
Sostegno
“
Ranù
Giuseppe
Prof. ssa
Prof. ssa
Bassi
Florio
Nicoletta
Antonio
Francesco
Strumentazione tecnologica in dotazione all'Istituto
In ciascun plesso sono presenti laboratori di Informatica, dotati di pc fissi, e portatili, nei quali è presente la
connessione alla rete.
Inoltre nella quasi totalità delle aule della scuola primaria di entrambi i plessi e e in 5 aule della scuola
media sono presenti le LIM.
L’ampliamento della dotazione tecnologica della Scuola Primaria e della scuola Secondaria di Primo Grado è
stato possibile grazie ai finanziamenti FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) -“Ambienti per
l’Apprendimento”.
Referenti e membri delle Commissioni di lavoro
Commissione
Prof. Referente
Mastrandrea D.
P.O.F.
Mastrandrea T.
Terlizzese A.
Componenti commissione/Mansioni
Docenti: Moscelli, Tufariello,Primo, Tesoro,
Fiorentino,Scorese R., Lanzisera E.
Raccolta progetti offerta formativa S.P. e S.I.,
raccordo con F.S.
Coordinamento inserimento
dati. Scheda valutazione
alunni informatizzata Scuola
Ranù G.
Terlizzese A. (S.P.), Mastrandrea T. (S.P.)
primaria e S.S.S 1° grado –
Registro on-line
Laboratorio informatico
Savino Isabella
via Tommaseo
Staff Indicazioni nazionali
Piccinonna V.
Sportello d’ascolto
Masellis L.
Progetto Biblioteca
Adorante R.
Supporto alunni e docenti per tecnologie
informatiche, gestione del laboratorio e sussidi
multimediali, lavagna interattiva.
Lanzisera E. (S.I.), Terlizzese D. (S.S.S.I G.)
Bassi N., Mitarotonda M.
Dirigente Scolastico; Ranù G., Tufariello M.,
Terlizzese D., Pavone G. (S.S.S. I G.); Rella R.,
Gruppo di lavoro GLHI/GLI
Piacente R. (S.P.); Savino T. (S.I.); Palmiotti G.
Piccinonna V.
Educatore (S.S.S.I G.); D’Acchille A. Educatore
(S.P.); Equipé multidisciplinare; sig. Mastrogiulio
Sebastiano, genitore; Marsala A. , Ente locale.
Dirigente scolastico, docenti curricolari , docente
Gruppo di lavoro GLHO
specializzato, educatore, equipe, famiglia
Docenti: Fiorentino A., Lozito N. , Ivone R.,
Orario Scolastico
Commissione Elettorale
Scuola Sicura
Liantonio G.
Primo F.
Scorese R.
…
Assistente amministrativo: Lavalle O. (S.S.S.I G.)
Assistente amministrativo: Del Sole A. (S.P.)
Vedere Piano evacuazione
Organo di Garanzia
Docenti: Moscelli M.A., Saccente M.G., Tatulli A.
Progetti Speciali
AREA A RISCHIO
Docenti: Lacetera, Tufariello, Lovascio
Lacetera M.
Diritti a scuola
Adorante L., Savino I. Terlizzese A.
FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO (in rete):
Tufariello M.; DISPERSIONE: Lacetera M. (S.S.S. I
G.); FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO/
DISPERSIONE: Lovascio G. (S.P.)
Lanzellotto P.
EDUCAZIONE STRADALE
Proff.. Fiorentino, Lonardelli
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Tatulli A.
EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE
Docenti di scienze (S.S.S.I G.); Terlizzese A., Savino
I. (S.P.)
Adorante L.
Visite guidate e viaggi di
istruzione
Amendolara T.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Minerva R., I coordinatori di ciascuna classe, i
presidenti di interclasse e di intersezione
3.11 Organigramma della struttura del servizio di prevenzione e protezione A.S. 2013-2014
d.lgs.626/94 - d.lgs.n.81/08)
DATORE DI LAVORO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Angela Buono
RAPPRESENTANTE DEI
RESPONSABILE DEL SERVIZIO
LAVORATORI
PER LA SICUREZZA
Alessandro Cutrone
PREVENZIONE e PROTEZIONE
Sig Luigi Sibilio (esterno)
SILEA s.r.l.
ADDETTI AL SERVIZIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO ED
EMERGENZA
S.S.S 1 grado Maria Angela Moscelli
Francesco Primo
S.P.D.via Tom: Rosa Maria Pagano
S.P.D.Via Res. Anna Terlizzese
Angelantonio Fiorentino
Michele Lonardelli
Serafina Tatulli
Angela Fioriello (Sost.)
S.I.Resistenza Grazia Clemente
S.I.Davanzati Carmela Ruggiero
Giuseppe Pierno(Sost.)
Lucatuorto Vincenza(Sost.)
Giuseppe Ranù
Maria Angela Moscelli
Pasqua Lanzellotto (Sost.)
MEDICO COMPETENTE
Michelina Lacetera (Sost.)
ADDETTI EVACUAZIONE
SSS1 grado
S.P.Davanzati
S.P .Resistenza
Angela Fioriello
Nicola Martino (ATA)
Nicolò Lapietra
Francesco Primo
Caterina Bari
Alessandro Cutrone(ATA)
Giuseppe Pierno(Sost.)
Rosa Palasciano
Pasquale Sasso (ATA)
Maria Angela Moscelli(Sost.)
Gaetano Caputo
S.I.Davanzati
(ATA)
s.i. Resistenza
Lanzisera Emma- Giovanni Colasuonno
Rachele Raimondo
Giacinta Perillo Sost.- Patrizia D’Ercole Sost.
Rosa Scicutalla Sost.
ADDETTI ANTINCENDIO
S.S.S.1 grado
Angelantonio Fiorentino
Giuseppe Pierno
SPr. Davanzati
S.P. Resistenza
Annunziata Minerva
Rosalinda Adorante(Sost.)
Onofrio Lavalle
Alessandro Cutrone(Sost.)
Angela Colella
Maria Gabriella Saccente(Sost.)
Angela Fioriello (Sost.)
Grazia Saponieri (Sost.)
S. I. Davanzati
S.I. Resistenza
Elvira Misciagna
Rosa Scicutella
Teresa Giovanniello(Sost.)
Rachele Raimondo(Sost.)
ADDETTI ALLA SQUADRA DI EMERGENZA (S.S.S Mastromatteo)
NOMINATIVO
SOSTITUTO
EVACUAZIONE
Fioriello Angela
Primo Francesco
Pierno Giuseppe
Moscelli Maria Angela
ANTINCENDIO
Fiorentino Angelantonio
Pierno Giuseppe
Saccente Maria Gabriella
Fiorello Angela
Colelle Angela
Saponieri Grazia
PRONTO SOCCORSO
Fiorentino Angelantonio
Fioriello Angela
Lonardelli Michele
Tatulli Serafina
Pierno Giuseppe
Lucatuorto Vincenza
EMERGENZA
Ranù Giuseppe
Moscelli Maria Angela
Lanzellotto Pasqua
Lacetera Michelina
ADDETTI ALLA SQUADRA DI EMERGENZA (S.P.DAVANZATI Via Tommaseo)
NOMINATIVO
SOSTITUTO
EVACUAZIONE
Martino Nicola ATA
Bari Caterina ATA
Palasciano Rosa
ANTINCENDIO
Minerva Annunziata
Adorante Rosalinda
PRONTO SOCCORSO
Scorese Rosa Maria
Savino Isabella
EMERGENZA
Ivone Rosanna
Mossa Teresa
Tricarico Anna
ADDETTI ALLA SQUADRA DI EMERGENZA (S.P.RESISTENZA viale Resistenza)
NOMINATIVO
SOSTITUTO
EVACUAZIONE
Lapietra Nicolò ATA
Cutrone Alessandro ATA
Sasso Pasquale ATA
Caputo Gaetano ATA
ANTINCENDIO
Lavalle Onofrio ATA
Cutrone Alessandro ATA
PRONTO SOCCORSO
De Marzo Floriana
Mastrandrea Teresa
EMERGENZA
Lionetti Maria
Giova Niello Maria Ata
Scarola Angela Antonia
Bizzoco Antonia Ata
ADDETTI ALLA SQUADRA DI EMERGENZA (S.I.RESISTENZA viale Resistenza)
NOMINATIVO
SOSTITUTO
EVACUAZIONE
Raimondo Rachele
Scicutella Rosa
ANTINCENDIO
Scicutella Rosa
Raimondo Rachele
PRONTO SOCCORSO
Francabandera Mariangela
EMERGENZA
Clemente Grazia
ADDETTI ALLA SQUADRA DI EMERGENZA (S.I.DAVANZATI via Tommaseo)
NOMINATIVO
SOSTITUTO
EVACUAZIONE
Lanzisera Emma
Perillo Giacinta
Colasuonno Giovanna
D’Ercole Patrizia
ANTINCENDIO
Misciagna Elvira
Giovaniello Teresa
PRONTO SOCCORSO
De Liso Rosalia
Pace Dorotea
EMERGENZA
Careccia Annamaria
Fazio Maddalena
Colasuonno Giovanni
5. ARTICOLAZIONE DIDATTICA
L’anno scolastico 2013-2014 presenta la seguente articolazione didattica
scuola secondaria di 1 grado:
•
classi a tempo prolungato:
Discipline
Nr.ore
Italiano-Storia- Geografia_Cittadinanza e
15
costituzione
•
•
Lingua Inglese
3
Lingua Francese
2
Matematica -Scienze
9
Tecnologia
2
Musica
2
Arte e immagine
2
Scienze motorie
2
Religione
1
Totale
38
tempo scuola ordinario di 30 ore settimanali per le classi a tempo normale;
Discipline
Nr.ore
Italiano-Storia- Geografia
10
Lingua Inglese
3
Lingua Francese
2
Matematica
4
Scienze
2
Tecnologia
2
Musica
2
Arte e immagine
2
Scienze motorie
2
Religione
1
Totale
30
Nella scuola primaria
Classi a tempo
Monte ore
normale
Classi V
27
Classi I-II-III-IV
27
Classi a tempo
40
pieno ( III A)
Nella scuola dell’infanzia
Sezioni a tempo pieno
Monte ore
Davanzati
A-B-C-D-E-F-G-I
40
Tutti i giorni
Resistenza
A-B-C-D
40
Tutti i giorni
Sezioni a tempo normale
Davanzati
H
25
Tutti i giorni
Resistenza
E-F
25
Tutti i giorni
5.1 Scelte: ora di approfondimento
In base all’autonomia scolastica, sentiti gli organi collegiali competenti, in base l’art.07 del T.U. 297/94 e
alla Circ. n. 38 del 02/04/2009, il Collegio Docenti delibera che:
l’ora di approfondimento di Materie Letterarie, nella S.S 1 grado, sarà effettuata:
-
Da alcune insegnanti di Lettere della propria classe che svolgerà, pertanto, la decima ora.
-
Dall’insegnante di Lettere per completamento cattedra.
L’ora di approfondimento sarà valutata sulla scheda di valutazione come ora di:
“Io cittadino “Europa Unita” per le classi prime e seconde
“Io cittadino del mondo”.per le classi terze
L’ora di approfondimento abbraccia argomenti di educazione ambientale e sanitaria , immigrazione,
organizzazioni internazionali.
5.2 Scelte: ora alternativa alla Religione Cattolica
In base all’art. 6 del D.lvo 297/94, gli alunni che non si avvalgono della Religione Cattolica potranno:
-
su richiesta delle famiglie, essere presenti in classe e lavorare su attività concordate dal C.d.C.
/interclasse e oggetto di valutazione;
-
uscire un’ora prima o entrare un’ora dopo prelevato da chi in possesso di patria podestà;;
svolgere le attività di studio nel corso di appartenenza o in classi parallele;
svolgere attività con docenti nominati per attività alternative, laddove si reperiscano i necessari
fondi.
I docenti che prenderanno in consegna tali alunni riceveranno regolare nomina.
5.3 Popolazione Scolastica
Scuola Secondaria di 1 grado
Nr, Classi
Nr. Maschi
Nr.Femmine
Nr. Stranieri
Totale
6 prime
66
70
6
136
6 Seconde
83
64
5 Terze
75
66
147
141
Totale alunni
Scuola Primaria
424
Nr, Classi
Nr. Maschi
Nr.Femmine
prime
28
30
58
seconde
32
25
57
7Pless
terze
41
34
75
o
quarte
32
32
64
quinte
29
26
55
Davan
Nr. Stranieri
Totale
zati
Totale alunni
24
309
Numero totale classi
15
Numero totale corsi
3
prime
27
30
57
seconde
33
28
61
Plesso
terze
33
39
72
V.le
quarte
40
29
69
Resist
quinte
34
33
67
enza
Totale alunni
326
Numero totale classi
15
Numero totale corsi
2
Totale alunni scuola primaria
635
Scuola dell’ Infanzia
Plesso
Nr. Maschi
Nr.Femmine
Nr. Stranieri
“Davanzati”
Totale
11
V.le
Resistenza
Totale alunni
390
Alunni Portatori di Handicap
Istituto Comprensivo
Tipo di minorazione
PS
V
Ore Sostegno
U
Scuola Infanzia v.le Resistenza 1
1/1
25 H
Scuola Infanzia Davanzati
1/1
Non assegnate
3
Scuola Primaria Davanzati
1^A
2^A 1/1
22 h sostegno
3^A
1/1
22 h sostegno
4^A 1/1
22 h sostegno
3^A
4h educatore
4^A
6h sostegno
5^B
1/4
5,30 h sostegno
5^C
1/4
5,30 h sostegno
3^C
3/4
16h sostegno
6h educatore
4^C
3/4
16h sostegno
8h educatore
Scuola Primaria v.le Resistenza
1^D
1/1
22h sostegno
2h educatore
2^D
22h sostegno
2^D
22h sostegno
2^D
2^E
1/1
22h sostegno
1^F
1/1
22h sostegno
2h educatore
Scuola Secondaria 1^Grado
2^C
9h sostegno
5h Educatore
2^C
9h sostegno
4h Educatore
2^F
18h
1^D X
6h sostegno
2h educatore
1^D X
6 h sostegno
1h educatore
3^E X
5 h sostegno
3^A X
13h sostegno
6h educatore
Totale alunni Istituto
Comprensivo
1449
Orario delle lezioni
L’orario delle lezioni è così determinato:
Scuola dell’Infanzia (entrambi i plessi)
-
Ingresso a scuola (unica campanella ore h:8,00-8,45 dal lunedì al venerdì;
-
Uscita dalle ore 12,40 alle ore 13,00 per le sezioni monorganico.
-
Uscita alle ore 12,00 (per chi non usufruisce del servizio mensa per motivi di salute e/o famiglia);
-
Uscita dalle ore 14,15 alle ore 14,30;
-
Uscita: dalle ore 15,30 alle ore 16,00
Scuola Primaria plesso “Davanzati”:
-
Ingresso 1a campana h 8,15; 2a campana h 8,20;
-
Uscita classe I A (h 16,20 lun-mart-merc-giov-ven)
-
Uscita classi I-II-III-IV-V (h 12,20 lun- mar – mer – h 13,20 giov. ven. sab)
Scuola Primaria plesso “V.le Resistenza”
-
Ingresso 1a campana h 8,25; 2a campana h 8,30;
-
Uscita classi I-II-III-IV-V (h 12,30 lun- mar – mer – h 13,30 giov. ven. sab)
- Scuola Secondaria di 1 grado” Mastromatteo”:
• Classi a Tempo Normale
Ingresso a scuola
a
alle ore
8,25
1 ora
dalle ore
8.30
alle ore 9.30
2a ora
dalle ore
9.30
alle ore 10.30
dalle ore
10.30
alle ore 11,20
dalle ore
11,20
a
3 ora
Intervallo
a
alle ore 11.30
4 ora
dalle ore
11.30
alle ore 12.30
5a ora
dalle ore
12.30
alle ore 13.30
L’orario settimanale di 30 ore è distribuito su sei giorni da cinque ore .
• Classe a tempo prolungato
Ingresso a scuola
alle ore
7,55
1a ora
dalle ore
8.00
alle ore 9.30
a
2 ora
dalle ore
9.30
alle ore 10.30
3a ora
dalle ore
10.30
alle ore 11,20
11,20
alle ore 11.30
Intervallo
dalle ore
4a ora
dalle ore
11.30
alle ore 12.30
a
5 ora
dalle ore
12.30
alle ore 13.30
6a ora
dalle ore
13.30
alle ore 14.30
mensa
a
7 ora
dalle ore
14.30
alle ore 15.30
attività didattica
8a ora
dalle ore
15.30
alle ore 16.30
“
“
L’orario settimanale di 38 ore è distribuito su sei giorni:
3 giorni da cinque ore e mezza ( Lun-Merc_Giov.)
1 giorno da quattro ore emezza ( sabato)
2 giorni di otto ore e mezza (Martedì e venerdì )
Suddivisione dell'anno scolastico
II Collegio dei Docenti ha deliberato la ripartizione dell'anno scolastico in due quadrimestri; al termine di ogni
quadrimestre si procede allo scrutinio e alla valutazione degli alunni.
Formazione delle classi
Le classi nella Scuola dell’Infanzia vengono formate tenendo presente i seguenti criteri
1. classi eterogenee per numero e sesso;
2. casi e situazioni particolari a conoscenza del DS (tutela della privacy), richieste documentate dalla
famiglia (fratelli, sorelle, figli di docenti e svantaggio).
Le classi prime, nella Scuola Primaria vengono formate tenendo presente i seguenti criteri
1. classi eterogenee per numero, sesso e plesso di provenienza della scuola dell’Infanzia;
2. equa distribuzione dei bambini in base al giudizio di valutazione formulato dalle docenti di scuola
dell’Infanzia;
3. casi e situazioni particolari a conoscenza del D.S. (tutela della privacy), richieste documentate dalla
famiglia (fratelli, sorelle, figli di docenti e svantaggio).
Le classi prime, nella scuola secondaria “Mastromatteo” vengono formate tenendo presente i seguenti criteri
1.
equieterogeneità: le classi saranno formate con una distribuzione equilibrata al loro interno di alunni/e
licenziati/e con diverso giudizio dalla scuola Primaria (classi eterogenee al loro interno ed omogenee fra
di loro).
2.
In ogni classe, cioè, saranno presenti uno stesso numero di alunni valutati con 10-09-08- 07-06 Il maggior
numero di alunni valutati con 10- 09- 08 dovrà essere compensato da un maggior numero di 06 .
Tale criterio è adottato, laddove è possibile, anche in relazione ad una equilibrata distribuzione tra
maschi e femmine.
Compatibilmente con il precedente criterio, si tiene conto di eventuali richieste di essere assegnati ad
una sezione già frequentata da fratelli o sorelle e di essere assegnati alla stessa sezione in quanto
provenienti dalla stessa classe della scuola Primaria.
3.
Laddove possibile si terrà conto di richieste motivate da parte delle famiglie
Integrazione alunni diversamente abili
Gli alunni diversamente abili inseriti nelle relative classi, seguono piani educativi individualizzati con l'aiuto di
insegnanti specializzati. Particolare attenzione è data al momento dell'accoglienza per favorirne l'inserimento
e la valorizzazione nella classe.
La programmazione educativo-didattica si basa sul profilo dinamico funzionale del discente ed è concordata,
valutata ed aggiornata dal consiglio di classe/interclasse. Tale programmazione seguirà, per quanto possibile,
le programmazioni di classe al fine di favorire una reale integrazione degli alunni.
Calendario scolastico
La Giunta ha deliberato il Calendario Scolastico regionale per l’anno 2014/2015.( delibera n. 974 del 21
maggio 2013 )
Il calendario delle festività nazionali è determinato come segue:
•
Tutte le domeniche
•
1° novembre, festa di tutti i Santi;
•
8 dicembre, Immacolate Concezione;
•
25 dicembre, Natale;
•
26 dicembre, S. Stefano;
•
1° gennaio, Capodanno;
•
6 gennaio. Epifania;
•
lunedì dopo Pasqua;
•
25 aprile, Anniversario della Liberazione;
•
1° maggio, festa del Lavoro;
•
2 giugno , festa della Repubblica
Sospensione delle lezioni determinate dalla Regione:
•
.dal 23 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015, vacanze natalizie;
•
dal 2 aprile al 7 aprile 2015, vacanze pasquali;
L’istituto Comprensivo”Davanzati-Mastromatteo”, in base all’autonomia scolastica (art.5 del D.P.R. 8-31999,n° 275), ha stabilito:
•
11 settembre 2014
inizio lezioni per la S.S.1° grado, Scuola Primaria e scuola dell’Infanzia
per bambini del secondo e terzo anno);
•
23 settembre 2014
inizio lezioni per Scuola dell’Infanzia ( per bambini del primo anno e per
i bambini nati nel 2012);
•
9 giugno 2015
termine delle attività didattiche per la scuola primaria e secondaria di
1° grado.
•
29 giugno 2015
termine delle attività didattiche per la scuola dell’Infanzia
•
2 maggio 2015
recupero inizio attività scolastica
“Per la Scuola dell’Infanzia, nel periodo successivo al 9 giugno 2015, può essere previsto che,
nell’ambito delle complessive attività individuate dal Piano dell’offerta formativa, funzionino le
sole sezioni ritenute necessarie in relazione al numero dei bambini frequentanti, sulla base delle
effettive esigenze rappresentate dalle famiglie. “
“Nelle scuole primarie e secondarie il periodo delle lezioni è determinato in 204 giorni (203) se la
Festa del Santo Patrono coincide con un giorno di lezione). Nelle scuole dell’infanzia il periodo
delle attività educative è determinato in 221 giorni (220se la Festa del Santo Patrono coincide con
un giorno di attività).
Gli obiettivi formativi si attengono alle
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE (04/09/2012) che sottolineano
l’importanza della
continuità del processo educativo e prefigurano, attraverso “traguardi per lo sviluppo delle competenze”,
un percorso che va dai “tre ai quattordici anni”.
Affermano, inoltre, che gli apprendimenti devono essere “progressivamente orientati ai saperi disciplinari”
e sottolineano la necessità di individuare le “connessioni fra i saperi”. Gli “Annali” mirano ad assecondare
lo sviluppo (e quindi anche gli apprendimenti) dei ragazzi che non è lineare, ma aritmico e asincrono, fatto
di progressioni e regressioni e rappresentano una scuola che non punta ai risultati ma privilegia i processi.
In linea con quanto espresso il Collegio dei Docenti elabora il:
Progetto d’Istituto
collocato
alla base di una programmazione educativa, supporto ai piani di lavoro di
classe/interclasse/intersezione che pongono il processo formativo di ogni allievo al centro di ogni attività
educativo-didattica proposta ed attuata dalla scuola.
Il progetto d’Istituto prevede che, dopo un'accurata analisi della situazione iniziale di ogni allievo sotto
l'aspetto cognitivo, culturale , socio-affettivo ed emotivo, si proceda alla formulazione di “itinerari
educativo-didattici” disciplinari e pluridisciplinari condivisi da tutti i docenti ed elaborati per aree
disciplinari.
Gli Itinerari sono esplicitati secondo un modello sperimentale di progettazione curriculare così
strutturato:Titolo, destinatari, tempi, finalità d’area, obiettivi di apprendimento, conoscenze/saperi,
traguardi di competenze, mediazione didattica, competenze di cittadinanza attiva.
I nuclei tematici d’Istituto a centratura pluridisciplinare vengono scanditi per:
1. Conoscenza di sè;
2. Socializzazione;
3. Conoscenze e competenze.
Itinerari interdisciplinari
Scuola dell’Infanzia
•
Il bambino si sente parte dell’ambiente scolastico
•
Impara alcune importanti regole del vivere comune
•
Impara a distinguere i colori primari e secondari e le relative gradazioni,utilizzando il colore per
esprimere le proprie emozioni con immaginazione e creatività
•
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana; riferisce correttamente
eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo
•
Osserva con attenzione gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro
cambiamenti
•
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento
•
Ascolta e comprende narrazioni,racconta e inventa storie chiede e offre spiegazione, usa il linguaggio
per progettare attività e per definire regole
•
Scopre le forme e le quantità con sperimentazioni pratiche, esperienze e simbolizzazioni
•
Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta
e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle
•
Attraverso la narrazione di racconti il bambino arricchisce il proprio lessico, comprende parole, fa
ipotesi sui significati e impara ad usare in maniera appropriata la lingua italiana.
Itinerari interdisciplinari
Scuola Primaria
Classi Prime
UNA AVVENTURA TUTTA NUOVA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’ingresso a scuola è un momento coinvolgente e carico di emotività. Il bambino impara a misurare
atteggiamenti di fiducia in sé e negli altri, accettando i cambiamenti fisici ed emotivo-affettivi del processo
di crescita di ognuno.
Finalità
•
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.
•
Attivare atteggiamenti di ascolto, di conoscenza di sé e di relazioni positiva nei confronti degli altri.
•
Scoprire e prendere coscienza del ricco patrimonio di emozioni, sentimenti, possibilità di
espressione di ciascuno.
•
Promuovere la condivisione di valori e norme per creare una comunità in grado di favorire la
crescita individuale e collettiva.
Classi Seconde
IL VIAGGIO CONTINUA
Per i bambini la seconda rappresenta una nuova occasione per consolidare e approntare un nuovo percorso
di apprendimento attraverso una maggiore consapevolezza di sè e delle proprie capacità.
FINALITA'
Utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, in un ottica di dialogo e rispetto
reciproco.
Classi Terze
CONOSCO LA REALTA’ TRA PASSATO E PRESENTE!
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno inizia a comprendere e si avvicina alla sistematicità dei saperi perché si stabilisca con e attraverso
di essi un campo di analisi e di riflessione utile a organizzare il proprio e il comune apprendimento.
Finalità
•
Attraverso l’analisi dei contenuti, esercitare la capacità di deduzione e ragionamento anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche.
•
Saper leggere la realtà e i dati di esperienza per argomentare e sostenere le proprie riflessioni.
•
Partecipare ad una semplice esperienza e sintetizzare gli aspetti salienti .
•
Utilizzare ed elaborare le conoscenze per la realizzazione di semplici schemi logici.
•
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
•
Assumere comportamenti adeguati in varie situazioni.
•
Dimostrare di conoscere e adottare comportamenti di cura e di rispetto del materiale e
dell’ambiente in cui opera.
•
Avviare all’uso di un linguaggio specifico in ogni disciplina.
•
Avviare all’acquisizione ad un efficace metodo di studio.
Classi Quarte
CONFRONTARE E CONFRONTARSI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno trasforma in apprendimento ciò di cui ha fatto esperienza, impara cioè a utilizzare la conoscenza
che ha acquisito per crescere ed essere più autonomo nei confronti della realtà e del giudizio che si può
esprimere su di essa.
Finalità
•
Partecipare a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni di classe o di gruppo con compagni ed
insegnanti) rispettando il turno.
•
Comprendere il significato di diversi testi orali e scritti riconoscendone la funzione.
•
Comprendere e utilizzare oralmente e per iscritto i termini specifici legati alle discipline di studio.
•
Analizzare situazioni problematiche concrete e non, ed elaborare percorsi risolutivi efficaci.
•
Sviluppare atteggiamenti di curiosità verso il mondo esplorando i fenomeni con approccio
scientifico sperimentale.
•
Conoscere gli aspetti strutturali che caratterizzano una civiltà e opera confronti.
•
Sviluppare la capacità di orientarsi nella complessità del mondo attuale e di progettare.
•
Approfondire la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con
l’ambiente, gli altri, gli oggetti.
•
Conoscere e comprendere regole e forme della convivenza democratica e dell’organizzazione
sociale anche in rapporto alle diverse culture.
•
Esplorare diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
Classi Quinte
PUNTARE LA ROTTA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’acquisizione ampia e sicura delle competenze dell’alunno è una condizione indispensabile per la sua
crescita e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso a tutti gli ambiti culturali e per il successo
scolastico in ogni settore di studio.
Finalità
•
capire l’importanza della condivisione delle esperienze per apprezzare l’apprendimento collaborativo;
•
rafforzare la motivazione all’apprendimento necessaria allo sviluppo delle competenze;
•
ampliare la capacità di esplorazione e di scoperta;
•
saper usare conoscenze, abilità e capacità personali in contesti nuovi, in modo autonomo e appropriato;
•
rafforzare il pensiero critico per esprimere adeguatamente le proprie opinioni;
•
comprendere di essere titolare di diritti ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile;
•
acquisire la consapevolezza di essere responsabili del proprio processo formativo.
6.2 Itinerari interdisciplinari Classi Prime
“IMPARO A CONOSCERE ME STESSO”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il ragazzo acquisisce consapevolezza di sè, rafforzando identità e autonomia, impara ad assumere
comportamenti corretti nelle varie situazioni di vita.
Finalità
•
Prendere coscienza della dinamica che porta all'affermazione della propria identità.
•
Gestire l'irrequietezza emotiva e intellettuale ed acquisire autonomia personale, maggiore
sicurezza di sè
Porsi in modo attivo e critico nei confronti del “mare” di saperi in cui si è immersi
Rafforzare l'identità e l'autonomia, esercitando le proprie competenze in compiti significativi
Rispettare gli animali e l’ambiente
•
•
•
“ IO E GLI ALTRI: CONOSCIAMOCI E FACCIAMO GRUPPO”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno, impara a conoscere se stesso, si relaziona positivamente con i coetanei e gli adulti, esprime
correttamente le proprie emozioni e la propria affettività.
Finalità
•
•
•
•
Prendere coscienza delle dinamiche che portano all’ affermazione della propria identità.
Imparare ad interagire con i coetanei e con gli adulti. In modo costruttivo.
Imparare a relazionare con gli altri, rispettando le regole stabilite, nei gruppi di compito.
Rispettare gli animali e l’ambiente.
“LA MIA CASSETTA DEGLI ATTREZZI”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno, impara ad utilizzare conoscenze e abilità per sviluppare la propria personalità in tutte le
direzioni: religiosa, linguistica, sociale, logica, operativa, creativa.
Finalità
•
•
•
Comprendere, valorizzare e coltivare le proprie ed altrui attitudini.
Conoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale.
Distinguere il diverso grado di complessità nell’apprendimento di saperi,abilità e competenze
6.3 Itinerari interdisciplinari Classi seconde
“CONOSCO ME STESSO E LE MIE EMOZIONI”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il ragazzo acquisisce consapevolezza di sè, rafforzando identità e autonomia, impara ad assumere
comportamenti corretti nelle varie situazioni di vita.
Prendere coscienza della dinamica che porta all'affermazione della propria identità.
•
•
•
Gestire l'irrequietezza emotiva e intellettuale ed acquisire autonomia personale, maggiore
sicurezza di sè
Porsi in modo attivo e critico di fronte nei confronti del “mare” di saperi in cui si è immersi
Rafforzare l'identità e l'autonomia, esercitando le proprie competenze in compiti significativi.
“NOI, GLI ALTRI E L’AMBIENTE”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno, confrontandosi con gli altri e con le dinamiche ambientali, interagisce correttamente.
Finalità
•
L’altro come occasione per riconoscersi ( spesso con i compagni ), e per sviluppare una
positiva emulazione o contrapposizione ( spesso con gli adulti ).
•
Mettersi in relazione con soggetti “diversi” da sé e dimostrarsi disponibili all’ascolto delle
ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione e solidarietà.
•
In situazioni interpersonali conflittuali sa controllare le proprie emozioni , comprende che la
ragione e la riflessione hanno più valore della forza e dell’invettiva.
•
A scuola, per strada, negli spazi pubblici, comportarsi in modo da rispettare sempre gli altri.
•
Utilizza conoscenze e abilità per interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda.
Il progetto si svilupperà in miniprogetti dai titoli:
•
il dono di sé: fonte di ricchezza per la persona e la società;
•
un esercito di altruisti;
•
dall’egocentrismo all’altruismo
La realizzazione del progetto prevede il coinvolgimento delle Associazioni del territorio, rinnovo delle
adozioni a distanza, festa dei nonni, lettura interdisciplinare del”Il piccolo principe”,visione di film
selezionati
“UTILIZZO CONSAPEVOLMENTE LE MIE COMPETENZE”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno, impara ad utilizzare consapevolmente le conoscenze e le abilità per sviluppare la propria
personalità in tutte le direzioni: religiosa, linguistica, sociale, logica, operativa, creativa.
Finalità
•
•
•
Comprendere, valorizzare e coltivare i propri ed altrui talenti.
Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale.
Distinguere il diverso grado di complessità nell’apprendimento di saperi,abilità e competenze
6.4 Itinerari interdisciplinari: Classi terze
“GESTISCO IN MODO AUTONOMO IL MIO APPRENDIMENTO”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno, impara ad utilizzare autonomamente le conoscenze e le abilità per sviluppare la propria
personalità in tutte le direzioni: religiosa, linguistica, sociale, logica, operativa, creativa.
Finalità
•
•
•
Comprendere, valorizzare e coltivare le proprie ed altrui attitudini.
Gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale
Distinguere il diverso grado di complessità nell’apprendimento di saperi,abilità e competenze
“CONOSCO ME STESSO, LE MIE ATTITUDINI,
LE MIE ASPIRAZIONI”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno impara a conoscere se stesso, ad essere consapevole delle proprie capacità per elaborare ipotesi
sul proprio progetto di vita.
Finalità
•
•
•
•
Prendere coscienza delle dinamiche che portano alla affermazione della propria identità.
Ampliare il punto di vista su di sé e sulla propria collocazione nel mondo, facendo ipotesi sul
proprio futuro e sulle proprie responsabilità.
Rafforzare l’identità e l’autonomia, esercitando le proprie competenze in compiti significativi e
socialmente riconosciuti.
Consapevoli che la conoscenza delle proprie capacità è un traguardo mai concluso, considerare
un dovere impegnarsi per una continua autenticazione di esse e per un superamento dei
condizionamenti familiari, sociali e ambientali che possono comprimerle o deformarle.
“SCOPRIAMO LA REALTA’ NELLA SUA COMPLESSITA’ “
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno impara a porsi le domande su di sé, sugli altri e sulla realtà che lo circonda ipotizzando risposte
critiche e personale.
Finalità
•
•
•
•
Cogliere problemi esistenziali, morali, politici, sociali nella loro complessità e, formulare
soluzioni personali.
Conoscere le regole e le ragioni della prevenzione del disagio; imparare a costruire i necessari
equilibri morali e psico-fisici.
Nutrirsi seguendo corrette abitudini alimentari ed essere critici verso modelli culturali ispirati
alle logiche del consumo .
Essere consapevoli dei rischi connessi a comportamenti disordinati riferiti all’uso di sostanze “
aggiuntive “ alla normale alimentazione, all’ uso/abuso di alcool, fumo, droghe, oppure ad
alterazioni fisiologiche dei ritmi sonno-sveglia, e, soprattutto, agire di conseguenza.
•
Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo, ricordando che è a disposizione di
tutti, non solo di sé o di qualcuno.
ITINERARI DELLE VARIE DISCIPLINE CON FINALITÀ E TRAGUARDI
PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Gli itinerari delle discipline che rispecchiano i nuovi traguardi sono allegati nel sito dell’I.C.
Si riportano in fase riassuntiva i “PROFILO DELLE COMPETENZE” nei tre segmenti di scuola
SCUOLA DELL’INFANZIA
PROFILO DELLE COMPETENZE DEL BAMBINO AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Ogni Campo di Esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce, nello stesso
tempo, a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai 3 ai 6 anni, in termini
d’identità, di autonomia, di competenza, di cittadinanza.
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino
abbia sviluppato e raggiunto competenze di base che strutturano la sua crescita personale:
- conosce e gestisce le proprie emozioni, sviluppa una intelligenza “empatica”;
- consolida la propria autostima, utilizza gli errori come fonte di conoscenza;
- sviluppa la curiosità e la voglia di sperimentare;
- condivide esperienze e giochi;
- ha sviluppato l’attitudine a porre domande e riflettere;
- sa raccontare, narrare, utilizza sempre con maggiore proprietà la lingua italiana;
- padroneggia abilità di tipo logico e spazio – temporali;
- è attento alle consegne, si appassiona e porta a termine il lavoro;
- si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue,
esperienze.
SCUOLA PRIMARIA
FINALITA’ DELL’AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
(Italiano – Inglese – Musica – Arte immagine – Corpo Movimento Sport – Religione)
Le finalità di tale area mirano a guidare l’alunno alla scoperta delle potenzialità comunicative ed espressive
che le discipline offrono e all’apprendimento autonomo di forme utili a rappresentare la sua personalità e il
mondo che lo circonda.
Diventa importante far riflettere l’alunno sul diverso significato che messaggi simili possono assumere nei
codici tipici di una disciplina o di un’altra per apprezzare, valutare e utilizzare la varietà di espressioni a sua
disposizione.
Si favorisce l’utilizzo del linguaggio verbale e non verbale per riflettere sulle omogeneità e differenze,
stabilità e variabilità delle lingue.
FINALITA’ DELL’AREA STORICO – GEOGRAFICO – SOCIALE
(Storia – Geografia – Cittadinanza e Costituzione)
Le conoscenze e le competenze si integrano tra loro attraverso modalità che privilegiano il fare e il
ricercare. I percorsi formativi si ricollegano alle tematiche relative alle scienze sociali, partendo dalla
globalità delle esperienze quotidiane degli alunni e si articolano gradualmente in base alle curiosità, agli
interessi, ai bisogni di esplorazione e di comprensione. Tali percorsi si caratterizzano come occasioni per il
potenziamento affettivo, emotivo, sociale, etico - morale di ogni alunno.
Le finalità di tale area mirano a sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva attraverso la
comprensione del significato delle regole per la convivenza nella società e la necessità di rispettarle; a
essere consapevoli di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; a
conoscere i principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell’ordinamento dello Stato; a
imparare ad utilizzare il linguaggio della geo- graficità attraverso l’uso di grafici e modelli per la descrizione
e l’interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni storico/sociali; a essere consapevoli del fatto
che la conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte
questioni della vita sociale odierna.
FINALITA’ DELL’AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA
(Matematica – Scienze naturali e sperimentali – Tecnologia)
Le finalità fondamentali di tale area sono mirate alla formazione del pensiero logico-critico, relativamente
all'elaborazione di concetti chiave, e all'osservazione, alla comprensione, alla trasformazione e
all'interpretazione della realtà mediante metodi scientificamente validi.
Diventa fondamentale educare l’alunno a percepire, interpretare collegare tra loro fenomeni naturali,
concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani; sviluppare capacità di critica e di giudizio, nonché
l’attitudine ad ascoltare, comprendere e valorizzare argomentazioni e punti di vista diversi dai propri;
leggere e valutare le informazioni che la società di oggi offre.
7.3 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Area linguistico-artistico-espressiva
L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua
italiana; lingue comunitarie; musica; arte-immagine; corpo - movimento-sport.
Queste discipline, pur avendo una specificità e di contenuti e di metodi, convergono verso una esigenza
comunicativa dell’uomo.
Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da sempre attuato la loro
propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni reali e non, a elaborare idee, a
rappresentare sentimenti, a trasmettere il patrimonio di valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di
una comunità.
Area storico-geografica
L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello
spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e
secondaria.
Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo è quello di consentire di costruire
percorsi strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e spazialmente
differenziate.
Area matematico – scientifico - tecnologica
Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche contribuiscono in modo determinante alla
formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto
il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni
naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani.
Religione
L'insegnamento della Religione Cattolica nella scuola secondaria di 1° grado concorre alla valorizzazione
della persona e al conseguimento di una formazione spirituale e morale dell'alunno.
Tenuto conto dei principi enunciati nell'accordo di revisione del Concordato lateranense, del rispetto delle
norme costituzionale e degli ordinamenti scolastici, l’insegnamento viene svolto in conformità alla dottrina
della Chiesa in stretta relazione con lo sviluppo psicologico, culturale e spirituale dell'alunno e con il suo
contesto storico e ambientale.
Anche l'educazione linguistica trae vantaggio dall'insegnamento della Religione, in quanto attraverso
l'acquisizione delle forme e delle categorie proprie del linguaggio religioso, l'alunno è capace di comunicare
sul piano dei valori fondamentali.
L'insegnamento della Religione Cattolica si svolge a partire dall'esperienza vissuta, in risposta ad esigenze
fondamentali del preadolescente, come documentazione diretta sulle fonti della tradizione cristiana, come
ricerca storica sul cristianesimo nella propria regione, in Italia e in Europa.
Vale anche per l'insegnamento della Religione Cattolica l'importanza del coinvolgimento personale di
ciascun alunno, avvalendosi delle tecniche didattiche e dei sussidi didattici ritenuti più validi.
MEDIAZIONE DIDATTICA
La mediazione didattica concorre all’individuazione di strategie adeguate alla realizzazione di un’armonica
crescita umana e culturale mediante:
•
lezione frontale;
•
lezione interattiva;
•
lavori di gruppo,brainstorming, problem solving, ricerca – azione….;
•
interventi di stimolo basati su attività didattiche diversificate, partendo dalle conoscenze pregresse
dell’alunno (uso della didattica di laboratorio, inteso come spazio "fisico" e mentale), anche a
supporto della lezione frontale;
•
collocazione precisa di informazioni che l’allievo è chiamato a individuare nei testi e/o su materiali
proposti;
•
utilizzo di schemi, tabelle di confronto, mappe concettuali come supporto alla lezione e richiesta
agli alunni di elaborare le stesse secondo i modelli;
•
utilizzo del metodo scientifico (osservazione, ipotesi, sperimentazione, verifica);
•
uso di strumenti rapidi di controllo e verifica del processo di apprendimento/insegnamento, in
particolare per le conoscenze di tipo mnemonico (regole, tabelline, verbi…);
•
richiesta di produzioni (saper fare) relative alle competenze raggiunte;
•
uso e spiegazione della terminologia specifica, relativa alle diverse discipline.
La conduzione didattica è articolata in forme e modalità differenziate rispetto agli obiettivi e agli stili
cognitivi degli alunni
Vengono garantiti:
•
tempi razionali di studio per gli alunni, evitando sovraccarico e/o dispersione del lavoro;
•
una gestione funzionale dell’orario delle lezioni all’interno del quale ogni docente, in accordo con
gli altri insegnanti del Consiglio di Classe organizza la propria attività didattica.
PROCEDURE E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere:
Lo sviluppo dell’identità
Lo sviluppo dell’autonomia
Lo sviluppo delle competenze
Lo sviluppo della cittadinanza
La valutazione del comportamento prende in esame tre aspetti dello sviluppo del bambino durante il suo
percorso formativo, suddividendo gli indicatori in base alle relazioni che egli instaura con se stesso, con gli
altri e con l’ambiente che lo circonda. Attraverso un’osservazione sistematica dei comportamenti personali
ed interpersonali messi in atto in classe, negli spazi comuni e nelle uscite didattiche, è possibile rilevare il
raggiungimento dei seguenti traguardi:
•
Identità
•
Autonomia
•
Competenze
•
Cittadinanza
Nella scuola Primaria e Secondaria di 1 grado:
Il Regolamento sulla valutazione degli alunni indica tre aree oggetto della valutazione:
•
il processo di apprendimento,
•
il comportamento
•
il rendimento scolastico.
Stabilisce inoltre alcuni adempimenti e procedure. Il Collegio dei docenti delibera i seguenti strumenti,
procedure e criteri di valutazione sul profitto e il comportamento, nello spirito dell’art.1 del Regolamento e
alla luce delle ‘Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione’
(settembre 2012), di cui accolgono il dettato (p. 13):
−
Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché
la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali.
−
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i
traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.
−
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere,
regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo.
−
Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e
sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone
con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.
Il Collegio inoltre sperimenta l’applicazione di specifici criteri per la valutazione, affinché essa sia
effettivamente trasparente alla consultazione on line nel registro dei docenti e nella pagella da parte delle
famiglie e degli alunni.
Nel processo di valutazione si riconoscono alcuni momenti e aspetti:
Valutazione
Procedure della valutazione
Strumenti della valutazione
Diagnostica
Rilevamento situazione
iniziale degli alunni
Documenti, continuità- prove
d’ingresso, test cognitivi e
comportamentali
In Itinere
Verifica dello sviluppo delle
abilità conseguite al termine
di un segmento educativo
Registro personale dell’insegnante,
prove scritte, strutturate e non,
colloqui
Periodica/formativa Verifica processo di
apprendimento
Sommativa
Verifica di sapere, saper fare,
saper essere. Valutazione
quadrimestrale e finale
Consiglio di classe, risultati delle
prove sommative, indicatori
concordati
Scheda ministeriale di valutazione.
Prove finali in uscita
SCUOLA PRIMARIA
il Collegio dei docenti stabilisce, quale criterio generale d’indirizzo nell’attribuzione dei voti da parte dei
docenti della classe per la valutazione nelle prove, e allo scopo di promuovere l’autostima e la fiducia in sé
degli alunni, che non siano attribuiti di norma voti inferiori al 6 nelle classi I e II. Per gli alunni delle classi III,
IV e V è tuttavia prevedibile e utilizzabile anche il voto inferiore. Rimane l’obbligo della unanimità dei
docenti qualora si tratti di voti presenti nei documenti di valutazione periodica e finale, e della loro accurata
motivazione scritta. Pertanto Il Collegio adotta la seguente griglia di corrispondenza fra livelli di
apprendimento e voti.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI
Voto
Le conoscenze risultano molto ampie, articolate ed approfondite.
L'alunno sa applicare quanto appreso in modo sempre ottimale.
L'alunno mostra una piena autonomia* che gli consente una personale rielaborazione di contenuti
10
e procedure.
Le conoscenze risultano complete e approfondite.
L'alunno sa applicare quanto appreso in modo quasi sempre ottimale.
9
L'alunno dimostra una completa autonomia*.
Le conoscenze risultano complete.
L'alunno sa applicare in modo appropriato quanto ha appreso.
8
L'alunno dimostra una autonomia* quasi sempre completa.
Le conoscenze risultano abbastanza complete.
L'alunno sa applicare in modo generalmente adeguato quanto appreso.
7
L'alunno dimostra una discreta autonomia*.
Le conoscenze risultano acquisite in modo sufficiente.
L'alunno sa applicare quanto appreso in/a semplici situazioni didattiche.
6
L'alunno mostra una parziale autonomia*.
Le conoscenze risultano frammentarie.
L'alunno sa applicare con difficoltà quanto appreso.
5
L'alunno dimostra una limitata autonomia*.
SCUOLA SECONDARIA di 1 GRADO
Nella scuola secondaria di 1 grado lo strumento principale per la determinazione e valutazione degli
apprendimenti è la scheda compilata, a seguito di scrutinio intermedio o finale, dal Consiglio di classe. Vi
sono riportate le valutazioni complessive relative alle singole discipline e al comportamento, sulla base dei
criteri fissati nelle griglie di valutazione (generale e disciplinare). Tutte le attività, anche quelle opzionali,
sono soggette a valutazione. In particolare è soggetto a valutazione distinta l’insegnamento sperimentale,
denominato ‘Cittadinanza e Costituzione’, con proposta di voto affidata al docente incaricato dell’ora di
approfondimento.
Per rilevare il grado di raggiungimento da parte dell’alunno degli obiettivi proposti nel percorso didattico
programmato, e verificare la validità del processo didattico ed educativo, sono proposte da ciascun
insegnante le verifiche sistematiche e periodiche in relazione all’attività svolta.
Verifiche orali e scritte
Le verifiche orali e scritte, hanno lo scopo di:
•
verificare il possesso dei prerequisiti iniziali;
•
verificare l’acquisizione dei contenuti , lo sviluppo di abilità richieste e di competenze
riutilizzabili; evidenziare le difficoltà e predisporre tempestivi interventi di recupero;
•
verificare il piano didattico educativo progettato.
Gli insegnanti utilizzano durante il percorso di insegnamento/apprendimento prove diversificate di verifica
e cosi articolate:
PROVE STRUTTURATE
1.
2.
3.
4.
vero/falso
completamento
corrispondenze
scelte multiple a una
soluzione esatta su 4
possibilità
PROVE SEMISTRUTTURATE
1.
2.
3.
4.
PROVE NON STRUTTURATE
Domande strutturate
Saggi brevi
Riassunti
Colloquio strutturato
e semi strutturato
1.
2.
3.
Temi
Riassunti
Colloqui
Criteri generali per la verifica e la valutazione
1.
Prove di Verifica Scritta
•
Si effettueranno 3 prove scritte di verifica a quadrimestre (test, questionari e saggi), 2 prove
scritte per la L2.
•
Le prove scritte vengono corrette secondo criteri comunicati preventivamente all’alunno.
•
Le prove scritte vengono corrette con annotazioni chiare. Eventuale utilizzo di segni
convenzionali va comunicato agli alunni.
•
Le prove scritte vanno ripresentate alla classe, corrette e valutate, entro un termine
massimo di 20 giorni dalla effettuazione.
•
2.
Si avvierà l’alunno ad una progressiva auto-valutazione.
Prove di Verifica Orale e Pratica di Saperi-Abilità-Competenze
•
•
Le prove orali saranno almeno 3 per quadrimestre
Al termine della prova di verifica il docente commenterà sinteticamente quanto effettuato
dall’allievo, con particolare riferimento al progresso o regresso rispetto al rendimento di
partenza o a quello precedente.
• L’insegnante darà indicazioni sulle modalità di recupero.
La prova di verifica tenderà a far approdare l’allievo non a risposte predeterminate, ma a valutare:
•
i saperi acquisiti
•
capacità di rielaborazione
•
abilità
•
competenze.
Le prove di verifica e valutazione orale e scritta avverranno al termine di un itinerario di apprendimento o
percorso apprenditivo e consisteranno in prove concordate disciplinari.
Gli alunni devono avere chiara la logica della verifica e la motivazione della scelta temporale.
Sarà cura dei docenti evitare eccessiva concentrazione di prove scritte ed orali.
Le prove di valutazione saranno di tipo tradizionale e innovativo.
Il nostro Istituto Comprensivo si è dotato di strumenti valutativi, costruiti con omogeneità ed equità, che
consentono una lettura complessiva del processo di apprendimento, del comportamento e dello sviluppo
personale e sociale dell’alunno.
Documenti di Valutazione
La misurazione degli strumenti valutativi è declinata attraverso parametri su scala decimale mediante l’uso
di indicatori e descrittori specifici, approvati in sede di Collegio Docenti.
Sono pertanto ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato, gli studenti che hanno ottenuto
un voto non inferiore a sei/decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
Griglia Valutativa dell’Apprendimento dell’Alunno
Voto in
Parametri di valutazione
Giudizio
decimi
•
10
•
•
•
•
•
9
8
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscenze complete ed organiche con
rielaborazione autonoma e critica
Capacità di comprensione e di analisi ottime
Applicazione efficace ed efficiente delle procedure
Risoluzione dei problemi sicura con risultati esaurienti
e originali
Esposizione ricca, organica, corretta e fluida
Capacità di operare collegamenti interdisciplinari in
modo autonomo
Conoscenze complete, con rielaborazione autonoma
Capacità di comprensione e di analisi precisa
Applicazione completa e precisa delle procedure
Risoluzione dei problemi corretta con risultati
esaurienti
Esposizione ben articolata, chiara e corretta
Capacità di operare collegamenti interdisciplinari
Conoscenze sicure e complete
Capacità di comprensione e di analisi valido
Applicazione corretta delle procedure
Ottimo
Ha raggiunto in modo
eccellente gli obiettivi
della programmazione
Completo
Ha raggiunto gli obiettivi
della programmazione in
modo completo
Apprezzabile
Ha raggiunto gli obiettivi
della programmazione in
7
•
•
Risoluzione dei problemi appropriata
Esposizione pertinente con specifico linguaggio
appropriato
•
•
•
Conoscenze generalmente complete e sicure
Capacità di comprensione ed analisi buone
Applicazione delle procedure e risoluzione dei
problemi con risultati buone
Esposizione corretta
•
•
•
6
Conoscenze essenziali e capacità di comprensione ed
analisi accettabile
Applicazione delle procedure, risoluzione dei problemi
ed esposizione accettabili
modo valido
Buono
Ha raggiunto gli obiettivi
della programmazione
Accettabile
Ha raggiunto gli obiettivi
essenziali della
programmazione
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
5
0-4
Conoscenze parziali e non organizzate
Capacità di comprensione ed analisi stentata
Applicazione modesta e lacunosa delle procedure
Risoluzione dei problemi difficoltosa
Esposizione scorretta
Conoscenze incomplete
Capacità di comprensione ed analisi stentata e scarsa
Applicazione difficoltosa ed errata delle procedure
Risoluzione dei problemi del tutto assente
Esposizione carente e scorretta
Limitato
Ha raggiunto
parzialmente gli obiettivi
della programmazione
Molto limitato
Non ha raggiunto gli
obiettivi della
programmazione
Griglia per le valutazioni periodiche dell’Alunno
L’I.C. in sintonia con le azioni educative didattiche e con approvazione degli Organi Collegiali, ritiene di
presentare alle famiglie, valutazioni intermedie a quelle quadrimestrali per poter monitorare
costantemente i propri figli/ alunni. La griglia si avvarrà dei seguenti parametri valutativi:
LIVELLI
Gravi lacune
Medio-basso
Medio
Medio-alto
Alto
<5
>=5
>6
>7.9 <=9
>9
<=6
<=7.9
<=10
Certificazione delle competenze
(solo per gli alunni alla fine del triennio di scuola secondaria)
Il MIUR con decreto 22/08/2007 n 139 ha emanato un regolamento di certificazione delle competenze
acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione come strumento importante “ al fine di sostenere i
processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli
eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro”
Griglia di valutazione delle competenze relative al comportamento
comportamento
Voto
Frequenza
Note disciplinari
e puntualità
Uso materiale e strutture
Rispetto delle Consegne
della scuola
L’alunno e’ sempre rispettoso
nei
comportamenti
con
i
Utilizza in maniera
docenti, con i compagni, con il
Assenze
Non ha a suo carico
responsabile il materiale e le
Estrema puntualità nelle verifiche,
e/o ritardi
provvedimenti
strutture della scuola.
nelle giustifiche, nel rispetto delle
irrilevanti;
disciplinari.
personale della scuola, anche
9-10
durante visite guidate e viaggi
d’istruzione.
consegne. Esegue quotidianamente i
Partecipa
compiti assegnati
attivamente
al
dialogo
educativo e si propone come
elemento trainante
Il comportamento dell’alunno Frequenta
con
e’ rispettoso nei confronti dei assiduità le lezioni e
docenti, dei compagni e del rispetta gli orari e
Solo sporadicamente non rispetta le
personale
della
responsabile
durante
scuola; comunque
rientra
Non ha a suo carico
visite nel numero di ritardi
consegne ma solitamente esegue i
Utilizza in maniera attenta il
provvedimenti
guidate e viaggi d’istruzione.
8
e uscite anticipate
compiti assegnati e giustifica assenze
materiale e le strutture della
disciplinari.
previste
dalla
vigente
normativa
e/o ritardi con puntualità secondo la
scuola.
vigente normativa disciplinare
d’istituto.
disciplinare
d’istituto
Il
comportamento
Note disciplinari della
dell’alunno
e’
Presidenza in numero
sostanzialmente rispettoso
La frequenza e’
limitato (max 2) e
Utilizza in maniera non
connotata da
comunque non
sempre diligente il
assenze e ritardi
comportante
materiale e le strutture
l’allontanamento
della scuola.
nei confronti dei docenti,
7
dei
compagni
personale
responsabile
e
della
Talvolta non rispetta le consegne.
del
scuola;
durante
le
dalle lezioni.
visite guidate e i viaggi
d’istruzione.
Il
comportamento Frequenta
in
dell’alunno nei confronti dei maniera
Più di due note
disciplinari della
docenti, dei compagni e del discontinua
le
Presidenza e/o note
Utilizza in maniera
che prevedono
trascurata il materiale e le
l’allontanamento
strutture della scuola.
Rispetta le consegne solo
6
personale della scuola e’ lezioni
e
non
saltuariamente.
spesso connotato da azioni rispetta gli orari,
sconvenienti.
numero di ritardi e
dalle lezioni.
uscite anticipate.
Frequenta in
Più di due note
Il comportamento
maniera
dell’alunno nei confronti dei
discontinua le
docenti, dei compagni e del
lezioni e non
disciplinari della
<6
personale della scuola e’
Presidenza e/o note
Utilizza in maniera
che prevedo
trascurata il materiale e le
l’allontanamento
strutture della scuola.
Rispetta le consegne solo
rispetta gli orari,
saltuariamente.
spesso connotato da azioni numero di ritardi e
dalle lezioni.
sconvenienti.
uscite anticipate.
Il 5 in condotta ad un alunno ne determina la bocciatura. Si può assegnare se:
1. Esclusivamente se il detto alunno sia stato sospeso per almeno una volta per più di 15 giorni;
2. Se dopo tale lungo allontanamento l’alunno abbia mostrato di non aver cambiato in meglio il suo comportamento;
3. Se tale valutazione avvenga nella valutazione finale;
Sempre che il Consiglio di classe, pur in presenza delle tre suddette condizioni, (valutazione del comportamento), non decida comunque per il 6(“ferma
restando l’autonomia della funzione docente anche in materia della valutazione del comportamento”).
In allegato a questo piano dell’offerta formativa, sono specificati nel “Regolamento di Istituto”i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità
del comportamento al voto insufficiente e le eventuali sanzioni disciplinari.
L’Istituto Comprensivo “Davanzati-Mastromatteo”, nell’ottica della Scuola dell’Autonomia, prevede il
coinvolgimento di tutti i soggetti della formazione: alunni, docenti e genitori con assunzione di rispettive
responsabilità orientate alla realizzazione del successo formativo.
La loro partecipazione attiva è indispensabile per l’esecuzione e verifica del P.O.F.
La Scuola attiva, pertanto, rapporti Scuola – Famiglia mediante:
•
la condivisione della stesura del POF (Piano dell’Offerta Formativa), realizzato dal gruppo di lavoro, sulla
base delle indicazioni del Collegio Docenti a cui è riconosciuto il compito esperto della Programmazione
Didattica;
•
la comunicazione ai genitori rappresentanti eletti e a tutti coloro che lo richiedano del documento del
POF ;
•
la segnalazione degli esiti del controllo in itinere e al termine dei processi di insegnamentoapprendimento durante colloqui individuali antimeridiani, incontri pomeridiani;
•
le comunicazioni scritte sul diario o cartolina-invito volti a favorire interventi tempestivi da parte delle
famiglie per seguire con sinergia il processo di crescita dei minori
• Incontro-continuità- orientamento in orario pomeridiano con i genitori degli alunni delle classi Ve delle
Scuole Primarie del territorio per la
presentazione delle linee essenziali dell’Offerta Formativa ed il
rilevamento di bisogni, aspettative ed esplicite richieste.
•
La mediazione delle insegnanti delle classi Ve per scambi di esperienze educative e didattiche ed intese
metodologiche.
•
La mediazione dei docenti referenti delle scuole secondarie di 2°grado per chiarimenti sui traguardi da
raggiungere e Piano dell’Offerta Formativa delle scuole superiori presenti nel territorio.
Il contributo dei genitori ha lo scopo di coinvolgere l'alunno nella progettazione, riflessione e autovalutazione
del suo apprendimento e di fornire informazioni sulle competenze maturate in ambiente scolastico ed
extrascolastico.
10. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
10.1 PREMESSA
L'integrazione come traguardo e punto di partenza dell'Istituto
L'integrazione nella scuola significa vivere la presenza della diversità come una realtà quotidiana e non
episodica. La civiltà di un paese si misura dal grado di tutela che attua nei confronti dei cittadini più deboli.
Il sistema di integrazione scolastica italiano, pur essendo più evoluto rispetto ad altri paesi dove esistono
ancora le classi differenziate , è ancora in una fase iniziale. Con la legge 517/77 si sono affermati i diritti alle
pari opportunità e si sono aperti gli istituti <Normali> agli allievi diversamente abili., anche se questo non
vuol dire necessariamente integrazione.
Dall'esperienza della legge 517/77 e dalla sperimentazione che questa ha avviato, sono state poste le basi
della legge quadro 104/92 e si è compresa la necessità di rivedere i metodi di insegnamento, personalizzare
gli obiettivi in considerazione delle capacità e potenzialità degli allievi, attivare interventi globali con il
coinvolgimento di enti, eliminare le barriere architettoniche . La legge quadro, strumento forte per
realizzare l'integrazione scolastica , è stata accompagnata da un gran numero di circolari esplicative e
decreti attuativi. Per realizzare una piena integrazione è necessario conoscere i bisogni educativi particolari,
le differenze individuali e proporre un insegnamento individualizzato. I docenti specializzati e curricolari
hanno il compito di gestire la disabilità e le diversità culturali; devono ricercare nuove strategie che
realizzino i bisogni degli allievi diversamente abili, instaurare un clima di fiducia e fare della disabilità e della
diversità una risorsa per la qualità dell'insegnamento di tutti gli allievi. Occorre anche educare alla diversità
e al rispetto dell'altro, superando il concetto di diverso e le sue connotazioni negative. Siamo tutti diversi,
tutti unici, non migliori o peggiori, solo individui con caratteristiche proprie1.
L’inserimento del progetto per l’integrazione nel Piano dell’Offerta Formativa intende promuovere la
continuità della frequenza scolastica per gli allievi diversamente abili attraverso percorsi che mirino alla:
• Cura e sviluppo dei rapporti di relazione in classe e all’esterno, con gli altri allievi, i docenti e tutto il
personale scolastico.
• Predisposizione di percorsi didattici ed educativi pensati e modulati sulla base delle singole
potenzialità che permettano il mantenimento e/o miglioramento dei livelli di scolarità raggiunti.
• Individuazione dei percorsi più idonei per un progetto di vita.
L’organizzazione scolastica per il sostegno
L’accoglienza nella scuola della persona in situazione di handicap viene realizzata attraverso il pieno
coinvolgimento nella progettazione educativo/didattica di tutto il Consiglio di Classe, nonché del personale
docente specializzato che opera, sulla base del progetto d’Istituto, con lo studente in situazione di
handicap.
Possono essere presenti, sulla base di motivate necessità, ulteriori altre figure professionali qualora siano
previste dal Piano Educativo Individualizzato.
1
Difficoltà di apprendimento Edizioni Erickson Trento Vol.9 Aprile 2004
Sono presenti nella scuola, i Gruppi di Lavoro per l’Handicap, d’istituto e operativo, che si incontrano
periodicamente e prevedono la presenza di docenti, operatori dei servizi, familiari con il compito di
collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte per ogni singolo alunno, dal Piano
Educativo Individualizzato.
Risorse professionali per l’integrazione
L'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili richiede una collaborazione inter-professionale tra
tutti gli operatori messi a disposizione dalle varie istituzioni al fine di assicurare un reale coordinamento tra
i servizi scolastici, sanitari, socio-assistenziali. Tale azione viene esplicitata all'interno del P.E.I., inteso come
il progetto vita del disabile, dove le singole professionalità, ciascuna rispettando le proprie competenze, va
ad interagire con le altre.
I docenti curricolari realizzano il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo
umano, culturale, civile, professionale degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti.
Elaborano, attuano e verificano il PEI, adattandone l'articolazione alle differenti esigenze degli alunni, per
gli aspetti pedagogico didattici, congiuntamente agli operatori e alla famiglia.
I docenti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano; partecipano alla
stesura di tutti i documenti e progetti per l'integrazione; partecipano a pieno titolo alle operazioni con
diritto di voto per tutti gli alunni della classe.
Gli assistenti per l’autonomia e per la comunicazione: collaborano con i docenti, sotto la loro diretta
responsabilità didattica, in tutte le attività scolastiche atte a favorire l'integrazione dell'alunno
diversamente abile e nei rapporti con la famiglia.
I collaboratori scolastici svolgono servizi di ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell'accesso alle
aree esterne, alla struttura scolastica e nell'uscita da essa; svolgono assistenza agli alunni diversamente
abili all'interno della struttura scolastica nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale.
Il referente “interventi a favore degli alunni diversamente abili “svolge mansioni di coordinamento degli
interventi di integrazione; crea raccordi con le scuole di ordine inferiore e superiore, le famiglie, l’Ente
locale, gli operatori socio-sanitari, l’Unità Multidisciplinare; cura il passaggio delle informazioni e la
documentazione relativa all’integrazione; segue gli incontri per l’integrazione.
Il gruppo di lavoro per l’handicap di istituto (G.L.H.I.)
Il Dirigente Scolastico costituisce formalmente i gruppi specificando nominalmente i referenti indicati dai
diversi enti.
E’ composto da:
• Il Dirigente Scolastico;
• I rappresentanti dei docenti curriculari che interagiscono con gli alunni in situazione di handicap;
• Gli insegnanti di sostegno;
• Un rappresentante dei genitori
• Gli operatori dei servizi designati dalle AUSL e dagli EELL;
• Il docente figura strumentale agli interventi a favore degli alunni diversamente abili
Competenze del G.L.H.I.
• Assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni;
• Utilizzo delle compresenze tra docenti;
• Pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici;
• Reperimento di specialisti e consulenze esterne;
• Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap;
• Reperimento e gestione delle risorse materiali: sussidi, ausili tecnologici, biblioteca specialistica;
• Formula progetti per la continuità tra ordini di scuola;
• Formula progetti specifici per l’handicap, in relazione alle tipologie e progetti relativi all’organico;
• Formula progetti di collaborazione e di tutoring fra docenti (in presenza di specifiche minorazioni).
Gruppo di lavoro per l’handicap operativo (G.L.H.O.)
Opera collegialmente, a livello classe, per ogni alunno diversamente abile iscritto a scuola, è composto da:
• Il Dirigente Scolastico;
• I docenti curriculari del Consiglio di classe del singolo alunno;
• Il docente specializzato dell’alunno;
• I genitori dell’alunno;
• Gli operatori dell’Unità Multidisciplinare referenti per il caso (neuropsichiatra, psicologa, assistente
sociale, terapisti);
• Gli operatori sociali e/o tecnici dell’ente locale;
• Eventuali tecnici e/o terapisti privati;
• Il docente figura strumentale agli interventi a favore degli alunni diversamente abili.
Il gruppo si riunisce in date prestabilite secondo un calendario concordato, su convocazione del Dirigente
Scolastico, per la stesura, l’aggiornamento e la verifica del PDF e del PEI.
Incontri per l’integrazione
Gli incontri per l’integrazione hanno il fine di:
• Fornire scambi di informazioni relativamente agli aspetti clinici ed educativi per l’integrazione dello
studente in situazione di handicap, in riferimento alla diagnosi clinica e funzionale;
• Produrre scambi di informazioni per la redazione del Piano Educativo Individualizzato, del Profilo
Dinamico Funzionale e per la verifica degli stessi.
Vengono programmati, concordando con i diversi attori partecipanti le date, gli orari e l’ordine del giorno,
almeno una volta all’anno per ogni singolo alunno (G.L.H.O.) e quando se ne evidenzia la necessità (G.L.H.I.)
e si effettuano nella scuola.
Ruolo del Dirigente Scolastico :
• Coordinare gli interventi e le competenze per garantire l’assistenza agli alunni diversamente abili
all’interno della struttura scolastica, finalizzata al sostegno delle autonomie personali.
• Promuovere una adeguata formazione del personale impegnato in dette funzioni per l’ottimale
conseguimento di questo obiettivo.
• Fornire alle famiglie tutte le informazioni necessarie, previste dalle Leggi 104/92 e dal DPR 24.02.94 e
da tutta la normativa vigente, in materia di integrazione scolastica.
• Concordare con l’Azienda Sanitaria Locale il calendario delle riunioni necessarie alla stesura dei PEI e
delle PDF, per lo scambio delle informazioni necessarie.
• Garantire il passaggio delle informazioni necessarie sull’alunno di cui alla legge 104/92, inviando il
“fascicolo personale” completo dei documenti maggiormente significativi.
• Presentare al GLH provinciale un articolato progetto di intervento a sostegno dell’integrazione
scolastica degli alunni diversamente abili, iscritti a scuola. In tale progetto la scuola indica il
fabbisogno di docenti di sostegno, di assistenti specialistici e per la comunicazione, tenendo conto
del tempo scuola di ogni singolo alunno.
• Procedere, ricevuta comunicazione del contingente di docenti di sostegno assegnato alla loro
istituzione scolastica, alla ripartizione delle risorse tra le classi coinvolte nel processo di integrazione,
avvalendosi della collaborazione del Gruppo di Lavoro Handicap dell’Istituto.
• Garantire l'assistenza di base agli alunni diversamente abili.
• Richiedere il personale per l’assistenza specialistica e la comunicazione, per l’anno scolastico
successivo, alla Amministrazione Comunale.
• Assicurare l’acquisto e la fornitura dei sussidi didattici, delle attrezzature e di ogni altro strumento
legato alle attività didattiche e di laboratorio, adatti a garantire il pieno sviluppo delle potenzialità
personali degli alunni diversamente abili.
Strumenti per l’integrazione.
Profilo dinamico funzionale
All’ingresso nella scuola, dell'alunno in situazione di handicap, entro il mese di dicembre, viene predisposto
un incontro del G.L.H.O. per predisporre il Profilo Dinamico Funzionale.
Il PDF, individua, nell’ambito delle caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno, “le
possibilità di recupero, le capacità possedute”, che devono progressivamente rafforzate e sviluppate nelle
scelte curricolari per l’alunno, evidenziando le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo,
educativo-formativo e socio-affettivo.
Alla redazione del Profilo, concorrono in maniera determinante le informazioni della Azienda Sanitaria
Locale, che ha in cura l’alunno, fornite in forma scritta – nella Diagnosi Funzionale e quelle fornite dalla
famiglia dell’alunno.
Il Profilo è redatto in forma scritta utilizzando il modello predisposto, che costituisce lo schema dei
contenuti minimi.
Tutti coloro che partecipano alla elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale firmano il documento
conclusivo che accoglie ogni osservazione dei presenti.
Al termine di ogni anno scolastico, viene organizzato un incontro del gruppo di operatori che ha redatto il
Profilo Dinamico Funzionale, per effettuarne la verifica e l'eventuale aggiornamento, in sede collegiale. Il
risultato di tale lavoro costituisce il Profilo Dinamico Funzionale su cui si innesta l’attività dell’anno
scolastico successivo.
Strumenti per l’integrazione. Piano educativo individualizzato (PEI)
Il PEI è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati, predisposti per l’alunno in
situazione di handicap in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto
all’educazione e all’istruzione.
Il Consiglio di classe, con l’apporto del docente specializzato operante sul posto di sostegno, degli operatori
dell’Azienda Sanitaria Locale, del Comune, della famiglia e di eventuali altri operatori che a vario titolo sono
coinvolti nell’integrazione dell’alunno:
1.
2.
3.
4.
Elabora, articola, verifica nei tempi concordati il Piano Educativo Individualizzato, secondo uno
schema di contenuti essenziali.
Garantisce le modalità operative più adatte per favorire un’effettiva integrazione nella classe e il
successo formativo (compreso il superamento dell’esame di licenza conclusivo del corso di studi).
Assicura la elaborazione di un progetto più vasto di integrazione dell’alunno in situazione di
handicap, tenendo conto delle risorse esterne alla scuola, della collaborazione degli operatori
dell’Azienda Sanitaria Locale, del parere dell’alunno stesso e della sua famiglia, dei funzionari
dell’amministrazione comunale (assessorati all’istruzione, ai trasporti, ai servizi sociali,….e di
eventuali associazioni di volontariato disponibili sul territorio).
Assicura che il Piano Educativo Individualizzato contenga:
•
la programmazione didattica educativa e disciplinare o per aree ed ambiti di intervento;
•
le modalità di svolgimento ed organizzazione dell’attività didattica dello studente in situazione
di handicap in classe, in piccolo gruppo, nelle attività di laboratorio, oppure se necessita di
altre attività specifiche;
•
l’individuazione degli spazi, degli arredi, degli strumenti, dei sussidi che si ritengono necessari
con l’indicazione delle modalità di impiego e della finalizzazione del loro uso;
•
il progetto, se necessario, riguardante l’eventuale riduzione dell’orario scolastico di frequenza
dell’alunno, da concordarsi con gli operatori dell’Azienda Sanitaria Locale e la famiglia, tenuto
conto delle esigenze formative e dei bisogni dello studente, degli impegni terapeutici o
riabilitativi, del tempo scuola e di qualunque altro elemento determinante per la realizzazione
del progetto di vita.
Nella definizione del Piano Educativo Individualizzato, prima della fine del percorso scolastico, in accordo
con la famiglia, con lo studente stesso, e con l’apporto degli operatori dell’Azienda Sanitaria Locale, il
Consiglio di Classe delinea possibili ipotesi di un percorso di uscita dalla scuola secondaria di primo grado.
Prove d’esame
La valutazione degli alunni riconosciuti in situazione di handicap viene operata, sulla base del P.E.I.,
mediante prove d’esame, anche differenziate corrispondenti agli insegnamenti impartiti ed idonee a
valutare il processo formativo dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di
autonomia iniziali.
Continuità educativa e didattica fra i diversi gradi di scuola
La scuola:
•
Promuove la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di
consultazione con gli insegnanti del ciclo precedente e con quelli del ciclo successivo al fine di
garantire il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona ( legge 104/92, art 3.)
•
Promuove, se necessaria all'integrazione dell'alunno, la costruzione di progetti sperimentali per
garantire che il docente di sostegno del grado scolastico già frequentato accompagni l’alunno
nelle fasi di accoglienza e inserimento nella scuola del grado successivo.
•
Garantisce il passaggio delle informazioni necessarie sull'alunno di cui alla legge 104/92,
inviando il "dossier" dello studente, completo dei documenti maggiormente significativi al
Dirigente Scolastico del grado successivo, entro l’inizio dell’anno scolastico di futura frequenza. Il
dossier contiene:
1.
Diagnosi Funzionale;
2.
Profilo Dinamico Funzionale e relative verifiche/aggiornamenti;
3.
Piano Educativo Individualizzato e relative verifiche/aggiornamenti;
4.
Progetti speciali;
5.
Ulteriore eventuale documentazione.
•
Promuove incontri congiunti tra i docenti dei due gradi scolastici e momenti di comunicazione
con gli operatori dell'Azienda Sanitaria Locale, il personale educativo assistenziale, i genitori
dell'alunno, per la definizione del fabbisogno di risorse, strumenti e ausili, oltre che di docenti di
sostegno didattico e/o personale educativo assistenziale a sostegno dell'integrazione nella
scuola del grado superiore.
Percorsi di orientamento
I Consigli di classe, con l’apporto del docente specializzato di sostegno, della famiglia e degli altri operatori,
e in collaborazione con il personale dell'ASL, con i Servizi Sociali territoriali predispongono, sin dal primo
anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, percorsi di orientamento in vista delle scelte da
effettuare al termine della scuola.
In tale azione di orientamento, il Consiglio di classe considera:
•
le aspettative e gli interessi degli studenti;
•
il loro livello funzionale e le aree di potenzialità;
•
la diagnosi funzionale, il P.D.F. ed il P.E.I..
L’azione di orientamento prosegue attraverso un’azione di monitoraggio all’interno del successivo percorso
scolastico/formativo, con
l’obiettivo di diversificare la scelta effettuata in precedenza e al fine di
programmare, in sede di gruppo operativo, percorsi formativi anche alternativi alla scuola.
Documentazione del percorso di integrazione scolastica
La scuola:
1. cura la redazione, per ogni alunno diversabile, di un “Dossier” (Certificazione, Foglio
Informazioni, Quadro Diagnostico, Diagnosi Funzionale dell'Azienda Sanitaria Locale) ;
2. assicura che i Consigli di classe provvedano alla compilazione dei documenti previsti dalla legge
(Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo Individualizzato), alla programmazione e la
verifica dei progetti specifici relativi alla concreta attuazione del percorso educativo (progetti di
sperimentazione, attività del personale educativo assistenziale, orientamento, richiesta di
finanziamenti specifici, ecc.);
3. si impegna a fornire all’Ufficio per l’Area di Sostegno alla Persona afferente al Centro Servizi
Amministrativi, al Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP) e al Gruppo di Lavoro
sull’Integrazione Scolastica Provinciale (GLH provinciale) copia della documentazione
contenuta nel Dossier Personale degli alunni in situazione di handicap, al fine di procedere alla
ripartizione delle risorse umane e finanziarie disponibili a livello provinciale.
Fasi operative e tempi di attuazione
PERIODO
ATTIVITA’
settembre - Analisi della situazione degli alunni in entrata (G.H.L.I.).
- Lettura della documentazione pervenuta: Diagnosi funzionale, P.D.F., P.E.I. (G.H.L.I.).
- Individuazione della classe più idonea all’inserimento (valutazione di competenze
specifiche dei docenti, esperienze pregresse, clima della classe, ecc….) (G.H.L.I.).
- Prima riunione dei Consigli di classe per la valutazione della situazione in uscita dalla scuola
primaria, predisposizione dei test di ingresso e degli strumenti di osservazione (docenti
curriculari, docente specializzato).
ottobre - Incontro tra docenti, Unità multidisciplinare, genitori ed eventuali altre figure coinvolte nel
progetto di integrazione per predisporre il Progetto educativo individualizzato (G.H.L.
operativo).
novembre - Alla fine del periodo di osservazione, incontri tra docenti, Unità multidisciplinare, genitori
ed eventuali altre figure coinvolte nel progetto di integrazione, per la stesura e
l’approvazione del P.D.F. e del P.E.I. (G.H.L. operativo).
febbraio
- Scrutini: durante lo scrutinio si terrà conto del percorso didattico concordato dal
Consiglio di classe.
La valutazione avverrà secondo i criteri stabiliti e in relazione agli obiettivi
educativi e didattici preventivati nel P.E.I.( in questo caso sulla scheda di
valutazione, deve essere annotato che essa è riferita al P.E.I.).
marzo
-
-
aprile-maggio In tutto l’annoscolastico
giugno
-
Presentazione al GLH provinciale del progetto di intervento a sostegno dell’integrazione
scolastica degli alunni diversamente abili, iscritti a scuola. In tale progetto la scuola indica il
fabbisogno di docenti di sostegno, la presenza di assistenti specialistici (G.L.H.I.).
Ripartizione delle risorse tra le classi coinvolte nel processo di integrazione (GLH d’Istituto),
una volta ricevuta comunicazione del contingente di docenti di sostegno assegnato alla
istituzione scolastica.
Individuazione, tra i docenti dell’organico di diritto, di quelli disponibili alla presa in carica
degli alunni in entrata (G.H.L.I.).
Avvio,di eventuali progetti ponte con le modalità stabilite per i singoli casi (G.H.L.I.).
Richiesta di personale per l’assistenza specialistica e la comunicazione, per l’anno
scolastico successivo all’Amministrazione Comunale
Consigli di classe periodici per aggiornamento della situazione, verifiche e valutazione.
Consiglio di classe finale: valutazione e compilazione di tutta la documentazione da inviare
all’Ufficio scolastico provinciale.
Riunione del G.L.H.I. per verifica dell’attività annuale e ipotesi operative per l’anno
successivo.
Eventuale riunioni di sintesi con l’unità multidisciplinare (G.H.L.O.).
ALUNNI CON DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO SPECIFICO (DSA)
Con il termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) vengono indicate una serie di difficoltà in ambito
scolastico, presentate da studenti normalmente scolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie,
cognitive, psicopatologiche e/o sensoriali.
Il disturbo può interessare l’apprendimento della lettura (dislessia), della scrittura (disortografia) o del
calcolo (discalculia) e quindi determina difficoltà a volte molto rilevanti nell’acquisizione delle cosiddette
abilità scolastiche (difficoltà negli automatismi):
•
lettura
•
scrittura
•
calcolo
ovvero di quelle abilità che costituiscono il nucleo principale dell’istruzione, almeno nei primi anni di
scolarizzazione.
Le disabilità d’apprendimento provocano, in studenti intellettualmente vivaci, dei contraccolpi psicologici:
•
Perdita dell’autostima
•
Tendenza ad assumere ruoli aggressivi per compensare la difficoltà
•
Noia
Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico
Legge170 /2010 art.2
Finalità
La presente legge persegue, per la persona con DSA, le seguenti finalità:
•
Garantire il diritto all’istruzione
•
Favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto.
•
Ridurre i disagi relazionali ed emozionali
•
Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti
•
Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA
Ruolo della Scuola
•
garantire forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico in relazione alle caratteristiche peculiari dei
soggetti
•
garantire una didattica individualizzata e personalizzata
•
applicare strategie didattiche , metodologiche e valutative adeguate(ruolo del PDP come
documento dell’avvenuta applicazione delle strategie)
•
introdurre gli strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere
•
monitorare periodicamente l’efficacia delle misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi
Azioni del Referente DSA
•
Favorire attività di sensibilizzazione, informazione e formazione
•
Mantenere i contatti con famiglie e enti esterni
•
Fornire informazioni, materiali didattici e di valutazione specifici
•
Collaborare con AID e con gli enti di formazione, USP -USR -MIUR
•
Organizzare una mappatura degli allievi con Disturbo Specifico d’Apprendimento.
•
Essere a disposizione dei Consigli di Classe/ Team per impostare il Piano Didattico Personalizzato
•
Individuare gli strumenti compensativi e le misure dispensative e le strategie metodologiche
didattiche più idonee.
Personalizzare l’insegnamento
•
Conoscere i processi dell’apprendimento
•
Individuare punti di forza e debolezza di ogni studente
•
Prendersi cura degli aspetti emotivo- motivazionali e relazionali dell’apprendimento
•
Promuovere modalità di insegnamento flessibili (apprendimento cooperativo, ecc…)
•
Utilizzare mediatori didattici diversificati (software, ausili informatici…)
•
Favorire una didattica per competenze e non per contenuti quindi va intesa come:
•
personalizzazione educativa e didattica,
•
personalizzazione degli obiettivi formativi
•
personalizzazione dei percorsi formativi
Piano Didattico Personalizzato PDP
il PDP è un piano didattico pensato e applicabile per gli alunni con DSA , nei quali la difficoltà non è nella
capacità di apprendimento, ma nelle abilità di utilizzare i normali strumenti per accedere
all’apprendimento, abilità che possono e devono essere supportate, secondo la normativa vigente, per il
raggiungimento del successo formativo.
L’importanza del PDP come strumento utile e costruttivo, che, se opportunamente interpretato e utilizzato
nell’impostazione di metodologie didattiche, oltre a permettere l’apprendimento degli studenti con DSA, ha
una ricaduta positiva sull’intero gruppo-classe.
Analisi del PDP
•
PIANO: studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi; programma, progetto,
strategia
•
DIDATTICO: scopo della didattica è il miglioramento:
dell’efficacia e dell’efficienza dell’insegnamento del docente
il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza
(diminuzione dei tempi e delle
energie) dell'apprendimento dell’allievo.
•
PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti, nella
progettazione del lavoro della classe (C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per
studenti dislessici -DPR 122 giugno 2009 art.10 –Circ. MIUR 28.5.2009)
Il PDP è redatto dal team dei docenti o dal Consiglio di Classe, acquisita la diagnosi specialistica di DSA,
•
all’inizio di ogni anno scolastico entro i primi due mesi per gli studenti già segnalati
•
su richiesta della famiglia in possesso di segnalazione specialistica.
Per redigere il PDP è prevista una fase preparatoria d’incontro e di dialogo tra docenti, famiglia e
specialisti nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze mediante
•
incontro di presentazione tra: il coordinatore della classe, la famiglia dello studente, il Dirigente
Scolastico e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni. (verbalizzazione da parte del
coordinatore);
•
accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la distribuzione della modulistica da compilare
•
stesura finale e sottoscrizione del documento (docenti e genitori dello studente).
Struttura del PDP
La redazione deve contenere e sviluppare i seguenti punti:
1. dati relativi all’alunno
2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
3. caratteristiche del processo di apprendimento
4. individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle
competenze fondamentali
5. strategie metodologiche e didattiche adottate
6. strumenti compensativi
7. criteri e modalità di verifica e valutazione
8. assegnazione dei compiti a casa e rapporti con la famiglia
Analisi dei punti su indicati:
1. si devono riportare
•
i dati dell’alunno integrati e completati con:
-
chi ha redatto la segnalazione,
-
indicazioni della famiglia,
-
Osservazioni, condotte a scuola, delle prestazioni atipiche e degli stili di apprendimento.
• le specifiche difficoltà individuate che l’allievo presenta
• i suoi punti di forza.
2. È molto importante realizzare processi di monitoraggio dell’apprendimento strumentale della lettura,
scrittura e calcolo, utilizzando adeguati strumenti di verifica e osservazioni attente che possano fornire
informazioni specifiche sul livello di acquisizione e di automatizzazione raggiunto da ogni studente in
queste abilità strumentali di base (lettura, scrittura, calcolo).
Oltre che da prove e osservazioni sistematiche eseguite in classe, i livelli di efficienza raggiunti in tali abilità
possono essere ricavati anche da informazioni che provengono dalla diagnosi specialistica.
Gli alunni con dislessia presentano una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a
quanto atteso per età anagrafica, classe di frequenza e istruzione ricevuta;
Il disturbo di scrittura, disgrafia se interessa la grafia, disortografia se interessa l’ortografia, si manifesta
rispettivamente nell’aspetto grafico formale della scrittura manuale e ad una minore correttezza del testo
scritto, un deficit della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto;
La discalculia riguarda l’abilità di calcolo:
•
nell’ambito dell’organizzazione della cognizione numerica, la discalculia, interviene nei meccanismi
di quantificazione, seriazione, comparazione, strategie di composizione e scomposizione di
quantità, strategie di calcolo a mente;
•
nell’ambito delle procedure, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive come lettura e
scrittura dei numeri, l’incolonnamento, gli algoritmi del calcolo scritto.
3. Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di
apprendimento raggiunti. A questo proposito si deve porre particolare attenzione sulle strategie
utilizzate dall’alunno nel suo processo di acquisizione e di studio ed effettuare osservazioni
sistematiche sul modo di procedere dello studente. Le strategie utili devono essere incoraggiate,
mentre si deve far prendere consapevolezza di quelle disfunzionali.
4. Modificare alcuni obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali, permette
agli alunni con DSA, di creare ambienti di apprendimento in grado di promuovere aspetti motivazionali,
affettivi e relazionali, processi cognitivi e metacognitivi che sono alla base dell’apprendimento
significativo .
In questo caso gli obiettivi curriculari vengono calibrati sulle potenzialità dell’alunno facilitandone il
raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.
E’ da rimarcare che l’attuazione di una strategia non deve essere offerta separatamente all’alunno con
DSA, ma deve essere rivolta contemporaneamente a tutto il gruppo-classe nel quale la ricaduta non
potrà essere altro che positiva.
Infatti la presenza di un alunno DSA in un gruppo-classe può essere un valore aggiunto, in quanto
occasione di approfondimento di metodologie didattiche che risultano essere vantaggiose per tutti.
5. Decidere di scegliere o alternare una strategia piuttosto che un’altra dipende dal vero bisogno dell’
alunno con DSA. Generalmente bisogna agire
sulle metodologie didattiche
- ridurre al minimo i modi tradizionali “di fare scuola” (lezione frontale, completamento di schede che
richiedono ripetizione di nozioni o applicazioni di regole memorizzate, successione di spiegazionestudio- interrogazioni ).
- favorire attività nelle quali i ragazzi vengano messi in situazione di conflitto cognitivo con se stessi e
con gli altri
- sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili di apprendimento degli studenti
e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento
- utilizzare mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini)
- stimolare il recupero delle informazioni tramite il braistorming
- collegare l’apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli studenti
- favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità, mediante attività di tipo
laboratoriale.
- sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma di mappe da utilizzare come facilitatori procedurali
nella produzione di un compito.
- ridurre il carico esecutivo implicato nella realizzazione di un compito.
- sollecitare la motivazione nello studente , facendogli percepire di avere la capacità di raggiungere un
obiettivo e di poter svolgere un compito.
sulla flessibilità didattica: il docente, sia in fase di progettazione che durante il percorso
didattico, adatta l’insegnamento alle reali possibilità di apprendimento di ogni studente.
sull’ apprendimento cooperativo: si impara se si lavora insieme per portare a termine compiti
in modo cooperativo, perché si realizza la costruzione condivisa, interattiva e sociale del sapere;
in tal caso:
- lo studente diventa costruttore di conoscenze, esplora il sapere ed è invitato a risolvere situazioni
problematiche.
- l’insegnante diventa facilitatore e organizzatore delle attività di apprendimento
6. Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e le misure
dispensative necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento.
Tra questi, nella scuola secondaria, vanno individuati con particolare cura gli strumenti compensativi e
dispensativi che sarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato.
Strumenti compensativi: strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione
richiesta nell’abilità deficitaria
•
Trasformare un compito di lettura in un compito di ascolto;
•
Registratore, che consente allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
•
Programmi di videoscrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi
sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura;
•
La calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
•
Tabelle, formulari, mappe concettuali, etc
Misure dispensative: sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni
difficoltose che a causa del disturbo non migliorano l’apprendimento;
•
si può essere dispensati dalla prova scritta di inglese, in corso d’anno e in sede d’esame, e svolgere
prove sostitutive equipollenti ( con un pc dotato di sintesi vocale) o in forma orale
•
non è utile far leggere ad un alunno con DSA un lungo brano perché non migliorerebbe la sua
prestazione nella lettura;
•
usufruire di un maggior tempo per lo svolgimento di una prova o di svolgere la stessa su un
contenuto disciplinarmente significativo ma più ridotto ( disturbo nella decodifica degli items della
prova)
•
l’adozione delle misure dispensative dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva
incidenza del disturbo, in nodo da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di
apprendimento dell’alunno e non creare di conseguenza percorsi immotivatamente facilitati.
11.7 Criteri e modalità di verifica e valutazione
Si concordano
•
verifiche orali programmate
•
compensazione con prove orali di compiti scritti
•
uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive..)
•
valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con
eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale
•
prove informatizzate
•
valutazione dei progressi in itinere
7. Nella progettazione del PDP dovranno essere indicate le MODALITÀ DI ACCORDO tra i docenti e la
famiglia:
•
assegnazione dei compiti a casa e modalità su come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri
registrati, ...)
•
quantità di compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più
fatica degli altri, occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento)
•
scadenze con cui i compiti vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi.
•
modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro scolastico a casa può essere realizzato
(uso di strumenti informatici, presentazioni con mappe, powerpoint …)
il PDP è importante per le famiglie perché acquisiscano fiducia nel ruolo della scuola, perché costruiscano
con essa legami significativi, siano a conoscenza dei progressi (anche minimi) rilevabili nel processo di
apprendimento del proprio figlio.
Inoltre il PDP rappresenta un notevole supporto psicologico per far comprendere alle famiglie che, per i
ragazzi con DSA, è possibile costruire un progetto scolastico e di vita di successo (ad esempio la possibilità
di continuare gli studi universitari, d’intraprendere un percorso lavorativo gratificante …, nonostante le
difficoltà ).
Modello del Piano Didattico Personalizzato
SCUOLA SECONDARIA ……………………………..
ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………
1. Dati generali
Nome e cognome
Data di nascita
Classe
Insegnante coordinatore della classe
Diagnosi medico-specialistica
redatta in data…
da…
presso…
aggiornata in data…
da
presso…
Interventi pregressi e/o
effettuati da…
contemporanei al percorso scolastico
presso…
periodo e frequenza…..
modalità….
Scolarizzazione pregressa
Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella
scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
Rapporti scuola-famiglia
2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
Elementi desunti dalla
Elementi desunti
diagnosi
dall’osservazione in
Lettura
classe
Velocità
Correttezza
Comprensione
Elementi desunti dalla
Elementi desunti
diagnosi
dall’osservazione in
classe
Scrittura
Grafia
Tipologia di errori
Produzione
Elementi desunti dalla
Elementi desunti
diagnosi
dall’osservazione in
Calcolo
classe
Mentale
Per iscritto
Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:
Ulteriori disturbi associati:
Altro
Bilinguismo o italiano L2:
Livello di autonomia:
1. DIDATTICA PERSONALIZZATA
Strategie e metodi di insegnamento:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio:
Discipline linguistico-espressive
Discipline logico-matematiche
Discipline storico-geografico-sociali
Altre
4. VALUTAZIONE (anche per esami conclusivi dei cicli)
L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:
Disciplina
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano
Matematica
Lingue straniere
….
….
….
….
….
….
….
Strategie metodologiche e didattiche
•
Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico,
parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce
•
Utilizzare schemi e mappe concettuali
•
Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
•
Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
•
Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”
•
Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella
discriminazione delle informazioni essenziali
•
Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
•
Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione
dei propri processi di apprendimento
•
Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
•
Promuovere l’apprendimento collaborativo
Misure dispensative
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da
apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:
•
la lettura ad alta voce
•
la scrittura sotto dettatura
•
prendere appunti
•
copiare dalla lavagna
•
il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
•
la quantità eccessiva dei compiti a casa
•
l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
•
lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
•
sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico
Strumenti compensativi
Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le
carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono
all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla
correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:
•
formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento
•
tabella delle misure e delle formule geometriche
•
computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner
•
calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
•
registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)
•
software didattici specifici
•
Computer con sintesi vocale
•
vocabolario multimediale
Strategie utilizzate dall’alunno nello studio
•
strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi)
•
modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
•
modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto)
•
riscrittura di testi con modalità grafica diversa
•
usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)
Strumenti utilizzati dall’alunno nello studio
•
strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici)
•
fotocopie adattate
•
utilizzo del PC per scrivere
•
registrazioni
•
testi con immagini
•
software didattici
•
altro
Valutazione (anche per esami conclusivi dei cicli)2
•
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
•
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera)
•
Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento
piuttosto che alla correttezza formale
•
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe
cognitive)
•
Introdurre prove informatizzate
•
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
•
Pianificare prove di valutazione formativa
2
Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni
e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la
verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto
delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di
esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologicodidattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e
della
differenziazione delle prove.
12 FINALITÀ DEI PROGETTI CURRICOLARI E PROGETTI EXTRA-CURRICOLARI
Le attività scolastiche curriculari ed extracurriculari inserite nel POF tendono ad:
• ampliare il campo degli interessi culturali ed espressivi degli alunni;
• a sviluppare, consolidare e potenziare le abilità nelle diverse aree disciplinari;
•
offrire diverse occasioni di conoscenza e di scambi personali, in particolare per gli alunni che
necessitano di ulteriori stimoli e tempi di rinforzo nell’apprendimento.
Attività e progetti, predisposti da apposite commissioni o da singoli docenti, troveranno piena
legittimazione nell'approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio d'Istituto ma la loro attivazione
sarà possibile solo in presenza di appositi finanziamenti.
Attività curricolari inserite nel POF
Attività di accoglienza
Essere una scuola accogliente vuol dire predisporre ambienti ed occasioni adeguati che valorizzino tutte le
risorse disponibili ; poiché la scuola non è solo ambiente di apprendimento ma anche di crescita della
persona, essa diventa spazio di creatività e vitalità in cui ciascun individuo coinvolto ( alunno, famiglia,
corpo docente) possa esprimere sé , i suoi bisogni e i suoi desideri.
Di qui l'esigenza di codificare l'accoglienza in precisi percorsi e momenti in grado di accettare e valorizzare
le individualità, le energie, le competenze per promuovere le identità e favorire la crescita.
Progetti di educazione alla salute ( Rivolti in special modo alle classi di tempo prolungato della
Scuola Secondaria di Primo Grado)
L’educazione alla salute si configura come attenzione e azione della scuola volta a favorire il benessere
degli alunni. Tale situazione si verifica quando i ragazzi stanno bene con se stessi, con gli altri,
nell’ambiente in cui vivono. Mira ad una educazione globale della persona, oltre i consueti contenuti
disciplinari, affinché gli allievi possano compiere delle scelte consapevoli.
Essa si articola in
Educazione alimentare ( ottobre-dicembre 2014)
L’abitudine ad una corretta alimentazione non si limita ad essere una condizione necessaria per
ottenere un regolare e sano accrescimento corporeo, ma rappresenta anche una forma d’investimento
sul futuro stato di salute dell’adulto, in quanto le cattive abitudini alimentari assunte già nell’infanzia
potrebbero perpetuarsi per tutta la vita favorendo il sorgere di patologie.
Educazione Ambientale ( gennaio marzo 2015)
Si inizierà con l’educare i ragazzi
al rispetto dell’ambiente in cui vivono quotidianamente e,
precisamente, della propria aula e dello spazio circostante. Ogni classe si impegnerà ad aver cura della
propria aula e dello spazio esterno adiacente, a mantenerli, il più possibile, puliti o addirittura renderli
più presentabili. Verrà, pertanto, stabilito un regolamento all’interno di ogni classe ad opera degli
stessi alunni, sotto la guida del docente coordinatore, che sarà affisso. Al termine dell’anno scolastico,
sarà premiata la classe che avrà mantenuto e reso più presentabile la propria aula.
Educazione Affettiva ( aprile giugno 2015)
L’obiettivo formativo del progetto è di rendere i ragazzi consapevoli del delicato equilibrio
dell’ecosistema di cui fanno parte e della necessità che da parte di tutti vengano assunti
comportamenti tali da favorire il mantenimento (o il ripristino) di questo equilibrio. Di fondamentale
importanza è quindi la necessità di adottare uno stile di vita che salvaguardi l’ambiente e la natura che
ci circonda e di promuovere quel primario senso di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio
lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano
sia naturali, sia sociali. S’intende quindi in primo luogo sviluppare negli alunni una più approfondita
conoscenza dell’ambiente in cui vivono e dei suoi problemi; successivamente, si punterà a promuovere
in loro atteggiamenti e comportamenti responsabili, basati sulla consapevolezza che anche le singole
azioni quotidiane di ciascuno, se inserite in uno sforzo comune portato avanti dalla comunità locale,
sono in grado di portare a risultati significativi per quanto riguarda il risparmio delle risorse naturali e
la salvaguardia dell’ambiente naturale.
Progetto Continuità
Il principio della continuità educativa esige che i passaggi tra i diversi ordini di scuola siano ben monitorati e
che i docenti, nell'anno precedente e in quello successivo, collaborino, in termini di scambio di
informazioni, di progettazione e verifica di attività educative e didattiche, con la famiglia, con il personale
che ha seguito gli alunni negli anni precedenti
È, inoltre, utile che gli insegnanti seguano negli anni successivi l’evoluzione del percorso scolastico degli
allievi perché possano migliorare il proprio complessivo know how formativo e orientativo, ed affinare, in
base alla riflessione critica sull’esperienza compiuta, le proprie competenze professionali di intuizione e
giudizio e le proprie pratiche professionali autovalutative.
Nessuno degli obiettivi formativi assegnati ed assegnabili alla continuità educativa e didattica sarebbe
realisticamente perseguibile
•
se tutti i docenti (e tutti gli altri operatori) non riconoscessero il valore specifico e la pari dignità di
ciascuna delle scuole che strutturano l’Istituto;
•
se non fossero previste ed incoraggiate tutte le possibili forme di collaborazione professionale tra i
docenti delle varie scuole
Attività previste nell'ambito del progetto continuità:
Incontro con l'autore presso Rigenera tra le classi quinte e le prime della secondaria di 1° grado
Lezioni aperte presso la scuola secondaria di primo grado
Elaborazione di un calendario sul tema dell'alimentazione a cura delle classi a tempo prolungato della
scuola secondaria di 1° grado e le classi quinte della scuola primaria
Collaborazione con Rigenera e con le altre associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio
attraverso le visite in orario curricolare di Mostre e le attività di “Incontro con l'autore”
TABELLA DELLE ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE INSERITE NEL POF
ATTIVITA’
DOCENTI
CLASSI/
SEZIONI
DATE ATTIVITA’
ESTERNI
SCUOLA
Lingua
tutte
febbraio 2015Aprile 2015
Esperto
DELL’INFA
inglese
Ameruoso
Nicoletta
D’Ercole
Patrizia
Giovanniello
Teresa
Lanzisera
Emma
Rizzi
Antonietta
ORDINE DI
SCUOLA
NZIA
esterno
di
madrelin
gua
Francabande
ra
Mariangela
SCUOLA
TEATRO
PRIMARIA
spettacolo
Tutte le
tutte
Ottobre
docenti di
Novembre
classe
Dicembre
natalizio
“il mondo
che
vorrei”
TEATRO
Tutte le
tutte
Aprile
docenti di
spettacolo
classe
Maggio
di fine
anno “
Pinocchio”
Giugno
SCUOLA
SECONDA
RIA DI 1
La lingua
cambia nel
tempo:
LATINO
Docente di
italiano
terze
Febbraio 2015Aprile 2015
GRADO
Olimpiadi
di
Matemati
ca
Tatulli ,
Lacetera,
Florio,
Logrieco,
Maiellaro,
Orofino
prime
second
e
terze
Colasuonno
Angela
Classi
terze
Potenziam
ento di
llingua
inglesse
Novembre '14
Visite Guidate e Viaggi d’istruzione
Sono considerate momento didattico a tutti gli effetti e, come tale, non possono prescindere dalla
programmazione curriculare. Sono, pertanto, coerenti con le attività didattiche dei singoli docenti e
raccordate nei Consigli di Classe.
Sono previsti viaggi di istruzione da uno a tre giorni, di giorni 1 per le prime classi, di giorni 1 per le
seconde classi, di giorni 3 per le terze classi (se possibile).
Viaggi e visite d’istruzione devono garantire finalità formative ed essere da collegamento tra
esperienza scolastica ed extrascolastica.
Ogni classe potrà effettuare cinque uscite in tutto; ove non sarà possibile concordare le mete per
minimo due classi,la visita non si potrà realizzare per motivi di costo. Nel caso una meta sia
raggiungibile con il treno, la classe potrà organizzarsi anche da sola e la coordinatrice si impegnerà a
contattare le relative agenzie
Visite guidate/viaggi di istruzione
durata
periodo
Scuola/Classe
/Sezione
Plesso scuola
Mezza
maggio
DINOSAURI CASTELLANA GROTTE
Infanzia “Davanzati”
Plesso scuola
Infanzia “Resistenza”
giornata
Mezza
PLANETARIO
giornata
FATTORIA DIDATTICA
Plesso scuola
Mezza
Infanzia
PLANETARIO
“Mastromatteo”
FATTORIA DIDATTICA
Scuola primaria
Classi PRIME
Mezza
LAMA BALICE
Scuola primaria
Classi SECONDE
Scuola primaria
Classi Quarte
giornata
Mezza
MASSERIA DIDATTICA
Scuola primaria
Classi terze
giornata
giornata
Mezza
DINOSAURI CASTELLANA GROTTE
Gennaio ‘15
giornata
Petruzzelli di Bari
Intera
Cittadella Mediterranea della
Scienza” di Bari
giornata
Aprile/maggio
Intera
Scuola primaria
Classi quinte
Scuola secondaria di
Visita ai castelli della provincia BAT
giornata
Mezza
Dicembre
giornata
2013
Intera
1/15
Napoli- Paestum
giornata
maggio’14
spettacolo cinematografico
Mezza
Dicembre
giornata
Intera
2013
maggio’14
spettacolo teatrale
1 grado
Classi prime
aprile
Classi seconde
Napoli
Classi terze
Roma e Tivoli
Bari: acquedotto pugliese
Bari: Sacrario
Bari: istituto Geologia
Cassano: azienda agricola
giornata
3 giorni
Mezza
giornata
Mezza
giornata
Mezza
giornata
Mezza
giornata
Marzo 2014
Febb-marzo
Febb-marzo
Febb-marzo
Febb-marzo
Obiettivi formativi:
4. arricchimento culturale e professionale;
5. socializzazione;
6. osservanza e rispetto delle regole;
7. stimolo degli interessi.
Gli obiettivi didattici saranno strettamente legati alle mete prescelte ed individuati da ciascun
responsabile di progetto che avrà cura di esplicitarli nella relativa scheda.
Orientamento
E’ noto che la Scuola Secondaria di primo grado è la scuola della educazione integrale che colloca
nel mondo e orienta favorendo contemporaneamente la costruzione dell’identità di ogni alunno.
Infatti, orientarsi è in prima istanza avere coscienza della posizione relativa che si occupa in una
realtà complessa come quella contemporanea.
Sono in gioco le capacità di contestualizzazione della realtà, rispetto a specifici sistemi valoriali, la
maturità di decidere del proprio futuro “ progetto di vita “ e di partecipare attivamente allo sviluppo
della società.
Tale processo coinvolge ogni disciplina in una visione euristica del processo didattico.
Nel quadro della attività di orientamento, circa un mese prima delle iscrizioni, vengono organizzate
degli incontri con referenti delle scuole secondarie di secondo grado dei Comuni vicini per i
genitori e i ragazzi delle terze classi al fine di avere delle iniziali informazioni sui diversi curricoli
scolastici attuati dagli Istituti delle Scuole Superiori , anche mediante sportelli di ascolto.
Non calendarizzabili eventuali iniziative con Enti locali e/o regionali di partecipazione a concorsi vari
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO: FORMAZIONE DOCENTI
La formazione del personale sarà affidata non solo alla partecipazione ed iniziativa di aggiornamento
riconosciute, ma anche alla formazione di laboratori fondati sulla ricerca- azione e sul confronto,
piuttosto che sull' aggiornamento direttivo.
Si prevede l’approfondimento di alcune tematiche fra le seguenti proposte:
•
indicazioni per i nuovi curriculi
•
Uso del Registro Elettronico
•
Sicurezza;
•
Disturbi Specifici Di Apprendimento
Patto di Corresponsabilità educativa e Regolamento di Istituto
Il "Patto Educativo di Corresponsabilità" (previsto nel D.P.R. 21 novembre 2007, n.235) tra scuola e
famiglie segnala e sottolinea la necessità di una forte alleanza educativa tra le due istituzioni sociali a
cui è affidato il delicatissimo compito di istruire e formare le giovani generazioni.
Per dare concretezza alla propria fondamentale missione formativa, la scuola e la famiglia non
possono sottrarsi al loro dovere istituzionale che non si esaurisce in una semplice collaborazione, ma
che impone una profonda condivisione dei valori che sostanziano la convivenza civile e democratica.
Pertanto, la scuola dovrà perseguire costantemente l’obiettivo di costruire una alleanza educativa
con i genitori degli alunni.
D'altra parte i genitori dovranno impegnarsi a supportare quotidianamente gli interventi educativi e
didattici dell’istituzione scolastica.
Il "Patto Educativo di Corresponsabilità" viene congiuntamente sottoscritto dal Dirigente Scolastico e
dai genitori per sottolineare con un gesto simbolicamente assai significativo le responsabilità che la
scuola e la famiglia consapevolmente si assumono ciascuna nel rispetto dei reciproci e diversi ruoli
istituzionali e sociali.
l Regolamento d'Istituto è espressione dell’autonomia organizzativa di questa istituzione scolastica
dotata di personalità giuridica e disciplina i comportamenti degli utenti e/o attori del servizio
scolastico i quali – in relazione al ruolo ed alla funzione che esplicano – sono tenuti a rispettarlo ed a
farlo rispettare.
All’interno del Regolamento, vengono presentate:
· le regole del contesto scolastico;
· i diritti e i doveri degli alunni e delle alunne,
· le norme comportamentali alle quali studenti e docenti devono attenersi;
· il sistema delle sanzioni disciplinari;
· la gestione delle eventuali assenze degli alunni e delle alunne;
· l’organizzazione del momento di entrata ed uscita degli studenti e delle studentesse da scuola;
· la gestione dei rapporti scuola-famiglia
Pertanto, il presente PIANO DELL'OFFERTA FOMATIVA prevede tra i suoi allegati come parte
integrante sia il Patto Educativo di Corresponsabilità sia il Regolamento di Istituto
Un ideale in cui crediamo
“Una comunità non è tale che quando la maggioranza dei membri sta
facendo il passaggio da "la comunità per me" a "io per la
comunità", cioè quando il cuore di ognuno si sta aprendo ad ogni
membro, senza escludere nessuno….
é il passaggio dall'egoismo all'amore...
La comunità non è coabitazione, perché questo è una caserma o un
albergo.
Non è una squadra di lavoro e ancor meno un nido di vipere! È quel
luogo in cui ciascuno sta emergendo dalle tenebre dell'egoismo
alla luce dell'amore vero.
Questo si traduce in una attenzione all'altro che a poco a poco diviene
impegno, riconoscimento di un legame, di un'appartenenza
vicendevole. È ascoltare l'altro mettersi al suo posto, capirlo,
interessarsene. È rispondere alla sua chiamata e ai suoi bisogni più
profondi.
È compatirlo, soffrire con lui, piangere quando piange, rallegrarsi
quando si rallegra, essere felici quando l'altro è lì, tristi quando è
assente; è restare vicendevolmente uno nell'altro, prendendo
rifugio uno nell'altro.
JEAN VANIER