Il Comune di Piombino Dese

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Il Comune di Piombino Dese
edizioni
PIOMBINO
DESE
Anno III - n. 3 Dicembre 2012
QUADRIMESTRALE D’INFORMAZIONE DEL COMUNE DI PIOMBINO DESE
Inaugurazione
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2
Il Sindaco
L’importanza del lavoro
I giovani dovranno sapersi dare da fare
Cari Concittadini,
stiamo per salutare il 2012 un anno certamente difficile sotto molti aspetti. Il
problema principale che la nostra gente vive, oggi, è quello della precarietà del
lavoro. Quando in una famiglia uno dei coniugi perde il lavoro, oppure si trova in
cassa integrazione a stipendio ridotto, la situazione diventa molto complicata a
volte addirittura tragica. Le nuove generazioni davano per scontato il lavoro nel
ricco Nord-Est: bastava guardarsi intorno e scegliere quello che meglio confaceva alle proprie capacità ed aspirazioni. Con la crisi abbiamo capito di essere un lembo di terra nella periferia del mondo e che gli effetti che si riversano
sulla vita nostra di tutti i giorni hanno, spesso, cause lontane e, a volte, di natura speculativa e approfittatoria.
Le generazioni passate, provate da grandi sacrifici, hanno saputo ricostruire
e far prosperare un’Italia martoriata dalle guerre e dai conflitti sociali spesso
altrettanto sanguinosi e feroci.
Sapranno le nuove generazioni affrontare la morsa della crisi con la stessa
caparbietà e volontà dei nonni e dei padri? Possediamo ancora quell’anelito che
può farci desiderare grandi traguardi da raggiungere e superare? I giovani di
oggi hanno la corazza degli uomini di ieri per affrontare a viso aperto le ingiurie del presente e le prove dolorose che la vita può riservare?
Spingendo più a fondo l’analisi è giusto chiedersi se quella che stiamo vivendo
sia solamente una crisi economico-finanziaria o non sia, piuttosto, una crisi dei
valori fondanti la nostra società.
Forse lo sforzo cui siamo chiamati, ciascuno nei limiti delle proprie competenze e ruoli, è quello di ri-flettere, ovvero di guardarsi dentro senza infingimenti
per capire chi siamo veramente e dove vogliamo andare. Se c’è un positivo nelle crisi è che ti costringono a fermarti per ripartire.
Ecco, nella sosta, magari forzata, bisogna riuscire tutti insieme ad individuare la strada giusta lungo la quale riprendere il cammino sia come singoli che
come comunità.
All’inizio il ritmo sarà lento e affaticato ma, se la direzione è quella giusta, nessun passo sarà sprecato.
Auguro, a nome dell’Amministrazione Comunale, a tutti voi i migliori auguri di
un sereno Natale e di un 2013 che sappia farci intuire, tutti insieme, la meta verso cui dirigere i nostri sforzi.
Il Sindaco
Avv. Pierluigi Cagnin
PIERLUIGI
CAGNIN
Sindaco e Assessore
al personale, all’urbanistica,
all’edilizia privata,
alla comunicazione
e alla cultura
IL PRIMO CITTADINO
SCATTA UNA FOTOGRAFIA
DELLA SITUAZIONE
LAVORATIVA ATTUALE:
UN MOMENTO DI EMPASSE
DA CUI SARÀ DIFFICILE
USCIRE, MA NON IMPOSSIBILE
3
PIOMBINO
DESE
edizioni
Sommario
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È EDIZIONI
Edizione di Piombino Dese - Dicembre 2012
L’importanza del lavoro
Registr. Trib. di Treviso nº 137 del 09/03/2010
Aria nuova in biblioteca
DIRETTORE RESPONSABILE
I giovani dovranno sapersi dare da fare
Nominato il nuovo Comitato di Gestione
Martina Berno
Ok al piano degli interventi
Erano 160 le richieste pervenute
PROPRIETARIO EDITORE
760 km… in bici
Piombinesi sul cammino di Santiago di Compostela
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Ama la vita, vivi lo sport!
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Terza edizione della Festa dello Sport del Camposampierese
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Regolamento di Polizia rurale
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Grazie preside
REDAZIONE
Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n° 48 del 26.11.2009
Da parte dell’Amministrazione Comunale un ringraziamento a Rinaldo Coggi
Doposcuola
Servizio attivato per i genitori che lavorano
Non far arrossire le stelle
I racconti di Teresa Marinello
Ufficio assessori
del Comune di Piombino Dese
Responsabile di redazione
Dott. Endrius Salvalaggio
Piombino Dese commemora
il 40° anniversario della caduta degli aerei dell’aeronautica militare
Nuovo scrittore piombinese Matteo Zanatta
In Biblioteca Comunale spazio al giovane autore locale
Letture ad alta voce
L’importanza di iniziare da piccoli
REALIZZAZIONE
Grafica, raccolta pubblicitaria, stampa
a cura di Grafì Comunicazione - Grafì Edizioni
PERIODICITÀ
Grazie don Davide
Ora si occuperà a tempo pieno della Caritas tarvisina
Quadrimestrale distribuzione gratuita
Benvenuto don Giorgio
Arciprete anche di Levada e Torreselle
Intitolata una nuova piazza
a Mons. Antonio Dal Colle
Dal sogno… alla realtà
A cura dell’Associazione Teatrale I Castigamati di Levada di Piombino Dese
TIRATURA
4.500 copie
FINITO DI STAMPARE
Dicembre 2012
Orari di ricevimento SINDACO e ASSESSORI COMUNALI
Sindaco Avv. Pierluigi Cagnin
[email protected]
Cell. 335.1898717
Vicesindaco e Assessore Livieri Ilario
Programmazione Economica, Tributi, Bilancio,
Politiche Economiche, Sport e Tempo Libero,
Sistema Informatico, Ambiente, Ecologia, Agricoltura
Assessore Scquizzato Francesco
Lavori Pubblici, Edilizia Pubblica, Patrimonio,
Manutenzioni, Edilizia Scolastica, Artigianato,
Attività Produttive, Istruzione
Assessore Formentin Gianni
Viabilità, Trasporti, Commercio, Verde Pubblico,
Arredo Urbano, Sistema Informatico Territoriale,
Assetto Idrogeologico, Sicurezza Idraulica,
Sicurezza e Polizia Locale
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Cell. 335.7250066
[email protected]
[email protected]
Assessore Vanzetto Silvano
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Personale, Urbanistica, Edilizia Privata,
Comunicazione e Cultura
Servizi Sociali, Valorizzazione Parco del Sile,
Protezione Civile, Industria, Distretto Veneto
del Lampadario
martedì e giovedì 15.00 - 18.00
sabato
9.00 - 12.00
su appuntamento: tel 049 9369415
sabato
10.00 - 12.00
su appuntamento: tel 049 9369415
martedì
9.30 - 11.00
senza appuntamento,
oppure su appuntamento: tel 049 9369415
martedì
sabato
15.00 - 18.00
10.00 - 12.00
su appuntamento: tel 049 9369415
giovedì
11.00 - 13.00
su appuntamento: tel 049 9369415
Un grazie di cuore da parte dell’Amministrazione comunale e dell’Editore, agli Operatori Economici che hanno permesso la realizzazione
di questo periodico a “costo zero” per il comune di Piombino Dese.
Novità
Aria nuova in biblioteca
Nominato il nuovo Comitato di Gestione
Con il rinnovo dell’Amministrazione
Comunale avvenuta il mese di Maggio 2012, anche il Comitato di Gestione della Biblioteca è stato rinnovato.
Durante la prima riunione del Comitato, con la presenza dell’Assessore alla Cultura, Avv. Pierluigi Cagnin,
e del presidente della Consulta delle Associazioni, Manera Simone, si è
svolta la votazione per il rinnovo delle
cariche, nominando presidente, Caicci Federico, vice-presidente Bianco
Germano e segretario, Tosatto Erica;
del comitato fanno parte anche Peron
Gabriele, Soffiato Antonella, Marconato Elena, Erica Tosatto e Mason
Mariarosa. Sostanzialmente, in continuità con il precedente Comitato, la
maggior parte dei componenti è stata riconfermata, un forte segnale di
stima e fiducia da parte del Sindaco e
della Giunta per l’operato svolto negli
ultimi 5 anni.
Il comitato di Gestione si ritrova con
cadenza mensile ed ha il compito primario di istituire, promuovere e organizzare le varie iniziative culturali del
Comune e la gestione del patrimonio librario della biblioteca (scelta di
nuovi titoli, implementazione di alcuni
filoni letterali-scientifici), attraverso
la stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura, ed i collaboratori della biblioteca. Tra le varie attività
ricordiamo sicuramente la più riuscita, ovvero la Mostra del Libro, che
ogni anno a maggio cerca di far avvicinare giovani e adulti al magico mondo
della lettura, anche attraverso presentazioni di libri ad opera degli stes-
si autori. In questi ultimi anni, soprattutto grazie alla collaborazione con
OIS Tour, sono state organizzate delle uscite culturali ben riuscite, visto
l’impegno e il buon numero di partecipanti. Per il prossimo anno si intende proporre, oltre alle classiche iniziative, dei percorsi che cerchino di
valorizzare alcuni aspetti della nostra
realtà locale. Un’idea potrebbe essere la riscoperta delle bellezze artistico-naturalistiche del nostro Comune,
che spesso ignoriamo, ma che sempre più iniziano ad interessare anche
persone e turisti provenienti da altre
zone, questo anche grazie all’apertura della nuova pista ciclabile “Ostiglia”.
Vogliamo che la Biblioteca diventi
un centro culturale per il paese, che
permetta l’aggregazione e crescita
intellettuale, per questi motivi siamo
aperti a suggerimenti e consigli, al
fine di migliorare le nostre iniziative.
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di Trevisan Silvano
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5
Urbanistica
Ok al piano degli interventi
Erano 160 le richieste pervenute
Nel Consiglio Comunale, del 28 settembre scorso, dopo un percorso iniziato nel 2011 con l’adozione e successiva approvazione del Piano di
Assetto de Territorio, l’Amministra-
zione comunale ha approvato il Piano
degli Interventi. Circa 160 cittadini del
comune hanno presentato delle manifestazioni di interesse volte a modificare l’attuale PRG. In questa prima
fase si è cercato di dare una risposta
ad una buona parte di loro, rendendo coerente lo strumento operativo
(PI) con il PAT, riducendo la perequazione urbanistica nelle aree soggette
a lottizzazione e inserendo un numero consistente di nuovi lotti edificabili
nelle zone ad urbanizzazione diffusa,
permettendo la costruzione di nuove abitazioni in zone già dotate delle principali opere di urbanizzazione.
Con questo strumento, finalmente si è
riusciti a dare delle risposte concrete
alle esigenze abitative dei nostri cittadini. L’obiettivo che ci siamo posti
è stato quello di favorire l’insediamento nel comune di nuove famiglie
Piombinesi, dando la possibilità ai
figli di costruire l’abitazione vicino ai
genitori. In questi giorni il Piano degli
interventi è in visione presso la casa
Comunale e nel sito internet www.
comune.piombinodese.pd.it fino al 2
novembre, nei successivi trenta giorni chiunque potrà presentare osservazioni (scadenza il 3 dicembre). Il
Consiglio Comunale delibererà poi
l’approvazione definitiva.
Un pulmino nuovo per il trasporto sociale
Il 23 dicembre 2012 la consegna ufficiale del mezzo
È prevista per il 23.12.2012, ore
10.30, presso la Sala Consigliare
di Piombino Dese la cerimonia ufficiale di consegna del nuovo mezzo
in dotazione ai Servizi Sociali. L’
Amministrazione comunale intende
continuare a garantire il trasporto
gratuito verso centri specialistici e
socio-assistenziali di anziani o cittadini non autosufficienti o in difficoltà. Questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale che ha
sottoscritto con la ditta PVD Piano
Disabili Veneti Srl, società promo-
trice del progetto, un contratto di
comodato d’uso gratuito per la concessione di un nuovo mezzo da adibire al trasporto sociale.
Grazie ad un progetto che ha coinvolto le imprese e le attività commerciali locali avremo a disposizione un
veicolo più capiente del precedente
(Traffic Renault 9 posti) attrezzato per
il trasporto di persone diversamente
abili, per gli anziani non autosufficienti e in generale per tutti i cittadini che siano impossibilitati a usare
mezzi propri o pubblici e che abbiano
necessità di trasporto per esigenze
sanitarie, terapeutiche, riabilitative, scolastiche”.
Questo senza costi eccessivamente
onerosi per il bilancio comunale.
Grazie infatti alla solidarietà e alla
collaborazione dimostrata dalle
imprese commerciali locali, che
hanno contribuito all’iniziativa in
cambio della concessione di spazi
pubblicitari sul mezzo.
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Cittadini
760 km… in bici
Piombinesi sul cammino di Santiago di Compostela
LOREDANA MARTIGNON E
DAVIDE SCABBIA SONO ANDATI
DA PAMPLONA A SANTIAGO DI
COMPOSTELA ATTRAVERSO
STRADE STERRATE E SENTIERI
Due Piombinesi dell’Ass. Amici di
Francesco, Loredana Martignon e
Davide Scabbia, quest’estate si sono
recati a Pamplona (Spagna) dove sono
partiti l’otto di agosto e sono arrivati
dopo 760 Km, percorsi in bicicletta tra
strade sterrate e sentieri il 22 agosto
nella Cattedrale di Santiago di Compostela. Il viaggio parte da un modo
insolito di festeggiare il 25° di matrimonio tra Loredana e Davide.
Non eravamo soli “dicono i due piombinesi, molti come noi si alzavano al
mattino presto tra il buio e il freddo
per continuare la marcia del giorno
prima fino alle prime ore del caldo”.
Un’esperienza indimenticabile, per
chi avesse voglia di intraprendere
un’impresa come questa.
Molte le testimonianze per chi è già
ILARIO
LIVIERI
Vicesindaco e Assessore alla
progr. economica, ai tributi,
al bilancio, alle pol. economiche,
allo sport e tempo libero, al
sist. informatico, all’ambiente,
all’ecologia, all’agricoltura
stato da queste parti, la Cattedrale
è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985.
È, prima di tutto, uno straordinario
insieme di monumenti raggruppati attorno alla tomba di Santiago El
Mayor (Giacomo il Maggiore), e destinazione di tutti i percorsi del maggiore pellegrinaggio della Cristianità fin
dal X secolo. Il Cammino di Santiago
è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1993.
7
Sport
Ama la vita, vivi lo sport!
Terza edizione della Festa dello Sport del Camposampierese
L’auditorium Ferrari di Camposampiero, gremito in ogni ordine di posti,
ha ospitato sabato 27 ottobre la 3a
edizione della “Festa dello sport del
Camposampierese - Ama la vita, vivi
lo sport!”, organizzata dagli assessori allo sport degli undici comuni del
camposampierese: Samuele Peron
(Borgoricco), Valter Gallo, (Campodarsego), Gianfranco Bellotto (Camposampiero), Livio Genesin (Loreggia), Diego Bertoldo (Massanzago),
Ilario Livieri (Piombino Dese), Paolo
Filippi, (San Giorgio delle Pertiche), Matteo Beghin (Santa Giustina in Colle), Manuel Zugno (consigliere delegato, Trebaseleghe), Dante
Zanellato (Villa del Conte), Paolo Callegaro (Villanova di Camposampiero),
in collaborazione con la Federazione
dei Comuni e la Sanp.
La serata, un vero e proprio “Gran
Galà” dello sport del territorio ha fornito l’occasione per conoscere i talenti
che si sono messi in luce nell’ultima
stagione, ma anche per valorizzare
lo straordinario movimento sportivo
di cui sono espressione. Più di 170
le associazioni sportive attive negli
undici comuni del comprensorio, a
testimonianza di una realtà sportiva fortemente radicata che è stata
messa in luce nel corso della serata
cui sono intervenute le massime
autorità dello sport della Regione e
della Provincia.
L’Ass.re allo Sport, Ilario Livieri ha
premiato in apertura i seguenti atleti
e società, distintisi per i risultati e per
l’impegno nello sport e per lo sport:
Chiara Aggio - Francesco Torre, pattinaggio artistico– Juniores Piombinese, calcio.
Un riconoscimento speciale è stato
attribuito a Chiara Rosa (premio ritirato dal papà Antonio) ed a Ruggero
Pertile che hanno rappresentato il
camposampierese alle Olimpiadi di
Londra 2012.
Il premio speciale “Un sorriso per lo
Sport”, in memoria di Giampaolo Vecchiato è stato consegnato all’U.S.D.
Borgoricco Calcio.
In chiusura, il clou della serata, con
la proclamazione dell’ “Atleta Camposampierese dell’anno”. Gli assessori nell’annunciare il vincitore hanno
dato lettura della seguente motivazione:
MOTIVAZIONE ATLETA CAMPOSAMPIERESE DELL’ANNO 2012
In una stagione sportiva in cui i colori
azzurri si sono distinti conquistando
ionalità
Profess enienza
e Conv
PRONTO
IN
C el l. 3 4 TERVENTO
8
C el l. 3 4 0 8 2 1 0 8 8
8 88557
54
S. E. F.
Articolo in parte estratto dal comunicato originale della Festa dello Sport
del Camposampierese.
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numerosi allori alle Paraolimpiadi di
Londra ed in cui, parallelamente, si è
assistito all’esplosione dell’interesse
dell’opinione pubblica nei confronti
delle competizioni sportive riservate agli atleti diversamente abili, il
camposampierese si è fatto grandissimo onore grazie ai prestigiosi successi ottenuti da due splendidi atleti,
che ai Campionati Mondiali di Atletica Leggera IASDF, svoltisi alle Isole
Azzorre in maggio hanno conquistato
le medaglie più ambite.
Un’edizione, quella lusitana che
rimarrà scolpita nelle menti degli
sportivi italiani che supportano l’attività della Federazione Italiana Sport
Disabilità Intellettivi Relazionali .
Quindici medaglie: nove oro e sei
argento, il bottino finale della nostra
nazionale.
Michele Zugno, che vive a Trebaseleghe, si è aggiudicato la medaglia d’argento nei 400 e 800 metri, salendo sul
gradino più alto del podio insieme ai
compagni di staffetta nella 4x100 e
nella 4x400.
Addirittura tre allori iridati per
Roberto Casarin, che vive a Camposampiero, che ha riportato in Italia
l’oro nel triathlon al termine di una
gara perfetta ed ha vinto altri due ori
nella staffetta. Ancora più significativo il risultato considerato che alla
rassegna iridata partecipavano 167
atleti provenienti da tutto il mondo.
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Nasce nel 2002 per diffondere nel territorio la cultura americana dell’Hip Hop. Dal 2009, introduce la danza classica, il modern jazz, la pre-danza (2-5 anni), la pallavolo e il mini-volley.
Nel 2010 nasce il settore cultura, offrendo attività di ripetizioni e doposcuola domiciliare, recupero debiti formativi e progetto ludico-educativi quali campi scuola e attività ricreative per
l’estate, seguiti da studenti universitari e docenti qualificati. Una realtà giovane, dinamica, professionale e alla portata di tutti.
Ci trovi a TREBASELEGHE (con l’Hip Hop e la pre-danza), a MORGANO (con l’Hip Hop, la pre-danza, la danza classica e modern-jazz) e a BADOERE (con la pallavoloe il mini-volley).
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MASSANZAGO (palestra comunale) con PRE-DANZA (2-5 anni) il Martedì e Giovedì dalle 17.00 alle 18.00e HIP HOP (Vari livelli) dalle 18.00 alle 19.00
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9
Manutenzioni
Regolamento di Polizia rurale
Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n° 48 del 26.11.2009
Si riportano alcuni articoli sul Regolamento di Polizia rurale, nella speranza di fare evitare al Cittadino
di Piombino Dese eventuali sanzioni da parte della Federazione dei
Comuni del Camposampierese. Come
sapete, con l’adesione alla Federazione dei Comuni del Camposampierese alcune competenze sono sotto
la giurisdizione di quest’ultima. I vigili
urbani, oltre alle normali attività
riguardanti la viabilità hanno anche
il dovere di vigilare nella materia di
Polizia Rurale, e al verificarsi di qualsiasi violazione, l’ufficio Amministrativo delle Federazione emette la sanzione al cittadino.
Il regolamento è interamente consultabile e scaricabile all’indirizzo http://
www.comune.piombinodese.pd.it/it/
Servizi/Regolamenti.html “Regolamento Polizia Rurale”.
Art. 1 - Finalità e ambito di applicazione
Il presente Regolamento disciplina le
attività di Polizia Rurale in tutto il territorio del Comune di Piombino Dese.
La Polizia Rurale regolamenta le attività ed azioni di natura rurale, assicurando l’applicazione delle normative
statali, regionali, comunali e gli usi
vigenti, al fine di garantire la tutela
del territorio comunale nel rispetto
della sicurezza, della salute e dell’igiene dei cittadini e dell’ambiente.
Le norme del regolamento di Polizia
Rurale per gli spazi e luoghi pubblici,
sono estese agli spazi e luoghi privati
soggetti a servitù di pubblico uso ed
aperti al pubblico, compresi i portici,
i canali ed i fossi che fiancheggiano le
strade e gli spazi e luoghi pubblici.
Art. 2 - Vigilanza per l’applicazione
delle norme di polizia rurale
Al servizio di Polizia Rurale sovrintende il Sindaco, ed i controlli in
materia sono svolti da dipendenti
dell’Amministrazione Comunale operanti nei Servizi Ambientali e Tecnici
appositamente delegati dal Sindaco,
dalla Polizia locale ovvero dagli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria di
cui all’art. 57 del Codice di Procedura
Penale, nell’ambito delle rispettive
competenze.
Art. 7 - Divieti e tutele per l’accensione dei fuochi
Fatta salva l’osservanza di leggi e
regolamenti nazionali e regionali in
materia, in zona extraurbana, particolarmente in vicinanza di altre proprietà o di strade pubbliche è vietata
ogni forma di combustione di vegetali.
È fatta salva l’accensione dei tradizionali falò secondo gli usi locali (pan e
vin, metà quaresima, piroea paroea,
ecc…) per i quali sarà consentito l’utilizzo di ramaglie secche in quantità
non superiore a 40 mc.
Durante le operazioni di combustione si devono usare tutte le misure
necessarie ad evitare danni a persone
e a cose.
Si dovrà, in ogni caso, operare in
assenza di vento, ad una distanza tale
da non compromettere la visibilità
sulla rete viaria e comunque ad una
distanza di almeno 100 m dalle abita-
zioni più vicine.
L’accensione del fuoco non deve provocare l’immissione di fumo in un
luogo di pubblico transito o in un
luogo privato di comune o di altrui
uso creando pericolo, disagio, fastidio o disturbo alle persone. In questa
ipotesi si configura un reato punito
dall’art. 674 del codice penale.
Queste operazioni sono vietate in zona
urbana, fatta salva l’accensione dei
tradizionali falò secondo gli usi locali
(pan e vin, metà quaresima, piroea
parola, etc.) per i quali sarà consentito l’utilizzo di ramaglie secche in
quantità non superiore a 40 mc.
Durante le operazioni di combustione
si devono usare tutte le misure idonee
ad evitare danni a persone e cose.
È stabilito il divieto di accendere il
fuoco alle stoppie. Chi accende il
fuoco dovrà usare la massima diligenza e vigilare fino allo spegnimento
dello stesso al fine di evitare la sua
propagazione.
È vietato bruciare, ovunque, immondizie, rifiuti di ogni genere, materiale
plastico, pneumatici, legni trattati,
vernici.
In caso di incendio, in ambito rurale
ed urbano, i proprietari di case adiacenti al luogo dello stesso devono
consentire l’uso di quanto occorre
allo spegnimento e permettere l’accesso in ogni zona agli addetti all’opera di spegnimento e di isolamento
del fuoco.
Il Sindaco, con proprio provvedimento, per motivi di sicurezza o a
causa di situazioni di grave inquina-
COMPETENZA E PASSIONE A SERVIZIO DEL PIACERE DI GUIDA
Gommista - Ganci traino - Fari Xeno - Elettrauto
Rimappatura centraline - Manutenzione cambi automatici
Diagnosi computerizzata: iniezione, airbag, abs, clima
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SEDE CENTRO REVISIONI
FRANCESCO
SCQUIZZATO
Assessore ai lavori pubblici,
all’edilizia pubblica, al
patrimonio, alle manutenzioni,
all’edilizia scolastica,
all’artigianato, alle attività
produttive, all’istruzione
mento atmosferico, può vietare l’accensione di fuochi su tutto il territorio comunale.
Art. 11 - Degrado ambientale generale
È vietato mantenere situazioni di
degrado ambientale generale che
ledano la quiete, il decoro e la corretta utilizzazione del territorio. In
base a tali principi è vietato lasciare
i terreni e le siepi in abbandono, ricadenti all’interno del centro abitato, in
quanto può determinarsi la proliferazione di malerbe dannose ed infestanti nonchè il propagarsi di insetti
nocivi ed essere causa di incendi.
È obbligatorio effettuare lo sfalcio
delle malerbe dannose e delle infestanti prima della loro produzione del
seme.
Art. 13 - Lavorazione di terreni prospicienti le strade pubbliche
I frontisti delle strade di pubblica utilità debbono evitare che le colture e/o
materiali invadano la strada stessa o
inibiscano la necessaria visibilità per
garantire la pubblica incolumità. In
tali casi è fatto obbligo di provvedere
alla immediata pulizia del piano stradale.
Le operazioni di aratura, fresatura e
le altre attività attinenti le coltivazioni
dei campi dovranno conservare una
fascia di rispetto non coltivata verso
la strada, ripe e fossi. Questa fascia,
completamente libera, deve avere
una larghezza non inferiore a un
metro dal bordo superiore della ripa o
dal bordo esterno del fosso stradale.
Per quel che riguarda le distanze
dalla sede stradale valgono le vigenti
norme del Codice della Strada.
Qualora non esista un fosso stradale
l’aratura dovrà essere parallela alla
strada adiacente in modo che il solco
più prossimo alla medesima rimanga
aperto fatti salvi gli obblighi di cui al
comma precedente e di provvedere
alla manutenzione della stessa.
Qualora il fosso stradale, per qualunque ragione, anche per eventi naturali,
sia colmo, il conduttore-coltivatore
frontista ha l’obbligo di ripristinare il
fossato medesimo immediatamente,
così come le scoline di sgrondo interpoderale.
In caso di inadempienza da parte del
proprietario, accertata l’infrazione e
notificata la diffida ad eseguire l’intervento, si provvederà a dette operazioni a spese dei proprietari frontisti o
del conduttore-coltivatore.
Le arature in vicinanza di strade
ad uso pubblico od interpoderale,
devono avvenire senza arrecare
danno alla sede stradale e alle banchine di deflusso delle acque piovane.
Chiunque imbratti la sede stradale
dovrà provvedere alla successiva
pulizia.
Nel caso di trasporto prolungato con
trattori o altri mezzi, con dispersione
di terreno o altri materiali organici
(raccolta di prodotti agricoli, lavorazioni del terreno, trasporto di materiale di escavazione e/o demolizione,
ecc..) dovrà essere effettuato da parte
degli imbrattatori, l’immediato ripristino della sede stradale con ripe-
tuti interventi di pulizia, garantendo
costantemente la sicurezza della circolazione, salvo che la strada non sia
soggetta a divieto, temporaneo o permanente, di circolazione.
Le strade vicinali ed interpoderali,
devono essere mantenute, a cura
degli utenti, in buono stato di percorribilità e con la dovuta pendenza
verso i lati.
Art. 14 - Distanze per alberi e siepi
A. Alberi di alto fusto:
1. Per la messa a dimora di alberi
di alto fusto a filare unico siti in
adiacenza ad abitazioni, a terreni coltivati e classificati come
tali deve osservarsi la distanza
di mt. 15 da immobili e mt 3 dal
confine di proprietà.
2. Per la messa a dimora di alberi
di alto fusto a più filari o a bosco
in adiacenza ad abitazioni, a terreni coltivati o classificati come
tali, lungo le strade private di
proprietà dei confinanti deve
osservarsi la distanza di mt. 15
da immobili e mt 5 dal confine di
proprietà.
B. Per la messa a dimora di alberi
non di alto fusto a filare unico o
a più filari o a bosco, quali i fruttiferi compreso il nocciolo, siti in
adiacenza a terreni coltivati, dovrà
essere mantenuta una distanza dal
confine di proprietà non inferiore a
mt.3.
C. Per la messa a dimora di viti, arbusti e piante da frutto allevate a controspalliera deve osservarsi la
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Manutenzioni
distanza di mt. 2 dal confine di proprietà.
I filari di vigneti o altre coltivazioni,
che corrono parallelamente alle
strade comunali e vicinali prive di
scarpata dovranno essere piantati
ad un distanza minima di mt. 2,00
dal bordo esterno della banchina.
Ove le strade siano provviste di
scarpata, la distanza minima
misurata sul bordo superiore della
scarpata stessa sarà pari a mt.
2,00.
Per i filari di vigneti o altre coltivazioni, che sono perpendicolari alle strade, la distanza dei pali
di testata o dei tiranti di sostegno
dal filo esterno della banchina o
dal bordo esterno del fosso, dovrà
essere di mt. 3,00. Per le strade
provviste di scarpata la distanza
sarà di mt. 3,00 a partire dal bordo
superiore della scarpata stessa. In
prossimità delle curve stradali, la
distanza minima tra il fondo scarpata e i pali di testata o dei tiranti di
sostegno dovrà essere di mt. 5,00.
Tali distanze potranno, su istanza
motivata, essere derogabili fino a
un limite minimo di mt. 2,50 previo sopralluogo dell’Ufficio Tecnico
Comunale. L’impianto di piantagioni a confine stradale è subordinato alla preventiva comunicazione
al Comune.
Art. 15 - Rami protesi e radici
È fatto obbligo ai proprietari di alberi e
siepi confinanti con le vie pubbliche o
ad uso pubblico di mantenere le siepi
in modo da non oltrepassare il confine
e da non restringere o danneggiare la
sede stradale, da non nascondere la
segnaletica e da non costituire osta-
colo allo spazio visivo e di passaggio,
pedonale e veicolare, sulla via.
L’obbligo è da considerarsi esteso a
tutte le strade pubbliche, di uso pubblico, interpoderali e private assoggettate a servitù di passaggio.
Il materiale derivante dal taglio delle
siepi e delle piantagioni, deve essere
smaltito al CERD o direttamente
all’interno della proprietà, evitando
di procurare inconvenienti igienico–
sanitari o favorire il ricovero di animali. Qualora, per effetto delle intemperie o per qualsiasi altra causa,
alberi, rami, ramaglie, foglie e frutti
di fondi privati, vengano a cadere
sul piano stradale, i proprietari sono
tenuti a rimuoverli nel più breve
tempo possibile.
Per ciglio si intende il punto di intersezione tra la sponda del fosso o del
canale ed il piano di campagna.
Tutte le essenze arboree che all’entrata in vigore del presente regolamento si trovano ubicate ad una
distanza diversa da quella stabilita
dal Codice Civile e dal Codice della
Strada e fatte salve le necessarie
autorizzazioni delle Autorità competenti in materia di tutela ambientale
dovranno essere rimosse qualora
motivi di ordine idraulico e/o di viabilità lo richiedano a giudizio del competente ufficio Lavori Pubblici Comunale. Qualora per effetto di intemperie
o per qualsiasi altra causa, gli alberi,
rami o ramaglie, dovessero cadere
in acqua, i proprietari sono tenuti ad
asportarli nel più breve tempo possibile. Nel caso in cui i proprietari confinanti con strade non provvedano ad
un regolare mantenimento o regolazione delle siepi, si procederà applicando le norme del Codice della
Strada.
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Notizie
Grazie preside
Da parte dell’Amministrazione Comunale un ringraziamento a Rinaldo Coggi
L’Amministrazione Comunale desidera ringraziare sentitamente il
Dirigente Scolastico uscente Rinaldo Coggi per l’ottimo lavoro svolto durante lo scorso anno scolastico
e per la grande collaborazione dimostrata mentre era alla guida dell’Istituto Comprensivo del nostro comune.
Un caloroso benvenuto va ora alla
nuova Dirigente Scolastica Federica Bovo, a cui l’Amministrazione
comunale e l’Assessore all’Istruzione Francesco Scquizzato porgono i
migliori auguri per la sua prossima
maternità. Vogliamo ringraziarla per
l’impegno e la capacità dimostrata
nell’avvio di questo anno scolastico,
soprattutto nell’affrontare con professionalità e responsabilità le problematiche inerenti la scuola.
Nonostante le difficoltà di bilancio
l’Amministrazione è riuscita a mantenere i servizi fondamentali spinti
dalla convinzione che investire nella
scuola significhi investire nel futuro
dei nostri giovani e quindi del nostro
comune.
Più trasparenza grazie ad internet
Catalogo della Biblioteca online
Il Sito Istituzionale di un Comune sta
diventando sempre più il mezzo di
accesso primario per i cittadini. Lo
scopo perseguito è quello di rendere l’azione amministrativa alla portata di tutti rendendo pubbliche le scelte
e gli obiettivi prefissati e raggiunti. Si
invitano fin da ora, i lettori a collegarsi periodicamente all’indirizzo http://
www.comune.piombinodese.pd.it
Per quanto ci è stato possibile, oltre
a rendere il Sito del Comune il primo
punto di accesso, sempre più veloce
ed intuitivo (da gennaio sarà implementato e arricchito secondo la normativa corrente), si è cercato di dare
un piccolo contributo per tutti quelli utenti che volessero comodamente, sfogliare il catalogo dei libri del-
la rete bibliotecaria della provincia di
Padova, in pochi clic. Il servizio è naturalmente gratuito all’indirizzo http://
www.comune.piombinodese.pd.it/it/
Informazioni.html e si potrà oltre che
consultare i libri, con le relative trame
e autori, vedere anche la giacenza del
Libro nella Biblioteca più vicina.
Come: entrati nel programma, digitare il titolo del Libro in “cerca in tutto il catalogo”, quindi cerca, “clicca
sull’immagine del libro trovato” per
vedere in quale Biblioteca è presente.
Se il libro non risulta nella Biblioteca di Piombino Dese, si potrà usufruire del servizio posta interno (consegna
12- 20 gg) oppure, andare direttamente nella Biblioteca dove è presente il
libro.
Per informazioni:
Biblioteca - Tel. 0499369420
[email protected]
Buona consultazione.
13
Notizie
Doposcuola
Servizio attivato per i genitori che lavorano
Dal 1° ottobre 2012, presso la scuola primaria “A. Palladio” di Torreselle/Levada,
è stato attivato il servizio di doposcuola,
rivolto ai bambini della scuola primaria e
ai ragazzi della scuola secondaria di primo
grado. Il progetto nasce grazie alla collaborazione tra il Comune di Piombino Dese
e l’Associazione “Albachiara”, attenta da
anni a contribuire alla crescita globale dei
bambini e dei ragazzi. Il servizio si propone
di aiutare le famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano e di affiancare i bambini/ragazzi nello svolgimento dei compiti scolastici, sostenendoli se in difficoltà. Il
servizio offerto si pone, inoltre, le seguen-
ti finalità:
1. valorizzare l’identità e la personalità di
ogni singolo bambino/ragazzo;
2. stimolarne lo spirito d’ iniziativa e la
curiosità, motivandolo all’impegno e al
senso di responsabilità;
3. favorire l’apprendimento di un metodo
di studio personale, guidandolo verso
l’autonomia;
4. creare uno spazio d’ascolto rivolto anche ai genitori, se ritengono utile un confronto sulle dinamiche emotive, comunicative e comportamentali dei
figli.
Grazie alla collaborazione con i genito-
ri e al contributo del Comune, il numero
di bambini e ragazzi iscritti è aumentato
da 13 a 22 in poco tempo; ci auguriamo di
ampliare ulteriormente il gruppo nell’anno
scolastico in corso (accogliamo un massimo di 40 bambini/ ragazzi).
Il servizio è a pagamento e si svolge presso la scuola primaria di Torreselle/Levada,
dal lunedì al venerdì, dalle ore 12.30 (per
coloro che usufruiscono della mensa) alle
18.00.
Per informazioni, contattare:
dott.ssa Alessia Mason 339.1803694
dott.ssa Evelina Lazzarin 340.5190469
Stefano De Grandis, presenta il suo primo saggio
in sala Consigliare a Villa Fantin, il giorno 18 gennaio 2013 alle ore 20.45
È POSSIBILE PARAGONARE VILLA
CORNARO ALLE CASE RURALI
DEL MONDO CONTADINO?
Un frutto di annose fatiche artistiche, e
con il suo occhio attento e penetrante da
critico, ci invita a farlo senza tanti timori
reverenziali. “Un filo comune”, Egli dice,
“lega l’architettura maggiore della villa
palladiana con le case rurali”. Innanzitutto
la funzionalità di entrambe le architetture legate non solamente alla residenzialità, signorile da un lato e contadina dall’altro, ma anche, alla destinazione pratica
trovandoci, in entrambi i casi, di fronte
a vere e proprie aziende agricole. Quello che colpisce di più è, tuttavia, la bellezza di entrambe le costruzioni architettoniche: imponente e sontuosa nel caso di
Villa Cornaro, semplice e armoniosa per
le case rurali con i loro portici, le cornici di gronda, le facciate con gli archi. Studiando ancora più a fondo queste costruzioni ci si rende, perfettamente conto che
nulla è lasciato al caso, sia per la villa che
per le case contadine. Ad esempio l’orientamento è nord-sud perché bisogna sfruttare al massimo la luce e, soprattutto, il
calore del sole ma occorre anche ripararsi dalla calura ed ecco la funzione pratica dei portici ad arco nelle une e dei loggiati per l’altra. Il timpano di villa Cornaro
richiama un senso religioso dell’esistere e
dell’abitare ma la stessa funzione svolgono le sacre famiglie ad affresco sui muri
oppure le nicchie dei santi sulla facciata
delle case contadine. Penso, poi, che l’immagine di una casa rurale circondata dai
Bellato
campi magari con velo di nebbia autunnale e l’albero di cachi arancio vivo davanti all’uscio sia di una poesia struggente e
assoluta. Allora possiamo rallegrarci per
quelle case rurali che si sono conservate dalla smania distruttrice dei decenni
trascorsi e dobbiamo ringraziare Stefano
per averne salvate altre con l’abilità straordinaria della sua arte. Villa Cornaro e le
case rurali sono bellezze che noi piombinesi possiamo godere, almeno in parte,
dal vivo e per il resto conservando questo
bellissimo volume che abbiamo il compito di trasmettere alle generazioni che verranno perché di tali beni sappiano perpetuarne il ricordo.
Dalla prefazione del Sindaco
Avv. Pierluigi Cagnin
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2a parte
Non far arrossire le stelle
I racconti di Teresa Marinello
SI PROSEGUE CON LA PROSA
DELLA SCRITTRICE DI
PIOMBINO DESE ATTENTA AI
RAPPORTI UMANI E AI GIUSTI
EQUILIBRI TRA PERSONE
Il comandante Karl von Baden si era
messo a cavalcioni di una moto sidecar con la ferma intenzione di inseguire e quindi acciuffare i fuggiaschi.
Era un bell’uomo: capelli biondi, occhi
azzurro-cielo, alto ed asciutto nel fisico, un perfetto esempio della razza
ariana.
Ligio al dovere al massimo, quasi esagerato si potrebbe dire, non
ammetteva in modo assoluto che nel
suo campo- lager si potesse evadere.
Era inconcepibile, assurdo! La moto
divorava il terreno sobbalzando sulle
asperità più evidenti, “ruggiva” quasi
rabbiosa contro il tempo che inesorabilmente passava.
Il mattino sfilava i resti della notte
ed emergevano piano i contorni delle cose che col buio erano indistinti.
Antonio disse sottovoce ai due fratelli: “Presto, nascondetevi dietro a quei
cespugli.
Bisogna che affrontiamo e fermiamo quella side-car, solamente così
facendo, riusciremo a raggiungere la
nostra meta, la nostra libertà.”
Il rumore della moto si avvicinava
sempre di più ai tre che supini sulla terra incolta sentivano i loro cuori
rombare negli orecchi.
Ancora un poco e il mezzo avrebbe
raggiunto i cespugli che li nascondevano.
Ancora un poco ma Antonio era pronto a scattare.
Una manciata di secondi: tre, due, uno
ed Antonio con un balzo degno di un
grosso felino si catapultò su Karl von
Baden atterrandolo.
La disperazione moltiplicava le forze nella lotta che seguì, mentre Abel,
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(vicin
15
2a parte
avvicinatosi alla moto ancora accesa
che ruggiva con la ruota posteriore
che girava a vuoto, la spense.
Faticò a rimetterla in piedi, le forze non erano più quelle di una volta: i
patimenti della prigionia, il dolore e la
disperazione avevano fiaccato il corpo
ed anche lo spirito.
Tutti e tre erano a digiuno dalla sera
innanzi ma non sentivano la fame: il
profumo della libertà superava ed
annientava tutto.
Antonio e il comandante tedesco lottavano; una forza centuplicata dall’odio e dalla disperazione contro una
forza sostenuta pure essa dall’odio e
dalla rabbia.
Abel e Aseret guardavano in silenzio,
soffocando esclamazioni di paura su
quella lotta corpo a corpo.
Alla fine però Antonio assestando un
ultimo pugno sul volto del comandante tedesco, lo tramortì.
Ora occorreva una corda, un qualcosa
per legarlo ed imbavagliarlo.
Uno spago servì per i piedi e la cintura della ragazza per le mani, immobilizzate dietro la schiena; un pezzo di
camicia, strappato da Antonio servì
per “tappare” la bocca al comandante
tedesco, privo di sensi.
A che valeva ucciderlo, sporcarsi le mani di sangue e poi lo sparo si
sarebbe sentito benissimo nel silenzio dell’imminente Alba.
La detonazione si sarebbe allargata
nell’aria come un cerchio sull’acqua.
Con un gesto rapido Antonio estrasse dalla fondina la pistola del comandante e disse con voce soffocata:
“Presto, salite sulla side-car e cerchiamo di guadagnare terreno il più
possibile.
Più strada metteremo fra noi e i tedeschi, meglio sarà e che... Dio ci aiuti.”
Salirono così sul mezzo e partirono verso la palude, lasciando a terra
Karl von Baden legato e imbavagliato.
Il cielo cominciava a tingersi di rosa
là ad est e la palude sembrava sempre di più un luogo sicuro: l’accesso
alla libertà.
La moto seguitava a correre veloce e
sobbalzava sul terreno accidentato ed
Abel era quello che ne risentiva di più.
Gli scossoni erano dolenti per il suo
corpo stanco ma sopportava a denti stretti, “teneva duro” come gli altri
due suoi compagni.
Il terreno correva sotto le ruote e l’aria del mattino staffilava i visi pallidi
ed angosciati dei tre fuggitivi.
Correre, correre ed ancora correre,
consumare il tempo a disposizione
completamente.
Non riuscivano nemmeno a pensare, gli occhi spalancati, fissi in avanti, all’orizzonte che aveva i colori perlacei ed iridescenti di una splendida
alba.
Nessuno osava voltarsi indietro, la
paura di vedere qualcuno in divisa li
ghermiva, artigliando il loro cuore
ferocemente.
Ad un tratto la moto cominciò a sussultare, a “tossire” spasmodicamente.
Antonio frenò la side-car e si fermò
per vedere cosa stesse succedendo.
“Per la miseria!-esclamò forte.- e’
finita la benzina. Quando ho atterrato
al volo Karl von Baden rovesciando il
mezzo, il tappo del serbatoio nell’urto
si è staccato e noi correndo su questo
terreno accidentato abbiamo favorito
la fuori-uscita del carburante.
Fortunatamente siamo quasi arrivati
alla nostra meta.
Forza trasciniamo la side-car dietro a quei cespugli e cerchiamo di
nasconderla o meglio mimetizzarla
col fogliame in modo tale che sia difficile trovarla; guadagneremo del tempo prezioso.”
Unirono le loro forze con fatica e celato il mezzo, ripresero a correre carponi quell’ultimo terreno che li separava dall’entrare nella palude.
Il cielo si rischiarava sempre più in
attesa della comparsa del sole e si
dissolvevano come fumo le ultime
ritardatarie ombre della notte che
portavano via le ultime stelle.
Rallentarono un poco la corsa per calmare il dolore al fianco che li faceva
respirare a singhiozzo: erano stremati e le ultime forze li stavano abbandonando”.
Forza, dai! - sussurrò Antonio agli
altri due.
Ormai ci siamo. La nostra corsa e’
quasi finita.” ultimi passi di piedi che
si trascinavano dolenti verso l’agognata palude.
Finalmente erano giunti: piante lacustri li accolsero benevoli e tutti e tre
all’unisono caddero bocconi sul terreno umido.
(continua 3)
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Piombino Dese commemora
il 40° anniversario della caduta degli aerei dell’aeronautica militare
Quel sabato mattina 14 ottobre 1972 a
Ronchi, frazione del Comune di Piombino Dese (PD), un assordante boato
causò un forte sussulto in tutti gli abitanti, ma venne udito anche nel capoluogo Piombino Dese e nei comuni
confinanti.
Due dei tre aerei militari G 91R-1,
appartenenti al 103° Gruppo del 2°
Stormo Aereo “Sant’Angelo” dell’Aeronautica Militare di Treviso, che in
quello spazio di cielo stavano effettuando un’esercitazione, si scontrarono tra di loro e precipitarono nei
terreni sottostanti.
Un vero miracolo consentì che gli
aerei esplosi, nella loro caduta rovinosa, non coinvolgessero un nutrito
gruppo di persone in festa nuziale, che
banchettavano nella zona. La popolazione civile si salvò, ma i due ufficiali
piloti Paolo RESTANI e Andrea BIDOLI persero la loro giovane vita. Il terzo ufficiale pilota Ivano POFFE, che
conduceva il terzo aereo indenne, si
salvò, ma perì tragicamente, sempre
in analoga esercitazione, in data 14
marzo 1974 nel cielo di Rivolto (UD).
La comunità di Ronchi di Piombino Dese, per onorare il sacrificio per
la Patria di questi tre eroi, in perfetta sintonia con l’Amministrazione Comunale di Piombino Dese e con
l’intervento di Parlamentari, delle Autorità Civili e Militari, il 14 ottobre 1973 inaugurò un semplice ma
espressivo monumento, eretto in
ricordo dei tre Caduti, che vennero
simbolicamente affidati alla pietà ed
all’amore di Maria Vergine, della quale issarono una statua sul medesimo
monumento. Da allora, tutti gli anni,
nella domenica attigua a quella data,
viene celebrata la S. Messa davanti al
monumento.
Quest’anno, ricorrendo il 40° anniversario della tragedia, la comunità
di Ronchi e l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco, avv. Pierluigi CAGNIN e rappresentata anche dal
Consigliere Rita ADAMI, hanno voluto
ricordare i tre eroici militari con una
Santa Messa, celebrata dal parroco
di Piombino Dese, Monsignor Giorgio
MARANGON. Sono intervenuti, per le
Autorità Militari in servizio, il Comandante del 51° Stormo dell’Aeronautica Militare di Istrana (TV), Colonnello
Pilota Mauro LUNARDI (accompagnato dalla sua gentile signora Valerie),
il Comandante della Stazione Carabinieri di Piombino Dese, Luogotenente Giuseppe MARASCHIO, il Vice
Comandante della Polizia Locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese, Maggiore Luca MENEGHINI e per le componenti in congedo,
alcune rappresentanze, con bandiere e labari, dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare (un gradevole
e folto gruppo), degli Alpini, dei Caduti e Dispersi in Guerra, dell’AVIS ed
AIDO comunale, nonché rappresentanti della Protezione Civile.
Il soleggiato pomeriggio ha consentito
la numerosa partecipazione della cittadinanza ed ha permesso alla banda musicale di Piombino Dese, diretta
dal Maestro Fabio FORNER, di allietare l’evento con le energiche note
dell’inno di Mameli e, all’atto della deposizione della corona ai Caduti, delle commoventi note del silenzio.
È seguito un sobrio rinfresco nella
vicina trattoria “Al Cacciatore”, offerto dalla famiglia MICHELETTO, il cui
defunto capo famiglia Primo era stato
tra i principali promotori della realizzazione del monumento e l’animatore
delle annuali commemorazioni.
17
Cultura
Nuovo scrittore piombinese Matteo Zanatta
In Biblioteca Comunale spazio al giovane autore locale
Si è svolto il 12 ottobre 2012 a Piombino Dese in sala consiliare a Villa Fantin, la presentazione del libro
di Matteo Zanatta “Scelte” Caosfera,
Edizioni, Fano 2011, all’interno di una
serie di eventi culturali promossi dalla Biblioteca civica con il patrocinio
dell’amministrazione comunale.
Il sindaco avv. PierLuigi Cagnin, ha
voluto essere presente e dare il massimo risalto all’iniziativa. Lo scopo,
ha detto il primo cittadino, è di valorizzare i talenti locali. Far emergere “giovani promesse”, è “il dovere
di una comunità” che voglia essere
attenta alle istanze che provengono
soprattutto dalle nuove generazioni.
Ad introdurre la serata il prof. Giuseppe Parolin docente negli anni di
studio alle scuole Superiori di Matteo
Zanatta, autore del libro.
La genesi del libro ed il suo autore
Ribellione rispetto a ciò che è intoccabile
18
Matteo Zanatta è nato a Treviso il 14 ottobre del 1991 ma vive a Piombino Dese.
Diplomato come tecnico delle industrie
elettroniche all’IPSIA “Galileo Galilei”
di Castelfranco Veneto, è iscritto come
studente universitario presso la facoltà
di Ingegneria informatica di Padova.
Durante il periodo degli studi professionali per scaricare lo stress comincia a scrivere poesie e riflessioni sulla
vita. Dopo cinque anni, ha raccolto in
un’unica opera, i suoi scritti dal titolo:
“Scelte”. È un compendio, come si legge
nella quarta di copertina, “di intuizioni,
un cammino di ribellione contro tutto
ciò che si mostra spesso in modo ipocrita come giusto ed intoccabile”. Matteo
Zanatta ha vissuto in modo duplice la sua
esperienza scolastica, fatta di serietà
ed impegno, ma anche di timidezza ed
iper-riflessività subendo per questo una
forma di ostracismo, di violenza sottile
ed indiretta. Capita a chi non si adegua
o presenta un suo modo di sentire non
scontato ed originale. Siamo nel tempo
della massificazione, dell’omologazione
e chi non si adegua viene messo da parte
specie nel mondo giovanile. Un esempio
la poesia iniziale: La vita. è una foresta
di specchi / In pochi ne escono. / gli altri
vivono di riflessi. (ibidem pag. 10). Questa ipocrisia, questo conformismo alimenta una rivolta tutta interiore che si
esprime attraverso dei lampi poetici,
delle intuizioni, frammenti di una realtà
disordinata e magmatica. La genesi di
questo distillato di aforismi e poesie tuttavia nasce dall’amore, amore non corrisposto, tenuto volutamente lontano
ma che alimenta la quotidianità e che
diventa una parte della dedica del libro.
Questo amore ideale, puro, nobile, non
ricambiato, sembra assurdo. Eppure è
il fuoco, il principio ispiratore di questo
lavoro, il filo rosso che ritorna e scandisce il ritmo del libro, che si allarga con
riflessioni sui temi della solitudine, amicizia, famiglia, paura, sofferenza, morte,
fede, Dio. Nelle composizioni e testi Matteo Zanatta si fa molte domande fondamentali e “pesanti”. Spesso diventano
un dialogo immaginario, riflesso di se
stesso e delle proprie esperienze ma
anche di incontri e scambi con amici.
Dalla poesia si passa alla prosa per
ritornare alla poesia, proprio come sintesi di una “gestazione” personale. Vi
sono tracce autobiografiche che descrivono una sofferenza, una lotta interiore,
una paura. Pensieri che attraversano
la mente come disagio esistenziale,
espressi con un linguaggio visionario
molto interessante (pag. 25/27). Visionarietà che in realtà esprime ed è, una
grande sete esistenziale, una domanda
di felicità formulata in tanti interrogativi e risposte dal sapore filosofico (pag.
28/31) che approdono alla fede… “nel
mio mondo perfetto, Dio ha fatto si che
tutte le forze della natura coesistano
senza spegnersi” (pag. 39) […] Dio agisce su tutto” (pag. 55). Fede che risulta
fondamentale passaggio per raggiungere alcune verità sulla vita.
CONCLUSIONI
Il libro termina con un elogio alla follia,
quasi un riferimento non voluto a Steve
Jobs, fondatore della Apple (Stay Hungry. Stay Foolish. “Siate affamati, siate
folli”). Una “follia di scegliere diverso”
una domanda e risposta con la quale
Matteo Zanatta chiude il suo libro, con
un inno alla vita :
[Dimmi della follia... Cos’è ?]
La Follia, mio caro amico, é la sensa-
zione della vita che scorre...
è la nostalgia di un amore possibile ma
evitato, come di uno esistente.
Mi fa venire in mente che se ho mai
seguito qualcuno, o ascoltato qualcosa,
questa era la follia.
In diverse forme mi si è presentata
davanti, eppure ero affascinato all’idea
di seguirla.
Era, all’inizio, il tempo perso… poi i cambiamenti… e infine una persona.
Ma questa era la mia adorata Follia…
La tua, amico mio, solo tu puoi leggerla,
vederla e amarla.
Perciò, non odiare “la Follia di scegliere
diverso”
perché è un regalo, una canzone e non
puoi non accettarla.
Perché l’uomo è folle quando vive e questo è il suo paradosso.
[Sii folle, Vivi!]
è meritorio che un giovane scriva poesie
e riflessioni. È lodevole e non è di tutti,
fermarsi e riflettere sui grandi temi della
propria esistenza. In “Scelte” di Matteo
Zanatta si trovano mischiate ingenuità
e densità espressiva, intuizioni e visioni
apocalittiche come distorsioni di scrittura, funzionali allo stile di un libro che
vuole svelare e raccontare un proprio
percorso interiore: profondo, combattuto, liberatorio e che avrà (forse) ulteriori sviluppi.
Letture ad alta voce
L’importanza di iniziare da piccoli
È ripartito anche quest’anno il progetto Nati per leggere - Letture ad alta
voce, che già nelle precedenti edizioni ha raccolto entusiasmi da parte dei
bambini/ragazzi, dei loro genitori e
che si concluderà a maggio durante la
manifestazione “Bimbi in Fiore”.
Amare la lettura attraverso un gesto
d’amore, è questo l’oggetto dell’iniziativa dell’edizione 2012-2013 del
progetto nati per leggere.
Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce,
con una certa continuità ai bambini,
abbia una positiva influenza sia dal
punto di vista relazionale, che cognitiva; per di più si consolida nel bambino l’abitudine a leggere che si spera
possa continuare poi nelle età successive.
Nella regione del Veneto si sono registrate parecchie adesioni e la Rete
BiblioAPE del Camposampierese è
stata la prima a livello provinciale a
promuovere un percorso di formazione dei lettori volontari, con la presenza di un’attrice che ha insegnato tecniche ed espressioni per rendere la
lettura ancora più intrigante e piace-
vole.
Il progetto ha riscontrato numerose
adesioni, tanto che, si è deciso di suddividere in due momenti distinti le letture, con la presenza dei piccolissimi
(3-4 anni) al mattino e dei più grandi
(5-7 anni) nel pomeriggio.
Ogni incontro si conclude con un laboratorio creativo, per lasciare nei bambini un ricordo dell’incontro e qualche volta viene proposta una merenda
proprio perché l’appuntamento sia
vissuto come un momento piacevole.
Un grazie va a tutte le volontarie che
si dedicano con entusiasmo a questo
Progetto, è giusto e doveroso ricordarle: Mason Lorena, Mason Patrizia,
Morici Graziella, Scattolin Lia, Siega
Marialuisa, Squizzato Laura, Specia
Manuela, Trevisan Tamara, Trivellato
Virna, Vanzetto Tiziana, Vargiu Lucia,
Venturin Elisabetta, Zanchin Elena
e Bavato Vanessa, Battiston Irene,
Zamprogna Elena per l’aiuto offerto
durante i laboratori.
Un grazie anche al resp. della biblioteca: Endrius Salvalaggio, De Grandis
Stefano e al simpatico Alberto Benzo per la disponibilità, la pazienza e
le proposte sia per le letture sia per
i laboratori.
Auspichiamo una costante presenza sia di bambini e ragazzi sia di nuovi lettori e ricordiamo gli appuntamenti: due volte al mese al sabato
mattina dalle ore 10.00 alle ore 11.00
(3- 4 anni) e al sabato pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 16.00 (5-7 anni).
Per informazioni sul progetto e nuove adesioni al gruppo di volontari
rivolgersi in biblioteca comunale al
numero 049.939420 oppure all’indirizzo e-mail endrius.salvalaggio@
comune.piombinodese.pd.it
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Parrocchia
Grazie don Davide
Ora si occuperà a tempo pieno della Caritas tarvisina
SI PROPONGONO DUE ARTICOLI,
RIDOTTI PER MOTIVI DI SPAZIO,
DELLA CONCITTADINA GIULIANA
CACCIN, PUBBLICATO NEL
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI
TREVISO “LA VITA DEL POPOLO”
Da domenica 21 a Domenica 28 ottobre, nella
comunità di Torreselle e Levada si è vissuto un
momento forte dal punto di vista ecclesiale,
con il ringraziamento del parroco don Davide
Schiavon, chiamato dal Vescovo ad occuparsi a tempo pieno della Caritas tarvisina.
Don Davide, nel suo saluto, ha voluto sottolineare questo messaggio al termine della
santa messa a Torreselle: “Ancora una volta
il Signore Gesù mi ha chiamato a seguirlo
sulla strada maestra dell’obbedienza e questo al fine di poter arrivare quanto prima a
lasciare risuonare nel mio cuore la certezza
che non sono più io che vivo, ma Cristo che
vive in me. In questi otto anni in mezzo a voi
ho potuto gustare queste parole in tutta la loro
dolcezza e forse, grazie a voi, alla vostra presenza e vicinanza, mi siete diventati cari e vi
custodirò sempre nel mio cuore, nelle preghiere e soprattutto nell’Eucarestia”. Venerdì
sera 26 ottobre, in occasione della sagra paesana di Torreselle, nel tendone dei festeggiamenti un grandissimo striscione posto dai giovani e ragazzi dell’ACR riportava una scritta a
caratteri cubitali: “Grazie don Davide”. Questo grazie era accompagnato da una numerosa presenza di giovani, ragazzi e bambini
nonché di adulti e anziani. Domenica 28 alla
santa messa delle 9.30 a Levada, già alle nove
la chiesa era stracolma. Il Sindaco Pierluigi
Cagnin, il Luogotenente dei carabinieri Maraschio Giuseppe e l’Assessore ai servizi sociali
Silvano Vanzetto nei primi banchi, il consiglio
pastorale, il coro e tanta tanta gente partecipava al saluto di Don Davide Schiavon che letteralmente commosso, prima della fine della
messa ha esordito dicendo: “È un si che conta,
ma che desidero porre con tutte le mie forze
nelle mani di Dio al fine di poter arrivare al più
presto a dire con le parole di San Paolo «non
sono più io che vivo ma è Cristo che vive in
me»”. Don Davide ha ringraziato tutti. Il Sindaco ha ricordato e rilevato il compito più delicato che don Davide era chiamato a svolgere
da otto anni, e cioè quello di fare camminare
assieme Levada e Torreselle: un compito che
ha assolto fin dall’inizio con forte convinzione
e che con il tempo ha portato i suoi frutti.
Benvenuto don Giorgio
Arciprete anche di Levada e Torreselle
Domenica 22 luglio 2012 nella pagina della CHIESA
si leggeva un sottotitolo che parlava delle curiosità,
attese, speranze e anche qualche sofferenza intorno
agli avvicendamenti e alle nomine dei sacerdoti. Ed
un invito ad accoglierle come un processo importante del cammino nella nostra chiesa diocesana,
impegnata a realizzare le Collaborazioni Pastorali.
Ne è passato di tempo da quel giorno, ma a Piombino Dese, Torreselle e Levada è arrivato il grande
giorno della nomina di Monsignor Giorgio Marangon
di arciprete anche di Levada e Torreselle nell’avvicendamento di Don Davide Schiavon che era parroco
di queste due frazioni. Due chiese, ubicate lungo la
stessa strada provinciale e distanti circa tre-quattro
chilometri, tirate a lucido, imbandierate sul sagrato
da molti colori, due chiese consegnate dalla fede dei
20
nostri antenati e padri, due comunità cristiane sempre in cammino e sempre piene di speranza. Domenica 4 novembre ore 16 nella Parrocchia dei Santi
Pietro e Paolo a Levada solenne Concelebrazione
Eucaristica per l’ingresso del nuovo parroco, il trentanovesimo nella storia, Monsignor Giorgio Marangon nella chiesa millenaria: il Sindaco Avv. Pierluigi
Cagnin ha rilevato, nel saluto a nome della cittadinanza, ricordando le parole del Santo Curato d’ARS,
che il buon pastore, un pastore secondo il cuore del
Signore, è il più grande tesoro che il buon Dio possa
accordare ad una parrocchia. Per questo l’ha accolto
come gradito dono della Provvidenza augurandogli di
cuore un cammino pastorale ricco di gioie e soddisfazioni. Erano presenti il Luogotenente Maraschio
Giuseppe ed alcuni assessori dell’amministrazione
comunale, oltre ai fedeli di ogni età, seminaristi, coro
e consiglio pastorale. Il monsignor Giuseppe Rizzo,
Vicario Generale della diocesi di Treviso, a nome
del Vescovo Gianfranco Agostino Gardin ha concelebrato la s. Messa con Don Leone Cecchetto, parroco di Loreggia e Loreggiola. Erano presenti Don
Michele Marcato, definito dal Vicario il filo d’oro perchè ha tanto lavorato per l’avvicendamento dei due
parroci, Don Simone, il diacono Don Emanuele, don
Amedeo Scquizzato. Terminato il canto dell’Alleluia il
nuovo parroco si è avvicinato al delegato del Vescovo
per ricevere da lui l’Evangeliario per esporlo a tutti i
fedeli. Commovente e gesto particolare per il signi-
ficato della proclamazione della PAROLA: ASCOLTA
ISRAELE! Ascolto della Parola è stato l’invito del
Vicario Generale, perchè attraverso di esso scaturisce l’amore. Ha inoltre spiegato che 70 pastori della
diocesi di Treviso, che ha 265 parrocchie sparse nel
suo territorio, si sono incamminati in questo tipo
nuovo di esperienza di Collaborazione Pastorale. Ore
18,30, serata buia come non mai, a Torreselle, parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo, nella bellissima chiesa del ‘700 dell’architetto Massari, dalla
facciata illuminata come a Natale con le luminarie,
Monsignor Giorgio, accompagnato dalle stesse autorità civili e militari, ha fatto l’ingresso accolto dai
fedeli che erano già in chiesa da più di mezz’ora in
raccolto silenzio, tutto era pronto per il benvenuto. In
una preghiera dei fedeli è scaturito l’augurio di questa comunità affinchè Don Giorgio possa trovare in
loro una comunità accogliente ed operosa e coraggiosa nel testimoniare il Vangelo di Cristo. Il nuovo
parroco sia a Levada che a Torreselle alla fine della
S. Messa ha espresso la paura che si faccia strada la
figura di un prete part-time e la paura di non riuscire
a prendersi cura delle pecore più bisognose. Per
questo l’atto di obbedienza nel reggere le tre parrocchie è una sfida a contrastare queste paure nella rassicurante parola del Signore. “È lui, il Cristo, il Santo
e senza macchia, l’Innocente che sta lavorando in me
con dolcezza in questo nostro essere gregge. Ecco la
sfida!” ribadisce fermamente il parroco.
Intitolata una nuova piazza
a Mons. Antonio Dal Colle
Domenica 9 dicembre 2012 si è tenuta la cerimonia di intitolazione a Mons. Antonio Dal
Colle della piazzetta posta sul lato est di via
Della Stazione. Il sindaco Avv. Pierluigi Cagnin
ha spiegato che si tratta di un doveroso riconoscimento che l’Amministrazione Comunale
ha voluto rendere ad uno dei protagonisti assoluti della storia di Piombino Dese. Per rendere
l’idea di cosa abbia rappresentato la missione
pastore di Don Antonio a Piombino basti pensare che quando lui arrivò nel 1921 non esistevano l’attuale Chiesa, canonica, oratorio,
Scuola Materna, Acli, Cinema Montello, Campo
Sportivo Don Bosco. Tutte opere che i piombinesi hanno realizzato sotto la guida e la spinta
propulsiva del loro parroco Dal Colle.
Ancora, quando giunse a Piombino trovò un
paese povero dove l’occupazione quasi esclusiva della popolazione era il lavoro dei campi,
quando morì nel 1985 Piombino era diventato un paese a vocazione industriale con un
benessere diffuso. Fu lui, assieme al suo successore Don Aldo Roma, a guidare tale epocale trasformazione nel nostro territorio. Visse
pienamente tutto il Novecento da cappellano
militare nella Prima Guerra Mondiale, a parroco di Piombino durante il ventennio fascista
e la Seconda Guerra mondiale, fu protagonista
della ricostruzione post bellica e della trasformazione industriale del paese.
Ma chi era e com’era Mons. Antonio dal Colle:
Don Antonio Dal Colle, prima di essere parroco
fu cappellano a Piombino dal 21 al 24 (= 3 anni).
Dal 25 settembre del 1924 fino al 1971 fu Parroco di Piombino (= 47 anni). Dopo la rinuncia a
parroco, nel ’71, vi restò fino alla morte, avvenuta il 2 gennaio 1985 (= 14 anni). Complessivamente visse a Piombino 64 anni.
Frammenti di notizie e ricordi raccolti qua e là
su Monsignor Antonio Dal Colle
Non ho titolarità per parlare di mons. Antonio Dal Colle dal momento che non l’ho conosciuto, ma siccome mi è stato chiesto di farlo
in quanto suo successore ho cercato di evidenziare qualche tratto della sua figura sacerdotale e pastorale a partire da frammenti di
ricordi e aneddoti raccolti qua e là tra la gente
e da qualche sacerdote piombinese, soprattutto da don Marco Scattolon. Se è vero che a
Padova c’è un caffè, il Pedrocchi, senza porte, a
Piombino c’era una canonica senza cancelli. Si
poteva bussare in ogni momento, Monsignore
o la sorella Carlotta e Teresa c’erano sempre
e accoglievano. Quanto c’era, era di tutti, specie dei seminaristi: le angurie in fresca sulla
pompa la domenica, i pomi comprai da Cugno
e rovesciati dai gradini della chiesa, o i confetti
buttati in alto da Monsignore per tutti i tosi presenti a vespero. Il rosario veniva recitato sotto
il pergolato di uva fino al capitello, nell’orto di
un tempo, ora piazza a Lui dedicata. Don Antonio portava gratis i seminaristi ai santuari della
zona o a trovare, dopo vespro, i parroci nativi da
Piombino. A sera in chiesa, dietro i suoi seminaristi, monsignore pregava per loro e si gloriava per i tanti preti nati nella sua Parrocchia
e sottolineava come nessuno avesse lasciato il
sacerdozio (cosa ancora vera). Difendeva i suoi
cappellani anche se aveva più gradimento per
qualcuno. Accoglieva i preti del seminario col
suo nipote don Abramo e discorreva con loro di
teologia e soprattutto di morale.
Voleva una parrocchia attrezzata anche di
quello che fa stare serenamente e gioiosamente insieme (cinema, campi sportivi, oratorio, uno per i ragazzi e uno per le ragazze).
Una parrocchia non deve accontentarsi solo
di chiesa, dottrina, catechismo, asilo: sarebbe
carente e noiosa, diceva. La fede genera e produce pensiero, cultura, vita e comportamenti
sociali, stili sereni e gioiosi di vita. Infatti Lui
raccontava le barzellette, andava a caccia col
medico Stifoni. Non disdegnava qualche presa
di tabacco da fiuto. In Canonica si giocava a
carte con i giovani e non giovani. Monsignore
sovente sbancava tutti quanti lasciandoli al
verde. Qualcuno, sottovoce, diceva che ci fosse
qualche furberia nel gioco e non solo bravura,
ma nessuno aveva il coraggio di dirglielo.
Aveva costruito tanto (chiesa, canonica, asilo,
cinema, oratorio, campo sportivo), ma nessuna avarizia: quando si andava al cinema o al
campo sportivo lui pagava per i seminaristi di
tasca sua. Con il fedele autista Epifanio, periodicamente don Antonio si recava a Recoaro in
giornata, a turno caricava due o tre chierichetti
e li portava con sé per poi, in un negozio che lui
conosceva, comprare loro le caramelle a forma
di sasso, dicendo “ me raccomando no stè spacarve i denti”. Dava sempre una piccola mancia
a chi gli “rispondeva messa” ed era solito dire
“metea via e comprate ‘na campagna de tera”.
Educava i parrocchiani alla generosità verso la
parrocchia (porseo dee anime e onse de cavalieri) e verso i missionari. Al vespro anche lui
faceva l’offerta per la sua parrocchia (cosa
rara per un parroco). Era essenziale e chiaro
nelle prediche, celere nella messa e nel confessionale senza essere trasandato. Curava
molto la catechesi degli adulti con i ritiri mensili di perseveranza: al mattino le donne alla
sera gli uomini. Ai primi venerdì del mese c’erano sempre i confessori straordinari per i suoi
fedeli: li voleva devoti al Sacro Cuore e affidati alla sua misericordia. Era schietto e non
faceva preferenze, era un leone se si trattava di
far ricordare e rispettare i comportamenti giusti. L’hanno visto piangere quando la grandine
rovinò i raccolti dei suoi contadini. Era preoccupato che chi emigrava per lavoro a Sanremo,
Torino o Varese non perdesse la fede. Raccomandava a tutti la pratica cristiana, voleva raggiungere tutti, lontani e vicini, col suo bollettino. Passava a benedire le case annualmente
e raccomandava l’essenziale. I giovani, da militari o in guerra, gli scrivevano e lo sentivano
padre e pastore della loro storia. Ora in Cielo,
noi oggi, giustamente lo onoriamo per tutto il
bene che ha fatto agli uomini e alle donne di
questa terra bagnata dal Dese dedicandogli
questa piazza. Credo però che lui sia ancor più
contento se vede i suoi amati figli Piombinesi
vivere e trasmettere alle nuove generazioni con
rinnovato slancio quella fede in Gesù Cristo
nella quale lui è vissuto e si è rallegrato e per
la quale si è speso ed ha lottato a favore della
gente che il Signore gli aveva affidato.
Ad abbellire la Piazza nello sfondo è stato realizzato un murales artistico intitolato Frammenti di Piombino ove in 5 spazi sono rappresentati paesaggi ed opere del nostro Territorio.
Gli artisti che gratuitamente hanno realizzato
tale opera, con il coordinamento di Marconato
Roberto, sono Favrin Ezio di Altivole, Rigato
Sergio di Castelfranco Veneto, Signor Mariano
di Castelcucco, Francescato Alessia e Scquizzato Gianfranco di Piombino Dese.
A loro il più sentito ringraziamento.
21
Associazioni
Dal sogno… alla realtà
A cura dell’Associazione Teatrale I Castigamati di Levada di Piombino Dese
IL LORO PROGETTO SCELTO
TRA CENTO CONCORRENTI ORA
POTRÀ ESSERE REALIZZATO
GRAZIE AD UN CONTRIBUTO
DELLA FONDAZIONE CARIPARO
Dopo anni di costante dedizione, il
nostro impegno è stato premiato: il
nostro progetto “I STRIGHI a spasso
tra storie e leggende”, è stato scelto
dalla Fondazione Cariparo per essere sostenuto nella sua realizzazione, tra più di 100 iniziative pervenute
al concorso “Culturalmente”. Si tratta di un grande spettacolo di natura
teatrale/artistico/culturale che mira
a coinvolgere pre-adolescenti, adolescenti e giovani nelle attività che servono alla messa in scena dell’evento. Inizieranno a gennaio, a Levada
di Piombino Dese, i laboratori di sceneggiatura, recitazione, realizzazione di costumi e scenografie tenuti da
membri dell’Associazione I Castigamati che metteranno tutto l’entusiasmo e l’esperienza maturati in più di
quindici anni di attività.
“I STRIGHI…” debutterà a Piombino
Dese il prossimo luglio. Si svolgerà
all’aperto, in un parco e gli spettatori, addentrandosi nel paesaggio illuminato con torce e candele, potranno
assistere a spettacoli di varia natura che si terranno in aree diverse
del percorso proponendo piece teatrali, danza, musica acustica antica, narrazione, giochi di luce. Tema
del progetto sono gli esseri fantastici protagonisti delle antiche credenze e leggende che per secoli si sono
tramandate nei filò e che, con l’era
moderna, rischiano di andar perdute
per sempre: orchi, fate, massario’lo,
streghe, lumerie, ecc. torneranno a
popolare la notte. Ragazzi/e, se siete
interessati e volete fare un viaggio nel
tempo, nei miti e nelle leggende della nostra storia locale, vi aspettiamo
per realizzare con noi uno spettacolo
straordinario! L’adesione al progetto
è gratuita. Desideriamo ringraziare la
Fondazione Cariparo, l’Amministrazione Comunale di Piombino Dese e
l’assessorato alla cultura della Provincia di Padova che condividono e
supportano il nostro progetto.
Per informazioni invia una mail a:
[email protected] o telefona al 340.3969706 in orario serale.
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Nella foto dall’alto a sx: Umberto Vian, Marco Mattiello, Fabio Andezzato. In secondo piano:
Marina Salvador, Erica Tosatto. Al centro: Alessia Simioni, Jessica Preo, Alberto Righetto.
Sotto: Cristina Pastrello, Lorenzo Gasparini, Nicola Mancon, Vania Salvador
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C.M.M. di Conte Massimiliano & C. s.a.s.
Via Mussa, 15 - 35017 Piombino Dese (PD)
Tel. e Fax 049 9367576
[email protected]
Servizi al Cittadino
Orari e numeri telefonici del Comune
Il primo punto di efficienza di un Comune consiste nella facilità della Comunicazione
PEC: [email protected]
UFFICIO PROTOCOLLO
Tel. 049.9369411 - Fax 049.9366727
[email protected]
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16.00 - 18.00
9.00 - 12.00
AREA SERVIZI ECONOMICI
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dal LUNEDÌ al VENERDÌ
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dal LUNEDÌ al VENERDÌ
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11.00
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dal LUNEDÌ al VENERDÌ
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SABATO
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GIOVEDÌ
SABATO
LUN. - MER. - VEN.
GIOVEDÌ
9.00
16.00
9.00
9.00
16.00
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SABATO
14.30 - 18.30
9.00 - 12.00
dal LUNEDÌ al VENERDÌ
GIOVEDÌ
11.00 - 13.00
17.00 - 18.00
MARTEDÌ e GIOVEDÌ
GIOVEDÌ
9.00 - 13.00
16.00 - 18.00
AREA TRIBUTI
Tel. 049.9369443-44
rag. Marta Trento
Da gennaio 2012 l’Ufficio Tributi rimarrà aperto al pubblico
il 1° e il 3° sabato di ogni mese, tranne il mese di agosto
SERVIZI SOCIALI
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BIBLIOTECA
ARCHIVIO STORICO
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e beni ambientali
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18.00
12.00
13.00
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12.00
13.00
18.00
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Polizia locale - FEDERAZIONE DEI COMUNI DEL CAMPOSAMPIERESE
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661 - Fax
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666 - Centralino (Federazione)
565 - Uff. Amministrativi (sportello uff. contravv./front office)
In più al sabato presso Villa Fantin a Piombino Dese dalle 9.00 alle 12.00.
Recapito: Piazza Castello, 35 - 35012 Camposampiero (PD)
Tel. 049.9315600 - Fax 049.9315661 - [email protected]
SCADENZE IMPOSTA IMU:
GIUGNO E DICEMBRE
Nei mesi che precedono le scadenze, l’Ufficio Tributi rimarrà
aperto al sabato.
Maggio: 01.05.2012-18.06.2012
Novembre: 01.11.2012-17.12.2012
SPORTELLO ETRA
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35010 - Trebaseleghe (PD)
LUNEDÌ
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VENERDÌ
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9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
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ECOCENTRO COMUNALE
Via dei Cipressi
35017 - Torreselle
di Piombino Dese (PD)
Tel. 049 5746473 - 800 247842
Solo le utenze domestiche
possono conferire rifiuti presso
l’Ecocentro.
orario invernale
LUNEDÌ
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SABATO
14.00 - 18.00
14.00 - 18.00
8.00 - 12.00
orario estivo
LUNEDÌ
GIOVEDÌ
SABATO
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00
8.00 - 12.00
Il Sindaco, al fine di coinvolgere a rotazione tutte le attività economiche del Comune di Piombino
Dese per la realizzazione del notiziario comunale, invita i titolari delle stesse a dare la loro disponibilità, rivolgendosi direttamente a Grafì Comunicazione - tel. 0423 480154.
Impresa Edile
Volpato Luca
Bioedilizia
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