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daily n.9 - giovedì 04.09.2014 71. mostra internazionale d’arte cinematografica in Mostra l'effetto speciale di venezia 71? è la realtà da the look of silence a arielle holmes: la vita invade gli schermi del lido di elisa grando 'anno scorso fluttuavamo nello spazio con gli astronauti dell’ipertecnologico Gravity in 3D scoprendo, letteralmente, una nuova dimensione di cinema. Nel 2012 la Mostra veniva travolta dallo tsunami di Bait, fra squali bianchi e ondate giganti in green screen. Quest’anno le meraviglie digitali non risultano nella lista degli arrivi al Lido, e così l’unico effetto speciale di Venezia 71 pare essere proprio la realtà, con storie vere che, spesso, fanno sgranare gli occhi più di qualsiasi visual effect. È il caso di The Look of Silence, dei neomelodici del Belluscone – Una storia siciliana, dei fotogrammi spontanei di Italy in a Day. Ma anche delle ruspe che sradicano ulivi secolari in La zuppa del demonio, del sadomaso underground di Im Keller, di La trattativa, dei profughi in fuga per l’Europa travestiti da invitati a nozze in Io sto con la sposa, della diciannovenne Arielle Holmes interprete del suo stesso passato in Heaven Knows What. E la lista potrebbe continuare. Non si tratta di una spending review del nostro immaginario: stare occhi negli occhi con i parenti delle vittime del genocidio in Indonesia mette i brividi, più di un volteggio digitale fra grattacieli appesi a una ragnatela. La realtà alla Mostra è effetto speciale proprio per questo, per la capacità di risvegliare la magia originaria del cinema: generare stupore in chi guarda. UN ALTRO PIER PAOLO Pesante montatura degli occhiali, sguardo profondo, volto ossuto ed espressione intensa: per diventare Pier Paolo Pasolini, Willem Dafoe si è letteralmente trasformato. L english version - pag. 6 al lido con stefano disegni a pag. 5 check-in amore e rabbia arriva in concorso uno dei film più attesi: pasolini, in cui abel ferrara racconta l'ultimo giorno dello scrittore, aiutato da un enorme willem dafoe di luca barnabé @LucBarnab G li occhiali scuri anche nel buio della notte, il corpo inquieto, le parole potenti, il volto scavato, affilato e fuori dal tempo. Abel Ferrara in Pasolini - oggi in concorso alle 19.30 in Sala Grande - ricostruisce le ultime ore di vita del regista di Accattone, tra fatti di cronaca, fantasia, sogno, libri e film in lavorazione, con Willem Dafoe a dare il corpo magro, nervi e somiglianza fisica al poeta. «Non c’è mistero nella morte di Pasolini» racconta il regista americano allo sceneggiatore O IN T N E VALELTO C HA S Maurizio Braucci, nell'intervista esclusiva che trovate su Ciak di settembre. «È come se il mistero fosse sopraggiunto dopo il suo omicidio: infatti nessuno dei suoi familiari fu troppo sorpreso da ciò che accadde la notte di quel 2 novembre 1975. C’è una famosa canzone blues, La morte di Delia, che racconta la storia di una ragazzina afroamericana uccisa da un suo coetaneo. I versi suonano così: "La madre di Delia pianse/ il padre di Delia si addolorò/ le cose sarebbero state diverse se Segue a pag. 3 A T A P sono già sbarcati al lido: John Leguizamo, Milla Jovovich, Ivano De Matteo, Rosabell Laurenti Sellers, Maria De Medeiros, Adriana Asti, Ashley Green, Ninni Bruschetta, Ethan Hawke. in prima fila alle giornate degli autori I lettori di Ciak saranno spettatori privilegiati alle Giornate degli Autori. Fino al 6 settembre i primi 10 che dalle 10 si presenteranno alla Villa degli Autori (Lungomare Marconi 56/B) con Ciak di settembre potranno partecipare agli eventi, seguire le delegazioni, assistere alle conferenze stampa. PATA S.p.A. Via Maestri del Lavoro, 48 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) - Italy t. +39 0376 673874 - f. +39 0376 673879 www.pata.it - www.patartigianale.it in Mostra Segue da pag. 1 - Amore e Rabbia la povera Delia fosse morta a casa". Le cose sarebbero state diverse se Pasolini fosse morto a casa, invece è morto in mezzo al nulla e coloro che lo conoscevano bene un po’ se lo aspettavano. Potremmo adattare la canzone di Delia a Pasolini: "La madre di Pier Paolo pianse/la cugina di Pier Paolo si addolorò,/le cose sarebbero state diverse «Non c'è mistero nella morte di Pasolini. Il mistero è sopraggiunto solo dopo...» Abel Ferrara se il povero Pier Paolo fosse morto in casa"; poi continuare così: "Pino Pelosi è in una cella,/beve da una coppa spezzata,/Pier Paolo è in una tomba e non tornerà più da noi". Dopo l’omicidio, alcuni si sono detti: "Non posso credere sia morto così!", ma probabilmente sarebbero stati più sorpresi di saperlo morto d’infarto a casa sua». Il tragico 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia rivive nelle immagini di Ferrara, nelle luci fioche dei lampioni, nei ragazzi di vita, fino al sangue. Nell'ultima intervista a Furio Colombo, Pasolini osservava profetico: «Con la vita che faccio, io pago un caro prezzo. È come uno che scende all'inferno. Ma quando torno - se torno - ho visto altre cose, più cose». Questo è il suo ultimo viaggio, senza ritorno, che l'autore de Il cattivo tenente reimmagina senza giudizi né moralismi e con libertà estrema. ■ pasolini Regia Abel Ferrara Interpreti Willem Dafoe, Maria De Medeiros, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio Duratax 1h e 27, Francia/Italia/Belgio in concorso un cult in regalo: confessions Il film candidato all'Oscar per il Giappone nel 2011, tratto dal romanzo Confessione di Kanae Minato in regalo per i lettori di Ciak: sul nostro sito, www.ciakmagazine. eu, andando nella sezione Movie Store, grazie a un accordo con la piattaforma digitale CHILI troverete un codice che vi permetterà di vedere Confessions. daily n.9 - giovedì 04.09.2014 L'AMICO RITROVATO Ninetto Davoli, fotografato ieri al Capanno di Ciak mentre legge l'articolo su Pasolini, ha girato con il regista friulano ben undici film, da Il Vangelo secondo Matteo a Il fiore delle mille e una notte. il sogno di una cosa Il film mai girato, il ruolo di Eduardo De Filippo. E quel doppio Ninetto Davoli di marcello garofalo I o conosco nel passato un mondo meraviglioso in cui tutti sono buoni, allegri, generosi. Oggi il mondo è orrendo, ma io so tuffarmi nel passato, io so farlo rivivere, seguitemi e lo rivivrete anche voi poiché io vi immergerò in quel mondo di favola che esiste ancora, dato che io ci credo fermamente; esiste in me, e se voi mi seguite esisterà anche in voi». Così affermava Pier Paolo Pasolini dopo l’esperienza di Salò, pensando probabilmente al suo prossimo film intitolato Porno-Teo-Kolossal, una fiaba allegorica, ideologica e arcana nella quale un uomo maturo, Epifanio, e un giovane, Nunzio (previsti nei ruoli rispettivamente Eduardo De Filippo e Ninetto Davoli), come già accadeva in Uccellacci e l’offerta: avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di sir January (poi affrontato da Hugh Griffith), un nobile ricco e sporcaccione che sposa una giovane nel fiore degli anni e non aveva voglia di simulare scene di sesso più o meno esplicite. Se la morte il 2 novembre 1975 non lo avesse strappato con violenza a questo mondo, Pasolini avrebbe proseguito il suo lavoro artistico secondo un percorso preciso: oltre al nuovo film, c’era il grande romanzo Petrolio da ultimare, nel quale era sua intenzione denunciare le trame complesse di un potere politico corrotto fino al midollo. Grande intuizione di Abel Ferrara e del suo sceneggiatore, è stata quella per il loro Pasolini di sfuggire alle trappole di un biopic più o meno attendibile nella ricostruzione dei fatti e lavorare su una moltitudine di frammenti, di schegge di passato, presente e futuro, innestandoli in quello che fu l’ultimo giorno di vita del poeta, reinventando perfino scene del Porno-Teo-Kolossal, piuttosto che del disperato Salò. ■ uccellini, intraprendevano un viaggio verso Oriente inseguendo una cometa avvistata nel cielo di Napoli. Difficile dire se il moralista Eduardo, all’epoca già ultrasettantenne, avrebbe ac cettato un ruolo seppur straordinariamente bello e poetico, così impegnativo e anche inserito in alcuni contesti scabrosi. Durante il viaggio che il personaggio di Epifanio fa, visitando le quattro città di Utopia, scopre che a Sodoma la regola è l’omosessualità, mentre le coppie etero sono segregate scamarcio & Ninetto in un Quartiere Borghese e che a In Pasolini ci sarà un incredibile corto circuito tra passato e presente, con Riccardo Scamarcio nei Gomorra ogni anno si celebra una panni di Ninetto Davoli (qui sopra, con le valigie festa, detta dell’Iniziazione, in cui in mano) e lo stesso Davoli in quelli di Eduardo giovani nudi saccheggiano, stuprano De Filippo (con il pacchetto in mano) nel film, mai girato, Porno-Teo-Kolossal. «Con Abel Ferrara» e rapinano. Per ragioni analoghe, ci ha spiegato Davoli, «c'è stato un dialogo molto anche Orson Welles, pur avendo aperto durante le riprese, ho collaborato alla inizialmente aderito al progetto dei sceneggiatura e ho anche prestato dei vestiti di Pier Canterbury Tales, poi preferì declinare Paolo. Dafoe? La somiglianza è impressionante». il personaggio del giorno l'inferno di dante Alexandra Daddario nel triangolo pop di Burying the Ex e i due film concorso, Pasolini e Red Amnesia, promettono riflessioni, ci Sleggerezza, penserà il film fuori concorso (alle 22 in Sala Grande) a portare una ventata di visto che si tratta dell'ultima opera di Joe Dante che, purtroppo, non ci sarà. In compenso ci saranno i tre protagonisti, ovvero Anton Yelchin, Ashley Greene e Alexandra Daddario, in un triangolo surreale tra morte e vita, amore e zombi. Un horror pop, con tre volti scelti non casualmente: Yelchin infatti lo avete visto in Terminator Salvation e nel reboot di Star Trek, Ashley Greene è reduce dalla saga di Twilight (era la vampira Alice Cullen, sorella di Robert Pattinson), mentre Alexandra Daddario, oltre a essere stata Annabeth nei due film della saga Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (Il ladro di fulmini e Il mare dei mostri) l'abbiamo appena vista nella serie cult True Detective. «Perché ho scelto loro tre?» ha spiegato Dante «Erano i volti perfetti per il nuovo genere di film che avevo in mente: una zom com, ovvero una commedia zombie». Andrea Morandi burying the ex Regia Joe Dante Interpreti Alexandra Daddario, Anton Yelchin, Ashley Greene, Oliver Cooper Duratax 1h e 29, Usa fuori concorso CIAK | 3 in Mostra L’ IPERBOLE (VENEZIA vista DA ROMA) la rançon de la gloire Di Enrico Lucherini* L’ESTATE STA FINENDO, LA MOSTRA SE NE VA... • In questi ultimi giorni il tempo non è 3 coeurs stato favorevole. Una bomba d’acqua ha sfiorato la tragedia all’isola di San Servolo: nella casa di riposo, mentre 27 anziani applaudivano il corto di Manoel De Oliveira O Velho do Restelo. La laguna si è alzata di un metro e la Guardia Costiera del Lido ha cercato di riportare la calma facendo vedere loro un rullo di Un coup de marteau. ricetta francese 19 film francesi a Venezia. Una campagna aggressiva per le nuove promesse. E un caffé troppo caro. Dialogo col Presidente di UniFrance di piera detassis V • Il successo previsto dei enezia è il festival che lancia la stagione delle grandi rassegne: Toronto, New York, San Sebastian, la strada verso l'Oscar. Per questo è importante e perché regala notorietà a nuovi autori e giovani promesse. Quest'anno siamo venuti in forze». A parlare così è il Presidente di Unifrance, l'organismo di promozione del cinema francese, Jean-Paul Salomé, 19 titoli francesi o di coproduzione sparsi nel programma e una campagna stampa per il lancio di dieci giovani stelle (il manifesto/copertina lo vedete qui a fianco e potete sfogliarlo sul film italiani ha fatto drizzare le orecchie ai distributori romani. Già i primi manifesti sono di Salemme, Brignano, Buccirosso. Quindi forza e coraggio, la sfida sarà durissima. I 100 Autori sono già in allarme: le prime locandine del film di Martone sono state affisse all’incontrario. Svetta Germano-Leopardi in primissimo piano, ma il titolo è alla rovescia. Le malelingue l’hanno già intitolato “Il giovane capovolto”. • Dai primi exit poll sembra che due giurati impazziscano per Belye nochi pochtalona Alekseya Tryapitsyna di Konchaloskij e altri due sono per Chuangru zhe di Wang Xiaoushuai: scontri finali nella tavernetta dell’hotel. nostro sito ciakmagazine.eu) che farà il giro del mondo. «E obbligheremo a seguirci anche attori e autori, devono imparare che la promozione è importante. È facile dire sì a Venezia, ma storcono il naso se li vogliamo mandare in Germania, mercato per noi importantissimo». Nella chiacchierata insieme parliamo anche della grande indagine che Unifrance ha appena realizzato, intitolata L'immagine del cinema francese nel mondo e secondo la quale per le giovani promesse c'è poco da ridere. Intervistati sui nomi di star francesi, gli interpellati di ogni parte del globo SUPERIPERBOLE aldo gradimento Manoel De Oliveira: John Stravolta Lars von Trier: Finto Brass di aldo fittante Domani a Venezia Classici torna il capolavoro di Robert Bresson * Il mitico press agent è a Roma, ma il suo spirito aleggia sulla Mostra. ★ appuntamenti Mouchette ★ Ore 10:30: Ca’ Foscari, aula Baratto, incontro con il regista Im Keontaek e l’attore Ahn Sungkii. A seguire, alle 16, incontro con il regista Shinya Tsukamoto. Ore 11:00: Casa dello Spettacolo, seminario L’opzione positiva per le opere prime e seconde. A seguire, alle 16:30, incontro Open Sky Cinema Multiprogrammazione, proseguimento, rassegne: nuove opportunità grazie all’innovazione. Ore 11:30: Spazio Luce Cinecittà, Excelsior, Selfieday, incontro sul fenomeno selfie con Stefano Bonaga, Gianni Canova, Cristiana Capotondi, Laura Delli Colli, Piera Detassis, Ottavia Piccolo. Ore 11:30: Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo, incontro News Gate Tours-Fede, Arte e cultura. Alle 15, presentazione del libro Sottosopra- La Biennale di Venezia di Angelo Bacci. Alle 16:30, tavola rotonda La Green economy per il cinema. Ore 14:30: Excelsior- Spazio incontri, convegno Il cinema italiano cresce a partire dai giovani. Ore 15, convegno Cultural Diplomacy and the Role of Cinema. Alle 19:30 conferenza stampa di Infernet di Michele Calì. Ore 16:30: Venice Film Market, incontro Cinecittà Mon Amour - Gli autori per il rilancio di un bene pubblico europeo. Ore 17:30: Villa degli Autori, presentazione portale video On Demand di The Open Real. 4 | CIAK conoscono Depardieu (30%), Jean Reno (18%), Alain Delon (12%), la Deneuve (9%) e Audrey Tau tou (7%) mentre per quanto riguarda i registi il trionfatore è Luc Besson in una cinquina che prevede Truffaut al secondo posto e poi Godard, Polanski e Renoir. Un po' pochino, direi, no? «Per questo abbiamo creato il format 10 nuovi talenti da scoprire e lo esportiamo in tutti i festival possibili». «La vostra è una politica molto aggressiva», dico a Salomé ammaliato da Venezia che, incredibile ma vero, vede per la prima volta. «Se vogliamo resistere come siamo stati capaci di fare in questi anni con la nostra identità, dobbiamo essere aggressivi. La Mostra è una piattaforma ideale di lancio per questa nostra nuova politica». Prende il conto, lo guarda basito, 4, 50 euro un caffè: «Suggerirei però di dimezzare i prezzi». Caro Presidente, come si vede che è la sua prima volta al Lido... ■ primi amori Edoardo Creatini e Francesca Agostini in Short Skin, sulle prime esperienza sessuali di un ragazzo di Pisa. Il laboratorio degli esordi Duccio Chiarini racconta il suo Short Skin, la commedia nata grazie a Biennale College S hort Skin del trentasettenne toscano Duccio Chiarini non è stato solo una delle piacevoli sorprese di questa Mostra, ma anche una prova concreta di quanto può far bene al futuro del cinema Biennale College, il laboratorio di formazione che permette ogni anno a tre nuovi autori di realizzare un lungometraggio low budget. «Quando ho partecipato al bando», racconta Chiarini, «ero convinto che sarei stato scartato. Certamente, mi dicevo, qui avranno chance solo storie autorali, serie, colte, “da festival” insomma. Mentre la mia è una commedia, che per di più usa il pro- blema molto particolare del protagonista adolescente, l’anomalia del prepuzio, per raccontare una storia di crescita. Invece, a sopresa, non solo il progetto è stato accettato, ma supportato fin dall’inizio con entusiasmo. E poi, per uno come me che si è prodotto da solo cinque corti, proporre un progetto l’estate 2013 e un anno dopo ritrovarsi alla Mostra a presentare il film ha rappresentato una bella iniezione di fiducia». Per di più, happy end di una bella storia di cinema, Short Skin non resterà un ottimo “film da festival”: è stato infatti acquistato da Good Films e a primavera approderà in sala. E Chiarini è già al lavoro su un nuovo progetto, che sarà coprodotto da Valerio Mastandrea. Stefano Lusardi Regia Robert Bresson con Nadine Nortier, Jean-Claude Guilbert, Marie Cardinal durata 1h e 22’, Francia 1967 Ha 14 anni, vive isolata in campagna, nel bel mezzo di una miseria senza speranza, tra malattie e alcolismo. Una violenza sessuale subita da un epilettico è la goccia che la porterà al suicidio. La solitudine in azione: immagini impregnate di fredda passione e laico cristianesimo in un’opera memorabile, suggellata da uno dei finali più struggenti e intollerabili dell’intera Storia del Cinema. È una delle 13 perle (in 40 anni) del parco appartato ed ellittico di Bresson, poeta dell’essenza e dell’assenza. Come scrisse Serge Daney: «Bresson ha disprezzo per “ogni” discorso. Non solo perché il discorso, il fatto di discorrere - e ben presto di perorare - dà necessariamente luogo al teatro (enfasi, pathos) e trasforma i “modelli” in attori o in istrioni; ma anche perché ogni discorso, in quanto tende alla trivialità (peggio, all’esemplarità), presuppone un “emittente” e, per Bresson, l’emittente umano è un dispositivo sonoro incompleto e irrisorio». Restauro di Argos Films, con il sostegno del Centre National du Cinéma et de l’Image Animée (CNC). daily n.9 - giovedì 04.09.2014 lidoland di Andrea Algieri il presidente di giuria alexandre desplat premiato con il soundtrack stars mentre cristiana capotondi, tra i giurati del premio, si rilassa al nostro capanno Il senso di Milla per la moda Fra le star più attese, anticipata dall'annuncio di gravidanza, Milla Jovovich è arrivata al Lido portando, tra cene, photocall e red carpet, uno stile inconfondibile, fatto di abitini corti e smanicati, e tacchi mai esagerati col pancino sempre in vista. Coerenza stilistica innovativa per la ex-super modella. sica Desplat ritira il stelle in muos di Giuria Alexandre così la scelta: itore e Presidente ato Qui sopra, il comp itelli che ha motiv ard da Lele March vare l’anima nelle tro l ne lat sp Soundtrack Stars Aw De di tuizione artistica ni». Marchitelli, «La sensibilità e l’in lle sue composizio ntano è la forza de ni - alle 14.30 co ma rac do , film no i e nti ch rre storie nde bellezza di So gra miglior La la de r re pe o sco mi llo pre reduce da nsegnerà anche il co tà a cit ian ine ist -C Cr ce e cui c'è anch allo Spazio Lu ssieme alla giuria (in te tutti i lavori colonna sonora. «A nda) stiamo ascoltando attentamen , titoli che pra e so qu o cin fot o di, en ton alm no Capo devo dire che ci so e musicava o i cu ors in nc pi co in dei film un suo fan dai tem no So ? lat . sp to» De en to. tal ci hanno colpi lto bene il suo diard, conosco mo i film di Jacques Au AL LIDO con www.stefanodisegni.it stefano disegni No Smoking Please È uno degli attori più affascinanti del mondo: a Ethan Hawke si potrebbe perdonare tutto, ma non la scelta del completo chiaro con cravattino slim. Sembra più un look adatto al giorno che al red carpet del festival più vecchio del mondo. Dopo Owen Wilson in sneakers, un'altra stella al maschile cerca nuove vie stilistiche. Ma lo smoking è lo smoking. @Andrea_Algieri cOol Or FoOl CIAK | 5 in Mostra daily n.9 - giovedì 04.09.2014 red amnesia english version The Festival's Special Effect? Reality Regia Wang Xiaoshuai Interpreti Lu Zhong, Shi Liu, Qin Hao Durata 1h e 42’, Cina IN Concorso By Elisa Grando D settimana della critica di anna maria pasetti Selezionatrice della Settimana della Critica No One’s Child Regia Vuk Ršumovi Interpreti Denis Muric, Milos Timotijevic Durata 1h e 35’,Serbia T ra le montagne della Bosnia del 1988 viene trovato un bimbo cresciuto dai lupi. Portato all’orfanotrofio di Belgrado, cresce assistito dagli educatori accanto ai coetanei, tra i quali sceglie Zika come amico del cuore. Passano gli anni e arriva la guerra. Nel 1992 il ragazzo è costretto a rimpatriare in Bosnia dove, casualmente, è mandato a combattere. Nuovamente tra i boschi. Debutto di estrema drammaticità, che rileggendo Il ragazzo selvaggio di Truffaut riapre senza banalizzarli gli (eterni) interrogativi sul non-senso di ogni conflitto. L’abbiamo scelto perché: Da un fatto realmente accaduto, un esordio carico di riferimenti che assume ancora più forza nel legame con il conflitto balcanico. old olive trees in La zuppa del demonio, or the underground sadomasochism of Im Keller, of La trattativa, of the refugees fleeing for Europe dressed as wedding guests in Io sto con la sposa, of 19-year-old Arielle Holmes playing herself in Heaven Knows What. And the list could go on. This is not a visual spending review: getting eye to eye with the relatives of the victims of the genocide in Indonesia gives us more goose bumps than any digital flight between skyscrapers attached to a spider's web. The festival's reality is a special effect for precisely this reason: its capacity to reawaken the original effect of cinema, which was to amaze the viewer. Last year we floated in space with the astronauts in the hypertechnological Gravity in 3D, literally discovering a new dimension of cinema. In 2012 the festival was hit by the tsunami of Bait, caught between a white shark and gigantic waves in green screen. This year the digital wonders have not arrived on the Lido and thus the only special effect of this year's festival appears to be reality, with true stories that are often more eye opening than any visual effect. This is true of The Look of Silence, of Belluscone – Una storia siciliana, of the spontaneous frames of Italy in a Day. But the same is true of the bulldozers uprooting centuries- eng è una vedova in pensione che si occupa dei due figli e della madre anziana. La sua routine quotidiana verrà però sconvolta da una serie di telefonate anonime che la inquietano e le faranno rievocare il fantasma del marito. Chi c'è dietro quelle chiamate? A vent'anni dal debutto alla regia, Wang Xiaoshuai Orso d'Argento a Berlino nel 2001 e nel 2008 - porta sullo schermo una storia autobiografica. «Dopo la morte di mio padre, mia madre si è ostinata a volersi occupare di me e dei miei figli» ha spiegato la genesi del film il regista «e questo mi ha fatto riflettere sulla Cina e i cinesi della sua generazione, persone che hanno vissuto le varie fasi del Paese e oggi sono totalmente disorientate». Martone e Il giovane favoloso, bassi i voti per Sivas e Nobi. Così la classifica rimane immutata: i critici puntano su The Look of Silence, la giuria popolare preferisce invece Birdman. GUERRE STELLARI Dopo P. Mereghetti IL CORRIERE DELLA SERA M. Mancuso il foglio M. Gottardi la nuova venezia C. Piccino M. Caverzan manifesto il giornale M. Anselmi F. Ferzetti A. De Grandis IL MESSAGGERO il gazzettino F. Pontiggia IL fatto quotidiano F. Caprara la stampa HHHHH HHH1/2 HHHH HHH HHHH HHHHH HHHH HHH1/2 HHHH HHH HHH HH HHH1/2 HHH1/2 HHH HHH HHH HHHH1/2 HH1/2 HH1/2 HH HH1/2 HH1/2 HHH HHH HHH1/2 HHHH1/2 HHHH HHHH1/2 HHHH HHHH HHHH1/2 HHHH HH1/2 HHHH HHHH HH HHH1/2 HHHHH HHH HH HHHH1/2 HH1/2 HHH HHHH HH HHHH HH HHH1/2 HHH HH HHH1/2 HH HH1/2 HHH HHHH HHHH H1/2 HHH1/2 HHH1/2 HH HHH H HHH HH1/2 HHH HHH I Critici M.P. Fusco LA REPUBBLICA birdman HHHHH HHH ghesseha (tales)X la rançon de la gloire HHHH the look of silence HHHHH HHHHH HHHH ANIme nere HHHH1/2 HHHHH HH HHH HHH1/2 99 homes manglehorn HHHH1/2 HH1/2 HHH1/2 HHH HHHH H1/2 HH HH1/2 HH1/2 H1/2 3 coeurs HHH1/2 HHH H HH1/2 HH1/2 HH hungry hearts HHHH1/2 HHH HH HHH1/2 HHH1/2 HH1/2 the cut HHHH H1/2 HH HH H1/2 H loin des hommes HHHH HHH1/2 HH HHHH HHH HHH1/2 HH1/2 HHHH1/2 il giovane favoloso HHHHH HHHH HH HHHH HHHH HHH HHHH HHHHH HHHHH HHH1/2 HHHH H HH1/2 HHHH1/2 HH1/2 a pigeon sat on a... 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Lui da sempreAlessandro durante le Regia Ivano Matteo interpreti vacanze si Giovanna arrabatta Mezzogiorno, dando una mano Gassmann, Luigialla Lo Cascio 92' Italia madre eDurata partecipando alla raccolta delle zucche. Quest'anno però c’è una variante, mamma ha ccoli i nostri quattro eroi, perché di solito così una storia con Gene, un tipaccio violento che ci si definiscono i protagonisti dei film. Ma chissà prova con tutte (Sean Harris, visto in Prometheus se loro lo sono, seduti come da tradizione nel e I Borgia). Inevitabile che i due maschi entrino in ristorante dove si trovano una volta al mese. Sono conflitto, anche perché Goob sta entrando nell’età quattro, due fratelli e le mogli. Sono diversi, si deadulta, ha conosciuto la testano cordialmente, ma coetanea Eva, i due si ottemperano a quel dovetrovano bene, e lui non è re rituale chiacchierando disposto a tollerare oltre di futilità, mascherando i i soprusi del “fucking” loro sentimenti. Poi però succede qualcosa che fa affiorare in superficie tutte le contraddizioni perché i loro figli ne hanno combinata una davvero grossa. Ivano De Matteo, partendo del romanzo La cena di Herman Koch, costruisce un congegno a orologeria dove le tensione cresce sempre più fino all’esplosivo epilogo della vicenda. E a cura di antonello catacchio 6 | CIAK HH HHH HHH la rançon de la gloire HHHHH HHH HHH the look of silence HHHH ANime nere HHH1/2 99 homes HHH manglehorn HHH HH HH HH HHH1/2 HH1/2 HHH HH HH1/2 HHHH 3 coeurs H1/2 H HH HH HH HH HH HHH HH HHH hungry hearts HHH HHH HHH HHH HHH1/2 HHHH HHH HHHH HHH HHH the cut HHH HH HH HH HH H1/2 HHH HHHHH HHH1/2 HHH1/2 HHHH HHH HHH HHHH HHHH il giovane favoloso HHHH1/2 HHHH HHHH HHHH1/2 HHHH1/2 HH HH1/2 H1/2 HH1/2 HHHH a pigeon sat on a... HHHH1/2 HHHH HHH1/2 HHH HHH HH HHH HHH HHH1/2 H HHH nobi HHH1/2 HH1/2 HHH HHH HH HHH HH1/2 HH1/2 H HHH HHH Le dernier coup... 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