Per una Buona Pasqua …arrivato o in perenne ricerca?
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Per una Buona Pasqua …arrivato o in perenne ricerca?
Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L.335/2003 (conv. in L.27/02/04 n.46) art.1, comma 2, DCB - BL Anno LXXX - n. 2 - Pasqua 20 aprile 2014 www.agordo.diocesi.it Taxe perçue - Tassa riscossa 32100 BELLUNO - ITALIA BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA MARIA DI AGORDO Per una Buona Pasqua …arrivato o in perenne ricerca? Faccio miei alcuni pensieri che ho trovato nel volume “Il messaggio delle montagne” di Reinhold Stecher (p. 77ss.). Mi paiono pensieri pasquali perché aiutano a fare, se si vuole, quel passaggio che ci incoraggia a guardare e vivere in modo nuovo, e quindi ad essere “nuovi”. *** “In ogni escursione si arriva all’ultima lunghezza di corda, all’ultimo tratto di cresta o di pendio erboso; e poi ‘ce l’abbiamo fatta’… La conquista della cima è sempre una festa… In cima, dove il mondo sembra finire e al di sopra di noi c’è solo la volta del cielo con le nuvole che si rincorrono, nasce naturale la domanda sul significato del tutto….”. “Il nostro secolo ha espresso la tetra sentenza di un filosofo: ‘L’esistenza è assurda. Io devo scegliere tra Dio e l’assurdo. Dio mi è insopportabile, perciò scelgo l’assurdo…’. Ma a questo punto l’uomo si è incrodato in un orrido senza scampo. Se tutto è assurdo, perché non può esserlo anche il fatto di sostenere che tutto sia assurdo? Da un simile abisso non c’è via che ci porti a risalire. Per parte mia non credo che sulle cime si incontrino molti uomini che vivono questo stato d’animo tetro. Se non sono credenti, sono comunque persone che cercano. E questo è già molto”. *** Mi chiedevo: chissà se tra i nostri lettori di “Echi” – o comunque tra i nostri parrocchiani - c’è qualcuno che è in ricerca, magari faticosa, ma non vuole lasciarsi risucchiare dall’assurdo. A lui ripeto le illuminanti parole di Sant’Agostino: “Tu non mi cercheresti se non mi avessi trovato”. BUONA PASQUA ! Don Giorgio CUORI FRATELLI E… Sommario Cuori fratelli e... La Settimana Santa I conti della parrocchia Spigolando in Archivio Vita della Comunità Pagina foraniale Ho conosciuto un santo Il racconto di Cielo Blu Il saluto del sindaco Solidarietà/Volontariato I 55 anni del Cuore d’oro Cronachetta agordina Le campagne dell‘ARCA Paese del graffito anno 5 Imprenditori e benemeriti Mondo scuola La pagina dei ricordi Ricordi d’infanzia... In memoria/anagrafe I pensieri di...Francesco Allora, coraggio: non smettiamo mai di cercare. Il Signore si fa trovare in cima al monte: può chiamarsi Pelmo o Civetta o Agnèr o Marmolada… ma anche Tabor o Calvario! L’importante è credere che Colui che incontriamo è vivo, presente e operante in mezzo a noi. E trattarlo da vivo senza tentativi di imbalsamarlo e renderlo… innocuo. È il nostro Salvatore, Colui che per noi è morto e risorto; Colui che – direbbe ancora Sant’Agostino – “ti ha creato senza di te, ma non può salvarti senza di te”. Egli aspetta che, come il cieco nato, ci inginocchiamo davanti a Lui e gli diciamo: “Io credo, Signore!”. Lui ci aiuti a farci “nuovi” lasciandoci avvolgere dalla sua novità. Buona Pasqua! “ 2 “ 2 “ 3 “ 5 “ 7 “ 9 “ 11 “ 12 “ 13 “ 17 “ 21 “ 23 “ 25 “ 27 “ 30 “ 32 “ 35 “ 37 “ 38 “ 40 TASCHE SORELLE? A tutti i parrocchiani, in particolare agli anziani, ai malati e a chi è lontano da casa, un augurio sincero di sante feste pasquali: la luce del Signore Risorto illumini la vostra vita. Don Giorgio, don Severino e le suore Il titolo è un po’… sbarazzino, ma l’argomento che affronto non è dei più simpatici. Però quando si vede la necessità occorre buttarsi. Oggi lo faccio, per la prima volta in oltre quattro anni di permanenza in mezzo a voi. Devo anzitutto dire che in questo periodo ho constatato la generosità “quotidiana” degli agordini per la propria comunità parrocchiale, ma anche quella “straordinaria” che si manifesta in tante occasioni: calamità naturali, giornate varie (continua a pag. 2) Pasqua 2014 2 (segue da pag.1) CUORI FRATELLI E… TASCHE SORELLE? diocesane, missioni, povertà vicine o lontane. Tutto ciò parla di una generosità che diventa quasi “stile di vita” per molti, singoli e gruppi. Tuttavia, nonostante questo, la situazione in parrocchia - ad oggi - dà qualche preoccupazione: abbiamo un mutuo che attualmente ammonta a 550.000 euro, acceso nel 2011 per poter pagare l’impresa e arredare il Centro parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”; le rate mensili sono di circa 3.000 euro: troppi per le nostre possibilità! Dobbiamo ringraziare diversi Enti ma soprattutto Luxottica per il continuo sostegno dato nel corso degli anni per aiutare la comunità parrocchiale nella costruzione del Centro e che, ora, ci è venuta incontro assumendosi annualmente il costo di metà delle rate mensili (18.000 euro annuali): un altro esempio di grande sensibilità e generosità di cui dobbiamo essere veramente grati. Accanto a questo, esistono ovviamente le spese correnti di gestione, ma anche spese impreviste a cui abbiamo dovuto fare fronte, come ad esempio il rinnovo dell’impianto di riscaldamento della canonica, e il nuovo impianto di amplificazione della chiesa. La parrocchia organizzerà qualche iniziativa per raccogliere fondi (a questo si sono impegnate ad esempio le Confraternite con una “festa della parrocchia”, domenica 25 maggio); sono inoltre in previsione dei concerti il cui ricavato andrà a sostenere il Centro parrocchiale. Ecco: ho creduto opportuno mettervi al corrente della situazione in maniera più “decisa”: mi pare giusto che, in famiglia, qualche volta il “padre” scopra le carte con i suoi figli e li solleciti – se del caso – a nuove forme di collaborazione. Pertanto sono a chiedere Echi di Agordo che se qualcuno avesse la possibilità di venire incontro (occasionalmente o prendendosi un impegno mensile, anche minimo) lo faccia con generosità: la Comunità intera ne avrà beneficio e ne sarà grata perché – non dimentichiamolo - quanto viene dato “ritorna” in bene per tutti. Per comodità, qui sotto, comunico anche gli estremi per eventuali offerte sotto forma di bonifico, ricordando che le Aziende (persone giuridiche) possono detrarre quanto offerto, fino al 2% del bilancio. Devo dire che ho fatto un po’ di fatica, ma sto chiedendo non per me, ma per questa comunità che mi è stata affidata, perché, anche attraverso strutture funzionanti, possa crescere e, soprattutto, formare le nuove generazioni ad un vero umanesimo che trova nel messaggio cristiano la via maestra per il suo pieno sviluppo. Don Giorgio IBAN: IT51Z0200860980000004251012 (Unicredit Banca SpA, filiale di Agordo) C/C Postale n. 10163327 Ambedue intestati a PARROCCHIA S.MARIA NASCENTE – AGORDO PIEVE ARCIDIACONALE DI S. MARIA NASCENTE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA 2014 Domenica 13 aprile DOMENICA DI PASSIONE “delle Palme” - Inizio SETTIMANA SANTA ore 10.00: S. Messa con benedizione dei rami di ulivo Lun. 14 - Mar. 15 - Mer. 16 aprile ore 15.00: Esposizione del Ss.mo Sacramento e Adorazione libera ore 18.10: Vespri e Benedizione Eucaristica ore 18.30: S.Messa GIOVEDI’ SANTO - 17 aprile ore 18.30: S. Messa “In Coena Domini” Rito della lavanda dei piedi VENERDI’ SANTO - 18 aprile ore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi ore 19.30: Liturgia della Passione del Signore e colletta a favore dei cristiani di Terra Santa Processione attorno al Broi SABATO SANTO - 19 aprile ore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi SOLENNITA’ della PASQUA del SIGNORE SABATO - 19 aprile DOMENICA 20 APRILE ore 21.30 : Solenne VEGLIA PASQUALE ore 9.00 - 11.00 - 18.30: Sante Messe del giorno di PASQUA Lunedì 21 aprile LUNEDI’ dell’Angelo ore 8.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa ore 10.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa e benedizione dei bambini CONFESSIONI durante la SETTIMANA SANTA: Lunedì, martedì e mercoledì santo: disponibilità nel pomeriggio durante l’Adorazione Venerdì Santo dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30 Sabato Santo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 Pasqua 2014 Echi di Agordo IL BILANCIO CONSUNTIVO Osservazioni: 1) le spese gestionali si riferiscono a: luce, telefono, fornitura gas ,manutenzione apparato antincendio, manutenzione sistema antifurto, manutenzione imp. riscaldamento, automazione porte, spese postali,spese cancelleria; 2) le spese di manutenzione fabbricati riguardano alcuni interventi ordinari sugli immobili di proprietà della Parrocchia; 3) la spesa per le chiese frazionali riguardano la fornitura di luce e telefono (Chiesa S.Vincenzo); 4) le spese per il Centro Parrocchiale comprendono la remunerazione dovuta al Custode del Centro, le spese di luce, fornitura di gas. I BILANCI DELLE CHIESE FRAZIONALI S. VINCENZO - Prompicai I conti della Parrocchia Bilancio Consuntivo della Parrocchia relativo all’anno 2013, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 marzo 2014: ENTRATE - Elemosine - Candele votive - Offerte servizi vari - Attività parrocchiali - Benedizione delle case - Offerte da Enti e privati - Affitti e rendite - Carità - Chiese frazionali - Stampa Totale (entrate ordinarie) euro “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ Entrate Straordinarie “ Entrate straordin. Centro Parrocchiale “ TOTALE complessivo euro USCITE - Imposte ed assicurazioni - Remunerazioni –Stipendi - Spese di culto - Spese gestionali - Attività parrocchiali - Manutenzione ordinaria fabbricati - Carità - Varie e stampa - Chiese frazionali Totale (spese ordinarie) euro “ “ “ “ “ “ “ “ “ 31.120,91 14.895,25 7.200,00 52.762,74 7.295,00 30.931,69 12.434,49 5.992,00 3.637,85 3.476,90 169.746,83 1.410,00 17.536,00 188.692,83 22.231,36 3.001,20 15.062,50 43.784,61 27.291,81 680,00 700,00 2.351,36 1.334,66 116.437,50 DELL’ESERCIZIO 2013 S.AGOSTINO - Toccol ENTRATE: Raccolte in chiesa; da Angelina Santomaso; Gruppo “Vècia Pòpa” da Le Ville per Chiesa S. Agostino; offerte per la Chiesa Totale euro 2.098,55 USCITE: Bollette Enel 217,32 Totale euro 217,32 Diff. Entrate–Uscite 1.881,23 Passivo al 31.12.2012 8.147,63 Passivo al 31.12.2013 euro 6.266,40 B.V. del BUON CONSIGLIO - Giove Spese straordinarie Spese per Centro Parrocchiale Rata ammortamento(capitale e interessi) del mutuo (di euro 600 mila) contratto per il Centro parrocchiale e ridotto al 31.12.2013 ad euro 550.000 “ “ 24.215,81 35.825,25 “ 36.000,00 TOTALE complessivo euro 212.478,56 PASSIVO DEL BILANCIO 2013 euro 23.785,73 ENTRATE: Da Confraternita B.V. del Buon Consiglio Totale euro 250,00 USCITE: Bollette Enel 170,75 Totale euro 170,75 Diff. Entrate–Uscite -83,20 Passivo al 31.12.2012 198,27 Passivo al 31.12.2013 euro 281,47 USCITE: Bollette Enel 173,06 Totale euro 173,06 Diff. Entrate–Uscite 76,94 Attivo al 31.12.2012 3.394,12 Attivo al 31.12.2013 euro 3.471,06 S. ROCCO Colvignas ENTRATE: U.S. Le Ville in memoria di Zasso Luciana; per chiesa S.Vincenzo; da benedizione graffiti S.Vincenzo; raccolte in chiesa; U.S. Le Ville in occasione di S. Vincenzo Totale euro 1.146,75 USCITE: Bollette Telecom 374,50; bollette Enel 188,37 Totale euro 562,87 Diff. Entrate–Uscite 583,88 Passivo al 31.12.2012 652,62 Passivo al 31.12.2013 euro 68,74 3 S. GIUSEPPE – Rif ENTRATE: Raccolte in chiesa Totale euro ENTRATE: Raccolte in chiesa Totale euro 87,55 55,00 USCITE: Bollette Enel 210,66 Totale euro 210,66 Diff. Entrate–Uscite -155,66 Passivo al 31.12.12 26.752,66 Passivo al 31.12.2013 euro 26.908,32 Pasqua 2014 4 Gennaio 2013 N.N. ; in in onore della Madonna; da Ass. S. Martino per uso pulmino; offerta da Banco Posta; diversi N.N.; in mem. dei defunti di Luigi Moretti; in mem. di Giovanni Sartor, la moglie e figli; in mem. di Gigi Lanciato. Febbraio N.N.; in memoria defunti Paganin e Cadorin; diversi N.N. per la Chiesa. Marzo Don Alessio Strapazzon in on. S. Teresa; offerte varie per la Chiesa; da C.S.I. per Santa Messa Natale dello sportivo; in memoria defunti Luigi Moretti; da Coro Agordo; N.N. Aprile Da Confraternita S.Giuseoppe; offerte varie per la Chiesa; N.N. Maggio Dai genitori bambini prima Comunione; offerte varie; N.N. Giugno Da pastorale giovanile; fam, De Nardin Ivo; NN per implorare la concordia tra gli uomini; per lampada SS.mo; da C.M.A. per ristrutturazione tomba don Tamis. Echi di Agordo Generosità Agordina LE OFFERTE ALLA CHIESA DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2013 Luglio N.N.;, da Roxy Bar; varie offerte anonime per la Chiesa ARCA; Messa Carabinieri; N.N. per la Chiesa; da Enel per rifusione. Agosto In mem. di Angelina e Beppino; dal Grest; varie offerte anonime. Dicembre Da fam. Sgarra; in memoria Giuliana De Manzoni; in mem. Carlo Moretti; dal Comune di Agordo in conto manutenzione; I Musici per riscaldamento; Elena Orlandi Dell’Andrea in memoria sorella Emma; da Schena Michele e Farenzena Giovanna; in memoria Romano Re; N .N.; in memoria di Ferdinando Ben ed Edda Ferro, i famigliari; in memoria di Costantini Adriana (Rina), la sorella e i nipoti. Settembre Varie offerte anonime. Ottobre N.N. per la Chiesa; da Zanetti; in Memoria Aldo Zanvettor; N.N.; Del Din Mariannina; da presidente APIM; varie offerte anonime. Novembre In mem. Giusto Fossen, Bristot Sara, Anna e Paola; Ass. Per complessivi euro 30.931,69 OFFERTE, CONTRIBUTI E UTILIZZO CENTRO PARROCCHIALE Per complessivi euro 17.536,00 DOMENICA 15 GIUGNO - ore 11.00 Celebrazione delle Cresime per 57 ragazzi di prima e seconda media. In preparazione: 1. Domenica 11 maggio - ore 11.00 incontro dei genitori e padrini/madrine con il Parroco, dopo la S. Messa, in Sala Luciani (sopra la sacrestia). 2. Domenica 1° giugno ritiro spirituale per tutti i ragazzi (sono invitati calorosamente a partecipare anche genitori e padrini/madrine) al Centro papa Luciani (Col Cumano – Santa Giustina) dalle 9.00 alle 16.00. La collaborazione a “Echi di Agordo” è sempre auspicata e gradita! LE OFFERTE IMPERATE 2013 21 gennaio Migranti euro 110,30 27 gennaio Pastorale diocesana 390,00 5 aprile Pro Cristiani in Terra Santa 330,00 5 aprile Colletta Quaresimale “Un pane per amor di Dio” 2.180,00 17 aprile Università Cattolica 150,00 2 luglio Carità del Papa 400,00 19 agosto Pro Seminario diocesano 1.420,30 7 ottobre Pro Seminario diocesano 700,30 23 ottobre Giornata missionaria mondiale 800,30 Totale euro 6.481,20 GRAZIE DI CUORE A TUTTI! Attraverso le colonne del nostro bollettino, vogliamo ringraziare ancora una volta tutti gli amici e benefattori della Parrocchia che, direttamente o tramite ccp sostegnono con il proprio contributo non solo la pubblicazione di “Echi”, ma anche le iniziative della comunità. Un sentito ringraziamento lo vogliamo rivolgere a coloro che manifestano interesse, sensibilità e comprensione per la vita e le necessità del Centro Parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”. Siamo certi che ogni gesto, anche il più semplice e umile, diviene atto prezioso d’amore magari non visibile a tutta la comunità, ma sicuramente prezioso agli occhi di Dio! IL GRAFFIO… 2013: IN COMUNE DI AGORDO, 65 MORTI. 2013: IN COMUNE AGORDO 24 NATI. 2013: IN PARROCCHIA CELEBRATI 60 FUNERALI. 2013: IN PARROCCHIA CELEBRATI 18 BATTESIMI. SONO SOLO NUMERI ARIDI, MA ELOQUENTISSIMI. INTERROGANO ANCHE LA NOSTRA COMUNITÀ CRISTIANA. SAPPIAMO ASCOLTARE LA VOCE DEI NUMERI? SAPPIAMO LASCIAR SORGERE IN NOI QUALCHE “PERCHÉ”? VAL LA PENA RICORDARE CHE - CRISI O NON CRISI - UNA COMUNITÀ BIOLOGICAMENTE STERILE, DIFFICILMENTE È CAPACE DI GUARDARE CON FIDUCIA AL FUTURO. Echi di Agordo Nel precedente numero di “Echi” abbiamo riportato in sintesi alcune pagine di un taccuino manoscritto (presunto degli inizi del ‘900) ritrovato e recuperato tra le immondizie di una discarica ecologica. Il documento riporta delle ricette: per la cura dell’Herpes; per la conservazione del fieno; appunti su alcune metodologie della lavorazione dei metalli, particolarmente alla saldatura, e ai trattamenti termici sul ferro e acciaio, operazioni necessarie per rendere questi metalli idonei all’utilizzo per cui erano stati costruiti. Riporteremo la parte del libricino che espone alcuni processi relativi alla tintura della lana. Consapevoli che le formulazioni trascritte sono attualmente inutilizzabili, vogliamo comunque offrirle al lettore per ricordare la notevole capacità e scientificità che gli operatori di un tempo avevano nei vari settori dell’attività umana. Altra motivazione che ci spinge a scrivere su argomenti, a volte considerati banali e inutili, è il fatto deplorevole che alcune persone non si rendano conto che disfarsi di documentazioni antiche vuol dire disconoscere il passato e non permettere agli studiosi approfondimenti utili per il futuro. Come è noto, la tintura è quel procedimento che permette di dare colore alle fibre tessili attraverso l’immersione in un liquido in cui sono disciolte sostanze coloranti, le quali devono tingere con un grado di solidità soddisfacente per l’uso al quale l’articolo è destinato. Ogni colorante possiede una proprietà, detta “affinità”, verso uno o più tipi di fibre, pertanto può presentare “affinità” verso la lana e la seta e non verso il cotone o altre fibre. Per superare tale difficoltà i coloranti devono essere abbinati a sostanze chiamate “mordenti”, che hanno lo scopo di consentire alla tinta di fissarsi sulle fibre. I coloranti usati nei tempi antichi erano tutti di origine animale o vegetale (raramente anche minerale, ad esempio il colore blu era ricavato dalla polverizzazione del lapislazzulo). Ecco alcuni esempi di coloranti di origine animale: l’estratto di un mollusco, il Murex brandaris, dava la porpora di Tiro, tanto costosa da essere riservata alle tuniche dei re; dalle femmine delle cocciniglie coccus cacti si ricavava la cosiddetta cocciniglia, uno dei coloranti più belli e più Pasqua 2014 5 a cura di GABRIELE BERNARDI Così si faceva una volta (2a parte) L’arte della tintura Ricetta di tintura su lana con porpora contenuta nel papiro di Stoccolma risalente al III° secolo dopo Cristo, rinvenuto in un sepolcro egiziano (Bayer- EST Mondadori) Antica stampa rappresentante l’arte tintoria (Wikipedia.org/Tintura) Tintura tradizionale a Fez in Marocco (Wikipedia.org/Tintura) solidi specie su seta e lana; da altre cocciniglie (coccus ilicis) si estraeva il chermes, rosso brillante, carminio, la materia colorante più antica che si conosca (un tempo usato anche per colorare un liquore, l’Alchermes). Ora qualche esempio di coloranti ricavati dai vegetali: dal legno rosso del Brasile per tingere il cotone, mordenzato con sommacco o Sali di stagno; dall’estratto di campeggio o legno azzurro (haematoxylon campechianum), pianta d’origine messicana, utile per tingere in nero, in rosso e in violetto; dal legno giallo del Brasile (chlorophora tinctoria o gelso dei tintori) si estraggono le morine; altro colorante, rosso, viene estratto dal legno del sandalo (pterocarpus santalinus) e così via. Modo di applicare sulla lana l’azzurro di Sassonia Per avere questa bella tinta si scioglie l’indaco (indaco, sostanza colorante azzurra, ricavabile da alcune piante del genere Indigofera - Indigofera tinctoria) in tanto acido solforico concentrato, quando è quattro volte il peso dell’indaco stesso, e si fa digerire a temperatura mediocre per ventiquattr’ore. Il liquido assumerà l’aspetto d’un nero cupo; ma allungato con molt’acqua comparirà di un azzurro vago e trasparente. Siffatto colore combinassi colle fibre delle stoffe di lana con tale rapidita (sic) che riesce deficile (sic) il renderlo bene uniforme su tutta una pezza di panno. Ma è vero che un tal colore non è stabile, e che facilmente col sapone si dilegua. La mancanza di uniformità e di stabilità è dovuta al fatto che la ricetta descritta non (segue a pag. 6) 6 (segue da pag.5) prevede l’uso del mordente, sostanza necessaria al fissaggio del colore sulle fibre. Processi per applicare colori durevoli sulla lana Ecco la maniera di comporre i principali colori che s’impiegano per tingere la lana, secondo i processi pubblicati non à molto dal Dannember in un giornale alemano. I°. Nero.- Fa bollire a più riprese in una caldaja di sufficiente capacità 3 ettogr. di campeggio, /tauro/ 1 ettogr. di sommacco (Arbusto delle anacardiacee, rhus coriaria, pianta mediterranea le cui foglie sono ricche di tannino. composto chimico conciante e colorante, sono impiegate anche nella concia delle pelli delicate) ed altretanto (sic) di galla (acido tannico contenuto nelle galle, rigonfiamenti su foglie, rami e radici di piante in seguito a stimoli naturali o punture d’insetto, usato in tintoria e industria degli inchiostri). Concentra la soluzione fino a tre litri di liquido, lasciala riposare per alcuni giorni; chè più vi si lascia migliore diventa. Agiungivi (sic) poi 40 gram. di solfato di ferro e 12 gram. di solfato di rame; fa bollire di nuovo, e dopo alquanto tempo ponivi una quantità di amido, fino a ridurre la soluzione alla consistenza della crema, avvertendo di agitarla continuamente con una spatola di legno. Finalmente quando il tutto si sarà combinato, aggiungi 12 gram. di muriato di ferro (muriato, termine antico per cloruro di un metallo, sale dell’acido cloridrico o muriatico). IIdo. Giallo.- In suficiente quantità d’acqua fa bolire 2 ettogr. di scotano (arbusto delle anacardiacee, rhus cotinus), e concentra il liquore fino a Pasqua 2014 Echi di Agordo L’arte della tintura ottenere mezzo litro. Gettavi allora una chiara d’uovo ben sbattuta, acciò precipiti la parte estranea alla tinta; indi feltralo, concentrato con 12 gram. d’amido e 25 gram. di allume di rocca (solfato doppio di alluminio e potassio, di colore bianco, usato come mordente, in medicina come emostatico) pestato, e finalmente, quando sarà freddo, uniscivi (sic) 50 grami (sic) di muriato di stagno. IIIdo. Azzurro.- Coi mezzi conosciuti prepara una soluzione d’indaco solfato (Acido solfonico = indaco trattato con acido solforico concentrato) e poi passa per feltro, indi concentra con 1 ettogr. di amido per ogni litro di liquido, e aggiungivi 2 gram. di allume polverizzato. Da ultimo, dopo che la sostanza si sarà raffredata (sic), uniscivi 25 gram. di muriato di stagno. IVto Verde Si preparano 2 soluzioni, secondo abbiamo detto sopra, una di scotano e l’altra La pianta dell’indaco, Indigofera tinctoria (Wikipedia.org/ind.tin.) Preparazione della tintura con preparato di indaco in polvere di indaco: l’unione di queste forma il color verde; ed il più od il meno dell’una o dell’altra ne procura i diversi gradi. Addensa questo liquido con 1 ettogr. di amido per ogni litro, e 25 grami (sic) d’allume; e dopo che sarà raffreddato aggiungivi (sic) 25 gram. di muriato di stagno. Vto Rosso Fa bolire 150 grami (sic) di legno del brasile; concentra il liquore fino a mezzo litro, e lascialo riposare per alcuni giorni. Dopo aggiungivi 50 gram. di amido e 10 gram. di tartaro (il tartaro è l’incrostazione di vari sali, in prevalenza tartrato acido di potassio che si forma all’interno delle botti a opera del vino, costituisce una delle materie prime per l’acido tartarico e i suoi sali, molto usato nella stampa e come mordente in tintoria). Fa bolire di nuovo fino a che l’amido siasi (sic) incorporato, e lascia raffreddare. Finalmente aggiungivi (sic) 12 gram. di nitro muriatico di stagno. VIto Violetto In una proporzionata quantità di acqua fa bollire 150 gram. di campeggio; riduci il liquore a mezzo litro, e lascialo riposare per alcuni giorni. Dopo addensa con 50 gram. d’amido, ed aggiungi 25 gram. o poco meno d’alume (sic), e 10 gram. di muriato di stagno. Allorché questo colore sia stato applicato sulla stoffa, bisogna fissarvelo nella maniera seguente, altrimenti non reggerebbe allazione (sic) degli alcali e degli acidi, come gl’altri (sic) colori. Si prenda una caldaja a fondo piano, capace di circa 30 chilogrami (sic) d’acqua, e si riempia di questo liquido, ad un lato di essa adatta un tubo di vetro, che serve ad osservare il livello dell’acqua, e quindi ad L’arbusto di scotano, Cotinus coggygria o Rhus cotinus (da N. Vocab. Devoto-Oli) aggiungervene (sic) quando ne manchi. Alla distanza di 3 centim. dal livello dell’acqua, si fissi un graticcio di vimini, destinato ad impedire che la stoffa vada nell’acqua, se mai avenga (sic) che essa cada. Dopo che si sarà applicato il colore sopra indicato, si ravolge la stoffa leggermente, e si chiude in un sacco di lana che si sospende al di sotto del coperchio della caldaia, il quale dovrà chiuderla perfettamente; ed a tal fine bisognerà metterci sopra qualche peso, giacché la forza del vapore potrebbe spingerlo in alto. Disposto l’apparecchio nel modo accenatto (sic) si accendende (sic) il fuoco, e si fa bolire (sic) l’acqua per 2 o più ore. Finalmente si leva la stoffa si lascia raffreddare, indi si lava nell’acqua pura, e così si avrà ottenuto il colore violetto della stessa solidità degli altri colori. Con questa ultima avvertenza termina la raccolta manoscritta dell’anonimo autore che abbiamo voluto proporre affinché rimanga il ricordo di attività un tempo consuete; ora siamo certi non si usa più, ma se per caso qualche lettore vorrà cimentarsi applicando uno dei metodi suggeriti, gli auguriamo buon lavoro e ottimo risultato. Pasqua 2014 Echi di Agordo 7 VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’ Una Messa e una pizza per... “Echi di Agordo” Gioiosa e numerosa la risposta dei Collaboratori e Distributori di “Echi”, all’invito di don Giorgio per un momento religioso insieme in Arcidiaconale e poi per la pizza da lui offerta a tutti, giovedì 27 marzo scorso. Ben trentatre persone hanno accolto l’invito ed hanno passato una serata in serena compagnia. L’Arcidiacono nell’omelia della Messa ha ringraziato i presenti per la generosità e la puntualità con cui svolgono questo servizio, che non ha esitato a definire “ministero di fatto”, un modo di portare la vita della comunità parrocchiale in tutte le case, anche quelle di chi è un po’ ai margini della vita cristiana. Don Giorgio ha poi invitato tutti a non scoraggiarsi per le fatiche di un “porta a porta” che, assieme a tante soddisfazioni umane, presenta a volte qualche piccola delusione… Un pensiero particolare è stato poi riservato ai collaboratori “tecnici” a cui va il merito di procurare con puntualità… il prodotto finito! Un grazie a tutti di cuore da tutta la Comunità. *** Giovedì 27 marzo. La pizza offerta dalla comunità parrocchiale a collaboratori e distributori di “Echi” è stata gradita e consumata con buon appetito da tutti. Valeva la pena perciò “immortalare” il felice incontro con una sequenza di immagini. Se, per caso, qualcuno è rimasto fuori dall’obbiettivo, a cominciare dal fotografo, se la prenderà con chi ha fatto il giro dei tavoli con la macchinetta digitale, cioè il Toni... Sulla Lòbia di Paréch... ...Lunedì 21 aprile dalle ore 14,00 Palo metrico - Gimkana - Pesca -Torneo di calcio balilla - Torneo di calcio balilla umano - I conìci - Fagioli - Indovina quanti sono, ecc. - Premi 8 Pasqua 2014 Echi di Agordo VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’ Nelle domeniche di rato, ma in particolare I ragazzi del catechismo Quaresima i ragazzi desidera esprimere il suo del catechismo si sono per le Messe quaresimali grazie ai responsabili di impegnati ad animare la Messa parrocchiale delle varie domeniche. Nelle foto alcuni momenti. Il Parroco desidera ringraziare le catechiste, i ragazzi e le loro famiglie che hanno collabo- una squadra di calcio che, per permettere ai ragazzi di partecipare alla Messa, hanno spostato al pomeriggio la partita prevista al mattino. Un bel gesto di collaborazione che va indubbiamente segnalato. Il puntuale obbiettivo di Federico, prezioso collaboratore e collaudato fotografo di Echi, dopo la cerimonia del mercoledì delle ceneri, ha colto cinque significativi momenti delle Messe delle domeniche quaresimali animate dai nostri bravi ragazzi del catechismo. la pagina foraniale Pellegrinaggio Forania di Agordo e Decanato di Livinallongo Domenica 18 maggio 2014 - Abbazia di Follina Partenza dalle varie Parrocchie, ritrovo ad Agordo e - ore 13.00 Partenza da Agordo piazza - ore 14.30 arrivo a Follina - ore 15.00 S.Messa - ore 16.00 Visita e storia dell’Abbazia Ritorno poi ai rispettivi bus per il rientro libero di ogni pullman verso casa. - Costo indicativo euro 15 a persona (come l’anno scorso) da consegnare al parroco al momento dell’iscrizione (preferibile). - Le partenze dalle varie località potrebbero essere: ore 12.30 da La Valle; 12.30 da Rivamonte; 12.00 da Livinallongo; 12.30 da Falcade; 12.30 da Alleghe; 12.15 da Taibon. Voltago e Frassenè potrebbero salire ad Agordo, oppure a Rivamonte. Dipende dal numero di partecipanti. Termine improrogabile delle iscrizioni: domenica 27 aprile. Echi di Agordo Pasqua 2014 9 la pagina foraniale la pagina foraniale la pagina foraniale Sul “cieco nato” e sul “salmo 50” TRE SERE DI RIFLESSIONE PER LA QUARESIMA Tre sere di preghiera e riflessione in Arcidiaconale hanno visto l’affluenza di un buon numero di fedeli provenienti dalle parrocchie della Conca agordina. Erano tre appuntamenti scelti come cammino comune, nell’ambito di iniziative simili anche se realizzate con modalità diverse, nelle tre zone in cui è divisa l’unica forania di Agordo. Le liturgie sono state presiedute dai parroci di Rivamonte, di Taibon e di Voltago mentre le tre meditazioni sono state offerte dall’Arcidiacono: le prime due sul brano evangelico del cieco nato, mentre nella terza è stato spiegato il significato del salmo 50 (51) conosciuto come il “miserere”. Nella prima serata ci è stato descritto dal brano di Giovanni il dono della fede, a cui si arriva progressivamente. Il battesimo infatti ci dà il dono della fede, ma esso è come un seme che va coltivato; è, la fede, un cammino continuo di personale adesione a Gesù Signore. Dio, certamente, nella sua bontà, vuole guarirci dalla cecità: ma sta a noi riconoscerlo, accettarlo e aderire alla sua chiamata ad essere “figli della luce”. Sta a noi dire come il cieco: “Io credo”. E, come Lui, prostraci in adorazione. Nella seconda è stato sottolineato che il battezzato è chiamato a lasciarsi guidare non dal “secondo me”, ma dal “secondo Cristo”. In un tempo di relativismo imperante non è facile: ma questo è il segreto per essere luce, per essere illuminati ed illuminanti, per non essere “insignificanti” dal punto di vista cristiano e avere Il 12 marzo la prima delle tre sere di preghiera e riflessione guidate dall’arcidiacono, mentre la liturgia è stata presieduta da don Fabiano Del Favero. invece qualcosa da dire e da dare all’uomo moderno, che sembra lasciarsi più volentieri accecare che illuminare. Nel terzo incontro, leggendo insieme il salmo 50, il relatore ha portato i presenti a scoprire che nella riconciliazione con Dio si trova quella gioia intima e profonda, che è dono di Dio e conduce il peccatore a dire al Signore: “rendimi la gioia di essere salvato”, nella certezza di essere esaudito. IL 22 MARZO: PELLEGRINAGGIO A SANTA MARIA DELLE GRAZIE Le liturgie del 13 e 14 marzo, in arcidiaconale, presiedute rispettivamente da don Mario Zanon e don Stefano Pontil. Come ogni anno, si è tenuto in quaresima il tradizionale pellegrinaggio della Conca agordina a Santa Maria delle Grazie. Concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcidiacono e concelebrata da tutti i parroci della zona. Il parroco di Rivamonte, don Fabiano Del Favero, ha tenuto l’omelia durante la quale ha invitato i presenti a seguire l’esempio del Figlio prodigo che ha creduto e si è affidato alla misericordia del Padre. Durante la concelebrazione è stata data l’opportunità ai presenti di accostarsi al sacramento della Riconciliazione, durante un momento apposito dedicato a questo sacramento, subito dopo l’omelia. 10 Pasqua 2014 Echi di Agordo la pagina foraniale la pagina foraniale la pagina foraniale LA GIORNATA DELLA SPERANZA AL POLIFUNZIONALE DI AGORDO Domenica 30 marzo si è celebrata la Giornata della Speranza al Polifunzionale di Agordo, presenti alcuni parroci della Forania, volontari e personale. La Concelebrazione è stata presieduta dall’Arcidiacono e concelebrata, tra gli altri dall’Assistente religioso dell’Ospedale, don Severino Da Roit. La S. Messa è stata animata dai canti del Coro dell’Unitalsi diocesana. Durante la funzione è stato ricordato don Giuseppe Marcon, recentemente scomparso alla veneranda età di quasi 100 anni. Lo scorso 3 marzo, approfittando del ponte per le vacanze di Carnevale, il Movimento dei Chierichetti della Diocesi ha organizzato una gita a Riese Pio X cui hanno partecipato anche cinque di noi (nella foto, pochi ma boni!). Siamo partiti la mattina presto da Agordo assieme ai nostri amici della Valle del Biois e di Rivamonte, e a Feltre ci siamo uniti al gruppo che proveniva dal Cadore e dall’Alpago. Arrivati a destinazione abbiamo partecipato alla S. Messa nel Santuario della Beata Vergine delle Cendrole, dove S. Pio X era solito andare a pregare da bambino. Nel pomeriggio ci siamo divisi in base alla parrocchia di provenienza e ci siamo scatenati nei giochi. Prima di ripartire per Agordo abbiamo potuto visitare la casa natale di S. Pio X. Questa, edificata dai nonni del Santo verso la fine del 1700, non è stata oggetto di restauri a parte qualche piccolo miglioramento che l’allora vescovo di Mantova, Giuseppe Melchiorre Sarto (questo il suo nome di battesimo), effettuò dopo la morte della madre. Riese Pio X. Foto-ricordo dei chierichetti della Conca Agordina. Riferendosi all’episodio del cieco nato, il celebrante ha chiesto al Signore per tutti un supplemento di “luce” per accettare la sofferenza e saper guardare con occhio sempre nuovo la propria vita. Al personale ha augurato una presenza quanto più illuminante e rasserenante possibile. I CHIERICHETTI A RIESE PIO X Al rientro, stanchi ma soddisfatti, ci siamo salutati augurandoci di ripetere l’esperienza con qualche amico in più! Piccole curiosità: escludendo il periodo del suo papato, S. Pio X trascorse sempre nove anni in ogni luogo dove prestò la sua opera pastorale; inoltre revocò la sanzione ecclesiastica prevista per chi avesse praticato il tango che, ai primi del Novecento, stava guadagnando spazio anche in Europa. Suo è il merito di aver avviato la riforma del Diritto Canonico e del Catechismo. Silvia Zasso Pasqua 2014 Echi di Agordo Nella sua lunga missione al Soglio di Pietro, Papa Giovanni Paolo II è andato in cerca di tutti, fedele al mandato di Cristo: “Andate in tutto il mondo…”. In questo è stato inarrestabile: ha cercato i potenti e i poveri, ha cercato le persone e i popoli, gli adulti e i bambini, gli anziani come i giovani; li ha cercati nelle chiese, ma anche nelle piazze, nei luoghi di lavoro e in quelli della vacanza. È un primo grande insegnamento di Papa Wojtyla: il senso della missionarietà, dell’annuncio di Cristo fatto con la propria vita e la propria presenza, anche attraverso gesti semplici e quotidiani come l’accostare le persone, l’accettare una bibita da uno sconosciuto, il posare per una foto di gruppo, il vivere la montagna contemplandola e rispettandola, lo scherzare schietto e senza remore con gli interlocutori, fossero bambini o giovani, adulti o anziani, suore o sacerdoti. Un cercare dunque tutti con semplicità colmando ogni distanza, togliendo ogni barriera, di ruolo o di età. 11 Ricordi dell’Arcidiacono: “Ho conosciuto un Santo” nella canonica di Costalta, mi aveva consegnato con un abbraccio la fascia di monsignore. Quando, alcuni giorni dopo, andai a salutarlo insieme a Mons. Ducoli prima che ritornasse a Roma, mi guardò e, vedendomi in clergyman, mi disse, con fare divertito: “E la fascia dov’è?”. Sono aspetti umani “veri” di Papa Wojtyla che non potrò mai dimenticare, come il gesto che ebbe quando durante una inaugurazione dell’anno giudiziario alla Rota Romana alla quale partecipai: come gli altri operatori del Tribunale anch’io passai a salutarlo (il semplice chirurgica a cui Giovanni Paolo II si era dovuto sottoporre; il Papa si affacciò dall’elicottero appena atterrato e, dopo aver salutato Mons. Vescovo, si avvicinò a me, mi strinse forte e mi diede un bacio sulla fronte: ho visto in quel gesto, un segno di affetto paterno verso di me, ma anche la gioia grande di esser potuto tornare tra i nostri monti e rivedere persone conosciute e da cui si sentiva amato. *** A questo punto mi chiedo quale sia stata la sorgente di questa capacità di “comunica- *** Ricordo il mio primo incontro con Giovanni Paolo II, il 26 agosto 1979, in occasione della sua visita alla Diocesi di Belluno, nel primo anniversario della elezione di Papa Luciani: il Santo Padre, prima di avviarsi allo stadio per la S. Messa conclusiva, si ferma a salutare le persone presenti in Vescovado. Io mi avvicino e Gli chiedo di indossare una stola della mia parrocchia di origine, Sospirolo. Il Papa accetta e la indossa mentre gli dò qualche spiegazione sull’origine di quel paramento sacro, che proveniva dalla vicina Certosa di Vedana. Quando finisco, mi guarda qualche istante e poi aggiunge sorridendo: “Devo tenerla ancora per molto?!”, suscitando l’ilarità di tutti i presenti. Ma ho altri ricordi di Giovanni Paolo II, capace di battute… saporite, come quando gli dissi: “Padre Santo, ora sono Parroco! E sono contento di esserlo”. Lui che mi aveva sempre visto accanto al vescovo Ducoli come suo Segretario, mi guardò e, con un sorrisetto, rispose: “Bene, bene… ma i parrocchiani sono contenti di te?”. Oppure, in un’altra occasione, alla fine della vacanza del 1993. La domenica precedente, durante il pranzo consumato non potrò mai dimenticare due momenti ben impressi nella mia memoria. Il primo: Val Visdende, 12 luglio 1987. Appena finita la Messa, Giovanni Paolo II si inginocchiò sulla nuda terra davanti all’altare dove restò in profondo raccoglimento per lungo tempo. Ho avuto la netta impressione che in quei minuti fosse come “isolato” dal resto (persone, situazioni e programmi) e immerso in piena comunione con Qualcun Altro. Il secondo: quando, per la prima volta, ho avuto la gioia di concelebrare con Lui nella sua Cappella privata nel palazzo apostolico: prima e dopo la Messa, una immersione totale e prolungata nel mistero. Eppure, era un uomo attivissimo! Ma proprio questo immergersi in Dio, dava senso e fecondità al suo muoversi, al suo incontrare le persone. L’incontro con il Padre, dava senso e verità, rendeva autentici gli incontri con i fratelli. Era il suo grande segreto, ma credo che per noi diventi messaggio, indicazione e, forse, un po’ anche paterno rimprovero, per la nostra incapacità di “fermarci” e quindi poi anche di incontrarci in maniera più vera. *** Il 27 aprile papa Giovanni Paolo II sarà proclamato santo assieme a papa Giovanni XXIII. bacio dell’anello), e lasciai subito il posto a chi mi seguiva; dopo qualche istante mi sento mettere la mano sulla spalla: era Mons. Monduzzi, allora Prefetto della Casa Pontificia, il quale mi pregava di tornare indietro perché il Santo Padre, dopo il mio saluto, aveva detto ai suoi collaboratori: “ma io questo lo conosco… chiamatelo”. Con mia grande confusione ritornai verso il Papa che mi salutò con grande affetto, mi parlò di Lorenzago e mi pregò di portare il suo saluto riconoscente a mons. Ducoli. Ma il gesto che certamente mi resta più impresso nella mente è riferito all’inizio della sua vacanza a Lorenzago nel 1992. Il periodo di riposo era stato rinviato per l’operazione re” l’essenziale con gesti profondamente umani e semplici, perché è fuori di dubbio che chi incontrava il Santo Padre, avvertiva chiaramente qualcosa di “grande” in quell’uomo, qualcosa di “divino” e quindi non semplicemente attribuibile alle indubbie, grandi doti umane e comunicative di Giovanni Paolo II. La ragione di tutto questo credo di coglierla nel fatto che Lui è stato sempre un autentico “uomo di Dio”; è stato il grande contemplativo, l’innamorato di Cristo. Ci ha insegnato ad agire e a contemplare, a mettere insieme il dono di sé agli altri senza riserve e il dono di sé a Dio senza calcoli. Circa questi aspetti della figura di Giovanni Paolo II, Lo ricordo così nell’imminenza della sua canonizzazione: instancabile evangelizzatore disposto a tutto pur di far incontrare Cristo al maggior numero di persone possibile, apostolo infaticabile ed incurante della sofferenza e della fatica, uomo innamorato di Cristo e di Maria alla cui devozione ha dato nuovo e straordinario impulso in tutto il mondo. Noi siamo certi che Giovanni Paolo II “dalla finestra del Padre” – come con una felice immagine lo ha ricordato il suo immediato successore Bendetto XVI - per il singolare legame che tra noi bellunesi e Lui si era creato, continua a vederci e ci benedice in maniera particolarmente affettuosa, mentre ci pare di risentire la voce forte, quasi impetuosa del giovane Karol Wojtyla: “Non abbiate paura: aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. Una voce che vogliamo trovi attenta e riconoscente accoglienza nel nostro cuore. don Giorgio 12 “In inverno, quando tutto è gelato e c’è la neve, c’è un profondo silenzio”. Tempo fa, la mia bambina che frequenta l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, continuava a ripetere questa frase che racchiude in sé un significato fiabesco e pacifico ed è grammaticalmente corretta. Sicuramente l’aveva imparata a scuola, ma non riuscivo a farmi dire il contesto. Nello stesso periodo, mio figlio, che frequenta il primo anno della stessa scuola, mi parlava di draghi alati e mi faceva molte domande su queste enigmatiche creature che tutti immaginano a modo loro. Le due cose non le avevo collegate. Poi una sera mia figlia spontaneamente mi parlò di un lago che si chiama Coldai e che si trova a ridosso delle imponenti pareti della Civetta, una grande montagna disse lei; mi accennò a un drago che abita li e nominò la frana del monte Piz che diede origine al lago di Alleghe. Stupita e incuriosita che una bambina di cinque anni avesse appreso simili nozioni, chiesi di più e la bimba mi rispose che a scuola avevano imparato questa storia per partecipare a un concorso; di più non sapeva o non voleva raccontare. D’istinto sono andata a consultare il libro delle leggende Agordine, curiosa di leggere e apprenderne una che non conoscevo. L’ho letta tutta d’un fiato, a voce alta con vicino i miei bambini. All’improvviso il puzzle si è ricomposto: ho collocato il drago che popolava i pensieri di mio figlio e il lago dove abita. Anche la frana del monte Piz era ben inserita nel contesto. Sul libro c’era anche un disegno del drago, ma mio figlio diceva che non era quello il drago della scuola. Nei giorni seguenti ho chiesto conferma a un’insegnante che mi ha spiegato il progetto. Ai bambini è stata letta la leggenda, poi con l’aiuto delle insegnanti hanno elaborato il tutto attraverso disegni e gli alunni più grandi hanno imparato un pezzo di leggenda ciascuno, che è stata poi registrata e ricostruita grazie all’aiuto di un genitore che ha realizzato un cd con tutto il materiale raccolto. Il cd è stato spedito a un concorso della Regione Veneto per la valorizzazione dei territori in cui si vive. Io sono molto legata alla Pasqua 2014 Il racconto di Cielo Blu Un lago... fra sogno e realtà mia terra e questo progetto mi è piaciuto moltissimo, tanto che nei giorni seguenti ho iniziato a cercare foto del lago Coldai da poter far vedere ai miei bambini e la leggenda del drago è diventata spesso la favola della buona notte. Un pomeriggio mia figlia mi ha chiesto: “Ma è difficile arrivare al lago Coldai ?” Ho risposto che facendo il primo pezzo in funivia, è una gita che anche lei può fare. “Ma si possono tirare i sassi nel lago senza far arrabbiare il drago?”. “Vediamo…” ho risposto. L’idea del drago, del lago e della funivia ha emozionato ed entusiasmato i miei bambini che mi hanno strappato una promessa: la molti, me compresa, non conoscono. Un giorno, in cui non ci pensavo davvero, sul mio telefono arriva un sms: “abbiamo vinto il concorso all’asilo!”. Non ci credevo, ero al settimo cielo, e lì sono iniziati gli scambi di telefonate e congratulazioni. La notizia di questa vittoria ha avuto un bel seguito ed è stata pubblicata, nei giorni seguenti, sui quotidiani locali. Sono andata a casa e ho detto ai miei figli che il loro progetto scolastico aveva vinto. Il bambino mi guardava perplesso, non capiva il vero significato della vittoria, d’altro canto, tre anni e mezzo sono pochi per comprende- prossima estate ci andremo insieme. “Solo se vediamo il drago” ha aggiunto mio figlio. È passato un po’ di tempo e un giorno che eravamo nel contesto della leggenda, mia figlia mi riferì, con un filo di tristezza e delusione, che a scuola le avevano detto che forse avrebbero vinto il concorso e invece non se ne era saputo più niente. Io le risposi che fino alla fine si deve continuare a sperare e che, comunque, anche se non vinceva era sicuramente più ricca, perché aveva conosciuto una storia che re certi concetti. La bambina mi ha fece molte domande, interessata a saperne di più. Il video della leggenda è stato caricato su youtube. Quando l’ho guardato e ho riconosciuto la voce di mia figlia “In inverno quando tutto è gelato e c’è la neve c’è un profondo silenzio” la sua frase che mi aveva ripetuto per un mese, rimasi senza parole, emozionata e contenta, tanto contenta. Anche i miei figli hanno visto il video e la bimba, sentendo la storia con gli interventi dei bambini, ha riconosciuto le voci dei suoi amici e la sua Echi di Agordo naturalmente. Penso che tutti i bambini ricorderanno a lungo questo progetto, forse crescendo lo capiranno più a fondo e lo apprezzeranno con una mentalità più adulta. Il giorno che siamo andati a Venezia a ritirare il premio, i miei bimbi erano euforici, la loro gioia traspariva. Il viaggio in treno, le barche, il mare, la magia di Venezia sembrava contagiarci, è stata una giornata che ricorderemo. Vedere le mie creature, sul palco con le insegnanti che ritirano un premio per un lavoro fatto insieme, è un’emozione non si può descrivere. Un’emozione immensa, e anche una soddisfazione per essere genitore. Quest’estate sicuramente saliremo al laghetto Coldai. Non penso che vedremo il drago, probabilmente riposerà sul fondo del lago. Magari proveremo a chiamarlo, ma i draghi sono creature solitarie e preferiscono non farsi vedere affinché i bambini usino tutta la loro fantasia per immaginarli. Sulle rive del lago ci specchieremo nell’acqua limpida e pura, vedendo riflessa la nostra identità, la nostra tradizione, la nostra storia. Guardando bene, più a fondo, con occhi attenti, vedremo riflessi anche i nostri sogni, trasparenti e autentici. Infatti, la vittoria di questo concorso è l’esempio tangibile che i sogni possono diventare realtà se in essi si crede. Un grazie di cuore a tutte le insegnanti, che hanno saputo ben seminare, scegliendo il progetto, lavorando insieme e hanno insegnato ai bambini a credere in se stessi e nel lavoro che hanno fatto, dimostrando che il grande sogno di poter vincere un così prestigioso concorso si è trasformato in realtà. Sono sicura che il lavoro delle insegnanti darà i suoi frutti. Se ai bambini fin da piccoli s’insegna ad amare e preservare il nostro territorio, si educano individui responsabili. Ora il compito è di noi genitori: dobbiamo continuare il lavoro iniziato, crescendo i nostri figli nel rispetto e nella tutela della nostra identità; educandoli all’uso della fantasia; insegnando loro a credere nella bellezza dei sogni. Questo progetto e questo lago ci saranno di esempio. Blu Sky Echi di Agordo Pasqua 2014 13 Dopo 10 anni alla guida della città Il saluto del Sindaco Gavaz Cittadine e Cittadini di Agordo, alla fine di 10 anni di mandato amministrativo è giunto il momento di salutare tutti coloro con cui ho lavorato per tanto tempo. Ringrazio in primis tutta la cittadinanza di Agordo che ho rappresentato assieme agli amici amministratori; spero di aver dato quante più risposte possibili alle loro istanze e di non averne deluso le aspettative. Ringrazio con grande affetto i miei compagni di viaggio con i quali è stato possibile operare con uno spirito di squadra forte, senza alcun personalismo, ma con una reciproca collaborazione, cosa che ha permesso di dare attuaAnno 2004 1. Rifacimento manto campi da tennis in via R.Paganini, 58.300,00 (fondi propri dell’ente). 2. Completamento illuminazione pubblica in località Valcozzena, euro 61.974,00 (mutuo cassa DD.PP). 3. Restauro e risanamento conservativo facciate del municipio, euro 73.176,30 (contributo Gal euro 50.00,00 e il resto con fondi dell’ente). 4. Ricostruzione Casèra Malga Camp, euro 119.000,00 (contributo regionale euro 57.520,34, ed euro 61.479,66 mutuo cassa DD.PP). 5. Ripristino viabilità strada comunale di Boiem, euro 5.300,00 (fondi propri). 6. Intervento stadio del ghiaccio in località Le Motte (completamento lavori edili, fornitura panchine giocatori e box giuria), euro 59.600,00. 7. Realizzazione marciapiedi via 21 Ottobre 1866, euro 78.759,00. 8. Sostituzione infissi piano rialzato sede centrale Scuola media statale “A. Pertile”, euro 52.889,65. Anno 2005 1. Asfaltatura strade comunali, euro 40.800,00 (fondi propri). 2. Realizzazione marciapiedi via Insurrezione e viale Sommariva, euro 32.500,00 (fondi propri). 3. Arredo urbano nei centri storici (Prompicai, Tóccol, Agordo centro), restauro marciapiede P.zza Libertà e C.so Patrioti, euro 61.500,00 (euro 23.900,00 delibera Cipe, ed euro 37.600,00 fondi propri). 4. Cure colturali: ripuliture, zione alla gran parte del nostro programma con notevole impulso allo sviluppo del nostro paese. Ringrazio i dipendenti comunali e tutti coloro che hanno avuto rapporti di lavoro con l’Amministrazione comunale di Agordo. So di aver sbagliato in tante cose e di essere stato, a volte, duro con loro; ma tutto ho fatto nella convinzione che le cose potessero migliorare, come è stato, e nell’interesse della comunità. La macchina amministrativa di un comune è oggi estremamente difficile da organizzare e guidare; ai Comuni si chiedono sempre più cose, sempre più complesse e con minori risorse disponibili. Nella ricerca delle soluzioni ho sempre trovato nei dipendenti del comune di Agordo un atteggiamento di disponibilità e di servizio. Li ringrazio anche per questo. Ringrazio il Segretario comunale, dott. Camilleri, con cui mi sono spesso confrontato per affrontare al meglio ogni tipologia di problemi, incontrando in lui una persona valida e preparata. Ringrazio, infine, tutti gli ammi- nistratori comunali di minoranza di Agordo, con essi ho avuto modo di lavorare in questo lungo periodo per il bene della collettività. Il dibattito è stato a volte aspro, questo è innegabile, ma nel complesso ritengo che tutti abbiano lavorato per fare di Agordo il bel comune che è. In quest’occasione mi piace ricordare anche, con uguale senso di gratitudine, i due illustri “cittadini onorari” di Agordo, il cav. del lavoro Leonardo Del Vecchio e mons. Lino Mottes. Permettetemi di riprendere l’aspetto che mi sta molto a cuore e riguarda il Gruppo con cui ho amministrato in questi dieci anni. Desidero esprimere gratitudine perché senza di loro non avrei potuto operare con la necessaria sicurezza e tranquillità. La scelta di aprire ai giovani è stata voluta fin dall’inizio e sempre abbiamo cercato di coinvolgerli perché rappresentano il futuro, ma anche un modo nuovo di vedere i problemi. Io amo questo paese, dove sono nato e ho scelto di vivere; sono ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORI ESEGUITI NEL PERIODO 2004-2013 diradamenti e tagli fitosanitari nelle fustaie Casèra i Pass, euro 39.540,00 (euro. 31.632,00 contributo forestale, ed euro 7.908,00 fondi propri). 5. Realizzazione nuovo parcheggio lato sud municipio, euro 8.700,00 (fondi propri). 6. Sistemazione reti tecnologiche piazzetta di Tóccol, euro 49.021,15 (fondi propri). 7. Realizzazione area attrezzata di sosta temporanea loc. Valcozzena, euro 35.722,04 (euro 15.000,00 contributo regionale e resto con fondi propri). 8. Asfaltatura pista skatepark loc. Polane, euro 13.810,50 (fondi propri). 9. Acquisto attrezzatura per area di skatepark in loc. Polane, 14.400,00 (fondi propri). 10. Rifacimento impianto riscaldamento intero edificio ex pretura di Agordo, euro 48.666,00. 11. Sistemazione e risanamento strada silvo-pastorale PiaséntDerz, euro 100.000,00. 12. Allargamento strada comunale Rif–Piasént, 2° stralcio, euro 130.000,00. Anno 2006 1. Manutenzione straordinaria Lavori a Binàtega. legato alla sua gente, e sono stato onorato di rappresentarlo in ogni luogo ed in ogni situazione. Ho cercato di farlo al meglio e con impegno. Lascio alla collettività il giudizio sul mio operato. Oggi è tempo di altri. Ad essi auguro, chiunque risulti vincitore delle prossime elezioni, di lavorare con dedizione e nell’interesse della comunità che andranno a rappresentare. Grazie a tutti, con un pensiero di particolare viva riconoscenza verso l’arcidiacono mons. Giorgio Lise per la cortese ospitalità su “Echi di Agordo” e per lo spirito di collaborazione condiviso per il bene della collettività. Renzo Gavaz fabbricato servizi stadio ghiaccio “Toni Guadagnini” in loc. Polane, euro 32.000,00 (da accorpamento residuo mutui con Cassa DD.PP. per impianti sportivi). 2. Costruzione manufatto ad uso legnaia a Malga Framónt, euro 22.000,00 (fondi propri). 3. Manutenzione straordinaria e adeguamento igienico sanitario Malga Framónt e annesso stallone di proprietà comunale, euro 88.184,46 (euro 56.892,62 contributo misura 10 e il resto con fondi propri). 4. Realizzazione marciapiedi viale Sommariva e angolo via Insurrezione, euro 65.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.). 5. Ampliamento e completamento strada comunale Col di Foglia, Faión, Mozzach, Crostolin, 1° stralcio, euro 245.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.). 6. Arredamento vestibolo ingresso municipio, euro 23.500,00 (fondi propri). 7.Ampliamento cimitero comunale, 3° stralcio, euro 150.000,00. 8. Adeguamento impianto depurazione di Valcozzena, euro 240.700,00. 9. Realizzazione marciapiedi di via R. Paganini, euro 110.000,00. 10. Realizzazione marciapiedi loc. Veran, euro 92.000,00. 11. Adeguamento vigenti normative antincendio Scuola materna “F,lli Pezzè” in via F. e L. Cappello, euro 146.000,00. 12. Trasformazione alimentazione da gasolio a metano centrale termica Scuola elementare “T.L.Burattini”, euro 60.000,00. (continua a pag. 14) Pasqua 2014 14 (segue da pag.13) Anno 2007 1. Messa a norma impianti e servizi campo di calcio, euro 56.000,00 (euro 11.610,93 contributo regionale e il resto con fondi propri). 2. Realizzazione marciapiede via Aldo Moro, euro 200.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.). 3. Eliminazione barriere architettoniche al municipio, euro 20.300,00 (contributo regionale e fondi propri). 4. Realizzazione strada e parcheggio localita Tamonich, 1° stralcio, euro 300.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.). 5. Miglioramento-adeguamento ecocentro comunale loc. Valcozzena, euro 64.000,00. 6. Adeguamento norme antincendio e sicurezza edificio palestra Scuola media “A.Pertile”, euro 295.060,00. 7. Realizzazione guardiola a servizio Scuola elementare ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORI ESEGUITI NEL PERIODO 2004-2013 Migliorie a Tóccol e, sotto, sala mungitura a malga Framónt. mune, importo complessivo euro. 1.671.000,00 (euro 256.471,50 a carico del Comune di Agordo mutuo Cassa DD.PP.). “T.L.Burattini”, euro 9.000,00. 8. Rinnovamento impianto riscaldamento con caldaia a condensazione a gas metano e installazione di impianto solare termico asilo nido comunale e scuola materna, euro 125.000,00. Anno 2008 1. Sistemazione e consolidamento/risanamento muri controripa strada comunale Piasént e sistemazione piano viabile alcune strade comunali, euro 150.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.). 2. Ampliamento e completamento strada comunale Col di Foglia, Faión, Mozzach e Crostolin, 2° stralcio, euro 200.000,00 (mutuo Cassa DD.PP.). 3. Realizzazione percorso ciclo pedonale lungo la valle del Medio-basso Cordevole, stralcio funzionale nei Comuni di Taibon Agordino, Agordo, La Valle Agordina, opere da realizzare nel Co- Interventi alla caserma dei Vigili del Fuoco. Anno 2009 1. Realizzazione area mercatale– parcheggio pubblico località Tamonich, 2° stralcio, euro 530.000,00 (euro. 200.000,00 contributo regionale ed euro 330.000,00 mutuo Cassa DD.PP). 2. Messa a norma impianti e servizi sportivi campi da tennis, euro 30.000,00 (euro 10.895,06 contributo regionale ed euro 19.104,94 fondi propri). 3. Manutenzione straordinaria alcuni locali interrati ad uso deposito Scuola elementare, euro 14.000,00 (fondi propri). 4. Interventi strada servizio malghe comunali Framónt e Camp, euro 14.500,00 (fondi propri). 5. Intervento protezione radiatori, spigoli e colonne edificio Asilo nido comunale, euro 8.050,00. 6. Adeguamento norme antincendio e sicurezza edificio palestra Scuola media, 2° stralcio, euro 270.000,00. 7. Rinnovamento centrale termica con caldaia a condensazione a gas metano e installazione pannelli solari edificio comunale Caserma Vigili del Fuoco, distaccamento Agordo, euro 32.000,00. 8. Sostituzione caldaia magazzino comunale in via A. Tissi con altra sempre a gasolio del tipo ad alto rendimento, euro 10.659,00. 9. Allestimento uffici di segreteria Istituto comprensivo presso Scuola media, euro 13.100,00. 10. Acquisto autocarro per trasporto leggero modello “Ercolino” ad uso squadra manutentiva comunale, euro 14.950,00. Anno 2010 1. Rifacimento campo erboso, completo di drenaggio e impianto di irrigazione campo sportivo Polane stadio comunale “Ivano Dorigo”, euro 77.000,00 (fondi propri). 2. Completamento necessario chiusura e adeguamento discarica loc. Valcozzena, euro 47.722,25 Echi di Agordo (fondi propri). 3. Interventi strada servizio malghe comunali Framónt e Camp, euro 72.000,00 (euro 42.000,00 finanziamento regionale e restanti euro 30.000,00 accorpamento mutui Cassa DD.PP.). 4. Ampliamento ecocentro comunale loc. Valcozzena, euro 45.439,12 (euro 20.000,00 contributo Provincia Belluno e resto fondi propri). 5. Adeguamento impianto elettrico piani seminterrato, rialzato e primo municipio, euro 32.123,00. 6. Riqualificazione centrale termica con caldaia a condensazione a gas metano e impianto solare per produzione acqua calda sanitaria succursale Scuola media viale Sommariva, euro 55.300,00. 7. Sistemazione e adeguamento impianti sportivi in loc. Polane con realizzazione campo da calcio per allenamento, 1° stralcio, euro 350.000,00. 8. Sostituzione n. 2 portoni autorimessa a servizio caserma VV.FF. con posa in opera di portoni del tipo sezionale automatico e fornitura porte grezze (verniciatura e posa fatte dai VV.FF.) in sostituzione di quelle esistenti al piano primo, euro 14.242,00. Anno 2011 1. Riduzione rischio idraulico località Dozza e Fontana, euro 611.995,44 (euro 240.000,00 contributo regionale, euro 133.000,00 contributo Provincia Belluno canoni idrici, euro 130.000,00 finanziamento autorizzato dall’Aato tramite Gsp, euro 97.000,00 mutuo Cassa DD.PP. e restanti euro 11.995,44 da Bim Gsp Spa. 2. Rifacimento tratto marciapiede tra via 27 aprile, via 4 novembre, via Raffaele Costa e frazione Tóccol, euro 385.000,00 (euro 267.080,00 contributo regionale, euro 80.000,00 contributo Consorzio Bim Piave e restanti euro 37.920,00 mutuo Cassa DD.PP.). 3. Realizzazione impianto comprensoriale atletica leggera località Polane, euro 753.000,00 (euro 584.500,00 contributo regionale, euro 115.500,00 mutuo Cassa DD.PP., euro 40.000,00 contributo Consorzio Bim Piave ed euro 13.000,00 fondi propri). 4. Rifacimento impianto illuminazione pubblica via 4 novembre, via Raffaele Costa e frazione Tóccol, euro 105.000,00 (fondi propri). 5. Asfaltature strade e piazze comunali: v.le Sommariva, p.zz.ta Roma, v.lo Fadigà, euro 50.000,00 (fondi propri). 6. Realizzazione servizio igienico al p.t. municipio a utilizzo Sezione Cai e Coro Agordo, euro 3.000,00 (fondi propri dell’ente). 7. Sostituzione infissi e installazione ascensore edificio comunale Scuola elementare, euro 260.000,00. 8. Installazione punto luce a led con pannello fotovoltaico, in frazione Colvignas alto, euro 2.760,00 9. Acquisto n. 2 lama sgombraneve da montare su autocarro Unimog, euro 26.530,00. (continua a pag. 15) Pasqua 2014 Echi di Agordo 15 ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE/INFORMATICHE Importanti strutture sportive Anno 2012 1. Sistemazione pavimentazioni porfido piazza Libertà, euro 30.000,00 (fondi propri). 2. Asfaltatura strada comunale loc. Colvignas, euro 15.000,00 (fondi propri). 3. Asfaltatura strada accesso ecocentro loc. Valcozzena e alcuni tratti viabilità comunale ad Agordo, euro 20.000,00 (fondi propri). 4. Acquisto scuolabus trasporto alunni Scuole materna, primaria e secondaria 1° grado, euro 67.500,00. 5. Acquisto autocarro trasporto leggero mod. “Gladiator” a uso squadra manutentiva comunale, euro 15.000,00. 6. Adeguamento impianto elettrico edificio autorimessa–magazzino comunale, euro 10.434,00. 7. Adeguamento impianto elettrico edificio caserma VV.FF., euro 16.500,00. Anno 2013 1. Asfaltatura strada comunale loc. Valcozzena, euro 10.000,00 (fondi propri). 2. Rifacimento bagno appartamento fabbricato ex pretura corso Alpini, euro 2.550,00 (fondi propri). 3. Rifacimento muro località Rif, euro 4.109,00 (fondi propri). 4. Sostituzione infissi piani primo e secondo sede centrale Scuola media, euro 115.500,00. 5. Sistemazione e adeguamento impianti sportivi loc. Polane, realizzazione campo calcio per allenamento, 2° stralcio e impianto illuminazione, euro 32.411,00. 6. Sostituzione caldaia edificio campi tennis via R. Paganini–Lungorova con altra a condensazione con funzionamento a gas metano, euro 6.534,00. TOTALE IMPORTO LAVORI ESEGUITI Euro 8.102.717,410 Argomenti e opere avviate o in fase di preparazione: - Recupero e ristrutturazione ex sede “Follador” con fondi “Brancher” (circa euro 6.000.000 impegnati in Agordo). - Realizzazione e sistemazione muri marciapiede Veran con fondi “Brancher” (a cura di Veneto Strade, circa euro 400.000 previsti per Agordo). - Progetto Smart City a cura del CNR euro 1.000.000,00. - Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.). - Centralina idroelettrica derivante dalla Rova di Framónt. - Pista ciclo pedonale a cura della Comunità Montana. - Caserma e area ex Parissenti. - 2° stralcio nuova 203 Agordina. - Servizi di assistenza agli anziani. Nel corso delle due legislature l’Amministrazione ha operato notevoli cambiamenti a livello Amministrativo e informatico. Il continuo sviluppo tecnologico e le disposizioni di legge che spingono sempre più verso una trasparenza delle Amministrazioni pubbliche e l’accesso attraverso i mezzi informatici da parte dei cittadini, oltre al “dialogo” informatico tra Amministrazioni pubbliche stesse, ha fatto sì che l’Amministrazione abbia e continui a investire per l’aggiornamento delle dotazioni informatiche e specificatamente: - nuovo server per la gestione dei dati; - aggiornamento continuo dei personal computer in dotazione ai dipendenti; - aggiornamento dei programmi di gestione (Servizi Demografici, Contabilità, Protocollo, ecc.); - immediata attivazione dei nuovi Regione Veneto, è stato realizzato il Punto internet in Biblioteca, con 3 computer e una stampante/ scanner a disposizione dei cittadini per 18 ore alla settimana. Nel corso del 2012 poi il sito istituzionale (www.comune.agordo.bl.it), grazie al supporto della Regione Veneto che mette a disposizione dei Comuni la piattaforma e la tecnologia, ha subito un notevole aggiornamento con il caricamento di tutte le informazioni relative a regolamenti, modulistica, servizi, provvedimenti, oltre alle sezioni relative alla Trasparenza Amministrativa, SUAP (sportello unico attività produttive), Portale Cartografico e Sportello del Cittadino, Albo Pretorio, con notevole impegno da parte degli uffici, al fine di dare la possibilità ai cittadini di operare con l’Amministrazione in tempo reale e da casa. È stata installata una webcam Una webcam, un “biglietto da visita” di Agordo, vero cuore delle Dolomiti, una promozione turistica ma anche un dono per i nostri concittadini lontani di godere in tempo reale questa splendida visione, sicuramente una delle più affascinanti dell’arco alpino. sistemi di comunicazione a livello centrale: sistema INA-SAIA per i dati anagrafici; posta elettronica certificata; firma digitale. In particolare poi si è provveduto all’installazione di un nuovo centralino telefonico, basato sulla tecnologia VOIP (che permette di telefonare utilizzando la connessione internet), collegando in rete la sede municipale, l’ex ufficio del Giudice di Pace, la Scuola elementare, la Scuola media e la Biblioteca; questo ha permesso, oltre all’innovazione tecnologica e a migliorare l’accesso a internet per le Scuole e Biblioteca, un notevole risparmio economico avendo eliminato linee telefoniche e ADSL a canone fisso, utilizzando una unica connessione ADSL. Grazie a questo sistema è stato possibile realizzare: - un hotspot (connessione a i aperta al pubblico) gratuito, per turisti e cittadini che copre tutta la zona attorno al Broi, Piazza Libertà e Via 27 Aprile 1945; - inoltre, con il contributo della come “biglietto da visita” del Comune di Agordo, non solo per promuovere turisticamente la città ma anche per dare la possibilità ai nostri concittadini lontani di vedere in tempo reale uno degli angoli più meravigliosi dell’intero Agordino. Da ultimo, si segnala che a ottobre 2013 il Comune, grazie alla collaborazione del Consorzio BIM Piave, ha vinto il bando del CNR per le Smart city. Attraverso il progetto avvallato dal CNR, il Consorzio Bim supporterà il Comune di Agordo in un percorso altamente tecnologico che vedrà l’installazione, nel territorio comunale, di apparecchiature per la gestione informatizzata delle pubbliche illuminazioni e per l’implementazione di servizi “intelligenti” (hot spot wi fi, videosorveglianza, gestione parcheggi, advertising turistico e di servizio, telesoccorso, telemedicina, teleinsegnamento, ricarica bici elettriche) per un valore di euro 1.000.000. Pasqua 2014 16 Echi di Agordo Dal Comune Aperte le iscrizioni ai servizi scolastici Il Comune di Agordo ha reso noto che, dal 1° al 30 aprile 2014, sono aperte le iscrizioni ai servizi scolastici relativi al Centro estivo, al doposcuola, alla mensa e allo scuolabus, con le seguenti modalità. - Al Centro estivo 2014 per le scuole elementari sono previsti tredici periodi settimanali di cinque giorni ciascuno (dal lunedì al venerdì), a partire dal 9 giugno fino al 5 settembre, con l’eccezione della settimana di ferragosto dall’11 al 14 agosto di soli quattro giorni. Le settimane saranno attivate solo se si raggiungerà il numero minimo di 15 adesioni. Sono ammessi i ragazzi dai 6 agli 11 anni e sarà assicurato il servizio dalle 7.30 alle 17.30. Le tariffe di seguito riportate sono indicative; quelle effettive saranno comunicate in sede di conferma delle iscrizioni: famiglie residenti nei Comuni di Agordo, La Valle Agordina e Taibon Agordino euro 60,00 settimanali (compresi quattro pasti); famiglie residenti in Comuni diversi euro 80,00 settimanali (compresi quattro pasti settimanali). Servizi per l’anno scolastico 2014-15. - Doposcuola e mensa per le elementari. All’atto dell’iscrizione sarà chiesto il versamento di una quota di euro 10,00 per la prenotazione del posto e l’assicurazione, quota che non verrà restituita in caso di ritiro. Anche in questo caso le tariffe di seguito riportate sono indicative; quelle definitive verranno comunicate al momento della conferma dell’iscrizione: alunni residenti nei Comuni di Agordo, La Valle Agordina, Taibon Agordino euro 4,50 per ogni pasto consumato alla mensa per gli iscritti anche al doposcuola, ed euro 5,50 per ogni pasto per gli iscritti al solo servizio di mensa; euro 100,00 mensili (quota fissa per l’iscrizione al servizio di doposcuola). Per alunni che risiedono in altri Comuni euro 6,50 per ogni pasto consumato alla mensa ed euro 120,00 mensili (quota fissa per l’iscrizione al servizio di doposcuola). Nel giorno di rientro pomeridiano il servizio di mensa potrà essere garantito per un massimo di 80 iscritti. I posti verranno assegnati con il seguente ordine di priorità: 1. iscritti al servizio di doposcuola; 2. iscritti alla mensa per tutte le altre giornate della settimana; 3. assistiti dai servizi sociali; 4. bambini residenti nelle frazioni più lontane dal centro; 5. bambini più piccoli. Oltre al servizio di mensa verrà assicurato il servizio di sorveglianza nella fascia oraria dalle 13.00 alle 14.30. - Scuolabus: (elementari solo per chi frequenta la scuola di Agordo): una corsa (solo andata o solo ritorno) euro 12,00 mensili (tariffa indicativa); servizio completo (andata e ritorno) euro 22,00 mensili (tariffa indicativa). A seguito della modifica di orario Il municipio di Piazzale Marconi. della scuola elementare, nella giornata di lunedì il servizio di scuolabus è garantito per l’andata a scuola la mattina a partire dalle ore 7.30 e per il ritorno a casa al termine dell’orario pomeridiano (ore 16.30). (Scuola materna solo per chi frequenta la scuola di Agordo): quota fissa mensile di euro 14,00 (tariffa indicativa). - Modalità per l’iscrizione: rivolgersi all’Ufficio tributi/ragioneria del Comune di Agordo dall’1 al 30 aprile 2014, negli orari di apertura al pubblico: lunedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì dalle 8.00 alle 13.00; martedì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00. IL CENTRO ESTIVO Anche quest’anno il Comune di Agordo organizza il «Centro estivo 2014», proponendo consolidate attività ludico-ricreative: laboratorio musicale, laboratorio manuale e incontri didattici con professionisti di vari settori (per es. vigili del fuoco, vigili urbani, educazione stradale), e sportive: (nuoto, calcio, tennis, unihockey, basket, pallavolo. Inoltre settimanalmente saranno proposte gite e/o brevi passeggiate per conoscere il territorio circostante e le sue realtà produttive e storiche (es. visita a Lattebusche e alla diga del Vajont). Tutto questo avverrà in un luogo protetto e con la supervisione di personale qualificato. La presentazione del programma, alla quale sono fin d’ora invitati quanti ne sono interessati, si è svolta giovedì 10 aprile alle ore 17.45 nel municipio di Agordo. GETTANDO... L’OCCHIO DALLA TANGENZIALE È suggestivo percorrere la nuova circonvallazione che permette di ammirare il paesaggio “unico” della conca di Agordo e dei monti che le fanno corona. Da questa angolatura anche l’abitato del centro capoluogo assume un’altra sembianza, incastonato come cartolina alle cime di San Sebastiano; osservando attentamente si notano alcuni edifici, però, che mostrano chiaramente la loro vecchiaia su facciate e intonaci lasciati senza manutenzione. Tra questi il “lato B” del municipio, che probabilmente non è mai stato ritoccato dopo la Liberazione del ‘45. Viene alla mente una signora attempata che abbonda con il trucco sul volto (la facciata fronte-Broi) lasciando intravvedere la caducità nelle altre parti del corpo. Saprà la prossima amministrazione, pur nelle ristrettezze dei bilanci, rendere gradevole alla vista anche questo particolare della cartolina? Echi di Agordo Pasqua 2014 17 solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato L’assemblea del 9 marzo GLI ORARI DELL'ULSS1: PROBLEMI PER L’ASSISTENZA Sembra proprio che le «strategie» della Direzione… strategica dell’Ulss1 continuino a complicare l’azione del volontariato agordino. È questa la principale constatazione emersa nel corso della 21a assemblea del GAV, Gruppo assistenza volontaria, svoltasi domenica 9 marzo al Centro parrocchiale «Vincenzo Savio». Lo si è capito particolarmente nel momento in cui, svolgendo la sua relazione, il presidente Aldo Da Ronch, ha segnalato ai soci, non senza una certa preoccupazione, «l’imprevisto cambio di orario per i dipendenti dell’Ulss1, con il quale il 1° turno di lavoro inizierà alle ore 7, anziché alle 6, con posticipo di un’ora, e con conseguente ritardo delle colazioni, pranzo e cena e della preparazione dei pasti per la consegna a domicilio». Non nascondendo il conseguente grave disagio che ciò comporterebbe ai volontari, impegnati ad aiutare nella consumazione dei tre pasti giornalieri i pazienti del polifunzionale, del settore anziani/inabili, dei vari reparti dell’ospedale e nella consegna domiciliare dei pasti, Da Ronch ha fatto presente che «secondo le anticipazioni avute l’orario delle colazioni slitterebbe di circa 20 minuti, di circa 50 quello della cena, mentre l’orario del pranzo diventerebbe impossibile per i volontari che a loro volta devono rientrare in tempo utile nelle rispettive famiglie». Chiamata in causa ad illustrare la «nuova strategia», la responsabile dei Servizi sociali del distretto di Agordo, Tiziana Chinellato, presente all’assemblea, ha spiegato le ragioni alla base della decisione dell’Ulss1 parlando di un progetto di “umanizzazione” per consentire ai pazienti di riposare un’ora in più. Tale sperimentazione, che partirà il 1° aprile, ha peraltro suscitato parecchie perplessità fra volontari, ai quali è sembrato subito che, dietro il pur nobile termine di “umanizzazione”, si celi di fatto un altro tipo di operazione, come ormai le diverse «strategie» (leggi taglirisparmi) dell’Ulss1 di questi tempi hanno abituato i cittadini a dubitare. Si sa, infatti, che il turno di notte prevede una minore presenza di personale rispetto al turno del mattino, per cui se l’ora dalle 6 alle 7 da “diurna” diventa “notturna”, non è difficile pensare che per l’Ulss 1 ciò comporterebbe un consistente risparmio economico, dato che quell’ora verrà moltiplicata per i 365 giorni dell’anno e per tutti i reparti. Non va pure trascurato che alla base del progetto “umanizzazione” possa esserci anche, motivo economico a parte, un problema divise anche dall’arcidiacono di Agordo, monsignor Giorgio Lise: «Mi sembra che questa umanizzazione sia un po’ monca», ha detto, seguito a ruota con altrettanto scetticismo dal vice-sindaco di Agordo, Sisto Da Roit. «Ad ogni modo, fedele al proprio spirito di servizio», ha detto Da Ronch, «il Gav si impegnerà ad adeguarsi alle soluzioni “strategiche” dell’Usl, a condizione, però, che gli orari non siano dilazionati oltre il previsto e che anche per la cena non si superino i 20 minuti». Fra i volontari presenti si è percepita comunque l’ennesima poca considerazione delle istituzioni 9 marzo. L’assemblea annuale del GAV con in prima fila Tiziana Chinellato, Giorgio Zampieri e monsignor Lise. organizzativo di omogeneizzazione dei vari turni. Fatto sta che, sentendo le preoccupazioni del Gav, risulta evidente e per certi versi inspiegabile che non si siano tenute nella dovuta considerazione anche le esigenze del volontariato che, come è noto e come ha pubblicamente dichiarato di recente il direttore del distretto di Agordo dell’Ulss1, Sandro De Col, svolge un ruolo insostituibile nel settore socio-sanitario coprendo una fetta significativa del fabbisogno di personale delle Ulss, stimato attorno al 56%. Ma non sono state solo quelle dei soci le perplessità emerse nell’assemblea, con- verso i bisogni essenziali della gente. Nell’ambito scolastico, sanitario e di altri servizi come le poste si è coniato in questi anni il termine «razionalizzazione», per il sociale ora si è foggiato quello di «umanizzazione», ma la sostanza a quanto pare è sempre la stessa: belle parole nuove per un solo evidente scopo: tagliare e risparmiare anche nei servizi primari. Oltre alla modifica dei turni l’assemblea ha evidenziato anche la necessità di poter disporre per la distribuzione pasti di un’auto più adatta (tipo una delle tante Panda 4x4 dell’ampio parco dell’Ulss) di quella attualmente in uso ormai obsoleta, DATI SIGNIFICATIVI L’ATTIVITÀ ASSISTENZIALE NEL 2013 1) Assistenza ospedaliera: Chirurgia: presenze 14 ore 32; Ortopedia (30 – 44); Medicina (28 – 118); Lungodegenza Medicina (32 – 67); Totale reparti ospedale 104 - ore 261); Anziani inabili (1.020 – 740); Polifunzionale 2 (1.450 – 1.450); Totale reparti Socio-Sanitari (2.470 – 2190); Interventi per ricorrenze: per castagnate Polif.- A.I.(22 – 44), compleanni (25 – 46), funzioni religiose (17 – 30), altri incontri (7 – 10); Totale aiuto ricorrenze (71 – 130); Totale assistenze in struttura: presenze 2.645 – ore 2.581). 2) Servizi a domicilio: a) Accompagnamento ospiti Casa di soggiorno Taibon per visite mediche: viaggi 265 – ore 331. b) Consegna pasti caldi a domicilio, con impiego giornaliero di 3 automezzi per 3 diversi itinerari: volontari GAV: presenze 683 - ore 1.283 (volontari AUSER 334 – 556). Totale pasti consegnati 8.971; Tot. km percorsi 29.453. 3) Altri interventi in appoggio ad altre associazioni (vendita uova pasquali per AIL): presenze 4 - ore 26) Riepilogo Assistenze GAV: presenze 3.493 - ore 4.221. ma la Chinellato ha escluso che ciò sia possibile per il 2014. Quest’ultima ha pure illustrato il progetto regionale «Sollievo» a favore delle persone affette da demenza, progetto al quale il GAV ha aderito in attesa di ulteriori informazioni sulle procedure e sul corso relativo, da effettuarsi ad Agordo a cura dell’Ulss1 nel 2014, per il quale è previsto un primo incontro nel mese di aprile. Portando infine il saluto del Comitato d’Intesa, il presidente provinciale Giorgio Zampieri ha affrontato la non meno importante questione dell’esenzione del bollo per le autovetture delle associazioni di volontariato, affermando che in proposito ci si sta attivando in sede nazionale, visto l’esito negativo degli interventi dei consiglieri regionali bellunesi. (l.s.) 18 Pasqua 2014 Echi di Agordo solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato Lunedì 21° aprile a San Vincenzo Il cuore dei bambini con IL MERCATINO DEI GIOCHI USATI Continua anche quest’anno l’iniziativa di solidarietà che vede coinvolti nella raccolta di giochi usati tutti gli alunni delle Scuole Primarie e dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Agordo. Il ricavato e le eventuali offerte raccolte, saranno devolute alla IPWSO (International Prader - Willi Syndrome Organisation). La sindrome di Prader-Willi è una malattia genetica molto eterogenea, sia dal punto di vista clinico sia da quello genetico. Si manifesta già alla nascita con una grave ipotonia, che comporta problemi alla deglutizione e all’allattamento. A partire dai due anni di età il bambino affetto mostra invece una costante assenza di sazietà la quale, se non controllata, può portare a obesità grave. La malattia è inoltre associata a difficoltà di apprendimento e a disturbi comportamentali e psichiatrici (difficoltà nell’ interpretazione e nell’uso appropriato delle informazioni sociali, che comportano disturbi simili a quelli caratteristici dello spettro autistico) di entità variabile. Sono state spesso segnalate caratteristiche facciali peculiari come fronte stretta, occhi a mandorla, labbro superiore Sala don Tamis, 4 marzo. Giorgio Fornasier, il famoso musicista e cantautore bellunese, nella recente applauditissima “lezione” offerta agli studenti della sezione di Agordo dell’Università adulti/ anziani. sottile e bocca rivolta verso il basso, mani e piedi molto piccoli, scoliosi. Altre anomalie endocrine portano a bassa statura, dovuta a deficit dell’ormone della crescita. Molti sono stati gli studi effettuati attraverso progetti specifici, ma attualmente non esiste alcuna terapia medica che curi questa malattia, pertanto la ricerca continua. Anche Giorgio Fornasier, famoso cantautore bellunese, avendo il secondo figlio Daniele affetto da questa grave malattia genetica rara, si è dedicato anima e corpo al sostegno dell’ associazione IPWSO. Ha collaborato inizialmente con la Associazione Genitori di Soggetti con Sindrome di Prader-Willi, con sede presso l’Ospedale San Raffaele di Milano ed è stato per alcuni anni delegato italiano presso la International Prader Willi Syndrome Organisation (IPWSO). Si è impegnato nel volontariato e nelle attività rivolte a promuovere la conoscenza di questa sindrome al fine di favorirne la diagnosi precoce, la cura efficace, l’orientamento verso centri specializzati degli individui che ne siano affetti e una concreta solidarietà alle famiglie. Molte Associazioni e Organizzazioni come Telethon, Uildim, ecc. si sono impegnate nella raccolta di fondi per promuovere la ricerca scientifica su questa malattia genetica rara. Animati dallo stesso spirito i bambini dell’Istituto Comprensivo di Agordo, coadiuvati dalle loro insegnanti e dall’instancabile G.S. LE VILLE, sperano di poter offrire, rinunciando generosamente a un loro giochino, un piccolo contributo a questa importante iniziativa di solidarietà. b.d.m. Per il Sud Sudan “Emergenza fame” Anche quest’anno, il Gruppo di Insieme si Può di Agordo, in occasione della tradizionale Festa del fanciullo di Prompicai, il prossimo 21 aprile organizza la pesca di beneficienza, il cui ricavato andrà ad alleviare le sofferenze di qualche persona che sta vivendo da tempo la terribile esperienza della guerra nel Sud Sudan. Tre computer per i ragazzi del CEOD Le mamme dei Bòce da Rif, con il ricavato del mercatino di beneficenza e le frittelle fatte in occasione della Fiera del Bestiam di ottobre, hanno voluto rivolgere quest’anno il loro pensiero al CEOD. Hanno così deciso di acquistare tre computer per il Centro Diurno di Agordo, gestito dalla Cooperativa Sociale Società nuova in convenzione con l’Ulss n°1 di Belluno. La consegna con inaugurazione delle nuove apparecchiature è avvenuta il 12 marzo scorso, con il taglio del nastro da parte dei ragazzi, i quali useranno i computer per l’attività denominata “Laboratorio Cognitivo” nella quale si cimenteranno in giochi con l’utilizzo di softwere didattici ed educativi. A loro volta i ragazzi del Centro Diurno di Agordo hanno rivolto un un sentito grazie a Mauro Groppa “Paki”, Sandro, Alessio, I Bòce da Rif e alle fantastiche... mamme dei Bòce da Rif. Si dovrebbe pensare di più a far del bene che a stare bene, così si finirebbe anche a stare meglio. (Alessandro Manzoni) Echi di Agordo Pasqua 2014 19 solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato L’assemblea del 23 marzo GLI ANZIANI VOLONTARI: UNA RISORSA PER LA SOCIETÀ «Sento il desiderio esprimervi profonda riconoscenza per quanto state facendo da quindici anni per le nostre comunità, per cui, come si dice a persone care, vi dico solo: grazie di esistere». Queste poche ma significative parole pronunciate dal sindaco di Taibon, Loretta Ben, hanno messo il sigillo all’assemblea annuale del Circo Auser «El Brói», svoltasi sabato 23 marzo all’auditorium del centro parrocchiale «Vincenzo Savio». Un’attenzione, quella dell’Amministrazione di Taibon, dimostrata ormai da qualche anno, anche con la concessione in comodato gratuito all’Auser di un pullmino per trasporto disabili. È stato il miglior riscontro che potesse venire da un’istituzione pubblica a un ente di volontariato il cui presidente, Alvio Peratoner, aveva così concluso la sua relazione: «Vorrei ricordare che noi anziani, perché la maggior parte di noi che operiamo nell’Auser lo siamo, non vogliamo essere un peso per la società, ma una risorsa». L’attività sempre intensa del sodalizio, fatta da Peratoner, è stata poi esplicitata, nella sintesi più concreta, attraverso i numeri del bilancio sociale presentato dal segretario Pietro Urpi. Due i principali ambiti in cui opera il Circolo: la promozione socio-culturale con attività rivolte principalmente ai soci (apertura e gestione sede con bar, organizzazione di conferenze, manifestazioni ricreative, gite, serate a tema, ecc.) e il volontariato con attività rivolte alla società civile. Quest’ultimo comprende in particolare gli accompagnamenti: in convenzione con l’Ulss1, per conto del Consorzio dei Comuni dell’Agordino (772 interventi, 36.811 chilometri, 2.115 ore), della Casa di soggiorno di Taibon (143, 6.429, 453), in fuori convenzione (217, 4.369, 348 ore), disabili nel percorso casa-lavoro-casa (258, 5.608, 363), distribuzione pasti a domicilio nella Conca Agordina (in collaborazione con il GAV) (256, 2.808, e 556+379 ore compiute anche dai ragazzi durante l’estate), distribuzione pasti a domicilio nella Valle del Bióis (290, 4.401, 290), trasporto dializzati (165, 1.492, 162,5), trasporto provette dal Distretto di Canale d’Agordo all’Ospedale civile di Agordo (46, 1.622, 90). Da non dimenticare poi l’accompagnamento degli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria con convenzione nei Comuni di Voltago-Gosaldo- all’organizzazione per i servizi di volontariato, hanno svolto 3.147 interventi, percorrendo 63.540 chilometri, impegnando 7.126 ore, utilizzando allo scopo quattro automezzi nella Conca Agordina (di cui tre per trasporto disabili), due nella Valle del Bióis (dove presto dovrebbe sorgere un circolo autonomo, ndr), e uno in Alto Cordevole. E, quando è stato necessario, in tutto l’Agordino, ci siamo avvalsi degli automezzi privati dei volontari» Nei servizi precedentemente elencati sono stati impegnati 60 volontari. «Ci piace infine sottolineare», ha concluso il segretario, «che, L’assemblea dell’Auser Agordo all’auditorium «Vincenzo Savio», il 23 marzo. Canale d’Agordo-Agordo (800 interventi per 1.000 ore), l’accoglienza degli alunni con convenzione nella scuola primaria di Taibon (sino a giugno 2013: 120 interventi, 120 ore), l’attività di prevenzione sanitaria (80 interventi presso il circolo, 250 ore, 2 volontari), la collaborazione con altre organizzazioni di volontariato per raccolte fondi, sportello diritti del cittadino in collaborazione con FederConsumatori. «Riassumendo», ha detto Urpi, «i nostri volontari, escludendo i tempi necessari nonostante il numero non elevato di volontari operativi, tutte le richieste di intervento, provenienti da istituzioni o singoli cittadini, sono state soddisfatte. Non abbiamo detto di no a nessuno. Qualcuno ci ha gratificato con una donazione, qualcuno con un “grazie”, qualcuno non ci ha detto neanche quello, ma ciò non potrà mai fermare il nostro impegno». L’importanza e la consistenza del quale sono state rilevate, con ammirazione, nei rispettivi interventi dal rappresentante del Comitato d’intesa di Belluno, Il presidente regionale dell’Auser, Franco Piacentini con accanto Alvio Peratoner. Romeo Bristot, dalla nuova presidente provinciale Auser, Verena Dell’Omo e dal nuovo presidente regionale, Franco Piacentini che ha richiamato il dovere delle istituzioni, «specie di quelle che stanno in alto», ha detto, «a considerare meglio il valore solidale e l’apporto insostituibile del volontariato e a non frapporre continui vincoli burocratici che ne turbano l’azione, ma agevolandolo anche con l’abolizione della tassa di circolazione per i mezzi». A proposito della quale ha affermato che va sollecitata continuamente la Regione che ha la facoltà legislativa di disporre l’esenzione dal pagamento della tassa per i mezzi di servizio di volontariato. L’assemblea, iniziata nel commosso ricordo del vescovo Savio, nel decennale della morte, e di Renzo Da Rif, si è conclusa con l’intervento di Tiziana Chinellato dei servizi sociale del distretto di Agordo riguardante la prossima istituzione del «Progetto sollievo» per pazienti affetti da demenza e dai saluti portati dal presidente del GAV, Aldo Da Ronch, da Nadia Dell’Agnola, presidente di Cucchini Agordino, anche per conto dell’Amministrazione comunale di Agordo e da Valter Todesco, sindaco di Rivamonte e presidente del Circolo Auser “Còl Bèl” di Tiser. (l.s.) P.M. Dal 7 all’11 maggio il Circolo ha programmato una interessante gita nel Cilento. 20 Pasqua 2014 Echi di Agordo solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato Riprende l’attività della CONFRATERNITA DELLA BEATA VERGINE DELLA SALUTE Gentili consorelle e confratelli, è trascorso il mio primo anno di attività ed è ormai tempo di bilanci. Durante l’anno di transizione senza la priora gli iscritti non sapevano se la Confraternita continuasse a vivere e per questo si erano creati molti dubbi e incertezze ma ora, trascorso il primo anno del mio operato, posso confermare a tutti voi che la Confraternita ha ripreso il suo vigore! Per prima cosa ho riunito le collaboratrici per conoscerle, conoscere il loro territorio, le loro difficoltà e condividere il loro lavoro che, vi assicuro, è veramente impegnativo: dedicare il proprio tempo a percorrere Agordo e le frazioni come api operose e raccogliere la quota di adesione alla Confraternita incontrando le persone. A loro va il mio ringraziamento più sentito e a voi iscritti chiedo la cortesia di essere consapevoli del loro ruolo e della loro disponibilità andando loro incontro per quanto vi sarà possibile! Anche a tutti voi consorelle e confratelli va un grande ringraziamento per la vostra fedeltà alla Confraternita e per la grande generosità dimostrata che in molti casi va ben oltre la quota di adesione! *** Al 21 novembre 2013 - giorno della Madonna della Salute - gli iscritti risultavano 595, anche se l’anno scorso non tutti sono stati raggiunti o hanno versato la quota proprio per la confusione che si era creata; successivamente, in fase di aggiornamento informatico del registro, alcuni si sono dichiarati “ritirati”, ma ci sono state anche nuove ade- sioni e quest’anno vedremo se riusciremo a dare nuova linfa al nostro sodalizio. I defunti nell’anno 2012/2013 sono stati 24, per ognuno dei i quali è stata ordinata una Messa a suffragio, e tutti sono stati ricordati nella Messa del 17 Novembre 2013. Proprio in quel giorno infatti abbiamo celebrato la festa della Beata Vergine della Salute, dapprima nella S. Messa in Arcidiaconale rendendo lode e grazie al Signore e alla Madonna e continuando poi la nostra festa partecipando all’incontro conviviale. Dopo il pranzo ho relazionato ai presenti - fra cui l’arcidiacono don Giorgio che ringrazio per la partecipazione e per l’interesse dimostrato nei confronti delle quattro Confraternite di Agordo - i risultati della nostra attività (riportati in riquadro a parte, ndr). Veramente leggere e informarmi come e dove fare le offerte è stato come sporgermi su un pozzo profondissimo che chiede gocce di acqua ... sono talmente tante le necessità in Agordo, in Italia e nel mondo, ma sono comunque fiera di quello che abbiamo potuto fare e sicuramente il Signore e la Madonna premieranno tutti noi per la perseveranza nella carità. Una menzione particolare vor- Iscritti, iscritte e simpatizzanti siete tutti invitati alla gita-pellegrinaggio alla Cappella intitolata alla Beata Vergine della Salute che si trova a Dolo (VE) dove parteciperemo alla S. Messa. Di seguito faremo una breve OFFERTE RACCOLTE NELL’ANNO 2013 EURO 3.604,00 Così distribuite: - Per Messe e Chiesa (a suffragio, Caduti in Montagna, fiori, nuovo impianto microfoni chiesa) euro 530,00 - Al Centro Parrocchiale Agordo euro 300,00 - Al CEOD (Centro Diurno disabili Agordo) euro 307,00 - Al Centro Missionario euro 500,00 - Alla Diocesi (Fondo straordinario per il lavoro) euro 300,00 - Alla Cucchini Associazione Agordino (assistenza a malati terminali) euro 500,00 - A Emergency (Centro di Maternità a Anabah – Afganistan) euro 300,00 rei riservarla al CEOD, Centro Diurno per disabili di Agordo ai quali Idana Dai Pra e io abbiamo fatto visita portando i beni che erano stati acquistati con la nostra offerta. Abbiamo ricevuto un’accoglienza molto calorosa: gli ospiti ci hanno mostrato le loro aule dove svolgono molti lavori di artigianato e… arte con i loro preparatissimi assistenti. Veramente grazie a voi del CEOD per il vostro lavoro e a tutti i ragazzi per la grande gioia che ci avete trasmesso! L’unica cosa che lo scorso anno non sono riuscita a organizzare è stata la… gita, un po’ per colpa mia e un po’ no… ma adesso son lieta di invitarvi alla Gita-Pellegrinaggio della Confraternita della BVS in programma Domenica 4 maggio. L’accoglienza molto calorosa dei ragazzi del CEOD. visita al centro storico di Dolo, grazioso paese attraversato dalle acque del Naviglio Brenta. Seguirà il pranzo in un moderno locale lungo la Riviera del Brenta. Nel pomeriggio visita guidata alla bellissima Villa Pisani di Stra, ricca di storia e di arte (il salone da ballo fu affrescato da Giambattista Tiepolo) e passeggiata libera nel parco per ammirare il giardino, la ricca collezione di piante nelle serre e nelle limonaie e perché no, provare a trovare la giusta strada nel famoso labirinto di siepi di bosso. Iscrizioni presso Cartoleria Miola entro domenica 20 Aprile (attenzione è Pasqua!). Costo euro 55,00 (compreso pranzo con bevande e visita guidata alla Villa). Per i ragazzi/e sotto i 16 anni euro 25,00. Per informazioni: Adriana Alfonsi 0437 640529 (ore serali). In chiusura, un grande grazie a tutti gli iscritti già presenti e a quelli che vorranno aderire a questa Confraternita … mi raccomando alle nonne e alle mamme: continuiamo la tradizione di iscrivere alla Confraternita - e quindi mettere sotto la protezione della Madonna della Salute - ogni nuova figlia, nipote, nuora! A tutti un saluto cordiale e una preghiera particolare per le consorelle e i confratelli che si trovano nella malattia: che la Beata Vergine della Salute li consoli con il suo amore materno. La priora Adriana Alfonsi Echi di Agordo Pasqua 2014 21 solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato Una ridda di ricordi ed emozioni, non senza momenti di commozione. Ma non potevano mancare tali sentimenti sia in chi l’ha vissuta da protagonista, sia in chi l’ha sentita raccontare, la storia della benemerita sezione di Agordo dell’Associazione bellunese volontari del sangue. Una vicenda di edificante umanità, nata nel lontano 1957 dalla mente e dal cuore di Gigi Lise, l’indimenticato «dotór», ma già in embrione nel 1954 per l’idea ugualmente lungimirante e generosa di Toni Guadagnini, figura altrettanto cara agli agordini. È la storia di 55 anni di una basilare attività svolta, come molte altre dalla nostra gente, nel più autentico spirito di servizio, raccolta in un prezioso libro di 100 pagine e tante foto, intitolato «Il cuore d’oro», presentato il 7 marzo scorso in sala don Tamis ad Agordo. Impossibile riportare i tanti nomi dei protagonisti della vita della sezione che sono stati però puntualmente nominati e ricordati anche attraverso le immagini di una proiezione curata da Dino Bridda, oltre che nel momento della consegna del libro ai fondatori, ai segretari e ai soci o loro familiari presenti. «Non soliti ad apparire in pubblico se non nel momento della donazione», ha detto il segretario sezionale Massimo Della Lucia, «abbiamo voluto condividere con tutta la comunità questo momento, perché la storia di un sodalizio di volontariato come il nostro, che abbiamo voluto raccogliere e raccontare a futura memoria in questo piccolo libro, curato con paziente e disinteressato impegno da Loris Santomaso, coinvolge necessariamente la comunità in cui si è dipanata negli anni, in una felice simbiosi basata Presentata il 7 marzo UNA STORIA DAL CUORE D’ORO I 55 anni della Sezione di Agordo dei donatori di sangue sul concetto più che mai attuale che “…è donando che si riceve e il loro oggi potrebbe essere il nostro domani”». Della Lucia ha quindi sottolineato come «il dono del sangue sia infatti un gesto di consapevolezza e di solidarietà nei confronti dei bisogni essenziali, anzi vitali, dell’uomo, che rappresentano oggi una realtà sempre più drammatica e urgente, alla quale le istituzioni non riescono più a dare risposte esaurienti senza il volontariato». Dicendosi certo che tale consapevolezza Un libro a Marino Maschio, segretario per tanti anni e donatore benemerito ancora in attività con 98 prelievi. Il segretario Massimo Della Lucia consegna il libro a Aldo De Bastiani (unico superstite fra i fondatori), poi anche segretario. è ben presente nella nostra gente che continua a donare con generosità il proprio sangue e a impegnarsi in vari altri ambiti della solidarietà, il segretario ha brevemente richiamato ai presenti l’attività di sensibilizzazione e proselitismo svolta dalla Sezione sul territorio al fine di avere sempre nuovi soci per poter fare fronte alle crescenti richieste di donazione di sangue. Ha ricordato in proposito gli interventi di sostegno a favore degli associati, tendenti a mantenere alto il senso di appartenenza e l’identità dell’associazione, come pure l’impegno dell’adozione a distanza per una bambina brasiliana, l’attenzione alla Cucchini Associazione Agordino alla quale è stato devoluto il ricavato della piccola lotteria svolta in occasione del pranzo sociale e la presenza, lo scorso 7 agosto 2013, a una serata di “Agordo-baleno” con un piccolo stand in piazza della Libertà e distribuzione di dépliant informativi sull’associazione e sul dono del sangue. Dopo aver rivolto un ringraziamento agli enti (Bim Piave, Comunità Montana Agordina, Comune di Agordo) e alle persone che hanno generosamente contribuito alla realizzazione del libro, Della Lucia ha ricordato con soddisfazione che nel 2013 hanno aderito alla Sezione sedici nuovi soci, portando il numero degli attivi a 183 donatori attivi, con 268 prelievi effettuati, facendo La copertina del libro, ideata dall’artista Albino Mezzacasa, con grafica di Gabriele Riva. infine appello a tutti gli «uomini e le donne di buona volontà, che sono nella condizione e nello spirito di farlo, di valutare con favore l’adesione alla nostra associazione e di donare il proprio sangue. Questo, anche perché ogni anno c’è il bisogno di un ricambio dei soci che per vari motivi (età o salute) devono lasciare, sia per continuare “il dono di 55 anni alle genti agordine”». Scegliere di donare il sangue, insomma, è una buona occasione per dimostrare la propria sensibilità e il proprio senso di solidarietà e di partecipazione «alla vita». Si è quindi proceduto a ricordare i fondatori, che sono stati anche segretari: Gigi Lise, Alessandro Perego, Pompeo De Poli «l’apostolo del sangue», Eros Cattadori e Aldo de Bastiani, unico superstite, nonché Giuseppina Mattei Tissi; quindi gli altri segretari: Mario mèrica Tomè, Viviana Paganin, Corrado chicco Cattadori, Renzo Fasolin, Imerio D’Incà, Marino Maschio e infine le 57 medaglie d’oro con 50 donazioni e gli otto benemeriti con 75 e più prelievi: Giorgio Favero (90), Oddone topo Zasso (88), Silvano Peloso e Giancarlo bacanét Fusina 77), Giuseppe Della Lucia (87), i fratelli Umberto (93) e Mario (84) rochét Tomè e Marino Maschio (98), senza dimenticare i medici Aurelio Tonegato e Tarcisio Rinaldo e «il prete donatore» don Mario Vallata. Ai presenti o ai loro famigliari è stato infine fatto dono del libro come pure ai sindaci Bruno Zanvit di Voltago, Loretta Ben di Taibon, Corrado Cattadori in rappresentanza di quello di Agordo e a Bruno Lavina, vice presidente dell’ABVS, che si sono complimentati per la pregevole pubblicazione e hanno ringraziato i soci della sezione per il loro continuo e insostituibile servizio umanitario. Pasqua 2014 22 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Sala don Tamis gremita Per il catalogo di Dunio e... Sabato 9 novembre. Da sn. Gianni Santomaso, Dunio, Maurizio Scudiero e Bepi Pellegrinon. È stata una bella sorpresa per tutti la grande partecipazione di gente alla presentazione della monografia «Dipinti murali» del giovane artista falcadino Dunio, avvenuta sabato 9 novembre in sala don Tamis. Che il bravo pittore godesse di tanta stima non solo nell’Agordino, era cosa risaputa in virtù di una ormai ventennale attività svolta anche in Italia e all’estero, ma vedere la sala convegni di via 27 aprile, gremita di amici ed estimatori, accorsi da varie località, nonostante la pioggia battente, è stata la testimonianza di un affetto, di un’ammirazione e di una riconoscenza che nemmeno lui si poteva immaginare. L’incontro, coordinato da Gianni Santomaso, è stato vario e piacevolissimo, diviso in due parti: la prima dedicata interamente a Dunio e alla presentazione della monografia-catalogo delle sue ottanta opere murali, curata dal famoso storico dell’arte trentino Maurizio Scudiero e con una prefazione dell’editore e scrittore Bepi Pellegrinon; la seconda riservata invece alla vernice della 5a edizione del progetto “Agordo Paese del Graffito” che vede Dunio nelle vesti di ideatore, di direttore artistico, di artista e di motore di tutta l’iniziativa. Senza dubbio centrata la riflessione che Gianni Santomaso ha voluto condividere con gli astanti, considerando la loro ampia presenza non solo come espressione di apprezzamento per l’arte di Dunio, o forse di curiosità per La sala don Tamis gremita di gente per la presentazione della monografia dell’artista falcadino. qualcuno, ma soprattutto di amicizia e di un senso di gratitudine nei suoi confronti. «Perché Dunio» ha riflettuto Gianni «come rivela Scudiero nell’ampia ‘storia’ riportata nel libro, è un artista del territorio e nel territorio, un artista popolare, nel senso più positivo del termine, che sta in mezzo alla gente, che si interessa di quello che accade attorno a sé, sia esso arte, politica, sport, manifestazioni tradizionali. Non un artista snob, non uno che dipinge per sé e per una cerchia di eletti deputati ad apprezzare la sua opera o solo per il compenso, non è un artista che racchiude la sua esperienza artistica solo in opere di carattere intimistico, ma che racconta le storie del suo territorio, della sua gente. Con quante scuole ha collaborato? Quante associazioni ed enti gli hanno chiesto aiuto per abbellire i propri paesi, per promuoverli attraverso delle cartine artistiche? trovando sempre la sua pronta e generosa disponibilità Si dirà che lo ha fatto anche per promuovere se stesso e la sua arte, ma di sicuro lo ha fatto principalmente per dare qualcosa al territorio, per incontrare la gente, conoscerla, viverla, avere uno scambio che va ben oltre il lato economico. Quello che stupisce di Dunio è la sua disponibilità e il suo saper dire grazie». Bepi Pellegrinon, che ha editato l’opera con la sua Nuovi Sentieri assieme all’Union Ladina Val Bióis, ha poi ricordato di aver seguito e sostenuto sempre con convinzione il cammino di Dunio, mentre Maurizio Scudiero ha rivelato di essersi imbattuto in lui nel 1999 su segnalazione del grande pittore di Mezzano e allievo di Picasso, Riccardo Schweizer, che lo portò a vedere uno dei primi affreschi di Dunio alle ex scuole elementari di Falcade, «Il drago di Cima Pape». «Mi colpì, però, un’osservazione di Riccardo» ha detto Scudiero «che mi fece notare le ‘case rustiche’ presenti nell’opera, affermando: “Vedi? Qui c’è l’attenzione per il territorio, per la vecchia architettura nostra. Qui c’è il Genius Loci!”. Come tutti i grandi artisti, i grandi intellettuali, Schweizer ci aveva visto dentro. Aveva capito subito quello che noi (almeno chi non conosceva Dunio direttamente) avremmo capito col tempo». Per il critico comunque, dopo essersi formato alla scuola di Schweizer per il colore e a quella di Vico Calabrò nella tecnica dell’affresco, Dunio ha saputo crearsi una propria identità ben precisa riconosciuta da tutti e dimostrata nei tanti «racconti» dipinti su altrettante pareti un po’ dovunque. Molto gradita quindi la sorpresa che Gianni Santomaso ha voluto fare a Dunio proiettando e leggendo una ventina di frasi rivoltegli da altrettanti piccoli alunni con i quali ha operato nelle scuole agordine. La copertina della monografia. Introdotta da Roberto Chissalè, presidente dell’Us Le Ville che ne segue l’organizzazione, è stata quindi presentata, attraverso un filmato a cura di Italo Schena e Loris Santomaso, la quinta edizione 2014 del progetto «Agordo paese del graffito», felice iniziativa nell’ambito della tradizionale sagra del fanciullo a San Vincenzo di Prompicai di Agordo, che dal 2010 ha già prodotto otto pregevoli opere su altrettante pareti di case del villaggio, con il coinvolgimento anche di altri affermati artisti oltre che degli alunni della primaria. Si può dire, quindi, che quella sera Dunio ha ricevuto a sua volta il giusto tributo di riconoscenza per la sua bravura, certo, ma anche per il suo impegno attivo e costruttivo nella comunità, rappresentata del resto anche dalla «tabula gratulatoria», riportata nel catalogo (stampato da Antiga), sottoscritta da tanti appassionati d’arte e amici che gli hanno così voluto esprimere fin da subito stima e apprezzamento. «Ora, dopo questo importante traguardo» ha concluso Gianni Santomaso al termine degli interventi dei sindaci di Agordo, Gavaz, di Falcade, Costa e del presidente della Cma, Luchetta, «ti si aprono davanti tante e nuove strade. Ma noi confidiamo che tu possa continuare ad essere a lungo il nostro “Genius Loci”». Echi di Agordo Pasqua 2014 23 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina ...per la mostra di Tita Zasso nel decennale della morte Ancora una volta, la capiente sala don Tamis di via 27 aprile si è riempita di gente per un evento semplice, ma carico di significati, artistici e umani assieme. All’inaugurazione di sabato 14 dicembre della mostra fotografica dedicata allo scultore Tita Zasso, nel decennale della morte, si è avuta la più bella dimostrazione di come il suo ricordo rimanga vivo non solo nella comunità di Agordo, dove era nato nel 1943 e dove viveva dopo l’esperienza di emigrante in Svizzera, ma anche fra i tanti amici che con la sua simpatia e la sua generosità si era conquistato e che sono accorsi numerosi all’apertura della splendida rassegna di immagini e di alcune fra le più importanti opere scultoree, allestita dal Circolo fotografico agordino «Gigia De Nardin» e dai famigliari di Tita. Una mostra per rendere omaggio a un personaggio popolarissimo e dal cuore grande, benvoluto e stimato da tutti, anche per il non comune ottimismo e altruismo con cui ha vissuto Sabato 14 dicembre. Da sn.: il sindaco Renzo Gavaz, Loris Santomaso, Nadia Zasso, Dino Bridda e Maurizio Baratti. Malghe Agnèr, estate 1999. Anche l’allora vescovo di Belluno-Feltre, Pietro Brollo si era complimentato con il Tita e, sotto, una visione della sala don Tamis con la gente accorsa per l’inaugurazione della mostra. intensamente i sessant’anni della sua esistenza, seppur segnata per un terzo dalla tribolazione del male che non perdona e che ha minato alla fine la sua pur forte fibra montanara. Brevi e sobri sono stati nell’occasione gli interventi di Maurizio Baratti, presidente del Circolo fotografico, della figlia Nadia Zasso (che ha ringraziato i collaboratori anche a nome della moglie Jacqueline, presente in sala), del sindaco di Agordo, Renzo Gavaz (visibilmente commosso), di Barbara Fontanive in rappresentanza della Cma e degli amici Loris Santomaso e Dino Bridda i quali, assieme a Toni Pampanin, avevano curato la pubblicazione di una monografia in occasione della mostra che la Comunità montana gli aveva organizzato nell’estate 1995. Particolarmente sentito ed emozionante il pensiero di Bridda che ha indicato nei trucioli, posti alla base di una scultura, l’essenza dell’animo semplice del Tita, ma anche la sostanza della sua vita e della sua opera, carica di poesia e di significati profondi e che, in quanto montanaro, non poteva che prorompere dal prodotto vivo della pianta. «Siate orgogliosi» ha detto rivolgendosi agli agordini «di questo figlio della nostra terra, conservatene la memoria e cerchiamo di imitarne, riconoscenti, l’esempio d’arte e di umanità che ci ha lasciato col sorriso della sua bontà». Il «grazie» al Tita è stato rivolto infine con l’applaudita proiezione di un filmato in cui Italo Schena ha raccolto vari momenti pubblici della vita dell’artista. LE FOTO di questo numero di “Echi” sono di, o fornite da: Federico Costa, Eliofoto Luly Della Lucia, Agordo Foto, Gabriele Bernardi, Giuliana Da Ronch, Italo Schena, Giordano Larese, Loris Conedera, Gianni Santomaso, don Fabiano Del Favero, Confr. BV Salute, Sandro Zasso, Corrado Cattadori, Marino De Dea, Barbara De Menech, Luana Gavaz, Laura De Toffol, Mario e Sonia Scussel, Giovanni Dal Col, Roberto Soramaè, Scuola d’Infanzia, Toni Pampanin, ARCA Gabriele Fogliata, ADA, Dunio, Giorgio Farenzena, Archivio: Loris Santomaso, Dario De Nardin, Silvano Peloso. 24 Pasqua 2014 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Il traguardo dei trent’anni di attività, felicemente raggiunto dall’Università degli Adulti/ Anziani di Belluno, è stato ricordato dal presidente, don Attilio Menia, con un’approfondita ed esaustiva analisi dei risultati ottenuti, sia sotto l’aspetto didattico dell’apprendimento che sotto quello umano e socializzante, che qualificano in modo assolutamente positivo l’istituzione culturale. Ricordo che allora, trent’anni fa, un amico di Agordo, da poco pensionato, ritornava da Belluno raccontando con vivo entusiasmo delle tante belle cose che aveva appreso partecipando alle lezioni della “Università”. Un entusiasmo che ci aveva subito incuriosito, ma ancor più ci aveva attratto il termine “Università” a Belluno! La meraviglia veniva anche dal fatto che quella persona, pur di vivace e pronta intelligenza, non aveva potuto avere precedenti scolastici importanti. Ebbene, quella nuova esperienza aveva determinato in lui dei mutamenti nell’approccio al dialogo, rendendolo più vario, più approfondito; veramente in quel breve tempo aveva maturato un impensabile ampliamento delle sue conoscenze. (Mi piace ricordare in particolare oggi quella cara persona con affettuosa ammirazione: il Nani Tomè che purtroppo ci ha lasciati lo scorso 1° marzo). La constatazione di questa sua crescita culturale, la sua voglia di partecipare e di impegnarsi aveva suscitato in me il bisogno di essere a mia volta partecipe e il desiderio di raggiungere al più presto Nel 30° dell’Università A/Adi Belluno La nostra sezione compie 18 anni Maggiorenni, ma… con la voglia di crescere SEDICO – In passeggiata con Gianni De Vecchi verso il Castellier di Noàl. quel punto della vita in cui gli impegni lavorativi cessano e diventa possibile gestire al meglio il proprio tempo libero: la necessità, insomma, di fare qualcosa di nuovo, di attraente e stimolante, di attuare quei sogni nel cassetto che finora erano rimasti tali. Quel tempo arrivò nel 1996 e potei finalmente partecipare alla neonata sezione di Agordo dell’Università, fortemente voluta dall’allora arcidiacono monsignor Lino Mottes, grazie alla quale, debbo dire, ho potuto attualizzare quegli SANTA FOSCA – In visita ai tesori d’arte sacra dell’Alto Agordino. approfondimenti culturali, quell’avvicinamento al senso critico, quella capacità di crescita interiore, ma soprattutto quella condivisione di nuove relazioni interpersonali, che per la mia preparazione prettamente tecnica, non avevo mai potuto acquisire e quindi godere. In quest’anno accademico, il 18°, (funestato tristemente dall’improvvisa morte del nostro giovane e valente insegnante Claudio Mei, cui va il nostro riconoscente ricordo), la sezione di Agordo è diventata dunque… maggiorenne, e posso affermare con certezza che la nostra istituzione, così concepita, si è fatta promotrice della crescita della persona in modo libero, privo di ideologie di appartenenza, ma attraverso la condivisione di valori e sulla base degli esempi e degli stimoli migliori provenienti dalla storia, dalla letteratura, dallo sport, dalle tradizioni non solo locali, nonché dalla liberazione della propria creatività attraverso la partecipazione a laboratori con interessi diversi, dall’arte, alla fotografia, all’informatica. Un’attività d’insegnamento, pertanto, non necessariamente svolta solo nelle aule: abbiamo trovato ottime guide nelle gite, che ci hanno fatto gustare l’arte, l’architettura, la storia, le bellezze ambientali, il saper guardare verso un futuro pieno di novità che certo, da soli, non avremmo mai potuto immaginare. Certamente il merito va a chi ha saputo insistere in tal senso, a coloro, come i preparati e generosi docenti, che hanno offerto il proprio sapere, unito a un’indubbia capacità di coinvolgimento. Anche alcuni giovani laureati sono stati capaci di donare i loro freschi studi con bravura, arricchendoci di nuove conoscenze scientifiche e relazionali e accrescendo nel contempo il loro bagaglio personale mediante l’incontro con persone cariche di memoria e di esperienze, ma propense al rinnovamento e a un invecchiamento attivo e utile. Il 4 febbraio abbiamo iniziato il 2° trimestre di questo diciottesimo anno con una apprezzata lezione del nostro presidente e seguiremo fino a maggio, prevalentemente in sala don Tamis, gentilmente concessa dalla Comunità montana agordina, con altri incontri che svilupperanno in noi ulteriore cultura e umanità e la gioia di poter esserci, di fare e poterlo fare anche per gli altri. Noi ci siamo, siamo in tanti, abbiamo raggiunto i 120 iscritti, ma vorremmo essere di più, per cui invitiamo tutti a condividere questa nostra «voglia di crescere». Gabriele Bernardi Echi di Agordo Pasqua 2014 25 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina LA CAMPAGNA DI SCAVO ARCHEOMETALLURGICO ALLE LOPPE IN VALLE DEL MIS Dall’8 al 13 luglio 2013, dopo i saggi effettuati lo scorso anno in località Le Loppe nell’alta Valle del Mis, ARCA ha organizzato nel sito la prima campagna di scavo vero e proprio; il luogo è ricordato nel tempo come sede di antica attività metallurgica. Anche quest’anno l’indagine è stata condotta sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e ha avuto come direttore scientifico il nuovo funzionario di zona, la dott.ssa Cinzia Rossignoli; la direzione dello scavo è stata assegnata all’archeologo dott. Luca Rinaldi affiancato dal socio dott. Ivan Minella che ha gestito i rilievi topografici e fotografici. Sia la campagna di saggi del 2012 che lo scavo del 2013 sono stati realizzati grazie al contributo economico determinante del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave di Belluno; a questo proposito ringraziamo, per il supporto dato al progetto, Bruno Zanvit sindaco di Voltago Agordino e presidente di Vallata del Bim; anche il Comune di Gosaldo, sul cui territorio insiste il sito, ha promesso un contributo per fine anno (questo risulterà essenziale per far quadrare i conti del bilancio del Gruppo). Sulla base delle evidenze emerse durante i saggi dello scorso anno, in due occasioni sono stati definiti il numero delle aree da indagare e la loro localizzazione: durante l’incontro avvenuto in primavera presso il Dipartimento di Geoscienze di Padova, tra il gruppo del prof. Artioli, la funzionaria della Soprintendenza Rossignoli e Arca, e nel sopralluogo effettuato alle Loppe dalla stessa Funzionaria assieme agli archeologi. Lo scavo si è così concentrato sulle zone da noi chiamate l’una, Roggia-est e l’altra, Costa Fusina. Al termine dei saggi effettuati lo scorso anno, avevamo ipotizzato che nei pressi della prima area, dove era stata esposta una sezione con terre scottate, potesse essere localizzato il forno fusorio; mentre nella seconda, dove erano emerse due fondamenta poste tra loro ad angolo retto, ci fosse in antico Sezione delle zone di arrostimento del minerale di rame. un piccolo edificio legato alle attività dei lavoratori del sito metallurgico. Sia sulla scorta dei dati ricavati dai documenti esistenti, che dall’analisi C-14 del carbone prelevato nella sezione della Roggia e analizzato a cura del Dipartimento di Geoscienze, era stato individuato, quale periodo delle attività metallurgiche, la seconda metà del 1400 fino alla fine del 1500. Con la campagna di quest’anno, si intendeva anche verificare, nella zona Costa Fusina, la causa della anomalia positiva individuata precedentemente col geomagnetometro del Dipartimento. Al termine della campagna di scavo 2013, in attesa dell’ela- borazione dei dati raccolti, il Gruppo ipotizza che, in zona Roggia, possano essere esistite almeno due aree contigue di arrostimento del minerale di rame e mentre nell’altra zona, nonostante siano emerse consistenti e impreviste strutture murarie, non si ha ancora idea di quale fosse il loro utilizzo; riguardo invece all’anomalia magnetica, non si è raggiunta la profondità necessaria all’individuazione della sua origine. Nel corso dello scavo, durante entrambe le campagne sinora effettuate, sono stati ritrovati frammenti ceramici in corso di studio che risulteranno determinanti per la datazione del periodo di attività metallur- Ultimo giorno di scavo, con visitatori. gica svolta a Le Loppe. Importante anche in questa l’indagine è risultata la partecipazione di studenti/laureati in archeologia dell’Università di Padova che, dotati di nozioni teoriche, di varie esperienze di scavo e di tanta buona volontà, hanno permesso la riuscita della campagna; eccone i nomi: Alessandro Mazzariol, Andrea Ziglio, Filippo Favilli e Florencia Cabral. Di nuovo, ulteriore e prezioso contributo è stato quello apportato da collaboratori del Dipartimento di Padova, appartenenti al gruppo di ricerca del prof. Gilberto Artioli; si tratta delle due dottoresse Ivana Angelini e Rita Deiana; la prima ha effettuato la campionatura del materiale prelevato dalle diverse unità stratigrafiche della sezione Roggia-est e l’altra ha eseguito una serie di prospezioni geo-elettriche nella zona Costa Fusina, sui cui risultati riferiremo a tempo debito. Anche quest’anno, quindi, ringraziamo il Dipartimento padovano per l’ulteriore fattivo appoggio dato alla nostra iniziativa. Auspichiamo che, in un prossimo numero del nostro Notiziario, possa essere proposto il quadro complessivo delle conoscenze acquisite nei due anni di intervento. Durante la campagna di quest’anno abbiamo avuto sullo scavo la gradita visita del socio e collaboratore Francesco Laveder, con Lina Zanin, di Chiara De Biasio (e genitori), di Ave Morassi e Moreno Secchiari, e inoltre di Paolo Viel, Ugo Dalla Longa, Carlo Mondini, Piergiorgio Cesco Frare, Nicoletta Barazzuol, Anna Rorato, dei sindaci di Taibon, Loretta Ben e di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste, con l’assessore Omar Rech. Il Gruppo ARCA è stato presente con i soci Manlio Monestier, Gabriele Fogliata, Mirella Munaro, Mara Della Vecchia, Enzo Galeone, Manuel Conedera, Graziano Ronchi, Elio Bordignon e Maurizio Olivotto che ringraziamo sia per il contributo nell’opera di scavo, ma soprattutto per la gestione dell’organizzazione logistica del campo di lavoro. Non dimentichiamo certo il giornalista Gianni Santomaso, che con il suo articolo sul Corriere delle Alpi ha reso nota la nostra iniziativa e ha soddisfatto le richieste dello sponsor, il BIMConsorzio di Belluno. Il Gruppo ARCA Pasqua 2014 26 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Cominciato per ADA Un anno di soddisfazioni È iniziato bene il calendario annuale di uscite delle allieve di ADA, l’Associazione Danza Agordina. Per i gruppi più «grandi» c’è stata infatti una partecipazione con grosse soddisfazioni a vari concorsi e rassegne. Il 15 febbraio scorso, a Castelfranco, il «Modern jazz 5» ha danzato in un concorso nazionale, ripreso anche dal tg3 regionale, classificandosi al 7° posto, mentre il 23 successivo il «Hip Hop 2» si è esibito a Bergamo, a una rassegna – concorso interregionale, vincendo il 1° premio nella propria categoria e ricevendo il premio della giuria di qualità per la «miglior presenza scenica» (su 41 coreografie). Un secondo gruppo di danza moderna, il «Modern jazz 2», ha a sua volta effettuato nella stessa città un’apprezzata esibizione. Bergamo è una meta tradizionale per ADA, gemellata da oltre 15 anni con «Oltre la danza» condotta da Erminia Campana, che si è complimentata con le ragazze (e con i ragazzi che, pur pochi, danno una marcia in più ai gruppi) e con le loro insegnanti, Roberta Reolon per la danza moderna e Tamara Cecchin per l’hip hop e con la coreografa Valentina De Mari. Inoltre il 28 febbraio, sempre il «Modern jazz 5» è stato presente alla rassegna regionale AICS, svoltasi al teatro Verdi di Padova, ballando egregia- mente e vincendo due borse di studio per degli stage estivi, che valorizzeranno senz’altro le ragazze nella loro disciplina. Il successivo 15 marzo il medesimo gruppo ha preso parte anche a un altro concorso nazionale, a Piove di Sacco (PD), al quale era presente pure il gruppo di danza moderna formato dalle ragazze universitarie le quali nei week end tornano a casa e continuano a praticare con costanza la danza. Proprio loro, in tale uscita, hanno conquistato un ottimo 2° posto vincendo una borsa di studio che le porterà per una settimana a Lignano Sabbiadoro la prossima estate. Sono sicuramente anche questi riconoscimenti a motivare e spingere le ragazze a impegnarsi nelle lezioni e a essere ripagate dalla soddisfazione di poter danzare ed essere applaudite in teatri di assoluto prestigio, al di fuori del contesto abituale. Non di meno tutto ciò è di buon auspicio per le allieve (e gli allievi) di ADA (attualmente ben 158), che affrontano ogni anno realtà e ambienti nuovi, ma soprattutto sarà di stimolo alle più piccole e alle nuove leve, motivandole a proseguire proficuamente nel loro percorso. Ora si stanno concentrando per il consueto saggio di fine anno, l’ormai tradizionale appuntamento di agosto sul Broi con «Agordo danza l’estate», giunto alla 19a edizione. Il gruppo Hip hop 2. Il Modern jazz 5 e, sotto, il Modern jazz 6. IL 1° MAGGIO COME SEMPRE TUTTI A RIF I Bòce da Rif vi aspettano alla tradizionale sagra di San Giuseppe artigiano. Giovedì, primo maggio, festa nazionale del lavoro, vi aspettano numerosi su a Rif per passare una giornata all’insegna del divertimento, del folclore, dell’amicizia e della solidarietà. Anzitutto, alle 11.00 per la S. Messa celebrata nella bella e suggestiva chiesetta alpina e successivamente per la pesca di beneficienza, il mercatino delle mamme (dalle mani d’oro), quello agricolo e artigianale e la frasca con polénta e valch a pède. Nel pomeriggio aspettano come al solito la folta schiera di bambini per l’avvincente e divertente Caccia al Tesoro per le”canesèle” del villaggio, la tombola diretta dal loro amico “Pino”, il tiro al gòt, altri giochi. Per finire, la sera, la cena, con piatti tipici e con canti e balli all’aperto accompagnati da Eros e Oscar e, come sempre, da tanta allegria, che a Rif non manca mai. Echi di Agordo Pasqua 2014 27 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina “Agordo, paese del graffito” 5a puntata Il progetto continua... A febbraio gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria “T.L.Burattini” di Agordo hanno iniziato il percorso per la realizzazione della quinta edizione del progetto “Agordo paese del graffito”. Il Direttore artistico Dunio Piccolin, che da anni dà disponibilità e competenza alle scuole, in collaborazione con le insegnanti Lidia Zanin, Daniela Lena e Chiara Andrich, ha coinvolto i ragazzi nelle sue lezioni, spiegando la storia del graffito e la sua antichissima tecnica di lavorazione. Una volta poste le basi, ha iniziato il lavoro deve fare quello che è meglio per te”. Infatti l’opera, che verrà realizzata dagli alunni nei giorni precedenti la Pasqua, vuole essere una sorta di omaggio alla signora Marilena Barison che per più di quarant’anni ha esercitato, con amore e dedizione, la professione di maestra elementare. Come sempre i lavori realizzati dai ragazzi per la progettazione del graffito verranno esposti il giorno della Sagra di San Vincenzo e prenderanno parte all’ormai consueto “Concorso di disegno” in ricordo dell’amico scomparso “Tita Zasso”. Il bozzetto del graffito che verrà realizzato dai bambini con Dunio. di preparazione del materiale utile alla realizzazione pratica dell’opera. Quest’anno il muro prescelto si trova affacciato alla vecchia e suggestiva piazzetta di Paréch, sull’abitazione dei signori Barison che, amanti della montagna, dalla città di Mira sono venuti ad abitare nella conca agordina. Il tema, incentrato sempre sulla figura del fanciullo, si è ispirato all’articolo 3 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia del 20 novembre 1989: “Quando un adulto ha a che fare con te, Novità di quest’anno Gli alunni, hanno pensato di ideare un personaggio che possa fare da logo al progetto. II Framónt, che da sempre vigila sulle frazioni di Farenzena, Paréch, Prompicai e Tóccol verrà “sgraffiato” su dei pannelli e, in versione animata, indicherà al pubblico la direzione da seguire per poter vedere le nuove opere eseguite. A questa quinta edizione dell’iniziativa parteciperà, su invito del Direttore artistico, anche l’artista Manuela Sabatini. Barbara De Menech Manuela Sabatini, alle prese con un’opera dedicata a papa Giovanni XXIII, che sarà proclamato santo il 27 aprile. Milanese di nascita, l’artista ora vive in Valsassina a Introbio in provincia di Lecco. Dopo il conseguimento del diploma in tecnica grafica e pubblicitaria, ha lavorato una decina di anni come disegnatrice cartografa presso uno studio di Milano. Scappata dalla città, si è dedicata ad approfondire varie tecniche pittoriche, dall’affresco alla pittura su tessuto. Esperta erborista, elemento che probabilmente ha guidato la sua mano e il suo occhio nella rappresentazione di paesaggi naturali, negli ultimi anni si sta dedicando con successo alla realizzazione di dipinti murali in vari comuni lombardi. Lo scorso anno ha partecipato alla manifestazione “Sgraffiti a Casoli “, promossa dal Comune di Camaiore, in provincia di Lucca. Il suo graffito verrà realizzato, a Tóccol, sul vecchio “casèlo” dove, fino ad alcuni anni fa, venivano prodotti burro e formaggio. L’opera guarderà la bella fontana di pietra che, con il suo scorrere è stata protagonista e nel contempo testimone della nostra vita contadina. Il tema, infatti, sarà proprio incentrato sulla lavorazione del latte, attività importante nella tradizione storica delle nostre vallate. Il progetto avrà, come sempre, il sostegno dell’ USD Le Ville, del Comune di Agordo, della Pro Loco, della Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino e del Consorzio BIM Piave. Il giorno della Sagra di San Vincenzo sarà a disposizione anche una mappa illustrata da Dunio che farà da guida a tutti coloro che intendono partecipare alle numerose iniziative e che vorranno ammirare gli ormai numerosi graffiti che abbelliscono le pareti del villaggio di Paréch. 28 Pasqua 2014 Echi di Agordo cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina Carissimi Lettori di Echi, eccoci qua con le ultime notizie dal nostro sodalizio canoro. Avrete letto sicuramente, nel precedente numero del bollettino, del nostro riuscitissimo concerto del 26 dicembre u.s. con il gruppo vocale dei Voceversa di Biella. Peccato per il maltempo che non ha permesso a tutti gli interessati di intervenire, comunque resta il ricordo, per chi c’era, di una serata di ottime e originali esecuzioni musicali. Come dico sempre anno nuovo progetti nuovi, così il 2014 è cominciato con l’avvio della registrazione del nuovo CD del Coro che pensiamo possa uscire il prossimo anno. Abbiamo creduto fosse ora di puntualizzare, con una registrazione, il cammino che il gruppo ha percorso dal febbraio 2008 cioè da quando ne ho assunto la direzione artistica. Tutti insieme abbiamo deciso di intraprendere questa iniziativa come stimolo di studio e miglioramento, ben sapendo che sicuramente faremo il massimo per ottenere un buon risultato e che nonostante tutto non ci sarà possibile ottenere la perfezione. Questo progetto è una sfida alle avversità che caratterizzano questo momento del Coro Agordo e voglio approfittare di questo spazio per fare delle considerazioni puramente personali, porre dei quesiti ai quali mi piacerebbe Il coro in cerca di voci Invito della maestra ai giovani, e a chi ama il bel canto, a farsi avanti Anche don Giorgio, soddisfatto, si complimenta con i due cori per le belle esecuzioni. dare o avere risposta e, perché no, togliermi qualche sassolino dalle scarpe. Ultimamente diverse persone mi chiedono, vedendo le foto delle esibizioni del Coro, se l’esiguo numero di coristi è dovuto ad assenze per malattia o a motivi del momento. Altri mi chiedono perché non cantiamo quasi più brani degli anni andati, altri mi chiedono perché non cantiamo quasi mai ad Agordo o nei dintorni, altri quando cambieremo un po’repertorio… Tante richieste, tante idee, tante opinioni. Le risposte dipendono quasi esclusivamente dalle seguenti Chiesa arcidiaconale, 26 dicembre 2013. Coro Agordo e Coro Voceversa, diretti da Roberta Conedera, nel canto d’insieme che ha chiuso in bellezza lo splendido concerto di santo Stefano. considerazioni. Siamo rimasti in 20 (21 con me, 22 con Cesare fotografo) e nonostante si cerchi quasi quotidianamente di trovare nuovi cantori sembra che siano ormai una categoria estinta (credo che chiederò l’intervento del WWF) e non è possibile reclutarne. Tutti gli interpellati si dichiarano appassionati di canto ma : 1) stonati, 2) senza un minuto di tempo libero, 3) preoccupati di assumere un impegno, 4) troppo giovani per un coro di anziani con un repertorio vetusto (se non entrano giovani è difficile però cambiare rotta), 5) troppo vecchi e quindi senza voce, 6) non ha conoscenza di lingue straniere… ecc., potrei riempire due fogli interi di scuse. Che dire… rispetto per mia natura le opinioni e le scelte altrui ma frequentando altri ambiti corali, specialmente della bassa veneta, vedo una situazione completamente diversa. Piccoli paesi hanno gruppi di giovani che cantano il repertorio della SAT, cori di ragazze poco più che ventenni cantano madrigali e musica rinascimentale mentre cori composti anche da “giovani” 50enni approcciano brani pop o gospel… ecc. e anche qui potrei continuare… Quindi la domanda sorge spontanea: cosa frena gli agordini a tentare di provare un’attività che ti permette di trascorrere del tempo in modo costruttivo in comunità, impegnati in qualcosa che è molto di più di cantare ma è fare cultura, imparare cose nuove, aprire gli occhi su mondi nuovi, tenere in allenamento il cervello e, come dimostrato anche da ricerche scientifiche, allena respiro e cuore… So che non tutti amano la musica corale, soprattutto quella popolare, ma non credo che in tutta la vallata agordina ci siano solo 20 persone che vogliono provare a cantarla. È una questione di pura statistica. Forse non abbiamo “appeal”. Quando chiedo a qualche giovane di provare il più delle volte ricevo in cambio una bella risata e la frase: “Non mi piace il repertorio che fate e poi il vostro è un coro di vecchi”. Ottima risposta! Ma forse solo se entrasse nel gruppo un solo ragazzo potremmo cominciare a cantare qualcosa di meno “antico” e sperare che rinnovando i nostri brani potessero arrivare altri giovani. È un cane che si morde la coda e intanto siamo sempre in meno! È facile guardare da fuori un’Associazione e criticare. È difficile portarla avanti quando ci sono queste difficoltà. Se a queste poi si aggiungono quelle che ci sono (sempre) quando viene a mancare il primo promotore e un’altra persona raccoglie il testimone la strada è veramente in salita. Cercare la coerenza delle scelte di repertorio, rispettando le caratteristiche del gruppo, inserire brani nuovi, portare cori di eccellenza sul territorio per fare cultura… trovare nuove voci. In questi sei anni ho cercato assieme a tutti i componenti del Coro di fare il possibile per andare avanti ma certe volte trovare l’entusiasmo non è semplice. Ecco perché la registrazione del CD per me è una sfida e spero vivamente di vincerla assieme ai coristi. Mi piacerebbe sentire l’opinione dei lettori di Echi, vorrei trovare qualche risposta ma sopra ogni cosa vorrei aver scosso l’animo di qualcuno e i prossimi martedì e venerdì vedere qualche viso nuovo in mezzo a noi. Robera Pasqua 2014 Echi di Agordo 29 cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina SEZIONE AGORDINA DEL C.A.I. Il presidente Antonello Cibien (il cui mandato scadrà nel 2015), nella sua circostanziata relazione ha presentato ai soci tutti i punti dei 365 giorni di attività svolta nel 2013, anno che ha visto il sodalizio agordino al centro dei festeggiamenti per i 150 anni del Cai nazionale. Proprio sul Broi di Agordo, infatti, a settembre era stata montata la cupola geodetica per i collegamenti con le 150 cime dove i volontari avevano acceso i fuochi. Dopo aver ricordato, con rammarico, l’avvenuto distacco della sottosezione di Caprile (in Agordino adesso ci sono tre sezioni: Agordo, Caprile e Livinallongo, in un momento storico in cui da più parti e su più fronti si invoca l'unità della vallata per essere più forti verso l'esterno), ha passato in rassegna i vari impegni assunti e onorati dal sodalizio nell’anno trascorso, che si possono così sintetizzare. Circa 1500 soci, due rifugi in quota, nove bivacchi da ispezionare, oltre 340 chilometri di sentieri da tenere in ordine, salvaguardia del territorio, promozione della montagna, escursioni d'estate e d'inverno per grandi e piccini e tante iniziative culturali, oltre a celebrazioni, ricordi, presenze, rappresentanze, vita sociale. Senza trascurare anche i problemi: quelli legati al nuovo tesseramento on-line, dei lavori alle opere alpine, del rispetto delle normative sulla sicurezza, dei contributi che stentano ad arrivare, delle forze a disposizione che non si rinnovano, della meteo avversa per cui bisogna provvedere ai danni arrecati. Tra le comunicazioni all’ordine La relazione di Cibien ALL’ASSEMBLEA DEL 23 MARZO Il presidente Antonello Cibien e Tita Buttol che riferisce sullo stato dei rifugi. del giorno le novità sull’assicurazione del Cai, le modifiche dell’organigramma sezionale con Dario Dell’Osbel che sostituisce Michele Costantini alla vicepresidenza; la convocazione dei delegati anche per il rinnovo del Consiglio Regionale del Cai ad Auronzo il 5 di aprile; l’annuncio dell’emendamento in Regione Veneto, di 2 milioni di euro, per danni da neve (di cui una parte forse giungerà anche al Cai per le opere alpine) e infine l’avvio delle manifestazioni per il centenario della Grande Guerra (che però per noi cade nel... 2015). L'impegno del sodalizio per il territorio locale è stato sottolineato ed elogiato anche dalle autorità presenti in sala: il sindaco Renzo Gavaz e l'assessore Cristina Bien per Agordo e l'assessore Silvia Tormen per Taibon. Tra i soci premiati per la fedeltà alla sezione, oltre a ben 28 ven- La premiazione di Silvanio Peloso, socio da sessant’anni. ticinquennali, vanno segnalati i 50ennali Attilio Bressan (Agordo/ Malga Ciapèla), Giovanni Chissalè (Agordo), Giuseppe Costantini (Agordo), Luigi Rivis (Voltago/ Belluno), Sergio Sommacal (Belluno), il 60ennale Silvano Peloso di Agordo e i due 65ennali Vincenzo Vitagliano (di madre agordina), che ha mandato una bella lettera da Napoli, e Parisio Parissenti, recentemente scomparso, la cui targa è stata ritirata con emozione dal figlio Gian Battista. L’incontro è iniziato come ormai da anni nella prima mattinata nella suggestiva e toccante atmosfera della chiesa di San Cipriano, dove il socio don Mario Zanon ha celebrato la Messa, accompagnata dai canti eseguiti con bravura dal Coro parrocchiale di Taibon, che ha favorito il raccoglimento dei presenti e il ricordo affettuoso dei soci deceduti nell’anno: Antonio Campedel (Agordo), Vincenzo Campedel (Agordo), Gianni Dal Molin (Agordo), Dario De Vallier (Caprile), Marcello Orsolin (Taibon Agordino), Lina Spat (Agordo) e il giovane grande alpinista Marco Anghileri, morto sul monte Bianco il 14 marzo. “Marco - ha detto Antonello Cibien nell’assemblea - era un amico della nostra sezione, da sempre legato alle nostre montagne che tanto amava e dove negli anni ha realizzato grandi imprese e stretto forti amicizie. Di lui ci rimarrà sempre il ricordo della sua bravura, del suo sorriso e della sua semplicità”. Un quad al Soccorso Alpino nel ricordo di Flavio Bortolato Semplice, ma piena di ricordi ed emozioni, la cerimonia di sabato 22 marzo al rifugio Carestiato, durante la quale è stato consegnato in dono alla squadra del Soccorso Alpino di Agordo, guidata da Giorgio Farenzena, un quad, un moderno mezzo utile per le operazioni di soccorso, a ricordo di Flavio Bortolato, grande appassionato delle nostre montagne, morto per infarto, nella zona della Croda Granda, il 15 agosto 2013. Un ammirevole gesto di solidarietà, alla presenza della moglie Maurizia, della figlia Anna, dei rappresentanti di Condifesa Veneto, dei membri del Soccorso alpino, del presidente della Sezione agordina del Cai, Antonello Cibien, del sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste e dell’arcidiacono di Agordo, monsignor Giorgio Lise, che ha benedetto il mezzo. Pasqua 2014 30 Echi di Agordo Il Comune premia Gli imprenditori dell’anno e due cittadini benemeriti L’ormai tradizionale riconoscimento che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Renzo Gavaz, riserva agli «imprenditori dell’anno», per il 2014 vè stato conferito ad Antonio Pegoraro e a Sante Zandò. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso del Consiglio comunale venerdì 28 febbraio. Si tratta di due personaggi noti i quali, pur operando in differenti ambiti professionali, hanno saputo distinguersi per intelligente e lungimirante intraprendenza da meritare un omaggio riconoscente della città. Antonio Pegoraro, nato a Galliera Veneta (Pd) nel 1936, è arrivato nel 1972 ad Agordo rilevando prima il negozio di abbigliamento “El Botegón” di Carlo Bortolini e aprendo poi, nel 1980, lo spazio di vendita a tre piani di via Santa Maria, a lato della chiesa arcidiaconale. Ma prima di Agordo, Pegoraro aveva fatto la «gavetta» lavorando durante le vacanze estive nel negozio di tessuti del padre per poi rilevare quello in piazza dei Martiri a Belluno. Conseguita la patente E, e acquistato un «bilico» di quattordici metri, con il fratello Giancarlo e quattro dipendenti aveva intrapreso l’attività di ambulante (durata 11 anni), prima con tessuti e poi con abbigliamento, girando tutti i paesi di montagna, da Cavalese a Tarvisio. Nel contempo aveva pure aperto un grande negozio di abbigliamento vicino al teatro comunale di Belluno. Sante Zandò, nato ad Agordo nel 1948, si è diplomato perito chimico al Follador nel 1967. Ha lavorato all’inizio per la Duraflex di Rovereto e, nel 1979, a Montecatini Terme, ha costituito la Verinlegno allo scopo di produrre in proprio vernici per il mercato locale. Un cammino coraggioso che lo ha però portato presto a produrre e vendere in tutto il territorio nazionale, con 23 depositi, dalla Sicilia a tutto il nord Italia, e anche all’estero: prima nel Sud, quindi nell’Est Europa, infine in circa 40 paesi di tutti gli altri continenti. Oggi, mentre punta ad allargare le vendite alla Cina, la Verinlegno conta 81 dipendenti diretti, più vari collaboratori esterni, di cui uno in Taiwan. Sono coinvolti direttamente i figli dei soci (che oltre a Zandò sono Antonio Bartoli e Piero Marchetti) i quali ricoprono vari ruoli e rappresentano il futuro dell’azienda. Come nel 2013, nel corso del Consiglio c’è stato anche un riconoscimento speciale per due persone la cui attività è stata ed è preziosa per Agordo, l’Agordino e la sua gente sia sotto l’aspetto professionale che socio-culturale, meritando la stima e la gratitudine della comunità. Sono: Gianfranco Mazzolli, perito minerario toscano (è nato a Massa Marittima nel 1932), ma agordino d’adozione, ultimo dirigente tecnico delle miniere Sala consigliare 28 febbraio. Da sn.: l’assessore Urpi, Italo Schena, Gianfranco Mazzolli, Sante Zandò, Antonio Pegoraro e il sindaco Gavaz. di Valle Imperina chiuse nel 1962, che ha raccolto con intelligenza e grande sensibilità la storica documentazione del sito minerario, donandola alla città di Agordo a perenne testimonianza. Quindi, Italo Schena (nato ad Agordo nel 1934), commerciante fino al 31 dicembre 2003, da sempre impegnato nelle realtà sportive, sociali, di volontariato e culturali agordine (sci, hockey, bocce, teatro, enti del turismo, Sezione agordina del CAI, Donatori di sangue, Circolo “El Brói” dell’Auser e Università Adulti/Anziani), provetto cineamatore che ha immortalato tanti significativi momenti della storia agordina dagli anni ’60 ad oggi, tra cui quello della drammatica alluvione del 4 novembre 1966. Nuovo libro di don Lino Mottes dedicato al Vescovo Gioacchino Muccin Venerdì 28 marzo, al Museo diocesano di Feltre, è stato presentata a un folto pubblico, fra cui molti agordini, l’atteso lavoro del nostro arcidiacono emerito, mons. Lino Mottes, dedicato al presule che fu guida pastorale delle diocesi di Belluno e Feltre dal 1949 al 1975, per più di 25 anni, in un periodo travagliato per la provincia (Vajont) e per la chiesa, chiamata ad affrontare le sfide di una società in continua e talora in contraddittoria evoluzione. Della sua personalità e dell’opera che promosse, si fa ancora una volta interprete credibile don Lino, che gli fu accanto come segretario per undici anni, dal 1955 al 1966 (senza contare quelli vissuti come arciprete della cattedrale di Belluno), con questo bel libro - «scritto, su sollecitazione di molte persone», come dice Mons. Giacomo Mazzorana, che ha coordinato la serata, il vescovo Andrich e mons. Lino Mottes. in premessa l’autore, «con attenzione critico-storica, ma soprattutto con un senso di gratitudine verso colui che mi aveva definito comes peregrinationis et contubernalis». Un libro «Il vescovo Muccin. Indimenticabile presenza» (con presentazione del vescovo Andrich e ottima stampa delle Grafiche Antiga), che aiuta anche noi a conoscerlo più da vicino. A presentare le varie sfaccettature della personalità di Muccin, come descritte nel libro, sono intervenuti, oltre a mons. Andrich che ha ringraziato l’autore per “l’affettuosa memoria del cuore”, Enrico Gaz, mons. Pietro Bez, Patrizio De Martin e M. Ferruccio Belli. AVVISO AI LETTORI Ricordiamo che “Echi” è sempre disponibile a dare spazio a quanti vogliano collaborare con suggerimenti, idee, critiche, articoli, ricerche, ricordi, segnalazioni, fotografie, documenti, riflessioni, poesie, resoconti, cronache del passato, storie di lavoro, di emigranti ecc. Un invito particolare viene rivolto alle Associazioni culturali, sportive, ricreative e agli altri Enti interessati a segnalare le loro attività e i loro programmi. Ricordiamo a tutti le scadenze dell’uscita del giornale: - Quaresima - Pasqua - S.Pietro - Tutti i Santi - Natale (Calendario) Per poter però assicurare una puntuale pubblicazione è necessario che il materiale pervenga alla Direzione almeno 20 giorni prima delle suddette scadenze. Echi di Agordo Giornata splendida, molta gente, tanto entusiasmo e interesse. Una cornice ideale domenica 30 marzo per il tradizionale appuntamento di mezza quaresima con la «Vècia pòpa» sul Brói. Gli ingredienti per la miglior riuscita della manifestazione, che celebrava il decennale dell’ultima serie anche con una mostra, allestita in sala don Tamis, nel ricordo di Toni Guadagnini (1914-1984) protagonista e animatore di innumerevoli iniziative socio-culturali e folcloriche (fra cui la Vècia Pòpa, lanciata e sostenuta fin dagli anni ‘60 del secolo scorso), c’erano tutti: il grande pupazzo, alto quasi dieci metri, sceso ancora una volta dal Framónt e dalla Val de Frèla, preparato dall’apposito Comitato promotore guidato dall’instancabile Giorgio Favero, i carri mascherati delle frazioni con le sempre simpatiche scenette, il gruppo folcloristico de «I ladìn del Pói che bala», in attesa del gran finale con l’ascolto del temuto testamento, pronunciato come ogni anno dalla «Vècia» prima di dissolversi nel vento attraverso il falò acceso in mezzo al grande prato verde della città. È mancato forse, a detta di alcuni, quel pizzico di «thrilling» in più, cioè quell’acuto carico di pungente ironia, assieme alle immancabili critiche sul passato e raccomandazioni per il futuro del paese, che da sempre caratterizza l’evento in un’atmosfera di «suspense», di effetto sorpresa: quali gli argomenti toccati dal testamento, chi avrà nel mirino con la proverbiale satira? Forse si è fatta sentire un po’ di stanchezza o forse la memoria di Toni Guadagnini e del suo animo ben disposto verso tutti per il bene comune, hanno mitigato quest’anno gli strali della «Vècia pòpa». Per il resto tutto perfettamente riuscito, con pieno gradimento del pubblico accorso numeroso anche da fuori Agordo, a cominciare dalle scenette dei carri Pasqua 2014 31 Edizione numero 10 per La “vècia pòpa” 2014 nel ricordo di Toni Guadagnini Il rogo finale mascherati, vivaci, colorate e fantasiose: il momento più atteso prima del rogo. Nuovamente protagonisti i volontari delle frazioni del Centro, Tóccol, Pragrande e Rif. Davvero esilaranti e applauditi i loro spettacoli. Ha cominciato Pragrande mettendo in scena una «becarìa» (macellazione del maiale) umana; è stata quindi la volta del Centro che, in controcorrente con i nuovi giochi e linguaggi dei giovani, ha riproposto i vecchi cari Lego; poi Rif ha allestito un mega televisore «mandando in onda» alcuni noti programmi con tanto di pubblicità e infine Tóccol, con la sfilata di potenti di tutto il mondo davanti al finto sindaco Gavaz, pronti a bollare alcune decisioni dell’Amministrazione comunale. Amministrazione che, come al solito, non poteva non essere tirata in ballo dal testamento, pronunciato in dialetto, assieme a tasse (sui rifiuti), prossime elezioni (quante liste?), sicurezza, attenzione all’ambiente, sanità (questione ospedale, la preoccupazione per il reparto non autosufficienti, la cui gestione è stata ceduta dall’Usl ai comuni, e per il taglio della guardia medica di Agordo), acqua (gli aumenti del Bim Gsp: «Sióne in man de chi? De enti che i la crése ogni secondo dì. I sbàlia le letùre e a méte i contatóri, ma se te reclama i à ‘ncóra resón lóri».), sport (l’erba del campo da calcio: «Anca el campo de balón, che i lo à pena inaugurà, sperón bén no ‘l dàe problemi, anca sólche per el prà, e chissà che i trate l’erba, co ‘n concime rinforzante, che i è già stati bòni, de coltà col di- serbante»). In particolare ancora la difficoltà nel conferimento dei materiali inerti e all’ecocentro, la scarsa cura del territorio, possibile causa di incidenti, e l’aumento dei fabbricati («vardé co l’edilizia, in Agórt fali che? I fabrica anca ónde che posto no ghe n’é».), mentre ci sono complicazioni e problemi per chi vuole costruire un pollaio. Inevitabile poi il riferimento a quali saranno a tal riguardo, e in altri campi, i programmi dei futuri candidati sindaci («Me augure che i méte, ‘n cin de órden in paés, e che a la sicuréza, i ghe bade pì da spés», ricordando la rapina a mano armata all’edicolante di via Garibaldi, il furto della statua del Bambin Gesù in piazzetta Carrera, con l’urgenza di una videosorveglianza vera e non di finte telecamere). Dubbi, infine, sui tempi di completamento della tangenziale e sul nuovo cimitero a causa di infiltrazioni d’acqua («Se po’ te te lagna che ‘ste acque no le é salubri, magari i te respónz de ativà le pompe funebri»). Dopo l’esibizione dei Ladìn del Pói, c’è stato spazio per la consegna di un meritato riconoscimento ai veterani del Comitato Giorgio Favero e Gigi Fullin, poi tutto è stato portato via dal rogo finale e lo spirito della vecchia signora è ritornato fra i monti. (da “L’Amico del Popolo”, 3-4-2014) Sequenza foto da sn.: La mostra del decennale in sala Tamis, dedicata a Toni Guadagnini , con quattro protagonisti: Cesare Benvegnù, Vallì Dorigo, Gigi Fullin e Giorgio Favero. Scenetta di Rif: la pubblicità. I Ladin del Pói che bala. Scenetta di Tóccol: i potenti dal sindaco Gavaz. Scenetta del Centro: ritorno al Lego. Scenetta di Pragrande: la “becarìa”. 32 La scuola aperta Sabato 1 febbraio, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, si è svolta la giornata della “Scuola Aperta” presso la scuola dell’infanzia “Mons. Luigi Cappello” di Agordo per offrire la possibilità ai genitori con figli in età prescolare di conoscere l’edificio, le insegnanti e l’offerta formativa proposta per l’anno scolastico 2014/2015. È stato un momento molto significativo sia per le docenti che hanno avuto modo di conoscere e interagire con i piccoli ma soprattutto per i bambini affascinati dall’ambiente e dai tantissimi giochi a loro disposizione. Infatti dopo aver costruito grandi case con i mattoncini, scorrazzato su e giù per i coloratissimi Pasqua 2014 DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA “Mons. Luigi Cappello” scivoli del salone, essersi dilettati a preparare prelibati menù con le piccole cucine nelle accoglienti sezioni della scuola, i piccoli assieme a mamma e papà hanno potuto vedere anche il dormitorio dove a partire da settembre potranno fare dolcissimi sogni e nell’aula di psicomotricità fare un “tuffo” tra le palline colorate della piscina. È arrivato poi anche il momento di festeggiare tutti insieme nel refettorio accompagnati da una fetta di torta cucinata dalle sapienti mani delle cuoche. Prima di lasciare la scuola, i bambini hanno ricevuto in dono un piccolo orsetto realizzato per l’occasione dai nostri bimbi più grandi. In attesa di accogliere le nuove famiglie tra di noi, all’insegna della continuità educativa scuola-famiglia e di un rapporto di reciproca fiducia,ci prepariamo a un nuovo cammino insieme per costruire il futuro della nostra vita comunitaria. Echi di Agordo La nostra realtà Con grande sorpresa e soddisfazione le iscrizioni per il nuovo anno scolastico 2014-2015 che si sono svolte nel mese di febbraio sono state numerose, a conferma del fatto che l’impegno del personale dell’istituzione scolastica e il continuo aggiornamento sul piano organizzativo, hanno trovato un riscontro positivo presso la comunità. In questo momento sicuramente delicato dal punto di vista economico, il diritto all’educazione mantiene un ruolo di primaria importanza per le famiglie, andando a confermare il ruolo fondamentale svolto dalla scuola dell’infanzia nel processo di crescita dei bambini. Anche quest’anno sono previsti degli appuntamenti molto impor- Da sn. a dx.: Le quattro sezioni: “Pulcini”; “Coniglietti”; “Delfini” e “Farfalle”; sotto, foto d’insieme dei bambini con le insegnanti. tanti per la scuola. Nel mese di aprile i bambini, come di consueto, verranno accompagnati dalle insegnanti presso la casa di soggiorno di Taibon Agordino per visitare gli anziani ospiti e portare loro in dono la gioia di un sorriso e la naturale spontaneità ed energia propri della loro tenera età. Domenica 18 maggio invece si terrà la giornata per la scuola dell’infanzia, per celebrare un momento di unione e condivisione per le famiglie che frequentano la nostra scuola e tutta la comunità. La partecipazione alla S. Messa con l’intervento dei bambini, continuerà nel meraviglioso centro parrocchiale di Agordo per vivere insieme una giornata in cui rafforzare il rapporto di fiduciosa collaborazione tra famiglie e personale scolastico. Echi di Agordo Pasqua 2014 Da mercoledì 2 aprile anche ad Agordo “PEDIBUS”, LA CORRIERA UMANA È un vero e proprio autobus umano con autista, controllore e passeggeri. Si tratta del «pedibus», che è arrivato anche ad Agordo. Da mercoledì 2 aprile 2014, inizialmente per un solo giorno alla settimana, il giorno di mercato (giornata strategica proprio per le difficoltà che il mercato crea ai genitori nel raggiungere la scuola), un gruppo di alunni, dotati di pettorina e mantellina copri-zaino, accompagnati da due adulti, raggiunge a piedi la scuola primaria «Tito Livio Burattini» lungo le vie del paese, attraverso un percorso prestabilito con alcune fermate. Le difficoltà si potranno dunque evitare portando i bambini alla prima fermata del Pedibus, nella convinzione che fra i benefici del progetto ci sia anche quello della diminuzione del traffico. Il capoluogo di vallata farà dunque da apripista, nell’ambito dell’Ulss 1, nella sperimentazione di un progetto che mira a far socializzare i bambini attraverso una camminata mattutina che, come confermato da appositi studi, ha dei benefici sull’apprendimento scolastico. Su proposta del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 1 di Belluno, le assistenti sanitarie Donata De Donà e Angelica Franco, del Servizio igiene e sanità pubblica, in collaborazione con il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Agordo, Bernardino Chiocchetti e il Comune, sono riuscite a coinvolgere genitori e bambini in questa prima esperienza inedita. Un nuovo sistema di trasporto, nato negli anni Novanta nei Paesi Scandinavi e sperimentato in Italia a partire dal 2003, che ha come obiettivo quello di far avvicinare figli e genitori a stili di vita più salutari. Secondo le statistiche si rileva come a livello europeo l’Italia sia il Paese dove è ancora alta la percentuale dei ragazzi che raggiungono la sede scolastica in auto (68%), a differenza di quanto accade in altri Paesi europei come Germania e Regno Unito dove tali percentuali scendono rispettivamente al 30% e 32%. «È bello che anche Agordo» osservano i responsabili dell’iniziativa, «sia stata coinvolta per far riscoprire il piacere di camminare. L’attività fisica è uno dei principali promotori di salute nel prevenire l’insorgenza di varie malattie, principalmente cardiovascolari». «Per questo motivo», precisa Donata De Donà, «l’Ulss 1 di Belluno si sta attivando con progetti mirati. Al beneficio di salute si aggiunge inoltre per i bambini l’opportunità di trascorrere con i compagni un momento di socializzazione, occasione che sta venendo sempre meno nell’attuale società». «Per questi ultimi mesi di scuola», spiega l’assessore all’istruzione, Cristina Bien, «la corriera umana del Pedibus partirà da piazzale Rova, seguirà via Cesare Battisti per salire quindi fino all’ospedale, passando per via 5 maggio; scenderà poi lungo via Aivata, passando per Piazzetta Vecchia, via Garibaldi e, attraversata la piazza e seguito Corso degli Alpini, approderà alla scuola primaria di viale Sommariva, sperando che il prossimo anno i giorni del Pedibus aumentino». In questo mondo sempre più virtuale i bambini vivono infatti da soli o al massimo in gruppi molto ristretti, spesso nelle proprie abitazioni e raramente in spazi collettivi aperti, come invece accadeva in passato. Il pedibus permette di riscoprire il piacere di aggregarsi e di vivere lo spirito di gruppo, giungendo a scuola con una appropriata condizione psicofisica. «A tale riguardo», aggiunge il dirigente Chiocchetti, «recenti studi hanno confermato quanto già si sapeva, vale a dire quanto sia redditizia, anche sul piano dell’apprendimento, una regolare attività motoria prima dell’inizio dell’impegno scolastico. Aspetto che sarà sicuramente gradito anche ai docenti». La scuola ha provveduto all’assicurazione dei bambini, il Comune a quella dei volontari e l’Ulss ha acquistato i gilet catarifrangenti, le mantelline e i cappellini per i bambini. Finora cinque genitori si sono resi disponibili per fare gli accompagnatori, ma si auspica che si aggreghino presto altri volontari. 33 Dal “Follador” SOGGIORNO E CORSI DI STUDIO D’INGLESE NEL REGNO UNITO PER GLI STUDENTI Nell’attuale contesto di crisi occupazionale che ha colpito i giovani europei, il Consiglio Europeo ha approvato delle misure volte a favorire il lavoro fra i giovani, individuando il perfezionamento delle lingue straniere come un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo del capitale umano. La Regione Veneto, dal canto suo, ha approvato il bando «Move for the future» per la presentazione di progetti di formazione linguistica, da realizzarsi in parte all’estero, finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Data la rilevanza dell’iniziativa, l’Istituto Follador ha deciso di partecipare al bando progettando tre percorsi formativi che sono stati approvati e finanziati, destinati agli alunni delle classi terze, che hanno voluto partecipare, dell’in- dirizzo tecnico, professionale e del liceo. Il progetto è articolato in due fasi: 60 ore di formazione a scuola in orario pomeridiano e 80 ore di formazione all’estero. Le ore di formazione a scuola sono già iniziate e gli alunni stanno frequentando con entusiasmo. Le ultime due settimane di giugno, accompagnati dalle loro insegnanti di inglese e da tutors, gli studenti soggiorneranno in famiglia in gran Bretagna, frequentando le ore di lezione al mattino in un college inglese e partecipando alle attività culturali e ricreative e alle escursioni programmate nei pomeriggi. Una bellissima opportunità che servirà a perfezionare l’inglese e ad ampliare i propri orizzonti culturali, in vista di un futuro ingresso nel mondo del lavoro. UN IMPORTANTE INCONTRO TECNICO PER GLI STUDENTI DEL MINERARIO Sabato 29 marzo, nel laboratorio di Tecniche degli scavi e valorizzazione delle risorse del Polo scolastico «U.Follador» di Agordo si è svolto un importante incontro di studi, aperto anche al pubblico esterno, sul tema «Impianti di produzione e classificazione inerti – Stato dell’arte». Lo ha tenuto l’ingegner Deana Sbarzaglia, Bit Manager della Società Metso Minerals di Milano, fornitore globale di attrezzature, servizi e soluzioni di processo per industria mineraria, cava, produzione di inerti, riciclaggio, costruzioni e ingegneria civile, attiva nel settore dell’ingegneria e tecnologia con oltre 27mila lavoratori in circa 50 paesi. Vi hanno partecipato, con grande interesse per l’argomento trat- tato, numerosi docenti nonché tutti gli studenti del 4° e 5° anno della specializzazione mineraria. Tale incontro rientra nelle iniziative che da tempo la scuola intrattiene con il mondo del lavoro al fine dell’aggiornamento dei programmi di studio e del continuo miglioramento dell’offerta formativa. A conferma dell’attualità del titolo di studio di «Perito Geotecnico Minerario» proposto dal Follador, basterà ricordare come da molti anni si presentino a sostenere l’esame di stato alla prestigiosa scuola agordina (fondata nel 1867) numerosi candidati privatisti provenienti da altre regioni anche se già in possesso di laurea o di altri diplomi tecnici. Pasqua 2014 34 Le felicitazioni e gli auguri di “Echi” a... Federico Tancon, che il 14 marzo 2014 all’Università degli studi di Padova, ha conseguito la laurea magistrale in Geologia e Geologia Tecnica, discutendo la tesi dal titolo: “Rilievo e interpretazione di alcuni parametri geomorfologici dell’area da colate detritiche del rio Acquabona” con relatore il prof. Paolo Scotton. Marco Fassa, che il 18 marzo si è laureato in Farmacia all’Università degli studi di Ferrara, discutendo con il relatore professor Michele Morari la tesi dal titolo “Caratterizzazione di un agonista parziale del recettore NOP in modelli di malattia di Parkinson e discinesie da levodopa”. Una grande soddisfazione per tutti ma soprattutto per il nonno Pietro Fassa (noto farmacista di Caprile) che saluta così la terza generazione di farmacisti, essendo tale anche uno dei suoi figli Marco, omonimo del nipote. Echi di Agordo I Fiori della Vita Ecco l’ultima arrivata in casa Paganin, Arianna. nata a Feltre il 10 dicembre 2013 per la gioia della sorellina Sofia, di papà Andrea e della mamma Maria Sabrina Furlani, ma anche dei nonni agordini Eros e Silvana nonché dei nonni materni di Aviano Mario ed Elda. Arianna riceverà il Battesimo domenica 1° giugno, durante la Messa delle 10.00. Andrea Benvegnù, nato a Feltre il 3 marzo 2013, battezzato ad Agordo l’8 settembre 1913, figlio di Mauro Benvegnù e Rosanna Fontanive, qui con il fratello Marco, nato a Feltre il 16 marzo 2009 e battezzato ad Agordo il 20 settembre 2009. ROMANO IPSA (1927-1984) INSEGNANTE E PITTORE Galvano Jr. Dotta, che l’11 marzo si è laureato in Farmacia all’Università degli studi di Padova, discutendo con il professor Aram Megighian la tesi “Meccanismi biofisici e molecolari della contrazione del muscolo scheletrico”. Felicitazioni dai genitori, dal fratello, dallo zio Mirko e da nonna Bruna che, nonostante gli 80 anni, è scesa a Padova a festeggiare il nipote. Nel precedente numero è stato ricordato il prof. Romano Ipsa nel 30° della morte. Accogliendo volentieri la richiesta di alcuni nostri lettori, che furono fra l’altro suoi allievi alla Scuola Media e all’Istituto “Follador”, pubblichiamo qui un suo breve profilo biografico. Era nato a Orsera (Pola) il 2 marzo 1927 ed è vissuto a Parenzo fino al momento dell’esodo dei profughi giuliani. Ha iniziato a insegnare Educazione fisica a Caprile alla fine degli anni ‘50 per poi passare all’ITIM di Agordo e, poco dopo la metà degli anni ‘60, alla Media “A. Pertile”, dove è rimasto fino alla pensione nel 1983. È stato corrispondente de “Il Gazzettino” e assessore ai lavori pubblici del Comune di Agordo. Ha tenuto per molti anni il corso estivo di tennis al circolo di via Paganini allora gestito dal G.S. “Follador”. . La sua grande passione era la pittura e ha partecipato a molte mostre ricevendo vari riconoscimenti di cui andava particolarmente fiero. Ma era soprattutto orgoglioso di aver potuto essere a contatto con tutta la gioventù di Agordo e non solo per il suo lavoro d’insegnante: ancora oggi i suoi ex allievi (oggi 50-60enni ed oltre) ne parlano con stima e nostalgia. È mancato il 9 gennaio 1984, lasciando un grande vuoto non solo nella sua famiglia,ma anche un esempio di vita improntata alla correttezza e all’onestà che ha sempre contraddistinto il suo impegno professionale e umano volto al fine di raggiungere i più positivi risultati nei traguardi che si era prefissati. Echi di Agordo Pasqua 2014 Una foto dell’indimenticata Filodrammatica “Edelweiss” degli anni ’50 che, sotto la regia di Pompeo De Poli e Nilo Pedrini, mise brillantemente in scena (nella sala maggiore del municipio) varie opere teatrali. Qui ricorda “Il gondoliere della morte” con la straordinaria interpretazione dell’allora giovanissimo Italo Schena (il quarto da sinistra davanti) nei panni del protagonista “Fiammetto”. Lasciamo ai lettori più anziani il piacere di individuare gli altri. Una foto storica (della Gigia De Nardin). Re (fino al 1951) Leopoldo III del Belgio (1901-1983), nell’estate 1961, sosta all’allora Bar Gallo in piazza Libertà ad Agordo, durante una delle sue tante visite alle nostre montagne (specie in Valle di S.Lucano e in Civetta), sulle quali compì diverse salite. 35 Luglio 1952 al rifugio “Cesare Tomè” a Passo Duran. “Una delle tante baldorie della beata gioventù di sessant’anni fa”, afferma l’amico Giordano nel fornirci sornionamente questa allegra compagnia. Bei tempi che i superstiti ricordano ancora oggi con tanta comprensibile nostalgia. In piedi da sn.: Milena Rumor, Luisa Schena, ? Levis (sposata Campagnolo) e un estraneo lì per caso. Al centro: Italo Schena, Renato Renon, Giordano Larese Moro. Davanti: Giorgio Fusina, Luigina Gigia De Nardin, Germana Apollonia ed Edoardo Agnoli. Un omaggio a un grande appassionato delle due ruote. Settembre 1976: Fulvio Ganz (classe 1953) giunge (fra i primi 20) al traguardo di Caprile nel 2° trofeo ciclistico agordino, gara amatoriale con partenza da Bribano, organizzato dalla Soc. Ciclistica Agordina (Domenico Mosca e Nini Mattrel). Fra il pubblico Siro De Marco e, immancabile speaker, Toni Guadagnini. Ma anche questa istantanea, seppur più... giovane e colorata, è un pezzo significativo di storia della nostra città, ancor oggi ricordato dagli agordini che vissero quell’emozionante evento. Estate 1983, la 2^ edizione de “L’Agordino d’oro”, premio ai “discreti” istituito dalla Comunità montana allora guidata da Floriano Prà, venne onorata dalla presenza di Sandro Pertini, sicuramente il presidente d’Italia più amato. Dopo la consegna dei premi sul Brói a: Colette Rosselli (giornalismo), Roberto Bortoluzzi (cronista sportivo), Bruno Dai Prà (industria), Renato Sellani (musica), Renzo Zorzi (pubblicità-cultura), volle visitare il municipio, accompagnato dall’allora sindaco Armando Da Roit, facendosi fotografare volentieri assieme ai consiglieri e ai dipendenti comunali. Pasqua 2014 36 Echi di Agordo Al Palio di Agordo Continua il dominio di Rif Siamo stati ancora una volta rimproverati, a ragione, perché anche lo scorso anno “Echi” non ha dato conto del Palio e non ha messo in risalto la nuova affermazione dei viola di Rif. Lo facciamo ora, scusandoci per l’involontaria dimenticanza, ripromettendoci di essere più puntuali quest’anno. Palio e Minipalio, così Rif ha fatto cappotto nel 2013. Quinta vittoria al Palio di Agordo per i viola che già il sabato 24 agosto si erano imposti nella gara riservata agli under 12. Il digiuno è durato appena un anno, a testimonianza di un dominio nella storia recente della manifestazione nata nel 1983 su iniziativa di Toni Guadagnini e oggi portata avanti dal comitato guidato da Andrea Favretti. Dopo le affermazioni del 2005, 2009, 2010, 2011, Rif ha fatto sua una gara tirata fino all’ultimo e decisa come di consueto dalla prova del tiro alla fune nella quale la stessa Rif non ha rivali, onorando nel migliore dei modi la memoria del loro caro amico Silvano De Nardin. Toccol, vincitore di ben quattro prove, ha sperato fino all’ultimo di poter riportare a casa un trofeo che manca dal 2004. Decisivo l’errore nell’aver giocato il jolly nel taglio del tronco dove si è classificato soltanto terzo. Il Centro, invece, autore di una maiuscola prestazione nella staffetta, non è però riuscito a ripetere i fasti dello scorso anno quando vinse dopo 22 anni. Il tempo, clemente fino al momento delle premiazioni, ha fatto sì che attorno al Broi si formasse una bella cornice di pubblico pronto ad applaudire le gesta di contradaioli e contradaiole, queste ultime impegnate nella nuova e riuscita prova del Gioco in rosa. Unica, ma significativa, nota negativa è stata l’assenza di Valcozzena-Brugnach. Dopo l’addio di Farenzena qualche anno fa, le contrade in gara erano solo sei (addirittura cinque in una prova). Non è più il Palio dei Cento. Che si debba cambiare qualcosa? (g.s.) I piccoli portacolori di Rif mostrano orgogliosi la coppa del Minipalio 2013 che ha anticipato la nuova affermazione dei “colleghi più grandi”. ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI PRESENTATO IL PROGRAMMA DEL 2014 Si è svolta venerdì 14 marzo all’auditorium del Centro Parrocchiale «Vincenzo Savio» di Agordo, l’assemblea del Comitato di gemellaggio presieduto da Michela Paganin. Nell’occasione i soci, oltre a rinnovare le quote di iscrizione per il corrente anno, hanno ascoltato la relazione sulle attività svolte e quelle previste per il 2014 e la rendicontazione del bilancio 2013, un anno senz’altro positivo per l’Associazione che ha chiuso l’esercizio con un buon fondo di cassa, grazie anche alla sensibilità del Consorzio Bim Piave di Belluno che ha sempre sostenuto le attività del Comitato. Il tesoriere Luisa Cattadori ha ricordato quanto fatto lo scorso anno: il viaggio a Dolomieu, l’organizzazione di laboratori didattici nelle scuole per spiegare ai giovani l’importante figura dello studioso francese che ha dato il nome alle nostre Dolomiti e la rappresentazione teatrale con la Compagnia di Zugliano tenutasi ad Agordo con un’ottima parteci- pazione di pubblico. Il presidente Michela Paganin ha poi illustrato gli obiettivi per il 2014, che è iniziato con una visita molto interessante al MIM, il Museo dedicato alla Migrazione, creato, voluto e gestito dall’Associazione Bellunesi nel Mondo che da sempre partecipa alle iniziative del Comitato di gemellaggio. Si stanno quindi progettando tre importanti eventi per il 2014: una gita a Zugliano, l’allestimento di una mostra dedicata a Deodat De Dolomieu e un’altra rappresentazione con la Compagnia teatrale dei gemelli zuglianesi che è il seguito di quella proposta lo scorso anno. Non appena definite nei dettagli, il Comitato informerà pubblicamente di tutte le sue iniziative. Al termine dell’assemblea è stato proiettato, grazie al contri- La presidente Michela Paganin (a sn.) con alcune collaboratrici del direttivo: Claudia e Luisa Cattadori, Lidia Corzuol e Sophie Maier. buto di Bim Piave e al patrocinio del Comune di Agordo, l’interessantissimo documentario di Azad Vartanian, «Ararat la montagna misteriosa», con la regia di Roberto Soramaè. Va segnalato che anche il Comitato gemellaggio ha collaborato all’allestimento di questo video. Infatti, oltre alla collaborazione di alcuni soci nell’assemblaggio del dvd, la traduzione del testo in francese è stata curata e registrata da un ragazzo di Dolomieu che ha soggiornato ad Agordo un paio di mesi per motivi di studio e ha affiancato Roberto Soramaè in questa avventura. Il video è stato tradotto in 5 lingue e sta facendo il giro del mondo, dando grandi soddisfazioni agli autori. Al termine della proiezione, introdotto da Roberto Soramaè, si è tenuto un vivace dibattito tra il pubblico e Azad Vartanian, protagonista e coautore dell’opera. Si è parlato in particolare dell’importanza storica, geologica e religiosa del monte Ararat, del genocidio del 1915 che ha colpito la popolazione armena di quelle zone e delle ricerche per localizzare alcuni frammenti lignei appartenuti presumibilmente all’Arca di Noè. Claudia Cattadori Echi di Agordo Pasqua 2014 (Prima parte) Ricordi d’infanzia Il mio nome è Loris e sono nato a Le Fòche di Agordo il 7 aprile 1930 da Tranquilla De Nardin mia madre, e Arcangelo Conedera mio padre. La mia era una famiglia patriarcale condotta da mio nonno, Pietro Conedera (Piéro Bèca), e da mia nonna Giovanna; con loro vivevano tre figli, una figlia, nuore, genero e nipoti, tutti sotto lo stesso tetto. Negli anni attorno al 1930 si verificò una crisi economica come ai giorni nostri; allora mio padre Arcangelo, assieme al fratello Emilio, per mancanza di lavoro, decisero di emigrare in Egitto a Kosseir sul Mar Rosso dove c’era lavoro nelle miniere di fosfato e furono assunti con la qualifica di sorveglianti. Le miniere si trovavano all’interno del deserto, distanti da Kosseir 20 km circa. Il racconto storico, la situazione IL PICCOLO ESPLORATORE DEL DESERTO Loris Conedera, della famiglia dei bèche, da Le Fòche, è un perito minerario che oggi vive con la famiglia a Matelica (Macerata), ma che è rimasto sempre legato ad Agordo, dove ritorna d’estate e dove risiedono diversi parenti, fra cui la sorella Giovanna (un’altra sorella, Edda, vive a La Spezia). Ospitiamo con grande piacere, ringraziandolo, questa prima parte di un suo avvincente racconto riferito a una singolare avventura che egli visse a sei anni, nel deserto egiziano, dove erano andati a lavorare, come molti altri agordini, nelle miniere di fosfati di Kosseir, il padre Arcangelo e lo zio Emilio. Dopo quelli di Fiorenza Zasso e Mara Bortolini, siamo lieti di constatare, con questo bel contributo, che “i ricordi d’infanzia” continuano... dare da quelle parti perché c’era il pericolo di prendere i pidocchi, ma io mi avventuravo ugualmente perché mi piaceva la compagnia I fratelli Arcangelo ed Emilio Conedera bèca, durante una battuta di caccia nel deserto di Kosseir. lavorativa delle persone e l’organizzazione nelle miniere a Kosseir è stato molto ben trattato nel libro “Agordini a Kosseir” scritto dall’ing. Ildo Pellegrini. Mio padre e il fratello Emilio furono destinati alla miniera di Hamadat, una delle miniere principali della zona, l’altra era Gebel Duy, 15km più a ovest. Nel 1934 mia madre ed io raggiungemmo mio padre, la società ci assegnò un alloggio in quel di Hamadat ove già risiedevano altre famiglie. Io avevo molta nostalgia delle Foche e dei nonni. Per la mia tenera età, avevo solo 4 anni, ero già molto maturo, ero un bambino vivace, molto curioso e intraprendente, a volte imprevedibile; mi piaceva esplorare quelle zone e, inconsapevole dei pericoli, mi cacciavo in mille avventure. Non stavo mai fermo, passavo il tempo girovagando, andavo a scambiare qualche parola con gli operai che lavoravano all’esterno della miniera. Frequentavo la capanna dei Beduini (Abbadi), incontravo i loro figli, le loro mogli che mi davano datteri secchi e anche il pane che facevano loro, “el Fatir”, un misto fra la piadina e la pizza, cotta su una lamiera con il fuoco alimentato con lo sterco di cammello. Mia madre mi proibiva di an- 37 dei beduini. Una volta, a mezzogiorno, quando tutti erano a pranzo o a fare la siesta, io mi recai presso un cantiere ove stavano effettuando uno scavo e tra l’altro sparavano delle mine. Non e’era nessuno e trovai una cartuccia di dinamite con la miccia innescata dimenticata lì. Feci la cosa più insensata di questo mondo, andai a casa a prendere i fiammiferi e accesi la miccia, così mi trovai con una carica di esplosivo nelle mani con la miccia che bruciava. Improvvisamente, mi venne l’ispirazione che la situazione fosse pericolosa, buttai la carica sotto una pietra e mi allontanai di corsa; dopo cinque passi la pietra saltò in aria e, per fortuna, nessuna scheggia mi raggiunse. Allarmati da quello sparo erano usciti tutti a vedere cosa fosse successo; il seguito di questa storia non lo so perché, sentendomi in colpa, sono sparito e non mi sono fatto vedere per un bel po’. Dopo questo episodio mio padre mi ordinò di andare a letto tutti i giorni per due ore dopo aver pranzato. L’ ambiente per me era un po’ monotono e spesso non sapevo cosa fare, non c’erano altri ragazzi se non quelli degli Abbadi, così ho combinato altre marachelle che però non sto a ricordare perché non sarebbero nel tema di questo racconto. Mio padre Arcangelo e lo zio Emilio in Italia erano provetti cacciatori e si erano organizzati per andare a caccia anche nel deserto. Fu così che un venerdì (festivo per i musulmani al posto della domenica), decisero di andare a caccia di gazzelle nel deserto. Avevo 6 anni, non ricordo bene che periodo dell’anno fosse, però posso dire che era tardo autunno, ottobre o novembre, quando di giorno non è troppo caldo e di Gli stabilimenti di Hamadat (miniera di fosfati a Kosseir) in una cartolina mandata a nonna Tranquilla, a Le Fòche il 16 marzo 1940 da Giovanna, Emilio e Giancarlo Chissalè, altra famiglia di agordini emigrata per lavoro in Egitto. Loris Conedera bèca, a 6 anni, coi ‟scarpét” nel deserto egiziano. notte non troppo freddo. Mi chiesero se volevo andare con loro e io accettai tutto contento. Partimmo la mattina molto presto, camminammo per 5-6 km nel deserto e arrivammo nella zona detta di Abutundum. A un certo punto avvistarono un branco di gazzelle; i cacciatori, dopo aver programmato la battuta, mi dissero di aspettarli lì e che, dopo, sarebbero tornati a prendermi. Ero vicino a una montagnola e mi sedetti da solo ad aspettare. Non avevo con me né cibo né acqua. Mentre aspettavo cominciai a riflettere e a pensare a tante cose e mi vennero in mente le favole che mi raccontava mia nonna (le bèrte) quella di “Barba Zucón”, quella della “gran BissaBòa della valle di S. Lucano” e alle fine mi soffermai su quella di “Pollicino”, quel bambino abbastanza vivace che, per tre volte, fu portato nel bosco per essere abbandonato. Pensando e ripensando mi immedesimai nella storia, mio padre e lo zio non tornavano, mi pareva che fosse passato tanto tempo e che mi avessero abbandonato. Alla fine presi una decisione. “Torno a casa!”. In quel punto del deserto c’era una miriade di montagnole che, assieme, formavano come un grande labirinto. Mi incamminai e, dopo aver percorso un lungo tratto, mi accorsi che ero tornato al punto di partenza. Camminando sui bordi delle montagnole giravo attorno e non avanzavo. Allora presi una decisione diversa: le montagnole le dovevo affrontare scavalcandole, così ero sicuro di fare la strada per arrivare a casa. Stabilii una direzione che mi pareva quella giusta e partii in linea retta. Purtroppo però, avevo preso la direzione che portava dalla parte opposta e, ovviamente, salire e scendere le montagnole costava più fatica. In questo modo venne sera e non vedevo prospettive di arrivare a casa, avevo sete ed ero stanco ma, contrariamente a quanto si possa pensare, non avevo paura. (1 - continua) Loris Conedera 38 Pasqua 2014 Echi di Agordo IN MEMORIA DI “Il ricordo dei buoni resta per sempre” Don Mario Vallata (29-30 marzo 1999), resta vivo in tutti noi il luminoso ricordo del bene fatto alla nostra comunità, sia nel generoso servizio fra le corsie dell’ospedale che in quello alla chiesa. Mons. Attilio Chierzi, in occasione del prossimo 30° anniversario della morte (4 maggio 1984) la nostra comunità si unisce nel ricordo affettuoso dei congiunti con un sempre vivo senso di gratitudine per i tanti benefici resi alla sua parrocchia di origine, di cui è stato generoso benefattore. Franco Croce (1° maggio 2000). Noemi e Pino, unitamente ai familiari, ricordano con tanto affetto il caro e indimenticato fratello. Si associano nell’affettuosa memoria i tanti amici agordini e in particolare i coscritti del 1945 che rimpiangono il suo sorriso e la sua simpatica compagnia. Mons. Vincenzo Savio, l’amato e indimenticato vescovo di Belluno-Feltre dal 2001 al 2004, a cui è intitolato il nostro Centro parrocchiale, nel 10° anniversario della sua prematura salita al Cielo (31 marzo), resta nel cuore e nel ricordo della nostra comunità, riconoscente per l’edificante esempio con cui ha affrontato e vissuto la sofferenza. Riportiamo qui la preghiera che lui stesso compose poco prima di morire, davanti al Volto di Cristo del beato Angelico, opera che egli volle fosse esposta nella chiesa di San Rocco alla venerazione dei fedeli: Un volto: Dall’eterno si prolunga nei miei piccoli giorni. Un volto: Un Dio che ha cercato l’uomo. I suoi occhi: Dio ne ha fatto il luogo dell’accoglienza e della tenerezza. Le sue lacrime: Scendono su un corpo fatto di faticosa speranza, in attesa di trasformarsi nella risurrezione. Labbra: Pronunciano, fino all’ultimo istante, la Parola di vita del Verbo di Dio: lo Spirito, da lui effuso, che sempre opera per mettere nel cuore del mondo la certezza che dall’eterno proveniamo; che nell’eterno sarà il nostro incontro con Lui. Un volto che parla di tutti i volti che cercano e desiderano la redenzione. E sono certo che in Te l’hanno trovata. Sei Tu la nostra salvezza. Amen Pierina Ben ved. Case (29 marzo 2000) la ricordano sempre con affetto e rimpianto i figli assieme ai famigliari, amici e conoscenti. Carlo Moretti (12 marzo 1994) è costantemente vivo nel ricordo affettuoso della moglie, dei figli, dei nipoti, generi e nuora, dei parenti e dei tanti amici. Giannetto Pampanin, in prossimità del 6° anniversario della sua salita al cielo (5 maggio 2008), rimane presente nel ricordo affettuoso della moglie Ida, dei figli e dei nipoti. Edda Ferro, nel 4° anniversario (29 marzo 2010) e Ferdinando Ben nel 24° (23 ottobre 1990) sono sempre vivi nel ricordo dei figli, generi, nipoti e parenti, con rimpianto e immenso affetto. Mario Tomè (barìza) che, come da suo espresso desiderio, è ricordato su “Echi” da moglie, figli, nipoti, congiunti e amici nel 16° anniversario della scomparsa (9 aprile 1998). Nel 20° anniversario di Gigia De Nardin (2 aprile 1994), rimane vivo il suo ricordo nel costante affetto dei fratelli, dei congiunti e dei tanti amici. Pasqua 2014 Echi di Agordo IN MEMORIA DI 39 Anagrafe parrocchiale BATTEZZATI Rinati nell’acqua alla luce 1. Fusina Sofia, b. il 22 marzo (n. il 19.07.2013) 2. Pampolini Anna, b. il 23 marzo (n. il 01.07. 2013). DEFUNTI Ritornati alla casa del Padre Luigina Dall’Acqua in Buttol. Nel 3° anniversario della scomparsa (14 aprile 2011), il marito, i figli, i nipoti, i congiunti e i parenti la ricordano con immutato grande affetto e rimpianto. Rinaldo Andrich, nel prossimo 11° anniversario (12 maggio 2003) la moglie e i famigliari lo ricordano con immenso affetto e rimpianto. Si unisce con gratitudine la nostra parrocchia. Adriana (Rina) Costantini in Pesci. Nativa di Agordo, ma residente da quasi quaranta anni a Molinella (BO) dove è deceduta lo scorso 7 marzo. Viene ricordata con tanto affetto e nostalgia dalla sorella, dal fratello e cognata, da tutti i nipoti di Agordo che lei tanto amava e portava sempre nel cuore. «Non dimenticheremo mai la sua bontà, la sua totale disponibilità in qualsiasi momento della nostra vita. Sentiamo tanto la sua mancanza, ma da lassù continuerà a guardarci e a proteggerci come ha fatto durante tutta la sua esistenza terrena. Anche lontana dal suo paese natale, era rimasta un’affezionata lettrice di “Echi” che attendeva sempre con ansia per rivedere tante persone e tanti luoghi che lei ben conosceva. Ricordiamo con affetto anche la sua sorella Anna Costantini, deceduta nel 2010». Lazzaris, nel 2° anniversario della morte (2 aprile 2012), è ricordata con grande affetto e nostalgia dalla figlia: «Cara mamma, son passati due anni dal giorno che ci hai lasciati; mi manchi sempre tanto, mi manca il tuo abbraccio e il tuo sorriso quando mi dicevi “sésto qua pòpa?”. Son sicura che lassù tu sei felice accanto a papà e insieme vegliate su noi e le nostre famiglie. Ti voglio bene. La tua pòpa». Angelica De Pellegrin, ved. 11. Gnech Mario, di anni 87, il 28 febbraio, sepolto a Frassenè Agordino. 12. Tomè Giovanni, di anni 82, il 1° marzo. Fuori parrocchia 13. Susana Maria ved. Bogo, di anni 87, il 2 aprile. Carlo Case, morto a 85 anni il 7 febbraio, in Canada, dove era emigrato da sessant’anni, assieme ai fratelli Fioretto e Luciano. E’ rimasto sempre attaccatissimo ad Agordo e affezionatissimo a “Echi”, che aspettava ogni volta con grande interesse e curiosità e verso il quale si dimostrò sempre particolarmente generoso. Il suo cruccio più grande, da diversi anni, era quello di non poter più tornare, a causa della salute, in Italia per l’annuale Adunata nazionale degli Alpini. Negli ultimi tempi, pur sofferente, accudiva quotidianamente la moglie inferma, morta un paio di anni fa. “Accogli la sua anima nella tua pace. Aumenta la nostra fede! Noi sappiamo che chi non è più con noi non è lontano da noi perché ha creduto e sperato in te”. (Carlo Maria Martini) Don Domenico Colombo, sacerdote salesiano, nel 10° anniversario della morte (Forlì, 8 aprile 2004), è ricordato dai confratelli romagnoli, dai famigliari fra cui la sorella Maria Teresa che vive ad Agordo (dove veniva d’estate e celebrava Messa in arcidiaconale), col cognato Luigino Da Ronch figli e nipoti. 40 Pasqua 2014 Echi di Agordo Tocca anche Agordo La nuova evangelizzazione secondo papa Francesco «Nel nostro tempo si verifica spesso un atteggiamento di indifferenza verso la fede», ha detto Francesco e i cristiani, con la loro testimonianza di vita, sono chiamati a suscitare delle domande in chi li incontra: «Perché vivono così? Che cosa li spinge?». «Ciò di cui abbiamo bisogno, specialmente in questi tempi, sono testimoni credibili che con la vita e anche con la parola rendano visibile il Vangelo, risveglino l’attrazione per Gesù Cristo, per la bellezza di Dio». Tante persone, osserva Francesco, si sono allontanate dalla Chiesa: «È sbagliato scaricare le colpe da una parte o dall’altra, anzi, non è il caso di parlare di colpe. Ci sono responsabilità nella storia della Chiesa e dei suoi uomini, ce ne sono in certe ideologie e anche nelle singole persone. Come figli della Chiesa - aggiunge il Papa - dobbiamo continuare il cammino del Concilio Vaticano II. spogliarci di cose inutili e dannose, di false sicurezze mondane che appesantiscono la Chiesa e danneggiano il suo vero volto». Chiediamoci quali sono… «C’è bisogno di cristiani - ha detto Francesco - che rendano visibile agli uomini di oggi la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura. Sappiamo tutti che la crisi dell’umanità contemporanea non è superficiale ma profonda. Per questo la nuova evangelizzazione, mentre chiama ad avere il coraggio di andare controcorrente, di convertirsi dagli idoli all’unico vero Dio, non può che usare il linguaggio della misericordia, fatto di gesti e di atteggiamenti prima ancora che di parole». Ogni battezzato è «un “cristoforo”, portatore di Cristo, come dicevano gli antichi santi Padri. Chi ha incontrato Cristo, come la Samaritana al pozzo, non può tenere per sé questa Qui di seguito alcuni pensieri di papa Francesco (dal discorso al Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, 14.10.2014) che aiutano a chiarirci le idee sul senso e sulla necessità della “nuova evangelizzazione”, anche nella nostra Comunità. esperienza... C’è da chiedersi tutti se chi ci incontra percepisce nella nostra vita il calore della fede, vede nel nostro volto la gioia di avere incontrato Cristo!» «Ogni cristiano è chiamato ad andare incontro agli altri, a dialogare con quelli che non la pensano come noi, con quelli che hanno un’altra fede, o che non hanno fede. Incontrare tutti, perché tutti abbiamo in comune l’essere creati a immagine e somiglianza di Dio. Possiamo andare incontro a tutti, senza paura e senza rinunciare alla nostra appartenenza». «Nessuno è escluso dalla speranza della vita, dall’amo- uscire a portare questo amore e questa speranza». «Non serve disperdersi in tante cose secondarie o superflue», ma bisogna «concentrarsi sulla realtà fondamentale, che è l’incontro con Cristo, con la sua misericordia, con il suo amore e l’amare i fratelli». Bisogna «percorrere vie nuove, con coraggio, senza fossilizzarci!». Il Papa ha sottolineato quindi «l’importanza della catechesi, come momento dell’evangelizzazione», per superare «la frattura tra Vangelo e cultura e l’analfabetismo dei nostri giorni in materia di fede». «Mi ha impressionato nel mio ministero incontrare bambini che non sapevano neppure farsi il segno della croce!». I catechisti svolgono «un servizio prezioso per la nuova evangelizzazione, ed è importante che i genitori siano i primi catechisti, i primi educatori alla fede nella propria famiglia con la testimonianza e con la parola». Allora: che fare? Due cose in cantiere: nel sito della Parrocchia sarà possibile “dialogare”. Inizieremo col postare alcune idee e problematiche sulla famiglia. Ci sono delle domande. Ognuno (anche anonimamente) può far sapere il suo pensiero. Speriamo così di incontrare anche persone che sono ai margini della vita della Chiesa e far loro giungere in senso di “attenzione” della comunità ecclesiale. È mia intenzione, poi, discutere nel prossimo Consiglio Pastorale quali iniziative prendere per un fruttuoso cammino di fede per gli adulti (genitori e non) che lo desiderano e per creare delle piccole “comunità di base” (piccoli gruppi di persone che fungano da “collegamento pastorale”) nelle varie zone della parrocchia. Vedremo: se son rose… fioriranno! L’Arcidiacono re di Dio. La Chiesa è inviata a risvegliare dappertutto questa speranza, specialmente dove è soffocata da condizioni esistenziali difficili, a volte disumane, dove la speranza non respira, soffoca. C’è bisogno dell’ossigeno del Vangelo, del soffio dello Spirito di Cristo risorto, che la riaccenda nei cuori. La Chiesa è la casa in cui le porte sono sempre aperte non solo perché ognuno possa trovarvi accoglienza e respirare amore e speranza, ma anche perché noi possiamo “ECHI di AGORDO” Anno LXXX - n. 2 - 2014 registrazione del Tribunale di Belluno n. 12/90 dell’ 8/8/1990; col permesso dell'Autorità Ecclesiastica. Mons. Giorgio Lise, Arcidiacono - Direttore Responsabile 32021 Agordo (BL) - Dolomiti - tel. 0437/62143. Spedizione in abb. postale D.L.335/2003 (conv. in L.27.2.2004, n.46), art.1, c.2, DCB, BL. c.c.p. n. 10163327 Composizione e impaginazione computerizzate a cura di Loris Santomaso e Toni Pampanin e-mail:[email protected] - [email protected] www.agordo.diocesi.it Stampa: Tipografia Piave - Belluno