NOTE DEL DIRETTORE

Transcription

NOTE DEL DIRETTORE
NOTE DE L DIR ETTOR E
© Copyright Revolution Software. All Rights Reserved
Grazie infinite per aver scelto di acquistare questa avventura di Broken Sword. Desidero cogliere questa occasione
per illustrarvi alcuni dettagli del gioco e in particolare alcuni elementi storici che hanno ispirato i concetti basilari
del gioco. Potete leggere quanto segue prima di giocare per avere una piccola infarinatura, oppure dopo per capire
meglio cosa ha ispirato la creazione del gioco. Occhio agli spoiler se decidete di leggere prima di giocare!
Cerco di rimanere il più fedele possibile al background
storico da cui traggo ispirazione per le mie storie, sia
in termini di riferimenti storici, che per i luoghi di
ambientazione del gioco. Ne veniamo ripagati nel
momento in cui apprendiamo di persone che hanno
visitato una città per ritrovare alcuni luoghi specifici
di Broken Sword, alla ricerca degli elementi incontrati
nel gioco. Qualche volta, però, inciampiamo anche
noi: per esempio la vera Rue Jarry si trova in un
arrondissement di Parigi diverso dal luogo in cui è
situato l’appartamento di Nico indicato sulla mappa.
Naturalmente il modo migliore per mantenere una
buona veridicità è visitare tutti questi luoghi: i miei
figli, ormai più che ventenni, possono testimoniare
che tutte le nostre vacanze hanno inevitabilmente
incluso mete di ricerca per Broken Sword.
collegamento tra i Templari, la regione di Languedoc nel sud-ovest della Francia e la cospirazione che coinvolgeva
Bérenger Saunière e la sua chiesa di Rennes-le-Chateau.
Rennes-le-Chateau è un villaggio pittoresco e la chiesa di Saunière bizzarra, ma la parte su Languedoc è sicuramente
molto più interessate per la storia sulla persecuzione e distruzione dei Catari. Le montagne ai piedi dei Pirenei si
trovano in linea con i castelli catari, il più famoso dei quali è Montségur.
Il Catarismo era un movimento cristiano che si diffuse nella regione di Languedoc e in tutto il sud d’Europa dal XII°
secolo fino alla Crociata albigese del XIII° secolo. I Catari credevano in due dei: il Dio buono che esisteva in una
condizione di spirito e luce e il Dio cattivo Satana, creatore del mondo materiale. I Catari consideravano l’anima
uno spirito asessuato intrappolato in un corpo materiale malvagio: chiunque porta dentro di sé un elemento di luce
divina, infatti credevano che “Dio è dentro di te”.
I Catari consideravano uomini e donne uguali e adoravano Maria Maddalena come maestra di vita. Le donne
potevano diventare Perfecti (Perfectae), rango più alto della chiesa dei Catari.
Glastonbury Tor durante i lavori
Vacanza di famiglia con Cecil (2002) a
del drago
3
di ricerca per Broken Sword – il son no
Ovviamente i “fatti” devono poi essere amalgamati
in una trama avventurosa, ma si spera sempre che si
possano distinguere abbastanza chiaramente i fatti storici da quelli inventati. Tuttavia, spesso la nostra finzione
nasce proprio dall’estrapolazione di fatti realmente accaduti e quindi risulta particolarmente fedele alla realtà. Sono
convinto che ci siano delle verità celate per lungo tempo che attendono solo di essere svelate: quale mezzo migliore
per esplorarle se non un bel gioco di avventura?
Ma partiamo dall’inizio: il primo Broken Sword fu concepito, come molte grandi idee, a tavola con una bella bottiglia
di vino francese. Ero a cena con Sean Brennan, all’epoca amministratore delegato del publisher Virgin Interactive,
e Noirin Carmody, co-fondatore di Revolution. Sean aveva appena terminato la lettura de Il pendolo di Foucault di
Umberto Eco. Era dell’opinione che i Cavalieri templari potessero essere un ottimo background per un’avventura
e tutti eravamo concordi. Nell’era pre-internet era difficile trovare informazioni su quello straordinario ordine
di cavalieri, quindi non avevamo alternativa se non raggiungere Parigi e visitare i luoghi che potevano fornirci
informazioni utili.
Per me Parigi ha sempre avuto un fascino particolare: mi ci portò mia madre da bambino, nei tardi anni ’60, e
guardavo affascinato tutte quelle persone così diverse da noi Inglesi. Fumavano Gitanes e Gauloises puzzolenti
piuttosto che nauseanti Silk Cut. Indossavano profumi, anche gli uomini! E il cibo, oh il cibo era così delizioso se
paragonato a quello che si mangiava a casa, ed era servito da camerieri sicuri di sé e dall’aspetto austero. Erano
sbrigativi con gli uomini, ammiccanti e seducenti con le donne (se ci fate caso, c’è un personaggio simile nel gioco).
È stato veramente fantastico poter visitare Parigi con la famiglia alla ricerca della originale Broken Sword.
Successivamente lessi il libro The Holy Blood and the Holy Grail (“Il santo Graal” ndt) che per primo insinuò che il
Priorato di Sion fosse stato creato per proteggere la linea di sangue di Cristo. Ovviamente tutto questo non aveva
alcun senso, ma il libro forniva un sacco di informazioni affascinanti sui Templari: le più complete che avessi mai
incontrato fino ad allora.
Qualche anno dopo Noirin si ritrovò in una galleria d’arte a Floirac, un bellissimo villaggio sulle rive del fiume
Dordogne e, nonostante non parlasse Francese, riuscì a conversare con il gallerista che non parlava affatto Inglese.
Si trattava di Jean-Luc Chaumeil, uno scrittore che durante gli anni ’70 aveva intervistato Pierre Plantard, l’uomo
che sosteneva di essere Gran Maestro del Priorato di Sion. L’intervista aveva rivelato che tutto quanto detto da
Plantard era completamente falso: un disonesto antisemita che aveva dichiarato di essere Gran Maestro e custode
di molti segreti dell’Ordine.
Venne poi fuori anche che Plantard aveva posizionato dei documenti falsi nella Biblioteca Nazionale di Parigi, la
Bibliothèque Nationale, con l’intento di convincere chi li avesse in futuro letti di trovarsi davanti alla più grande
cospirazione di tutti i tempi. E questo è quanto (alcuni di voi avranno anche riconosciuto che abbiamo preso in
prestito il nome Plantard per uno dei personaggi del primo Broken Sword.) Anche “Il santo Graal” accennava a un
Molte dottrine e credenza delle due Fedi erano agli antipodi. La Chiesa romana cattolica monoteista che vedeva
i Catari come una minaccia diretta e li denunciava come Chiesa di Satana. I Catari, a loro volta, consideravano
la Chiesa romana cattolica corrotta, sia spiritualmente che moralmente. Inoltre consideravano la Chiesa come
qualcosa di superfluo e credevano che la purezza spirituale potesse essere raggiunta solo attraverso l’introspezione
e non per intercessione di una gerarchia ecclesiastica.
Queste differenze sono plateali anche nei Vangeli. In quello secondo Giovanni 14 Gesù dice: “Io sono la via, la verità
e la vita, Nessuno può andare verso il Padre se non per mezzo di me” (cioè attraverso la Chiesa.) In netto contrasto
troviamo ciò che è scritto nel vangelo gnostico secondo Tommaso, in cui Gesù dice: “Se lasci emergere quel che è
dentro di te, quel che tu lasci emergere ti salverà. Se tu non lasci emergere ciò che è dentro di te, quel che non lasci
emergere ti distruggerà.”
Nel 1209 il Papa Innocenzo III lanciò una crociata contro i Catari: una crociata Cristiani contro Cristiani che
risulterà in un milione di morti. Béziers fu la prima grossa città ad essere attaccata. Sotto il comando del nunzio
papale, Arnaud-Amaury, la città fu assediata e cadde presto. Quando i crociati entrarono in città, non sapevano
come comportarsi con i sopravvissuti: dopo tutto il 90% della popolazione era cattolico e solo il 10% cataro.
Quando i crociati pretesero ordini da ArnaudAmaury, lui passò alla storia rispondendo:
“Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”. Secondo
il suo rapporto al Papa, la popolazione di 20.000
abitanti della città fu sterminata. Poi fu la volta di
Carcassonne: qui la gente, secondo un cronista, fu
costretta a fuggire completamente nuda.
La guerra finì nel 1225 quando la corona francese
prese Languedoc, ma la persecuzione dei Catari
continuò senza tregua. Nel 1244 l’ultimo baluardo
della loro resistenza fu stroncato nel castello di
Montségur in cima a una montagna. 10.000 truppe
circondarono il castello in cui avevano trovato rifugio
poche centinaia di Catari. Dopo nove mesi i Catari si
arresero e, dopo aver rifiutato di convertirsi, furono
bruciati vivi su pire allestite nel villaggio sottostante.
Catari espulsi da Carcasson ne nel 1209
La leggenda narra che, appena prima della resa,
quattro figure misteriose si calarono dal castello
con delle corde e fuggirono: non si sa chi fossero,
né cosa portassero via con sé, ma era chiaro che
fosse di importanza vitale che loro o quello che
trasportavano non cadesse nelle mani dei soldati.
Catari bruciati vivi per il loro credo
Heinrich Himmler, il capo delle SS, prese questa
storia così sul serio che nel 1931 finanziò il
medievalista Otto Rahn affinché trovasse il santo
Graal nell’area nei pressi di Montségur. Himmler
ammirava molto Heinrich Schliemann che aveva
scoperto Troia nel 1868 dopo un’attenta analisi
dell’Iliade. Credeva che Rahn potesse trovare
il santo Graal sulla stessa scia e studiando il
Parzival di Wolfram von Eschenbach.
Ora torniamo alla nostre vacanze di famiglia...
Nel 1996 l’idea era quella di partire in macchina
e visitare i molti castelli catari e così facemmo,
passando da un castello all’altro. Un pomeriggio
arrivammo a Montségur, un tranquillo villaggio
ai piedi dei Pirenei. I bambini che all’epoca
avevano 4 e 6 anni, iniziarono presto a lamentarsi
della ulteriore scarpinata che li aspettava per
raggiungere il castello, quindi decidemmo
di fermarci per la notte e visitarlo al mattino
seguente. Sfortunatamente l’hotel/ristorante era
pieno e, ci disse il proprietario, l’hotel più vicino
era situato a 20 km. Stavamo per ripartire quando
una signora spalancò la sua finestra chiedendoci
se stessimo cercando un hotel. Al mio sì, ci disse
che il suo hotel era migliore dell’altro e anche più
economico.
Maria Maddalena e (quello che sarebbero diventati) i discepoli ortodossi di Pietro.
Di tutti gli scritti, era La testimonianza della Verità che più aveva stuzzicato il mio interesse. Descrive il Giardino
dell’Eden, ma dal punto di vista del serpente. In questa versione il Dio geloso nega con malizia ad Adamo la
possibilità di raggiungere il sapere mangiando l’Albero della Saggezza. Dio chiede dove si nasconde Adamo
ma, come è specificato nello scritto, dovrebbe saperlo, se fosse così potente come rivendica! Trovai questo libro
profondamente eretico davvero scioccante ma al contempo molto interessante: non mi meravigliava che la Chiesa
cattolica odiasse queste dottrine.
In parallelo stavo leggendo anche di Lucifero, Lux Ferre (il Portatore di Luce), chiaramente personificato nel
serpente del Giardino dell’Eden. Incominciavano ad emergere una serie di collegamenti davvero affascinanti.
Da qui ebbe origine il nucleo di idee per un nuovo gioco Broken Sword, un bel mix di credenze dualistiche gnostiche
tipiche dei Catari, di brutalità della Crociata albigese, di paura che la Chiesa cattolica aveva dei Catari, del concetto
di Lucifero come portatore di luce nella storia delle genesi del Giardino dell’Eden.
Così facendo ho sperato, probabilmente, di proporre al pubblico delle idee alternative dimenticate nel momento in
cui una Cristianità molto ortodossa ha dominato la storia dai tempi di Gesù.
Spero che vi divertirete a giocare a Broken Sword 5 – la maledizione del serpente.
Constatammo subito che l’hotel era meraviglioso
e pernottammo in meravigliose lenzuola di lino
con una spettacolare vista panoramica. Mi alzai
Vista sul villaggio di Montségur durante la salita verso il castello
alle 6 e c’era una fitta nebbia che avvolgeva le
montagne. Impassibile, decisi di intraprendere
il cammino di un’ora per raggiungere il castello ed evitare i turisti che sarebbero arrivati alla sua apertura in
mattinata. Camminai attraverso la nebbia e, arrivato a 100 metri dalla cima, all’improvviso la nebbia si diradò
completamente. A causa delle loro pessime condizioni, i bastioni erano stati messi in sicurezza con delle catene,
ma mi avventurai lo stesso dato che erano le 7 di mattina e non c’era nessuno che poteva vedermi. Percorsi gli
scaloni in pietra attorno ai bastioni pericolanti godendomi la vista della nebbia che si stava ritirando da Perpignan
e tutto il Mediterraneo. C’era un’atmosfera davvero speciale.
Dieci anni dopo lessi un libro strepitoso, I vangeli gnostici di Elaine Pagels. Il libro descrive come, nel 1945, un
contadino egiziano che stava lavorando il limo scoprì un vaso di terracotta ben sigillato. Lo ruppe nella speranza
di trovarvi dell’oro, ma la sua delusione fu grande quando scoprì che al suo interno c’erano tredici libri in carta
di papiro rilegati in pelle. La storia, poi, continua con sua madre che brucia alcune pagine di questi libri e con la
decisione della famiglia di vendere i manoscritti al mercato illegale del Cairo. I libri finirono sparsi per tutto il
mondo.
Solo decenni più tardi si capì l’enorme importanza di quel ritrovamento. I libri erano un set completo dei Vangeli
gnostici, inclusi i Vangeli attribuiti a Maria Maddalena, Tommaso, Giuda Iscariota e Filippo. Durante il Medioevo
vennero considerati così eretici che fu ordinato di distruggerne qualsiasi copia. Qualcuno, probabilmente un prete
di un monastero vicino, decise di conservarne delle copie.
Leggendo i Vangeli, questi hanno rivelato una straordinaria differenza tra i canoni ortodossi di Matteo, Marco,
Luca e Giovanni e i discepoli gnostici. Il Vangelo di Maria Maddalena suggerisce che lei avesse avuto una relazione
molto particolare con Gesù: quando Maria Maddalena dichiara di aver ricevuto da Gesù le sue conoscenze segrete,
Pietro si infuria e la fa piangere. Levi arriva in sua difesa dicendo: “Il Salvatore la conosce bene. Per questo amava più
lei di noi.” Questo rapporto molto speciale viene descritto anche nel Vangelo di Filippo dove leggiamo che Maria
baciò Gesù sulle labbra. Sembrerebbe anche ai tempi di Gesù ci fosse un netto contrasto tra i discepoli gnostici di
© 2014 and Published by Revolution Software Limited. All Rights Reserved