ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
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ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
E C C O , I O S O N O C ON V O I T U T T I I G I O R N I , F I N O A L L A F I N E DE L M O N D O ( M T 2 8 , 2 0 ) fiamma Giugno Bollettino delle Missioni Cattoliche Italiane Luglio 2009 - No. 5 Agosto Informazioni utili Missioni Cattoliche Italiane - Regione diocesana St. Viktor Lucerna: Emmenbrücke: Zugo: Schaffhausen: Kreuzlingen: Frauenfeld: Arbon: Spitalstrasse 91A, 6004 Lucerna Kirchplatz 3, 6280 Hochdorf Tel. 041 410 11 59 Schachenweg 8, 6020 Emmenbrücke Vierherrenplatz 2, 6210 Sursee Tel. 041 260 53 64 *solo il sabato per appuntamento *solo il sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Tel. 041 711 90 20 Tel. 052 625 34 34 Tel. 071 670 03 25 Tel. 052 721 17 15 Tel. 071 446 37 66 General-Guisan-Str. 22, 6300 Zugo Rheinfallstr. 2, 8212 Neuhausen am Rheinfall Gaissbergstrasse 1, 8280 Kreuzlingen Staubeggstrasse 13, 8500 Frauenfeld Bahnhofstrasse 2, 9320 Arbon Coordinazione Nazionale M.C.I. in Svizzera, Brauerstr. 101, 8004 Zurigo Coordinatore: Mons. Leandro Tagliaferro Tel. 044 240 51 25 Vicariato episcopale regione St. Viktor: Abendweg 1, 6000 Luzern 6 Tel. 041 419 48 45 Vicario episcopale: Ruedi Heim Responsabili regionali: Urs Corradini & Ulrike Zimmermann Consolato Generale d’Italia – Tödistrasse 67, 8039 Zurigo, Tel. 044 286 61 11, Fax 044 201 16 11 www.consolato-italia-zh.ch E-mail: [email protected] Orario per il pubblico: Lunedì: Chiuso Martedì: ore 09.00-13.00/15.00-17.30 Mercoledì: ore 09.00-13.00 Giovedì: ore 15.00-17.30 Venerdì: ore 09.00-13.00 Sabato: ore 09.00-12.30 SPORTELLO CONSOLARE Obergrundstr. 92 - 6005 Lucerna ORARIO DEL SERVIZIO CONSOLARE Martedì 16.00-19.00 Segretaria COMITES Giovedì 13.00-19.00 Sportello Consolare Venerdì 16.00-19.00 Segretaria COMITES Sabato 09.30-11.30 Corr. Consolare NUMERI DI TELEFONO Sportello Consolare 041 310 40 56 COMITES 041 310 96 20 Corr. Consolare 041 310 47 92 Patronato ACLI - Orario per il pubblico Lucerna: Weystrasse 8, 6006 Lucerna 1° piano - tel. 041 410 26 46 fax 041 410 35 63 Al servizio della comunità italiana c'è il signor Cesare Posillico. E-mail: [email protected] – [email protected] Orario apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì: ore 9.30-12.30 / 14.30-17.30 Sursee: Vierherrenplatz 2 il 3° giovedì del mese: ore 14.00-17.00 Consultorio familiare - ELBE (Ehe- und Lebensberatung) - [email protected] Hirschmattstrasse 30 b, 6003 Lucerna (appuntamento telefonico diretto) Tel. 041 360 07 17 oppure presso la segreteria della ELBE Tel. 041 210 10 87 ORARIO PER IL PUBBLICO: Martedì: 09.00-11.00 14.00-17.00 Mercoledì: 09.00-11.00 Giovedì: 09.00-11.00 2 del Prof. Urs Brosi EDITORIALE IL DIRITTO ECCLESIASTICO IN SVIZZERA Particolarità storiche Chi proviene da un altro paese ed emigra in Svizzera, non deve confrontarsi solo con la molteplicità di paesaggi, lingue e culture, ma anche con le particolarità che si sono affermate in questo Paese nel corso della storia: la Svizzera non ha mai avuto un re, essa fu “centralizzata” da Napoleone Bonaparte, ma tuttora è formata da 26 Cantoni, che sono dei veri e propri Stati, che godono ognuno di una grande autonomia. La Svizzera moderna, a partire dalla sua costituzione, cioè dal 1848, è governata democraticamente. Tutt’altra cosa rispetto agli altri Stati europei, che dopo la 1ª o la 2ª guerra mondiale, hanno dato vita ad un nuovo ordinamento, in Svizzera nel 20º secolo non c’è stato alcun cambiamento dell’ordinamento dello Stato, né nelle sue forme territoriali e nemmeno in quelle di governo. Tutte queste particolarità storiche si ripercuotono anche nei rapporti tra lo Stato e le Chiese. A motivo della mancanza di un potere centrale, la Confederazione, dopo il periodo della riforma, si divise in due campi religiosi, dove ogni Cantone decideva autonomamente in merito alla materia religiosa. Molto di quanto quest’oggi contraddistingue il rapporto tra lo Stato e la Chiesa, risale al 19º secolo. URS BROSI, TEOLOGO E CANONISTA Nato il 25.05.1965 a Basilea, ha frequentato le scuole a Basilea, ha studiato filosofia a Monaco di Baviera (1985-87), conseguendo il baccellierato, ha studiato teologia a Lucerna, Basilea e Roma (1987-1992), conseguendo il dottorato in teologia, ha studiato diritto canonico a Münster i. W. (1997-99), conseguendo la licenza in diritto canonico, è stato assistente pastorale presso la parrocchia della Trinità di Berna (1993-97) ed a Therwil/BL (1999-2001), è stato assistente alla cattedra di diritto canonico e di diritto della chiesa cantonale all’Università di Lucerna (2001-2005), è stato responsabile della formazione a livello diocesano, a Solothurn (2006-2008). Dal 2008 è amministratore della Chiesa Cattolica del Canton Turgovia. Riconoscimento del diritto pubblico La maggior parte dei Cantoni riconoscono la Chiesa cattolica-romana e la Chiesa evangelica-riformata e concedono loro il diritto di poter riscuotere le imposte del culto dai loro membri o affiliati. Ma i Cantoni esigono che le Chiese si organizzino a livello comunale come “Comune ecclesiastico” (Kirchgemeinden) e a livello cantonale come “Chiesa cantonale” (Landeskirche). “Comuni ecclesiastici “ e „Chiese cantonali” sono degli enti di diritto pubblico e funzionano nello stesso modo dello Stato: Essi sono strutturati in modo federale e sono guidati democraticamente. Compito di questi enti è quello di far fronte alle spese del personale, degli immobili e della cura d’anime attraverso le imposte del culto. 3 Struttura duale della Chiesa Per la Chiesa cattolica-romana sorge in tal modo una struttura duale: Da una parte esistono le entità classiche della Chiesa, come la Diocesi e la Parrocchia, dall’altra gli enti di diritto pubblico che sono le “Chiese cantonali” (Landeskirchen) ed i “Comuni ecclesiastici” (Kirchgemeinden). In realtà, questi ultimi, da un punto di vista meramente cattolico, non sono ritenute parte della Chiesa, dato che essi non funzionano secondo le norme del diritto ecclesiastico, cioè in modo gerarchico da vescovo a parroco, bensì, appunto, democraticamente e ed in modo federale con i propri organi. Quando il vescovo necessita di denaro per svolgere un compito, allora egli dovrà inoltrare tale sua richiesta al Consiglio sinodale delle rispettive “Chiese cantonali”; parimenti anche il parroco dovrà avanzare le sue richieste finanziarie al Consiglio del “Comune ecclesiastico” (Kirchenrat). In merito alla cura delle anime, alla liturgia e alla predicazione hanno voce in capitolo solo il vescovo ed il parroco, ma per quanto concerne le finanze il Consiglio sinodale (Synodalrat) e il Consiglio dei “Comuni ecclesiastici” (Kirchenrat). Alcuni considerano questo sistema duale come non cattolico, imposto dallo Stato contro la volontà dei vescovi della Chiesa. Per altri questo sistema è precursore di più democrazia e sussidiarietà, mentre la gerarchia cattolica, nonostante il Concilio Vaticano II, vive ancora oggi un forte centralismo, che non lascia spazio decisionale ai chierici ed ai fedeli nelle STRUTTURE DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA IN SVIZZERA DIRITTO CANONICO DIRITTO CIVILE-ECCLESIASTICO CONFERENZA VESCOVI SVIZZERI CONFERENZA CENTRALE CHIESA CATT. ROMANA VESCOVO DIOCESANO CONFERENZA DELLE CHIESE CANTONALI REGIONI DIOCESANE CHIESE CANTONALI (LANDESKIRCHEN) DECANATI COMMISSIONI REGIONALI PARROCCHIE COMUNI ECCLESIASTICI (KIRCHGEMEINDEN) questioni importanti. Il sistema duale in verità non è semplice da capire, tuttavia la collaborazione tra istanze canoniche (vescovi, sacerdoti e collaboratori pastorali) e le “Chiese cantonali” (Landeskirchen), nella realtà quotidiana, funziona senza problemi. Confronti e scontri si verificano solo occasionalmente e riguardano perlopiù questioni inerenti al personale, dato che la linea di confine delle competenze qui è difficilissima da tracciare e da rispettare. Nella foto a sinitra è rappresentata la “Landsgemeinde” di Glarus, espressione della democrazia diretta in Svizzera. Essa raduna in una piazza tutti i cittadini con diritto di voto, i quali procedono all’elezione degli organi governativi ed assumono le decisioni più importanti. Il nostro vescovo diocesano, Monsignor Kurt Koch, in più occasioni ha affrontato nel corso delle sue conferenze e relazioni la tematica del rapporto complesso tra il diritto canonico e quello a cui sottostanno le “Chiese cantonali”. 4 PARROCCHIA CATTOLICA DI LINGUA ITALIANA MISSIONE CATTOLICA DI LINGUA ITALIANA Emmenbrücke - Sursee “Papa Giovanni XXIII” Lucerna - Hochdorf Schachenweg 8 – 6020 Emmenbrücke Tel. 041 260 53 64 / Fax 041 260 06 98 Tel. Parroco 076 387 11 88 [email protected] [email protected] Spitalstrasse 91 A – 6004 Lucerna Tel. 041 410 11 59 / Fax 041 410 20 89 Tel. Missionario 076 319 75 20 [email protected] [email protected] AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE Parroco: Don Mimmo Basile Missionario: Don Clemente Selvorious Presidente Consiglio Pastorale di Emmenbrücke: Claudio Potalivo Presidente Consiglio Pastorale di Lucerna: Orazio Piscitelli Presidente Consiglio Pastorale di Sursee: Piero Forghieri Presidente Consiglio Pastorale di Hochdorf: Carmela Riccio Collaboratrici parrocchiali: Suor Rosanna, Suor Valeria Segretario parrocchiale: Giuseppe Mastrorocco ORARIO DELLA SEGRETERIA Lunedì 8.30-12.00 Martedì 8.30-12.00 13.30-18.30 Mercoledì 8.30-12.00 Giovedì CHIUSO Venerdì 15.30-19.30 Segretario parrocchiale: Giovanni Acocella Responsabile manutenzione e custodia: Pellegrino Di Carlo ORARIO DELLA SEGRETERIA Lunedì-venerdì 08.00-12.00 Lunedì, martedì e giovedì 13.30-18.00 Mercoledì e venerdì 14.00-19.00 ASILO ITALIANO Suore Scalabriniane Obergrundstrasse 92 6005 Luzern Tel. 041 310 78 68 Lunedì-venerdì 06.30-17.30 Centro Parrocchiale di Sursee Vierherrenplatz 2 - 6210 Sursee Responasbile: Michele Fabiano 078 763 88 87 Centro Italiano di Hochdorf Kirchplatz 3 - 6280 Hochdorf Responsabile: Antonio Colangelo Tel. 076 436 46 40 5 Calendario delle attività della Missione Cattolica Italiana di Lucerna-Hochdorf Giugno 2009 2 Ma Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna 3 Me Ore 15.30 Incontro Ministranti Grosshof SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna 4 Gio 5 6 Ve Sa 7 Do 9 10 11 Ma Me Gio 12 13 14 Ve Sa Do 16 17 18 Ma Me Gio 19 20 21 Ve Sa Do 23 24 25 Ma Me Gio 26 27 28 Ve Sa Do 30 Ma Ore 14.00 Gruppo 3ª Età Centro Grosshof Ore 20.00 Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Missione di Lucerna SANTA MESSA: ore 18.30 S. Pietro, Gruppo Padre Pio Ore 15.00 Gruppo Liturgico Missione di Lucerna SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf SANTE MESSE: ore 10.00 S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Maria Ebikon, ore 19.00 S. Pietro Lucerna Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna Ore 18.30 SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna CORPUS DOMINI - SANTA MESSA (con la comunità svizzera) alle 09.00 sul piazzale della chiesa dei francescani segue processione; ore 10.30 circa Benedizione davanti alla Hofkirche Gita del Gruppo giovani MMIX in Ticino: ore 08.00 Parcheggi Inseli Lucerna SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf SANTE MESSE: ore 10.00 chiesa di S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Gallus Kriens, ore 19.00 S. Pietro Lucerna Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna Ore 18.30 SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna Ore 14.00 Gruppo 3ª Età Centro Grosshof Ore 20.00 Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Missione di Lucerna SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf SANTE MESSE: ore 10.00 S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Maria Ebikon PELLEGRINAGGIO zonale ore 13.30 Mariastein. Non c’è messa serale Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna Ore 18.30 SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna Ore 14.00 Gruppo 3ª Età Centro Grosshof Ore 20.00 Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Missione di Lucerna SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf SANTE MESSE: ore 10.00 S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Gallus Kriens, ore 19.00 S. Pietro Lucerna Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna I Battesimi saranno amministrati domenica 14 e 28 giugno. Luglioi Agostoi Domenica 5 – 12 – 19 – 26 Ore 10.00 – S. Pietro: S. Messa Ore 19.00 – S. Pietro: S. Messa Domenica 2 – 9 – 15 Assunzione 26 – 23 – 30 Ore 10.00 – S. Pietro: S. Messa Ore 19.00 – S. Pietro: S. Messa ****Attenzione: Durante i mesi di luglio e agosto non saranno celebrate le Sante Messe a Ebikon, Kriens e a Hochdorf. Le celebrazioni riprenderanno il 6 Settembre a Ebikon e il 13 settembre a Kriens e il 5 settembre a Hochdorf. ****Sostituzioni: Dal 5 luglio al 30 agosto don Clemente sarà in Germania per frequentare un corso di lingua tedesca e sarà sostituito da don Italo Galletti e da don Joy Painadath. 6 A conclusione dell’anno paolino… j di Giulio Rossi L’anno paolino volge ormai al termine e attraverso un’intervista concessa dalla professoressa emerita dell’Università Cattolica di Milano, Marta Sordi, proviamo anche noi a ripercorrere sinteticamente le tappe significative della vita di S. Paolo. Paolo fu uno dei più accaniti avversari del “cristianesimo” e mentre si recava a Damasco, per condurre in catene a Gerusalemme “tutti i cristiani”, su quella via”, gli apparve Gesù Cristo; da quel momento la sua vita cambiò radicalmente convertendosi al cristianesimo. Paolo, da convertito, inizia ad essere attento a valorizzare le varie culture di coloro ai quali si rivolge. Ai Tessalonicesi scriverà: “Esaminate tutto, trattenete ciò che è buono”. Agli Ebrei di Antiochia di Pisidia, partendo dalla loro storia, dall’uscita dall’Egitto sino a re Davide, richiamerà le promesse dei profeti di un Messia Salvatore, per arrivare alla morte di Gesù e alla sua Resurrezione. Ai Galati si rivolge per confutare l’azione e le pratiche dei cristiani giudaizzanti e a celebrare la libertà del cristiano. È in Asia che Paolo prende coscienza del Mistero, prima non conosciuto e ora rivelato, che i gentili sono chiamati alla stessa eredità dei giudei. Di qui la svolta epocale. Quando arrivò Paolo a Roma? Secondo gli studi fatti, Paolo fu arrestato in Giudea nella primavera del 54. Rimase in prigione a Cesarea sino all’autunno del 55, quando essendosi appellato a Cesare in forza del suo status di cittadino romano, iniziò il viaggio che doveva condurlo a Roma. A Roma, in quel periodo, Paolo fu ben trattato e gli era lasciata grande libertà. A tutti Paolo parlava di Cristo crocifisso, morto e risorto. Il cristianesimo a Roma era già conosciuto, perché secondo una L’apostolo delle genti notizia di Tertulliano, nel 35 l’imperatore Tiberio aveva chiesto al Senato di Roma di riconoscere il culto cristiano come lecito, ma il Senato respinse la sua proposta. Paolo rimase a Roma sino al 58, quando nel primo processo fu assolto. Quando morì Paolo? La professoressa colloca la sua morte tra la fine del 63 e gli inizi del 64 (la tradizione nel 67). Molti datano il secondo processo contro di lui nel corso della grande persecuzione del 64. Ma che Paolo sia stato arrestato e ucciso dopo l’incendio di Roma, non risulta dalle fonti antiche, che distinguono nettamente il suo martirio da quello degli altri cristiani accusati da Nerone. Si presume che Paolo fu processato con l’imputazione di “superstitio illecita” e fu tra i primi a rimanere vittima del nuovo clima avverso ai cristiani, perché era ben noto anche alla corte imperiale. Se si voleva colpire i cristiani, il primo della lista era lui. Pietro muore nel 64. Forse anche Paolo lo stesso anno, ma prima di Pietro. Pur così diversi, Pietro e Paolo sono da sempre venerati insieme. L’unità fra i due è uno dei fondamenti stessi della Chiesa. La comunità di Roma li ha sempre considerati i co-fondatori della “nuova Roma” cristiana, quasi gli eredi di Romolo e Remo. 7 1º agosto: Festa nazionale svizzeraj di Edda Kobel Nel 1291 la fondazione della Confederazione Dal 1891 il 1° agosto è festa nazionale in Svizzera. La data si fa risalire ai primi patti tra i tre cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo che formavano il nucleo dell'odierna Svizzera, delineatasi nel corso di oltre cinque secoli. Gli uomini di questi tre Cantoni, all'inizio del mese di agosto 1291, hanno suggellato un'alleanza in cui si attribuiva un forte valore all'aiuto e al sostegno reciproci. L'alleanza nasceva soprattutto in rivolta contro gli Asburgo che, all'epoca, ambivano ad estendere la loro sfera d’influenza fino ai territori delle porte del Gottardo. Il 1° agosto è festeggiato esclusivamen-te nei Comuni, e solo un discorso alla radio e in televisione del Presidente della Confederazione “contraddice” il sacro principio federalistico. Gli ingredienti tradizionali di questa festa sono i discorsi solenni di noti esponenti del mondo politico o della cultura, esecuzioni di brani musicali, saggi di ginnastica e l'inno nazionale cantato in coro. Alcuni Comuni o aziende di promozione turistica possono permettersi anche i fuochi d'artificio; soprattutto sulle montagne e sulle colline. I falò, usati per segnalare la cacciata dei balivi stranieri avvenuta nel XIV secolo, ricordano tale evento. Di notte i bambini sfilano per le strade recando lanterne di carta, rischiarate da candele. Gli edifici pubblici e privati sono decorati con le bandiere nazionali, cantonali e comunali che sono raffigurate anche sui panini, appositamente preparati dai fornai. Una festa rappresentativa si tiene anche sul Rütli (Uri), presso il Lago dei Quattro Cantoni, teatro leggendario del giuramento accennato. I festeggiamenti hanno assunto una forma particolare alle Cascate del Reno, nei pressi di Sciaffusa. Dalla metà del XIX secolo, la cascata viene illuminata nelle occasioni speciali e dal 1920 anche (dal 1966 esclusivamente) il 1° agosto. Inoltre, è possibile assistere a uno spettacolo pirotecnico che attrae numerosi spettatori. 8 La Colonia Italiana è la più vecchia Associazione di Lucernaj Cento anni al servizio degli emigranti italiani Gli inizi: semplicità e spontanea solidarietà La Colonia Italiana di Lucerna (C.I.L.), fondata nel 1909 da Don Carena, è la più vecchia associazione italiana di Lucerna. Questo primo aggregarsi di connazionali rispondeva ad un’esigenza molto sentita di solidarietà. Erano tempi in cui gli italiani si sentivano stranieri. Non solo la lingua creava barriere, ma anche la diffidenza e la riluttanza degli svizzeri ad aprirsi ad altre culture. Si apprende dai documenti che agli inizi i soci erano più di 500. Don Carena si dimostrò fin dall’inizio un fervido sostenitore di questo sodalizio, perché fosse una vera centrale di assistenza morale e sociale per i connazionali. Non si dimentichi che allora le forme di presenza dello Stato erano formali e burocratiche. Non c’era un Consolato, né un Sindacato. Sulla piazza del tempo i due protagonisti della promozione e dell’assistenza sociale per i nostri emigranti erano la Missione Cattolica e la Colonia Italiana. lettali delle Regioni di provenienza, le recite senza ambizione, pure espressioni di vitalità che si comunicavano. Questa semplicità quasi ingenua cominciava a piacere anche agli svizzeri, che cominciarono a creare le premesse per un nuovo contatto umano con gli stranieri. Don Paolo Carena La Casa d’Italia: tra delusioni e speranze Già fin d’allora si affermava un’aspirazione: poter disporre di una sede appropriata, di una casa per gli italiani e di un Asilo dove poter accogliere i bambini. La casa idonea sarà trovata più tardi, ma con quanti sacrifici! Il 22 febbraio 1930 è una data importante per la Colonia Italiana. Durante una memorabile seduta del Consiglio Direttivo vengono gettate le basi per l’acquisto di un immobile per la Casa d’Italia. Ma per insormontabili difficoltà finanziarie si deve rinunciare al progetto. Ciononostante, durante gli anni successivi, con un’ampia propaganda fra i simpatizzanti, si arriverà a disporre di una cospicua somma, pari a fr. 62’943, da destinare a questo acquisto. Questi ricordi restano ancora vivissimi nei vecchi che vissero quei momenti. Fra Missione e Colonia non ci furono mai ombre di concorrenza o conflittualità. Fu un’esperienza umana e socio-culturale che rimane dignitoso ed inattacabile valore civico e nazionale: una pagina degna per la storia dell’emigrazione. Era singolare lo spirito di autosufficienza e di autogestione che si diede questo sodalizio. C’era ben poco di grandioso da fare. C’era da tenere le fila di un contatto umano messo a dura prova. Così s’inventavano spontanei incontri di persone sole e di famiglie. Molti ricordano la semplicità di certe serate piene di simpatia, di allegria e di distensione. Un po’ di vino, i canti dia- Ma già nel 1934 si fa pressione sulla Colonia Italiana per un suo allineamento all’associazionismo di partito. È il periodo cupo del fascismo. Si spiega perciò anche perché nel 1939 il Governo italiano acquista lo stabile alla Obergrundstrasse 92, dopo avere incamerato i faticati risparmi donati generosamente dai connazionali e raccolti dalla Colonia e dalla Missione. Un vero esempio di fascismo reale che s’impone sui connazionali, anche all’estero. Durante la seconda Guerra mondiale la Colonia Italiana aveva praticamente cessato qualsiasi attività. Molti italiani furono richiamati in patria per combattere. (1ª parte) Galdino Molinari, presidente e il Comitato Direttivo Il direttivo della Colonia Italiana 9 Saluto alla comunità dell’uscente presidente del Consiglio pastorale Carissimi, dopo quasi cinque anni lascio l’impegno di Presidente del Consiglio Pastorale. In questi anni ho visto passare tre missionari nella nostra Missione. So che ciò è stato per alcuni motivo di apprensione. Quando in una comunità, nell’arco di pochi anni, si susseguono avvicendamenti di questo genere, qualcuno può rimanerne sconcertato. Il Signore, però, ci rassicura: “Non abbiate paura. Non vi lascio soli.” Se vogliamo essere discepoli di Cristo, dobbiamo accettare e soprattutto affrontare anche i momenti bui della nostra esistenza. Significa fare una scelta radicale: scegliere Cristo come unico punto di riferimento della nostra vita. Lo seguiamo perché lo amiamo e perché abbiamo fondato su di lui il nostro progetto di vita, convinti della sua costante presenza. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno dato e continuano a dare il loro contributo, perché la nostra comunità viva. Dai più piccoli ai più maturi. Sono soprattutto i piccoli gesti quotidiani, fatti con amore, che danno sapore alla nostra vita di ogni giorno. Ringrazio Orazio Piscitelli che assume l’incarico di guidare il Consiglio Pastorale. Gli auguro tanta forza e pazienza, tra gli inevitabili alti e bassi con cui si troverà confrontato. Infine, prosegue anche il nostro itinerario verso la fusione delle due Missioni di Lucerna e Emmenbrücke. Continuerò a collaborare in questo gremio. Desidero ringraziare Don Mimmo per la fiducia e l’amicizia che mi ha sempre dimostrato. Sono convinto che insieme abbiamo intrapreso il cammino giusto. Sarà un segno per tutti, se un giorno la Missione di Lucerna/Emmenbrücke non conoscerà più divisioni, ma vivrà veramente in fraterna comunione. Pierluigi Molinari La comunità di Lucerna-Hochdorf ha donato con gioia 19 aprile 26 aprile 3 maggio 10 maggio Fondo della Missione Offerta S. Giuseppe per la formazione di sacerdoti Offerta per lavoro della Chiesa nei mass-media Offerta per le attività del Gruppo Giovani Un grazie di cuore a tutti! Fr. Fr. Fr. Fr. Corpus Domini Ore 09.00 S. Messa sul piazzale della chiesa dei Francescani Ore 09.40 (circa) inizio processione attraverso la città fino alla Hofkirche Ore 10.30 (circa) benedizione davanti alla Hofkirche 10 343,15 346,15 303,50 251,50 Saluto del nuovo presidente del Consiglio pastorale di Lucerna “La messe è molta, ma gli operai sono pochi, pregate, dunque, il Padre affinché vi mandi operai”. Questa parola che il Signore rivolse agli apostoli, allora, la rivolge oggi anche a noi. Per me fu uno stimolo in più che mi portò a mettermi al servizio della comunità, anche provvisoriamente. All’inizio, con molto impegno, ma sempre fatto con dedizione e semplicità. Grande fu la sorpresa quando mi chiesero se volevo mettermi in lista per il consiglio pastorale. Anche se con molta perplessità, accettai questa nuova sfida. Forse questo mio impegno per la comunità di Lucerna al Signore ancora non era sufficiente, visto che mi volle anche nella pastorale di zona. Mi sono sempre impegnato a svolgere questo compito con entusiasmo e animo sincero, consapevole che quello che seminiamo oggi, lo raccoglieremo domani. Un anno fa mi fu proposta anche la vice-presidenza, poiché al presidente Pierluigi Molinari non era possibile essere presente a tutte le iniziative. Inoltre, la Missione si stava unendo con quella di Emmenbrücke, quindi era più che comprensibile che qualcuno lo affiancasse. Alla fine di aprile Pierluigi ha dato le dimissioni da presidente del Consiglio pastorale, e prendendomi in disparte mi ha chiesto se volevo assumere quest’incarico. Ho sempre confidato nell’aiuto del Piscitelli Orazio Signore e se mi ha dato questo compito, mi darà anche la forza per poterlo portare a termine. Confido anche nell’appoggio e la comprensione della comunità di Lucerna e vi ringrazio già da adesso. Un grazie particolare a questo punto va al presidente uscente, Pierluigi, per il suo prezioso contributo a sostegno della comunità. Orazio Piscitelli Preghiera: Il “Malaccio” ovvero “il Signor cancro” Angeli e Santi Demoni e Serpenti, cos’è che canta e poi grida e piange e poi stanca dentro di me nell’anima stracciata eppure intatta che ancora sogna e ancora spera? Lui ti morde, ti abbranca; ti punge, ti strizza, poi ti lascia e t’illude, ti accede una luce e poi di colpo ti ricaccia nel buio, ti accende una luce e poi di colpo ti riacaccia nel buio, ti acceca, ti strangola. Ma tu non sai, malefico mostro dalle cento facce, non che anch’io ho mille teste e mille cuori per piangere e disperarmi, ma pure per sperare e per sognare per progettare e far cantare l’anima. Mi coglierai viva, non mi arrendo, ti affronto a viso aperto, non ti darò la schiena, non mi sorprenderai mai più, non mi farai più piangere. Mara Marchi-Bordonaro 11 Mara Marchi-Bordonaro Anniversario di Matrimonio Santo Sepolcro La comunità ringrazia vivamente Sante Grifo e Nicola del Tufo, artefici del Santo sepolcro, nella chiesa di S. Pietro dello scorso Giovedì santo. Per i 25 anni di matrimonio porgiamo ai coniugi Donatella Amoroso e Donato Forte i nostri più cordiali auguri che il Signore benedica ancora per tanti anni il loro amore. Comitato Genitori Lucerna in collaborazione con il Gruppo Giovani MMIX Lucerna e C.A.S.L.I organizza una gita all’Europa Park Domenica 7 Giugno 2009 Partenza: dai parcheggi Inseli Lucerna alle ore 07.00 direzione Europa Park. Ritorno: Partenza ore 17.00 da Rust direzione Lucerna. Costo: Adulti Ragazzi fino a 16 anni Bambini fino a 3 anni Fr. 80.Fr. 70.gratis La quota comprende viaggio in pullman 1ª classe Hess Carreisen + entrata Europa Park, munirsi di passaporto. Per motivi organizzativi, annunciarsi entro il 3 giugno 2009. Resp. Gruppo Giovani MMIX, Mancarella Marco 076 568 30 74 Mancarella Salvatore 041 210 30 74. Il Comitato Genitori di Kriens organizza una serata con musica e teatro con i ragazzi del corso d'italiano delle scuole medie, sabato 4 luglio alle 19.00 nell'aula di Obernau. Entrata libera. Per ulteriori informazioni, potete contattare Giuseppina Napolitano allo 041 310 20 17. 12 Vita liturgica: Battesimii Daniele Bombarda Serena La Marca Carlo Ludovico Giulini di Paride e Annarita Bombarda di Roberto e Maria Itri di Tommaso e Ilaria Nardi Il Signore benedica questi tre nuovi cristiani e li conservi nel vero amore. Vita liturgica: Defuntii Antonia Perego La gioia più grande per Antonia, erano i suoi pronipoti: Roberta e Ivan che lei definiva i suoi angeli. La sua salute dall’inizio dell’anno è peggiorata fino al 29 aprile del 2009 quando un’emorragia celebrale se l’è portata via per sempre. La tristezza per noi tutti è grandissima. Avevamo una mamma meravigliosa sempre pronta per tutti noi. Mamma, ci mancherai tanto, ma per noi sarai sempre presente. Siamo sicuri che adesso hai trovato la pace, insieme ai tuoi cari nell’aldilà. Antonia, partì a soli 19 anni dal Friuli per cercare lavoro in Svizzera. Dopo molte difficoltà andò a lavorare presso il ristorante Orsini. Lì conobbe Sergio che nel 1950 divenne suo marito. Dalla loro unione nacquero 4 figli. Purtroppo Alberto, il terzo figlio, nacque sordomuto e questo fece soffrire molto tutta la famiglia. Anche la salute di suo marito Sergio presto peggiorò, egli rimase invalido e Antonia dovette lavorare per mantenere la famiglia. Nel 1975 Sergio morì. Purtroppo la sorte si accanì ancora una volta contro Antonia. Circa 6 anni fa le diagnosticarono un cancro alla gola che le causò innumerevoli sofferenze. Poi un altro grande dolore; suo figlio Mauro, malato da tempo, muore il 16 aprile del 2008. Suor Maria Clotilde di Noia tra cui Lucerna, a Fino Mornasco (Como), Portogallo. Il suo ultimo Ministero Missionario fu tra emigranti nel Centro di ascolto ‘’Scalabrini’’ e tra i filippini a Reggio Calabria. Nel 2007 il Signore decise di cominciare con lei una storia del tutto particolare visitandola con una malattia incurabile, che la portò alla morte. Il lungo cammino della malattia è stato per lei un periodo ‘’pieno di Grazie’’ e di forte percezione dell’amore del Signore verso di lei. Durante la sua malattia fu assistita con tanto amore dalle consorelle e dai parenti. Inoltre ha ricevuto spesso la visita di alcuni confratelli e di altri sacerdoti. La frase che ripeteva spesso era: “Nulla anteporre all’Amore di Cristo’’ e dal suo Testamento spirituale cogliamo: “So di essere così unita con il Signore, che non cambierei il mio posto con nessun altro’’! Suor Maria Clotilde affrontò con coraggio e serenità il 14 Marzo 2009, giorno della sua chiamata alla Vita Eterna. A quanti l’hanno conosciuta chiediamo una preghiera di suffragio e lei lo farà per noi. Nata il 28.11.1937 a Macchia (Foggia) Suor Maria Clotilde, fin da bambina, ebbe un’aspirazione profonda ad una vita di preghiera e di unione con Dio. Infatti, il 30 gennaio del 1977 si consacrò per la prima volta a Dio, come Suora Missionaria di S. Carlo Borromeo, scalabriniana, e il 30 gennaio 1982 definitivamente, con i Voti perpetui. Ha compiuto gli Studi Teologici alla Pontificia Università Gregoriana conseguendo il baccellierato in Teologia e successivamente la Licenza in Teologia della Vita Religiosa, e della spiritualità scalabriniana. Nel 1993 divenne membro della comunità di Casa Provinciale, da dove si assenta per brevi periodi in sostituzione delle consorelle delle comunità della Svizzera, 13 POLITICA EUROPEA di Marco Schmid COSA HANNO A CHE FARE LE ELEZIONI PARLAMENTARI DELL’UE CON LA CHIESA CATTOLICA IN SVIZZERA? dottrina sociale cattolica. I Cattolici e le Cattoliche europee, i Cristiani delle altre confessioni e tutte le persone di buona volontà hanno pertanto il dovere di contribuire, mediante la loro partecipazione politica, alla pace ed al bene comune. Proprio la sfida proposta dalla crescen- Il francese, Robert Schute migrazione pro- man, fu uno dei padri fonveniente da tutto datori dell’Europa unita il mondo richiede delle soluzioni globali, a cui si può giungere solo mediante una più stretta collaborazione tra gli stati in Europa. E sebbene la Svizzera non sia membro dell’Unione Europea, il suo bene comune è strettamente connesso con quello dell’Europa. Pertanto c’è da sperare, che i numerosi migranti europei in Svizzera, in quanto “Voce della Svizzera”, contribuiscano anch’essi al bene comune della popolazione di qui e s’impegnino affinché venga promossa una politica europea che sia fondata su principi cristiani. Dal 5 al 7 giugno 2009 tutti i cittadini dei 27 stati membri dell’UE sono chiamati ad eleggere i loro rappresentanti per il parlamento europeo a Bruxelles. Cosa ha a che fare però questo evento con la chiesa cattolica in Svizzera visto che la Svizzera non è membro dell’UE? In base ai dati forniti dall’Ufficio federale di statistica, in Svizzera vivono ben un milione di cittadini dell’ UE e la maggioranza dei quali ha diritto di voto in Svizzera. Molti di questi cittadini europei provengono da paesi che sono perlopiù di tradizione cattolica, da ciò si può dedurre che gran parte di queste persone fa parte della chiesa cattolica. Concretamente possiamo qui menzionare i cattolici di lingua tedesca e francese, che sono integrati nelle parrocchie locali, così come gli Italiani, gli Spagnoli, i Portoghesi, ma anche i Cechi, gli Slovacchi, i Polacchi, Sloveni, gli Ungheresi, che hanno delle proprie comunità linguistiche (le Missioni). A causa dell’immensa sofferenza e della distruzione materiale provocate da entrambe le guerre mondiali in Europa negli anni 40 è cresciuto il bisogno di assicurare una pace durevole. Il ministro degli esteri francese di allora, Robert Schuman, come Cristiano si è fortemente impegnato per questa pace, e ha contribuito essenzialmente alla nascita della comunità europea odierna. Alla fine degli anni 80 è caduta poi anche la cortina di ferro che aveva a lungo diviso in due il nostro continente. Partendo da questo sviluppo pacifico degli ultimi decenni, la COMECE (Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea) ha definito in una delle sue ultime dichiarazioni, l’Unione europea come un “progetto di speranza”, senza tuttavia tralasciare che essa deve lottare contro alcune difficoltà. Affinché questo “progetto europeo” possa essere in grado di affrontare le sfide del tempo di oggi, è necessario promuovere una politica, che tenga conto della dignità della persona e del bene comune, in conformità alla Marco Schmid, MIGRATIO Marco Schmid è il direttore nazionale di MIGRATIO, che è la Commissione della Conferenza dei Vescovi Svizzeri per le migrazioni. Questa istituzione si prende cura dei bisogni religiosi e pastorali dei migranti. Assicura l’assistenza pastorale agli stranieri, mediante preti e laici. Crea le condizioni strutturali per la convivenza di persone di diversa origine. 14 IL COM. IT. ES. INFORMA di Alberto Grilli Consolato Generale d’Italia Zurigo Referendum Giugno 2009 - Informativa sul voto all'estero Con Decreti del Presidente della Repubblica in data 30 aprile 2009 sono state indette per il 21 e 22 giugno 2009 le votazioni per tre referendum popolari abrogativi. In Italia le votazioni si svolgono presso i seggi istituiti nei Comuni di residenza domenica 21 Giugno (dalle ore 8 alle ore 22) e di lunedì 22 Giugno (dalle ore 7 alle ore 15). All’estero, i cittadini italiani ivi stabilmente residenti, iscritti nelle liste elettorali della Circoscrizione estero, possono partecipare alle elezioni votando PER CORRISPONDENZA. A ciascun elettore residente nella circoscrizione del Consolato di Zurigo, che non abbia optato per il voto in Italia, l’Ufficio consolare provvede a spedire per posta entro mercoledì 3 giugno un PLICO contenente: un foglio informativo che spiega come votare, il certificato elettorale, le tre schede elettorali di colore diverso per ciascun quesito referendario, una busta piccola completamente bianca che dovrà contenere le schede votate, una busta più grande già affrancata recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare di Zurigo. L’elettore, utilizzando la busta già affrancata e seguendo attentamente le istruzioni contenute nel foglio informativo, dovrà spedire SENZA RITARDO le schede elettorali votate, in modo che arrivino al Consolato entro - e non oltre - le ore 16 di giovedì 18 giugno. Il voto è personale e segreto ed è fatto divieto di votare più volte e di inoltrare schede per conto di altre persone. Chiunque violi le disposizioni in materia elettorale, sarà punito a norma di legge. L’elettore che alla data di domenica 7 giugno non avesse ancora ricevuto il plico elettorale, potrà rivolgersi al Consolato per verificare la propria posizione elettorale e chiedere eventualmente un duplicato. Per informazioni telefoniche, i cittadini italiani residenti nei Cantoni ZH, SH, GL, ZG, SZ, LU, UR, OW, NW possono contattare l’ufficio elettorale del Consolato Generale d'Italia in Zurigo ai seguenti numeri: 044 286 61 00 / 044 286 62 41. Da domenica 7 fino a giovedì 18 giugno l’ufficio elettorale sarà aperto anche di domenica e lunedì (ore: 10:00 / 14:00). INFORMAZIONI DETTAGLIATE SONO INOLTRE DISPONIBILI SUL SITO www.esteri.it e su quello del Consolato www.conszurigo.esteri.it 15 INFORMAZIONI SOCIALI di Gaetano Vecchio CAPITALE DELLA CASSA PENSIONE LASCIANDO LA SVIZZERA nali tra enti assicurativi e persone, agevolando il contatto tra gli uffici esteri e gli istituti di previdenza in Svizzera. Il Fondo di garanzia, inoltra la richiesta all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) in Italia e verifica contemporaneamente se a nome della persona interessata sono stati annunciati all’Ufficio centrale del 2° pilastro altri capitali della previdenza professionale. L’INPS, dal canto suo, accerta (in genere 90 giorni dopo la notifica di partenza presso le autorità competenti in Svizzera) se l’interessato è obbligatoriamente assicurato in Italia sotto qualsiasi forma e ne da comunicazione al Fondo di garanzia che a sua volta informa per iscritto, di tale verifica, l’interessato e l’istituto di previdenza che gestisce il capitale. Se viene constatato che in Italia il richiedente non è assicurato obbligatoriamente, il competente istituto di previdenza può versare all’interessato l’intero capitale, nella misura in cui siano soddisfatti tutti i presupposti per un pagamento in contanti. Qualora invece una persona lascia definitivamente la Svizzera e inizia subito un’attività lavorativa in Italia (o in uno dei Paesi UE o AELS), non è possibile il pagamento in contanti del capitale concernente la parte obbligatoria, ma sarà possibile riscuotere la parte eccedente l’obbligatorietà. Occorre allora comunicare al competente istituto di previdenza dove deve essere trasferito il capitale della parte obbligatoria accumulato fino a quel momento. Si ha così la possibilità di aprire un conto di libero passaggio presso una banca in Svizzera oppure di istituire una polizza di libero passaggio presso un’assicurazione. Se non viene comunicata questa scelta al competente istituto di previdenza, il capitale verrà trasferito all’Amministrazione dei conti di libero passaggio presso la Fondazione dell’Istituto collettore LPP, che ha sede a Zurigo. In questo caso, è bene comunicare all’Istituto collettore tutti gli eventuali cambiamenti di indirizzo in quanto il nuovo conto frutta interessi che l’Istituto stesso comunicherà periodicamente. Non appena viene raggiunta l’età pensionabile ordinaria, sarà possibile prelevare in contanti il capitale con l’aggiunta naturalmente degli interessi maturati Sollecitati da diverse richieste di informazione, torniamo volentieri sulla previdenza professionale, più comunemente conosciuta come cassa pensione. Secondo il diritto europeo, al termine dell’assicurazione obbligatoria in uno Stato, i contributi versati non possono essere rimborsati se l’interessato è ancora assoggettato all’assicurazione obbligatoria in un altro Stato membro dell’Unione Europea (UE) o dell’Associazione Europea di Libero Scambio (AELS). In virtù di questo principio, nell’ambito dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone firmato da Svizzera ed UE ed entrato in vigore dal 01.06.2002, la possibilità di versare in contanti il capitale della previdenza professionale è stata limitata e tale restrizione è ormai in vigore dal 01.06.2007 Pertanto, da questa data, il pagamento del capitale accumulato nella cassa pensione non è più ammesso se sussistono determinate condizioni. Da tenere comunque presente che, se il capitale cui ha diritto una persona deriva in parte dalla previdenza obbligatoria e in parte dalla previdenza sopraobbligatoria, la restrizione si applica unicamente alla prestazione della previdenza obbligatoria. Ma cosa deve fare una persona che rientra definitivamente in Italia e, non avendo ancora maturato un evento assicurato di invalidità o di vecchiaia (regolare o anticipata), intende riscuotere il capitale accumulato nella cassa pensione? Attraverso il datore di lavoro bisogna innanzitutto annunciarsi all’istituto di previdenza che gestisce il conto pensionistico e a cui bisogna far pervenire un attestato attraverso il quale si conferma di non svolgere in Italia un rapporto di lavoro regolarizzato e non si è pertanto soggetti al pagamento obbligatorio dei contributi previdenziali. Per ottenere questo attestato, la persona interessata (anche tramite uno degli uffici del Patronato ACLI o del Patronato di propria fiducia) può presentare, mediante un apposito formulario, la richiesta di accertamento dell’obbligo assicurativo in Italia. Il formulario va inviato al “Fondo di garanzia LPP” (LPP: Legge sulla Previdenza Professionale) che ha sede a Berna e che, nel quadro dell’Accordo sulla libera circolazione, è l’Organismo di collegamento per il settore della previdenza professionale e funge così da intermediario negli scambi d’informazioni internazio- 16 L’ASILO “AL PONTE” CHIUDE I BATTENTI Con la fine di luglio 2009 l’Asilo “Al Ponte” dopo 44 anni di vita e di servizio a numerosissime famiglie di diverse nazionalità, chiude i battenti. Non è stata una scelta libera, ma imposta dalle autorità cantonali per salvare la cittadina di Emmen dalle alluvioni, che negli ultimi anni si sono fatte sempre più frequenti. Il 15 maggio del lontano 1965 iniziò l’Asilo “Al Ponte” con un servizio a pochi bambini italiani, sotto la guida della signorina Maria Peretti, coadiuvata da una signora come aiuto in cucina. Un anno dopo venne la signorina Alma Trigatti a dare man forte, poiché il numero dei piccoli ospiti aumentava. Il primo settembre del 1966 fu fondata la Missione Cattolica Italiana di Emmenbrücke-Seetal ed Entlebuch. La Missione non avendo alcun locale a disposizione, accolse ben volentieri la proposta dell’allora direttore della Viscosuisse, Fritz von Goumens, di usare il baraccato del Centro “Al Ponte”, come inizio, non solo a favore dell’Asilo, ma anche della Missione. In questione c’era il fatto di chiarire chi avrebbe assunto la responsabilità del funzionamento. Il nuovo Missionario accettò codesta funzione, nonché il debito esistente di Fr. 5’000. Da quel momento inizia il sogno di avere un Centro per la Missione, che venne posta sotto la benevole protezione del “Papa buono”, “Papa Giovanni XXIII”, che piano piano diventa realtà. Nell’arco di pochi anni, con la collaborazione di tanti amici: dell’allora Commissione per la pastorale degli stranieri, di qualche Kirchgemeinde e di numerosi nostri connazionali, ri realizzò quello che è il Ponte oggi: un luogo d’incontro, una casa per grandi e piccoli. Tutto fu costruito ed in seguito ampliato per dare spazio ai piccoli ospiti, alle famiglie, ai giovani, e a tutta la comunità di Missione. Sono migliaia i bambini che hanno trascorso mesi ed anni al “Centro Al Ponte”. Di grande rilievo fu l’introduzione dell’insegnamento della lingua locale, che facilitò l’inserimento nella scuola dell’obbligo, tutto ciò per impedire che i bimbi stranieri partissero svantaggiati rispetto ai coetanei svizzeri. Negli anni ‘70 vennero le Suore Minime della Passione di Cosenza per assumere la conduzione dell’Asilo. I bambini numericamente aumentavano, così pure le nuove etnie con diverse lingue, ed il personale esistente era insufficiente. Prima di concludere, vorrei ringraziare tutte quelle persone (anche se non riesco a nominarle tutte per mancanza di spazio) che hanno lavorato con passione per rendere bella la vita dei piccoli ospiti durante questi 44 anni. Maria Peretti, per prima, che ha fatto tanti sacrifici ed ha dato i suoi migliori anni, le revederende suore, la defunta Suor Marcellina, Suor Serafica, Suor Paolina, Suor Valeria, Suor Rosanna. Un grazie riconoscente a quelle persone che hanno collaborato per un breve periodo, penso alle insegnanti di lingua tedesca, e tutto il personale ancora oggi attivo fino alla chiusura. Un vivo grazie va al Curatorium ed a tutti i Presidenti che si sono succeduti. Per ultimo alla signora De Luca Rosetta, che con tanta passione ed interesse guida l’asilo fino alla chiusura e ancora lotta per una nuova apertura. Peccato, che molte persone, che avrebbero potuto in qualche maniera salvare questa opera sociale, si siano lavate le mani tra gli innocenti. Sono però certo che, ciò che è buono ed utile per tante famiglie, troverà una soluzione. Auguri! Don Leandro Tagliaferro ADDIO Addio, Asilo, Addio, piccola casetta, ma dolce idillio di te non potrò scordare, benché la ruspa verrà a spianare. Di tavola fosti costruita non dimenticare potrò per tutta la vita. Tavola dopo tavola, mattone dopo mattone, come si costruisce una canzone. Sei cresciuta in tanta semplicità lontana dai bagordi di città. Tra il fango ed il verde dei prati si sono inseguiti i sogni desiderati. I bimbi, voci di gioie e pianti li hai sentiti tutti quanti, forse per qualcuno era esibizione, ma, tra queste mura quanta confusione. Tu accogliesti il dolore della madre che priva del figlio, piangeva lacrime amare. Tu le donasti pace, conforto e speranza per continuare. Fosti consolazione per ogni mamma che il lavor rendeva la sua vita grama, quel che giorno dopo giorno soffriva di tanto dolor fu mai priva. Ma questo si sa, il vilan denar non si guadagna se non in fedeltà. L’emigrante lo ha subito in quantità. Ma ... Oh sì, nella vita quanta viltà. Sono ormai padri e madri, guardali son belli questi tuoi figli cresciutelli I lor figliol accogli ancor fino al dì del tuo tracol. Tra le tue mura voci canore di bimbi sognanti, nonché voci canore di grandi amanti, questi ragazzi suonano e cantano in cor: “Laudato sii... mi Signor”. Sì, o mi Signor, è con voce accorata per codesta soluzione così ingrata, ovunque siano questi figli tuoi, ti prego, tu che tutto puoi, benedicili, Signor. 17 Maria Peretti CHIARIMENTI E... APPROFONDIMENTI a cura di Don Mimmo FUGGI, TACI, TROVA LA CALMA ... CONSIGLI PER LE VACANZE Si racconta che un monaco, Arsenio, nella su ricerca di una vita sensata, pregava Dio con insistenza: “Mostrami Signore, il cammino della salvezza”. Venne a lui una voce che diceva: “fuggi, taci, trova la calma”. Così Arsenio fuggì nel deserto, si esercitò al silenzio e cercò la pace nella solitudine. Potrebbero essere anche per noi tre sagge regole spirituali che aiutano a fare le ferie migliorando la qualità della vita tutta intera. Vediamo un pò. FUGGI. Andare in vacanza significa allontanarsi da dove normalmente si vive: si parte, si fa un viaggio... Lasciare il luogo in cui si vive abitualmente è un atto importante: significa affermare che il luogo in cui si vive non basta, che desideriamo altri luoghi, che vogliamo “uscire”. Ma tutto questo significa anche lasciare il lavoro e tutto ciò che normalmente riempie la nostra giornata. Infatti oggi tutti sono così occupati, tutti corrono, nessuno ha mai tempo. Partire per le vacanze è anche prendere le distanze dal lavoro ed essere capaci di riposare, di relativizzare la propria attività. Qualsiasi sia il lavoro che facciamo, è importante che ce ne distacchiamo per un certo tempo proprio per interrogarci sul nostro rapporto tra noi e il lavoro e il compito svolto nella vita. Le vacanze inoltre ci devono aiutare a migliorare i rapporti, a porci domande sul significato e sulla qualità dei nostri rapporti, sui nostri affetti, per evitare di farli finire nelle abitudini. Ma fuggire non vuol dire disprezzare la vita bensi cura, sollecitudine, perché ogni giorno sia occasione di rapporti autentici e fecondi. parole non sembrano più capaci di creare relazioni, di generare comunione; sembrano ormai non aver più peso, quando addirittura non risultano cariche di violenza. Ecco allora le vacanze come occasione di fare silenzio, di abitare il silenzio, di vivere il silenzio. Al mattino presto, al mare come in motagna o in altre luoghi di villeggiatura, è possibile trovare spazi solidi dove il silenzio è non solo possibile ma aiutato dalla natura stessa. Senza il silenzio che vacanze possono mai essere? Il silenzio ci insegna a parlare, ci insegna a discernre il peso delle parole, porta ad interrogarci su quanto abbiamo detto o sentito, nessun mutismo, ma quel silenzio che restituisce a ogni parola un significato, che impedisce ai suoni di diventare rumore, che trasforma il sentito dire in ascolto. Il silenzio affina lo sguardo, l’udito, il tatto... TROVA LA CALMA è frutto del distacco e del silenzio ma é anche un atteggiamento che va assunto consapevolmente; il riposo ha qui il suo significato primario di rinfrancarsi dalle fatiche, ma per essere autentico non può separarsi dal trovare la calma e la pace e dal ricercare la ricolciliazione: tra noi e la nostra vita, tra noi e gli altri, tra noi e i nostri enigmi... Il riposo è occasione per pensare in grande, all’amare contemplando l’amore di cui siamo oggetto e l’amore che può sbocciare dal nostro cuore. È un’esigenza fondamentale che molti oggi cercano di colmare con tecniche distensive e di rilassamento, coltivando l’autostima e l’amore di sé. Ma nessuno tecnica può riuscire là dove non si è capaci di trovare pace in se stessi, dove non si vuole faticare per discernere nel profondo del cuore cosa impedisce all’amore di sbocciare. TACI, fai silenzio. Consiglio controrrente e prezioso nel mondo assordante in cui viviamo oggi, in cui il silenzio costituisce un problema ecologico, una stirpe in via di estinzione: siamo inondati di parole, messaggi, suoni, riumori, in tutto l’arco della giornata e anche di notte. Tutti dicono di volere il silenzio, anche se una volta raggiunto, questo incuta paura, desta angoscia, come se fosse vuoto, assenza. Purtroppo oggi percepiamo che la comunicazione è gravemente malata. Le nostre Buone vacanze a tutti Don Mimmo 18 VITA LITURGICA BATTESIMI Sono divenuti figli di Dio e membri della comunità atraverso il Battesimo: De Maio Gerardo Giuliano di Cennamo Claudio e De Maio Rosina Gatti Ivan di Rino e Saccomando Letizia Vargas Baca Rosamaria Indira di Yaime Antonio e Stranieri Franca Mazzotta Esther di Giuseppe e Arcuri Angela Henseler Alessio di René e Scura Manuela Britschgi Flavio Cristiano di Ruedi e Lombardo Monica Rinaldi Alessio di Sandro ed Armetta Elisa Ai nuovi cristiani auguriamo di poter ascoltare presto la parola del Signore, ai genitori e padrini di essere per loro un modello di vita cristiana. Il Signore li benedica e li conservi nel vero amore. LA COMUNITÀ DI EMMENBRÜCKE-SURSEE HA DONATO CON GIOIA Eccovi le offerte raccolte nelle celebrazioni domenicali e festive: Data Finalità 19.04.2009 Progetti missionari 26.04.2009 Formazione di sacerdoti 03.05.2009 Chiesa nei mass-media 10.05.2009 Coro “Le note libere” Grazie di cuore per la vostra fraterna e solidale generosità! Colletta Fr. 299,50 Fr. 536,65 Fr. 659,30 Fr. 673,65 POMERIGGIO DI RIFLESSIONE, DOMENICA 7 GIUGNO 2009 AL CENTRO ARCHE DI DAGMERSELLEN Programma: Ore 14.30 Caffè con dessert Ore 15.00 Inizio della riflessione. Ore 17.00 santa Messa presso la chiesa parrocchiale di Dagmersellen Tematica: La vocazione alla vita di speciale consacrazione, sull’esempio di suor Elena, fondatrice delle Suore Minime della Passione. 50.ESIMO ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO Hanno festeggiato le loro nozze d’oro, vale a dire il loro 50.esimo anniversario di matrimonio, circondati dal calore e dall’affetto dei figli, parenti ed amici: i coniugi ANTONIO & ANGELA SCATURRO La nostra comunità parrocchiale porge i migliori auguri ai festeggiati, nella speranza che il Signore li possa conservare ancora a lungo uniti ed in buona salute. CARISSIMI LETTORI, A CAUSA DI UN IMPREVISTO DELL’ULTIMO MOMENTO, NELLA “FIAMMA” DI MAGGIO NON È STATA INSERITA LA POLIZZA DI VERSAMENTO. CI SCUSIAMO CON TUTTI VOI PER TALE INCONVENIENTE, A CUI ABBIAMO RIMEDIATO IN QUESTO NUMERO. SIN D’ORA, VI DICIAMO GRAZIE PER IL VOSTRO GENEROSO SOSTEGNO. DON MIMMO 19 Appuntamenti della Parrocchia Cattolica Italiana di Emmenbrücke - Sursee 1 2 Lu Ma GIUGNO 2009 29 30 LUNEDÌ DI PENTECOSTE Ore 14.00 Inizio Gruppo dei pensionati Al Ponte. Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA. Ore 20.00 Gruppo liturgico Al Ponte Me Ore Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte. Ore 14.30 Centro diurno a Sursee Gio Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee Ve 17.00 Centro Al Ponte: verifica e programmazione (con agape) per i Consigli pastorali di Sa Ore Emmenbrücke, di Sursee, di Reiden SANTE MESSE: ore 9.30 a santa Maria, ore 11.15 a Littau (Battesimi) Giornata di riflessione a Dagmersellen Do Ore 14.30 riflessione Salone Arche, ore 17.00 santa Messa (chiesa parr.) Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee Ma Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte Me Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte. Ore 14.30 Centro diurno a Sursee CORPUS DOMINI - UNICA SANTA MESSA con processione insieme alla Comunità svizzera di sta Maria Gio Ore 9.15 inizio della processione dalla chiesa di sta Maria con i bambini di prima comunione. Ore 9.30 inizio S. Messa sul piazzale dell'Altersheim Herdschwand. Ve Ore 19.30 incontro giovani a Reiden Sa SANTE MESSE: ore 17.00 a Sursee, ore 18.30 a Reiden (saletta meditazione) Do SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee 14.00 Gruppo dei pensionati Al Ponte. Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte Ma Ore Ore 18.30 Gruppo Diaconia Al Ponte Me Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA. Ore 20.00 Centro di ascolto a Dagmersellen Gio Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee. Ore 20.00 Centro di ascolto a Buttisholz Ve Ore 19.00 Gruppo manifestazione - Centro Al Ponte Sa SANTE MESSE: ore 17.00 a Sursee, ore 18.30 Buttisholz (saletta Mühle) - Festa dei giovani Al Ponte Do SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau - Pomeriggio: PELLEGRINAGGIO ZONALE A Mariastein Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee Ma Ore 14.00 Gruppo dei pensionati Al Ponte. 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA. Ore 20.00 Centro di ascolto a Reiden Me Ore Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte. Ore 14.30 Centro diurno a Sursee Gio Ore 20.00 Centro di ascolto a Wauwil. Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee Ve MESSE: ore 17.00 a Sursee con Benedizione auto / Autisti Sa SANTE Centro Al Ponte: incontro di formazione cristiana 9.00 - 14.00 MESSE: Ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau Do SANTE Ore 9.30 a Reiden: Prima sta Messa di Hans Peter - Pfarreikirche Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee Ma Ore 14.00 Gruppo dei pensionati Al Ponte. Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte 1 Me 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 LUGLIO 2009 2 3 4 5 6 7 8 Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA - Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte Ore 14.30 Centro diurno a Sursee Gio Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee Ve MESSE - ore 17.00 Chiesa parrocchiale di Sursee (animazione Coro di Sursee) - ore 18.30 Sa SANTE a Dagmersellen (cappella Eiche) SANTE ore 10.00 UNICA STA MESSA - Centro AL PONTE con BENEDIZIONE Do AUTO / MESSE: AUTISTI - CORALE Lu Ma Me Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA 20 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Gio Ve Sa Do Lu Ma Me Gio Ve Sa Do SANTE MESSE - ore 17.00 a Sursee SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA SANTE MESSE - ore 17.00 a Sursee (ultima sta Messa prima delle vacanze) SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau SANTE MESSE NEL PERIODO ESTIVO LUGLIO - AGOSTO 2009 SABATO 25 LUGLIO: ore 17.00 Sta Messa a Sta Maria (in due lingue) DOMENICA 26 LUGLIO: ore 10.00 Sta Messa a Littau (in due lingue) SABATO 1 AGOSTO: ore 17.00 Sta Messa a Sta Maria (in due lingue) DOMENICA 2 AGOSTO: ore 10.00 Sta Messa a Littau (in due lingue) SABATO 8 AGOSTO: ore 17.00 Sta Messa a Sta Maria (in due lingue) DOMENICA 9 AGOSTO: ore 10.00 Sta Messa a Litta (in due lingue) SABATO 15 AGOSTO - Festa dell’Assunta: UNICA STA MESSA ore 10.00 - Chiesa di sta Maria (in due lingue) DOMENICA 16 AGOSTO SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria; ore 11.15 a Littau DOMENICA 23 AGOSTO SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria; ore 11.15 a Littau SABATO 29 AGOSTO S. MESSA AL KLOSTER DI SURSEE, ORE 17.00 DOMENICA 30 AGOSTO SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria; ore 11.15 a Littau SABATO 5 SETTEMBRE SANTE MESSE: ore 17.00 Kloster di Sursee; ore 18.30 a Reiden DOMENICA 6 SETTEMBRE - Festa parrocchiale di S. Maria Ore 10.00 UNICA SANTA MESSA (in due lingue) - Chiesa di sta Maria - Emmenbrücke Don Mimmo sarà in vacanza dal 21 Luglio all'11 Agosto Il nostro segretariato resterà chiuso dal 3 Agosto al 12 Agosto Per urgenze chiamare a don Leandro (079 651 13 2) o alle nostre Suore (041 2605364) oppure alla Parrocchia svizzera di sta Maria (041 267 07 90) o di Littau (041 259 01 80) BUONE VACANZE A TUTTI don Mimmo e i collaboratori 21 DEFUNTI PAOLO BALSAMO Nato il 13.04.1927 a Castelvetrano (Trapani) Nel 1955 Paolo Balsamo si sposò con Giuseppa Caradonna e da questo matrimonio nacquero due figli: Giuseppe nel 1955 e Francesca nel 1962. Nel 1956 Paolo emigrò in Svizzera e qui vi rimase fino al giorno del suo decesso avvenuto l’11 maggio 2009, presso l’abitazione di sua figlia. In Svizzera lavorò sempre presso la ditta Marti. Paolo aveva un buon carattere. Era una persona molto allegra, affabile e generosa. Il suo grande desiderio era quello di rientrare per sempre in Italia; effettivamente dopo il suo pensionamento trascorreva diversi mesi dell’anno insieme con sua moglie presso il suo caro paese d’origine. Da tre anni a questa parte Paolo si era ammalato sempre di più fino a quando, nel sonno, si è addormentato per sempre a questa vita terrena per risvegliarsi alla vita eterna. Il Signore consoli i suoi cari addolorati per la grave perdita. “UNA LACRIMA PER I DEFUNTI EVAPORA, UN FIORE SULLA TOMBA APPASSISCE, UNA PREGHIERA, INVECE, ARRIVA FINO AL CUORE DELL’ALTISSIMO” (Sant’Agostino) CONSUNTIVO FINANZIARIO DEL BOLLETTINO “FIAMMA” PER IL 2008 Eccovi di seguito i dati inerenti all’esercizio finanziario 2008 di FIAMMA: ENTRATE Contributo della Migrantenseelsorge Entrate pubblicitarie Contributi dei lettori “FIAMMA” Contributo Dipartimento Editoria TOTALE ENTRATE Fr. 22’000 Fr. 11’500 Fr. 13’492 Fr. 7’363 Fr. 54’355 USCITE Costo tipografia per stampa Fr. 37’383 Spese di spedizione + tasse postali Fr. 7’824 TOTALE USCITE Fr. 45’207 Grazie al vostro prezioso contributo come lettori, anche nel 2008, siamo riusciti a coprire le considerevoli spese di stampa e di spedizione postale. Continuate a sostenerci anche quest’anno! Grazie! Un doveroso ringraziamento spetta anche ai tanti collaboratori, che s’impegnano, gratuitamente, al servizio della nostra comunità cattolica italiana, preparando gli articoli da pubblicare e facendoli giungere puntuali in redazione. BENEDIZIONE AUTISTI PRIMA DELLE VACANZE ESTIVE Come da tradizione per noi migranti, anche quest’anno desideriamo benedire gli autisti prima della partenza per le tanto agognate vacanze estive. Pertanto, Sabato, 27 giugno 2009, alle ore 17.00, Chiesa dei Cappuccini, Sursee & Domenica, 5 luglio 2009, alle ore 10.00, unica Santa Messa al Centro “Al Ponte” di Emmenbrücke a conclusione delle liturgie, don Mimmo inviterà tutti gli autisti a recitare una preghiera e li benedirà prima del grande viaggio, che li condurrà nei luoghi d’origine o in quelli di villleggiatura. Inoltre, dopo la benedizione verrà servito l’aperitivo. Ci permettiamo di rammentare a tutti gli autisti che oltre alla benedizione del Signore occorre anche tanta prudenza ed attenzione nella guida da parte loro. 22 Nuovo Ordinamento del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen OGNI CAMBIAMENTO È ANCHE UN‘OPPORTUNITÀ Il nuovo Ordinamento del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen ha passato oramai tutti gli ostacoli ed è pronto per l’approvazione. Sarà in votazione il 30 agosto 2009. Se gli elettori l’approveranno Emmen sarà la seconda città del canton Lucerna, ad avere un parlamento. Perchè un nuovo Ordinamento? Il primo gennaio 2005 è entrata in vigore la nuova legge cantonale sui Comuni ecclesiastici (Kirchgemeinden). Al contrario della vecchia legge che regolava anche l’organizzazione delle chiese, la nuova legge non lo prevede, allo stesso tempo il sinodo della Chiesa del canton Lucerna (Landeskirche) è stato incaricato di emanare una propria legge per regolare i Comuni ecclesiastici (Kirchgemeinden). Cosa che naturalmente il sinodo verso la fine del 2007, dopo molte discussioni e accorgimenti, ha approvato all’unanimità. La stessa legge è entrata in vigore il primo gennaio 2008. A questo punto il Consiglio amministrativo del Comune ecclesiastico di Emmen (Kirchenrat), dopo un’attenta analisi della nuova legge decide che non ha senso rivedere il vecchio Ordinamento del lontano 1974, ma forma una commissione affinché faccia un nuovo Ordinamento, che tenga naturalmente conto della nuova legge in vigore. Dopo alcuni mesi di lavoro il nuovo ordinamento approvato dal Consiglio amministrativo del Comune ecclesiastico di Emmen (Kirchenrat) è stato mandato in visione alle associazioni interessate (Consiglio pastorale, Associazione donne, partiti politici, ecc.) per una presa di posizione. La grossa novità del nuovo Ordinamento è, come già detto, l’istituzione di un parlamento del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen, formato da 24 membri. In compenso il Consiglio amministrativo del Comune ecclesiastico di Emmen (Kirchenrat) è ridotto da nove a cinque membri. Con questo provvedimento le responsabilità ma anche i compiti sono ripartiti tra più persone. Questo significa anche più risorse umane e più idee a disposizione della comunità cattolica di Emmen. Molto probabilmente l’organizzazione cattolica in Svizzera è unica al mondo. Da una parte c’è la diocesi con il vescovo come capo spirituale di tutte le parrocchie del suo territorio, dall’altra parte ci sono i Comuni ecclesiastici (Kirchgemeinden) responsabili di tutte le cose terrene, di cui una chiesa ha bisogno per funzionare. Per questo un Ordinamento regola solo la parte amministrativa delle chiese e non quella spirituale che naturalmente spetta al vescovo. I Consigli amministrativi dei Comuni ecclesiastici (Kirchenrat) hanno il compito di reperire i mezzi da mettere a disposizione delle parrocchie, affinché queste possano essere al servizio della comunità cattolica. Affinché il Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen possa svolgere al meglio il suo lavoro al servizio della comunità cattolica in generale e di Emmen in particolare invito tutti i cattolici residenti a Emmen / Emmenbrücke, quindi anche la comunità italiana, ad approvare il nuovo Ordinamento e di conseguenza a mettere un SI sulla scheda elettorale. 23 Donato Saturnino Presidente del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen I PENSIONATI VISITANO LE SUORE DEL MONASTERO DI ESCHENBACH Quando nel mio paese d’origine, un bel mattino si diffuse la notizia che una certa giovane residente in paese sarebbe diventata “Suora in un monastero di clausura”, il primo commento della gente che la conosceva fu: perché una ragazza così bella, simpatica, vivace si rinchiude in un convento per tutta la vita... In missione, a servizio del prossimo, in Africa, questo sì, ma così no, una vita sprecata. Talvolta un ragionamento simile lo abbiamo fatto anche noi! La risposta giusta ce l’hanno data le Suore Cistercensi del Monastero di Eschenbach, dove il gruppo pensionati, martedì, 21.04.2009 è stato in visita. Il presidente Olivo dopo aver preso contatto con la madre Badessa e con tutti i nostri bravi autisti, organizza questo incontro. Don Mimmo celebra l’Eucaristia nella cappella del Monastero, in seguito il Padre spirituale della Comunità, in un buon italiano, ci informa sulla fondazione di questo ordine, sulla loro spiritualità che ha per motto: “Ora et labora” (prega e lavora), che risale a San Benedetto da Norcia. Dopo visitiamo parte del Convento (dove è consentito, perché sono di clausura stretta) visitiamo il laboratorio, le sale aperte al pubblico, dove sono esposti i lavori ultimati. Lì ci siamo resi conto come la loro vita è quotidianamente scandita dal ritmo di preghiera e lavoro. Sette ore di preghiera e meditazione ogni giorno, e lavoro manuale: di pittura, colorazione di stoffe e confezioni di paramenti sacri per le varie liturgie delle messe, di decorazione di candele per le diverse occasioni, di giardinaggio, di assistenza alle consorelle anziane o inferme. I nostri 45 pensionati hanno trovato nella visita a questo monastero, una rispota ai “perché”, una conferma che non sono persone inutili, e che non è una vita sprecata la loro, ma è una vita totalmente donata per amore. Vada a queste anime belle e generose un augurio di ogni bene, un grazie per l’accoglienza, ma I partecipanti alla gita nel canton Friborgo soprattutto per essere i parafulmini della società. DOMENICA 21 GIUGNO 2009 Pellegrinaggio della Zona pastorale st. Viktor, all’Abbazia / Basilica di Mariastein (SO) Il costo del viaggio va pagato al momento della prenotazione. Iscrivetevi, quanto prima, presso la segreteria della Missione di Lucerna (Tel. 041 410 11 59) o quella della Parrocchia di Emmenbrücke (Tel. 041 260 53 64). Il Comitato degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.) con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia in Zurigo ed in collaborazione con i Comitati cantonali di Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo e Uri organizza Sabato 13 giugno 2009 dalle 17.00 alle 19.00 Centro Al Ponte – Emmenbrücke INCONTRO CON L’ON. ANTONIO RAZZI SULLE PROBLEMATICHE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA Parteciperà il Min. Plen. Mario Fridegotto, Console Generale Seguirà un aperitivo offerto dall’on. A. Razzi Tutta la comunità è cordialmente invitata a partecipare 24 LA GIORNATA DEI GIOVANISSIMI Il 2 maggio ha avuto luogo la giornata dei giovanissimi presso il Centro “Al Ponte” di Emmenbrücke. La tematica proposta per l’occasione dal Team dei giovanissimi era: “Scopri i valori della vita”. Si è parlato dell’amore, dell’amicizia, del coraggio, dell’onore, del rispetto, della responsabilità, della sincerità e della condivisione. I ragazzi si sono lasciati spontaneamente coinvolgere dalla tematica ed hanno seguito con molto interesse e curiosità. Essi avevano a disposizione la raffigurazione di un albero. Il loro compito era quello di completarlo attaccando delle foglie, sulle quali avevano scritto un valore. Purtroppo, nelle nostre famiglie si parla poco dei valori essenziali per la crescita dei nostri figli. A conclusione della giornata c’è stata la celebrazione della santa Messa animata molto bene dai bambini. Don Mimmo nell’omelia, parlando della figura del “buon pastore”, ha instaurato con loro un dialogo molto amichevole. Prima della benedizione finale i ragazzi hanno fatto un canto, che si riallacciava alla tematica della giornata. Anna Luce Napoli AZIONI DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI TERREMOTATI ABRUZZESI Erano le ore 03.32 del 6 aprile 2009, quando un terremoto con magnitudo di 5,8 della scala Richter ha colpito l’Aquila e provincia. Quanto dolore e sofferenza ha provocato questo terribile cataclisma ai nostri fratelli aquilani! Quasi 300 morti, moltissimi feriti e decine di migliaia di persone senzatetto. Questo è il triste bilancio che ha lasciato dietro di sé questo sisma disastroso. In un attimo questa povera gente ha perso tutto: i propri cari ed anche quanto aveva realizzato in tutta la propria vita. Anche la nostra comunità parrocchiale, così come le altre organizzazioni di soccorso, si è da subito attivata per cercare di alleviare le sofferenze di questi nostri fratelli e sorelle martoriati e per testimoniare loro la nostra vicinanza e solidarietà. Pertanto, tramite il Circolo Regionale Abruzzese di Lucerna, abbiamo inviato il ricavato della festa con le associazioni di Fr. 1’142,60.- e tutte le offerte raccolte nelle sante Messe della domenica di Pasqua, ammontanti a Fr. 2’480,65.- Poi, unendoci alla campagna di aiuto ai terremotati in Abruzzo, promossa dalle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera, abbiamo versato la somma di Fr. 1’000.-. Inoltre, in accordo con i Comitati organizzativi della festa della mamma a Sursee (Fr. 1’126.-) ed a Dagmersellen (Fr. 1’272,85), all’unanimità è stata presa la decisione di destinare a favore dei terremotati in Abruzzo tutto il ricavato di queste feste. Ad ogni modo non finisce qui! Anche nel prossimo futuro contiamo di promuovere altre iniziative e manifestazioni con la stessa finalità. È molto importante che non ci dimentichiamo di questi nostri fratelli e sorelle aquilani sofferenti e li aiutiamo a tenere viva la fiamma della speranza, della ricostruzione, della rinascita. 25 QUESTIONI DI CARATTERE GIURIDICO CASO MANNINI POSSANZINI: SCUSATE IL RITARDO… Con sentenza del 29 gennaio 2009 il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna (Tas) ha scatenato un’agitazione senza precedenti nel mondo calcistico italiano. Il Tas sanciva nei confronti dei calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini un anno di squalifica dalle competizioni per essersi presentati in ritardo (ca. 30 min.) ad un controllo test antidoping nel 2007 dopo la partita con il Chievo, quando entrambi indossavano ancora la maglia del Brescia. Nei confronti del Tas furono dirette pesanti critiche sul suo operato e sull’interpretazione da conferire al Codice antidoping WADA. La vicenda ha attivato pure i servizi giuridici della FIFA. Su iniziativa del Consiglio direttivo dell’Associazione calciatori italiana, come forma di protesta nei confronti della scandalosa sentenza e in segno di solidarietà dei calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini, fu addirittura proposto di iniziare una giornata di campionato di serie A e di Serie B con 15 minuti di ritardo. Le violenti reazioni sono verosimilmente da ricondurre anche al fatto che la Federcalcio (Figc) aveva inizialmente assolto i due calciatori, il Tribunale nazionale antidoping del CONI li aveva poi condannati, ma a soli 15 giorni di squalifica. Su ricorso dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA), il Tas ha giudicato invece il ritardo dei calciatori al controllo antidoping come una violazione dell’obbligo di sottoporsi al test, benché il risultato del test fosse negativo per entrambi. La vicenda non è comunque ancora conclusa, poiché il caso è stato riaperto davanti al Tas. Sulla base dei documenti che la Federcalcio ha messo a disposizione, non è da escludere che vi siano elementi sufficienti per condurre a una diversa valutazione del caso. Nell’attesa di un’imminente sentenza, la sanzione è stata temporaneamente sospe- sa. Sul piano giuridico è interessante rilevare come, contrariamente al Tribunale nazionale antidoping, il Tas ha accertato una violazione dell’articolo 2.3 del Codice, il quale impone l’obbligo agli atleti di sottoporsi ai prelevamenti. Il tribunale arbitrale di Losanna precisava che qualsiasi ritardo nel sottoporsi ai prelevamenti (se questo ritardo non è autorizzato dal personale di controllo e durante il quale l’atleta non era controllato), è reputato costituire una violazione dell’articolo 2.3 del Codice antidoping, indipendentemente dal fatto che l’atleta rilasci il campione più tardi. Nel caso in questione non furono inoltre individuati validi motivi giustificativi. La vicenda aumenta d’interesse alla luce di una recente decisione del Tribunale sportivo tedesco. In un caso molto simile che vedeva coinvolti i calciatori dell’Hoffenheim Christoph Janker e Andrea Ibertsberger, il tribunale li aveva assolti, limitandosi a condannare il Club e il fisioterapista a una semplice multa. Non resta quindi che attendere con interesse la sentenza del Tas. In ogni modo si può già sin d’ora affermare che il nuovo Codice antidoping, entrato in vigore l’1 gennaio 2009, sarà in futuro un argomento d’indubbia discussione, poiché non sempre di facile applicazione. A nostro modo di vedere il Tas non dovrebbe lasciarsi sfuggire l’opportunità di circoscrivere l’applicazione dell’articolo 2.3 del Codice antidoping. Daniele Moro, avvocato I calciatori Mannini e Possanzini 26 CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA: QUALE FUTURO? L’otto di aprile, presso la Casa d’Italia, ha avuto luogo un’assemblea aperta a tutti che aveva per argomento il futuro dei corsi di italiano. La riunione è stata organizzata nell’ambito del progetto: l’italiano per tutti, proposto dagli insegnanti dei corsi. Si è partiti dalla constatazione del graduale, ma inesorabile calo degli iscritti ai corsi. Per il prossimo anno scolastico, per es., si avrà una contrazione di 14 corsi nell’ambito dei quattro Cantoni di Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo e Uri, dovuta sia al calo delle iscrizioni, sia anche alla ristrutturazione dei corsi stessi necessitata dai tagli previsti dalla finanziaria del governo italiano per i prossimi anni. Certo, la situazione non è più quella degli anni ’70 del secolo scorso quando furono istituiti i corsi di italiano perché la fisionomia dell’ emigrazione è profondamente cambiata. Ormai siamo alla terza o quarta generazione di immigrazione e i figli di queste famiglie parlano poco o niente la lingua dei loro padri. Quindi un calo fisiologico della frequenza dei corsi di italiano è comprensibile. Per contrastare tale tendenza, da parte degli insegnanti si è pensato ad un progetto che apra in maniera organica la frequenza dei corsi anche ad alunni non italofoni (da qui il titolo: l’italiano per tutti). Questo fatto comporta una radicale riorganizzazione dei corsi che dovrebbero assumere sempre di più la fisionomia di corsi di L 2 (lingua straniera). È un processo che occorre avviare se si vuole evitare l’accelerazione del calo della frequenza dei corsi. Nel corso del dibattito, al quale ha partecipato anche il signor Fritz Riedweg, responsabile cantonale dei Corsi di Lingua e Cultura (HSK) sono state fatte altre proposte come quella di inserire i corsi di italiano nell’ambito della programmazione delle scuole svizzere, come materia opzionale. Ma questa strada è difficilmente perseguibile per come avviene la gestione attuale dei corsi che dipendono da un ufficio scuola centralizzato autonomo e, quindi, difficilmente integrabile nell’autonomia scolastica svizzera. Per ora, pensando alla realizzazione di questo progetto che comporta tutta una serie di iniziative di informazione delle parti interessate e di formazione dei docenti a ciò destinati e, quindi, di tempi non brevissimi, non ci resta che sensibilizzare i destinatari tradizionali, dell’importanza della permanenza di tali corsi per una presenza significativa della cultura italiana nel paese in cui viviamo. La cultura è quella realtà la cui importanza non si coglie immediatamente, ma di cui non si può fare a meno se si vuol avere un’identità riconoscibile che concorra allo sviluppo della realtà in cui si vive. Per questo occorre far di tutto per garantire la sopravvivenza di questa iniziativa culturale, perché una volta esaurita, sarà difficile riportarla in vita. Gli insegnanti dei corsi di Lingua e Cultura italiana Campeggio a Seeli sberg (UR) a g z a z r i i r d e p alla 2ª alla 7ª classe Giorni: 18 - 20 Settembre 2009 presso la Gruppenhaus Alpina di Seelisberg - UR PARTENZA: Venerdì 18 Settembre 2009 ore 18.00 dal piazzale del Centro Al Ponte di Emmenbrücke. RIENTRO: Domenica 20 Settembre 2009 ore 17.00; alle ore 14.00 aspettiamo tutti i genitori per consumare insieme un dessert. COSTO: sfr. 35.- per singoli ragazzi, per fratelli e sorelle sfr. 60.DA PORTARE CON SÉ: sacco a pelo, pigiama, scarpe comode, giacca impermeabile, vestiti caldi. ISCRIZIONI: Presso la Parrocchia di Emmenbrücke (Tel. 041 260 53 64), entro il 10 settembre 2009. 27 L’angolo dello PSICOLOGO ELBE Luzern di Lucio Carraro VACANZE ESTIVE… E MEMORIA COLLETTIVA “Memoria collettiva” è il titolo di un laboratorio di storie che l’UNITRE propone a partire dal prossimo ottobre. L’idea è nata da un gruppo di persone che hanno sentito il bisogno di scrivere i propri ricordi e raccontarli. Forse è un desiderio espressamente di chi sente l’età che avanza, ma è un dato di fatto che con l’età cresce il desiderio di ricordare e di raccontare. Forse da ragazzi quando si è lasciato il paese, ci si è allontanati come del resto succede a chi nella giovane età è piuttosto rivolto verso il futuro dalla nostra storia, dalla storia del luogo delle nostre origini. Anche se è rimasto nel cuore non abbiamo coltivato ricordi. Il bisogno di ricordare...e di raccontare. A che serve ricordare se non abbiamo nessuno a cui raccontare? con quello che è diventato. Ricollegare ciò che siamo diventati con quello che avevamo cominciato ad essere. Questo è l’invito che il gruppo “Memoria collettiva” porge a tutti. E poi di trovarci al ritorno dalle ferie con il molto materiale raccolto. Per trovarci insieme e raccontare. Proposta interessante: Quando le ferie diventano il momento in cui si ritorna al paese di origine diventano il momento in cui ci si immerge nel mondo delle origini. E’ il modo di tornare nei luoghi di origine, dove sono le nostre radici. Sono radici primariamente biologiche, a contatto con la natura, il clima, il panorama, che ci ha accolto alla nascita e accompagnato nei primi anni. Sono radici culturali, nel senso che ad ogni ambiente naturale si è aggiunta l’opera dell’uomo nell’organizzazione della vita: costruzione di case e edifici, con l’organizzazione del tempo quotidiano e stagionale (feste religiose e paesane) con l’arte culinaria, oltre all’organizzazione dei rapporti sociali. Quindi è un immergersi nell’ambiente originario che torna a vivere. E’ un immergersi nella nostra storia! Traccia di ricerca Per faciltare questa entusiasmante ricerca vi proponiamo una traccia che vi aiuti a individuare ambiti di vita e i ricordi ad essi legati. 1. I mestieri del passato a. I vari mestieri: descrizione b. Condizioni di lavoro c. Canti sui campi di lavoro 2. I giochi dei ragazzi e degli adulti 3. Intorno alla religione: pratiche religiose, feste, ecc. in famiglia e in paese 4. Superstizione e magia: riti magici, superstizioni 5. I momenti della vita: dalla nascita alla morte 6. Vita sociale: rapporti sociali a. Campanilismo tra paesi o quartieri b. Rapporto a distanza tra ragazzi e ragazze 7. Il primo giorno di scuola. La scuola: metodi di insegnamento 8. Abbigliamento Allora: perchè non farsi cronisti della nostra storia? Perchè non scrivere i nostri ricordi e andare alla ricerca di informazioni e notizie del tempo passato, che è la nostra storia? Ecco allora che le ferie diventano il momento in cui il bisogno di ricordare può trasformarsi in una attività creativa: lasciarsi prendere dalla curiosità e andare sulle orme dei ricordi dei tempi che sono la nostra storia. Compiti 1.Raccogliere ricordi. 2.Raccogliere foto: personali e dei luoghi. 3.Raccogliere racconti del luogo. Invito a fare durante le ferie la cronaca di quello che il luogo d’origine fu. Confrontarlo 28 FRAMMENTI DI VITA ITALIANA... di Maria Mannarino LE MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE DAL 1890 FINO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE no ad arrivare anche lì dove c’erano i trafori. Nel 1914 muore Geremia Bonomelli, ma l’opera bonomelliana continuerà il suo lavoro fino al 1927, momento in cui sarà chiusa dalla Santa Sede. I motivi per decidere la tale chiusura di un’opera di grande importanza per gli emigranti italiani, fu la pressione da parte del fascismo italiano. Il fascismo, infatti, voleva “coordinare ed orientare le attività”. Queste pressioni hanno portato l’opera allo scioglimento. Dopo la chiusura del-l’Opera Bonomelli, tutti i sacerdoti furono informati, che potevano continuare l’assistenza agli operai. La vita delle MCI in tutta l’Europa proseguirà. Nel novembre del 1928 Costantino Babini, sacerdote romagnolo vivente in Francia, fu nominato “superiore di tutti i missionari in Europa”. D’ora in avanti sarà lui, in collaborazione con la Congregazione Concistoriale (dei vescovi), che dovrà organizzare la rete Missionaria dell’Europa. Dal 1930 in poi gli Scalabriniani decidono d’orientare il loro aiuto verso gli emigranti dell’Europa e non più verso l’America. I motivi per questa scelta furono diversi: da un lato le molteplici vocazioni nella loro Congregazione e dall’altro la chiusura del flusso emigratorio italiano verso i paesi oltreoceano. La Santa Sede, attraverso Costantino Babini, dava un’importanza rilevante agli Scalabriniani, immaginandosi che la Congregazione potesse divenire una struttura stabile per quanto riguarda la Missione emigratoria Europea. Da quel momento in poi i sacerdoti Scalabriniani furono gradualmente inseriti nelle Missioni che già esistevano. Intorno al 1890 in molte città, come Zurigo, Basilea, Ginevra, Lugano e Biasca, le attività della Chiesa protestante per evangelizzare gli immigrati italiani, erano molto attive. I Protestanti avevano creato delle scuole per i ragazzi Il Vescovo Geremia ed adulti italiani, sale Bonomelli di lettura e conferenze, uffici d’assistenza legale e d’orientamento sul mercato del lavoro locale e dispensari sanitari. I parroci svizzeri si accorsero un po’ tardi di quello che stava succedendo con gli immigrati italiani. Essi erano confusi e sradicati dalla loro vita; spesso il cantiere in cui lavoravano era molto distante da ogni centro abitato e così tal volta non conoscendo la lingua del posto e non avendo punti di riferimento, venivano avvicinati e aiutati dai Protestanti. Il clero svizzero intorno al 1896 (invece i lavori del Gottardo erano iniziati già nel 1882) decise d’aiutare gli immigrati italiani, facendo appello alla Santa Sede. La loro richiesta consisteva nel farsi mandare dei sacerdoti italiani in Svizzera per dare un’assistenza ai lavoratori immigrati. Fino a quel momento, molti sacerdoti italiani seguivano i propri parrocchiani per un paio di mesi nella vita dell’emigrazione, chiedendo il permesso al proprio vescovo d’appartenenza. I segretariati operai (1901) voluti proprio da Bonomelli (l’Opera d’Assistenza agli operai italiani in Europa e nel Levante fondata nel maggio del 1900) e della “Caritasverband” (1896) voluta da Lorenz Werthmann, furono allestiti nei centri industriali dove c’era un flusso migratorio abbastanza grande. I Missionari erano italiani e furono mandati proprio dall’opera bonomelliana. Nel 1901 erano già 13 i segretariati operai in Svizzera. L’opera d’assistenza prendeva velocemente passo e così le segreterie iniziarono ad espandersi e molti operai italiani cominciaro- FONTI: –Tassello Giovanni Graziano (2005): Diversità nella comunione. Spunti per la storia delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera (1896-2004). –Guglielmi Silvano/Scremin Lorenzo (2003): Sulle sponde del Reno. 100 anni della Missione Cattolica Italiana Basilea 1903-2003. 29 Italia-Svizzera-Italia I possessori della Bartolini Card hanno diritto ad uno Sconto del 20% Sulla tariffa in vigore per biglietti di andata e ritorno Ariano Irpino - Basilea " Via Adriatica" e inoltre ci saranno fantastiche Promozioni durante tutto l'anno 2009 Bartolini Turismo Collegamenti settimanali con prezzi vantaggiosi "Provare per credere" www.bartolinipullman.it ( Emilia Romagna - Marche - Abruzzo - Molise e Campania ) A richiesta in Italia Servizio Navetta x tutte le provincie Partenza dalla Svizzera : Lunedì mattina e Venerdì sera da: Basilea-Sissach-Olten-Zurigo-Horgen-Zug-Lucerna-Altdorf-Bellinzona-Lugano-Chiasso Per l' Italia Rimini-Riccione-Cattolica-Senigallia-Civitanova-Giulianova-Teramo-Pescara-Chieti-Francavilla-Lanciano-Vasto-Termoli Guardialfiera-Lupara-Castelbottaccio-Isernia-Campobasso-Guardiaregia-Sepino-Morcone-Campolattaro Pontelandolfo-Fragneto-Benevento-S.Giorgio Del Sannio - Altavilla Irpina-Montemiletto-Avellino-Mirabella Volturara-Lioni-S.Angelo dei Lombardi-Morra De Sanctis-Guardia Lombardi-Grottaminarda-Ariano Irpino-Savignano Irp. 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