ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del

Transcription

ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
E C C O , I O S O N O C ON V O I T U T T I I G I O R N I ,
F I N O A L L A F I N E DE L M O N D O ( M T 2 8 , 2 0 )
fiamma
Giugno
Bollettino delle Missioni Cattoliche Italiane Luglio 2009 - No. 5
Agosto
Informazioni utili
Missioni Cattoliche Italiane - Regione diocesana St. Viktor
Lucerna:
Emmenbrücke:
Zugo:
Schaffhausen:
Kreuzlingen:
Frauenfeld:
Arbon:
Spitalstrasse 91A, 6004 Lucerna
Kirchplatz 3, 6280 Hochdorf
Tel. 041 410 11 59
Schachenweg 8, 6020 Emmenbrücke
Vierherrenplatz 2, 6210 Sursee
Tel. 041 260 53 64
*solo il sabato per appuntamento
*solo il sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Tel. 041 711 90 20
Tel. 052 625 34 34
Tel. 071 670 03 25
Tel. 052 721 17 15
Tel. 071 446 37 66
General-Guisan-Str. 22, 6300 Zugo
Rheinfallstr. 2, 8212 Neuhausen am Rheinfall
Gaissbergstrasse 1, 8280 Kreuzlingen
Staubeggstrasse 13, 8500 Frauenfeld
Bahnhofstrasse 2, 9320 Arbon
Coordinazione Nazionale M.C.I. in Svizzera, Brauerstr. 101, 8004 Zurigo
Coordinatore: Mons. Leandro Tagliaferro
Tel. 044 240 51 25
Vicariato episcopale regione St. Viktor: Abendweg 1, 6000 Luzern 6
Tel. 041 419 48 45
Vicario episcopale: Ruedi Heim Responsabili regionali: Urs Corradini & Ulrike Zimmermann
Consolato Generale d’Italia – Tödistrasse 67, 8039 Zurigo, Tel. 044 286 61 11, Fax 044 201 16 11
www.consolato-italia-zh.ch
E-mail: [email protected]
Orario per il pubblico:
Lunedì:
Chiuso
Martedì: ore 09.00-13.00/15.00-17.30
Mercoledì: ore 09.00-13.00
Giovedì: ore 15.00-17.30
Venerdì: ore 09.00-13.00
Sabato: ore 09.00-12.30
SPORTELLO CONSOLARE
Obergrundstr. 92 - 6005 Lucerna
ORARIO DEL SERVIZIO CONSOLARE
Martedì
16.00-19.00 Segretaria COMITES
Giovedì
13.00-19.00 Sportello Consolare
Venerdì
16.00-19.00 Segretaria COMITES
Sabato
09.30-11.30 Corr. Consolare
NUMERI DI TELEFONO
Sportello Consolare
041 310 40 56
COMITES
041 310 96 20
Corr. Consolare
041 310 47 92
Patronato ACLI - Orario per il pubblico
Lucerna:
Weystrasse 8, 6006 Lucerna 1° piano - tel. 041 410 26 46 fax 041 410 35 63
Al servizio della comunità italiana c'è il signor Cesare Posillico.
E-mail: [email protected][email protected]
Orario apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì: ore 9.30-12.30 / 14.30-17.30
Sursee: Vierherrenplatz 2 il 3° giovedì del mese: ore 14.00-17.00
Consultorio familiare - ELBE (Ehe- und Lebensberatung) - [email protected]
Hirschmattstrasse 30 b, 6003 Lucerna (appuntamento telefonico diretto)
Tel. 041 360 07 17
oppure presso la segreteria della ELBE
Tel. 041 210 10 87
ORARIO PER IL PUBBLICO:
Martedì:
09.00-11.00
14.00-17.00
Mercoledì:
09.00-11.00
Giovedì:
09.00-11.00
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del Prof. Urs Brosi
EDITORIALE
IL DIRITTO ECCLESIASTICO IN SVIZZERA
Particolarità storiche
Chi proviene da un altro paese ed emigra in
Svizzera, non deve confrontarsi solo con la
molteplicità di paesaggi, lingue e culture, ma
anche con le particolarità che si sono affermate in questo Paese nel corso della storia:
la Svizzera non ha mai avuto un re, essa fu
“centralizzata” da Napoleone Bonaparte, ma
tuttora è formata da 26 Cantoni, che sono dei
veri e propri Stati, che godono ognuno di una
grande autonomia.
La Svizzera moderna, a partire dalla sua
costituzione, cioè dal 1848, è governata
democraticamente. Tutt’altra cosa rispetto
agli altri Stati europei, che dopo la 1ª o la
2ª guerra mondiale, hanno dato vita ad un
nuovo ordinamento, in Svizzera nel 20º secolo non c’è stato alcun cambiamento dell’ordinamento dello Stato, né nelle sue forme
territoriali e nemmeno in quelle di governo.
Tutte queste particolarità storiche si ripercuotono anche nei rapporti tra lo Stato e le
Chiese.
A motivo della mancanza di un potere centrale, la Confederazione, dopo il periodo della
riforma, si divise in due campi religiosi, dove
ogni Cantone decideva autonomamente in
merito alla materia religiosa.
Molto di quanto quest’oggi contraddistingue
il rapporto tra lo Stato e la Chiesa, risale al
19º secolo.
URS BROSI, TEOLOGO E CANONISTA
Nato il 25.05.1965
a Basilea, ha frequentato le scuole a Basilea, ha
studiato filosofia a
Monaco di Baviera
(1985-87), conseguendo il baccellierato, ha studiato
teologia a Lucerna, Basilea e Roma
(1987-1992), conseguendo il dottorato in teologia, ha
studiato diritto canonico a Münster i. W.
(1997-99), conseguendo la licenza in diritto canonico, è stato assistente pastorale
presso la parrocchia della Trinità di Berna
(1993-97) ed a Therwil/BL (1999-2001),
è stato assistente alla cattedra di diritto
canonico e di diritto della chiesa cantonale
all’Università di Lucerna (2001-2005), è
stato responsabile della formazione a livello diocesano, a Solothurn (2006-2008).
Dal 2008 è amministratore della Chiesa
Cattolica del Canton Turgovia.
Riconoscimento del diritto pubblico
La maggior parte dei Cantoni riconoscono la
Chiesa cattolica-romana e la Chiesa evangelica-riformata e concedono loro il diritto di
poter riscuotere le imposte del culto dai loro
membri o affiliati. Ma i Cantoni esigono che
le Chiese si organizzino a livello comunale
come “Comune ecclesiastico” (Kirchgemeinden) e a livello cantonale come “Chiesa cantonale” (Landeskirche). “Comuni ecclesiastici
“ e „Chiese cantonali” sono degli enti di diritto
pubblico e funzionano nello stesso modo dello
Stato: Essi sono strutturati in modo federale
e sono guidati democraticamente. Compito di
questi enti è quello di far fronte alle spese del
personale, degli immobili e della cura d’anime
attraverso le imposte del culto.
3
Struttura duale della Chiesa
Per la Chiesa cattolica-romana sorge in tal
modo una struttura duale: Da una parte esistono le entità classiche della Chiesa, come
la Diocesi e la Parrocchia, dall’altra gli enti di
diritto pubblico che sono le “Chiese cantonali”
(Landeskirchen) ed i “Comuni ecclesiastici”
(Kirchgemeinden).
In realtà, questi ultimi, da un punto di vista
meramente cattolico, non sono ritenute parte
della Chiesa, dato che essi non funzionano
secondo le norme del diritto ecclesiastico,
cioè in modo gerarchico da vescovo a parroco, bensì, appunto, democraticamente e ed in
modo federale con i propri organi. Quando il
vescovo necessita di denaro per svolgere un
compito, allora egli dovrà inoltrare tale sua
richiesta al Consiglio sinodale delle rispettive
“Chiese cantonali”; parimenti anche il parroco
dovrà avanzare le sue richieste finanziarie
al Consiglio del “Comune ecclesiastico” (Kirchenrat).
In merito alla cura delle anime, alla liturgia e
alla predicazione hanno voce in capitolo solo il
vescovo ed il parroco, ma per quanto concerne
le finanze il Consiglio sinodale (Synodalrat) e il
Consiglio dei “Comuni ecclesiastici” (Kirchenrat). Alcuni considerano questo sistema duale
come non cattolico, imposto dallo Stato contro
la volontà dei vescovi della Chiesa. Per altri
questo sistema è precursore di più democrazia
e sussidiarietà, mentre la gerarchia cattolica,
nonostante il Concilio Vaticano II, vive ancora oggi un forte centralismo, che non lascia
spazio decisionale ai chierici ed ai fedeli nelle
STRUTTURE DELLA CHIESA
CATTOLICA ROMANA IN SVIZZERA
DIRITTO
CANONICO
DIRITTO
CIVILE-ECCLESIASTICO
CONFERENZA
VESCOVI
SVIZZERI
CONFERENZA
CENTRALE
CHIESA CATT. ROMANA
VESCOVO
DIOCESANO
CONFERENZA DELLE
CHIESE CANTONALI
REGIONI
DIOCESANE
CHIESE CANTONALI
(LANDESKIRCHEN)
DECANATI
COMMISSIONI
REGIONALI
PARROCCHIE
COMUNI
ECCLESIASTICI
(KIRCHGEMEINDEN)
questioni importanti. Il sistema duale in verità
non è semplice da capire, tuttavia la collaborazione tra istanze canoniche (vescovi, sacerdoti
e collaboratori pastorali) e le “Chiese cantonali” (Landeskirchen), nella realtà quotidiana,
funziona senza problemi. Confronti e scontri si
verificano solo occasionalmente e riguardano
perlopiù questioni inerenti al personale, dato
che la linea di confine delle competenze qui è
difficilissima da tracciare e da rispettare.
Nella foto a sinitra è rappresentata la “Landsgemeinde” di Glarus, espressione della democrazia diretta in Svizzera. Essa raduna in una
piazza tutti i cittadini con diritto di voto, i quali
procedono all’elezione degli organi governativi
ed assumono le decisioni più importanti.
Il nostro vescovo diocesano, Monsignor Kurt
Koch, in più occasioni ha affrontato nel corso
delle sue conferenze e relazioni la tematica
del rapporto complesso tra il diritto canonico e
quello a cui sottostanno le “Chiese cantonali”.
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PARROCCHIA CATTOLICA
DI LINGUA ITALIANA
MISSIONE CATTOLICA
DI LINGUA ITALIANA
Emmenbrücke - Sursee
“Papa Giovanni XXIII”
Lucerna - Hochdorf
Schachenweg 8 – 6020 Emmenbrücke
Tel. 041 260 53 64 / Fax 041 260 06 98
Tel. Parroco 076 387 11 88
[email protected]
[email protected]
Spitalstrasse 91 A – 6004 Lucerna
Tel. 041 410 11 59 / Fax 041 410 20 89
Tel. Missionario 076 319 75 20
[email protected]
[email protected]
AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE
AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE
Parroco: Don Mimmo Basile
Missionario:
Don Clemente Selvorious
Presidente Consiglio Pastorale
di Emmenbrücke:
Claudio Potalivo
Presidente Consiglio Pastorale
di Lucerna:
Orazio Piscitelli
Presidente Consiglio Pastorale
di Sursee:
Piero Forghieri
Presidente Consiglio Pastorale
di Hochdorf:
Carmela Riccio
Collaboratrici parrocchiali:
Suor Rosanna, Suor Valeria
Segretario parrocchiale:
Giuseppe Mastrorocco
ORARIO DELLA SEGRETERIA
Lunedì
8.30-12.00
Martedì
8.30-12.00 13.30-18.30
Mercoledì 8.30-12.00
Giovedì
CHIUSO
Venerdì
15.30-19.30
Segretario parrocchiale:
Giovanni Acocella
Responsabile manutenzione
e custodia:
Pellegrino Di Carlo
ORARIO DELLA SEGRETERIA
Lunedì-venerdì
08.00-12.00
Lunedì, martedì e giovedì 13.30-18.00
Mercoledì e venerdì
14.00-19.00
ASILO ITALIANO
Suore Scalabriniane
Obergrundstrasse 92
6005 Luzern
Tel. 041 310 78 68
Lunedì-venerdì
06.30-17.30
Centro Parrocchiale di Sursee
Vierherrenplatz 2 - 6210 Sursee
Responasbile:
Michele Fabiano 078 763 88 87
Centro Italiano di Hochdorf
Kirchplatz 3 - 6280 Hochdorf
Responsabile:
Antonio Colangelo
Tel. 076 436 46 40
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Calendario delle attività
della Missione Cattolica Italiana di Lucerna-Hochdorf
Giugno 2009
2
Ma
Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna
3
Me
Ore 15.30 Incontro Ministranti Grosshof
SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
4
Gio
5
6
Ve
Sa
7
Do
9
10
11
Ma
Me
Gio
12
13
14
Ve
Sa
Do
16
17
18
Ma
Me
Gio
19
20
21
Ve
Sa
Do
23
24
25
Ma
Me
Gio
26
27
28
Ve
Sa
Do
30
Ma
Ore 14.00 Gruppo 3ª Età Centro Grosshof
Ore 20.00 Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Missione di Lucerna
SANTA MESSA: ore 18.30 S. Pietro, Gruppo Padre Pio
Ore 15.00 Gruppo Liturgico Missione di Lucerna
SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf
SANTE MESSE: ore 10.00 S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Maria Ebikon,
ore 19.00 S. Pietro Lucerna
Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna
Ore 18.30 SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
CORPUS DOMINI - SANTA MESSA (con la comunità svizzera) alle 09.00 sul piazzale della
chiesa dei francescani segue processione; ore 10.30 circa Benedizione davanti alla Hofkirche
Gita del Gruppo giovani MMIX in Ticino: ore 08.00 Parcheggi Inseli Lucerna
SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf
SANTE MESSE: ore 10.00 chiesa di S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Gallus Kriens,
ore 19.00 S. Pietro Lucerna
Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna
Ore 18.30 SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
Ore 14.00 Gruppo 3ª Età Centro Grosshof
Ore 20.00 Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Missione di Lucerna
SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf
SANTE MESSE: ore 10.00 S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Maria Ebikon
PELLEGRINAGGIO zonale ore 13.30 Mariastein. Non c’è messa serale
Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna
Ore 18.30 SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
Ore 14.00 Gruppo 3ª Età Centro Grosshof
Ore 20.00 Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Missione di Lucerna
SANTA MESSA: ore 18.30 Asilo Lucerna
SANTA MESSA: ore 17.30 S. Martin Hochdorf
SANTE MESSE: ore 10.00 S. Pietro Lucerna, ore 11.30 S. Gallus Kriens,
ore 19.00 S. Pietro Lucerna
Ore 19.30 Prove coro Asilo Lucerna
I Battesimi saranno amministrati domenica 14 e 28 giugno.
Luglioi
Agostoi
Domenica 5 – 12 – 19 – 26
Ore 10.00 – S. Pietro: S. Messa
Ore 19.00 – S. Pietro: S. Messa
Domenica 2 – 9 – 15 Assunzione
26 – 23 – 30
Ore 10.00 – S. Pietro: S. Messa
Ore 19.00 – S. Pietro: S. Messa
****Attenzione: Durante i mesi di luglio e agosto non saranno celebrate le Sante Messe a Ebikon, Kriens e a Hochdorf. Le celebrazioni riprenderanno il 6 Settembre a Ebikon e il 13 settembre a Kriens e il 5 settembre a Hochdorf.
****Sostituzioni: Dal 5 luglio al 30 agosto don Clemente sarà in Germania per frequentare un corso di lingua
tedesca e sarà sostituito da don Italo Galletti e da don Joy Painadath.
6
A conclusione dell’anno paolino… j
di Giulio Rossi
L’anno paolino volge ormai al termine e
attraverso un’intervista concessa dalla
professoressa emerita dell’Università
Cattolica di Milano, Marta Sordi, proviamo
anche noi a ripercorrere sinteticamente le
tappe significative della vita di S. Paolo.
Paolo fu uno dei più accaniti avversari
del “cristianesimo” e mentre si recava
a Damasco, per condurre in catene a
Gerusalemme “tutti i cristiani”, su quella
via”, gli apparve Gesù Cristo; da quel
momento la sua vita cambiò radicalmente
convertendosi al cristianesimo.
Paolo, da convertito, inizia ad essere
attento a valorizzare le varie culture di
coloro ai quali si rivolge.
Ai Tessalonicesi scriverà: “Esaminate tutto, trattenete ciò che è buono”.
Agli Ebrei di Antiochia di Pisidia, partendo
dalla loro storia, dall’uscita dall’Egitto
sino a re Davide, richiamerà le promesse
dei profeti di un Messia Salvatore, per
arrivare alla morte di Gesù e alla sua
Resurrezione.
Ai Galati si rivolge per confutare l’azione
e le pratiche dei cristiani giudaizzanti e a
celebrare la libertà del cristiano.
È in Asia che Paolo prende coscienza
del Mistero, prima non conosciuto e ora
rivelato, che i gentili sono chiamati alla
stessa eredità dei giudei. Di qui la svolta
epocale.
Quando arrivò Paolo a Roma? Secondo
gli studi fatti, Paolo fu arrestato in Giudea
nella primavera del 54. Rimase in prigione
a Cesarea sino all’autunno del 55, quando
essendosi appellato a Cesare in forza del
suo status di cittadino romano, iniziò il
viaggio che doveva condurlo a Roma.
A Roma, in quel periodo, Paolo fu ben
trattato e gli era lasciata grande libertà.
A tutti Paolo parlava di Cristo crocifisso,
morto e risorto. Il cristianesimo a Roma
era già conosciuto, perché secondo una
L’apostolo delle genti
notizia di Tertulliano, nel 35 l’imperatore
Tiberio aveva chiesto al Senato di Roma di
riconoscere il culto cristiano come lecito,
ma il Senato respinse la sua proposta.
Paolo rimase a Roma sino al 58, quando
nel primo processo fu assolto.
Quando morì Paolo? La professoressa
colloca la sua morte tra la fine del 63
e gli inizi del 64 (la tradizione nel 67).
Molti datano il secondo processo contro
di lui nel corso della grande persecuzione
del 64. Ma che Paolo sia stato arrestato
e ucciso dopo l’incendio di Roma, non
risulta dalle fonti antiche, che distinguono
nettamente il suo martirio da quello
degli altri cristiani accusati da Nerone.
Si presume che Paolo fu processato con
l’imputazione di “superstitio illecita” e fu
tra i primi a rimanere vittima del nuovo
clima avverso ai cristiani, perché era
ben noto anche alla corte imperiale. Se
si voleva colpire i cristiani, il primo della
lista era lui. Pietro muore nel 64. Forse
anche Paolo lo stesso anno, ma prima
di Pietro. Pur così diversi, Pietro e Paolo
sono da sempre venerati insieme. L’unità
fra i due è uno dei fondamenti stessi
della Chiesa. La comunità di Roma li ha
sempre considerati i co-fondatori della
“nuova Roma” cristiana, quasi gli eredi di
Romolo e Remo.
7
1º agosto: Festa nazionale svizzeraj
di Edda Kobel
Nel 1291 la fondazione della Confederazione
Dal 1891 il 1° agosto è festa nazionale in
Svizzera. La data si fa risalire ai primi patti
tra i tre cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo
che formavano il nucleo dell'odierna Svizzera, delineatasi nel corso di oltre cinque
secoli.
Gli uomini di questi tre Cantoni, all'inizio
del mese di agosto 1291, hanno suggellato un'alleanza in cui si attribuiva un forte
valore all'aiuto e al sostegno reciproci. L'alleanza nasceva soprattutto in rivolta contro
gli Asburgo che, all'epoca, ambivano ad
estendere la loro sfera d’influenza fino ai
territori delle porte del Gottardo.
Il 1° agosto è festeggiato esclusivamen-te
nei Comuni, e solo un discorso alla radio e
in televisione del Presidente della Confederazione “contraddice” il sacro principio
federalistico. Gli ingredienti tradizionali di
questa festa sono i discorsi solenni di noti
esponenti del mondo politico o della cultura, esecuzioni di brani musicali, saggi
di ginnastica e l'inno nazionale cantato in
coro.
Alcuni Comuni o aziende di promozione
turistica possono permettersi anche i fuochi d'artificio; soprattutto sulle montagne
e sulle colline. I falò, usati per segnalare
la cacciata dei balivi stranieri avvenuta nel
XIV secolo, ricordano tale evento.
Di notte i bambini sfilano per le strade
recando lanterne di carta, rischiarate da
candele. Gli edifici pubblici e privati sono
decorati con le bandiere nazionali, cantonali e comunali che sono raffigurate anche sui
panini, appositamente preparati dai fornai.
Una festa rappresentativa si tiene anche
sul Rütli (Uri), presso il Lago dei Quattro
Cantoni, teatro leggendario del giuramento
accennato.
I festeggiamenti hanno assunto una forma
particolare alle Cascate del Reno, nei pressi di Sciaffusa. Dalla metà del XIX secolo,
la cascata viene illuminata nelle occasioni
speciali e dal 1920 anche (dal 1966 esclusivamente) il 1° agosto. Inoltre, è possibile
assistere a uno spettacolo pirotecnico che
attrae numerosi spettatori.
8
La Colonia Italiana è la più vecchia Associazione di Lucernaj
Cento anni al servizio degli emigranti italiani
Gli inizi: semplicità e spontanea solidarietà
La Colonia Italiana di Lucerna (C.I.L.), fondata nel 1909 da Don Carena, è la più vecchia
associazione italiana di Lucerna. Questo primo
aggregarsi di connazionali rispondeva ad un’esigenza molto sentita di solidarietà. Erano tempi
in cui gli italiani si sentivano stranieri. Non solo
la lingua creava barriere, ma anche la diffidenza
e la riluttanza degli svizzeri ad aprirsi ad altre
culture. Si apprende dai documenti che agli inizi
i soci erano più di 500. Don Carena si dimostrò
fin dall’inizio un fervido sostenitore di questo
sodalizio, perché fosse una vera centrale di
assistenza morale e sociale per i connazionali.
Non si dimentichi che allora le forme di presenza dello Stato erano formali e burocratiche. Non
c’era un Consolato, né un Sindacato. Sulla piazza del tempo i due protagonisti della promozione e dell’assistenza sociale per i nostri emigranti
erano la Missione Cattolica e la Colonia Italiana.
lettali delle Regioni
di provenienza, le
recite senza ambizione, pure espressioni di vitalità che si
comunicavano. Questa semplicità quasi
ingenua cominciava a piacere anche
agli svizzeri, che
cominciarono a creare le premesse per
un nuovo contatto
umano con gli stranieri.
Don Paolo Carena
La Casa d’Italia: tra delusioni e speranze
Già fin d’allora si affermava un’aspirazione: poter
disporre di una sede appropriata, di una casa per
gli italiani e di un Asilo dove poter accogliere i
bambini. La casa idonea sarà trovata più tardi,
ma con quanti sacrifici! Il 22 febbraio 1930 è una
data importante per la Colonia Italiana. Durante
una memorabile seduta del Consiglio Direttivo
vengono gettate le basi per l’acquisto di un immobile per la Casa d’Italia. Ma per insormontabili
difficoltà finanziarie si deve rinunciare al progetto.
Ciononostante, durante gli anni successivi, con
un’ampia propaganda fra i simpatizzanti, si arriverà a disporre di una cospicua somma, pari a fr.
62’943, da destinare a questo acquisto.
Questi ricordi restano ancora vivissimi nei
vecchi che vissero quei momenti. Fra Missione e Colonia non ci furono mai ombre di
concorrenza o conflittualità. Fu un’esperienza
umana e socio-culturale che rimane dignitoso
ed inattacabile valore civico e nazionale: una
pagina degna per la storia dell’emigrazione. Era
singolare lo spirito di autosufficienza e di autogestione che si diede questo sodalizio. C’era ben
poco di grandioso da fare. C’era da tenere le
fila di un contatto umano messo a dura prova.
Così s’inventavano spontanei incontri di persone
sole e di famiglie. Molti ricordano la semplicità
di certe serate piene di simpatia, di allegria
e di distensione. Un po’ di vino, i canti dia-
Ma già nel 1934 si fa pressione sulla Colonia
Italiana per un suo allineamento all’associazionismo di partito. È il periodo cupo del fascismo.
Si spiega perciò anche perché nel 1939 il Governo italiano acquista lo stabile alla Obergrundstrasse 92, dopo avere incamerato i faticati
risparmi donati generosamente dai connazionali
e raccolti dalla Colonia e dalla Missione. Un vero
esempio di fascismo reale che s’impone sui connazionali, anche all’estero.
Durante la seconda Guerra mondiale la Colonia
Italiana aveva praticamente cessato qualsiasi
attività. Molti italiani furono richiamati in patria
per combattere.
(1ª parte)
Galdino Molinari, presidente
e il Comitato Direttivo
Il direttivo della Colonia Italiana
9
Saluto alla comunità dell’uscente
presidente del Consiglio pastorale
Carissimi,
dopo quasi cinque anni lascio l’impegno di
Presidente del Consiglio Pastorale. In questi
anni ho visto passare tre missionari nella
nostra Missione. So che ciò è stato per alcuni
motivo di apprensione. Quando in una comunità, nell’arco di pochi anni, si susseguono
avvicendamenti di questo genere, qualcuno
può rimanerne sconcertato.
Il Signore, però, ci rassicura: “Non abbiate
paura. Non vi lascio soli.” Se vogliamo essere discepoli di Cristo, dobbiamo accettare e
soprattutto affrontare anche i momenti bui
della nostra esistenza. Significa fare una scelta radicale: scegliere Cristo come unico punto
di riferimento della nostra vita. Lo seguiamo
perché lo amiamo e perché abbiamo fondato
su di lui il nostro progetto di vita, convinti
della sua costante presenza.
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno
dato e continuano a dare il loro contributo,
perché la nostra comunità viva. Dai più piccoli
ai più maturi. Sono soprattutto i piccoli gesti
quotidiani, fatti con amore, che danno sapore
alla nostra vita di ogni giorno.
Ringrazio Orazio Piscitelli che assume l’incarico di guidare il Consiglio Pastorale. Gli auguro
tanta forza e pazienza, tra gli inevitabili alti e
bassi con cui si troverà confrontato.
Infine, prosegue anche il nostro itinerario
verso la fusione delle due Missioni di Lucerna
e Emmenbrücke. Continuerò a collaborare
in questo gremio. Desidero ringraziare Don
Mimmo per la fiducia e l’amicizia che mi
ha sempre dimostrato. Sono convinto che
insieme abbiamo intrapreso il cammino giusto. Sarà un segno per tutti, se un giorno
la Missione di Lucerna/Emmenbrücke non
conoscerà più divisioni, ma vivrà veramente
in fraterna comunione.
Pierluigi Molinari
La comunità di Lucerna-Hochdorf ha donato con gioia
19 aprile 26 aprile 3 maggio 10 maggio
Fondo della Missione
Offerta S. Giuseppe per la formazione di sacerdoti
Offerta per lavoro della Chiesa nei mass-media
Offerta per le attività del Gruppo Giovani
Un grazie di cuore a tutti!
Fr.
Fr.
Fr.
Fr.
Corpus Domini
Ore 09.00 S. Messa sul piazzale della chiesa dei Francescani
Ore 09.40 (circa) inizio processione
attraverso la città fino alla Hofkirche
Ore 10.30 (circa) benedizione davanti alla Hofkirche
10
343,15
346,15
303,50
251,50
Saluto del nuovo presidente
del Consiglio pastorale di Lucerna
“La messe è molta, ma gli operai sono pochi,
pregate, dunque, il Padre affinché vi mandi
operai”. Questa parola che il Signore rivolse
agli apostoli, allora, la rivolge oggi anche a noi.
Per me fu uno stimolo in più che mi portò a
mettermi al servizio della comunità, anche
provvisoriamente. All’inizio, con molto impegno, ma sempre fatto con dedizione e semplicità.
Grande fu la sorpresa quando mi chiesero se
volevo mettermi in lista per il consiglio pastorale. Anche se con molta perplessità, accettai
questa nuova sfida.
Forse questo mio impegno per la comunità di
Lucerna al Signore ancora non era sufficiente,
visto che mi volle anche nella pastorale di zona.
Mi sono sempre impegnato a svolgere questo
compito con entusiasmo e animo sincero,
consapevole che quello che seminiamo oggi,
lo raccoglieremo domani.
Un anno fa mi fu proposta anche la vice-presidenza, poiché al presidente Pierluigi Molinari non era possibile essere presente a tutte le
iniziative. Inoltre, la Missione si stava unendo
con quella di Emmenbrücke, quindi era più
che comprensibile
che qualcuno lo
affiancasse.
Alla fine di aprile
Pierluigi ha dato le
dimissioni da presidente del Consiglio
pastorale, e prendendomi in disparte mi ha chiesto
se volevo assumere quest’incarico.
Ho sempre confidato nell’aiuto del
Piscitelli Orazio
Signore e se mi ha
dato questo compito, mi darà anche la forza
per poterlo portare a termine.
Confido anche nell’appoggio e la comprensione della comunità di Lucerna e vi ringrazio
già da adesso.
Un grazie particolare a questo punto va al
presidente uscente, Pierluigi, per il suo prezioso contributo a sostegno della comunità.
Orazio Piscitelli
Preghiera: Il “Malaccio” ovvero “il Signor cancro”
Angeli e Santi
Demoni e Serpenti,
cos’è che canta e poi grida
e piange e poi stanca
dentro di me
nell’anima stracciata
eppure intatta
che ancora sogna e ancora spera?
Lui ti morde, ti abbranca;
ti punge, ti strizza,
poi ti lascia e t’illude,
ti accede una luce
e poi di colpo ti ricaccia nel buio,
ti accende una luce
e poi di colpo ti riacaccia nel buio,
ti acceca, ti strangola.
Ma tu non sai,
malefico mostro dalle cento facce,
non che anch’io ho mille teste e mille cuori
per piangere e disperarmi,
ma pure per sperare e per sognare
per progettare e far cantare l’anima.
Mi coglierai viva,
non mi arrendo,
ti affronto a viso aperto,
non ti darò la schiena,
non mi sorprenderai mai più,
non mi farai più piangere.
Mara Marchi-Bordonaro
11
Mara Marchi-Bordonaro
Anniversario di Matrimonio
Santo Sepolcro
La comunità ringrazia vivamente Sante
Grifo e Nicola del Tufo, artefici del Santo
sepolcro, nella chiesa di S. Pietro dello
scorso Giovedì santo.
Per i 25 anni di matrimonio porgiamo ai coniugi Donatella Amoroso e Donato Forte i nostri
più cordiali auguri che il Signore benedica ancora per tanti anni il loro amore.
Comitato Genitori Lucerna in collaborazione con il
Gruppo Giovani MMIX Lucerna e C.A.S.L.I
organizza una gita all’Europa Park
Domenica 7 Giugno 2009
Partenza:
dai parcheggi Inseli Lucerna alle ore 07.00
direzione Europa Park.
Ritorno:
Partenza ore 17.00 da Rust direzione Lucerna.
Costo:
Adulti
Ragazzi fino a 16 anni
Bambini fino a 3 anni
Fr. 80.Fr. 70.gratis
La quota comprende viaggio in pullman 1ª classe Hess Carreisen + entrata Europa Park, munirsi
di passaporto.
Per motivi organizzativi, annunciarsi entro il 3 giugno 2009.
Resp. Gruppo Giovani MMIX, Mancarella Marco 076 568 30 74
Mancarella Salvatore 041 210 30 74.
Il Comitato Genitori di Kriens organizza una serata con musica e teatro con i ragazzi del corso
d'italiano delle scuole medie, sabato 4 luglio alle 19.00 nell'aula di Obernau. Entrata libera.
Per ulteriori informazioni, potete contattare Giuseppina Napolitano allo 041 310 20 17.
12
Vita liturgica: Battesimii
Daniele Bombarda
Serena La Marca
Carlo Ludovico Giulini
di Paride e Annarita Bombarda
di Roberto e Maria Itri
di Tommaso e Ilaria Nardi
Il Signore benedica questi tre nuovi cristiani e li conservi nel vero amore.
Vita liturgica: Defuntii
Antonia Perego
La gioia più grande
per Antonia, erano
i suoi pronipoti: Roberta e Ivan che
lei definiva i suoi
angeli. La sua salute
dall’inizio dell’anno
è peggiorata fino al
29 aprile del 2009
quando un’emorragia celebrale se l’è
portata via per sempre.
La tristezza per noi tutti è grandissima. Avevamo una mamma meravigliosa sempre pronta
per tutti noi. Mamma, ci mancherai tanto, ma
per noi sarai sempre presente. Siamo sicuri
che adesso hai trovato la pace, insieme ai tuoi
cari nell’aldilà.
Antonia, partì a soli 19 anni dal Friuli per cercare lavoro in Svizzera. Dopo molte difficoltà
andò a lavorare presso il ristorante Orsini.
Lì conobbe Sergio che nel 1950 divenne suo
marito. Dalla loro unione nacquero 4 figli.
Purtroppo Alberto, il terzo figlio, nacque sordomuto e questo fece soffrire molto tutta la
famiglia. Anche la salute di suo marito Sergio
presto peggiorò, egli rimase invalido e Antonia
dovette lavorare per mantenere la famiglia.
Nel 1975 Sergio morì. Purtroppo la sorte si
accanì ancora una volta contro Antonia. Circa
6 anni fa le diagnosticarono un cancro alla
gola che le causò innumerevoli sofferenze.
Poi un altro grande dolore; suo figlio Mauro,
malato da tempo, muore il 16 aprile del 2008.
Suor Maria Clotilde di Noia
tra cui Lucerna, a Fino Mornasco (Como), Portogallo. Il suo ultimo Ministero Missionario fu tra
emigranti nel Centro di ascolto ‘’Scalabrini’’ e tra
i filippini a Reggio Calabria. Nel 2007 il Signore
decise di cominciare con lei una storia del tutto
particolare visitandola con una malattia incurabile, che la portò alla morte. Il lungo cammino
della malattia è stato per lei un periodo ‘’pieno
di Grazie’’ e di forte percezione dell’amore del
Signore verso di lei. Durante la sua malattia fu
assistita con tanto amore dalle consorelle e dai
parenti.
Inoltre ha ricevuto spesso la visita di alcuni confratelli e di altri sacerdoti. La frase che ripeteva
spesso era: “Nulla anteporre all’Amore di Cristo’’
e dal suo Testamento spirituale cogliamo: “So di
essere così unita con il Signore, che non cambierei il mio posto con nessun altro’’! Suor Maria
Clotilde affrontò con coraggio e serenità il 14
Marzo 2009, giorno della sua chiamata alla Vita
Eterna. A quanti l’hanno conosciuta chiediamo
una preghiera di suffragio e lei lo farà per noi.
Nata il 28.11.1937 a Macchia (Foggia)
Suor Maria Clotilde, fin da
bambina, ebbe un’aspirazione profonda ad una vita
di preghiera e di unione
con Dio. Infatti, il 30 gennaio del 1977 si consacrò
per la prima volta a Dio,
come Suora Missionaria di
S. Carlo Borromeo, scalabriniana, e il 30 gennaio
1982 definitivamente, con
i Voti perpetui. Ha compiuto gli Studi Teologici
alla Pontificia Università Gregoriana conseguendo il baccellierato in Teologia e successivamente
la Licenza in Teologia della Vita Religiosa, e della
spiritualità scalabriniana. Nel 1993 divenne
membro della comunità di Casa Provinciale, da
dove si assenta per brevi periodi in sostituzione
delle consorelle delle comunità della Svizzera,
13
POLITICA EUROPEA
di Marco Schmid
COSA HANNO A CHE FARE LE ELEZIONI PARLAMENTARI
DELL’UE CON LA CHIESA CATTOLICA IN SVIZZERA?
dottrina sociale cattolica. I Cattolici e
le Cattoliche europee, i Cristiani delle
altre confessioni
e tutte le persone
di buona volontà
hanno pertanto il
dovere di contribuire, mediante la loro
partecipazione
politica, alla pace
ed al bene comune.
Proprio la sfida proposta dalla crescen- Il francese, Robert Schute migrazione pro- man, fu uno dei padri fonveniente da tutto datori dell’Europa unita
il mondo richiede
delle soluzioni globali, a cui si può giungere
solo mediante una più stretta collaborazione
tra gli stati in Europa. E sebbene la Svizzera
non sia membro dell’Unione Europea, il suo
bene comune è strettamente connesso con
quello dell’Europa.
Pertanto c’è da sperare, che i numerosi migranti europei in Svizzera, in quanto “Voce
della Svizzera”, contribuiscano anch’essi al
bene comune della popolazione di qui e s’impegnino affinché venga promossa una politica
europea che sia fondata su principi cristiani.
Dal 5 al 7 giugno 2009 tutti i cittadini dei 27
stati membri dell’UE sono chiamati ad eleggere i loro rappresentanti per il parlamento
europeo a Bruxelles.
Cosa ha a che fare però questo evento con la
chiesa cattolica in Svizzera visto che la Svizzera non è membro dell’UE?
In base ai dati forniti dall’Ufficio federale di
statistica, in Svizzera vivono ben un milione di
cittadini dell’ UE e la maggioranza dei quali ha
diritto di voto in Svizzera.
Molti di questi cittadini europei provengono da
paesi che sono perlopiù di tradizione cattolica,
da ciò si può dedurre che gran parte di queste
persone fa parte della chiesa cattolica.
Concretamente possiamo qui menzionare i
cattolici di lingua tedesca e francese, che sono
integrati nelle parrocchie locali, così come gli
Italiani, gli Spagnoli, i Portoghesi, ma anche
i Cechi, gli Slovacchi, i Polacchi, Sloveni, gli
Ungheresi, che hanno delle proprie comunità
linguistiche (le Missioni).
A causa dell’immensa sofferenza e della
distruzione materiale provocate da entrambe
le guerre mondiali in Europa negli anni 40 è
cresciuto il bisogno di assicurare una pace
durevole. Il ministro degli esteri francese di
allora, Robert Schuman, come Cristiano si è
fortemente impegnato per questa pace, e ha
contribuito essenzialmente alla nascita della
comunità europea odierna.
Alla fine degli anni 80 è caduta poi anche la
cortina di ferro che aveva a lungo diviso in due
il nostro continente.
Partendo da questo sviluppo pacifico degli
ultimi decenni, la COMECE (Commissione
delle Conferenze episcopali della Comunità
europea) ha definito in una delle sue ultime
dichiarazioni, l’Unione europea come un “progetto di speranza”, senza tuttavia tralasciare
che essa deve lottare contro alcune difficoltà.
Affinché questo “progetto europeo” possa
essere in grado di affrontare le sfide del
tempo di oggi, è necessario promuovere una
politica, che tenga conto della dignità della
persona e del bene comune, in conformità alla
Marco Schmid, MIGRATIO
Marco Schmid è il direttore nazionale di
MIGRATIO, che è la Commissione della
Conferenza dei Vescovi Svizzeri per le
migrazioni.
Questa istituzione si prende cura dei bisogni religiosi e pastorali dei migranti.
Assicura l’assistenza pastorale agli stranieri, mediante preti e laici.
Crea le condizioni strutturali per la convivenza di persone di diversa origine.
14
IL COM. IT. ES. INFORMA
di Alberto Grilli
Consolato Generale d’Italia
Zurigo
Referendum Giugno 2009 - Informativa sul voto all'estero
Con Decreti del Presidente della Repubblica in data 30 aprile 2009 sono state indette per
il 21 e 22 giugno 2009 le votazioni per tre referendum popolari abrogativi. In Italia
le votazioni si svolgono presso i seggi istituiti nei Comuni di residenza domenica 21 Giugno
(dalle ore 8 alle ore 22) e di lunedì 22 Giugno (dalle ore 7 alle ore 15). All’estero, i cittadini italiani ivi stabilmente residenti, iscritti nelle liste elettorali della Circoscrizione
estero, possono partecipare alle elezioni votando PER CORRISPONDENZA.
A ciascun elettore residente nella circoscrizione del Consolato di Zurigo, che non abbia
optato per il voto in Italia, l’Ufficio consolare provvede a spedire per posta entro
mercoledì 3 giugno un PLICO contenente: un foglio informativo che spiega come votare,
il certificato elettorale, le tre schede elettorali di colore diverso per ciascun quesito referendario, una busta piccola completamente bianca che dovrà contenere le schede votate, una
busta più grande già affrancata recante l’indirizzo dell’Ufficio consolare di Zurigo.
L’elettore, utilizzando la busta già affrancata e seguendo attentamente le istruzioni
contenute nel foglio informativo, dovrà spedire SENZA RITARDO le schede elettorali
votate, in modo che arrivino al Consolato entro - e non oltre - le ore 16 di giovedì
18 giugno.
Il voto è personale e segreto ed è fatto divieto di votare più volte e di inoltrare schede per
conto di altre persone. Chiunque violi le disposizioni in materia elettorale, sarà punito a
norma di legge.
L’elettore che alla data di domenica 7 giugno non avesse ancora ricevuto il plico
elettorale, potrà rivolgersi al Consolato per verificare la propria posizione elettorale e
chiedere eventualmente un duplicato.
Per informazioni telefoniche, i cittadini italiani residenti nei Cantoni ZH, SH, GL, ZG, SZ,
LU, UR, OW, NW possono contattare l’ufficio elettorale del Consolato Generale d'Italia in
Zurigo ai seguenti numeri: 044 286 61 00 / 044 286 62 41. Da domenica 7 fino a giovedì
18 giugno l’ufficio elettorale sarà aperto anche di domenica e lunedì (ore: 10:00 / 14:00).
INFORMAZIONI DETTAGLIATE SONO INOLTRE DISPONIBILI SUL SITO www.esteri.it e su
quello del Consolato www.conszurigo.esteri.it
15
INFORMAZIONI SOCIALI
di Gaetano Vecchio
CAPITALE DELLA CASSA PENSIONE
LASCIANDO LA SVIZZERA
nali tra enti assicurativi e persone, agevolando il
contatto tra gli uffici esteri e gli istituti di previdenza in Svizzera.
Il Fondo di garanzia, inoltra la richiesta all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) in
Italia e verifica contemporaneamente se a nome
della persona interessata sono stati annunciati
all’Ufficio centrale del 2° pilastro altri capitali
della previdenza professionale. L’INPS, dal canto
suo, accerta (in genere 90 giorni dopo la notifica di partenza presso le autorità competenti in
Svizzera) se l’interessato è obbligatoriamente
assicurato in Italia sotto qualsiasi forma e ne da
comunicazione al Fondo di garanzia che a sua
volta informa per iscritto, di tale verifica, l’interessato e l’istituto di previdenza che gestisce il
capitale.
Se viene constatato che in Italia il richiedente
non è assicurato obbligatoriamente, il competente istituto di previdenza può versare all’interessato l’intero capitale, nella misura in cui siano
soddisfatti tutti i presupposti per un pagamento
in contanti.
Qualora invece una persona lascia definitivamente la Svizzera e inizia subito un’attività
lavorativa in Italia (o in uno dei Paesi UE o
AELS), non è possibile il pagamento in contanti
del capitale concernente la parte obbligatoria,
ma sarà possibile riscuotere la parte eccedente
l’obbligatorietà. Occorre allora comunicare al
competente istituto di previdenza dove deve
essere trasferito il capitale della parte obbligatoria accumulato fino a quel momento.
Si ha così la possibilità di aprire un conto di
libero passaggio presso una banca in Svizzera
oppure di istituire una polizza di libero passaggio
presso un’assicurazione. Se non viene comunicata questa scelta al competente istituto di
previdenza, il capitale verrà trasferito all’Amministrazione dei conti di libero passaggio presso
la Fondazione dell’Istituto collettore LPP, che ha
sede a Zurigo.
In questo caso, è bene comunicare all’Istituto
collettore tutti gli eventuali cambiamenti di indirizzo in quanto il nuovo conto frutta interessi che
l’Istituto stesso comunicherà periodicamente.
Non appena viene raggiunta l’età pensionabile
ordinaria, sarà possibile prelevare in contanti il
capitale con l’aggiunta naturalmente degli interessi maturati
Sollecitati da diverse richieste di informazione,
torniamo volentieri sulla previdenza professionale, più comunemente conosciuta come cassa
pensione. Secondo il diritto europeo, al termine
dell’assicurazione obbligatoria in uno Stato, i
contributi versati non possono essere rimborsati
se l’interessato è ancora assoggettato all’assicurazione obbligatoria in un altro Stato membro
dell’Unione Europea (UE) o dell’Associazione
Europea di Libero Scambio (AELS). In virtù di
questo principio, nell’ambito dell’Accordo sulla
libera circolazione delle persone firmato da Svizzera ed UE ed entrato in vigore dal 01.06.2002,
la possibilità di versare in contanti il capitale
della previdenza professionale è stata limitata e
tale restrizione è ormai in vigore dal 01.06.2007
Pertanto, da questa data, il pagamento del capitale accumulato nella cassa pensione non è più
ammesso se sussistono determinate condizioni.
Da tenere comunque presente che, se il capitale
cui ha diritto una persona deriva in parte dalla
previdenza obbligatoria e in parte dalla previdenza sopraobbligatoria, la restrizione si applica
unicamente alla prestazione della previdenza
obbligatoria.
Ma cosa deve fare una persona che rientra
definitivamente in Italia e, non avendo ancora
maturato un evento assicurato di invalidità o di
vecchiaia (regolare o anticipata), intende riscuotere il capitale accumulato nella cassa pensione?
Attraverso il datore di lavoro bisogna innanzitutto annunciarsi all’istituto di previdenza che
gestisce il conto pensionistico e a cui bisogna
far pervenire un attestato attraverso il quale si
conferma di non svolgere in Italia un rapporto
di lavoro regolarizzato e non si è pertanto soggetti al pagamento obbligatorio dei contributi
previdenziali.
Per ottenere questo attestato, la persona interessata (anche tramite uno degli uffici del Patronato ACLI o del Patronato di propria fiducia) può
presentare, mediante un apposito formulario, la
richiesta di accertamento dell’obbligo assicurativo in Italia. Il formulario va inviato al “Fondo
di garanzia LPP” (LPP: Legge sulla Previdenza
Professionale) che ha sede a Berna e che, nel
quadro dell’Accordo sulla libera circolazione, è
l’Organismo di collegamento per il settore della
previdenza professionale e funge così da intermediario negli scambi d’informazioni internazio-
16
L’ASILO “AL PONTE” CHIUDE I BATTENTI
Con la fine di luglio 2009 l’Asilo “Al Ponte” dopo 44
anni di vita e di servizio a numerosissime famiglie
di diverse nazionalità, chiude i battenti. Non è stata
una scelta libera, ma imposta dalle autorità cantonali per salvare la cittadina di Emmen dalle alluvioni,
che negli ultimi anni si sono fatte sempre più frequenti. Il 15 maggio del lontano 1965 iniziò l’Asilo
“Al Ponte” con un servizio a pochi bambini italiani,
sotto la guida della signorina Maria Peretti, coadiuvata da una signora come aiuto in cucina. Un anno
dopo venne la signorina Alma Trigatti a dare man
forte, poiché il numero dei piccoli ospiti aumentava.
Il primo settembre del 1966 fu fondata la Missione
Cattolica Italiana di Emmenbrücke-Seetal ed Entlebuch. La Missione non avendo alcun locale a disposizione, accolse ben volentieri la proposta dell’allora
direttore della Viscosuisse, Fritz von Goumens, di
usare il baraccato del Centro “Al Ponte”, come inizio,
non solo a favore dell’Asilo, ma anche della Missione. In questione c’era il fatto di chiarire chi avrebbe
assunto la responsabilità del funzionamento. Il
nuovo Missionario accettò codesta funzione, nonché
il debito esistente di Fr. 5’000. Da quel momento
inizia il sogno di avere un Centro per la Missione,
che venne posta sotto la benevole protezione del
“Papa buono”, “Papa Giovanni XXIII”, che piano
piano diventa realtà.
Nell’arco di pochi anni, con la collaborazione di tanti
amici: dell’allora Commissione per la pastorale degli
stranieri, di qualche Kirchgemeinde e di numerosi
nostri connazionali, ri realizzò quello che è il Ponte
oggi: un luogo d’incontro, una casa per grandi e
piccoli. Tutto fu costruito ed in seguito ampliato per
dare spazio ai piccoli ospiti, alle famiglie, ai giovani,
e a tutta la comunità di Missione. Sono migliaia i
bambini che hanno trascorso mesi ed anni al “Centro Al Ponte”. Di grande rilievo fu l’introduzione
dell’insegnamento della lingua locale, che facilitò
l’inserimento nella scuola dell’obbligo, tutto ciò per
impedire che i bimbi stranieri partissero svantaggiati rispetto ai coetanei svizzeri. Negli anni ‘70
vennero le Suore Minime della Passione di Cosenza
per assumere la conduzione dell’Asilo. I bambini
numericamente aumentavano, così pure le nuove
etnie con diverse lingue, ed il personale esistente
era insufficiente. Prima di concludere, vorrei ringraziare tutte quelle persone (anche se non riesco a
nominarle tutte per mancanza di spazio) che hanno
lavorato con passione per rendere bella la vita dei
piccoli ospiti durante questi 44 anni. Maria Peretti,
per prima, che ha fatto tanti sacrifici ed ha dato i
suoi migliori anni, le revederende suore, la defunta
Suor Marcellina, Suor Serafica, Suor Paolina, Suor
Valeria, Suor Rosanna. Un grazie riconoscente a
quelle persone che hanno collaborato per un breve
periodo, penso alle insegnanti di lingua tedesca, e
tutto il personale ancora oggi attivo fino alla chiusura.
Un vivo grazie va al Curatorium ed a tutti i Presidenti
che si sono succeduti. Per ultimo alla signora De
Luca Rosetta, che con tanta passione ed interesse
guida l’asilo fino alla chiusura e ancora lotta per una
nuova apertura. Peccato, che molte persone, che
avrebbero potuto in qualche maniera salvare questa
opera sociale, si siano lavate le mani tra gli innocenti. Sono però certo che, ciò che è buono ed utile per
tante famiglie, troverà una soluzione. Auguri!
Don Leandro Tagliaferro
ADDIO
Addio, Asilo, Addio,
piccola casetta, ma dolce idillio
di te non potrò scordare,
benché la ruspa verrà a spianare.
Di tavola fosti costruita
non dimenticare potrò per tutta la vita.
Tavola dopo tavola, mattone dopo mattone,
come si costruisce una canzone.
Sei cresciuta in tanta semplicità
lontana dai bagordi di città.
Tra il fango ed il verde dei prati
si sono inseguiti i sogni desiderati.
I bimbi, voci di gioie e pianti
li hai sentiti tutti quanti,
forse per qualcuno era esibizione,
ma, tra queste mura quanta confusione.
Tu accogliesti il dolore della madre
che priva del figlio, piangeva lacrime amare.
Tu le donasti pace, conforto e
speranza per continuare.
Fosti consolazione per ogni mamma
che il lavor rendeva la sua vita grama,
quel che giorno dopo giorno soffriva
di tanto dolor fu mai priva.
Ma questo si sa, il vilan denar
non si guadagna se non in fedeltà.
L’emigrante lo ha subito in quantità.
Ma ... Oh sì, nella vita quanta viltà.
Sono ormai padri e madri, guardali son belli
questi tuoi figli cresciutelli
I lor figliol accogli ancor
fino al dì del tuo tracol.
Tra le tue mura voci canore di bimbi sognanti,
nonché voci canore di grandi amanti,
questi ragazzi suonano e cantano in cor:
“Laudato sii... mi Signor”.
Sì, o mi Signor, è con voce accorata
per codesta soluzione così ingrata,
ovunque siano questi figli tuoi, ti prego,
tu che tutto puoi, benedicili, Signor.
17
Maria Peretti
CHIARIMENTI E... APPROFONDIMENTI
a cura di Don Mimmo
FUGGI, TACI, TROVA LA CALMA ... CONSIGLI PER LE VACANZE
Si racconta che un monaco, Arsenio, nella su
ricerca di una vita sensata, pregava Dio con
insistenza: “Mostrami Signore, il cammino
della salvezza”. Venne a lui una voce che diceva: “fuggi, taci, trova la calma”. Così Arsenio
fuggì nel deserto, si esercitò al silenzio e cercò
la pace nella solitudine. Potrebbero essere
anche per noi tre sagge regole spirituali che
aiutano a fare le ferie migliorando la qualità
della vita tutta intera. Vediamo un pò.
FUGGI. Andare in vacanza significa allontanarsi da dove normalmente si vive: si parte,
si fa un viaggio... Lasciare il luogo in cui
si vive abitualmente è un atto importante:
significa affermare che il luogo in cui si vive
non basta, che desideriamo altri luoghi, che
vogliamo “uscire”. Ma tutto questo significa
anche lasciare il lavoro e tutto ciò che normalmente riempie la nostra giornata. Infatti oggi
tutti sono così occupati, tutti corrono, nessuno
ha mai tempo. Partire per le vacanze è anche
prendere le distanze dal lavoro ed essere
capaci di riposare, di relativizzare la propria
attività. Qualsiasi sia il lavoro che facciamo,
è importante che ce ne distacchiamo per un
certo tempo proprio per interrogarci sul nostro
rapporto tra noi e il lavoro e il compito svolto
nella vita. Le vacanze inoltre ci devono aiutare
a migliorare i rapporti, a porci domande sul
significato e sulla qualità dei nostri rapporti,
sui nostri affetti, per evitare di farli finire nelle
abitudini. Ma fuggire non vuol dire disprezzare
la vita bensi cura, sollecitudine, perché ogni
giorno sia occasione di rapporti autentici e
fecondi.
parole non sembrano più capaci
di creare relazioni, di generare comunione;
sembrano ormai
non aver più
peso, quando
addirittura non
risultano cariche
di violenza. Ecco
allora le vacanze come occasione di fare silenzio, di abitare il silenzio, di vivere il silenzio. Al
mattino presto, al mare come in motagna o in
altre luoghi di villeggiatura, è possibile trovare
spazi solidi dove il silenzio è non solo possibile
ma aiutato dalla natura stessa. Senza il silenzio che vacanze possono mai essere? Il silenzio ci insegna a parlare, ci insegna a discernre
il peso delle parole, porta ad interrogarci su
quanto abbiamo detto o sentito, nessun mutismo, ma quel silenzio che restituisce a ogni
parola un significato, che impedisce ai suoni
di diventare rumore, che trasforma il sentito
dire in ascolto. Il silenzio affina lo sguardo,
l’udito, il tatto...
TROVA LA CALMA è frutto del distacco e
del silenzio ma é anche un atteggiamento
che va assunto consapevolmente; il riposo ha
qui il suo significato primario di rinfrancarsi
dalle fatiche, ma per essere autentico non
può separarsi dal trovare la calma e la pace
e dal ricercare la ricolciliazione: tra noi e la
nostra vita, tra noi e gli altri, tra noi e i nostri
enigmi... Il riposo è occasione per pensare in
grande, all’amare contemplando l’amore di cui
siamo oggetto e l’amore che può sbocciare dal
nostro cuore. È un’esigenza fondamentale che
molti oggi cercano di colmare con tecniche
distensive e di rilassamento, coltivando l’autostima e l’amore di sé. Ma nessuno tecnica
può riuscire là dove non si è capaci di trovare
pace in se stessi, dove non si vuole faticare
per discernere nel profondo del cuore cosa
impedisce all’amore di sbocciare.
TACI, fai silenzio. Consiglio controrrente e
prezioso nel mondo assordante in cui viviamo
oggi, in cui il silenzio costituisce un problema ecologico, una stirpe in via di estinzione:
siamo inondati di parole, messaggi, suoni,
riumori, in tutto l’arco della giornata e anche
di notte. Tutti dicono di volere il silenzio, anche
se una volta raggiunto, questo incuta paura,
desta angoscia, come se fosse vuoto, assenza. Purtroppo oggi percepiamo che la comunicazione è gravemente malata. Le nostre
Buone vacanze a tutti
Don Mimmo
18
VITA LITURGICA
BATTESIMI
Sono divenuti figli di Dio e membri della comunità atraverso il Battesimo:
De Maio Gerardo Giuliano
di Cennamo Claudio e De Maio Rosina
Gatti Ivan
di Rino e Saccomando Letizia
Vargas Baca Rosamaria Indira di Yaime Antonio e Stranieri Franca
Mazzotta Esther
di Giuseppe e Arcuri Angela
Henseler Alessio
di René e Scura Manuela
Britschgi Flavio Cristiano
di Ruedi e Lombardo Monica
Rinaldi Alessio
di Sandro ed Armetta Elisa
Ai nuovi cristiani auguriamo di poter ascoltare presto la parola del Signore, ai genitori e padrini
di essere per loro un modello di vita cristiana. Il Signore li benedica e li conservi nel vero amore.
LA COMUNITÀ DI EMMENBRÜCKE-SURSEE HA DONATO CON GIOIA
Eccovi le offerte raccolte nelle celebrazioni domenicali e festive:
Data
Finalità
19.04.2009
Progetti missionari
26.04.2009
Formazione di sacerdoti
03.05.2009
Chiesa nei mass-media
10.05.2009
Coro “Le note libere”
Grazie di cuore per la vostra fraterna e solidale generosità!
Colletta
Fr. 299,50
Fr. 536,65
Fr. 659,30
Fr. 673,65
POMERIGGIO DI RIFLESSIONE, DOMENICA 7 GIUGNO 2009
AL CENTRO ARCHE DI DAGMERSELLEN
Programma:
Ore 14.30 Caffè con dessert
Ore 15.00 Inizio della riflessione.
Ore 17.00 santa Messa presso la chiesa parrocchiale di Dagmersellen
Tematica: La vocazione alla vita di speciale consacrazione, sull’esempio
di suor Elena, fondatrice delle Suore Minime della Passione.
50.ESIMO ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO
Hanno festeggiato le loro nozze d’oro, vale a dire il loro 50.esimo
anniversario di matrimonio, circondati dal calore e dall’affetto dei figli,
parenti ed amici:
i coniugi ANTONIO & ANGELA SCATURRO
La nostra comunità parrocchiale porge i migliori auguri ai festeggiati, nella speranza che il Signore li possa conservare ancora a lungo uniti ed in buona salute.
CARISSIMI LETTORI,
A CAUSA DI UN IMPREVISTO DELL’ULTIMO MOMENTO, NELLA “FIAMMA” DI MAGGIO NON
È STATA INSERITA LA POLIZZA DI VERSAMENTO. CI SCUSIAMO CON TUTTI VOI PER
TALE INCONVENIENTE, A CUI ABBIAMO RIMEDIATO IN QUESTO NUMERO. SIN D’ORA, VI
DICIAMO GRAZIE PER IL VOSTRO GENEROSO SOSTEGNO.
DON MIMMO
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Appuntamenti della Parrocchia Cattolica
Italiana di Emmenbrücke - Sursee
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2
Lu
Ma
GIUGNO 2009
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30
LUNEDÌ DI PENTECOSTE
Ore 14.00 Inizio Gruppo dei pensionati Al Ponte. Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte
18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA. Ore 20.00 Gruppo liturgico Al Ponte
Me Ore
Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte. Ore 14.30 Centro diurno a Sursee
Gio Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee
Ve
17.00 Centro Al Ponte: verifica e programmazione (con agape) per i Consigli pastorali di
Sa Ore
Emmenbrücke, di Sursee, di Reiden
SANTE MESSE: ore 9.30 a santa Maria, ore 11.15 a Littau (Battesimi)
Giornata di riflessione a Dagmersellen
Do
Ore 14.30 riflessione Salone Arche, ore 17.00 santa Messa (chiesa parr.)
Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee
Ma Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte
Me Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte. Ore 14.30 Centro diurno a Sursee
CORPUS DOMINI - UNICA SANTA MESSA con processione insieme alla Comunità svizzera di sta Maria
Gio Ore 9.15 inizio della processione dalla chiesa di sta Maria con i bambini di prima comunione.
Ore 9.30 inizio S. Messa sul piazzale dell'Altersheim Herdschwand.
Ve Ore 19.30 incontro giovani a Reiden
Sa SANTE MESSE: ore 17.00 a Sursee, ore 18.30 a Reiden (saletta meditazione)
Do SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau
Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee
14.00 Gruppo dei pensionati Al Ponte. Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte
Ma Ore
Ore 18.30 Gruppo Diaconia Al Ponte
Me Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA. Ore 20.00 Centro di ascolto a Dagmersellen
Gio Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee. Ore 20.00 Centro di ascolto a Buttisholz
Ve Ore 19.00 Gruppo manifestazione - Centro Al Ponte
Sa SANTE MESSE: ore 17.00 a Sursee, ore 18.30 Buttisholz (saletta Mühle) - Festa dei giovani Al Ponte
Do SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau - Pomeriggio: PELLEGRINAGGIO ZONALE A Mariastein
Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee
Ma Ore 14.00 Gruppo dei pensionati Al Ponte.
18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA. Ore 20.00 Centro di ascolto a Reiden
Me Ore
Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte. Ore 14.30 Centro diurno a Sursee
Gio Ore 20.00 Centro di ascolto a Wauwil. Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee
Ve
MESSE: ore 17.00 a Sursee con Benedizione auto / Autisti
Sa SANTE
Centro Al Ponte: incontro di formazione cristiana 9.00 - 14.00
MESSE: Ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau
Do SANTE
Ore 9.30 a Reiden: Prima sta Messa di Hans Peter - Pfarreikirche
Lu Ore 19.45 Prove della Corale. Ore 19.45 prove Coro di Sursee
Ma Ore 14.00 Gruppo dei pensionati Al Ponte. Ore 20.15 Gruppo giovanile Al Ponte
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LUGLIO 2009
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Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA - Ore 20.00 prove Le Note Libere Al Ponte
Ore 14.30 Centro diurno a Sursee
Gio Ore 14.00 incontro dei pensionati a Sursee
Ve
MESSE - ore 17.00 Chiesa parrocchiale di Sursee (animazione Coro di Sursee) - ore 18.30
Sa SANTE
a Dagmersellen (cappella Eiche)
SANTE
ore 10.00 UNICA STA MESSA - Centro AL PONTE con BENEDIZIONE
Do AUTO / MESSE:
AUTISTI - CORALE
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Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA
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Gio
Ve
Sa
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Gio
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Sa
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SANTE MESSE - ore 17.00 a Sursee
SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau
Ore 18.30 SANTA MESSA A SANTA MARIA
SANTE MESSE - ore 17.00 a Sursee (ultima sta Messa prima delle vacanze)
SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria, ore 11.15 a Littau
SANTE MESSE NEL PERIODO ESTIVO LUGLIO - AGOSTO 2009
SABATO 25 LUGLIO: ore 17.00 Sta Messa a Sta Maria (in due lingue)
DOMENICA 26 LUGLIO: ore 10.00 Sta Messa a Littau (in due lingue)
SABATO 1 AGOSTO: ore 17.00 Sta Messa a Sta Maria (in due lingue)
DOMENICA 2 AGOSTO: ore 10.00 Sta Messa a Littau (in due lingue)
SABATO 8 AGOSTO: ore 17.00 Sta Messa a Sta Maria (in due lingue)
DOMENICA 9 AGOSTO: ore 10.00 Sta Messa a Litta (in due lingue)
SABATO 15 AGOSTO - Festa dell’Assunta:
UNICA STA MESSA ore 10.00 - Chiesa di sta Maria (in due lingue)
DOMENICA 16 AGOSTO
SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria; ore 11.15 a Littau
DOMENICA 23 AGOSTO
SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria; ore 11.15 a Littau
SABATO 29 AGOSTO S. MESSA AL KLOSTER DI SURSEE, ORE 17.00
DOMENICA 30 AGOSTO
SANTE MESSE: ore 9.30 a sta Maria; ore 11.15 a Littau
SABATO 5 SETTEMBRE
SANTE MESSE: ore 17.00 Kloster di Sursee; ore 18.30 a Reiden
DOMENICA 6 SETTEMBRE - Festa parrocchiale di S. Maria
Ore 10.00 UNICA SANTA MESSA (in due lingue) - Chiesa di sta Maria - Emmenbrücke
Don Mimmo sarà in vacanza dal 21 Luglio all'11 Agosto
Il nostro segretariato resterà chiuso dal 3 Agosto al 12 Agosto
Per urgenze chiamare a don Leandro (079 651 13 2)
o alle nostre Suore (041 2605364)
oppure alla Parrocchia svizzera di sta Maria (041 267 07 90)
o di Littau (041 259 01 80)
BUONE VACANZE A TUTTI
don Mimmo e i collaboratori
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DEFUNTI
 PAOLO BALSAMO
Nato il 13.04.1927 a Castelvetrano (Trapani)
Nel 1955 Paolo Balsamo si sposò con Giuseppa Caradonna e da questo matrimonio nacquero due figli: Giuseppe nel 1955 e Francesca nel 1962.
Nel 1956 Paolo emigrò in Svizzera e qui vi rimase fino al giorno del suo decesso avvenuto l’11 maggio 2009, presso l’abitazione di sua figlia.
In Svizzera lavorò sempre presso la ditta Marti. Paolo aveva un buon carattere.
Era una persona molto allegra, affabile e generosa. Il suo grande desiderio
era quello di rientrare per sempre in Italia; effettivamente dopo il suo pensionamento trascorreva diversi mesi dell’anno insieme con sua moglie presso il suo caro paese
d’origine. Da tre anni a questa parte Paolo si era ammalato sempre di più fino a quando, nel
sonno, si è addormentato per sempre a questa vita terrena per risvegliarsi alla vita eterna. Il
Signore consoli i suoi cari addolorati per la grave perdita.
“UNA LACRIMA PER I DEFUNTI EVAPORA, UN FIORE SULLA TOMBA APPASSISCE, UNA
PREGHIERA, INVECE, ARRIVA FINO AL CUORE DELL’ALTISSIMO” (Sant’Agostino)
CONSUNTIVO FINANZIARIO DEL BOLLETTINO “FIAMMA” PER IL 2008
Eccovi di seguito i dati inerenti all’esercizio finanziario 2008 di FIAMMA:
ENTRATE
Contributo della Migrantenseelsorge
Entrate pubblicitarie
Contributi dei lettori “FIAMMA”
Contributo Dipartimento Editoria
TOTALE ENTRATE
Fr. 22’000
Fr. 11’500
Fr. 13’492
Fr. 7’363
Fr. 54’355
USCITE
Costo tipografia per stampa Fr. 37’383
Spese di spedizione
+ tasse postali
Fr. 7’824
TOTALE USCITE
Fr. 45’207
Grazie al vostro prezioso contributo come lettori, anche nel 2008, siamo riusciti a coprire le considerevoli spese di stampa e di spedizione postale. Continuate a sostenerci anche quest’anno! Grazie!
Un doveroso ringraziamento spetta anche ai tanti collaboratori, che s’impegnano, gratuitamente,
al servizio della nostra comunità cattolica italiana, preparando gli articoli da pubblicare e facendoli
giungere puntuali in redazione.
BENEDIZIONE AUTISTI PRIMA DELLE VACANZE ESTIVE
Come da tradizione per noi migranti, anche quest’anno desideriamo benedire gli autisti prima
della partenza per le tanto agognate vacanze estive. Pertanto,
Sabato, 27 giugno 2009, alle ore 17.00, Chiesa dei Cappuccini, Sursee
&
Domenica, 5 luglio 2009, alle ore 10.00, unica Santa Messa al Centro
“Al Ponte” di Emmenbrücke
a conclusione delle liturgie, don Mimmo inviterà tutti gli autisti a recitare
una preghiera e li benedirà prima del grande viaggio, che li condurrà nei
luoghi d’origine o in quelli di villleggiatura. Inoltre, dopo la benedizione
verrà servito l’aperitivo. Ci permettiamo di rammentare a tutti gli autisti che oltre alla benedizione del Signore occorre anche tanta prudenza ed attenzione nella guida da parte loro.
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Nuovo Ordinamento del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen
OGNI CAMBIAMENTO È ANCHE UN‘OPPORTUNITÀ
Il nuovo Ordinamento del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen ha
passato oramai tutti gli ostacoli ed è
pronto per l’approvazione. Sarà in votazione il 30 agosto 2009. Se gli elettori
l’approveranno Emmen sarà la seconda
città del canton Lucerna, ad avere un
parlamento.
Perchè un nuovo Ordinamento?
Il primo gennaio 2005 è entrata in vigore
la nuova legge cantonale sui Comuni ecclesiastici (Kirchgemeinden). Al contrario della
vecchia legge che regolava anche l’organizzazione delle chiese, la nuova legge non lo
prevede, allo stesso tempo il sinodo della
Chiesa del canton Lucerna (Landeskirche)
è stato incaricato di emanare una propria
legge per regolare i Comuni ecclesiastici
(Kirchgemeinden). Cosa che naturalmente
il sinodo verso la fine del 2007, dopo molte
discussioni e accorgimenti, ha approvato
all’unanimità.
La stessa legge è entrata in vigore il primo
gennaio 2008. A questo punto il Consiglio
amministrativo del Comune ecclesiastico
di Emmen (Kirchenrat), dopo un’attenta
analisi della nuova legge decide che non ha
senso rivedere il vecchio Ordinamento del
lontano 1974, ma forma una commissione affinché faccia un nuovo Ordinamento,
che tenga naturalmente conto della nuova
legge in vigore. Dopo alcuni mesi di lavoro il
nuovo ordinamento approvato dal Consiglio
amministrativo del Comune ecclesiastico
di Emmen (Kirchenrat) è stato mandato in
visione alle associazioni interessate (Consiglio pastorale, Associazione donne, partiti
politici, ecc.) per una presa di posizione.
La grossa novità del nuovo Ordinamento è,
come già detto, l’istituzione di un parlamento del Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde)
di Emmen, formato da 24 membri.
In compenso il Consiglio amministrativo del
Comune ecclesiastico di Emmen (Kirchenrat)
è ridotto da nove a cinque membri.
Con questo provvedimento le responsabilità ma anche i compiti sono ripartiti tra più
persone. Questo significa anche più risorse
umane e più idee a disposizione della comunità cattolica di Emmen.
Molto probabilmente l’organizzazione cattolica in Svizzera è unica al mondo. Da una
parte c’è la diocesi con il vescovo come
capo spirituale di tutte le parrocchie del suo
territorio, dall’altra parte ci sono i Comuni
ecclesiastici (Kirchgemeinden) responsabili
di tutte le cose terrene, di cui una chiesa ha
bisogno per funzionare. Per questo un Ordinamento regola solo la parte amministrativa delle chiese e non quella spirituale che
naturalmente spetta al vescovo. I Consigli
amministrativi dei Comuni ecclesiastici (Kirchenrat) hanno il compito di reperire i mezzi
da mettere a disposizione delle parrocchie,
affinché queste possano essere al servizio
della comunità cattolica.
Affinché il Comune ecclesiastico (Kirchgemeinde) di Emmen possa svolgere al meglio
il suo lavoro al servizio della comunità cattolica in generale e di Emmen in particolare
invito tutti i cattolici residenti a Emmen /
Emmenbrücke, quindi anche la comunità italiana, ad approvare il nuovo Ordinamento e
di conseguenza a mettere un SI sulla scheda
elettorale.
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Donato Saturnino
Presidente del Comune ecclesiastico
(Kirchgemeinde) di Emmen
I PENSIONATI VISITANO LE SUORE DEL MONASTERO DI ESCHENBACH
Quando nel mio paese d’origine, un bel mattino si diffuse la
notizia che una certa giovane residente in paese sarebbe diventata “Suora in un monastero di clausura”, il primo commento
della gente che la conosceva fu: perché una ragazza così bella,
simpatica, vivace si rinchiude in un convento per tutta la vita...
In missione, a servizio del prossimo, in Africa, questo sì, ma
così no, una vita sprecata.
Talvolta un ragionamento simile lo abbiamo fatto anche noi! La
risposta giusta ce l’hanno data le Suore Cistercensi del Monastero di Eschenbach, dove il gruppo pensionati, martedì, 21.04.2009 è stato in visita. Il presidente
Olivo dopo aver preso contatto con la madre Badessa e con tutti i nostri bravi autisti, organizza
questo incontro. Don Mimmo celebra l’Eucaristia nella cappella del Monastero, in seguito il Padre
spirituale della Comunità, in un buon italiano, ci informa sulla fondazione di questo ordine, sulla
loro spiritualità che ha per motto: “Ora et labora” (prega e lavora), che risale a San Benedetto da
Norcia. Dopo visitiamo parte del Convento (dove è consentito, perché sono di clausura stretta)
visitiamo il laboratorio, le sale aperte al pubblico, dove sono esposti i lavori ultimati. Lì ci siamo
resi conto come la loro vita è quotidianamente scandita dal ritmo di preghiera e lavoro. Sette ore di
preghiera e meditazione ogni giorno, e lavoro manuale: di pittura, colorazione di stoffe e confezioni di paramenti sacri per le varie liturgie delle messe,
di decorazione di candele per le diverse occasioni, di
giardinaggio, di assistenza alle consorelle anziane o
inferme. I nostri 45 pensionati hanno trovato nella
visita a questo monastero, una rispota ai “perché”, una
conferma che non sono persone inutili, e che non è una
vita sprecata la loro, ma è una vita totalmente donata
per amore. Vada a queste anime belle e generose un
augurio di ogni bene, un grazie per l’accoglienza, ma
I partecipanti alla gita nel canton Friborgo
soprattutto per essere i parafulmini della società.
DOMENICA 21 GIUGNO 2009
Pellegrinaggio della Zona pastorale st. Viktor, all’Abbazia / Basilica di Mariastein (SO)
Il costo del viaggio va pagato al momento della prenotazione.
Iscrivetevi, quanto prima, presso la segreteria della Missione di Lucerna
(Tel. 041 410 11 59) o quella della Parrocchia di Emmenbrücke (Tel. 041 260 53 64).
Il Comitato degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.) con il patrocinio del Consolato
Generale d’Italia in Zurigo ed in collaborazione con i Comitati cantonali
di Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo e Uri
organizza
Sabato 13 giugno 2009
dalle 17.00 alle 19.00 Centro Al Ponte – Emmenbrücke
INCONTRO CON L’ON. ANTONIO RAZZI
SULLE PROBLEMATICHE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA
Parteciperà il Min. Plen. Mario Fridegotto, Console Generale
Seguirà un aperitivo offerto dall’on. A. Razzi
Tutta la comunità è cordialmente invitata a partecipare
24
LA GIORNATA DEI GIOVANISSIMI
Il 2 maggio ha avuto luogo la giornata dei
giovanissimi presso il Centro “Al Ponte” di
Emmenbrücke.
La tematica proposta per l’occasione dal Team
dei giovanissimi era: “Scopri i valori della vita”.
Si è parlato dell’amore, dell’amicizia, del
coraggio, dell’onore, del rispetto, della responsabilità, della sincerità e della condivisione.
I ragazzi si sono lasciati spontaneamente
coinvolgere dalla tematica ed hanno seguito
con molto interesse e curiosità. Essi avevano
a disposizione la raffigurazione di un albero.
Il loro compito era quello di completarlo attaccando delle foglie, sulle quali avevano scritto un
valore. Purtroppo, nelle nostre famiglie si parla poco dei valori
essenziali per la crescita dei nostri figli.
A conclusione della giornata c’è stata la celebrazione della
santa Messa animata molto bene dai bambini. Don Mimmo
nell’omelia, parlando della figura del “buon pastore”, ha instaurato con loro un dialogo molto amichevole. Prima della benedizione finale i ragazzi hanno fatto un canto, che si riallacciava
alla tematica della giornata.
Anna Luce Napoli
AZIONI DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI TERREMOTATI ABRUZZESI
Erano le ore 03.32 del 6 aprile 2009, quando un terremoto con magnitudo di 5,8 della scala
Richter ha colpito l’Aquila e provincia. Quanto dolore e sofferenza ha provocato questo terribile
cataclisma ai nostri fratelli aquilani! Quasi 300
morti, moltissimi feriti e decine di migliaia di
persone senzatetto. Questo è il triste bilancio che ha lasciato dietro di sé questo sisma
disastroso. In un attimo questa povera gente
ha perso tutto: i propri cari ed anche quanto
aveva realizzato in tutta la propria vita.
Anche la nostra comunità parrocchiale, così
come le altre organizzazioni di soccorso, si
è da subito attivata per cercare di alleviare
le sofferenze di questi nostri fratelli e sorelle
martoriati e per testimoniare loro la nostra
vicinanza e solidarietà. Pertanto, tramite il Circolo Regionale Abruzzese di Lucerna, abbiamo
inviato il ricavato della festa con le associazioni di Fr. 1’142,60.- e tutte le offerte raccolte
nelle sante Messe della domenica di Pasqua, ammontanti a Fr. 2’480,65.- Poi, unendoci alla
campagna di aiuto ai terremotati in Abruzzo, promossa dalle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera, abbiamo versato la somma di Fr. 1’000.-. Inoltre, in accordo con i Comitati organizzativi della
festa della mamma a Sursee (Fr. 1’126.-) ed a Dagmersellen (Fr. 1’272,85), all’unanimità è
stata presa la decisione di destinare a favore dei terremotati in Abruzzo tutto il ricavato di queste
feste. Ad ogni modo non finisce qui! Anche nel prossimo futuro contiamo di promuovere altre
iniziative e manifestazioni con la stessa finalità. È molto importante che non ci dimentichiamo di
questi nostri fratelli e sorelle aquilani sofferenti e li aiutiamo a tenere viva la fiamma della speranza, della ricostruzione, della rinascita.
25
QUESTIONI DI CARATTERE GIURIDICO
CASO MANNINI POSSANZINI: SCUSATE IL RITARDO…
Con sentenza del 29 gennaio 2009 il Tribunale arbitrale sportivo
di Losanna (Tas) ha scatenato un’agitazione senza precedenti nel
mondo calcistico italiano. Il Tas sanciva nei confronti dei calciatori
Daniele Mannini e Davide Possanzini un anno di squalifica dalle
competizioni per essersi presentati in ritardo (ca. 30 min.) ad un
controllo test antidoping nel 2007 dopo la partita con il Chievo,
quando entrambi indossavano ancora la maglia del Brescia. Nei
confronti del Tas furono dirette pesanti critiche sul suo operato e
sull’interpretazione da conferire al Codice antidoping WADA. La
vicenda ha attivato pure i servizi giuridici della FIFA.
Su iniziativa del Consiglio direttivo dell’Associazione calciatori italiana, come forma di protesta nei confronti della scandalosa sentenza e in segno di solidarietà dei calciatori Daniele Mannini e Davide Possanzini, fu addirittura
proposto di iniziare una giornata di campionato di serie A e di Serie B con 15 minuti di ritardo.
Le violenti reazioni sono verosimilmente da
ricondurre anche al fatto che la Federcalcio
(Figc) aveva inizialmente assolto i due calciatori, il Tribunale nazionale antidoping del
CONI li aveva poi condannati, ma a soli 15
giorni di squalifica. Su ricorso dell’Agenzia
mondiale antidoping (WADA), il Tas ha giudicato invece il ritardo dei calciatori al controllo
antidoping come una violazione dell’obbligo
di sottoporsi al test, benché il risultato del
test fosse negativo per entrambi.
La vicenda non è comunque ancora conclusa, poiché il caso è stato riaperto davanti al
Tas. Sulla base dei documenti che la Federcalcio ha messo a disposizione, non è da
escludere che vi siano elementi sufficienti
per condurre a una diversa valutazione del
caso. Nell’attesa di un’imminente sentenza,
la sanzione è stata temporaneamente sospe-
sa. Sul piano giuridico è interessante rilevare
come, contrariamente al Tribunale nazionale
antidoping, il Tas ha accertato una violazione
dell’articolo 2.3 del Codice, il quale impone
l’obbligo agli atleti di sottoporsi ai prelevamenti. Il tribunale arbitrale di Losanna precisava che qualsiasi ritardo nel sottoporsi ai
prelevamenti (se questo ritardo non è autorizzato dal personale di controllo e durante il
quale l’atleta non era controllato), è reputato
costituire una violazione dell’articolo 2.3 del
Codice antidoping, indipendentemente dal
fatto che l’atleta rilasci il campione più tardi.
Nel caso in questione non furono inoltre individuati validi motivi giustificativi.
La vicenda aumenta d’interesse alla luce di
una recente decisione del Tribunale sportivo
tedesco. In un caso molto simile che vedeva
coinvolti i calciatori dell’Hoffenheim Christoph
Janker e Andrea Ibertsberger, il tribunale li
aveva assolti, limitandosi a condannare il
Club e il fisioterapista a una semplice multa.
Non resta quindi che attendere con interesse
la sentenza del Tas.
In ogni modo si può già sin d’ora affermare
che il nuovo Codice antidoping, entrato in
vigore l’1 gennaio 2009, sarà in futuro un
argomento d’indubbia discussione, poiché
non sempre di facile applicazione.
A nostro modo di vedere il Tas non dovrebbe
lasciarsi sfuggire l’opportunità di circoscrivere l’applicazione dell’articolo 2.3 del Codice
antidoping.
Daniele Moro, avvocato
I calciatori Mannini e Possanzini
26
CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA: QUALE FUTURO?
L’otto di aprile, presso la Casa d’Italia, ha avuto luogo un’assemblea aperta a tutti che aveva per argomento il futuro dei
corsi di italiano. La riunione è stata organizzata nell’ambito del
progetto: l’italiano per tutti, proposto dagli insegnanti dei corsi.
Si è partiti dalla constatazione del graduale, ma inesorabile calo
degli iscritti ai corsi. Per il prossimo anno scolastico, per es., si
avrà una contrazione di 14 corsi nell’ambito dei quattro Cantoni
di Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo e Uri, dovuta sia al calo delle
iscrizioni, sia anche alla ristrutturazione dei corsi stessi necessitata dai tagli previsti dalla finanziaria del governo italiano per
i prossimi anni.
Certo, la situazione non è più quella degli anni ’70 del secolo scorso quando furono istituiti i corsi di
italiano perché la fisionomia dell’ emigrazione è profondamente cambiata. Ormai siamo alla terza o
quarta generazione di immigrazione e i figli di queste famiglie parlano poco o niente la lingua dei loro
padri. Quindi un calo fisiologico della frequenza dei corsi di italiano è comprensibile.
Per contrastare tale tendenza, da parte degli insegnanti si è pensato ad un progetto che apra in maniera organica la frequenza dei corsi anche ad alunni non italofoni (da qui il titolo: l’italiano per tutti).
Questo fatto comporta una radicale riorganizzazione dei corsi che dovrebbero assumere sempre di più
la fisionomia di corsi di L 2 (lingua straniera). È un processo che occorre avviare se si vuole evitare
l’accelerazione del calo della frequenza dei corsi.
Nel corso del dibattito, al quale ha partecipato anche il signor Fritz Riedweg, responsabile cantonale dei
Corsi di Lingua e Cultura (HSK) sono state fatte altre proposte come quella di inserire i corsi di italiano
nell’ambito della programmazione delle scuole svizzere, come materia opzionale.
Ma questa strada è difficilmente perseguibile per come avviene la gestione attuale dei corsi che dipendono da un ufficio scuola centralizzato autonomo e, quindi, difficilmente integrabile nell’autonomia scolastica svizzera. Per ora, pensando alla realizzazione di questo progetto che comporta tutta una serie
di iniziative di informazione delle parti interessate e di formazione dei docenti a ciò destinati e, quindi,
di tempi non brevissimi, non ci resta che sensibilizzare i destinatari tradizionali, dell’importanza della
permanenza di tali corsi per una presenza significativa della cultura italiana nel paese in cui viviamo.
La cultura è quella realtà la cui importanza non si coglie immediatamente, ma di cui non si può fare a
meno se si vuol avere un’identità riconoscibile che concorra allo sviluppo della realtà in cui si vive. Per
questo occorre far di tutto per garantire la sopravvivenza di questa iniziativa culturale, perché una volta
esaurita, sarà difficile riportarla in vita.
Gli insegnanti dei corsi di Lingua e Cultura italiana
Campeggio a Seeli
sberg (UR)
a
g
z
a
z
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alla 2ª alla 7ª classe
Giorni: 18 - 20 Settembre 2009
presso la Gruppenhaus Alpina
di Seelisberg - UR
PARTENZA: Venerdì 18 Settembre 2009 ore 18.00
dal piazzale del Centro Al Ponte di Emmenbrücke.
RIENTRO: Domenica 20 Settembre 2009 ore 17.00;
alle ore 14.00 aspettiamo tutti i genitori per consumare
insieme un dessert.
COSTO: sfr. 35.- per singoli ragazzi, per fratelli e sorelle sfr. 60.DA PORTARE CON SÉ: sacco a pelo, pigiama, scarpe comode, giacca impermeabile,
vestiti caldi.
ISCRIZIONI: Presso la Parrocchia di Emmenbrücke (Tel. 041 260 53 64),
entro il 10 settembre 2009.
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L’angolo dello PSICOLOGO
ELBE Luzern
di Lucio Carraro
VACANZE ESTIVE… E MEMORIA COLLETTIVA
“Memoria collettiva” è il titolo di un laboratorio
di storie che l’UNITRE propone a partire dal
prossimo ottobre. L’idea è nata da un gruppo
di persone che hanno sentito il bisogno di scrivere i propri ricordi e raccontarli. Forse è un
desiderio espressamente di chi sente l’età che
avanza, ma è un dato di fatto che con l’età cresce il desiderio di ricordare e di raccontare.
Forse da ragazzi quando si è lasciato il paese,
ci si è allontanati come del resto succede a
chi nella giovane età è piuttosto rivolto verso il
futuro dalla nostra storia, dalla storia del luogo
delle nostre origini. Anche se è rimasto nel
cuore non abbiamo coltivato ricordi. Il bisogno
di ricordare...e di raccontare. A che serve ricordare se non abbiamo nessuno a cui raccontare?
con quello che è diventato. Ricollegare ciò
che siamo diventati con quello che avevamo
cominciato ad essere. Questo è l’invito che
il gruppo “Memoria collettiva” porge a tutti.
E poi di trovarci al ritorno dalle ferie con il
molto materiale raccolto. Per trovarci insieme
e raccontare.
Proposta interessante: Quando le ferie
diventano il momento in cui si ritorna al paese
di origine diventano il momento in cui ci si
immerge nel mondo delle origini. E’ il modo
di tornare nei luoghi di origine, dove sono
le nostre radici. Sono radici primariamente
biologiche, a contatto con la natura, il clima,
il panorama, che ci ha accolto alla nascita e
accompagnato nei primi anni. Sono radici culturali, nel senso che ad ogni ambiente naturale si è aggiunta l’opera dell’uomo nell’organizzazione della vita: costruzione di case e
edifici, con l’organizzazione del tempo quotidiano e stagionale (feste religiose e paesane)
con l’arte culinaria, oltre all’organizzazione
dei rapporti sociali. Quindi è un immergersi
nell’ambiente originario che torna a vivere. E’
un immergersi nella nostra storia!
Traccia di ricerca
Per faciltare questa entusiasmante ricerca vi
proponiamo una traccia che vi aiuti a individuare ambiti di vita e i ricordi ad essi legati.
1. I mestieri del passato
a. I vari mestieri: descrizione
b. Condizioni di lavoro
c. Canti sui campi di lavoro
2. I giochi dei ragazzi e degli adulti
3. Intorno alla religione: pratiche religiose, feste, ecc. in famiglia e in paese
4. Superstizione e magia: riti magici,
superstizioni
5. I momenti della vita: dalla nascita alla
morte
6. Vita sociale: rapporti sociali
a. Campanilismo tra paesi o quartieri
b. Rapporto a distanza tra ragazzi e
ragazze
7. Il primo giorno di scuola.
La scuola: metodi di insegnamento
8. Abbigliamento
Allora: perchè non farsi cronisti della
nostra storia? Perchè non scrivere i nostri
ricordi e andare alla ricerca di informazioni e notizie del tempo passato, che è
la nostra storia?
Ecco allora che le ferie diventano il momento
in cui il bisogno di ricordare può trasformarsi
in una attività creativa: lasciarsi prendere
dalla curiosità e andare sulle orme dei ricordi
dei tempi che sono la nostra storia.
Compiti
1.Raccogliere ricordi.
2.Raccogliere foto: personali
e dei luoghi.
3.Raccogliere racconti del
luogo.
Invito a fare durante le ferie la cronaca di
quello che il luogo d’origine fu. Confrontarlo
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FRAMMENTI DI VITA ITALIANA...
di Maria Mannarino
LE MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE
DAL 1890 FINO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE
no ad arrivare anche lì dove c’erano i trafori.
Nel 1914 muore Geremia Bonomelli, ma
l’opera bonomelliana continuerà il suo lavoro
fino al 1927, momento in cui sarà chiusa dalla
Santa Sede.
I motivi per decidere la tale chiusura di un’opera di grande importanza per gli emigranti
italiani, fu la pressione da parte del fascismo
italiano. Il fascismo, infatti, voleva “coordinare
ed orientare le attività”. Queste pressioni hanno
portato l’opera allo scioglimento.
Dopo la chiusura del-l’Opera Bonomelli, tutti i
sacerdoti furono informati, che potevano continuare l’assistenza agli operai. La vita delle
MCI in tutta l’Europa proseguirà. Nel novembre del 1928 Costantino Babini, sacerdote
romagnolo vivente in Francia, fu nominato
“superiore di tutti i missionari in Europa”.
D’ora in avanti sarà lui, in collaborazione con
la Congregazione Concistoriale (dei vescovi),
che dovrà organizzare la rete Missionaria
dell’Europa.
Dal 1930 in poi gli Scalabriniani decidono
d’orientare il loro aiuto verso gli emigranti
dell’Europa e non più verso l’America. I motivi
per questa scelta furono diversi: da un lato le
molteplici vocazioni nella loro Congregazione
e dall’altro la chiusura del flusso emigratorio
italiano verso i paesi oltreoceano.
La Santa Sede, attraverso Costantino Babini,
dava un’importanza rilevante agli Scalabriniani, immaginandosi che la Congregazione
potesse divenire una struttura stabile per
quanto riguarda la Missione emigratoria Europea. Da quel momento in poi i sacerdoti Scalabriniani furono gradualmente inseriti nelle
Missioni che già esistevano.
Intorno al 1890 in molte
città, come Zurigo,
Basilea, Ginevra, Lugano e Biasca, le attività
della Chiesa protestante per evangelizzare gli
immigrati italiani, erano
molto attive. I Protestanti avevano creato
delle scuole per i ragazzi Il Vescovo Geremia
ed adulti italiani, sale Bonomelli
di lettura e conferenze,
uffici d’assistenza legale e d’orientamento sul
mercato del lavoro locale e dispensari sanitari.
I parroci svizzeri si accorsero un po’ tardi di
quello che stava succedendo con gli immigrati
italiani. Essi erano confusi e sradicati dalla loro
vita; spesso il cantiere in cui lavoravano era
molto distante da ogni centro abitato e così
tal volta non conoscendo la lingua del posto
e non avendo punti di riferimento, venivano
avvicinati e aiutati dai Protestanti.
Il clero svizzero intorno al 1896 (invece i lavori
del Gottardo erano iniziati già nel 1882) decise
d’aiutare gli immigrati italiani, facendo appello
alla Santa Sede. La loro richiesta consisteva nel farsi mandare dei sacerdoti italiani in
Svizzera per dare un’assistenza ai lavoratori
immigrati.
Fino a quel momento, molti sacerdoti italiani
seguivano i propri parrocchiani per un paio di
mesi nella vita dell’emigrazione, chiedendo il
permesso al proprio vescovo d’appartenenza.
I segretariati operai (1901) voluti proprio da
Bonomelli (l’Opera d’Assistenza agli operai
italiani in Europa e nel Levante fondata nel
maggio del 1900) e della “Caritasverband”
(1896) voluta da Lorenz Werthmann, furono
allestiti nei centri industriali dove c’era un flusso migratorio abbastanza grande.
I Missionari erano italiani e furono mandati
proprio dall’opera bonomelliana. Nel 1901
erano già 13 i segretariati operai in Svizzera.
L’opera d’assistenza prendeva velocemente passo e così le segreterie iniziarono ad
espandersi e molti operai italiani cominciaro-
FONTI:
–Tassello Giovanni Graziano (2005): Diversità nella comunione. Spunti per la storia
delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera
(1896-2004).
–Guglielmi Silvano/Scremin Lorenzo (2003):
Sulle sponde del Reno. 100 anni della Missione Cattolica Italiana Basilea 1903-2003.
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