Il Congresso a Davos degli Svizzeri all`estero
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Il Congresso a Davos degli Svizzeri all`estero
Anno 44 N.8/9, agosto/settembre 2013 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Una risoluzione del Consiglio degli Svizzeri all’estero Il Congresso a Davos degli Svizzeri all’estero Il 91º Congresso degli Svizzeri all’estero si è svolto lo scorso 17 agosto a Davos. Come di consueto, il giorno precedente il Congresso vero e proprio, il Consiglio degli Svizzeri all’estero ha tenuto la sua abituale seduta. I lavori di questo Parlamento della Quinta Svizzera erano dedicati a un’ampia discussione della nuova Legge sugli Svizzeri all’estero, promossa da un’iniziativa del consigliere agli Stati ticinese Filippo Lombardi, quest’anno presidente della Camera dei cantoni. In proposito, il Consiglio ha adottato una risoluzione nella quale chiede che venga mantenuto l’obbligo di iscrizione presso i consolati, che la nuova legge invece non prevede, in modo da facilitare i contatti. Si auspica anche che gli Svizzeri all’estero possano iscriversi alle assicurazioni sociali svizzere, dal momento che l’AVS facoltativa è stata soppressa. Il Consiglio valuta positivamente il nuovo testo di legge, che dovrebbe favorire una politica unitaria per gli Svizzeri all’estero, ma dovrebbe considerare l’OSE un partner da consultare. La legge dovrebbe poi menzionare anche la “Schweizer Revue” (in Italia “Gazzetta Svizzera”) e contenere una descrizione più puntuale del voto elettronico. Ospite del Congresso, a cui hanno partecipato circa 400 delegati, era la grigionese Eveline Walther Hofer non è più Lo ricorda Rudolf Wyder a pagina 28. ●pagina 10 La scomparsa di Edo Goetz ●pagina 15 120 anni della Scuola Svizzera di Bergamo NAZ/134/2008 DCOOS3273 CMP Milano - Roserio Xxxxx Xxxxxxxxxxxxxx Nel progetto del Consiglio Federale Nuove concessioni al fisco estero La Consigliera Federale Eveline Widmer-Schlumpf parla ai congressisti. Widmer-Schlumpf, in rappresentanza del Consiglio federale. Il tema centrale era dedicato a “La Svizzera di fronte alla globalizzazione” e la consigliera federale lo ha affrontato parlando della piazza finanziaria svizzera che vanta un gran numero di istituti dedicati alla gestione patrimoniale. In un contesto di alta concorrenza internazionale è quindi importante strategicamente mantenere la competitività, combattere gli abusi e migliorare le condizioni operative, cioè: un contesto politico stabile, un alto grado di sicurezza giuridico, un buon livello di formazione, una elevata qualità di prodotti e prestazioni, nonché infrastrutture eccezionali. Nel suo discorso la consigliera federale ha anche annunciato che, per le elezioni federali del 2015, il voto elettronico dovrebbe semplificare, per la “Quinta Svizzera”, la partecipazione alla consultazione. Non tutti potranno beneficiarne, ma una grande maggioranza dei circa 716’000 Svizzeri all’estero, nonché alcuni cantoni, potranno utilizzare questa possibilità. ●pagina 23 La votazione del 22 settembre ●pagina 27 Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero ●pagina 24 Il sondaggio fra i lettori ●pagina 29 Il voto elettronico sulla buona strada Dopo la pausa estiva, il dibattito sul futuro del segreto bancario, e su come la Svizzera potrà risolvere i problemi dei rapporti con il fisco di parecchi paesi, sta riprendendo vigore. Tra le notizie più eclatanti vi è quella di nuove proposte degli Stati Uniti per risolvere il contenzioso tuttora aperto con varie banche svizzere. Le proposte americane prevederebbero multe ancora più salate, al punto da farle ritenere “inaccettabili” dalla stessa consigliera federale WidmerSchlumpf. Una posizione che lascia alle banche la sola possibilità di trattare direttamente con il fisco americano, sperando di ottenere condizioni “sopportabili”. Dal canto suo, la responsabile delle finanze federali, parlando a Davos al Congresso degli Svizzeri all’estero, ha ribadito la ferma volontà di operare a favore di una piazza finanziaria svizzera integra, di qualità e stabile, che gestisce tuttora un numero elevato di capitali esteri, tale da raggiungere il 30% dell’intero mercato della gestione patrimoniale. Che questo sia un compito tutt’altro che facile per l’autorità politica, lo dimostrano anche le critiche sorte a proposito del programma del Consiglio federale, ancor prima del dibattito parlamentare, e ora in fase di consultazione. Particolarmente scabrosa appare la proposta di prendere in considerazione, nelle procedure di assistenza amministrativa, anche dati provenienti da sottrazioni illegali presso istituti finanziari. Grave apparirebbe anche la prevista rinuncia ad avvertire i clienti di una procedura in corso nei confronti dei loro conti bancari. Questo impedirebbe di fatto la possibilità di ricorso. continua a pagina 5 2 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Il reciproco riconoscimento delle equivalenze universitarie Il percorso per diventare avvocato a Ginevra e nel canton Vaud Egregio Avv. Wiget, sono una studentessa al quinto anno dell’Università Cattolica di Milano e sono cittadina sia svizzera sia italiana. Poiché sono una lettrice della Gazzetta Svizzera, ho pensato che Lei sia la persona adatta per potermi dare alcune informazioni che per me sarebbero molto importanti. Infatti avrei l’intenzione, una volta che avrò conseguito il titolo di laurea in Italia nel febbraio 2014, di trasferirmi a Ginevra o a Losanna per poter integrare i miei studi e così poter poi accedere al praticantato in Svizzera. Ho recuperato alcune informazioni attraverso il sito dell’Ordre des Avocats de Génève, ma Le sarei molto riconoscente se potesse darmi qualche ragguaglio ulteriore. La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti. D. B. – Milano Risposta Cara Lettrice, prima di tutto desidero farLe un grosso “in bocca a lupo” per la conclusione del Suo percorso universitario (almeno quello italiano) ormai estremamente vicina. Ovviamente, come credo Lei saprà, la Sua volontà di intraprendere la professione forense, sulla quale mi pare Lei si sia già seriamente orientata, La porterà ad affrontare ancora numerose difficoltà e richiederà notevoli sforzi. Le auguro comunque di superare anche queste nuove sfide al meglio. Dal canto mio, cercherò di fornirLe, per quanto mi è possibile, qualche ulteriore informazione che, sebbene di portata generale, dovrebbe integrare quelle di cui Lei è già in possesso in relazione al percorso necessario in Svizzera per diventare praticante, prima, e poi avvocato. Accordo italo-svizzero del 7.12.2000 sul reciproco riconoscimento delle equivalenze nel settore universitario In prima battuta ritengo utile ricordare a Lei ed ai nostri Lettori il fatto che esiste tra l’Italia e la Svizzera un importante Accordo bilaterale, relativo al reciproco riconoscimento delle equivalenze nel settore universitario. Questo Accordo, siglato nel dicembre 2000, si applica: – agli Istituti del settore universitario della Confederazione Svizzera; –alle Università, ai Politecnici ed agli Istituti universitari statali nonché alle Università non statali legalmente riconosciute della Repubblica Italiana, che sono espressamente elencati nell’Accordo stesso. Tra questi, peraltro, figurano sia l’Università Cattolica di Milano, ossia la Sua attuale Università (e per inciso anche la mia alma mater), sia le Università di Ginevra e di Losanna, nonché l’IUHEI (Institut Universitaire de Hautes Etudes Internationales) di Ginevra e l’IDHEAP (Institut de Haute Etudes en Administration publique, unicamente per il diritto pubblico) di Losanna: ossia gli istituti presso cui il Suo percorso di studi, secondo quanto ci scrive, potrebbe eventualmente proseguire. In virtù di tale Accordo italo-svizzero, comunque, su apposita domanda dello studente, vengono reciprocamente riconosciuti nei due Paesi pertinenti periodi di studio ed esami, tenuto però conto del sistema dei crediti formativi adottato sia dall’Istituzione universitaria di origine che da quella di accoglienza. È in particolare l’Istituzione universitaria presso la quale Lei intende proseguire i propri studi a dover decidere in merito alla pertinenza del ciclo di studi già svolto. In relazione alla Sua specifica posizione, poi, rilevo la disposizione dell’Accordo (art. 4) a Rubrica legale dell’Avv. Markus W. Wiget mente della quale i titoli rilasciati da un’Istituzione universitaria – che autorizzano a continuare gli studi o a intraprendere il successivo ciclo di studi presso le Istituzioni universitarie dell’altro Stato senza esami supplementari – conferiscono lo stesso diritto anche nell’altro Stato contraente. Ad abundantiam, anche se probabilmente ciò non La riguarda direttamente, ricordo anche che il titolo accademico italiano che consente l’ammissione al Dottorato di Ricerca nel sistema universitario italiano, sempre su domanda dello studente viene riconosciuto, al fine dell’ammissione al Dottorato nelle Istituzioni universitarie svizzere, alle stesse condizioni previste per i propri studenti. L’Accordo italo-svizzero in questione, peraltro, se da un lato chiarisce che il possessore di un titolo conseguito in una Istituzione universitaria di uno dei due Stati è autorizzato a fregiarsene anche nell’altro, dall’altro precisa, però, che al diritto di fregiarsi del titolo universitario non sono direttamente connessi diritti professionali (art. 5). Per di più sono fatte salve le norme del Paese in cui ci si trasferisce relative a: – programmazione e limitazione degli accessi, –alla possibilità di condizionare l’accesso alla verifica di competenza linguistica nella/e lingua/e veicolari utilizzate nell’insegnamento nella Istituzione universitaria del Paese ospite, – nonché alle eventuali ulteriori condizioni o esigenze speciali. Accordo Svizzera-UE 1.6.2002 sulla libera circolazione delle persone e mutuo riconoscimento dei titoli Un minimo cenno, inoltre, ritengo debba essere fatto al successivo Accordo del 1 Giugno 2002, intervenuto questa volta tra la Svizzera Mensile degli svizzeri in Italia. Fondata nel 1968. Internet: www.gazzettasvizzera.it Editore: Associazione Gazzetta Svizzera CH-6963 Cureggia Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 24’078 copie. Redazione: Dott. Ignazio Bonoli CP 146, CH-6932 Breganzona Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45 E-mail: [email protected] Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Pubblicità: Mediavalue srl Via G. Biancardi, 2 – 20149 Milano (Italy) Tel. +39 028 945 97 63 – Fax +39 028 945 97 53 [email protected] www.mediavalue.it Testi e foto da inviare per e-mail a: [email protected] Cambiamento di indirizzo: Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Introiti: Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, Agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a «Collegamento Svizzero in Italia, Rubrica Gazzetta». IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375. Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero no. 69-7894-4, intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, 6963 Cureggia». 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In questo contesto, proprio per assicurare ai cittadini degli Stati membri della Comunità europea e della Svizzera l’accesso alle attività dipendenti e autonome ed il loro esercizio, nonché la prestazione di servizi in altri Paesi, gli Stati contraenti si sono impegnati ad adottare misure necessarie a consentire il riconoscimento reciproco dei diplomi, dei certificati e di altri titoli, nonché a coordinare le loro rispettive disposizioni in materia. Legislazione elvetica sulla professione forense Fatta questa rapidissima premessa, utile a comprendere il quadro normativo europeo in tema di studi e titoli di studio nonché il suo rapporto col sistema elvetico, vista la lettera della nostra giovane Lettrice appare però necessario considerare più in dettaglio la normativa svizzera in materia di pratica e professione forense. In primo luogo, quindi, è d’obbligo rilevare come in Svizzera, a differenza di quanto accade in Italia, non esiste una normativa nazionale valida ovunque, che disciplini le regole di accesso alla professione forense. Infatti, la Legge sugli avvocati (LLCA del 23.6.2000) precisa che spetta ai singoli Cantoni il diritto di stabilire le condizioni per l’ottenimento della “patente di avvocato”. Tale legge, per questo, all’art. 8 si limita a richiedere quali condizioni sono valide in tutta la Confederazione per poter diventare avvocato: – l’aver compiuto degli studi in giurisprudenza, in Svizzera o in Paesi con cui vige un accordo internazionale; – l’aver svolto un periodo di pratica minimo di un anno; – ed aver superato un apposito esame. In virtù di quanto sopra, quindi, la disciplina relativa alla pratica forense ed all’esame di avvocato varia da cantone a cantone. Alla luce delle Sue ben precise prospettive, vediamo allora quali sono i differenti requisiti per diventare avvocato richiesti nel Cantone di Ginevra, da un lato, nonché nel Canton Vaud, dall’altro. A) Cantone di Ginevra In questo Cantone, come immagino Lei già saprà, la Legge professionale forense attualmente vigente è stata adottata il 1 Giugno 2002. Le norme attinenti ai requisiti per l’ottenimento della “patente” o “brevetto” di avvocato sono nello specifico contenute negli artt. 24 e seguenti. In base a tali disposizioni, quindi, per diventare avvocato occorre, oltre naturalmente aver completato gli studi di diritto: – aver effettuato una formazione approfondita sulla professione presso l’Ecole d’avocature; – aver svolto la pratica; – aver infine superato l’esame finale. Ai sensi dell’art. 26, in particolare, per essere ammessi alla formazione approfondita, occorre alternativamente aver conseguito una laurea oppure un bachelor (ossia, diciamo, una laurea breve) ed aver acquisito 180 crediti (cc.dd. ECTS) in diritto, di cui almeno 120 in diritto elvetico. La formazione approfondita ha una durata di 6 mesi, a cui si aggiunge, previo apposito giuramento formale, la pratica presso lo Studio di un avvocato di almeno 18 mesi. Di questi 18 mesi, poi, secondo la disciplina vigente sopra citata, nel cantone in questione è previsto che almeno 12 mesi di pratica debbano essere svolti proprio a Ginevra. Dopo aver concluso questo percorso di preparazione è poi possibile effettuare l’esame finale che, però, salve deroghe relative al caso specifico determinate dalla presenza di giustificati motivi, deve essere superato entro 5 anni dal giuramento. B) Canton Vaud In questo caso la normativa di riferimento è contenuta nella Legge professionale del 24.9.2002, e la relativa disciplina per certi aspetti è differente da quella appena vista del Cantone di Ginevra. Infatti, nel Canton Vaud non è previsto l’obbligo di seguire un percorso accademico di formazione approfondita. Esiste invece, almeno in linea generale, solo l’obbligo di pratica forense vera e propria, la quale, peraltro, è espressamente previsto che possa essere svolta presso un avvocato, ovvero presso un’autorità giudiziaria o ancora presso un Pubblico Ministero, ed almeno parzialmente (massimo sei mesi) in un altro Cantone. Nel Vaud, tuttavia, il Tribunale cantonale, sentito l’Ordine degli avvocati, può anche subordinare l’ammissione all’esame alla frequentazione di corsi specifici attinenti alla professione. La durata di questo percorso formativo professionale, però, resta complessivamente uguale a quello ginevrino, essendo comunque di almeno di due anni. Per poter sostenere l’esame, infine, nel Canton Vaud occorre produrre tre atti difensivi giudicati sufficienti dall’autorità giudiziaria cantonale. Non di poco conto, da ultimo, è il fatto che nel cantone in questione, ai sensi dell’art. 29 della Legge professionale locale, il terzo fallimento dell’esame è definitivo, precludendo così, in tale cantone, l’accesso alla professione. C) Dopo l’esame A seguito del superamento dell’esame finale, a prescindere dal Cantone in cui ciò avvenga, ai sensi dell’art. art. 6 LLCA, un avvocato svizzero è poi legittimato ad iscriversi in uno qualsiasi dei registri cantonali degli avvocati. Si deve però trattare del Cantone in cui l’avvocato ha il proprio indirizzo professionale, potendosi poi esercitare la rappresentanza in giudizio in tutta la Svizzera senza ulteriori autorizzazioni. Mi auguro di esserLe stato d’aiuto e spero per Lei un futuro professionale ricco di soddisfazioni in uno dei “mestieri” più belli del mondo. Cordialmente. Avvocato Markus W. Wiget Alla Fondazione Gianadda a Martigny fino al 24 novembre Modigliani e l’Ecole de Paris In collaborazione con il Centro Pompidou di Parigi e alcune collezioni svizzere, la Fondazione Pierre Gianadda propone fino al 24 novembre prossimo una interessantissima e attraente esposizione di un’ottantina di capolavori. La figura centrale è quella di Amedeo Modigliani, presente con 23 opere. La mostra è poi completata con opere di Brancusi, Chagall, Dérain, Gris, Laurens, Lipchitz, Picasso, Soutine, Utrillo, Valadon e altri. Artisti che possono essere inseriti nell’Ecole de Paris. Dal 1900 fino alla Prima guerra mondiale. Montmartre dapprima Montparnasse poi hanno visto affluire molti artisti da tutta l’Europa, in particolare dall’Est. Molti se ne andarono durante la guerra, ma alla sua fine una “fauna” cosmopolita di artisti si ritrova a Parigi. Montparnasse diventa un vero crogiolo d’arte che qualcuno definisce “la Babele dell’arte” e che il giornalista André Warnod definisce per la prima volta nel 1925 “L’Ecole de Paris”. A nomi quali Picasso, Gris, Léger si aggiunse quello di Modigliani, con un’ispirazione molto personale, fuori dai movimenti d’avanguardia, che traduce un’espressione malinconica nei suoi ritratti in “verticale”, con la testa inclinata, un naso lungo molto marcato e la bocca chiusa o inesistente. 4 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Bin ich in Italien steuerpflichtig? Jede in Italien wohnhafte Person ist hier steuerpflichtig Sehr geehrte Damen und Herren, Leider konnte ich auf der website der Gazetta Svizzera.it nicht die Informationen finden, die Sie wahrscheinlich schon mehrmals an Fragende aus der Schweiz beantwortet haben. Deshalb muss ich leider in persona Sie noch einmal bitten, mir einige Auskünfte zu geben. Ich bin seit 15.7.2010 “residente” in Italien. Ich bin deutsche Staatsbürgerin und gleichfalls Schweizer Bürgerin. Geboren in Deutschland, jung eingewandert in die Schweiz, bin ich seit dem 1. März 2010 in der Schweiz AHV-berechtigt, nach 43 Jahren Berufstätigkeit dort. Ich habe nie in Deutschland gearbeitet und erhalte von dort auch keine Pension. Die AHV wird mir auf ein Konto in der Schweiz überwiesen, wo ich die Zahlungen brauche für meine SWICA-Krankenkassenzahlungen u.für meine diversen Aufenthalte in der Schweiz. In der Schweiz habe ich eine 1-Zimmerwohnung, wo ich Miete zahle. In der Schweiz bin ich abgemeldet und muss dort keine Steuern mehr zahlen. Hier in Italien lebe ich von in Deutschland versteuerten Einnahmen aus einer Familiengesellschaft. Bisher habe ich Italien nicht einen Pfennig Steuern bezahlt, auch keine Kopfsteuer, da ich hier nicht aktiv bin und rein von den wie gesagt in Deutschland versteuerten Einnahmen lebe. Hier habe ich eine Wohnung gemietet, erledige alle Zahlungen und benütze auch nicht die ital. Sozialen Dienste, weil ich über ein Schweizer Krankenkasse, die so gennannte „Grenzgängerversicherung“ in der ganzen Welt versichert bin, so auch natürlich für Arztkosten hier in Italien, die ich bar zahle und die von der Swica rückerstattet erhalte. Manchmal überkommt mich die Sorge, dass ich eventuell falsch liege und auch hier etwas versteuern müsste. Meine Bank und auch ein Anwalt sagten mir bei deutlichen Anfragen, dass ich mit Ausnahme der Kontosteuern, die von Bank erledigt werden, hier in Italien richtigerweise nichts zu zahlen habe. Ich wäre dankbar, wenn Sie mich freundlicherweise informieren könnte, dass alles so legal ist. Auf meiner Residenzbescheinigung steht weder, dass ich Deutsche noch Schweizerin bin. Mal bin ich das Eine, mal das Andere. Natürlich habe ich auch ein Codice Fiscale. Als gebürtige Deutsche bezeichnet man auf dem Certificato meine “Provincia di Nascita“”als “EE”. Falls für Ihre Auskünfte Rechnung gestellt wird, wäre ich Ihnen dankbar, wenn Sie mir vorher Ihren Aufwand kommunizieren könnten. Ich danke Ihnen im Voraus für Ihre Mithilfe und grüsse freundlich. Bitte antworten Sie in Deutsch, sofern möglich. Antwort Werte Leserin, Besten Dank für Ihre Nachricht. Wie wir schon oft in der Gazzetta Svizzera schrieben, müssen Markus Wiget und ich als freiwillige Mitarbeiter in unserer Freizeit uns auf die Beantwortung von Fragen beschränken, welche anderswo nicht oder nur sehr schwer zu erhalten sind. Steuerfragen gehören nicht dazu: an jedem grösseren Ort in Italien hat es Steuerberater, dazu ist die Anwendung der Steuergesetze oft von Provinz zu Provinz unterschiedlich. Und vor allem: wir sind beide nicht Steuerfachleute. Ich möchte Sie deshalb dringend ersuchen, sich Rat bei einem qualifizierten Steuerberater holen – es hat in dieser Kategorie leider auch viele Leute, welche nur die einfachsten Fälle kennen. Fragen Sie in Ihrem Bekanntenkreis. Eine andere Möglichkeit ist der Schweizerverein. Sind sie Mitglied? Im Kontakt zu sein mit Mitbürgern, welche dieselben Probleme haben, hat seine Vorteile. Einige prinzipiellen Informationen kann ich Ihnen geben: 1) In Steuerfragen zählt nur der Wohnsitzort; die Nationalität spielt keine Rolle. 2) Als in Italien wohnhafte Person sind Sie in Italien für alle Einkommen, wo in der Welt sie diese auch erzielen, steuerpflichtig. Durch Doppelbesteuerungsabkommen entfällt diese Pflicht nicht, aber meistens können im Ausland bezahlte Steuern hier abgezogen werden. 3)Alle Vermögen im Ausland über € 10’000 müssen mit der italienischen Steuererklärung angegeben werden; wird dies unterlassen, drohen sehr empfindliche Strafsteuern. Auf diesen Punkt wurde sowohl in der “rubrica legale” wie auf “meiner” Seite in den letzten zwölf Jahren ungezählte Male hingewiesen, manchmal auch auf deutsch. 4) In den letzten Jahren habe ich mindestens ein Dutzend Mal dringend davon abgeraten, sich die AHV in der Schweiz gutschreiben zu lassen (wegen Punkt 1-3). Lesen Sie in www.gazzettasvizzera.it/archivio die alten Nummern. 5) Ich kann Ihnen nur raten, umgehend einen qualifizierten Steuerberater zu konsultieren, um festzustellen, ob und wie Ihre Angelegenheit in Ordnung gebracht werden kann. Vielleicht gibt es noch einen Termin, durch welchen Sie mit geringfügigen Mehrkosten Ihre Situation bereinigen können. AVS/AI Assicurazioni sociali di Robert Engeler Oder man rät Ihnen, bis zu einer möglichen weiteren Amnestie (sie haben auch diese verpasst) zu warten und in der Zwischenzeit kein kompromittierendes Papierchen in Italien zu halten. Mit freundlichen Grüssen Robert Engeler Sono tornata soddisfatta! In Svizzera almeno qualcosa si trova Una lettrice che mi aveva chiesto consigli per il ritorno in Svizzera l’anno scorso mi ha mandato il seguente messaggio che pubblico con molto piacere Gentil signor Engeler, forse si ricorda che Le avevo scritto il 16 luglio 2012 per avere delle informazioni sul lavoro in Svizzera (cantone di Berna, ndr). Nel frattempo ho lavorato come stagista in una casa di riposo per 6 mesi, adesso farò un altro tirocinio di 3 mesi e il corso per Pflegehelferinnen, avendo finito il corso fine settembre mi è stato detto che dovrei trovare un lavoro che mi renderebbe intorno ai 3800 franchi (lordi) al mese. Durante lo stage mi pagano 1000 franchi al mese. Sto dai miei genitori, perciò ce la faccio, anche mia figlia va al liceo in Svizzera (16 anni, fa la quarta). I maggiori problemi non li incontra in tedesco, visto che leggeva già prima in tedesco e a casa parlavamo sempre bernese, ma in matematica, biologia, chimica e fisica, perché in Svizzera chiedono dei lavori autonomi, un vero risolvere dei problemi invece di una pura riproduzione a memoria della materia. La differenza maggiore per me è che in Svizzera, anche se non mi aspettavano a braccia aperte, che almeno, se uno si impegna e accetta anche lavori forse non ben pagati, almeno qualcosa si trova; in Italia non mi si prendeva neanche in considerazione. Penso se non si molla, si trova, almeno per poter vivere, il che in Italia non mi era possibile. Spero che queste informazioni possano servire per altri rimpatriandi e La ringrazio del suo impegno. Con cordiali saluti. C. S. 5 N. 8/9, agosto/settembre 2013 La cedolare secca del 5% sulle rendite AVS/AI non cambia Una leggenda metropolitana sfatata dalla realtà Sehr geehrter Herr Engeler Ich schreibe ihnen aus folgendem Grund. Mein Gatte Italiener, ich Doppelbürgerin, leben nun schon seit 13 Jahren in Sizilien. Seit 7 Jahren bezieht mein Mann die AHV, die uns monatlich von der Ausgleichkasse Genf auf unser Konto in Italien überwiesen wird. Bis jetzt mit einem Abzug von 5%, nun hat kürzlich ein Bekannter erzählt, dass es nicht mehr 5% wie bisher, aber 6% sind. Wir stehen dieser Aussage skeptisch gegenüber, da uns von der Kasse nichts dergleichen bis jetzt mitgeteilt wurde. Wir wären Ihnen dankbar, wenn sie uns informieren könnten, wie es genau ist. Wir danken im Voraus für ihr Entgegenkommen und verbleiben mit freundlichen grüssen. a.p. Previsto anche un freno alla spesa per l’AVS Il piano Berset per risanare l’AVS e le casse pensioni Il nuovo consigliere federale Alain Berset ha preparato le grandi linee di un programma di riforme che dovrebbe risanare, entro il 2020, l’AVS e le casse pensioni. I due principali pilastri del sistema svizzero non stanno così male, ma le prospettive di sviluppo non sono rallegranti. Per l’AVS si prevede entro il 2030 un deficit di 8,6 miliardi di franchi. Per evitarlo, il consigliere federale propone riduzioni di spese per 1,4 miliardi di franchi a cui vanno aggiunte maggiori entrate tramite una revisione dell’IVA, che dovrebbe aumentare dell’1% all’entrata in vigore delle riforme e di un altro 1%, se necessario, negli anni seguenti. La misura principale per la riduzione delle uscite consiste nell’aumento a 65 anni dell’età di pensionamento delle donne. La metà del risparmio servirebbe comunque a finanziare pensionamenti anticipati di assicurati da lungo tempo, ma con redditi bassi. Per agevolare il passaggio a un pensionamento flessibile è prevista una rendita parziale a partire dai 62 anni. Altri 400 milioni possono essere risparmiati sulle rendite vedovili, penalizzando le persone sole, ma favorendo quelle con figli. Per evitare casi estremi sono previste soluzioni graduali. Infine si introduce per l’AVS lo strumento del freno alla spesa in due fasi: in una prima fase, il Consiglio federale deve presentare un piano di risanamento; in una seconda fase si prevede sia un aumento dei contributi, al massimo dell’1%, sia la sospensione dell’indicizzazione delle rendite. Per quanto concerne invece il secondo pilastro (la cassa pensione), il consigliere federale propone di diminuire il tasso minimo di conversione del capitale di vecchiaia in rendita dall’attuale 6,8% al 6%, in quattro anni, cioè dello 0,2 per cento all’anno. La rendita verrebbe quindi calcolata secondo il nuovo tasso, ma per mantenerne il livello, in futuro si dovrà pensare a maggiori contributi. Questo processo di accumulazione del capitale di vecchiaia inizia oggi a 25 anni. Il progetto Berset non ha ancora fissato una nuova data d’inizio, ma si pensa di spostarla a 18 anni. I nuovi premi da versare sono però calcolati in modo che a partire da 55 anni possano diminuire, rendendoli più accettabili per i datori di lavoro. Ignazio Bonoli Antwort Liebe Leserin Nach Auskunft der Banca Popolare di Sondrio ist der Steuerabzug nach wie vor 5% gültig, und es ist keine Veränderung vorgesehen. Eine Änderung würde Ihnen auch nicht von der Ausgleichskasse in Genf mitgeteilt. Es geht hier um die italienischen Steuern in Form einer “cedolare secca”, das heisst, eines definitiven Steuerabzugs, mit welchem die italienischen Steuern voll bezahlt sind. Das betrifft Genf überhaupt nicht. Dass dieser Abzug sich einmal erhöhen könnte, ist nicht auszuschliessen. Auf der italienischen Pension zahlen Sie ein Vielfaches an Steuern! Eine Änderung müsste vom der Regierung beschlossen und vom Parlament im Rahmen einer Steuerrevision beschlossen und auf der Gazzetta Ufficiale publiziert werden. Sie können aber eine Erhöhung selber kontrollieren, indem Sie von der Bank den vollen Text der Überweisung verlangen. In diesem Text, welchen einige Banken mit der Gutschriftanzeige voll ausdrucken, andere nicht, ist der Betrag in CHF angegeben, der Umwechslungskurs und der Steuerabzug. Hoffen wir aber, dass dieser noch lange bei 5% bleibt. Mit freundlichen Grüssen Robert Engeler Nel progetto del Consiglio Federale Nuove concessioni al fisco estero segue dalla prima Al punto in cui siamo, non si possono ignorare né i principi del diritto pubblico, né le crescenti pressioni che ci giungono dall’estero. Il progetto tenta perciò di attenuare la portata dell’utilizzo di dati rubati (che potrebbe diventare molto pericoloso) a quei paesi che non “favoriscano” apertamente il furto di dati bancari. Per quanto attiene invece il diritto di ricorso, la Svizzera potrebbe essere costretta dalle regole dell’OCSE a introdurre una clausola d’eccezione. Ignazio Bonoli 6 N. 8/9, agosto/settembre 2013 «Chi sono cosa fanno» A cura di Annamaria Lorefice www. gazzettasvizzera.it Tomaso Corda lavora nel suo eliporto a Porto Cervo, base d’atterraggio per tanti elicotteristi elvetici Uno svizzero cresciuto in Sardegna: “Vi racconto la mia svolta vegana” Porto Cervo - Dalla Svizzera alla Sardegna, questo il viaggio di vita di Tomaso Corda nato a Baden nel Canton Argovia, e trasferitosi in Sardegna. Era piccolo quando, con la sorellina Corinna e i genitori, è arrivato a Porto Cervo, che come si sa è tra i luoghi più noti e prestigiosi della Sardegna. Cresciuto con la passione per il volo, l’ha esaudita da grande con l’attività che ora svolge nell’eliporto di proprietà della famiglia. La Svizzera oggi è un ricordo lontano? «Per nulla! Sia io sia mia sorella abbiamo il doppio passaporto. In Svizzera vivono tutti i parenti materni e almento due volte l’anno andiamo a visitarli, sopratutto i nostri nonni. Ho più parenti in Svizzera da parte di madre, Verena Rosmarie Becker, che qua in Sardegna da parte di mio padre. Mia mamma ha amato la Sardegna fin da giovane. Ci veniva sempre in vacanza e poi il destino ha voluto che vi restasse stabilmente. Ha una sorella e tre fratelli che vivono in Svizzera. Sul mio passaporto in realtà io risulto originario di Ennenda, un piccolo comune del Kanton Glarus. I miei bisnonni vivevano lì e li ho conosciuti entrambi. Il mio legame con la Svizzera è molto forte. La Gazzetta la ricevo via posta da una vita!». Come si vive nella bella Sardegna? «Quest’isola, essendoci cresciuto, la porto nel cuore. I sardi sono persone estremamente accoglienti e amichevoli. Però a volte mi trovo di fronte a delle chiusure mentali. In Svizzera invece, pur se i rapporti tra le persone rimangano più freddi, ho trovato molta più apertura mentale». Qual è il suo lavoro a Porto Cervo? «Da diversi anni gestisco con la mia famiglia una struttura eliportuale in Costa Smeralda. Proprio per la passione che nutro fin da bambino nei confronti del volo, ho costruito l’eliporto nel 2006 con mio padre che è proprietario della società Smeralda International Service srl. C’è la possibilità di atterrare, parcheggiare il proprio elicottero, fare il rifornimento di carburante. Lavoriamo con tante tipologie di clienti, che possono essere ditte, società o privati che si muovono per lavoro o per le vacanze. Tutte le società di elicotteri svizzere sono passate qua da noi a Porto Cervo. Eli Ticino, Karen SA e la Swiss Jet sono societa’ elicotteristiche che usufruiscono dei nostri servizi durante la stagione estiva. Per il resto accogliamo traffico elicotteristico internazionale». Lavorare sul mare… dev’essere magnifico. Tomaso Corda con la sua ragazza Cristina e i loro tre conigli adottati: con una forte motivazione a favore degli animali e dell’ambiente Tomaso è diventato vegano, cioè la sua alimentazione è completamente vegetale con molti vantaggi per la salute. «Certo, il mare è magnifico, il guaio è che sono troppo abituato a vederlo ogni giorno, e credo che sia per questo motivo che mi mancano le Alpi svizzere, soprattutto in estate. Naturalmente qui posso dare sfogo alla mia passione per il volo “librandomi” sul mare con i miei amati elicotteri. Ammiro molto l’inventore dell’elicottero, Leonardo da Vinci, che è stato un pioniere del volo e anche del vegetarianesimo». A proposito, la Sardegna è ricca di tradizioni gastronomiche, tra cui l’immancabile purceddu con il mirto… «Appunto, ma io al contrario della maggioranza dei sardi, pur essendo cresciuto seguendo la tradizione gastronomica isolana, ho deciso che sarei diventato vegano più di tre anni fa». Spieghi cosa vuol dire essere vegani. «Non mangiare alcun animale, e non mangiare alcun derivato animale, cioè latte, formaggi, miele, uova e così via. Questa scelta nasce per motivi prima di tutto etici e in secondo luogo salutistici. Credo che si debba dare il buon esempio partendo dalla tavola in modo tale da incuriosire anche chi è ancora legato alle tradizioni. Ho la grande fortuna di poter condividere questa visione di vita con la mia fidanzata vegana anche lei». Come è arrivato a questa scelta? «Ho fatto la mia scelta vegana gradualmente… Il 1 gennaio 2010 sono diventato vegetariano, dopo aver preso coscienza di diverse realtà che prima avevo sotto gli occhi ma che non vedevo a causa di tutto il sistema “ipnotico – matrix” in cui tutti siamo stati inseriti fin dalla tenera età. La mia indagine è partita da una prospettiva spirituale per poi approdare al veganesimo circa 5 mesi fa. Adottare uno stile di vita vegan che prevede di non assumere più proteine animali, né derivati, né indossare capi di pelle o qualsiasi cosa che derivi dalla sofferenza animale, non è semplice in certe realtà, in rapporto a una certa mentalità, sopratutto all’inizio, ma non tornerei mai indietro. Anche perché, in seconda analisi, ho avuto molti riscontri sulla salute». Vale a dire? «Pesavo 20 chili di più rispetto ad oggi. Conducendo una vita stressante, mangiavo e bevevo molto male, senza badare ai grassi 7 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Spiaggia Pevero (Arzachena), a 3 chilometri da Porto Cervo, nella zona dell’eliporto della famiglia Corda in Costa Smeralda. animali. Questa alimentazione ha determinato un aumento degli acidi urici e mi ha portato dei disturbi artritici. Così ho deciso di informarmi molto dal punto di vista alimentare e in seguito sono arrivato alle mie conclusioni: la scelta vegana, nata da una forte motivazione etica, in secondo luogo si è rivelata decisiva per la mia salute. Il cibo vegetale è stata la mia cura. Così come diceva Ippocrate…». Da un principio utile, ha avuto un beneficio per lei stesso? «Certo, provare per credere. Io sono tenden- zialmente crudista, cioè mangio per l’80 per cento frutta e verdura cruda. I piatti completamente vegetali sono oltremodo gustosi. Ogni tanto ci riuniamo qui nella mia zona e partecipiamo a cene vegan portando anche le nostre famiglie che sono onnivore ma le gradiscono molto. La mia ragazza è di Catania dove il veganesimo… si fa sentire, c’è anche un ristorante vegan che è sempre affollato». Lei pensa che tutti dovremmo fare un’ampia riflessione su cosa si mangia e sul proprio stile di vita? «Io credo che ognuno abbia il dovere di ridurre al minimo i danni all’ambiente e la grande sofferenza animale causata dall’alimentazione umana». Le capita mai di desiderare di tornare a vivere in Svizzera? «Guardi sto proprio valutando questa possibilità. Frequentare il mio paese molto di più di quello che già non faccio. Avendo i nonni passerei lunghi periodi con loro. Ma verrei anche per ragioni lavorative perché ritengo che la Svizzera dia ancora molte opportunità rispetto all’Italia dove è tutto più difficile. Ho diversi conoscenti, anche nell’ambito dell’aviazione civile, che si sono trasferiti in Svizzera dove riescono a dare un buon servizio a guadagnare bene. Lugano per me sarebbe il top». [email protected] Dai laboratori della Dr. Gabriella Hunger Ricci nasce una crema “nuova” di 3000 anni... Lotus Cream: la straordinaria efficacia del frutto di Loto è stata dimostrata dalla scienza Lugano – Dai laboratori della Dr. Gabriella Hunger Ricci è nato, e sarà presto in commercio, un preparato straordinario ottenuto dai frutti del Loto. Una crema nuova che ha risultati certi per la pelle, con dimostrazioni concrete e comprovate sul cambiamento dell’aspetto della pelle “prima e dopo” il trattamento. Si chiama Lotus Cream questa speciale crema da notte con una finissima texture e un profumo fresco, a base di principi attivi altamente innovativi, fra cui un enzima di “giovinezza” che secondo le più recenti ricerche cosmetologiche ha dimostrato di avere proprietà super rigeneranti e anti-age, per ringiovanire i tessuti e dare una nuova giovinezza alla pelle. I prodotti Dr. G. Hunger Ricci sono utilizzati dalle estetiste più qualificate e venduti nei migliori Istituti di Estetica, SPA e Centri Benessere in Italia. Questo enzima è ricavato dal frutto di Loto Blu, pianta già nota 3000 anni fa in Egitto quale simbolo di giovinezza immortale e di rigenerazione. In effetti questo enzima ripara il DNA, dona elasticità cutanea, contrasta le rughe e le macchie. Lotus Cream annovera fra i suoi principi attivi anche gli insaponificabili di Karaté che stimolano l’attività dei fibroblasti, la vitamina A rigenerante e nutriente, la vitamina B5 che idrata e nutre, la vitamina E rigenerante, antiossidante e molto attiva contro i radicali liberi. È inoltre presente l’olio di sesamo, protettivo solare e antiossidante. L’insieme di questi fondamentali ingredienti costituis- www.hunger-ricci.ch cono la formula più potente per ristrutturare la pelle. Lotus Cream è l’ultima creazione firmata Dr. Gabriella Hunger Ricci. Applicare Lotus Cream di sera su viso, collo e décolleté già detersi, con un massaggio delicato. Lotus Cream è indicata per pelli: secche, disidratate, normali, giovani e meno giovani. 8 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Grazie alla fattiva collaborazione di molti soci Le molteplici attività del Circolo Svizzero di Roma negli anni e in varie sedi Un altro anno sociale del nostro Circolo romano si sta per chiudere ed il 1º ottobre ne inizierà uno nuovo. Da quel lontano 23 dicembre 1886, pre-vigilia di Natale in cui ebbe ufficialmente inizio la storia del nostro sodalizio in forma ufficiale ed organizzata, ne è passata di acqua sotto i ponti ma lo spirito comune di aggregazione resta sempre uguale e solido nel comune interesse di ritrovarsi uniti allo scopo di rendere “più frequenti e fratellevoli i rapporti e di animare sempre più i sentimenti di affetto alla Patria” e rinnovare le tradizioni. Tradizioni che la stessa Svizzera per il tramite dell‘Ufficio Federale della Cultura, in collaborazione e con il sostegno dei servizi cantonali addetti alla cultura, in attuazione della Convenzione UNESCO del 16 ottobre 2006, si è impegnata ad elencare in un inventario per la „salvaguardia del patrimonio culturale immateriale“. La Svizzera era già unita dal 1291, mentre l’Europa cambiava continuamente morfologia ed equilibri socio-politici. Restava unita, nonostante le diversità storiche, tradizionali e linguistiche, che, anzi costituiscono l’orgoglio stesso dei 26 cantoni. Con la Svizzera abbiamo legami che ci uniscono alle nostre origini, alla nostra terra ed ai nostri connazionali e che fanno di ognuno di noi un ambasciatore ovunque noi approdiamo. Aderire al proprio Circolo rinnova, dunque, quello spirito di appartenenza filo conduttore che porta a rinnovare nelle tradizioni quegli incontri che mantengono saldo il legame con le origini. In tutti questi anni di attività il Circolo Svizzero di Roma ha organizzato mostre d’arte, concerti, spettacoli teatrali, gite fuori porta, visite culturali …e culinarie, carciofolate, bicchierate, partite a carte, feste di Natale e balli in maschera per adulti e bambini: negli anni ’60 era in voga a gennaio il gran ballo. Motivi di incontro continuano ad essere sempre anche le serate Raclette, Fondue, le cene a tema cantonale, conferenze sulla politica e sulla vita sociale in Svizzera, cineforum con film svizzeri, il St. Nikolaus, l’arte di fare candele e fare biscotti e naturalmente la celebrazione della festa Nazionale del 1° agosto oppure come un tempo la grandiosa festa nazionale di Sempach in memoria della storica Battaglia, combattuta il 9 luglio 1386 tra la Vecchia Confederazione svizzera e il duca Leopoldo III d’Asburgo, conclusa con la vittoria dei cantoni svizzeri. Durante questo periodo il nostro Circolo ha avuto diverse sedi fino a quando con accantonamenti di bilancio ed una sottoscrizione ad “hoc” lanciata tra la Colonia romana (le donazioni risultano scritte nel libro d’oro del Circolo) negli anni 1930 fu acquistato a Roma un appartamento alla Salita di San Nicola di Tolentino, Palazzo Moroni, poi venduto per acquistare in quota parte, l’attuale sede di via Marcello Malpighi. Tutto questo si è potuto realizzare grazie al contributo ed alla presenza, nel tempo, di tutta la Comunità, un particolare ringraziamento a tutti i Soci che con questo spirito pur non riuscendo a mantenere una costante frequentazione delle attività del Circolo, si riconoscono comunque in questi valori e rinnovano fedelmente la loro adesione al Circolo. Negli anni la nostra realtà è più solida e per questa ragione anche quest’anno vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno confermato l’adesione al Circolo Svizzero di Roma. Con il versamento liberale intestato a Circolo Svizzero, sul c/c bancario IBAN: IT 50 Q 05216 03216 000000005712 / Credito Valtellinese, potrà essere perfezionato il contributo di adesione 20132014 (quota sociale nucleo famigliare euro 50.-). Fabio Trebbi www.circolosvizzeroroma.it Sperlonga: Il ritorno di Tiberio Una collaborazione culturale tra Svizzera e Italia, e in particolare tra Mendrisio e Sperlonga, avvia le celebrazioni per il bimillenario dell’ascesa al potere imperiale di Tiberio (14 d.C.). In vista della ricorrenza, il Comune di Sperlonga, località della famosa villa imperiale di Tiberio i cui resti possono oggi essere ancora vistati insieme a un notevole museo archeologico, e la Provincia di Latina promuovono, in collaborazione con l’Accademia di architettura della Svizzera italiana diretta da Mario Botta, una mostra e un convegno dal titolo Abitare su Antri. Il ritorno di Tiberio a Sperlonga. La mostra espone i progetti sul tema “Un museo sulla Grotta di Tiberio”, elaborati nell’Atelier di composizione del prof. Francesco Venezia. Il catalogo, stampato da Librìa editore, è introdotto da un saggio dello stesso Francesco Venezia, volto a ricostruire l’idea di architettura di Tiberio dalla sua prima dimora a Sperlonga alle molte successive di Capri, con particolare attenzione alla villa imperiale di Damecuta, assumendo come elementi di interesse il rapporto con i luoghi come riflesso della natura nella sua psiche. In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 7 settembre alle 18.30 presso il Centro culturale dell’antica Chiesa di Sperlonga, si terrà un Dialogo tra gli architetti svizzeri e italiani Mario Botta, Marco Della Torre, Franco Purini e Francesco Venezia. La mostra sarà aperta, fino al 27 ottobre 2013, nei seguenti orari: dal lunedi’ al venerdi’ dalle ore 17.00 alle ore 20,00; sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00. Prossime proposte (per partecipare agli eventi sociali é gradito un cenno di prenotazione presso la Scuola Svizzera 06 440 21 09 oppure [email protected]): Giovedì, 3 ottobre 2013 ore 18.00 Conferenza vie Romane Appuntamento Hotel Victoria, Roma via Campania, 41 (i locali della Casa Svizzera che utilizziamo di solito sono attualmente in ristrutturazione). Il nostro socio Giovanni Antamoro, ingegnere in pensione, da alcuni anni occupa il suo tempo libero nello studio dell’antica rete stradale romana (www.straderomane.it). Ha preso lo spunto da una carta che indicava in 100’000 km lo sviluppo della rete stradale per indagare su quanto ne è rimasto. Avremo il piacere di ascoltarlo e farci stupire su quanto, ancora oggi, sia rimasto, in ogni territorio occupato dall’impero romano, di vestigia di ponti, di rilevati o terrapieni, di guadi, di mura, di stazioni di sosta. Giovedì 3 ottobre 2013 ore 19.15 Assemblea Generale Appuntamento Hotel Victoria, Roma via Campania, 41 (i locali della Casa Svizzera che utilizziamo di solito sono attualmente in ristrutturazione). Al termine dei lavori la tradizionale cena sociale concluderà la serata. Per motivi organizzativi sarà gradito un cenno di prenotazione entro giovedì 26 settembre 2013 allo 06 440 21 09 (Scuola Svizzera Roma) oppure e-mail: [email protected]. ORDINE DEL GIORNO Nomina del Segretario verbalizzante Nomina di due Scrutatori Relazione del Presidente sulla Gestione 2012/2013 Presentazione del conto economico e del bilancio dell’esercizio 2012/2013 Relazione dei Revisori dei Conti Elezioni del Presidente, del Comitato e dei Revisori dei Conti Presentazione del programma per l’anno sociale 2013/2014 Varie ed eventuali Per informazioni consultare il sito www.circolosvizzeroroma.it 9 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Sul crinale che separa dal Canton Ticino Gita a Monteviasco del Circolo Svizzero di Varese Sabato 15 giugno un gruppo di soci del Circolo Svizzero di Varese ha effettuato una gita in Val Veddasca, salendo da Luino attraverso i paesini di Agra e Dumenza immersi in un verde meraviglioso, fino ad arrivare a Curiglia, ultimo comune della valle, da cui partono numerosi sentieri. Poco oltre una funivia porta a Monteviasco, isolato paesino sul lato italiano del crinale che separa dal Cantone Ticino. Abbiamo la sorpresa di vedere il parcheggio occupato da molte auto e qualche pullman, cosa assai rara per il posto. Ma c’è la spiegazione: in cima, nei pressi del paese, la sera si svolgerà il ritrovo degli alpini con l’inaugurazione di un monumento commemorativo dei caduti di Monteviasco nella prima guerra mondiale. Molti nostri soci e altri gitanti scelgono il mezzo di risalita meno faticoso, la funivia. Solo tre “coraggiosi” si avventurano lungo la gradonata in pietra, risistemata di recente, di oltre 1’400 gradini, ombreggiata dal bosco di castagni e querce. Con alcune persone del posto abbiamo familiarizzato con la storia. Monteviasco è un piccolo paesino a 950 metri circa composto di case rurali in scaglie di pietra a secco con tetti in beola dislocati su terrazzamenti morenici. Ora il paese conta solo quindici abitanti, e molte case sono state riattate come case di vacanza; ma fino a qualche tempo fa era abitato da una comunità numerosa dedita all’agricoltura e alla pastorizia. Vita dura ed economia povera, che ha costretto la gente a emigrare per svolgere i più disparati mestieri: muratore carbonaio, tessitore. Fino a vent’anni fa la gradonata era l’unico accesso al paese, via percorsa faticosamente con gerle in spalla per approvvigionarsi di pane e altri generi di prima necessità nel paese di Curiglia. Nessuno saliva lassù, tanto meno i cosiddetti “potenti” delle varie epoche. Solo San Carlo Borromeo vi si era avventurato, volendo conoscere a fondo la sua diocesi. La funivia ha portato “progresso”, una comunicazione più agevole, maggior vicinanza con i paesi posti più in basso. Abbiamo aspettato i coraggiosi saliti a piedi gironzolando per le stradine strette composte di pietre incastrate di costa nel terreno, chiacchierando con chi, del posto, ci ha voluto dipingere un quadro della situazione attuale: turismo vacanziero, interessato sì alla ristrutturazione delle case, ma non al territorio, che non viene più curato e ripulito, con il risultato che i pascoli stanno sparendo, divorati dal bosco che ormai è alle porte del paese. La passeggiata ci ha portato al piccolo lavatoio colorato dai fiori appesi, e alla chiesa con una balconata panoramica sul paese, dove i bambini del gruppo hanno potuto vedere in azione il campanaro, cosa ormai rara da vedersi. Dopo quarantacinque minuti di salita a piedi arrivano i tre soci e tutti insieme ci rechiamo al ristorante Barchet, piccolo ma molto accogliente e soprat- tutto… “buono”: ci offre il meglio dei prodotti della valle, come salumi, formaggi, tra i quali uno splendido gorgonzola di capra, polenta e cinghiale e un apprezzato gelato di latte di capra. A metà pomeriggio ci apprestiamo tutti a ritornare alle nostre auto, soddisfatti della giornata soleggiata (cosa non scontata in questa tarda primavera piovosa), del buon pranzo, delle allegre chiacchierate e del luogo particolare, che molti soci hanno visto e apprezzato per la prima volta e speriamo… non ultima. A qualche ora di cammino passa il confine svizzero e ci ripromettiamo di compiere una simile gita sull’altro lato, per vedere l’altra faccia della storia alpina locale. Emozionatevi con noi “Eredi Longobardi” Brescia: Festa nazionale Per il Primo agosto gli svizzeri apprezzano molto festeggiare il compleanno della loro madre patria riunendosi numerosi. Per i soci dell’Associazione Svizzera Brescia è pura gioia di vivere deliziarsi al ristorante in un clima conviviale ormai divenuta consuetudine irrinunciabile. Quest’anno poi la Festa, prima del graditissimo pranzo alla Rocca contesa, è stata anche un’autentica occasione significativa per la visita, tra fascino e storia, alla casa-museo di Ugo da Como, a Lonato del Garda: un complesso adagiato sulle verdi colline moreniche, con i suoi arredi antichi, ricca di dipinti e disegni del Tiepolo e dell’Appiani, affreschi del Ferramola, collezioni di vasi di farmacia e la straordinaria biblioteca con 55mila volumi antichi, una rara e preziosa collezione di incunaboli, cinquecentine,manoscritti e l’incredibile libro più piccolo del mondo. Stiamo già pensando anche di emozionarci tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, immaginando di valicare le Alpi col famoso e impareggiabile trenino rosso Bernina Express e raggiungere il paesaggio incantato dell’Engadina. Il nostro programma prevede anche di visitare quel gioiello di arte e cultura che caratterizza la città di Mantova, testimonianza dell’elaborazione culturale del Rinascimento, il cui centro storico è talmente bello da essere iscritto dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’ umanità. Vi invitiamo a prendere contatti con noi: sarete accolti con tanta simpatia! e-mail: [email protected] Federica Grotti 10 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Due parole, qualche aneddoto ed una canzone per Gottfried (Edo) Goetz La scomparsa di Edo Goetz già presidente della Società a Milano “Vita mutatur, non tollitur” dal prefatio dei defunti Amici, non è cosa facile e forse neppure giusta pensare o aver la presunzione di riuscire a concentrare in poche parole la vita di una persona. Si rischia di esaltarne i pregi senza compensarli con i reali difetti, di non descrivere la persona, ma ciò che di avremmo voluto o che altri avrebbero voluto. In una parola di ritoccarne la foto con… “Photoshop”. Altri meglio e da più tempo di me conoscevano Edo ed avrebbero potuto raccontarvi fatti, episodi aneddoti e sfumature del suo modo di essere, di stare con gli altri, in una parola del suo carattere. Io, per quel poco che lo conoscevo, vi dirò che Edo era uomo con pregi, virtù e difetti equamente ed umanamente distribuiti. Non ne faceva mistero, non ci si nascondeva dietro! Era così, così come lo hanno ricordato molti, nei molti gruppi alle esequie tenutesi lo scorso giovedì 11 luglio nella Chiesa di Sant’Idelfonso. Reformierte Gottesdienste in Mailand Culti Riformati a Milano Chiesa Cristiana Protestante a Milano Via Marco De Marchi, 9 – 20121 Milano MM3 – Tram 1 – Bus 94 Die nächsten Termine/ le prossime date domenica 1 settembre 2013 domenica 15 settembre 2013 Giornata Riformata, dopo aperitivo e pranzo comunitario tra l’altro con specialità svizzere nell’Orto della Fede domenica 6 ottobre 2013 succesivamante conferenza e discussione sul tema “la nostra liturgia riformata” In quel caldo pomeriggio ci siamo ritrovati a dargli non tanto l’ultimo saluto, ma un saluto, uno dei tanti che ci siamo dati nel corso di questi anni, un arrivederci, perché tanto, prima o poi ci rivedremo. Lui se ne è andato prima di noi, ma ha ritrovato subito l’amico Sergio Baerlocher per quelle loro interminabili discussioni. Giornata Riformata Svizzera nella Chiesa Cristiana Protestante di Milano Via Marco De Marchi 9, 20121 Milano MM3 Turati – Tram 1 – Bus 94 Sergio tranquillo e via via più “fumino”, Edo subito di fuoco! Ma chi era Edo Goetz: uno svizzero nel più profondo dell’animo! Uno che ha presieduto per più di 20 anni la Società Svizzera ed è stato organizzatore instancabile di eventi, di incontri, di feste, di gite e cene. Difensore assieme all’amico Definti del Centro svizzero negli anni della tentata vendita. Attivissimo membro della Sezioni tiratori e tiratore preciso e meticoloso in sede cantonale e federale: un vero cacciatore di premi e medaglie di cui andava fiero. Intrattenitore a tutti noto per le sue battute immediate, brucianti, colorite, salaci a volte, ma sempre adeguate al momento ed all’evento… secondo il vecchio motto “in chiesa con i santi ed in taverna coi ghiottoni!” E lo ricordiamo ancora – vero svizzero e vero camaleonte linguistico – che ogni qualvolta – da solo o in compagnia – passava un confine di stato, di cantone e di lingua, lui immediatamente cambiava idioma, lingua, intonazione, registro (comprese le inflessioni dialettali), come se avesse un sensibilissimo e delicato sensore… E vorrei allora che noi avessimo sempre nei nostri occhi l’immagine di lui, che fattosi pregare, sale sul palco per cantarci “Only You”. E con le note di quel motivo, augurare a lui ed a noi che quelle parole “ci illuminino l’oscurità” fino al giorno in cui ci ritroveremo tutti assieme e gli chiederemo di salire di nuovo sul palco e di cantarci – ancora una volta – quella canzone. Niccolò G. Ciseri [email protected] 15 settembre 2013, ore 10.00 Gemeinsamer reformierter Gottesdienst Culto riformato comune (zweisprachig/bilingue) Anschließend/successivo Aperitif/aperitivo Gemütliche Mittagessen im Kirchgarten Accogliente pranzo comunitario nell’orto della chiesa Culti Riformati mensili a Malnate alla casa di riposo svizzera Fondazione “La Residenza” Via Lazzari, 25 – 21046 Malnate tel. 0332 42 61 01 aperti a tutti ogni volta alle ore 10.00 di mattina (Unkostenbeitrag ca. 5 €uro Cotributo alle spese ca. 5 €uro) mit besonderer musikalischer Umrahmung con intrattenimento musicale particolare Pastore riformato Robert Maier Piazzale Susa, 14 – 20133 Milano Tel. 02 73 37 51 – Cell. 339 146 62 68 E-mail: [email protected] Particolarmente e cordialmente sono invitati tutti i riformati della zona a partecipare. I culti sono tenuti la domenica alle ore 17.00. Iscrizione per il pranzo indispensabile all’ufficio parrocchiale tel. 02 655 28 58 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 LU – VE oppure per e-mail: [email protected] Le prossime date sono le seguenti: domenica 22 settembre 2013 domenica 27 ottobre 2013 domenica 24 novembre 2013 11 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Programma provvisorio settembre-dicembre 2013 Mondiale di ginnastica Elaborato dal nostro Comitato Manifestazioni in collaborazione con i Presidenti di Sezione. Tutte le manifestazioni indicate nel programma ed eventuali ulteriori manifestazioni o variazioni che all’atto della stampa del program- Io sono Romeo N. Giobbi, un ragazzo di 15 anni svizzero, abito in Italia ma mi alleno in Svizzera, e precisamente alla S F G (societa federale Lugano) sono fiero di aver gareggiato per questa. Io e la mia squadra siamo partiti da Malpensa il giorno 8 luglio 2013 e siamo tornati il giorno 18 luglio 2013, ma gli ultimi 4 giorni li abbiamo trascorsi visitando il South Africa e precisamente il parco Kruger. Abbiamo gareggiato in un palazzetto nel centro città di Cape Town contro squadre provenienti da tutto il mondo. Abbiamo gareggiato per l’onore svizzero, e passato il primo turno ottenendo il secondo posto e siamo arrivati in finale con altre 15 squadre. Eravamo un gruppo molto affiatato di 30/35 persone, alcuni praticano la disciplina della ginnastica attrezzistica, mentre altre la disciplina della ginnastica ritmica. Il nostro esercizio si è svolto su suolo formato da tappetini , è durato poco meno di 5 minuti, e rappresentava una ribellione degli schiavi egiziani verso il loro faraone, dopo una ardua lotta il faraone vince e gli schiavi si ritrovano a terra “senza vita”. E anche nella finale siamo arrivati secondi. È stata una magnifica esperienza, che rifarei ancora. Programma manifestazioni Società Svizzera di Milano DATA ma stesso non avevano ancora potuto essere definite, verranno comunque ricordate man mano, mediante apposita circolare. La Segretaria Sara Fraticelli ORARIOMANIFESTAZIONE Gi 26.09.13 20.00 Sa 28.09.13 08.30 Lu 30.09.13 18.30 Lu 07.10.13 18.00 Sa-Do 12-13 ott.13 Lu 21.10.13 17.00 Sa 26.10.13 09.00 Lu 28.10.13 18.30 Lu 04.11.13 18.30 Lu 11.11.13 18.30 Lu 18.11.13 18.00 Gi 28.11.13 20.00 Sa 07.12.13 08.30 Sa 14.12.13 15.00 Gi 19.12.13 20.00 Serata di Fine Estate – Cena sociale Gita a Bellinzona Presentazione libro: “Conoscere la Svizzera – Il segreto del suo successo” di François Garçon – Edizioni Armando Dadò Concerto in memoria dell’Ing. Haechler in collaborazione con Prof.ssa Maria Proja de Santis Gita di due giorni a Ginevra Premio Internazionale “Myrta Gabardi” per la musica e il Giornalismo Castagnata Conferenza Franco Brenni e 70° dell’accoglienza in Svizzera dei profughi a cura della Dott.ssa Renata Broggini Serata in collaborazione con la Fondazione Svizzera Pro Venezia Presentazione libro: “Mistero al lago di Staz” di E. Comi Tavola rotonda in collaborazione con Mario Negri Institute Alumni Association “Malattie e cure: quale è il ruolo dei nostri geni?” Schützenabend – Cena sociale Gita a Einsiedeln – Canton Svitto Natale Bambini Serata di Gala – 130 anni Società Svizzera Con la Federale Lugano un italo-svizzero a Cape Town SEZIONE BRIDGE SETTEMBRE-DICEMBRE 2012 TORNEI OPEN Tutti i mercoledì, (esclusi i festivi) ore 15,30 sale A+B+C+D dal 18 settembre 2013 con prenotazione obbligatoria del tavolo da effettuarsi esclusivamente il mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 telefonando alla Società Svizzera al n° 02 76 00 00 93. Ai soli Soci è data l’opportunità di iscriversi su un’apposita scheda affissa in bacheca già dal mercoledì precedente, impegnandosi tuttavia a corrispondere il “fee d’iscrizione” al Torneo in caso di mancata o tardiva disdetta e conseguente tavolo vuoto. BRIDGE GUIDATO Tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle 18.30 con il M° Giancarlo Astore nelle salette C + D dal 16 settembre 2013. TORNEI SOCIALI Giovedì, sale C+D ore 15.30. La partecipa- zione è riservata ai soli Soci ed è gratuita. 17 settembre 10 dicembre 1º ottobre brindisi natalizio 26 novembre 17 dicembre ore 20.00 cena natalizia nella Stube, ore 21.00 torneo di brid ge sale C e D. GIOCO LIBERO Tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 19.00. Si ricorda che ogni Socio può invitare un massimo di 5 amici non Soci nell’arco dell’anno. L’invitato potrà accedere ai locali tre volte in un anno. QUOTA SOCIALE ANNUALE La quota associativa è rimasta invariata in € 15.00, previa regolarizzazione della quota sociale a favore della Società Svizzera. SEZIONE BIRILLI SETTEMBRE-DICEMBRE 2013 DATA Manifestazioni delle Sezioni Il 02.09.2013 Il 07.10.2013 Dal 08.10 al 29.11.2013 Il 17.10.2013 Il 02.12.2013 Inizio dell’attività dei vari gruppi Assemblea Generale e Gara Rodaggio Gare individuali per la gara S. Ambrogio Coppa Weber – Wuethrich Gara Fortuna, cena e premiazioni gare S. Ambrogio e Fortuna Romeo Giobbi e Diego Paris a Cape Town, ai mondiali di ginnastica. 12 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Ospite il Consigliere nazionale Fabio Regazzi Cena per la Festa Nazionale alla Società Svizzera di Milano “Non omnes arbusta iuvant humilesque myricae” 1 Virgilio Ecl. IV vv.1-2 A noi Svizzeri invece, le tamerici piacciono! Piacciono perché siamo un popolo semplice (non di semplici), un popolo pratico, un popolo attento, accorto e vigile. E la nostra Festa Nazionale ne è prova e conferma. A noi basta poco: un prato, un giardino, uno spazio all’aperto, la compagnia di qualche amico, qualcosa di cui parlare, qualcosa da bere e da mangiare ed ecco la Festa! Ecco la nostra Festa, ovunque ci si trovi! Oggi come l’anno passato ed oggi come 722 anni fa. E cosa è stato il Rütli se non l’incontro fra un gruppo di vicini, di amici delle Valli e delle sponde del Lago che, in un giorno d’estate, si sono semplicemente dati appuntamento e ritrovati in un luogo convenuto per parlare, bere, mangiare e cantare? Si son ricordati di essere (e voler essere) uomini liberi, si son rinnovati i patti di un tempo e fatte nuove promesse, hanno approntato tavole e mense, hanno arrostito carni e tagliato formaggio, bevuto birra e sidro e cantato guardando in basso le azzurre acque del Lago e laggiù più lontano le case di Brunnen ed i villaggi pastori sparsi sui monti. Siamo un popolo pratico e libero abituato alla fatica ed alle difficoltà in Patria come all’Estero. Mai comparse, mai gregari, mai semplici ombre di sfondo! In Patria come all’Estero! Ed all’Estero ciascuno di noi è e deve essere Ambasciatore di questa nostra terra, di questo nostro carattere, di questa nostra forza! Della terra dei nostri nonni e del carattere dei nostri padri! Di quella terra nella quale – più di 700 anni fa i nostri nonni – decisero di essere uomini liberi, di non voler nei loro villaggi altra giurisdizione se non la propria e dentro e fuori le valli nessun’altra legge se non la propria, promettendosi reciproco aiuto piantando così i semi di un Popolo, perchè germogliasse una Patria e crescesse l’albero di una Nazione. Ed oggi come allora, anche noi – in antica e sempre nuova loro memoria – festeggiamo e rinnoviamo quell’eterno patto, quell’incontro, quella bella “scampagnata” del 1° di agosto, quella splendida giornata al Rütli, fra il verde del prato, lo sventolar degli stendardi, il profumo delle carni alla brace, le chiacchiere ed il riso della gente, i canti e “le prove di forza” degli uomini. Così il 18 luglio scorso, sulla terrazza del Centro Svizzero di Milano, approntata in forma di Cantoni, finemente apparecchiata ed addobbata con simboli, stemmi e bandiere, abbiamo celebrato con qualche giorno di anticipo, ma non per questo con minor sentimento e partecipazione, la nostra Festa Nazionale. Ha aperto la serata un gradevole aperitivo con “roll di piadina farcita, pizzette e verdure “castellate”… per l’occasione” accompagnato il tutto da cocktail leggeri e spumeggiante prosecco. Poi, una volta preso posto, il piacevolissimo e frizzante discorso del Presidente Jean Pierre Hardegger che – al pari di uno spumeggiante vino vallesano – ha ben predisposto i presenti alla serata: qualche ricordo, qualche racconto, qualche aneddoto fresco e leggero come le acque del Pilatus. Poi il Vice Presidente Gianni Definti ha letto il discorso ufficiale per gli Svizzeri all’estero del Presidente della Confederazione Ueli Maurer. Ed infine il Consigliere nazionale Fabio Regazzi ha intrattenuto la sala con un ampio e finemente “camaleontico” discorso che ha spaziato, in un mélange fra protesta e proposta, dalla tradizione all’AlpTransit, dalle mulattiere al raddoppio del Gottardo, dalla diffidenza alla collaborazione, dalla “black list” all’Expo 2015. Dalla reale tensione di ruggini antiche, alla “sperata” cordialità fra Italia e Svizzera, all’insegna di una piattaforma permanente di collaborazione (in particolare) fra Lombardia e Ticino. Poi la Festa e la cena han preso il via con bratwurst e rösti accompagnati da senape e salsa di cipolle, il tutto espressamente acquistato in Patria. E ciò mentre la Bandella di Arogno allietava la serata con musiche e arie adatte all’occasione, all’ambiente, alla circostanza. Tutti in piedi quando è stato “intonato” l’inno che, sebbene (in italiano) non sia proprio un capolavoro “letterario” di testo, tuttavia rappresenta – almeno nella musica – la nostra comune “colonna sonora”. Una piccola macedonia e qualche caffè hanno chiuso la cena ed aperto la serata all’estrazione della lotteria con i sempre graditi premi. In particolare: vini del Vallese e del Ticino, qualche rosso cappellino ed i più che ambiti biglietti del rosso trenino delle Ferrovie Reti- Il Consigliere nazionale Fabio Regazzi. che, vinti – questa volta – dalla socia Alessandra Zoia e dal di lei marito che si son detti subito pronti a partire. E chi può dar loro torto! Di grande e curato effetto l’abbigliamento delle bellissime signore intervenute: chi in bianco pizzo di straordinaria fattura, che in floreale chiffon di seta, chi in eleganti corti abiti con raffinate e misurate scollature, chi ancora in lungo e chi in studiato drappeggio di splendide stole e traforati scialli di ricercato pizzo . Poi allietati e cullati da piacevoli musiche ed allegre mazurche della Bandella, son cominciati i saluti di tavolo in tavolo, gli auguri per le vacanze, i voti di un desiderato estivo riposo, le promesse di rivederci a settembre a raccontarci l’estate ed i baci e gli abbracci di amici di ieri e di sempre. Consapevoli di essere Svizzeri, certamente per ciò privilegiati, caratterialmente liberi e fondamentalmente semplici. Attratti dalle piccole gioie, amanti degli essenziali piaceri della vita e perciò delle semplici ma resistenti… tamerici. Niccolò G. Ciseri [email protected] Note: 1. “Non omnes arbusta iuvant humilesque myrice” Virgilio “Le Bucoliche” (Ecloghe) IV 1-2 “non tutti amano le piccole piante e le semplici tamerici”. Con ciò il Poeta pone a confronto la poesia semplice ed essenziale degli antichi poeti, con la propria che - invocate le Muse - vorrebbe forte ed epica! Va bene per i Romani, andava bene per i Latini della classicità, ma non per noi Svizzeri che come i primi abitanti del agro pontino, amiamo le semplici cose ed i quotidiani piaceri. 13 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Alla Società Svizzera di Milano La gran Cena dei Fiori segna l’inizio dell’estate “Rosa fresca aulentissima ch’appari inver la ‘state le donne ti desiano pulzelle e maritate Cielo d’Alcamo1 In una Milano che profuma di tigli, di gelsomini da giardini ignoti, di vasi in fiore su terrazze antiche, di verdi foglie in tenera attesa, anche quest’anno la Società Svizzera di Milano ci ha offerto una serata all’insegna dell’allegria, del buon cibo e della buona musica. In compagnia di connazionali, amici ed invitati, nella bella cornice della Sala Meili di Via Palestro, si è tenuta la Cena dei Fiori che – per tradizione – dà inizio all’estate, prelude al caldo e alle vacanze chiama. E quest’anno più che mai, ‘ché la stagione non aveva fatto certo ben sperare, perché – fino all’ultimo momento – la giornata aveva fatto pensare ad una serata di nuvole, pioggia e fastidiosa umidità. Al contrario, la serata si è presentata bella, piacevolmente fresca, volta al miglior pensiero e noi con lei disposti al meglio. E non ci ha tradito: una settantina di inviati disposti nei bei tavoli a far corona alla sala, apparecchiati con arte dalla sempre elegante ed attenta Sig.na Sara Fraticelli, cui non è certo sfuggito di dedicare le mense ai fiori di un giardino ideale e di far trovare posto ai presenti secondo le loro sempre più varie ed a volte bizzarre richieste. Da qui il piacere di molti, la soddisfazione dei più ed il rammarico di quei pochi – in media un paio per serata – che dichiarano di essere rimasti tanto insoddisfatti da ritenere di non poter più venire a queste cene, ma che non mancano di domandare quando ci sarà la prossima cena e… quando “ri-annunciarsi” per la serata . E cosa sarebbe una serata senza una tal varietà di pubblico, senza un insoddisfatto che… ritorna, senza un critico che… non ne perde una, senza una lamentela che… si rinnova sempre? E così anche questa volta, rispettata la tradizione, la serata ha avuto inizio. Così l’aperitivo con le consolidate olive ascolane, i panzerottini con mozzarella e l’insalatina di riso venere, cui ha dato rinforzo un ben scelto prosecco ed un adeguato analcolico alla frutta di roseo e delicato colore come di estiva mimosa2. Poi alle ore 20.00 precise, ad un segno, gli invitati si son fatti presso alle mense ed è iniziata la cena con dei magnifici e perfettamente cotti, maccheroni con melanzane e mozzarella bufalina al basilico, nella cui preparazione era stato rispettato il difficile equilibrio dei sapori, dei profumi e della cottura. Non l’affumicata provola sopravanzava sulla saporita melanzana, non il profumato basilico sul vellutato pomodoro che avvolgeva i ben preparati maccheroni. Non l’uno sull’altro, non questo su quel sapore prevaleva o sopravanzava, ma tutti spesi e volti al gusto intenso e delicato al tempo, per un piatto giusto per serata e scelta. Non altrettanto si può dir di quel “vitel tonnè” che posto in ruota nel piatto di mezzo, facea corona ad un inerte trito di verdurine in dadini miste assai più adatte ai boscherecci elfi della Foresta Nera che non ad una platea di esigenti (ed affamati) commensali. Con il parziale riscatto di un gelato e frutta in macedonia per coppette anguste, finì la cena ed ebbe inizio il canto. E nel passar caffè che profumava l’aria, sul palco al via musica e canto e già la sala preparava il ballo. Così i Coriandoli per la serata in danza che raccoglieva consensi e coppie a tratti non del tutto pieni. Qualche canzone più ed altra meno, ma non col pieno dei giorni migliori. Eppur stavolta non hanno smesso mai e han cantato tanto come negli anni che son passati a volo. Allor le coppie si son fatte avanti ed una polka, un valzerino e un tango hanno intrecciato nella sala al centro, una mazzurka ed una salsa ancora e qualche pezzo di musica sola. In sospension di note, per cura e tempi dello scrivente scriba e della Dott.ssa Alessandra Zoia (del Comitato Centrale) in forma splendida e splendido rosso, il via s’è dato all’attesa estrazione che questa volta – per la vicina estate – era Fendant del vicino Vallese e Rosso Merlot del nostro Ticino. E sempre attesi come ambiti premi, sono i biglietti delle Ferrovie Retiche con quel rosso trenino, che sale fra i monti, percorre le valli, traversa quei prati e sfiora l’azzurro dei fiumi e dei laghi. Così poi per certo e grande per gioia, potrà quella coppia fare il percorso del Canton dei Grigioni: da Tirano al Bernina che si staglia lassù, per Poschiavo3 l’antica, terra d’arditi confettieri famosi. Di cieli azzurri nei giorni d’estate, di candidi monti nel gelido inverno. E di nuovo le danze con i vecchi successi! Con la gioia serena e l’aria composta d’una sera dell’estate che arriva alle porte. Poi un giro di danza, un accordo del basso e un assolo per sax, una voce che chiama le coppie alle danze ardite figure per giacche attillate. E passan gli amici in grandi saluti, vagare di auguri ed inviti nell’aria che profuma di notte calata silente ed apparsa d’un tratto. Le luci nel Parco accese da tempo, alberi chiari per fiori sbocciati, profumi leggeri da finestre dischiuse. Si son fatti più ampi i saluti e gli addii, la musica lenta per scelta del palco. Ci vediamo il 18 alla Festa di luglio, ai saluti di tutti per vere vacanze: c’è chi parte domani e allora non c’è, ci son quelli annunciati da tempo. E la notte, per l’estate ch’attende, c’avvolge di caldi ricorrenti ricordi. È più forte ‘l profumo nell’umida notte ci abbraccia e ci culla per strade già vuote: rumore di voci e di passi per quel domani che già è arrivato. Lieto vi sia il sonno stanotte e l’estate che arriva leggera sul selciato bagnato di fresco. Niccolò G. Ciseri [email protected] Note: 1. Cielo d’Alcamo: (versi 1-4) conosciuto anche come Ciullo d’Alcamo (Alcamo prima metà del XIII secolo), è stato un poeta e drammaturgo italiano. Nato nella prima metà del XIII secolo, è uno dei più significativi rappresentanti della poesia popolare giullaresca della scuola siciliana. La data di composizione dell’opera deve certamente essere posta tra il 1231 e il 1250, nel periodo che va dalla promulgazione delle Costituzioni Melfitane e l’anno di morte di Federico II. Questa data si ricava dai riferimenti fatti nei versi 21-25 2. “Mimosa estiva”: Si tratta della “mimosa pudica” che fiorisce fra la tarda primavera e l’estate ed è caratterizzata da “pennacchi” (inflorescenze) di color rosa che si chiudono allo sfiorarle con un corpo estraneo. Da qui il nome di “mimosa pudica”. Lo stesso poeta G. Pascoli (S. Mauro 1855- Bologna 1912) ne descrive in “Romagna” l’estiva fioritura con delicati e struggenti versi: …… Già m’accoglieva in quelle ore bruciate sotto ombrello di trine una mimosa, che fioria la mia casa ai dì d’estate o’ suoi pennacchi di color di rosa; vv. 25-28 3. Poschiavo: (Pus’ciaf in lombardo; Puschlav in romancio e tedesco) è un comune svizzero del Cantone dei Grigioni, Grigioni italiano, vale a dire della parte italofona del Cantone. Poschiavo è pure il nome del capoluogo; questi viene detto anche Borgo o Vila, soprattutto nelle frazioni di valle. In origine era il solo comune e la sola parrocchia di tutta la valle. Importante piazza di trasbordo sulla strada del Bernina. Poschiavo si trova in un’ampia conca dell’omonima Valle di Poschiavo, laterale della Valtellina, percorsa dal fiume Poschiavino. Essa è percorsa dal fiume Poschiavino, che nasce nell’alta Val Laguné, presso il passo della Forcola, a 2’328 m e sfocia nell’Adda in territorio italiano poco a valle di Tirano, a 414 m. 14 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Le gite della Società Svizzera di Milano A Soresina, nel Mendrisiotto e sul passo del San Gottardo Un grande artista del Novecento Italiano. Davvero interessante è stata la visita alla mostra dello scultore Leone Lodi allestita nel palazzo del Podestà di Soresina, sua città natale. Inoltre, grazie all’amabile disponibilità delle figlie Daniela e Serena che ci hanno fatto da guida, abbiamo avuto il piacere di visitare anche lo studio/laboratorio di questo monumentale scultore che ha lasciato innumerevoli testimonianze a Milano (una fra tutte gli altorilievi di palazzo Mezzanotte, sede della Borsa) ed in tutto il Nord d’Italia, per esempio la Torre dei Venti che troneggia all’uscita dell’autostrada Milano-Bergamo. Poichè eravamo nelle vicinanze, ho pensato di concludere la gita con la visita ad uno dei borghi medioevali più belli d’Italia: Soncino e la sua affascinante Rocca Sforzesca. Mendrisiotto Sabato 20 aprile è stata la volta del bellissimo Museo Vela a Ligornetto, spettacolare casa-museo dello scultore ticinese Vincenzo Vela. Artista dai forti ideali politici e attivo pratriota, trascorse molti anni della sua carriera in Italia in particolare a Torino, dove sono tuttora vive le tracce del suo passaggio. La monumentale gipsoteca di Ligornetto con l’e- Val Leventina Verso il Passo San Gottardo, una sosta per visitare il delizioso borgo di Giornico con le antiche chiese romaniche era d’obbligo! Ed anche un’altra al caseificio di Airolo per gustare un’ottima fondue fribourgeoise. Così rifocillati abbiamo raggiunto la meta del ns. viaggio: il Passo San Gottardo, straordinario per lo scenograrfico panorama e per il nuovo museo tematico “Sasso San Gottardo”, sorto nelle segrete gallerie dove erano ubicate le fortificazioni militari. Un percorso sotterraneo di oltre 2,5 Km. che affronta in modo molto suggestivo, tecnologico e interattivo i temi dell’acqua, del clima, dell’habitat, dell’energia e della sicurezza. Uno spazio è dedicato alla ricostruzione storica ed un altro all’esposizione di alcuni cristalli di incredibile dimensione e bellezza. Lo straordinario metodo di realizzazione di questo spazio tematico ha lasciato tutti piacevolmente meravigliati e molto soddisfatti della visita. Controllate la programmazione delle prossime gite ed iscrivetevi numerosi al più presto. Erwin Albert Maier sposizione della quasi totalità delle sue opere è una testimonianza imperdibile del talento di questo famosissimo scultore! Malgrado la pioggia, dopo un delizioso pranzo a base di specialità ticinesi presso uno storico grotto di Mendrisio, abbiamo visitato l’antico borgo di Riva San Vitale e concluso in bellezza, anzi in dolcezza, al museo del cioccolato di Caslano. Nelle foto: da sin. alla Pinacoteca di Mendrisio, davanti a S. Nicolao a Giornico, un cristallo e la strada del Passo. 15 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Presenti il sindaco della città e i rappresentanti di Glarona La Scuola Svizzera di Bergamo ha festeggiato i 120 anni Sono entrato di recente alla Scuola Svizzera di Bergamo e ho subito avvertito che c’era qualcosa nell’aria: sono stato accolto da una simpatica mucca (disegnata da Bruno Bozzetto) raffigurata sulla parete all’ingresso della scuola, circondata da torte, da una t-shirt con la stessa mucca ma in un’altra posizione, affiancata da un calendario con il conto alla rovescia, un elenco di sponsor e il programma di una festa. A quel punto mi è stato tutto più chiaro: la Scuola Svizzera di Bergamo si preparava a festeggiare 120 anni! Un momento del discorso ufficiale. All’interno della scuola si disegnava, si facevano lavoretti, si cantava, ballava, provava, costruiva, rideva e persino si brontolava per delle sciocchezze! Finalmente sabato 22 giugno tutto era pronto: la Scuola Svizzera di Bergamo accoglieva gli ospiti già a distanza con decine di palloncini posti attorno al confine della scuola. Sembrava che la scuola potesse prendere il volo da un momento all’altro. A quel punto è iniziata la festa. Alle ore 9.30 sono state aperte le porte della scuola e sono entrati gli ospiti: bambini, genitori, parenti e autorità, quali il sindaco di Bergamo, il sig. Franco Tentorio (la cui nonna era svizzera) e il viceconsole di Milano Marino Cuenat. Anche dal cantone di riferimento di Glarona sono arrivati ospiti: la sig.ra Andrea Glarner e il sig. Daniel Emmenegger del dipartimento “cultura e istruzione“ sono arrivati con ben 2’000 franchi per la biblioteca. Li ringraziamo di cuore e leggeremo quei libri con maggior interesse! Con loro è arrivata anche una classe di Glarona. I tavoli per il banchetto erano stati decorati con delle magiche mongolfiere e tutta l’area del giardino era addobbata con bandierine, palme, lavoretti fatti a forma di torta ecc. Ancora una volta il gruppo di mamme delle “Goldmaries“ ha fatto un ottimo lavoro. Prima di far esplodere la grande torta dei festeggiamenti c’è stata una sorpresa: un musical messo in scena da tutti gli alunni della scuola. Un’altra chicca è stato il pranzo: in perfetto stile bergamasco al folto pubblico è stata servita polenta con carne allo spiedo, macedonia, torte (grazie ai genitori) e gelato (sponsorizzato). Ringraziamo di cuore tutti quanti hanno dato in qualunque modo e forma il proprio contributo, aiutando, sponsorizzando, sostenendoci e standoci vicino. È stata la fantastica e indimenticabile festa della Scuola Svizzera di Bergamo! Il Comitato Organizzativo Elena Legler, Giuditta Lodetti, Urs Stirnimann Premunirsi perfettamente – con Soliswiss Assicurazioni vita e malattia, gestione di patrimoni, protezione contro i rischi politici Iscrizione per l’Assemblea generale dal 15.07.13 su www.soliswiss.ch, T +41 31 380 70 30 16 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Scuola Svizzera di Milano Festa di fine anno con rose e formaggio al Campus Caslino Cadorago (CO) A sinistra: Materna - Le bandiere del mondo. – A destra: Elementari - La recita dei pianeti. Mercoledì 19 giugno, ore 19.30: un clima caldo e allegro avvolge tutti i presenti, giunti per festeggiare e condividere il termine dell’anno scolastico della giovanissima Scuola Svizzera - Campus Caslino. La serata si apre con dolci note soffiate nei flauti dagli allievi delle elementari e con le canzoncine intonate dai bambini della scuola materna. Segue poi una recita sul sistema solare, accompagnata da una filastrocca in tedesco. Sfilano sulla scena il sole, “die Sonne” e tutti gli altri pianeti. Al termine di un lungo e concitato applauso ogni bambino della scuola dell’infanzia porta una rosa colorata a Isabelle Flückiger, giovane maestra che, dopo due lunghi anni d’impegno e dedizione, lascia la scuola di Caslino per intraprendere una nuova avventura nella sua città natale, Berna. Affettuosi saluti vanno anche a Ursula Leitenberger, insegnante delle elementari, che si assenterà per un anno per dedicarsi alla sua esperienza di neomamma. Due grossi e appetitosi pezzi di formaggio Par- migiano Reggiano vengono regalati alle due maestre dal Presidente della Scuola Svizzera Robert Engeler e dal Direttore Claudio Burkhard: un gustoso regalo da tenere al fresco per assaporare il dolce sapore dell’Italia. Dopo un breve discorso di ringraziamento a tutto il personale per aver contribuito a plasmare e fortificare l’immagine di questa nuova scuola, si apre il buffet finale a base di pietanze internazionali. Un’occasione per trascorrere insieme una piacevole serata di arrivederci… a settembre! “Dopo 40 anni… si torna a Scuola (Svizzera)!” Il fascino dei ricordi di scuola in un’atmofera magica a Genova Potenza dell’era della comunicazione digitale, di Internet e dei social networks: un gruppo di ex-allievi della Scuola Svizzera di Genova (alcuni di loro rimasti “in loco”, ma altri ora sparsi per l’Italia, l’Europa e l’oltreoceano) è riuscito a ritrovarsi, dapprima “virtualmente” nell’etere e poi anche (una decina di loro) “di persona”, dopo più di 40 anni !! La maggior parte di loro infatti si era iscritta alla 1° classe ele- mentare della Scuola il 1° Ottobre 1963 (un cinquantenario del primo grembiulino, insomma) e aveva frequentato anche le medie (o, come si diceva a scuola, le secondarie) fino al 1971. Grazie essenzialmente al tanto discusso Facebook (ora esiste proprio un gruppo ad hoc per gli ex-allievi), ma anche a frenetiche consultazioni di siti Internet ed elenchi telefonici europei, i “ragazzi” sono riusciti a programmare (già da Marzo !) e ad organizzare il loro incontro nel week-end del 6-7 Luglio u.s., con arrivi (a parte i Genovesi) via aereo e treno daIl’Italia, Svizzera, Francia e Argentina. È stato un fine settimana entusiasmante e in parte anche commovente, con tanto di cene e gite in Riviera, che ha avuto comunque il suo affascinante clou nell’aperitivo-brindisi che è stato possibile organizzare proprio nei locali della ex-Scuola di Via Peschiera dell’U- 17 N. 8/9, agosto/settembre 2013 nione Elvetica, che ospita il Circolo Svizzero di Genova: questo ha conferito all’iniziativa il necessario tocco di magia in più. Impagabile è stata quindi l’emozione di rivedere una parte dell’edificio della propria infanzia e adolescenza e riassaporarne l’atmosfera: la ex-palestra, le vecchie scale, i cortili dei piccoli e dei grandi, le classi delle secondarie, la chiesa, gli appendi-abiti verdolini, l’aula del cucito, la stanza per la cancelleria, … Alcuni per l’occasione hanno portato con sé le testimonianze “tangibili” di quegli anni indimenticabili vissuti insieme: le fotografie (quelle rituali e annuali nel cortile e quelle delle feste di fine anno al teatro Duse), lo stemmino in stoffa della Scuola, i Rapporti annuali con i nomi di tutti gli alunni e i professori, le pagelle, i quaderni con le copertine colorate, qualche libro-simbolo, …. Ma protagonista è stato soprattutto il fascino dei ricordi,ostinatamente recuperati dagli angoli più riposti della memoria (come da una Cartella di un PC provvisoriamente accantonata),che tutti hanno potuto evocare nella serata. Fotogrammi più o meno nitidi e frammenti di vita in comune si sono così accavallati senza sosta: i volti di alcuni vecchi compagni finiti ora chissà dove, i professori, i direttori (con pipa e senza), le segretarie, la mensa, le cuoche (la bionda e la bruna), il buono-pasto rosa, l’inchino a fine scala, la maglia da ginnastica a righe bianche-blu, lo Un gruppo di ex-allievi del 1963 della Scuola Svizzera di Genova di allora. scheletro in laboratorio, le merendine e la focaccia di Giacomo, il pullmino VW, il soggiorno a Villa Dunant di Varazze, le settimane bianche, … Una serata straordinaria vissuta intensamente in una dimensione quasi magica al di fuori dello spazio e del tempo, un’esperienza che il gruppo, tra qualche lacrimuccia di arrivederci, peraltro ampiamente prevista, si è però fortemente ripromesso di ripetere (ovviamente prima di altri 40 anni…). Max Benvenuti Welcome Bienvenue Willkommen Il VICTORIA albergo romano di PRIMISSIMA CLASSE • Costruito nel 1899 • Un angolo di quiete nel centro storico, affacciato sul Parco di Villa Borghese, a due passi da Via Veneto e dalle vie più famose per lo «shopping» • Con piacere Vi proponiamo l’atmosfera del nostro RISTORANTE BELISARIO la sua cucina classica italiana, le specialità romane • La CULTURA DEI VINI ITALIANI è espressa in una carta ben selezionata, composta soprattutto da «BEST BUYS» • Il VIC’S BAR , piacevole punto d’ incontro, il giardino pensile SOPRA I PINI, BAR E RISTORANTE, romantico ritrovo estivo, completano il vostro indimenticabile soggiorno a roma • R. H. Wirth H. Hunold (Gen. Mgr.) 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La data di nascita del Cantone e la sua apparVi si trovano infatti i resti dell’importante di Augusta Raurica, meta di tenenza alla Confederazione, risalecittà al 1501. visite di studiosi, studenti Nel e turisti da tutta la Svizzera e l’Europa. 1798 con l’intervento di Napoleone, la “Campagna” ottenne l’equiparazione con la alla Confederazione, risale La data di nascita del Cantone e la sua appartenenza “Città”, ma fra le due entità non si spensero al 1501. le accese discussioni politiche (prevalentena Nel 1798 con l’intervento di Napoleone, la “Campagna” ottenne Cantone Basilea Città Canton Basilea Campagna mente in materia di agricoltura) che portaroCanton Campagna ft (D) Kanton Basel Landschaft Kanton Basel-Stadt (D) no, il 26 agosto 1833, allaBasilea divisione dei due l’equiparazione con la “Città”, ma fra le due entità non si spensero le (D) accese ampagna Kanton Basel Landschaft (D) Canton de Bâle-Ville (F) (F) Cantoni. (F) Canton Bâle-Campagne discussioni politiche (prevalentemente in materia di agricoltura) che portarono, il 26 Chantun Basilea-Citad (R) Chantun Vivo è rimasto un movimento a favore della rindschaft (D) Basilea-Champagna (R) Canton Bâle-Campagne (F) pagna (R) agosto dei due Cantoni. Kanton Basel-Stadt (SD) (SD) 1833, alla divisione unificazione, ma nel 1969 Basilea Campagna mpagne Kanton (F) Baselbiät Chantun Basilea-Champagna (R)ma araldico Dal punto di vista lo stemma è: Dal punto di vista araldico, lo stemma è: votòmovimento compatta per ilamantenimento dell’indiVivo è rimasto un favore della riunificazione, nel 1969 Champagna Kanton Baselbiät (SD) o, lo stemma è(R) : al pastorale “d’argento, al pastorale stilizzato di nero “d’argento stilizzato, rivoltapendenza e tale è rimasta. Basilea Campagna votò compatta per il mantenimento dell’indipendenza e tale è (SD) a destra” to di rosso al nervo di nero” Nel 1988 la popolazione di Basilea CamDal punto di vista araldico, lo stemma è : tilizzato, rivoltato dirimasta. rosso al nervo di nero” in francese francese pagna votò una modifica costituzionale per araldico,in lo stemma è : “d’argento al pastorale stilizzato, di rosso al nervo di nero Nel 1988 la popolazione di Basilea Campagna votò una modificarivoltato “d’argent, àcostituzionale la crosse stylisée de sable, “d’argent, à la crosse stylisée, conturnée inserire nella legge fondamentale cantonale orale stilizzato, rivoltato di rosso al nervo di nero” in francese lisée, conturnée gueules, aunella nervelegge de noir” à droite” de gueules,de auper nerve de noir” l’obiettivo di costituirsi in Cantone a pieno di costituirsi inserire fondamentale cantonale l’obiettivo in Cantone a riconoscimento. “d’argent, à la crosse stylisée, conturnée de gueules, au nerve de n e : un pastorale rosso, in campo bianco, con riga nera nella pieno riconoscimento. Più un semplicemente: sirosso, tratta diin unocampo scudo con Più semplicemente: un pastorale in Ide semi-cantoni (al Consisse stylisée, de gueules, au nerve noir” infatti inviano Piùa Berna semplicemente pastorale bianco, a (destra perconturnée chi guarda), con setterosso, ringonfiamenti. I semi-cantoni inviano a Berna (al Consiglioun: degli Stati) unnero solo pastorale stilizzato voltato (araldicacampo bianco, con riga nera nella nervatura, infatti glio degli Stati) un solo rappresentante. cemente : un pastorale rosso, in campo bianco, con riga nera nella rivolto a sinistramente) (destra per chi sette fu adottato nel rappresentante. 1833 perquando, la battaglianervatura, di a destra, maguarda), di fatto a con sinistra, su ringonf rivolto a sinistra (destra chi guarda),dopo con La popolazione di 275’536 unità è distribuita (destra per chi guarda), con asette ringonfiamenti. 2, 2, fu adottato nel 1833 quando, dopo diviso in 5 stemma Distretti sfondo bianco. ringonfiamenti. su un territorio di 518 kmQuesto nesinistra dellasette guerra civile, si La vennero formare i due (semi) popolazione di 275.536 unità è distribuita su unFino territorio di1833) 518 lokm e 86 Comuni. al 1969 (dal stemma del CantoQuesto stemma fu adottato nel 1833 quando, emma fu adottato nel 1833 quando, dopo la battaglia di Hülftenschans, al termine della guerra civile, si vennero a form na). diviso in 5 Distretti e 86aComuni. ne e della Città coincidevano, per trovarsi – i La prevalenzailinguistica è tedesca per l’87,2%, la battaglia di Hülftenschans, al termine terminedopo della guerra civile, si vennero formare due (semi) Cantoni Campagna). “due pastorali”è– parlato nella medesima mentre l’italiano è parlato dal 3,5%e della podella guerra civile, si vennero formare i duelinguistica La aprevalenza è tedesca per(Città l’87,2%, mentre l’italiano dal “arma” ampagna). polazione ed il francese dall’1,5%. (semi) Cantoni (Città e Campagna). 3,5% della popolazione ed il francese dall’1,5%. La capitale è Liestal nel cui stemma è rapLa capitale è Liestal nel cui stemma è rappresentato il pastorale, nervato di presentato il pastorale, nervato di nero, amnero, ammantato di rosso,mantato voltato a sinistra senso di rosso, voltato(destra a sinistrain (destra in araldico) con i sette nodi, senso sette nodi, ma su orizzontale, uno ma su uno scudo “troncato” ciòaraldico) divisocon peri metà in senso bianco (argento) scudo “troncato” ciò diviso per metà in senso in alto e rosso in basso. orizzontale, bianco (argento) in alto e rosso in basso. Cantone Basilea Città Kanton Basel-Stadt (D) Canton de Bâle-Ville (F) Chantun Basilea-Citad (R) Kanton Basel-Stadt (SD) Dal punto di vista araldico lo stemma è: “d’argento, al pastorale stilizzato di nero a destra” in francese “d’argent, à la crosse stylisée de sable, à droite” Più semplicemente: si tratta di uno scudo con un pastoral voltato (araldicamente) a destra, ma di fatto a sinistra, su sfondo bianc Fino al 1969 (dal 1833) lo stemma del Cantone e della Città c trovarsi - i “due pastorali” - nella medesima “arma” rinnovato, oggi diremmo che fu oggetto di “restiling”, nel Come per Basilea Campagna, anche questo Il disegno venne rinnovato, diremmo fu oggetto initivamente con atto legislativo del 7 ottobre. stemma della oggi Città (sede dell’anticoche VescovaIl disegno venne rinnovato, oggi diremmo che venne rinnovato, oggi diremmo che fu oggetto di “restiling”, nel 1947e e venne adottato definitivamente atto legislativo del 7 otto to) simboleggia econ ricorda il potere dei Vescovi di “restiling”, nel di 1947 e venne pastoralefu oggetto era “ammantato” rosso (prima che nero) Come nero perdi Basilea Campagna, anche questo stemma de sul territorio diversamente da adottato definitivamente conlegislativo legislativo atovescovi, definitivamente con atto del 7 pastorale ottobre. Anticamente il pastorale erae ribadisce, “ammantato” di rosso (p ei comparendo con aatto fianco l’altro Basilea Campagna, il suo attaccamento a tadel 7 ottobre. ea sinistra. il pastorale era “ammantato” didell’antico rosso (prima che nero) esimboleggia Vescovato) ricorda il potere fatto deiache Vescovi simboleggiava il potere deileevescovi, comparendo fianco l’altr potere e ciò è avvalorato dalcon la Anticamente il pastorale era “ammantato” di otere dei vescovi, comparendo con a fianco l’altro pastorale nero di Basilea Città, rivolto però a sinistra. lto verso il battente a simboleggiare la rottura e la Municipalità non ha “girato” il pastorale verso rosso (prima che (l’esterno) nero) e simboleggiava il poribadisce, diversamente da Basilea Campagna, il suo attaccamento a t to però tere a sinistra. destra (in senso reale). (l’esterno) a simboleg dei vescovi, comparendo con a fianco Il “manico” è rivolto verso il battente avvalorato dalla fatto che la Municipalità non ha “girato” il pastorale Da ciò anche aver mantenuto il pastorale “amLa sua collocazione geografica è a nord dell’altro pastorale nero di Basilea Città, rivolto ”nforzato è rivolto verso il battente (l’esterno) a simboleggiare rottura e la separazione dalla Città. al da sette nodi o La bozzi (in tedescola Svizzera Krabben) che mantato” di nero come era ed eera stato in uso al confine con Alsazia eSvizzera Badenperò a sinistra. sua collocazione geografica è a nord della confine con Alsazia senso reale). Città. sette nodi o bozzi (in tede della tradizione, iBaden-Württemberg sette antichi balivati in Württemberg. cui era diviso il E’ costituito e rinforzato dal XIII al XVIda secolo. Il “manico” è rivolto verso il battente (l’ester.(in o e rinforzato da sette nodi o bozzi tedesco Krabben) che alette in alto, “ammantato” allai sette base del “manico” La Da targa ciò automobilistica èaver BL. mantenuto no)contadina a simboleggiare rottura e la separazioanche iltrepastorale di nero rappresentano, a seconda Le della tradizione, antichi balivati la rivolta del la1653. targa automobilistica ècui BL. i tre Comuni in 1653. cui il Cantone è Niccolò G.eroi Ciseridellasimboleggiano dalla tradizione, Città. econda ne della i La sette antichi balivati in era diviso il territorio o i sette rivolta contadina del al XVI secolo. diviso dal punto di vista amministrativo. [email protected] e rinforzato da sette nodi o stato bozzi in uso dal XIII roi dellaÈ(incostituito rivolta contadina del 1653. Il Cantone entrò a far parte della Confedetedesco Krabben) che rappresentano, a Le tre alette in alto, alla base del “manico” simboleggiano i tre razione nel 1501 e la sua storia è sempre Cantone è diviso dal punto di vista amministrativo. stata caratterizzata dalla lotta fra Contadini Borghesi. Il Cantone entrò a far parte edella Confederazione nel 1501 e Niccolò G. Ciseri sempre stata caratterizzata dalla lotta fra Contadini e Borghesi. seconda della tradizione, i sette antichi balivati in cui era diviso il territorio o i sette eroi della rivolta contadina del 1653. [email protected] nd eiashht Erte m mit eren om- ig, nd ridm andelt po- 19 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Nel 1833 si divise dal Cantone Basilea Camsima durata (solo poche settimane). stazioni ferroviarie ciascuna di nazionalità dipagna per l’azione di questo ultimo e “poleversa: Basel SBB e Bâle SNCF praticamente I colori erano una combinazione di quelli di micamente” la costituzione di Basilea Città accanto mentre Basel Bad.Bahnhof è dall’aluso comune nei balivati dell’antico vescovato. tra parte della città. “non riconobbe” per molti anni l’altro SemiLa targa automobilistica è BS. Famosi sono i Basler Läckerli: si tratta dei Cantone. La particolarità è che il suo aeroporto (Basel2 Albiscotti rettangolari Si trova a nord della SvizzeraSi e con i suoi 37 della Mulhouse-Friburgo) è situato in 37 territorio trova a nord Svizzera e con i suoi km è il più piccolo cantonealdimiele tipici della tracantone di tutta la Consaziano. dizione sono natalizia. ineguagliabile mélange km2 è il più piccolotutta la Confederazione, con circa 200.000 abitanti che per il 79,3% di Un lingua federazione, con circa 200.000 abitanti che La Città poi si trova in una particolare posidi spezie (cannella, chiodi di garofano, noce tedesca, per 5% di lingua italiana eBezeichnung per il 2,5% francese, ma con un residente sufür tremich nicht nur Seltsame Schweiz stehtmandorle tenzial dieser ist ilnatürzione geografica cioè alla “confluenza” di tre per il 79,3% sono diGruppe lingua tedesca, per il 5% moscata), miele, e canditi, il tutto non svizzero. Stati nazionali (Francia – Basilea – Germania). di lingua italiana e per il 2,5% francese, ma amalgamato con il Kirsch, lo speciale liquore fürmembri Schweizer Mit ed Interesse habe ich èdas Interlich für die Parteien La nicht rele-è Basilea capitale il suo di parlamento eletti Käse per und SchokoQuesto punto confluenza ècostituito chiamato da 130 con un residente su tre non svizzero. di ciliegie. 4 ed anni, mentre il potere esecutivo Regierungsrat composto 7chefür vant genug. Man setzt lieber view mit George sondern auch TranspaDreiländereck eèsinelle trovaAndrey almani Porto del digelesen. Basilea. La capitale è Basilea il suosich parlamento è Silade, trovano in vendita da oltre nei tipici sacchetmembri . per 4 anni, ti trasparenti, anche confezionati in splendide Nella “zona urbana” vi sono dunque ben tre costituito da 130 membri eletti mit Themen in Szene, von denen Gestutzt habe ich beim Aus- scatolette renz und Nächstenliebe. Hofdi latta, decorate con suggestive mentre il potere esecutivo è nelle mani del immagini della città. Regierungsrat composto da 7 membri. fentlich lässt der Bundesrat in der Schweiz alles spricht. Das druck «untergebene und alliierte Da assaggiare e da regalare anche le Mäskönnen Rechte für Schwule Gebiet.» Von solchen Gebieten seinen caramelle Worten colorate Taten folgen und smögge, e zuccherose Quella quimehr di fianco è la bandiera nazionale con il ripieno alla nocciola. che venne alzata a Basilea il 22 gennaio und Lesben sein, mehr finan- habe ich noch nie etwas gehört. bietet diesen OpfernNiccolò auchG.finanCiseri 1798, due giorni dopo la proclamazione [email protected] dell’indipendenza ed il Asylsuchende cui uso ebbe breviszielle Mittel für zielle Entschädigung an. Ich habe die helvetischen Schul- oder jedem Gefängnisinsassen bänke vor über 40 Jahren gemAry BronnimAnn, Questa è la bandiera nazionale che es venne a Basilea il 22 gennaio 1798, denver, usA ein eigenes Betreuerteam. Damit drückt. Könnte sein,alzata das diese due giorni dopo la proclamazione dell'indipendenza ed il cui uso ebbe brevissima Eventisich svizzeri a Torino rückt eine durata Partei ins rechte seltsame Bezeichnung für «ge(solo poche settimane). I colori erano una combinazione di quelli di uso zugecomune nei balivati meine Herrschaften und Licht für die nächsten Wahlen. Auch in dell'antico der sauberen Schweiz vescovato. Auslandschweizer, dieLa sich keiner wandteè Orte» steht? Dann wäre Ich bin entsetzt, was diesen Kintarga automobilistica BS. La particolarità è che il suo aeroporto (Basel-Mulhouse-Friburgo) è situatoist.inIch weiss, dass Krankenversicherung mehr un- ich exkulpiert, und der Vorwurf dern passiert territorio Alsaziano. terstellen können, interessieren hängen, die für geografica die sogenannte christliche KirLa Città poi si bliebe trova an in jenen una particolare posizione cioè alla “confluenza” di tre Stati nazionali (Francia –und Basilea Germania). che in Australien Ähnliches gediese Damen und Herren nicht. die Übersetzung die–EndreQuesto punto di confluenza è chiamato Dreiländereck e si trova al Porto di Da es auch keine Rolle, daktion verantwortlich zeichnen. tan hat, doch ich hätte nie geNellaspielt tarda primavera-estate di quest’anno, quanto molto diversa è l’impostazione di baprezzati dal pubblico i difficili e straordinari Basilea. mentre nel nostro Circolo, ad opera“zona soprat-urbana” se, tuttavia il sistema svizzero, sebbene sia gorgheggi della soprano. Sono seguiti Nella vi sono dunque ben tre stazioni ferroviarie ciascuna di wenn wir Auslandschweizer bis dacht,e richieste dass so etwas in molti der rolAnd mArTi, deuTschlAnd tutto del nostro Presidente Luis diversa Aglietta e: Basel moltoSBB più articolato sue componenti di accanto applausi mentre di bis. nazionalità e Bâle nelle SNCF praticamente Basel di Regula Hilfiker, fervono i preparativi per quello si rivela nei fatti più efficiente L’ultimo incontro, questa volta solo tra Es noi sauberen Schweiz passiert. zum 65. Lebensjahr der Schweiz Bad.Bahnhof è dall’altra parte italiano, della città. l’organizzazione a Torino nelFamosi 2014 delsono Con-i Basler e meno costoso. svizzeri, con la partecipazione molto gradiLäckerli: si tratta dei biscotti rettangolari al miele gedient IchSvizzero jedenfalls Schweizer dasstipici die Menschen gresso del haben! Collegamento in Italia, altro evento,Regierung peraltro molto muss affollato, si tascheint, di molte coppie si è tenutoweltil 19 della tradizione natalizia.UnUn ineguagliabile mélange di spezie (cannella, chiodigiovani, di si sono verificate molte occasioni di incontro è svolto il 10 luglio nello splendido cortile luglio in riva al Po nella bella sede del dachCircolo Entschädigung anbieten habe mir vorgenommen, alle deweit bis in die 80er-Jahre garofano, noce moscata), miele, mandorle e canditi, il tutto amalgamato con il tra le comunità svizzera e italiana. del Palazzo del Pozzo della Cisterna, antica Caprera addobbata per l’occasione con tutti specialeGeliquore di ciliegie. mokratischen Mittel auszunutten, dass das Los tutti voninsieme KinVielen Dankdeifür diesen Artikel Nella serata del 22Kirsch, maggio,lo il Console dimora torinese Duchi d’Aosta, dove, su gli stemmi deidies Cantoni svizzeri: trovano chedi nei trasparenti, ancheun po’ in anticipo la nerale di Milano, Massimo Si Baggi, alla pre-in vendita invito dellaoltre Provincia Torinotipici e con ilsacchetti patroabbiamo festeggiato zen, um diese confezionati Ungerechtigkeit dernNazionale am Rande Gesellschaft über Heimkinder. Esistituzioni, ist gut, dass splendidecinio scatolette di latta, decorate con suggestive dellader Hanno senza del sindaco di Torino, Piero in Fassino, di Organalia e di altre si sono Festaimmagini Svizzera. allietato la città. ha tenuto presso il secentesco Palazzo esibiti, musiche di Vivaldi e di Haendel, anche i sei due Dank bellissimihat nipotini Preauszuräumen. sei. Gott sichdeldas solcheconThemen ans Licht ge- serata Darelazione assaggiare regalare anchedella le Svizzera Mässmögge, e qua e là agitando Civico una lunga e dettagliata sul e i da solisti dell’Orchestra italia- caramelle sidente checolorate scorazzavano Bürge, endlichrosso-crociate geändert. sotto l’occhio vigile bracht nicht tot- bandiere percorso che sta facendo larolf Svizzera verso cuiund i violini e Fulvia Liviabella, zuccherose con il ripienona, allatranocciola. Hansweiterhin l’importantissimo evento della Esposizione la soprano Caterina Iora e l’organista non dei giovani e simpatici genitori. hAn, ThAilAnd Khun helen Pye, mAcleAn, AusTrAlien geschwiegen werden. Die Universale del 2015. Sono seguiti un cocche concertatore Giulio Mercati. Molto apGualtiero Büchi Occasioni di incontro tra comunità svizzera e italiana e Festa nazionale ktail offerto dal Consolato ed un concerto molto interessante ed originale del Quartetto di sassofoni della Svizzera italiana. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il Console Generale di Milano ed il Console di Svizzera a Torino, Giacomo Büchi, ordinario di Economia Aziendale, avevano organizzato presso la Scuola Universitaria di Management ed Economia, un convegno dal titolo:«Sistema Sanitario Svizzero, esperienza e confronto» al quale hanno partecipato Angelo Rabiolo dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica della Confederazione ed i massimi esponenti della Sanità Pubblica e Privata della Regione Piemonte tra cui l’Assessore alla Sanità Ugo Cavallera. Partecipava al convegno anche Luigi Puddu, vice Rettore al bilancio dell’Università di Torino. Dal dibattito è emerso che un confronto tra le due realtà è difficile in Niccolò G. Ciseri www.ilg-mietauto.ch [email protected] 200 Autos, 40 Modelle, z.B 1 Monat inkl. Frei Kilometer ******************** Dacia Sandero 1.2, Fr. 700.Dacia Logan 1.6, Fr. 900.Ilgauto ag, 8500 Frauenfeld Tel 0041 52 7203060 www.gazzettasvizzera.it www.revue.ch Faites-nous le plaisir visite. Fatecci dunque donc il piacere did’une una visita 20 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Splendida serata organizzata dal Circolo Svizzero “Magna Grecia” con il Consolato Onorario Celebrazione a Reggio Calabria del 1° agosto in riva allo Stretto… Metti una magnifica serata di piena estate, con il sole che in un tramonto rosso fuoco lentamente si spegne nelle acque dello Stretto con sullo sfondo la sagoma delle Isole Eolie, una leggerissima brezza marina che sfiora il viso, ed uno splendido giardino con terrazzamento verso il mare a fare da palcoscenico… Tutto questo ci ha regalato la serata della ricorrenza del 1° Agosto 2013, festeggiato alla grande da quasi un centinaio di persone, tutte svizzere eccetto una ventina di personalità italiane, presso la residenza della famiglia Vitetta in quel di Reggio Calabria. Un grazie speciale va innanzi tutto alla Signora Anne Marie Vitetta , la padrona di casa, madre del nostro Console Onorario e Socio del Circolo Renato Vitetta, per averci offerto l’ospitalità della sua casa con un giardino terrazzato sospeso sul mare dello Stretto tra la Calabria e la Sicilia che sembrava praticamente un quadro “live”… Un panorama davvero mozzafiato, che potrete notare anche da alcune delle fotografie che non potevamo non inviarvi. In questa splendida cornice abbiamo celebrato per la prima volta con il Circolo Svizzero “Magna Grecia” il nostro 1° Agosto. La serata è iniziata con un breve saluto introduttivo da parte del Console Onorario Renato Vitetta, che è subito dopo passato a farci ascoltare il messaggio preparato per l’occasione dal Presidente della Confederazione. Sono seguiti poi gli Inni Nazionali della Svizzera e dell’Italia. E stato poi letto anche un caloroso saluto da parte del Presidente del Circolo “Magna Grecia” Claudio Coletta, il quale dopo aver molto attivamente collaborato nell’orga- Il folto gruppo di partecipanti posa per la foto-ricordo. nizzazione della celebrazione, purtroppo per improrogabili motivi di lavoro improvvisamente sopraggiunti non ha potuto essere della serata. Subito dopo è iniziata la festa vera e propria, con i barbecue che hanno iniziato a cucinare a dovere una grande quantità di originalissimi Bratwurst e Cervelas arrivati direttamente dalla Svizzera. Sui tavoli non sono mancati le classiche kartoffelsalad, la mitica insalata di patate, la kase-tarte, la torta salata al formaggio, oltre una infinita varietà di insalatone per tutti i gusti. A metà della serata, dopo una breve parentesi durante la quale il Console Vitetta ha voluto ricordare il Padre da poco scomparso, il quale era un italiano L’assalto al buffet con specialità svizzere e italiane. che ha amato profondamente la Svizzera, si è passati ad un appassionante sorteggio, che ha visto assegnati 3 fantastici premi offerti dal Console Onorario grazie agli sponsor di grande prestigio che li hanno messi in palio. Sono così andati a vincere 2 biglietti per un Tour dei Grigioni con il mitico Trenino Rosso del Bernina, offerti dalle Ferrovie Retiche la Signora Margrit con il marito; 2 biglietti-pass per tutta la rete ferroviaria svizzera offerta da Swiss Travel System la Signora… con il marito; ed infine, 2 biglietti aerei dall’Italia alla Svizzera e viceversa offerti dalla compagnia di bandiera Swiss Airlines il Signor … Niente male, come regalo del 1° Agosto!!! È stata poi la volta della vendita delle spillette celebrative il 1° Agosto per il 2013, subito andate a ruba e in tanti sono rimasti senza… Ovviamente come contorno a tutto ciò, appesi lungo al giardino, i classici “Lampioni” di carta pesta con la candelina accesa dentro, colorati con i simboli della Svizzera e dei Cantoni che la compongono… E per finire, giunti quasi alla mezzanotte, sono comparsi una gran quantità di torte e dolci preparati in casa dalle numerosissime donne presenti alla serata, accompagnati da vini prosecco e passito... Con un finale scoppiettante e pirotecnico fatto di fuochi d’artificio che hanno illuminato ancor di più uno splendido cielo stellato come non mai… Arrivederci al prossimo anno, e sappiano tutti gli svizzeri che si trovassero in Calabria in questa data, sono invitati cordialmente sin da adesso a partecipare!!! Claudio Coletta Con la collaborazione di Giulia Leggio e Desiree Campolo 21 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Le parole del Console onorario dopo il discorso registrato del presidente della Confederazione La Festa del 1º agosto a Catania Come da consuetudine, anche quest’anno la festa dei 1° agosto è stata anticipata di qualche settimana e precisamente al 19 luglio. I numerosi svizzeri di Catania e dintorni hanno festeggiato l’evento presso il cortile della storica sede “Casa Elvetica” di via R. Imbriani 32, per l’occasione decorato con bandiere e bandierine e luci. Dopo un breve saluto di benvenuto del presidente del circolo, si è ascoltato il discorso del presidente del Consiglio federale Ueli Maurer. È seguito l’intervento della signora Sandra Brodbeck, nostro console onorario, per un Nelle foto: la festa inizia e (sotto) il folto gruppo di partecipanti. breve commento sul discorso del presidente Maurer e per augurare a tutti un buon primo agosto. Infine tutti i presenti hanno ascoltato e cantato con grande commozione l’inno nazionale. Terminata la parte ufficiale della festa, si è dato inizio ai festeggiamenti tradizionali con cervelat e salsicce alla griglia, con insalate varie e naturalmente con vino e birra. Il nostro segretario A. Caflisch, a chiusura della serata, ha eseguito un bellissimo spettacolo con coloratissimi fuochi pirotecnici, affascinando grandi e piccini. G. Basile Tradizionale Festa nazionale al Park Palace Circolo Svizzero di Firenze: il programma per la ripresa Il Circolo Svizzero di Firenze ha già un interessante programma per la ripresa delle attività dopo l’estate (ma alcuni dei soci hanno avuto l’opportunità di incontrarsi ancora il 1° agosto presso il Park Palace Hotel a Firenze, in occasione della festa nazionale). Ufficialmente la stagione 2013-2014 del Circolo fiorentino si aprirà sabato 5 ottobre con una visita al Museo dell’Opificio delle pietre dure in Via degli Alfani a Firenze; i partecipanti saranno accompagnati da una guida e alla visita parteciperanno anche i soci del Circolo Svizzero di Siena. Un’altra occasione, quindi, d’incontro fra due circoli, che conferma l’interesse verso questo tipo di iniziative aperte ai sodalizi di altre città, nell’ottica di uno scambio reciproco che non può che es- sere positivo per tutti. Anticipiamo inoltre fin da ora che per i primi novembre si svolgerà nei locali del Circolo di Via del Pallone una serata culturale di grande livello: sarà infatti presentato e commentato l’importante libro di Silvana Calvo, “A un passo dalla salvezza” (Silvio Zamorani editore, Torino 2010), che tratta della politica svizzera nei confronti dei profughi ebrei dal 1933 fino alla fine della seconda guerra mondiale. Un tema difficile, ancora oggi scottante, che impegnerà non poco sia i relatori (sarà graditissima ospite l’autrice stessa) sia il pubblico. Da diverso tempo il comitato del Circolo stava lavorando a questa iniziativa, piuttosto complessa nella sua organizzazione e nella sua definizione. Dal punto di vista storico (e anche metodologico) si tratta di argomenti ancora molto dibattuti, sui quali proprio di recente sono state avanzate nuove ipotesi e presentati nuovi risultati e interpretazioni alla luce dei documenti che gli specialisti hanno avuto l’opportunità di studiare. Come si intuirà facilmente, l’assetto da dare alla serata è stato un rebus di non facile soluzione, e il comitato si augura che la struttura dell’evento e gli argomenti trattati possano interessare chiunque abbia a cuore la ricerca storica, magari al di là di alcune suggestioni o luoghi comuni duri a morire. Ad ogni modo, la “macchina è lanciata” e non resta che attendere novembre per un incontro che si preannuncia stimolante e – perché no? – innovativo. David Tarallo eren wom- ig, nd krindm anndelt po- rückt sich eine Partei ins rechte seltsame Bezeichnung für «geLicht für die nächsten Wahlen. meine Herrschaften und zugeAuslandschweizer, 22 die sich keiner wandte Orte» steht? Dann wäre 8/9, agosto/settembre 2013 und der Vorwurf Krankenversicherung mehr un- ichN.exkulpiert, jenen hängen, die für terstellen können, interessieren Tema di Expo 2015: Partenariatobliebe per laan sicurezza alimentare diese Damen und Herren nicht. die Übersetzung und die EndreDa spielt es auch keine Rolle, daktion verantwortlich zeichnen. wenn wir Auslandschweizer bis rolAnd mArTi, deuTschlAnd zum 65. Lebensjahr der Schweiz gedient haben! Ich jedenfalls Schweizer Regierung muss Entschädigung anbieten habe mir vorgenommen, alle de- renza Periodi con forti temporali, mesi d’impertursul tema. La discussione, moderata babile sole: se l’aspetto del cielo per noi dà il dal Prof. Dank Alessandro è stata aperta mokratischen Mittel auszunutVielen fürPoliti, diesen Artikel via solo a lamentele e diatribe, per ben 1300 da Ramiro Da Silva, Vice direttore generazen, diese nel Ungerechtigkeit über Heimkinder. Es ist gut, dass le del PAM, e grazie a relatori d’eccellenza milioni um di contadini mondo invece ne determina il raccolto e quindi la sopravvivenza. della compagnia svizzera di ri-assicurazione auszuräumen. solche Themen ans Licht geA questa problematica si lega il concetto di Swiss Re, della Rappresentanza permanente rolf Bürge, bracht undpresso nicht weiterhin totsicurezza alimentare, espressione chiave della Svizzera la FAO e altri esponenti per il 2015, anno in cui due avvenimenti di dell’organizzazione internazionale Oxfam, si Khun hAn, ThAilAnd werden. Diein portata mondiale saranno all’ordine del giorègeschwiegen discusso sull’importanza dei partenariati Auch in der sauberen Schweiz Ich bin entsetzt, was diesen Kindern passiert ist. Ich weiss, dass die sogenannte christliche Kirche in Australien Ähnliches getan hat, doch ich hätte nie gedacht, dass so etwas in der sauberen Schweiz passiert. Es scheint, dass die Menschen weltweit bis in die 80er-Jahre dachten, dass dies das Los von Kindern am Rande der Gesellschaft sei. Gott sei Dank hat sich das endlich geändert. La Svizzera promuove la cooperazione tra settore pubblico e privato no: il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio fissati dalle Nazioni Unite e l’Expo 2015 a Milano. Nutrire il pianeta – energia per la vita: sono questi i concetti che riecheggeranno forti tra meno di due anni a Milano e che la Svizzera ha voluto mettere in risalto da subito promuovendo una piattaforma di dialogo e confronto sul tema. E quale luogo migliore se non Roma, sede d’importanti organismi internazionali come l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e il Programma alimentare mondiale (PAM-WFP) per iniziare un’importante discussione di grande attualità. Attraverso un’arricchente collaborazione con le rappresentanze svizzere presso le organizzazioni internazionali, la Regione Lazio e Diplomacy (Festival della Diplomazia), l’Ambasciata di Svizzera in Italia ha ideato il progetto Partnering for Food Security che ha preso il via con due importanti eventi incentrati su un punto cardine importante: l’iniziativa R4 volta ad aumentare la resilienza delle comunità rurali (R4 Rural Resilience Initiative), un’innovativa collaborazione tra settore pubblico e privato al fine di creare strumenti che possano aiutare i piccoli agricoltori a prevedere il rischio e a tutelarsi attraverso un sistema di assicurazione ad hoc. A questo proposito, il 10 luglio è stata organizzata presso l’Ambasciata una confe- helen Pye, mAcleAn, AusTrAlien questo ambito. Poi l’11 luglio si è tenuta la seconda parte dell’evento presso la Regione Lazio: una simulazione organizzata dal Programma mondiale alimentare sulla R4. Attraverso 40 Modelle, z.B 1 Monat inkl. Frei Kilometer un200 gioco Autos, da tavolo interattivo i partecipanti R4:1.2, Aumentare hanno potuto comprendere come questo tipo Dacia Sandero Fr. 700.la resilienza delle di partenariato possa aiutare i piccoli contadiDacia Logancomunità 1.6, Fr. 900.ni in regioni dalle condizioni climatiche difficili, rurali a riconoscere i rischi e assicurarsi, in modo da affrontare con gli strumenti adatti le incoIlgauto ag, 8500 Frauenfeld L’esposizione agli sbalzi legati ai cambiagnite future. Un progetto non solo innovativo menti climatici sta diventando una seria mimaTel anche efficace, messo alla prova con 0041 52già7203060 naccia per la sicurezza alimentare di 1300 successo in Senegal e in Etiopia, dove, l’anno milioni di persone che vivono grazie all’agscorso, ha aiutato decine di migliaia di famiricoltura di sussistenza. La R4 è un’idea inglie a superare una terribile siccità. novativa lanciata da Oxfam e del ProgramQuesti erano i primi appuntamenti che l’Amma mondiale alimentare con il supporto di basciata, insieme all’Istituto Svizzero di RoSwiss Re. Si basa su un modello assicurama, s’impegnerà a organizzare da qui ad tivo per gestire e prevedere i rischi e per Expo 2015 per sensibilizzare e promuovere favorire la crescita economica. Il modello il dialogo sulla sicurezza alimentare, rilevando permette ai coltivatori di impiegare la loro l’importanza di una stretta collaborazione tra forza lavoro in progetti comunitari (terrazil settore pubblico e quello privato. zamenti, bacini e sistemi d’irrigazione) che Isabel Indino garantiranno il sostentamento necessario Collaboratrice della Sezione Economica, nei momenti di crisi. Ambasciata di Svizzera in Italia www.ilg-mietauto.ch Glossario Come definire la sicurezza alimentare? A livello internazionale ci si rifà alle parole del Vertice mondiale sulla Sicurezza weiz. alimentare nel 1996: si può parlare di . Analysen.sicurezza Aus der alimentare quando “tutte le persone, und in ogni momento, hanno accesso medial, interaktiv fisico, sociale ed economico ad alimenti er unabhängigen sufficienti, sicuri e nutrienti che garantiscano le loro necessità e preferenze alimentari per condurre una vita attiva e sana”. Vorsorgen in Schweizer Franken. Agentur Auslandschweizer Stefan Böni, Winkelstrasse 1, CH-8706 Meilen +41 44 925 39 39, www.swisslife.ch/aso 23 N. 8/9, agosto/settembre 2013 La votazione federale del 22 settembre Il servizio militare in Svizzera secondo il principio del volontariato? Il servizio militare deve essere soppresso in Svizzera. È quanto chiede un’iniziativa popolare sulla quale il popolo sarà chiamato a pronunciarsi il 22 settembre prossimo. Ma oggi gli Svizzeri sostengono chiaramente il loro esercito, forse più chiaramente che mai. La questione si presta benissimo al pathos: “Vivere insieme nel nostro paese bello e sicuro come la Svizzera è basato sui diritti e i doveri dei cittadini e delle cittadine. Il servizio militare è l’espressione di questo dovere d’impegno personale”. È quanto ha dichiarato Corina Eichenberger Walther, del gruppo parlamentare del PLR, specialista in politica della sicurezza, in occasione dei dibattiti di dicembre 2012 in Consiglio nazionale. Può capitare che per colpire un bersaglio, tutto l’arsenale di guerra venga utilizzato. Per questo il comitato d’opposizione all’iniziativa l’ha semplicemente ribattezzata “iniziativa dell’insicurezza”. Secondo il comitato, gli autori non prendono di mira il servizio militare, ma l’esercito, che vogliono abolire. Per il “Gruppo per una Svizzera senza Esercito” questo argomento è innegabile. Il GSsE conduce anch’esso la propria campagna per le votazioni: “Non tutti hanno il tempo di giocare alla guerra”: questo è il titolo accattivante del numero di maggio di “GSoA-Zitig”. Sono necessari effettivi minori L’iniziativa è radicale. Il servizio militare obbligatorio deve essere abolito e sostituito dal servizio volontario. I suoi autori spiegano che la Svizzera possiede il più grande esercito d’Europa, rispetto al numero della sua popolazione. Ma le minacce non concernono più da tempo il settore militare classico. La consigliera nazionale Evi Allemann, esperta nel settore della sicurezza per i socialdemocratici, spiega che a seguito della guerra fredda “gli eserciti di coscritti, concepiti essenzialmente per la difesa classica del territorio” hanno perso importanza. Essa è quindi favorevole a una specializzazione del servizio militare, in risposta alle minacce moderne. Ciò implica una riduzione degli effettivi e un personale meglio formato. Si scuote un pilastro della sicurezza della Svizzera Questa iniziativa attacca uno dei fondamenti della Svizzera, secondo i difensori del servizio. L’esercito, che riunisce persone dalle origini socio-professionali diverse, garantisce un’enorme riserva di qualità. Un esercito di volontari, tenuto conto dei problemi di recluta- Il servizio militare obbligatorio è ancora apprezzato in Svizzera. mento, sfocerebbe quasi obbligatoriamente in un esercito professionale, il che contrasterebbe con il principio di milizia svizzero e costerebbe caro. La consigliera nazionale Corina Eichenberger ha pure affrontato, in occasione dei dibattiti parlamentari, la problematica del reclutamento del servizio volontario: “ogni esercito ha tendenza ad approfittare di persone dalla sensibilità di estrema destra o che condividono la stessa sete di avventure esacerbata. Ma nel sistema attuale il servizio militare obbligatorio fa in modo che questi gruppi a rischio rimangano una minoranza. Esercito di massa: sì o no? All’argomento della consigliera nazionale PS Evi Allemann, secondo il quale gli eserciti di massa sono stati soppressi in Europa e sui 28 Stati membri del’ONU, 20 si sarebbero dotati o stanno per dotarsi di un esercito di volontari, il ministro della Difesa Ueli Maurer risponde che è tempo di uscire dal cliché dell’esercito di massa “poiché la Svizzera non dispone di un esercito di massa”. D’altro canto, 5000 soldati sono ancora al servizio del paese, senza contare le scuole reclute e gli istruttori. Se necessario, truppe supplementari potrebbero essere rapidamente formate. Per contro, nel caso di un esercito di volontari “non abbiamo in nessun caso la garanzia che nel momento decisivo le risorse personali necessarie saranno disponibili”. Ueli Maurer attira pure l’attenzione sul problema del reclutamento considerevole di eserciti di volontari: la Spagna ha dovuto così andare a cercare reclute in America del Sud e la Gran Bretagna recluta volontari nelle prigioni. È quanto vogliamo anche noi?” Difficilmente gli autori dell’iniziativa potranno imporsi. Lo studio intitolato “Sicurezza 2013” della Scuola politecnica federale di Zurigo (SPF) pubblicato a fine maggio 2013, mostra che un numero nettamente più importante di Svizzeri sono favorevoli al servizio militare obbligatorio. Il sondaggio rappresentativo denota un vero e proprio rovesciamento dell’opinione svizzera sulla questione dell’esercito. L’anno scorso ancora, il 48% degli Svizzeri erano favorevoli all’abolizione del servizio militare, oggi sono soltanto il 33%. I ricercatori del SPF spiegano questo cambiamento con l’apertura precoce del dibattito pubblico che ha permesso di interpellare parecchie organizzazioni vicine all’esercito. Essi non escludono tuttavia il fatto che la campagna della votazione possa comportare nuovi cambiamenti significativi in seno all’ampio spettro dell’opinione pubblica, non appena il GSsE e i suoi alleati avranno avviato la campagna. Jürg Müller Gli altri temi in votazione La votazione popolare del 22 settembre 2013, che concernerà il servizio militare, avrà due altri oggetti: la revisione della legge sulle epidemie, che vuole una migliore protezione contro le malattie trasmissibili e una definizione più chiara delle attribuzioni della Confederazione e dei cantoni. Cerchie più critiche sulla questione della vaccinazione hanno inoltrato una domanda di referendum, temendo che le vaccinazioni siano decretate obbligatorie a livello nazionale. L’Ufficio federale della salute pubblica esclude ogni misura obbligatoria. Il popolo dovrà pure pronunciarsi sulla liberalizzazione degli orari d’apertura dei “shops” delle stazioni di servizio. Varie organizzazioni di sinistra e vicini alle chiese hanno inoltrato una domanda di referendum contro l’apertura degli “shops” 24 ore su 24, che potrebbe essere il preludio al proseguimento della liberalizzazione. Infatti, interventi parlamentari concernenti il prolungamento delle ore d’apertura dei negozi in generale sono attualmente sospesi. Il comitato referendario si oppone al fatto che la notte e la domenica siano sacrificate sull’altare degli interessi puramente economici. J. M. SondaggioLeserumfrageSondage 24 CAPITOLO 1 1.1 A quale gruppo di età appartiene? 700 N. 8/9, agosto/settembre 2013 596 600 Hanno risposto 1’103 lettori, il cui grado di soddisfazione è abbastanza buono Fino a 20 anni 500 da 21 a 40 anni da 41 a 60 ann da 61 a 80 anni oltre 80 anni non risponde n° 3 77 302 596 118 6 % 0,3% 7,0% 27,4% 54,1% 10,7% 0,5% Totale 1102 100% I risultati del sondaggio fra i lettori di GazzettaSvizzera 400 302 300 200 100 0 Nel mese di novembre 2012, Gazzetta Svizzera indiceva un sondaggio, SondaggioLeserumfrageSondage nel quale chiedeva ai propri lettori di rispondere a una serie di domande 1.2 Quale la sua formazione? sia sul tipo di lettore (per esempio: età eèformazione o quanti in famiglia 1.3 Da quanti anni vive in Italia? leggono Gazzetta Svizzera), sia sui contenuti di maggior interesse, sia n° % chiedendo di formulare criticheterza o desideri. Il sondaggio con n° concludeva % media 194 17,6% dalla nascita 315 28,6% alcune domande sull’utilizzo del mensile via Internet. I risultati sono maturità 103 9,3% poi da 1 a 10 anni 88nella riunione 8,0% stati elaborati da una ditta specializzata ed esaminati del diploma 487 44,2% dail11 a 20 anni del Collegamento 171 15,5% Comitato, in concomitanza con Congresso Svizzero laurea 290 26,3% da 21 a 30 anni 190 17,2% non risponde 28 2,5% in Italia, lo scorso mese di maggio, a Bergamo. oltre 325 29,5% La presidenza ha proceduto anon unarisponde prima valutazione13dei risultati 1,2%e chie1102il testo 100% sto valutazioni e suggerimenti Totale alla redazione. Ne è nato che presentiamo in questo numero, forzatamente semplificato, Totale 1102 raggruppando 100% le molte risposte in gruppi il più possibile omogenei, cercando di mantenere lo spirito del vasto interesse suscitato tra il migliaio di lettori che hanno risposto. A loro in particolare vada il nostro ringraziamento per l’impegno assunto e per i numerosi suggerimenti che ci sono stati rivolti. SondaggioLeserumfrageSondage 6 3 Fino a 20 anni da 21 a 40 da 41 a 60 da 61 a 80 anni ann anni oltre 80 anni non risponde Formazione CAPITOLO 1 600 350 500 300 315 325 487 400 250 200 300 150 200 100 100 50 0 0 290 190 171 194 88 103 28 13 terza media maturità diploma laurea dalla da 1 a 10 da 11 a 20 da 21 a 30 oltre nascita anni anni anni non risponde non risponde Legge Gazzetta Svizzera 1.4 Legge la Gazzetta Svizzera? Partecipazione, elettore-tipo n° %A queste Sono stati inviati 23’000 giornali con le domande del sondaggio. Si lettori, il che corrisponde 1066 al 4,8%. 96,7%Non è domande hanno risposto 1’103 No molto per avere un’immagine significativa dell’opinione3di tutti i0,3% lettori, ma non risponde 33 3,0% il risultato è in linea con quello di altri sondaggi di questo tipo. Al capitolo “Suggerimenti” le risposte e talmente Totale sono state tante 1102 100% disparate da rendere quasi impossibile un loro raggruppamento per categorie. Questo dimostra però, ancora una volta, il forte attaccamento degli Svizzeri d’Italia al “loro” mensile e l’atteggiamento largamente positivo nei suoi confronti, nonché l’intenzione di vederlo costantemente migliorare. 118 77 No 0,3% non risponde Si CAPITOLO 1 Anziani, diplomati, famiglie 1.5 Quanti lettori, oltre Lei, leggono la Gazzetta Svizzera in casa Sua? Quanti lettori in casa? Un primo dato interessante dice che più della metà dei nostri lettori % o sono hanno più di 60 anni. Oltre i 2/3 sono in possesso din° un diploma 600 560 nessuno 353 e un32,0% laureati. Un terzo dei nostri lettori sono nati in Italia, altro terzo 1 che ci ospita. 560 vive già da oltre 30 anni nel altri paese Inoltre in50,8% 60% delle 500 altri 2 132 12,0% case che ricevono la Gazzetta, questa viene letta da 2 o più persone. altri 3 36 3,3% altri 4 4 0,4% Quasi il 90% legge la rubrica dell’Avv. Markus altrilegale 5 4 W. Wiget 0,4% 70% legge la rubrica Assicurazioni Sociali13di Robert Engeler non risponde 1,2% Ma l’ 60% legge le notizie da Palazzo federale a Berna 1102 100% 60% legge le notizieTotale dell’OSE 46% legge la rubrica “Primo Piano” di Annamaria Lorefice 42% legge le notizie sulle Associazioni Svizzere in Italia 82% legge le informazioni sulla politica svizzera e su importanti avvenimenti in Svizzera CAPITOLO umfrageSondage Gruppi 1di età o di età appartiene? 700 n° 3 77 302 596 118 6 1102 600 % 5000,3% 7,0% 400 27,4% 54,1% 300 10,7% 2000,5% 100 100% 3 0 a formazione?600 Fino a 20 anni CAPITOLO 1 700 600 500 596 596 1.6 Riceve la Gazzetta solo on-line? 300 Si No 302 non risponde 200 Totale 400 77 100 77 n° 20 998 302 84 % 1,8% 90,6% 7,6% 1102 118 100% 6 3 0 da 21 a 40 da 41aa20 60 da da 21 61 aa 40 80 daoltre non Fino 41 a80 60 da 61 a 80 anni ann anni anni risponde anni anni ann anni 600 400 353 300 200 132 100 36 0 nessuno altri 1 altri 2 altri 3 4 4 13 altri 4 altri 5 non risponde Elaborando il dato in funzione della domanda: “Quanti lettori, oltre Lei, leggono la Gazzetta in casa Sua?” si può dire che 46’648 Svizzeri in Italia leggono la Gazzetta. Considerato che alla fine dell’anno scorso Si gli Svizzeri in Italia erano 50’000, si può dire che il 93% dei nostri non risponde connazionali leggono il nostro giornale. Ecco il calcolo che dà questo risultato: Persone che leggono il giornale 32% 1 persona 7’7360 lettori 51% +1 persona 23’460 lettori 12% 1+2 persone 8’280 lettori 118 3,3% 1+3 persone 3’036 lettori 6 0,4% 1+4 persone 460 lettori 0,4% 1+5 persone 552 lettori oltre 80 non Persone che ricevono il giornale viaNoInternet 3’500 lettori anni risponde Totale 46’648 lettori non risponde Totale 31 2,8% 300 1102 100% 200 100 31 17 31 non mi interessano nessuna risposta non risponde 0 molto N. 8/9, agosto/settembre 2013 poco 25 Dalla statistica dei lettori appare che il pubblico è costituito per il e avvenimenti in Svizzera 2.6 Mi interessano informazioni sulla politica svizzeraPolitica e su importanti avvenimenti in Svizzera: 64,8% da ultrasessantenni. I diplomati e laureati sono il 70,5%. Quindi 1000 901 un pubblico anziano e di formazione superiore. Molto il n° significativo % 900 fatto che l’82% legga informazioni e 81,8% su impormolto sulla politica svizzera 901 800 162e rallegrante 14,7% tanti avvenimenti in Svizzera. poco Altrettanto significativo il 700 non mi interessano 10 0,9% fatto che il 92,7% dichiari di interessarsi di tutto. 600 nessuna risposta 6 0,5% L’indagine conferma che le due rubriche da sempre più seguite sono 500 non risponde 23 2,1% 400 quelle dapprima dell’avvocato Guidi, e poi dell’avvocato Wiget, e di 300 Robert Engeler. Esse soddisfano l’esigenza di un’informazione immeTotale 1102 100% 162 200 diata su temi specifici, generalmente di grande interesse e sono un 100 23 10 6 punto di forza di Gazzetta Svizzera. 0 L’interesse è suscitato anche dalle notizie ufficiali della Confederaziomolto poco non mi nessuna non risponde ne, da quelle dell’OSE e dalla rubrica di Annamaria Lorefice. Le notizie interessano risposta sui Circoli svizzeri sono seguite soprattutto dai diretti interessati, ma da quanto si sente sono utili anche per le altre associazioni. A causa I giovani del formato del giornale alcuni resoconti risultano talvolta eccessivamente lunghi o, più raramente, troppo brevi. Qualche lettore ha criticaResta aperto il problema “giovani”. Non crediamo che una pubblicazioto il modo di scrivere in italiano sulla Gazzetta Svizzera. L’italiano che ne come Gazzetta Svizzera possa fare molto per aumentare lo 0,3% di usiamo è quello del Canton Ticino e anche la grammatica e la logica giovani che la leggono. Una soluzione potrebbe essere trovata in una sono a volte diverse da quelle usate in Italia, dove variano, comunque, rubrica curata dai giovani stessi, della quale però è difficile garantire anche qui, da regione a regione. una continuità. I giovani in genere non leggono più. Oggi si potrebbe tentare con il gruppo che segue il Collegamento, ma si dovrebbe poter contare su una collaborazione regolare e tempestiva. CAPITOLO 2 Mi interessa CAPITOLO 2 Pochi su Internet 1200 Per quanto attiene a Internet, non sorprende il fatto che il numero di 1022 1200 lettori di “Gazzetta Svizzera online” sia rimasto modesto. Il dato può 1022 1000 certamente essere messo in rapporto con l’età media dei nostri lettori 1000 800 e con l’ancorata tradizione del giornale cartaceo che oltretutto non è 800 legato alla cadenza quotidiana. In relazione con il problema giovani si 600 può esaminare la possibilità di un App per Ipod e Iphone? La “Schwei600 400 zer Revue” sta tentando questo esperimento. 400 200 200 0 0 77 77 3 3 tutto tutto niente niente non risponde non risponde La rubrica legale v. Wiget: Wiget: v. 1200 1200 1000 1000 978 978 800 800 600 400 200 0 87 molto molto poco poco CAPITOLO 2 6 12 19 non non mi mi interessa interessa nessuna nessuna risposta risposta non non risponde risponde La rubrica Sociali" di Robert Engeler: “Assicurazioni sociali” 900 800 771 700 600 500 400 251 300 200 100 36 23 21 non mi interessa nessuna risposta non risponde 0 federale a Berna: molto poco Richieste e suggerimenti Abbiamo riunito in una decina di categorie le richieste (pt. 2.10) con i suggerimenti (pt. 3 del sondaggio). In parecchi dicono le stesse cose, per cui è possibile riunire il tutto in una decina di categorie. Le richieste più frequenti concernono la politica svizzera e dei cantoni, sia interna, sia nei rapporti con l’Italia. Con frequenza analoga vengono chieste informazioni su scuola e cultura, comprese mostre di artisti e altri eventi, nonché sulla storia della Svizzera e dei Cantoni. Con una certa frequenza si chiedono anche informazioni su leggi e regolamenti svizzeri e anche italiani. Questi sono spesso trattati nelle rubriche legale e AVS. In questa categoria si potrebbero inserire anche informazioni sull’emigrazione. Vi sono poi richieste su problemi di lavoro in Svizzera, soprattutto per i giovani, figli di emigrati in Italia, talvolta con domande moto specifiche. Sotto il capitolo “varie” si possono inserire parecchi tipi di informazioni che concernono per esempio il turismo in Svizzera o aspetti particolari del paese, compresa la gastronomia o perfino giochi e parole crociate. Poco richieste notizie di sport (in un caso però abbinate ai giovani) o anche di economia (spesso collegate con la politica). In generale si può constatare che molti dei lettori che si esprimono su questi temi probabilmente non hanno letto (o magari hanno dimenticato) temi già trattati più volte da Gazzetta Svizzera, per forza di cose, magari in modo più generico di quanto il lettore vorrebbe. Con le forze del nostro mensile non è possibile addentrarci più a fondo su questi temi. Da notare che questo tipo di sondaggio è soggetto a un fenomeno che si verifica presso tutte le pubblicazioni periodiche: ognuno vorrebbe che lo scritto corrispondesse appieno alle sue idee e rispondesse ai suoi desideri o gusti. Cosa evidentemente impossibile anche per giornali ben più dotati di Gazzetta Svizzera. Vi sono poi richieste che non possono essere soddisfatte da un mensile che spesso arriva anche con ritardo a destinazione. Esempio: pubblicare il tasso di cambio euro/franco o indicazione dei luoghi per le vacanze in Italia. 26 N. 8/9, agosto/settembre 2013 CAPITOLO 1 Gazzetta sia su carta, sia on-line ? Si Si 13,9% Notizie in breve dalla Svizzera non risponde Pardo d’oro ad Albert Serra – Il premio principale del Festival del film di Locarno, il Pardo d’oro, è stato assegnato allo spagnolo Albert Serra per il film “Historia de la meva mort”, di produzione franco-spagnola. A seguito della premiazione, il film presentato in Piazza Grande è stato fischiato dal pubblico. Aumento moderato dei premi di cassa malati – Il consigliere federale Alain Berset ha annunciato ancora un aumento dei premi di cassa malati per il prossimo anno, aumento che però dovrebbe restare entro termini contenuti. All’inizio del mese di luglio era stata annunciata la previsione di un aumento medio a livello svizzero del 2%, contro l’1,5% di quest’anno. No La lingua Gazzetta Svizzera, che sostituisce per la lingua italiana la “Schweizer Revue”, deve essere pubblicata in italiano, perché la Confederazione ha disposto che le pubblicazioni destinate agli emigranti svizzeri devono essere scritte nella lingua del posto: quindi tedesco in Germania, francese in Francia e italiano in Italia. Giova inoltre ricordare che l’italiano è una lingua ufficiale svizzera e la Svizzera è l’unico paese al mondo che, al di fuori dei confini italiani, parla anche ufficialmente italiano. Vi è poi il noto “italiano federale”, dettato dai traduttori di Berna, che risente spesso (come del resto quello dei ticinesi che hanno studiato in Svizzera tedesca o romanda) di influssi del tedesco e del francese. Spesso la terminologia giuridica, ma talvolta anche politica o economica, è diversa da quella italiana. Se però ci si interessa alla Svizzera è bene conoscerla. I testi dei corrispondenti in Italia – che a volte non sono di lingua madre italiana – vengono in parte corretti e adeguati, ma cercando di mantenere la forma e la sostanza del pensiero dell’autore. Pensiamo che dobbiamo apprezzare il loro sforzo. Notiamo inoltre che il 25% dei lettori desidera più articoli in lingua tedesca e il2 20% dei lettori desidera più articoli in lingua francese. CAPITOLO Articoli in lingua 700 610 600 500 400 300 276 200 216 Salvare il diritto svizzero – L’UDC ha allo studio un’iniziativa popolare per fare in modo che le norme internazionali non possano prevalere sulla Costituzione federale. L’iniziativa è in aperto contrasto con la politica del capo del DFAE Didier Burkhalter. Biciclette elettriche pericolose – In Svizzera sono parecchio diffuse le biciclette con ausilio di un motore elettrico. La statistica allestita dall’ospedale di Lucerna costata però che vi sono numerosi incidenti dovuti all’eccessiva velocità e all’imperizia dei conducenti. Quasi un milione alla Street Parade – Alla 22esima edizione della Street Parade di Zurigo dell’11 agosto hanno preso parte 950’000 persone che hanno danzato per 10 o più ore al ritmo di musiche elettroniche in tenute stravaganti. Con Alptransit un’ora in meno – Dopo l’apertura della nuova linea veloce, con le gallerie di base del Gottardo e del Monte Ceneri, le Ferrovie federali prevedono di risparmiare circa un’ora nel viaggio tra Lugano e Zurigo a partire dal 2020. una Azienda? nuova Azienda? Sei unaSei nuova nuovi Clienti? Cerchi Cerchi nuovi Clienti? FATTI “SPAZIO” FATTI “SPAZIO” SULLASULLA Il Mensile con una tiratura di 25.000 cop Il Mensile che con unache tiratura di 25.000 copie raggiunge 49.000 svizzeri residenti in Italia raggiunge 49.000 svizzeri residenti in Italia. 100 0 tedesca Carica di mucche – A Uberstorf, nel canton Friburgo, tre mucche sono fuggite dal loro recinto e una di esse ha caricato un 81enne che voleva aiutare il proprietario. La polizia è dovuta intervenire ed ha abbattuto la mucca. francese non risponde Conclusioni Tutto sommato il risultato del sondaggio è abbastanza soddisfacente. Esso conferma che Gazzetta Svizzera è gradita, le critiche sono poche, ma molti evocano possibilità di miglioramento. Con la struttura attuale e la base finanziaria non è materialmente possibile esaudire alcuni desideri. Terremo comunque conto dei suggerimenti e, nella misura del possibile, ne faremo tesoro. Grazie di nuovo a tutti coloro che ci hanno fornito idee e suggestioni e a coloro che continueranno a sostenere Gazzetta Svizzera. Il presidente: Arwed G. Buechi Il redattore: Ignazio Bonoli l’occasione, Cogli Cogli l’occasione, prenota prenota tuo spazio! il tuoilspazio! Per informazioni e prenotazioni Per informazioni e prenotazioni UfficioMediavalue Pubblicità Mediavalue Ufficio Pubblicità via G. 2 - 20149 Milano via G. Biancardi, 2 -Biancardi, 20149 Milano Tel. +39 02- 8945 9763 - Fax +39 02 8945 975 Tel. +39 02 8945 9763 Fax +39 02 8945 9753 [email protected] - k.toledo@mediavalu [email protected] - [email protected] www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera www.mediavalue.it/gazzetta-svizzera Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) 27 N. 8/9, agosto/settembre 2013 I consigli dell’OSE Dove posso far legalizzare un certificato di vita per l’AVS Devo far legalizzare un certificato di vita per la mia rendita AVS. Dove posso farlo? Per principio, ogni persona che riceve una rendita AVS o AI è tenuta a firmare ogni anno un certificato di vita e a farlo legalizzare da un’istanza ufficiale. Questa legislazione prova che il o la beneficiaria della rendita è ancora in vita e ha sempre diritto alla rendita. Il certificato di vita è una delle varie misure prese dalla Cassa di compensazione (CSC) per evitare ogni abuso. La Cassa svizzera di compensazione a Ginevra definisce in modo diverso in funzione di ogni Stato l’ufficio al quale ci si deve rivolgere per legalizzare il vostro certificato. Negli Stati piccoli è possibile recarsi facilmente al Consolato svizzero, in generale solo la rappresentanza svizzera può realizzare questa legalizzazione. Negli altri paesi le autorità locali o avvocati del paese di residenza sono abilitati a legalizzare questo certificato. Se soggiornate in Svizzera potete anche far legalizzare il vostro certificato di vita presso una Cassa di compensazione in Svizzera (servizio dei visitatori). In Svizzera i servizi municipali possono pure legalizzare un certificato di vita, ma non sono obbligati a farlo. È quindi raccomandabile di informarsi preventivamente per telefono, per sapere se questo servizio è proposto. Cassa svizzera di compensazione: www.zas.admin.ch Indirizzo delle casse di compensazione: http://www.ausgleichskasse.ch/portal/ index.asp. Sarah Mastantuoni Responsabile del servizio giuridico Il servizio giuridico dell’OSE fornisce informazioni generali sul diritto svizzero nei settori che concernono in modo specifico gli Svizzeri all’estero. Esso non offre informazioni sul diritto estero e non interviene nei contenziosi che oppongono parti private. Grazie alle offerte dell‘OSE Contatti nel mondo intero per giovani Svizzeri all’estero Grazie alle offerte dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE), i giovani Svizzeri all’estero possono trascorrere le vacanze insieme, seguire una formazione, partecipare a un campo di sci, a un campo estivo o a un soggiorno linguistico in Svizzera e realizzare contatti nel mondo intero. Victor, del Messico, Rebecca, dell’Egitto e Sofia dalla Francia, si ritrovano da anni al campo estivo dell’OSE. Quest’anno, essi erano insieme a Prêles. “Ci si scrive regolarmente delle e-mails o si comunica su Facebook e si sa sempre quanto stanno facendo gli altri. Si parla di film, di musica, di star, di novità nel mondo o si chiacchiera semplicemente”, dice Victor. “Ma abbiamo già molta voglia di rivederci in Svizzera”, aggiunge Rebecca prima di sottolineare: “Si incontrano sempre nuove persone ed è questo che è super nelle offerte dell’OSE”. Sofia spiega: “Incontri delle persone del mondo intero. All’inizio il solo punto comune è il passaporto rosso e poi, di colpo, ti rendi conto che ci sono altre cose”. È così che oltre 200 giovani del mondo intero hanno partecipato a una delle offerte per i giovani dell’OSE. In autunno accoglieremo gli Svizzeri all’estero che hanno scelto un soggiorno di formazione o il progetto “Scopri la Svizzera”. Con queste offerte l’OSE propone ai giovani un programma concepito in funzione dei loro desideri e dei loro bisogni. L’incontro con una famiglia ospitante in Sviz- zera è sempre un’esperienza particolarmente arricchente per gli ospiti. Dal 12 al 18 settembre 2013 un gruppo di giovani Svizzeri all’estero si ritroverà per il seminario della sessione federale dei giovani. Tutti gli anni, una sessione è organizzata a Palazzo federale, nel corso della quale i giovani esprimono le loro opinioni e rivendicazioni all’attenzione dei decisori svizzeri. Gli Svizzeri all’estero possono parteciparvi da parecchi anni. L’OSE li prepara, poiché la sessione è l’unica possibilità di gettare uno sguardo nei corridoi della politica. Ci sono ancora posti liberi per il seminario della sessione dei giovani. L’OSE accoglie già le iscrizioni per il campo di sport invernali dal 26 dicembre 2013 al 4 gennaio 2014 a Lantsch/Lenzerheide. Questa stazione sciistica nelle montagne grigionesi è molto apprezzata dai giovani Svizzeri all’estero. Questo campo è già un must per coloro che amano festeggiare il Capodanno sugli sci. I corsi di lingua avranno luogo quest’inverno dal 8 al 18 gennaio 2014. Gli Svizzeri all’estero si esercitano in una lingua nazionale e scoprono la Svizzera. Qui, all’OSE, contiamo su vostre numerose iscrizioni. Maggiori informazioni come sempre su www.aso.ch oppure Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Servizio dei giovani Tel. +41 (0)31 351 61 00 – [email protected] 28 Dall’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) N. 8/9, agosto/settembre 2013 Presidente onorario dell’OSE, parlamentare e studioso di storia contemporanea La scomparsa del Professor Walther Hofer Il presidente onorario dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero Walther Hofer è deceduto il 1º giugno a Berna, all’età di 92 anni. Ha presieduto l’OSE dal 1983 al 1992. Ha marcato durevolmente l’Organizzazione degli Svizzeri emigrati, in particolare facendola evolvere verso una fondazione sotto sorveglianza della Confederazione, con la presenza prestigiosa della Quinta Svizzera in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni della Confederazione. In quanto rappresentante del canton Berna nel Partito degli artigiani e dei contadini svizzeri / UDC è stato membro del Consiglio Nazionale dal 1963 al 1979, facendosi conoscere in particolare per la sua azione in politica estera. La sua opera presso il Consiglio d’Europa ha avuto pure riconoscimenti internazionali. È stato tra l’altro presidente della Commissione dei paesi non rappresentati. Tra il 1960 e il 1988, Walther Hofer è stato professore di storia contemporanea all’Università di Berna. In precedenza aveva lavorato all’Università libera di Berlino e all’Università di Columbia a New-York. Lascia una ricca opera scientifica e giornalistica sulla politica e la storia contemporanee, in particolare sul nazional-socialismo e la seconda guerra mondiale. Rudolf Wyder A Sedrun e con Juskila alla Lenk Campi invernali in Svizzera per giovani tra gli 8 e i 14 anni Sciatori, snowboarder, principianti o avanzati: il nostro campo invernale propone ai giovani Svizzeri all’estero in età fra gli 8 e i 14 anni un soggiorno indimenticabile! Campo invernale Sedrun (GR): Data: da giovedì 26 dicembre 2013 a sabato 4 gennaio 2014 Numero di partecipanti: 48 Costo: CHF 900.– contributo al campo Noleggio sci o snowboard: circa CHF 150.– Data termine per le iscrizioni: 30 ottobre 2013. Iscrizione I dati esatti sul campo invernale e il formulario d’iscrizione saranno disponibili a partire dal 15 settembre 2013 all’indirizzo www. sjas.ch. Riduzioni sono concesse dietro presentazione di giustificativi. Il formulario corrispondente può essere ordinato sul formulario d’iscrizione. Su domanda possiamo inviarvi per posta la nostra pubblicazione informativa. Per più ampie informazioni: Fondazione per i giovani Svizzeri all’estero Alpenstrasse 26, 3006 Berna, Svizzera, tel. +41 (0)31 356 61 16, fax +41 (0)31 356 61 01 e-mail: [email protected], www.sjas.ch Partecipare gratuitamente a JUSKILA alla Lenk Dal 2 al 9 gennaio 2014 avrà luogo il campo di sci della gioventù: 20 ragazzi Svizzeri dell’estero, tra i 13 e i 14 anni, possono parteciparvi gratuitamente. La Federazione svizzera di sci organizza quest’anno un campo di sci alla Lenk per 600 ragazzi Svizzeri nati nel 1999 e nel 2000, fra i quali 20 ragazzi Svizzeri all’estero. Per poter partecipare a Juskila i giovani Svizzeri all’estero devono sapere esprimersi in una delle tre lingue nazionali (italiano, tedesco, francese). Il sorteggio permetterà di ottenere un posto per partecipare al campo (corsi di sport invernali, pasti, alloggio). L’organizzazione e il finanziamento del viaggio di andata e ritorno sono per contro a carico dei genitori. I vincitori saranno informati a fine ottobre. TAGLIANDO DI PARTECIPAZIONE AL SORTEGGIO JUSKILA (dal 2 al 9.01.2014) Compilare il tagliando con caratteri STAMPATELLO ben leggibili. Nome:Cognome: Via:NAP, località: Paese:Data di nascita: Nome del (la) persona responsabile: ❏ Ragazza ❏ Ragazzo Telefono: Comune di residenza in Svizzera (vedi passaporto / CI): E-mail dei genitori: Disciplina sportiva: Lingua ragazzo: ❏ Sci alpino ❏ Sci di fondo ❏ Snowboard ❏ Tedesco ❏ Francese ❏ Italiano Crociare una sola casella! Dopo l’estrazione a sorte, la scelta della disciplina sportiva non potrà più essere modificata. Firma del (la) persona responsabile: Firma del ragazzo: Inviare il tagliando e una copia del passaporto svizzero di un genitore o del ragazzo entro il 15 ottobre 2013 (data di ricevimento) a: Fondazione per i giovani svizzeri all’estero, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna. Da Palazzo Federale 29 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Sussistono ancora problemi di sicurezza per il voto in Svizzera Il voto elettronico sulla buona strada Ormai tutti gli elettori svizzeri all’estero devono poter votare per via elettronica, anche se non sono domiciliati in uno dei paesi dell’UE o firmatari dell’accordo di Wassenaar. Il Consiglio federale ha annunciato la soppressione di questa restrizione nel terzo rapporto sul voto elettronico adottato a metà giugno. In occasione delle prove precedenti, il voto elettronico era riservato agli Svizzeri e alle Svizzere all’estero domiciliati in uno Stato dell’UE o firmatari dell’accordo di Wassenaar, che autorizza quindi la trasmissione criptata dei dati elettronici. Era così accessibile al 90% degli Svizzeri all’estero. Il 10% circa di elettori svizzeri all’estero rimanenti non potevano quindi votare per via elettronica, anche se erano iscritti nel catalogo elettorale di un cantone che offre questa possibilità. Il Consiglio federale ha valutato il per e il contro prima di decidere di rinunciare alla restrizione di Wassenaar, a partire dal 1. gennaio 2014. Gli elettori domiciliati in uno Stato in cui l’utilizzazione di criptaggio non è autorizzata saranno tuttavia avvertiti delle conseguenze eventuali del voto su Internet. I cantoni informeranno gli elettori svizzeri all’estero e attireranno la loro attenzione sui problemi e le eventuali conseguenze (per esempio nota nei documenti di voto e/o sul sito Internet). Gli elettori interessati saranno in seguito liberi di decidere se vogliono votare elettronicamente o no. La restrizione di Wassenaar è stata oggetto di critiche, in particolare da parte degli elettori svizzeri all’estero e dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE). L’invio del materiale di voto per posta funziona spesso male, in particolare negli Stati che non hanno firmato l’accordo. Gli Svizzeri all’estero interessati si sono quindi trovati nell’impossibilità di votare. Seconda fase di prova riuscita Il Consiglio federale giudica la seconda fase di prove del progetto tra il 2006 e il 2012 altrettanto positiva della prima. Il voto elettronico si è rivelato un terzo canale di voto complementare efficace e gode di una larga accettazione presso gli elettori. Nell’ultima fase di prove, il voto elettronico è stato allargato a nuovi cantoni e gli elettori svizzeri dell’estero sono stati considerati come gruppo mirato prioritario. Il sistema sviluppato all’inizio degli anni 2000 dai cantoni di Zurigo, Neuchâtel e Ginevra è a disposizione degli altri cantoni dal 2009, grazie ad accordi intercantonali. Berna, Lucerna e Basilea Città hanno scelto il sistema di Ginevra. Friburgo, Soletta, Sciaffusa, San Gallo, Grigioni, Argovia e Turgovia utilizzano una copia del sistema di Zurigo. I cantoni I tre sistemi di voto e i cantoni partecipanti al progetto. di Uri, Obwaldo e Vallese vogliono iniziare le prove nel 2013 e hanno scelto il sistema di Ginevra. Il canton Vaud ha elaborato le basi legali necessarie e ha previsto le prime prove nel 2014. Zurigo vuole pure riprendere le prove di voto elettronico a partire dal 2014. Una netta maggioranza di 18 cantoni ha quindi scelto di introdurre il voto elettronico. Non si tratta di sapere se, ma quando gli elettori potranno votare per Internet. Nella fase sperimentale tra il 2006 e il 2012, i cantoni hanno preso di mira soprattutto gli elettori Svizzeri all’estero. L’integrazione di questi elettori in altri cantoni ha permesso di raccogliere esperienze preziose grazie a un gruppo mirato ben definito, per il quale il voto elettronico è particolarmente interessante, a causa dei problemi ricorrenti collegati con il voto per corrispondenza. Alcuni cantoni hanno pure autorizzato una parte dei loro elettori in Svizzera a partecipare alle prove. In media, 150‘000 elettori per scrutinio hanno approfittato del voto elettronico e fino al 60% dei votanti vi hanno fatto ricorso. Questo alto tasso di partecipazione via Internet conferma che questo nuovo canale risponde a un vero bisogno presso i nostri compatrioti all’estero e beneficia di un grado di fiducia elevato. Il che non era ovvio: in occasione dell’introduzione del voto per corrispondenza nel 1992 sono stati necessari parecchi anni prima che questo modo di votare fosse così largamente accettato. Prossime tappe Nel terzo rapporto sul voto elettronico, il Consiglio federale presenta le tappe dell’evoluzione del progetto nell’ambito della sua strategia di “cyberadministration”, cioè le tappe dell’estensione del voto elettronico a tutti gli elettori, anche in Svizzera. La procedura progressiva che ha dato buone prove con il motto “La sicurezza prima della velocità” è mantenuta. Soltanto dopo la creazione di nuove esigenze di sicurezza accresciute, i cantoni potranno far partecipare alle prove un maggior numero di elettori domiciliati in Svizzera. Le novità concernono soprattutto l’introduzione della verificabilità, allo scopo di poter garantire che il voto sia stato emesso conformemente all’intenzione del votante, che è stato registrato e che è stato depositato e contabilizzato così come è stato registrato. Questo permette di scoprire per tempo una probabilità sufficiente a definire una manipolazione sistematica, cioè prima della pubblicazione di un risultato del voto o della votazione e nel rispetto del segreto del voto. Il Consiglio federale vuole pure adattare le basi giuridiche per l’esecuzione delle prove del voto elettronico e rivedere le disposizioni dell’ordinanza sui diritti politici. La Cancelleria federale promulga pure un’ordinanza con le disposizioni tecniche di esecuzione. Conformemente alle nuove basi giuridiche, i sistemi utilizzati saranno esaminati da un organo esterno accreditato dalla Confederazione. Il terzo rapporto del Consiglio federale sul voto elettronico può essere consultato sul sito Internet della Cancelleria federale ed è stato pubblicato a metà luglio nel Foglio federale: www.bk.admin.ch – Diritti politici – Voto elettronico – Rapporti e studi Informazione sull’accordo di Wassenaar: www.wassenaar.org 30 Da Palazzo Federale N. 8/9, agosto/settembre 2013 Peter Zimmerli nuovo delegato ai rapporti con gli Svizzeri all’estero Cambiamenti importanti nella direzione consolare del DFAE Jean-François Lichtenstern da Berna a Los Angeles A fine luglio ho preso il posto di Jean-François Lichtenstern quale delegato ai rapporti con gli Svizzeri all’estero. Ho 56 anni e sono cresciuto nel canton Argovia. Dal 1985 lavoro al DFAE, ho lavorato in Brasile, in Repubblica democratica del Congo, in Germania, in Italia e a Singapore e ho anche realizzato una missione presso la sezione delle questioni economiche alla centrale. Mi rallegro di essere ormai il legame tra voi e la Confederazione. Con la mia squadra proseguirò e svilupperò l’eccellente lavoro del mio predecessore e mi auguro di intrattenere con voi una stretta collaborazione. maggio 2011. La direzione del dipartimento mi ha affidato la responsabilità del centro di servizi ai cittadini, che comprende la sezione della protezione consolare, il servizio ai cittadini e il sostegno delle rappresentanze, la Helpline nonché il servizio Emigrazione Svizzera. In settembre ripartirò alla volta di Atlanta, negli Stati Uniti, dove dirigerò il Consolato generale svizzero. Bruno Ryff da Los Angeles a Berna Andreas Maager da Berna ad Atlanta Mi è stata data l’occasione di essere l’orecchio all’ascolto degli Svizzeri all’estero. I raggi di sole che hanno caratterizzato il congresso di Bordeaux e di Lugano mi servono oggi per illustrare il calore che emana dalla Quinta Svizzera. Questi stessi raggi sono ancora il proiettore puntato sul progetto di legge sugli Svizzeri all’estero, al quale ho l’onore di essere associato. Ne faccio oggi il vettore dei miei arrivederci ai nostri emigrati, che ho avuto il piacere di servire con entusiasmo pari a quello che li anima in quanto punta di diamante della presenza svizzera all’estero. Li ringrazio. Peter Zimmerli da Singapore a Berna Dopo 25 anni all’estero per conto del DFAE, sono tornato a Berna nel 2009 per riprendere la direzione della sezione della protezione consolare. Un anno più tardi ho iniziato a partecipare alla creazione della direzione consolare, la cui attività è ufficialmente iniziata nel Dopo missioni in Europa, in Asia e in America del Nord e del Sud, riprendo una nuova attività nella mia città d’origine in cui potrei mettere a profitto la mia ricca esperienza acquisita all’estero. Accompagnato da una squadra sperimentata, mi rallegro di poter proporre ai nostri concittadini che soggiornano all’estero un’attività forte di prestazioni efficaci, che rispondano se possibile ai loro bisogni individuali. Da Palazzo Federale 31 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Consigli di viaggio Tel. dalla Svizzera: 0800 24-7-365 Tel. dall’estero: +41 800 24-7-365 E-Mail: [email protected] Skype: helpline-eda www.dfae.admin.ch/viaggi Helpline DFAE: +41 (0)800 24-7-365 www.twitter.com/travel_edadfae Registrazioni online per Svizzeri in viaggio all’estero www.dfae.admin.ch/itineris Per la vostra sicurezza Annunciare l’indirizzo e il numero di telefono Comunicate alla vostra ambasciata o al vostro consolato generale i vostri indirizzi e-mail e il numero di telefono cellulare e/o ogni eventuale modifica. Iscrivetevi su www.swissabroad.ch per non perdere nessun messaggio (“Gazzetta Svizzera”, newsletter della vostra rappresentanza, ecc.). Potete in ogni momento leggere e scaricare il numero attuale di “Gazzetta Svizzera”, nonché i numeri precedenti su www.gazzettasvizzera.it “Gazzetta Svizzera” viene inviata gratuitamente per posta elettronica o in versione cartacea a tutti gli Svizzeri in Italia registrati presso l’ambasciata o un consolato generale. Iniziative popolari Elezioni e votazioni Prima della chiusura redazionale, sono state lanciate le seguenti iniziative popolari federali (scadenza del termine per la raccolta delle firme tra parentesi): Il 22 settembre 2013 i seguenti progetti saranno sottoposti a votazione: • Iniziativa popolare del 5 gennaio 2012 “Sì all’abolizione del servizio militare obbligatorio” (FF 2013 2203); •Basta con gli intasamenti. Sì al traffico fluido (28.11.2014) •Riservare alla strada i fondi generati dalla strada (28.11.2014) •Sì a limitazioni di velocità ragionevoli (28.11.2014) •Sì alla protezione della sfera privata (28.11.2014) • Legge federale del 28 settembre 2012 sulla lotta contro le malattie trasmissibili all’uomo (legge sulle epidemie, FF 2012 7543); La lista delle iniziative popolari attuali è disponibile su: www.bk.admin.ch >Attualità >Elezioni e votazioni >Iniziative in sospeso. Responsabile delle pagine d’informazione ufficiali del DFAE: Jean-François Lichtenstern, Relazioni con gli Svizzeri all’estero, Bundesgasse 32, CH-3003 Berna Telefono: +41 800 24 7 365 – www.eda.admin.ch/asd – e-mail: [email protected] • Modifica del 14 dicembre 2012 della legge federale sul lavoro nell’industria, l’artigianato e il commercio (Legge sul lavoro, LTr; FF 2012 8913). Troverete maggiori informazioni sui progetti (spiegazioni, comitati, messaggi dei partiti, ecc.) sul sito www.ch.ch/votazioni. Pubblicazioni 50 volti della Svizzera nel Consiglio dell’Europa 50 visages de la Suisse au Conseil de l‘Europe Témoignages d’un engagement Il DFAE ha pubblicato un libretto per il 50.mo anniversario di adesione della Svizzera. Cinquanta Svizzere e Svizzeri raccontano la loro attività e le loro esperienze in uno dei numerosi comitati dell’organizzazione intergovernativa più vecchia d’Europa e che conta il maggior numero di membri. La pubblicazione può essere ordinata gratuitamente in tedesco, francese e italiano presso [email protected] o scaricata su www.eda.admin.ch/pubblicazioni. 32 N. 8/9, agosto/settembre 2013 Parco Nazionale Svizzero, I Grigioni Escursione nei Grigioni. Un viaggio in direzione est nel più grande cantone svizzero. Una regione dai contrasti affascinanti Nella parte più orientale della Svizzera, il più grande cantone del Paese per estensione territoriale affascina sia per la sua diversità culturale – qui sono parlate tre delle quattro lingue ufficiali, il romancio, il tedesco e l’italiano – sia per la varietà dei suoi paesaggi: scoscesi e aspri a nord, si addolciscono progressivamente man mano che si scende verso sud. Patria del Parco Nazionale Svizzero, di tre siti UNESCO e paradiso dei treni panoramici, i Grigioni devono assolutamente figurare fra le mete di un viaggio in Svizzera. Un meraviglioso caleidoscopio Qui potrete ammirare la sorgente del Reno e il «Grand Canyon» svizzero scavato dal fiume stesso, potrete camminare, arrampicarvi, pedalare, remare come mai avete fatto prima, in una cornice paesaggistica da sogno. Qui, i treni di montagna vi condurranno su viadotti vertiginosi, potrete incrociare Heidi nei pressi di un pascolo, ammirare la più alta foresta di pini montani d’Europa, attraversare villaggi dalle case delicatamente ornate da «sgraffiti», bagnarvi ad alta quota in laghi dalle acque turchesi. Alla fine di una giornata densa di attività, le rigeneranti acque termali vi ridaranno l’energia per continuare il programma di infinite scoperte offerto dai Grigioni. Accordo di partenariato fra Svizzera Turismo e l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) 126_13e_03_publi_schweizer_revue_4_13.indd 1 Un eden alpino Il più antico parco nazionale delle Alpi (100 anni nel 2014) offre alla fauna e alla flora alpina 170 km2 dove riprodursi e sbocciare in tutta libertà, e ai suoi visitatori, un magnifico terreno di osservazione. Tappa irrinunciabile: il centro del Parco Nazionale a Zernez. La valle degli artisti La Val Bregaglia, nel sud dei Grigioni, è un paradiso per gli escursionisti e gli alpinisti, ma anche una fonte di ispirazione infinita per numerosi artisti. È in questa valle idilliaca che il celebre artista Alberto Giacometti ha mosso i suoi primi passi. Un hotel sulla sommità Domina uno dei più bei panorami della regione dell’Engadina – St. Moritz, l’hotel Muottas Muragl, situato a 2456 metri di altezza. Seduce con il suo raffinato design alpino, la sua ampia offerta gastronomica e le fantastiche escursioni che si possono fare nei dintorni. Idea 1 MySwitzerland.com Webcode: B37658 Idea 2 MySwitzerland.com Webcode: A147088 Idea 3 MySwitzerland.com Webcode: C58592 Rete Svizzera: Hotel Staila Fuldera Ô, Fuldera Iscrivetevi entro il 30 settembre 2013 su www.MySwitzerland.com/ aso e vincerete un soggiorno di 2 notti per 2 persone nel Typically Swiss Hotel Landgasthof Staila Ô a Fuldera per una sosta appassionante nel Val Müstair. 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