Nuova Nuova - Comune di Firenze

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Nuova Nuova - Comune di Firenze
Margherita Primi, Natalia Bavar, Giuditta Picchi
Nuova
Cittadinanza
Guida
Mappa per turisti molto speciali:
i passeggeri, gli ospiti e gli abitanti della città
guida aggiornata al dicembre 2006
Edizioni
Polistampa
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Nuova
Cittadinanza
Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
Comune
di Firenze
Consiglio degli Stranieri
della Provincia di Firenze
C.F.T.
ARCI
Comitato Territoriale Firenze
Quartieri
1,4,5
Porto Franco
Firenze 2010
L.A.M.Ì.
Laboratorio degli Abitanti
di Monitoraggio Interurbano
Consiglio degli Stranieri
Coordinatore
del Comune di Firenze
Giuditta Picchi, Margherita Primi,
Progetto
Natalia Bavar
e realizzazione
Margherita Primi, Natalia Bavar
Foto
Polistampa – Firenze
Progetto grafico
realizzazione e stampa
2
[email protected]
Sede legale: Via dell’Agnolo, 41
Firenze - Tel. 055 240830 - 349 1723770
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© 2006 Edizioni Polistampa
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Fax 055.7377.428
http://www.polistampa.com
ISBN 88-596-0034-0
Nuova
Cittadinanza
1.
Partner e collaborazioni
I soggetti ed i partner, che hanno permesso e contribuito
alla realizzazione della guida, hanno partecipato in itinere
anche alla sua costruzione, con le proprie informazioni,
contatti, con il sostegno quotidiano e un monitoraggio costante.
Ognuno di loro ci ha inoltre permesso di entrare nei vari contesti urbani, da cui poi scendere sempre più in profondità nel contatto e nelle relazioni con le persone.
Il Consiglio degli Stranieri del Comune e quello della
Provincia di Firenze ci hanno aiutate a costruire la prima rete di contatti sul territorio e a suggerirci i gruppi e le attività, più o meno conosciute, presenti nel tessuto cittadino.
Grazie al sostegno dei Quartieri di Firenze siamo potute
entrare nei luoghi e nelle piazze, nelle chiese e nelle strade
e conoscere fisicamente i percorsi urbani, i punti di riferimento delle varie aree, i nodi centrali dell’aggregazione e
del vivere.
L’Arci ha collaborato con noi suggerendoci le attività
culturali e solidali che si diramavano nei circoli e nelle strutture cittadine e abbiamo scoperto eventi creativi, cene sociali, narrazioni di realtà radicate e fortemente attive.
Abbiamo incontrato centinaia di persone, provenienti
da tutto il mondo, nella e Cooperativa Facchini di Novoli,
CFT, la mattina presto e nelle pause del lavoro. Abbiamo
parlato con loro, li abbiamo inseguiti tra un capannone e
un altro e questo ci ha permesso di conoscere la quotidianità, le abitudini e le relazioni nate sul luogo di lavoro.
Le attività e le pubblicazioni promosse da Porto Franco
ci hanno permesso di entrare in un tessuto di ricerca già
profondo e radicato, ed è stata un’importante base di partenza per orientarsi nella città in trasformazione.
L’Associazione Firenze 2010 ha sostenuto la parte iniziale della ricerca sul campo, valutando il lavoro di mappatura
come uno strumento di osservazione della città utile e multifunzionale.
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Partecipazioni al progetto
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PARTECIPAZIONI AL PROGETTO
La progettazione del lavoro e l’operatività su campo è
stata strutturata e realizzata dall’Associazione Culturale
L.A.M.ì.
GIUDITTA PICCHI, NATALIA BAVAR e MARGHERITA PRIMI
L’Associazione L.A.M.I’ - Laboratorio degli Abitanti di Monitoraggio Interurbano - è nata nel 2004 dall’esigenza di
creare un gruppo di lavoro interdisciplinare che operasse
sull’indagine e la documentazione del territorio, per avere una compresenza di percorsi formativi e pluralità di
competenze nei campi dell’antropologia culturale e visuale, sociologia, metodologie di indagine e monitoraggio e
documentazione video.
L’Associazione ha creato un team di lavoro, con diverse
competenze e di provenienza interdisciplinare, fornendo
strumenti, metodi e una mappatura del territorio con cui
entrare in contatto.
Hanno collaborato nella prima fase di ricerca su campo,
con l’utilizzo di strumenti qualitativi, e nella strutturazione del materiale:
ELENA BELLINI - tirocinante Facoltà di Scienze della Formazione.
TIZIANO MARTINELLI - tirocinante Facoltà di Scienze della Formazione.
Hanno collaborato nell’ultima fase di ricerca, con l’utilizzo di questionari semistrutturati:
CHIARA BAZZANTI - tirocinante Facoltà di Lettere e Filosofia.
ELENA CECCARELLI - tirocinante Facoltà di Lettere e Filosofia.
CRISTINA NADALINI - tirocinante Facoltà di Lettere e Filosofia.
SUSI VENTURI - tirocinante della Facoltà di Lettere e Filosofia.
La Prof. Laura Cassi, Presidente del Corso di Laurea in
Studi Interculturali della Facoltà di Lettere, ha coordinato, per l’Università di Firenze, l’attività dei tirocinanti, in
collaborazione con la Prof. Monica Meini.
La Prof. Monica Meini ha inoltre curato la realizzazione
del questionario e l’elaborazione dei dati. L’immissione
dei dati al computer è stata effettuata da Elena Ceccarelli e Cristina Nadalini presso il Dipartimento di Studi
storici e geografici dell’Università di Firenze.
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Presentazioni
• Il Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
• L’Arci
• Il CFT
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2.
Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
“Il Consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri ed
apolidi del Comune di Firenze” è stato istituito nell’anno 2003, come organo consultivo dell’amministrazione comunale per tutte le problematiche interenti
gli stranieri residenti in città.
Le elezioni del Consiglio degli stranieri, tenutesi
nel novembre del 2003, ha registrato una notevole affluenza alle urne. I consiglieri eletti fanno parte delle
seguenti aree geografiche: Africa, Asia e Oceania,
America, Europa non comunitaria ed apolidi, come
previsto dal Regolamento del Consiglio degli stranieri,
che ha inteso dare rappresentanza a tutti i continenti.
All’interno di questo organo i membri hanno organizzato un proprio calendario di lavoro con una divisione in aree di lavoro specifiche per trattare una serie di contenuti fondamentali:
Istruzione, cultura, sport-tempo libero: il gruppo di lavoro ha organizzato o partecipato a varie iniziative, come ad esempio al torneo di calcetto tra le comunità straniere, in collaborazione con il Consiglio di
Quartiere 3; serata con musiche e danze dello Sri Lanka
presso lo spazio multiculturale nel Lungarno Pecori Giraldi; mostra di pittura e artigianato delle comunità
straniere presso la sede del Parterre, con premiazione
alla Fortezza da Basso, dove si sono svolte danze e canti tipici delle Filippine, Sri Lanka, Somalia, Romania, Costa d’Avorio. A Sorgane, nel Quartiere 3, ha partecipato alla Festa dello Sport con torneo di Cricket, Basket,
terminando con musiche e danze tipiche.
Rapporti con le Istituzioni: il gruppo si occupa di
instaurare rapporti con le varie istituzione, in particolare con la Questura di Firenze. A seguito anche di una richiesta della precedente legislatura, il nuovo assessore
all’Accoglienza e Immigrazione Lucia de Siervo è riuscita ad ottenere un incontro con il Questore. Dall’incontro è emersa la volontà comune di avviare un rapporto
di reciproca collaborazione. Il Consiglio si è reso disponibile a realizzare un punto di informazione per stranieri in Palazzo Vecchio per aiutare gli stranieri nella
presentazione delle pratiche presso la Questura: per
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Presentazioni
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questo sarà anzitutto necessario tradurre in più lingue
la modulistica necessaria per la varie pratiche, fornendo agli stranieri tutte le informazioni necessarie.
Servizi Sociali: questo gruppo di lavoro si occupa
principalmente di salute e assistenza sociale; raccoglie
quindi informazioni sulle strutture sanitarie, S.T.P. ambulatori medici gratuiti, dentistici, ecc. Per quanto riguarda
la casa è stata incontrata l’assessore Tea Albini per spiegarci come è attualmente la situazione per gli stranieri a
Firenze; sono stati inoltre incontrati l’attuale assessore
alle Politiche della casa Paolo Coggiola; l’assessore urbanistica e edilizia Gianni Biagi; l’architetto della Regione
Toscana Maurizio De Zordo; la cooperativa D.A.R. - CASA
di Milano la quale ha svolto un’iniziativa interessante
per gli stranieri. Tutti questi incontri sono serviti per approfondire il delicato problema alloggiativi per gli stranieri in città, al fine di individuare possibili soluzioni con
gli interlocutori disponibili. Il gruppo sociale si è inoltre
attivato per aiutare i rifugiati Somali proponendo una
mozione in Consiglio Comunale, attivandosi per reperire
le coperte e una struttura per la prima accoglienza.
Pace, Cooperazione Internazionale, Pari Opportunità: il suddetto gruppo ha avuto contatti con
l’Associazione di volontariato Caledo Centro, di Piazza
S. Lorenzo, che insieme al Consiglio degli Stranieri, il 10
di agosto, ha partecipato alIa ”Cocomerata in Piazza”
distribuendo cocomero e pastasciutta. Il gruppo ha direttamente predisposto un progetto per la costruzione
in Senegal nel comune di Diamniadio di un struttura
polifunzionale per aiutare i bambini e le donne in un
paese dove mancano queste strutture di prima necessità per dare una scolarizzazione ai bambini. Il progetto
è stato successivamente approvato dal Consiglio, presentato all’amministrazione comunale e altri enti per il
reperimento dei finanziamenti necessari per la realizzazione della struttura in Senegal.
Il Consiglio degli stranieri si è sempre espresso e battuto per l’estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative. Per questo ha appoggiato tutte le proposte
dell’amministrazione comunale dirette a tal fine; in particolare per il voto dei cittadini stranieri alle elezione dei
Consigli di Quartiere (anno 2004), giudicato legittimo da
un recente parere del Consiglio di stato. Il Comune di Fi8
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renze è stato uno dei primi Comuni italiani a prevedere
nel proprio Statuto tale importante diritto per le comunità stranieri, che potrà essere esercitato nelle prossime
elezioni amministrative (anno 2004).
Francesca dell’Aria
per il Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze
“Il Consiglio degli Stranieri ha collaborato in questi
ultimi anni ad una serie di attività e progetti. Io personalmente, in qualità di Presidente, ho partecipato a
molti convegni e conferenze in varie città d’Italia, in cui
venivano affrontati soprattutto i temi relativi al diritto
di voto. Il Consiglio, a tale proposito, ha elaborato una
mozione sul diritto di voto ai cittadini stranieri residenti nel comune, senza discriminazione di nazionalità.
Insieme al Consiglio degli Stranieri e alle diverse Associazioni ed enti territoriali, sono state portate avanti
varie attività culturali, tra i quali i corsi intensivi di Lingua Italiano presso il Centro La Pira, il percorso di formazione sulla cittadinanza attiva attraverso il teatro, in
collaborazione con Fabbrica Europa (Tagheire), il corso
di formazione, con la collaborazione del Cospe, per
promuovere la partecipazione alla vita “politica” dei
cittadini straniere, il progetto di formazione dell’Associazione Rete di Indra, allo scopo di migliorare l’inserimento sociale e professionale degli immigrati.
Sempre organizzate dal Consiglio degli Stranieri,
inoltre, sono state le molte iniziative artistiche e sportive, come le mostre di artigianato e pittura, al Parterre, e il torneo di calcio multietnico, con la collaborazione F.I.G.C.
Così come le attività culturali, anche quelle di solidarietà hanno coinvolto vari ambiti della vita sociale.
Il Consiglio ha affrontato le problematiche del sovraffollamento del carcere di Sollicciano, degli alloggi, e
dei richiedenti asilo politico. Abbiamo sostenuto e
promosso appelli di solidarietà alle le vittime dello
Tsunami nello Sri lanka, e degli allagamenti in Romania e nelle Filippine”.
Divina Capalad - Filippine
Presidente del Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
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“Sono il Vice Presidente del Consiglio degli stranieri e il mio ruolo all’interno del consiglio degli stranieri, penso come tutti i miei colleghi, è di lavorare da
‘trait-d’union’ tra le istituzioni locali, il comune e le
associazioni degli stranieri residenti nel territorio fiorentino. Lavoriamo per la tutela dei diritti degli immigrati, per favorire le politiche di inclusione sociale e
per una miglior convivenza fra tutti cittadini”.
Assane Kebe - Senegal
Vice - Presidente del Consiglio
degli Stranieri del Comune di Firenze
“In quanto membro dell’Associazione COMFIT
(ass. ONLUS) partecipo a diverse attività che sono
principalmente rivolte (in sintonia con lo scopo principale dell’Associazione stessa) all’innalzamento del livello lavorativo dei componenti della comunità filippina, nel suo complesso, conosciuti in particolare per
svolgere lavori domestici pur essendo per la maggior
parte laureati.
Un’ulteriore attività consiste nel tentativo di istituire una sede consolare filippina a Firenze oltre che
la conservazione e la salvaguardia del nostro patrimonio culturale attraverso il mantenimento di forti legami interpersonali tra i membri della nostra comunità
ed attraverso un ininterrotto passaparola iner-generazionale”.
Arlena Roduta - Filippine
Consigliera del Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
“Come consigliera del Consiglio degli Stranieri del
Comune di Firenze, Coordinatore del gruppo di lavoro Rapporti con le Istituzioni e Consigliere Straniero
Aggiunto nel Consiglio del Quartiere 1, svolgo prevalentemente attività politica riguardante le problematiche che coinvolgono tutte le comunità straniere.
Pur non avendo diritto di voto alle sedute del Consiglio del Quartiere, intervengo, avvalendomi del mio
Diritto di Parola, quando nelle sedute si trattano pro10
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blemi inerenti i cittadini stranieri, ad esempio la gestione dello Spazio Multietnico (Lungarno Pecori Giraldi), la situazione dei profughi Eritrei ed Etiopi e
tutte le varie manifestazioni e feste organizzate dalla
Regione Toscana o dalla Provincia, in collaborazione
con il Quartiere ed il nostro Consiglio.
Precedentemente ho partecipato ad altre iniziative oltre che come membro dell’Associazione “italiaromania” anche con parte dell’associazione “Info Time”
di volontariato, che trattava le problematiche e le esigenze degli immigrati”.
Elisabeta Nae - Romania
Consigliera del Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
“Come membro dell’Associazione Somala in Toscana ho preso parte a molteplici attività rivolte, in particolare, a fornire servizi di assistenza per la regolarizzazione dei miei concittadini, che consistono nell’accompagnamento alla Questura, fornendo anche servizio di interpretariato, ai servizi sociali, nelle case d’accoglienza e nelle scuole.
Le nostre attività comprendono inoltre l’organizzazione di attività rivolte a favorire la conservazione
della nostra cultura, e l’integrazione della comunità
somala nel tessuto sociale toscano.
Mohamed Ahmed Abdikarin - Somalia
Consigliere del Consiglio degli Stranieri
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Le vie di accesso alla città che cambia
Le città cambiano continuamente – e non solo perché
nuove costruzioni si aggiungono alle vecchie e si realizzano strade adatte alle mutate condizioni del traffico –.
A connotare profondamente i progressivi mutamenti
delle città sono gli “innesti” di persone in carne ed ossa.
A Firenze, nel corso dei secoli, registriamo gli arrivi:
- di coloro che venivano dalle campagne e si “inurbavano” (in epoche ormai lontane – oggi, caso mai, si
rileva il percorso inverso);
- degli italiani provenienti da altre regioni, spesso
dal meridione (in tempi più recenti);
- degli immigrati di altri Paesi (a partire, essenzialmente, dagli anni 80 del secolo scorso).
Di fronte ai nuovi arrivati, si sono avuti, spesso intrecciati fra loro, atteggiamenti di rifiuto e di accoglienza (è sempre esistita una Firenze, spesso “un’altra Firenze” rispetto a quella dominante, disposta ad accogliere
ed a sviluppare processi di inserimento e di convivenza).
Nonostante gli atti di ostilità, gli “innesti” hanno comunque prodotto buoni risultati, portando energie e risorse in grado di rivitalizzare la vita cittadina.
Giovanni Michelucci, proprio per sottolineare gli inevitabili cambiamenti a cui la realtà cittadina è sottoposta e, nel contempo, la necessità che a ciò ci si predisponga in anticipo, ha prospettato la “città tenda” come modello di sviluppo urbano.
Vi sono infatti, dal punto di vista urbanistico, modi
diversi di reagire ai nuovi arrivi: si possono ipotizzare sia
la “città fortezza”, arroccata nelle sue mura – per quanto metaforiche –, sia la “città carcere”, in cui i nuovi cittadini vengono relegati nelle zone cittadine più degradate, insieme agli emarginati locali, e si ha di conseguenza una divisione dell’insieme urbano in comparti
precisi, ciascuno ben delimitato e sorvegliato – anche
quello delle cosiddette “persone bene” –, proprio come
in una prigione.
Oppure, ed è l’idea di Michelucci della tenda, la città
si evolve e si adatta alle nuove esigenze, favorendo l’incontro, l’intreccio, il mescolamento – il “metissage” – di
donne ed uomini che hanno origini diverse e che si trovano a costruire insieme una nuova realtà.
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Presentazioni
Il cambiamento non ha un’ora x, ma consiste piuttosto – è bene ribadirlo – in un processo continuo.
Perciò, proprio per preparare interventi che lo accompagnino, lo favoriscano, lo sostengano, occorre una
continua azione di monitoraggio, rivolta non soltanto a
cogliere l’aspetto quantitativo del fenomeno, ma anche
a rilevarne gli aspetti che incidono sul contesto urbano
dal punto di vista dell’immagine, del costume, della cultura, del commercio, degli spazi di aggregazione, dei riti
religiosi.
Il libro “Nuova cittadinanza”, primo frutto di una ricerca che va in questa direzione, intende perseguire,
principalmente, due obiettivi:
- da un lato, quello di fornire, ai nuovi ed ai vecchi
cittadini, una guida che colga i diversi aspetti della
città che cambia;
- dall’altro, quello di costituire un punto di riferimento per approfondimenti successivi e per la realizzazione di altri strumenti di conoscenza e di divulgazione.
In tempi in cui rispuntano preoccupanti segnali di
chiusura, d’intolleranza, di xenofobia e, da opposti versanti, gli integralismi fondamentalisti ripropongono
scontri di civiltà – che di civile non hanno assolutamente
niente –, ogni iniziativa che sostiene le vie del dialogo,
del confronto, della convivenza non può che essere benvenuta.
Perciò apprezziamo il lavoro svolto dalle realizzatrici
di “Nuova cittadinanza” ed auspichiamo che abbia ulteriori sviluppi.
Eros Cruccolini
Presidente del Consiglio Comunale di Firenze
Divina Capalad
Presidente del Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze
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Presentazioni
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ARCI
L’ARCI con la sua forte carica di impegno sociale e politico, con i suoi forti valori di solidarietà, giustizia sociale e fratellanza fra i popoli, è impegnata da molti anni
e adesso più che mai, nella battaglia per i diritti degli
immigrati; abbiamo costruito la nostra linea politica su
principi indiscutibili quali il riconoscimento e la difesa
di diritti fondamentali per i nuovi cittadini: il diritto
d’asilo, il diritto di voto, il diritto alla libera circolazione, fino alle lotte per la chiusura dei CPT Centri di Permanenza Temporanei, vera e propria vergogna del nostro Paese.
Inoltre, nelle diverse realtà territoriali, l’ARCI, con
una vasta gamma di interventi, progetta e gestisce iniziative nell’ambito dell’immigrazione, collaborando
con istituzioni pubbliche e private per la realizzazione
di servizi rivolti ai nostri nuovi concittadini (centri di accoglienza, sportelli informativi, progetti nelle scuole,
centri di interpretariato sociale, assistenza legale, ecc.)
ma anche promuovendo, nei nostri Circoli e Case del
Popolo, interventi culturali e politici, attività di sostegno e promozione dei diritti di cittadinanza.
Per questo abbiamo collaborato volentieri alla realizzazione di questo progetto: esplorare, tracciare una
mappa, far conoscere quella nuova città (e i suoi nuovi
cittadini) che, in realtà, esiste già da anni e cresce e vive accanto a noi.
L’aspetto interessante di questa Guida, infatti, è
quello di essere una foto scattata all’improvviso su una
città invisibile: scopriamo una Firenze piena di associazioni, gruppi, luoghi di incontro, occasioni di socializzazione, negozi, riti, celebrazioni, nomi, volti, voci, ecc.
una Firenze che non conoscevamo o conoscevamo molto poco, una nuova città che sta crescendo sulla città
conosciuta, come certi rampicanti che si intrecciano ad
altre piante e riempiono i muri delle nostre case; volti,
voci, luoghi, modi di vivere che magari stanno già cambiando mentre leggiamo queste pagine.
In questi pochi mesi in cui la Guida è stata costruita,
sono nate altre associazioni, altre associazioni, nel frattempo, non ci sono più…, mentre sono cresciute costantemente le occasioni di conoscenza e di incontro:
una Firenze fluida, in movimento, in crescita, cangian14
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Cittadinanza
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Presentazioni
te come le foglie di quei rampicanti che crescono sui
nostri muri…
Anche il mondo ARCI è stato coinvolto in questo
cambiamento: la presenza di cittadini immigrati nei
nostri Circoli è un dato ormai acquisito e in costante
crescita; del resto, il Circolo è molto spesso l’unico luogo dove il lavoratore straniero può, al termine di una
giornata di lavoro, passare del tempo con i propri connazionali, guardare la TV, leggere i giornali e trascorrere alcune ore in un luogo accogliente; anche quando la
presenza di persone straniere ha dato luogo ad attriti e
tensioni con i vecchi soci, il ruolo dei nostri Circoli è
sempre stato quello di affrontare le situazioni problematiche con disponibilità e atteggiamenti costruttivi.
L’ARCI con i suoi 5.400 Circoli e oltre un milione di
soci costituisce un ampio tessuto di partecipazione democratica. È impegnata nella promozione e nello sviluppo dell’associazionismo come fattore di coesione
sociale, come luogo di impegno civile e democratico,
affermazione della pace e dei diritti di cittadinanza e di
lotta ad ogni forma di esclusione e di discriminazione e
i Circoli ARCI sono parte integrante delle politiche culturali e sociali del nostro territorio.
Nei Circoli si costruiscono reti di relazioni che arginano l’isolamento e la solitudine, si colma quel vuoto
sociale che incoraggia paure e chiusure corporative,
nei Circoli si costruisce partecipazione, cittadinanza attiva; anche per questo continueremo la nostra opera di
sensibilizzazione, all’interno dei nostri Circoli, per far
diventare la presenza degli immigrati un dato riconosciuto, una consapevolezza diffusa, un valore aggiunto
per tutto il nostro tessuto associativo.
Laura Grazzini
Responsabile immigrazione ARCI
Comitato Territoriale di Firenze
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Presentazioni
C.F.T. S.c.r.l.
’adesione e il sostegno della nostra cooperativa
nei confronti di questa iniziativa nasce da qualcosa di più forte ed intrinseco di una semplice
adesione intellettuale, deriva invece direttamente da
un’ intima condivisione legata alla storia stessa della
nostra realtà; infatti in questo campo l’attività della
CFT è stata certamente pionieristica – visto che l’assunzione del primo socio straniero risale al 1980, ben
prima che i flussi di emigrazione diventassero numericamente rilevanti – e condotta da sempre in un’ottica
non di esotica beneficenza ma derivante dalle convinzioni etiche e sociali alla base dell’idea stessa del cooperativismo.
Abbiamo sempre creduto che offrire le stesse opportunità a persone costrette a lasciare il paese di origine
per la prospettiva di una vita migliore, così come nel
passato avevano fatto generazioni di italiani emigrate all’estero, fosse il modo migliore per rinnovare la
linfa vitale del nostro organismo senza tradire le nostre radici basate sulla solidarietà e sull’uguaglianza
tra gli esseri umani.
Questa convinzione ha dato i suoi frutti, visto che
anche grazie all’apporto dei soci stranieri la Cooperativa ha continuato a crescere negli anni, raggiungendo gli attuali 1200 soci, di cui oltre il 30% non italiano. Le nazionalità rappresentate sono decine e decine, con una prevalenza di soci provenienti dal Sud
America, dall’Africa occidentale e dall’Asia.
Tradizionalmente la Cooperativa ha sempre promosso iniziative di carattere economico, sociale e mutualistico nei confronti dei propri soci, iniziative le cui
positive ricadute sono state negli ultimi anni recepite
in modo sempre più incisivo dai soci stranieri, costretti
– a differenza degli italiani – a misurarsi in modo più
traumatico sia con le problematiche quotidiane che
con quelle relative alla lontananza della famiglia e
degli affetti.
La realizzazione di un percorso comune ha sensibilizzato l’intero corpo sociale, spostando l’ottica di attenzione anche verso l’esterno della Cooperativa, a
tal punto che recentemente la proposta del consiglio
d’amministrazione di rinunciare al tradizionale pacco
L
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Presentazioni
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Cittadinanza
sociale in occasione della Pasqua, per finanziare in alternativa un progetto di sostegno ad una cooperativa
femminile in Tanzania (progetto gestito dall’associazione PANGEA di Scandicci) ha ricevuto un’adesione
entusiastica ed unanime da parte di tutti.
Questa comune e condivisa sensibilità, anche alla
luce dell’impossibilità da parte dello strumento cooperativistico di sopperire da solo all’enormità delle
problematiche presenti in una società così complessa,
ha portato il ns. organismo autogestito a confrontarsi
ed a contribuire fattivamente a quel mondo che con
forme ed in ambiti differenti promuove iniziative finalizzate alla crescita di una società più giusta, ritenendo anche questo un modo nuovo per riaffermare i
principi che sono alla base dei concetti stessi di cooperazione e mutualità.
Franco Mazzoni
Vice-Presidente CFT
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Prefazione
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3.
“Che senso ha questo testo?
Rispondere su un piano culturale a tutta una serie di
diffidenze. Rispondere con la testimonianza e la letteratura piuttosto che con la polemica e la sociologia”.
RAFFAELE TOLEDO, La lingua strappata, testimonianze e letteratura migranti.
A cura di Alberto Ibba e Raffaele Toledo – Leoncavallo Libri
SPOSTAMENTO DI PROSPETTIVA
Il progetto di mappatura sulle “nuove cittadinanze” nell’area urbana di Firenze ha cercato di narrare la
conformazione multiculturale della città. Nel caso della
ricerca e della costruzione della Guida Nuova Cittadinanza come letteratura abbiamo inteso le voci dirette
degli interessati, come si usa dire le voci dal basso, e
per quanto riguarda la polemica abbiamo aggirato il
pericolo di una visione di parte cercando di condurre la
ricerca, per quanto possibile, perseguendo una obiettività e documentazione quasi scientifica.
L’attenzione è stata mirata soprattutto nel raccogliere una molteplicità di visioni, testimonianze, percezioni e dati sulle relazioni tra la cittadinanza multiculturale e Firenze, in una chiave di lettura volutamente fotografica, per poter trasformare la ricerca in
una guida informativa.
È un dato di fatto che nella ricerca sociale l’obiettività non sia il risultato di una singola e personale interpretazione, per questo la Guida è il frutto delle nostre camminate per la città, dei nostri incontri e dei
dialoghi con una parte dei cittadini stranieri che vivono e contribuiscono ai cambiamenti, agli sviluppi ed
alle trasformazioni di Firenze.
L’obiettivo proposto nasce da questo spostamento
di prospettiva: la mappatura sarà creata con l’insieme
dell’informazione, delle esperienze e delle voci delle
persone incontrate durante la ricerca su campo per
proporre una rilettura della città con le sue mancanze
e le sue ricchezze.
Come non è possibile racchiudere la complessa realtà dei migranti in una categoria semplice, riconducibile
ad un “gruppo speciale”, così il punto di approccio rispetto alla diversità dei migranti si può spostare dalla
definizione di un ruolo specifico da parte della società
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Nuova
Cittadinanza
Prefazione
di accoglienza, all’indagine della città vista e vissuta da
loro stessi.
Si tratta di un lavoro sulla percezione del territorio
con cui interagire, anche per chi è migrante, perché
ne fa parte e lo sta cambiando. Il soggetto della ricerca sono le dinamiche che formano il tessuto sociale,
costruito dal suo intrecciarsi di relazioni, narrato e ridisegnato dalla percezione dei suoi abitanti in una
continua riformulazione che vuole essere messa alla
luce in una città che sta tendendo essa stessa a divenire espressione dell’eclettismo trans-culturale.
“la storia orale è stata assai spesso in grado di portare alla luce “memorie” in contrasto con quelle accreditate dalle culture ufficiali, prestando ascolto a chi,
qualunque visione del mondo avesse nella storia
quell’ascolto che non ha mai trovato e non trova, essa ha finito con il creare un divario nei confronti delle “memorie ufficiali”, scombussolandole e spesso
minandone la credibilità.
CESARE BERMANI, Storia Orale, Odradek
CHE SENSO HA QUESTO TESTO?
Ogni gruppo che si forma vivendo un territorio in
qualche modo lo contamina, determinando così nuovi
scenari sociali.
L’immigrazione è uno degli agenti di trasformazione urbana, presente e futura.
Uno dei motori che ci ha spinto a raccogliere questa
documentazione è quello di mettere in luce la presenza quotidiana di una popolazione straniera che ormai
appartiene alle dinamiche di sviluppo del territorio.
Una doppia valenza della Guida dunque e una duplice direzione di fruizione: creare una mappatura della
città ‘altra’ rispetto alle cartine ufficiali, con informazioni utili per chi, migrante o passeggero, vuole conoscerla,
e per chi, abitante della città da sempre, fatica a riconoscere la presenza, in svariati settori, di cittadini stranieri.
L’indagine e la documentazione della trasformazione del territorio accogliente, delle relazioni in questo sviluppatesi, tendono verso la comprensione del
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Nuova
Cittadinanza
Prefazione
nuovo territorio che si sta formando e dei cambiamenti già avvenuti: partendo solo dal punto di vista
delle risorse umane o dei rapporti commerciali, evidenziare quanto siano abitudinarie certe relazioni
giornaliere, tanto da passare inosservate. Evidenziare
dove andare a comprare specifici prodotti, la varietà
dei modi di vestire, l’apporto economico, l’apporto di
forza lavoro in campi per noi quasi abbandonati, può
far puntualizzare l’ormai inestricabile tessuto di relazioni che dà alla luce realtà complesse.
Attraverso le voci e le testimonianze dei diversi rappresentanti, o appartenenti, delle comunità straniere –
e di chi opera per e con loro – emerge una realtà cittadina intersecata da nuovi apporti culturali, dimensioni
frammentate, rivisitazioni di luoghi e spazi e una sempre più ricca eterogeneità culturale e sociale.
Viene monitorato il substrato di attività costruite e
offerte – a coloro che arrivano ed a coloro che si relazionano al territorio – dal variegato settore interculturale e informale, poco promosso o sconosciuto al di
fuori del “passa parola”.
In questo modo verranno alla luce tanti espedienti, risorse, punti di incontro e di solidarietà spontanea difficilmente conoscibili da noi chiamati Informale Attivo.
La nuova mappa, o Mappa Invisibile, sarà uno strumento di conoscenza del mondo non ‘esplicito’, ma
reale, di utilità per chi cerca informazioni, contatti e
senso di appartenenza. In particolare verrà disegnato
lo spazio pubblico come “luogo di condivisione delle
molteplici e culturalmente differenziate pratiche dell’abitare e del vivere”.
LA CITTÀ E GLI SPAZI
“L’eterogenità delle culture, la varietà degli interessi
e la molteplicità delle pratiche urbane, richiedono
nuovi approcci conoscitivi e progettuali verso una
epistemologia della molteplicità”.
“Orientare le politiche urbane verso il riconoscimento del ruolo attivo dei migranti nella riconfigurazione fisica e sociale della città”.
Camilla Perrone
23
Prefazione
Nuova
Cittadinanza
In un millennio apertosi ad un’erranza trans-culturale e cosmopolita, espressione dell’eclettismo socio-culturale in cui viviamo, è necessario che lo sguardo non sia
direzionato unicamente verso una politica del sociale,
ma sulle dinamiche della città in generale. La storia della città è costruita dalle persone che la vivono, attraverso una trasformazione nel tempo e nello spazio.
Tutte le identità sono in movimento e mutamento,
le contaminazioni si sviluppano in modo spontaneo,
non limitandosi alla percezione di identità pre-costituite, quando altre società complesse portano qui un bagaglio di culture e usanze: nascono nuovi linguaggi, attraverso la musica tra i giovani, attraverso dibattiti e
contaminazioni della cultura contemporanea.
Diventa nodale spostare l’asse la direzione da una gestione dell’accoglienza a una gestione della normalità e
della quotidianità, per arrivare a considerare chiunque
come un qualunque cittadino; sottolineare l’apporto e le
trasformazioni nei settori culturali, economici, della vita
sociale, in direzione dell’inclusione contro la paura e la
diffidenza attraverso la conoscenza. Come lo spazio e
l’uomo che ci vive si influenzano, e si modellano scambievolmente, non è possibile elaborare un progetto che lasci
i due contesti di ricerca, sociale e urbana, separati.
Orientare “sguardi nuovi per interpretare le città
contemporanee, multietniche e multiculturali, terreno
di sperimentazione e di formazione di una nuova “cittadinanza urbana” che allude alle pratiche attraverso
cui i migranti, che colorano e modificano lo spazio
pubblico, configurano e reclamano diritti di partecipazione alla vita comunitaria” (C.Perrone).
“Migliaia di vite, storie, di scelte e di non scelte individuali, si trovano così raggruppate in un’unica categoria che, come minimo comune denominatore, condivide il solo fatto di riunire gente nata in qualche
luogo lontano da qui”
M. AIME, Eccessi di Culture, vele, pp. 74/75
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Itinerari
Nuova
Cittadinanza
Nuova
Cittadinanza
4.
Itinerari
“Bisogna pensare il mondo in ogni quartiere e non uscire dal quartiere per pensare al mondo”.
Miguel Benasayeg, Resistere è creare, MC.ESSE, 2004
Non è stato semplice decifrare una narrazione urbana
della città, rivisitata nei suoi percorsi interculturali e reinterpretata nell’attuale vivibilità quotidiana di questo
“nuovo abitare”.
Il progetto nasce da una necessità di individuare e articolare i nuovi luoghi della città. Gli spazi di sempre si arricchiscono di altro vivere e diventano punti di riferimento con altri significati. Una segnaletica invisibile che passa dalle strade, dalle piazze, dai luoghi della relazione e
lascia essa stessa raccontarsi tramite le parole e le informazioni di chi la vive. Partendo dai referenti istituzionali
dei gruppi culturali, andando ad indagare le informazioni già esistenti e le realtà già testimoniate, abbiamo iniziato a scendere nelle vie, nelle zone di Firenze per incontrare i referenti delle Associazioni o di interi gruppi stranieri. Molti li abbiamo incontrati, altri non c’erano più da
anni, altri sono venuti a cercarci per “narrarsi”, tanti li rincontravamo lungo il cammino durato quasi un anno. Cercando di non tralasciare nessun nome e riprovando a telefonare per intere giornate – a numeri rintracciati spesso casualmente, o avuti per passa parola – siamo riuscite
a raccogliere l’antico e l’emergente di questa città multiculturale.
Piano piano siamo entrati nei luoghi di culto, nelle sedi dei gruppi, nelle serate organizzate nei Circoli, nelle
case private, negli spazi abitativi, nelle case occupate, nei
campi sportivi, nei giardini pubblici, nelle manifestazioni,
nelle discoteche, nel negozio all’altro estremo della città.
Nel villaggio rom del Poderaccio, chiacchierando con le
ragazze sotto al sole, alla festa di circoncisione “noi cresciamo prima delle ragazze di qui, di Firenze, forse anche troppo presto!”; la mattina presto, nei mercati, prima del lavoro; nelle feste dietro le chiese o dentro a stanzoni in affitto, mangiando i cibi delle feste e ascoltando la musica contemporanea di altri paesi: ed è stato un percorso su campo,
tracciato dall’itinerario delle informazioni sempre più ricche e particolari, giorno dopo giorno, sempre più puntuali
e descrittive.
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Itinerari
Nuova
Cittadinanza
Abbiamo rintracciato i referenti di area, i cardini dell’aggregazione, dell’informazione, gli artisti e le tracce culturali di piccoli o grandi eventi collettivi.
“Cultura, culture, intercultura: non sono tre realtà da
mettere in connessione, ma una sola. In un mondo sempre
più globale e sempre più locale non si può prima parlare
della <cultura> e poi vedere che ci sono altre <culture>. La
cultura è oggi immediatamente plurale anche nell’esperienza quotidiana che ne facciamo” (G. Mantovani, Intercultura, Il Mulino, 2004, p. 7).
Allora l’obiettivo primo di questo girovagare nelle mappe cittadine è stato quello di testimoniare le mille forme di
presenza e di cercare di ricostruire un momento di una città
che mentre scriviamo si trasforma e cambia ancora.
“Un discorso sulle culture e sui migranti, ci obbliga a
una sua continua riformulazione”. (A. Gnisci, Biblioteca Interculturale, Odradeck). “Chi osserva chi?” Un fenomeno
diffuso è l’osservazione, lo studio, l’analisi sociale delle varie forme di marginalità. Studi di storia orale si sono spostati quindi sull’osservare “chi osserva chi?” (Cesare Bernani, Introduzione alla storia orale, Odradeck). Per mettere
fine a questa distanza tra osservatore e osservato; e per
passare a comporre una mappa formata essa stessa dall’intersezione di racconti, pensieri, risorse, progetti realizzati.
La ricerca, che sta alla base della Guida, non è un’indagine su chi “straniero” vive, passa, attraversa Firenze, ma
sulle interazioni tra gli abitanti della città, sugli spazi, che
corrispondono a luoghi interstiziali di incrocio e sulla riformulazione dei rapporti tra la città e la multiculturalità che
attualmente la vive, la crea, la modifica.
La città dunque è fotografata e ri-raccontata dai nuovi
abitanti, di passaggio o stabilizzati, e i luoghi, invece che turistici e massificati, diventano nuovi punti di vita, abitudini e
quotidianità di singoli o di interi gruppi che percorrono e si
relazionano allo spazio urbano e sociale. “Il rinvio di sé agli
altri e degli altri a sé, in cui consiste idealmente la definizione di viaggio, è minacciato dall’illusione di saper tutto, di
avere visto tutto e di non aver più niente da scoprire: minacciato dal regno dell’evidenza e dalla tirannia del presente. E
tuttavia (…) vi sono, nel mondo che ci circonda e in ciascuno
di noi, zone di resistenza all’evidenza”(M. Augè, Rovine e
macerie, il senso del tempo, Bollati Boringhieri, 2003, p. 69).
La ricerca è costruita da più aree, che cercano di raccontare le peculiarità dei mondi incontrati, spesso disgre-
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Nuova
Cittadinanza
Itinerari
gati, altre volte già connessi e attivi ad ampio raggio e la
Rete forte con altri gruppi o progetti. I soggetti in prima
persona, con un lavoro di ricerca “Qualitativa: poichè qui
non si tratta di selezionare dei campioni statisticamente
rappresentativi, ma di stabilire se ciò che vale per un linguaggio vale per un altro linguaggio (...)”(M. Augè, Non
Luoghi, Eleuthera, p. 18). Ma oltre alla documentazione
qualitativa dei gruppi o dei membri rappresentanti, oltre
alle attività, agli obiettivi e ai contenuti, abbiamo pensato
importante confermare e comparare le voci dei rappresentanti, attraverso una ricerca approfondita in città, in luoghi rintracciati e identificati, ma anche coinvolgendo persone “casuali” e non direttamente coinvolte negli obiettivi della ricerca. “A un estremo la narrazione tende alla sostituzione o all’arricchimento della realtà effettuale con la
fantasia. Chiamerò questo polo quello della fabulazione.
Èil polo per cui narrare significa aprire dei mondi possibili.
All’estremo opposto la narrazione tende a tener conto di
ciò che accade per ciò che di unico e stringente possiede
(…). Lo chiamerò il polo della testimonianza.” (P. Jedlowski, Storie Comuni, Mondadori).
In questo modo un campione di oltre 600 persone ha
permesso una convalida scientifica alle rappresentazioni
qualitative raccolte nei mesi precedenti, o comunque ha
dato modo di citare estratti autobiografici a volte anche
non chiari, indefiniti e persino contrastanti, ma pur sempre
“percezione” di ognuno.
Il punto focale non era tanto descrivere minuziosamente gli eventi e i contesti, ma far narrare la città e le sue
sfaccettature alle persone coinvolte nelle ricerca stessa.
Non è la “vero-somiglianza” che interessava, quanto le
percezioni personali e collettive.
Parallelamente è stato necessario realizzare una mappatura di tutti quei contesti, spesso informali, Informale Attivo, che si occupano di sostegno, informazione e solidarietà, spesso organizzati tramite il passa parola, frequentemente esistenti grazie a singoli soggetti occupati nella relazione di aiuto con persone appartenenti alla propria comunità ma non solo. “Negli ultimi anni, attorno al tema delle
migrazioni, si è andato decisamente intensificando un lavoro teorico di tipo nuovo. Nuovo da diversi punti di vista:
in primo luogo per il suo carattere programmaticamente (e
non retoricamente) interdisciplinare, per il positivo contaminarsi, nell’analisi dei movimenti migratori, di critica del
29
diritto e sociologia, storiografia e teoria politica, etnografia e analisi economica; in secondo luogo per il vincolo molto stretto che questo lavoro teorico, senza rinunciare al
proprio rigore scientifico, intrattiene con la pratica politica,
con lo sviluppo di forme di attivismo e militanza attorno ai
temi posti dalla condizione dei migranti anch’esse per molti aspetti nuove. (...)” (S. Mezzadra, I confini della Libertà,
Derive Approdi, p. 5). Altre volte intere organizzazioni si
strutturano grazie al sostegno reciproco e alla mediazione
nell’inserimento dei nuovi arrivati in città che altrimenti
avrebbero difficoltà nel raggiungere i “luoghi dell’aiuto”.
“L’impoverimento e la volgarizzazione dell’esistenza prescinde da ogni connotazione di classe e piuttosto riduce a
<plebe mediatizzata> l’uomo urbano della contemporaneità. In questo senso è così possibile comprendere l’implosione dei conflitti, la disarticolazione dei legami di solidarietà, la patologizzazione della vita quotidiana in funzione
di una selezione feroce, in cui identità fragili vengono costantemente poste in condizioni di scarto” (Gilles Deleuze,
Spazi nomadi, Milelpiani-Derive approdi, p. 53).
La centralità resta comunque il desiderio di trascrivere e
lasciare spazio alla narrazione dei luoghi e delle percezioni
personali, i quali si fondono in una rinnovata lettura di
quello che naturalmente e visibilmente già esiste ed è presente, ma spesso non è tradotto in termini di identità, nuove contaminazioni e realtà partecipi al vivere sociale. “Il distacco, il sospetto, la differenze nascono nei confronti della
categoria, del mucchio astratto definito sulla base di una
uniforme e assoluta diversità culturale. (…) ma, forse, sarebbe diverso se gli individui uscissero a uno a uno da quella massa e diventassero storie”. (Marco Aime, Eccessi di culture, Einaudi editore, p. 77).
Percorso di ricerca
Il lavoro di ricerca su campo è stato condotto durante
tutto il 2005 e, per la dinamicità con cui cambia la realtà
sotto i nostri occhi, i dati sono relativi ad un arco di tempo
specifico, ma sono stati organizzati e restituiti in modo da
poter arrivare alle informazioni volute dal lettore tramite
la rete di conoscenze e relazioni che si intrecciano tra loro.
È stata condotta una prima indagine tramite un centinaio di interviste qualitative, prevalentemente ai membri
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Nuova
Cittadinanza
Itinerari
Nuova
Cittadinanza
Itinerari
del Consiglio degli Stranieri del Comune, ai referenti di alcune delle svariate Associazioni, per poi scendere in profondità, allargando la ricerca a ogni ambito formale e informale che costituisce il tessuto sociale e urbano.
In un secondo momento è stato deciso di avvalersi di una
rilevazione più ad ampio raggio, con il supporto di interviste
quantitative (600), per convalidare la prima parte della documentazione anche con dati statisticamente rilevanti. Le
due metodologie sono in questo caso risultate complementari per una rilettura ed una visione generale della città.
Al fine di comprendere quali siano le aree di incontro e
di scambio e quali gli interventi, abbiamo sviluppato un
progetto che si avvale della costruzione di un lavoro di rete, tramite l’interscambio di informazioni e una mediazione su campo, da parte sia delle Istituzioni, ma anche dell’Associazionismo e di tutti i soggetti informali coinvolti.
Partendo da questi presupposti, il lavoro di ricerca si è
articolato in diverse fasi. In un primo momento è stata prevalente la raccolta dei dati, inerenti al percorso d’indagine,
tramite i testi, i siti web, le pubblicazioni, il materiale prodotto e fornito da quei soggetti che si occupano di intercultura a Firenze. In un secondo momento abbiamo strutturato una consistente ricerca su campo, tramite strumenti e
metodi che permettessero di ricomporre e indagare la città,
e le sue realtà, dai punti di vista delle “nuove cittadinanze”.
Gli strumenti progettuali di ricerca e documentazione – i
metodi e le tecniche d’interpretazione e rappresentazione
dei luoghi – sono un punto di partenza per un ri-conoscimento dello spazio pubblico, come formato da una pluralità di culture. Emergono così associazioni formali e informali, progettazioni e attività in rete tra i diversi organismi che
si muovono nella città. Per esempio, una delle attività principali è l’organizzazione di manifestazioni e attività serali
che permettono di celebrare feste tradizionali, momenti di
socialità o eventi e tornei sportivi. Molti gruppi, o singoli, si
occupano di rintracciare “tesori artistici e contemporanei”,
presenti a Firenze, come pittori, cantanti, ballerini, musicisti, scultori, e parallelamente stanno nascendo anche archivi come contenitori di testimonianze letterarie, fotografiche, e di ricerca storica. Altre modalità di aggregazione offrono invece sostegno, collaborazione e solidarietà, tramite
una ricca rete di aiuti e orientamento, spesso informali, sostenuti dal passa parola e dall’incontro costante in determinati luoghi cittadini, divenuti spazi sociali di riferimento.
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Itinerari
Nuova
Cittadinanza
Note
Sul capitolo Network
delle Associazioni Straniere a Firenze
Dalla ricerca emerge che le numerose Associazioni presenti a Firenze, relative ad altrettante Comunità, per la maggior parte non operano in Rete, se non
alcune che lavorano insieme su determinati progetti o
altre che si ritrovano saltuariamente nel corso dell’anno per organizzare o partecipare a manifestazioni
specifiche.
Si creano momenti di incontro in spazi interculturali, deputati a questo scopo, ed in luoghi informali,
ma è ancora in fieri la realizzazione di una rete vera e
propria, costante nel tempo, cosa che sembra rispecchiare anche la percezione frammentaria che emerge
dalla città stessa dal punto di vista interculturale.
Con il primo capitolo della Guida, che documenta
quante e quali Associazioni vivono sul territorio, con
Network intendiamo sottolineare l’importanza del segnale verso la costruzione di una rete interattiva, che
sia di supporto tra le stesse e di interscambio sempre
maggiore con la città, in una visione meno utopica di
una città interculturale.
Le Associazioni elencate sono caratterizzate da
una quantità di informazioni differente, in base a
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Nuova
Cittadinanza
Itinerari
quello che abbiamo riscontrato durante la ricerca su
campo e in base alla loro costituzione e organizzazione. Sono state dunque riportate, non alterando le informazioni ricevute, a svantaggio forse di un’omogeneità maggiore del testo, ma cercando di lasciare
emergere le caratteristiche e le peculiarità di ognuna
di esse.
Alcune delle Associazioni nominate negli elenchi
istituzionali, o in altri tipi di canali informativi come
alcuni periodici, non sono presenti in questa guida,
per questo ci scusiamo per le mancanze che potrete riscontrare. Le Associazioni riportate corrispondono a
quelle che abbiamo trovato attive durante il periodo
della nostra ricerca nell’anno 2005.
Sulla terminologia
Spesso è stato usato il termine “comunità” per
motivi di semplificazione, anche se vorremmo specificare che è un termine piuttosto ambiguo, in quanto
denomina realtà non omogenee e sottoposte a continue e progressive trasformazioni.
Sulla ricerca
Per questa prima pubblicazione non è stato possibile tradurre il testo o parti di esso nelle diverse lingue, anche se lo crediamo fondamentale per il concreto utilizzo dello strumento da parte dei cittadini stranieri.
Nella ricerca sono emersi dati e approfondimenti
che non è stato possibile inserire in questo contesto
specifico, ma che possono essere utilizzati come base
documentaria e di conoscenza in diversi ambienti e
settori su cui progettare.
La guida Nuova Cittadinanza è aggiornata al 31 dicembre 2006.
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5.
Network
delle Associazioni
Straniere
a Firenze
“Mentre i tuoi occhi verdi si sarebbero accesi tra rughe
di divertimento – Ti ho già detto che avevi occhi stupendi, verde su nero,
lo sguardo più espressivo di questo pianeta multicolore?”
“Allora, il sorgere della verità avrebbe disegnato un paesaggio del tutto nuovo
sul tuo muso, Loussa, come un sole che si alza
su una terra sconosciuta”
Daniel Pennac
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Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Angola
Angola
Associazione Culturale Angolana
Via del Corso, 11 – dopo le h. 19.00
Tel. 339 6582079 – Fax 055 288908
Presidente: Venancio Felipe
Vice presidente: Mosquitas Matias
[email protected]
È un’Associazione onlus, di volontariato.
L’Associazione è in rete con tutte le Associazioni africane
del territorio fiorentino.
“Abbiamo pochi contatti perché di paesani ce ne sono
pochi, nell’Associazione siamo in tre. Per questo cerchiamo di creare una connessione con gruppi di altri Paesi e
indirizziamo le persone verso le Associazioni di riferimento”. Felipe V.
Come membri siamo 6, e siamo composti da 15 persone.
Siamo un gruppo di Angolani in Italia che vogliamo intervenire sia in Italia che in Angola per dare a tutti i ragazzi
angolani e comunque ai ragazzi africani l’opportunità di
crescita materiale, ma anche culturale per affrancarli dalla necessità di emigrare e perché possano promuovere
una realtà del nostro paese a misura delle donne e degli
uomini che dalla guerra hanno riportato dolore e mancanza di qualsiasi opportunità, dovendosi impegnare sopratutto a sopravvivere.
Attività
- Organizzazione di cene presso il Circolo Arci Il Progresso, via Vittorio Emanuele.
- Partecipazione al torneo di calcio organizzato dall’Associazione Anelli Mancanti.
- Partecipazione insieme ad Arci, Anelli Mancanti, Fat alla
marcia africana di 2 giorni approvata per il 2 novembre.
- In questi anni abbiamo realizzato: feste in collaborazione con altre associazioni, mostre fortografiche e abbiamo dei progetti in corso, come raccolta fondi per i bambini malati in Angola.
Centro documentazione studi fotografici sull’Angola
Via Gustavo Modena, 7 – in cerca di una sede
Presidente: Mosquitas Matias
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Percezioni sulla città
“Firenze è una città
non ancora completamente pronta ad accogliere immigrati nonostante si dica che sia
una città di sinistra. Lo
straniero, difatti, è visto come un estraneo e
non è stata pensata
una politica vera e propria di integrazione.
Non c’è relazione stretta tra Italiani e stranieri
ma solo tolleranza e
sopportazione reciproca. Pure in Europa gli
immigrati sono visti
sempre più soltanto come manodopera”. Matias M.
Nuova
Cittadinanza
Camerun
Ass. CAT – Associazione Camerunese in Toscana
Via Arnolfo, 48. – sede e abitazione privata
Referente: Zogo Gorge A. – alcuni membri sono anche
nella Federazione FAT
Attività
- Informazioni utili per chi arriva in città.
- Attività per mantenere un legame con il Paese d’appartenenza.
- Relazioni con la FAT, Federazione Africani in Toscana: rete progettuale che ha sede a Scandicci, ma con
la ricerca di una sede anche a Firenze.
- Contatti con l’Ambasciata del Camerun a Roma:
l’Ambasciata del Camerun di Roma manda i giovani
studenti a Firenze, noi li indirizziamo verso l’Istituto
Giorgio La Pira, o altri Istituti in base alle possibilità
e alle esigenze.
Aspetti culturali
“Arte Africana e fumetto. Un’esperienza già radicata a
Parigi ed in Inghilterra, base per conoscere la nostra
esperienza della cultura contemporanea africana. Proporre corsi di Fumetti africani, e importarli, per chi non
ha la possibilità di conoscere la cultura africana, ma ha
solo un’idea stereotipata. È un corso di preparazione
ad un viaggio in Africa, e non ad un viaggio turistico.
I nostri fumetti raccontano cose che quelli europei non
hanno. Dovremmo creare un’associazione per trovare chi
può andare in Africa a prendere i fumetti e poi chi li traduca qua in Italia. È un lavoro che va organizzato”. Zogo
ASICAM – Ass. Pro Camerun
Via Giacomini, 51
Referente: Morelli
Attività
- Facilitazioni di contatti con gli Enti Locali e la Questura
- Iniziative per lo sviluppo commerciale tra Italia e Camerun.
- Progetti di cooperazione allo sviluppo.
37
Camerun
Fondazione La Pira
Via dei Pescioni, 3
Orario: tutti i giorni,
h. 9.00-13.00
e h. 15.30-19.00,
tel. 055 213557,
e-mail:
[email protected]
Formazione
e alfabetizzazione
per stranieri
Formazioni e
progettazioni varie
Documentazione
interculturale
(biblioteca, emeroteca,
films, abbonamenti a
riviste nazionali ed
internazionali),
Corsi di lingua italiana.
Network delle associazioni
Camerun
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
La tipologia di persone che usufruiscono dei servizi,
attività, eventi dell’Associazione sono per l’80 % studenti.
Attività sportive
A Firenze esiste una squadra di calcio composta da
persone provenienti dal Camerun.
CASFLO – Cameroonians Students in Florence
Indirizzo: Senza sede
Hanno fatto richiesta di una stanza presso la Facoltà
di Economia a Novoli.
Referente: Eric Dschoutezo
Tel. 339 8906271
Caratteristiche dell’Associazione
“L’Associazione è nata a dicembre del 2004 con una
cinquantina d’iscritti e 12 dirigenti. Quella camerunese è stata in passato la più grande comunità di studenti stranieri a Firenze, adesso è la più numerosa di
quelle africane. Attualmente gli studenti del Camerun saranno circa un centinaio. Essendo la città piuttosto grande capita di non conoscerci tutti”. Eric D.
Eric Dschoutezo sta portando avanti il progetto dell’Associazione da diverso tempo e una delle caratteristiche dell’Associazione è che la presidenza si trasmette generazionalmente tra famiglie residenti da
molto tempo a Firenze.
Gli studenti camerunesi non hanno ancora una sede
ufficiale, perciò si riuniscono periodicamente in stanze, da loro adibite ad ufficio, nella Casa dello Studente di viale Morgagni.
Eric sostiene la necessità del riconoscimento dell’Associazione, soprattutto perché ritiene che manchino
mezzi di informazione e comunicazione tra studenti
stranieri: si offrirebbe con questo progetto un valido
aiuto anche ai giovani camerunesi che arrivano sempre più numerosi a Firenze.
Attività (dall’art. 3 dello Statuto)
- Rafforzare i legami tra gli studenti camerunesi a Firenze.
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Storia Personale
“Io non sono solo del
Camerun, sono africano,
siamo una popolazione.
Extracomunitario è una
parola volgare. Io sono
fiorentino perché è quaranta anni che vivo qui.
Siamo tutti stranieri, siamo tutti sul nostro pianeta. Non abbiamo su di
esso un posticino dove
nasconderci, siamo tutti
qui! Ci sono persone che
qui si sono costruite una
vita legata alla città. Come è stato per me. Ero
studente in Camerun e
sono arrivato per mezzo
dell’Istituto Giorgio la
Pira nel 1996, dove ho
preso il mio titolo di studio. Sono ora un pittore
riconosciuto e il referente istituzionale per il Camerun e l’Africa a Firenze. Lavoro per la cultura
in Italia”. Zogo
Network delle associazioni
- Far conoscere al meglio il nostro Paese tramite attività socio-culturali, dibattiti, incontri sportivi.
- Collaborare con altre Associazioni ed organismi con
obiettivi compatibili.
- Coordinamento nella ricerca di lavoro e di abitazione.
Aspetti culturali e sportivi
“Quando si arriva in un paese nuovo talvolta i talenti
muoiono, il ritmo di vita è differente e poche spesso
sono le opportunità.
Nel maggio scorso abbiamo fatto un incontro di calcio
con l’Ass.ne degli studenti del Camerun di Parma; abbiamo partecipato a Siena alla settimana culturale,
organizzata sempre dall’Ass.ne Studenti della città del
Palio. Inoltre abbiamo organizzato un incontro di calcio con i lavoratori del Camerun a Sesto F.no, seguito
da cena tradizionale. Il calcio è nel nostro DNA,
l’Ass.ne ha una squadra di calcio nel torneo CUS, ed
esiste pure una squadra mista composta da studenti e
lavoratori”. Eric D.
Storia della Comunità
“Si sta notando una certa integrazione anche per quanto riguarda le professioni svolte
dagli immigrati a Firenze. Quando sono arrivato a qui, i posti per gli studenti stranieri
erano molto più bassi di adesso. La comunità camerunese è sempre stata molto rispettata e gode di un’ottima reputazione. Circa 70 persone sono già laureate e 350 sono le
persone in tutto; alcuni sono atleti, farmacisti, ingegneri, economisti, politici: il flusso
costante di arrivi si aggira su circa 20 persone l’anno”. Zogo
39
Camerun
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Capoverde
Capoverde
Associazione Capoverdiana di Firenze e Provincia
Via S. Lega, 4
Presidente: Monica Domante Brito Forte
Tel. 055 7878440
Referente: Ippolito Soares
Orario di apertura: Giovedì h. 18.00 - 21.00 e Domenica h.17.00 - 21.00
“La domenica vengono organizzati pic nic all’aperto o
altri momenti di ritrovo in inverno, ma è comunque
considerato un appuntamento fisso”. Nelson.
La Facoltà di Scienze della Formazione: dal Dipartimento di Operatori per la Pace, nel Corso Interculturale, è stato attivato un sito che lavora direttamente
con Capoverde e funge da punto informativo, di studio e di contatto tra gli studenti e gli operatori dei
due Paesi.
Info: Prof.ssa Clara Silva, [email protected]
Presso Facoltà di Scienze della Formazione, corso di
Pedagogia Interculturale:
- Creazione di un punto di contatto per studenti che
vogliono lavorare o formarsi all’estero.
- Promozione dei rapporti tra le culture.
- Progetti di cooperazione internazionale.
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Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Consolato Costa d’Avorio
Via S. Spirito, 9/r
Orario di apertura: da lunedì a venerdì, h. 9,30 - 12,30
per le urgenze apertura pomeridiana.
Tel. 055 294837
Vice-console: Stefano Camiciotti.
Attività
Orientamento e informazione su: lavoro, rapporti con
la Questura, rinnovo passaporti, attestati d’identità e
visti.
Comunità Ivoriana in Toscana - C.I.T.
Via Pascoli,18 - Empoli
Tel. 0571 73432
Presidente: Mel Akpa Etienne
Vice-presidente: Kri Koffi Philomene
Attività
La C.I.T organizza saltuariamente incontri, corsi di lingua e momenti di ritrovo presso la sede del Dopo Lavoro Ferroviario di via Alamanni a Firenze.
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Costa d’Avorio
Costa d’Avorio
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Egitto
Egitto
Associazione Egiziana
di Solidarietà Sociale - A.E.S.S.T.
Via E. Mayer 4/a
Presidente: Labib Ismail Abdalla
e-mail: [email protected]
Sono 250 gli iscritti dell’Associazione di cui 50 donne,
mentre la Comunità conta circa 5/6000 persone.
Attività
- Formazione e orientamento finalizzato all’integrazione.
- Aiuti per i documenti, per la ricerca di un lavoro.
- Sostegno per i servizi sanitari e per il trasporto delle
salme in Egitto, in collaborazione con l’Ambasciata
egiziana di Milano.
- Corsi di arabo e italiano per bambini e adulti:
Domenica h. 9 -13 corsi per bambini.
Giovedì corsi per le donne.
Giovedì o domenica mattina corsi per gli uomini.
- Traduzioni in egiziano.
- Relazioni con il Ministero dei Beni Culturali.
- Giornale scritto in Toscana, stampato in Egitto e poi
distribuito a Firenze e dintorni.
Attività sportive
Squadra egiziana di calcio; realizzano un campionato
tra l’Isolotto e Scandicci.
Attività culturali
Artisti di strada\ritrattisti, “Magdy e Yosry”, operano
nelle piazze centrali della città.
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Proposta
“Speriamo di moltiplicare i centri multietnici, ne
servirebbe uno per quartiere. Sarebbe ideale, un
grande aiuto a tutte le
comunità per integrarsi
attraverso serate culturali con cibo e musica, e
magari sfilate con i costumi tradizionali” L.I.
Storia della Comunità
“Dal ’90 sono venuto in
Italia per studiare giurisprudenza. Il fenomeno
dell’immigrazione recentemente è cresciuto,
ma è anche stato accolto meglio.
Dopo il 2001 l’atteggiamento nei nostri confronti è un po’ cambiato.
Anche la tipologia dei lavori è cambiata, molti di
noi lavorano nella ristorazione o nell’edilizia, altri si occupano di importexport”. L.I.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Madonnina del Grappa
Via delle Panche n°30,
50141 Firenze
Tel. 055 429711
e-mail:
[email protected]
Servizi di accoglienza,
solidarietà orientamento
lavorativo e legale,
formazione-scuola.
Tra gli ultimi progetti:
costruzione di un
Poliambulatorio e una
Casa Famiglia in Albania.
Sostegno ai bambini
albanesi in difficoltà
presenti a Firenze.
COMERT – Comunità Eritrea in Toscana
Via Assisi, 20
Presidente: Mary Bekele
Segretario: Simon Mengustu
info: 328 1860344
Attività
Presso la sede dell’Associazione, si tengono corsi di
eritreo per bambini e adulti.
“Abbiamo cambiato il direttivo dell’Associazione e ci
stiamo riorganizzando; le attività partiranno nel giro
di poco tempo, la sede è in un bel posto, con un grande giardino, ed è possibile organizzarla bene”. S.M.
Storia personale
“Diversi eritrei sono arrivati in Italia perché dal 1945 al 1991 c’è stata la guerra in Eritrea. Ci
sono stati 30 anni di Guerra silente, poi 17 anni di guerra attiva, che è arrivata anche nelle
città e in tutte le pratiche di vita quotidiana. L’Eritrea è stata sotto una dittatura militare fino al 1991, un regime comunista che è andato dal 1973 al 1991.
Io sono arrivato qui nel 1977, avevo 12 anni quando sono partito con mia sorella di 16, abbiamo camminato da Asmara fino al Sudan a piedi. Siamo rimasti in Sudan da alcuni parenti per un anno, e da lì siamo partiti con una carovana di cammelli insieme ad altre persone,
schivando i militari etiopi che ci avrebbero uccisi.
Da lì abbiamo chiesto asilo politico in Italia, ma al momento non è stato riconosciuto.
Alla fine siamo arrivati qui, dove io mi sono fermato, mentre mia sorella dopo un anno ha
chiesto asilo politico in America, le è stata accettata la domanda, così è partita. Io ho deciso
di rimanere in Italia anche perché avevo studiato un po’ di italiano a scuola in Eritrea.
Quando sono arrivato non c’era un’organizzazione di aiuti a livello politico e legale dall’Italia all’Eritrea, l’aiuto maggiore veniva dai religiosi.
Io sono stato ospite alla Madonnina del Grappa dall’età di dodici anni fino ai diciotto. Qui
ospitano ragazzi che non possono stare con i genitori per vari motivi. Arrivai a Roma e dopo
a Firenze, conoscevo un prete eritreo che stava alla Certosa e tramite lui sono stato ospitato
all’Opera del Grappa. Così tramite lui anche tanti altri ragazzi eritrei. Ora questo prete è in
Vaticano. In Eritrea ero campione di tennis, e all’Opera ho potuto continuare a giocare, a fare sport e ho partecipato fino a 24 anni alla Coppa d’Italia. Poi ho smesso e ora sono responsabile di un negozio di abbigliamento di marca in P.za Dalmazia.” Simon M.
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Eritrea
Eritrea
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Etiopia
Etiopia
Associazione Comunità Etiope Toscana – C.E.T.
Via dello Steccuto 30
Presidente: Timi Tades \Teshale Abai Teklu
Tel. 055 410785
e-mail: [email protected]
Attività
- Progetti di solidarietà con l’Etiopia.
- Orientamento e Informazioni su: visti, permesso di
soggiorno, accompagnamento in iter burocratici.
Proposta
“Vorrei ci fosse un luogo per incontrarsi anche con altre comunità
e per far conoscere la
propria cultura. Dove
magari ci possa essere
una biblioteca, un punto per parlare senza
vergogna di presentarsi, e per i bambini nati
qui un luogo dove possono conoscere la cultura del loro Paese d’origine”. Timi T.
Storia della Comunità
“Siamo diffidenti soprattutto a causa della guerra civile da cui siamo scappati. Ci sono
stati però reali atti di razzismo e di prepotenza in Questura, non verso di me personalmente, ma verso altri della mia Comunità”. Nadine M.
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Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Cospe
Cooperazione per lo
sviluppo dei paesi
emergenti
Via Slataper, 10
www.cospe.it
Cooperazione per lo
Sviluppo dei Progetti di
cooperazione
internazionale,
formazione e attività sul
territorio.
Proposta
“Occorre dare più spazio agli immigrati cercando di mettere in mostra le loro situazioni.
Per i musulmani sarebbe
necessario, dove lavorano, uno spazio per poter
pregare. Inoltre sostenere l’ingresso di professori di lingua araba nelle
scuole italiane”. E.
Non hanno un’Associazione, ma c’è un referente per
il Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze: Ali
Elkhouyaali.
e-mail: [email protected]
“Non ci sono associazioni definite, speriamo in un futuro di trovare un punto di riferimento. Rimane, come per gli altri paesi, un punto fisso di riferimento il
Centro Culturale Islamico di Piazza dei Ciompi e il
Mercatino Multiculturale del Lungarno Pecori Giraldi.
Io collaboro per organizzare eventi con l’Arci ed il Cospe e le domande più frequenti riguardano la sfera legale, di formazione ed orientamento”. Ali E.
Attività sportive
“Vengono organizzati a livello personale tornei di calcio, inoltre c’è una squadra “Amal”, che significa“speranza”, in allenamento a San Salvi 2 volte a settimana
durante la sera”. Ali E.
Storia della Comunità
“Negli anni ’90 eravamo di più. Siamo in tanti ma non c’è associazionismo, anche per la differenza di abitudini culturali, per esempio in Marocco nei bar ci si sta delle ore, qui 5 minuti
e le relazioni diventano più difficili. Abbiamo imparato a vivere da soli lontani dalla famiglia, questo ci ha fatto crescere e ci ha reso forti.
Le problematiche tra noi sono le stesse, tutti soffrono la lontananza, i problemi di razzismo
per affittare casa e c’è poco lavoro per tutti. Firenze per me è come una calamità, alcuni
amici che vivono al nord tante volte mi hanno detto di andare a vivere li, ma io rimango.
Non me la sento di cambiare di nuovo e poi qui mi piace”. Ali E.
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Marocco
Marocco
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Nigeria
Nigeria
Nygerian Cityzen Community
Sede informale: Internet point di R.Adebambo, via
Mariti, 110.
Presidente: Raphael Odion
Segretario: Richard Adebambo, vice presidente Commissione Sociale – Consigliere aggiunto della Commissione Culturale e Sociale del Q2.
e-mail: [email protected]
Tel. 055 3249129
Non hanno una sede, quindi i contatti sono informali.
L’associazione raggruppa tutti i nigeriani. Al suo interno ci sono sottogruppi informali solitamente legati
ai vari popoli che compongono la Nigeria, in totale
sono circa 150 iscritti.
Attività
Informale attivo
C’è un pregiudizio e razzismo molto forte per la domanda di case. Le case ci sono, ma non
le vogliono affittare. E non c’è un referente ufficiale che si occupi della politica della casa.
Per l’accoglienza a Firenze ho conosciuto la Caritas, ma che ha prevalentemente il ruolo
per l’emergenza.
Io ho vissuto in U.S.A. per 4 anni, e lì la prima accoglienza è molto ben organizzata con dei
corsi che formano l’immigrato. Niente è scontato quando uno straniero arriva. Io sono arrivato a Washington D.C. e c’erano alcuni di noi che andavano in giro svestiti. Bisogna aver
un quadro su come cercare lavoro etc. Hai tre mesi di Visa, hai bisogno di informazioni veloci. Anche di una preparazione psicologica. Con queste inizi a setacciare il territorio.
Io sono arrivato nel 1982, all’Ostello S.Monica, in p.za del Carmine a Firenze. Andavo tutto
il giorno alla Stazione in sala d’attesa, stavo tutto il giorno a girovagare perché l’ostello
chiudeva dalle 8 alle 18.
Un nuovo arrivato è come un neonato, non puoi essere brutale. È importante dargli delle
informazioni di contatto sulla sua comunità, per alleviare il distacco.
Ci sono molte Associazioni che si occupano della stessa problematica, ma spesso non c’è un
riscontro e l’immigrato gira a vuoto.
Il primo posto che conosci è la stazione. Il secondo è la piazza.
Io ho trovato inizialmente sostegno all’Arci e all’Arcobaleno e poi sono diventato mediatore culturale. Si andava nelle scuole a raccontare. Sarebbe interessante anche organizzare nei quartieri degli incontri: sulle storie personali, le aspettative, le progettualità che
possono nascere. Il lavoro dell’integrazione è un lavoro sociologicamente da seguire”. Richard A.
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Proposta
“Vorremmo un posto,
uno spazio, dove poter
celebrare gli eventi, occasioni del nostro popolo
come le nascite, i matrimoni, le morti e le festività tradizionali. Come
associazione servirebbe
uno spazio dove poter
portare avanti le nostre
attività culturali, artistiche, letterarie. Prima
avevamo la sede in via
Leonardo da Vinci ed era
vista come un punto di
riferimento generale dalla nostra comunità, dove
trovare informazioni e
sostegno”. Richard A.
Network delle associazioni
- Vengono svolte attività socio-culturali, con punto di
riferimento in via Sant’Agostino, 19.
- Organizzazione di eventi legati all’arte, letteratura,
politica, presentazione di libri e pubblicazioni di
scrittori nigeriani e attività religiose.
- Ad oggi l’Associazione è poco attiva anche perché
prima con la sede in via Leonardo da Vinci (all’ex
meeting point) era più semplice avere la possibilità
di ritrovarsi e fare riunioni; adesso non c’è un luogo
deputato.
Aspetti culturali
Presso la Facoltà di Scienze della Formazione è preStoria della Comunità
sente una sezione dedicata alla letteratura nigeriana.
“Io faccio partorire le donne, vado a qualsiasi ospedale quando mi chiamano, nigeriane o
anche altre africane, ma poi mi devono dare retta! Vado a qualsiasi ora, la notte, e se c’è bisogno sto lì anche due giorni. Ho fatto partorire tante donne in Africa! Io ho esperienza, ho
5 figli!” negozio Black Queen, via Panicale.
“I nigeriani non abbandonano neanche una loro abitudine, le abbiamo portate tutte.
I nigeriani non è che hanno momenti di aggregazione quotidiana e tutti insieme, ognuno
ha i suoi giri. Forse i posti in cui più ci ritroviamo, a parte eventi particolari che ci coinvolgono in molti, sono le chiese ed i momenti religiosi”. Edith O.
“La Comunità sta attraversando un momento di crisi. Prima eravamo tutti studenti, poi tra il
‘90 e il ‘92, con l’ondata della nuova immigrazione, siamo aumentati in modo disgregato. Ci
sono di diverse nazionalità dentro la Nigeria, con varie etnie culturali. La comunità centrale
non è più unita.” Richard A.
47
Nigeria
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Senegal
Senegal
Associazione Senegalesi in Toscana
Via dell’Argingrosso, residenza privata
Presidente: M’baye Diaw Pape
Resp. Progetti Senegal
Membro del Consiglio Regionale Arci
Ref. del Centro Documentazione (Oltre l’Africa)
e-mail: [email protected]
Vicepresidente: Assan Kebe - Consiglio degli Stranieri
del Comune di Firenze, Commissione Cooperazione
internazionale Pace e Solidarietà.
Registrata dal 1988. L’Associazione senegalese è stata
organizzata in modo molto strutturato, con divisione in
commissioni per ogni settore specifico, con il suo direttivo, e referente d’area: in questo modo ogni persona
può essere specializzata nel suo campo specifico.
Attività
- L’informazione e l’accompagnamento sono le attività
prioritarie.
- Servizio di mediazione tra l’Italia e il Senegal.
- Contatti tra l’Ospedale di Careggi e gli Ospedali di Dakar. Stanno arrivando 16 infermieri e medici a fare un
corso di perfezionamento.
- Contatti tra il Centro di Cultura Italiano, l’ex Istituto di
Cultura di Dakar, e una cooperativa sociale di Dakar.
- Servizio di imprenditoria e di interpretariato. La Provincia di Lucca formerà stranieri per tornare in Africa
con delle competenze specifiche.
- Collaborazione e rete con tutte le Associazioni africane, con l’Arci, gli Anelli Mancanti, la Fat e Porto Franco.
- Lavoriamo molto sulla Cooperazione decentrata in collaborazione con gli Istituti che governano il territorio.
Aspetti culturali
“Abbiamo lavorato molto sull’intercultura nelle scuole
in Toscana, per favorire l’interscambio culturale”. A.K.
Rete di Siti interessanti da consultare - Associazione di
scrittori stranieri, “el ghibli” Toscana Oriente.
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Arci territoriale
e regionale
Piazza dei Ciompi, 11
www.arcifirenze.it
www.arcitoscana.org
Tel. 055 262971
Settori di operatività specifici per l’immigrazione:
Politiche sulla casa e l’inserimento abitativo, Consulenza legale, Orientamento e Inserimento lavorativo, Sportelli informativi sul territorio, Servizi per l’inserimento scolastico.
Lunedì
Servizio gratuito di Consulenza legale – presso sede
Arci, Piazza dei Ciompi.
Regione Toscana Porto
Franco
Direzione Generale
Politiche Formative e Beni
Culturali
Progetto ‘Porto Franco
Toscana, terra dei popoli
e delle culture’
via G. Modena, 13- 50121
Firenze
Tel. 055 4384127-129-122
[email protected]
e.toscana.it
Network delle associazioni
Archivi e ricerca
Il Centro Studi di Documentazione Africa, presso
il Polo Universitario di Novoli a Firenze, è un centro di
archiviazione e raccolta di materiali riguardanti l’Africa. Il referente della struttura è Pape Diaw.
Associazione donne Senegal - confest
Si ritrovano al circolo Arci Vie Nuove una volta al mese la domenica.
Informale attivo
“Il fatto che il mio ruolo sia riconosciuto dalla maggior parte dei senegalesi che sono a Firenze ci aiuta, nel senso che io sono un tramite per le informazioni e il sostegno. Attraverso passaggi di voci, qualsiasi persona, che arriva in città e ha bisogno di qualcosa, riesce a contattarmi. È un passaggio veloce di informazioni, di bocca in bocca, dalla mattina alla sera la persona è già in contatto con qualcuno.
Noi dell’Associazione dobbiamo essere informati su tutto, sapere come risolvere qualsiasi problema, e gestire tutte le informazioni. Ci sono più di 1000 senegalesi a Firenze.
È un gruppo culturalmente, politicamente e strutturalmente dei più attivi, tra le Associazioni straniere a Firenze”. Pape D.
Percezione sulla città
“Mancano a Firenze luoghi di aggregazione aperti, di contaminazione, di condivisione del
tempo per grandi e piccoli.
La città è cambiata moltissimo, la visione è cambiata. Si può parlare di progresso rispetto all’Ufficio Immigrati, si inizia a parlare dell’immigrazione come risorsa fino ad arrivare alla
strutturazione del Consiglio degli Stranieri dove c’è stato un vero e proprio riconoscimento.
Io penso che questa città è cosciente e accetta queste realtà differenti, ma comunque dovrebbe lavorare di più per convivere tutti meglio.
Firenze è la nostra città, i nostri bambini stanno crescendo qui e hanno usanze che sono tipiche di qui. La città non dovrebbe vivere questo come un conflitto, dovrebbe imparare che
questa è una risorsa, facendo delle sintesi tra cose positive di ogni cultura.
Ci sono molte persone propositive che mi hanno aiutato. Tutti dovremmo cercare di migliorare la nostra città, rompere le barriere e vivere in armonia”. Pape D.
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Senegal
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Somalia
Somalia
Associazione Somali in Toscana – Assorto
Via C. Salutati,11 Firenze
Presidente: Abukar Moallim
Tel. 055 689845
Attività
- Si occupano di indirizzare le richieste e le necessità
delle persone, fanno da tramite tra le istituzioni i
servizi e le persone.
- L’associazione fornisce aiuto a tutti gli stranieri in
difficoltà: informazioni aggiornate, documenti necessari, stesura e orientamento sulla modulistica legale, rinnovo dei permessi di soggiorno, dello status
di rifugiato ecc. si occupa di sanità, lavoro, ricongiungimento e accoglienza.
- Contatti con avvocati, ricerca di alloggio, organizzazione per le emergenze: “ultimamente ci siamo appoggiati al Movimento di Lotta per la Casa per trovare posti da dormire per l’emergenza somali”. A.
È un servizio per tutti i membri delle varie comunità,
non solo per somali. Si occupa di tutto ciò che è legato alle problematiche sull’immigrazione.
Associazione Giovani Somali
Sede: abitazione privata
Coordinatore: Yassin H. Mohamud, membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze.
e-mail: [email protected]
Attività
- L’intento è quello di aiutare la Comunità.
- Collaborazione nell’organizzazione del torneo di
calcio “Somali dal mondo” tenutosi a Firenze.
Associazione Somala in Toscana - Acosto
Via Massa, 15
Presidente: Osman Gaal
Referente: Mohamed Ahmed Abdikarin, membro del
Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze
50
Movimento
di Lotta per La Casa
Il Movimento oggi comprende circa 400 persone
ed autogestisce undici occupazioni, tre di proprietà privata e le altre di
proprietà di enti pubblici,
ma in corso di privatizzazione: sono immobili abitativi, fabbriche, scuole,
uffici. Ne fanno parte singoli, coppie, famiglie,
studenti fuori sede e immigrati, uniti dal fatto
che non sono in grado di
pagare gli affitti di mercato né riescono ad accedere all’edilizia popolare.
Dal 1994 il Movimento
inizia ad occupare con gli
immigrati, che nel corso
del tempo diventano la
componente maggioritaria delle occupazioni: somali, eritrei, maghrebini,
libici, algerini, marocchini, serbi, rumeni, polacchi, albanesi, cinesi…
Network delle associazioni
Attività e aspetti culturali
“La comunità somala fiorentina ha mantenuto solidi
rapporti con la madrepatria, dimostrando partecipazione ed interesse per tutto ciò che avviene in Somalia ed esprimendo in diversi modi la sua solidarietà nei
momenti difficili: è doveroso ricordare che nel 1992,
quando la Somalia, sia a causa della disastrosa situazione politica sia per avverse condizioni climatiche,
visse un tragico momento di carestia e di depauperamento, la comunità si impegnò strenuamente facendo conoscere tali difficoltà a tutti i cittadini. A lungo,
infatti, rimase collocata in piazza Strozzi una tenda,
come punto di raccolta di aiuti e come riferimento
per dare informazioni relative alla situazione somala.
Con l’aiuto di un’Associazione fiorentina “Est” ed una
somala “Garas”, la comunità ha provveduto alla creazione di una scuola sperimentale presso un villaggio a
nord di Mogadiscio ed ha inoltre pubblicato tramite
l’assessorato al Lavoro e all’Immigrazione un libro di
uno poeta e scrittore somalo sulle tradizioni teatrali
del nostro Paese. Oggi, a seguito delle scelte dell’amministrazione comunale, attraverso libere elezioni è
stato costituito un Consiglio dei cittadini residenti a
Firenze, di cui faccio parte come rappresentante della
nostra comunità”. M. A. A.
Attività sportive
- organizzano ogni anno a Firenze il torneo di calcio
“Somali dal Mondo”.
Proposta
“Ci vorrebbe un luogo o più zone della città stessa, in cui i vari gruppi stranieri sanno che si
potranno incontrare, praticare le loro abitudini, organizzare dopo-scuola per i bambini, avere delle sedi per le associazioni, fare attività culturali in uno spazio di aggregazione comune.
Ci sono tanti sportelli informativi per ogni necessità, che, però, non riescono a rispondere alle richieste degli stranieri. La maggior parte degli stranieri fa riferimento a un rete di solidarietà non ufficiale. Gli sportelli informativi gestiti dalle Istituzioni sono un punto di partenza, ma se un’Associazione di immigrati volesse aprire uno sportello dovrebbe averne la possibilità, perché faciliterebbe il lavoro di interazione, conoscendo da dentro le problematiche
e le tipologie di possibili risoluzioni.”A. M.
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Somalia
Nuova
Cittadinanza
Somalia
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Storia personale
“Da 23 giorni sono a Firenze, 4 anni fa sono arrivato a Cuneo insieme alla mamma e alla sorella. Adesso ho grossi problemi per i documenti. Alcuni vivono qui nella scuola da un anno,
sono arrivati in Italia passando da Crotone (2003) dove sono state prese loro le impronte digitali e poi si sono recati in altri paesi della Comunità Europea. L’Italia nel 2004, osservando
il trattato di Shengen, li ha però richiamati promettendo loro un lavoro e una situazione
abitativa adeguata, ma in realtà sono ancora in attesa dei documenti… a questo punto, se
la situazione non si sblocca, molti preferirebbero tornare in Somalia. Sono in 80 ed hanno a
disposizione solo 40 letti singoli, altri nelle loro stesse condizioni si trovano in via Volta.
Quali le necessità? Una vita migliore e almeno due pasti al giorno, una scuola per l’italiano.
Solo alcuni di noi, infatti, frequentano i corsi di alfabetizzazione organizzati dalla Comunità
di S.Egidio in via Facibeni.
In Somalia adesso c’è solo la guerra civile e alcuni di noi erano o studenti o meccanici ma sono dovuti venire via”. A.P.
Luogo in cui avviene l’intervista: ex Istituto alberghiero occupato, viale Guidoni. Il giovane è
il referente, anche perché è uno dei pochi che parla l’italiano tra gli 80 somali che vivono
nella scuola.
Storia della Comunità
“I primi ad arrivare dalla Somalia furono negli anni ’50.
Ora sono 800/1000 i somali in città che hanno intrapreso varie carriere, in settori molto differenti, con una forte nota di inserimento nella città, come medici, ingegneri, operai, aiutanti domestici, studenti universitari, ristoratori”. Osman G.
“Certamente si nota la maggiore presenza di stranieri con le loro culture e Associazioni e
parallelamente una mentalità più aperta soprattutto dei giovani. Sono migliorati i rapporti
interculturali e dopo 10 anni non mi sento più straniero”. Yassin M.
“I primi somali arrivarono negli anni 50, adesso siamo circa 800 in città. Siamo una comunità
piccola, ma sorridiamo!” Yassin H.
“La comunità somala fiorentina ha avuto origine già alla fine degli anni Cinquanta, quando
un piccolo numero di studenti e studentesse è venuto a compiere gli studi universitari nel
capoluogo toscano. Dagli inizi degli anni Sessanta il numero degli studenti è aumentato
sempre più sino a far sì che, verso la metà degli anni Settanta, il panorama della comunità
somala di Firenze si presentasse già molto più diversificato: si potevano infatti riscontrare,
oltre ai nuclei famigliari totalmente somali, costituiti da studenti e da lavoratori, anche famiglie italo-somale residenti in territorio toscano. Risale al luglio 1988 la fondazione, con
statuto e regolamento, della prima Associazione somala a Firenze, riconosciuta a tutti gli effetti ed oggi iscritta nel numero delle Associazioni straniere in città.
La crisi politico-istituzionale verificatasi a Mogadiscio nel 1992 ha portato in Italia moltissimi
somali, in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni. Alcuni di loro hanno trovato a Firenze
52
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Somalia
Caritas
Via Faentina 32-34,
Firenze - Tel. 055 463891
Presidente Anna Zucconi
Attività di prima
accoglienza, sostegno
nella ricerca di lavoro,
nell’alfabetizzazione,
nell’assistenza legale e,
nell’orientamento sanitario
Le parrocchie e i centri
Caritas sono in rete in
tutti i quartieri del
comune di Firenze.
Comunità di S.Egidio
“Dove 2005”: Guida
tascabile per senzatetto e
senza fissa dimora.
Informazioni sui punti di
accoglienza, mense,
servizi igienici, docce.
un’occupazione abbastanza stabile, specialmente le ragazze sono state assunte come domestiche, o assistenti agli anziani; per gli uomini invece è stato più difficile raggiungere stabilità occupazionale, soprattutto perché, trattandosi di persone con un livello culturale non alto, non sempre sono riusciti a trovare una loro adeguata collocazione nella realtà cittadina.
La comunità somala risulta quindi piuttosto numerosa a Firenze: quasi tutti i componenti lavorano, o studiano; le famiglie sono ben integrate, i bambini ed i ragazzi frequentano la scuola
pubblica beneficiando di tutti gli aiuti che l’Amministrazione comunale offre ai cittadini stranieri residenti. Vi sono, inoltre, internet-point ed altri negozi gestiti da somali”. M. A. A.
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Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Togo
Togo
Associazione Togolese presso Nouboukpo
Via Rosselli Cecconi, 29
Referente: Koami Nouboukpo
Tel. 055 411154
Sono solo 6 iscritti, mentre la Comunità dovrebbe essere composta da una trentina di persone.
In questo periodo l’Associazione sta collaborando con
un gruppo di italiani per la costruzione di una scuola
in Togo.
La comunità togolese è molto chiusa rispetto ad altre
comunità africane, ma spera in un maggiore coordinamento anche perché sono l’unica Associazione del
Togo.
Attività e aspetti culturali
Attività culturali e d’intrattenimento: spettacoli con
balli, musiche e cucina del Togo, solitamente in alcuni
Circoli, come la Casa del Popolo di Fiesole.
Storia personale
“Sono entrato in Italia nel 1984 per motivi di lavoro; dal ’93 faccio il cuoco per l’Associazione, di cucina togolese e italiana.
Mi sono trovato sempre bene e non ho mai incontrato difficoltà legate alla mia origine. Negli ultimi tempi ho notato una ulteriore apertura da parte degli italiani anche di tipo interreligioso. Inoltre c’è stata la disponibilità da parte di alcune persone di Firenze a collaborare
al progetto della costruzione della scuola in Togo”. K. N.
54
Nuova
Cittadinanza
www.progettoarcobaleno.it/sgi
Gestione di sportelli
legali sul territorio
in collaborazione
con altre associazioni
Progetti di formazione
in ambiti
dell’immigrazione
e del sostegno del
disagio. Iniziative
didattiche e culturali
nelle scuole.
Prima accoglienza,
accompagnamento,
controlli sanitari,
normativa, formazione
lavorativa, corsi scolastici.
ASSOCIAZIONI INTERCULTURALI
FAT – Federazione Africani in Toscana
Sede: presso la struttura di Manitese, via della Pieve,
43/b, Scandicci
Presidente: Roger Sessou
Tesoriere: Adam Gheni
e-mail: [email protected], [email protected]
Il compito della Fat è creare una Federazione tra gli
africani della Toscana, per sviluppare attività di solidarietà internazionale.
Attività
- Cooperazione con il Paese d’origine, e acquisizione di
una coscienza degli aiuti in direzione dell’autonomia.
- Progetti per le donne in Africa.
- Servizi agli immigrati: accompagnamento in Questura, consulenza, sostegno e informazione ai soci.
- Attività culturali.
- Progetto di Cooperazione “Oroblu”.
- Progetti sociali: inserimento abitativo con il sostegno
di mediatori interculturali.
- Aiuti su progetti specifici in Algeria/Senegal.
- Al suo interno si trova anche il comitato Donne Africane.
- Collaborazione con Arci, Associazione Arcobaleno,
Associazione Progetto Pangea.
Proposta
“Firenze per me è una città chiusa ed è difficile fare amicizia. Questo è accentuato dalla politica cittadina, perché se non riesci a fare i tuoi progetti non trovi un riconoscimento come
persona.
Abbiamo lottato per il Consiglio degli Stranieri con tanta fatica, ma è difficile che si mantenga il contatto con la base. Il Consiglio degli Stranieri deve essere veramente una voce degli
stranieri e avere la possibilità di cambiare le cose.”R.S.
“Una problematica su cui intervenire riguarda le seconde generazioni. Noto forti problemi di
identità nei ragazzi di seconda e terza generazione, un senso di vuoto, una mancanza di autostima e di identità culturale. Manca l’educazione sociale e la cultura dell’integrazione. Alla
città non sono stati dati strumenti per l’apertura. Più forze insieme riescono a realizzare un
lavoro comune, invece è più forte la spinta al separatismo. C’è bisogno di spazi per il libero
incontro, l’essere umano è come gli animali, necessita di un gruppo.
È importante non ostacolare la creatività delle persone e non commercializzare tutto quello
che ognuno fa. Un’idea è quella di dare gli spazi in disuso o vuoti in gestione a piccoli gruppi,
con possibilità di esprimersi. Per fare questo è necessario sfoltire la burocrazia per la progettualità e l’uso degli spazi”. A.G.
55
Associazioni Africane
Associazione
Arcobaleno Onlus
Via del Leone 9
Pubblicazioni varie,
anche in ambito
scolastico.
Attività di sostegno
nel settore legale
Network delle associazioni
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Associazioni Africane
Associazione Unione Studenti Africani –AsufViale Morgagni, Casa dello Studente
L’Associazione esiste dal 2004
Referente: Michel
Tel. 333 7241234
e-mail: [email protected]
Attività e aspetti culturali
Le iniziative dell’Unione Studenti Africani riguardano
l’organizzazione di giornate di accoglienza per i nuovi
studenti arrivati in città, giornate per la conoscenza dell’Africa e di promozione culturale. È stata organizzata
una giornata culturale presso la Casa dello Studente:
un ex studente del Camerun ha tenuto una conferenza sul tema “Gli Stati Uniti d’Africa. Una via per la
prosperità, come realizzarla?”, cui hanno partecipato
studenti africani, italiani ed alcuni ex-studenti stranieri ormai integrati a Firenze. La conferenza è stata affiancata da eventi tradizionali dei vari Paesi.
Associazione Interculturale Hassan Fathy
Presso la sede del Movimento di Lotta per la Casa
Referente: Rachid Fenaomi
Le assemblee non hanno una cadenza precisa, ma vengono organizzate quando ci sono problemi impellenti.
Attività
- Sostegno agli immigrati sulle problematiche legate
al lavoro, alla casa, ai documenti.
- Feste di finanziamento a sostegno delle emergenze
abitative.
Centro Comunità Araba
Via Erbosa, 34
Referente: Ahamad Yusuf
Attività culturali
“È un centro di raccolta di tutta la cultura letteraria, artistica e tradizionale, che è in qualche modo lasciata in
disparte dal mondo mussulmano. Cerchiamo di realiz56
Proposta
“Importante sarebbe la
partecipazione attiva degli immigrati, ciascuno
con le proprie idee e
proposte. Partire dal basso senza pensare alle varie divisioni interne alle
Comunità, coinvolgere i
rappresentanti stranieri
e gli organi istituzionali
competenti, per creare
luoghi dove le varie Comunità e Associazioni,
magari anche a rotazione, possono organizzare
dibattiti, feste, corsi di
formazione”. H. S.
“Va pensata una politica
per le seconde generazioni di stranieri. I Paesi
dove non si pensa ai giovani avranno poi situazioni di conflitto, perciò
occorre pensare fino ad
ora a una politica sociale. Occorre rilanciare il
metodo di integrazione
sociale in modo che i
giovani si integrino e
non si creino conflitti di
identità sociale”. P. D.
Network delle associazioni
zare progetti d’integrazione culturale soprattutto nelle
scuole. Io personalmente ho scritto dei libri con la Casa
Editrice Patatrac sulla cultura araba”. Ahamad Y.
Cooperativa Afrotoscana
P.zza Artom, presso uffici Mercato Ortofrutticolo
Referente: Hussein Abdi Salah
Tel. 055 4393270
e-mail: [email protected]
La cooperativa nasce nel 1993, da alcuni iscritti al Forum delle Comunità Straniere in Toscana, con circa 30
lavoratori dei quali quasi il 90% è costituito da immigrati, provenienti prevalentemente da Senegal e Somalia. Negli anni ’90 hanno organizzato dei dibattiti
sui temi del lavoro e dell’immigrazione. Recentemente la Cooperativa ha assunto alcuni dei ragazzi somali
che alloggiano nella scuola di viale Guidoni.
Attività
- Servizi di stoccaggio, facchinaggio, confezionamento frutta, pulizie.
Forum delle Comunità Straniere in Toscana
Via Cesare Balbo,15
Tel. 055 4393270
Referente: Hussein Abdi Salah
e-mail: [email protected]
Il Forum nasce nel 1990 con circa 300 iscritti, adesso
sono solo un centinaio.
Prevalentemente gli utenti sono somali, egiziani e senegalesi.
Attività
- Orientamento per problematiche legate all’immigrazione.
- Informazioni relative a vari tipi di documenti necessari.
- Scambi interculturali e aiuti umanitari.
- Vorrebbero organizzare progetti e corsi di formazione, ma attualmente mancano i finanziamenti e lo
spazio dove poter svolgere le attività.
57
Associazioni Africane
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Associazioni Interculturali
Associazione Nosotras
Via S. Agostino, 19
Referenti: Adam Ghani, Laila Abi Ahmed
Tel. 055 2776326 - mercoledì h 10.00 (segreteria)
e-mail: [email protected]
http://www.nosotras.it
Orario di apertura: Giovedì pomeriggio e Sabato mattina
Onlus – Associazione di promozione sociale
e-mail: [email protected]
Gli intenti dell’Associazione sono:
- Realizzare spazi di comunicazione tra donne di diverse
provenienze geografiche e culturali.
- Promuovere l’autodeterminazione di tutte le donne,
valorizzare la soggettività delle immigrate.
- Promuovere iniziative per assicurare a tutte le donne
presenti in Italia i diritti civili, politici e sociali.
- Assumere iniziative per eliminare la violenza contro le
donne.
- Opporsi alla guerra ed a ogni forma di violenza, fisica e
psichica subita dalle donne.
- Opporsi allo sfruttamento delle donne in tutte le sue
forme.
- Rifiutare ogni tipo di razzismo e di xenofobia.
- Valorizzare le competenze individuali in vista dell’accesso ai lavori più qualificati.
Attività
- Progetto Mann Deeq
- Percorsi interculturali
- Servizio Ponte in via s. Agostino, 19.
La particolarità dello sportello è la Lingua Madre: 6 o 7
lingue utilizzate nella relazione di sostegno.
- Accompagnamento e accoglienza.
- Corsi di mediazione culturale nelle scuole.
- Progetti su diritti, doveri e servizi, principalmente per
donne immigrate.
L’utenza più frequente dello Sportello è costituita dalL’immigrazione di 1°impatto con problematiche di comunicazione, prevalentemente per la lingua.
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Il Ponte
Via S. Agostino, 19
Tel. 055 2776326
[email protected]
www.nasotras.it
Sportello specifico
per orientamento,
accoglienza, ricerca
di lavoro
orari di apertura:
Giovedì h. 9.00 - 13.00 /
15.00 - 19.00
Sabato h. 9.00 - 13.00
Nuova
Cittadinanza
Ass. Somali in Toscana – Mondo Unico
Via C. Salutati, 11
Referente: Abukar Moallim
e-mail: [email protected]
Tel. 055 689845
Attività
- Collaborazione con Enti e Istituzioni.
- Consulenza e informazione per tutte le Comunità.
- Sono un tramite con le Istituzioni, gli Enti e i vari
Servizi su: assistenza, informazione, consulenza sui
programmi per l’immigrazione, aiuto nella stesura e
nell’orientamento sulla modulistica legale.
- Operano per far fronte alle emergenze, cercando di
essere un sostegno a tutti gli effetti.
A.I.A.S. – Associazione Interculturale
per l’Amicizia e la Solidarietà tra i Popoli
Sede: abitazione privata
Referente: Derres Araia
Tel. 055 433335
e-mail: [email protected]
È nata nel 1996 presso il Centro la Pira con circa 40 iscritti.
Attività
“È un Associazione che mette in rete sia stranieri che italiani. È fatta dal bagaglio dell’esperienza di tutti coloro
che si rivolgono a noi. Aiutiamo le persone a mettersi in
regola e offriamo conoscenze nell’ambito legale, del ricongiungimento familiare, della proroga del permesso
di soggiorno attraverso consulenze burocratiche. A seconda delle necessità orientiamo le persone verso i servizi più adeguati.
Collaboriamo con le Associazioni e le Comunità a dei
progetti. Per esempio un progetto in corso (esserci@net)
è finalizzato a sviluppare le potenzialità delle Comunità
straniere attraverso attività di crescita dei propri dirigenti e una maggior conoscenza tra loro e con le Istituzioni.
Vengono organizzate anche attività ricreative-aggregative come danze e musiche insieme ad altre Comunità oltre a manifestazioni e iniziative sempre in rete
59
Associazioni Interculturali
Proposta
“Uno dei campi che necessitano di risoluzione è
quello dell’assistenza legale. La consulenza c’è,
sia dagli Sportelli informativi istituzionali che
dalle miriadi di Associazioni che si occupano di
questo settore. Anche
noi ci occupiamo di consulenza, perché ne abbiamo una conoscenza personale. Quello che manca
è l’azione pratica legale.
Per esempio, servirebbe
investire risorse per i ricorsi al momento in cui ci
sono risposte negative.
Quando c’è un rifiuto e
quindi un’espulsione è il
momento in cui c’è bisogno di portare avanti una
pratica e intraprendere
un’azione legale”. A.M.
Network delle associazioni
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Algeria
con altri gruppi, come la Fat e l’Associazione Eritrea”.
Derres A.
Associazione Algerini in Toscana
Sede presso la CGIL, Borgo dei Greci, 3
Presidente: Sara Boudissa
Tel. 055 2700472
Orario di apertura: giovedì h. 15.00 - 19.00 e venerdì h. 11.00 - 13.00
e-mail: [email protected]
http://www.algerinitosc.it
“L’Associazione Algerini di Toscana si è costituita il
22 marzo 1995 a Firenze con lo scopo di incentivare
la solidarietà, lo spirito di fratellanza e cooperazione fra gli immigrati dall’Algeria, con gli altri immigrati presenti in Italia e con i cittadini italiani.
Con questo spirito l’Associazione Algerini di Toscana ha cercato di promuovere la cultura algerina
nelle sue diverse espressioni (cinema, teatro, letteratura, tradizioni, costume, religioni, ecc), per trasmettere ai figli degli algerini, e a tutta la Comunità degli stranieri e i cittadini italiani, i principali elementi culturali del nostro paese d’origine. Abbiamo
anche creato l’Associazione Algerini di Toscana per
combattere ogni forma di discriminazione (razziale,
religiosa o politica) ed ogni forma di intolleranza
nei confronti delle diversità”. Sara B.
Attività e aspetti culturali
- Sostegno ai rifugiati politici
- Integrazione culturale degli Algerini
- Accompagnamento in Ospedale e in Questura
- Consulenze legali
- Attività culturali: All’interno del sito http://www.algerinitosc.it si può trovare una sezione sulle attività culturali promosse dall’Associazione. La mostra
“Algeri mon amour “vuole far conoscere una delle
espressioni culturali, la pittura, con la quale gli artisti algerini immigrati in Italia esprimono la loro voglia di continuare con le proprie arti che è anche la
rappresentazione del loro desiderio d’integrazione
e crescita artistica e culturale.
- Progetto Blida: Sostegno psico-pedagogico a bam60
Storia della comunità
La nuova religione si è
diffusa nell’unione Europea con l’insediamento degli immigrati
economici e dei rifugiati durante gli ultimi quarant’anni. I musulmani si sono stabiliti in paesi che si definivano come società
laiche. Eppure, nel
confronto con la nuova religione e con gli
sviluppi politici alla
periferia del continente, si è assistito, nell’opinione pubblica, nei
media, nel discorso
politico, alla riscoperta di un “Occidente
cristiano”. S.B.
Network delle associazioni
bini e adolescenti vittime di violenza nella città di
Blida (Algeria). Attivazione di cooperazione tra
strutture educative algerine e strutture educative
toscane. Sintesi del Progetto: La città di Blida (50
Km a sud di Algeri, nella regione Mitidja) è stata
particolarmente colpita dal terrorismo nel periodo
tra il 1993 ed oggi: più di 7000 vittime sono state
assassinate e più di 5000 sono state ferite, tra cui
molti bambini e adolescenti. L’obiettivo primario è
quindi il miglioramento dell’assistenza ai minori
all’interno del centro dell’Associazione Djazairouna, perché i minori e le famiglie vittime del terrorismo possano usufruire del necessario sostegno
psicologico, di un servizio sociale e di un gruppo
di volontari formati a questo scopo, e dove possano sperimentare contesti e percorsi sani di crescita
e di sviluppo.
- Progetto di ricerca: “Minoranze musulmane, pratiche comunitarie e politiche locali a Firenze”: Le
comunità musulmane e l’Islam come religione sono oramai parte della vita sociale europea. L’islam è la terza comunità religiosa per numero di
fedeli nell’Unione Europea e la seconda in Italia.
Data la molteplicità delle comunità presenti, è
difficile avere cifre precise in Italia: alcune stime
parlano di 550.000 - 700.000 circa (Dossier CARITAS;1999; 2000).
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Algeria
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Albania
Albania
A.S.U.F. – Associazione Studenti Universitari
Albanesi a Firenze
Via Benedetto Dei, 2/a, presso il Consolato Onorario
dell’Albania
Presidente: Enida Metani
e-mail: [email protected]
www.asuf.altervista.org
L’Associazione nasce ufficialmente il 2 luglio 2005 con 16
soci fondatori. L’obiettivo è quello di rappresentare tutti
gli studenti universitari albanesi arrivati a Firenze. L’Associazione è comunque aperta ad accogliere gli studenti di
altre Comunità straniere, che possono diventare soci onorari dell’Associazione stessa.
A Firenze ci sono più di 1000 studenti universitari albanesi, ed esiste un progetto dell’Unione Europea che finanzia
la frequenza di studenti albanesi nelle università italiane
che è iniziato nel 1998 e si concluderà nel 2010.
Attualmente stanno aumentando consistentemente gli
studenti albanesi in Italia, e si stanno riunendo e organizzando in associazioni.
L’Associazione, in particolare, ha collaborazioni con
ASAN (Albanian Students Abroad Network), con sede a
Chicago e con la Lega dei Giovani Musulmani in Italia
(www.giovanimusulmani.it) con sede a Milano. Nonostante la provenienza da varie parti dell’Albania, i soci
dell’Associazione hanno instaurato tra loro un ottimo spirito di gruppo e di solidarietà.
Attività
In campo sociale è promossa l’integrazione tra albanesi e
italiani e viene offerto orientamento e sostegno ai nuovi
studenti che ogni anno arrivano in Italia. Già a metà luglio viene distribuita una brochure con tutte le informazioni necessarie per frequentare l’Ateneo fiorentino e
per vivere in Italia. A questo scopo i soci collaborano con
il Consolato italiano in Albania per offrire informazioni
agli studenti ancor prima di arrivare a Firenze.
Come attività ed eventi culturali vorrebbero organizzare incontri di storia, cinema e cultura albanese, anche attraverso
una festa d’inizio dell’Anno Accademico a settembre.
62
Network delle associazioni
Aspetti culturali
Nel 2005 è stato distribuito gratuitamente il primo numero
del mensile “Ora” scritto in albanese e in italiano: 300 copie
grazie all’autofinanziamento e a qualche sponsor privato.
Il giornale “Ora” ha come primo obiettivo quello di aiutare gli studenti ad acquisire conoscenze sul sistema universitario fiorentino, la cultura albanese, informazioni utili e
dati di cultura e sport, mantenendo le distanze dalle
ideologie degli “affari politici e dagli interessi di pochi”. Il
giornale verrà pubblicato anche in lingua italiana per dare la possibilità agli studenti non di lingua albanese di
confrontarsi e conoscere la cultura albanese e di poter
usufruire di informazioni utili ad entrambi.
Attraverso i contatti della redazione e i vari articoli giornalistici, verranno comunicati gli eventi più importanti accaduti nel corso del mese, tutto ciò che è ritenuto di grande interesse per la vita degli studenti.
Tutti gli interessati ad uno spazio sul giornale possono
contattare:
[email protected] - www.asuf.altervista.org
Casa dello Studente, p.zza Calamandrei, Firenze
Lega Artisti e Scrittori Albanesi in Toscana
Via IX Febbraio 15 – 50129 Firenze
Presidente: Zija Saracaj (Cantautore)
Tel. 055 482900
e-mail: [email protected]
La “Lega degli Artisti e Scrittori Albanesi in Toscana” con
sede a Firenze, è nata il 21 marzo 2005. Con oltre 90 iscritti, suddivisi in varie discipline artistiche rappresentate e
presenti, ciascuna delle quali ha una buona dose di autonomia e una propria programmazione. L’integrazione tra
le singole programmazioni costituisce il programma generale. Sono presenti: cantanti, poeti, compositori e musicisti, scrittori e giornalisti, pittori e scultori.
La “Lega”, è un centro permanente di vita associativa a
carattere volontario, democratico, patriottico ed indipendente in tutti i sensi, impegnato solo a realizzare il
suo programma che consiste in:
- Promuovere scambi culturali e artistici, favorire i rapporti fra la “Lega”, artisti italiani e gli stessi Albanesi che vivono in Italia.
63
Albania
Nuova
Cittadinanza
Albania
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
- Favorire i rapporti istituzionali tra Università, fondazioni e istituzioni culturali italiane e albanesi della Toscana
e dell’Albania e altre associazioni e filiali.
- Fare il possibile per divertire il pubblico italiano e albanese e far si che gli amici italiani possano conoscere le
culture e le tradizioni albanesi in tutti i campi.
- Far goderew a tutti gli artisti albanesi che vivono in Toscana la cpmplessità dei diritti e vantaggi previsti dalla
Costituzione Italiana verso gli stranieri.
Aspetti culturali
La Lega, dopo un mese dalla sua fondazione, creò un “Ansambel Artistico” della musica popolare e leggera albanese. Il cantautore Z. Saraci, il fondatore dell’Ansambel, entro un anno, ha organizzato in tutta la regione Toscana,
13 spettacoli, tutti di successo. Il 12-20 maggio 2005 abbiamo aperto una “Mostra collettiva” di pittura e scultura, intitolata “Le Orme”, presso il centro giovani “Java”. Il 5 ottobre 2005, abbiamo regalato 85 libri di storia, medicina,
poesie e romanzi (T. Nishani), in lingua albanese alla Biblioteca dell’Orticultura del quartiere 5. Nello stesso giorno abbiamo presentato il libro scritto dal Dott. L. Guri, intitolato “Albania, il paese dei contrasti”. Il 19 maggio
2006, alla Feltrinelli di Firenze, abbiamo presentato il libro
di A. Spanjolli, dal titolo “Eduart”. Il 28 novembre 2006, in
occasione della nostra festa nazionale abbiamo organizzato una grande manifestazione culturale.
Alcuni artisti dell’L.A.S.A.T.”
Artur Spanjolli
Scrittore e Pittore
Agustin Cara
Cantante e Musicista
Arben Morina, Aliona Pelo
Pittrici
Anila Kati Vice Presidente della “Lega”
Pittice
Zamira Canaj
Giornalista
Denata Ndreca Vice Presidente della “Lega”
Scrittrice
Arian Kalari
Scultore
Elvana Bilali Segretario dell “Lega”
Giornalista e Poeta
Arlid Hajro
Cantante
Eli Belaj
Cantante
Cezarina Toma
Poeta
Zija Saracaj Presidente della “Lega”
Cantaurote
Holta Arapi
Pittrice
Aliona Pelo
Pittrice
Presidente d’onore della Lega Dott. ing. Lutfi Guri.
64
Proposte
Penso che abbiamo tutte
le possibilità per organizzare in modo permanente
degli spettacoli a cui possono partecipare, in un
concorso annuale, tutte le
comunità, scegliendo poi
gli artisti migliori, per costituire un gruppo artistico
interculturale che lavorerà
insieme e promuoverà il
programma in vari spettacoli in tutta la Toscana e oltre. Se questa cosa avrà un
seguito avremo anche modo di risolvere anche i problemi economici per mantenere viva questa attività
e questo movimento. Io
personalmente posso realizzare belle cose, avremo
bisogno però, per la piena
realizzazione del nostro
progetto, di un impianto
fonico adeguato per poter
proseguire nel migliore dei
modi la nostra iniziativa.
Spero che qualcuno possa
ascoltare questo messaggio per poter aiutare la nostra “Lega”.
Grazie,
Zija Saracaj
Nuova
Cittadinanza
Albania Amica
Via delle Ghiacciaie, 5/b
Presidente: Durim Meta
e-mail: [email protected]
L’Associazione è nata nel 1999 ed è stata registrata
nel 2004, oltre alle altre sezioni presenti nella Provincia di Firenze hanno una sede anche a Lushnje in Albania. Nel Comune di Firenze sono circa 200 soci. In
passato hanno fatto una grossa campagna contro lo
sfruttamento della prostituzione delle donne e dei
minori albanesi, collaborando con la Questura.
Caratteristica principale di tutte le loro attività e servizi è quella di muoversi sempre sul territorio, accompagnando anche fisicamente le persone in difficoltà a
realizzare i vari iter burocratici. Un aspetto positivo è
sicuramente la numerosa presenza di giovani e donne
all’interno dell’Associazione. Aspetti meno rosei sono
le divisioni legate alla vita politica nazionale.
L’Associazione collabora con la Lega Nazionale Associazioni Albanesi in Italia.
Attività
“Il nostro lavoro si è rivolto a tutti i problemi emergenti, come la prostituzione, i bambini piccoli che
chiedevano l’elemosina per le strade, ed informare
l’opinione pubblica italiana sulle verità dell’Albania
e degli albanesi, per far capire a tutti che gli albanesi non solo quelli che si vedono nei Tg occupando solo le cronache nere”. D.M.
- Assistenza e informazioni generali.
- Orientamento e informazioni per il lavoro e per i
documenti.
- Gruppo artistico di musiche e danze tradizionali.
- Organizzazione in collaborazione con Anelli Mancanti di un corso di lingua albanese per italiani.
- Corsi d’informatica e d’italiano in Albania.
- Organizzazione di manifestazioni, convegni e giornate commemorative, in collaborazione con altre
Associazioni straniere e italiane.
Aspetti culturali
“In collaborazione con alcuni studiosi cerchiamo di
capire, attraverso l’interpretazione di numerosi do65
Albania
Associazione
Anelli Mancanti
L’associazione é nata
nel 1997. Già da alcuni
anni offre vari servizi
gratuiti sia a cittadini
italiani che migranti,
svolti da volontari
in accordo con interpreti
linguistici, operatori
e mediatori culturali.
Contatti:
Associazione Multietnica
Gli Anelli Mancanti –
ONLUS - via Palazzuolo, 8
Firenze
www.anellimancanti.it
www.telestreet.it
Network delle associazioni
Albania
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
cumenti presenti in varie realtà nazionali, l’identità
storica del popolo albanese. Alban Kraja, Presidente
della Lega Mondiale degli albanesi, ha scritto un libro sui 24 imperatori di origine albanese. Inoltre è
nelle nostre intenzioni creare incontri con scrittori
albanesi di tutta Italia, ed insieme ad una emittente
albanese vorremmo fare un documentario sulla vita
quotidiana della nostra comunità a Firenze”. D.M.
Artisti
Elvana Bilali, poetessa.
Gruppo musicale di Piazza della Repubblica
Attività sportive
L’Associazione Albania Amica, in collaborazione con
il Comune di Firenze, nel 2003, ha organizzato il
“Mundialito” di calcio, che vorrebbe riproporre nel
2006 in tutta la Toscana.
sociazione Amicizia Ita
Associazione Amicizia Italia-Albania
Via Facibeni,13
Presidente: Elio Rossi
e-mail: [email protected]
Tel. 055 415461 - 055 9501003 - 338 2171170
L’Associazione è composta dal 50% di italiani e 50%
di albanesi
Attività
- Realizzazione di una rete di trasporti che permettono un collegamento con l’Albania.
- Realizzazione numerosi progetti in Albania, riguardanti soprattutto la realizzazione di infrastrutture e
la cessione di veicoli di vario tipo, necessari alla collettività albanese.
- Pubblicazione opuscolo sui primi albanesi arrivati in
Italia
- Pubblicazione di due libri (Italiano-Inglese) per incrementare il turismo in Albania
Associazione Toscana Albania
Via dello Steccuto, 38
Vice - presidente: Aldo Laca
Console Onorario: Lutti Guri
66
Informale attivo
“I servizi per stranieri che
ho conosciuto e che per
me funzionano bene sono
la Madonnina del Grappa,
la Caritas, l’Associazione
Arcobaleno e l’Ufficio Immigrati della Cat in Viale
Guidoni, che ho usato anch’io e ci ho mandato tante persone. Altri servizi importanti sono il Centro La
Pira e il Centro di Formazione Professionale in via
Capo di Mondo, dove io
nel ’98 ho fatto il corso di
Operatore Interculturale.
A Firenze ci sono vari servizi gratuiti come le mense,
le docce, la sanità, l’istruzione.
Di lavoro sono un mediatore linguistico e culturale,
lavoro in tutti gli ospedali,
è un ruolo che sta in mezzo tra i medici e i pazienti.
A Firenze il sistema sanitario funziona bene. Tutti
trovano assistenza nella
stessa maniera. Per esempio a Careggi c’è un medico somalo per chi lo richiede. In P.zza Ss. Annunziata
c’è un servizio sanitario anche per chi è illegale, soprattutto per giovani con
problemi e ragazze di strada. Al Mayer prendono direttamente contatti con i
Paesi in stato di emergenza e prendono i bambini
che arrivano da lì.
C’è un tesserino sanitario
per tutti STP, Stranieri Temporaneamente Presenti,
che è di 6 mesi e rinnovabile. Si può fare in qualsiasi
ospedale, anche senza documenti”. D. M.
Network delle associazioni
Tel. 055 32611 (centralino) - 055 217511
e-mail: [email protected]
Orario di apertura: lunedì - mercoledì, h. 16.00 19.00; venerdì, h. 16.00 - 19.00 solo su appuntamento.
L’Associazione è nata nel dicembre del 2001 con circa
80 iscritti ed è costituita da cittadini albanesi di tutta
la Toscana oltre che da coppie italo-albanesi.
Il Console Onorario, l’ing. Lutti Guri, oltre che il presidente dell’Associazione, è il rappresentante ufficiale
del Municipio di Tirana a Firenze e il coopresidente
dell’Anolf CISL Toscana.
Attività
L’obiettivo comune a tutte le attività è quello di cercare di
integrare i cittadini albanesi nel tessuto sociale italiano.
Offrono corsi di formazione, assistenza tecnica, incontro offerta/domanda lavoro, orientamento e aiuti generici per i documenti, oltre ad attività di tipo culturale e sportivo (nel 2003 in collaborazione con la Madonnina del Grappa).
Si occupano di formazione, comunicazione e media,
attività ed eventi culturali che mettano in relazione il
popolo italiano e quello albanese.
Il referente, Pasholli Xhavit – vicepresidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze e medico –
porta le richieste della Comunità e delle Associazioni
al Consiglio, e fornisce le informazioni che arrivano
dal Consiglio: fa da ponte tra il Consiglio e la Comunità. Presso la Misericordia fornisce servizi specialistici e
visite in breve tempo.
Associazione Albania Toscana
Via Corsica 44 (Fiesole)
Presidente: Vat Maraschi
e-mail: [email protected]
Attività
- Creazione di un gruppo folkloristico albanese nella
città di Firenze.
- Progetti e attività di solidarietà e sostegno.
- Organizzazione di attività di tipo scientifico, culturale, sportivo.
67
Albania
Nuova
Cittadinanza
Albania
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Attività sportive
Squadra di calcio albanese “Aquila”, referente: Dede
Mehilli.
Proposte
“Ogni gruppo culturale dovrebbe avere un proprio spazio,
magari anche per le associazioni. Gli scambi di idee, dei
modi di vivere e delle culture sono sempre subordinati all’avere uno spazio a disposizione”. L.G.
“Creazione di uno spazio multietnico all’interno del quale
possano alternarsi animazioni e serate condotte dagli appartenenti alle varie comunità” Z.
“È necessario dare uno spazio a tutte le associazioni e comunità, sarebbe molto gradito anche un edificio da rimettere a posto considerando che numerosi sono i cittadini albanesi che lavorano nell’edilizia” D.M.
Storia della Comunità
“Siamo la seconda comunità dopo quella cinese, 16.000
nella Provincia di Firenze e 40.000 in Toscana.
Molti lavorano nell’edilizia e stanno aprendo ditte loro. Nella provincia di Firenze si trovano 788 imprenditori albanesi.
Gli studenti albanesi a Firenze sono più di mille”. D.M.
“Le attività principali sono nel campo dell’edilizia, in cui, oltre che lavorare come operai, sono nate ditte gestite da
stranieri provenienti da Albania e Kosovo”. B. X.
Cooperativa Sociale Cat
Viale Guidoni, 26 - 50127 Firenze - Tel. 055 4222390
Tra gli ultimi progetti attivi: Infoimmigrati in viale Guidoni, 156 presso il Centro dell’Impiego
con la presenza di un mediatore linguistico albanese e cinese. Spazio intermedio aperto in via
Palazzuolo, 12, con mediatori culturali albanesi, russi e nigeriani. Progetto avviato nel 2004 per
la tutela dalla prostituzione. In collaborazione con l’Associazione Arcobaleno
68
Network delle associazioni
Percezione sulla città
“Abbiamo avuto il visto d’ingresso per cure mediche per mia moglie e per me che l’accompagnavo. Paragonando la situazione di quando sono arrivato ad ora, è molto peggiorato il
servizio sociale: un anno fa sono andato a chiedere l’assistenza sociale per un amico, ma mi
hanno detto che i fondi statali sono stati tagliati. Anche le persone che si occupavano di accoglienza erano più disponibili di ora”. D.M.
“La nostra comunità è sicuramente più visibile rispetto al passato, i media però mettono
spesso in risalto azioni criminali determinando inesatte identificazioni tra gli albanesi e la
criminalità, anche se recentemente le cose stanno migliorando anche da questo punto di vista. Abbiamo fatto, con l’Associazione Albania Amica, un grosso lavoro per ridurre il fenomeno e lo sfruttamento della prostituzione albanese”. D.M.
“Firenze non è razzista, ma non è una città interculturale: Firenze, l’Italia in genere, ha vari
livelli culturali, e tanti più ignoranti, hanno ancora paura dello straniero. Però è importante
che loro capiscano che lo straniero non porta solo cultura (di cui spesso agli ignoranti non
frega niente), ma contribuisce al lavoro, pagando le tasse e aumentando la ricchezza economica del Paese e della città.
Inoltre spesso gli stranieri si specializzano in professionalità specifiche, come i badanti, i muratori, i commercianti, ecc.
Comunque questo flusso recente di migrazione incide nella vita della città, nel lavoro ed è
una realtà che porterà per forza ad una apertura”. P. X.
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Albania
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Kosovo
Kosovo
Comitato Kosovaro in Toscana
Via Bassa, 30, Scandicci – abitazione privata
Referente: Berisha Xhafer
Tel. 055 77926766
Attività
- Informazioni per i connazionali. L’Associazione è un
punto di riferimento dove trovare informazioni per
vivere nella città di Firenze.
- Assistenza legale: asilo politico, sanatoria. Lavorano
soprattutto in collaborazione con la Casa dei Diritti
Sociali e con l’Avvocato Daniela Consoli, con la Questura e la Prefettura, operano principalmente per i
richiedenti asilo politico del Kosovo.
- Informazioni per Carta di Identità e Passaporto.
- Interpretariato con la Questura.
- Ricerca di titoli di viaggio per andare e venire dal Paese.
- Prima accoglienza e ricerca di alloggio per chi arriva
in città.
- Il Comitato Kosovaro fa da garante per la persona richiedente dando le proprie garanzie.
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Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
“Nei Campi convivono famiglie rom di diversa provenienza, così gli aspetti culturali e tradizionali si mescolano e si trasformano e spesso le culture più forti e condivise vengono assimilate da tutto il Campo; magari influenzate e contaminate da altri elementi culturali, fino a creare ancora altra e trasformata cultura”. D. M.
Associazione Amalipe Romanò - Amicizia rom
Senza sede
Presidente: Adem Bejzec - Olmatello
Segretario: Vedat Dibrani - mediatore linguistico culturale
Referente Comitato di Gestione Campo Olmatello: Plavci
Skender
e-mail: [email protected]
Tel. 055 453858 - Campo Olmatello
L’Associazione è nata essenzialmente per sostenere,
aiutare burocraticamente e socialmente il grande afflusso dal Kossovo di qualche anno fa.
Attività
- Orientamento e informazioni sulle nuove leggi sull’immigrazione.
- Integrazione scolastica dei bambini rom.
- Organizzazione di incontri e convegni in alcuni dei
Circoli Arci del Quartiere 4.
Aspetti culturali
Musicisti di strada “Djanko Reinhard”
Proposte
“Ogni associazione dovrebbe avere un proprio spazio anche a rotazione, così com’è stato in via
Leonardo da Vinci, con computer, collegamento ad internet e dove potersi promuovere”. D.
“Non vogliamo campi ghetto dove i cittadini italiani non conoscono la nostra lotta quotidiana…vorremmo l’inserimento e l’integrazione dei cittadini rom…vorremmo che i centri sociali nei Campi fossero gestiti da cittadini rom…vorremmo che i Campi fossero riconosciuti
come residenze temporanee…vorremmo un inserimento lavorativo difeso dai Sindacati”. A.
71
Rom
Rom
Rom
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Percezione sulla città
“Noi immigrati siamo scappati dalla terra di origine sperando in una vita migliore e cercando di essere in regola per evitare di essere mandati via. Le nostre case in Kosovo, difatti, adesso non esistono più”. K.
“Nel Quartiere 5 vi fu una prima collocazione, non ufficiale, alla fine degli anni 80.Il primo
campo autorizzato, fu realizzato al Poderaccio, nel Quartiere 4, sempre nello stesso periodo. Agli inizi degli anni 90, fu costuito il Campo dell’Olmatello.
I primi arrivi consistenti si registrano nel corso degli anni 80 e proseguono poi durante gli
anni 90, anche prima del 1997 – con la guerra in Serbia si avrà un ulteriore incremento di
arrivi di Rom profughi. Oggi il Masini, il campo non autorizzato accanto a quello legale
del Poderaccio, non esiste più. Quasi tutte le famiglie che vi risiedevano sono state trasferite nel campo del Poderaccio, i cui abitanti hanno trovato una sistemazione migliore nel
villaggio, fatto di casette prefabbricate, costruito nella zona adiacente.
Solo nel campo dell’Olmatello, ci sono circa 250 Rom ma vi vanno aggiunti quelli del Villaggio ex Poderaccio, quelli attualmente del Poderaccio (ex Masini), quelli del Villaggio del
Guarlone, quelli già inseriti negli appartamenti (più qualche altro non censito). In totale ci
si avvicina al migliaio di persone, pur senza raggiungere tale cifra. Adesso il nostro obiettivo è quello di inserire gradualmente tutte le famiglie in appartamenti in città” M.
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Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Proposta
“Un posto dove fare
musica, cultura, proporre cibi, foto, poesie
ed attività legate al
Paese. Uno spazio dove
organizzare una festa
una volta al mese per
far conoscere la propria cultura”. E. N.
Associazione Cultura
Progresso e Fratellanza Italia-Romania
Via Palazzuolo, 8
Presidente: Sig. Cristina Istrate
Referente: Elisabetta Nae - membro del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze
Orario di apertura: mercoledì pomeriggio
Tel. 055 2302510
e-mail: [email protected]
Attività e aspetti culturali
- Attività di promozione sociale.
- Mercoledì dalle h. 17.00 -19.00 è attivo uno sportello
di consulenza gratuita con un avvocato.
- In regione organizzano lavori di mediazione e promozione sociale.
- Attività culturali, sportive e sociali, partecipazione ai
tornei di ballo e di calcio.
- Partecipazione alla manifestazione “Fabbrica Europa”.
- Partecipazione alle Elezioni del Consiglio degli Stranieri con Europaprogress.
- Partecipazione e organizzazione di esposizioni artistiche con il Consiglio degli Stranieri.
Storia della Comunità
“Non è una Comunità tanto unita perché manca uno spazio ampio per ritrovarsi e far
conoscenza, per fare musica, danza, per festeggiare le feste”. Cristina I.
“Le donne spesso parlano tante lingue e fanno vari tipi di lavoro, anche se soprattutto
lavori nelle case, gli uomini lavorano maggiormente nel reparto edilizio e commerciale.
Vengono organizzate con grande partecipazione feste e celebrazioni, con cibo ed eventi tradizionali, solitamente in piazza S.Croce, Libertà, Beccaria, nei Circoli Arci o con gite
al lago del Bilancino”. E. N.
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Romania
Romania
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Ungheria
Ungheria
Associazione culturale italo ungherese
Via Palazzuolo, 8
Referente: Maria Acs.
Orario di apertura: giovedì e sabato, h .16.00 - 18.30
Attività
- Punto informativo e di orientamento.
- Insegnamento della lingua ungherese: corsi di lingua
ungherese per bambini di coppie miste e per adulti.
- Promozione della conoscenza della cultura ungherese tra i membri italo-ungheresi presenti sul territorio
fiorentino.
Aspetti culturali
“Ogni 15 marzo organizziamo una festa commemorativa della rivoluzione ungherese.
Organizziamo mostre di pittura, commemorazioni e
cene etniche in collaborazione con Slow Food che abbiamo interpellato per fare da mediazione con i cuochi ungheresi. Diamo vita ad iniziative di tipo culturale, educativo e ricreativo”. Maria A.
L’Associazione Culturale Italo Ungherese organizza
presentazione di libri nella sede dell’Associazione ed
ha una biblioteca con oltre 1000 testi in lingua madre
e in lingua italiana di scrittori ungheresi.
All’interno della Comunità c’è un prete ungherese che
4 volte l’anno organizza una messa in lingua madre.
Dopo segue un picnic a cui non partecipano solo cattolici, ma anche laici e protestanti.
Associazione Immigrati Europa dell’Est - A.i.e.e
Senza sede
Referente: Viorica Agauriloae
Attività
Le uniche attività realizzate attualmente sono di cooperazione internazionale, soprattutto per la mancanza di una sede operativa.
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Proposta
“Mancano le sedi per
Associazioni, per organizzare una biblioteca,
incontri con i politici
rumeni, iniziative per
l’integrazione scolastica e per poter sviluppare progetti di cooperazione”. Viorica A.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Associazione del Bangladesh
Via Palazzuolo, 172r
Referente: Karim Rezaull
Orario di apertura: sabato e domenica, h. 17.00
L’Associazione è sostenuta dal Partito Umanista e i
membri dell’Associazione del Bangladesh sono tutti
volontari.
Attività
- Sostegno nella ricerca della casa e del lavoro.
- Organizzazione di eventi culturali in collaborazione
con il Partito Umanista.
- Partecipazione alla redazione del giornale Etnie, del
Centro Culturale Umanista.
- Nel centro Islamico a Sorgane festeggiano la fine del
Ramadam.
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Bangladesh
Bangladesh
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Cina
Cina
Associazione Generale dei Cinesi a Firenze
Via di Brozzi, 8
Vicepresidente: Hualin Lai
Tel. 055 311183
e-mail: [email protected]
L’Associazione è composta da più di 100 piccoli imprenditori.
Attività
- Orientamento sulle leggi per l’immigrazione.
- Servizio di traduzione di leggi.
- Corsi d’informatica e d’italiano.
- Organizzazione di funerali.
- Organizzazione di incontri aperti a tutti i Cinesi su
ciò che riguarda la vita sociale, presso Spazio Reale
- Molte informazioni vengono date nella copisteria
(davanti alla Questura) in via S.Gallo, usata per fotocopie di documenti per la Questura. In questo modo
molti dubbi sulle traduzioni e le modalità di compilazione dei documenti vengono risolti lì.
Proposte
“Magari vicino alla
Questura potrebbe essere utile per i cittadini
stranieri ricevere informazioni e orientamento. Ed inoltre, per ogni
Associazione, la disponibilità di spazio per
poter rispondere alle
varie esigenze. È necessario il confronto per
non rimanere strettamente ed esclusivamente ancorati alle proprie
idee e pregiudizi”. H. L.
Fondazione Michelucci
C/o Villa “ Il Roseto” - Via Beato Angelico, 15
50014 Fiesole (Firenze) - Tel. 055 597149 - www.michelucci.it
Pubblicazioni e ricerca in tema di immigrazione
• Es. Ricerche e progetti sul settore abitativo: Villaggio del Guarlone, Rom; Inserimenti
abitativi nel Q4.
• Osservatorio e ricerche su Comunità Cinese, Albanese e Rom.
• Osservatorio sui Centri di Accoglienza della Regione Toscana – Pubblicazione e cd-rom
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Network delle associazioni
Storia della Comunità
“Non ci sono molte attività che caratterizzano la comunità cinese, ormai le generazioni nate
qui non si interessano molto agli aspetti tradizionali della cultura cinese. A Prato ci sono locali
frequentati dai cinesi dove cantano, ballano e soprattutto giocano a carte e simili! L’attività
principale è il lavoro! Il lavoro cinese è cambiato molto negli anni in queste zone: è molto diminuito e tanti fanno solo import export perché in Cina le cose costano molto meno, rispetto
a produrle qui. C’è infatti un grande fenomeno migratorio: tanti stanno andando verso sud,
come in Sicilia, perché la vita costa meno, le case costano meno, e i siciliani comprano molto di
più che qui a Firenze.
A Firenze non veniamo se non per lavorare, mentre nelle zone di Prato si trovano templi e sedi religiose (buddiste, cristiane, ecc). Non ci sono luoghi di divertimento a Firenze, ma i locali, i
luoghi di incontro sono a Prato e dintorni”. H. L.
“Circa l’80 % dei cinesi lavorano come grossisti nel settore della pelletteria, il 10 % nella ristorazione e il restante 10 % si divide tra varie attività di tipo commerciale”. Dan Z.
“Fino al 2002, quando il settore della pelletteria era in salute, a Firenze c’erano circa 10.000
persone, la mia percezione attuale è che ci siano invece circa 6.000 Cinesi, comunque è doveroso precisare che su 100 persone iscritte all’anagrafe solo il 50% risiede in città. La maggior
parte della popolazione cinese in Italia proviene dalla regione dello Zhe
Jiang e per la maggior parte lavoravano come agricoltori e commercianti.
Negli anni ‘30/’40 l’ emigrazione era diretta soprattutto verso Napoli, città
nella quale il modo di vivere aveva numerose similitudini con il nostro. Mio
nonno era a Milano quando Mussolini è stato esposto a piazzale Loreto.
Non è che non vogliamo socializzare, anzi siamo molto socievoli, è solo che
Informale attivo
“È consuetudine, all’interno della comunità cinese, rivolgersi ai propri connazionali per
chiedere somme di danaro in prestito con le quali poter iniziare nuove attività imprenditoriali. Colui o coloro che sono al momento impossibilitati a elargire il favore “perdono la faccia”, cioè si appanna il loro prestigio. L’espressione “salvare la faccia” è molto usata e tenuta in grande considerazione. Si può comunque affermare che l’usanza del prestito ha sicuramente contribuito alla nascita così rapida e numerosa di attività commerciali. Più faccia
hai e più soldi possiedi e maggiori sono le possibilità di far carriera all’interno delle Associazioni cinesi. L’unico aiuto concreto che viene offerto dalle Associazioni è quello di aiutare le
persone che si trovano in difficoltà a far rientrare le salme di parenti defunti in Cina”. H.
Percezione della città
“In generale questa è una città accogliente con gli stranieri, perché c’è sempre stato turismo e flussi di stranieri: è una città abituata!
Nel centro storico ho notato un maggior numero di attività gestite da immigrati sia comunitari che non, tra l’altro spesso abusive. Si presenta così una situazione più caotica rispetto al passato anche se le Istituzioni dimostrano di essere più attive nel tentativo di favorire
l’integrazione interculturale. Pure gli italiani mi pare che abbiano mutato la percezione
del fenomeno immigrazione dando segnali di maggiore apertura e disponibilità”. H. L.
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Cina
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Filippine
Filippine
Associazione Immigrati Filippini
Via Sant’Agostino, 19
Presidente: Mario Nario Delfin
Fondatori: Divina Viaje Capalad - Presidente del Consiglio
degli Stranieri del Comune di Firenze; Agliberto Aquino - ex
Presidenta AIF; Josefino Nueva - membro del Consiglio Stranieri del Comune di Firenze e Consigliere dell’Associazione
e-mail: [email protected]
L’Associazione nel marzo 2003 aveva 24 soci, mentre adesso ne ha circa 600. La Comunità è molto unita, solidale e
religiosa e le informazioni e il sostegno sono soprattutto
trasmessi attraverso il passa parola dei gruppi e delle Associazioni. L’Associazione cerca di coinvolgere il Console,
che si trova a Roma, a venire a Firenze almeno 2 volte l’anno per ascoltare le problematiche della comunità.
Attività
- L’attività principale è quella di fornire aiuti, assistenza,
orientamento e informazioni.
- Corsi di italiano.
- Organizzazione di tornei di scacchi, bingo, basket e calcio. Spesso gli eventi avvengono alla Palestra di Legnaia
di via Filarete.
- Raccolta di firme per istituire un Consolato filippino a Firenze
Comfit – Comunità Filippina in Toscana
Via S.Iacopino, 3
Presidente: Renato Berganio
Referente: Arlena Routa – membro del Consiglio degli
Stranieri del Comune di Firenze
L’Associazione ha solo un anno di vita, ma è già in una rete strutturata di collaborazioni con le altre associazioni in
contatto con il Consiglio degli Stranieri.
Attività
- Sostegno e aiuto nelle varie necessità sociali e legali proprie di chi è appena arrivato.
- Attività di orientamento e formazione per la ricerca di lavoro.
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Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Aspetti culturali
Esiste un giornale filippino “Ampinoi” su cui vengono
scritti articoli dai membri dell’Associazione.
Associazione Filippini Indipendenza
Via del A. Pollaiolo, 73
Punto di ritrovo: Piazza Indipendenza, giovedì e domenica pomeriggio
Presidente: Ponciano Penuliar
Attività sportive
Organizzano tornei sportivi di basket e di pallavolo.
Gli eventi avvengono fondamentalmente in due palestre
di Firenze: Palestra di Legnaia - Palestra Paolo Valenti, Careggi. Le squadre sono composte da filippini che arrivano
anche da altre città di Italia per partecipare alle partite
della domenica. Inoltre sono referenti informali di un
gruppo che si ritrova in piazza Indipendenza il giovedì e
la domenica.
Gruppo European Filippino Friendship
Presidente: Alwin Bacus
Piazza Indipendenza
L’associazione organizza attività sportive di basket e di
pallavolo. Gli eventi vengono tendenzialmente organizzati nella palestra Paolo Valenti a Careggi.
Comunità Filippina di San Barnaba
Via Panicale / angolo via Guelfa
Presidente: Rolly Jimenea
Referenti spirituali: Suor Erlita Bautro, Padre Gianni Guida
Messa in filippino: giovedì fino alle h. 17.30 - domenica, h.
18.00 - 20.00
Ogni membro dell’Associazione ha una responsabilità e
una mansione specifica, chi si occupa di lavoro non si occupa dei documenti.
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Filippine
- Eventi culturali e ricreativi, attività sportive e concorsi di
bellezze regionali, per esempio Miss. Filippine in Toscana.
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Filippine
L’Associazione è un ventaglio che ne racchiude in sé tante
altre come il gruppo che si ritrova in Piazza Indipendenza
e presso la Chiesa di San Barnaba.
Attività
La Comunità cerca di essere una rete informativa per
quanto riguarda la ricerca di lavoro e la soluzione di problematiche legate ai documenti. Danno appoggio spirituale, morale e culturale. Dà vita ad iniziative culturali con
l’intento di essere una comunità visibile e con volontà di
partecipare alla vita della città.
Aspetti culturali
Nella chiesa di San Barnaba vengono organizzate celebrazioni, private e collettive, con cibo e musica, a cui partecipano filippini di tutte le generazioni. È un momento sociale e aggregativo molto forte.
- Libro “Via Jero” di Francisco José, tradotto da Pier Luigi
Ricciarelli: è un ro9manzo tradotto in 28 lingue ed è finalmente arrivato in Italia. Un testo indispensabile per conoscere la storia, la cultura, l’anima della popolazione dell’arcipelago filippino.
Storia della Comunità
“È una città tranquilla ed aperta. È da 25 anni che sono
qui, la mia integrazione è stata facile e anche per molti filippini, perché lavorano interni alle famiglie divenendone
parte. La religione comune è stata un elemento importante per conoscere i fiorentini ed entrare in contatto con la
gente del posto”. Yosefino N.
“Molti di noi, quasi tutti, lavorano nelle case e infatti è importante ritrovarci fuori e mangiare insieme piatti filippini,
perché spesso viviamo nelle case dove lavoriamo”. P.
“Prima, anni fa, era molto difficile avere una casa, adesso
molti hanno nel tempo trovato un appartamento, e abbiamo così la possibilità di ospitare qualcuno appena arrivato
per un pò di tempo. Ci aiutiamo molto. C’è molta solidarietà anche nell’aiutare a cercare lavoro”. Bernardo D.
“I giovani che arrivano a Firenze, chiedono soprattutto indicazioni per cercare casa. Quello del lavoro per noi è un
falso problema in quanto ci adattiamo a tutto e c’è una diversa predisposizione a svolgere lavori domestici. Con il
cambio della legge dell’86 sono cambiate le disposizioni
sul lavoro, per cui si è iniziato a svolgere mansioni diverse
oltre a quelle domestiche”. Yosefino N.
80
Proposte
“Si deve costruire una sede dell’intercultura dove
si incontrino e lavorino
insieme le varie Comunità. Essere più visibili e integrati nelle scelte che riguardano la città”. Y. N.
“Noi vorremmo uno spazio grande, perché altrimenti, tanti come siamo,
è normale che ci ritroviamo in p.zza. Il problema
è che l’inverno fa freddo,
ma soprattutto gli abitanti si lamentano e ci
denunciano perché facciamo confusione e uriniamo in strada. Avevamo anche fatto richiesta
di un bagno chimico, ma
non ce lo hanno mai dato e nei bar non ci fanno
andare. L’estate a noi ci
piace stare in p.zza però
sarebbe bello avere un
Circolo a nostra disposizione, perché l’inverno
come si fa!? Però ci vorrebbe un Circolo molto
grande per ospitare almeno 300 persone!
Vorremmo anche un posto dove poter cucinare
la roba nostra, mangiare
insieme, proprio perché
spesso noi mangiamo solo roba italiana nelle famiglie in cui viviamo!” P.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Iran
Iran
Associazione Italia Iran
Associazione Iraniani Residenti
Via delle Porte Nuove, 17
Collaborazioni con l’Associazione A.S.I.F.
Tel. 055 368019 - 055 3522228
Attività e aspetti culturali
“Le due Associazioni si occupano prevalentemente di
lingua, letteratura, cultura iraniana, ma anche di aspetti
legali e diritto civile.
Vengono organizzati nella sede: seminari e convegni,
corsi di informatica, corsi di sostegno e ripetizioni per
ragazzi di scuola, corsi di lingua iraniana, corsi di musica
con strumenti iraniani come il tar, il setar e il daf, oltre
al pianoforte.
Il sabato vengono fatti i corsi di lingua iraniana, comunque gli orari variano a seconda delle attività in programma e delle richieste dell’utenza.
La sede è frequentata da iraniani, ma non solo, anche
da tutti coloro che sono interessati a questa cultura e
lingua”. G.D.
A.S.I.F.
(Associazione degli Studenti Iraniani di Firenze)
Via delle Porte Nuove, 17
e-mail: [email protected] - [email protected]
[email protected]
http://asifirenze.blogspot.com
Attività
È una Associazione studentesca e culturale che ha come
scopo quello di riunire e coordinare tutti gli studenti
iraniani e dare loro un appoggio informativo e organizzativo. È composta da studenti volontari che mirano a
facilitare l’inserimento dei connazionali nella società
italiana e organizzare e promuovere iniziative per l’informazione e la divulgazione della realtà culturale e sociale iraniana ad un pubblico italiano.
A.S.I.F. organizza, in proprio o in collaborazione con altri Enti o Associazioni, eventi e manifestazioni quali
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Iran
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
convegni e conferenze, mostre, concerti, rassegne cinematografiche, corsi, seminari, feste e rievocazioni storiche e tradizionali persiane. Inoltre promuove iniziative
pubbliche di dibattito e la produzione autonoma di
pubblicazioni di carattere informativo e di riflessione.
Organizzano inoltre rassegne cinematografiche in
collaborazione con il Festival dei Popoli e presso Centri Culturali di Firenze come l’Ambasciata di Marte.
L’Associazione non ha fini di lucro e si sostiene solo
con le quote degli associati e con le sue attività.
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Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Iraq
Iraq
Referente degli iracheni a Firenze: Bushra Ibrahim
www.mesopotamiaonlus.it
Tel 055 8075314
Associazione Mesopotamia
Referente: Dr. Rachid
Sede: abitazione privata - 333 5780568
Attività
Si occupa di raccogliere fondi per bambini iracheni,
vittime della guerra e anche di ospitarli nelle strutture
sanitarie di Firenze e della Toscana per curarli.
- Ampliamento di progetti di assistenza per bambini:
gemellaggio tra strutture mediche di Baghdad e Careggi.
- Iniziative per approfondire i rapporti tra i due paesi.
Aspetti culturali
“I musicisti dell’Iraq sono molto bravi a simulare i rumori dei bombardamenti… il musicista Wassin Shem,
il regista coreografo Kassin Albayati. Sono artisti che
non appartengono alla Comunità di Firenze ma comunque sia hanno lavorato in Italia”. I.
Storia della Comunità
“Circa 80 persone di età media e superiore ai 40 anni sono quasi tutti arrivati in Italia nel periodo successivo alla guerra con l’Iran (1980-89) e precedente alla prima guerra del Golfo (1991). Le
donne complessivamente dovrebbero essere meno di 10. Non c’è un’organizzazione formale,
vera e propria, all’interno della Comunità.
Da quando è iniziata la guerra, nel 2003, sono state più frequenti le occasioni per incontrarci, anche se è passata la voglia di festeggiare perché tutti abbiamo laggiù dei familiari, e nonostante
ci siamo ben inseriti nella realtà fiorentina non possiamo fare niente per loro”. Bushra I.
83
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Libano
Libano
Associazione Studentesca Libanese “Arez”
Via Giovanni Da Cascia, 27
Presidente: Walid Mroueh
e-mail: [email protected]
L’Associazione è nata soltanto nel 2004 e conta 8
iscritti (tutti studenti e tutti uomini).
Nasce con l’intenzione di aiutare gli studenti libanesi
in tutte le loro dimensioni del vivere a Firenze.
Attività
- Sostegno nella ricerca di una casa, nella richiesta di
documenti. A questo proposito sono presenti annunci, con i dati dell’Associazione, presso l’Istituto di
Cultura Italiana in Libano, così gli studenti possono
contattarli ancor prima del loro arrivo in Italia.
- Organizzano, di tanto in tanto, delle gite per i soci.
- Sostengono gli studenti libanesi per tutto ciò che occorre loro a Firenze: ricerca di un alloggio, indirizzi
delle segreterie, delle Università, come ottenere una
borsa di studio, ecc.
Aspetti culturali
- L’Associazione, oltre ad attività di sostegno e solidarietà, si propone “in futuro di organizzare attività
culturali come serate, cene libanesi o attività sportive, per esempio un torneo di calcio per giocatori
non comunitari che possa favorire anche altre forme
di socializzazione”. Walid M.
- Organizzazione di viaggi tra i soci dell’Associazione
- Con una squadra di calcetto con il nome dell’Associazione hanno partecipato al torneo universitario. È
anche loro intenzione creare tornei di calcio per giocatori non comunitari da abbinare con cene etniche
Artisti
Alì Harkous: scultore, in Italia per specializzarsi.
84
Storia della Comunità
“A Firenze dovremmo
essere circa 250/300 persone, la cui maggior
parte si trova in Italia
per motivi di lavoro. Alcuni gestiscono attività
commerciali legate al
settore della ristorazione, altri si dedicano all’import-export. Gli studenti dovrebbero essere
circa 100 e il loro numero è incrementato soprattutto negli ultimi
2/3 anni”. M.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Associazione di Amicizia Italo-Palestinese
Sede legale: Viale Matteotti, 27
Sede informale: Circolo Arci 25 Aprile, via del Bronzino
Presidente: Mariano Mingarelli
Tel. 055 578418
http://www.amiciziaitalo-palestinese.org
L’Associazione persegue finalità di solidarietà sociale nel campo della tutela dei diritti individuali e collettivi.
L’Associazione, in particolare, ha come oggetto lo
sviluppo di iniziative culturali, politiche e di solidarietà atte a promuovere la conoscenza della cultura
del popolo palestinese e a realizzare, anche in cooperazione con le organizzazioni e le istituzioni palestinesi, interventi di solidarietà sociale in tutti i
campi inerenti lo sviluppo della persona umana a
favore della popolazione palestinese e concorrere,
per tale via, a promuovere e rafforzare il processo
di pace nella regione e consentire al popolo palestinese la propria libera e pacifica determinazione.
Attività e aspetti culturali
Gli intenti culturali dell’Associazione sono la diffusione del patrimonio archeologico e architettonico
della Palestina; la divulgazione di opere di scrittori,
poeti e artisti che lavorano in Palestina; l’organizzazione di mostre, rassegne cinematografiche, teatrali e musicali per far conoscere l’espressione artistica
tradizionale e contemporanea. Inoltre l’obiettivo,
attraverso convegni e dibattiti, è quello di dare una
reale informazione reale sulla vita del popolo palestinese.
85
Palestina
Palestina
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Comunità Islamica di Firenze e Toscana
Centro Culturale Islamico
Sede: Moschea, Borgo Allegri 64/66r
Presidente della Comunità Islamica Firenze/Toscana e
responsabile culturale della Comunità Palestinese:
Elzir Izzedin
e-mail: [email protected]
Il Centro Islamico è una Comunità religiosa non suddivisa in nazionalità.
All’interno si trovano anche: Associazione dei Giovani
Musulmani e Associazione delle Donne.
Attività
- Oltre alle attività di preghiera vengono realizzate
attività culturali.
- Lezioni sul Corano, la lingua araba e le tradizioni
È una iniziativa nata per i bambini, ma poi si è estesa
ai giovani e alle donne. I corsi si tengono la domenica e il giovedì.
- Sostegno per i documenti, la casa e il lavoro.
- Incontri anche al Circolo Arci “25 Aprile” e al Centro
Interculturale di via Faenza.
Aspetti culturali
Il Centro Culturale Islamico organizza al suo interno la
vendita di libri:
giovedì, h. 15.00 - 17.00; venerdì, h. 14.00 - 15.00;
domenica, h. 10.30 - 12.30
Storia della Comunità
“Firenze è aperta, negli ultimi anni sono cresciute l’informazione e il dialogo. Il dialogo tra le varie realtà è fondamentale.
I miei figli hanno avuto tanti episodi belli, con i compagni,
le insegnanti. Sempre con buoni rapporti. Invece altri musulmani hanno avuto anche esperienze negative, come
prese in giro per il nostro abbigliamento femminile.
Comunque c’è solidarietà e anche le donne qui a Firenze
stanno accettando il nostro abbigliamento e rispettano la
nostra cultura, l’educazione che diamo ai figli, quello che
mangiamo, ecc…
Bisogna distinguere due cose: la religione è una cosa, la
cultura un’altra”. S.
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Proposta
“Ci vorrebbero dei posti
per permettere gli incontri tra tutte le culture. Posti aperti, soprattutto per conoscere le
varie lingue, culture,
tradizioni e religioni,
per far conoscere ad altre comunità percorso
personale, contaminandosi tra le culture, conoscersi e imparare le diversità. Bisogna che ci
siano informazioni giuste, corrette e anche
nelle scuole insegnare le
diverse religioni in modo che anche i bambini
non ragionino per stereotipi negativi. Scambio di lingue e tradizioni
religiose, così che ci si
conosca e non ci siano
più pregiudizi o cattiva
informazione”. E.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Segreteria: Via L. C. Farini, 4
Rabbino Capo: Rav Dott. Joseph Levi
Segretario: Emanuele Viterb
Tel. 055 245252 fax: 055 241811
e-mail: [email protected]
Orario di apertura: domenica e venerdì, h. 9.30-12.30
La presenza ebraica a Firenze può essere fatta risalire fino all’epoca romana, ma è soltanto dal XIV secolo che si
hanno i primi documenti sugli ebrei nel territorio della
Repubblica fiorentina. Le organizzazioni ebraiche a Firenze sono: A.D.E.I.-W.I.Z.O., Arevim, Associazione Amici
del Museo, Associazione Italia-Israele, Associazione Opera del Tempio Ebraico, Benè Akiva, Bené Berith, C.G.E.
(Centro Giovanile Ebraico), Centro Sportivo Maccabi,
Fondazione per la Biblioteca, Fondazione “Primo Levi”,
Gruppo di Studi Ebraici “Lamed”, Gruppo di Studi Storici
sugli Ebrei in Italia, Gruppo Sionistico, Keren Hayesod,
KKL, TARIAG (attività sociali svolte in lingua inglese). Le
organizzazioni hanno il recapito presso la Segreteria
della Comunità Ebraica di Firenze.
Attività
Tutti gli enti ebraici organizzano nel corso dell’anno varie manifestazioni culturali (conferenze, seminari, mostre), sociali (pranzi, feste) e tradizionali. La Segreteria è
a disposizione per fornire informazioni in merito ai seguenti servizi: accesso agli Archivi e alla Biblioteca, asilo,
baby-parking, cimitero, mikvé, moel, talmud torà. La Sinagoga di Firenze è aperta per visite turistiche guidate
all’interno del Tempio e al Museo Ebraico, con spiegazioni sulla storia della presenza ebraica a Firenze.
Aspetti culturali
Il Museo Ebraico di Firenze: al primo piano della Sinagoga è stato allestito il Museo Ebraico di Firenze, una
esposizione storico-artistica che ripercorre in una rapida carrellata i momenti più importanti della storia degli ebrei a Firenze e presenta gli esempi più significativi
di arredi orafi e tessili che costituiscono il patrimonio
artistico della Comunità. Il Museo è stato fondato dagli
“Amici del Museo Ebraico di Firenze”, una Associazione senza fini di lucro che ha oggi lo scopo di contribuire al mantenimento dell’esposizione e ad incrementare
la raccolta del materiale storico-artistico.
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Comunità Ebraica
Comunità Ebraica di Firenze
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Russia
Russia
Associazione Italia Russia
Via S. Spirito, 41. Palazzo Rinuccini
Referenti: Dr. V.Salvini e Dr. G.Tozzetti
Tel. 055 294220
e-mail: [email protected]
www.firus.it
Orario di apertura della segreteria: tutte le mattine
dal lunedì al venerdi, h. 10.30 - 13.00.
Da settembre a ottobre, iscrizioni anche il sabato mattina.
Attività e aspetti culturali
- Servizio informativo su come e dove fare i documenti.
- Mediazione culturale ed interpretariato per i soci, per
preparazione esami e tesi di laurea.
- Corsi e seminari di lingua russa (principianti, elementare,
intermedio, avanzato, traduzione, perfezionamento).
- Viaggi studio in Russia.
- Biblioteca con oltre 3000 testi, videoteca, audioteca
per soci: materiale in lingua originale con consultazione gratuita per i soci.
- Conferenze, presentazione libri, lettura poesia, laboratorio di canto e teatro.
- Laboratorio teatrale con rappresentazioni di opere
russe in lingua italiana o russa.
- Collaborazione con l’Associazione Firenze Mosca che
si occupa degli studi sulla Firenze rinascimentale.
Artisti
Yurij Olsansky, regista teatrale russo.
Aleksandr Pirodan, maestro del coro chiesa russa ortodossa.
Olga Voznessenskaya, cantante lirica chiesa russa ortodossa.
88
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Associazione Sportiva Dilettantistica
Srilankan Sport Club Firenze
V.le Petrarca, 116
Presidente: Tholanthuduwa Siriwar Danage
Referente: Saman Perera - membro del consiglio degli
stranieri del Comune di Firenze
Una volta al mese si tiene la riunione dei 15 membri
del Consiglio.
Una volta l’anno si tiene l’assemblea di tutti i soci.
L’associazione ha collaborazioni con altre Associazioni
e comunità di Firenze: Filippine, Arci, Ass. Aiuto Sri
Lanka e Ass. Sri Lanka in Toscana, con il Senegal nella
gestione di un banco alla Mostra dell’Artigianato.
Attività
L’Associazione si dedica esclusivamente allo sport e all’organizzazione di eventi e campionati sportivi.
Uno dei giochi tradizionali dello Sri Lanka è il criquet
che spesso viene praticato a Campo di Marte ed alle
Cascine la domenica.
Per la festa del Copodanno ad aprile vengono organizzati tornei sportivi al Centro Sportivo degli Assi.
Associazione Sri Lanka in Toscana
Via Mercadante 2/b
Punto di ritrovo: via Carlo del Prete,10 presso l’Associazione Buddista dello Sri Lanka
Referente: Ajith Kariyawasam - e-mail: [email protected]
Presidente: Ajith Kariyawasam - segretario del Centro
Buddista Samadhi di Firenze - membro del Consiglio
degli Stranieri del Comune di Firenze.
Attività
- Forniscono aiuti per i documenti e per il loro rinnovo; seguono inoltre le pratiche necessarie per il ricongiungimento familiare.
- Sostengono nelle controversie che riguardano il diritto
del lavoro: in questo ambito danno informazioni, aiutano nelle traduzioni dei documenti necessari e offrono consulenza legale tramite degli avvocati italiani.
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Sri Lanka
Sri Lanka
Sri Lanka
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
- Collaborano con la CGIL di B.go dei Greci.
- Si occupano, nonostante il difficile periodo dal punto di vista economico, di far incrociare le domande e
le offerte di lavoro nel settore delle collaborazioni
domestiche.
- Si occupano, tramite l’Ambasciata, del rimpatrio delle salme, dell’organizzazione dei funerali e di una
raccolta di fondi per le famiglie in lutto.
- Organizzano attività sportive e tornei.
Aspetti culturali
“Per far conoscere la nostra cultura, due o tre volte
l’anno organizziamo delle feste dove si possono ascoltare e ballare le nostre musiche tradizionali. Organizziamo anche serate che affrontano temi politici del
nostro paese come per esempio i rapporti interni tra
le varie etnie, culture e religioni in particolar modo
con i Tamil”. A. K.
Associazione Buddhista dello Sri Lanka
“SAMADHI VIHARAYA”
Via Carlo del Prete, 10
Referente: Rev.Dodandeniye Nandasiri Thero
Tel. 055 4377833
e-mail: [email protected]
Orario preghiere: mattina h 6.00-7.00, sera h. 19.00-20.00.
Giovedì: h. 19.00-20.30 meditazione buddista aperta a
tutti. Domenica dalle h. 16.00 - 18.30: dialogo interreligioso, fino alle 20.00 preghiera con meditazione.
Attualmente l’Associazione conta circa 100 soci e vede
la presenza, oltre che di cittadini cingalesi, anche di altre nazionalità, di religione buddista. Le persone che
ruotano attorno all’Associazione sono solo circa
300/400, anche perché i cittadini cingalesi non sono abituati a far parte di un’Associazione. Si rivolgono, con le
loro attività, a tutti i cittadini dello Sri Lanka, anche di
religione differente come i musulmani e i cattolici.
Attività
- Domenica h. 11.00 corsi di danza; h. 14.00 corsi di
danza per bambini; h. 16.00-18.30 corso di lingua inglese; h. 17.00-20.00 preghiera con meditazione
- In ambito sociale organizzano, attraverso i volontari
90
Sportello immigrati
Cgil
Borgo dei Greci, 3
50122 Firenze
Tel 055 27001
Network delle associazioni
dell’Associazione, raccolte di fondi, utili per quando
si presentano delle emergenze.
- Sostegno nelle pratiche legali. A questo proposito
hanno contatti con l’Ambasciata di Roma, nella ricerca di un lavoro e nella ricerca di un alloggio.
- Tra le attività socioculturali figurano corsi di danze
tradizionali per uomini, donne e bambini, corsi di
lingua, cultura e storia cingalese per bambini nati in
Italia, oltre a corsi di inglese.
- Organizzano delle cene e dei pranzi dove ciascuno
dei partecipanti porta qualcosa, visto che per motivi
religiosi questi appuntamenti culinari non possono
essere proposti a fini di lucro.
- L’attività più importante è quella relativa al dialogo
Interreligioso a cui l’Associazione dedica il pomeriggio della domenica.
Aspetti culturali
“L’intercultura viene fraintesa e vista soltanto come
scambio e incontro di danze e musiche tradizionali, ma
in realtà dovrebbe comprendere anche le arti, la storia,
la filosofia, la letteratura e la religione”. Rev. D. N. T.
Ass. Sri Sumithuru Lanka - Aiuto Sri Lanka
Senza sede
Punto di ritrovo: in case private una volta ogni due mesi.
Referente: Kudellage Rupasri Fernando
Attività
- Raccolgono a Firenze contributi economici che poi mandano in Sri Lanka per aiutare le persone in alcuni problemi basilari: alimenti, vestiario, accesso all’istruzione,
costruzione di scuole, abitazione, sanità e lavoro.
- Ultimamente hanno spedito un piccolo fondo in Sri
Lanka per sostenere la costruzione di un asilo nido.
Artisti
Ranga Prabath, musicista.
Tanly Hewadevage, musicista e cantante.
Gruppo Samadhi, danze tradizionali.
Gruppo Satsara, musiche tradizionali.
Ujith Prasannna, pittore.
Madou, pittore.
Wiliam Kotuwegedova, poeta.
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Sri Lanka
Nuova
Cittadinanza
Sri Lanka
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Sunileheuagamage, pittore.
Ranga Weerakoon, danzatore/insegnante di danza.
Sunil Hewagamage, pittore. Ha partecipato alla mostra del Consiglio degli Stranieri nel 2005 al Parterre.
Associazione comunità cattolica
Chiesa di Sanpiergattolino, via Romana 40
Presidente: Don Alex
Vicepresidente: Loid
Segreteria: Irò
e-mail: [email protected]
Te. 333 9248323
Attività
È un’associazione composta da 12 persone che coordinano le varie attività della comunità cattolica e orga-
Progetto: Parla Mondo
Regione Toscana
055 48 88 00 dal lunedì al
venerdì dalle h. 10.00 alle
18.00.
Tutte le informazioni sulla
normativa relativa all’immigrazione Interpretariato telefonico e su appuntamento.
www.rete.toscana.it/sett/
polsoc/parlamondo/index.htm
www.attivarci.it - [email protected]
Storia personale
“Nell’89 lavoravo in una famiglia in un posto di campagna molto isolato. Mi venne una
forte otite, ma i proprietari di casa non mi portarono all’ospedale né mi procurarono le
medicine. Piangevo tutte le notti e da lì in poi ho capito che dovevo ribellarmi e migliorare la mia vita.
Ora sono membro del Consiglio degli Stranieri e un punto di riferimento per le persone
che arrivano dal mio Paese. Cerchiamo di creare più agevolazioni possibili, per superare
il momento critico di arrivo e di approccio con un Paese nuovo”. S. P.
“Sono qua da 18 anni, con grosse difficoltà iniziali con la lingua; avevo problemi di timidezza e non avrei mai creduto di costituire un’Associazione. In Italia ora c’è più libertà e
non ho avuto più paura a relazionarmi”. N.
“Io sono cresciuto qua, sono arrivato quando avevo 18 anni. Mio fratello mi ha fatto venire qui. Poi lui è partito dopo 5 mesi, è andato in America, e io sono rimasto solo. Vivevo con questa coppia di anziani signori. La notte io piangevo, e loro mi hanno sentito.
Mi dicevano non piangere siamo noi la tua famiglia qui. Avevo 18 anni.
A Firenze si vive bene, in altre città si sta’ peggio. Ora ho due figlie, una nata in Sri Lanka e una nata qui due mesi fa. Non ho mai studiato italiano, sono arrivato e subito ho
lavorato in una famiglia”. S. P.
“Quando sono arrivato nel ’91 avvertivo pensieri negativi nei confronti degli immigrati
da parte dei fiorentini, mentre col passare del tempo i rapporti tra italiani ed immigrati,
e tra gli stessi cittadini stranieri, sono andati migliorando.
Sono arrivato a Firenze con la promessa di un lavoro fattami da un cittadino italiano,
ma quando sono arrivato in città non è stata poi mantenuta. Perciò ho incontrato delle
difficoltà, soprattutto all’inizio, in un Paese con lingua, religione e cultura diverse.
Un’altro episodio spiacevole è stato l’ascoltare parole cariche di razzismo pronunciate
verso di me. Ho avuto poi, comunque sia, ottimi rapporti con alcune insegnanti della
Madonnina del Grappa e in generale le relazioni con gli italiani e gli altri immigrati sono nettamente migliorate.” Ajith K.
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Network delle associazioni
nizzano, all’interno dei locali della chiesa, riunioni circa due volte al mese.
- ogni domenica dalle h 10 alle 11.30 viene fatto il
corso di inglese, e successivamente di catechismo.
- ogni domenica nei locali della chiesa di via di S. Spirito 4, dalle h. 14.00 alle 16.00, vengono organizzati
corsi di ballo dello Sri Lanka.
Per informazioni contattare Irò [email protected]
Storia della Comunità
“La maggior parte dei cingalesi vive nel Quartiere 1, in centro, nella zona di Santa Maria
Nuova, ma anche nei Quartieri 5 e 2.
Siamo 900/1000 residenti, 200 non residenti e 100 senza documenti.
Gli abitanti dello Sri Lanka si suddividono in tamil, cingalesi, mussulmani.
Nella provincia di Firenze siamo circa 2500 e rispetto al passato è osservabile una maggiore
apertura verso l’esterno da parte della nostra comunità oltre ad una maggiore collaborazione con le Associazioni di volontariato. Il 60% della comunità cingalese lavora come collaboratori domestici, poi ci sono anche operai e autisti. La maggioranza dei nostri immigrati è
comunque costituita da donne”. Ajith K.
“Più di mille gli immigrati regolari in ordine decrescente di religione buddista, cattolica e
musulmana. Negli ultimi due, tre anni è aumentato il numero degli uomini, molti dei quali
lavorano come domestici, idraulici, meccanici, imbianchini, muratori e nell’ambito della ristorazione”. D.N.
“La nostra Comunità organizza spesso momenti di ritrovo, con tutte le caratteristiche e le
usanze in base al contesto, ma rimane presente il piacere di stare insieme.
Le motivazioni sono varie, dai compleanni, alle varie celebrazioni, affittando le sale di circoli Arci, come il Progresso di via V.Emanuele, il circolo Bancinelli, via di Ripoli, al Circolo 25
Aprile, via Bronzino, o per eventi più grandi anche la Flog.” S.P.
Informale attivo
“Dalla primavera ci ritroviamo per pic-nic all’aria aperta la domenica, giorno libero per chi è
badante o domestico, spesso ai giardini del lungarno Pecori Giraldi.
In questo modo c’è un semplice scambio di informazioni su tutte le problematiche che possono essere simili e non si avverte troppo la sensazione di distacco o di solitudine”. Sinhara
Mudalige P.
Proposte
“Molte associazioni organizzano tornei sportivi senza però avere un posto stabile per allenarsi. Ci sono buoni propositi ma non ci sono fondi e spazi. Inoltre sarebbe importante avere una sala per fare concerti, uno spazio per raccogliere fondi “. R.
“Abbassare il livello di conflitto, chiedendo, al momento della costituzione di uno spazio interculturale, a tutte le Associazioni e Comunità il proprio parere”. D. N.
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Sri Lanka
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Brasile
Brasile
Associazione Axè Capoeira Europa Brasile
Referente: Maestro Boca Nua
www.capoeirafirenze.com
e-mail: [email protected]
Tel. 055 577375 - 347 3393296
Artisti
Luiz e Lindeth: scenografi brasiliani per il Carnevale.
Sarte brasiliane per i vestiti e le acconciature di Carnevale.
Hanno partecipato ad una mostra organizzata dal Consiglio degli Stranieri nel 2005 al Parterre, Marcelo Rosales e
Adroaldo Selistre, due pittori.
Patricia Morandini: cantante lirica dell’Associazione Acebra.
Gruppo artistico internazionale “Golden Brasil”: musiche e
danze brasiliane.
Gruppo artistico di “Batukada brasiliana”, presso Ambasciata di Marte, martedì h. 19.00 - 21.00.
Palestre
- Palestra Squash - via Empoli 16 - Firenze; lunedì-martedìmercoledì-giovedì dalle h. 21.00 alle 22.45
- Palestra S. Niccolò - via S. Miniato 6 - Firenze; mercoledì e
venerdì dalle h. 16.00 alle 18.00 e dalle h. 21.00 alle 23.00
- Palestra Verdi - via Monteverdi zona San Jacopino - Firenze; lunedì dalle h. 19.00 alle 20.00; mercoledì dalle h.
19.00 alle 21.00.
Attività sportive
I brasiliani praticano sport soprattutto la domenica alle Cascine. Organizzano corsi di Danza, Capoeira e Batukada in
varie palestre, centri culturali e scuole fiorentine.
Organizzano una volta l’anno il Campionato Internazionale di Capoeira al Palazzetto dello Sport di Firenze.
Capoeira per me è saper unire la forza all’armonia, il rispetto alla grinta e il canto alla poesia creando in queta maniera
un grande cerchio chiamato Ronda dove ogni Capoerista
può esprimere al meglio ogniuna di queste caratteristiche
accentuando l’energia positiva della Ronda equilibrando
forza, grinta e poesia
Maestro Boca Nua
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Storia della Comunità
“Non c’è una sede di incontro della Comunità,
che è ancora abbastanza
disgregata. Solitamente i
brasiliani vengono in Italia per lavorare qualche
anno e poi tornano nel loro paese. È una Comunità
che si relaziona molto con
se stessa e poco con le altre. La festa, la musica e la
danza sono forti caratteristiche, infatti i maggiori
punti di incontro sono intorno alle scuole di Capoeira, ai ristoranti, ai
luoghi di musica e ballo,
al Parco delle Cascine e
per i Batezados.” D. S.
Storia personale
“Un aspetto importante
di Firenze è che è una città sempre più aperta al
mondo, 33.000 stranieri
presenti. Si vede negli
autobus, nelle scuole per
le strade e nelle p.zze. È
bello vedere tutta questa gente”. D.S.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Ass. Circulo Cultural Los Andes Firenze-Chile
Presidente: Alvaro Retamal
Segreteria: Rodriguez Gloria
e-mail: [email protected], [email protected]
Tel. 055 71658
L’Associazione si sostiene attraverso l’autofinanziamento.
A Firenze sono circa 50 persone. L’Associazione è nata
nel 1994
Attività
- Servizio di orientamento generico per i nuovi immigrati.
- Vorrebbero creare una pubblicazione sull’Associazione e stanno lavorando per far nascere una Confederazione delle Associazioni Cilene in Italia.
- Organizzano attività ricreative per Natale e per altre
festività presso un centro di accoglienza, in S. Spirito.
Aspetti culturali
Hanno organizzato un concerto di musica cilena a
giugno del 2005, proiettato il film “Machuca” all’interno della rassegna di cinema sudamericano, presso
il Circolo Arci Vie Nuove in viale Giannotti.
Inoltre realizzeranno, in collaborazione con altre Associazioni, una conferenza sui Murales in America Latina.
Sulla rivista semestrale “Atahualpa” vengono trattate
tematiche riguardanti il Sud America, ed è previsto
uno spazio per l’Associazione cilena Circolo Cultural
Los Andes.
Storia della Comunità
“Siamo in maggioranza cattolici, una nostra peculiarità è l’attenzione particolare che abbiamo per il culto dei santi specialmente Pietro e Paolo.
Non c’è stata fusione tra la religione cattolica e quella indios perciò non ci sono state contaminazioni e quindi il nostro modo di interpretare il cattolicesimo è molto simile a quello italiano. Delle 17 etnie indigene originarie ne sono sopravvissute solo 3, le altre sono state sterminate dalla popolazione cilena di origine europea dopo l’Indipendenza dalla Spagna.
A Firenze non ci sono, per quanto io sappia, attività commerciali gestite da cileni.
Nella grande distribuzione si trovano vini e alcune varietà di frutta provenienti dal Cile”. A. R.
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Cile
Cile
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Colombia
Colombia
Associazione Pro-Colombia
Via Attavante, 5 - presso Stazione di Confine
Presidente: Rocio Restrero
L’obiettivo è la divulgazione della cultura colombiana
in Italia.
“Siamo invisibili e disgregati, ma quando ci riuniamo
siamo tanti e uniti. Siamo ancora una Comunità in
embrione, ma vorremmo costruire attività nell’artigianato, eventi commerciali, culturali che siano aperti e
visibili”. H.H.
Attività
- Tutela dei diritti dei colombiani nel territorio
- Orientamento al lavoro
- Diritto alla salute
- Orientamento e sostegno nelle questioni burocratiche
- Riconoscimento dei titoli di studio
- Squadra di calcio “Polisportiva La Colombia”
Attività culturali
L’Associazione Pro-Colombia si occupa di organizzare
feste ed eventi a tema, in collaborazione con altre Comunità straniere di Firenze, presso i Circoli Arci, il
Mercatino Multiculturale ed altri luoghi di socialità.
“Vengono organizzati spesso eventi culturali, la coordinatrice è Patrizia, il ballo è gestito da Maria, la musica da Ector Lubrano e il dj è Cesar Martignoli”. R.
Associazione Colombianos in Toscana
Via Attavante, 5 - presso Stazione di Confine
Referente: Honoris Huertas
e-mail: [email protected]
Tel. 055 26297237
Attività
- Rete di solidarietà e di informazione giuridica, legale, di orientamento nella città, anche tramite l’Arci.
- L’Associazione si occupa di creare una rete tra tutte
le Associazioni e i singoli colombiani sparsi nella Toscana. Si tengono in contatto per gli eventi importanti e per le informazioni.
96
Sportello Altro Diritto
Anci Toscana
“L’altro diritto - Centro di
informazione giuridica”
Tel. 055 2769784
pre-istruttoria sulla richiesta della carta di soggiorno.
Sostegno per i contatti con
la questura.
www.altrodiritto.unifi.it/a
dirmigranti
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Via Vespasiano da Bisticci 1a
Referente: Mario Navarrete Niño
e-mail: [email protected]
[email protected]
http://www.arca.net/mall/navarrete
Non hanno un referente nel Consiglio degli Stranieri
del Comune. Organizzano con difficoltà le attività,
per mancanza di soldi. Sono più o meno 500 persone
e non hanno uno spazio dove operare.
Fino ad ora si ritrovano nelle case, nelle scuole di
danza, ai ristoranti che promuovono musica e cibi latino americani.
Attività
- Informazioni di orientamento per chi arriva in Italia. Una delle maggiori richieste è relativa all’orientamento sulla documentazione legale.
- Informazioni e sostegno per la ricerca del lavoro e
nel settore giuridico.
- Spesso indirizzano le persone al Sindacato Cgil, al
dipartimento delle donne.
Aspetti culturali
- Programma su Novaradio (la radio dell’Arci) la domenica alle h 18:00, “Pueblo Latino”, condotto da Mario Navarrete
Niño: “la radio è un mezzo di comunicazione per tutti, chi
cerca lavoro, contatti, una veloce forma di informazione”.
- Organizzazione di eventi legati all’arte e alla cultura,
con molti musicisti e scrittori, soprattutto per raccogliere fondi per le emergenze in Colombia.
Associazione Colombia Es
Presidente: Maritza Garces
e-mail: [email protected]
www.colombiaes.org
L’Associazione è nata il 6 febbraio 2005 in occasione
del “carnevale fiorentino nel mondo. L’Associazione
ha attualmente una convenzione con l’università degli Studi di Firenze, che provvederà all’organizzazione di stage di giornalismo per i propri studenti, i
quali avranno la possibilità di collaborare, all’interno
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Colombia
Comunidad Cultural Colombiana
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Colombia
di una redazione di professionisti, alla stesura del
giornale telematico dell’Associazione
Attività
L’obiettivo principale dell’Associazione è far conoscere la cultura colombiana alla città di Firenze.
L’Associazione collabora per l’organizzazione del Carnevale con l’Humanitas di Scandicci, la Casa del Popolo Arci
di Vingone, il Teatro Puccini, il Circolo Arci Il Progresso.
Il proposito dell'Associazione è quindi proprio quello di riconvertire l'esperienza e la pratica di vita accumulata dai
componenti dell'Associazione in un valido sostegno e in
un punto di riferimento per tutti quegli uomini e donne
di origine latino-americana che si trovano in difficoltà.
Attività sportive
Squadra di calcio colombiana che si ritrova alle Cascine.
Al parco delle Cascine vengono organizzati molti incontri e tornei di calcio dalle varie comunità straniere
soprattutto sudamericane. Spesso il torneo di calcio
viene realizzato anche al Campo Sportivo “La Trave”,
vicino a via Baracca.
Proposta
“Vorrei un luogo dove fare esposizioni di autori e artisti stranieri, dove poter organizzare eventi musicali folkloristici e dei vari Paesi, per esempio la musica colombiana è molto diversa dalla vostra e anche tanto sconosciuta qua a Firenze”. R.
“Trovare qualsiasi cosa che assomigli al proprio paese dà come una sensazione di accoglienza maternale. I sentimenti più antichi ritornano anche parlando la lingua, gustando i cibi. Il fatto di non avere un punto di riferimento fisico è una cosa molto grave. Anche gli Italiani a New York avevano Little Italy”. M.N.
Storia della Comunità
“Ci sono molte persone legate al mondo artistico, i cui lavori si uniscono nell’organizzazione del Carnevale Multiculturale della città. Uno dei gruppi di danza più strutturato,
che ruota intorno ad una scuola, si trova a Scandicci. Il lavoro oltre che di danza è anche
di preparazione delle tematiche, dei carri, dei costumi, e coinvolge più persone nella
realizzazione del progetto.” M.N.
“Siamo invisibili, siamo un embrione, ma stiamo cercando di portare avanti un lavoro di
visibilità nell’artigianato, nell’arte, nel commercio. Piano piano stanno emergendo a Firenze le realtà del popolo colombiano. Con attività culturali e manifestazioni artistiche
stiamo cercando di mostrare quali sono gli aspetti della nostra cultura, che spesso nello
stereotipo è solamente legata al narco-traffico e alla delinquenza” H.
98
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Associazione di Amicizia Italia Cuba
Via di Ripoli, 201
Referente: Vietto Graziella
e-mail: [email protected]
Orario di apertura: da martedì a giovedì, h. 21.00 - 23.00
L’Associazione è nata nel 1975, ben 16 anni dopo la rivoluzione del ‘59, per volontà di alcuni Enti Pubblici
tra i quali il Comune di Scandicci con l’appoggio dell’Ambasciata Cubana di Roma.
Lo scopo principale dell’Associazione era quello di far
conoscere Cuba e i Cubani in Italia.
“In questi anni sono così cambiate le nostre finalità
che sono passate dall’interscambio culturale alla solidarietà, alla raccolta di medicine e di apparecchiature
medico-sanitarie. Proprio in questi stessi anni sono arrivate persone di nazionalità cubana in Italia soprattutto donne sposate ad italiani e l’Associazione ha
cambiato nuovamente volto.
L’Associazione ad oggi ha circa una settantina di sedi,
sparse un po’ in tutta Italia e 6.000 soci.
Ogni Regione italiana è gemellata con una Provincia
di Cuba, Firenze lo è con la Provincia di Matanzas,
Provincia essenzialmente agricola chiamata l’Atene di
Cuba per le sue bellezze artistiche.
Nel 2005 i soci sono circa un centinaio, ma le persone
più atti in modo saltuario”. G.V.
Attività e aspetti culturali
- Come attività fisse ci sono i corsi di ballo moderno, corsi di ballo cubano, salsa, rumba tenuti da un ballerino,
cantante e musicista. Il prossimo anno vorrebbero tenere anche corsi di salsa per bambini.
- Corsi di cucina e cocktail.
- Rassegne di cinema e mostre.
- Organizzano due cene l’anno: una per il solstizio di primavera e l’altra a settembre durante la quale vengono
presentate le iniziative per il nuovo anno sociale
- Serate cubane spesso organizzate nel Mugello presso i
circoli Arci,dove vendono prodotti artigianali di Cuba
riportati dai loro frequenti viaggi.
Cuba
Cuba
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Cuba
- L’Associazione, stampa un giornale, “El Moncada”, che
invia a domicilio a tutti gli iscritti dell’Associazione.
Servizio Immigrazione
Info-point
Via Pietrapiana 53 III piano (ingresso anche da Via
Verdi)
[email protected]
Il Servizio Immigrazione è
dedicato a cittadini italiani e stranieri non comunitari, agli uffici dell’Amministrazione comunale,
agli operatori del settore,
a tutti coloro che siano interessati al tema.
Informazioni su: normativa dell’immigrazione in
Italia, servizi di integrazione sociale,sedi degli sportelli informativi,educazione all’intercultura, salute,scuola e molto altro.
Proposte
“Una sede per tutte le Associazioni, anche a rotazione, con spazi comuni, sala conferenze,
forse un luogo interessante a questo proposito potrebbe essere l’area di S. Salvi”. J.
Storia della Comunità
“La Comunità cubana a Firenze è composta per il 95% da donne. I Cubani hanno sempre difeso e valorizzato le loro origini che sono poi una miscela di cultura africana (Angola, Nigeria), creola, Santeria cubana e cattolica. Particolare attenzione per S. Antonio e S. Lazzaro il 16 dicembre. La Santeria è una forma di sincretismo tra la religione
cattolica imposta dai colonizzatori spagnoli e l’animismo degli schiavi importati dall’Africa soprattutto dall’Angola e dalla Nigeria. Per poter continuare a praticare la loro
religione animista questi ultimi hanno fuso i loro dei con i santi cattolici. Ciascuno degli dei africani ha quindi un equivalente nella religione cattolica. I riti vengono celebrati in chiesa, ma i cubani generalmente pregano davanti all’altare di famiglia all’interno della propria abitazione”.V.G.
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Nuova
Cittadinanza
Storia personale
“A Firenze mi pare di
notare difficoltà di integrazione pure per gli
studenti meridionali che
si trovano in città. Mi capita che quando salgo
sull’autobus le persone
mostrino di aver paura
che io le borseggi. In generale gli ecuadoregni
non hanno problemi
con autorità.
Ricordo che appena arrivato a Firenze, un taxista invece di farmi fare
solamente un chilometro, mi portò furbamente a fare un giro panoramico dell’intera città!”. U. O.
Ecuador
Associazione Mitad del Mundo
Chiesa del Pellegrino, via Bolognese 50
Presidente: Daniel Torres
e-mail: [email protected]
L’Associazione è nata da poco e ancora non ha un’organizzazione organica e funzionale.
I membri sono rintracciabili il giovedì e la domenica
presso la sede dell’associazione e organizzano spesso
eventi in collaborazione con il Quartiere 5.
Attività
- Assistenza legale per la compilazione di documenti e
informazioni sull’assistenza sanitaria.
- Organizzazione di feste ed eventi sportivi.
- Creazione di un gruppo di ballo e di musiche tradizionali e gruppo di cucina tipica.
Attività sportive
L’Associazione Mitad del Mundo collabora con il
Quartire 5 e altre Associazioni del Sud America, per
organizzare un torneo di calcio solitamente ai giardini del Nuovo Pignone a marzo e luglio.
Artisti
Disegnatori ambulanti, in via Panzani e in p.zza della
Repubblica.
Atelier di pittori, in p.zza San Lorenzo.
101
Ecuador
Proposta
“Rendere più accoglienti parchi pubblici magari con la presenza di servizi igienici.Per esempio
la domenica, soprattutto d’inverno, manca
uno spazio chiuso dove
poter fare giochi di sala. Potrebbe essere un
luogo di incontro tra
culture, e le animazioni
potrebbero essere a turno guidate dalle varie
comunità”. U. O.
Network delle associazioni
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Perù
Perù
Comunità Peruviana
Via V. Bertelli, 10
Presidente e referente: Lina Callupe
Tel. 055 609244 - 339 3921837
Attività
L’Associazione è in contatto con Enti Istituzionali che offrono informazioni aggiornate sulle leggi e le normative
relative all’immigrazione. Successivamente l’Associazione
comunica e informa i cittadini peruviani a Firenze sulle
leggi attuali attraverso comunicati e bollettini. Infatti i
membri distribuiscono le informazioni realizzando un
consistente volantinaggio nei luoghi frequentati dalla Comunità, come il Parco delle Cascine, la Stazione e i centri
sportivi.
Un’altra attività consiste nel sostegno e nell’aiuto di peruviani, soprattutto di quelli che non hanno un permesso regolare, nella ricerca di lavoro grazie ad un efficace orientamento e ad un accompagnamento individuale.
L’Associazione è in rete con altre Comunità straniere nella
progettazione di eventi. Ad esempio nel mese di febbraio
partecipano al Carnevale che viene organizzato nel centro
della città in collaborazione con il Comune, e nei giorni
che vanno dal 23 al 28 febbraio sostengono la programmazione di serate all’Ippodromo, a cui partecipano persone provenienti da Paesi di tutto il mondo.
L' Associazione svolge anche attività di volontariato, per
esempio attraverso l'assistenza a i malati terminali o agli
anziani. Inoltre si occupa di problematiche relative all'immigrazione, organizzando attività sia di sostegno e solidarietà che ludiche, insieme alle Istituzioni e alle Associazioni del territorio.
Associazione Viva il Perù
Senza sede
Referente: Lara Avila Rosa
Tel. 055 0801117
e-mail: [email protected]
Attività e aspetti culturali
- Come attività l’Associazione vorrebbe portare a Firenze
la tradizione culturale peruviana e organizzare eventi
102
Proposta
“Vorrei uno spazio e la
possibilità di realizzare
laboratori con stranieri e
famiglie straniere attraverso percorsi di orientamento psicologico, perché spesso le famiglie si
disgregano in quanto alcuni componenti arrivano prima, altri dopo, allora trovano altri compagni e si allontanano. Con
i bambini vorrei fare percorsi di integrazione,
nelle scuole e nella loro
nuova città”. M. A.
Storia della Comunità
“I peruviani sono molti a
Firenze, e in Toscana in
generale, e questo crea
individualismi, la poca
conoscenza l’uno dell’altro e delle realtà della
comunità a Firenze. Non
andiamo tutti d’accordo
naturalmente e ci sono
stati eventi di disagio alle Cascine, perché molti
si ubriacavano creando
poi dei problemi di ordine pubblico. Però a me
dispiace molto che questa Comunità sia raccontata attraverso la cronaca nera dei giornali e
identificata come fatta
di bevitori e confusionari. In realtà non siamo
un popolo così, e spesso
non vengono fuori gli
aspetti positivi del nostro Paese”. N.
Network delle associazioni
nella città, anche attraverso la creazione di un gruppo di
balli e musiche peruviani.
- Pubblicazione del giornalino “latinos unidos” in cui si
trovano informazioni utili sulle leggi aggiornate e su
eventi del Perù. La referente stessa si occupa della stampa e fa volantinaggio, per strada, nei negozi peruviani,
negli infopoint.
- Servizio di informazioni sulle leggi, sanatorie, consulenze e aiuti agli stranieri, riguardo alle pratiche per il ricongiungimento familiare e orientamento al lavoro c/o Circolo Arci Il Progresso, via Vittorio Emanuele II 135.
Associazione Ayni – Lo Spirito del Colibrì
Via Pandolfini, 1/a r
Referente: Miriam Altamirano Valle
Tel. 055 2344448
Orario di apertura: h. 9.00 - 19.00
Attività e aspetti culturali
- Seminari-rituali andini per l’auto-guarigione e la pace
nel mondo.
- Volontariato per anziani.
- Ippoterapia per portatori di handicap.
- Laboratori nelle scuole di arteterapia.
- Progetti per conoscere la storia e la geografia del Perù,
un progetto si chiama Laboratorio La macchina del Tempo, in cui i bambini conoscono il mondo nella sua bellezza, nella sua tristezza, nelle guerre e nella povertà.
- Collaborano con l’Associazione per la Lotta ai Tumori
(ANT)con attività ludiche e ricreative.
- Collaborano anche con la Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Intercultura, per la realizzazione
di una ricerca sui peruviani che vivono a Firenze.
Attività sportive
Alle Cascine ci sono varie squadre di calcio e pallavolo di
peruviani che fanno tornei tra di loro.
Adesso la Comunità peruviana prende anche dei centri
sportivi in affitto.
Le Cascine sono un luogo dove ogni anno, nel periodo di
primavera-estate, vengono organizzati tornei autogestiti
in cui partecipano squadre con membri provenienti da
paesi diversi.
103
Perù
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Cittadinanza
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Santo Domingo
Santo Domingo
Associazione Salomé Ureña
(Donna che negli anni ’50 combatteva per i diritti
delle donne a S.to Domingo)
Via Bardassi Ruggeri 6
Presidente: Bonilla Aurelina
Tel. 055 417646
Attività
- Attività per l’integrazione della Comunità dominicana.
- Aiuti e orientamento per la compilazione dei documenti.
- Organizzazione di feste con balli e musiche dominicane presso alcuni circoli o locali.
- Corsi di spagnolo.
- Intenzione di creare gruppo teatrale.
- Collaborano con le Associazioni Il Muretto e la
Madonnina del Grappa.
Storia personale
“A Firenze mi sono trovata benissimo anche se ho sentito
di altre persone che non si sono integrate bene e che
hanno forte nostalgia della madrepatria. È difficile spiegare l’indifferenza e le contraddizioni che si possono sentire sulla nostra pelle.
Sono sensazioni che non si possono spiegare, ma bisogna
viverle di persona. A questo riguardo comunque sto provando a scrivere qualcosa e a rimettere insieme alcune
pagine del mio diario”. S.U.
“Ricordo l’accoglienza splendida di una famiglia italiana
che mi ha dato la possibilità in passato di lavorare come
baby sitter per loro”. A. B.
104
Proposta
“Sarebbe sicuramente
auspicabile un maggiore coinvolgimento dei
bambini delle varie etnie per favorire l’incontro tra le varie culture e
una maggiore socializzazione”. S.U.
Storia della Comunità
“Il 60% circa dei nostri
connazionali è rappresentato da donne che generalmente sono arrivate
prima degli uomini e poi
attraverso il ricongiungimento familiare si sono
riunite ai propri mariti. Ci
sono anche ragazzi giovani che frequentano le
Scuole Superiori e alcuni
che lavorano nella ristorazione. I lavori maggiormente svolti dai nostri
connazionali sono quelli
di collaboratori familiari
e alcuni lavorano generalmente nella ristorazione. Si trovano prodotti
dominicani alla Metro o
presso alcuni negozi in
S.Lorenzo “. A. B.
Nuova
Cittadinanza
Network delle associazioni
Associazione messicani residenti in Italia - AMI
Sede principale a Roma
L’Associazione Messicani residenti in Italia,”AMI” A.C.
è stata costituita il 18 giugno 2003 con sede a Roma,
con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia.
È una Associazione senza scoppo di lucro, apolitica e
senza affiliazione religiosa.
Obiettivi principali
- Creare un direttorio di tutti i messicani residenti in
Italia.
- Fomentare vincoli di amicizia, solidarieta e orientamento tra i messicani e “amici del Messico” per creare
una adeguata integrazione alla cultura italiana dentro i limiti legali.
- Diffondere e preservare i valori, principi, tradizioni e
costumi della nostra cultura messicana e far conoscere le diverse espressioni artistiche, sportive, culturali e
intellettuali dei messicani.
- Rafforzare le relazioni tra il Messico e l’Italia.
- Conoscere e diffondere tra i messicani gli accordi e/o
trattati internazionale protoccolati tra il governo italiano e messicano.
- Promuovere tutte l’attività che abbiano lo scoppo di
rafforzare l’identita del Messico e dei messicani in
Italia.
- Essere la rappresentazione della comunita messicana
residente in Italia, cosi come rappresentante di questa
comunità davanti a le autorita italiane e messicane.
Attività
Durante l’anno organiziamo diversi eventi e progetti
(sopratutto indirizzati ai bambini messicani):
Sportive:
- Giochi Interculturali Sportivi (in collaborazione con il
Comune di Firenze)
Attività ludiche:
- Ludoteca del Ospedale Pediatrico Meyer (febbraio).
Messico
Messico
Network delle associazioni
Nuova
Cittadinanza
Tradizionali:
- La Festa del Giorno del Bambino -aprile- (in collaborazione con la Ludoteca Interculturale di Firenze,
Biblioteca di Pace Q1)
- La Festa dei Morti -a novembre-(in collaborazione
con la Ludoteca Interculturale di Firenze, Biblioteca
di Pace Q1).
- La Festa del Giorno del Grito -a settembre- conmemorazione dell’Indipendenza del Messico.
Culturali:
- Spettacoli di Musica e Danza Tradizionale, Esposizioni
di pittura, e settimana gastronomica (in collaborazione con enti del Messico).
Religiosi:
- Festa della Madonna di Guadalupe (in collaborazione con la Parrochia di San Donato a Livizzano).
Percezione della città
Problema principale:
IL LAVORO: I titoli di studio presso nelle diverse scuole
Superiori, Istituti Tecnici ed Università della Repubblica
Messicana, non sono validi in territorio italiano.
106
6.
I luoghi
dell’aggregazione
La segnaletica
invisibile
107
La segnaletica invisibile
“Un’idea di Jeremy” – “Non ci raccontare più delle storie Ben,
piuttosto insegnaci il cinese di Loussa”, “Ci sono tutte le storie del
mondo in una lingua che non si conosce – Appetito linguistico
benvenuto a Belleville”.
D. Pennac
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Cittadinanza
108
I luoghi rintracciati durante il lavoro di mappatura su campo segnano un percorso all’interno della città, emerso dalla rivisitazione del vivere quotidiano in alcuni spazi urbani dei cinque quartieri di Firenze. “Se ci soffermiamo un momento sulla definizione
di luogo antropologico, constateremo che esso è prima di tutto
geometrico [...]. Concretamente, nella geografia che ci è quotidianamente più familiare, si potrebbe parlare di itinerari, d’assi o
di sentieri che conducono da un luogo ad un altro e che sono stati tracciati dagli uomini; di crocevia in cui gli uomini si incontrano
e si riuniscono [...]; e ancora, di centri più o meno monumentali,
religiosi o politici, che definiscono a loro volta spazi e frontiere al
di là dei quali altri uomini si definiscono come altri in rapporto
ad altri centri e ad altri spazi. Itinerari, crocevia e centri non sono
pertanto nozioni assolutamente indipendenti. Essi si sovrappongono parzialmente. Un itinerario può passare per differenti punti importanti che costituiscono altrettanti luoghi di incontro” (M.
Augè, Non Luoghi, Eleuthera, p. 55).
I luoghi-itinerari individuati sono le piazze, le chiese, i luoghi
di culto, i circoli, alcuni spazi commerciali che diventano anche
relazionali, i giardini, le sedi delle Associazioni, i campi sportivi
e le abitazioni private, collocati dentro la città. Alcuni di essi
sono frequentati da sempre, o da molto tempo, da gruppi di
cittadini stranieri, e sono ormai punti di riferimento quasi formali. Altri cambiano continuamente e si spostano a seconda
delle stagioni, delle attività e delle necessità particolari. Spazi
nomadi, itineranti.
Molti luoghi sono condivisi, intrecciati di esperienze e gruppi
diversi che coesistono, a volte si scontrano, spesso si contaminano e si arricchiscono trasformando quasi materialmente lo
spazio stesso in altro ancora.
Ogni spazio è stato nel tempo spettatore dell’alternarsi di
gruppi diversi, che vivevano e costruivano la loro presenza in
un certo momento per poi lasciare che altri si radicassero a loro
volta nel territorio.
I luoghi urbani, sociali, culturali e aggregativi nominati in questa ricerca sono soprattutto i luoghi percepiti e ricordati dalle
persone che abbiamo incontrato durante il percorso. Sono i
La segnaletica invisibile
luoghi della personale percezione, del personale affetto, della
soggettiva quotidianità: sono solamente quei posti realmente
vissuti, e dalle persone stesse raccontati, che perciò segnano ad
oggi i maggiori centri di incontro, di socializzazione, di fare
politica, di commercio, di cultura e di solidarietà.
Le rotte
I luoghi dell’aggregazione sono stati suddivisi per quartieri,
per due motivi principali: il primo era rendere più facile l’orientamento a chi ancora non conosce bene Firenze e il secondo confrontare le varie aree della città, dal centro storico alla
periferia, dando così un quadro frammentato, ma più identificativo dei quartieri, che hanno storie e percorsi diversi.
Per ogni quartiere sono state identificate quattro macro categorie: “I luoghi d’aggregazione”, “I luoghi di culto” ,“I luoghi
dell’intercultura “e “Le risorse commerciali.”
I luoghi d’aggregazione: le piazze, le strade e i giardini a loro volta sono stati suddivisi per nazionalità, affinché sia ulteriormente facilitata l’individuazione del punto di aggregazione dei propri connazionali.
I luoghi di culto: sono da sempre luoghi d’incontro, scambio
e raccolta d’informazioni per tutte le religioni. Questo a Firenze come in altre parti del mondo. Abbiamo così scoperto molti
luoghi di culto dove la messa viene celebrata in più lingue, e
dove più comunità si incontrano, facendo emergere una città
molto più variegata di quello che si immagina.
I luoghi dell’intercultura: all’interno di questo sotto capitolo
si trovano tutti quegli spazi che solitamente si fanno carico di
ospitare, sostenere e promuovere progetti d’incontro e scambio tra culture differenti, come i circoli ricreativi, le biblioteche, i centri di studio e i mercati.
Le risorse commerciali: le risorse e le attività commerciali, riportate in questa guida, non vogliono essere un elenco rivisitato di tutte le attività aperte da persone straniere nel Comune
di Firenze. Le attività nominate sono quelle più ricordate, più
frequentate dai cittadini stranieri intervistati. Per questi motivi
spesso sono aree rammentate parzialmente, prive di dati specifici di riferimento. Rappresentano spesso veri e propri luoghi di
incontro, definiscono alcuni dei punti di riferimento, non solo
turistici e commerciali, ma anche di relazione e socializzazione.
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Cittadinanza
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Quartiere 1
Q1
Quartiere 1
Il Quartiere 1 è il quartiere di riferimento per molti cittadini stranieri, questo perché al suo interno troviamo la maggior parte dei
punti aggregativi e delle Associazioni, delle risorse e degli investimenti commerciali, creati da cittadini stranieri. Molto di tutto
questo si è concentrato in questa zona trasformandola visibilmente più di altre. Nelle zone di via San Zanobi, via Panicale, via Palazzuolo, della Stazione Centrale e del mercato di San Lorenzo,
questa dinamica è sempre più evidente.
È stata una trasformazione silenziosa, passata in sordina, in cui
l’abbandono delle zone centrali da parte dei cittadini autoctoni è
stata forse la conseguenza dei flussi turistici che hanno sempre
più invaso il centro storico.
È un dato di fatto che oggi questa zona non è più vissuta dai fiorentini di Pratolini, ma da nuovi fiorentini che hanno qui trovato
la possibilità di incontrarsi, pregare, parlare la propria lingua e
non ultimo aprire negozi e proprie attività commerciali.
Da una prima osservazione notiamo che i negozi di generi alimentari sono quelli che più di altri hanno generato aggregazione, questo anche tra membri di Comunità diverse. La necessità di
reperire generi alimentari, che difficilmente possono essere trovati perché non di uso comune, è una di quelle esigenze che “avvicina a casa” o che “dà un momento di conforto familiare”.
Internet point e telefonia, invece, sono un fenomeno più recente,
ma sempre più in crescita. Questi ultimi, inizialmente emersi per
un élite di utenza, trovano oggi la concorrenza più sfrenata legata alle tariffe per chiamare tutto il mondo, sia nelle zone più centrali, quindi anche legate al turismo di massa, sia anche in zone
più decentrate della città.
I dati, forniti dall’Istat e da “Immigrazione Le Cifre” Comune di
Firenze, Assessorato al Terzo Settore Accoglienza Integrazione Direzione Sicurezza Sociale, aggiornamento dati 2005, ci forniscono
un quadro preciso della presenza di cittadini stranieri quartiere
per quartiere. Questo ci permette di dare una visione precisa dell’attuale conformità della nostra città.
Il Quartiere 1 mantiene ormai da anni il suo primato di accoglienza, 9.294 stranieri residenti, il 30,6% di tutta la popolazione straniera residente, anche se, come si può notare confrontando i dati
Istat dell’anno passato, c’è una tendenza a spostarsi verso quartieri più periferici come il Quartiere 5.
Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente le Comunità numericamente più grandi di cittadini stranieri residenti nel Quartiere 1.
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Cittadinanza
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Q1
Albania ................................................................................ 1.147
Filippine ............................................................................... 1.034
Romania ................................................................................. 614
Cina ......................................................................................... 584
Marocco .................................................................................. 503
Perù ......................................................................................... 474
Sri Lanka ................................................................................. 384
Ex-Jugoslavia .......................................................................... 151
Altri ...................................................................................... 4.430
Luoghi d’aggregazione
Marocco
Spazio Multiculturale, lungarno Pecori Giraldi.
“In Marocco i bar sono posti per
sedersi e chiacchierare, incontrare nuove persone e prendendosi
il tempo necessario qui in Italia
nei bar si sta al massimo 5 minuti” Ali E.
Somalia
P.zza S.M.Novella. Via Palazzuolo.
Sono i due luoghi d’incontro
della comunità somala.
L’aggregazione, come la nascita di negozi, è forte in via e
piazza S.Paolino, via della Scala, zona p.zza S.M.Novella e
intorno al Centro Culturale Gli
Anelli Mancanti.
Nigeria
Via Panicale.
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Cittadinanza
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Molti nigeriani si ritrovano nei
negozi o per strada nei pressi
del Mercato Centrale.
Senegal
Associazione Anelli Mancanti,
via Palazzuolo.
Fortezza.
P.zza S.M. Novella.
P.zza Indipendenza.
Via Panicale.
“Prima c’era il Sahara Desert
per incontrarci, ma adesso non
c’è più. Luoghi di aggregazione, di contaminazione e aperti,
mancano a Firenze. Luoghi di
condivisione del tempo per
grandi e piccoli” P.D.
Algeria
P.zza dei Ciompi.
Gli algerini, e in generale i
mussulmani, si ritrovano nel
giardino vicino alla Moschea
di p.zza dei Ciompi.
Egitto
Parco delle Cascine.
Filippine
P.zza Indipendenza.
P.zza S.M. Novella.
Chiesa di San Barnaba, via Guelfa, angolo via Panicale.
Q1
La segnaletica invisibile
“Molti di noi, quasi tutti, lavorano nelle case e infatti è importante ritrovarci, mangiare
insieme, quando siamo liberi il
giovedì e la domenica perché
spesso ci viviamo anche nelle
case dove lavoriamo: non se
ne può più della pasta!!” P.
Palestina
P.zza dei Ciompi, Moschea.
Ritrovo soprattutto il venerdì,
ma spesso anche tutti gli altri
giorni dalla mattina alla sera.
Sri Lanka
Borgo Allegri 44/46
Comunità cattolica
di Porta Romana.
Sala della Stazione.
P.zza Santa Maria Novella.
P.zza Indipendenza.
Ritrovo il giovedì e la domenica pomeriggio.
Bangladesh
Mercato Centrale di S. Lorenzo
“Il più comune punto di ritrovo è San Lorenzo, dove si trovano negozi in cui compriamo
prodotti indiani perché non si
trovano del Bangladesh”. A.P.
Via Palazzuolo.
La Rotonda, via della Scala.
Ucraina
P.zza Indipendenza.
P.zza Costituzione.
Fortezza.
Romania
P.zza della Stazione.
Mercato Centrale di S. Lorenzo.
Kossovo
Fortezza.
Intorno alla fontana della Fortezza si ritrovano il sabato e la
domenica.
Giardini della Fortezza da Basso
Ritrovo il giovedì e la domenica pomeriggio.
P.zza dell’Unità.
Stazione.
Parco delle Cascine.
Ritrovo la domenica.
“Lo sport è una delle attività
fondamentali della comunità
e fonte di forte aggregazione
e socialità” Saman P.
Russia
Giardini della Fortezza.
Ritrovo il giovedì e il sabato
pomeriggio dalle h. 14.00 16.00 e la domenica mattina.
Giordania
Mercato Centrale di S. Lorenzo.
Albania
P.zza della Stazione.
Fortezza.
S.Maria Novella.
Brasile
Parco delle Cascine, Maracanà.
“All’Interno del locale Maracanà, ci sono una serie di artisti
brasiliani che partecipano alle
serate e agli eventi lì organizzati
come 5 ballerine, 4 musicisti,
presentatore, coreografo, cuochi e altro personale. Infatti vengono organizzati spettacoli di
musica e danze con vestiti tradizionali fatti da un gruppo di sarte-costumiste che lavorano appositamente per il Maracanà” R.
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Cittadinanza
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La segnaletica invisibile
Colombia
Spazio Multiculturale lungarno
Pecori Giraldi.
Perù
Parco delle Cascine
Luoghi dell’intercultura
Ludoteca interculturale.
Via Faenza, 44/r
tel. 055 2399691
La ludoteca è aperta il martedì, il giovedì e il sabato dalle
h. 9.30 12.30; il lunedì il mercoledì il giovedì e il venerdì
dalle h. 15.30 18.30.
Un’altra attività riguarda le
iniziative interculturali come
eventi e feste che si svolgono
soprattutto il sabato pomeriggio dalle h. 15.30 18.30.
Vengono realizzate classiche
attività di ludoteca, cioè momenti in cui genitori e figli usano questo spazio per attività
come il gioco. È sempre presente un taglio prevalentemente interculturale negli
eventi dedicati alle diverse culture, attraverso anche la realizzazione di giornate a tema.
Associazione Gli Anelli Mancanti, Via Palazzuolo, 8.
Un punto di riferimento è il
Centro delle Culture Gli Anelli
Mancanti, soprattutto per i corsi di alfabetizzazione di lingua
italiana, oltre che come spazio
di ritrovo e di socializzazione.
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Cittadinanza
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Spazio Multiculturale, Lungarno Pecori Giraldi.
Q1
Lo Spazio multiculturale, gestito dall’Associazione Culture
dal Mondo, è un esempio di
collaborazione tra culture e religioni e civiltà differenti. Le
comunità più grandi al suo interno sono quella marocchina,
cinese e senegalese ma lo spazio vuole essere aperto a tutti.
La programmazione estiva del
mercato prevede inoltre eventi
musicali e culturali e per la
prossima primavera sarà anche
attivato un punto ristoro. Il
mercatino infatti non è solo
un’esposizione di artigianato,
ma soprattutto un luogo di incontro dove ogni giorno si possono raggiungere in un baleno
posti lontani, ascoltare concerti, guardare spettacoli o gustare piatti rari.
All’interno del mercato si possono trovare prodotti artigianali provenienti dai Paesi in via
di sviluppo che rispettano principi etici.
e-mail: [email protected]
Mercato di San Lorenzo.
“Negli anni ’50 i primi banchi
erano gestiti soprattutto da
persone provenienti dalla Grecia, delle quali attualmente è
rimasto un unico banco. Successivamente, dopo il ’79, c’è stata
un’ondata di iraniani, poi senegalesi e marocchini. Negli anni
’90 invece molti banchi del
mercato furono lavoro per i
brasiliani, poi dal 2000 si è aggiunta una nuova ondata proveniente dalla Romania. Per ar-
Q1
La segnaletica invisibile
rivare ad oggi, dove convivono
oltre che agli storici fiorentini,
banchi di svariate comunità diverse”. R.M.
Mensa della Caritas di p.zza
Santissima Annunziata.
La mensa è aperta dalle h. 12.00
- 14.00, tutti i giorni tranne la
domenica.
La Cité - Libreria Café, Borgo
San Frediano 20r.
Sezioni di testi, cd, video su tematiche internazionali e in lingua.
Circolo Arci “Lavoratori Porta
al Prato”, Via delle Porte
Nuove, 33.
Vengono organizzati eventi e
festeggiamenti da parte di varie
comunità straniere, per esempio
la Comunità eritrea vi ha festeggiato il Capodanno del 2005.
Associazione Culturale Tan Gram,
via dei Serregli.
Fanno parte dell’Associazione
Lesfrères Dembele. Artisti di musica e danza africana, organizzano stage, workshop e corsi per
info: 339 3740842 Solò, e-mail:
[email protected]
Luoghi di culto
Moschea, p.zza dei Ciompi.
È prevalentemente un centro
di preghiera. Nella cultura islamica sono previste 5 momenti
di preghiera al giorno e chi lo
desidera può venire a pregare
qui. Invece il venerdì è il giorno
in cui tutti vengono a pregare
alla Moschea: è una giornata
di festa, di aggregazione e socialità per i mussulmani.
Sinagoga, via Farini, 6.
Realizzata su progetto degli
architetti Marco Treves, Mariano Falcini e Vincenzo Micheli,
la costruzione della Sinagoga
di Firenze fu portata a termine nel 1882.
La Sinagoga di Firenze è aperta
per le visite turistiche dal giovedì alla domenica e il venerdì
mattina.Visita guidata dell’interno del Tempio e del Museo
Ebraico, con spiegazioni anche
sulla storia della presenza
ebraica a Firenze. Per informazioni o prenotazioni gruppi,
mettersi in contatto con la segreteria o con la Cooperativa
Sigma (Tel. 234 66 54).
Comunità Cattolica dello Sri
Lanka, chiesa di San Pier Gattolino, via Romana, 40.
La chiesa utilizzata ogni domenica mattina in occasione della
messa dalla Comunità Cattolica
cingalese. Il padre di riferimento per le funzioni è Don Alex.
In occasione di cerimonie importanti per la Comunità o di
funzioni domenicali, la chiesa è
frequentata oltre che dai cattolici anche dai buddisti.
Chiesa Avventista del 7° giorno, via San Gallo, 3.
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Cittadinanza
Chiesa Americana, via Rucellai, 9.
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La segnaletica invisibile
Chiesa Evangelica Cinese, via
dei Benci, 9.
Comunità Cattolica di S.Barnaba, via Panicale - angolo via
Guelfa.
Chiesa Evangelica, Borgo Ognissanti.
Q1
le Comunità latinoamericane
“Le comunità non hanno ancora spazi riconosciuti e costituiti
per incontrarsi”. Don Agostino.
Chiesa Cattolica, Borgo Ognissanti.
Luogo di ritrovo per molti peruviani il martedì e la domenica h 17.00 - 19.00.
Chiesa di Geova, Borgo Albizi.
Chiesa Evangelica, via La Marmora.
Chiesa Ortodossa, Costa S.
Giorgio.
Il punto di incontro più costante sono le chiese ortodosse, soprattutto la domenica mattina
che è il giorno libero delle/dei
badanti; in Costa S.Giorgio, si
trova una grande parte della
comunità rumena. In questi casi le chiese funzionano oltre
che da punto aggregativo, da
importante momento di solidarietà, di informazione e comunicazione informale per
tutto quello che riguarda gli
aspetti pratici della vita.
Chiesa Evangelica, via Micheli
Vengono organizzate riunioni
il giovedì h. 20.30; mentre la
domenica h. 19.00 viene celebrata la messa da un Pastore
brasiliano.
Chiesa, via Faenza.
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Cittadinanza
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Alle 15.30 della domenica viene celebrata la messa in spagnolo da un prete peruviano,
a cui partecipano soprattutto
Le risorse commerciali
African shopping center, via
Panicale, 22/r.
Amon panineria egiziana, via
Palazzuolo.
Atlas negozio spedizioni filippino, via Guelfa.
Atlassib, linea pullman per la
Romania e per la Polonia,
p.zza della Stazione.
Banche filippine, via Panicale,
via Guelfa, via san Zanobi,
p.zza Duomo.
Bar Fibbi, Filippine, via Guelfa.
Bar Waqoshop, Somalia, p.zza
San Paolino.
Bar-ristorante Sincity, p.zza
Beccaria.
Beirut Kebab, Libano, San Lorenzo.
Cafè Caracol, Messico, via dei
Ginori, 10r.
Caffè21, p.zza della Stazione
S.M.N., si può trovare il giornale “ Kossovaria”.
Call center, pakistano, via Panicale, 28/r.
Copisteria e traduzioni dal cinese, via San Gallo, 102 r.
Edicola con giornali stranieri
da tutto il mondo, via Palazzuolo, 122r.
Q1
La segnaletica invisibile
Fast food, Bangladesh, via
Faenza.
Fish bar, Rep.Domenicana,
p.zza San Lorenzo.
Indian bazar, via Verdi.
Indian bigiotteria, via Faenza,
407r.
Internet point e call center,via
Palazzuolo, via della Scala,
via Faenza e via Guelfa.
Kabayan store, alimentari filippino, via Guelfa.
Kosher market, via dei Pilastri,
7r.
Lakmali Market, Sri Lanka, via
27 Aprile.
Lin Zi Wei Old a Store, Borgo
San Frediano.
Macellerie islamiche, via dell’Oriolo, via dei Neri.
Market Asiamasala, India,
p.zza Santa Maria Novella
Master Shop, giornali stranieri:
Brasile, Albania, Ucraina, Filippine, via Nazionale, 155/r.
Mercatino Multietnico, lungarno Pecori Giraldi.
Mercato di San Lorenzo, i banchi e i negozi sono gestiti da
persone di Paesi di tutto il
mondo.
Mexico lindo y que rico, via Panicale, 2r.
Mr Kebab, Libano, p.zza Santa
Maria Novella.
Negozi Atari, abbigliamento
somalo, via della Scala.
Negozi di pelle, zona Santa Croce.
Negozi di souvenir e pelletterie, Iraq, via dei Neri, p.zza
San Firenze.
Negozio di bigiotteria, Bangladesh, via Faenza, 40 r.
Negozio di videocassette, dvd,
giornali, Sri Lanka, via Guelfa.
Palestra S.Niccolo, corsi di capoeira brasilina, via San Miniato.
Panetteria interculturale
Lindit, via san Zanobi, 24,
aperto h. 16.00 - 24.00.
Paninoteche, San Pierino.
Parrucchiere Dark Queen, nigeriano, via Panicale, 4.
Phil express-international agenzia di viaggi peruviana, via
Guelfa, 97r.
Ristorante greco, via San Gallo.
Ristorante Haveli, indiano, viale Fratelli Rosselli, 31/33r
Ristorante Ramraj, indiano, via
Ghibellina.
Ristorante Kasher Ruth’s, via
Farini, 2r.
Ristorante Marakesh, Porta al
Prato.
Ristorante Darvish Cafè, iraniano, via Ghibellina, 76/r.
Ristorante Porcospino, albanese, p.zza della Madonna.
Ristorante Mille fiori, rumeno,
via dei Servi.
Ristorante Pub La Rotonda, Brasiliano, via di Porta al Prato.
Slavianka prodotti alimentari tipici russi, libri, vhs e artigianato, via Martiri del Popolo, 54r.
Taco, take away, messicano,
Borgo S. Croce.
Take Away, messicano, via dei
Benci.
Tavola calda iraniana, via Verdi
Ristorante Tjuana, messicano,
via Ghibellina.
Trattoria il Pescatore, albanese, via Ponte alle Mosse.
Vivi Market, alimentari con
prodotti da tutto il mondo,
via del Giglio.
Bar Tavola Calda Iraniano “Il
Ghibellino”, via Ghibellina.
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Cittadinanza
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Quartiere 2
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Quartiere 2
I luoghi più frequentati dagli stranieri del Quartiere 2 sono soprattutto le strutture e le parrocchie della Caritas, mentre sono ancora
limitati gli spazi di aggregazione come le piazze, i giardini pubblici, i circoli o gli esercizi commerciali. È questo il motivo per cui nel
Quartiere 2 la presenza dei cittadini stranieri non è del tutto evidente, anche se nell’ultimo anno è aumentata del 12,1% (5.715 residenti stranieri) e costituiscono il 18,8% di tutta la popolazione.
Il Quartiere 2 risulta essere oggi il secondo quartiere per crescita di
nuovi cittadini stranieri residenti ed il terzo quartiere per percentuale su tutta la popolazione.
Meno evidentemente di altri quartieri, il Quartiere 2 si sta comunque trasformando. Se nei Quartieri 1 e 5 la presenza dei cittadini
stranieri e più visibile, anche grazie alla crescita degli esercizi commerciali, i dati ci rivelano una presenza significativa di cittadini
stranieri anche nel Quartiere 2.
Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle
maggiori comunità di stranieri residenti nel Quartiere 2.
Filippine .................................................................................. 817
Perù ......................................................................................... 552
Albania ................................................................................... 528
Romania ................................................................................. 476
Sri Lanka ................................................................................. 302
Marocco .................................................................................. 244
Ex-Jugoslavia .......................................................................... 133
Cina ......................................................................................... 122
Altri ...................................................................................... 2.541
Luoghi d’aggregazione
Etiopia
Quartiere 2.
Una volta al mese mette uno
spazio a disposizione.
Eritrea
Circolo Arci Andrea del Sarto,
via Manara,12 a S. Salvi.
Si ritrovano la domenica mattina.
Albania
Ristorante bar “Bar Decò, American Bar”, p.zza della Libertà
È possibile ordinare cucina albanese.
Perù
Chiesa Signor dei Miracoli, Settignano.
Nuova
Cittadinanza
123
La segnaletica invisibile
Luoghi dell’intercultura
Q2
“Ogni anno a ottobre viene
fatta la processione ed è la fe-
Biblioteca dell’Orticultura.
Biblioteca con Fondo Cadal che
riguarda la cultura Latino Americana, con sede temporanea al
Cubo 4 del Parterre.
stività per noi peruviani più importante in Italia e in tutto il
mondo” R.
Chiesa evangelica, via Masaccio.
Parterre, p.zza della Libertà.
Nell’anno 2004-2005 è stata organizzata dal Consiglio degli
Stranieri del Comune di Firenze una mostra artistica che raccoglieva opere di vari artisti
presenti a Firenze, provenienti
dai paesi di tutto il mondo.
Centro di Sviluppo Creativo
Ambasciata di Marte
via Mannelli, 2
www.ambascatadimarte.org
Luoghi di culto
Chiesa dei Salesiani, via Gioberti, 33.
Chiesa Signore dei Miracoli,
Settignano.
Viene celebrata la messa in
spagnolo e ci festeggiano vari
eventi.
Nuova
Cittadinanza
124
Le risorse commerciali
Le attività commerciali gestite
da stranieri nel Quartiere 2,
sono soprattutto relative alla
ristorazione cinese, internet
point e spazio call center.
Rosticceria Ciao Ciao, cinese,
via Masaccio.
Ristorante cinese, via Marconi
Ristorante cinese, viale Spartaco Lavagnini.
Rosticceria cinese, p.zza Beccaria
Internet Point, via Pippo Spano,
16 r.
Phone center, peruviano,
Ponte al Pino.
Bar Caffè Decò, Albania,
p.zza delle Libertà, 45.
Negozio oggettistica dalla Malesia, via Cimabue, 5.
Quartiere 3
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Quartiere 3
Il Quartiere 3 si caratterizza per la presenza di alcuni Circoli Arci
utilizzati attivamente da parte di cittadini stranieri, per la presenza di Centri Sportivi in cui sono organizzati tornei ed eventi sportivi, e per la Moschea, grande punto di incontro e socializzazione,
ma non sono evidenti particolari luoghi o attività che contraddistinguono le realtà interculturali di questo quartiere.
Il Quartiere 3 è il quartiere con il minor numero di cittadini stranieri
della città di Firenze: 2.305 residenti stranieri. Confrontando però i dati del penultimo Censimento Istat possiamo notare che la presenza dei
cittadini stranieri è cresciuta rispetto all’anno passato del 6,4%.
Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle
maggiori Comunità di stranieri residenti nel Quartiere 3.
Filippine .................................................................................. 376
Albania ................................................................................... 296
Perù ......................................................................................... 211
Romania ................................................................................. 195
Sri Lanka ................................................................................. 106
Marocco .................................................................................... 99
Ex-Jugoslavia ............................................................................ 21
Cina ........................................................................................... 24
Altri ......................................................................................... 977
Luoghi d’aggregazione
Filippine
Circolo Arci di Bagno a Ripoli
Centro Sociale Arci di Sorgane,
via Tagliamento, 37.
Sri-Lanka
Impianti Sportivi di San Marcellino, Sorgane, Circolo Arci
Boncinelli, via di Ripoli, 209.
“Noi pratichiamo molto sport,
bingo e poi andiamo a ballare
nella Casa del Popolo vicino a
Bagno a Ripoli e nella Casa del
Popolo di Sorgane in via Tagliamento”. S.
Luoghi dell’intercultura
Kosovo, Albania
Casa del Popolo di Sorgane, via
Tagliamento, 37.
Attività di tipo culturale,orientamento e ricerca. Il Centro si
occupa principalmente di pub-
Centro di Orientamento ed Iniziative America Latina, Circolo Arci Vie Nuove, viale Giannotti,13 tel. 055 680362
referente: Bruno D’Avanzo.
Nuova
Cittadinanza
129
La segnaletica invisibile
blicazioni e presentazioni di testi di autori dell’America Latina.
Viene inoltre organizzato un
concorso annuale per la miglior
tesi di laurea che ha tematiche
relative ai paesi del Sud America. Il centro è nato in seguito
del cinquecentenario della scoperta dell’America come organo d’informazione reale. Per
esempio nell’89 con padre Balducci è stato realizzato un convegno sulle religioni dell’America latina. Le principali attività
riguardano corsi di formazione
sull’America Latina, rassegne cinematografiche, rassegne musicali e di canto, mostre degli
strumenti musicali. È tutto organizzato tramite il volontariato, quindi non ci sono orari ben
precisi.
Circolo Arci Boncinelli, via
di Ripoli, 209.
Nuova
Cittadinanza
130
Q3
Spesso in questa sede vengono
organizzate feste e manifestazioni molto frequentate della
Comunità dello Sri-Lanka e
Bangladesh.
CPA - Centro Popolare Autogestito, Firenze-Sud, via Villamagna.
www.cpafisud.org
Luoghi di culto
Moschea di Sorgane, via Tagliamento
“Nel Centro Islamico a Sorgane festeggiamo la fine del Ramadam e molti altri momenti
religiosi”. R.
Chiesa di Cristo, via G.Bretagna.
Chiesa Protestante, viale Europa, 64.
Quartiere 4
Q4
Quartiere 4
Il Quartiere 4 ha una lunga storia d’integrazione che risale agli anni ’50, quando il fenomeno migratorio proveniva dall’Italia del sud.
Il Quartiere 4 è, assieme ai Quartieri 1 e 5, uno dei quartieri più forniti di servizi alla persona e ha sviluppato negli anni molti percorsi
di integrazione e coinvolgimento degli abitanti, a partire dalle
scuole, ai circoli ricreativi e agli sportelli. È un quartiere che ha lavorato molto sull’Intercultura e la mediazione dei conflitti, avendo la
presenza di una popolazione di varia provenienza e due campi
Rom; il “Poderaccio” e il “Masini” (oggi villaggio Poderaccio). Il
Quartiere 4 è l’area cittadina che ha registrato una maggiore crescita nell’ultimo anno, il 16,3% in più di cittadini stranieri residenti
dell’anno passato. Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente
i numeri delle maggiori Comunità residenti nel Quartiere 4.
Albania ................................................................................... 482
Ex-Jugoslavia .......................................................................... 422
Perù ......................................................................................... 318
Romania ................................................................................. 262
Filippine .................................................................................. 221
Cina ......................................................................................... 197
Sri Lanka ................................................................................... 95
Marocco .................................................................................. 173
Altri ...................................................................................... 1.437
Luoghi
d’aggregazione
Palestina
Circolo Arci 25 Aprile, via Bronzino, 117.
Macedonia - Rom
Circolo Arci di via Maccari, 104,
Isolotto.
Vengono organizzati incontri
con cene e dibattiti.
Albania
Giardini di Villa Vogel.
Perù
Palestra Campo sportivo dell’Isolotto, via delle Mimose.
“Prima il punto di aggregazione
erano le Cascine, adesso la Comunità peruviana ha preso in affitto
questo campo sportivo per potersi ritrovare, praticare sport” L.
Capo Verde
Sede dell’Associazione Capoverdiana, via Assisi.
Si ritrovano il giovedì h. 18.00 21.00, e la domenica h. 17.00 21.00.
Nuova
Cittadinanza
135
La segnaletica invisibile
Campi Rom
Villaggi I e II “Il Poderaccio”.
Quasi tutta la vita, gli eventi
sociali e aggregativi, si svolgono nei Campi. Ogni campo ha
la sua Moschea.
Filippine
Palestra di Legnaia, via Filerete.
Vengono organizzati tornei e
campionati sportivi.
Luoghi dell’intercultura
Biblioteca Interculturale del-l’Isolotto.
“Biblioteca di Pace”, viale dei
Pini, 54. Tel./Fax 055 710834
www.comune.fi.it/socrates
[email protected]
Casa del Popolo Arci di Ponte a
Greve, via Pisana, 809.
Circolo Arci Isolotto, via Maccari, 104.
Circolo e i giardini, “Il Boschetto”,
via di Soffiano, 11.
Circolo Arci 25 Aprile, via Bronzino, 117.
Spesso le feste delle comunità e
soprattutto dello Sri Lanka sono
organizzate in questo circolo
anche attraverso concerti e
grosse manifestazioni.
Giardini Lungarno Santa Rosa.
Si ritrovano il giovedì e la domenica.
Nuova
Cittadinanza
136
Q4
Luoghi di culto
Moschea all’interno dei villaggi
I e II “Il Poderaccio”.
“La moschea esiste dall’88 al Poderaccio. Il Comune ha costruito
quella nuova quando ha trasformato il campo in Villaggio, con le
case di legno”. D.
Presso la Scuola Media Piero della Francesca, via Bugiardini.
La domenica viene utilizzato uno
spazio della scuola come luogo di
culto e la messa viene celebrata
da un Pastore nigeriano.
Risorse commerciali
Officina Brasil, Abbigliamento
e accessori dal Brasile, via Pisana, 1367r.
[email protected]
www.oficinabrasil.it
Sartoria rom Kimeta, via Signorelli.
Ristorante africano, ponte alla
Vittoria.
Ristorante Rio Grande, brasiliano, presso Warner Village
Ristorante Fontanka, russo, via
Pisana, 9r.
Ristorante Ashoka, indiano, via
Pisana.
Palestra Squash, corsi di Capoeira Brasiliana, via Empoli, 16.
Palestra la Montagnola, via G.da
Montorsoli, 1/c.
Discoteca Tropicuba, ponte alla
Vittoria.
Quartiere 5
Q5
Quartiere 5
Nel Quartiere 5 ci sono zone diverse, caratterizzate da presenze
diversificate di cittadini stranieri.
La presenza di nuovi cittadini in alcune zone è a macchie, in altre poco
visibile e in altre ancora è molto concentrata, come a Brozzi, Peretola
e le Piagge, dove la presenza italiana sembra sempre più rarefarsi.
Il Quartiere 5 non solo ospita una parte della più grande Comunità cinese d’Italia ma anche il Campo rom Olmatello e il Centro
Buddista in via Carlo del Prete, che hanno fatto di questo quartiere uno spazio vivo di confronto tra culture. Questa multi-provenienza dei propri cittadini sembra essere stata colta dalle Istituzioni di riferimento che a loro volta hanno promosso eventi aggregativi e di conoscenza di questa nuova realtà.
Il Quartiere 5 è il quartiere con più presenze di cittadini stranieri
residenti, 9.453, ed ha inoltre una distribuzione dei cittadini stranieri residenti più alta di tutti gli altri quartieri, il 31,1%.
Elenchiamo qui di seguito in ordine decrescente i numeri delle
maggiori Comunità di stranieri residenti nel Quartiere 5.
Cina ...................................................................................... 2.991
Albania ................................................................................... 986
Romania ................................................................................. 748
Perù ......................................................................................... 500
Filippine .................................................................................. 486
Ex-Jugoslavia .......................................................................... 432
Marocco .................................................................................. 403
Sri Lanka ................................................................................. 274
Altri ...................................................................................... 2.633
Luoghi d’aggregazione
Brasile
Bar-locale Jhon Martin, viale Guidoni.
I somali della scuola occupata di
Viale Guidoni, si recano spesso
in questo centro per ricevere le
informazioni necessarie.
Egitto
Giardini di p.zza Viesseux.
Sri Lanka
Centro Buddista, via Carlo del
Prete, 10.
Somalia
Punto giovani Galileo, viale Guidoni.
Albania
Casa dello Studente, viale Morgagni.
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Cittadinanza
141
La segnaletica invisibile
Ecuador
Circolo Arci Le Panche, via Giulio
Caccini,13/b.
Europa dell’Est
Giardini di viale Milton.
Giardini di via XX Settembre.
Si ritrovano il giovedì pomeriggio e il sabato h 14-16 e la domenica mattina.
“Soprattutto è un punto di aggregazione la chiesa in via del
Leone. Dove si organizza un
mercato di prodotti tipici dell’Est”.V.
Rom
Campo Rom Olmatello, viale XI
Agosto.
Quasi tutta la vita, gli eventi sociali e aggregativi si svolgono
nel Campo.
“Gli imam al Campo celebrano i
riti religiosi prima in arabo e poi
in romané. Per il 99% siamo musulmani, a Sesto si trovano serbi
ortodossi. Durante il Bairam e il
giorno del pellegrinaggio a La
Mecca si ammazzano gli agnelli.
Il giorno dopo la fine del Ramadan si usa mangiare in famiglia”. B.
Cina
Zona di Brozzi, via Pratese e via
Pistoiese.
Nuova
Cittadinanza
142
La parte di Firenze che si estende verso Prato vede una forte
presenza di cinesi soprattutto
per le attività e i negozi che vi
sono stati aperti. La vicinanza
che si è venuta così a determinare negli anni con gli altri ha
creato una dimensione sociale
comunitaria molto forte. Oggi
Q5
gli spazi pubblici sono sempre
più vissuti, per esempio nei giardini di Brozzi i bambini cinesi
giocano insieme a bambini albanesi e rumeni. Alcune delle attività della zona di Brozzi indicano che esse sono ormai estese a
molti settori della vita sociale e
culturale, oltre che commerciale.
Luoghi dell’intercultura
Giguy Wssa - Centro Interculturale, musica, danza, movimento, nuova residenza universitaria Mario Luzi, piazza
Luigi della Piccolo 13.
Tel. 055 2480069
[email protected].
www.giguywassa.com
Giardini del Nuovo Pignone.
Sono frequentati tutte le domeniche alle h. 13.00, sopratutto
da persone provenienti dai paesi
dell’Americalatina.
Mensa della Caritas, via Baracca,
150.
È frequentata da persone di tutte le comunità straniere.
Centro di Documentazione Africana, presso il Polo Universitario di Novoli.
Istituto Buddista Soka Gakkai, via
del Bellagio, 2/E.
Circolo Arci Il Progresso, via Vittorio Emanuele II, 135.
I filippini protestanti, la domenica mattina, fanno messa con
canti e preghiereIn questo Circolo vengono organizzate feste e
Q5
La segnaletica invisibile
manifestazioni culturali dalle
Associazioni straniere e interculturali presenti nel territorio fiorentino. Progetto in corso per
aprire uno sportello di informazione e sostegno.
Circolo Arci Le Panche, via Caccini, 13/b1.
Giardini del Lippi, via Fanfani.
Vengono organizzate partitelle
di calcetto e basket di stranieri e
italiani, soprattutto la sera,
quando c’è la buona stagione.
Mensa dell’Associazione Icaro,
via delle Panche, 122.
Campo Sportivo “La Trave”, zona
di via Baracca.
CFT, viale Guidoni, 176 e p.zza
Artom, 12.
Sito web: www.cft-fi.it
Tel. 055 428969
Fax. 055 4393545
È una cooperativa composta da
oltre 1.200 soci di cui quasi l’80%
sono stranieri: tutti sono soci,
senza discriminazioni, infatti
molti dei capisettore sono persone provenienti da altri Paesi. È un
esempio molto importante è la
sua struttura, squadre di italiani
e stranieri che lavorano insieme.
Il C.f.t., ha inoltre un accordo
con la Questura per permessi di
soggiorno, contratti e permessi
delle ferie strutturati a misura
delle necessità. Durante il Ramadam si organizzano pause di lavoro in orari consoni. L’integrazione avviene soprattutto a livello attivo e pragmatico.
Laboratorio Permanente per la
Pace, via delle Panche, 26.
Orario di apertura: martedì e
giovedì h. 15.00 – 19.00 e mercoledì h. 9.30 – 12.00.
[email protected], [email protected]
Il Laboratorio Permanente per
la Pace è un servizio ludicoeducativo del Quartiere 5 del
Comune di Firenze che si rivolge ai bambini e agli adulti. La
gestione è affidata ad una Cooperativa Sociale, insieme alla
quale il Quartiere 5 individua
la programmazione annuale in
base ai bisogni emersi e alle
priorità individuate. I singoli
progetti e le varie attività vengono di volta in volta programmati in collaborazione con altri
enti/organismi /associazioni. Al
suo interno si trova anche una
ludoteca interculturale.
Luoghi di culto
Chiesa Russa Ortodossa, via del
Leone, 10.
È l’unico luogo di culto per tutta
la Toscana e da solo sette anni
ha un parroco fisso. Le funzioni
liturgiche sono in slavo ecclesiastico antico e in parte in italiano,
con qualche preghiera in greco
e si svolgono il sabato alle 18 e
la domenica alle 10.30. Le nazionalità più rappresentate in ordine decrescente sono russa, ucraina, bielorussa, moldava, bulgara
serba e greca.
Una volta l’anno per la Pentecoste viene organizzato un incon-
Nuova
Cittadinanza
143
La segnaletica invisibile
tro ecumenico al quale partecipano tutti i gruppi religiosi presenti in città. La tradizione vuole
che a rotazione i vari luoghi di
culto presenti a Firenze ospitino
l’evento.
Oltre ad essere centro spirituale
e di celebrazione di festività ortodosse, è un punto di aggregazione dove si organizza un mercato di prodotti tipici dell’Est .
“Abbiamo un coro di ottimo livello, difatti numerose parrocchiane hanno studiato in conservatorio nei loro rispettivi
paesi. In occasione del centenario, c’è stato un concerto del
nostro coro. Pure per la commemorazione Demidov, insieme all’Unesco e all’Associazione Demidov, c’è stato un altro
concerto il 22 luglio 2005. La
bellezza delle funzioni liturgiche della religione ortodossa
russa ha spesso creato l’occasione per alcune collaborazioni”.
Anna V.
Centro Buddista, via Carlo del Prete, 10
La domenica pomeriggio il centro è frequentato anche da musulmani ed induisti.
Nel centro si possono trovare testi e pubblicazioni cingalesi.
Testimoni di Geova, via Pistoiese.
Chiesa Cristiana Evangelica, via di
Brozzi, 214/a (interno).
Nuova
Cittadinanza
144
Chiesa Cristiana Cattolica, via Vespucci, 7/8.
Frequentata soprattutto dalla
comunità cinese.
Q5
Parrocchia Immacolata, via Parlotti, 36.
C’è un prete dell’Ecuador che celebra la messa in spagnolo.
Moschea all’interno del Campo
rom Olmatello.
Risorse commerciali
Rosticceria cinese Peking, aperta
anche a colazione, con giornali
in lingua, via della Saggina, 21.
Macellerie islamiche, via Baracca,
via Tribolo.
Ristorante etiope, p.zza San Jacopino.
Hong Kong audio-video, via di
Brozzi, 13\21.
Pub Girasol brasiliano, via del Romito.
Mercatino la domenica di prodotti provenienti dall’Est, giardini di viale Milton.
Minimarket Transilvania, via Doni, 89r.
Negozio di artigianato, viale
Morgagni.
Il Faraone paninoteca e kebab,
p.zza san Jacopino.
Negozi di vestiti e cosmetici, via
Baracca.
Ufficio del corso di lingua cinese
+ studio fotografico, via Brozzi
e via Saggina, 34/r.
Minimarket Li-ji, via Pratese, 126.
Ristorante Delizie Paladar, Circolo Arci, via Pistoiese, 430
Huada immobiliare, Brozzi, 202/r.
Minimarket “Annamaria”, p.zza
Puccini.
Bar il Poggetto, brasiliano, via T.
Alderotti, 26.
L’arte della
FESTA
Ricorrenze, celebrazioni
e festività a Firenze
Nuova
Cittadinanza
Nuova
Cittadinanza
7.
L’ARTE DELLA FESTA
Ricorrenze, celebrazioni e festività a Firenze
“Nei campi dei rom le feste sono organizzate soprattutto per le nascite, le circoncisioni visto che siamo
tutti mussulmani, i matrimoni e le morti. Ci mettiamo
i vestiti tradizionali che compriamo direttamente nel
campo da alcuni commercianti rom, poi c’è il ballo
con musiche e cantanti rom, e la festa continua fino a
tardi” E.
“Le feste tradizionali cinesi sono date in base all’antichissimo calendario lunare. I 12 mesi lunari contano
solo 354 giorni, periodicamente bisogna aggiungere
un mese. Ogni anno cinese prende il nome da un animale. Gli animali sono 12, così ogni 12 anni si riprende
dal primo animale. Secondo una leggenda, Buddha
chiamò a sè tutti gli animali che popolano la terra, ma
se ne presentarono soltanto 12. Il primo ad arrivare fù
il Topo seguito dal Bufalo, dalla Tigre e dalla Lepre,
giunsero poi il Drago, il Serpente, il Cavallo, la Capra
e infine la Scimmia, il Gallo, il Cane e, per ultimo, il
Maiale. Un’ altra leggenda vuole che questo sia l’ordine di arrivo di una gara di attraversamento a nuoto di
un fiume”. C. L.
149
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
GENNAIO
Il 1 gennaio è la Festa della Rivoluzione cubana (1959).
Il 6 gennaio è la Festività della Moldavia festeggiata nella Chiesa Ortodossa Santo Vasili a Firenze.
Il 7 gennaio si festeggia il Leddet, il Natale per gli eritre.
Alcuni pakistani, il 7 gennaio festeggiano il Natale russo.
GENNAIO
Il 7 gennaio è il Natale russo secondo il calendario Giuliano e la
Pentecoste: “una volta l’anno viene organizzato un incontro ecumenico al quale partecipano tutti i gruppi religiosi presenti in città. La
tradizione vuole che a rotazione i vari luoghi di culto presenti a Firenze ospitino l’evento. Durante queste occasioni siamo soliti organizzare dei pranzi insieme ai parrocchiani”. A. V.
Il 13 gennaio è la festa Nazionale della Liberazione del Togo.
Tra il 13-14 gennaio si festeggia il Capodanno Russo.
Il 18 gennaio è la festa della Rivoluzione Nazionale della Tunisia –
Commemorazione dei movimenti nazionali che portarono all’Indipendenza (1956) e all’abolizione della Monarchia (1957).
Dal 18 gennaio del 1960 è la festa dell’Indipendenza del Camerun
che coincide con il capodanno.
Il Timkat, l’epifania per gi Eritrei, si festeggia il 19 gennaio.
“Il sacrificio di Abramo – è una festa sia di sanniti che di sciiti – è
una festa mussulmana. La data cambia ogni anno, ora era il 20 gennaio. Cerchiamo di affittare sale grandi, arriviamo a 3000 persone
che vengono a pregare. Quest’anno è stata organizzata al Campo
Sportivo di S.Marcellino a Sorgane. La Festa di Fine Ramadan spesso
la organizzata alla Fortezza al Salone delle Nazioni.
150
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
Tra il 21 gennaio e il 20 febbraio c’è la festa della Primavera o Capodanno cinese: In questo giorno i cinesi vogliono esprimere il ringraziamento per l’anno trascorso e il desiderio di vivere un anno felice. Ringraziano i loro antenati per tutto ciò che hanno avuto di
buono nell’anno passato. È il giorno delle riunioni familiari e dei
grandi banchetti. Nei giorni precedenti, nelle case cinesi, c’è un
gran daffare per i preparativi. Questa Festa affonda le sue radici nella società primitiva. Nella società agricola, l’arrivo del capodanno
coincide con la stagione del riposo dal lavoro nei campi. I contadini
che hanno lavorato sodo per un anno offrono sacrifici agli antenati
ringraziando la grande natura per la sua offerta. Oggi questa è la festa tradizionale più importante della Cina.
“Il capodanno cinese che si celebra in un giorno nel periodo compreso tra il 5 e il 15 febbraio è la nostra festa più importante. L’Associazione Amicizia Cinese un anno ha addirittura fatto venire un
gruppo folkloristico tradizionale appositamente dalla Cina, solo per
costruire il dragone”. D. Z.
Il 21 gennaio a santo Domingo celebrano la Festa della Madonna
Altagracia, ma solo in una provincia di Santo Domingo.
Il 26 gennaio è la festa della Repubblica, 1949, per l’India.
Il 27 gennaio è la ricorrenza della Giornata della Memoria per l’Olocausto del popolo Rom e non solo.
GENNAIO
Ci sono poi 2 feste religiose alla fine del periodo del ramadam:una
subito alla fine del mese del Ramadan e l’altra dopo,che sarebbe riferita al pellegrinaggio alla Mecca”. S.
151
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
Febbraio
2 febbraio: Festa di Yemanjà per il Brasile.
Vengono offerti doni alla Regina del mare per il buon auspicio dell’anno che arriva.
4 febbraio: Festa dell’Indipendenza dello Sri Lanka dalla Gran Bretagna, solitamente celebrata in Palazzo Vecchio.
7 febbraio: Festa dell’Insegnante per l’Albania.
FEBBRAIO
9-11 febbraio: Capodanno cinese, Festa di Primavera.
11 febbraio: Festa Nazionale dell’Iran, in cui si ricorda la Rivoluzione.
12 febbraio: Dichiarazione dell’Indipendenza del Cile dalla Spagna.
12 febbraio: Festa della Gioventù per il Camerun.
Si festeggia a Firenze alla Casa dello studente.
21 febbraio: Festa del Bangladesh.
22 febbraio: Festa del “Tabaski” per il Senegal.
23 febbraio: Festa delle Lanterne per la Cina.
24 febbraio: Giorno della Bandiera per il Messico.
27 febbraio: Festa della Bandiera per l’Ecuador.
27 febbraio: Giorno dell’Indipendenza per Santo Domingo.
Nel mese di febbraio ci si dedica al Carnevale multietnico.
Vi partecipano numerose comunità di stranieri presenti a Firenze. La
sfilata, aperta a tutti, parte da P.zza Ognissanti e si snoda per le vie
del centro.
152
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
Marzo
Tra il 2-3 marzo: Commemorazione di Indipendenza del 1956 e
l’Anniversario dell’ Incoronazione dedl Re Hassan per il Marocco.
7 marzo: Giorno insegnante per l’Albania.
8 marzo: Festa della donna del mondo.
17 marzo: È l’Id al-Adha, festa islamica.
Si celebra la fine della stagione del pellegrinaggio.
20 marzo: Festa Nazionale d’Indipendenza della Tunisia dalla Francia.
21 marzo: Giorno della Gioventù in Tunisia.
21 marzo: Capodanno iraniano.
22 marzo: Celebrazione della Primavera.
26 marzo: Festa di Liberazione del Bangladesh dal Pakistan.
26 marzo: Festa Induista, Festa di Primavera.
MARZO
23 marzo: Festa Nazionale del Pakistan.
153
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
Aprile
1 aprile: Si ricorda la Proclamazione della Repubblica Islamica
dell’Iran.
1 settimana di Aprile è la Settimana Santa (Semana Santa).
Il pomeriggio del Giovedì Santo ed il Venerdì Santo sono Festa nazionale per il Perù.
4 aprile: Festa Nazionale di Indipendenza dalla Francia per il Senegal.
5 aprile: Giorno dello splendore dei Defunti, per la Cina.
APRILE
8 aprile: “Si celebra la partenza del popolo rom e sinti dall’India,
avvenuta circa 1000 anni fa e solo dopo 200-300 anni di nomadismo è arrivato nella penisola balcanica. I nostri spostamenti sono
da attribuire al nostro rifiuto per la guerra e perciò abbiamo preferito allontanarci quando se ne presentava l’occasione. L’8 aprile
del 1971 durante la Giornata Internazionale del Popolo Rom si è
tenuto un Congresso Internazionale a Londra durante il quale i
rappresentanti di 32 gruppi etnici si sono dati il nome di Rom, che
significa uomo”.M.
9 aprile: Festa Nazionale per la Tunisia.
9 aprile: Festa Induista, Inizio del nuovo anno Hindi.
12-13 aprile: Nuovo anno cingalese buddista – Capodanno dello
Sri Lanka.
20 aprile: Festa Islamica, nascita del Profeta Mohammad.
22 aprile: Festa del Brasile.
24 aprile: Festa Ebraica, Quinta Domenica di Pasqua.
24 aprile: Festa Buddista dello Sri Lanka.
Si svolge sempre nel giorno di luna piena.
154
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
25 aprile: Giorno della Liberazione del Sinai in Egitto.
27 aprile: Festa dell’Indipendenza del Togo.
“In aprile sempre per la luna piena festeggiamo il Capodanno dello Sri Lanka, nel periodo in cui si conclude il segno dell’Ariete e
inizia quello di Pesci. Durante le feste prepariamo delle pietanze
a base di riso e latte (Kiribath) con l’aggiunta in certe circostanze
di farina. Il nostro Capodanno lo festeggiamo ad aprile agli Assi a
Firenze, dalle 9 di mattina alle 22, per l’organizzazione del quale
iniziamo a prepararci circa tre mesi prima. In questa lunga giornata di festa oltre a danze e musiche folkloristiche ci sono numerose
possibilità di praticare sport tradizionali come la lotta con i cuscini, il tiro alla fune e altre discipline più moderne come il calcetto,
la pallavolo e l’atletica. Numerosi negozianti della nostra comunità (gestori di generi alimentari, call center e noleggio videocassette, ecc.) sponsorizzano l’evento”. A. K.
APRILE
30 aprile: Viene organizzata la Festa messicana del dio del niño,
alla Ludoteca Interculturale in via Faenza a Firenze.
155
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
Maggio
1° maggio: Festa Internazionale del Lavoro.
5 maggio: Festa dell’Indipendenza dall’Italia dell’Etiopia.
5 maggio: Caduti II° Guerra Mondiale.
6 maggio: Festa rom, si festeggia il giorno di S. Giorgio.
12 maggio: Giorno di Festa per la Comunità Ebraica.
13 maggio: Giorno dell’Abolizione della Schiavitù in Brasile.
14 maggio: Festa della Comunità Ebraica.
La ricorrenza si verifica in aprile o maggio poichè il calendario
ebraico è lunisolare.
MAGGIO
20 maggio: Festa del Camerun.
“Si festeggia la Riunificazione tra le due colonie che adesso costituiscono il Camerun, quella inglese e quella francese. Spesso in queste
occasioni particolari capita di ritrovarci con le comunità camerunesi
di altre città”. A.C.
20 maggio: Giorno di Indipendenza di Cuba.
21 maggio: Festa dello Sham al-Naseem.
Primo giorno delle celebrazioni di primavera per l’Egitto.
23 maggio: Festa Nazionale del Marocco.
24 maggio: Festa dell’Indipendenza dell’Eritrea.
24 maggio: Giorno della Battaglia di Pichincha in Ecuador.
28 maggio: Festa Nazionale dell’Etiopia.
Ultima Domenica di maggio: Festa dei Fiori di maggio dei filippini.
Celebrata alla Chiesa di S.Barnaba a Firenze.
156
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
Giugno
1 giugno: Festa dei nostri bambini (Albania).
12 giugno: Festa Nazionale in Russia.
12 giugno: Festa di Indipendenza dalla Spagna delle Filippine.
18 giugno: Giorno dell’evacuazione in Egitto.
Si commemora il ritiro delle truppe straniere e la proclamazione della Repubblica in Egitto.
20 giugno: Giorno dei Martiri per l’Eritra.
GIUGNO
26 giugno: Festa di Indipendenza dall’Inghilterra per la Somalia.
157
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
Luglio
5 luglio: Festa di Indipendenza dalla Francia per l’Algeria.
16 luglio: Festa dell’Indipendenza di Lapaz per la Bolivia.
20 luglio: Festa di Indipendenza dalla Spagna per la Colombia.
23 luglio: Festa Nazionale per l’Egitto.
26 luglio: Anniversario del tentativo di assalto alla caserma Moncada di Cuba.
28 luglio: Festa di Indipendenza dalla Spagna per il Perù.
Celebrata una processione per le strade di Firenze.
LUGLIO
30 luglio: Una delle Feste Nazionali per il Marocco.
158
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
Agosto
6 agosto: Festa dell’Indipendenza per la Bolivia.
7 agosto: Festa per la Battaglia di Boyacà in Colombia.
10 agosto: Festa dell’Indipendenza per Ecuador.
14 agosto: Giornata della Riunificazione per il Marocco.
14 agosto: Festa dell’ Indipendenza dalla Gran Bretagna per il Pakistan.
15 agosto: Festa della Madonna Santa Maria. Festeggiata alla chiesa
Rumena di Firenze e dalle varie Comunità di religione Ortodossa.
17 agosto: Festa dell’Indipendenza per l’Indonesia.
20 agosto: Festa Nazionale dell’Ungheria.
24 agosto: Festa Nazionale dell’Ucraina.
27 agosto: Festa Nazionale della Moldavia.
AGOSTO
20 agosto: Festa dell’ Indipendenza per il Marocco.
159
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
Settembre
1 settembre: È l’Inizio della Lotta Armata per gli eritrei.
1 settembre: Festa Islamica:
Viaggio notturno del profeta Mohammad alla Mecca e sua Scensione presso il Trono di Dio.
SETTEMBRE
2 settembre: Festa della Cultura Albanese, celebrata solitamente al
Palazzo Medici Riccardi di Firenze.
7 settembre: Festa dell’Indipendenza del Brasile.
7 settembre: Festa Induista.
11 settembre: Festa di Yohannes (Capodanno copto) degli eritri.
12 settembre: Festa Nazionale di Capo Verde.
14 settembre: Festa dell’Indipendenza del Cochabamba in Bolivia.
15 settembre: Festa dell’Indipendenza del Messico.
15 settembre: Festa di Indipendenza del Guatemala.
18 settembre: Festa Nazionale del Cile.
18 settembre: Giornata promozionale della cultura africana.
18 settembre: Festa della Luna per la Cina.
La sera quando la luna si leva le famiglie si riuniscono all’aperto per
ammirare il chiarore e mangiano i dolci della Luna.
21 settembre: Festa Internazionale della Pace.
24 settembre: Festa dell’Indipendenza di S. Cruz in Bolivia.
27 settembre: Il Meskel (ritrovamento della Vera Croce) degli eritrei.
160
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
Ottobre
1 ottobre: Festa dell’Indipendenza per la Nigeria.
Solitamente è celebrata al Salone dei 500 a Palazzo Vecchio a Firenze.
1 ottobre: Fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
4 ottobre: Capodanno Ebraico.
4 ottobre: Festa Islamica, inizio del Ramadan.
12 ottobre: Festa Nazionale della Nostra Signora Aparecida in Brasile.
12 ottobre: Giorno della Dia de la raza per l’Ecuador.
I festeggiamenti avvengono in circoli o case private.
18 ottobre: El Señor de los Milagros (Il Signore dei Miracoli), festeggiato con una processione alla chiesa a Settignano dai peruviani.
21 ottobre: Festa Nazionale della Somalia.
23 ottobre: Festa della Rivoluzione ungherese.
25 ottobre: Giorno della Memoria per la Liberazione del campo di
Auschiwitz.
OTTOBRE
12 ottobre: Giorno della Scoperta dell’America: in realtà per loro è
un lutto e molti portano la fascia nera al braccio in Colombia.
161
L’arte della Festa
Nuova
Cittadinanza
Novembre
1 novembre: Festa Nazionale per l’Algeria.
11 novembre: Festa Nazionale per l’Angola.
17 novembre: Giorno della liberazione di Tirana (1944).
18 novembre: Festa dell’Indipendenza dalla Francia per il Marocco.
NOVEMBRE
21 novembre: Festività Ucraina di S. Michele.
22 novembre: Festa dell’Indipendenza del Libano.
28 novembre: Giorno Nazionale d’indipendenza per l’Albania.
162
Nuova
Cittadinanza
L’arte della Festa
Dicembre
1 dicembre: Festa della Repubblica rumena.
Festa celebrata con cibo ed eventi tradizionali, solitamente organizzata in P.zza S.Croce dai rumeni.
5 dicembre: Festa della Capitale per l’Ecuador.
6 dicembre: Festa di S.Nicola, festa per i bambini ungherese.
16 dicembre: Giorno dell’Anniversario della Creazione dello Stato
del Bangladesh.
25 dicembre: Natale.
Viene celebrato alla Parrocchia dell’Immacolata a Firenze dalla Comunità dell’Ecuador e al Circolo di Sorgane a Firenze dai filippini.
Inoltre è festeggiato in altre Chiese Cattoliche da molte Comunità
straniere presenti a Firenze.
DICEMBRE
7 dicembre: Festa Nazionale per la Costa d’Avorio.
163
Nuova
Cittadinanza
8.
Spazi e luoghi dell’intercultura
fra realtà e rappresentazione
di Monica Meini
Università di Firenze, Università del Molise
La maggior parte dei problemi che accompagnano
l’inserimento degli immigrati stranieri nei paesi di accoglienza affonda le proprie radici in un tentativo semicosciente di creare dei nuovi confini, di innalzare barriere
intorno ai territori su cui si sono costruite nel tempo le
identità locali. E queste barriere invisibili si costruiscono
sulle differenze culturali esistenti fra comunità ospitante
e gruppi di immigrati. Storicamente si sono riscontrati approcci differenti, a seconda dei paesi di accoglienza, nella
costruzione del rapporto fra culture: in Gran Bretagna ha
prevalso il principio multiculturale e pluralista; la Francia
si è basata a lungo sul modello dell’assimilazione, volto
ad un inserimento fluido con aspetti di omologazione
culturale, anche se poi è intervenuto un ampio dibattito
sull’approccio interculturale; mentre gli Stati Uniti hanno
fondato la loro stessa identità su una interazione di culture diverse, interazione multiculturale a cui allude la famosa espressione “melting pot”. Si capisce, quindi, l’estrema
complessità del rapporto fra territorio e intercultura.
Complesso di per sé è il concetto di intercultura, anche perché oggi la stessa idea di cultura è molto meno
rigida che in passato. Come ci insegnano gli studi dell’antropologia francese contemporanea, la cultura cambia di continuo nelle diverse individualità, quindi essa è
il risultato di un insieme composito di esperienze che
ogni singolo individuo compie nell’arco della propria vita. E’ pur vero, tuttavia, che sono riscontrabili dei tratti
culturali comuni che caratterizzano i diversi gruppi di
immigrati e che questi tratti tendono a diventare anche
più marcati quando una comunità si ricostituisce come
tale lontano dal paese di origine. Allo stesso tempo
ogni comunità immigrata deve continuamente mediare o (re-)inventarsi la propria etnicità in rapporto a quella, altrettanto multiforme, dei ‘padroni di casa’ e degli
altri gruppi di stranieri con cui vive. Le diversità non possono – e non devono, a nostro parere – essere annullate,
ma vengono ricomposte nella convivenza multiculturale.
165
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Lo spazio di questa convivenza produce nuovi territori, che mutano pelle sotto i nostri occhi – ne cogliamo i segni, ad esempio, nel paesaggio urbano di Firenze – e nella mente di ciascuno di noi, allorché cominciamo ad attribuire valori nuovi a vecchi luoghi. D’altronde il concetto di “territorio” è altrettanto complesso di
quello di intercultura. In questo specifico contesto, il
territorio è visto come il luogo dove vengono messe a
confronto le diverse culture di cui gli immigrati sono
portatori, un luogo dove si sedimenta una serie di pratiche sociali, di azioni individuali e collettive, quale esito mai scontato del confronto fra tali culture e della
competizione dei gruppi sociali nel tentativo di appropriazione dello spazio. Il territorio, un po’ come qualsiasi organismo vivente, non può sottrarsi al cambiamento, ma è auspicabile che dal confronto con il ‘nuovo’ e il ‘diverso’ esso possa crescere e svilupparsi in maniera armonica, nel rispetto dei suoi legami con il passato. La geografia degli immigrati stranieri è un racconto complesso di luoghi, mondi, traiettorie e reti in
cui si muove l’azione dei gruppi sociali. La geografia
dei gruppi si arricchisce poi delle singole geografie personali; ogni immigrato porta con sé una propria memoria geografica, fatta del paese in cui è nato e cresciuto, dei tragitti migratori che ha compiuto e del luogo dove vive adesso. Questa esperienza, personale e
collettiva, può essere considerata come un patrimonio
culturale, una ricchezza, utile per il confronto con gli
altri che abitano nello stesso territorio.
I livelli di segregazione e integrazione culturale, il
grado d’incontro tra bisogni e aspettative dei nuovi arrivati, le risposte offerte da parte della società che li accoglie, i meccanismi che presiedono alle scelte di stabilizzazione più o meno definitiva, e che sottendono forme più
o meno marcate di appropriazione territoriale, sono tutti
aspetti che possono essere colti solo attraverso strumenti
d’indagine di tipo qualitativo, e su questo terreno si sono
mossi i passi di un’inchiesta sul campo, che abbiamo svolto a Firenze e in altre città toscane nel 2002-2003.1
1
Gli studi condotti, all’interno del gruppo di ricerca sull’immigrazione coordinato da Laura Cassi (Università di Firenze) e finanziati con
contributi Miur e Cnr-Agenzia 2000, sono orientati ad introdurre nella
ricerca sull’intercultura un approccio di natura geografica e arricchire
166
…fra realtà e rappresentazione
Nella seconda inchiesta, di cui presentiamo qui i primi risultati rimandando il commento dettagliato ad
un’apposita pubblicazione, l’interesse si è rivolto soprattutto a comprendere il tipo di legame esistente tra Firenze e gli stranieri immigrati: i luoghi dell’abitare, del
lavoro, del tempo libero; il grado di accoglienza della
città; la percezione degli spazi urbani; i luoghi di ritrovo
delle diverse comunità e quelli dove si realizza la mixité,
ovvero gli spazi del meticciato culturale.
Le 500 interviste effettuate a Firenze tra giugno e dicembre 2005 hanno avuto come target la popolazione
straniera realmente presente sul territorio, incluso extracomunitari in condizioni di irregolarità e clandestinità,
ed hanno interessato di fatto le principali comunità qui
presenti: in primo luogo albanesi, filippini, peruviani, romeni, senegalesi, marocchini, di Sri Lanka, brasiliani, somali, cinesi, pakistani, ecuadoriani. Quasi due terzi degli
intervistati sono arrivati in Italia negli ultimi cinque anni.
Le interviste sono state condotte in vari luoghi del comune di Firenze e in diversi contesti ambientali: dai luoghi
di ritrovo delle comunità (locali chiusi, piazze, stazioni
ferroviarie ecc.) alle case private (previo appuntamento).
Gli ambiti di visibilità attraverso cui si esplicano le
forme di territorializzazione degli immigrati a scala locale sono molteplici, interessando sia il mercato del lavoro
sia la sfera sociale. All’interno delle nostre aree urbane,
in particolare, i gruppi di immigrati extracomunitari – al
di là di ovvie differenziazioni tra gruppi etnici diversi –
seguono logiche spaziali piuttosto comuni; basti pensare
all’area della stazione ferroviaria, vissuta come unico vero luogo multifunzionale all’interno della città: a place
to live and to leave, quasi una metafora della precarietà
del migrante, che diventa anche il luogo dove incontrarsi e dove svolgere la propria attività lavorativa, spesso
basata sul commercio.
Diversi luoghi, all’interno della città di Firenze, vanno assumendo sempre più una dimensione multicultura-
il panorama degli strumenti metodologici appropriati con l’uso di
interviste basate su questionari semistrutturati, i quali, grazie ad una
griglia analitica omogenea, agevolano il confronto fra contesti territoriali diversi. Cfr. M. Meini, “Cercando di misurare colorate tracce
volatili…”, in F. Krasna e P. Nodari (a cura), L’immigrazione straniera
in Italia. Casi, metodi e modelli, “Geotema”, n. 23/2005.
167
Spazi e luoghi dell’intercultura…
le. Si tratta di spazi sia pubblici sia privati, ma la maggioranza di indicazioni date dagli intervistati alla domanda
sui luoghi di incontro tra varie nazionalità riguarda le
strade e le piazze del centro storico fiorentino. L’area
che ruota intorno alla stazione di Santa Maria Novella e
si irradia in una serie di luoghi altrettanto importanti –
come la grande Piazza di Santa Maria Novella prospiciente all’omonima Chiesa, la Fortezza da Basso, Piazza
dell’Unità, il quartiere di San Lorenzo, Piazza Indipendenza – è quella dove si possono notare i maggiori segni
di presenza multiculturale, luogo di attrazione e di aggregazione per gli immigrati di prima e seconda generazione. In quest’area si è avuto un veloce sviluppo di attività e servizi gestiti da stranieri, e rivolti ad una clientela
soprattutto di stranieri, che attiva un’ulteriore spinta alla concentrazione spaziale degli immigrati intorno ai segni etnici di riconoscibilità e di appartenenza.
Non si tratta comunque di forme di segregazione etnica, come quelle che si possono riscontrare ad esempio
nei quartieri cinesi delle metropoli mondiali, quanto
piuttosto di forme di mescolanza etnica – di mixité – in
cui convivono varie genti. Questa zona è infatti abitata
e frequentata da una popolazione di immigrati di diverse nazionalità, che danno vita ad un sistema complesso
di economie etniche dove si incrociano attività commerciali, culturali e ricreative.
La ricerca degli spazi dell’intercultura non deve peraltro fermarsi ai segni permanenti impressi nel paesaggio urbano, quali quelli ben visibili delle insegne multilingua del commercio etnico. Se questi ultimi hanno indubbiamente un forte impatto visivo, va ricordato come
– ai fini dell’incontro interculturale con gli autoctoni –
alcune manifestazioni temporanee legate ad eventi organizzati dai gruppi di immigrati in luoghi pubblici concessi dalle autorità locali (come i concerti di musica etnica nelle strade e nelle piazze) possano provocare un
contatto emotivamente più significativo tra abitanti vecchi e nuovi, in misura tanto maggiore quanti più organi
sensoriali essi giungono a coinvolgere.
Dal momento che i processi di territorializzazione investono tutta la sfera sociale degli individui, dei gruppi e
delle comunità, da quella lavorativa a quella affettiva,
per capire i livelli di radicamento e gli auspicabili processi di integrazione occorre superare una lettura esclusiva168
…fra realtà e rappresentazione
mente legata al mondo del lavoro. I rapporti che si creano con la comunità locale, in primis attraverso la ricerca
della casa e l’accesso ai servizi, sono un indicatore significativo. Gli enti locali giocano un ruolo di primo piano
nella gestione dei processi di integrazione sociale, poiché ad essi è demandata la gestione quotidiana delle risposte ai bisogni elementari di cittadinanza e convivenza
civile, quali la casa, la scuola, l’assistenza socio-sanitaria.
Sappiamo, tuttavia, che le città più grandi sono tendenzialmente repulsive per quanto riguarda, ad esempio, la
ricerca di un’abitazione: i risultati dell’inchiesta a Firenze
non fanno che confermare la difficoltà, non solo di trovare casa, ma anche di essere aiutati nella sua ricerca.
Quanto ai luoghi di abitazione, quasi un terzo degli
intervistati vive nel centro storico e la grande maggioranza non desidera spostarsi in un’altra zona della città.
Il centro di Firenze compare ai primi posti anche nell’elenco dei luoghi della desiderabilità residenziale, sia di
coloro che attualmente non vivono nel comune di Firenze, sia di quelli che vi abitano.
Riguardo infine alla maniera in cui concretamente si
realizzano i processi di integrazione, come già detto i
migranti seguono percorsi vari e diversi nel continuo
processo di ridefinizione della propria cultura. Tra la necessità di mantenere legami con il luogo di origine per
salvaguardare la propria identità e la spinta all’acquisizione di nuovi costumi per inserirsi nella società di accoglienza, si realizza una costante mediazione culturale, a
livello sia dello stesso individuo sia della comunità etnica
in cui è inserito. Tale mediazione può essere colta, più
che negli aspetti forti della cultura spirituale (come, ad
esempio, la religione), in quelli più concreti e meno ‘rigidi’ della cultura materiale (che non comportano una
netta scelta di campo per una sfera culturale piuttosto
che per un’altra). Si è quindi cercato di misurare le dimensioni di questa cultura ‘multipla’ degli immigrati attraverso le usanze e i comportamenti relativi ad alcuni
elementi chiave di questo processo di ridefinizione: la
cucina, l’abbigliamento e alcune attività del tempo libero, come la musica, le letture, il ballo.
Nel processo di mediazione che interviene, sia a livello di singolo individuo sia a livello di gruppi, possono
realizzarsi varie forme di mélange culturale. Per semplicità di esposizione possiamo individuarne quattro tipi:
169
Spazi e luoghi dell’intercultura…
sostituzione delle usanze tradizionali con le nuove; refrattarietà ad acquisire nuove usanze e mantenimento
delle vecchie; perdita delle usanze tradizionali e scarsa
acquisizione di nuove usanze; sovrapposizione e compresenza di vecchie e nuove usanze.
Poiché, nei processi di integrazione, particolare rilevanza è rivestita dalla capacità dei nuovi arrivati di acquisire quella cultura multipla e composita di cui si è
parlato, seguendo quindi un percorso di arricchimento –
più che di sostituzione – culturale, sono proprio gli
aspetti di sovrapposizione e compresenza tra vecchie e
nuove usanze i più importanti per valutare il potenziale
di interazione multiculturale degli immigrati.
L’indice di mélange culturale2, riportato in tabella anche per le nazionalità più significative, mostra come sia
articolata l’attitudine delle diverse comunità riguardo ai
vari aspetti della cultura materiale presi in esame. In generale si rileva un’acquisizione di nuove usanze piuttosto
spinta nell’abbigliamento, un maggiore mantenimento
delle tradizioni del paese di origine nella musica e nel
ballo, una compresenza di vecchie e nuove usanze nella
cucina e nelle letture. Tale compresenza si realizza, per la
cucina, attraverso un maggiore arricchimento culturale: il
78% di intervistati dichiara di avere acquisito la cucina
italiana, e contemporaneamente risulta altrettanto elevata (70%) la quota di chi dichiara di avere mantenuto le
tradizioni culinarie del proprio paese di origine. Le rispettive quote nel caso delle letture sono 66% e 50%.
Nel complesso appare più forte la spinta verso l’acquisizione delle usanze italiane, pur con un livello ragguardevole di mantenimento delle tradizioni. Ma esistono differenze notevoli tra le diverse nazionalità: gli albanesi, ad esempio, risultano molto esposti ai processi di
acculturazione, tranne che per la musica; i cinesi, al contrario, mostrano un’elevata resistenza all’acquisizione
delle usanze italiane, tranne che per la cucina, in cui
esprimono un livello di arricchimento culturale quasi
massimo (indice di mélange culturale uguale a +0,9).
2
L’indice di mélange culturale esprime la tendenza dei gruppi imigrati verso un arricchimento (valore massimo = +1) o un impoverimento
(valore minimo = -1)
170
…fra realtà e rappresentazione
Il questionario
171
Spazi e luoghi dell’intercultura…
172
…fra realtà e rappresentazione
173
Spazi e luoghi dell’intercultura…
I dati dell’inchiesta
e i principali risultati
Mese rilevazione (anno 2005)
giugno
luglio
% intervistati
0
24
agosto
16
settembre
20
ottobre
14
novembre
23
dicembre
Totale (n. interviste: 500)
Luogo intervista: tipologia
3
100
% interviste
luoghi all’aperto (strade, piazze, giardini)
35
luoghi di lavoro
22
abitazioni
18
luoghi di accoglienza
7
luoghi di culto
5
negozi
5
associazioni
4
luoghi di formazione
1
altro
Totale
Sesso della persona intervistata
M
F
Totale
174
3
100
% intervistati
66
34
100
…fra realtà e rappresentazione
Età
% intervistati
sotto 25 anni
32
25 - 34 anni
34
35 - 44 anni
22
45 anni e oltre
12
Totale
100
Area geografica di provenienza (nazionalità)
totale Asia
di cui:
30
Filippina
4
Cinese
3
totale Europa orientale
Albanese
totale Americhe
10
Brasiliana
4
2
21
Senegalese
4
Marocchina
4
Somala
Anno di arrivo in Italia
8
Peruviana
totale Africa
Totale
14
22
Ecuadoriana
di cui:
2
27
Romena
di cui:
12
di Sri Lanka
Pakistana
di cui:
% intervistati
4
100
% intervistati
2000-05
64
1990-99
27
1980-89 (*)
1970-79
Totale
8
1
100
(*) 2 intervistati nati in Italia
175
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Status di permanenza
% intervistati
permesso di soggiorno
60
clandestinità
12
carta di soggiorno
9
cittadino italiano
3
visto d’ingresso
2
permesso non rinnovato
0
non risponde
14
Totale
100
Titolo di studio
% intervistati
analfabeta
0
vari anni di scuola
23
diploma
61
laurea
16
Totale
100
Stato civile
% intervistati
celibe/nubile
55
coniugato/a
39
separato/a
2
divorziato/a
3
vedovo/a
1
Totale
Religione
100
%
praticante
% non
praticante
%
intervistati
cristiana
65
52
60
musulmana
27
44
33
8
4
6
100
100
100
altre
Totale
176
…fra realtà e rappresentazione
Per quale motivo è arrivato a Firenze?
% intervistati
motivi economici / lavoro
51
studio
25
ricongiungimento familiare
14
motivi politici e religiosi
5
nuove esperienze di vita
2
turismo
1
salute
0
altro
1
Totale
100
Prima di arrivare, aveva già
dei contatti a Firenze?
% intervistati
no
30
si
70
coniuge
altri familiari
altri parenti
16
amici
25
altri contatti
2
italiani
4
stranieri
Totale
Vive a Firenze?
4
22
66
100
% intervistati
si
88
no
12
Totale
Dove vive a Firenze?
nel centro storico
fuori centro storico
Totale
100
% intervistati
(solo chi vive a Firenze)
30
70
100
177
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Vive a Firenze dal ...
% intervistati
(solo chi vive a Firenze)
2000-05
71
1990-99
21
1980-89
6
1970-79
Totale
Vive a ….
Prato
2
100
% intervistati
(solo chi non vive a Firenze)
16
Campi Bisenzio
16
Sesto Fiorentino
14
Bagno a Ripoli
7
Fiesole
7
San Giovanni Valdarno
5
Scandicci
5
Calenzano
4
Poggio a Caiano
4
Pontedera
4
Signa
4
Greve in Chianti
2
Impruneta
2
Mantova
2
Montecatini
2
Pisa
2
Quarrata
2
San Casciano in Val di Pesa
2
San Piero a Sieve
2
Torino
2
Totale
100
178
…fra realtà e rappresentazione
Se potesse abitare a Firenze,
dove preferirebbe abitare?
% intervistati
(solo chi non vive
a Firenze)
in una qualsiasi zona del centro
15
Duomo
9
Novoli
6
in periferia
6
San Lorenzo
6
Piazzale Michelangelo
4
Rifredi
4
Santa Maria Novella
4
Via Pistoiese
4
Borgo San Jacopo
2
Campo di Marte
2
Careggi
2
Firenze sud
2
Gavinana
2
Piazza Beccaria
2
Piazza Dalmazia
2
Piazza Indipendenza
2
Piazza Libertà
2
Piazza San Jacopino
2
Piazza Signoria
2
Statuto
2
Via Baracca
2
Via Giannotti
2
Viale Morgagni
2
in una zona tranquilla
2
non ha preferenze
2
non vorrebbe abitare a Firenze
Totale
4
100
179
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Chi l’ha aiutata a trovare casa?
amici
% intervistati
(solo chi vive a Firenze)
31
familiari, parenti
20
da solo
21
intermediari italiani
13
agenzie immobilari
7
intermediari connazionali
5
enti locali
2
enti religiosi
1
movimento “lotta per la casa”
Totale
Nel Suo quartiere,
secondo Lei, abitano … ?
1
100
% intervistati
(solo chi vive a Firenze)
soprattutto italiani
41
soprattutto stranieri
16
popolazione mista
Totale
Se potesse, andrebbe
ad abitare in un’altra zona
o quartiere della città?
43
100
% intervistati
(solo chi vive a Firenze)
no
57
si
36
non so
7
Totale
100
Attualmente ha un’occupazione
lavorativa?
no
si
Totale
180
% intervistati
28
72
100
…fra realtà e rappresentazione
Dove lavora? Località
% intervistati
(solo chi svolge attività lavorativa)
Firenze
90
Prato
1
Scandicci
1
Campi Bisenzio
1
Impruneta
1
Sesto Fiorentino
1
Bagno a Ripoli
1
San Casciano Val di Pesa
1
Scarperia
1
altrove
3
Totale
100
Come ha trovato
il lavoro attuale?
% intervistati
(solo chi svolge attività lavorativa)
intermediari connazionali
56
da solo
15
intermediari italiani
13
associazioni
3
agenzie di lavoro temporaneo
3
organi istituzionali
2
intermediari di altra nazionalità
1
altro
5
Totale
Ambiti di attività
occupazionale attuale
100
% intervistati
(solo chi svolge
attività lavorativa)
industria
commercio, turismo, ristorazione
assistenza familiare, collab. domestica
altre attività nel settore dei servizi
altro
Totale
9
33
28
26
4
100
area geografica di provenienza
Africa
Americhe
Asia
15
33
13
35
4
100
5
32
32
25
7
100
6
41
37
13
4
100
Europa
orientale
10
21
24
43
1
100
181
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Ambiti di attività
% intervistati
occupazionale nel paese
(solo chi svolge
di origine
attività lavorativa)
agricoltura, pesca
3
industria
11
commercio
10
insegnamento
5
altre attività nel settore dei servizi
31
altra attività lavorativa
2
studente
33
casalinga
4
disoccupato
1
Totale
100
Durante la permanenza
a Firenze ha usufruito
dei servizi di:
area geografica di provenienza
Africa
Americhe
Asia
Europa
orientale
7
1
3
1
7
12
12
12
8
7
13
9
4
7
4
6
32
40
22
32
1
2
3
1
39
26
33
32
0
4
6
4
0
0
3
1
100
100
100
100
% intervistati
livello medio
di soddisfazione tra coloro
che hanno usufruito
del servizio (da 1 a 4)
Formazione/scuola
22
3,47
6
Assistenza sanitaria
20
3,11
16
Prima accoglienza
18
3,33
10
Orientamento al lavoro
10
2,8
38
Assistenza legale
7
3,31
15
Ricerca della casa
7
2,97
28
Rispetto ai bisogni incontrati, lamenta carenze in:
% intervistati non soddisfatti
(“per niente” o “poco”)
tra coloro che hanno
usufruito del servizio
% intervistati
trovare casa
13
trovare lavoro
12
accoglienza e mediazione linguistica/culturale
8
trovare affetti
4
burocrazia amministrativa
3
orientamento e formazione
3
accessibilità economica
2
assistenza socio-sanitaria
1
altro
non esprime lamentele
Totale
182
1
53
100
…fra realtà e rappresentazione
Tipo di attività ricreative
e culturali a cui si dedica
(possibili più risposte)
% intervistati
sport
38
musica
18
letteratura
6
arte
5
teatro
4
non si esprime
Tipo di attività ricreative
e culturali a cui si dedica
39
nella comunità
di appartenenza
(% parziale)
in gruppi misti
(% parziale)
individualmente
(% parziale)
sport
34
45
21
musica
25
9
66
letteratura
10
7
83
arte
21
21
58
teatro
18
59
24
tutte le attività
28
31
41
Che tipo di relazioni
ha con la Sua comunità a Firenze?
(possibili più risposte)
% intervistati
aiuti per il lavoro
53
ritrovi per le festività
51
aiuti per la casa
51
cene ed eventi organizzati dalla comunità
50
aiuti di tipo economico
39
religione
35
amicizia
3
divertimento
2
sport
1
studio
1
183
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Quali sono i luoghi di ritrovo
della Sua comunità a Firenze?
(possibili più risposte)
piazze
% intervistati
37
case private
26
luoghi di culto
23
giardini
19
bar/circoli ricreativi
14
sedi associazioni
13
case dello studente
9
negozi
6
discoteche, pub, sale da ballo
3
stazione ferroviaria
3
centri di accoglienza e ascolto
1
mercati
1
luoghi sportivi
1
altri luoghi
1
Eventi realizzati dalla propria
comunità insieme ad altre
Fornisce una indicazione
% intervistati
25
Fornisce più di una indicazione
2
Luoghi d’incontro tra diverse nazionalità
Fornisce una indicazione
36
Fornisce più di una indicazione
46
Frequenta persone
che non appartengono
al suo gruppo etnico?
no
% intervistati
14
si
86
di cui: solo italiani
16
solo di un’altra nazionalità
5
di nazionalità varie
65
Totale
184
100
…fra realtà e rappresentazione
Quali sono i luoghi di incontro
tra diverse nazionalità a Firenze?
(solo la prima indicazione)
% intervistati
piazze e strade nel centro storico
54
di cui: in zona stazione
30
Piazza Indipendenza
7
Piazza Duomo
3
in zona San Lorenzo
2
Piazza Santa Croce
2
centri di accoglienza e ascolto
8
università
4
bar, pub, discoteca
3
luoghi di culto
2
mercati
2
giardini, parchi
1
altri luoghi
2
non so
25
Totale
100
% intervistati
mantenimento
di tradizioni e usanze
del paese di origine
totale
albanesi
cinesi
poco o per niente
49
60
24
51
50
52
51
48
molto o abbastanza
51
40
76
49
50
48
49
52
100
100
100
100
100
100
100
100
Totale
filippini marocchini
peruviani
romeni senegalesi
% intervistati
acquisizione
di usanze italiane
totale
albanesi
cinesi
poco o per niente
43
17
88
54
45
50
44
molto o abbastanza
57
83
12
46
55
50
56
52
100
100
100
100
100
100
100
100
Totale
filippini marocchini
peruviani
romeni senegalesi
48
185
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Gli ambiti del mélange culturale
* indice di mélange culturale: da -1 a +1 (+1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento)
% intervistati
LA CUCINA
per niente
poco
abbastanza
molto
mantenimento
9
20
38
32
acquisizione
3
19
39
39
mantenimento
32
33
25
10
acquisizione
1
7
25
67
mantenimento
0
6
29
65
acquisizione
0
6
50
44
mantenimento
0
12
44
44
acquisizione
5
18
57
20
mantenimento
5
10
40
45
acquisizione
0
30
45
25
mantenimento
8
31
39
22
acquisizione
2
11
45
43
mantenimento
3
16
53
29
acquisizione
0
13
45
42
mantenimento
11
11
37
42
acquisizione
12
12
35
41
totale
indice di mélange culturale* = 0,5
albanesi
indice di mélange culturale* = 0,3
cinesi
indice di mélange culturale* = 0,9
filippini
indice di mélange culturale* = 0,6
marocchini
indice di mélange culturale* = 0,6
peruviani
indice di mélange culturale* = 0,5
romeni
indice di mélange culturale* = 0,7
senegalesi
indice di mélange culturale* = 0,6
186
…fra realtà e rappresentazione
Gli ambiti del mélange culturale
* indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento)
% intervistati
L’ABBIGLIAMENTO
per niente
poco
abbastanza
molto
27
29
36
8
4
12
53
31
mantenimento
38
27
34
2
acquisizione
5
9
61
25
mantenimento
13
13
69
6
acquisizione
12
24
53
12
mantenimento
29
22
40
9
acquisizione
6
11
46
37
mantenimento
26
26
47
0
acquisizione
5
0
63
32
mantenimento
18
29
44
9
acquisizione
0
11
65
24
mantenimento
17
51
26
6
acquisizione
0
9
59
32
mantenimento
29
41
18
12
acquisizione
6
6
44
44
totale
mantenimento
acquisizione
indice di mélange culturale* = 0,3
albanesi
indice di mélange culturale* = 0,2
cinesi
indice di mélange culturale* = 0,4
filippini
indice di mélange culturale* = 0,3
marocchini
indice di mélange culturale* = 0,4
peruviani
indice di mélange culturale* = 0,4
romeni
indice di mélange culturale* = 0,2
senegalesi
indice di mélange culturale* = 0,2
187
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Gli ambiti del mélange culturale
* indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento)
% intervistati
LA MUSICA
per niente
poco
abbastanza
molto
mantenimento
8
14
36
42
acquisizione
8
27
42
22
mantenimento
9
10
37
44
acquisizione
1
21
49
29
mantenimento
6
12
29
53
acquisizione
19
38
31
13
totale
indice di mélange culturale* = 0,4
albanesi
indice di mélange culturale* = 0,6
cinesi
indice di mélange culturale* = 0,3
filippini
mantenimento
15
18
38
29
acquisizione
6
19
48
27
mantenimento
10
20
35
35
acquisizione
16
16
42
26
mantenimento
4
13
40
44
acquisizione
7
33
38
22
mantenimento
3
15
49
33
acquisizione
3
18
55
24
mantenimento
5
26
21
47
acquisizione
32
32
26
11
indice di mélange culturale* = 0,4
marocchini
indice di mélange culturale* = 0,4
peruviani
indice di mélange culturale* = 0,4
romeni
indice di mélange culturale* = 0,6
senegalesi
indice di mélange culturale* = 0,1
188
…fra realtà e rappresentazione
Gli ambiti del mélange culturale
* indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento)
% intervistati
LE LETTURE
per niente
poco
abbastanza
molto
totale
mantenimento
20
29
30
21
acquisizione
10
23
32
35
mantenimento
22
43
20
14
acquisizione
4
9
22
65
mantenimento
13
0
19
69
acquisizione
50
19
31
0
mantenimento
20
25
33
22
acquisizione
10
33
27
31
mantenimento
22
22
50
6
acquisizione
17
22
33
28
mantenimento
21
38
31
10
acquisizione
0
24
51
24
mantenimento
6
29
40
26
acquisizione
6
35
47
12
mantenimento
21
32
21
26
acquisizione
16
32
26
26
indice di mélange culturale* = 0,2
albanesi
indice di mélange culturale* = 0,2
cinesi
indice di mélange culturale* = 0,2
filippini
indice di mélange culturale* = 0,1
marocchini
indice di mélange culturale* = 0,2
peruviani
indice di mélange culturale* = 0,2
romeni
indice di mélange culturale* = 0,2
senegalesi
indice di mélange culturale* = 0
189
Spazi e luoghi dell’intercultura…
Gli ambiti del mélange culturale
* indice di mélange culturale: da -1 a +1 ( +1= massimo arricchimento; -1 = massimo impoverimento)
% intervistati
IL BALLO
per niente
poco
abbastanza
molto
totale
mantenimento
30
17
28
25
acquisizione
41
26
22
11
mantenimento
28
17
46
9
acquisizione
38
30
27
6
mantenimento
69
15
8
8
acquisizione
75
17
0
8
mantenimento
40
15
30
15
acquisizione
65
19
8
8
mantenimento
53
13
27
7
acquisizione
27
7
53
13
mantenimento
9
21
21
48
acquisizione
31
45
14
10
mantenimento
32
32
16
19
acquisizione
42
16
26
16
mantenimento
24
18
35
24
acquisizione
24
35
18
24
indice di mélange culturale* = -0,1
albanesi
indice di mélange culturale* = -0,1
cinesi
indice di mélange culturale* = -0,8
filippini
indice di mélange culturale* = -0,4
marocchini
indice di mélange culturale* = 0
peruviani
indice di mélange culturale* = -0,1
romeni
indice di mélange culturale* = -0,2
senegalesi
indice di mélange culturale* = 0
190
Indice
1. Partner e collaborazioni
Partecipazioni al progetto
3
4
2. Presentazioni
5
3. Prefazione
19
4. Itinerari
Note sul capitolo Network delle Associazioni
25
32
5. Network delle Associazioni Straniere a Firenze
35
6. La segnaletica invisibile
Quartiere 1
Quartiere 2
Quartiere 3
Quartiere 4
Quartiere 5
107
111
121
127
133
139
7. L’arte della festa
147
8. Spazi e luoghi dell’intercultura
fra realtà e rappresentazione
165