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 ITALIANI IN VIAGGIO: COME CAMBIANO LE PREFERENZE Abstract della ricerca Il turismo? Uno scenario complesso, articolato in un “mercato di tanti mercati”, piccoli e grandi, ognuno con regole proprie. Regole che dipendono da un delicato bilanciamento tra ottica outgoing dei Tour Operator dei Paesi di origine e il destination management svolto direttamente dalle destinazioni, soprattutto grazie a Internet. Questo il concetto di fondo che emerge da Italiani in viaggio: come cambiano le preferenze, la ricerca sui mercati outgoing promossa da Bit -­ Borsa Internazionale del Turismo e condotta da Mercury S.r.l. a cura del prof. Emilio Becheri e dalla dott.ssa Ilaria Nuccio. Elaborando dati e informazioni con una valutazione quali-­quantitativa, la survey ha identificato le tendenze chiave, fotografato lo stato dell’arte dei flussi e analizzato le 20 destinazioni preferite dagli italiani, oltre a 8 destinazioni che presentano caratteristiche di particolare interesse. Lo scenario Strategie 2.0 per un viaggiatore che cerca esperienze uniche Web 2.0 e social media sono ormai un dato acquisito, più che una tendenza, e hanno determinato lo sviluppo di nuove strategie, dal low-­‐cost al last-­‐minute, oltre a contribuire alla differenziazione della domanda. Al di là di essi la ricerca ha individuato 10 tendenze di fondo: 1. “Deriva” da Occidente a Oriente, ad esempio lo spostamento della domanda di mete “esotiche” da destinazioni come Cuba ad altre come la Turchia; 2. Ridefinizione del bilanciamento outgoing-­incoming, con la crescita di importanza del destination management diretto; 3. Maggiore consapevolezza istituzionale dell’importanza del turismo; 4. “Fa turismo tutto ciò che non è turismo”, ovvero cresce l’importanza del contesto complessivo; 5. Partecipazione attiva del viaggiatore, dall’ideazione e organizzazione del viaggio fino a viverne l’esperienza; 6. Vacanze più brevi ma più frequenti, tematiche e differenziate; 7. “Altrove” si cerca “l’altro”, non solo un luogo ma un’esperienza, che coinvolga l’intera persona; 8. Ricerca del “non-­turismo nel turismo”, preferendo luoghi non turistici e cercando d sperimentare gli stili di vita locali; 9. Destagionalizzazione della domanda sempre più accentuata; 10. Carattere culturale-­esperienziale del fare vacanza. Oltre 63 milioni i viaggi degli italiani nel 2013, per quasi 420 milioni di notti totali In dettaglio, la ricerca evidenzia che gli italiani che viaggiano oscillano tra i 31 e i 37 milioni, cioè tra il 52 e il 62% dei 60,2 milioni di residenti. Nel 2013, in particolare, sono stati 34 milioni e 334 mila, pari al 57,5%, e hanno generato 63 milioni e 154 mila viaggi, ossia 1,84 viaggi per ogni turista, corrispondenti a un totale di 417 milioni 127 mila notti. Il 9% di questi viaggi ha motivazioni business, mentre il restante 91% è leisure. Nel 75% dei casi scelgono di restare nel nostro Paese. La regione con la più alta percentuale di vacanzieri è la Lombardia (71,7%), seguita da Piemonte (71,6%) e Lazio (70,1%). La classifica per quota di popolazione che si è recata all’estero vede invece in testa il Lazio con il 22,9%, tallonata da Lombardia (22,5%) e Piemonte (17,8%). Nonostante il quadro macroeconomico non favorevole, la quota di viaggi dei residenti verso le destinazione estere è salita al 20,2% nel 2013 rispetto al 15,8% del 2000. Secondo le statistiche ufficiali Istat, il movimento dei nazionali in Italia il è di 54 milioni 995 mila e 200 milioni 226 mila presenze, mentre secondo altri metodi di rilevazione il dato potrebbe essere superiore fino a due terzi. L’attuale fase riflessiva parte comunque da un trend di forte aumento sul lungo termine, che ha visto aumentare i viaggi dei residenti di ben il 38% nel periodo 2000-­‐2008. Le destinazioni Una top 5 di classici, molto Est e 8 mete da tenere d’occhio La ricerca ha preso in considerazione 28 Paesi in totale. Le 20 destinazioni preferite dagli italiani sono, in ordine di preferenza: 1. Francia; 2. Spagna; 3. Germania; 4. UK; 5. San Marino; 6. Austria; 7. Croazia; 8. Grecia; 9. USA; 10. Egitto; 11. Paesi Bassi; 12. Svizzera; 13. Turchia; 14. Slovenia; 15. Ungheria; 16. Repubblica Ceca; 17. Portogallo; 18. Belgio; 19. Cina; 20. Irlanda. Sono state inoltre analizzate 8 destinazioni con caratteristiche di particolare interesse: 21. Brasile; 22. Tunisia; 23. Marocco; 24. Thailandia; 25. Cuba; 26. India; 27. Cipro; 28. Seychelles. L’Italia rappresenta il quinto Paese per origine di flussi dei turisti alle frontiere verso la Francia, con un a quota di mercato delle presenze (pernottamenti) del 7,8%, dopo Regno Unito (15,3%), Germania (14,6%), Belgio (10,8%) e Paesi Bassi (8,6%), pari a 7 milioni 894 mila arrivi. La meta preferenziale è Parigi, a cui segue la costa meridionale mediterranea rappresentata dalla Provenza-­‐Costa Azzurra, dalla Linguadoca-­‐Rossiglione e dalla Camargue. Con 3 milioni 251 mila arrivi e 48,1 milioni di presenze, la componente italiana è molto rilevante anche per l’incoming della Spagna: il nostro Paese rappresenta il quarto mercato dopo UK, Germania e Francia, grazie all’attrattiva di mete come Barcellona, Madrid e le Isole Baleari, ma anche l’Andalusia. La Germania rappresenta la terza destinazione di preferenza per gli italiani con una quota del mercato nazionale verso l’estero del 5,5%, dopo Francia e Spagna, equivalente a 1 milione 571 mila arrivi. È presente un forte e prevalente movimento d’affari spinto dai legami economici in atto fra i due Paesi. Mete preferite sono Berlino, Francoforte e Monaco. La Germania, peraltro, costituisce il principale bacino di origine dei flussi internazionali in Italia. Al quarto posto il Regno Unito, con 1 milione 666 mila arrivi di italiani nel 2013, trainato dall’appeal di Londra, vera metropoli “world-­‐class”, e da motivazioni culturali come lo studio della lingua. Al quinto San Marino che, con i suoi tre castelli per 33 mila abitanti intorno al Monte Titano, continua a rappresentare la meta ideale per un break per chi è in vacanza sulla costa adriatica, totalizzando 1 milione 238 mila arrivi. Tra le altre mete di interesse spicca la Cina, dove gli italiani sono per ora solo al 22.mo posto tra gli arrivi, ma dove il mercato business ha una grande rilevanza e rappresenta la principale motivazione (41,8%) delle visite degli italiani. Sempre molto forte anche l’appeal degli USA, motivazione principale del viaggio è il movimento puramente vacanziero, pari a circa il 63% del totale. Più vicino a noi, l’Egitto rappresenta un esempio riuscito di colonizzazione e di valorizzazione turistica di un territorio fondato sui voli low-­cost e point-­to-­point ed è una delle destinazioni vacanziere top per il cliente italiano. L’Italia è al quinto posto per i flussi verso la Grecia. La prima motivazione di visita è balneare (80%), seguita dalla visita ai luoghi legati agli itinerari storico-­‐culturali e dalla visita della capitale. La Turchia è una meta in ascesa ma caratterizzata da soggiorni brevi, spesso legati al movimenti crocieristico. Sul lungo raggio, l’India è in sviluppo tendenziale.
Il viaggio in India coincide, in realtà, nella visita a una delle regioni più evolute del Nord del Paese, spinta dal richiamo di una civiltà antica del tutto diversa da quella occidentale e dalla ricerca di una spiritualità mistica originale che ha non pochi proseliti anche in Italia. Di fatto, è forte, il richiamo di alcune città come Nuova Delhi, Mumbai (l’antica Bombay fino al 1995), Calcutta, Goa e altre. Le Seychelles sembrano godere dal 2010 ad oggi di un momento d’oro del turismo incoming, come confermato dal record di arrivi del 2013 pari a 230.272 con un tasso medio annuo di crescita del 4,5% e un ottimo incremento assoluto del 77,1% rispetto all’anno 2000. Gli arrivi degli italiani in Thailandia sembrano avere risentito poco della crisi economica che dal 2008 ha colpito l’Italia perché i flussi verso tale Paese sono in continua crescita e hanno superato i 200 mila arrivi alle frontiere nel 2012. Il trend positivo è continuato anche nel 2013. Nell’emisfero occidentale, Cuba ha rappresentato per anni uno dei principali miraggi degli italiani come destinazione estera.
Il fascino della destinazione aveva varie motivazioni, fra le quali l’essere ai Caraibi e non da ultimo il fatto che a lungo ha rappresentato un avamposto delle economie socialiste nel cuore delle Americhe. L’Avana, inoltre è stata una delle residenze di Hemingway, molto visitata dai turisti di tutti i Paesi. Per maggiori informazioni su Bit: www.bit.fieramilano.it, Twitter @bitmilano #Bit2015. Ufficio Stampa Fiera Milano Rosy Mazzanti – Simone Zavettieri tel. 02.4997.7457 e-­‐mail [email protected] Flaviana Facchini Relazioni Pubbliche tel. 339.6401271 e-­‐mail [email protected]