Relazione Annuale 2014 - Prima parte

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Relazione Annuale 2014 - Prima parte
Assemblea Annuale 21 maggio 2015
Federazione Imprese Siderurgiche Italiane
L’INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA
2014
Assemblea Annuale 2015
L’INDUSTRIA SIDERURGICA ITALIANA
Relazione Annuale
L’acciaio è un materiale prezioso, pulito e riciclabile al cento per cento, che mantiene inalterate le sue proprietà una
volta riciclato. Per queste ragioni l’acciaio è oggi il materiale più riciclato al mondo.
L’acciaio è un materiale unico per resistenza, durevolezza, versatilità e duttilità, caratteristiche che ne favoriscono
l’impiego in infinite applicazioni, essenziali per le moderne società sviluppate.
In particolare l’acciaio è un materiale fondamentale e insostituibile nelle opere di ingegneria, nel settore dell’edilizia
e delle costruzioni, della meccanica, dei trasporti, della produzione e trasporto di energia, delle comunicazioni e
dell’agroalimentare.
L’acciaio con i suoi molteplici utilizzi è presente nella vita di tutti i giorni: dalle strutture che sorreggono le case in
cui abitiamo alle automobili e agli altri mezzi con cui ci spostiamo, dagli elettrodomestici all’arredamento dei nostri
appartamenti e uffici, dagli utensili di uso quotidiano alle posate con cui mangiamo, fino ad arrivare alle opere d’arte,
ai gioielli e persino alla penna a sfera.
L’impiego dell’acciaio risulta inoltre fondamentale per lo sviluppo dell’economia in una direzione sempre più ecosostenibile , tenendo conto non solo della sua completa riciclabilità, ma anche del suo largo utilizzo in applicazioni
utili ad un uso efficiente delle risorse: si pensi alla produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio l’energia
eolica), alle strutture per la raccolta e il trasporto della risorsa idrica, alla rimodulazione del trasporto per l’alta velocità
ferroviaria. Anche i sottoprodotti derivanti dai processi di produzione dell’acciaio sono oggi utilizzati in maniera
sostenibile ad esempio nella produzione del cemento e nella realizzazione di opere stradali.
L’Italia è il secondo Paese Europeo (dopo la Germania) per produzione di acciaio, con 23,7 milioni di tonnellate nel
2014, e il primo per volume di riciclo di rottame ferroso, con 18 milioni di tonnellate annue di materiale che viene
rifuso nelle acciaierie nazionali.
Federacciai è la Federazione che rappresenta le Imprese Siderurgiche Italiane, fa parte di Confindustria e conta
ad oggi 137 aziende associate che realizzano e trasformano oltre il 95% della produzione italiana di acciaio.
Federacciai è nata con l’obiettivo di tutelare, supportare e mettere in relazione tra loro le aziende produttrici,
trasformatrici e distributrici di acciaio e prodotti siderurgici affini. Inoltre, come principale portavoce delle aziende del
settore, promuove le politiche industriali a sostegno del comparto attraverso iniziative in campo economico, politico
e tecnico-scientifico.
La Federazione lavora per dare visibilità, in Italia e all’estero, al settore siderurgico evidenziandone le caratteristiche
economiche, le articolazioni e l’evoluzione produttiva e commerciale. A questo scopo Federacciai sostiene tutte le
azioni che rafforzano la capacità delle imprese siderurgiche di competere sul mercato, nazionale e internazionale, e
sostiene le politiche economiche volte a risolvere le criticità del settore. Federacciai, inoltre, partecipa agli organi di
gestione e alle commissioni di varie organizzazioni italiane e internazionali.
INDICE
ORGANI STATUTARI
5
PARTE I
1
2
3
Il mercato10
Il contesto di mercato
12
La siderurgia nel mondo
14
La siderurgia in Italia
17
PARTE II
1
2
3
4
Associazioni di Comparto26
Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi
28
Associazione Prima Trasformazione e Tubi
37
Associazione Acciai Speciali
38
Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E.
40
PARTE III
Le Tematiche Generali42
1
Attività verso l’Unione Europea
44
2Energia
49
3Ambiente
51
4
Attività di comunicazione
58
5
Rottame - Nuovo Campsider
59
PARTE IV
Società ed Enti Collegati62
1
Società consortile Gas Intensive
64
2Riconversider
65
3Unsider
66
PARTE V
Aziende Associate
68
PARTE VI
Appendice statistica
74
3
4
ORGANI STATUTARI
Comitato di Presidenza
Consiglio Direttivo
5
Relazione annuale 2014 - organi statutari
COMITATO DI PRESIDENZA
(Composizione al 31.12.2014)
PRESIDENTE
AntonioGOZZI
PAST PRESIDENT
GiuseppePASINI
VICE PRESIDENTI elettivi
Michele AMENDUNI
AntonioBELTRAME
MarioCALDONAZZO
AntonioMARCEGAGLIA
NicolaRIVA
VICE PRESIDENTI e PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI DI COMPARTO
PaolaARTIOLI
AntonioGOZZI
CesareRIVA
Luca ZANOTTI
6
Relazione annuale 2014 - organi statutari
CONSIGLIO DIRETTIVO
(Composizione al 31.12.2014)
Il Comitato di Presidenza E i Signori
AlessandroBANZATO
GiulianoBOATO
RuggeroBRUNORI
GiorgioBUZZI
MarcelloCALCAGNI
MaurizioCALCINONI
AlessandroCOLOMBO
GiacomoGHIDINI
MarioGUSSAGO
Alberto
INZAGHI
CarloLEALI
CarloMALASOMMA
RobertoMARZORATI
CarloMAZZOLENI
FedericoPITTINI
FrancoPOLOTTI
MarcoPUCCI
GiancarloQUARANTA
LorisSPALTINI
GianlucaRODA
FrancescoSEMINO
AmatoSTABIUMI
MauroSTEFANA
LucaVILLA
REVISORI DEI
(Consigliere Tesoriere)
CONTI EFFETTIVI
AndreaAGNELLI
GiuseppePOZZOLI
GiampaoloTALPONE
REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI
RomoloRAGGIO
DarioSEMENZATO
DIRETTORE GENERALE
FlavioBREGANT
7
Relazione annuale 2014 - organi statutari
CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAIO PRODOTTI PIANI E LUNGHI COMUNI
CesareRIVA
Presidente
GiovanniBAJETTI
RuggeroBRUNORI
AndreaDI BELLO
EnricoFORNELLI
CarloLEALI
MassimoMAZZUCOTELLI
GiovanniPASINI
FedericoPITTINI
FrancoPOLOTTI
GiancarloQUARANTA
NicolaRIVA
AmatoSTABIUMI
CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAI SPECIALI
Paola ARTIOLIPresidente
Ernesto AMENDUNI
Michele AMENDUNI
Alessandro BANZATO
EgidioBINI
AntonioBUFALINI
RobertoFORCELLA
CarloFORESTI
PieroGRUPPI
RobertoMARZORATI
Franco POLOTTI
Cesare RIVA
AlessandroTRIVILLIN
MarioVERGNA
8
Relazione annuale 2014 - organi statutari
CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE TUBI E PRIMA TRASFORMAZIONE
LucaZANOTTIPresidente
GiovanniANTONIETTI
ItaloBARONI
MarcoBERERA
Andrea BERI
LuigiBUZZI
MarioCALDONAZZO
PieroGRUPPI
AlbertoINZAGHI
RobertoMARCORA
AndreaMONTRASIO
SilvioPOMPEI
SilvioTAVECCHIA
CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSIDERURGIA
AntonioGOZZI Presidente
RuggeroBRUNORI
MaurizioCALCINONI
VincenzoCRAPANZANO
AlessandroCOLOMBO
Antonio FAGGIONATO
Elena MAGRI
GiuseppeMARZORATI
GiovanniPASINI
Federico PITTINI
MargheritaSTABIUMI
Francesco UBERTO
GiorgioZUCCARO
9
140 METRI
IL PIù alto
edificio
costruito
in italia
palazzo diamante
milano
è la più alta costruzione
con struttura portante in acciaio.
Ha ottenuto la certificazione
LEED GOLD, riconosciuta dal
Green Building Council per la
riduzione del consumo di energia,
la scelta di fonti rinnovabili ed
ecocompatibili, nonchè per la
riduzione delle emissioni di CO2.
10
1. IL MERCATO
Il contesto di mercato
La siderurgia nel mondo
La siderurgia in Italia
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
1
Il contesto di mercato1
Nel 2014 l’economia mondiale ha continuato a crescere a ritmi moderati, con un tasso di crescita stabile sull’anno
precedente pari al 3,3%. Più modesto l’incremento del commercio mondiale di beni e servizi, che nell’ultimo anno è
aumentato del 3,1% contro il 3,4% del 2013.
Il divario tra le economie avanzate e quelle emergenti e in via di sviluppo si è ulteriormente ristretto a seguito dell’accelerazione del ritmo di crescita delle prime, dall’1,3% del 2013 all’1,8% del 2014, e del rallentamento della crescita
delle seconde, da 4,7% del 2013 a 4,4% del 2014. Quest’ultimo riflette, da un lato, l’indebolimento di Cina, Russia
e Brasile, e, dall’altro, l’accelerazione della crescita di India e Messico. Tra le economie avanzate, gli Stati Uniti
si sono confermate il principale traino, mentre il Giappone ha rallentato e l’Area Euro è tornata a crescere, grazie
all’accelerazione della Germania, alla lieve crescita della Francia e all’uscita dalla recessione della Spagna. L’Italia,
invece, si è confermata l’economia in maggiore sofferenza.
Variazione %
anno precedente
PIL principali Economie mondiali
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
Variazione %
anno precedente
8
Prodotto mondiale
PIL principali Economie europee
-3
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
Unione Europea
Economie Avanzate
- Area Euro
- Stati Uniti
- Area Euro
- Germania
- Giappone
- Austria
- Regno Unito
- Belgio
Economie emergenti
- Francia
- Russia
- Cina
- Italia
- India
- Spagna
- Brasile
- Messico
Regno Unito
2013
2014
2013
Elaborazioni su dati FMI
2014
Elaborazioni su dati FMI
Dopo i primi timidi segnali di ripresa mostrati a fine 2013, anche nel 2014 l’economia italiana ha chiuso l’anno in
territorio negativo, con un calo dello 0,4% e un livello del PIL al di sotto di quello del 2000.
PIL in Italia
PIL in Italia
Mld di Euro,
prezzi costanti
Variazione
anno precedente
prezzi costanti
1.700
6%
4%
1.650
2%
1.600
0%
-0,4%
- 2%
1.550
- 4%
Elaborazioni su dati ISTAT
1
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
2000
- 6%
1.500
Elaborazioni su dati ISTAT
I dati statistici riportati nella presente relazione fanno riferimento alle informazioni disponibili alla data del 31 marzo 2015.
12
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Il principale freno alla ripresa dell’economia nazionale rimangono gli investimenti. Nel 2014 gli investimenti fissi lordi
sono diminuiti del 3,3% sull’anno precedente, affossati sia nel settore delle costruzioni, che con un calo del 4,9%
confermano la discesa verticale iniziata dal 2008, sia dalla nuova riduzione di quelli in macchinari e attrezzature
(-2,5%). La domanda delle famiglie, invece, è migliorata dello 0,3% sull’anno precedente, interrompendo la caduta
in corso dal 2012. Tuttavia la lieve ripresa della domanda sconta la difficile situazione del mercato del lavoro, con
il tasso di disoccupazione ai massimi storici.
Gli scambi con l’estero continuano a dare il maggior impulso alla crescita economica nazionale, con le esportazioni
e le importazioni in aumento rispettivamente del 2,7% e dell’1,8%, contribuendo in termini netti allo 0,3% del PIL.
Investimenti fissi lordi nelle costruzioni
Investimenti fissi lordi nelle costruzioni
Mld di Euro,
prezzi costanti
Variazione
anno precedente
prezzi costanti
220
8%
6%
200
4%
180
2%
0%
160
- 2%
- 4%
140
- 6%
-4,9%
- 8%
120
Elaborazioni su dati ISTAT
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
-12%
2000
- 10%
100
Elaborazioni su dati ISTAT
Nel 2014 la produzione industriale è diminuita mediamente dell’1,2% sull’anno precedente, con un valore dell’indice
che segna un nuovo minimo storico negli ultimi vent’anni.
L’attività manifatturiera dei settori utilizzatori di acciaio è stata contraddistinta dal miglioramento dei mezzi di trasporto:
automotive (+3,1%) e altri mezzi di trasporto (+10,1%), i primi ad alta intensità d’acciaio rappresentando circa il 9%
della domanda dei prodotti siderurgici primari, mentre i secondi a intensità più limitata con il 2,5% circa.
Tutti gli altri settori utilizzatori rimangono in agonia, tra quelli ad alta intensità di acciaio si segnala la nuova flessione
dei motori elettrici (-7,2%) e della meccanica (-1,5%), dai quali dipende circa il 15% della domanda dei prodotti
siderurgici primari.
Produzione industriale
Produzione industriale settori utilizzatori di acciaio
Variazione
anno precedente
Variazione 2014/2013
10%
Prodotti in metallo
5%
Serbatoi e caldaie
-15% -10%
-5%
Carpenteria met.
Motori elettrici
0%
Elettrodomestici
-1,2%
- 5%
Meccanica
0%
5%
- 15%
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
Cantieri navali
Locomotive
Elaborazioni su dati ISTAT
25%
30%
35%
- 7,2%
- 2,5%
-1,5%
3,1%
8,0%
- 2,1%
- 0,9%
Altri mezzi
di trasporto
- 20%
20%
1,6%
Veicoli a motori
parti ecc.
Carrozzerie
e rimorchi
Parti e motori
15%
- 3,4%
Autoveicoli
- 10%
10%
- 0,6%
10,1%
3,3%
31,6%
Elaborazioni su dati ISTAT
13
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
2
La siderurgia nel mondo
Nel 2014 la produzione mondiale di acciaio è stata pari a 1,7 Mld.t., con un tasso di crescita dell’1,0% (+16,2
M.t.) in sensibile rallentamento rispetto al 5,8% (+89,9 M.t.) del 2013.
Secondo le stime dell’Associazione mondiale dei produttori di acciaio (World Steel Association), il tasso di utilizzo
della capacità produttiva mondiale, poco sopra al 70%, conferma il trend decrescente in corso dal 2011.
Produzione mondiale di acciaio
Tasso di utilizzo della capacità produttiva nel mondo
M.t.
1800
100%
1600
95%
1400
90%
1200
85%
1000
80%
800
75%
600
70%
400
65%
200
Cina
Elaborazioni su dati World Steel
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2000
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
Mondo esclusa Cina
2001
60%
0
Elaborazioni su dati World Steel
Il 2014 è stato caratterizzato dall’indebolimento della crescita della Cina, che con un output pari a 822,7 M.t. è
rimasta sui livelli dell’anno precedente (+698,2 mila t., +0,1%). Ciononostante la Cina da sola continua a produrre
circa il 50% della produzione mondiale e il Resto del Mondo, con un output di 842,5 M.t. (+15,5 M.t., +1,9%) –
solo 19,8 M.t. in più rispetto alla Cina – il 50,6%.
A livello continentale l’Asia rafforza la sua leadership: con un output di 1,1 Mld.t., in aumento dell’1,2% (+13,3
M.t.) sull’anno precedente – oltre l’80% della crescita produttiva dell’ultimo anno – e con una quota sulla produzione
mondiale superiore al 68%. Migliora anche la produzione dell’Unione Europea (169,3 M.t., +1,8%), Nord America
(121,2 M.t., +1,9%) e Medio Oriente (28,5 M.t., +7,6%), mentre le altre aree perdono quota con la Confederazione degli Stati Indipendenti, che ferma a 106,1 M.t., segna il maggior calo in termini assoluti (-2,3 M.t., -2,1%).
Produzione acciaio per macro-aree e quota sul totale 2014
var.%
M.t.
20102011201220132014
quota 2014
14/13
Unione Europea (28)
Altri Europa
172,9177,8168,6166,4169,3 1,8% 10,2%
33,739,139,938,638,4- 0,7% 2,3%
CSI
108,2112,7110,7108,4106,1 - 2,1%
6,4%
Nord America
111,6118,7121,6119,0121,2 1,9% 7,3%
Sud America
43,948,246,445,845,2- 1,4% 2,7%
Africa
16,615,715,316,015,0- 5,9% 0,9%
Medio Oriente
Asia
Oceania
Mondo
20,023,024,726,528,5 7,6% 1,7%
917,8 994,71.026,01.122,81.136,0
1,2%
68,2%
8,17,25,85,65,5
- 1,8% 0,3%
1.432,81.537,11.559,01.649,01.665,2
1,0% 100,0%
Elaborazioni su dati World Steel
14
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
L’incremento della produzione dell’Unione Europea è stato esteso in misura diversa ai principali produttori: Germania
(42,9 M.t., +0,7%), Francia (16,1 M.t., +2,9%), Regno Unito (12,1 M.t., +2,2%) e Polonia (8,5 M.t., +7,4%),
quest’ultima segna la maggior crescita a livello europeo. Fanno eccezione la Spagna, con un output in lieve flessione,
da 14,3 M.t. a 14,2 M.t., e l’Italia che per il terzo anno consecutivo chiude l’anno in territorio negativo, con una
produzione che scende al di sotto della soglia dei 24 M.t. (-1,6%), e una quota sul totale europeo in lieve riduzione,
dal 14,5% del 2013 al 14,0% nell’ultimo anno.
Produzione acciaio in Unione Europea (28)
Dettaglio produzione Unione Europea (28) nel 2014
M.t.
250
Altri
17,4 %
Olanda
4,1 %
200
Belgio
4,3 %
169,3
Austria
4,6 %
150
Regno Unito
7,2 %
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
Polonia
5,0 %
100
Germania
25,4 %
Elaborazioni su dati Federacciai e World Steel
Italia
14,0 %
Francia
9,5 %
Spagna
8,4 %
Elaborazioni su dati Federacciai e World Steel
Produzione acciaio nell’Unione Europea (28) e quota sul totale nel 2014
var.%
M.t.
20102011201220132014
quota 2014
14/13
Germania
43,844,342,742,642,9 0,7% 25,4%
Italia
25,828,727,324,123,7- 1,6% 14,0%
Francia
15,415,815,615,716,1 2,9% 9,5%
Spagna
16,315,513,614,314,2 0,0% 8,4%
Regno Unito
Polonia
Altri
9,7 9,5 9,611,912,1 2,2% 7,2%
8,08,88,48,08,57,4% 5,0%
53,955,251,549,951,6 3,4% 30,5%
Unione Europea (28) 172,9177,8168,6166,4169,3 1,8%100,0%
Elaborazioni su dati Federacciai e World Steel
15
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
La classifica dei primi 20 produttori di acciaio mostra alcune importanti novità. Nella parte alta della stessa, si conferma al primo posto la Cina, seguita da Giappone, Stati Uniti e India; mentre al quarto posto si posiziona la Corea del
Sud, che sorpassa la Russia. La Germania e l’Italia rimangono rispettivamente al sesto e all’undicesimo posto, mentre
nella parte bassa della classifica l’Iran surclassa la Francia.
Nel 2014 i maggiori incrementi sono stati registrati da Corea del Sud (+5,5 M.t.), India (+5,2 M.t.) e Russia (+2,5
M.t.), mentre i cali più marcata da Ucraina (-5,6 M.t.) – principalmente a causa della crisi politica interna –, Turchia
(-618,8 mila t.) e Italia (-378,8 mila t.).
Produzione acciaio per Paese nel 2014
Produzione acciaio per Paese - Variazione 2014/2013
Cina
Giappone
Stati Uniti
India
Corea del Sud
Russia
Germania
Turchia
Brasile
Ucraina
Italia
Taiwan (R.o.C.)
Messico
Iran
Francia
Spagna
Canada
Regno Unito
Polonia
Austria
Cina
Giappone
Stati Uniti
India
Corea del Sud
Russia
Germania
Turchia
Brasile
Ucraina
Italia
Taiwan (R.o.C.)
Messico
Iran
Francia
Spagna
Canada
Regno Unito
Polonia
Austria
0
200
400
600
800
1000 M.t.
-8000
Elaborazioni su dati Federacciai e World Steel
-6000
-4000
-2000
0
2000
4000
6000
8000 000 t.
Elaborazioni su dati Federacciai e World Steel
16
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
3
La siderurgia in Italia
Il 2014 conferma il diverso andamento tra l’offerta e la domanda di mercato nazionale, già emerso l’anno precedente. A fronte del nuovo incremento della domanda di prodotti siderurgici primari, oltretutto in accelerazione rispetto
al 2013, le consegne hanno registrato il terzo calo consecutivo, riflettendo in parte le diverse criticità che hanno
caratterizzato l’attività dei principali gruppi siderurgici italiani, mentre le importazioni si sono confermate in crescita,
principalmente a favore dei Paesi extra-Ue, tra i quali primeggia il gigante asiatico.
3.1 La produzione
Nel 2014 la produzione di acciaio grezzo è stata pari a 23,7 M.t., in calo dell’1,6% (-378,8 mila t.) sull’anno
precedente, la terza contrazione consecutiva dopo l’11,6% (-3,2 M.t.) del 2013 e il 5,2% (-1,5 M.t.) del 2012. La
caduta rispetto al picco pre-crisi si attesta al 25% (-7,9 M.t.).
In riferimento al processo produttivo, anche nell’ultimo anno la diminuzione ha interessato principalmente quella da
ciclo integrale, che con un output di 6,5 M.t. è diminuita del 4,2% (-284 mila t.) sull’anno precedente, e in misura
minore quella da forno elettrico, che con 17,2 M.t., è scesa dello 0,5% (-95 mila t.)
Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si conferma in diminuzione, passando dal 54,0% del 2013 al 53,1% del
2014, quasi 20 p.p. in meno rispetto a quello mondiale.
Produzione acciaio
Produzione acciaio
M.t.
Variazione
anno precedente
35
40%
30%
30
20%
10%
25
0%
23,7
-1,6%
- 10%
20
- 20%
- 30%
Elaborazioni su dati Federacciai
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
- 40%
2000
15
Elaborazioni su dati Federacciai
La produzione di laminati lunghi a caldo è stata pari a 11,3 M.t., in calo dell’1,2% (-143 mila t.) sul 2013 e del
33% circa (-5,5 M.t.) sul picco pre-crisi. In particolare, il livello produttivo del 2014 è soltanto 166,8 mila t. superiore
al minimo del 2009.
La diminuzione registrata nell’ultimo anno sintetizza la crescita dei laminati mercantili (3,5 M.t., +1,4%), la relativa stabilità della vergella (3,6 M.t., -0,3%) e la nuova caduta delle travi e materiale d’armamento (964,2 mila t., -12,2%)
e del tondo per c.a. (3,2 M.t., -1,4%), quest’ultimi attestati ai minimi storici.
17
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Produzione laminati lunghi
Produzione laminati lunghi
M.t.
Variazione
anno precedente
18
20%
16
10%
0%
14
-1,2%
- 10%
12
11,3
- 20%
10
- 30%
Elaborazioni su dati Federacciai
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2000
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
2001
- 40%
8
Elaborazioni su dati Federacciai
Nel 2014 la produzione di laminati piani a caldo, 11,9 M.t., è diminuita del 2,1% sull’anno precedente – dopo il
crollo del 16,5% (-2,4 M.t.) del 2013 – e di circa il 20% (-2,9 M.t.) sul picco pre-crisi. Le performance per comparto
produttivo evidenziano nell’ultimo anno il nuovo arretramento dei coils a caldo (9,7 M.t., -4,4%) e l’incremento delle
lamiere a caldo e larghi piatti (2,2 M.t., +9,1%).
Produzione laminati piani
Produzione laminati piani
M.t.
Variazione
anno precedente
18
40%
30%
16
20%
14
10%
0%
12
11,9
-2,1%
- 10%
- 20%
10
Elaborazioni su dati Federacciai
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
- 40%
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
8
2000
- 30%
Elaborazioni su dati Federacciai
18
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
3.2 Il consumo apparente di prodotti siderurgici primari
Nel 2014, il consumo apparente2 di prodotti siderurgici primari è stato pari a 25,5 M.t., con un tasso di crescita
dell’1,1% in lieve accelerazione rispetto a quello del 2013 (+0,6%). Il gap sul picco pre-crisi si attesta al -35,5%
(-14,0 M.t.), circa il doppio in termini assoluti della caduta della produzione.
Consumo apparente
Consumo apparente
M.t.
Variazione
anno precedente
45
40%
40
30%
20%
35
10%
30
1,1%
0%
- 10%
25,5
25
- 20%
20
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
- 40%
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
15
2000
- 30%
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
L’analisi delle variabili di mercato evidenzia per il terzo anno consecutivo il peggioramento dell’attività dei produttori
nazionali, con livelli di consegne nell’ultimo anno mai così basse dal dopo crisi. Nel 2014 le consegne sono state
pari a 26,2 M.t., in calo del 2,3% (-605,3 mila t.), dopo aver perso l’8,2% (-2,4 M.t.) nel 2013 e il 3,3% (-1,0
M.t.) nel 2012.
L’attività sui mercati esteri è stata caratterizzata da un profilo piatto: le esportazioni si sono mantenute sui livelli
dell’anno precedente, 12,0 M.t. (+5 mila t., +0,0%), facendo seguito al calo dell’8,1% (-1,1 M.t.) sul 2012, anno
caratterizzato da eccezionale vivacità grazie alla crescita delle esportazioni extra-Ue. Il dettaglio delle esportazioni
per mercati di destinazione evidenzia nell’ultimo anno, in sintonia con l’andamento economico, la lieve flessione di
quelle europee (8,0 M.t., -0,1%) e la ripresa di quelle extra-Ue (4,1 M.t., +0,4%). Il rapporto esportazioni-consegne
conferma il trend crescente degli ultimi anni e si attesta al 46,0%, mai così alto negli ultimi 16 anni.
Le importazioni si sono confermate in ascesa, attestandosi ad un livello prossimo a quello del 2010. In particolare, le
importazioni sono state pari a 15,3 M.t., in aumento del 5,8% (+838,5 mila t.) sull’anno precedente, trainate dalla
crescita di quelle extra-Ue (7,0 M.t., +8,7%) e in misura più modesta da quelle europee (8,2 M.t., +3,4%). Il Paese
che ha registrato il maggior incremento è stata la Cina (+384,5 mila t., +57,0% ), seguita da Iran (+296,4 mila t.,
+925,1%), India (+207,0 mila t., + 57,4%) e Regno Unito (+97,9 mila t., +74,0%).
Il consumo apparente misura la quantità di prodotti siderurgici acquistata sul territorio italiano ed è valutato sommando le consegne di prodotti siderurgici dei
produttori nazionali (peso finito) e le importazioni, e sottraendo gli arrivi, ovvero le importazioni dirette dei prodotti siderurgici, e le esportazioni. Include i prodotti
semilavorati, i laminati lunghi e piani (caldo, freddo e rivestito).
2
19
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Consumo apparente e dettaglio per categorie di prodotti
000 t.
Totale semilavorati
Totale laminati
Totale generale
var. %
var. %
var. %
20132014
20132014
20132014
14/13
14/13
14/13
Consegne
2.173
Import
3.1923.122
- 2,2% 11.230
12.1398,1%
- Import UE (28)
- Import Paesi Extra UE
2.294
5,6%
24.583
23.857
- 3,0%
- 2,3%
14.423
15.2615,8%
497
24,1%
7.537
7.714
2,4%
7.938
8.212
3,4%
2.791
2.625
- 6,0%
3.693
4.425
19,8%
6.485
7.050
8,7%
Export
667 611
- 8,5% 11.366
11.4280,5%
467
- Export Paesi Extra UE
26.151
401
- Export UE (28)
Consumo Apparente
26.757
469
0,5%
7.515
7.502
- 0,2%
200
141
- 29,3%
3.851
3.925
1,9%
2.308
2.625
13,7%
22.898
22.861
- 0,2%
12.033
12.0380,0%
7.982
7.972
- 0,1%
4.050
4.067
0,4%
25.206
25.486 1,1%
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
L’analisi della domanda per comparto evidenzia come la crescita dell’ultimo anno, a differenza di quanto registrato
precedentemente, sia stata sostenuta dai semilavorati (2,6 M.t., +13,7%), mentre i laminati sono rimasti sui livelli del
2013 (22,9 M.t., -0,2%), a seguito del nuovo peggioramento dei prodotti lunghi (8,8 M.t., -1,7%), con un livello mai
così basso negli ultimi 16 anni, e del lieve miglioramento dei prodotti piani (14,1 M.t., +0,8%).
20
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Prodotti lunghi
La continua debolezza della domanda è stata accompagnata dal nuovo calo delle consegne, che diminuiscono
dell’1,1% (-127,1 mila t.) sull’anno precedente fermandosi a 11,1 M.t., solo 186,0 mila t. in più rispetto al livello
del 2009.
A differenza di quanto osservato per il mercato nel suo complesso, le esportazioni, anche nel 2014, si sono confermate in miglioramento, segnando un incremento del 3,6% e raggiungendo 4,3 M.t., grazie soprattutto a quelle extraUe (2,1 M.t., +5,2%) e, in misura più modesta, a quelle europee (2,2 M.t., +2,0%). L’analisi delle performance per
comparto produttivo evidenzia come l’incremento complessivo sia stato sostenuto dalla vergella (1,1 M.t., +24,9%)
e dai laminati mercantili (1,1 M.t., +7,6%), i primi con incrementi maggiori verso i Paesi extra-Ue e i secondi verso
quelli europei. L’Algeria si conferma il principale mercato di sbocco con 1,7 M.t. e quello che nell’ultimo anno ha
consolidato il maggior incremento in termini assoluti (+164,3 mila t., +11,0%).
Il rapporto esportazioni-consegne conferma il trend crescente in atto dal 2010, passando dal 36,8% del 2013 al
38,6% dell’ultimo anno, con incrementi sia per quello valutato sulle esportazioni europee, dal 18,8% al 19,4%, sia
per quello sulle esportazioni extra-Ue, dal 18,0% al 19,2%.
Nonostante la forte debolezza del mercato interno, le importazioni, 2,0 M.t., sono aumentate del 6,6% sull’anno
precedente, tasso di crescita in ascesa rispetto al 4,1% del 2013. L’incremento ha interessato sia quelle europee (1,5
M.t., +6,0%) sia quelle extra-Ue (477,3 mila t., +8,8%). Il Paese che ha segnato il maggior incremento è stata anche
in questo caso la Cina (+59,6 mila t., +189,2%), seguita dal Regno Unito (+53,2 mila t., +65,9%).
Consumo apparente prodotti lunghi
Consumo apparente prodotti lunghi
M.t.
Variazione
anno precedente
16
20%
15
10%
14
0%
13
-1,7%
12
- 10%
11
- 20%
10
- 30%
9
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
- 40%
2000
8
8,8
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
21
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Prodotti piani
La domanda di prodotti piani si conferma in leggero miglioramento sull’anno precedente, attestandosi a 14,1 M.t.,
con un tasso di crescita dello 0,8% (+116,0 mila t.) in frenata rispetto all’aumento del 5,1% (+680,0 mila t.) del
2013.
In sintonia con l’andamento generale, le consegne, per il secondo anno consecutivo, si sono confermate in discesa:
12,8 M.t., in calo del 4,5% (-598,9 mila t.) sull’anno precedente, dopo aver perso l’11,2% (-1,7 M.t.) nel 2013.
In rallentamento anche le esportazioni, che si attestano a 7,1 M.t., in calo dell’1,2% (-87,3 mila t.) sull’anno precedente, con variazioni allineate tra i due gruppi di Paesi: europei (5,3 M.t., -1,0%) e extra-Ue (1,8 M.t., -1,7%). I
maggiori cali sono stati registrati dal Messico (-129,5 mila t., - 75,3%) e dalla Germania (-114,4 mila t., -6,6%), che
ciononostante si conferma il principale mercato di sbocco del comparto. Il rapporto esportazioni-consegne conferma il
trend crescente degli ultimi anni passando dal 54,1% del 2013 al 56,0% nell’ultimo anno: Paesi europei, da 40,4%
a 41,9%, Paesi extra-Ue, da 13,7% a 14,1%.
Le importazioni, 10,2 M.t., sono aumentate dell’8,4% sull’anno precedente. Anche nell’ultimo anno l’incremento è
andato a vantaggio principalmente dei Paesi extra-Ue (3,9 M.t., +21,3%) e in misura più modesta dei Paesi europei
(6,2 M.t., +1,5%). I Paesi che hanno segnato i maggiori incrementi sono stati: Cina (+324,8 mila t., +50,6%),
Iran (+297,3 mila t., +1408,0%) e India (+198,8 mila t., +57,3%), a livello extra-Ue, e Polonia (+49,1 mila t.,
+157,9%) e Spagna (+39,9 mila t., +15,4%), a livello europeo.
Consumo apparente prodotti piani
Consumo apparente prodotti piani
M.t.
Variazione
anno precedente
22
40%
20
30%
18
20%
16
10%
0,8%
0%
14,1
14
- 10%
12
- 20%
10
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
- 40%
2000
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
8
- 30%
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
Consumo apparente per categorie di prodotti laminati
000 t.
Laminati lunghi
Laminati piani
Totale laminati
var. %
var. %
20132014
20132014
20132014
14/13
14/13
var. %
14/13
Consegne
- 3,0%
11.232
11.105
- 1,1%
13.351
12.752
- 4,5%
24.583
23.857
Import
1.8511.9746,6%
9.379
10.1668,4%
- Import UE (28)
1.413
1.497
6,0%
6.125
6.218
1,5%
7.537
7.714
2,4%
439
477
8,8%
3.254
3.948
21,3%
3.693
4.425
19,8%
- Import Paesi Extra UE
11.230
12.1398,1%
Export
4.1374.2863,6%
7.2297.142
- 1,2%
- Export UE (28)
2.115
2.159
2,0%
5.400
5.344
- 1,0%
11.366
11.4280,5%
7.515
7.502
- 0,2%
- Export Paesi Extra UE
2.021
2.127
5,2%
1.829
1.798
- 1,7%
3.851
3.925
1,9%
Consumo Apparente
8.947
8.793
- 1,7%
13.952
14.068
0,8%
22.898
22.861
- 0,2%
Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT
22
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
3.3 Indicatori economici della siderurgia primaria
Per il terzo anno consecutivo i prezzi medi base dei prodotti siderurgici primari si confermano in diminuzione. Dopo
aver perso oltre il 9% sia nel 2012 che nel 2013, nell’ultimo anno i prezzi medi base dei prodotti siderurgici sono
diminuiti mediamente del 6,2%, con variazioni allineate tra i due principali comparti: lunghi (-6,4%) e piani (-6,0%).
Prezzi medi base
Prezzi medi base
Indice
2007=100
Variazione
anno precedente
140
50%
40%
130
30%
120
20%
10%
110
0%
100
- 10%
90
- 20%
80
- 30%
- 40%
70
Prodotti lunghi
Prodotti piani
Prodotti lunghi
Elaborazioni su dati MEPS
Prodotti piani
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
- 60%
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
- 50%
2007
60
Elaborazioni su dati MEPS
Per quanto concerne le materie prime, l’indice Nuovo Campsider3 del prezzo del rottame è diminuito mediamente del
5,3% sull’anno precedente, seguendo la tendenza negativa degli ultimi anni. Più ripida la caduta del prezzo del minerale di ferro4, che nel 2014 è diminuito mediamente del 30% circa sull’anno precedente, dopo l’aumento del 2013.
Secondo le rilevazioni ISTAT5, nel 2014 l’indice del fatturato della siderurgia primaria, che rappresenta circa il 54%
del fatturato dell’intero settore, è diminuito mediamente del 5,0%, confermando il trend in discesa degli ultimi due
anni: -15% nel 2013 e -9% nel 2012. L’analisi per mercato di sbocco indica nel 2014 una flessione media maggiore
per il mercato interno (-5,9%) rispetto a quello estero (-3,2%).
Migliori le performance degli altri settori: il comparto dei tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori ha registrato
un aumento medio del 3,7%, mentre per quello degli altri prodotti della prima trasformazione una flessione dell’1,7%.
In entrambi i casi si riscontra un aumento medio dell’indice del fatturato sul mercato estero, 6,9% e 1,3% rispettivamente, mentre quello sul mercato interno è diminuito del 2% circa per entrambi i settori.
Complessivamente il fatturato dell’industria siderurgica nel 2014 è stimato in oltre 33 miliardi di Euro, in calo del
2,3% sull’anno precedente e di oltre il 30% sul picco di attività pre-crisi, con una perdita stimata in oltre 16 miliardi
di Euro.
3
L’indice Nuovo Campsider è calcolato con una media pesata delle categorie E3, E8, E40, 40/41, con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%.
4
Il prezzo del minerale di ferro utilizzato nell’analisi è quello indiano importato dalla Cina, rilevato da SSB Steel Price.
5
Le rilevazioni ISTAT sono basate sulla classificazione ATECO 2007, le voci riportate sono le seguenti: 24.1 siderurgia, 24.2 fabbricazione di tubi, condotti,
profilati cavi e relativi accessori in acciaio esclusi quelli in acciaio colato e 24.3 fabbricazione di altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio.
23
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Mercarto interno
Mercato estero
Mercato totale
Siderurgia primaria
Elaborazioni su dati ISTAT
2014
- 60%
2013
- 60%
2012
- 40%
2011
- 40%
2010
- 20%
2009
- 20%
2014
0%
2013
0
2012
20%
2011
20%
2010
40%
2009
40%
2008
60%
2007
60%
2008
Variazione fatturato del settore siderurgico
Variazione
anno precedente
2007
Variazione fatturato della siderurgia primaria
Variazione
anno precedente
Elaborazioni su dati ISTAT
Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori
in acciaio esclusi quelli in acciao colato
Altri prodotti della prima
trasformazione dell’acciaio
3.4 Il mercato del lavoro nella siderurgia primaria
A fine 2014 il numero di occupati nella siderurgia primaria è passato da 36.047 del 2013 a 35.154, segnando
un calo di oltre 890 unità sull’anno precedente e di oltre 4 mila unità sul picco pre-crisi.
Nell’ultimo anno la ripartizione della forza lavoro mostra la flessione del numero di operai, da 28.103 del 2013
a 27.000 del 2014, indotta principalmente dalle diverse crisi aziendali e solo in seconda istanza da variazioni
contrattuali e dalla normale uscita dal mondo del lavoro mediante il ricorso al pensionamento. Gli impiegati, invece,
sono aumentati, da 7.944 del 2013 a 8.154 del 2014, innanzitutto a seguito di variazioni contrattuali.
Occupati a fine anno
Ripartizione forza lavoro
N.
40.000
39.000
2014
38.000
37.000
36.000
35.000
2013
35.154
Operai ed apprendisti
Elaborazioni su dati Federacciai
24
Impiegati
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
33.000
2005
34.000
Elaborazioni su dati Federacciai
Relazione annuale 2014 - parte I: il mercato
Nel 2014 le ore lavorate si sono confermate in diminuzione, passando da 54,4 milioni a 52,7 milioni, mai così
basse negli ultimi 16 anni.
Le ore di cassaintegrazione sono rimaste su livelli sostenuti, passando da 5,5 milioni dell’anno precedente a 5,2
milioni del 2014 e segnando un calo del 7% (-380 mila ore), riduzione nettamente inferiore rispetto all’aumento del
70% (oltre 2 milioni) registrato nel 2013.
La flessione registrata nell’ultimo anno è stata estesa a tutte le tipologie di cassaintegrazione: ordinaria (da 3,7 milioni
a 3,5 milioni), straordinaria (da 1,6 milioni a 1,4 milioni) e straordinaria permanente (da 193,6 mila a 183,5 mila).
Ore lavorate
Ore di cassaintegrazione
M.
M.
70
12
10
65
8
60
6
5,2
55
4
52,7
50
Elaborazioni su dati Federacciai
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
0
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
45
2005
2
Elaborazioni su dati Federacciai
Dopo il rallentamento del 2013, le ore di assenza sono aumentate del 2,8%, passando da 14,0 milioni dell’anno
precedente a 14,3 milioni del 2014. La crescita assomma, da un lato, gli aumenti delle ore di sciopero (da 152 mila
a 581 mila), di quelle per malattia e infortuni (da 2,8 milioni a 2,9 milioni) e per altre cause (da 1,0 milioni a 1,2
milioni), e dall’altro, la riduzione delle ore di assenza per ferie e festività (da 9,9 milioni a 9,7 milioni).
Ore di assenza
Ore di assenza nel 2014
Ripartizione delle cause
Ripartizione % delle cause
000
18.000
16.000
Sciopero
1,1 %
14.000
12.000
Altre cause
7,2 %
10.000
8.000
Malattia
ed infortuni
20,4 %
6.000
4.000
Ferie e festività
71,3 %
2.000
Malattia ed infortuni
Ferie e festività
Sciopero
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
0
Altre cause
Elaborazioni su dati Federacciai
Elaborazioni su dati Federacciai
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