Corso di ECONOMIA AZIENDALE

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Corso di ECONOMIA AZIENDALE
Corso di
ECONOMIA AZIENDALE
A.A. 2010-2011
Prof.Armando Urbano
Università degli Studi di Bari
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea: Assistente Sanitario
L’economia Aziendale
• È la disciplina che studia l’azienda quale
fenomeno economico che trae origine e
prende vita in risposta ai bisogni dell’uomo.
• L’economia aziendale assume la missione
scientifica di produrre conoscenze utili agli
amministratori, ai manager e ai policymakers per il governo dell’azienda.
PARTE PRIMA
“L’AZIENDA”
Definizione di azienda
“..L'azienda è un istituto economico destinato a
perdurare che, per il soddisfacimento dei
bisogni umani, ordina e svolge in continua
coordinazione la produzione, o il
procacciamento e il consumo della ricchezza"
G. Zappa, 1956 pag. 37
L’attività economica
L'attività economica indica un
processo attraverso cui le risorse
vengono combinate per ottenere
dei beni e dei servizi atti a
soddisfare dei particolari
bisogni.
I bisogni umani
Un bisogno è la sensazione della mancanza di qualcosa.
Caratteristiche dei bisogni
BISOGNI
Complementari
Risorgenti
Illimitati
Saziabili
Variabili
Soggettivi
Classificazione dei bisogni
Primari:quelli relativi a necessità vitali,
indispensabili per la sopravvivenza.
Secondari:sono fondamentali per la crescita e
il benessere dell’uomo, ma non sono vitali.
Individuali e collettivi
Classificazione dei bisogni
Individuali: sono avvertiti da una singola
persona indipendentemente dall’ambiente in
cui vive.
Collettivi: sono quelli avvertiti da una persona
in quanto parte di una comunità e soddisfatti
dalla comunità stessa.
I beni e la loro utilità
I beni servono per soddisfare i bisogni e
questa loro capacità viene definita utilità.
Un bene si dice economico quando è:
Accessibile: è possibile venirne in possesso;
Limitato: quantità disponibile non illimitata;
Oneroso: non gratuito
Classificazione dei beni economici
 Beni materiali: sono tangibili;
 Beni immateriali: non sono tangibili;
 Beni di consumo: soddisfano direttamente un
bisogno;
 Beni strumentali: sono necessari per la produzione;
 Beni durevoli: soddisfano più volte un bisogno;
 Beni non durevoli: soddisfano un bisogno una sola
volta
Nelle società capitalistiche moderne la
produzione dei beni e servizi, necessari per il
soddisfacimento dei bisogni della collettività,
è affidata alle imprese.
L’impresa è un’attività economica
organizzata esercitata professionalmente
dall’imprenditore e diretta alla produzione e
allo scambio di beni e servizi.
L’impresa è …
… un sistema
(cioè un insieme di elementi diversi e interrelati)
… economico
(cioè finalizzato a soddisfare bisogni attraverso l’impiego
di risorse limitate)
… aperto
(perché in costante rapporto di scambio con l’ambiente
esterno)
… dinamico
(in quanto sistematicamente in evoluzione)
12
L’azienda
Secondo l’art. 2555 del C.C. “l’azienda è il
complesso dei beni organizzati
dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”.
Ogni azienda nasce dall’idea dei suoi
fondatori, in risposta a un bisogno da
soddisfare.
Per la realizzazione di tale idea, gli uomini
predispongono mezzi economici, energie
fisiche e intellettive che concorrono a
costituire la struttura aziendale.
Per creare valore nel tempo, l’attività
aziendale deve essere svolta secondo una
condizione di economicità.
Esistono molte definizioni di
azienda, ad esempio
AZIENDA VISTA COME
Istituto
economico
Ordine
economico
dell’Istituto
Azienda come istituto economico
Gli istituti in cui è rilevante l'attività economica
possono essere definiti aziende.
Le finalità dell'azienda sono di natura
economica vincolati dalla sua natura sociale.
L'azienda tende ad essere vista come un
soggetto autonomo, dotato di propria vita e
propri obiettivi.
Azienda come ordine economico
dell'Istituto
E' una categoria concettuale astratta che
identifica il profilo economico dell'Istituto.
Tutti gli Istituti sono osservabili come aziende
anche se l'attività economica non è rilevante.
Le finalità economiche dell'azienda (ordine
economico dell'Istituto) coesistono e
condizionano le scelte al pari delle finalità
etiche, sociali, politiche di ogni Istituto.
I caratteri dell'azienda
Durabilità
Autonomia
Coordinazione
Sistemica
Equilibrio
Economico
Creazione di
valore
Classificazione delle aziende
Le aziende pur esercitando tutte un'attività che
può ricondursi all'acquisizione, alla produzione o
all'uso dei beni economici per la soddisfazione di
bisogni umani, possono essere classificate
secondo:
l'oggetto/destinazione dell'attività produttiva
il soggetto giuridico
lo scopo
la dimensione
…
Classificazione secondo…
…l'oggetto/destinazione dell'attività produttiva
Aziende di erogazione
Aziende di produzione
Aziende composte
Tutte le aziende mettono in atto processi di
produzione, ma solo alcune di esse destinano i loro
prodotti/servizi per lo scambio con il mercato
Aziende di erogazione
Tali aziende non destinano la propria
produzione di beni e servizi al mercato, ma
erogano (cioè non scambiano attraverso la
fissazione di prezzi) la loro produzione alla
collettività.
Esse soddisfano "direttamente" i bisogni
umani attraverso i processi di erogazione e
consumo della ricchezza.
Aziende di produzione
Tali aziende destinano la propria
produzione di beni e servizi allo
scambio con il mercato attraverso la
fissazione di un prezzo.
Esse soddisfano "indirettamente"
i bisogni umani attraverso il processo di
creazione della ricchezza.
Aziende composte
Aziende nelle quali sono presenti sia
processi di erogazione di ricchezza per il
soddisfacimento di bisogni che processi
di produzione di nuova ricchezza.
Esse svolgono sia attività di consumo
finale che attività di produzione
di beni economici.
Classificazione secondo…
…il soggetto giuridico
Tale classificazione considera la natura del
soggetto giuridico, ossia:
Aziende pubbliche
Aziende private
Classificazione secondo…
…lo scopo
Tale classificazione considera la destinazione del
guadagno scaturente dall'attività dell'azienda:
Aziende for profit
aziende in cui il soggetto giuridico si appropria del
"guadagno" creato dall'azienda
Aziende no profit
aziende in cui il "guadagno" non è destinato al soggetto
giuridico, ma è utilizzato per il miglioramento ed il
potenziamento dell'attività dell'azienda.
Classificazione secondo…
…la dimensione
Raccomandazione UE 2003/361/CE
Microimpresa
• 10 persone
• Fatturato o totale di bilancio annuo < 2 milioni di euro
Piccola impresa
• 50 persone
• Fatturato o totale di bilancio annuo < 10 milioni di euro
Media impresa
• 250 persone
• Fatturato < 50 milioni di euro o totale di bilancio < 43
milioni di euro
La forma giuridica dell’impresa
Una attività imprenditoriale può essere esercitata da
un solo soggetto oppure da più persone organizzate
e in questo caso si parla di società
Perché una società:
 necessità di mezzi finanziari
 suddivisione del rischio
 condivisione delle competenze tecniche di più
soggetti
Il diritto italiano (codice civile) prevede tre tipologie
societarie:
• società di persone:
1. Società in nome collettivo (s.n.c.)
2. Società in accomandita semplice (s.a.s.)
• società di capitali:
1. Società a responsabilità limitata (s.r.l.)
2. S.r.l. unipersonale (con socio unico)
3. Società per azioni (s.p.a.)
4. S.p.a. unipersonale (con socio unico)
5. Società in accomandita per azioni (s.a.p.a.)
• Tali società di capitali (SC) sono dotate di una
autonoma personalità giuridica i cui effetti sono:
• Patrimoniali: le SC rispondono dei propri debiti solo
con il proprio patrimonio. La responsabilità dei soci è
limitata a quanto apportato.
• Economici: le SC sono soggetti economici autonomi,
con proprie attività ed interessi che possono non
coincidere con le aspettative dei soci
• Le SC hanno un capitale sociale minimo fissato per
legge, in quanto unica garanzia dei creditori:
• 10.000 Euro per le s.r.l.
• 120.000 Euro per le s.p.a. e le s.a.p.a.
• Società cooperative:
1. Con mutualità prevalente;
2. Senza mutualità prevalente
Società in nome collettivo
Organismo più elementare attraverso il quale più
soggetti possono esercitare un’attività
imprenditoriale
Caratteristiche:
 i soci sono al tempo stesso gli amministratori ed i
possessori di capitale
 tutti i soci rispondono illimitatamente e
solidalmente delle obbligazioni sociali
SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO (s.n.c.)
Autonomia patrimoniale imperfetta
I soci rispondono solidalmente e
illimitatamente
Il capitale sociale è pari alla somma dei
capitali conferiti dai soci
Agisce sotto una ragione sociale che deve
contenere il nome di uno o più soci
Società in accomandita semplice
Si differenza dalla Snc per la coesistenza di due
categorie di soci.
 I soci accomandanti (o soci finanziatori) rispondono
solo con quanto conferito (responsabilità limitata)
 I soci accomandatari sono responsabili solidalmente
ed illimitatamente
SOCIETÀ IN ACCOMANDITA SEMPLICE
(s.a.s.)
Autonomia patrimoniale imperfetta
Accomandatari: rispondono illimitatamente e solidalmente
Soci
Accomandanti:rispondono limitatamente al capitale
conferito.
Agisce sotto ragione sociale
SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA (s.r.l.)
Rilevanza centrale dei soci
Il capitale sociale è diviso in quote è di
importo minimo di 10.000 euro
Agisce sotto denominazione sociale
Adatta per società composte di un numero
ridotto di soci
SOCIETÀ PER AZIONI (s.p.a.)
É dotata di personalità giuridica
Ha autonomia patrimoniale perfetta
Il capitale è diviso in azioni e di
importo minimo di 120.000 euro
Agisce sotto una denominazione
sociale
SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI (s.a.p.a.)
Agisce sotto denominazione sociale
Il capitale è diviso in azioni
Autonomia
- Perfetta per i soci accomandanti
- Imperfetta per i soci accomandatari
Soci
-Accomandatari
-Accomandanti
Le Società Cooperative
La cooperativa è la forma giuridica d’impresa con la quale
più persone si associano al fine di ottenere dalla gestione
in comune di un’attività economica beni di consumo,
occasioni di lavoro o servizi a condizioni più favorevoli
rispetto a quelle offerte dal mercato.
É l’unica impresa che trova particolare riconoscimento e
tutela nella Costituzione (art. 45).
I principi storici del movimento cooperativo
Ogni testa un voto: ciascun socio, salvo
eccezioni previste, ha diritto in assemblea a
un solo voto indipendentemente dalle quote
di partecipazione possedute.
Porta aperta: le variazioni di capitale dovute a
ingresso/recesso di soci non comportano
modificazioni dell’atto costitutivo.
Le Cooperative
a mutualità prevalente
CONDIZIONI
A.


La cooperativa deve aderire alla
normativa tributaria (ex art. 14, DPR
601/73):
devono essere disciplinate dai principi
della mutualità;
devono essere iscritte negli appositi
registri e albi della cooperazione.
B. La cooperativa deve possedere requisiti
mutualistici più ampi rispetto a quelli
previsti dalle stesse norme tributarie.
VINCOLI
 Limiti alla distribuzione dei dividendi ai
soci.
 Divieto di distribuzione delle riserve ai
soci cooperatori sia durante la vita.
 Destinazione ai fondi mutualistici del
patrimonio residuo, in caso di
scioglimento (dedotti il capitale sociale
e gli eventuali dividendi maturati).
 Il requisito della prevalenza riguarda i
rapporti tra della cooperativa in favore
dei soci o le loro prestazioni lavorative
a favore della stessa .
La prevalenza in base al settore di attività
TIPOLOGIA COOPERATIVA
A.
Cooperative di
acquisto, di servizi
consumo,
CONDIZIONI
di
B.
Cooperative di produzione e lavoro
C.
Cooperative agricole

L’attività deve essere svolta
prevalentemente a favore dei soci

L’attività deve essere svolta
prevalentemente attraverso le
prestazioni lavorative dei soci

L’attività deve essere svolta
prevalentemente attraverso gli
apporti di beni o servizi da parte dei
soci
Il sog getto giuridico e il sog getto
economico
Il SOGGETTO GIURIDICO è il titolare dei
diritti e degli obblighi che nascono dalla
costituzione dell’azienda e dal suo
esercizio.
Il SOGGETTO ECONOMICO è il(i)
soggetto(i) nel cui prevalente interesse
si svolge la gestione.
I l s o g ge tto g i u r i d i co e i l s o g ge tto
e c o n o m i co n e l l e a z i e n d e i n d i v i d u a l i
Soggetto economico e soggetto giuridico sono
riuniti nella figura del titolare d’azienda.
Il soggetto economico non coincide con quello giuridico quando
l’azienda viene gestita da una persona diversa da quella per
conto della quale l’attività si svolge, ad esempio:
• titolare dell’azienda che è dotato della capacità giuridica, ma
non della capacità di agire e prestanome che funge da
soggetto giuridico a un soggetto economico che vuole
rimanere anonimo;
• società occulta o segreta caratterizzata da un soggetto
giuridico unipersonale e un soggetto economico
pluripersonale.
I l s o g ge tto g i u r i d i co e i l s o g ge tto
e c o n o m i co n e l l e s o c i e tà d i p e rs o n e
Soggetto giuridico e soggetto economico sono
riuniti nella figura dei soci:
Nella società in nome collettivo, il soggetto
economico non coincide con quello giuridico
quando il potere di governo viene attribuito solo a
quella parte dei soci che assume anche la carica di
amministratore.
Nelle società in accomandita semplice solo i soci
accomandatari sono dotati del diritto di gestione.
I l s o g ge tto g i u r i d i co e i l s o g ge tto
e c o n o m i co n e l l e s o c i e tà d i c a p i ta l i
Il soggetto giuridico coincide con la società
stessa considerata capace di assumere
direttamente diritti e obblighi.
Per l’individuazione del soggetto economico
occorre distinguere fra la società per azioni, la
società in accomandita per azioni e la società a
responsabilità limitata.
S.E. nelle
S.p.A
Maggioranza dei soci
che in assemblea
traccia le linee guida
della gestione.
Capitale di comando:
parte degli azionisti
che riesce a
condizionare le scelte
strategiche
indipendentemente
dal possesso della
maggioranza del
capitale sociale.
Sindacati di voto o
sindacati azionari.
S.E. nelle
S.a.p.a.
I soci accomandanti
vengono ex lege
esclusi dalla gestione
che deve essere
affidata a tutti i soci
accomandatari.
È previsto un
meccanismo di
revoca che rende più
difficile sollevare gli
amministratori dal
loro incarico.
S.E.nelle
S.r.l.
L’amministratore o gli
amministratori devono
essere necessariamente
soci.
Possibilità di designare
l’amministratore per un
tempo indeterminato.
Il potere risulta
accentrato nelle mani di
tutti o di alcuni soci che
costituiscono il soggetto
economico aziendale.
I l s o g ge tto g i u r i d i co e i l s o g ge tto
e c o n o m i co n e i g r u p p i
 Un soggetto giuridico per ogni società facente parte
del gruppo.
 Il soggetto economico coincide con quello
dell’azienda dominante che esercita la propria
influenza sulle decisioni delle controllate con due
possibilità:
• società madre: soggetto economico immediato del
gruppo stesso;
• soggetto economico della società madre: soggetto
economico mediato in quanto decisore di ultima istanza,
che in alcuni casi rimane occulto.
I l s o g ge tto g i u r i d i co e i l s o g ge tto
e c o n o m i co n e l l e a z i e n d e c o m p o ste
pubbliche
Il soggetto giuridico corrisponde all’ente
pubblico territoriale che gestisce l’azienda
composta pubblica.
Il soggetto economico è costituito dal
soggetto operativo e dalla comunità sociale che
usufruisce dei servizi pubblici offerti
dall’azienda territoriale.
Stakeholders e Shareholders
 Stakeholders: soggetti interessati, in maniera più
o meno intensa, allo sviluppo nel tempo
dell’azienda:
•
dotati di diritti e obblighi riconducibili alla definizione
delle condizioni contrattuali relative allo scambio dei beni
e/o servizi di cui sono fornitori o clienti.
 Shareholders: proprietari interessati alla
protezione del capitale e all’ottenimento di
un’adeguata remunerazione connessa al successo
dell’impresa:
• si fanno carico del rischio legato all’andamento della
gestione aziendale e sono dotati del diritto di controllo.
Shareholder vs. stakeholder theory
Shareholder theory:
 l’azienda ha la sola responsabilità
sociale di usare le risorse disponibili in attività
dirette ad accrescere profitti attraverso la
libera competizione;
 l’azienda dovrebbe impegnarsi nel
sociale solo a condizione che ciò contribuisca
alla finalità di creare valore per gli azionisti.
Shareholder vs. stakeholder theory
Stakeholder theory:
 il successo dell’azienda si consegue con
l’equilibrio economico e il consenso sociale;
 l’azienda non deve render conto delle
proprie attività solo agli azionisti, ma deve
bilanciare una molteplicità di interessi propri
degli stakeholders che la influenzano e sono a
loro volta influenzati da essa.
Il ruolo del management
La complessità aziendale e l’impossibilità di
utilizzare su vasta scala i modelli di controllo e
coordinazione hanno portato allo sviluppo di
processi di delega e di regole e principi di
comportamento finalizzati ad assicurarne il corretto
svolgimento:
 nascita di una classe di dirigenti e funzionari;
 i manager si occupano di gestire le diverse
funzioni aziendali contemperando diverse istanze e
interessi e applicano le best practice aziendali.
Stakeholder theory
I manager sono delegati dagli azionisti alla
gestione dell’azienda, ma devono bilanciare i
diversi interessi in modo da rafforzare il
rapporto fiduciario che li lega ai vari
stakeholders.
Shareholder theory
I manager sono delegati dalla proprietà e
devono seguire il principio della
massimizzazione dei profitti nel breve periodo
per la creazione di valore per gli azionisti.
PARTE SECONDA
“LA STRUTTURA E IL
SISTEMA AZIENDALE”
Struttura e Sistema Aziendale
Il fenomeno aziendale può essere indagato
secondo tre grandi aggregati di processi,
cui corrispondono altrettante subdiscipline dell'economia aziendale:
Strategia
Organizzazione
Gestione
LA STRATEGIA
La strategia aziendale è il piano d'azione
elaborato per la gestione delle operazioni e
delle attività di business.
La strategia spiega le modalità di azione, cioè:
COME si intende accrescere il volume d'affari;
COME debbano agire le singole aree funzionali;
COME potenziare la performance.
La strategia aziendale è in continua
evoluzione e varia a seconda del settore:
Settori con cambiamenti a ritmo moderato
evoluzione costante e graduale.
Settori con cambiamenti incisivi e frequenti
rapido adeguamento strategico.
Nella scelta della strategia aziendale è
importante optare per iniziative eticamente
corrette.
Una strategia è corretta quando:
Non prevede azioni che Consente di adempiere al
“non si dovrebbero fare”
dovere morale degli
stakeholders
L’ORGANIZZAZIONE
E’ il complesso delle modalità di divisione
del lavoro in compiti e di coordinamento
fra tali compiti studiare le più convenienti
coordinazioni tra risorse umane e mezzi a
disposizione.
Divisione del lavoro
crea
È la regolazione efficace
delle interdipendenze tra
gli attori/le attività
Interdipendenze
generano
fabbisogno
Coordinamento
Gestione delle risorse umane
Insieme di politiche che possono essere
raggruppate in tre classi principali:
• Mobilità e sviluppo: ricerca, selezione,
inserimento e socializzazione organizzativa,
formazione e carriera.
• Valutazione: posizione, competenze,
prestazione, potenziale.
• Retribuzione: legata alla posizione, alla
prestazione ed alle competenze.
LA GESTIONE
Si occupa di definire l'insieme coordinato
di operazioni finalizzate al raggiungimento
di prefissati obiettivi la cui natura
dipenderà dal tipo d'azienda.
Per valutare la gestione aziendale si fa
riferimento ai concetti di:
efficienza
efficacia
economicità
L'azienda è efficiente quando utilizza in
maniera economica le risorse a propria
disposizione.
I giudizi di efficienza riguardano tutte le
fasi del processo produttivo: acquisto,
produzione e vendita e si pongono come
obiettivo l'analisi delle alternative che
producono il massimo rapporto tra
risultati ottenuti e mezzi impiegati.
Un'azienda è efficace quando ha raggiunto
con successo gli obiettivi prefissati.
I giudizi di efficacia implicano quindi una
valutazione qualitativa ex-post del grado di
raggiungimento degli obiettivi desiderati .
Tali obiettivi possono essere: il grado di
soddisfazione della clientela, i guadagni
conseguiti dall'azienda ecc.
Il concetto di economicità sintetizza la
capacità dell'azienda nel lungo periodo
di utilizzare in modo efficiente le
proprie risorse raggiungendo in modo
efficace i propri obiettivi.