27 febbraio 2014

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27 febbraio 2014
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
27 febbraio 2014 - Anno LXXXIX - N. 4 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 4
 Prossimo numero: 13 marzo 2014
Infortunio
Abbandonata
da tutti nella
terra di nessuno
pagina 5
Giovani e AI
Un binomio
sempre più diffuso
pagine 6-7
Mobbing
Le testimonianze
di chi lo ha subito
pagina 10
Vendita
Orari di apertura:
ipocrisia coperta
dall’armonizzazione
pagina 2-3
pagine
11
Clima dopo il voto
del nove febbraio
Una fase delicata
che esige responsabilità
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
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Sindacato  Votazioni
27 febbraio 2014 il Lavoro
Dopo il voto del 9 febbraio
Una fase delicata che esige responsabilità
L’esito della votazione sull’iniziativa
contro l’immigrazione di massa continua a giusta ragione a tenere banco.
Nel nostro Cantone, che le ha espresso il maggiore sostegno, dal mondo
politico giungono prese di posizione e
proposte a ritmo serrato. Spiccano in
particolare quelle formulate dal fronte
che ha sostenuto l’iniziativa popolare
e che esige ora un’accelerazione degli
interventi sulla manodopera frontaliera
(commissione parlamentare speciale,
innalzamento delle imposte, blocco dei
ristorni fiscali, abolizione delle notifiche online e contingentamento dei padroncini, statuto speciale per il Ticino
nel frattempo adottato dal parlamento,
ancoramento nella Costituzione cantonale dei princìpi e criteri dell’iniziativa
federale). Anche le altre forze non sono
però rimaste alla finestra (vedi proposte quali: disdetta Accordo fiscale sui
frontalieri, contingenti di competenza
cantonale, numero degli ispettori, salario minimo nei contratti normali, fornitura dei contratti individuali, comitato
dei Cantoni di frontiera).
MEINRADO ROBBIANI
Due pericoli
Se è indispensabile contrastare con vigore il
degrado che è andato deturpando il mercato
del lavoro e dare attuazione al voto del popolo,
occorre evitare due insidie. Un primo pericolo
è quello di cadere in atteggiamenti di fuorviante esasperazione, che snaturano le relazioni
E adesso cosa fare?
Il disagio che ha motivato il voto del 9 febbraio si è
alimentato soprattutto a tre filoni:
 la percezione della concorrenza occupazionale
a scapito della manodopera residente, che si
manifesta in casi di sostituzione ma soprattutto
di contrazione degli sbocchi occupazionali per i
giovani e i disoccupati;
 le diffuse pressioni sui livelli salariali con
l’istaurarsi di livelli in netto contrasto con il fabbisogno di chi vive in loco;
 la dilatazione della flessibilità e della precarietà
del mercato del lavoro, alle quali concorrono, da
un lato, la possibilità di fare capo a lavoratori interinali d’oltre confine e di assumere personale fino
a 90 giorni annui tramite una semplice notifica e,
dall’altro, l’esplosione del lavoro distaccato.
A monte del voto della maggioranza della popo-
con la manodopera frontaliera e con le regioni
limitrofe. A questo proposito giova ricordare
che lo sviluppo del Ticino negli ultimi 50 anni è
anche debitore della sua posizione geografica
e della possibilità di fare capo a manodopera
frontaliera. Un secondo pericolo consiste nello
scadere in un disordinato affastellarsi di reazioni e proposte che non distinguano a sufficienza né i livelli di competenza (diritto interno/
accordi internazionali; sfera cantonale/sfera
federale) né le scadenze temporali differenziate (regolazione del mercato del lavoro attuabile
immediatamente; disposizioni legali sui contingenti dipendenti dall’iter parlamentare ma al
massimo tre anni; negoziato con l’UE).
È perciò opportuno, da un lato, scongiurare derive e strumentalizzazioni pregiudizievoli
e, dall’altro, dare forma ad una regìa, seppur
contenuta ma capace di imprimere una sufficiente coerenza alla direzione di marcia del
Cantone. È altrettanto indispensabile che le
parti sociali, dalle quali dipende in primo luogo la fisionomia del mercato del lavoro, assumano una responsabilità congiunta nel meglio
regolarne il funzionamento. Lo strumento più
efficace per lottare contro le distorsioni andate proliferando negli ultimi anni e per fondare
una fruttuosa collaborazione tra le parti sociali
risiede nel contratto collettivo di lavoro. È questo strumento che va promosso e diffuso.
Evitare antagonismi controproducenti
La decisione del popolo svizzero e soprattutto di quello ticinese – che l’OCST non auspicava - va ora rispettata. Si apre tuttavia una
fase particolarmente incerta e delicata poiché
il rispetto degli accordi internazionali sottoscritti dalla Svizzera (in particolare gli Accordi
bilaterali I che contemplano anche la libera circolazione) e il rispetto della volontà popolare
non sono di immediata e agevole conciliabilità.
lazione e in particolare del Ticino sta la responsabilità:
 della nutrita fetta di imprese che utilizzano la
libera circolazione a fini speculativi e che non si
curano dei bisogni del territorio;
 di un padronato che non ha contribuito a una
regolazione del mercato del lavoro in sintonia con
il regime di libera circolazione (in particolare attraverso la diffusione dei contratti collettivi di lavoro);
 della Confederazione che è stata troppo
prudente nella messa in cantiere di efficaci misure
di accompagnamento e nel sostenere le regioni
maggiormente esposte alla libera circolazione.
L’OCST, richiamando la responsabilità che ricade
sulla Confederazione e sull’economia per non
avere raccolto le grida di allarme a loro rivolte
ripetutamente, chiede a questi interlocutori di
puntare concretamente e da subito a una migliore
regolazione del mercato del lavoro. Rientrando
in massima parte nella sfera di competenza del
Malgrado sia percepibile la difficoltà di identificare sin d’ora una rotta che sappia amalgamare l’applicazione coerente del verdetto popolare con la salvaguardia di relazioni intense
con l’UE, in Ticino da più parti si stanno alzando i toni e la posta in gioco. Nel farlo, non ci si
cura del clima di contrapposizione verso i lavoratori frontalieri e verso le regioni limitrofe che
si alimenta. Nella scia dell’inequivocabile voto
popolare non ci si preoccupa di discernere e
distinguere ciò che va combattuto (scompensi)
da ciò che va considerato più positivamente.
Un Ticino aperto
Il Ticino non è e non sarà mai autosufficiente dal profilo del fabbisogno di manodopera.
Se è da un lato indispensabile puntare a flussi
di manodopera – soprattutto frontaliera – che
non generino squilibri e pressioni disgreganti,
è altrettanto necessario riconoscere l’apporto
prezioso fornito dal frontalierato. Occorre perciò evitare che si instauri un clima di attriti e
antagonismi velenosi. Questo pericolo grava
sulle relazioni con i frontalieri ma si riverbera
anche sui rapporti con le regioni d’oltre confine. A queste ultime ci lega una comunanza
geografica e culturale come pure l’obiettivo di
un equilibrato sviluppo sui due versanti della
frontiera. In prospettiva il Ticino ha pure interesse a rafforzare il suo ruolo di ponte verso
Sud, interpretando e consolidando una funzione strategica di rilevanza nazionale. Gli si
offre anche la possibilità di ritagliarsi un ruolo
originale, mettendo a frutto la sua collocazione geografica intermedia tra il polo zurighese e
quello milanese. Queste prospettive sono tuttavia più facilmente edificabili se si preserva la
capacità di dialogo con le province e le regioni
confinanti.
nostro Paese può essere realizzata con particolare celerità e indipendentemente sia dall’iter per
l’introduzione dei contingenti, sia dal negoziato
con l’UE sulla libera circolazione.
Campi di intervento
L’OCST reputa che le principali aree dove intervenire siano nel breve termine le seguenti:
Misure di accompagnamento
Le misure di accompagnamento rimangono
opportune non solo fino all’introduzione del regime
dei contingenti ma anche successivamente.
L’accresciuta interdipendenza dell’economia su
scala mondiale, la tendenza acuita alla flessibilità,
l’esposizione delle zone di frontiera a pressioni
esterne ne mantengono la fondatezza.
(continua sulla pagina a lato)
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Clima dopo il voto del 9 febbraio
Due nodi emblematici
MEINRADO ROBBIANI
I
n Ticino sono all’ordine del giorno due
temi di particolare rilevanza: la disdetta
dell’accordo fiscale con l’Italia sulla tassazione dei frontalieri e l’iniziativa adottata dal
Gran Consiglio che chiede il riconoscimento di
uno statuto speciale per il Ticino.
Accordo fiscale
La proposta di disdire l’accordo vigente raccoglie un sostegno ormai unanime. Passando
a un modello di duplice imposizione (con detrazione in Italia delle imposte pagate in Svizzera) si mira a un doppio obiettivo: aumentare
le entrate fiscali e disincentivare almeno in parte l’afflusso di manodopera frontaliera (o costringere indirettamente le aziende a innalzare
i livelli salariali). Il primo aspetto si presta a un
interrogativo che non va eluso: è equo incamerare l’intero ammontare delle imposte a carico
dei frontalieri senza ristornarne una parte (da
definire) alle collettività dove i frontalieri sono
insediati, considerando gli oneri che i Comuni
(riprende dalla pagina precedente)
L’autorità federale, che ha sovente tergiversato,
deve imboccare la strada di un rapido rafforzamento delle misure di accompagnamento. Alla
sua intenzione l’OCST ribadisce le proposte già
avanzate in passato e ancora recentemente
trasmesse alla Seco. Vi figurano segnatamente:
 la riduzione dei quorum che consentono di
decretare obbligatori i contratti collettivi di lavoro;
 la possibilità di imporre salari minimi attraverso un contratto normale di lavoro anche in
singole aziende;
 la facoltà per i Cantoni di decretare salari minimi senza i vincoli oggi posti dalla compatibilità
con il diritto federale;
 la possibilità per i Cantoni di vietare le rimunerazioni in moneta estera;
 il miglioramento delle procedure di accertamento sul rispetto dei salari fissati da contratti
normali;
 l’aumento delle sanzioni;
Rimane poi d’attualità la proposta, sinora avversata, di prevedere misure di accompagnamento
agevolate e provvedimenti aggiuntivi nelle regioni
dove la manodopera frontaliera supera una soglia
prefissata.
Occupazione
In ambito cantonale si propone:
 di rivolgere un’attenzione ancora più puntuale
al settore terziario sottoponendo a verifica ogni
nuova autorizzazione e controllandone i motivi di
assunzione e i livelli retributivi;
 in attesa di utilizzare i criteri della nuova
disposizione costituzionale (principio di preferenza) di istituire una modalità di convocazione e di
intervento sulle imprese che non accordano un’a-
di residenza sopportano?
La formula che viene oggi prefigurata merita
perciò di essere riconsiderata nella sua equità
anche tenendo presente l’opportunità di non
intaccare le relazioni con i Comuni e le zone
di frontiera.
Con il contingentamento, il secondo obiettivo perde rilevanza. Rimane perciò aperto
l’interrogativo sull’opportunità di penalizzare
fiscalmente i frontalieri poiché l’imposta complessiva a loro carico risulterebbe sensibilmente più elevata. L’opportunità e l’equità di
questo indirizzo si prestano a più di un dubbio.
Si penalizzano i frontalieri quando a sfruttarne
l’impiego e all’origine delle distorsioni odierne
sono semmai gli operatori economici locali.
Statuto speciale
La richiesta di uno Statuto speciale per il Ticino e per le zone con problemi analoghi solleva perplessità se orientata, tramite la formula
dello «Statuto», a istituire in Svizzera ulteriori
soggetti istituzionali.
L’OCST ribadisce piuttosto la sua proposta
deguata priorità di inserimento alla manodopera
locale e che non versano retribuzioni in linea con
i livelli usuali;
 di non favorire l’insediamento e di non
concedere incentivi ad aziende che provengono dall’estero con il loro intero organico e che
faranno capo massicciamente a manodopera
frontaliera, non impegnandosi ad assumere
manodopera locale;
 l’obbligo, per le aziende al beneficio di contributi e sussidi pubblici (Cantone o Comuni), di
sottoporre preventivamente agli Uffici di collocamento (Urc) i posti liberi in modo da verificare se
siano disponibili lavoratori locali disoccupati; per
le posizioni più qualificate andrebbe consultata
la commissione che già verifica i permessi di
soggiorno per lavoratori non UE;
 un’azione delle associazioni padronali e delle
comunità contrattuali (Commissioni paritetiche)
affinché le aziende diano la precedenza all’assunzione di manodopera locale prima di accedere
a nuove entrate dall’estero.
Condizioni di lavoro
Si chiede alle associazioni padronali la disponibilità a concordare un piano di diffusione dei
contratti collettivi di lavoro nelle categorie più
rappresentative del settore secondario e del
terziario.
In via subordinata rimane utile l’adozione di
contratti normali con salari vincolanti laddove
non è prospettabile un contratto collettivo. Questo
strumento presenta tuttavia evidenti limiti procedurali e temporali. Occorre perciò considerarlo
una misura transitoria che sfoci possibilmente
nell’adozione di un contratto collettivo.
di introdurre una gradualità nelle misure di
accompagnamento e nei sostegni della Confederazione ai Cantoni maggiormente esposti
agli effetti della libera circolazione. Si auspica
che nelle regioni dove la manodopera frontaliera rappresenti più del 20% della popolazione attiva possano essere adottati interventi più
vigorosi di lotta contro gli abusi e di sostegno
all’occupazione locale. Si pensi a esempio:
 alla possibilità di introdurre salari vincolanti
tramite contratti normali anche a titolo preventivo;
 a criteri più agevoli per decretare obbligatorio un contratto collettivo di lavoro;
 al finanziamento federale di un numero superiore di ispettori;
 alla possibilità per i giovani senza impiego
di accedere alle misure del mercato del lavoro
anche durante il periodo di attesa non coperto
dalle normali indennità di disoccupazione;
 alla partecipazione della Confederazione
al finanziamento di incentivi per le aziende che
assumono disoccupati indigeni.
Campi di impegno
Primi passi
L’OCST, nell’ambito del suo raggio di
azione e in relazione a una migliore regolazione del mercato del lavoro:
 ha già chiesto alle associazioni padronali principali (Camera di Commercio e AITI)
un comune impegno e l’adozione di misure
concrete volte a una più ampia regolazione
del mercato del lavoro;
 agirà in seno alla Commissione tripartita per chiedere che si intensifichi l’impiego
delle misure di accompagnamento soprattutto nel settore terziario;
 per il tramite degli organismi sindacali
nazionali, solleciterà il Consiglio federale
a proseguire con maggiore speditezza e
apertura al potenziamento delle misure di
accompagnamento (il gruppo di lavoro appositamente costituito ha finora tergiversato in modo autolesivo).
Salvaguardando con maggiore intensità
ed efficacia un equilibrato funzionamento
del mercato del lavoro, si ristabilirà del resto un atteggiamento di maggiore apertura della popolazione verso le relazioni e gli
accordi con l’UE, che rimangono una fonte
decisiva di benessere per il nostro Paese.
In questo ambito, l’OCST seguirà da vicino l’elaborazione delle norme riguardanti i
contingenti (diritto interno) e, per il tramite
degli organismi sindacali nazionali, il negoziato con l’UE (accordo internazionale).
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Sindacato  Attualità
27 febbraio 2014 il Lavoro
Testimonianza
Abbandonata nella terra di nessuno
Nel primo numero del 2014 (16 gennaio, pag. 19) abbiamo pubblicato la storia della signora Mazzotta. Una lettrice,
colpita dall’articolo, ci ha scritto raccontandoci la sua storia, che riportiamo in forma anonima.
L’inizio
Sono una donna che lavorava in Svizzera
come frontaliera. La mia storia ha inizio nel
gennaio di due anni fa quando a causa di un
infortunio professionale mi venne diagnosticata una malattia rara che colpisce circa il 3%
della popolazione italiana. È difficile sia da diagnosticare che da curare. Inoltre i tempi di recupero sono molto lunghi, i protocolli incerti e
pochi medici la sanno trattare. La malattia non
è riconosciuta dal Servizio sanitario italiano
(SSN) nonostante sia scientificamente presente nelle liste delle malattie rare. Le spese per le
cure sono quindi a carico del malato.
Perizie su perizie, ma nulla di fatto
Dopo aver subito l’infortunio, riesco a lavorare solo per poche ore alla settimana. Avevo un
impiego «fortunatamente» già a tempo parziale: dico fortunatamente in quanto la principale
disabilità della malattia è l’incapacità di sedersi
(…). Inizio delle terapie (…), non sono efficaci, ma non voglio certamente mollare, conscia
dell’importanza di avere un lavoro.
L’assicurazione del datore di lavoro mi manda a fare diverse perizie e nel luglio 2012
chiudono il caso di infortunio basandosi sulla
perizia di un
medico generico, che poco
o nulla conosce di questa
rara malattia,
ma si esprime a favore
dell’assicurazione. Di conseguenza inizia il periodo di
malattia, con
cure non più
pagate
(…).
Continuo con
le visite peritali
da medici che
però non hanno la specializzazione per la mia
malattia, ma che in ogni caso cercano sempre
di chiudere il caso. I medici specializzati si trovano in Svizzera Interna.
(…) Iniziano le lettere dagli avvocati dell’assicurazione e le telefonate in cui mi si mette
sotto pressione per tornare a lavorare.
L’assicurazione invalidità (AI) promette l’intervento economico se la disabilità dovesse
continuare, ma anche misure di reinserimento
(…). Visto che stare seduta non mi è possibile
allora si potrebbe provare qualche strada per
riqualificarmi. Sono giovane e le motivazioni
non mi mancano.
L’imprevisto
A gennaio 2013, un anno dopo l’inizio, la
situazione peggiora e sono costretta alla malattia totale. Devo cercare una nuova cura. A
luglio 2013 dopo l’ennesima perizia, l’assicurazione del datore di lavoro chiude il caso. Il
neurologo generico (!) ammette di non aver
mai sentito parlare della mia malattia (…) ma
redige lo stesso una relazione medica, ovviamente a favore dell’assicurazione. Senza il sostegno giusto non ho trovato i mezzi per far
redigere una controperizia seria. (…) Mi ritrovo
quindi senza stipendio.
Le cure continuano
Per forza di cose le cure proseguono, voglio
guarire e quindi faccio fronte alle spese mediche utilizzando i miei risparmi. A maggio 2013
trovo finalmente un medico specializzato a
700 chilometri da casa, capace e con alti tassi
di successo per la mia malattia. Inizia un nuovo percorso di cure (…). A luglio dello stesso
anno mi reco inoltre a
Zurigo, dove si trova
un medico specializzato pure nella mia
malattia.
Questa
relazione
serve in realtà solo
per proporre all’AI un
documento redatto in
Svizzera, che attesti
la mia malattia e la
mia incapacità lavorativa (…). La visita
costa 1’400.- franchi
ma non voglio lasciare nulla di intentato.
La tribolata relazione con l’Assicurazione invalidità
Invito quindi l’AI a
prendere una decisione sul mio diritto o
meno a una rendita.
Rispondono dichiarandosi pronti a inviare tutto al Consiglio
medico (…) ma appena mando i certificati
svizzeri piombano in
un silenzio assoluto. Non so più nulla
da agosto 2013. Mi
sorge spontanea una
domanda: «come mai
a giugno 2013, con
unicamente le perizie dell’assicurazione
medica erano pronti
a spedire l’incarto al
©Ti-Press
Consiglio medico e all’arrivo del mio documento svizzero spariscono?»
A settembre e ottobre chiedo quindi informazioni sulla mia pratica. L’AI tentenna (…).
Nella terra di nessuno
Passano i mesi. A fine ottobre il datore di
lavoro mi licenzia (…). L’AI non risponde più
nemmeno alla mie email, tantomeno alla lettera scritta spedita a gennaio 2014. Tutte le
promesse di assistenza e riqualifica svaniscono dietro un silenzio di tomba (…). Mi sarei
aspettata almeno una decisione chiara, invece
mi hanno lasciata in questo limbo, nella terra
di nessuno.
Questa è la storia di una frontaliera che nonostante sulla carta abbia diritti ben chiari e
assistenza garantita, dimostra come la realtà sia ben diversa. Ma credo purtroppo che
questo mio calvario rispecchi la realtà di altre
persone, a prescindere dalla nazionalità o residenza. Molta delusione, amarezza e umiliazioni nel tentativo di spiegare la malattia a chi
invece pensava solo al lato economico della
situazione.
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27 febbraio 2014 il Lavoro
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Giovani e Assicurazione Invalidità
Giovani sempre più spesso in AI
Dal 1995 il numero di beneficiari di AI con
diagnosi psichiatrica sono triplicati. Gli
esperti danno l’allarme.
Dal 2003 l’Assicurazione Invalidità (AI) ha potuto ridurre di anno in anno il numero di nuove
rendite concesse e così anche i suoi deficit.
Solo con i giovani questo non è riuscito. Il motivo sta nel forte aumento di rendite a causa
di malattie psichiche. Mentre nel complesso le
diagnosi psichiche motivano la metà di tutte
le nuove rendite, dai giovani queste sono tra
il 70% e il 80%, spesso per ADHD (Disturbo
da Deficit d’Attenzione o Iperattività) o disturbi
della personalità.
Molti di questi giovani beneficiari non sono
riusciti a entrare nel mondo del lavoro, perché,
a causa dei loro problemi psichici, non hanno trovato un posto di apprendistato o hanno
dovuto interrompere la loro formazione. Alcuni
adolescenti con ADHD forte ricevono per questo una rendita AI già dai 18 anni. Una rendita minima conferisce 1170.- franchi al mese.
A questa somma si aggiungono in molti casi
delle prestazioni complementari per coprire il
costo della vita.
Un’analisi della statistica sull’AI mostra lo sviluppo negativo dai giovani adulti. Dal 2008 al
2012 l’ammontare dei beneficiari di nuove rendite era pari al 14%, dal 2003 era il 50%. Dai
giovani tra i 18 e i 24 anni le nuove rendite tra
il 2008 e il 2012 sono aumentate dell’11%. La
situazione si rispecchia anche nel numero totale di beneficiari di rendite: tra il 2008 e il 2012
Il commento
Abbiamo chiesto a Urs Kiener, psicologo dell’età
evolutiva e responsabile Prodotti di Pro Juventute,
che cosa sta dietro ai problemi psichici dei giovani
che diventano beneficiari di AI.
Vent’anni fa i giovani in AI erano dei casi molto rari
ed estremi, ora fanno parte della quotidianità. Un
malessere psichico non ha, in genere, una causa
unica, ma è dato da un insieme di fattori. Uno di
questi fatti sarebbe, secondo Kiener, l’infinità di
possibilità e di libertà di scelta che hanno i giovani
oggi. Si potrebbe pensare che sia fantastico, ma
in realtà c’è anche un altro lato della medaglia:
i ragazzi non si sentono all’altezza. In continuazione devono, come anche gli adulti ma con una
maturità e un’esperienza minori, stabilire delle
priorità. «Nella nostra vita dobbiamo continuamente decidere la rilevanza di tutte le nostre attività
e decidere a quali dare la precedenza, e questo
è qualcosa di molto impegnativo, soprattutto per
i giovani», dichiara. Gli elementi che una volta
aiutavano a orientarsi, istituzioni come la scuola,
comunità religiose, associazioni di vario tipo, perdono sempre di più la loro importanza. «Nella nostra società non ci si preoccupa più di fornire una
cornice d’orientamento, oggi ognuno deve crearsi
la sua», afferma Kiener. Anche Pro Juventute nel
lavoro con il numero di consulenza 147, noterebbe
il loro numero si era abbassato del 7%, mentre
quello dei giovani è aumentato del 13%.
Incentivi sbagliati nel sistema di rendite
Dal 1995 il numero di beneficiari di AI con
diagnosi psichiatrica si è quasi triplicato a circa 1’300 casi all’anno. L’Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)
ha perciò constatato recentemente che la
Svizzera abbia un grave problema con i giovani beneficiari di AI. A conclusioni simili è giunto
anche il medico pediatrico e adolescenziale
Oskar Bänziger, che fino a poco fa gestiva
il servizio medico regionale AI della Svizzera
nordorientale. «L’AI offre per giovani assicurati
degli incentivi sbagliati», dice. Giovani beneficiari di AI senza formazione professionale
troverebbero difficilmente un’attività lavorativa
in cui otterrebbero un reddito alto quanto la
somma della rendita e delle prestazioni complementari. Per questo l’incentivo a uscire dalla rendita sarebbe troppo basso. Bänziger propone l’introduzione di una rendita AI a tempo
determinato per under 25 anni. In cambio i giovani adulti dovrebbero essere accompagnati e
assistiti intensamente. In questo modo si creerebbe una certa pressione a compiere l’entrata
nel mondo del lavoro con il sostegno dell’AI.
«Se i giovani continuano a ricevere una rendita indeterminata, manca loro uno svolgimento strutturato della giornata. La conseguenza
sono problemi sociali e un’amplificazione dei
problemi di salute», afferma Bänziger. «Il lavoro
una tendenza all’iper-individualismo: conterebbe
soltanto il singolo individuo, la messa in scena
della propria immagine e il mantenimento di essa,
che genererebbe pressione.
«Inoltre», spiega Kiener, «stiamo assistendo
a una transizione dal mondo reale al mondo
virtuale, perché in quest’ultimo i problemi sono
molto più semplici da risolvere e gli avvenimenti
che generano felicità sono molto più frequenti
(per esempio nei giochi e nei «like»)». L’enorme
influenza esercitata da parte dei nuovi media, poi,
farebbe sì che i giovani abbiano la possibilità di
essere sempre connessi, e, in effetti, sono online
per tutto il giorno e offline solo quando dormono.
Da una parte la connessione continua può essere
positiva, dall’altra invece può rappresentare un
peso, che prende molto tempo e assorbe molte
risorse, perché implica, a sua volta, la presa di
molte decisioni e l’attribuzione di priorità.
La scuola avviene nel mondo reale e un adolescente deve farvi fronte. «Oggigiorno», continua
Kiener, «circa il 20% dei giovani si trovano in
scuole e formazioni che non sono adatte ai loro interessi e alle loro capacità. Una conseguenza sono
situazioni di sovraccarico, ma anche di scarsità di
pretese. Entrambi i casi producono noia, insuccessi e, quindi, sentimenti negativi verso la scuola».
Spesso sarebbero proprio le famiglie a esercitare
pressione sui figli, pretendendo da loro di seguire
un iter formativo e ottenere buoni voti.
Le dinamiche famigliari sembrerebbero esse-
può fare ammalare, ma anche non averlo
può avere questo effetto».
Dovrebbero
continuare a
ricevere rendite a tempo
indeterminato coloro per cui una scadenza, a
causa delle loro limitazioni di salute, non avrebbe alcun senso. Tra i circa 2’000 pensionati AI
annuali tra i 18 e i 24 anni, circa 700 sono stati
portati nella situazione a 18 anni a causa di un
problema perinatale. Tuttavia vengono classificati come perinatali non solo disabilità fisiche
e mentali, ma in parte anche casi di ADHD.
Bänziger pensa che che accanto all’AI anche i datori di lavoro siano chiamati in causa.
«Ci vogliono, infatti, più posti di lavoro le cui
pretese corrispondano alle possibilità degli adolescenti. Con le offerte attuali, giovani
con problemi psichici spesso non sono riusciti a entrare nel mercato del lavoro. Quelli con
ADHD forte spesso non troverebbero un posto
di apprendistato, perché le pretese del mondo
lavorativo sarebbero aumentate», dice Bänziger. Anche per apprendistati di carattere manuale sarebbero necessarie delle conoscenze
matematiche, che supererebbero le capacità
cognitive dei soggetti colpiti. [...]
Tratto dal Tagesanzeiger del 6 febbraio 2014
Tradotto da Georgia Ertz
re cambiate e non più fornire ai giovani ciò di
cui hanno bisogno. «In Svizzera c’è un grande
problema di suicidio nei giovani tra i 14 e i 24
anni», racconta, «e al 147 riceviamo più o meno
giornalmente delle chiamate di giovani che
nutrono pensieri suicidi. Spesso, se si riesce a
stabilire un contatto e indurli a parlare dei loro
problemi, si scopre che sono, visti dall’esterno,
delle banalità, come per esempio un brutto voto».
Sembra assurdo che una cosa tanto banale possa
dare origine a pensieri suicidi, ma è la realtà
delle cose. La tendenza all’iper-individualismo,
menzionata prima, farebbe sì che non si riesca più
a pensare oltre alle barriere della propria persona,
ma che si veda solo se stessi e che si pensi che
gli altri abbiano certe aspettative, che però non
hanno realmente. Guardando il numero di suicidi
giovanili nei paesi in cui c’è molta povertà, come
nelle nazioni africane, si osserva che è praticamente nullo, perché, illustra Kiener «là i giovani
hanno una funzione esistenziale nella società e
ancora di più all’interno della propria famiglia». I
bambini e gli adolescenti spesso prima di andare
a scuola devono camminare a lungo per trovare
dell’acqua e assicurare così la sopravvivenza della
famiglia. «Nella nostra società», conclude, «questo
senso esistenziale deve essere trovato da ognuno
individualmente e per un adolescente spesso
proprio questa costruzione di senso, a cui si deve
orientare per una vita intera, è molto difficile».
Georgia Ertz
6
Sindacato  Mondo del lavoro
27 febbraio 2014 il Lavoro
Testimonianza
Cinque anni infernali, senza essere creduta
Nel precedente numero abbiamo dedicato ampio spazio al mobbing, riprendendo un ricerca («Mobbing et autres
tensions psychosociales sur le lieu
de travail en Suisse») che ben spiegava il fenomeno. In questo numero, per
meglio capire cosa può comportare il
mobbing, vi proponiamo una testimonianza anonima (nome noto alla redazione) di una donna di 51 anni, impiegata in un’azienda del terziario, che
tempo fa ha subito una situazione piuttosto difficile.
INTERVISTA A CURA DI GIORGIO DONINI
Ci racconti come iniziò il tutto
Per normale ricambio del personale, è arrivato un nuovo responsabile dell’ufficio (in totale
eravamo cinque persone). Sin da subito si è
dimostrato «particolare», ostile verso di me e
un mio collega. All’inizio pensavo fosse semplicemente dovuto al fatto del non conoscersi,
che fosse soltanto una questione di tempo. Invece, purtroppo, a lungo andare ho capito che
non era certo un problema di feeling; vi era da
parte sua una vessazione continua.
L’autore che ruolo ricopriva rispetto a lei?
Era il responsabile di settore, avevo a che
fare quotidianamente con lui, in quanto lavoravamo nel medesimo ufficio. Alzarsi la mattina
per andare a lavorare era diventato semplicemente un incubo.
Ulteriore approfondimento
Mobbing verticale e orizzontale
Il mobbing verticale, come si può ben intuire dal
nome, viene attuato dall’alto verso il basso, ossia
colpisce la relazione superiore-subordinato. È
pure noto come bossing, e può essere considerato
una strategia aziendale che ha lo scopo di ridurre
gli organici per contenere i costi del personale
attraverso azioni mobbizzanti. Il mobbing verticale
può essere di tipo organizzativo (o strategico) o
corporativo. Nel primo caso l’azienda cerca di
adattarsi ai cambiamenti del mercato utilizzando
strategie mobbizzanti. Nel secondo caso sono i
datori di lavoro che esercitano comportamenti
mobbizzanti come aumento delle ore lavorative,
rifiuto delle ferie, ecc. Questo si verifica maggiormente nei paesi in cui il tasso di disoccupazione
è molto elevato. Dalle statistiche pubblicate nel
precedente numero, prese dalla ricerca «Mobbing
et autres tensions psychosociales sur le lieu de
travail en Suisse», risulta essere di tipo verticale il
51,3% dei casi.
Oltre al mobbing verticale, abbiamo quello orizzontale, che si verifica quando le azioni vessatorie
Con quali atteggiamenti si manifestava l’astio nei suoi confronti? Per quanto è andato
avanti il fenomeno?
In sintesi non gli andava mai bene niente.
Senza per questo dimenticare il linguaggio
che utilizzava, spesso condito da epiteti non
di certo gentili. Le sue parole trasudavano
odio verso di me, cercava
di sminuirmi in ogni occsione. Sembrava non potesse
tollerare la mia presenza.
Anche quando avevo ragione io, lui diceva che sbagliavo. Cercava di farmi sentire
un’incompetente.
Non
dimentico
inoltre
quando stette male mia suocera e chiesi il permesso di
assentarmi da lavoro per un
pomeriggio, l’esclamazione «che noia, ancora con
questa suocera» mi rimarrà
sempre impressa. Aggiungo
anche che ogni mia richiesta
veniva negata a prescindere,
anche magari solo di uscire
dieci minuti prima dal lavoro:
la risposta era sempre negativa. Capivo che provava
piacere nel negarmi tutto.
Questi atteggiamenti sono
durati circa cinque anni,
cinque lunghi anni durante
i quali mi parlava male del
mio collega, per poi andare dal mio collega a parlare
sono messe in atto da colleghi pari grado ai
danni della vittima. Le motivazioni, come sempre,
possono essere molte: la competizione, l’invidia, il
razzismo, il campanilismo, la fede politica diversa
ecc. Come visto nel precedente numero il mobbing
orizzontale è meno diffuso (16%).
Come intuibile il mobbing si verifica in differenti
modi, vi è quello più sottile, con gesti poco appariscenti, mentre c’è quello pesante, ove le azioni
sono palesi e aggressive.
Le differenze di comportamento tra i sessi
Particolarmente interessante è la differenza di
comportamento tra i due sessi nella reazione ad
una situazione conflittuale. Una donna in crisi (sia
sotto stress sia sottoposta a pressione da mobbing) reagisce aumentando la sua attività rispetto
all’uomo, che al contrario tende a diminuirla. La
donna in situazioni critiche tende a parlare più in
fretta e a fare più gesti e movimenti: si comporta
quindi più nervosamente e tende a essere più
attiva sul lavoro. L’uomo, al contrario della donna,
diminuisce notevolmente la sua attività gestuale e
verbale: invece di dimostrare maggiore efficienza,
tende a limitarsi sia nei rapporti interpersonali,
male di me. Cercava di instaurare un clima di
odio tra colleghi, non so per quale motivo. Era
troppo autoritario, nel suo modo di intendere
il lavoro e negli atteggiamenti c’era la logica
«il capo ha sempre ragione». Senza omettere,
che oltre al normale lavoro che dovevo svolgere, mi dava dei compiti suoi personali… Sem-
©Ti-Press
sia nello svolgimento del suo lavoro. Queste
differenze sono significative e rappresentano
una testimonianza di due modi di essere e di
percepire la realtà; tuttavia, ai fini del mobbing, va
sottolineato che nessuna delle due reazioni ottiene
un risultato. In entrambi i casi, infatti, la reazione
stessa dà al/alla mobber motivo per continuare
la sua azione persecutoria. Anche nel modo di
fare mobbing si verificano differenze tra i sessi a
causa della diversa educazione tra uomo e donna
e del diverso sviluppo della persona. Anche Heinz
Leymann (uno dei maggiori studiosi sul tema) ha
trovato delle differenze significative ed in particolare il mobber uomo preferisce azioni passive,
cioè azioni che non puntano sulla cattiveria aperta
ma su quella nascosta, come ignorare qualcuno,
o dargli sempre nuovi lavori o metterlo sotto
pressione. La mobber donna invece in genere
preferisce il mobbing attivo, cioè sparlare dietro
alle spalle, prendere in giro qualcuno davanti ad
altri o fare girare voci su di lui/lei.
Tratto da: «Conoscere, comprendere e reagire al
fenomeno del mobbing»
http://www.unifi.it/upload/sub/pariopp/mobbing_
online_libro.pdf
Sindacato  Mondo del lavoro
27 febbraio 2014 il Lavoro
brava di essere nei gironi dell’Inferno di Dante,
andavo sempre più a fondo, ogni giorno peggio, mi sentivo soffocare. Provava gusto nello
sminuirmi e contraddirmi automaticamente. Di
conseguenza quando si assentava anche solo
per venti minuti sembrava di stare in Paradiso.
Ma in questi cinque anni non ne ha mai parlato con i superiori?
Certamente! Ma non ci credevano, o non
ci volevano
credere. Io
raccontavo la
mia versione,
lui ovviamente la sua. E
come spesso accade,
purtroppo,
la versione
di un superiore è maggiormente
credibile che
quella di una
semplice
impiegata.
Inoltre mi dicevano di portare pazienza, di essere tollerante, di non continuare a lamentarmi… Non vi è
stata nessuna azione concreta da parte loro. I
superiori non davano troppo peso alle mie lamentele, dicevano che io fossi prevenuta, esa-
gerata. Nemmeno quando il mio collega, pure
lui nella stessa situazione, ha cambiato posto
di lavoro hanno aperto gli occhi!
Semplicemente i grandi capi non credevano
che un responsabile da loro scelto potesse
comportarsi così, con una cattiveria gratuita.
Forse era anche un modo per non ammettere
l’errore di averlo assunto.
Nel periodo in cui è stata mobbizzata ha
avuto ripercussioni nella vita quotidiana e
familiare?
Sì, purtroppo. In pratica mi portavo a casa i
problemi con tutte le conseguenze del caso.
Mi portavo l’angoscia a casa, di notte avevo
gli incubi, vivevo in uno stato d’ansia continua
e piangevo di frequente. Spesso mi chiedevo:
«chissà domani cosa avrà da dire su di me,
cosa non gli andrà bene?». Ero sempre nervosa.
La mia famiglia ha sofferto con me, non ne
poteva più del mio stato e del mio continuare a
ossessionarli con i problemi del lavoro.
Gli amici alla fine erano esasperati dal sentirmi sempre raccontare le mie angosce. Mi sembrava che provassere un certo menefreghismo
verso le mie lamentele, come per dire «si lagna
sempre».
Ha notato un peggioramento della sua salute nel citato periodo?
Beh sul momento non ci ho fatto caso, ma ripensandoci posso certamente dire di sì: avevo
Costretto a dimettersi
dopo quattro anni di lavoro
C
disturbi del sonno, con tutte le conseguenze
del caso, e tensioni interiori. Vivevo nella paura, non ero mai tranquilla, potete capire la qualità di vita che ne consegue…
Ha mai pensato di cambiare posto di lavoro?
Chiaramente sì, infatti avevo deciso di fare un
qualsiasi altro lavoro pur di andarmene da quel
posto, anche a costo di fare un lavoro peggio
remunerato.
È mai riuscita a spiegarsi come mai il suo
superiore avesse questo comportamento
ostile nei suoi confronti e del suo collega?
Come detto prima, all’inizio pensavo fosse
mancanza di feeling. Con il passare del tempo ho addirittura pensato che fosse colpa mia,
pensavo di non essere all’altezza. Alla fine ho
ribaltato le cose, dicendomi che per anni sono
andata bene. Nessuno si era mai lamentato o
mi aveva rimproverato, allora magari era lui ad
avere dei problemi. Anche perché, come anticipato, questo suo comportamento lo attuava
anche con il collega.
Come si è concluso il tutto?
Nonostante tutto ho resistito. Poi un bel giorno, fortunatamente, decise di cambiare posto
di lavoro. Da quel giorno sono tornata a lavorare con il sorriso, mi sento più leggera e senza
tutte le paure che avevo prima. Altrimenti, ne
sono certa, me ne sarei andata io, mancava
davvero poco.
AL VOLO
Il caso
ome accennato nella pagina a lato, vi
sono situazioni in cui il mobbing viene definito orizzontale. Sicuramente
il clima di competizione economica e il modo
di «fare impresa» attuato da molti imprenditori
al giorno d’oggi, non fanno altro che favorire
l’insorgere di queste situazioni. Nel precedente numero de
«il Lavoro», vi
era un articolo riguardante la prevenzione in cui
si affermava
che queste
dinamiche
andrebbero
prevenute,
prese sul serio ed eliminate il prima
possibile:
i
responsabili
del personale
dovrebbero
prestare maggior attenzione all’evolversi di situazioni rischiose, cercando pure di bloccarle
sul nascere.
A conferma di questo clima di competizione
7
in atto, vi proponiamo una testimonianza raccolta dal collega Arturo Mellace, di un ex dipendende della ditta E. di Bioggio.
Prima di prendere la decisione, le ha provate
tutte. Si è rivolto ai diretti superiori, all’ufficio
delle risorse umane, al direttore, ma non ha ricevuto nessun aiuto.
Vittima di un collega di lavoro aggressivo e
maleducato, ha subito denunciato alla direzione la situazione e il clima di tensione che
si erano creati in azienda. Il direttore promise
un suo intervento, ma non fece nulla. Invece
di ricevere solidarietà, i dirigenti dell’azienda
cominciarono addirittura a trattarlo male, fino
a emarginarlo. Il danno psico-fisico lo portò ad
ammalarsi, e durante il periodo d’inabilità, nessuno dei suoi superiori, si degnò di farsi vivo.
Alla fine capì che tutti i suoi sforzi erano stati
vani, e decise di dimettersi. Il rammarico più
grande per il lavoratore è stato proprio il disinteresse e la superficialità adottati dai responsabili dell’azienda, i quali avrebbero dovuto
essere all’altezza di tutelare i propri collaboratori oltre che il buon nome dell’azienda. Non è
forse previsto dalla legge, che i datori di lavoro, devono rispettare e proteggere la personalità dei lavoratori, avere il dovuto riguardo per
la loro salute e vigilare alla salvaguardia della
moralità?
„„
Salari 2014 e 2015: accordo fra
Swisscom e le parti sociali
Swisscom e le parti sociali syndicom e transfair hanno raggiunto un accordo sui salari
per i prossimi due anni. Nel 2014 la somma
salariale cresce dell’1,2%, mentre nel 2015
il suo incremento sarà dell’1,8%. L’aumento
dello stipendio del singolo collaboratore si
basa sulla sua prestazione e sull’ammontare
del suo attuale salario. Per la maggioranza
dei collaboratori è stato fissato un incremento salariale minimo annuo dello 0,3%.
«Grazie all’accordo siglato per il prossimo
biennio possiamo premiare le buone prestazioni dei collaboratori e assicurare uno
sviluppo dei salari in linea con il mercato»
sottolinea Hans Werner, responsabile Human Resources e membro della Direzione
del Gruppo di Swisscom, «nel contempo
offriamo ai nostri collaboratori una garanzia
per il futuro».
Soddisfatte anche le parti sociali: «La ripartizione secondo criteri stabiliti congiuntamente
permette un’attuazione trasparente ed equa
dell’accordo salariale», precisa Giorgio Pardini, responsabile del settore Telecomunicazioni/IT del sindacato syndicom. Anche Robert
Métrailler, responsabile di settore del sindacato transfair, considera gli esiti delle trattative
equilibrati e conformi alle aspettative.
L’accordo si applica all’insieme dei circa
13’700 collaboratori assoggettati al contratto collettivo di lavoro di Swisscom e di
Swisscom IT Services. Gli aumenti salariali
entrano in vigore il 1. aprile.
8
Sindacato  Mercato del lavoro
27 febbraio 2014 il Lavoro
Statistiche
Il lavoro notificato:
un’analisi della situazione in Ticino
In Ticino nel 2013 sono stati censiti
poco più di 24’000 stranieri notificati
che hanno lavorato per circa 700’000
giorni, cioè in media 29 giorni a persona. Tali quantità corrispondono all’incirca a 3’000 posti di lavoro a tempo
pieno (etp), ovvero all’1,7% del totale
dell’impiego (etp) dell’economia cantonale. Il 60% del lavoro svolto è da
addebitare all’assunzione di personale
straniero da parte di aziende ticinesi,
mentre il restante 40% all’entrata di
lavoratori di ditte estere (indipendenti
e distaccati). Un’avanzata che s’inscrive in una dinamica espansiva che dal
2005 ha condotto il numero di persone
a triplicare e i giorni di lavoro a più che
raddoppiare.
Persone e giorni di lavoro
Sono stati 24’053 i lavoratori stranieri che nel
corso del 2013 hanno fatto capo alla procedura di notifica per svolgere un’attività lucrativa
in Ticino fino a un massimo di novanta giorni.
Un numero rilevante che, in virtù del carattere
estremamente temporaneo di questa tipologia
di manodopera, dice poco sull’effettivo volume di lavoro. A tale proposito è utile sapere
che queste persone hanno operato per un totale complessivo di 709’329 giorni, in media
29 giorni a persona. L’attività svolta da queste persone corrisponde all’incirca a quella di
2’956 persone impiegate a tempo pieno (equivalenti al tempo pieno, d’ora in poi: etp, calcolato su 240 giorni lavorativi annuali). Il Ticino
conta il 10,7% dei 224’176 stranieri notificati in
Svizzera nel 2013, e il 7,9% dei quasi 9,0 milioni di giorni di lavoro segnati nell’insieme del
paese. Nella graduatoria cantonale per nume-
Lavoro notificato
Nell’ambito dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone con l’Unione Europea, dal 1°
giugno del 2004 i cittadini dell’UE-17/Aels e i
lavoratori distaccati in Svizzera da imprese con
sede in uno di questi stati non necessitano più di
un permesso di soggiorno per svolgere un’attività
lucrativa inferiore ai 90 giorni lavorativi (non necessariamente consecutivi) durante l’anno civile,
bensì di una semplice notifica all’autorità cantonale competente. I cittadini dell'UE-8 (Polonia,
Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia,
Estonia, Lituania e Lettonia) hanno beneficiato
solo limitatamente di tali disposizioni fino al 30
aprile 2011, successivamente hanno acquisito gli
stessi diritti dei cittadini dell’UE-17/Aels. I cittadini dell'UE-2 (Romania e Bulgaria) beneficiano
della procedura di notifica a condizioni restrittive
ro di persone notificate,
il Ticino è al terzo rango
dietro i cantoni di Zurigo
e Ginevra, mentre nella
classifica per giorni di
lavoro si trova in quarta
posizione alle spalle dei
cantoni di Zurigo, Ginevra e Vaud.
Secondo la tipologia di
notifica
Per meglio comprendere il fenomeno del
lavoro notificato è bene
analizzarlo distinguendo
le due grandi categorie
che lo compongono: le
assunzioni
d’impiego
presso un datore di lavoro svizzero; le prestazioni di servizio transfrontaliere (che includono i lavoratori distaccati da ditte estere e gli indipendenti esteri).
Le assunzioni d’impiego presso un datore di
lavoro svizzero comprendono quei lavoratori
stranieri che, tramite una procedura di notifica,
sono assunti temporaneamente da un’azienda
elvetica (al massimo per 90 giorni l’anno e non
necessariamente consecutivi). Si tratta della
forma di lavoro notificato numericamente più
importante in Ticino, con il 41,6% del totale
delle persone notificate (ovvero 9’999 persone) e il 59,7% del totale dei giorni lavorati (cioè
423’314 giorni). In altri termini, il volume di lavoro generato dal personale notificato assunto
da aziende svizzere è equiparabile a 1’764 impieghi etp. Le prestazioni di servizio transfrontaliere rappresentano invece il lavoro notificato
riconducibile all’entrata di ditte estere su suolo
elvetico, sia sotto forma di lavoratori indipendenti che di personale distaccato da aziene unicamente in ambito di prestazioni transfrontaliere di servizio nel quadro di una regolamentazione transitoria valevole sino a maggio 2016,
dopodiché acquisiranno gli stessi diritti degli altri
stati dell’UE. Le notifiche sono di tre tipi:
 le assunzioni d’impiego: persone che esercitano un’attività lucrativa presso un datore di lavoro
con sede in Svizzera;
 i prestatori di servizio indipendenti: persone che svolgono in Svizzera un’attività quali
indipendenti;
 i lavoratori distaccati: dipendenti di un’azienda
con sede in uno stato dell’UE-17/Aels e dal 1°
maggio 2011 dell’UE-8 distaccati in Svizzera
per effettuare una prestazione di servizio. Tra i
distaccati possono pure esserci cittadini di stati
terzi se prima del distacco sono stati ammessi
a titolo permanente (vale a dire per almeno 12
mesi) sul mercato del lavoro regolare di un paese
membro dell’UE/Aels.
de straniere. Gli indipendenti costituiscono il
19,3% (4’638) di tutte le persone notificate e il
13,8% (98’157) dei giorni lavorati, valori equivalenti a 409 impieghi etp (il 14% del totale). I
distaccati rappresentano il 39,1% (9’416) delle
persone e il 26,5% (187’858) dei giorni lavorati, ciò che corrisponde a 783 impieghi etp
(circa un quarto del totale). Ricapitolando, in
Ticino ogni 10 impieghi etp di lavoro notificato, 6 sono rappresentati da lavoratori assunti
da ditte svizzere, e gli altri 4 sono attribuibili
all’attività svolta da operatori di ditte estere (indipendenti e distaccati).
Secondo la durata del lavoro
In Ticino, il tempo medio di permanenza delle
assunzioni d’impiego presso un datore di lavoro svizzero ammonta a 42 giorni l’anno, e
solitamente non consecutivi. Nel 40% dei casi
la durata dell’attività, in seno a un’azienda elvetica, non supera i 20 giorni, mentre nel 27%
si situa tra gli 81 e i 90 giorni, sfruttando quasi
appieno la portata temporale massima della
notifica. Per contro, indipendenti e distaccati
esercitano per tempi molto più brevi rispetto
alle assunzioni (temporanee): in media 21 giorni l’anno. Due terzi degli indipendenti e dei distaccati operano nel nostro cantone per meno
di 20 giorni, mentre solo il 4% tra gli 81 e i 90
giorni.
Secondo l’attività economica
Il lavoro notificato si concentra in alcune
attività del nostro tessuto economico. In particolare, indipendenti e distaccati operano
prevalentemente nel settore secondario e con
particolare accento nel comparto delle costruzioni rispetto a quello industriale. Il 72% degli
indipendenti è attivo nell’edilizia, in particolare
in quella accessoria (il 47%) rispetto a quella
principale (il 25%), mentre il 12% opera nell’industria manifatturiera. Il 57% dei distaccati
è attivo nel comparto edile (il 38% nell’edilizia accessoria, il 19% in quella principale) e il
25% nell’industria manifatturiera. Per quanto
27 febbraio 2014 il Lavoro
concerne i lavoratori assunti dalle ditte svizzere, il 30% di questi approda nelle aziende
elvetiche tramite un’agenzia di collocamento
di personale (la stragrande maggioranza poi
collocata nell’industria e nell’edilizia), mentre
gli altri si distribuiscono nel resto dell’economia: nell’edilizia il 13%, nel comparto degli
alberghi e della ristorazione il 13%, nel commercio il 6%, nell’industria il 5% e il rimanente
33% in tutti gli altri comparti. La particolare
concentrazione del lavoro notificato in alcune
attività economiche, fa sì che l’incidenza del
fenomeno in alcuni rami sia ben più marcata
rispetto all’1,7% stimato per l’insieme dell’economia cantonale. In particolare, nel comparto delle costruzioni l’apporto aggiuntivo è
stimato in un intervallo compreso tra il 5,8% e
il 9,5% se si considerano, per eccesso, anche
tutte le prestazioni del personale che transita
dalle agenzie di collocamento. In altre parole,
nelle costruzioni ogni 100 addetti etp se ne
aggiungono altri 9,5 sotto forma di lavoratori
notificati, di cui 5,1 assunti da ditte locali e in
genere per rispondere a picchi di produzione o
per coprire temporaneamente carenze di manodopera, mentre i restanti 4,4 operano quali
indipendenti (1,6) o distaccati (2,7). Anche in
Svizzera il lavoro notificato si concentra in alcune attività, ma in misura meno marcata rispetto al Ticino.
Evoluzione 2012-2013
Rispetto al 2012, l’aumento del numero di
persone notificate in Ticino (+12,9%; +2’740)
è stato più importante di quello che ha interessato i giorni lavorati (+5,8%; +38’643), segnando un incremento equiparabile a circa
161 impieghi etp. Le tipologie di notifica che
hanno manifestato gli aumenti più consistenti
sono le assunzioni d’impiego (+17,9% le persone e +6,6% i giorni di lavoro; +109 etp) e gli
indipendenti (+24,9% le persone e +15,7% i
giorni; +55 etp). Mentre i lavoratori distaccati,
a dispetto del moderato incremento segnato
nel numero di persone (+3,3%), hanno registrato una lieve flessione dei giorni di lavoro
(-0,4%; -3 etp). L’aumento complessivo del
lavoro notificato, paragonabile a 161 impieghi etp, si manifesta sotto differenti spoglie e
con enfasi diverse nei vari ambiti economici.
L’avanzata maggiore è stata registrata nell’industria (+58 etp), e soprattutto grazie alle assunzioni d’impiego (+43 etp). L’incremento segnato nel commercio (+31 etp) è da imputare
sia alle assunzioni (+14 etp) che ai distaccati
(+14 etp). Nell’albergheria e nella ristorazione
sono le assunzioni d’impiego (+27 etp) che
determinano il rialzo. Nelle costruzioni invece
l’aumento complessivamente contenuto (+18
etp) è generato dagli incrementi segnati dagli
indipendenti (+38 etp) e dal personale assunto
(+13 etp) a fronte di una contrazione dell’attività dei distaccati (-34 etp). Per contro, il volume
di lavoro traghettato dalle agenzie di collocamento interinale, e generato esclusivamente
dalle assunzioni d’impiego, è calato (-48 etp).
Dinamica dal 2005
L’aumento segnato nell’ultimo anno s’inscrive in una dinamica espansiva innescata sin dal
2005. Da allora il numero di persone che fanno
capo alla procedura di notifica per lavorare in
Ticino è triplicato (+16’223), e i giorni di lavo-
Sindacato  Mercato del lavoro
ro più che raddoppiati (+418’903). Tradotti in
impieghi occupati a tempo pieno, si è passati,
grosso modo, dalle 1’200 unità etp del 2005
alle quasi 3’000 del 2013. Tale sentiero espansivo si è interrotto momentaneamente solo
nel 2009; ma questa flessione è stata più che
compensata l’anno successivo. Negli ultimi tre
anni, dal 2011, il numero di persone progredisce a un tasso relativamente costante attorno
al +13% annuo. La permanenza media degli
stranieri notificati sul nostro territorio è passata
dai 37 giorni del 2005 ai 29 del 2013, rendendo ancora più breve la loro operatività. In otto
anni si è osservata una maggior progressione
dei giorni di lavoro effettuati da indipendenti e
distaccati (triplicati) rispetto a quelli esercitati
dal personale assunto (poco più che raddoppiati). Ciò significa che, tra il 2005 e il 2013, il lavoro
sprigionato dagli indipendenti è passato da 137
impieghi etp a 409, quello dei distaccati da 264
a 783, mentre quello delle assunzioni da 809 a
1’764. Dinamica che ha comportato un graduale,
seppur contenuto, mutamento nella composizione secondo le categorie di notifica.
Considerazioni finali
In chiusura di quest’articolo poniamo l’accento su tre aspetti rilevanti per l’interpretazione, di questa particolare forma di lavoro. Il
primo accento è di ordine statistico, e rende
attenti alla distinzione tra il numero di persone che si avvalgono della procedura di notifica per operare in suolo elvetico e i giorni da
essi lavorati. Tale differenziazione è particolarmente importante al momento in cui si vuole quantificare la mole di lavoro generata da
questi stranieri. Nella fattispecie, è preferibile
considerare i giorni lavorati al numero di persone, poiché a tali stranieri è data la possibilità
di operare in Svizzera per tempi molto brevi
(al massimo per 90 giorni l’anno). In Ticino nel
2013 le 24’053 persone straniere notificate
hanno operato per un totale di 709’329 giorni,
cioè in media per 29 giorni a persona. Queste
cifre, quando tradotte in impieghi equivalenti
al tempo pieno, sono paragonabili all’attività
svolta da 3’000 persone occupate a tempo
pieno. Oltre a ciò, bisogna prestare particolare
attenzione a non commettere un errore comune: ovvero confondere il numero di notifiche
(cioè d’incarti) con quello inerente alle persone
coinvolte. La possibilità di usufruire di 90 giorni
9
lavorativi e di poterli frazionare a piacimento,
fa sì che la stessa persona possa avvalersi di
tale procedura più volte nel corso dell’anno
(e senza per forza esaurirne la portata massima concessa). Ragion per cui il numero di
notifiche può essere di gran lunga superiore a
quello delle persone intestatarie. Per esempio
una persona potrebbe addirittura dover inviare
90 notifiche all’autorità se l’attività svolta nel
corso dell’anno fosse di 90 giorni, ognuno dei
quali però mai consecutivo e/o mai nella stessa ditta o luogo di lavoro. Il secondo accento
è posto sulla distinzione tra le assunzioni d’impiego presso un datore di lavoro svizzero e le
prestazioni di servizio transfrontaliere (indipendenti e lavoratori distaccati da ditte estere). È
importante rimarcare che non tutta l’attività
svolta dal personale notificato è da ricondurre
ad aziende estere. Nel 2013, il 60% del volume
di lavoro è da attribuire all’assunzione temporanea di stranieri presso ditte ticinesi, il 40%
è invece da addebitare all’entrata di aziende
straniere (sia sotto forma d’indipendenti che di
lavoratori distaccati). Il terzo accento è invece
posto sull’interpretazione dell’impatto di questa tipologia di lavoro sulla nostra economia.
Rispetto al totale degli impieghi (etp) dell’economia cantonale l’incidenza delle circa 3’000
unità appare relativamente marginale (circa
l’1,7% sul totale impieghi etp). Tuttavia, la sua
particolare concentrazione in alcuni ambiti del
nostro tessuto economico fa si che laddove
più presente, il lavoro notificato possa avere
una rilevanza ben più marcata come nell’edilizia (dove si stima un’incidenza del 6%-10%
sul totale degli impieghi etp del comparto).
Infine, v’è da rimarcare che il lavoro notificato
ha segnato un nuovo aumento pure nel 2013
(+5,8% in termini di giorni lavorati rispetto
all’anno precedente), prolungando così la tendenza espansiva tracciata sin dalla sua introduzione. Da allora i giorni lavorati sono più che
raddoppiati e le persone coinvolte triplicate, a
riprova che questa componente del mercato
del lavoro ticinese si sta consolidando e rafforzando con il passare degli anni.
Tratto da: «Il lavoro notificato sotto la lente
di ingrandimento. Un’analisi della situazione in
Ticino» Ustat, febbraio 2014
10
Sindacato  Attualità
27 febbraio 2014 il Lavoro
Aperture sino alle ore 20.00
AL VOLO Obiettivo sotto copertura dell’ipocrisia
„„
Incontro tra LASA e Sindacati
La Direzione LASA, la Commissione del personale e i sindacati comunicano di essersi
incontrati per discutere la situazione presso
lo scalo cittadino.
Le parti desiderano innanzitutto confermare
piena sintonia nel voler sostenere l’Aeroporto
di Lugano e le sue attività ritenute fondamentali per lo sviluppo turistico ed economico del
Canton Ticino e auspicano analogo sostegno
da parte di tutti gli attori politici. Pur prendendo atto della distanza nelle differenti posizioni, le parti desiderano continuare il dialogo
nell’intento di trovare un ragionevole punto
di equilibrio negli interessi dei dipendenti e
dello sviluppo dell’aeroporto.
PAOLO LOCATELLI
I
l Consiglio Federale ha di recente avviato le consultazioni sul progetto di nuova
legge federale sull’apertura dei negozi. In
discussione è messa la possibilità di aprire tutti i giorni (domenica esclusa) i negozi alle 06.00
e chiuderli, dal lunedì al venerdì, alle 20.00 rispettivamente, il sabato, alle 19.00.
Il tutto sotto il cappello di una pretestuosa
ricerca di armonizzazione federale. Ma è veramente così? Iniziamo a dire che, con il progetto
di legge, in 16 cantoni su 26 gli orari di chiusura attualmente in vigore si prolungherebbero e
che comunque, a essere toccati da questa misura, sarebbero qualcosa come quasi 318’000
collaboratori attivi nel settore della vendita al
dettaglio. La domanda da porsi è dunque la
seguente: armonizzare significa peggiorare le
condizioni di lavoro della maggioranza dei collaboratori?
L’altro aspetto è quello legato alla effettiva
necessità di imporre un modello unico federale
di aperture dei negozi, a prescindere dalla tipicità del commercio locale e delle particolarità
cantonali. Come dire, ciò che potrebbe essere
utile ad Ascona non necessariamente è efficace a Gurtnellen. Spiegatelo!
Sorprende anche l’eccessivo entusiasmo del
presidente della Disti, Enzo Lucibello, che non
ha esitato via stampa a definire l’avvio della
consultazione come «un passo nella direzione auspicata, ma il processo è ancora lungo
e la controparte ha già dichiarato guerra». Ma
a quale processo a medio-lungo termine fa ri-
ferimento? A una apertura generalizzata «24
ore su 24, sette giorni su sette»? Il tutto senza
un contratto collettivo di lavoro chiaro, forte
e verificabile nella sua applicazione? Troppo
facile, caro presidente. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo con forza: se il settore del
commercio deve diventare come una potente
autovettura sprovvista di freni che, alla prima
curva, cappotta… il personale della vendita e i
sindacati non ci staranno mai!
Vogliamo quindi, per l’ennesima volta, chiedere al popolo di esprimersi con un voto sulle
condizioni di lavoro di centinaia di migliaia di
lavoratrici e lavoratori? Molto probabilmente
sì. Per il momento ci limitiamo a chiedere al
Consiglio di Stato ticinese di mettere, come
meritano, in evidenza le perplessità e le contrarietà dei collaboratori della vendita in un
contesto cantonale dove il settore, sprovvisto
di contratto collettivo, è già di per sé sotto
pressione.
Aiuto allo studio per l’anno scolastico 2014-2015
Le richieste vanno presentate
entro il 30 settembre 2014
I
l Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) segnala che le
domande di aiuto allo studio per l’anno
scolastico 2014-2015 a favore di allievi che
non sono in grado di frequentare la scuola
pubblica in seguito a comprovate necessità
di ordine sociale, andranno presentate entro
il prossimo 30 settembre. Per ottenere una
risposta prima dell’inizio dell’anno scolastico
2014-2015 è consigliabile inoltrare le domande entro il 31 maggio. I dettagli sono pubblicati
sul Foglio Ufficiale no. 13 di venerdì 14 febbraio 2014.
Si ricorda che l’aiuto allo studio viene concesso alle famiglie per consentire la frequenza
scolastica dei propri figli alle scuole elementari
e medie private parificate nel Cantone quando non sono in grado di frequentare la scuola
pubblica sulla base di comprovate necessità
di ordine sociale secondo l’art. 84 della Legge
della scuola.
Un’apposita commissione valuta le motivazioni di ordine sociale: se sono accolte può
essere concesso un aiuto finanziario secondo
i criteri degli assegni di studio per la copertura delle spese relative alla frequenza della
scuola privata. L’apposito formulario per l’anno scolastico 2014-2015 può essere richiesto
direttamente all’Ufficio delle borse di studio e
dei sussidi, Residenza governativa, 6501 Bellinzona (tel. 091 814 34 32) oppure all’Ufficio
dell’insegnamento medio, Palazzo Patria, Viale
Portone 12, 6501 Bellinzona (tel. 091 814 18
26-21 o ancora può essere scaricato dal sito:
www.ti.ch/borsestudio
Rimangono riservate eventuali modifiche al
Regolamento delle borse di studio circa i criteri di calcolo degli assegni. Le domande vanno
inoltrate unicamente all’Ufficio delle borse di
studio e dei sussidi entro il 30 settembre 2014;
per le richieste inoltrate dopo la scadenza del
termine l’eventuale sussidio verrà calcolato
proporzionalmente al numero delle settimane di scuola rimanenti fino alla fine dell’anno
scolastico.
„„
Porte aperte al Centro professionale commerciale (CPC) di Bellinzona
Il Decs in collaborazione con la direzione
della scuola organizza per:
mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15
presso l’aula magna del
Centro professionale commerciale
in via Vallone 29 a Bellinzona,
un pomeriggio informativo sulle vie di formazione professionale offerte nell’ambito
del settore commerciale e della vendita.
Verranno illustrate le caratteristiche dei tirocini triennali di impiegato/a di commercio,
impiegato/a del commercio al dettaglio +
eventuale maturità professionale commerciale, e il tirocinio biennale di assistente del
commercio al dettaglio.
„„
Porte aperte in vari Centri professionali commerciali (CPC)
Vari pomeriggi informativi:
 mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15
presso l’aula magna dell’istituto in via Vela 7
a Chiasso;
 mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15
presso l’aula magna dell’istituto, in via Gerso 1A a Lugano;
 mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15
presso l’aula magna del Centro professionale commerciale in via dei Cappuccini 2 a
Locarno.
Verranno presentate le vie di formazione
offerte: la formazione professionale di base
in azienda (tirocini di impiegato di commercio, di impiegato del commercio al dettaglio
e di assistente del commercio al dettaglio).
Sarà illustrata anche l’offerta formativa della
Scuola media di commercio (SMC).
„„
Scuola d’arti e mestieri (SAMT) di
Trevano-Canobbio
Il Decs, in collaborazione con la direzione
dell’istituto organizza per
mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 13.45
presso l’aula magna Scuola professionale artigianale industriale di Trevano,
un pomeriggio informativo. Saranno presentate le vie di formazione alle professioni di
disegnatore/trice, di elettronico/a multimediale, di laboratorista indirizzo chimica e di
informatico/a, nonché la maturità professionale tecnica (MPT). Saranno fornite pure
informazioni specifiche sui requisiti e sulle
condizioni di ammissione.
Sindacato  Attualità
27 febbraio 2014 il Lavoro
11
Pittori OCST Ticino
Prepensionamento presto realtà!
Il Modello Prepensionamento Anticipato-flessibile (MPA) a partire da 62/63
anni (donne un anno prima) nel settore
pittori, dopo l’approvazione dei partner
sociali, dovrebbe poter entrare in vigore al 1° gennaio 2016.
NICOLA TAMBURRINO*
I
l modello di pensionamento anticipatoflessibile, specifico per il settore pittori,
è stato elaborato da un gruppo di lavoro
della Commissione Paritetica Centrale (rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori) dal giugno 2012. Il modello per la messa in
atto è ormai pronto. Questa variante permette
in modo graduale, di ridurre il tempo lavorativo a partire da 60 anni con una riduzione fino
al 40 per cento (riduzione minima 10 per cento) oppure il prepensionamento anticipato a
partire da 62/63 anni di età. Syna favorisce il
modello di pensionamento anticipato flessibile
dal 62esimo anno di età. Il modello MPA per
pittori proposto, offre un’elevata flessibilità e
rende possibile di mantenere in ditta, almeno
in parte, la manodopera con elevata esperienza professionale anche dopo i 60 anni.
Prestazioni e costi
Chi ha lavorato nel ramo pittori per almeno
15 anni (di cui gli ultimi 7 ininterrottamente)
percepisce, in caso di riduzione del proprio
orario di lavoro e salario, fino al 70 per cento
della retribuzione mancata sotto forma di rendita transitoria.
Inoltre, al fine di mantenere le prestazioni future vengono apportati i contributi di risparmio
LPP (cassa pensione) che vengono a mancare
in seguito alla riduzione! È possibile beneficiare per la prima volta della prestazione, 12 mesi
dopo l’entrata in vigore del CCL MPA pittori.
Chi in tale momento ha compiuto o superato 60 anni di età, di massima, ha diritto alle
prestazioni MPA. I contributi (in percento salario SUVA) si pagheranno dal primo anno di
fine formazione professionale. Nel modello 62
anni, il contributo totale è di 1,9 per cento, nel
modello 63 anni è 1,6 per cento, di cui almeno
la metà a carico del datore di lavoro.
interessate, (Campo di applicazione) sono invitati a partecipare. Le iscrizioni di partecipazione, sono da inoltrare ai rispettivi segretariati regionali oppure al Segretariato Centrale Olten.
* Responsabile Settore/Segretario Centrale Syna
Da «Syna Magazine», no. 2 del 21.02.2014
Decisioni
Nel corso dei prossimi mesi, le istanze competenti dei singoli partner sociali decideranno
sull’introduzione (prevedibilmente 1. gennaio
2016) di questo modello. Per sabato 8 marzo, Syna ha indetto una Conferenza di settore
specifica. I delegati di base Syna, delle regioni
Colonie Leone XIII
Vacanze estive per ragazzi a Sonogno
S
onogno, incantevole località della val Verzasca situata a 900 metri
d’altitudine, la prossima estate sarà
di nuovo luogo di divertimenti e attività giovanili in occasione dei due turni di vacanza delle
colonie Leone XIII:
1° turno: dal 5 luglio al 18 luglio
2° turno: dal 20 luglio al 2 agosto
A ospitare i ragazzi sarà la casa di vacanza
S. Angelo, alloggio confortevole e funzionale,
che dispone di una moderna cucina, camere a
6 letti, camere doppie e locali per diverse attività. Completa il tutto una sala multiuso dotata
di apparecchiature audiovisive, che può accogliere fino a 200 persone, in cui vengono organizzati spettacoli e feste in linea con il tema
Info:
Paola Mauri
Associazione Centri di Vacanza Leone XIII
v. Balestra 19, 6900 Lugano
tel. 091 921 15 51
conduttore dei relativi
turni di colonia. Un posto ideale, insomma, per
offrire a numerosi ragazzi
una vacanza spensierata.
La proposta di attività sarà di nuovo vasta
e spazierà da lavoretti
manuali all’insegna della
creatività, a escursioni e
passeggiate nella natura, giochi di gruppo, gare
sportive, danza, non dimenticando momenti di
relax, lettura e tanto altro.
I nostri collaboratori e
le nostre collaboratrici
saranno lieti di accogliere i ragazzi che hanno
voglia di passare una parte della loro lunga, a
volte lunghissima, estate in colonia in un luogo splendido come Sonogno. Sarà senz’altro
una vacanza speciale per i ragazzi, che non
si annoieranno, ma si divertiranno, imparando
a stare in gruppo e a fare squadra, e condivideranno momenti ludici e piacevoli in compagnia. Un’esperienza di vacanza bellissima che
vale sicuramente la pena provare. Vi aspettiamo numerosi!
Ricerca di personale
La direzione dell’Associazione Centri di Vacanza
Leone XIII è alla ricerca di personale:
didattico (età minima 18 anni) e
ausiliario (età minima 16 anni)
per la colonia estiva di Sonogno, con bambini dai
6 ai 12 anni.
12
Sindacato  Formazione
27 febbraio 2014 il Lavoro
CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Via S. Balestra 19
6901 Lugano
Tel. 091 921 26 00
Fax 091 921 26 66
Altre sedi:
Locarno/Bellinzona
Mendrisio
ff EDILIZIA/ARTIGIANATO
BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 10
marzo, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30
ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
BB AutoCAD 14 base - Locarno: dal 10
marzo, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30
ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
ff MECCANICA
BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30
ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
ff INFORMATICA
BB Excel 2013 base - Lugano: dal 24 marzo, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40
ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci.
BB Web Creator - Lugano: dall’11 marzo,
martedì e giovedì, 18.00-22:00, 220 ore.
Costo: fr. 2500.- soci, fr. 2500 non soci.
ff LINGUE
BB Comunicazione multilingue per traduttori: dal 28 marzo, venerdì e sabato, 60 ore.
Costo: fr. 950.- soci, fr. 950.- non soci.
BB Inglese A1 (1° modulo) - Locarno: dal
18 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore.
Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Inglese B1 (1° modulo) - Lugano: dal
18 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore.
Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Inglese B2 (1° modulo) - Lugano: dal 18
marzo, mercoledì 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Inglese FCE - Lugano: dal 20 marzo, lunedì e mercoledì, 12.00-12.30, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr.640.- non soci.
BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Lugano: dal 10 marzo, lunedì e mercoledì, 8.4511.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Lugano:
dall’11 aprile, 19.00-22.00, 48 ore. Costo:
fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Locarno: dal 10 marzo, lunedì e giovedì, 08.4511.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì, 08.4511:45, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì, 19.0022.00, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Tedesco A1 (1° modulo) - Locarno: dal
dal 20 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48
ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Tedesco A1 (1° modulo) - Lugano: dal
dal 20 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48
ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Tedesco ZD - Lugano: dal 20 marzo,
12.00-12.30, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci,
fr. 640.- non soci.
ff CONTABILITÀ
BB Contabilità base - Lugano: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore.
Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità base - Lugano: dal 19 maggio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità base - Mendrisio: dall’11
marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità base - Locarno: dal 24 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore.
[email protected]
www.cfp-ocst.ch
www.formatlingua.ch
Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità avanzata: - Lugano dall’11
marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità avanzata: - Lugano dal 29
aprile, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.
ff VENDITA
BB Marketing esperienziale - Lugano: dal
24 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.0022.00, 30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.non soci.
BB Marketing esperienziale - Mendrisio: dal
7 aprile, lunedì e mercoledì, 08.45-10.25,
30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.- non
soci.
BB Tecnica della vendita - Lugano: dal 28
aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.
BB Tecnica della vendita - Locarno: dal 28
aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.
BB Tedesco per venditori A1/2 - Mendrisio:
dal 10 febbraio, lunedì e giovedì, 09.0010.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.non soci.
BB Russo per venditori A1 (2° modulo)
- Mendrisio: dall’11 marzo, martedì e venerdì, 09.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci.
ff COMMERCIO
BB Corso segretariato: dal 10 marzo 2014,
lunedì e mercoledì, 09.00-12.00/13.0016.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, fr.
2’300.- non soci.
PROGETTO MOSAICO
Coraggio, tenacia e speranza...
S
ono qualità umane su cui dobbiamo puntare per migliorare la
nostra società che, secondo il
filosofo Zygmut Bauman acuto osservatore della società contemporanea, ci costringe a vivere da perenni consumatori
fingendo di esaudire tutti i nostri desideri. Se continuiamo a trattare come merci
anche i sentimenti non riusciremo a costruire relazioni mature e di valore. Invece,
solo impegnandoci e credendo in quello
che facciamo potremo salvare noi stessi e contribuire a migliorare il mondo che
abitiamo.
Ognuno di noi ha una certa dose di coraggio, non tanto, ma un po’. Ognuno di
noi mostra una certa tenacia in alcune
circostanze. Tutti speriamo sempre che
qualcosa possa cambiare ma non tutti
siamo disposti a utilizzare quanto naturalmente già possediamo. La risposta è
nella speranza che ognuno di noi possa
riconoscere le proprie qualità e impegnarsi con coraggio e tenacia.
Info
Per info & commenti contattare il team Progetto
Mosaico:
Marina Bernardo Ciddio [email protected]
Emanuela Pigò [email protected]
Paolo Cicale [email protected]
Tel. 091 921 26 00
Quadro di Mario Comensoli, Il salto
Sindacato  Attualità
27 febbraio 2014 il Lavoro
13
Tabelle aliquote
Istituzioni sociali
AL VOLO
Quale tabella
per i conviventi?
Assemblea
cantonale
„„
SCuDo
Ricordiamo che sul nostro sito http://sociosanitario.ocst.com potete ancora sottoscrivere la risoluzione contro la disdetta del Ccl
di SCuDo.
ANDREA PUGLIA
I
l 1. gennaio 2014 è entrata in vigore la
nuova Ordinanza sull’imposta alla fonte
che prevede importanti cambiamenti,
soprattutto per quanto concerne le imposte
pagate dalle coppie conviventi.
Molte sono le domande che ci sono giunte
in merito dai nostri associati. Vediamo dunque
quale tabella verrà applicata nei singoli casi.
 Entrambi i compagni sono lavoratori frontalieri:
 se senza figli, a entrambi i lavoratori verrà
applicata la tabella A;
 se con figli, al lavoratore con lo stipendio
maggiore verrà applicata la tabella H (ovvero
la nuova tabella per le famiglie monoparentali); all’altro convivente verrà invece applicata
la tabella A.
 Solo uno dei due compagni è frontaliere:
 se il/la compagno/a lavora, al lavoratore
frontaliere verrà applicata la tabella A, a meno
che il convivente attivo in Italia non disponga
delle detrazioni per figli a carico;
 se il/la compagno/a non lavora, al lavoratore frontaliere verrà comunque applicata
la tabella A per tutto l’anno. Quindi, all’inizio
dell’anno successivo, sarà possibile richiedere
all’Ufficio delle Imposte alla Fonte la correzione dell’aliquota. Per farlo si dovrà dimostrare
per quale periodo dell’anno l’altro convivente
è rimasto disoccupato in Italia. A quel punto
l’Ufficio delle Imposte alla Fonte ricalcolerà l’imposta dovuta per l’anno precedente in
base alla tabella H e quindi effettuerà il conguaglio a favore del lavoratore.
Ricordiamo inoltre che si intendono «a carico» unicamente i figli che convivono fisicamente nella stessa casa del lavoratore (ovvero
quei figli che hanno la stessa residenza del
genitore). Infine ricordiamo che il diritto all’assegno famigliare non segue le stesse regole
delle imposte alla fonte. Il lavoratore potrà infatti richiedere l’assegno per ciascuno dei propri figli indipendentemente dal fatto che questi
convivano o meno col richiedente.
I nostri uffici restano a vostra disposizione
per ogni chiarimento.
I
l sindacato OCST ha il piacere di invitarvi
all’Assemblea Cantonale del personale
delle Istituzioni sociali, che avrà luogo:
Giovedì 13 marzo 2014 alle ore 18.30,
presso Segretariato OCST Lamone,
(Strada Cantonale – Zona Ostarietta)
Durante l’assemblea verrà affrontato il seguente tema: la situazione negli istituti sociali
e applicazione del CCL
Alla fine della riunione siete cordialmente invitati alla cena; per motivi organizzativi vi invitiamo ad annunciarvi.
Info e iscrizioni:
Giosuè Tirotta 079 797 79 62,
[email protected]
Bonifici dall’estero
Trattenuta 20 per
cento: tutto rimandato!
ANDREA PUGLIA
L
o scorso dicembre l’Agenzia delle
Entrate, con la circolare n. 38/E,
aveva ordinato alle banche italiane
di trattenere un acconto del 20% su tutti
i bonifici provenienti dall’estero. Il provvedimento riguardava unicamente i redditi
prodotti da investimenti finanziari e pertanto restavano esclusi i redditi da salario e le
rendite pensionistiche. Tuttavia, per godere
dell’esenzione, il cliente avrebbe dovuto
firmare in banca un’autocertificazione attestante la reale provenienza del denaro
trasferito.
Ebbene, pochi giorni dopo l’entrata in
vigore del provvedimento, l’Agenzia delle
Entrate ha fatto dietrofront: tutto sospeso,
per lo meno fino a luglio. L’ormai prossima
entrata in vigore degli accordi europei sul libero scambio di informazioni fiscali renderà
infatti superflua la direttiva.
Come detto per ora si può parlare solo di
rinvio ma con ogni probabilità il provvedimento verrà del tutto abrogato nei prossimi
mesi. La palla è ora nelle mani del nuovo
Governo.
L’OCST ha accolto con piacere questa
notizia che eviterà non pochi fastidi ai frontalieri; resta al tempo stesso lo spaesamento di fronte alle schizofreniche tattiche del
fisco italiano che, desideroso di mettere le
mani sugli evasori, finisce spesso per creare incertezza attorno alle pulite attività degli
onesti lavoratori.
Vi salutiamo con la promessa di comunicarvi eventuali aggiornamenti.
„„
ROC EOC e CCL ROCA
Sul sito www.ocst.com, nella sezione «contratti collettivi» sotto la categoria «sociosanitario» oppure http://sociosanitario.ocst.
com trovate ora gli estratti inerenti il ROC
EOC e il CCL ROCA con le modifiche entrate in vigore nel 2014. Potrete comodamente
scaricarli sul vostro computer e avere così
tutte le informazioni a portata di mano.
„„
Tassazione sede di Lamone
Per appuntamenti, dal 10 marzo, chiamare
091 960 23 17.
„„
Settore terziario
Si è svolta a Olten il 19 febbraio 2014 la conferenza professionale nazionale del settore
terziario. A rappresentare l’OCST erano presenti i colleghi Camenzind Diana, Bay Robertino e Matasci Leonardo.
La giornata è stata l’occasione per fare
un’analisi del settore con particolare riguardo alle diverse regioni. Si è pure preso
contatto con i nuovi responsabili di settore
che rappresentano Syna/OCST nelle commissioni paritetiche nazionali. In modo particolare sono state date delle informazioni
sui contratti collettivi nazionali di cui Syna/
OCST è firmataria, vale a dire COOP, Lidl,
Valora, parrucchieri, panettieri-pasticcieri e
contratto nazionale dell’alberghiera.
In tutti questi contratti le trattative sono ancora in corso, per cui vi terremo informati sui
risultati ottenuti e su eventuali cambiamenti.
Per quanto concerne i negozi annessi alle
stazioni di servizio, si sta puntando per un
contratto collettivo nazionale e da parte
nostra abbiamo già notificato il nostro interesse e parteciperemo alle trattative. Prossimamente invieremo ai nostri associati un
formulario/sondaggio che vuole fare il punto
sulle condizioni di impiego nel settore terziario che servirà da stimolo ai colleghi che
sono impegnati nelle trattative contrattuali.
„„
Industria grafica
La direzione di Regiopress ci ha comunicato
che dopo oltre 100 anni di stampa dei quotidiani «Il Dovere» prima e «LaRegioneTicino»
poi, dopo attento esame della situazione e valutazione delle strategie, ha deciso di cessare
la stampa del quotidiano che verrà in futuro
effettuato presso il Centro Stampa SA. Ragioni tecniche ed economiche hanno portato a
questa scelta, in quanto un nuovo investimento sarebbe economicamente insostenibile.
Regiopress SA si è comuque subito attivata
affinché ai dipendenti fossero garantiti le misure e i diritti previsti dal contratto collettivo
nazionale di lavoro. A questo scopo ha pure
coinvolto i sindacati firmatari e vi terremo
informati sull’evolversi della situazione. Da
parte nostra abbiamo segnalato la disponbilità per accompagnare i lavoratori e la ditta
in questo delicato momento.
14
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger
27 febbraio 2014 il Lavoro
Corsi
In collaborazione con
Corso Caposquadra ENAIP
Obiettivo L’ottenimento del certificato «Caposquadra ENAIP» dimostra l’acquisizione
delle nozioni professionali del caposquadra
trattate all’interno dei moduli del corso.
Destinatari Muratori o muratrici in possesso dell’Attesato federale di capacità (AFC) o
equivalenti che hanno una buona conoscenza della lingua italiana (livello1)
Modulo 1 - Conoscenza delle macchine
- protezione ambientale macchine - Smaltimento - Giornata di pratica a Sursee
Modulo 2 - Casserature - Fondamenta e
costruzioni (casserature)
Modulo 3 - Calcolo professionale
Modulo 4 - Proieizioni /Disegno - Interpretazioni dei disegni
Modulo 5 - Sicurezza sul lavoro / preven-
Schweissen
Einführungskurs intensiv (5 Tage = 34
Lektionen)
Montag bis Freitag: 08.00 - 12.00 und
13.00 - 16.00 Uhr; Fr. 1000.Einführungskurs abends und samstags
(5 Wochen = 40 Lektionen)
Abends: 18.30 - 21.30 Uhr - Samstags:
08.00 - 13.00 Uhr
Hobby-Schweissen für Schüler, Kün-
zioni infortuni (SUVA) - Compilazioni rapporti - Contratti di prestazione / misurazioni - Installazioni di cantiere (protezione
ambientale) - Movimento terra - AVOR /
organizzazione cantiere e segnaletica
Modulo 6 - Conoscenza dei materiali Armature
Modulo 7 -Misurazioni / Livellamento
(teoria e pratica)
Modulo 8 - Impalcature e ponteggi
Modulo 9 - Condizioni del personale
Durata 1 anno e mezzo (da marzo 2014
ad agosto 2015)
Test d’ingresso è possibile prendere parte
a un corso di preparazione della durata di 6
giorni.
Insegnamento Il corso ha luogo giovedì
sera (19.15 . 22.00) e il sabato (8.00 12.30) presso ENAIP Lucerna (totale ca. 324
stler und Interessierte (5 Wochen = 15
Lektionen); fr. 430.Weiterbildungskurs intensiv als Vorbereitung zur Schweissprüfung (9 Tage =
63 Lektionen); fr. 1800.Weiterbildungskurs abends und
samstags - als Vorbereitung zur
Schweissprüfung (8 Woche = 59 Lektionen); fr. 1700.Prüfungstermine 28.03/30.05/27.06.
Kosten Prüfung fr. 550.-
Info ENAIP Schweiz - Luzernerstrasse 131,
6014 Luzern
Tel. 041 2504056, [email protected]
Info www.enaip.ch
Deutschkurse in Zürich
Deutsch im Quartier
(Stadt Zürich)
Unsere Kurse
• sind für Frauen und Männer, die Deutsch
lernen möchten (AnfängerInnen)
• finden 2 mal pro Woche vormittags statt
(2 x 2,5 Lektionen, 9.00 - 11.20 Uhr)
• werden mit einer Kinderbetreuung während den Kurszeiten angeboten
Kursdaten 24. Februar - 05. September
2014
(Eintritt ist auch während dem Semester
möglich)
Häufigkeit 2 mal pro Woche Tageskurs: 2
x 2,5 Lektionen, von 09.00 - 11.20 Uhr
lezioni)
Costo Fr. 5800.- (escluso materiale didattico). La quota di iscrizione sarà rimborsata
dal Parifonds.
(Niveau A1-B2)
Abendkurs (Auzelg): 2 x 2 Lektionen, von
18.00 - 20.00 Uhr
Kursziele Deutsch im Alltag sprechen,
verstehen, schreiuben und sich mit Angeboten aus dem Quartier vertraut machen
Kosten Tageskurs: CHF 475.-/Semester
30% Rückvergütung mit der Kulturlegi
Kinderbetreuung CHF 90.-/Semester
Info ENAIP, Weberstrase 3, 8004 Zürich
Tel. 043 3221080 [email protected]
Intensivkurs: CHF 570.- (5 Wochen)
Abendkurs: CHF 570.- (12 Wochen)
Samstagskurs: CHF 290.- (12 Wochen)
(Inkl. Grammatik und Konversation am
Nachmittag)
Kursziele Deutsch sprechen, verstehen,
schreiben und lesen. Schweizer Alltagskultur kennenlernen
Kursniveau Wird vom Einstufungstest
festgestellt (Kostenlos und unverbindlich)
Kinderbetreuung Kinder von 3 Jahren
bis zum Kindergarteneintritt CHF 7.- pro
Stunde
Info ENAIP, Weberstrase 3, 8004 Zürich
Tel. 043 3221080 [email protected]
27 febbraio 2014 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale
- Pagina a cura di Rogério Sampaio
15
A Formação profissional
Em Espanha e Portugal!
M
ais um ano realizou-se em Espanha
e Portugal cursos de formação para
trabalhadores da construção. Apesar dos tempos de crise, podemos confirmar
que o empenho e o interesse das autoridades
de Portugal e Espanha neste projecto continua. Estes cursos de formação continuam a ser
coroados com grande sucesso. Além dos trabalhadores também beneficia os canteiros de
obras e os patrões. Com base nessa formação
à produção e qualidade dos trabalhadores é
muito maior.
A associação patronal e os sindicatos estão
interessados em apoiar estes cursos em Portugal e Espanha e irão continuar a promovê-los.
Para avaliar melhor a situação actual, todos
os anos uma delegação de patrões e sindicatos deslocam-se à Portugal e Espanha, a fim
de visitar os centros de formação e trocar impressões com os formandos e os responsáveis
dos centros de Formação. Também realizamos reuniões de trabalho com as entidades
e responsáveis dos cursos portugueses e
espanhóis resolvendo questões pendentes e
informando sobre o andamento dos cursos.
Um centro de formação está localizado em
Artejo (Espanha) e dois centros de formação
estão localizados no Porto (Portugal) CICCOPN
e Lisboa (Portugal) CENFIC:
A comitiva suíça era formada pelos Srs., JeanPierre Grossmann (AEC), Marco Gervasi , Bieri Nicole, Gervasi Durdjicas, André Kaufmann,
Aurora Garcia, Marilia Mendes (Unia) e, Rogério
Sampaio (Syna).
A visita teve lugar em uma atmosfera cordial
entre as delegações suíça e às delegações de
Espanha e Portugal.
Ficamos positivamente impressionados, com
os trabalhos executados pelos formandos.
Constatamos benéfico à formação que os monitores recebem em Sursee, porque contribuiu
para melhorar a qualidade de formação dos
formandos.
Construção Civil 2014
O que se mantém:
Férias
Faixa etária
Férias
Até aos 20 anos
6 semanas (= 30 dias úteis)
Dos 21 até aos 50
5 semanas (= 25 dias úteis)
A partir dos 50
Funcionário á hora
6 semanas (= 30 dias úteis)
10.6%
(= 5 semanas)
13.0%
(= 6 semanas)
Feriados: Até 9 feriados por ano pagos.
13° salário: A partir do meu primeiro dia de contrato
têm direito ao 13° salário. Em caso de trabalho temporário, a percentagem pelo o 13°mês é de 8.33%
Subsídio de deslocação
30 minutos de caminho não são remunerados, acima
de 30 minutos é considerado tempo de trabalho.
Notamos que aumentou o nível
e o interesse em relação ao ano
anterior, tendo participado muitos trabalhadores jovens.
Visita a Espanha Fundação Laboral de la
Construcción Arteixo na Galiza, Corunha
16 Participantes
Fomos recebidos pela delegação espanhola
suficiente. Estiveram presentes Hipolito Lousada, D. Lodeiro Jesus Varela, D. Jesús Romero,
José Luis Prado, Sr.Fernando.
As autoridades Espanholas continuam muito
interessadas em prosseguir à nossa parceria
e consideram importante que os espanhóis
estejam a aproveitar os conhecimentos nos
canteiros de obra suíços e a integrarem-se.
Sr. Grossman proferiu uma palestra sobre a
situação na Suíça, mostrando a necessidade
da Suíça continuar a recrutar e formar mãode-obra estrangeira, justificando às razões pelas quais precisamos de continuar com estes
cursos de formação. Durante à visita técnica às
obras o Sr. Gervasi, pude observar os aspectos
técnicos e debater com os monitores e formandos os detalhes dos trabalhos.
CICCOPN visita ao centro no Porto
Os participantes divididos em duas classes
No centro do Porto, a delegação foi recebida
pelo Sr. Amílcar Sampaio, Sr. Ferreira e Sr. Bastos. Durante o seminário, também foi elogiado
a qualidade dos alunos e o interesse das autoridades Portuguesas em continuar a participar
neste projecto.
Os alunos foram informados sobres a situação
no sector da construção civil suíço e as vantagens de formação e os seus direitos salariais
após à conclusão com sucesso no curso.
Depois seguiu-se a visita com o Sr. Gervasi
sobre questões técnicas. Ele fez questão de
destacar o que é estava bem feito e o que poderia ser melhorado.
Doença
A partir do 2° subs. de doença pago a 90%
Acidente
A partir do 1°dia subs. de acidente pago a 80%
O que mudou no Contrato Colectivo de
Trabalho (CCT) da Construção Civil em 2014?
Aumento de Salário
Geral (categoria) 0.4%
Individual 0.4%
Mensal á hora
Salários mínimos 2014
V - capatazes
6’337.-36.Q – c/ carteira profissional5633.-32.A - qualificado
5424.-30.80
B – com experência
5112.- 29.05
C – sem experiência
4548.-25.85
Subsídio de almoço
O subsídio de almoço passa a ser de 14 a 15 francos
Participantes do Centro de Formação do Porto
CENFIC no centro de Lisboa
9 participantes
O Centro de formação profissional de obras
públicas centro e sul no Prior Velho
Novamente a recepção foi calorosa. Estiveram presentes Srs. Fernando Carvalho Mourato, e Sras. Maria de Fátima Raimundo, Ana
Paula Pedro.
A situação é semelhante à do Centro do Porto, embora se tenha lamentado a fraca participação de formandos. Foi elogiado o interesse
dos alunos e do Centro de formação. Comprovou-se que o investimento na formação (no inverno), vale a pena. O centro de Lisboa está em
bom estado e bem equipado . Sr. Grossmann
sr. Gervásio prometeram renovar algum material de construção que por causa do uso está
um pouco deteriorado.
Foi acordado que o próximo curso de Monitores terá lugar na semana 37 . Em Setembro,
recebemos a visita das autoridades Espanholas
e Portuguesas.
Curos de Formação profissional na ENAIP
A ENAIP em colaboração com SYNA, têm aberta
as inscrições para Cursos de:
Pederiro ( Maurer)
Chefe de Equipa ( Vorarbeiter)
Soldadores
Hauswart
Alemão
Os interessados devem contactar: Berufsschule
Fachschule: ENAIP SVIZZERA Weberstrasse 3,
8004 Zürich Tel. 043 322 10 80
Ou o Secretaridao da Syna da sua região.
Em Zürich: Rogério Sampaio Tel. 044 307 10 74
suiços.
Proteção contra o despedimento
Para uma melhor proteção no caso de despedimento de trabalhadores a partir dos 55 anos de idade,
conseguimos aumentar os prazos a respeitar a
partir do 2° ano de serviço á empresa.
Trabalhadores a partir dos 55 anos de idade:
Anos de serviço
Prazo de despedimento
No 1° ano de serviço
1 Mês
Do 2° ao 9°ano de serviço
4 Meses
A partir do 10° ano de serviço 6 Meses
Syna Regionalsekretariat ZH / SH
Albulastrasse 55, 8048 Zürich-Altstetten
Tel: 044 307 10 70 Fax: 044 307 10 71
E-Mail: [email protected]
16
27 febbraio 2014 il Lavoro
Tuttolibri
Il saluto e le formule di cortesia
Oltre ai viaggi possono essere fonte
di scoperta e di riflessione alcune
pagine di libri recenti, meno recenti,
di autori celebri e non.
Per iniziare riportiamo un estratto dal libro di Franco Zambelloni
«Lo specchio vuoto» pubblicato nel
1989 da Casagrande, Bellinzona.
A CURA DI MARIA LUISA DELCÒ
N
elle parole che usiamo per
salutare c’è un significato
a cui generalmente non si
pensa quando ci si scambia frettolosamente il saluto. «Buon giorno»,
«buona sera» e simili sono, evidentemente le forme abbreviate di un augurio - Io ti auguro una buona giornata.
Talvolta l’evoluzione della lingua ha
prodotto l’oblìo del significato originario: è il caso dell’appellativo «salve»,
che in lingua latina voleva dire: «Sta’
bene». Analogo è il caso della più comune interiezione di saluto confidenziale, «ciao»: deriva dalla parola veneta «sciao», o «sciavo» («Schiavo»),
che in passato costituiva una formula
di deferenza, essendo l’abbreviazione
dell’espressione «(sono vostro) schiavo». Anche «addio», che talvolta usiamo quando prendiamo commiato, ha
originariamente un valore augurale:
«(ti raccomando) a Dio».
La stretta di mano ha origini lontane:
probabilmente (come gli altri antichi gesti dell’abbraccio o del porre una mano
sulla spalla) stava originariamente a in-
dicare l’accettazione di un nuovo membro all’interno della tribù: un segno di
fratellanza, di aggregazione, di pace.
Si usava, fino a non molti anni fa, che
gli uomini si togliessero il cappello passando davanti a un conoscente, specie
se donna. L’origine della consuetudine
è probabilmente questa: nell’antichità il
vinto consegnava i suoi vestiti al vincitore; di questo gesto di sottomissione
è rimasto soltanto un segno abbreviato, un puro atto simbolico. Scoprirsi il
capo è dunque segno di devozione e di
rispetto profondi. Oggi non si usa quasi
più perchè, specie tra i giovani, è raro
l’uso del cappello (baschi, passamontagna e berretti tondi non sono considerati cappelli veri e propri e perciò chi
li porta è esonerato dal levarli nell’atto
di salutare). Ciò non toglie che l’uomo
munito di cappello che si fermi a parlare con una signora o con un conoscente di riguardo dorebbe ancor oggi scoprirsi il capo. La regola vorrebbe, anzi,
che l’uomo restasse a capo scoperto
finchè la persona che sta salutando
non lo autorizzi a rimettere il cappello.
E se fa freddo, o piove, e il vostro interlocutore dimentica l’autorizzazione?
Rimettete il cappello: la sua scortesia
non merita un vostro raffreddore.
In nessun caso è corretto tenere il
cappello in capo quando si entra in
casa d’altri o in luoghi pubblici coperti
(uffici, ristoranti, ecc.). In queti casi ci si
toglierà il cappello, o il berretto, prima
ancora di salutare. In chiesa, in particolare, gli uomini stanno a capo scoperto.
Queste regole apparirebbero prive di
Centro Diurno
Ginnastica dolce
I
n collaborazione con Pro Senectute organizziamo per gli «over
60» corsi di ginnastica con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare,
allenamento della memoria, ecc. (esercizi in prevalenza da seduti).
Mercoledì dalle 9.45 alle 10.45 al
Centro diurno, Lugano. Costo: fr.
50.- per chi si iscrive per l’attività rego-
senso se non
si ricordasse il
significato del
gesto:
scoprirsi il capo
indica rispetto, devozione;
perciò chi si
tiene il cappello ben calato in capo quando entra
in un’abitazione privata o in chiesa è
scortese come se dimenticasse di salutare.
Le espressioni e i gesti del saluto
sono dunque carichi di significati. In realtà, il più delle volte noi ci scambiamo
l’un l’altro le formule consuete frettolosamente, senza consapevolezza del
loro valore. Perchè, allora, salutare?
Tra le cose che più tormentano l’uomo c’è la solitudine: sentirsi ignorato o
respinto dagli altri è fonte di sofferenza. Perciò cerchiamo continua conferma della stima altrui in modi diversi: il
saluto è uno dei più importanti.
Si immagini un uomo al quale, improvvisamente, tutti tolgano il saluto:
dapprima si chiederebbe di quale colpa si sia macchiato agli occhi dei conoscenti; e quando poi tutti insistessero a ignorarne la presenza,proverebbe
l’angoscia d’essere respinto. Il rifiuto
di salutare ha dunque valore di punizione, mentre il saluto ha effetto gratificante. L’abitudine al saluto scambiato
macchinalmente ci distrae dal suo significato; ma scopriremmo il suo valore affettivo non appena ne fossimo
privati...
Internet-corner
Sito www.generazionepiu.ch
Causa problemi tecnici, non è possibile accedere a tutte le informazioni. Ci scusiamo.
lare (fino all’inizio dell’estate); gratis per
i beneficiari della PC all’AVS (presentare i documenti richiesti).
Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni sul
posto).
Info: Segr. Pro Senectute tel. 091 912
17 17.
Non avete il computer in casa? Avete
seguito dei corsi e volete esercitarvi?
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17
27 febbraio 2014 il Lavoro
Viaggi e soggiorni
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Il prezzo comprende il viaggio in pullman, 4 pernottamenti + colazione,
guida a Praga, costi diversi.
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doppia, suppl. singola fr. 200.Iscrizioni: entro marzo.
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Risiera di San Sabba. A Opatija sistemazione in hotel. 2° giorno – Isola di Krk.
Visita con guida dei luoghi più suggestivi
e del Monastero di Koslium (tragitto anche
con battello). Pranzo a
croatia.hr
base di pe-
sce. 3° giorno - Parco dei Laghi Plitvice
visita guidata (tragitto anche con il battello). Pranzo. 4° giorno – Tour dell’Istria, visita guidata di Rovinij e di Porec. 5° giorno
- Grotte di San Canziano.
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pasti): Soci fr. 740.- / Non Soci fr. 790.suppl. camera singola: fr. 80.- a persona
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camera doppia: fr. 1’490.suppl. vista mare fr. 70.camera singola: fr. 1’680.suppl. vista mare fr. 140.-
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(2° turno)
Prezzo per persona:
camera doppia: fr. 1’490.suppl. vista mare fr. 70.camera singola: fr. 1’680.suppl. vista mare fr. 140.-
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acqua e vino ai pasti, servizio spiaggia,
lettino e ombrellone, escursioni.
Partenza da Camorino, fermate a Lugano
e Mendrisio. Partecipanti del Locarnese e
Tre Valli contattare l’organizzatrice Claudia Righetti, tel. 079 327 93 24.
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doppia: fr. 950.La quota comprende:
• soggiorno casa La Montanina
• pensione completa (bibite escluse)
• intrattenimenti vari
• accompagnatore.
Il trasporto è
individuale e a
carico del partecipante.
Iscrizioni: da
subito, tel. 091
910 20 21.
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dall’11 al 18 maggio (7 notti)
2° soggiorno:
dal 9 al 16 novembre (7 notti)
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fr. 915.Suppl. camera singola fr. 125.Iscrizioni: tel. 091 910 20 21.
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da Papa Francesco
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Prezzo: fr. 1’270.- tutto compreso.
Suppl. (a persona) camera singola fr.
300.- Assicurazione annullamento: fr. 30.Programma: 22 novembre bus per Milano Centrale e treno Freccia Rossa. 23 novembre: S. Messa Basilica di San Pietro.
Visita guidata della città. 24 novembre:
visita guidata al «Celio» e a diverse chiese. Passeggiata ai giardini Villa Celimontana. Pomeriggio visita guidata all’interno
del Colosseo. 25 novembre: visita guidata
Musei Vaticani e Basilica di San Pietro. Pomeriggio visite individuali. 26 novembre: in
San Pietro, Udienza
con Papa Francesco (se in sede) e S.
Messa chiesa guardie Svizzere. Pranzo
e rientro in Ticino.
Iscrizioni: tel. 091
873 01 20.
San Daniele del Friuli
Cividale e Lazise
23-25 settembre
Gita gastronomica e culturale
Organizza sezione di Mendrisio
Prezzo: fr. 560.- camera doppia.
Suppl. singola: fr. 50.- Il prezzo può
variare a dipendenza degli iscritti.
Compreso: viaggio, albergo, entrate/
guida locale, pasti e bibite, mance.
Minimo partecipanti: 25. Anticipo alla
preiscrizione fr. 300.Iscrizioni: Eliana Cavadini tel. 091 683
16 84, da subito.
18
27 febbraio 2014 il Lavoro
Centro Diurno
Addio solitudine, pranziamo insieme
D
esiderate pranzare in compagnia di altri? Nel nostro
Centro diurno a Lugano,
avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e
un dessert. Il menu viene pubblicato
all’albo del Centro diurno.
Costo: 12.- franchi (bibite escluse).
Iscrizioni: entro le ore 12 del giorno
precedente. Per il lunedì l’iscrizione va
fatta entro il sabato precedente.
Orario: il pranzo viene servito alle
12.15.
Atelier di cucina
S
iete abili in cucina e disponibili a condividere con altri le
vostre preziose ricette?
Vi aspettiamo al nostro centro diurno
per preparare deliziosi cake, torte... da
Pomeriggio...carte
T
utti i mercoledì pomeriggio (e
non solo) «giochiamo a carte insieme», a partire dalle ore 14.00.
Il Centro diurno accoglie tutte le persone che, anche al di fuori del giorno
indicato, vogliono passare del tempo
insieme sfidandosi a carte.
«An parlum insema»
far gustare agli ospiti del centro e/o
offrire come merenda in alcune manifestazioni di GenerazionePiù, sezione
Luganese. Interessati contattare Vitina, tel. 091 921 20 21.
O
gni lunedì dalle ore 15.00 alle
16.30 a partire dal 10 marzo in
un ambiente familiare e raccolto ci si ritrova per il gruppo di parola, «4 chiacchiere» in compagnia.
cambio
giorno
Corsi di informatica 2014
In collaborazione con
Introduzione all’uso del PC
fr. 180.-, 7 lezioni, mercoledì,
14.00-16.30
Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e
tastiera e gestire con proprietà l’ambiente
Windows, i file e le cartelle.
Faido
Aprile
Maggio
9, 16, 30
7, 14, 21, 28
Corso Internet
fr. 150.-, 6 lezioni, martedì
14.00-16.30
Obiettivi: usare Internet quale fonte di informazioni e quale risorsa per interagire.
Faido Aprile
8, 15, 29
Maggio 6, 13, 20
Dichiarazione fiscale con E-Tax
Imparare a istallare il programma e a preparare una dichiarazione delle imposte nelle
sue diverse fasi con dei professionisti. Si
lavora sulla base di esempi e non sulla propria
dichiarazione.
lunedì 17 e 24 marzo / ore 9.-11.30
Muralto, sede Pro Senectute, viale G. Cattori
giovedì 20 e 21 marzo / ore 13.30-16.00
Lugano, sede Pro Senectute, via Vanoni 8/10
venerdì 14 e 28 marzo / ore 14-16.30
Bellinzona, ist. Von Mentlen, v. Ospedale 4
Condizioni: saper già usare il comuter.
Tassa d’iscrizione per le due mezze giornate:
franchi 50.Info e iscrizioni: Segretariato Pro Senectute, tel.
091 912 17 17.
Corso speciale: utilizzo dei tablet
Imparare cosa sono i tablet. Distinguere i modelli presenti sul mercato (e le loro differenze),
le loro principali funzioni e applicazioni per un
utilizzo sicuro con la rete internet.
Il corso si terrà l’11, il 18 e il 25 settembre.
Insegnante: prof. Daniele Raffa. Costo: fr. 60.3 lezioni, giovedì dalle ore 9 alle 11 a Lugano.
iscrizioni già aperte:
GenerazionePiù-Anziani OCST, Segretariato cantonale, Via Bertaro Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 www.generazionepiu.ch
Agenda
Bellinzona
¨¨ Venerdì 28 febbraio, risotto Rabadan, ore 11.30, Expo centro, Bellinzona.
¨¨ Venerdì 14 marzo, Coro, ore 14.00,
Vita Serena a Giubiasco.
¨¨ Venerdì 21 marzo, Messa per i nostri
cari defunti, con don A. Moioli. Ore 16.30,
Chiesa di Castione. Segue spuntino (Costo fr. 20.-)
¨¨ Giovedì 4 e venerdì 5 settembre gita
in Alsazia. Visita guidata di Colmar, cimitero monumentale di guerra, centro
riproduzione cicogne e lontre. Costo fr.
320 circa (viaggio in bus, pernottamento
e colazione, cena primo giorno, pranzo
secondo giorno). Preiscrizione entro il 30
aprile, tel. 091 829 20 05, Tatiana.
Il programma dettagliato sarà inviato
agli iscritti.
Locarno
¨¨ Martedì 25 marzo, Conferenza medica «Abbiamo cura della nostra salute?»,
Dr. med. Giuseppe Mossi, specialista
FMH in medicina generale. Ore 14.30,
centro parrocchiale S. Antonio, Locarno.
¨¨ Martedì 29 aprile, gita a Crespi d’Adda, villaggio operaio. Città ideale del lavoro e patrimonio Unesco, con visita guidata. Costo fr. 80.- tutto compreso.
Iscrizioni da subito: tel. 091 751 30 52.
Mendrisio
¨¨ Giovedì 20 marzo Coro a Casa
S.Lucia di Arzo dalle ore 14.30.
¨¨ Lunedì 31 marzo Coro al Torriani 1 e
2 di Mendrisio dalle ore 14.30.
¨¨ Giovedì 3 aprile, Milano, visita al Cenacolo e al castello Sforzesco, shopping
e pranzo libero. Costo fr. 50. Pre-iscrizioni da subito per riservare la visita al Cenacolo: tel. 091 6405111 o 091 683 16 84
Eliana.
Tre Valli
¨¨ Lunedì 24 febbraio, ore 12.00 Incontro carnevalesco, Centro Giovani Bodio.
Costo: fr. 20.-, non soci fr. 40.-
27 febbraio 2014 il Lavoro
In internet  www.ocst.com
CERCO collaboratori
XX manutentore meccanico, per assistenza su
guasto e manutenzione su impianti e macchine
di produzione. Si richiede esperienza e flessibilità
oraria; attrezzista meccanico, per preparazione
stampi per pressofusione e assistenza su guasto e
manutenzione macchine reparto pressofusione. Si
richiede esperienza e flessibilità oraria; operatori
di pressofusione, per produzione parti di cerniere in zama, preparazione stampi, uso macchine di
pressofusione assicurando la qualità dei pezzi prodotti. Esperienza, maturata anche nello stampaggio
di plastica o acciaio e flessibilità oraria. Gruppo Riri,
Mendrisio. Curriculum vitae a: [email protected] o fax:
+41 (0) 91 6406123.
XX artigiano indipendente. Gestione dell’attività
settore artigianato edile ed affini. Se hai maturato
una buona esperienza invia proposta di collaborazione e curriculum a: [email protected]
Per le posizioni seguenti curriculum a:
[email protected]
XX tecnico frigorista in grado di lavorare autonomamente nell’istallazione, manutenzione, diagnostica e riparazione di impianti di refrigerazione e
condizionamento in ambito civile e industriale, con
Patentino per Frigoristi. Per Azienda nel Varesotto.
XX due collaboratrici domestiche per famiglia a
Mendrisio. Le signore dovranno lavorare, ciascuna, a
giornate alterne. Massima flessibilità oraria. Mansioni: cura dell’abitazione, stiro, guardaroba, cucina e
accompagnamento del bambino a scuola. Indispensabili referenze e aver già svolto analoga mansione.
Consulta le posizioni attive sul nuovo sito
www.swistudium.ch
Una nuova opportunità professionale
ti sta aspettando!
Foglio Ufficiale N. 11 del 7 febbraio
XX apprendisti di commercio (profilo E) e stage
maturità professionale commerciale. Capitolato:
www.comune-paradiso.ch Scadenza: 7 marzo.
Foglio Ufficiale N. 13 del 14 febbraio
XX bagnini/e per stagione balneare 2014. CH o
domicilio, minimo 18 anni compiuti, brevetto salvataggio valido. Info: cancelleria comunale tel. 091
6482856 [email protected] Scadenza: 5 marzo.
XX meccanico con AFC. Info: ufficio tecnico comunale città di Locarno, tel. 091 7563211, scadenza:
7 marzo.
XX infermiere/i; operatrici/ori socio sanitari; assistenti di cura CRS; ausiliarie/i di cura;
ausiliarie/i settore alberghiero. Municipio Bellinzona per casa anziani comunale. Info: Direzione
casa anziani tel. 091 8220100. Scadenza: 31.12.
XX infermiere/a (70%) diploma CRS o bachelor in
cure infermieristiche, esperienza settore disabilità.
Istituto Miralago, CP 544, 6616 Brissago. Info: dir.
Mengoni, tel. 091 7931240. Scadenza: 7 marzo.
Foglio Ufficiale N. 14 del 18 febbraio
XX apprendisti: selvicoltore; giardiniere; pittore; cuoco/a; impiegato/a economia domestica.
Municipio Chiasso. Scadenza: 21 marzo.
XX segretario/a (50%) per istituto scolastico Municipio Minusio. www.minusio.ch o [email protected] tel. 091 7358181. Scadenza: 24.3, ore 11.
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e conoscenza francese, tel. +39 347 82 92 564.
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domenica e notti. Zona Luganese Tel. 076 5013012.
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0344 70703.
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carrozziere e verniciatore. Tel. +39 3391755816.
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3491088367.
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079 4744371.
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3358000046.
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privati zona Bellinzonese, tel. 076 419 52 97.
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Specializzato in caffetteria. Zona Luganese. Tel. 079
8440706. [email protected]
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ottime referenze, esperienza pluriennale. Tel. 079
3791201.
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muletti e furgoni. Tel. +39 031 814262.
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zona Luganese, metà tempo. Tel. +39329107732.
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XX signora come lavapiatti/aiutocuoco. Tel. +39
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pulizie, zona Mendrisiotto, tel. +39 339 3723262.
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gestione cantieri. Tel. +39 3398557938.
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domestica, con esperienza. Tel. +39 3471183954.
XX baby-sitter, coll. domestica, badante. Zona
Luganese. Tel. +39 0344 70703.
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20
Info Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
27 febbraio 2014 il Lavoro
Nezavisni stav
«Selo gori, a baba se češlja!»
ALMEDIN ŠIŠIĆ
V
odeći svjetski mediji bruje o protestima koji od prošlog petka bjesne FBiH. Domaći politički faktori,
očekivano, instrumentaliziraju cijelu situaciju.
Društveni hroničari, politolozi i razni nezavisni
eksperti, odgovarajući na novonastalu situaciju, procjenjuju, analiziraju,
mjerkaju, ali naprosto ne
smiju da predvide kako će
se stvari odvijati. Tako ovih
dana stoje stvari «u i oko
BiH».
220.000 KM javnih sredstava. Zlu ne trebalo.
I ovaj luksuzni aranžman bez presedana
potvrđuje, zapravo, koliko smo daleko od
razvijenih demokratija i odgovornog vođenja
institucija sistema.
Japanski bi zvaničnik zbog (ovakvog) otkrivenog bezobrazluka izvršio harakiri, a švedski,
u najmanju ruku, podnio hitnu ostavku, uz
iskreno pokajanje naciji. Kod nas može sve
da gori, (kao što je ovih dana i gorjelo), ali
ništa ne može poremetiti taj divni zvaničnički
osjećaj luksuza i prestiža među jednakim sebi
dok se vozaš u najskupljim limuzinama dok
narod gladuje.
U pozadini svih ovih
dešavanja, koja nikoga ne
ostavljaju
ravnodušnim,
u krovnoj tužilačkoj instituciji u državi događa se
bezobrazluk
bez
presedana. Ni potresne slike
gladnih, ni zabrinjavajuće
destabiliziranje države, ni
sva vještačenja i procjene višemilionskih šteta u
spaljenim vladinim zgradama Tužilaštvo BiH, očito,
previše ne sekiraju da bi se
prestali baviti samim sobom.
Pravdajući, naime, proširenje
vlastitih kapaciteta potrebom
uvećavanja voznog parka,
državno je tužilaštvo baš ovih
«gurućih» dana naručilo bijesne limuzine, komada dva,
za koje će izdvojiti «tričavih»
EU
Stranci u tri godine kupili
13.800 nekretnina u Hrvatskoj
I
ako mediji u susjednim istočnim zemaljama ističu kako njihovo tržište
nekretnina
zahvaljujući
inozemnim
kupcima polako oživljava, u Hrvatskoj još
nema pozitivnih aktivnosti na tržištu. Kretanje
prometa nekretninama stranih državljana prati negativne trendove hrvatskog tržišta pa se
svake godine, od nastupanja krize, bilježi sve
manje kupoprodaja, prenosi Jutarnji list.
Tako je prema podacima Porezne uprave,
koje donosi Zanin bilten, u Hrvatskoj 2010.
ukupno 5445 stranih državljana steklo nekretninu, da bi u 2011. broj pao na 5087. Prema
prvim i nepotpunim podacima Porezne uprave, u 2012. zabilježeno je 35 posto manje
kupoprodaja nego godinu prije. Konkretnije,
u 2012. je samo 3351 stranac stekao nekretninu u Hrvatskoj.
Državljani zemalja članica Europske unije još
od 2009. mogu nesmetano kupovati nekretnine u Hrvatskoj i obratno. S druge strane, za
strance koji nisu državljani zemalja članica, za
kupnju nekretnine potrebna je suglasnost Ministarstva pravosuđa, ali samo ako Hrvatska s
tim zemljama ima potpisan ugovor o reciprocitetu. Ako ne postoji ugovor o reciprocitetu,
državljani tih zemalja mogu stjecati nekretnine
jedino ako imaju otvorenu tvrtku u Hrvatskoj.
Od 2010. do 2012. ukupno je zabilježeno
samo 13.883 kupoprodaja. Usporedbe radi, ta
je brojka i više nego duplo manja od ukupnih
transakcija u 2012., kada ih je bilo 32.000, ali i
od onih u 2013., kada ih je bilo oko 30.000. U
tri statistički obrađene godine najviše nekretnina stekli su državljani Slovenije (čak 40,86
posto), zatim Nijemci (12,66 posto) i Talijani
(11,34 posto). Slijede ih Austrijanci, Mađari i
Šveđani. Obzirom na to da je u 2013. bilo 10
posto manje transakcija nego 2012. godine,
za očekivati je da će podaci Porezne uprave
za minulu godinu pokazivati daljnji negativni
trend. S druge strane, treba ipak vidjeti hoće li
biti utjecaja prošlogodišnjeg ulaska Hrvatske
u EU.
Società
27 febbraio 2014 il Lavoro
21
Alliancesud
In Ciad, corsi di alfabetizzazione per diventare indipendenti
Neloumta Thérèse Koï-Assal, insegnante in pensione, si impegna di tutto
cuore per le “sue” donne: nel sud del
Ciad insegna loro a leggere, scrivere e
contare permettendo loro così di migliorare la loro situazione.
FRANK HAUPT*
SWISSAID: Signora Koï-Assal, come si
svolgono i corsi?
Neloumta Thérèse Koï-Assal: Ogni classe
conta 30 donne, la maggior parte delle quali ha oltre 40 anni. I corsi si svolgono 3 volte alla settimana, dalle 7 alle 9:30 di mattina,
da gennaio a giugno. Dopo, inizia la stagione
del raccolto e le donne devono lavorare maggiormente nei campi. Purtroppo, attualmente
ci mancano i libri di testo. Non se ne trovano
nemmeno nella capitale. Per questo motivo,
facciamo le fotocopie dei libri distribuiti dal Ministero dell’Educazione.
È un programma intenso. Le donne riescono a seguire i corsi regolarmente?
Quello che più conta è la motivazione e noi
la incoraggiamo il più possibile. Non facciamo
pressione e non prendiamo misure disciplinari,
in quanto abbiamo a che fare con adulti. Non
ci sono neanche compiti a casa. E le donne
che, al termine di un anno, non riescono a
passare al livello superiore, hanno il diritto di
ripetere l’anno.
Cosa imparano le partecipanti?
Dopo un anno, sanno contare fino a 100,
leggere le etichette dei prezzi e riconoscere il
valore delle monete e delle banconote. In tutto
il programma dura tre anni. Alla fine, le partecipanti sono capaci di leggere i cartelli all’ospedale o nelle amministrazioni pubbliche e di capire i pannelli informativi nella lingua ufficiale,
il francese. A casa loro, le donne parlano una
lingua locale. Ma all’ospedale e nelle amministrazioni devono cavarsela in francese.
Com’è la vostra aula?
I nostri corsi sono sempre più richiesti, cosa
che ci fa molto piacere. Ma spesso dobbiamo fare lezione all’aperto, sotto un mango,
in quanto ci mancano le aule. Senza tavoli
né panchine, scrivere è evidentemente ben
più difficile. Per rimediare a questo problema,
dobbiamo cercare il dialogo con le chiese e le
scuole elementari che spesso possono mettere un’aula a nostra disposizione.
Perché si impegna a favore
dell’alfabetizazzione?
È primordiale che le donne sappiano leggere, scrivere e contare,
in quanto così diventano più indipendenti e hanno una maggiore
fiducia in se stesse, che permette
Gli insegnanti
I
22 insegnanti dell’organizzazione
partner di SWISSAID, l’Organizzazione dei gruppi di donne per
lo sviluppo del Ciad (OGDSC), sono
sia insegnanti in pensione, sia figli di
donne che hanno seguito con successo il programma di alfabetizzazione.
Il Ministero dell’Educazione dispensa
loro una formazione specifica, ma non
paga gli insegnanti. L’organizzazione partner versa loro una retribuzione
simbolica, ma non un salario. Le partecipanti pagano un contributo di circa
25 centesimi al mese, costo che tutte
hanno i mezzi per pagare. In seguito,
non è raro che esse si impegnino maggiormente in seno all’organizzazione
partner in favore dei diritti delle donne.
loro di evolvere. Alcune osano ormai prendere
la parola durante le riunioni e partecipano alle
elezioni. Ai miei occhi, i microcrediti ed i programmi di alfabetizzazione sono i due elementi
che contribuiscono di più all’indipendenza delle donne.
*Swissaid per Alliance Sud
Articolo originale pubblicato su SwissaidLeMonde, 1/14, gennaio 2014
Traduzione Alessandra Genini
www.alliancesud.ch
Croce Rossa Ticino
Sostenere le persone non autonome con la Stimolazione Basale®
C
roce Rossa Ticino propone tre distinti
corsi di Stimolazione Basale®, ciascuno declinato in base ai bisogni delle diverse utenze di cui si fanno carico gli operatori
socio-sanitari: dalle persone con grave disabilità, agli anziani con un basso grado di autonomia o ai bambini piccoli sani.
I corsi avranno luogo a Lugano, rispettivamente nei mesi di marzo, aprile e maggio.
La Stimolazione Basale® è stata sviluppata
dal Prof. A. Fröhlich quale intervento riabilitativo, di accompagnamento e di sostegno per le
persone non autonome che percepiscono e comunicano con il mondo esterno solo attraverso
il loro corpo. Principalmente dedicata al mondo
della disabilità, questa tecnica si è confermata
essere un valido supporto anche per l’anziano con un elevato stato di dipendenza oppure
dell’infante.
Le persone con un elevato grado di dipendenza da terzi, hanno bisogno di un approccio pedagogico e assistenziale che tenga conto della
loro biografia, dei loro bisogni reali attuali, delle
loro capacità comunicative non verbali, dei loro
limiti ma anche delle loro risorse. Attraverso una
corretta stimolazione vestibolare, somatica e vibratoria, questa tecnica favorisce un maggiore
sviluppo delle risorse della persona dipendente
e ne migliora la consapevolezza e la motivazione ad attivare queste risorse; o, nel caso di neonati e bambini piccoli sani, sostiene lo sviluppo.
Il corso di «Stimolazione Basale® - Focus:
anziani» affrontata nello specifico l’applicazione
della tecnica con l’utenza geriatrica stimolando
la persona anziana con problemi comunicativi
a utilizzare tutte le sue risorse residue per sentirsi, secondo le sue possibilità, ancora attiva
nel proprio ambiente. Della durata di 18 ore, la
formazione si svolgerà presso la sede CRS di
Lugano il 6, 7 e 8 marzo e si rivolge in particolare a infermieri, OSS, OSA, fisioterapisti, ergoterapisti e operatori di attivazione.
Il secondo corso, «Stimolazione Basale®
pediatrica», previsto a Lugano il 4 e 5 aprile,
(totale 12 ore) si rivolge agli operatori attivi in
ambito pediatrico. Verranno proposte le tecniche dell’approccio basale mirate a favorire lo
sviluppo armonioso del bambino piccolo sano.
Il corso di «Stimolazione Basale® Base» conclude questo ciclo di proposte ed è rivolto in
particolare a chi opera nell’ambito della disabilità, con l’obiettivo d’introdurre i partecipanti al
metodo per poter favorire una migliore qualità
di vita nell’utenza affetta da grave disabilità attraverso interventi educativo-riabilitativi mirati. Il
corso, della durata di 18 ore, si terrà a Lugano il
2, 3 e 4 maggio.
Per i corsi di durata superiore alle 16 ore viene
rilasciato un Attestato di Stimolazione Basale®
che autorizza l’utilizzo del concetto nella propria pratica professionale.
Info e iscrizioni: Croce Rossa Ticino - Settore
Corsi, tel. 091 682 31 31 (lu-gio: 08.3015.00),[email protected] www.crs-corsiti.ch
22
Società
27 febbraio 2014 il Lavoro
Tessili usati
Texaid festeggia i 35 anni di attività
N
Nel 1978, i sei enti assistenziali rappresentati da Croce Rossa Svizzera,
Caritas Svizzera, Soccorso d’inverno svizzero, Solidar Svizzera, ACES e Kolping
Svizzera hanno dato forma a un partenariato
unico nel suo genere, che associa organizzazioni a scopo non lucrativo a un’azienda privata: Texaid. Il risultato è stato positivo su tutta
la linea: nel corso degli ultimi 35 anni, Texaid
ha potuto versare grazie alle sue attività più di
100 milioni di franchi agli enti assistenziali associati e a numerose organizzazioni caritative
regionali.
Diversi motivi hanno spinto gli enti assistenziali svizzeri già attivi nella raccolta di indumenti usati a creare nel 1978 la loro propria
organizzazione di raccolta e valorizzazione
di prodotti tessili. Era innanzitutto necessario capire come utilizzare le grandi quantità di indumenti raccolti, poiché eccedevano
considerevolmente i bisogni diretti dei singoli
enti assistenziali, oltre che poter assicurare la
supervisione della valorizzazione dei tessili.
Inoltre, l’obiettivo era anche creare il maggior
numero di posti di lavoro e ottimizzare la quota
dei ricavi destinata ai progetti umanitari degli
enti assistenziali. Dato che la raccolta, lo smistamento e la vendita di indumenti usati non
rientravano nelle competenze chiave degli enti
assistenziali, era sorta la necessità di poter
contare su un partner esperto. Forte delle sue
relazioni di lunga data con la Svizzera, Heinz Knecht, specialista del
riciclaggio tessile in Germania, era
la persona giusta. L’imprenditore si
è incaricato di definire la struttura,
i processi di lavoro e la formazione
dei collaboratori, contribuendo finanziariamente alla costruzione del
centro di smistamento di Texaid a
Schattdorf/UR. Questo impegno gli
ha permesso di diventare azionista
al 50% dell’azienda appena fondata, Texaid Textilverwertungs-AG.
Un partenariato di questo tipo, che
associa organizzazioni a scopo non lucrativo a
un’azienda privata, in questa forma e in questo
settore è per ora unico in Europa.
Texaid soddisfa le esigenze degli enti assistenziali da ormai oltre 35 anni. L’azienda offre
oggi condizioni di lavoro stabili a 150 collaboratori, più di 100 dei quali non dispongono di
una formazione professionale. Ogni anno versa più del 90% dei suoi ricavi agli enti assistenziali associati, alle sezioni samaritane, alle
famiglie Kolping e a numerose istituzioni regionali d’interesse collettivo. Martin Böschen,
nipote del co-fondatore Heinz Knecht, è al timone di Texaid dal 2004. Continua a difendere
i valori cari agli enti assistenziali e al suo predecessore, riuscendo al contempo a conciliarli
con le esigenze poste dal progresso ecologico
Kovive
Vuoi ospitare un bimbo
per le vacanze estive?
L’
ente svizzero di aiuto all’infanzia
Kovive cerca nuove famiglie ospitanti per la prossima estate. Un
impegno che porta benefici a tutte le persone
coinvolte.
La povertà emargina, l’autostima dei bambini ne risente, cala il rendimento scolastico e
peggiorano le prospettive per la loro formazione professionale. Si tratta della classica
spirale discendente dalle conseguenze fatali.
Con il progetto «Vacanze per bambini presso
famiglie ospitanti» questa spirale può esser
bloccata. Un soggiorno presso una famiglia
ospitante che può durare da due a cinque
settimane, rappresenta un’opportunità per i
bambini socialmente svantaggiati. Spesso soli
nella loro quotidianità nella famiglia ospitante
sono oggetto di attenzioni e trascorrono momenti felici. Lontani dalla situazione di casa,
si riprendono bene. La famiglia per le vacanze dà calore umano, permette ai bambini di
conoscere nuove forme di vita comunitaria e
costruire una rete di conoscenze. Acquisiscono una migliore autostima. Questa forza supplementare e la previsione di ulteriori soggiorni
presso la famiglia ospitante, saranno un aiuto
per affrontare meglio la quotidianità.
Al primo affido i
bambini hanno un’età che va dai 5 agli 11 anni.
Kovive prepara le famiglie a questo compito
con la massima cura. Le famiglie ospitanti, famiglie con figli propri, coppie senza figli o con
figli adulti e persone singole, fanno capo ad
una rete di collaboratori regionali. Lo scorso
anno grazie alle famiglie ospitanti, 100 bambini provenienti dalla Francia hanno trascorso le
vacanze in Ticino. Per l’estate 2014 si cercano
50 nuove famiglie.
Durata vacanze:
 10.07 al 28.07 (giovedi a lunedi)
 14.07 al 02.08 (lunedi a sabato)
 01.08 al 16.08 (venerdi a sabato)
Info:
Kovive, Lucerna Tel. 041 2492090
[email protected] - www.kovive.ch
Gemma Fuchs, Bironico tel. 091 9462857
Mara Kilcher-Monti, Bosco Luganese
tel. 091 6051532
ed economico. Dei centri di smistamento e
delle fabbriche di strofinacci hanno così visto
la luce in Bulgaria (2005) e Ungheria (2008). Dal
2009, Texaid organizza anche delle raccolte in
Germania e nell’agosto 2013 ha acquisito Resales, la terza organizzazione tedesca in materia di riciclaggio di tessili, che possiede due
moderne officine di smistamento e 29 negozi
di seconda mano. L’organizzazione di raccolta svizzera Contex AG appartiene anch’essa dal 2011 al gruppo Texaid; collabora con
enti assistenziali quali Terre des hommes, la
Biblioteca svizzera per ciechi, ipovedenti e disabili alla lettura (SBS) e numerose istituzioni
caritative regionali. Il centro di smistamento di
Schattdorf, il più moderno al mondo, elabora
ogni anno 6’000 tonnellate di tessili usati. Al
suo interno ci si occupa innanzitutto di eliminare gli eventuali resti di materiale estraneo e
di rifiuti, per poi indirizzare la merce verso gli
impianti di smistamento di Texaid e di terzi. La
maggior parte della merce raccolta in Svizzera
viaggia su rotaia, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Ogni anno, Texaid raccoglie più di 76’000
tonnellate di tessili usati, di cui 35’000 tonnellate in Svizzera (ossia circa 160 milioni di articoli). Due terzi vengono elaborati nelle officine
di smistamento e produzione di Texaid. Uno
smistamento minuzioso permette di riutilizzare il 65% degli indumenti, che trovano nuovi
proprietari nei Paesi in via di sviluppo. Il 30%
circa dei tessili viene riciclato (strofinacci, lana
riciclata, materiali isolanti) e soltanto il 5% circa è composto da materiale estraneo e tessili
stracciati o sporchi, che devono quindi essere
inceneriti.
Carnevale
«Il medioevo»
al Maglio di Colla
Val Colla
Domenica 2 marzo. Dalle ore 11.45 Carnevale per gli anziani. Centro l’Orizzonte a Colla.
Intrattenimento, risotto e luganighe (offerti).
Iscrizioni: tel. 079 6580161 o 079 6617884,
entro il 27 febbraio.
Info: www.scareglia.ch [email protected] tel.
079 2300981
Giornale Aperto
27 febbraio 2014 il Lavoro
23
Le domande dei Lettori
Studente, piccolo reddito, e l’assegno per figli a carico?
Salve, sono un lavoratore frontaliere e ho una
domanda da farvi.
Attualmente sto percependo un assegno per
la figlia agli studi (frequenta l’università) e la
trattenuta dell’imposta alla fonte in busta paga
(aliquota) tiene conto che ho una figlia a carico.
Mia figlia ha trovato un piccolo lavoretto da
fare nei fine settimana. Vuole rendersi un pochino indipendente per le sue piccole spese.
Desidero sapere se questa entrata andrà a modificare il diritto all’assegno figli e se cambia
qualcosa a livello fiscale.
F. R. - Varese
Per quel che concerne l’assegno di formazione (franchi 250.00 mensili, concessi fino al
termine della formazione, ma al massimo fino
ai 25 anni della figlia), il diritto all’assegno non
sussiste solo se il reddito da attività lucrativa
della figlia sia superiore a franchi 28’080 all’anno, rispettivamente a franchi 2’340 al mese.
Per quel che concerne l’aspetto fiscale deve
sapere che è considerato figlio/a a carico ogni
figlio minorenne fino alla fine del mese del
compimento del 18.mo anno d’età, rispettivamente ogni figlio maggiorenne a tirocinio o agli
studi fino alla fine del mese del compimento
del 28.mo anno d’età al cui sostentamento il
contribuente provvede in modo essenziale e
che vivono in comunione domestica.
Per i figli agli studi entrano in linea di conto
solo scuole o corsi a tempo pieno, della durata minima di almeno due semestri, senza re-
tribuzione né indennità per gli studenti e che
rilasciano un titolo o preparano a esami riconosciuti (per questo motivo il datore di lavoro
si fa consegnare oltre all’atto di famiglia anche
il certificato di frequenza a tempo pieno della
scuola o dell’istituto).
Se il reddito conseguito dalla figlia fosse di
poco conto (come è da presumere nel suo
scritto), le verrà ancora applicata l’aliquota
corrispondente con figlia a carico.
Si ricorda inoltre che, qualora la figlia godesse di un assegno o borsa di studio, quest’ultima non è più da considerarsi a carico del
genitore.
Andrea Fontana
Patronato ACLI Svizzera - Lugano
VITA NOSTRA
„„Auguri
• a Carmela Pinto, socia segr. Mendrisio, e a Nenad Jovanovic, collega del segretariato di Chiasso, che giovedì
20 febbraio si sono uniti in matrimonio.
• a Gilberto Boiocchi, socio settore Edile del Luganese, e
a Barbara Borgonovo, che sabato 1° marzo, al Santuario Beata Vergine della Caravina, attorniati da parenti e
amici, si uniranno in matrimonio.
più belli di un futuro ricco di ogni bene in compagnia
di Matteo.
• a Massimo Nicolais, socio settore Falegnami, e a Francesca, per la nascita di Miranda, alla quale auguriamo
un mondo di bene.
• a Patrick Atria, socio settore Autotrasporti, e a Simona
Delmenico, per la nascita di Pamela, con l’augurio di un
futuro radioso e ricco di ogni bene.
„„Complimenti
• a Carlo Dell’Angelo, socio sezione Elettricisti dal 1966,
che quest’anno festeggia l’invidiabile traguardo dei 50
anni di attività presso la ditta Galfetti SA di Viganello.
• a Renato Ricciardi, vicesegretario OCST, che è stato
nominato rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di
amministrazione della Suva.
„„
Condoglianze
• a Enrico Capobianco, socio sezione Falegnami, segretariato Locarno, e familiari tutti, per la morte del caro
cognato Antonio Petrillo.
• a Chantal Mossi, socia Case anziani, segretariato Locarno, ai parenti tutti, per la morte del caro nonno Guido
Gagliardi.
• al marito Marino, ai figli Alfio con Cristina, socia settore
Ospedali, Moreno con Manuela, ai nipoti e parenti tutti,
per la scomparsa della loro cara Giulia Vananti.
• al figlio Alessandro Ghelfi, socio Autotrasporti, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Eros.
• alla moglie Svitlana, ai figli Larissa e Patrick, ai fratelli, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Hugo
Bock, socio settore Impiegati d’ufficio.
• al marito William Vasquez, socio GenerazionePiù, al figlio Edwin, ai fratelli, sorelle e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Rosalia Vasquez-Lo Bue.
• alla sorella Antonina, socia segretariato del Luganese,
ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Antonino Cosentino.
• al fratello Romano, alla cognata Luciana, al pronipote
Simone Croci-Maspoli, socio settore Elettricisti, ai pa-
„„Felicitazioni
• a Massimo Scolaro, affezionato socio settore Elettricisti del Luganese e a Edmeia, per la nascita di Isabella,
alla quale auguriamo un futuro ricco di cose belle accanto al fratello Thomas.
• a Mustafa Aslan, socio settore Gessatori, e a Zeynep,
per la nascita di Miran, con gli auguri di ogni bene.
• a Giovanni Barbato, socio settore Edile, e a Emirjona
Hoxhaj, per la nascita di Domenico, al quale facciamo gli
auguri di ogni bene accanto alle sorelle Angela e Anita.
• ad Angelo Di Gregorio socio segr. Mendrisio, e a Giacoma Anna Mauro, per la nascita di Giada, alla quale
auguriamo tanta gioia e felicità.
• a Mirco Monga, socio Elettricisti del Luganese e a
Tiziana Cerutti, per la nascita di Adam, con gli auguri
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti,
Giorgio Donini e Georgia Ertz
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
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Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
24’360 copie
renti tutti, per la scomparsa della loro cara Pia CrociMaspoli.
• alla moglie Stana, socia GenerazionePiù, ai figli Marco, Marianna e familiari tutti, per la perdita del loro caro
congiunto Quinto Maccaglia.
• ai famigliari di Veronica Zoda di Besano, socia segretariato Mendrisio, deceduta nei giorni scorsi.
• alla moglie Mariantonia, ai figli Carmine, Denis e familiari tutti, per la morte del loro caro congiunto Donatantonio Russo di Morbio Inferiore, socio GenerazionePiù.
• alla moglie Margherita, ai figli Daniela e Giuseppina,
socie segr. Luganese, Marco, Cristina, Paola e Rosa, ai
nipoti Mauro, Mirco e Silvio Pretti, soci, alla sorella Elsa,
ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Aicardo Broglio.
• a Patrick Derighetti, socio sezione Ospedali, segretariato Locarno, e familiari tutti, per la morte della cara
mamma Caterina Derighetti.
• a Claudio Bertini, socio GenerazionePiù segretariato
Locarno, per la morte della cara moglie Ombretta.
• ai figli Mauro e Claudio con le rispettive famiglie, per
la morte del loro caro papà Giancarlo Dolcetti, socio GenerazionePiù segretariato Locarno.
• ad Alberto Caduff, socio settore Personale vendita, segretariato Locarno, e famiglia, per la morte della suocera
Alberta Maccagnan.
„„In memoria
• a quattordici anni dalla scomparsa (20 marzo 2000)
ricordiamo con affetto Onorino Calderari, già apprezzato vice segretario a Mendrisio e presidente cantonale Associazione Centri di Vacanza Leone XIII.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Renato Ricciardi, Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
Desiderate che qualcuno vi pulisca
l’appartamento e i vetri? Tutto gratuitamente?
Volete vedere il vostro nome inserito in questo buono? Come fare per
vincere questo buono?
Acquisite nuovi soci GenerazionePiù e segnalateli, entro il 31 marzo 2014, al segretariato della sezione della vostra regione oppure al
segretariato cantonale GenerazionePiù, via Bertaro Lambertenghi 1,
6900 Lugano. Tel. 091 910 20 21 - www.generazionepiu.ch
ll premio, gentilmente offerto dalla ditta BOUYGUES E&S FM SVIZZERA SA, Manno, Amministrazione immobiliare, gestione tecnica, pulizia
e sicurezza degli immobili, verrà consegnato a chi segnalerà il maggior numero di nuovi affiliati.
La consegna del premio avverrà in occasione della prossima assemblea cantonale dei delegati.
Le segnalazioni possono essere fatte da chiunque, giovani e anziani,
quindi non unicamente da soci di GenerazionePiù.
Domanda di adesione a GenerazionePiù
Il/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione
GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di
Data di entrata desiderata
Cognome
Nome
Indirizzo
Nap
Città
Telefono/ Cellulare
Indirizzo di posta elettronica
Data di nascita
Stato civile
Nazionalità
Osservazioni
Data
Firma
Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano
________________________________
 Mendrisio
NUOVO SOCIO SEGNALATO DA
 Biasca/Tre Valli  Bellinzona  Locarno  Lugano

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