27 febbraio 2014
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lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 27 febbraio 2014 - Anno LXXXIX - N. 4 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 4 Prossimo numero: 13 marzo 2014 Infortunio Abbandonata da tutti nella terra di nessuno pagina 5 Giovani e AI Un binomio sempre più diffuso pagine 6-7 Mobbing Le testimonianze di chi lo ha subito pagina 10 Vendita Orari di apertura: ipocrisia coperta dall’armonizzazione pagina 2-3 pagine 11 Clima dopo il voto del nove febbraio Una fase delicata che esige responsabilità Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Votazioni 27 febbraio 2014 il Lavoro Dopo il voto del 9 febbraio Una fase delicata che esige responsabilità L’esito della votazione sull’iniziativa contro l’immigrazione di massa continua a giusta ragione a tenere banco. Nel nostro Cantone, che le ha espresso il maggiore sostegno, dal mondo politico giungono prese di posizione e proposte a ritmo serrato. Spiccano in particolare quelle formulate dal fronte che ha sostenuto l’iniziativa popolare e che esige ora un’accelerazione degli interventi sulla manodopera frontaliera (commissione parlamentare speciale, innalzamento delle imposte, blocco dei ristorni fiscali, abolizione delle notifiche online e contingentamento dei padroncini, statuto speciale per il Ticino nel frattempo adottato dal parlamento, ancoramento nella Costituzione cantonale dei princìpi e criteri dell’iniziativa federale). Anche le altre forze non sono però rimaste alla finestra (vedi proposte quali: disdetta Accordo fiscale sui frontalieri, contingenti di competenza cantonale, numero degli ispettori, salario minimo nei contratti normali, fornitura dei contratti individuali, comitato dei Cantoni di frontiera). MEINRADO ROBBIANI Due pericoli Se è indispensabile contrastare con vigore il degrado che è andato deturpando il mercato del lavoro e dare attuazione al voto del popolo, occorre evitare due insidie. Un primo pericolo è quello di cadere in atteggiamenti di fuorviante esasperazione, che snaturano le relazioni E adesso cosa fare? Il disagio che ha motivato il voto del 9 febbraio si è alimentato soprattutto a tre filoni: la percezione della concorrenza occupazionale a scapito della manodopera residente, che si manifesta in casi di sostituzione ma soprattutto di contrazione degli sbocchi occupazionali per i giovani e i disoccupati; le diffuse pressioni sui livelli salariali con l’istaurarsi di livelli in netto contrasto con il fabbisogno di chi vive in loco; la dilatazione della flessibilità e della precarietà del mercato del lavoro, alle quali concorrono, da un lato, la possibilità di fare capo a lavoratori interinali d’oltre confine e di assumere personale fino a 90 giorni annui tramite una semplice notifica e, dall’altro, l’esplosione del lavoro distaccato. A monte del voto della maggioranza della popo- con la manodopera frontaliera e con le regioni limitrofe. A questo proposito giova ricordare che lo sviluppo del Ticino negli ultimi 50 anni è anche debitore della sua posizione geografica e della possibilità di fare capo a manodopera frontaliera. Un secondo pericolo consiste nello scadere in un disordinato affastellarsi di reazioni e proposte che non distinguano a sufficienza né i livelli di competenza (diritto interno/ accordi internazionali; sfera cantonale/sfera federale) né le scadenze temporali differenziate (regolazione del mercato del lavoro attuabile immediatamente; disposizioni legali sui contingenti dipendenti dall’iter parlamentare ma al massimo tre anni; negoziato con l’UE). È perciò opportuno, da un lato, scongiurare derive e strumentalizzazioni pregiudizievoli e, dall’altro, dare forma ad una regìa, seppur contenuta ma capace di imprimere una sufficiente coerenza alla direzione di marcia del Cantone. È altrettanto indispensabile che le parti sociali, dalle quali dipende in primo luogo la fisionomia del mercato del lavoro, assumano una responsabilità congiunta nel meglio regolarne il funzionamento. Lo strumento più efficace per lottare contro le distorsioni andate proliferando negli ultimi anni e per fondare una fruttuosa collaborazione tra le parti sociali risiede nel contratto collettivo di lavoro. È questo strumento che va promosso e diffuso. Evitare antagonismi controproducenti La decisione del popolo svizzero e soprattutto di quello ticinese – che l’OCST non auspicava - va ora rispettata. Si apre tuttavia una fase particolarmente incerta e delicata poiché il rispetto degli accordi internazionali sottoscritti dalla Svizzera (in particolare gli Accordi bilaterali I che contemplano anche la libera circolazione) e il rispetto della volontà popolare non sono di immediata e agevole conciliabilità. lazione e in particolare del Ticino sta la responsabilità: della nutrita fetta di imprese che utilizzano la libera circolazione a fini speculativi e che non si curano dei bisogni del territorio; di un padronato che non ha contribuito a una regolazione del mercato del lavoro in sintonia con il regime di libera circolazione (in particolare attraverso la diffusione dei contratti collettivi di lavoro); della Confederazione che è stata troppo prudente nella messa in cantiere di efficaci misure di accompagnamento e nel sostenere le regioni maggiormente esposte alla libera circolazione. L’OCST, richiamando la responsabilità che ricade sulla Confederazione e sull’economia per non avere raccolto le grida di allarme a loro rivolte ripetutamente, chiede a questi interlocutori di puntare concretamente e da subito a una migliore regolazione del mercato del lavoro. Rientrando in massima parte nella sfera di competenza del Malgrado sia percepibile la difficoltà di identificare sin d’ora una rotta che sappia amalgamare l’applicazione coerente del verdetto popolare con la salvaguardia di relazioni intense con l’UE, in Ticino da più parti si stanno alzando i toni e la posta in gioco. Nel farlo, non ci si cura del clima di contrapposizione verso i lavoratori frontalieri e verso le regioni limitrofe che si alimenta. Nella scia dell’inequivocabile voto popolare non ci si preoccupa di discernere e distinguere ciò che va combattuto (scompensi) da ciò che va considerato più positivamente. Un Ticino aperto Il Ticino non è e non sarà mai autosufficiente dal profilo del fabbisogno di manodopera. Se è da un lato indispensabile puntare a flussi di manodopera – soprattutto frontaliera – che non generino squilibri e pressioni disgreganti, è altrettanto necessario riconoscere l’apporto prezioso fornito dal frontalierato. Occorre perciò evitare che si instauri un clima di attriti e antagonismi velenosi. Questo pericolo grava sulle relazioni con i frontalieri ma si riverbera anche sui rapporti con le regioni d’oltre confine. A queste ultime ci lega una comunanza geografica e culturale come pure l’obiettivo di un equilibrato sviluppo sui due versanti della frontiera. In prospettiva il Ticino ha pure interesse a rafforzare il suo ruolo di ponte verso Sud, interpretando e consolidando una funzione strategica di rilevanza nazionale. Gli si offre anche la possibilità di ritagliarsi un ruolo originale, mettendo a frutto la sua collocazione geografica intermedia tra il polo zurighese e quello milanese. Queste prospettive sono tuttavia più facilmente edificabili se si preserva la capacità di dialogo con le province e le regioni confinanti. nostro Paese può essere realizzata con particolare celerità e indipendentemente sia dall’iter per l’introduzione dei contingenti, sia dal negoziato con l’UE sulla libera circolazione. Campi di intervento L’OCST reputa che le principali aree dove intervenire siano nel breve termine le seguenti: Misure di accompagnamento Le misure di accompagnamento rimangono opportune non solo fino all’introduzione del regime dei contingenti ma anche successivamente. L’accresciuta interdipendenza dell’economia su scala mondiale, la tendenza acuita alla flessibilità, l’esposizione delle zone di frontiera a pressioni esterne ne mantengono la fondatezza. (continua sulla pagina a lato) Sindacato Votazioni 27 febbraio 2014 il Lavoro 3 Clima dopo il voto del 9 febbraio Due nodi emblematici MEINRADO ROBBIANI I n Ticino sono all’ordine del giorno due temi di particolare rilevanza: la disdetta dell’accordo fiscale con l’Italia sulla tassazione dei frontalieri e l’iniziativa adottata dal Gran Consiglio che chiede il riconoscimento di uno statuto speciale per il Ticino. Accordo fiscale La proposta di disdire l’accordo vigente raccoglie un sostegno ormai unanime. Passando a un modello di duplice imposizione (con detrazione in Italia delle imposte pagate in Svizzera) si mira a un doppio obiettivo: aumentare le entrate fiscali e disincentivare almeno in parte l’afflusso di manodopera frontaliera (o costringere indirettamente le aziende a innalzare i livelli salariali). Il primo aspetto si presta a un interrogativo che non va eluso: è equo incamerare l’intero ammontare delle imposte a carico dei frontalieri senza ristornarne una parte (da definire) alle collettività dove i frontalieri sono insediati, considerando gli oneri che i Comuni (riprende dalla pagina precedente) L’autorità federale, che ha sovente tergiversato, deve imboccare la strada di un rapido rafforzamento delle misure di accompagnamento. Alla sua intenzione l’OCST ribadisce le proposte già avanzate in passato e ancora recentemente trasmesse alla Seco. Vi figurano segnatamente: la riduzione dei quorum che consentono di decretare obbligatori i contratti collettivi di lavoro; la possibilità di imporre salari minimi attraverso un contratto normale di lavoro anche in singole aziende; la facoltà per i Cantoni di decretare salari minimi senza i vincoli oggi posti dalla compatibilità con il diritto federale; la possibilità per i Cantoni di vietare le rimunerazioni in moneta estera; il miglioramento delle procedure di accertamento sul rispetto dei salari fissati da contratti normali; l’aumento delle sanzioni; Rimane poi d’attualità la proposta, sinora avversata, di prevedere misure di accompagnamento agevolate e provvedimenti aggiuntivi nelle regioni dove la manodopera frontaliera supera una soglia prefissata. Occupazione In ambito cantonale si propone: di rivolgere un’attenzione ancora più puntuale al settore terziario sottoponendo a verifica ogni nuova autorizzazione e controllandone i motivi di assunzione e i livelli retributivi; in attesa di utilizzare i criteri della nuova disposizione costituzionale (principio di preferenza) di istituire una modalità di convocazione e di intervento sulle imprese che non accordano un’a- di residenza sopportano? La formula che viene oggi prefigurata merita perciò di essere riconsiderata nella sua equità anche tenendo presente l’opportunità di non intaccare le relazioni con i Comuni e le zone di frontiera. Con il contingentamento, il secondo obiettivo perde rilevanza. Rimane perciò aperto l’interrogativo sull’opportunità di penalizzare fiscalmente i frontalieri poiché l’imposta complessiva a loro carico risulterebbe sensibilmente più elevata. L’opportunità e l’equità di questo indirizzo si prestano a più di un dubbio. Si penalizzano i frontalieri quando a sfruttarne l’impiego e all’origine delle distorsioni odierne sono semmai gli operatori economici locali. Statuto speciale La richiesta di uno Statuto speciale per il Ticino e per le zone con problemi analoghi solleva perplessità se orientata, tramite la formula dello «Statuto», a istituire in Svizzera ulteriori soggetti istituzionali. L’OCST ribadisce piuttosto la sua proposta deguata priorità di inserimento alla manodopera locale e che non versano retribuzioni in linea con i livelli usuali; di non favorire l’insediamento e di non concedere incentivi ad aziende che provengono dall’estero con il loro intero organico e che faranno capo massicciamente a manodopera frontaliera, non impegnandosi ad assumere manodopera locale; l’obbligo, per le aziende al beneficio di contributi e sussidi pubblici (Cantone o Comuni), di sottoporre preventivamente agli Uffici di collocamento (Urc) i posti liberi in modo da verificare se siano disponibili lavoratori locali disoccupati; per le posizioni più qualificate andrebbe consultata la commissione che già verifica i permessi di soggiorno per lavoratori non UE; un’azione delle associazioni padronali e delle comunità contrattuali (Commissioni paritetiche) affinché le aziende diano la precedenza all’assunzione di manodopera locale prima di accedere a nuove entrate dall’estero. Condizioni di lavoro Si chiede alle associazioni padronali la disponibilità a concordare un piano di diffusione dei contratti collettivi di lavoro nelle categorie più rappresentative del settore secondario e del terziario. In via subordinata rimane utile l’adozione di contratti normali con salari vincolanti laddove non è prospettabile un contratto collettivo. Questo strumento presenta tuttavia evidenti limiti procedurali e temporali. Occorre perciò considerarlo una misura transitoria che sfoci possibilmente nell’adozione di un contratto collettivo. di introdurre una gradualità nelle misure di accompagnamento e nei sostegni della Confederazione ai Cantoni maggiormente esposti agli effetti della libera circolazione. Si auspica che nelle regioni dove la manodopera frontaliera rappresenti più del 20% della popolazione attiva possano essere adottati interventi più vigorosi di lotta contro gli abusi e di sostegno all’occupazione locale. Si pensi a esempio: alla possibilità di introdurre salari vincolanti tramite contratti normali anche a titolo preventivo; a criteri più agevoli per decretare obbligatorio un contratto collettivo di lavoro; al finanziamento federale di un numero superiore di ispettori; alla possibilità per i giovani senza impiego di accedere alle misure del mercato del lavoro anche durante il periodo di attesa non coperto dalle normali indennità di disoccupazione; alla partecipazione della Confederazione al finanziamento di incentivi per le aziende che assumono disoccupati indigeni. Campi di impegno Primi passi L’OCST, nell’ambito del suo raggio di azione e in relazione a una migliore regolazione del mercato del lavoro: ha già chiesto alle associazioni padronali principali (Camera di Commercio e AITI) un comune impegno e l’adozione di misure concrete volte a una più ampia regolazione del mercato del lavoro; agirà in seno alla Commissione tripartita per chiedere che si intensifichi l’impiego delle misure di accompagnamento soprattutto nel settore terziario; per il tramite degli organismi sindacali nazionali, solleciterà il Consiglio federale a proseguire con maggiore speditezza e apertura al potenziamento delle misure di accompagnamento (il gruppo di lavoro appositamente costituito ha finora tergiversato in modo autolesivo). Salvaguardando con maggiore intensità ed efficacia un equilibrato funzionamento del mercato del lavoro, si ristabilirà del resto un atteggiamento di maggiore apertura della popolazione verso le relazioni e gli accordi con l’UE, che rimangono una fonte decisiva di benessere per il nostro Paese. In questo ambito, l’OCST seguirà da vicino l’elaborazione delle norme riguardanti i contingenti (diritto interno) e, per il tramite degli organismi sindacali nazionali, il negoziato con l’UE (accordo internazionale). 4 Sindacato Attualità 27 febbraio 2014 il Lavoro Testimonianza Abbandonata nella terra di nessuno Nel primo numero del 2014 (16 gennaio, pag. 19) abbiamo pubblicato la storia della signora Mazzotta. Una lettrice, colpita dall’articolo, ci ha scritto raccontandoci la sua storia, che riportiamo in forma anonima. L’inizio Sono una donna che lavorava in Svizzera come frontaliera. La mia storia ha inizio nel gennaio di due anni fa quando a causa di un infortunio professionale mi venne diagnosticata una malattia rara che colpisce circa il 3% della popolazione italiana. È difficile sia da diagnosticare che da curare. Inoltre i tempi di recupero sono molto lunghi, i protocolli incerti e pochi medici la sanno trattare. La malattia non è riconosciuta dal Servizio sanitario italiano (SSN) nonostante sia scientificamente presente nelle liste delle malattie rare. Le spese per le cure sono quindi a carico del malato. Perizie su perizie, ma nulla di fatto Dopo aver subito l’infortunio, riesco a lavorare solo per poche ore alla settimana. Avevo un impiego «fortunatamente» già a tempo parziale: dico fortunatamente in quanto la principale disabilità della malattia è l’incapacità di sedersi (…). Inizio delle terapie (…), non sono efficaci, ma non voglio certamente mollare, conscia dell’importanza di avere un lavoro. L’assicurazione del datore di lavoro mi manda a fare diverse perizie e nel luglio 2012 chiudono il caso di infortunio basandosi sulla perizia di un medico generico, che poco o nulla conosce di questa rara malattia, ma si esprime a favore dell’assicurazione. Di conseguenza inizia il periodo di malattia, con cure non più pagate (…). Continuo con le visite peritali da medici che però non hanno la specializzazione per la mia malattia, ma che in ogni caso cercano sempre di chiudere il caso. I medici specializzati si trovano in Svizzera Interna. (…) Iniziano le lettere dagli avvocati dell’assicurazione e le telefonate in cui mi si mette sotto pressione per tornare a lavorare. L’assicurazione invalidità (AI) promette l’intervento economico se la disabilità dovesse continuare, ma anche misure di reinserimento (…). Visto che stare seduta non mi è possibile allora si potrebbe provare qualche strada per riqualificarmi. Sono giovane e le motivazioni non mi mancano. L’imprevisto A gennaio 2013, un anno dopo l’inizio, la situazione peggiora e sono costretta alla malattia totale. Devo cercare una nuova cura. A luglio 2013 dopo l’ennesima perizia, l’assicurazione del datore di lavoro chiude il caso. Il neurologo generico (!) ammette di non aver mai sentito parlare della mia malattia (…) ma redige lo stesso una relazione medica, ovviamente a favore dell’assicurazione. Senza il sostegno giusto non ho trovato i mezzi per far redigere una controperizia seria. (…) Mi ritrovo quindi senza stipendio. Le cure continuano Per forza di cose le cure proseguono, voglio guarire e quindi faccio fronte alle spese mediche utilizzando i miei risparmi. A maggio 2013 trovo finalmente un medico specializzato a 700 chilometri da casa, capace e con alti tassi di successo per la mia malattia. Inizia un nuovo percorso di cure (…). A luglio dello stesso anno mi reco inoltre a Zurigo, dove si trova un medico specializzato pure nella mia malattia. Questa relazione serve in realtà solo per proporre all’AI un documento redatto in Svizzera, che attesti la mia malattia e la mia incapacità lavorativa (…). La visita costa 1’400.- franchi ma non voglio lasciare nulla di intentato. La tribolata relazione con l’Assicurazione invalidità Invito quindi l’AI a prendere una decisione sul mio diritto o meno a una rendita. Rispondono dichiarandosi pronti a inviare tutto al Consiglio medico (…) ma appena mando i certificati svizzeri piombano in un silenzio assoluto. Non so più nulla da agosto 2013. Mi sorge spontanea una domanda: «come mai a giugno 2013, con unicamente le perizie dell’assicurazione medica erano pronti a spedire l’incarto al ©Ti-Press Consiglio medico e all’arrivo del mio documento svizzero spariscono?» A settembre e ottobre chiedo quindi informazioni sulla mia pratica. L’AI tentenna (…). Nella terra di nessuno Passano i mesi. A fine ottobre il datore di lavoro mi licenzia (…). L’AI non risponde più nemmeno alla mie email, tantomeno alla lettera scritta spedita a gennaio 2014. Tutte le promesse di assistenza e riqualifica svaniscono dietro un silenzio di tomba (…). Mi sarei aspettata almeno una decisione chiara, invece mi hanno lasciata in questo limbo, nella terra di nessuno. Questa è la storia di una frontaliera che nonostante sulla carta abbia diritti ben chiari e assistenza garantita, dimostra come la realtà sia ben diversa. Ma credo purtroppo che questo mio calvario rispecchi la realtà di altre persone, a prescindere dalla nazionalità o residenza. Molta delusione, amarezza e umiliazioni nel tentativo di spiegare la malattia a chi invece pensava solo al lato economico della situazione. Sindacato Attualità 27 febbraio 2014 il Lavoro 5 Giovani e Assicurazione Invalidità Giovani sempre più spesso in AI Dal 1995 il numero di beneficiari di AI con diagnosi psichiatrica sono triplicati. Gli esperti danno l’allarme. Dal 2003 l’Assicurazione Invalidità (AI) ha potuto ridurre di anno in anno il numero di nuove rendite concesse e così anche i suoi deficit. Solo con i giovani questo non è riuscito. Il motivo sta nel forte aumento di rendite a causa di malattie psichiche. Mentre nel complesso le diagnosi psichiche motivano la metà di tutte le nuove rendite, dai giovani queste sono tra il 70% e il 80%, spesso per ADHD (Disturbo da Deficit d’Attenzione o Iperattività) o disturbi della personalità. Molti di questi giovani beneficiari non sono riusciti a entrare nel mondo del lavoro, perché, a causa dei loro problemi psichici, non hanno trovato un posto di apprendistato o hanno dovuto interrompere la loro formazione. Alcuni adolescenti con ADHD forte ricevono per questo una rendita AI già dai 18 anni. Una rendita minima conferisce 1170.- franchi al mese. A questa somma si aggiungono in molti casi delle prestazioni complementari per coprire il costo della vita. Un’analisi della statistica sull’AI mostra lo sviluppo negativo dai giovani adulti. Dal 2008 al 2012 l’ammontare dei beneficiari di nuove rendite era pari al 14%, dal 2003 era il 50%. Dai giovani tra i 18 e i 24 anni le nuove rendite tra il 2008 e il 2012 sono aumentate dell’11%. La situazione si rispecchia anche nel numero totale di beneficiari di rendite: tra il 2008 e il 2012 Il commento Abbiamo chiesto a Urs Kiener, psicologo dell’età evolutiva e responsabile Prodotti di Pro Juventute, che cosa sta dietro ai problemi psichici dei giovani che diventano beneficiari di AI. Vent’anni fa i giovani in AI erano dei casi molto rari ed estremi, ora fanno parte della quotidianità. Un malessere psichico non ha, in genere, una causa unica, ma è dato da un insieme di fattori. Uno di questi fatti sarebbe, secondo Kiener, l’infinità di possibilità e di libertà di scelta che hanno i giovani oggi. Si potrebbe pensare che sia fantastico, ma in realtà c’è anche un altro lato della medaglia: i ragazzi non si sentono all’altezza. In continuazione devono, come anche gli adulti ma con una maturità e un’esperienza minori, stabilire delle priorità. «Nella nostra vita dobbiamo continuamente decidere la rilevanza di tutte le nostre attività e decidere a quali dare la precedenza, e questo è qualcosa di molto impegnativo, soprattutto per i giovani», dichiara. Gli elementi che una volta aiutavano a orientarsi, istituzioni come la scuola, comunità religiose, associazioni di vario tipo, perdono sempre di più la loro importanza. «Nella nostra società non ci si preoccupa più di fornire una cornice d’orientamento, oggi ognuno deve crearsi la sua», afferma Kiener. Anche Pro Juventute nel lavoro con il numero di consulenza 147, noterebbe il loro numero si era abbassato del 7%, mentre quello dei giovani è aumentato del 13%. Incentivi sbagliati nel sistema di rendite Dal 1995 il numero di beneficiari di AI con diagnosi psichiatrica si è quasi triplicato a circa 1’300 casi all’anno. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha perciò constatato recentemente che la Svizzera abbia un grave problema con i giovani beneficiari di AI. A conclusioni simili è giunto anche il medico pediatrico e adolescenziale Oskar Bänziger, che fino a poco fa gestiva il servizio medico regionale AI della Svizzera nordorientale. «L’AI offre per giovani assicurati degli incentivi sbagliati», dice. Giovani beneficiari di AI senza formazione professionale troverebbero difficilmente un’attività lavorativa in cui otterrebbero un reddito alto quanto la somma della rendita e delle prestazioni complementari. Per questo l’incentivo a uscire dalla rendita sarebbe troppo basso. Bänziger propone l’introduzione di una rendita AI a tempo determinato per under 25 anni. In cambio i giovani adulti dovrebbero essere accompagnati e assistiti intensamente. In questo modo si creerebbe una certa pressione a compiere l’entrata nel mondo del lavoro con il sostegno dell’AI. «Se i giovani continuano a ricevere una rendita indeterminata, manca loro uno svolgimento strutturato della giornata. La conseguenza sono problemi sociali e un’amplificazione dei problemi di salute», afferma Bänziger. «Il lavoro una tendenza all’iper-individualismo: conterebbe soltanto il singolo individuo, la messa in scena della propria immagine e il mantenimento di essa, che genererebbe pressione. «Inoltre», spiega Kiener, «stiamo assistendo a una transizione dal mondo reale al mondo virtuale, perché in quest’ultimo i problemi sono molto più semplici da risolvere e gli avvenimenti che generano felicità sono molto più frequenti (per esempio nei giochi e nei «like»)». L’enorme influenza esercitata da parte dei nuovi media, poi, farebbe sì che i giovani abbiano la possibilità di essere sempre connessi, e, in effetti, sono online per tutto il giorno e offline solo quando dormono. Da una parte la connessione continua può essere positiva, dall’altra invece può rappresentare un peso, che prende molto tempo e assorbe molte risorse, perché implica, a sua volta, la presa di molte decisioni e l’attribuzione di priorità. La scuola avviene nel mondo reale e un adolescente deve farvi fronte. «Oggigiorno», continua Kiener, «circa il 20% dei giovani si trovano in scuole e formazioni che non sono adatte ai loro interessi e alle loro capacità. Una conseguenza sono situazioni di sovraccarico, ma anche di scarsità di pretese. Entrambi i casi producono noia, insuccessi e, quindi, sentimenti negativi verso la scuola». Spesso sarebbero proprio le famiglie a esercitare pressione sui figli, pretendendo da loro di seguire un iter formativo e ottenere buoni voti. Le dinamiche famigliari sembrerebbero esse- può fare ammalare, ma anche non averlo può avere questo effetto». Dovrebbero continuare a ricevere rendite a tempo indeterminato coloro per cui una scadenza, a causa delle loro limitazioni di salute, non avrebbe alcun senso. Tra i circa 2’000 pensionati AI annuali tra i 18 e i 24 anni, circa 700 sono stati portati nella situazione a 18 anni a causa di un problema perinatale. Tuttavia vengono classificati come perinatali non solo disabilità fisiche e mentali, ma in parte anche casi di ADHD. Bänziger pensa che che accanto all’AI anche i datori di lavoro siano chiamati in causa. «Ci vogliono, infatti, più posti di lavoro le cui pretese corrispondano alle possibilità degli adolescenti. Con le offerte attuali, giovani con problemi psichici spesso non sono riusciti a entrare nel mercato del lavoro. Quelli con ADHD forte spesso non troverebbero un posto di apprendistato, perché le pretese del mondo lavorativo sarebbero aumentate», dice Bänziger. Anche per apprendistati di carattere manuale sarebbero necessarie delle conoscenze matematiche, che supererebbero le capacità cognitive dei soggetti colpiti. [...] Tratto dal Tagesanzeiger del 6 febbraio 2014 Tradotto da Georgia Ertz re cambiate e non più fornire ai giovani ciò di cui hanno bisogno. «In Svizzera c’è un grande problema di suicidio nei giovani tra i 14 e i 24 anni», racconta, «e al 147 riceviamo più o meno giornalmente delle chiamate di giovani che nutrono pensieri suicidi. Spesso, se si riesce a stabilire un contatto e indurli a parlare dei loro problemi, si scopre che sono, visti dall’esterno, delle banalità, come per esempio un brutto voto». Sembra assurdo che una cosa tanto banale possa dare origine a pensieri suicidi, ma è la realtà delle cose. La tendenza all’iper-individualismo, menzionata prima, farebbe sì che non si riesca più a pensare oltre alle barriere della propria persona, ma che si veda solo se stessi e che si pensi che gli altri abbiano certe aspettative, che però non hanno realmente. Guardando il numero di suicidi giovanili nei paesi in cui c’è molta povertà, come nelle nazioni africane, si osserva che è praticamente nullo, perché, illustra Kiener «là i giovani hanno una funzione esistenziale nella società e ancora di più all’interno della propria famiglia». I bambini e gli adolescenti spesso prima di andare a scuola devono camminare a lungo per trovare dell’acqua e assicurare così la sopravvivenza della famiglia. «Nella nostra società», conclude, «questo senso esistenziale deve essere trovato da ognuno individualmente e per un adolescente spesso proprio questa costruzione di senso, a cui si deve orientare per una vita intera, è molto difficile». Georgia Ertz 6 Sindacato Mondo del lavoro 27 febbraio 2014 il Lavoro Testimonianza Cinque anni infernali, senza essere creduta Nel precedente numero abbiamo dedicato ampio spazio al mobbing, riprendendo un ricerca («Mobbing et autres tensions psychosociales sur le lieu de travail en Suisse») che ben spiegava il fenomeno. In questo numero, per meglio capire cosa può comportare il mobbing, vi proponiamo una testimonianza anonima (nome noto alla redazione) di una donna di 51 anni, impiegata in un’azienda del terziario, che tempo fa ha subito una situazione piuttosto difficile. INTERVISTA A CURA DI GIORGIO DONINI Ci racconti come iniziò il tutto Per normale ricambio del personale, è arrivato un nuovo responsabile dell’ufficio (in totale eravamo cinque persone). Sin da subito si è dimostrato «particolare», ostile verso di me e un mio collega. All’inizio pensavo fosse semplicemente dovuto al fatto del non conoscersi, che fosse soltanto una questione di tempo. Invece, purtroppo, a lungo andare ho capito che non era certo un problema di feeling; vi era da parte sua una vessazione continua. L’autore che ruolo ricopriva rispetto a lei? Era il responsabile di settore, avevo a che fare quotidianamente con lui, in quanto lavoravamo nel medesimo ufficio. Alzarsi la mattina per andare a lavorare era diventato semplicemente un incubo. Ulteriore approfondimento Mobbing verticale e orizzontale Il mobbing verticale, come si può ben intuire dal nome, viene attuato dall’alto verso il basso, ossia colpisce la relazione superiore-subordinato. È pure noto come bossing, e può essere considerato una strategia aziendale che ha lo scopo di ridurre gli organici per contenere i costi del personale attraverso azioni mobbizzanti. Il mobbing verticale può essere di tipo organizzativo (o strategico) o corporativo. Nel primo caso l’azienda cerca di adattarsi ai cambiamenti del mercato utilizzando strategie mobbizzanti. Nel secondo caso sono i datori di lavoro che esercitano comportamenti mobbizzanti come aumento delle ore lavorative, rifiuto delle ferie, ecc. Questo si verifica maggiormente nei paesi in cui il tasso di disoccupazione è molto elevato. Dalle statistiche pubblicate nel precedente numero, prese dalla ricerca «Mobbing et autres tensions psychosociales sur le lieu de travail en Suisse», risulta essere di tipo verticale il 51,3% dei casi. Oltre al mobbing verticale, abbiamo quello orizzontale, che si verifica quando le azioni vessatorie Con quali atteggiamenti si manifestava l’astio nei suoi confronti? Per quanto è andato avanti il fenomeno? In sintesi non gli andava mai bene niente. Senza per questo dimenticare il linguaggio che utilizzava, spesso condito da epiteti non di certo gentili. Le sue parole trasudavano odio verso di me, cercava di sminuirmi in ogni occsione. Sembrava non potesse tollerare la mia presenza. Anche quando avevo ragione io, lui diceva che sbagliavo. Cercava di farmi sentire un’incompetente. Non dimentico inoltre quando stette male mia suocera e chiesi il permesso di assentarmi da lavoro per un pomeriggio, l’esclamazione «che noia, ancora con questa suocera» mi rimarrà sempre impressa. Aggiungo anche che ogni mia richiesta veniva negata a prescindere, anche magari solo di uscire dieci minuti prima dal lavoro: la risposta era sempre negativa. Capivo che provava piacere nel negarmi tutto. Questi atteggiamenti sono durati circa cinque anni, cinque lunghi anni durante i quali mi parlava male del mio collega, per poi andare dal mio collega a parlare sono messe in atto da colleghi pari grado ai danni della vittima. Le motivazioni, come sempre, possono essere molte: la competizione, l’invidia, il razzismo, il campanilismo, la fede politica diversa ecc. Come visto nel precedente numero il mobbing orizzontale è meno diffuso (16%). Come intuibile il mobbing si verifica in differenti modi, vi è quello più sottile, con gesti poco appariscenti, mentre c’è quello pesante, ove le azioni sono palesi e aggressive. Le differenze di comportamento tra i sessi Particolarmente interessante è la differenza di comportamento tra i due sessi nella reazione ad una situazione conflittuale. Una donna in crisi (sia sotto stress sia sottoposta a pressione da mobbing) reagisce aumentando la sua attività rispetto all’uomo, che al contrario tende a diminuirla. La donna in situazioni critiche tende a parlare più in fretta e a fare più gesti e movimenti: si comporta quindi più nervosamente e tende a essere più attiva sul lavoro. L’uomo, al contrario della donna, diminuisce notevolmente la sua attività gestuale e verbale: invece di dimostrare maggiore efficienza, tende a limitarsi sia nei rapporti interpersonali, male di me. Cercava di instaurare un clima di odio tra colleghi, non so per quale motivo. Era troppo autoritario, nel suo modo di intendere il lavoro e negli atteggiamenti c’era la logica «il capo ha sempre ragione». Senza omettere, che oltre al normale lavoro che dovevo svolgere, mi dava dei compiti suoi personali… Sem- ©Ti-Press sia nello svolgimento del suo lavoro. Queste differenze sono significative e rappresentano una testimonianza di due modi di essere e di percepire la realtà; tuttavia, ai fini del mobbing, va sottolineato che nessuna delle due reazioni ottiene un risultato. In entrambi i casi, infatti, la reazione stessa dà al/alla mobber motivo per continuare la sua azione persecutoria. Anche nel modo di fare mobbing si verificano differenze tra i sessi a causa della diversa educazione tra uomo e donna e del diverso sviluppo della persona. Anche Heinz Leymann (uno dei maggiori studiosi sul tema) ha trovato delle differenze significative ed in particolare il mobber uomo preferisce azioni passive, cioè azioni che non puntano sulla cattiveria aperta ma su quella nascosta, come ignorare qualcuno, o dargli sempre nuovi lavori o metterlo sotto pressione. La mobber donna invece in genere preferisce il mobbing attivo, cioè sparlare dietro alle spalle, prendere in giro qualcuno davanti ad altri o fare girare voci su di lui/lei. Tratto da: «Conoscere, comprendere e reagire al fenomeno del mobbing» http://www.unifi.it/upload/sub/pariopp/mobbing_ online_libro.pdf Sindacato Mondo del lavoro 27 febbraio 2014 il Lavoro brava di essere nei gironi dell’Inferno di Dante, andavo sempre più a fondo, ogni giorno peggio, mi sentivo soffocare. Provava gusto nello sminuirmi e contraddirmi automaticamente. Di conseguenza quando si assentava anche solo per venti minuti sembrava di stare in Paradiso. Ma in questi cinque anni non ne ha mai parlato con i superiori? Certamente! Ma non ci credevano, o non ci volevano credere. Io raccontavo la mia versione, lui ovviamente la sua. E come spesso accade, purtroppo, la versione di un superiore è maggiormente credibile che quella di una semplice impiegata. Inoltre mi dicevano di portare pazienza, di essere tollerante, di non continuare a lamentarmi… Non vi è stata nessuna azione concreta da parte loro. I superiori non davano troppo peso alle mie lamentele, dicevano che io fossi prevenuta, esa- gerata. Nemmeno quando il mio collega, pure lui nella stessa situazione, ha cambiato posto di lavoro hanno aperto gli occhi! Semplicemente i grandi capi non credevano che un responsabile da loro scelto potesse comportarsi così, con una cattiveria gratuita. Forse era anche un modo per non ammettere l’errore di averlo assunto. Nel periodo in cui è stata mobbizzata ha avuto ripercussioni nella vita quotidiana e familiare? Sì, purtroppo. In pratica mi portavo a casa i problemi con tutte le conseguenze del caso. Mi portavo l’angoscia a casa, di notte avevo gli incubi, vivevo in uno stato d’ansia continua e piangevo di frequente. Spesso mi chiedevo: «chissà domani cosa avrà da dire su di me, cosa non gli andrà bene?». Ero sempre nervosa. La mia famiglia ha sofferto con me, non ne poteva più del mio stato e del mio continuare a ossessionarli con i problemi del lavoro. Gli amici alla fine erano esasperati dal sentirmi sempre raccontare le mie angosce. Mi sembrava che provassere un certo menefreghismo verso le mie lamentele, come per dire «si lagna sempre». Ha notato un peggioramento della sua salute nel citato periodo? Beh sul momento non ci ho fatto caso, ma ripensandoci posso certamente dire di sì: avevo Costretto a dimettersi dopo quattro anni di lavoro C disturbi del sonno, con tutte le conseguenze del caso, e tensioni interiori. Vivevo nella paura, non ero mai tranquilla, potete capire la qualità di vita che ne consegue… Ha mai pensato di cambiare posto di lavoro? Chiaramente sì, infatti avevo deciso di fare un qualsiasi altro lavoro pur di andarmene da quel posto, anche a costo di fare un lavoro peggio remunerato. È mai riuscita a spiegarsi come mai il suo superiore avesse questo comportamento ostile nei suoi confronti e del suo collega? Come detto prima, all’inizio pensavo fosse mancanza di feeling. Con il passare del tempo ho addirittura pensato che fosse colpa mia, pensavo di non essere all’altezza. Alla fine ho ribaltato le cose, dicendomi che per anni sono andata bene. Nessuno si era mai lamentato o mi aveva rimproverato, allora magari era lui ad avere dei problemi. Anche perché, come anticipato, questo suo comportamento lo attuava anche con il collega. Come si è concluso il tutto? Nonostante tutto ho resistito. Poi un bel giorno, fortunatamente, decise di cambiare posto di lavoro. Da quel giorno sono tornata a lavorare con il sorriso, mi sento più leggera e senza tutte le paure che avevo prima. Altrimenti, ne sono certa, me ne sarei andata io, mancava davvero poco. AL VOLO Il caso ome accennato nella pagina a lato, vi sono situazioni in cui il mobbing viene definito orizzontale. Sicuramente il clima di competizione economica e il modo di «fare impresa» attuato da molti imprenditori al giorno d’oggi, non fanno altro che favorire l’insorgere di queste situazioni. Nel precedente numero de «il Lavoro», vi era un articolo riguardante la prevenzione in cui si affermava che queste dinamiche andrebbero prevenute, prese sul serio ed eliminate il prima possibile: i responsabili del personale dovrebbero prestare maggior attenzione all’evolversi di situazioni rischiose, cercando pure di bloccarle sul nascere. A conferma di questo clima di competizione 7 in atto, vi proponiamo una testimonianza raccolta dal collega Arturo Mellace, di un ex dipendende della ditta E. di Bioggio. Prima di prendere la decisione, le ha provate tutte. Si è rivolto ai diretti superiori, all’ufficio delle risorse umane, al direttore, ma non ha ricevuto nessun aiuto. Vittima di un collega di lavoro aggressivo e maleducato, ha subito denunciato alla direzione la situazione e il clima di tensione che si erano creati in azienda. Il direttore promise un suo intervento, ma non fece nulla. Invece di ricevere solidarietà, i dirigenti dell’azienda cominciarono addirittura a trattarlo male, fino a emarginarlo. Il danno psico-fisico lo portò ad ammalarsi, e durante il periodo d’inabilità, nessuno dei suoi superiori, si degnò di farsi vivo. Alla fine capì che tutti i suoi sforzi erano stati vani, e decise di dimettersi. Il rammarico più grande per il lavoratore è stato proprio il disinteresse e la superficialità adottati dai responsabili dell’azienda, i quali avrebbero dovuto essere all’altezza di tutelare i propri collaboratori oltre che il buon nome dell’azienda. Non è forse previsto dalla legge, che i datori di lavoro, devono rispettare e proteggere la personalità dei lavoratori, avere il dovuto riguardo per la loro salute e vigilare alla salvaguardia della moralità? Salari 2014 e 2015: accordo fra Swisscom e le parti sociali Swisscom e le parti sociali syndicom e transfair hanno raggiunto un accordo sui salari per i prossimi due anni. Nel 2014 la somma salariale cresce dell’1,2%, mentre nel 2015 il suo incremento sarà dell’1,8%. L’aumento dello stipendio del singolo collaboratore si basa sulla sua prestazione e sull’ammontare del suo attuale salario. Per la maggioranza dei collaboratori è stato fissato un incremento salariale minimo annuo dello 0,3%. «Grazie all’accordo siglato per il prossimo biennio possiamo premiare le buone prestazioni dei collaboratori e assicurare uno sviluppo dei salari in linea con il mercato» sottolinea Hans Werner, responsabile Human Resources e membro della Direzione del Gruppo di Swisscom, «nel contempo offriamo ai nostri collaboratori una garanzia per il futuro». Soddisfatte anche le parti sociali: «La ripartizione secondo criteri stabiliti congiuntamente permette un’attuazione trasparente ed equa dell’accordo salariale», precisa Giorgio Pardini, responsabile del settore Telecomunicazioni/IT del sindacato syndicom. Anche Robert Métrailler, responsabile di settore del sindacato transfair, considera gli esiti delle trattative equilibrati e conformi alle aspettative. L’accordo si applica all’insieme dei circa 13’700 collaboratori assoggettati al contratto collettivo di lavoro di Swisscom e di Swisscom IT Services. Gli aumenti salariali entrano in vigore il 1. aprile. 8 Sindacato Mercato del lavoro 27 febbraio 2014 il Lavoro Statistiche Il lavoro notificato: un’analisi della situazione in Ticino In Ticino nel 2013 sono stati censiti poco più di 24’000 stranieri notificati che hanno lavorato per circa 700’000 giorni, cioè in media 29 giorni a persona. Tali quantità corrispondono all’incirca a 3’000 posti di lavoro a tempo pieno (etp), ovvero all’1,7% del totale dell’impiego (etp) dell’economia cantonale. Il 60% del lavoro svolto è da addebitare all’assunzione di personale straniero da parte di aziende ticinesi, mentre il restante 40% all’entrata di lavoratori di ditte estere (indipendenti e distaccati). Un’avanzata che s’inscrive in una dinamica espansiva che dal 2005 ha condotto il numero di persone a triplicare e i giorni di lavoro a più che raddoppiare. Persone e giorni di lavoro Sono stati 24’053 i lavoratori stranieri che nel corso del 2013 hanno fatto capo alla procedura di notifica per svolgere un’attività lucrativa in Ticino fino a un massimo di novanta giorni. Un numero rilevante che, in virtù del carattere estremamente temporaneo di questa tipologia di manodopera, dice poco sull’effettivo volume di lavoro. A tale proposito è utile sapere che queste persone hanno operato per un totale complessivo di 709’329 giorni, in media 29 giorni a persona. L’attività svolta da queste persone corrisponde all’incirca a quella di 2’956 persone impiegate a tempo pieno (equivalenti al tempo pieno, d’ora in poi: etp, calcolato su 240 giorni lavorativi annuali). Il Ticino conta il 10,7% dei 224’176 stranieri notificati in Svizzera nel 2013, e il 7,9% dei quasi 9,0 milioni di giorni di lavoro segnati nell’insieme del paese. Nella graduatoria cantonale per nume- Lavoro notificato Nell’ambito dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone con l’Unione Europea, dal 1° giugno del 2004 i cittadini dell’UE-17/Aels e i lavoratori distaccati in Svizzera da imprese con sede in uno di questi stati non necessitano più di un permesso di soggiorno per svolgere un’attività lucrativa inferiore ai 90 giorni lavorativi (non necessariamente consecutivi) durante l’anno civile, bensì di una semplice notifica all’autorità cantonale competente. I cittadini dell'UE-8 (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Lituania e Lettonia) hanno beneficiato solo limitatamente di tali disposizioni fino al 30 aprile 2011, successivamente hanno acquisito gli stessi diritti dei cittadini dell’UE-17/Aels. I cittadini dell'UE-2 (Romania e Bulgaria) beneficiano della procedura di notifica a condizioni restrittive ro di persone notificate, il Ticino è al terzo rango dietro i cantoni di Zurigo e Ginevra, mentre nella classifica per giorni di lavoro si trova in quarta posizione alle spalle dei cantoni di Zurigo, Ginevra e Vaud. Secondo la tipologia di notifica Per meglio comprendere il fenomeno del lavoro notificato è bene analizzarlo distinguendo le due grandi categorie che lo compongono: le assunzioni d’impiego presso un datore di lavoro svizzero; le prestazioni di servizio transfrontaliere (che includono i lavoratori distaccati da ditte estere e gli indipendenti esteri). Le assunzioni d’impiego presso un datore di lavoro svizzero comprendono quei lavoratori stranieri che, tramite una procedura di notifica, sono assunti temporaneamente da un’azienda elvetica (al massimo per 90 giorni l’anno e non necessariamente consecutivi). Si tratta della forma di lavoro notificato numericamente più importante in Ticino, con il 41,6% del totale delle persone notificate (ovvero 9’999 persone) e il 59,7% del totale dei giorni lavorati (cioè 423’314 giorni). In altri termini, il volume di lavoro generato dal personale notificato assunto da aziende svizzere è equiparabile a 1’764 impieghi etp. Le prestazioni di servizio transfrontaliere rappresentano invece il lavoro notificato riconducibile all’entrata di ditte estere su suolo elvetico, sia sotto forma di lavoratori indipendenti che di personale distaccato da aziene unicamente in ambito di prestazioni transfrontaliere di servizio nel quadro di una regolamentazione transitoria valevole sino a maggio 2016, dopodiché acquisiranno gli stessi diritti degli altri stati dell’UE. Le notifiche sono di tre tipi: le assunzioni d’impiego: persone che esercitano un’attività lucrativa presso un datore di lavoro con sede in Svizzera; i prestatori di servizio indipendenti: persone che svolgono in Svizzera un’attività quali indipendenti; i lavoratori distaccati: dipendenti di un’azienda con sede in uno stato dell’UE-17/Aels e dal 1° maggio 2011 dell’UE-8 distaccati in Svizzera per effettuare una prestazione di servizio. Tra i distaccati possono pure esserci cittadini di stati terzi se prima del distacco sono stati ammessi a titolo permanente (vale a dire per almeno 12 mesi) sul mercato del lavoro regolare di un paese membro dell’UE/Aels. de straniere. Gli indipendenti costituiscono il 19,3% (4’638) di tutte le persone notificate e il 13,8% (98’157) dei giorni lavorati, valori equivalenti a 409 impieghi etp (il 14% del totale). I distaccati rappresentano il 39,1% (9’416) delle persone e il 26,5% (187’858) dei giorni lavorati, ciò che corrisponde a 783 impieghi etp (circa un quarto del totale). Ricapitolando, in Ticino ogni 10 impieghi etp di lavoro notificato, 6 sono rappresentati da lavoratori assunti da ditte svizzere, e gli altri 4 sono attribuibili all’attività svolta da operatori di ditte estere (indipendenti e distaccati). Secondo la durata del lavoro In Ticino, il tempo medio di permanenza delle assunzioni d’impiego presso un datore di lavoro svizzero ammonta a 42 giorni l’anno, e solitamente non consecutivi. Nel 40% dei casi la durata dell’attività, in seno a un’azienda elvetica, non supera i 20 giorni, mentre nel 27% si situa tra gli 81 e i 90 giorni, sfruttando quasi appieno la portata temporale massima della notifica. Per contro, indipendenti e distaccati esercitano per tempi molto più brevi rispetto alle assunzioni (temporanee): in media 21 giorni l’anno. Due terzi degli indipendenti e dei distaccati operano nel nostro cantone per meno di 20 giorni, mentre solo il 4% tra gli 81 e i 90 giorni. Secondo l’attività economica Il lavoro notificato si concentra in alcune attività del nostro tessuto economico. In particolare, indipendenti e distaccati operano prevalentemente nel settore secondario e con particolare accento nel comparto delle costruzioni rispetto a quello industriale. Il 72% degli indipendenti è attivo nell’edilizia, in particolare in quella accessoria (il 47%) rispetto a quella principale (il 25%), mentre il 12% opera nell’industria manifatturiera. Il 57% dei distaccati è attivo nel comparto edile (il 38% nell’edilizia accessoria, il 19% in quella principale) e il 25% nell’industria manifatturiera. Per quanto 27 febbraio 2014 il Lavoro concerne i lavoratori assunti dalle ditte svizzere, il 30% di questi approda nelle aziende elvetiche tramite un’agenzia di collocamento di personale (la stragrande maggioranza poi collocata nell’industria e nell’edilizia), mentre gli altri si distribuiscono nel resto dell’economia: nell’edilizia il 13%, nel comparto degli alberghi e della ristorazione il 13%, nel commercio il 6%, nell’industria il 5% e il rimanente 33% in tutti gli altri comparti. La particolare concentrazione del lavoro notificato in alcune attività economiche, fa sì che l’incidenza del fenomeno in alcuni rami sia ben più marcata rispetto all’1,7% stimato per l’insieme dell’economia cantonale. In particolare, nel comparto delle costruzioni l’apporto aggiuntivo è stimato in un intervallo compreso tra il 5,8% e il 9,5% se si considerano, per eccesso, anche tutte le prestazioni del personale che transita dalle agenzie di collocamento. In altre parole, nelle costruzioni ogni 100 addetti etp se ne aggiungono altri 9,5 sotto forma di lavoratori notificati, di cui 5,1 assunti da ditte locali e in genere per rispondere a picchi di produzione o per coprire temporaneamente carenze di manodopera, mentre i restanti 4,4 operano quali indipendenti (1,6) o distaccati (2,7). Anche in Svizzera il lavoro notificato si concentra in alcune attività, ma in misura meno marcata rispetto al Ticino. Evoluzione 2012-2013 Rispetto al 2012, l’aumento del numero di persone notificate in Ticino (+12,9%; +2’740) è stato più importante di quello che ha interessato i giorni lavorati (+5,8%; +38’643), segnando un incremento equiparabile a circa 161 impieghi etp. Le tipologie di notifica che hanno manifestato gli aumenti più consistenti sono le assunzioni d’impiego (+17,9% le persone e +6,6% i giorni di lavoro; +109 etp) e gli indipendenti (+24,9% le persone e +15,7% i giorni; +55 etp). Mentre i lavoratori distaccati, a dispetto del moderato incremento segnato nel numero di persone (+3,3%), hanno registrato una lieve flessione dei giorni di lavoro (-0,4%; -3 etp). L’aumento complessivo del lavoro notificato, paragonabile a 161 impieghi etp, si manifesta sotto differenti spoglie e con enfasi diverse nei vari ambiti economici. L’avanzata maggiore è stata registrata nell’industria (+58 etp), e soprattutto grazie alle assunzioni d’impiego (+43 etp). L’incremento segnato nel commercio (+31 etp) è da imputare sia alle assunzioni (+14 etp) che ai distaccati (+14 etp). Nell’albergheria e nella ristorazione sono le assunzioni d’impiego (+27 etp) che determinano il rialzo. Nelle costruzioni invece l’aumento complessivamente contenuto (+18 etp) è generato dagli incrementi segnati dagli indipendenti (+38 etp) e dal personale assunto (+13 etp) a fronte di una contrazione dell’attività dei distaccati (-34 etp). Per contro, il volume di lavoro traghettato dalle agenzie di collocamento interinale, e generato esclusivamente dalle assunzioni d’impiego, è calato (-48 etp). Dinamica dal 2005 L’aumento segnato nell’ultimo anno s’inscrive in una dinamica espansiva innescata sin dal 2005. Da allora il numero di persone che fanno capo alla procedura di notifica per lavorare in Ticino è triplicato (+16’223), e i giorni di lavo- Sindacato Mercato del lavoro ro più che raddoppiati (+418’903). Tradotti in impieghi occupati a tempo pieno, si è passati, grosso modo, dalle 1’200 unità etp del 2005 alle quasi 3’000 del 2013. Tale sentiero espansivo si è interrotto momentaneamente solo nel 2009; ma questa flessione è stata più che compensata l’anno successivo. Negli ultimi tre anni, dal 2011, il numero di persone progredisce a un tasso relativamente costante attorno al +13% annuo. La permanenza media degli stranieri notificati sul nostro territorio è passata dai 37 giorni del 2005 ai 29 del 2013, rendendo ancora più breve la loro operatività. In otto anni si è osservata una maggior progressione dei giorni di lavoro effettuati da indipendenti e distaccati (triplicati) rispetto a quelli esercitati dal personale assunto (poco più che raddoppiati). Ciò significa che, tra il 2005 e il 2013, il lavoro sprigionato dagli indipendenti è passato da 137 impieghi etp a 409, quello dei distaccati da 264 a 783, mentre quello delle assunzioni da 809 a 1’764. Dinamica che ha comportato un graduale, seppur contenuto, mutamento nella composizione secondo le categorie di notifica. Considerazioni finali In chiusura di quest’articolo poniamo l’accento su tre aspetti rilevanti per l’interpretazione, di questa particolare forma di lavoro. Il primo accento è di ordine statistico, e rende attenti alla distinzione tra il numero di persone che si avvalgono della procedura di notifica per operare in suolo elvetico e i giorni da essi lavorati. Tale differenziazione è particolarmente importante al momento in cui si vuole quantificare la mole di lavoro generata da questi stranieri. Nella fattispecie, è preferibile considerare i giorni lavorati al numero di persone, poiché a tali stranieri è data la possibilità di operare in Svizzera per tempi molto brevi (al massimo per 90 giorni l’anno). In Ticino nel 2013 le 24’053 persone straniere notificate hanno operato per un totale di 709’329 giorni, cioè in media per 29 giorni a persona. Queste cifre, quando tradotte in impieghi equivalenti al tempo pieno, sono paragonabili all’attività svolta da 3’000 persone occupate a tempo pieno. Oltre a ciò, bisogna prestare particolare attenzione a non commettere un errore comune: ovvero confondere il numero di notifiche (cioè d’incarti) con quello inerente alle persone coinvolte. La possibilità di usufruire di 90 giorni 9 lavorativi e di poterli frazionare a piacimento, fa sì che la stessa persona possa avvalersi di tale procedura più volte nel corso dell’anno (e senza per forza esaurirne la portata massima concessa). Ragion per cui il numero di notifiche può essere di gran lunga superiore a quello delle persone intestatarie. Per esempio una persona potrebbe addirittura dover inviare 90 notifiche all’autorità se l’attività svolta nel corso dell’anno fosse di 90 giorni, ognuno dei quali però mai consecutivo e/o mai nella stessa ditta o luogo di lavoro. Il secondo accento è posto sulla distinzione tra le assunzioni d’impiego presso un datore di lavoro svizzero e le prestazioni di servizio transfrontaliere (indipendenti e lavoratori distaccati da ditte estere). È importante rimarcare che non tutta l’attività svolta dal personale notificato è da ricondurre ad aziende estere. Nel 2013, il 60% del volume di lavoro è da attribuire all’assunzione temporanea di stranieri presso ditte ticinesi, il 40% è invece da addebitare all’entrata di aziende straniere (sia sotto forma d’indipendenti che di lavoratori distaccati). Il terzo accento è invece posto sull’interpretazione dell’impatto di questa tipologia di lavoro sulla nostra economia. Rispetto al totale degli impieghi (etp) dell’economia cantonale l’incidenza delle circa 3’000 unità appare relativamente marginale (circa l’1,7% sul totale impieghi etp). Tuttavia, la sua particolare concentrazione in alcuni ambiti del nostro tessuto economico fa si che laddove più presente, il lavoro notificato possa avere una rilevanza ben più marcata come nell’edilizia (dove si stima un’incidenza del 6%-10% sul totale degli impieghi etp del comparto). Infine, v’è da rimarcare che il lavoro notificato ha segnato un nuovo aumento pure nel 2013 (+5,8% in termini di giorni lavorati rispetto all’anno precedente), prolungando così la tendenza espansiva tracciata sin dalla sua introduzione. Da allora i giorni lavorati sono più che raddoppiati e le persone coinvolte triplicate, a riprova che questa componente del mercato del lavoro ticinese si sta consolidando e rafforzando con il passare degli anni. Tratto da: «Il lavoro notificato sotto la lente di ingrandimento. Un’analisi della situazione in Ticino» Ustat, febbraio 2014 10 Sindacato Attualità 27 febbraio 2014 il Lavoro Aperture sino alle ore 20.00 AL VOLO Obiettivo sotto copertura dell’ipocrisia Incontro tra LASA e Sindacati La Direzione LASA, la Commissione del personale e i sindacati comunicano di essersi incontrati per discutere la situazione presso lo scalo cittadino. Le parti desiderano innanzitutto confermare piena sintonia nel voler sostenere l’Aeroporto di Lugano e le sue attività ritenute fondamentali per lo sviluppo turistico ed economico del Canton Ticino e auspicano analogo sostegno da parte di tutti gli attori politici. Pur prendendo atto della distanza nelle differenti posizioni, le parti desiderano continuare il dialogo nell’intento di trovare un ragionevole punto di equilibrio negli interessi dei dipendenti e dello sviluppo dell’aeroporto. PAOLO LOCATELLI I l Consiglio Federale ha di recente avviato le consultazioni sul progetto di nuova legge federale sull’apertura dei negozi. In discussione è messa la possibilità di aprire tutti i giorni (domenica esclusa) i negozi alle 06.00 e chiuderli, dal lunedì al venerdì, alle 20.00 rispettivamente, il sabato, alle 19.00. Il tutto sotto il cappello di una pretestuosa ricerca di armonizzazione federale. Ma è veramente così? Iniziamo a dire che, con il progetto di legge, in 16 cantoni su 26 gli orari di chiusura attualmente in vigore si prolungherebbero e che comunque, a essere toccati da questa misura, sarebbero qualcosa come quasi 318’000 collaboratori attivi nel settore della vendita al dettaglio. La domanda da porsi è dunque la seguente: armonizzare significa peggiorare le condizioni di lavoro della maggioranza dei collaboratori? L’altro aspetto è quello legato alla effettiva necessità di imporre un modello unico federale di aperture dei negozi, a prescindere dalla tipicità del commercio locale e delle particolarità cantonali. Come dire, ciò che potrebbe essere utile ad Ascona non necessariamente è efficace a Gurtnellen. Spiegatelo! Sorprende anche l’eccessivo entusiasmo del presidente della Disti, Enzo Lucibello, che non ha esitato via stampa a definire l’avvio della consultazione come «un passo nella direzione auspicata, ma il processo è ancora lungo e la controparte ha già dichiarato guerra». Ma a quale processo a medio-lungo termine fa ri- ferimento? A una apertura generalizzata «24 ore su 24, sette giorni su sette»? Il tutto senza un contratto collettivo di lavoro chiaro, forte e verificabile nella sua applicazione? Troppo facile, caro presidente. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo con forza: se il settore del commercio deve diventare come una potente autovettura sprovvista di freni che, alla prima curva, cappotta… il personale della vendita e i sindacati non ci staranno mai! Vogliamo quindi, per l’ennesima volta, chiedere al popolo di esprimersi con un voto sulle condizioni di lavoro di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori? Molto probabilmente sì. Per il momento ci limitiamo a chiedere al Consiglio di Stato ticinese di mettere, come meritano, in evidenza le perplessità e le contrarietà dei collaboratori della vendita in un contesto cantonale dove il settore, sprovvisto di contratto collettivo, è già di per sé sotto pressione. Aiuto allo studio per l’anno scolastico 2014-2015 Le richieste vanno presentate entro il 30 settembre 2014 I l Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) segnala che le domande di aiuto allo studio per l’anno scolastico 2014-2015 a favore di allievi che non sono in grado di frequentare la scuola pubblica in seguito a comprovate necessità di ordine sociale, andranno presentate entro il prossimo 30 settembre. Per ottenere una risposta prima dell’inizio dell’anno scolastico 2014-2015 è consigliabile inoltrare le domande entro il 31 maggio. I dettagli sono pubblicati sul Foglio Ufficiale no. 13 di venerdì 14 febbraio 2014. Si ricorda che l’aiuto allo studio viene concesso alle famiglie per consentire la frequenza scolastica dei propri figli alle scuole elementari e medie private parificate nel Cantone quando non sono in grado di frequentare la scuola pubblica sulla base di comprovate necessità di ordine sociale secondo l’art. 84 della Legge della scuola. Un’apposita commissione valuta le motivazioni di ordine sociale: se sono accolte può essere concesso un aiuto finanziario secondo i criteri degli assegni di studio per la copertura delle spese relative alla frequenza della scuola privata. L’apposito formulario per l’anno scolastico 2014-2015 può essere richiesto direttamente all’Ufficio delle borse di studio e dei sussidi, Residenza governativa, 6501 Bellinzona (tel. 091 814 34 32) oppure all’Ufficio dell’insegnamento medio, Palazzo Patria, Viale Portone 12, 6501 Bellinzona (tel. 091 814 18 26-21 o ancora può essere scaricato dal sito: www.ti.ch/borsestudio Rimangono riservate eventuali modifiche al Regolamento delle borse di studio circa i criteri di calcolo degli assegni. Le domande vanno inoltrate unicamente all’Ufficio delle borse di studio e dei sussidi entro il 30 settembre 2014; per le richieste inoltrate dopo la scadenza del termine l’eventuale sussidio verrà calcolato proporzionalmente al numero delle settimane di scuola rimanenti fino alla fine dell’anno scolastico. Porte aperte al Centro professionale commerciale (CPC) di Bellinzona Il Decs in collaborazione con la direzione della scuola organizza per: mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15 presso l’aula magna del Centro professionale commerciale in via Vallone 29 a Bellinzona, un pomeriggio informativo sulle vie di formazione professionale offerte nell’ambito del settore commerciale e della vendita. Verranno illustrate le caratteristiche dei tirocini triennali di impiegato/a di commercio, impiegato/a del commercio al dettaglio + eventuale maturità professionale commerciale, e il tirocinio biennale di assistente del commercio al dettaglio. Porte aperte in vari Centri professionali commerciali (CPC) Vari pomeriggi informativi: mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15 presso l’aula magna dell’istituto in via Vela 7 a Chiasso; mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15 presso l’aula magna dell’istituto, in via Gerso 1A a Lugano; mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 14.15 presso l’aula magna del Centro professionale commerciale in via dei Cappuccini 2 a Locarno. Verranno presentate le vie di formazione offerte: la formazione professionale di base in azienda (tirocini di impiegato di commercio, di impiegato del commercio al dettaglio e di assistente del commercio al dettaglio). Sarà illustrata anche l’offerta formativa della Scuola media di commercio (SMC). Scuola d’arti e mestieri (SAMT) di Trevano-Canobbio Il Decs, in collaborazione con la direzione dell’istituto organizza per mercoledì 12 marzo 2014, alle ore 13.45 presso l’aula magna Scuola professionale artigianale industriale di Trevano, un pomeriggio informativo. Saranno presentate le vie di formazione alle professioni di disegnatore/trice, di elettronico/a multimediale, di laboratorista indirizzo chimica e di informatico/a, nonché la maturità professionale tecnica (MPT). Saranno fornite pure informazioni specifiche sui requisiti e sulle condizioni di ammissione. Sindacato Attualità 27 febbraio 2014 il Lavoro 11 Pittori OCST Ticino Prepensionamento presto realtà! Il Modello Prepensionamento Anticipato-flessibile (MPA) a partire da 62/63 anni (donne un anno prima) nel settore pittori, dopo l’approvazione dei partner sociali, dovrebbe poter entrare in vigore al 1° gennaio 2016. NICOLA TAMBURRINO* I l modello di pensionamento anticipatoflessibile, specifico per il settore pittori, è stato elaborato da un gruppo di lavoro della Commissione Paritetica Centrale (rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori) dal giugno 2012. Il modello per la messa in atto è ormai pronto. Questa variante permette in modo graduale, di ridurre il tempo lavorativo a partire da 60 anni con una riduzione fino al 40 per cento (riduzione minima 10 per cento) oppure il prepensionamento anticipato a partire da 62/63 anni di età. Syna favorisce il modello di pensionamento anticipato flessibile dal 62esimo anno di età. Il modello MPA per pittori proposto, offre un’elevata flessibilità e rende possibile di mantenere in ditta, almeno in parte, la manodopera con elevata esperienza professionale anche dopo i 60 anni. Prestazioni e costi Chi ha lavorato nel ramo pittori per almeno 15 anni (di cui gli ultimi 7 ininterrottamente) percepisce, in caso di riduzione del proprio orario di lavoro e salario, fino al 70 per cento della retribuzione mancata sotto forma di rendita transitoria. Inoltre, al fine di mantenere le prestazioni future vengono apportati i contributi di risparmio LPP (cassa pensione) che vengono a mancare in seguito alla riduzione! È possibile beneficiare per la prima volta della prestazione, 12 mesi dopo l’entrata in vigore del CCL MPA pittori. Chi in tale momento ha compiuto o superato 60 anni di età, di massima, ha diritto alle prestazioni MPA. I contributi (in percento salario SUVA) si pagheranno dal primo anno di fine formazione professionale. Nel modello 62 anni, il contributo totale è di 1,9 per cento, nel modello 63 anni è 1,6 per cento, di cui almeno la metà a carico del datore di lavoro. interessate, (Campo di applicazione) sono invitati a partecipare. Le iscrizioni di partecipazione, sono da inoltrare ai rispettivi segretariati regionali oppure al Segretariato Centrale Olten. * Responsabile Settore/Segretario Centrale Syna Da «Syna Magazine», no. 2 del 21.02.2014 Decisioni Nel corso dei prossimi mesi, le istanze competenti dei singoli partner sociali decideranno sull’introduzione (prevedibilmente 1. gennaio 2016) di questo modello. Per sabato 8 marzo, Syna ha indetto una Conferenza di settore specifica. I delegati di base Syna, delle regioni Colonie Leone XIII Vacanze estive per ragazzi a Sonogno S onogno, incantevole località della val Verzasca situata a 900 metri d’altitudine, la prossima estate sarà di nuovo luogo di divertimenti e attività giovanili in occasione dei due turni di vacanza delle colonie Leone XIII: 1° turno: dal 5 luglio al 18 luglio 2° turno: dal 20 luglio al 2 agosto A ospitare i ragazzi sarà la casa di vacanza S. Angelo, alloggio confortevole e funzionale, che dispone di una moderna cucina, camere a 6 letti, camere doppie e locali per diverse attività. Completa il tutto una sala multiuso dotata di apparecchiature audiovisive, che può accogliere fino a 200 persone, in cui vengono organizzati spettacoli e feste in linea con il tema Info: Paola Mauri Associazione Centri di Vacanza Leone XIII v. Balestra 19, 6900 Lugano tel. 091 921 15 51 conduttore dei relativi turni di colonia. Un posto ideale, insomma, per offrire a numerosi ragazzi una vacanza spensierata. La proposta di attività sarà di nuovo vasta e spazierà da lavoretti manuali all’insegna della creatività, a escursioni e passeggiate nella natura, giochi di gruppo, gare sportive, danza, non dimenticando momenti di relax, lettura e tanto altro. I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici saranno lieti di accogliere i ragazzi che hanno voglia di passare una parte della loro lunga, a volte lunghissima, estate in colonia in un luogo splendido come Sonogno. Sarà senz’altro una vacanza speciale per i ragazzi, che non si annoieranno, ma si divertiranno, imparando a stare in gruppo e a fare squadra, e condivideranno momenti ludici e piacevoli in compagnia. Un’esperienza di vacanza bellissima che vale sicuramente la pena provare. Vi aspettiamo numerosi! Ricerca di personale La direzione dell’Associazione Centri di Vacanza Leone XIII è alla ricerca di personale: didattico (età minima 18 anni) e ausiliario (età minima 16 anni) per la colonia estiva di Sonogno, con bambini dai 6 ai 12 anni. 12 Sindacato Formazione 27 febbraio 2014 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 Altre sedi: Locarno/Bellinzona Mendrisio ff EDILIZIA/ARTIGIANATO BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 10 marzo, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB AutoCAD 14 base - Locarno: dal 10 marzo, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ff MECCANICA BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ff INFORMATICA BB Excel 2013 base - Lugano: dal 24 marzo, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Web Creator - Lugano: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 18.00-22:00, 220 ore. Costo: fr. 2500.- soci, fr. 2500 non soci. ff LINGUE BB Comunicazione multilingue per traduttori: dal 28 marzo, venerdì e sabato, 60 ore. Costo: fr. 950.- soci, fr. 950.- non soci. BB Inglese A1 (1° modulo) - Locarno: dal 18 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese B1 (1° modulo) - Lugano: dal 18 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese B2 (1° modulo) - Lugano: dal 18 marzo, mercoledì 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese FCE - Lugano: dal 20 marzo, lunedì e mercoledì, 12.00-12.30, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr.640.- non soci. BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Lugano: dal 10 marzo, lunedì e mercoledì, 8.4511.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Lugano: dall’11 aprile, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Locarno: dal 10 marzo, lunedì e giovedì, 08.4511.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì, 08.4511:45, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì, 19.0022.00, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Tedesco A1 (1° modulo) - Locarno: dal dal 20 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (1° modulo) - Lugano: dal dal 20 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco ZD - Lugano: dal 20 marzo, 12.00-12.30, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. ff CONTABILITÀ BB Contabilità base - Lugano: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità base - Lugano: dal 19 maggio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità base - Mendrisio: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità base - Locarno: dal 24 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità avanzata: - Lugano dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Contabilità avanzata: - Lugano dal 29 aprile, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. ff VENDITA BB Marketing esperienziale - Lugano: dal 24 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.0022.00, 30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.non soci. BB Marketing esperienziale - Mendrisio: dal 7 aprile, lunedì e mercoledì, 08.45-10.25, 30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.- non soci. BB Tecnica della vendita - Lugano: dal 28 aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tecnica della vendita - Locarno: dal 28 aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tedesco per venditori A1/2 - Mendrisio: dal 10 febbraio, lunedì e giovedì, 09.0010.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.non soci. BB Russo per venditori A1 (2° modulo) - Mendrisio: dall’11 marzo, martedì e venerdì, 09.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci. ff COMMERCIO BB Corso segretariato: dal 10 marzo 2014, lunedì e mercoledì, 09.00-12.00/13.0016.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, fr. 2’300.- non soci. PROGETTO MOSAICO Coraggio, tenacia e speranza... S ono qualità umane su cui dobbiamo puntare per migliorare la nostra società che, secondo il filosofo Zygmut Bauman acuto osservatore della società contemporanea, ci costringe a vivere da perenni consumatori fingendo di esaudire tutti i nostri desideri. Se continuiamo a trattare come merci anche i sentimenti non riusciremo a costruire relazioni mature e di valore. Invece, solo impegnandoci e credendo in quello che facciamo potremo salvare noi stessi e contribuire a migliorare il mondo che abitiamo. Ognuno di noi ha una certa dose di coraggio, non tanto, ma un po’. Ognuno di noi mostra una certa tenacia in alcune circostanze. Tutti speriamo sempre che qualcosa possa cambiare ma non tutti siamo disposti a utilizzare quanto naturalmente già possediamo. La risposta è nella speranza che ognuno di noi possa riconoscere le proprie qualità e impegnarsi con coraggio e tenacia. Info Per info & commenti contattare il team Progetto Mosaico: Marina Bernardo Ciddio [email protected] Emanuela Pigò [email protected] Paolo Cicale [email protected] Tel. 091 921 26 00 Quadro di Mario Comensoli, Il salto Sindacato Attualità 27 febbraio 2014 il Lavoro 13 Tabelle aliquote Istituzioni sociali AL VOLO Quale tabella per i conviventi? Assemblea cantonale SCuDo Ricordiamo che sul nostro sito http://sociosanitario.ocst.com potete ancora sottoscrivere la risoluzione contro la disdetta del Ccl di SCuDo. ANDREA PUGLIA I l 1. gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova Ordinanza sull’imposta alla fonte che prevede importanti cambiamenti, soprattutto per quanto concerne le imposte pagate dalle coppie conviventi. Molte sono le domande che ci sono giunte in merito dai nostri associati. Vediamo dunque quale tabella verrà applicata nei singoli casi. Entrambi i compagni sono lavoratori frontalieri: se senza figli, a entrambi i lavoratori verrà applicata la tabella A; se con figli, al lavoratore con lo stipendio maggiore verrà applicata la tabella H (ovvero la nuova tabella per le famiglie monoparentali); all’altro convivente verrà invece applicata la tabella A. Solo uno dei due compagni è frontaliere: se il/la compagno/a lavora, al lavoratore frontaliere verrà applicata la tabella A, a meno che il convivente attivo in Italia non disponga delle detrazioni per figli a carico; se il/la compagno/a non lavora, al lavoratore frontaliere verrà comunque applicata la tabella A per tutto l’anno. Quindi, all’inizio dell’anno successivo, sarà possibile richiedere all’Ufficio delle Imposte alla Fonte la correzione dell’aliquota. Per farlo si dovrà dimostrare per quale periodo dell’anno l’altro convivente è rimasto disoccupato in Italia. A quel punto l’Ufficio delle Imposte alla Fonte ricalcolerà l’imposta dovuta per l’anno precedente in base alla tabella H e quindi effettuerà il conguaglio a favore del lavoratore. Ricordiamo inoltre che si intendono «a carico» unicamente i figli che convivono fisicamente nella stessa casa del lavoratore (ovvero quei figli che hanno la stessa residenza del genitore). Infine ricordiamo che il diritto all’assegno famigliare non segue le stesse regole delle imposte alla fonte. Il lavoratore potrà infatti richiedere l’assegno per ciascuno dei propri figli indipendentemente dal fatto che questi convivano o meno col richiedente. I nostri uffici restano a vostra disposizione per ogni chiarimento. I l sindacato OCST ha il piacere di invitarvi all’Assemblea Cantonale del personale delle Istituzioni sociali, che avrà luogo: Giovedì 13 marzo 2014 alle ore 18.30, presso Segretariato OCST Lamone, (Strada Cantonale – Zona Ostarietta) Durante l’assemblea verrà affrontato il seguente tema: la situazione negli istituti sociali e applicazione del CCL Alla fine della riunione siete cordialmente invitati alla cena; per motivi organizzativi vi invitiamo ad annunciarvi. Info e iscrizioni: Giosuè Tirotta 079 797 79 62, [email protected] Bonifici dall’estero Trattenuta 20 per cento: tutto rimandato! ANDREA PUGLIA L o scorso dicembre l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 38/E, aveva ordinato alle banche italiane di trattenere un acconto del 20% su tutti i bonifici provenienti dall’estero. Il provvedimento riguardava unicamente i redditi prodotti da investimenti finanziari e pertanto restavano esclusi i redditi da salario e le rendite pensionistiche. Tuttavia, per godere dell’esenzione, il cliente avrebbe dovuto firmare in banca un’autocertificazione attestante la reale provenienza del denaro trasferito. Ebbene, pochi giorni dopo l’entrata in vigore del provvedimento, l’Agenzia delle Entrate ha fatto dietrofront: tutto sospeso, per lo meno fino a luglio. L’ormai prossima entrata in vigore degli accordi europei sul libero scambio di informazioni fiscali renderà infatti superflua la direttiva. Come detto per ora si può parlare solo di rinvio ma con ogni probabilità il provvedimento verrà del tutto abrogato nei prossimi mesi. La palla è ora nelle mani del nuovo Governo. L’OCST ha accolto con piacere questa notizia che eviterà non pochi fastidi ai frontalieri; resta al tempo stesso lo spaesamento di fronte alle schizofreniche tattiche del fisco italiano che, desideroso di mettere le mani sugli evasori, finisce spesso per creare incertezza attorno alle pulite attività degli onesti lavoratori. Vi salutiamo con la promessa di comunicarvi eventuali aggiornamenti. ROC EOC e CCL ROCA Sul sito www.ocst.com, nella sezione «contratti collettivi» sotto la categoria «sociosanitario» oppure http://sociosanitario.ocst. com trovate ora gli estratti inerenti il ROC EOC e il CCL ROCA con le modifiche entrate in vigore nel 2014. Potrete comodamente scaricarli sul vostro computer e avere così tutte le informazioni a portata di mano. Tassazione sede di Lamone Per appuntamenti, dal 10 marzo, chiamare 091 960 23 17. Settore terziario Si è svolta a Olten il 19 febbraio 2014 la conferenza professionale nazionale del settore terziario. A rappresentare l’OCST erano presenti i colleghi Camenzind Diana, Bay Robertino e Matasci Leonardo. La giornata è stata l’occasione per fare un’analisi del settore con particolare riguardo alle diverse regioni. Si è pure preso contatto con i nuovi responsabili di settore che rappresentano Syna/OCST nelle commissioni paritetiche nazionali. In modo particolare sono state date delle informazioni sui contratti collettivi nazionali di cui Syna/ OCST è firmataria, vale a dire COOP, Lidl, Valora, parrucchieri, panettieri-pasticcieri e contratto nazionale dell’alberghiera. In tutti questi contratti le trattative sono ancora in corso, per cui vi terremo informati sui risultati ottenuti e su eventuali cambiamenti. Per quanto concerne i negozi annessi alle stazioni di servizio, si sta puntando per un contratto collettivo nazionale e da parte nostra abbiamo già notificato il nostro interesse e parteciperemo alle trattative. Prossimamente invieremo ai nostri associati un formulario/sondaggio che vuole fare il punto sulle condizioni di impiego nel settore terziario che servirà da stimolo ai colleghi che sono impegnati nelle trattative contrattuali. Industria grafica La direzione di Regiopress ci ha comunicato che dopo oltre 100 anni di stampa dei quotidiani «Il Dovere» prima e «LaRegioneTicino» poi, dopo attento esame della situazione e valutazione delle strategie, ha deciso di cessare la stampa del quotidiano che verrà in futuro effettuato presso il Centro Stampa SA. Ragioni tecniche ed economiche hanno portato a questa scelta, in quanto un nuovo investimento sarebbe economicamente insostenibile. Regiopress SA si è comuque subito attivata affinché ai dipendenti fossero garantiti le misure e i diritti previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. A questo scopo ha pure coinvolto i sindacati firmatari e vi terremo informati sull’evolversi della situazione. Da parte nostra abbiamo segnalato la disponbilità per accompagnare i lavoratori e la ditta in questo delicato momento. 14 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger 27 febbraio 2014 il Lavoro Corsi In collaborazione con Corso Caposquadra ENAIP Obiettivo L’ottenimento del certificato «Caposquadra ENAIP» dimostra l’acquisizione delle nozioni professionali del caposquadra trattate all’interno dei moduli del corso. Destinatari Muratori o muratrici in possesso dell’Attesato federale di capacità (AFC) o equivalenti che hanno una buona conoscenza della lingua italiana (livello1) Modulo 1 - Conoscenza delle macchine - protezione ambientale macchine - Smaltimento - Giornata di pratica a Sursee Modulo 2 - Casserature - Fondamenta e costruzioni (casserature) Modulo 3 - Calcolo professionale Modulo 4 - Proieizioni /Disegno - Interpretazioni dei disegni Modulo 5 - Sicurezza sul lavoro / preven- Schweissen Einführungskurs intensiv (5 Tage = 34 Lektionen) Montag bis Freitag: 08.00 - 12.00 und 13.00 - 16.00 Uhr; Fr. 1000.Einführungskurs abends und samstags (5 Wochen = 40 Lektionen) Abends: 18.30 - 21.30 Uhr - Samstags: 08.00 - 13.00 Uhr Hobby-Schweissen für Schüler, Kün- zioni infortuni (SUVA) - Compilazioni rapporti - Contratti di prestazione / misurazioni - Installazioni di cantiere (protezione ambientale) - Movimento terra - AVOR / organizzazione cantiere e segnaletica Modulo 6 - Conoscenza dei materiali Armature Modulo 7 -Misurazioni / Livellamento (teoria e pratica) Modulo 8 - Impalcature e ponteggi Modulo 9 - Condizioni del personale Durata 1 anno e mezzo (da marzo 2014 ad agosto 2015) Test d’ingresso è possibile prendere parte a un corso di preparazione della durata di 6 giorni. Insegnamento Il corso ha luogo giovedì sera (19.15 . 22.00) e il sabato (8.00 12.30) presso ENAIP Lucerna (totale ca. 324 stler und Interessierte (5 Wochen = 15 Lektionen); fr. 430.Weiterbildungskurs intensiv als Vorbereitung zur Schweissprüfung (9 Tage = 63 Lektionen); fr. 1800.Weiterbildungskurs abends und samstags - als Vorbereitung zur Schweissprüfung (8 Woche = 59 Lektionen); fr. 1700.Prüfungstermine 28.03/30.05/27.06. Kosten Prüfung fr. 550.- Info ENAIP Schweiz - Luzernerstrasse 131, 6014 Luzern Tel. 041 2504056, [email protected] Info www.enaip.ch Deutschkurse in Zürich Deutsch im Quartier (Stadt Zürich) Unsere Kurse • sind für Frauen und Männer, die Deutsch lernen möchten (AnfängerInnen) • finden 2 mal pro Woche vormittags statt (2 x 2,5 Lektionen, 9.00 - 11.20 Uhr) • werden mit einer Kinderbetreuung während den Kurszeiten angeboten Kursdaten 24. Februar - 05. September 2014 (Eintritt ist auch während dem Semester möglich) Häufigkeit 2 mal pro Woche Tageskurs: 2 x 2,5 Lektionen, von 09.00 - 11.20 Uhr lezioni) Costo Fr. 5800.- (escluso materiale didattico). La quota di iscrizione sarà rimborsata dal Parifonds. (Niveau A1-B2) Abendkurs (Auzelg): 2 x 2 Lektionen, von 18.00 - 20.00 Uhr Kursziele Deutsch im Alltag sprechen, verstehen, schreiuben und sich mit Angeboten aus dem Quartier vertraut machen Kosten Tageskurs: CHF 475.-/Semester 30% Rückvergütung mit der Kulturlegi Kinderbetreuung CHF 90.-/Semester Info ENAIP, Weberstrase 3, 8004 Zürich Tel. 043 3221080 [email protected] Intensivkurs: CHF 570.- (5 Wochen) Abendkurs: CHF 570.- (12 Wochen) Samstagskurs: CHF 290.- (12 Wochen) (Inkl. Grammatik und Konversation am Nachmittag) Kursziele Deutsch sprechen, verstehen, schreiben und lesen. Schweizer Alltagskultur kennenlernen Kursniveau Wird vom Einstufungstest festgestellt (Kostenlos und unverbindlich) Kinderbetreuung Kinder von 3 Jahren bis zum Kindergarteneintritt CHF 7.- pro Stunde Info ENAIP, Weberstrase 3, 8004 Zürich Tel. 043 3221080 [email protected] 27 febbraio 2014 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio 15 A Formação profissional Em Espanha e Portugal! M ais um ano realizou-se em Espanha e Portugal cursos de formação para trabalhadores da construção. Apesar dos tempos de crise, podemos confirmar que o empenho e o interesse das autoridades de Portugal e Espanha neste projecto continua. Estes cursos de formação continuam a ser coroados com grande sucesso. Além dos trabalhadores também beneficia os canteiros de obras e os patrões. Com base nessa formação à produção e qualidade dos trabalhadores é muito maior. A associação patronal e os sindicatos estão interessados em apoiar estes cursos em Portugal e Espanha e irão continuar a promovê-los. Para avaliar melhor a situação actual, todos os anos uma delegação de patrões e sindicatos deslocam-se à Portugal e Espanha, a fim de visitar os centros de formação e trocar impressões com os formandos e os responsáveis dos centros de Formação. Também realizamos reuniões de trabalho com as entidades e responsáveis dos cursos portugueses e espanhóis resolvendo questões pendentes e informando sobre o andamento dos cursos. Um centro de formação está localizado em Artejo (Espanha) e dois centros de formação estão localizados no Porto (Portugal) CICCOPN e Lisboa (Portugal) CENFIC: A comitiva suíça era formada pelos Srs., JeanPierre Grossmann (AEC), Marco Gervasi , Bieri Nicole, Gervasi Durdjicas, André Kaufmann, Aurora Garcia, Marilia Mendes (Unia) e, Rogério Sampaio (Syna). A visita teve lugar em uma atmosfera cordial entre as delegações suíça e às delegações de Espanha e Portugal. Ficamos positivamente impressionados, com os trabalhos executados pelos formandos. Constatamos benéfico à formação que os monitores recebem em Sursee, porque contribuiu para melhorar a qualidade de formação dos formandos. Construção Civil 2014 O que se mantém: Férias Faixa etária Férias Até aos 20 anos 6 semanas (= 30 dias úteis) Dos 21 até aos 50 5 semanas (= 25 dias úteis) A partir dos 50 Funcionário á hora 6 semanas (= 30 dias úteis) 10.6% (= 5 semanas) 13.0% (= 6 semanas) Feriados: Até 9 feriados por ano pagos. 13° salário: A partir do meu primeiro dia de contrato têm direito ao 13° salário. Em caso de trabalho temporário, a percentagem pelo o 13°mês é de 8.33% Subsídio de deslocação 30 minutos de caminho não são remunerados, acima de 30 minutos é considerado tempo de trabalho. Notamos que aumentou o nível e o interesse em relação ao ano anterior, tendo participado muitos trabalhadores jovens. Visita a Espanha Fundação Laboral de la Construcción Arteixo na Galiza, Corunha 16 Participantes Fomos recebidos pela delegação espanhola suficiente. Estiveram presentes Hipolito Lousada, D. Lodeiro Jesus Varela, D. Jesús Romero, José Luis Prado, Sr.Fernando. As autoridades Espanholas continuam muito interessadas em prosseguir à nossa parceria e consideram importante que os espanhóis estejam a aproveitar os conhecimentos nos canteiros de obra suíços e a integrarem-se. Sr. Grossman proferiu uma palestra sobre a situação na Suíça, mostrando a necessidade da Suíça continuar a recrutar e formar mãode-obra estrangeira, justificando às razões pelas quais precisamos de continuar com estes cursos de formação. Durante à visita técnica às obras o Sr. Gervasi, pude observar os aspectos técnicos e debater com os monitores e formandos os detalhes dos trabalhos. CICCOPN visita ao centro no Porto Os participantes divididos em duas classes No centro do Porto, a delegação foi recebida pelo Sr. Amílcar Sampaio, Sr. Ferreira e Sr. Bastos. Durante o seminário, também foi elogiado a qualidade dos alunos e o interesse das autoridades Portuguesas em continuar a participar neste projecto. Os alunos foram informados sobres a situação no sector da construção civil suíço e as vantagens de formação e os seus direitos salariais após à conclusão com sucesso no curso. Depois seguiu-se a visita com o Sr. Gervasi sobre questões técnicas. Ele fez questão de destacar o que é estava bem feito e o que poderia ser melhorado. Doença A partir do 2° subs. de doença pago a 90% Acidente A partir do 1°dia subs. de acidente pago a 80% O que mudou no Contrato Colectivo de Trabalho (CCT) da Construção Civil em 2014? Aumento de Salário Geral (categoria) 0.4% Individual 0.4% Mensal á hora Salários mínimos 2014 V - capatazes 6’337.-36.Q – c/ carteira profissional5633.-32.A - qualificado 5424.-30.80 B – com experência 5112.- 29.05 C – sem experiência 4548.-25.85 Subsídio de almoço O subsídio de almoço passa a ser de 14 a 15 francos Participantes do Centro de Formação do Porto CENFIC no centro de Lisboa 9 participantes O Centro de formação profissional de obras públicas centro e sul no Prior Velho Novamente a recepção foi calorosa. Estiveram presentes Srs. Fernando Carvalho Mourato, e Sras. Maria de Fátima Raimundo, Ana Paula Pedro. A situação é semelhante à do Centro do Porto, embora se tenha lamentado a fraca participação de formandos. Foi elogiado o interesse dos alunos e do Centro de formação. Comprovou-se que o investimento na formação (no inverno), vale a pena. O centro de Lisboa está em bom estado e bem equipado . Sr. Grossmann sr. Gervásio prometeram renovar algum material de construção que por causa do uso está um pouco deteriorado. Foi acordado que o próximo curso de Monitores terá lugar na semana 37 . Em Setembro, recebemos a visita das autoridades Espanholas e Portuguesas. Curos de Formação profissional na ENAIP A ENAIP em colaboração com SYNA, têm aberta as inscrições para Cursos de: Pederiro ( Maurer) Chefe de Equipa ( Vorarbeiter) Soldadores Hauswart Alemão Os interessados devem contactar: Berufsschule Fachschule: ENAIP SVIZZERA Weberstrasse 3, 8004 Zürich Tel. 043 322 10 80 Ou o Secretaridao da Syna da sua região. Em Zürich: Rogério Sampaio Tel. 044 307 10 74 suiços. Proteção contra o despedimento Para uma melhor proteção no caso de despedimento de trabalhadores a partir dos 55 anos de idade, conseguimos aumentar os prazos a respeitar a partir do 2° ano de serviço á empresa. Trabalhadores a partir dos 55 anos de idade: Anos de serviço Prazo de despedimento No 1° ano de serviço 1 Mês Do 2° ao 9°ano de serviço 4 Meses A partir do 10° ano de serviço 6 Meses Syna Regionalsekretariat ZH / SH Albulastrasse 55, 8048 Zürich-Altstetten Tel: 044 307 10 70 Fax: 044 307 10 71 E-Mail: [email protected] 16 27 febbraio 2014 il Lavoro Tuttolibri Il saluto e le formule di cortesia Oltre ai viaggi possono essere fonte di scoperta e di riflessione alcune pagine di libri recenti, meno recenti, di autori celebri e non. Per iniziare riportiamo un estratto dal libro di Franco Zambelloni «Lo specchio vuoto» pubblicato nel 1989 da Casagrande, Bellinzona. A CURA DI MARIA LUISA DELCÒ N elle parole che usiamo per salutare c’è un significato a cui generalmente non si pensa quando ci si scambia frettolosamente il saluto. «Buon giorno», «buona sera» e simili sono, evidentemente le forme abbreviate di un augurio - Io ti auguro una buona giornata. Talvolta l’evoluzione della lingua ha prodotto l’oblìo del significato originario: è il caso dell’appellativo «salve», che in lingua latina voleva dire: «Sta’ bene». Analogo è il caso della più comune interiezione di saluto confidenziale, «ciao»: deriva dalla parola veneta «sciao», o «sciavo» («Schiavo»), che in passato costituiva una formula di deferenza, essendo l’abbreviazione dell’espressione «(sono vostro) schiavo». Anche «addio», che talvolta usiamo quando prendiamo commiato, ha originariamente un valore augurale: «(ti raccomando) a Dio». La stretta di mano ha origini lontane: probabilmente (come gli altri antichi gesti dell’abbraccio o del porre una mano sulla spalla) stava originariamente a in- dicare l’accettazione di un nuovo membro all’interno della tribù: un segno di fratellanza, di aggregazione, di pace. Si usava, fino a non molti anni fa, che gli uomini si togliessero il cappello passando davanti a un conoscente, specie se donna. L’origine della consuetudine è probabilmente questa: nell’antichità il vinto consegnava i suoi vestiti al vincitore; di questo gesto di sottomissione è rimasto soltanto un segno abbreviato, un puro atto simbolico. Scoprirsi il capo è dunque segno di devozione e di rispetto profondi. Oggi non si usa quasi più perchè, specie tra i giovani, è raro l’uso del cappello (baschi, passamontagna e berretti tondi non sono considerati cappelli veri e propri e perciò chi li porta è esonerato dal levarli nell’atto di salutare). Ciò non toglie che l’uomo munito di cappello che si fermi a parlare con una signora o con un conoscente di riguardo dorebbe ancor oggi scoprirsi il capo. La regola vorrebbe, anzi, che l’uomo restasse a capo scoperto finchè la persona che sta salutando non lo autorizzi a rimettere il cappello. E se fa freddo, o piove, e il vostro interlocutore dimentica l’autorizzazione? Rimettete il cappello: la sua scortesia non merita un vostro raffreddore. In nessun caso è corretto tenere il cappello in capo quando si entra in casa d’altri o in luoghi pubblici coperti (uffici, ristoranti, ecc.). In queti casi ci si toglierà il cappello, o il berretto, prima ancora di salutare. In chiesa, in particolare, gli uomini stanno a capo scoperto. Queste regole apparirebbero prive di Centro Diurno Ginnastica dolce I n collaborazione con Pro Senectute organizziamo per gli «over 60» corsi di ginnastica con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare, allenamento della memoria, ecc. (esercizi in prevalenza da seduti). Mercoledì dalle 9.45 alle 10.45 al Centro diurno, Lugano. Costo: fr. 50.- per chi si iscrive per l’attività rego- senso se non si ricordasse il significato del gesto: scoprirsi il capo indica rispetto, devozione; perciò chi si tiene il cappello ben calato in capo quando entra in un’abitazione privata o in chiesa è scortese come se dimenticasse di salutare. Le espressioni e i gesti del saluto sono dunque carichi di significati. In realtà, il più delle volte noi ci scambiamo l’un l’altro le formule consuete frettolosamente, senza consapevolezza del loro valore. Perchè, allora, salutare? Tra le cose che più tormentano l’uomo c’è la solitudine: sentirsi ignorato o respinto dagli altri è fonte di sofferenza. Perciò cerchiamo continua conferma della stima altrui in modi diversi: il saluto è uno dei più importanti. Si immagini un uomo al quale, improvvisamente, tutti tolgano il saluto: dapprima si chiederebbe di quale colpa si sia macchiato agli occhi dei conoscenti; e quando poi tutti insistessero a ignorarne la presenza,proverebbe l’angoscia d’essere respinto. Il rifiuto di salutare ha dunque valore di punizione, mentre il saluto ha effetto gratificante. L’abitudine al saluto scambiato macchinalmente ci distrae dal suo significato; ma scopriremmo il suo valore affettivo non appena ne fossimo privati... Internet-corner Sito www.generazionepiu.ch Causa problemi tecnici, non è possibile accedere a tutte le informazioni. Ci scusiamo. lare (fino all’inizio dell’estate); gratis per i beneficiari della PC all’AVS (presentare i documenti richiesti). Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni sul posto). Info: Segr. Pro Senectute tel. 091 912 17 17. Non avete il computer in casa? Avete seguito dei corsi e volete esercitarvi? Volete scrivere una lettera in Word, fare dei calcoli con Excel, creare dei cartoncini artistici con Publisher? O volete semplicemente fare delle ricerche in internet? Visitate il nostro internetcorner! Trovate un computer con accesso internet e una stampante. 17 27 febbraio 2014 il Lavoro Viaggi e soggiorni Bamberg-Praga-Lindau Organizza sezione di Lugano Il prezzo comprende il viaggio in pullman, 4 pernottamenti + colazione, guida a Praga, costi diversi. Prezzo a persona: fr. 850.- camera doppia, suppl. singola fr. 200.Iscrizioni: entro marzo. Croazia 30 aprile - 3 maggio Programma dettagliato su richiesta. Info: Claudia Righetti, 079 327 93 24. meraviglie da scoprire 26 - 30 maggio Soggiorno fisso per tutto il periodo - Organizza sezione di Locarno Programma 1° giorno - Partenza da Locarno in comodo torpedone, pranzo zona Trieste. Visita Risiera di San Sabba. A Opatija sistemazione in hotel. 2° giorno – Isola di Krk. Visita con guida dei luoghi più suggestivi e del Monastero di Koslium (tragitto anche con battello). Pranzo a croatia.hr base di pe- sce. 3° giorno - Parco dei Laghi Plitvice visita guidata (tragitto anche con il battello). Pranzo. 4° giorno – Tour dell’Istria, visita guidata di Rovinij e di Porec. 5° giorno - Grotte di San Canziano. Dopo il pranzo, viaggio di rientro, con arrivo in serata. Prezzo (tutto compreso, acqua e vino ai pasti): Soci fr. 740.- / Non Soci fr. 790.suppl. camera singola: fr. 80.- a persona Aperta a tutti, posti limitati. Iscrizioni: già aperte. Termine massimo 30 aprile, tel. 091 751 30 52. San Vincenzo - Toscana, costa degli Etruschi Hotel Stella Marina *** sulla spiaggia, ambiente familiare, ottima cucina, camere insonorizzate (singole con letto doppio), servizi privati, telefono, TV, frigobar, cassaforte, internet, veranda con vista panoramica sul mare, spiaggia privata attrezzata. Ideale per lunghe passeggiate in riva al mare. 8 - 18 giugno (1° turno) Prezzo per persona: camera doppia: fr. 1’490.suppl. vista mare fr. 70.camera singola: fr. 1’680.suppl. vista mare fr. 140.- 30 agosto - 8 settembre (2° turno) Prezzo per persona: camera doppia: fr. 1’490.suppl. vista mare fr. 70.camera singola: fr. 1’680.suppl. vista mare fr. 140.- Compreso: viaggio in confortevole torpedone ARL, 9 giorni pensione completa, acqua e vino ai pasti, servizio spiaggia, lettino e ombrellone, escursioni. Partenza da Camorino, fermate a Lugano e Mendrisio. Partecipanti del Locarnese e Tre Valli contattare l’organizzatrice Claudia Righetti, tel. 079 327 93 24. Soggiorno La Montanina Camperio s/Olivone dal 17 luglio al 2 agosto - Adatto anche ai soci della Quarta età autosufficienti Prezzo per persona in camera doppia: fr. 950.La quota comprende: • soggiorno casa La Montanina • pensione completa (bibite escluse) • intrattenimenti vari • accompagnatore. Il trasporto è individuale e a carico del partecipante. Iscrizioni: da subito, tel. 091 910 20 21. Abano Terme Hotel Salus *** superior 1° soggiorno: dall’11 al 18 maggio (7 notti) 2° soggiorno: dal 9 al 16 novembre (7 notti) Prezzo per persona: Camera doppia fr. 915.Suppl. camera singola fr. 125.Iscrizioni: tel. 091 910 20 21. Roma 22 – 26 novembre da Papa Francesco Organizza Regione Tre Valli Viste le numerosissime richieste riproponiamo il viaggio a Roma. Prezzo: fr. 1’270.- tutto compreso. Suppl. (a persona) camera singola fr. 300.- Assicurazione annullamento: fr. 30.Programma: 22 novembre bus per Milano Centrale e treno Freccia Rossa. 23 novembre: S. Messa Basilica di San Pietro. Visita guidata della città. 24 novembre: visita guidata al «Celio» e a diverse chiese. Passeggiata ai giardini Villa Celimontana. Pomeriggio visita guidata all’interno del Colosseo. 25 novembre: visita guidata Musei Vaticani e Basilica di San Pietro. Pomeriggio visite individuali. 26 novembre: in San Pietro, Udienza con Papa Francesco (se in sede) e S. Messa chiesa guardie Svizzere. Pranzo e rientro in Ticino. Iscrizioni: tel. 091 873 01 20. San Daniele del Friuli Cividale e Lazise 23-25 settembre Gita gastronomica e culturale Organizza sezione di Mendrisio Prezzo: fr. 560.- camera doppia. Suppl. singola: fr. 50.- Il prezzo può variare a dipendenza degli iscritti. Compreso: viaggio, albergo, entrate/ guida locale, pasti e bibite, mance. Minimo partecipanti: 25. Anticipo alla preiscrizione fr. 300.Iscrizioni: Eliana Cavadini tel. 091 683 16 84, da subito. 18 27 febbraio 2014 il Lavoro Centro Diurno Addio solitudine, pranziamo insieme D esiderate pranzare in compagnia di altri? Nel nostro Centro diurno a Lugano, avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un dessert. Il menu viene pubblicato all’albo del Centro diurno. Costo: 12.- franchi (bibite escluse). Iscrizioni: entro le ore 12 del giorno precedente. Per il lunedì l’iscrizione va fatta entro il sabato precedente. Orario: il pranzo viene servito alle 12.15. Atelier di cucina S iete abili in cucina e disponibili a condividere con altri le vostre preziose ricette? Vi aspettiamo al nostro centro diurno per preparare deliziosi cake, torte... da Pomeriggio...carte T utti i mercoledì pomeriggio (e non solo) «giochiamo a carte insieme», a partire dalle ore 14.00. Il Centro diurno accoglie tutte le persone che, anche al di fuori del giorno indicato, vogliono passare del tempo insieme sfidandosi a carte. «An parlum insema» far gustare agli ospiti del centro e/o offrire come merenda in alcune manifestazioni di GenerazionePiù, sezione Luganese. Interessati contattare Vitina, tel. 091 921 20 21. O gni lunedì dalle ore 15.00 alle 16.30 a partire dal 10 marzo in un ambiente familiare e raccolto ci si ritrova per il gruppo di parola, «4 chiacchiere» in compagnia. cambio giorno Corsi di informatica 2014 In collaborazione con Introduzione all’uso del PC fr. 180.-, 7 lezioni, mercoledì, 14.00-16.30 Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e tastiera e gestire con proprietà l’ambiente Windows, i file e le cartelle. Faido Aprile Maggio 9, 16, 30 7, 14, 21, 28 Corso Internet fr. 150.-, 6 lezioni, martedì 14.00-16.30 Obiettivi: usare Internet quale fonte di informazioni e quale risorsa per interagire. Faido Aprile 8, 15, 29 Maggio 6, 13, 20 Dichiarazione fiscale con E-Tax Imparare a istallare il programma e a preparare una dichiarazione delle imposte nelle sue diverse fasi con dei professionisti. Si lavora sulla base di esempi e non sulla propria dichiarazione. lunedì 17 e 24 marzo / ore 9.-11.30 Muralto, sede Pro Senectute, viale G. Cattori giovedì 20 e 21 marzo / ore 13.30-16.00 Lugano, sede Pro Senectute, via Vanoni 8/10 venerdì 14 e 28 marzo / ore 14-16.30 Bellinzona, ist. Von Mentlen, v. Ospedale 4 Condizioni: saper già usare il comuter. Tassa d’iscrizione per le due mezze giornate: franchi 50.Info e iscrizioni: Segretariato Pro Senectute, tel. 091 912 17 17. Corso speciale: utilizzo dei tablet Imparare cosa sono i tablet. Distinguere i modelli presenti sul mercato (e le loro differenze), le loro principali funzioni e applicazioni per un utilizzo sicuro con la rete internet. Il corso si terrà l’11, il 18 e il 25 settembre. Insegnante: prof. Daniele Raffa. Costo: fr. 60.3 lezioni, giovedì dalle ore 9 alle 11 a Lugano. iscrizioni già aperte: GenerazionePiù-Anziani OCST, Segretariato cantonale, Via Bertaro Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 www.generazionepiu.ch Agenda Bellinzona ¨¨ Venerdì 28 febbraio, risotto Rabadan, ore 11.30, Expo centro, Bellinzona. ¨¨ Venerdì 14 marzo, Coro, ore 14.00, Vita Serena a Giubiasco. ¨¨ Venerdì 21 marzo, Messa per i nostri cari defunti, con don A. Moioli. Ore 16.30, Chiesa di Castione. Segue spuntino (Costo fr. 20.-) ¨¨ Giovedì 4 e venerdì 5 settembre gita in Alsazia. Visita guidata di Colmar, cimitero monumentale di guerra, centro riproduzione cicogne e lontre. Costo fr. 320 circa (viaggio in bus, pernottamento e colazione, cena primo giorno, pranzo secondo giorno). Preiscrizione entro il 30 aprile, tel. 091 829 20 05, Tatiana. Il programma dettagliato sarà inviato agli iscritti. Locarno ¨¨ Martedì 25 marzo, Conferenza medica «Abbiamo cura della nostra salute?», Dr. med. Giuseppe Mossi, specialista FMH in medicina generale. Ore 14.30, centro parrocchiale S. Antonio, Locarno. ¨¨ Martedì 29 aprile, gita a Crespi d’Adda, villaggio operaio. Città ideale del lavoro e patrimonio Unesco, con visita guidata. Costo fr. 80.- tutto compreso. Iscrizioni da subito: tel. 091 751 30 52. Mendrisio ¨¨ Giovedì 20 marzo Coro a Casa S.Lucia di Arzo dalle ore 14.30. ¨¨ Lunedì 31 marzo Coro al Torriani 1 e 2 di Mendrisio dalle ore 14.30. ¨¨ Giovedì 3 aprile, Milano, visita al Cenacolo e al castello Sforzesco, shopping e pranzo libero. Costo fr. 50. Pre-iscrizioni da subito per riservare la visita al Cenacolo: tel. 091 6405111 o 091 683 16 84 Eliana. Tre Valli ¨¨ Lunedì 24 febbraio, ore 12.00 Incontro carnevalesco, Centro Giovani Bodio. Costo: fr. 20.-, non soci fr. 40.- 27 febbraio 2014 il Lavoro In internet www.ocst.com CERCO collaboratori XX manutentore meccanico, per assistenza su guasto e manutenzione su impianti e macchine di produzione. Si richiede esperienza e flessibilità oraria; attrezzista meccanico, per preparazione stampi per pressofusione e assistenza su guasto e manutenzione macchine reparto pressofusione. Si richiede esperienza e flessibilità oraria; operatori di pressofusione, per produzione parti di cerniere in zama, preparazione stampi, uso macchine di pressofusione assicurando la qualità dei pezzi prodotti. Esperienza, maturata anche nello stampaggio di plastica o acciaio e flessibilità oraria. Gruppo Riri, Mendrisio. Curriculum vitae a: [email protected] o fax: +41 (0) 91 6406123. XX artigiano indipendente. Gestione dell’attività settore artigianato edile ed affini. Se hai maturato una buona esperienza invia proposta di collaborazione e curriculum a: [email protected] Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX tecnico frigorista in grado di lavorare autonomamente nell’istallazione, manutenzione, diagnostica e riparazione di impianti di refrigerazione e condizionamento in ambito civile e industriale, con Patentino per Frigoristi. Per Azienda nel Varesotto. XX due collaboratrici domestiche per famiglia a Mendrisio. Le signore dovranno lavorare, ciascuna, a giornate alterne. Massima flessibilità oraria. Mansioni: cura dell’abitazione, stiro, guardaroba, cucina e accompagnamento del bambino a scuola. Indispensabili referenze e aver già svolto analoga mansione. Consulta le posizioni attive sul nuovo sito www.swistudium.ch Una nuova opportunità professionale ti sta aspettando! Foglio Ufficiale N. 11 del 7 febbraio XX apprendisti di commercio (profilo E) e stage maturità professionale commerciale. Capitolato: www.comune-paradiso.ch Scadenza: 7 marzo. Foglio Ufficiale N. 13 del 14 febbraio XX bagnini/e per stagione balneare 2014. CH o domicilio, minimo 18 anni compiuti, brevetto salvataggio valido. Info: cancelleria comunale tel. 091 6482856 [email protected] Scadenza: 5 marzo. XX meccanico con AFC. Info: ufficio tecnico comunale città di Locarno, tel. 091 7563211, scadenza: 7 marzo. XX infermiere/i; operatrici/ori socio sanitari; assistenti di cura CRS; ausiliarie/i di cura; ausiliarie/i settore alberghiero. Municipio Bellinzona per casa anziani comunale. Info: Direzione casa anziani tel. 091 8220100. Scadenza: 31.12. XX infermiere/a (70%) diploma CRS o bachelor in cure infermieristiche, esperienza settore disabilità. Istituto Miralago, CP 544, 6616 Brissago. Info: dir. Mengoni, tel. 091 7931240. Scadenza: 7 marzo. Foglio Ufficiale N. 14 del 18 febbraio XX apprendisti: selvicoltore; giardiniere; pittore; cuoco/a; impiegato/a economia domestica. Municipio Chiasso. Scadenza: 21 marzo. XX segretario/a (50%) per istituto scolastico Municipio Minusio. www.minusio.ch o [email protected] tel. 091 7358181. Scadenza: 24.3, ore 11. XX impiegato/a (30-40%) amministrazione comunale Municipio Prato Leventina. Info: tel. 091 8671152. Scadenza: 11 marzo. CERCO lavoro XX operaio edile, esperienza pluriennale, guida autocarri, trax, escavatori cingolati e gommati. Opere Lavoro Opportunità 19 Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite di giardinaggio e manovalanza varia. Patenti: B e BE, C e CE, D1 e D1E. Tel. 078 764 36 07. XX chef di rang, barman e cameriere, CH, con esperienza, zona Luganese, tel. 076 2456774. XX stiro a domicilio, zona Taverne. Tel. 0763297183. XX elettricista di montaggio, automunito, residente. Tel. 076 4091484. XX impiegata commercio/receptonist, Sottoceneri e Bellinzonese, max 50%, ottimo PC, lingua madre tedesca, I,F,E,ES. Esperienza: fiduciaria, immobiliare, albergo, industria. Tel. 091 9947847; [email protected] XX baby sitter, lavori domestici, tempo pieno o part-time. Permesso valido. Zona Luganese. Tel. +39 340 2581217. XX coll. domestica, cassiera, cameriera (part-time) con esperienza, 40.enne, nubile. Zona Chiasso e dintorni. Tel. +39 338 2061442. XX 24enne, aiuto cuoco, pizzaiolo o lavapiatti. selvaggiocristian@yahoo. Tel. +39 3396402859. XX falegname, qualifica di disegnatore ed elaboratore di mobili, permesso G, zona Sottoceneri. Tel. +39 3403626241. XX coll. domestica, badante, esperienza. Permesso B. Lingua madre Polacca, I 90%, Russo 50%, Ingl. 50%. Part-time, notturni, finesettimana, zona Mendrisio. [email protected] XX custode di immobili, aiuto domestico, pulizie, zona Luganese, 091 6053510. XX aiuto domestico anche a ore, signora 40enne. Zona Sottoceneri. Tel. 076 7751075. XX operaio edile, esperienza, conoscenza D, tel. +39 3405502935. XX falegname, parchettista,18 anni esperienza, diplomato in CH. Tel. +39 3924859768. XX pizzaiolo e aiuto cuoco, con esperienza. Tel. 076 4737955. XX falegname, esperienza 25 anni, arredamento su misura, uso macchinari. Tel. +39 349 4718273. XX segretaria (laureata), esperienza in studi professionali, buona conoscenza PC, madrelingua italiana e conoscenza francese, tel. +39 347 82 92 564. XX signora come lavapiatti/aiuto cucina, tel. +39 333 669 25 72. XX pedicure diplomata ticinese, servizio a domicilio zona Mendrisiotto e Basso Luganese. Tel. 079 6896415 XX custode, esperto e affidabile, zona Lugano o limitrofe, ev. pulizie portinerie, no appartamento. Tel. 076 5703292. XX signora permesso B, badante, coll. domestica, con esperienza. Tel. 079 8849573. XX coll. domestica, referenziata, zona LuganoMendrisio. Tel. +39 347 7152943. XX impiegata, dieci anni esperienza come impiegata contabile, o ev. operaia. Tel. +39 342 6687386. XX signora CH, cameriera, anche nel Luganese, tel. 076 5732769. XX autista patente B/C con esperienza, ev. escavatorista, betonierista, manovale. Tel. +393347163664. XX cuoco esperto, da subito, ev. stagione 2014, tel.+39 3331630183. XX gessatore esperto, decorazioni lavori vari carton gesso. Tel. +39 3404200508. XX diplomata 43 enne full time, impiegata, segretaria, centralino, front e back office, esperienza, conoscenza base Ingl,F. Zona Chiasso. Tel. +39 339 7232918 o [email protected] XX segretaria, aiuto contabile (30-40%), (laureata in economia) buone conoscenze PC, Ingl. e F, D discreto, nel Luganese. Tel. 078 9523156. XX aiuto cucina, lavapiatti, CH, part time. Zona Luganese o Malcantone. Tel. 079 4274647. XX signora custode o baby sitter. Tel. 078 7076508. XX operatore macchine movimento terra, 20 anni esperienza settore edile. Patente C con cqc. [email protected] XX cuoco, chef tournant, esperienza, zona Locarnese e bellinzonese. Tel. 076 5297559. XX ingegnere agro-alimentare, 7 anni esperienza, tel. 079 6154809. XX impiegata,receptionist,clienti, esperta, (20%50%), conoscenza Ingl. tel. +393928416991. XX fabbro, saldatore, diplomato, esperto. Tel. 077 9150447. XX pulizie, stiro, baby sitter, due giorni la settimana. Tel. +39 320 53 38 352. XX OSS, esperta, referenze, badante, aiuto domestico, baby-sitter, cucina, disponibile anche domenica e notti. Zona Luganese Tel. 076 5013012. XX signora per pulizie, stiro, baby-sitter. Tel. +39 0344 70703. XX piastrellista, muratore con esperienza, referenze. Zona Luganese. Tel. +39 345 1118802. XX donna di fiducia, con esperienza, badante, aiuto domestico, babysitting. Zona Lugano. Dal lunedì al venerdì. Tel. 076 5641980, impiego@gmail. com XX cameriera zona B'zonese, Locarnese. Esperta, inglese, D, spagnolo. [email protected] XX tata, baby sitter, governante, mamma 31 enne, CH, precisa, puntuale. [email protected] XX 39 enne, esperienza ventennale preparatore carrozziere e verniciatore. Tel. +39 3391755816. XX settore edilizia, ristorazione o altro. Tel. +39 3491088367. XX operaio fabbrica, esperienza settore alimentare e logistica. Zona Bellinzonese e Luganese. Tel. 079 4744371. XX giardiniere con esperienza. Tel. +39 3358000046. XX sarta diplomata con esperienza, per negozi e privati zona Bellinzonese, tel. 076 419 52 97. XX gerente 33enne uomo, esperienza decennale. Specializzato in caffetteria. Zona Luganese. Tel. 079 8440706. [email protected] XX lattoniere di carrozzeria, diploma federale, ottime referenze, esperienza pluriennale. Tel. 079 3791201. XX operaio, esperienza gestione magazzino, guida muletti e furgoni. Tel. +39 031 814262. XX signora, esperienza economia domestica, zona Luganese, metà tempo. Tel. +39329107732. XX interprete traduttrice, esperta, insegnante di lingue. Inglese, F, D. PC. e.pelosin@gmail. com XX pittore 23.enne, CH, con diploma, zona Sottoceneri. Tel. 076 4287441. XX signora come lavapiatti/aiutocuoco. Tel. +39 031895362 XX coll. familiare (badante) certificato CRTI, ev. pulizie, zona Mendrisiotto, tel. +39 339 3723262. XX coll. domestica, tel. +39 3466053681. XX elettrotecnico industriale; controllo e automazione processi industriali, cablatore, progettista e gestione cantieri. Tel. +39 3398557938. XX operaio generico, esperienza, [email protected] XX assistente domiciliare, referenziata, automunita. Tel. 079 4456311. XX cuoca o aiuto cuoca, cameriera ai piani, coll. domestica, con esperienza. Tel. +39 3471183954. XX baby-sitter, coll. domestica, badante. Zona Luganese. Tel. +39 0344 70703. XX muratore, (patente DE e CQC ), tel. +39 327 578 8743. 20 Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic 27 febbraio 2014 il Lavoro Nezavisni stav «Selo gori, a baba se češlja!» ALMEDIN ŠIŠIĆ V odeći svjetski mediji bruje o protestima koji od prošlog petka bjesne FBiH. Domaći politički faktori, očekivano, instrumentaliziraju cijelu situaciju. Društveni hroničari, politolozi i razni nezavisni eksperti, odgovarajući na novonastalu situaciju, procjenjuju, analiziraju, mjerkaju, ali naprosto ne smiju da predvide kako će se stvari odvijati. Tako ovih dana stoje stvari «u i oko BiH». 220.000 KM javnih sredstava. Zlu ne trebalo. I ovaj luksuzni aranžman bez presedana potvrđuje, zapravo, koliko smo daleko od razvijenih demokratija i odgovornog vođenja institucija sistema. Japanski bi zvaničnik zbog (ovakvog) otkrivenog bezobrazluka izvršio harakiri, a švedski, u najmanju ruku, podnio hitnu ostavku, uz iskreno pokajanje naciji. Kod nas može sve da gori, (kao što je ovih dana i gorjelo), ali ništa ne može poremetiti taj divni zvaničnički osjećaj luksuza i prestiža među jednakim sebi dok se vozaš u najskupljim limuzinama dok narod gladuje. U pozadini svih ovih dešavanja, koja nikoga ne ostavljaju ravnodušnim, u krovnoj tužilačkoj instituciji u državi događa se bezobrazluk bez presedana. Ni potresne slike gladnih, ni zabrinjavajuće destabiliziranje države, ni sva vještačenja i procjene višemilionskih šteta u spaljenim vladinim zgradama Tužilaštvo BiH, očito, previše ne sekiraju da bi se prestali baviti samim sobom. Pravdajući, naime, proširenje vlastitih kapaciteta potrebom uvećavanja voznog parka, državno je tužilaštvo baš ovih «gurućih» dana naručilo bijesne limuzine, komada dva, za koje će izdvojiti «tričavih» EU Stranci u tri godine kupili 13.800 nekretnina u Hrvatskoj I ako mediji u susjednim istočnim zemaljama ističu kako njihovo tržište nekretnina zahvaljujući inozemnim kupcima polako oživljava, u Hrvatskoj još nema pozitivnih aktivnosti na tržištu. Kretanje prometa nekretninama stranih državljana prati negativne trendove hrvatskog tržišta pa se svake godine, od nastupanja krize, bilježi sve manje kupoprodaja, prenosi Jutarnji list. Tako je prema podacima Porezne uprave, koje donosi Zanin bilten, u Hrvatskoj 2010. ukupno 5445 stranih državljana steklo nekretninu, da bi u 2011. broj pao na 5087. Prema prvim i nepotpunim podacima Porezne uprave, u 2012. zabilježeno je 35 posto manje kupoprodaja nego godinu prije. Konkretnije, u 2012. je samo 3351 stranac stekao nekretninu u Hrvatskoj. Državljani zemalja članica Europske unije još od 2009. mogu nesmetano kupovati nekretnine u Hrvatskoj i obratno. S druge strane, za strance koji nisu državljani zemalja članica, za kupnju nekretnine potrebna je suglasnost Ministarstva pravosuđa, ali samo ako Hrvatska s tim zemljama ima potpisan ugovor o reciprocitetu. Ako ne postoji ugovor o reciprocitetu, državljani tih zemalja mogu stjecati nekretnine jedino ako imaju otvorenu tvrtku u Hrvatskoj. Od 2010. do 2012. ukupno je zabilježeno samo 13.883 kupoprodaja. Usporedbe radi, ta je brojka i više nego duplo manja od ukupnih transakcija u 2012., kada ih je bilo 32.000, ali i od onih u 2013., kada ih je bilo oko 30.000. U tri statistički obrađene godine najviše nekretnina stekli su državljani Slovenije (čak 40,86 posto), zatim Nijemci (12,66 posto) i Talijani (11,34 posto). Slijede ih Austrijanci, Mađari i Šveđani. Obzirom na to da je u 2013. bilo 10 posto manje transakcija nego 2012. godine, za očekivati je da će podaci Porezne uprave za minulu godinu pokazivati daljnji negativni trend. S druge strane, treba ipak vidjeti hoće li biti utjecaja prošlogodišnjeg ulaska Hrvatske u EU. Società 27 febbraio 2014 il Lavoro 21 Alliancesud In Ciad, corsi di alfabetizzazione per diventare indipendenti Neloumta Thérèse Koï-Assal, insegnante in pensione, si impegna di tutto cuore per le “sue” donne: nel sud del Ciad insegna loro a leggere, scrivere e contare permettendo loro così di migliorare la loro situazione. FRANK HAUPT* SWISSAID: Signora Koï-Assal, come si svolgono i corsi? Neloumta Thérèse Koï-Assal: Ogni classe conta 30 donne, la maggior parte delle quali ha oltre 40 anni. I corsi si svolgono 3 volte alla settimana, dalle 7 alle 9:30 di mattina, da gennaio a giugno. Dopo, inizia la stagione del raccolto e le donne devono lavorare maggiormente nei campi. Purtroppo, attualmente ci mancano i libri di testo. Non se ne trovano nemmeno nella capitale. Per questo motivo, facciamo le fotocopie dei libri distribuiti dal Ministero dell’Educazione. È un programma intenso. Le donne riescono a seguire i corsi regolarmente? Quello che più conta è la motivazione e noi la incoraggiamo il più possibile. Non facciamo pressione e non prendiamo misure disciplinari, in quanto abbiamo a che fare con adulti. Non ci sono neanche compiti a casa. E le donne che, al termine di un anno, non riescono a passare al livello superiore, hanno il diritto di ripetere l’anno. Cosa imparano le partecipanti? Dopo un anno, sanno contare fino a 100, leggere le etichette dei prezzi e riconoscere il valore delle monete e delle banconote. In tutto il programma dura tre anni. Alla fine, le partecipanti sono capaci di leggere i cartelli all’ospedale o nelle amministrazioni pubbliche e di capire i pannelli informativi nella lingua ufficiale, il francese. A casa loro, le donne parlano una lingua locale. Ma all’ospedale e nelle amministrazioni devono cavarsela in francese. Com’è la vostra aula? I nostri corsi sono sempre più richiesti, cosa che ci fa molto piacere. Ma spesso dobbiamo fare lezione all’aperto, sotto un mango, in quanto ci mancano le aule. Senza tavoli né panchine, scrivere è evidentemente ben più difficile. Per rimediare a questo problema, dobbiamo cercare il dialogo con le chiese e le scuole elementari che spesso possono mettere un’aula a nostra disposizione. Perché si impegna a favore dell’alfabetizazzione? È primordiale che le donne sappiano leggere, scrivere e contare, in quanto così diventano più indipendenti e hanno una maggiore fiducia in se stesse, che permette Gli insegnanti I 22 insegnanti dell’organizzazione partner di SWISSAID, l’Organizzazione dei gruppi di donne per lo sviluppo del Ciad (OGDSC), sono sia insegnanti in pensione, sia figli di donne che hanno seguito con successo il programma di alfabetizzazione. Il Ministero dell’Educazione dispensa loro una formazione specifica, ma non paga gli insegnanti. L’organizzazione partner versa loro una retribuzione simbolica, ma non un salario. Le partecipanti pagano un contributo di circa 25 centesimi al mese, costo che tutte hanno i mezzi per pagare. In seguito, non è raro che esse si impegnino maggiormente in seno all’organizzazione partner in favore dei diritti delle donne. loro di evolvere. Alcune osano ormai prendere la parola durante le riunioni e partecipano alle elezioni. Ai miei occhi, i microcrediti ed i programmi di alfabetizzazione sono i due elementi che contribuiscono di più all’indipendenza delle donne. *Swissaid per Alliance Sud Articolo originale pubblicato su SwissaidLeMonde, 1/14, gennaio 2014 Traduzione Alessandra Genini www.alliancesud.ch Croce Rossa Ticino Sostenere le persone non autonome con la Stimolazione Basale® C roce Rossa Ticino propone tre distinti corsi di Stimolazione Basale®, ciascuno declinato in base ai bisogni delle diverse utenze di cui si fanno carico gli operatori socio-sanitari: dalle persone con grave disabilità, agli anziani con un basso grado di autonomia o ai bambini piccoli sani. I corsi avranno luogo a Lugano, rispettivamente nei mesi di marzo, aprile e maggio. La Stimolazione Basale® è stata sviluppata dal Prof. A. Fröhlich quale intervento riabilitativo, di accompagnamento e di sostegno per le persone non autonome che percepiscono e comunicano con il mondo esterno solo attraverso il loro corpo. Principalmente dedicata al mondo della disabilità, questa tecnica si è confermata essere un valido supporto anche per l’anziano con un elevato stato di dipendenza oppure dell’infante. Le persone con un elevato grado di dipendenza da terzi, hanno bisogno di un approccio pedagogico e assistenziale che tenga conto della loro biografia, dei loro bisogni reali attuali, delle loro capacità comunicative non verbali, dei loro limiti ma anche delle loro risorse. Attraverso una corretta stimolazione vestibolare, somatica e vibratoria, questa tecnica favorisce un maggiore sviluppo delle risorse della persona dipendente e ne migliora la consapevolezza e la motivazione ad attivare queste risorse; o, nel caso di neonati e bambini piccoli sani, sostiene lo sviluppo. Il corso di «Stimolazione Basale® - Focus: anziani» affrontata nello specifico l’applicazione della tecnica con l’utenza geriatrica stimolando la persona anziana con problemi comunicativi a utilizzare tutte le sue risorse residue per sentirsi, secondo le sue possibilità, ancora attiva nel proprio ambiente. Della durata di 18 ore, la formazione si svolgerà presso la sede CRS di Lugano il 6, 7 e 8 marzo e si rivolge in particolare a infermieri, OSS, OSA, fisioterapisti, ergoterapisti e operatori di attivazione. Il secondo corso, «Stimolazione Basale® pediatrica», previsto a Lugano il 4 e 5 aprile, (totale 12 ore) si rivolge agli operatori attivi in ambito pediatrico. Verranno proposte le tecniche dell’approccio basale mirate a favorire lo sviluppo armonioso del bambino piccolo sano. Il corso di «Stimolazione Basale® Base» conclude questo ciclo di proposte ed è rivolto in particolare a chi opera nell’ambito della disabilità, con l’obiettivo d’introdurre i partecipanti al metodo per poter favorire una migliore qualità di vita nell’utenza affetta da grave disabilità attraverso interventi educativo-riabilitativi mirati. Il corso, della durata di 18 ore, si terrà a Lugano il 2, 3 e 4 maggio. Per i corsi di durata superiore alle 16 ore viene rilasciato un Attestato di Stimolazione Basale® che autorizza l’utilizzo del concetto nella propria pratica professionale. Info e iscrizioni: Croce Rossa Ticino - Settore Corsi, tel. 091 682 31 31 (lu-gio: 08.3015.00),[email protected] www.crs-corsiti.ch 22 Società 27 febbraio 2014 il Lavoro Tessili usati Texaid festeggia i 35 anni di attività N Nel 1978, i sei enti assistenziali rappresentati da Croce Rossa Svizzera, Caritas Svizzera, Soccorso d’inverno svizzero, Solidar Svizzera, ACES e Kolping Svizzera hanno dato forma a un partenariato unico nel suo genere, che associa organizzazioni a scopo non lucrativo a un’azienda privata: Texaid. Il risultato è stato positivo su tutta la linea: nel corso degli ultimi 35 anni, Texaid ha potuto versare grazie alle sue attività più di 100 milioni di franchi agli enti assistenziali associati e a numerose organizzazioni caritative regionali. Diversi motivi hanno spinto gli enti assistenziali svizzeri già attivi nella raccolta di indumenti usati a creare nel 1978 la loro propria organizzazione di raccolta e valorizzazione di prodotti tessili. Era innanzitutto necessario capire come utilizzare le grandi quantità di indumenti raccolti, poiché eccedevano considerevolmente i bisogni diretti dei singoli enti assistenziali, oltre che poter assicurare la supervisione della valorizzazione dei tessili. Inoltre, l’obiettivo era anche creare il maggior numero di posti di lavoro e ottimizzare la quota dei ricavi destinata ai progetti umanitari degli enti assistenziali. Dato che la raccolta, lo smistamento e la vendita di indumenti usati non rientravano nelle competenze chiave degli enti assistenziali, era sorta la necessità di poter contare su un partner esperto. Forte delle sue relazioni di lunga data con la Svizzera, Heinz Knecht, specialista del riciclaggio tessile in Germania, era la persona giusta. L’imprenditore si è incaricato di definire la struttura, i processi di lavoro e la formazione dei collaboratori, contribuendo finanziariamente alla costruzione del centro di smistamento di Texaid a Schattdorf/UR. Questo impegno gli ha permesso di diventare azionista al 50% dell’azienda appena fondata, Texaid Textilverwertungs-AG. Un partenariato di questo tipo, che associa organizzazioni a scopo non lucrativo a un’azienda privata, in questa forma e in questo settore è per ora unico in Europa. Texaid soddisfa le esigenze degli enti assistenziali da ormai oltre 35 anni. L’azienda offre oggi condizioni di lavoro stabili a 150 collaboratori, più di 100 dei quali non dispongono di una formazione professionale. Ogni anno versa più del 90% dei suoi ricavi agli enti assistenziali associati, alle sezioni samaritane, alle famiglie Kolping e a numerose istituzioni regionali d’interesse collettivo. Martin Böschen, nipote del co-fondatore Heinz Knecht, è al timone di Texaid dal 2004. Continua a difendere i valori cari agli enti assistenziali e al suo predecessore, riuscendo al contempo a conciliarli con le esigenze poste dal progresso ecologico Kovive Vuoi ospitare un bimbo per le vacanze estive? L’ ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive cerca nuove famiglie ospitanti per la prossima estate. Un impegno che porta benefici a tutte le persone coinvolte. La povertà emargina, l’autostima dei bambini ne risente, cala il rendimento scolastico e peggiorano le prospettive per la loro formazione professionale. Si tratta della classica spirale discendente dalle conseguenze fatali. Con il progetto «Vacanze per bambini presso famiglie ospitanti» questa spirale può esser bloccata. Un soggiorno presso una famiglia ospitante che può durare da due a cinque settimane, rappresenta un’opportunità per i bambini socialmente svantaggiati. Spesso soli nella loro quotidianità nella famiglia ospitante sono oggetto di attenzioni e trascorrono momenti felici. Lontani dalla situazione di casa, si riprendono bene. La famiglia per le vacanze dà calore umano, permette ai bambini di conoscere nuove forme di vita comunitaria e costruire una rete di conoscenze. Acquisiscono una migliore autostima. Questa forza supplementare e la previsione di ulteriori soggiorni presso la famiglia ospitante, saranno un aiuto per affrontare meglio la quotidianità. Al primo affido i bambini hanno un’età che va dai 5 agli 11 anni. Kovive prepara le famiglie a questo compito con la massima cura. Le famiglie ospitanti, famiglie con figli propri, coppie senza figli o con figli adulti e persone singole, fanno capo ad una rete di collaboratori regionali. Lo scorso anno grazie alle famiglie ospitanti, 100 bambini provenienti dalla Francia hanno trascorso le vacanze in Ticino. Per l’estate 2014 si cercano 50 nuove famiglie. Durata vacanze: 10.07 al 28.07 (giovedi a lunedi) 14.07 al 02.08 (lunedi a sabato) 01.08 al 16.08 (venerdi a sabato) Info: Kovive, Lucerna Tel. 041 2492090 [email protected] - www.kovive.ch Gemma Fuchs, Bironico tel. 091 9462857 Mara Kilcher-Monti, Bosco Luganese tel. 091 6051532 ed economico. Dei centri di smistamento e delle fabbriche di strofinacci hanno così visto la luce in Bulgaria (2005) e Ungheria (2008). Dal 2009, Texaid organizza anche delle raccolte in Germania e nell’agosto 2013 ha acquisito Resales, la terza organizzazione tedesca in materia di riciclaggio di tessili, che possiede due moderne officine di smistamento e 29 negozi di seconda mano. L’organizzazione di raccolta svizzera Contex AG appartiene anch’essa dal 2011 al gruppo Texaid; collabora con enti assistenziali quali Terre des hommes, la Biblioteca svizzera per ciechi, ipovedenti e disabili alla lettura (SBS) e numerose istituzioni caritative regionali. Il centro di smistamento di Schattdorf, il più moderno al mondo, elabora ogni anno 6’000 tonnellate di tessili usati. Al suo interno ci si occupa innanzitutto di eliminare gli eventuali resti di materiale estraneo e di rifiuti, per poi indirizzare la merce verso gli impianti di smistamento di Texaid e di terzi. La maggior parte della merce raccolta in Svizzera viaggia su rotaia, nel pieno rispetto dell’ambiente. Ogni anno, Texaid raccoglie più di 76’000 tonnellate di tessili usati, di cui 35’000 tonnellate in Svizzera (ossia circa 160 milioni di articoli). Due terzi vengono elaborati nelle officine di smistamento e produzione di Texaid. Uno smistamento minuzioso permette di riutilizzare il 65% degli indumenti, che trovano nuovi proprietari nei Paesi in via di sviluppo. Il 30% circa dei tessili viene riciclato (strofinacci, lana riciclata, materiali isolanti) e soltanto il 5% circa è composto da materiale estraneo e tessili stracciati o sporchi, che devono quindi essere inceneriti. Carnevale «Il medioevo» al Maglio di Colla Val Colla Domenica 2 marzo. Dalle ore 11.45 Carnevale per gli anziani. Centro l’Orizzonte a Colla. Intrattenimento, risotto e luganighe (offerti). Iscrizioni: tel. 079 6580161 o 079 6617884, entro il 27 febbraio. Info: www.scareglia.ch [email protected] tel. 079 2300981 Giornale Aperto 27 febbraio 2014 il Lavoro 23 Le domande dei Lettori Studente, piccolo reddito, e l’assegno per figli a carico? Salve, sono un lavoratore frontaliere e ho una domanda da farvi. Attualmente sto percependo un assegno per la figlia agli studi (frequenta l’università) e la trattenuta dell’imposta alla fonte in busta paga (aliquota) tiene conto che ho una figlia a carico. Mia figlia ha trovato un piccolo lavoretto da fare nei fine settimana. Vuole rendersi un pochino indipendente per le sue piccole spese. Desidero sapere se questa entrata andrà a modificare il diritto all’assegno figli e se cambia qualcosa a livello fiscale. F. R. - Varese Per quel che concerne l’assegno di formazione (franchi 250.00 mensili, concessi fino al termine della formazione, ma al massimo fino ai 25 anni della figlia), il diritto all’assegno non sussiste solo se il reddito da attività lucrativa della figlia sia superiore a franchi 28’080 all’anno, rispettivamente a franchi 2’340 al mese. Per quel che concerne l’aspetto fiscale deve sapere che è considerato figlio/a a carico ogni figlio minorenne fino alla fine del mese del compimento del 18.mo anno d’età, rispettivamente ogni figlio maggiorenne a tirocinio o agli studi fino alla fine del mese del compimento del 28.mo anno d’età al cui sostentamento il contribuente provvede in modo essenziale e che vivono in comunione domestica. Per i figli agli studi entrano in linea di conto solo scuole o corsi a tempo pieno, della durata minima di almeno due semestri, senza re- tribuzione né indennità per gli studenti e che rilasciano un titolo o preparano a esami riconosciuti (per questo motivo il datore di lavoro si fa consegnare oltre all’atto di famiglia anche il certificato di frequenza a tempo pieno della scuola o dell’istituto). Se il reddito conseguito dalla figlia fosse di poco conto (come è da presumere nel suo scritto), le verrà ancora applicata l’aliquota corrispondente con figlia a carico. Si ricorda inoltre che, qualora la figlia godesse di un assegno o borsa di studio, quest’ultima non è più da considerarsi a carico del genitore. Andrea Fontana Patronato ACLI Svizzera - Lugano VITA NOSTRA Auguri • a Carmela Pinto, socia segr. Mendrisio, e a Nenad Jovanovic, collega del segretariato di Chiasso, che giovedì 20 febbraio si sono uniti in matrimonio. • a Gilberto Boiocchi, socio settore Edile del Luganese, e a Barbara Borgonovo, che sabato 1° marzo, al Santuario Beata Vergine della Caravina, attorniati da parenti e amici, si uniranno in matrimonio. più belli di un futuro ricco di ogni bene in compagnia di Matteo. • a Massimo Nicolais, socio settore Falegnami, e a Francesca, per la nascita di Miranda, alla quale auguriamo un mondo di bene. • a Patrick Atria, socio settore Autotrasporti, e a Simona Delmenico, per la nascita di Pamela, con l’augurio di un futuro radioso e ricco di ogni bene. Complimenti • a Carlo Dell’Angelo, socio sezione Elettricisti dal 1966, che quest’anno festeggia l’invidiabile traguardo dei 50 anni di attività presso la ditta Galfetti SA di Viganello. • a Renato Ricciardi, vicesegretario OCST, che è stato nominato rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di amministrazione della Suva. Condoglianze • a Enrico Capobianco, socio sezione Falegnami, segretariato Locarno, e familiari tutti, per la morte del caro cognato Antonio Petrillo. • a Chantal Mossi, socia Case anziani, segretariato Locarno, ai parenti tutti, per la morte del caro nonno Guido Gagliardi. • al marito Marino, ai figli Alfio con Cristina, socia settore Ospedali, Moreno con Manuela, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Giulia Vananti. • al figlio Alessandro Ghelfi, socio Autotrasporti, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Eros. • alla moglie Svitlana, ai figli Larissa e Patrick, ai fratelli, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Hugo Bock, socio settore Impiegati d’ufficio. • al marito William Vasquez, socio GenerazionePiù, al figlio Edwin, ai fratelli, sorelle e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Rosalia Vasquez-Lo Bue. • alla sorella Antonina, socia segretariato del Luganese, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Antonino Cosentino. • al fratello Romano, alla cognata Luciana, al pronipote Simone Croci-Maspoli, socio settore Elettricisti, ai pa- Felicitazioni • a Massimo Scolaro, affezionato socio settore Elettricisti del Luganese e a Edmeia, per la nascita di Isabella, alla quale auguriamo un futuro ricco di cose belle accanto al fratello Thomas. • a Mustafa Aslan, socio settore Gessatori, e a Zeynep, per la nascita di Miran, con gli auguri di ogni bene. • a Giovanni Barbato, socio settore Edile, e a Emirjona Hoxhaj, per la nascita di Domenico, al quale facciamo gli auguri di ogni bene accanto alle sorelle Angela e Anita. • ad Angelo Di Gregorio socio segr. Mendrisio, e a Giacoma Anna Mauro, per la nascita di Giada, alla quale auguriamo tanta gioia e felicità. • a Mirco Monga, socio Elettricisti del Luganese e a Tiziana Cerutti, per la nascita di Adam, con gli auguri Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti, Giorgio Donini e Georgia Ertz tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 24’360 copie renti tutti, per la scomparsa della loro cara Pia CrociMaspoli. • alla moglie Stana, socia GenerazionePiù, ai figli Marco, Marianna e familiari tutti, per la perdita del loro caro congiunto Quinto Maccaglia. • ai famigliari di Veronica Zoda di Besano, socia segretariato Mendrisio, deceduta nei giorni scorsi. • alla moglie Mariantonia, ai figli Carmine, Denis e familiari tutti, per la morte del loro caro congiunto Donatantonio Russo di Morbio Inferiore, socio GenerazionePiù. • alla moglie Margherita, ai figli Daniela e Giuseppina, socie segr. Luganese, Marco, Cristina, Paola e Rosa, ai nipoti Mauro, Mirco e Silvio Pretti, soci, alla sorella Elsa, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Aicardo Broglio. • a Patrick Derighetti, socio sezione Ospedali, segretariato Locarno, e familiari tutti, per la morte della cara mamma Caterina Derighetti. • a Claudio Bertini, socio GenerazionePiù segretariato Locarno, per la morte della cara moglie Ombretta. • ai figli Mauro e Claudio con le rispettive famiglie, per la morte del loro caro papà Giancarlo Dolcetti, socio GenerazionePiù segretariato Locarno. • ad Alberto Caduff, socio settore Personale vendita, segretariato Locarno, e famiglia, per la morte della suocera Alberta Maccagnan. In memoria • a quattordici anni dalla scomparsa (20 marzo 2000) ricordiamo con affetto Onorino Calderari, già apprezzato vice segretario a Mendrisio e presidente cantonale Associazione Centri di Vacanza Leone XIII. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Desiderate che qualcuno vi pulisca l’appartamento e i vetri? Tutto gratuitamente? Volete vedere il vostro nome inserito in questo buono? Come fare per vincere questo buono? Acquisite nuovi soci GenerazionePiù e segnalateli, entro il 31 marzo 2014, al segretariato della sezione della vostra regione oppure al segretariato cantonale GenerazionePiù, via Bertaro Lambertenghi 1, 6900 Lugano. Tel. 091 910 20 21 - www.generazionepiu.ch ll premio, gentilmente offerto dalla ditta BOUYGUES E&S FM SVIZZERA SA, Manno, Amministrazione immobiliare, gestione tecnica, pulizia e sicurezza degli immobili, verrà consegnato a chi segnalerà il maggior numero di nuovi affiliati. La consegna del premio avverrà in occasione della prossima assemblea cantonale dei delegati. Le segnalazioni possono essere fatte da chiunque, giovani e anziani, quindi non unicamente da soci di GenerazionePiù. Domanda di adesione a GenerazionePiù Il/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di Data di entrata desiderata Cognome Nome Indirizzo Nap Città Telefono/ Cellulare Indirizzo di posta elettronica Data di nascita Stato civile Nazionalità Osservazioni Data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano ________________________________ Mendrisio NUOVO SOCIO SEGNALATO DA Biasca/Tre Valli Bellinzona Locarno Lugano
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