13 febbraio 2014

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13 febbraio 2014
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
13 febbraio 2014 - Anno LXXXIX - N.3 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 4
 Prossimo numero: 27 febbraio 2014
Docenti
Più valore aggiunto,
non discriminazioni
pagina 5
SCuDo
Una disdetta
che genera
incertezza
pagina 7
Condizioni
di lavoro
La testimonianza
di un ex lavoratore
pagina 9
Colonie
Leone XIII
Aperte le iscrizioni
pagina 2-3
pagine
11
Mobbing
Un problema grave e
difficile da dimostrare,
che condiziona la vita
non solo lavorativa
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
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Sindacato  Attualità
13 febbraio 2014 il Lavoro
Problemi sul lavoro
Mobbing: un male difficile da dimostrare
Tentativo di definizione
Esistono varie forme di mobbing. La caratteristica comune è la ripetizione degli atti di
mobbing durante un periodo relativamente
lungo: significa che i fattori di stress psicosociale sono frequenti e accadono per una durata così lunga fino a che diventano mobbing.
Un atto isolato non è considerato mobbing.
Secondo Klaus Niedl (studioso austriaco)
con mobbing sul posto di lavoro si intendono
gli atti di un gruppo o un individuo che un’altra persona pensa come riferiti a lei e ai quali
essa attribuisce un carattere ostile, umiliante
o intimidatorio. La persona colpita si sente incapace di difendersi o di fuggire da questa situazione per delle ragioni sociali, economiche,
fisiche o psichiche.
La definizione di Niedl si affianca a quella di
Heinz Leymann (uno dei maggiori studiosi sul
tema): il termine mobbing designa degli atti di
comunicazione negativa, commessi da uno o
più individui, che sono diretti contro una persona, si ripetono frequentemente durante un
periodo abbastanza lungo e che caratterizzano
le relazioni tra gli autori e le vittime. Seguendo
la definizione di Leymann si parla di mobbing
quando un atto si produce almeno una volta
alla settimana da almeno 6 mesi.
La ricerca che presentiamo ha preso un campione di 3’220 persone attive professionalmente in Svizzera. Sul campione utilizzato questi
criteri si applicano a 245 persone, equivalenti
a un tasso del 7,6% di persone mobbizzate.
Il commento
Per differenti ragioni, i ricercatori hanno rinunciato a quantificare il fenomeno del mobbing
in Svizzera. Infatti, si
tratta di un fenomeno
Immagine 2
con molte sfaccettature che resta difficile da censire con le
definizioni e gli strumenti a disposizione.
Inoltre, il mobbing è
anche una forma di
tensione psicosociale. L’ampiezza del fenomeno dipenderebbe innanzitutto dalla
definizione di mobbing scelta (in senso ampio o in senso
stretto). Nel quantificare l’ampiezza del
mobbing, si terrebbe
conto solamente della forma estrema del
fenomeno al posto
di concentrarsi sulla
problematica
delle
molestie psicologiche
sul luogo di lavoro
nella sua globalità.
Infine, la definizione di mobbing
varia considerevolmente da una
nazione all’altra come pure il metodo di rilevamento.
Le peculiarità svizzere
Contrariamente a certi studi condotti all’estero, i risultati
dello studio in Svizzera non dimostrano nessuna differenza
significativa secondo l’età, il
sesso o la formazione degli interrogati. Nemmeno la posizione
ricoperta nell’impresa gioca un
ruolo importante. Al contrario, gli
stranieri, i possessori di doppia
nazionalità e certe categorie professionali sono maggiormente
colpite dal mobbing.
Se consideriamo le categorie professionali, il
settore alberghiero e la ristorazione, e in minor
misura, il settore della sanità, sono le categorie
che presentano una proporzione relativamente alta di mobbizzati. Ma è importante notare
che il campione statistico è troppo piccolo per
procedere a una valutazione differenziata in
funzione delle categorie.
Il fenomeno del mobbing in generale
È difficile comparare, per differenti ragioni
che non riprenderemo dal testo originale, il
tasso di mobbing svizzero e quello di altri paesi. Vi sono comunque dei punti in comune,
come per esempio la conferma della relazione
tra mobbing e stato di salute, relazione riconosciuta a livello internazionale, che si tratti di
benessere generale, problemi di salute o giorni
Immagine 1
di congedo malattia.
A prima vista, il tasso di mobbing in Svizzera
potrebbe apparire sorprendente. Esso è confermato dal tasso del 9,7% di persone dichiaranti l’esistenza di conflitti professionali duraturi. Se consideriamo l’aumento considerevole
delle rendite AI per ragioni psichiche (dal 24%
al 36% tra il 1985 e il 1999), l’aumento del
consumo di medicinali psicotropi e soprattutto
di quelli antidepressivi (da 91 a 215 milioni in
5 anni) e il sovraccarico generale delle infrastrutture psichiatriche in Svizzera, le cifre sono
meno sorprendenti.
Mobbing e stress
Esistono svariate forme di stress sul posto
di lavoro (il mobbing è tra queste), che sono
spesso legate al carico di lavoro, all’organizzazione del lavoro, a delle condizioni quadro
poco favorevoli, a un sovraccarico o a una
Sindacato  Attualità
13 febbraio 2014 il Lavoro
mancanza di lavoro, allo stress psicosociale
o al mobbing. I lavori di ricerca sullo stress si
concentrano piuttosto sulle condizioni di lavoro di cui fa parte notoriamente la comunicazione interpersonale. Si domanda agli interrogati
se sono soddisfatti delle loro relazioni con i
superiori o con i colleghi. In questo senso il
mobbing si distingue dallo stress in quanto gli
atti di mobbing sono frequenti e colpiscono
una persona in maniera mirata e prolungata.
Le vittime
I mobbizzati hanno indicato che nel 51,3%
dei casi è stato un loro superiore l’autore
dell’atto di mobbing. I colleghi (16%) e i subordinati (13%) sono meno citati (vedi immagine
1). Al fine di poter trarre delle conclusioni sul
fenomeno del tormento psicologico, la ricerca ha comparato le indicazioni dei mobbizzati con quelle dei non mobbizzati. I ricercatori
volevano sapere se i fattori socio demografici
quali l’età, il settore di attività, la nazionalità
ecc. abbiano un’incidenza sulla soddisfazione al lavoro e lo stato di salute delle persone
mobbizzate. In Svizzera non si constata una
correlazione significativa tra l’età, il sesso o
la formazione e l’esistenza del mobbing. Per
quanto concerne la nazionalità dei mobbizzati
risulta che gli stranieri (10,5%) e i possessori di
una doppia nazionalità (12,5%) sono più toccati dal mobbing che gli svizzeri (6,9%).
In più della metà dei casi sono i superiori a
essere implicati nei casi di mobbing. Gli autori
agiscono soli o in piccoli gruppi da due a quattro persone. La relazione superiore-subordinato è dunque la più toccata dal mobbing, il che
significa che esistono dei problemi di condotta
del personale e di organizzazione del lavoro.
La salute
Dallo studio si evince in modo chiaro che
le vittime di mobbing soffrono più spesso di
problemi di salute. I mali più frequenti sono:
debolezza generale, affaticamento, mancanza
di energia. Inoltre si osservano anche: tensione interiore, paure e angosce. Lo scarto più
grande lo troviamo a livello di sentimenti negativi come: abbattimento, scoraggiamento o
depressione. La quantità di persone depresse
è tre volte maggiore tra le vittime di mobbing
che tra le persone non mobbizzate (vedi immagine 2).
I mobbizzati sono assenti dal lavoro per più
di tre giorni quasi due volte di più rispetto ai
non mobbizzati. Inoltre, le consultazioni mediche nei dodici mesi precedenti sono nettamente più soventi tra le vittime di mobbing.
Il numero medio di giorni di congedo malattia
varia fortemente in funzione del tipo di tormento psicologico e del carico psicosociale.
Si constata che lo stato di salute delle vittime è nettamente peggiore che quello delle
altre persone. Le vittime di mobbing soffrono
più frequentemente di mal di testa, tensione,
nervosismo, disturbi del sonno e depressione.
Senza dimenticare che le tensioni professionali
hanno un impatto sulla vita privata e viceversa.
Il mobbing tra gli stranieri e i possessori
della doppia nazionalità.
Sia che si utilizzi la definizione di Leymann,
le dichiarazioni spontanee o il carico psicosociale differenziato, si può constatare che i casi
di mobbing e di carico psicosociale sono più
elevati tra gli stranieri e i possessori di doppia
nazionalità.
Mobbing, giorni di congedo malattia e consultazioni mediche
Il numero medio di giorni di congedo malattia
varia fortemente in funzione del tipo di molestia
psicologica e del carico psicosociale. Le persone con più giorni di congedo malattia sono
quelle considerate mobbizzate. Tuttavia si constata che pure coloro che hanno un carico psicosociale leggero hanno un numero di giorni di
congedo malattia superiore alla media.
Le persone mobbizzate presentano un numero più elevato di giorni di assenza e di congedo malattia rispetto ai colleghi non mobbizzati. A volte arrivano addirittura a rassegnare
le dimissioni. Nei casi in cui l’età lo permetta,
optano per il prepensionamento.
Tratto da: «Mobbing et autres tensions psychosociales sur le lieu de travail en Suisse»,
traduzione G.D.
Info
Descrizione e aspetti legali:
http://www.seco.admin.ch/dokumentation/
publikation/00035/00036/01707/index.
html?lang=it
La ricerca completa:
http://www.seco.admin.ch/dokumentation/
publikation/00008/00022/01512/index.
html?lang=fr
Laboratorio di psicopatologia del lavoro,
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Prevenzione
Possiamo trarre diverse conclusioni:
 la selezione e la formazione dei quadri
devono essere parte integrante del lavoro di
prevenzione;
 nei servizi dove il cambiamento frequente
del personale e il tasso di assenteismo sono
elevati, il mobbing dovrebbe essere visto come
una spiegazione;
 bisognerebbe, ove possibile, ridurre il
carico di lavoro per eliminare lo stress;
 i responsabili dei gruppi nei quali si trovano
degli stranieri dovrebbero sforzarsi di ridurre
il più presto possibile le fonti di tensione tra
svizzeri e stranieri;
Ulteriori soluzioni possibili possono essere elaborate. Le soluzioni al mobbing e alla tensione
psicosociale, invece, possono essere adattate
ai differenti gradi di carico.
 La prevenzione primaria deve essere al
centro del lavoro di prevenzione (per esempio:
lavorare sul comportamento sociale e le
competenze della direzione grazie a dei corsi
di formazione e di perfezionamento professionale).
 È fondamentale riconoscere in tempo,
prendere sul serio e risolvere i conflitti prevedibili ricercando le loro cause.
 Soluzioni in caso di situazione grave di
mobbing: si tratta di «limitare i danni», trovare
una soluzione equilibrata per la vittima, sopprimere le cause ed evitare il riprodursi di tale
situazione.
A livello di comportamento sociale in generale la prevenzione del mobbing è basata
sull’apprendimento della prevenzione, della
tolleranza e del rispetto reciproco. In una
società sempre più individualista, gli ambienti
economici, ma anche la scuola e la famiglia,
devono contribuire alla sviluppo e alla promozione di competenze sociali.
Se un’impresa non vuole mettere in pericolo la
salute dei propri collaboratori dev’essere suo
interesse attivarsi in favore di un clima di lavoro favorevole. Ciò, per l’impresa, si traduce in:
 rendere la consultazione parte integrante
della cultura d’impresa;
 cercare di risolvere i problemi appena
sorgono prendendoli sul serio;
 valutare con attenzione le soluzioni interne
in caso di conflitti;
 ricorrere ad aiuti esterni se necessario;
 sorvegliare la formazione dei quadri e le
relazioni tra svizzeri e stranieri;
 controllare l’impatto delle ristrutturazioni e
dei cambiamenti sull’ambiente di lavoro;
 accordare un’attenzione particolare ai
collaboratori più anziani, i quali hanno sicuramente più difficoltà nel cambiare lavoro.
Per quel che riguarda la relazione tra autore
e vittima è riduttivo fossilizzarsi solamente
su questa. Ciò limiterebbe fortemente le
soluzioni e spesso non fa altro che aggravare
la situazione. Nelle scuole si ottiene un buon
successo con l’approccio «no blame» (non
punta l’indice), una strategia di risoluzione dei
conflitti basata sulla comprensione reciproca,
il rispetto e non sull’attribuzione di colpe.
In casi estremi può essere però necessario
intraprendere la via giuridica.
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Sindacato  Docenti
13 febbraio 2014 il Lavoro
Formazione
Più valore aggiunto, non discriminazioni
Dopo l’articolo apparso sul CdT di martedì 4 febbraio, che trattava delle proposte che la Commissione scolastica
vuole inoltrare al Governo, tra cui il
blocco delle nomine di docenti stranieri e l’attribuzione di incarichi a tempo
parziale ai candidati ticinesi, abbiamo
intervistato il presidente OCST Docenti, Gianluca D’Ettorre.
INTERVISTA A CURA DI GEORGIA ERTZ
Sig. D’Ettorre, cosa pensa delle proposte?
La volontà di facilitare l’accesso alle abilitazioni e quindi di ridurre questa sorta di discriminazione alla rovescia che spesso colpisce
i ticinesi e i residenti in Ticino rispetto a chi
concorre dall’estero per l’insegnamento, è opportuna. Però ci sono alcuni elementi che mi
lasciano perplesso.
Ci parli delle sue perplessità.
Per permettere ai ticinesi di accedere più
facilmente alla professione di docente, si
propone un tronco comune di psicologia e di
pedagogia, che dovrebbe essere offerto con
maggiore frequenza, se non annualmente.
Questa formazione, valida indistintamente per
ogni materia, sarebbe parziale e consentirebbe ai beneficiari di ottenere un incarico di insegnamento previo impegno a completare l’abilitazione nella materia specifica non appena
possibile, dando luogo ad una formazione in
due tempi. Avremmo così docenti pienamente abilitati, docenti in abilitazione o già abilitati limitatamente alla psicologia e alla pedagogia, oltre a docenti in «formazione parallela
alla professione» (Fpp), ovvero non abilitati,
incaricati e contemporaneamente iscritti alla
«formazione completa». La situazione sarebbe
complessa e difficilmente gestibile.
Mi pare decisamente più realizzabile l’intenzione di sussidiare gli studenti che frequenterebbero presso le scuole pedagogiche degli
altri Cantoni i corsi non avviati in Ticino. Anzi,
si dovrebbe insistere nella direzione del reciproco e sistematico riconoscimento delle varie abilitazioni cantonali, ottenendo finalmente
anche il pieno riconoscimento da parte della
Cdpe (Conferenza svizzera dei direttori canto-
nali della pubblica educazione) delle abilitazioni rilasciate dal Canton Ticino, invece di subire
gli effetti negativi delle prescrizioni della stessa
Cdpe, a causa delle quali siamo purtroppo costretti a riconoscere le «abilitazioni multidisciplinari» erogate all’estero. Questa paradossale
anomalia da una parte accresce la pressione
dall’Italia, dall’altra ostacola il ritorno degli studenti ticinesi dalle università della Svizzera.
Un’altra considerazione è che evidentemente
il discorso è incompleto. Le misure volte a privilegiare i ticinesi sono benvenute, benché esistano già, ma a questo punto ci si deve chiedere seriamente se il problema si risolverebbe
escludendo tutti i postulanti dall’Italia e aumentando la frequenza dei corsi di abilitazione. I candidati residenti sarebbero sufficienti a
coprire il fabbisogno di docenti? Ricordo che
nell’agosto 2013 cinque classi di scuola elementare non avevano un insegnante titolare.
Per il prossimo anno scolastico si prevede la
necessità di circa 80 docenti per le scuole comunali, ma dalla Supsi-Dfa ne arriveranno una
sessantina. Le restanti classi da chi verranno
istruite? Suppongo che ci sia comunque una
certa mancanza di candidati residenti. Sorge
dunque inevitabilmente la domanda riguardo
alle ragioni per cui non disponiamo di un numero sufficiente di candidature indigene. La
risposta è che da una quindicina d’anni la professione del docente sta costantemente perdendo di attrattiva. Molti aspiranti e potenziali
insegnanti valutano gli sforzi e le condizioni a
cui dovrebbero far fronte in Ticino e decidono
di recarsi altrove o di praticare un’altra professione.
Crede che anche la procedura d’ammissione al DFA potrebbe giocare un ruolo in questa problematica?
L’onorevole Bertoli ha sostenuto che l’alto numero di candidature al Dfa proverebbe
l’elevata attrattiva della professione, evidentemente non considerando adeguatamente
l’origine e il profilo delle candidature. Il Dfa, a
sua volta, ritiene di avere ormai risolto la sua
parte del problema permettendo la formazione parallela alla professione. Ma questo non è
sufficiente.
In effetti la procedura d’ammissione al Dfa è
poco trasparente. La verifica dei titoli avviene
attraverso la Direzione del Dfa, che dispone,
oltre alla Cdpe, della facoltà di stabilire alcune equivalenze di titoli. La valutazione del
dossier, che i candidati devono produrre in
una settimana di tempo, comporta una grande disparità di trattamento, in quanto si basa
in prima istanza sulla disponibilità di tempo.
Forse sarebbe meglio organizzare un esame
eseguito in un’aula sotto sorveglianza, invece
di affidarsi a un lavoro prodotto in privato o
con il concorso di conoscenti. Il grado di attendibilità del dossier è infatti piuttosto ridotto, perché permette una facile commissione
del lavoro a terzi, che possono pure istruire il
candidato in vista dell’ultima fase di selezio-
ne. Quest’ultima, consiste in un colloquio di
soli 15 minuti, in cui il candidato deve specialmente rispondere dei contenuti dell’elaborato.
Inoltre la graduatoria con i risultati non viene
pubblicata né notificata ai concorrenti, i quali
non ricevono neppure un rapporto del colloquio o una valutazione del dossier. Mi è stato
riferito che talvolta la comunicazione della decisione di ammissione o di rifiuto è stata addirittura inviata dopo la scadenza legale per
l’inoltro del ricorso.
Cosa pensa della sospensione delle nomine
dei docenti proposta come misura provvisoria dal Granconsigliere Claudio Franscella?
Questa misura è l’elemento più problematico, in quanto i giornali parlano di «sospensione
provvisoria delle nomine di docenti stranieri»,
mentre il Rapporto della Commissione scolastica propone di «rinunciare provvisoriamente
a qualunque nomina» e di assegnare incarichi a tempo parziale soprattutto a candidati
ticinesi con titoli idonei sebbene sprovvisti di
abilitazione. Evidentemente non si possono
sospendere le nomine di docenti stranieri incaricati e residenti in Ticino, aventi tutti i requisiti. L’unica misura attuabile secondo i fini
dichiarati è quella di congelare le nomine di
tutti i docenti, dando per scontata la scarsa
presenza di residenti in Ticino rispetto ai non
residenti, puntando poi sul percorso alternativo dell’abilitazione in due tappe per avvantaggiare i residenti. Tale via penalizzerebbe i
docenti (svizzeri e non) incaricati da anni e in
attesa di nomina, dovrebbe introdurre nelle
scuole docenti residenti non pienamente formati e rallentare l’entrata di docenti dall’Italia.
Verrebbe da dire che è inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. È il nostro
Cantone che per necessità chiama i docenti
non residenti, li incarica e li nomina; non entrano con la forza delle armi. Fondamentalmente
significa mantenere qualcuno in una forma di
precariato, perché non...
(segue nella prossima pagina, in basso)
Sindacato  Attualità
13 febbraio 2014 il Lavoro
SCuDo disdice il CCL
Per sottoscrivere l’appello: http://sociosanitario.ocst.com
Appello per il contratto collettivo
di lavoro nel SACD del Luganese
RENATO RICCIARDI
I
l contratto collettivo di lavoro (Ccl) è lo
strumento più avanzato per garantire e
rendere effettiva la partecipazione delle
parti sociali a una comunità lavorativa. È soltanto nel quadro della contrattazione collettiva
che il personale partecipa pienamente alla definizione delle condizioni di lavoro e si assume
una vera corresponsabilità.
Se manca questo coinvolgimento vi è semplicemente unilateralità nei rapporti tra datore
di lavoro e dipendenti. Qualsiasi dichiarazione
che affermi di coinvolgere i dipendenti in un
rapporto diretto
senza
una relazione
strutturata e
continuata nel
tempo con i
lavoratori
e
con i loro rappresentanti è
ingannevole e
fondamentalmente falsa.
Il Ccl è espressione evoluta di una democrazia nel campo economico e del lavoro ed
è portatore di un valore di pace sociale, cioè di
relazioni tra datori di lavoro e sindacati caratterizzati da un confronto corretto e una cooperazione vantaggiosa per tutti.
Un contratto di lavoro unico nel settore delle cure a domicilio
Il Ccl dei servizi di assistenza e cura a domicilio di pubblica utilità è un patrimonio che
non può essere disperso e abbandonato senza motivi giustificati. Esso risale agli anni in cui
le cure domiciliari erano gestite dai consorzi
comunali. Dopo l’entrata in vigore dell’attuale
legge, nel 2000, le associazioni di diritto privato costituite dai comuni dei comprensori e
dagli enti di appoggio hanno assunto la responsabilità dei sei servizi pubblici che operano e sono finanziati sulla base di un contratto
di prestazione cantonale.
I tre sindacati attivi nel settore sociosanitario hanno negoziato e sottoscritto, prima due
contratti collettivi di lavoro (uno per il Soprace-
(continua da pagina precedente)
...si è stati in grado di predisporre per tempo
un sistema interessante per i propri concittadini. Se si vogliono attrarre candidati svizzeri, lo
si faccia sulla base di un valore aggiunto e non
ricorrendo ad una discriminazione verso chi
onestamente e correttamente rispetta i requisiti da noi stessi definiti. Costo dell’operazione? Introdurre docenti meno formati e insistere
sul precariato invece di consolidare un rapporto di fiducia sviluppando la professionalità.
Non credo che la qualità dell’insegnamento
ne trarrebbe giovamento e neppure il clima di
neri e uno per il Sottoceneri), poi, dal 2010, un
unico contratto cantonale - il COSACD - uniformando le condizioni di lavoro di tutti i mille
dipendenti dei Sacd. Il contratto ha definito un
comune quadro normativo e contrattuale che
facilita i rapporti con gli enti finanziatori (i Comuni e il Cantone) e rende evidentemente più
forte e credibile la comunità dei servizi pubblici
di cura domiciliare.
Caso SCuDo: una decisione che mette a rischio un’importante comunità contrattuale
e la tutela del personale
Considerate le circostanze storiche di questo importante Ccl, la decisione unilaterale del
Comitato dell’Associazione luganese SCuDo
di disdire per la fine dell’anno il contratto collettivo di lavoro appare ingiusta e inutilmente
provocatoria.
Risulta essere un atto che genera incertezza e disorientamento nel personale, ma anche
negli utenti, che - è persino inutile ricordarlo
- sono i principali fruitori delle cure e degli interventi a domicilio.
Non bastano certo a rassicurare personale
e sindacato gli inviti espressi dal Comitato di
SCuDo in una recente comunicazione ai collaboratori. In gioco c’è molto di più dei contrasti
personali o politici che apparentemente sembrano aver originato la decisione.
Come non osservare la contraddizione di chi,
da un lato, lancia proclami in favore del personale di cura residente e dall’altro, decide di
revocare lo strumento più importante di tutela
dei lavoratori, che è il contratto collettivo di lavoro.
Appello alla responsabilità sociale dell’Associazione SCuDo di Lugano
Il sindacato OCST chiede perciò al Comitato
dell’Associazione SCuDo di rivedere la decisione di disdire il COSACD. Questa decisione
oltre a rinunciare a un dialogo sociale potenzialmente fecondo per tutta la comunità, insinua un pericoloso tarlo nella coesione tra tutti
i Sacd pubblici e nega una solida tradizione di
partenariato nel settore sociosanitario ticinese.
In tal senso, l’assemblea ha dato mandato al
sindacato di chiedere un incontro con il Comitato di SCuDo.
lavoro. Capisco che siamo davanti a misure di
emergenza, ma è da anni che la politica sottovaluta e minimizza irresponsabilmente i segnali
provenienti dal mondo della scuola.
Come giudica la proposta di imporre ai docenti stranieri di frequentare un corso per migliorare le proprie conoscenze del territorio e
del contesto scolastico svizzero e ticinese?
Un corso per docenti stranieri volto a migliorare le conoscenze del contesto scolastico è
senz’altro utile, a mio avviso però costituisce
un’altra misura che agisce solo su livelli secon-
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Mercato del lavoro
Potenziamento degli
organi di controllo
C
ontinua la concretizzazione delle
62 misure varate dal Consiglio di
Stato in dicembre 2013.
Il Consiglio di Stato ha approvato una
proposta formulata dal Dipartimento delle
finanze e dell’economia (DFE) volta a rafforzare ulteriormente gli organi di controllo
del mercato del lavoro. Da subito, l’Ufficio
per la sorveglianza del mercato del lavoro
(USML) e l’Ufficio per l’ispettorato del lavoro (UIL) saranno potenziati di una, rispettivamente due, unità.
Con questo atto concreto, il Cantone dimostra fattivamente la volontà di agire a
tutela del mercato del lavoro e del tessuto economico cantonali concretizzando in
tempi brevi quanto previsto dalla misura 39
del rapporto «Lavoratori frontalieri, fornitori
di prestazioni indipendenti esteri e lavoratori distaccati in Ticino» presentato il 12 dicembre 2013.
L’esigenza del potenziamento degli effettivi a disposizione del Cantone è da ricondurre in particolare al rafforzamento delle
misure d’accompagnamento alla libera circolazione delle persone (segnatamente la
possibilità di sanzionare il mancato rispetto
dei salari minimi previsti dai contratti normali di lavoro e il rafforzamento della lotta
alla pseudo-indipendenza) e all’aumento
degli ispettori presso l’Associazione interprofessionale di controllo che genera un
maggior onere amministrativo per la gestione delle procedure di contravvenzione
a carico di aziende dei settori dell’edilizia
e dell’artigianato che violano le disposizioni
della legge sui distaccati.
Assemblea sindacale
I sindacati OCST, Vpod e Sit hanno convocato il
personale a un’assemblea che si terrà:
Mercoledì 19 febbraio
alle ore 19.00
Ristorante Cappella delle 2 Mani,
Via San Gottardo 120, Massagno
L’assemblea è aperta a tutto il personale!
dari. Chiaramente non c’è una soluzione che
risolve tutto, ma mi pare che si stia girando in
tondo: il punto cruciale è uno e non lo si vuole
affrontare, perché costa impegno progettuale
e risorse, perciò si persevera nell’emergenza
e nel facile discorso contro gli insegnanti stranieri o non residenti, quando in realtà si deve
prospettare qualcosa per quelli svizzeri.
In conclusione, la proposta della Commissione scolastica sarebbe una virata d’emergenza,
ma le navi si governano tracciando la rotta da
lontano. Resta comunque molto, anzi moltissimo, da fare.
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Sindacato  Attualità
13 febbraio 2014 il Lavoro
Informatici
Ennesimo caso di mancato pagamento di stipendi
DANTE PEVERELLI
N
ei giorni scorsi abbiamo avviato una
procedura per l’incasso degli stipendi arretrati di otto dipendenti di un’azienda che opera a Balerna, ma con sede a
Lugano presso una fiduciaria.
Si tratta della «Status Nobilis S.A.», nome
altisonante (anche se dalla difficile interpretazione) per un’azienda proveniente da chissà
dove e per così dire attiva nel settore della costruzione di pagine Internet e nell’informatica
in generale.
Ancora una volta siamo di fronte a un’azienda costituita nel 2009 che occupava unicamente personale a bassi stipendi. Vale a dire
sviluppatori informatici a 2000.- franchi mensili, copywrighter a 1500.- franchi mensili, ecc.
Il tutto naturalmente senza l’ombra della tredicesima mensilità.
La sostanza è che, ancora una volta, sarà
la Cassa insolvenza a far fronte al pagamento degli stipendi di chi ha avuto la sventura di
andare a lavorare per aziende come questa,
e queste cose si stanno purtroppo ripetendo
troppo spesso.
A non averne dubbio, ci saranno gli stipendi
da pagare, e almeno questi sono coperti, ma
ci sarà anche l’Avs, le imposte alla
fonte e tutti gli altri oneri sociali che andranno a finire, come si
suol dire, «sotto la scala».
Queste situazioni rendono sempre più necessaria un’analisi di
questi nuovi insediamenti e un osservatorio di queste situazioni, ossia quelle richieste che da tempo
l’OCST ha messo sul tavolo delle
nostre autorità, senza per altro ricevere nulla di concreto.
A farne le spese, oltre a chi ci
rimette in termini di denaro, sono
ancora una volta giovani lavoratrici e lavoratori, provenienti da zone dove la disoccupazione
giovanile ha ormai raggiunto percentuali inquietanti e che oltre a perdere stipendio e posto di lavoro, saranno ancora una volta additati
come i responsabili del furto di posti di lavoro
a danno dei giovani residenti.
Votazione sull’immigrazione
Si torna ai contingenti
MEINRADO ROBBIANI
A
percentuali invertite, si sarebbe trattato di un risultato ideale. Sarebbe suonato come un ultimatum sia
verso l’autorità federale, troppo lenta nel recepire i disagi indotti dalla libera circolazione
soprattutto nelle regioni di frontiera, sia verso
il padronato, che ha sovente fatto della libera
circolazione uno strumento di speculazione.
Avrebbe inoltre esercitato una efficace pressione su entrambi questi interlocutori, restii a
rafforzare le misure di accompagnamento così
come ripetutamente chiesto dal sindacato.
Il popolo si è tuttavia spinto oltre, accogliendo il ritorno ad un regime di contingentamento
della manodopera estera e di tetto massimo
per le autorizzazioni di soggiorno. Autorità federale e padronato portano abbondantemente
la responsabilità di questo esito. Non hanno
saputo - la prima - e voluto - la seconda - cogliere le preoccupazioni della popolazione e
mettere in atto una regolazione del mercato
del lavoro adatta al contesto della libera circolazione. Troppe le denunce, le messe in guardia e le sollecitazioni lanciate dal sindacato
(OCST in prima fila) rimaste senza risposta. La
scelta del popolo, indesiderata anche dal sindacato ma da rispettare, apre ora scenari ancora fluidi. Rimangono infatti non poche incognite. Molto dipenderà da dove verrà collocata
l’asticella dei contingenti e soprattutto dall’esito dei negoziati con l’UE che inevitabilmente
dovranno essere varati. È comunque sin d’ora
prevedibile che la configurazione del mercato
del lavoro e dell’occupazione subirà inevitabili cambiamenti. A dipendenza dell’impatto
che il ritorno ai contingenti
Inserzione
per la manodopera estera
eserciterà sugli accordi bilaterali, potrebbero anche
sorgere intralci per l’attività
economica perlomeno nei
rami e nelle attività magFONDAZIONE TICINESE
giormente votate all’esportazione. Si entra cioè in un
PER IL 2° PILASTRO
periodo di incertezza che
Via Morée 3 – CP 1344
non deve tuttavia indurre
ad un controproducente
6850 MENDRISIO- Stazione
attendismo. È indispensabile che le autorità e le parti sociali abbiano sin d’ora
L’altra cassa pensioni
a prefigurare modalità e
al servizio delle piccole e medie
formule che, sul versanImprese Ticinesi
te del mercato del lavoro,
consentano di dare una
risposta al disagio evidenCosti amministrativi solo lo 0.5%
ziato dalla votazione e che,
sui salari assicurati
dal profilo delle relazioni
con l’Europa, puntino a
scongiurare dannosi conTelefono: 091 922 20 24
traccolpi per l’economia e
Telefax: 091 923 21 29
l’occupazione come pure,
di conseguenza, per il beSito web: www.ftp2p.ch
nessere della popolazione.
L’OCST, soprattutto in reE-mail: [email protected]
lazione alla realtà ticinese,
è pronta a fornire il suo
Bilancio tecnico al 30.09.2013: 111.46%
contributo.
13 febbraio 2014 il Lavoro
Sindacato  Attualità
7
Disoccupazione
Quasi 4’000 disoccupati in più a livello nazionale
C
ome di consueto la Seco pubblica i
dati del mercato del lavoro relativi al
mese di gennaio a livello nazionale.
Questo inizio di 2014 ci porta segnali poco incoraggianti riguardo la disoccuapazione, con
un aumento a livello nazionale di 3’823 unità
registrate.
I disoccupati registrati in gennaio 2014
Secondo un sondaggio svolto dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), alla fine di
gennaio 2014 erano iscritti 153’260 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento
(Urc), ossia 3’823 in più rispetto al mese precedente. Nel mese in rassegna, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 3,5%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente,
il numero di disoccupati è aumentato di 5’102
unità (+3,4%).
Disoccupazione giovanile di gennaio
Il numero di giovani disoccupati (15-24 anni)
è aumentato di 552 unità (+2,8%) arrivando
al totale di 20’533, ciò che corrisponde a 674
persone in meno (-3,2%) rispetto allo stesso
mese dell’anno precedente.
Persone in cerca d’impiego in gennaio
Complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate erano 208’777, 2’975 in più
rispetto al mese precedente e 7’001 (+3,5%) in
più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Posti vacanti annunciati in gennaio 2014
Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli Urc è aumentato di 2’551 raggiungendo
12’296 unità.
Lavoro ridotto conteggiato nel mese di novembre 2013
Nel mese di novembre 2013 sono state colpite dal lavoro ridotto 4’390 persone, ovvero 462
in più (+11,8%) rispetto al mese precedente.
Il numero delle aziende colpite è aumentato
di 10 unità (+2,7%), portandosi a 385. Il numero delle ore di lavoro perse è aumentato di
7’329 unità (+3,4%), portandosi a 219’778 ore.
Nel corrispondente periodo dell’anno precedente (novembre 2012) erano state registrate
504’723 ore perse, ripartite su 9’671 persone
in 688 aziende.
Persone che hanno esaurito il loro diritto
all’indennità nel mese di novembre 2013
Secondo i dati provvisori forniti dalle casse
di disoccupazione, nel corso del mese di novembre 2013, 2’822 persone hanno esaurito il
loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione
contro la disoccupazione.
I dati in Ticino
Per quanto concerne il nostro Cantone i dati
sono sulla falsa riga di quelli nazionali. A gennaio 2014 si segnala un aumento di 350 disoccupati, per un totale di 8’247 unità, pari a un
tasso di disoccupazione del 5,1 %.
Mentre per le persone in cerca di impiego
l’aumento è stato di 297 persone, arrivando a un totale di 11’750 persone in cerca di
impiego.
Testimonianza
Cronaca di un mondo del lavoro malato
Vi proponiamo la riflessione di un lavoratore che ha appena cessato l’attività
per pensionamento e che si guarda indietro. Ne proponiamo gli stralci principali, nella consapevolezza che queste
considerazioni sono sì innestate su
un’esperienza specifica ma valgono
per numerosi altre situazioni aziendali.
Evidenziano la necessità di recuperare
il senso autentico del lavoro e la dignità
di chi lo svolge.
I
n questi ultimi anni da più parti è stato
osservato che stiamo assistendo a un
regresso di civiltà, al sorgere di condizioni lavorative e sociali neo-medievali; alcuni sostengono addirittura di nuova servitù e
schiavitù.
Di sicuro il limite di trattare gli uomini e le
donne come dei numeri, delle merci o delle
cose è stato ampiamente superato e diviene
pratica sempre più corrente trattare le persone
peggio dei cani.
La giustificazione a questo degrado viene indicata dall’urgenza di dare risposte concrete
alla mano invisibile del mercato, alla competizione sempre più agguerrita e devastante e
alla conseguente necessità della riduzione dei
costi. Ma la riduzione dei costi, nonché l’interesse economico e produttivo dell’impresa
con queste pratiche non sempre c’entrano:
anzi, in numerosi casi, c’entrano veramente
poco, in altri nulla affatto.
(…) L’artefatto clima interno di tensione, preoccupazione e paura (in alcuni casi di vera e
propria rassegnazione o devastazione umana) viene determinato dal ritmo incessante e
continuativo nel tempo di alcuni licenziamenti
semestrali. Tra un semestre e l’altro si organizza poi la danza dei tribolamenti per i miracolati
che rimangono al lavoro e in alcuni casi si arriva persino a lambire il piacere nell’imporre ad
altri la sofferenza inutile.
(…) Comunque sia in tutti questi casi la funzione sociale d’impresa è completamente defunta. Queste singolari pratiche rappresentano
per tanto dei moniti o delle rappresaglie per chi
lavora sia verso il basso che verso l’alto.
Si dirà che non tutte le imprese si comportano in questo modo, e menomale! Ma quante
sono quelle che si sono incamminate su questa brutta strada e danno cattivo esempio a
tutte le altre con scelte che vanno oltre l’umano? Anzi, sarebbe meglio dire, con pratiche
antiumane e contro l’umano?
(…) Perché, su tutto questo, non si avvia un
confronto sociale aperto, esplicito e franco
coinvolgendo le stesse associazioni padronali
e i gruppi dirigenti di impresa locali e del gruppo, la cultura e la stessa stampa?
Io credo che noi tutti siamo chiamati a fare
la nostra parte nel contribuire a costruire una
risposta adeguata alla gravità di questa situazione che peraltro continua a evolvere e a
peggiorare. (…) Non si stanno solo ridefinendo i rapporti di lavoro, ma stiamo assistendo a
un cambiamento epocale. Si sta modificando
nientemeno che la natura più profonda, l’indole e la stessa antropologia dell’uomo.
Infatti, per garantirsi il posto di lavoro o per
fare carriera, per mettersi delle medaglie al valore o più semplicemente per tentare di «salvare se stessi», comunque perché richiesto si
arriva persino a prostituire la mente, si semina
il sospetto perpetuo e si pratica l’inimicizia più
subdola e totale, si impone la delazione e il
parlare male di tutti contro tutti. Questa situazione «di malvagità» è tuttora in movimento ma
rischia di farsi condizione permanente di un sistema di potere che si fa dominazione.
(…) Io mi chiedo, e chiedo anche a tutti voi,
per ostacolare e metterci di traverso a tutto
questo, cosa fare? Oltretutto, nel contesto
attuale, cosa possiamo effettivamente fare?
E soprattutto, cosa dobbiamo assolutamente
fare in ogni caso?
(…) È il diritto di resistenza sul quale penso si
debba lavorare con alacrità. È possibile invocarlo oggi in modo rilevante in via offensiva o
difensiva e con vocazione costituente a fronte
di questo degrado di civiltà? Quale il suo senso oggi? Quali sono le sue pratiche possibili?
I suoi itinerari? È possibile costruire una linea
di condotta culturale e sociale, sindacale e politica, che possa essere percepita e verificata
come sempre più efficace e convincente, ed
in questo modo riqualificare anche lo stesso
impegno personale ed etico, anche eroico,
avendo comunque memoria di quanto sosteneva lo stesso Brecht: «felice è il paese che
non ha bisogno di eroi».
8
Sindacato  Frontalieri
13 febbraio 2014 il Lavoro
Disoccupazione
Il sindacato OCST non molla
ANDREA PUGLIA
S
ono trascorsi ormai già due anni da
quando l’Inps ha cessato di erogare
la disoccupazione per frontalieri così
come previsto dalla legge 147/97 (12 mesi di
sussidio al 50% dell’ultimo salario).
Per il sindacato OCST si tratta di una ferita
ancora aperta e la battaglia è tutt’altro che finita. Si resta infatti convinti che il ripristino di
un ammortizzatore sociale forte resti tra le priorità dei frontalieri: sono stati infatti individuati
dei nuovi margini di manovra e il sindacato è
intenzionato a sfruttarli fino in fondo. Come?
Prima di dare una risposta alla domanda, facciamo un po’ di ordine su ciò che è accaduto
in passato ripercorrendo le tappe che ci hanno
condotto alla situazione odierna; ecco dunque
le azioni che si sono intraprese a difesa della
legge fino ad oggi.
Agosto 2012
Nel cuore dell’estate, mentre la maggior
parte dei lavoratori era in ferie e gli uffici sindacali erano chiusi, l’Inps iniziò senza preavviso a non erogare più ai lavoratori frontalieri
la disoccupazione speciale; al contrario venne
spedita a tutti i disoccupati una lettera poco
chiara in cui si comunicava l’erogazione della
disoccupazione ordinaria. Si pensò anzitutto a
un banale errore destinato a risolversi in fretta,
fino a quando non arrivarono le prime risposte
ufficiali dell’Inps: la legge 147/97 non era da
ritenersi più valida.
Le presunte giustificazioni presentate
dell’Ente previdenziale sono ormai note a tutti:
con l’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti
europei, secondo l’Inps tutte le leggi che si basavano sulla normativa precedente cessavano
di esistere.
I sindacati fecero subito notare che si trattava di una motivazione del tutto fittizia: il nuovo
Regolamento era infatti perfettamente conciliabile con la legge 147/97! Perché dunque
mettere in discussione una legge che funzionava perfettamente e che non richiedeva oneri
economici allo Stato?
La risposta (sempre ufficiosa e mai ufficiale)
emerse implicita quando venne comunicato il bilancio annuale dell’Inps: tra le decine
di conti in rosso, la voce «disoccupazione per frontalieri»
presentava ancora un attivo di
200 milioni di euro! Soldi – lo
ricordiamo - versati integralmente dai lavoratori.
L’Inps insomma trasformò
le domande di disoccupazione per frontalieri in domande
di disoccupazione ordinarie,
si prese i soldi e se li mise in
saccoccia.
disagi creati dalla decisione dell’Inps nonché
la precarietà giuridica delle sue giustificazioni.
Settembre 2012 – Dicembre 2012
I sindacati fecero un fronte unico e si mossero immediatamente: oltre agli svariati interpelli all’Inps (l’Ente Previdenziale rifiutò tutte
le proposte di incontro) vennero organizzate
immediatamente delle assemblee informative
e consultive sui territori di frontiera. Si registrarono i drammatici feedback degli associati e
si iniziarono a raccogliere le firme di protesta.
Momenti informativi vennero peraltro organizzati anche nei mercati comunali e in alcune
aziende.
Il Governo lombardo ci diede quindi ascolto e
stese un documento ufficiale di pieno appoggio alla nostra azione. Il documento fu inviato a
Roma con forti sollecitazioni per la risoluzione
del problema. Il grido dei frontalieri non era più
un semplice sibilo ma la voce di una regione
intera.
Novembre 2012 – Giugno 2013
Grazie all’OCST e alla Cisl le proteste verbali
divennero presto un atto giuridico ufficiale. Il
nostro sindacato mise infatti a disposizione di
tutti il proprio patronato Inas per effettuare i ricorsi. Vennero effettuate centinaia di pratiche
che furono tutte inoltrate alle sedi Inps competenti.
Dopo mesi di attesa, i comitati provinciali dell’Inps accettarono i ricorsi. Quelle stessi
sedi che per prime decisero di non erogare più
la disoccupazione per frontalieri, fecero dunque un passo indietro rivedendo la propria decisione. Si pensò allora che qualcosa sarebbe
potuta davvero cambiare. Si restò in attesa del
responso del Comitato Inps di Roma.
La risposta della sede centrale giunse però
improvvisa con una nuova sconcertante presa
di posizione: i ricorsi erano da considerarsi respinti nonostante il parere delle sedi provinciali …ennesima contraddizione, ennesimo gioco
poco chiaro. Insomma, il problema restò tale
e quale ma dopo diversi mesi il muro
granitico dell’Inps iniziò finalmente a
sgretolarsi.
Luglio 2013
Forti di questo esito l’OCST e la Cisl
chiesero audizione al Governo della Lombardia. La Regione rispose in
modo affermativo alla nostra richiesta
e ci fu concessa la possibilità di esporre un contributo tecnico di analisi del
problema: furono mostrati gli enormi
Settembre 2013 – Febbraio 2014
Al rientro dalle ferie, seppur con la solita titubanza, il Governo ha promesso alle parti sociali l’apertura di un tavolo tecnico di discussione
per i problemi legati ai frontalieri (in primis la
disoccupazione). Il tavolo fu peraltro richiesto
anche da alcuni parlamentari di diversi partiti
con apposite mozioni presentate alla Camera.
Ora attendiamo che alle parole seguano i
fatti. I sindacati si augurano la convocazione
del tavolo, speranzosi che i disordini politici
del Paese non soffochino le voci insistenti dei
frontalieri.
Di certo però l’OCST e la Cisl non aspettano
con le mani in mano: i nostri uffici hanno infatti
già studiato un nuovo progetto di indennizzo
della disoccupazione per frontalieri sulla base
di criteri giuridici perfettamente conciliabili con
il nuovo Regolamento europeo. Si tratterrebbe
di un ammortizzatore sociale forte e moderno,
con importi più alti di quelli previsti oggi.
Fiduciosi di poter presentare la proposta
presso le istituzioni competenti, vi terremo informati sugli sviluppi futuri.
Sindacato  Attualità
13 febbraio 2014 il Lavoro
Colonie Leone XIII
Vacanze estive per ragazzi a Sonogno
S
onogno, incantevole località della
val Verzasca situata a 900 m. d’altitudine, la prossima estate sarà di
nuovo luogo di divertimenti e attività giovanili
in occasione dei due turni di vacanza delle colonie Leone XIII:
1° turno: dal 5 luglio al 18 luglio
2° turno: dal 20 luglio al 2 agosto
A ospitare i ragazzi sarà la casa di vacanza
S. Angelo, alloggio confortevole e funzionale,
che dispone di una moderna cucina, camere
a 6 letti, camere doppie e locali per diverse attività. Completa il tutto una sala multiuso dotata di apparecchiature audiovisive, che può
accogliere fino a 200 persone, in cui vengono
Info:
Paola Mauri
Associazione Centri di Vacanza Leone XIII
v. Balestra 19, 6900 Lugano
tel. 091 921 15 51
organizzati spettacoli e feste in
linea con il tema conduttore dei
relativi turni di colonia. Un posto ideale, insomma, per offrire
a numerosi ragazzi una vacanza
spensierata.
La proposta di attività sarà di
nuovo vasta e spazierà da lavoretti manuali all’insegna della
creatività, a escursioni e passeggiate nella natura, giochi di
gruppo, gare sportive, danza,
non dimenticando momenti di
relax, lettura e tanto altro.
I nostri collaboratori e le nostre
collaboratrici saranno lieti di accogliere i ragazzi che hanno voglia di passare
una parte della loro lunga, a volte lunghissima,
estate in colonia in un luogo splendido come
Sonogno. Sarà senz’altro una vacanza speciale per i ragazzi, che non si annoieranno, ma si
divertiranno, imparando a stare in gruppo e a
fare squadra, e condivideranno momenti ludici
e piacevoli in compagnia. Un’esperienza di vacanza bellissima che vale sicuramente la pena
provare. Vi aspettiamo numerosi!
Ricerca di personale
La direzione dell’Associazione Centri di Vacanza
Leone XIII è alla ricerca di personale:
didattico (età minima 18 anni) e
ausiliario (età minima 16 anni)
per la colonia estiva di Sonogno, con bambini dai
6 ai 12 anni.
Pittori
Una conferenza estremamente importante
S
abato 8 marzo ad Olten ci attende un
importante appuntamento, la Conferenza di settore per i Pittori e Gessatori: qui si deciderà l’introduzione del pensionamento anticipato nel settore dei pittori.
La problematica riveste particolare interesse
per il settore pittori del Canton Ticino, rimasto
tra i pochi settori nei rami affini dell’edilizia ancora privo di questa importante conquista.
L’auspicio è che l’assemblea nazionale sia
ben frequentata dai rappresentanti del Canton
Ticino.
La traduzione simultanea in italiano è garantita.
Al termine pranzo offerto.
Nell’interesse di tutti i lavoratori del settore ci
auguriamo che l’invito a essere presenti venga
accolto.
Di seguito il formulario per l’iscrizione che oltre a permettere di organizzare la trasferta servirà come attestato per ricevere un rimborso.
Compilate e spedite il formulario al responsabile di settore Leonardo Matasci, che poi comunicherà ad ogni singolo iscritto le modalità
per il viaggio ad Olten.
Iscrizione alla Conferenza di settore
Pittori - Gessatori
 Modello Pensionamento Anticipato flessibile (MPA)
Sabato, 8 marzo 2014, ore 9.30 - 13.00
Olten - Syna Centrale
Cognome:__________________________________
Nome:_____________________________________
Datore di lavoro:_____________________________
OCST Ticino
Data e Firma ________________________________
Tel. o mail:__________________________________
Inviare entro venerdì 28 febbraio 2014 a:
OCST, segretariato Locarno
Leonardo Matasci
Pal. Panorama - 6600 Locarno
Info: tel. 091 751 30 52
mail: [email protected]
9
10
Sindacato  Formazione
13 febbraio 2014 il Lavoro
CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Via S. Balestra 19
6901 Lugano
Tel. 091 921 26 00
Fax 091 921 26 66
Altre sedi:
Locarno/Bellinzona
Mendrisio
ff EDILIZIA/ARTIGIANATO
BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30
ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
ff MECCANICA
BB CNC-Lugano: dal 10 febbraio, lunedì,
mercoledì e venerdì, 19.00-22.00, 48 ore.
Costo: fr. 720.- soci, fr. 900.- non soci.
BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30
ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.
ff INFORMATICA
BB Introduzione all’informatica - Lugano:
dal 18 febbraio, martedì e giovedì, 18.3021.30, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.non soci.
BB Excel 2013 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40
ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci.
BB Excel 2013 base - Mendrisio: dal 17
febbraio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00,
40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non
soci.
BB Web Creator - Lugano: dall’11 marzo,
martedì e giovedì, 18.00-22:00, 220 ore.
Costo: fr. 2500.- soci, fr. 2500.- non soci.
ff LINGUE
BB Comunicazione multilingue per traduttori: dal 27 marzo, giovedì e sabato, 60 ore.
Costo: fr. 950.- soci, fr. 950.- non soci.
BB Tedesco A1 (2° modulo) - Lugano: dal
19 febbraio, mercoledì, 19.00-22.00, 48
ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Inglese A2 (1° modulo) - Lugano: dal
13 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore.
Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Inglese A1 (2° modulo) - Lugano: dal 20
[email protected]
www.cfp-ocst.ch
www.formatlingua.ch
marzo, il giovedì, 19.00-22.00, 48 ore.
Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.
BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Lugano: dal 10 marzo, lunedì e mercoledì,
8.45-11.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Lugano: dall’11 aprile, 19.00-22.00, 48 ore.
Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Locarno: dal 10 marzo, lunedì e giovedì, 08.4511.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì,
08.45-11:45, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì,
19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 288.-.
Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua Sagl all’indirizzo
www.cfp-ocst.ch e www.formatlingua.ch
ff CONTABILITÀ
BB Contabilità base - Lugano: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore.
Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità base - Lugano: dal 28 aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore.
Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità base - Mendrisio: dall’11
marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci.
BB Contabilità avanzata: dall’11 marzo,
martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.
ff VENDITA
BB Marketing esperienziale - Lugano: dal
17 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.0022.00, 30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.non soci.
BB Marketing esperienziale - Mendrisio: dal
7 aprile, lunedì e mercoledì, 08.45-10.25,
30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.- non
soci.
BB Tecnica della vendita - Lugano: dal 28
aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30
ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci.
BB Tecnica della vendita - Mendrisio: dal
28 aprile, lunedì e mercoledì, 08.45-10.25,
30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non
soci.
BB Tedesco per venditori A1/A2 - Mendrisio: dal 10 febbraio, lunedì e giovedì,
09.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci,
fr. 500.- non soci.
BB Russo per venditori A1/A2 - Mendrisio:
dall’11 marzo, martedì e venerdì, 09.0010.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.non soci.
ff COMMERCIO
BB Corso segretariato: dal 10 marzo 2014,
lunedì e mercoledì, 09.00-12.00/13.0016.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, fr.
2’300.- non soci.
PROGETTO MOSAICO
Quello che sembra, con l’autenticità dell’essere, non c’entra niente…
C
he l’apparenza non c’entri niente
con l’essere, ormai lo sappiamo
tutti. Almeno in teoria. Perché poi
non la smettiamo mai di stupirci dell’abisso
incolmabile che esiste tra l’immagine che gli
altri hanno di noi, e quello che noi siamo; tra
quello che ci viene attribuito, e quello che
proviamo; tra quello che sembriamo dall’esterno, e quello che viviamo ogni giorno, ora
dopo ora, istante per istante… Non che si
sappia veramente chi si è. Perché nessuno
dovrebbe essere tanto ingenuo da pretendere di sapere veramente chi è, e che cosa
vuole. Nessuno può mai essere certo di conoscere il modo in cui reagirà di fronte a determinate cose, se avrà o meno il coraggio
di mettersi in discussione per ascoltare gli
altri, di difendere i propri valori e le proprie
idee nonostante la pressione altrui, di dire
di «no» quando tutti si aspettano invece un
«sì»… Nessuno lo sa. Anche chi pretende
il contrario… Solo che ci sono anche tante
cose che si sanno di se stessi. Soprattutto
quelle che ci accompagnano da sempre, fin
da quando si è bambini. E che non scompaiono mai, nemmeno quando si è imparato
a razionalizzarle e a metterle a distanza…
Quella paura di sbagliare. Quell’angoscia di
non farcela. Quella certezza di non essere
all’altezza… Allora sì, è strano quando dall’esterno ti arrivano quegli sguardi di disprezzo.
Quelle parole che ti cadono addosso come
un temporale improvviso. Quel «tanto per te
è tutto facile» che cozza con gli sforzi quotidiani per andare avanti. Quel «tu hai sempre
avuto tutto» che ti arriva come uno schiaffo
in pieno viso… Ma la vita è così. E non ci si
può fare niente. Chi non prende il tempo di
guardarti negli occhi e di vedere quello che si
nasconde dietro le maschere non saprà mai
chi sei. E passerà il tempo a credere di sapere meglio di te quello che vivi e come stai.
E avrà parole di disprezzo e tanta rabbia. Lasciandoti solo con le tue incertezze…
Fonte: marzanomichela.wordpress.com/
Info
Per info & commenti contattare il team Progetto
Mosaico:
Marina Bernardo Ciddio [email protected]
Emanuela Pigò [email protected]
Paolo Cicale [email protected]
Tel. 091 921 26 00
Sindacato  Formazione
13 febbraio 2014 il Lavoro
Terza edizione
Tredicesima edizione
Corso di Web Creator
Corso di segretariato
D
opo il successo delle prime due edizioni svoltesi tra il 2010 e il 2013,
a partire dal prossimo 11 marzo il
CFP-OCST in collaborazione con ENAIP Svizzera proporrà la terza edizione del corso di
Web Creator.
In questo corso si imparerà a costruire un
sito web inserendo testi, foto e animazioni. Il
corso prevede la costruzione di siti dinamici
per poter condividere i nostri interessi con potenziali clienti o semplicemente tra amici.
I contenuti del corso prevedono i seguenti
argomenti: conoscere l’architettura, i servizi, i
protocolli di Internet - conoscere i principi del
marketing, della comunicazione per Internet
e gli aspetti legali - comprendere, analizzare,
progettare, realizzare e monitorare il processo
di realizzazione intervenendo e interagendo in
ogni fase con i partner di progetto - progettare, realizzare, aggiornare, provvedere alla
manutenzione e promuovere un sito conformemente agli standard del w3c utilizzando
tecnologie, applicazioni e linguaggi rilevanti
per Internet - riconoscere i fattori critici di successo per la realizzazione di un sito definendone contenuti/servizi, struttura ed elementi di
comunicazione visiva - sviluppare ed utilizzare
abilità comunicative, relazionali e organizzative, funzionali al lavoro di gruppo e alla presentazione e discussione del progetto - esprimersi in modo chiaro utilizzando la terminologia
di settore - acquisire conoscenza di sé e delle
proprie capacità tecniche e creative.
Gli interessati, appassionati delle nuove
tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dovranno avere buone conoscenze
dell’ambiente Windows.
Info
Durata: 220 ore
Data: dall’11 marzo al 18 dicembre 2014
Giorni: tutti i martedì e giovedì a Lugano
Orari: 18:00 22:00
È
dal 2006 che il Centro di Formazione
Professionale OCST organizza il corso di segretariato, dedicato prevalentemente a donne che desiderano reinserirsi
nel mondo del lavoro dopo un allontanamento
dovuto spesso alla necessità di occuparsi della famiglia. La storia del corso di segretariato
è una storia densa di visi, di testimonianze, di
esperienze. La sua longevità non poteva quindi che essere pregna di vita vissuta. In questi anni il corso si è evoluto e arricchito, con
l’intento di rispondere al meglio alle esigenze
sempre più pressanti del mondo del lavoro,
mantenendo però sempre come centro di interesse la persona.
In particolare dal 2010 è stato introdotto il
modulo di Empowerment, orientamento e accompagnamento professionale.
In questo modulo si lavora attraverso una ricostruzione del passato per guardare al futuro,
ossia si procede ripercorrendo e valorizzando
le esperienze pregresse, in ambito lavorativo
e non, così da accompagnare i partecipanti a
consolidare la conoscenza di sé, la percezione
delle proprie risorse.
Di fianco ai moduli più specifici, dal contenuto chiaro e didattico (aggiornamento informatico, dattilografia, corrispondenza commerciale, contabilità teorica e pratica, aggiornamento
linguistico), il modulo di Empowerment offre ai
partecipanti la possibilità di riflettere su chi si
è, cosa si è fatto, e come si è agito, così da
recuperare un contatto con la propria identità,
con le proprie modalità relazionali e la propria
consapevolezza.
Sono state le caratteristiche del pubblico
di riferimento ad indurci ad una riflessione
sull’offerta formativa esistente: si tratta prevalentemente di donne che spesso vogliono o
devono rientrare nel mondo del lavoro dopo
che per anni si sono occupate della famiglia,
o che hanno svolto diversi lavori, magari pesanti e logoranti, e ora, stanche o impossibilitate a proseguire, vorrebbero sperimentarsi
in un nuovo ambito. Ma abbiamo avuto anche
degli uomini che rispondevano all’esigenza di
Servizio traduzioni
Avete bisogno di un partner per
i vostri lavori di traduzione?
uIl nostro ufficio di traduzione attivo dal 1999 è in grado di fornire
traduzioni in molte combinazioni di lingue in un’ampia gamma di tipologie,
che vanno dal manuale tecnico, al catalogo commerciale, al contratto
d’affari, all’articolo di marketing, al testo scientifico o letterario,
con particolare esperienza nei settori economico-finanziario, assicurativo,
bancario, giuridico e delle nuove tecnologie.
11
apprendere nuove competenze perché magari
non potevano più svolgere il proprio mestiere.
Si tratta di situazioni diverse fra loro, ma con
un comune denominatore costituito dal bisogno di ripartire, di attivarsi, di protendersi in
avanti con la spinta fornita dalla ricchezza preziosa del proprio passato.
Il modulo di Empowerment offre questa opportunità, in sinergia con gli altri moduli volti a
trasmettere contenuti teorico/pratici spendibili
sul mercato del lavoro.
Inoltre, per favorire eventuali approfondimenti, nel calendario del corso sono inseriti alcuni
laboratori didattici per facilitare lo svolgimento
di esercitazioni supplementari nelle diverse discipline.
Al termine del corso è peraltro possibile uno stage di un mese in azienda regolato
da apposita convenzione tra le parti. Lo stage costituirà un momento fondamentale del
percorso formativo, in cui si consolideranno
le conoscenze acquisite durante il corso e lo
stagiaire avrà la possibilità di sperimentare e
utilizzare il patrimonio acquisito. Con lo stage,
l’azienda ospitante potrà valutare non solo il
bagaglio di conoscenze professionali e abilità
operative ma anche il carattere, le modalità di
relazione, l’autonomia nel lavoro e le capacità
intellettive.
Info e iscrizioni
CFP, Via S. Balestra 19 – 6901 Lugano
Tel. 091/921.15.51 - Fax 091/923.53.65
[email protected] www.cfp-ocst.ch
Durata: 192 ore
Data: dal 10 marzo al 25 giugno 2014
Giorni: tutti i lunedì e mercoledì
Orario: 09:00 12:00 e 13:00 - 16:00
L’utilizzo di sofisticate tecnologie e
metodologie di controllo a salvaguardia
della qualità ci consentono di garantire
un’adeguata accuratezza terminologica.
Seguiteci su
www.
Condizione di favore
per gli associati OCST.
orma
lingua.ch
Lingua Sagl
uTraduzioni accurate da e per le principali lingue, anche alfabeti
non latini (arabo, cinese, russo, giapponese, ebraico, greco), per ogni
esigenza e su qualsiasi supporto.
uTraduzioni di documenti e certificati con possibilità di richiedere
la nostra autentica in qualità di agenzia di traduzione riconosciuta
dagli uffici comunali e cantonali.
Info: FORMAT Lingua Sagl
via S. Balestra 21, CP 6216, 6901 Lugano
tel. 091 921 26 00, fax 091 921 26 66, [email protected]
12
Sindacato Associazione Gruppo di solidarietà
13 febbraio 2014 il Lavoro
Ospedale del giocattolo
Una fabbrica dei sogni al passo coi tempi
A
Lugano, in via Vignola 5, è ubicata la
sede dell’Ospedale del Giocattolo, il
fiore all’occhiello del programma occupazionale per disoccupati, nato nel luglio del
1995 su iniziativa dell’OCST e del suo «Gruppo
di solidarietà» coordinato da Roberto Rodriquez, scomparso lo scorso anno.
Qui da quasi vent’anni numerose persone
grazie a un lavoro paziente, tanta manualità,
e con l’apporto di idee innovative hanno permesso di dare nuova vita a tonnellate di giocattoli destinate a finire nei diversi ecocentri
del territorio. Ne approfittiamo per ringraziare
i partecipanti al programma e il team di responsabili per il loro impegno nei vari reparti
e ufficio (Adriano, Antonio, Carmen, Caterina,
Daniele) che si sono visti aumentare considerevolmente la mole di lavoro e che danno il
massimo, perché tutto funzioni al meglio.
Qui vengono raccolti giochi non più utilizzati, parzialmente rovinati o addirittura rotti.
Nei diversi reparti del laboratorio vengono
smistati, ripuliti, aggiustati, se mancano pezzi
vengono creati ex novo, e quando il giocat-
tolo è in perfetto ordine viene stoccato nel
magazzino suddiviso per tipologia, per materiale, per età d’utilizzo e poi successivamente
imballato per le spedizioni.
Nella sede chiunque può portare giocattoli
che non usa più, dopo la scrupolosa e minuziosa attività per rimetterli a nuovo i giocattoli
sono pronti per essere regalati a diversi
associazioni che operano in Svizzera
o spediti in varie parti d’Europa e del
mondo.
Generalmente sono destinati a enti
umanitari e associazioni che realizzano
progetti d’aiuto in paesi poveri e disagiati; queste donazioni permetteranno
a tanti bambini che hanno appena il necessario per sfamarsi e non hanno mai
posseduto un giocattolo, di poter ricevere in regalo dei giochi, compagni indispensabili per accompagnare la crescita
di ogni bimbo.
Grazie a qualcosa che noi consideriamo inutile, delle persone disoccupate
possono ricavarne una possibilità di lavoro (anche se per un tempo limitato) e
il loro lavoro permette a dei bimbi sfortunati di sognare un poco e avere un minimo di felicità.
E se avete un giocattolo a cui tenete
moltissimo, e che non è più nelle condizioni ottimali, avete sempre la possibilità di
portarlo «all’ospedale del giocattolo», ve lo
rimetteranno a nuovo. Inoltre potete visitare anche il negozio «La resilienza» in via
Bagutti 22, dove è possibile acquistare a
prezzi modici creazioni artigianali uniche e
particolari.
Le novità del 2013
Enzo Ortelli, responsabile dell’Ospedale
del Giocattolo e addetto all’informatica e
logistica, con giustificato orgoglio ci conferma che «lo scorso anno c’è stato un incremento nelle donazioni di circa 15’000 chilogrammi e grazie al cassonetto posizionato
in Stazione a Lugano sono stati raccolti ben
2’000 kg in pochi mesi direttamente in stazione.
L’essere presenti in un punto strategico ha
permesso di attirare maggiore attenzione da
parte dei media, il che ha contribuito a questo
bel risultato.
Un doveroso ringraziamento va ai responsabili della Stazione FFS di Lugano per la disponibilità dimostrata. Purtroppo a causa dei
lavori di ristrutturazione che si protrarranno per
circa due anni il cassonetto ha dovuto essere
rimosso.
Si è trovata un’altra soluzione, abbiamo individuato un altro luogo strategico, presso il
Centro Commerciale Grancia 2, che ringraziamo per la possibilità di mantenere un punto
di raccolta in una zona dove c’è affluenza di
grande pubblico».
Un’altra novità di cui l’Ospedale del Giocat-
tolo è fiero è la pubblicazione, a fine dicembre, di un’App, pubblicata sull’Apple Store:
«Toy4Free» (giocattoli a gratis). Questa App
contiene un filmato di circa 4 minuti che illustra
i vari reparti, spiega qual è la nostra utenza e
mostra il sorriso di bambini in Togo che ricevono i nostri giochi permettendo di conoscere
maggiormente il nostro lavoro.
Oltre alla presentazione l’App permette di registrarsi ai due servizi offerti dall’Associazione
gruppo di Solidarietà dell’OCST: servizio accompagnamento persone con problemi motori
a reddito modesto (persone che non possono
permettersi servizi professionali) e, presso il
nostro Atelier, per prendere appuntamenti per
il ritiro a titolo gratuito di giocattoli e vestiti;
anche questo servizio è rivolto a persone che
dispongono di un reddito modesto e ad associazioni che lavorano con bambini, o istituzioni
pubbliche, come scuole ed asili.
Se avete in casa dei giochi che non utilizzate portateli all’Ospedale del Giocattolo, o al
cassonnetto presso il centro commerciale di
Grancia 2, con un semplice gesto regalerete a
tanti bambini la possibilità di sognare.
Info:
Ospedale del Giocattolo
via Vignola 5 - Lugano - Tel. 091 972 16 16
[email protected]
Negozio: La resilienza, via Bagutti 22 - Lugano
Link allo store
L’app si può trovare digitando «OCST»,
«TOY4FREE», «OSPEDALE DEL GIOCATTOLO»
https://itunes.apple.com/ch/app/toy4free/
id783546965?l=en&mt=8
Tra le funzioni dell’App, c’è la possibilità di
effettuare donazioni, a sostegno delle nostre
attività benefiche.
13 febbraio 2014 il Lavoro
In internet  www.ocst.com
CERCO collaboratori
XX manutentore meccanico, per assistenza su
guasto ed interventi di manutenzione su impianti e
macchine di produzione. Si richiede esperienza e
flessibilità oraria; attrezzista meccanico, per preparazione stampi per pressofusione e assistenza su
guasto e manutenzione su macchine reparto pressofusione. Si richiede esperienza e flessibilità oraria; operatori di pressofusione, per produzione
parti di cerniere in zama, preparazione stampi, uso
macchine di pressofusione assicurando la qualità
dei pezzi prodotti. Esperienza, maturata anche nello
stampaggio di plastica o acciaio e flessibilità oraria.
Gruppo Riri, Mendrisio. Curriculum vitae a: jobs@riri.
com o fax: +41 (0) 91 6406123.
XX artigiano indipendente. Gestione indipendente
dell’attività settore artigianato edile ed affini. Se hai
maturato una buona esperienza nella tua professione invia proposta di collaborazione e curriculum a:
[email protected]
Consulta le posizioni attive sul nuovo sito
www.swistudium.ch
Una nuova opportunità professionale
ti sta aspettando!
Foglio Ufficiale N. 9 del 31 gennaio
XX un/una impiegato/a d'ufficio Municipio Lamone. AFC impiegato di commercio o scuola di
commercio, esperienza, lingue nazionali. Offerte:
Cancelleria comunale, via al Casello 3, 6814 Lamone. Scadenza: 17 febbraio. Info: tel. 091 9601980.
Foglio Ufficiale N. 10 del 4 febbraio
XX un/a funzionario amministrativo/a per corpo
Polizia intercomunale del Piano. Municipio Gordola.
Bando: www.gordola.ch
XX un/a funzionario/a amministrativo/a Municipio Gudo, via Cantonale 26, 6515 Gudo. Scadenza:
28 febbraio.www.gudo.ch
CERCO lavoro
XX chef di rang, barman e cameriere, CH, con
esperienza, zona Luganese, tel. 076 2456774.
XX elettricista di montaggio, automunito, residente. Tel. 076 4091484.
XX coll. domestica, badante, esperienza anziani e bambini. Permesso B. Lingua madre Polacca, I 90%, Russo 50%, Ingl. 50%. Part-time,
notturni,finesettimana, zona Mendrisio e limitrofe.
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XX custode di immobili, aiuto domestico, pulizie, zona Luganese, 091 6053510.
XX aiuto domestico anche a ore, signora 40enne.
Zona Sottoceneri. Tel. 076 7751075.
XX operaio edile, esperienza, conoscenza D, tel.
+39 3405502935.
XX falegname, parchettista,18 anni esperienza,
diplomato in CH, Tel. +39 3924859768.
XX pizzaiolo e aiuto cuoco, con esperienza. Tel.
076 4737955.
XX falegname, esperienza 25 anni, arredamento
su misura, uso macchinari. Tel. +39 349 4718273.
XX segretaria (laureata), esperienza in studi professionali, buona conoscenza PC, madrelingua italiana
e conoscenza francese, +39 347 82 92 564.
XX signora come lavapiatti/aiuto cucina, tel. +39
333 669 25 72.
XX pedicure diplomata ticinese, servizio a domicilio zona Mendrisiotto e Basso Luganese. Tel. 079
6896415
XX custode, esperto e affidabile, zona Lugano o
limitrofe, ev. pulizie portinerie, no appartamento.
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Tel. 076 5703292.
XX signora permesso B, badante, coll. domestica, con esperienza. Tel. 079 8849573.
XX coll. domestica, referenziata, zona LuganoMendrisio. Tel. +39 347 7152943.
XX impiegata, dieci anni esperienza come impiegata contabile, o ev. operaia. Tel. +39 342 6687386.
XX signora CH, cameriera, anche nel Luganese,
tel. 076 5732769.
XX autista patente B/C con esperienza, ev.
escavatorista,
betonierista,
manovale.
Tel.
+393347163664.
XX cuoco esperto, da subito, ev. stagione 2014,
tel.+39 3331630183.
XX gessatore esperto, decorazioni lavori vari carton gesso. Tel. +39 3404200508.
XX diplomata 43 enne full time, impiegata, segretaria, centralino, front e back office, esperienza,
conoscenza base Ingl,F. Zona Chiasso. Tel. +39 339
7232918 o [email protected]
XX stiro a domicilio, zona Taverne e dintorni. Tel.
076 3297183.
XX segretaria, aiuto contabile (30-40%), (laureata
in economia) buone conoscenze Ingl. e F, D discreto, buone conoscenze PC, nel Luganese. Tel. 078
9523156.
XX aiuto cucina, lavapiatti, CH, part time. Zona
Luganese o Malcantone. Tel. 079 4274647.
XX signora
custode o baby sitter. Tel. 078
7076508.
XX operatore macchine movimento terra, 20 anni
esperienza settore edile. Patente C con cqc. [email protected]
XX cuoco, chef tournant, esperienza, zona Locarnese e bellinzonese. Tel. 076 5297559.
XX ingegnere agro-alimentare, 7 anni esperienza, tel. 079 6154809.
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clienti,
esperta, lavoro dal 20% al 50%, conoscenza inglese. tel. +393928416991.
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9150447.
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domenica e notti. Zona Luganese Tel. 076 5013012.
XX signora per pulizie, stiro, baby-sitter. Tel. +39
0344 70703.
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XX donna di fiducia, con esperienza, badante, aiuto domestico, babysitting. Zona Lugano. Dal lunedì al venerdì. Tel. 076 5641980, impiego@gmail.
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XX cameriera zona B'zonese, Locarnese. Esperta,
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XX settore edilizia, ristorazione o altro. Tel. +39
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XX operaio fabbrica, esperienza settore alimentare e logistica. Zona Bellinzonese e Luganese. Tel.
079 4744371.
XX giardiniere con esperienza. Tel. +39
3358000046.
XX sarta diplomata con esperienza, per negozi e
privati zona Bellinzonese, tel. 076 419 52 97.
XX gerente 33enne uomo, esperienza decennale.
Specializzato in caffetteria. Zona Luganese. Tel. 079
8440706. [email protected]
XX lattoniere di carrozzeria, diploma federale,
ottime referenze, esperienza pluriennale. Tel. 079
3791201.
XX operaio, esperienza gestione magazzino, guida
muletti e furgoni. Tel. +39 031 814262.
XX signora, esperienza economia domestica,
zona Luganese, metà tempo. Tel. +39329107732.
XX interprete traduttrice, esperienza, insegnante di lingue. Inglese, F, D. PC. e.pelosin@gmail.
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XX pittore 23.enne, CH, con diploma, zona Sottoceneri. Tel. 076 4287441.
XX signora come lavapiatti/aiutocuoco. Tel. +39
031895362
XX coll. familiare (badante) certificato CRTI, ev.
pulizie, zona Mendrisiotto, tel. +39 339 3723262.
XX coll. domestica, tel. +39 3466053681.
XX elettrotecnico industriale; controllo e automazione processi industriali, cablatore, progettista e
gestione cantieri. Tel. +39 3398557938.
XX operaio generico, esperienza, [email protected]
XX assistente domiciliare, referenziata, automunita. Tel. 079 4456311.
XX cuoca o aiuto cuoca, cameriera ai piani, coll.
domestica, con esperienza. Tel. +39 3471183954.
XX carrozziere-verniciatore-preparatore, preciso, esperienza ventennale. Tel. +39 339 1755816.
XX baby-sitter, coll. domestica, badante. Zona
Luganese. Tel. +39 0344 70703.
XX muratore, (patente DE e CQC ), tel. +39 327
578 8743.
XX baby sitter, governante, badante, esperienza
educatrice professionale. Tel. 079 8351330.
XX signora per pulizie e stiro, zona Luganese, Tel.
+39 3338861758.
XX operaio edile, pat. C, tel. +39 340 5374736.
XX meccanico (attestato di apprendistato) o venditore, zona Sottoceneri tel. 091 9404135.
XX assistenza anziani a domicilio, con esperienza, zona Sottoceneri, tel. 0763406517.
XX donna pulizie e stiro, (34.enne), esperta, buone referenze, zona Locarnese. Tel. 079 2774187.
XX aiuto familiare e maestra d'asilo diplomata,
esperienza, cura anziani, bambini, domestica
[email protected] Tel 076 6794719.
XX odontotecnico CH, per impiego su chiamata.
Tel. 079 4274647.
XX impiegata di commercio (50% mattino), esperienza, Lingue: buon D, svizzero tedesco, Ingl. e F,
spagnolo base. Tel. 091 8301077, 079 3893918.
XX tuttofare o aiuto cuoco o aiuto cucina. Tel.
079 6812654.
XX patente CH, autista C, esperienza anche come
betonierista. Tel. +39 334 1429153.
XX donna per pulizie, 2-3 mezze giornate, esperta. Zona Luganese. Tel. 076 5848929.
XX aiuto familiare-domiciliare diploma, esperienza, aiuto domestico (pomeriggio). Tel 076 6794719.
XX falegname, da banco e posa, con pluriennale
esperienza. Tel. +39 3455802839.
XX elettrotecnico, con esperienza. vincente.76@
virgilio.it
XX autista categoria CE trasporti nazionali e internazionali. 15 anni di esperienza. Tel.+393481657792.
XX impiegata amministrativa contabile, pluriennale esperienza, al 50%.Tel. +39 347 2744144.
XX signora pulizie, camere, aiuto cuoca, , esperta, zona di lavoro: Svizzera. Tel. +39 339 8205838.
XX autista magazziniere, esperto, patenti B,C.
Tel. +39 340 4767563.
XX stiratrice, coll. domestica, con esperienza, ev.
altri lavori. Zona Luganese. Tel. +39 339 5618238.
XX fattorino (corrispondenza, merce, pacchi, ecc.
mat. leggero). Locarnese. [email protected]
14
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger
13 febbraio 2014 il Lavoro
Tema de congreso
Mi trabajo, mi tiempo
Tiempo de trabajo, tiempo de vida, no
hay tiempo… El hablar del tiempo nos
acompaña todos los días. Syna se hace
la pregunta si en el mundo laboral de
hoy es posible aún registrar las horas
de trabajo neto y se lo quiere consultar
a sus miembros: ¿Cómo vivís esta situación?
SABINE HUNGER*
H
artmut Rosa, sociólogo y experto
del tiempo dijo en una entrevista:
«¿Pero de dónde vienen los burnout
y las depresiones? Vienen del sentimiento de
tener que caminar cada vez más rápido sin llegar a ninguna parte». Con estas declaraciones
Rosa capta la esencia del mundo laboral de
hoy y perfila el tema del congreso Syna 2014.
Syna reabre el debate acerca del tiempo
El tiempo de trabajo está bajo alta presión. En
muchas empresas se trabajan horas extras sin
ser compensadas, los descansos se consideran tiempo libre y el tiempo para la preparación
del lugar de trabajo no cuenta como tiempo trabajado y es por lo tanto trabajo no remunerado.
El abuso del tiempo de trabajo está en tela de
juicio. Otros sindicatos también se dedican a la
temática. Por un lado la Federación Suiza de
Sindicatos («Schweizer Gewerkschaftsbund»
Sgb) presentó hace poco un dosier y por otro
lado la Secretaría de Estado para la Economía
(«Staatssekretariat für Wirtschaft» Seco) debate
ya desde hace un tiempo la liberalización del
registro del tiempo de trabajo. Gracias a los
sindicados todavía no se ha logrado esa desregularización que perjudicaría a los empleados.
Nosotros mismos muchas veces nos damos
cuenta como el tiempo se nos va como el agua
entre los dedos. Por eso Syna quiere saber por
sus miembros, cómo está la situación de tiempo en sus puestos de trabajo. ¿Son los casos
arriba mencionados sólo casos aislados o son
la realidad de muchos miembros? ¿Se puede
decir de manera generalizada que las empresas
se enriquecen a costa del tiempo de trabajo de
los empleados? Y los éxitos que los sindicados
han logrado para sus miembros - ¿se han esfumado por culpa de la presión del tiempo?
Una cuestión de tiempo
En promedio en Suiza trabajamos 8,3 horas
por día. Si a eso sumamos tres cuartos de hora
para el almuerzo, una hora para ir y venir al trabajo y 7 horas de sueño nos quedan menos
que 7 horas diarias para nuestra vida privada:
tiempo para comer, para compartir con amigos,
familia, pareja y para uno mismo. Pero 42% de
cada día laboral y para muchos también cada
vez mas tiempo del fin de semana está destinado al trabajo. Muchos empleados no tienen la
posibilidad de organizar su propio trabajo. Aqui
la Syna busca soluciones. Estamos en favor de
un equilibrio entre tiempo de trabajo y tiempo
libre. Queremos que nuestros miembros puedan pasar suficiente tiempo con sus familias.
La compatibilidad de familia y la vida laboral es
esencial en este debate. La cuestión de la liberalización del registro del tiempo de trabajo está
conectada a ese debate; mientras que la Seco
quiere desregularizar las normas respectivas, la
Syna se opone con vehemencia. Es imposible
que la familia y la vida laboral sean compatibles
sin un registro de tiempo de trabajo adecuado.
En vez de dejarnos influenciar negativamente por los nuevos medios de comunicación
deberíamos utilizarlos para poder trabajar de
manera flexible por ejemplo desde casa o en la
tarde. Pero para poder cuantificar ese tiempo
de trabajo que prestamos a nuestra empresa
estando lejos de ella es necesario un registro
del tiempo obligatorio para todos.
Justo porque el tiempo de trabajo está cada
vez más bajo presión y porque el burnout y las
depreciones se hacen mas frecuentes en todas
las áreas, la Syna reclama por una reducción
del tiempo de trabajo adaptada a la edad. La
jubilación flexible en el sector de la construcción sólo era el comienzo, ahora revindicamos
lo mismo en otros sectores.
Syna le pregunta a sus miembros
Aquí hemos mencionado sólo algunos aspectos que nos parecen importantes. Como miembros vosotros estais integrados en la vida laboral y os enfrentais con diferentes temáticas que
tienen que ver con el tiempo. Queremos conocer vuestra opinión y vuestras propuestas de
solución. En los próximos 4 años del congreso
queremos dedicarnos a la temática del tiempo
de trabajo y luchar juntos por un tiempo de trabajo autodeterminado y satisfactorio. También
son bienvenidas las propuestas poco convencionales. Estamos atrapados en una rueda de
hamster y para poder salir de ahí necesitamos
una buena dosis de creatividad. Hay un cuestionario disponible en vuestras secretarías o
en el folleto del congreso. También recibimos
vuestras sugerencias por e-mail a: gabriela.
[email protected].
Juntos decidimos lo que es un buen tiempo
de trabajo y juntos luchamos por él.
*Servicio política social
News
Il servizio giuridico informa
Chi assume i costi per l’abbigliamento
da lavoro? Ci troviamo ripetutamente
di fronte a casi in cui i datori di lavoro scaricano le spese professionali sul
personale o si rifiutano di rimborsarle.
Questo non è ammissibile.
LEANDER ZEMP*
N
el Codice svizzero delle obbligazioni
(art. 327) la disposizione relativa alle
spese stabilisce che il datore di lavoro rimborsi al lavoratore tutte le spese rese
necessarie dall’esecuzione del lavoro. Questa
disposizione non può essere derogata a svan-
taggio del collaboratore. Qualsiasi accordo
che prevede che il lavoratore debba prendere
a carico le spese è nullo.
Il datore deve assumere le spese
Per l’abbigliamento normale che il lavoratore indossa durante il lavoro, il datore non è in
linea di massima tenuto a versare un’indennità. Tra le spese professionali necessarie figura
tuttavia il vestiario speciale indispensabile per
lo svolgimento dell’attività professionale. Questo abbigliamento speciale può fungere o da
protezione contro gli infortuni e le malattie (per
esempio presso un panettiere o un garagista)
o per distinguere i collaboratori (per esempio
personale di vendita) dai non addetti. Qualora
il datore chiedesse al lavoratore di indossare
un abbigliamento unitario simile a un’uniforme,
senza lasciare a quest’ultimo la libertà di scelta, le spese per l’abbigliamento sono a carico
del datore di lavoro. Se il lavoratore indossa
l’abbigliamento anche durante il tempo libero,
ossia al di fuori dell’orario di lavoro, egli può
essere costretto a partecipare alle spese.
Qualora il suo datore si rifiutasse ingiustificatamente di rimborsarle le spese professionali
o le detraesse illecitamente dal suo rendiconto salariale, non esiti a rivolgersi al sindacato
Syna.
*lic. iur. avvocato, collaboratore giuridico
13 febbraio 2014 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale
- Pagina a cura di Rogério Sampaio
15
Setor Restaurante
Aplicação do Contrato Coletivo de Trabalho (CCT)
A conclusão do contrato coletivo nacional (CCT) do sector da restauração
foi otimizado através do novo campo
de aplicação Syna ainda é de opinião
de que é exatamente na área de controles operacionais ,que há espaço
para melhorias e, apela a um sistema
de controle mais flexível.
CLAUDIA STOECKLI*
O
segundo maior acordo coletivo de
trabalho na Suíça é de obrigatoriedade geral há mais de 15 anos.
Assim, o Cct é o pré-requisito para uma boa
negociação e condições justas de trabalho
nos hotéis, restaurantes e catering indústria.
No entanto, a implementação de um amplo
Cct proporciona requisitos específicos, Assim,
não só levanta questões quanto ao campo de
aplicação, como no controle de muitas e constantes mudanças nas empresas, é um grande
desafio.
Novo Objectivo
O Campo de aplicação atual do Cct não era
suficiente, porque o conteúdo não é reconhecido por grande parte da indústria de hotelaria. A vida quotidiana mostra que as formas
mistas de empresas e, a consequentemente,
questão de um Cct válido é cada vez mais uma
realidade na indústria hoteleira. Por exemplo,
uma padaria, que oferece simultaneamente
café, além de vender seus próprios produtos,
deve estar subordinada ao Cct ou não?
Agora, juntamente com a Seco há uma solução mais firme para as cantinas, casas de repouso e hospitais, bem como para o comércio
a retalho que também foi acordado. Desde julho de 2013 aplica-se as seguintes regra. Para
que cantinas, hospitais ou casas de repouso estejam submetidos ao Cct é necessário
preencher-se o princípio do acesso público.
Então, se uma cantina ou um restaurante tiver
acesso de abertura ao público, o Cct se aplica.
Para as empresas de varejo, que afetam gastronomia, o que conta o número de assentos:
Por mais de 50 assentos, o Cct aplica .
O organismo de inspeção de Basel é o primeiro ponto de contato para estas questões.
Ele informa a Comissão paritária, analisa e
toma a decisão quando o Cct é aplicável.
Sistema de controle mais flexível
Além disso, a autoridade de controle de Basel assegura o cumprimento do Cct. Mais de
2.000 estabelecimentos são sorteados aleatoriamente e comunicam o controle com duas
semanas de antecedência. Assim, felizmente o número de violações reduziu um pouco.
No entanto, o estado ideal ainda está longe,
mas, Syna vê no próprio sistema de controle, uma melhoria clara e significativa. Assim,
o princípio do controle pré- marcado oferece a
vantagem de que os inspetores possam obter
os documentos necessários, tais como folhas
de pagamento, etc, podem ser fornecidos.
Violações graves, como também o trabalho
clandestino, não podem ser evitadas dessa
maneira. Também não se pode atualmente
melhorar e controlar áreas obviamente problemáticas, sejam eles regionais ou específicas da indústria. Um maior desenvolvimento
no sentido de um sistema de controle mais
flexível vem à mente. Por conseguinte, Syna
defende que novas inspecções espontâneas
e sem aviso prévio deve ser levada a cabo,
assim como, as previamente anunciadas. O
sistema deve ser tão flexível quanto a própria
indústria, única maneira de proteger os empregados que estão sob o Cct, contra os
abusos.
Cursos de alemão para os
trabalhadores da construção
Para iniciantes e avançados
Cursos de alemão para os
trabalhadores da construção
Secretariado Altstteten Zürich
Para iniciantes e avançados
A direção central do Sindicato Syna
decidiu apoiar a formação de trabalhadores imigrantes no ambito da
aprendizagem do alemão, com o fim
de melhorar á integração e acesso ao
mercado de trabalho
Local de inscrição: Secretariados
regionais e no ENAIP
Número máximo de participantes:
10-12 pessoas por turma
Organização: SYNA / ENAIP
Coordenador: Sabina Hunger
Custo: gratuito para os membros que
concluam o curso com sucesso.
Não Sócios, Deve tornar-se sócio
*secretária central setor restaurante
Data: Fevereiro 2014 /
De acordo com o n° de inscritos
Localização: SYNA Albulastrasse 55,
8048 Zurich
Número máximo de participantes:
12 pessoas por turma
Inscrição: SYNA Secretaria Regional
da Zurich / Schaffhausen
Organização: Secretaria Regional
SYNA ZH / Sch
Coordenador: Rogério Sampaio
Custo: gratuito para os membros
Não Sócios, Deve tornar-se sócio
16
13 febbraio 2014 il Lavoro
Soggiorni
Una settimana
alle terme Euganee
Abano Terme - Italia
con GenerazionePiù
Hotel Salus *** superior
1° soggiorno Dall’11 al 18 maggio (7 notti)
2° soggiorno Dal 9 al 16 novembre (7 notti)
Minimo: 25 persone - max 40
Prezzo per persona:
Camera doppia
Fr. 915.Suppl. camera singola Fr. 125.-
17
13 febbraio 2014 il Lavoro
Promozione salute e prevenzione
Soggiorni
Tante ragioni per scegliere Abano
N
ella pagina accanto vi abbiamo ricordato le date dei
due soggiorni termali ad
Abano Terme, ospiti da più di cinque
anni all’hotel Salus ubicato nel centro
pedonale della cittadina veneta. La nostra Maurizia che ha realizzato il servizio fotografico ha descritto, più che
con le parole, una giornata alle terme.
Dalle cure diversificate, in particolare
legate ai fanghi, ricchezza della zona
dei colli Euganei e con svariate qualità
terapeutiche, ai momenti altrettanto rilassanti delle piscine in acqua termale.
Momenti particolari da non trascurare
per un equilibrio psicofisico, la buona
cucina, aspetto che distingue l’hotel
Salus gestito dal direttore Elvio e dalla
gentile consorte Sabrina, responsabile
del reparto cure. Anche le serate sono
allietate da cene a lume di candela
con piano bar e da danze; a maggio,
per la serata danzante sono giunte in
albergo alcune coppie con costumi
della Vienna dell’800, molto apprezzate. Non dimentichiamo che Abano è a
pochi chilometri da Padova e da Venezia, dove da sabato 15 febbraio inizia
uno dei carnevali più celebri al mondo.
La programmazione della settimana di
GenerazionePiù privilegia anche gite
culturali come quella dello scorso novembre a Verona con la sua celebre
Arena e l’altrettanto celebre balcone
di Giulietta e Romeo; parte del gruppo
ha visitato la bella esposizione sui paesaggi nel periodo di Monet.
Negli anni passati i nostri gruppi hanno visitato Padova, in primis la Basilica
di S. Antonio e poi lo splendido centro
storico di stampo palladiano e la celeberrima Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto. Il gruppo di novembre ha già suggerito l’uscita del 2014
con meta Bassano del Grappa.
Maria Luisa Delcò
Quali sfide
per i cantoni latini?
I
l 7 febbraio scorso, su invito
dell’Ufficio del medico cantonale, si è riunita in Ticino la Commissione della prevenzione e la promozione della salute dei cantoni latini.
A questa giornata di studio sulla terza
età, hanno potuto partecipare i principali enti attivi in questo campo; fra
i pochi prescelti anche GenerazionePiù rappresentata dalla vicepresidente cantonale Maria Luisa Delcò e dal
segretario cantonale Marco Treichler.
I lavori si sono in particolare concentrati sugli esempi di buone pratiche, ma soprattutto sulle strategie da
adottare nella messa in rete dei vari
servizi.
Sito www.generazionepiu.ch
Causa problemi tecnici, non è possibile accedere a tutte le informazioni. Ci scusiamo.
Centro Diurno
«An parlum insema»
O
gni giovedì pomeriggio
(prossimamente verrà cambiato il giorno, prestate attenzione alle pagine di G+) il Centro
diurno organizza il gruppo di parola
«An parlum insema». A questo evento
può partecipare chiunque abbia voglia
di passare un paio d’ore in compagnia
e scambiare due chiacchiere su dei
temi che possono variare dalla storia al
paesaggio, dall’educazione dei figli ai
mestieri di una volta.
Giovedì 30 gennaio ha avuto luogo il
secondo «An parlum insema»: «il primo
era servito per formare un po’ il gruppo
e conoscersi» afferma la responsabile
Vitina Carrozza. Già inizialmente si poteva intravvedere un notevole affiatamento tra i partecipanti: ancora prima
del vero avvio, dialogavano spontaneamente, coinvolgendo tutti su svariati
argomenti.
Giunta in sala, Vitina Carrozza ha dato
il via al vero e proprio incontro. Non
dobbiamo infatti pensare a un sem-
plice ritrovo per parlare del più e del
meno in modo disordinato e caotico.
Esistono delle regole, decise di comune accordo, e dei temi, anche questi
discussi in comune. Per citare un paio
di regole basilari: riservatezza, non interrompere, ascoltare ecc.
Per questo incontro il tema scelto non
era semplice, un tema profondo, mirato a far rivivere emozioni forti vissute in
un periodo buio della storia e non far
dimenticare un terribile evento del passato: Auschwitz e la Shoah. È bastato
un breve articolo letto all’inizio dell’incontro per rievocare ricordi ed emozioni. Questa lettura ha lanciato diversi
input ai partecipanti, che non hanno
avuto bisogno, in seguito, di ulteriori
sollecitazioni per rievocare il periodo
storico.
A fine incontro, dopo aver assaggiato
i fantastici biscotti, ci siamo intrattenu-
Avete voglia di condividere
esperienze, vissuti o evadere dalle preoccupazioni?
Il Centro diurno organizza un
momento ideale in un ambiente
familiare e raccolto. «An parlum
insema» è un gruppo di parola
che ha l’obiettivo di passare del
tempo facendo quattro chiacchiere in compagnia.
Appuntamento fisso ogni giovedì dalle ore 14.30 alle 15.30.
Centro diurno, via B. Lambertenghi 1, Lugano, tel. 091 910 20 21.
ti con Vitina Carrozza a cui abbiamo
chiesto di spiegarci in sintesi, cos’è il
gruppo di parola: «Il gruppo di parola è
un modo per rivivere eventi, emozioni
e sensazioni, oltre che stare in compagnia. Oggi (ndr giovedì 30 gennaio)
abbiamo affrontato un tema profondo
ed emotivamente intenso, ma altre volte staremo più «leggeri». Invito perciò
tutti coloro che hanno voglia di passare un pomeriggio in compagnia a
partecipare».
18
13 febbraio 2014 il Lavoro
Centro Diurno
Addio solitudine, ora è possibile
pranzare insieme
D
esiderate pranzare in compagnia di altri? Nel nostro
Centro diurno a Lugano,
avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e
un dessert.
Il menu viene regolarmente pubblicato all’albo del Centro diurno.
Menu di Venerdì 14 febbraio
Gnocchi di semolino
Filetto di salmone al vapore
Patate prezzemolate
Insalata verde
Sorbetto al limone.
Menu di Sabato 15 febbraio
Prosciutto cotto e sottaceti
Cotechino con lenticchie
Pera al vino rosso.
Costo: 12.- franchi (bibite escluse).
Iscrizioni: entro le ore 12.00 del
giorno precedente. Per la giornata di
lunedì l’iscrizione va fatta entro il
sabato precedente, ore
16.00.
Orario:
il
pranzo viene
servito
alle
12.15.
Atelier di cucina
S
iete abili in cucina e disponibili a condividere con altri le
vostre preziose ricette?
Vi aspettiamo al nostro Centro diurno per preparare deliziosi cake, torte...
da far gustare agli ospiti del centro e/o
offrire come merenda in alcune mani-
P
er la nuova attività al Centro
diurno cerchiamo per alcune
mezze giornate un’estetista
disponibile, a titolo di volontariato, per
ricordare ai seniores che frequentano
il nostro centro l’importanza della cura
del corpo (manicure, pedicure non
curativa…). Questa attività, mirata al
mantenimento della salute, completerebbe le mattinate di ginnastica dolce
già offerte nel Centro diurno a Lugano.
Interessati contattare Vitina (tel. 091
910 20 21).
Acqua Fitness al Parco Maraini
festazioni di GenerazionePiù, sezione
Luganese. Vi aspettiamo per il 1° incontro venerdì 14 febbraio, dalle ore
9.00 (chi lo desidera può pranzare da
noi per soli 12.- franchi più bibite).
Interessati e per l’iscrizione al pranzo
contattare Vitina (091 921 20 21).
Ginnastica dolce
Pomeriggio...carte
I
V
n collaborazione con Pro Senectute organizziamo per tutti gli
«over 60» dei corsi di ginnastica
con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare, allenamento della memoria,
ecc. (esercizi in prevalenza da seduti).
Da mercoledì 5 febbraio dalle 9.45
alle 10.45 (una lezione a settimana)
al Centro diurno G+ Anziani OCST,
via B. Lambertenghi 1, Lugano.
Costo: gratuito per tutto febbraio
Fr. 50.- per chi si iscrive per l’attività regolare (fino all’inizio dell’estate);
gratis per i beneficiari della PC all’AVS
(su presentazione dei documenti richiesti). Monitrice:
Rosa Minotti (iscrizioni sul posto).
Info: Segretariato
Pro Senectute tel.
091 912 17 17.
Cercasi estetista volontaria
isto il successo ottenuto e a
seguito della richiesta di alcuni partecipanti, proponiamo
tutti i mercoledì pomeriggio
(e non solo) l’attività
«Giochiamo a carte insieme»
a partire dalle ore 14.00
Il Centro diurno accoglie tutte le persone che, anche al di fuori del giorno
indicato, vogliono passare del tempo
insieme sfidandosi a carte; metteremo a disposizione tutto il materiale e
tanta allegria e voi... la fortuna.
Vi aspettiamo!
E
sercizi di ginnastica dolce in
acqua bassa. Lezioni adatte
a tutti. Per donne e uomini
dai 60 anni. Due lezioni di prova!
Lugano, piscina Parco Maraini
In collaborazione con
Martedì: 14.00-15.00
Costo: Fr. 100.- quota attività Pro
Senectute Sport + abbonamento piscina. Fr. 10.- / Entrata
Monitrice: Claudia Righetti
Iscrizioni: Direttamente sul posto
Informazioni:
Segretariato
Pro Senectute,
tel.: 091 912 17 17.
19
13 febbraio 2014 il Lavoro
Associazione PIPA
Centro Diurno
«Anziani e farmaci; uso/abuso»
L’
Associazione PIPA (Prevenzione incidenti persone anziane) invita alla
conferenza:
«Anziani e farmaci; uso/abuso»
che si terrà giovedì 20 febbraio, alle
ore 18.00, nella Casa anziani Comunale di Bellinzona, in via Mesolcina
5. Relatori: Numa Pedrazzetti, farmacista; Dr. Franco Tanzi, geriatra e Angelo Tomada, SPVS (Servizio di promozione e valutazione sanitaria).
L’associazione PIPA promuove da
molti anni la qualità della vita dei soggetti nel periodo dell’anzianità. Un
tema molto importante ma altrettanto
delicato è quello della gestione corret-
ta dell’uso dei farmaci. Non sempre è
facile parlare del tema in questione in
considerazione degli ambiti coinvolti,
in primis i medici e le industrie farmaceutiche.
I relatori che si occupano di questa
problematica e delle conseguenze che
una gestione sbagliata può causare,
forniranno alcune informazioni fondamentali sulla situazione ticinese, sui
principali fattori di rischio e sui potenziali
assi di intervento di
prevenzione su cui
mettere l’accento nei
prossimi anni.
Internet-corner
N
on avete
il computer in
casa? Avete seguito dei corsi e
volete esercitarvi?
Volete scrivere una
lettera in Word, fare dei calcoli con
Excel, creare dei cartoncini artistici
con Publisher? O volete semplicemente fare delle ricerche in internet?
Visitate il nostro internet-corner!
Trovate a disposizione un computer
con accesso internet e una stampante.
Presso il nostro Centro diurno altre
iniziative interessanti non mancano.
Venite a trovarci.
Corsi di informatica 2014
Introduzione all’uso del PC
Corso Internet
Dichiarazione fiscale con E-Tax
fr. 180.-, 7 lezioni, mercoledì, 14.00-16.30
Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e
tastiera e gestire con proprietà l’ambiente
Windows, i file e le cartelle.
fr. 150.-, 6 lezioni, martedì 14.00-16.30
Obiettivi: usare Internet quale fonte di informazioni e quale risorsa per interagire.
Imparare a istallare il programma e a preparare una dichiarazione delle imposte nelle
sue diverse fasi con dei professionisti. Si
lavora sulla base di esempi e non sulla propria
dichiarazione.
In collaborazione con
Faido
Aprile
9, 16, 30
Maggio 7, 14, 21, 28
In collaborazione con
Faido Aprile
8, 15, 29
Maggio 6, 13, 20
Lugano, Bellinzona e Muralto - Marzo
non a Biasca!
attenzione!
cambio sede!
non a Biasca!
attenzione!
cambio sede!
Dettagli, info e iscrizioni Segretariato Pro Senectute, tel. 091 912 17 17
In collaborazione con
iscrizioni già aperte:
GenerazionePiù-Anziani OCST, Segretariato cantonale, Via Bertaro Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 www.generazionepiu.ch
Agenda
Gite e Viaggi
¨¨ Dal 30 aprile al 3 maggio a Bamberg,
Praga e Lindau. Ancora posti liberi.
¨¨ Dal 26 al 30 maggio, Croazia-meraviglie da scoprire. Organizza sezione di
Locarno. Iscrizioni da subito, entro il 30
aprile. Tel. 091 751 30 52.
Per le altre proposte vedi inserto speciale su «il Lavoro» n.19 del 5 dicembre.
Per chi l’avesse smarrito, è possibile
chiederne una copia al Segretariato cantonale.
Bellinzona
¨¨ Venerdì 21 febbraio, Coro, ore 14.00
Vita Serena a Giubiasco.
¨¨ Venerdì 28 febbraio, risotto Rabadan, ore 11.30, Expo centro, Bellinzona.
¨¨ Venerdì 14 marzo, Coro, ore 14.00,
Vita Serena a Giubiasco.
Locarno
¨¨ Martedì 25 febbraio, Tombolone di
Carnevale, ore 14.30, Centro parrocchiale
S. Antonio, Locarno.
¨¨ Martedì 25 marzo, Conferenza medica «Abbiamo cura della nostra salute?»,
dr. med. Giuseppe Mossi, specialista
FMH in medicina generale. Ore 14.30,
centro parrocchiale S. Antonio, Locarno.
Lugano
¨¨ Mercoledì 19 febbraio, ore 15.30
Conferenza medica con dr. Ivan Tami,
«Come curare i disturbi più comuni delle
mani», salone OCST, Lugano.
¨¨ Giovedì 27 febbraio, festa di Carnevale, ore 14.15, salone OCST, Lugano.
Mendrisio
¨¨ Giovedì 20 febbraio il Coro di GenerazionePiù della sezione canta a Casa
Girotondo di Novazzano dalle ore 15.30.
¨¨ Martedì 25 febbraio Carnevale a San
Pietro di Stabio (ex asilo) dalle 11 alle 16.30.
¨¨ Giovedì 20 marzo Coro a Casa
S.Lucia di Arzo dalle ore 14.30.
¨¨ Lunedì 31 marzo Coro al Torriani 1 e
2 di Mendrisio dalle ore 14.30.
¨¨ Giovedì 3 aprile, Milano, visita al Cenacolo e al Castello Sforzesco, shopping
e pranzo libero. Costo fr. 50. Pre-iscrizioni da subito per riservare la visita al Cenacolo: tel. 091 640 51 11 o 091 683 16
84 Eliana.
Tre Valli
¨¨ Lunedì 24 febbraio, ore 12.00 Incontro
carnevalesco, Centro Giovani Bodio. Costo: fr. 20, non soci fr. 40 (trasferta-pranzofrittelle). Iscrizioni: entro il 20 febbraio, tel.
091 873 01 20.
20
Società
13 febbraio 2014 il Lavoro
SwissSkills
AL VOLO
Stefano Gnesa premiato durante la
Giornata della formazione professionale
C
on il summit dei Campioni Svizzeri il
31 gennaio presso la St. Jakobshalle
di Basilea ha avuto inizio l’anno della formazione professionale. La Giornata della
formazione professionale è stata organizzata
dalla Segreteria di Stato per la Formazione, la
Ricerca e l’Innovazione (SEFRI) e dalla fondazione SwissSkills.
Il consigliere federale Johann SchneiderAmmann non ha voluto perdere l’occasione di
nominare personalmente i migliori giovani professionisti svizzeri. È stato lui a dare ufficialmente il via all’anno della formazione professionale. «Mostriamo a tutti ciò che ha da offrire
la formazione professionale. Voi, i partecipanti
e le partecipanti dei Campionati delle Professioni siete personalità eccellenti, e siamo lieti
che siate tra di noi. Siete la prova vivente che
la formazione professionale apre molte porte.
Avete fatto un grande lavoro, per voi personalmente, per la formazione professionale e
per il nostro Paese». Si è detto sicuro che anche in futuro potremo contare su di loro, quali
imprenditori impegnati, essi stessi dedicati a
formare apprendisti; quali esperti nelle associazioni professionali, quali ambasciatori e
ambasciatrici per la formazione professionale.
Poi il capo del Dipartimento federale per l’economia, la formazione e la ricerca DEFR si è
rivolto ai circa 700 presenti tra parenti, sponsor e rappresentanti del mondo della politica,
dell’economia e dell’amministrazione. «La for-
mazione professionale svizzera genera prestazioni eccellenti a livello internazionale così
come un’ampia e solida base di professionisti qualificati, colonna vertebrale della nostra
economia e vantaggio nella concorrenza internazionale».
Tra i giovani presenti e premiati anche un ticinese – Stefano Gnesa di Brione Verzasca. Il
ventiduenne, che ha svolto il suo apprendistato
presso Amag Automobili e motori SA di Bellinzona, si è classificato al terzo posto (medaglia
di bronzo) ai campionati svizzeri professionali
come meccatronico d’automobili. Stefano ha
ricevuto il riconoscimento e le congratulazioni
da Josef Widmer, direttore supplente SEFRI.
Josef Widmer con Stefano Gnesa (destra)
Onu
Metà dei redditi del globo
all’8 per cento della popolazione
L’
Undp, agenzia dell’Onu per lo
sviluppo, rinnova l’allarme per le
diseguaglianze del mondo: in un
rapporto che riecheggia temi sollevati dal presidente americano Barack Obama nel discorso sullo Stato dell’Unione, l’amministratrice
dell’organizzazione Helen Clark ha messo in
guardia che le crescenti disparità di reddito
globali pongono nuovi rischi per la stabilità
economica e politica del pianeta.
«È il paradosso del nostro tempo», ha detto
la Clark, ex primo ministro neozelandese. Se
Obama, nel discorso al Congresso ha puntato
i riflettori sulle diseguaglianze tra ricchi e poveri negli Usa, il rapporto dell’Undp scopre che le
disparità economiche sono aumentate dell’11
per cento in due decenni (tra 1990 e 2010) nei
paesi in via di sviluppo.
Nei giorni scorsi uno studio della ong britannica Oxfam aveva puntato i riflettori su un
dato impressionante: la fetta di ricchezza nelle
mani delle 85 persone più ricche del pianeta
equivale a quella della metà della popolazione
mondiale più povera.
La maggioranza delle famiglie nei paesi del
Terzo Mondo -oltre il 75 per cento della popolazione di quelle nazioni- vive in società dove il
reddito è distribuito tra ricchi e poveri in maniera meno equa di quanto non fosse negli anni
Novanta, si legge nello studio dell’Undp secondo cui questo trend, non contrastato, ha il potenziale di «scardinare le fondamenta dello sviluppo e della pace sociale». Le diseguaglianze
si sono allargate soprattutto in paesi come
Cina e India: nazioni dalla crescita robusta ma
la cui ricchezza non è equamente distribuita e
dove «i progressi economici, anziché alleviare
le disparità, le hanno esacerbate».
Secondo la Clark la tendenza non è irreversibile: una delle azioni chiave è quella di creare opportunità di impiego di qualità. A suo
parere, uno dei problemi della globalizzazione
è che ha «proceduto in maniera molto deregolata». Di qui la necessità di una maggiore vigilanza sul commercio internazionale e i flussi
finanziari senza peraltro eliminare la capacità
del settore privato di generare profitti.
da tio.ch
„„
Porte aperte alla Scuola professionale per sportivi d’élite
L’ufficio dell’orientamento scolastico e professionale del Dipartimento dell’educazione,
della cultura e dello sport (Decs), in collaborazione con la direzione dell’istituto organizza per:
mercoledì 26 febbraio 2014, ore 14.15
aula magna della Scuola professionale
per sportivi d’élite, al Centro sportivo
nazionale della gioventù di Tenero,
un pomeriggio informativo sulla formazione
offerta ai giovani che intendono affiancare
all’attività sportiva o artistica, una preparazione professionale riconosciuta nel campo
commerciale.
Oltre alle informazioni di dettaglio sui programmi, sulle modalità e condizioni di accesso, sulle possibilità di conciliare l’attività scolastica con gli allenamenti sportivi o artistici
e sugli sbocchi offerti dalla scuola al termine
del ciclo di studi, verranno forniti ragguagli
sulla possibilità di conseguire anche la maturità professionale commerciale integrata.
Dopo la presentazione visita guidata alle aule
e alle strutture formative del Centro.
„„
Porte aperte alla Scuola specializzata per le professioni sanitarie
L’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale del Dipartimento dell’educazione,
della cultura e dello sport (Decs), in collaborazione con la direzione dell’istituto organizza, esclusivamente per giovani domiciliati
nel Sottoceneri:
mercoledì 26 febbraio 2014, ore 14.00
presso l’aula magna Supsi a Trevano
un pomeriggio informativo sulle formazioni di operatore/operatrice sociosanitario/a
(Oss), operatore/operatrice socioassistenziale (Osa) (indirizzo assistenza all’infanzia e
indirizzo assistenza agli handicappati) e sul
Ciclo di formazione di cultura generale con
maturità specializzata sanitaria o sociale.
Oltre alle informazioni di dettaglio sulle professioni citate, sui programmi, sulle modalità di accesso e sugli sbocchi offerti dalla
scuola al termine del ciclo di studi, verranno
forniti ragguagli sulla maturità professionale
sanitaria e sociale e sulla maturità specializzata.
Altri momenti informativi sono previsti il 12
marzo a Giubiasco per i domiciliati nel Sopraceneri e il 9 aprile per tutti.
La partecipazione al pomeriggio informativo
è obbligatoria per gli allievi che intendono
iscriversi alla scuola.
Corso Riflessologia della mano
Ultimi posti per il corso di aggiornamento
Riflessologia della mano rivolto a terapisti
complementari, operatori ambito socio-sanitario e massaggiatori
19 e 25 febbraio - Locarno
(8.30- 12.30 /13.30-17.30).
Info e iscrizioni: Croce Rossa Ticino - Settore
Corsi, tel. 091 682 31 31 (lu-gio: 08.3015.00),[email protected] www.crs-corsiti.ch
Società
13 febbraio 2014 il Lavoro
21
USIC
Incontro di benvenuto con gli apprendisti
al primo anno di formazione
I Carrozzieri in Ticino a sostegno dei
futuri specialisti del settore.
N
onostante la neve e le basse temperature gli apprendisti carrozzieri
lattonieri, fabbro di veicoli e carrozzieri verniciatori del primo anno, accompagnati
dai loro genitori, si sono incontrati al Centro
di formazione professionale di Giubiasco con i
rappresentanti della Divisione della formazione
professionale, rappresentanti della Commissione Paritetica Cantonale, docenti e formatori, per l’incontro di benvenuto organizzato dal
Gruppo Carrozzieri Ticinesi USIC sez. Ticino. I
futuri carrozzieri verniciatori e lattonieri hanno
ricevuto da parte del presidente dell’Associazione USIC Ticino, Matteo Destefani, un gradito omaggio.
Città di Mendrisio
Incentivi per iniziative nel
campo della mobilità aziendale
Stanziato dal Municipio un credito per
incentivare l’allestimento di piani della
mobilità e l’attuazione di misure per la
riduzione del traffico pendolare.
O
gni giorno migliaia di automobilisti
effettuano un tragitto pendolare,
generalmente ognuno per conto
proprio e utilizzando la propria vettura, per
raggiungere il posto di lavoro. Ogni giorno si
toccano con mano gli effetti negativi di questa
situazione sulla regione con inevitabili ripercussioni sulla qualità di vita.
Basandosi sulla «Guida della mobilità aziendale», negli scorsi anni la Città di Mendrisio ha promosso e implementato, assieme a
SvizzeraEnergia e alla Sezione della mobilità
del Dipartimento del territorio, diversi progetti
di aziende private con l’obiettivo di ridurre il
traffico pendolare sulle strade. Questi progetti
hanno dato buoni frutti e diverse aziende hanno visto premiati i loro sforzi con l’attribuzione
del riconoscimento «Mendrisio della mobilità».
Sulla scorta dei buoni risultati finora ottenuti, il Municipio ha stanziato un credito di fr.
150’000.- per incentivare il coinvolgimento di
nuove aziende nell’allestimento di «piani della
mobilità» e soprattutto l’adozione di provvedimenti finalizzati alla riduzione del traffico pendolare presente sulle strade.
Quali sono questi provvedimenti? Promuovere l’uso dei trasporti pubblici, incentivare il car
sharing e il car pooling, stimolare le persone
(quando e dove possibile) a spostarsi a piedi
o in bicicletta, organizzare navette aziendali e
migliorare la gestione dei posteggi disponibili
presso le aziende.
Inoltre, la Città intende comportarsi in maniera esemplare nell’ambito del marchio «Città
dell’energia» attuando le misure che sono previste dal Piano della mobilità, già allestito nel
2012, per l’amministrazione comunale.
Nel corso delle prossime settimane sarà
pubblicata una specifica ordinanza per l’assegnazione degli incentivi alle aziende presenti
sul territorio cittadino. Il Municipio di Mendrisio
intende infine prendere contatto con l’autorità cantonale per coinvolgere in questo tipo di
azioni il maggior numero di comuni possibile
e per far sì che le aziende più virtuose possano vedere premiati i loro sforzi ad esempio
nell’ambito dei concorsi pubblici.
La signora Silvia Gada, capo ufficio della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica, attraverso la metafora della favola dei
tre porcellini, ha impostato il suo intervento
sull’importanza, per i giovani in formazione,
di crearsi delle solide basi professionali grazie
allo studio, all’applicazione e con il sostegno
e il contributo di tutte le parti coinvolte: i genitori, la scuola, l’Associazione professionale attraverso i corsi interaziendali, i datori di lavoro.
L’importanza della scelta professionale
«Rispetto al Canton Ticino, in Svizzera interna c’è un maggior numero di giovani che intraprende la formazione di base per un apprendistato nei lavori artigianali. In Ticino i ragazzi
preferiscono continuare la formazione scolastica», ha detto Marco Flückiger, vicepresidente dell’Unione Svizzera dei Carrozzieri USIC,
riferendosi alle statistiche presentate dall’Ufficio professionale a livello nazionale. Flückiger
pensa che questo fatto sia da riportare ad una
differenza di mentalità. Non è un problema
specifico dei ragazzi, ma bensì spesso sono
i genitori che spingono i figli a continuare gli
studi. «L’apprendistato è visto come una scelta di serie B», ha detto Flückiger.
Allora quali provvedimenti si possono prendere contro la carenza di specialisti nel settore? Secondo Leonardo Monzeglio, membro di
Comitato USIC sez. Ticino «bisogna rendere la
formazione professionale più visibile». Eventi
come l’incontro di benvenuto sono un esempio per rendere la formazione più visibile e servono anche a mostrare ai genitori cosa viene
proposto durante i quattro anni di formazione.
«Tutto ciò che vedono qui sarà riportato ad
altri giovani amici o ad altri genitori.» Così la
notizia positiva vola veloce di bocca in bocca
e serve come pubblicità.
Un altro mezzo per migliorare la comunicazione tra i giovani è sicuramente Facebook.
«Chi ha un profilo Facebook?» ha chiesto
Monzeglio al pubblico presente presso il Centro professionale. Quasi tutti i futuri carrozzieri
verniciatori e carrozzieri lattonieri hanno alzato
la mano. «Allora andate tutti sulla nostra pagina Facebook e premete su «Mi piace»», ha
invitato Monzeglio.
Un saluto di benvenuto
I giovani hanno ricevuto uno zaino contenente svariati accessori per la protezione personale dal presidente del Gruppo Carrozzieri
Ticinesi USIC, Matteo Destefani. Tra i relatori anche il direttore di USIC Svizzera, signor
Guido Buchmeier e la delegata di Swisssskills
Sara Rossini, la quale ha invitato tutti a partecipare al 1° campionato svizzero delle professioni dal 17 al 21 settembre 2014 a Berna.
Il presidente Destefani è convinto che il
settore della carrozzeria avrà sempre un futuro. «L’importante è sapersi costantemente rinnovare e seguire l’evoluzione» ha detto
Destefani.
22
Info Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
Nakon referenduma
Nezavisni stav
Švicarci se izjasnili protiv useljenika
Referendum je pokrenula desna koalicija koja tvrdi da su 80 tisuća useljenika
godišnje velik pritisak na državu
MARINA ŠERIĆ
P
stambenu politiku.
Jedan je od njihovih argumenata i to da imigranti, koji pristaju na niže plaće, i Švicarcima
ruše cijenu rada. No švicarska vlada kaže da je
slobodno kretanje radne snage ključ švicarskog
gospodarskog oporavka te dodaje da to
omogućuje da poslodavci u Švicarsku iz drugih
zemalja dovedu visokokvalificiranu radnu snagu
koja dodatno pomaže rastuće gospodarstvo.
Švicarci su se izjasnili za smanjenje kvota,
pa će po svoj prilici propasti i sporazum o slobodnom kretanju radne snage koji su potpisali
EU i Švicarska, koja nije članica, ali je usvojila
veliki dio pravne stečevine EU.
rema prvim rezultatima referendum
o drastičnom smanjenju kvota za
useljenje u zemlju, Švicarci su sa 50,3
posto glasova za podržalireferendumsko pitanje. Analitičari su i prije održavanja predviđali
da će rezultati referenduma biti jako tijesni, no
danas je izašlo na vidjelo da je polovica birača
protiv, a polovica za uvođenje kvota, a na kraju
je presudilo vrlo mali broj glasova.
Referendum je pokrenula desno usmjerena koalicija koju vodi
Švicarska narodna stranka. Oni tvrde
da je velik broj useljenika, a u zemlju
ih uđe oko 80 tisuća godišnje, vrlo
veliki pritisak na sustave zdravstva
Foto: Reuter/PIXSELL
i obrazovanja te na transport i na
BiH
Jedna od 20 najjadnijih država na svijetu
Većina stanovništva Bosne i Hercegovine svakodnevno preživljava zahvaljujući
sivoj ekonomiji i rođacima iz inozemstva
kojih je samo manji dio iskorišten za obnovu,
dok je ostatak završio u privatnim džepovima.
Parlamentarna istraga o trošenju donacija nikada nije okončana iako je utvrđeno da je
bilo pronevjera. Međutim, donacije su odavno
DEJAN JAZVIĆ IZ SARAJEVA
prestale dolaziti, a kako nije bilo priljeva većih
osna i Hercegovina još prije dvije godine stranih investicija u državu s najglomaznijom
svrstana je među 20 „najjadnijih država“ administracijom u Europi (14 vlada na državnoj,
na svijetu. S indeksom siromaštva koji entitetskoj i županijskoj razini plus 142 lokalne
iznosi 47 posto, nezaposlenošću od 44 posto, samouprave), vrlo se brzo našla u ekonomski
BiH se našla u društvu Kenije i Zimbabvea. i socijalno teškoj situaciji. Broj zaposlenih i
Službene statistike govore da s prosječnim broj umirovljenika izjednačen je pa mirovinski
primanjima od 430 eura oko 70 posto obi- sustav jedva funkcionira. Slabašna ekonomija
telji ne može pokriti ni osnovne životne potre- ne omogućava odgovarajuće porezne i druge
be. Vrijednost potrošačke košarice, odnosno prihode pa su i deficiti proračuna na svim raziosnovnih prehrambenih i higijenskih troškova nama sve veći. Kakav-takav spas pokušao se
četveročlane obitelji u BiH iznosi skoro 900 eura. naći u kreditnim aranžmanima s MMF-om. PoU takvoj situaciji nije tajna da se socijalni mir sljedica je toga uvećanje vanjskog duga BiH sa
održava uglavnom toleriranjem sive ekonomije, 1,3 milijarde eura u 2008. godini na više od pet
proračunskim davanjima socijalnim kategorija- milijardi eura krajem prošle godine. Taj je novac
ma i priljevom sredstava koje iseljeništvo šalje otišao isključivo u potrošnju, odnosno u krpanje
kao pomoć rođacima u BiH. Razlozi ovako su- proračunskih rupa i kupnju socijalnog mira do
mornog socijalno-ekonomskog stanja u zemlji idućih izbora.Umjesto da pokrene reforme kojisu slojeviti. Dok je ostatak bivših socijalističkih ma će potaknuti izvozno orijentirana poduzeća,
zemalja prolazio kroz političku, gospodarsku i unaprijediti poslovno okruženje i privući strasocijalnu tranziciju, u BiH je bjesnio rat. Gospo- ne investicije, vlast, posebno u zadnjem mandarstvo zasnovano na velikim industrijskim su- datu, zaokupljena je isključivo unutarnjom
stavima u ratu je uglavnom uništeno, a ono što borbom za pozicije i stalnim promjenama
političkih savezništava.
je preostalo opustošeno
U nekadašnjim induje u sumnjivim privatizaFoto: Marko Mrkonjic/PIXSELL
strijskim područjima, kao
cijskim aktivnostima u društo je Tuzla, posljedice
goj polovini devedesetih
ovako neučinkovite vlasti
godina prošlog stoljeća.
su i najizraženije. Zbog
U to su se vrijeme u BiH
propale industrije na
slijevale i znatne strane
ovom prostoru više je od
donacije, a neslužbene
100 tisuća nezaposlenih,
procjene govore da je u
što je gotovo petina od
zemlju tako ušlo više od
ukupnog broja u BiH.
četiri milijarde eura, od
B
13 febbraio 2014 il Lavoro
Soči kao političko
igralište
GORAN KARACHI
U
Sočiju je u petak počeo događaj
koji su svi s nestrpljenjem očekivali,
sportski događaj koji se nažalost
pretvorio u političko igralište.
Sve je počelo crnim prognozama koje
predviđajući totalni krah Zimskih olimpijskih
igara zbog pretoplog vremena i prijetnji
terorističkim napadima, pa se polako prešlo na
homofobiju i korupciju, a potom i na podmetanje lažnih fotografija aljkavosti domaćina u
pripremi Igara.
I na samu ceremoniju otvaranja zapadni mediji su imali brojne zamjerke, poput one da je
neotvaranje olimpijskog kruga koji simbolizuje
Sjevernu i Južnu Ameriku mala osveta za
američke kritike zbog antigej zakona u Rusiji
uoči ZOI, mada je malo vjerovatno da bi više
od 50 milijardi evra uloženih za što bolji ugled
Rusije bilo stavljeno na kocku zarad političkog
revanšizma. Neki smatraju da su Nijemci izašli
u opremi u bojama duge jer su htjeli da pokažu
koliko Rusi griješe kada su u pitanju prava
homoseksualaca, a čak je i poznati internet
pretraživač umjesto očekivanih olimpijskih
krugova umjesto ka sportu povukao na politiku i na početnoj strani istakao podršku LGBT
populaciji. Nedolazak američkog predsjednika
Baraka Obame, a uvrštavanje gej sportista u
delegaciju mnogi smatraju kao jasnu poruku Rusiji da im se nimalo ne sviđa kako oni
tumače prava gej populacije.
Veliki uspjeh sjajnog Norvežanin Olea Ejnara Bjerndalena nažalost juče nije izazvao toliku pažnju koliko prepucavanje o tome da li
je Irina Rodnjina objavila fotografiju Baraka
Obame i njegove supruge i da li je fotografija
rasistička ako je na njoj prikazana i banana.
Kao da ni to nije bilo dovoljno, na pomolu je
i skandal u umjetničkom klizanju, u kojem se
pominje da su se Rusi i Amerikanci dogovorili
o raspodjeli medalja.
Gdje je nestalo vrijeme kada se tokom ZOI
pisalo i pričalo samo o sportu i sportistima?
Olimpijski duh izgleda više nema onu snagu
kao nekad.
Giornale Aperto
13 febbraio 2014 il Lavoro
23
Le domande dei Lettori
Italiano all’estero: dichiarazione esistenza in vita e red/est
Dallo scorso anno sono in pensione sia in Svizzera che in Italia. In merito alla pensione italiana,
del tutto simbolica, ho lavorato pochi anni, ho ricevuto dei formulari gialli da rispedire in Inghilterra per attestare la mia esistenza in vita. Perché in
Inghilterra? Mi hanno anche riferito che l’Inps richiede annualmente una dichiarazione reddituale per i residenti all’estero. Potrei avere maggiori
informazioni. Grazie e saluti.
Vittorio S.
La nuova campagna di Certificazione di Esistenza in Vita per pensionati Inps residenti
all’Estero iniziata a fine gennaio 2014 concede
quattro mesi di tempo (fino al 3 giugno) per
trasmettere a Citibank il modulo di attestazione dell’esistenza in vita. «Citibank» è la banca
attualmente competente per i pagamenti delle
pensioni italiane all’estero ed ha sede in Inghilterra. Il plico che ha ricevuto contiene la modulistica necessaria per accertare l’esistenza in
vita del titolare di pensione Inps, contiene: Lettera esplicativa; Modulo di attestazione di colore giallo (redatto in due lingue su unico foglio);
Istruzioni per la compilazione; Lista dei testimoni accettabili per il paese di residenza del singolo pensionato; Richiesta di documentazione di
supporto (copia di valido documento d’identità
con foto del pensionato o in alternativa, copia
della prima pagina dell’estratto conto bancario
recente, o copia di una bolletta recante il suo
nome); Indicazioni per contattare il servizio assistenza di Citibank.
Può effettuare la verifica richiesta presso funzionari dello Stato Italiano all’estero (Ambasciata
o Consolato Generale d’Italia) presso funzionari
pubblici locali individuati come testimoni accettabili (Comune svizzero di residenza o Ufficio
degli Stranieri). Nel caso quest’ultimi si rifiutino
di sottoscrivere il modulo redatto da Citibank,
potrà certificare la propria esistenza in vita producendo gli appositi moduli rilasciati dai competenti enti pubblici locali, purché gli stessi costituiscano valida attestazione dell’esistenza in
vita. Citibank provvederà ad accertare, ai sensi
della legge del Paese di residenza del pensionato, che tali moduli siano validi. L’Inps ha ribadito
l’auspicio che la certificazione richiesta avvenga
utilizzando il modulo standard inviato al domicilio
del pensionato in quanto può essere esaminato
e validato automaticamente e tempestivamente
dai team operativi di Citibank.
Per quanto riguarda la campagna red/est
2014, la procedura telematica è aperta dal 10
febbraio. Non deve essere confusa con la dichiarazione fiscale e l’Istituto di Previdenza
italiano effettua tale verifica per stabilire se il
pensionato ha diritto alle prestazioni legate al
reddito o agli assegni familiari legati alla pensione italiana. La mancata comunicazione potrebbe comportare la diminuzione dei ratei pensionistici. L’Inps ha scelto di non inviare una
comunicazione specifica sui Red Est a inizio
campagna, ma notificherà solo coloro che non
avranno trasmesso i Red Est entro il 15 luglio.
Tutti i titolari di pensione italiana sono pregati
di recarsi presso gli uffici Inas per verificare se
siano destinatari della campagna red/est 2014
e per l’invio telematico di quanto richiesto.
Valeria Angrisani, Patronato Inas Svizzera
VITA NOSTRA
„ „Fedeltà all’OCST
In febbraio il collega Adriano Coldebella in forza all’Associazione Gruppo di Solidarietà
festeggia 10 anni di attività. L’Associazione gestisce programmi
occupazionali temporanei per
persone alla ricerca di un nuovo
impiego. Adriano lavora per «L’Ospedale del Giocattolo». È stato
un partecipante al programma,
gestito da Roberto Rodriquez, che
ci ha lasciati poco più di un anno fa. Adriano ha preso a
cuore l’attività svolta durante il programma occupazionale, distinguendosi per qualità del lavoro e dedizione.
Col crescere del numero di partecipanti è stato assunto
come «jolly» tra magazzino e officina. Ha poi sostituito
Alfredo Giannoni, in pensionamento, diventando responsabile del reparto officina, dove gestisce i partecipanti
(da 6 a 10) istruendoli all’uso degli strumenti di lavoro e
supervisionando il lavoro svolto.
Ad Adriano, riservato, sempre disponibile e di gran cuore, grazie e auguri per il traguardo raggiunto.
„ „Auguri
• ad Adolfo Imperatori, socio GenerazionePiù, ed ex collega alla Cassa Malati Cristiano Sociale, che lo scorso
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti,
Giorgio Donini e Georgia Ertz
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
3 febbraio, attorniato dai suoi cari ha festeggiato il traguardo degli 88 anni.
„ „Felicitazioni
• a Federico Anzini, socio dipendenti RTSI, e ad Anita,
per la nascita di Elisa, alla quale auguriamo una vita felice e ricca di ogni bene.
• a Edip Altin, socio settore Ospedali, e a Manar, per la
nascita di Sara, alla quale auguriamo un futuro ricco di
cose belle.
„ „Condoglianze
• ai figli Luigi e Sebastiano, alle nuore Myriam e Giustina, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro
cara Ester Pellegrini vedova Angelo, già segretario cantonale OCST.
• a Pietro Bossi, Davide Arcioni e alle loro famiglie per
la perdita della loro cara congiunta Lucia Mazzolini di
Mendrisio.
• alla moglie Maria Pia, socia GenerazionePiu Mendrisiotto, ai figli Francesca e Davide per la morte del loro
caro congiunto Carlo Oldelli di Meride.
• al marito Renato, ai figli Diego e Denise, alla nuora
Edith, al genero Meinrado Robbiani, segretario cantonale OCST, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della
loro cara Yvonne Poltera.
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
24’360 copie
• ai figli Lucio, Magda e Paola, al genero Stefano Visetti,
socio, ai nipoti e familiari tutti, per la scomparsa del loro
caro Andrea Pedrazzini.
• alla cara moglie Maria, ai figli Renato, Sandro e Susanna, ai fratelli e ai parenti tutti, le più sincere espressioni
di vivo cordoglio per la dipartita del caro Lino Guidicelli.
• a Silvana e Emiliana Bobbià, socie GenerazionePiù
Mendrisiotto, e familiari tutti, per la morte del papà, rispettivamente suocero Luigi.
• alla moglie Margherita, al figlio Massimo, ai familiari tutti, per la perdita del loro caro congiunto Fernando Sala di Bissone, socio GenerazionePiù, segretariato
Mendrisio.
• al marito Enrico, al figlio Moreno, socio Penitenziario
cantonale, alla figlia Manuela, alle sorelle Silvana e Aurelia, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara
Pierina Berta.
• alla mamma Maria Luisa, alla sorella Roberta, socia, al
cognato Roberto Moriani, socio settore Impiegati ufficio,
alla zia Camilla, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro adorata Francesca Ceresa.
„ „In memoria
• a venticinque anni dalla scomparsa (26 febbraio
1989) ricordiamo con rimpianto don Mario Bini, già
apprezzato direttore de «il Lavoro».
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Renato Ricciardi, Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
Desiderate che qualcuno vi pulisca
l’appartamento e i vetri? Tutto gratuitamente?
Volete vedere il vostro nome inserito in questo buono? Come fare per
vincere questo buono?
Acquisite nuovi soci GenerazionePiù e segnalateli, entro il 31 marzo 2014, al segretariato della sezione della vostra regione oppure al
segretariato cantonale GenerazionePiù, via Bertaro Lambertenghi 1,
6900 Lugano. Tel. 091 910 20 21 - www.generazionepiu.ch
ll premio, gentilmente offerto dalla ditta BOUYGUES E&S FM SVIZZERA SA, Manno, Amministrazione immobiliare, gestione tecnica, pulizia
e sicurezza degli immobili, verrà consegnato a chi segnalerà il maggior numero di nuovi affiliati.
La consegna del premio avverrà in occasione della prossima assemblea cantonale dei delegati.
Le segnalazioni possono essere fatte da chiunque, giovani e anziani,
quindi non unicamente da soci di GenerazionePiù.
Domanda di adesione a GenerazionePiù
Il/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione
GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di
Bellinzona 
Locarno 
Lugano

Mendrisio
Data di entrata desiderata
Cognome
Nome
Indirizzo
Nap
Città
Telefono/ Cellulare
Indirizzo di posta elettronica
Data di nascita
Stato civile
Nazionalità
Osservazioni
Data
Firma
Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano
________________________________
Biasca/Tre Valli 
NUOVO SOCIO SEGNALATO DA


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