13 febbraio 2014
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lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 13 febbraio 2014 - Anno LXXXIX - N.3 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 4 Prossimo numero: 27 febbraio 2014 Docenti Più valore aggiunto, non discriminazioni pagina 5 SCuDo Una disdetta che genera incertezza pagina 7 Condizioni di lavoro La testimonianza di un ex lavoratore pagina 9 Colonie Leone XIII Aperte le iscrizioni pagina 2-3 pagine 11 Mobbing Un problema grave e difficile da dimostrare, che condiziona la vita non solo lavorativa Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità 13 febbraio 2014 il Lavoro Problemi sul lavoro Mobbing: un male difficile da dimostrare Tentativo di definizione Esistono varie forme di mobbing. La caratteristica comune è la ripetizione degli atti di mobbing durante un periodo relativamente lungo: significa che i fattori di stress psicosociale sono frequenti e accadono per una durata così lunga fino a che diventano mobbing. Un atto isolato non è considerato mobbing. Secondo Klaus Niedl (studioso austriaco) con mobbing sul posto di lavoro si intendono gli atti di un gruppo o un individuo che un’altra persona pensa come riferiti a lei e ai quali essa attribuisce un carattere ostile, umiliante o intimidatorio. La persona colpita si sente incapace di difendersi o di fuggire da questa situazione per delle ragioni sociali, economiche, fisiche o psichiche. La definizione di Niedl si affianca a quella di Heinz Leymann (uno dei maggiori studiosi sul tema): il termine mobbing designa degli atti di comunicazione negativa, commessi da uno o più individui, che sono diretti contro una persona, si ripetono frequentemente durante un periodo abbastanza lungo e che caratterizzano le relazioni tra gli autori e le vittime. Seguendo la definizione di Leymann si parla di mobbing quando un atto si produce almeno una volta alla settimana da almeno 6 mesi. La ricerca che presentiamo ha preso un campione di 3’220 persone attive professionalmente in Svizzera. Sul campione utilizzato questi criteri si applicano a 245 persone, equivalenti a un tasso del 7,6% di persone mobbizzate. Il commento Per differenti ragioni, i ricercatori hanno rinunciato a quantificare il fenomeno del mobbing in Svizzera. Infatti, si tratta di un fenomeno Immagine 2 con molte sfaccettature che resta difficile da censire con le definizioni e gli strumenti a disposizione. Inoltre, il mobbing è anche una forma di tensione psicosociale. L’ampiezza del fenomeno dipenderebbe innanzitutto dalla definizione di mobbing scelta (in senso ampio o in senso stretto). Nel quantificare l’ampiezza del mobbing, si terrebbe conto solamente della forma estrema del fenomeno al posto di concentrarsi sulla problematica delle molestie psicologiche sul luogo di lavoro nella sua globalità. Infine, la definizione di mobbing varia considerevolmente da una nazione all’altra come pure il metodo di rilevamento. Le peculiarità svizzere Contrariamente a certi studi condotti all’estero, i risultati dello studio in Svizzera non dimostrano nessuna differenza significativa secondo l’età, il sesso o la formazione degli interrogati. Nemmeno la posizione ricoperta nell’impresa gioca un ruolo importante. Al contrario, gli stranieri, i possessori di doppia nazionalità e certe categorie professionali sono maggiormente colpite dal mobbing. Se consideriamo le categorie professionali, il settore alberghiero e la ristorazione, e in minor misura, il settore della sanità, sono le categorie che presentano una proporzione relativamente alta di mobbizzati. Ma è importante notare che il campione statistico è troppo piccolo per procedere a una valutazione differenziata in funzione delle categorie. Il fenomeno del mobbing in generale È difficile comparare, per differenti ragioni che non riprenderemo dal testo originale, il tasso di mobbing svizzero e quello di altri paesi. Vi sono comunque dei punti in comune, come per esempio la conferma della relazione tra mobbing e stato di salute, relazione riconosciuta a livello internazionale, che si tratti di benessere generale, problemi di salute o giorni Immagine 1 di congedo malattia. A prima vista, il tasso di mobbing in Svizzera potrebbe apparire sorprendente. Esso è confermato dal tasso del 9,7% di persone dichiaranti l’esistenza di conflitti professionali duraturi. Se consideriamo l’aumento considerevole delle rendite AI per ragioni psichiche (dal 24% al 36% tra il 1985 e il 1999), l’aumento del consumo di medicinali psicotropi e soprattutto di quelli antidepressivi (da 91 a 215 milioni in 5 anni) e il sovraccarico generale delle infrastrutture psichiatriche in Svizzera, le cifre sono meno sorprendenti. Mobbing e stress Esistono svariate forme di stress sul posto di lavoro (il mobbing è tra queste), che sono spesso legate al carico di lavoro, all’organizzazione del lavoro, a delle condizioni quadro poco favorevoli, a un sovraccarico o a una Sindacato Attualità 13 febbraio 2014 il Lavoro mancanza di lavoro, allo stress psicosociale o al mobbing. I lavori di ricerca sullo stress si concentrano piuttosto sulle condizioni di lavoro di cui fa parte notoriamente la comunicazione interpersonale. Si domanda agli interrogati se sono soddisfatti delle loro relazioni con i superiori o con i colleghi. In questo senso il mobbing si distingue dallo stress in quanto gli atti di mobbing sono frequenti e colpiscono una persona in maniera mirata e prolungata. Le vittime I mobbizzati hanno indicato che nel 51,3% dei casi è stato un loro superiore l’autore dell’atto di mobbing. I colleghi (16%) e i subordinati (13%) sono meno citati (vedi immagine 1). Al fine di poter trarre delle conclusioni sul fenomeno del tormento psicologico, la ricerca ha comparato le indicazioni dei mobbizzati con quelle dei non mobbizzati. I ricercatori volevano sapere se i fattori socio demografici quali l’età, il settore di attività, la nazionalità ecc. abbiano un’incidenza sulla soddisfazione al lavoro e lo stato di salute delle persone mobbizzate. In Svizzera non si constata una correlazione significativa tra l’età, il sesso o la formazione e l’esistenza del mobbing. Per quanto concerne la nazionalità dei mobbizzati risulta che gli stranieri (10,5%) e i possessori di una doppia nazionalità (12,5%) sono più toccati dal mobbing che gli svizzeri (6,9%). In più della metà dei casi sono i superiori a essere implicati nei casi di mobbing. Gli autori agiscono soli o in piccoli gruppi da due a quattro persone. La relazione superiore-subordinato è dunque la più toccata dal mobbing, il che significa che esistono dei problemi di condotta del personale e di organizzazione del lavoro. La salute Dallo studio si evince in modo chiaro che le vittime di mobbing soffrono più spesso di problemi di salute. I mali più frequenti sono: debolezza generale, affaticamento, mancanza di energia. Inoltre si osservano anche: tensione interiore, paure e angosce. Lo scarto più grande lo troviamo a livello di sentimenti negativi come: abbattimento, scoraggiamento o depressione. La quantità di persone depresse è tre volte maggiore tra le vittime di mobbing che tra le persone non mobbizzate (vedi immagine 2). I mobbizzati sono assenti dal lavoro per più di tre giorni quasi due volte di più rispetto ai non mobbizzati. Inoltre, le consultazioni mediche nei dodici mesi precedenti sono nettamente più soventi tra le vittime di mobbing. Il numero medio di giorni di congedo malattia varia fortemente in funzione del tipo di tormento psicologico e del carico psicosociale. Si constata che lo stato di salute delle vittime è nettamente peggiore che quello delle altre persone. Le vittime di mobbing soffrono più frequentemente di mal di testa, tensione, nervosismo, disturbi del sonno e depressione. Senza dimenticare che le tensioni professionali hanno un impatto sulla vita privata e viceversa. Il mobbing tra gli stranieri e i possessori della doppia nazionalità. Sia che si utilizzi la definizione di Leymann, le dichiarazioni spontanee o il carico psicosociale differenziato, si può constatare che i casi di mobbing e di carico psicosociale sono più elevati tra gli stranieri e i possessori di doppia nazionalità. Mobbing, giorni di congedo malattia e consultazioni mediche Il numero medio di giorni di congedo malattia varia fortemente in funzione del tipo di molestia psicologica e del carico psicosociale. Le persone con più giorni di congedo malattia sono quelle considerate mobbizzate. Tuttavia si constata che pure coloro che hanno un carico psicosociale leggero hanno un numero di giorni di congedo malattia superiore alla media. Le persone mobbizzate presentano un numero più elevato di giorni di assenza e di congedo malattia rispetto ai colleghi non mobbizzati. A volte arrivano addirittura a rassegnare le dimissioni. Nei casi in cui l’età lo permetta, optano per il prepensionamento. Tratto da: «Mobbing et autres tensions psychosociales sur le lieu de travail en Suisse», traduzione G.D. Info Descrizione e aspetti legali: http://www.seco.admin.ch/dokumentation/ publikation/00035/00036/01707/index. html?lang=it La ricerca completa: http://www.seco.admin.ch/dokumentation/ publikation/00008/00022/01512/index. html?lang=fr Laboratorio di psicopatologia del lavoro, Via Luganetto 5, 6962 Viganello tel. +41 91 815 21 91 Prevenzione Possiamo trarre diverse conclusioni: la selezione e la formazione dei quadri devono essere parte integrante del lavoro di prevenzione; nei servizi dove il cambiamento frequente del personale e il tasso di assenteismo sono elevati, il mobbing dovrebbe essere visto come una spiegazione; bisognerebbe, ove possibile, ridurre il carico di lavoro per eliminare lo stress; i responsabili dei gruppi nei quali si trovano degli stranieri dovrebbero sforzarsi di ridurre il più presto possibile le fonti di tensione tra svizzeri e stranieri; Ulteriori soluzioni possibili possono essere elaborate. Le soluzioni al mobbing e alla tensione psicosociale, invece, possono essere adattate ai differenti gradi di carico. La prevenzione primaria deve essere al centro del lavoro di prevenzione (per esempio: lavorare sul comportamento sociale e le competenze della direzione grazie a dei corsi di formazione e di perfezionamento professionale). È fondamentale riconoscere in tempo, prendere sul serio e risolvere i conflitti prevedibili ricercando le loro cause. Soluzioni in caso di situazione grave di mobbing: si tratta di «limitare i danni», trovare una soluzione equilibrata per la vittima, sopprimere le cause ed evitare il riprodursi di tale situazione. A livello di comportamento sociale in generale la prevenzione del mobbing è basata sull’apprendimento della prevenzione, della tolleranza e del rispetto reciproco. In una società sempre più individualista, gli ambienti economici, ma anche la scuola e la famiglia, devono contribuire alla sviluppo e alla promozione di competenze sociali. Se un’impresa non vuole mettere in pericolo la salute dei propri collaboratori dev’essere suo interesse attivarsi in favore di un clima di lavoro favorevole. Ciò, per l’impresa, si traduce in: rendere la consultazione parte integrante della cultura d’impresa; cercare di risolvere i problemi appena sorgono prendendoli sul serio; valutare con attenzione le soluzioni interne in caso di conflitti; ricorrere ad aiuti esterni se necessario; sorvegliare la formazione dei quadri e le relazioni tra svizzeri e stranieri; controllare l’impatto delle ristrutturazioni e dei cambiamenti sull’ambiente di lavoro; accordare un’attenzione particolare ai collaboratori più anziani, i quali hanno sicuramente più difficoltà nel cambiare lavoro. Per quel che riguarda la relazione tra autore e vittima è riduttivo fossilizzarsi solamente su questa. Ciò limiterebbe fortemente le soluzioni e spesso non fa altro che aggravare la situazione. Nelle scuole si ottiene un buon successo con l’approccio «no blame» (non punta l’indice), una strategia di risoluzione dei conflitti basata sulla comprensione reciproca, il rispetto e non sull’attribuzione di colpe. In casi estremi può essere però necessario intraprendere la via giuridica. 3 4 Sindacato Docenti 13 febbraio 2014 il Lavoro Formazione Più valore aggiunto, non discriminazioni Dopo l’articolo apparso sul CdT di martedì 4 febbraio, che trattava delle proposte che la Commissione scolastica vuole inoltrare al Governo, tra cui il blocco delle nomine di docenti stranieri e l’attribuzione di incarichi a tempo parziale ai candidati ticinesi, abbiamo intervistato il presidente OCST Docenti, Gianluca D’Ettorre. INTERVISTA A CURA DI GEORGIA ERTZ Sig. D’Ettorre, cosa pensa delle proposte? La volontà di facilitare l’accesso alle abilitazioni e quindi di ridurre questa sorta di discriminazione alla rovescia che spesso colpisce i ticinesi e i residenti in Ticino rispetto a chi concorre dall’estero per l’insegnamento, è opportuna. Però ci sono alcuni elementi che mi lasciano perplesso. Ci parli delle sue perplessità. Per permettere ai ticinesi di accedere più facilmente alla professione di docente, si propone un tronco comune di psicologia e di pedagogia, che dovrebbe essere offerto con maggiore frequenza, se non annualmente. Questa formazione, valida indistintamente per ogni materia, sarebbe parziale e consentirebbe ai beneficiari di ottenere un incarico di insegnamento previo impegno a completare l’abilitazione nella materia specifica non appena possibile, dando luogo ad una formazione in due tempi. Avremmo così docenti pienamente abilitati, docenti in abilitazione o già abilitati limitatamente alla psicologia e alla pedagogia, oltre a docenti in «formazione parallela alla professione» (Fpp), ovvero non abilitati, incaricati e contemporaneamente iscritti alla «formazione completa». La situazione sarebbe complessa e difficilmente gestibile. Mi pare decisamente più realizzabile l’intenzione di sussidiare gli studenti che frequenterebbero presso le scuole pedagogiche degli altri Cantoni i corsi non avviati in Ticino. Anzi, si dovrebbe insistere nella direzione del reciproco e sistematico riconoscimento delle varie abilitazioni cantonali, ottenendo finalmente anche il pieno riconoscimento da parte della Cdpe (Conferenza svizzera dei direttori canto- nali della pubblica educazione) delle abilitazioni rilasciate dal Canton Ticino, invece di subire gli effetti negativi delle prescrizioni della stessa Cdpe, a causa delle quali siamo purtroppo costretti a riconoscere le «abilitazioni multidisciplinari» erogate all’estero. Questa paradossale anomalia da una parte accresce la pressione dall’Italia, dall’altra ostacola il ritorno degli studenti ticinesi dalle università della Svizzera. Un’altra considerazione è che evidentemente il discorso è incompleto. Le misure volte a privilegiare i ticinesi sono benvenute, benché esistano già, ma a questo punto ci si deve chiedere seriamente se il problema si risolverebbe escludendo tutti i postulanti dall’Italia e aumentando la frequenza dei corsi di abilitazione. I candidati residenti sarebbero sufficienti a coprire il fabbisogno di docenti? Ricordo che nell’agosto 2013 cinque classi di scuola elementare non avevano un insegnante titolare. Per il prossimo anno scolastico si prevede la necessità di circa 80 docenti per le scuole comunali, ma dalla Supsi-Dfa ne arriveranno una sessantina. Le restanti classi da chi verranno istruite? Suppongo che ci sia comunque una certa mancanza di candidati residenti. Sorge dunque inevitabilmente la domanda riguardo alle ragioni per cui non disponiamo di un numero sufficiente di candidature indigene. La risposta è che da una quindicina d’anni la professione del docente sta costantemente perdendo di attrattiva. Molti aspiranti e potenziali insegnanti valutano gli sforzi e le condizioni a cui dovrebbero far fronte in Ticino e decidono di recarsi altrove o di praticare un’altra professione. Crede che anche la procedura d’ammissione al DFA potrebbe giocare un ruolo in questa problematica? L’onorevole Bertoli ha sostenuto che l’alto numero di candidature al Dfa proverebbe l’elevata attrattiva della professione, evidentemente non considerando adeguatamente l’origine e il profilo delle candidature. Il Dfa, a sua volta, ritiene di avere ormai risolto la sua parte del problema permettendo la formazione parallela alla professione. Ma questo non è sufficiente. In effetti la procedura d’ammissione al Dfa è poco trasparente. La verifica dei titoli avviene attraverso la Direzione del Dfa, che dispone, oltre alla Cdpe, della facoltà di stabilire alcune equivalenze di titoli. La valutazione del dossier, che i candidati devono produrre in una settimana di tempo, comporta una grande disparità di trattamento, in quanto si basa in prima istanza sulla disponibilità di tempo. Forse sarebbe meglio organizzare un esame eseguito in un’aula sotto sorveglianza, invece di affidarsi a un lavoro prodotto in privato o con il concorso di conoscenti. Il grado di attendibilità del dossier è infatti piuttosto ridotto, perché permette una facile commissione del lavoro a terzi, che possono pure istruire il candidato in vista dell’ultima fase di selezio- ne. Quest’ultima, consiste in un colloquio di soli 15 minuti, in cui il candidato deve specialmente rispondere dei contenuti dell’elaborato. Inoltre la graduatoria con i risultati non viene pubblicata né notificata ai concorrenti, i quali non ricevono neppure un rapporto del colloquio o una valutazione del dossier. Mi è stato riferito che talvolta la comunicazione della decisione di ammissione o di rifiuto è stata addirittura inviata dopo la scadenza legale per l’inoltro del ricorso. Cosa pensa della sospensione delle nomine dei docenti proposta come misura provvisoria dal Granconsigliere Claudio Franscella? Questa misura è l’elemento più problematico, in quanto i giornali parlano di «sospensione provvisoria delle nomine di docenti stranieri», mentre il Rapporto della Commissione scolastica propone di «rinunciare provvisoriamente a qualunque nomina» e di assegnare incarichi a tempo parziale soprattutto a candidati ticinesi con titoli idonei sebbene sprovvisti di abilitazione. Evidentemente non si possono sospendere le nomine di docenti stranieri incaricati e residenti in Ticino, aventi tutti i requisiti. L’unica misura attuabile secondo i fini dichiarati è quella di congelare le nomine di tutti i docenti, dando per scontata la scarsa presenza di residenti in Ticino rispetto ai non residenti, puntando poi sul percorso alternativo dell’abilitazione in due tappe per avvantaggiare i residenti. Tale via penalizzerebbe i docenti (svizzeri e non) incaricati da anni e in attesa di nomina, dovrebbe introdurre nelle scuole docenti residenti non pienamente formati e rallentare l’entrata di docenti dall’Italia. Verrebbe da dire che è inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. È il nostro Cantone che per necessità chiama i docenti non residenti, li incarica e li nomina; non entrano con la forza delle armi. Fondamentalmente significa mantenere qualcuno in una forma di precariato, perché non... (segue nella prossima pagina, in basso) Sindacato Attualità 13 febbraio 2014 il Lavoro SCuDo disdice il CCL Per sottoscrivere l’appello: http://sociosanitario.ocst.com Appello per il contratto collettivo di lavoro nel SACD del Luganese RENATO RICCIARDI I l contratto collettivo di lavoro (Ccl) è lo strumento più avanzato per garantire e rendere effettiva la partecipazione delle parti sociali a una comunità lavorativa. È soltanto nel quadro della contrattazione collettiva che il personale partecipa pienamente alla definizione delle condizioni di lavoro e si assume una vera corresponsabilità. Se manca questo coinvolgimento vi è semplicemente unilateralità nei rapporti tra datore di lavoro e dipendenti. Qualsiasi dichiarazione che affermi di coinvolgere i dipendenti in un rapporto diretto senza una relazione strutturata e continuata nel tempo con i lavoratori e con i loro rappresentanti è ingannevole e fondamentalmente falsa. Il Ccl è espressione evoluta di una democrazia nel campo economico e del lavoro ed è portatore di un valore di pace sociale, cioè di relazioni tra datori di lavoro e sindacati caratterizzati da un confronto corretto e una cooperazione vantaggiosa per tutti. Un contratto di lavoro unico nel settore delle cure a domicilio Il Ccl dei servizi di assistenza e cura a domicilio di pubblica utilità è un patrimonio che non può essere disperso e abbandonato senza motivi giustificati. Esso risale agli anni in cui le cure domiciliari erano gestite dai consorzi comunali. Dopo l’entrata in vigore dell’attuale legge, nel 2000, le associazioni di diritto privato costituite dai comuni dei comprensori e dagli enti di appoggio hanno assunto la responsabilità dei sei servizi pubblici che operano e sono finanziati sulla base di un contratto di prestazione cantonale. I tre sindacati attivi nel settore sociosanitario hanno negoziato e sottoscritto, prima due contratti collettivi di lavoro (uno per il Soprace- (continua da pagina precedente) ...si è stati in grado di predisporre per tempo un sistema interessante per i propri concittadini. Se si vogliono attrarre candidati svizzeri, lo si faccia sulla base di un valore aggiunto e non ricorrendo ad una discriminazione verso chi onestamente e correttamente rispetta i requisiti da noi stessi definiti. Costo dell’operazione? Introdurre docenti meno formati e insistere sul precariato invece di consolidare un rapporto di fiducia sviluppando la professionalità. Non credo che la qualità dell’insegnamento ne trarrebbe giovamento e neppure il clima di neri e uno per il Sottoceneri), poi, dal 2010, un unico contratto cantonale - il COSACD - uniformando le condizioni di lavoro di tutti i mille dipendenti dei Sacd. Il contratto ha definito un comune quadro normativo e contrattuale che facilita i rapporti con gli enti finanziatori (i Comuni e il Cantone) e rende evidentemente più forte e credibile la comunità dei servizi pubblici di cura domiciliare. Caso SCuDo: una decisione che mette a rischio un’importante comunità contrattuale e la tutela del personale Considerate le circostanze storiche di questo importante Ccl, la decisione unilaterale del Comitato dell’Associazione luganese SCuDo di disdire per la fine dell’anno il contratto collettivo di lavoro appare ingiusta e inutilmente provocatoria. Risulta essere un atto che genera incertezza e disorientamento nel personale, ma anche negli utenti, che - è persino inutile ricordarlo - sono i principali fruitori delle cure e degli interventi a domicilio. Non bastano certo a rassicurare personale e sindacato gli inviti espressi dal Comitato di SCuDo in una recente comunicazione ai collaboratori. In gioco c’è molto di più dei contrasti personali o politici che apparentemente sembrano aver originato la decisione. Come non osservare la contraddizione di chi, da un lato, lancia proclami in favore del personale di cura residente e dall’altro, decide di revocare lo strumento più importante di tutela dei lavoratori, che è il contratto collettivo di lavoro. Appello alla responsabilità sociale dell’Associazione SCuDo di Lugano Il sindacato OCST chiede perciò al Comitato dell’Associazione SCuDo di rivedere la decisione di disdire il COSACD. Questa decisione oltre a rinunciare a un dialogo sociale potenzialmente fecondo per tutta la comunità, insinua un pericoloso tarlo nella coesione tra tutti i Sacd pubblici e nega una solida tradizione di partenariato nel settore sociosanitario ticinese. In tal senso, l’assemblea ha dato mandato al sindacato di chiedere un incontro con il Comitato di SCuDo. lavoro. Capisco che siamo davanti a misure di emergenza, ma è da anni che la politica sottovaluta e minimizza irresponsabilmente i segnali provenienti dal mondo della scuola. Come giudica la proposta di imporre ai docenti stranieri di frequentare un corso per migliorare le proprie conoscenze del territorio e del contesto scolastico svizzero e ticinese? Un corso per docenti stranieri volto a migliorare le conoscenze del contesto scolastico è senz’altro utile, a mio avviso però costituisce un’altra misura che agisce solo su livelli secon- 5 Mercato del lavoro Potenziamento degli organi di controllo C ontinua la concretizzazione delle 62 misure varate dal Consiglio di Stato in dicembre 2013. Il Consiglio di Stato ha approvato una proposta formulata dal Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) volta a rafforzare ulteriormente gli organi di controllo del mercato del lavoro. Da subito, l’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro (USML) e l’Ufficio per l’ispettorato del lavoro (UIL) saranno potenziati di una, rispettivamente due, unità. Con questo atto concreto, il Cantone dimostra fattivamente la volontà di agire a tutela del mercato del lavoro e del tessuto economico cantonali concretizzando in tempi brevi quanto previsto dalla misura 39 del rapporto «Lavoratori frontalieri, fornitori di prestazioni indipendenti esteri e lavoratori distaccati in Ticino» presentato il 12 dicembre 2013. L’esigenza del potenziamento degli effettivi a disposizione del Cantone è da ricondurre in particolare al rafforzamento delle misure d’accompagnamento alla libera circolazione delle persone (segnatamente la possibilità di sanzionare il mancato rispetto dei salari minimi previsti dai contratti normali di lavoro e il rafforzamento della lotta alla pseudo-indipendenza) e all’aumento degli ispettori presso l’Associazione interprofessionale di controllo che genera un maggior onere amministrativo per la gestione delle procedure di contravvenzione a carico di aziende dei settori dell’edilizia e dell’artigianato che violano le disposizioni della legge sui distaccati. Assemblea sindacale I sindacati OCST, Vpod e Sit hanno convocato il personale a un’assemblea che si terrà: Mercoledì 19 febbraio alle ore 19.00 Ristorante Cappella delle 2 Mani, Via San Gottardo 120, Massagno L’assemblea è aperta a tutto il personale! dari. Chiaramente non c’è una soluzione che risolve tutto, ma mi pare che si stia girando in tondo: il punto cruciale è uno e non lo si vuole affrontare, perché costa impegno progettuale e risorse, perciò si persevera nell’emergenza e nel facile discorso contro gli insegnanti stranieri o non residenti, quando in realtà si deve prospettare qualcosa per quelli svizzeri. In conclusione, la proposta della Commissione scolastica sarebbe una virata d’emergenza, ma le navi si governano tracciando la rotta da lontano. Resta comunque molto, anzi moltissimo, da fare. 6 Sindacato Attualità 13 febbraio 2014 il Lavoro Informatici Ennesimo caso di mancato pagamento di stipendi DANTE PEVERELLI N ei giorni scorsi abbiamo avviato una procedura per l’incasso degli stipendi arretrati di otto dipendenti di un’azienda che opera a Balerna, ma con sede a Lugano presso una fiduciaria. Si tratta della «Status Nobilis S.A.», nome altisonante (anche se dalla difficile interpretazione) per un’azienda proveniente da chissà dove e per così dire attiva nel settore della costruzione di pagine Internet e nell’informatica in generale. Ancora una volta siamo di fronte a un’azienda costituita nel 2009 che occupava unicamente personale a bassi stipendi. Vale a dire sviluppatori informatici a 2000.- franchi mensili, copywrighter a 1500.- franchi mensili, ecc. Il tutto naturalmente senza l’ombra della tredicesima mensilità. La sostanza è che, ancora una volta, sarà la Cassa insolvenza a far fronte al pagamento degli stipendi di chi ha avuto la sventura di andare a lavorare per aziende come questa, e queste cose si stanno purtroppo ripetendo troppo spesso. A non averne dubbio, ci saranno gli stipendi da pagare, e almeno questi sono coperti, ma ci sarà anche l’Avs, le imposte alla fonte e tutti gli altri oneri sociali che andranno a finire, come si suol dire, «sotto la scala». Queste situazioni rendono sempre più necessaria un’analisi di questi nuovi insediamenti e un osservatorio di queste situazioni, ossia quelle richieste che da tempo l’OCST ha messo sul tavolo delle nostre autorità, senza per altro ricevere nulla di concreto. A farne le spese, oltre a chi ci rimette in termini di denaro, sono ancora una volta giovani lavoratrici e lavoratori, provenienti da zone dove la disoccupazione giovanile ha ormai raggiunto percentuali inquietanti e che oltre a perdere stipendio e posto di lavoro, saranno ancora una volta additati come i responsabili del furto di posti di lavoro a danno dei giovani residenti. Votazione sull’immigrazione Si torna ai contingenti MEINRADO ROBBIANI A percentuali invertite, si sarebbe trattato di un risultato ideale. Sarebbe suonato come un ultimatum sia verso l’autorità federale, troppo lenta nel recepire i disagi indotti dalla libera circolazione soprattutto nelle regioni di frontiera, sia verso il padronato, che ha sovente fatto della libera circolazione uno strumento di speculazione. Avrebbe inoltre esercitato una efficace pressione su entrambi questi interlocutori, restii a rafforzare le misure di accompagnamento così come ripetutamente chiesto dal sindacato. Il popolo si è tuttavia spinto oltre, accogliendo il ritorno ad un regime di contingentamento della manodopera estera e di tetto massimo per le autorizzazioni di soggiorno. Autorità federale e padronato portano abbondantemente la responsabilità di questo esito. Non hanno saputo - la prima - e voluto - la seconda - cogliere le preoccupazioni della popolazione e mettere in atto una regolazione del mercato del lavoro adatta al contesto della libera circolazione. Troppe le denunce, le messe in guardia e le sollecitazioni lanciate dal sindacato (OCST in prima fila) rimaste senza risposta. La scelta del popolo, indesiderata anche dal sindacato ma da rispettare, apre ora scenari ancora fluidi. Rimangono infatti non poche incognite. Molto dipenderà da dove verrà collocata l’asticella dei contingenti e soprattutto dall’esito dei negoziati con l’UE che inevitabilmente dovranno essere varati. È comunque sin d’ora prevedibile che la configurazione del mercato del lavoro e dell’occupazione subirà inevitabili cambiamenti. A dipendenza dell’impatto che il ritorno ai contingenti Inserzione per la manodopera estera eserciterà sugli accordi bilaterali, potrebbero anche sorgere intralci per l’attività economica perlomeno nei rami e nelle attività magFONDAZIONE TICINESE giormente votate all’esportazione. Si entra cioè in un PER IL 2° PILASTRO periodo di incertezza che Via Morée 3 – CP 1344 non deve tuttavia indurre ad un controproducente 6850 MENDRISIO- Stazione attendismo. È indispensabile che le autorità e le parti sociali abbiano sin d’ora L’altra cassa pensioni a prefigurare modalità e al servizio delle piccole e medie formule che, sul versanImprese Ticinesi te del mercato del lavoro, consentano di dare una risposta al disagio evidenCosti amministrativi solo lo 0.5% ziato dalla votazione e che, sui salari assicurati dal profilo delle relazioni con l’Europa, puntino a scongiurare dannosi conTelefono: 091 922 20 24 traccolpi per l’economia e Telefax: 091 923 21 29 l’occupazione come pure, di conseguenza, per il beSito web: www.ftp2p.ch nessere della popolazione. L’OCST, soprattutto in reE-mail: [email protected] lazione alla realtà ticinese, è pronta a fornire il suo Bilancio tecnico al 30.09.2013: 111.46% contributo. 13 febbraio 2014 il Lavoro Sindacato Attualità 7 Disoccupazione Quasi 4’000 disoccupati in più a livello nazionale C ome di consueto la Seco pubblica i dati del mercato del lavoro relativi al mese di gennaio a livello nazionale. Questo inizio di 2014 ci porta segnali poco incoraggianti riguardo la disoccuapazione, con un aumento a livello nazionale di 3’823 unità registrate. I disoccupati registrati in gennaio 2014 Secondo un sondaggio svolto dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), alla fine di gennaio 2014 erano iscritti 153’260 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento (Urc), ossia 3’823 in più rispetto al mese precedente. Nel mese in rassegna, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 3,5%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è aumentato di 5’102 unità (+3,4%). Disoccupazione giovanile di gennaio Il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è aumentato di 552 unità (+2,8%) arrivando al totale di 20’533, ciò che corrisponde a 674 persone in meno (-3,2%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Persone in cerca d’impiego in gennaio Complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate erano 208’777, 2’975 in più rispetto al mese precedente e 7’001 (+3,5%) in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Posti vacanti annunciati in gennaio 2014 Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli Urc è aumentato di 2’551 raggiungendo 12’296 unità. Lavoro ridotto conteggiato nel mese di novembre 2013 Nel mese di novembre 2013 sono state colpite dal lavoro ridotto 4’390 persone, ovvero 462 in più (+11,8%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende colpite è aumentato di 10 unità (+2,7%), portandosi a 385. Il numero delle ore di lavoro perse è aumentato di 7’329 unità (+3,4%), portandosi a 219’778 ore. Nel corrispondente periodo dell’anno precedente (novembre 2012) erano state registrate 504’723 ore perse, ripartite su 9’671 persone in 688 aziende. Persone che hanno esaurito il loro diritto all’indennità nel mese di novembre 2013 Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di novembre 2013, 2’822 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione. I dati in Ticino Per quanto concerne il nostro Cantone i dati sono sulla falsa riga di quelli nazionali. A gennaio 2014 si segnala un aumento di 350 disoccupati, per un totale di 8’247 unità, pari a un tasso di disoccupazione del 5,1 %. Mentre per le persone in cerca di impiego l’aumento è stato di 297 persone, arrivando a un totale di 11’750 persone in cerca di impiego. Testimonianza Cronaca di un mondo del lavoro malato Vi proponiamo la riflessione di un lavoratore che ha appena cessato l’attività per pensionamento e che si guarda indietro. Ne proponiamo gli stralci principali, nella consapevolezza che queste considerazioni sono sì innestate su un’esperienza specifica ma valgono per numerosi altre situazioni aziendali. Evidenziano la necessità di recuperare il senso autentico del lavoro e la dignità di chi lo svolge. I n questi ultimi anni da più parti è stato osservato che stiamo assistendo a un regresso di civiltà, al sorgere di condizioni lavorative e sociali neo-medievali; alcuni sostengono addirittura di nuova servitù e schiavitù. Di sicuro il limite di trattare gli uomini e le donne come dei numeri, delle merci o delle cose è stato ampiamente superato e diviene pratica sempre più corrente trattare le persone peggio dei cani. La giustificazione a questo degrado viene indicata dall’urgenza di dare risposte concrete alla mano invisibile del mercato, alla competizione sempre più agguerrita e devastante e alla conseguente necessità della riduzione dei costi. Ma la riduzione dei costi, nonché l’interesse economico e produttivo dell’impresa con queste pratiche non sempre c’entrano: anzi, in numerosi casi, c’entrano veramente poco, in altri nulla affatto. (…) L’artefatto clima interno di tensione, preoccupazione e paura (in alcuni casi di vera e propria rassegnazione o devastazione umana) viene determinato dal ritmo incessante e continuativo nel tempo di alcuni licenziamenti semestrali. Tra un semestre e l’altro si organizza poi la danza dei tribolamenti per i miracolati che rimangono al lavoro e in alcuni casi si arriva persino a lambire il piacere nell’imporre ad altri la sofferenza inutile. (…) Comunque sia in tutti questi casi la funzione sociale d’impresa è completamente defunta. Queste singolari pratiche rappresentano per tanto dei moniti o delle rappresaglie per chi lavora sia verso il basso che verso l’alto. Si dirà che non tutte le imprese si comportano in questo modo, e menomale! Ma quante sono quelle che si sono incamminate su questa brutta strada e danno cattivo esempio a tutte le altre con scelte che vanno oltre l’umano? Anzi, sarebbe meglio dire, con pratiche antiumane e contro l’umano? (…) Perché, su tutto questo, non si avvia un confronto sociale aperto, esplicito e franco coinvolgendo le stesse associazioni padronali e i gruppi dirigenti di impresa locali e del gruppo, la cultura e la stessa stampa? Io credo che noi tutti siamo chiamati a fare la nostra parte nel contribuire a costruire una risposta adeguata alla gravità di questa situazione che peraltro continua a evolvere e a peggiorare. (…) Non si stanno solo ridefinendo i rapporti di lavoro, ma stiamo assistendo a un cambiamento epocale. Si sta modificando nientemeno che la natura più profonda, l’indole e la stessa antropologia dell’uomo. Infatti, per garantirsi il posto di lavoro o per fare carriera, per mettersi delle medaglie al valore o più semplicemente per tentare di «salvare se stessi», comunque perché richiesto si arriva persino a prostituire la mente, si semina il sospetto perpetuo e si pratica l’inimicizia più subdola e totale, si impone la delazione e il parlare male di tutti contro tutti. Questa situazione «di malvagità» è tuttora in movimento ma rischia di farsi condizione permanente di un sistema di potere che si fa dominazione. (…) Io mi chiedo, e chiedo anche a tutti voi, per ostacolare e metterci di traverso a tutto questo, cosa fare? Oltretutto, nel contesto attuale, cosa possiamo effettivamente fare? E soprattutto, cosa dobbiamo assolutamente fare in ogni caso? (…) È il diritto di resistenza sul quale penso si debba lavorare con alacrità. È possibile invocarlo oggi in modo rilevante in via offensiva o difensiva e con vocazione costituente a fronte di questo degrado di civiltà? Quale il suo senso oggi? Quali sono le sue pratiche possibili? I suoi itinerari? È possibile costruire una linea di condotta culturale e sociale, sindacale e politica, che possa essere percepita e verificata come sempre più efficace e convincente, ed in questo modo riqualificare anche lo stesso impegno personale ed etico, anche eroico, avendo comunque memoria di quanto sosteneva lo stesso Brecht: «felice è il paese che non ha bisogno di eroi». 8 Sindacato Frontalieri 13 febbraio 2014 il Lavoro Disoccupazione Il sindacato OCST non molla ANDREA PUGLIA S ono trascorsi ormai già due anni da quando l’Inps ha cessato di erogare la disoccupazione per frontalieri così come previsto dalla legge 147/97 (12 mesi di sussidio al 50% dell’ultimo salario). Per il sindacato OCST si tratta di una ferita ancora aperta e la battaglia è tutt’altro che finita. Si resta infatti convinti che il ripristino di un ammortizzatore sociale forte resti tra le priorità dei frontalieri: sono stati infatti individuati dei nuovi margini di manovra e il sindacato è intenzionato a sfruttarli fino in fondo. Come? Prima di dare una risposta alla domanda, facciamo un po’ di ordine su ciò che è accaduto in passato ripercorrendo le tappe che ci hanno condotto alla situazione odierna; ecco dunque le azioni che si sono intraprese a difesa della legge fino ad oggi. Agosto 2012 Nel cuore dell’estate, mentre la maggior parte dei lavoratori era in ferie e gli uffici sindacali erano chiusi, l’Inps iniziò senza preavviso a non erogare più ai lavoratori frontalieri la disoccupazione speciale; al contrario venne spedita a tutti i disoccupati una lettera poco chiara in cui si comunicava l’erogazione della disoccupazione ordinaria. Si pensò anzitutto a un banale errore destinato a risolversi in fretta, fino a quando non arrivarono le prime risposte ufficiali dell’Inps: la legge 147/97 non era da ritenersi più valida. Le presunte giustificazioni presentate dell’Ente previdenziale sono ormai note a tutti: con l’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti europei, secondo l’Inps tutte le leggi che si basavano sulla normativa precedente cessavano di esistere. I sindacati fecero subito notare che si trattava di una motivazione del tutto fittizia: il nuovo Regolamento era infatti perfettamente conciliabile con la legge 147/97! Perché dunque mettere in discussione una legge che funzionava perfettamente e che non richiedeva oneri economici allo Stato? La risposta (sempre ufficiosa e mai ufficiale) emerse implicita quando venne comunicato il bilancio annuale dell’Inps: tra le decine di conti in rosso, la voce «disoccupazione per frontalieri» presentava ancora un attivo di 200 milioni di euro! Soldi – lo ricordiamo - versati integralmente dai lavoratori. L’Inps insomma trasformò le domande di disoccupazione per frontalieri in domande di disoccupazione ordinarie, si prese i soldi e se li mise in saccoccia. disagi creati dalla decisione dell’Inps nonché la precarietà giuridica delle sue giustificazioni. Settembre 2012 – Dicembre 2012 I sindacati fecero un fronte unico e si mossero immediatamente: oltre agli svariati interpelli all’Inps (l’Ente Previdenziale rifiutò tutte le proposte di incontro) vennero organizzate immediatamente delle assemblee informative e consultive sui territori di frontiera. Si registrarono i drammatici feedback degli associati e si iniziarono a raccogliere le firme di protesta. Momenti informativi vennero peraltro organizzati anche nei mercati comunali e in alcune aziende. Il Governo lombardo ci diede quindi ascolto e stese un documento ufficiale di pieno appoggio alla nostra azione. Il documento fu inviato a Roma con forti sollecitazioni per la risoluzione del problema. Il grido dei frontalieri non era più un semplice sibilo ma la voce di una regione intera. Novembre 2012 – Giugno 2013 Grazie all’OCST e alla Cisl le proteste verbali divennero presto un atto giuridico ufficiale. Il nostro sindacato mise infatti a disposizione di tutti il proprio patronato Inas per effettuare i ricorsi. Vennero effettuate centinaia di pratiche che furono tutte inoltrate alle sedi Inps competenti. Dopo mesi di attesa, i comitati provinciali dell’Inps accettarono i ricorsi. Quelle stessi sedi che per prime decisero di non erogare più la disoccupazione per frontalieri, fecero dunque un passo indietro rivedendo la propria decisione. Si pensò allora che qualcosa sarebbe potuta davvero cambiare. Si restò in attesa del responso del Comitato Inps di Roma. La risposta della sede centrale giunse però improvvisa con una nuova sconcertante presa di posizione: i ricorsi erano da considerarsi respinti nonostante il parere delle sedi provinciali …ennesima contraddizione, ennesimo gioco poco chiaro. Insomma, il problema restò tale e quale ma dopo diversi mesi il muro granitico dell’Inps iniziò finalmente a sgretolarsi. Luglio 2013 Forti di questo esito l’OCST e la Cisl chiesero audizione al Governo della Lombardia. La Regione rispose in modo affermativo alla nostra richiesta e ci fu concessa la possibilità di esporre un contributo tecnico di analisi del problema: furono mostrati gli enormi Settembre 2013 – Febbraio 2014 Al rientro dalle ferie, seppur con la solita titubanza, il Governo ha promesso alle parti sociali l’apertura di un tavolo tecnico di discussione per i problemi legati ai frontalieri (in primis la disoccupazione). Il tavolo fu peraltro richiesto anche da alcuni parlamentari di diversi partiti con apposite mozioni presentate alla Camera. Ora attendiamo che alle parole seguano i fatti. I sindacati si augurano la convocazione del tavolo, speranzosi che i disordini politici del Paese non soffochino le voci insistenti dei frontalieri. Di certo però l’OCST e la Cisl non aspettano con le mani in mano: i nostri uffici hanno infatti già studiato un nuovo progetto di indennizzo della disoccupazione per frontalieri sulla base di criteri giuridici perfettamente conciliabili con il nuovo Regolamento europeo. Si tratterrebbe di un ammortizzatore sociale forte e moderno, con importi più alti di quelli previsti oggi. Fiduciosi di poter presentare la proposta presso le istituzioni competenti, vi terremo informati sugli sviluppi futuri. Sindacato Attualità 13 febbraio 2014 il Lavoro Colonie Leone XIII Vacanze estive per ragazzi a Sonogno S onogno, incantevole località della val Verzasca situata a 900 m. d’altitudine, la prossima estate sarà di nuovo luogo di divertimenti e attività giovanili in occasione dei due turni di vacanza delle colonie Leone XIII: 1° turno: dal 5 luglio al 18 luglio 2° turno: dal 20 luglio al 2 agosto A ospitare i ragazzi sarà la casa di vacanza S. Angelo, alloggio confortevole e funzionale, che dispone di una moderna cucina, camere a 6 letti, camere doppie e locali per diverse attività. Completa il tutto una sala multiuso dotata di apparecchiature audiovisive, che può accogliere fino a 200 persone, in cui vengono Info: Paola Mauri Associazione Centri di Vacanza Leone XIII v. Balestra 19, 6900 Lugano tel. 091 921 15 51 organizzati spettacoli e feste in linea con il tema conduttore dei relativi turni di colonia. Un posto ideale, insomma, per offrire a numerosi ragazzi una vacanza spensierata. La proposta di attività sarà di nuovo vasta e spazierà da lavoretti manuali all’insegna della creatività, a escursioni e passeggiate nella natura, giochi di gruppo, gare sportive, danza, non dimenticando momenti di relax, lettura e tanto altro. I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici saranno lieti di accogliere i ragazzi che hanno voglia di passare una parte della loro lunga, a volte lunghissima, estate in colonia in un luogo splendido come Sonogno. Sarà senz’altro una vacanza speciale per i ragazzi, che non si annoieranno, ma si divertiranno, imparando a stare in gruppo e a fare squadra, e condivideranno momenti ludici e piacevoli in compagnia. Un’esperienza di vacanza bellissima che vale sicuramente la pena provare. Vi aspettiamo numerosi! Ricerca di personale La direzione dell’Associazione Centri di Vacanza Leone XIII è alla ricerca di personale: didattico (età minima 18 anni) e ausiliario (età minima 16 anni) per la colonia estiva di Sonogno, con bambini dai 6 ai 12 anni. Pittori Una conferenza estremamente importante S abato 8 marzo ad Olten ci attende un importante appuntamento, la Conferenza di settore per i Pittori e Gessatori: qui si deciderà l’introduzione del pensionamento anticipato nel settore dei pittori. La problematica riveste particolare interesse per il settore pittori del Canton Ticino, rimasto tra i pochi settori nei rami affini dell’edilizia ancora privo di questa importante conquista. L’auspicio è che l’assemblea nazionale sia ben frequentata dai rappresentanti del Canton Ticino. La traduzione simultanea in italiano è garantita. Al termine pranzo offerto. Nell’interesse di tutti i lavoratori del settore ci auguriamo che l’invito a essere presenti venga accolto. Di seguito il formulario per l’iscrizione che oltre a permettere di organizzare la trasferta servirà come attestato per ricevere un rimborso. Compilate e spedite il formulario al responsabile di settore Leonardo Matasci, che poi comunicherà ad ogni singolo iscritto le modalità per il viaggio ad Olten. Iscrizione alla Conferenza di settore Pittori - Gessatori Modello Pensionamento Anticipato flessibile (MPA) Sabato, 8 marzo 2014, ore 9.30 - 13.00 Olten - Syna Centrale Cognome:__________________________________ Nome:_____________________________________ Datore di lavoro:_____________________________ OCST Ticino Data e Firma ________________________________ Tel. o mail:__________________________________ Inviare entro venerdì 28 febbraio 2014 a: OCST, segretariato Locarno Leonardo Matasci Pal. Panorama - 6600 Locarno Info: tel. 091 751 30 52 mail: [email protected] 9 10 Sindacato Formazione 13 febbraio 2014 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 Altre sedi: Locarno/Bellinzona Mendrisio ff EDILIZIA/ARTIGIANATO BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ff MECCANICA BB CNC-Lugano: dal 10 febbraio, lunedì, mercoledì e venerdì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 720.- soci, fr. 900.- non soci. BB AutoCAD 14 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ff INFORMATICA BB Introduzione all’informatica - Lugano: dal 18 febbraio, martedì e giovedì, 18.3021.30, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.non soci. BB Excel 2013 base - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Excel 2013 base - Mendrisio: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Web Creator - Lugano: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 18.00-22:00, 220 ore. Costo: fr. 2500.- soci, fr. 2500.- non soci. ff LINGUE BB Comunicazione multilingue per traduttori: dal 27 marzo, giovedì e sabato, 60 ore. Costo: fr. 950.- soci, fr. 950.- non soci. BB Tedesco A1 (2° modulo) - Lugano: dal 19 febbraio, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese A2 (1° modulo) - Lugano: dal 13 marzo, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese A1 (2° modulo) - Lugano: dal 20 [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch marzo, il giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Lugano: dal 10 marzo, lunedì e mercoledì, 8.45-11.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Lugano: dall’11 aprile, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Locarno: dal 10 marzo, lunedì e giovedì, 08.4511.45, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì, 08.45-11:45, 48 ore. Costo: fr. 288.-. BB Italiano sul posto di lavoro A2 - Locarno: dall’11 aprile, martedì e venerdì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 288.-. Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua Sagl all’indirizzo www.cfp-ocst.ch e www.formatlingua.ch ff CONTABILITÀ BB Contabilità base - Lugano: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità base - Lugano: dal 28 aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità base - Mendrisio: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-, fr. 500.- non soci. BB Contabilità avanzata: dall’11 marzo, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. ff VENDITA BB Marketing esperienziale - Lugano: dal 17 febbraio, lunedì e mercoledì, 19.0022.00, 30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.non soci. BB Marketing esperienziale - Mendrisio: dal 7 aprile, lunedì e mercoledì, 08.45-10.25, 30 ore. Costo: fr 300.- soci, fr 500.- non soci. BB Tecnica della vendita - Lugano: dal 28 aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tecnica della vendita - Mendrisio: dal 28 aprile, lunedì e mercoledì, 08.45-10.25, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tedesco per venditori A1/A2 - Mendrisio: dal 10 febbraio, lunedì e giovedì, 09.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Russo per venditori A1/A2 - Mendrisio: dall’11 marzo, martedì e venerdì, 09.0010.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.non soci. ff COMMERCIO BB Corso segretariato: dal 10 marzo 2014, lunedì e mercoledì, 09.00-12.00/13.0016.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, fr. 2’300.- non soci. PROGETTO MOSAICO Quello che sembra, con l’autenticità dell’essere, non c’entra niente… C he l’apparenza non c’entri niente con l’essere, ormai lo sappiamo tutti. Almeno in teoria. Perché poi non la smettiamo mai di stupirci dell’abisso incolmabile che esiste tra l’immagine che gli altri hanno di noi, e quello che noi siamo; tra quello che ci viene attribuito, e quello che proviamo; tra quello che sembriamo dall’esterno, e quello che viviamo ogni giorno, ora dopo ora, istante per istante… Non che si sappia veramente chi si è. Perché nessuno dovrebbe essere tanto ingenuo da pretendere di sapere veramente chi è, e che cosa vuole. Nessuno può mai essere certo di conoscere il modo in cui reagirà di fronte a determinate cose, se avrà o meno il coraggio di mettersi in discussione per ascoltare gli altri, di difendere i propri valori e le proprie idee nonostante la pressione altrui, di dire di «no» quando tutti si aspettano invece un «sì»… Nessuno lo sa. Anche chi pretende il contrario… Solo che ci sono anche tante cose che si sanno di se stessi. Soprattutto quelle che ci accompagnano da sempre, fin da quando si è bambini. E che non scompaiono mai, nemmeno quando si è imparato a razionalizzarle e a metterle a distanza… Quella paura di sbagliare. Quell’angoscia di non farcela. Quella certezza di non essere all’altezza… Allora sì, è strano quando dall’esterno ti arrivano quegli sguardi di disprezzo. Quelle parole che ti cadono addosso come un temporale improvviso. Quel «tanto per te è tutto facile» che cozza con gli sforzi quotidiani per andare avanti. Quel «tu hai sempre avuto tutto» che ti arriva come uno schiaffo in pieno viso… Ma la vita è così. E non ci si può fare niente. Chi non prende il tempo di guardarti negli occhi e di vedere quello che si nasconde dietro le maschere non saprà mai chi sei. E passerà il tempo a credere di sapere meglio di te quello che vivi e come stai. E avrà parole di disprezzo e tanta rabbia. Lasciandoti solo con le tue incertezze… Fonte: marzanomichela.wordpress.com/ Info Per info & commenti contattare il team Progetto Mosaico: Marina Bernardo Ciddio [email protected] Emanuela Pigò [email protected] Paolo Cicale [email protected] Tel. 091 921 26 00 Sindacato Formazione 13 febbraio 2014 il Lavoro Terza edizione Tredicesima edizione Corso di Web Creator Corso di segretariato D opo il successo delle prime due edizioni svoltesi tra il 2010 e il 2013, a partire dal prossimo 11 marzo il CFP-OCST in collaborazione con ENAIP Svizzera proporrà la terza edizione del corso di Web Creator. In questo corso si imparerà a costruire un sito web inserendo testi, foto e animazioni. Il corso prevede la costruzione di siti dinamici per poter condividere i nostri interessi con potenziali clienti o semplicemente tra amici. I contenuti del corso prevedono i seguenti argomenti: conoscere l’architettura, i servizi, i protocolli di Internet - conoscere i principi del marketing, della comunicazione per Internet e gli aspetti legali - comprendere, analizzare, progettare, realizzare e monitorare il processo di realizzazione intervenendo e interagendo in ogni fase con i partner di progetto - progettare, realizzare, aggiornare, provvedere alla manutenzione e promuovere un sito conformemente agli standard del w3c utilizzando tecnologie, applicazioni e linguaggi rilevanti per Internet - riconoscere i fattori critici di successo per la realizzazione di un sito definendone contenuti/servizi, struttura ed elementi di comunicazione visiva - sviluppare ed utilizzare abilità comunicative, relazionali e organizzative, funzionali al lavoro di gruppo e alla presentazione e discussione del progetto - esprimersi in modo chiaro utilizzando la terminologia di settore - acquisire conoscenza di sé e delle proprie capacità tecniche e creative. Gli interessati, appassionati delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dovranno avere buone conoscenze dell’ambiente Windows. Info Durata: 220 ore Data: dall’11 marzo al 18 dicembre 2014 Giorni: tutti i martedì e giovedì a Lugano Orari: 18:00 22:00 È dal 2006 che il Centro di Formazione Professionale OCST organizza il corso di segretariato, dedicato prevalentemente a donne che desiderano reinserirsi nel mondo del lavoro dopo un allontanamento dovuto spesso alla necessità di occuparsi della famiglia. La storia del corso di segretariato è una storia densa di visi, di testimonianze, di esperienze. La sua longevità non poteva quindi che essere pregna di vita vissuta. In questi anni il corso si è evoluto e arricchito, con l’intento di rispondere al meglio alle esigenze sempre più pressanti del mondo del lavoro, mantenendo però sempre come centro di interesse la persona. In particolare dal 2010 è stato introdotto il modulo di Empowerment, orientamento e accompagnamento professionale. In questo modulo si lavora attraverso una ricostruzione del passato per guardare al futuro, ossia si procede ripercorrendo e valorizzando le esperienze pregresse, in ambito lavorativo e non, così da accompagnare i partecipanti a consolidare la conoscenza di sé, la percezione delle proprie risorse. Di fianco ai moduli più specifici, dal contenuto chiaro e didattico (aggiornamento informatico, dattilografia, corrispondenza commerciale, contabilità teorica e pratica, aggiornamento linguistico), il modulo di Empowerment offre ai partecipanti la possibilità di riflettere su chi si è, cosa si è fatto, e come si è agito, così da recuperare un contatto con la propria identità, con le proprie modalità relazionali e la propria consapevolezza. Sono state le caratteristiche del pubblico di riferimento ad indurci ad una riflessione sull’offerta formativa esistente: si tratta prevalentemente di donne che spesso vogliono o devono rientrare nel mondo del lavoro dopo che per anni si sono occupate della famiglia, o che hanno svolto diversi lavori, magari pesanti e logoranti, e ora, stanche o impossibilitate a proseguire, vorrebbero sperimentarsi in un nuovo ambito. Ma abbiamo avuto anche degli uomini che rispondevano all’esigenza di Servizio traduzioni Avete bisogno di un partner per i vostri lavori di traduzione? uIl nostro ufficio di traduzione attivo dal 1999 è in grado di fornire traduzioni in molte combinazioni di lingue in un’ampia gamma di tipologie, che vanno dal manuale tecnico, al catalogo commerciale, al contratto d’affari, all’articolo di marketing, al testo scientifico o letterario, con particolare esperienza nei settori economico-finanziario, assicurativo, bancario, giuridico e delle nuove tecnologie. 11 apprendere nuove competenze perché magari non potevano più svolgere il proprio mestiere. Si tratta di situazioni diverse fra loro, ma con un comune denominatore costituito dal bisogno di ripartire, di attivarsi, di protendersi in avanti con la spinta fornita dalla ricchezza preziosa del proprio passato. Il modulo di Empowerment offre questa opportunità, in sinergia con gli altri moduli volti a trasmettere contenuti teorico/pratici spendibili sul mercato del lavoro. Inoltre, per favorire eventuali approfondimenti, nel calendario del corso sono inseriti alcuni laboratori didattici per facilitare lo svolgimento di esercitazioni supplementari nelle diverse discipline. Al termine del corso è peraltro possibile uno stage di un mese in azienda regolato da apposita convenzione tra le parti. Lo stage costituirà un momento fondamentale del percorso formativo, in cui si consolideranno le conoscenze acquisite durante il corso e lo stagiaire avrà la possibilità di sperimentare e utilizzare il patrimonio acquisito. Con lo stage, l’azienda ospitante potrà valutare non solo il bagaglio di conoscenze professionali e abilità operative ma anche il carattere, le modalità di relazione, l’autonomia nel lavoro e le capacità intellettive. Info e iscrizioni CFP, Via S. Balestra 19 – 6901 Lugano Tel. 091/921.15.51 - Fax 091/923.53.65 [email protected] www.cfp-ocst.ch Durata: 192 ore Data: dal 10 marzo al 25 giugno 2014 Giorni: tutti i lunedì e mercoledì Orario: 09:00 12:00 e 13:00 - 16:00 L’utilizzo di sofisticate tecnologie e metodologie di controllo a salvaguardia della qualità ci consentono di garantire un’adeguata accuratezza terminologica. Seguiteci su www. Condizione di favore per gli associati OCST. orma lingua.ch Lingua Sagl uTraduzioni accurate da e per le principali lingue, anche alfabeti non latini (arabo, cinese, russo, giapponese, ebraico, greco), per ogni esigenza e su qualsiasi supporto. uTraduzioni di documenti e certificati con possibilità di richiedere la nostra autentica in qualità di agenzia di traduzione riconosciuta dagli uffici comunali e cantonali. Info: FORMAT Lingua Sagl via S. Balestra 21, CP 6216, 6901 Lugano tel. 091 921 26 00, fax 091 921 26 66, [email protected] 12 Sindacato Associazione Gruppo di solidarietà 13 febbraio 2014 il Lavoro Ospedale del giocattolo Una fabbrica dei sogni al passo coi tempi A Lugano, in via Vignola 5, è ubicata la sede dell’Ospedale del Giocattolo, il fiore all’occhiello del programma occupazionale per disoccupati, nato nel luglio del 1995 su iniziativa dell’OCST e del suo «Gruppo di solidarietà» coordinato da Roberto Rodriquez, scomparso lo scorso anno. Qui da quasi vent’anni numerose persone grazie a un lavoro paziente, tanta manualità, e con l’apporto di idee innovative hanno permesso di dare nuova vita a tonnellate di giocattoli destinate a finire nei diversi ecocentri del territorio. Ne approfittiamo per ringraziare i partecipanti al programma e il team di responsabili per il loro impegno nei vari reparti e ufficio (Adriano, Antonio, Carmen, Caterina, Daniele) che si sono visti aumentare considerevolmente la mole di lavoro e che danno il massimo, perché tutto funzioni al meglio. Qui vengono raccolti giochi non più utilizzati, parzialmente rovinati o addirittura rotti. Nei diversi reparti del laboratorio vengono smistati, ripuliti, aggiustati, se mancano pezzi vengono creati ex novo, e quando il giocat- tolo è in perfetto ordine viene stoccato nel magazzino suddiviso per tipologia, per materiale, per età d’utilizzo e poi successivamente imballato per le spedizioni. Nella sede chiunque può portare giocattoli che non usa più, dopo la scrupolosa e minuziosa attività per rimetterli a nuovo i giocattoli sono pronti per essere regalati a diversi associazioni che operano in Svizzera o spediti in varie parti d’Europa e del mondo. Generalmente sono destinati a enti umanitari e associazioni che realizzano progetti d’aiuto in paesi poveri e disagiati; queste donazioni permetteranno a tanti bambini che hanno appena il necessario per sfamarsi e non hanno mai posseduto un giocattolo, di poter ricevere in regalo dei giochi, compagni indispensabili per accompagnare la crescita di ogni bimbo. Grazie a qualcosa che noi consideriamo inutile, delle persone disoccupate possono ricavarne una possibilità di lavoro (anche se per un tempo limitato) e il loro lavoro permette a dei bimbi sfortunati di sognare un poco e avere un minimo di felicità. E se avete un giocattolo a cui tenete moltissimo, e che non è più nelle condizioni ottimali, avete sempre la possibilità di portarlo «all’ospedale del giocattolo», ve lo rimetteranno a nuovo. Inoltre potete visitare anche il negozio «La resilienza» in via Bagutti 22, dove è possibile acquistare a prezzi modici creazioni artigianali uniche e particolari. Le novità del 2013 Enzo Ortelli, responsabile dell’Ospedale del Giocattolo e addetto all’informatica e logistica, con giustificato orgoglio ci conferma che «lo scorso anno c’è stato un incremento nelle donazioni di circa 15’000 chilogrammi e grazie al cassonetto posizionato in Stazione a Lugano sono stati raccolti ben 2’000 kg in pochi mesi direttamente in stazione. L’essere presenti in un punto strategico ha permesso di attirare maggiore attenzione da parte dei media, il che ha contribuito a questo bel risultato. Un doveroso ringraziamento va ai responsabili della Stazione FFS di Lugano per la disponibilità dimostrata. Purtroppo a causa dei lavori di ristrutturazione che si protrarranno per circa due anni il cassonetto ha dovuto essere rimosso. Si è trovata un’altra soluzione, abbiamo individuato un altro luogo strategico, presso il Centro Commerciale Grancia 2, che ringraziamo per la possibilità di mantenere un punto di raccolta in una zona dove c’è affluenza di grande pubblico». Un’altra novità di cui l’Ospedale del Giocat- tolo è fiero è la pubblicazione, a fine dicembre, di un’App, pubblicata sull’Apple Store: «Toy4Free» (giocattoli a gratis). Questa App contiene un filmato di circa 4 minuti che illustra i vari reparti, spiega qual è la nostra utenza e mostra il sorriso di bambini in Togo che ricevono i nostri giochi permettendo di conoscere maggiormente il nostro lavoro. Oltre alla presentazione l’App permette di registrarsi ai due servizi offerti dall’Associazione gruppo di Solidarietà dell’OCST: servizio accompagnamento persone con problemi motori a reddito modesto (persone che non possono permettersi servizi professionali) e, presso il nostro Atelier, per prendere appuntamenti per il ritiro a titolo gratuito di giocattoli e vestiti; anche questo servizio è rivolto a persone che dispongono di un reddito modesto e ad associazioni che lavorano con bambini, o istituzioni pubbliche, come scuole ed asili. Se avete in casa dei giochi che non utilizzate portateli all’Ospedale del Giocattolo, o al cassonnetto presso il centro commerciale di Grancia 2, con un semplice gesto regalerete a tanti bambini la possibilità di sognare. Info: Ospedale del Giocattolo via Vignola 5 - Lugano - Tel. 091 972 16 16 [email protected] Negozio: La resilienza, via Bagutti 22 - Lugano Link allo store L’app si può trovare digitando «OCST», «TOY4FREE», «OSPEDALE DEL GIOCATTOLO» https://itunes.apple.com/ch/app/toy4free/ id783546965?l=en&mt=8 Tra le funzioni dell’App, c’è la possibilità di effettuare donazioni, a sostegno delle nostre attività benefiche. 13 febbraio 2014 il Lavoro In internet www.ocst.com CERCO collaboratori XX manutentore meccanico, per assistenza su guasto ed interventi di manutenzione su impianti e macchine di produzione. Si richiede esperienza e flessibilità oraria; attrezzista meccanico, per preparazione stampi per pressofusione e assistenza su guasto e manutenzione su macchine reparto pressofusione. Si richiede esperienza e flessibilità oraria; operatori di pressofusione, per produzione parti di cerniere in zama, preparazione stampi, uso macchine di pressofusione assicurando la qualità dei pezzi prodotti. Esperienza, maturata anche nello stampaggio di plastica o acciaio e flessibilità oraria. Gruppo Riri, Mendrisio. Curriculum vitae a: jobs@riri. com o fax: +41 (0) 91 6406123. XX artigiano indipendente. Gestione indipendente dell’attività settore artigianato edile ed affini. Se hai maturato una buona esperienza nella tua professione invia proposta di collaborazione e curriculum a: [email protected] Consulta le posizioni attive sul nuovo sito www.swistudium.ch Una nuova opportunità professionale ti sta aspettando! Foglio Ufficiale N. 9 del 31 gennaio XX un/una impiegato/a d'ufficio Municipio Lamone. AFC impiegato di commercio o scuola di commercio, esperienza, lingue nazionali. Offerte: Cancelleria comunale, via al Casello 3, 6814 Lamone. Scadenza: 17 febbraio. Info: tel. 091 9601980. Foglio Ufficiale N. 10 del 4 febbraio XX un/a funzionario amministrativo/a per corpo Polizia intercomunale del Piano. Municipio Gordola. Bando: www.gordola.ch XX un/a funzionario/a amministrativo/a Municipio Gudo, via Cantonale 26, 6515 Gudo. Scadenza: 28 febbraio.www.gudo.ch CERCO lavoro XX chef di rang, barman e cameriere, CH, con esperienza, zona Luganese, tel. 076 2456774. XX elettricista di montaggio, automunito, residente. Tel. 076 4091484. XX coll. domestica, badante, esperienza anziani e bambini. Permesso B. Lingua madre Polacca, I 90%, Russo 50%, Ingl. 50%. Part-time, notturni,finesettimana, zona Mendrisio e limitrofe. [email protected] XX custode di immobili, aiuto domestico, pulizie, zona Luganese, 091 6053510. XX aiuto domestico anche a ore, signora 40enne. Zona Sottoceneri. Tel. 076 7751075. XX operaio edile, esperienza, conoscenza D, tel. +39 3405502935. XX falegname, parchettista,18 anni esperienza, diplomato in CH, Tel. +39 3924859768. XX pizzaiolo e aiuto cuoco, con esperienza. Tel. 076 4737955. XX falegname, esperienza 25 anni, arredamento su misura, uso macchinari. Tel. +39 349 4718273. XX segretaria (laureata), esperienza in studi professionali, buona conoscenza PC, madrelingua italiana e conoscenza francese, +39 347 82 92 564. XX signora come lavapiatti/aiuto cucina, tel. +39 333 669 25 72. XX pedicure diplomata ticinese, servizio a domicilio zona Mendrisiotto e Basso Luganese. Tel. 079 6896415 XX custode, esperto e affidabile, zona Lugano o limitrofe, ev. pulizie portinerie, no appartamento. Lavoro Opportunità 13 Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite Tel. 076 5703292. XX signora permesso B, badante, coll. domestica, con esperienza. Tel. 079 8849573. XX coll. domestica, referenziata, zona LuganoMendrisio. Tel. +39 347 7152943. XX impiegata, dieci anni esperienza come impiegata contabile, o ev. operaia. Tel. +39 342 6687386. XX signora CH, cameriera, anche nel Luganese, tel. 076 5732769. XX autista patente B/C con esperienza, ev. escavatorista, betonierista, manovale. Tel. +393347163664. XX cuoco esperto, da subito, ev. stagione 2014, tel.+39 3331630183. XX gessatore esperto, decorazioni lavori vari carton gesso. Tel. +39 3404200508. XX diplomata 43 enne full time, impiegata, segretaria, centralino, front e back office, esperienza, conoscenza base Ingl,F. Zona Chiasso. Tel. +39 339 7232918 o [email protected] XX stiro a domicilio, zona Taverne e dintorni. Tel. 076 3297183. XX segretaria, aiuto contabile (30-40%), (laureata in economia) buone conoscenze Ingl. e F, D discreto, buone conoscenze PC, nel Luganese. Tel. 078 9523156. XX aiuto cucina, lavapiatti, CH, part time. Zona Luganese o Malcantone. Tel. 079 4274647. XX signora custode o baby sitter. Tel. 078 7076508. XX operatore macchine movimento terra, 20 anni esperienza settore edile. Patente C con cqc. [email protected] XX cuoco, chef tournant, esperienza, zona Locarnese e bellinzonese. Tel. 076 5297559. XX ingegnere agro-alimentare, 7 anni esperienza, tel. 079 6154809. XX impiegata,receptionist,addetta clienti, esperta, lavoro dal 20% al 50%, conoscenza inglese. tel. +393928416991. XX fabbro, saldatore, diplomato, esperto. Tel. 077 9150447. XX pulizie, stiro, baby sitter, due giorni la settimana. Tel. +39 320 53 38 352. XX OSS, esperta, referenze, badante, aiuto domestico, baby-sitter, cucina, disponibile anche domenica e notti. Zona Luganese Tel. 076 5013012. XX signora per pulizie, stiro, baby-sitter. Tel. +39 0344 70703. XX piastrellista, muratore con esperienza, referenze. Zona Luganese. Tel. +39 345 1118802. XX donna di fiducia, con esperienza, badante, aiuto domestico, babysitting. Zona Lugano. Dal lunedì al venerdì. Tel. 076 5641980, impiego@gmail. com XX cameriera zona B'zonese, Locarnese. Esperta, inglese, D, spagnolo. [email protected] XX tata, baby sitter, governante, mamma 31 enne, CH, precisa, puntuale. [email protected] XX 39 enne, esperienza ventennale preparatore carrozziere e verniciatore. Tel. +39 3391755816. XX settore edilizia, ristorazione o altro. Tel. +39 3491088367. XX operaio fabbrica, esperienza settore alimentare e logistica. Zona Bellinzonese e Luganese. Tel. 079 4744371. XX giardiniere con esperienza. Tel. +39 3358000046. XX sarta diplomata con esperienza, per negozi e privati zona Bellinzonese, tel. 076 419 52 97. XX gerente 33enne uomo, esperienza decennale. Specializzato in caffetteria. Zona Luganese. Tel. 079 8440706. [email protected] XX lattoniere di carrozzeria, diploma federale, ottime referenze, esperienza pluriennale. Tel. 079 3791201. XX operaio, esperienza gestione magazzino, guida muletti e furgoni. Tel. +39 031 814262. XX signora, esperienza economia domestica, zona Luganese, metà tempo. Tel. +39329107732. XX interprete traduttrice, esperienza, insegnante di lingue. Inglese, F, D. PC. e.pelosin@gmail. com XX pittore 23.enne, CH, con diploma, zona Sottoceneri. Tel. 076 4287441. XX signora come lavapiatti/aiutocuoco. Tel. +39 031895362 XX coll. familiare (badante) certificato CRTI, ev. pulizie, zona Mendrisiotto, tel. +39 339 3723262. XX coll. domestica, tel. +39 3466053681. XX elettrotecnico industriale; controllo e automazione processi industriali, cablatore, progettista e gestione cantieri. Tel. +39 3398557938. XX operaio generico, esperienza, [email protected] XX assistente domiciliare, referenziata, automunita. Tel. 079 4456311. XX cuoca o aiuto cuoca, cameriera ai piani, coll. domestica, con esperienza. Tel. +39 3471183954. XX carrozziere-verniciatore-preparatore, preciso, esperienza ventennale. Tel. +39 339 1755816. XX baby-sitter, coll. domestica, badante. Zona Luganese. Tel. +39 0344 70703. XX muratore, (patente DE e CQC ), tel. +39 327 578 8743. XX baby sitter, governante, badante, esperienza educatrice professionale. Tel. 079 8351330. XX signora per pulizie e stiro, zona Luganese, Tel. +39 3338861758. XX operaio edile, pat. C, tel. +39 340 5374736. XX meccanico (attestato di apprendistato) o venditore, zona Sottoceneri tel. 091 9404135. XX assistenza anziani a domicilio, con esperienza, zona Sottoceneri, tel. 0763406517. XX donna pulizie e stiro, (34.enne), esperta, buone referenze, zona Locarnese. Tel. 079 2774187. XX aiuto familiare e maestra d'asilo diplomata, esperienza, cura anziani, bambini, domestica [email protected] Tel 076 6794719. XX odontotecnico CH, per impiego su chiamata. Tel. 079 4274647. XX impiegata di commercio (50% mattino), esperienza, Lingue: buon D, svizzero tedesco, Ingl. e F, spagnolo base. Tel. 091 8301077, 079 3893918. XX tuttofare o aiuto cuoco o aiuto cucina. Tel. 079 6812654. XX patente CH, autista C, esperienza anche come betonierista. Tel. +39 334 1429153. XX donna per pulizie, 2-3 mezze giornate, esperta. Zona Luganese. Tel. 076 5848929. XX aiuto familiare-domiciliare diploma, esperienza, aiuto domestico (pomeriggio). Tel 076 6794719. XX falegname, da banco e posa, con pluriennale esperienza. Tel. +39 3455802839. XX elettrotecnico, con esperienza. vincente.76@ virgilio.it XX autista categoria CE trasporti nazionali e internazionali. 15 anni di esperienza. Tel.+393481657792. XX impiegata amministrativa contabile, pluriennale esperienza, al 50%.Tel. +39 347 2744144. XX signora pulizie, camere, aiuto cuoca, , esperta, zona di lavoro: Svizzera. Tel. +39 339 8205838. XX autista magazziniere, esperto, patenti B,C. Tel. +39 340 4767563. XX stiratrice, coll. domestica, con esperienza, ev. altri lavori. Zona Luganese. Tel. +39 339 5618238. XX fattorino (corrispondenza, merce, pacchi, ecc. mat. leggero). Locarnese. [email protected] 14 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger 13 febbraio 2014 il Lavoro Tema de congreso Mi trabajo, mi tiempo Tiempo de trabajo, tiempo de vida, no hay tiempo… El hablar del tiempo nos acompaña todos los días. Syna se hace la pregunta si en el mundo laboral de hoy es posible aún registrar las horas de trabajo neto y se lo quiere consultar a sus miembros: ¿Cómo vivís esta situación? SABINE HUNGER* H artmut Rosa, sociólogo y experto del tiempo dijo en una entrevista: «¿Pero de dónde vienen los burnout y las depresiones? Vienen del sentimiento de tener que caminar cada vez más rápido sin llegar a ninguna parte». Con estas declaraciones Rosa capta la esencia del mundo laboral de hoy y perfila el tema del congreso Syna 2014. Syna reabre el debate acerca del tiempo El tiempo de trabajo está bajo alta presión. En muchas empresas se trabajan horas extras sin ser compensadas, los descansos se consideran tiempo libre y el tiempo para la preparación del lugar de trabajo no cuenta como tiempo trabajado y es por lo tanto trabajo no remunerado. El abuso del tiempo de trabajo está en tela de juicio. Otros sindicatos también se dedican a la temática. Por un lado la Federación Suiza de Sindicatos («Schweizer Gewerkschaftsbund» Sgb) presentó hace poco un dosier y por otro lado la Secretaría de Estado para la Economía («Staatssekretariat für Wirtschaft» Seco) debate ya desde hace un tiempo la liberalización del registro del tiempo de trabajo. Gracias a los sindicados todavía no se ha logrado esa desregularización que perjudicaría a los empleados. Nosotros mismos muchas veces nos damos cuenta como el tiempo se nos va como el agua entre los dedos. Por eso Syna quiere saber por sus miembros, cómo está la situación de tiempo en sus puestos de trabajo. ¿Son los casos arriba mencionados sólo casos aislados o son la realidad de muchos miembros? ¿Se puede decir de manera generalizada que las empresas se enriquecen a costa del tiempo de trabajo de los empleados? Y los éxitos que los sindicados han logrado para sus miembros - ¿se han esfumado por culpa de la presión del tiempo? Una cuestión de tiempo En promedio en Suiza trabajamos 8,3 horas por día. Si a eso sumamos tres cuartos de hora para el almuerzo, una hora para ir y venir al trabajo y 7 horas de sueño nos quedan menos que 7 horas diarias para nuestra vida privada: tiempo para comer, para compartir con amigos, familia, pareja y para uno mismo. Pero 42% de cada día laboral y para muchos también cada vez mas tiempo del fin de semana está destinado al trabajo. Muchos empleados no tienen la posibilidad de organizar su propio trabajo. Aqui la Syna busca soluciones. Estamos en favor de un equilibrio entre tiempo de trabajo y tiempo libre. Queremos que nuestros miembros puedan pasar suficiente tiempo con sus familias. La compatibilidad de familia y la vida laboral es esencial en este debate. La cuestión de la liberalización del registro del tiempo de trabajo está conectada a ese debate; mientras que la Seco quiere desregularizar las normas respectivas, la Syna se opone con vehemencia. Es imposible que la familia y la vida laboral sean compatibles sin un registro de tiempo de trabajo adecuado. En vez de dejarnos influenciar negativamente por los nuevos medios de comunicación deberíamos utilizarlos para poder trabajar de manera flexible por ejemplo desde casa o en la tarde. Pero para poder cuantificar ese tiempo de trabajo que prestamos a nuestra empresa estando lejos de ella es necesario un registro del tiempo obligatorio para todos. Justo porque el tiempo de trabajo está cada vez más bajo presión y porque el burnout y las depreciones se hacen mas frecuentes en todas las áreas, la Syna reclama por una reducción del tiempo de trabajo adaptada a la edad. La jubilación flexible en el sector de la construcción sólo era el comienzo, ahora revindicamos lo mismo en otros sectores. Syna le pregunta a sus miembros Aquí hemos mencionado sólo algunos aspectos que nos parecen importantes. Como miembros vosotros estais integrados en la vida laboral y os enfrentais con diferentes temáticas que tienen que ver con el tiempo. Queremos conocer vuestra opinión y vuestras propuestas de solución. En los próximos 4 años del congreso queremos dedicarnos a la temática del tiempo de trabajo y luchar juntos por un tiempo de trabajo autodeterminado y satisfactorio. También son bienvenidas las propuestas poco convencionales. Estamos atrapados en una rueda de hamster y para poder salir de ahí necesitamos una buena dosis de creatividad. Hay un cuestionario disponible en vuestras secretarías o en el folleto del congreso. También recibimos vuestras sugerencias por e-mail a: gabriela. [email protected]. Juntos decidimos lo que es un buen tiempo de trabajo y juntos luchamos por él. *Servicio política social News Il servizio giuridico informa Chi assume i costi per l’abbigliamento da lavoro? Ci troviamo ripetutamente di fronte a casi in cui i datori di lavoro scaricano le spese professionali sul personale o si rifiutano di rimborsarle. Questo non è ammissibile. LEANDER ZEMP* N el Codice svizzero delle obbligazioni (art. 327) la disposizione relativa alle spese stabilisce che il datore di lavoro rimborsi al lavoratore tutte le spese rese necessarie dall’esecuzione del lavoro. Questa disposizione non può essere derogata a svan- taggio del collaboratore. Qualsiasi accordo che prevede che il lavoratore debba prendere a carico le spese è nullo. Il datore deve assumere le spese Per l’abbigliamento normale che il lavoratore indossa durante il lavoro, il datore non è in linea di massima tenuto a versare un’indennità. Tra le spese professionali necessarie figura tuttavia il vestiario speciale indispensabile per lo svolgimento dell’attività professionale. Questo abbigliamento speciale può fungere o da protezione contro gli infortuni e le malattie (per esempio presso un panettiere o un garagista) o per distinguere i collaboratori (per esempio personale di vendita) dai non addetti. Qualora il datore chiedesse al lavoratore di indossare un abbigliamento unitario simile a un’uniforme, senza lasciare a quest’ultimo la libertà di scelta, le spese per l’abbigliamento sono a carico del datore di lavoro. Se il lavoratore indossa l’abbigliamento anche durante il tempo libero, ossia al di fuori dell’orario di lavoro, egli può essere costretto a partecipare alle spese. Qualora il suo datore si rifiutasse ingiustificatamente di rimborsarle le spese professionali o le detraesse illecitamente dal suo rendiconto salariale, non esiti a rivolgersi al sindacato Syna. *lic. iur. avvocato, collaboratore giuridico 13 febbraio 2014 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio 15 Setor Restaurante Aplicação do Contrato Coletivo de Trabalho (CCT) A conclusão do contrato coletivo nacional (CCT) do sector da restauração foi otimizado através do novo campo de aplicação Syna ainda é de opinião de que é exatamente na área de controles operacionais ,que há espaço para melhorias e, apela a um sistema de controle mais flexível. CLAUDIA STOECKLI* O segundo maior acordo coletivo de trabalho na Suíça é de obrigatoriedade geral há mais de 15 anos. Assim, o Cct é o pré-requisito para uma boa negociação e condições justas de trabalho nos hotéis, restaurantes e catering indústria. No entanto, a implementação de um amplo Cct proporciona requisitos específicos, Assim, não só levanta questões quanto ao campo de aplicação, como no controle de muitas e constantes mudanças nas empresas, é um grande desafio. Novo Objectivo O Campo de aplicação atual do Cct não era suficiente, porque o conteúdo não é reconhecido por grande parte da indústria de hotelaria. A vida quotidiana mostra que as formas mistas de empresas e, a consequentemente, questão de um Cct válido é cada vez mais uma realidade na indústria hoteleira. Por exemplo, uma padaria, que oferece simultaneamente café, além de vender seus próprios produtos, deve estar subordinada ao Cct ou não? Agora, juntamente com a Seco há uma solução mais firme para as cantinas, casas de repouso e hospitais, bem como para o comércio a retalho que também foi acordado. Desde julho de 2013 aplica-se as seguintes regra. Para que cantinas, hospitais ou casas de repouso estejam submetidos ao Cct é necessário preencher-se o princípio do acesso público. Então, se uma cantina ou um restaurante tiver acesso de abertura ao público, o Cct se aplica. Para as empresas de varejo, que afetam gastronomia, o que conta o número de assentos: Por mais de 50 assentos, o Cct aplica . O organismo de inspeção de Basel é o primeiro ponto de contato para estas questões. Ele informa a Comissão paritária, analisa e toma a decisão quando o Cct é aplicável. Sistema de controle mais flexível Além disso, a autoridade de controle de Basel assegura o cumprimento do Cct. Mais de 2.000 estabelecimentos são sorteados aleatoriamente e comunicam o controle com duas semanas de antecedência. Assim, felizmente o número de violações reduziu um pouco. No entanto, o estado ideal ainda está longe, mas, Syna vê no próprio sistema de controle, uma melhoria clara e significativa. Assim, o princípio do controle pré- marcado oferece a vantagem de que os inspetores possam obter os documentos necessários, tais como folhas de pagamento, etc, podem ser fornecidos. Violações graves, como também o trabalho clandestino, não podem ser evitadas dessa maneira. Também não se pode atualmente melhorar e controlar áreas obviamente problemáticas, sejam eles regionais ou específicas da indústria. Um maior desenvolvimento no sentido de um sistema de controle mais flexível vem à mente. Por conseguinte, Syna defende que novas inspecções espontâneas e sem aviso prévio deve ser levada a cabo, assim como, as previamente anunciadas. O sistema deve ser tão flexível quanto a própria indústria, única maneira de proteger os empregados que estão sob o Cct, contra os abusos. Cursos de alemão para os trabalhadores da construção Para iniciantes e avançados Cursos de alemão para os trabalhadores da construção Secretariado Altstteten Zürich Para iniciantes e avançados A direção central do Sindicato Syna decidiu apoiar a formação de trabalhadores imigrantes no ambito da aprendizagem do alemão, com o fim de melhorar á integração e acesso ao mercado de trabalho Local de inscrição: Secretariados regionais e no ENAIP Número máximo de participantes: 10-12 pessoas por turma Organização: SYNA / ENAIP Coordenador: Sabina Hunger Custo: gratuito para os membros que concluam o curso com sucesso. Não Sócios, Deve tornar-se sócio *secretária central setor restaurante Data: Fevereiro 2014 / De acordo com o n° de inscritos Localização: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich Número máximo de participantes: 12 pessoas por turma Inscrição: SYNA Secretaria Regional da Zurich / Schaffhausen Organização: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch Coordenador: Rogério Sampaio Custo: gratuito para os membros Não Sócios, Deve tornar-se sócio 16 13 febbraio 2014 il Lavoro Soggiorni Una settimana alle terme Euganee Abano Terme - Italia con GenerazionePiù Hotel Salus *** superior 1° soggiorno Dall’11 al 18 maggio (7 notti) 2° soggiorno Dal 9 al 16 novembre (7 notti) Minimo: 25 persone - max 40 Prezzo per persona: Camera doppia Fr. 915.Suppl. camera singola Fr. 125.- 17 13 febbraio 2014 il Lavoro Promozione salute e prevenzione Soggiorni Tante ragioni per scegliere Abano N ella pagina accanto vi abbiamo ricordato le date dei due soggiorni termali ad Abano Terme, ospiti da più di cinque anni all’hotel Salus ubicato nel centro pedonale della cittadina veneta. La nostra Maurizia che ha realizzato il servizio fotografico ha descritto, più che con le parole, una giornata alle terme. Dalle cure diversificate, in particolare legate ai fanghi, ricchezza della zona dei colli Euganei e con svariate qualità terapeutiche, ai momenti altrettanto rilassanti delle piscine in acqua termale. Momenti particolari da non trascurare per un equilibrio psicofisico, la buona cucina, aspetto che distingue l’hotel Salus gestito dal direttore Elvio e dalla gentile consorte Sabrina, responsabile del reparto cure. Anche le serate sono allietate da cene a lume di candela con piano bar e da danze; a maggio, per la serata danzante sono giunte in albergo alcune coppie con costumi della Vienna dell’800, molto apprezzate. Non dimentichiamo che Abano è a pochi chilometri da Padova e da Venezia, dove da sabato 15 febbraio inizia uno dei carnevali più celebri al mondo. La programmazione della settimana di GenerazionePiù privilegia anche gite culturali come quella dello scorso novembre a Verona con la sua celebre Arena e l’altrettanto celebre balcone di Giulietta e Romeo; parte del gruppo ha visitato la bella esposizione sui paesaggi nel periodo di Monet. Negli anni passati i nostri gruppi hanno visitato Padova, in primis la Basilica di S. Antonio e poi lo splendido centro storico di stampo palladiano e la celeberrima Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto. Il gruppo di novembre ha già suggerito l’uscita del 2014 con meta Bassano del Grappa. Maria Luisa Delcò Quali sfide per i cantoni latini? I l 7 febbraio scorso, su invito dell’Ufficio del medico cantonale, si è riunita in Ticino la Commissione della prevenzione e la promozione della salute dei cantoni latini. A questa giornata di studio sulla terza età, hanno potuto partecipare i principali enti attivi in questo campo; fra i pochi prescelti anche GenerazionePiù rappresentata dalla vicepresidente cantonale Maria Luisa Delcò e dal segretario cantonale Marco Treichler. I lavori si sono in particolare concentrati sugli esempi di buone pratiche, ma soprattutto sulle strategie da adottare nella messa in rete dei vari servizi. Sito www.generazionepiu.ch Causa problemi tecnici, non è possibile accedere a tutte le informazioni. Ci scusiamo. Centro Diurno «An parlum insema» O gni giovedì pomeriggio (prossimamente verrà cambiato il giorno, prestate attenzione alle pagine di G+) il Centro diurno organizza il gruppo di parola «An parlum insema». A questo evento può partecipare chiunque abbia voglia di passare un paio d’ore in compagnia e scambiare due chiacchiere su dei temi che possono variare dalla storia al paesaggio, dall’educazione dei figli ai mestieri di una volta. Giovedì 30 gennaio ha avuto luogo il secondo «An parlum insema»: «il primo era servito per formare un po’ il gruppo e conoscersi» afferma la responsabile Vitina Carrozza. Già inizialmente si poteva intravvedere un notevole affiatamento tra i partecipanti: ancora prima del vero avvio, dialogavano spontaneamente, coinvolgendo tutti su svariati argomenti. Giunta in sala, Vitina Carrozza ha dato il via al vero e proprio incontro. Non dobbiamo infatti pensare a un sem- plice ritrovo per parlare del più e del meno in modo disordinato e caotico. Esistono delle regole, decise di comune accordo, e dei temi, anche questi discussi in comune. Per citare un paio di regole basilari: riservatezza, non interrompere, ascoltare ecc. Per questo incontro il tema scelto non era semplice, un tema profondo, mirato a far rivivere emozioni forti vissute in un periodo buio della storia e non far dimenticare un terribile evento del passato: Auschwitz e la Shoah. È bastato un breve articolo letto all’inizio dell’incontro per rievocare ricordi ed emozioni. Questa lettura ha lanciato diversi input ai partecipanti, che non hanno avuto bisogno, in seguito, di ulteriori sollecitazioni per rievocare il periodo storico. A fine incontro, dopo aver assaggiato i fantastici biscotti, ci siamo intrattenu- Avete voglia di condividere esperienze, vissuti o evadere dalle preoccupazioni? Il Centro diurno organizza un momento ideale in un ambiente familiare e raccolto. «An parlum insema» è un gruppo di parola che ha l’obiettivo di passare del tempo facendo quattro chiacchiere in compagnia. Appuntamento fisso ogni giovedì dalle ore 14.30 alle 15.30. Centro diurno, via B. Lambertenghi 1, Lugano, tel. 091 910 20 21. ti con Vitina Carrozza a cui abbiamo chiesto di spiegarci in sintesi, cos’è il gruppo di parola: «Il gruppo di parola è un modo per rivivere eventi, emozioni e sensazioni, oltre che stare in compagnia. Oggi (ndr giovedì 30 gennaio) abbiamo affrontato un tema profondo ed emotivamente intenso, ma altre volte staremo più «leggeri». Invito perciò tutti coloro che hanno voglia di passare un pomeriggio in compagnia a partecipare». 18 13 febbraio 2014 il Lavoro Centro Diurno Addio solitudine, ora è possibile pranzare insieme D esiderate pranzare in compagnia di altri? Nel nostro Centro diurno a Lugano, avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un dessert. Il menu viene regolarmente pubblicato all’albo del Centro diurno. Menu di Venerdì 14 febbraio Gnocchi di semolino Filetto di salmone al vapore Patate prezzemolate Insalata verde Sorbetto al limone. Menu di Sabato 15 febbraio Prosciutto cotto e sottaceti Cotechino con lenticchie Pera al vino rosso. Costo: 12.- franchi (bibite escluse). Iscrizioni: entro le ore 12.00 del giorno precedente. Per la giornata di lunedì l’iscrizione va fatta entro il sabato precedente, ore 16.00. Orario: il pranzo viene servito alle 12.15. Atelier di cucina S iete abili in cucina e disponibili a condividere con altri le vostre preziose ricette? Vi aspettiamo al nostro Centro diurno per preparare deliziosi cake, torte... da far gustare agli ospiti del centro e/o offrire come merenda in alcune mani- P er la nuova attività al Centro diurno cerchiamo per alcune mezze giornate un’estetista disponibile, a titolo di volontariato, per ricordare ai seniores che frequentano il nostro centro l’importanza della cura del corpo (manicure, pedicure non curativa…). Questa attività, mirata al mantenimento della salute, completerebbe le mattinate di ginnastica dolce già offerte nel Centro diurno a Lugano. Interessati contattare Vitina (tel. 091 910 20 21). Acqua Fitness al Parco Maraini festazioni di GenerazionePiù, sezione Luganese. Vi aspettiamo per il 1° incontro venerdì 14 febbraio, dalle ore 9.00 (chi lo desidera può pranzare da noi per soli 12.- franchi più bibite). Interessati e per l’iscrizione al pranzo contattare Vitina (091 921 20 21). Ginnastica dolce Pomeriggio...carte I V n collaborazione con Pro Senectute organizziamo per tutti gli «over 60» dei corsi di ginnastica con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare, allenamento della memoria, ecc. (esercizi in prevalenza da seduti). Da mercoledì 5 febbraio dalle 9.45 alle 10.45 (una lezione a settimana) al Centro diurno G+ Anziani OCST, via B. Lambertenghi 1, Lugano. Costo: gratuito per tutto febbraio Fr. 50.- per chi si iscrive per l’attività regolare (fino all’inizio dell’estate); gratis per i beneficiari della PC all’AVS (su presentazione dei documenti richiesti). Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni sul posto). Info: Segretariato Pro Senectute tel. 091 912 17 17. Cercasi estetista volontaria isto il successo ottenuto e a seguito della richiesta di alcuni partecipanti, proponiamo tutti i mercoledì pomeriggio (e non solo) l’attività «Giochiamo a carte insieme» a partire dalle ore 14.00 Il Centro diurno accoglie tutte le persone che, anche al di fuori del giorno indicato, vogliono passare del tempo insieme sfidandosi a carte; metteremo a disposizione tutto il materiale e tanta allegria e voi... la fortuna. Vi aspettiamo! E sercizi di ginnastica dolce in acqua bassa. Lezioni adatte a tutti. Per donne e uomini dai 60 anni. Due lezioni di prova! Lugano, piscina Parco Maraini In collaborazione con Martedì: 14.00-15.00 Costo: Fr. 100.- quota attività Pro Senectute Sport + abbonamento piscina. Fr. 10.- / Entrata Monitrice: Claudia Righetti Iscrizioni: Direttamente sul posto Informazioni: Segretariato Pro Senectute, tel.: 091 912 17 17. 19 13 febbraio 2014 il Lavoro Associazione PIPA Centro Diurno «Anziani e farmaci; uso/abuso» L’ Associazione PIPA (Prevenzione incidenti persone anziane) invita alla conferenza: «Anziani e farmaci; uso/abuso» che si terrà giovedì 20 febbraio, alle ore 18.00, nella Casa anziani Comunale di Bellinzona, in via Mesolcina 5. Relatori: Numa Pedrazzetti, farmacista; Dr. Franco Tanzi, geriatra e Angelo Tomada, SPVS (Servizio di promozione e valutazione sanitaria). L’associazione PIPA promuove da molti anni la qualità della vita dei soggetti nel periodo dell’anzianità. Un tema molto importante ma altrettanto delicato è quello della gestione corret- ta dell’uso dei farmaci. Non sempre è facile parlare del tema in questione in considerazione degli ambiti coinvolti, in primis i medici e le industrie farmaceutiche. I relatori che si occupano di questa problematica e delle conseguenze che una gestione sbagliata può causare, forniranno alcune informazioni fondamentali sulla situazione ticinese, sui principali fattori di rischio e sui potenziali assi di intervento di prevenzione su cui mettere l’accento nei prossimi anni. Internet-corner N on avete il computer in casa? Avete seguito dei corsi e volete esercitarvi? Volete scrivere una lettera in Word, fare dei calcoli con Excel, creare dei cartoncini artistici con Publisher? O volete semplicemente fare delle ricerche in internet? Visitate il nostro internet-corner! Trovate a disposizione un computer con accesso internet e una stampante. Presso il nostro Centro diurno altre iniziative interessanti non mancano. Venite a trovarci. Corsi di informatica 2014 Introduzione all’uso del PC Corso Internet Dichiarazione fiscale con E-Tax fr. 180.-, 7 lezioni, mercoledì, 14.00-16.30 Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e tastiera e gestire con proprietà l’ambiente Windows, i file e le cartelle. fr. 150.-, 6 lezioni, martedì 14.00-16.30 Obiettivi: usare Internet quale fonte di informazioni e quale risorsa per interagire. Imparare a istallare il programma e a preparare una dichiarazione delle imposte nelle sue diverse fasi con dei professionisti. Si lavora sulla base di esempi e non sulla propria dichiarazione. In collaborazione con Faido Aprile 9, 16, 30 Maggio 7, 14, 21, 28 In collaborazione con Faido Aprile 8, 15, 29 Maggio 6, 13, 20 Lugano, Bellinzona e Muralto - Marzo non a Biasca! attenzione! cambio sede! non a Biasca! attenzione! cambio sede! Dettagli, info e iscrizioni Segretariato Pro Senectute, tel. 091 912 17 17 In collaborazione con iscrizioni già aperte: GenerazionePiù-Anziani OCST, Segretariato cantonale, Via Bertaro Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 www.generazionepiu.ch Agenda Gite e Viaggi ¨¨ Dal 30 aprile al 3 maggio a Bamberg, Praga e Lindau. Ancora posti liberi. ¨¨ Dal 26 al 30 maggio, Croazia-meraviglie da scoprire. Organizza sezione di Locarno. Iscrizioni da subito, entro il 30 aprile. Tel. 091 751 30 52. Per le altre proposte vedi inserto speciale su «il Lavoro» n.19 del 5 dicembre. Per chi l’avesse smarrito, è possibile chiederne una copia al Segretariato cantonale. Bellinzona ¨¨ Venerdì 21 febbraio, Coro, ore 14.00 Vita Serena a Giubiasco. ¨¨ Venerdì 28 febbraio, risotto Rabadan, ore 11.30, Expo centro, Bellinzona. ¨¨ Venerdì 14 marzo, Coro, ore 14.00, Vita Serena a Giubiasco. Locarno ¨¨ Martedì 25 febbraio, Tombolone di Carnevale, ore 14.30, Centro parrocchiale S. Antonio, Locarno. ¨¨ Martedì 25 marzo, Conferenza medica «Abbiamo cura della nostra salute?», dr. med. Giuseppe Mossi, specialista FMH in medicina generale. Ore 14.30, centro parrocchiale S. Antonio, Locarno. Lugano ¨¨ Mercoledì 19 febbraio, ore 15.30 Conferenza medica con dr. Ivan Tami, «Come curare i disturbi più comuni delle mani», salone OCST, Lugano. ¨¨ Giovedì 27 febbraio, festa di Carnevale, ore 14.15, salone OCST, Lugano. Mendrisio ¨¨ Giovedì 20 febbraio il Coro di GenerazionePiù della sezione canta a Casa Girotondo di Novazzano dalle ore 15.30. ¨¨ Martedì 25 febbraio Carnevale a San Pietro di Stabio (ex asilo) dalle 11 alle 16.30. ¨¨ Giovedì 20 marzo Coro a Casa S.Lucia di Arzo dalle ore 14.30. ¨¨ Lunedì 31 marzo Coro al Torriani 1 e 2 di Mendrisio dalle ore 14.30. ¨¨ Giovedì 3 aprile, Milano, visita al Cenacolo e al Castello Sforzesco, shopping e pranzo libero. Costo fr. 50. Pre-iscrizioni da subito per riservare la visita al Cenacolo: tel. 091 640 51 11 o 091 683 16 84 Eliana. Tre Valli ¨¨ Lunedì 24 febbraio, ore 12.00 Incontro carnevalesco, Centro Giovani Bodio. Costo: fr. 20, non soci fr. 40 (trasferta-pranzofrittelle). Iscrizioni: entro il 20 febbraio, tel. 091 873 01 20. 20 Società 13 febbraio 2014 il Lavoro SwissSkills AL VOLO Stefano Gnesa premiato durante la Giornata della formazione professionale C on il summit dei Campioni Svizzeri il 31 gennaio presso la St. Jakobshalle di Basilea ha avuto inizio l’anno della formazione professionale. La Giornata della formazione professionale è stata organizzata dalla Segreteria di Stato per la Formazione, la Ricerca e l’Innovazione (SEFRI) e dalla fondazione SwissSkills. Il consigliere federale Johann SchneiderAmmann non ha voluto perdere l’occasione di nominare personalmente i migliori giovani professionisti svizzeri. È stato lui a dare ufficialmente il via all’anno della formazione professionale. «Mostriamo a tutti ciò che ha da offrire la formazione professionale. Voi, i partecipanti e le partecipanti dei Campionati delle Professioni siete personalità eccellenti, e siamo lieti che siate tra di noi. Siete la prova vivente che la formazione professionale apre molte porte. Avete fatto un grande lavoro, per voi personalmente, per la formazione professionale e per il nostro Paese». Si è detto sicuro che anche in futuro potremo contare su di loro, quali imprenditori impegnati, essi stessi dedicati a formare apprendisti; quali esperti nelle associazioni professionali, quali ambasciatori e ambasciatrici per la formazione professionale. Poi il capo del Dipartimento federale per l’economia, la formazione e la ricerca DEFR si è rivolto ai circa 700 presenti tra parenti, sponsor e rappresentanti del mondo della politica, dell’economia e dell’amministrazione. «La for- mazione professionale svizzera genera prestazioni eccellenti a livello internazionale così come un’ampia e solida base di professionisti qualificati, colonna vertebrale della nostra economia e vantaggio nella concorrenza internazionale». Tra i giovani presenti e premiati anche un ticinese – Stefano Gnesa di Brione Verzasca. Il ventiduenne, che ha svolto il suo apprendistato presso Amag Automobili e motori SA di Bellinzona, si è classificato al terzo posto (medaglia di bronzo) ai campionati svizzeri professionali come meccatronico d’automobili. Stefano ha ricevuto il riconoscimento e le congratulazioni da Josef Widmer, direttore supplente SEFRI. Josef Widmer con Stefano Gnesa (destra) Onu Metà dei redditi del globo all’8 per cento della popolazione L’ Undp, agenzia dell’Onu per lo sviluppo, rinnova l’allarme per le diseguaglianze del mondo: in un rapporto che riecheggia temi sollevati dal presidente americano Barack Obama nel discorso sullo Stato dell’Unione, l’amministratrice dell’organizzazione Helen Clark ha messo in guardia che le crescenti disparità di reddito globali pongono nuovi rischi per la stabilità economica e politica del pianeta. «È il paradosso del nostro tempo», ha detto la Clark, ex primo ministro neozelandese. Se Obama, nel discorso al Congresso ha puntato i riflettori sulle diseguaglianze tra ricchi e poveri negli Usa, il rapporto dell’Undp scopre che le disparità economiche sono aumentate dell’11 per cento in due decenni (tra 1990 e 2010) nei paesi in via di sviluppo. Nei giorni scorsi uno studio della ong britannica Oxfam aveva puntato i riflettori su un dato impressionante: la fetta di ricchezza nelle mani delle 85 persone più ricche del pianeta equivale a quella della metà della popolazione mondiale più povera. La maggioranza delle famiglie nei paesi del Terzo Mondo -oltre il 75 per cento della popolazione di quelle nazioni- vive in società dove il reddito è distribuito tra ricchi e poveri in maniera meno equa di quanto non fosse negli anni Novanta, si legge nello studio dell’Undp secondo cui questo trend, non contrastato, ha il potenziale di «scardinare le fondamenta dello sviluppo e della pace sociale». Le diseguaglianze si sono allargate soprattutto in paesi come Cina e India: nazioni dalla crescita robusta ma la cui ricchezza non è equamente distribuita e dove «i progressi economici, anziché alleviare le disparità, le hanno esacerbate». Secondo la Clark la tendenza non è irreversibile: una delle azioni chiave è quella di creare opportunità di impiego di qualità. A suo parere, uno dei problemi della globalizzazione è che ha «proceduto in maniera molto deregolata». Di qui la necessità di una maggiore vigilanza sul commercio internazionale e i flussi finanziari senza peraltro eliminare la capacità del settore privato di generare profitti. da tio.ch Porte aperte alla Scuola professionale per sportivi d’élite L’ufficio dell’orientamento scolastico e professionale del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs), in collaborazione con la direzione dell’istituto organizza per: mercoledì 26 febbraio 2014, ore 14.15 aula magna della Scuola professionale per sportivi d’élite, al Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero, un pomeriggio informativo sulla formazione offerta ai giovani che intendono affiancare all’attività sportiva o artistica, una preparazione professionale riconosciuta nel campo commerciale. Oltre alle informazioni di dettaglio sui programmi, sulle modalità e condizioni di accesso, sulle possibilità di conciliare l’attività scolastica con gli allenamenti sportivi o artistici e sugli sbocchi offerti dalla scuola al termine del ciclo di studi, verranno forniti ragguagli sulla possibilità di conseguire anche la maturità professionale commerciale integrata. Dopo la presentazione visita guidata alle aule e alle strutture formative del Centro. Porte aperte alla Scuola specializzata per le professioni sanitarie L’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs), in collaborazione con la direzione dell’istituto organizza, esclusivamente per giovani domiciliati nel Sottoceneri: mercoledì 26 febbraio 2014, ore 14.00 presso l’aula magna Supsi a Trevano un pomeriggio informativo sulle formazioni di operatore/operatrice sociosanitario/a (Oss), operatore/operatrice socioassistenziale (Osa) (indirizzo assistenza all’infanzia e indirizzo assistenza agli handicappati) e sul Ciclo di formazione di cultura generale con maturità specializzata sanitaria o sociale. Oltre alle informazioni di dettaglio sulle professioni citate, sui programmi, sulle modalità di accesso e sugli sbocchi offerti dalla scuola al termine del ciclo di studi, verranno forniti ragguagli sulla maturità professionale sanitaria e sociale e sulla maturità specializzata. Altri momenti informativi sono previsti il 12 marzo a Giubiasco per i domiciliati nel Sopraceneri e il 9 aprile per tutti. La partecipazione al pomeriggio informativo è obbligatoria per gli allievi che intendono iscriversi alla scuola. Corso Riflessologia della mano Ultimi posti per il corso di aggiornamento Riflessologia della mano rivolto a terapisti complementari, operatori ambito socio-sanitario e massaggiatori 19 e 25 febbraio - Locarno (8.30- 12.30 /13.30-17.30). Info e iscrizioni: Croce Rossa Ticino - Settore Corsi, tel. 091 682 31 31 (lu-gio: 08.3015.00),[email protected] www.crs-corsiti.ch Società 13 febbraio 2014 il Lavoro 21 USIC Incontro di benvenuto con gli apprendisti al primo anno di formazione I Carrozzieri in Ticino a sostegno dei futuri specialisti del settore. N onostante la neve e le basse temperature gli apprendisti carrozzieri lattonieri, fabbro di veicoli e carrozzieri verniciatori del primo anno, accompagnati dai loro genitori, si sono incontrati al Centro di formazione professionale di Giubiasco con i rappresentanti della Divisione della formazione professionale, rappresentanti della Commissione Paritetica Cantonale, docenti e formatori, per l’incontro di benvenuto organizzato dal Gruppo Carrozzieri Ticinesi USIC sez. Ticino. I futuri carrozzieri verniciatori e lattonieri hanno ricevuto da parte del presidente dell’Associazione USIC Ticino, Matteo Destefani, un gradito omaggio. Città di Mendrisio Incentivi per iniziative nel campo della mobilità aziendale Stanziato dal Municipio un credito per incentivare l’allestimento di piani della mobilità e l’attuazione di misure per la riduzione del traffico pendolare. O gni giorno migliaia di automobilisti effettuano un tragitto pendolare, generalmente ognuno per conto proprio e utilizzando la propria vettura, per raggiungere il posto di lavoro. Ogni giorno si toccano con mano gli effetti negativi di questa situazione sulla regione con inevitabili ripercussioni sulla qualità di vita. Basandosi sulla «Guida della mobilità aziendale», negli scorsi anni la Città di Mendrisio ha promosso e implementato, assieme a SvizzeraEnergia e alla Sezione della mobilità del Dipartimento del territorio, diversi progetti di aziende private con l’obiettivo di ridurre il traffico pendolare sulle strade. Questi progetti hanno dato buoni frutti e diverse aziende hanno visto premiati i loro sforzi con l’attribuzione del riconoscimento «Mendrisio della mobilità». Sulla scorta dei buoni risultati finora ottenuti, il Municipio ha stanziato un credito di fr. 150’000.- per incentivare il coinvolgimento di nuove aziende nell’allestimento di «piani della mobilità» e soprattutto l’adozione di provvedimenti finalizzati alla riduzione del traffico pendolare presente sulle strade. Quali sono questi provvedimenti? Promuovere l’uso dei trasporti pubblici, incentivare il car sharing e il car pooling, stimolare le persone (quando e dove possibile) a spostarsi a piedi o in bicicletta, organizzare navette aziendali e migliorare la gestione dei posteggi disponibili presso le aziende. Inoltre, la Città intende comportarsi in maniera esemplare nell’ambito del marchio «Città dell’energia» attuando le misure che sono previste dal Piano della mobilità, già allestito nel 2012, per l’amministrazione comunale. Nel corso delle prossime settimane sarà pubblicata una specifica ordinanza per l’assegnazione degli incentivi alle aziende presenti sul territorio cittadino. Il Municipio di Mendrisio intende infine prendere contatto con l’autorità cantonale per coinvolgere in questo tipo di azioni il maggior numero di comuni possibile e per far sì che le aziende più virtuose possano vedere premiati i loro sforzi ad esempio nell’ambito dei concorsi pubblici. La signora Silvia Gada, capo ufficio della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica, attraverso la metafora della favola dei tre porcellini, ha impostato il suo intervento sull’importanza, per i giovani in formazione, di crearsi delle solide basi professionali grazie allo studio, all’applicazione e con il sostegno e il contributo di tutte le parti coinvolte: i genitori, la scuola, l’Associazione professionale attraverso i corsi interaziendali, i datori di lavoro. L’importanza della scelta professionale «Rispetto al Canton Ticino, in Svizzera interna c’è un maggior numero di giovani che intraprende la formazione di base per un apprendistato nei lavori artigianali. In Ticino i ragazzi preferiscono continuare la formazione scolastica», ha detto Marco Flückiger, vicepresidente dell’Unione Svizzera dei Carrozzieri USIC, riferendosi alle statistiche presentate dall’Ufficio professionale a livello nazionale. Flückiger pensa che questo fatto sia da riportare ad una differenza di mentalità. Non è un problema specifico dei ragazzi, ma bensì spesso sono i genitori che spingono i figli a continuare gli studi. «L’apprendistato è visto come una scelta di serie B», ha detto Flückiger. Allora quali provvedimenti si possono prendere contro la carenza di specialisti nel settore? Secondo Leonardo Monzeglio, membro di Comitato USIC sez. Ticino «bisogna rendere la formazione professionale più visibile». Eventi come l’incontro di benvenuto sono un esempio per rendere la formazione più visibile e servono anche a mostrare ai genitori cosa viene proposto durante i quattro anni di formazione. «Tutto ciò che vedono qui sarà riportato ad altri giovani amici o ad altri genitori.» Così la notizia positiva vola veloce di bocca in bocca e serve come pubblicità. Un altro mezzo per migliorare la comunicazione tra i giovani è sicuramente Facebook. «Chi ha un profilo Facebook?» ha chiesto Monzeglio al pubblico presente presso il Centro professionale. Quasi tutti i futuri carrozzieri verniciatori e carrozzieri lattonieri hanno alzato la mano. «Allora andate tutti sulla nostra pagina Facebook e premete su «Mi piace»», ha invitato Monzeglio. Un saluto di benvenuto I giovani hanno ricevuto uno zaino contenente svariati accessori per la protezione personale dal presidente del Gruppo Carrozzieri Ticinesi USIC, Matteo Destefani. Tra i relatori anche il direttore di USIC Svizzera, signor Guido Buchmeier e la delegata di Swisssskills Sara Rossini, la quale ha invitato tutti a partecipare al 1° campionato svizzero delle professioni dal 17 al 21 settembre 2014 a Berna. Il presidente Destefani è convinto che il settore della carrozzeria avrà sempre un futuro. «L’importante è sapersi costantemente rinnovare e seguire l’evoluzione» ha detto Destefani. 22 Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic Nakon referenduma Nezavisni stav Švicarci se izjasnili protiv useljenika Referendum je pokrenula desna koalicija koja tvrdi da su 80 tisuća useljenika godišnje velik pritisak na državu MARINA ŠERIĆ P stambenu politiku. Jedan je od njihovih argumenata i to da imigranti, koji pristaju na niže plaće, i Švicarcima ruše cijenu rada. No švicarska vlada kaže da je slobodno kretanje radne snage ključ švicarskog gospodarskog oporavka te dodaje da to omogućuje da poslodavci u Švicarsku iz drugih zemalja dovedu visokokvalificiranu radnu snagu koja dodatno pomaže rastuće gospodarstvo. Švicarci su se izjasnili za smanjenje kvota, pa će po svoj prilici propasti i sporazum o slobodnom kretanju radne snage koji su potpisali EU i Švicarska, koja nije članica, ali je usvojila veliki dio pravne stečevine EU. rema prvim rezultatima referendum o drastičnom smanjenju kvota za useljenje u zemlju, Švicarci su sa 50,3 posto glasova za podržalireferendumsko pitanje. Analitičari su i prije održavanja predviđali da će rezultati referenduma biti jako tijesni, no danas je izašlo na vidjelo da je polovica birača protiv, a polovica za uvođenje kvota, a na kraju je presudilo vrlo mali broj glasova. Referendum je pokrenula desno usmjerena koalicija koju vodi Švicarska narodna stranka. Oni tvrde da je velik broj useljenika, a u zemlju ih uđe oko 80 tisuća godišnje, vrlo veliki pritisak na sustave zdravstva Foto: Reuter/PIXSELL i obrazovanja te na transport i na BiH Jedna od 20 najjadnijih država na svijetu Većina stanovništva Bosne i Hercegovine svakodnevno preživljava zahvaljujući sivoj ekonomiji i rođacima iz inozemstva kojih je samo manji dio iskorišten za obnovu, dok je ostatak završio u privatnim džepovima. Parlamentarna istraga o trošenju donacija nikada nije okončana iako je utvrđeno da je bilo pronevjera. Međutim, donacije su odavno DEJAN JAZVIĆ IZ SARAJEVA prestale dolaziti, a kako nije bilo priljeva većih osna i Hercegovina još prije dvije godine stranih investicija u državu s najglomaznijom svrstana je među 20 „najjadnijih država“ administracijom u Europi (14 vlada na državnoj, na svijetu. S indeksom siromaštva koji entitetskoj i županijskoj razini plus 142 lokalne iznosi 47 posto, nezaposlenošću od 44 posto, samouprave), vrlo se brzo našla u ekonomski BiH se našla u društvu Kenije i Zimbabvea. i socijalno teškoj situaciji. Broj zaposlenih i Službene statistike govore da s prosječnim broj umirovljenika izjednačen je pa mirovinski primanjima od 430 eura oko 70 posto obi- sustav jedva funkcionira. Slabašna ekonomija telji ne može pokriti ni osnovne životne potre- ne omogućava odgovarajuće porezne i druge be. Vrijednost potrošačke košarice, odnosno prihode pa su i deficiti proračuna na svim raziosnovnih prehrambenih i higijenskih troškova nama sve veći. Kakav-takav spas pokušao se četveročlane obitelji u BiH iznosi skoro 900 eura. naći u kreditnim aranžmanima s MMF-om. PoU takvoj situaciji nije tajna da se socijalni mir sljedica je toga uvećanje vanjskog duga BiH sa održava uglavnom toleriranjem sive ekonomije, 1,3 milijarde eura u 2008. godini na više od pet proračunskim davanjima socijalnim kategorija- milijardi eura krajem prošle godine. Taj je novac ma i priljevom sredstava koje iseljeništvo šalje otišao isključivo u potrošnju, odnosno u krpanje kao pomoć rođacima u BiH. Razlozi ovako su- proračunskih rupa i kupnju socijalnog mira do mornog socijalno-ekonomskog stanja u zemlji idućih izbora.Umjesto da pokrene reforme kojisu slojeviti. Dok je ostatak bivših socijalističkih ma će potaknuti izvozno orijentirana poduzeća, zemalja prolazio kroz političku, gospodarsku i unaprijediti poslovno okruženje i privući strasocijalnu tranziciju, u BiH je bjesnio rat. Gospo- ne investicije, vlast, posebno u zadnjem mandarstvo zasnovano na velikim industrijskim su- datu, zaokupljena je isključivo unutarnjom stavima u ratu je uglavnom uništeno, a ono što borbom za pozicije i stalnim promjenama političkih savezništava. je preostalo opustošeno U nekadašnjim induje u sumnjivim privatizaFoto: Marko Mrkonjic/PIXSELL strijskim područjima, kao cijskim aktivnostima u društo je Tuzla, posljedice goj polovini devedesetih ovako neučinkovite vlasti godina prošlog stoljeća. su i najizraženije. Zbog U to su se vrijeme u BiH propale industrije na slijevale i znatne strane ovom prostoru više je od donacije, a neslužbene 100 tisuća nezaposlenih, procjene govore da je u što je gotovo petina od zemlju tako ušlo više od ukupnog broja u BiH. četiri milijarde eura, od B 13 febbraio 2014 il Lavoro Soči kao političko igralište GORAN KARACHI U Sočiju je u petak počeo događaj koji su svi s nestrpljenjem očekivali, sportski događaj koji se nažalost pretvorio u političko igralište. Sve je počelo crnim prognozama koje predviđajući totalni krah Zimskih olimpijskih igara zbog pretoplog vremena i prijetnji terorističkim napadima, pa se polako prešlo na homofobiju i korupciju, a potom i na podmetanje lažnih fotografija aljkavosti domaćina u pripremi Igara. I na samu ceremoniju otvaranja zapadni mediji su imali brojne zamjerke, poput one da je neotvaranje olimpijskog kruga koji simbolizuje Sjevernu i Južnu Ameriku mala osveta za američke kritike zbog antigej zakona u Rusiji uoči ZOI, mada je malo vjerovatno da bi više od 50 milijardi evra uloženih za što bolji ugled Rusije bilo stavljeno na kocku zarad političkog revanšizma. Neki smatraju da su Nijemci izašli u opremi u bojama duge jer su htjeli da pokažu koliko Rusi griješe kada su u pitanju prava homoseksualaca, a čak je i poznati internet pretraživač umjesto očekivanih olimpijskih krugova umjesto ka sportu povukao na politiku i na početnoj strani istakao podršku LGBT populaciji. Nedolazak američkog predsjednika Baraka Obame, a uvrštavanje gej sportista u delegaciju mnogi smatraju kao jasnu poruku Rusiji da im se nimalo ne sviđa kako oni tumače prava gej populacije. Veliki uspjeh sjajnog Norvežanin Olea Ejnara Bjerndalena nažalost juče nije izazvao toliku pažnju koliko prepucavanje o tome da li je Irina Rodnjina objavila fotografiju Baraka Obame i njegove supruge i da li je fotografija rasistička ako je na njoj prikazana i banana. Kao da ni to nije bilo dovoljno, na pomolu je i skandal u umjetničkom klizanju, u kojem se pominje da su se Rusi i Amerikanci dogovorili o raspodjeli medalja. Gdje je nestalo vrijeme kada se tokom ZOI pisalo i pričalo samo o sportu i sportistima? Olimpijski duh izgleda više nema onu snagu kao nekad. Giornale Aperto 13 febbraio 2014 il Lavoro 23 Le domande dei Lettori Italiano all’estero: dichiarazione esistenza in vita e red/est Dallo scorso anno sono in pensione sia in Svizzera che in Italia. In merito alla pensione italiana, del tutto simbolica, ho lavorato pochi anni, ho ricevuto dei formulari gialli da rispedire in Inghilterra per attestare la mia esistenza in vita. Perché in Inghilterra? Mi hanno anche riferito che l’Inps richiede annualmente una dichiarazione reddituale per i residenti all’estero. Potrei avere maggiori informazioni. Grazie e saluti. Vittorio S. La nuova campagna di Certificazione di Esistenza in Vita per pensionati Inps residenti all’Estero iniziata a fine gennaio 2014 concede quattro mesi di tempo (fino al 3 giugno) per trasmettere a Citibank il modulo di attestazione dell’esistenza in vita. «Citibank» è la banca attualmente competente per i pagamenti delle pensioni italiane all’estero ed ha sede in Inghilterra. Il plico che ha ricevuto contiene la modulistica necessaria per accertare l’esistenza in vita del titolare di pensione Inps, contiene: Lettera esplicativa; Modulo di attestazione di colore giallo (redatto in due lingue su unico foglio); Istruzioni per la compilazione; Lista dei testimoni accettabili per il paese di residenza del singolo pensionato; Richiesta di documentazione di supporto (copia di valido documento d’identità con foto del pensionato o in alternativa, copia della prima pagina dell’estratto conto bancario recente, o copia di una bolletta recante il suo nome); Indicazioni per contattare il servizio assistenza di Citibank. Può effettuare la verifica richiesta presso funzionari dello Stato Italiano all’estero (Ambasciata o Consolato Generale d’Italia) presso funzionari pubblici locali individuati come testimoni accettabili (Comune svizzero di residenza o Ufficio degli Stranieri). Nel caso quest’ultimi si rifiutino di sottoscrivere il modulo redatto da Citibank, potrà certificare la propria esistenza in vita producendo gli appositi moduli rilasciati dai competenti enti pubblici locali, purché gli stessi costituiscano valida attestazione dell’esistenza in vita. Citibank provvederà ad accertare, ai sensi della legge del Paese di residenza del pensionato, che tali moduli siano validi. L’Inps ha ribadito l’auspicio che la certificazione richiesta avvenga utilizzando il modulo standard inviato al domicilio del pensionato in quanto può essere esaminato e validato automaticamente e tempestivamente dai team operativi di Citibank. Per quanto riguarda la campagna red/est 2014, la procedura telematica è aperta dal 10 febbraio. Non deve essere confusa con la dichiarazione fiscale e l’Istituto di Previdenza italiano effettua tale verifica per stabilire se il pensionato ha diritto alle prestazioni legate al reddito o agli assegni familiari legati alla pensione italiana. La mancata comunicazione potrebbe comportare la diminuzione dei ratei pensionistici. L’Inps ha scelto di non inviare una comunicazione specifica sui Red Est a inizio campagna, ma notificherà solo coloro che non avranno trasmesso i Red Est entro il 15 luglio. Tutti i titolari di pensione italiana sono pregati di recarsi presso gli uffici Inas per verificare se siano destinatari della campagna red/est 2014 e per l’invio telematico di quanto richiesto. Valeria Angrisani, Patronato Inas Svizzera VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST In febbraio il collega Adriano Coldebella in forza all’Associazione Gruppo di Solidarietà festeggia 10 anni di attività. L’Associazione gestisce programmi occupazionali temporanei per persone alla ricerca di un nuovo impiego. Adriano lavora per «L’Ospedale del Giocattolo». È stato un partecipante al programma, gestito da Roberto Rodriquez, che ci ha lasciati poco più di un anno fa. Adriano ha preso a cuore l’attività svolta durante il programma occupazionale, distinguendosi per qualità del lavoro e dedizione. Col crescere del numero di partecipanti è stato assunto come «jolly» tra magazzino e officina. Ha poi sostituito Alfredo Giannoni, in pensionamento, diventando responsabile del reparto officina, dove gestisce i partecipanti (da 6 a 10) istruendoli all’uso degli strumenti di lavoro e supervisionando il lavoro svolto. Ad Adriano, riservato, sempre disponibile e di gran cuore, grazie e auguri per il traguardo raggiunto. Auguri • ad Adolfo Imperatori, socio GenerazionePiù, ed ex collega alla Cassa Malati Cristiano Sociale, che lo scorso Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti, Giorgio Donini e Georgia Ertz tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] 3 febbraio, attorniato dai suoi cari ha festeggiato il traguardo degli 88 anni. Felicitazioni • a Federico Anzini, socio dipendenti RTSI, e ad Anita, per la nascita di Elisa, alla quale auguriamo una vita felice e ricca di ogni bene. • a Edip Altin, socio settore Ospedali, e a Manar, per la nascita di Sara, alla quale auguriamo un futuro ricco di cose belle. Condoglianze • ai figli Luigi e Sebastiano, alle nuore Myriam e Giustina, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Ester Pellegrini vedova Angelo, già segretario cantonale OCST. • a Pietro Bossi, Davide Arcioni e alle loro famiglie per la perdita della loro cara congiunta Lucia Mazzolini di Mendrisio. • alla moglie Maria Pia, socia GenerazionePiu Mendrisiotto, ai figli Francesca e Davide per la morte del loro caro congiunto Carlo Oldelli di Meride. • al marito Renato, ai figli Diego e Denise, alla nuora Edith, al genero Meinrado Robbiani, segretario cantonale OCST, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Yvonne Poltera. Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 24’360 copie • ai figli Lucio, Magda e Paola, al genero Stefano Visetti, socio, ai nipoti e familiari tutti, per la scomparsa del loro caro Andrea Pedrazzini. • alla cara moglie Maria, ai figli Renato, Sandro e Susanna, ai fratelli e ai parenti tutti, le più sincere espressioni di vivo cordoglio per la dipartita del caro Lino Guidicelli. • a Silvana e Emiliana Bobbià, socie GenerazionePiù Mendrisiotto, e familiari tutti, per la morte del papà, rispettivamente suocero Luigi. • alla moglie Margherita, al figlio Massimo, ai familiari tutti, per la perdita del loro caro congiunto Fernando Sala di Bissone, socio GenerazionePiù, segretariato Mendrisio. • al marito Enrico, al figlio Moreno, socio Penitenziario cantonale, alla figlia Manuela, alle sorelle Silvana e Aurelia, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Pierina Berta. • alla mamma Maria Luisa, alla sorella Roberta, socia, al cognato Roberto Moriani, socio settore Impiegati ufficio, alla zia Camilla, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro adorata Francesca Ceresa. In memoria • a venticinque anni dalla scomparsa (26 febbraio 1989) ricordiamo con rimpianto don Mario Bini, già apprezzato direttore de «il Lavoro». Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Desiderate che qualcuno vi pulisca l’appartamento e i vetri? Tutto gratuitamente? Volete vedere il vostro nome inserito in questo buono? Come fare per vincere questo buono? Acquisite nuovi soci GenerazionePiù e segnalateli, entro il 31 marzo 2014, al segretariato della sezione della vostra regione oppure al segretariato cantonale GenerazionePiù, via Bertaro Lambertenghi 1, 6900 Lugano. Tel. 091 910 20 21 - www.generazionepiu.ch ll premio, gentilmente offerto dalla ditta BOUYGUES E&S FM SVIZZERA SA, Manno, Amministrazione immobiliare, gestione tecnica, pulizia e sicurezza degli immobili, verrà consegnato a chi segnalerà il maggior numero di nuovi affiliati. La consegna del premio avverrà in occasione della prossima assemblea cantonale dei delegati. Le segnalazioni possono essere fatte da chiunque, giovani e anziani, quindi non unicamente da soci di GenerazionePiù. Domanda di adesione a GenerazionePiù Il/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di Bellinzona Locarno Lugano Mendrisio Data di entrata desiderata Cognome Nome Indirizzo Nap Città Telefono/ Cellulare Indirizzo di posta elettronica Data di nascita Stato civile Nazionalità Osservazioni Data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano ________________________________ Biasca/Tre Valli NUOVO SOCIO SEGNALATO DA
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