13 ottobre 2011
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lavoro Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese 13 ottobre 2011 - Anno LXXXVI - N.16 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 4 Prossimo numero: 27 ottobre 2011 Integrazione Un impulso positivo dal DI pagina 7 Imprenditori Il ruolo ingombrante del sindacato pagina 10-11 Elezioni 2011 Votate Giorgio Fonio pagina 13 Riflessioni Lavoro, educazione e vera realizzazione pagina 2, pagine 113 e 5 Dialogo col CdS? Un muro di indifferenza alle richieste sindacali Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Docenti 13 ottobre 2011 il Lavoro Docenti ticinesi rialziamo la testa! Occorre una svolta! È il momento di passi concreti Pensate di valere meno dei docenti di Neuchâtel o di Zurigo? Pensate di dovervi prendere uno schiaffo dopo l’altro (ultimissimo in ordine di tempo, l’aumento del prezzo per il posteggio a scuola)? Pensate veramente che condizioni sempre più umilianti favoriscano il bene della scuola pubblica ticinese e dei nostri giovani? Se a queste tre domande rispondete con un NO, continuate a leggere questo breve riepilogo della nostra situazione, e considerate il quadro delle nostre proposte. Le eterne temporanee misure di risparmio In seguito alle note misure di riduzione della spesa pubblica connesse con le difficoltà finanziarie del Cantone, si sono introdotte negli ultimi quindici anni decisioni di risparmio sul salario dei docenti presentate come temporanee, ma che poi si sono eternate. E così, anche a causa della riduzione dello stipendio iniziale di due classi, siamo all’ultimo posto in Svizzera per quanto riguarda la retribuzione del personale insegnante. Per la scuola media, ad esempio (e sono dati vecchi di qualche anno che ancora non tengono conto del mancato riconoscimento del carovita integrale, in Ticino concesso solo a partire dal 2007, grazie anche a una forte pressione dei sindacati): Salario minimo rispetto al canton Neuchâtel: - 19.582 Fr. (-20,77%); Salario massimo rispetto al canton Zurigo - 33.502 Fr. (-23,17%). A questo si deve sommare, per i giovani docenti, il mancato riconoscimento degli scatti salariali per i primi due anni (concessi invece agli impiegati), che comporta sui 19 anni iniziali di carriera una perdita salariale valutabile attorno ai 70.000 franchi. Questo significa che, anche rispetto a quanto prevederebbe l’ordinamento salariale del Cantone (agli ultimi posti in Svizzera), il docente neoassunto lavora quasi un anno gratuitamente. Buona scuola = buoni docenti. Ma quali docenti? Le conseguenze negative di questo stato di cose sono già visibili nella difficoltà a trovare docenti qualificati soprattutto in alcune materie. E questo è forse il danno maggiore perché, come diciamo da anni, buona scuola uguale IL PUNGITOPO Cosa fa (e non fa) il dipartimento? PIETRO ORTELLI «A Le richieste dei docenti Che tramite il DECS il Consiglio di Stato apra una trattativa globale sulle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici e dei docenti (salari, orario di lavoro, soppressione delle misure di risparmio, cassa pensioni …). Che vengano soppresse le misure di risparmio applicate ai docenti neoassunti: la riduzione del salario iniziale di due classi e in particolare il mancato riconoscimento del diritto agli scatti salariali per i primi due anni di attività (misura questa mai applicata agli impiegati). Che venga riconosciuto uno sgravio ai docenti a partire dai 50 / 55 anni, come avviene nella maggior parte dei cantoni svizzeri. Che l’abilitazione all’insegnamento possa essere frequentata svolgendo un’attività d’insegnamento a tempo parziale. Che si avvii una riforma della scuola media con il coinvolgimento di tutte le componenti della scuola e ascoltando gli insegnanti. L’OCST appoggia l’iniziativa popolare «Rafforziamo la scuola media. Per il futuro dei nostri giovani» (vedi pagina 11). ria nuova e una svolta nella politica scolastica del nuovo Direttore del DECS?», ci chiedevamo in un volantino diffuso nelle scuole lo scorso mese di giugno. I primi segnali sono stati incoraggianti, soprattutto per la decisione, poi messa in atto, di riprendere il dialogo (eclissatosi sotto la conduzione di Gendotti) con gli insegnanti, le loro associazioni e con i sindacati. Concretamente non si registra tuttavia nessun passo verso un confronto che conduca a decisioni concordate sui temi che ci stanno a cuore. Anzi, al termine del secondo incontro con Bertoli il 1° luglio, durante il quale l’OCST ha rilanciato la questione salariale dei docenti, è arrivata la pesante notizia della decisione sulla tassa per l’uso dei parcheggi nelle scuole. Il nuovo onere, che varia da 60 a 80 franchi mensili, ha suscitato comprensibilmente il malcontento e la protesta di molti docenti. Finora non ci sono state risposte alle nostre richieste di riaprire una trattativa globale sulle condizioni di lavoro e di organizzazione scolastica. Sindacato Docenti 13 ottobre 2011 il Lavoro buoni docenti. Si avverte in modo drammatico la mancanza di una politica di valorizzazione della professione attraverso un riconoscimento politico, economico e sociale (cfr. Scuola a tutto campo. Indicatori del sistema educativo ticinese 2010, pp. 373 e ss., dove trovano autorevole conferma giudizi espressi a più riprese dal nostro sindacato). In mancanza di candidati idonei si ricorre non raramente alla pratica di assumere nuovi docenti con la forma dell’incarico e così, mentre i candidati in regola devono frequentare il DFA, un numero non trascurabile di nuovi docenti inizia a insegnare senza nemmeno averne visto la porta. Abilitazione? Non se ne vede mai la fine... Le cose, già di per sé non facili, sono ulteriormente aggravate da una forma di abilitazione all’insegnamento troppo gravosa e penalizzante (soprattutto per i candidati di alto profilo o formati nelle università svizzere, che spesso sono in concorrenza con candidati che dispongono di abilitazioni conseguite all’estero): malgrado qualche timido accenno, ancora non ci si apre alla formazione en emploi, reiteratamente chiesta dal sindacato OCST dei docenti, che la ritiene una scelta indispensabile per un’intelligente politica di assunzione e formazione del personale insegnante. Autonomia ridotta Altre misure di risparmio, alcune introdotte negli ultimi anni, hanno compromesso importanti meccanismi dell’organizzazione scolastica, previsti per consentire la necessaria flessibilità dell’istituzione rispetto ai bisogni (che sono diversi da sede a sede). Si pensi alla riduzione del monte-ore messo a disposizione per sviluppare progetti volti al benessere degli allievi e alla valorizzazione della creatività e dell’impegno dell’insegnante. Può sembrare un sacrificio di poco conto, ma in realtà si sopprime uno strumento fondamentale di autonomia a favore di una rigida e pericolosa standardizzazione. Così si cancella una risposta flessibile e articolata alle diverse esigenze delle sedi e, inoltre, si mortifica e si lascia inutilizzato il capitale di competenza, professionalità e creatività dei docenti. ASSEMBLEA 30° del Sindacato OCST dei Docenti Venerdì 21 ottobre 2011 alle ore 18.00 Sala conferenze OCST via Balestra 19, Lugano Ordine del giorno Relazione presidenziale Discussione Nomine Intervento dello storico Alberto Gandolla Al termine dei lavori sarà offerto un rinfresco a cui siete cordialmente invitati. Per ragioni organizzative preghiamo di comunicare la partecipazione tramite telefono o e-mail (091 921 15 51, [email protected]). Inserzione Domanda di adesione all'OCST Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Indirizzo Nap Città Per un nuovo orgoglio insegnante! Telefono ISCRIVITI AL SINDACATO Email Data di nascita Da anni ormai rileviamo un’emergenza educativa nelle nostre scuole. Adesso c’è anche un’emergenza sindacale da sbloccare. Stato civile Nazionalità Sede di insegnamento Se senti l’importanza del compito che ti è assegnato – che in un passato non troppo lontano beneficiava di ben altro riconoscimento politico – è il momento di reagire. dichiara di aderire all'Organizzazione cristiano-sociale ticinese accettandone gli statuti. Occorre una mobilitazione dei collegi docenti nelle sedi, delle associazioni magistrali, del Movimento della scuola e dei sindacati. Settore di scuola Siamo disposti a incontrare i collegi che ne facessero richiesta. Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano 3 4 Sindacato Integrazione 13 ottobre 2011 il Lavoro Commissione per l’integrazione degli stranieri Un impulso positivo al dialogo fra le comunità NANDO CERUSO O ccorre essere franchi e riconoscere che l’approccio dato dal capo del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, è ben diverso dagli schemi ideologici leghisti e democentristi. Col nuovo ordinamento dato dal Ministro alla Commissione per l’integrazione degli stranieri, l’attività della stessa sarà sicuramente più proficua per favorire processi di un dialogo multietnico, quindi di aggregazione, partecipazione e d’integrazione delle comunità estere alla vita del Paese. In tale senso il capo delle Istituzioni tende a incentivare e rafforzare, profondendo anche maggiori risorse finanziarie, il rapporto di collaborazione esistente tra l’ufficio cantonale e quello federale preposto alla promozione e all’integrazione degli stranieri. Il nuovo ordinamento tende dunque a fare maggiore chiarezza sulle politiche d’accoglienza e d’integrazione, dando maggiori competenze e responsabilità all’apposita Commissione e con essa al ruolo importante che deve assumere il Delegato cantonale per la promozione e l’integrazione delle comunità estere. Anche le antenne (centri di competenza per la promozione e l’integrazione degli stranieri) saranno chiamate ad assumere un ruolo più attivo e competente, sia dal profilo dei servizi e nei processi di collaborazione che dovranno sviluppare con il Delegato cantonale e le associazioni che rappresentano le diverse realtà multietniche e culturali nel nostro Cantone. A questo punto, da parte del capo del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi ci si attende coerenza che, conoscendo lo spessore ed il carattere della persona, non dovrebbe mancare. È auspicabile però che anche la classe politica si dimostri sensibile e particolarmente attiva, per agevolare e sospingere progetti di vera partecipazione e d’integrazione delle comunità estere alla vita del Paese. Infatti non può esserci partecipazione e integrazione se non si combattono i rigurgiti intolleranti e razzisti che le comunità migranti sono costrette a subire attraverso le iniziative e gli slogan che spesso volentieri tappezzano il territorio. Non può esserci interazione se a livello comunale e cantonale non si snelliscono e si agevolano ragionevolmente le politiche di partecipazione e susseguentemente di naturalizzazione a quei cittadini di origine estera, che contribuiscono in modo determinante, con la loro cultura e il loro lavoro, a far crescere il Paese. Per tali ragioni ritengo che il passo politico che è stato fatto dal Governo, possa aprire una nuova era nella quale non si individui nello straniero il diverso e colui che ruba qualcosa a noi, ma il consimile che nella solidarietà ci aiuta e partecipa alla crescita del bene comune. Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Mettiamo a vostra disposizione le nostre sedi e il nostro personale qualificato per garantirvi ottimi servizi in diversi campi: Tutela dei lavoratori Formazione L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione. Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionamento professionale. - Corsi di lingue e informatica. Assistenza agli associati La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno alla terza età e agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. L'Associazione Anziani Pensionati Invalidi (AAPI) dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative e legali inerenti la condizione delle persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. Presso i nostri centri di vacanza organizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza unica a prezzi modici. Sindacato Dipendenti dello Stato 13 ottobre 2011 il Lavoro Ancora sacrifici per il personale Tirare in accordi Inaccettabili i nuovi tagli proposti dal Governo Dialogo? I sindacati possono solo prendere atto delle decisioni 5 RENATO RICCIARDI LORENZO JELMINI I l Comitato OCST dipendenti dello Stato ha preso atto della decisione del Consiglio di Stato di tornare a proporre misure di risparmio per il risanamento delle finanze cantonali a carico del personale. Tale decisone è inaccettabile tanto nella forma quanto nel contenuto. Il comitato OCST ha dovuto purtroppo costatare che già nel primo incontro della nuova legislatura tra Governo e Sindacato il grande assente è risultato il dialogo. Difatti sulle due misure presentate (la soppressione dell’indennità di economia domestica per dipendenti con figli a carico sino a 12 anni e la soppressione dell’agevolazione per i funzionari di polizia relativa al pagamento del premio infortuni non professionali) non c’è stata alcuna possibilità di discussione. Le proposte sono state inserite nel preventivo 2012. Spiace inoltre dover rilevare il cattivo esempio che il Governo intende dare. Infatti la decisione di abolire l’indennità di economia domestica è una misura assolutamente iniqua poiché va a colpire unicamente una categoria di collaboratori, ossia i dipendenti coniugati con figli di età inferiore ai 12 anni. In un periodo di crisi e di difficoltà soprattutto per chi ha responsabilità familiari, è assurdo che lo Stato vada a penalizzare proprio le famiglie intaccando le loro entrate. Una scelta sconsiderata anche perché, nella riconosciuta difficile situazione demografica, l’autorità pubblica dovrebbero essere la prima ad attuare politiche a sostegno delle famiglie e della natalità. Il comitato OCST chiede al Governo di ritirare queste misure e di pianificare a breve incontri con le organizzazioni sindacali per avviare reali discussioni sulla gestione del personale. Si chiede in particolare di pianificare il consolidamento di tutti i collaboratori che da tempo sono sottoposti a contratti precari e i supplenti che svolgono l’attività lavorativa con uno stipendio inferiore del 20% rispetto ai colleghi. L’OCST, pur conscia della necessità di garantire sane finanze pubbliche, è convinta che questo risultato potrà essere raggiunto solamente attraverso un dialogo fruttuoso per tutte le parti. C i si aspettava, o meglio si sperava, che il primo contatto tra le organizzazioni sindacali ed il nuovo Governo andasse in maniera diversa. Chessò, potevano almeno far finta di ascoltare e valutare le rivendicazioni! Invece siamo stati convocati per prendere atto di decisioni già assodate. Ma possiamo capirlo: perché fare passi avanti quando se ne possono fare indietro? Perché iniziare a dialogare e a prendere in considerazione quanto proposto dal personale, quando se ne può fare a meno? Del resto in gioco è solo la qualità di servizi di vitale importanza per la popolazione... Così, anche quest’anno, tra pochi di giorni scadrà il termine per presentare il messaggio sul Preventivo 2012 e, per l’ennesima volta, non c’è stata una trattativa. I sindacati sono realmente disposti al dialogo, che da anni continuano a rilanciare nonostante tutto, e dispiace che il Consigliere di Stato Bertoli definisca in maniera spregiativa «proclami» quanto recentemente rivendicato in un volantino dal sindacato OCST Docenti (vedi pagine 2 e 3). Questo la dice lunga sul muro impenetrabile sollevato dal nostro Governo nei confronti dell’attività sindacale. L’OCST non si oppone ideologicamente contro qualsiasi iniziativa di risparmio. Anche in quest’occasione infatti, nonostante la carenza metodologica di fondo, tra le misure di risparmio non contestiamo gli interventi di razionalizzazione della spesa. Laura Sadis e Manuele Bertoli hanno escluso che prima del 2013 vengano prese in considerazione le richieste dei sindacati per migliorare le condizioni del personale...ma, come disse Lorenzo il Magnifico in circostanze analoghe, «Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza». Servizi I nostri recapiti Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata Via S.Balestra 19 6900 Lugano Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione Tel 091 921 21 04 091 921 21 05 Fax 091 921 21 06 [email protected] www.ocst.com 6 Sindacato Attualità 13 ottobre 2011 il Lavoro Disoccupazione dei frontalieri Qualcosa si muove! Iniziato al Parlamento italiano l’iter della legge sui trattamenti speciali di disoccupazione dei frontalieri italiani in Svizzera. GIANCARLO BOSISIO N egli scorsi anni (2009 e 2010), come molti ricorderanno, vi sono stati ripetuti tentativi di utilizzare per altri scopi il fondo in dotazione alla legge 147/97 per pagare l’indennità di disoccupazione ai frontalieri. Questo fondo è stato alimentato con parte dei contributi versati all’Assicurazione disoccupazione svizzera da parte dei frontalieri italiani in Svizzera sino al momento in cui le disposizioni contenute negli Accordi Bilaterali l’hanno previsto. La sua consistenza fa gola a molti se si pensa che l’INPS, nel bilancio di previsione 2011, dichiara una situazione patrimoniale netta di tale fondo pari a circa 330 milioni di euro. Già allora, comunque, la reazione del Sindacato OCST fu decisa ed anzi, durante le riunioni con i frontalieri, organizzate con la CISL, sono emerse alcune proposte di miglioramento di tale legge che sono state formalizzate e trasmesse ai Parlamentari. Nella primavera del 2010 alcuni parlamentari hanno redatto delle proposte di legge, identiche tra loro, sviluppando nelle motivazioni proprio le indicazioni ricevute dai nostri Sindacati OCST, CISL e Syna. Il 4 ottobre scorso la XI Commissione della Camera dei Deputati (Lavoro pubblico e privato) ha avviato la discussione su tre proposte, presentate dagli onorevoli Molteni, Volontè e Narducci – reperibili sul sito della Camera dei Deputati rispettivamente quali proposte n. 3391, 3392 e 3616 - e sottoscritte in totale da 78 Deputati. Le tre proposte mirano ad assicurare che il fondo speciale (Gestione trattamenti disoccupazione frontalieri) alimentato con il prelievo effettuato sulla massa salariale del lavoratori frontalieri e retrocesso dalla Svizzera all’INPS in base all’Accordo sottoscritto a Berna il 12/12/1978, venga utilizzato esclusivamente per il pagamento dei trattamenti di disoccupazione ai lavoratori frontalieri italiani in Svizzera. La seconda modifica richiesta è che il periodo di trattamento di disoccupazione sia elevato a 18 mesi per i frontalieri di età compresa tra cinquanta e cinquantacinque anni e 24 mesi per coloro che hanno un’età pari o superiore a cinquantasei anni. Si chiede poi che, nel caso in cui nei due anni precedenti il diritto all’indennità vi siano periodi di malattia o infortunio, si possano far valere i periodi di versamento AVS antecedenti. Infine si chiede che il lavoratore frontaliere avente diritto al trattamento di disoccupazione venga inserito d’ufficio nelle liste di mobilità previste dalla legge italiana 23 luglio 1991, n. 223, in modo da favorire il suo eventuale reinserimento lavorativo in Italia. Quali saranno i prossimi passi? Da quanto si evince dal resoconto della discussione pubblicato su internet, l’On. Narducci ha chiesto che l’iter di approvazione della legge si concluda nella Commissione stessa, in pratica evitando il passaggio in Aula (che allungherebbe i tempi di approvazione). Il relatore delle tre proposte, in conclusione, si è assunto l’incarico di definire, con la collaborazione del Governo - che ha richiesto due settimane di tempo per poter approfondire gli aspetti problematici della questione - un testo unificato che sarà poi discusso in una prossima seduta della Commissione Lavoro. L’OCST che, insieme agli amici della CISL e del Syna, aveva concretamente elaborato le proposte sopraindicate, si augura che non sorgano ostacoli e che un testo unificato venga celermente approvato. Anche di questa vicenda vi terremo informati! INCONTRO CYBERDIPENDENZA STACCA LA SPINA! Info mercoledì 26 ottobre 2011 ore 19.00 Centro scolastico Canavee a Mendrisio Programma Se si passano ore ed ore attaccati al telefonino, a navigare su Internet o a giocare ai videogiochi, c’è il rischio che le relazioni e la vita quotidiana ne risentano. La domanda è: quando si può parlare di «dipendenza» dall’uso di uno strumento elettronico? Un comportamento diventa problematico se compromette ed intacca questioni importanti Coordinamento donna-lavoro OCST [email protected] Via Balestra 19, 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 nella vita, come la sfera affettiva o quella lavorativa. Ma dov’è il limite e quando è il momento di «staccare la spina»? Il Coordinamento donna-lavoro dell’OCST organizza un incontro per imparare a conoscere la cyberdipendenza, individuarla e scoprire come evitare che diventi un problema. Introduzione, Diana Camenzind, sindacalista OCST La dipendenza nel campo sociale e lavorativo? Cinzia Campello, Responsabile iQCenter Road e Work La cyber-dipendenza ed il cyber-mondo. Conoscerli e gestirli, Tazio Carlevaro, medico specialista in psichiatria invita! 13 ottobre 2011 il Lavoro Sindacato Prese di posizione 7 Imprese e dipendenti Se davvero ci sono «chiarezza e fiducia», che fastidio danno i sindacati? GIULIANO BUTTI L o scorso 4 ottobre è apparsa sul Corriere del Ticino, l’OPINIONE di Alberto Siccardi, imprenditore, dal titolo «Non costruire barricate nella nostra economia», invito rivolto in particolare al Sindacato OCST. Trattandosi di una narrazione fortemente romanzata, di una rappresentazione dei fatti unilaterale, tanto che il nostro Sindacato è stato accusato ingiustamente di aver espresso valutazioni ingiuriose nei confronti della dirigenza di un’azienda del mendrisiotto, ci avvaliamo del diritto di replica. Siamo confrontati con un imprenditore, insignito nel 2009 dal Swiss Venture Club del premio di «miglior imprenditore della Svizzera Italiana», di cui non comprendiamo la cronica allergia nei confronti del Sindacato, come questa vicenda conferma ampiamente. In particolare, il signor Siccardi nell’articolo citato, contesta il ruolo del Sindacato, teso, a suo giudizio, a utilizzare «metodi» votati al marketing sindacale, mentre con toni ironici e astiosi, definisce come atto di arroganza (?) la richiesta sindacale di un incontro, da lui considerato aprioristicamente inutile. Viene così negato che il potere contrattuale nel rapporto di lavoro subordinato è sbilanciato, a svantaggio del lavoratore, se privato di un’adeguata e competente assistenza sindacale. In una società come la nostra, mai come oggi votata alla specializzazione dei ruoli, il datore di lavoro dispone di consulenti, di professionisti capaci ed esperti nella gestione del personale, mentre il lavoratore spesso non è informato sui propri diritti e, soprattutto, non dispone singolarmente degli strumenti adeguati per difenderli. Occorrerebbe un grande coraggio per trovare la forza di chiedere il rispetto delle leggi o di un contratto in essere, quando si sa che in Svizzera sono assolutamente carenti gli strumenti di protezione contro i licenziamenti, mentre a casa c’è il mutuo da pagare, una famiglia da mantenere, ecc. Il Sindacato nasce conseguentemente come risposta ai bisogni primari dei lavoratori, nel segno della solidarietà, con la missione di dare una voce al desiderio di giustizia, di rispetto della dignità della persona per tanti, tantissimi donne e uomini. Nella nostra società liberale, si riconosce il principio che l’utile è di spettanza dell’imprenditore, come pure, non va dimenticato, il rischio di impresa, che non deve mai essere ribaltato sulle spalle dei lavoratori, i quali mettono a disposizione il proprio lavoro, in cambio di un’equa retribuzione. Ma veniamo ai fatti, perché di fatti e di vita delle persone si tratta, in relazione a quanto avvenuto nella ditta che l’imprenditore dirige. Il signor Siccardi, infatti, nel suo intervento, si è dimenticato di spiegare perché OCST gli ha inviato una lettera. Il 16 settembre 2011 il Sindacato OCST, informato da lavoratori preoccupati, inviava uno scritto, contestando l’intenzione dell’impresa, di aumentare l’orario di lavoro settimanale di ben 5 ore dal 1 ottobre (240 ore gratuite all’anno), senza alcun adeguamento della retribuzione, che di fatto e nella sostanza veniva quindi diminuita di ben il 12,5 per cento. I turnisti, avrebbero dovuto sopportare un aumento dell’orario di lavoro di 45 minuti giornalieri! Nello scritto dell’azienda, per giustificare la misura economica tutta a carico della forza lavoro, a cui veniva chiesto di prestare attività per alcune ore gratuitamente, si rimpiangeva un cambio franco/euro di 1,50, assolutamente fuori dalla realtà. Il Sindacato rilevava che, dopo avere superato la crisi economica innescata dal sisma finanziario 2007/2008 ed essersi ricollocata su una linea di crescita, l’economia svizzera è effettivamente tornata ad essere nell’occhio del ciclone; l’impennata del franco sta infatti mettendo a dura prova non pochi rami ed imprese, sebbene, fortunatamente la stragrande maggioranza delle aziende svizzere, gode, ancora oggi, di una «buona salute». Si aggiungeva che nei casi in cui si denunciassero problemi particolari, OCST ritiene necessario: un confronto autentico; una situazione comprovata; sacrifici simmetrici; salvaguardia dei posti di lavoro; un collegamento chiaro tra le misure e l’origine dei problemi; adeguate formule di restituzione di quanto non riconosciuto, ecc. Si evidenziava che, di contro, nello scritto contestato non era stato fornito il minimo dato concreto per giustificare un provvedimento così penalizzante, essendosi l’azienda limitata ad esprimere concetti generali ed astratti, fuori contesto. Il Sindacato stigmatizzava anche che tra le motivazioni alla base della richiesta fosse stata indicata una diminuzione sensibile della redditività dei capitali investiti, aspetto assolutamente non di pertinenza dei lavoratori, che non possono e non devono essere chiamati a lavorare di più e gratuitamente per sopperire all’andamento delle borse! Il signor Siccardi non ha riportato tutto ciò, ma si è limitato sostanzialmente a rimproverare OCST di essersi «intromessa» in aziende, dove c’è «chiarezza, fiducia e voglia di risolvere un problema tra imprenditori e dipendenti». Il suo pensiero è chiaro: i Sindacati sovente non sono graditi, mentre i lavoratori devono negoziare da soli con i datori di lavoro. Certi principi li abbiamo in realtà visti applicare in diverse realtà, prive di un Contratto collettivo di lavoro: i datori di lavoro hanno proposto (in realtà imposto) importanti tagli agli stipendi e i lavoratori hanno firmato per accettazione: non si è trattato praticamente mai di una negoziazione, ma di un sistema ingiusto di approccio, che prosaicamente definiamo del «Sì, padrone». Le imprese dovrebbero sentire la necessità di «fare squadra», coinvolgendo i dipendenti in un dialogo democratico e costruttivo, senza imporre unilateralmente le proprie idee, invece sono sempre di più gli episodi di dumping salariale denunciati dai soli Sindacati, che dimostrano quanto in fretta si stia purtroppo tornando indietro nel tempo, quanto siano oggi in discussione (finalmente secondo qualcuno) le conquiste sociali ottenute negli ultimi decenni. Ritornando al caso in esame, OCST ha risposto no a una proposta di lavoro gratuito pervenuta unilateralmente dall’alto e ha chiesto di essere ricevuta in azienda, di potersi sedere a un tavolo, al fianco dei lavoratori, di fronte al datore di lavoro, onde approfondire le reciproche posizioni. Solo con tale approccio metodologico sarebbe possibile analizzare la situazione, approfondire gli eventuali problemi e individuare insieme, in forma condivisa, le strade migliori da intraprendere, per una soluzione adeguata. Ciò non è ancora stato possibile con il signor Siccardi, ma confidiamo che si possa realizzare al più presto, nel nome della dignità del lavoro e dei lavoratori, a cui rivolgiamo un caloroso appello a continuare a rivolgersi al Sindacato, senza paura. Va precisato che lo scritto OCST e la rilevanza mediatica dedicata alla vicenda hanno sortito ad ogni modo l’effetto auspicato dal nostro Sindacato: le misure preannunciate sono state di molto ridimensionate o ritirate, in quanto, esattamente come sosteneva OCST, sproporzionate, ingiustificate ed eccessivamente penalizzanti per i lavoratori: si è trattato di un cambio di rotta, evidentemente mal digerito, come dimostra la presa di posizione del 4 ottobre. *giurista, sindacalista OCST 8 Sindacato Attualità 13 ottobre 2011 il Lavoro Interrogazione parlamentare Perché questo atteggiamento ostile nei confronti delle scuole private? CLAUDIO FRANSCELA C on lettera del 5 maggio 2011 la Sezione amministrativa del DECS ha comunicato a tutte le direzioni scolastiche cantonali alcune direttive a riguardo dell’utilizzo delle infrastrutture pubbliche da parte delle scuole private. In particolare viene segnalato che la «concessione di spazi scolastici alle scuole private (anche se parificate) è possibile in modo continuato, ossia su più mesi o su tutto l’anno scolastico, unicamente a titolo eccezionale (es. incendio, importante ristrutturazione, ecc.)». La missiva continua poi con la comunicazione ulteriore che «la non disponibilità ordinaria di locali idonei (aule di informatica, locali di cucina, palestre, ecc.) non rientra nelle eccezioni di cui sopra». Ma perché questo atteggiamento ostile nei confronti delle scuole private? Se è vero che le scuole private – anche tenendo conto dell’esito della votazione del 2001 – devono autofinanziarsi, poiché lo Stato ha primariamente il compito di finanziare le scuole pubbliche, non è però normale che il Cantone, tramite gli uffici dipartimentali, ostacoli la missione educativa e formativa che questi enti privati stanno portando avanti da decenni con impegno e costanza. Occorre in effetti considerare le difficoltà che incontrano le scuole non statali, di dimensioni piuttosto contenute, nel dotarsi di costose infrastrutture quali palestre, aule di informatica o economia domestica. Per tale motivo fra le direzioni di scuole pubbliche e private si sono nel tempo instaurati proficui rapporti di collaborazione, in particolare con la messa a disposizione, a pagamento, di specifici spazi scolastici (evidentemente nei limiti delle disponibilità delle scuole statali). Questa collaborazione tra pubblico e privato, che ha sin qui dato buona prova, viene però ora ostacolata da un’incomprensibile direttiva dipartimentale che inevitabilmente avrà conseguenze gravose per diverse scuole private. L’offerta educativa nel cantone sarà così ridimensionata, così come la buona cooperazione instauratasi fra pubblico e privato. E questo a discapito dell’interesse di tutta la collettività. Purtroppo però, e questa missiva dipartimentale lo dimostra, alcune sacche di resistenza ideologica rischiano ancora di ostacolare pesantemente questo rapporto. In virtù delle facoltà attribuite dalla legge chiediamo quindi al Consiglio di Stato: 1) È al corrente di questa comunicazione dipartimentale alle direzioni scolastiche cantonali? 2) Condivide questa presa di posizione della sezione amministrativa del Decs? 3) È disposto a favorire nell’utilizzo degli spazi pubblici cantonali, almeno le scuole private parificate? Solidarnosc. Trent’anni dopo «io, giovane cronista, c’ero» N ell’ambito delle iniziative legate all’esposizione della mostra «Solidarnosc. Trent’anni dopo», giovedi 15 settembre, ha avuto luogo un interessante incontro dal titolo «Io, giovane cronista, c’ero». Luigi Geninazzi, giornalista, ha raccontato lo sciopero di Danzica del 1980, riportando fuori dal mito quanto successe trent’anni fa. A posteriori infatti i lunghi momenti di attesa, sofferenza ed oppressione vissuti dai protagonisti durano un attimo; tutto sembra più semplice, non si riesce a percepire la paura, e quindi il coraggio, di quanti la storia l’hanno fatta con piccoli e grandi gesti. Quella di Danzica è stata un’impresa ad altissimo rischio, anzi tutti avevano la certezza che non avrebbe portato a niente. «Quando Avvenire, il giornale per cui lavoravo, ricorda Geninazzi, mi inviò a Danzica nel 1980 il mio mandato era: finirà male come al solito. Vai e descrivici il bagno di sangue». Bisogna considerare, tra le altre cose, che i cantieri navali Lenin sono a pochi chilometri dal confine con l’Unione Sovietica, chi poteva escludere che non sarebbero intervenuti i carri armati come già in passato a Budapest e Praga? «Con queste premesse, testimonia Geninazzi, mi aspettavo un clima di terrore ed invece mi sono trovato in una grande festa popolare. Persino la polizia sembrava impacciata». Ma qual era stata l’origine di questo scio- pero? Edward Gierek, presidente del Partito operaio unificato polacco, si era imbarcato nella costruzione della grande Polonia e aveva chiesto ingenti prestiti a Francia e Germania per avviare l’indistrializzazione del Paese. Ma gli investimenti non fruttavano e l’attivita economica non riusciva a garantire un minimo di beni sufficiente. I prezzi dei prodotti di prima necessità, sempre più scarsi, aumentavano costantemente. Per questi motivi, già nel dicembre del 1970 iniziarono le lotte operaie che il generale Wojciech Jaruzelski soffocò con brutalità facendo schiacciare i manifestanti con i carri armati. Per questa repressione è ancora sotto processo. A luglio del 1980 giungevano notizie di continui scioperi. «Ad agosto, ricorda Luigi Geninazzi, proclamato lo sciopero di Danzica per il licenziamento di Anna Walentinowicz, giunsi nei cantieri ed incontrai Lech Walesa in evidente stato di eccitazione, parlava tanto veloce che persino l’interprete, che traduceva in tedesco dal polacco, faceva fatica a seguirlo». Il 19 agosto gli scioperanti esposero ventuno rivendicazioni nelle quali, invece di proporre ricette economiche, chiedevano di poter far sentire la propria voce tramite l’istituzione di un sindacato indipendente. Rispetto al 1970 gli operai avevano preso una precauzione importante: si erano chiusi nei cantieri, proteggendosi dagli interventi esterni. Era piu difficile irrompere al di là dei cancelli e fare un massacro. In quel momento è stato da tutti riconosciuto un aspetto un po’ ironico di quanto stava succedendo: gli operai si ribellavano al potere operaio, rappresentato dal Partito comunista polacco (Poup). Molte fabbriche della costa baltica aderirono allo sciopero ed in pochi mesi Solidarnosc poteva contare su 10 milioni di aderenti: il 90 per cento dei lavoratori polacchi. Le salde radici cattoliche hanno conservato l’identità nazionale del popolo polacco anche con le invasioni. In occasione dello sciopero questo diventò evidente anche agli osservatori internazionali: c’erano simboli religiosi dovunque e sul cancello troneggiavano le immagini del Papa e della Madonna di Czestochowa. Il 24 agosto, dopo 10 giorni di sciopero, il Governo decise di invare una delegazione. La trattativa si svolse in maniera surreale. Fuori dai cancelli c’erano le televisioni di tutto il mondo. La forza di Solidarnosc è che ha guidato una rivoluzione di tipo etico, come teorizzò padre Tischner nell’«Etica della solidarietà». Era una rivoluzione etica nonviolenta che in Polonia non si è spenta nonostante l’oppressione imposta dal regime negli anni seguenti. Gli scioperanti mettendosi in discussione sono giunti alla consapevolezza che non si poteva più tacere. La verità doveva venire a galla e la libertà doveva essere conquistata. Sindacato Attualità 13 ottobre 2011 il Lavoro 9 Valora Al via le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo ALBERTO TREVISAN A quasi due anni dall’entrata in vigore del CCL Valora Kiosk, si svolgeranno le trattative per il rinnovo del contratto tra Syna e la direzione. Sarà l’occasione per fare un bilancio di questi due anni di parternariato su cui, da parte sindacale, non nascondiamo alcune perplessità e su cui auspichiamo importanti segnali di miglioramento. Il contratto collettivo è certamente un fattore importante per le dipendenti dei Chioschi Valora, che ha portato condizioni di lavoro e garanzie di tutele purtroppo impensabili negli esercizi commerciali dove il contratto non esiste. Peraltro in Ticino l’introduzione del Contratto è stata una grande occasione di conoscenza delle dipendenti con i funzionari sindacali OCST, da cui è nato un bel rapporto che senz’altro ha contribuito (e contribuirà) a migliorare la vita quotidiana nei chioschi. Emblematica in quest’ottica è stata la vicenda della trasformazione dei chioschi in agenzia che ha caratterizzato l’inizio dell’anno. La coesione delle dipendenti e il supporto di OCST e Syna hanno permesso di far chiarezza sul- la questione e di abbassare la tensione che si stava creando in merito alle comunicazioni frammentate che arrivavano. Ora la questione agenzie è il punto cruciale della trattativa: OCST e Syna ritengono imprescindibile che il CCL sia obbligatorio anche per le Agenzie. Sarà questo il primo banco su cui mettere alla prova la validità del partenariato con Valora e che auspichiamo possa essere l’inizio di un sensibile miglioramento delle relazioni con il sindacato. Le rivendicazioni Queste sono in sintesi le nostre rivendicazioni, frutto delle discussioni avvenute in questo anno con gli altri associati di tutta la Svizzera: obbligatorietà del contratto collettivo anche nelle agenzie; revisione dei salari minimi tenendo conto dell’esperienza professionale dei lavoratori e delle lavoratrici; retribuzione mensile per chi è occupato più del 50 per cento; il tempo di preparazione e sistemazione del chiosco va considerato tempo di lavoro senza restrizioni; rivalutazione del supplemento per lavoro notturno e domenicale; diminuzione dell’orario settimanale di lavoro del personale di vendita; pagamento al 100 per cento durante la maternità; premio di anzianità a partire dal 5°anno di servizio. Piotta Per chi dorme sul cantiere PAOLO LOCATELLI I l 4 ottobre scorso l’OCST ha inviato un comunicato stampa nel quale si denunciavano degli abusi in un cantiere di Piotta. Le reazioni non si sono fatte attendere. Alcune di esse sono volutamente parziali, altre scarsamente pertinenti e altre ancora chiaramente interessate e pilotate. Ma cosi è. Per rispetto della verità, giova comunque riportare il tutto sulla vera essenza della nostra denuncia. La ditta El Abd Attia, impresa di gessatura con sede a Milano in via Tagliamento 2, ha sottoscritto un contratto di subappalto (a condizioni molto favorevoli, non comprensive del costo del materiale messo a disposizione dall’impresa di pittura Isella&Foletti di Muzzano) per opere di isolazione termica. Una collaborazione che, per ammissione del titolare della Isella&Foletti, si ripete da tempo («sono anni che facciamo capo a quest’impresa quando abbiamo bisogno di personale ausiliario»). La stessa ditta milanese (o chi per essa) conosce perfettamente il mercato ticinese e le regole del gioco. Lavorando per un’altra impresa di pittura del luganese è stata oggetto negli scorsi mesi di accertamento su un cantiere pubblico in un comune del basso mendrisiotto (prestito di manodopera o lavoro distaccato?). Nel territorio di Locarno, ha offerto i propri servizi per un’impresa di pittura bellinzonese. Quindi, gente che si sa muovere con agilità sul nostro territorio. Le domande centrali rimangono sempre le stesse: come può un’impresa milanese prestare la propria opera a ditte ticinesi, rispettare le condizioni contrattuali e salariali locali ed essere nel contempo concorrenziale rispetto a tutte le imprese di gessatura del cantone Ticino? Speculando sul rispetto delle condizioni contrattuali locali! per quale motivo alcune imprese ticinesi si rivolgono ad una ditta di Milano per «comple- tare gli effettivi»? Per ribaltare il rischio aziendale su terzi e presentare offerte più vantaggiose rispetto ai concorrenti locali! per quale motivo sei lavoratori egiziani si prestano a dormire e mangiare in un cantiere all’interno di un appartamento non arredato e adibito anche a magazzino? Perché l’alternativa in Italia è praticamente pari allo zero. Chi manovra, dietro le quinte e al riparo di ogni sospetto, questo «virtuoso» nuovo metodo di lavoro? L’OCST non lascerà senza risposta tutti i quesiti che gravitano attorno a questa vicenda. Ne va della tutela delle condizioni dei lavoratori indigene, di una sana concorrenza tra le imprese locali e della difesa della dignità dei lavoratori tutti (indigeni e distaccati). Un’amara considerazione deve essere comunque fatta: le modalità degli abusi sui cantieri ticinesi si stanno “raffinando” con una rapidità incredibile. E questo aspetto dovrebbe, come minimo, preoccupare tutti gli operatori ticinesi. 10 Sindacato Politica 13 ottobre 2011 il Lavoro Elezioni del 23 ottobre Sosteniamo Giorgio Fonio per il Consiglio nazionale Mobilitiamoci Un appuntamento importante BRUNO ONGARO E MEINRADO ROBBIANI C are associate e cari associati, Il 23 ottobre prossimo saremo chiamati ad eleggere i membri del Parlamento federale (Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati). L’OCST guarda con invariata attenzione a questo appuntamento. La rinuncia a ricandidarsi del Segretario cantonale Meinrado Robbiani, dopo dodici anni in Consiglio nazionale, non attenua l’interesse per questa elezione, che si rivelerà decisiva per gli indirizzi futuri della politica federale in un periodo particolarmente delicato. Tra i candidati figura anche un collaboratore dell’OCST, che merita il più ampio sostegno. È Giorgio Fonio, attivo nel Segretariato del Mendrisiotto. La sua giovane età non gli ha impedito di distinguersi ripetutamente per dinamismo e combattività in difesa di chi lavora. Vi invitiamo perciò a riservargli un voto preferenziale, sollecitando familiari e conoscenti a fare altrettanto. Contribuirete a dare peso al nostro movimento e all’obiettivo di una politica intesa come servizio per il bene comune. Abbiamo intervistato Giorgio Fonio, candidato al Consiglio nazionale. Come intendi il tuo impegno in politica? Sono convinto che nel Parlamento nazionale, debbano portare la propria voce tutte le categorie presenti nella nostra società. In Consiglio nazionale è fortemente rappresentata l’area imprenditoriale, ma è importante, per un naturale complementarietà, che sia dato spazio anche a chi ha una sensibilità e delle priorità diverse. Il mio impegno ha proprio questo scopo: che le salariate e i salariati di questo Paese non debbano sempre e solo subire le decisioni della politica ma possano divenirne parte centrale. Troppo spesso i rischi aziendali ed i risultati della cattiva gestione vengono riversati senza troppe remore sui dipendenti. In caso di elezione mi impegnerò nel chiedere al Consiglio Federale un potenziamento dei controlli in modo da combattere concretamente il dumping salariale e sociale. Sei giovane, ma non ti manca l’esperienza: cosa vorresti portare di nuovo in Consiglio nazionale? Porterò la mia esperienza di giovane sindacalista maturata in questi primi anni presso l’OCST. Tutti i giorni mi capita di incontrare situazioni di chiaro abuso nei confronti di chi lavora. Ho la sensazione che la crisi economica che stiamo attraversando, venga pagata in maniera importante soprattutto dalle lavoratrici e dai lavoratori, che sono sempre più fragili ed in balia degli umori di gente senza scrupoli. Giorgio Fonio sindacalista OCST Consiglio Nazionale lista PPD candidato n. 3 http://www.facebook.com/giorgio.fonio http://giorgiofonio.ocst.com «Starò dalla parte dei lavoratori e delle loro famiglie. Senza incertezze.» Sindacato Politica 13 ottobre 2011 il Lavoro Secondo te, in questi tempi turbolenti, di chi è prioritario difendere gli interessi? Abbiamo il dovere di difendere gli interessi di chi lavora e produce in questo paese. Per far questo abbiamo bisogno di imprenditori seri, responsabili e con un occhio di riguardo verso il territorio che li ospita e che negli anni gli ha fatto produrre ricchezza. Purtroppo in questi ultimi mesi stiamo assistendo all’arrivo di manager provenienti dall’estero che insediano le proprie aziende con il solo scopo di trarne vantaggi fiscali. Purtroppo queste aziende importano anche le retribuzioni e i modi di fare impresa. La politica deve impegnarsi per combattere la lombardizzazione dei salari nel nostro cantone prima che sia troppo tardi. È importante continuare a lavorare tenacemente per sensibilizzare la politica federale sui problemi di un cantone di frontiera come il nostro. ...e le donne? È implicito che come sinda- 11 calista tutelo sia i lavoratori che le lavoratrici. Inoltre ho sviluppato una sensibilità importante per i problemi delle donne, anche perché sono attivo nel settore della vendita e seguo il personale prevalentemente femminile di alcune industrie. Le lavoratrici devono essere tutelate anche in virtù del duplice compito che spesso ricoprono in famiglia e al lavoro. È inconcepibile che chi dà così tanto alla società non solo non venga aiutato, ma venga anche penalizzato. Il mio impegno nei confronti delle lavoratrici è quello di far sì che le discriminazioni che ogni giorno subiscono sul posto di lavoro vengano condannate in maniera più esemplare di quanto succede oggi. Due foto della risottata di sostegno a Giorgio Fonio che si è svolta in Piazza Indipendenza a Chiasso sabato 8 ottobre. Iniziativa popolare legislativa nella forma elaborata Rafforziamo la scuola media - Per il futuro dei nostri giovani L’ iniziativa «Rafforziamo la scuola media - Per il futuro dei nostri giovani» chiede: classi meno affollate e maggiore sostegno agli allievi per raggiungere gli obiettivi formativi al termine della scuola dell’obbligo; la generalizzazione di mense e doposcuola nelle scuole medie per rispondere ai bisogni delle famiglie in tutto il Cantone; una migliore organizzazione delle scuole medie, per disporre di una scuola di qualità in grado di garantire un futuro ai nostri giovani. La scuola media è un investimento per il futu- ro dei nostri giovani: essa va migliorata e adattata al cambiamento della società, che diventa sempre più eterogenea e complessa. È fondamentale investire di più nella formazione! Info Potete stampare le liste per la raccolta di firme su http://www.ocst.com ed inviarle al Comitato di iniziativa, CP 1216, 6501 Bellinzona, entro il 21 ottobre. 12 Info Balcani 13 ottobre 2011 il Lavoro Pagina a cura di Slavko Bojanic Ex - Yu Neumski Koridor Ulazak RH u EU i nova pravila za prolazak kroz Neum Tito nepoželjan u Sloveniji V LJUBLJANA - lada Hrvatske obećala Bruxellesu poštovanje uvjeta za prijevoz robe preko BiH. Neumski koridor posebno poglavlje. Kad Hrvatska 2013. postane članica EU, Neum će postati najveća tranzitna zona preko koje će se u južne dijelove Hrvatske transportirati roba i putnici. Prema novim pravilima, kamioni s robom kroz neumski koridor s plombama hrvatskih carinika morat će prolaziti bez zadržavanja. Na ulazu i izlazu preko graničnih prijelaza Hrvatske, carinici će im udarati vrijeme ulaska i izlaska. Iako tu mjeru hrvatski carinici provode već mjesecima, ona će po ulasku Hrvatske u EU biti još pooštrena. To znači da se vozači kamiona s robom neće moći zadržavati u prostoru neumske općine. Planira se uvesti i pratnja kamiona ne bude li se poštovalo vremensko ograničenje za prolazak kroz Neum. Trgovci i ugostitelji iz BiH neće moći provesti robu koja je kupljena, primjerice, u trgovinama ili tržnicama u Čapljini, Mostaru, Stocu Neum preko hrvatskih carinarniFoto: PIXSELL ca i kroz državno područje Hrvatske. Moraju koristiti prometnicu Stolac – Hutovo – Neum. Vlada RH gradi dva nova granična prijelaza sa suvremenim računalnim i videonadzorom kod Neuma. Uvodi dubinske policijske i carinske kontrole. Vecernji.hr Muzika: Dino Merlin Spektakl za spektakularne pare Dino Merlin koncert u Beogradu zakazao za 25. novembar Z akazan je prvi poslijeratni koncert Dina Merlina u Srbiji. Pjevač koji se nakon sukoba u BiH kleo da neće nikada nastupiti kod istočnih susjeda, učiniće to u Beogradskoj areni 25. novembra. Kako prenose regionalni mediji, za planirani spektakl Dino će navodno dobiti spektakularnu paru – cijelih 300.000 eura, šest puta više od njegovih najviših dosadašnjih honorara. - Uzbuđen sam i srećan što ću ponovo vidjeti Beograd. U međuvremenu su u Srbiji stasale nove generacije mojih fanova, a svi oni, kao i moja stara vjerna publika koja me prati još od vremena grupe Merlin, odavno žele da se ovaj koncert desi. Dolazim njima, kao i svim drugima koji će te večeri sa mnom podijeliti moje najveće hitove poručio je Dino Merlin, prenosi Dnevni avaz. List dodaje da će Dino Beograđanima „podariti“ svoje antologijske, hitove sa aktuelnog, ali i albuma koji je u pripremi. Karte za ovaj spektakl su u prodaji od sjutra na blagajni Beogradske arene. S lovenački Ustavni sud zabranio je danas gradskim vlastima Ljubljane da jednoj ulici daju ime po bivšem Srna-Rojters jugoslovenskom predsjedniku Josipu Brozu Titu, jer je njegovo ime, kako se navodi, simbol komunističkog režima koji je kršio ljudska prava. «Titovo ime nije samo simbol oslobođenja Slovenije od fašističke okupacije u Drugom svjetskom ratu, nego je i simbol totalitarnog komunističkog režima koji je obilježen obimnim i grubim kršenjima ljudskih prava i osnovnih sloboda», navodi se u obrazloženju odluke. Ljubljana,čiji je gradonačelnik Zoran Janković, imenovala je jednu ulicu po Titu 1999. godine, uz objašnjenje da je on bio važna istorijska figura. Konzervativna stranka Nova Slovenija zatražila je od Ustavnog suda da ukine tu odluku, jer je Tito, kako smatra ova stranka, kršio ljudska prava. Gradske vlasti Ljubljane za sada nisu komentarisale današnju sudsku odluku. Srpsko Kulturno Umetničko Društvo «Branko Radičeviċ» Lugano Organizuje vece folklora pod nazivom: «Naša mladost - u Tićinu radost» subota, 15. oktobar 2011. - pocetak u 18:30 casova Sala multiuso - Grono učestvuju: SKUD «Branko Radičeviċ» Lugano Udruženje «Sveti Sava» - Belincona Kulturni Centar «Vrbas» - Vrbas - Srbija uz domaċe specijalitete zabavljače vas orkestri iz Vrbasa, Belincone i Lugana Ulaz - 15.00 SFr. Za decu do 12 godina ulaz besplatan Info: 076 3211102 (Slava) Attualità Il senso del lavoro 13 ottobre 2011 il Lavoro 13 Spunti di riflessione Il lavoro, l’educazione e la vera realizzazione PROF. MARKUS KRIENKE N ell’enciclica Laborem exercens (LE) Giovanni Paolo II spiega che la dignità del lavoro non sta tanto in ciò che produce o nella scelta del posto di lavoro, ma piuttosto nell’essere una dimensione importante per l’autorealizzazione dell’uomo. Anzi, il Papa ribadisce più volte che tramite il lavoro si «diventa più uomo» (LE 9). Rileggendo queste frasi e riflettendoci oggi, nel 30° della loro pubblicazione, ci sentiamo un po’ a disagio: è senz’altro vero che cerchiamo tutti di autorealizzarci nel nostro lavoro, ma chi direbbe che il lavoro costituisce un luogo per «diventare più uomo»? Anzi, può essere questa una richiesta adeguata per il mondo del lavoro oggi? E, infine, il grado della realizzazione di sé e della propria umanità dipende allora dal tipo di lavoro che si trova? Una risposta a queste domande è contenuta nello stesso paragrafo che la solleva: il lavoro costituisce un «bene dell’uomo», indipendentemente da quale lavoro si tratti. Un lavoro mi può piacere o meno, può essere più o meno faticoso, può affascinare o annoiare – ma sempre sfida il lavoratore nella sua umanità e richiede qualcosa di lui che nella società di solito si tende ad evitare: la virtù. Ed è proprio attraverso le virtù, che l’uomo esercita nel contatto con gli altri, che egli cre- sce nell’umanità. Essere puntuale e affidabile, non scaricare le proprie responsabilità su altri ed offrire aiuto a colleghi, essere giusti ed equi nelle relazioni personali, dare la precedenza alle buone ragioni e non all’egoismo e all’orgoglio – tutte queste sono qualità che costano fatica, ma che rendono l’uomo «più uomo» e che perciò costituiscono un «bene» per lui. Non è forse che abbiamo perso, nella nostra società, la consapevolezza che solo a queste condizioni possiamo veramente essere una società umana? Quante volte scambiamo ciò che ci fa bene come «uomini» con la realizzazione dei nostri interessi soggettivi. Nella nostra società determinata dagli interessi soggettivi e persino egoistici, già l’entrare in un rapporto «umano» con altri e coltivarlo costituisce spesso una fatica per gli individui: una società, però, nella quale l’umanità non è più la regola ma l’eccezione non fa più bene all’uomo. In una tale società, anche il lavoro, di conseguenza, non è più percepito come un luogo per «diventare più uomo». Da una società che ha ridotto l’idea del «bene» agli interessi soggettivi, il lavoro viene apprezzato solo se corrisponde ai parametri individuali di autorealizzazione – altrimenti viene comunemente giudicato una fatica inutile e percepito come un dovere alienante che invece di realizzare più umanità, la impedisce. Per l’enciclica Laborem exercens ciò costituisce senz’altro il fraintendimento più eclatante della dimensione «umana» del lavoro. Urgerebbe, perciò, recuperare la dimensione educativa del lavoro. Ma ciò presuppone la riscoperta dell’importanza di educazione per la società intera. Perché educare significa formare la propria personalità nella relazione con gli altri – i colleghi, con la famiglia e con la società – perché il «bene dell’uomo» non sta, in ultima analisi, in un interesse egoistico di autorealizzazione ma soltanto se questa autorealizzazione avviene nel rapporto concreto agli altri. Sono questi rapporti che danno senso alla fatica e alla rinuncia, perché attraverso la fatica e la rinuncia si realizzano quei valori che soltanto possono essere chiamati veramente «umani». In questo senso, sottolinea Giovanni Paolo II, la fatica del lavoro non aliena l’uomo né impedisce di realizzare sé e il suo bene, perché in questa fatica il lavoratore non è mai da solo ma sempre in rapporto agli altri: innanzitutto al posto di lavoro egli incontra ed ha a che fare con altre persone. Ma anche oltre: chi lavora sta sempre in una duplice relazione, ossia con la sua famiglia per la quale guadagna il necessario, e con la società, perché contribuisce con il suo lavoro al bene comune (LE 10). È nei confronti di questi tre gruppi – dei colleghi di lavoro, della propria famiglia e della società – che la fatica del lavoro acquisisce un significato educativo e rende il lavoratore sempre «più uomo». Discorso di Stanford di Steve Jobs Un messaggio positivo per i giovani Riportiamo alcuni passi del discorso che Steve Jobs, fondatore di Apple recentemente scomparso, pronunciò all’Università di Stanford nel 2005. N on potete sperare di unire i puntini [gli elementi inspiegabili della vita, ndr] guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete... questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto la differenza nella mia vita. Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi. Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: «Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi c’avrai azzeccato». Mi fece una gran impressione, e da quel momento, per i successivi trentatrè anni, mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: «Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?». E ogni volta che la risposta era «No» per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare qualcosa. Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto - tutte le aspettative esteriori, l’orgoglio, la paura e l’imbarazzo per il fallimento - sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante. Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione perché non seguiate il vostro cuore. Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario. Siate affamati, siate folli. 14 Attualità 13 ottobre 2011 il Lavoro Energia Il reattore «maledetto» di Fukushima Nucleare: è un rischio? (2.a parte) Gli incidenti agli impianti nucleari per la produzione di energia elettrica (Chernobyl 1986 e Fukushima 2011) vanno considerati «incidenti al nucleare» e non «incidenti nucleari». Non sono scaturiti da guasti ai reattori, ma sono stati provocati o da un approccio improprio o da una superficiale valutazione dei rischi sismici. FLAVIO ERCOLANI (la prima parte è stata pubblicata sul numero 15 del 29 settembre) Fukushima 11 marzo 2011 - Il Giappone, a causa delle parecchie faglie attive, è considerato «una terra ballerina»! Ogni anno sono migliaia i terremoti che si registrano in tutto il paese. Costruire centrali nucleari su un territorio instabile è un azzardo, lo si è visto dopo il tragico terremoto e lo tsunami che l’11 marzo scorso ha interessato la terra del Sole Levante. La Tepco, la compagnia privata che gestisce le centrali di Fukushima e altre, è nota per aver sempre mentito sulle condizioni delle loro centrali, contraffatto documenti di manutenzione e per aver fornito informazioni inveritiere sia al governo sia alla popolazione giapponese, sia alla comunità scientifica mondiale. Governo e Tepco, tra molti inchini e salamelecchi, non hanno saputo o voluto affrontare la situazione per non spendere soldi per risanare e chiudere definitivamente la centrale «maledetta» di Fukushima. Tra le informazioni fornite con il contagocce dal solito cerimonioso portavoce, si è scoperto che una centrale nucleare è stata costruita sopra una faglia, ammissione che lascia tutti esterrefatti per la leggerezza dei costruttori, di chi ha rilasciato la licenza e dai controllori! Ora è chiusa, ma bisogna demolirla e bonificare il terreno. Occorre calcolare che il costo e il tempo di demolizione equivalgono al costo e al tempo di costruzione. Nucleare in Svizzera. Il Consiglio federale prima e il Nazionale poi, lo scorso giugno hanno decretato l’uscita dal nucleare fra una ventina d’anni. Una decisione presa senza attendere gli stress test europei cui anche la Svizzera vuole sottoporre le proprie centrali. Un’uscita insensata e precipitosa che speriamo il Consiglio degli Stati vorrà rimettere in discussione. L’energia prodotta dalle cinque centrali nucleari svizzere è, come nel resto del mondo, un’energia di banda, per noi circa il 60 per cento di detta energia. L’energia di banda è energia elettrica prodotta durante il giorno, 24 ore su 24, da centrali nucleari, termiche tradizionali e centrali idroelettriche a pelo d’acqua (fiumi). A cosa serve? Durante la notte molti utenti hanno bisogno di energia mentre il normale ritmo di lavoro è fermo o rallentato. Le centrali telefoniche fisse e mobili, gli studi radio e TV che trasmettono in continuità, i radar per l’aviazione civile e militare che sorvegliano lo spazio aereo, le ferrovie per il trasporto,in particolare di merci, gli ospedali e le cliniche, polizia e pompieri, servizi di soccorso, carceri, le stesse centrali elettriche (per il loro funzionamento), le stazioni di pompaggio per acquedotti, di depurazione, le centrali di sollevamento dai laghi a valle ai bacini di accumulazione a monte per produrre le punte per il giorno, e altro ancora. Ora questa energia di banda, quando non ci sarà più quella nucleare, dove la prenderemo? Dal fotovoltaico, dall’eolico? Di notte il sole non c’è e se non soffia il vento? Saremo costretti a importare da paesi vicini a costi che loro stessi stabiliranno e potrebbe esserci anche penuria di approvvigionamento! Le decisioni prese sono di origine emotiva e i punti appena accennati non sono stati considerati. A mio modesto parere il Governo in primis avrebbe dovuto attendere i risultati dei test, verificarli con gli esperti, discutere con i proprietari delle centrali e poi trarre le conclusioni. Ordinare eventuali lavori di manutenzione straordinaria per evitare allagamenti o terremoti di elevati magnitudo. Lo tsunami che è seguito al terremoto dello scorso 11 marzo in Giappone ha fatto enormi danni, anche nel nucleare, ma non si costruiscono centrali nucleari su una «terra ballerina» e quasi in riva al mare. È mancanza di serietà professionale e totale disprezzo delle regole di sicurezza. Stiamo parlando di nucleare, da trattare con estrema cautela e serietà. Un’alternativa all’attuale uso dell’uranio leggermente arricchito potrebbe essere l’uso del torio, materia meno pericolosa. La tecnica è stata sperimentata da Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica. Il suo progetto «TRIGA» è stato sospeso nel 2004, varrebbe la pena riprenderlo e proseguire nella sperimentazione. A Cadarache (Francia) è in costruzione il prototipo del reattore Tokamak, progetto Iter, che prevede la «fusione» e non più la «fissione» dell’uranio, più sicura dell’attuale sistema a fissione nucleare. Il rischio «zero» è impossibile da ottenere, però scherzare con il fuoco… non è da persone serie. L’e-mail: un’opportunità La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale. Comunicazione dell’indirizzo e-mail L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufruire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e la consulenza online. Nome I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se non foste più interessati. Il/La sottoscritto/a Cognome Indirizzo Nap Città Numero di associato desidera comunicare all’Organizzazione cristiano-sociale ticinese i seguenti dati: Telefono e-mail Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano 15 13 ottobre 2011 il Lavoro Pubblicazioni Una conquista sociale all’inizio del secolo scorso Sabato 24 settembre a Lavena Ponte Tresa, nella sede sociale alla presenza di Autorità militari, civili e religiose ed oltre un centinaio di persone, è stato presentato il libro che racconta 125 anni di storia della Società Operaia di Mutuo Soccorso lavenese. Autori i fratelli Sanna, Antonio- già collaboratore del nostro giornale- per la parte descrittiva e Alessandro per quella tecnico-fotografica. Vivo compiacimento da parte di tutti i presenti per l’esito di una ricerca che arricchirà le librerie di un volume che rievoca fatti e vicende del passato. M a che cosa sono le Società Operaie di Mutuo soccorso? Forse val la pena di chiedercelo da queste pagine che esprimono il pensiero di un’organizzazione sindacale che difende i diritti dei lavoratori. Dobbiamo fare un passo a ritroso di quasi un secolo e mezzo. Bisogna pensare alle condizioni di vita di quei tempi quando chi, occupato nei campi, nei boschi e nelle conduzioni prative lavorava dall’alba al tramonto fino a 15 ore. Ed il lavoro si faceva ancora più greve quando il capo famiglia e spesso anche il figlio maggiore erano costretti ad emigrare: chi restava doveva sobbarcarsi di tutti i lavori, anche i più pesanti. Né era meno faticosa la giornata di chi aveva trovato occupazione in attività estrattiva o manifatturiera, soprattutto nelle filande che, con la rivoluzione industriale,venivano realizzate un pò dappertutto nei pressi dei corsi d’acqua o dei laghi. Quando il salario, mediamente sufficiente per acquistare qualche chilo di pane, non riusciva a soddisfare i bisogni primari con la paura di prendere la pellagra. E su tutti gravava il timore delle malattie e quindi della disoccupazione mancando qualsiasi forma di assistenza e di aiuto. Si aggiungeva a ciò l’assenza di un’istruzione primaria e disertata, dopo la sua istituzione obbligatoria, da bambini costretti per necessità al lavoro in età minorile. Su questo scenario non indefinitamente sopportabile emerge la coscienza sociale, l’idea di costituire un sodalizio operaio ispirato alla fratellanza, al mutuo soccorso e all’assistenza. Una Società in grado di intervenire con propri fondi a favore di quei soci che, in caso di malattia o di particolare indigenza, attraversavano momenti di particolare bisogno. Modelli associativi si hanno già prima del 1848 sull’esempio di quelle francesi ed inglesi. Lo stesso Mazzini, esule a Londra, fonda nel 1837 la prima Società operaia. Ma è con lo svilupparsi dell’attività manifatturiera che nascono le SOMS, ad iniziativa operaia ed in parte anche da appartenenti alla media borghesia sensibili alla condizioni del sottoproletariato. Sorgono in centri popolati ma anche in piccoli comuni: nella nostra zona di confine dal 1862 al 1885 se ne costituiscono ben 36 tra le quali quella di Lavena e di Ponte Tresa svizzera che instaurano un rapporto costante di società consorelle. Inizia un cammino che per quasi mezzo secolo svolgerà un ruolo di primaria importanza nell’assistenza e nell’istruzione. La nostra, della quale il libro narra le vicende, costituitasi legalmente nel 1901 quando aveva già 16 anni di vita, ha un primo presidente di cittadinanza svizzera che copriva anche la carica di Sindaco del comune, allora denominato solo Lavena. Assolve i compiti primari dello statuto ma contestualmente svolge una incisiva attività nel settore della formazione professionale con una eccellente scuola di disegno retta anche da docenti ticinesi. Una presenza da protagonista nella vita comunitaria del paese. Oggi che sanità, previdenza ed istruzione svolgono un ruolo di proporzioni territoriali tecnicamente avanzate, hanno oscurato questo protagonismo sociale. Ma leggendo le vicissitudini raccolte nel libro su accennato che rispecchiano il susseguirsi di eventi a volte di intensa emotività, ci si rende conto che quella lontana conquista avvenuta tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 è stata il trampolino di lancio delle trasformazioni avvenute nel campo del lavoro, della salute, dell’assistenza. Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST... ...la cassa numero 1 in Ticino Servizi Le nostre sedi Pagamenti giornalieri agli assicurati Lugano - Amministrazione centrale Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano Biasca Piazza Centrale, 6710 Biasca Bellinzona Via Magoria 6, 6500 Bellinzona Grono 6537 Grono Locarno Via della Posta 8, 6600 Locarno Massagno Via San Gottardo 50, 6900 Massagno Mendrisio Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio Chiasso Via Bossi 12, 6830 Chiasso 6 sedi in Ticino e 1 nei Grigioni Professionalità nell’allestimento delle pratiche Programmi informatici per i datori di lavoro 16 13 ottobre 2011 il Lavoro L’editoriale Un incontro proficuo CLAUDIO FRANSCELLA* M ercoledì 28 s e t tembre una folta delegazione di GenerazionePiù (circa 200 persone) si è recata a Varese per incontrare gli amici pensionati della Cisl di Varese. Uno scambio di esperienze tra la comunità svizzera e quella italiana che riveste un’opportunità di crescita per le nostre associazioni e un arricchimento personale per ogni associato. L’incontro ha pure voluto dimostrare che il mondo degli anziani è aperto e non considera i confini generazionali e territoriali come ostacoli alla comunicazione e allo scambio. Gli anziani presenti, che in generale hanno il compito testimoniale, hanno così potuto discutere liberamente sull’attualità e lanciare dei segnali importanti alle nostre Comunità. Ad esempio si è parlato degli attuali problemi di vicinato che toccano il mondo del lavoro e la sicurezza in generale, arrivando alla conclusionecosì come ribadito dal nostro presidente cantonale Giacomo Falconi- che le competenze a trattare per risolvere questi problemi, Roma e Berna, dovrebbero delegarle alle Regioni confinanti, ossia Lombardia, Piemonte e Ticino. Durante l’incontro si è poi discusso delle nostre origini cristiane che, pur nell’evoluzione irreversibile della storia che ci confronta con una società multietnica, accomuna fortemente le due comunità. Un incontro quindi molto proficuo e arricchente che ha dimostrato come gli anziani, essendo i testimoni della nostra identità, siano sempre di più indispensabili per la crescita delle nostre Comunità. *Segr. cantonale GenerazionePiù Gemellaggio GenerazionePiù - Pensionati CISL Varese Riuscita gita cantonale F avorita da una splendida giornata di inizio autunno, il 28 settembre, nella zona del Parco regionale Campo dei Fiori di Varese si è svolta la gita cantonale. Alle 10 e 30 il folto gruppo ha raggiunto il Sacro Monte «Santa Maria del Monte» di Varese dove è stata celebrata la Messa condecorata dai canti dei «nostri»; al termine, il sacerdote ha illustrato con sapienza l’aspetto storico del Santuario, ha parlato della «Madonna nera», del convento delle Suore Romite Ambrosiane di clausura e si è soffermato sugli affreschi della Chiesa, dove appare in particolare Sant’Ambrogio a cavallo che con la frusta combatte la battaglia contro gli Ariani. Dopo lo spirito anche il fisico ha avuto la sua parte e molti soci sono scesi a piedi dal sacro Monte (883 metri) ammirando non solo le Cappelle con sculture raffiguranti i misteri del Rosario ma anche il paesaggio. Verso le tredici, un ricco pranzo al Ristorante Paradiso di Comacchio (frazione di Cuvio), elegantemente preparato, servito ed apprezzato da tutti. Momento conviviale in cui GenerazionePiù è stata calorosamente accolta dagli amici della FNP-CISL di Varese, con alla testa il segretario generale Marino Pattini, che ha salutato i presenti parlando degli scopi del Sindacato varesino e della bella opportunità di porre le basi per un ge- mellaggio tra Ticino e zona Insubrica. Il saluto è stato porto anche dal presidente Falconi e dal segretario cantonale Franscella che ha illustrato le numerose iniziative di GenerazionePiù, offrendo pure una «targa-ricordo». Nel tardo pomeriggio i duecento soci hanno potuto ammirare i giardini della Villa Della Porta Bozzolo di Casalzuigno, donata nel 1989 dagli Eredi Bozzolo al FAI/Fondo Ambiente Italiano (fondazione no profit che opera grazie al sostegno di cittadini e aziende per la tutela dell’arte, della natura e del paesaggio italiani). Di enorme fascino l’immenso Parco, il vasto declivio verde chiuso dalla grande fontana settecentesca, la grandiosa scalinata che attraversa le quattro terrazze del giardino e la facciata della Villa verso il parterre principale, dei primi anni del XVIII secolo. Giornata riuscita sotto tutti gli aspetti, che ha suscitato emozioni nei numerosi partecipanti delle cinque sezioni regionali di GenerazionePiù. MLD Nomine Consiglio cantonale degli anziani: Vicepresidenza a GenerazionePiù R ecentemente la signora Maria Luisa Delcò, in rappresentanza di GenerazionePiù, è stata nominata vicepresidente del Consiglio cantonale degli anziani. Un traguardo importante per la nostra Associazione che ora è ben rappre- sentata anche ai vertici di quest’importante consesso cantonale. L’Ufficio presidenziale e il Comitato cantonale di GenerazionePiù si felicitano con la signora Maria Luisa Delcò per questa nomina e le augurano un proficuo lavoro. 17 13 ottobre 2011 il Lavoro L’argomento Radio Fiume Ticino Volontari over 65 in Ticino: un divieto incomprensibile MARIA LUISA DELCÒ U no dei problemi che tocca da vicino la nostra Associazione GenerazionePiù è quello legato al divieto di trasporto per le persone over 65 nei confronti di bambini con leggeri handicap, trasporto da scuola ai servizi necessari. Per la seconda volta il nostro segretario cantonale Claudio Franscella, parlamentare ticinese, ha ricevuto risposta negativa al suo atto parlamentare che toccava una prassi consolidata nel Mendrisiotto. Infatti da più di 20 anni l’Associazione ha effettuato un servizio di trasporto per bambini e ragazzi con lievi disabilità che necessitavano di servizi quali logopedia, ergoterapia, fisioterapia, ma senza difficoltà di spostamento. L’intento era quello di dare un aiuto alle famiglie che non sempre dispongono di un secondo veicolo e con difficoltà per far conciliare lavoro, orari scolastici, orari dei vari servizi. Quindi anche la seconda risposta del Consiglio di Stato ripropone il divieto: “garantire la sicurezza e la qualità del servizio giustifica la decisione di non permettere più ai pensionati di condurre i veicoli per il trasporto di allievi con handicap…”. Da segnalare che il Governo ticinese ha costituito un “Gruppo di lavoro Volontariato 2” allo scopo di riconoscere e valorizzare il volontariato: ed allora che coerenza c’è nel divieto? Altra incoerenza la conclusione della risposta del Governo: “Nel caso in cui il numero di professionisti non fosse sufficiente, il Consiglio di Stato è disponibile ad attribuire il compito anche ai pensionati.” E allora concludiamo dicendo: “Ridi pagliaccio!!!”. Evergreen: in onda in tutto il Ticino È ricominciata la seconda serie della trasmissione Evergreen su Radio fiume Ticino, recentemente premiata quale radio svizzera dell’anno. La trasmissione dedicata alla Terza età, curata per GenerazionePiù dal segretario cantonale Claudio Franscella, va in onda ogni mercoledì alle 18 con replica alla domenica mattina alle 8. Novità: da settembre le frequenze di Radio fiume Ticino si estendono su tutto il territorio ticinese: Luganese e Mendrisiotto: 100.0 fm Locarnese e Centovalli: 107.1 fm Bellinzonese e Riviera: 90.6 fm Vallemaggia e Gambarogno: 93.0 fm Via cavo: 90.6 fm La trasmissione Eveergreen può essere ascoltata anche via Internet a www.radioticino.com Soggiorni cantonali Portorose: la voce dei partecipanti alla bella vacanza N ella splendida cornice della cittadina slovena di Portorose, a due passi da Trieste, si è svolto il soggiorno balneare di GenerazionePiù. È stata una vacanza veramente simpatica e benefica sotto tutti i punti di vista: l’organizzazione, il luogo, il mare, la compagnia, le gite, l’albergo, l’offerta termale… Anche per chi come noi che partecipavamo per la prima volta, ci siamo trovati e integrati molto bene, come in una grande famiglia. Apprezzata la presenza del pulmann in loco che ci ha permesso di effettuare due belle gite culturali e culinarie in Croazia, accompagnati da una bravissima guida del posto che ci ha illustrato con competenza gli aspetti della storia, della cultura e della geografia dell’Istria. Ci ricorderemo dei reperti romani di Pula, in particolare del suo anfiteatro e del fiordo di Linskl dove abbiamo pranzato e di Rovigno, centro turistico dove dall’alto della collina con la chiesa di S. Eufemia si gode un panorama mozzafiato. La serata all’agriturismo con cena tipica, musica e danze, ha divertito tutti. E prima di partire c’è stata la visita a Pirano, una città straordinaria e preziosa. Abbiano goduto di dieci giorni di tempo splendido, sole e mare caldo, bagni in mare o nella grande piscina dell’albergo con l’acqua di mare riscaldata o in quella curativa termale. Ottima la scelta dell’albergo, tranquillo pur trovandosi in centro, con un’ottima cucina e personale cordiale e disponibile. Insomma che dire di più: proprio un soggiorno da ripetere e consigliare agli amici, single o in coppia. Tutti si troveranno a proprio agio. All’anno prossimo dunque! Due partecipanti 18 13 ottobre 2011 il Lavoro Società I giovani parlano agli anziani Il tema sotto trattato nasce da una discussione avvenuta in una classe ticinese sulla terza età. Il punto di partenza è stata una poesia di Mimnermo, antico lirico greco, dal titolo «Come le foglie». Così cantava il poeta: «...che breve tempo dura la giovinezza bella: sul capo subito pende dell’uomo la funesta, la spaventosa vecchiezza, odioso, insieme, e deforme e spregiato lo rende, gli occhi e l’animo avvolge, li rovina e li offusca». Da tale visione della vecchiaia, così malinconico e pessimista, i ragazzi hanno in genere preso le distanze, mostrando al contrario sensibilità e riconoscenza verso i loro nonni. Realizziamoci aiutando gli altri Gli anziani nella nostra società crescono di numero ogni anno, perché la vita media dell’uomo si è allungata: è un problema per la società. Il tasso fra natalità e mortalità è negativo, quindi il futuro della terra sarà una società con prevalenza di anziani; ad esso si legheranno altri gravi problemi da risolvere. La società moderna cerca di emarginare le persone anziane perché non produttive. Secondo me questo non è giusto, perché noi giovani possiamo imparare tante cose dalla loro esperienza. Gli anziani sono come delle piante che nascono crescono e danno i loro frutti: la pianta può essere paragonata alla vita di un uomo. In autunno però le foglie seccano a poco a poco e cadono dagli alberi. Purtroppo non possono più rinascere, ma la vita della pianta continua attraverso le generazioni successive (figli, nipoti...). Le persone anziane sono molto utili alla comunità anche se non contribuiscono al suo sviluppo: infatti una persona non vale per quello che produce, ma per quello che è. Degli anziani se ne parla molto (pensioni, case di riposo...), però, purtroppo, a loro si riservano solamente le briciole. Fortunatamente le persone volontarie offrono la loro vita per aiutare gli anziani, danno loro le cure necessarie. Soprattutto nei paesi, molte persone anziane sono ben considerate, hanno i parenti e una casa dove vivere, quindi si sentono integrate nella famiglia, nella società. Anche noi però siamo egoisti, perché una persona anziana in famiglia la consideriamo d’impiccio, vogliamo essere liberi di divertirci senza essere condizionati. Bisognerebbe ritornare ai tempi antichi. Una volta non vi erano le Case di Riposo e gli anziani, che vivevano nella famiglia, erano consi- derati i capi, i saggi. Secondo me però agli anziani non interessano solamente casa, soldi o tanti regali materiali, ma doni più grandi, l’affetto, l’amore: solo così si sentono veramente felici. Oggi nelle grandi città si sono formate le università per anziani, alle quali accedono persone della terza età. Sono dei veri e propri corsi universitari che danno la possibilità a queste persone di imparare cose nuove, di specializzarsi in un determinato settore, anche se non accedono agli esami di laurea. Noi giovani aiutiamo gli anziani? Li rispettiamo e li consideriamo? Potremmo donare anche una piccola parte di tempo per incontrarli, parlare un pò con loro e consolarli. Realizziamo noi stessi aiutando gli altri. Alessandra Sulla prossima pagina de Il Lavoro dedicata a GenerazionePiù pubblicheremo altre testimonianze di giovani. Chi volesse esprimersi sul mondo della terza età può inviare il materiale a: Segretariato cantonale GenerazionePiù,Via Balestra 19- 6900 Lugano Agenda Bellinzona Venerdì 14 ottobre, Visita Fattoria Bellotti, ritrovo ore 14.15 Mercato Coperto a Giubiasco, seguirà spuntino. Venerdì 21 ottobre, Pomeriggio ricreativo con Coro, ritrovo ore 14.45 presso casa di riposo Paganini Rè. Mercoledì 9 novembre, Tombola con Castagnata, ore 14.00 presso ristorante San Giobbe di Giubiasco. Locarno Martedì 18 ottobre, ore 15.00, nel salone del Centro Parrocchiale di Sant’Antonio a Locarno, Castagnata. Iscrizioni: tel. 091 7513052, entro il 14 ottobre. Giovedì 3 novembre, ore 12.00 presso il Ristorante Stella a Locarno, ritrovo per il consueto pranzo del 1° giovedì del mese. Iscrizioni: tel. 091 7513052. Lugano Giovedì 13 ottobre, ore 14.15, Sa- lone OCST, v. Balestra Lugano, Conferenza: «L’Islam». Relatori l’Imam Jelassi e Adnan Hariri, vice-presidente della Lega dei Musulmani in Ticino a Lugano. Al termine merenda e due giri di tombola. Mendrisio Mercoledì 26 ottobre, dalle 14 incontro formativo, «L’anziano alla guida nel traffico in continuo aumento» centro scolastico Canavée. Giovedì 27 ottobre, Coro sezionale e incontro con gli anziani della Casa Gi- rotondo di Novazzano. Ritrovo ore 15. Giovedì 3 novembre, Assemblea sezionale con castagnata. Riservare la data. Dettagli seguiranno direttamente agli associati. Tre Valli Martedì 18 ottobre, ore 14.15, conferenza medica del Dott. Nestor Blandon sul tema «Il Check Up». Centro Giovani a Bodio. Al termine rinfresco. Consiglio svizzero degli anziani Giovedì 27 ottobre, Giornata d’autunno, Centro Congressi, Bienne,ore 9.30. Tema: «Salute, pagare di più per meno prestazioni?». Costo: fr. 50 (compreso pasto e bevande analcoliche). Info: tel. 031 9241100 [email protected] 13 ottobre 2011 il Lavoro In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori XX montatore impianti clima riscaldamento ventilazione, MIBAG Property + Facility Management, v. Cantonale 34 a, 6929 Manno, tel. 091 6122160 [email protected] XX meccanico/a per assistenza operativa ed interventi di manutenzione su impianti e macchine di produzione. Esperienza e flessibilità oraria. Sede di lavoro: Mendrisio. Gruppo Riri, leader mondiale per produzione di chiusure lampo. Curriculum: jobs@riri. com o fax +41 (0) 91 6406126. XX cucitrici con esperienza su macchine industriali (Lineari, Tagliacuci). Cruna SA, Chiasso. Tel. 091 6835479. XX mastro panettiere pasticciere confettiere, per ristorante scolastico nel Luganese, tempo indeterminato, Lu/Ve 7-16.30. Tel. 091 9718061, fax 091 9713861. XX impresario costruttore, assistente tecnico ST, architetto STS, ingegnere STS, esperienza minima 3 anni quale dirigente cantiere, estratto conto individuale AVS, pratica professionale. Requisiti per iscrizione albo. Licenza di condurre B. Candidatura in forma scritta: Tromeco SA, Impresa di Costruzioni, V. Brusighell 14, 6807 Taverne. Tel. 091 9660688/9 Fax 091 9669694, [email protected], www.tromeco.com. XX meccanico d'automobili, con esperienza, lavoro saltuario, solo brevi periodi per rimpiazzo personale, concessionaria a Maroggia Tel. 091 6497257. XX impiegata commerciale 20-35 anni, esperienza preferibile in ambito Sales, customer service o relazioni clientela svizzera; indispensabili ottime conoscenze lingue nazionali (I, F, D) e Schwytzerdütch. Sede di lavoro: Rivera. CV a: [email protected]; Per la posizione seguente curriculum a: [email protected] Tel: 091 6956757. XX maggiordomo o governante con esperienza pregressa nella mansione ed ottime referenze, Per famiglia residente nel Mendrisiotto. Le mansioni prevedono i normali lavori di cura dell’abitazione,la spesa, l’organizzazione della dispensa, la preparazione dei pasti ed il servizio in tavola. Lavanderia e guardaroba, ricevimento dei fornitori e degli artigiani. Richiesta presenza continua sull’abitazione a scopo di custodia, a disposizione piccolo alloggio. Foglio Ufficiale N. 78 del 30 settembre XX assistente tecnico/a Azienda cantonale dei rifiuti, strada dell'Argine 5, 6512 Giubiasco. Scadenza: 21.10 Moduli da richiedere alla segreteria tel. 091 8500606. Foglio Ufficiale N. 79 del 4 ottobre XX addetto/a al settore tecnico. CH, attestato federale di capacità. Offerte: Ente regionale di protezione civile del Mendrisiotto, v. Municipio 15, 6850 Mendrisio. Scadenza: 21.10. Info: tel. 091 6462168. Foglio Ufficiale N. 80 del 7 ottobre XX tecnico comunale, formazione quale ingegnere o architetto ETH o SUP/STS, CH, Cancelleria comunale di Melide. Scadenza: 28.10. Info: tel. 091 6401070 [email protected] XX caposezione Sezione verde pubblico, paesaggista, architetto Sezione manutenzione edifici, ingegnere genio civile, Dicastero edilizia pubblica. Municipio Lugano. Scadenza: 24.10, ore 14.30. XX ausiliario/a di cucina a tempo parziale Municipio Bellinzona. Offerte: Cancelleria comunale, piazza Nosetto, 6500 Bellinzona. Scadenza: 21.10. Info: Dir. istituto scolastico, tel. 091 8218580. OFFERTE di collaborazione XX montatore elettricista con diploma federale, ev. prest. mano d'opera o operaio. Tel. 076 4782105. Lavoro Opportunità 19 Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite XX coll. domestica, con esperienza e referenze, zona Mendrisio e Lugano. Tel. +39 347 7152943. XX fabbro metalcostruttore, attrezzista metalmeccanico, conoscenza processi saldatura e disegno tecnico, uso muletto frontale, esperienza nel settore più che ventennale. [email protected] XX segretaria virtuale, con esperienza, per recupero crediti presso aziende. Tel. 078 6237974. XX tecnico elettronico specializzato installazione apparecchiature lettori badge, esperienza assistenza elettrodomestici, buon inglese tecnico. Tel. 3394728393. XX baby sitter, coll. domestica, 37.enne, con esperienza, zona Sottoceneri. Tel. +39 031 807901, +39 335 6567191. XX impiegata commerciale, venditrice, assistente, ev. altre attività compatibili. Esperienza profess. comprovata. I, D,F, (E). Tel. 079 3306115. XX realizzatore progetti d'interni, disegnatore ambienti tridimensionali, rendering avanzati immagini fotorealistiche altissimo livello (Domus 3D) esperto. Tel.+393388718764; [email protected] XX giovane impiegata part-time, ufficio, agenzie viaggio, negozi, ecc., zona Luganese. Tel. +39 3476492074. XX coll. domestica, baby sitter, con esperienza. Zona Lugano-Ponte Tresa. Tel. +39 0332 552074. XX autista patente B e C, anche per lunghe trasferte, esperienza scavatore, zona Mendrisiotto. Tel. +39 3203450075. XX impiegata di commercio diplomata, esperienza ventennale, diploma ragioneria, laureata in comunicazione, per impiego stabile e duraturo, adeguatamente retribuito. Tel. 076 3977664. XX vetraio, 45 anni, esperienza ventennale, automunito. Tel. +393336133827. XX psicologa del Lavoro, risorse umane, settore formazione, lavori d'ufficio, conoscenze linguistiche ed informatiche, affidabilità. [email protected] XX contabile cantonale, maestro di tirocinio, ev. lavoro d'ufficio o venditore. Conoscenze D,F e Ingl. Tel. 091 9227674 o 076 3281995. XX autista magazziniere con esperienza, ev. metalcostruttore, attestato CNC. Tel. 077 4048305. XX cuoca esperta, aiuto domestico, baby sitter. Tel. +39 338 1863620, dopo le 17. [email protected] XX segretaria, esperienza, conoscenza lingue nazionali, ev. commessa o altro. Tel. 079 8841966. XX badante, coll. domestica o altro. Diploma infermiera. [email protected] XX falegname-montatore, esperto. Tel. +39 348 4732228; [email protected] XX cuoco o aiuto cuoco esperto, senza attestato, ev. altri lavori. Zona Sopra e Sottoceneri. Tel. 091 6495693. XX autista CH, patente B, C, D, esperto, conoscenze lingue nazionali. 076 3772671 (Michela). XX venditore con esperienza, zona Luganese, tel. 079 8343025. XX donna pulizie e babysitter, zona Luganese, 091 9712059, 076 2938157. XX aiuto cuoco con esperienza, zona Luganese. Tel. 076 3473425. XX pizzaiolo 36 anni, esperto, conoscenze: italiano, francese, inglese, arabo. Tel. + 39 3333260412. XX signora TI referenziata, min. 50% in ufficio o altro (no televendita e contabilità) o dama compagnia, buona conoscenza PC e lingue I/F/D. Tel. 076 5457426 [email protected]. 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Syna e Unia hanno già inoltrato le loro richieste comuni che, riassumendo, portano sui seguenti temi: salario, pensionamento flessibile, tempo di lavoro, campo d’applicazione, protezione dal licenziamento e protezione della salute così come una migliore applicazione delle disposizioni contrattuali. Poiché si teme che soprattutto la richiesta di un modello di prepensionamento potrà essere un argomento conflittuale, prima delle vacanze estive Syna ha lanciato un sondag- Inserzioni gio fra i suoi associati. Le risposte pervenute sono chiare e inequivocabili. I soci Syna della «gilda bianca» vogliono assolutamente il prepensionamento. Sono anche disposti ad assumere parte dei costi attraverso adeguate deduzioni salariali e, in tal senso, hanno incaricato la delegazione deputata alle trattative di considerare prioritaria questa richiesta. Le trattative per il CCL inizieranno ad autunno 2011 inoltrato e dureranno presumibilmente fino alla primavera del 2012. La delegazione Syna alle trattative, diretta da Nicola Tamburrino, include anche i colleghi Toni Walker (Uri) e Leonardo Matasci (Ticino) e prenderà molto sul serio il mandato dei membri, che saranno informati regolarmente sull’avanzamento dei lavori. Una conferenza di settore è prevista per la primavera del 2012. *Responsabile ramo professionale 13 ottobre 2011 il Lavoro 21 Pagina a cura di Rogério Sampaio - Sindacato Interprofessionale Manifestação Solidariedade com os trabalhadores consulares Portugueses no serviço externo C om uma manifestação em frente ao Parlamento suiço, os trabalhadores consulares e das missões diplomáticas portuguesas pretendem denunciar a sua desesperante situação - os seus vencimentos estão sujeitos às oscilações salariais Euro/ Franco Suíço e estão a ser alvo de graves perdas salariais. O sindicato -SYNA Suíça apoia os colegas do sindicato Português dos Trabalhadores Consulares e Missões Diplomáticas (STCDE) na sua luta contra as perdas salariais de que estão a ser alvo. Como seus salários são calculados em Euros e só depois convertidos em Francos suíços, ficam sujeitos às variações de taxa de taxa de câmbio, o que provocou nos últimos meses, uma grave perda de poder de compra. O salário líquido actual dos 56 funcionários, com ocupação a tempo integral, oscila no momento entre 2700-4300 francos. Como o Governo Português ainda não respondeu as reivindicações do sindicato, o pessoal está em greve há cinco semanas. Com a manifestação de hoje, ás 14 horas em frente do Parlamento, as vítimas querem dar a conhecer publicamente as suas preocupações. Membros da Syna afectados Os cerca de 250 000 portugueses residentes na Suíça, dos quais cerca de 6400 membros do sindicato SYNA, estão gravemente afectados por não poderem resolver os seus assuntos urgentes nas instituições consulares. SYNA Suíça apela ao Governo Português para retomar as negociações com o STCDE e encontrar uma solução para o pessoal das missões diplomáticas de Portugal, na Suíça. SYNA Suíça apoia as reivindicações dos grevistas, apelando a adaptação e adequação dos salários ás condições locais e também, em nome dos membros portugueses do sindicato Syna que, devido a actual situação, estão privados dos serviços normalmente prestados pelo Estado Português. Didier Burkaltern Parifond têm nova regra á partir do próximo ano Informação importante para os trabalhadores da construção sobre o Fundo Parifond E stimado /a/ colega, como trabalhador da construção, é descontado mensalmente no seu salário uma contribuição de 0,7% para o fundo Parifond. Como sócio do sindicato SYNA, têm direito ao reembolso de uma parte dessa contribuição no fim de cada ano. Esse valor será reembolsado ao sindicato, que o desconta na tua quota sindical. Assim sendo, só paga à diferença, entre o valor recebido do Parifond e o valor real da tua quota sindical. Quem não é sócio não beneficia dessa contribuição. Agora faz muita atençăo! Importante No final deste ano, ás regras do reembolso do Parifond mudam. Só quem receber esse formulário do Parifond e enviar para o seu sindicato, pode beneficiar do reembolso ou seja deduzir na quota sindical. Somente quando recebemos esses fundos Parifond de você, é possível um reembolso ou á transferência nas suas contribuições sindicais. Na folha de pagamento do mês de Dezembro de 2011 ou Janeiro de 2012 a tua entidade patronal vai colocar esse formulário juntamente com a folha de salário. «Formulário para Reembolso de contribuições Parifond». É muito importante que você envie imediatamente este formulário para o nosso Secretariado regional ou entregá-lo directamente. Junto enviamos uma amostra deste documento Parifond, para que lhe possas reconhecer quando ele vier juntamente com tua folha de salário. Não deite dinheiro fora, presta atenção neste formulário. Porque, somente quando você nos enviar ou trazer, podemos reduz o valor na sua quota sindical. Sem ele, não há reembolso. É melhor manter esta carta e a amostra, guardada em casa, num local bem visível. Assim, com certeza não esqueces. Novamente, devolver o formulário de reembolso das contribuições Parifond-construção, sem falta, ao secretariado Syna. Se você tiver alguma dúvida, não hesite em contactar-nos. Nós estamos a tua disposição para te aconselhar e ajudar. Saudações cordiais. SYNA teu Secretariado Regional Secretarido Syna mudou para Altstetten Informação Como já comunicamos por escrito, transferimos o nosso secretariado para Altstetten Sindicato Syna - Albulastrasse 55 8048 Zürich Telefone 044 307 10 70 Fax 044 307 10 71 Horário de Atendimento: Segunda-feira Fechado Terça-feira Fechado Quarta-feira 09.00-11.45 Quinta-feira 09.00-11.45 Sexta-feira Fechado 13.30-16.30 13.30-16.30 13.30-16.30 13.30-19.00 Fechado No mesmo endereço encontra-se também: Serviço da Caixa de desemprego (Arbeitslosenkasse) Albulastrasse 55 - 8048 Zürich Telefone 044 279 71 21 Fax 044 279 71 22 O nosso Secretariado Central transferiu-se para: Syna Zentralsekretariat, Römerstrasse 7 Case postale - 4601 Olten 22 Sindacato Formazione Custode d’immobili Corso di preparazione Al via la 5.a edizione Certificato cantonale di contabilità I Corso di 60 ore dal 28 novembre al 14 maggio 2012 Lunedì dalle 18.30 alle 21.00 nizia l’8 novembre la 5a edizione del corso biennale di custode di immobile. Il corso è ideale per sostenere l’esame per l’ottenimento dell’attestato professionale federale (APF) di custode, ma anche per svolgere in modo qualificato e professionale questo lavoro. La formazione, che si acquisisce parallelamente all’esercizio della professione, si rivolge a chi possiede un AFC e/o ha un’esperienza pluriennale come custode. Il corso si svolge il martedì, il giovedì sera e il sabato mattina, è concepito a moduli che alternano teoria e pratica. Le materie sono: manutenzione di immobile; tecniche di pulizia; riscaldamento, aerazione e clima; installazioni idrauliche; installazioni elettriche; protezione ambientale; giardinaggio, amministrazione e gestione aziendale; comunicazione. CORSI DI FORMAZIONE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel 091 921 15 51 Fax 091 923 53 65 [email protected] www.cfp-ocst.ch RECUPERO FORMAZIONE DI BASE BB Custode di immobili, dall’8 novembre, magio 19.00 – 22.00 e sabato 08.00-17.00,408 ore. Costo: fr. 5’612. BB Muratori Qual. Q, dal 13 gennaio, sabato, 08.00 – 17.00, 336 ore. BB Impiegato del commercio al dettaglio, da ottobre, due sere a settimana, 19.00-22.00, 350 ore. Costo: fr. 2’000. BB Certificato cantonale di contabilità, dal 28 novembre, lu, 18.00 – 21.00, 60 ore. Costo: fr. 750.-soci, fr. 950.- non soci. BB Contabilità post-diploma, dal 5 ottobre, mercoledì, 18.00-21.00, 90 ore. Costo: fr. 1’125.- soci, fr. 1’425.- non soci. FORM. CONTINUA DI MEDIA DURATA ff INFORMATICA BB Percorso ECDL Start 2007 (4 moduli: 2/ 3/ 4/ 7), dal 17 ottobre, lu-mer,18.00-21.00, 90 ore. Costo: fr. 910.-soci, fr. 1’590.- non soci. BB Percorso ECDL 2007 (3 moduli: 1/5/6/), dal 18 ottobre, ma-gio, 18.00–21.00, 54 ore. Costo: fr. 610.-soci, fr.1’060.-non soci. BB Web Creator, dal 18 ottobre, ma-gio, 18.00–22.00, 220 ore. Costo: fr. 2’500.- soci, fr. 2’700.- non soci. ff LINGUE BB Inglese preparazione PET, dal 14 novembre, lu-mer,19.00–22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.-soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese preparazione FCE, dal 15 novembre, ma, 12.00-13.30, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese preparazione CAE, dal 15 novembre, ma,12.00–13.30, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Corso di comunicazione multilingue (tra- I l corso si rivolge a tutti coloro che intendono certificare le competenze nel settore terziario con la possibilità di accedere all’esame per l’ottenimento del Certificato cantonale di contabilità. I destinatari del corso sono fiduciari, amministratori, segretarie/i, impiegati d’ufficio in generale e piccoli e medi imprenditori che avendo aperto una ditta si trovano a dover gestire la propria contabilità. Durante il corso verranno affrontati i principi contabili della contabilità delle PMI. Per chi non avesse i requisiti è in calendario un corso serale di contabilità avanzata dal 25 ottobre. duzione), da novembre, mer e/o sabato, 18.30 -21.30(mer) 10.00-13.00(sa) 60 ore + 40 ore. Costo: fr. 950.-. ff COMMERCIO BB Segretariato 10.a edizione, da gennaio 2012, ma-gio, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920 soci, fr. 2’300 non soci. MOSAICO BB Bilancio competenze professionali e sociali, da novembre. Percorso di gruppo, 09.00 – 12.00, 21 ore. Costo: fr.420.-soci, fr. 525.- non soci. FORM. CONTINUA DI BREVE DURATA ff INFORMATICA BB Introduzione all’informatica, dal 7 novembre, lu-mer, 19.00-22.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB Introduzione all’informatica, dall’8 novembre, ma-gio, 14.00-17.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB Word 2007 base, dal 7 novembre, lu-mer, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Word 2007 base, dal 7 novembre, lu-mer, 14.00-17.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Word 2007 avanzato, dal 7 novembre, lu-mer, 19.00-22.00, 45 ore. Costo: fr. 525.soci, fr. 825.- non soci. BB Excel 2007 base, dall’8 novembre, ma-gio, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Dreamweawer, da novembre, ma-gio, 19.00–22.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. BB Photoshop, dal 17 ottobre, lu-mer, 19.00– 22.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci. ff LINGUE BB Inglese A1 (1° modulo), dal 9 novembre, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese A2 (1° modulo), dal 20 ottobre, giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese B1 (1° modulo), dal 7 novembre, 13 ottobre 2011 il Lavoro ECDL Start Preparazione agli esami ECDL Start Corso di 90 ore dal 25 ottobre al 25 gennaio 2012 Lunedì e mercoledì, dalle 19.00 alle 22.00 Moduli 2,3,4,7 (Windows 7, Word 2007, Excel 2007, Reti e Internet) Web Creator 220 ore dal 18 ottobre al 17 aprile 2012 Martedì e giovedì, dalle 18.00 alle 22.00 Web Marketing & Communication, Web Legal, Servizi, protocolli e provider, Elementi di composizione visiva, Grafica vettoriale e bitmap, Grafica multimediale e animata, WebWorkFlow, Web Scripting, CMS Joomla. I principali programmi usati durante il corso: Illustrator, Photoshop, Flash, Dreamweaver, Première lu-mer, 12.00–13.30, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese B1 (1° modulo), dall’8 novembre, mar, 19.00–22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (1° modulo), dal 10 novembre, giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (2° modulo), dall’8 novembre, martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A2 (1° modulo), dall’8 novembre, martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco B1 (1° modulo), dal 10 novembre, giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.soci, fr. 640.- non soci. BB Inglese A2 (conversazione), da ottobre, giovedì, serale 1h30, 24 ore. Costo: fr. 240.- soci, fr. 480.- non soci. ff CONTABILITÀ BB Teoria-livello base, dal 7 novembre, lumer, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci. BB Teoria-livello avanzato, dal 25 ottobre, ma-gio, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci. ff EDILIZIA E ARTIGIANATO BB AutoCAD 2011 base, dall’8 novembre, magio, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. ff VENDITA BB Tecnica della vendita - Lugano, dal 7 novembre, lu-ve, 19.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tecnica della vendita - Mendrisio, dall’8 novembre ma-gio, 9.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tedesco per venditori A1, dall’8 novembre, ma-gio, 9.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Inglese per venditori A1, dal 7 novembre, lu-mer, 9.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci. BB Inglese per venditori A2, dal 7 novembre, lu-mer, 9.00-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.soci, fr. 500.- non soci. Giornale Aperto 13 ottobre 2011 il Lavoro 23 Le Domande dei Lettori Cambiano le banche per il pagamento della Pensione Inps? Spett.le Patronato ACLI, sono un pensionato italiano residente a Lugano da moltissimi anni. Mi è giunta notizia che presto cambierà nuovamente la banca che si occupa del pagamento delle pensioni. Spero questo non ritardi o blocchi la mia pensione inps visto che in passato spesso è accaduto. Puo darmi notizie piu certe? A. Giovanni Egregio Sig Giovanni, in effetti ciò che ha sentito corrisponde a verità. Con il pagamento del rateo pensionistico del mese di gennaio 2012, il servizio cesserà di essere a carico dell’Istituto centrale delle banche popolari italiane (ICBPI), per passare a partire dal rateo del mese di febbraio 2012 e per la durata di tre anni, a carico di Citibank. Nuovamente i pensionati saranno «Disturbati» da una comunicazione congiunta INPS - Citibank cge che dovrebbe essere recapitata già dal 1° novembre dove verrà indicato il termine del 2 aprile 2012, termine entro il quale dare dimostrazione della propria esistenza in vita, utilizzando a tal fine l’apposito modulo, per evitare di vedersi sospendere, a partire dal rateo del mese di maggio 2012, il pagamento della pensione. Con la stessa lettera saranno anche date indicazioni dei funzionari locali abilitati all’autentica della sottoscrizione, in aggiunta a quelli consolari. Gli adempimenti in capo ai pensionati quindi si sostanziano fondamentalmente nella dimostrazione dell’esistenza in vita. Da questa preliminare comunicazione al 2 aprile 2012, data ultima consentita per l’inoltro alla Banca da parte del pensionato del relativo modulo. In caso contrario a partire da maggio 2012 la pensione INPS verrà bloccata. Cordiali saluti. Francesco Onorato Coordinatore naz.le Patronato ACLI Svizzera VITA NOSTRA Felicitazioni • a Vahit Kara e ad Elisa Morosoli, socia settore Dipendenti comunali, per la nascita di Nathan, con gli auguri di ogni bene. • a Corrado Monga, socio settore Autorimesse, e a Ludmilla Campana, per la nascita di Loris, al quale auguriamo un futuro ricco di cose belle. Auguri • a Valeria e Gianpietro Cattaneo, già apprezzato e valido dipendente OCST e fedele socio di GenerazionePiù del Luganese, che festeggiano il bel traguardo dei 50 anni di matrimonio. • e felicitazioni vivissime a Pio Pifferini, socio GenerazionePiù, Sezione di Locarno, e apprezzato collega per lunghi anni, dapprima nel settore sindacale ed in seguito nella cassa malati, ed a Wilma, che il 15 ottobre festeggeranno il bel traguardo di 45 anni di matrimonio. A Pio anche l’augurio di una pronta riabilitazione in modo da poter festeggiare questo evento a casa con la propria famiglia. Condoglianze • alla figlia Sonia, socia settore Servizi, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Bruno Max Kuhn. Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] • a Omar Dotti di Morbio Superiore, socio segr. Mendrisio e famigliari tutti, per la morte della cara nonna Angelica Bettoni. • alla moglie Maria, al fratello Michel, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Jean Noel Genoud, socio GenerazionePiù sezione Lugano. • alla moglie Maria, al figlio Pietro, socio settore Autorimesse, ai nipoti Federica e Gianluca, socio settore Impiegati d’ufficio, per la scomparsa del loro caro congiunto Giuseppe Rotundo. • alla moglie Patrizia, alla figlia Lina, al nipote Vittorio Scalise, socio segretariato del Luganese, al cognato Angelo Broglio, socio settore Edilizia, ai familiari e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Alessandro Trincavelli. • a Ettore Bisi e alla moglie Romilda, socio sezione GenerazionePiù segretariato Locarno, per la morte della suocera e mamma Corina Dalessi. • a Gabriella Facchinetti, socia sezione cliniche, segretariato Sopraceneri, per la morte della cara mamma Anna Facchinetti. • alla moglie Jolanda ed alle figlie, per la morte del caro marito e papà Giovanni Garito, socio Sezione GenerazionePiù, segretariato Sopraceneri – Locarno. • alla moglie Eda, al figlio Oliviero e parenti tutti, per la Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 40'672 copie morte del loro caro marito e papà Renato Giovannoni, socio Sezione GenerazionePiù, segretariato Locarno. In memoria • a trent’anni dalla scomparsa, ricordiamo con affetto Fulvio Binetti, già apprezzato membro del comitato cantonale OCST. • a ventun anni dalla scomparsa ricordiamo con affetto e rimpianto l’avv. Vittorio Torriani, apprezzato e valido presidente OCST dal 1979 al 1987. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli Segretariato Regione Tre Valli Tradizionale gita in montagna dei dipendenti OCST L a ormai tradizionale gita in montagna si è svolta sabato 2 ottobre nella suggestiva regione di Piora. Questo inizio d'autunno ci ha regalato una splendida giornata di sole. L'itinerario proposto era veramente accessibile e molto bello. Peccato che il gruppo dei partecipanti fosse veramente ristretto. Complimenti a Veronica, la più piccola tra i camminatori, che ha sorpreso tutti per la Alla conclusione del corso per i dipendenti e i vertici dell'Ocst, organizzato da Well at Work + Associati, mirato alla formazione dei quadri e dei dipendenti per migliorare il servizio agli utenti, ci è stata regalata questa bella poesia di Primo Levi che con piacere segnaliamo ai nostri lettori. Cari amici, qui dico amici nel senso vasto della parola: moglie, sorella, sodali, parenti, compagne e compagni di scuola, persone viste una volta sola o praticate per tutta la vita: purchè fra noi, per almeno un momento, sia stato teso un segmento, una corda ben definita. Dico per voi, compagni d'un cammino folto, non privo di fatica, grinta ed il suo incedere infaticabile. Per chi c'era è stato un pò come tradurre in pratica gli insegnamenti appresi al corso sulla motivazione conclusosi proprio il giorno prima. Non c'è niente di meglio che la montagna per mettere alla prova quanto funzioni veramente lo spirito di gruppo. Chi va veloce impare ad aspettare chi resta indietro, e chi non ce la fa più è spronato e motivato da chi è leggermen- e per voi pure, che avete perduto l'anima, l'animo, la voglia di vita. O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu che mi leggi: ricorda il tempo prima che s'indurisse la cera, quando ognuno era come un sigillo. Di noi ciascuno reca l'impronta dell'amico incontrato per via in ognuno la traccia di ognuno. per il bene od il male in saggezza o in follia ognuno stampato da ognuno. Ora che il tempo urge da presso, che le imprese sono finite, a voi tutti l'augurio sommesso che l'autunno sia lungo e mite. Primo Levi 6 dicembre 1985 te avanti. E poi... dopo tanta fatica, quando arrivi alla meta, lo spettacolo che la natura ti offre è veramente un premio a tutti gli sforzi. Dietro l'angolo di casa abbiamo scoperto posti stupendi, grazie alla nostra guida, Giancarlo Nicoli, esperto conoscitore di questi luoghi, che ci ha permesso di gustarli al meglio. OCST Stabio La permanenza OCST a Stabio, verrà effettuata solo il Giovedi dalle 16.00 alle 18.00
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