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Gaggiano TUTTO Abbiategrasso Viale Sforza, 66 Abbiategrasso Tel. 02 94964957 Fax 02 9464202 [email protected] Abbiategrasso Viale Sforza, 66 Abbiategrasso Tel. 02 94964957 Fax 02 9464202 [email protected] Supplemento mensile di “Ordine e Libertà” in distribuzione gratuita a Gaggiano e frazioni ANNO 4 - N. 12 - DICEMBRE 2013 - tel. 029464026; fax 0294967121; email [email protected] Riflessioni e appuntamenti di Natale alle pagine 8 e 9 Piccoli gesti L’imminente Natale, dicono gli indicatori economici, si presenterà ancora all’insegna dell’austerità. Negozi meno pieni, centri commerciali in crisi, famiglie con meno soldi in tasca. Tredicesime spese più per Imu e tasse varie che non per regali. Ce la passiamo generalmente meno bene, ma c’è chi decisamente se la passa molto peggio. Tra questi, i nostri concittadini ex-lavoratori della Safo- sa, che da mesi non vedono un soldo e sperano nel rinnovo della cassa integrazione straordinaria. Durante un incontro sindacale che si è tenuto a inizio dicembre, gli ex lavoratori hanno fatto il punto della situazione con i rappresentanti sindacali. Tema della riunione: come mettere insieme il pranzo con la cena. Dal sindacato è arrivata la proposta di attivare il Fondo Welfare Ambrosiano. Voluto da Comune di Milano, Provincia, Camera di commercio e Cgil, Cisl e Uil di Milano, il fondo (in sigla FWA) Devi vendere la tua auto??? Te l’acquistiamo in giornata!!! Pagamento immediato oppure portala in conto vendita gratuitamente!!! è nato come forma di ammortizzatore sociale. In pratica è possibile chiedere l’anticipo dell’integrazione salariale (la quota prevista dalla cassa integrazione) non ancora percepita dall’istituto di previdenza. Il fondo (gestito da un pool di banche, tra cui Banca Prossima, Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Milano), prevede di erogare fino a dieci milioni di credito per i lavoratori in cassa integrazione. La Safosa, che ha chiuso i battenti l’8 marzo scorso nonostante il set- tore della cosmesi sia meno in recessione di altri, ha gettato sul lastrico 250 dipendenti, oltre ad altre centinaia di lavoratori dell’indotto. In attesa che venga rinnovata la cassa integrazione straordinaria, quella del Fondo Welfare Ambrosiano sembra essere l’unica prospettiva per poter godere di un sussidio per vivere. Non se la passano meglio i dipendenti Satinox, azienda leader nel settore degli acciai, in crisi da mesi. Anche qui pesanti ristrutturazioni e licenziamenti, di fronte a difficoltà TUBI E RACCORDERIA OLEODINAMICA Esecuzione e riparazione immediata di tubi per tutti gli utilizzi a bassa, media, alta e altissima pressione S.S. 494 Vigevanese km 17+900 - ABBIATEGRASSO Tel. 02 9462732 - fax 02 9466257 E-mail: [email protected] - www.gorlautensili.it Via Dante, 125 - Abbiategrasso (Mi) Tel. 02.99763000 - 333.8775433 Dolci per ogni occasione con prodotti di nostra produzione Via Roma, 42 - Gaggiano (Mi) - Tel. 02.9085053 Via Dante, 5 - Trezzano s/N (Mi) - Tel. 02.48405920 che sono più legate alla gestione finanziaria dell’azienda che non a oggettive difficoltà di mercato. Insomma, tra le tante luci di questo Natale, che ci auguriamo porti comunque pace e serenità, non ci dobbiamo dimenticare delle tante ombre (cioè delle sofferenze) che pesano sulla nostra comunità. Difficoltà alle quali non dobbiamo voltare le spalle, ma che ci chiamano ad una presa di coscienza e a concreti (seppur piccoli) gesti di solidarietà. Giuseppe Caffulli e-mail: [email protected] 2 TuttoGaggiano BACHECA DICEMBRE 2013 LA FOTO DEL MESE Dov’era la Safosa, un’area dismessa. Non per “la crisi” Purtroppo a farne le spese sono gli ex lavoratori della grande fabbrica di cosmetici alla periferia di Gaggiano. Per molti di loro si è aperto il triste capitolo della mobilità. Altri colleghi, sempre d’accordo coi sindacati, stanno sperando di ottenere un altro periodo di cassa in deroga. Intanto nell’area dove sorgono gli impianti non restano che “fantasmi”. Il più spaventoso, la cattiva gestione e gli sprechi che hanno portato alla chiusura. Agenda di DICEMBRE SABATO 14 Santuario Sant’Invenzio Ore 21 Concerto del Corpo Bandistico di Gaggiano diretto dal maestro Marco Romagnoni Ingresso libero DOMENICA 15 Sede Gruppo Avis Dalle 8 alle 11.30 possibilità di effettuare una donazione di sangue. DOMENICA 15 Sede Contrada Bonirola Dalle ore 15 gran tombolata per grandi e piccini; a seguire arrivo di Babbo Natale. VENERDI’ 20 Scuola media statale Ore 11, recital natalizio degli alunni della scuola SABATO 21 Auditorium comunale Ore 21, musical “Sister Act, uno, due e...” Compagnia teatrale Agadou, serata benefica organizzata dal Rotaract Binasco a favore dei bambini della Siria. Ingresso 15 euro. DOMENICA 22 Refettorio suola primaria Ore 12.30 Pranzo natalizio per tutti i gaggianesi dai 65 anni in su, proposto al prezzo di 10 euro dalla amministrazione comunale in collaborazione con l’Avis. DOMENICA 22 Cooperativa La Novella Ore 20.45 Grande tombolata benefica a favore del Centro “Il Melograno” per il progetto “Dopo di noi, con noi” Lettere a TG Invia un fax al numero 0294967121 o scrivi a [email protected] Buona Sanità, grazie a tutti Grazie grazie grazie. Inizio così, perché tutti devono sapere quanto grato sono a loro per tutto quello che hanno fatto per mio padre, per la professionalità con la quale sono stati in grado di accudire a tutta la sofferenza che provava e che con una parola semplice e un gesto affettivo sono riusciti a farlo sorridere fino alla fine, solo le ultime ore sono state di agonia ma, intrepidi sono intervenuti, e anche in quel momento io che non credo a nulla ho ringraziato Dio perché ha fatto in modo che esistano certe persone. Si parla tanto di malasanità, se la malasanità è questa ben venga, perché tante persone così vicine, così corrette e professionali come loro, meritano elogi tutti i giorni. Il mio papà Giuseppe Togni ha sempre rispettato gli infermieri, i medici che lo hanno seguito, sarebbe stato fiero di scrivere questo elogio di suo pugno, non ne ha avuto il tempo. Fiero ne sono io di farlo al posto suo. Quindi grazie San Carlo Borromeo, grazie dottor Meregalli, grazie infermieri di oncologia, grazie volontari di Amo. E che dire dei sanitari della strut- tura Hospice di Abbiategrasso? Fulmini: sono sempre intervenuti come fulmini. Grazie dottoressa Sara Baratto, grazie infermiera Claudia Parvu, grazie a tutta la vostra organizzazione, grazie perché state vicino a persone così sofferenti, ammalati e parenti, grazie anche all’Oss Mauro. Grazie a tutti i cittadini di Gaggiano che ci sono stati vicini, grazie, un milione di grazie a tutti. Marco Togni Cabina di legno? No, è di ghisa L’errata corrige ci sta tutto. Nella didascalia delle "Foto del mese" pubblicata a pagina 2 nell’edizione del nostro mensile “Tutto Gaggiano” di novembre (che riproponiamo qui sopra), avevamo scritto che la cabina telefonica proveniente da Londra e installata a San Vito, risalente alla metà degli anni Trenta, è di legno. Correggiamo l'errore. La cabina, uno dei residui esemplari del modello K6, progettato nel 1935 in occasione del giubileo d'argento di Re Giorgio V (che sarebbe morto l'anno dopo), nonno dell'attuale Regina d'Inghilterra, è stata realizzata in ghisa. Di legno è solo la porta, come di legno sono le cineserie prodotte a sua imitazione. Ma questa non è un'imitazione. Ci scusiamo dell'errore con i lettori (e con la memoria di Sir Giles Gilbert Scott, l'architetto che l'ha ideata). TG TuttoGaggiano 3 TERZA PAGINA DICEMBRE 2013 2014 / Si volta pagina e si rinnova la tradizione I Gagianinn, tanti volti dentro un calendario A cura dell’associazione culturale “Rachinaldo” E' pronta l'edizione 2014 del Calendario che Il Rachinaldo, circolo gaggianese per la ricerca sulla storia locale, produce col dichiarato intento di offrire una raccolta dei "volti e sorrisi della gente di Gaggiano", come recita il sottotitolo fin dalla prima edizione. Il titolo, "I Gagianinn", indica, in dialetto, un'appartenenza molto più profonda di quella data dalla semplice iscrizione all'anagrafe comunale. Come a dire che "gagianes", gaggianese, è chi abita a Gaggiano, mentre "gagianin" è chi vi ha radici di famiglia e identità di storia e costume. Quando, sullo slancio dell'imminente Expo, l'Area Metropolitana avrà allungato i suoi tentacoli fin sopra il Ponte Vecchio, i "gagianinn" saranno verosimilmente una specie in via di estinzione, braccati da pab e fasfud, imbrigliati fra tuiit e feisbuch, dopo che si saranno visti sostituire il dialetto, lingua madre, non da quella nazionale che nessuno parla più come si deve, ma da parole vaganti approssimativamente americane. Ecco, quindi, che il Calendario dell'anno che viene, diventa memoria degli anni che se ne sono andati. Le fotografie di ogni edizione devono, secondo la regola che si sono dati i promotori dell'impresa, radunare almeno cinque volti di persone identificate ed essere state scattate almeno trent'anni prima della pubblicazione. L'identificazione, appunto, risulta uno dei momenti più difficili della produzione, soprattutto quando si tratta di istantanee risalenti a parecchi decenni fa. Qualche volto rimane senza nome. L'edizione 2014 presenta in copertina un gruppo di donne del cortile Malpensata, uno dei più antichi e meglio conservati fra quelli sulla sponda destra del Naviglio. E' un'immagine estiva: ragazze, giovani e anziane (queste ultime "cont el scossà", le prime con abitini sbracciati, tutte in zoccoli e ciabatte) stanno in circolo sulle seggiole impagliate gustandosi un ghiacciolo; scattata la foto, distolto lo sguardo dal fotografo, riprenderanno la loro conversazione. Sono gli anni Settanta e si vedono ancora sullo sfondo le baracche di legno che servivano da ripostiglio per gli orti. A fornire la maggior parte dei soggetti del Calendario 2014 è l'ambiente della Parrocchia: ci sono due foto della Freccia degli anni Cinquanta sul vecchio campo parallelo al Naviglio; una foto di sposi maturi che festeggiano - sfilando dopo la messa - un anniversario di matrimonio; una foto di ragazzi alla Colonia estiva con i calzoni corti e le magliette a righe; una gita in collina (tutti giovanotti, qualcuno col vestito della festa e la cravatta); una sfilata di carnevale; una gita in barca sul Naviglio; una recita della filodrammatica, prima che nascesse la Codos. CRONACHE PADANE Notizie semiserie tra la Vigevanese e il West Non toccate il barbagianni! Il nome scientifico è Tyto Alba. E la definizione di per sé la dice lunga sul colore del piumaggio, immacolato perlopiù. Un bell’esemplare di barbagianni, che in alcune aree del milanese è chiamato per la sua eleganza Beladona, è finito impallinato nei pressi del nostro cimitero principale (quello di Gaggiano). Il rapace è ora ricoverato presso il Centro Recupero Fauna Selvatica “La Fagiana” gestito dalla Lipu a Magenta, nel Parco del Ticino. «Per fortuna – spiega Veronica Burresi, responsabile del Centro – non vi sono fratture ossee. Di certo, chi ha sparato, non può averlo confuso con altro animale». I barbagianni si nutrono di rane e insetti, oltre che di animali dannosi per l'uomo come topi e pantegane. Arriva a divorarne anche tre al giorno. Un uccello prezioso, oltre che bellissimo. Ma cosa volete che ne sappia lo scemo che gli ha sparato? Lui sì della specie più dannosa. La Gazza d’Oro 2014 Immagine di copertina del Calendario 2014: donne alla Malpensata Presenti una decina di rappresentanti, le associazioni gaggianesi si sono ritrovate l’11 novembre scorso per far ripartire la macchina organizzativa della Gazza d’oro, il premio al «volontario dell’anno» attribuito nel maggio scorso a Luigi Battaglia. Le associazioni hanno confermato l’intenzione di ripetere l’iniziativa nel 2014. Si è individuata la data in cui tenere la Giornata del Volontariato, durante la quale consegnare la Gazza d’Oro 2014 (con tutta probabilità domenica 11 maggio). Il luogo in cui allestire i gazebo sarà preferibilmente il cortile del Municipio, ma la decisione verrà presa nella prossima riunione, sentite le competenti autorità comunali. Verrà inoltre ripetuto il momento musicale all’interno della manifestazione in Auditorium, individuando l’ospite o gli ospiti fra gli artisti locali vicini al mondo del volontariato. La prossima riunione si terrà il 13 gennaio prossimo, presso la sede dell’Associazione Daccò (cortile delle scuole elementari). Tra le novità a cui le associazioni stanno pensando per la prossima edizione, un maggior coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza, attraverso una sorta di «primarie» dei candidati. Irresistibilmente Facebook Una recita d’altri tempi sul palco del teatro dell’Oratorio Signorine in una foto degli Anni Trenta all’inizio del ponte “nuovo” Seguono: due scolaresche, quella degli anni Venti con le bambine in prima fila a braccia conserte e bocca ingrugnita ed i maschietti rapati in funzione antipidocchi; quella degli anni Sessanta coi ragazzini in blusa nera e maestra col grembiule. Quindi cinque signore a fine anni Sessanta: le gonne sono già tagliate al ginocchio, una indossa i pantaloni e qualche acconciatura è cotonata secondo la moda del momento; un gruppo di cortile, ai primi del Novecento, si mette in posa con bambini e adulti: cappelli di paglia, berretti di panno e una catena attraverso il panciotto; un gruppo nell'orto sul retro della Trattoria Martello ritratto nella prima metà del Novecento. Sei signorine in una sosta del passeggio domenicale, appoggiate ai paracarri all'imbocco del ponte, sotto il cartello del Touring Club con la scritta Gaggiano. In conclusione Il Rachinaldo elenca - per chi non ne avesse ancora conoscenza - i titoli dei libri che hanno dato corpo alle sue ricerche sulla storia locale dal 2003, anno di fondazione. Paolo Migliavacca Per qualcuno, anche tra i nostri politici locali, riveste un’attrazione irresistibile. Sono in piazza San Pietro e postano su Facebook una foto del Papa, tanto per far sapere che sono lì. Seguono le primarie del Pd e sentono il desiderio di comunicare all’orbe terracqueo che ritengono Cuperlo uno sfigato e Civati un comunistello radical chic vestito di cachemire. Fin qui siamo nel novero assolutamente legittimo delle opinioni personali, che uno può manifestare dove vuole (i bagni degli autogrill ne sono pieni). Quello che disturba un poco di più è leggere di cose che dovrebbero restare riservate semplicemente per pudore (e per decoro istituzionale). Nel merito: c’è una associazione gaggianese che ha le chiavi della vecchia biblioteca comunale (quella di Piazza d’Acquisto, venduta ma usata fino all’ottobre scorso), e ne dispone senza alcun problema, al punto che il 13 dicembre ci ha convocato una festa di Natale. Ma il nostro, che forse si rende conto dell’esagerazione, a questo punto interviene, sempre su Facebook: «Ciao, scusate. Ma abbiamo rogitato il locale. Non è più nostro e non siete più autorizzati ad entrare nel locale da parte del Comune (a cui bisognerebbe chiedere volta per volta). Vi invito a non usare più la vecchia biblioteca per gli incontri. In merito a quella nuova, vi ricordo che è tassativamente vietato portarci da bere e da mangiare». Peccato, qualcuno stava già pensando ad un veglione di fine anno. Lettere criptiche ai giornali E alla fine Elisabetta, studentessa di canto, non ce l’ha fatta più. Ha preso carta e penna è ha scritto ad un giornale freepress locale. «Vorrei illustrare il mio pensiero sulla musica. A Gaggiano ci sono Veri cantanti, ossia coloro che non esaltano la loro persona nonostante lavorino gomito a gomito con artisti di grido. Sono in grado di mescolare cuore, anima e tecnica vocale. Questi sono esempi da seguire, questi sono i modelli da far conoscere alla gente». L’invito è quello di lasciar perdere «imbonitori» e pataccari, perché per arrivare a certi risultati ci vuole sacrificio e costanza. «A intenditor poche parole. Spero di essere stata esauriente», conclude l’irritata Elisabetta. Sapere a chi si riferisce sarebbe stata come la ciliegina sulla torta.G i u seppe Caffulli 4 ATTUALITÀ E POLITICA TuttoGaggiano DICEMBRE 2013 LE GRANDI MANOVRE Gianluca Bianchi, vicesindaco uscente, a Roma per Alfano «Qui sono per la lista civica» Attraverso “Gaggiano Viva”, «nata in risposta ad un Pd in cerca di visibilità» I l vicesindaco di Gaggiano Gian Luca Bianchi ha aderito al Nuovo Centro Destra. Lo conferma lui stesso, di ritorno dalla convention in cui, a Roma, Angelino Alfano ha dato vita al partito. «Ma per quanto riguarda Gaggiano non cambia molto - afferma Bianchi - Continuiamo con il progetto di lista civica attraverso l’associazione Gaggiano Viva, della quale fanno parte anche altri amministratori e che ogni martedì si ritrova per elaborare programmi e progetti per il nostro paese. Gaggiano Viva è nata oltre un anno fa, un po’ come reazione alla decisione del Pd di “volere più visibilità” e di approcciare le elezioni comunali come partito e non più all’interno di “Uniti per Gaggiano”, il gruppo civico che attualmente è al governo del Comune. Negli scorsi mesi Gaggiano Viva è cresciuta, aggregando alcune decine di persone di diverso orientamento politico». Il manifesto costitutivo dell’associazione, dopo aver espresso “un giudizio sostanzialmente positivo sull’attuale gestione comunale, dove i problemi vengono affrontati senza seguire logiche di partito” invita a mettere in campo “maggiori competenze amministrative; maggiori capacità di relazione con gli enti sovracomunali dai quali dipendono i più grandi problemi irrisolti (circonvallazione, servizi di trasporto che colleghino meglio le frazioni, stazione ferroviaria); maggiori capacità di far partecipare i cittadini ed i gruppi locali”. Segnala che “le risorse economiche del Comune sono in continua diminuzione” e osserva che “l’esperienza di Uniti per Gaggiano non è più sufficiente a far fronte ai problemi di oggi”, ma conferma la propria fiducia in uno schieramento trasversale: “E’ necessario rinnovare la formula della lista civica collaborando con altri gruppi e chiamando i cittadini associati ad interessarsi della cosa pubblica”. Tale formula sarà applicata alle prossime amministrative, ma fin d’ora i promotori assicurano che “l’esperienza non esaurirà la sua funzione al termine della campagna elettorale 2014”. Nell’attesa, però, Gaggiano Viva ha avviato “un lavoro di ascolto, elaborazione, approfondimento e scelta delle priorità, definendo un programma Gianluca Bianchi, vicesindaco uscente; a livello nazionale aderisce al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. «Ma per quanto riguarda Gaggiano - dice - non cambia molto» Elezioni comunali 2014: scusi, lei pensa di ricandidarsi? Un bel «No, grazie» da Gatti e Chiara Riso Per quasi tutti gli altri domina l’incertezza Nebbia fitta in quei di Gaggiano in merito alle future prospettive elettorali dei consiglieri uscenti. Molti sono stati infatti coloro che si sono dichiarati incerti sulle prossime intenzioni. A partire dal consigliere di maggioranza Daniele Bonomi, al quale è stato chiesto se si ricandiderà alle prossime elezioni ed eventualmente con chi: «Domanda semplice, risposta semplice - ha ironizzato il consigliere - al momento non ho ancora deciso. Ora mi occupo dei problemi attuali, che sono presenti e che purtroppo sono molti!». Decisione invece da parte di chi ha già scelto di dire di no alle prossime elezioni, come nel caso della consigliera Chiara Riso, a cui è affidata la gestione dei rapporti con società partecipate e controllate (Asga, Sasom, Tam), la quale ha sottolineato che nel suo caso «le prospettive più che elettorali sono familiari. Ringrazio quanti mi hanno dato fiducia, ma non ho intenzione di ricandidarmi». Secco no anche da parte del consigliere d’opposizione e storico componente del consiglio gaggianese Giuseppe Gatti, che dopo anni di onorata carriera non si presenterà alle elezioni del 2014. Prudente la posizione di Maria Teresa Vavassori di Forza Italia, la quale ha lasciato tuttavia intravedere intenzioni ottimistiche, dichiarandosi «soddisfatta dell’esperienza appena vissuta. Il bilancio è stato certamente positivo e non ho dubbi che rimarrò impegnata politicamente per sostenere il centro destra. Tuttavia l’aspetto dell’impegno amministrativo resta da definire». Fase valutativa dunque in atto, come spiega la stessa consigliera, che si sta basando anzitutto sulla ricerca di «punti di convergenza» per individuare le forte politiche con le quali sia pensabile un lavoro fianco a fianco, sebbene per avere delle certezze pare proprio che si dovrà attendere ancora del tempo. Punto di domanda anche per Daniele Vecchi, con incarichi ai lavori pubblici e manutenzione patrimonio comunale, per il quale «i giochi sono ancora aperti ed è presto per dire. Inoltre - ha continuato il consigliere – la verità è che la legislazione non ci aiuta ad impegnarci per la cosa pubblica. Per chi ha un impiego prendere dei permessi per occuparsi della propria carica amministrativa è molto difficile, specialmente se si lavora nel contesto di un’azienda privata (ed è inutile sottolineare il momento critico che stanno passando i privati e le conseguenze che ciò comporta). L’impegno profuso da alcuni di noi è quasi “volontaristico” nel senso che di certo non ne ricaviamo il necessario per vivere. Tuttavia non aver tempo, perché si è costretti a lavorare altrove, vuol dire disservizio, così pure come eventualmente diminuire il numero degli amministratori in comuni piccoli come il nostro, in cui di certo la spesa per l’amministrazione non può considerarsi incidente». Insomma, uno dei tanti drammatici risvolti della crisi da inserire nella lista. Intanto ai gaggianesi non resta che aspettare. Mariadele Parrinello che avrà come caratteristica quella di essere realistico e partecipato” e si impegna “a proporre come amministratori comunali persone competenti, preparate e disponibili a dedicare per cinque anni il tempo e le energie necessarie”. «Con questo spirito, negli ultimi mesi l’associazione ha incontrato i numerosi gruppi politici esistenti a Gaggiano, così come hanno fatto reciprocamente un po’ tutti - riprende Bianchi Abbiamo incontrato, tanto per fare qualche esempio, il Pd (Goi, Vita, Perfetti, Zacchetti, Lanteri Strati ecc.), gli Amici di Gaggiano (Berardi, Del Corso), il Patto Civico Ambrosoli (Caffulli, Reffo), Vivere Gaggiano (Pozzi, Marin), l’associazione De Gasperi (Gatti, Fasani) e il gruppo il Naviglietto/Forza Italia (Vavassori, Melloni). Con alcuni di questi c’è stata maggiore sintonia e con altri meno, ma sinceramente non so dire come andrà a finire. Credo sia impossibile dire adesso quali schieramenti e quali candidati si confronteranno alle consultazioni di primavera». A.M. TuttoGaggiano 5 ATTUALITÀ E POLITICA DICEMBRE 2013 LA PROTESTA Coi sindaci del Sudovest PD E DINTORNI In linea col resto d’Italia Basta gabelle! Non solo Renzi Anche Gaggiano a Bià e poi in tv Primarie ok. Ma è qui che fan penare A Ha ottenuto il 64,69% dei voti Matteo Renzi da coloro che domenica 8 dicembre hanno onorato l’appuntamento con le urne per le primarie indette dal Partito Democratico. Il 21% ha preferito Civati, mentre i sostenitori di Cuperlo si sono fermati al 13.4%. Un risultato in linea con quanto accaduto a livello nazionale, anche se in generale l’affermazione del sindaco di Firenze, ora segretario nazionale del Pd, è stata più larga, attestandosi mediamente appena al di sopra del 70%. Anche nella zona dell’Abbiatense e del Magentino limitrofa a Gaggiano, peraltro, vi sono stati comuni nei quali il successo di Renzi è stato anche ben più largo: ad esempio a Cisliano il neosegretario ha raggiunto il 73,18% (con 131 voti su un totale di 179), mentre a Rosate-Gudo Visconti ha toccato quota 72,44%. La punta minima per quanto riguarda tutto il territorio dell’Abbiatense e del Magentino, renzi l’ha raggiunta a Ozzero, dove si è attestato al 55.81% (con Cuperlo e Civati perfettamente in equilibrio, entrambi al 22.09%). l contrario, il massimo il neosegretario del Pd lo incassa a Marcallo con Casone (paese a forte connotazione leghista e “culla” politica dell’ex sindaco, poi ex senatore ed attuale assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia . Molto bene Renzi anche a Robecco sul Naviglio, col 74.19. Dunque pieno nche il sindaco di Gaggiano Franco Miracoli ha partecipato, lunedì mattina, alla protesta che ha radunato al Castello di Abbiategrasso una ventina di amministratori del Sud Ovest milanese. Con tanto di fascia tricolore a tracolla, hanno voluto esprime la loro solidarietà a Paola Tedoldi, sindaco di Gudo Visconti, che con la propria maggioranza ha votato contro il bilancio preventivo (determinando quindi il commissariamento del comune) per dire basta alla politica economica di un governo che costringe gli enti locali a fare da esattori delle tasse per conto terzi. «Siamo arrabbiati, il nostro non è più un appello ma un vero e proprio grido ha tuonato Luigi Tarantola, sindaco di Albairate e coordinatore dell’incontro - Ci sentiamo presi in giro quando veniamo a sapere che coloro che hanno aumentato l’Imu riceveranno dallo Stato il rimborso del 60 per cento della quota aggiuntiva: vuol dire che quelli che non hanno voluto ritoccare l’imposta sono meno furbi degli altri?». Nel mirino degli amministratori non tanto il patto di stabilità in sé, ma le regole con le quali viene applicato nel nostro Paese. Diversi sindaci hanno affermato di disporre dei soldi necessari per interventi più o meno urgenti, ma di non poterli spendere per via appunto delle complesse norme contabili che disciplinano il patto nella “versione italiana”. Le rimostranze dei sindaci, che non hanno escluso azioni di forza nel prosieguo della loro battaglia, hanno avuto una vasta eco sui media. Nella serata di mercoledì 11 dicembre una loro rappresentanza ha partecipato al talk show politico “La gabbia” in onda su La7. successo delle primarie del Pd. E proprio l’argomento delle primarie per la scelta del candidato alla carica di sindaco di Gaggiano sarebbe al centro delle discussioni in corso tra i rappresentanti dei diversi soggetti politici che si affacciano sulla scena delle elezioni amministrative 2014. Favorevoli a compiere questo passaggio, oggi più che mai, quelli del Pd, sostenuti anche dalla componente “Patto Civico Ambrosoli”, nella convinzione che tale prova di democrazia garantirebbe al candidato sottoposto preliminarmente al giudizio degli elettori una autorevolezza altrimenti incerta; di parere diverso quanti, come il vicesindaco Bianchi, ritenendo esaurita l’esperienza di Uniti per Gaggiano, hanno fondato l’associazione Gaggiano Viva. M.A. 6 ATTUALITÀ E POLITICA TuttoGaggiano DICEMBRE 2013 AMMINISTRAZIONE / Giunta municipale, le decisioni... appese all’albo (segue) Le scelte del Palazzo (quello che le carte non dicono) Delibere e determinazioni dei Responsabili tratte dal sito del Comune PREVENTIVI Il 27 novembre scorso l’Ufficio Tecnico ha esaminato alcuni preventivi di spesa “per opere di finitura nuova biblioteca comunale”. E’ quella che si trova nel cortile del Municipio, inaugurata il 2 novembre e che da quel giorno, davanti al popolo e alle Autorità, ha preso il nome “Aldo e Cele Daccò”. Non sono mancati, nei discorsi ufficiali e negli articoli di stampa, complimenti e congratulazioni per quest’opera “portata a termine nonostante le difficoltà del momento”, da amministratori che hanno “avuto il merito di credere con forza di arrivare fino in fondo”, compiendo il “miracolo”, eccetera eccetera. Venticinque giorni dopo l’inaugurazione, ecco cosa dice la Determinazione n. 521: “Considerata la necessità di provvedere all’apertura della nuova Biblioteca Comunale, predisponendo la necessaria segnaletica e le operazioni complementari che consistono nei seguenti lavori: segnaletica esterna e interna biblioteca; pulizia straordinaria; manifesti e locandine”. Le ditte interpellate “specializzate nel settore e abituali fornitrici di tali prestazioni per il Comune di Gaggiano” sono state: la Tecnocoop srl di Mori, provincia di Trento che ha fornito un preventivo di 2.196,00 euro; la CEV di Vigevano con un preventivo di 429,75; la Coop. Il Portico di Rho, euro 821,06 (presumibilmente per le pulizie) e la Ingraficagu di Gaggiano, euro 507,52 (presumibilmente per manifesti e locandine). Il totale è di 3.954,33 euro e si tratta di soldi disponibili, per cui i destinatari saranno pagati “su presentazione di regolare fattura, alla scadenza della stessa”. Va detto, per completare l’informazione al cittadino-lettore, che la ditta trentina, oltre alla “segnaletica” a cui si presume si riferisca questa prestazione, ha fornito anche l’arredamento della Biblioteca per poco meno di 100.000 euro elargiti (dopo i 400.000 utilizzati per costruire l’edificio) dalla Fondazione Aldo e Cele Daccò ed eseguito il trasloco dei libri dalla vecchia alla nuova sede; che la CEV di Vigevano produce estintori di ogni tipo e si occupa di sicurezza antincendio. Notevole l’investimento in Cultura del nostro Comune. Infatti, se la spesa per il passaggio dalla vecchia biblioteca di Piazza D’Acquisto alla nuova “Aldo e Cele Daccò” del cortile comunale è stata in gran parte coperta senza mettere le mani nelle casse del Comune, la sua attività costerà quest’anno attorno ai Un momento della recente inaugurazione della nuova sede della Biblioteca di Gaggiano 44.000 euro. Lo riassume un’altra Determinazione, la n. 491, presa dal Servizio Uffici Scolastici lo scorso 19 novembre rifacendo nella premessa la storia delle decisioni che hanno portato ad affrontare, adesso, questa spesa. In breve: nel 2006 il Comune di Gaggiano (Consiglio comunale del 31 marzo) aderisce alla Fondazione per Leggere che raggruppa oltre cinquanta biblioteche del Sud Ovest Milano; nel 2011 (Giunta comunale del 24 settembre) approva “gli indi- rizzi per il progetto di valorizzazione della Biblioteca”; come? Affidandosi (Giunta comunale del 22 ottobre) alla medesima Fondazione con cui firma una convenzione. Ecco arrivato il momento di pagare: 10.780,80 euro sono il contributo dovuto alla Fondazione per il fatto di avervi aderito ed è commisurato al numero degli abitanti calcolato alla fine del 2011; 27.170,67 euro vanno alla Fondazione per due tranches (la determinazione non dice se e quante ne restano eventualmente da pagare) “del contributo spettante al comune per il progetto di valorizzazione della biblioteca comunale”; altri 5.500,00 euro vanno alla Fondazione quale contributo standard per l’acquisto centralizzato dei libri; per chiudere il conto, 440,00 euro per la “guida all’ascolto”. RIPARAZIONI SERVIZI FUNEBRI DI OGNI TIPOLOGIA DIAMO VALORE ALLE VOSTRE ESIGENZE FUNERALI COMPLETI DA € 2.200 PREZZO FINITO DISBRIGO PRATICHE AUTORIZZATI AD OPERARE OVUNQUE TRASPARENZA - COMPETENZA - DISPONIBILITÀ N. VERDE 800-256220 FIORI - MARMI - ONORANZE FUNEBRI Le nostre sedi: ABBIATEGRASSO - ALBAIRATE CORSICO - CUSAGO - ROSATE - VERMEZZO Il patrimonio di automezzi del Comune richiede, come avviene in ogni famiglia automunita, periodiche spese per la manutenzione. In questo ultimo lembo d’autunno, in vista delle incipienti nevicate, l’Ufficio Tecnico ha messo mano al trattore e allo spargisale adibiti alla manutenzione dei 46 chilometri di strade comunali che s’incrociano nei 27 chilometri quadrati del nostro territorio. La prima neve cadrà per alcune ore tre giorni dopo, senza lasciar traccia se non su qualche tetto, ma intanto il Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza ha già fornito il suo preventivo: 1.169,39 euro. Sotto i ferri del meccanico finisce anche l’autobus Iveco adibito al servizio di trasporto pubblico, ma il meccanico è, questa volta, la Mauri Bus System di Caravaggio: 466,03 euro il suo preventivo. Il lavoro è aggiudicato ad entrambe le ditte dall’Ufficio tecnico il 27 novembre con la Determinazione n. 519. (segue a pagina 7) TuttoGaggiano 7 ATTUALITÀ E POLITICA DICEMBRE 2013 Sindaco e assessori di Gaggiano in una foto di archivio che li ritrae durante la seduta di un Consiglio comunale; tra massimo 6 mesi si vota OTTANT’ANNI SUONATI L’edificio della scuola elementare ha poco più di ottant’anni; fu costruito nel 1932, in pieno Ventennio, in meno di nove mesi: approvato il progetto in marzo, appaltati i lavori in aprile, inaugurazione in ottobre. Altri tempi. Il tempo e le generazioni di alunni che sono passati fra quelle mura rendono adesso necessari alcuni ritocchi. Il denaro per realizzarli (22.048,44 euro) è stato risparmiato nell’esecuzione della nuova palestra: finanziata con un mutuo del Credito Sportivo di 1.200.000 è stata completata con una spesa inferiore ed a quel che è avanzato si attinge per “provvedere alla manutenzione delle scuole elementari con l’esecuzione dei seguenti lavori:sistemazione dell’impianto di climatizzazione; tinteggiatura di cucina, bagni, corridoi e aule; manutenzione impianti idraulici; manutenzione impianti elettrici; manutenzione porte, pareti divisorie, pareti mobili; fornitura barre paraspigolo”. I lavori sono stati affidati alla VRV Service di Milano per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione (2.562,00 euro); alla Martincolori di Bagnaria (PV) per le tinteggiature (4.514,00 euro); alla Termoidraulica D’Acci di Gaggiano per gli impianti idraulici (4.000,00 euro); alla Elettric Sem di Gaggiano per gli impianti elettrici (3.172,00 euro); al Centro Infissi di Gaggiano per le pareti (7.698,20 euro) e al Gruppo Dimensione Comunità di Grassobbio (BG) per i paraspigoli (102,24 euro) COMPRO ORO Se il Governo è arrivato a pensare di mettere in vendita spiagge e caserme per ridurre lo spaventoso debito accumulato dai suoi predecessori (che per questa colpa non saranno mai puniti), poteva il Comune di Gaggiano non fare un pensierino per mettere in vendita quello che può per fare fronte agli “investimenti programmati” e alle “spese correnti qualora necessario alla corretta gestione”? Così come fanno, di questi tempi, le tante famiglie in difficoltà, che depositano sul banco dei Compro Oro i gioielli di famiglia. Vendono le famiglie, vende lo Stato, vende il Comune. I gioielli da vendere sono in un elenco approvato dal Consiglio comunale il 30 ottobre. Subito dopo, avutone il via libera, la Giunta ha deciso di mettere all’asta l’alloggio di 3,5 vani al secondo piano di Via S. Invenzio 36, rendita catastale 325,37 dotato di un posto auto coperto da 15 metri quadrati. Come mai la scelta è caduta su questo? Lo spiega la delibera n. 143 dalla Giunta comunale il 9 novembre (assente Berardi): “...detto patrimonio comporta per l’Amministrazione Comunale gravosi costi di gestione e manutenzione, nonché pesanti oneri fiscali, senza poter consentire alla comunità stessa di poter usufruire di tali immobili per far fronte all’emergenza abitativa presente sul suo territorio”. Si farà un’asta pubblica, partendo dal valore determinato dall’Ufficio Tecnico Comunale. STATO E CHIESA Molta acqua è passata sotto i ponti del Naviglio da quando il parroco ed il sindaco erano ai ferri corti e cercavano ogni pretesto per accapigliarsi. Succedeva a fine Ottocento, nella Gaggiano post risorgimentale del parroco Girotti e del sindaco Daccò, col primo che chiudeva a chiave un accesso secondario alla sua chiesa per togliere ai fe- deli l’antica abitudine di passare nel suo giardino e il secondo che mandava il fabbro ad aprirlo armato di tenaglie e scortato da una guardia; col primo che vietava la presenza della Filarmonica alle cerimonie religiose, funerali compresi, per punirla di aver accolto l’invito del secondo di tenere un concerto il 20 settembre, anniversario dell’ingresso dei bersaglieri italiani nella Roma papalina e il sindaco che intimava con un’ordinanza al parroco di tenere pulite le vicinanze della chiesa, per una questione di pubblico decoro. Ecco, proprio intorno alla piazza della chiesa di S. Invenzio, centotrent’anni dopo quell’epoca di sgarbi e dopo quasi novant’anni di pratica concordataria, arriva la delibera di Giunta n. 147 del 16 novembre a confermare le buone intese esistenti tra municipio e campanile. Oggetto della delibera è la piazza formatasi da secoli tra la facciata dell’edificio sacro e la strada che affianca il Naviglio: è proprietà privata (lo ricordano CACCIA ALL’EVASORE Nel guazzabuglio nato in Parlamento attorno all’IMU, il cittadino medio si è quasi dimenticato dell’ICI, scomparsa ma non per tutti. La Delibera n. 146 presa dalla Giunta comunale al gran completo lo scorso 16 novembre, rispolvera il premio istituito dal Consiglio comunale nel 2007 (aggiornato nel 2009) per i dipendenti del Comune impegnati “sia in via continuativa che temporanea” nella caccia all’evasore dell’ICI. Si è costituito un “fondo” pari al 10% delle somme regolarmente riscosse nell’anno precedente, da attribuire in misura maggiore al “responsabile di imposta”, minore al responsabile del singolo procedimento, il resto da suddividersi fra quanti hanno dato una mano. La delibera non indica l’importo del Fondo. La Trattoria è da sempre quel luogo senza pretese in cui le persone alla ricerca del mangiar bene ritrovano buon cibo e buon vino al giusto prezzo. La mia si chiama Trattoria Vecchia Modena e nasce dal desiderio di far assaporare la cucina tradizionale della mia terra attraverso le ricette di casa e degustarne i suoi vini, accogliendovi in un luogo semplice e genuino. Andrea Verucchi Cucina Tradizionale Modenese San Vito di Gaggiano (Mi) - Tel. 02 9086354 - Via Marta Lodi, 60 [email protected] - www.trattoriavecchiamodena.it Lunedì e martedì chiusi - Dal mercoledì alla domenica aperti pranzo e cena E’ gradita la prenotazione Si accettano prenotazioni per il CENONE DI SAN SILVESTRO Menù alla carta e personalizzati su prenotazione. Chiusi dal 23 al 26 compreso le mattonelle della pavimentazione su cui s’è inciso il nome della parrocchia e le catenelle stese lungo il perimetro) e destinata al culto. La piazza completa dal punto di vista storico, paesaggistico, artistico ed ambientale il Santuario cresciuto sulle rovine d’una chiesetta medievale. Nessuno dovrebbe perciò lasciarci l’auto per andare alla stazione, passeggiare lungo la riva, fotografare i ponti, cenare nei ristoranti con sguardo sull’onda lenta del Naviglio. E nemmeno per metterci mercatini domenicali, allestirci un set, installarci un palco per suonare o tener concioni al popolo. Nessuno vuol dire nessuno: nemmeno il Comune, che però troverebbe assai difficile farne a meno per le proprie saltuarie esigenze o vietarne l’uso a tutti (compresi i genitori che parcheggiano per consegnare i piccoli al vicino Asilo Calvi Carabelli). Municipio e Campanile hanno trovato un accordo: stabilito che la Parrocchia ha la precedenza nell’uso dello spazio e che nulla vi può accadere che non le sia gradito (gli accordi “escludono la possibilità di ogni uso che a giudizio della Parrocchia non sia compatibile con le proprie finalità”), si stabilisce che il Comune la può usare gratuitamente, facendosi però carico dei costi per “la manutenzione ordinaria e straordinaria, la pulizia, la pubblica illuminazione e la responsabilità relativa all’utilizzo pubblico della piazza stessa”. La piazza sarà aperta alle auto solo per le cerimonie religiose e due ore al giorno (8,30-9,30 e 15,30-16,30) per l’accesso al Calvi Carabelli. Vi si potranno ancora tenere manifestazioni, ma dovranno essere promosse o patrocinate dal Comune, meglio se all’interno di un calendario predisposto all’inizio dell’anno e con esclusione assoluta di “manifestazioni politiche, partitiche e sindacali”, mentre potranno svolgersi “pubblici spettacoli o intrattenimenti” purché “ad insindacabile giudizio della parrocchia” non risultino “in contrasto con la natura e la funzione della piazza”. L’esercizio di attività commerciali e/o pubblicitarie saranno “di norma” vietate, a meno che non siano la Parrocchia o il Comune ad organizzarle. L’accordo è per i prossimi vent’anni. A cura di Paolo Migliavacca 8 FOCUS TuttoGaggiano DICEMBRE 2013 Un articolo inedito di papa Francesco quand’era Arcivescovo di Buenos Aires LO SPIRITO DEL NATALE L’articolo che segue fu scritto dall’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, e pubblicato sul quotidiano La Nación del 23 dicembre 2011. Il testo è inedito in Italia. Buona lettura e buon Natale. TG In una vignetta pubblicata di recente, una bambina racconta ad una piccola amica di aver chiesto ai genitori, per le feste, che non le si regalassero giocattoli. Il suo desiderio era piuttosto di avere lo «spirito del Natale». I genitori appaiono sconcertati, e non sanno cosa fare. La provocazione è molto forte e certamente solleva questa domanda: che cosa è lo «spirito del Natale»? Per rispondere, mi sembra, dobbiamo districarci tra molti ostacoli, non ultimo l’accelerazione consumistica che viviamo ogni anno in occasione delle feste. Ma la domanda è lì. Nel corso dei secoli l'arte ha indagato in mille modi il tema e forse è arrivata molto vicina al significato dello spirito natalizio. Quante storie di Natale ci offrono spunti che ci aiutano a cogliere «lo spirito del Natale». Le belle favole di Andersen, Tillich , Lenz , Böll , Dickens , Gorki , Hamsun , Hesse , Mann e molti altri ci aprono orizzonti di significato che ci portano sulla strada della comprensione del Mistero del Natale. Ma ancora non è abbastanza. È proprio una storia, un evento storico, per la precisione, che apre la porta al vero significato dello «spirito del Natale». Un racconto semplice e preciso. Dice: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio (Lc 2,1-7 )». Questo è un fatto storico, narrato con semplicità e intimamente legato all’itinerario del popolo d’Israele. Quando Dio ha scelto il suo popolo e ha cominciato a camminare con lui, gli fatto una promessa. Non ha venduto illusioni, ma nel loro cuore ha seminato speranza, la speranza in un Dio che rimane fedele perché non può contraddire se stesso; una speranza che non delude. In virtù della storia di cui sopra, i cristiani ritengono che quella speranza abiti tra noi. È una certezza che ci spinge in avanti, verso il futuro, verso l’ora in cui tutti ci ritroveremo. Così lo «spirito natalizio» si manifesta: una promessa che genera speranza e in Gesù diventa carne. Fino a proiettarsi verso la seconda venuta del Signore. La storia di cui sopra continua narrando la scena dei pastori, l'apparizione degli angeli e il canto che è un messaggio per tutti: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». Una speranza solida non guarda solo al futuro, ma innerva la realtà presente ed esprime un desiderio di pace e di fratellanza universale che, per diventare possibile, deve radicarsi nei cuori ciascuno. Ogni volta che leggo la storia narrata nel Vangelo e contemplo la scena che vi è raccontata, addentrandomi sempre più in questo spirito di speranza e di pace, penso a tutti gli uomini e le donne, credenti e non credenti, che percorrono il sentiero della vita tra speranza e disperazione. E mi nasce il desiderio di avvicinarmi, per augurare pace, tanta pace. E anche per riceverla. Una pace che ci fa sentire fratelli, perché tutti lo siamo; una pace che ci costituisce come uomini. Augurare e ricevere questa pace rende possibile, tra le nebbie e le molte notti della nostra esistenza, che ci si riconosca e ci si incontri come fratelli. Che ci si guardi infine negli occhi, ravvisando nei nostri volti l’immagine di Dio che ci ha creato. Sarà forse questo un barlume di quello «spirito del Natale» così tanto reclamato dalla bambina della vignetta ai suoi genitori? TuttoGaggiano 9 FOCUS DICEMBRE 2013 Luminarie al minimo, mercatini in sospeso, presepe vivente annullato Le iniziative di Natale Sabato 14 nel solco della tradizione e nel segno del rinnovamento La Banda in concerto: il maestro ringrazia Marco Romagnoni, nuovo maestro della Banda di Gaggiano, suona la carica L’appuntamento prenatalizio che assume un’importanza particolare quest’anno è quello di sabato 14 dicembre alle 21 nel Santuario di Sant’Invenzio: quello con il Corpo Bandistico di Gaggiano, diretto dal maestro Marco Romagnoni. Qualcuno si domanderà che cosa ci sia di speciale: si tratta di un appuntamento tradizionale... Ma la sua straordinarietà di quest’anno è data, come accennato, dal fatto che la banda ha, dallo scorso mese di settembre, un nuovo maestro, selezionato dal Consiglio direttivo fra coloro che si erano presentati per ottenere tale incarico. E che “la carica” di entusiasmo e di energia che il maestro Marco Romagnoni ha iniziato da subito a dare ai suoi collaboratori ha consentito di arrivare a rispettare l’impegno di questo concerto prenatalizio che prima dell’estate non era affatto scontato si sarebbe ripetuto anche quest’anno. Chi poi (l’invito è esteso a tutti ed è vivamente consigliato proprio per le sorprese che riserverà) parteciperà sabato sera in Sant’Invenzio, scoprirà che tira un’aria nuova che per prima cosa si manifesterà nel modo di presentarsi: un nuovo tipo di look appositamente scelto per l’occasione, con baschi adornati di piume. Ma naturalmente, oltre all’apparenza, anche tanta sostanza: «Stiamo apportando modifiche innovative per dare una linea alla banda - spiega il maestro Romagnoni - Stiamo lavorando per introdurre novità sia dal punto di vista organizzativo che musicale, con incarichi precisi all'interno della banda. A me sta a cuore, infatti, non solo la parte musicale (che pure è ovviamente fondamentale), ma anche quella delle varie mansioni che sto affidando ai diversi elementi e di essere il coordinatore di questi aspetti». Un’importantissima novità introdotta è quella della Scuola Allievi (info 3335222674), con in- segnanti qualificati interni alla banda che formeranno i ragazzi a questo particolare tipo di musica; al contempo si sta mettendo mano al rinnovamento anche dal punto di vista musicale, con l’introduzione, accanto ai brani classici, di musica leggera, e colonne sonore d film. Come pure si stanno ponendo le basi per la young band. «Desidero ringraziare tutti coloro che mi seguono e mi sostegnono - dice il maestro - sia dentro la banda che fuori: oltre che a tutti i dirigenti e i musicanti, nessuno escluso, rivolgo un grazie speciale all’amministrazione comunale e in particolare al consigliere delegato Mattia Zangrossi che si sta dando tanto da fare per noi, e alla parrocchia nella persona del parroco don Piercarlo Fizzotti per l’ospitalità in Sant’Invenzio». Non resta che andarci. M.A. Una bella e nuova iniziativa all’Auditorium ravviva un clima per il resto un po’ spento Sister Act benefico: Rotaract e Unicef per i bambini siriani «Come associazione Rotaract Club Binasco abbiamo organizzato un musical benefico patrocinato dal Comune di Gaggiano: si tratta dello spettacolo "Sister Act uno, due e..." che si terrà il giorno 21 dicembre 2013, sabato, alle 21 in Auditorium». È la comunicazione che arriva dal responsabile del Club, Jacopo Giavenni, e che viene a gettare un po’ di luce su questo Natale gaggianese 2013 che per altri versi si presenta un po’ sottotono. Luminarie ridotte all’osso «sia proprio per l’esigenza dell’amministrazione comunale di risparmiare quattrini - spiega il consigliere con delega alla Cultura, Mattia Zangrossi - sia per una scelta di sobrietà in considerazione della crisi che colpisce tante famiglie»; mercatini natalizi saltati «per carenza di adesioni», secondo quanto affermato dall’assessore Daniele Bonomi che avrebbe dovuto fare da punto di riferimento; avrebbe infine dovuto esserci una bella novità a Vigano Certosino, con un presepe vivente che avrebbe dovuto coinvolgere parrocchiani di tutte le età, ma purtroppo l’iniziativa è sfumata per problemi organizzativi. Invano abbiamo messo un nostro collaboratore sulle tracce del parroco don Piercarlo Fizzotti perché ci illustrasse la situazione che riscontra in paese girando casa per casa per le benedizioni natalizie e le iniziative in campo per le celebrazioni del Natale 2013: evidentemente è troppo occupato e assorbito appunto dal consueto (in quanto tradizionale) impegno straordinario (con riferimento alle energie che assorbe) della visita alle famiglie per il rito della benedizione. Ecco dunque che in questo quadro assume ancora più rilevanza l'evento organizzato dal Rotaract Club Binasco, finalizzato al service internazionale "Unicef & Distretto 2050 Uniti per la Siria". Il Rotaract Club Binasco, infatti, in collaborazione con Unicef e il Distretto Rotaract 2050, scende in campo per aiutare i bambini siriani. Il Service internazionale, denominato “UNICEF & Distretto 2050 Uniti per la Siria”, ha come primo obiettivo quello di aiutare e sostenere i profughi, in particolar modo i bambini, colpiti dalla tremenda guerra civile che sta attualmente affliggendo quel territorio. «Per raccogliere fondi destinati al finanziamento di questo importante progetto - spiega Giavenni nel suo comunicato - il Rotaract Club Binasco si è impegnato nell’organizzazione di un musical in collaborazione con la Compagnia Teatrale Agadou e con il patrocinio del Distretto Rotaract 2050 e del Comune di Gaggiano. Lo spettacolo “Sister Act uno, due e…” si terrà il giorno 21 dicembre 2013 alle 21, nell’Auditorium di via Dante Alighieri. L’intero ricavato della serata (prezzo dei biglietti d’ingresso 15 euro) sarà devoluto al sostegno di questo importante progetto umanitario internazionale che il Rotaract Club Binasco ha deciso di sposare». Protagonisti dello spetta- colo, già messo in scena l’estate scorsa il 25 e 26 maggio a Vizzolo Peredabissi e il 1 giugno “in casa” a Lacchiarella, sono appunto i giovani della compagnia teatrale Agadou, nata in seno all’oratorio San Giuseppe di Lacchiarella. Una compagnia nata nel 2002 e che ha all’attivo una dozzina di spettacoli del genere musical, culminati in quest’ultima produzione che si preannuncia particolarmente promettente. M.A. TuttoGaggiano Supplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribuzione gratuita a cura di Editrice Abbiatense srl, vicolo Cortazza, 3 - Abbiategrasso (Mi). Aut. trib. Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro. Direttore responsabile: Marco Aziani. Coordinatore: Giuseppe Caffulli. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale, Cilavegna (Pv). Hanno collaborato: Eleonora Aziani, Simona Borgatti, Claudio Gandelli, Ilaria Landino, Mara Marchesi, Alberto Marini, Paolo Migliavacca, Mariadele Parrinello, Paolo Rossetti, Marina Rosti, Antonio Varieschi, Marco Vendramel. Per la raccolta pubblicitaria: 0294965331 (ufficio); oppure Antonio Altimani (3387003027, mail [email protected]), Antonio Negroni (3385824135, mail [email protected]) 10 COMUNITÀ E TERRITORIO TuttoGaggiano DICEMBRE 2013 C’ERA UNA VOLTA Note e curiosità dalle cronache de “Il Ponte” di trent’anni fa Una “profezia” sulla Morena «La piccola Zoncada» insignita del titolo di sportivo dell’anno. Candidata proprio dal giornale, che intanto celebrava i suoi primi 8 anni. Lasciando tracce L o sportivo dell’anno. Un “concorso” che si è perso nel tempo (in questi giorni verrebbe anche da dire che si potrebbe essere perso nella nebbia), ma che trent’anni fa evidentemente era molto sentito dalla gente di Gaggiano, visto e considerato che la notizia del suo esito apre la prima pagina dell’edizione di dicembre 1983 del mensile “Il Ponte”. Se ne parla in riferimento alle votazioni avvenute il precedente mercoledì 30 novembre; si specifica nel sottotitolo che si tratta dell’iniziativa ideata a suo tempo da Learco Zucca; si specifica (con soddisfazione somma, perché era stata proprio la testata giornalistica locale a proporre la sua candidatura) che ad essere giudicata la migliore e dunque a vincere lo speciale concorso era stata «la piccola Morena Zoncada». Che evidentemente oggi piccola non può più esserlo, ma che nel frattempo è diventata, in anni ormai anch’essi remoti, nientemeno che detentrice del titolo di campionessa italiana di ciclismo. Una notizia un tantino meno “spensierata” e appunto soddisfacente è invece quella che in quella prima pagina di trent’anni fa occupa la cosiddetta “spalla” (cioè sempre la parte alta, ma sulla destra, anche se in questo caso l’impaginazione risulta piuttosto fuori dai canoni): «Bando di concorso per le case Iacp», si legge nell’occhiello che introduce il titolo: «Confusione sul calcolo del reddito». Nel sottotitolo, la spiegazione sommaria: «Le indicazioni riportate sul bando comunale sono in contrasto con i contenuti della legge regionale. C’è il rischio che qualcuno resti escluso perché non ha i requisiti legali. Ricordiamo che la scadenza è al 22 dicembre». Insomma, niente di particolarmente originale ed insolito (purtroppo). E tanto di cappello al giornale che rende un servizio prezioso di informazione alla cittadinanza. Giornale che in seconda pagina celebra il proprio ottavo compleanno, con un titolo che è insieme una sintesi e, come si dice, un programma: «Una sfacchinata tremenda.. ma tante soddisfazioni». Merita di essere ripreso proprio il primo capoverso, denso di preziose informazioni: «Con questo numero di dicembre 1983, “Il Ponte” era nel suo ottavo anno di vita. Di anno in anno si è costantemente rinnovato ed è giunto a quella che è la sua veste attuale, ricco di ben 32 pagine dense di notizie, commenti, informazioni, problemi, curiosità: insomma, al suo interno si con- densano, ogni mese, decine e decine di articoli che, pur con i limiti di un mensile fatto nel tempo libero da gente che lavora, toccano un po’ tutti gli aspetti della nostra Gaggiano...». Ecco. Qui volevo arrivare. Per inchinarmi (insieme a voi lettori, immagino) di fronte al fatto che l’ideale e la passione per la propria comunità fecero grande quel “piccolo” giornale che infatti arrivò quasi a quadruplicare quel primo traguardo celebrato in quell’articolo. Ma anche per far sapere ai lettori e agli sponsor di quest’altro giornale (che in modo certamente riduttivo e in tutt’altro contesto si è inserito nel solco di una tradizione che per cause di forza maggiore era giunta al capolinea) che ancora oggi la sostanza non è cambiata: anche “TuttoGaggiano” ha i limiti di un mensile in massima parte fatto nel tempo libero da gente che lavora (compresi i giornalisti di varie testate che qui scrivono “in aggiunta” e non certo “in sostituzione”), o che oggi è in pensione dopo aver lavorato una vita, ma che in ogno caso questo tempo, queste energie, questa passione per la comunità di Gaggiano e continuano a donarli in totale gratuità. Accantonata la divagazione sull’oggi, torniamo su quell’ieri e su quel numero di 30 anni fa. Curioso, nelle pagine dedicate alle elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali della scuola, trovare nell’elenco degli eletti una serie di personaggi che successivamente hanno per così dire “fatto carriera”, oppure hanno probabilmente trasmesso o condiviso in famiglia quella che anche all’interno della scuole era a quel tempo soprattutto passione politica: nell’elenco figuravano Giovanni Bonalumi (poi presidente del cda della materna Calvi Carabelli), Giuseppe Bianchi (papà dell’attuale vicesindaco, Gianluca), Maria Rosa Bonasegale (moglie dell’ex più volte sindaco Giuseppe Gatti), Luigi Taverna (che in seguito fu eletto consigliere nella Dc), Giancarlo Guerra (che attualmente è il sindaco di Zelo Surrigone). M.A. TuttoGaggiano COMUNITÀ E TERRITORIO 11 DICEMBRE 2013 IL RIEPILOGO / Cronache del mese più movimentato dell’anno Criminalità Notti agitate in paese: delinquenti “al lavoro” Su la guardia Assalto al bancomat e all’autolavaggio dopo la rapina in Posta pinatori è ripartita sgommando in direzione di Trezzano sul Naviglio. Subito dopo il raid sul posto sono arrivati i carabinieri di Rosate Trezzano sul Naviglio. Pochi minuti dopo è arrivata sul posto una macchina dei carabinieri della Stazione di Rosate, rimasti a presidiare l'agenzia fino alle prime ore della mattinata di sabato 7 quando sul posto è arrivato il direttore della Banca Popolare. Proseguono a tutto campo le indagini per cercare di rintracciare i responsabili del colpo che, tenendo conto del fatto che il bancomat era appena stato ricaricato per i prelievi del fine settimana, sarebbe fruttato qualcosa come 60 mila euro. Un bottino decisamente più magro invece quello che si sono messi in tasca i malviventi che tra sabato e domenica hanno preso d’assalto il nuovo autolavaggio di via Marco Polo. Muniti di picconi e persino di una smerigliatrice a batteria i ladri hanno dapprima spinto verso l’alto le telecamere di controllo in modo da non essere ripresi, poi con la smerigliatrice sono riusciti ad aprire lo sportello posteriore del distributore automatico dei gettoni. Per loro sono pochi spiccioli visto che la cassa era stata svuotata come da abitudine proprio N otti agitate per i cittadini gaggianesi che nelle nell'ultima settimana si sono trovati a fare i conti con due episodi che hanno fatto scalpore. Tra venerdì 6 e sabato 7 (precisamente alle 2) infatti una banda di malviventi ha fatto salare il bancomat Bmp di via Carroccio, utilizzando con tutta probabilità una bomba a gas. Il secondo invece, solo 24 ore più tardi, ha preso di mira il nuovo impianto self service di autolavaggio che si trova in via Marco Polo, inaugurato di recente. Nel caso della banca, secondo le prime indiscrezione trapelate pare che alcuni testimoni (il cui racconto è al vaglio degli inquirenti), pare che la banda fosse composta da 4 persone arrivate a bordo di un'Audi di colore grigio scuro. Uno di loro sarebbe rimasto a fare il palo, mentre gli altri complici si sono scagliati contro la porta anti panico della filiale, riuscendo nel giro di pochissimo a penetrare negli uffici. A questo punto uno dei malviventi si è dedicato al dispositivo automatico che distribuisce le banconote collegando una bombola di gas e saturando il dispositivo con una miscela esplosiva; un secondo ha provato a sfondare la porta che dà accesso al cavea, ma non riuscendo ad aprirlo è tornato suoi passi. Il terzo invece si è dedicato all'armadio metallico dove è istallato il dispositivo di registrazione automatica delle telecamere di sicurezza, da dove ha portato via il nastro della registrazione.Un istante dopo un potentissima deflagrazione ha distrutto il macchinario dello sportello automatico, l’esplosione è stata talmente potente che ha sradicato e proiettato all’esterno la pesante vetrata in cristallo antiproiettile, danneggiando anche l'arredo interno alcune vetture parcheggiate lungo la via: in particolare un Suv che si trovava proprio di fronte allo sportello automatico ha avuto il cristallo anteriore frantumato. Immediatamente i tre si sono fiondati all’interno dell’agenzia e hanno arraffato più banconote possibili, lasciando a terra decine e decine di quelle di taglio minore. L'auto dei ra- di Monica Battaini Libreria • Cartoleria • Articoli da regalo • Giocattoli • Fax • Fotocopie a colori • Stampe da USB Si accettano ticket dote scuola Via Cornicione, 12 - Gaggiano (MI) - Tel. e fax 02-90.81.755 Banche, uffici postali, attività commerciali, ma anche parecchi appartamenti. La criminalità ha alzato il tiro a Gaggiano e solo nelle ultime due settimane tra furti tentati e messi a segno sono stati più di una decina gli interventi delle forze dell’ordine. Sarà il periodo, prima delle feste i malviventi tendono a scatenarsi, sarà il fatto che il paese offre alcune vie di fuga a portata di mano, sta di fatto che Gaggiano pare essere nel mirino della criminalità. Una grossa mano al presidio del territorio viene dagli agenti dell’Unione i Fontanili, spesso in prima linea nel contrastare le azioni criminose. L’altro contributo fondamentale viene dai cittadini, il cui contributo in alcune circostanze si è rivelato fondamentale. Tenere gli occhi aperti e segnalare permette a chi deve intervenire di farlo in maniera tempestiva e quindi più efficace. E’ questa la rete più temuta dai malviventi che invece contano sull’omertà e sul fatto che le persone, per paura o per pigrizia, tendano a non volerne sapere di dare una mano a chi si trova in difficoltà. El.A. per evitare furti. L’indomani mattina, quando i proprietari dell’impianto che è video sorvegliato, hanno acceso il monitor del loro terminale si sono accorti che qualcosa non andava. Subito si sono recati in via Marco Polo dove hanno potuto constatare l’ingente danno alla struttura. Ma la scia di azioni criminali che hanno caratterizzato l’inizio del mese di dicembre a Gaggiano, aveva avuto un prologo il 29 novembre, con la rapina all’ufficio postale di via Garibaldi. In quel caso due persone si erano introdotte negli uffici per ripulire le casse. Prima però avevano rubato due targhe ad un’auto appartenente ad un pendolare che, ignaro, l’aveva lasciata nel parcheggio della bruciata. I malviventi si erano poi preoccupati di applicare le targhe rubate sulla loro vera auto, così da non essere rintracciati dai commercianti del posto, che effettivamente hanno segnalato ai carabinieri la targa, ma non quella autentica. Un piano diabolico che (per ora) ha permesso ai rapinatori di farla franca. Eleonora Aziani 12 TuttoGaggiano COMUNITÀ E TERRITORIO DICEMBRE 2013 PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO / Folla all’incontro con l’istruttore della Croce Oro Se in ballo cʼè la vita dei bimbi Le regole d’oro e le tecniche per intervenire subito in caso di emergenza F ebbre, convulsioni, traumi, ustioni, ostruzioni delle vie aree. Come comportarsi di fronte a queste emergenze? Conoscere le tecniche e le procedure da adottare in ogni situazione di emergenza può salvare la vita di un bambino. E questo tutti lo sanno: infatti mercoledì 20 novembre, la sala del Centro Socio Sanitario di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto era gremita di mamme, papà e nonni per assistere al corso di primo soccorso pediatrico, organizzato gratuitamente dalla Croce Oro di Gaggiano: relatore della serata è stato Andrea Manca, istruttore e soccorritore dell’associazione di volontariato e del 118. La serata è stata scandita in tre momenti: nella prima parte l’istruttore ha passato in rassegna le differenze anatomiche tra un bambino e un adulto, nella seconda parte si è soffermato maggiormente sulle modalità di gestione delle urgenze per il neonato e per il bambino e nell’ultima ha trattato il soffocamento (in gergo ostruzione delle vie aeree), un vero e proprio incubo per mamme e papà alle prese con bambini vivaci e pronti a ingoiare di tutto. “Tra gli incidenti domestici – spiega Manca – l'inalazione di corpo estraneo è un evento tuttora ai primi posti tra quelli che avvengono tra i 6-24 mesi”. “Nel soccorso di un paziente in età pediatrica non bisogna sottovalutare due cose: l’aspetto psicologico, sia nell’approccio con il piccolo che nel coinvolgimento delle persone che gli sono accanto, e la rapidità dell’evoluzione del quadro clinico” ha spiegato l’istruttore, introducendo così i primi principi da seguire in fase di primo soccorso; “… è fondamentale ricordare che il bambino (che dal punto di vista medico sopra gli 8 anni o i 25 kg di peso è considerato e trattato come un adulto) ha caratteristiche fisiche peculiari delle diverse età” ha precisato, passando, poi, in rassegna tutte le emergenze sanitarie più comuni ed elencando i “cosa fare” e i “cosa non fare”, diciamo i cosiddetti “rimedi della nonna”, che nel corso degli anni sono stati giudicati inefficaci o talvolta dannosi dagli studi medici. In sintesi le “cose da fare” sono: a) valutazione della scena (e.g. cosa il bambino può avere ingeri- to in caso di avvelenamento, dove può aver preso un colpo, ecc.); b) valutazione delle alterazioni dello stato di coscienza (in questo caso solo una persona molto vicina al piccolo può essere in grado di valutare se il piccolo presenta stati di attenzione differenti dalla norma); c) la pervietà delle vie aeree, ossia che queste ultime non siano ostruite, soprattutto in caso di incoscienza; d) valutazione del respiro; e) valutazione del polso. Ultimo, ma non per questo meno importante, , allertare il 118, che saprà guidare l’occasionale soccorritore in ogni fase, attendendo l’arrivo dei soccorsi. Il terzo tema della serata, ossia le tecniche di disostruzione delle vie aeree, è stato trattato in maniera approfondita, in particolare l’istruttore si è soffermato sulle modalità di esecuzione delle manovre, fornendo anche esempi pratici per bambini sopra e sotto i tre anni. La prima cosa da valutare è se Centro Sociosanitario affollato per le tecniche di primo soccorso pediatrico: una dimostrazione l’ostruzione sia parziale o totale: se il bambino respira o piange/tossisce, significa che le vie respiratorie sono solo parzialmente ostruite e in tal caso non è necessario applicare alcuna manovra e chiamare subito il 118. Se, invece, il piccolo non riesce a respirare, significa che le vie aeree sono completamente ostruite e occorre allertare il 118 e procedere con le prime manovre di disostruzione. Le istruzioni colte durante il corso sono le seguenti: ABBIATEGRASSO / Presentato domenica 1 al Castello Viaggio nel “nostro” ʻ500 Il diario del canonico De Beatis edito da “Terrasanta” R ipercorrere il viaggio cinquecentesco del cardinale Luigi d’Aragona è stato l’intento felicemente raggiunto domenica primo dicembre presso l’antica sala consiliare del Castello visconteo di Abbiategrasso. L’occasione è pervenuta dall’uscita del libro “D’Illustri città, messeri e leggiadre madonne” di Antonio de Beatis. La presentazione dell’opera è stata opportunamente introdotta da Giuseppe Caffulli, direttore delle Edizioni Terra Santa, casa editrice che ha curato la pubblicazione del volume. In apertura, gli interventi di Andrea Capello, presidente dell’APS “Il Punto” e di Cesare Nai, presidente di Fondazione Per Leggere, hanno concordemente sottolineato l’importanza della promozione di eventi culturali di questo tipo nell’ambito di percorsi di rete sul territorio. I curatori della trasposizione dal volgare in italiano, Giovanni Antonio Bortolin e Claudio Maria Tartari, hanno quindi La presentazione al Castello di Abbiategrasso presentato il contesto della ricerca documentale oltre ai contenuti salienti di questo scritto del canonico Antonio de Beatis, segretario al seguito del cardinale Luigi d’Aragona nel suo viaggio in Germania, Olanda, Francia e Altitalia negli anni 1517 e 1518. L’attenzione del pubblico in sala è stata attratta non solamente dal racconto di alcune vicende del viaggio cardinalizio, ma anche dall’occhio curioso e talvolta spensierato del canonico che racconta a tutto campo della vita delle popolazioni europee in- contrate lungo il viaggio. Notevoli gli incontri e i luoghi come corti, città e principati europei raccontati in questo diario di viaggio minuzioso e complesso tra cui spicca l’imbattersi inaspettato con Leonardo da Vinci in Francia presso Amboise. Altrettanto singolare l’arrivo del cardinale d’Aragona a Milano con il suo seguito e la visita al Cenacolo presso Santa Maria delle Grazie. Indimenticabile anche il resoconto della visita alla Sacra Sindone a Chambéry . E per finire, ma non ultimo, il transito sui territori di Vigevano e Abbiategrasso: «E a 7 miglia da Vigevano c’è Abbiategrasso, terra pure assai buona del ducato di Milano. A due miglia da Vigevano si passò con la chiatta il Ticino. E da Abbiategrasso vi è un canale costruito apposta ben largo, che va dritto fino a Milano ...», scrive il canonico De Beatis. Un diario questo che racconta di un viaggio di grande valore documentale. Infatti vi si possono attingere tante notizie e informazioni sulla geografia e su gli usi e i costumi del tempo. L’importante iniziativa, che ha avuto luogo nell’ ambito della rassegna abbiatense promossa da Ascom e dall’amministrazione comunale “La Città che ti piace”, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso e di Fondazione Per Leggere, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Il Punto” di Abbiategrasso e la casa editrice Edizioni Terra Santa. Mara Marchesi 1 - se è al di sotto dei tre anni, ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l'esterno; se così non espelle il corpo estraneo deve essere posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche con l’ausilio dell’indice e del medio. 2 - se il bambino ha più di tre anni, si deve sistemare leggermente prono in avanti con la testa verso il basso; quindi si danno cinque colpi decisi con il palmo della mano sulla schiena, in zona centro-laterale; se così non espelle il corpo estraneo, si deve praticare la cosiddetta manovra di Heimlich: sistemare un pugno sopra l'ombelico, circondarlo con l'altra mano e spingere verso l'interno e in alto contemporaneamente per aumentare la pressione interna al torace e facilitare l'espulsione. La sequenza di colpi alla schiena e manovre va ripetuta fino all'arrivo dei soccorsi. Il corso di formazione aveva lo scopo di fornire nell’arco di un paio d’ore le nozioni di primo soccorso e aiutare a mantenere la calma e a non commettere pericolosi errori. L’istruttore ha centrato in pieno l’obiettivo: con parole semplici e con esempi pratici ha saputo dare una risposta ad una vasta casistica di eventi in cui ci si trova coinvolti, ma questa volta almeno un poco più “formati”. Ilaria Landino 13 COMUNITÀ E TERRITORIO TuttoGaggiano DICEMBRE 2013 25 NOVEMBRE / L’iniziativa del Centro Donna (e per intermezzo un racconto di Avas) Tutti i volti della violenza Per scoprirli, l’avvocato, la psicologa, la giornalista e l’agente di polizia locale N onostante i ricambi generazionali e il varo di nuove leggi, ancora oggi milioni di donne subiscono soprusi di ogni tipo: la violenza sulle donne è una piaga che l’umanità non è ancora riuscita a sanare. E proprio in occasione della celebrazione mondiale della “Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne”, proclamata dall’ONU nel 1999, che la sera di martedì 26 Novembre l’Associazione Centro Donna di Gaggiano ha organizzato un dibattito per parlare di queste tematiche. “In Italia ogni 2 giorni e mezzo muore una donna, per lo più, per mano di mariti, fidanzati o ex partner” con queste parole ha iniziato il suo intervento, il primo della serata, l’avvocato Rossella Mileo, volontaria presso lo Sportello legale di Gaggiano. “E’ la seconda causa di morte per le donne in gravidanza. E questa è solo la punta dell’iceberg. Oltre alle donne uccise, si devono contare tutte quelle che sono state maltrattate, picchiate e violentate. Nella maggior parte dei casi si tratta di violenza domestica: gli autori dei delitti sono infatti generalmente parenti molto stretti (mariti, fidanzati, ex partner)” ha proseguito. Parole molto forti, ma che hanno saputo trasmettere la gravità della situazione. Dopo questa panoramica sull’attuale stato delle cose, l’avvocato ha passato in rassegna i passi fondamentali fatti dalla legislatura per una maggiore tutela dei diritti delle donne. I più significativi sono stati: nel ’46 introduzione del diritto di voto, nel ’75 la possibilità d’uso del proprio cognome, nell’81 l’abolizione dell’art. 587 del codice penale, il cosiddetto “delitto d’onore”, nel 2009 l’approvazione della legge sullo stalking fino al tanto atteso decreto legge (119/2013) contro la violenza sulle donne, approvato in Senato a Giugno di quest’anno. Il recentissimo decreto legge contro il femminicidio e la violenza sulle donne sancisce: pene più severe se un minore assiste alla violenza o se la vittima era in gravidanza, arresto obbligatorio in caso di flagranza di reato, allontanamento dall’ambiente domestico del coniuge violento, impossibilità di ritirare la denuncia, corsia preferenziale per i processi di femminicidio e per maltrattamenti, patrocinio legale gratuito per le vittime che non possono permettersi un avvocato. Ma perché si scatena questa violenza e questa ira che sfocia sempre più spesso in tragedia? A questa domanda ha risposto la psicologa Carmen D’Angelo, il secondo intervento della serata. In sintesi nasce da un archetipo antichissimo e dalla considerazione che molti uomini hanno delle donne: la donna viene vista come procreatrice di vita e come un oggetto di potere; e proprio il potere e questa presunta superiorità maschile spesso si traducono in violenza psicologica e/o fisica contro la donna. Secondo elemento è l’evoluzione dell’emancipazione femminile, che sta mettendo sempre di più in discussione questa impostazione culturale, basata sulla figura del ‘maschio dominante’, e, nel momento in cui vede sminuito il suo potere, reagisce con violenza brutale. “Spesso si pensa che Un pubblico numeroso ha presenziato all’incontro contro la violenza sia la donna a dover essere aiutata, ma in realtà la persona che ha maggior bisogno di un supporto è l’uomo” ha precisato la psicologa. “Infatti quando si chiede al soggetto violento, perché lo abbia fatto, la classica risposta è: “Dottoressa, uno schiaffo non ha mai fatto male a nessuno!” ha continuato la dottoressa Per contro quando si fa la stessa domanda alla donna “Perché sopporta tutto questo?” la risposta è: “Lo faccio per i figli o per la famiglia, in fondo è un bravo padre”. Motivazione smentita dalla psicologa, che occupandosi prevalentemente di bambini inseriti in contesti familiari difficili, rivive queste situazioni attraverso i loro racconti. “Questo è un falso alibi, perché un bambino che vive con un genitore violento avrà maggiori probabilità di diventare lui stesso di indole aggressiva” ha rimarcato la psicologa. La serata è continuata con l'appassionato intervento della giornalista Anna Pozzi, del gruppo Pime, autrice del libro "Schiave", che ha raccontato le violenze subite dalle donne che restano vittime della tratta di essere umani: dall'oppressione sia fisica che psicologica patita fino alle pratiche voodoo inflitte loro o ai loro familiari, anche a distanza, dagli sfruttatori. Ultimo intervento quello del solo uomo al tavolo dei relatori, il vicecomandante della polizia locale Maurizio Grottoli: “A proposito del fenomeno della prostituzione di strada - ha ammesso l'ufficiale - la sola prevenzione che ci è consentito fare, dal momento che prostituirsi non costituisce un reato, è l'azione di disturbo che pattugliando le strade scoraggi i clienti. Null'altro è possibile dopo che la Corte Costituzionale ha decretato l'inefficacia delle ordinanze dei sindaci volte a sanzionare coloro che sostano sui territori dei loro Comuni per acquistare prestazioni sessuali a pagamento. I soli reati annessi alla prostituzione sono dunque lo sfruttamento e il favoreggiamento, ed è su quelli che noi possiamo intervenire. Ma che a volte non sono nemmeno perseguibili: ci capita di avvicinare ragazze che candidamente spiegano di essersi messe in gruppo a gestire in prima persona i loro "affari". Per quanto riguarda, invece, le violenze domestiche, gli agenti presenti sul territorio devono essere considerati un punto di riferimento, in quanto, in seguito a denuncia, possono intervenire direttamente, anche allontanando il soggetto violento dagli ambienti familiari. “[ … ] Ne consegue che la persona segnalata viene convocata e diffidata dal proseguire nei suoi comportamenti e vi assicuro che otto volte su dieci questo provvedimento mette fine ad ogni problema” ha spiegato Grottoli. Nonostante la serata fosse segnata da tematiche particolarmente delicate e ad alto impatto psicologico, gli organizzatori hanno saputo gestire magistralmente il susseguirsi degli interventi, inserendo alcuni intermezzi (la recita del racconto “Un sabato qualunque” e di una poesia tratti dall’antologia “E’ vietato calpestare i fiori”), che hanno alleggerito il tono degli argomenti. Per l’occasione la sede scelta è stata la sala consigliare del Comune di Gaggiano, che ha patrocinato l’iniziativa, e molti gaggianesi hanno risposto all’appello lanciato dall’Associazione, manifestando elevato interesse nei confronti dell’iniziativa. Ilaria Landino 14 COMUNITÀ E TERRITORIO TuttoGaggiano DICEMBRE 2013 LAVORO / Drammatica assemblea alla Novella Safosa, in ansia per la proroga Sperando nel Fondo Welfare Ambrosiano... I ncontro alla Cooperativa Novella, lo scorso mercoledì 4 dicembre, per gli ex dipendenti della Safosa, i cui capannoni sono chiusi ormai da mesi. Come accedere alle anticipazioni sugli ammortizzatori sociali e in particolare al Fondo Welfare Ambrosiano, per tutelare quanti hanno perso il lavoro causa della crisi economica con anticipazioni di pagamento sui tempi tecnici dell’Inps. Diego Palmieri e Luca Di Croce in rappresentanza della Cisl e Cinzia Liosi per la Cgil hanno incontrato un buon numero di lavoratori, per i quali (come per tutti coloro che l’hanno accettata in alternativa alla mobilità) è stata richiesta una proroga di altri sei mesi alla cassa integrazione straordinaria scaduta lo scorso 12 ottobre. Al momento l’iter della pratica è al vaglio del Ministero del Lavoro e vi sono caute speranze tra i rappresentanti dei lavoratori, ma il dato reale è che intanto, nell’attesa, da circa due mesi che non percepiscono un euro. I requisiti e le caratteristiche per accedere al Fondo Welfare Ambrosiano ci sarebbero, ed i tre relatori hanno spiegato ai lavoratori come fare per richiedere questa anticipazione, quali documenti procurarsi, dove ed a quali banche presentare la documentazione e la richiesta. Le cifre massime previste dal fondo sono circa 800 euro mensili, per un periodo massimo di 7 mesi, per un totale dunque di meno di 6 mila euro. Con questo ammortizzatore sociale, si metterebbero in breve tempo soldi a disposizione dei lavoratori in attesa dei pagamenti dalla cassa integrazione, che presumibilmente (almeno lo si spera) verrà concessa entro fine anno. Qualora invece la cassa integrazione non venisse concessa, le banche rientrerebbero comunque della somma anticipata ai lavoratori, attraverso il Fondo Welfare. A.V. Un momento dell’assemblea nel salone della Novella; sotto il titolo, il manifesto del Fondo Lʼesperto: comprare casa allʼasta, unʼopportunità per le giovani coppie In tempo di crisi e con un lavoro sempre più precario, comprare casa, per molte famiglie, risulta sempre più difficile. Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, negli ultimi tempi, si stanno diffondendo metodi alternativi di acquisto come, per esempio, l’affitto con riscatto e l’acquisto all’asta. Il metodo alternativo di acquisto che potrebbe favorire il realizzarsi del sogno delle giovani coppie risulta essere proprio l’acquisto di casa all’asta: il motivo sta nel risparmio che si può ottenere comprando attraverso questa procedura che, mediamente, risulta del 25% rispetto al prezzo di mercato (sempre più frequenti sono i casi dove il risparmio supera il 40%); oltre al risparmio sul prezzo di mercato non dobbiamo dimenticare che questo tipo di acquisto si perfeziona senza l’intervento di un notaio e senza spese di intermediazione, quindi, con un evidente risparmio di costi. Naturalmente sull’immobile non graveranno più pendenze giudiziarie pregresse poiché il giudice stabilirà la cancellazione di ogni ipoteca o disposizione di pignoramento, con spese a carico della procedura stessa. Visto il numero sempre crescente di soggetti interessati a questo canale di acquisto, di recente, il Consiglio Nazionale del Notariato, in concerto con le Associazioni di Consumatori, ha pubblicato una guida dal titolo “Acquisto all’asta, un modo alternativo e sicuro di comprare casa” con l’intento di porre al riparo i potenziali acquirenti dalle possibili insidie. Ma vediamo praticamente come si fa a cercare casa con questo canale e quali accorgimenti pratici occorre adottare per evitare sorprese future. Innanzitutto, il potenziale acquirente di un immobile, per poter partecipare ad un’asta, dovrà collegarsi ad uno dei vari siti specializzati che pubblicizzano le case in vendita all’asta oppure direttamente al sito del Tribunale di Milano (accedendo alla sezione vendite giudiziarie). Una volta individuato l’immobile con le caratteristiche desiderate, l’acquirente dovrà visionare l’Ordinanza di vendita del Giudice, l’avviso di vendita e la perizia dell’immobile. Tutti i sopracitati documenti sono allegati all’annuncio pubblicitario e devono essere oggetto di un’attenta lettura poiché contengono tutte le informazioni, non solo sulle modalità di partecipazione all’asta, ma anche riguardanti l’immobile stesso: infatti, la relazione peritale, effettuata da un professionista abilitato su disposizione del Giudice del Tribunale, contiene informazioni sullo stato di conservazione, sulla regolarità urbanistica ed edilizia, sulle spese condominiali arretrate, sulla certificazione energetica, sugli eventuali vincoli e oneri a carico dell’acquirente, etc.. Dopo aver esaminato la relazione peritale, se si deciderà di partecipare all’asta, occorrerà visionare l’avviso di vendita che contiene le seguenti informazioni: la data in cui si procederà alla vendita (senza incanto o con eventuale incanto), prezzo base di partenza, termine entro il quale presentare l’offerta e modalità di presentazione dell’offerta stessa. Spieghiamo qui di seguito la procedura delle due tipologie di asta, con o senza incanto: - Vendita senza incanto: l’acquirente interessato deve presentare un’offerta d’acquisto in busta chiusa presso la Cancelleria del Tribunale (o presso lo studio del professionista delegato alla vendita) nei giorni e nelle ore prefissate dall’avviso di vendita. L’offerta dovrà contenere il prezzo proposto per l’immobile, accompagnato da una cauzione pari al 10% del prezzo offerto (assegno circolare), nonché: le proprie generalità, il regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni), il modo e i termini di pagamento. Nel giorno fissato per l’asta si apriranno tutte le buste presentate contenenti le relative offerte e, se le offerte saranno ritenute tutte valide, verrà indetta tra gli offerenti una gara, con un rialzo minimo già prefissato in precedenza, e l’immobile verrà aggiudicato al miglior offerente. Se invece risulterà una sola offerta si potranno verificare due ipotesi: se l’offerta è superiore ad un quinto rispetto alla base d’asta, l’immobile sarà aggiudicato se, invece, l’unica offerta è inferiore al quinto, i creditori si potranno opporre e in questo caso il Giudice o il delegato alla vendita disporrà la vendita all’incanto. - Vendita con incanto: la vendita con incanto ricalca a grosse linee la procedura prevista della vendita senza incanto con due sostanziali differenze: la cauzione da allegare all’offerta è del 10% del prezzo di base d’asta (anziché sul prezzo offerto); l’aggiudicazione è solo provvisoria: infatti, nei dieci giorni successivi, si potranno presentare nuove offerte purché superiori ad un quinto del prezzo raggiunto nell’incanto. Per chi volesse approfondire maggiormente l’argomento o formulare quesiti può scrivere a [email protected] Cono Vertucci dottore commercialista e revisore contabile TuttoGaggiano 15 COMUNITÀ E TERRITORIO DICEMBRE 2013 RACHINALDO / È pronto il Quaderno n. 7 Parliamo di donne Sarà disponibile dai primi di gennaio È pronta, ma uscirà solo ai primi di gennaio, la settima edizione de “I Quaderni del Rachinaldo”, la collana che raccoglie, di anno in anno, il frutto delle ricerche sulla storia del paese e del territorio circostante, condotte da quell’Associazione. Questa volta esce con un anno di ritardo, in quanto i volonterosi ricercatori sono stati distratti da altri impegni: una ricerca sul teatro cattolico, presentata a Milano nel 2012 e un’altra sui novant’anni di storia dell’Oratorio, andata in stampa quest’autunno e già in distribuzione nelle edicole e cartolerie di Gaggiano. Il “Quaderno”, settimo della serie, è suddiviso in tre parti, dedicate ad altrettanti argomenti e lascia le ultime pagine alla storia di uno dei cortili tipici del vecchio centro cittadino, quello chiamato “Babilonia”, attualmente con ingresso al numero 64, un cancello ad apertura automatica seminascosto fra una gelateria e un compro-oro. Prendiamo dalla Prefazione del volume, piuttosto consistente e ricco di fotografie, la descrizione degli argomenti che sviluppa in circa 300 pagine: «Abbiamo ricostruito nella prima parte del settimo “Quaderno” la lenta e faticosa evoluzione della presenza femminile nella vita della comunità durante il Novecento: donne protagoniste Zoncada; a lato, foto dell’800 negli ambienti di lavoro, nella politica, nell’amministrazione cittadina, nelle professioni; dapprima poche, a volte guardate con diffidenza, tollerate in quanto eccezioni; poi, col mutare del costume nazionale, nel giro di pochi decenni, presenti – senza destare scandalo o sorpresa – alla pari degli uomini. Il largo ricorso alle fotografie ed alle testimonianze dirette è stato di grande sostegno al nostro lavoro e perciò ringraziamo le famiglie che ci hanno prestato la loro collaborazione. Nella seconda parte, per gli amanti della buona musica che ancora non conoscono il Teatro Alla Scala, abbiamo voluto creare una piccola guida che li accompagni, arricchendola con qualche curiosità sui legami che abbiamo individuato fra la Scala e Gaggiano. La terza parte è dedicata ad una ricostruzione dei cambiamenti intervenuti nella nostra comunità dopo gli anni della ricostruzione seguiti alla guerra, quelli che coincidono con gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del Novecento». Ai diversi capitoli hanno lavorato i soci di lungo corso del Rachinaldo: Maurizia Bruno, Franco Marongiu, Paolo Migliavacca, Massimo Pravettoni e Ambrogio Zacchetti. La correzione delle bozze è stata svolta, con grande pazienza, da Paola Montuschi. Il volume non sarà presentato in alcun modo. Secondo lo stile, tanto sobrio da sembrare scontroso dell’Associazione, arriverà silenziosamente nelle edicole e cartolerie di Gaggiano una bella mattina con le sue storie di donne (insegnanti e balie, ostetriche e contadine) che furono importanti, essendo normali. Paolo Migliavacca Donatori-arrampicatori sul campanile-albero L’anno che ricorda il cinquantesimo di fondazione della sezione Avis Luigi Castiglioni di Gaggiano si chiude con un gesto insolito. Come ogni anno, in occasione del Natale, gli avisini addobbano a loro spese varie parti del paese, con striscioni e alberi di natale, uno di questo è il pino dell’aiuola alla destra accanto alla scalinata della parrocchiale dello Spirito Santo, che ogni anno viene addobbato e illuminato di luci colorate. L’idea di fare qualche cosa di diverso e possibilmente di più grande è nata durante gli incontri del consiglio il venerdì sera nella sede di Largo Donatori del Sangue. Due membri del direttivo che, guarda caso, sono anche due esperti rocciatori e Istruttori di Alpinismo della sezione Cai di Corsico, hanno concepito un’idea mai vista prima: «Usiamo come albero il campanile!». Ed ecco che i due istruttori (che preferiscono non comparire col loro nome perché sia solo l’Avis ad essere messa in evidenza) si sono offerti volontari per scalare la torre campanaria ed installarvi le luminarie. Un’idea piaciuta subito al parroco don Piercarlo Fizzotti, che però ha manifestato da subito la preoccupazione che tutta l’operazione si potesse svolgere in assoluta sicurezza, aspetto che i due istruttori, con la loro preparazione e specializzazione, hanno garantito al cento per cento. E così il parroco ha rilanciato: se possibile, che le luci fossero fissate in modo stabile e lasciate lassù definitivamente, in modo da essere riutilizzate per abbellire la torre campanaria anche in altre occasioni diverse dal Natale. Naturalmente nessun problema da parte del gruppo Avis, che in pochissimi giorni si è procurato il materiale necessario ed ha provveduto, grazie ai suoi due donatori/scalatori, ad aprire una via inedita sullo spigolo di nord-ovest del campanile, dove le luminarie sono state installate con una tecnica ed un metodo da veri “ragni” delle Dolomiti, altro che padani! Complimenti vivissimi a loro e al gruppo Avis per l’idea. A.V. PASSATO NOVEMBRE... / Secondo la consigliera comunale delegata, Chiara Riso Cimitero sotto controllo. Vandali a parte Situazione del cimitero di Gaggiano «sotto controllo». Questo è quanto dichiarato della consigliera comunale Chiara Riso, che si occupa dei rapporti con le società partecipate e controllate (come Asga, a cui è affidata la gestione dei servizi cimiteriali del comune, Sasom, Tam). A detta della consigliera, nella sostanza non esistono «particolari problematiche di gestione del sistema cimiteriale, ad eccezione del tema non trascurabile della sicurezza, in quanto furti ed atti vandalici si verificano ormai con una certa frequenza. Tale problematica non è certo una prerogativa di Gaggiano – ha detto la Riso - si registra un aumento del fenomeno criminoso in tutta Italia, ma sicuramente negli ultimi tempi siamo stati presi di mira». Proprio a causa di queste incursioni notturne, che sembrano collocarsi nel contesto di un fenomeno di profanazione tristemente diffuso, nel corso del 2012 sono stati eseguiti lavori di manutenzione e restauro del cimitero di Gaggiano. Se la manutenzione ha riguardato interventi ordinari (quindi programmati), le opere di restauro «si sono rese invece necessarie proprio a seguito dei ripetuti atti vandalici/furti di cui il cimitero stesso e' stato oggetto». Accanto a tali interventi, sempre nel 2012, sono inoltre stati fatti lavori di ampliamento, a seguito dei quali è stato implementato il numero dei nuovi loculi ed ossari, «dopo valutazioni circa il numero medio annuale di decessi e la disponibilità residua del cimitero. Tali rilievi vengono effettuati annualmente ad opera dell'ufficio tecnico pre- posto e relazionati alla Giunta che delibera anche sulla base di considerazioni di tipo economico». Proprio questi interventi hanno reso la situazione ampiamente gestibile, tanto che ad oggi la Riso conferma che «non si registrano necessità di nuovi ampliamenti; disponiamo infatti di un discreto numero di loculi (una sessantina circa) e di un elevato numero di ossari (circa 140)». Un poco differente pare invece essere la situazione delle tombe a terra, per le quali si stanno valu- tando soluzioni capaci di aumentare i posto disponibili (come eventuali esumazioni). Dato di un certo interesse, indicatore singolare dei costumi che cambiano, si sottolinea poi un aumento delle richieste di cremazioni e «si cominciano a registrare anche se la normativa re- gionale lo prevede da tempo - alcune richieste di sepolture multiple (ad es. una bara con una urna cineraria nel medesimo loculo)». Per quanto concerne i costi per l'acquisto di loculi, invece, «le tariffe si differenziano per residenti e non residenti (ma con parenti residenti in Gaggiano) e in base alla fila prescelta. Un esempio: il costo di un loculo in seconda fila (la piu' "ambita" e costosa) per un gaggianese è di circa 4.360 euro, mentre in quarta fila è di 1.780 euro circa». Una spesa importante dunque, che incide più pesantemente se il deceduto è non residente. In quel caso infatti sarà necessario calcolare «una maggiorazione del 60% per coloro che hanno parenti di primo grado residenti e del 100% per chi ha parenti di secondo grado residenti». Mariadele Parrinello Scansiona per avere più info! • PORTE • FINESTRE • PERSIANE • ZANZARIERE • TENDE DA SOLE FOTO GALLERIA IN ALFA 70 PVC MACCHINARI INNOVATIVI DI NUOVA GENERAZIONE Dal 1988 PRODUTTORE INFISSI IN ALLUMINIO LEGNO-ALLUMINIO E PVC Affidati soltanto a chi produce PERCHÉ SCEGLIERE UNA FINESTRA IN PVC 1 - RISPARMIO ENERGETICO 2 - MADE IN ITALY AL 100% 3 - DURATA 4 - SICUREZZA 5 - ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO 6 - ZERO MANUTENZIONE 7 - BENEFICI FISCALI (-50%) (detrazione 65% a partire dal 1°luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013) Buone Feste