Untitled - Lombardi SA
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Lombardi – Mit Energie für die Zukunft • Lombardi – Con energia per il futuro Lombardi Inhaltsverzeichnis Indice 6 7 Vorwort Prefazione 8 8 Partnerschaftlich in die Zukunft Insieme verso il futuro 10 10 60 Jahre Suche nach der besseren Ingenieurskunst 60 anni di ricerca ingegneristica 38 38 Alpentransversalen – Verkehrsinfrastrukturen im Herzen Europas Trasversali alpine: infrastrutture di trasporto nel cuore dell’Europa 78 78 Lösungen für den Agglomerationsverkehr Soluzioni per il trasporto urbano 106 106 Sicherheit trotz Mehrverkehr Sicurezza nonostante l’incremento del traffico 148 148 Die Kraft des Wassers La forza dell’acqua 178 178 Erneuerte Verkehrsanlagen – für die Zukunft gerüstet Infrastrutture di trasporto rinnovate e funzionali anche in futuro 216 216 Rechnen allein genügt nicht I calcoli da soli non bastano 254 254 Ausgewählte Projekte der Lombardi-Gruppe Progetti scelti del gruppo Lombardi Vorwort Die 1950er-Jahre sind für Europa eine Epoche des Wandels und des wirtschaftlichen Wiederaufbaus nach dem Zweiten Weltkrieg. Durch den Wirtschaftsboom entwickelt sich erstmals eine echte Konsumgesellschaft. In Rom wird 1955 die erste Untergrundbahn Italiens in Betrieb genommen, die zum Symbol der Dynamik eines ganzen Kontinentes wird. Auch in der Schweiz herrscht genereller Optimismus und ein allgemeines Aufschwungklima, so dass Projekte als machbar erachtet werden, die zuvor noch als unmachbar abgetan worden waren. Im Kanton Tessin konkretisiert sich 1955 der Traum des jungen Ingenieurs Giovanni Lombardi, welcher mit seinem Studienkollegen Giuseppe Gellera in Locarno sein eigenes Ingenieurbüro gründet. Inzwischen sind 60 Jahre vergangen, und dieses Buch legt Zeugnis ab über die verflossene Zeit und setzt Zeichen für die Zukunft. Heute ist es möglich, Bauwerke zu realisieren, die vor nicht allzu langer Zeit noch als unrealistisch erachtet wurden. Die Alpentransversalen beispielsweise – sowohl auf der Schiene wie auch auf der Strasse – wurden einst schon von kühnen Visionären angedacht, sind aber erst in den letzten Jahrzehnten Realität geworden. Der Fortschritt in Technik und Informatik war ohne Zweifel entscheidend für diese Entwicklung. Ingenieure und hochspezialisierte Techniker haben ihren Teil dazu beigetragen. Der kontinuierliche Wille, Schranken zu durchbrechen, vereint mit einer strengen Methodik, die auch heute noch häufig das Bild des Ingenieurs prägt, ermöglichte die Realisation aussergewöhnlicher und komplexer Bauwerke. Doch ändern sich auch die Anforderungen der Gesellschaft laufend, häufig innerhalb weniger Jahre, manchmal radikal. Es steigen die Erwartungen, was neue Infrastrukturbauten zu leisten haben, und gleichzeitig sinkt mit fortschreitendem Wohlstand die Risikoakzeptanz. Die Nutzniesser haben im Allgemeinen nur eine begrenzte Ahnung der mit der Projektierung und Realisierung dieser Infrastrukturen verbundenen Komplexität. Hingegen verlangt unsere moderne Gesellschaft effiziente Infrastrukturen, ohne dabei jegliche Nachteile zu dulden. Infrastrukturen müssen schnell gebaut werden, immer verfügbar, absolut sicher, dauerhaft, nachhaltig, ohne jegliche Umweltbelastung, ohne Unterhaltsunterbrüche, und natürlich kostengünstig sein. Die Verfügbarkeit von Wasser und Energie immer und überall gilt als selbstverständlich, die Transportnetze müssen kapillarisch, effizient, sicher, aber unauffällig sein. All diese Bedürfnisse zu erfüllen, ist eine Herausforderung. Diesen Anforderungen möglichst treu zu bleiben und dabei trotzdem Neues zu wagen und sich dem Zeitgeist immer wieder anzupassen, verlangt vom Ingenieur einiges mehr als Zahlenrechnen. Dieses Buch durchleuchtet die vielen Facetten des modernen Ingenieurwesens und zeigt Aspekte auf, die oft im Verborgenen bleiben. Wie im Theater ist das, was wir bestaunen und wahrnehmen, oft nur ein kleiner Teil einer immensen Arbeit, die hinter den Kulissen geleistet wird. Dies hier ist unser Spektakel. Geniessen Sie es! Roger Bremen, Verwaltungsratspräsident 6 Prefazione Gli anni ‘50 sono per l’Europa un periodo di profonde trasformazioni e di rilancio economico post bellico. La società va incontro al boom economico ed inizia a prendere forma la prima vera società dei consumi. Nel 1955, a Roma, entra in funzione la prima metropolitana di Italia, simbolo di un intero continente in movimento. Anche in Svizzera si respira un clima di crescita e di generale ottimismo che porta a considerare come realizzabili progetti fino a quel momento solo immaginati. Nel 1955, in Canton Ticino, si concretizza il sogno del giovane ingegnere Giovanni Lombardi che fonda a Locarno assieme al collega di studi Giuseppe Gellera il proprio ufficio di ingegneria. Sono passati 60 anni e questo libro vuole esserne la testimonianza, il tentativo di mettere su carta il tempo trascorso e i segni premonitori del futuro. Oggi è possibile realizzare opere fino a poco tempo fa ritenute quasi impensabili. Le trasversali alpine, ad esempio, siano esse ferroviarie o viarie, dimoravano già nella mente coraggiosa dei visionari di un tempo, ma solo negli ultimi decenni sono diventate realtà. Lo sviluppo tecnologico ed informatico è stato senza dubbio determinante in questo processo. Gli ingegneri e i tecnici specializzati hanno fatto il resto. La continua voglia di infrangere vecchi limiti costruttivi unita a quel rigore metodico che spesso caricaturizza ancor oggi la figura dell’ingegnere, ha portato alla costruzione di straordinarie e complesse opere. L’ingegneria di oggi si trova a fare i conti con le numerose esigenze della società che spesso cambiano radicalmente nel giro di pochi anni. Le aspettative che poniamo nelle infrastrutture in costruzione sono sempre più alte, così come si abbassa il grado di accettazione del rischio ad esse legate. La società intuisce con difficoltà le complessità legate alla progettazione e alla realizzazione delle grandi opere. L’utente finale vuole trarne solo i benefici diretti, spesso non tollerando alcun inconveniente. Oggi si chiede alle infrastrutture che siano velocemente e sempre disponibili, assolutamente sicure, senza necessità di noiosi interventi di manutenzione, eterne, ecosostenibili, di impatto ambientale ridotto e le più economiche possibile. Acqua ed energia sono date per scontate sempre ed ovunque, la rete dei trasporti deve essere capillare ma non invasiva, veloce, comoda e sicura. Rispondere a tutto questo è difficile. Rimanere fedeli il più possibile a questi requisiti senza perdere l’inventiva ed adeguandosi al tempo che cambia, va ben oltre i meri calcoli numerici. Questo libro cerca di illustrare tutto questo, ponendo una lente sulle molteplici sfaccettature dell’ingegneria moderna e cercando di dettagliarne gli aspetti significativi e non sempre scontati. Come in una prima teatrale, spesso ciò che vediamo non è che solo una piccola parte di un immenso lavoro dietro le quinte. Questo è il nostro spettacolo. Buon divertimento. Roger Bremen, Presidente 7 Mit der Gründung der Aktiengesellschaft im Jahre 1989 wurden die leitenden Mitarbeiter nach und nach in das Aktionariat einbezogen. Das Aktionariat ist heute auf etwa dreissig Mitarbeiter aus den verschiedenen Niederlassungen verteilt, was in wesentlichem Masse zur aussergewöhnlich soliden technischen und finanziellen Lage der Gruppe beiträgt. Con la fondazione della Società Anonima, nel 1989, i collaboratori che avevano assunto una funzione di quadro furono progressivamente coinvolti nell’azionariato. Azionariato che oggi conta una trentina di collaboratori attivi nelle diverse sedi e che contribuisce in modo determinante alla straordinaria solidità tecnica e finanziaria del Gruppo. Dieses partzipative Modell, welches kontinuierlich den Veränderungen der einzelnen Gesellschaften der Gruppe angepasst wurde, garantiert eine erhöhte Mitwirkung der qualifiziertesten Mitarbeiter und erlaubt es, die Entwicklung und die langfristigen Interessen der Gruppe zu wahren. Questo modello di partecipazione, costantemente adeguato all’evolversi della struttura delle singole società del Gruppo, assicura un elevato coinvolgimento personale dei collaboratori più qualificati e permette di privilegiare lo sviluppo e gli interessi a lungo termine del Gruppo. Jeder Geschäftsbereich wird durch die entsprechenden Kader ausgewogen im Aktionariat vertreten. Zusammen mit einer vorausschauenden finanziellen Planung soll damit gewährleistet werden, dass auch zukünftige Generationen ihre Visionen der Entwicklung der Gruppe in die Tat umsetzen können. Ogni settore di attività, attraverso i propri quadri, è rappresentato in modo equilibrato nell’azionariato. Insieme ad un’oculata gestione finanziaria, ciò pone i migliori presupposti per permettere alle prossime generazioni di tradurre in realtà la loro visione di sviluppo del Gruppo. Francesco Amberg Michele Fumagalli Thomas Reber Patrick Beeler Davide Gallina Andrea Ricciardi Gianfranco Binsacca Laudo Glarey Selim Sayah Nicht auf dem Bild/ Non appaiono nella foto: Fulvio Besseghini Fabio Blasi Gabriele Gubler Riccardo Stucchi Matteo Bianchi Marco Braghini Knut Keiper Marcello Zampieri Alessandro Damiani Roger Bremen Philippe Lazaro Carlos Fernandez Giovanni Como Andrea Mordasini Fabio Micheli Remo Crapp Matthias Neidhart Leonardo Rondi Francesco De Salvo Gian Paolo Nodiroli Andreas Theiler Uwe Drost Andrea Panciera Michel Tournebise Davide Fabbri Stefano Pedrazzini 60 Jahre Suche nach der besseren Ingenieurskunst In den 1950er- und 1960er-Jahren stieg in der Schweiz wie in ganz Westeuropa die Nachfrage nach kostengünstiger Energie. Für die Deckung dieser Nachfrage spielte der Ausbau der Wasserkraft eine zentrale Rolle, weshalb 1955 der junge Giovanni Lombardi zusammen mit Giuseppe Gellera in Locarno, im Süden der Schweiz, das Bauingenieurbüro Lombardi & Gellera gründete. Die Zeit war günstig, denn in jenen Jahren herrschte im Tessin eine Aufbruchstimmung, wie sie dem unternehmerischen Geist Giovanni Lombardis entsprach. Arbeit gab es mehr als genug, und die beiden Firmengründer konnten Jahr für Jahr neue Mitarbeiter einstellen. Auch der erste bedeutende Auftrag liess in dieser Wachstumsphase nicht lange auf sich warten: die Planung der Verzasca-Staumauer (vgl. Kap. «Die Kraft des Wassers», S. 148). Fertiggestellt wurde sie schliesslich 1965, mit 220 Metern das vierthöchste Bauwerk dieser Art in der Schweiz und weltweit bekannt, nachdem sich James Bond im Film «Golden Eye» von ihr in die Tiefe stürzte. Meilensteine Die Verzasca-Staumauer markiert zweifellos einen ersten Höhepunkt und das Sprungbrett für die Firmenentwicklung. Doch die Firmengründer feierten ihn nicht mehr gemeinsam. Ein Jahr vor der Vollendung, 1964, hatten sie bereits beschlossen, fortan getrennte Wege zu gehen. Das Bauingenieurbüro Lombardi & Gellera, das mittlerweile über 100 Mitarbeitende zählte, wurde in zwei Firmen aufgeteilt. Der nun als «Bauingenieurbüro Giovanni Lombardi» firmierende Teil des Unternehmens schrumpfte zwar auf weniger als 50 Mitarbeitende, doch bald schon sorgte ein nächster Grossauftrag für neuen Schwung: Im April 1967 unterzeichnete die Firma den Vertrag für die Projektierung des GotthardStrassentunnels, ein historischer Moment und ein Meilenstein für das Tessiner Bauingenieurbüro. Den Auftrag gewannen die Ingenieure, weil sie im Rahmen des entsprechenden Projektwettbewerbs Wagemut und Kreativität bewiesen. Entgegen der herrschenden Tradition schlugen sie statt einer geradlinigen eine gekrümmte Tunnelachse vor. So liessen sich die Belüftungsschächte an geeigneteren Stellen anlegen und erhebliche Kosteneinsparungen beim Bau und Betrieb erzielen. Diese innovative Idee überzeugte, und der Name Lombardi ist seither unzertrennlich mit einem der bedeutendsten Alpenbauwerke verbunden. Doch der 1980 eröffnete Gotthard, der eine schnellere, kürzere und wintersichere Verbindung für den Auto- und Lkw-Güterverkehr auf der wichtigen Nord-Süd-Achse ermöglicht, ist lediglich ein herausragender Meilenstein. Im ganzen Alpenraum gibt es heute kaum eine wichtige Tunnelverbindung, in deren Bau oder Sanierung das Ingenieurbüro nicht involviert war oder zurzeit ist (vgl. S. 43). Zu den wichtigsten Beispielen zählen der GrosserSankt-Bernhard-Strassentunnel in der Schweiz sowie die Strassentunnel Fréjus und MontBlanc zwischen Frankreich und Italien. Kürzlich wurde der Ingenieurvertrag für den Bau des Brenner-Basistunnels unterzeichnet. Weiter ist Lombardi in Österreich am Bau des Koralm-Bahntunnels beteiligt. Für den neuen Gotthard-Eisenbahnbasistunnel durch die 12 60 anni di ricerca ingegneristica Durante gli anni ‘50 e ‘60 la domanda di energia a basso costo in Svizzera, come nel resto dell’Europa occidentale, era in costante crescita. Nel soddisfare questa forte richiesta, lo sviluppo dell’energia idroelettrica svolse un ruolo centrale: per questa ragione nel 1955 il giovane Giovanni Lombardi insieme a Giuseppe Gellera fonda a Locarno, nella Svizzera Italiana, lo studio di ingegneria Lombardi-Gellera. La finestra storica era quella giusta. Nella regione aleggiava uno spirito di ottimismo che ben si adattò allo spiccato senso imprenditoriale dei due giovani ingegneri. Le commesse non tardarono ad arrivare e lo studio fu presto in grado di reclutare nuovi collaboratori ogni anno. Anche il primo incarico significativo non tardò ad arrivare: la progettazione della diga della Verzasca (vedi cap. «La forza dell’acqua,» pag. 148). Completata nel 1965 vanta un’altezza di 220 m ed è la quarta più alta struttura del suo genere in Svizzera. È inoltre ben conosciuta in tutto il mondo dopo il film «Golden Eye», nel quale James Bond si lancia nelle profondità della diga. Pietre miliari La diga della Verzasca ha segnato indubbiamente un primo apice nelle attività dello studio e rappresentato un trampolino di lancio per il futuro sviluppo della Società. Ma i due fondatori non inaugurarono insieme questa importante opera. Un anno prima della fine dei lavori, nel 1964, i due si separarono professionalmente e lo studio Lombardi-Gellera, che allora contava già più di 100 collaboratori venne scisso in due entità distinte. Il rinnovato studio Dott. Ing. G. Lombardi, ridotto al 50% delle sue maestranze, acquisì ben presto un nuovo importante mandato. Nell’aprile 1967 l’azienda firmò il contratto per la progettazione della galleria stradale del San Gottardo. Fu un momento storico e una pietra miliare per il relativamente piccolo studio di ingegneria. La scommessa fu vinta grazie all’audacia ed alla creatività dimostrata nella redazione del corrispondente progetto. Contrariamente alla tradizione progettuale del tempo, che perseguiva ostinatamente tracciati rettilinei, lo studio propose per la galleria un andamento curvilineo. I pozzi per la ventilazione sarebbero stati collocati in posizioni ottimali permettendo significativi risparmi economici e gestionali. Questa semplice ma innovativa idea ha legato inseparabilmente il nome Lombardi ad una delle infrastrutture più importanti delle Alpi. Nel 1980 la galleria del San Gottardo fu aperta al traffico garantendo una veloce e sicura connessione nord-sud per auto e merci (anche nei periodi invernali). Il coinvolgimento diretto dello studio Lombardi nella progettazione di gallerie alpine non fu però un evento eccezionale: in tutto l’arco alpino ci sono oggi importanti infrastrutture di trasporto nelle quali lo studio è stato coinvolto (vedi pag. 43) come ad esempio la galleria stradale del Gran San Bernardo in Svizzera e le gallerie stradali del Fréjus e del Monte Bianco sul confine italo-francese. Recentemente Lombardi partecipa alla progettazione della nuova galleria di base ferroviaria del Brennero e, sempre in Austria, della galleria ferroviaria del Koralm. Per la nuova galleria di base ferroviaria del San Gottardo, in fase di completamento, Lombardi ha sviluppato l’intero concetto progettuale e supervisionato l’intera costruzione delle sezioni meridionali 13 Schweizer Alpen leistete Lombardi die gesamte Konzeptarbeit und betreut beim Bau im Rahmen einer Ingenieurgemeinschaft die südlichen Abschnitte Sedrun, Faido und Bodio. Die Eröffnung des 57 Kilometer langen Tunnels ist auf den Sommer 2016 geplant. Er wird dannzumal der längste Eisenbahntunnel der Welt sein. Neue Geschäftsfelder, neue Märkte Der Bau von Wasserkraftwerken war in den 1960er- und frühen 1970er-Jahren in der Schweiz ein bedeutendes Geschäftsfeld. Nebst der Verzasca-Sperre plante und leitete Lombardi die Errichtung mehrerer weiterer Anlagen, im Tessin für die Azienda Elettrica Ticinese (aet) und im Misox für Monteforno. Doch allmählich wurde es in diesem Bereich in der Schweiz merklich ruhiger. Dies war einer der Gründe dafür, dass sich Lombardi auf dem Heimmarkt fortan stärker auf den Tunnelbau konzentrierte. Das Augenmerk in Sachen Wasserkraftwerke richtete sich nun vermehrt aufs Ausland, vor allem auf Österreich, die Türkei und Lateinamerika (vgl. Kap. «Die Kraft des Wassers», S. 148). Zu erwähnen sind insbesondere die Planung der Staumauer «Karakaya», Türkei (vgl. S. 160), und in den 1990erJahren der Staumauer «Zimapán» in Mexiko – mit 202 Metern die höchste Bogenmauer Lateinamerikas (vgl. S. 163). In Europa hingegen traten immer stärker die Sanierung und die Aufwertung bestehender Anlagen in den Vordergrund. Die Ausweitung des Geschäfts auf andere Kontinente und ferne Länder erfolgte allerdings zurückhaltend und mit Vorsicht. Die Schweiz blieb in den 1980er- und 1990er-Jahren der bei weitem wichtigste Markt für die Firma. Die Tätigkeit im Ausland beschränkte sich noch weitgehend auf Beratungsmandate. Diese Fokussierung schränkte jedoch die Wachstumsmöglichkeiten ein. Die Zahl der Beschäftigten, die in der intensivsten Phase des Projektes «Gotthard-Strassentunnel» Mitte der 1960er-Jahre über 100 erreicht hatte, pendelte sich zwischen 1980 und der Jahrtausendwende um die Marke von 60 Personen ein. In jene Periode fallen aber zwei für das heutige Unternehmen und die aktuelle Geschäftsführung wichtige Weichenstellungen: 1989 wurde das Bauingenieurbüro in die Aktiengesellschaft «Lombardi AG Beratende Ingenieure» umgewandelt. Gleichzeitig führte Giovanni Lombardi das Modell der Mitarbeiterbeteiligung ein. Sechs langjährige Mitarbeiter übernahmen vorerst 49 Prozent der Aktien. Sieben Jahre später, 1996, gab sich das Unternehmen mit der Gründung der Holdinggesellschaft Loing AG eine moderne Firmenstruktur. Diese war wichtig im Hinblick auf die spätere Auslandexpansion, der sich das Tessiner Ingenieurbüro nicht mehr verschliessen wollte. Ein erster logischer Schritt in diese Richtung erfolgte 1997 mit der Gründung der ersten Auslandniederlassung, der Lombardi Ingegneria Srl in Mailand. Informatik – eine wichtige Geschäftsbasis Bereits bei der Verzasca-Staumauer wandte die Firma Lombardi eine für die 1950er-Jahre pionierhafte Methode an: Um die Geometrie der künftigen Staumauer zu optimieren und 14 dadurch das Betonvolumen zu reduzieren, machte sie Gebrauch von der nicht minder jungen Informatik. Der Staudamm bei der Ortschaft Tenero-Contra wurde als weltweit erster mit Hilfe der Informatik berechnet. Abwechselnd wurden die Lochkarten an Rechenzentren in Zürich und Lausanne geschickt. Mit Hilfe der Computer wurde eine schlanke Mauerstruktur konzipiert, die noch heute Bewunderung auslöst. Lombardis Offenheit gegenüber Grossrechnern bescherte der Firma für einige Zeit einen unverhofften Nebenverdienst. 1966, ein Jahr nach der Fertigstellung der Verzasca-Staumauer, legte sich das Ingenieurbüro für eine Million Franken – in jener Zeit eine ungeheure Summe – selber einen potenten Grossrechner zu. In der Schweiz existierten damals nur 60 solcher Anlagen. Etliche Tessiner Unternehmen, darunter auch verschiedene Banken, mieteten sich in Lombardis «Informatikzentrum» Rechenkapazität für ihre spezifischen Bedürfnisse. Und das Ingenieurbüro kam dank seiner frühen Vertrautheit mit der Informatik zu speziellen Aufträgen. Lombardi beteiligte sich beispielsweise in den 1970er-Jahren an Projekten wie den Brücken der Gotthard-Passstrasse und dem Kongresszentrum Lugano, bei denen die Vorspannung eingesetzt wurde. Die Berechnungen für diese ausgesprochen dreidimensionalen Bauwerkstypen waren damals sehr anspruchsvoll und nur mit Computerprogrammen möglich. Heute sind schnelle Computer und von den Programmierern spezifisch entwickelte Software aus der alltäglichen Ingenieurarbeit nicht mehr wegzudenken. Rechengenauigkeit – kein Ersatz für Inspiration und Erfahrung Doch Vorsicht: Gerade weil die edv die Arbeit vereinfacht, droht die Fähigkeit des konzeptionellen Denkens zu verkümmern. Giovanni Lombardi leistete im Informatikbereich zwar bahnbrechende Arbeit, gehörte aber auch zu jenen, die später vor den Gefahren eines allzu grossen Vertrauens der Bauingenieure in die Informatik warnten. Wenn heute Wasserspiegel auf den Tausendstelmillimeter genau und Volumen von Speicherbecken auf einen Liter genau berechnet werden, so zeuge diese illusorische Genauigkeit von einem fehlenden Verständnis für die physikalische Wirklichkeit und die Abwesenheit jeder mathematischen Kultur, hielt er in der Festschrift zum 50-Jahre-Jubiläum im Jahre 2005 fest. Mittlerweile sind Elektronik, Computer und Algorithmen im Alltag der Ingenieure selbstverständlich und omnipräsent. Und die Technologie befindet sich auf bestem Weg, selbst intelligent und smart zu werden. «Was aber trotzdem immer noch mehr zählt als Berechnungen am Computer, sind Gespür und Erfahrung», betont Roger Bremen, ceo und seit Giovanni Lombardis Rücktritt vor zwei Jahren auch Verwaltungsratspräsident der Lombardigruppe. «So wie in der Vergangenheit ohne Elektronik noch heute bewunderte Meisterwerke erstellt wurden, so werden uns auch in Zukunft die Computer nur bei der Berechnung, nicht aber bei der Ideenfindung und der Konzeption neuer Bauwerke 16 di Sedrun, Faido e Bodio (in consorzio con altri uffici di ingegneria). L’apertura della galleria, lunga 57 Km, è prevista per l’estate 2016. Sarà a quel momento il tunnel ferroviario più lungo al mondo. Nuovi settori di attività e nuovi mercati La costruzione di centrali idroelettriche ha assorbito negli anni ‘60 e primi anni ‘70 notevoli investimenti in Svizzera. In aggiunta al progetto Verzasca, Lombardi ha progettato e partecipato alla costruzione di diversi impianti soprattutto nel Canton Ticino, per aet, e nel Canton Grigioni per le acciaierie Monteforno (nella vicina Mesolcina). Passato questo primo momento di euforia costruttiva, in Svizzera, anche per le ovvie limitazioni geografiche, il settore idroelettrico ha iniziato progressivamente a perdere slancio. Fu questa una delle ragioni per cui Lombardi focalizzò il proprio interesse a livello nazionale nel settore delle gallerie stradali e ferroviarie rivolgendo l’attenzione al campo idroelettrico principalmente fuori dai confini nazionali, in particolare in Austria, Turchia e America Latina (vedi cap. «La forza dell’acqua,» pag. 148). Degne di nota durante questo periodo sono la diga di «Karakaya» in Turchia (vedi pag. 160) e, nel 1990, quella di «Zimapan» in Messico (vedi pag. 163) che con i suoi 202 metri di altezza è la diga ad arco più alta dell’America Latina. In Europa i lavori nel settore idroelettrico si concentrano soprattutto in interventi di risanamento, manutenzione e potenziamento di impianti esistenti. L’espansione delle attività all’estero è stata intrapresa con estrema cautela. Negli anni ‘80 e ‘90 la Svizzera è stata di gran lunga il maggiore mercato per l’azienda. Per anni le attività internazionali si sono limitate a consulenze puntuali e questo ha ridotto le opportunità di crescita. Il numero di dipendenti ne ha direttamente risentito: dal centinaio di persone impiegate negli anni ‘60 per il progetto stradale del San Gottardo si è passati a circa 60 persone, rimaste poi stabili tra il 1980 e il 2000. In quel periodo due decisioni importanti vennero prese dall’allora Consiglio di amministrazione: nel 1989 l’ufficio di ingegneria venne trasformato nella società per azioni «Lombardi SA Ingegneri Consulenti» e il fondatore Giovanni Lombardi introdusse la partecipazione diretta dei collaboratori al capitale azionario. Sei dipendenti di lunga data ebbero la possibilità di acquisire in una prima fase il 49% delle quote societarie. Sette anni dopo, nel 1996, La Lombardi SA annunciò la fondazione della holding Loing SA dotandosi in questo modo di una moderna struttura aziendale. Questa operazione fu importante in vista della futura espansione internazionale ed aprì quelle porte che fino ad allora erano rimaste chiuse principalmente all’interno dei confini nazionali. Il primo passo in questa nuova direzione fu intrapreso con l’apertura della prima filiale estera: la Lombardi Ingegneria Srl a Milano, nella vicina e strategica Italia. L’informatica – un pilastro fondamentale dell’attività Negli anni ‘50, nel corso del progetto della diga della Verzasca, Giovanni Lombardi, comprendendone l’importanza, utilizzò i primi sistemi informatici disponibili per calcolare, ottimizzare 17 e ridurre il volume di calcestruzzo necessario alla futura costruzione. I primi dati sulla geometria della nascente diga furono elaborati in loco e le schede perforate spedite alternativamente ai moderni centri di calcolo di Zurigo e Losanna. Con l’aiuto dei computer è quindi stato possibile progettare una diga estremamente slanciata e snella, che ancor oggi genera ammirazione per le sue caratteristiche audaci e pionieristiche. L’apertura di Lombardi ai mainframe computer diede per qualche tempo all’azienda un reddito extra inaspettato. Nel 1966, un anno dopo il completamento della diga della Verzasca, il settore tecnico dello studio Lombardi si dotò di un potente calcolatore elettronico: fu un investimento di un milione di franchi, una somma enorme per quel tempo. In Svizzera ne erano presenti solo una sessantina di pari livello. Numerose società in Ticino, tra cui diversi istituti bancari, si avvalsero del nuovo centro informatico presso lo studio Lombardi per le loro specifiche esigenze. La precoce familiarità con i nuovi strumenti elettronici facilitò l’accesso ad acquisizioni di commesse speciali. Negli anni ‘70 lo Studio Lombardi partecipò attivamente al progetto di alcuni ponti della strada del passo del San Gottardo e del nuovo centro congressi a Lugano dove veniva fatto largo uso della precompressione. Costruzioni del genere necessitavano di esigenti e complessi calcoli tridimensionali, possibili solo con appositi programmi di calcolo numerici. Oggi è impensabile immaginare il lavoro quotidiano degli ingegneri senza l’uso di software e computer sviluppati appositamente per le specifiche esigenze dell’ingegneria. La precisione dei computer non sostituisce l’intuito Quando si parla di ausilio informatico occorre tuttavia cautela. Il computer semplifica il lavoro quotidiano ma mina nel profondo la capacità di analisi astratta dell’ingegnere, rischiandone una progressiva atrofizzazione. Giovanni Lombardi ha capito molto presto e con spirito pionieristico l’estrema importanza dello sviluppo informatico ma allo stesso tempo se ne è sempre distanziato prudentemente mettendo in guardia la comunità degli ingegneri dalla eccessiva fiducia nella scienza informatica: quando i livelli dell’acqua vengono definiti con precisione al millesimo di millimetro e i volumi dei serbatoi con precisione al litro, ci si rende conto di come questa illusoria precisione nasconda una totale mancanza di comprensione della realtà fisica nonchè l’assenza di una qualsiasi cultura matematica, come da lui sottolineato in occasione del 50° Giubileo della società nel 2005. Oggi l’elettronica e i computer fanno parte della nostra quotidianità sia come cittadini che come ingegneri. E lo sviluppo tecnologico prosegue nella missione di essere sempre più efficiente e forse anche intelligente. «Quello che, tuttavia, conta più dei calcoli mediante computer è l’intuizione e l’esperienza», precisa Roger Bremen, ceo del gruppo Lombardi (subentrato al dimissionario Giovanni Lombardi) e da due anni presidente del Gruppo. «Il passato ci ha lasciato dei capolavori ingegneristici che si possono ammirare ancora oggi e che sono stati concepiti e costruiti senza l’elettronica. Per questo, anche per il futuro, 19 behilflich sein.» Ein Bauingenieur sollte die Ergebnisse seiner Berechnungen bereits mehr oder weniger kennen, bevor er die spezifischen Computerprogramme startet. Deren Resultate sollten die vorgängige Einschätzung des Ingenieurs bestätigen und allenfalls zu einer geometrischen Optimierung führen. Rechner könnten aber niemals die durch Erfahrung geschärfte Vorstellungskraft und den richtigen Instinkt des Ingenieurs ersetzen. Wie alle Ideen und Konzepte entstammen auch diejenigen des Ingenieurs nicht einer Maschine – die lateinische Wurzel «in-genium», was «sinnreiche Erfindung» oder «Scharfsinn» bedeutet, weist darauf hin. Für aussergewöhnliche Bauwerke zählen nicht, oder nur marginal, Zahlenreihen, sondern die Intuition und Inspiration. Ingenieurskunst – Fachwissen und Gesamtüberblick Man neigt heute oft dazu, zu glauben, gute Ideen oder Projekte könnten aus einer ausgefeilten Prozesskontrolle entstehen. Dieser Ansatz führt leider immer mehr zu inhaltslosen Qualitätsmanagementsystemen oder leeren Strategiekonzepten. Ideen tauchen fast unverhofft auf und sind nicht das Resultat eines Prozesses. Ingenieurskunst besteht in der optimalen Umsetzung einer guten Idee. Um diese auch zu verwirklichen, erfordert es effiziente Prozesse, harte Arbeit und einen langen Atem. Das Zusammenspiel freien Denkens und systematischer Umsetzung durch rigoros strukturierte Prozesse bildet nach wie vor die Grundlage für herausragende Ingenieurleistungen. Im heutigen Ingenieurwesen bedeutet dies ein effizientes Zusammenwirken eines Generalisten mit einem Team von Spezialisten. Die Leitung und Erfahrung des Generalisten ist dabei ausschlaggebend, denn eine Summe von Spezialisten ohne Führung ist wie ein Orchester ohne Dirigent. Der Generalist liefert die erste Inspiration und fügt schliesslich die verschiedenen Fäden eines Projekts synergetisch und kompromissbereit zu einem Ganzen zusammen. Ohne diszipliniertes Vorgehen und Einbezug ausgewiesener Fachspezialisten bleibt auch die beste Idee nutzlos. Nur durch dieses Zusammenwirken kann ein Bauwerk schliesslich formal und funktional optimal vollendet werden. Die dafür notwendige Gesamtschau hat Lombardi seit je verinnerlicht. Es ist eine Haltung, die angesichts der sich wandelnden Marktbedürfnisse in den letzten zwanzig Jahren interessanterweise zur Anpassung der Aktivitätsbereiche und zur Ausweitung der Geschäftsfelder geführt hat. Der Gesamtüberblick zieht auch die Gesamtbetreuung der Projekte nach sich. Der Bogen spannt sich von den ersten Vorstudien bis zur konkreten Bauleitung und umfasst immer öfter den Unterhalt sowie Sanierungen. Dies gilt zum Beispiel für Wasserkraftwerke in Lateinamerika, wo Anlagen der Firma Lombardi von Mexiko bis Chile zu finden sind. Oft begleitet Lombardi die Projekte von den Vorstudien bis hin zur Unterstützung im Betrieb. Das gegenwärtig grösste im Bau stehende Wasserkraftprojekt in Peru ist das Kraftwerk «Cerro del Aguila» (vgl. S. 166) am Fluss Mantaro in den peruanischen Anden. Lombardi ist für die ingenieurtechnischen, geologischen, hydro- und elektromechanischen Aspekte des 20 il computer ci potrà certamente aiutare nelle fasi di calcolo ma non ci darà mai le idee e gli spunti necessari per nuove grandi opere». L’ingegnere civile dovrebbe essere in grado di conoscere approssimativamente il risultato dei propri calcoli ancor prima di vederseli confermare dal computer. I software specifici dovrebbero solo confermare ed affinare tali risultati concretizzandoli nella ottimizzazione geometrica delle opere. Opere innovative e audaci non vengono concepite dal computer o mediante calcoli numerici ma nascono dall’intuito e dall’ispirazione di una persona. Ingegneria – competenza e visione generale Si tende spesso a credere che buoni progetti o buone idee nascano da sofisticati processi o da un percorso logico. Questa convinzione conduce purtroppo al moltiplicarsi di sistemi di gestione della qualità essenzialmente privi di contenuti. Le idee si presentano spesso inaspettatamente e non sono frutto di elaborati processi. L’ingegneria è semplicemente la realizzazione ottimale di una buona idea e per raggiungere questo obiettivo servono duro lavoro e perseveranza. Un’equilibrata interazione tra libero pensiero ed attuazione sistematica attraverso processi rigorosamente strutturati costituisce la base per il raggiungimento di alti meriti ingegneristici. Nell’ingegneria moderna questa sinergia si può raggiungere in maniera ottimale attraverso un gruppo di specialisti opportunamente gestito e guidato da un generalista. La leadership e l’esperienza di un capo progetto competente è cruciale e fondamentale: un gruppo di tecnici specialistici senza una guida è infatti come un’orchestra senza direttore. Il capo progetto offre la prima ispirazione e riunisce e coordina le competenze personali dei singoli membri del proprio gruppo tessendo la trama per un ottimale risultato finale. Senza approccio disciplinato e senza il coinvolgimento di specialisti designati, anche l’idea migliore è irrealizzabile. Solo attraverso questa sana cooperazione un progetto può essere ottimizzato in tutti i suoi aspetti e realizzato con successo. Lombardi ha da sempre interiorizzato la necessità di una visione il più possibile generale dei progetti. Questa attitudine ha permesso di superare le mutevoli esigenze di mercato degli ultimi vent’anni adeguando di pari passo le aree operative e la conseguente espansione delle proprie attività. La necessità di una visione d’insieme comporta la cura dei propri progetti dall’idea iniziale fino alla messa in servizio. Le prestazioni spaziano dai primissimi studi preliminari fino alla direzione dei lavori in sito e, sempre più spesso, includono le fasi successive di manutenzione ed eventuale ristrutturazione. Questo vale per esempio per le costruzioni idroelettriche in America Latina dove Lombardi opera dal Messico fino al Cile. L’ufficio di ingegneria segue spesso l’intero iter progettuale e costruttivo fino alla messa in servizio dell’opera. Il più grande progetto idroelettrico attualmente in costruzione in Perù è l’impianto di «Cerro del Aguila» (vedi pag. 167) lungo il fiume Mantaro nelle Ande peruviane. Lombardi è responsabile per i servizi di ingegneria e geologia e per la progettazione di tutte le forniture 21 Gesamtprojekts verantwortlich. Zum Auftrag gehören die Projektierung und Bauleitung der Staumauer, der Triebwasserwege sowie der unterirdischen Maschinenhauskavernen. Wasserkraftanlagen sind inzwischen eines der wichtigsten Betätigungsfelder der Firma in Lateinamerika, Afrika und Asien. In der Schweiz und dem restlichen Europa widmet sich Lombardi heute vor allem der Transportinfrastruktur, und zwar mit gezieltem Fokus auf Tunnel für Strasse und Bahn. Der Erhalt und die Erneuerung der Bausubstanz bilden hier einen nicht unwesentlichen Leistungsanteil (vgl. Kap. «Erneuerte Verkehrsanlagen – für die Zukunft gerüstet», S. 178). U-Bahn-Projekte für Grossstädte Die über Jahrzehnte aufgebaute Kernkompetenz im Untertagebau führte in jüngster Zeit unter anderem zu verschiedenen Aufträgen für die Konzipierung und Bauleitung von U-Bahn-Anlagen (vgl. Kap. «Lösungen für den Agglomerationsverkehr», S. 78). Für die ständig wachsenden Grossstädte sind U-Bahn-Projekte oft das einzige Mittel, die Mobilitätsnachfrage zu erfüllen. Weltweit erfahren deshalb die Investitionen im städtischen Untertagebau einen enormen Aufschwung, der wahrscheinlich lange anhalten wird. Ein Beispiel ist der neue Abschnitt der Mailänder Metro-Linie 5, die zum Fussballstadion San Siro führt. Im Bau befindet sich überdies eine Erweiterungsstrecke der Turiner MetroLinie 1. In Rumäniens Hauptstadt Bukarest hat Lombardi einen sieben Kilometer langen U-Bahn-Doppeltunnel mit acht Haltestellen realisiert. Und in Kopenhagen wurde die Firma mit der Überwachung und Risikobewertung eines 17 Kilometer langen U-Bahn-Ringes mit 17 Haltestellen beauftragt. Eine grosse Herausforderung bei diesen U-Bahn-Projekten ist oft die Stabilität der ausgebrochenen Hohlräume: Um zu verhindern, dass sich die über den Metro-Linien liegenden Häuser übermässig verkippen, sind vor, während und nach dem Bau eine ganze Reihe aufwendiger Kontrollen und Kompensationsmassnahmen notwendig. Diese letzten Beispiele verdeutlichen auch, wie sehr Lombardi inzwischen zu einem global ausgerichteten Unternehmen geworden ist. Die jüngste Expansionsphase wurde vor rund zehn Jahren eingeleitet. Sie führte zur Gründung von Niederlassungen in Luzern (im Jahre 2003), in Quito/Ecuador (2010), in Freiburg/Schweiz (2011), in Lima/Peru (2012) und die letzte in Innsbruck/Österreich (2015). Hinzu kamen nach der schon erwähnten Lombardi Ingegneria Srl Mailand/Italien (1997) vier weitere Filialen im Ausland: die Lombardi Latinoamerica SA in Guatemala City/Guatemala (2008), die Lombardi India Pvt. Ltd. in New Delhi (2011), die Lombardi Ingénierie sas in Lyon/Frankreich (2013) und aktuell die Lombardi Belgium in Brüssel/Belgien (2015). Jeder einzelne Expansionsschritt wurde jeweils sorgfältig vorbereitet. Erst wenn sich nach vorgängigen Projekten und Beratungen in einer Region Kontinuität abzeichnete, wurde der Schritt für die jeweilige Niederlassung oder Filiale gewagt. Zur Expansionsstrategie meint Roger Bremen: «Unsere Filialen oder Niederlassungen 22 idro- ed elettromeccaniche dell’intero progetto. Il contratto prevede la progettazione e la costruzione della diga, dei sistemi di adduzione e della centrale sotterranea. Gli impianti idroelettrici sono oggi uno dei campi di attività principali della società in America Latina, Africa ed Asia. In Svizzera e in Europa Lombardi è concentrata in particolare nelle infrastrutture di trasporto con un particolare occhio di riguardo per le gallerie ferroviarie e stradali. La manutenzione e gli interventi migliorativi di queste strutture coprono un’importante quota di mercato nell’area europea (vedi cap. «Infrastrutture di trasporto rinnovate e funzionali anche in futuro», pag. 178). Metropolitane per i grandi agglomerati urbani Le competenze accumulate nel corso di decenni di attività nel settore sotterraneo hanno portato negli ultimi anni a diverse commesse per la progettazione e la costruzione di metropolitane (vedi cap. «Soluzioni per il trasporto urbano», pag. 78). Per le grandi città in continua espansione i progetti di metropolitane sono spesso l’unica soluzione per far fronte alla crescente richiesta di mobilità. In tutto il mondo gli investimenti per infrastrutture di trasporto in ambito urbano stanno vivendo una forte crescita destinata probabilmente a durare ancora a lungo. Tra i progetti realizzati in Italia vi sono il nuovo tratto della Linea 5 della metropolitana di Milano che conduce al quartiere di San Siro (e all’omonimo stadio di calcio) e l’estensione della Linea 1 della metropolitana di Torino tuttora in costruzione. Lombardi ha inoltre progettato una doppia galleria metropolitana con otto fermate a Bucarest in Romania. A Copenhagen lo studio ha seguito il monitoraggio e la valutazione dei rischi del nuovo percorso ad anello metropolitano lungo 17 Km con altrettante fermate. La sfida principale in questo tipo di progetti è la stabilità degli scavi e delle zone ad essi limitrofe. Numerosi e regolari controlli seguiti da idonee misure di compensazione sono necessari prima, durante e dopo l’esecuzione fisica dei lavori. Gli esempi precedenti illustrano l’orientamento attuale di Lombardi verso un mercato sempre più globale, un percorso iniziato circa 10 anni fa. Nell’ambito dell’ultima fase di espansione Lombardi SA ha creato nuove sedi distaccate: Lucerna nella Svizzera centrale (2003), Quito in Ecuador (2010), Friburgo in Svizzera francese (2011), Lima in Perù (2012) e Innsbruck in Austria (2015). Oltre a queste, altre quattro filiali del gruppo si sono aggiunte alla già citata Lombardi Ingegneria Srl di Milano in Italia creata nel 1997: Lombardi Latinoamerica SA nella capitale del Guatemala (2008), Lombardi India Pvt. Ltd. a New Delhi in India (2011), Lombardi Ingenierie sas a Lione in Francia (2013) e la recentissima Lombardi Belgium a Bruxelles in Belgio (2015). Ogni singolo passo verso queste espansioni è stato accuratamente soppesato e preparato. Solo una volta accertata la continuità nei mandati a seguito di progetti appena conclusi si è osato aprire una nuova filiale o succursale. In merito 23 sind keine Briefkästen, sondern Ableger, die danach streben, grosse Bäume zu werden. Mit der fachtechnischen und organisatorischen Unterstützung der gesamten Gruppe soll es uns gelingen, örtliche Marktnischen und Fähigkeiten auszunützen, um die Leistungen dort zu erbringen, wo der Markt sie am meisten verlangt. Denn nur so können wir technisch hochwertige Ingenieurleistungen zu kompetitiven Bedingungen anbieten.» Sensibilität für kulturelle Unterschiede Die Internationalisierung hat auch das Anforderungsprofil an den Bauingenieur vergrössert. Gefragt sind zunehmend Kräfte, die über das rein technische Fachwissen hinaus verschiedene Zusatzkompetenzen mitbringen: Organisationstalent, Management- und Marketingfähigkeiten, Mehrsprachigkeit, Offenheit gegenüber lokalen Arbeitsmethoden und das Verständnis dafür, dass trotz aller verbindlichen Regeln gute Leistungen auf verschiedene Arten erbracht werden können und müssen. Angesichts der weltweit sehr unterschiedlichen Bedürfnisse sind Lombardis Ingenieure immer wieder in ihrem Gespür für die spezifischen Anforderungen und Projektprioritäten vor Ort gefordert. Fehlt einer Region der Zugang zu Energie oder Trinkwasser, sind die Projektprioritäten völlig anders als in der Schweiz. Der Ingenieur muss sich dieser unterschiedlichen Bedürfnisse bewusst sein und die Projektauslegung diesen Anforderungen unbedingt anpassen. Das rasche Wachstum von Perus Hauptstadt Lima auf 12 Millionen Einwohner etwa ruft nach einem ebenso raschen Ausbau der Stromversorgung und der Verkehrsverbindungen. Es geht dabei primär um die Bereitstellung von Kapazitäten, die für die elementaren Bedürfnisse und die Überlebensfähigkeit einer Metropole entscheidend sind. Ganz anders ist hingegen die Stossrichtung beim Projekt «Agua Negra», einem Strassentunnel zwischen Argentinien und Chile, der als erster seiner Art durch die Anden führen wird. Der von Lombardi projektierte Tunnel (vgl. S. 144) ist primär ein Wirtschaftsentwicklungsprojekt, ausgerichtet auf den Schwerverkehr. Diesem bietet er eine wintersichere Verbindung und erspart ihm den Weg über den 4800 Meter hohen Pass. Um diese Bedürfnisse zu erfüllen, geht es im Wesentlichen darum, diese neuen Infrastrukturen rasch und möglichst kostengünstig zu erstellen. Die globale Fokussierung löste im Unternehmen auch einen internen Lernprozess aus. «Nach anfänglicher Skepsis hat sich heute die Erkenntnis durchgesetzt, dass unsere Filialen und Niederlassungen im Ausland ein Erfolgsfaktor sind, der in Zukunft noch wichtiger werden dürfte», betont Roger Bremen. Weitere Schritte in diese Richtung sind also lediglich eine Frage der Zeit. Fest steht: Ohne die Auslandpräsenz würden sich wichtige Märkte wie etwa der U-Bahn-Bau oder Wasserkraftanlagen in Schwellenländern für Lombardis Projektierungsleistungen verschliessen. 24 Im Dienste der Sicherheit Über die lokalen Mentalitäten, regionalen Kulturen und nationalen Politiken hinaus, die bei jedem Projekt irgendwie mitschwingen, haben die Ingenieure auch den gesellschaftlichen Bewusstseinswandel zu berücksichtigen. Der Aspekt «Sicherheit» gewinnt kontinuierlich an Bedeutung (vgl. Kap. «Sicherheit trotz Mehrverkehr», S. 106). Die Risikoakzeptanz der Gesellschaft schwindet mit zunehmendem Wohlstand, die Sensibilität gegenüber Gefahren wird grösser. Dies zeigte sich bei den verheerenden Bränden als Folge von Unfällen 1999 im Mont-Blanc-Tunnel und 2001 im Gotthard-Strassentunnel, die zahlreiche Tote forderten. In der Folge wurden komplexe neue Sicherheitsnormen geschaffen, die eine Anpassung der Infrastrukturen erforderlich machten. Lombardi stand vor neuen Aufgaben und Herausforderungen: Überwachungsanlagen mussten verstärkt, Belüftungssysteme weiterentwickelt, Alarm- und Signalisationssysteme verbessert werden. Auch das menschliche Verhalten im Brandfall wurde gründlich studiert. Lombardi engagierte sich in der Schweiz und im Ausland in zahlreichen Projekten: beim Gotthardund beim Mont-Blanc-Strassentunnel, beim neuen Tunnel «Vedeggio-Cassarate» bei Lugano und weiteren mehr. Den Ingenieuren wurden zudem zusätzliche Aufgaben im Bereich «Monitoring und Sicherheit» übertragen, etwa als offizielle Sicherheitsbeauftragte von Tunneln, oder mit Audits, Inspektionen, Sicherheitsprüfungen und -kontrollen. Der Prozess zur Verbesserung der Sicherheit bestehender Tunnel ist noch längst nicht abgeschlossen. Doch die bisherigen Anstrengungen tragen schon reichlich Früchte: So ist – um ein Beispiel zu nennen – die Zahl der Unfälle in Strassentunneln seit einigen Jahren rückläufig. Die Frage der Sicherheit bleibt in der Risikogesellschaft aber trotz allem ein Dauerthema. Die Ingenieure sollen jede Gefahr so genau wie möglich bewerten. Die Nutzer der Infrastrukturen möchten schwarz auf weiss die Gewissheit haben, dass alles unter Kontrolle ist. Ähnlich wie im Verkehrsbereich präsentiert sich in Europa die Situation punkto Staudämmen. Aufgrund neuer Sicherheitsvorschriften gilt es, die Hochwasser- und Erdbeben-Sicherheitskonzepte bei bestehenden Bauwerken anzupassen und sie bei neuen Projekten von Beginn weg einzubeziehen. An Bedeutung gewinnen Aspekte wie die Verbesserung der Dichtungstechnik sowie Massnahmen, um die Folgen der Alkali-Aggregat-Reaktion zu bewältigen, die bei Wasserkontakt Betonteile aufquellen lässt. Für Lombardi eröffnet sich damit ein weiteres Tätigkeitsfeld mit starkem Wachstumspotenzial (vgl. S. 227). Dabei geht es nicht nur um bessere Sicherheit, sondern auch um die Erhaltung von Wasserkraftanlagen in ihrer zweiten Lebenshälfte, manchmal auch um deren Rückbau oder gar Stilllegung. Ein wichtiges Beispiel ist der Ersatz der Talsperre «Sera» im Kanton Wallis, im Süden der Schweiz (vgl. S. 172). Ein Neubau flussabwärts ermöglichte es, das Kraftwerk während des Neubaus in Betrieb zu halten. 26 alla strategia di espansione, Roger Bremen dice: «Le nostre filiali sono dei rami destinati a diventare alberi, non semplici caselle postali. Con il supporto tecnico ed organizzativo del gruppo puntiamo a raggiungere le nicchie di mercato locali portando la nostra esperienza direttamente nelle regioni che più la necessitano. In questo modo possiamo offrire servizi di ingegneria di alta qualità a condizioni economiche competitive». Sensibilità per le differenze culturali L’internazionalizzazione delle prestazioni ha elevato il profilo richiesto alle maestranze ingegneristiche impegnate. Oltre alla mera competenza tecnica servono competenze aggiuntive: capacità organizzativa, gestionale e di marketing, multilinguismo, apertura ai metodi di lavoro locali e la capacità di comprendere che, nonostante i vincoli regionali che spesso si incontrano, è sempre possibile fornire ottime prestazioni anche se con metodologie di lavoro a volte nettamente diverse da paese a paese. Date le esigenze fortemente diverse, agli ingegneri di Lombardi è richiesta una sensibilità particolare alle condizioni e priorità locali. In una regione senza disponibilità di energia elettrica o di acqua potabile le priorità progettuali sono assai diverse da quelle abituali nei confini nazionali ed europei. Il tecnico preposto deve esserne pienamente consapevole ed orientare il progetto adeguandolo al fabbisogno specifico invece di proporre soluzioni standardizzate. La capitale del Perù, Lima, con i suoi 12 milioni di abitanti ed un ritmo di crescita incalzante, necessita di un’altrettanta veloce espansione della fornitura di energia elettrica e dei mezzi di trasporto. Sono tra le necessità fondamentali per lo sviluppo e la vitalità di una metropoli moderna. Diversa ma in qualche modo collegata è la realizzazione del progetto «Agua Negra», una galleria stradale tra Argentina e Cile attraverso le Ande, prima opera di questo genere nella catena montuosa. Il traforo in progettazione da Lombardi (vedi pag. 145) è principalmente un’opera di sviluppo economico, finalizzata essenzialmente al traffico pesante. La nuova via offrirà un collegamento percorribile tutto l’anno ed eviterà il complicato passaggio attuale sulla strada, in parte sterrata, che raggiunge il passo situato a 4800 m di altitudine. Per soddisfare tutte queste nuove esigenze è fondamentale il mantenimento di bassi costi e la rapidità nell’esecuzione delle opere. L’apertura ai mercati internazionali ha innescato anche un processo di apprendimento interno alla società. «Dopo lo scetticismo iniziale, è venuta piano piano alla luce la consapevolezza dell’ importanza strategica ed economica di queste nuove filiali che sono destinate ad acquisire sempre più rilevanza in futuro», afferma Roger Bremen. Ulteriori passi in questa direzione sono solo questione di tempo. Una cosa è certa: senza la presenza all’estero, in mercati importanti come la costruzione di metropolitane e nuovi impianti idroelettrici in Paesi emergenti, interi settori di progettazione del gruppo Lombardi avrebbero già inesorabilmente chiuso i battenti. 27 Al servizio della sicurezza Oltre agli aspetti legati alla mentalità locale, alle culture regionali e alle diverse politiche nazionali che si ripercuotono in ogni progetto, gli ingegneri si confrontano oggi con un cambiamento di coscienza sociale. L’aspetto «sicurezza» assume un ruolo sempre più importante (vedi cap. «Sicurezza nonostante l’incremento del traffico», pag. 106). L’accettazione del rischio da parte della società diminuisce con l’aumento del benessere. Ciò è diventato ancora più evidente dopo i devastanti incendi a seguito degli incidenti nel traforo del Monte Bianco nel 1999 e del San Gottardo nel 2001 che hanno causato numerose vittime. Come conseguenza immediata sono stati progressivamente imposti a livello politico nuovi standard di sicurezza che hanno richiesto l’adeguamento di numerose infrastrutture esistenti. Lombardi ha preso parte attivamente a questa fase, sia nella definizione delle nuove normative sia negli sviluppi progettuali, tra i quali sono da menzionare il miglioramento dei sistemi di monitoraggio, delle apparecchiature di gestione della ventilazione, nuovi sistemi di allarme e di segnalazione generale all’interno e ai portali delle gallerie e l’adeguamento delle opere civili. In questo ambito sono anche state analizzate in dettaglio le reazioni istintive umane in caso di incendio. Lombardi ha partecipato a numerosi interventi migliorativi in varie gallerie in Svizzera e all’estero. Tra le altre sono da menzionare le gallerie stradali del San Gottardo, del Monte Bianco e la nuova galleria stradale Vedeggio-Cassarate a Lugano. Numerosi sono inoltre i mandati di esperti della sicurezza per gallerie esistenti che comportano la verifica del funzionamento dei sistemi di sicurezza già installati, ispezioni e regolari controlli annuali. Il processo per migliorare la sicurezza nelle gallerie esistenti è lungi dall’essere completato. Tuttavia, i recenti sforzi hanno dato già i loro frutti. Gli incidenti nelle gallerie stradali sono da diversi anni in costante diminuzione. La questione della sicurezza rimane comunque un tema ricorrente e determinante nell’analisi dei rischi di un progetto. Gli ingegneri devono valutare ogni possibile fattore di rischio nella maniera più accurata possibile. Gli utenti dell’infrastruttura devono sentirsi al sicuro e sapere che tutte le eventualità sono state considerate. Come nel ramo delle infrastrutture di trasporto anche nel campo delle dighe gli aspetti della sicurezza sono stati costantemente migliorati durante gli ultimi decenni. Nuove norme e direttive di sicurezza impongono oggi di tener conto di eventi eccezionali come alluvioni o terremoti non solo nella progettazione delle nuove opere, ma anche nella verifica della sicurezza di quelle esistenti. Un problema molto importante ed attuale nell’ambito delle dighe è il miglioramento delle caratteristiche di tenuta idraulica e la valutazione degli effetti del fenomeno di espansione del calcestruzzo legato alla reazione chimica alcaliaggregati che porta al rigonfiamento delle strutture in calcestruzzo direttamente a contatto con l’acqua. Per Lombardi si è aperto in quest’ultimo ambito un campo di attività di indubbia importanza e carico di un forte potenziale di crescita (vedi pag. 227). Non si tratta solo di 29 Effizient dank leistungsfähigem Netzwerk Noch im Jahre 2007 betrug das Kursverhältnis Euro/Schweizer Franken 1.0/1.60 und US Dollar/ Schweizer Franken 1.0/1.30. Heute, im Jahr 2015, liegen dieselben Kursverhältnisse bei etwa 1/1. Trotz dieser kurzfristig so bedeutenden Aufwertung des Schweizer Frankens ist es der Lombardi-Gruppe gelungen, in den letzten zehn Jahren ihre Position im Auslandgeschäft deutlich auszubauen. Der Anteil der in Fremdwährung verrechneten Leistungen von Lombardi Schweiz konnte ebenfalls gesteigert werden und beträgt heute etwa 30 Prozent des Umsatzes. Zu dieser positiven Entwicklung haben verschiedene Faktoren beigetragen, wobei der Aufbau eines effizienten internationalen Netzwerkes einer der wichtigsten ist. Für Ingenieurdienstleistungen gilt mittlerweile, was in anderen Branchen schon seit geraumer Zeit der Fall ist: In der Schweiz können nur hochwertige Exportleistungen überleben, alle weiteren Kosten müssen dort anfallen, wo der Markt liegt und die Leistungen am effizientesten erbracht werden können. Im Auslandgeschäft gibt es mittelfristig nur den Weg, die Ideen selbst in der Schweiz zu behalten, während die Fabriken dort produzieren müssen, wo die Nachfrage und der Markt bestehen. Damit die Produktqualität gewährleistet ist, braucht es effiziente Leistungs- und Kontrollsysteme sowie moderne edv-Infrastrukturen. Künftig können somit nur noch die hochqualifizierten Leistungen in der Schweiz erbracht werden. Um die Qualität und den notwendigen Erfahrungsaustausch zu gewährleisten, müssen zudem die Planungsleistungen vor Ort unter der Leitung hochqualifizierter Ingenieure erfolgen. Zur praktischen Umsetzung dieser Vision braucht es eine effiziente und komplexe Struktur zur Überwachung der Abläufe und zum möglichst effizienten Einsatz aller Kompetenzen. Alle Kernkompetenzen müssen unbedingt intern vorhanden sein und sind geografisch dort aufzubauen, wo dafür die besten Bedingungen herrschen. Damit die Erfahrung möglichst innerhalb des Unternehmens bleibt, sind nur ausnahmsweise freie Mitarbeiter oder Unterakkordanten in der Kernkompetenz einzusetzen. Das hauptsächlich in den letzten zehn Jahren aufgebaute Netzwerk erlaubt eine progressive Realisierung dieser Vision. Als Voraussetzung dafür sind in erster Linie die richtigen Leute zu finden – denn ein gutes Konzept ist notwendig, aber bei weitem nicht ausreichend. Notwendig sind erfahrene Ingenieure, die mit den lokalen Bedingungen vertraut sind und die Basisleistungen vor Ort erbringen. Darüber hinaus sind im Netzwerk von Lombardi ausgewiesene Spezialisten tätig, auf deren fachliche Unterstützung die Niederlassungen und Filialen jederzeit zurückgreifen können. Diese globale Arbeitsteilung innerhalb des Unternehmens erlaubt Kosteneffizienz und eine optimale Ausschöpfung der eigenen Ressourcen. Sie bedingt aber auch eine wachsende Mobilität der Mitarbeitenden sowie deren Bereitschaft zu Flexibilität und multikultureller Zusammenarbeit. 30 migliorare la sicurezza generale delle opere ma anche di garantirne la durata nel tempo. Gli interventi realizzati in questa direzione negli ultimi anni hanno evidenziato l’importanza crescente delle misure di mitigazione dell’invecchiamento delle opere: a volte hanno portato persino alla demolizione di parti di opera danneggiate o al loro definitivo abbandono. Un esempio caratteristico di sostituzione totale di parte di un impianto idroelettrico è quello della diga di Sera nel cantone Vallese nella Svizzera meridionale (vedi pag. 172). Efficienza grazie ad una struttura in rete Nel 2007 un euro valeva 1.60 franchi svizzeri ed un dollaro americano ne valeva 1.30. Oggi le tre valute sono quasi in parità. Nonostante le ovvie difficoltà a breve termine poste dall’apprezzamento del franco svizzero, il gruppo Lombardi è riuscito a rafforzare la propria posizione nel mercato internazionale negli ultimi 10 anni: circa il 30% del fatturato di Lombardi Svizzera è in valuta estera e questa percentuale è probabilmente destinata ad aumentare. Diversi fattori hanno contribuito a questo risultato positivo ma forse il più importante è stato lo sviluppo di un’efficiente rete internazionale. Si applica ora per i servizi di ingegneria quello che in altri settori già si riscontra da qualche tempo. In Svizzera possono economicamente sopravvivere solo servizi ad alto valore aggiunto, vanno per contro delocalizzati il più possibile tutti gli altri costi che possono essere sostenuti in maniera più efficiente in altri mercati. Nell’ambito dell’attività internazionale, a medio termine in Svizzera potranno solamente essere sviluppate le idee ed i concetti generali, la loro applicazione e le relative attività di progettazione dovranno invece essere realizzate laddove il mercato lo richiede. Per garantire la qualità del «prodotto» finale sono necessarie prestazioni e sistemi di controllo efficienti oltre che infrastrutture informatiche moderne. In futuro la sede svizzera potrebbe essere limitata a fornire all’estero unicamente servizi altamente qualificati. Naturalmente anche l’estero necessita di una pianificazione eseguita in loco sotto la guida di tecnici esperti, al fine di mantenere alta la qualità dei servizi offerti. Per l’attuazione pratica è necessario operare in modo sistematico e ben organizzato, nonché disporre di adeguate strutture di gestione amministrativa e di controllo tecnico in ogni fase del progetto. Tutte le competenze importanti devono essere disponibili all’interno del gruppo e sviluppate nel luogo più idoneo. Lo scopo finale è quello di conservare «in casa» l’esperienza acquisita affidandosi a liberi professionisti o subappaltatori solo per prestazioni non ritenute essenziali o richieste solo sporadicamente. La rete costruita negli ultimi decenni sta consentendo la progressiva realizzazione di questa visione. Il requisito primario rimane il reclutamento di personale tecnico adeguato: le buone idee sono necessarie ma non sufficienti, indispensabile invece è il coinvolgimento di inge- 31 Innovation, Stabilität, Kontinuität Den Mut aufzubringen, herkömmliche Denkmuster zu durchbrechen, ist eine wesentliche Voraussetzung für eine zukunftsweisende und erfolgreiche Tätigkeit als Bauingenieur. Gleichzeitig prägen unverrückbare Naturgesetze das Fachgebiet und sorgen für Stabilität und Kontinuität. Entsprechend verfolgt Lombardi mit der Firmenstrategie stets langfristige Visionen. Die Bauwerke konzipieren die Ingenieure nicht einfach nach den aktuellen Notwendigkeiten, sondern möglichst vorausschauend, mit Blick auf den gesamten Lebenszyklus und die Auswirkungen auf die Zukunft. Mit welchen Zeithorizonten Ingenieure dabei rechnen müssen, verdeutlicht der Eurotunnel unter dem Ärmelkanal. Es ist ein Projekt, an dem Lombardi zwar nicht beteiligt war, das für alle Ingenieure aber Vorbildcharakter haben dürfte: Der Tunnel wurde gewissermassen auf eine halbe Ewigkeit hin konzipiert, im Bewusstsein der Ingenieure, dass ein solches Bauwerk einen grösseren Raum auf endgültige Weise verändert. Es erstaunt denn auch nicht, dass von der ersten Planung bis zur Fertigstellung des Tunnels 50 Jahre vergingen. Ähnliches gilt für viele Wasserkraftprojekte, deren Investitionen auf einem Zeithorizont von 80 bis 100 Jahren beruhen. Für die Ingenieure heisst dies, als Projektierende nicht nur die künftigen gesellschaftlichen Bedürfnisse, sondern auch die wirtschaftlichen Entwicklungen möglichst umfassend einzuschätzen. Die Zukunft im Fokus hat auch die Stiftung der Lombardi-Gruppe. Sie wurde anlässlich des 50-Jahre-Jubiläums – also vor zehn Jahren – gegründet, um innovative Forschungs- und Entwicklungsprojekte junger Bauingenieure und Studenten, vorzugsweise auf den Gebieten der Felsmechanik, des Untertage- und des Wasserbaus, zu fördern. Die Grundlagenforschung soll dabei neue, ungewohnte Ausblicke auf praktische Anwendungsmöglichkeiten erlauben. Theoretische Lösungen sollen in praktische Ansätze übergehen und diese wiederum konkreten Projektumständen vor Ort entsprechen. Die Bilanz der nun zehnjährigen Stiftungstätigkeit lässt sich sehen: Unterschiedliche Entwicklungsbereiche wurden einander angenähert, etwa die Elektronik an die das Bauingenieurwesen, und so auf interdisziplinäre Weise Lösungsansätze erarbeitet. Beispielsweise konnte eine Methode entwickelt werden, mit der sich das Terrainverhalten bei Erdbeben besser bewerten lässt, und eine andere erlaubt, die durch fliessendes Wasser verursachte Abrasion zu verringern. Dank der Stiftung sind bisher rund ein Dutzend Forschungs- und Entwicklungsprojekte in der Schweiz und in Italien realisiert worden. Ein gesundes, für die Zukunft gerüstetes Unternehmen Die Verbindung von fortschrittlichen Lösungen mit bewährter Erfahrung, von Pioniergeist mit kritischem Verstand, herausragendes Charakteristikum des Firmengründers, gehört auch heute zu den wichtigsten Markenzeichen des Unternehmens. Lombardi präsentiert sich heute als eine selbstbewusste Schweizer Ingenieurgruppe, die international tätig ist und mittlerweile die Hälfte ihres Arbeitsvolumens im Ausland abwickelt. Rund die Hälfte 32 der heute 330 Mitarbeitenden sind in den ausländischen Niederlassungen und Filialen beschäftigt. Die vergangenen zehn Jahre prägte ein starkes Wachstum, das beim Umsatz zu einer Verdoppelung und beim Personalbestand annähernd zu einer Verdreifachung führte. Bewährt hat sich auch das Modell der Mitarbeiterbeteiligung, das im Laufe der Jahrzehnte weiter ausgebaut wurde. Bei den rund 30 Eigentümern, die heute als Verwaltungsräte und Aktionäre die Geschicke des Unternehmens verantworten, handelt es sich ausschliesslich um langjährige Mitarbeiter. Diese Besitzstruktur ist ein zentraler Erfolgsfaktor und die Basis der nachhaltigen Firmenstrategie. Oder, wie es Roger Bremen formuliert: «Unsere Aktionäre sind eben nur einen Tag im Jahr Aktionäre; die restlichen Tage arbeiten sie im Unternehmen mit vollem Engagement mit.» Auch im sechzigsten Jahr von Lombardi ist der Mut zu Innovationen gefragt. Gefordert sind die Intuition und der Wille des Ingenieurs, seine technischen Fähigkeiten und kulturellen Kenntnisse. Das Zusammenspiel visionärer Ideen und fundierter Fachkenntnisse in sehr unterschiedlichen Ingenieurbereichen ermöglicht die Realisierung herausragender Projekte. Hinzu kommen Kostendisziplin und organisatorische Effizienz als Erfolgsfaktoren für den weiteren Ausbau der Gruppe. Die Nachfrage nach Ingenieurdienstleistungen steigt vor allem auf den internationalen Wachstumsmärkten, während sich für die Schweiz in Zukunft eine eher bescheidene Entwicklung bei neuen Projekten abzeichnet. «Die weltweite Urbanisierung wird uns stark beschäftigen; es gibt inzwischen viele Millionenstädte, die noch kein nennenswertes öffentliches Verkehrsnetz haben», betont Roger Bremen. Der Wasserbau zur Wasserversorgung, im Bereich des Hochwasserschutzes oder zur Energiegewinnung wird weiterhin gefragt sein, sodass mittelfristig kein Einbruch der Nachfrage zu befürchten ist. «Trotz des sich seit zehn Jahren stark verändernden Umfelds werden wir es mit motivierten und kompetenten Ingenieuren schaffen, die Lombardi-Gruppe weiter auszubauen. Gespür, Kreativität, fundierte Fachkenntnisse und organisatorische Effizienz waren in der Vergangenheit die Zutaten des Erfolgsrezeptes – und sie bleiben es auch in Zukunft.» 34 gneri esperti che acquisiscano familiarità con le condizioni locali e che siano in grado di fornire ottimi servizi in loco. Gli specialisti qualificati del gruppo Lombardi possono in ogni momento appoggiarsi ai colleghi «in rete» delle varie filiali e succursali. Questa suddivisione globale dei compiti consente un’ottimizzazione dei costi e delle risorse disponibili. L’intero processo ha portato ad una maggiore mobilità dei dipendenti, la cui flessibilità e doti di cooperazione multiculturale sono oggi un importante valore aggiunto. Innovazione, stabilità e continuità Il coraggio di rompere gli schemi di pensiero tradizionali e di innovare è un requisito indispensabile per una carriera di successo nel campo dell’ingegneria. D’altro canto qualsiasi innovazione deve basarsi su un’accurata conoscenza delle problematiche fondata sull’esperienza. Di conseguenza Lombardi ha tentato di seguire sempre strategie con visioni a lungo termine: gli ingegneri non valutano solo le esigenze progettuali del momento ma devono essere in grado, con una certa lungimiranza, di prevedere le necessità lungo l’intero ciclo di vita della costruzione. Il progetto dell’Eurotunnel sotto la Manica è un esempio significativo dell’orizzonte temporale di cui gli ingegneri devono tener conto. Anche se Lombardi non vi ha partecipato, il progetto dovrebbe fungere da modello per tutti gli ingegneri. L’opera è stata concepita per essere praticamente eterna con la consapevolezza che essa modifica per sempre l’ambiente nel quale si iscrive. Il fatto in sè non deve sorprendere più di tanto in quanto sono passati 50 anni dalla pianificazione iniziale alla realizzazione della galleria. Lo stesso vale per molti progetti idroelettrici i cui investimenti sono basati su orizzonti temporali di circa 80-100 anni. La realizzazione di queste opere non è quindi solo una sfida tecnica ma richiede anche una certa fiducia nello sviluppo economico a lungo termine. Lo sguardo rivolto verso il futuro è stato evidente con la Fondazione Lombardi, creata in occasione del 50° anniversario della Lombardi SA. È nata con l’intento di promuovere progetti innovativi di ricerca e sviluppo di giovani studenti ed ingegneri, preferibilmente nei settori della meccanica delle rocce, delle opere sotterranee e nell’ingegneria dell’acqua. L’obiettivo della fondazione è quello di applicare nella pratica ingegneristica le possibilità offerte dai nuovi sviluppi tecnologici. Si tratta di trasformare in realtà i risultati delle ricerche di laboratorio nei diversi ambiti di interesse per l’ingegneria. Il saldo della ormai decennale attività della fondazione è senz’altro positivo: diverse aree di ricerca hanno creato delle sinergie particolari come l’unione dell’ingegneria civile all’elettronica sviluppando soluzioni innovative. Ad esempio è stato elaborato un nuovo metodo per meglio quantificare il rischio di liquefazione di terreni saturi in caso di terremoto. Un altro sviluppo permette di ridurre l’abrasione causata dai flussi d’acqua ad alta velocità. Finora circa una dozzina di progetti di ricerca e sviluppo sono stati realizzati in Svizzera e in Italia grazie alla Fondazione Lombardi Ingegneria. 35 Un gruppo solido e ben strutturato per il futuro Soluzioni innovative in combinazione con una comprovata esperienza e uno spiccato spirito pionieristico hanno guidato l’operato del fondatore Giovanni Lombardi e continuano ancora oggi ad essere importanti segni distintivi della società. Lombardi si presenta come un gruppo di ingegneria svizzero solido che opera a livello internazionale sviluppando quasi la metà del suo volume di lavoro all’estero. Circa la metà degli attuali 350 dipendenti lavorano nelle filiali e nelle sedi estere. L’ultimo decennio ha registrato una forte crescita generale portando ad un raddoppio della cifra d’affari e ad una quasi triplicazione del numero di collaboratori. Anche il modello di partecipazione diretta dei quadri è stato ampliato nel corso degli ultimi decenni e si è dimostrato un anello vincente della catena societaria. Gli attuali 30 «proprietari», responsabili in qualità di amministratori ed azionisti, sono a tutti gli effetti dei dipendenti a tempo pieno. Questo sistema di proprietà è una delle chiavi del successo ottenuto e sta alla base di una strategia aziendale sostenibile nel tempo. «I nostri azionisti lo sono solo il giorno dell’Assemblea generale. Gli altri giorni dell’anno sono collaboratori attivi nell’azienda con il massimo impegno», come ricorda Roger Bremen. Il coraggio di innovare resta necessario anche alla soglia dei 60 anni di attività. L’intuizione e la volontà dell’ingegnere con le sue abilità tecniche e conoscenze culturali sono una caratteristica determinante per lo sviluppo del Gruppo. L’incontro tra idee visionarie e conoscenze approfondite in aree a volte molto diversificate del campo ingegneristico permette la realizzazione di progetti eccezionali. Il rigore e l’efficienza organizzativa sono valori aggiunti altrettanto indispensabili. La domanda di servizi di ingegneria è in aumento, soprattutto nei mercati internazionali in forte espansione urbanistica. In Svizzera si prevede invece un futuro con un modesto sviluppo di nuovi progetti. «L’urbanizzazione globale ci coinvolgerà notevolmente. Ci sono al mondo molte metropoli del tutto prive di reti efficienti per il trasporto pubblico» sottolinea Roger Bremen. La fornitura di acqua potabile, le infrastrutture di protezione dalle inondazioni e gli impianti di produzione di energia idroelettrica continueranno ad essere opere fortemente richieste ed è difficilmente immaginabile un improvviso crollo a medio termine di tale domanda. «Nonostante l’ultimo decennio sia stato per noi un periodo di grandi cambiamenti, soprattutto nella ripartizione geografica dei mercati, sono fiducioso che potremo continuare a consolidare il gruppo Lombardi grazie ai nostri collaboratori motivati e competenti. Intuizione, creatività, conoscenze ed efficacia organizzativa sono stati in passato gli ingredienti della nostra formula di successo e continueranno ad esserlo anche in futuro». 37 Alpentransversalen – Verkehrsinfrastrukturen im Herzen Europas Ohne leistungsfähige und sichere Verkehrswege keine Zivilisation und kein Wohlstand: Dieser einfache Zusammenhang ist seit der Entstehung der ersten staatsähnlichen Gesellschaften bis heute gültig. Die Geschichte Europas ist auch die Geschichte seiner Verkehrswege – von der Bernsteinstrasse als Handelsweg zwischen Elbmündung und Adria vor rund 4500 Jahren über das römische Strassennetz und die napoleonischen Heerstrassen bis zu den heutigen Autobahnen und Hochgeschwindigkeits-Eisenbahnstrecken. Bis heute bilden die Alpen ein verkehrstechnisches Hindernis, das den Ingenieuren Höchstleistungen abverlangt. Im europäischen Wegnetz spielten die Alpen als grösstes natürliches Hindernis eine zentrale strategische Rolle. Der Fund der rund 5250 Jahre alten Gletschermumie «Ötzi» am Südtiroler Passweg «Hauslabjoch» vor über 20 Jahren belegt, dass die Alpen bereits in der (Jung-)Steinzeit von Menschen überquert worden sind. Seither werden die Alpen ambivalent wahrgenommen: einerseits als natürlicher Schutzwall – etwa gegen «Barbaren» aus dem Norden oder «Piraten» aus dem Süden –, andererseits als Verkehrshindernis, das den Transport verteuert, die Völker trennt und ihre Verständigung erschwert. Die Überquerung der Alpen, aber auch ihre Befestigung, ist deshalb seit Urzeiten eine permanente Herausforderung für Ingenieure und Baumeister. Eisenbahn erschliesst die Alpen Bis in die Neuzeit war der Verkehr über die Alpen allein schon durch die wenig leistungsfähigen Transportmittel stark begrenzt. Zwar konnte auf den grossen Alpenrandseen die Kraft des Windes genutzt werden, schiffbare Kanäle gab es in den Alpen aber nicht. Erst die Entwicklung des Eisenbahnnetzes ab den 1850er-Jahren machte die Alpen zu einem wirtschaftlichen und kulturellen Faktor in Europa. Die Bedeutung der grossen Eisenbahntransversalen durch die Alpen kann deshalb auch aus heutiger Sicht nicht hoch genug eingeschätzt werden. Immer wieder wurden und werden neue Verbindungen geschaffen, die einerseits Wachstum und Wohlstand, andererseits aber auch neue Probleme und Verlierer schufen und schaffen – man denke etwa an die Krise des traditionellen Transportgewerbes in der Ostschweiz nach der Eröffnung der Gotthardbahn 1882. Das ambivalente Verhältnis von Politik und Öffentlichkeit zu grossen Alpentransversalen ist auch aus der neusten Geschichte ablesbar, etwa beim Eisenbahn- und beim Strassen-Scheiteltunnel durch den Gotthard. Beide wurden bei ihrer Eröffnung begeistert gefeiert, gleichzeitig aber von Beginn weg und bis vor wenigen Jahren permanent für die Sprengung im Krisenfall vorbereitet. In jüngerer Zeit zeigt sich das ambivalente Verhältnis der Öffentlichkeit zu grossen Alpentransversalen unter anderem daran, dass sich gegen jedes Projekt – und sei es von noch so vielen Instanzen geprüft worden – eine im weitesten Sinn ökologisch motivierte Opposition formiert. 40 Trasversali alpine: infrastrutture per il trasporto nel cuore dell’Europa Senza collegamenti efficaci e sicuri nessuna civiltà può svilupparsi e prosperare. Questo semplice legame tra trasporti e sviluppo, presente sin dalla nascita delle prime civiltà, è valido ancora oggi. La storia dell’Europa è la storia delle sue vie di comunicazione. La Via dell’Ambra, circa 4500 anni fa, fu un’importantissima rotta commerciale che collegava la foce del fiume Elbe (Mare del Nord) ai principali porti del Mar Adriatico. Dalle reti stradali romane a quelle militari napoleoniche è stato un continuo evolversi, fino ad arrivare alle odierne moderne autostrade e linee ferroviarie ad alta velocità. Da sempre le Alpi costituiscono un ostacolo per lo sviluppo delle vie di comunicazione e ancora oggi mettono alla prova gli ingegneri nello studio di nuove e particolari soluzioni tecniche. Nelle vie di comunicazione europee, le Alpi, principale barriera naturale, hanno spesso svolto un ruolo centrale e strategico. Il ritrovamento del corpo mummificato del Similaun (comunemente detto «Ötzi»), restituito dai ghiacci del Sud Tirolo nel 1991 e datato scientificamente a 5250 anni fa, ha confermato il passaggio di genti attraverso le Alpi già nella (recente) età della pietra. Da allora il ruolo (come pure la percezione che la gente ha) delle Alpi è ambiguo: da un lato una protezione naturale (ad esempio contro i «barbari» provenienti dal Nord e contro i «pirati» dal Sud), dall’altro un ostacolo e causa di rincaro per il trasporto di merci, come pure una barriera e fonte di incomprensione tra popoli. La traversata delle Alpi, ma anche la loro fortificazione, rappresentano sin dal lontano passato una sfida per gli ingegneri e per i costruttori. La ferrovia scopre le Alpi Fin nel recente passato, considerati i mezzi di trasporto disponibili, l’attraversamento delle Alpi è sempre stato fortemente limitato. Se sui grandi laghi che si estendono alle pendici delle Alpi la forza del vento poteva essere sfruttata, nelle Alpi non esistevano canali navigabili. Si dovette attendere lo sviluppo della rete ferroviaria, a partire dal 1850 circa, affinché le Alpi divenissero di importanza economica e culturale in Europa. Se da sempre la creazione di nuovi collegamenti è fonte di crescita e di prosperità, allo stesso tempo essa è causa di nuovi problemi e inconvenienti. Si pensi per esempio alla Svizzera orientale, che fu investita da una grave crisi del settore dei trasporti tradizionali dopo l’apertura della ferrovia del San Gottardo nel 1882. Il contrasto tra opinione politica e pubblica in merito alle trasversali alpine è percepibile anche nella storia più moderna, come nel caso delle gallerie di valico ferroviaria e stradale attraverso il San Gottardo: entrambe le opere sono state celebrate con entusiasmo al momento della loro inaugurazione, seppur sin dall’inizio progettate per poter essere fatte crollare con esplosivi in caso di conflitto. Negli ultimi decenni questo disaccordo si manifesta sotto forma di un dissenso di principio, legato a motivazioni di carattere ambientale, malgrado numerose istanze siano oggi incaricate alla verifica di questi grandi progetti. 41 Alpentransversale Mont Cenis – strategisches und technologisches Husarenstück Einer der Ersten, der die Bedeutung einer Alpentraverse erkannte und nutzte, war der karthagische Feldherr Hannibal. Vom heutigen Spanien und Südfrankreich her kommend, überquerte er im Jahre 218 v. Chr. die Alpen mit einem Heer von rund 60 000 Mann und 37 Kriegselefanten, um quasi durch die Hintertür nach Norditalien und ins Römische Reich einzufallen – ein historischer Überraschungscoup. Wo genau Hannibals Heer die Alpen überquerte, ist im Detail bis heute umstritten – die grosse Linie, die erste grosse Alpentransversale vom Rhonetal ins Tal des Po, ist aber durch seinen Feldzug vorgezeichnet worden. Als möglichen Alpenübergang für Truppen und Elefanten betrachtet die Forschung heute unter anderem den 2083 m ü.M. gelegenen MontCenis-Pass – tatsächlich einer der kürzesten und tiefstgelegenen Wege über die Alpen, der westlich von Turin das italienische Tal von Susa (Val di Susa) im Süden mit dem französischen Tal des Arc im Norden verbindet. Nach Hannibal – falls er tatsächlich diesen Weg benützt hat – sind über den geschichtsträchtigen Pass römische Legionäre, fränkische Ritter und französische Soldaten unter Napoleon I. gezogen. Um seine Truppen rasch zwischen Paris und Mailand verschieben zu können, liess der erste Kaiser der Franzosen im Jahr 1800 eine moderne Heerstrasse über den Pass bauen. Unter dem Einfluss des Gotthard-Mythos neigt man aus Schweizer Optik dazu, den Gotthard-Eisenbahntunnel als ersten grossen Durchstich durch die Alpen und die Gotthardbahn als erste europäische Alpentransversale zu vereinnahmen. Die Anerkennung als erster Durchstich durch die Alpen und als erste Transversale durch den westlichen Alpenbogen gebührt jedoch dem Mont-Cenis-Tunnel – auch Fréjus-Tunnel genannt –, der bereits 1871, elf Jahre vor dem Gotthardtunnel, in Betrieb genommen wurde. Eben an dieser Stelle plante das aufstrebende und früh industrialisierte Königreich Sardinien-Piemont den ersten Alpendurchstich. Mit der Projektierung und Ausführung wurden die Ingenieure Germano Sommeiller (1815–1871), Sebastiano Grandis (1817–1892) und Severino Grattoni (1816–1876) beauftragt. Der zweigleisige Tunnel mit einer Länge von rund 13,6 Kilometern markiert in der Technikgeschichte eine Zeitenwende. Bei der Ausarbeitung des ersten Projekts im Jahr 1857 existierte weltweit kein Eisenbahntunnel von mehr als 500 Meter Länge. Es fehlten also die Erfahrungen mit langen Tunneln. Kaum je in der Technikgeschichte wurde ein derart hohes Risiko eingegangen. Erster Innovationsschub im Tunnelbau Zur Bewältigung dieser Herausforderungen stand den damaligen Tunnelbauern ein Instrumentarium zur Verfügung, das sich nicht wesentlich von jenem des Mittelalters unterschied: Der Vortrieb erfolgte in Handarbeit mit den traditionellen Werkzeugen Hacke und Schaufel, Fäustel und Meissel. Die Arbeitsfortschritte waren entsprechend bescheiden; 42 Helsinki Oslo Stockholm København Gdańsk Hamburg Warszawa Amsterdam London Bruxelles Luxembourg Paris München Wien Bern Milano Venezia Genova Napoli Palermo Ausschnitt Transeuropäisches Eisenbahn Hochgeschwindigkeitsnetz Dettaglio della rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea Lombardi ist bei allen sich im Bau befindenden bzw. realisierten Alpentransversalen beteiligt (von Westen nach Osten: FréjusBasistunnel, Lötschberg-Basistunnel, Gotthard-Basistunnel, BrennerBasistunnel, Koralmtunnel) Lombardi partecipa o ha partecipato alla realizzazione di tutte le trasversali ferroviarie alpine attualmente in costruzione o già realizzate (da ovest verso est: la linea ferroviaria LioneTorino, la galleria di base del Lötschberg, la galleria di base del San Gottardo, la galleria di base del Brennero e il Koralm Tunnel) 43 bei den wenigen vor 1857 realisierten Tunnelbauten wurden Tagesleistungen von knapp einem halben Meter erreicht. Der Ausbruch des 13,6 Kilometer langen Fréjus-Tunnels hätte folglich rund 74 Jahre in Anspruch genommen. An den Bau wagten sich die Ingenieure, weil Sommeiller an der Entwicklung einer mechanischen Bohrmaschine arbeitete, die den ersten grossen Innovationsschub im Tunnelbau brachte. Mit deren Hilfe gelang das Werk in nur 14 Jahren. Seit dieser Initialzündung ist die mechanische Bohrmaschine in verschiedensten Ausführungen aus dem Tunnelbau nicht mehr wegzudenken und hat ihre heutige Vollendung in mehrarmigen, selbstfahrenden und lasergesteuerten Bohrjumbos gefunden, die durchaus als Industrieroboter für den Untertagebau bezeichnet werden können. In den Anfangszeiten des Tunnelbaus wurden die Tunnelröhren wo möglich – das heisst in gesunden, standfesten Felspartien – unverkleidet belassen. Nur Abschnitte in Erdreich, Lockergestein oder instabilem Fels wurden mit Bruchstein- oder Backsteinmauerwerk ausgemauert. Häufig wurden nur die potenziell gefährdeten Bereiche – je nach geologischen Bedingungen entweder das Gewölbe oder die Wände (Paramente) – verkleidet. Später ging man dazu über, die gesamte Tunnelinnenfläche durchgehend auszumauern und damit einheitliche Verhältnisse für das ganze Bauwerk zu schaffen. Härteste Arbeitsbedingungen Aus heutiger Sicht waren die Arbeitsbedingungen beim Bau des Fréjus-Tunnels unvorstellbar: Licht spendeten lediglich Öllampen, deren Öl die Arbeiter selbst bezahlen mussten. Eine Belüftung existierte nicht, die Temperatur betrug mindestens 30 Grad Celsius, Staub und Sprenggase waren allgegenwärtig. Die Sicherung des Gewölbes mit Holzspriessen war kaum besser als in mittelalterlichen Erzgruben. Die Arbeitssicherheit war kein Thema. Unter diesen Bedingungen war es wohl glücklichen Umständen zu verdanken, dass «lediglich» 22 Arbeiter ihr Leben bei Arbeitsunfällen verloren und 760 Verletzte behandelt werden mussten. Weitere Todesopfer forderten allerdings die katastrophalen sanitären Zustände in den völlig ungenügenden Arbeiterunterkünften. Die Streckenführung der zweigleisig angelegten Fréjus-Gebirgslinie ist relativ unspektakulär, wenn auch landschaftlich durchaus reizvoll. Die Linie folgt weitgehend den Windungen der Täler der Dora Riparia im Süden und des Arc im Norden. Dieses Konzept bedingte maximale Steigungen bis zu 30,2 Promille und minimale Kurvenradien von 345 Metern. Betrieblich besonders ungünstig war die Steigung von 22 Promille in der nördlichen Hälfte des Fréjus-Tunnels. Mit Neukonzeption aus der Kapazitätsmisere Die Gebirgsstrecke am Mont Cenis steht seit ihrer Erstellung weitgehend unverändert in Betrieb und wurde zwischen 1913 und 1930 elektrifiziert. Der über 140-jährige Tunnel ist 44 Attraversamento alpino del Moncenisio: passaggio strategico e sfida tecnologica Tra i primi a riconoscere l’importanza di una via attraverso le Alpi fu il comandante militare cartaginese Annibale. Proveniente dall’odierna Spagna, attraversato il sud della Francia, valicò le Alpi nel 218 a.C. con un esercito di 60 000 uomini e 37 elefanti da combattimento. Lo scopo era invadere l’Impero Romano penetrando nell’Italia settentrionale dalle retrovie: una storica azione a sorpresa. Dove esattamente l’esercito di Annibale attraversò le Alpi è ancora oggi oggetto di disputa. La «Strada Maestra», la prima grande trasversale alpina, che si snoda dalla valle del Rodano a quella del Po, fu certamente tracciata da questa campagna militare. Gli esperti considerano il passo del Moncenisio (2083 m s.l.m.) la via più probabile per la traversata delle Alpi da parte delle truppe, ma soprattutto degli elefanti. Questo passo separa la valle dell’Arc, nel sud della Francia, dalla valle di Susa a ovest di Torino – effettivamente uno tra i percorsi più brevi e meno elevati per l’attraversamento delle Alpi. Dopo Annibale, sempre che egli abbia effettivamente utilizzato tale percorso, attraverso questo storico passo si sono succeduti, nei secoli successivi, legionari romani, cavalieri franchi e soldati francesi agli ordini di Napoleone I, primo imperatore dei francesi. Quest’ultimo, per poter spostare rapidamente le proprie truppe tra Parigi e Milano, nel 1800 fece costruire una moderna strada militare. Influenzati dal mito del San Gottardo, in quanto Svizzeri si ha la tendenza a volere ritenere la galleria ferroviaria di valico del San Gottardo come il primo grande traforo attraverso le Alpi e la linea ferroviaria del Gottardo come la prima trasversale alpina europea. In realtà tale primato spetta al tunnel del Moncenisio (conosciuto come Fréjus) inaugurato e messo in esercizio nel 1871, ben 11 anni prima rispetto al San Gottardo. L’allora emergente ed industrializzato Regno di Sardegna e Piemonte ideò e diede il via al primo vero traforo alpino, commissionando a tre ingegneri il non facile compito della progettazione e costruzione della galleria. I tre ingegneri incaricati furono Germain Sommelier (1815-1871), Sebastiano Grandis (1817-1892) e Severino Grattoni (1816-1876). La galleria a doppio binario, con una lunghezza di 13,6 km ha segnato una svolta anche nella storia della tecnologia: quando si iniziò ad abbozzare il primo progetto nel 1857 non esisteva al mondo alcuna galleria ferroviaria più lunga di 500 m. Mancava totalmente esperienza nella realizzazione di gallerie lunghe. Raramente nella storia dell’evoluzione della tecnica fu assunto un rischio così elevato. Prima spinta innovativa nella costruzione delle gallerie Per superare queste sfide i costruttori di gallerie dell’epoca disponevano di utensili poco differenti da quelli usati nel Medioevo. Lo scavo avveniva manualmente, con l’ausilio di pale e picconi, martelli e scalpelli. L’avanzamento giornaliero era ovviamente modesto. Nello scavo delle poche gallerie realizzate prima del 1857 furono raggiunti rendimenti giornalieri che 45 Bauausführung Bauausführung bis 2030 Leistungen Lombardi Überprüfung des Bauprojekts, Koordination der Sicherheitsuntersuchungen und des Umweltmonitorings, Bauleitung Zugangsstollen «Modane» Kosten Ca. eur 9 Mrd. Costruzione Realizzazione entro il 2030 Technische Details Basistunnel: 57,5 km Länge; 2 parallele Röhren mit kreisförmigem Querschnitt, Innendurchmesser 8,4 m, im Abstand von rund 40 m; Abstand der Querschläge: 333 m; Gefälle: max. 8,4‰; 4 Halte-/ Interventionsstellen im Tunnel Prestazioni Lombardi Revisione del progetto definitivo, coordinamento delle valutazioni in materia di sicurezza e monitoraggio ambientale, direzione lavori discenderia «Modane». Costo Circa 9 Mrd eur. Neubaustrecke Montmélian (F) bis Chiusa San Michele (I): Länge: rund 113 km; Gefälle: max. 12,5‰, Kurvenradius: mind. 3125 m Lyon Lione Dati tecnici Galleria di base: 57,5 km di lunghezza, 2 canne a sezione circolare con diametro interno di 8,4 m con interasse di circa 40 m; interdistanza tra i cunicoli trasversali: 333 m; pendenza: massimo 8,4‰, 4 fermate d’emergenza e di servizio a livello galleria. Nuova linea ferroviaria da Montmélian (F) fino a Chiusa San Michele (I): lunghezza: circa 113 km, pendenza massima: 12,5‰, raggio di curvatura: minimo 3 125 m. 4 Turin Torino 4 2 2 2 1 1 3 1 57.5 km 1 1 2 3 4 Fensterstollen Interventions-/Diensthaltestellen Umfahrungstunnel Ventilationsschächte 1 2 3 4 Discenderie Nicchie di emergenza Binari di precedenza Pozzi di ventilazione Basistunnel Lyon-Turin, Frankreich/Italien 1990 hatten die EU-Länder den Bau einer neuen Eisenbahntransversale Turin–Lyon mit einem Basistunnel unter dem Mont Cenis als zentralem Bestandteil des europäischen Bahnnetzes beschlossen. Ein baureifes Projekt von 2001 stiess auf starke Opposition. Das Projekt musste vor allem im Bereich der südlichen Zufahrten angepasst werden. Die Linienführung folgt im Wesentlichen der bestehenden Fréjus-Linie. Der Basistunnel misst 57,5 Kilometer. Die beiden parallelen, durch Querschläge verbundenen Tunnelröhren werden mit Tunnelbohrmaschinen im Schildvortrieb ausgebrochen. An den Fusspunkten der bereits ausgebrochenen vier Fensterstollen werden Interventions- oder Diensthaltestellen mit Verbindungen nach aussen für Evakuation und Rettung eingerichtet. Im Süden des südlichen Tunnelportals unterquert die Neubaulinie die historische Fréjus-Linie. An diesem Kreuzungspunkt entsteht der neue, vom japanischen Architekten Kengo Kuma entworfene internationale Bahnhof von Susa. Südlich davon überquert die Bahnlinie den Talfluss Dora Riparia auf einer 98 Meter langen Stahlbogenbrücke mit 23 Meter hohen Bögen mit untergehängter StahlbetonFahrbahn. Weiter in Richtung Turin folgt ein zweiröhriger, rund zwei Kilometer langer Verbindungstunnel, bevor die Neubaustrecke in das Trassee der bestehenden Linie einbiegt. In einer späteren Phase wird die Linie bis Turin auf einem neuen Trassee geführt. 46 A Schacht Avrieux Pozzo d’Avrieux B Hochpunkt Punto alto 0 5 1 1 C Vallon d’Etache D Val d’Ambin E Susa 2 10 3 S.J.D.M. de Saint Jean Maurienne 2 Villar- Gondran 4 15 5 A 20 6 3 Saint Julien Mont Denis 4 La Porte Saint Martin 25 7 B 30 8 9 C 35 10 5 Saint Michel de Maurienne 6 Orelle 7 Saint André Frankreich Francia D 11 40 45 Modane Le Bourget Avrieux Aussois E 50 12 8 9 10 11 Italien Italia 55 13 12 13 14 15 Bramans Giaglione Venaus Mompantero 60 14 15 65 km 16 17 18 16 Susa 17 Mattie 18 Bussoleno Portalbereich Nord Aktueller Zustand und Projektendzustand mit dem neuen Bahnhof St. Jean de Maurienne (inkl. Nothaltestelle) Zona di imbocco Nord Stato attuale e stato di progetto con la nuova stazione di St. Jean de Maurienne e l’area di sicurezza in superficie Tunnel di base della linea Lione Torino, Francia/Italia Nel 1990 i paesi dell’UE decisero di costruire una nuova trasversale ferroviaria alpina sull’asse Torino-Lione quale elemento centrale della rete ferroviaria Europa, comprensiva di una galleria di base sotto il Moncenisio. Un progetto approvato, datato 2001, fu confrontato con forti opposizioni e in particolare l’accesso sul versante sud dovette essere adeguato. Il tracciato segue principalmente l’esistente linea del Fréjus. La galleria di base avrà una lunghezza di 57,5 km. Le due canne parallele saranno scavate con l’ausilio di tbm scudate e interconnesse da cunicoli trasversali. Al piede delle quattro discenderie già scavate verranno realizzate fermate d’emergenza o di servizio con collegamento alla superficie, equipaggiate per permettere un’evacuazione e un intervento di salvataggio. A sud del portale meridionale la nuova linea sottoattraverserà quella storica del Fréjus. In questo punto di incrocio verrà realizzata la nuova stazione internazionale di Susa, progettata dall’architetto giapponese Kengo Kuma. Più a sud di essa la linea ferroviaria attraversa il fiume Dora Riparia con un ponte ad arco in acciaio della lunghezza di 98 m, e un’altezza dell’arco di 23 m al quale sarà appesa la piattabanda in calcestruzzo armato. Proseguendo in direzione di Torino seguirà una galleria di collegamento a doppia canna della lunghezza di circa 2 km, prima che la nuova tratta si innesti sul tracciato di quella esistente. In una fase successiva la linea fino a Torino verrà spostata lungo un nuovo tracciato. 47 Gotthard-Basistunnel, Schweiz Galleria di base del San Gottardo, Svizzera a malapena raggiungevano il mezzo metro. Conti alla mano, per la realizzazione del nuovo tunnel del Fréjus lungo 13,6 km ci sarebbero voluti circa 74 anni. Gli ingegneri si avventurarono nella costruzione poiché Sommeiller lavorava allo sviluppo di una perforatrice meccanica: ciò portò una prima spinta innovativa nella costruzione delle gallerie. Con l’ausilio di questo nuovo macchinario fu possibile realizzare l’opera in soli 14 anni. Sin dalla prima accensione la perforatrice meccanica, nelle diverse forme in cui si è poi sviluppata, è diventata un elemento irrinunciabile nella costruzione di gallerie trovando il suo compimento negli odierni «jumbo perforanti» a braccio multiplo, semoventi e dotati di sistemi di guida laser, che potremmo definire impianti industriali robotizzati per la realizzazione di opere sotterranee. Agli inizi le canne furono eseguite, per quanto possibile (ossia in tratte di roccia stabile), senza rivestimento. Solo le tratte in materiale sciolto o in roccia instabile furono rivestite in pietra o in muratura di mattoni. Spesso furono rivestite solo quelle parti della sezione di scavo potenzialmente a rischio: a seconda delle condizioni geologiche la sola volta oppure i soli paramenti. Successivamente divenne usuale rivestire in muratura l’intero profilo di scavo, in modo da ottenere per l’opera intera una condizione di uniformità. Condizioni di lavoro estremamente gravose Oggi le condizioni di lavoro nella costruzione della galleria del Fréjus ci sembrano inimmaginabili. L’illuminazione era fornita dalle sole lampade ad olio, i cui costi erano a carico dei minatori. Non vi era nessun sistema di ventilazione e le temperature raggiungevano almeno i 30 gradi centigradi. Polveri erano ovunque. La messa in sicurezza della volta, tramite travature di legno era di poco migliore di quella adottata nel Medioevo per lo scavo in miniera. La sicurezza sul lavoro era un tema sconosciuto. In queste condizioni si deve probabilmente solo alla fortuna se furono solo 22 i minatori a perdere la vita per infortuni sul lavoro e 760 quelli che dovettero ricorrere a cure in seguito alle ferite riportate. Ulteriori lavoratori persero la vita a causa delle catastrofiche condizioni igienico-sanitarie e dei precari dormitori di cantiere. Il tracciato della linea di montagna a doppio binario del Fréjus è relativamente poco spettacolare, malgrado un paesaggio comunque attraente. Esso segue prevalentemente i fianchi delle montagne delle valli della Dora Riparia a sud e della valle d’Arc a nord. Questo concetto comportava pendenze massime del 3,02% e raggi di curvatura minimi di 345 m. Dal punto di vista dell’esercizio ferroviario, la pendenza del 2,2% nella metà francese del traforo del Fréjus risultava particolarmente sfavorevole. 49 durch den Güterverkehr ausgelastet. Eine Steigerung der Transportleistung ist nicht mehr möglich, wohingegen das Transportvolumen unaufhaltsam weiter steigt. Das alpenquerende Gütervolumen zwischen Frankreich und Italien beträgt derzeit rund 43 Millionen Tonnen, wovon weniger als 15 Prozent per Bahn – im Wesentlichen durch den FréjusTunnel – befördert werden. Noch in den 1970er-Jahren betrug im Güterverkehr zwischen Frankreich und Italien das Verhältnis zwischen Bahn und Strasse etwa 50 zu 50. Mit der Eröffnung des 11,6 Kilometer langen Mont-Blanc-Strassentunnels zwischen dem französischen Chamonix und dem italienischen Courmayeur im Jahr 1965 setzte der Niedergang des Bahntransportanteils ein. Mit dem 1980 eröffneten, parallel zum Bahntunnel gebauten 12,9 Kilometer langen Fréjus-Strassentunnel wendete sich das Blatt endgültig zugunsten des Strassentransports. Auch der aufwendige, von 2002 bis 2011 dauernde Ausbau des historischen Tunnels für den Transport von Euronorm-Containern konnte diese Entwicklung nicht aufhalten, denn die Kapazität der Fréjus-Linie bleibt wegen der starken Steigung begrenzt. So sind alle Massnahmen, die Kapazität am Mont Cenis zu erhöhen, sowohl beim Eisenbahnals auch beim Strassentunnel Stückwerk geblieben. Zukunftsfähig ist nur eine radikale Neukonzeption: eine völlig neue, für hohe Geschwindigkeit ausgelegte Linienführung zwischen Turin und Lyon mit einem 57 Kilometer langen Basistunnel als Herzstück – der somit ebenso lang wird wie der Gotthard-Basistunnel. Die Erkundungsabeiten an diesem internationalen Grossprojekt von gesamteuropäischer Bedeutung wurden mit dem Zugangsstollen «Modane» 2006 aufgenommen. In Kooperation mit anderen Unternehmen erbringt dabei Lombardi in verschiedenen Bereichen bedeutende Leistungen für die Sicherheitskonzepte, das Bauprojekt und das Umweltmanagement (vgl. S.46). Schnelles Bauen am Brenner Noch vor der Mont-Cenis-Linie nahm im 19. Jahrhundert am anderen Ende des Alpenbogens, im damaligen Österreichisch-Ungarischen Kaiserreich, mit der Brennerbahn eine zweite grosse Eisenbahn-Alpentransversale den Betrieb auf. Diese ist weniger spektakulär, vor allem weil sie ohne grössere Tunnel auskommt, aber als Transitachse ebenso wichtig. Am Brennerpass ist die Topografie dem menschlichen Mobilitätsbedürfnis weit entgegengekommen. Nur gerade auf 1371 m ü.M. liegt der sanfte Übergang zwischen dem österreichischen Innsbruck im Norden und dem italienischen Bozen im Süden. Mit der Projektierung und Ausführung der Brennerbahn waren der erfahrene schwäbische Ingenieur Carl von Etzel (1812–1865) und sein Assistent, der Schweizer Ingenieur Achilles Thommen (1832–1893), beauftragt worden. Die Arbeiten an der rund 75 Kilometer langen Gebirgsstrecke starteten 1864 – sieben Jahre nach dem Baubeginn am Mont Cenis. Da keine 50 Bauausführung 2007–2025 Leistungen Lombardi Ausschreibungs- und Ausführungsplanung der Vortriebe in den Losen «Ahrental» und «Pfons–Brenner» auf österreichischer Seite (in Ingenieurgemeinschaft) Kosten Ca. eur 8,6 Mrd. (inkl. Risikovorsorge, Preisbasis: 2012) Costruzione 2007-2025 Technische Details Länge: rund 55 km ohne Umfahrungstunnel Innsbruck (9 km); 2 parallele Röhren mit kreisförmigem Querschnitt, Innendurchmesser 8,1 m, im Abstand von rund 70 m; paralleler Erkundungsstollen; Abstand der Querschläge der Hauptröhren: 333 m; Gefälle: 4,0‰ bis 6,7‰; 3 Nothaltestellen 4 Prestazioni Lombardi Progettazione d’appalto ed esecutiva degli avanzamenti per i lotti «Ahrental» e «Pfons-Brenner» sul versante austriaco (in consorzio con altri studi di ingegneria). Costo Circa 8,6 Mrd eur (inclusa riserva per rischi, prezzo base 2012) 2 Dati tecnici 55 km di lunghezza (esclusa galleria di circonvallazione di Innsbruck, lunga 9 km), 2 canne parallele a sezione circolare di diametro interno di 8,1 m, con interasse di ca. 70 m; 1 cunicolo di esplorazione parallelo; interdistanza tra i cunicoli trasversali: 333 m; pendenza: massima compresa tra 4,0‰ e 6,7‰, 3 fermate d’emergenza. 1 3 1 2 3 4 Weströhre Querschlag Erkundungsstollen Oströhre 1 2 3 4 Galleria ovest Cunicolo trasversale Cunicolo esplorativo Galleria est Brenner-Basistunnel, Österreich/Italien Galleria di base del Brennero, Austria/Italia Ende 1994 definierte die EU die Verbindung München– Brenner–Verona als Projekt erster Priorität für das europäische Hochgeschwindigkeitsnetz (ten-t). Anfang 2008 lag das Bauprojekt für den Brenner-Basistunnel vor, zwei Monate später erfolgte der Anstich des Erkundungsstollens auf der Südseite. Der Basistunnel verläuft unter der bestehenden Brennerbahn zwischen Innsbruck im Norden und Fortezza/Franzensfeste im Süden. Die beiden parallelen, durch Querschläge verbundenen Tunnelröhren werden vorwiegend mit Tunnelbohrmaschinen ausgebrochen. Der Erkundungsstollen – zwischen den Hauptröhren, aber rund 12 Meter tiefer angelegt – erstreckt sich über die gesamte Tunnellänge. Alla fine del 1994, l’UE ha definito il collegamento Monaco di Baviera-Brennero-Verona quale progetto di prima priorità per la rete ferroviaria ad alta velocità europea (ten-t). All’inizio del 2008 il progetto della galleria di base del Brennero era concluso. Solo due mesi dopo prendevano avvio i lavori per la realizzazione del cunicolo esplorativo sul versante meridionale. La galleria di base si snoda al di sotto dell’esistente linea ferroviaria del Brennero tra Innsbruck sul versante nord e Fortezza/Franzensfeste su quello sud. Le due canne parallele saranno scavate prevalentemente con l’ausilio di tbm e interconnesse da cunicoli trasversali. Il cunicolo esplorativo, previsto su tutta la lunghezza della galleria di base è posizionato tra le due gallerie principali ma a una quota di 12 m inferiore. Am nördlichen Tunnelende bei Innsbruck biegt der Basistunnel in den bestehenden Umfahrungstunnel Innsbruck der Brennerlinie ein. Dadurch ergibt sich eine Tunnelstrecke von rund 64 Kilometern. All’estremità settentrionale della galleria, nei pressi di Innsbruck, la galleria di base si raccorda con l’esistente galleria di circonvallazione di Innsbruck, che fa parte dell’esistente linea del Brennero. 51 grossen Tunnel auszubrechen waren, kamen sie zügig voran, sodass die Brennerbahn bereits 1867 – vier Jahre vor der Fréjus-Linie – in Betrieb genommen werden konnte. Dank der Streckenführung, die eng dem Geländeverlauf der Täler folgt und nur wenige Kunstbauten erforderte, fielen die Baukosten relativ bescheiden aus. Das maximale Gefälle am Brenner beträgt 25 Promille, der minimale Kurvenradius 285 Meter. Letztlich weist der Brenner für heutige Verhältnisse ein ungünstiges Streckenprofil auf und hat ebenfalls seine Kapazitätsgrenze erreicht. Notwendig ist auch hier eine neue, flache und schnelle Bahnverbindung, die sich trotz des niedrigen Passübergangs ebenfalls nur mit einem langen Basistunnel realisieren lässt. Die Planung ergab schliesslich eine Tunnellänge von rund 55 Kilometern, was den Dimensionen des Gotthard-Basistunnels entspricht. Nach langen Auseinandersetzungen konnten die Arbeiten an diesem internationalen Grossprojekt ebenfalls 2013 gestartet werden. Lombardi ist an dessen Realisierung massgeblich beteiligt und innerhalb einer Ingenieurgemeinschaft für die Ausführungsplanung der Vortriebe des österreichischen Teils des Basistunnels verantwortlich (vgl. S. 51). Gotthardbahn – ein Projekt der jungen Schweiz Die Bahnprojekte am Mont Cenis und am Brenner befeuerten im 19. Jahrhundert die Pläne für weitere Alpentransversalen. Der junge Schweizer Bundesstaat und die angrenzenden industrialisierten Regionen Süddeutschlands und Norditaliens waren seit den 1850er-Jahren bestrebt, eine dritte – zentrale – Alpentransversale zu realisieren. Die junge Schweiz wollte damit ihre Rolle als führendes Alpentransitland behaupten, auch wenn in den Zentralalpen nirgends so günstige topografische Gegebenheiten für eine Durchquerung vorlagen wie am Brenner. Ein längerer Scheiteltunnel mit Portalen auf über 1000 m ü.M. und beidseitige Zufahrten mit künstlicher Linienentwicklung, um das Gefälle zu begrenzen, zeichneten sich schon früh als Merkmale einer Schweizer Alpentransversale ab. Darüber, wo diese gebaut werden sollte, herrschte allerdings lange Uneinigkeit. Schliesslich setzte sich das Projekt einer Gotthardbahn von Luzern nach Chiasso mit einem rund 15 Kilometer langen Scheiteltunnel zwischen Göschenen (1106 m ü.M.) und Airolo (1142 m ü.M.) durch. 1872 startete die zu diesem Zweck gegründete private Gotthardbahn-Gesellschaft mit der Realisierung der bereits 1863 vom Zürcher Ingenieur Kaspar Wetli (1822–1889) ausgearbeiteten, später von den Bahnexperten Robert Gerwig (1820–1885) und August von Beckh (18091899) überarbeiteten Linienführung. Mit dem Bau des zweigleisigen Gotthardtunnels betraute die Gesellschaft das Unternehmen des Genfer Ingenieurs Louis Favre (1826–1879). Der Ausbruch kam dank mechanischer, mit Druckluft betriebener Bohrmaschinen schnell voran und erreichte eine Tagesleistung von über 2,6 Metern. Während beim Mont-Cenis-Tunnel die Bohrmaschinen noch direkt für den Felsabbau eingesetzt wurden, stand für den Ausbruch des Gotthardtunnels bereits das 1866 von Alfred Nobel entwickelte Dynamit zur Verfügung. Es ermöglichte den Mineuren, mit wenigen 52 Soluzioni di nuova concezione per superare le forti limitazioni alla capacità di transito Dalla sua inaugurazione la tratta di montagna del Moncenisio è rimasta in esercizio pressoché immutata. Tra il 1913 e il 1930 fu elettrificata. La galleria del Fréjus, con i suoi oltre 140 anni, è sfruttata appieno per il transito dei convogli merci. Un aumento della capacità di trasporto non è però più possibile, malgrado la richiesta di volume da trasportare cresca costantemente. Il volume di merci in transito attraverso le Alpi tra Francia e Italia raggiunge attualmente circa 43 milioni di tonnellate, delle quali oggi meno del 15% viaggia su rotaia e prevalentemente attraverso la galleria del Fréjus. Ancora negli anni ‘70 del secolo scorso il trasporto merci tra Francia e Italia avveniva grossomodo per il 50% su rotaia e per il 50% su gomma. L’apertura nel 1965 della galleria stradale del Monte Bianco (11,6 km di lunghezza), tra la località francese di Chamonix e quella italiana di Courmayeur, segnò il declino della quota di trasporto su ferrovia. Con l’inaugurazione nel 1980 della galleria stradale del Fréjus (12,9 km di lunghezza, parallela alla galleria ferroviaria), la partita fu definitivamente chiusa a favore del trasporto su strada. Neppure l’oneroso intervento di ammodernamento dello storico traforo, messo in opera tra il 2002 e il 2011 allo scopo di permettere il transito di container eurocompatibili, fu in grado di sovvertire questa tendenza, poiché la capacità di trasporto sulla linea ferroviaria del Fréjus è limitata dalle forti pendenze. I provvedimenti adottati al Moncenisio, sia per la linea ferroviaria che per la galleria autostradale allo scopo di aumentare la capacità di trasporto, risultano quindi incompleti. Solo la realizzazione di una soluzione radicalmente nuova, con un tracciato completamente nuovo e dimensionato per l’alta velocità tra Lione e Torino, con la galleria di base (57 km di lunghezza, come la galleria di base del San Gottardo) quale elemento centrale permetterà di soddisfare le richieste future. I lavori di indagine per la realizzazione di questo grande progetto di respiro internazionale e d’importanza continentale hanno preso avvio nel 2006 con la discenderia di Modane. In consorzio con altri uffici, il gruppo Lombardi esegue prestazioni significative in diversi campi d’attività, dallo sviluppo dei piani di sicurezza alla progettazione definitiva, alla gestione degli aspetti ambientali (vedi pag. 47). Rapida costruzione al Brennero Sempre nel 19° secolo, ancor prima della linea del Moncenisio ma sul lato opposto dell’arco alpino, nell’allora regio austro-ungarica, fu messa in esercizio la seconda grande trasversale ferroviaria alpina: la linea ferroviaria del Brennero. Meno spettacolare della prima, in particolare perché poté essere realizzata senza la costruzione di lunghe gallerie, è altrettanto importante quale asse di transito. Sul passo del Brennero la topografia è venuta decisamente incontro alle esigenze di mobilità dell’uomo. A soli 1371 m s. m. si trova la graduale transizione dall’austriaca Innsbruck sul versante nord all’italiana Bolzano su quello a sud. 53 Bohrlöchern grosse Felsvolumen auszubrechen. Dieses Prinzip des Sprengvortriebs blieb bis zur Einführung der Tunnelbohrmaschine die übliche Methode, um Tunnel in hartem Gestein zu bauen. Der Gotthardtunnel wurde am 2. Februar 1880 durchschlagen und am 23. Mai 1882 eröffnet. Begrenztes Gefälle dank Kunstbauten Gleichzeitig mit dem Tunnelbau begannen auch die Arbeiten an den Rampen Erstfeld–Göschenen im Norden und Biasca–Airolo im Süden sowie an den Zubringerlinien. Die Bergstrecke ist geprägt durch zahlreiche Kunstbauten und eine aufwendige künstliche Linienführung. Sie umfasst einen rund ein Kilometer langen Kehrtunnel, eine doppelte Wendeschleife mit zwei Wendetunneln auf der Nordrampe und vier Kehrtunnel auf der Südrampe. Heute bewältigt die Gotthard-Bergstrecke mit bis zu 350 Zügen pro Tag das grösste Transportvolumen aller Alpentransversalen – eine Leistung, die weitgehend auf dem Trassee von 1882 erbracht wird. Seit den 1950er-Jahren sind allerdings die meisten ursprünglichen Stahlbrücken nach und nach ersetzt worden. Trotz Ausschöpfung der technisch möglichen Reserven ist die Gotthard-Berglinie schon lange an ihre Kapazitätsgrenze gestossen und nicht mehr in der Lage, den Mehrverkehr aufzunehmen, der im Zuge der Schweizer Verlagerungspolitik von der Strasse zur Bahn zu erwarten ist. Eine zukunftsfähige Lösung kann deshalb – wie bei den anderen Alpentransversalen – nur eine Flachbahn mit einem Basistunnel bieten. Um eine durchgehende Flachbahn durch die Alpen zu realisieren, ist bei der Gotthardlinie ein zweiter, kürzerer Basistunnel im Süden unter dem Monte Ceneri erforderlich. Bereits in den 1940er-Jahren wurden erste Projekte für einen solchen rund 50 Kilometer langen Gotthard-Basistunnel ausgearbeitet. Sie scheiterten allerdings schon in den Ansätzen an der langen Bauzeit, da zu jener Zeit noch keine Tunnelbohrmaschinen zur Verfügung standen. Die Idee eines Gotthard-Basistunnels wurde aber unbeirrt und durch alle Instanzen weiterentwickelt. Er stellt heute das Kernstück des Schweizer Projekts der Neuen Alpentransversale (neat) beziehungsweise des AlpTransit-Projekts dar. Der 57 Kilometer lange Gotthard-Basistunnel wird 2016 in Betrieb genommen. Er ist nach dem bereits fertiggestellten, 35 Kilometer langen Lötschberg-Basistunnel der am weitesten fortgeschrittene Alpenbasistunnel. Lombardi ist seit den ersten Studien in allen Projektphasen und verschiedenen Funktionen massgeblich beteiligt (vgl. S. 56). Simplon – ein Alpentunnel für die Westschweiz Zu den Verlierern im Zuge des historischen Entscheids von 1869 für die Gotthardbahn gehörten nebst der Ostschweiz auch das Wallis und die gesamte Westschweiz. Diese Landesteile verlangten dringend eine direkte Verbindung nach Italien. In der Westschweiz 54 La progettazione e la realizzazione della ferrovia del Brennero vennero affidate all’esperto ingegnere svevo Carl von Etzel (1812-1865) e al suo assistente, l’ingegnere elvetico Achilles Thommen (1832–1893). I lavori sui 75 km della tratta montana iniziarono nel 1864, sette anni dopo l’inizio degli scavi per la galleria del Fréjus, e progredirono rapidamente, consentendo la messa in esercizio della linea già nel 1867, quattro anni prima di quella del Fréjus. Grazie al tracciato, che seguiva fedelmente l’andamento dei pendii e che richiese l’esecuzione di pochi manufatti, i costi di realizzazione furono piuttosto modesti. La pendenza massima al Brennero è del 2,5%, il raggio minimo di curvatura di 285 m. Oggi il Brennero, considerando gli odierni requisiti, presenta un tracciato sfavorevole e ha raggiunto il limite della sua capacità di trasporto. Anche qui si rende necessaria la realizzazione di una nuova linea ferroviaria di pianura, la quale, malgrado il passo sia situato ad una quota più bassa, può essere concretizzata solamente attraverso la costruzione di una galleria di base. Dalla progettazione è risultata una lunghezza della galleria di base di circa 55 km, paragonabile a quella della galleria di base del San Gottardo. Dopo lunghe controversie, nel 2013 anche i lavori inerenti a questo grande progetto internazionale hanno preso avvio. Il gruppo Lombardi è coinvolto in maniera significativa nella realizzazione di quest’opera in seno ad un consorzio di progettisti, guidando la progettazione esecutiva degli avanzamenti sul lato austriaco (vedi pag. 51). Ferrovia del San Gottardo: un progetto della giovane Svizzera Nel 19° secolo i progetti ferroviari del Moncenisio e del Brennero diedero il la alla progettazione di ulteriori trasversali alpine. Il giovane stato federale elvetico, con il concorso delle confinanti regioni industrializzate del sud della Germania e dell’Italia del nord, già dagli anni 1850 aspirava a realizzare una terza, centrale, trasversale alpina. La giovane Svizzera ambiva a poter affermare il proprio ruolo di primato quale paese di transito attraverso le Alpi, nonostante nella parte centrale della catena montuosa non vi fossero caratteristiche topografiche così favorevoli per un attraversamento come quelle presenti al Brennero. Una galleria di valico più lunga con portali ad una quota superiore ai 1000 m s.l.m. e con linee d’accesso su entrambi i versanti caratterizzate da un importante fabbisogno di manufatti per limitarne la pendenza, emersero sin dall’inizio quali caratteristiche di una trasversale alpina svizzera. Inoltre vi fu per molto tempo disaccordo circa il percorso lungo il quale avrebbe dovuto snodarsi il tracciato. Alla fine si impose il progetto di una linea del Gottardo da Lucerna a Chiasso, con una galleria di valico della lunghezza di circa 15 km tra Göschenen (1106 m s.l.m.) e Airolo (1142 m s.l.m.). Nell’anno 1872, la società di diritto privato Gotthardbahn, appositamente fondata, avviò la realizzazione dell’opera. Questa fu basata sul progetto dell’ingegnere zurighese Kaspar Wetli (1822–1889), in seguito rivisto, per quanto riguarda il tracciato, dai due esperti ingegneri ferroviari Robert Gerwig (1820–1885) e August von Beckh (1809-1899). La costruzione della galleria a doppio binario del San Gottardo fu affidata all’imprenditore ginevrino Louis Favre (1826–1879). Grazie all’impiego di perforatrici 55 Bauausführung 1993–2016 Costruzione 1993-2016 Leistungen Lombardi (jeweils in Ingenieurgemeinschaft) Gesamter Tunnel: Machbarkeitsstudien, Vorprojekt Prestazioni Lombardi (in consorzio con altri studi di ingegneria) Intera galleria di base: studio di fattibilità, avanprogetto. Teilabschnitte Sedrun, Faido (inkl. Sondiersystem Piora-Mulde) und Bodio (inkl. Lockergesteinstrecke und Tagbaustrecke beim Portal): Auflageprojekt, Bauprojekt, Ausschreibung, Ausführungsprojekt, örtliche Bauleitung und Umweltbaubegleitung, Dokumentation Tratte «Sedrun», «Faido» (incluso cunicolo di sondaggio della Piora) e «Bodio» (incluse tratte nel materiale sciolto e a cielo aperto nei pressi del portale): progetto di pubblicazione, progetto definitivo, progetto d’appalto, progetto esecutivo, direzione locale dei lavori e accompagnamento ambientale, documentazione dell’opera eseguita Planung Rohbauausrüstung (elektromechanische Anlagen, exkl. Bahntechnik) für den ganzen Tunnel Kosten Ca. chf 12,4 Mrd. (inklusive Ceneri-Basistunnel, Stand: 2010) Technische Details Länge: rund 57 km; 2 parallele Röhren mit vorwiegend kreisförmigem Querschnitt, Innendurchmesser 7,8 m, im Abstand von rund 40 m; Abstand der Querschläge: 325 m; Gefälle: max. 6,76‰; 2 Multifunktionsstellen Progettazione dell’equipaggiamento per l’intera opera (opere elettromeccaniche, escluso l’armamento) Costo Circa 12,4 Mrd chf (compreso tunnel di base del Monte Ceneri, base 2010) Dati tecnici 57 km di lunghezza, 2 canne parallele a sezione prevalentemente circolare con diametro interno di 7,8 m e un interasse di circa 40 m; distanza tra i cunicoli trasversali: 325 m; pendenza massima 6.76‰, 2 stazioni multifunzionali Gotthard-Basistunnel, Schweiz Der schweizerische Bundesrat beschloss 1989 den Bau der Neuen Eisenbahn-Alpentransversalen (neat) mit Gotthard- und Lötschberg-Basistunnel. Im November 1999 erfolgte der Anstich des Gotthard-Basistunnels und 2010 der Durchschlag des zentralen Abschnitts der Oströhre. Der rund 57 Kilometer lange Gotthard-Basistunnel verläuft östlich der bestehenden Gotthardlinie zwischen Erstfeld im Norden und Bodio im Süden. Die beiden parallelen, durch Querschläge verbundenen Tunnelröhren sind mehrheitlich mit Tunnelbohrmaschinen, teilweise auch im Sprengvortrieb, ausgebrochen worden. Im Tunnel sind zwei Multifunktionsstellen mit technischen Bauwerken, Spurwechseln, Rauchabsaugungen und Nothaltestellen vorhanden. und Materialtransport des Zwischenangriffs Sedrun; jetzt dienen sie unter anderem der Betriebslüftung und der Brauchwasserversorgung. Nicht realisiert wurde das Projekt eines Tunnelbahnhofs mit Liftverbindung nach Sedrun (Porta Alpina). Die Multifunktionsstelle Faido ist über einen rund 2700 Meter langen Zugangsstollen mit dem Leventinatal verbunden, über den der Zwischenangriff Faido erfolgte. Heute dient der Stollen unter anderem der Betriebslüftung und der Brauchwasserversorgung. Südlich des Gotthard-Basistunnels wird ab 2019 der gegenwärtig im Bau befindliche, 15,4 Kilometer lange CeneriBasistunnel einen Flachbahnbetrieb zwischen Basel und Chiasso ermöglichen. Die Multifunktionsstelle Sedrun ist über zwei vertikale, rund 800 Meter tiefe Schächte sowie einen rund 900 Meter langen Zugangsstollen mit dem Vorderrheintal verbunden. Über diese Schächte erfolgte in der Bauzeit der Aushub- 56 Multifunktionsstelle Sedrun Stazione mulitfunzionale di Sedrun Portal Bodio Portale Bodio Multifunktionsstelle Faido Stazione mulitfunzionale di Faido 3 4 Fahrröhre Canna di marcia 1 1 Nothalt im Tunnel Arresto d’emergenza in galleria 2 Portal Erstfeld Portale Erstfeld Abluft Aria viziata Parallelstollen/Fluchtröhre Cunicolo parallelo/di fuga Frischluft Aria fresca Tunnelsystem einer Nothaltestelle Sistema di tunnel in caso di fermata d’emergenza 1 2 3 4 Nothaltestelle Spurwechsel Nothaltestelle Überwerfungsstollen 1 2 3 4 Fermata d’emergenza Cambio di corsia Fermata d’emergenza Cunicolo di scavalcamento Galleria di base del San Gottardo, Svizzera Il Consiglio Federale svizzero decise nel 1989 la costruzione delle nuove trasversali ferroviarie alpine (nfta), comprendenti la galleria di base del San Gottardo e quella del Lötschberg. Nel novembre 1999 presero avvio gli scavi per la galleria di base del San Gottardo e nel 2010 è caduto il primo diaframma principale nella canna est. La galleria di base, con una lunghezza di quasi 57 km, si snoda a est dell’esistente linea ferroviaria del Gottardo tra Erstfeld a nord e Bodio a sud. Le due canne parallele, scavate prevalentemente con l’ausilio di tbm, ma in parte anche con avanzamento all’esplosivo, sono interconnesse da cunicoli trasversali. Due stazioni multifunzionali, comprensive di edifici tecnici, gallerie di intescambio, estrazione dei fumi e fermate d’emergenza completano le opere sotterranee. La stazione multifunzionale di Sedrun è collegata con la valle del Reno Anteriore tramite due pozzi verticali della profondità di circa 800 m e un cunicolo di accesso della lunghezza di circa 900 m. Il trasporto del materiale di scavo e dei materiali di costruzione durante la fase di realizzazione dell’attacco intermedio di Sedrun è avvenuto attraverso questi due pozzi, ora destinati tra l’altro alla ventilazione d’esercizio e all’approvvigionamento di acqua industriale. La stazione Porta Alpina, accessibile dalla superficie tramite un ascensore, non è stata realizzata. La stazione multifunzionale di Faido è collegata con la valle Leventina tramite un cunicolo di accesso della lunghezza di circa 2700 m, in origine realizzato per permettere lo svolgimento dei lavori dell’attacco intermedio di Faido e ora anch’esso destinato alla ventilazione d’esercizio e all’approvvigionamento di acqua industriale. A partire dal 2019, con la messa in esercizio della galleria di base del Ceneri (posta a sud della galleria di base del San Gottardo, lunga 15,4 km e attualmente in fase di realizzazione) la ferrovia di pianura tra Basilea e Chiasso sarà realtà. 57 Am Mont Cenis eingesetztes Bohrgestell mit Bohrmaschinen von Sommeiller. Diese Maschinen haben sich im eher weichen Gestein des Mont Cenis bewährt. Für den harten Gotthardgranit waren diese jedoch zu schwach. Dispositivo di perforazione usato al Moncenisio con perforatrici del tipo Sommeiller. Queste macchine, adatte alle rocce prevalentemente friabili del Moncenisio, erano invece troppo deboli per il duro granito del Gottardo. Für den Gotthard Bahntunnel entwickeltes Bohrgestell mit Bohrmaschinen des Maschinenmeister Ferroux. Die ab 1875 eingesetzten Bohrmaschinen des Typs «Ferroux» produzierte pro Minute 450 Schläge auf den Bohrmeissel, was im harten Gneis zu einer Lochtiefe von 6cm pro Minute führte. Heutige moderne Bohrmaschinen erreichen im selben Gestein eine Lochtiefe von knapp 180cm pro Minute. Dispositivo di perforazione sviluppato per la galleria ferroviaria del Gottardo con perforatrici del tipo Ferroux. Questo tipo di perforatrici, impiegate a partire dal 1875, producevano 450 colpi al minuto sullo scalpello di perforazione, permettendo una penetrazione nello gneiss duro di 6 cm al minuto. Le attuali moderne perforatrici raggiungono, nelle stesse rocce, penetrazioni di quasi 180 cm al minuto. Ab den 60er Jahren wurden zunehmend Tunnelbohrmaschinen eingesetzt. Beim Gotthard Strassentunnel wurden die geneigten Lüftungsschächte mechanisch mittels Tunnelbohrmaschinen ausgebrochen. Das Bild zeigt den Bohrkopf der Pilotschachtmaschine des Schachtes Motto di dentro. Entsprechend dem damaligen Stand war die Maschine mit walzenförmigen Warzenmeisseln ausgerüstet. 58 A partire dagli anni 60 vennero impiegate sempre più frequentemente le frese meccaniche (tbm). I pozzi di ventilazione inclinati della galleria stradale del San Gottardo vennero realizzati con questo tipo di macchine. L’immagine mostra la testa fresante della macchina impiegata per il foro pilota del pozzo di Motto di Dentro. Conformemente allo stato della tecnica di allora, la macchina era munita di dischi a bottoni. meccaniche, azionate ad aria compressa, lo scavo procedette in modo spedito e raggiunse un rendimento superiore ai 2,6 m giornalieri. Mentre al Moncenisio le perforatrici non furono ancora impiegate per la rimozione della roccia, per lo scavo della galleria del Gottardo si poté già ricorrere all’uso della dinamite, sviluppata nel 1866 da Alfredo Nobel. Ciò permetteva ai minatori di demolire grandi volumi di roccia effettuando un numero limitato di fori. Sino all’introduzione delle macchine fresatrici, questo principio dell’avanzamento all’esplosivo è rimasto il metodo più comune per la costruzione di gallerie in roccia dura. Il traforo della galleria del San Gottardo avvenne il 2 febbraio 1880, l’inaugurazione il 23 maggio 1882. Limitazione della pendenza grazie a manufatti Contemporaneamente allo scavo della galleria presero avvio anche i lavori di realizzazione delle rampe Erstfeld–Göschenen a nord e Biasca–Airolo a sud, come pure delle relative linee d’accesso. La tratta di montagna è caratterizzata dalla presenza di numerosi manufatti e da un oneroso tracciato opera dell’uomo. Esso comprende sul versante nord una galleria elicoidale di quasi un chilometro di lunghezza, come pure due doppie inversioni dell’orientamento di marcia realizzate tramite gallerie; sul versante sud sono invece presenti quattro gallerie elicoidali. Con un transito fino a 350 treni merci al giorno, la linea di montagna del San Gottardo realizza il più grande volume di trasporto fra tutte le trasversali alpine. Si tratta di una capacità di trasporto che si snoda perlopiù sul tracciato del 1882. A partire dagli anni 1950 si è comunque progressivamente proceduto alla sostituzione degli originari ponti in acciaio. Malgrado lo sfruttamento delle possibili riserve tecniche, la linea di montagna del Gottardo ha già da tempo raggiunto il limite di capacità che non può più essere incrementato per assorbire l’aumento del traffico merci previsto nell’ambito della politica svizzera di trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Una soluzione tecnica all’altezza delle aspettative future, come nel caso delle altre trasversali alpine, può essere soddisfatta solamente da una linea di pianura e da una galleria di base. Già negli anni 1940 furono sviluppati i primi progetti per una simile galleria di base del San Gottardo della lunghezza di 50 km circa. La realizzazione di un tracciato di pianura attraverso le Alpi lungo l’asse del San Gottardo necessita però la costruzione di una seconda galleria di base, seppur di lunghezza più contenuta, a sud sotto il Monte Ceneri. A causa della lunga durata prevista per la realizzazione e poiché a quei tempi le frese meccaniche non erano ancora disponibili, tali progetti furono scartati già in fase preliminare. L’idea di una galleria di base del San Gottardo fu tuttavia ulteriormente sviluppata da tutte le istanze. Oggi la galleria di base rappresenta l’elemento centrale del progetto svizzero di nuove trasversali ferroviarie alpine (ntfa) rispettivamente del progetto AlpTransit. La galleria di 59 war der entsprechende Weg aus geografischen und historischen Gründen vorgezeichnet: Zum Simplonpass, über den die Römer bereits 196 v. Chr. eine Strasse angelegt hatten, gab es keine Alternative. Die Bedeutung des Simplonpasses hatte auch Napoleon I. erkannt, der zwischen 1801 und 1806 von rund 5000 Arbeitern eine aufwendige Kunststrasse bauen liess, die auch einige Tunnel mit einer Gesamtlänge von rund 500 Metern aufwies. Durch das napoleonische Strassennetz war Mailand via Simplon direkt mit Genf und dem Machtzentrum Paris verbunden – ein Konzept, das die späteren Eisenbahntransversalen vorwegnahm. Aus Westschweizer Sicht war der Bau eines Simplon-Eisenbahntunnels daher folgerichtig und unumgänglich. 1893 wählte ein Komitee aus 32 Vorschlägen das Projekt des Schweizer Ingenieurs Jules Dumur aus. Es war der konzeptionell einfachste und zugleich der innovativste und kühnste Entwurf: zwei parallele, knapp 20 Kilometer lange Röhren im Abstand von 17 Metern, die alle 200 Meter durch Stollen (Querschläge) verbunden sind – das Grundmuster der meisten seither projektierten und gebauten langen Eisenbahntunnel. Durch die Verteilung des Vortriebs auf zwei miteinander verbundene Röhren – eine eingleisige Hauptröhre und einen Hilfsstollen mit etwas kleinerem Querschnitt ohne Bahngleis – wurde die Belüftung des Hauptstollens bei Temperaturen über 50 Grad Celsius entscheidend verbessert und die Arbeit erleichtert. Im Hilfsstollen fliesst die Abluft nach aussen, ebenso das im Hauptstollen gesammelte Bergwasser, und gleichzeitig wird darin das Druckwasser für die Bohrmaschinen zugeführt – so bleibt der Hauptquerschnitt für den Ausbruch und den Abtransport des Gesteins frei. Dieses Konzept liess höhere Vortriebsleistungen zu als der Ausbruch eines einzigen grossen Querschnitts. Effizienter traditioneller Tunnelbau für den längsten Eisenbahntunnel der Welt Die Arbeiten am 19,8 Kilometer langen Simplontunnel wurden 1898 aufgenommen. Der Sprengvortrieb kam dank leistungsfähiger Druckwasserbohrmaschinen zügig voran und erreichte eine mittlere Tagesleistung von 4,5 Metern, was bis heute einen guten Wert für einen Tunnelausbruch nach traditioneller Methode darstellt. Der Durchschlag beider Tunnelröhren erfolgte Anfang 1905. Während über 75 Jahren blieb der Simplontunnel der längste Eisenbahntunnel der Welt und wurde erst 1982 durch den über 22 Kilometer langen Dai-Shimizu-Tunnel in den japanischen Bergen abgelöst. Die Simplon-Bergstrecke nahm den Betrieb 1906 auf. 1912 wurde mit dem Ausbau des Hilfsstollens zu einer vollwertigen Tunnelröhre begonnen, der 1921 abgeschlossen war. Während die nördliche Zufahrt zum Simplontunnel von Lausanne nach Brig als schnelle Flachbahn im Talboden des Wallis verläuft, überwindet die 20 Kilometer lange Südrampe einen Höhenunterschied von 364 Metern, was ein Gefälle von 25 Promille ergibt und einen fast drei Kilometer langen Kehrtunnel erforderte. Die steile Südrampe stellt heute ein 60 base del San Gottardo, di 57 km di lunghezza, verrà messa in esercizio nel corso del 2016. Dopo la galleria di base del Lötschberg lunga 35 km, già inaugurata, si tratta della galleria di base alpina in più avanzato stato di realizzazione. Lombardi è stata coinvolta in maniera significativa in tutte le fasi della progettazione di quest’opera, sin dagli anni 60, dagli studi preliminari fino all’esecuzione (vedi pag. 57). Il Sempione: un tunnel alpino per la Svizzera occidentale Tra i perdenti a seguito della decisione storica del 1869 a favore della Ferrovia del Gottardo si annoveravano, accanto alla Svizzera orientale, anche il Vallese e l’intera Svizzera occidentale. Queste parti del paese pretesero urgentemente un collegamento diretto con l’Italia. Per la Svizzera occidentale il relativo percorso era predeterminato per ragioni geografiche e storiche: non vi era alternativa al passo del Sempione, che già nel 196 a.C. serviva da strada militare ai Romani. L’importanza del passo del Sempione era già stata riconosciuta da Napoleone I, il quale, nel periodo compreso tra il 1801 e il 1806 e con l’impiego di circa 5000 lavoratori, aveva fatto costruire un’impegnativa strada comprendente anche alcune gallerie con una lunghezza complessiva di circa 500 m. Grazie alla rete stradale napoleonica Milano era collegata, passando per il Sempione, direttamente con Ginevra e con Parigi, centro del potere. Un concetto che anticipò quello delle successive trasversali ferroviarie. Dal punto di vista della Svizzera occidentale la costruzione della galleria ferroviaria del Sempione costituiva un passo logico e inevitabile. Nel 1893 un comitato scelse, tra i 32 presentati, il progetto dell’ingegnere elvetico Jules Dumur. Il progetto prescelto era quello concettualmente più semplice e al contempo quello più innovativo e audace: due canne parallele, della lunghezza di quasi 20 km, con un interasse di 17 m e unite da cunicoli trasversali ogni 200 m: lo schema base della maggior parte delle lunghe gallerie ferroviarie successivamente progettate e realizzate. Distribuendo le attività di scavo su due canne interconnesse – una galleria principale a binario semplice e un cunicolo ausiliario con un profilo di scavo leggermente inferiore e senza binario ferroviario – la ventilazione della galleria principale, in condizioni di temperatura superiore ai 50 gradi centigradi, ne risultò notevolmente migliorata ed il lavoro alleggerito. Nel cunicolo ausiliario l’aria viziata circolava verso l’esterno, come pure l’acqua di drenaggio raccolta nella galleria principale; nello stesso cunicolo veniva addotta l’acqua in pressione, necessaria al funzionamento delle perforatrici. In questo modo la galleria principale risultava libera per i lavori d’avanzamento e per le operazioni di trasporto dello smarino. Questo concetto permise rendimenti d’avanzamento maggiori rispetto a quelli caratteristici per lo scavo di un’unica canna di maggiori dimensioni. Tecnica di scavo tradizionale per la galleria ferroviaria più lunga al mondo I lavori per la realizzazione della galleria del Sempione, 19,8 km di lunghezza, presero avvio nel 1898. Grazie all’impiego di potenti perforatrici azionate ad acqua in pressione i lavori 61 grosses Hindernis für den Kapazitätsausbau und den Betrieb der Simplonbahn mit hohen Geschwindigkeiten dar. Ende der 1980er-Jahre wurden deshalb Überlegungen zum Bau eines rund 35 Kilometer langen Basistunnels angestellt, jedoch nicht weiter konkretisiert. Als dringender erweist sich heute, insbesondere nach der Inbetriebnahme des Lötschberg-Basistunnels als nördlicher Zubringerlinie, die Kapazitätssteigerung der italienischen Zufahrtslinien im Süden. Lötschberg: letzte grosse Alpenbahn Nach der Eröffnung der Gotthardbahn 1882 und des Simplontunnels 1906 sah sich der schweizerische Kanton Bern vom lukrativen europäischen Nord-Süd-Verkehr abgeschnitten. Um am wachsenden Transportvolumen partizipieren zu können, beschlossen die führenden Berner Politiker den Bau einer Lötschbergbahn vom Thunersee durch das Kandertal ins Wallis, wo der Anschluss an den Simplontunnel und weiter nach Süden hergestellt werden sollte. Bereits seit 1901 bestand ein erster Abschnitt durch das Kandertal bis Frutigen. 1906 startete die «Berner Alpenbahngesellschaft Bern-Lötschberg-Simplon» (bls) mit dem Bau des Lötschbergtunnels sowie der Bergstrecken im Süden und im Norden auf der Basis eines Projekts, das ein französisches Unternehmerkonsortium vorgelegt hatte. Der 14,6 Kilometer lange, zweigleisige Lötschbergtunnel wurde unter der Leitung von Oberingenieur Alphons Zollinger noch als Einzelröhre mit einem grossen Querschnitt mit Hilfe elektrischer und pneumatischer Bohrmaschinen ausgebrochen. Der gute Baufortschritt kam 1908 auf der Nordseite zum Erliegen, als der Tunnel einbrach und auf einer Länge von 1,5 Kilometern verschüttet wurde. Das Unglück kostete 25 Arbeitern das Leben. Der eingebrochene Bereich musste verschlossen und der Tunnel darum herumgeführt werden. Dadurch wurde er 800 Meter länger als geplant. Trotz dieses Rückschlags erfolgte der Durchschlag 1911 und die Bergstrecke konnte 1913 in Betrieb genommen werden. Die Zufahrtsrampen zum Lötschbergtunnel sind anspruchsvolle und kostspielige Bauwerke, die auch einen grossen Aufwand für Unterhalt und Schutz vor Naturgefahren erfordern. Die 20,5 Kilometer lange Nordrampe umfasst eine langgezogene doppelte Wendeschleife mit einem Wendetunnel, 13 Tunnel sowie 113 Brücken und Viadukte. Die 25,3 Kilometer lange Südrampe verläuft zunächst in der Lonzaschlucht und dann hoch über dem Talboden des Wallis. Das schwierige Gelände mit vielen tief eingeschnittenen Quertälern erforderte den Bau von 30 Tunneln und 131 Brücken und Viadukten. Technische Problemlösungen Wegen der stetig steigenden Auslastung erfolgte ab 1964 etappenweise der Ausbau auf Doppelspur, der 1992 abgeschlossen war. Im Zuge dieses Ausbaus sind zahlreiche Brücken neu gebaut worden. Trotzdem zeichnete sich schon in den 1990er-Jahren ab, dass die 62 5. September 1980 Titelseiten von Tessiner Tageszeitungen am Eröffnungstag des Gotthard-Strassentunnels 5 settembre 1980 Prime pagine dei quotidiani ticinesi in occasione dell’apertura della nuova galleria autostradale. Bauausführung 2004–2023 Leistungen Lombardi Einreichplanung, Ausschreibungsplanung, Ausführungsprojekt, geotechnische Begleitung (in Ingenieurgemeinschaft) Kosten Ca. eur 4,9 Mrd. (Gesamtstrecke) bzw. eur 1,6 Mrd. (Koralmtunnel) Technische Details Länge: rund 32,8 km; 2 parallele, vorwiegend kreisförmige Röhren, Innendurchmesser 9,9 m, im Abstand von rund 70 m, Abstand der Querschläge: 500 m; Gefälle: max. 6,7‰; 1 Nothaltestelle Costruzione 2004-2023 Prestazioni Lombardi (In consorzio con altri studi di ingegneria) progettazione definitiva, progettazione d’appalto, progettazione esecutiva, accompagnamento geotecnico Costo Circa 4,9 Mrd eur (intero tracciato) rispettivamente 1,6 Mrd eur (galleria del Koralm) Dati tecnici 32,8 km di lunghezza, 2 canne parallele a sezione prevalentemente circolare di diametro interno di 9,9 m, interasse di circa 70 m; distanza tra i cunicoli trasversali: 500 m; pendenza: massima 6,7‰, 1 fermata d’emergenza Koralmtunnel, Österreich Tunnel Koralm, Austria Mit der Koralmbahn wird eine neue Linie zwischen der Steiermark im Osten und Kärnten im Westen geschaffen. Die im Bau befindliche Neubaustrecke führt den strategischen Gedanken einer direkten Bahnverbindung von Wien ans Mittelmeer weiter, der bereits beim Bau der 1854 eröffneten Semmeringbahn Pate stand. Die neue, rund 130 Kilometer lange Strecke zwischen Graz und Klagenfurt wird in wenigen Jahren ein Teil des baltischadriatischen Schienenverkehrskorridors (PontebbanaAchse Danzig–Warschau–Wien–Graz–Klagenfurt–Udine– Venedig–Bologna) zwischen der Ostsee und der italienischen Adriaküste sein. Con la ferrovia del Koralm viene realizzato un nuovo collegamento tra la Stiria ad est e la Carinzia a ovest. La nuova linea, attualmente in fase di realizzazione, persegue il ragionamento strategico di una connessione ferroviaria diretta tra Vienna e il mar Mediterraneo, già considerato con la costruzione della ferrovia del Semmering, messa in esercizio nel 1854. Il nuovo tracciato, della lunghezza di 130 km circa tra Graz e Klagenfurt, sarà tra pochi anni parte integrante del corridoio ferroviario Baltico-Adriatico (asse «Pontebbana»Danzica–Varsavia–Vienna–Graz–Klagenfurt– Udine–Venezia–Bologna), che unirà l’area del mar Baltico alla costa adriatica. Der rund 32,8 Kilometer lange Koralmtunnel unterquert den bis zu 2140 Meter hohen Gebirgszug der Koralpe. Die beiden parallelen, eingleisigen Röhren sollen zu rund zwei Dritteln mit Tunnelbohrmaschinen und zu etwa einem Drittel im Sprengvortrieb ausgebrochen werden. La galleria del Koralm, circa 32,8 km di lunghezza, passerà sotto la catena montuosa del Koralpe, con quote massime di 2 140 m s.l.m. Le due canne parallele a binario unico saranno scavate per due terzi tramite tbm e per un terzo con avanzamento all’esplosivo. 64 progredirono velocemente e raggiunsero un rendimento medio giornaliero di 4,5 m, che ancora oggi, per un avanzamento con metodo tradizionale, rappresenta un buon risultato. Il traforo di entrambe le gallerie avvenne all’inizio del 1905. Nei successivi 75 anni la galleria del Sempione rappresentò la galleria ferroviaria più lunga del mondo e solamente nel 1982 fu superata dalla galleria Dai-Shimizu, nelle montagne giapponesi, lunga 22 km. La linea di montagna del Sempione fu messa in esercizio nel 1906. Nel 1912 presero avvio i lavori per l’ampliamento del cunicolo ausiliario, allo scopo di farne una canna di circolazione a pieno titolo, lavori che si conclusero nel 1921. Mentre la rampa d’accesso nord alla galleria del Sempione si snoda da Losanna a Briga nel fondovalle del Vallese sotto forma di una veloce ferrovia di pianura, i 20 km della rampa d’accesso sud superano una differenza di quota di 364 m, comportando una pendenza del 2,5% e richiedendo la costruzione di una galleria elicoidale di quasi 3 km di lunghezza. La ripida rampa sud rappresenta oggi un grande ostacolo per l’ampliamento della capacità di trasporto e per un transito ad alta velocità della linea del Sempione. Alla fine degli anni 1980 furono quindi effettuate valutazioni per la costruzione di una galleria di base della lunghezza di circa 35 km, che non furono però ulteriormente concretizzate. Ben più urgente si dimostra oggi, soprattutto dopo la messa in esercizio della galleria di base del Lötschberg (linea d’accesso settentrionale), la possibilità di un aumento della capacità di trasporto della linea di accesso a sud (lato italiano). Lötschberg: ultima grande ferrovia alpina Dopo l’apertura della ferrovia del San Gottardo nel 1882 e del tunnel del Sempione nel 1906, il Canton Berna si vide escluso dal lucroso traffico europeo nord-sud. Per potere partecipare al crescente volume di trasporto merci, i dirigenti politici bernesi decisero la costruzione di una linea ferroviaria del Lötschberg dal lago di Thun, passando per la valle di Kander, fino in Vallese, con la quale realizzare l’allacciamento alla galleria del Sempione e alle regioni meridionali. Già dal 1901 fu disponibile una prima tratta attraverso le valle di Kander fino a Frutigen. Nel 1906 la compagnia ferroviaria alpina bernese «Berna-Lötschberg-Sempione» (bls), sulla base di un progetto presentato da un consorzio d’imprenditori francesi, diede avvio alla costruzione della galleria del Lötschberg, come pure a quella delle tratte di montagna a sud e a nord. La galleria del Lötschberg (14,6 km di lunghezza e a doppio binario), sotto la conduzione dell’ingegnere capo Alphons Zollinger, fu scavata a canna unica con grande sezione con l’ausilio di perforatrici elettriche e pneumatiche. La buona prestazione d’avanzamento subì una battuta d’arresto nel 1908 sul versante settentrionale, allorquando la galleria crollò su di una lunghezza di 1,5 km. La disgrazia costò la vita a 25 operai. La tratta occlusa fu sigillata e il tracciato della galleria fu allungato di 800 m rispetto al progetto originale. Malgrado questo ritardo, lo scavo si concluse nel 1911 e la linea di montagna fu messa in esercizio nel 1913. 65 Lötschberglinie an ihre Kapazitätsgrenze stossen wird und nur ein Basistunnel nachhaltig Abhilfe schaffen würde. Dank flacher Zufahrten, insbesondere im Wallis, bietet der Lötschberg topografisch günstige und deshalb wirtschaftliche Voraussetzungen. Auch aus regionalpolitischen Überlegungen ist der rund 35 Kilometer lange Lötschberg-Basistunnel in der Planung des schweizerischen AlpTransit-Projekts vorgezogen und als erster Basistunnel durch die Alpen bereits 2007 in Betrieb genommen worden. Im Rahmen dieses Projekts war Lombardi an der Bauleitung beteiligt und hat die Auswirkungen auf die Talsperren im Bereich der Bahnachse untersucht. Der Bau des Lötschberg-Basistunnels und aller anderen grossen neuen Tunnelbauten wäre nicht möglich ohne die Entwicklung der Tunnelbohrmaschine (tbm) in den 1960er-Jahren. Sie löste einen ähnlichen Innovationsschub aus wie vor über 100 Jahren die mechanische Bohrmaschine. Aus den wenigen Geräten, die damals für kleine Stollendurchmesser und grosse Steigungen beim Bau von Wasserkraftwerken eingesetzt wurden, sind die heutigen Standardmaschinen für den Ausbruch grosser und langer, kreisrunder Tunnelröhren für die neuen Alpentransversalen hervorgegangen. Diese Hunderte von Tonnen wiegenden Installationen – eher unterirdische Fabriken denn Baumaschinen – hinterlassen nach ihrem Durchgang eine fertige Tunnelröhre. Sie stehen für die Mechanisierung und Industrialisierung des Tunnelbaus – und für die Leistungen der Ingenieure, die damit umzugehen wissen. Eine der ersten Anwendungen dieser Technologie in der Schweiz war der Ausbruch der Südseite des Vereinatunnels – eines 22,5 Kilometer langen, eingleisigen Tunnels der Rhätischen Bahn (RhB) zwischen dem Prättigau und dem Unterengadin – in den 1990er-Jahren. Eine neuere Anwendung ist der Bau des 4,8 Kilometer langen Weinbergtunnels, eines Teils der 2014 fertiggestellten Zürcher Durchmesserlinie. Vom Zimmerwerk zur industriellen Vorproduktion Nach dem Ausbruch muss der Tunnelquerschnitt gegen Einsturz und Niederbruch von Blöcken gesichert werden. Bis in die Mitte des 20. Jahrhunderts erfolgte dies durch zimmermannsmässig vor Ort erstellte Holzeinbauten – die sogenannte «Zimmerung». Bei den grossen Stollen- und Tunnelbauten der 1950er-Jahre genügte der Holzeinbau nicht mehr. Vorgefertigte Stahlbögen und Bleche waren belastbarer und schneller erstellt, und sie konnten bei Bedarf in die definitive Tunnelauskleidung integriert werden. Für die Sicherung grosser Tunnelbereiche hat sich der seit den 1930er-Jahren punktuell verwendete Spritzbeton durchgesetzt. In der Anfangszeit wurde noch mit handgeführten Düsen «nach Gefühl» gespritzt. Auf den heutigen Tunnelbaustellen applizieren Spritzroboter die Betonschichten mit hoher Präzision. Moderne Betonzusatzmittel sorgen dafür, dass die äussere Schale des Tunnels nach dem Aufspritzen fast minutenschnell aushärtet. Die grossen neuen Alpentunnel sind in Abschnitten, die vorwiegend mit Tunnelbohrmaschinen ausgebrochen werden, in der Regel mit einer inneren Schale beziehungsweise 66 Le rampe d’accesso alla galleria del Lötschberg sono costituite da strutture impegnative e costose, che comportano anche un forte onere di manutenzione per la protezione dai pericoli naturali. La rampa nord, lunga 20,5 km, percorre una lunga doppia inversione dell’orientamento di marcia con relativa tratta sotterranea, 13 gallerie nonché 113 ponti e viadotti. La rampa sud, lunga 25,3 km, si snoda inizialmente nella gola della Lonza, quindi prosegue in alto al di sopra del fondovalle vallesano. La difficile conformazione del terreno, con le molte valli laterali profonde, ha reso necessaria la costruzione di 30 gallerie e di 131 manufatti (ponti e viadotti). Soluzioni tecniche dei problemi A causa del crescente aumento del traffico, a partire dal 1964 si procedette all’ampliamento della linea a doppio binario, conclusosi nel 1992. Durante le attività per questo ampliamento diversi ponti furono ricostruiti. Ciò nonostante, già negli anni 1990 fu evidente che la linea del Lötschberg stesse avvicinandosi al proprio limite di capacità e che solo la costruzione di una galleria di base potesse rappresentare un rimedio duraturo. Grazie ad accessi pianeggianti, in particolare in Vallese, il Lötschberg presentava condizioni topografiche e quindi presupposti di ordine economico favorevoli. Anche sulla base di ragionamenti politici di carattere regionale, la progettazione della galleria di base del Lötschberg, ca. 35 km di lunghezza, fu anticipata e la sua costruzione si concluse già nel 2007 facendola divenire la prima galleria di base sotto le Alpi. Nell’ambito di questo progetto, Lombardi ha valutato l’influsso della costruzione delle opere sotterranee sulle dighe e ha partecipato alla Direzione lavori. La costruzione della galleria di base del Lötschberg, come pure di tutte le altre nuove e grandi opere sotterranee, non sarebbe stata possibile senza lo sviluppo delle frese meccaniche (tbm) negli anni 1960. L’avvento della tbm ha provocato una spinta di sviluppo paragonabile a quella prodotta oltre 100 anni prima dall’apparizione delle perforatrici meccaniche. Le odierne macchine per lo scavo di lunghe gallerie con grande sezione circolare, come quelle utilizzate per le nuove trasversali alpine, rappresentano l’evoluzione di quei pochi macchinari che furono in passato impiegati per la realizzazione di cunicoli di diametro contenuto e con grande pendenza nell’ambito di opere idroelettriche. Questi macchinari, del peso di centinaia di tonnellate – in verità vere e proprie fabbriche sotterranee piuttosto che macchinari per la costruzione – realizzano con il loro passaggio una canna completa. Rappresentano la meccanizzazione e l’industrializzazione dell’odierna costruzione di gallerie come pure la prestazione dell’ingegnere che sa come utilizzarle. Uno dei primi impieghi di questa tecnologia nella costruzione di gallerie ferroviarie fu quello per lo scavo del tronco sud della galleria della Vereina, lungo 22,5 km e a binario unico, commissionato dalla Ferrovia Retica (RhB) negli anni 1990, che collega la Prettigovia con la bassa Engadina. Un recente utilizzo è rappresentato dalla costruzione della galleria del Weinberg, 4,8 km di lunghezza, parte integrante del passante ferroviario di Zurigo completato nel 2014. 67 Auskleidung aus vorgefertigten, meist bewehrten Betonelementen (Tübbinge) ausgerüstet. Die einzelnen Teilelemente werden ausserhalb des Tunnels unter kontrollierten Bedingungen hergestellt und im Tunnel zu einer kreisförmigen Röhre zusammen gesetzt. Dank der dadurch erreichten konstant hohen Qualität kann die heute geforderte Lebensdauer von 100 Jahren für Tunnelröhren gewährleistet werden. Politische Hindernisse Dank der ingenieurtechnischen Leistungen ist es bisher meist gelungen, auch anspruchsvollste Herausforderungen bei den Alpendurchstichen zu meistern. Oft nimmt die Lösung politischer oder juristischer Hindernisse aber viel Zeit in Anspruch, wie bei der Flachbahn am österreichischen Semmering südlich von Wien am östlichen Alpenrand. Die 1854 eröffnete Semmeringbahn zwischen Wien und Bruck an der Mur gilt als weltweit erste Gebirgsbahn überhaupt und wickelt über die zweigleisige Bergstrecke mit einer Steigung von 25 Promille bis heute den Hauptteil des Verkehrs zwischen Wien und Italien ab. Seit 1989 wurde in verschiedenen Anläufen ein Semmering-Basistunnel geplant. Erst 2012 konnte aber mit den Arbeiten an den Zufahrtsstrecken begonnen werden. Die zwei 27,3 Kilometer langen Tunnelröhren wurden 2014 in Angriff genommen. Sie werden zusammen mit der bereits im Bau befindlichen südlichen Fortsetzung durch den 32,9 Kilometer langen Koralmtunnel – an dessen Planung Lombardi mitarbeitet (vgl. S. 64) – eine durchgehende Flachbahnstrecke von Klagenfurt bis Wien schaffen. Von der Schiene auf die Strasse Seit der Fertigstellung der grossen Eisenbahntransversalen hat das Verkehrsvolumen, abgesehen von kriegsbedingten Unterbrüchen, kontinuierlich zugenommen. Bis in die 1950erJahre waren die Eisenbahnen auch in der Lage, den Zuwachs ohne Streckenneubauten zu bewältigen. Seither hat sich der alpenquerende Verkehr aber zunehmend auf die Strasse verlagert, und bei einigen Bahnlinien begann das Transportvolumen spürbar zu sinken. Im Gegenzug stiess die Kapazität der Passstrassen rasch an ihre Grenzen, und es setzte im Alpenraum ein reger Strassenausbau ein. Es entstanden eigentliche Gebirgsautobahnen wie am Brenner, teilweise mit kurzen Scheiteltunneln und eindrücklichen Kunstbauten. Dabei zeigte sich immer deutlicher, dass der wachsende Verkehr mit der offenen Überquerung der Pässe auf längere Sicht nicht sicher zu bewältigen sein würde und für die Zukunft des alpenquerenden Strassenverkehrs der Bau langer Tunnel, wie 50 oder 100 Jahre zuvor für die Eisenbahn, unabdingbar war. Die Machbarkeit alpenquerender Tunnel von 20 Kilometer Länge war schon bewiesen worden und der Kraftwerkbau hatte die Stollenbautechnologie inzwischen weiterentwickelt. Den ersten Schritt hin zu langen Strassentunneln machte eine private Trägerschaft bereits 1958 mit dem Baubeginn des rund 5,8 Kilometer langen Grosser-Sankt-Bernhard-Tunnels. 68 Dai lavori di carpenteria alla prefabbricazione industriale Dopo lo scavo, la sezione della galleria deve essere messa in sicurezza onde evitare distacchi e crolli. A seconda della qualità della roccia, per stabilizzare lo scavo si usavano pali di sostegno in legno messi in opera sul posto a mo’ di travatura. Per la realizzazione dei grandi cunicoli e delle opere sotterranee degli anni ‘50, i sostegni in legno non erano più sufficienti. Centine metalliche preconfezionate e lamiere permettevano un montaggio più rapido e l’assunzione di un carico maggiore. Inoltre, in caso di necessità, potevano essere integrate nel rivestimento definitivo della galleria. Dopo un utilizzo puntuale sin dagli anni ‘30, per il sostegno provvisorio di grandi profili di scavo si è imposto l’impiego di calcestruzzo spruzzato. Inizialmente l’applicazione avveniva tramite un ugello gestito manualmente, affidandosi alla sensibilità dell’operatore. Nei recenti cantieri di opere sotterranee l’applicazione è delegata a spruzzatori robotizzati in grado di mettere in opera strati di calcestruzzo con grande precisione. Moderni additivi permettono di ottenere, pochi minuti dopo l’applicazione, un rivestimento efficace. I nuovi grandi trafori alpini sono suddivisi in tratte il cui scavo avviene prevalentemente con tbm, mentre il rivestimento finale è di regola realizzato tramite un anello interno in calcestruzzo oppure garantito da conci prefabbricati. I singoli conci vengono fabbricati all’esterno della galleria tramite un processo di produzione controllato, per poi essere assemblati in sotterraneo per formare una struttura circolare. Grazie all’alta e costante qualità raggiunta in fase realizzativa, la durata di vita delle opere sotterranee richiesta – pari a 100 anni – può senz’altro essere garantita. Ostacoli politici Grazie alle prestazioni ingegneristiche è stato finora possibile gestire anche impegnative sfide nell’ambito dell’attraversamento delle Alpi. Spesso a causa di ostacoli di natura politica o giuridica lo sviluppo di soluzioni richiede tempi troppo lunghi, come ad esempio è stato in Austria per il progetto della ferrovia di pianura Semmering, a sud di Vienna e al margine orientale delle Alpi. La linea del Semmering, tra Vienna e Bruck an der Mur, fu in assoluto a livello mondiale la prima ferrovia di montagna a doppio binario, con una pendenza del 2,5%: ancora oggi assorbe il transito della maggior parte del traffico tra Vienna e l’Italia. A partire dal 1989 la progettazione della galleria di base del Semmering è stata effettuata a più riprese. I lavori per la realizzazione delle tratte di accesso hanno preso avvio solo nel 2012. La costruzione delle due canne della galleria, della lunghezza di 27,3 km, è cominciata nel 2014. Insieme alla galleria del Koralm situata più a sud (32,9 km), già in fase di realizzazione e alla cui progettazione ha partecipato anche Lombardi (vedi pag.64), costituirà una tratta ferroviaria continua e pianeggiante tra Vienna e Klagenfurt. Dalla rotaia alla strada Dal completamento delle prime grandi trasversali ferroviarie alpine il volume di traffico, fatta eccezione per le interruzioni legate ai periodi bellici, è costantemente aumentato. 69 Gotthard-Basistunnel, Lüftungsschacht Multifunktionsstelle Faido Galleria di base del San Gottardo, pozzo di ventilazione Stazione Multifunzionale Faido Auf einer Höhe von rund 1900 m ü.M. unterfährt der zweispurige Scheiteltunnel den Pass zwischen dem schweizerischen Martigny im Wallis und dem italienischen Aosta nördlich von Turin. Der 1964 eröffnete Tunnel verfügt über eine Halbquerlüftung mit Abluftventilatoren in insgesamt vier Lüftungszentralen und wird täglich von knapp 2000 Fahrzeugen befahren. Im Unterbau der Fahrbahn ist die Ölpipeline von Genua zur Raffinerie Crissier im Wallis untergebracht. Um die langen und steilen Rampen wintersicher zu machen, verläuft die Strasse auf der italienischen Seite grösstenteils – auch auf Brücken – in einer geschlossenen Galerie. Wegen der steilen und nicht für höhere Geschwindigkeiten ausgelegten Rampen und langen Anfahrtswege ist die Kapazität der grösstenteils zweispurigen Strasse aber sehr begrenzt. Wintersichere Strassenverbindungen durch die Alpen Ein Jahr nach Baubeginn des Grosser-Sankt-Bernhard-Tunnels startete eine ebenfalls private Trägerschaft mit dem Mont-Blanc-Tunnel ein ähnliches Projekt. Der Tunnel sollte mit 11,6 Kilometern allerdings wesentlich länger werden. Er durchquert das Mont-Blanc-Massiv zwischen dem italienischen Aostatal und dem französischen Tal der Arve. Der einröhrige, belüftete Tunnel wird auf zwei Spuren mit Gegenverkehr befahren und ist auf einer mittleren Höhe von rund 1350 m ü.M. angelegt. Die erhöhte Lage des Tunnels bedingt auf beiden Seiten steile Rampen mit mehreren, offen angelegten Kehren – ein Konzept, das in einfacherer Form fast 100 Jahre zuvor am Nordportal des Fréjus-Eisenbahntunnels umgesetzt wurde. Wie der Grosser-Sankt-Bernhard-Tunnel ist der 6,6 Kilometer lange San-Bernardino-Tunnel im Kanton Graubünden auf grosser Höhe (1600 m ü.M.) angelegt. Das 1967 eröffnete Bauwerk verbindet Graubünden mit dem Tessin und ist Teil der mehrheitlich zweispurig ausgebauten Nationalstrasse N13. Es ermöglichte in der Schweiz erstmals eine wintersichere Alpendurchquerung auf der Strasse. Der einröhrige Tunnel wird auf zwei Spuren im Gegenverkehr befahren und über zwei Vertikalschächte mit architektonisch gestalteten Verteilbauwerken an der Erdoberfläche entlüftet. Die San-Bernardino-Strecke ist die zweitwichtigste Alpen-Strassentransversale der Schweiz und die einzige valable Ausweichroute bei Unterbruch oder Überlastung der Gotthardroute. Die langen und steilen Rampen mit Steigungen bis zu acht Prozent und ihre überwiegend zweispurige Auslegung begrenzen aber die Transportkapazität. Zwischen 1991 und 2006 ist der Tunnel umfassend instand gesetzt worden. Bis 2022 steht eine Erneuerung der Betriebs- und Sicherheitsanlagen inklusive Ersatz der Lüftung an, woran Lombardi beteiligt ist. Dabei werden die Axialventilatoren in den Lüftungszentralen, die Strahlventilatoren im Fahrraum sowie die Lüftungssteuerung komplett ersetzt. Erfolg mit innovativer Streckenführung Die ersten alpenquerenden Strassentunnel aus den 1960er-Jahren sind eher singuläre Pionierbauten, die abseits der grossen Eisenbahntransversalen neue Verbindungen erschlossen 70 Bauausführung 2009–2014 Leistungen Lombardi Bauprojekt, Anpassung Bauprojekt, Projektierung Betriebs- und Sicherheitseinrichtungen bohrmaschine (tbm), Innendurchmesser tbm-Abschnitt: 8,0 m, Längsbelüftung mit Punktabsaugungen Kosten Ca. eur 400 Mio. Costruzione 2009-2014 Prestazioni Lombardi Progetto definitivo, aggiornamento del progetto definitivo impianti, progetto definitivo dell’equipaggiamento di sicurezza mente con tbm, diametro interno della tratta in tbm di 8,0 m, ventilazione di tipo longitudinale con aspirazione puntuale dei fumi Costo Circa 400 Mio eur Technische Details Länge: rund 12,9 km; Ausbruch teilweise im Sprengvortrieb, teilweise mit Tunnel- Dati tecnici 12,9 km di lunghezza, scavo parzialmente con esplosivi, parzial- Zweite Röhre Fréjus-Strassentunnel, Frankreich/Italien Traforo stradale del Fréjus: seconda canna, Francia/Italia Der 1980 eröffnete, einröhrige Fréjus-Strassentunnel verläuft in etwa parallel zum 1872 eingeweihten Eisenbahntunnel. Einzelne Zwischenfälle haben gezeigt, dass das Sicherheitsniveau im Tunnel, insbesondere im Brandfall, erhöht werden muss. Möglich ist dies mit Hilfe einer zweiten Röhre, die erlaubt, dass künftig zwei Röhren im Richtungsverkehr befahren werden. Ab 2004 wurde eine zweite Röhre projektiert und ab 2009 in Angriff genommen. Sie hat einen Innendurchmesser von 8,0 Metern, verläuft im Abstand von 50 bis 100 Metern parallel zum bestehenden Tunnel und ist mit diesem durch 34 Querschläge verbunden. Die Querschläge sind als feuersicher abschliessbare Schutzräume mit je 100 Quadratmeter Grundfläche ausgebildet. Hinzu kommen neun befahrbare Querverbindungen für Rettungsfahrzeuge im Abstand von rund 1,5 Kilometern. Die Schutzräume werden separat belüftet und gegenüber den Tunneln unter leichtem Überdruck gehalten, um im Brandfall das Eindringen von Rauch zu verhindern. La galleria stradale del Fréjus a canna semplice, aperta al traffico nel 1980, si snoda più o meno parallelamente alla galleria ferroviaria. Singoli incidenti hanno messo in evidenza che il livello di sicurezza del traforo, in particolare in caso di incendio, doveva essere aumentato. A partire dal 2004 è stata avviata la progettazione della seconda canna, i cui lavori di realizzazione hanno preso avvio nel 2009. Questa presenta un diametro interno di 8,0 m, è parallela alla galleria esistente dalla quale dista tra i 50 m e i 100 m ed è interconnessa con quest’ultima tramite 34 cunicoli trasversali. I cunicoli trasversali sono concepiti come rifugi resistenti al fuoco, con possibilità di chiusura e con una superficie di 100 m2 per cunicolo. A questi si aggiungono 9 interconnessioni carrabili da parte dei mezzi di soccorso, con un’interdistanza di circa 1,5 km. I rifugi sono ventilati separatamente e posti in leggera sovrapressione rispetto alle gallerie, onde impedire una propagazione di fumo in caso di incendio. 72 Fino agli anni ‘50 le ferrovie erano effettivamente nelle condizioni di assorbire l’aumento senza richiedere un ampliamento della rete. Dopodiché il traffico in transito attraverso le Alpi si è vieppiù spostato dalla rotaia alla strada, comportando per alcune linee ferroviarie una percettibile diminuzione del volume dei trasporti. La capacità di traffico dei passi stradali ha di riflesso rapidamente toccato il limite, richiedendo un rapido potenziamento della rete stradale nell’area alpina. Furono realizzate vere e proprie autostrade di montagna, come quella del Brennero, caratterizzate in parte da brevi gallerie di valico e impressionanti manufatti. Con la loro costruzione divenne sempre più evidente che, a lungo termine, la gestione del crescente traffico con il transito di superficie attraverso i passi non avrebbe costituito una soluzione sicura e che pertanto la costruzione di gallerie più lunghe per il traffico stradale, come fu il caso 50 o 100 anni prima per la ferrovia, sarebbe stata inevitabile. La fattibilità di gallerie transalpine lunghe 20 km era già stata dimostrata e la costruzione degli impianti idroelettrici aveva permesso un ulteriore sviluppo della tecnologia relativa allo scavo di cunicoli. Il primo passo nella direzione della realizzazione di lunghe gallerie stradali fu fatto già nel 1958 da una società privata concessionaria con l’avvio dei lavori per la costruzione del traforo del Gran San Bernardo lungo 5,8 km. La galleria di valico a due corsie con traffico bidirezionale si snoda ad una quota di quasi 1900 m s.l.m., al di sotto del passo che collega la città elvetica di Martigny, in Vallese, con quella italiana di Aosta, a nord di Torino. La galleria, messa in esercizio nel 1964, dispone di una ventilazione semi-trasversale con ventilatori per l’estrazione dell’aria esausta installati in quattro centrali di ventilazione e presenta un transito giornaliero di poco meno di 2000 veicoli. Al di sotto della carreggiata è installata la condotta dell’oleodotto tra Genova e la raffineria di Crissier nel Vallese. Onde garantire l’agibilità delle lunghe e ripide rampe d’accesso alla galleria, gran parte della strada sul lato italiano – ponti compresi – è realizzata con gallerie artificiali. A causa della forte pendenza e non essendo concepite per velocità di percorrenza elevate, le rampe del lungo percorso d’accesso limitano la capacità dell’intera strada, malgrado questa sia prevalentemente a doppia corsia. Attraverso le Alpi con collegamenti stradali a prova d’inverno Un anno dopo l’avvio dei lavori per la costruzione della galleria del Gran San Bernardo, grazie ad una società concessionaria, anch’essa privata, prese avvio un progetto simile al Monte Bianco. La galleria però, con i suoi 11,6 km, risultava nettamente più lunga. Essa attraversa il massiccio del Monte Bianco tra la valle d’Aosta sul versante italiano e la valle dell’Arve su quello francese. La galleria a canna singola, provvista di ventilazione, presenta due corsie con traffico bidirezionale ed è posta ad una quota media di circa 1350 m s.l.m. L’elevata quota del traforo comporta per le rampe su entrambi i versanti svariati tornanti: un concetto che, in forma semplificata, fu messo in opera quasi 100 anni prima al portale nord della galleria ferroviaria del Fréjus. 73 und verkehrstechnisch vernachlässigte Regionen an die wirtschaftliche Entwicklung angekoppelt haben. Ein Jahrzehnt später stellte sich heraus, dass die grossen Strassentransportströme bevorzugt in den bereits durch die Eisenbahntransversalen vorgespurten Kanälen flossen. Als wirksamstes Mittel zur Eindämmung der anschwellenden Fahrzeuglawinen betrachtete man deshalb Ende der 1970er-Jahre den Bau von Strassentunneln und ganzen Autobahnen parallel zu den bestehenden und bewährten Schienenverkehrswegen. So begann auch Lombardis eigentliches Engagement im Eisenbahn- und Strassentunnelbau – und zwar am Gotthard: Dank der langjährigen Erfahrung beim Bau von Kraftwerksstollen und einer innovativen Idee für die Linienführung wurde das Unternehmen mit der Projektierung des 1980 eröffneten Gotthard-Strassentunnels beauftragt. Im Bereich der Portale bei Göschenen und Airolo plante Lombardi den Strassentunnel parallel zum Bahntunnel. Im Berg weicht er aber von dessen gerader Linienführung ab und ist deshalb mit 16,9 Kilometern fast 2 Kilometer länger. Damit ist er der längste Strassentunnel der Schweiz und gegenwärtig der drittlängste der Welt. Die Abweichung von der geraden Form ermöglichte eine optimale Positionierung der vier Lüftungsschächte und der Mündungsbauwerke an der Erdoberfläche. Der Gotthard-Strassentunnel war eigentlich zweiröhrig geplant. Durch Beschluss des schweizerischen Bundesrates wurde jedoch nur eine Röhre mit einem Sicherheitsstollen realisiert. Dieser einröhrige Tunnel ist Teil der ansonsten vierspurigen Nationalstrasse N2 Basel–Chiasso und weist zwei Fahrspuren mit Gegenverkehr auf. Über dem Verkehrsraum ist an einer Trennwand die Zwischendecke aufgehängt. Die beiden dadurch gebildeten Kanäle dienen der Belüftung über vier Lüftungszentralen im Tunnel und je eine Zentrale bei den Tunnelportalen (vgl. S. 124). Eine Besonderheit des Gotthard-Strassentunnels bildet der in 30 Meter Abstand parallel angelegte Sicherheitsstollen, der als Flucht- und Rettungsweg sowie als Kabelkanal dient. Er ist durch 73 Schutzräume, die jeweils 248 Meter voneinander entfernt sind, mit dem Haupttunnel verbunden. Sicherheitsstollen und Schutzräume werden unabhängig vom Haupttunnel belüftet und permanent unter leichtem Überdruck gehalten, um das Eindringen von Rauch zu verhindern. Der Gotthard-Strassentunnel ist mit Abstand die meistbefahrene Strassen-Alpentransversale der Schweiz: Im Jahr 2013 wurde er von durchschnittlich knapp 17 500 Fahrzeugen pro Tag benutzt, was jährlich rund 6,4 Millionen Durchfahrten entspricht. Der Schwerverkehrsanteil beträgt 15 bis 20 Prozent. Mehr Sicherheit Wie schon zur Pionierzeit der Eisenbahntransversalen setzte die neue Entwicklung des Strassenverkehrs auch am Fréjus frühzeitig ein. Ein 12,9 Kilometer langer Strassentunnel ersetzte 1980 den zuvor intensiven Autoverladebetrieb. Der praktisch parallel zum 74 Come la galleria del Gran San Bernardo, anche quella del San Bernardino nel Cantone dei Grigioni, lunga 6,6 km, si trova in quota (1600 m s.l.m.). L’opera, aperta al traffico nel 1967, collega i Grigioni con il Ticino ed è parte della strada nazionale A13, prevalentemente a doppia corsia per senso di marcia. La galleria ha permesso per la prima volta un collegamento stradale alpino percorribile durante tutto l’inverno. La galleria a canna unica è provvista di due corsie a traffico bidirezionale e di due pozzi di ventilazione verticali con in superficie i relativi manufatti di pregio architettonico per l’espulsione dell’aria viziata. Quella del San Bernardino è la seconda trasversale stradale alpina in ordine di importanza in Svizzera, nonché l’unica valida alternativa a quella del Gottardo in caso di interruzione o congestionamento di quest’ultima. Le lunghe e ripide rampe d’accesso, con pendenze massime dell’8%, e la loro prevalente realizzazione a due corsie per senso di marcia comportano però una limitazione della capacità di trasporto. Tra il 1991 e il 2006 la galleria è stata completamente rinnovata. Entro il 2022 è previsto un aggiornamento dell’impiantistica e degli impianti di sicurezza, inclusa la sostituzione di quelli di ventilazione, progetti nei quali Lombardi è coinvolta. I ventilatori assiali nelle relative centrali di ventilazione, i ventilatori a getto nel vano di circolazione e il sistema di comando saranno completamente sostituiti. Il successo di tracciati innovativi I primi trafori alpini stradali degli anni ‘60 rappresentano piuttosto opere pionieristiche singolari che, in aggiunta alle grandi trasversali ferroviarie alpine, crearono nuovi collegamenti permettendo alle regioni fino a quel momento trascurate per quanto riguarda le infrastrutture di trasporto, di partecipare allo sviluppo economico. Un decennio più tardi è emerso che i grandi flussi del traffico stradale tendono a snodarsi lungo quei canali già tracciati dalle trasversali ferroviarie alpine esistenti. Alla fine degli anni ‘70 si riteneva che il mezzo più efficace per gestire la valanga di veicoli, fosse la realizzazione di gallerie stradali e autostrade in parallelo agli assi di traffico ferroviari esistenti. Cominciò così anche l’impegno di Lombardi nella costruzione di gallerie ferroviarie e stradali, in particolare al Gottardo. Grazie alla pluriennale esperienza nella costruzione di cunicoli per gli impianti idroelettrici e ad un’idea innovativa, la società fu incaricata della progettazione della galleria autostradale del San Gottardo, inaugurata nel 1980. Ai portali di Göschenen e di Airolo la galleria stradale progettata da Lombardi partiva parallela a quella ferroviaria: all’interno della montagna, però, non seguiva un tracciato rettilineo risultando così, con una lunghezza di 16,9 km, quasi 2 km più lunga di quella ferroviaria e la più lunga galleria stradale svizzera, nonché attualmente la terza più lunga al mondo. La deviazione da un tracciato rettilineo permise un posizionamento ottimale dei quattro pozzi di ventilazione e dei relativi manufatti di espulsione e di presa d’aria in superficie. In realtà, la galleria stradale del San Gottardo fu progettata a doppia canna. Per decisione del Consiglio federale svizzero fu però realizzata un’unica canna di circolazione con adiacente 75 Eisenbahntunnel verlaufende, aber leicht längere Strassentunnel besteht bis heute aus einer einzelnen Tunnelröhre, die im Gegenverkehr befahren wird. Lombardi projektierte 2005 aufgrund verschiedener Ereignisse einen Sicherheitsstollen parallel zum Tunnel. Im Zuge einer Projekterweiterung wurde eine zweite, zweispurige Tunnelröhre realisiert; der Durchschlag fand im Herbst 2014 statt (vgl. S. 72). 2020 stehen schliesslich zwei Tunnelröhren mit je einem Fahr- und einem Standstreifen zur Verfügung. 76 un cunicolo di sicurezza. Questa galleria a canna unica, con due corsie e traffico bidirezionale, è parte della strada nazionale a quattro corsie A2 Basilea-Chiasso. Al di sopra del vano di circolazione, la soletta intermedia è appesa ad una parete divisoria. I due canali risultanti servono per la ventilazione della galleria, a partire da quattro centrali di ventilazione intermedie sotterranee e una centrale supplementare a ciascun portale (vedi pag. 125). Una particolarità della galleria stradale del San Gottardo è costituita dal cunicolo di sicurezza, parallelo e posto ad una distanza di 30 m dalla canna di circolazione, adibito a via di fuga e di salvataggio come pure al transito cavi. Tramite 73 rifugi, posti ad un’interdistanza di 248 m, è collegato con la galleria principale. Cunicolo di sicurezza e rifugi sono ventilati separatamente e mantenuti in leggera sovrapressione rispetto alla galleria principale, onde impedire una propagazione di fumo. La galleria stradale del San Gottardo è di gran lunga la più trafficata strada transalpina svizzera: nel 2013 la media giornaliera dei transiti è stata di 17 500 veicoli, corrispondente su base annua a circa 6,4 milioni di transiti. La quota del traffico pesante si aggira tra il 15% e il 20%. Più sicurezza Come già all’epoca pionieristica delle trasversali ferroviarie alpine, la nuova evoluzione del traffico stradale cominciò ad osservarsi presto anche al Fréjus. Una galleria stradale della lunghezza di 12,9 km sostituì nel 1980 la navetta, fino ad allora intensamente sfruttata. La galleria stradale, praticamente parallela a quella ferroviaria e poco più lunga di quest’ultima, consiste ancora oggi in un’unica canna con traffico bidirezionale. Lombardi, a seguito di diversi eventi occorsi in galleria, ha progettato nel 2005 un cunicolo di sicurezza parallelo alla galleria esistente. Nel corso del successivo ampliamento del progetto è poi stata realizzata una seconda canna a due corsie, il cui scavo si è concluso nel 2014 (vedi pag. 72). Nel 2020 saranno finalmente disponibili due canne per traffico monodirezionale. In fase di esercizio una corsia per canna sarà destinata alla circolazione dei veicoli, mentre l’altra fungerà da corsia d’emergenza. 77 Lösungen für den Agglomerationsverkehr Weltweit wachsen Bevölkerung und Wirtschaft der städtischen Agglomerationen. Der Platz, die damit einhergehenden Mobilitätsbedürfnisse zu befriedigen, ist je länger, desto weniger vorhanden. Verkehrslösungen werden daher vermehrt im Untergrund gesucht, auch wenn die dafür entstehenden Kosten ein Mehrfaches jener von oberirdischen Lösungen betragen. Der Gewinn an Mobilität und die geringeren Umweltbelastungen wiegen diesen Nachteil auf. Die Herausforderungen, die sich den Ingenieuren beim Bauen in den städtischen Räumen stellen, sind jedoch zahlreich. Im Vordergrund steht die Rücksicht auf die bestehende Infrastruktur, aber auch auf die Lebensqualität der Bevölkerung. In Agglomerationsgebieten nimmt der Bevölkerungsdruck weltweit stetig zu. In der Schweiz leben fast 40 Prozent der Bevölkerung in einer der fünf Agglomerationen von Zürich, Basel, Genf, Bern oder Lausanne. Gleichzeitig konzentrieren sich in diesen Agglomerationen die Aktivitäten der Wirtschaft. Die Folge ist eine erhebliche Zunahme des Agglomerationsverkehrs sowohl auf der Strasse als auch auf der Schiene. Staus in den am dichtesten besiedelten Gebieten – etwa im Norden der Stadt Zürich, im Raum Basel, zwischen Lausanne und Genf oder in der Südschweiz rund um Lugano – gehören zum Alltag. Platz für neue oberirdische Verkehrslösungen ist in diesen städtischen Gebieten kaum mehr vorhanden oder oft zu zerstückelt für grössere Projekte. «Die Tendenz, Lösungen unter der Erde zu realisieren, wird damit immer stärker», meint Roger Bremen, Verwaltungsratspräsident der Lombardi-Gruppe. Dies betrifft in seinen Augen alle Bausektoren, aber in besonderem Masse den Bereich des Verkehrs. Ob für Autos oder für Züge, unterirdische Verkehrswege aller Art stellen oft eine Möglichkeit für einen Kapazitätsausbau dar. Diese Tendenz ist auch in der Schweiz offensichtlich. Realisiert wurden und werden sowohl Umfahrungslösungen unter Tage – etwa die Westumfahrung der Stadt Zürich – als auch Innenstadterschliessungen. Die Zürcher Durchmesserlinie bietet der Eisenbahn mit dem 4,8 Kilometer langen Weinbergtunnel eine neue Transitachse mitten durch die Stadt Zürich. Diese und andere unterirdische Lösungen entlasten die Bevölkerung in den städtischen Agglomerationen stark, insbesondere wird sie von Lärm- und Luftbelastungen verschont. Allerdings ist der Bau von Verkehrsstrukturen unter der Erde in der Regel zehnmal so teuer wie an der Oberfläche. Lombardi beschäftigt sich seit rund drei Jahrzehnten mit Verkehrslösungen in städtischen Gebieten. Erste wichtige Projekte waren die Anfang der 1990er-Jahre fertiggestellte unterirdische Autobahnumfahrung bei Neuenburg in der Schweiz oder die ebenfalls unterirdische Parkplatzanlage nahe des Mailänder Doms in Italien, die vor rund 14 Jahren erstellt wurde. Der rund tausend Meter lange Galgenbucktunnel bei Schaffhausen ist das gegenwärtig anspruchsvollste Projekt von Lombardi in der Schweiz (siehe S. 82). Diese Anschlussröhre an die Nationalstrasse A4 soll die Verkehrssituation in der Agglomeration Schaffhausen 80 Soluzioni per il trasporto urbano La popolazione urbana e le attività economiche ad essa associate sono in crescita a livello mondiale. Lo spazio disponibile per realizzare soluzioni che soddisfino il fabbisogno crescente di mobilità diminuisce costantemente. Le soluzioni ai problemi di trasporto vengono quindi sempre più ricercate in sotterraneo, anche se i costi sono un multiplo di quelli per le soluzioni in superficie. I vantaggi in termini di tempi di percorrenza e il minor impatto ambientale compensano tuttavia il maggior onere diretto. Le sfide che gli ingegneri si trovano a dover affrontare nella costruzione di opere in aree urbane sono numerose; tra le più importanti vi sono senza dubbio la presenza di edifici e infrastrutture e la qualità di vita della popolazione. La pressione demografica nelle grandi aree urbane è in costante aumento. In Svizzera quasi il 40% della popolazione è concentrata nelle cinque principali città (Zurigo, Basilea, Ginevra, Berna e Losanna), dove si concentrano anche le principali attività economiche nazionali. L’ovvia conseguenza è un progressivo e costante aumento del traffico urbano, sia su strada che su rotaia. La congestione del traffico nelle zone più densamente popolate (come la parte nord della città di Zurigo, il triangolo Basilea-Ginevra-Losanna o i dintorni di Lugano per la svizzera italiana) è scena quotidiana nella vita degli abitanti. Lo spazio per realizzare grossi progetti stradali o ferroviari in superficie è spesso troppo frammentato se non addirittura inesistente. «La tendenza a realizzare soluzioni in sotterraneo si rafforza», dice Roger Bremen, presidente del gruppo Lombardi. Tendenza che riguarda a suo avviso un po’ tutti i settori della costruzione, ma in particolar modo quello dei trasporti. Che siano stradali o ferroviarie, le nuove vie sotterranee offrono spesso la sola possibilità per un aumento di capacità. Questa tendenza è evidente anche in Svizzera, dove alcune opere in sotterraneo sono già state realizzate e altre sono in corso di definizione, come ad esempio la tangenziale ovest di Zurigo. Con il Weinbergtunnel di 4,8 km la «Durchmesserlinie» di Zurigo offre un nuovo asse di transito attraverso il cuore della città stessa. Soluzioni come queste allentano la pressione sulla popolazione nei centri urbani, che si vede sgravata da rumore e inquinamento atmosferico. Tuttavia, la costruzione di infrastrutture di trasporto sotterranee è circa dieci volte più onerosa dei progetti equivalenti in superficie. Lombardi è attivo da circa trenta anni nel campo delle infrastrutture di trasporto in aree urbane. Tra i primi importanti progetti realizzati vi era, all’inizio del 1990, la circonvallazione autostradale sotterranea di Neuchâtel, in Svizzera, o la realizzazione dell’autosilo sotterraneo nei pressi del Duomo di Milano in Italia, terminato circa quattordici anni fa. Attualmente la galleria stradale «Galgenbuck» (lunga circa 1 km), nei pressi di Sciaffusa, è il progetto più impegnativo per Lombardi in Svizzera (vedi pag. 83). Questa galleria di raccordo con l’autostrada A4 migliorerà la situazione nell’agglomerato di Sciaffusa, in prossimità del confine con la Germania. Il nuovo tracciato passa sotto l’abitato del comune di Neuhausen attraversando una zona caratterizzata da condizioni geologiche estremamente mutevoli. 81 Galgenbucktunnel, Neuhausen, Schweiz Der Startschuss für den Vortrieb des Galgenbucktunnels fiel im Juli 2013. Seither wird von der «Engi» her die 1,1 Kilometer lange, zweispurige Unterfahrung Neuhausens ausgebrochen. Sie mündet bei Schaffhausen Süd in die Nationalstrasse A4 ein. Unter der Fahrbahn ist ein Werkleitungskanal in Kombination mit einem Fluchtweg vorgesehen. Bei den Portalen sowie in der Tunnelmitte werden Elektrozentralen erstellt. Der Vortrieb erfolgt in stark heterogenen und wechselhaften geologischen Verhältnissen mit Karstphänomenen. Der Verkarstungsgrad ist sehr unterschiedlich und schwer prognostizierbar. Der Ausbruch erfolgt überwiegend im Sprengvortrieb und wird bei Bedarf mechanisch unterstützt. Im Kalottenvortrieb wird der Tunnel zuerst auf etwa 85 Metern im oberen Bereich des Tunnelquerschnittes (Kalotte) ausgebrochen, danach folgt der untere Tunnelquerschnitt (Strosse/Sohle). Ende Januar 2015 waren rund 430 Meter der Kalotte und 390 Meter der Strosse/Sohle ausgebrochen. Von Bahntal aus werden im Gegenvortrieb zwei 124 Meter lange Sondierstollen ausgebrochen. Diese auf beiden Seiten des zukünftigen Ausbruchsprofils angeordneten Paramentstollen dienen dazu, den Unterquerungsbereich des bestehenden Bahntunnels der Deutschen Bahn (Charlottenfelstunnel) zu erkunden. 82 1 3 4 1 Schloss Charlottenfels 2 Galgenbucktunnel (Strassentunnel) 3 Charlottenfelstunnel (Bahntunnel) 4 Ertüchtigung Charlottenfelstunnel mit Anker Bauausführung 2011–2019 Leistungen Lombardi Detailprojekt, Submission, Unterlagen für die Ausführung, Bauleitung (in Konsortium) Kosten Ca. chf 240 Mio. Technische Details Zweispuriger, im Gegenverkehr betriebener, 1061 m langer Strassentunnel, der den bestehenden Charlottenfelstunnel der Deutschen Bahn (DB) in einem minimalen Abstand 1 Castello Charlottenfels 2 Tunnel stradale Galgenbuck 3 Tunnel ferroviario Charlottenfels 4 Consolidamento Tunnel Charlottenfels tramite ancoraggi von rund 5,5 m unterquert. In den Portalbereichen «Engi» und «Bahntal» sind auf 77 m bzw. 124 m Dreispurstrecken angeordnet, was zu einem Ausbruchsprofil von etwa 16 m Breite und 14 m Höhe führt. Die in der Tunnelmitte angeordnete Ausstellbucht von rund 44 m Länge hat einen Ausbruchsquerschnitt von rund 225 m² 2 5 10 d=5,5 m 15 m Costruzione 2011 – 2019 Prestazioni Lombardi Progetto definitivo, appalti, progetto esecutivo e direzione lavori (in consorzio) Costo Circa 240 Mio chf Nella zona dei portali «Engi» e «Bahntal» si trovano corsie di preselezione, lunghe 77 m e 124 m, che richiedono una sezione di circa 16 m di larghezza e 14 m di altezza. Al centro della galleria si trova una nicchia di sosta lunga 44 m. La sezione di scavo è di 225 m2 Dettagli tecnici Galleria stradale a due corsie, lunga 1061 m, con traffico bidirezionale che sottopassa la galleria esistente Charlottenfelstunnel della Deutsche Bahn ad una distanza minima di 5,50 m. Galleria del Galgenbuck, Neuhausen, Svizzera Il via ai lavori di scavo del Galgenbucktunnel è stato dato in luglio 2013. La galleria di circonvallazione di Neuhausen a due corsie, lunga 1,1 km, viene scavata partendo dal portale Engi e si congiunge con la strada nazionale A4 a Sciaffusa sud. Sotto la carreggiata sono ubicati un canale tecnico e la via di fuga. In vicinanza dei portali e nel centro della galleria si trovano le centrali elettriche. L’avanzamento avviene in condizioni geologiche molto eterogenee con fenomeni carsici. Il grado di carsicità varia molto ed è difficile da pronosticare. La galleria è scavata con avanzamento tradizionale e dove necessario con l’aiuto del martello demolitore. Lo scavo procede a mezza sezione. Prima è scavata la calotta per circa 85 m e dopo segue la parte inferiore della sezione (strozzo). A fine gennaio 2015 sono stati eseguiti 430 m della calotta e 390 m dello strozzo. Dal portale «Bahntal» vengono scavati due cunicoli di sondaggio lunghi 124 m in contro-avanzamento. I due cunicoli si trovano a lato del futuro profilo e servono per investigare la zona d’incrocio con la galleria esistente della Deutsche Bahn (Charlottenfelstunnel). 83 Metro Kopenhagen, Baugrube inmitten historischer Gebäude Metropolitana di Copenhagen, scavo tra gli edifici del centro storico an der Grenze zu Deutschland verbessern. Die Linienführung verläuft unter dem Siedlungsgebiet der Gemeinde Neuhausen durch eine Zone, die von extrem wechselhaften geologischen Verhältnissen geprägt ist. Zudem unterquert der Tunnel einen bestehenden Tunnel der Deutschen Bahn im Abstand von nur 5,5 Metern. Das Projekt stellt Herausforderungen, die für Verkehrsanlagen in städtischen Verhältnissen typisch sind. Der Verlauf unter dicht besiedeltem Gebiet bedingt eine vorgängige Beweisaufnahme an den verschiedenen Bauwerken an der Oberfläche und eine stetige Überwachung der Erschütterungen und der Geländebewegungen an der Erdoberfläche. Zu überwachen gilt es auch den Lärm, insbesondere den Körperschall, der sich mit dem unterirdischen Ausbruch ergibt. Die Gestalt des Untergrunds lässt kaum voraussehen, wo welche der verschiedenen, oft wenig stabilen Erscheinungsformen des anstehenden Malmkalks auftreten. Notwendig ist deshalb ein permanentes Monitoring, das viel Zeit kostet und den Bauingenieuren kurzfristige Planungsleistungen abverlangt. Die geologischen Wechselfälle zwingen zur Anwendung verschiedener Vortriebsmethoden – des Sprengvortriebs sowie des maschinenunterstützten Vortriebs in lockerem und in festem Gestein. Die kurzfristigen Wechsel der Vortriebsart erschweren die Optimierung des Arbeitsrhythmus und somit ein zügiges Vorankommen des Projekts. Beim Sprengvortrieb sind dabei genau festgelegte Zeitfenster für die Sprengungen einzuhalten, damit der Bahnverkehr im zu unterquerenden Bahntunnel nicht gestört wird. Komplexität erfordert Organisation und Kommunikation Im urbanen Umfeld gestaltet sich die Projektierungsarbeit sehr komplex. Stets müssen alle Detailfragen im Hinblick auf das ganze bauliche Umfeld analysiert und geklärt werden. Dies betrifft nicht nur mögliche Bodendeformationen, sondern auch organisatorische Aspekte. So wird beispielsweise eine intensive Zusammenarbeit mit den Werken notwendig, wenn es um die aufwendige und komplizierte Verschiebung von Wasser-, Strom- und Gasleitungen in der Umgebung des Projekts geht. Auch die Umleitung von Verkehrsachsen erweist sich als logistische Herausforderung, die auch auf planerischer Ebene erheblichen Zeitaufwand erfordert. Lombardi leistet deshalb auch viel Kommunikationsarbeit: Die Bevölkerung muss klar und umfassend informiert werden. Das Bauingenieurbüro unterstützt hierbei die Auftraggeber beziehungsweise die lokalen Behörden, indem es beispielsweise eine Internetseite mit ausführlichen Angaben zu den Verkehrsumleitungen und dem Fortschritt der Arbeiten bereitstellt. Wichtig sind auch Intranethinweise für die Angestellten der betroffenen Firmen und Behörden. Die Sicherheitsaspekte müssen in der Planung von Beginn weg berücksichtigt werden. Die Sicherheit eines Projekts wird dabei auch durch maschinentechnische Aspekte beeinflusst. Gerade Ausbruchgeräte müssen besondere Schutzvorrichtungen aufweisen, damit 84 sich die Maschinen unter anderem nicht zu sehr erhitzen. Besondere Aufmerksamkeit verdient auch die Wahl der unter Tag eingesetzten Materialien in Bezug auf ihre Auswirkungen bei einem Brandfall beziehungsweise der Aspekt, wo und in welcher Menge die Materialien zwischengelagert werden. Um alle möglichen Notfallszenarien berücksichtigen und entsprechende Massnahmen erarbeiten zu können, steht Lombardi bei der Planung der Baustellenorganisation mit der lokalen Feuerwehr und Polizei in engem Kontakt. Dies betrifft vor allem die frühzeitige und grossräumige Absperrung von Zugängen zu Baustellen sowie alle einzelnen Schritte bei den Sicherheitsmassnahmen für die Baulüftung, die Beleuchtung und die Stromzufuhr. Lüftungsanlagen sorgen für Umweltqualität und Sicherheit Im Zusammenspiel mit dem Bau muss auch frühzeitig die Planung der Lüftungsanlagen für den späteren Betrieb starten. Bei Strassentunnel in städtischen Gebieten darf es an den Tunnelportalen zu keinen übermässigen Luftbelastungen kommen. Dabei ist zu berücksichtigen, ob in der betreffenden Tunnelröhre eher flüssiger oder stockender Verkehr zu erwarten ist. Die jeweiligen Normen sind länderspezifisch und technische Lösungen hängen von der Tunnelgeometrie und der Geländebeschaffenheit ab. In der Schweiz besteht aus Gründen der Sicherheit die Vorschrift, dass jeder Tunnel ab einer Länge von 500 Metern Lüftungsanlagen aufweisen muss. Für die Lüftungskamine, aber auch für die Betriebszentralen müssen geeignete Standorte gefunden werden. Die Lüftungskamine müssen gestalterisch möglichst gut in die Landschaft eingebettet sein. Eine Sicherheitsanlage neuster Generation projektierte Lombardi im 2013 fertiggestellten Umfahrungstunnel «Vedeggio–Cassarate» bei Lugano im Süden der Schweiz. Potenziell gefährliche Störungen des Verkehrs werden in diesem Tunnel von Sensoren erfasst und an die Verkehrsteilnehmer ausserhalb des Tunnels kommuniziert. Die Lüftungsanlage ermöglicht im Brandfall, den Rauch – der für die Tunnelbenutzer eine weitaus grössere Gefahr darstellt als das Feuer selbst – in der Nähe des Brandherdes durch spezifisch aktivierte Lüftungsklappen abzusaugen, die in der Regel alle 100 Meter in die Tunneldecke eingebaut sind. Wie jede andere Anlage sind auch Lüftungsanlagen erneuerungsbedürftig. Im Rahmen der 2013 beendeten Gesamterneuerung des «Cityrings Luzern» (vgl. S. 194) wurde unter anderem ein neues Belüftungssystem geplant und installiert. Hierbei mussten sämtliche Arbeiten nachts sowie an Wochenenden durchgeführt werden, da nur auf diese Weise bei einem täglichen Verkehrsaufkommen von 85 000 Fahrzeugen eine Bauabwicklung möglich war, ohne dass die Agglomeration Luzern vollständig im Stau versunken wäre. Um Staus zu vermeiden, galt es ein genauestes Timing bei den Bauabläufen sowie der Wiederinbetriebnahme aller Infrastrukturen – insbesondere von Sicherheitsanlagen wie Signalisation, Lüftung und Fluchtwegen – einzuhalten. Die beim Projekt «Cityring Luzern» eingeübten 86 Il tunnel, inoltre, incrocerà una galleria ferroviaria esistente della Deutsche Bahn, a soli 5,5 m di distanza. Il progetto pone delle sfide tipiche per le infrastrutture di trasporto in ambito urbano. Effettuare scavi al di sotto di zone densamente popolate richiede l’esecuzione di prove e verifiche sullo stato delle infrastrutture in superficie e una sorveglianza continua delle vibrazioni e deformazioni del terreno. Particolare attenzione va posta nel monitorare il rumore causato dallo scavo sotterraneo, in particolare quello trasmesso tramite il terreno. La conformazione del terreno non permette una previsione attendibile delle caratteristiche delle formazioni calcaree presenti, spesso poco stabili. Si rende quindi indispensabile un monitoraggio costante e continuo della situazione geologica, con il corrispondente impegno di tempo e l’indispensabile flessibilità richiesta agli ingegneri. Tale scenario richiede continui adeguamenti dei metodi di avanzamento, alternando il metodo convenzionale (cariche esplosive) all’avanzamento meccanico nei materiali sciolti o nella roccia. I cambiamenti a breve termine del metodo di avanzamento rendono difficile l’ottimizzazione del ritmo di lavoro e ostacolano un’esecuzione rapida del progetto. Quando si utilizza il metodo di avanzamento convenzionale, con il brillamento di cariche esplosive, vanno inoltre rispettate scrupolosamente le finestre temporali concordate, per non interferire con l’esercizio ferroviario nella galleria ferroviaria che si sottopassa. Le situazioni complesse richiedono organizzazione e comunicazione In ambito urbano il lavoro di progettazione è sempre molto complesso. Tutti i dettagli devono essere analizzati e risolti in funzione dell’ambiente edificato circostante. Questo riguarda non solo le deformazioni del terreno ma anche molti aspetti organizzativi di più ampio respiro. Per esempio si rende necessaria un’intensa cooperazione con le aziende municipalizzate in caso di spostamenti complessi e onerosi di canalizzazioni, cavidotti o gasdotti. Anche la deviazione momentanea dei flussi di traffico rappresenta spesso una sfida logistica che richiede molto tempo in sede di pianificazione. Lombardi fornisce quindi anche le prestazioni per i servizi di comunicazione alla popolazione che deve sempre essere informata in modo trasparente e completo e sostiene il committente o gli enti locali mettendo a disposizione, ad esempio, una pagina web con le indicazioni dettagliate in merito alla gestione del traffico e all’avanzamento dei lavori. Importanti sono anche informazioni mirate, che vengono inserite negli intranet delle ditte e degli enti interessati e che si rivolgono ai collaboratori. Gli aspetti di sicurezza devono essere presi in considerazione già dai primissimi stadi della progettazione. La sicurezza di un progetto viene influenzata anche da aspetti tecnici legati ai macchinari utilizzati. In particolare i macchinari di scavo, ad esempio, devono avere dispositivi protettivi specifici che ne evitino, tra l’altro, il surriscaldamento. Viene data particolare attenzione anche alla scelta dei materiali impiegati nel sotterraneo in relazione al loro comportamento in caso d’incendio, nonché alle modalità di stoccaggio. Al fine di 87 Mailänder MetroLine 5, Station San Siro Metropolitana di Milano-Linea 5, Stazione San Siro prendere in considerazione tutti i possibili scenari di emergenza e sviluppare le misure di prevenzione adeguate, Lombardi si avvale della collaborazione dei vigili del fuoco e della polizia. Ciò si concretizza innanzitutto in un’adeguata chiusura degli accessi al cantiere, nonché nella gestione ottimale degli aspetti di sicurezza riguardanti la ventilazione di cantiere, l’illuminazione e l’approvvigionamento di energia elettrica. Una ventilazione adeguata garantisce qualità ambientale e sicurezza La pianificazione degli impianti di ventilazione per il futuro esercizio deve iniziare al più presto e in coordinamento con la progettazione delle opere civili. L’inquinamento atmosferico in corrispondenza dei portali delle gallerie urbane deve essere limitato. Per questo occorre considerare la fluidità o l’eventuale congestionamento del futuro traffico in galleria. Ogni paese ha specifiche norme da rispettare e le soluzioni tecniche dipendono dalla geometria della galleria e dalla morfologia del terreno. Secondo la legislazione svizzera tutte le gallerie più lunghe di 500 m devono essere provviste di un sistema di ventilazione. Per i camini di ventilazione e i centri di comando devono essere trovati luoghi adatti che s’inseriscano correttamente nel paesaggio circostante. Un sistema di sicurezza di ultima generazione è stato progettato da Lombardi nella galleria stradale «Vedeggio-Cassarate» vicino a Lugano, completata nel 2013. Perturbazioni del traffico potenzialmente pericolose vengono monitorate da appositi sensori all’interno del tunnel e immediatamente comunicate agli automobilisti che si trovano all’esterno della galleria. In caso di incendio il sistema di ventilazione permette l’aspirazione dei fumi (che rappresentano per gli utenti un pericolo molto maggiore del fuoco stesso) nelle immediate vicinanze dell’incendio mediante l’impiego di specifiche cappe disposte generalmente ogni 100 m nella soletta intermedia della galleria. Come qualsiasi infrastruttura, anche i sistemi di ventilazione devono essere rinnovati. Nel corso del 2013 si è portato a compimento il rinnovo totale della circonvallazione di Lucerna (vedi pag. 195) dove, tra gli altri interventi, è stato progettato e installato un nuovo sistema di ventilazione. Tutti i lavori inerenti il progetto «Cityring Luzern» sono stati eseguiti di notte e nei fine settimana. Solo così è stato possibile, con un traffico giornaliero di circa 85 000 veicoli, eseguire i lavori senza causare pesanti ingorghi nella città. Al fine di evitare il più possibile gli inconvenienti, la tempistica programmata degli interventi è stata scrupolosamente rispettata anche nelle progressive riaperture di tutte le infrastrutture, in particolare dei sistemi di sicurezza come segnaletica, ventilazione e vie di fuga. Le procedure messe in atto nell’opera lucernese hanno dimostrato come i lavori di progettazione, nonché di costruzione, dipendano fortemente dalle condizioni del traffico e rimangano impegnativi in ogni fase. 89 1 2 3 4 5 Schlitzwand Fundamentplatte Plattform Lüftungsraum Abdeckung mit vorfabrizierten Trägern 6 Abluftbauwerk 6 1 2 3 4 5 Diaframmi Platea di fondazione Piano banchina Camera di ventilazione Copertura con travi semiprefabbricate 6 Torrino camera di ventilazione 4 5 114.70 112.80 31.00 3 Bauausführung 2012–2013 Costruzione 2012-2013 Leistungen Lombardi Stazione «Segesta»: Ausführungsprojekt und Bauleitung, Stazione «San Siro»: Ausführungsprojekt (beide im Rahmen eines Konsortiums) Prestazioni Lombardi Stazione «Segesta»: progetto esecutivo e direzione lavori Stazione «San Siro»: progetto esecutivo (ambedue in consorzio) Kosten Stazione «San Siro»: eur 16 Mio. Stazione «Segesta»: eur 10 Mio. Technische Details Die doppelröhrige Mailänder Metro-Linie 5 führt vom Stadtteil «Bignami» zum Stadion «San Siro» und ist komplett unterirdisch; maximale Tiefe der Haltestellen: 21 m 5 10 2 1 1 15 m Costo Stazione «Segesta»: 10 Mio eur Stazione «San Siro»: 16 Mio eur Dati tecnici Il doppio tunnel Linea Metro Milano 5 va dal quartiere «Bignami» allo stadio «San Siro» ed è completamente interrato; profondità massima raggiunta: 21 m Mailänder Metro-Linie 5, Italien Die Herausforderungen beim Bau von Metro-Stationen liegen auf der Hand: Vor Baubeginn müssen die Ingenieure genauestens über die Beschaffenheit des Untergrundes Bescheid wissen. Die Oberfläche darf sich möglichst nicht oder höchstens gleichmässig verformen, da sonst die umgebenden Bauten Schaden nehmen. Für Mailands doppelröhrige Metro-Linie 5, die zum Stadion San Siro führt, realisierte Lombardi zwei Haltestellen, die Stazione «San Siro» sowie die Stazione «Segesta». Der Aspekt der geologischen Stabilität gewinnt hier zusätzliche Bedeutung, liegen doch beide Metro-Stationen in einem Gebiet mit möglichen seismischen Aktivitäten. Um dieser Situation Rechnung zu tragen, wurden die horizontalen Tragstrukturen aus vorfabrizierten Elementen mit vertikalen Strukturen wie Pfeilern und Stützwänden verstärkt. Beide U-Bahn-Stationen liegen in einer stark urbanisierten Zone. Es galt deshalb mögliche Bodenverformungen besonders sorgfältig zu beobachten. Zur Einschätzung der Gebäudestabilität verwendete Lombardi das «Building Risk Assessment», eine computergestützte Simulation der möglichen Wechselwirkung von Untergrund und Gebäudestrukturen. Bei der Stazione «Segesta» galt es nebst den Gebäuden auch die Position von drei wichtigen Verkehrsadern direkt über der Haltestelle sowie einen ungewöhnlich hohen Grundwasserspiegel zu berücksichtigen. 90 Metropolitana di Milano–Linea 5, Italia Le difficoltà nella costruzione di stazioni metropolitane sono evidenti. Prima dell’inizio dei lavori gli ingegneri devono conoscere in dettaglio le caratteristiche del suolo. In superfice sono accettabili solo deformazioni minime per evitare danni agli edifici circostanti. Per la metropolitana a due canne di Milano, Lombardi ha progettato ed eseguito sul tratto della nuova Linea 5, che conduce in zona San Siro, due nuove fermate «San Siro» e «Segesta». L’aspetto della stabilità geologica ha rivestito un ruolo ancora più importante, vista l’esposizione di questa zona ad attività sismiche. Per affrontare questo problema le strutture orizzontali eseguite con elementi prefabbricati sono state rinforzate con elementi verticali come pilastri o pareti. una simulazione a computer delle possibili interazioni tra la struttura portante degli edifici esistenti e il terreno di fondazione. Nel progetto della fermata «Segesta», oltre alla problematica degli edifici esistenti, si è presentata anche la difficoltà della gestione di tre arterie viarie importanti in superficie e del livello particolarmente alto della falda. Entrambe le fermate si trovano in una zona densamente urbanizzata, il che richiede un attento monitoraggio delle deformazioni in superficie. Per valutare la stabilità degli edifici Lombardi ha utilizzato il «building risk assessment», 91 Prozeduren zeigen, wie Projektierungs- und Bauarbeiten stark von den Verkehrsbelastungen abhängen und in jeder Phase anspruchsvoll bleiben. Metros – effiziente Verkehrslösung für Grossstädte Die Herausforderungen, die die Mobilität in den Agglomerationen der Schweiz stellt, akzentuieren sich in den grossen internationalen Metropolen. Die hohe Siedlungsdichte und vor allem die stetig wachsende Nachfrage nach Mobilität erfordern Lösungen mit einer hohen Leistungsfähigkeit. Der Bau von Metro-Linien bietet sich hier an. Lombardi projektiert und realisiert regelmässig entsprechende Anlagen. Gerade fertiggestellt wurden zwei unterirdische Metro-Haltestellen der Mailänder Metro-Linie 5, die zum Stadion «San Siro» führt (vgl. S. 90). Zurzeit begleitet Lombardi den Bau einer Erweiterung der Metro-Linie 1 in Turin. Diese Beispiele aus den grossen norditalienischen Agglomerationen zeigen die Herausforderungen im Bereich des Untertagebaus. Bevor die eigentliche Projektierung und der Bau angepackt werden können, müssen die Ingenieure detaillierte Informationen zur Geologie des Untergrunds einholen, um die oberflächennahen Deformationen so weit wie möglich unter Kontrolle zu halten und Schäden an der vorhandenen Bausubstanz auszuschliessen. Die zentrale Aufgabe beim Bau der Metro-Linien ist die konstante Überwachung der darüberliegenden Infrastrukturen, um unzulässige Setzungen oder Setzungsdifferenzen zu vermeiden. Einen entsprechenden Auftrag führt Lombardi in der dänischen Hauptstadt Kopenhagen aus, wo sich der «Cityringen», eine 15 Kilometer lange, ringförmige Metro mit 17 Haltestellen im Bau befindet (siehe S. 94). Die Baukosten von zwei Milliarden Euro geben einen Eindruck von der Dimension des Vorhabens. Lombardi hat für dieses Grossprojekt die Vorstudien für einzelne Abschnitte erarbeitet und ist nun mit dem «Building Risk Assessment», der Bewertung der Schadenrisiken an der bestehenden Gebäudesubstanz, beauftragt. Mittels Computersimulationen werden die Auswirkungen des Aushubs auf die zum Teil bloss zwei Meter vom geplanten Tunneltrassee entfernten Gebäude errechnet – praktisch auf den Millimeter genau. Die Aufgabe wird dadurch erschwert, dass zahlreiche historische, besonders setzungsempfindliche Gebäude unterquert werden müssen, aber auch einige grosse Einkaufszentren, deren Stabilitätsberechnungen ebenfalls äusserst anspruchsvoll sind. Veränderungen erkennen und Massnahmen vorsehen Bereits bei der Projektierung sind Massnahmen festzulegen, um die Auswirkungen von Setzungen auf die Gebäude zu vermindern – sowohl aus Gründen der Sicherheit als auch zur Vermeidung von Kostenfolgen. Bei historischen Gebäuden können Schäden oder bereits Risse im Millimeterbereich zu sehr hohen Schadenersatzforderungen führen. Bei noch stärkeren Beschädigungen können die Projekte gar in Frage gestellt werden. In Kopenhagen hatten sich bereits bei den ersten Aushubarbeiten bei einigen Gebäuden Setzungen von 20 Millimetern eingestellt, ein Wert, der die zulässigen Grenzwerte erheblich 92 La metropolitana: soluzione efficente per i grandi agglomerati urbani I problemi di fluidità del traffico delle aree urbane svizzere risultano fortemente accentuati nelle grandi metropoli internazionali. L’alta densità della popolazione, ma soprattutto la crescente esigenza di mobilità, richiedono lo studio di soluzioni alternative ad alte prestazioni. Le linee metropolitane diventano quindi sempre più richieste. Lombardi lavora regolarmente alla progettazione di strutture sotterranee, seguendone poi tutte le fasi di realizzazione e messa in servizio. Particolarmente soddisfacente è stata la realizzazione nel 2014 di due stazioni della linea 5 della metropolitana di Milano (che conduce in zona San Siro). Lombardi sta attualmente seguendo la costruzione di un tratto di estensione della Linea 1 della metropolitana di Torino. Questi esempi, nei due grandi centri urbani del nord Italia, mostrano bene quali siano le importanti sfide poste dalle opere sotterranee. Prima di iniziare i lavori veri e propri gli ingegneri hanno bisogno di conoscere nel dettaglio le condizioni geologiche del sottosuolo, al fine di poter prevedere e controllare il piu possibile le deformazioni in superficie dove gli edifici presenti potrebbero subire danni anche significativi. Un compito fondamentale nella costruzione di metropolitane è il monitoraggio costante delle infrastrutture soprastanti per evitare assestamenti eccessivi o pericolose irregolarità. Lombardi sta collaborando a tal proposito ad un grande progetto nella capitale danese Copenaghen, dove è in fase di esecuzione una metropolitana di 15 km di lunghezza con 17 fermate (vedi pag. 95). Si tratta di un’opera importante con un costo totale stimato pari a due miliardi di euro. Lombardi ha sviluppato in questo progetto un primo studio preliminare per alcuni lavori di scavo, ma soprattutto fornisce le prestazioni associate alla valutazione dei rischi sugli edifici. Nello specifico si tratta di simulare l’impatto che gli scavi avranno sugli immobili (distanti in alcuni casi solo due metri) calcolandone le possibili deformazioni con precisione millimetrica. Il lavoro viene ulteriormente complicato dal fatto che il tracciato sottopassa numerosi edifici storici (ovviamente più sensibili alle vibrazioni), nonché vari centri commerciali dove i calcoli di stabilità diventano estremamente esigenti. L’importanza del rilievo e delle misure di mitigazione Nell’ambito delle attività di progettazione vengono valutate sin dall’inizio le possibilità e le modalità di intervento per mitigare gli effetti degli assestamenti sugli edifici, questo sia per ragioni di sicurezza che per ragioni assicurative. Danni o fessure millimetriche in edifici di valore storico possono portare a richieste di indennizzi molto elevate. In caso di danni ancora maggiori le conseguenze sullo sviluppo del progetto possono essere pesanti. A Copenaghen, già durante i primissimi scavi qualche edificio ha registrato abbassamenti di 20 mm, uno spostamento significativo che supera di gran lunga i requisiti strutturali da rispettare. Lombardi ha ridotto a soli 5 mm l’abbassamento riportando quasi in sede originale tali edifici mediante iniezioni di sollevamento sotto le fondazioni della struttura 93 1 «Magasin du Nord» a Kongens Nytrov, Copenhagen. 2 Edifici storici in muratura 3 Modellazione dello scavo dei due tunnel della nuova linea metropolitana «Cityringen». 4 Campo di spostamenti indotto dallo scavo dei tunnel alla quota delle fondazioni degli edifici ~ 25 mm) (spost. max. = 1 «Magasin du Nord» in Kongens Nytrov, Kopenhagen 2 Historische Gebäude in Mauerwerk 3 Modellierung der Ausbrüche der zwei neuen Tunnel der Metrolinie «Cityringen» 4 Setzungsbereich infolge der Tunnelausbrüche auf der Höhe der Fundamente der Gebäude (max. Setzung ≅ 25 mm) DISPLACEMENT DZ UNIT (mm) 1 4 Bauausführung 2011–2019 Costruzione 2011 – 2019 Leistungen Lombardi Projektierung der Kaverne «Nørrebroparken», technische Beratung und Überwachung der Injektionen in den Baugrund, Durchführung von Risikoanalysen zur Abschätzung möglicher Schäden an umliegenden Bauten, technische Beratung für schadenregulierende Massnahmen (z.B. Hebungsinjektionen) Prestazioni Lombardi Progettazione della caverna «Nørrebroparken», consulenza tecnica e sorveglianza delle iniezioni nel sottosuolo, esecuzione di analisi dei rischi per valutare eventuali danni agli edifici circostanti, consulenza tecnica per misure di risanamento (per esempio iniezioni di sollevamento) Kosten Ca. eur 2,1 Mrd. 2 3 Technische Details Metro-Ringlinie von 15,5 km Länge im historischen Zentrum; Computersimulationen der Auswirkungen der tiefen Baugruben auf die umliegenden historischen Bauten und des Unterfahrens des denkmalgeschützten Warenhauses «Magasin du Nord» mit den Tunnel Costo Circa 2.1 Mrd eur Dati tecnici Metropolitana ad anello con una lunghezza di 15,5 km nel centro storico; simulazioni numeriche degli effetti sugli edifici storici circostanti degli scavi profondi e del passaggio con i tunnel sotto il centro commerciale «Magasin du Nord» classificato come patrimonio artistico Metro Kopenhagen, Dänemark Die neue städtische Metro-Ringlinie «Cityringen» soll 2019 in Betrieb genommen werden und wird aus zwei parallelen Tunnelröhren von 15,5 Kilometer Länge bestehen. Die Linie hat 17 U-Bahn-Stationen – viele davon im historischen Zentrum der Stadt – und soll an einem Werktag durchschnittlich bis zu 234 000 Passagiere befördern. Die Zugskompositionen dieser Linie werden ferngesteuert betrieben. Eine Fahrt rund um den ganzen Ring wird 23 Minuten dauern. Die Züge folgen sich in einem zeitlichen Abstand von 200 Sekunden. Die 28 Züge zu je 3 Wagen werden mit einer Geschwindigkeit von maximal 90 km/h verkehren. Besondere bautechnische Schwierigkeiten bilden das Kreuzen schon bestehender Linien und Stationen sowie die Erhaltung und der Schutz vorhandener Strukturen und Bauten an der Oberfläche. Im Rahmen eines «Building Risk Assessment» wurden auf der Grundlage von Computersimulationen die Auswirkungen von Setzungen oder Deformationen des Bodens auf die teilweise historischen Gebäude rund um die Baugruben analysiert. Die Auswirkungen des Aushubs dieser Baugruben wurden mit Hilfe der Finite-ElementeMethode berechnet unter Berücksichtigung der BodenStruktur-Interaktion. Ziel ist es, die Deformationen des Bodens so weit zu reduzieren, dass die Bauten keinen Schaden nehmen. 94 Metropolitana di Copenhagen, Danimarca La nuova metropolitana cittadina ad anello «Cityringen» verrà messa in servizio nel 2019 e consisterà in due canne parallele lunghe ciascuna 15,5 km. La linea avrà 17 fermate, diverse di queste nel centro storico della città, e nei giorni lavorativi dovrà trasportare in media fino a 234 000 passeggeri. I treni su questa linea saranno telecomandati. Un viaggio lungo tutto il percorso durerà 23 minuti. Fra i treni è previsto un intervallo di 200 secondi. Le 28 composizioni a tre carrozze viaggeranno con una velocità massima di 90 km/h. Gli incroci con le linee e le fermate esistenti, cosí come la manutenzione e la protezione delle strutture e degli elementi costruttivi in superficie, sono sfide tecniche particolarmente interessanti. Nell’ambito del «Building Risk Assessment» sono state eseguite delle simulazioni numeriche per determinare gli effetti degli assestamenti sugli edifici, in parte storici, in prossimità degli scavi. L’impatto dei lavori di scavo sul terreno è stato calcolato con il metodo degli elementi finiti, considerando l’interazione terreno – struttura. L’obiettivo è di ridurre le deformazioni del sottofondo in modo tale da escludere danni alle infrastrutture esistenti. 95 überschritt. Lombardi ist es gelungen, diese Setzungen auf 5 Millimeter zu reduzieren und das betroffene Gebäude mittels Injektionen unter die Fundamente wieder so weit anzuheben, dass es sich heute wieder praktisch in der Ursprungslage befindet. Massnahmen dieser Art müssen umgesetzt werden, bevor das ganze Gebäude Schäden erleidet oder gar seine Stabilität gefährdet wird. Wenn sich Metro-Linien kreuzen Es passiert häufig, dass bei der Projektierung einer neuen Metro-Linie bestehende Linien gekreuzt werden müssen oder sich andere Linien in unmittelbarer Nähe befinden, wie das auch in Kopenhagen der Fall war. Um die Auswirkungen der Nähe der beiden Bauwerke abzuschätzen, sind aufwendige numerische Berechnungen mit komplexen 3D-Modellen notwendig. Die neue Metro-Linie in Kopenhagen hat in einem Bereich gerade mal einen Abstand von 1,5 Metern zur bestehenden Linie. Um durch die Berechnungen optimierte und verlässliche Resultate zu erhalten, müssen die theoretischen Berechnungen durch Messungen und Aufnahmen vor Ort vervollständigt und die geologischen Kennwerte erfasst werden. Es kann auch vorkommen, dass die Experten nach der Bewertung der Auswirkungen eines Kreuzungspunktes keine vertretbare Lösung finden und zum Schluss kommen, dass der Betrieb des bestehenden Tunnels kurzzeitig unterbrochen werden muss. Da immer häufiger im Untergrund gebaut wird und somit die Platzverhältnisse immer enger werden, wird dieser Fall immer öfter auftreten. Auch in Rumäniens Hauptstadt Bukarest konnte Lombardi die Metro projektieren und deren Bau begleiten. Es handelt sich dabei um einen sieben Kilometer langen Doppelspurtunnel mit acht Haltestellen (siehe S. 100). Die Ingenieure hatten auch hier Rücksicht auf bestehende ober- und unterirdische Infrastrukturen in unmittelbarer Nähe zu nehmen. Neben diesen typischen Herausforderungen war eine weitere, kuriose Bedingung aus der Zeit des kommunistischen Diktators Ceausescu zu erfüllen, die immer noch gültig ist: Rumänische U-Bahn-Stationen müssen absolut bombensicher sein. Die Lüftungsanlagen in den Metro-Tunnel werden komplett anders betrieben als bei Strassentunnel. Die Installation und genaue Verteilung der Lüftungseinrichtungen hängt bei UBahnen von der Beschaffenheit einzelner Streckenabschnitte ab. Eine Faustregel gilt dennoch: Liegen zwei Metro-Stationen mehr als 600 Meter auseinander, müssen Lüftungsschächte gebaut werden. Diese stellen die Belüftung sicher, dienen aber auch dazu, die Luftmassen abzuleiten, die die U-Bahn-Züge vor sich her stossen. Metros für Lateinamerikas Metropolen Der grösste Bedarf an neuen Metro-Linien ist in Lateinamerika zu erwarten, wo die urbanen Zentren rasch wachsen. Metros können in diesen Grossstädten helfen, die täglichen Pendlerströme von Millionen von Menschen zu bewältigen. So könnten die täglichen Ver- 96 dal perimetro esterno. È fondamentale agire con misure correttive come queste riducendo le deformazioni prima che l’intero edificio venga danneggiato o compromesso nella sua stabilità. Quando più linee della metropolitana si incrociano Capita frequentemente che nel progettare una nuova linea di metropolitana ci si trovi davanti all’esigenza di incrociare una linea già esistente o di passarvi a pochissimi metri di distanza, come nel caso della la metropolitana di Copenhagen. Per valutare l’effetto della vicinanza delle due opere, sono state necessarie analisi numeriche complesse con modelli tridimesionali. La nuova metropolitana passerà per un tratto a soli 1,5 m di distanza da un’altra linea già esistente. Per raggiungere un risultato di calcolo ottimale e affidabile, è tuttavia indispensabile che le analisi numeriche vengano completate con accurati sopralluoghi e indagini sul posto che permettano una buona definizione dei parametri geotecnici. Può anche accadere che gli esperti, valutando l’impatto di un incrocio con una linea già esistente e non trovando contromisure efficaci, decidano di interrompere temporaneamente l’esercizio in quel punto della linea. Poiché sempre più spesso si costruisce in sotterraneo riducendo sempre più lo spazio utile, questa eventualità è destinata a presentarsi con maggior frequenza. Nella capitale della Romania, Bucarest, Lombardi ha progettato e seguito la realizzazione della metropolitana. Si tratta di una galleria a doppia canna lunga 7 km e con 8 fermate intermedie (vedi pag. 101). Anche qui gli ingegneri si sono confrontati con strutture sotterranee e superficiali già esistenti. Oltre alle problematiche tipiche di questo genere di lavori, si è aggiunta un’ulteriore e curiosa sfida. Il dittatore comunista Ceausescu ha lasciato un vincolo tuttora esistente: tutte le stazioni metropolitane devono essere assolutamente a prova di bomba. Nelle gallerie metropolitane la ventilazione viene gestita in modo molto diverso rispetto alle gallerie stradali extraurbane. L’installazione e la distribuzione degli impianti di ventilazione dipende dalle caratteristiche di ogni singola sezione della metropolitana. Una semplice regola di base determina la necessità di pozzi di ventilazione quando la distanza tra due stazioni supera i 600 m. I pozzi veicolano le masse d’aria che si creano all’interno del tunnel, garantendo anche un’adeguata aerazione. Metropolitane per l’America latina L’area con il maggior potenziale per la realizzazione di nuove linee metropolitane è l’America latina, dove i centri urbani stanno crescendo rapidamente. Le metropolitane potrebbero aiutare queste grandi città a smaltire il forte pendolarismo quotidiano di milioni di persone e a ridurre gli ingorghi e gli intasamenti quotidiani nelle strade. Si stima che progetti di questo tipo avrebbero un impatto economico dieci volte più alto di quelli realizzabili in città europee. Lombardi considera infatti del tutto reale la possibilità di realizzare progetti di lunghe linee metropolitane al costo di decine di miliardi di franchi. Lombardi, già molto presente in America latina con diverse sedi, sta seguendo attentamente l’evoluzione del mercato. 97 98 Pianificare in condizioni incerte Dalla progettazione alla costruzione spesso si incorre in sorprese ed inconvenienti, soprattutto quando si tratta di scavi in sotterraneo. Bypass, gallerie stradali o metropolitane sottopongono a continue sfide gli ingegneri, che devono essere pronti a confrontarsi con situazioni ed esigenze sempre diverse. Non esistono procedure predefinite da poter applicare sempre. Le caratteristiche locali determinano ogni volta le soluzioni da seguire. Poiché ogni paese dispone delle proprie norme, spesso molto diverse e a volte più restrittive di quelle svizzere, Lombardi deve adattarsi alle nuove condizioni potendo applicare le conoscenze acquisite solo in modo parziale. Per ridurre al minimo i possibili inconvenienti, Lombardi punta a seguire personalmente tutte le fasi della progettazione, dagli studi di fattibilità, alle possibili varianti fino ad un’accurata e attenta stima dei costi. In fase di costruzione esegue inoltre anche la direzione dei lavori, fino ad arrivare alla messa in esecuzione dell’opera. Molto spesso è Lombardi a seguire anche i successivi controlli periodici dell’infrastruttura. Le competenze tecniche come fulcro centrale In fase di progettazione i tecnici analizzano attentamente il contesto globale nel quale si andrà ad operare. Un ambiente rurale facilita significativamente la pianificazione rispetto a al contesto urbano. Con l’aumento della complessità aumentano anche i problemi tecnici nei progetti sotterranei. Per ridurre questa complessità è utile suddividere il cantiere in lotti. Il supporto dato dai software specifici è di grande aiuto in fase progettuale. Tuttavia i dati che se ne ricavano vanno sempre attentamente valutati e utilizzati con prudenza. Nemmeno il software più sofisticato può sostituire completamente il buon senso e la capacità di menti umane esperte del settore. Lombardi ne è pienamente cosciente e fa capo a propri geologi professionisti per valutare le situazioni più complesse. In passato lo studio Lombardi ha utilizzato solo software autoprodotti per simulare le interazioni terreno-rocciaacqua. Negli ultimi anni l’esperienza generale nel settore si è considerevolmente ampliata portando sul mercato software sempre più efficienti che semplificano il lavoro di simulazione. Non va però sottovalutato l’onere per la definizione e l’applicazione dei modelli che questi software richiedono. Naturalmente ogni progresso tecnologico è un aiuto in più. Le macchine perforatrici, ad esempio, sono oggi dotate di controlli elettronici complessi e sono quindi in grado di operare in modo indipendente e molto più veloce che in passato. Il guadagno in termini di risorse umane e velocità di esecuzione è indubbio. La capacità delle macchine di gestire con l’elettronica più processi in contemporanea migliora anche la sicurezza. 99 Metro Bukarest, Rumänien Lombardis Ausführungsprojekt im Rahmen der neuen U-Bahn-Linie 5 in Bukarest umfasst den Bau von acht U-Bahn-Stationen und zwei Einspurtunnel von 7 Kilometer Länge, der mit Hilfe von Tunnelbohrmaschinen mit Erddruckschilden (engl.: Earth Pressure Balance Shield, kurz epb) ausgebrochen wurden. Die Auskleidung erfolgte einschalig mit 30 Zentimeter dicken und 1,5 Meter langen Tübbingelementen mit einem Aussendurchmesser von 6,3 Metern. Durch einen geeigneten Einbau dieser vorgefertigten Betonelemente ist es möglich, die Fugen leicht versetzt anzuordnen, sodass der horizontalen und vertikalen Linienführung des Trassees gefolgt werden kann. Für alle bestehenden, in unmittelbarer Nähe der Stationen liegenden ober- wie unterirdischen Strukturen wurde eine Analyse der möglichen Auswirkungen der Baugruben und ihres Schadenpotenzials hinsichtlich Bodendeformationen durchgeführt. Aufgrund der hohen seismischen Aktivität, die im Gebiet herrscht, wurden alle Strukturen erdbebensicher dimensioniert. Zudem mussten alle U-Bahn-Stationen entsprechend den rumänischen Richtlinien bombensicher konzipiert werden. 100 Bauausführung 2012–2013 Kosten Rund eur 168 Mio. Technische Details Acht U-Bahn-Stationen und zwei Einspurtunnel von 7 km Länge; Verkleidung mit 30 cm dicken und 1,5 m langen Tübbingelementen mit einem Aussendurchmesser von 6,3 m Orizont → 280 22,80 Leistungen Lombardi Ausführungsprojekt ← Dramul 4 1 1 2 15 30 45 m 1 Schlitzwand 2 Schlitzwände zur Abtragung der Stützenlasten 3 Technische Räume 4 Plattform 3 1 Diaframmi 2 Diaframmi centrali a sostegno pilastri interni 3 Sottolocali tecnici 4 Piano banchina Costruzione 2012 – 2013 Prestazioni Lombardi Progetto esecutivo Costo Circa 168 Mio eur Dati tecnici Otto fermate e due tunnel lunghi 7 km, rivestimento definitivo con anelli prefabbricati con una lunghezza di 1,50 m e uno spessore di 30 cm; diametro di scavo pari a 6,30 m Metropolitana di Bukarest, Romania Il progetto esecutivo allestito da Lombardi per la nuova linea metropolitana 5 a Bukarest prevedeva la realizzazione di due tubi lunghi 7 km e di otto stazioni. Il tunnel è stato scavato tramite una tbm di tipo epb con schermature. Il rivestimento definitivo è stato eseguito con anelli prefabbricati in calcestruzzo della lunghezza media di 1,50 m e di spessore pari a 30 cm. Il diametro dello scavo è pari a 6,3 m. Gli anelli sono del tipo universale e consentono, mediante la semplice rotazione attorno al proprio asse, di sfalsare i giunti longitudinali e di seguire così l’andamento plano-altimetrico del tracciato. Per tutte le infrastrutture che si trovano in vicinanza delle fermate è stato allestito un «Building Risk Assessment» (valutazione degli effetti degli scavi e valutazione del danno potenziale relativamente alle deformazioni del terreno). Tutte le strutture sono state dimensionate per sopportare un sisma importante, considerando l’alto rischio sismico della zona. Le fermate sono state inoltre progettate quali luoghi sicuri in caso di guerra, in base ad una vecchia circolare rumena sulla sicurezza. 101 kehrsstaus auf den Strassen effizient reduziert werden. Man schätzt, dass die Impulse von Metro-Projekten auf die Wirtschaft in diesen Ländern um den Faktor 10 grösser ausfallen als entsprechende Projekte in Europa. Lombardi hält den Bau sehr langer U-Bahn-Linien mit einem Kostenvolumen in zweistelliger Milliardenhöhe für realistisch. Die schon gut integrierten Niederlassungen der Lombardi-Gruppe in Lateinamerika verfolgen deshalb dieses Marktsegment. Planen unter unterschiedlichen Rahmenbedingungen Von der Planung bis zur Realisierung eines Bauwerks muss – vor allem im Untertagebau – immer wieder mit Überraschungen und Schwierigkeiten gerechnet werden. Ob Umfahrung, Strassentunnel oder Untergrundbahn – jedes einzelne Projekt stellt aufgrund des konkreten Umfelds unterschiedlichste Anforderungen und die Ingenieure sind bei jedem Bauvorhaben vor neue Herausforderungen gestellt. Entsprechend gibt es keine vordefinierten Prozesse, die immer angewandt werden könnten. Die örtlichen Gegebenheiten führen jedes Mal zu anderen Lösungen. Da jedes Land sein eigenes Normenwerk hat, häufig mit erheblichen Differenzen und manchmal auch restriktiver als in der Schweiz, muss sich Lombardi immer wieder mit anderen Anforderungen auseinandersetzen. Um die Schwierigkeiten auf ein Minimum zu reduzieren strebt Lombardi an, alle Projektphasen, von der Machbarkeits- über die Variantenstudie bis hin zur Kostenschätzung, selbst auszuführen. In der Bauphase kümmert sich Lombardi dann auch gerne um die Bauleitung bis zur erfolgreichen Inbetriebnahme. Sehr oft darf Lombardi schliesslich die erworbenen Kenntnisse auch in die periodischen Zustandskontrollen einbringen. Fachexpertise – unabdingbar trotz technologischem Fortschritt In der Phase der Projektierung orientiert sich das Bauingenieurbüro stark am konkreten Gesamtkontext. Ob dieser urban oder rural ist, spielt dabei eine entscheidende Rolle, denn eine ländliche Umgebung erleichtert Projektierung wie auch Ausführung merklich. Mit wachsender Komplexität nehmen die technischen Probleme speziell bei Untertageprojekten rasch zu. Der Einsatz spezifischer Computersoftware kann die Planung unterstützen, doch ist mit deren Einsatz und deren Ergebnissen mit Bedacht umzugehen. Auf gesunden Menschen- und Expertenverstand kann bei aller ausgeklügelten Software nie verzichtet werden. Lombardi zieht deshalb bei schwierigen Baugrundproblemen immer seine eigenen Geologen bei, die für die Einschätzung der gelieferten Terraindaten zuständig sind. In früheren Jahren verwendete Lombardi ausschliesslich selbstentwickelte Software, um das Zusammenwirken von Boden, Felsen und Wasser zu simulieren. Heute erleichtern marktgängige Standardprogramme, die aufgrund der wachsenden Allgemeinerfahrung in der Branche immer zahlreicher angeboten werden, die Simulationsarbeit. Trotz allem darf der Aufwand für den Einsatz dieser Modelle nicht unterschätzt werden. 102 Umfahrung Neuenburg, Einmündung der Schrägschächte in die unterirdische Lüftungszentrale Circonvallazione di Neuchâtel, imbocco del pozzo inclinato nella centrale di ventilazione interrata Umfahrung Neuenburg, Unterquerung der Bahnlinie und die dahinter liegende Häuserreihe mit nur 5-8 m Überdeckung in hetrogenen Bodenverhältnissen Circonvallazione di Neuchâtel, passaggio sotto la ferrovia e il gruppo di case soprastanti, copertura di 5-8 m in terreno eterogeneo 103 Selbstverständlich ist aber jeder technologische Fortschritt willkommen. Vortriebsgeräte beispielsweise sind heute mit einer komplexen elektronischen Steuerung ausgestattet und agieren daher deutlich selbständiger und schneller. Gewinn an Zeit und menschlichen Denkressourcen ist die positive Folge. Indem die Maschinen mehr Prozesse automatisch bewältigen, kann sich bei geeignetem Einsatz auch die Sicherheit erhöhen. Effiziente Verkehrslösungen schaffen Lebensqualität Moderne Verkehrsstrukturen – insbesondere die unterirdischen – ermöglichen eine schnellere Fortbewegung und entlasten die Umwelt. In den grossen Agglomerationen wird naheliegenderweise vor allem der Personenverkehr gefördert. Man fördert in erster Linie den öffentlichen Verkehr und verlegt ihn – sofern die Rahmenbedingungen gegeben sind – zunehmend unter die Erde. Allerdings besteht die Gefahr eines Bumerangeffekts: Je mehr effiziente Mobilitätsangebote auf Schiene und Strasse zur Verfügung stehen, desto mehr Leute nutzen sie, was zusätzliches Verkehrsaufkommen generiert. In den urbanen Zentren zeichnet sich langfristig eigentlich nur eine Lösung ab: Der öffentliche Verkehr kann im Vergleich zum privaten merklich ausgebaut werden, ohne dass es zu einer allzu expansiven Raumbeanspruchung kommt. Ausserhalb von Agglomerationen jedoch findet eher eine blosse Verschiebung der stetig wachsenden Verkehrsströme statt, weil dank des grosszügigeren Raumangebots laufend neue Infrastrukturen für den Privatverkehr sowie neue Einkaufszentren entstehen, die wiederum mehr Menschen anziehen und den Verkehr steigern. Hier muss noch viel grundsätzliche Lösungsarbeit geleistet werden. Am Ende führen aber alle modernen Verkehrsinfrastrukturen zu einem besonderen, nicht bezifferbaren Gewinn. Verbesserte Mobilität erzeugt nämlich eine schnellere Fortbewegung mit sozialen Folgen über Jahrzehnte hinweg, steigert sie doch die individuelle Lebensqualität der einzelnen Menschen. 104 Efficienti soluzioni di trasporto migliorano la qualità della vita Moderne infrastrutture di trasporto, in particolare quelle sotterranee, velocizzano gli spostamenti e tutelano l’ambiente. Nelle grandi città viene quindi promosso soprattutto il trasporto di persone. Per altrettante ovvie ragioni nei nuovi progetti si tende ad investire nelle realizzazioni in sotterraneo laddove possibile. Tutto ciò può portare però a un effetto boomerang: più l’offerta di mobilità su strada e ferrovia aumenta, più interessante diventa per nuovi utenti, aumentando nel suo complesso il volume totale di traffico. Nel lungo periodo, l’unica soluzione ai problemi di mobilità nei centri urbani è data dal trasporto pubblico che, rispetto a quello privato, può essere ampliato in modo significativo senza causare grande impatto sugli spazi a disposizione. Tuttavia, fuori dalle grandi aree urbane, si assiste invece ad uno spostamento del traffico crescente: grazie alle ampie possibilità di trovare spazi liberi, infatti, si costruiscono in continuazione nuove infrastrutture di traffico privato e centri commerciali che generano a loro volta un ulteriore aumento del traffico privato. In questo ambito vanno ancora ricercate soluzioni adeguate. Alla fine tutte le infrastrutture moderne per la mobilità portano ad un profitto, anche se difficilmente quantificabile. Migliorare la mobilità e velocizzare gli spostamenti porta a risultati sociali positivi con effetti che durano per decenni, migliorando in modo duraturo la qualità di vita dei cittadini. 105 Sicherheit trotz Mehrverkehr Solange kein grösserer Unfall geschieht, ist in der Öffentlichkeit die Frage nach der Sicherheit von Verkehrsanlagen kaum ein Thema. Für die Ingenieure hingegen, die sich mit der Planung, dem Bau und dem Betrieb von Tunneln beschäftigen, ist die Sicherheitsfrage omnipräsent. Bei jedem Arbeitsschritt, bei jeder Überlegung schwingt sie mit oder spielt gar die entscheidende Rolle. Das anzustrebende Sicherheitsniveau regelt ein Katalog gesetzlicher Richtlinien, die deutlich verschärft worden sind, nachdem sich um die Jahrtausendwende eine Reihe grösserer Unfälle ereignet haben. Viele bestehende Tunnel sind seither technisch nachgerüstet und damit sicherer geworden, obwohl sie heute eine höhere Verkehrsbelastung bewältigen müssen, als ursprünglich angenommen. Die Verkehrsdichte ist dabei aber nur einer von vielen Faktoren, die die Sicherheit beeinflussen. Entsprechend greifen die Ingenieure für die Ausgestaltung der Sicherheit auf ein umfangreiches Instrumentarium zurück. Erst wenn diese Massnahmen an der Infrastruktur, im Betrieb, an den Fahrzeugen und bei den Verkehrsteilnehmenden zusammenspielen und ineinandergreifen, kann ein Tunnel sicher betrieben werden. Lombardi bietet das gesamte Spektrum von Ingenieurleistungen an, um die von der Öffentlichkeit gewünschte und vom Gesetzgeber definierte Sicherheit von Tunneln zu gewährleisten. «Es geschah am hellichten Tag»: Der vom Schweizer Schriftsteller Friedrich Dürrenmatt für einen Kinothriller erfundene Titel ist bis heute hochaktuell. Er eignet sich als Schlagzeile für die meisten Verkehrsunfälle. Denn: An Kreuzungen, Einmündungen oder bei Tunneleinfahrten ist das Unfallrisiko im Strassenverkehr am grössten, in Tunneln am geringsten. Offene Strecken sind jedenfalls viel gefährlicher als Tunnel, die zu den sichersten Strassenabschnitten überhaupt gehören. Ein unvorhersehbares Ereignis erschütterte am 24. März 1999 diese statistisch nachweisbare Tatsache. Im französisch-italienischen Mont-Blanc-Tunnel geriet der Motor eines Lkw in Brand. Die Flammen griffen sofort auf die Ladung aus Margarine und Mehl über, und das Feuer breitete sich rasch aus. Der Brand konnte erst nach 50 Stunden gelöscht werden und forderte 39 Menschenleben. Rund zwei Monate später, am 29. Mai 1999, fuhr im österreichischen Tauerntunnel ein Lkw auf eine vor einer Baustelle wartende Fahrzeugkolonne auf. Dabei wurden drei Autos auf einen mit Spraydosen beladenen Lkw geschoben. Bei der Kollision entzündete sich Treibstoff, und das Feuer erfasste auch die Lkw-Fracht. Wegen der gewaltigen Hitze bis zu 1200 Grad konnte die Feuerwehr erst zwölf Stunden nach dem Unfall mit den Löscharbeiten beginnen. Zwölf Menschen verloren ihr Leben. Erkannte Gefahren und Schwachstellen Die Brandkatastrophen deckten ein bislang unterschätztes Gefahrenpotenzial auf und entlarvten Schwachstellen bei der Tunnelsicherheit. Sie führten zudem vor Augen, welche grossräumigen Verkehrsumlagerungen und volkswirtschaftlichen Folgeschäden der längere 108 Sicurezza nonostante l’incremento del traffico La sicurezza nei sistemi di trasporto è un aspetto che la popolazione tende a dare per scontato fino a quando accadono incidenti gravi. Per i tecnici impegnati nella progettazione, realizzazione e gestione delle gallerie, la questione della sicurezza è un fattore onnipresente e assume un ruolo fondamentale in ogni fase e in ogni decisione. Il livello di sicurezza ambìto è alla base di un catalogo di direttive legislative che sono state notevolmente irrigidite dopo una serie di gravi incidenti accaduti al volgere del millennio. Diverse gallerie sono state rese più sicure tramite interventi mirati, pur dovendo continuare a sostenere carichi di traffico ben superiori a quelli originariamente previsti in fase di progettazione. La densità del traffico è soltanto uno dei fattori che influiscono sulla sicurezza. Di conseguenza, per la sua implementazione, gli ingegneri ricorrono ad un vasto strumentario. Solamente quando tutte le misure di sicurezza relative all’infrastruttura, all’esercizio, ai veicoli ed agli utenti sono state prese e lavorano in concerto tra loro, si può operare la galleria in modo sicuro. Lombardi è in grado di offrire ogni servizio di ingegneria atto ad assicurare i livelli di sicurezza richiesti dagli utenti e dagli organi legislativi. «È successo in pieno giorno» è il titolo immaginato dallo scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt per un thriller ancora oggi attuale. Ed è un titolo che ben si sposa alla maggior parte degli incidenti stradali. Le statistiche descrivono gli incroci, le confluenze e gli ingressi alle gallerie come i punti più a rischio di incidenti, mentre all’interno della galleria l’incidenza si abbassa notevolmente. Le tratte a cielo aperto sono nettamente più pericolose di quelle in galleria, che sono tra i tratti stradali più sicuri in assoluto. Il 24 marzo 1999 un evento imprevedibile ribaltò i dati statistici. Il motore di un camion si incendiò all’interno del traforo del Monte Bianco sul confine Italia-Francia. Le fiamme si diffusero rapidamente aiutate dal carico di farina e margarina che l’automezzo trasportava. Il fuoco e i fumi riempirono velocemente la galleria. Ci vollero 50 ore per domare l’incendio e a pagarne il prezzo più alto furono 39 persone, che persero la vita. Circa due mesi dopo, il 29 maggio 1999, nella galleria Tauren in Austria, a causa di un tamponamento, tre auto furono spinte contro un camion carico di bombolette spray che immediatamente prese fuoco. Si sprigionò un tremendo calore (fino a 1’200 gradi) tale da consentire l’accesso ai vigili del fuoco solo 12 ore dopo l’evento. 12 persone morirono carbonizzate. Rilevare le minacce e le vulnerabilità I due eventi tragici del Monte Bianco e del Tauren, oltre ad altri episodi di incendi in galleria, hanno rivelato un potenziale di pericolo fino a quel momento sottovalutato, rivelando le vulnerabilità generali della sicurezza nelle gallerie stradali. Oltre agli ingenti costi in vite umane, questo tipo di incidenti e la relativa chiusura della galleria coinvolta comportano pesanti ripercussioni logistiche per la riorganizzazione del traffico e causano importanti danni economici. L’incidente del Monte Bianco scatenò un dibattito pubblico sulla sicurezza delle 109 Ausfall wichtiger Tunnel verursacht. Die Unfälle lösten eine öffentliche Diskussion über die grundsätzliche Sicherheit von Strassentunneln aus. Expertengruppen der UNO und der Europäischen Kommission nahmen sich des Themas an. In der Schweiz setzte das Departement für Umwelt, Verkehr, Energie und Kommunikation (uvek) eine eigene Taskforce ein, die alle Sicherheitsaspekte in Tunneln von über 600 Meter Länge untersuchte. Im Schlussbericht, den die Experten im Mai 2000 veröffentlichten, attestierten sie den Strassentunneln in der Schweiz zwar ein gutes Sicherheitsniveau und warnten vor Panikmache. Gleichzeitig betonten sie aber, dass die Gefahr schwerer Unfälle wie jenes im Mont-BlancTunnel ernst genommen werden müsse. Sie schlugen 31 Massnahmen zur Erhöhung der Tunnelsicherheit vor. Die Taskforce sprach damit der Geschäftsleitung des Gotthard-Strassentunnels gleichsam aus dem Herzen. Bei seiner Eröffnung 1980 war der Tunnel zwar nach damaligem Stand der Technik auf höchste Sicherheit ausgelegt. Er war nicht nur der längste, sondern auch der modernste Strassentunnel der Welt. Bei einer Katastrophe hätte den Benutzern ein paralleler Sicherheitsstollen, der alle 250 Meter über Quergänge mit dem Fahrtunnel verbunden ist, rettende Zuflucht geboten. Auch die Lüftung galt in jeder Beziehung als vorbildlich. Doch im Jahre 1999 – der Tunnel war nun knapp zwanzig Jahre alt – zeigten sich Spuren der Abnützung, beschleunigt auch durch das unerwartete Verkehrswachstum. Mit jährlich 6,5 Millionen Autos und Lkws passierten deutlich mehr Fahrzeuge die Röhre, als ursprünglich prognostiziert. Die enormen technischen Fortschritte, vor allem in der Steuerungs- und Sensortechnik, liessen überdies einen Teil der elektromechanischen Anlagen nach zwei Jahrzehnten reichlich veraltet aussehen. Über all dem stand die Frage im Raum, ob Unfälle wie im Mont-Blanc- oder Tauerntunnel im Gotthard-Strassentunnel ebenso katastrophale Auswirkungen hätten. Angesichts eines solchen Szenarios beauftragte die Geschäftsleitung des Gotthard-Strassentunnels Lombardi, Möglichkeiten zur Verbesserung der Sicherheit im Tunnel auszuarbeiten. Die Ingenieure richteten ihr Augenmerk auf die Lüftung. Diese hatte bis anhin im Normalbetrieb zwar gut funktioniert. Auch bei Zwischenfällen wie glimpflich verlaufenen Fahrzeugbränden hatte sie sich bestens bewährt. Bei einem grösseren Brand würde sie aber, wie die Ingenieure bald erkannten, schnell an ihre Grenzen stossen. Im schlimmsten Fall drohte die ungehinderte Ausbreitung giftiger Rauchgasschwaden über grössere Tunnelabschnitte. Lombardis Ingenieure schlugen vor, diese Schwachstelle durch den Einbau von 178 steuerbaren Lüftungsklappen zu beseitigen. Die im Normalbetrieb halboffenen Lüftungsklappen – so das Konzept – würden im Brandfall komplett geschlossen, bis auf die drei im Bereich der Brandzone liegenden Klappen. Diese würden vollständig geöffnet und mit der so erzeugten Strömung die gefährlichen Rauchgase direkt an ihrer Quelle konzentriert absaugen. 110 gallerie stradali, a cui parteciparono attivamente gruppi di esperti delle Nazioni Unite e rappresentanti della Commissione Europea. In Svizzera, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (datec) istituì una speciale task force per esaminare gli aspetti legati alla sicurezza di tutte le gallerie nazionali lunghe più di 600 m. Nella relazione finale, pubblicata nel maggio 2000, gli esperti certificarono un livello di sicurezza delle gallerie svizzere generalmente buono e misero in guardia contro possibili allarmismi. Contemporaneamente sottolinearono che il rischio che gravi incidenti come quello del Monte Bianco si ripetessero andava analizzato e considerato con la giusta attenzione, proponendo 31 misure per aumentare ulteriormente la sicurezza nelle gallerie. La taskforce tolse, per così dire, le parole di bocca alla Direzione della galleria stradale del San Gottardo. Quando venne inaugurato nel 1980, il tunnel era dotato di sistemi di sicurezza all’avanguardia. Non solo era il più lungo ma anche il più moderno traforo al mondo. In caso di emergenza, gli utenti avrebbero potuto disporre di una galleria di sicurezza parallela collegata alla galleria principale tramite cunicoli trasversali distribuiti ogni 250 m. Anche i sistemi di ventilazione erano considerati di ottimo livello. Nel 1999, dopo 20 anni di esercizio caratterizzati da un imprevedibile e costante aumento del carico viario, la galleria iniziò a mostrare i primi segni di usura. In quel periodo si contava un passaggio annuo totale di 6,5 milioni di veicoli, tra auto e mezzi pesanti: un numero significativamente più alto di quello stimato in fase progettuale. I progressi della tecnologia occorsi in quel ventennio, soprattutto per ciò che concerne la strumentazione di controllo, avevano reso obsolete e sorpassate gran parte delle attrezzature elettromeccaniche. La questione su come avrebbe reagito la galleria ad un evento catastrofico come quello nel Monte Bianco si fece quindi pressante. Lombardi fu incaricata di sviluppare soluzioni che migliorassero la sicurezza della galleria. I tecnici si concentrarono immediatamente sulla ventilazione, anche se fino a quel momento aveva sempre funzionato bene. Gli ingegneri si resero però conto che un grosso incendio avrebbe messo a dura prova gli impianti, che mostravano ormai i propri limiti. Lo scenario peggiore prevedeva la diffusione di grandi quantità di fumo tossico per lunghi tratti della galleria. Lombardi propose di eliminare questa vulnerabilità con l’installazione di 178 cappe di ventilazione controllabili elettronicamente. Normalmente semi-aperte, le cappe si chiudono immediatamente in caso di grosso incendio, ad eccezione delle tre più vicine alla zona colpita, che si aprono completamente. Tutta la potenza di aspirazione dell’impianto si concentra quindi nella zona dell’incendio, sgravandola rapidamente dal fumo tossico ed evitando così la propagazione dello stesso. Incendio nella galleria stradale del San Gottardo I preparativi per l’installazione delle nuove cappe d’aspirazione (nuovi vani nella volta e posa del cavo principale) erano già stati eseguiti quando si verificò il tanto temuto evento 111 Bauausführung 2010–2014 Costruzione 2010-2014 Leistungen Lombardi Projektleitung Elektromechanik, Bauleitung Prestazioni Lombardi Progettazione elettromeccanica e direzione lavori Kosten Ca. chf 17 Mio. Costo Circa 17 Mio chf Technische Details Länge des Tunnels 1417 m, Inbetriebnahme 1984 Dati tecnici Lunghezza della galleria: 1417 m, anno della messa in servizio: 1984 4 2 1 3 2 1 2 3 4 Strahlventilator Brandmeldekabel SOS-Nische Adaptionsbeleuchtung 1 2 3 4 4 6m Acceleratore Sensore fumi freddi Nicchia SOS Lampada illuminazione di adattamento Nationalstrassentunnel Monte Ceneri, Schweiz Galleria autostradale del Monte Ceneri, Svizzera Die Erneuerung der elektromechanischen Ausrüstungen im Monte-Ceneri-Tunnel war vor allem eine organisatorische und logistische Herausforderung. Die Arbeiten wurden unter laufendem Verkehr durchgeführt, mit Schliessungen der Tunnelröhren in der Nacht und Wiederherstellung ihrer Verkehrsfunktion am Morgen, da eine längere Sperrung des doppelröhrigen zweispurigen Autobahntunnels auf der Nord-Süd-Achse der A2 Basel–Chiasso nicht in Frage kam. Die bestehende Lüftung wurde vollständig durch eine neue Anlage mit einem effizienteren Belüftungskonzept mit Strahlventilatoren ersetzt. Das Brandmeldesystem und die SOS-Notruftelefone wurden modernisiert, das Kontroll- und Steuerungssystem wurde erneuert, die Beleuchtung optimiert, die Beschilderung an den Portalen angepasst und im Tunnel selbst ersetzt. Nachgerüstet wurde auch das Stromverteilungsnetz. Besondere Aufmerksamkeit erforderten die Abstimmung der Einzelsysteme und die nahtlose Ablösung der alten durch die neuen Anlagen. Il rinnovo delle apparecchiature elettromeccaniche nella galleria è stato soprattutto una sfida organizzativa e logistica. I lavori si sono svolti senza interruzioni della circolazione. La canna interessata dai lavori veniva chiusa di notte mentre il traffico veniva deviato in quella libera. Al mattino la situazione originaria andava di nuovo ripristinata in ogni suo aspetto. La tratta in questione, sull’A2 Basilea-Chiasso, in particolare l’asse nord-sud, contribuisce in maniera determinante alla fluidità del traffico della regione. La chiusura totale delle due canne, entrambe a due corsie, fu un’ipotesi immediatamente scartata. Il sistema di ventilazione esistente è stato interamente sostituito da un nuovo impianto più efficiente dotato di ventilatori a getto. Sono stati modernizzati i sistemi di rilevamento incendio ed i telefoni di emergenza sos, l’intero sistema di monitoraggio e di controllo, l’illuminazione, la segnaletica in galleria e presso i portali, nonché l’intera rete di distribuzione energetica. 112 Ereignisdienste ausgerüstet mit Atemschutzgeräten im Einsatz Forze d’intervento in impiego, equipaggiate di apparecchi per la protezione della respirazione Fluchtwegsignalisierung zur Sicherstellung der Selbstrettung im Ereignisfall Segnalazione delle uscite di sicurezza per garantire la fuga in caso di incidenti Lüftungsanlagen als zentrales Sicherheitselement bei einem Brandfall Gli impianti di ventilazione sono l’elemento principale in caso di incendio 113 Brandkatastrophe im Gotthard-Strassentunnel Die Vorarbeiten zur Installation der Lüftungsklappen, unter anderem die Verlegung der Hauptkabel und Ausschnitte in der Decke, hatten die Arbeiter bereits erledigt, da wurde deren Fortsetzung am 24. Oktober 2001 um 9.39 Uhr jäh unterbrochen. Ein belgischer Lkw touchierte knapp einen Kilometer nach der südlichen Einfahrt die Tunnelwand und geriet auf die Gegenfahrbahn. Er kollidierte mit einem italienischen Lkw, dessen Fahrer mit einem Brems- und Ausweichmanöver das Unheil verzweifelt abzuwenden versuchte. Beim Aufprall der Fahrzeuge barst ein Tank, Diesel floss aus, und ein Kurzschluss bei einem elektrischen Kabel entzündete die Flüssigkeit. Innert Kürze standen die Ladungen der beiden Laster – unter anderem Hunderte von Pneus – in Flammen. Das Feuer griff auf weitere Fahrzeuge über, die nördlich des Unfallortes blockiert waren. Sieben Lastwagen brannten vollständig aus, weitere sechs Lkws und zehn Personenwagen wurden beschädigt. Eine Person verbrannte, und zehn Menschen starben an Rauchvergiftungen. Der Brand traf das verkehrspolitisch sensibelste Objekt der Schweiz. Er riss Wunden auf, die andernorts noch nicht verheilt waren. Der Mont-Blanc-Tunnel war wegen des Unfalls von 1999 immer noch geschlossen. Der Gotthardtunnel, der täglich von 5500 Lastwagen durchfahren wurde, durfte nicht auch noch längere Zeit ausfallen. Das auf einer Länge von rund 750 Metern beschädigte Bauwerk musste so schnell wie möglich repariert werden. Lombardis Planung und Bauleitung hat zusammen mit den fast pausenlos im Einsatz stehenden Bauarbeitern dazu beigetragen, dass der Tunnel zwei Monate nach dem Unfall, noch vor dem Jahreswechsel 2001/2002, wiedereröffnet werden konnte. Lkw-Fracht als Gefahrenherd Beinahe hätte man nun zur Tagesordnung übergehen können, wäre da nicht die emotionale Betroffenheit der Öffentlichkeit geblieben. Erneut rückte die Frage der grundsätzlichen Sicherheit von Strassentunneln in den Brennpunkt. Die extremsten Stimmen forderten lautstark ein Lkw-Verbot in allen längeren Tunneln. Experten hielten dem entgegen, dass der Schwerverkehrsanteil am Gesamtverkehr keinen Einfluss auf die Unfallhäufigkeit in Tunneln habe, wie verschiedene Studien belegten. Einräumen mussten sie allerdings, dass der mehrstündige Brand zweier kollidierter Lastwagen katastrophale Folgen haben könne. Die eigentliche Gefahrenquelle sind die schweren Fahrzeuge selbst. Je nach Tankfüllung und Fracht entwickelt allein ein einziger brennender Laster eine Brandleistung von 30 bis 200 Megawatt. Auch wenn sich um die Jahrtausendwende schwere Unfälle dieser Art häuften, blieben sie weltweit über einen längeren Zeitraum gesehen glücklicherweise selten: Von 1978 bis 2006 ereigneten sich weltweit 13 Grossbrände in Strassentunneln, die insgesamt 120 Tote forderten. Es verbietet sich zwar, Tragödien mit Tragödien zu vergleichen. Um die Relationen aufzuzeigen, sei aber daran erinnert, dass allein im EU-Raum Jahr für Jahr über 40 000 Verkehrstote im Strassenverkehr zu beklagen sind. 114 catastrofico. Il 24 ottobre 2001 un camion belga, dopo aver percorso circa un chilometro sull’asse sud-nord della galleria, urtò la parete laterale e si rovesciò sulla corsia opposta. Il camion che sopraggiungeva in senso inverso cercò invano di evitare l’impatto con una manovra disperata. Al momento della collisione, un serbatoio scoppiò e un cortocircuito di un cavo elettrico incendiò il gasolio che usciva copiosamente. In un attimo i due camion e il carico di centinaia di pneumatici presero fuoco coinvolgendo gli altri veicoli bloccati in coda. Il bilancio fu terribile: una persona morì carbonizzata e altre dieci morirono soffocate dai fumi. Gli automezzi coinvolti furono 23 (7 camion completamente bruciati, 6 camion e 10 auto seriamente danneggiate). Il catastrofico incendio aveva toccato l’oggetto più sensibile per la politica svizzera dei trasporti. Una nuova ferita si aprì laddove altre non erano ancora guarite. Il traforo del Monte Bianco era ancora chiuso a causa dell’incidente del 1999. Fu subito chiaro che la galleria del San Gottardo, con un traffico giornaliero di circa 5500 automezzi pesanti, non poteva permettersi una chiusura altrettanto prolungata. La tratta danneggiata si estendeva su circa 750 m e andava risanata il più velocemente possibile. Lombardi contribuì quasi senza sosta alla programmazione e alla gestione dei lavori che permisero la completa riapertura della galleria dopo appena due mesi dall’incidente. Autotrasporto di merci potenzialmente pericolose Si sarebbe potuti tornare alla normalità, se non fosse per il coinvolgimento emotivo sempre vivo della popolazione. Ancora una volta la questione della sicurezza in galleria divenne il punto focale dei dibattiti. Le voci più estreme chiesero la totale chiusura delle gallerie al traffico pesante. Gli esperti si opposero a queste voci, mostrando chiaramente che le statistiche non evidenziavano alcuna correlazione tra la quota di mezzi pesanti rispetto al traffico totale e la frequenza di incidenti nelle gallerie. Tuttavia fu chiaro a tutti che la sfortunata eventualità di uno scontro tra due camion carichi avrebbe potuto avere conseguenze disastrose se avesse provocato un incendio di parecchie ore di durata. Gli stessi veicoli pesanti, non necessariamente a pieno carico, sono una fonte di pericolo. A dipendenza della capacità del serbatoio e della quantità e tipologia di carico, un singolo mezzo può sviluppare una potenza di fuoco dai 30 ai 200 megawatt. Anche se a cavallo dell’anno 2000 si è verificata una serie di eventi tragici, a livello globale questi episodi restano fortunatamente rari. Nel periodo 1978-2006 si sono verificati in tutto il mondo 13 grandi incendi nelle gallerie stradali che hanno fatto 120 morti. Una regola morale impone che nessuna tragedia possa essere confrontata con un’altra. Tuttavia, a titolo comparativo va detto che ogni anno in Europa gli incidenti stradali causano oltre 40 000 vittime. La percezione del pericolo è quindi assai soggettiva. 115 Bauausführung Sicherheitsstollen: 2014–2017; Erneuerung Elektromechanik: 2018–2020 Leistungen Lombardi Bauherrenunterstützung, Termin- und Kostenkontrolle, externe Oberbauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Kosten Ca. chf 140 Mio. Technische Details Länge des Tunnels 5191 m, Inbetriebnahme 1997 Costruzione Galleria di sicurezza 2014-2017, risanamento impianti elettromeccanici 2018-2020 Prestazioni Lombardi Supporto all’appaltante, controllo tempi e costi, direzione generale dei lavori nell’ambito del consorzio Costo Circa 140 Mio chf Dettagli tecnici Lunghezza della galleria: 5191 m, anno della messa in servizio: 1997 Nationalstrassentunnel Sachseln, Schweiz Galleria autostradale di Sachseln, Svizzera Der zweispurige Gegenverkehrstunnel «Sachseln» ist eine Schlüsselstelle der Nationalstrasse A8, die die Zentralschweiz über den Brünig mit dem Berner Oberland verbindet. Im Rahmen eines Gesamterneuerungsprojekts wird die Sicherheit im 1997 eröffneten Tunnel angepasst. Im Zentrum steht der Bau eines 5,2 Kilometer langen, bergseitigen Sicherheitsstollens. Der Sicherheit dient auch die Erneuerung der Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen, besonders der Lüftung. Die Leistung der Ventilatoren wird verstärkt, das Brandmeldesystem erneuert, steuerbare Lüftungsklappen werden eingebaut. Überdies wird der bestehende Tunnel baulich instand gesetzt. Die Umsetzung der Massnahmen bedingt nächtliche Sperrungen des Tunnels während rund zweier Jahre. La galleria bidirezionale a due corsie di Sachseln è un anello fondamentale dell’A8 che collega la Svizzera centrale con l’Oberland bernese attraversando il Brünig. La galleria, aperta nel 1997, sta attualmente subendo una ristrutturazione completa delle opere di sicurezza. Il progetto prevede la creazione di una galleria di sicurezza lunga 5,2 km che si sviluppa dal centro della galleria principale. Le altre opere comprendono l’ammodernamento delle attrezzature di sicurezza ed esercizio, soprattutto la ventilazione. Verrà aumentata la potenza dei ventilatori, rinnovato l’impianto di rilevamento incendio e la galleria sarà equipaggiata con cappe di aspirazione del fumo motorizzate. Oltre a questi interventi elettromeccanici, la galleria dovrà essere risanata. Il risanamento comporterà brevi chiusure totali per un totale di 9 settimane distribuite sull’intero periodo del cantiere. 116 Il traffico come fattore di rischio Analizzando le dinamiche degli incidenti in galleria, non si può fare a meno di considerare il carico di traffico come fattore che compromette la sicurezza. In effetti, molti dei trafori stradali aperti negli anni ‘80, in breve tempo si sono ritrovati a dover smaltire il doppio del traffico previsto in fase progettuale. Tale tendenza perdura ancora oggi. Tra il 1990 e il 2012 la rete stradale svizzera (compresa la galleria più lunga del paese) si è estesa del 113%. Un aumento ancor più rilevante è quello del traffico pesante. Nel 1981, primo anno di apertura, la galleria del San Gottardo registrò 171 000 passaggi di automezzi pesanti. Nel 1990 erano già circa 500 000 e nel 2000 sono stati raggiunti 1 187 000 passaggi. Il volume di traffico è indiscutibilmente un fattore di rischio rilevante per la sicurezza. Ciò che riguarda le tratte a cielo aperto vale anche per le gallerie: la crescente densità di traffico aumenta il rischio di collisioni. Uno studio commissionato dall’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (upi) ha calcolato che ad un raddoppio del carico di traffico corrisponde in media il triplicarsi degli incidenti. I progettisti e costruttori di gallerie conoscono da sempre l’importanza del volume del traffico, che rappresenta un parametro primario nella progettazione di ogni infrastruttura. Oltre i 10 000 veicoli giornalieri, i tecnici valutano come migliore garanzia per la sicurezza la creazione di una galleria a doppia canna. La sicurezza nelle gallerie non segue purtroppo parametri di valutazione assoluti, ma si basa piuttosto su una combinazione di fattori. Molti rischi, come quello del traffico pesante o dell’utenza in costante aumento, possono tuttavia essere ben gestiti con misure tecniche corrette. La regolamentazione dopo gli incendi In risposta agli incendi in galleria, l’UE ha emanato nel 2004 la direttiva 2004/54/CE che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale trans-europea. Le norme coprono tutte le variabili determinanti per la sicurezza: geometria e dettagli della costruzione, segnaletica, servizi di emergenza, gestione del traffico e degli eventuali incidenti, informazioni agli utenti circa il comportamento in galleria, sistemi di comunicazione tra le autorità competenti in caso di emergenza (polizia e squadre di soccorso). Pur fissando solo requisiti minimi, le norme implicano una serie più o meno lunga di misure correttive per le gallerie esistenti, in funzione del loro grado di sicurezza. La direttiva 2004/54/CE è stata recepita nelle norme nazionali di molti paesi dell’Europa occidentale. Di conseguenza, dal 2008 in Svizzera vengono applicate le «Istruzioni relative ai requisiti di sicurezza per le gallerie della rete stradale nazionale». Le norme impongono un nuovo concetto di sicurezza per tutte le gallerie di lunghezza superiore ai 300 m (esistenti o di nuova costruzione) e fanno riferimento a quattro aspetti principali: infrastrutture, esercizio, veicoli ed utenti della strada. Per i soli capitoli infrastrutture ed esercizio vanno considerati 117 Risikofaktor «Mehrverkehr» Über die Unfallanalyse hinaus rückte die Frage in den Mittelpunkt, wie sehr der stetig zunehmende Verkehr die Tunnel überlastet und ihre Sicherheit beeinträchtigt. Tatsächlich mussten viele der in den 1980er-Jahren eröffneten Strassentunnel bald das Doppelte des ursprünglich prognostizierten Verkehrs schlucken – eine Entwicklung, die bis heute andauert. Die Fahrleistung auf dem schweizerischen Nationalstrassennetz, zu dem auch die meisten längeren Strassentunnel des Landes gehören, ist von 1990 bis 2012 um 113 Prozent gewachsen. Ein noch stärkeres Wachstum verzeichnete der Lkw-Verkehr: Im ersten Jahr nach der Eröffnung querten 171 000 Lkws den Gotthardtunnel. 1990 waren es bereits über eine halbe Million, und 10 Jahre später 1 187 000 Lastwagen. Das Verkehrsaufkommen ist unbestritten ein entscheidender Risikofaktor. Wie für die offenen Strecken gilt auch für die Tunnel: Mit zunehmender Verkehrsdichte erhöht sich das Kollisionsrisiko überdurchschnittlich. Wie eine Studie im Auftrag der Schweizerischen Beratungsstelle für Unfallverhütung (bfu) ermittelt hat, bewirkt in Tunneln mit Gegenverkehr eine Verdoppelung des Verkehrs annähernd eine Verdreifachung der Unfälle. Die Tunnelbauer wissen längst um die Bedeutung des Verkehrsvolumens. Es ist ein wichtiger Parameter für die Auslegung jeder Anlage. Ab 10 000 Fahrzeugen pro Tag stellt sich für die Ingenieure die Frage, ob der Verkehr aus Sicherheitsgründen nicht besser richtungsgetrennt über zwei Tunnelröhren geführt werden sollte. Dies zeigt auch, dass die Tunnelsicherheit keine absolute Grösse ist. Vielmehr beruht sie auf einem Zusammenspiel verschiedener Faktoren. Viele Risiken, wie sie etwa Schwer- und Mehrverkehr mit sich bringen, lassen sich mit den richtigen technischen Massnahmen durchaus wieder kompensieren. Regulierungswelle nach den Brandkatastrophen Als Reaktion auf die verschiedenen Brandkatastrophen erliess die EU im Jahre 2004 die Richtlinie 2004/54/EG, die Mindestanforderungen an die Sicherheit von Tunneln im transeuropäischen Strassennetz festlegt. Die neuen Normen betreffen alle für die Tunnelsicherheit verantwortlichen Grössen: Tunnelgeometrie und -konstruktion, Sicherheitseinrichtungen, Verkehrsmanagement, Schulung der Einsatzdienste, Störfallmanagement, Orientierung der Nutzerinnen und Nutzer über das Verhalten in Tunneln, Verbesserung der Kommunikation zwischen den zuständigen Behörden und Einsatzdiensten wie Polizei und Rettungskräften. Obwohl es sich bei den neuen Normen um Mindestanforderungen handelt, lösen sie je nach Sicherheitsstand der bestehenden Tunnel eine mehr oder weniger lange Reihe von Massnahmen aus. Über die Richtlinie 2004/54/EG hinaus verabschiedeten viele westeuropäische Staaten länderspezifische Bestimmungen. So gelten in der Schweiz seit 2008 die «Weisungen betreffend Sicherheitsanforderungen an Tunnel im Nationalstrassennetz». Das Regelwerk setzt 118 in dettaglio i seguenti parametri: lunghezza e larghezza della galleria, numero di canne e di corsie, tracciati orizzontali e verticali, tipo e direzione del traffico, volume del traffico e sua distribuzione temporale, rischi di congestione giornaliera o stagionale, tempo di accesso ai servizi di emergenza, quota di traffico pesante, percentuale e tipologia di passaggio di merci pericolose, caratteristiche delle strade di accesso e velocità, contesto geografico e meteorologico. L’obiettivo delle misure derivate da questi parametri è il raggiungimento di un livello standard di protezione mirato a prevenire eventi critici e a creare condizioni ottimali per l’autosalvataggio delle persone coinvolte in incidenti. Altri aspetti importanti riguardano il comportamento degli utenti, l’uso efficiente dei servizi di emergenza, la protezione dell’ambiente e il contenimento dei danni. Conseguenze di vasta portata In Svizzera l’Ufficio federale delle strade (ustra) ha predisposto un controllo della conformità alle nuove linee guida di tutte le gallerie della rete nazionale lunghe più di 600 m. L’esito di questa indagine fu che oltre la metà delle gallerie presentava problemi a livello di sicurezza, soprattutto negli aspetti riguardanti la ventilazione, le vie di fuga, la segnaletica e l’approvvigionamento elettrico. Questi risultati hanno condotto all’elaborazione di un programma di adeguamento della sicurezza dal costo stimato di 1,2 miliardi di franchi. I lavori sono tuttora in pieno svolgimento ed i tecnici impegnati stimano di concluderli entro il 2020. Il cronogramma segue una regola non scritta: più una galleria si allontana dalle nuove norme di sicurezza più rapidamente va risanata e rinnovata. La segnaletica dei dispositivi di sicurezza, la ventilazione e la distanza delle vie di fuga sono i tre aspetti che richiedono maggior attenzione nell’opera di rinnovamento. Una migliore segnaletica, che comprende anche le vie di fuga e le uscite di emergenza, è relativamente facile da realizzare. Rinnovare adeguatamente gli impianti di ventilazione implica invece un lavoro più complicato e soprattutto più costoso. I costi salgono anche perché spesso, in concomitanza, si procede al rinnovo dell’intera apparecchiatura elettromeccanica. L’intervento di maggior impatto strutturale è l’adattamento delle vie di fuga alle direttive. Il requisito, che impone un massimo di 500 m tra i vari cunicoli di fuga, ha conseguenze strutturali decisamente importanti. Il ruolo salvavita di una ventilazione efficiente in caso di incendio era da tempo conosciuto e aveva comportato, per la galleria del San Gottardo, il progetto precedentemente menzionato di installazione di cappe motorizzate di aspirazione del fumo. L’incendio del 24 ottobre 2001 confermò drammaticamente l’esigenza di un’efficace, puntuale e veloce estrazione dei fumi tossici. Gli ingegneri di Lombardi accelerarono il lavoro di installazione di questi dispositivi. Svilupparono algoritmi per controllare l’intero sistema e adeguati simulatori per testarlo. Una serie di prove aerodinamiche e funzionali conclusero la fase di test e permisero così di dare il via alla fase di installazione nella galleria. Il nuovo sistema è in funzione dal 2003. 119 Cityring Luzern, Tunnel nach baulicher Instandsetzung und vollständigem Ersatz der elektromechanischen Einrichtungen Cityring Lucerna, galleria in seguito ai lavori di risanamento e alla completa sostituzione degli impianti elettromeccanici den neuen Sicherheitsrahmen für alle bestehenden und zu erstellenden Tunnel des Nationalstrassennetzes ab einer Länge von 300 Metern. Es bezieht sich auf die vier wesentlichen Einflussfaktoren der Tunnelsicherheit: Infrastruktur, Betrieb, Fahrzeuge und Verkehrsteilnehmer. Allein für die Einflussfaktoren «Infrastruktur» und «Betrieb» sind folgende Parameter im Detail zu berücksichtigen: Länge des Tunnels, Anzahl Tunnelröhren, Anzahl Fahrstreifen, Breite der Fahrstreifen, horizontale und vertikale Linienführung, Bauart, Richtungs- oder Gegenverkehr, Verkehrsaufkommen und dessen zeitliche Verteilung, Gefahr täglicher oder saisonaler Staubildung, Zugriffszeit der Einsatzdienste, Anteil des Lkw-Verkehrs, Anteil und Art des Gefahrengutverkehrs, Charakteristiken der Zubringerstrassen, geschwindigkeitsbezogene Aspekte, geografisches und meteorologisches Umfeld. Das erklärte Ziel der aus diesen Parametern abgeleiteten Massnahmen ist ein einheitliches Schutzniveau, das kritische Ereignisse verhindern und optimale Bedingungen für die Selbstrettung der von Unfällen betroffenen Menschen schaffen soll. Weitere wichtige Aspekte betreffen das unmittelbare Agieren der Verkehrsteilnehmenden, den effizienten Einsatz der Rettungsdienste, den Schutz der Umwelt und die Eingrenzung von Sachschäden. Weitreichende Konsequenzen In der Schweiz liess das Bundesamt für Verkehr (astra) in der Folge alle Tunnel des Nationalstrassennetzes ab einer Länge von 600 Metern hinsichtlich der neuen Richtlinien überprüfen. Die Bilanz dieser Untersuchung: Über die Hälfte der bestehenden Tunnel wiesen Sicherheitsmängel auf, am häufigsten bei der Lüftung, den Fluchtwegen, der Signalisierung und der Energieversorgung. Der Befund löste ein umfangreiches Programm zur sicherheitstechnischen Nachrüstung aus, dessen Kosten auf 1,2 Milliarden Franken veranschlagt werden. Die Realisierung ist seit einigen Jahren in vollem Gang und wird die Ingenieure und Bauspezialisten noch weit übers Jahr 2020 hinaus beschäftigen. Massgebend ist dabei die Devise: Je stärker ein Tunnel von den neuen Sicherheitsnormen abweicht, umso schneller ist er zu sanieren. Besondere Aufmerksamkeit aus dem Katalog der Massnahmen geniessen die Signalisierung der Sicherheitseinrichtungen, die Tunnellüftung und der Fluchtwegabstand. Eine bessere Signalisierung, unter anderem der Fluchtwege und Notausgänge, ist verhältnismässig einfach zu bewerkstelligen. Als weitaus aufwendiger erweist sich die Nachrüstung der Lüftung. Sie erfolgt häufig zusammen mit einer weitgehenden Erneuerung der elektromechanischen Einrichtungen. Die grössten baulichen Konsequenzen hat die Vorgabe, dass der Fluchtwegabstand von maximal 500 Metern auch in bestehenden Tunneln strikt einzuhalten ist. Die lebensrettende Rolle, die eine effiziente Lüftung im Brandfall spielt, ist zwar keine neue Erkenntnis, hat sie doch seinerzeit das erwähnte Projekt für den Einbau von steuerbaren Lüftungsklappen im Gotthardtunnel ausgelöst. Der Brand vom 24. Oktober 2001 120 1 Fluchtweg und Werkleitungskanal 2 Abluftkanal 3 Verbindungsstollen 4 Lüftungsklappe 5 Kerenzerbergtunnel (bestehend) 6 lokale Anpassung Gewölbe und Abbruch Zwischendecke Bauausführung Baubeginn voraussichtlich 2021 Costruzione Inizio presumibile dei lavori nel 2021 Leistungen Lombardi Ausführungsprojekt, Detailprojekt, Ausschreibung, Unterlagen für die Ausführung, Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Prestazioni Lombardi Progettazione esecutiva e di dettaglio, documenti di appalto, direzione lavori e supervisione (nell’ambito di un consorzio) Kosten Ca. chf 250 Mio. Costo Circa 250 Mio chf Technische Details 5,7 km langer, im zweispurigen Richtungsverkehr betriebener Autobahntunnel Dati tecnici Lunghezza della galleria 5,7 km con due corsie autostradali unidirezionali 2 3 4 1 Cunicolo di sicurezza e cunicolo tecnico 2 Canale di ventilazione 3 Cunicolo di collegamento 4 Cappa di ventilazione 5 Galleria Kerenzerberg esistente 6 Demolizione locale della volta e della soletta intermedia 6 5 1 2 4 6m Nationalstrassentunnel Kerenzerberg, Schweiz Galleria autostradale del Kerenzerberg, Svizzera Die Sicherheit im stark frequentierten Nationalstrassentunnel «Kerenzerberg» auf der A3-Strecke Zürich–Chur wird im Rahmen der Gesamterneuerung mit Hilfe eines 5,7 Kilometer langen Sicherheitsstollens wesentlich erhöht. Dieser wird in einem Abstand von 20 Metern zum Tunnel verlaufen und alle 300 Meter mit Querverbindungen versehen. Die innovative Besonderheit ist in diesem Falle die Doppelfunktion des Sicherheitsstollens: Die Röhre mit einem Durchmesser von sieben Metern wird zweigeteilt. Der untere Teil dient als Fluchtweg und Werkleitungskanal, der obere Teil wird zum Abluftkanal für den Haupttunnel. Zu diesem Zweck wird er alle 100 Meter über Verbindungsstollen an dessen Kalotte angeschlossen. Mit der Gesamterneuerung kann voraussichtlich 2021 gestartet werden. La sicurezza nella trafficata galleria del Kerenzerberg sull’A3 Zurigo-Coira aumenterà significativamente dopo la ristrutturazione completa prevista, grazie soprattutto alla costruzione di un nuovo tunnel di sicurezza lungo 5,5 km. Distante 20 m della galleria principale, sarà accessibile tramite cunicoli trasversali posti ogni 300 m. In questo progetto la caratteristica innovativa sarà la doppia funzionalità del nuovo tunnel di sicurezza. La canna di 7 m di diametro sarà divisa in due parti. La parte inferiore servirà da via di fuga e cunicolo tecnico, mentre quella superiore fungerà da canale di ventilazione per l’aria viziata della galleria principale. Ogni 100 m il canale sarà collegato alla volta per mezzo di cunicoli. L’inizio dei lavori è previsto per il 2021. 122 Più sicurezza nella galleria del San Gottardo Le cappe motorizzate di aspirazione sono state solo una delle numerose misure migliorative del sistema di ventilazione e di sicurezza generale per la galleria del San Gottardo. Gli altri interventi implementati nella galleria sono in particolare: . Illuminazione e segnaletica: le entrate dei rifugi e delle vie di fuga sono segnalate in maniera più chiara con delle bande verdi luminose e dei flash che si attivano in caso di evento. I marciapiedi sono illuminati con delle guide ottiche; dei semafori posizionati lungo le corsie di marcia permettono una gestione settoriale del traffico. Le informazioni agli utenti della galleria sono disponibili in quattro lingue, sia per ciò che riguarda i cartelli informativi che gli annunci radiofonici. . Gestione del traffico: nuovi avanzati sistemi di controllo automatizzati consentono di regolare il volume del traffico in massima sicurezza. A dipendenza dalla densità di traffico, i mezzi pesanti vengono bloccati in appositi centri di controllo posti prima della galleria. Dal 2002 uno speciale contatore ai due portali rileva il traffico pesante che accede alla galleria. Il numero massimo di veicoli ammessi nella galleria per ogni direzione e per ora è limitato a 60 automezzi pesanti e 150 autoveicoli. Un sistema semaforico «conta-goccia» permette di regolare separatamente il numero di automezzi pesanti ed il numero di automezzi leggeri in entrata nella galleria in modo da permettere il mantenimento della distanza minima di sicurezza tra i veicoli. . Sistemi di rilevamento incendio: nella soletta sono stati installati dei sensori lineari termici atti al rilevamento costante della temperatura lungo lintera galleria, capaci di segnalare immediatamente eventuali anomalie e di determinarne l’esatta posizione. Ogni 100 m sono stati posti rilevatori di fumo. Grazie ad uno speciale algoritmo sviluppato da Lombardi, è possibile determinare se una fonte di fumo si trova ancora in movimento o se invece è stazionaria. Nel caso di un incendio causato per esempio dalla rottura di un motore di un automezzo pesante, il sistema di rilevamento è in grado di identificare e di classificare immediatamente l’entità e la posizione dell’incendio facendo scattare le misure corrispondenti, come ad esempio quella dell’aspirazione concentrata dei fumi. . Controllo della ventilazione: il nuovo sistema di ventilazione misura la velocità longitudinale del flusso d’aria regolandola in base alla situazione. Vista la sua efficacia, questo sistema, concepito da Lombardi per il controllo e la regolazione del flusso longitudinale d’aria in galleria, verrà applicato anche nella galleria del Fréjus. Il test di operatività globale della sicurezza del 2010 ha dimostrato che l’interazione tra strumenti ed attrezzature intelligenti può funzionare. In caso di incidente i tempi di risposta sono oggi molto più brevi. La ventilazione è in grado di aspirare anche grandi quantità di 123 Bauausführung 2000–2014 Opere di risanamento 2000 - 2014 Leistungen Lombardi Diagnose, Vorprojekt, generelles Projekt, Detailprojekt, Ausschreibung, Bauleitung Prestazioni Lombardi Valutazione dello stato attuale, progetto preliminare e di dettaglio, redazione dell’offerta e della gara d’appalto, direzione lavori Kosten Ca. chf 35 Mio. für Massnahmen «Lüftung» und «Tunnelsicherheit» Technische Daten Autobahntunnel mit einer zweispurigen Röhre mit Gegenverkehr, ohne Standspuren, Betriebsaufnahme 1980, Länge ca. 16,3 km, Querbelüftung mit Zu- und Abluftkanal über der Zwischendecke Costo Circa 35 Mio chf per gli interventi di ventilazione e di sicurezza Dati tecnici Galleria autostradale ad una sola canna con due corsie, senza corsia di emergenza, operativa dal 1980; 16,3 km di lunghezza, sistema di ventilazione trasversale con flusso aria e gas di scarico attraverso condotti sopra il controsoffitto in volta Gotthard-Strassentunnel (Ertüchtigung der Lüftung) Während 20 Jahren war der 1980 eröffnete, rund 16,3 Kilometer lange, einröhrige Gotthard-Strassentunnel der längste Strassentunnel der Welt. Dieses Bauwerk setzte neue Massstäbe im Tunnelbau, unter anderem mit einem parallelen Sicherheitsstollen, Querschlägen in Abständen von 250 Metern und einer leistungsfähigen Belüftungsanlage. Nach 30 Betriebsjahren, in denen das jährliche Verkehrsaufkommen auf nahezu 7 Millionen Fahrten angestiegen ist – wovon rund 20 Prozent auf den Schwerverkehr entfallen –, sind Anpassungen an den Tunneleinrichtungen unumgänglich geworden. Das Brandereignis von 2001 hat den Bedarf für die Erneuerung der Belüftung klargemacht. sich bewährt. Es war aber nicht in der Lage, den Rauch an einer Brandstelle gezielt abzusaugen. Deshalb sind zwischen 2000 und 2003 insgesamt 178 elektrisch betätigte Abluftklappen in die Decke unter dem Abluftkanal eingebaut worden. Im Normalbetrieb sind diese Klappen teilweise geöffnet und saugen die Abluft gleichmässig ab. Im Brandfall werden alle Klappen geschlossen bis auf jene drei, die dem Brandort am nächsten sind; diese werden ganz geöffnet. Durch die konzentrierte Absaugung wird der Rauch am Ort seiner Entstehung entfernt und der restliche Tunnel rauchfrei gehalten. Die Funktionalität des Entrauchungskonzepts ist in Versuchen nachgewiesen worden. Das ursprüngliche Querlüftungskonzept mit zwei Lüftungszentralen bei den Portalen, vier Zentralen im Tunnelinneren sowie Zu- und Abluftkanälen im Gewölbescheitel hat 124 Traforo stradale del San Gottardo, Svizzera: adeguamenti della ventilazione Per 20 anni la galleria stradale del San Gottardo, aperta nel 1980, con i suoi 16,3 km è stata la più lunga al mondo. Per la sua costruzione sono state utilizzate nuove metodologie di progettazione, tra cui la creazione di un cunicolo parallelo di sicurezza, passaggi trasversali a intervalli di 250 m e sistemi di ventilazione potenti e raffinati. Dopo 30 anni di attività in cui il volume di traffico annuo è cresciuto fino a quasi 7 milioni di passaggi (dei quali quasi il 20% composto da traffico pesante), nuovi adattamenti ai servizi della galleria si sono resi inevitabili. Il grave incendio del 2001 ha evidenziato la necessità di un rinnovamento importante alla ventilazione. L’originale concetto di ventilazione, composto da due centrali di ventilazione ai portali e quattro all’interno della galleria e da condotte di approvvigionamento ed estrazione dell’aria posti nella soletta intermedia in volta, è stato efficace nella gestio- ne ordinaria della ventilazione, ma si è rivelato insufficiente per l’estrazione dei fumi nella zona dell’incendio. Pertanto, tra il 2000 e il 2003 sono state installate 178 cappe di aspirazione con azionamento elettrico, posizionate alla base del canale di aspirazione presente nella soletta intermedia. Durante il loro funzionamento ordinario queste cappe sono impostate con un’apertura intermedia e aspirano l’aria in maniera uniforme. Le cappe si chiudono immediatamente in caso di grosso incendio, ad eccezione delle tre più vicine alla zona colpita, le quali si aprono completamente. Attraverso questo sistema di aspirazione concentrata, il fumo viene estratto più velocemente senza contaminare il resto della galleria. 125 bestätigte nun auf drastische Weise die Notwendigkeit einer leistungsfähigen und konzentrierten Rauchgasabsaugung. Die Lombardi-Ingenieure beschleunigten in der Folge die Installationsarbeiten. Sie entwickelten Steuerungsalgorithmen für das System und Simulatoren, um es zu testen. Eine Serie aerodynamischer Versuche und Funktionskontrollen lieferte schliesslich den Beweis, dass die Klappen in jeder Situation einwandfrei funktionieren, sodass sie 2003 definitiv in Betrieb gehen konnten. Mehr Sicherheit im Gotthardtunnel Die motorisierten Lüftungsklappen waren lediglich eine von verschiedenen Massnahmen und Projekten, um das Lüftungssystem und die Sicherheit im Gotthardtunnel zu verbessern. Im Folgenden die wichtigsten: . Beleuchtung und Signalisierung: Die Fluchtwege sind heute deutlicher beschildert, die Eingänge zu den Schutzräumen mit grünen Markierungsleuchten gekennzeichnet, die Bankette mit optischen Leiteinrichtungen ausgeleuchtet. Ampeln beidseits der Fahrspuren ermöglichen eine sektorielle Verkehrssteuerung. Sowohl auf Informationstafeln wie auch über das Tunnelradio werden die Tunnelbenützer in vier Sprachen informiert. . Verkehrsmanagement: Modernste Steuerungs- und Leittechnik macht es möglich, das Verkehrsaufkommen unter dem Aspekt der grösstmöglichen Sicherheit zu regeln. Je nach Verkehrsdichte werden die Lkws auf den Transitachsen in speziellen Schwerverkehrskontrollzentren zurückgehalten. Ein «Tropfenzählersystem» dosiert seit 2002 den Lkw-Verkehr an den Tunnelportalen. Abgestimmt auf den übrigen Verkehr wird die Anzahl der Lkws, die den Tunnel pro Richtung und Stunde passieren dürfen, auf 60 bis maximal 150 Fahrzeuge beschränkt. Ein Ampelsystem schleust jeden Lkw einzeln in den Tunnel, unter Einhaltung eines strikten Sicherheitsabstandes. . Brandmeldeanlagen: Zur intelligenten Branddetektion gehören heute lineare Temperaturfühler an der Decke, die in der Lage sind, Temperaturauffälligkeiten an jeder Stelle des Tunnels zu erfassen. Hinzu kommen schnell reagierende Rauchmelder im Abstand von jeweils 100 Metern. Dank eines von Lombardi entwickelten Detektionsalgorithmus kann mit ihnen eine mobile von einer stehenden Rauchquelle unterschieden werden. So lässt sich ein Feuer im Tunnel, zum Beispiel der Motorenbrand eines Lkw, umgehend richtig einordnen und der entsprechende Alarm auslösen. Dazu gehört bei einem Brand die Umschaltung der Tunnelbelüftung von verteilter auf konzentrierte Absaugung der Rauchgase. . Lüftungssteuerung: Mit dem neuen Belüftungssystem wird die Geschwindigkeit der Luftströmung gemessen und je nach Situation beschleunigt, gebremst, zum Stillstand gebracht oder umgelenkt. Das von Lombardi 2009/2010 konzipierte System zur Kontrolle und Be- 126 fumo direttamente dal focolaio dell’incendio. Uno dei principali pericoli delle gallerie è stato quindi drasticamente ridotto. Il sistema di ventilazione del cunicolo parallelo di sicurezza è stato parzialmente rinnovato tra il 2012 e il 2014. Nella stagione più calda, l’aria necessaria per la sovrappressione del cunicolo viene aspirata direttamente dai portali anziché dal pozzo di ventilazione, permettendo un risparmio energetico pari a circa 100 000 franchi annui. Ciò dimostra come l’ottimizzazione energetica assuma un’importanza sempre maggiore. Cicli di risanamento più frequenti per gli impianti d’esercizio e sicurezza Un buon funzionamento dell’impianto di ventilazione è indispensabile per la sicurezza di una galleria ma è solo uno degli otto settori di intervento delle «attrezzature per l’esercizio e la sicurezza» (bsa). Il progresso tecnologico è talmente rapido che molti dispositivi elettromeccanici installati prima del 2005 vanno sostituiti, molto spesso per incompatibilità con altre e più moderne installazioni. Molti sistemi della complessa rete elettromeccanica comunicano tra loro: l’allarme antincendio, la rete elettrica, la ventilazione, l’illuminazione, la segnaletica, la videosorveglianza, i sistemi di sonorizzazione, il telefono e la radio di emergenza, fino ai sistemi di drenaggio e smaltimento delle acque. Nonostante l’utilizzo di moderni software di gestione, di reti di comunicazione con cavi a fibra ottica e di sensori intelligenti, la sfida rimane impegnativa. Ciò che complica ulteriormente il compito dei tecnici costruttori è che i lavori su queste apparecchiature vengono svolti principalmente di giorno (a parte qualche chiusura notturna), quindi a pieno volume di traffico. Per i lavori di rinnovo degli impianti elettromeccanici della galleria autostradale del Monte Ceneri, conclusi nel 2014 (vedi pag. 112), Lombardi ha applicato le disposizioni dell’ustra per un rinnovo notturno degli impianti mediante la chiusura di una canna e la deviazione del traffico all’interno della canna opposta. Al mattino successivo, il traffico deve essere ristabilito in modo normale in entrambe le canne. Coordinare i lavori rispettando le richieste dell’utenza costituisce sempre una grande sfida per la gestione della costruzione, dell’organizzazione e della logistica. Vie di fuga sicure grazie al cunicolo di sicurezza Un’altra misura strutturale decisiva per la sicurezza all’interno di una galleria è il rispetto della distanza massima di 500 m tra le vie di fuga. Questa regola deve valere anche per le gallerie esistenti, costruite prima dell’applicazione di queste disposizioni. Di conseguenza, molte gallerie a canna singola devono essere dotate di un cunicolo di sicurezza laterale. In parole povere, questo significa progettare e costruire una nuova galleria con tutte le conseguenze che questo lavoro comporta. La galleria di circonvallazione di Flüelen nel Canton Uri è stata tra le prime opere in cui è stato realizzato a posteriori un cunicolo di sicurezza. I lavori iniziariono nel giugno 2005 e 127 herrschung der Längsströmung im Tunnel funktioniert so effizient, dass es die Ingenieure jetzt in ähnlicher Weise auch im Fréjus-Tunnel einsetzen. Der Gesamtfunktionstest 2010 hat gezeigt, dass das Zusammenspiel der intelligenten Instrumente und Anlagen funktioniert. Im Ereignisfall wären die Reaktionszeiten heute wesentlich kürzer. Die Lüftung wäre im Brandfall in der Lage, auch grössere Rauchmengen direkt beim Brandherd abzusaugen. Eine der wesentlichen Gefahren im Tunnel ist also massiv reduziert worden. Die Lüftung des Sicherheitsstollens ist 2012 bis 2014 teilweise erneuert worden. In der wärmeren Jahreszeit erfolgt die Luftzufuhr neu über die Portallüftungen – eine kleine Änderung, mit der aber jährlich rund 100 000 Franken Energiekosten gespart werden können. Das Beispiel zeigt, wie sehr die energetische Optimierung an Stellenwert gewinnt. Straffer Erneuerungszyklus bei Betriebs- und Sicherheitsanlagen Das Lüftungssystem ist zwar in jedem längeren Tunnel ein wichtiger Aspekt, letztlich aber lediglich einer von insgesamt acht Bereichen der Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen (bsa). Der technologische Fortschritt ist inzwischen so rasant, dass viele vor 2005 installierte elektromechanische Einrichtungen heute komplett zu ersetzen sind – auch wegen mangelnder Kompatibilität. Viele Einzelsysteme sind dabei zusammenzuführen, von der Stromversorgung, Lüftung und Beleuchtung über die Videoüberwachung, die Lautsprecher-, Notruf- und Radioanlagen, Brandmeldesysteme bis hin zur Entwässerung. Auch wenn smarte Software, Glasfaserkabel und intelligente Sensoren vieles erleichtern, die Herausforderung bleibt gross. Was die Aufgabe für die Ingenieure und Bauleute zusätzlich erschwert: Die Arbeiten erfolgen heute – abgesehen von Nachtzeitschliessungen – meist unter Verkehr. Bei der von Lombardi geleiteten und 2014 abgeschlossenen Erneuerung der elektromechanischen Ausrüstungen im Monte-Ceneri-Tunnel (vgl. S. 112) wurde nachts jeweils eine Röhre geschlossen; tagsüber musste sie aber wieder verfügbar sein, und zwar unter Aufrechterhaltung des gewohnten Sicherheitsniveaus. Die Koordination sämtlicher Ansprüche und Aufgaben bedeutete für die Bauleitung organisatorisch und logistisch eine grosse Herausforderung. Sichere Fluchtwege dank Sicherheitsstollen Die grössten baulichen Massnahmen löste – wie erwähnt – die Bestimmung aus, dass der Abstand zwischen den Fluchtwegen von maximal 500 Metern auch in bestehenden Tunneln strikt einzuhalten ist. Viele einröhrige Tunnel müssen deshalb mit einem Sicherheitsstollen ausgestattet werden. Praktisch bedeutet dies in jedem Fall ein neues Tunnelprojekt mit einem öffentlichen Auflageverfahren. Als eines der ersten Bauwerke dieser Art wurde der Umfahrungstunnel von Flüelen im Kanton Uri nachgerüstet. Die im Juni 2005 begonnenen Bauarbeiten konnten dank mechanischem 128 Bauausführung 2010 Leistungen Lombardi Diagnose, Vorprojekt, generelles Projekt, Detailprojekt, Ausschreibung, Bauleitung Kosten Ca. eur 0,8 Mio. Technische Daten Autobahntunnel mit einer zweispurigen Röhre mit Gegenverkehr, ohne Standspuren, Betriebsaufnahme 1980, Länge: 12,9 km, Querbelüftung mit Zu- und Abluftkanal über der Zwischendecke Costruzione 2010 Costo Circa 0,8 Mio eur Prestazioni Lombardi Valutazione dello stato attuale, progetto preliminare e di dettaglio, redazione dell’offerta e della gara d’appalto, direzione lavori Dati tecnici Tunnel autostradale ad un’unica canna con due corsie, operativo dal 1980; 12,9 km di lunghezza, ventilazione trasversale con canali di immissione e aspirazione aria nella soletta intermedia Fréjus-Strassentunnel, Frankreich/Italien (Erneuerung der Schutzraumlüftungen) Traforo stradale del Fréjus, Francia/Italia: rinnovo della ventilazione dei rifugi Der 1980 eröffnete, rund 12,9 Kilometer lange, einröhrige Fréjus-Strassentunnel zwischen Frankreich und Italien wird in Querrichtung belüftet. Je ein Zuluft- und ein Abluftkanal, die im halbrunden Scheitel des Tunnelgewölbes verlaufen und durch eine Stahlbetondecke vom Fahrraum getrennt sind, halten die Luftzirkulation im Tunnel aufrecht. In der in Stahlbeton ausgeführten Trennwand zwischen den beiden Kanälen waren ursprünglich 25 kleine Stahltüren für Inspektionsund Unterhaltsarbeiten angeordnet. Sie wurden 2010 durch doppelt so viele grössere Stahltüren ersetzt, um häufigere Inspektionen und die Reinigung des Abluftkanals zu ermöglichen und so die Sicherheit im Tunnel im Brandfall zu erhöhen. Gleichzeitig wurde eine neue, unabhängige Belüftung der Schutzräume installiert, um deren Funktion auch bei schweren Brandereignissen aufrechtzuerhalten. Il traforo stradale del Fréjus a una canna, lungo 12,9 km e inaugurato nel 1980 tra la Francia e l’Italia, dispone di una ventilazione trasversale. Le condotte di approvvigionamento ed aspirazione dell’aria, che mantengono il flusso d’aria nella galleria, sono separate dal vano traffico per mezzo di una soletta intermedia in calcestruzzo armato. Tra i due canali sono state installate 25 porte di acciaio che permettono le attività di ispezione e manutenzione degli stessi. Nel corso del 2010 questi collegamenti tra i condotti di ventilazione sono stati ingranditi in modo da permettere ispezioni e pulizia dei canali con maggior frequenza, aumentando in questo modo il livello generale di sicurezza del traforo in caso di incendio. Nel contempo è stata installata una nuova ventilazione indipendente per i rifugi in modo da garantire la sicurezza anche in caso di incendi molto gravi. 129 Sicherheitsstollen Brienzersee, Westportal Tunnel Giessbach mit Votriebsinstallationen Cunicolo di sicurezza Brienzersee, portale Ovest galleria di Giessbach con le installazioni di avanzamento proseguirono velocemente grazie all’utilizzo di frese meccaniche (tbm). Nel settembre 2007 il cunicolo di sicurezza lungo 2,5 km fu terminato. Esso corre parallelo alla galleria principale ad una distanza di circa 20 m e si collega ad essa tramite 9 cunicoli trasversali posti a 250 m di distanza l’uno dall’altro. Lombardi ha eseguito per questo lavoro la parte di progetto d’appalto, la direzione locale e la direzione generale dei lavori. Lombardi è attualmente coinvolta in un progetto simile nell’Oberland bernese, sulla riva sinistra del lago di Brienz. Due gallerie lungo l’autostrada A8, «Giessbach» (3341 m) e «Chüebalm» (1332 m), saranno dotate di un cunicolo di sicurezza parallelo. Il vicino e più corto «Senggtunnel» (864 m) è invece già dotato di un cunicolo di fuga trasversale, che sbocca direttamente all’esterno partendo dal centro della galleria. Nella galleria «Giessbach» viene utilizzata una fresa meccanica, che scava la roccia durante tre turni giornalieri; la galleria di sicurezza di «Chüebalm», invece, viene scavata mediante tecnica convenzionale. Una sfida importante è stata la creazione di cantieri sul pendio ripido. La nuova galleria sarà messa in funzione nel 2017. Lombardi è responsabile della direzione generale dei lavori per la parte di genio civile ed elettromeccanica. Terminati i lavori riguardanti i cunicoli di sicurezza, cominceranno quelli di rinnovo della tratta. Lombardi, dal 2014, è inoltre impegnata nei lavori di costruzione della galleria «Sachseln», sull’A8 nel Canton Obvaldo (vedi pag. 116). Lunga 5,2 km, con due corsie di marcia in una canna, è in funzione dal 1997 e sarà ora dotata di un cunicolo di sicurezza laterale e nuove attrezzature operative che la renderanno più sicura e moderna. Le procedure operative per la galleria del Kerenzerberg (vedi pag. 122) sono invece particolari. La galleria a due corsie è stata aperta nell’aprile 1986 e conduce a Coira lungo l’autostrada A3. Il traffico nella direzione opposta, verso Zurigo, si dirama invece lungo una strada che costeggia la riva del lago di Walen, alternando piccole gallerie a tratte a cielo aperto. Ad oggi la galleria del Kerenzerberg, lunga 5,76 km, è dotata di un’unica via di fuga costituita da un cunicolo di 500 m al centro della galleria. Nel progetto del nuovo cunicolo di sicurezza, che verrà realizzato presumibilmente a partire dal 2021, sarà integrato anche un nuovo sistema di ventilazione. In seguito, l’intera galleria viaria sarà rinnovata. In collaborazione con un altro studio di ingegneria, Lombardi si occupa della parte di pianificazione e direzione lavori. Cambi di programma nel traforo del Fréjus A volte può accadere che un cunicolo di sicurezza venga promosso a galleria viaria ufficiale: le norme di progettazione sono infatti sostanzialmente le stesse. È quanto accaduto al traforo del Fréjus che, con i suoi 12,9 km, costituisce una fondamentale via di collegamento tra Lione in Francia e Torino in Italia. Per questo traforo a canna unica e con una corsia per senso di marcia, Lombardi sviluppò nel 2005 un primo progetto per una galleria di sicurezza parallela. Quello stesso anno, tuttavia, un incidente tra due camion e altri veicoli, che costò la vita a 131 Ausbruch mittels Tunnelbohrmaschine zügig vorangetrieben werden. Im September 2007 war der 2,5 Kilometer lange Sicherheitsstollen betriebsbereit. Er verläuft im Abstand von 20 Metern parallel zum Haupttunnel, mit dem er alle 250 Meter über insgesamt neun Querstollen verbunden ist. Lombardi war bei diesem Bauvorhaben für das Submissionsprojekt, die örtliche Bauleitung und die Oberbauleitung verantwortlich. In ähnlichen Aufgaben engagiert sich Lombardi bei den Massnahmen auf der A8 am linken Ufer des Brienzersees im Berner Oberland. Die beiden längeren Tunnel «Giessbach» (3341 m) und «Chüebalm» (1332 m) erhalten je einen Sicherheitsstollen, der parallel zur Hauptröhre verläuft. Der kürzere Senggtunnel (864 m) wird mit einem Fluchtstollen ausgestattet, der von der Tunnelmitte quer zur Fahrtrichtung ins Freie führt. Während sich beim Giessbachtunnel seit 2014 eine Tunnelbohrmaschine im Dreischichtbetrieb mechanisch durchs Gestein kämpfte, wurde der Sicherheitsstollen für den Chüebalmtunnel aus dem Fels gesprengt. Eine grosse Herausforderung war die Einrichtung der Bauplätze im steilen Gelände. Die neuen Stollen werden bis im Jahr 2017 in Betrieb gehen. Danach soll mit der Gesamterneuerung dieses Abschnittes begonnen werden. Lombardi ist in der Oberbauleitung für die Leistungen «Bau» und «Elektromechanik» verantwortlich. Ebenfalls seit 2014, und zwar mit ähnlichem Aufgabenkatalog für Lombardi, laufen die Bauarbeiten im Tunnel «Sachseln» auf der A8 im Kanton Obwalden (vgl. S. 116). Der 5,2 Kilometer lange Gegenverkehrstunnel ist seit 1997 in Betrieb und wird nun mit einem bergseitigen Sicherheitsstollen und neuen Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen sicherer gemacht. Speziell ist die Situation beim Kerenzerbergtunnel (vgl. S. 122). Der im April 1986 eröffnete Autobahntunnel führt auf der A3 entlang des Walensees im zweispurigen Richtungsverkehr Richtung Chur, hat aber keine Parallelröhre. Der Gegenverkehr Richtung Zürich erfolgt auf einer Strasse entlang des Seeufers, die teils in kleineren Tunneln und Galerien verläuft. Bis heute verfügt der 5,7 Kilometer lange Kerenzerbergtunnel bloss über einen 500 Meter langen Fluchtstollen in der Tunnelmitte. In den neuen Sicherheitsstollen, der voraussichtlich im ab 2021 realisiert wird, soll der Entlüftungskanal integriert werden. Im Anschluss daran wird der Tunnel gesamterneuert. Lombardi ist zusammen mit einem anderen Ingenieurbüro mit der Planung und Bauleitung beauftragt. Rollende Planung beim Fréjus-Tunnel In manchen Fällen wird aus einem ursprünglichen Sicherheitsstollen auch ein richtiger Tunnel, einfach weil sich die Situation noch in der Planungsphase verändert. Dies geschah beim 12,9 Kilometer langen Fréjus-Tunnel, einer Schlüsselstelle der wichtigsten Strassenverbindung zwischen Lyon in Frankreich und Turin in Italien. Für den einröhrigen doppelspurigen Gegenverkehrstunnel erarbeitete Lombardi 2005 ein erstes Projekt für einen Sicherheitsstollen. Ein Lkw-Brand im gleichen Jahr, der zwei Todesopfer forderte, war der Auslöser, 132 Ausführungszeitraum 2006–2015 Leistungen Lombardi Überwachung, Inspektion, Auswertung und Interpretation der Resultate, Dokumentation des Zustandes, Vorschläge für Interventionen, Sicherheitsbeauftragter (seit 2006) gemäss Richtlinie 2004-54-EG Periodo 2006-2015 Prestazioni Lombardi Monitoraggio, controllo, valutazione e interpretazione dei risultati, redazione di documenti sullo stato attuale e relative proposte di intervento, responsabile per la sicurezza (dal 2006) conformemente alla direttiva 2004/54/CE Sicherheitsbeauftragter Mont-Blanc-, Fréjus- und Grosser-Sankt-Bernhard-Tunnel, Frankreich/Italien/Schweiz Responsabile della sicurezza nei tunnel transalpini del Monte Bianco, Fréjus e Gran San Bernardo Lombardi erbringt als Sicherheitsbeauftragter sämtliche Dienstleistungen gemäss Richtlinie 2004-54-EG. Die Arbeit umfasst die Koordination der Präventiv- und Sicherheitsmassnahmen, einschliesslich der Dokumentation und Analyse von Unfällen und Bränden. Zudem ist der Sicherheitsbeauftragte Beisitzer in sämtlichen internationalen Kommissionen und Arbeitsgruppen. Zu seinem Pflichtenheft gehören auch Audits und Inspektionen aller sicherheitsrelevanten Anlagen und Organisationseinheiten. Bei Bedarf ist er unabhängiger Berater der Tunnelbetriebsleitung. Die Arbeit des Sicherheitsbeauftragten ist personengebunden und wird beim Mont-Blanc-Tunnel von Andrea Mordasini wahrgenommen. Lombardi stellt ihm einen Expertenpool zur Verfügung. Lombardi fornisce tutti i servizi come responsabile della sicurezza ai sensi della direttiva 2004/54/CE. Il compito prevede il coordinamento delle misure preventive e di sicurezza includendo l’analisi degli incidenti e degli incendi. Il responsabile per la sicurezza si trova coinvolto in tutte le commissioni nazionali ed internazionali e nei gruppi di lavoro relativi. Le sue funzioni includono quindi regolari audit ed ispezioni di ogni sistema di sicurezza, nonché la gestione ottimane di tutte le unità organizzative coinvolte. Se necessario, la gestione del traforo viene supportata da consulenti indipendenti. Il lavoro del responsabile della sicurezza è personale ed è svolto, per il Monte Bianco, dall’ingegnere Andrea Mordasini, che è affiancato da un team di esperti. 133 die Pläne nochmals zu überdenken. In einem abgeänderten Projekt wurde der Sicherheitsstollen anschliessend von fünf auf acht Meter verbreitert, was die Option für eine vollwertige Tunnelröhre offenhielt. 2011 entschieden die zuständigen Politiker, den geplanten Sicherheitsstollen tatsächlich als zweite Tunnelröhre zu bauen. Inzwischen sind die Arbeiten nach dem Durchstich im November 2014 gut fortgeschritten. Die neue Röhre kann voraussichtlich schon 2016 eröffnet werden. Vorgesehen ist, die beiden Tunnelröhren dann einspurig mit Standspur im Richtungsverkehr zu betreiben. Das bedeutet im Vergleich zum bisherigen Gegenverkehrstunnel den grösstmöglichen Sicherheitsgewinn. Innovativ ist das Belüftungskonzept: Lombardis Ingenieure setzen auf eine Längslüftung ohne Zwischendecke. Den Luftstrom steuern 75 Strahlventilatoren, die im Brandfall den Rauch zu einem der beiden Abluftschächte treiben. Dieses schlanke und trotzdem effiziente System ermöglichen die französischen Richtlinien. Sie gestatten, auch in einer längeren im Richtungsverkehr betriebenen Tunnelröhre auf den Einbau einer Zwischendecke zu verzichten, wie sie in den meisten Ländern verlangt wird (vgl. S. 72). Neben den Aufträgen im Bereich der elektromechanischen Einrichtungen und der Lüftung nimmt Lombardi beim Fréjus-Tunnel auch die Aufgabe des Sicherheitsbeauftragten wahr. Dieser wird von der Verwaltungsbehörde ernannt. Er agiert als eine übergeordnete und unabhängige Instanz, die an keine Weisungen eines Arbeitgebers gebunden ist. Der Aufgabenkatalog des Sicherheitsbeauftragten ist gemäss Richtlinie 2004-54-EG genau definiert. Er koordiniert alle Präventiv- und Sicherungsmassnahmen, die dazu dienen, die Sicherheit der Nutzer und des Betriebspersonals zu gewährleisten. Lombardi hat diese Aufgabe auch für den Mont-Blanc-, den Grosser-Sankt-Bernhard- und zahlreiche weitere Tunnel (vgl. S. 133) vor allem in Italien und Frankreich übernommen. Damit verbunden sind häufig Dienstleistungen in den Bereichen «Monitoring» und «Sicherheit» wie Risikoanalysen und Sicherheitsdokumentationen sowie die Erstellung von Fachberichten, Audits und Inspektionen. Schutz vor Naturgefahren Ob all der Diskussionen über die Risiken in Tunneln geht leicht vergessen, dass ein Tunnel gegen manche Gefahren selbst die beste Sicherheit bietet. Diese Überlegung führte zum Bau des Kirchenwaldtunnels im Kanton Nidwalden (vgl. S. 136), der einen einstmals gefährdeten Abschnitt der A2 vor Steinschlag und Felssturz schützt. An der besonders exponierten Stelle am Lopper-Nordhang entlang des Vierwaldstättersees waren in der Vergangenheit immer wieder teils tonnenschwere Felsbrocken auf den Autobahnviadukt gedonnert. Die Geologen schätzten das Risiko als hoch ein, dass das meist auf Brücken verlaufende Bauwerk innerhalb seiner Lebensdauer von herabstürzenden Felsen schwer beschädigt oder sogar zerstört werden könnte. Das hätte für den Verkehr auf der Nord-SüdHauptachse, die hier von über 37 000 Fahrzeugen pro Tag passiert wird, über Jahre gravierende Folgen gehabt. Aufgrund dieses Szenarios erarbeitete Lombardi eine Lösung, die von 134 due persone, spinse a rivedere il progetto in corso. La galleria, inizialmente concepita per la sicurezza, passò così da 5 a 8 metri di larghezza in modo da poter essere utilizzata come seconda canna del traforo principale. Nel 2011 gli organi politici decisero di avviare l’opera di costruzione così come da progetto rinnovato. I lavori iniziati nel 2014 sono tuttora in esecuzione e si prevede di inaugurare l’opera entro l’inizio del 2016. Entrambe le canne saranno allora percorse da traffico monodirezionale su una singola corsia, mentre la seconda corsia verrà chiusa al traffico e sarà adibita a corsia d’emergenza per i veicoli dei soccorritori. Si tratta di un notevole aumento della sicurezza rispetto al traforo bidirezionale esistente. Anche gli aspetti inerenti la ventilazione all’interno della galleria saranno innovativi. I tecnici Lombardi hanno sviluppato un concetto di ventilazione longitudinale senza soletta intermedia. Il flusso d’aria verrà gestito da 75 ventilatori assiali longitudinali che, in caso di incendio, possono convogliare i fumi tossici verso uno dei due pozzi di estrazione dei fumi. Questo semplice ma efficace sistema è ancora permesso dalla normativa nazionale francese che non impone, come in altri paesi europei, l’installazione di una soletta intermedia con canali di ventilazione e le rispettive aperture per l’estrazione dell’aria viziata (vedi pag. 72). In aggiunta all’incarico per l’ammodernamento della ventilazione e delle apparecchiature elettromeccaniche, Lombardi riveste per il traforo del Fréjus anche il ruolo di responsabile per la sicurezza, nominato direttamente dalle autorità di gestione della galleria. Si tratta di una funzione super partes ed indipendente, svincolata da qualsiasi obbligo nei confronti dei committenti. Le attività del responsabile della sicurezza sono regolamentate dalla direttiva europea 2004/54/CE che definisce tutte le misure di prevenzione e di controllo atte a garantire la sicurezza alle utenze e agli operatori. Lombardi assume questo ruolo anche per i trafori del Monte Bianco, del Gran San Bernardo e per altre gallerie soprattutto in territorio francese e italiano (vedi esempio «Responsabile sicurezza nei trafori transalpini del Monte Bianco, Fréjus e Gran San Bernardo», pag. 133). Tale compito comporta ulteriori servizi nei settori di sorveglianza e di sicurezza, come l’analisi dei rischi, l’allestimento di documentazione inerente la sicurezza, la preparazione di rapporti tecnici e di audit, nonché regolari ispezioni dello stato generale della galleria. Protezione dai pericoli naturali Quando si discute dei rischi legati all’utilizzo delle gallerie, occorre ricordare che queste infrastrutture possono proteggere da altri pericoli. Questa considerazione ha portato alla costruzione della galleria «Kirchenwald» nel Canton Nidvaldo (vedi pag. 137) che protegge un tratto dell’autostrada A2 dalla caduta di massi e pietrisco. Il viadotto autostradale lungo il Lago dei Quattro Cantoni, nella sua parte particolarmente esposta sul versante nord del Lopper, fu interessato in passato da numerose cadute di massi. I geologi valutarono alto il rischio che una caduta rovinosa di grossi massi potesse causare addirittura la distruzione dell’opera. Un evento rovinoso avrebbe compromesso gravemente il traffico sull’asse viario 135 Nationalstrassentunnel Kirchenwald, Schweiz Mit der Verlegung eines über 1,6 Kilometer langen Abschnitts der Nationalstrasse A2 am Lopper bei Hergiswil im Kanton Nidwalden am Vierwaldstättersee in einen doppelröhrigen zweispurigen Tunnel wurde ein exponiertes Teilstück der schweizerischen Nord-Süd-Hauptverbindung gegen die permanente Gefährdung durch Steinschlag und Felssturz abgesichert. Ins Projekt integriert wurde der Bau der bis anhin fehlenden Verbindung zwischen der A2 aus Richtung Süd zur A8 in Richtung Obwalden/Brünig. Die Realisierung des komplexen Vorhabens begann nach über zehnjähriger Planung im Jahre 1999. Mehrere bestehende Tunnel für Strasse und Eisenbahn engten den Spielraum in der Planung ein. Wegen der Nähe zu diesen Tunneln mussten die Bauarbeiten mit grösster Vorsicht durchgeführt werden. Beim Nordportal in Hergiswil war Lockermaterial zu durchqueren, das vor dem Tunnelausbruch mittels Zementinjektionen verfestigt werden musste. Zum komplexen Projekt gehörten auch einige Nebenbauwerke, so ein vertikaler Abluftschacht von 140 Meter Höhe, eine unterirdische Lüftungszentrale, zwei unterirdische Trafostationen sowie eine unterirdische Verzweigung zweier Nationalstrassen. Elf Querverbindungen zwischen den beiden Röhren sorgen dafür, dass der Tunnel den aktuellen Sicherheitsnormen entspricht. 136 Bauausführung 1999–2012 Costruzione 1999-2012 Leistungen Lombardi Vorprojekt, Bauprojekt, Ausführungsprojekt, Bauleitung Prestazioni Lombardi Progetto preliminare, esecutivo, costruttivo e direzione lavori Kosten chf 232 Mio. Costo 232 Mio chf Technische Details Erschwerte Planung infolge des bestehenden Lopper-Strassentunnels sowie der Eisenbahntunnels Dettagli tecnici Difficile progettazione dovuta alla presenza di gallerie stradali e ferroviarie Brünig Gotthard San Gottardo Luzern Lucerna Bestehende Bauwerke Tunnel Kirchenwald mit Verbindungstunnel A2-A8 Gallerie esistenti Galleria del Kirchenwald con tunnel di collegamento A2-A8 Galleria autostradale Kirchenwald, Svizzera Il tratto nord-sud sull’autostrada A2 compreso tra Lopper e Hergiswil nel Canton Nidvaldo lungo il lago di Lucerna era particolarmente esposto a pericolose cadute di massi e detriti. La costruzione di una galleria lunga 1,6 km a doppia canna e doppie corsie ha risolto la pericolosa situazione. I lavori sono stati avviati dopo 10 anni di progettazione, resa difficile dalla presenza di varie gallerie stradali e ferroviarie. Trovandosi in prossimità dell’area di cantiere, i lavori andavano svolti con estrema cautela. Il nuovo portale nord a Hergiswil è stato costruito in condizioni geologiche di materiale sciolto che hanno richiesto iniezioni di cemento propedeutiche ai lavori di scavo. Il progetto prevedeva anche altre opere accessorie come un pozzo di ventilazione alto 140 metri per l’aria viziata della galleria, una centrale di ventilazione sotterranea, due stazioni sotterranee per la distribuzione elettrica ed una biforcazione in sotterraneo. La conformità alle direttive sulle vie di fuga é garantita da 11 cunicoli trasversali fra le due canne. 137 1999 bis 2008 realisiert wurde. Der gefährdete Strassenabschnitt wurde in zwei Tunnelröhren und damit in den schützenden Berg verlegt. Zusätzlich wurde ein zwei Kilometer langer Verbindungstunnel zwischen der A2 und der A8 in Richtung Obwalden/Berner Oberland erstellt. In mancher Hinsicht vergleichbar mit der A2 am Lopper vor dem Bau des Kirchenwaldtunnels ist die Situation an der Axenstrasse (vgl. S. 141) in den Kantonen Schwyz und Uri. Felsstürze und Murgänge haben diesen Abschnitt der A4 auf der anderen Seite des Vierwaldstättersees immer wieder unterbrochen. 1992 zum Beispiel musste die Strasse wegen eines drohenden Felssturzes gesperrt werden. Während der Stabilisierungsarbeiten, die acht Monate dauerten, wurde der Verkehr grossräumig umgeleitet. Dabei zeigte sich, wie wichtig diese Verbindung für die Region ist. Zudem dient die Axenstrasse als Ausweichroute zur A2. Insbesondere bei einer Sperrung des Seelisbergtunnels auf der anderen Seeseite sollte sie in jedem Fall verfügbar bleiben. Aus diesen Gründen beschloss der Schweizer Bundesrat 2009, die Axenstrasse neu zu bauen. Die Bauherrschaft, die Kantone Schwyz und Uri, beauftragte eine von Lombardi angeführte Ingenieurgruppe mit der Ausarbeitung eines Ausführungsprojektes. Nach 2017 soll mit dem Bau gestartet werden. Und 2025 könnte die grösstenteils in zwei neuen Tunneln verlaufende neue Axenstrasse eröffnet werden. Tunnel schützen also vor Felssturz und Steinschlag. Sie sind deshalb die weitaus sicherste und überdies eine energiesparende Variante, um mächtige Gebirgsmassive zu überwinden, sicherer und bequemer jedenfalls als der Weg über den Pass. Die Idee, gut geschützt durch die zweithöchste Gebirgskette der Welt zu fahren, steht auch hinter dem Projekt «Agua Negra» (vgl. S. 144). Der 13,9 Kilometer lange Tunnel durch die Anden wird Chile und Argentinien miteinander verbinden. Statt über den Pass, eine Schotterpiste mit Kulminationspunkt auf über 4750 m ü.M., soll es künftig durch zwei Röhren gehen – geschützt vor Steinschlag, Lawinen, Glatteis, Murgängen und ohne ablenkende Blicke auf das bezaubernde Panorama. Die Bauherren haben Lombardi mit der Gesamtplanung beauftragt. Das komplette Projekt für den Bau und den Betrieb des neuen Tunnels liegt inzwischen vor. Wie beim Fréjus-Tunnel verzichten die Ingenieure auch beim Agua-Negra-Tunnel auf den Bau einer Zwischendecke. Beim Ausbruch des Tunnels fällt dadurch ein geringeres Volumen an und die Baukosten können im Vergleich zu einer konventionellen Lösung – ohne Sicherheitsverlust – um rund einen Drittel gesenkt werden. Dank der Längslüftung mit zwei statt vier Lüftungszentralen lässt sich der Tunnel dereinst auch wesentlich wirtschaftlicher betreiben. Zudem wird er, im Gegensatz zum im Winter geschlossenen Pass, das ganze Jahr geöffnet sein. Bleibende Risiken trotz erfolgreicher Massnahmen Die in der Schweiz vor über zehn Jahren verschärften Sicherheitsvorschriften tragen zweifellos Früchte, auch wenn sie noch längst nicht in allen Tunnel umgesetzt sind. Sie vermögen 138 nord-sud, interessato allora da 37 000 veicoli al giorno. Sulla base delle previsioni dei geologi, Lombardi fu incaricata di progettare un’adeguata soluzione che si concretizzò tra gli anni 1999 e 2008. La tratta particolarmente esposta alla caduta di massi è stata spostata in due nuove gallerie protette dalla montagna. È stata inoltre costruita una galleria di collegamento di due chilometri tra l’A2 e l’A8 in direzione Obvaldo/Oberland bernese. Uno scenario simile alla situazione geologica che portò alla costruzione della galleria «Kirchenwald» sull’A2, è la condizione della Axenstrasse (vedi pag. 141) nei Cantoni Svitto e Uri. Cadute di detriti e frane hanno ripetutamente interrotto questo tratto dell’A4 sul lato opposto del Lago di Lucerna. Nel 1992, ad esempio, la strada fu chiusa a causa di un crollo imminente. I lavori di messa in sicurezza durarono otto mesi durante i quali si dovettero predisporre deviazioni su ampia scala. L’evento confermò quanto importante fosse questa tratta per i collegamenti tra le due regioni. L’Axenstrasse è utilizzata da sempre anche come percorso alternativo all’A2 e diventa addirittura indispensabile nel caso di una chiusura della galleria «Seelisberg», sulla sponda opposta del lago. Per questi motivi, nel 2009 il Consiglio federale dispose la costruzione di una nuova Axenstrasse. I Cantoni di Svitto e Uri (proprietari della struttura) commissionarono ad un gruppo di studi di ingegneria guidati da Lombardi lo sviluppo del progetto esecutivo. L’inizio delle opere è previsto dopo il 2017 ed entro il 2025 la nuova Axenstrasse, arricchita di due nuove gallerie, potrebbe già essere realtà. La costruzione di gallerie per proteggere infrastrutture stradali dalla caduta di massi e pietre è la soluzione di gran lunga più sicura, conveniente e anche più vantaggiosa dal punto di vista energetico, per superare catene montuose imponenti. Le gallerie sono indubbiamente più sicure e più comode delle strade dei passi, come ben dimostra il progetto «Agua Negra» (vedi pag. 145) attualmente in fase di progettazione. Il cuore delle Ande, seconda catena montuosa più alta del mondo, sarà attraversato da una galleria di 13,9 km che collegherà Cile e Argentina. L’attuale strada di valico, sterrata e con culmine a 4750 m s.l.m., sarà sostituita dalla nuova galleria a doppia canna che proteggerà l’utenza dalla caduta di massi, valanghe, ghiaccio e colate detritiche oltre che dai disturbi per l’alta quota e, anche se meno positivo, dalle distrazioni per l’incantevole panorama. Il committente ha incaricato Lombardi della progettazione generale; nel frattempo i progetti costruttivo e d’esercizio sono già stati redatti. Come per il traforo del Fréjus, gli ingegneri possono fare a meno di una soletta intermedia. Un volume di scavo minore riduce i costi di costruzione di circa un terzo, senza sacrificare la sicurezza. Inoltre, grazie al sistema di ventilazione longitudinale con sole due centrali di ventilazione anziché quattro, l’impatto economico è ulteriormente contenuto. La galleria sarà operativa tutto l’anno, contrariamente alla strada attuale che viene chiusa d’inverno. Rischi nonostante efficaci misure di sicurezza L’applicazione delle restrittive norme europee, iniziata in Svizzera più di 10 anni fa, ha migliorato senza dubbio la sicurezza delle gallerie nazionali, anche se le infrastrutture da 139 das steigende Unfallrisiko, das sich aus der zunehmenden Verkehrsdichte ergibt, vielerorts mehr als zu kompensieren. Die Sicherheitsverantwortlichen sind denn auch überzeugt: Bei schweren Bränden wie 2001 im Gotthard wären die Folgen heute weitaus weniger tragisch. Die Massnahmen haben dazu beigetragen, dass die Zahl der Unfälle im täglich von rund 17 000 Fahrzeugen frequentierten Tunnel in den letzten Jahren stark zurückgegangen ist. Allerdings waren zwischen 2002 und 2013 immer noch 23 Schwerverletzte und 8 Todesopfer im Gotthard zu beklagen. Lkws bleiben ein überdurchschnittlich grosses Risiko, obwohl sie heute mit Feuerlöschern ausgerüstet sind und einer jährlichen technischen Kontrolle unterstehen. Lkw-Motorenbrände sind eine der häufigsten Ursachen von Zwischenfällen geblieben. Die Sicherheit verbessert haben auch die zahlreichen Massnahmen im Verkehrs- und Störfallmanagement, in der Kommunikation zwischen zuständigen Behörden und Einsatzdiensten wie Polizei, Feuerwehrleuten und Rettungskräften. Diese können heute in Übungstunnel – in Lungern im Kanton Obwalden und in Balsthal im Kanton Solothurn – die Brandbekämpfung realitätsnah trainieren. Die professionell ausgebildeten Feuerwehrleute, die am Nord- und Südportal des Gotthards stationiert sind, verfügen über technisch einzigartige Löschfahrzeuge. Sie können dank einer Sprinkleranlage auch hohen Temperaturen trotzen und sehr nahe an den Brandherd herangefahren werden. Die Einsatzkräfte sind innerhalb von 3 Minuten einsatzbereit und können innerhalb von 15 Minuten jede Unfallstelle im Tunnel erreichen. Infrastrukturen nach dem neusten Stand der Technik und der korrekte Betrieb garantieren ein hohes Sicherheitsniveau. Darüber hinaus spielen aber andere Einflussgrössen eine zentrale Rolle. Das grösste Risiko bleibt der unberechenbarste Faktor, der Mensch. Für 95 Prozent der Unfälle ist Fehlverhalten von Verkehrsteilnehmenden verantwortlich. Auch im technisch und baulich modernsten Tunnel gibt es deshalb letztlich keine absolute Sicherheit. Welche Lösung für den Gotthard? Menschen sind es schliesslich auch, die darüber befinden, welche Sicherheit sich die Gesellschaft in Zukunft wünschen und leisten will. Die gesellschaftlich brisante Frage wird derzeit wiederum am Beispiel des Gotthardtunnels heftig diskutiert. Fest steht, dass der Tunnel zwischen 2025 und 2035 umfassend saniert und erneuert werden muss. Um eine lange Unterbrechung der wichtigen Nord-Süd-Verbindung zu verhindern, haben der Bundesrat und das Parlament vorgeschlagen, eine zweite Röhre zu bauen. Die bestehende Röhre soll dann anschliessend, nach Überleitung des Verkehrs in die neue Röhre, saniert werden. Lombardi ist in der Funktion der Bauherrenunterstützung des astra in das Vorhaben involviert. Ob das Sanierungskonzept wie vorgesehen realisiert werden kann, ist vorerst jedoch offen. Eine Rahmenbedingung, die nicht verletzt werden darf, ist die Einhaltung des 140 Bauausführung Baubeginn voraussichtlich 2018 Leistungen Lombardi Generelles Projekt, Ausführungsprojekt, Detailprojekt, Submission, Unterlagen für die Ausführung, Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Costruzione Inizio presumibile dei lavori nel 2018 Prestazioni Lombardi Progetto esecutivo e di dettaglio, progetto d’appalto e documenti per l’esecuzione, direzione lavori (come parte di un consorzio) Costo Circa 980 Mio chf Kosten Ca. chf 980 Mio. Technische Details Hohe prognostizierte Karstwasserzuflüsse, verschiedene unterirdische Querungen der sbb-Linien, Abtransport des Ausbruchmaterials des Sisikoner Tunnels auf dem Seeweg, sehr beengte Platzverhältnisse für die Bauinstallationen Dettagli tecnici Alto rischio di venute d’acqua carsica, vari attraversamenti sotterranei di linee ferroviarie, rimozione del materiale di scavo della galleria di Sisikon via lago, spazio limitato per le installazioni di cantiere 4 5 1 3 2 1 2 3m 1 Fluchtweg und Werkleitungskanal 2 Gewölbedrainage 3 Kabelpritschen und Löschwasserleitung 4 Abluftkanal 5 Lichtraumprofil 1 Cunicolo tecnico e via di fuga 2 Drenaggio della volta 3 Mensole portacavo 4 Canale di ventilazione 5 Spazio utile per il traffico Neue Axenstrasse, Schweiz Nuova Axenstrasse, Svizzera Die zurzeit geplante neue Axenstrasse wird ein Teilstück der Nationalstrasse A4 längs des Urnersees ersetzen. Kernstück sind der 2,8 Kilometer lange Morschacher und der 4,4 Kilometer lange Sisikoner Tunnel, die die Strasse vor äusseren Gefahren wie Steinschlag und Murgängen schützen werden. Die Tunnel sollen sprengtechnisch vorangetrieben und nach ihrer 8-jährigen Fertigstellung als zweispurige Gegenverkehrstunnel betrieben werden. Eine spezielle Lösung haben die Ingenieure für die Fluchtwege entworfen: Auf den Bau eines parallelen, auf Fahrbahnhöhe liegenden Sicherheitsstollens wird verzichtet. Stattdessen führt der Fluchtweg der beiden Tunnel über Treppengänge in den Werkleitungskanal unter dem Fahrraum – eine kostengünstige Lösung, wie sie auch beim San-Bernardino-Tunnel der A13 realisiert wurde. La nuova Axenstrasse, ora in fase di progettazione, sostituirà una sezione attuale dell’autostrada A4 lungo il lago di Uri. Le componenti chiave saranno due nuove gallerie («Morschach» lunga 2,8 km e «Sisikon» lunga 4,4 km) che proteggeranno la strada dai pericoli esterni costituiti da cadute di massi e colate detritiche. Le gallerie, realizzate mediante tecnica convenzionale, saranno terminate in 8 anni. Si tratterà di gallerie bidirezionali con una corsia per senso di marcia. Gli ingegneri hanno studiato delle speciali soluzioni per le vie di fuga. Si è da subito rinunciato all’eventualità di un cunicolo di sicurezza parallelo preferendo lo sfruttamento dello spazio sotto la carreggiata, accessibile tramite scale poste in apposite nicchie laterali. Questa conveniente soluzione è già stata collaudata nella galleria del San Bernardino lungo l’autostrada A13. 141 Gotthard Strassentunnel, Lkw Brand nach elektrischem Kurzschluss im Fahrzeug, 25. Oktober 2012 Galleria autostradale del San Gottardo, Incendio di un veicolo pesante dopo un presunto cortocircuito elettrico, 25 ottobre 2012 Blitzleuchten zeigen bei verrauchtem Fahrraum die Fluchtwege an Lampade indicano le vie di fuga in caso di fumo 142 risistemare sono ancora molte. Il rischio di incidenti strettamente collegato al costante aumento della densità del traffico è stato in parte compensato dalle nuove misure di sicurezza. Gli esperti del settore sono certi che oggi un evento disastroso come quello del San Gottardo del 2001 avrebbe delle conseguenze molto meno tragiche. Gli incidenti accaduti negli ultimi anni all’interno della galleria sono nettamente diminuiti a fronte di un carico quotidiano di 17 000 veicoli. Tuttavia tra il 2002 e il 2013 ci sono stati ancora 8 morti e 23 feriti gravi. Il traffico pesante comporta sempre un rischio medio-alto di incidenti anche se oggi i camion sono tutti dotati di estintore e sottoposti a controllo tecnico annuale. L’incendio del motore del camion rimane ancora una delle cause più frequenti di gravi incidenti. Al miglioramento della sicurezza globale nelle gallerie, concorre anche una più ottimale e coordinata comunicazione tra i servizi di emergenza e le autorità competenti quali polizia, vigili del fuoco e soccorritori. Nei cantoni di Obvaldo e Soletta sono state persino costruite delle gallerie per permettere alle squadre addette alla sicurezza di effettuare esercitazioni sotto forma di simulazioni di incendi. I vigili del fuoco, di stanza presso i due portali del San Gottardo, sono dotati di camion antincendio all’avanguardia. Grazie a un potente sistema a spruzzo d’acqua, possono avvicinarsi molto al fuoco resistendo alle alte temperature. L’intera squadra è allenata per essere pronta in soli 3 minuti e per raggiungere qualunque punto della galleria entro 15 minuti. Infrastrutture costruite ed equipaggiate a regola d’arte e correttamente funzionanti garantiscono un elevato livello di sicurezza, ma altri fattori possono entrare in gioco all’interno di una galleria. Nulla si può contro la natura umana e i suoi gesti imprevedibili. Il 95% degli incidenti sono riconducibili a errori o a comportamenti errati degli utenti della strada. Anche nella galleria più moderna e meglio equipaggiata non esiste quindi una sicurezza assoluta. Soluzioni per il San Gottardo L’uomo è responsabile del grado di sicurezza che vuole per sé e per i propri figli in futuro. La galleria del San Gottardo è oggi oggetto di accesi dibattiti sul suo futuro. Da tempo si è a conoscenza della necessità di una sua completa e lunga ristrutturazione programmata tra il 2025 e il 2035. I lavori saranno di un’entità tale da non permettere contemporaneamente il regolare transito del traffico. La galleria dovrà quindi essere completamente chiusa per un lungo periodo. Per evitare la totale chiusura del più importante asse nord-sud, il Parlamento federale ha proposto la preventiva costruzione di una seconda canna nella quale deviare il traffico durante i lunghi lavori di ristrutturazione. Lombardi è coinvolta nel progetto in qualità di supporto all’appaltante (ustra). Resta aperta la questione di sapere se il concetto di risanamento possa essere realizzato così come previsto. La condizione fondamentale da rispettare tassativamente è l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi che proibisce l’aumento della capacità totale di transito 143 Bauausführung Baubeginn voraussichtlich 2016 Leistungen Lombardi Vorstudien, Projektierungen «Bau» und «Elektromechanik», Bauherrenunterstützung (2012–2015) Kosten Ca. usd 1,3 Mrd. Technische Details Höhe Tunnelportale auf 3605 beziehungsweise 4080 m ü.M., grosse Luftdruckunterschiede zwischen den Portalen; extreme meteorologische Verhältnisse und seismische Risiken; die Entfernung der Baustelle zur nächsten Stadt, La Serena in Chile, beträgt rund 230 km, nach San Juan (Argentinien) über 270 km. Tunnel Agua Negra, Argentinien/Chile Der geplante Tunnel «Agua Negra» soll zum Kernstück einer transkontinentalen Verkehrsachse quer durch Südamerika werden. Diese wird Porto Alegre (Brasilien) am Atlantik mit Coquimbo (Chile) am Pazifik verbinden. Der Tunnel «Agua Negra» erspart den Verkehrsteilnehmern dereinst den Weg über den 4750 Meter hohen «Paso de Agua Negra», den höchstgelegenen Übergang in den Anden zwischen Argentinien und Chile. Die Passstrasse ist nur als Schotterpiste ausgebaut und lediglich in den Sommermonaten geöffnet. Der neue, zweiröhrige und doppelspurige Tunnel wird 13,9 Kilometer lang. Die beiden Röhren werden über Querschläge alle 250 Meter miteinander verbunden. Es wird mit einem Verkehrsaufkommen von rund 4000 Fahrzeugen pro Tag gerechnet, 55 Prozent davon Lkw-Verkehr. Der Tunnel wird gleichzeitig von beiden Portalen her im Sprengvortrieb ausgebrochen. Für das Lüftungssystem ist eine Längslüftung vorgesehen, entsprechend dem FréjusTunnel in Frankreich. Dabei kann auf den Bau einer Zwischendecke verzichtet werden. Die Baukosten lassen sich dadurch wesentlich reduzieren. Vorgesehen sind zwei unterirdische Lüftungszentralen: Die eine wird über einen 500 Meter hohen vertikalen Schacht mit der Aussenwelt verbunden, und die andere über einen 4,5 Kilometer langen parallelen Lüftungsstollen. 144 Dettagli tecnici I portali della galleria saranno uno a quota 3605 m s.l.m. e uno a quota 4080 m s.l.m. creando importanti differenze di pressione tra i due portali, condizioni meteorologiche estreme e rischi sismici elevati, cantieristica molto distante dai più vicini centri abitati (città La Serena sul lato cileno distante circa 230 km e città San Juan sul lato argentino distante circa 270 km). Costruzione Inizio presumibile dei lavori nel 2016 Prestazioni Lombardi Studi preliminari, progetto costruttivo ed elettromeccanico, supporto al cliente (2012-2015) Costo Circa 1.3 Mrd usd A A Portal Chile Portale cileno B Portal Argentinien Portale argentino Chile Cile B Argentinien Argentina 5 525 m.ü.M./m.s.m. 2 3 3 605 m.ü.M./m.s.m. 4 080 m.ü.M./m.s.m. 3,4% 4 1 5 13.9 km 1 2 3km 1 Strassentunnel 2 Lüftungsschacht 3 Lüftungszentrale West 4 Lüftungszentrale Ost 5 Lüftungsstollen 1 Galleria stradale 2 Pozzo di ventilazione 3 Centrale di ventilazione Ovest 4 Centrale di ventilazione Est 5 Cunicolo di ventilazione Galleria Agua Negra, Argentina/Cile La galleria «Agua Negra» diventerà il fulcro della rotta transcontinentale del Sud America che parte da Porto Alegre in Brasile sull’Oceano Atlantico e arriva a Coquimbo in Cile sulla costa dell’Oceano Pacifico. La nuova infrastruttura offrirà un’alternativa all’attuale strada di valico che raggiunge quota 4750 m s.l.m. sul passo «Paso de Agua Negra» (il passaggio viario più alto nelle Ande tra Argentina e Cile). In realtà, la strada è una pista sterrata che viene chiusa in inverno. La nuova galleria a doppia canna e a doppie corsie sarà lunga 13,9 km. Le due canne saranno collegate da passaggi intermedi ogni 250 m. Si prevede un carico viario di circa 4000 veicoli giornalieri, il 55% dei quali costituiti da camion. La galleria verrà scavata con metodo convenzionale contemporaneamente dai due portali. La ventilazione sarà di tipo longitudinale simile al già collaudato sistema nel tunnel del traforo del Fréjus in Francia. Non sarà quindi necessaria una soletta intermedia, il che comporterà un notevole risparmio economico. Saranno create due centrali di ventilazione principali, una munita di un pozzo verticale lungo 500 m e una di un cunicolo parallelo lungo 4,5 km che sfocia direttamente all’esterno. 145 Alpenschutzartikels der schweizerischen Bundesverfassung. Ihm zufolge darf am Gotthardtunnel keine Kapazitätserweiterung der Verkehrswege erfolgen. Um dies zu garantieren, hat der Bundesrat eine Gesetzesänderung verabschiedet. Sie soll sicherstellen, dass dem Verkehr auch nach der Sanierung des bestehenden Tunnels stets nur eine Spur pro Fahrtrichtung zur Verfügung stehen wird. Wie beim Fréjus - sollen dann auch beim Gotthardtunnel beide Röhren im einspurigen Richtungsverkehr (mit Standspur) betrieben werden. Wie angesprochen bringt diese Verkehrsführung im Vergleich zu einem Gegenverkehrstunnel den grösstmöglichen Sicherheitsgewinn – ein Argument, das auch der schweizerische Bundesrat in der politischen Diskussion über die richtige Sanierungsvariante stark betont. Doch gegen das Projekt ist mittlerweile das Referendum ergriffen worden. Nach welchem Verfahren das Bauwerk saniert werden kann, wird also die Schweizer Stimmbevölkerung entscheiden. Der Tunnel bleibt, vor allem wenn es sich um den für die Schweiz mit Emotionen verknüpften und symbolbeladenen Gotthard handelt, ein heisses Politikum. 146 all’interno della galleria del San Gottardo. Per garantirlo, il Consiglio federale ha approvato una modifica legislativa che prevede l’uso di una sola corsia di marcia per ogni direzione anche dopo i lavori di ristrutturazione. Così come al Fréjus, al San Gottardo si potrebbe ripartire il traffico in due canne monodirezionali, dotate ognuna di una sola corsia di marcia e di una corsia d’emergenza Come già accennato in precedenza, questa soluzione porterebbe un grande miglioramento per quanto riguarda la sicurezza, un aspetto che il Consiglio federale tende a sottolineare sempre nelle discussioni inerenti le possibili modalità d’intervento. Nel frattempo, però, contro il progetto è stato indetto un referendum. Saranno gli elettori svizzeri a decidere quale procedura sarà adottata per la ristrutturazione del San Gottardo. Considerata la carica emotiva e simbolica del Gottardo per la Svizzera, gli interventi alla galleria rimangono per ora una questione politica scottante. 147 Die Kraft des Wassers Der Wasserbau gehört zu den grundlegenden Technologien, die die kulturelle Entwicklung begleitet haben. Er leistet bis heute einen wichtigen Beitrag zur nachhaltigen Nutzung der Ressource Wasser. Seit dem Bau der «Contra»-Staumauer im Verzascatal im Süden der Schweiz – einem der ersten und gleichzeitig bedeutendsten Aufträge – begleitet der Wasserbau die Geschichte von Lombardi. Nach der Blütephase in der Schweiz hat sich das Tätigkeitsgebiet auf die ganze Welt ausgedehnt. Nach einer Phase, in der Wasserbau-Grossprojekte kritisch beurteilt wurden, behauptet sich die Wasserkraft im 21. Jahrhundert unbestreitbar in führender Position im Bereich der erneuerbaren Energiequellen – für Lombardi Grund genug, weiterhin aktiv an der Entwicklung dieser Technologie mitzuwirken. Ohne Wasser kein Leben: So einfach und klar ist das – und wird gleichzeitig so schnell vergessen! Denn das Problem mit dem Wasser bleibt seit Jahrtausenden das gleiche – die Zähmung der Hochwasser und das Vermeiden von Dürren. Ohne Wasserbauingenieure wäre wohl die Entwicklung der frühen Hochkulturen nicht denkbar gewesen. Mit Hilfe von Schöpfrädern wurden in Mesopotamien schon vor mehr als 5000 Jahren Felder bewässert, und im 4. Jahrhundert v. Chr. gelang es, Wasserräder für den Antrieb von Mühlsteinen zu nutzen und so die Wasserkraft in mechanische Energie umzuwandeln. Schon 2600 v. Chr. – also noch vor dem Bau der grossen Pyramiden – wurde in der Nähe von Kairo der 14 Meter hohe und 113 Meter lange «Kafara»-Damm erstellt mit einem Stauvolumen von einer halben Million Kubikmetern. Die Existenz antiker Staudämme und Bewässerungsnetze ist bei allen Hochkulturen ohne Ausnahmen belegt – von den Ägyptern über die Perser und Griechen bis hin zu den asiatischen und amerikanischen Kulturen. Bis aus Holzrädern schliesslich Turbinen entstanden, die den Ausbau der Mechanisierung erlaubten, dauerte es allerdings bis zur Neuzeit. Im 19. Jahrhundert spielte die mechanische Übertragung der hydraulischen Kraft beim Ausbau der Textilindustrie die zentrale Rolle für die industrielle Revolution. Synergien von Trinkwasserversorgung und Energiegewinnung Der Bedarf an Wasser als Lebens- und Energiequelle ist je nach regionaler Verfügbarkeit und Lebensstandard äusserst verschieden. Wo das blaue Gold knapp ist oder seine Reserven extrem schwanken, wo die Wasserversorgung schlecht oder unzureichend ist, sind Verbesserungsmassnahmen eine Frage des Überlebens. Die grössten Investitionen im Wasserbau erfolgen entsprechend in den Bereichen «Bewässerung» und «Hochwasserschutz», eine Tatsache, die seit Jahrtausenden unverändert ist und oft vergessen geht. Der Staudamm «an der Mageren Au» (franz. «Maigrauge») bei Freiburg (CH) beispielsweise spielte sowohl für die Wasserversorgung als auch die industrielle Entwicklung der Stadt eine wichtige Rolle. Er wurde 1872 fertiggestellt und war somit eine der ersten Talsperren der Schweiz. Das gestaute Wasser der Saane diente einerseits dazu, die Stadt mit Trinkwasser 150 La forza dell’acqua L’ingegneria idraulica appartiene a quelle tecnologie fondamentali che hanno accompagnato lo sviluppo di tutte le civilizzazioni. Anche oggi il suo contributo si rivela essenziale per garantire un utilizzo duraturo di questa risorsa fondamentale per la nostra vita. Da uno dei primi e più significativi mandati, quello relativo alla costruzione della diga di Contra in Val Verzasca a sud delle Alpi, l’ingegneria idraulica è rimasta una costante nello sviluppo di Lombardi. Dopo una fase di grande sviluppo in Svizzera, le attività in questo settore sono proseguite principalmente all’estero. A seguito di un periodo di stagnazione, durante il quale i progetti idroelettrici venivano valutati in modo critico, a partire dal 21° secolo l’energia idroelettrica si conferma nuovamente come la maggiore fonte di energia rinnovabile: per Lombardi un motivo sufficiente per continuare le sue attività in questo settore. Senza acqua non c’è vita. Un principio semplice e chiaro ma così spesso dimenticato! Il problema è rimasto lo stesso per millenni: contenere le alluvioni ed evitare le siccità. Senza sapienti esperti idraulici lo sviluppo delle prime civiltà sarebbe stato impensabile. Con l’aiuto di primitive ruote idrauliche furono irrigati i campi in Mesopotamia più di 5000 anni fa, mentre nel 4° secolo a.C. si riuscì a utilizzare la capacità idraulica di queste ruote come forza meccanica. Già nel 2600 a.C., prima quindi della costruzione delle grandi piramidi, vicino al Cairo fu costruita la diga di Kafara, lunga 113 m e alta 14 m, capace di contenere mezzo milione di m3 di acqua. La costruzione di dighe e di sistemi di irrigazione è di antica memoria ed è appartenuta indistintamente a tutte le civiltà, senza eccezione: egizi, persiani, greci fino alle culture asiatiche e americane. Il processo evolutivo dalle iniziali ruote di legno alle più moderne turbine è durato fino ai tempi moderni. Solo nel 19° secolo, infatti, la forza idraulica è stata definitivamente trasformata in energia meccanica, contribuendo allo sviluppo dell’industria tessile come motore della rivoluzione industriale. Sinergie per uso potabile, irriguo ed energetico Il fabbisogno di acqua per uso potabile, irriguo o per scopi energetici muta enormemente a seconda del luogo e del livello di sviluppo della società. Dove l’oro blu scarseggia o la sua disponibilità risulta fortemente variabile e dove la sua fornitura è insufficiente, gli interventi dell’uomo diventano una questione di sopravvivenza. I maggiori investimenti in opere idrauliche rimangono ancora quelli legati alla fornitura di acqua per uso potabile e irriguo e per il controllo delle inondazioni, un’esigenza immutata da millenni e spesso dimenticata. La diga della Maigrauge, sul fiume Sarine a Friburgo (Svizzera), ad esempio, ha avuto un ruolo fondamentale sia per l’approvvigionamento idrico che per lo sviluppo industriale della città di Friburgo. Completata nel 1872, è una delle prime dighe costruite in Svizzera. L’invaso serviva sia per rifornire di acqua potabile la città sia per generare forza meccanica che, trasmessa via cavo fino alla Pianura di Pérolles, alimentava le industrie tessili. Oggi l’impianto della Maigrauge fa parte del gruppo di impianti sul fiume Sarine. Nel 2000, Lombardi 151 Talsperre San Giacomo di Fraele nach den von Lombardi projektierten Sanierungsmassnahmen Diga di San Giacomo di Fraele a seguito degli interventi di risanamento (Progetto Lombardi) ha realizzato un ampio progetto di ristrutturazione, che mirava tra l’altro a migliorare la sicurezza dell’opera in caso di piena o di eventi sismici garantendo di fatto le condizioni di sicurezza dell’opera a lungo termine (vedi pag. 155). Costruzione di dighe in Svizzera Ma procediamo con calma, non giriamo la ruota della storia troppo velocemente! Prima di ristrutturare occorre costruire. Nel 1955 il giovane ingegnere Giovanni Lombardi, insieme ad un compagno di università, fonda lo studio d’ingegneria Lombardi & Gellera a Locarno (Svizzera). Una prima sfida importante si presenterà di lí a breve: la progettazione della diga di Contra nella vicinissima valle Verzasca, a pochi chilometri da Locarno (vedi pag. 156), un’opera che ancora oggi, con i suoi 220 m di altezza, si colloca al quarto posto tra le dighe più alte della Svizzera. È dal suo coronamento che James Bond si lancia nel film Golden Eye. Una prima centrale elettrica, ai piedi del fiume, fin dal 1950 aveva soddisfatto pienamente le esigenze energetiche della vicina città di Lugano, ma un costante incremento della domanda di energia unito ad un inevitabile invecchiamento delle macchine, rese necessaria la ricerca di nuove risorse di approvvigionamento elettrico. Il progetto della nuova diga di Contra, sviluppato dallo studio Lombardi & Gellera, diede origine alla Verzasca SA che nel 1959 ottenne la concessione per la costruzione e la gestione del futuro nuovo impianto. È di quello stesso periodo la decisione del Canton Ticino di costituire una propria società elettrica, nacque così l’aet (Azienda elettrica ticinese). Fino alla fine degli anni ‘60 la costruzione di dighe in Svizzera conobbe un’euforia senza precedenti e non solo in termini prettamente numerici. Vennero messe in opera coraggiose e audaci scelte ingegneristiche accompagnate dalla continua ricerca per il miglioramento della qualità nella costruzione. Furono raggiunti nuovi record: nel 1957 si completò la costruzione della diga «Mauvoisin» (237 m) in Vallese, che in quel momento era la diga ad arco più alta del mondo, mentre nel 1961 venne completata sempre in Vallese la «Grande-Dixence», la quale detiene tutt’oggi con i suoi 285 m il record mondiale di altezza per una diga a gravità. Questi cantieri giganteschi in mezzo alle Alpi suscitarono ammirazione e stupore nella popolazione locale e internazionale. Le dighe e le centrali idroelettriche divennero presto il simbolo dello sviluppo della Svizzera. Quando la costruzione di nuovi impianti idroelettrici iniziò a rallentare in Svizzera, Lombardi volse il suo interesse al settore nazionale delle opere sotterranee, privilegiando per le opere idroelettriche i progetti all’estero. Il progetto della diga di «Kops» nel Vorarlberg (Austria), conclusosi nel 1969, segna l’inizio delle attività dello studio Lombardi anche al di fuori dei confini nazionali. Vennero progettate e costruite, tra le altre, la diga di «Karakaya» sul fiume Eufrate in Anatolia (vedi pag. 160), e circa dieci anni più tardi, la diga «Zimapán» sul fiume Moctezuma in Messico (vedi pag. 163) che diede avvio ad una presenza continua e sempre più marcata di Lombardi in America Latina. Da quell’opera in poi, fu un susseguirsi di progetti in tutta l’America latina, dal Messico fino al 153 zu versorgen; andererseits lieferte es den Industriebetrieben auf der Pérolles-Ebene die nötige Antriebskraft. Heute bildet die Anlage ein Glied in der Kette verschiedener Wasserkraftanlagen und Staudämme, die entlang der Saane errichtet wurden. Im Jahr 2000 zeichnete sich Lombardi verantwortlich für ein umfangreiches Sanierungsprojekt, um die Talsperre «Maigrauge» hochwasser- und erdbebensicher zu machen und die langfristige Betriebssicherheit zu gewährleisten (vgl. S. 155). Aufbruch im Schweizer Talsperrenbau Doch halt, drehen wir das Rad der Geschichte nicht zu schnell! Bevor saniert werden konnte, musste gebaut werden. Nachdem Ingenieur Giovanni Lombardi 1955 mit seinem Studienkollegen in Locarno im Süden der Schweiz das Bauingenieurbüro Lombardi & Gellera gegründet hatte, zählten Planung und Bau der «Contra»-Staumauer zu den ersten und gleichzeitig bedeutendsten Aufträgen. Die «Contra»-Staumauer liegt von Locarno wenige Kilometer talaufwärts an der Verzasca (vgl. S. 156). Mit ihren 220 Metern ist sie noch heute die vierthöchste Staumauer der Schweiz – bekannt nicht zuletzt auch dafür, dass James Bond im Film «Golden Eye» auf der Flucht vom hohen Damm springt. Ein altes Flusskraftwerk hatte den Bedarf der Stadt Lugano an elektrischer Energie bis in die 1950erJahre gedeckt. Eine gewaltige Steigerung des Energiebedarfs und die Alterung der Maschinen machten es nötig, sich nach neuen Energiequellen umzusehen. Ein im Gründungsjahr von Lombardi erarbeitetes Projekt diente als Grundlage dafür, dass im Jahre 1959 der zu diesem Zweck gegründeten Verzasca AG die Konzession für den Bau und Betrieb des neuen Kraftwerks erteilt wurde. Inzwischen hatte der Kanton Tessin auch beschlossen, mit der Azienda Elettrica Ticinese (aet) eine eigene Elektrizitätsgesellschaft zu gründen. Bis Ende der 1960er-Jahre erlebte der Talsperrenbau in der Schweiz einen nie da gewesenen Aufschwung – nicht nur bezüglich der Anzahl gebauter Sperren, sondern auch der Kühnheit und Qualität der Ausführung. Rekorde wurden aufgestellt: Die Staumauer «Mauvoisin» (237 m) war bei ihrer Inbetriebnahme (1957) die grösste Bogenmauer der Welt, und die «Grande Dixence» (285 m), eine 1961 fertiggestellte Gewichtsmauer, hält noch heute den weltweiten Höhenrekord für diesen Talsperrentyp. Diese gigantischen Alpenbaustellen fanden die Bewunderung eines grossen Teils der Bevölkerung. Der Staudamm wurde zum Schweizer Prestigeobjekt. Als der Bau von Wasserkraftwerken in der Schweiz ins Stocken geriet, konzentrierte sich die Firma Lombardi hierzulande auf den Tunnelbau und wandte sich in Sachen Wasserkraft mehr und mehr dem Ausland zu. Die Projektierung der 1969 fertiggestellten Bogenstaumauer «Kops» in Vorarlberg (A) öffnete dem Unternehmen Lombardi die Türen in verschiedenen anderen Ländern. Es folgten unter anderem der Bau der «Karakaya»-Talsperre am Euphrat in Südostanatolien (vgl. S. 160) und, rund zehn Jahre später, der Entwurf und Bau der mexikanischen Stauanlage «Zimapán» am Río Moctezuma (vgl. S. 163). Letztere stellt den Beginn einer kontinuierlichen und 154 1 2 3 4 5 6 Saane Pérolles-See Hochwasserentlastung Bestehende Zentrale Talsperre Wasserfassung 1 2 3 4 5 6 La Sarine Lago di Pérolles Sfioratore Centrale esistente Diga Captazioni 40 60 m 4 6 6 1 5 3 2 Bauausführung 2000–2003 Esecuzione dei lavori 2000–2003 Leistungen Lombardi Vorprojekt, Bauprojekt, Ausführungsprojekt, technische Bauleitung, hydraulische Studien, Struktur- und Stabilitätsanalyse Prestazioni Lombardi Progetto di massima, progetto di appalto e progetto esecutivo; direzione lavori e analisi idrauliche e strutturali Kosten Ca. chf 25 Mio. Costi Circa 25 Mio chf Technische Daten Gewichtsstaumauer, 1942 erstmals modernisiert; jährliche Energieproduktion ca. 54 000 MWh Dati tecnici Diga a gravità, ammodernato per la prima volta nel 1942, produzione annua ca. 54 000 MWh Staudamm an der Mageren Au, Schweiz Sbarramento Maigrauge, Svizzera Die in der Stadt Freiburg liegende Wasserkraftanlage «an der Mageren Au» (franz. «Maigrauge») wurde 1872 in Betrieb genommen und 1910 erweitert. Sie nutzt den Abfluss der Saane, die täglich aufgestaut wird. Das Projekt zur Sanierung des Kraftwerks sowie der Staumauer hatte zum einen das Ziel, die hydraulische Kapazität der Hochwasserentlastungseinrichtungen zu erhöhen und zum anderen die Erdbebensicherheit zu gewährleisten. Dazu wurden alle Betonstrukturen abgebrochen und wieder aufgebaut. Zudem galt es, die Sperre mittels 54 vorgespannter Anker zu verstärken, die Krone zu erhöhen und die Spritzbetonverkleidung auf der Luftseite zu erneuern. Das Sanierungsprojekt umfasste zudem den vollständigen Umbau der Wasserfassung sowie eine Generalrevision und den teilweisen Ersatz der hydromechanischen und elektrischen Einrichtungen. L’impianto idroelettrico della «Maigrauge», ubicato in centro Friburgo, è stato messo in servizio nel 1872 e ampliato nel 1910. L’impianto utilizza le acque del fiume Sarine che vengono accumulate giornalmente nell’invaso. Il progetto di risanamento della centrale idroelettrica e della diga aveva lo scopo di adeguare le opere alle esigenze di sicurezza e di esercizio attuali, in particolare per quanto concerne la gestione delle piene e il comportamento in caso di terremoto. Oltre alla ricostruzione completa dello scarico di superficie, la diga è stata rinforzata con 54 ancoraggi precompressi e il suo coronamento innalzato. Il progetto ha comportato infine la ricostruzione completa delle captazioni e la revisione e/o sostituzione delle installazioni idromeccaniche ed elettromeccaniche. 155 1 Bestehende Zentrale 2 Neues Pumpspeicherkraftwerk 1 Centrale esistente 2 Nuovo impianto di pompaggio e turbinaggio 2 1 Auftragsausführung 2003–2004 Leistungen Lombardi Vorstudie zum Bau eines Pumpspeicherwerks Kosten des Projekts Ca. chf 190 Mio. Technische Daten Neu installierte Leistung von 300 MW Periodo di esecuzione del mandato 2003–2004 Prestazioni Lombardi Studio di fattibilità per un impianto di pompaggio-turbinaggio Costo del progetto Circa 190 Mio chf Dati tecnici Potenza installata 300 MW Pumpspeicherwerk Verzasca II, Schweiz Impianto di pompaggio-turbinaggio Verzasca II, Svizzera Die doppelt gekrümmte Bogenstaumauer «Contra» wurde 1965 fertiggestellt. Sie liegt wenige Kilometer oberhalb der Einmündung der Verzasca in den Lago Maggiore. Ihre stattlichen 220 Meter Höhe in relativ geringer Höhenlage und südlichem Klima verleihen ihr eine besondere Faszination. Das bestehende Speicherwerk hat eine installierte Leistung von 105 Megawatt. 2003 beauftragte die Tessiner Elektrizitätsgesellschaft aet Lombardi mit einer Machbarkeitsstudie zum Bau eines neuen Pumpspeicherwerks. Die Kavernenzentrale mit einer neu installierten Leistung von 300 Megawatt sollte dabei auf der rechten Talseite – gegenüber der bestehenden Anlage – erstellt werden. La diga ad arco a doppia curvatura di Contra è stata ultimata nel 1965. La diga si situa a pochi chilometri dall’immissione del fiume Verzasca nel lago Maggiore. La sua altezza di 220 metri e la sua ubicazione a quota relativamente bassa nel clima sudalpino le danno un aspetto affascinante. La potenza installata dell’impianto è di 105 MW. Nel 2003 l’Azienda elettrica ticinese ha incaricato Lombardi di realizzare uno studio di fattibilità per la costruzione di un impianto di pompaggio-turbinaggio. La centrale in caverna doveva essere ubicata sulla sponda opposta a quella della centrale esistente e avere una potenza installata di 300 MW. 156 Cile. In questa regione, assieme all’Africa e all’Asia, si situano oggi i maggiori potenziali di sviluppo nel settore idroelettrico. Non da ultimo grazie ad una certa vicinanza culturale, Lombardi ha incrementato in modo significativo la sue attività in questa regione durante l’ultimo decennio. Sostenibilità: opportunità per l’energia idroelettrica nel 21° secolo Il periodo di splendore nella costruzione delle dighe, che in Europa occidentale si verificò nella seconda metà del 20° secolo, fu seguito a partire dagli anni ‘80 da un ventennio segnato da molti dubbi. Rappresentativa in questo senso fu la decisione presa dalla Banca mondiale a metà degli anni ‘90. In effetti, in risposta alle sempre più crescenti critiche verso presunti danni ambientali e violazioni dei diritti umani, la banca si impose una moratoria sui finanziamenti alle grandi dighe durata fino agli inizi di questo secolo. Il continuo aumento dei prezzi del petrolio negli anni ‘90, unito ad una maggiore consapevolezza ambientale, ha fatto sì che l’energia idroelettrica conoscesse l’attuale rinascita. Grazie al rispetto di severe normative ambientali e alla sua posizione dominante nel settore delle energie rinnovabili, l’energia idroelettrica è oggetto di un rinnovato interesse. Considerando l’intero ciclo di vita, l’energia idroelettrica è, in effetti, la fonte con il minor impatto ambientale e quindi la più sostenibile di tutte le energie rinnovabili. Di fatto, solo il risparmio di energia ha un impatto sull’ambiente inferiore a quello creato con l’energia idroelettrica. Inoltre, un utilizzo ponderato e accuratamente programmato delle risorse idroelettriche permette un miglioramento duraturo dello standard di vita. In questo senso la Svizzera è un buon esempio. Con il miglioramento dello standard di vita, sono cambiate anche le priorità della nostra società. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che, ancora oggi, circa 2 miliardi di persone non hanno accesso all’energia elettrica e spesso nemmeno all’acqua. I loro fabbisogni devono essere attesi e soddisfatti nel migliore dei modi. La costruzione di una diga non suscita più oggi lo stesso entusiasmo che suscitava negli anni ‘70, ad eccezione di alcuni pochi progetti come la diga «Delle Tre Gole» in Cina. Completata nel 2008 e con una potenza di 18,2 gigawatt, è il più grande impianto idroelettrico al mondo. Oggi, fortunatamente, i progetti non sono più pensati così giganteschi come un tempo. Rispetto alle centrali termiche e nucleari costruite per esempio in Brasile, Argentina e Giappone negli anni ‘90, gli impianti idroelettrici presentano vantaggi che vengono sempre più posti in primo piano. La Banca mondiale ha sospeso la sua moratoria e partecipa nuovamente al finanziamento di molteplici progetti idroelettrici nel mondo, in particolare in America Latina, Africa e Asia. Rete multiculturale come fattore di successo All’inizio degli anni ‘80 apparve in una pubblicazione della Svizzera romanda, a cura della sia (Società svizzera degli ingegneri e architetti), uno scritto di Giovanni Lombardi sul tema 157 weiter im Ausbau stehenden Tätigkeit von Lombardi in Lateinamerika dar – von Mexiko bis Chile. Dort findet sich heute – zusammen mit Afrika und Asien – das grösste Potenzial für den Ausbau der Wasserkraft. Nicht zuletzt wegen der kulturellen Nähe von Lateinamerika zu Europa hat Lombardi besonders im letzten Jahrzehnt den Ausbau der Projektierungstätigkeiten in dieser Region vorangetrieben. Nachhaltigkeit – Chance für die Wasserkraft im 21. Jahrhundert Auf die Blütezeit des modernen Talsperrenbaus in der zweiten Hälfte des 20. Jahrhunderts folgte ab den 1980er-Jahren eine vom Zweifel geprägte Periode, die rund 20 Jahre andauerte. So erlegte sich die Weltbank – als Reaktion auf die wachsende Kritik an Umweltschäden und Menschenrechtsverletzungen bei Staudammprojekten – Mitte der 1990er-Jahre ein Moratorium bei der Finanzierung von Grossstaudämmen auf. Seit dem kontinuierlichen Anstieg der Ölpreise während der 1990er-Jahre und im Zuge des erhöhten Umweltbewusstseins erfährt die Wasserkraft wieder ein stetig wachsendes Interesse. Den Wiederaufschwung seit Beginn des 21. Jahrhunderts verdankt die Wasserkraft strengen Kriterien in Bezug auf die Nachhaltigkeit und der unbestreitbar führenden Position im Bereich der erneuerbaren Energiequellen. Sie ist über den gesamten Lebenszyklus einer Anlage betrachtet die ökologischste aller regenerativen Energiequellen. Im Allgemeinen erweist sich nur das Energiesparen als nachhaltiger und umweltfreundlicher als der Einsatz von Wasserkraft. Zudem führt eine umsichtig geplante Wasserkraftnutzung zu einer nachhaltigen Steigerung des Lebensstandards – die Schweiz ist dafür ein sehr gutes Beispiel. Mit der Prosperität haben sich aber auch die Bedürfnisse geändert und somit die gesellschaftlichen Anforderungen. Dabei darf nicht vergessen gehen, dass noch immer zwei Milliarden Menschen in ländlichen Gebieten der Erde ohne Stromversorgung und oft ohne direkten Wasserzugang leben. Auch deren Bedürfnisse gilt es ernst zu nehmen und in angemessener Weise zu erfüllen. Der Bau eines Staudamms an sich löst heute zwar kaum mehr dieselben enthusiastischen Reaktionen aus wie in den 1970er-Jahren. Vielleicht mit Ausnahme der Drei-SchluchtenTalsperre in China – 2008 fertiggestellt und mit einer Leistung von 18,2 Gigawatt das grösste Wasserkraftwerk der Erde – sind die Projekte heute glücklicherweise nicht mehr derart gigantisch wie früher. Im Vergleich zu den Wärme- und Atomkraftwerken, wie sie etwa in Brasilien, Argentinien und Japan in den 1990er-Jahren erstellt wurden, treten heute die Vorteile der Wasserkraft wieder stärker in den Vordergrund. Die Weltbank hat denn auch ihr Moratorium aufgehoben und spricht wieder Kredite für Projekte in verschiedenen Ländern, insbesondere in Lateinamerika, Afrika und Asien. Multikulturelles Netzwerk als Erfolgsfaktor Schon Anfang der 1980er-Jahre schrieb Giovanni Lombardi in einem vom Westschweizer Organ des Schweizerischen Ingenieur- und Architektenvereins (SIA) publizierten Artikel zur 158 Innenausbau der Zentrale Cerro del Aguila (ohne Elektromechanik) Einbaustudie der Elektromechanischen Ausrüstung der Zentrale Cerro del Aguila Strutture interne della centrale Cerro del Aguila (senza forniture elettromeccaniche) Pelton Turbine des Kraftwerkes Navizence (Schweiz) Studio dei montaggi delle forniture elettromeccaniche della Centrale Cerro del Aguila 159 Girante Pelton della centrale Navizence (Svizzera) 693.00 698.00 25 50 Bauausführung 1976–1987 Periodo di esecuzione dei lavori 1976–1987 Leistungen Lombardi Ausführungsprojekt, Koordination der Ingenieurgemeinschaft, Struktur- und Stabilitätsanalyse, lokale Bauleitung Prestazioni Lombardi Progetto costruttivo, coordinazione del consorzio di progettazione, analisi strutturali e di stabilità e assistenza alla direzione locale dei lavori Kosten Ca. usd 1,2 Mrd. Costi Circa 1,2 Mrd usd Technische Daten 173 m hohe Bogengewichtsmauer, installierte Leistung von 1800 MW Dati tecnici Diga ad arco-gravità di 173 m di altezza e centrale con potenza installata di 1800 MW 75 m 680.50 624.90 590.00 543.00 535.00 529.50 525.00 50.00 max. 86.50 Talsperre Karakaya, Türkei Diga di Karakaya, Turchia Die Wasserkraftanlage «Karakaya» liegt am Euphrat und ist Teil des Anfang der 1980er-Jahre lancierten Südostanatolien-Projekts (türkisch «gap»), das nach seiner Fertigstellung insgesamt 22 Staudämme, 19 Wasserkraftwerke und mehrere Bewässerungsanlagen entlang des Euphrat und des Tigris umfassen soll. «Karakaya» wurde 1987 in Betrieb genommen und erzeugt eine Leistung von 1800 Megawatt. Es ist eines der grössten in der Türkei gebauten Wasserkraftwerke. Die Talsperre liegt zwischen dem Keban(stromaufwärts) und dem Atatürk-Staudamm (stromabwärts), ist als Bogengewichtsmauer ausgeführt und über ihrer Gründungssohle 173 Meter hoch. Die Zentrale ist mit sechs Francis-Turbinen ausgestattet. Die Hochwasserentlastung verfügt über eine Kapazität von 17 000 m3/s. Als Leiterin der beauftragten Ingenieurgemeinschaft zeichnete sich Lombardi verantwortlich für die Bauplanung der Staumauer und der zugehörigen Nebenbauwerke, für den Bau der Zentrale und nahm an der lokalen Bauleitung teil. L’impianto idroelettrico di «Karakaya» si situa sul fiume Eufrate in Turchia ed è parte del progetto gap lanciato all’inizio degli anni ‘80 per lo sviluppo dell’area sudovest dell’Anatolia. Il piano di sviluppo comprendeva la realizzazione di 22 sbarramenti, 19 centrali e una moltitudine di sistemi di irrigazione lungo i fiumi Eufrate e Tigri. La diga di «Karakaya» è stata completata nel 1987 con una potenza installata di ben 1800 MW. Si tratta di uno dei maggiori impianti costruiti in Turchia. La diga, situata tra gli sbarramenti di Keban a monte e quelli di Atatürk a valle, è del tipo ad arco-gravità con un’altezza complessiva di 173 m. La centrale è munita di 6 gruppi di tipo Francis. La portata di dimensionamento dello sfioratore è pari a 17 000 m3/s. In qualità di capofila del gruppo di progettazione, Lombardi era responsabile della progettazione costruttiva della diga e di tutte le opere annesse, partecipando anche alle attività di direzione lavori. 160 dell’energia idroelettrica nei Paesi in via di sviluppo, dove si legge: «il bisogno di acqua e di energia nei paesi più poveri è enorme ed in costante aumento […] all’ingegnere che se ne vuole occupare vengono necessariamente richieste delle doti di integrazione al diverso ambito sociale nel quale si troverà. Qualità personali che non si trovano in nessun curriculum delle nostre scuole superiori. Il tecnico dovrà stare lontano da casa frequentemente e per lunghi periodi oltre che disporre della padronanza di lingue straniere per poter capire e farsi capire in una realtà assai diversa dalla sua. Questa attività richiede un certo spirito di avventura e sarebbe auspicabile che tale spirito fosse maggiormente diffuso tra i nostri ingegneri». Nella sede principale di Lombardi, a Minusio, il settore delle opere idrauliche impiega attualmente una trentina di collaboratori. Nelle sedi dislocate in Guatemala, Ecuador e Perù se ne contano altri 70. Le attività in America latina sono attualmente tra le più importanti per il gruppo. L’impianto idroelettrico «Cerro del Aguila», in costruzione nelle Ande peruviane, è oggi il progetto più grande in assoluto di Lombardi fuori dai confini nazionali. Per il progetto, che include una diga, gallerie di adduzione e una centrale sotterranea, Lombardi fornisce tutti i servizi di progettazione e di direzione lavori per le opere civili e le forniture elettromeccaniche (vedi pag. 167). La collaborazione quotidiana tra dipendenti provenienti da culture e continenti diversi ha sicuramente contribuito ad una lenta ma progressiva evoluzione all’interno della società. La presunzione, molto presente nell’ingegneria svizzera di qualche decennio orsono, che per ottenere un certo successo sui mercati esteri sia sufficiente il marchio svizzero ha progressivamente lasciato il posto ad un approccio più modesto nel confronto con gli altri. Il vantaggio di cui le società di ingegneria svizzere godevano in questo campo a livello internazionale fino agli anni ‘80, si è ormai esaurito, tramutandosi anzi in ritardo in alcuni settori specifici. Solo una stretta collaborazione tra diverse culture permette di costruire una rete di conoscenze adeguata e garantisce la flessibilità necessaria per operare con successo sul mercato internazionale dell’ingegneria idraulica. Dalla costruzione di nuovi impianti al risanamento e potenziamento di quelli esistenti Ritornando all’interno dei confini nazionali, Lombardi partecipa al grande progetto «Linthal 2015», che prevede la costruzione di un impianto di pompaggio-turbinaggio tra i bacini di Limmernsee e Muttsee nel Canton Glarona. La capacità di accumulo che si raggiungerà con la nuova diga (per ora l’unica in costruzione in Svizzera) sarà triplicata rispetto a quella attuale (vedi pag. 171). L’impianto, appartenente alla società Axpo, sarà messo in servizio verso la fine del 2015. Fornirà energia di punta pregiata e servirà da «batteria» per il mercato elettrico centroeuropeo. Nel mese di agosto 2014, la società elettrica Axpo ha celebrato il proprio centenario nel sito della futura centrale. Da rilevare che, a causa della recente caduta dei prezzi dell’energia, la redditività dell’impianto non è garantita a breve termine, 161 Wasserkraft in der Dritten Welt: «Der Bedarf an Wasser und Wasserkraft in den Drittweltländern ist enorm – und er wird ständig zunehmen. […] Der Ingenieur wird so dazu veranlasst, sich einem jeweils neuen, lokalen Umfeld einzugliedern, was charakterliche Qualitäten erfordert, die nicht Teil der Lehrpläne unserer Hochschulen sind. Diese Entwicklung führt zweifellos dazu, dass jene, die in diesem Bereich arbeiten wollen, immer häufiger und für längere Zeitspannen auswandern müssen. Erneut gilt es dann, zahlreichen Anforderungen zu genügen, verschiedene Sprachen zu beherrschen, das jeweilige Land und seine Bewohner zu verstehen – und eine gewisse Abenteuerlust sein Eigen zu nennen. Wie sehr wäre uns übrigens daran gelegen, dass eben jene etwas grösser und weiter verbreitet wäre!» Arbeiten am Hauptsitz in Minusio in der Schweiz 30 Personen im Bereich der Wasserkraft, so beschäftigt Lombardi in den Büros in Guatemala, Ecuador und Peru heute 70 Mitarbeitende in diesem Bereich. Die Unternehmenstätigkeit in Lateinamerika gehört inzwischen zu den wichtigsten der Firma, und das Wasserkraftwerk «Cerro del Aguila» in den peruanischen Anden – Planung und Bau umfassen einen Staudamm, die dazugehörenden unterirdischen Triebwasserstollen, die Zentrale sowie die hydro- und elektromechanische Ausstattung des Werkes – ist das zurzeit grösste Projekt der Firma ausserhalb der Schweiz (vgl. S. 166). Die tägliche Zusammenarbeit der Mitarbeitenden aus sehr unterschiedlichen Kulturen und verschiedenen Kontinenten hat zu einem progressiven Umdenken beigetragen. Der Glaube, die Schweizer Fahne genüge im Ausland für den Erfolg, der Schweizer Ingenieuren vor einigen Jahrzehnten noch selbstgefällig zu eigen war, ist einer gesunden Zurückhaltung gewichen sowie einer gewissen Bescheidenheit in der Art, sich mit den anderen zu vergleichen. Der Wissensvorsprung, dank dem viele Schweizer Spezialisten in den 1980erJahren im Bereich der Wasserkraft international führend waren, ist heute weitgehend aufgebraucht und hat sich in gewissen Fachbereichen sogar in einen Rückstand verwandelt: Eine erfolgreiche internationale Zusammenarbeit basiert auf einem engen multikulturellen Netzwerk und der zunehmenden Mobilität aller Mitarbeitenden. Vom Neubau zur Erneuerung von Wasserkraftwerken Im Rahmen des Grossprojektes «Linthal 2015» projektierte Lombardi ein neues Pumpspeicherwerk zwischen dem Limmern- und dem Muttsee im Kanton Glarus (CH), dessen Speicherkapazität durch den Bau einer neuen Staumauer – bis auf Weiteres die einzige im Bau befindliche Talsperre in der Schweiz – ungefähr verdreifacht wird (vgl. S. 170). Ende 2015 wird die Axpo das neue Werk ans Netz nehmen. Es soll nach Bedarf teuren Spitzenstrom liefern und im Idealfall der mitteleuropäischen Stromwirtschaft als «Batterie» dienen. Im August 2014 feierte der Stromkonzern auf der Baustelle des Kraftwerks sein 100-jähriges Bestehen. Die Rentabilität des neuen Pumpspeicherwerkes ist aufgrund der gesunkenen Strommarktpreise in Europa kurzfristig nicht gesichert, aber langfristig gesehen erlauben 162 Bauausführung 1990–1994 Periodo di esecuzione 1990–1994 Leistungen Lombardi Vor-, Bau- und Ausführungsprojekt, felsmechanische Studien und Bemessung des Injektionsschirmes, Spezialstudien während des Baus Prestazioni Lombardi Progetto di massima, di appalto ed esecutivo, studi di meccanica delle rocce e diversi studi speciali Costi Circa 200 Mio chf Kosten Ca. chf 200 Mio. Technische Daten 207 m hohe Bogensperre, Wasserkraftanlage mit installierter Leistung von 292 MW Dati tecnici Diga ad arco alta 207 m, centrale con una potenza installata di 292 MW 1560.00 1565.00 1 2 3 1 2 3 4 5 Zufahrtstunnel Zugangsschacht Überwachungsstollen Grundablass Umleitstollen 1 2 3 4 5 Galleria di accesso Pozzo di accesso Cunicoli di controllo Scarico di fondo Galleria di deviazione 25 50 4 1373.00 5 75 m Bogensperre Zimapán, Mexiko Diga ad arco di Zimapán, Messico Die Talsperre «Zimapán» im Norden Mexikos schliesst mit einem stark gekrümmten Bogen eine Schlucht mit praktisch vertikalen Wänden. Für den Bau wurden 220 000 m3 Beton benötigt – ein erstaunlich geringes Volumen für eine Mauerhöhe von 207 Metern. Die extreme Enge der Schlucht verlangte innovative Baumassnahmen, um die Bauphasen zu optimieren. An der rechten Talflanke wurden zwei Zugangsstollen im Felsen ausgebrochen, dank deren der Aushub an der Oberfläche beschränkt werden konnte. Seitlich der Sperre dienten zwei Vertikalschächte dazu, Zugang zur Mauerkrone zu erlangen und die Bauarbeiten in befriedigender Weise ausführen zu können. La diga ad arco di «Zimapán», ubicata nel nord del Messico, chiude con un arco fortemente incurvato una gola con pareti praticamente verticali. Per la costruzione furono impiegati 220 000 m3 di calcestruzzo, volume assai ridotto per una diga di 207 m di altezza. La gola estremamente stretta ha richiesto l’impiego di metodi costruttivi innovativi ottimizzando le diverse fasi esecutive. Sulla sponda destra sono state scavate due gallerie di accesso che hanno permesso di ridurre gli scavi in superficie. Grazie ai due pozzi verticali, realizzati ai due lati della diga, era possibile accedere al suo coronamento ed eseguire le lavorazioni in condizioni accettabili. 163 Verzasca, Hochwasserentlastung in Betrieb Talsperre Verzasca während des Baus Sfioratore della diga della Verzasca Diga della Verzasca durante la sua costruzione 164 mentre a medio termine questi progetti offrono la possibilità di un ulteriore sviluppo delle energie solari ed eoliche, come dimostra un recente studio allestito dall’Ufficio federale dell’energia (bfe). Nell’autunno del 2013 la Conferenza dei cantoni di montagna svizzeri ha definito l’energia idroelettrica come risorsa principale nella strategia degli investimenti per i prossimi decenni. Nell’ambito della «Strategia energetica 2050» l’obiettivo del Consiglio federale svizzero è di aumentare la produzione media annua di energia idroelettrica del 7,5%. In un lasso di tempo di circa 35 anni si intende portare la capacità dagli attuali 35 916 GWh a circa 38 600 GWh. Per ottenere questo risultato si prevede il potenziamento di alcuni impianti esistenti e la costruzione di nuovi, sempre nel rispetto del quadro normativo e ambientale attuale. I progetti di risanamento di impianti assumono quindi anche per Lombardi un’importanza sempre maggiore. Per la diga ad arco di «Sera», situata nelle vicinanze di Gondo, in Vallese (Svizzera), Lombardi ha svolto tutte le attività di progettazione finalizzate al rinnovo completo della struttura. Il calcestruzzo della diga, messa in servizio nel 1952, presentava un rigonfiamento di origine alcali-aggregato (asr) con deformazioni irreversibili verso monte che hanno portato alla scelta di una ricostruzione completa dell’opera (vedi pag. 172). Per lo stesso fenomeno Lombardi ha proposto per la diga di «Pian Telessio» a Lucana, presso Torino (Italia), una soluzione diversa. Al fine di liberare le tensioni di compressione dovute al rigonfiamento, per la prima volta al mondo una diga ad arco-gravità è stata tagliata mediante filo diamantato e i tagli iniettati con cemento, permettendo così di ristabilire l’effetto arco (vedi pag. 227). Contributi allo sviluppo di nuovi metodi di analisi e di costruzione Oltre alla progettazione di nuove opere e al risanamento di quelle esistenti, durante l’ultimo ventennio Lombardi si è dedicata in particolare allo sviluppo di metodi di calcolo e di costruzione migliori e più efficienti. Progressi significativi sono stati ottenuti in particolare nell’ambito della meccanica delle rocce, con l’esame del comportamento degli ammassi rocciosi, così come nella progettazione di dighe e di opere sotterranee. La maggior parte di questi sviluppi sono oggi comunemente applicati nel settore della progettazione e realizzazione di questa tipologia di opere. Il metodo gin (Grouting Intensity Number) è, ad esempio, diventato lo standard nella realizzazione di schermi di iniezione per dighe. A confronto con altre scienze, il settore delle opere idrauliche e quello del genio civile in generale non spiccano certo per innovazione o sviluppi tecnologici frenetici. La durata di vita delle infrastrutture idrauliche è indicativamente di almeno 100 anni. Si prediligono quindi soluzioni comprovate e possibilmente semplici che offrono una migliore garanzia di durabilità. 165 Wasserkraftanlage Cerro del Aguila, Peru «Cerro del Aguila» – auch bekannt als «Mantaro 3» – in den Anden Perus, ungefähr 270 Kilometer östlich von Lima, ist zurzeit die grösste Wasserkraftanlage, die von Lombardi geplant wurde und sich derzeit im Bau befindet. Die installierte Leistung beträgt 510 Megawatt. Etwas mehr als 20 Personen arbeiten heute in der Lombardi-Niederlassung in Lima für dieses Projekt. Das unterirdische Kraftwerk liegt auf etwa 1250 m ü.M. und ist von Lima aus in acht bis neun Stunden Fahrzeit erreichbar. Auftrag an Lombardi umfasst die Planung einer 80 Meter hohen Gewichtsmauer, eines 5,7 Kilometer langen Zuleitungsstollens, einer Kavernenzentrale und eines 1,9 Kilometer langen Unterwasserstollens, der das Wasser in den Rio Mantaro zurückführt. Das unterirdische Kraftwerk ist 86 Meter lang, 46 Meter hoch und 18 Meter breit und wird mit drei Francis-Turbinen ausgestattet. Das Projekt wird in Form eines epc-Vertrages durchgeführt, der an das Konsortium der Gruppen Astaldi (Italien) und Graña y Montero (Peru) vergeben wurde. Der multidisziplinäre 166 Bauausführung 2012-2015 4 1 Leistungen Lombardi Bau- und Ausführungsprojekt, technische Unterstützung während des Baus für Bau und Elektromechanik 2 1278.53 1265.00 3 1251.95 5 1 TransformatorenKaverne 2 Dammbalken-Lager 3 Unterwasserstollen 4 Kavernenkraftwerk 5 Francis Turbine 10 20 Kosten Ca. usd 680 Mio. Technische Daten Installierte Leistung von 510 MW 30 m Periodo di costruzione 2012-2015 1 Caverna trasformatori 2 Galleria panconi 3 Galleria di restituzione 4 Centrale in caverna 5 Turbina Francis Prestazioni Lombardi Progettazione costruttiva e direzione lavori di tutte le opere civili ed elettromeccaniche Costi Circa 680 Mio usd Dati tecnici Potenza installata di 510 MW Impianto idroelettrico Cerro del Aguila, Perù Il «Cerro del Aguila», conosciuto anche come «Mantaro 3», è situato nelle Ande peruviane e dista circa 270 km da Lima. Si tratta del maggior impianto idroelettrico attualmente in costruzione in Perù con una potenza installata di 510 MW, e del maggior cantiere di Lombardi all’estero. Attualmente una ventina di persone lavora al progetto nella sede di Lima. L'impianto, che si situa circa a quota 1250 m s.l.m., può essere raggiunto in circa 8-9 ore di macchina dalla capitale. Concrete) di 80 m di altezza, una galleria di adduzione di 5,7 km, una centrale in caverna e una galleria di restituzione di 1,9 km di lunghezza che restituisce le acque al fiume Mantaro. La caverna sotterranea è lunga 86 m, alta 46 m e larga 18 m e verrà equipaggiata con 3 unità Francis. Il contratto di Lombardi è comprensivo di tutte le attività di progettazione e direzione lavori di tutte le opere civili ed elettromeccaniche dell’impianto. Il progetto viene realizzato nella forma di un contratto epc (Engineering, Procurement and Construction) dal consorzio di imprese Astaldi (Italia) e Graña y Montero (Perù). L’impianto comporta una diga in rcc (Rolled Compacted 167 Staumauer Cambambe in Angola Diga di Cambambe in Angola diese Anlagen eine weitere Förderung der Wind- und Sonnenenergie, wie eine Studie des Schweizerischen Bundesamtes für Energie (bfe) nachweist. Im Herbst 2013 setzte die Konferenz der Schweizer Gebirgskantone die Wasserkraft als zentrale Ressource auf die Liste ihrer räumlichen Strategie für die nächsten Jahrzehnte. Im Rahmen der «Energiestrategie 2050» will der schweizerische Bundesrat die durchschnittliche Jahresproduktion von Elektrizität aus Wasserkraft in den nächsten 35 Jahren um zirka 7,5 Prozent erhöhen – von 35 916 auf 38 600 Gigawattstunden (GWh). Dazu sollen – unter Berücksichtigung strenger ökologischer Anforderungen – sowohl bestehende Werke erneuert und ausgebaut als auch neue Wasserkraftwerke realisiert werden. Sanierungsarbeiten an Wasserbauwerken nehmen deshalb auch bei Lombardi einen immer grösseren Platz ein. Für die Bogenstaumauer «Sera» in der Nähe von Gondo im Wallis (CH) führte Lombardi alle Projektierungsleistungen im Hinblick auf eine Instandsetzung des Bauwerkes aus. Die 1952 in Betrieb genommene Mauer hatte sich durch das Quellen des Betons zur Seeseite hin irreversibel verformt, sodass der Entscheid schlussendlich zugunsten eines Neubaus ausfiel (vgl. S. 172). Für dasselbe Problem bei der Staumauer «Pian Telessio» in Locana, nördlich von Turin (IT), schlug Lombardi eine andere Lösung vor: Die Alkali-Silikat-Reaktion erhöhte die Druckspannungen der Mauer. Lombardis Sanierungsprojekt sah vor, mittels Diamantseil Vertikalschnitte im oberen Teil der Mauer auszuführen mit anschliessender Zementinjektion. Auf diese Weise lässt sich die Bogenwirkung wiederherstellen (vgl. S. 227). Entscheidende Beiträge zur Entwicklung der Planungs- und Baumethoden Nebst dem Ausbau und der Erneuerung bestehender Werke konzentriert sich Lombardi seit etwa zwanzig Jahren zunehmend auf Innovationen für bessere Planungs- und Baumethoden. Besondere Fortschritte konnte sie etwa in der Felsmechanik – beim Verhalten von Gesteinsmassen in künstlichen Bauten – sowie bei den Planungsmethoden für Talsperren und Untertagebauten erzielen. Die meisten dieser Verfahren haben zu neuen Industriestandards geführt. Die gin-Methode (von «Grouting Intensity Number», Injektionsintensität) beispielsweise gilt als Standard für die Untergrundabdichtung von Stauanlagen durch Injektionen. Im Vergleich zu anderen Wissenschaften sind auf dem Gebiet der Wasserbauten und im Bauingenieurwesen im Allgemeinen aber eher wenig revolutionäre technologische Fortschritte zu verzeichnen. Die Bauten von Stauanlagen sind für 100 und mehr Jahre angelegt. So sind es manchmal einfache, fast banale Ideen, die es erlauben, effiziente Lösungen zu entwickeln. Die Kumulation von Spezialisten ergibt zwar ein beeindruckendes Potenzial an Fachkompetenz, ist aber normalerweise nicht dazu geeignet, neue Konzepte und Ideen zu entwickeln. 168 Bauausführung 2009–2015 Periodo di costruzione 2009–2015 Leistungen Lombardi Bauprojekt und Ausschreibungsunterlagen, Ausführungsprojekt, Baubegleitung Prestazioni Lombardi Progetto di appalto ed esecutivo, piani di costruzione e assistenza alla direzione lavori Kosten Ca. chf 1 Mrd. (Gesamtprojekt), davon chf 250 Mio. für die Staumauer Costi Circa 1 Mrd chf (progetto completo), di cui 250 Mio chf per la diga Technische Details Längste Staumauer der Schweiz (Länge 1054 m, Höhe 35 m). Pumpspeicherwerk mit installierter Leistung von 1000 MW Dati tecnici Diga a gravità più lunga della Svizzera, alta 35 m e lunga 1054 m. Potenza della centrale 1000 MW 2480 R.N. 2474.00 2476.00 1 2470 2460 2 3 2450 4 5 2440 5 1 2 3 4 5 Hochwasserentlastung Inspektionsstollen Schieberkammer Tosbecken Grundablass 1 2 3 4 5 10 Sfioratore Cunicolo d’ispezione Camera paratoie Bacino di smorzamento Scarico di fondo Pumpspeicherwerk Linthal, Schweiz Dank einer Erhöhung der Stromproduktion von 480 auf rund 1480 Megawatt befindet sich das Kraftwerk der Linth-Limmern AG auf Augenhöhe mit anderen Schweizer Grosskraftwerken. Im neuen, unterirdisch angelegten Pumpspeicherwerk «Linthal» wird Wasser aus dem Limmernsee in den 630 Meter höher gelegenen Muttsee zurückgepumpt und bei Bedarf zur Stromproduktion genutzt. Auf der Muttenalp, auf 2500 m ü.M., verunmöglichen Winde, eisige Kälte und Schnee die Bauarbeiten während mehr als der Hälfte des Jahres. Über Strasse und Schiene ist zudem lediglich der Installationsplatz in Tierfehd, im südlichsten Zipfel des Tals auf 811 m ü.M., erreichbar. Von dort müssen die Baumaschinen per Luftseilbahn in die Höhe transportiert werden. Als Leiterin der Ingenieurgruppe els war Lombardi mit der Planung des neuen Staudamms beauftragt. Die Gewichtsmauer wurde in sechs Sommern erstellt und ist mit 1054 Metern die längste der Schweiz. Sie ist bis zu 35 Meter hoch und besteht aus 68 je 15 Meter breiten Blöcken. Das Baumaterial stammt aus dem Ausbruch des unterirdischen Pumpwerkes und wurde mit der Seilbahn zum Muttsee transportiert. Eine besondere Schwierigkeit lag in der Wasserdurchlässigkeit des Untergrundes. Ihr wurde mit einer entsprechenden Linienführung der Mauer und gezielten Injektionen in die Gesteinsschichten begegnet. 170 15m Impianto di pompaggio-turbinaggio di Linthal, Svizzera Grazie all’incremento della potenza installata, dagli attuali 480 MW ai futuri 1480 MW, l’impianto di Linth-Limmern sarà tra i maggiori impianti in Europa. Nella nuova centrale sotterranea di pompaggio-turbinaggio di «Linthal» l’acqua del bacino di Limmernsee, situato a quota 630 m s.l.m., verrà pompata fino nel nuovo bacino di Muttsee, situato a quota 2500 m s.l.m. Sull’Alpe di Mutt i lavori di costruzione della nuova diga possono essere realizzati unicamente durante circa 5 mesi all’anno, a causa delle avverse condizioni climatiche. L’accesso stradale è possibile solo fino a Tierfehd, a quota 810 m s.l.m., da dove tutto il cantiere viene rifornito attraverso teleferiche che trasportano sia le persone che i materiali e gli impianti di cantiere. Come capofila del consorzio di ingegneria els, Lombardi è responsabile della progettazione della nuova diga di Muttsee. La costruzione è stata sviluppata sull’arco di 6 anni e con i suoi 1054 m sarà la diga più lunga in Svizzera. Con la sua altezza massima di 35 m la diga è costituita da 68 blocchi larghi 15 m. Gli aggregati utilizzati per il calcestruzzo provengono dallo scavo della stazione di pompaggio sotterranea e sono trasportati sul sito della diga mediante teleferica. Un aspetto particolare è costituito dalla tenuta idraulica della fondazione della diga, che ha richiesto lo sviluppo di un tracciato ottimizzato e la realizzazione di uno schermo d’iniezione particolare. 171 Bauausführung 2009–2011 Leistungen Lombardi Variantenstudium, Bauprojekt, Ausführungsprojekt, Ausschreibungsunterlagen, Bauleitung Kosten Ca. chf 8,9 Mio. Technische Daten Doppelt gekrümmte Bogenmauer Periodo di costruzione 2009–2011 Prestazioni Lombardi Studio di varianti, progetto di appalto, progetto esecutivo, piani costruttivi e direzione lavori Costi Circa 8,9 Mio chf Dati tecnici Diga ad arco di doppia curvatura Staumauer Sera, Schweiz Diga di Sera, Svizzera Die Bogenstaumauer «Sera» liegt im Zwischbergen-Tal bei Gondo auf der südlichen Seite des Simplonpasses und wurde 1952 in Betrieb genommen. Sie ist von einer Alkali-SilikatReaktion betroffen, die den Beton quellen lässt und eine irreversible Verformung zur Seeseite hin sowie eine diffuse Rissbildung bewirkt. Lombardi untersuchte drei Varianten für die Sanierung: Die erste Möglichkeit – die Wiederinstandsetzung durch Vertikalschnitte mittels Diamantseil und anschliessender Injektion – wäre zwar die kostengünstigste gewesen, hätte jedoch über Jahre hinweg ein periodisches Eingreifen nötig gemacht. Die zweite Variante – ein Wiederaufbau der Mauer auf den bestehenden Fundamenten – hätte eine Stilllegung des Kraftwerks während der Bauarbeiten erfordert. Nur die dritte Lösung – ein Neubau flussabwärts – ermöglichte es, das Werk in Betrieb zu halten. Dank der Verwendung von Hochofenzement und einer sorgfältigen Auswahl der eingesetzten Zuschlagstoffe wird zudem die mögliche Entwicklung einer erneuten AlkaliSilikat-Reaktion in der neuen Mauer stark eingeschränkt. La diga ad arco di «Sera» è situata nella valle Zwischbergen vicino a Gondo, sul versante sud del passo del Sempione e vicino al confine con l’Italia. L’impianto, che utilizza le acque del bacino, è stato messo in servizio nel 1952. Il calcestruzzo della diga subisce da molti anni gli effetti del rigonfiamento legato alla reazione alcali-aggregato (asr) che comporta una deformazione irreversibile della diga verso monte, accompagnata dallo sviluppo di fessure. Nell’ambito delle attività preliminari sono state valutate 3 varianti, delle quali la meno onerosa era quella di tagliare la diga mediante filo diamantato e di iniettare in seguito i tagli realizzati. Tale soluzione avrebbe tuttavia richiesto periodici interventi in futuro. La seconda opzione prevedeva la ricostruzione della diga sulle fondazioni esistenti, ciò che avrebbe comportato un fuori servizio prolungato dell’impianto. Solo la terza soluzione, che comportava la costruzione di un nuovo sbarramento a valle, avrebbe permesso di mantenere l’impianto in esercizio, permettendo anche di escludere qualsiasi problema futuro legato al rigonfiamento della fondazione. 172 Nel settore del genio civile le idee progettuali valide sono sempre interdisciplinari. Non basta cumulare le capacità tecniche ma sono necessari ingegneri generalisti, che hanno una visione d’insieme delle problematiche. Per quanto concerne le dighe e gli impianti idroelettrici, il progetto migliore è quello che riesce a coniugare al meglio le diverse esigenze di ubicazione, geologia e programmazione dei lavori, non privilegiandone nessuna ma cercando nell’insieme di ottenere una soluzione progettuale ottimizzata. La concezione secondo cui solo una visione d’insieme di tutte le problematiche permette realmente di identificare le soluzioni progettuali più idonee ha portato Lombardi ad ampliare negli ultimi anni la tipologia di prestazioni fornite. Pur limitando le prestazioni a tipologie di opere ben definite, Lombardi copre oggi tutte le fasi di progetto: dagli studi di massima fino all’esercizio e alla manutenzione, includendo tutte le tipologie di servizi richiesti sia per le opere civili sia per le forniture elettromeccaniche. L’indipendenza da imprese o fornitori ha contribuito ai risultati ottenuti, che devono tuttavia essere solo il punto di partenza della continua ricerca di miglioramento. La società cerca nicchie di mercato nelle quali profilarsi promuovendo la specializzazione ad esempio nell’ambito dei fenomeni di invecchiamento delle dighe in calcestruzzo o della gestione dei rischi - ma nel contempo osserva e monitora con occhio critico gli sviluppi nel settore del genio civile. E con questo si chiude il cerchio tra lo spirito pionieristico da una parte e quello critico sugli sviluppi futuri dall’altra. Il fondatore di Lombardi ha senza dubbio improntato la società del suo instancabile approccio imprenditoriale e spiccato spirito critico. La continua ricerca di innovazioni tecnologiche è indispensabile per il progresso. È però indispensabile mantenere un adeguato equilibrio tra ingegneri specialisti e generalisti. Inoltre, come diceva Giovanni Lombardi in una recente intervista, è necessario contenere la deriva burocratica e normativa della nostra società dove direttive, raccomandazioni, norme e controlli vari assorbono tutte le energie e tendono a trascurare gli elementi essenziali. Le costruzioni idrauliche assicurano il futuro L’utilizzo delle risorse idriche nelle sue diverse forme rappresenta senza dubbio una delle maggiori conquiste dell’umanità, senza la quale lo sviluppo sarebbe stato impossibile. Da vari millenni ha permesso alle culture più avanzate di sostituire la forza muscolare dell’uomo e degli animali con quella meccanica. Oggi, nell’ambito delle energie rinnovabili, l’utilizzo delle risorse idriche ai fini energetici ritrova a pieno titolo il ruolo che gli spetta, sia mediante il risanamento di impianti esistenti sia con la costruzione di nuovi. Nei paesi emergenti l’utilizzo delle risorse idriche è normalmente una questione di sopravvivenza. La popolazione cresce più rapidamente degli sviluppi nell’ambito dell’approvvigionamento idrico e, malgrado i notevoli progressi a livello mondiale, ogni anno muoiono circa 1.5 milioni di bambini per aver bevuto acqua contaminata 173 Gute Projektideen überspannen immer verschiedene Fachbereiche und erfordern somit Fachleute mit Weitblick. Im Falle von Staudämmen heisst dies, dass ein Projekt oft nicht aufgrund einer besonderen technologischen Lösung überzeugt, sondern weil sein präzis gewählter Standort, seine detaillierte Form oder ein spezifischer, stufenweiser Planungs- und Bauablauf es erlauben, zahlreiche Anforderungen zu erfüllen und eine hohe Übereinstimmung aller beteiligten Partner zu erzielen. Eine solche Lösungssuche schlägt sich in der Art der Aufträge und der Organisation der Firma Lombardi nieder. So liefert das Unternehmen heute massgeschneiderte und umfassendere Dienstleistungen als früher. In den vergangenen Jahrzehnten ist sein Leistungsumfang stetig gewachsen. Die Firma ist in allen Projektphasen tätig, von der Konzept- und Machbarkeitsstudie über die Planungs- und Bauphase bis hin zum Betrieb und Unterhalt. Lombardis Unabhängigkeit von Unternehmern, Liefer- und Beratungsfirmen ist Teil des Unternehmenserfolgs – eines Erfolgs, der jedoch nie als gegeben betrachtet, sondern regelmässig hinterfragt und so konsolidiert wird. Einerseits sucht das Unternehmen gezielt nach Marktnischen und fördert eine gewisse Spezialisierung – beispielsweise im Bereich der alterungsbedingten Krankheitsbilder von Betontalsperren oder im Risikomanagement –, andererseits wirft die Firma kontinuierlich ein wachsames und kritisches Auge auf die aktuellen Entwicklungen im Ingenieurwesen. Damit schliesst sich der Kreis zur erwähnten Verknüpfung von Pioniergeist und kritischem Verstand. Ohne Zweifel ist Lombardis Unternehmenskultur bis heute von unermüdlichem unternehmerischem Denken und der Kritikfähigkeit seines Gründers geprägt. In einem Interview erklärte Giovanni Lombardi im Jahre 2011, es gehöre zu den Plänen, in den nächsten Jahren ein Konzept zur Erstellung hoher Steinschuttsperren mit Betonparament zu entwerfen. Im gleichen Artikel warnte er vor einer zu hohen Spezialisierung der Bauingenieure und einer überbordenden, geradezu grotesken Bürokratie – vor lauter Gesetzen, Richtlinien, Empfehlungen, Normen und Kontrollen beziehe sich die Qualitätskontrolle von Projekten heute immer mehr nur noch auf Detailfragen und verpasse das Wesentliche. Wasserbau sichert Zukunft Die Nutzung des Wassers kann ohne Zweifel als eine der bedeutendsten technischen Innovationen der Menschheit betrachtet werden. Sie ermöglichte es vor Tausenden von Jahren, die Muskelkraft von Menschen und Tieren zu ersetzen. Heute gewinnt sie im Zusammenhang mit den erneuerbaren Energien und der zunehmenden Bedeutung von Erneuerung und Instandsetzung bestehender Bauwerke wieder an Aktualität. In den Schwellen- und Entwicklungsländern bleibt eine Technologie zur nachhaltigen Wassernutzung eine Frage des Überlebens: Die Bevölkerung wächst schneller als die Trinkwasserversorgung, und trotz weltweiter Fortschritte sterben weiter jedes Jahr 1,5 Millionen Kinder, weil sie verschmutztes Wasser getrunken haben. 174 Bauausführung 2011–2015 Periodo di esecuzione 2011–2015 Leistungen Lombardi Vorprojekt; Bauprojekt; Ausführungsprojekt; Bauleitung Prestazioni Lombardi Progetto di massima, progetto definitivo, progetto esecutivo, direzione lavori Kosten Ca. eur 5,6 Mio. Costo Circa 5.6 Mio eur Technische Daten Gewölbereihenmauer Dati tecnici Diga a volte multiple 1 Ponte in acciaio (coronamento) 2 Paratoie di sicurezza e di mantenimento 3 Rivestimento in acciaio 4 Cunicolo d'ispezione e di drenaggio 1 Stahlbrücke (Krone) 2 Sicherheits- und Revisionsschützen 3 Stahlverkleidung 4 Kontrollgang und Entwässerung 5 Drainageschirm 6 Tosbecken 1 5 Schermo di drenaggio 6 Fossa di smorzamento 662.74 656.99 2 643.24 3 4 6 633.78 5 20 40 60 m Talsperre Riolunato, Italien Diga di Riolunato, Italia Die Talsperre «Riolunato» befindet sich am Scoltenna-Fluss in der Provinz von Modena (Italien) und ist Bestandteil der Wasserkraftanlage Strettara, die der enel green power S.p.A. gehört. Die Staumauer besteht aus acht geneigten Stahlbetonbögen, die durch Gegenpfeiler aus Sandsteinmauerwerk abgestützt werden (Abstand Pfeiler 9.5 m). Die maximale Höhe beträgt 30,5 Meter, während die Krone ungefähr 90 Meter lang ist. Die 1918–1920 gebaute Staumauer weist hydraulische und statische Mängel auf. Obwohl diese Mängel die Sicherheit der Anlage nicht wesentlich gefährden, erfüllet sie nicht alle Anforderungen gemäss den heute geltenden Vorschriften. Besonders zu erwähnen sind der Risszustand der Bögen, die unzureichenden hydraulischen Kapazitäten der Hochwasserentlastung und des Grundablasses sowie der beschränkte Widerstand gegen erdbebenbedingte Einwirkungen. La diga di Riolunato, situata sul fiume Scoltenna, si trova in provincia di Modena (Italia) ed è parte integrante dell’impianto idroelettrico di Strettara, di proprietà di enel green power S.p.A. Lo sbarramento è costituito da otto volte inclinate in calcestruzzo armato, sostenute da contrafforti in muratura di arenaria posti ad un interasse di 9.5 m. L’altezza massima è di 30.5 m, mentre lo sviluppo del coronamento è pari a ca. 90 m. La configurazione della diga esistente, risalente al periodo 1918-1920, presenta carenze di carattere idraulico e strutturale che, seppur non compromettendo in modo essenziale la sicurezza, non permettono di adempiere tutti i requisiti prescritti dalla normativa attuale. Tra queste si menzionano lo stato fessurativo delle volte, l’insufficiente capacità dello scarico di superficie e dello scarico di fondo e la limitata resistenza della struttura alle azioni sismiche, in particolare in direzione spalla-spalla. 175 Die Geschichte des Unternehmens Lombardi hat ihre Wurzeln 1955 bei einem Staudamm. Zusammen mit dem Tunnelbau zählt der Wasserbau bis heute zu den wichtigsten Tätigkeitsbereichen der Firma. Die Erfahrung in diesem Bereich wird von Generation zu Generation weitergereicht und durch neue Entwicklungen fortwährend bereichert. Und weil die Wasserkraft noch für viele Jahre eine der sichersten, zuverlässigsten und umweltfreundlichsten erneuerbaren Energiequellen bleiben wird, sind der weiteren Entwicklung des Unternehmens keine Grenzen gesetzt. 176 La storia del gruppo Lombardi è iniziata con la costruzione di una diga. Tuttora, a distanza di 60 anni, le costruzioni idrauliche rappresentano, accanto alla progettazione di opere sotterranee, uno dei settori portanti dell’attività. L’esperienza in questo campo, arricchita dagli sviluppi contemporanei, viene trasmessa di generazione in generazione. Poiché l’energia idroelettrica per molti anni ancora rimarrà la più sicura ed ecologica fonte energetica, vi è da presumere che il gruppo potrà continuare anche in futuro a cogliere tutte le opportunità che il mercato offrirà. 177 Erneuerte Verkehrsanlagen – für die Zukunft gerüstet Nach 40 bis 50 Betriebsjahren sind bei Hochleistungsstrassen und nach mehr als 100 Betriebsjahren bei der Bahn umfangreiche Erneuerungsarbeiten im baulichen und betriebstechnischen Bereich notwendig. Seine Erfahrungen aus Neubauprojekten und Inspektionen kann Lombardi gewinnbringend in die Erhaltung von Infrastrukturanlagen einbringen. Die hohe Belastung dieser Infrastrukturen erfordert ein Bauen unter Verkehr, was organisatorisch und bautechnisch Innovationen verlangt. Auch wenn bei der Bahn noch zahlreiche grosse Neubauprojekte anstehen und Eisenbahntunnel weniger schnell altern als Strassentunnel, verschiebt sich die Bautätigkeit auch in diesem Bereich in den nächsten Jahren deutlich hin zur Erneuerung. Das Netz der bestehenden Strassen und Bahnen in Europa ist Tausende Kilometer lang. Vor allem in Gebirgsräumen wie den Alpen werden die offenen Strecken in kurzen Abständen durch Kunstbauten wie Galerien, Rampen, Stützmauern, Brücken und Unterführungen unterbrochen, sodass zu den grossen Strecken Tausende von Tunnel hinzukommen. Ein grösserer Teil der Strasseninfrastrukturen sind zwischen 1960 und 1980 erstellt worden. Viele Tunnel und andere Kunstbauten weisen inzwischen Spuren der Abnutzung und Alterung auf. Sanierungsbedürftig sind zahlreiche kürzere und vor allem auch die längsten Tunnel auf der Nord-Süd-Achse durch die Alpen – etwa die Tunnel durch den Gotthard, den Seelisberg, den San Bernardino, den Grossen Sankt Bernhard, den Mont Blanc oder den Kerenzerberg. Alle diese Tunnel sind mittlerweile 35 bis 50 Jahre in Betrieb. Als zentrale Bestandteile wichtiger Verkehrsachsen des alpenquerenden Transitverkehrs sind sie enormen Belastungen ausgesetzt. Die Erneuerung und Instandsetzung dieser stark befahrenen Tunnel stellt höchste Anforderungen an die planenden Ingenieure. Die Vorgabe lautet, dass die Tunnel auch während der Arbeiten tagsüber in ihrer vollen Kapazität den Verkehrsteilnehmern zur Verfügung stehen. Die Arbeiten selber sollen möglichst ohne Behinderungen, Lärm und Umweltbelastung abgewickelt werden. Um diese gesellschaftlichen Erwartungen erfüllen zu können, sind projektspezifisch individuelle Lösungen gefragt. Begrenzte Ausweich- und Umfahrungsmöglichkeiten und die kaum verhandelbare volle Verfügbarkeit tagsüber beschränken die Bauzeit: Den Ablauf bestimmen auf die Nacht ausgelegte und den Ferienverkehr nicht tangierende Zeitfenster, so zum Beispiel beim Erhaltungsprojekt im Seelisbergtunnel in der Zentralschweiz. Bei langen Tunnel ist es aufgrund der hohen Komplexität bei umfangreicheren Instandsetzungsmassnahmen sogar sinnvoller, vorgängig eine neue Tunnelröhre zu erstellen. Nur so lässt sich die Verfügbarkeit jederzeit sicherstellen. Nach diesem Konzept wird gegenwärtig der 3,3 Kilometer lange Belchentunnel der Nationalstrasse A2 zwischen Basel und dem schweizerischen Mittelland erneuert. Erst wenn die Sanierungsröhre fertiggestellt ist – voraussichtlich im Jahr 2022 –, werden auch die beiden bestehenden Tunnelröhren umfassend saniert. Bekanntlich soll dereinst eine zusätzliche Tunnelröhre auch die Gesamterneuerung des Gotthard-Strassentunnels ermöglichen. Gegen das Konzept und die dafür notwendige, 180 Infrastrutture di trasporto rinnovate e funzionali anche in futuro Trascorsi ormai 40-50 anni dalla messa in esercizio delle autostrade e oltre 100 anni da quella della ferrovia, è necessario intervenire su ambedue le infrastrutture con massicci provvedimenti di rinnovamento sul piano sia gestionale che costruttivo. Grazie alla vasta esperienza acquisita nella progettazione di nuove opere e nelle attività ispettive di opere esistenti, Lombardi può contribuire efficacemente a colmare l’attuale bisogno di rinnovo delle infrastrutture. Il carico sempre più intenso sugli assi stradali e ferroviari richiede inoltre che i lavori di rinnovo siano svolti mantenendo il traffico in esercizio e quindi con l’adozione di provvedimenti tecnici e organizzativi all’avanguardia. Sebbene la rete ferroviaria preveda ancora la realizzazione di numerosi grandi progetti e le gallerie ferroviarie si deteriorino più lentamente di quelle stradali, nei prossimi anni prevarranno anche in questo settore gli interventi di rinnovamento. La rete stradale e ferroviaria in Europa si estende su migliaia di chilometri. Soprattutto nelle zone di montagna, come le Alpi, le tratte a cielo aperto sono frequentemente interrotte da manufatti come gallerie, rampe, muri di contenimento, ponti e sottopassi. Ne risulta che su grandi distanze si susseguano migliaia di gallerie. Una parte consistente dell’infrastruttura stradale è stata costruita tra il 1960 e il 1980. Oggi molte gallerie e altri manufatti mostrano evidenti segni d’usura e invecchiamento. Numerose gallerie di piccole dimensioni e soprattutto i lunghi trafori sull’asse nord-sud attraverso le Alpi, come le gallerie del San Gottardo, del Seelisberg, del San Bernardino, del Gran San Bernardo, del Monte Bianco e del Kerenzerberg, necessitano di interventi di risanamento. Tutte queste gallerie sono in servizio da 35-50 anni e, in qualità di componenti fondamentali delle principali vie di transito alpino, sono sollecitate da carichi di traffico enormi. Il rinnovo e la ristrutturazione di gallerie stradali molto trafficate pongono agli ingegneri sfide particolarmente impegnative. Durante l’esecuzione dei lavori, nelle ore diurne, le gallerie devono poter essere utilizzate dagli utenti senza limitazioni di capacità. La popolazione si aspetta che i lavori si svolgano possibilmente senza perturbazioni, rumori e carichi ambientali. A tale scopo vanno studiate per ogni progetto soluzioni individuali. Le possibilità limitate di deviare i tracciati, assieme all’esigenza di mantenere la capacità viaria durante le ore diurne rendono difficile la pianificazione dei lavori e ne limitano la durata. Le finestre temporali disponibili per gli interventi si concentrano quindi sempre più durante le ore notturne e al di fuori dei periodi di vacanza, come ad esempio previsto per il risanamento della galleria del Seelisberg, nella Svizzera centrale. Nel caso di interventi di ristrutturazione estesi, nelle gallerie più lunghe è addirittura più sensato realizzare preliminarmente una galleria aggiuntiva che contribuisca ad assorbire il traffico durante i lunghi interventi di risanamento e a garantire la piena capacità della via di transito. I lavori di rinnovamento della galleria del Belchen, lunga 3,3 km, sull’autostrada A2 tra Basilea e l’Altipiano, si svolgono seguendo questo concetto. Solo quando la costruzione della nuova canna sarà terminata, indicativamente nel 2022, le due gallerie esistenti saranno completamente risanate. Anche per il lungo intervento di rinnovo totale della galleria stradale del San Gottardo si prospetta la realizzazione di una canna supplementare. Contro questo progetto e la 181 vom schweizerischen Bundesparlament verabschiedete Gesetzesänderung ist jedoch das Referendum ergriffen worden. Entsprechend wird die Schweizer Stimmbevölkerung das letzte Wort in der Frage haben, nach welchem Verfahren der Gotthard-Strassentunnel erneuert werden wird – ein Beispiel dafür, zu welch heissem Politikum die Erneuerung eines Strassentunnels überhaupt werden kann. Tunnelbauerfahrung in die Erneuerung einbringen Für Lombardi als Tunnelbauer ist es nichts als naheliegend, das über die Jahrzehnte erworbene Tunnelbau-Know-how auch bei den Sanierungen einzusetzen und weiterzuentwickeln. Als sich 2001 die Brandkatastrophe im Gotthard-Strassentunnel ereignete, war Lombardi gerade mit der Planung zur Ertüchtigung des Lüftungssystems beschäftigt – ein Projekt, das nach dem Brandereignis beschleunigt wurde und dem bald eine Reihe weiterer Massnahmen folgten. Eine Gesamterneuerung, bei der Lombardi die Projektleitung übernahm, war die Sanierung des 1,56 Kilometer langen Loppertunnels am schweizerischen Alpenrand bei Luzern. Beim 1984 eröffneten Bauwerk galt es nach knapp zwanzig Jahren die Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen auf den neusten Stand der Technik zu bringen. Um die Arbeiten bei laufendem Verkehr ausführen zu können und die Sperrzeiten im Tunnel zu minimieren, setzten die Ingenieure auf eine ungewöhnliche Methode: Mittels einer Schutzwand wurden die Fahrspuren getrennt und so Platz zum Arbeiten geschaffen. Die Gesamterneuerung des Loppertunnels, die in den Jahren 2004 bis 2006 erfolgte, ist ein vergleichsweise kleineres Projekt. Solche Objekte wie auch der Taverne-Tunnel (siehe S. 183) oder der Tunnel Melide– Grancia (Tessin) der Autobahn A2 stellen grosse Herausforderungen in Bezug auf Verkehrsführung, Logistik und die effektiv nutzbaren Arbeitszeiten. Die Ingenieure sammeln dabei wertvolle Erfahrungen in der minutiösen Bau- und der komplizierten Verkehrsplanung an neuralgischen Stellen. Erneuerung der Strasseninfrastruktur – eine komplexe Aufgabe Erhaltung und Ausbau des bestehenden Verkehrsnetzes sind mittlerweile zu einem ausgewachsenen Segment des Verkehrsinfrastrukturbaus geworden, das heute eine beträchtliche Grösse erreicht. Allein im Jahr 2014 hatte das schweizerische Bundesamt für Strassen (astra) rund 150 Projekte und grössere Einzelmassnahmen am Laufen. Die verschiedenen Länder stellen für Erneuerungsarbeiten inzwischen Mittel in Milliardenhöhe bereit. Viele entsprechende Projekte befinden sich allerdings erst in der Planungsphase. Insgesamt dürfte der Erneuerungsbedarf in den nächsten Jahren weiter wachsen. In der Praxis zeigt sich: Bei einer Erneuerung sind die zu lösenden Aufgaben meist komplexer als bei einem Neubau. Das bestehende Bauwerk setzt den Rahmen, nach dem sich die Ingenieure bei der Suche nach einer sicheren, wirtschaftlichen und zukunftsorientier- 182 Bauausführung 2013–2015 Leistungen Lombardi Vorstudien, Projektierungen «Bau», Gesamtplanung/-leitung, Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Kosten Ca. chf 21,8 Mio., davon chf 11,8 Mio. für Betriebsund Sicherheitsanlagen Technische Details Sämtliche Arbeiten im Fahrbahnbereich des Tunnels wie die Grabungsarbeiten für die neue Löschwasserleitung mittels Felsfräse wurden an jeweils zwei Sperrwochenenden (pro Tunnel) durchgeführt. Sie wurden gezielt auf den Spätherbst beziehungsweise in den Winter gelegt, also ausserhalb der SommerHauptreisezeit. Die Arbeiten ausserhalb des Fahrbahnbereichs wurden in den Sperrnächten unter der Woche ausgeführt. Costruzione 2013-2015 Prestazioni Lombardi Studi preliminari, progetto costruttivo, pianificazione generale e direzione lavori (come parte di un consorzio) Costo Circa 21,8 Mio chf, dei quali 11,8 Mio chf per gli impianti di esercizio e di sicurezza Dati tecnici Tutti i lavori alla carreggiata e i lavori di scavo per la nuova condotta dell’acqua sono stati eseguiti in due fine settimana di chiusura totale al traffico. Sono stati scelti dei periodi di tardo autunno-inverno per evitare la stagione turistica di maggiore affluenza. I lavori al di fuori della carreggiata sono stati effettuati sempre in notturna durante la settimana. Nationalstrasse A2, Taverne-Tunnel, Schweiz Autostrada A2, galleria di Taverne, Svizzera Mit dem Erneuerungsprojekt für den Taverne-Tunnel wird die Sicherheit des in den 1970er-Jahren gebauten Autobahntunnels den aktuellen Normen angepasst. Die Autobahn A2 ist von zentraler Bedeutung für den Verkehr auf der Nord-Süd-Achse und weist tagsüber ein grosses Verkehrsaufkommen auf. Die Erneuerungsarbeiten werden deshalb ausschliesslich nachts und an wenigen Wochenenden ausgeführt, ohne den Verkehr an Werktagen tagsüber zu beeinflussen. Das Projekt umfasst unter anderem den Bau eines neuen Sicherheitsverbindungsstollens, neue SOS- und Hydrantennischen, den Bau von Löschwasserleitungen innerhalb des bestehenden Tunnels sowie eines neuen Löschwasserbeckens. Il progetto di ristrutturazione della galleria di Taverne ha permesso di adattare la struttura costruita negli anni ‘70 agli standard di sicurezza attuali. L’autostrada A2 è d’importanza centrale per il traffico nord-sud e assorbe un grande volume di traffico giornaliero. Pertanto, i lavori di rinnovamento sono stati eseguiti solo di notte e in alcuni fine settimana, senza perturbare il traffico diurno dei giorni feriali. Il progetto ha compreso, tra le altre attività, la costruzione di una nuova via di fuga e di nuove nicchie sos con idranti. La galleria è stata dotata anche di una nuova condotta di acqua antincendio e di un nuovo serbatoio di acqua. 183 Gesamterneuerung Cityring Luzern, Instandsetzung Lehnenviadukt Ristrutturazione totale Cityring Lucerna, riparazioni strutturali del viadotto necessaria modifica legislativa approvata dalle Camere federali è stato indetto con successo un referendum. Saranno quindi gli elettori svizzeri a decidere con quale procedimento realizzativo sarà risanata la galleria. Questo è un esempio significativo di come il rinnovo di una galleria stradale possa diventare una delicata questione politica. Sfruttare l’esperienza maturata nella costruzione di gallerie per gli interventi di rinnovamento Per Lombardi è naturale utilizzare e sviluppare le conoscenze tecniche maturate sull’arco di decenni per gli interventi di rinnovamento e risanamento. Quando nel 2001 si verificò il tragico incendio all’interno del traforo stradale del San Gottardo, Lombardi si stava occupando della pianificazione in vista dell’ammodernamento del sistema di ventilazione. A seguito dell’incidente il progetto subì un’accelerazione e fu integrato insieme a una serie di altri provvedimenti. Lombardi ha assunto la gestione del progetto di ristrutturazione completa della galleria del Lopper, nei pressi di Lucerna (1,56 km di lunghezza). La struttura, inaugurata nel 1984, dopo soli 20 anni ha dovuto subire interventi per adeguare gli equipaggiamenti d’esercizio e sicurezza allo stato della tecnica più attuale. Durante l’esecuzione dei lavori, per mantenere il flusso veicolare in esercizio e minimizzare i tempi di chiusura al traffico si è proceduto in modo inconsueto: è stata costruita una parete di separazione tra le corsie di marcia, creando uno spazio di lavoro sicuro. La ristrutturazione completa della galleria del Lopper, realizzata tra il 2004 e il 2006, è un progetto relativamente modesto. Progetti simili, come anche quelli delle gallerie autostradali di Taverne (vedi pag. 183) e di Melide-Grancia sull’A2, sono grandi sfide in termini di gestione del traffico, logistica e fasce orarie effettivamente sfruttabili per l’esecuzione dei lavori. Gli ingegneri hanno potuto acquisire anche preziose esperienze nella pianificazione minuziosa dei lavori e nella complessa gestione del traffico in punti nevralgici della rete stradale. Rinnovo delle infrastrutture stradali: un compito complesso La conservazione e il potenziamento della rete viaria esistente sono diventati un segmento vero e proprio del settore delle costruzioni infrastrutturali. Solo nel 2014, l’Ufficio federale delle strade (ustra) ha gestito circa 150 progetti e interventi puntuali maggiori. Diversi paesi stanziano miliardi per i lavori di rinnovamento infrastrutturale. Tuttavia molti dei progetti corrispondenti sono ancora in fase di progettazione. Si prevede comunque che nei prossimi anni la necessità di rinnovamento continuerà a crescere. L’esperienza insegna che i lavori di ristrutturazione presentano problematiche generalmente più complesse di quelle riscontrabili nelle nuove costruzioni. La struttura esistente definisce le condizioni quadro e i vincoli entro cui gli ingegneri devono ricercare una soluzione tecnica, economica e orientata al futuro. Allo stesso tempo, lavorare mantenendo 185 ten Lösung auszurichten haben. Gleichzeitig stellt das Bauen unter Verkehr eine besondere Herausforderung dar. Aufgrund der stetigen Verkehrszunahme stellt sich vermehrt die Frage, ob eine Erneuerung über die blosse Instandsetzung hinaus nicht gleichzeitig zur Beseitigung von Engpässen und damit zum Ausbau des Netzes genutzt werden soll. Schwindende Risikotoleranz – wachsende Sicherheitsanforderungen In jedem Fall sind bei einem Erneuerungsprojekt die Betriebs- und Sicherheitsanlagen dem neusten Stand der Technik anzupassen. Wegweisend sind die von der Europäischen Union 2004 erlassenen neuen Sicherheitsbestimmungen. Nicht zuletzt widerspiegeln die Richtlinien, wie sich der Umgang der Gesellschaft mit Unfällen und Naturgefahren im Laufe der Jahre und Jahrzehnte verändert. Die Risikotoleranz schwindet und die Risiken selbst werden neu bewertet. Brandschutz und Fluchtwegmöglichkeiten in den Tunnel sind zu verbessern, exponierte Strassenabschnitte mit zusätzlichen Schutzbauten gegen Naturgefahren abzusichern. Die grösste Konsequenz erwächst aus der Bestimmung, dass Strassentunnel in der Schweiz alle 300 Meter, in manchen Ländern alle 500 Meter, einen Fluchtweg aufweisen müssen (siehe Kapitel «Sicherheit trotz Mehrverkehr», S. 106). Zahlreiche einröhrige Tunnel müssen deswegen mit einem Sicherheitsstollen ergänzt werden, was einige aufwendige Nachrüstungsprojekte auslöst. Die Aufgabe der Planer und Ingenieure wird durch den Umstand erschwert, dass die verschiedenen Elemente eines Tunnels längst nicht im selben Tempo altern. Kann ein Betongewölbe auch nach Jahrzehnten durchaus noch intakt sein und in dieser Zeit kaum etwas von seiner Tragfähigkeit eingebüsst haben, ist der Lebenszyklus der elektromechanischen Ausrüstungen deutlich kürzer. Sie sind spätestens nach 15 bis 20 Jahren zu ersetzen. Eine kritische Beurteilung der Restnutzungsdauer sämtlicher Bauteile und elektromechanischen Ausrüstungen ist eine anspruchsvolle Aufgabe. Zu berücksichtigen sind der Lebenszyklus des Tunnels, das von den Bauherren geforderte Intervall (in dem nach Abschluss der Erneuerungsarbeiten ein interventionsfreier Betrieb möglich sein soll) sowie wirtschaftliche Aspekte. Erneuerungsbedarf durch Inspektionen ermitteln Doch wer entscheidet im Einzelfall, wann eine Infrastruktur tatsächlich abgenutzt und überlastet ist und folglich ein Sicherheitsrisiko darstellt und erneuerungsbedürftig geworden ist? Zum Infrastrukturmanagement gehören regelmässige Inspektionen. Die meisten Anlagen werden alle fünf Jahre detailliert unter die Lupe genommen. So kontrollieren die Lombardi-Ingenieure etwa die erwähnten Tunnel «Kirchenwald», «Lopper» und «Mont Blanc» sowie den «Gotthard-Strassentunnel». Das Ziel einer Inspektion ist es, den Ist-Zustand systematisch zu bewerten, die Zustandsentwicklung des Tunnels zu dokumentieren und die notwendigen Massnahmen zu er- 186 il traffico in esercizio rappresenta una sfida particolare. Il continuo aumento del traffico apre il dibattito sull’opportunità che il rinnovamento non si limiti al mero ripristino, ma si estenda all’eliminazione delle criticità e quindi a un ampliamento della capacità viaria. Minore accettazione del rischio: esigenze di sicurezza crescenti In ogni progetto di rinnovamento è richiesto l’adeguamento degli impianti d’esercizio e di sicurezza agli standard tecnici attuali. Le nuove norme di sicurezza imposte dall’Unione europea nel 2004 sono innovatrici. Le direttive in materia di sicurezza rispecchiano anche il cambiamento, nel corso degli anni e dei decenni, dell’approccio e della gestione degli incidenti e dei pericoli naturali da parte della società. La propensione al rischio diminuisce e i rischi vengono rivalutati. Le protezioni antincendio e le vie di fuga all’interno delle gallerie vanno migliorate e i tratti stradali esposti ai pericoli naturali messi in sicurezza. La disposizione di maggior impatto prevede che in Svizzera le gallerie stradali siano dotate di vie di fuga ogni 300 m, mentre in altri paesi la distanza prescritta è di 500 m (vedi capitolo «Sicurezza malgrado l’incremento di traffico» pag. 106). Molte gallerie a canna unica sono quindi interessate da importanti oneri progettuali, dovendo essere completate con la realizzazione di un cunicolo di sicurezza. Il compito degli ingegneri e dei progettisti è ostacolato dal fatto che i vari elementi di una galleria invecchiano con velocità molto diverse. Una volta in calcestruzzo può apparire ancora intatta e garantire la piena capacità strutturale anche dopo decenni, mentre gli equipaggiamenti elettromeccanici hanno una durata di vita più breve e devono essere sostituiti al più tardi dopo 15-20 anni. La valutazione critica della durata d’impiego residua di ogni parte d’opera ed equipaggiamento elettromeccanico è un compito assai impegnativo. In particolare è necessario considerare il ciclo di vita della galleria, la durata d’esercizio senza interventi richiesta dal committente a partire dalla conclusione del rinnovamento, nonché aspetti di natura economica. Determinare la necessità di interventi di rinnovamento tramite ispezioni Chi decide se una determinata infrastruttura è effettivamente vetusta, usurata, sovracca– rica e quindi rappresenta un rischio a livello di sicurezza e necessita d’interventi di rinnovamento? Una corretta gestione delle opere include controlli regolari. La maggior parte delle infrastrutture viene analizzata in dettaglio a cadenza quinquennale. Gli ingegneri di Lombardi seguono questa cadenza per le ispezioni delle gallerie «Kirchenwald», «Lopper», «Monte Bianco» e «San Gottardo». Lo scopo delle ispezioni è di valutare sistematicamente lo stato effettivo della galleria documentandone lo stato di consistenza e individuando le misure d’intervento necessarie. Dalla valutazione dei dati raccolti si deduce la necessità di rinnovamento e si determina la priorità e l’urgenza con cui i singoli interventi andranno affrontati nell’ambito di un rinnovamento. 187 Bauausführung 2013–2015 Kosten Ca. chf 10 Mio. Costruzione 2013-2015 Costo Circa 10 Mio chf Leistungen Lombardi Massnahmenprojekt, Ausführungsprojekt, Submission, Ausführungsunterlagen, Bauleitung, Dokumentation des Bauwerks (in Konsortium) Technische Details Die Arbeiten erfolgten jeweils im Winterhalbjahr nachts. Dabei wurde der Verkehr in die Nachbarröhre umgeleitet. Die Sperrung eines Fahrstreifens während des Tages war in keiner Bauphase zugelassen. Prestazioni Lombardi Piano d’intervento, progetto esecutivo, documentazione di appalto, direzione lavori, documentazione dell’opera (in consorzio) Dati tecnici Il lavoro è stato realizzato di notte, durante il periodo invernale, deviando il traffico nella canna adiacente. In nessuna fase realizzativa è stato possibile chiudere al traffico una corsia durante il giorno. 1 2 3 4 1 2 3 4 Separatore a lamelle Griglia grossolana Chiusura risparmio in parete Nuovo volume di contenimento 5 Afflusso dalla galleria Lamellenklärer Grobrechen Schliessen Wandöffnung Neues Rückhaltevolumen 5 Zufluss aus Tunnel 12.80 Sec. A–A 12.80 8.80 4 5 4 A A 3 1 2 2 3 1 4 6m 2 Nationalstrasse A2, Seelisbergtunnel, Schweiz Der 9,3 Kilometer lange Seelisbergtunnel, ein Teilstück der Nord-Süd-Achse der Nationalstrasse A2, ist nach dem Gotthard der zweitlängste Strassentunnel der Schweiz. Er besteht aus zwei richtungsgetrennten, doppelspurigen Tunnelröhren mit Querverbindungen als Fluchtwegen alle 300 Meter. Der Tunnel wurde 1980 eröffnet und wird täglich von über 20 000 Fahrzeugen benutzt. Bereits zwischen 2000 und 2010 erfolgten wichtige Massnahmen zur Instandhaltung: Im Baulos «Huttegg» wurde die Hinterfüllung der Tübbingelemente (Betonsegmente der Tunnelschale) systematisch injiziert. Mit Blick auf ein langfristiges Erhaltungskonzept analysierten die Ingenieure den Zustand des Tunnels und schätzten die Restnutzungsdauer der einzelnen Bauteile ab. Die daraus gewonnenen Erkenntnisse lösten ein Instandsetzungsprojekt mit einem Paket dringlicher Massnahmen aus. Verbessert, erneuert und instand gesetzt wurden im Zeitraum 2009–2015 die Betriebs- und Sicher- heitseinrichtungen, ein vier Kilometer langer Abschnitt des Fahrbahnbelags, die Aufhängung der Zwischendecken, die Fassung und Ableitung von Wassereintritten, ein Schachtkopfgebäude, die Lüftungszentralen sowie die Ölrückhaltebecken (siehe Abbildung oben). Ergänzend zu diesen Massnahmen wurden die vier Lüftungszentralen und die Tunnelentwässerung sowie die Zwischendecke auf Zustand und Brandsicherheit hin zwecks Risikoabschätzungen untersucht. 188 Autostrada A2, galleria del Seelisberg, Svizzera Con i suoi 9,3 km di lunghezza, la galleria del Seelisberg, sull’autostrada A2 lungo l’asse nord-sud, è la seconda galleria stradale più lunga della Svizzera dopo quella del San Gottardo. Si tratta di una galleria a doppia canna con doppie corsie di percorrenza e con collegamenti trasversali adibiti a vie di fuga ogni 300 metri. L‘opera è stata aperta al traffico nel 1980 ed è utilizzata ogni giorno da oltre 20 000 veicoli. Tra il 2000 e il 2010 è stata oggetto di importanti misure di rinnovamento. I conci prefabbricati che costituiscono il rivestimento della galleria e il loro riempimento posteriore sono stati attentamente esaminati alfine di individuare eventuali deformazioni strutturali. Finalizzando l’intervento ad una conservazione a lungo termine, gli ingegneri hanno analizzato lo stato generale della struttura e stimato, per ogni suo componente, la vita utile residua. Dalle informazioni ottenute è emersa la necessità di avviare un progetto di riparazione con una serie di misure urgenti. Nel periodo 2009-2015 sono stati risanate e rinnovate le attrezzature operative e di sicurezza, il manto stradale lungo un tratto di 4 km, i sostegni della soletta intermedia, le captazioni e gli scoli delle infiltrazioni d’acqua, un edificio alla testa del pozzo, i pannelli di ventilazione e il serbatoio di ritenzione degli oli (vedi schema pag. 188). Oltre a queste misure, le quattro stazioni principali di ventilazione, le gallerie di drenaggio e i controsoffitti sono stati esaminati ai fini di una valutazione della sicurezza antincendio. 189 kennen. Aus der Auswertung der gesammelten Informationen lässt sich der Erneuerungsbedarf ableiten und entscheiden, welche Arbeiten bei einer Erneuerung in welcher Dringlichkeit vorzunehmen sind. Unter Umständen beschränken sich die notwendigen Ausbesserungen auf Massnahmen, die sich im Rahmen des Unterhalts realisieren lassen. Spontane Schäden nach Unfällen, lokale Mängel im Belag, Bergwassereintritte usw. können in der Regel ziemlich schnell durch die für den Tunnelbetrieb und -unterhalt verantwortlichen Equipen behoben werden. Keine Nachsicht tolerieren die Inspektoren in Bezug auf die Sicherheit: Werden beispielsweise an der Zwischendecke Schäden entdeckt, die die Tragsicherheit beeinträchtigen und den Betrieb möglicherweise gefährden können, sind diese Fehlstellen unverzüglich zu beseitigen. Summieren sich bei einer Inspektion die Schäden, löst der Eigentümer Erhaltungs- oder Erneuerungsprojekte aus. Auch Änderungen in der Nutzung, Norm- und Richtlinienanpassungen, neue Gesetze oder mangelhafte Tragsicherheit können ein Erhaltungsprojekt initiieren. Damit verbunden ist ein höherer organisatorischer, zeitlicher und finanzieller Aufwand. Allein die Planung eines solchen Vorhabens kann Jahre beanspruchen. Oft werden dabei sogenannte «Überbrückungsmassnahmen» fällig, wie im Seelisbergtunnel zwischen 2013 und 2015 (siehe S. 188). Die vorgezogene Instandsetzung schuf den notwendigen Spielraum, um mit der Gesamterneuerung noch zuwarten zu können. Eine etappenweise Erneuerung erfährt auch der Kerenzerbergtunnel entlang des Walensees im Osten der Schweiz. Der zwischen Zürich und Chur liegende, zweispurige Tunnel der A3 wurde 1986 eröffnet. 2009 wurden erste Sofortmassnahmen eingeleitet, 2011/2012 waren als Überbrückungsmassnahmen die Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen zu ersetzen. Lombardi projektiert, koordiniert und leitet das Erneuerungsprojekt in einer Planergemeinschaft. Gleichzeitig analysierten die Ingenieure den Zustand des Tunnels im Hinblick auf die Gesamterneuerung, die für den Zeitraum 2017 bis 2019 vorgesehen ist. Kernstück dieses Projektes wird ein neuer Sicherheitsstollen sein, der im Brandfall als Fluchtweg und abgetrennt davon auch als Luftabzug aus dem Haupttunnel genutzt werden soll. Kostspielige Massnahmen für ungehindert rollenden Verkehr Fast mehr Kopfzerbrechen als die bei den Inspektionen entdeckten Alterserscheinungen, technischen Mängel und Sicherheitsrisiken bereiten den Ingenieuren zuweilen die gesellschaftlichen Ansprüche und Erwartungen. Selbstverständlich sollen die Infrastrukturen immer funktionieren, sogar in den schwierigsten Bauphasen. Also kommen die Ingenieure nicht darum herum, zwischen Faktoren wie Baumassnahmen, Baukosten, Bauzeit, Verkehrsbehinderungen, Arbeits- und Verkehrssicherheit sorgfältig abzuwägen. Für jeden einzelnen Bereich soll das Optimum resultieren. Gewisse Zielkonflikte sind unvermeidlich. Einerseits sollen die Bau- und Betriebskosten möglichst tief bleiben. Knappe Zeitfenster, 190 A volte gli interventi di miglioria possono essere eseguiti nell’ambito delle attività di manutenzione ordinaria. Danni lievi provocati da incidenti, difetti locali della pavimentazione, venute d’acqua ecc. possono essere eliminati o risolti velocemente dalle squadre incaricate della manutenzione e dell’esercizio della galleria. Gli ispettori di sicurezza non tollerano situazioni di pericolo: se, per esempio, nella soletta intermedia vengono rilevati elementi con danneggiamenti tali da rappresentare un pericolo, questi devono essere rimossi immediatamente. Sulla base dell’entità e della tipologia dei danni riscontrati nel corso delle ispezioni, i gestori della galleria attivano progetti di manutenzione o danno vita a progetti di ristrutturazione più ampi. Anche cambiamenti delle condizioni di utilizzo, modifiche del quadro normativo o insufficienze strutturali possono dare avvio a progetti di conservazione. Questi progetti richiedono un elevato dispendio organizzativo, temporale e finanziario. La sola pianificazione di un progetto del genere può richiedere anni. Spesso vengono messe in atto misure transitorie, come per la galleria del Seelisberg tra il 2013 e il 2015 (vedi pag. 189). Interventi mirati e anticipati creano il margine di manovra necessario in attesa che sia possibile attuare una ristrutturazione completa. Anche nella galleria «Kerenzerberg», lungo il Walensee nella Svizzera orientale, si è proceduto con interventi di rinnovamento graduale. La galleria bidirezionale, situata sull’autostrada A3 in direzione di Coira, è stata inaugurata nel 1986. Nel 2009 sono state avviate le prime misure immediate e negli anni 2011-2012, quale misura transitoria, sono stati sostituiti gli equipaggiamenti d’esercizio e di sicurezza. Lombardi pianifica, coordina e gestisce il progetto di ristrutturazione in consorzio con altre società d’ingegneria. Parallelamente gli ingegneri hanno analizzato lo stato di conservazione dell’opera in vista del rinnovamento generale previsto tra il 2017 e il 2019. Il fulcro del progetto sarà la costruzione di un nuovo cunicolo di sicurezza che sarà utilizzato per l’evacuazione dell’aria in caso d’incendio. Misure costose per garantire la fluidità del traffico Anche se gli ingegneri sono preparati ad affrontare i segni di degrado riscontrati durante le ispezioni, i difetti tecnici e i rischi per la sicurezza, a volte è davvero difficile trovare le giuste risposte alle richieste e alle aspettative della collettività. Naturalmente l’infrastruttura dovrebbe essere sempre operativa, anche nelle fasi d’intervento più difficoltose. I tecnici sono così obbligati a valutare i diversi fattori in gioco: i provvedimenti costruttivi, i costi, i tempi, gli ostacoli alla circolazione, la sicurezza dei lavoratori e degli utenti sono elementi che vanno minuziosamente soppesati. Per ognuno andrebbe trovata la soluzione ottimale, ma è inevitabile che sorga qualche conflitto. Se da un lato gli oneri di costruzione e di gestione dovrebbero rimanere più bassi possibile, dall’altro le tempistiche limitate, il lavoro a turni, le apparecchiature speciali e il maggior impiego di personale sono fattori 191 Mehrschichtbetrieb, Spezialmaschinen und hoher Personaleinsatz sind allerdings Faktoren, die alles verteuern. In der Abwägung zwischen den Projektvarianten schlägt das Pendel heute fast immer zugunsten der geringsten Verkehrseinschränkungen aus. Die Verantwortlichen setzen mit dieser Philosophie um, was die breite Öffentlichkeit fordert: Die stete Verfügbarkeit der für Bevölkerung und Wirtschaft so wichtigen Verkehrsinfrastrukturen. Tunnel bilden im Strassennetz Nadelöhre, von deren Funktionieren die Mobilität ganzer Regionen abhängt. Staustunden auf Autobahnen werden in Franken umgerechnet. Sie gelten als volkswirtschaftliches Ärgernis, und die dadurch verursachten Produktivitätsverluste belaufen sich inzwischen allein in der Schweiz auf über 800 Millionen Franken pro Jahr. Die Totalsperrung einer wichtigen Verbindung akzeptiert die Bevölkerung nur dann, wenn eine gleichwertige Alternative geboten wird. Doch die Topografie erlaubt häufig keine oder nur beschränkte Ausweich- und Umfahrungsmöglichkeiten. Die Aufrechterhaltung des Verkehrs auch während der Bauarbeiten macht ein Projekt nicht günstiger. Beim von Lombardi geleiteten Projekt «Cityring Luzern», einem die Stadt Luzern querenden Teilstück der A2 (siehe S. 194), kosteten die dafür zusätzlich notwendigen Massnahmen 100 Millionen Franken, was rund einem Viertel der gesamten Projektkosten entsprach. Erneuerungsarbeiten erfordern Kommunikation Die komplexen Vorgaben bei den meisten Erneuerungsprojekten zwingen die Planer und Ingenieure zu neuen Ideen und zu Pionierarbeit. Speziell gilt dies für Abschnitte mit vielen Kunstbauten und Tunnel in städtischem Umfeld. Vom konzeptionellen Vorgehen über die Logistik bis hin zu den einzelnen bautechnischen Schritten sind innovative Verfahren und Lösungen gefragt, zumal jedes Bauwerk seine Besonderheiten hat. Das Gesamterneuerungsprojekt erweist sich als eine multidisziplinäre Aufgabe, bei der die Gewohnheiten, Wünsche, Erwartungen und Sensibilitäten verschiedenster Anspruchsgruppen zu berücksichtigen sind. Abstriche an den Sicherheitsstandards werden auch während der Erneuerung nicht geduldet. Erwünscht sind zudem umwelttechnische Verbesserungen wie energieeffiziente Beleuchtung und lärmmindernde Beläge. Selbstverständlich sollen Bauarbeiten weder Lärm und Staub, noch Erschütterungen verursachen. Nachts und leise sanieren, so lautet die Devise. Die Konsequenzen dieser Ansprüche zeigte eindrücklich das Projekt «Cityring Luzern», ein baulich äusserst komplexer Autobahnabschnitt mit einem Verkehrsaufkommen bis zu 85 000 Fahrzeugen pro Tag. Er besteht aus einem Lehnenviadukt entlang des Flusses Reuss, dem rund 600 Meter langen Reussporttunnel mit zusätzlichen Spuren für die Ausfahrt in die Stadt Luzern, den Sentibrücken und dem 1,5 Kilometer langen Sonnenbergtunnel. Weil über den Tunnel Wohngebiete liegen, schenkte die Projektleitung der Verringerung des Baulärms höchste Aufmerksamkeit. Lärmintensive Bauarbeiten durften nur bis Mitter- 192 che fanno lievitare i costi. Oggi, nella scelta tra le varianti di progetto, l’ago della bilancia pende quasi sempre a favore della soluzione che comporta meno restrizioni al traffico. I responsabili della committenza adottano generalmente le soluzioni richieste dall’opinione pubblica, che esige la disponibilità delle infrastrutture di traffico in qualsiasi situazione. I colli di bottiglia che si formano all’ingresso delle principali gallerie, il cui funzionamento è determinante per la mobilità di intere regioni, si trasformano in enormi danni economici: le ore di intasamento in autostrada vengono quantificate e convertite in moneta. Gli ingorghi al traffico sono considerati un fastidio per l’economia nazionale e le perdite di produttività ammontano, solo in Svizzera, a più di 800 milioni di franchi l’anno. La chiusura totale di un importante collegamento viario è accettata dalla popolazione solo se viene proposta un’alternativa equivalente. Tuttavia la topografia spesso non lo consente o lo consente solo limitatamente. Il mantenimento del traffico durante i lavori di costruzione o di risanamento rende un progetto meno conveniente. Nel progetto diretto da Lombardi per il risanamento del tratto che attraversa la città di Lucerna lungo l’autostrada A2 (vedi pag. 195) i costi per la messa in opera delle misure volte a garantire la piena fluidità del traffico durante i lavori sono ammontati a 100 milioni di franchi, ossia circa un quarto dei costi totali. Lavori di ristrutturazione: la comunicazione è fondamentale La complessità che contraddistingue la maggior parte dei progetti di ristrutturazione costringe i tecnici ad elaborare costantemente idee innovative e soluzioni talvolta pionieristiche. Questo vale in particolare per segmenti viari in ambiente urbano e comprendenti molti manufatti e gallerie. Dalla progettazione alla logistica fino alle singole lavorazioni costruttive, gli interventi richiedono l’individuazione di procedimenti e soluzioni innovative, tenendo inoltre conto delle specificità di ogni opera. Il progetto di una ristrutturazione generale è un compito multidisciplinare che deve considerare le abitudini, i desideri, le aspettative e la sensibilità delle diverse parti interessate. Anche durante lo svolgimento dei lavori non sono tollerate infrazioni alle norme di sicurezza. Sono inoltre sempre più apprezzate le migliorie a carattere ambientale, come l’illuminazione a basso consumo energetico e i rivestimenti fonoassorbenti. Ovviamente durante l’esecuzione dei lavori va evitata l’emissione di polveri, le vibrazioni e i rumori molesti. Il motto è: risanare di notte e senza rumore. Queste aspettative sono state concretizzate nel progetto «Cityring Lucerna», un tratto autostradale strutturalmente molto complesso, con un traffico veicolare che raggiunge le 85 000 unità giornaliere, che comprende un viadotto lungo il fiume Reuss, una galleria di 600 metri (Reussporttunnel) con relative corsie d’uscita per la città di Lucerna, vari ponti sopra il fiume Reuss e una galleria di 1,5 km (Sonnenberg). 193 Nationalstrasse A2, Cityring Luzern, Schweiz Mit dem Projekt «Cityring Luzern» wurde der 40 Jahre alte, vor allem aus Kunstbauten und Tunnel bestehende Stadtabschnitt der A2 bei Luzern gesamthaft erneuert und den heutigen Sicherheitsanforderungen angepasst. Kernstück der Arbeiten war die Instandsetzung des 600 Meter langen Reussport- und des 1,5 Kilometer langen Sonnenbergtunnels. Beide Tunnel bestehen aus jeweils zwei Röhren, die im Sonnenberg in Doppelspur und im Reussporttunnel wegen der Ein- und Ausfahrtstreifen für den Stadtanschluss dreispurig angelegt sind. Zum Sanierungsabschnitt gehörten weiter der rund 1 Kilometer lange Lehnenviadukt sowie die Sentibrücken über den Fluss Reuss. Das Projekt umfasste die bauliche Instandsetzung der Tunnel sowie den Ersatz der Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen. Zudem wurde der Reussporttunnel aus Lärmschutzgründen in Richtung Norden um 130 Meter verlängert. Die Altersschäden der Brücken wurden behoben, die Tragfähigkeit des Lehnenviadukts wurde erhöht. Zu erstellen waren ausserdem neue Lärmschutzwände, Leitschranken, Entwässerungsleitungen, Kabelrohrblöcke usw. Vorgängig zu den eigentlichen Erneuerungsarbeiten wurden zwei Werkleitungsstollen für die Installation von provisorischen Betriebs- und Sicherheitsausrüstungen erstellt. Die Gesamterneuerung an dieser täglich von über 85 000 Fahrzeugen benutzten Schlüsselstelle des schweizerischen Autobahnnetzes erfolgte während zweieinhalb Jahren nachts sowie an knapp 50 Wochenenden. Tagsüber mussten alle Fahrspuren wieder verfügbar sein, sodass der Verkehr sicher und ungehindert rollen konnte. 194 Bauausführung 2009–2013 Leistungen Lombardi Gutachten, externe Oberbauleitung, Bauherrenunterstützung (im Rahmen eines Konsortiums) Gesamtkosten Ca. chf 400 Mio. Technische Details Die Verkehrsplanung und die Baulogistik mussten vollständig auf Nacht- und Wochenendarbeiten ausgerichtet werden. An der Ausführung der Arbeiten waren über 60 Unternehmen beteiligt. Costruzione 2009-2013 Prestazioni Lombardi Perizie, direzione generale dei lavori, sostegno al committente (in un consorzio) Costo Circa 400 Mio chf Dati tecnici La gestione del traffico e la logistica d’intervento dovevano prevedere esclusivamente lavori notturni e durante i fine settimana. Nella realizzazione sono state coinvolte oltre 60 aziende. Autostrada A2, Cityring Lucerna, Svizzera Il progetto «Cityring Lucerna» ha interessato un’importante tratta autostradale nei pressi dell’omonina città. Dopo 40 anni di intensa attività, sono state adattate ai nuovi standard di sicurezza varie opere di ingegneria e gallerie che attraversano in sotterraneo quartieri residenziali della città. I lavori si sono concentrati sul risanamento delle gallerie di Reussport (lunga 600 m) e Sonnenberg (lunga 1.5 km). Entrambe dispongono di due canne a doppia corsia, che diventano tre nella galleria di Reussport per consentire l’entrata e l’uscita verso il centro città. I lavori di ristrutturazione hanno interessato anche un viadotto lungo circa un chilometro e un ponte sopra il fiume Reuss. Il progetto comprendeva riparazioni strutturali alle gallerie e la sostituzione di tutte le attrezzature operative e di sicurezza. La galleria di Reussport è stata inoltre estesa verso nord per circa 130 metri per motivi di protezione fonica. I danni ai ponti, causati dall’invecchiamento, sono stati riparati ed è stata aumentata la capacità di carico del viadotto. Sono state inoltre aggiunte nuove protezioni foniche, guardrail, tubi di drenaggio, bauletti cavi ecc. Prima dei veri e propri lavori di rinnovamento sono stati realizzati due cunicoli tecnici per l’installazione di equipaggiamenti d’esercizio e di sicurezza provvisori. La ristrutturazione totale di questo punto nevralgico della rete autostradale svizzera, utilizzato quotidianamente da circa 85 000 veicoli, si è estesa su due anni e mezzo di lavori in notturna oltre che su una cinquantina di fine settimana. Durante il giorno tutte le corsie dovevano di nuovo essere operative così da non causare impedimenti all’utenza stradale. 195 Gesamterneuerung Cityring Luzern, Erneuerung Fahrbahnübergang Ristrutturazione totale Cityring Lucerna, rinnovo giunto di transizione nacht ausgeführt werden. Provisorische Einhausungen ermöglichten, den Schallpegel bei Arbeiten mit Höchstdruckwasserstrahlen um 10 Dezibel zu vermindern. Ein finanzieller Bonus schuf für die Unternehmen den Anreiz, die Lärmwerte auch wirklich einzuhalten und bei Überschreitungen sofort zu reagieren. Die Ingenieure von Lombardi starteten in der Rolle der Oberbauleitung einen intensiven Dialog mit der Bevölkerung. Flexibilität und Kommunikation waren dabei gleichermassen gefragt. Zum Informationsmix gehörten eine Website mit Livekameras, sms-Botschaften, Radiomeldungen, Bauzeitungen, ein Datenführer im Taschenformat sowie eine Wanderausstellung. Die besonders betroffenen Anwohner wurden schriftlich auf die lärmintensivsten Arbeiten vorbereitet und zum direkten Erfahrungsaustausch eingeladen. Mit logistischen Kniffen die Komplexität meistern Den komplexen und vielfältigen Herausforderungen von Erneuerungen begegnen die Ingenieure mit stets ausgeklügelteren Verfahren. Eines davon soll bei der ebenfalls von Lombardi geleiteten Gesamterneuerung des Belmonttunnels auf dem Abschnitt Vennes–Chexbres der A9 in der Westschweiz angewendet werden (siehe S. 198). Die Bauleute werden hier in einer Bergflanke über dem Genfersee im Aussenraum eines Schutztunnels arbeiten, der den Verkehrsraum von der eigentlichen Baustelle trennen wird. Innerhalb des Schutztunnels wird der Verkehr auf beiden Spuren weiterfliessen. Diese Methode eines «Tunnels im Tunnel» ist ein in der Schweiz erstmals praktiziertes Verfahren, das schon bald Schule machen könnte. Doch ob «Tunnel im Tunnel», Erneuerungstunnel, Erneuerungstranchen oder einfach Zeitfenster: die logistische Herausforderung bleibt in jedem Fall enorm. Beim Projekt «Cityring Luzern», einem Schulbeispiel für verschiedene Bereiche, wurden im Vorfeld der Hauptarbeiten der Reussport- und der Sonnenbergtunnel mit je einem separaten Werkleitungsstollen von knapp vier Meter Durchmesser und mehreren Kabeltrassees ausgerüstet. Die bauliche Erneuerung erfolgte anschliessend in definierten Einzelabschnitten und in auf die kurzen Zeitfenster abgestimmten Arbeitsschritten. Tagsüber rollte der Verkehr, gearbeitet wurde nachts von 20 Uhr bis 6 Uhr morgens sowie an rund 25 Wochenenden pro Jahr ausserhalb der Hauptreisezeiten. Dafür wurde jeweils eine Tunnelröhre gesperrt, derweil der Verkehr entweder (nachts) in der einen Richtung durch die Stadt umgeleitet oder (an Wochenenden) über die offene Röhre im Gegenverkehr betrieben wurde. Ein neu geschaffener Fahrstreifen ermöglichte zudem, den Verkehr auf dem Lehnenviadukt während der ganzen Bauzeit zweimal dreispurig zu betreiben. Einen speziellen Ablauf erforderte die Erneuerung der Betriebs- und Sicherheitsanlagen. Um die Verkehrssicherheit stets zu gewährleisten, mussten alle Einrichtungen während der ganzen Bauphase mindestens tagsüber einwandfrei funktionieren. Die Zeit, um die alten Systeme der Lüftung, Brandmeldeanlagen, Signalisation, Beleuchtung und entsprechenden 196 1 2 1 3 2,5 5 Verkehrsraum mit zwei verschmälerten Spuren. Zustand vor Beginn Tunnelausweitung hinter Schutztunnel Bauzustand nach erfolgter Tunnelausweitung und vor Innenausbau. Aufgeweiteter Tunnel bietet PLatz für drei Fahrspuren Profilo minimo con spazio per due corsie di larghezza ridotta. Stato prima dell’inizio dell’allargamento della galleria Stato costruttivo dopo l’allargamento della galleria e prima delle opere di finitura interne. La nuova galleria avrà spazio per tre corsie complete Bauausführung Voraussichtlicher Baubeginn 2017 Leistungen Lombardi Ausführungs- und Detailprojekt, Ausschreibungs- und Ausführungsunterlagen, Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Kosten Ca. chf 340 Mio. Technische Details Die Baumethode mit einem «Tunnel im Tunnel» ist ein in der Schweiz erstmals angewendetes Verfahren. Bei positiven Erfahrungen könnte die Methode bei den zahlreichen Tunnelvergrösserungen zum Einsatz kommen, die in den nächsten Jahren anstehen. 5 7,5 m 4 1 2 3 4 5 Schutztunnel Bestehender Tunnel Aufgeweiteter Tunnel Sohlgewölbe Werkleitungskanal Costruzione Inizio presumibile dei lavori nel 2017 Prestazioni Lombardi Progetto esecutivo e di dettaglio, documentazione di appalto, direzione lavori (in un consorzio) Costo Circa 340 Mio chf 1 2 3 4 5 Impalcato di protezione Galleria esistente Galleria ampliata Arco rovescio Cunicolo tecnico Dati tecnici Il metodo di costruzione «galleria in galleria» è utilizzato per la prima volta in Svizzera. L’esperienza positiva di tale metodologia potrà fungere da esempio per numerosi altri progetti di ristrutturazione previsti nei prossimi anni. Nationalstrasse A9, Abschnitt Vennes–Chexbres, Schweiz Der im Jahre 1974 eröffnete Abschnitt Vennes–Chexbres der A9 verläuft auf der rechten Seite des Genfersees durch zum Teil steiles Gelände und in dicht besiedeltem Gebiet. Er misst 12,5 Kilometer und wird täglich von 65 000 Fahrzeugen befahren. Im Rahmen eines Gesamterneuerungsprojektes wird die Autobahn an die aktuellen Bedürfnisse angepasst. Der 4190 Meter lange Abschnitt des Bauloses 2 umfasst die Brücken von Chandelar und Paudèze, die zwei doppelspurigen Tunnelröhren von Belmont (409 m bzw. 366 m lang), die Ausfahrt Vennes sowie vier Über- und drei Unterführungen. Damit der Standstreifen künftig temporär durch den Verkehr genutzt werden kann, müssen die Tunnelröhren vergrössert sowie die Brücken verbreitert und verstärkt werden. Die Arbeiten zur Vergrösserung des bergseitigen Tunnels erfolgen, während der Verkehr auf beiden – jeweils auf 3,25 Meter verschmälerten – Spuren weiterfliesst. Dabei arbeiten die Bauleute im Schutze einer Schleuse, die den Verkehrsraum über die gesamte Länge als «Tunnel im Tunnel» vom Gewölbe und damit der eigentlichen Baustelle trennt. 198 Autostrada A9, tratta Vennes-Chexbres, Svizzera Inaugurato nel 1974, il tratto Vennes-Chexbres dell’A9 corre sul lato destro del lago Lemano e attraversa in parte ripidi terreni e aree densamente popolate. La tratta è lunga circa 12,5 km ed è percorsa ogni giorno da circa 65 000 veicoli. Nell’ambito di un progetto di ristrutturazione globale, questo tratto autostradale sarà adattato ai nuovi standard di sicurezza. I 4190 m del lotto 2 comprendono i ponti di Chandelar e Paudèze, le due canne a doppia corsia della galleria di Belmont (lunghe rispettivamente 409 e 366 m), l’uscita di Vennes, quattro cavalcavia e tre sottopassaggi. In futuro le corsie d’emergenza dovranno poter essere usate temporaneamente dal traffico; a questo scopo le due canne della galleria vanno ampliate e i ponti allargati e rinforzati. I lavori di ampliamento delle canne della galleria lato montagna avverranno mantenendo il flusso di traffico lungo tutte e due le corsie, ognuna ridotta a 3,25 m di larghezza. Gli addetti ai lavori operano protetti da una struttura che per tutta la lunghezza della galleria separa l’area adibita al traffico da quella del cantiere, come una sorta di «galleria nella galleria». 199 Schalt- und Steuerungszentralen innerhalb eines baulichen Zeitfensters durch die neuen abzulösen, war aber knapp. Die Lösung der Ingenieure: Sie richteten provisorische Systeme ein, die parallel zum Aufbau der neuen Systeme zur Verfügung standen. Komplexität erfordert hohen Koordinationsaufwand Die Komplexität von Gesamterneuerungsprojekten findet ihren Ausdruck auch in den Werk- und Dienstleistungsverträgen mit Baufirmen, Elektrounternehmen, Planern, Spezialisten und in den verschiedenen weiteren Instanzen. Auf der Baustelle «Cityring Luzern» beispielsweise standen bis zu 200 Personen von über 60 Firmen gleichzeitig im Einsatz. Die Koordination der Schnittstellen ist enorm aufwendig. Verbindliche Projekthandbücher definieren die Zusammenarbeit aller Beteiligten, ein Gesamtterminprogramm regelt den zeitlichen Ablauf minutiös. Die beim Projekt «Cityring Luzern» gesammelten Erfahrungen im Umgang mit einer komplexen Aufgabe nutzt Lombardi nun auch beim Baulos «Zwischbergen» (siehe S. 202) mit dem Casermettatunnel auf der Südseite des Simplonpasses kurz vor der Schweizer Grenze zu Italien. Der Abschnitt besteht grösstenteils aus Kunstbauten (Galerien, Tunnel, Brücken). Er wird bis 2019 schrittweise instand gesetzt. Die Strasse liegt in einem steilen, von felsigen Bergflanken geprägten Gelände, was die Sanierung zu einer äusserst herausfordernden Aufgabe macht. Lombardi ist mit der örtlichen Bauleitung beauftragt. Hohe Effizienz dank innovativer Bauabläufe Bedeutende technische Innovationen begleiten die Geschichte des Tunnelbaus und prägen dessen Entwicklung von den Anfängen bis heute. Ohne die Erfindung des Dynamits und des Luftantriebs für die Bohrmaschine hätten schon die ersten grossen alpenquerenden Eisenbahntunnel durch den Gotthard und den Mont Cenis nie gebaut werden können. Einen technischen Quantensprung bedeuteten die Tunnelbohrmaschinen (tbm). Sie erwiesen sich oft als kostengünstigere und schnellere Alternative gegenüber dem Sprengvortrieb. Die tbm wurden ab den 1970er-Jahren immer häufiger eingesetzt, so auch beim 1976 eröffneten Sonnenbergtunnel bei Luzern. Ohne Innovationen sind auch die heutigen Sanierungsprojekte undenkbar, auch wenn diese Innovationen in kleinerem Massstab ausfallen und fast immer massgeschneidert sein müssen. Beim Projekt «Cityring Luzern» – aktuell aber auch beim Taverne-Tunnel – erlaubte eine Grabenfräse, den Aushub für die neuen Leitungen zu beschleunigen. Der alte Füllbeton muss nicht herausgespitzt werden, sondern kann ausgefräst werden. Die Maschine erzeugt wesentlich weniger Lärm als herkömmliche Abbruchgeräte, sodass sie bedenkenlos die ganze Nacht eingesetzt werden kann. Beim heute üblichen Arbeiten in kurzen Zeitfenstern ist der Zeitdruck vor allem beim Betonieren enorm. Die Unternehmer entschlossen sich deshalb, beim Projekt «Cityring Luzern» einen schnell härtenden Beton zu verwenden. Dieser ermöglichte es, die stellenweise 200 Poiché la galleria attraversa in sotterraneo aree residenziali, la direzione del progetto ha posto particolare attenzione alla riduzione del rumore durante le fasi di lavoro: le operazioni rumorose potevano svolgersi solo fino a mezzanotte. Il rumore causato dai lavori di idrodemolizione è stato ridotto di 10 decibel con l’applicazione di schermature provvisorie. Un bonus finanziario ha incentivato le imprese mandatarie a rispettare meticolosamente i limiti di rumore e a intervenire immediatamente nel caso di superamenti. Nell’ambito del suo mandato di direzione generale dei lavori, il team Lombardi ha instaurato un intenso dialogo con la popolazione. Questo ha richiesto flessibilità e comunicazione in egual misura. L’offerta di informazioni destinate alla popolazione comprendeva un sito web dedicato con webcam in tempo reale, messaggi sms, comunicati radio, bollettino dei lavori, una guida tascabile e una mostra itinerante. Le persone più esposte sono state informate regolarmente e in forma scritta nel caso di lavori particolarmente rumorosi e sono state invitate a uno scambio di opinioni costruttivo. Gestire le complessità con accorgimenti logistici Le sfide molteplici e complesse poste dai lavori di ristrutturazione spingono i tecnici verso metodologie d’intervento ogni volta più sofisticate. Una di queste sarà applicata per i lavori di ristrutturazione totale della galleria di Belmont, nel tratto Vennes-Chexbres dell’autostrada A9 nella Svizzera romanda (vedi pag. 199), la cui pianificazione è stata affidata a Lombardi. Sul pendìo che domina il lago Lemano gli addetti ai lavori si troveranno a operare nello spazio esterno di un’apposita galleria di protezione che separerà l’area adibita al traffico da quella del cantiere. Per l’intera durata dei lavori il traffico continuerà a scorrere normalmente su entrambe le corsie. Questo metodo di «galleria nella galleria» è una tecnica adottata per la prima volta in Svizzera e che presto potrebbe fare scuola. Tuttavia, che si tratti di «galleria nella galleria», di galleria di risanamento, di troncone da rinnovare senza traffico o semplicemente di finestre temporali, le sfide logistiche restano sempre e comunque enormi. Il progetto «Cityring Lucerna» costituisce un esempio in diversi ambiti. Prima dei lavori principali, le gallerie Reussport e Sonnenberg sono state equipaggiate ciascuna con un cunicolo tecnico di quasi 4 metri di diametro contenente diversi cavidotti. Il risanamento è quindi avvenuto con interventi realizzati di volta in volta lungo singole porzioni di tracciato, definite compatibilmente alle brevi finestre temporali disponibili. I veicoli transitavano di giorno e i lavori erano eseguiti di notte dalle 20.00 alle 6.00 e durante circa 25 fine settimana all’anno, scelti al di fuori dei periodi di maggiore flusso. A questo scopo veniva chiusa una canna e il traffico era deviato verso il centro cittadino (durante le ore notturne) o indirizzato nella canna rimasta aperta gestita con traffico bidirezionale (durante i fine settimana). Una corsia aggiuntiva permetteva inoltre di mantenere il traffico a tre corsie per ogni senso di marcia in corrispondenza del viadotto. 201 Bauausführung 2016–2019 Leistungen Lombardi Örtliche Bauleitung Kosten Ca. chf 40 Mio. Technische Details Die Arbeiten werden während der Sommermonate im Zweischichtbetrieb mit einspuriger Verkehrsführung und Lichtsignalanlage durchgeführt. Von Dezember bis März bleiben die Bauarbeiten wegen der Witterungsbedingungen eingestellt, während der Pass für den Verkehr im Winter offen bleibt. Costruzione 2016-2019 Prestazioni fornite da Lombardi Direzione locale dei lavori Costo Circa 40 Mio chf Dati tecnici I lavori saranno eseguiti solo durante i mesi estivi, lavorando su due turni giornalieri. Il traffico sarà regolato da semafori e transiterà su una sola corsia. Durante l’inverno, da dicembre fino a marzo, i lavori saranno interrotti a causa delle condizioni meteo, mentre il passo rimarrà comunque aperto al traffico. Nationalstrasse A9 Simplon Süd, Schweiz Autostrada A9, tratta Sempione sud, Svizzera Die Nationalstrasse A9 über den Simplonpass mit ihren vielen Tunnel, Galerien und Brücken ist grossen Belastungen durch den Verkehr, im Winter durch Schneemassen und enormen Temperaturschwankungen ausgesetzt. Der 1905 Meter lange Abschnitt «Zwischbergen» auf der Südseite führt durch die Gondoschlucht, durch ein ausgesprochen steiles und felsiges Gelände. 97 Prozent der Strecke verlaufen in Galerien (1497 m), Tunnel (282 m) und auf Brücken (71 m). Im Rahmen einer Gesamterneuerung wird die Fahrbahn erneuert, werden neue Bankette, Kabelschutzrohre und Schächte erstellt sowie Betonelemente mit Oberflächenschutz behandelt. Ausserdem wird der Abschnitt an die aktuellen Normen angepasst. Das bedingt den Bau zusätzlicher Sicherheitseinrichtungen wie SOSNischen und Löschwasseranlagen. Zudem ist es notwendig, im Casermettatunnel die Entwässerung im Trennsystem (Strassenabwasser und sauberes Bergwasser) zu führen und das Lichtraumprofil lokal anzupassen. Sul Passo del Sempione l’autostrada A9 scorre attraverso una lunga serie di gallerie e ponti sottoposti a forti sollecitazioni a causa dell’elevato carico veicolare delle forti precipitazioni nevose e dei grandi sbalzi di temperatura. La sezione «Zwischbergen» (1905 m), collega, sul versante sud e attraverso la gola di Gondo, l’omonima località alla galleria di Casermetta attraversando un’area molto ripida e rocciosa. Il 97% del percorso è in galleria (1497 m). Il resto è suddiviso in gallerie artificiali (282 m) e ponti (71 m). Nell’ambito di un vasto progetto di rinnovamento, la tratta verrà rimodernata con la posa di nuove banchine, nuovi tubi porta-cavo e nuovi pozzetti. Le superfici in calcestruzzo saranno trattate con protezioni. Inoltre l’intero percorso sarà adattato alle nuove normative vigenti in materia di sicurezza. Ciò richiederà la costruzione di nuovi dispositivi di sicurezza supplementari come nicchie sos e idranti. Inoltre, nella galleria «Casermetta» sarà modificato lo smaltimento delle acque con la realizzazione di un sistema misto (acque della carreggiata e acque di drenaggio). 202 Il rinnovamento degli impianti operativi e di sicurezza ha richiesto un procedimento speciale. Per garantire costantemente la sicurezza stradale, tutte le attrezzature dovevano continuare a funzionare correttamente almeno durante il giorno. La sostituzione dei vecchi impianti di ventilazione, allarme antincendio, segnalazione, illuminazione e i relativi centri di gestione e controllo e la messa in funzione parallela dei nuovi impianti si è però rivelata difficoltosa vista la finestra temporale molto breve a disposizione. La soluzione è stata quella di affiancare sistemi provvisori che sono rimasti in esercizio durante l’installazione di quelli nuovi. La complessità richiede un grande sforzo di coordinamento La complessità dei progetti di ristrutturazione totale si riflette anche nei mandati di prestazione, che comprendono contratti d’appalto e contratti di mandato con imprese di costruzione, installatori elettrici, progettisti, specialisti e altre aziende. Nel cantiere del «Cityring Lucerna», ad esempio, sono state impiegate contemporaneamente fino a 200 persone di oltre 60 aziende. Il coordinamento delle interfacce è un compito molto oneroso. Le modalità di collaborazione degli addetti ai lavori sono definite in manuali di progetto vincolanti e un programma dei lavori generale regola in modo dettagliato la cronologia degli interventi. Lombardi mette a frutto l’esperienza acquisita nel complesso progetto di Lucerna anche sul cantiere «Zwischbergen» (vedi pag. 202) nei pressi del confine Svizzera – Italia, sulla strada nazionale del Sempione che collega Briga a Gondo. La porzione di tracciato è costituita principalmente da manufatti (gallerie artificiali, galleria in roccia e ponti) e attraversa un territorio montagnoso modellato da ripide pareti rocciose. Questo rende i lavori di ristrutturazione estremamente complessi e impegnativi. A Lombardi è stata assegnata la direzione locale dei lavori per le realizzazioni che si svolgeranno a tappe fino al 2019. Alta efficienza grazie a procedimenti di costruzione innovativi Importanti innovazioni tecniche accompagnano la storia della costruzione di gallerie e ne segnano l’evoluzione avvenuta nel corso degli anni. Senza l’invenzione della dinamite e delle perforatrici azionate ad aria compressa i primi grandi trafori ferroviari del San Gottardo e del Moncenisio non avrebbero potuto essere realizzati. Un balzo tecnico significativo nella tecnologia di scavo fu l’impiego delle fresatrici meccaniche (tbm), che sostituirono gli avanzamenti convenzionali all’esplosivo rivelandosi spesso un’alternativa più economica e veloce. Dal 1970 in poi furono utilizzate sempre più frequentemente, come nella realizzazione della galleria del Sonnenberg (Lucerna), inaugurata nel 1976. Anche i progetti di ristrutturazione odierni sarebbero di difficile attuazione senza innovazioni, malgrado esse abbiano ricadute più contenute e vanno «confezionate su misura» per ogni singolo oggetto. Nel progetto «Cityring Lucerna», e ora anche più a sud nella galleria di Taverne, l’impiego di moderne scavatrici «trencher» ha permesso di accelerare lo scavo delle trincee per le nuove condotte, soprattutto perché il vecchio calcestruzzo di riempimento non deve essere demolito, ma può 203 beschädigte Zwischendecke innerhalb eines Wochenendes zu ersetzen. Für die Bauarbeiter bedeutete dieses enge Zeitfenster allerdings, innerhalb von 40 Stunden abzubrechen, einzuschalen, zu betonieren und wieder auszuschalen. Dank des schnell härtenden Betons konnten auch Fugen bei Übergängen und Brücken innerhalb eines Wochenendes ersetzt werden – eine Arbeit, die sonst bis zu drei Wochen beansprucht hätte. Bei tiefen Temperaturen wurden überdies die erneuerten Tunnelwände hinter einer mobilen Einhausung rund um die Uhr beheizt, sodass sie rasch aushärten konnten. Vorfabrizierte Schächte, Randsteine, Schlitzrinnen usw. trugen dazu bei, die Effizienz auf der Baustelle entscheidend zu erhöhen. Keine bösen Überraschungen dank Monitoring des Bauablaufs Abgesehen von den rein bautechnischen Innovationen waren neue logistische und organisatorische Lösungen zur Projektabwicklung gefragt. Dreimal pro Nacht erfassten die verantwortlichen Bauleiter mittels externer Eingabegeräte den geplanten Arbeitsfortschritt. Sie stützten sich auf ein Monitoringsystem, das in dieser Art bei einer Tunnelsanierung erstmals eingesetzt wurde. Zeichneten sich beim nächtlichen Baufortschritt Verzögerungen ab, erfolgte eine Lagebeurteilung, und es wurden Sofortmassnahmen eingeleitet. Drohte trotzdem eine verspätete Freigabe des Tunnels, übernahm eine «Taskforce Verkehr» das Kommando. Diese war auf Ausnahmesituationen wie Staus, Unfälle oder eben eine verspätete Tunnelfreigabe vorbereitet und konnte rasch grossräumige Umleitungen anordnen. Der hohe organisatorische Aufwand lohnte sich: Lediglich nach 6 von insgesamt über 600 Baunächten war der Sonnenbergtunnel morgens um 6 Uhr nicht termingerecht frei. Es handelte sich dabei nur um geringfügige Verspätungen von wenigen Minuten. Der morgendliche Berufsverkehr konnte somit fast immer pünktlich wieder fliessen; die wichtigste gesellschaftliche Erwartung war damit erfüllt. Auch der Bauherr hat nach vollendetem Werk sein Ziel erreicht: Die Verantwortlichen können davon ausgehen, dass auf diesem schwierigen Abschnitt des Autobahnnetzes in baulicher Hinsicht für viele Jahre wieder Ruhe herrscht. Eisenbahntunnel altern langsamer Die Geschichte der Eisenbahntunnel beginnt rund hundert Jahre vor derjenigen der Autobahntunnel. Doch das Zeitalter ihrer Erneuerung ist eher jüngeren Datums. Dies macht deutlich, dass Eisenbahntunnel langsamer altern beziehungsweise einen ganz anderen Lebenszyklus als Strassentunnel aufweisen. Die meisten der heute in Europa betriebenen Eisenbahntunnel sind zwischen 1850 und 1930 gebaut worden. In diese frühe Blütezeit fallen der Bau des Gotthardtunnels und der beiden Röhren des Simplontunnels, der mit 19,8 Kilometern über 50 Jahre lang der längste Verkehrstunnel der Welt blieb. Nach dieser Pionierphase geschah zwischen 1930 und 1980 nur wenig. Erst mit dem Bau der Zürcher S-Bahn und der Erneuerung des Netzes der Schweizerischen Bundesbahnen (SBB) kam in der Schweiz allmählich wieder Bewegung in den Eisenbahntunnelbau. Allein seit der 204 essere fresato. La macchina «trencher» scava canali producendo molto meno rumore rispetto ai macchinari convenzionali e può quindi essere utilizzata anche nelle ore notturne. Con la prassi esecutiva odierna, che prevede tempi di realizzazione stretti, la pressione si concentra soprattutto nelle operazioni di getto. Nel progetto «Cityring Lucerna» gli imprenditori hanno optato per l’impiego di calcestruzzo a presa rapida. Ciò ha permesso di sostituire la soletta intermedia, localmente danneggiata, nell’arco di un solo fine settimana. In questo lasso di tempo limitato è stato necessario eseguire in sole 40 ore effettive la demolizione, la casseratura, il getto e il disarmo. Grazie al calcestruzzo a presa rapida anche le fughe dei giunti e dei ponti hanno potuto essere sostituite in un solo fine settimana; un lavoro che generalmente richiederebbe fino a tre settimane. In presenza di basse temperature le pareti interne delle gallerie sono state riscaldate senza interruzioni dietro a una schermatura mobile, permettendo al calcestruzzo gettato di asciugare velocemente. Pozzetti prefabbricati, cordoli, canali di scolo ecc. hanno contribuito ad aumentare notevolmente l’efficienza sul cantiere. Un accurato monitoraggio del processo di costruzione per evitare brutte sorprese Per la prima volta si è deciso di utilizzare, per il risanamento di una galleria, un sistema di monitoraggio accurato. L’avanzamento dei lavori era rilevato tre volte a notte mediante dispositivi esterni. Ogni qualvolta si registrava un ritardo durante la notte, si procedeva immediatamente a una valutazione della situazione e venivano adottate misure immediate. Se non si poteva escludere un ritardo nella riapertura al traffico della galleria, un’apposita «task force» assumeva la direzione dei lavori. Questo gruppo operativo era preparato per gestire situazioni d’emergenza come incolonnamenti, incidenti o ritardi nella riapertura al traffico della galleria, ed era in grado di organizzare rapidamente ampie deviazioni. Il grande sforzo organizzativo ha dato i suoi frutti. Solo per sei delle oltre 600 notti lavorative la galleria non era pronta per la sua riapertura alle 6.00 del mattino; in tutti i casi il ritardo non si è mai protratto oltre pochi minuti. Nell’ora di punta del traffico mattutino la viabilità è stata sempre garantita e con essa si è potuto soddisfare l’aspettativa più importante della popolazione. Anche il committente ha raggiunto l’obiettivo prefissato: questa particolare e difficile tratta autostradale può ritenersi sicura ed efficiente per molti anni a venire. Le gallerie ferroviarie invecchiano più lentamente La storia delle gallerie ferroviarie inizia circa cento anni prima di quella delle gallerie autostradali. Eppure il loro rinnovamento è iniziato relativamente di recente. Questo dimostra che le gallerie ferroviarie invecchiano più lentamente e che il loro ciclo di vita è completamente diverso da quello di una galleria stradale. La maggior parte delle gallerie ferroviarie attualmente operative in Europa è stata costruita tra il 1850 e il 1930. Il traforo del San Gottardo e le due canne della galleria del Sempione, che per oltre 50 anni detenne il primato di galleria ferroviaria più lunga del mondo (19,8 km), rientrano in questa prima fase di sviluppo. 205 Bahntunnel Coldrerio, Schweiz Der 1874 eröffnete Bahntunnel «Coldrerio» zwischen Mendrisio und Chiasso ist lediglich 96 Meter lang. Damit er nicht zum Engpass auf dem 4-Meter-Huckepack-Korridor auf der Nord-Süd-Eisenbahnstrecke Basel–Chiasso wird, wird er wie 20 weitere Tunnel auf dieser Strecke erneuert und vergrössert. Überdies weist das über 140-jährige Bauwerk verschiedene Wasserschäden auf. Angesichts zahlreicher Herausforderungen entschied man sich für den vollständigen Ersatz. Die Errichtung des neuen Tunnels erfolgt in Deckelbauweise: Beidseits des bestehenden Tunnels werden auf der ganzen Länge überschnittene Bohrpfahlwände erstellt. In deren Schutz wird eine Baugrube bis knapp über den bestehenden Tunnel abgeteuft. Zwischen den Bohrpfählen wird eine neue Tunneldecke eingezogen. Auf diese Weise wird der neue Tunnelquerschnitt vollständig von aussen erstellt. Im Anschluss daran erfolgen der Abbruch des bestehenden Tunnels, der Innenausbau des neuen Tunnels sowie die Auffüllung der Baugrube. Dieses Vorgehen erlaubt es, den Verkehr während insgesamt lediglich 25 Stunden – verteilt auf drei Wochenenden – zu unterbrechen. Für den Innenausbau wird jeweils eine Spur für rund sieben Wochen gesperrt. Der neue Tunnel hat schliesslich ein grösseres Lichtraumprofil, einen Doppelspur-Achsabstand von 3,8 Metern und das Trassee liegt wegen des hohen Grundwasserspiegels 60 Zentimeter höher. 206 1 1 Nagelwand 2 Abbruch Flügelwände 3 Schutztunnel Bauausführung 2015–2016 Leistungen Lombardi Örtliche Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Kosten Ca. chf 30 Mio. Technische Details Die wichtige Eisenbahnstrecke ist trotz Bauarbeiten stets in Betrieb zu halten. Auch die Aufrechterhaltung des Strassenverkehrs auf der Kantonsstrasse, die den Tunnel überquert, die Arbeiten an 1 Parete chiodata 2 Demolizione muri d’ala 3 Galleria di protezione den Widerlagern der Brücke über die Autobahn A2, das Verlegen wichtiger Werkleitungen für Gas, Wasser und Telekommunikation, das Arbeiten nahe eines Grundwasserschutzgebietes und nahe von Hochspannungsfreileitungen stellen besondere Herausforderungen dar, die hohen Koordinationsaufwand verursachen und besonderer Aufmerksamkeit bedürfen. Eine wesentliche Voraussetzung ist, dass alle am Bau Beteiligten ihren Zeitplan strikt einhalten. 2 2 4 3 6m Costruzione 2015-2016 Prestazioni Lombardi Direzione locale dei lavori (in consorzio) Costo Circa 30 Mio chf Dettagli tecnici La ferrovia rimarrà operativa durante i lavori. Il mantenimento del traffico veicolare lungo la strada cantonale che passa sopra la galleria, i lavori adiacenti alla spalla del cavalcavia autostradale, i necessari spostamenti d’infrastrutture di aziende terze (gas, acqua, Swisscom), l’attività a margine di una zona di falda protetta e la presenza di linee aeree d’alta tensione rappresentano sfide particolari che necessitano di un grande sforzo di coordinamento e di particolare attenzione. Un prerequisito fondamentale sarà il rispetto rigoroso delle tempistiche programmate. Galleria ferroviaria Coldrerio, Svizzera Inaugurata nel 1874, la galleria ferroviaria «Coldrerio», tra Mendrisio e Chiasso, è lunga solo 96 metri. Quale parte integrante del progetto di rinnovo generale dell’intera tratta Basilea-Chiasso, che prevede la realizzazione di un corridoio ferroviario ininterrotto di 4 metri di altezza, verrà rinnovata e ampliata, come d’altronde altre 20 gallerie lungo il percorso. In questi 140 anni di attività l’infrastruttura ha subito diversi danni da infiltrazioni di acqua. Alla luce delle numerose sfide, si è optato per una sostituzione totale dell’opera. La nuova galleria sarà realizzata secondo il metodo «cut and cover»: su entrambi i lati e per l’intera lunghezza della galleria esistente vengono erette paratie composte da pali secanti, che consentono di effettuare uno scavo fino ad appena sopra la volta della galleria esistente. Si procede quindi a inserire la nuova copertura della galleria tra i pali. In tal modo la nuova sezione della galleria viene completamente realizzata dall’esterno. Successivamente la galleria esistente viene demolita. Seguono quindi la sistemazione interna, con una nuova sovrastruttura e sottostruttura, e il riempimento dello scavo. Questo metodo consentirà una ridotta interruzione del traffico, che sarà bloccato solo per 25 ore suddivise in tre fine settimana. Le finiture interne avvengono in alternanza sugli assi dei due binari ed è prevista la chiusura di ciascun binario per una durata di 7 settimane. La nuova galleria avrà una sezione maggiore, un interasse di 3,8 m tra i binari e un tracciato rialzato di 60 cm per distanziarsi dal livello di falda. 207 Jahrtausendwende sind über 20 neue Tunnel eröffnet worden, vor allem auf den Neubaustrecken der sogenannten «Bahn 2000», einer entscheidenden Neukonzeption des schweizerischen Eisenbahnbetriebes. Die heutigen Bahntunnel der Schweiz erreichen zusammen eine Länge von über 550 Kilometern. Auch wenn bis 2020 weitere 100 Kilometer hinzukommen, verschiebt sich gegenwärtig der Schwerpunkt der Tunnelbauaktivitäten vom Neubau zur Erneuerung. Das zeigt eindrücklich die Liste der sbb. Für den Zeitraum 2011 bis 2021 finden sich darauf über 50 Erneuerungsprojekte. Fast ausschliesslich handelt es sich um Tunnel aus der zweiten Hälfte des 19. Jahrhunderts, deren Erneuerungsbedarf die SBB nach internen Inspektionen ausgewiesen hat. Die Bauten zeigen einerseits Alterserscheinungen, sodass der Rohbau aus Gewölbe und Sohle sowie Gleisanlage und -oberbau instand gesetzt werden müssen. Andererseits sind die Eisenbahntunnel an die neuen Nutzungsanforderungen anzupassen. Erneuerung und Nutzungsanpassung Das Ziel vieler Erneuerungsprojekte in der Schweiz ist es, die Bahntunnel für den Transport von Sattelaufliegern schienentauglich zu machen, was eine Vergrösserung der Tunnelquerschnitte bedingt. Dazu bedarf es einer Absenkung der Gleise und der Aufweitungen des Gewölbes auf eine Eckhöhe von 4 Metern und einen Abstand von 3,80 Metern zwischen den Gleismitten. Die Experten sprechen in diesem Zusammenhang auch von der Anpassung der sogenannten «Lichtraumprofile» an die Normen des Internationalen Eisenbahnverbandes (uic). Die Anforderungen, die sich bei den aktuellen Erneuerungsprojekten stellen, sind natürlich nicht völliges Neuland. Schon in den 1980er-Jahren sammelten die Ingenieure wertvolle Erfahrungen, wie ein stark befahrener Tunnel bei weiterlaufendem Bahnbetrieb saniert werden kann. Lehrstück war der Hauenstein-Basistunnel, ein Nadelöhr auf der Strecke Olten–Basel. Zur Bauausführung waren im Hauensteintunnel 4 Lokomotiven und Traktoren sowie 120 Waggons über eine Bauzeit von sechseinhalb Jahren (1980–1987) im Einsatz. Die Erneuerung von Eisenbahntunnel stellt für Lombardi noch ein jüngeres Betätigungsfeld dar, dem aber ein grosses Wachstumspotenzial bescheinigt wird. Etliche der gegenwärtigen Erneuerungsprojekte in der Schweiz betreffen die Zufahrtsstrecken zu den Neuen Alpentransversalen (neat). Die Schienenverbindung Basel–Chiasso wird bis 2020 zu einem durchgängigen 4-Meter-Huckepack-Korridor ausgebaut. Dazu müssen 150 Perrons, Überführungen, Fahrstrom- und Signalanlagen sowie 20 Tunnel angepasst werden. Einer davon ist der Coldreriotunnel (siehe S. 206) auf dem südlichsten Abschnitt der erwähnten Nord-Süd-Verbindung. Der 1874 eröffnete Coldreriotunnel ist zwar lediglich 96 Meter lang, doch der Verzicht auf einen Ausbau würde ihn zum Stolperstein für den gesamten Huckepackverkehr machen. Unter der Bauleitung von Lombardi wird er deshalb derzeit für seine neue Aufgabe fit gemacht. 208 Dopo questa fase pionieristica seguirono anni di scarsa evoluzione (dal 1930 al 1980). Solo con la costruzione della S-Bahn di Zurigo e il rinnovamento della rete delle Ferrovie federali svizzere (ffs) ci fu un ritrovato interesse per la costruzione di gallerie ferroviarie. Dall’inizio del nuovo millennio sono state inaugurate 20 nuove gallerie, in particolare sulle nuove linee del progetto «Ferrovia 2000», un vasto programma di ammodernamento della rete ferroviaria nazionale. Attualmente in Svizzera le gallerie ferroviarie raggiungono una lunghezza totale di circa 550 km; entro il 2020 ne sono previsti altri 100 km. Il baricentro delle attività nel settore dei lavori in galleria si sposta tuttavia dalle nuove costruzioni agli interventi di ristrutturazione. Per il periodo 2011-2021 il calendario delle ffs annovera attualmente oltre 50 progetti di rinnovo. Le ispezioni regolari effettuate dai responsabili delle ffs hanno evidenziato che gran parte degli interventi di rinnovamento saranno destinati alle gallerie costruite nella seconda metà del 19° secolo. Da una parte le opere presentano segni di degrado legati all’età che rendono necessario il ripristino della struttura grezza a livello di calotta e fondo, così come dei binari ferroviari e della sovrastruttura; d’altra parte le gallerie ferroviarie vanno adeguate alle nuove esigenze d’utilizzo. Rinnovo e adeguamento d’utilizzazione L’obiettivo di molti progetti di ristrutturazione di gallerie ferroviarie in Svizzera è quello di renderle idonee al passaggio di convogli che trasportano semirimorchi. Questo rende necessario un adeguamento della loro sezione trasversale. In questi casi la procedura di rinnovo comprende un abbassamento del livello di scorrimento dei binari, l’ampliamento della volta su un’altezza di 4 metri agli angoli e un adeguamento dell’interasse tra i binari a un minimo di 3,80 metri. A questo proposito gli esperti parlano di adeguamento della profilo di spazio libero alle norme dell’Unione internazionale delle ferrovie iuc. Le esigenze legate ai progetti di rinnovo non sono comunque storia recente. Già negli anni ‘80 si erano intavolate discussioni tra gli ingegneri che avevano riunito le proprie conoscenze ed esperienze per studiare nuovi metodi di risanamento mantenendo il traffico in esercizio, anche in gallerie molto trafficate. Il primo vero banco di prova fu la galleria di base dell’Hauenstein, un collo di bottiglia sulla tratta Olten-Basilea. Per l’esecuzione dei lavori furono impiegati 4 locomotori e 120 vagoni per una durata di più di sei anni e mezzo (1980–1987). Il rinnovo di gallerie ferroviarie è un settore d’attività relativamente recente per Lombardi, ma con grande potenzialità di crescita. Molti dei progetti di ristrutturazione in corso in Svizzera riguardano le vie di accesso alle nuove gallerie transalpine (nfta). Entro il 2020 il collegamento ferroviario Basilea-Chiasso sarà ampliato in modo da garantire ininterrottamente il corridoio ferroviario di 4 metri di altezza lungo tutta la tratta. Dovranno essere 209 Bahnstrecke Zugersee Ost, Schweiz Das Gesamtprojekt «Infrastrukturmassnahmen Zugersee Ost» betrifft die Eisenbahnstrecke zwischen Zug und ArthGoldau. Sie ist 1897 als Teil der Gotthard-Zubringerstrecke aus dem Raum Zürich in Betrieb genommen worden und wird nun im Hinblick auf die Eröffnung des Gotthardbasistunnels (siehe Kapitel «Alpentransversalen» S. 38) für Doppelstockzüge ausgebaut. Das Vorhaben besteht aus vier Teilprojekten: Substanzerhalt «Fahrbahn und Kunstbauten», Sicherheitsmassnahmen gegen Naturgefahren, Doppelspurausbau Walchwil sowie Substanzerhalt «Tunnel». Letzteres umfasst sieben einspurige Tunnel von total 1125 Meter Länge, deren Gewölbe grösstenteils aus Natursteinwerk bestehen. Die geplanten Massnahmen sind: Anpassung an die neuen Lichtraumprofile durch Absenkung des Trassees, Gewölbeunterfangung und -abdichtung, Mauerwerksanierung, Erneuerung des Entwässerungssystems, lokale Bergwasserfassungen, Anpassung des Ober- und Unterbaus, neue Werkleitungskanäle und Kabelrohranlagen. Beim Teilprojekt «Doppelspur Walchwil» wird die bisher einspurige Strecke auf einer Länge von 1,7 Kilometern auf Doppelspur ausgebaut. Dies erfordert Terrainanpassungen, Stützbauwerke, Anpassungen von Unterführungen und die Ausweitung des Büeltunnels. Während der Bauarbeiten von rund eineinhalb Jahren wird der Bahnverkehr umgeleitet. 210 6 5 Bauausführung 2016–2018 Costruzione 2016-2018 Leistungen Lombardi Vorstudien, Bauprojekt, Auflageprojekt, Submission, Ausführungsprojekt, Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Prestazioni Lombardi Studi di fattibilità, progetto definitivo, progetto di pubblicazione, appalto, progetto esecutivo, direzione lavori (in un consorzio) Kosten Doppelspurausbau Walchwil: Ca. chf 89 Mio.; Substanzerhalt Tunnel Zug–Arth Goldau: Ca. chf 14,5 Mio. Costo Galleria Walchwil 89 Mio chf Galleria Zugo-Arth Goldau 14,5 Mio chf Technische Details Das topografisch schwierige Gelände erfordert ein übergeordnetes Zufahrts- und Bauablaufkonzept für alle Teilprojekte. Dettagli tecnici Il terreno topograficamente difficile richiede una serie di interventi per le strade di accesso e singoli processi di costruzione per ogni sottoprogetto. 1 2 1 2 4 3 3m Ampliamento a doppio binario Walchwil Doppelspurausbau Walchwil 1 2 3 4 5 6 Schienenprofil Betonflachschwelle Bahnschotter Gewölbe-Innenschale Lichtraumprofil Bestehender Bahntunnel 1 2 3 4 5 6 Profilo dei binari Traversine in cemento Ghiaia di riempimento Rivestimento interno Profilo limite Galleria attuale Linea ferroviaria Lago di Zugo est, Svizzera Il progetto complessivo «Misure infrastrutturali Zugo est» interessa la tratta ferroviaria che unisce la zona sud della città di Zugo a Arth-Goldau. Inaugurata nel 1897, collega l’agglomerato di Zurigo alla linea del San Gottardo. In vista dell’apertura della galleria di base del San Gottardo (vedi capitolo «Trasversali alpine» pag. 38), saranno necessari interventi per adeguare il suo profilo al progetto di corridoio ferroviario per treni a due piani sulla tratta Basilea-Chiasso. L’intervento si compone di quattro sottoprogetti: conservazione della sostanza «binario e manufatti», provvedimenti di sicurezza contro i pericoli naturali, ampliamento a doppio binario del tratto di Walchwil e conservazione della sostanza «galleria». Quest’ultima fase riguarda sette gallerie a binario unico con volte in pietra naturale su una lunghezza totale di 1125 metri. Le misure previste sono: l’adattamento della sezione con abbassamento del piano dei binari, il restauro della muratura, il rinnovamento del sistema di drenaggio, la realizzazione di captazioni d’acqua di montagna, l’adattamento della sovrastruttura e della sottostruttura, la realizzazione di nuove condotte per la corrente di cantiere e di nuovi canaletti per i cavi. Il sottoprogetto «Walchwil» prevede l’ampliamento a due binari della tratta a binario singolo lunga 1,7 km. Ciò comporterà interventi al sedime adiacente, nuove opere di sostegno, adattamenti ai sottopassi e l’ampliamento della galleria di Buel. Durante i lavori, che dureranno un anno e mezzo, il traffico ferroviario sarà interamente deviato. 211 Bahntunnel «Coldrerio», Erstellung Bohrpfähle unter Bahnbetrieb Galleria ferroviaria «Coldrerio», costruzione di pali trivellati con linea ferroviaria in esercizio. Bahntunnel «Coldrerio», abgeschlossene Deckelbauweise Galleria ferroviaria «Coldrerio», metodo cut-and-cover completato 212 Bauausführung Baubeginn voraussichtlich 2020 Baukosten Ca. chf 15 Mio. Leistungen Lombardi Vorprojekt, Bauprojekt, Auflageprojekt, Submission, Ausführungsprojekt, Bauleitung (im Rahmen eines Konsortiums) Technische Details Die Bauarbeiten erfolgen unter laufendem Verkehr (einspuriger Betrieb). Seitliche Absperrung und Abstützung der Baugrube mithilfe von Rühlwänden. 1 2 3 4 5 6 Spritzbetonschale Lichtraumprofil Gewölbeunterfangung Bahnschotter Schotterhalterung Rühlwand 1 Rivestimento di calcestruzzo spruzzato 2 Profilo limite 3 Sottofondazione della calotta 4 Ghiaia di riempimento 5 Ritenuta ghiaia 6 Barriera laterale di sostegno Costruzione Inizio presumibile dei lavori nel 2020 1 Costo Circa 15 Mio chf Prestazioni fornite da Lombardi Progetto preliminare, progetto definitivo, progetto di pubblicazione, appalto, progetto esecutivo, direzione lavori (come parte di un consorzio) 2 Projekt Progetto Bestehend Situazione attuale Dettaglio tecnici I lavori verranno eseguiti con mantenimento del traffico a senso unico. Saranno installate delle barriere laterali a sostegno degli scavi mediante la realizzazione di targonate. 3 4 6 5 1 2 3m Bahntunnel Bommerstein, Schweiz Galleria ferroviaria Bommerstein, Svizzera Die Bahnlinie L890 ist eine wichtige Verbindung zwischen dem Raum Zürich und Graubünden sowie Österreich, auf der täglich 180 Personen- und Güterzüge verkehren. Der 453 Meter lange, bergmännisch erstellte Bommersteintunnel wurde 1941 in Betrieb genommen. Er hat ein Hufeisenprofil und besteht grösstenteils aus Mauerwerk. Auf rund einem Fünftel der Tunnellänge ist das Gewölbe lediglich mit einem Spritzmörtel versiegelt. Bei der geplanten Teilerneuerung werden die bahntechnischen Einrichtungen erneuert und die Bausubstanz wird instand gesetzt. Mit den Arbeiten soll der Tunnel in Bezug auf die Tragund Betriebssicherheit sowie die Gebrauchstauglichkeit für die folgenden 30 Jahre fit gemacht werden. Massnahmen: Abdichtung Tunnelparament, Sohlen- und Gleisabsenkung, Bau von Personenschutznischen, Sanierung Entwässerungssystem, neuer Gleisober- und -unterbau (Betonschwellen), Anpassung Lichtraumprofil, neue Stromschiene, Anpassung Kabelanlagen, Instandsetzung Tunnelportale. La galleria ferroviaria «Bommerstein» lungo la linea L890 si colloca lungo un importante collegamento tra l’area di Zurigo e i Grigioni e verso l’Austria. La tratta viene percorsa ogni giorno da circa 180 treni tra passeggeri e merci. La galleria (lunga 453 metri) è in funzione dal 1941. Ha una sezione tipica a ferro di cavallo ed è essenzialmente costruita in muratura. Circa un quinto della superficie della volta è sigillata con cemento spruzzato. Il progetto di rinnovo parziale prevede l’adeguamento degli impianti di tecnica ferroviaria e interventi di riparazione strutturale. I lavori permetteranno di garantire la sicurezza strutturale e d’esercizio e la capacità funzionale della galleria per i prossimi 30 anni. I provvedimenti previsti sono: l’isolazione dei paramenti, l’abbassamento del piano dei binari, la realizzazione di nicchie di protezione per le persone, il risanamento del sistema di drenaggio, l’adattamento del profilo libero, la realizzazione di una nuova catenaria rigida, l’adattamento dei bauletti cavi e il ripristino dei portali. 213 Umleitungen oder Verkehrsreduktion Die Methoden und Verfahren, die bei der Sanierung von Eisenbahntunneln angewendet werden, unterscheiden sich in mancherlei Hinsicht von den Vorgehensweisen bei Strassentunnel. Für das Arbeiten in Zeitfenstern mit befristeten Teilsperrungen fehlt oft der notwendige Spielraum, denn wo der Personenverkehr tagsüber rollt, ist in der Nacht auf den meisten Strecken der Güterverkehr unterwegs. Die Eisenbahntunnel werden folglich bei weiterlaufendem Verkehr erneuert, so auch der Coldreriotunnel: Die Bahnlinie darf während der zweijährigen Bauzeit lediglich 25 Stunden lang, verteilt auf drei Wochenenden, unterbrochen werden. In vielen anderen Fällen entscheiden sich die sbb für sogenannte «Clusterlösungen»: Ganze Strecken werden für eine Kompletterneuerung längere Zeit ausser Betrieb genommen. Der Fern- und der Güterverkehr werden während der Bauarbeiten grossräumig umgeleitet, der Personennahverkehr erfolgt allenfalls mit Bussen. Eine solche Vollsperrung eines Tunnels ist nur dann möglich, wenn wirklich eine alternative Strecke zur Verfügung steht. Auf dem engmaschigen Eisenbahnnetz der Schweiz ist dies öfter der Fall, beispielsweise auf der Strecke Zugersee Ost: Bei der dort von Lombardi geleiteten Sanierung der Tunnel (siehe Beispiel Bahnstrecke «Zugersee Ost», S. 210) findet bei Walchwil gleichzeitig ein Ausbau auf Doppelspur statt. Die Züge werden über den Eisenbahnknoten Rotkreuz auf der anderen Seeseite verkehren. Eine weitere Sanierungsvariante ist der Einspurbetrieb im Doppelspurtunnel, wie dies Lombardi für die Teilerneuerung des Bommersteintunnels am Walensee plant (vgl. S. 213). Damit während der Bauarbeiten jeweils ein Gleis weiterbetrieben werden kann, ist es notwendig, für das in Betrieb stehende Trassee mittels sogenannter «Rühlwände» eine parallele Schotterhalterung zu sichern. Zudem müssen Schutzwände errichtet werden. Schritt für Schritt erfolgen schliesslich die eigentlichen Erneuerungsarbeiten: Ausbau des bestehenden Seegleises, Erstellen von Widerlagerunterfangung und Portalnischen, Gewölbeinstandsetzung, Sohlenabsenkung, Einbau neuer Gleise, einer Stromschiene und von Kabeln, Inbetriebnahme des Seegleises (was Halbzeit bei den Bauarbeiten bedeutet), dann Wiederholung des gesamten Prozesses am Berggleis usw. Insgesamt 17 exakt terminierte Bauphasen sollen es ermöglichen, den Bommersteintunnel innerhalb von zwei Jahren zu erneuern. Die Züge werden während dieser Zeit, abgesehen von kurzen Nachtsperrungen, weiter durch den Tunnel rollen. 214 adeguati circa 150 marciapiedi, cavalcavia, sistemi di alimentazione e di segnalazione oltre che 20 gallerie, tra cui quella di Coldrerio (vedi pag. 207) nella parte più meridionale del collegamento. Inaugurata nel 1874, quest’opera necessita di importanti lavori di adeguamento. Anche se lunga appena 96 metri, dev’essere rinnovata per non ostacolare il trasporto combinato («Huckepack») su rotaia. Sotto la direzione lavori di Lombardi, l’adeguamento dell’opera permetterà di espletare appieno le proprie funzioni. Deviazioni o riduzione di traffico I metodi e le procedure che si utilizzano per il risanamento delle gallerie ferroviarie si differenziano per alcuni aspetti dalle procedure adottate nelle gallerie stradali. Lavorare con finestre temporali di chiusura parziale al traffico è di difficile attuazione: di giorno occorre garantire la fluidità del traffico passeggeri, di notte quella del traffico merci. Le infrastrutture ferroviarie devono pertanto poter essere rinnovate senza alcuna interruzione del traffico. Questo vale anche per la galleria di Coldrerio. Durante quasi due anni di lavori di ristrutturazione la linea potrà essere chiusa al traffico per sole 25 ore, distribuite su 3 fine settimana. In molti altri casi, le Ferrovie federali svizzere (ffs) preferiscono optare per la cosiddetta «soluzione cluster»: la chiusura totale dell’intera tratta interessata dal rinnovamento con relativo dirottamento del traffico. Il traffico a lunga percorrenza e quello merci sono deviati su altre vie, mentre quello locale viene garantito con un servizio di autobus sostitutivo. La chiusura completa di una galleria è possibile solo se è disponibile un collegamento alternativo. La fitta rete ferroviaria svizzera consente quasi sempre questa possibilità. Si pensi ad esempio alla tratta est del lago di Zugo (vedi pag. 211). Il risanamento della galleria di Walchwil, seguita da Lombardi e interessata dall’ampliamento a doppio binario, ha comportato la deviazione del traffico sulla sponda opposta del lago, lungo il nodo ferroviario di Rotkreuz. Un’altra variante per la ristrutturazione di gallerie a doppio binario è il mantenimento dell’operatività su un binario mentre il secondo viene rinnovato. Lombardi utilizzerà tale soluzione per il parziale rinnovo della galleria «Bommerstein» lungo il Walensee (vedi pag. 213). Affinchè durante tutte le fasi di costruzione un binario continui a essere fruibile dal traffico, la sicurezza della zona di lavoro sarà garantita da pareti di protezione parallele. Passo dopo passo saranno realizzate tutte le opere: ampliamento del binario esistente lato lago, realizzazione di sottomurazioni dei piedritti e delle nicchie ai portali, risanamenti della volta, abbassamento del piano dei binari, posa di nuovi binari, della catenaria rigida e dei cavi, messa in esercizio del binario lato lago. Questo corrisponde alla metà dei lavori da effettuare, che saranno ripetuti nella medesima sequenza sul binario lato monte. Diciassette fasi di lavoro, programmate con precisione, permetteranno di rinnovare la galleria in due anni. Durante questo periodo, a parte qualche breve chiusura notturna, i treni continueranno a transitare in tutta sicurezza lungo la tratta. 215 Rechnen allein genügt nicht Die Projektierung von Staudämmen und Tunneln ist keine Routinearbeit. Sie erfordert vielmehr eine situative Auseinandersetzung mit den natürlichen Gegebenheiten vor Ort sowie eine gute Kombination von Erfahrung und theoretischen Überlegungen. Schon bei der Projektierung der Verzasca-Staumauer setzte Lombardi dazu in den 1950er-Jahren erfolgreich maschinelle Rechenverfahren ein. Dank eigener Softwareentwicklungen hat Lombardi diese Anwendungen seither stetig verfeinert. Sie erlauben sowohl für den Staudamm- als auch den Tunnelbau detaillierte Simulationen, schaffen Sicherheit und ermöglichen einen effizienten Ressourceneinsatz. Die vielfältigen Möglichkeiten der heutigen Rechensysteme allein führen aber nicht zu verlässlichen Lösungen. Notwendig sind auch der richtige Einsatz und die Überprüfung der Ergebnisse mit solider Fachkompetenz und Intuition. Ist heute von Ingenieurbaukunst die Rede, so denkt man an erster Stelle an virtuose Tragwerke und Brücken oder elegante Glaskuppeln. An jene wenigen Ingenieure vielleicht, die aus der anonymen Masse der Baumeister hervorstechen, an deren Namen man sich erinnert und die durch ein gekonntes Zusammenspiel von konstruktiver Lösung und ästhetischer Gestaltung bemerkenswerte Bauten geschaffen haben. Erst beim zweiten Nachdenken wird einem bewusst – nicht zuletzt dank einem Bestseller wie «Die Brücke von Coca» von Maylis de Kerangal, einem fesselnden Roman über eine Baustelle –, dass auch Zweckbauten wie Tunnel oder Kraftwerke nicht auf immergleichen Standards beruhen, sondern auch da Erfindungskraft und Scharfsinn gefragt sind, damit sozial, ökologisch und kulturell nachhaltige Bauwerke entstehen. Wer nun aber in Lombardis Abteilung für Spezialstudien eintaucht, dem wird erst wirklich klar, was der Begriff «Ingenieursbaukunst» auch bedeuten kann, wenn keine spektakuläre Konstruktion, keine neue Infrastruktur, kein fertiges Bauwerk als sichtbarer Beweis einer gelungenen Projektierung greifbar ist. Im Bereich der Spezialstudien geht es darum, Berechnungen anzustellen und zu prüfen, Risiken zu kalkulieren, auf unvorhergesehene Ereignisse oder sogar Unfälle zu reagieren, neue Rechenmethoden und technische Lösungen zu entwickeln – kurz: weit über bisherige Erfahrungen hinauszugehen und heute Unmögliches morgen möglich zu machen. Lombardi beurteilt beispielsweise im Rahmen des europäischen Projektes «Laguna» (Large Apparatus for Grand Unification and Neutrino Astrophysics), ob sich die tiefliegenden Kavernen mit noch unerreichten Spannweiten realisieren lassen (siehe S. 220), oder plant einen Autobahntunnel durch eine aktive geologische Störzone, bei dem aufgrund der schwierigen geologischen Bedingungen bereits während des Ausbruches Stabilitätsprobleme auftraten (siehe S. 234). Die Kunst des Bauens besteht in solchen Fällen darin, Erfahrung, Intuition und Kalkulation so zu kombinieren, dass sie sich gegenseitig ergänzen. Rechnen allein genügt nicht: Eine bestimmte Erfahrung kann den Ausschlag für eine Berechnung geben, und das Kalkulieren umgekehrt dazu verhelfen, neue Kenntnisse zu 218 I calcoli da soli non bastano La progettazione di dighe e di gallerie non è un lavoro ripetitivo. Essa richiede un costante confronto con le condizioni naturali locali, una buona dose di esperienza e solide conoscenze teoriche. Già negli anni ‘50, durante la progettazione della diga della Verzasca, Lombardi si affidò con successo ai metodi di calcolo numerici mettendo a profitto gli strumenti elettronici del tempo. Successivamente, grazie ai programmi di calcolo sviluppati in sede, lo studio di ingegneria si perfezionò sempre di più nell’utilizzo di tali applicazioni. Esse consentono, sia per le dighe che per le gallerie, simulazioni dettagliate atte a garantire gli aspetti legati soprattutto alla sicurezza, oltre che l’uso efficiente delle risorse disponibili. Le svariate opportunità offerte dai moderni sistemi informatici non portano tuttavia da sole a soluzioni affidabili. Un loro uso corretto ed una personale operazione di convalida dei risultati, basata su solide competenze ed intuizione, rimangono passaggi imprescindibili. Spesso, quando si parla di ingegneria civile, l’immaginario corre verso strutture virtuose come lunghi ponti sospesi o eleganti cupole di vetro. Si ricordano unicamente quegli ingegneri che hanno saputo cogliere il nostro interesse grazie ad un’audace combinazione di tecnica e design estetico, realizzando opere che rimarranno per sempre strettamente legate al loro progettista. Approfondendo le considerazioni sull’ingegneria civile si arriva però alla consapevolezza che anche le strutture funzionali, come le gallerie o le centrali idroelettriche, non si basano su semplici standard progettuali immutabili nel tempo, ma necessitano anch’esse d’inventiva ed ingegno, necessari per realizzare opere socialmente, ecologicamente e culturalmente sostenibili. Lo specifico tema viene raccontato in un bestseller dal titolo «La nascita di un ponte» di Maylis de Kerangal, un romanzo accattivante che ha per protagonista un cantiere. Chi entra nella sezione Studi speciali della Lombardi viene immediatamente confrontato con il significato che può avere l’arte ingegneristica nella sua accezione più completa, e quindi non necessariamente solo legata a progettazioni spettacolari o a nuove infrastrutture. Si tratta ad esempio di allestire calcoli e test specifici per valutare rischi, di sviluppare risposte a eventi imprevisti o incidenti e di elaborare nuovi metodi di calcolo e nuove soluzioni tecniche. In breve: andare oltre le esperienze precedenti e rendere possibile quello che oggi sembra irrealizzabile. Nell’ambito del progetto europeo «Laguna» (Large Apparatus for Grand Unification and Neutrino Astrophysics), Lombardi ha ad esempio realizzato uno studio sulla possibilità di costruire caverne sotterranee con dimensioni mai raggiunte fino ad oggi (vedi pag. 221), o, in un altro contesto, ha progettato una galleria autostradale attraverso una faglia attiva in condizioni geologiche assai precarie, come dimostrato dalle difficoltà incontrate già durante la fase di scavo (vedi pag. 234). Gli ingegneri si occupano inoltre costantemente di monitorare, e se necessario riabilitare, le dighe esistenti, rendendo sicure grandi infrastrutture il cui cedimento sarebbe catastrofico. L’arte della costruzione è, in questi ed altri casi, la giusta combinazione di calcolo, intuizione ed esperienza. Il calcolo da solo 219 Rechts Hauptkavernen mit Nebenbauwerken und Zugangsstollen neben dem angrenzenden Frejus Strassentunnel. 1 Accanto Caverne principali con opere accessorie e cunicoli di accesso ubicate accanto alla galleria stradale del Frejus. 5 2 6 Unten Dimension der Hauptkavernen im Vergleich zum schiefen Turm von Pisa und der Freiheitsstatue Sotto Dimensione delle caverne a confronto con la torre di Pisa e la Statua della Libertà. 4 3 1 Oberer Zugangstunnel 2 Unterer Zugangstunnel 3 Neuer FréjusStrassentunnel 4 Bestehender FréjusStrassentunnel 5 Memphys 1 6 Memphys 2 1 Galleria di accesso superiore 2 Galleria di accesso inferiore 3 Nuovo tunnel del Fréjus 4 Tunnel del Fréjus esistente 5 Memphys 1 6 Memphys 2 Laguna-Projekt, Fréjus, Frankreich/Italien Welches ist die grösstmögliche Spannweite für einen Hohlraum im Untertagebau? An der Machbarkeit grosser Kavernen an sich wird nicht gezweifelt: Bei deren Bau wird das Gebirge auf dieselbe Weise verformt und belastet wie bei einem üblichen Tunnel. Bei grossen Querschnitten sind jedoch grössere zu stabilisierende Blöcke zu erwarten. Auch können natürlich entstandene Karsthöhlen riesige Dimensionen – mit Spannweiten von über 300 Metern – aufweisen. Betrachtet man die grössten von Menschen geschaffenen Kavernen und deren Spannweite in Funktion der Überdeckung, so zeigt sich, dass alle bisher gebauten Hohlräume deutlich unterhalb einer bestimmten Grenze liegen. Diese Grenze soll im Rahmen des europäischen Projektes «Laguna» (Large Apparatus for Grand Unification and Neutrino Astrophysics) deutlich überschritten werden. Riesige, tankförmige Detektoren sollen für die Untersuchungen von Neutrinos genutzt werden. Ein potenzieller Standort für ein derartiges Labor befindet sich in der Nähe des Fréjus-Strassentunnels zwischen Italien und Frankreich. Je nach Detektortyp sind verschiedene Kavernenformen vorgesehen. Die grösste Spannweite beträgt 76 Meter (Detektor «Glacier»), während für «Memphys» zwei Kavernen von je 67 Meter Durchmesser vorgesehen sind. Diese Kavernen liegen rund 1750 Meter tief unter der Erde. 220 Spannweite (Span) und Tiefe unter der Erde (Depth) diverser vom Mensch erstellten Kavernen. 0.0 Hongrin Kops II lep (cern) 0.5 Larghezza (Span) e profondità sotto la superficie (Depth) di alcune caverne realizzate dall’uomo. Rio Grande Salmisaari Vihanti lhc (cern) Waldeck II Linth-Limmern Gjøvik Tytyri Mine Hyper-Kamiokande Nant de Drance 1.0 Kamiokande 1.5 Gran Sasso Super-Kamiokande Memphys lena Depth [km] 2.0 Glacier President Steyn Mont-Blanc tunnel 2.5 Western deep 3.0 10 20 Span [m] 30 Previous Experience Limit 40 50 Physics Research Mining Coal Repository 60 70 80 Physics Research (Project) Power Plant Public Use Auftragsausführung 2009–2014 Kosten Ca. eur 320 Mio. Esecuzione del mandato 2009-2014 Costo Circa 320 Mio eur Leistungen Lombardi Machbarkeitsstudie, Vorprojekt, geomechanische und numerische Analyse, Kosten- und Bauzeitabschätzung Technische Daten 76 («Glacier») bzw. 67 m Spannweite («Memphys») bei rund 1750 m Überdeckung Prestazioni Lombardi Studio di fattibilità, progettazione preliminare, analisi geomeccaniche e numeriche, stima dei costi e dei tempi di costruzione Dati tecnici 76 m di luce interna (caverna «Glacier») rispettivamente 67 m di luce interna (2 caverne «Memphis»), copertura 1750 m Progetto Laguna, Fréjus, Francia/Italia Qual’è la luce massima realizzabile nella costruzione di una caverna sotterranea? Sulla fattibilità di grandi caverne in sé non vi sono dubbi. Durante le fasi di scavo, la roccia circostante subisce deformazioni e sollecitazioni simili a quelle che si registrano durante la costruzione di una qualsiasi galleria. Ovviamente grandi sezioni trasversali necessitano di opere di sostegno imponenti. In natura ci sono grotte carsiche di dimensioni enormi con campate di oltre 300 metri. Osservando le grandi caverne artificiali costruite fino ad oggi si nota che le dimensioni si situano sempre entro certi limiti. Questi limiti saranno superati in modo significativo nel contesto del progetto europeo «Laguna» (Large Apparatus for Grand Unification and Neutrino Astrophysics). Per gli studi sui neutrini sono infatti necessari rivelatori enormi in forma di serbtoi. Un potenziale sito per un tale laboratorio è situato nei pressi della galleria stradale del Fréjus tra Italia e Francia. A seconda del tipo di rivelatore da installare, la caverna dovrà avere determinate dimensioni. La luce più grande raggiungerà i 76 m (rivelatore «Glacier») mentre per «Memphys» sono previste 2 caverne di 67 m di diametro. Queste opere si situano ad una profondità di circa 1750 metri sotto la superficie. 221 Statische und dynamische Berechnung einer Bogenstaumauer. Calcolo statico e dinamico di una diga ad arco. 222 non è sufficiente. Una provata esperienza può fare la differenza nel processo di calcolo e, viceversa, il supporto dei calcoli elettronici aiuta a verificare e confermare nuove soluzioni. Solo grazie a questa continua alternanza tra calcolo ed esperienza è possibile soddisfare le continue e nuove sfide tecniche. Specialisti come supporto ai progettisti La sezione Studi speciali esiste sin da quando Lombardi fu creata, nel lontano1955. Già allora esisteva un gruppo di collaboratori specializzati nei calcoli, che venne potenziato ulteriormente nel 1967 a seguito dell’acquisizione del primo calcolatore elettronico, un ibm 1130. Il settore «Studi tecnico-scientifici», come si chiamava in origine, fu ribattezzato più semplicemente «Studi speciali» qualche anno fa e comprende oggi una ventina di collaboratori, inclusi due geologi e un fisico. Gli ingegneri sono specializzati in compiti specifici fra i quali la geotecnica, la meccanica delle rocce, la tecnologia dei materiali, la modellazione numerica. Il loro lavoro quotidiano consiste nel trovare e ottimizzare nuove soluzioni tecniche e nel verificarne la valenza operativa. Questo compito di supervisione non significa però non avere alcun contatto con i cantieri. Anzi, i tecnici della sezione «Studi speciali» eseguono regolari sopralluoghi durante la costruzione in veste di specialisti nell’assistenza tecnica. Una diga ad arco, ad esempio, adempie in maniera ottimale alla sua funzione specifica solo se la sua geometria si adatta perfettamente alle condizioni geologiche del sito. Una galleria porrà meno problemi durante la realizzazione se le previsioni geologiche e geotecniche saranno corrette. Anche se questi specialisti non vengono coinvolti nelle valutazioni contrattuali, economiche e burocratiche di un progetto, il loro contributo è costante e molto importante per la riuscita del progetto. Nei cantieri, infatti, si presentano spesso eventi imprevisti ai quali è necessario far fronte mediante soluzioni tecniche veloci ed efficaci. Nel 2004, ad esempio, Lombardi è stata chiamata come consulente per il risanamento e completamento della galleria idraulica e la caverna della centrale idroelettrica «Ponte de Pedra», sul Rio Correntes, nel sud-ovest del Brasile. L’anno prima, durante lo scavo della caverna, si era verificato un collasso totale della calotta, mentre nell’autunno 2004, durante la prima messa in esercizio dell’impianto, si erano registrati numerosi crolli nella galleria di restituzione. In totale erano avvenuti 5 crolli maggiori che ostruivano l’intera sezione della galleria. Gli studi dettagliati che ne seguirono dimostrarono che le formazioni rocciose interessate erano parzialmente solubili a contatto con l’acqua e leggermente rigonfianti. Siccome la rapida rimessa in esercizio dell’impianto era prioritaria, Lombardi propose di rinforzare tutta la galleria di restituzione mediante un rivestimento di gunite in calotta e un rivestimento gettato in opera per i piedritti e la soletta di fondo. La progettazione e la costruzione dell’impianto «Ponte de Pedra» venne affidata ad un’impresa generale. In questi casi la minimizzazione dei costi tende a diventare prioritaria. Le diverse parti coinvolte nel progetto sono spesso messe sotto pressione e tendono ad 223 Bauausführung 2014-2020 Costruzione 2014-2020 Leistungen Lombardi Projektierung des Tunnels, Dimensionierung der Tübbingelemente Prestazioni Lombardi Progettazione e dimensionamento del rivestimento delle gallerie in relazione alla casistica di incendio Kosten Ca. eur 380 Mio. Technische Daten Cefalù-Tunnel: Länge: 6,7 km, Durchmesser: 9,9 m, max. Überdeckung: 130 m; Tunnelauskleidung aus 40 cm dicken Tübbinge Costo Circa 380 Mio eur Dati tecnici Galleria di Cefalù: lunghezza 6,7 km, diametro interno 9,9 m; copertura massima 130 m; rivestimento della galleria: spessore 40 cm Tübbinge für die Auskleidung von Tunnel Conci prefabbricati per il rivestimento di gallerie Cefalù-Tunnel, Sizilien, Italien Galleria di Cefalù, Italia Im Rahmen des Kapazitätsausbaus der Bahnlinie von Palermo nach Messina wird die neue Strecke Cefalù– Castelbuono auf mehr als zwölf Kilometern fast ausschliesslich unterirdisch geführt. Dazu werden drei neue Tunnel erstellt: der Cefalù-, der Sant’Ambrogio- und der Malpertugio-Tunnel. Im Auftrag des Generalunternehmens toto S.p.A. führt Lombardi die Projektierung und die statischen Berechnungen der Auskleidungen der ersten zwei Tunnel unter Berücksichtigung von möglichen Brandeinwirkungen aus. Mit Hilfe des von der Firma eigens entwickelten Programmes kann das Verhalten eines solchen Gewölbes im Brandfall genau eingeschätzt werden. Die Software berechnet die Temperaturverteilung in der Tunnelauskleidung und evaluiert deren mechanisches Verhalten unter Berücksichtigung der Interaktion mit dem Untergrund. Es hat sich gezeigt, dass für den Brandfall auf eine Verstärkung der Armierung verzichtet werden kann. Al fine di aumentare la capacità della linea ferroviaria Palermo-Messina, è stata progettata la nuova tratta CefalùCastelbuono, lunga circa 12 km, quasi interamente in sotterraneo. La tratta si compone di tre nuove gallerie: Cefalù, Sant’Ambrogio e Malpertugio. Per conto dell’impresa generale Toto SpA, Lombardi è incaricata della progettazione e delle verifiche statiche dei rivestimenti delle prime due gallerie. Le verifiche comprendono anche le analisi in caso di incendio. Con l’aiuto di un programma appositamente sviluppato, si è potuto stimare con precisione il comportamento della struttura sottoposta al fuoco. Il programma calcola la distribuzione della temperatura nel rivestimento della galleria e ne analizza il comportamento meccanico tenendo conto delle interazioni tra la struttura e il terreno. Le verifiche hanno dimostrato che non era necessario un incremento dell’armatura in caso di incendio. 224 accettare rischi eccessivi. Per un’esecuzione conforme alle aspettative diventa essenziale l’attento monitoraggio delle diverse fasi di esecuzione, nonostante questa sia un’attività spesso trascurata nell’ambito dei contratti di impresa generale. Naturalmente è anche indispensabile saper valutare il più realisticamente possibile il comportamento statico della struttura interessata dagli interventi, sia nel breve che nel medio e lungo termine. La progettazione delle misure di sostegno della roccia nelle cavità sotterranee è generalmente un compito assai impegnativo associato ad un alto grado di incertezza. Capire e caratterizzare le rocce ed i massicci rocciosi La determinazione dei parametri geomeccanici dell’ammasso roccioso avviene in primo luogo attraverso lo studio di campioni di roccia sana, estratti tramite carotaggi, privi di piani di fratturazione, fessure o di altre irregolarità. Questi campioni vengono sottoposti a prove in appositi laboratori. Tuttavia singoli campioni privi di irregolarità o fratture non sono rappresentativi dell’ammasso roccioso nel suo insieme, essendo questo caratterizzato da una moltitudine di singolarità. Il comportamento dell’ammasso viene determinato anche da queste singolarità ed è quindi importante distinguere tra le caratteristiche della roccia intatta e quelle dell’ammasso roccioso. Poiché le fratture, le faglie e le altre discontinuità hanno direzioni preferenziali di debolezza, le caratteristiche dell’ammasso roccioso possono variare considerevolmente a seconda dell’orientamento considerato. I parametri dell’ammasso sono comunque sempre inferiori a quelli della matrice rocciosa, così come determinati in laboratorio. Vista la complessità della natura, questi parametri non sono quindi direttamente misurabili, ma possono unicamente essere stimati. Questa valutazione si basa su svariati metodi di classificazione. Il cosiddetto «indice rmr» definisce la qualità dell’ammasso secondo cinque livelli, da molto scarsa a molto buona. Il metodo si basa su parametri quali la resistenza della matrice rocciosa, la distanza, lo stato e l’orientamento delle discontinuità e le caratteristiche freatiche. Il «valore-Q», invece, classifica la qualità della roccia secondo sette categorie. Si basa su parametri simili all’indice rmr, ma tiene conto anche del comportamento previsto durante lo scavo di gallerie. Entrambi i sistemi sono stati sviluppati a partire dagli anni ‘70 e sono ancora oggi utilizzati, talvolta in concorrenza l’uno con l’altro. Questo è nella natura delle cose: che sia un indice rmr o un valore Q, si tratta sempre del risultato di un’equazione che non corrisponde mai alla realtà esatta, ma rimane sempre e comunque un’approssimazione della qualità di un materiale mai completamente definibile. Tali fondamenti della meccanica delle rocce servono sia per progettare cavità in sotterraneo che per calcolare gli appoggi delle dighe o per valutare la sicurezza dei pendii naturali. Lo sviluppo di questi concetti, come nuovo ramo dell’ingegneria, è iniziato negli anni ‘50 e ‘60, praticamente in concomitanza con la creazione della Lombardi. Se la prima metà del secolo scorso è stata caratterizzata dalla nascita della meccanica dei terreni, la seconda è 225 erproben. Nur dank des fortlaufenden Hin und Her zwischen Empirie und Berechnen ist es möglich, den ständig neuen technischen Herausforderungen zu begegnen. Spezialisten in technischer Projektbegleitung Der Bereich «Spezialstudien» existiert bei Lombardi eigentlich bereits seit der Firmengründung im Jahre 1955: Schon damals hat sich eine Gruppe von Mitarbeitern auf Berechnungen spezialisiert – ein Sektor, der 1967, nach dem Kauf der ersten Rechenmaschine, einer ibm 1130, weiter verstärkt wurde. Die Abteilung für «technisch-wissenschaftliche Studien», wie sie damals hiess, wurde vor einigen Jahren einfachheitshalber in «Spezialstudien» umbenannt. Zu den etwa 20 Mitarbeitenden, die heute in diesem Sektor arbeiten, gehören auch zwei Geologen und ein Physiker. Die Ingenieure sind jeweils auf bestimmte bautechnische Aufgaben spezialisiert – Statik, Boden- und Felsmechanik oder auch Materialtechnologie. Sie übernehmen weder Projektierungsarbeiten noch die Bauleitung. Ihre tägliche Arbeit besteht darin, technische Lösungen zu entwerfen und die erforderlichen Nachweise dafür zu erbringen. Keine Bauleitung innezuhaben, bedeutet jedoch nicht, keine Kontakte mit den Baustellen zu haben. Vielmehr sind die Mitarbeitenden der Abteilung «Spezialstudien» häufig auf Baustellenbesuch – als Spezialisten für die technische Begleitung: Eine Bogenstaumauer erfüllt ihre Funktion nur optimal, wenn ihre Form den Felseigenschaften vor Ort angepasst ist. Ein Tunnelausbruch bereitet weniger Probleme, wenn die geologisch-geotechnische Prognose richtig ist. Die Fachspezialisten müssen sich jedoch nicht um die vertraglichen und ökonomischen Aspekte bei der Zusammenarbeit mit der Bauunternehmung kümmern, erstellen verhältnismässig wenige Protokolle und tragen im Rahmen eines grossen Bauprojektes nicht die Verantwortung für die gesamte Koordination. Dennoch ist ihr Beitrag stets präsent und äusserst wichtig, da auf Baustellen häufig unvorhergesehene Ereignisse auftreten, die technische Lösungen erfordern. Lombardi wurde beispielsweise 2004 mit der Instandsetzung und Fertigstellung des anderweitig entworfenen Unterwasserstollens der Kraftwerkanlage «Ponte de Pedra» am Rio Correntes im Südwesten Brasiliens beauftragt. Schon im Jahr zuvor, während des Ausbruchs der Deckenwölbung für die Kavernenzentrale, war es zum Totaleinsturz gekommen. Beim ersten Test der Anlage im Herbst 2004 traten entlang des Unterwasserstollens zahlreiche Schäden auf. An fünf Stellen verstopften grössere Niederbrüche den Querschnitt vollständig. Die Detailuntersuchungen zeigten: Die betroffenen Gesteinsformationen waren zum Teil wasserlöslich und leicht quellfähig. Da es galt, die Anlage möglichst rasch in Betrieb zu nehmen, schlug Lombardi vor, den Ausbruch vorerst provisorisch zu sichern und den Stollen auf der ganzen Länge mit einer Auskleidung aus Spritzbeton in der Kalotte sowie aus Ortbeton in den Seitenbereichen und in der Sohle zu verstärken. Für die Projektierung und Erstellung der Anlage «Ponte de Pedra» war ein Totalunternehmer verantwortlich. Die Minimierung der Kosten stand deshalb im Vordergrund. Die involvierten 226 Bauausführung 2001–2003 1 2 3 4 5 Leistungen Lombardi Expertise, Vorprojekt, Bauprojekt und Ausschreibung, Betreuung der Bauleitung Kühlung mit Wasser Umlenkrolle Diamantseil Treibmaschine Bohrung 1 Raffreddamento con acqua 2 Puleggia di rinvio 3 Filo diamantato 4 Macchina 5 Foro Kosten Ca. eur 3 Mio. Technische Daten Doppeltgekrümmte Bogengewichtsmauer, Höhe 80 m, Kronenlänge 515 m, 16 Vertikalschnitte mit einer Gesamtfläche von 3500 m2 1 Costruzione 2001-2003 Prestazioni Lombardi Consulenza, progetto preliminare e di costruzione, appalto, controllo dei costi e programma di gestione e di costruzione 2 Costo Circa 3 Mio eur 3 Dati tecnici Diga ad arco-gravità a doppia curvatura, altezza 80 m, lunghezza del coronamento 515 m; 16 tagli verticali con una superficie complessiva di 3500 m2 4 5 10 15m Staumauer Pian Telessio, Italien Diga Pian Telessio, Italia Die doppeltgekrümmte Bogengewichtsmauer «Pian Telessio» im Norden von Turin wurde in den Jahren 1950–1955 erstellt. Zwanzig Jahre später sind an ihr irreversible Verformungen Richtung Seeseite aufgetreten, die auf eine Alkali-Silikat-Reaktion zurückzuführen sind. Das Quellen des Betons führte zu einer leichten Erhöhung der horizontalen Bogendruckspannungen. Zudem öffnete sich auf der Luftseite die Fuge zwischen Fundament und Staumauer. Diese Öffnung bewirkt bei besonderen Situationen (abgesenkter Wasserspiegel, Sommertemperaturen) einen erheblichen Spannungsanstieg am wasserseitigen Mauerbereich. Um den ursprünglichen Spannungszustand wiederherzustellen, wurden im oberen Teil der Mauer mittels Diamantseil Vertikalschnitte ausgeführt und danach wurde Zement injiziert. Mit diesem Vorgehen wird nur den Auswirkungen und nicht der Ursache des Problems begegnet – und somit keine endgültige Lösung erzielt. Setzt sich das Quellen im gleichen Tempo fort, sind in Zukunft weitere ähnliche Massnahmen vorzunehmen. La diga ad arco-gravità di Pian Telessio, situata a nord di Torino, fu costruita tra il 1950 e il 1955. Vent’anni dopo la sua costruzione si sono create deformazioni irreversibili verso monte, derivanti dalla reazione chimica tra alcali e aggregati. Il rigonfiamento del calcestruzzo ha portato ad un incremento delle sollecitazioni di compressione orizzontali. Inoltre nei cunicoli interni si sono sviluppate delle fessure e il giunto perimetrale si è progressivamente aperto sul lato di valle. Questa apertura comportava una concentrazione delle sollecitazioni di compressione sul piede di monte. Allo scopo di ristabilire le condizioni d’esercizio iniziali, la parte superiore della diga è stata tagliata mediante filo diamantato per un’altezza di 40 m. I tagli sono stati in seguito iniettati con miscela cementizia allo scopo di ricostituire l’effetto d’arco. Questa procedura rilascia le tensioni nell’opera, trattando gli effetti senza però affrontare le cause del problema. In effetti se il rigonfiamento continua ad avanzare, in futuro saranno necessari nuovi interventi. 227 Kaverne für das Kraftwerk von Cerro del Aguila (Peru) Caverna della centrale idroelettrica di Cerro del Aguila (Peru) Parteien stehen in solchen Fällen oft unter Druck, sodass gewisse Risiken in Kauf genommen werden. Für eine planmässige und erfolgreiche Realisation ist es aber unentbehrlich, die Ausführung sorgfältig zu überwachen und die Projektannahmen auch während der Ausführung periodisch zu überprüfen – Aufgaben, die im Rahmen von Totalunternehmerverträgen oft vernachlässigt werden. Natürlich ist es auch unerlässlich, bereits während der Projektierungsphase mit einem soliden Verständnis des statischen Verhaltens die Bedingungen möglichst realistisch einzuschätzen. Die Bemessung der Felssicherungsmassnahmen für unterirdische Hohlräume stellt generell eine sehr anspruchsvolle Aufgabe dar, die immer mit grossen Unsicherheiten behaftet ist. Fels und Gebirge verstehen und erfassen Als Grundlage, um die Festigkeit eines Gesteins zu bestimmen, dienen Bohrproben aus intaktem Gestein, das keine Trennflächen, Klüfte oder sonstige Störungen aufweist. Anhand der Probestücke wird die Festigkeit mit Prüfgeräten im Labor ermittelt. Doch weist eine einzelne Probe nicht dieselben Eigenschaften auf wie die ganze Gesteinsmasse, die durch Klüfte und Trennflächen in viele sogenannte «Kluftkörper» unterteilt ist. Das mechanische Verhalten des Untergrunds ergibt sich insgesamt aus dem Verhalten des Gesteins an sich und demjenigen des Gefüges. Entsprechend ist zwischen der Gesteinsfestigkeit und der «Gesteinsmassenfestigkeit» – üblicherweise Gebirgsfestigkeit genannt – zu unterscheiden: Letztere bezieht sich auf eine Gesteinsmasse mit ihren Trennflächen und Klüften, so wie sie in der Wirklichkeit im grossen Massstab vorkommt. Klüfte und Störungen haben bevorzugte Richtungen. Entsprechend kann auch die Gebirgsqualität stark richtungsabhängig sein, stets ist sie aber kleiner als die eigentliche oder «ungestörte» Gesteinsfestigkeit. Sie lässt sich nicht messen, sondern kann nur geschätzt werden. Eine solche Einschätzung basiert auf verschiedenen Methoden beziehungsweise Klassifizierungen. Der sogenannte «rmr-Index» zum Beispiel erlaubt, die Gebirgsqualität in fünf Stufen – von «sehr gut» bis «sehr schlecht» – einzuteilen. Er beruht auf Parametern wie der erwähnten Gesteinsfestigkeit, dem Abstand, dem Zustand und der Orientierung der Klüfte sowie den Gebirgswasserbedingungen. Der «Q-Wert» hingegen beurteilt die Qualität nach sieben Stufen. Er beruht auf ähnlichen Parametern, berücksichtigt jedoch zusätzlich das erwartete Verhalten während des Tunnelausbruchs. Beide Klassifizierungssysteme wurden in den 1970er-Jahren von verschiedenen Autoren entwickelt und werden noch heute angewendet – oft auch in Konkurrenz zueinander. Das liegt in der Natur der Sache: Ein rmr- oder ein Q-Wert ist zwar das exakte Resultat einer Gleichung, entspricht in Wirklichkeit aber immer bloss einer Annäherung an ein nie wirklich definierbares Material. Solche Grundlagen der Felsmechanik dienen sowohl der Projektierung von Hohlräumen im Untergrund als auch der Berechnung der Felswiderlager von Talsperren oder der Beurteilung der Sicherheit natürlicher Hänge. Die Entwicklung dieser vor fünf bis sechs Jahrzehnten 228 Ausführung 2010–2015 (Toachi-Pilatón), 2016–2017 (Santa María) Kosten Ca. usd 420 Mio. (Toachi-Pilatón), ca. usd 120 Mio. (Santa María) Costruzione 2010-2015 (Toachi-Pilatón), 2016-2017 (Santa María) Costo Circa 420 Mio usd (Toachi-Pilatón), circa 120 Mio usd (Santa María) Leistungen Lombardi Projektierung der Staumauer (Toachi-Pilatón), Machbarkeitsstudie und Vorprojekt (Santa María) Technische Daten 50 m hohe Gewichtsstaumauer (Toachi-Pilatón), 75 m hohe Bogenstaumauer (Santa María) Prestazioni Lombardi Progettazione della diga (Toachi-Pilatón), studi di fattibilità e progettazione preliminare (Santa María) Dati tecnici Diga a gravità ordinaria, altezza 50 m (Toachi-Pilatón), diga ad arco altezza 75 m (Santa María). Wasserkraftwerke Toachi-Pilatón, Ecuador, und Santa María de Quipúa, Honduras Für die Wasserkraftwerke «Toachi-Pilatón» (Ecuador) und «Santa María de Quipúa» (Honduras) wurde Lombardi damit beauftragt, zwei Staumauern unter besonders anspruchsvollen geotechnischen Bedingungen zu entwerfen. Beim Wasserkraftwerk «Toachi-Pilatón» im Nordwesten Ecuadors beinhaltete die Projektierung den Nachweis der Dammstabilität, wobei vor allem die heterogenen geologischen Strukturen bei den Dammauflagern auf beiden Seiten zu berücksichtigen waren. Für verschiedene Fälle – Bauphase, Normalbetrieb, Hochwasser, Erdbeben usw. – wurde je eine zwei- und eine dreidimensionale Analyse durchgeführt. Untersucht wurde auch die Gleitsicherheit an der Staumauerfundation im Fels und am Fels-Mauer-Kontakt. Bei der Staumauer «Santa María de Quipúa» stellt die geologische Situation eine besondere Herausforderung für die Stabilitätsbedingungen der Mauerauflager und die Dichtigkeit der Fundation dar. Hier wurden verschiedene Mechanismen untersucht, die zu einem Versagen führen könnten und – unter Berücksichtigung der diversen Kluftsysteme und der Auflagerkräfte der Bogenstaumauer – die erforderlichen Stabilitäten nachgewiesen. Um das Verhalten der Mauerfundation zu verbessern, sieht das Projekt nun den Bau von Stollen an beiden seitlichen Widerlagern vor. Diese mit Beton verfüllten Stollen dienen sowohl der Drainage als auch der Verstärkung. 230 1 Coronamento della diga 2 Cavità carsiche 3 Indagini geologiche 1 Mauerkrone 2 Kluftsysteme 3 Geologische Erkundung 25 50 75 m 2 1 24 22 31 30 0+000 0+005 29 0.01 0+015 32 11 6 10 0+025 4 7 0+030 9 0+035 10 50 (N) 20 F 0+050 45 0.3 0.3 0.3 20 30 22 0.2 0.05 10 HASTIAL DE. 0.01 0+045 100 100 100 0 0+025 0+030 UL 20 0+035 0+040 19 27 20 40 28 20 0.01 DISTANCIA DESDE EL FRENTE (m) 10 0.05 0.1 20 0.1 8.8 40 70 22 F 0.04 40 F 0.01 50 30 50 1.1 F 0.7 1.3 8.2 60 0.01 30 0.5 50 3.2 0.01 1.3 1.4 5.6 0.4 60 30 40 4.1 0.05 50 26 25 24 21 46 23 18 12 13 17 D-3 15 13 5.3 10 0.2 F 0.7 0+050 22 36 0 37 30 0+045 0 0+020 10 9 54 18 8 70 30 53 7 81 5 16 32 14 1.9 LC 273° 30 20 6 11 3 28 4 1 HASTIAL IZ. 1 5 0+040 30 2.8 40 1.3 3 F 0+015 50 6 42 8 14 0+020 100 0+000 2 0+010 0.8 0+005 ESQUEMA GEOSTRUCTURAL TÚNEL 100 0+005 2 0+010 20 13 15 19 17 20 0.2 0+010 0 100 100 DISTANCIA DESDE LA ENTRADA (m) 40 12 16 0.2 21 0 0+015 10 20 23 100 0+020 I-2 32 100 D-3 T1 00 30 100 28 25 30 100 0+025 18 UL UL 20 0+030 F 100 UL 100 0+035 29 100 6.1 0 I-3 0+040 10 26 0 UL 0 UL 0.8 F 0.01 31 0.01 0.5 1.6 0.01 0.01 0+045 18 50 F D-1 0 0 10 0 10 20 30 40 50 0+050 UL 0 D-4 I-1 I-2 T2 1.0 0.7 3 60 0.6 80 42 54 Centrali idroelettriche ToachiPilatón, Ecuador e Santa María de Quipúa, Honduras Per gli impianti idroelettrici «Toachi-Pilatón» in Ecuador e «Santa María de Quipúa» in Honduras, Lombardi è stata incaricata di progettare delle dighe in condizioni geologiche particolarmente complesse. Per l’impianto idroelettrico di «Toachi-Pilatón», nel nordovest dell’Ecuador, si trattava di progettare l’opera in modo da garantire condizioni di stabilità soddisfacenti dei blocchi di sponda, tenendo conto delle caratteristiche geologiche assai eterogenee. Per condizioni di carico diverse – costruzione, condizioni normali, piena, sisma ecc. – sono state allestite verifiche bi- e tridimensionali. Inoltre è stata verificata la stabilità allo slittamento nella roccia di fondazione e lungo la superficie di contatto con la diga. Nel caso della diga «Santa María de Quipúa» (Honduras) la situazione geologica – con la presenza di cavità carsiche prevalentemente planari – rappresenta una sfida particolare a causa delle difficili condizioni di stabilità dei versanti e per la complicata situazione di tenuta idraulica della fondazione. In questo caso sono stati esaminati diversi scenari che potrebbero portare al collasso dell’opera, tenuto conto dei diversi sistemi di discontinuità nell’ammasso e delle forze di appoggio della diga ad arco. Per migliorare il comportamento della fondazione della diga il progetto prevede la realizzazione di cunicoli in ambedue gli appoggi contribuendo in tal modo al drenaggio e al miglioramento della resistenza meccanica della roccia di fondazione. 231 noch neuen Ingenieurwissenschaft fand praktisch gleichzeitig mit dem Aufbau der Firma Lombardi statt: Die erste Hälfte des vergangenen Jahrhunderts war durch die Entstehung der Bodenmechanik gekennzeichnet, die zweite durch jene der Felsmechanik. Schon 1968 hielt Giovanni Lombardi an der Tagung der Schweizerischen Gesellschaft für Bodenmechanik und Fundationstechnik – heute Geotechnik Schweiz (GS) – einen Vortrag über den «Einfluss der Felseigenschaften auf die Stabilität von Hohlräumen». Die Felsmechanik gehört heute klar zu Lombardis Stärken. Anspruchsvolle Software für den Eigenbedarf Lombardi hat schon früh in die Informatik investiert. In den Jahren nach der Firmengründung war jedoch noch keine kommerzielle Software verfügbar. Lombardi hat deshalb alle Berechnungsprogramme selber erarbeitet. Die Abteilung «Spezialstudien» entwickelt auch heute regelmässig Software, jedoch fast ausschliesslich für den internen Gebrauch. Eine Ausnahme stellt das kommerzialisierte Programm «mic» zur Staumauerüberwachung dar, das bei zahlreichen Anlagen in der Schweiz und im Ausland eingesetzt wird. Es erlaubte zum Beispiel, das Verhalten der Talsperre «Ferden» im Lötschental (CH) nach einem ausserordentlichen Lawinenniedergang im Jahr 1999 zuverlässig zu prüfen. Für den Eigenbedarf hat Lombardi in den letzten zehn Jahren etwa Programme zur Erzeugung der dreidimensionalen Geometrie von Bogenstaumauern oder zur Berechnung der Gleitsicherheit von Gewichtsstaumauern entwickelt. Letzteres berücksichtigt, wie sich die seitlich am Talhang stehenden Blöcke auf das gesamte Gleichgewicht auswirken. Gewichtsmauern werden üblicherweise nur anhand von 2D-Modellen dimensioniert. Für breite Täler, für die Gewichtsmauern traditionell entworfen wurden, ist dies ausreichend. Bei der heute herrschenden Tendenz, Gewichtsmauern auch in engen Schluchten zu erstellen, kann dies mit Risiken verbunden sein. Das Programm dient dazu, die tatsächlichen Stabilitätsbedingungen in solchen Fällen näher zu untersuchen. Im Bereich Tunnelbau entwickelte Lombardi zudem Programme für die statische Berechnung von Tunnelauskleidungen unter Brandeinwirkung (siehe S. 224) sowie für die Stabilitätsberechnung von Bruchkörpern, bei denen die Eigenschaften der Felsklüfte miteinbezogen werden. Dank der Fähigkeit, Berechnungsmethoden selber zu entwickeln und zu optimieren, kann Lombardi besser auf die wechselnden gesellschaftlichen Bedürfnisse reagieren. Die Brandkatastrophen im Mont-Blanc- (März 1999) und im Gotthard-Strassentunnel (Oktober 2001) sind Beispiele dafür, wie sich Unfälle unmittelbar auf die herrschenden Baugewohnheiten, Normen und Richtlinien auswirken (siehe S. 124). Als Folge dieser Ereignisse besteht – als eine unter unzähligen Sicherheitsmassnahmen – die Auflage, die Sicherheit des Betongewölbes eines Tunnels im Brandfall zu garantieren. Vereinfachte Berechnungsmethoden führen dabei schnell zu einer markanten Erhöhung der Betonarmierung. Mit der Software 232 stata imperniata sullo sviluppo della meccanica delle rocce. Nel 1968, in occasione della riunione della Società svizzera di meccanica delle terre e lavori di fondazione (oggi «Geotecnica svizzera»), Giovanni Lombardi tenne una conferenza sull’influenza delle proprietà della roccia sulla stabilità di una cavità. La meccanica delle rocce rimane un campo di attività principale di Lombardi. Programmi di calcolo per le proprie necessità Lombardi intuì presto l’importanza dell’informatica. Tuttavia, negli anni successivi alla sua creazione, non era disponibile in commercio alcun programma di calcolo adeguato alle esigenze. Ciò spinse Lombardi a sviluppare in proprio i programmi di calcolo necessari. A tutt’oggi la sezione Studi speciali crea software su misura per esclusivo uso interno. Unica eccezione è la commercializzazione del programma «mic» per il monitoraggio delle dighe, che viene utilizzato per diverse infrastrutture sia nazionali che estere. Esso ha svolto un ruolo determinante, ad esempio, nel controllo del comportamento della diga di Ferden, nella valle di Lötschen (Svizzera), sulla quale si è abbattuta una straordinaria valanga nel 1999. Nell’ultimo decennio Lombardi ha sviluppato vari programmi ad uso interno come quello per la generazione della geometria tridimensionale di calcolo delle dighe ad arco o quello per la verifica della sicurezza allo scorrimento delle dighe a gravità. Quest’ultimo analizza l’influenza dei blocchi laterali sulle condizioni di stabilità generali della diga tenendo conto della presenza del pendìo. Le dighe a gravità sono solitamente dimensionate sulla base di modelli bidimensionali. Per le ampie vallate, tradizionalmente ottimali per le dighe a gravità, questo modello è più che sufficiente. Tuttavia, la tendenza odierna di costruire dighe a gravità anche in strette e profonde vallate rende il calcolo bidimensionale insufficiente e rischioso. Il programma di Lombardi permette una valutazione più realistica delle effettive condizioni di stabilità dei singoli blocchi di una diga a gravità e dell’opera nel suo insieme. Nell’ambito delle costruzioni sotterranee, Lombardi ha creato dei programmi per l’analisi strutturale di rivestimenti di gallerie in caso di incendio (vedi pag. 224), nonché per il calcolo della stabilità dei blocchi di roccia il cui comportamento viene determinato dalle famiglie di discontinuità. Grazie alla capacità di sviluppare metodi e programmi di calcolo in proprio, Lombardi ha potuto rispondere al meglio alle mutevoli esigenze del mercato. Gli incendi nelle gallerie del Monte Bianco (marzo 1999) e del San Gottardo (ottobre 2001) hanno influenzato direttamente l’allestimento di nuove direttive e rinnovate norme costruttive (vedi pag. 125). Tra le innumerevoli nuove misure di sicurezza seguite agli eventi disastrosi, c’è la necessità di verificare la capacità portante della volta in calcestruzzo di una galleria in caso di incendio. Un metodo di calcolo inappropriato porta inevitabilmente a un eccessivo rinforzo dell’armatura. Con il software sviluppato appositamente per tale verifica, Lombardi è in grado di configurare opportunamente l’armatura di rinforzo, ottimizzandone la quantità nel rispetto di tutti nuovi requisiti di sicurezza. 233 Durchquerung einer aktiven Störzone mittels eines duktilen Tunnelsystems aus gelenkig verbundenen Segmenten Attraversamento della faglia attiva con un tunnel flessibile realizzato ad anelli indipendenti Bauausführung 1998–2002 Costruzione 1998-2002 Leistungen Lombardi Optimierung der Ausbruchsicherung sowie Planung des erdbebensicheren Ausbaus der Tunnelröhren Prestazioni Lombardi Ottimizzazione dello scavo e progettazione antisismica delle due canne Kosten Ca. eur 40 Mio. Technische Daten 50 cm breite Ausdehnungsfugen zwischen 4,4 m langen Ausschalungselementen Costo Circa 40 Mio eur Dati tecnici Giunti di dilatazione di 50 cm di larghezza ubicati tra i casseri lunghi 4,4 m Bolu-Tunnel, Türkei Tunnel Bolu, Turchia Der zweiröhrige, drei Kilometer lange und dreispurige Bolu-Tunnel ist Teil der nordanatolischen Autobahn von Istanbul nach Ankara. Der Bau wurde 1993 begonnen und stellte wegen der äusserst ungünstigen baugeologischen Verhältnisse in einem tektonisch hoch beanspruchten Gebirge eine besondere Herausforderung dar. Lange Abschnitte des Tunnels verlaufen zum Teil in hochplastischen Verwerfungszonen. Aktive Störungszonen queren das Trassee nahezu rechtwinklig. 1999 ereigneten sich in der Westtürkei zwei grosse Erdbeben, wobei das Düzce-Erdbeben im November erhebliche Schäden am Bauwerk verursachte. Ein beträchtlicher Teil der im Bau befindlichen Tunnelröhren stürzte ein. Lombardi erstellte eine detaillierte seismische Analyse. Im Bereich bekannter, aktiver, den Tunnel kreuzender Verwerfungszonen wurde eine Serie von «Gelenken» eingebaut, die bei künftigen tektonischen Ereignissen Versetzungen und Verdrehungen der Tunnelröhre möglich machen. La galleria di Bolu, lunga 3 km, è costituita da due canne a tre corsie ciascuna e fa parte del collegamento autostradale anatolico tra Istanbul ed Ankara. La sua costruzione iniziata nel 1993 ha rappresentato una sfida particolare a causa delle condizioni geologiche estremamente sfavorevoli, con un ammasso roccioso fortemente tettonizzato. Il tracciato attraversava diverse linee di faglia particolarmente attive, incrociandole quasi ad angolo retto. Nel 1999 ci furono due forti terremoti nella parte occidentale della Turchia. L’evento sismico che colpì la zona di Duzce causò ingenti danni alla galleria in costruzione facendone crollare una parte considerevole. Lombardi ha eseguito in primo luogo una dettagliata analisi sismica. Nelle tratte in corrispondenza delle faglie attive sono state predisposte una serie di «cerniere» che permettono di assorbire le deformazioni dell’ammasso in occasione di eventuali futuri movimenti tettonici. 234 30 P [bar] 20 10 I II III 0 0 100 200 300 V [lt/m] gin Kurve mit typischem Volumen- Druck-Verlauf (in blau) einer Zementinjektion in geklütfteten Fels. Curva gin con il tipico andamento di volume e pressione di un’iniezione cementizia in roccia fratturata (in blu). Plattenkohäsimeter von Lombardi entwickelt um die Kohäsion einer Zementmischung zu bestimmen. Coesimetro a lamina ideato da Lombardi per la misura della coesione di una miscela cementizia. Injektionen im Kontrollgang einer Staumauer zur Abdichtung der Fundation. 235 Iniezioni dalla galleria perimetrale di una diga per l’impermeabilizzazione della fondazione. Gibraltar-Tunnel, Spanien/Marokko Seit etwa einem halben Jahrhundert ist das Gebiet von Gibraltar Gegenstand von mehr oder weniger realistischen Projektideen, um die Meerenge zwischen Europa und Afrika zu überqueren. Entwürfe für eine Hängebrücke, einen auf dem Meeresboden liegenden Tunnel oder für einen schwimmenden Tunnel in beschränkter Tiefe mussten aus unterschiedlichen Gründen aufgegeben werden. Einzig ein Tunnel im Felsuntergrund kommt heute infrage. Starke Wasserströmungen in beiden Richtungen zwischen dem Atlantik und dem Mittelmeer bereiten jedoch bei der Sondierung des Untergrunds ernsthafte Schwierigkeiten. Zudem wurden auf dem Meeresgrund zwei tiefe, mit tonhaltigen Brekzien gefüllte Gräben lokalisiert. Im Rahmen einer internationalen Ingenieurgemeinschaft beteiligte sich Lombardi an den Sondierungen und der Ausarbeitung eines Projekts für den Bau eines Untersuchungsstollens. Die Durchquerung der erwähnten Gräben verlangt den Einsatz von Tunnelbohrmaschinen mit geeignetem Schild. Der aussergewöhnlich hohe Wasserdruck bedingt, dass das Gebirge vorgängig durch einen Ring von Bohrungen intensiv drainiert wird. Da solche Verhältnisse im Tunnelbau bisher noch nirgends angetroffen wurden, sind eine numerische Simulation des Vortriebs sowie die Entwicklung neuer Baumethoden und Baumaschinen nötig. 236 1 Spanien 2 Marokko 3 Erosionsgräben 1 1 Spagna 2 Marocco 3 Fosse di erosione 2 0.00 -200 3% ( 16.1 k -400 m) 3% (16.8 km ) -600 3 0 5 Projektierung 2006–2011 Leistungen Lombardi Vorprojekt für den Tunnel, Bauprojekt für den Untersuchungsstollen 10 15 3 20 Technische Daten Bahntunnel in fast 500 m Tiefe (300 m Wasser/200 m Gestein), Gefälle von 3% 25 30 35 km Progettazione 2006-2011 Prestazioni Lombardi Progetto di massima e progetto preliminare per la costruzione di un cunicolo esplorativo Dati tecnici Tunnel ferroviario ad una profondità di circa 500 m (300 m di acqua e 200 m di roccia), pendenza del tracciato 3% Galleria di Gibilterra, Spagna/Marocco Da oltre mezzo secolo sono allo studio progetti più o meno realistici in corrispondenza dello stretto di Gibilterra per il collegamento via terra tra Europa e Africa. Proposte quali un lungo ponte sospeso, un tunnel sul fondo del mare e uno galleggiante in profondità limitata sono state abbandonate per svariati motivi. L’unico progetto rimasto d'attualità è quello di un tunnel ferroviario scavato nella roccia sotto il mare. Tuttavia, le correnti marine molto forti in entrambe le direzioni tra l’Atlantico e il Mediterraneo rendono difficoltose le indagini geologiche del sottosuolo. Sono state inoltre individuate due fosse profonde contenenti materiali argillosi in corrispondenza di importanti faglie. Come membro del gruppo di progettazione internazionale, Lombardi ha seguito le indagini e partecipato alle attività di progettazione della galleria e alla redazione di un progetto per la costruzione di un cunicolo esplorativo. In effetti, l’attraversamento delle fosse marine richiede l’impiego di frese munite di uno scudo particolare. La pressione d’acqua particolarmente elevata necessita l’esecuzione di un anello di drenaggio preventivo attorno alla galleria per ridurne il carico. Le condizioni uniche, mai riscontrate in altri progetti di gallerie, richiedono simulazioni numeriche di scavo e lo sviluppo di nuovi metodi di costruzione mai utilizzati fino ad ora. 237 zur statischen Berechnung von Tunnelauskleidungen unter Brandeinwirkung entwickelte Lombardi jedoch eine Berechnungsmethode, die es ermöglicht, Tunnel so zu projektieren, dass sie den neuen Sicherheitsanforderungen genügen, die Armierung aber besser auf die effektiven Ansprüche abgestimmt ist und dadurch – ohne Sicherheitseinbusse – minimal gehalten wird. Gesunder Menschenverstand Rechnerisch sind die Möglichkeiten im Bauingenieurwesen heute fast unbegrenzt. Dies bringt jedoch auch Risiken mit sich. Angesichts des breiten Spektrums an Lösungsmöglichkeiten, das sich durch die Rechnungsmethoden anbietet, können sich schnell Fehler einschleichen, die im Umfeld des heute üblichen grossen, ja manchmal sogar blinden Vertrauens in die Berechnungsprogramme untergehen und nur schwer identifiziert werden können. Künftigen Ingenieuren wird oft gar nicht mehr gelehrt, mögliche Konsequenzen anhand einfacher Modelle abzuschätzen. Die für jede Problemlösung unerlässliche gute Portion gesunder Menschenverstand wird auf diese Weise nicht gefördert. Zur täglichen Arbeit der Ingenieure des Sektors «Spezialstudien» gehört somit auch die Prüfung der Plausibilität der Berechnungsresultate und der gewählten Berechnungsmodelle. Im Rahmen der Fachtagung 2013 des Schweizerischen Talsperrenkomitees hat Roger Bremen, ceo der Lombardi-Gruppe, die negativen Auswirkungen des Drangs nach Messungen und die Grenzen der Risikoquantifizierung umfassend dargestellt. Von seltenen Ausnahmen abgesehen gibt es beispielsweise bei Talsperren keine ausreichend repräsentative Datengrundlage, die es erlaubt, probabilistische Risikoanalysen durchzuführen. Eine Verbesserung der Sicherheit kann daher im Wesentlichen nur durch systematische Fehleruntersuchungen erreicht werden. Nur das Fehlverhalten bestehender Anlagen und dessen genaue Untersuchung können helfen, die Dimensionierung neuer sowie die Sicherheit bestehender Anlagen besser einzuschätzen. Entscheide, die das Risiko betreffen, beruhen im Allgemeinen auf einer Kombination von quantifizierbaren und nicht quantifizierbaren Elementen. Fehleinschätzungen sind oft darauf zurückzuführen, dass die nicht quantifizierbaren Aspekte vernachlässigt werden. Kurz: Trotz bester technischer Hilfsmittel muss man sich auch heute mit einem Anteil an Ungewissheit abfinden, der sich nicht weiter reduzieren lässt. Dennoch: Grosse Unfälle sind glücklicherweise höchst selten. Die Anzahl gravierender Unfälle bei Stauanlagen und Dammbrüchen ist im Verhältnis zur grossen Zahl derartiger Bauwerke äusserst klein. Zur Sicherheit der Talsperren trägt auch die eingehende und ständige Überwachung und Kontrolle der Anlagen bei, infolge deren Bauten saniert oder instand gesetzt werden müssen – Aufgaben, die bei Lombardi seit den 1980er-Jahren einen immer grösseren Anteil ausmachen. 238 Buonsenso Le possibilità di calcolo nell’ingegneria civile sono oggi quasi illimitate. Ciò comporta anche forti rischi. Dato l’ampio spettro delle possibili soluzioni e le numerose variabili dei metodi di calcolo, l’eventualità di commettere degli errori è sempre in agguato e la cieca fiducia nei programmi elettronici rende a volte difficile la loro identificazione. La capacità di stimare possibili conseguenze basandosi su modelli semplici di calcolo è una disciplina che non viene quasi più insegnata ai giovani ingegneri. Il buonsenso richiesto per valutare l’idoneità della soluzione ai problemi dovrebbe venir stimolato maggiormente. L’indispensabile esame della plausibilità dei risultati di calcolo rientra quindi nel lavoro quotidiano degli ingegneri della sezione «Studi speciali». In occasione della conferenza annuale 2013 del Comitato svizzero delle dighe, Roger Bremen, presidente del gruppo Lombardi, espose gli effetti negativi del bisogno ossessivo di misurare e i limiti della quantificazione del rischio. A parte rare eccezioni, non ci sono, ad esempio per le dighe, casi rappresentativi che possano consentire una sufficiente analisi probabilistica dei rischi. Un miglioramento della sicurezza può essere ottenuto quindi essenzialmente tramite l’indagine degli incidenti passati. Solo l’esame delle problematiche degli impianti esistenti può aiutare a valutare meglio il dimensionamento delle nuove strutture e la sicurezza di quelle già esistenti. Le decisioni inerenti il rischio si basano generalmente su una combinazione di fattori quantificabili e non. Gli errori di valutazione sono spesso il risultato della mancata considerazione di qualche aspetto non misurabile e di un’eccessiva fiducia nella stima dei rischi. In breve: nonostante i mezzi tecnici a disposizione vi sarà sempre una certa quota di incertezza. Per fortuna i grandi incidenti sono estremamente rari. Il numero di eventi disastrosi che toccano le dighe e quello dei più semplici guasti ai loro impianti è molto piccolo, se confrontato con il numero delle dighe costruite nel mondo. Un contributo essenziale viene sicuramente dal continuo monitoraggio e controllo di queste infrastrutture con sistematici interventi di risanamento e migliorie, attività queste che dagli anni ‘80 sono in continuo incremento presso Lombardi. La causa di tutte le gravi rotture di dighe si situa quasi sempre nella fondazione. La struttura della diga «Malpasset» nei pressi di Fréjus nel sud della Francia, ad esempio, ha registrato gravi danni durante il suo primo invaso nel dicembre 1959, dopo un periodo di forti piogge torrenziali. Successivamente fu accertata una debolezza fino a quel momento sconosciuta nella roccia di base della fondazione della struttura. L’acqua si infiltrava e si accumulava nell’ammasso fino a far scivolare la struttura di fondazione stessa. Al mondo vi sono sempre meno siti esenti da problematiche a livello di fondazione adatti alla costruzione di dighe. Dove le condizioni geologiche sono ideali, una diga è probabilmente già stata costruita. Per i futuri progetti di nuove dighe saranno quindi sempre più richieste conoscenze approfondite della meccanica 239 Oudayas-Tunnel, Marokko Der im Mai 2011 eröffnete Oudayas-Tunnel verbindet die Küstenstrasse mit der Altstadt von Rabat. Ziel ist es, dadurch das Zentrum der marokkanischen Hauptstadt wiederzubeleben und die Voraussetzungen für die Schaffung einer Fussgängerzone zwischen der Kasbah des Oudayas – einer Zitadelle aus den Jahren 1000–1600 – und der Medina von Rabat zu verbessern. Der rund 500 Meter lange Oudayas-Tunnel besteht aus zwei zweispurigen Röhren und unterquert die Kasbah. Die Untertagebauarbeiten in dem stark bevölkerten Gebiet mit einer extrem geringen Überdeckung zwischen 3 und 15 Metern sowie die Unterquerung diverser Fundamente historischer Bauten in unterschiedlichstem Zustand stellten eine grosse Herausforderung dar und erforderten den Einsatz von verschiedenen Bautechniken. In einem ersten Schritt wurde der Baugrund konsolidiert und die bestehenden Fundamente der historischen Gebäude über eine Pfahlkonstruktion abgefangen. Durch den Tunnelausbruch wurden anschliessend in einem zweiten Schritt die Lasten über die Konstruktion in den Baugrund abgetragen. Da der Tunnel teilweise unter dem Grundwasserspiegel liegt, wurden das Sohlgewölbe und die Paramente mittels Jet Grouting abgedichtet. Sämtliche Bauarbeiten wurden systematisch mit einem Überwachungssystem begleitet: Sowohl die Fundamente als auch die Setzungen wurden laufend in Echtzeit überwacht. Durch die permanente Interpretation der Messergebnisse und deren Kalibrierung konnte die Arbeitssicherheit auf der Baustelle während der ganzen Bauzeit sichergestellt werden. 240 1 2 3 4 5 10 1 2 3 4 Historische Gebäude Fundamentplatte Vorgespannte Anker Abdichtungswand 15m 1 2 3 4 Edifici storici Platea di fondazione Ancoraggi Parete di impermeabilizzazione Bauausführung 2006–2011 Kosten Ca. eur 40 Mio. Costruzione 2006 -2011 Costo Circa 40 Mio eur Leistungen Lombardi Vorprojekt und Projekt, Ausschreibungsdokumente, technische Bewertung der Offerten, Projektkontrolle und Bauleitung Technische Daten Strassentunnel in der Altstadt von Rabat mit stark reduzierter Überdeckung (3–15 m) Prestazioni Lombardi Progetto preliminare e progetto definitivo, documenti d’appalto, controllo dei progetti e direzione lavori Dati tecnici Galleria stradale nel centro storico di Rabat con ridotta copertura (3-15 m) Tunnel Oudayas, Marocco Inaugurata nel maggio 2011, la galleria di Oudayas collega la strada costiera alla città vecchia di Rabat e mira a valorizzare il cuore della capitale marocchina rendendo possibile la creazione di una zona pedonale tra la Kasbah degli Oudayas (un borgo fortezza degli anni 1000-1600) e la Medina di Rabat. Il tunnel ha una lunghezza di circa 500 m è costituito da due tubi a due corsie. Il suo tracciato passa sotto la Kasbah con bassissime coperture, sfiorando le fondamenta di diversi monumenti storici con differente grado di conservazione. Lo scavo delle opere sotterranee ha rappresentato una notevole sfida tecnica ed ha richiesto l’impiego di svariate tecniche costruttive. Dapprima si è proceduto al consolidamento e al sostegno degli edifici storici mediante un impalcatura meccanica ed un rinforzo delle fondazioni; in un secondo tempo si è proceduto al trasferimento dei carichi di fondazione su pali in vista dello scavo della galleria. Poiché il tunnel attraversa in parte una zona sotto il livello della falda, sono inoltre stati necessari degli interventi di impermeabilizzazione mediante jet grouting sul perimetro dello scavo. Tutte le operazioni sono state costantemente seguite da un sistema di monitoraggio composto da diversi strumenti di misurazione che ha garantito il controllo in tempo reale degli assestamenti e delle deformazioni generate dai lavori di costruzione della galleria. Grazie all’interpretazione costante dei risultati acquisiti dal sistema di monitoraggio è inoltre stato possibile calibrare ed ottimizzare le attività del cantiere garantendo il completamento dei lavori in piena sicurezza. 241 Die Ursache aller schwerwiegenden Staudammbrüche liegt fast immer im Fundament. Die Talsperre «Malpasset» bei Fréjus in Frankreich zum Beispiel brach während des ersten Einstauens im Dezember 1959 nach sintflutartigen Regenfällen. Nachträglich zeigte sich, dass eine bis dahin nicht bekannte Kluft im Untergrund der Mauer für den Bruch verantwortlich war: Wasser konnte durchsickern und sich ansammeln, bis schliesslich das Widerlager der Sperre über der Kluft wegrutschte. Problemfreie Standorte für Talsperren gibt es heute weltweit immer weniger: Wo die Verhältnisse ideal sind, wurden meist schon Staumauern gebaut. Künftige Staumauerprojekte werden demnach erwartungsgemäss höhere Anforderungen an die Felsmechanik und die Statik stellen. Wie erwähnt lassen sich Felseigenschaften jedoch nicht anhand von Berechnungen festlegen, sodass auch in diesem Bereich eine gute Kombination von Erfahrung, Felduntersuchungen und rechnerischen Überlegungen unerlässlich ist. Gebirge abdichten mit der gin-Methode Seit dem Unglück in Südfrankreich wird praktisch keine Talsperre mehr gebaut, ohne dass deren Untergrund durch Zementinjektionen abgedichtet wird. Lombardi hat zu diesem Zweck die sogenannte «gin-Methode» entwickelt, die auch im Tunnelbau weit verbreitet ist. Das Prinzip besteht darin, in Hohlräume oder Felsklüfte eine Flüssigkeit einzupressen, die im weiteren Verlauf ihre physikalischen Eigenschaften ändert und die gewünschte Verbesserung der mechanischen und hydraulischen Eigenschaften herbeiführt. Das relativ einfache Prinzip ist in Wirklichkeit nicht immer problemlos umzusetzen. Soll die Festigkeit des Gebirges verbessert werden, muss das Injektionsmaterial nicht nur erhöhte Festigkeiten erreichen, sondern auch mit genügend Kraft an den Oberflächen haften. Die Beschaffenheit des Festgesteins selbst ist hingegen kaum veränderbar. Das Verfüllen von feinen Klüften ist ebenfalls nur ausnahmsweise – und nur mit mehr als einem Injektionsgang – möglich. Theoretische Überlegungen zeigen: Für einen gegebenen Injektionsradius ist das Produkt aus Injektionsvolumen und Injektionsdruck konstant – und zwar unabhängig von der Rissweite. Dieser Wert entspricht der Injektionsintensität – der Grouting Intensity Number (gin) – und ist eine Energiegrösse (Einheit: Joule). Stark vereinfacht heisst dies: Zum Füllen eines schmalen Risses sind wenig Injektionsgut und ein relativ hoher Druck notwendig, für eine breite Kluft hingegen viel Injektionsgut und weniger Druck. Die gin-Methode beruht im Wesentlichen auf der Idee, nicht das Injektionsvolumen oder den Injektionsdruck zu begrenzen, sondern deren Produkt. Wird der maximale Injektionsdruck erreicht, ist dies ein Anzeichen für eine bescheidene Aufnahme des Injektionsgutes. Eine weitere Verbesserung des Injektionsresultates ist mit der eingesetzten Mischung somit nicht zu erreichen. Wird hingegen das maximale Injektionsvolumen bei geringem Druck erreicht, sind allenfalls Massnahmen zu treffen, um das Durchdringungsvermögen anzupassen. 242 delle rocce e dei processi statici. Poiché, come già detto, la roccia non può mai essere esattamente caratterizzata sulla base di metodi di calcolo, una buona combinazione di esperienza, studi sul campo e considerazioni teoriche diventa essenziale ai fini di una corretta progettazione. Sigillare ammassi rocciosi con il metodo gin Dopo l’incidente occorso alla diga «Malpasset», praticamente nessuna diga è stata più costruita senza il trattamento della sua fondazione tramite iniezioni di cemento. Lombardi ha sviluppato il cosiddetto «Metodo gin», ampiamente utilizzato anche nella realizzazione di gallerie. Il principio fisico è semplice: iniettando una boiacca in una fessura rocciosa se ne alterano le caratteristiche fisiche determinando il miglioramento desiderato delle sue proprietà meccaniche ed idrauliche. Il concetto, seppur quasi elementare, non è sempre di facile attuazione. Se è la resistenza della roccia a dover esser migliorata, il materiale di iniezione deve portare non solo ad un aumento della resistenza, ma deve avere esso stesso la capacità di aderire alle superfici. La struttura della roccia stessa è tuttavia difficile da cambiare. Il riempimento di sottili fessure è solo raramente possibile e comunque raggiungibile solo a seguito di ripetute fasi di iniezione. Riflessioni teoriche hanno mostrato che per un determinato raggio di estensione dell’iniezione, il prodotto tra pressione e volume di iniezione rimane costante, indipendentemente dallo spessore della fessura. Questo valore definisce quindi l’intensità di iniezione, il cosiddetto Grouting Intensity Number (gin), e si misura in dimensione energetica (unità: Joule). Semplificando, questo significa che per riempire una fessura molto sottile serve poco materiale, ma una pressione relativamente alta, mentre per intervenire su una fessura più ampia la pressione deve essere diminuita, ma serve una maggiore quantità di prodotto. Il metodo gin si basa essenzialmente sull’idea di non limitare solo il volume o la pressione di iniezione, ma anche il prodotto dei due fattori. Se viene raggiunta immediatamente la pressione massima di iniezione, si ha un volume di iniezione ridotto ed un ulteriore miglioramento dell’ammasso mediante iniezione non è quindi possibile con l’ausilio della miscela d’iniezione utilizzata. Se si raggiunge invece il volume massimo di iniezione, sono eventualmente necessarie delle misure per contenere la diffusione della miscela. Infine, se durante l’iniezione viene raggiunto il valore gin, prima con pressioni basse poi con pressioni sempre maggiori, ciò significa che vengono progressivamente sigillate fessure di spessore progressivamente minore. Questo risultato si ottiene procedendo per fasi successive durante le quali il valore gin viene raggiunto con pressioni sempre maggiori. Anche il tipo di miscela d’iniezione gioca un ruolo importante: allo stato liquido deve disporre di un’alta penetrabilità ed essere stabile, mentre allo stato solido deve soddisfare le proprietà meccaniche richieste (resistenza, durabilità e adesione alla roccia). Essa deve inoltre anche essere economicamente conveniente. Nonostante i significativi progressi raggiunti 243 Infolge des Tunnelbaus senkt sich der Grundwasserspiegel ab (4 ursprüngliche Lage; 5 Endzustand) und durch die Reduktion der Wasserdrücke kommt es zu einer Schliessung der Klüfte (3 ursprünglicher Zustand der Klüfte, 1 und 2 Endzustand) und damit zu einer Deformation an der Oberfläche Abbassamento della falda (4 posizione iniziale, 5 finale) per effetto drenante del tunnel e conseguente riduzione delle pressioni interstiziali nel massiccio che causa la chiusura delle fessure (3 stato iniziale delle fessure, 1 e 2 stato finale) e deformazioni in superficie. Ausführung 2000-2015 1 Leistungen Lombardi Empfindlichkeitsanalyse, Sanierungsprojekte im Falle einer Verformung über den Grenzwerten 4 Technische Daten Nalps: Schliessung der Talflanken von fast 20 mm (Grenzwert: 35 mm); Santa Maria: Öffnung der Talflanken von 5 bis 6 mm (Grenzwert: 45 mm) 5 2 3 Staumauern Nalps und Santa Maria, Schweiz Im Jahre 1978 erlitt die Staumauer «Zeuzier» im Wallis (Schweiz) schwere Schäden, als durch einen in der Nähe vorgetriebenen Sondierstollen eine Gebirgsentwässerung ausgelöst wurde. Die Risse in der Mauer führten zu jahrelangen Betriebseinschränkungen und machten umfangreiche Sanierungsarbeiten notwendig. Bei der Projektierung des Gotthardbasistunnels (siehe S. 56) wurde deshalb eine Reihe von Massnahmen getroffen, damit sich ein derartiger Zwischenfall nicht wiederholt. Bei den Staumauern «Nalps» und «Santa Maria» führten die unterschiedlichen Randbedingungen und der fortschreitende Erkenntnisgewinn zu zwei komplett verschiedenen Lösungsansätzen. Im Falle der Staumauer «Nalps» wurde das Konzept «Nettowasserentnahme» umgesetzt: Während des Tunnelvortriebs waren bei bestimmten Mengen an Gebirgswasser Injektionsmassnahmen im Tunnel auszulösen. Bei der Mauer «Santa Maria» hingegen wurde auf die Beobachtungsmethode gesetzt: Ausschlaggebend für allfällige Massnahmen an der Mauer selbst – und nur sekundär im Tunnel – ist ausschliesslich das Deformations- und Tragverhalten der Talsperre. Bisher wurde bei der Talsperre Nalps eine Schliessung der Talflanken von 20 mm festgestellt, während bei der Talsperre Santa Maria die derzeitige Talöffnung 5 bis 6 mm beträgt. 244 Z X Esecuzione 2000-2015 Y VT NS SL 697 0 00 Prestazioni Lombardi Analisi di sensibilità, progetti di risanamento in caso di deformazione oltre i limiti ammissibili Dati tecnici Nalps: chiusura dei fianchi della valle di circa 20 mm (limite ammesso 35 mm); Santa Maria: apertura dei fianchi della valle di 5-6 mm (limite ammesso 45 mm) 8,58 km 707 00 0 16 45 84 156 00 0 10, 00 km SB Diga Nalps e Santa Maria, Svizzera Nel 1978 la diga «Zeuzier» nel sud-ovest della Svizzera subì gravi danni a seguito del drenaggio a larga scala della falda associata alla realizzazione di un cunicolo di sondaggio. Le fessure createsi nella struttura hanno limitato per anni le condizioni d’esercizio dell’impianto e reso necessari imponenti lavori di ristrutturazione. Quando si iniziò a progettare la galleria di base del San Gottardo (vedi pag. 57), vennero prese una serie di misure preventive affinché il problema non si ripetesse. Gli invasi di «Nalps» e «Santa Maria», situati lungo il tracciato della nuova galleria, si collocano in situazioni diverse. Questa differenza unita alle maggiori conoscenze acquisite hanno portato a due approcci completamente differenti per le due opere. Nel caso della diga di «Nalps» è stato attuato il concetto di prelievo del volume di falda netto: se durante lo scavo fossero state superate soglie massime di infiltrazioni sarebbero state efettuate iniezioni di impermeabilizzazione. Per la diga «Sta. Maria» è invece stato adottato un metodo osservazionale: determinante per eventuali misure costruttive era il comportamento deformativo e strutturale della diga e solo in secondo luogo quanto succedeva in galleria. Finora presso la diga di Nalps è stata osservata una chiusura della valle di 20 mm, mentre per la diga di Sta. Maria si osserva un’apertura di 5-6 mm. 245 Wird schliesslich der gin-Wert erreicht, zeugt dies von angemessenen Injektionsparametern. Im Idealfall wird der gin-Wert zuerst bei eher geringen Drücken erreicht, was bedeutet, dass die breiteren Klüfte injiziert werden. In einem zweiten oder allenfalls dritten Durchgang wird der gin-Wert dann bei höheren Drücken erreicht, was auf die Injektion der feineren Klüfte hindeutet. Die Art des Injektionsgutes spielt eine wichtige Rolle. Das ideale Injektionsgut weist in flüssigem Zustand ein den Anforderungen entsprechendes Durchdringungsvermögen auf, wird nicht ausgewaschen und weist nach Abschluss der Injektion umgehend die angestrebten mechanischen Eigenschaften (Festigkeit, Dauerhaftigkeit, Haftung am Injektionskörper) auf. Schliesslich muss es auch kostengünstig sein. Trotz bedeutender Fortschritte bei der Entwicklung von Injektionsprodukten sind die idealen Eigenschaften noch längst nicht erreicht. So stellen die Wahl eines Injektionsgutes oder dessen Zusammensetzung stets eine Kompromisslösung dar, bei der die verschiedenen Anforderungen im flüssigen und im ausgehärteten Zustand abzuwägen sind. Umso unverständlicher, dass aus verschiedenen Gründen immer wieder auf Injektionsversuche verzichtet wird. Die eigentlichen Injektionsmassnahmen werden dann selbst zu einem Versuch, was meist zu Verzögerungen und qualitativ nicht optimalen Resultaten führt. Wechselnde Ansprüche Im Bauwesen herrschte vor allem in den Anfängen der Informatik die Tendenz, Strukturen zu verschlanken. Heute ist das Baumaterial im Verhältnis günstiger, die Bau- und Unterhaltskosten sind jedoch höher, weshalb der Nachweis der Tragsicherheit allein nicht mehr genügt, sondern immer mehr zusätzliche Anforderungen in der Projektierung zu berücksichtigen sind – eine Entwicklung, die sowohl den Talsperren- als auch den Tunnelbau betrifft. Tübbingelemente beispielsweise – vorgefertigte Betonsegmente zur Versteifung im Tunnelbau – dienen sowohl der Felssicherung als auch der definitiven Tunnelauskleidung, zwei Anforderungen, die nicht immer kompatibel sind: So sind die Ansprüche an die Gebrauchstauglichkeit – Rissweite, Dichtigkeit, Aussehen, Verformungen – insbesondere in den letzten Jahrzehnten zunehmend gestiegen. Dies führte dazu, dass heute für das abgeschlossene Bauwerk oft die Gebrauchstauglichkeit und weniger die Tragsicherheit massgebend ist. Dies steht ganz im Gegensatz zur Bauphase, wo normalerweise nur die Tragsicherheit für die Bemessung entscheidend ist. Eine hohe Versetzgenauigkeit der Tübbings, die bei einschaligen Auskleidungen das tadellose Aussehen sicherstellt, steht so beispielsweise im Widerspruch zu einem schnellen und effizienten Baufortschritt. In engen Tälern baute man früher Beton sparende Bogenmauern, die die Last des gespeicherten Wassers durch ihre sowohl vertikale als auch horizontale Krümmung optimal auf 246 nello sviluppo dei prodotti di iniezione, le caratteristiche ideali sono lontane dall’essere raggiunte. Per questo la scelta del materiale e la sua composizione è sempre il risultato di un compromesso, nel quale i vari requisiti sono analizzati allo stato liquido e solido. Risulta poco comprensibile la reticenza spesso riscontrata nei confronti della realizzazione di prove di iniezione prima dell’intervento principale. Tale reticenza comporta il rischio di ritardi e di risultati qualitativamente non ottimali durante l’esecuzione. Esigenze mutevoli In particolare, agli inizi dell’informatica, esisteva la tendenza a ricercare geometrie ottimali e più snelle possibile. Oggi i materiali da costruzione sono meno costosi, ma sono gli oneri di costruzione e di manutenzione ad essere più elevati. La verifica della sicurezza strutturale non è quindi più sufficiente ed è necessario tenere conto di requisiti sempre maggiori già durante la fase di progettazione. Questa evoluzione è riscontrabile sia nel campo delle dighe che in quello delle opere sotterranee. I conci prefabbricati, utilizzati come rivestimento interno nelle gallerie, servono ad esempio sia come supporto della roccia in fase di scavo che come rivestimento finale della galleria: due requisiti che non sempre sono pienamente compatibili. I requisiti dell’opera in termini di condizioni d’esercizio e durabilità, come la limitazione della fessurazione, l’impermeabilità e i requisiti architettonici, sono sensibilmente aumentati negli ultimi decenni. Per l’opera finita sono quindi spesso determinanti i requisiti legati alle condizioni d’esercizio e meno la sua sicurezza strutturale. Questo è in netto contrasto con la fase di costruzione, in cui di solito la sola sicurezza strutturale del progetto è presa in considerazione. La precisione nel collocamento dei conci, determinante per un risultato impeccabile delle singole sezioni, è ad esempio in conflitto con un processo di costruzione veloce ed efficiente. Nelle vallate strette si costruivano in passato dighe ad arco, ottimizzando il volume di calcestruzzo impiegato. Queste opere trasmettono in maniera ottimale il carico dell’acqua attraverso la loro curvatura sia in direzione orizzontale che verticale sui fianchi della valle, che presentano spesso condizioni geologiche migliori del fondovalle. Oggi vengono spesso privilegiate dighe a gravità dai volumi sempre più imponenti che trasferiscono il proprio peso ed il carico d’acqua esclusivamente per gravità alla fondazione. In alternativa vengono realizzate sempre più spesso dighe in terra o rockfill. Questa tipologia di dighe, apparentemente più semplice e comprensibile nel suo comportamento statico rispetto alle dighe ad arco, è però poco adatta per ripidi fianchi vallivi. Questa problematica viene spesso sottovalutata. Per garantire la sicurezza strutturale necessaria, i fianchi della vallata devono essere accuratamente studiati. Considerazioni tradizionali, tratte dall’analisi bidimensionale della sezione principale si rivelano insufficienti in questo caso. Nuovi calcoli e metodologie progettuali, sono sempre più richiesti. 247 die Talflanken übertragen – dorthin, wo im Vergleich zum Talboden bessere Felseigenschaften bestehen. Heute werden vermehrt voluminöse Gewichtsmauern gebaut, die – wie ihr Name besagt – der Last der Wassermassen allein aufgrund ihres Eigengewichts standhalten. Als Alternative werden zunehmend auch Erddämme entworfen. Beide dieser Talsperrentypen sind in ihrem statischen Verhalten berechenbarer als Bogenstaumauern, aber für steile Talhänge eher ungeeignet. Dies wird teilweise zu wenig berücksichtigt. Um die notwendige Sicherheit zu gewährleisten, müssen solche Mauern genau studiert werden. Traditionelle Überlegungen anhand zweidimensionaler Nachweise im Hauptschnitt können sich als ungenügend erweisen. Neue Rechenmethoden – wie beschrieben – und Denkweisen sind deshalb gefragt. Flexibilität und Innovation Gewichtsmauern oder Dämme werden aber oft nicht allein aus Kostengründen bevorzugt, sondern auch wegen der heute mangelnden Erfahrung im Bau von Bogenmauern. Rund um die Erstellung gekrümmter Mauern ist insbesondere in Europa innert weniger Jahrzehnte viel praktisches Wissen verloren gegangen. Kommt hinzu, dass bei den heutigen Normen und Richtlinien der Bau verschiedener bestehender Sperren nicht mehr möglich wäre. Und das nicht nur aus Sicherheitsgründen, also aufgrund einer geringeren Risikotoleranz, sondern schlicht deswegen, weil keine Ausnahmen mehr toleriert werden. Normen basieren auf angemessenen, generellen Regeln, wohingegen jede Staumauer ihre Besonderheiten aufweist. Dieser Gegensatz ist schwerlich aufzuheben, und so wirkt jede Norm für gewisse Spezialfälle einschränkend. Gemäss italienischen Normen beispielsweise ist der Überlauf einer Pfeilergewölbemauer nicht zulässig. Dadurch soll vermieden werden, dass zwischen den Pfeilern eine Erosion des Felsuntergrundes eintreten kann. Dieses Verbot hat jedoch dazu geführt, dass die 1918–1920 erbaute Talsperre «Riolunato» (siehe S. 175) in der italienischen Provinz Modena in den letzten Jahren saniert werden musste, obwohl nach 90 Jahren Betrieb nicht das geringste Anzeichen von Erosion aufgetreten ist. Lombardi wurde beauftragt, für die Mauer ein Sanierungsprojekt nach den geltenden Vorschriften zu erarbeiten. Das Umbauprojekt sieht nun vor, die Mauer zu konsolidieren, indem die Zwischenräume zwischen den Pfeilern teilweise gefüllt werden. Aus statischer Sicht wird die Sperre auf diese Weise in eine Gewichtsmauer umgebaut. Staumauern werden im Rahmen internationaler und globalisierter Märkte erstellt. So ist es heute praktisch die Regel, dass auf Baustellen in Südamerika chinesische Unternehmen tätig sind oder dass ein Lombardi-Projekt in Afrika von einer brasilianischen Baufirma realisiert wird. Dies erfordert Flexibilität, wenn man sich den lokalen Gewohnheiten und Baumethoden anpassen, die zur Verfügung stehenden Materialien nutzen und die geltenden Normen anwenden muss. Nicht zuletzt erfordern solche Projekte auch eine grosse sprachliche Flexibilität. 248 Flessibilità e innovazione Dighe in terra o a gravità sono spesso preferite non solo per ragioni di costo, ma anche a causa della mancanza dell’esperienza necessaria nella progettazione e costruzione delle dighe ad arco. In merito alla realizzazione di strutture curve, in Europa si è persa molta conoscenza pratica negli ultimi decenni. A ciò si aggiungono il quadro normativo e le direttive attuali più restrittive che non permetterebbero di realizzare oggi le opere del passato. Questo non solo per ragioni di sicurezza, o per una minor propensione al rischio, ma semplicemente perché non vengono tollerate soluzioni alternative. Le norme si basano su concetti e regole generalmente ritenuti adeguati, mentre ogni diga presenta condizioni e caratteristiche specifiche. Questa incompatibilità è difficilmente risolvibile e quindi ogni norma risulta restrittiva in casi particolari. Secondo la normativa italiana, ad esempio, la tracimazione sopra una diga ad archi multipli non è ammessa, questo per evitare il pericolo di erosione della fondazione tra i contrafforti. Questa esigenza ha fatto sì che la diga di Riolunato (vedi pag. 175), costruita tra gli anni 1918-1920 nella provincia di Modena nel Nord Italia, venisse interessata da importanti lavori di ristrutturazione nonostante, in 90 anni di esercizio, nessun segno di erosione si fosse manifestato. Lombardi è stata incaricata di sviluppare un progetto di risanamento conforme alla normativa attualmente vigente. Il progetto di ristrutturazione prevede il consolidamento dell’opera essenzialmente mediante il riempimento parziale dei vani tra i contrafforti. Da un punto di vista strutturale la diga viene di fatto trasformata in una diga a gravità. Le dighe sono costruite oggi in mercati internazionali e totalmente globalizzati. Non è quindi sorprendente che in un cantiere in Sud America operino delle imprese di costruzione cinesi o che un progetto di Lombardi in Africa venga realizzato da una società di costruzione brasiliana. Ciò richiede flessibilità sia per l’esigenza di adattarsi alle abitudini e ai metodi di costruzione locali sia per la necessità di realizzare i progetti impiegando i materiali disponibili sul posto. Non da ultimo risulta indispensabile una grande elasticità linguistica. In un contesto totalmente diverso, le sempre maggiori esigenze di mobilità delle persone richiedono la realizzazione di nuove infrastrutture in ambienti che spesso non sono adatti a tale scopo e che quindi necessitano di soluzioni uniche. Alcuni progetti, come il tunnel di «Bolu» in Turchia, sono caratterizzati da condizioni geologiche tutt’altro che ottimali (vedi pag. 234) o come la progettazione della galleria ferroviaria sotto lo stretto di Gibilterra (vedi pag. 237). Capita poi a volte di incorrere in particolari difficoltà progettuali a seguito di un aumento dei requisiti e delle misure cautelative per le strutture esistenti. Questo succede spesso per le gallerie situate in aree urbane (vedi pag. 241) o nella progettazione delle dighe (vedi pag. 245). Strutture sempre più imponenti, come il terzo ponte sul Bosforo (una campata unica per 1,4 km con piloni di sostegno alti fino a 320 m), richiedono doti di innovazione e particolare 249 Dritte Bosporus-Brücke, Türkei Die dritte Bosporus-Brücke, mit deren Bau im Mai 2013 begonnen wurde, wird eine kombinierte Hänge- und Schrägseilbrücke mit zwei A-förmigen, 320 Meter hohen Stützen (Pylonen), die auf den Steilhängen der beiden Meeresufer errichtet werden. Sie wird eine Länge von 2,2 Kilometern und eine Breite von 59 Metern aufweisen, während die Spannweite des zentralen Feldes 1408 Meter messen wird. Es ist weltweit die erste Brücke, die auf einem einzigen Niveau eine achtspurige Autobahn sowie zwei Bahntrassees führen wird. Die Pfeiler gehören zu den höchsten der Welt. Lombardi ist verantwortlich für die geotechnische Planung aller Gründungen (Pylonen, Ankerblöcke sowie die Schacht- und Flächengründungen der beiden seitlichen Brückenfelder). Die Projektierung in statischer und dynamischer Hinsicht wurde sowohl mit Hilfe der klassischen Methoden der Fels- und Bodenmechanik als auch mit neusten 3D-numerischen fem-Modellen unter Benützung nichtlinearer Stoffgesetze durchgeführt. Die Baugruben mit Aushüben im Umfang von rund einer Million Kubikmeter wurden ebenfalls komplett von Lombardi entworfen. Ferner wurde Lombardi damit beauftragt, eine thermomechanische Analyse des Verhaltens der Pylonen während des Betonierens durchzuführen. Die zylinderförmigen Fundamente der Pylone haben einen Durchmesser von 20 Metern und eine Tiefe von 25 Metern. Sie werden vollständig aus einem Beton mit hohem Zementgehalt (400 kg/m3) erstellt. Der Betonvorgang hat zur Begrenzung der Temperaturen im Fundament kontrolliert über 25 Tage zu erfolgen. Lombardi konnte mit einer eigens entwickelten Software verschiedene Lösungsvorschläge zur Vor- oder Nachkühlung mittels einbetonierter Kühlleitungen unterbreiten. 250 5 100 200 1 2 1 6 2 4 3 300m 1 Schrägseile 2 Betonbrücke 3 Stahlbrücke 4 Dialatationsfuge 5 Schleppplatte 6 Hängeseile im Bereich der Pylone 1 Tiranti 2 Tratto ponte struttura in calcestruzzo 3 Tratto ponte struttura metallica Bauausführung 2013-2016 Costruzione 2013-2016 Leistungen Lombardi Statische und geotechnische Analysen aller Gründungen; thermomechanische Analysen vor dem Betonieren der Pfeiler; Begleitung der Realisierung Prestazioni Lombardi Progettazione geotechnica statica delle opere di fondazione del ponte, analisi termomeccanica dei pilastri e assistenza durante l’esecuzione Kosten Ca. usd 750 Mio. 4 Giunto di dilatazione 5 Soletta di transizione 6 Tensori Costo Circa 750 Mrd usd Terzo ponte sul Bosforo, Turchia I lavori per il terzo ponte sul Bosforo sono iniziati nel maggio 2013. Si tratta di una combinazione di ponte sospeso e strallato con due pilastri a forma di A alti quasi 320 m, realizzati in corrispondenza di due pendii sulle due sponde. Il ponte sarà lungo 2,2 km e largo 59 m, la sua campata centrale avrà una lunghezza di 1408 m. Sarà il primo ponte al mondo a disporre di otto corsie viarie e due linee ferroviarie sullo stesso livello. I pilastri sono tra i più alti al mondo. Lombardi è responsabile per la progettazione geomeccanica di tutte le fondazioni dell’opera (piloni, blocchi di ancoraggio, pozzi e fondazioni superficiali delle due campate laterali). La progettazione, da un punto di vista statico e dinamico, è stata eseguita sia mediante l’ausilio di analisi della meccanica delle rocce e dei terreni convenzionali, sia adottando nuovi approcci 3D con metodi numerici e leggi dei materiali non lineari. Gli scavi, con volumi di circa 1 milione di m3, sono ugualmente stati interamente progettati da Lombardi. In aggiunta, Lombardi è stata chiamata ad eseguire delle analisi termomeccaniche del comportamento dei pilastri durante il loro getto. Le fondazioni dei pilastri sono cilindriche con un diametro di 20 m e un’altezza di 25 m. Sono completamente gettate con un calcestruzzo ad alto tenore di cemento (400 kg/m3). Le fondazioni dovevano essere interamente gettate durante un periodo di 25 giorni. Grazie a propri programmi di calcolo, Lombardi ha potuto proporre diverse alternative per il pre-raffreddamento o post-raffreddamento mediante serpentine nel getto per consentire la circolazione di acqua. 251 In einem ganz anderen Bereich verlangen die gestiegenen Mobilitätsbedürfnisse der Menschen nach neuen Verkehrswegen in Umgebungen, die für den Bau dieser Infrastrukturen oft gar nicht geeignet sind und für die deshalb aussergewöhnliche Lösungen gesucht werden müssen. Alles andere als optimale Felseigenschaften erschweren etwa Projekte wie den Bolu-Tunnel in der Türkei (siehe S. 234) oder die Planung eines Bahntunnels im Felsuntergrund in der Meerenge von Gibraltar (siehe S. 237). Besondere Schwierigkeiten in der Projektierung ergeben sich auch aus gesteigerten Anforderungen zum Schutz bestehender Bauwerke beim Tunnelbau im städtischen Gebiet (siehe S. 240) oder im Bereich von Talsperren (siehe S. 244). Auch immer grössere Strukturen wie die dritte Bosporus-Brücke – eine Hängebrücke mit einer maximalen Spannweite von 1,4 Kilometern und bis 320 Meter hohen Pylonen – rufen nach Flexibilität und Innovation (siehe S. 250). Fundationen derartig gigantischer Bauten benötigen immer massivere Betonkonstruktionen mit relativ hohen Zementdosierungen. Aufgrund des grossen Betonvolumens müssen diese massiven Teile vor dem Bau auf ihr thermisches Verhalten hin untersucht werden, weil bei der Erhärtung des Betons sogenannte «Hydratationswärme» frei wird. Bei dicken Bauteilen, die aussen schneller abkühlen als innen, kann das Abführen der Wärme zu Problemen führen. Um zu vermeiden, dass sich dabei Risse bilden, müssen häufig Kühlleitungen in den Beton eingebaut werden, die gezielt für eine gleichmässige Abkühlung sorgen. Dieses Phänomen ist im Talsperrenbau zwar schon lange bekannt, doch vermindern eine geringere Zementdosierung und die Tatsache, dass nicht alle Bereiche einer Mauer mit derselben Betonmischung erstellt werden, die Problematik. Gefühl – eine kostbare Eigenschaft Zwar besteht die tägliche Arbeit der Ingenieure, Geologen und Physiker, die in der Abteilung «Spezialstudien» tätig sind, aus dem Entwerfen technischer Lösungen sowie aus der Erstellung und Überprüfung von Berechnungen. Tatsächlich sind sie auf diese Weise aber ständig mit einer erstaunlichen Vielfalt von Aufträgen konfrontiert und erhalten die Gelegenheit, das für eine effiziente Problemlösung nötige Gefühl zu entwickeln – ein Weitblick, der bei Lombardi wohl zu den kostbarsten Eigenschaften aller Mitarbeitenden gehört. Im Rahmen eines Artikels zur gin-Methode und der Bestimmung der idealen Injektionsintensität schrieb Giovanni Lombardi in den 1990er-Jahren: «Die Antwort auf ein bestimmtes Problem kann nur darin bestehen, es auf mindestens drei verschiedenen Wegen anzugehen: theoretisch, mittels Versuchen und via empirische Forschung, sprich: Erfahrung. Rechnen allein genügt nicht.» 252 flessibilità (vedi pag. 251). Le fondazioni per opere così grandi richiedono strutture in calcestruzzo sempre più massicce con dosaggi elevati di cemento. Visto il grande volume di calcestruzzo utilizzato, prima della costruzione occorre verificare il comportamento termico di queste parti strutturali durante la fase di presa. Le strutture massicce si raffreddano prima all’esterno che al loro interno e la relativa dissipazione di calore può causare dei problemi. Per evitare la formazione di fessure vengono annegate nel getto serpentine di raffreddamento che garantiscono una dissipazione del calore uniforme. Questa problematica è nota da tempo per le dighe, dove un dosaggio generalmente inferiore di cemento e il fatto che non tutte le parti di una diga sono realizzate con la stessa miscela di calcestruzzo riducono in parte la problematica. Intuito: una qualità preziosa Il lavoro quotidiano degli ingegneri, geologi e fisici della sezione «Studi speciali» di Lombardi comprende la progettazione di soluzioni tecniche e l’allestimento e revisione dei relativi calcoli. Questi compiti permettono ai collaboratori di essere costantemente confrontati con problematiche molto diverse in vari ambiti geologici e geografici, sviluppando in tal modo l’intuito necessario per la risoluzione efficiente dei problemi: una capacità di valutazione e visione che contraddistingue gran parte dei dipendenti Lombardi e che costituisce una preziosa risorsa. Nel contesto di un articolo sul metodo gin per determinare l’intensità di iniezione ideale, Giovanni Lombardi disse nel 1990: «La risposta ad un problema specifico si può trovare solo tramite tre tipologie di approcci: la teoria, la sperimentazione o in modo empirico – in altri termini l’esperienza. Il calcolo da solo non è sufficiente». 253 Ausgewählte Projekte der Lombardi-Gruppe Progetti scelti del gruppo Lombardi Strassentunnel Galleria stradale Eisenbahntunnel Galleria ferroviaria Wasserkraftanlage Impianto idroelettrico Staudamm Diga Weitere Projekte Altri progetti Galgenbucktunnel (S. 82-83) Galleria del Galgenbuck (pag. 82-83) Gotthard Basistunnel (S. 56-57) Galleria di base del San Gottardo (pag. 56-57) Pumpspeicherwerk Verzasca II (S. 156) Impianto di pompaggio-turbinaggio Verzasca II (pag. 156) Staudamm an der Mageren Au (S. 155) Sbarramento Maigrauge (pag. 155) Nationalstrasse Abschnitt Vennes-Chexbres (S. 198-199) Autostrada tratta VennesChexbres (pag. 198-199) Nationalstrassentunnel Taverne (S. 183) Galleria Autostradale di Taverne (pag. 183) Bahnstrecke Zugersee Ost (S. 210-211) Linea ferroviaria Lago di Zugo est (pag. 210-211) Wasserkraftwerk Navizence Impianto idroelettrico Navizence Staumauer Sera (S. 172) Diga di Sera (pag. 172) Nationalstrassentunnel Monte Ceneri (S. 112) Galleria Autostradale del Monte Ceneri (pag. 112) Bahntunnel Coldrerio (S. 206-207) Galleria ferroviaria Coldrerio (pag. 206-207) Wasserkraftwerk Dietikon Impianto idroelettrico Dietikon Staumauer Nalps und Santa Maria (S. 244-245) Diga Nalps e Santa Maria Ceneri (pag. 244-245) Nationalstrasse Simplon Süd (S. 202) Autostrada tratta Sempione Sud (pag. 202) Gotthard-Strassentunnel (S. 124-125) Traforo stradale del San Gottardo (pag. 124-125) Nationalstrassentunnel Seelisberg (S. 189) Galleria Autostradale del Seelisberg (pag. 189) Nationalstrassentunnel Sachseln (S. 116) Galleria Autostradale di Sachseln (pag. 116) Nationalstrassentunnel Kerenzerberg (S. 122) Galleria Autostradale del Kerenzerberg (pag. 122) Nationalstrassentunnel Kirchenwald (S. 136-137) Galleria Autostradale Kirchenwald (pag. 136-137) Neue Axenstrasse (S. 141) Nuova Axenstrasse (pag. 141) Bahntunnel Bommerstein (S. 213) Galleria ferroviaria Bommerstein (pag.213) Bahntunnel Engelberg Galleria ferroviaria Engelberg Wasserkraftwerk Massongex-Bex Impianto idroelettrico Massongex-Bex Wasserkraftwerk Montsalvens Impianto idroelettrico di Montsalvens Bahntunnel Magnacun Galleria ferroviaria di Magnacun Wasserkraftwerk Wysswasser Impianto idroelettrico Wysswasser Bahntunnel Svitto Galleria ferroviaria di Svitto Wasserkraftwerk Realp II Impianto idroelettrico Realp II Bahntunnel Albula Galleria ferroviaria di Albula Wasserkraftwerk La Tzintre Impianto idroelettrico La Tzintre Talsperre Muttsee (Linthal) (S.170-171) Diga di Muttsee (Linthal) (pag. 170-171) Ausgleichsbecken Marécottes Bacino di Marécottes Staumauer Montsalvens Diga di Montsalvens Talsperre Zeuzier Diga di Zeuzier Hühnermattdamm Diga di Hühnermatt Nationalstrasse Cityring Luzern (S. 194-195) Autostrada Cityring Lucerna (pag. 194-195) Bürgenstock Resort Bürgenstock Resort Nationalstrasse Abschnitt Rubigen-Thun-Spiez Autostrada tratta RubigenThun-Spiez Umfahrung Olten Circonvallazione di Olten Umfahrung Lugano Circonvallazione di Lugano Resort Andermatt Resort Andermatt U-Bahn Metropolitana Strassentunnel Galleria stradale Metro Alger, DZ Metro Alger, DZ Tunnel Agua Negra, AR-CL (S. 144-145) Galleria Agua Negra, AR-CL (pag. 144-145) Tunnels Markuisberg-GrouftStafelter, LU Gallerie Markuisberg-GrouftStafelter, LU Gibraltar-Tunnel, ES-MA (S. 236-237) Galleria di Gibilterra, ES-MA (pag. 236-237) Vervierfachung Cadorna-Bovisa FN, Milano, IT Quadruplicamento CadornaBovisa FN, Milano, IT Oudayas-Tunnel, MA (S. 240-241) Tunnel Oudayas, MA (pag. 240-241) Prüfingenieur Lüftung Arlbergtunnel, AT Ingegnere di verifica ventilazione della galleria dell’Arlberg, AT Tunnel Long, CG Galleria Long, CG Knoten Turin-Verbindung der Linie Turin-Ceres mit dem Netz RFI, IT Nodo ferroviario di TorinoCollegamento della linea Torino-Ceres con la rete RFI, IT Metro Santiago de Chile Linie 6, CL Metro Santiago de Chile Linea 6, CL Metro Doha Rote Linie Nord, QA MetroLinea rossa nord, QA Metro Sankt Petersburg Linie 1, RU San Pietroburgo Linea 1, RU Metro Bukarest, RO (S. 100-101) Metropolitana di Bukarest, RO (pag. 100-101) Metro Kopenhagen, DK (S. 94-95) Metropolitana Copenhagen, DK (pag. 94-95) Mailänder Metro-Line 5, IT (S. 90-91) Metropolitana di Milano-Linea 5, IT (pag. 90-91) Train-tram Luxembourg, LU Train-tram Luxembourg, LU U-Bahn Palermo, Strecke OretoNotarbartolo, IT Metropolitana di Palermo, tratta funzionale Oreto - Notarbartolo, IT Metro Porto Linie C, PT Metropolitana Porto Linea C, PT Metro Turin Linie 1, Strecke Bahnhof Lingotto-Bengasiplatz, IT Metropolitana Linea 1, tratta da stazione Lingotto - Piazza Bengasi, IT Mussoorie, Uttarakhand, IN Mussoorie, Uttarakhand, IN Strassenkorridor Interocean Süd, PE Corridoio stradale interoceanico sud, PE Zufahrt Cerro del Aguila, PE Accesso Cerro del Aguila, PE Bolu-Tunnel TR (S. 234) Tunnel Bolu, TR (pag. 234) Fréjus-Strassentunnel, FR-IT (S. 72 und S. 129) Traforo stradale del Fréjus, FR–IT (pag. 72 e pag. 129) Tunnel Verduno, Asti-Cuneo, IT Galleria Verduno, Asti-Cuneo, IT Tunnels Quadrilatero MarcheUmbria, IT Gallerie Quadrilatero MarcheUmbria, IT Eisenbahntunnel Galleria ferroviaria Nationalstrasse Salerno-Reggio Calabria, Tunnels Sardina IISerra Rotonda-Costa del Monte, IT Autostrada Salerno-Reggio Calabria, Gallerie Sardina IISerra Rotonda-Costa del Monte, IT Tunnel T-48, Jammu & Kashmir, IN Galleria T-48, Jammu & Kashmir, IN Cefalù-Tunnel, IT (S. 224) Galleria di Cefalù, IT (pag.224) Koralmtunnel, AT (S. 64) Tunnel Koralm, AT (pag. 64) Basistunnel Lyon-Turin, FR-IT (S. 46-47) Tunnel di base della linea Lione Torino, FR-IT (pag. 46-47) Brenner-Basistunnel, AT-IT (S. 51) Galleria di base del Brennero, AT-IT (pag. 51) Externe Prüfung, Follo Line, NO Verifica indipendente, Follo Line, NO Tunnel HGV Bologna-Florenz, IT Gallerie AV Bologna-Firenze, IT Wasserkraftanlage Impianto idroelettrico Wasserkraftanlage Cerro del Aguila, PE (S. 166-167) Impianto idroelettrico Cerro del Aguila, PE (pag. 166-167) Wasserkraftwerk Santa Maria de Quipúa, HN (S. 230-231) Impianto idroelettrico Santa Maria de Quipúa, HN (pag. 230-231) Pumpspeicherkraftwerk Kalayaan, PH Impianto di pompaggio-turbinaggio Kalayaan, PH Staudamm Diga Wasserkraftwerk Chiavenna, IT Impianto idroelettrico Chiavenna, IT Bogensperre Zimapan, MX (S. 163) Diga ad arco di Zimapan, MX (pag. 163) Wasserkraftwerk Rosport, LU Impianto idroelettrico di Rosport, LU Talsperre Karakaya, TR (S. 160) Diga di Karakaya, TR (pag. 160) Wasserkraftwerk Acheloos, GR Impianto idroelettrico Acheloos, GR Wasserkraftwerk Kárahnjúkar, IS Impianto idroelettrico Kárahnjúkar, IS Wasserkraftwerk Theun Hinboun, LA Impianto idroelettrico Theun Hinboun, LA Wasserkraftwerk Karakaya, TR Impianto Idroelettrico Karakaya, TR Multifunktionsanlage Casecnan, PH Impianto multifunzionale di Casecnan, PH Wasserkraftwerk Santu Miali, IT Impianto idroelettrico Santu Miali, IT Wasserkraftwerk Estí, PA Impianto idroelettrico Estí, PA Wasserkraftwerk Renace IV, GT Impianto idroelettrico Renace IV, GT Talsperre Itisi, NG Diga Itisi, NG Talsperre Chespí-Palma Real, EC Diga Chespi-Palma Real, EC Talsperre Ojo de Agua, HN Diga Ojo de Agua, HN Talsperre Cambambé, AO Talsperre Cambambé, AO Talsperre El Cobano, GT Diga El Cobano, GT Talsperre Huites, MX Diga Huites, MX Staumauer Pian Telessio, IT (S. 227) Diga Pian Telessio, IT (pag. 227) Talsperre Riolunato, IT (S. 175) Diga Riolunato, IT (pag. 175) Weitere Projekte Altri progetti Talsperre Cumbidanovu, IT Diga di Cumbidanovu, IT Externe Prüfung, Constantine, DZ Verifica indipendente, Constantine, DZ Damm Kalivaç, AL Diga di Kalivaç, AL El Teniente, CL El Teniente, CL Talsperre Flumendosa, IT Diga di Flumendosa, IT Dritte Bosporus-Brücke, TR (S. 250-251) Terzo ponte sul Bosforo, TR (pag. 250-251) Talsperre Esch-sur-Sûre, LU Diga Esch-sur-Sûre, LU Talsperre Portodemouros, ES Diga di Portodemouros, ES Talsperre Spullersee, AT Diga di Spullersee, AT Veligonda Umleitungsstollen, IN Galleria di diversione di Veligonda, IN Laguna-Projekt Fréjus, FR-IT (S.220-221) Progetto Laguna Fréjus, FR-IT (pag.220-221) Betrieb Strasseninfrastruktur Brüssel, BE Concessione autostradale Bruxelles, BE Unterirdische Parkanlage Platz Meda, Milano, IT Parcheggio interrato piazza Meda, Milano, IT Wasserkraftwerk Nenskra, GE Impianto idroelettrico Nenskra, GE Brücke Nr. 20 über Kanal Donau-Schwarzsee, RO Ponte No. 20 sul canale DanubioMar Nero, RO Wasserkraftwerke San Lorenzo & Simbirizzi, IT Impianti idroelettrici San Lorenzo & Simbirizzi, IT Nationalstrasse «Blanche», FR Autostrada «Blanche», FR Verdoppelung Eisenbahnstrecke Milan-Mortara, IT Raddoppio ferroviario MilanoMortara, IT Impressum Herausgeber Projektteam Lombardi Matthias Neidhart Rachel Niedermann Extern Urs Steiger, steiger texte konzepte beratung, CH–Luzern Kurt Brunner, Martin Brunner Associés, FR–Paris Autoren Anna Hohler, CH–Lausanne Aldo Rota, CH–Thalwil Pirmin Schilliger, schilligerpress, CH–Luzern Urs Steiger, steiger texte konzepte beratung, CH–Luzern Fachlektorat Lombardi Roger Bremen, Michele Fumagalli (60 Jahre Ingenieurskunst) Davide Fabbri, Andrea Mordasini (Alpentransversalen) Thomas Reber, Alessandro Damiani (Agglomerationsverkehr) Luca Ceresetti, Uwe Drost, Gian Paolo Nodiroli (Sicherheit trotz Mehrverkehr) Fabio Blasi, Roger Bremen, Philippe Lazaro (Kraft des Wassers) Patrick Beeler, Stefano Pedrazzini, Viviane Weller (Erneuerte Verkehrsanlagen) Francesco Amberg, Davide Vietti, Maren Katterbach (Rechnen allein genügt nicht) Support Lombardi Matteo Borgnis (Figurenillustrationen) Jorge Arboli, Christophe Castro Couto, Germán Peris Coret (Übersetzungen Spanisch) Jean François Armand, Julia Sprecher (Übersetzungen Französisch) Fabiana Mondada (Unterstützung Inhalte und Bildauswahl) Grafische Gestaltung Kurt Brunner, Martin Brunner Associés, FR–Paris Druck Stipa, FR-Montreuil/Paris «Mit Energie für die Zukunft» ist mit FF Fago und FF Tundra gesetzt, auf Chromomat (pefc) 170 gr/m2 gedruckt und mit Wicotex Naturlinen eingebunden. © Lombardi 2015 Bilder AlpTransit Gotthard AG, CH: Seiten 15, 38-39, 56, 57, 71 Astaldi S.p.A., IT-Rom: Seiten 91, 100, 101 unten Nicola Bormolini, IT-Bormio: Seite 152 Brenner Basistunnel BBT SE, IT-AT: Seite 51 Kurt Brunner, FR-Paris: Seiten 43, 255, 256, 257 Bundesamt für Strassen (ASTRA), CH: Seiten 25, 82 unten, 113, 116, 121, 130, 142 unten, 178-179, 184, 194, 195, 197, 199, 202 CMT (Copenhagen Metro Team), DK: Seiten 85, 95 Comet, CH-Zürich: Seite 58 unten Gougra SA, CH: Seite 159 oben rechts Groupe E AG, CH-Granges-Paccot: Seite 155 rechts INGE K2, Arch. E. Imhof, CH-Luzern: Seite 122 oben Milo Keller, CH-Lausanne: Seite 48 Priska Ketterer, CH-Luzern: Seiten 28, 88, 90 unten, 189, 206, 212 Keystone, CH: Seiten 10-11, 98 oben, 98 unten links, 106-107, 125, 141 oben, 148-149, 236, 244 oben Lombardi AG/Matthias Neidhart, CH-Luzern: Seite 137 rechts Lombardi AG/Stevo Rakinic, CH-Luzern: Seite 82 oben Lombardi AG/Julia Sprecher, CH-Luzern: Seite 188 oben Lombardi AG/Cornel Waltert, CH-Luzern: Seite 213 oben Lombardi Ingegneria S.r.l./Luisa Alfieri, IT-Mailand: Seite 94 Lombardi Ingegneria S.r.l./Ivan Maffoni, IT-Mailand: Seite 36 Lombardi SA, CH-Minusio: Seiten 64 unten, 83, 90 oben, 101 oben, 103, 112 oben, 122 unten, 124, 129, 137 links, 141 unten, 144, 145, 155 links, 156, 160, 163, 167 oben, 169, 170, 175 oben rechts, 175 links, 183, 188 unten, 198, 207, 211, 213 unten, 216-217, 220, 224, 227, 230, 231 rechts, 234 unten, 235 unten, 237, 240, 241, 244 unten, 245 unten, 250, 251 rechts Lombardi SA/Marco Braghini, CH-Minusio: Seite 175 unten rechts Lombardi SA/Luca Ceresetti, CH-Minusio: Seiten 133, 142 oben Lombardi SA/Victor Cuerdo, PE-Lima: Seite 167 unten Lombardi SA/Maren Katterbach, CH-Minusio: Seite 235 oben Lombardi SA/Gian Paolo Nodiroli, CH-Minusio: Seite 112 unten Lombardi SA/Edgar Quispe, PE-Lima: Seite 159 oben links, 159 unten Lombardi SA/Mauro Ravelli, CH-Minusio: Seite 166 Lombardi SA/Andrea Ricciardi, CH-Minusio: Seite 172 unten Lombardi SA/Antonio Salomon, CH-Minusio: Seite 172 oben Lombardi SA/Selim Sayah, PE-Lima: Seite 167 Mitte Lombardi SA/Riccardo Stucchi, CH-Minusio: Seiten 221, 222 Ezio Macchione, IT-Rom: Seiten 78-79, 229 Jean Mülhauser, CH-Freiburg: Seiten 18, 164 Sylvan Müller, CH-Luzern: Seiten 8-9 ÖBB-Infrastruktur AG, Seite 64 oben Valentin Pally, CH-Curaglia: Seite 245 oben Porr Suisse AG/Marco Schöpf, CH-Altdorf: Seite 136 Roald Ravatn, CH-Au, Seite 171 SBB Historic, CH: Seite 210 SFTRF-SITAF, FR-IT: Seite 72 Nadja Stadelmann, Scientific Illustrator-CH: Seite 234 oben Studio Georisk/Daniele Battaglia, IT-Triuggio: Seite 231 links TELT, Tunnel Euralpin Lyon Turin, FR-IT: Seiten 46, 47 T Ingénierie SA, CH-Genf: Seite 251 oben Verkehrshaus der Schweiz, CH-Luzern: Seite 58 oben, 58 Mitte Marco Zanoni, CH-Liebefeld: Seite 33 Colophon Editore Team di progetto Lombardi Matthias Neidhart Rachel Niedermann Esterni Urs Steiger, steiger texte konzepte beratung, CH–Lucerna Kurt Brunner, Martin Brunner Associés, FR–Paris Autori Anna Hohler, CH–Losanna Aldo Rota, CH–Thalwil Pirmin Schilliger, schilligerpress, CH–Lucerna Urs Steiger, steiger texte konzepte beratung, CH–Lucerna Redazione specialistica Roger Bremen, Michele Fumagalli (60 anni di ricerca ingegneristica) Davide Fabbri, Andrea Mordasini (Trasversali alpine) Thomas Reber, Alessandro Damiani (Trasporto urbano) Luca Ceresetti, Uwe Drost, Gian Paolo Nodiroli (Sicurezza nonostante l’incremento del traffico) Fabio Blasi, Roger Bremen, Philippe Lazaro (La forza dell’acqua) Patrick Beeler, Stefano Pedrazzini, Viviane Weller (Infrastrutture di trasporto rinnovate) Francesco Amberg, Davide Vietti, Maren Katterbach (I calcoli da soli non bastano) Supporto Lombardi Matteo Borgnis (Illustrazioni) Jorge Arboli, Christophe Castro Couto, Germán Peris Coret (Traduzione in spagnolo) Jean François Armand, Julia Sprecher (Traduzione in francese) Fabiana Mondada (Supporto contenuti e scelta delle immagini) Impostazione grafica Kurt Brunner, Martin Brunner Associés, FR–Paris Stampa Stipa, FR-Montreuil/Paris «Con energia per il futuro» è composto con i caratteri FF Fago e FF Tundra, stampato su carta Chromomat (pefc) da 170 gr/m2 e rilegato con Wicotex Naturlinen. © Lombardi 2015 Immagini AlpTransit San Gottardo SA, CH: pagine 15, 38-39, 56, 57, 71 Astaldi S.p.A., IT-Roma: pagine 91, 100, 101 in basso Nicola Bormolini, IT-Bormio: pagina 152 Kurt Brunner, FR-Paris: pagine 43, 255, 256, 257 CMT (Copenhagen Metro Team), DK: pagine 85, 95 Comet, CH-Zurigo: pagina 58 in basso Galleria di Base del Brennero BBT SE, IT-AT: pagina 51 Gougra SA, CH: pagina 159 in alto a destra Groupe E SA, CH-Granges-Paccot: pagina 155 a destra INGE K2, Arch. E. Imhof, CH-Lucerna: pagina 122 in alto Milo Keller, CH-Losanna: pagina 48 Priska Ketterer, CH-Lucerna: pagine 28, 88, 90 in basso, 189, 206, 212 KEYSTONE, CH: pagine 10-11, 98 in alto, 98 in basso a sinistra, 106-107, 125, 141 in alto, 148-149, 236, 244 in alto Lombardi AG/Matthias Neidhart, CH-Lucerna: pagina 137 a destra Lombardi AG/Stevo Rakinic, CH-Lucerna: pagina 82 in alto Lombardi AG/Julia Sprecher, CH-Lucerna: pagina 188 in alto Lombardi AG/Cornel Waltert, CH-Lucerna: pagina 213 in alto Lombardi Ingegneria S.r.l./Luisa Alfieri, IT-Milano: pagina 94 Lombardi Ingegneria S.r.l./Ivan Maffoni, IT-Milano: pagina 36 Lombardi SA, CH-Minusio: pagine 64 in basso, 83, 90 in alto, 101 in alto, 103, 112 in alto, 122 in basso, 124, 129, 137 a sinistra, 141 in basso, 144, 145, 155 a sinistra, 156, 160, 163, 167 in alto, 169, 170, 175 in alto a destra, 175 a sinistra, 183, 188 in basso, 198, 207, 211, 213 in basso, 216-217, 220, 224, 227, 230, 231 a destra, 234 in basso, 235 in basso, 237, 240, 241, 244 in basso, 245 in basso, 250, 251 a destra Lombardi SA/Marco Braghini, CH-Minusio: pagina 175 in basso a destra Lombardi SA/Luca Ceresetti, CH-Minusio: pagine 133, 142 in alto Lombardi SA/Victor Cuerdo, PE-Lima: pagina 167 in basso Lombardi SA/Maren Katterbach, CH-Minusio: pagina 235 in alto Lombardi SA/Gian Paolo Nodiroli, CH-Minusio: pagina 112 in basso Lombardi SA/Edgar Quispe, PE-Lima: pagina 159 in alto a sinistra, 159 in basso Lombardi SA/Mauro Ravelli, CH-Minusio: pagina 166 Lombardi SA/Andrea Ricciardi, CH-Minusio: pagina 172 in basso Lombardi SA/Antonio Salomon, CH-Minusio: pagina 172 in alto Lombardi SA/Selim Sayah, PE-Lima: pagina 167 in mezzo Lombardi SA/Riccardo Stucchi, CH-Minusio: pagine 221, 222 Ezio Macchione, IT-Roma: pagine 78-79, 229 Jean Mülhauser, CH-Friburgo: pagine 18, 164 Sylvan Müller, CH-Lucerna: pagine 8-9 Museo Svizzero dei Trasporti, CH-Lucerna: pagina 58 in alto, 58 in mezzo ÖBB-Infrastruktur AG: pagina 64 in alto Valentin Pally, CH-Curaglia: pagina 245 in alto Porr Suisse AG/Marco Schöpf, CH-Altdorf: pagina 136 Roald Ravatn, CH-Au, pagina 171 SBB Historic, CH: pagina 210 SFTRF-SITAF, FR-IT: pagina 72 Nadja Stadelmann, Scientific Illustrator-CH: pagina 234 in alto Studio Georisk/Daniele Battaglia, IT-Triuggio: pagina 231 a sinistra T Ingénierie SA, CH-Ginevra: pagina 251 in alto TELT, Tunnel Euralpin Lyon Turin, FR-IT: pagine 46, 47 Ufficio federale delle strade (USTRA), CH: pagine 25, 82 in basso, 113, 116, 121, 130, 142 in basso, 178-179, 184, 194, 195, 197, 199, 202 Marco Zanoni, CH-Liebefeld: pagina 33