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2016 Ei N u nz m el ero X X ne I A u u n i Ed i c s g o z io ab in n e e, o m Ko a st g g en io lo s Orselina www.pro-orselina.ch [email protected] PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2016 alle pagine 18-19 UÊ nÊ<iÀÊÕ`Ê-ÕÌi]Ê>iÊÌÊ>ÌiLiÀ>ÕLi`iÀÊ Ê -V ÌÊ>ÕvÊV>À]Ê`iÊ>}Ê>}}ÀiÊÃÜiÊ`iÊ Õi}i`iÊiÀ}i° UÊ -Ì>}ÃLÀÕV ÊÊiÕÊ}iÃÌ>ÌiÌiÊ,iÃÌ>ÕÀ>ÌÊÌ>>]Ê i`iÊ-Ì>}ÊÛÊ££°ääÊLÃÊ£{°ÎäÊ1 À° UÊ *iÀviÌiÊV>ÌÊvØÀÊ ÀÊÛiÌ]Ê-i>ÀÊÕ`ÊiiÌ}]Ê ÊiiÊÜiÊÊ}ÀÃÃiÊ,> i° UÊ ÕÌÃV iiÊâÕÊ-iLiÀ>ÕÃ`ÀÕViÊiÊ>ÕvÊÕÃiÀiÊ 7iLÃÌiÊiÀ BÌV ° UÊ ¹">úÊ-«>ÊÌÊLi iâÌiÊiÃV ÜL>`ÊÌÊ ÕÃÃiLiVi]ÊÌiÃÃÀ>Õ]Ê->Õ>]Ê>«vL>`]Ê >Õ]Ê>ÃÃ>}iÊÕ`Êi>ÕÌÞÊ/Ài>ÌiÌð UÊ ÊiÕÊâ«iÀÌiÃÊ,iÃÌ>ÕÀ>ÌÊÌ>>ÊÌÊÌÀi`}iÊ LiÌiÊÕ`Ê- ÜØV i° Ê Unser Spezialangebot für Sie in unsere „Oasi“ Spa*: 3-Monate Abo CHF 450, 6-Monate Abo CHF 800, 12-Monate Abo CHF 1.500. Als Geschenk erhalten Sie eine einstündige Massage im Wert von CHF 100. 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Karibik, Indischer Ozean: Strände, Palmen, warmes Meer, aber auch... 24-25 I ricordi di Padre Angelico Forni, ex guardiano del Santuario Erinnerungen des ehemaligen Guardian der Wallfahrtskirche 27-29 La Clinica Santa Croce festeggia 20 anni Die Klinik Santa Croce feiert Geburtstag 30-31 Il tesoro monetale di Orselina un anno dopo il ritrovamento Der Geldschatz von Orselina, ein Jahr nach der sensationellen Entdeckung 33 Da 51 anni si celebra il Carnevale 51 Jahren Karneval 35 www.pro-orselina.ch [email protected] Pro Orselina CH-6644 Orselina Manifestazioni al Parco di Orselina Veranstaltungen im Park von Orselina Programma 2016 Programm 2016 Editore: Pro Orselina Comitato Pro Orselina: Marco Garbani Nerini (presidente), René Schürpf (vice presidente), Claudio Lanini (cassiere), Françoise Pohl, Giovanni Bonetti, Silvio Cantiello Comitato di redazione: Carlo Branca, Gianni Caminada, Diego Erba, Marco Garbani Nerini, Luca Bieri Pubblicità: Christa Kremmel, Marco Sasselli, René Schürpf Traduzioni: Antje Bargmann Foto: Garbani, Locarno Impaginazione: Rezzonico Editore, Locarno Editing: Enrica Gazzaroli Stampa: RPrint SA, Locarno ORSELINA 2016 / 1 Candlelight-Dinner 1. Rang 2015 ACTIVITY Jeden Freitag Talfahrt um 22.20 Uhr Anmeldung 091 751 18 25 ............................. www.colmanicchio.ch Avreste mai pensato che da Cardada / Cimetta si vede il punto più basso (specchio del Lago Maggiore) e il punto più alto (cima Dufour nel massiccio del Monte Rosa) della Svizzera? Con la funivia in pochi minuti da Orselina a Cardada e di seguito con la seggiovia fino a Cimetta. Oltre al panorama mozzafiato a 360 gradi la montagna offre passeggiate, un percorso d’orientamento, sentieri nordic walking, un percorso plantare, una pista per mountain bike, un punto di partenza per parapendio e spazi da gioco per bambini. I ristoranti e le capanne sono lieti di accogliervi con la tipica cucina Ticinese. Hätten Sie gedacht, dass von Cardada / Cimetta der tiefste Punkt (Seespiegel des Lago Maggiore) und der höchste Punkt (Dufourspitze im Monte Rosa Massiv) der Schweiz zu sehen sind? Mit der Luftseilbahn in wenigen Minuten von Orselina nach Cardada und weiter mit dem Sessellift bis Cimetta. Nebst der atemberaubenden 360° Rundsicht bieten wir Wanderungen, eine Orientierungslaufstrecke, Nordic Walking Trails, ein Reflexzonenpfad, eine Mountainbikepiste, ein Startpunkt für Gleitschirmflieger und Spielzonen für Kinder. Die Restaurants und Berghütten erwarten Sie gerne mit traditionellen Gerichten der Tessiner Küche. Diplomati p in Ag gopuntur p a MTC A Fisioter apia i i Squadra di Sopr p a 12 CH - 6644 664 selina 44 Or Orselina li 079 381 64 25 Via al Parco 7, Orselina • Tel. 091 744 62 04 [email protected] armonia.ch Nora e Reto Reto Sommer - De Bernarrdis dis Boschi pioneri di betulla Pionierbirkenwäldern IL NUOVO DOCUMENTO PROPONE INTERVENTI CONCRETI PER I PROSSIMI 10 ANNI Un piano per valorizzare i boschi della collina di RAFFAELE SARTORI li obiettivi del Piano di gestione comunale dei boschi sono la valorizzazione e la gestione del bosco pubblico e privato di Orselina, con particolare riferimento alle funzioni forestali d’interesse pubblico. Il Piano propone degli interventi concreti per i prossimi 10 anni, riprendendo e precisando le indicazioni di carattere generale del Piano forestale cantonale. Con i suoi 132 ettari di bosco, che ricoprono il 68% del territorio, Orselina ha un tasso di boscosità ampiamente superiore alla media cantonale (TI 48%). Il 58% circa del bosco è di proprietà pubblica (Cantone, Comune di Orselina, Patriziati di Orselina e di Muralto), mentre il 42% è di proprietà privata. Tutti i boschi di Orselina sono inseriti nel catasto federale dei boschi di protezione "Silvaprotect", proteggono direttamente abitati e vie di comunicazione da colate di fango e caduta sassi, e sono di grande importanza per la regolazione del regime idrico dei torrenti. La ridotta densità dei popolamenti e gli scarsi accrescimenti prima degli anni '40 del secolo scorso erano proba- G bilmente una diretta conse- no del bosco che prevede il taguenza dei numerosi incendi, glio periodico dei suoi polloni del vago pascolo e della som- con turni molto brevi per la maria esecuzione dei tagli. Nel produzione di piccola paleria e periodo post-bellico i muta- legna da ardere. Nell’ambito menti socioeconomici hanno del progetto di risanamento poi dato respiro al manto fore- pedemontano si sono eseguiti stale: la forte diminuzione dei degli interventi di ceduazione tagli e l’abbandono almeno lungo la strada forestale della parziale del vago pascolo han- collina, mentre per il resto si tratta di cedui no consentito al generalmente bosco di rafforA Orselina 132 ettari poco gestiti. zarsi. Dagli anni di bosco ricoprono Nel ceduo ca’80 la Sezione foil 68% del territorio: stanile situato restale ha proun tasso ampiamente sotto la funivia mosso numerose di Cardada, è misure di gestiosuperiore alla media inoltre presenne del bosco, cocantonale (48%). te in maniera me per esempio il progetto generale di risana- importante il fungo denominato mento pedemontano, e i recenti mal d'inchiostro, mentre a lato interventi selvicolturali lungo i di alcuni cedui situati a quote inriali Gutta, Rabissale e Ramo- feriori agli 800 m s.m. circa sono gna. La fascia altitudinale colli- presenti numerose specie neofinare dei boschi di Orselina è te invasive (per esempio ailanto dominata dai cedui di castagno e poligono del giappone). sui pendii (distribuzione del Gli obiettivi e le misure operati60%) e da boschi di latifoglie ve principali previste dal Piano miste attorno all'abitato (17%), di gestione sono i seguenti: mentre la fascia submontana è • favorire una gestione attiva caratterizzata da boschi pionie- del bosco in zona collinare, inri di betulla (17%) e dalla pianta- centivando l’utilizzo di legnagione di Trigumo. La tipologia me locale, tenendo però conto forestale dominante, il ceduo degli aspetti critici legati ai pecastanile, è una forma di gover- ricoli naturali e alle neofite in- vasive, tramite interventi selvicolturali mirati e ceduazioni produttive a tappe; • migliorare le condizioni di gestione del bosco nella zona montana con l'estensione della strada forestale Varenna fino a Trigumo e la realizzazione di ancoraggi fissi per l'esbosco del legname lungo la strada forestale della collina; • valorizzare le peculiarità paesaggistiche e ricreative del territorio con la realizzazione di un programma di gestione del paesaggio nella zona montana e di un itinerario didattico forestale nella zona collinare; • valorizzare l’amministrazione comunale e i patriziati nel ruolo di coordinatori locali della gestione e manutenzione del territorio boschivo con l'istituzione di una commissione comunale forestale. Il Piano di gestione dei boschi assumerà validità dopo la fase di consultazione (uffici cantonali e popolazione) e con l’approvazione da parte del Cantone (Consiglio di Stato). Il Piano costituirà infine la base per la gestione dei boschi per un periodo di 10 anni dalla sua approvazione. ORSELINA 2016 / 3 Giugni SA costruzioni metalliche Via A. Pioda 4-8, 6600 Locarno telefono +41 (0)91 751 71 55 fax +41 (0)91 752 15 76 e-mail [email protected] www.giugni.ch scorrevoli con telaio ipersottile Dal 1925 lavoraree i m metalli è il nostro mestie mestiere ere IL NOSTRO NON È SOLTANTO UN SALONE DI BELLEZZA MA ANCHE UNA “HEAD.SPA” PER IL BENESSERE TUO E DEI TUOI CAPELLI. LE NOSTRE SCELTE: Utilizziamo prodotti formulati secondo la chimica verde ad alta concentrazione di ingredienti e oli essenziali biodinamici a km 0. Lavoriamo con ingredienti botanici da commercio equo-solidale. Scegliamo packaging, strumenti e materiali a basso impatto ambientale, riciclati o riciclabili al 100% e all’infinito. Operiamo per il benessere olistico della persona. BENVENUTO NELLA TUA HEAD.SPA jenni COIFFURE Via Bramantino 22 - 6600 Locarno - 091 752 34 32 [email protected] - jennicoiffure.ch Poligono del Giappone Japanische Staudenknöterich DAS NEUE DOKUMENT SCHLÄGT MASSNAHMEN FÜR DIE NÄCHSTEN 10 JAHRE VOR Waldplanung in Orselina Piantagione di Trigumo Aufforstungsgebiet Trigumo von RAFFAELE SARTORI ie kommunale Waldplanung in Orselina hat die Aufwertung und Bewirtschaftung öffentlicher und privater Wälder zum Ziel. Der Schwerpunkt liegt dabei auf den Waldfunktionen im öffentlichen Interesse. Der kommunale Waldplan ist auf die nächsten zehn Jahre ausgerichtet und macht Vorschläge für konkrete forstwirtschaftliche Massnahmen. Er setzt dabei die allgemein gehaltenen Vorgaben des kantonalen Waldentwicklungsplans um. Mit 132 Hektar Wald, die rund 68 Prozent des Gemeindegebiets bedecken, kann Orselina im kantonalen Vergleich einen überdurchschnittlich hohen Waldanteil aufweisen (TI: 48%). Etwa 58 Prozent des Waldes ist Gemeingut und befindet sich im Besitz von Kanton, Gemeinde oder den Patriziaten von Orselina und Muralto. 42 Prozent dagegen sind Privateigentum. Alle Waldgebiete von Orselina sind beim Bund als Schutzwald im Sinne des Projekts „Silvaprotect“ verzeichnet: sie dienen dem Schutz von Wohngebieten und Strassen vor Murgänge und Steinschlag und spielen eine wichtige Rolle bei der Regulierung des Wasserhaushalts der Bäche. Die beschränkte Dichte der Waldbestände und das nur ge- D ringe Waldwachstum vor 1940 castanile), der eine bestimmte waren vermutlich eine Folge der Form der forstwirtschaftlichen häufigen Waldbrände, des Nutzung darstellt: das noch Trattrechtes und der radikalen junge Holz wird in kurzen AbAbholzung des Baumbestan- ständen geschlagen und zur des. Die sozialökonomischen Produktion von kurzen Pfählen Veränderungen in der Nach- und Brennholz verwendet. Im kriegszeit gaben dem Wald Rahmen des Forstsanierungsdann die Möglichkeit zum projekts wurden entsprechenDurchatmen: Weil weniger Holz de Niederwaldschläge entlang geschlagen und das damals gül- der Forststrasse "della collina" tige Trattrecht teilweise aufge- durchgeführt, die Niederwälder hoben wurde, konnte sich der im restlichen Gebiet sind dagegen nur wenig bewirtschaftet. Waldmantel erholen. Seit den 1980er Jahren hat das Die Niederwälder unterhalb der Forstamt zahlreiche Forstsanie- Seilbahn von Cardada sind stark rungsprojekte vorangetrieben, von der so genannten Tintenwie zum Beikrankheit, eispiel die kürznem Pilz, beMit 132 Hektar Wald lich vorgenomtroffen. Zudem - rund 68% des menen waldwachsen an Gemeindegebiets baulichen Einden Rändern kann Orselina im griffe entlang einiger Niederkantonalen Vergleich der Bäche Gutwälder unterta, Rabissale einen überdurchschnittlich halb von 800 und Ramogna. Höhenmetern hohen Waldanteil Im Gemeindezahlreiche invaaufweisen (TI 48%). gebiet von Orsive Neophyten selina wächst in der kollinen (gebietsfremde Pflanzen), wie Stufe vor allem Kastanie (Anteil beispielsweise der Götterbaum 60 Prozent) entlang der Hänge und der Japanische Staudensowie Laubmischwald rund um knöterich. das Wohngebiet (17 Prozent). Die wichtigsten Ziele und Die submontane Stufe ist dage- Massnahmen des kommunagen geprägt von Pionierbirken- len Waldplans sind folgende: wäldern (17 Prozent) und dem • Förderung einer aktiven BeAufforstungsgebiet Trigumo. wirtschaftung des Waldes in Der häufigste Waldtyp ist der der kollinen Stufe durch AnkurKastanienniederwald (ceduo belung der Nutzung von loka- lem Holz. Den kritischen Aspekten im Hinblick auf Naturgefahren und invasiver Neo-phyten wird mit gezielten waldbaulichen Massnahmen und etappenweisen produktiven Niederwaldschlägen begegnet. • Verbesserung der Bedingungen für die Waldbewirtschaftung in der montanen Stufe mit einer Erweiterung der Fortstrasse Varenna bis Trigumo und der Schaffung von festen Verankerungen entlang der Forststrasse für die Holzernte. • Aufwertung landschaftlicher Besonderheiten und Freizeitmöglichkeiten durch die Schaffung eines Programms zur Landschaftsplanung in der montanen Stufe und eines didaktischen Waldweges in der Hügelzone. • Stärkung der Gemeindeverwaltung und der Patriziate in ihrer Rolle als lokale Koordinatoren für die Planung und Bewirtschaftung des Waldgebietes durch Einrichtung einer kommunalen Forstkommission. Gültig wird der kommunale Waldplan nach Abschluss der Vernehmlassung (Kantonsämter und Bevölkerung) und der Zustimmung durch den Kanton (Staatsrat). Der Plan schafft die Basis für ein „Waldmanagement“ über einen Zeitraum von zehn Jahren. ORSELINA 2016 / 5 SITUATA IN PROSSIMITÀ DELLA MULATTIERA SAN BERNARDO Terminato il restauro della "Capèla dal Salt" di BENIAMINO SARTORIO a "Capèla dal Salt", di proprietà del Comune di Orselina e situata in prossimità della mulattiera San Bernardo, versava in pessime condizioni, motivo per il quale nel 2012 il Municipio ha deciso di far eseguire dei lavori di conservazione e restauro che si sono conclusi nel 2014 e cui si è aggiunto un piccolo intervento nel 2015. La cappella, che deve il suo nome alla prossimità con la cascina "al Salto", è stata edificata nel 1865, prima della costruzione della mulattiera San Bernardo (1898).All'interno, prima dell'intervento di restauro, era ancora ben visibile la dicitura " Adamina Gio. Battista fece fare 1865".Sullo sfondo interno della costruzione un affresco molto danneggiato rappresentava il Cristo morto; non si tratta di L 6 / ORSELINA 2016 una Deposizione in senso stretto perché non appaiono le altre figure tradizionalmente presenti. Sulla volta della costruzione era presente una colomba, simbolo dello Spirito Santo. I dipinti della cappella erano già stati restaurati nel 1927 da Janci (Giovanni Antonio) Adamina, artista attivo nella regione di cui si può leggere una breve biografia nella rivista "Orselina" del 2008. Come mi ha riferito Gabriele Grimbühler, restauratore responsabile per i recenti interventi sulla cappella, il Cristo morto è probabilmente opera originale di Janci Adamina; dell'affresco originale del 1865 ha ritrovato unicamente alcune tracce completamente compromesse. I lavori di restauro e conservazione hanno interessato da una parte le strutture murarie e il tetto e, d'altra parte, gli intonaci, i tinteggi e gli affreschi. Per quanto riguarda la struttura della cappella si è trattato inizialmente di liberare le murature perimetrali parzialmente ricoperte dall’humus accumulatosi negli anni, causa di grave degrado degli intonaci e delle strutture murarie. Una volta liberato completamente il perimetro sono stati costruiti dei muri a secco di contenimento a una distanza tale che permettesse la libera circolazione d'aria attorno alla cappella. Si sono anche verificate infiltrazioni dal tetto che hanno rovinato anche gli intonaci e affreschi sulle parti interne. In questa fase degli interventi si è pure proceduto alla riparazione del tetto di piode, in parte smontato e ricostruito, so- stituendo parte delle piode di copertura. In epoca precedente erano stati fatti dei piccoli interventi di riparazione non datati e con materiali inadatti (intonaci di cemento) che sono stati rimossi. Dopo questa prima fase d’interventi, in accordo con il restauratore, vi è stata un'interruzione dei lavori di svariati mesi per permettere alle murature di asciugare e smaltire L’intervento curato da Gabriele Grimbühler si è protratto per 3 anni. La preziosa cappella risale al 1865. Era stata edificata prima della costruzione della mulattiera. Una leggenda di Luigi Merlini Orselina viveva un contadino. La storia ha dimenticato il suo nome, ma ricorda bene il suo debole per il “dolce nettare del dio Bacco”. Il guaio era che quando i fiumi dell’alcool annebbiavano e oscuravano la sua mente, allora – apriti cielo! – dalla sua bocca uscivano le parole più oscene contro Dio, la Madonna, i Santi e i buoni della terra. La vecchia mamma ne soffriva e pregava ogni giorno per il suo figliolo, non cattivo, no, ma cosi debole… Berlicche 1 , il signore dell’inferno l’osservava invece compiaciuto: “Se andiamo avanti di questo passo, sarà mio!” si diceva soddisfatto fregandosi le mani. Un giorno, spinto dal desiderio di impossessarsene prima del tempo stabilito, gli saltò il ticchio di fargli una visitina ed eccolo comparire sulla faccia della terra sotto le sembianze di un mansueto e timido asinello. Si fermò a poca distanza dalla bettola sul margine della strada. A mezzanotte l’uscio dell’osteria si schiuse e alla debole luce d’una lampada appesa al soffitto s’intravide un essere barcollante, con il cappello sulle ventitré, che avanzava carponi rasentando il muricciolo. Era veramente ubriaco fradicio e bestemmiava come un forsennato. L’asinello, zitto zitto, fece un passo, due passi, fino a farsi scorgere dal disgraziato. “Tò, bestiaccia!” e gli sferrò un calcio, ma l’asino non si mosse. Allora gli balenò per la mente un’idea: “E se gli balzassi in groppa?”. Si aggrappò con ambedue le mani al collo della bestia e su, con uno sforzo disperato per non perdere l’equilibrio, gli fu sopra. “Via bestiaccia…”. L’asino non se lo fece ripetere due volte. Lasciate le ultime catapecchie, s’inoltrò nel fitto del bosco ascendendo verso la montagna. Dalle narici fumanti si sprigionavano lunghe fiamme, e gli occhi, come due pezzi di brace, brillavano di perfida luce nella notte scura. L’uomo sul suo dorso si era addormentato d’un sonno profondo. All’albeggiare l’asino giunse stanco e affranto dal peso sul ciglio della rupe, là dove oggi si erge la cappella. Al suo raglio rispondeva soltanto lo scrosciare dell’onda sui ciottoli nel fondovalle e il grido lugubre degli uccelli notturni accovacciati in antri e crepacci. L’asino era quasi giunto sull’orlo dell’abisso, A la forte umidità presente. Nella seconda fase d’intervento sono stati ripristinati gli intonaci degradati, le lesioni e le zone prive d'intonaco sono state colmate con malta di calce e i vuoti e distacchi stabilizzati con iniezioni locali. A questi lavori è di nuovo subentrata un'interruzione in attesa che gli intonaci e le riparazioni asciugassero prima degli interventi sulle pitture. Il concetto di restauro ha favorito la tutela dei dipinti murali ancora visibili, rinunciando alla ricostruzione delle parti di affresco completamente mancanti. In effetti, parte dell'affresco principale era irrimediabilmente rovinata, così come l'intonaco di sottofondo. Le decorazioni e le scritte sulla facciata, dilavate dalla pioggia, sono state rifatte ex-novo. Gli ultimi interventi, non ancora realizzati, prevedono il prossimo aprile, in collaborazione con la Protezione civile, la sistemazione del sentiero d'accesso a monte e a valle della cappella con il collegamento alla mulattiera San Bernardo e la posa di cartelli che ne indichino la presenza e il percorso per raggiungerla. Com’era stato rilevato nel messaggio municipale che richiedeva i fondi per il risanamento e restauro della "Capèla dal Salt", questa rappresenta una testimonianza locale della devozione popolare ed è parte integrante del patrimonio culturale di Orselina; la sua integrazione a un percorso turistico frequentato quale la mulattiera San Bernardo favorisce sicuramente la sua messa in valore. quando improvvisamente una folata d’aria gelida e frizzante investì in pieno il viso dell’uomo. Sobbalzò sulla groppa dell’asino, si fregò gli occhi, ma rabbrividì nel vedere ai suoi piedi la rupe, l’abisso, il torrente… “Gesù, Maria… salvatemi!” gridò e si fece un gran segno della croce. Questa proprio non ci voleva per Berlicche, a soli due passi dalla vittoria e già trionfante del nuovo acquisto La terra tremò. Si sentì un tonfo, poi l’asino sprofondò e scomparve, attraverso la voragine aperta ai suoi piedi, negli abissi del suo regno infernale. Riavutosi dalla caduta, l’uomo si ritrasse tremante dal ciglio della rupe. Capì che un solo passo lo separava dal fondo del precipizio… Un brivido di spavento e di orrore lo scosse dalla tesa ai piedi. Si trascinò giù per la china diretto verso Orselina e ai conoscenti che incontrava per via narrò l’accaduto senza aggiungere nulla, intercalandolo soltanto con qualche segno di croce ogni volta che i lineamenti dell’asino (Berlicche 1 , brrr!) si profilavano dinanzi ai suoi occhi. La vecchia madre pianse di gioia nel rivedere il suo figliolo così trasformato, ma rabbrividì al racconto di Berlicche inghiottito da quella voragine, a così breve distanza da casa propria. “Gesù Maria…”. Da quel giorno l’ex ubriacone non mise più piede nella bettola, non lanciò più nessuna invettiva né contro i santi del cielo, né contro i buoni della terra; visse i giorni che ancora gli rimanevano piangendo amaramente i grossi peccati della vita passata. Poi, in segno di riconoscenza verso il Signore, fece erigere a sue spese la cappellina detta ancora oggi “Al Salto”, e la volle proprio su quella rupe dove il Signore aveva fatto il miracolo.Volle incidere sulla pietra, in grande, un ammonimento: “Pregate e mai mormorate”. Sono passate molte generazioni da allora. Le erbe e i rovi hanno invaso la cappella, la pioggia ha quasi fatto diroccare il tetto, ma l’ammonimento inciso sulla pietra, sbiadito, illeggibile, è rimasto. 1 Nome popolare e scherzoso del Diavolo; far berlicche e berlocche significa mancare di parola Questa leggenda è tratta da “Il Meraviglioso”, vol. 1, pubblicato da Armando Dadò editore, 1990, che si ringrazia per la concessione data. ORSELINA 2016 / 7 NUOVI MOMENTI SIE BEFINDET SICH IN DER NÄHE DES SAUMPFADS SAN BERNARDO Restaurierung der „Capèla dal Salt“ Die Restaurierung unter der Leitung von Gabriele Grimbühler dauerte 3 Jahre. Das Gebäude stammt aus dem Jahr 1865 und entstand schon vor der Fertigstellung des Saumpfads. von BENIAMINO SARTORIO ber lange Jahre war die Kapelle „Capèla dal Salt“ in der Nähe des Saumpfads („mulattiera“) San Bernardo dem Verfall ausgesetzt. Im Jahr 2012 entschloss sich die zuständige Gemeinde Orselina jedoch zu einem umfassenden Sanierungs- und Restaurierungsprojekt. Die Hauptarbeiten konnten im Jahr 2014 abgeschlossen werden, im Jahr 2015 gab es noch kleine zusätzliche Baumassnahmen. Ihren Namen verdankt die Kapelle der Nähe zur Berghütte „al Salto“. Das Gebäude stammt aus dem Jahr 1865 und entstand demnach schon vor der Fertigstellung des Saumpfads San Bernardo (1898). Im Innenraum gab es dazu bis zur Restaurierung den gut lesbaren Schriftzug: „Adamina Gio. Battista fece fare 1865“. Ein Fresko an der Wand im Hintergrund des Gebäudes, das den „toten Christus“ zeigt, erwies sich als stark beschädigt; bei dem Motiv auf dem Bild handelt es sich nicht um die Kreuzabnahme im klassischen Sinne, denn dazu fehlen die weiteren Figuren, die normalerweise ein solches Gemälde bestimmen. Das Bild einer Taube am Deckengewölbe symbolisierte den Heiligen Geist. Ü Die Gemälde in der Kapelle wurden schon einmal im Jahr 1927 restauriert, und zwar von Janci (Giovanni Antonio) Adamina, einem Künstler aus der Region, über den es eine kleine Biographie in der „Orselina“-Ausgabe von 2008 gibt. Nach Einschätzung von Gabriele Grimbühler, dem verantwortlichen Restaurator für die aktuellen Arbeiten an der Kapelle, ist der „Tote Christus“ wahrscheinlich ein Eigenwerk von Janci Adamina; von dem Original-Fresko wurden nur noch einige schlecht erhaltene Überreste gefunden. Die Restaurierungs- und Erhaltungsarbeiten betrafen zum einen das Mauerwerk und das Dach, zum anderen den Verputz, die Wandfarben und die Fresken. Im Hinblick auf die bauliche Struktur der Kapelle war es zu Anfang wichtig, die Umgebungsmauern freizulegen. Diese waren teilweise mit Erde bedeckt, was den teilweise sehr schlechten Zustand des Mauerwerks und des Verputzes erklärt. Nachdem das betreffende Terrain komplett freigelegt war, entstanden neue Befestigungs-Trockenmauern. Dabei wurde darauf geachtet, um die Kapelle herum ausreichend Raum für die Luftzirkulation zu lassen. Festgestellt wurde aus- serdem, dass vom Dach her Wasser in die Innenräume durchsickerte, was ebenfalls Schäden an Verputz und Fresken verursachte. Im Verlauf dieser Arbeitsphase wurde auch das Steindach repariert. Es musste teilweise abgedeckt und erneuert werden, ein Teil der Steine wurde ersetzt. Wie sich zeigte, hat es schon zu einem früheren, unbekannten Zeitpunkt Reparaturen an der Kapelle gegeben. Damals wurde allerdings ungeeignetes Material verwendet (Zementputz), das nun ersetzt werden konnte. Nach diesem Arbeitsschritt wurde in Absprache mit dem Restaurator eine Sanierungspause über mehrere Monate eingelegt, damit das Mauerwerk trocknen und die Feuchtigkeit entweichen konnte. In der zweiten Arbeitsphase wurde der zerstörte Verputz wiederhergestellt. Beschädigungen und Löcher im Mauerwerk wurden mit Kalkmörtel aufgefüllt, Leerräume und Abbrüche mit punktuellen Injektionen befestigt. Bevor anschliessend mit den Malerarbeiten begonnen werden konnte, war erneut eine mehrmonatige Arbeitspause notwendig, um die reparierten Mauerstellen trocknen zu lassen. Das Restaurierungskonzept hatte unter anderem den Erhalt der Wandgemälde zum Ziel, die heute immer noch zu sehen sind. Es wurde darauf verzichtet, stark beschädigte Fresken vollständig wiederherzustellen. Das gilt auch für das Hauptgemälde, das an einigen Stellen unwiderruflich zerstört war, ebenso wie der Putz darunter. Die Verzierungen und Schriften an der Fassade, die der Regen ausgewaschen hatte, wurden dagegen ersetzt. Als zukünftige Baumassnahme ist vorgesehen, im April gemeinsam mit dem Zivilschutz den Wanderweg oberhalb und unterhalb der Kapelle auszubessern und an den Saumpfad San Bernardo anzuschliessen. Geplant ist, Schilder aufzustellen, die Wanderer auf die Kultstätte hinweisen und ihnen die Richtung zeigen. In der Botschaft der Gemeindeexekutive, mit der die Restaurierungsgelder beantragt worden waren, wurde betont, dass die „Capèla dal Salt“ ein wichtiges historisches Zeugnis der Volksfrömmigkeit darstellt und zu den Kulturgütern der Gemeinde Orselina gehört. Die Einbeziehung der Kapelle in einen Rundweg für Touristen trägt mit Sicherheit zur Aufwertung des Kulturdenkmals bei. ORSELINA 2016 / 9 !"#$%&'('% !"#$%"&'(!#( ()*&$'+* !"#$%$&'(&)'*+%'($& ,"'))")"&,%')"*"&-&.'(&/+0%$&.$(('&10)*'2)'& '(&/+0%$&."&/'3'&*+' !"# $%&'("#)"&&*%$+#)+(#,"# )*+'("#$"'-(",+#+# .,*# %,'(+# /0#"$$*# 1*# 2%3)+'+$4"# $+,# &+''%(+# 2*# )+(3+''%$%# 1*# 2(+"(+# -$%# &)"4*%# "I*'"'*J%# 2",1%# +1# "22%.,*+$'+=#K$#"3I*+$'+# )+(&%$",*44"'%# *$#%.$*# 1+''".,*%#2%$# ,L",'"# M-",*'N# &J*44+("# -'*,*44"$1%# ,+# )(%)(*+'N# 1*# -$# 3"'+(*",+# -$*2%# +# 2%3),+'"3+$'+# $"'-(",+=# 6+$*'+#"#2%$%&2+(2*#)+(#2%&'(-*(+#2%$#$%*#,"#J%&'("#2"&"#*1+",+= www.giannini-graniti.ch GIANNINI GRANITI SA5#6*"#7"$'%$",+#89:5#CH-6527 Lodrino#;#<+,=#>?9#@0A:9#BCD#88#BC5#*$E%F.*"$$*$*G.("$*'*=2H ®Roberto Pellegrini ®Roberto Pellegrini Sala Ciseri Saal Ciseri Croce d’altare Altarkreuz IL PICCOLO MUSEO SUL SACRO MONTE VERRÀ INAUGURATO A FINE ESTATE Alla Madonna del Sasso apre il Museo Casa del Padre di SIMONA MARTINOLI el 2015 sono stati ultimati gli ampi lavori di restauro del complesso del Sacro Monte di Orselina (di proprietà dello Stato dal 1848), avviati nel 2006 sotto la soprintendenza dell’Ufficio cantonale dei beni culturali (UBC) del Dipartimento del territorio e a cura dello studio di architettura Buletti, Fumagalli e Associati di Lugano. A conclusione delle campagne di restauro, l’UBC mi ha affidato l’incarico di concepire il nuovo allestimento del Museo Casa del Padre in collaborazione con il Servizio monumenti dello stesso Ufficio e con il sostegno della Provincia dei Cappuccini svizzeri e dell’Associazione Pro Restauro Sacro Monte Madonna del Sasso. Il progetto delle strutture espositive è stato elaborato dallo studio Buletti, Fumagalli e Associati, mentre la grafica dallo studio Jannuzzi e Smith di Lugano. Gli spazi museali sono situati nell’edificio sorto nel tardo Quattrocento per iniziativa di fra’ Bartolomeo Piatti da Ivrea, il frate al quale le fonti riconducono la fondazione del Santuario nel 1480, a seguito dell’apparizione della Vergine sullo sperone di roccia nel luogo detto “al Sasso della Rocca”. L’allestimento è stato concepito con l’obiettivo di conservare, mostrare e valorizzare la collezione dei frati Cappuccini, custodi del complesso dal 1848. Pen- N sato come punto di riferimento e pure oggetti devozionali. Si sedi approfondimento per i pelle- gnalano alcuni pezzi di particolagrini e i visitatori del Santuario, il re pregio, eseguiti da argentieri piccolo museo propone un per- fiorentini nel XVII sec., tra cui una corso che si snoda lungo otto "Croce d’altare" finemente lavosale disposte su due piani. At- rata e un ostensorio raggiato. traverso gli oggetti esposti, i vi- La sala successiva consente di sitatori sono invitati a scoprire i avvicinarsi alla vita conventuale tesori collezionati dai frati, a dei frati Cappuccini attraverso comprenderne il significato e ad utensili d’uso quotidiano: dal acquisire conoscenze sulla sto- cesto per la questua, alle codidette “bàttole”, a strumenti utiria e la cultura del luogo. La prima sala introduce alla sto- lizzati per la confezione dei copricapi chiamati ria del complesso della Madonna Attraverso gli oggetti “zucchetti”. Coml’allestidel Sasso letta esposti nelle 8 sale pletano mento la statua di nel contesto dei del piccolo museo un paggio barocSacri Monti prealsi ammirano tesori co e alcune tele, pini attraverso alcune opere d’arcollezionati dai frati tra cui un dipinto del pittore locale te, tra cui spicca scoprendo anche Janci Adamina un bel dipinto, la storia e la cultura del 1932 che rieseguito dal pitdel luogo di culto. trae "Padre Leotore paesaggista ne da Lavertezinglese George Edwards Hering nel 1865 che zo", il frate che iniziò a raccoraffigura il Santuario visto dal gliere gli oggetti con l’idea di albasso e il monte percorso dalla lestire un museo. La visita prosegue al piano supeVia Crucis. Nella sala attigua è esposto il riore, dove si può ammirare l’in“Tesoro” della Madonna del Sas- teressante collezione di ex voto so, che contempla arredi d’altare dipinti risalenti perlopiù al XIX e – croci, candelabri, vasi sacri – XX sec. – la più consistente del databili dal XVII al XX sec., come Ticino – tra cui spiccano quelli pure diversi reliquiari (tra cui pre- eseguiti dal pittore valmaggese ziosi reliquiari seicenteschi a bu- Giovanni Antonio Vanoni (1810sto) e vesti sacre. Non mancano 1886). Insieme alle tavolette apmanufatti che si riferiscono a pese alle pareti del Santuario cospecifiche funzioni liturgiche, stituiscono una preziosa testitutti finemente lavorati, oggetti monianza di pietà popolare. La portatili e processionali, come maggior parte dei dipinti raffigu- ra l’atto della preghiera e ciò che è chiesto alla Madonna del Sasso in conseguenza di una malattia o di una disgrazia. Oltre a tavolette dipinte, queste raccolte annoverano diversi ex voto anatomici (che riproducono la parte del corpo guarita in virtù del voto) o simbolici (per esempio il cuore come sede dell’affetto da cui scaturisce la resa di grazia), eseguiti in metallo. Le due sale successive sono dedicate al pittore ticinese Antonio Ciseri (1821-1891), uno dei maggiori esponenti della cultura accademica in Italia e in Europa. Le opere esposte sono legate all’esecuzione della celebre tela "Il Trasporto di Cristo al sepolcro" (1864-1870), capolavoro della pittura ottocentesca ticinese, eseguita a Firenze nel 1864-70 e situata nell’omonima cappella all’interno del Santuario. Sono inoltre esposte alcune repliche, come la notevole tela della "Maddalena", commissionate a Ciseri grazie all’enorme popolarità conosciuta dall’opera. Il percorso prosegue nella saletta con volta a crociera e affrescata dedicata a piccole mostre temporanee allestite annualmente e si conclude nel locale in cui si presentano documentari d’archivio sulla storia del Sacro Monte, arredato con le sedie appartenenti ai borghesi, un tempo utilizzate come banchi del Santuario. ORSELINA 2016 / 11 di salvo pelletteria via cittadella 7 6600 locarno +41(0)91 751 54 47 www.disalvobags.ch Palazzo Salina 6600 Locarno-Muralto tel 091 743 86 60 DIE ERÖFFNUNG IST FÜR DEN SPÄTSOMMER GEPLANT Das Museum Casa del Padre in der Wallfahrtskirche Madonna del Sasso von SIMONA MARTINOLI m Jahr 2015 ist am Komplex schichte des Komplexes Mades Sacro Monte (Heiliger donna del Sasso ein. Der Ort Berg) von Orselina ein um- wird im Kontext weiterer präalfangreiches Restaurierungspro- piner „Heiliger Berge“ unter Hejekt abgeschlossen worden. Die ranziehung einiger Kunstwerke Sanierungsarbeiten an der Wall- betrachtet. Ein Blickfang ist dafahrtskirche, die sich seit 1848 bei das sehr schöne Gemälde im Besitz des Kantons befindet, des englischen Landschaftsbegannen im Jahr 2006 und malers George Edwards Hering standen unter Aufsicht des kan- aus dem Jahr 1865, das die Kirtonalen Amtes für Kulturgüter che aus dem Blickwinkel von (UBC) (Raumplanungsdeparte- unten und den Berg entlang der ment) sowie des Architekturbü- Via Crucis abbildet. ros Buletti, Fumagalli e Associa- Im angrenzenden Saal ist der ti aus Lugano. Gegen Ende der „Schatz“ der Madonna del SasRestaurierungsphase wurde mir so ausgestellt: Altarschmuck seitens des UBC die Aufgabe aus dem 17. bis 20. Jahrhunübertragen, in Zusammenarbeit dert, sprich Kreuze, Kerzenmit dem Denkmalschutzdienst leuchter und heilige Vasen, sodes UBC, der Schweizer Kapu- wie verschiedene Reliquiare ziner-Provinz und dem Verein (darunter kostbare ReliquienPro Restauro Sacro Monte Ma- büsten des 17. Jahrhunderts) donna del Sasso ein neues Kon- und heilige Gewänder. Zu sehen zept für die Einrichtung des Mu- sind auch fein ausgearbeitete seums Casa del Padre zu erar- Manufakte, die speziellen liturbeiten. Das Projekt für die Aus- gischen Funktionen zugeschriestellungsstrukturen wurde vom ben werden, tragbare und für Prozessionen beStudio Buletti, Fustimmte Objekte magalli e AssociaDie Besucher des sowie Devotionati entwickelt, die kleines Museums lien. Einige StüGrafik übernahm werden in die cke, die von flodas Büro Jannuzzi Geschichte und rentinischen Silund Smith aus LuKultur der Kultstätte berschmieden im gano. Das Klos17. Jahrhundert tergebäude, in eingeführt. hergestellt wurdem auch das Museum untergebracht ist, hat den, sind von hohem Wert, daseine Wurzeln im späten 15. runter ein sehr fein ausgearbeiJahrhundert. Es entstand da- tetes Altarkreuz und eine strahmals auf Initiative des Franzis- lenförmige Monstranz. kaners Fra Bartolomeo Piatti Der nachfolgende Raum inforaus Ivrea, der als Gründer des miert über das Leben der KapuKlosters im Jahr 1480 gilt. Es zinermönche im Konvent und heisst, ihm sei zuvor auf einem zeigt dazu alltägliche GeFelsen mit dem Namen „al Sas- brauchsutensilien: vom Almoso della Rocca“ die heilige senkorb über diverse Typen Jungfrau erschienen.Die Aus- von Ratschen bis zu Geräten stellung ist mit dem Ziel konzi- für die Anfertigung von Kopfbepiert, die Sammlung der Kapu- deckungen, genannt „zucchetzinermönche –„Wächter“ des ti“. Vervollständigt wird die AusWallfahrtsortes seit 1848 – zu stellung durch die Statue eines konservieren, zu zeigen und barocken Knaben und einige aufzuwerten. Das kleine Muse- Gemälde, darunter ein Bild des um, das als Sehenswürdigkeit lokalen Malers Janci Adamina und fachlichen Vertiefungs- aus dem Jahr 1932, das den punkt für Pilger und Besucher „Padre Leone da Lavertezzo“ fungieren soll, bietet einen zeigt, den Ordensbruder, der Rundgang, der sich durch acht einst begann die Sammlung anSäle auf zwei Stockwerken zulegen, mit dem Ziel, ein Muzieht. Dank der Ausstellungsob- seum einzurichten. jekte ist es den Besuchern mög- Der Rundgang setzt sich im lich, die Schätze der Sammlung Obergeschoss fort. Dort können zu entdecken, ihre Bedeutung die Besucher eine interessante zu verstehen und neue Kennt- Kollektion von Votivbildern benisse über die Geschichte und wundern, bei der es sich um die grösste im Tessin handelt. Die Kultur des Ortes zu erwerben. Der erste Saal führt in die Ge- Bilder stammen vorwiegend aus I La Guida storico artistica «Il Sacro Monte della Madonna del Sasso a Orselina», edita dalla Società di storia dell’arte Svizzera SSAS è disponibile in quattro lingue (italiano, tedesco, francese e inglese) Der kunsthistorische Führer „Sacro Monte del Sasso in Orselina“, herausgegeben von der Gesellschaft für Schweizerische Kunstgeschichte, ist in 4 Sprachen erhältlich (I/DE/FR/ENG) dem 19. und 20. Jahrhundert. Besonders hervor stechen die Werke von Giovanni Antonio Vanoni (1810-1886), einem Maler aus dem Maggiatal. Zusammen mit den Wandtafeln in der Hauptkirche stellen sie ein kostbares Zeugnis der Volksfrömmigkeit dar. Die Mehrheit der Bilder zeigt den Akt eines Gebetes und die an die Madonna del Sasso gerichteten Wünsche in Folge von Krankheit oder Unglück. Die Sammlung enthält neben den Malereien auch diverse anatomische Votivbilder (die den Körperteil zeigen, dem dank des Gelübdes eine Heilung wiederfuhr) sowie symbolische Bilder in Metall (beispielsweise das Herz als Ort der Liebe, aus dem die Gnadenflut heraussprudelt). Die zwei nachfolgenden Säle sind dem Tessiner Maler Antonio Ciseri (1821-1891) gewidmet, einem der wichtigsten Vertreter der akademischen Kultur in Italien und Europa. Die ausgestellten Kunstwerke stehen in Verbindung mit der Ausführung des berühmten Gemäldes „Il Tra- sporto di Cristo al sepolcro“ (Die Grablegung Christi) (18641870), Meisterwerk der Tessiner Malerei des 19. Jahrhunderts, das in Florenz in den Jahren 1864-70 entstand und seinen Platz in der gleichnamigen Kapelle im Inneren der Hauptkirche der Madonna del Sasso hat. Zu sehen sind auch einige Repliken des Werks, darunter das bekannte Gemälde „Maddalena“, eine Arbeit, die bei Ciseri in Auftrag gegeben worden war, nachdem er sich durch das Originalwerk grosse Popularität verschafft hatte. Der Rundgang setzt sich in einem kleinen Saal mit Kreuzgewölbe und Fresken fort. Dieser steht temporären Ausstellungen zur Verfügung, die alljährlich neu eingerichtet werden. Die Besichtigungstour findet ihren Abschluss in einem Raum mit Dokumentarfilme zur Geschichte des Heiligen Berges. Ausgestattet ist dieses Zimmer mit Stühlen der bürgerlichen Schicht, die früher als Bänke in der Kirche standen. ORSELINA 2016 / 13 di/von LUCA POHL 1 UN ITINERARIO NON DIFFICILE MA CHE RICHIEDE UN BUON ALLENAMENTO Da Mergoscia a Orselina per la cresta del Madone l 30 ottobre è una giornata autunnale splendida, telefono all’amico Eraldo e un’ora dopo ci incontriamo sul bus per Mergoscia, con meta il pizzo Madone per la sua cresta est e in seguito fino a Cardada. Un itinerario poco frequentato, non difficile ma che richiede un buon allenamento e un passo sicuro, ma anche un percorso pieno di sorprese. La prima già all’arrivo a Mergoscia , l’incontro con Angelo Valsecchi e il fotografo Sandro Oldrati che stanno preparando una pubblicazione sul tema dell’acqua e proprio oggi hanno previsto di salire per lo stesso itinerario al Madone: segno che questo percorso è davvero interessante. Mentre Sandro scatta le prime foto, Angelo ci illustra il loro progetto, l’acqua in tutte le sue apparizioni ed espressioni. Ci I 14 / ORSELINA 2016 avviamo poi per la scalinata che dalla piccola piazza sale al nucleo di Benitt e da qui prendiamo il comodo sentiero per Porchesio. Attraversiamo un bel bosco ceduo di castagni che splende nei colori autunnali e arriviamo ai Monti di Cortoi, dove ci sorprende un cartello: macelleria! E sì, a Cortoi è possibile acquistare della carne, ovviamente rigorosamente bio. Abbandoniamo il sentiero per Bietri e ci inerpichiamo verso il Monte di Porchesio. Angelo e Sandro, che nel frattempo ci hanno superato, si fermano a osservare l’enigmatico masso cuppellare, con scolpite croci greche e latine di origine antica, forse celtica, e una data più recente, 1616, aggiunta da mano ignota. Dopo un’ora e mezza di cammino raggiungiamo Porchesio, un nucleo di cascine posto su un terrazzo che domina la Verzasca e da dove la vista spazia dal Lago Maggiore fino alla cima del Pizzo Vogorno, splendido nella calda luce del mattino. Sulle sue pendici è ben visibile l’ampio terrazzo con le cascine dell’alpe di Bardughè. Lasciamo Porchesio dopo una breve pausa e raggiungiamo rapidamente la cresta che ci condurrà al Madone. Il sentiero è ben demarcato e pur non presentando particolari difficoltà richiede comunque un piede fermo. Man mano che si sale la vista si apre sempre più, ci affascinano i riflessi del sole sui meandri del Lago Maggiore e i ripidi pendii della sponda opposta della valle di Corippo, con i giochi di luci e ombre sulle rocce. Ancora più su ci appaiono le cime imbiancate dei gruppi del Monte Rosa e del Mischabel sopra Saas Fee. Raggiungiamo la cima del Madone, l’aria è così chiara che possiamo intravvedere la cima del Monte Viso, ben oltre Torino, le alpi vallesane e bernesi e la valle Maggia con il Basodino. Dall’altra parte la val Verzasca e più in là la cima dell’Adula, il punto culminante del Ticino. Verso sud, la Cimetta, il pizzo Trosa e in basso il Piano di Magadino e il Lago Maggiore con Cannobio e fin oltre Stresa: un grandioso spettacolo a 360 gradi! Scendiamo dal Madone per il ripido sentiero in direzione dell’alpe di Bietri per poi risalire alla cima della Trosa, da dove raggiungiamo rapidamente Cardada. Dopo circa 6 ore di cammino diamo riposo alle ginocchia scendendo in seggiovia e poi in funivia, arrivando ad Orselina mentre il sole sta tramontando. Wanderung über den Grat des Madone 2 1. Il Madone visto dalla cima della Trosa 2. Il panorama in vetta al Madone con in primo piano la valle Onsernone e sullo sfondo le alpi vallesane 3. Cascine sul Monte di Porchesio 4. Vista sul Pizzo Vogorno (Valle Verzasca) con l’alpe Bardughè alla sua sinistra D 1. Der Madone vom Gipfel des Trosa aus betrachtet 2. Das Panorama vom Gipfel des Madone: Im Vordergrund das Onsernonetal, im Hintergrund die Walliser Alpen 3. Rustici auf dem Monte di Porchesio 4. Blick auf den Pizzo Vogorno (Verzascatal) mit der Alpe Bardughè auf der linken Seite 3 4 Caratteristiche del percorso / Merkmale der Wandertour Partenza/Start: Mergoscia, piazza della Chiesa Arrivo/Ziel: Cimetta, stazione della seggiovia Dislivello in salita/Höhenunterschied bergauf: 1560 m Dislivello in discesa/Höhenunterschied bergab: 650 m Tempo di percorrenza/Laufzeit: ca. 6h Difficoltà: sentiero ben demarcato, per buoni escursionisti / Schwierigkeitsgrad: Wege gut gekennzeichnet, für erfahrene Wanderer er 30. Oktober ist ein herrlicher Herbsttag. Ich rufe meinen Freund Eraldo an, und nur eine Stunde später treffen wir uns im Bus nach Mergoscia. Unser Ziel ist es, den Gipfel Madone über den Ostgrat zu erreichen, anschliessend geht es weiter bis Cardada. Die Wanderstrecke ist wenig frequentiert. Der Weg ist zwar nicht besonders schwierig, erfordert aber eine gute Ausdauer und einen sicheren Schritt. Dafür hält er zahlreiche Überraschungen bereit. Die erste erwartet uns schon bei der Ankunft in Mergoscia. Dort treffen wir Angelo Valsecchi und den Fotografen Sandro Oldrati, die an einer Veröffentlichung zum Thema Wasser arbeiten. Zufällig wollen sie heute auch über den selben Weg zum Madone wandern: ein sicheres Zeichen dafür, dass die Strecke wirklich interessant ist. Während Sandro die ersten Fotos schiesst, präsentiert uns Angelo das Projekt, das sich um Wasser in allen Farben und Formen dreht. Wir machen uns auf den Weg und nehmen die kleine Treppe, die von der Piazza zum Ortskern Benitt führt. Von da aus laufen wir über den gut ausgebauten Wanderweg nach Porchesio. Wir durchqueren einen schönen Kastaniennutzwald, der in herrlichen Herbstfarben leuchtet, und erreichen anschliessend die Monti di Cortoi, wo uns ein Schild überrascht: Metzgerei. Und tatsächlich, in Cortoi ist es möglich Fleisch zu kaufen, natürlich komplett BIO. Wir verlassen den Wanderweg nach Bietri und klettern in Richtung des Monte di Porchesio. Angelo und Sandro, die uns zwischenzeitlich überholt haben, halten an, um den rätselhaften Schalenstein zu betrachten, mit eingeritzten griechischen und lateinischen Kreuzen aus antiker, vielleicht keltischer Zeit, sowie ein Datum jüngerer Zeit, 1616, hinzugefügt von unbekannter Hand. Nach eineinhalb Stunden Laufzeit erreichen wir Porchesio, eine Ansammlung von Rustici auf einer Terrasse hoch über dem Verzascatal, mit einem Blick vom Lago Maggiore bis hin zum im warmen Morgenlicht glänzenden Gipfel des Pizzo Vorgorno. An dessen Hängen ist sehr gut die breite Terrasse mit den Rustici der Alpe Bardughè zu erkennen. Nach einer kurzen Pause lassen wir Porchesio hinter uns und erreichen sehr schnell den Grat, der uns zum Madone führt. Der Wanderpfad ist sehr gut gekennzeichnet. Er weist keine besonderen Schwierigkeiten auf, verlangt aber doch eine gute Trittsicherheit. Desto höher wir steigen, desto mehr öffnet sich das Panorama. Fasziniert betrachten wir die Sonnenreflexe auf dem sich dahin schlängelnden Lago Maggiore und staunen über die Licht- und Schatten-Spiele auf dem Fels der gegenüber liegenden, steilen Hänge des Corippotals. In der Ferne erblicken wir die schneebedeckten Berggruppen des Monte Rosa und des Mischabel über Saas Fee. Dann erreichen wir den Madone. Die Luft ist so klar, dass wir den Gipfel des Monte Viso hinter Turin erkennen können, ebenso die Walliser und Berner Alpen und das Maggiatal mit dem Basodino. Auf der anderen Seite ist das Verzascatal und dahinter der Gipfel des Adula, der höchste Punkt des Tessins, zu sehen. In Richtung Süden erheben sich vor unseren Augen Cimetta und der Trosa, weit unten liegen die Magadinoebene und das Becken des Lago Maggiore von Cannobio bis Stresa: ein grossartiger Rundblick. Vom Madone steigen wir über den steilen Wanderweg in Richtung der Alpe Bietri ab, anschliessend geht es wieder hoch auf den Gipfel des Trosa, von wo aus wir Cardada erreichen. Nach dieser rund sechsstündigen Wanderung gönnen wir unseren Knien eine Pause und wählen für den Abstieg den Sessellift sowie die Seilbahn. Als wir Orselina erreichen, geht langsam die Sonne unter. ORSELINA 2016 / 15 di/von BARBARA GFELLER ci6@midnight Ein Treffpunkt Spazio d’incontro E E nergia, motivazione, creatività, sostegno, amicizia, movimento, gioco, tornare bambini, mostrarsi adulti; queste sono solo alcune delle parole che descrivono una tipica serata di MidnightSports. I giovani s’incontrano e hanno la possibilità di muoversi in uno spazio famigliare. Il progetto ci6@midnight è partito il 1° ottobre 2011 e ha proposto ai giovani del comprensorio della Scuola media di Minusio 121 serate interessanti e variate, gestite da un team affiatato. Con 6’066 entrate in palestra (95 di Orselina) e 773 giovani registrati (23 di Orselina), ci6@midnight si è dimostrato un progetto di valenza regionale per i giovani e le loro famiglie. Il progetto è animato da un team coeso e attivo composto da giovani della regione tra i 14-17 anni (junior coach) e da due adulti (senior coach e responsabile di serata) presenti in palestra. Durante le serate si vedono ragazzi sorridenti, entusiasti e ovviamente... sudati! Un continuo movimento di giovani che passano la serata in compagnia dei propri amici. I ragazzi si divertono, si sfidano, giocano e a volte tornano bambini. Vivono in questo modo delle esperienze positive che permetteranno loro di trovare spazio, prendere responsabilità e scoprire il loro potenziale. “Vengo a ci6@midnight per divertirmi e per incontrare i miei 16 / ORSELINA 2016 amici nel week-end. È il primo anno che vengo e mi piace molto. Quando sono al Mid faccio salti, gioco a ping pong, parlo e basta. Non vorrei cambiare nulla mi piace così com’è, infatti incontro anche molti compagni di classe. Di solito mi portano i miei genitori così loro ne approfittano per uscire a cena. Il team organizza delle belle cose, è simpatico e bravo e i coach mi hanno già fatto ridere!” (Leana, partecipante, 12 anni di Orselina). “Vengo a ci6@midnight da due anni. Ho conosciuto il Mid attraverso degli amici che ci andavano quando io ero ancora in prima media e non potevo venirci. Vengo per non stare in strada, per non fare brutte amicizie e per non stare tutto il tempo a casa a fare niente. Da quest’anno lavoro come coach e trovo molto bello vedere i lavori che si svolgono prima e dopo oppure come si organizza il Mid. Insomma, non solo entrarci, divertirsi e poi uscire. Secondo me i partecipanti devono aumentare di numero.” (Timothy, junior coach, 13 anni di Orselina). INFO Fondazione IdéeSport Viale Stazione 11 6500 Bellinzona Tel. 091 826 40 70 www.ideesport.ch [email protected] nergie, Motivation, Kreativität, Unterstützung, Freundschaft, Bewegung, Spiel, Kind sein, sich erwachsen zeigen: dies sind nur einige Begriffe, die einen typischen MidnightSports-Abend beschreiben. Die Jugendlichen treffen sich und können sich in einem familiären Umfeld sportlich betätigen. Das Projekt ci6@midnight gibt es seit dem 1. Oktober 2011. Seitdem wurden für die Jugendlichen aus dem Schulbezirk der Mittelschule Minusio insgesamt 121 spannende und abwechslungsreiche Abende auf die Beine gestellt, betreut von einem erfahrenen Team. Mit 6'066 Eintritten in die Sporthalle (95 davon aus Orselina) und 773 teilnehmenden Jugendlichen (23 aus Orselina) hat sich ci6@midnight zu einem Projekt von regionaler Bedeutung für junge Leute und ihre Familien entwickelt. Organisiert wird die Veranstaltung von einem engagierten Team aus mehreren Jugendlichen der Region im Alter zwischen 14 und 17 Jahren (Junior Coaches) und zwei Erwachsenen (Senior Coach und Abendverantwortlicher), die auch in der Sporthalle präsent sind. Wer die Teenager an so einem Abend beobachtet, sieht, wie sie Spass haben und lachen, dass sie begeistert sind … und natürlich schwitzen. Die jungen Leute verbringen einen Abend voller Action gemeinsam mit ihren Freunden. Sie amüsieren sich, fordern sich gegenseitig heraus, spielen und werden manchmal wieder zu Kindern. Es sind positive Erfah- rungen, die ihnen die Möglichkeit geben, sich Raum zu schaffen, eigene Stärken kennenzulernen und Verantwortung zu übernehmen. „Ich mache bei ci6@midnight mit, um Spass zu haben und meine Freunde am Wochenende zu treffen. Dieses Jahr bin ich zum ersten Mal dabei, es gefällt mir sehr. Am Mid mache ich Sprünge, spiele Tischtennis, unterhalte mich – das war’s. Ändern will ich nichts, es gefällt mir so, wie es ist. Ich treffe auch viele Klassenkameraden. Normalerweise bringen mich meine Eltern her und nutzen die Gelegenheit, um Essen zu gehen. Das Team organisiert jede Menge guter Sachen, es ist nett und freundlich. Die Coaches bringen mich zum Lachen. (Leana, Teilnehmerin, 12 Jahre, aus Orselina). „Ich bin seit zwei Jahren bei ci6@midnight dabei. Ich habe Mid durch meine Freunde kennengelernt, die schon hingingen, als ich noch im ersten Jahr der Scuola Media war und nicht durfte. Ich mache mit, um nicht auf der Strasse abzuhängen und falsche Freunde zu treffen. Ich will auch nicht den ganzen Tag zu Hause sein und nichts machen. Seit diesem Jahr bin ich Coach und finde es spannend, wie die Arbeiten vor und nach den Veranstaltungen ablaufen und wie das Mid organisiert ist. Ich finde also gut, dass ich nicht nur hingehe, mich amüsiere und dann wieder verschwinde. Meiner Meinung nach wäre es gut, wenn noch mehr Teilnehmer kämen. (Timothy, Junior Coach, 13 Jahre, aus Orselina). Schönstes Grotto mit Aussichtsterrasse auf den Lago Maggiore (täglich geöffnet) Via Orselina 77 - 6645 Brione s/Minusio - ob Locarno Tel. 091 743 58 52 [email protected] - www.ca-nostra.ch Veronika Janigg · 091 743 03 20 · Via al Parco 1 · 6644 Orselina ARMONIA STUDIO DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE Servizi Internet, telefonia e TV digitale www.ticinocom.com al Grottino Via al Calvario 6 - 6644 Orselina Tel. +41 (0)91 743 44 08 www.grottino-orselina.ch Nora e Reto Sommer-Debernardis Squadra di Sopra 12 6644 Orselina Tel. 079 381 64 25 [email protected] Il nostro studio di medicina tradizionale cinese, aperto nel 2010, offre un ambiente famigliare e rilassante, con locali strutturati e arredati secondo la filosofia cinese Feng Shui. Da 6 anni pratichiamo in Ticino, con tanto entusiasmo e impegno, questo tipo di medicina alla quale crediamo molto. Siamo agopuntori da 7 anni e fisioterapisti da 14 e ogni anno, seguendo corsi di aggiornamento, ci impegniamo ad approfondire la medicina cinese che si prefigge di risalire alla causa di svariati disturbi. Nello studio Armonia pratichiamo l’agopuntura, la fitoterapia (studio delle erbe medicinali), la coppettazione, la moxibustione e la fisioterapia. Ci impegniamo ad aiutarvi per qualsiasi problema di salute. Unserere Praxis für “Traditionelle Chinesische Medizin” wurde im 2010 eröffnet. Die Räume sind nach der chinesischen Philosophie Feng Shui eingerichtet und vermitteln Entspannung und Wohlbefinden in einer familiären und sympathischen Umgebung. Seit 7 Jahren arbeiten wir als Akupunkteure und seit 14 Jahren als Physiotherapeuten. Wir bilden uns kontinuierlich weiter, um für unsere Kunden auf dem neuesten Stand der therapeutischen Möglichkeiten für unterschiedliche Störungen und Krankheiten zu sein. In unserer Praxis bieten wir Akupunktur, Phytotherapie (Lehre der medizinischen Kräuter), Schröpfen, Moxibustion und Physiotherapie an. Wir sind gerne für Sie da und bemühen uns Ihnen weiter zu helfen. Grotto Al Capon 6645 Brione s/Minusio Tel. 091 743 45 10 Aperto/Geöffnet: 17-24 tutti i giorni/alle Tage (Marzo-ottobre/März-Oktober) Eintritt frei PARCO DI ORSELINA Manifestazioni 2016 Entrata libera OrselinaAgenda Recital da Friedrich Dürrenmatt - La panne Emanuele Santoro fa rivivere con grande abilità tutti i personaggi dell'opera, caratterizzandoli con il solo strumento voce, accompagnato dalle musiche dal vivo di Claudia Klinzing. Emanuele Santoro lässt alle Figuren des Werks gekonnt wieder aufleben. Die Charakteren werden allein über die Stimmen geschaffen, musikalisch live begleitet von Claudia Klinzing. 6 aprile / April ore 21.00 / SALA MULTIUSO Aperitivo di inizio stagione Saluto agli ospiti e apertura della nuova stagione turistica, con presentazione delle attività 2016. Inaugurazione esposizione “Arte per Arte” e mostra pannelli fotografici “50 anni carnevale”. Begrüssung der Gäste und Beginn der touristischen Saison mit Präsentation der Aktivitäten 2016. Eröffnung der Ausstellung „ArteperArte“ sowie der Fotoausstellung „50 Jahre Karneval“. 1. maggio / Mai ore 16.00 ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA COLLINA LOCARNESE WEITERE VERANSTALTUNGEN PRO MONTI 17.4 Risottata primaverile 3-4.9 Festa dei monti (ex-festa dell’uva) PRO CARDADA 28.3 Pasqua: caccia all’uovo 10.7 Festa Pro Cardada (in caso di pioggia: 17.7) 16.7 1.8 15.8 Teatro a Cardada Santa Messa alla Croce di Cardada Santa Messa alla cima della Trosa PRO BRÈ 1.8 Festa del 1. agosto Jazz Brass Band La meravigliosa atmosfera creata dalla musica di strada si sposta dalla Piazza di Ascona al Parco di Orselina. Concerto organizzato in collaborazione con il Municipio di Orselina e JazzAscona. 29 giugno / Juni PRO LEGO 31.8 Festa ai Monti di Lego Die wundervolle Atmosphäre der Strassenmusik kommt von der Piazza von Ascona in den Park von Orselina. Eine Zusammenarbeit mit der Gemeinde Orselina und JazzAscona. PRO BRIONE 9.5 Assemblea 2.10 Castagnata 4.12 Pranzo pensionati 8.12 San Nicolao Tradizionale concerto ricco di generi musicali, eseguiti con grande maestria dai quaranta componenti della rinomata banda musicale di Locarno. SOCIETÀ PODISTICA LOC. 19.6 Corsa in salita Orselina-Cimetta ore 21.00 Musica cittadina Locarno 6 luglio / Juli Ein Konzert, das reich ist an verschiedenen Musikfornen, meisterhaft dargeboten von den vierzig Mitgliedern der namhaften Stadtmusik von Locarno. ore 21.00 Festa d’estate e concerto VascoJam Una grigliata in compagnia, seguita dal concerto della VascoJam Vasco Rossi Tribute Band per divertirci fino a notte fonda. Grill e bar aperti dalle ore 19.30 16 luglio / Juli Ein gemeinsamer Grillplausch gefolgt vom Konzert der VascoJam Vasco Rossi Tribute Band. Das Fest dauert bis tief in die Nacht hinein. Grill und Bar sind ab 19.30 Uhr geöffnet. ore 19.00 Silvan Zingg Trio - Boogie Woogie & Blues Musica live con l’ambasciatore svizzero del boogie woogie, già pianista di leggende Rock’n Roll come Chuck Berry, B.B. King, Carlos Santana e Ray Charles, solo per citarne alcuni. 20 luglio / Juli Livemusik mit dem Schweizer Botschafter des Boogie-Woogie, ehemaliger Pianist von Legenden des Rock’n Roll wie Chuck Berry, Carlos Santana, B.B. King, Ray Charles, um nur einige zu nennen. ore 21.00 HOT EL S TELLA OR SELINA Fam. René Schürpf - Tel. 091/743 66 81 - Fax 091/743 66 83 Eine Oase der Ruhe Unser Panoramarestaurant mit Aussichtsterrasse, in aussergewöhnlicher Lage mit subtropischer Umgebung, lädt Sie zum Verweilen ein. Besuchen Sie uns! 18 / ORSELINA 2016 ORARI DELLA FUNICOLARE Novembre – Marzo: dalle 8.00 alle 19.30 Aprile e ottobe: dalle 8.00 alle 21.00 Maggio, giugno e settembre: dalle 8.00 alle 22.00 Luglio e agosto: dalle 8.00 alle 24.00 Eintritt frei PARCO DI ORSELINA Manifestazioni 2016 Entrata libera OrselinaAgenda Scuola Teatro Dimitri Spettacolo a tema presentato dagli allievi del secondo anno della Scuola Teatro Dimitri: giochi di prestigio, clownerie e numeri di grande effetto e abilità artistica. 27 luglio / Juli “ARTEPERARTE” SCULTURE NEL PARCO Parco di Orselina 1 maggio – 31 ottobre Inaugurazione: 1. maggio, alle ore 16, nel Parco di Orselina. Segue aperitivo. Un festival che si trasferisce da Locarno a Orselina, per celebrare le tradizioni musicali del Sud Italia. In programma: la Notte della Taranta, con alcuni fra i migliori gruppi folk; workshop di pizzica e tamburo. Skulpturen im Park 1. Mai – 31. Oktober Einweihung: 1. Mai, 16.00 Uhr, im Park von Orselina. Anschliessend Aperitif. Locarno Folk Festival Das LocarnoFolk Festival zieht nach Orselina. Anlässlich einer Nacht der Taranta werden die Musiktraditionen Süditaliens zelebriert, mit einigen der besten italienischen Volksmusik-Gruppen. ore 21.00 Cinema al Parco Una nuova proposta di fine estate, con tre serate dedicate al cinema. Nell’anfitetatro del Parco vengono proiettate pellicole adatte per tutta la famiglia. 24-25-26 agosto / August Ein neues Angebot zum Sommerende mit drei Kinoabenden. Im Amphitheater des Parks von Orselina werden Filme für die ganze Familie gezeigt. ore 21.00 Pranzo degli anziani di Orselina Tradizionale invito rivolto agli anziani di Orselina per gustare un buon pranzo in compagnia, allietati dalla musica e dai canti in coro, con giochi e tanta allegria. Organizzazione: “Società amici del Parco” Settembre / September WEITERE VERANSTALTUNGEN Ein thematisches Schauspiel, präsentiert von den Schülern des zweiten Jahres der ‘Scuola Teatro Dimitri’, in dem sie Zaubertricks, Clownerien und Kunststücke vorführen. ore 21.00 18-19-20 agosto / August ALTRE MANIFESTAZIONI DELLA COLLINA LOCARNESE Einladung an die Senioren von Orselina, um gemeinsame ein gutes Mittagessen zu geniessen, begleitet von Musik und Chorgesang, mit Spielen und viel Fröhlichkeit. Festa in collina Passeggiata nei boschi della collina locarnese e pranzo nel Parco con musica e il Gruppo Corno delle Alpi: è questa la nostra manifestazione che tradizionalmente chiude la stagione estiva. CARNEVALE IN IMMAGINE Via Al Parco / Via Santuario 1. maggio 2016 - prim. 2017 Inaugurazione: 1. maggio, alle ore 16, nel Parco di Orselina. Segue aperitivo. Karneval in Bildern 1. Mai 2016 – Frühling 2017 Einweihung: 1. Mai, 16.00 Uhr, im Park von Orselina. Anschliessend Aperitif. CASA AL PLATANO Brione maggio-giugno / Mai-Juni Mostra legata ai legumi (2016 anno internazionale dei legumi) Ausstellung über Hülsenfrüchte (2016: Internationales Jahr der Hülsenfrüchte) 1.12.2016 - 6.1.2017 Esposizione dei presepi di Angelo Ferrari (Ludiano) Krippenausstellung von Angelo Ferrari (Ludiano) Volkswanderung durch die Wälder unseres Hausberges, gemeinsam Mittagessen mit Musik und der Gruppe Alphorn. Eine Veranstaltung, die jedes Jahr die Sommersaison beendet. 9 ottobre / Oktober ore 9.00 Aperitivo di Natale Fiaccolata con i bambini, suono delle pive, albero di Natale, vin brûlé, minestrone e panettone. La suggestiva atmosfera natalizia fa da contorno all’ultima manifestazione dell’anno. 18 dicembre / Dezember Fackelzug mit den Kindern, Dudelsackklänge, Christbaum, Glühwein, Minestrone und Panettone. Die Weihnachtsstimmung bildet den Rahmen der letzten Veranstaltung des Jahres. FAHRPLAN DER FUNICOLARE November – März: von 8.00 bis 19.30 Uhr April und Oktober: von 8.00 bis 21.00 Uhr Mai, Juni und September: von 8.00 bis 22.00 Uhr Juli und August: von 8.00 bis 24.00 Uhr ore 17.00 HOTEL MIRAFIORI ORSELINA Famiglia Schmid-Brusa Tel. +41(0)91 743 18 77 - Fax +41(0)91 743 77 39 [email protected] - www.mirafiori.ch La più bella terrazza di Orselina con stupenda vista lago cucina mediterranea aperta tutti i giorni dal 21 marzo al 19 ottobre 2014 ORSELINA 2016 / 19 ORSELINA, CASE DI SOTTO HOUSE & BREAKFAST Grotto Ferriroli www.casedisotto.ch [email protected] Cucina nostrana Griglia al camino Via Patocchi 17 6605 Locarno-Monti Tel. 091 751 04 95 079 300 01 33 [email protected] Chiuso: lunedì e martedì Novembre e dicembre: aperto solo domenica a pranzo Eccezionale 9.8 Booking.com review La Bottega dei Monti RISTORANTE AL GUSTO da Christen Via al Parco 7 - 6644 Orselina - Tel. 091 744 62 04 [email protected] Gianna Bonardi-Quaranta • • • • • • • • • • • SALONE LULU • • • • • • • • • • • Via ai Monti 164 6605 Locarno Monti Tel. 079 312 97 91 (su appuntamento) Negozio alimentari e agenzia postale Locarno-Monti Tel. 091 751 84 65 Consegne a domicilio La nostra filosofia in cucina è di utilizzare sempre prodotti freschi, principalmente provenienti dalla regione. Tutti i nostri cibi sono di produzione propria, “fatti in casa”. Con piacere andiamo incontro alle esigenze di persone affette da allergie, intolleranze o che necessitano diete particolari. Siamo sempre felici di accogliere le famiglie e, su richiesta, proponiamo anche pietanze o porzioni adeguate ai bambini. Sascha Christen e il suo team vi attendono con piacere per farvi trascorrere dei momenti indimenticabili. Die Philophie unserer Küche ist immer marktfrische Produkte zu verwenden, hauptsächlich aus der Region. Unsere Gerichte sind immer hausgemacht. Gerne kommen wir unseren Gäste entgegen, welche unter Allergien, Unverträglichkeiten Leiden, oder Diäten halten. Familien mit Kindern sind bei uns gern gesehen. Den Kindern servieren wir gerne kleinere und angepasste Gerichte aus der bestehenden Karte. Sascha Christen und sein Team erwarten Sie um unvergessliche Momente zu erleben. Val Resa - 6645 Brione s/Minusio Tel. +41 (0)91 730 11 32 Cell. +41 (0)79 329 42 58 [email protected] www.algrottcafe.ch Aperto da mercoledì a domenica - Gradita la riservazione Ricordando lo stand di tiro e la Società Tiratori Orselinesi di GIANNI CAMINADA N on è stato facile risalire alle persone che fondarono la Società Tiratori Orselinesi. Si presume sia stata fondata nel 1933 e poi rifondata il 29 maggio 1942. Alcuni cittadini di Orselina si riunirono in assemblea al Ristorante Mirasole (oggi scomparso) per ricostituire la Società. Un periodo poco felice, nel mezzo dell’ultimo conflitto mondiale. Presenti 13 appassionati. Fu nominato il Comitato presieduto da Ildebrando Nonni che restò in carica fino al 1945. La quota sociale fu di 2 franchi. In quell’occasione i soci chiesero di: “meglio sistemare la piazza di tiro e di meglio proteggerla dai raggi del sole come pure di provvedere alle pratiche presso le competenti Autorità affinché i tiratori domiciliati a Locarno Monti ottengano il permesso di sparare presso il nostro stand considerata la lontananza del poligono di tiro a Ponte Brolla”. L’attività sociale prosegue con un buon numero di partecipanti. Il tiro obbligatorio non era l’unica attività, anzi le più gradite erano il Campionato sociale annuale e il “Tiro delle castagne”. Emergono regolarmente nomi di bravi tiratori come Renato Giovannoni (eletto anche presidente dal 1965 al 1971). Alvise Franceschini (pres. dal 1976- lenti al 1942 sino al 1962 si sco1979), Hans Ritter (pres. dal pre che le assemblee avveniva1979 fino al 2003) e Stefano no a rotazione nei diversi locali Bettè (membro di comitato dal pubblici del Paese. La scelta ri1991 al 2003). Ambita era la cadeva spesso sul Ristorante Challenge messa in palio dalla Grottino perché il proprietario Società e sponsorizzata dal Carlo Ottiger era un fervido soMunicipio di Orselina. Per ra- stenitore. Stefano Bettè e Alvise gioni di sicurezza, di rumore e Franceschini si occuparono di d’imposizione dell’Autorità mili- ricuperare tutti i trofei e le medatare cantonale si dovette chiu- glie vinte negli anni. È doveroso dere nel 1985 lo stand di tiro a ricordare l’assemblea generale s t r a o rd i n a r i a Orselina. Ci si del 18 dicembre rivolse allora Il tiro obbligatorio che dealla Società Tinon era l’unica attività, 2002 cretò la fine delratori la Fraccia anzi le più gradite erano la Società orsea Minusio che, il Campionato sociale linese. In quelvalutando l’uso dello stand per annuale e il tradizionale l’occasione fu pure accettata gli allenamenti, “Tiro delle castagne”. l’adesione ali tiri obbligatori e di Società, ai nostri 7-8 tiratori l’Unione Tiratori di Minusio. Le fu richiesto un contributo annuo già associate (Tenero/Contra, di fr. 600, in seguito annullato. Brione e Mergoscia) avevano il Al rinnovo dello stand di tiro La loro stemma sul vessillo sociaFraccia il Comune di Orselina le, conseguentemente fu richiecontribuì con un importo di sto che figurasse anche quello 30'000 franchi e per l’adesione di Orselina. Gli accordi entraroal Consorzio versò per i lavori di no in vigore il 1° marzo 2003 e la chiusura della Società fu sottomiglioria 15'000 franchi. Nel 1993 i soci e i simpatizzanti lineata con un’assemblea e una erano 33 e i partecipanti al cerimonia. Anche se l’adesione Campionato sociale e al “Tiro fu accolta all’unanimità, non delle castagne” furono in media tutto filò liscio come si sperava. una quindicina. Gli Statuti del Hans Ritter ricorda che il nume1963 indicavano che la Società ro ridotto dei nostri tiratori non aveva sede a Orselina senza ci- aveva gran voce in capitolo. Il tarne la dimora. Dai verbali risa- 20 marzo 2003 si tenne al Risto- rante Grottino l’ultima assemblea presieduta da Renato Giovannoni. Nel corso dei lavori furono riassunti i fatti che portarono alla cessazione dell’attività e il verbale di quella seduta termina con la seguente frase: “Con ciò l’attività della Società Tiratori Orselinesi è ufficialmente chiusa.” Una decisione non facile, anche perché gli incontri, le attività e i momenti conviviali lasciarono in molti un profondo e indelebile ricordo. Termino quindi questo contributo con due testimonianze. Giannetto Nicora racconta: “ero un ragazzino di 12-13 anni. La mia curiosità mi spinse a voler vedere mio padre e altri adulti sparare (300m.) In cima a via Vignole sulla superficie di un bel prato, lo stand di tiro non esisteva ancora, solo i bersagli e la demarcazione dei tiri era manuale”. Erano gli anni 1952-53 e di quell’epoca purtroppo non abbiamo fotografie. Hans Ritter annota: “in ogni attività di gruppo vi sono elementi la cui fantasia è più spinta e astuta di altri. Ricordo che l’amico Guido trovò il gusto e il piacere di sparare i colpi di prova non sui bersagli ma verso la Cappella denominata “la Cappella del Diavolo”. C’era chi si divertiva di questa “balordata” e chi invece la deplorava”. ORSELINA 2016 / 21 Ascona - via Circonvallazione Circonvallazione 3 091 791 13 20 Gor dola - via San Gottar do 123 Gordola Gottardo 091 859 22 10 cris cristallina.ch tallina.ch Erinnerungen an den Schiessstand und Schützenverein von GIANNI CAMINADA s ist nicht einfach herauszufinden, wer die Gründer des Schützenvereins Orselina waren. Man geht davon aus, dass der Verein im Jahr 1933 entstand – und sich noch einmal neu am 29. Mai 1942 bildete. Einige Bürger von Orselina fanden sich damals im Restaurant Mirasole (das es heute nicht mehr gibt) zu einer Versammlung für die Neugründung ein. Es herrschten keine glücklichen Zeiten, die Welt befand sich mitten im Krieg. In Anwesenheit von 13 Hobbyschützen wurde das Vereinskomitee ernannt. Den Vorsitz hatte Ildebrando Nonni, der bis zum Jahr 1945 im Amt blieb. Der Mitgliederbeitrag betrug 2 Franken. Folgende Wünsche äusserten die Schützen: „Der Schiessplatz muss in einen besseren Zustand gebracht und zudem besser vor Sonnenlicht geschützt werden; bei der zuständigen Behörde gilt es zudem zu beantragen, dass die in Locarno Monti wohnhaften Schützen auch die Erlaubnis bekommen, auf unserem Stand zu schiessen, in Anbetracht der Entfernung zum Schiessplatz Ponte Brolla.“ Das nachfolgende Vereinsleben wies eine ordentliche Zahl von Mitgliedern auf. Das Pflichtschiessen war nicht die E einzige Aktivität. Am beliebtes- Franken. Diese wurde aber späten waren die jährlichen Ver- ter wieder gestrichen. einsmeisterschaften und das An der Erneuerung des Schiess„Kastanienschiessen“. Immer standes La Fraccia beteiligte wieder tauchen Namen von sich die Gemeinde Orselina mit sehr guten Schützen auf, wie einem Beitrag von 30'000 FranRenato Giovannoni (Präsident ken. Für den Anschluss an das von 1965 bis 1971), Alvise Fran- Konsortium zahlte sie 15'000 ceschini (Präsident von 1976 Franken für Sanierungsmassbis 1979), Hans Ritter (Präsi- nahmen. Im Jahr 1993 zählte dent von 1979 bis 2003) und der Verein insgesamt 33 VerStefano Bettè (Vorstandsmit- einsmitglieder und Freunde, gliedvon 1991 bis 2003). durchschnittlich 15 Personen Der Pokal, der vom Verein aus- nahmen an den Vereinsmeistergesetzt und vom „Municipio“ schaften und am „Kastanien(Gemeindeexekutive) gespon- schiessen“ teil. Gemäss den sert wurde, war Statuten des Das Pflichtschiessen Jahres 1963 besehr begehrt. 1985 musste der fand sich der war jedoch nicht Schiessstand jeSitz des Vereins die einzige Aktivität. doch aus Grünin Orselina, ein Am beliebtesten den der Sichergenauer Standwaren die jährlichen heit, des Lärmort ist allerdings Vereinsmeisterschaften nicht angegeschutzes und auf Anweisung der ben. Aus den und das traditionelle kantonalen Mili„Kastanienschiessen“. Gesprächsprotärbehörde getokollen der Jahschlossen werden. Die Orseli- re 1942 bis 1962 geht hervor, neser mussten sich von da an dass die Versammlungen nach an den Schützenverein la Frac- dem Rotationsprinzip in vercia in Minusio wenden. Nach- schiedenen Lokalen des Ortes dem dieser die Nutzungskosten abgehalten wurden. Oft fiel die des Stands für Schiessübun- Wahl auf das Ristorante Grottigen, Pflichtschiessen und das no, dessen Besitzer Carlo OttiVereinsschiessen kalkuliert hat- ger ein leidenschaftlicher Ante, verlangte er von den sieben hänger war. Stefano Bettè und bis acht Schützen aus Orselina Alvise Franceschini kümmerten eine Jahresgebühr von 600 sich darum, alle über die Jahre gewonnenen Trophäen und Medaillen aufzuspüren und zurückzuholen. In Erinnerung geblieben ist natürlich auch die ausserordentliche Generalversammlung vom 18. Dezember 2002, die das Ende des Orseliner Vereins besiegelte. Bei dieser Gelegenheit wurde auch der Anschluss an den Schützenverein Minusio beschlossen. Auf dessen Vereinsbanner prangten bereits die Wappen der anderen angeschlossenen Gemeinden (Tenero/Contra, Brione und Mergoscia), entsprechend wurde auch die Einfügung des Wappens von Orselina verlangt. Die Vereinbarungen traten am 1. März 2003 in Kraft. Mit einer Versammlung und einer Zeremonie wur- de der Abschied vom Schützenverein Orselina gefeiert. Obwohl der Anschluss an den Verein in Minusio einstimmig beschlossen worden war, verlief der Prozess nicht so reibungslos wie gehofft. Hans Ritter erinnert daran, dass die Schützen aus Orselina aufgrund ihrer geringen Anzahl keine grosse Stimme im Plenum hatten. Am 20. März 2003 fand im Ristorante Grottino die letzte Versammlung unter der Leitung von Renato Giovannoni statt. Im Verlauf dieser Sitzung wurden noch einmal alle Aspekte benannt, die zur Auflösung des Orseliner Vereins geführt hatten. Das Gesprächsprotokoll endet mit dem Satz: „Damit ist die Aktivität des Schützenvereins Orselina offiziell beendet.“ Leicht fiel diese Entscheidung nicht. Jeder schätzte die regelmässigen Treffen, Aktivitäten und gemeinschaftlichen Momente und behielt sie unauslöschlich in Erinnerung. Mit den Erzählungen zweier Zeitzeugen soll dieser Text enden. Giannetto Nicora berichtet: „Ich war ein Bub von etwa 12 bis 13 Jahren. Aus Neugierde schaute ich meinem Vater und den anderen Erwachsenen beim Schiessen zu (300 m). Auf der grossen Wiese am Ende der via Vignole existierte damals noch kein Schiessstand. Es gab nur Zielscheiben und handgemachte Markierungen für die Schusslinie.“ Man schrieb das Jahr 1952/53. Leider gibt es keine Fotos aus der Zeit. Auch Hans Ritter kann eine Anekdote beisteuern: „In jeder Gruppe gibt es Personen, die übermütig aus der Reihe tanzen. Ich erinnere mich an meinen Freund Guido, der Gefallen daran fand, die Probeschüsse nicht auf die Zielscheiben, sondern auf die Kapelle mit dem Namen „La Cappella del Diavolo“ abzufeuern. Einige Leute lachten drüber, andere missbilligten es.“ ORSELINA 2016 / 23 DA OLTRE QUINDICI ANNI UNA CITTADINA DI ORSELINA PROMUOVE LA CULTURA CREOLA Caraibi, Oceano Indiano: spiagge, palme, mari caldi, ma anche… a una quindicina di anni una cittadina di Orselina si occupa intensamente di promuovere le lingue e le culture creole. La Rivista di Orselina le ha chiesto di descrivere questa sua attività. Da anni sognavo di vedere le felci arboree in natura. Finalmente nel 1997 andai a cercarle all’isola della Réunion, sei mesi più tardi in Martinica. Difficile non accorgersi che gli isolani, oltre al francese, parlano anche creolo; ciò mi intrigò per cui cominciai a cercare di capire quale ruolo avesse questa lingua nel loro quotidiano e da dove venisse. Réunion e Martinica, come pure Guadalupa, Guyana francese e Mayotte, sono dipartimenti d’oltre mare (DOM) francesi. Rientrata a Orselina approfittai di Internet per continuare le ricerche, “incontrai” così un infermiere della Martinica, Kounta, che seguiva una formazione universitaria in lingue e culture regionali. Kounta mi indicò l’indirizzo di un sito web appena creato di cui era webmaster. Tale sito, allora chiamato Kapeskréyol, contribuì a sostenere la lotta per ottenere dalle autorità francesi l’istituzione del CAPES (Certificat d'Aptitude au Professorat de l'Enseignement du Second degré) di creolo, il CAPES è un certificato dell’educazione nazionale francese che permette d’insegnare nei licei. Dopo l’istituzione ufficiale del CAPES di creolo, avvenuta nel 2001, il sito offrì e offre tuttora informazione e aiuto a chi si iscrive a tale concorso, ma anche spazio alla cultura creola di paesi in cui il CAPES non esiste. Kapeskréyol, che era stato preparato di fretta senza preoccuparsi troppo della forma, mi apparve subito di difficile lettura. Segnalai questo problema a Kounta e gli spiegai come fare per migliorare l’impaginazione degli articoli; lui rispose che non aveva tempo e mi diede accesso al server, invitandomi a correggere ciò che mi interessava. Da quel giorno non ho più smesso di gestirlo, praticamente da sola. Inizialmente non fu facile capire chi erano i responsabili dei contenuti. In un primo D 24 / ORSELINA 2016 Felci arboree Baumfarne momento scoprii che il sito era strettamente legato a un gruppo di studiosi universitari della Martinica, che da anni spingevano al riconoscimento del creolo quale lingua e cultura, poi piano piano studiosi di tutto il mondo chiesero di poter pubblicare sul sito. Nel 2004, non volendo essere “complice” di dispute assai violente fra specialisti del creolo, dissi ai responsabili di Kapeskréyol che avrei smesso di occuparmene a meno che non mi avessero concesso completa libertà nella scelta dei documenti da pubblicare; essi accettarono forse perché in quegli anni era più difficile gestire pagine Internet. Dal 2006 il sito si chiama Potomitan, temine più adatto a simboleggiare il suo ruolo. Nella cultura creola caraibica, Potomitan è il pilastro centrale dei templi voodoo e simboleggia il ruolo della donna nella famiglia creola, spesso costretta a occuparsi dei numerosi figli senza alcun contributo dei loro diversi padri. Ma, cosa significa creolo? Creolo deriva dal latino «creare» e apparve in spagnolo “M ap remèsye Potomitan.info ak Francesca Palli, pou piblikasyon dènye atik mwen an sou sit yo an. Potomitan se pi gwo sit referans m konnen sou zafè lang kreyòl, nan nivo entènasyonal. Se yon sit ki ede m anpil pou fòmasyon m nan koze sila a”. e portoghese come «criollo», rispettivamente «criolho», dato che spagnoli e portoghesi furono i primi colonizzatori delle Americhe. Dapprima esso designò i figli dei colonizzatori nati in America in opposizione ai coloni nati in Europa, alle popolazioni autoctone e ai neri nati in Africa, in seguito esso indicò l’adattamento al nuovo mondo di uomini, animali, piante o cose che non ne erano originari: maiale creolo, cucina creola, casa creola, musica creola, … Potomitan è un sito di riferi- mento per la cultura creola francese, nata nella seconda metà del 1600, dal brutale incontro fra i colonizzatori francesi, gli abitanti originari delle terre colonizzate e gli schiavi africani avvenuto in Haiti, Martinica, Guadalupa, Santa Lucia, Dominica, Trinidad, la Réunion, Maurizio, Seychelles, Louisiana… Più di 16 milioni di persone parlano questo creolo e la maggioranza risiede ad Haiti. Esso, assieme al francese, è la lingua ufficiale di Haiti e, con l’inglese, delle Seychelles. Potomitan comprende più di 20'000 documenti tra testi e immagini, conta oltre mille navigatori al giorno che lo visitano e sempre più autori lo scelgono per pubblicarvi un dossier completo delle loro attività. Da una quindicina di anni dedico almeno tre ore giornaliere alla sua gestione. In poche righe è impossibile dare un’idea della vastità di contenuti di Potomitan, perciò vi invito a percorrerlo su Internet: www.potomitan.info (F. Palli) Lo scrittore della Martinica Patrick Chamoiseau, che nel 1992 vinse il Premio Goncourt per il suo romanzo “Texaco” Der Schriftsteller aus Martinique P. Chamoiseau, der 1992 den Prix Goncourt für den Roman „Texaco“ gewann. Petroglifi precolombiani Präkolumbianische Felszeichnungen (Guadaloupe) EINE EINWOHNERIN VON ORSELINA FÖRDERT SEIT 15 JAHREN DIE KREOLISCHE KULTUR Karibik, Indischer Ozean: Strände, Palmen, warmes Meer, aber auch… E ine Einwohnerin von Orselina hat es sich vor 15 Jahren zur Aufgabe gemacht, die kreolische Sprache und Kultur zu fördern. Die Rivi-sta di Orselina hat sie gebeten, uns einen Einblick in ihre Tätigkeit zu gewähren. Über viele Jahre träumte ich davon, Baumfarne in der Natur anzuschauen. Im Jahr 1997 war es endlich soweit: ich reiste auf die Insel La Réunion, sechs Monate später ging es nach Martinique. Natürlich fiel mir auf, dass die Insulaner ausser Französisch auch Kreolisch sprachen. Ich begann mich mit dem Thema zu befassen und versuchte herauszufinden, welche Rolle diese Sprache im Alltagsleben hat und woher sie kommt. La Réunion und Martinique, ebenso wie Guadeloupe, FranzösischGuayana und Mayotte, sind französische Überseedepartemente (DOM). Als ich nach Orselina zurückkam, habe ich meine Recherchen im Internet fortgesetzt. Auf diese Weise traf ich Kounta, einen Krankenpfleger aus Martinique, der ein Universitätsstudium in regionalen Sprachen und Kulturen absolvierte. Kounta wies mich auf eine ganz neu erstellte Internetseite hin, von der er selbst der Webmaster war. Diese Homepage mit dem Namen Kapeskréyol unterstützte die Bemühungen um von der französischen Regierung die Einführung des „CAPES“ (Certificat d'Aptitude au Professorat de l'Enseignement du Second degré ) für Kreolisch zu erhalten. Das CAPES ist ein Zertifikat des nationalen französischen Bildungssystems und Voraussetzung, um an den Mittelschulen zu unterrichten. Die offizielle Einführung des CAPES de créole erfolgte im Jahr 2001. Seitdem bietet die Internetseite Informationen und Unterstützung für alle diejenigen, die sich um das Zertifikat bewerben, und bildet in Ländern, in denen das CAPES nicht existiert, eine Plattform für kreolische Kultur. Der Homepage „Kapeskréyol“ war anfangs anzumerken, dass sie eilig und ohne Konzept ins Leben gerufen worden und daher schwer verständlich war. Ich sprach mit Kounta darüber und gab ihm Tipps, wie man das Layout der Artikel verbessern könnte. Allerdings erklärte er mir, dass er dazu keine Zeit habe, woraufhin er mir Zugang zum Server gab und mich einlud, alle Verbesserungen, die mir vorschwebten, selbst vorzunehmen. Seit diesem Tag habe ich nicht mehr aufgehört, mich praktisch alleine um die Verwaltung der Internetseite zu kümmern. Anfangs war es für mich nicht einfach zu verstehen, wer eigentlich für die Inhalte der Seite verantwortlich war. Ich fand heraus, dass die Homepage in ihrer Anfangszeit eng mit einer universitären Forschungsgruppe aus Martinique verbunden war, die sich schon seit Jahren für die Anerkennung des Kreolischen als Sprache und Kultur einsetzte. Mit der Zeit wurden es immer mehr akademische Fachleute aus der ganzen Welt, die auf dieser Internetseite publizieren wollten. Ich weigerte mich allerdings, mich an den teils heftigen verbalen Auseinandersetzungen zwischen den Kreol-Experten zu beteiligen. Daher drohte ich im Jahr 2004 den Verantwortlichen von Kapeskréyol, die Verwaltung der Homepage aufzugeben, wenn sie mir nicht freie Hand bei der Auswahl der zu veröffentlichenden Texte lassen würden. Dass sie damals auf meine Bedingung eingingen lag wohl daran, dass es zu diesem Zeitpunkt noch nicht so einfach wie heute war, eine solche Internetseite zu bewirtschaften. Seit dem Jahr 2006 nennt sich die Seite „Potomitan“, ein Begriff, der symbolisch besser passt. In der kreolischen Kultur der Karibik ist Potomitan die zentrale Säule der Voodoo-Tempel und symbolisiert die Rolle der Frau in der kreolischen Familie. Diese ist häufig gezwungen, sich um zahlreiche Kinder zu kümmern, ohne dafür von den verschiedenen Vätern irgendwelche Unterstützung zu erhalten. Aber was bedeutet Kreol? Kreol stammt ab vom lateinischen Wort „creare“ (erzeugen) und ist im Spanischen und Portugiesischen als „criollo“ beziehungsweise „criolho“ zu finden, was damit zusammenhängt, dass Spanier und Portugiesen die ersten Siedlern in Amerika waren. Anfangs bezeichnete der Begriff „Kreolen“ die Nachkommen der europäischen Einwanderer, die in Amerika geboren waren, um sie von den in Europa geborenen Kolonisten, der Urbevölkerung und den Schwarzafrikanern, die in Afrika geboren waren, zu unter- scheiden. Später wurde damit allgemein die Anpassung von Menschen, Tieren, Pflanzen und sonstigen Dingen anderer Herkunft an die neue Welt bezeichnet: kreolische Schweine, kreolische Küche, kreolische Häuser, kreolische Musik, etc. Die französisch-kreolische Kultur entstand in der zweiten Hälfte des 17. Jahrhunderts, als es in Haiti, Martinique, Guadeloupe, St. Lucia, Dominica, Trinidad, La Réunion, Mauritius, Seychellen, Louisiana zum blutigen Aufeinandertreffen der französischen Kolonisten mit den Ureinwohnern der unterworfenen Gebiete und den afrikanischen Sklaven kam. Über 16 Millionen Menschen sprechen heute Kreolisch, die meisten von ihnen leben auf Haiti. Dort ist Kreol neben Französisch die Amtssprache, ebenso wie, neben Englisch, auf den Seychellen. Die Seite „Potomitan“ umfasst mehr als 20'000 Dokumente in Form von Texten und Bildern und wird täglich von über tausend Internetnutzern besucht. Immer mehr Autoren nutzen die Plattform, um Dossiers über ihrer Tätigkeit zu veröffentlichen. Seit 15 Jahren widme ich mich täglich mindestens drei Stunden der Verwaltung dieser Seite. Es ist unmöglich, in wenigen Zeilen einen Eindruck von der Komplexität und Informationsfülle der Homepage „Potomitan“ zu vermitteln. Daher lade ich dazu ein, die Seite mal anzuschauen: www.potomitan.info (F. Palli) ORSELINA 2016 / 25 La storica funicolare di Locarno... la via più suggestiva e comoda per raggiungere il Sacro Monte Madonna del Sasso e punto di partenza per bellissime passeggiate sui sentieri della collina. Die historische Standseilbahn von Locarno... der romantische und bequeme Weg um den Sacro Monte Madonna del Sasso zu besichtigen und Ausgangspunkt wunderschöner Spazierwege oberhalb Locarno. Ogni 15 minuti / Alle 15 Minuten tel. 091 751 11 23 - fax 091 752 14 63 [email protected] 6670 AVEGNO - Tel. 091 796 18 87 Fax 091 780 72 65 - Ccp 65-5640-8 [email protected] I suoi pensieri esprimono convinzioni religiose maturate nel corso degli anni, specialmente sulla liturgia e sugli insegnamenti catechistici tradizionali, ma parla volentieri anche dell’esperienza alla Madonna del Sasso. LO ABBIAMO INCONTRATO L’ESTATE SCORSA NELLA SUA VALLE BEDRETTO I ricordi di Padre Angelico Forni ex guardiano del Santuario di CARLO BRANCA ella penombra del ristorante gestito dalle due sorelle a Villa Bedretto quasi quasi non lo si riconosce, immerso nella lettura di un quotidiano. Ha trascorso oltre vent’ anni nel Santuario della Madonna del Sasso Padre Angelico Forni, alcuni anni come Padre Guardiano e ha conosciuto la realtà e i cambiamenti intervenuti in questi anni attorno al Sacro Monte locarnese. Mentre camminiamo tra i prati secchi per la grande siccità di luglio, la valle Bedretto appare nella sua immensa tranquillità; in alto si scorge il Pizzo Rotondo, senza un filo di neve. I pensieri di Padre Angelico esprimono convinzioni religiose maturate con gli anni, specialmente nei confronti della liturgia e di insegnamenti catechistici tradizionali. E’ convincente e stimolante ascoltarlo: “con il silenzio si percepisce la presenza di Dio, che è nell’anima di ognuno di noi”, oppure “i peccati sono da esprimere davanti a Dio e non davanti a un prete che alla fine della confessione ti dà una penitenza." “Il solo desiderio della confessione significa ricercare la mi- N sericordia di Dio e non di un prete che ti giudica e che ti assolve. Così la Messa: non deve diventare un’imposizione o un obbligo; se invece della Messa si va in montagna, si esprime anche così un pensiero, un ringraziamento e una lode a Dio”. Ma torniamo a Orselina: "anche il nostro celebre santuario, che raccoglieva la devozione di tutti i ticinesi, ha perso molti fedeli che, anche con le loro offerte permettevano una migliore manutenzione di tutto il complesso conventuale; una parte degli oboli raccolti veniva perfino distribuita ai conventi più poveri nel Cantone. Ora i grandi restauri - un po’ discutibili dal punto di vista liturgico - hanno creato le premesse per trasformare il Santuario in una meta turistica denominata Sacro Monte, mirando a farlo rientrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Si modifica in questo modo l’essenza stessa del Santuario; da luogo sacro di preghiera e di meditazione sta diventando un’attrazione turistica e i frati vengono interpellati come ciceroni.“ Ma quali erano le relazioni con la gente del luogo? ”Un tempo erano più frequenti, per esempio con i postini e l’ufficio postale, dove venivano anche consegnate le offerte settimanali raccolte con i numerosi pellegrinaggi che, fin verso la metà del secolo scorso provenivano con il battello dall’Italia. C’erano pure contatti con i piccoli commerci e con società locali come quella del carnevale.“ Anche Padre Angelico aveva collaborato con qualche poesia scherzosa o un disegno satirico al giornale stampato per l’occasione. Una volta, mascherato con il confratello Fra Martino, aveva partecipato alla distribuzione del risotto (risotto che il presidente Sandro Bettè offriva ogni anno a tutto il convento). “Negli anni settanta del secolo scorso i contatti con la parrocchia di Orselina, la scuola, le autorità comunali, non erano molto costanti; lo erano invece con la clinica Santa Croce, gestita dalle suore di Menzingen. Un tempo i frati visitavano regolarmente i malati nei ricoveri e negli ospedali ed erano sempre ben accolti, ma poi, per decisione della Diocesi sono stati sostituiti dai sacerdoti delle rispettive parrocchie." Con un albergatore, quando era Padre Guardiano, cioè Padre Superiore o Rettore, ha avuto qualche problema per il suono delle campane; disturbavano i clienti dell’albergo alle sette del mattino, ma tutto si è poi risolto in buona armonia. Ora il Sacro Monte è sempre più circondato da condomini vetrati e la densità edilizia, la stazione e il famoso pilone della filovia, tolgono lentamente il respiro a questo straordinario complesso, riconosciuto come il simbolo del Locarnese. Ma alla fine la conversazione ritorna dal profano al sacro: “il solo fatto di vivere è una manifestazione della presenza di Dio, da scoprire nella semplicità e nel silenzio. Quanto più rifletti con te stesso, tanto più sei con Dio. Dio è bontà, è accoglienza, dobbiamo riflettere sulla grandezza della misericordia.” E intanto siamo arrivati nella casa paterna, dove sono cresciuti, isolati dal mondo nei mesi invernali, otto figli. Poco lontano, l’acqua del fiume scivola tra i massi e le auto dei turisti che scendono dalla Novena corrono verso i paradisi delle vacanze. ORSELINA 2016 / 27 SISTEMA AUTOSUFFICIENZA PARZIALE PANNELLO FOTOVOLTAICO RE TE ELE TTR ICA CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA ACQUISTATA DALL’AZIENDA SISTEMA DI ACCUMULO PARZIALE INVERTER UTILIZZO ENERGIA PROPRIA EVENTUALE ENERGIA IN ESUBERO RIMESSA IN RETE CONTATORE ENERGIA VENDUTA ALL’AZIENDA ELETTRICA PICCO SOLARE ENERGIA ACCUMULATA PER USO PROPRIO CONSUMO ENERGIA PROPRIA ENERGIA ACQUISTATA DALL’AZIENDA EVENTUALE ENERGIA IN ESUBERO VENDUTA ALL’AZIENDA ELETTRICA 12:00 23:00 noi lavoriamo per spegnere il passato e accendere il futuro Impianti solari fotovoltaici? Contattateci per un preventivo senza impegno. Elettricità Bronz SA Via Mappo 11 CH 6598 Tenero Tel. 091 935 91 00 Fax 091 935 91 04 ecoelettrica.ch [email protected] Inserzione standard 13.10.2015 0:00 WIR TRAFEN PADRE ANGELICO IM VERGANGENEN SOMMER IN SEINEM BEDRETTOTAL Erinnerungen des ehemaligen Guardian der Wallfahrtskirche von CARLO BRANCA ie er so dasitzt, in die standhaltung des gesamten Lektüre einer Tages- Klosterkomplexes ermöglicht zeitung vertieft, im hatten. Ein Teil der gesammelHalbschatten des Restaurants ten Spenden wurde sogar an zweier Schwestern im Bedret- die ärmeren Klostergemeintotal, erkennt man ihn fast schaften im Kanton verteilt. Die nicht: Padre Angelico Forni hat umfassenden Restaurierungsüber zwanzig Jahre in der Wall- arbeiten – über die sich aus lifahrtskirche Madonna del Sasso turgischer Sicht durchaus streigelebt, einige Jahre davon als ten liesse – haben die Voraus„Guardian“. Entsprechend gut setzungen geschaffen, den kennt er sich aus mit dem Leben Wallfahrtsort als „Heiligen Berg“ im Kloster und den Veränderun- zu einem Touristenziel zu magen der vergangenen Jahre am chen. Das Kloster soll sogar UNESCO-Welt„Heiligen Berg“. erbe werden. Wir laufen in der In seinen Gedanken Julihitze über die manifestiert sich die über Doch das Wesen trockenen Wiedes Sanktuaridie Jahre gereifte, sen, umhüllt von ums hat sich dareligiöse Überzeugung, durch verändert: der tiefen Stille besonders in Bezug die Wallfahrtskirdes Bedrettotals. che ist nicht Im Hintergrund auf die Liturgie und erhebt sich der die katechetische Lehre. mehr heiliger Ort des Gebets und komplett schneeEr spricht aber auch der Meditation, freie Gipfel Pizzo gerne über seine sondern TourisRotondo. In den Erfahrungen im Kloster tenattraktion – Gedanken von mit den MönPadre Angelico Madonna del Sasso. manifestiert chen als Fremsich seine über Jahre gereifte, denführern.“Wie sah früher der christliche Überzeugung, vor Kontakt zu den Menschen aus allem im Hinblick auf die Litur- der Nachbarschaft aus? „Es gie und die traditionelle kate- gab eine Zeit, da war der Konchetische Lehre. Es ist über- takt enger als heute, beispielszeugend und bereichernd, ihm weise mit dem Briefträger und zuzuhören: „In der Stille spürt dem Postamt. Dort wurden man die Anwesenheit Gottes, wöchentlich die Spenden für der in unser aller Seele lebt“. den Konvent eingezahlt, die Oder: „Die Sünder müssen die zahlreichen Pilger hintersich vor Gott rechtfertigen und liessen, die bis zur Mitte des nicht vor einem Pfarrer, der ih- vergangenen Jahrhunderts nen am Ende der Beichte eine per Boot aus Italien kamen. Es Busse auferlegt“. „Der einzige gab ausserdem Kontakt zu Wunsch der Beichte ist es, die den kleinen Geschäften und Barmherzigkeit Gottes zu er- den lokalen Vereinen, darunter fahren, und nicht die eines dem Karnevalsverein.“ Pfarrers, der über dich richtet An der Zeitschrift, die anlässund dir die Absolution erteilt. lich des Karnevals gedruckt Ebenso die Messe: Sie darf wird, hat auch Padre Angelico keine Auflage oder Verpflich- mit etwas scherzhafter Poesie tung sein; wer statt in die Mes- oder satirischen Zeichnungen se ins Gebirge fährt, kann auch mitgewirkt. Einmal half er verauf diese Weise Gott geden- kleidet und gemeinsam mit seiken, danken und loben.“ nem Mitbruder Martino bei der Doch zurück zu Orselina: Ausgabe des Risottos. Das Ri„Auch unsere geliebte Wall- sotto wurde jedes Jahr vom fahrtskirche, verehrt von den Präsidenten Sandro Bettè dem Tessinern, hat viele Glaubens- Konvent offeriert. „In den anhänger verloren, die, auch 1970er Jahren gab es mit der durch ihre Offerten, die In- Pfarrei von Orselina, der Schu- W le und der Gemeindeverwaltung keinen regelmässigen Kontakt. Enger war der Bezug dagegen zur Klinik Santa Croce, die von der Schwesterngemeinschaft Menzingen geführt wurde. Damals besuchten die Mönche regelmässig die Kranken in den Heimen und Kliniken und waren dort gern gesehene Gäste. Doch dann wurden sie auf Entscheidung des Bistums hin von den Priestern der zuständigen Pfarreien abgelöst. Als er noch Guardian war, also Klostervorsteher, habe er einmal Probleme mit einem Hotelbesitzer wegen des Glockengeläuts gehabt, wie er erzählt. Das Läuten morgens um 7 Uhr störte die Hotelgäste. Doch das Problem konnte zur Zufriedenheit aller gelöst werden. Inzwischen sind rund um den Heiligen Berg immer mehr moderne Wohnblöcke entstanden. Die Bebauung, insbesondere auch mit der Talstation und dem massiven Pylon der Seilbahn, ist so dicht geworden, dass sie diesem einzigartigen Ort, dem Symbol des Locarnese, langsam die Luft abschnürt. Am Ende des Gesprächs wechselt der Ordensbruder wieder von den weltlichen Themen zu den sakralen: „Allein die Tatsache, dass wir leben, ist ein Beweis der Existenz Gottes. Das lässt sich in der Einfachheit und Stille entdecken. Um so mehr man sich mit sich selbst auseinandersetzt, um so näher ist man Gott. Gott ist Güte und Geborgenheit, wir müssen uns der Grossartigkeit seiner Barmherzigkeit bewusst werden.“ Inzwischen haben wir sein Elternhaus erreicht. Dort war er als eines von acht Kindern aufgewachsen, im Winter abgeschnitten vom Rest der Welt. Nicht weit entfernt rauscht der Fluss durch die Felsen. Die Autos der Touristen, vom Nufenenpass kommend, fahren rasch durch in Richtung der Urlaubsparadiese. ORSELINA 2016 / 29 di/von DAVIDE MARTINONI Santa La clinica festeggia 20 anni n cammino lungo vent’anni, costruito su una buona base di idealismo e perseguito con pazienza attraverso il lavoro e gli investimenti. Il “caso” della Clinica Santa Croce di Orselina potrebbe far scuola per come si è sviluppato. La data fatidica è il 1995, con la definizione del passaggio di proprietà dalla congregazione delle Suore di Menzingen a una società anonima facente capo inizialmente all’ingegner Rahim Houshmand e al dottor Nicola Alexander-David (che in seguito lascerà). Quel 1° agosto di 21 anni fa si muovono infatti le prime pedine di una partita dai contorni ancora da stabilire e che oggi si può definire vincente, almeno dal punto di vista degli obiettivi individuati e man mano raggiunti. I primi tempi della “nuova” Santa Croce sono difficili: sulle prime la nuova proprietà valuta in quale specifico campo profilarsi e nel primo triennio, non potendo far capo ad alcuna convenzione con le casse malati, si limita sostanzialmente a portare avanti il lavoro svolto dalle suore nel contesto della medio e della lungodegenza. Nel 1997 v’è la fondamentale entrata in scena U 30 / ORSELINA 2016 del dottor Dario Spinedi, che sceglie il contesto paesaggistico della collina per aprire un reparto di omeopatia classica con possibilità di ricovero; si tratta del primo reparto europeo nel suo genere e può contare su 15 posti letto riconosciuti dal Cantone. Negli anni a seguire, fino a oggi, questo reparto tratterà principalmente malati oncologici, ma anche pazienti con malattie croniche, della pelle, reumatiche, nonché pazienti colpiti da epilessia, sclerosi multipla, diabete, morbo di Crohn, colite ulcerosa eccetera. Nel 1998 la Direzione della Santa Croce raccoglie la sfida in campo psichiatrico “rispondendo” all’effettiva carenza di letti psichiatrici in Ticino. viene allora aperto un nuovo reparto con 30 letti, riconosciuto dalle casse malati. L’anno seguente il numero dei letti raggiunge i 50 e nel 2008 – storia recente – arriva a quota 80, con l’aggiunta di un reparto protetto per i ricoveri coatti, di 8 posti letto. Oggi la Clinica Santa Croce è l’unica realtà nel campo della psichiatria per il Sopraceneri, regione della quale copre infatti l’intero fabbisogno, arrivando anche a dover... risolvere situazioni “ereditate” dal Sottoceneri. Ciò determina un’occupazione media, negli ultimi anni, pari al 108%, il che va quindi ben oltre la capacità di letti autorizzata dal Cantone. Su questa base sono difficilmente comprensibili i motivi per cui è finora stata rifiutata ogni richiesta di letti aggiuntivi. A margine di questa evoluzione vi sono quella occupazionale – oggi la clinica dà lavoro a un totale di circa 130 impiegati fra alberghiero, amministrativo, medico e paramedico – e quella infrastrutturale. Una crescita costante, quest’ultima, determinata da una generosa politica degli investimenti da parte del- Ceduta nel 1995 dalle suore di Menzingen all’ingegner Rahim Houshmand, nel 1997 la clinica orselinese ha aperto il primo reparto europeo di omeopatia classica con il dottor Spinedi. Nel 1998 è invece iniziata la sfida in campo psichiatrico. la proprietà. Nel corso degli anni sono infatti stati investiti circa 15 milioni di franchi, in pratica equamente distribuiti fra acquisto della struttura dalla congregazione delle Suore di Menzingen (l’operazione immobiliare ammontò a 7 milioni di franchi) e interventi di miglioria. Questi, in particolare, vengono oggi quantificati dallo stesso Rahim Houshmand in 8-9 milioni di franchi. «Al momento dell’acquisto la struttura non rispondeva certamente a tutti i crismi necessari per insediarvi una clinica – dice l’imprenditore alla nostra rivista –, a partire dai severi dettami della polizia del fuoco. Ecco perché abbiamo proceduto all’adeguamento di questo aspetto fondamentale, per andare poi man mano ben oltre, con l’allargamento di tutte le camere (che abbiamo dotato di bagni e docce), il rifacimento di tutti i pavimenti, la rielaborazione completa degli impianti elettrico, dell’acqua e di riscaldamento e l’allestimento di un moderno sistema di allarme». Oggi, rileva il proprietario, «siamo molto soddisfatti di poter offrire ai pazienti una clinica al 100% in linea con le normative fissate a livello cantonale». 1995 übernahm der Ingenieur Rahim Houshmand die Klinik von der Schwesterngemeinschaft Menzingen. 1997 eröffnete das Institut in Orselina die europaweit erste Abteilung für klassische Homöopathie mit Dr. Spinedi. 1998 entstand der psychiatrische Bereich. Croce Die Klinik feiert Geburtstag ie Klinik Santa Croce in Orselina blickt auf eine zwanzigjährige Geschichte zurück. Der Anfang basierte auf einer gesunden Portion Idealismus, die Weiterentwicklung gelang vor allem durch Geduld, Arbeit und Investitionen. Die Klinik in Orselina könnte in dieser Hinsicht Schule machen. Alles begann im Jahr 1995. Damals wechselte die Klinik den Besitzer und ging von den Menzinger Schwestern an eine von Ingenieur Rahim Houshmand und dem Arzt Nicola Alexander-David gegründete Aktiengesellschaft über. AlexanderDavid stieg aus dem Unternehmen später wieder aus. Vor knapp 21 Jahren , am 1. August 2015, fiel der Startschuss für eine Unternehmung, die aus heutiger Sicht angesichts der erreichten Ziele als erfolgreich bezeichnet werden kann. Die Umstände dabei sollen noch genauer betrachtet werden. Die Anfangszeiten der „neuen“ Klinik waren nicht einfach: Die neuen Besitzer mussten sich erst einmal über die Spezialisierung ihres Instituts klarwerden. Und weil keine Vereinbarung mit den Krankenkassen vorlag, beliessen sie es in den D ersten drei Jahren dabei, die Arbeit der Menzinger Ordensschwestern im Bereich der mittel- und langfristigen Spitalaufenthalte fortzuführen. Mit dem Eintritt des Arztes Dario Spinedi im Jahr 1997 änderte sich das Blatt. Spinedi wählte das Institut wegen seiner schönen Lage als Standort für die europaweit erste Abteilung für klassische Homöopathie aus, mit der Möglichkeit für stationäre Aufenthalte. Der Bereich umfasst heute 15 vom Kanton anerkannte Spitalbetten. Es sind vor allem Krebspatienten, die sich dort behandeln lassen, aber auch Personen, die unter anderem von chronischen Haut- und Rheumabeschwerden, Epilepsie, Multipler Sklerose, Diabetes, Morbus Crohn und Colitis ulcerosa betroffen sind. Im Jahr 1998 stellte sich die Direktion einer neuen Herausforderung und wagte den Schritt in den Fachbereich Psychiatrie, einem Segment, in dem der Kanton Bedarf an zusätzlichen Spitalplätzen hatte. Die Klinik richtete anfangs 30 von den Krankenkassen anerkannte Betten ein, im darauffolgenden Jahr erhöhte sie auf 50 Betten. Im Jahr 2008 lag die Zahl bei 80 Betten plus acht Plätze in einer geschützten Extraabteilung für Zwangseinweisungen. Heute ist die Klinik Santa Croce das einzige Spital im „Sopraceneri“ mit einer psychiatrischen Abteilung. Entsprechend deckt die Einrichtung den Bedarf der gesamten Region ab und muss hin und wieder auch Fälle aus dem „Sottoceneri“ übernehmen. Die durchschnittliche Belegung in den vergangenen Jahren betrug 108 Prozent und lag damit deutlich oberhalb der vom Kanton genehmigten Bettenzahl. Vor diesem Hintergrund ist es nicht nachvollziehbar, warum der Klinik eine weitere Aufstockung der Kapazitäten bisher nicht genehmigt wurde. Von Interesse sind auch die Beschäftigungszahlen: Heute verfügt das Institut über etwa 130 Angestellte in den Bereichen Hotellerie, Verwaltung, ärztliche Versorgung, Pflege und Infrastruktur. Die Zahl stieg im Verlauf der Jahre immer weiter an, was auf die Investitionsfreudigkeit der Besitzer zurückzuführen ist. Insgesamt rund 15 Millionen Franken steckten diese in die Klinik: Die eine Hälfte der Summe wurde für die Übernahme des Instituts aus den Händen der Menzinger Schwestern (7 Millionen Franken) aufgewendet, die andere Hälfte für Ausbau- und Verbesserungsmassnahmen. Letzteren Betrag schätzt Rahim Houshmand auf etwa 8 bis 9 Millionen Franken. „Als wir das Institut kauften, erfüllte die bauliche Struktur natürlich nicht alle Voraussetzungen zum Betreiben einer Klinik“, erläutert der Unternehmer im Gespräch mit dem Magazin „Orselina“. „Das ging schon bei den strengen Brandschutzvorrichtungen los. Also haben wir zu Anfang erst einmal diese Punkte in Ordnung gebracht, um dann später, Schritt für Schritt, den Ausbau der Struktur vorzunehmen, sprich die Erweiterung der Zimmer durch den Einbau von Bad und Dusche, die Sanierung der Fussböden, die vollständige Modernisierung von elektrischen Anlagen, Wasserleitungen und Heizungssystemen sowie die Einrichtung eines modernen Alarmsystems.“ Houshmand fügt hinzu: „Heute sind wir sehr glücklich, dass wir unseren Patienten eine dem kantonalen Standard entsprechende Klinik bieten können.“ ORSELINA 2016 / 31 Via Vallemaggia 9 • Locarno Tel. 091 760 00 40 Fax 091 760 01 90 Via Cantonale • Vira Gambarogno Tel. 091 795 16 17 Fax 091 795 16 75 [email protected] • www.inelettra.ch ! ! "#$%&''()*$+&,-+%&%+&#*(,.*#&)*$+&!/(0$#*! "#$%&''()*$+&,-+%&%+&#*(,.*#&)*$+&!/(0$#*! 12,3344!5$6(#+$!78!49:;<=:8<<84>!*+?$@A*(+*?*6(86$B! 12, 3344!5$6(#+$!78!49:;<=:8<<84>!*+?$@A*(+*?*6(86$B! Fonte: Ufficio dei beni culturali, Bellinzona. Fotografia: Daniela Rogantini-Temperli Il tesoro monetale di Orselina. Un anno dopo il ritrovamento el dicembre 2014 a Orselina in un terreno privato poco distante dalla chiesa di San Bernardo, il Servizio archeologico del Cantone Ticino riportava alla luce un tesoro monetale di epoca romana di straordinaria importanza a livello europeo per numero di monete, tipologie presenti e per la rarità di alcuni conii. Il complesso monetale di 4869 sesterzi era in buono stato di conservazione e pertanto parzialmente leggibile. Le monete – nel frattempo in parte esaminate dagli esperti dell’Inventario dei ritrovamenti monetali in Svizzera (IRMS) - sono da riferire al periodo compreso fra la fine del I e il III secolo d.C.; identificabili grazie alla ritrattistica imperiale, la moneta più recente è un conio dell’imperatore Gallieno del 253 d.C. Pur dalle poche informazioni emerse dallo scavo, si può dedurre che esse erano contenute in un’anfora depositata direttamente nella terra senza particolari protezioni o costruzioni: un tesoro quindi, nascosto fuori dall’abitato e non in relazione a un’area sepolcrale o di culto. Una consuetudine nota in epoca antica per mettere al sicuro oggetti di valore in circostanze a noi sconosciute. Una scelta del complesso monetale è stata esposta nella primavera 2015 presso la Biblioteca cantonale di Bellinzona e nel Municipio di Orselina. Il 30 ottobre scorso la sensazionale scoperta è stata insignita a Paestum dell’International Archaeological Discovery Award, prestigioso premio devoluto in occasione del trentesimo anniversario della rivista italiana Archeo. Ai proprietari del terreno, ai quali si deve la tempestiva segnalazione del ritrovamento al competente Servizio cantonale, il Consiglio di Stato corrisponderà un congruo compenso ai sensi dell’art. 39 della Legge sulla protezione dei beni culturali. Nel corso del 2016 l’IRMS completerà il catalogo base di tutte le monete e l’Ufficio beni culturali avvierà i lavori per garantirne la perfetta conservazione, in vista di un futuro studio completo. (Ufficio cantonale dei beni culturali) N Der Geldschatz von Orselina. Ein Jahr nach der sensationellen Entdeckung uf einem Privatgrundstück nahe der Kirche von San Bernardo hat der archäologische Dienst des Kantons Tessin im Dezember 2014 einen wertvollen Geldschatz aus römischer Zeit gehoben, der sich in Bezug auf Münzmenge, Münzarten und Seltenheitswert einzelner Prägungen als europaweit von einzigartiger Bedeutung erwies. Die Münzen, insgesamt 4869 Sesterzen, waren sehr gut erhalten und daher teilweise noch entzifferbar. Fachleute des „Inventar der Fundmünzen der Schweiz“ (IFS) haben das Geld inzwischen genauer untersucht und die Herkunft auf die Epoche zwischen dem 1. und 3. Jahrhundert nach Christus zurückgeführt. Anhand der römischen Kaiserporträts liess sich herausfinden, dass es sich bei der Münze jüngsten Datums um eine Prägung des Kaisers Gallienus aus dem Jahr 253 nach Christus handelt. Über die Umstände der Entdeckung und Ausgrabung des Schatzes liegen nur wenige Informationen vor. Bekannt ist, dass die Münzen in einer Amphore lagen, die ohne Schutz oder andere Vorkehrungen in der Erde vergraben war. Der Geldschatz befand sich demnach in einem Versteck ausserhalb der Wohnsiedlungen, es gab auch keinen Bezug zu einem Friedhof A oder einer anderen Kultstätte. Das Verbergen von Wertgegenständen in dieser Form war ein üblicher Brauch in der Antike; welche Umstände in diesem Fall dazu geführt haben könnten, ist aber nicht überliefert. Ein Teil des Geldschatzes wurde im Frühjahr 2015 in der Kantonsbibliothek in Bellinzona und im Gemeindehaus (Municipio) von Orselina ausgestellt. Der sensationelle Fund wurde zudem am vergangenen 30. Oktober in Paestum mit dem „International Archaeological Discovery Award“ ausgezeichnet, ein prestigeträchtiger Preis, der anlässlich des 30-jährigen Bestehens des italienischen Fachmagazins „Archaeo“ ausgeschrieben worden war. Die Besitzer des Grundstücks in Orselina, die den wertvollen Fund damals sofort den zuständigen Kantonsbehörden gemeldet hatten, haben Anspruch auf eine angemessen Belohnung im Sinne von Artikel 39 des Denkmalschutzgesetzes. Im Verlauf des Jahres 2016 wird das IFS die Katalogisierung der Münzen fortsetzen. Der Denkmalschutz ist für die richtige Konservierung des Fundes zuständig. Dies soll in Zukunft weitere, umfassende Untersuchungen des römischen Geldes möglich machen. ORSELINA 2016 / 33 Aperto da inizio aprile a fine ottobre (chiuso mercoledì) • dormitorio con 10 posti letto • cucina con stufa a legna • torte fatte in casa • su ordinazione pranzi per gruppi Tel. 091 745 41 71 • Cel. 079 384 76 58 www.capanna-lego.ch • [email protected] Vermietung + Verwaltung von Ferienwohnungen Seit 1995 Immobilienagentur Kauf/Verkauf 6648 Minusio Tel. 091 / 730 11 71 [email protected] Gerne sind wir für ein persönliches Beratungsgespräch für Sie da - www.holap.ch kompetent, seriös, diskret Töpferkurse im sonnigen Tessin Verlangen Sie unseren reichhaltigen Prospekt mit 40 verschiedenen Kursmöglichkeiten Keramik- und Töpferschule Manuela und Elio Corda-Güller Via S.Gottardo 3 – 6596 Gordola – Tel. 091 7453495 – Fax 091 7456536 www.toepferschule.ch – [email protected] Lavori edili G. 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Il gruppo di lavoro, o meglio detto i collaboratori del Carnevale di Orselina, partecipa da qualche tempo a questa tradizione di Paese e ogni anno, senza problemi di sorta, si riunisce, anzi potrei dire che ogni anno aumenta il numero dei volontari… Il buon nome del Carnevale orselinese è ed è sempre stato caratterizzato dall’ottima qualità del risotto proposto dalle cucine di sua Maestà Re Tapior. Un cosiddetto risotto 5 stelle Gourmet. Lo dimostra la presenza di sudditi provenienti da ogni dove, forse anche dall’estero!! Per non citare la luganiga di qualità eccezionale e di produzione rigorosamente indigena. Il Parco comunale di Orselina nel Regno dei Tapior è luogo in cui adulti e soprattutto bambini possono liberamente muoversi, divertirsi e giocare senza pericoli. Insomma chi non fosse mai stato in questo luogo meraviglioso ha sempre la possibilità di rimediare partecipandovi. Gli amici ideatori di questo evento si sono impegnati a sce- gliere nell’archivio Garbani, foto tra le migliaia archiviate quelle ritenute più belle e significative, un po’ “serie” da poterle pubblicare ed essere riconosciute. Senza preferenze si sono proposte quelle ritenute più interessanti. Un fascino particolare va attribuito ai bambini che un tempo, nell’ambito scolastico, si esibivano con mascherine e costumi fatti dalle loro mamme. Oggi, spesso a malapena, si riconoscono perché diventate adulte e a loro volta mamme! Baldi giovincelli ora sono arzilli vecchietti… Per non rievocare l’ubicazione delle cucine. Negli anni 65/70 nelle vicinanze del Ristorante Funicolare, poi sul piazzale davanti alla casa al Gabi (o di fronte alla Panetteria Cecchettin), per poi insediarsi definitivamente al Parco di Orselina. Un anno l’inverno ci giocò un brutto scherzo e nevicò tutta la notte; il mattino seguente, senza ripensamenti, fummo costretti a trasferirci con la cucina sul piazzale della Chiesa e il risotto fu preparato e distribuito al pubblico nei diversi ristoranti del paese. Senza esitazioni trovammo dunque la soluzione per non annullare la distribuzione del risotto. Le foto scelte vengono esposte dal 1. maggio nelle 14 vetrinette lungo Via al Parco e Via Santuario. Un libro fotografico sarà pubblicato nel corso dell’anno. M it einer Reihe von Fotografien und Kommentaren wollen wir zeigen, wie wir – und vielleicht auch Sie – in den vergangenen 50 Jahren den Karneval von Orselina erlebt haben. Viele dieser Erinnerungen sind bereits in Vergessenheit geraten, andere wiederum bleiben unauslöschlich im Gedächtnis, einfach deswegen, weil es aussergewöhnliche Tage und unvergessliche Abende waren. Seit vielen Jahren beteiligen sich zahlreiche Mitarbeiter des Karnevals von Orselina an dieser schönen Tradition. Nachwuchsprobleme gibt es nicht, jedes Jahr versammelt sich zu den Anlässen eine wachsende Zahl von freiwilligen Helfern. Der gute Ruf des Karnevals basierte schon immer in erster Linie auf der grossartigen Qualität des Risottos aus der Küche seiner Majestät Re Tapior. Man kann sozusagen von einem 5-SterneGourmet-Risotto sprechen. Das beweist auch das Erscheinen zahlreicher „Untertanen“ aus dem Umland, wahrscheinlich sogar aus dem Ausland!! Nicht zu vergessen ist dabei auch die köstliche „luganiga“ (tessiner Wurst-Spezialität), von bester Qualität und natürlich aus regionaler Produktion. Der Park von Orselina ist das ideale Reich des Karnevalskönigs Tapior, denn gemeinsam mit den Erwachsenen können dort die Kinder ohne Risiko herumrennen und spielen. Wer diese wunderbare Festivität nicht kennt, sollte das Versäumnis nachholen und beim nächsten Mal unbedingt teilnehmen. Die Freunde und Gründer des Anlasses haben sich die Mühe gemacht, im Archiv von Garbani Foto aus tausenden Bildern die schönsten herauszusuchen, um der Öffentlichkeit eine spannende Fotoreihe präsentieren zu können. Gewählt wurden die interessantesten und fotografisch gelungensten Aufnahmen. Ein besonderes Augenmerk legten sie dabei auf die Kinder, die früher mit der Schule zum Karneval kamen und dabei Masken und Kostümen trugen, die ihre Mütter geschneidert hatten. Heute sind die „Kleinen“ kaum wiederzuerkennen: sie sind erwachsen geworden, nun selber Eltern. Und aus den kecken Jünglingen von früher wurden rüstige Rentner… In Erinnerung zu rufen ist auch noch die Frage des Standorts der Küche. In den Jahren 1965/70 wurde in der Nähe des Ristorante Funicolare gekocht und gefeiert, danach auf dem kleinen Platz vor dem Haus „al Gabi“ oder gegenüber der Panetteria Cecchettin. Erst später wurde der endgültige Standort im Park gefunden. Ein Jahr allerding spielte der Winter den Karnevalisten einen bösen Streich: Es schneite die ganze Nacht. Am folgenden Tag waren wir gezwungen, die Küche auf den kleinen Platz vor der Kirche zu verlegen. Das Risotto wurde nach der Zubereitung in den verschiedenen Restaurants von Orselina serviert. Es wurde also unverzüglich eine Lösung gefunden, um das Risotto-Essen nicht ausfallen lassen zu müssen. Liebe Leserinnen und Leser: Schauen Sie sich aufmerksam die Bilderreihe an und öffnen Sie gemeinsam mit uns das Erinnerungsalbum des Karnevals von Orselina. Die ausgewählten Fotos werden ab dem 1. Mai in 14 Schaukästen entlang der Via al Parco und der Via Santuario ausgestellt. Ein Fotoband soll im Verlauf des Jahres erscheinen. ORSELINA 2016 / 35 Ufficio turistico locale Casella postale - 6601 Locarno [email protected] www.ascona-locarno.com Tel. +41(0)848 091 091 www.pro-orselina.ch [email protected] Lago Maggiore e Valli HOTEL 1 HOTEL VILLA ORSELINAHHHHH - Via Santuario 10, 6644 Orselina 4 Tel. +41 (0)91 735 73 73 - Fax +41 (0)91 735 73 74 www.villaorselina.ch HOTEL STELLAHHH - Via al Parco 14, 6644 Orselina Tel. +41 (0)91 743 66 81 - Fax +41 (0)91 743 66 83 L'albergo, in posizione magnifica e tranquilla su una collina soleggiata sopra Locarno con il clima temperato di Orselina, vi farà sentire in un ambiente familiare. Vista mozzafiato sul lago, ambiente unico ed elegante, paradiso del relax. La Spa, l’oasi del benessere. Ristorante Gault Millau con terrazza. Ein traumhafter Ausblick auf den Lago Maggiore, kulinarische Gaumenfreunden im Gault Millau Restaurant und ein Rundum-Verwöhnungprogramm im LABO Spa. 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