itis magazine - ITIS "ETTORE MAJORANA" di Cassino (FR)

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itis magazine - ITIS "ETTORE MAJORANA" di Cassino (FR)
MITIS
ITIS MAGAZINE
GIUGNO 2013
Il bimestrale dell’ Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Cassino
mitis
è stata un’esperienza positiva.
Stiamo per chiudere con la prospettiva
di godere di vacanze e di riposo e con
l’illusione di aver lavorato con impegno e
serietà. Nel corso dell’anno abbiamo
confrontato idee, suggerito possibilità ,
manifestato passioni e interessi per tematiche più o meno condivisibili, contestato, spesso silenziosamente, scelte
diverse da quelle che avevamo in mente.
Ci siamo messi alla prova, cercando di
capire, di volta in volta, quale fosse davvero il fattore comune che ci spingeva a
lavorare insieme ad uno stesso progetto.
A fine anno, a fine lavoro, posso dire di
avere una sola certezza: non deve esistere necessariamente una passione
comune per legare un gruppo, ma deve
esserci una comunione di intenti sani e
rispettosi, una volontà condivisa di fare
al meglio, qualsiasi siano gli interessi
personali, le singole potenzialità e gli
inevitabili limiti.
Come responsabile del giornalino di istituto, mi sento orgogliosa e non del risultato visibile, ma del percorso di crescita
che mi ha permesso di entrare in sintonia con alunni non durante le ore di lezione, non tra i banchi in attesa, ma attraverso incontri organizzati o spontanei
che hanno cambiato, in parte, il mio modo di pensare. Ho scoperto che parlare
di un evento sportivo può far mettere da
parte il cellulare e generare un confronto, ho dovuto accettare che il calcio possa essere più emozionante di una poesia, ho capito, aimè tardivamente, che le
passioni vanno seguite perché in grado
di generare emozioni vitali. Assecondiamo un po’ di più il cuore, il nostro, quello
di chi ci sta accanto, quello dei ragazzi
con cui lavoriamo; non serriamoci dentro
le idee che il tempo ha stratificato, non
alziamo barricate ma ricordiamoci costantemente della società “fluida” in cui
viviamo e in cui fragilità umana e crisi
economica e occupazionale si fondono
generando ombre nel futuro.
Nella realtà attuale , caotica e insidiosa,
in cui le incertezza fanno parte del quotidiano anche delle giovani generazioni, i
ruoli degli educatori diventano gravosi.
Resta spesso dolorosa la costatazione
dello scostamento notevole tra le aspettative di chi insegna e i risultati di chi
impara. La distanza c’è ed è visibile e
dannosa, soprattutto se chi insegna
continua a restare fermo sulla propria
posizione di docente e chi apprende
perde la motivazione a migliorarsi e delimita i propri campi di interesse.
Edgar Morin sostiene che “bisogna apprendere a navigare in un oceano d’incertezza attraverso arcipelaghi di certezza”. E’ allora un nostro compito garantire
piccole dimensioni di sicurezza che si
generano attraverso conoscenze e valori, abilità e competenze, consapevolezza
dei propri percorsi. Nella varietà dei percorsi e delle strade possibili, considerate
le moltitudini di situazioni, spesso siamo
proprio noi docenti a perderci, dimenticando che lo scopo ultimo del nostro
agire dovrebbe essere l’autonomia di chi
apprende, il permettere all’alunno di
prendere consapevolezza di ciò che sa
fare sulla base di ciò che sa.
GDP
1
"L'esperienza
è
il nome che
ognuno dà ai
propri errori".
Oscar Wilde
In questo numero
L’ITIS
Majorana nella
rete di EchoLink.

Dublino: parliamo
inglese

MONACO 2013!

La raccolta differenziata a scuola.

Coca Cola Cup

Speciale gare di
atletica leggere.

Rubriche
I-speak
 Music
 Videogames
 Comics
 Sport- time
L’ITIS Majorana nella rete di EchoLink.
Che l’ITIS Majorana sia sempre stato all’avanguardia nelle nuove tecnologie non vi è dubbio e lo
dimostra anche l’ultima realizzazione tecnica di alcuni docenti di elettronica, nonché radioamatori.
In particolare i professori Francesco D’Amico (IZ0WPQ) e Bruno Preite (IZ0WNC) hanno realizzato e attivato un ponte EchoLink all’interno dell’Istituto. Il ponte, utile servizio per tutti i radioamatori
della sezione ARI di Cassino, opera con il nominativo IZ0NHW-L alla frequenza di 144,650 MHz
(sub 88,5). Ma cosa è EchoLink?
EchoLink nasce come un software gratuito, concepito dal radioamatore Jonathan Taylor
(K1RFD), per consentire la connessione via radio con altri radioamatori, utilizzando parzialmente
la tecnologia internet VoIP. Per intenderci, la tecnologia VoIP è quella che normalmente si usa
quando si effettuano connessioni Skype o Messenger. Oggi, grazie a tale software, è possibile
collegare più stazioni di ricetrasmittenti, realizzando così una rete intercontinentale che utilizza
internet come dorsale e tutta una serie di link e/o ripetitori radio come punti di accesso.
I docenti radioamatori dell’ITIS Majorana, spinti dal desiderio di sperimentare sempre nuove tecnologie, hanno pensato di progettare e realizzare un sistema di interfaccia radio per gestire il colloquio con la rete EchoLink. Ovviamente con la approvazione del dirigente scolastico, l’ing. Mario
Venturino, e con l’appoggio della locale sezione ARI hanno studiato il problema. La soluzione è
apparsa ovvia: utilizzare una delle ricetrasmittenti presenti nel locale laboratorio di telecomunicazioni. Si sono messi al lavoro e
hanno realizzato l’interfaccia hardware che consente di gestire le
funzioni della ricetrasmittente e di
collegarla tramite un PC alle rete
internet. In questo modo il sistema
è diventato un link radio che consente a chiunque sia in possesso
di una licenza da radioamatore di
entrare in rete e connettersi via
radio con il mondo intero. Bene,
ora l’ITIS è in rete intercontinentale! Buoni QSO a tutti!
Prof. Bruno Preite
2
TO DUBLIN WITH LOVE...
La nostra scuola, come ogni anno, ha organizzato il tradizionale
viaggio d'istruzione per il potenziamento della lingua inglese e
questa volta abbiamo scelto Dublino. Così il 15 aprile, accompagnati dai prof. Di Sano, Martino e
il Preside siamo partiti alla volta
dell' Irlanda. Appena atterrati, siamo stati subito travolti dal vento.
Muniti di impermeabili, ombrello e
cappello abbiamo fatto un primo
giro orientativo della città. Ci siamo trovati di fronte una città diversa da quelle che siamo abituati a vedere, una città grande ma
allo stesso tempo rassicurante,
strana, colorata, ricca di verde e
di enormi edifici. Un perfetto equilibrio tra antico e moderno. Abbiamo passeggiato lungo il fiume
Liffey, attraversando O'Connell
Bridge, centro della città, al cui
termine si trova la grande statua
dedicata all'eroe della libertà irlandese Daniel O'Connell. Prose-
guendo si trova l'imponente edificio postale in stile neoclassico.
Esattamente di fronte a questo
edificio c'è l'altissimo Millennium
Spire, eretto per celebrare il nuovo millennio.
Il giorno seguente è stato dedicato interamente alla visita delle
grandi chiese di dublino. Abbiamo
visitato le cattedrali di Christ-
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church e St. Patrick con i rispettivi
immensi giardini. Nel pomeriggio
abbiamo passeggiato per Grafton
Street, un viale pedonale pieno di
negozi, gift store, dove poter
comprare souvenir e ricordini.
Molto particolare è l'atmosfera
che si respira per queste strade:
ovunque è possibile ascoltare
musicisti e band, vedere monumenti e vari tipi di attrazioni.
Si può ascoltare musica celtica e
sembra quasi di essere catapultati nel mondo delle fate e dei folletti. Dopo cena abbiamo visitato il
quartiere più famoso di Dublino,
Temple Bar, ricco di tipici pub irlandesi, musica live e buon cibo.
Il terzo giorno abbiamo visitato
alcune località della costa irlandese. Sfortunatamente le condizioni
metereologiche non erano delle
migliori, ma allo stesso tempo la
nebbia bassa, il cielo minaccioso
e il mare in tempesta mi hanno
lasciato un ricordo mozzafiato.
Howth è un piccolo villaggio marinaro, accogliente e silenzioso.
Armati di cappotto, abbiamo affrontato il vento e abbiamo camminato fino al faro. Subito di fronte alla baia c'è una piccola isola
dove è possibile notare la flora
selvatica. Avrebbero dovuto esserci anche le foche ma forse il
brutto tempo non ha dato loro
modo di farsi vedere.
pinta bella fresca mentre dal Gravity bar, si ha una vista a 360 gradi su tutta la città. Nel pomeriggio
abbiamo visitato la più prestigiosa
università irlandese, il Trinity College. Ci siamo poi incamminati
nel quartiere giorgiano, il quartiere ricco della città, caratterizzato
da particolari e colorati ingressi
degli edifici. Dopo una breve visita all'imbasciata italiana, per concludere la giornata, abbiamo passeggiato nel bellissimo, verdissimo e coloratissimo St. Stephen's
Park.
Il quarto giorno abbiamo visitato
la "Guinnes storehouse" , edificio
dedicato alla birra, alla produzione e acuriose notizie. Alcuni di
noi, solo maggiorenni, hanno avuto la possibilità di sorseggiare una E così, giunti al quinto giorno,
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con un nodo alla gola abbiamo
dovuto lasciare Dublino, un ultimo
sguardo all'azzurro cielo, alla dolce città, al fiume e alle strade.
Come cantano i Modena City
Ramblers "in un giorno di pioggia
che ti ho conosciuta, e il vento
dell'ovest premeva gentile, in un
giorno di pioggia ho imparato ad
amarti, mi hai preso per mano
portandomi via". L 'Irlanda, con i
suoi colori, la sua musica, le sue
tradizioni, il suo mare, i suoi paesaggi, i suoi improvvisi temporali,
ti entra nel cuore e ci resta per
sempre.
Martina Massa VA/C
MONACO 2013!
onignami, inc
Giovanni B
e
zi dell’ITIS
tra i ragaz
… “Il delle
brouna
Un
Viaggio
uo liin
parla del s
città più meridionali del nord, Bologna e alla scoperta del
fascino dei motori Ducati.
L
a nostra scuola forma tecnici e
per un tecnico la sua mecca, a
detta di molti, è il Deutsches
Museum. Per questo motivo il
29 aprile 28 studenti, fra cui il
sottoscritto, due professori e il preside siamo partiti alla volta di Monaco
di Baviera. Ovviamente la Germania
è da sempre simbolo di qualità e tecnologia; quindi, oltre ad una bella
visita al più importante museo delle
scienze, non potevano mancare visite
ai musei Mercedes-Benz, Porsche e
BMW e, come se non bastasse, anche allo stadio della squadra calcistica di casa, l’Allianz Arena, durante
l’allenamento del Bayern Monaco,
all’Olympia Park, al castello bavarese
di Ludwig e al campo di concentramento di Dachau.
Ormai è di tradizione: sveglia molto
presto e partenza immediata. D’altronde ad aspettarci è un viaggio lungo e stancante. Verso le sette di sera, finalmente, ci sentiamo a “casa”: è
ora di disfare le valigie, operazione
che non dura molto, perché ad aspettarci ci sono un bello stinco di maiale
da oltre mezzo chilo e una 0.4 di birra. Dopo un veloce giretto esplorativo, è ora di recuperare un po’ di sonno (vi capisco se non ci crederete!).
La mattina seguente probabilmente è
stata la più affascinante perché la
nostra meta era il Deutsches Museum; circa 50 le aree scientifiche
presenti in mostra, dalle più
“classiche materie” come fisica, chimica, geologia, biologia e matematica
a saloni di neotecnologie, musica,
navigazioni e addirittura ricostruzioni
in scala reale di posti di comando di
navi, sottomarini, aerei, shuttle. In-
somma, si sa, tutta la scienza piace
quando stupisce e questo museo ci
riesce in pieno, grazie anche ai suoi
infiniti esperimenti che puoi provare
autonomamente, oltre ad una dimostrazione, un po’ rumorosa, sulle alte
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tensioni. Dopo pranzo e dopo una
visita del genere ci vuole un po’ di
relax, e dove se non in uno degli
stadi di calcio più belli e affascinanti
del mondo?!
Eccola la nostra Allianz Arena con i
suoi circa 70.000 posti, uno spettacolo che emoziona tutti gli appassionati di calcio… Poter entrare negli
spogliatoi, nella sala conferenze e
soprattutto poter percorrere la stessa
entrata in campo che percorrono
alcuni dei giocatori più forti al mondo! Ovviamente la sera… cena in
birreria e passeggiata notturna per le
strade principali di Monaco.
Il terzo giorno la nostra meta è Stoccarda, patria dell’automobile e non a
caso abbiamo avuto l’opportunità di
ammirare la prima automobile della
storia, quella del signor Benz, proprio nel museo Mercedes-Benz, che
ti racconta non solo l’evoluzione
dell’automobile, ma anche quella
dell’industria in reazione agli eventi
storici che l’hanno contrassegnata.
Altro grande marchio, altro grande
museo, stavolta è la Porsche, con gli
spaccati delle auto e dei motori (ma
sono pazzi?!) sparsi fra le varie auto.
Si ritorna a Monaco; in birreria cerchiamo in vano un posto per guardare la semifinale di champions, ma i
tedeschi sono stati più veloci di noi e
ci tocca accontentarci di interpretare
le urla teutoniche. La serata si conclude con un giro in fiera, tra le giostre e tante belle tedesche che, come la tradizione vuole, sono vestite
con dei bellissimi abiti sicuramente
più vecchi di loro. Quarto giorno, un
po’ con la malinconia di dover ripartire: si va in consolato. Qui il console
ci accoglie calorosamente, come
solo noi italiani sappiamo fare, e ci
parla di quello che vuol dire lasciare
il proprio paese e andare a lavorare
all’estero, ma sicuramente ci dà speranza e soprattutto ci fa notare
quanto “i tedeschi ci amino, ma non
ci stimino”, frase usata da lui, perché, si sa, noi italiani, difronte ad un
problema, siamo capaci di risolverlo
con la fantasia, dote che a loro manca. Poi andiamo a Dachau, esperienza sicuramente molto forte. E’ strano
trovarsi lì e pensare a quello che
mezzo secolo prima vi accadeva. Di
ritorno si fa sosta al parco dove si
sono tenute le olimpiadi del ’72; qui
spicca l’Olympiaturm, una torre alta
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poco meno di 300 metri e sulla quale noi abbiamo avuto la possibilità di
salire e godere di un panorama strepitoso, nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori. Per
rimanere in tema sportivo ecco l’ITIS
di Cassino a Sabener Strasse per
assistere ai fantastici allenamenti di
una, se non, la più forte squadra di
calcio al mondo, il Bayern. Purtroppo, però, questa è l’ultima passeggiata per la nostra Monaco, l’ultima
cena in birreria e l’ultima notte in
ostello.
Arriva il giorno della partenza, il triste
giorno della partenza; ormai il nostro
inglese-tedesco si era consolidato,
ma, si sa, quando le cose diventano
belle, finiscono subito. Con le valigie
in mano si parte, ma non subito verso Cassino, perché facciamo prima
due soste, una al museo BMW, anche questo bellissimo e un’altra, con
tanto di pranzo, in piena Baviera,
vicino al castello di Ludwing o Neuschwanstein, insomma quello della
Disney. Non c’è luogo migliore per
ammirare il castello se non da un
grosso ponte sospeso su un crepaccio altissimo. Ma non è questo che
ci spaventa, o almeno non tanto
quanto il tempo che, come è solito
fare in montagna, cambia rapidamente e decide di punirci con una
forte grandinata che ci costringe a
ripartire. Questa volta non ci sono
più scuse, si torna a casa. Verso le
quattro di mattina di sabato 4 maggio
siamo a Cassino; dentro di noi c’è
una parte che vorrebbe ripartire subito perché confrontarsi con il mondo è
un’esperienza bellissima!
Pasquale Stavole II D
Da separare … a scuola!
L
a raccolta differenziata, quel giusto punto d’incontro tra il senso civico e la gestione dei rifiuti, che a noi non sempre va di
fare, è finalmente arrivata anche a Cassino, dopo che il comune ha vinto un concorso regionale con il suo progetto di raccolta porta a porta.
Certo quello stare sempre attenti a dove gettare la confezione di biscotti
o il cartone della pizza, che non si riesce a determinare se è sporco,
umido, o pulito, in questo caso carta, può per i primi tempi dare noie.
D’altronde… chi non è mai stato sorpreso e rimproverato a casa di un
amico o di un parente, che già fa la differenziata, per avere sbagliato
contenitore?
Comunque, che lo vogliamo o no, dovremmo abituarci, e non solo a casa ma anche a scuola. Difatti, a
quanto pare, saremo forniti di un kit di contenitori per ogni classe, come già è stato fatto per ogni abitazione sul territorio comunale.
Sicuramente ci saranno dei problemi
con qualche rifiuto speciale, ovvero
quelli che produciamo nei laboratori,
ma sicuramente la De Vizia, l’azienda
incaricata, non avrà problemi a fare il
proprio lavoro. Così, ancora avvolti nel
dubbio, proprio come quando ci ritroveremo a buttare qualcosa, aspettiamo le direttive da seguire.
Pasquale Stavole II D
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CUP 2013
Era l’inizio di febbraio quando è arrivato nella nostra scuola un invito da parte della Coca Cola Cup ad organizzare un torneo di
calcetto tra i ragazzi delle classi prime e seconde del nostro istituto. La notizia è stata accolta con allegria e determinazione ad
organizzare il tutto in poco tempo. Subito la professoressa Velardi si è mostrata disponibile ad aiutarci, offrendoci la possibilità
di usufruire del campo dell’oratorio Don Bosco, mentre il professore Santarpia ha seguito il sorteggio delle squadre e ha organizzato le partite di tutte le classi suddividendole in quattro giorni. La mia classe, la II H, è stata abbinata alla I G, I C, II B. A
marzo abbiamo iniziato il torneo, arbitrati dal professore Antonelli e …siamo arrivati primi del nostro girone, vincendo tutt e le
partite. La semifinale ha visto II H contro II G; è stata di nuovo vincente la II H per 4 a 1.
Il giorno della finale è stato emozionante a cominciare dal mattino; in classe non si pensava ad altro che alla partita! In campo,
subito dopo il fischio di inizio, ci siamo portati in vantaggio, ma poco dopo gli avversari, gli amici della II F, sono riusciti a pareggiare.
Alla fine dei 40 minuti regolamentari e dei 10 minuti supplementari la partita era ancora in pareggio: 3-3.
Per stabilire il vincitore abbiamo disputato i rigori e per fortuna abbiamo vinto.
Questo torneo è stato un momento di grandissima allegria: la scuola per una volta non è stata solo studio, ma un bel momento da
condividere tra compagni ed amici.
Jacopo Soave II H
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Gare provinciali di Atletica Leggera
Uno sguardo alle gare di atletica di quest’anno.
GARE PROVINCIALI DI ATLETICA LEGGERA
SPECIALITA’
100 m Piani:
Lunedì 20 maggio 2013 si sono svolte le gare
provinciali di atletica leggera allo Stadio Comunale di Cassino “ Gino Salveti ” e, come ogni
anno, l’ITIS “Ettore Majorana” ha partecipato,
raggiungendo un traguardo accettabile. Si piazza al 6° posto in classifica e per questo possiamo ringraziare tutti gli atleti per la partecipazione e per la buona prestazione, ma un grazie va
soprattutto ai due nostri campioni: Danilo Evangelista 3° A/M e Vincenzo Di Iorio 3° B/I, che
hanno vinto la medaglia d’oro nelle due prove
individuali, rispettivamente nei 1000 m piani
con un tempo di 2’53’’90 e nei 400 m piani con
un tempo di 57’’40.
al 14° posto Raso Loris con un tempo
di 13’’80.
110 m Ostacoli :
al 4° posto Caggiano Emanuele con
un tempo di 19’’70.
Salto In Alto:
all’8° e 9° posto, Capraro Andrea e Di
Stasio Stefano, con 1,50 m ed 1,45 m.
Salto In Lungo:
all’11° posto Schedi Valerio con 4,09
m.
Altro grande risultato è stato ottenuto nella staffetta dove l’ITIS è arrivato al 3° posto con un
tempo di 49’’70.
Getto Del Peso ( 5 Kg ):
al 9° posto Marcello Raffaele con 8,83
m.
Colgo l’occasione per ricordare che la squadra
della corsa campestre ha vinto la medaglia
d’oro nella finale provinciale ed ha raggiunto il
4° posto nella finale regionale. Grazie anche
al nostro prof. Gennaro Antonelli.
Lancio Del Disco ( 1,5 Kg ):
al 9° posto Paolella Mauro con 19,06
m.
Stefano Di Stasio II H
9
i– speak
CHELSEA END THE SEASON WITH WIN
The 2012/13 campaign came to an end at Stamford Bridge on Sunday as the Blues ended on a high,
beating Everton 2-1, and guaranteeing the place in next season's Champions League by finishing third..
Who is Juan Mata?
He became the first man to be named Chelsea Player of the Year by both fans and supporters in the
same season, concluding another sublime campaign by the
Spanish playmaker.
One night on from adding the Europa League to its trophy
cabinet, Stamford Bridge opened its arms to the Player of
the Year awards, which have been running since Peter Bonetti scooped the inagural prize in 1967.
And what a night it was! There was a special recognition
award for Frank Lampard, while Nathan Ake took home the
Young Player of the Year prize and Oscar won Goal of the Season for his wonder strike against Juventus.
TEST YOUR CHELSEA KNOWLEDGE
Juan Mata has won Player of the
Year in consecutive seasons, who
was the last player to do that?
a.Frank Lampard
b.John Terry
c.Gianfranco Zola
10
Pur essendo un’attività astratta, la musica riesce
comunque a provocare in noi delle reazioni spontanee quali ballare, muoverci, provare dei brividi o far
contrarre dei muscoli; diversi studi condotti hanno
dato vita a risultati davvero molto interessanti.
Secondo gli studi effettuati dal neurologo canadese Robert Zatorre, della Mc Gill University di Montreal, il cervello dell'uomo reagisce alla musica con
l'attivazione di alcuni centri del piacere, una reazione che avviene anche durante le cosiddette "attività
gratificanti", come l'assunzione di droga, mangiare
o l'attività sessuale. Ad un gruppo di studenti è stata fatta ascoltare della musica particolarmente
"emozionante" in modo da provocare i brividi e la
pelle d'oca. A questo punto l'attività cerebrale è stata esaminata con una tomografia a emissione di
positroni (Pet), controllando anche altri parametri
fisiologici del corpo, come il battito cardiaco, il ritmo
respiratorio, la temperatura della pelle e la tensione
muscolare. È curioso notare che la musica è un'attività astratta, a differenza del cibo e del sesso ed è
quindi priva di uno specifico valore biologico. Per
spiegare questa reazione si ricorre ad un motivo
molto più antropologico che scientifico: oggi la musica è intesa come intrattenimento, ma nelle società primitive la pratica musicale era legata alle esigenze primarie, quali sesso e cibo, poiché era usata in tutti i rituali, come quelli di caccia e quelli di
iniziazione.
musicale. Sembra che tutti i bambini, al di sotto dei
sei anni, siano dotati in maniera naturale, anche se
elementare, dell'orecchio assoluto, cioè della possibilità di riconoscere l'altezza di una singola nota.
Quest'abilità viene persa dalla maggior parte delle
persone durante la crescita. Però tra musicisti e
semplici ascoltatori esiste qualche differenza
nell'attivazione delle aree cerebrali. Secondo Marina Bentivoglio, dell'Università di Verona, in alcuni
casi sembra che le "disfunzioni" di cui soffrivano
grandi compositori abbiano influenzato la loro creatività. Tutto questo senza tornare alla teoria esposta in Genio e follia dallo psichiatra Cesare Lombroso, secondo la quale i criminali sono il prodotto
di fattori ereditari ed atavici.
Le sensazioni legate dall’ascolto di un brano musicale risultano diverse a seconda del fatto che l’ascoltatore sia un musicista , quindi esperto nel settore , o sia una persona comune non conscia delle
regole che guidano il brano. Nel primo caso il cervello del soggetto analizzerà a fondo il brano e, solo dopo aver scomposto i suoni e averli catalogati,
riuscirà a provare un’emozione; nel secondo caso,
invece, l’emozione risulta immediata perché il suo
cervello libero dai vincoli della ragione attua una
sorta di processo inconscio che lo porta a subire
stimoli di natura diversa a seconda della musicalità
del brano in questione; ciò risulta affascinante da
un punto di vista scientifico e sfata il mito secondo
cui per rilassarsi occorra della musica “classica”, in
quanto il musicista per potersi rilassare ha bisogno
La musica si conferma come un linguaggio ed un'e- di quiete totale.
sperienza universale, accessibile a tutti. Secondo il
Elena Ghincul IV A/C
francese Emmanuel Bigand, dell'Università di Digione, ci sono studi che dimostrano che i musicisti
professionisti e dei semplici ascoltatori utilizzano gli
stessi strumenti cognitivi per analizzare un brano
11
GAMES
VIDEOGAMES
Il primo gioco di cui vi vorrei parlare è One Piece Pirate Mondo. Provate l’emozione di personaggi giocabili unici
Warriors 2. Luffy e la sua ciurma appariranno con i loro come Luffy, Sanji e Zoro con i loro costumi e le tecniche
abiti nel nuovo mondo ed avranno a disposizione una del Nuovo Mondo. Arruolatevi con i vostri amici, come
serie di nuovi attacchi per abbattere orde di pirati che compagni di viaggio, grazie alla modalità co-op: giocate
inonderanno letteralmente lo schermo. Le modalità di come Luffy, Zoro, Sanji e molti altri con un amico online o
gioco previste sono:
offline in emozionanti missioni cooperative;
Anime in Motion: vi immergerete nel mondo di One Pie- Log Pirates Mode: potrete vedere Luffy combattere con i
ce, scoprendo i nuovi stage, come Skypiea e Eneru che marines scoprendo nuovi ed entusiasmanti poteri che
appaiono per la prima volta nel titolo Namco Bandai;
possono essere utilizzati solamente in questa modalità.
Nuovo mondo: anche i nemici popoleranno lo schermo Ma poi mi domando…Quante volte rimpiangiamo i giochi
con nuove texture che faranno sembrare vivo il Nuovo di una volta! la colpa di chi è? Beh, si può affermare che
la colpa è della nintendo wii! Prima del suo lancio, l’azienda produttrice ha speso la somma di 75000 euro in
ricerche sociali e psicologiche per capire davvero cosa
piace alla gente, ma non alle singole persone, ma alla
maggior parte della gente. Il risultato è la nintendo wii!
Adesso cosa facciamo? Non possiamo dire che siamo
troppo grandi per i videogames. Belle bugie per tutti quelli che come me non sanno più intrattenersi diversamente.
Luca D’Ermo IV A/C
12
COMICS
Gantz:
Trama: Esiste qualcosa dopo la morte? I protagonisti di
questo manga sono tutti defunti. Ma, invece che in una
tomba, si ritrovano dentro una stanza chiusa, in compagnia di una grande sfera che pare faccia da tramite tra i
due mondi. I personaggi raggruppati in quel luogo non
hanno nulla in comune fra loro e vengono inspiegabilmente riportati nel mondo reale per catturare una creatura misteriosa
Gantz è probabilmente il miglior manga mai concepito.
Uno dei suoi mille pregi è che più va avanti e più diventa
bello e coinvolgente. Per chi non lo conosce per niente,
apparentemente può sembrare strano, addirittura bruttino
nei primi numeri: io stesso ho storto il naso vedendo le
strane copertine e il particolare design. Chi lo ha letto
avrà notato che non si tratta della solita tecnica di disegno manga; Oku usa, oltre alla classica serie di retini,
disegni realizzati al computer, perfettamente integrati
nell'ambientazione, che danno più realismo, regalano alle
scene in bianco e nero un ruvido contrasto simile a foto o
a riprese con diverse angolazioni di varie città.
Voto: su una scala da 0 a 10… merita 10!
Naruto:
Trama: E’ incentrata sulle avventure di un ragazzino,
Uzumaki Naruto, che vuole diventare un famoso ninja e
lasciare un segno nella storia. Gli ostacoli sul suo cammino sono però molti, come le prove che dovrà sostenere e
i rivali che dovrà affrontare.
Naruto è uno shonen e quindi ha dei parametri da seguire. Ovviamente, essendo adatto ad un pubblico per lo più
giovanile, non possiamo pretendere troppo da questo
manga. Ma come detto prima, come shonen, Naruto è
veramente ben fatto, soprattutto la prima parte del manga
(fino al ventisettesimo volume), sia per trama sia per il
tratto di Masashi Kishimoto. Purtroppo, essendo veramente molti i personaggi del manga, alcuni vengono inevitabilmente trascurati, soprattutto nella seconda parte
della storia, dal numero 28. La trama parte lentamente
nei primi volumi, ma comunque riesce a prendere fin da
subito. A molti di questi personaggi sono molto affezionato.
Voto: c'è da dire che Naruto non può competere con il
manga precedente, però si merita un 8 pieno.
13
One piece:
Trama: Monkey D. Rufy è un giovane pirata sognatore
che da piccolo ha inavvertitamente mangiato il frutto del
diavolo Gom Gom che lo rende "elastico", permettendogli
di allungarsi e deformarsi a piacimento, a scapito, però,
della capacità di nuotare. L'obiettivo che lo ha spinto in
mare è quello ambizioso di diventare il "re dei pirati". Dovrà, dunque, ritrovare "One Piece", il magnifico tesoro
lasciato dal mitico pirata Gold Roger sull'isola di Raftel,
alla fine della Rotta Maggiore, un tesoro mai ritrovato e
sogno di ogni pirata.
ro del suo genere che resterà insieme a pochi
altri come una pietra miliare nel grandissimo universo dei manga. Eiichiro Oda, creatore di quest’opera d’arte, riesce a raggiungere vette finora
mai neppure intraviste da nessuno dei suoi colleghi, per la storia, per i personaggi, per le ambientazioni e per i disegni. Creando il manga, Oda è
riuscito, già dai primi venti volumi, a scrollarsi di
dosso lo scomodo paragone che in molti avevano
dato alla sua opera, quello di erede di Dragonball;
lo ha fatto nel migliore dei modi, superando notevolmente in tutti i campi il suo predecessore, e
colui che Oda stesso ha definito come suo maestro e fonte d’ispirazione in tanti momenti: Akira
Toriyama.
Nella sua avventura, Rufy riunirà intorno a sé una ciurma
ben assortita e si troverà in mezzo a situazioni bizzarre e
stravaganti, tanto almeno quanto lo sono i personaggi,
amici o nemici, e che raggiungono spesso livelli assurdi Voto: beh, è alla pari con Gantz e quindi anche
e grotteschi, donando all'opera un'atmosfera surreale e per lui un bel 10 meritato.
divertente
Luca D’Ermo IVA/C
One Piece, il manga più venduto degli ultimi tempi e forse il più venduto in assoluto, è sicuramente un capolavo-
14
S
P
S
O
i avvicina l’estate e con essa la “prova costu- Ovviamente Zumba Fitness è faticosa, ma la fatica
me”; qual’è il modo migliore per tornare in for- è mitigata in primis dalla musica e dal fatto che si
ma in poco tempo?
La risposta è semplice, c’è balla tutti insieme, lasciandosi travolgere l'uno
dall'altro e poi dal quantitativo di calorie che si bru-
Zumba!!
R
ciano: una sessione da un'ora di zumba fitness perZumba Fitness nasce in Colombia a metà degli
anni 90, arriva negli Stati Uniti nel 2000 ed esplode
nel 2010 in ben 125 Paesi del mondo andando a
T
dimena mettendo in moto tutti i muscoli e dunque
tonificando e facendo dimagrire.
coinvolgere oltre 14 milioni di persone.
Per praticare Zumba Fitness non è necessaria
Questo sport è un divertente allenamento aerobico,
una sorta di esercizio mascherato che fa ottenere
S
mette di bruciare fino a 800 calorie in quanto ci si
inaspettati risultati di tonificazione energizzante e
potenziamento cardio-vascolare.
esperienza ma è necessario vestirsi comodi, con
abiti da palestra traspiranti e avere a disposizione
dell'acqua per reintegrare i liquidi persi. All'inizio
seguire il ritmo è difficile, ma piano piano si prende
Zumba è adatto a tutti, l’importante è affrontarlo con confidenza con la musica e con il proprio corpo e ci
la maggior naturalezza possibile; ha diverse varianti si lascia andare a ritmo, iniziando davvero a sentire
a seconda della fascia d’età coinvolta. Per esempio, i benefici dell'attività fisica, anche a corto raggio.
Zumba Gold è dedicato agli anziani e gli esercizi
sono quelli basilari di tale sport, con alcune modifiche per le esigenze delle persone più anziane. Per i
bambini, invece, c’è Zumba Atomic che combina
movimenti altamente energizzanti con generi musicali amati dai piccoli.
Dato che tale sport è diffuso a livello planetario, ora
Zumba ha una nuova evoluzione per i più pigri che
non vogliono andare in palestra ma rimanere
nell’habitat casalingo: possiamo trovare il gioco
Zumba Kinect per Xbox 360, applicabile anche a
Nintendo Wii e a PlayStation Move.
Con questi programmi di tonificazione, sposati a
danze dal sapore latino e dal gusto esotico e inter-
I risultati sono davvero inaspettati, provare per credere!!!
nazionale, si possono bruciare calorie senza rendersene conto, basta lasciarsi andare e permettere Loredana Paolella V A/C
al corpo di sudare e rilassarsi facendo esercizio.
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MITIS -REDAZIONE
Contatti
GABRIELE FORCINA III B/ INF.
[email protected]
LOREDANA PAOLELLA V A/C
ISTITUTO TECNICO
LUCA D’ERMO IV A/C
INDUSTRIALE STATALE
ELENA GHINCUL IV A/C.
“E. MAJORANA”
PASQUALE STAVOLE II D
CASSINO
Hanno partecipato a questo numero:
Responsabile : prof.ssa
PROF. BRUNO PREITE
GENY DI PALO
JACOPO SOAVE II H
STEFANO DI STASIO II H
MARTINA MASSA V A/C
BUONE VACANZE A TUTTI …
E SE VI VA DI LEGGERE UN PO’ VI CONSIGLIAMO ALCUNI LIBRI:
 Siddharta — Hermann Hesse
 Veronika decide di morire — Paulo Coelho
 Seta — Alessandro Baricco
 Il grande Gatsby— Francis Scott Fitzgerald
 Una barca nel bosco — Paola Mastrocola
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