itis magazine - ITIS "ETTORE MAJORANA" di Cassino (FR)
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MITIS ITIS MAGAZINE GIUGNO 2013 Il bimestrale dell’ Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Cassino mitis è stata un’esperienza positiva. Stiamo per chiudere con la prospettiva di godere di vacanze e di riposo e con l’illusione di aver lavorato con impegno e serietà. Nel corso dell’anno abbiamo confrontato idee, suggerito possibilità , manifestato passioni e interessi per tematiche più o meno condivisibili, contestato, spesso silenziosamente, scelte diverse da quelle che avevamo in mente. Ci siamo messi alla prova, cercando di capire, di volta in volta, quale fosse davvero il fattore comune che ci spingeva a lavorare insieme ad uno stesso progetto. A fine anno, a fine lavoro, posso dire di avere una sola certezza: non deve esistere necessariamente una passione comune per legare un gruppo, ma deve esserci una comunione di intenti sani e rispettosi, una volontà condivisa di fare al meglio, qualsiasi siano gli interessi personali, le singole potenzialità e gli inevitabili limiti. Come responsabile del giornalino di istituto, mi sento orgogliosa e non del risultato visibile, ma del percorso di crescita che mi ha permesso di entrare in sintonia con alunni non durante le ore di lezione, non tra i banchi in attesa, ma attraverso incontri organizzati o spontanei che hanno cambiato, in parte, il mio modo di pensare. Ho scoperto che parlare di un evento sportivo può far mettere da parte il cellulare e generare un confronto, ho dovuto accettare che il calcio possa essere più emozionante di una poesia, ho capito, aimè tardivamente, che le passioni vanno seguite perché in grado di generare emozioni vitali. Assecondiamo un po’ di più il cuore, il nostro, quello di chi ci sta accanto, quello dei ragazzi con cui lavoriamo; non serriamoci dentro le idee che il tempo ha stratificato, non alziamo barricate ma ricordiamoci costantemente della società “fluida” in cui viviamo e in cui fragilità umana e crisi economica e occupazionale si fondono generando ombre nel futuro. Nella realtà attuale , caotica e insidiosa, in cui le incertezza fanno parte del quotidiano anche delle giovani generazioni, i ruoli degli educatori diventano gravosi. Resta spesso dolorosa la costatazione dello scostamento notevole tra le aspettative di chi insegna e i risultati di chi impara. La distanza c’è ed è visibile e dannosa, soprattutto se chi insegna continua a restare fermo sulla propria posizione di docente e chi apprende perde la motivazione a migliorarsi e delimita i propri campi di interesse. Edgar Morin sostiene che “bisogna apprendere a navigare in un oceano d’incertezza attraverso arcipelaghi di certezza”. E’ allora un nostro compito garantire piccole dimensioni di sicurezza che si generano attraverso conoscenze e valori, abilità e competenze, consapevolezza dei propri percorsi. Nella varietà dei percorsi e delle strade possibili, considerate le moltitudini di situazioni, spesso siamo proprio noi docenti a perderci, dimenticando che lo scopo ultimo del nostro agire dovrebbe essere l’autonomia di chi apprende, il permettere all’alunno di prendere consapevolezza di ciò che sa fare sulla base di ciò che sa. GDP 1 "L'esperienza è il nome che ognuno dà ai propri errori". Oscar Wilde In questo numero L’ITIS Majorana nella rete di EchoLink. Dublino: parliamo inglese MONACO 2013! La raccolta differenziata a scuola. Coca Cola Cup Speciale gare di atletica leggere. Rubriche I-speak Music Videogames Comics Sport- time L’ITIS Majorana nella rete di EchoLink. Che l’ITIS Majorana sia sempre stato all’avanguardia nelle nuove tecnologie non vi è dubbio e lo dimostra anche l’ultima realizzazione tecnica di alcuni docenti di elettronica, nonché radioamatori. In particolare i professori Francesco D’Amico (IZ0WPQ) e Bruno Preite (IZ0WNC) hanno realizzato e attivato un ponte EchoLink all’interno dell’Istituto. Il ponte, utile servizio per tutti i radioamatori della sezione ARI di Cassino, opera con il nominativo IZ0NHW-L alla frequenza di 144,650 MHz (sub 88,5). Ma cosa è EchoLink? EchoLink nasce come un software gratuito, concepito dal radioamatore Jonathan Taylor (K1RFD), per consentire la connessione via radio con altri radioamatori, utilizzando parzialmente la tecnologia internet VoIP. Per intenderci, la tecnologia VoIP è quella che normalmente si usa quando si effettuano connessioni Skype o Messenger. Oggi, grazie a tale software, è possibile collegare più stazioni di ricetrasmittenti, realizzando così una rete intercontinentale che utilizza internet come dorsale e tutta una serie di link e/o ripetitori radio come punti di accesso. I docenti radioamatori dell’ITIS Majorana, spinti dal desiderio di sperimentare sempre nuove tecnologie, hanno pensato di progettare e realizzare un sistema di interfaccia radio per gestire il colloquio con la rete EchoLink. Ovviamente con la approvazione del dirigente scolastico, l’ing. Mario Venturino, e con l’appoggio della locale sezione ARI hanno studiato il problema. La soluzione è apparsa ovvia: utilizzare una delle ricetrasmittenti presenti nel locale laboratorio di telecomunicazioni. Si sono messi al lavoro e hanno realizzato l’interfaccia hardware che consente di gestire le funzioni della ricetrasmittente e di collegarla tramite un PC alle rete internet. In questo modo il sistema è diventato un link radio che consente a chiunque sia in possesso di una licenza da radioamatore di entrare in rete e connettersi via radio con il mondo intero. Bene, ora l’ITIS è in rete intercontinentale! Buoni QSO a tutti! Prof. Bruno Preite 2 TO DUBLIN WITH LOVE... La nostra scuola, come ogni anno, ha organizzato il tradizionale viaggio d'istruzione per il potenziamento della lingua inglese e questa volta abbiamo scelto Dublino. Così il 15 aprile, accompagnati dai prof. Di Sano, Martino e il Preside siamo partiti alla volta dell' Irlanda. Appena atterrati, siamo stati subito travolti dal vento. Muniti di impermeabili, ombrello e cappello abbiamo fatto un primo giro orientativo della città. Ci siamo trovati di fronte una città diversa da quelle che siamo abituati a vedere, una città grande ma allo stesso tempo rassicurante, strana, colorata, ricca di verde e di enormi edifici. Un perfetto equilibrio tra antico e moderno. Abbiamo passeggiato lungo il fiume Liffey, attraversando O'Connell Bridge, centro della città, al cui termine si trova la grande statua dedicata all'eroe della libertà irlandese Daniel O'Connell. Prose- guendo si trova l'imponente edificio postale in stile neoclassico. Esattamente di fronte a questo edificio c'è l'altissimo Millennium Spire, eretto per celebrare il nuovo millennio. Il giorno seguente è stato dedicato interamente alla visita delle grandi chiese di dublino. Abbiamo visitato le cattedrali di Christ- 3 church e St. Patrick con i rispettivi immensi giardini. Nel pomeriggio abbiamo passeggiato per Grafton Street, un viale pedonale pieno di negozi, gift store, dove poter comprare souvenir e ricordini. Molto particolare è l'atmosfera che si respira per queste strade: ovunque è possibile ascoltare musicisti e band, vedere monumenti e vari tipi di attrazioni. Si può ascoltare musica celtica e sembra quasi di essere catapultati nel mondo delle fate e dei folletti. Dopo cena abbiamo visitato il quartiere più famoso di Dublino, Temple Bar, ricco di tipici pub irlandesi, musica live e buon cibo. Il terzo giorno abbiamo visitato alcune località della costa irlandese. Sfortunatamente le condizioni metereologiche non erano delle migliori, ma allo stesso tempo la nebbia bassa, il cielo minaccioso e il mare in tempesta mi hanno lasciato un ricordo mozzafiato. Howth è un piccolo villaggio marinaro, accogliente e silenzioso. Armati di cappotto, abbiamo affrontato il vento e abbiamo camminato fino al faro. Subito di fronte alla baia c'è una piccola isola dove è possibile notare la flora selvatica. Avrebbero dovuto esserci anche le foche ma forse il brutto tempo non ha dato loro modo di farsi vedere. pinta bella fresca mentre dal Gravity bar, si ha una vista a 360 gradi su tutta la città. Nel pomeriggio abbiamo visitato la più prestigiosa università irlandese, il Trinity College. Ci siamo poi incamminati nel quartiere giorgiano, il quartiere ricco della città, caratterizzato da particolari e colorati ingressi degli edifici. Dopo una breve visita all'imbasciata italiana, per concludere la giornata, abbiamo passeggiato nel bellissimo, verdissimo e coloratissimo St. Stephen's Park. Il quarto giorno abbiamo visitato la "Guinnes storehouse" , edificio dedicato alla birra, alla produzione e acuriose notizie. Alcuni di noi, solo maggiorenni, hanno avuto la possibilità di sorseggiare una E così, giunti al quinto giorno, 4 con un nodo alla gola abbiamo dovuto lasciare Dublino, un ultimo sguardo all'azzurro cielo, alla dolce città, al fiume e alle strade. Come cantano i Modena City Ramblers "in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta, e il vento dell'ovest premeva gentile, in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti, mi hai preso per mano portandomi via". L 'Irlanda, con i suoi colori, la sua musica, le sue tradizioni, il suo mare, i suoi paesaggi, i suoi improvvisi temporali, ti entra nel cuore e ci resta per sempre. Martina Massa VA/C MONACO 2013! onignami, inc Giovanni B e zi dell’ITIS tra i ragaz … “Il delle brouna Un Viaggio uo liin parla del s città più meridionali del nord, Bologna e alla scoperta del fascino dei motori Ducati. L a nostra scuola forma tecnici e per un tecnico la sua mecca, a detta di molti, è il Deutsches Museum. Per questo motivo il 29 aprile 28 studenti, fra cui il sottoscritto, due professori e il preside siamo partiti alla volta di Monaco di Baviera. Ovviamente la Germania è da sempre simbolo di qualità e tecnologia; quindi, oltre ad una bella visita al più importante museo delle scienze, non potevano mancare visite ai musei Mercedes-Benz, Porsche e BMW e, come se non bastasse, anche allo stadio della squadra calcistica di casa, l’Allianz Arena, durante l’allenamento del Bayern Monaco, all’Olympia Park, al castello bavarese di Ludwig e al campo di concentramento di Dachau. Ormai è di tradizione: sveglia molto presto e partenza immediata. D’altronde ad aspettarci è un viaggio lungo e stancante. Verso le sette di sera, finalmente, ci sentiamo a “casa”: è ora di disfare le valigie, operazione che non dura molto, perché ad aspettarci ci sono un bello stinco di maiale da oltre mezzo chilo e una 0.4 di birra. Dopo un veloce giretto esplorativo, è ora di recuperare un po’ di sonno (vi capisco se non ci crederete!). La mattina seguente probabilmente è stata la più affascinante perché la nostra meta era il Deutsches Museum; circa 50 le aree scientifiche presenti in mostra, dalle più “classiche materie” come fisica, chimica, geologia, biologia e matematica a saloni di neotecnologie, musica, navigazioni e addirittura ricostruzioni in scala reale di posti di comando di navi, sottomarini, aerei, shuttle. In- somma, si sa, tutta la scienza piace quando stupisce e questo museo ci riesce in pieno, grazie anche ai suoi infiniti esperimenti che puoi provare autonomamente, oltre ad una dimostrazione, un po’ rumorosa, sulle alte 5 tensioni. Dopo pranzo e dopo una visita del genere ci vuole un po’ di relax, e dove se non in uno degli stadi di calcio più belli e affascinanti del mondo?! Eccola la nostra Allianz Arena con i suoi circa 70.000 posti, uno spettacolo che emoziona tutti gli appassionati di calcio… Poter entrare negli spogliatoi, nella sala conferenze e soprattutto poter percorrere la stessa entrata in campo che percorrono alcuni dei giocatori più forti al mondo! Ovviamente la sera… cena in birreria e passeggiata notturna per le strade principali di Monaco. Il terzo giorno la nostra meta è Stoccarda, patria dell’automobile e non a caso abbiamo avuto l’opportunità di ammirare la prima automobile della storia, quella del signor Benz, proprio nel museo Mercedes-Benz, che ti racconta non solo l’evoluzione dell’automobile, ma anche quella dell’industria in reazione agli eventi storici che l’hanno contrassegnata. Altro grande marchio, altro grande museo, stavolta è la Porsche, con gli spaccati delle auto e dei motori (ma sono pazzi?!) sparsi fra le varie auto. Si ritorna a Monaco; in birreria cerchiamo in vano un posto per guardare la semifinale di champions, ma i tedeschi sono stati più veloci di noi e ci tocca accontentarci di interpretare le urla teutoniche. La serata si conclude con un giro in fiera, tra le giostre e tante belle tedesche che, come la tradizione vuole, sono vestite con dei bellissimi abiti sicuramente più vecchi di loro. Quarto giorno, un po’ con la malinconia di dover ripartire: si va in consolato. Qui il console ci accoglie calorosamente, come solo noi italiani sappiamo fare, e ci parla di quello che vuol dire lasciare il proprio paese e andare a lavorare all’estero, ma sicuramente ci dà speranza e soprattutto ci fa notare quanto “i tedeschi ci amino, ma non ci stimino”, frase usata da lui, perché, si sa, noi italiani, difronte ad un problema, siamo capaci di risolverlo con la fantasia, dote che a loro manca. Poi andiamo a Dachau, esperienza sicuramente molto forte. E’ strano trovarsi lì e pensare a quello che mezzo secolo prima vi accadeva. Di ritorno si fa sosta al parco dove si sono tenute le olimpiadi del ’72; qui spicca l’Olympiaturm, una torre alta 6 poco meno di 300 metri e sulla quale noi abbiamo avuto la possibilità di salire e godere di un panorama strepitoso, nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori. Per rimanere in tema sportivo ecco l’ITIS di Cassino a Sabener Strasse per assistere ai fantastici allenamenti di una, se non, la più forte squadra di calcio al mondo, il Bayern. Purtroppo, però, questa è l’ultima passeggiata per la nostra Monaco, l’ultima cena in birreria e l’ultima notte in ostello. Arriva il giorno della partenza, il triste giorno della partenza; ormai il nostro inglese-tedesco si era consolidato, ma, si sa, quando le cose diventano belle, finiscono subito. Con le valigie in mano si parte, ma non subito verso Cassino, perché facciamo prima due soste, una al museo BMW, anche questo bellissimo e un’altra, con tanto di pranzo, in piena Baviera, vicino al castello di Ludwing o Neuschwanstein, insomma quello della Disney. Non c’è luogo migliore per ammirare il castello se non da un grosso ponte sospeso su un crepaccio altissimo. Ma non è questo che ci spaventa, o almeno non tanto quanto il tempo che, come è solito fare in montagna, cambia rapidamente e decide di punirci con una forte grandinata che ci costringe a ripartire. Questa volta non ci sono più scuse, si torna a casa. Verso le quattro di mattina di sabato 4 maggio siamo a Cassino; dentro di noi c’è una parte che vorrebbe ripartire subito perché confrontarsi con il mondo è un’esperienza bellissima! Pasquale Stavole II D Da separare … a scuola! L a raccolta differenziata, quel giusto punto d’incontro tra il senso civico e la gestione dei rifiuti, che a noi non sempre va di fare, è finalmente arrivata anche a Cassino, dopo che il comune ha vinto un concorso regionale con il suo progetto di raccolta porta a porta. Certo quello stare sempre attenti a dove gettare la confezione di biscotti o il cartone della pizza, che non si riesce a determinare se è sporco, umido, o pulito, in questo caso carta, può per i primi tempi dare noie. D’altronde… chi non è mai stato sorpreso e rimproverato a casa di un amico o di un parente, che già fa la differenziata, per avere sbagliato contenitore? Comunque, che lo vogliamo o no, dovremmo abituarci, e non solo a casa ma anche a scuola. Difatti, a quanto pare, saremo forniti di un kit di contenitori per ogni classe, come già è stato fatto per ogni abitazione sul territorio comunale. Sicuramente ci saranno dei problemi con qualche rifiuto speciale, ovvero quelli che produciamo nei laboratori, ma sicuramente la De Vizia, l’azienda incaricata, non avrà problemi a fare il proprio lavoro. Così, ancora avvolti nel dubbio, proprio come quando ci ritroveremo a buttare qualcosa, aspettiamo le direttive da seguire. Pasquale Stavole II D 7 CUP 2013 Era l’inizio di febbraio quando è arrivato nella nostra scuola un invito da parte della Coca Cola Cup ad organizzare un torneo di calcetto tra i ragazzi delle classi prime e seconde del nostro istituto. La notizia è stata accolta con allegria e determinazione ad organizzare il tutto in poco tempo. Subito la professoressa Velardi si è mostrata disponibile ad aiutarci, offrendoci la possibilità di usufruire del campo dell’oratorio Don Bosco, mentre il professore Santarpia ha seguito il sorteggio delle squadre e ha organizzato le partite di tutte le classi suddividendole in quattro giorni. La mia classe, la II H, è stata abbinata alla I G, I C, II B. A marzo abbiamo iniziato il torneo, arbitrati dal professore Antonelli e …siamo arrivati primi del nostro girone, vincendo tutt e le partite. La semifinale ha visto II H contro II G; è stata di nuovo vincente la II H per 4 a 1. Il giorno della finale è stato emozionante a cominciare dal mattino; in classe non si pensava ad altro che alla partita! In campo, subito dopo il fischio di inizio, ci siamo portati in vantaggio, ma poco dopo gli avversari, gli amici della II F, sono riusciti a pareggiare. Alla fine dei 40 minuti regolamentari e dei 10 minuti supplementari la partita era ancora in pareggio: 3-3. Per stabilire il vincitore abbiamo disputato i rigori e per fortuna abbiamo vinto. Questo torneo è stato un momento di grandissima allegria: la scuola per una volta non è stata solo studio, ma un bel momento da condividere tra compagni ed amici. Jacopo Soave II H 8 Gare provinciali di Atletica Leggera Uno sguardo alle gare di atletica di quest’anno. GARE PROVINCIALI DI ATLETICA LEGGERA SPECIALITA’ 100 m Piani: Lunedì 20 maggio 2013 si sono svolte le gare provinciali di atletica leggera allo Stadio Comunale di Cassino “ Gino Salveti ” e, come ogni anno, l’ITIS “Ettore Majorana” ha partecipato, raggiungendo un traguardo accettabile. Si piazza al 6° posto in classifica e per questo possiamo ringraziare tutti gli atleti per la partecipazione e per la buona prestazione, ma un grazie va soprattutto ai due nostri campioni: Danilo Evangelista 3° A/M e Vincenzo Di Iorio 3° B/I, che hanno vinto la medaglia d’oro nelle due prove individuali, rispettivamente nei 1000 m piani con un tempo di 2’53’’90 e nei 400 m piani con un tempo di 57’’40. al 14° posto Raso Loris con un tempo di 13’’80. 110 m Ostacoli : al 4° posto Caggiano Emanuele con un tempo di 19’’70. Salto In Alto: all’8° e 9° posto, Capraro Andrea e Di Stasio Stefano, con 1,50 m ed 1,45 m. Salto In Lungo: all’11° posto Schedi Valerio con 4,09 m. Altro grande risultato è stato ottenuto nella staffetta dove l’ITIS è arrivato al 3° posto con un tempo di 49’’70. Getto Del Peso ( 5 Kg ): al 9° posto Marcello Raffaele con 8,83 m. Colgo l’occasione per ricordare che la squadra della corsa campestre ha vinto la medaglia d’oro nella finale provinciale ed ha raggiunto il 4° posto nella finale regionale. Grazie anche al nostro prof. Gennaro Antonelli. Lancio Del Disco ( 1,5 Kg ): al 9° posto Paolella Mauro con 19,06 m. Stefano Di Stasio II H 9 i– speak CHELSEA END THE SEASON WITH WIN The 2012/13 campaign came to an end at Stamford Bridge on Sunday as the Blues ended on a high, beating Everton 2-1, and guaranteeing the place in next season's Champions League by finishing third.. Who is Juan Mata? He became the first man to be named Chelsea Player of the Year by both fans and supporters in the same season, concluding another sublime campaign by the Spanish playmaker. One night on from adding the Europa League to its trophy cabinet, Stamford Bridge opened its arms to the Player of the Year awards, which have been running since Peter Bonetti scooped the inagural prize in 1967. And what a night it was! There was a special recognition award for Frank Lampard, while Nathan Ake took home the Young Player of the Year prize and Oscar won Goal of the Season for his wonder strike against Juventus. TEST YOUR CHELSEA KNOWLEDGE Juan Mata has won Player of the Year in consecutive seasons, who was the last player to do that? a.Frank Lampard b.John Terry c.Gianfranco Zola 10 Pur essendo un’attività astratta, la musica riesce comunque a provocare in noi delle reazioni spontanee quali ballare, muoverci, provare dei brividi o far contrarre dei muscoli; diversi studi condotti hanno dato vita a risultati davvero molto interessanti. Secondo gli studi effettuati dal neurologo canadese Robert Zatorre, della Mc Gill University di Montreal, il cervello dell'uomo reagisce alla musica con l'attivazione di alcuni centri del piacere, una reazione che avviene anche durante le cosiddette "attività gratificanti", come l'assunzione di droga, mangiare o l'attività sessuale. Ad un gruppo di studenti è stata fatta ascoltare della musica particolarmente "emozionante" in modo da provocare i brividi e la pelle d'oca. A questo punto l'attività cerebrale è stata esaminata con una tomografia a emissione di positroni (Pet), controllando anche altri parametri fisiologici del corpo, come il battito cardiaco, il ritmo respiratorio, la temperatura della pelle e la tensione muscolare. È curioso notare che la musica è un'attività astratta, a differenza del cibo e del sesso ed è quindi priva di uno specifico valore biologico. Per spiegare questa reazione si ricorre ad un motivo molto più antropologico che scientifico: oggi la musica è intesa come intrattenimento, ma nelle società primitive la pratica musicale era legata alle esigenze primarie, quali sesso e cibo, poiché era usata in tutti i rituali, come quelli di caccia e quelli di iniziazione. musicale. Sembra che tutti i bambini, al di sotto dei sei anni, siano dotati in maniera naturale, anche se elementare, dell'orecchio assoluto, cioè della possibilità di riconoscere l'altezza di una singola nota. Quest'abilità viene persa dalla maggior parte delle persone durante la crescita. Però tra musicisti e semplici ascoltatori esiste qualche differenza nell'attivazione delle aree cerebrali. Secondo Marina Bentivoglio, dell'Università di Verona, in alcuni casi sembra che le "disfunzioni" di cui soffrivano grandi compositori abbiano influenzato la loro creatività. Tutto questo senza tornare alla teoria esposta in Genio e follia dallo psichiatra Cesare Lombroso, secondo la quale i criminali sono il prodotto di fattori ereditari ed atavici. Le sensazioni legate dall’ascolto di un brano musicale risultano diverse a seconda del fatto che l’ascoltatore sia un musicista , quindi esperto nel settore , o sia una persona comune non conscia delle regole che guidano il brano. Nel primo caso il cervello del soggetto analizzerà a fondo il brano e, solo dopo aver scomposto i suoni e averli catalogati, riuscirà a provare un’emozione; nel secondo caso, invece, l’emozione risulta immediata perché il suo cervello libero dai vincoli della ragione attua una sorta di processo inconscio che lo porta a subire stimoli di natura diversa a seconda della musicalità del brano in questione; ciò risulta affascinante da un punto di vista scientifico e sfata il mito secondo cui per rilassarsi occorra della musica “classica”, in quanto il musicista per potersi rilassare ha bisogno La musica si conferma come un linguaggio ed un'e- di quiete totale. sperienza universale, accessibile a tutti. Secondo il Elena Ghincul IV A/C francese Emmanuel Bigand, dell'Università di Digione, ci sono studi che dimostrano che i musicisti professionisti e dei semplici ascoltatori utilizzano gli stessi strumenti cognitivi per analizzare un brano 11 GAMES VIDEOGAMES Il primo gioco di cui vi vorrei parlare è One Piece Pirate Mondo. Provate l’emozione di personaggi giocabili unici Warriors 2. Luffy e la sua ciurma appariranno con i loro come Luffy, Sanji e Zoro con i loro costumi e le tecniche abiti nel nuovo mondo ed avranno a disposizione una del Nuovo Mondo. Arruolatevi con i vostri amici, come serie di nuovi attacchi per abbattere orde di pirati che compagni di viaggio, grazie alla modalità co-op: giocate inonderanno letteralmente lo schermo. Le modalità di come Luffy, Zoro, Sanji e molti altri con un amico online o gioco previste sono: offline in emozionanti missioni cooperative; Anime in Motion: vi immergerete nel mondo di One Pie- Log Pirates Mode: potrete vedere Luffy combattere con i ce, scoprendo i nuovi stage, come Skypiea e Eneru che marines scoprendo nuovi ed entusiasmanti poteri che appaiono per la prima volta nel titolo Namco Bandai; possono essere utilizzati solamente in questa modalità. Nuovo mondo: anche i nemici popoleranno lo schermo Ma poi mi domando…Quante volte rimpiangiamo i giochi con nuove texture che faranno sembrare vivo il Nuovo di una volta! la colpa di chi è? Beh, si può affermare che la colpa è della nintendo wii! Prima del suo lancio, l’azienda produttrice ha speso la somma di 75000 euro in ricerche sociali e psicologiche per capire davvero cosa piace alla gente, ma non alle singole persone, ma alla maggior parte della gente. Il risultato è la nintendo wii! Adesso cosa facciamo? Non possiamo dire che siamo troppo grandi per i videogames. Belle bugie per tutti quelli che come me non sanno più intrattenersi diversamente. Luca D’Ermo IV A/C 12 COMICS Gantz: Trama: Esiste qualcosa dopo la morte? I protagonisti di questo manga sono tutti defunti. Ma, invece che in una tomba, si ritrovano dentro una stanza chiusa, in compagnia di una grande sfera che pare faccia da tramite tra i due mondi. I personaggi raggruppati in quel luogo non hanno nulla in comune fra loro e vengono inspiegabilmente riportati nel mondo reale per catturare una creatura misteriosa Gantz è probabilmente il miglior manga mai concepito. Uno dei suoi mille pregi è che più va avanti e più diventa bello e coinvolgente. Per chi non lo conosce per niente, apparentemente può sembrare strano, addirittura bruttino nei primi numeri: io stesso ho storto il naso vedendo le strane copertine e il particolare design. Chi lo ha letto avrà notato che non si tratta della solita tecnica di disegno manga; Oku usa, oltre alla classica serie di retini, disegni realizzati al computer, perfettamente integrati nell'ambientazione, che danno più realismo, regalano alle scene in bianco e nero un ruvido contrasto simile a foto o a riprese con diverse angolazioni di varie città. Voto: su una scala da 0 a 10… merita 10! Naruto: Trama: E’ incentrata sulle avventure di un ragazzino, Uzumaki Naruto, che vuole diventare un famoso ninja e lasciare un segno nella storia. Gli ostacoli sul suo cammino sono però molti, come le prove che dovrà sostenere e i rivali che dovrà affrontare. Naruto è uno shonen e quindi ha dei parametri da seguire. Ovviamente, essendo adatto ad un pubblico per lo più giovanile, non possiamo pretendere troppo da questo manga. Ma come detto prima, come shonen, Naruto è veramente ben fatto, soprattutto la prima parte del manga (fino al ventisettesimo volume), sia per trama sia per il tratto di Masashi Kishimoto. Purtroppo, essendo veramente molti i personaggi del manga, alcuni vengono inevitabilmente trascurati, soprattutto nella seconda parte della storia, dal numero 28. La trama parte lentamente nei primi volumi, ma comunque riesce a prendere fin da subito. A molti di questi personaggi sono molto affezionato. Voto: c'è da dire che Naruto non può competere con il manga precedente, però si merita un 8 pieno. 13 One piece: Trama: Monkey D. Rufy è un giovane pirata sognatore che da piccolo ha inavvertitamente mangiato il frutto del diavolo Gom Gom che lo rende "elastico", permettendogli di allungarsi e deformarsi a piacimento, a scapito, però, della capacità di nuotare. L'obiettivo che lo ha spinto in mare è quello ambizioso di diventare il "re dei pirati". Dovrà, dunque, ritrovare "One Piece", il magnifico tesoro lasciato dal mitico pirata Gold Roger sull'isola di Raftel, alla fine della Rotta Maggiore, un tesoro mai ritrovato e sogno di ogni pirata. ro del suo genere che resterà insieme a pochi altri come una pietra miliare nel grandissimo universo dei manga. Eiichiro Oda, creatore di quest’opera d’arte, riesce a raggiungere vette finora mai neppure intraviste da nessuno dei suoi colleghi, per la storia, per i personaggi, per le ambientazioni e per i disegni. Creando il manga, Oda è riuscito, già dai primi venti volumi, a scrollarsi di dosso lo scomodo paragone che in molti avevano dato alla sua opera, quello di erede di Dragonball; lo ha fatto nel migliore dei modi, superando notevolmente in tutti i campi il suo predecessore, e colui che Oda stesso ha definito come suo maestro e fonte d’ispirazione in tanti momenti: Akira Toriyama. Nella sua avventura, Rufy riunirà intorno a sé una ciurma ben assortita e si troverà in mezzo a situazioni bizzarre e stravaganti, tanto almeno quanto lo sono i personaggi, amici o nemici, e che raggiungono spesso livelli assurdi Voto: beh, è alla pari con Gantz e quindi anche e grotteschi, donando all'opera un'atmosfera surreale e per lui un bel 10 meritato. divertente Luca D’Ermo IVA/C One Piece, il manga più venduto degli ultimi tempi e forse il più venduto in assoluto, è sicuramente un capolavo- 14 S P S O i avvicina l’estate e con essa la “prova costu- Ovviamente Zumba Fitness è faticosa, ma la fatica me”; qual’è il modo migliore per tornare in for- è mitigata in primis dalla musica e dal fatto che si ma in poco tempo? La risposta è semplice, c’è balla tutti insieme, lasciandosi travolgere l'uno dall'altro e poi dal quantitativo di calorie che si bru- Zumba!! R ciano: una sessione da un'ora di zumba fitness perZumba Fitness nasce in Colombia a metà degli anni 90, arriva negli Stati Uniti nel 2000 ed esplode nel 2010 in ben 125 Paesi del mondo andando a T dimena mettendo in moto tutti i muscoli e dunque tonificando e facendo dimagrire. coinvolgere oltre 14 milioni di persone. Per praticare Zumba Fitness non è necessaria Questo sport è un divertente allenamento aerobico, una sorta di esercizio mascherato che fa ottenere S mette di bruciare fino a 800 calorie in quanto ci si inaspettati risultati di tonificazione energizzante e potenziamento cardio-vascolare. esperienza ma è necessario vestirsi comodi, con abiti da palestra traspiranti e avere a disposizione dell'acqua per reintegrare i liquidi persi. All'inizio seguire il ritmo è difficile, ma piano piano si prende Zumba è adatto a tutti, l’importante è affrontarlo con confidenza con la musica e con il proprio corpo e ci la maggior naturalezza possibile; ha diverse varianti si lascia andare a ritmo, iniziando davvero a sentire a seconda della fascia d’età coinvolta. Per esempio, i benefici dell'attività fisica, anche a corto raggio. Zumba Gold è dedicato agli anziani e gli esercizi sono quelli basilari di tale sport, con alcune modifiche per le esigenze delle persone più anziane. Per i bambini, invece, c’è Zumba Atomic che combina movimenti altamente energizzanti con generi musicali amati dai piccoli. Dato che tale sport è diffuso a livello planetario, ora Zumba ha una nuova evoluzione per i più pigri che non vogliono andare in palestra ma rimanere nell’habitat casalingo: possiamo trovare il gioco Zumba Kinect per Xbox 360, applicabile anche a Nintendo Wii e a PlayStation Move. Con questi programmi di tonificazione, sposati a danze dal sapore latino e dal gusto esotico e inter- I risultati sono davvero inaspettati, provare per credere!!! nazionale, si possono bruciare calorie senza rendersene conto, basta lasciarsi andare e permettere Loredana Paolella V A/C al corpo di sudare e rilassarsi facendo esercizio. 15 MITIS -REDAZIONE Contatti GABRIELE FORCINA III B/ INF. [email protected] LOREDANA PAOLELLA V A/C ISTITUTO TECNICO LUCA D’ERMO IV A/C INDUSTRIALE STATALE ELENA GHINCUL IV A/C. “E. MAJORANA” PASQUALE STAVOLE II D CASSINO Hanno partecipato a questo numero: Responsabile : prof.ssa PROF. BRUNO PREITE GENY DI PALO JACOPO SOAVE II H STEFANO DI STASIO II H MARTINA MASSA V A/C BUONE VACANZE A TUTTI … E SE VI VA DI LEGGERE UN PO’ VI CONSIGLIAMO ALCUNI LIBRI: Siddharta — Hermann Hesse Veronika decide di morire — Paulo Coelho Seta — Alessandro Baricco Il grande Gatsby— Francis Scott Fitzgerald Una barca nel bosco — Paola Mastrocola 16
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