in Istria e Quarnero
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in Istria e Quarnero
Cultura e Arte Musica e svago Sport e natura Spiagge e montagne Informazioni ed eventi Vacanze in Istria e Quarnero bella .it tel: +385 52 824 338 fax: +385 52 824 382 [email protected] www.camping-monperin.hr Trascorrete una vacanza spensierata nei campeggi di Colone e San Polo, a soli sei chilometri da Valle, che offrono al villeggiante: • un ambiente naturale intatto, nove chilometri di spiaggia non viziata da impianti del turismo di massa • il vostro angolo di pace a pochi metri dal mare, lontano dal caos della città • attrezzature di elevata qualità. • attività sportive per tutta la vostra famiglia • interessanti siti archeologici d’epoca Scegliete la natura, venite a Valle. Il campeggio ideale per la vostra famiglia. romana, con resti di strade e cisterne sotterranee. • romantici beach bar e ristoranti • la possibilità di affitto di casette mobili, in grado di offrire un maggiore comfort anche all’ospite più esigente Sommario 6-7 Carta stradale dell’Istria e del Quarnero Dal Quarnero Musei uniti, una sinergia culturale Mattuglie, ideale per gli amanti della natrua e della cucina locale 12-13 Riviera liburnica... da vivere 14-15 Per Abbazia un ritorno al passato 16-17 Luogo che vai, spiaggia che trovi 18-19 Castua, tra natura e blues 20 Besca, il tesoro nascosto di Veglia 22-23 Tutto inizia con... Omišalj e Njivice 24 Un isolotto nel cuore dell’isola 29 Tramontana fuori dal... mondo 30-31 Monte Maggiore, una fuga dall’afa 32-33 Fiume, i souvenir diventano... indelebili 34-35 Le strade del Terrano rosé sono veramente... infinite 38 Una bellezza radicata nella storia 8-9 11 Istria magica 40 you want» 44 Medolino, di giorno e di notte... 45 Vacanza nel segno della tradizione 46-47 Tutte le strade portano a... Rovigno 48-49 Parenzo, una vera perla di storia, cultura e bellezza 50 Orsera, scolpita nella pietra 51 Valle, unica e inconfondibile 52 Torre e Abrega, da «satelliti» a «pianeti» 53 Portole, più quieta del Quieto 54 Montona, una scalinata verso il cielo 55 Grisignana, un’arte 56-57 Cittanova, tra passato e presente 58-59 Umago, vigneti, sport e divertimento 60-61 Buie, il paradiso del vino Altre informazioni 63-65 Orari dei principali traghetti Mondo verde Istria da vivere a pieni polmoni Vacanze in Istria e Quarnero 42-43 Pola, un’estate all’insegna del «Whatever AGOSTO 2014 Redattore responsabile: Ivo Vidotto Collaboratori: Luka Kik, Rafael Rameša, Ivana Precetti, Helena Labus Bačić, Patrizia Lalić, Viviana Ban, Viviana Car, Monica Kajin Benussi, Moreno Vrancich, Daria Deghenghi 66-67 Un’esplosione floreale Art director: Dean Černeka Redattore grafico-tecnico: Sanjin Mačar Ufficio marketing: Nirvana Beltrame Ferletta (Caposettore), Marina Juričić, Iva Superina Fotografie: Ivor Hreljanović, Ivo Vidotto, Lucio Vidotto, Goran Žiković, Željko Jerneić, Enti per il turismo, Shutterstock, Photonet.hr E per saperne di più e tenerti sempre aggiornato visita il nostro sito: www.bellacroazia.it Foto copertina: Željko Jerneić Stampa: GZH – Zagabria, Croazia Editore: EDIT Ente giornalistico editoriale Fiume - Rijeka, Croazia www.edit.hr e-mail: [email protected] tel: +385 51 672 146, +385 51 228 764 L’Istria 6 Il Quarnero 7 Il Quarnero Il Quarnero Interessante iniziativa di Regione e Città, in accordo con gli enti per il turismo Musei uniti, una sinergia culturale A 8 ndar per musei in agosto. Sembra lo slogan di un’agenzia di viaggi ma, negli ultimi anni, è diventata una delle usanze preferite sia dai visitatori stranieri che dagli stessi abitanti locali. Con la bella stagione e la pausa estiva, infatti, sono molte le persone che trovano finalmente il tempo per visitare i musei civici. L’idea si fa ancor più interessante da quando esiste la possibilità di acquistare un biglietto unico per più musei a prezzi davvero popolari. Questa opportunità viene offerta dal nuovo progetto promosso congiuntamente dalla Regione litoraneomontana e dalla Città di Fiume, con l’appoggio degli Enti turistici, che assieme agli enti museali locali, hanno dato vita quest’estate a una nuova sinergia culturale per promuovere assieme l’identità e il patrimonio culturale del territorio. Si chiama “Musei uniti” e offre l’opportunità di visitare in breve tempo quattro musei e tre mostre permanenti. Vi partecipano il Museo civico, il Museo di arte moderna e contemporanea, il Museo di storia naturale (con la mostra permanente dislocata nella sede di Brod na Kupi, nella regione montana del Gorski kotar) e il Museo di storia della marineria e del litorale croato, con le esposizioni permanenti allestite nelle sedi di Castua e Dobrinj, sull’isola di Veglia. Questa nuova “sinergia museale” si realizza attraverso l’organizzazione di mostre congiunte, date concordate per l’inaugurazione di nuove esposizioni e sondaggi tra i visitatori riguardo ai contenuti appena visionati. Uno tra i migliori vantaggi offerti da questo nuovo progetto sono certamente gli orari di la- voro quasi unificati, ossia dalle ore 9 alle 20 nei giorni feriali. Nei fine settimana, invece, il Museo di storia della marineria e del litorale croato seguirà l’orario di apertura dalle 16 alle 20, mentre il Museo civico la domenica resterà aperto dalle 10 alle 15. Per quanto concerne, invece, le esposizioni in sedi dislocate, è possibile visionare quella allestita a Brod ma Kupi da martedì a venerdì dalle 9 alle 19 e nei weekend dalle 10 alle 18, a Dobrinj ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 18 alle 22, mentre la mostra di Castua rimane aperta ai visitatori da mercoledì a domenica (17-21). Il Museo di arte moderna e contemporanea è stato fondato nel 1948 e negli anni è diventato una delle più prestigiose istituzioni nazionali nel campo delle arti visive. Custodisce una collezione di oltre 8mila reperti che coprono il periodo dal XIX secolo a oggi. Le mostre presentate nel mese di agosto sono la “Via lattea” di Jiři Kovanda, “Struggling cities: progetti urbanistici giapponesi degli anni ‘60” e “Ying Yang”. Il Museo della storia della marineria e del litorale croato, situato nel suggestivo palazzo del Governo, offre ai suoi ospiti alcune mostre permanenti che faranno fare a ogni visitatore un tuffo nella Fiume di una volta, caratterizzata da tanti cambiamenti storici e culturali. Inoltre, fino al 31 dicembre 2014 è allestita la mostra “Marineria fiumana del XX secolo”. Le sedi dislocate offrono invece esposizioni a carattere locale. A Dobrinj è possibile vedere la mostra etnografica dell’isola di Veglia, mentre raggiungendo la sede di Castua si potrà prender visione di come si viveva una nell’antico borgo medievale arroccato sul colle sopra Abbazia. Fino alla fine di agosto, nella sede del Museo civico si potrà prendere visione della mostra fotografica di Branimir Karanović, mentre per visitare il Museo di storia naturale, il più antico ente museale del capoluogo quarnerino, si dovrà attendere ferragosto, perché fino ad allora gli adetti saranno impegnati nell’allestimento della nuova mostra permanente “Il grande blu”. Istituito nel lontano 1876, il museo oggi custodisce oltre 90mila reperti del patrimonio naturale locale. Passeggiando al suo interno possibile apprendere sulla storia geologica dell’Adriatico, sugli insetti, uccelli e mammiferi, ma anche visitare il bellissimo parco botanico. A partire dal 15 agosto e fino alla fine di settembre sarà possibile inoltre vedere la mostra “Coralli, decorazioni marine”, mentre “Nel fondale marino del Quarnero” è allestita in questi giorni nell’antica pescheria dei Mercati cittadini. Il prezzo del biglietto per “Musei uniti” è di 10 kune per bambini, studenti e pensionati e 30 kune per gli adulti. Gli organizzatori hanno previsto pure un “biglietto familiare” che può essere acquistato al prezzo di 50 kune. 9 Il Quarnero A due soli chilometri da Abbazia, un’ oasi di tranquillità Mattuglie, ideale per gli amanti della natura e della cucina locale M attuglie (Matulji) è una località idilliaca situata tra il Quarnero e l’entroterra. In quest’angolo tranquillo potete rilassarvi facendo un giro in mountain bike oppure partecipando a una delle svariate gite ciclistiche, come pure arrampicarvi sui pendii di Lisina e del Monte Maggiore o semplicemente fare una passeggiata nei dintorni di Mattuglie, immersi nella natura. La distanza di soli due chilometri da Abbazia, il capoluogo della riviera liburnica, offre l’opportunità di godere del mare e del sole nei mesi estivi, ma anche dell’aria pura che concilia il sonno. D’estate si tengono le “Serate estive di Mattuglie” durante le quali si può ascoltare della buona musica, arricchita da rappresentazioni e spettacoli vari. Un altro appuntamento musicale da non perdere è il Kastav Blues Festival, che il due agosto farà tappa anche a Mattuglie, in piazza Maresciallo Tito, dove si esibirà il complesso sloveno Fake Orchestra, che unisce la musica tradizionale slovena ai ritmi blues, soul, afrobeat, funk e jazz. A Mattuglie esistono due percorsi ciclistici, Lisina e Lužina, che attraversano diversi paesini appartenenti a questo Comune, tra cui Rukavac, Mihotići, Jušići e Mučići . Per i visitatori esiste la possibilità di venir accompaganti dalle guide locali, che, oltre ai sentieri, conoscono molto bene la storia e le tradizioni dell’area. Gli amanti delle escursioni, invece, possono optare tra due sentieri, San Luca e San Michele, dai quali si può godere in diversi punti di una vista mozzafiato sul golfo quarnerino. Una delle maggiori attrazioni naturali è sicuramente il parco-foresta di Lisina, meta ideale per gli escursionisti, gli amanti della natura e i cacciatori. La foresta è caratterizzata dalla presenza di formazioni vegetali di elevato valore naturalistico. All’interno del complesso troviamo pure un rifugio di montagna. A Mattuglie è possibile alloggiare in strutture private e appartamenti di tutte le categorie in un’atmosfera cordiale e accogliente. Da gustare assolutamente le specialità di questa zona, preparate nel suggestivo ambiente casereccio di numerosi ristoranti e trattorie. 11 Il Quarnero Il Quarnero Una passeggiata virtuale per il Lungomare abbaziano (e anche oltre...) Riviera liburnica... da vivere N on solo Abbazia! Anche se la Perla del Quarnero, come viene chiamata, è senza dubbio la località più rinomata, ci sono tanti altri posti che meritano di essere visitati e ognuno di essi ha qualcosa da offrire. La storia turistica di Abbazia è iniziata la bellezza di 170 anni fa, con la costruzione della bellissima Villa Angiolina. In poco tempo divenne una località d’élite, frequentata dai personaggi più in vista della società europea dell’epoca. Re e imperatori, principi e principesse, duchi 12 e duchesse, poeti e compositori, pittori e musicisti, attori e ballerine... Basta fare alcuni nomi per capire quanto Abbazia, e tutta la Riviera liburnica, contassero nella seconda metà del XIX secolo e fino allo scoppio della II guerra mondiale. Dal bano croato Josip Jelačić a Federico II Augusto, re di Sassonia, dall’arciduca austriaco Ferdinando Massimiliano, all’erede al trono d’Austria Rodolfo D’Asburgo, ma anche Maria Anna, moglie dell’ex imperatore austriaco Ferdinando I, che aveva abdicato e Maria Antonietta, granduchessa di Toscana. Tra gli ospiti del Quarnero figurano pure Francesco Giuseppe I, imperatore e re austriaco e l’imperatore tedesco Guglielmo II, Carlo I, re di Romania e Georgios, re di Grecia e Oscar II, re di Svezia e Norvegia, Edoardo VIII, re d’Inghilterra, ma anche Vittorio Emanuele III, re d’Italia, che nel 1924 si fece una vacanza nella villa Amalia e Umberto Di Savoia, erede al trono d’Italia, che nel 1933 soggiornò in villa Amalia ad Abbazia con tutta la famiglia. A causa del numeroso seguito, alla palazzina fu aggiunto ancora un piano e divenne residenza estiva della famiglia reale italiana. Umberto vi soggiornò anche nell’agosto 1938. Ad Abbazia e sulla Riviera soggiornarono anche lo scrittore russo Anton Pavlovič Čehov e il compositore austriaco Gustav Mahler, la ballerina americana Isadora Duncan e lo scrittore irlandese James Joyce, il violinista ceco Jan Kubelik e il compositore italiano Pietro Mascagni, lo scrittore premio Nobel per la letteratura Ivo Andrić e il pittore italiano Giorgio De Chirico, lo scrittore croato Miroslav Krleža e l’attrice francese Simone Signoret, l’attore francese Yves Montand e il campione mondiale di pugilato Primo Carnera. Era la Vienna imperiale che si affacciava sul mare. Tempi che furono, dirà qualcuno, ma Abbazia e tutta la Riviera si stanno impegnando per riacquistare il prestigio di una volta. Lasciamo, quindi, per un attimo Abbazia e “visitiamo” un po’ le altre località costiere. Incamminandoci verso est, il bellissimo lungomare abbaziano ci porta fino a Volosca, un piccolo abitato a terrazza che s’innalza su un porticciolo pittoresco, nominato per la prima volta nel 1543. Su di esso si ergono i due campanili della chiesa barocca. In questa cittadina dalle calli strette e dalle innumerevoli volte, l’architettura popolare tipica di quest’area si mescola con quella delle case più lussuose delle famiglie di vecchi capitani e armatori. La cittadina è frequentata in massa dagli appassionati di windsurf che sfruttano i venti che soffiano quasi incessantemente nel corso dell’anno nella vicina baia di Preluca. Per Volosca possiamo dire che è il punto d’inizio (o la fine...) del lungomare Francesco Giuseppe I, una passeggiata di circa dodici chilometri inaugurata proprio in occasione di una visita dell’imperatore, che collega Volosca e Laurana, passando per Abbazia, Icici e Ica. A Volosca nacquero Andrija Štanger, sindaco di Abbazia dal 1895 al 1918 e Andrija Mohorovičić, geologo, meteorologo e sismologo, che diede un importante contributo allo studio dei terremoti, individuando particolari arrivi di onde sismiche che potevano essere spiegati solo con un brusco aumento di densità a una profondità di una quarantina di chilometri. Questa sua scoperta prese il nome di Discontinuità di Mohorovičić. In questo piccolo paese nacquero anche Pier Gabriele Goidanich, linguista ed erudito italiano, accademico della Crusca e dei Lincei nonché Senatore del Regno d’Italia e il poeta Rikard Katalinić Jeretov. Se da Abbazia volete andare nella direzione opposta, arriverete a Icici (Ičići), una volta piccolo borgo di pescatori all’ombra, per così dire, del Monte Maggiore (1410 m), oggi uno dei porti turistici più imponenti dell’Adriatico. Accanto ad essa sorge Ika dove, seguendo l’esempio di Abbazia, già nel 1911 vennero costruiti due moderni alberghi. L’esempio turistico della Perla del Quarnero venne seguito anche da Laurana, in passato residenza di patrizi romani, poi cittadina medievale, circondata da mura e immersa nei boschi di lauro, castagni e pini. È proprio grazie al lauro che la cittadina porta il nome più... profumato dell’Adriatico. Proseguendo per il Lungomare arriverete a Medea (Medveja), conosciuta, tra l’altro, per la sua meravigliosa spiaggia ghiaiosa. Da una parte è delimitata dal Castello, che si erge sul promontorio sommerso dal verde, la cui romantica torre domina il bosco e il mare, dall’altra da villa Susmel, anch’essa situata su un promontorio. Secondo la leggenda, sui ciottoli di questa spiaggia pose piede la maga Medea, nipote della maga Circe e come essa era dotata di poteri magici. Era anche sorella di Apsyrtos, morto per mano degli Argonauti. Spinta dai rimorsi, perché coinvolta nell’omicidio del fratello, Medea si confinò in esilio ed è forse per questo che oggi la località porta il suo nome. La leggenda dice anche che i ruscelli sotterranei che in questo punto della costa si riversano nel mare, sono le lacrime di Medea per il fratello morto. In quanto a spiagge, la vicina località di Draga di Moschiena, o Val Santamarina (Mošćenička Draga), non ha nulla da invidiare a Medea. Anzi, Sipar è probabilmente la spiaggia più bella di tutta la Riviera liburnica. Beh, stavolta ci fermiamo qui... 13 Il Quarnero Eventi 1 agosto (ore 21) Mauro Staraj & La Banda, Premium Hotel Kvarner 2 agosto Opatija Summer Fight Night, spiaggia Slatina 3 agosto (ore 20) concerto estivo dell’Orchestra da camera di Abbazia, piccola scena estiva 7 agosto (ore 21) Martina Majerle - Passione Mediterranea, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 8 agosto (ore 21) Brasil Fashion Show, performance musicale e d’intrattenimento, Remisens Premium Hotel Kvarner 8 agosto (ore 21) Bajaga & Instruktori, concerto, scena estiva 9 agosto (ore 20:30) Summer in Adria International Music Festival, spiaggia di Slatina 14 agosto (ore 21) Marko Tolja, concerto, Scena estiva 14 agosto (ore 21) Abbazia Abba Revival, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 14 La «Perla del Quarnero» celebra i 170 anni di turismo Per Abbazia un ritorno al passato A bbazia, detta per la sua bellezza la Perla del Quarnero, festeggia quest’anno 170 anni di turismo e tutto da essa traspira un’atmosfera particolare legata a questo anniversario così importante, che segnò poi l’inizio dell’attività turistica in tutta la Croazia. I festeggiamenti sono iniziati a Capodanno, con tutta una serie di eventi e raggiungeranno il loro culmine nel corso dell’estate, in piena stagione turistica, quando nel capoluogo liburnico arrivano ospiti da tutto il mondo. La storia racconta che fu un fiumano a dare l’avvio alla trasformazione del borgo: nel 1844 Iginio Scarpa, personaggio di grande rilievo di Fiume, costruì Villa Angiolina, una casa di villeggiatura nei pressi dell’abbazia benedettina di San Giacomo, la cui edificazione e il passaggio in mano all’amministrazione degli Asburgo segnarono a loro volta l’inizio dello sviluppo della cittadina. Quella villa immersa nel meraviglioso parco circostante cambiò per sempre la storia del luogo. In poco tempo, la residenza divenne un centro importantissimo della vita sociale. L’elegante cittadina della riviera quarnerina si presenta oggi come una dama di quel periodo, con edifici neoclassici che ospitano alberghi e splendide residenze, parchi dalla lussureggiante vegetazione mediterranea e una lunghissima passeggiata (il Lungomare) che costeggia il mare per ben 12 chilometri e che nel 2011 ha festeggiato i suoi primi cent’anni. L’area era abitata fin dall’antichità, quando vi si insediarono i Liburni (IX Il Quarnero secolo a. C.), popolo di abili navigatori e costruttori di navi veloci, con le quali raggiungevano le coste dell’Africa settentrionale e dell’Asia Minore. Non vi fu un grande progresso fino appunto alla costruzione dell’abbazia di San Giacomo, presente tutt’oggi. Da allora nulla fu più lo stesso per Abbazia, che oggi tende a tornare agli antichi fasti e a diventare nuovamente una destinazione d’élite. Il 27 marzo 1884 venne inaugurato l’albergo “Quarnero“ (oggi “Kvarner”) e un anno dopo il “Kronprinzessin Stephanie” (oggi “Imperial”), seguiti dall’hotel “Palace”, da “Villa Amalia” e da tutta una serie di piccoli o grandi alberghi, pensioni, residenze estive, ville, padiglioni, stabilimenti balneari, il lungomare, il sentiero attraverso il bosco… Insomma, Abbazia cambiò radicalmente. Le sue ville e i suoi alberghi sono di eccezionale valore architettonico. Nel XIX e la prima metà del XX secolo era nota, accanto a Nizza, Cannes, Biarritz e Karlovy Vary, come uno dei più importanti e mondani centri di cura termali d’Europa. Fu l’avvio del turismo sanitario. È bagnata da un mare cristallino e alle sue spalle si innalza il Monte Maggiore (a 15 minuti di macchina), con le sue foreste e sentieri montani. Il clima mite rende la Perla del Quarnero luogo prediletto di villeggiatura non soltanto nei caldi mesi estivi, ma anche d’inverno. È inoltre un luogo ricco di eventi culturali e di intrattenimento, specialità culinarie uniche e negli ultimi anni offre anche un’ampia gamma di trattamenti benessere e di bellezza (conosciuti e apprezzati i suoi centri wellness) per una vacanza in tutto relax. Quest’anno è particolarmente ricca l’offerta culturale (soprattutto concertistica) proposta dal Festival Opatija con rappresentazioni presso la Scena estiva (Ljetna pozornica), una struttura che fu inaugurata nel 1931, in zona Lido (la famosa spiaggia abbaziana), con una rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi, alla quale parteciparono illustri nomi della scena lirica dell’epoca. A quei tempi si estendeva su 1.000 metri quadrati e poteva ospitare fino a 6.000 spettatori. Nel 1957 cambiò aspetto e venne trasferita nell’area attuale, tra il verde del secolare parco di Villa Angiolina. Dopo un luglio pienissimo dal punto di vista degli eventi, agosto non sarà da meno e sarà all’insegna di musicisti di queste terre: l’8 sarà la volta di Bajaga e dei suoi Instruktori, il 14 del fiumano Marko Tolja, cantante swing, il 23 della mitica Josipa Lisac e il 30 del cantautore spalatino Gibonni che con tre ospiti speciali chiuderà l’estate culturale abbaziana. Spettacoli da non perdere che vi consigliamo con immenso piacere! Curiosità Abbazia è stata per diverso tempo sede di importanti gare motociclistiche che si svolgevano nel vicino circuito di Preluca. In particolare, quest’ultimo ha ospitato il Gran premio di motociclismo di Jugoslavia tra il 1969 e il 1977. Il 24 e 25 maggio 1939, nella Eventi Perla del Quarnero si disputarono i Campionati italiani di scherma nella specialità della sciabola. Vinse il maggiore Renato Anselmi dopo uno spareggio con il palermitano Emilio Salafia. Il 1º giungo 1940, invece, ad Abbazia ci fu l’arrivo della 14ª tappa del Giro d’Italia, la Treviso-Abbazia di 215 chilometri, che fu vinta da Glauco Servadei, mentre la maglia rosa fu indossata da Fausto Coppi, che quell’anno avrebbe vinto il suo primo Giro d’Italia alla sua prima partecipazione. La carovana del Giro ripartì il giorno dopo da Abbazia per raggiungere Trieste dopo 179 chilometri. Abbazia è gemellata con Balatonfüred, città della provincia di Veszprém in Ungheria, situata sulla costa settentrionale del lago Balaton, con i comuni italiani di Carmagnola e Castel San Pietro Terme e la slovena Villa del Nevoso (Ilirska Bistrica). Il santo patrono della città è San Giacomo, festeggiato il 25 luglio. 15-25 agosto Festival estivo di bridge, albergo “4 opatijska cvijeta” 15 agosto (ore 21) Natali Dizdar Jazz & Evergreen, concerto, Remisens Premium Hotel Kvarner 21 agosto (ore 21) Putokazi - World Music, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 25-30 agosto 50º Torneo internazionale di tennis per veterani (ITF) 27-30 agosto 12. Liburnia Film Festival, Icici 28-31 agosto Liburnicon – Festival della fantascienza, località varie 30 agosto (ore 21) Gibonni e ospiti, concerto, Scena estiva 30-31 agosto Mandrać – Mostra internazionale di pittura, Volosca 15 Voglia di mare Luogo che vai, spiaggia che trovi Fare le vacanze al mare significa principalmente trovare una spiaggia che possa rispondere a tutte le nostre aspettative, o perlomeno alla maggior parte di quelle che potrebbero essere le nostre esigenze. Certo, non abbiamo tutti i medesimi gusti, ma la nostra regione è in grado di soddisfarli tutti. Ci sono spiagge ciottolose e lidi sabbiosi, ma anche scogliere ripide per gli amanti dei tuffi spericolati, come pure spiagge rocciose più accessibili, per quelli che odiano la sabbia. Elencare tutte le spiagge della regione sarebbe una... fatica di Sisifo, per cui ci limiteremo a evidenziare quelle che per un motivo o per l’altro meritano un... posto al sole. abac) (R a n o lb A to r o P Girandella Da piccolo e schivo villaggio di pescatori, Porto Albona è diventata una delle località balneari più famose dell’Istria. Belle spiagge di ciottoli bianchi si contrappongono a un mare turchese. Completa il quadro una natura incontaminata, un vero festival dei profumi e dei colori. Bellissima la spiaggia Girandella, che oltre alla magia del sole e del relax offre tantissimi contenuti, adatti sia a famiglie, che a coloro che amano il divertimento e lo sport. 16 herso C i d la o Is e z iz n Lube Considerata la perla dell’isola di Cherso, la spiaggia di San Giovanni (Sveti Ivan) è situata ai piedi di Lubenizze, con dietro la boscaglia mediterranea e una ripida parte rocciosa di 400 metri. La spiaggia si raggiunge con difficoltà, ma lo spettacolo appaga tutti i sensi. Il mare è di una trasparenza rara e vi rigenera dopo la dura discesa. Chi decide poi di trascorrervi la notte all’aperto sarà ripagato nelle serate limpide da una coltre di stelle... Veglia i d la o Is o n m li K Baia di A pochi minuti dal ponte di Veglia ci imbattiamo nella la baia di Klimno, vero paradiso per le famiglie con bambini. Piccole spiaggete, facilmente raggiungibili, offrono comodità e tranquillità. La baia è una grande... vasca da bagno. L’acqua è poco profonda e molto calda. I fanghi termali attirano l’attenzione di numerosi turisti e locali, che si spalmano la melma su tutto il corpo, rimedio efficace contro i reumatismi e la gotta. na Draga di Moschie Ai piedi di Moschiena (Mošćenice) si distende una spiaggia ghiaiosa di circa due chilometri, una delle più belle del Quarnero. Draga di Moschiena è orgogliosa di questa spiaggia, situata sotto le pendici del Monte Maggiore. Meravigliose le sue spiagge ciottolose Sipar e Sveti Ivan (San Giovanni). A Draga di Moschiena tutto è subordinato ai turisti e alla comodità delle loro vacanze, dalla cucina alle attività ricreative e di svago. Fiume h c a e B a n a m iu F Chi è costretto a rimanere in città, ma anche i turisti che trascorrono le loro vacanze a Fiume, per distendere il proprio telo e immergersi nelle bellissime acque del Quarnero non hanno che da raggiungere Costabella, nei pressi del complesso delle piscine, sotto il quale si estende una bellissima spiaggia, Fiumana Beach, ricca di contenuti per trascorrere in serenità le proprie giornate sotto l’ombrellone. Bar, ristorante, beach volley, immersioni... 17 Il Quarnero Eventi 2 agosto (ore 21) 7. Kastav Blues Festival, Fortica 1, 8, 15, 22 e 29 agosto “Venerdì alle cinque nel panificio”, manifestazione gastronomica, Piccolo museo della Contea 5 agosto (ore 21) “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, spettacolo teatrale, Crekvina 9, 16, 23 e 30 agosto “Sotto la loggia, sopra tutti”, manifestazione culturale, Loggia cittadina 9 agosto (ore 21) Miroslav Tadić i Braća Teofilović, concerto, Crekvina 9 agosto tradizionale torneo internazionale di bocce 13-15 agosto (ore 1012, 16-18) workshop cinematografico, Papirnica 13-15 agosto (ore 21) 5. Starigrad Paklenica Film Festival, proiezioni cinematografiche, Crekvina 16 agosto (ore 21) Massimo, concerto, Crekvina 18 Una visita al bellissimo borgo medievale sopra la Riviera liburnica Castua, tra natura e blues C astua (in croato Kastav) è una città medievale che oggi conta poco più di 10mila abitanti situata su una collina nei pressi della città di Fiume, nella regione storica della Liburnia. Molto probabilmente fu un sito fortificato illirico (della tribù dei Liburni o dei Giapidi), fu per certo un castrum romano e proprio da questo termine derivano sia il nome italiano Castua, sia quello croato Kastav. A partire dal VII secolo d.C. e ripetutamente nei secoli successivi, si stabilirono nel territorio le prime popolazioni slave dei Croati (ma non mancano tracce anche di una marginale influenza Slovena). Ebbe particolare fortuna nel Basso Medioevo il Capitanato di Castua posto sotto la signoria dei conti Duinati, inizialmente vassalli del Vescovo di Pola che aveva giurisdizione su quest’area, in seguito, nel 1399, sotto la signoria dei conti Walsee, di origine tedesca. In età moderna, per un lungo periodo, governò su Castua la Compagnia di Gesù. Fino al termine della prima guerra mondiale, la città appartenne, come comune confinario, alla Contea d’Istria dell’Impero d’Austria. In seguito alla prima guerra mondiale, nonostante fosse inizialmente prevista la sua annessione al Regno d’Italia e fosse già stata inglobata da questo nei propri territori di amministrazione militare, con il Trattato di Rapallo del 1920 fu assegnata al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e vi rimase anche Il Quarnero dopo l’annessione italiana di Fiume nel 1924. Castua, con le sue nove torri difensive, di cui ancora oggi sono visibili i resti, si trova a 377 metri sopra il livello del mare ed è situata nelle immediate vicinanze di Abbazia (6 chilometri) e Fiume (10 chilometri) e una ventina di chilometri lontano dal valico di confine croato-sloveno. La Loggia cittadina, l’unica costruzione al di fuori delle mura, è rimasta intatta. Da vedere senz’altro la chiesa di Sant’Elena, protettrice dell’antico borgo, e i ruderi del castello, ma in particolar modo il panorama mozzafiato che si apre dal belvedere. Gli amanti della natura e delle passeggiate possono inoltrarsi nei vicini boschi Loza e Lužina, che distano soltanto poche centinaia di metri dal nucleo storico e dall’antica Crekvina, le rovine della chiesa medievale la cui costruzione non fu mai stata portata a termine. Lunghi sentieri immersi nel verde incontaminato sono una vera attrazione per gli amanti delle camminate e della mountain bike. Inoltre, le spesse fronde verdi che accompagnano il sentiero nascondono una piccola fattoria dove i bambini possono salire in groppa ai cavalli e fare un giro nelle vicinanze. Entrerete in un mondo speciale, fantastico, che vi farà dimenticare la vicinanza delle spiagge affollate, delle strade e autostrade. Vi sembrerà di essere entrati in un paradiso della natura. Benché piccola, Castua è ricca di Eventi 19 agosto (ore 21) “Ritina škola”, spettacolo teatrale, Crekvina 23 agosto (ore 21) Jinx, concerto, Crekvina 26 agosto (ore 20.30) “Ja i moji osjećaji”, spettacolo teatrale, Pelini 29 agosto 10 (ore 21) Čansonfest – Festival della canzone ciacava, Crekvina manifestazioni culturali e di intrattenimento nel corso di tutto l’anno. L’estate culturale castuana ogni anno raccoglie il fior fiore della musica e dello spettacolo sia della scena croata che internazionale. Dal 1º al 4 agosto si svolge il “Kastav Blues Fest”, un festival giunto quest’anno alla sua settima edizione e avviato in onore di Jerry Ricks, celebre chitarrista e cantante di musica blues di Philadelphia, che scelse Castua come sua ultima dimora. La manifestazione, cresciuta negli anni in esperienza e professionalità, propone ogni anno al pubblico personaggi mitici del blues internazionale e locale, nonché varie laboratori musicali e mostre artistiche volti a riconfermare la valenza di un progetto nato per ricordare il sogno e la passione di Jerry Ricks. Quattro serate d’eccezione che si svolgeranno a Castua, Mattuglie, Viškovo e Čavle. L’estate culturale di Castua si conclude tradizionalmente con il Festival della canzone ciacava, una manifestazione che si propone di valorizzare il patrimonio linguistico musicale ciacavo a conferma di una tradizione secolare di particolare canto e idioma, di cui Castua è il centro principale, che che è assurta a livello d’arte grazie all’operare di poeti quali Vladimir Nazor, Drago Gervais, Ljubo Pavešić e ai musicisti Ivan Matetić Ronjgov, Matko Brajša Rašan e altri. Va sottolineato che il Festival sin dall’inizio si è fregiato di una creatività originale propria e ogni anno nel suo ambito viene pubblicato un concorso per nuove composizioni. In tutte le sue edizioni il Festival della canzone ciacava ha visto la partecipazione di numerosi nomi noti sulla scena musicale quarnerina e istriana, mantenendo sempre un forte carattere locale.l’autostrada e dal ghiaccio. 19 Il Quarnero Eventi 1 e 15 agosto Giornata del campeggio Bunculuka, gruppo Yamas, Terrazza, Boneta Bistro & Lounge 1 e 22 agosto Complesso mandolinistico “Boduli”, Hotel Corinthia, Bistro Funtana 5, 19 agosto Gruppo Yamas, concerto, Hotel Corinthia, Bistro Funtana 5 agosto Celebrazione della Giornata del Ringraziamento, programma d’intrattenimento 7 agosto “Bašćanska noć”, intrattenimento e offerta gastronomica, concerto “Gustafi”, Molo Vecchio 16 agosto Festa di San Rocco, programma d’intrattenimento, Draga Bašćanska 26 agosto (ore 20.30) Esibizione delle klape Zvonimir e KD Šoto, di fronte alla Chiesa della Santa Trinità 26 agosto Serata con il gruppo L’amour, Hotel Corinthia, Bistro Funtana 20 Esplorando i punti più nascosti di un’isola che non smetterà mai di stupire Besca, il tesoro nascosto di Veglia U na delle destinazioni turistiche più rinomate dell’isola di Veglia (Krk) è sicuramente la località di Besca (Baška), una meta facilmente raggiungibile via terra, mare e... aria. Lo sviluppo turistico non ha compromesso, però, l’ambiente, rimasto allo stato naturale. Besca è situata in una dolce vallata, circondata da vigneti, uliveti, boschi di ginestre, con sullo sfondo l’isolotto di Prvić e la meravigliosa catena montuosa del Velebit. Besca offre all’ospite un incantevole spiaggia naturale lunga ben 1800 metri, tra le più belle di tutto l’Adriatico, grazie alla quale la località vanta una tradizione centenaria nel settore turistico. Tutti coloro che possiedono spirito d’avventura potranno avventurarsi su una delle trenta spiaggette raggiungibili a piedi o in barca. Un piccolo paradiso nel cuore di una natura incontaminata. Besca è tutt’oggi un gioiello naturale intatto con una natura selvaggia. Gli amanti dei paesaggi mozzafiato, della flora e della fauna potranno ammirare la grande varietà di animali presenti sia in mare che sulla terraferma. Una delle particolarità non solo di Besca ma di tutta l’isola di Veglia sono i “mrgari”, aree recintate da muretti in pietra dove le pecore vengono lasciate libere a pascolare le erbe mediterranee, irrorate dall’acqua di mare portata dal vento di bora. Un connubio che fa della carne di agnello una delle migliori delizie nel campo gastronomico. Se ci aggiungiamo, poi, un buon olio d’oliva locale, dal gusto asprigno e corposo, che godimento per il palato... Besca vanta pure una ricca eredità storica e culturale. Anche se sono notevoli i ritrovamenti dell’era paleocristiana del V secolo a rendere famosa la località sono sicuramente “La tavola di Besca”, una documento scolpito nella pietra, il più antico in Croazia e scritto in glagolitico, il più antico alfabeto slavo conosciuto, creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all’862-863 per tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico. Una copia è conservata nella chiesetta di Santa Lucia nella vicina Jurandvor dove venne rinvenuta. Da vedere anche l’acquario di Besca, che vi permetterà di esplorare i fondali dell’Adriatico. All’interno si trova una delle più ricche collezioni di conchiglie e lumache marine. Gli amanti del riposo attivo troveranno invece la località di Besca Vecchia (Stara Baška) un luogo ideale per le vacanze. Il piccolo paese situato sulla parte sud di Veglia, si trova a pochi chilometri da Ponte (Punat). La strada che collega Ponte con Besca vecchia è nota per la vista panoramica, soprattutto quando il sole tramonta dipingendo sul mare una scia dorata. Ancora oggi gli abitanti si occupano di pastorizia e pesca tanto che ogni giorno il pesce arriva fresco sulle tavole di trattorie e ristoranti. Besca Vecchia offre all’ospite spiagge incontaminate, incuneate in baie meravigliose, un mare cristallino tutto da scoprire in una vacanze ideale fatta di tante immersioni subacquee, pesca e escursionismo sui numerosi sentieri segnalati. Specializzazioni: •Implantologia • Protesi fissa e mobile •Ortodonzia •Radiologia • Odontoiatria estetica • Chirurgia orale •Parodontologia •Pedodonzia • Laboratorio odontotecnico Sognate viaggi lontaaaani? Impianti da 430,00 € Corona 200,00 € Sbiancamento da 110,00 € Materiali e tecnologia a norma CE Tel: +385 51 829 600 Cel: +385 91 336 2445 www.orto-nova.hr [email protected] Lošinjska 16 51000 Rijeka Croazia Centro astronomico Fiume osservatorio e planetario digitale Tutti i mercoledì, alle 19.30, programma estivo speciale per turisti in lingua inglese www.astronomski-centar-rijeka.hr Astronomski centar Rijeka Il Quarnero Eventi Omišalj 2 agosto (ore 21) Monika Leskovar, concerto, sito paleocristiano di Mirine 7 agosto (ore 21) SAC “Punat” e klapa “Rašketa”, Piazza Prikešte 14 agosto (ore 21) Promozione del libro “Oleander” di Nikola Kraljić, na Velim stenama 15 agosto (ore 21) Concerto mariano di musica spirituale, chiesa parrocchiale 16 agosto (ore 21) “Stomorina”, festa popolare tradizionale e spettacolo folcloristico, Piazza Njivice 1 agosto (ore 21) klapa “Nevera”, concerto, frangiflutti 5 agosto (ore 21) festa popolare, gruppo “Trend”, piazza 8 agosto (ore 21) Festa del pescatore, gruppo “Insula”, frangiflutti 13 agosto (ore 21) SAC “Punat” e klapa “Rašketa”, frangiflutti 17 agosto (ore 21) concerto Vivien Galletta, Voljen Grbac e Vladimir Babin, frangiflutti 22 agosto (ore 20) Festa del pescatore, gruppo “Fortunal”, frangiflutti 22 Il Quarnero La storia comincia appena superato il ponte che collega l’isola alla terraferma Tutto inizia con... Omišalj e Njivice O mišalj (Castelmuschio) e Njivice sono le prime due località in cui ci si imbatte non appena superato il ponte che collega la terraferma all’isola di Veglia, un’isola la cui storia affonda le radici nell’antichità, come testimoniano gli innumerevoli reperti rinvenuti praticamente in ogni angolo di quest’isola che con i suoi 405,78 km² di superficie risulta essere la più grande dell’Adriatico, battendo per qualche... centimetro quadrato la vicina isola di Cherso, per la quale troveremo sui libri che ha una superficie di... 405,78 km². Mentre sull’isola di Cherso vivono poco meno di 3.500 anime, Veglia è decisamente più popolosa con i suoi quasi 20.000 abitanti. Lo straordinario patrimonio naturale dell’isola era apprezzato anche dagli antichi Romani, che la chiamarono Insula aurea. La storia dell’isola la possiamo cominciare a... leggere proprio a Castelmuschio, dove troveremo un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di preziosi reperti storici e culturali. Nella vicinissima insenatura di Sepen, infatti, troveremo il sito archeologico di Fulfinum, appartenente all’omonima antica città romana. Assieme a Veglia città, capoluogo dell’isola, Castelmuschio, il cui centro storico cittadino è accovacciato su una rupe alta 85 metri che domina questo lembo di Quarnero, è indubbiamente il centro abitato più antico. Alla periferia dell’antica città romana, possiamo ammirare i resti dell’imponente basilica paleocristiana di Mirine, collegata all’abbazia benedettina di San Nicola. È un sito che vale la pena di essere visitato. A parte la storia, che traspira da ogni sasso, Castelmuschio vanta pure una tradizione turistica di oltre un secolo. Grazie al suo clima mite, alle eccellenti peculiarità naturali del suo territorio e alla vicinanza del ponte, dell’aeroporto e della città di Fiume, l’odierna Castemuschio è una località estremamente attraente, rivolta innanzitutto a quei turisti che, oltre al sole e al mare, sono in- teressati anche al suo straordinario patrimonio storico-culturale. Sono numerose le spiagge che punteggiano una costa lunga ed eterogenea. La più nota è la spiaggia di Pesja, dove ormai da un decennio sventola la Bandiera blu. Sistemata all’estremità di una dolce insenatura, è posizionata all’ombra di una bella pineta e offre un’incantevole vista sull’insenatura di Castelmuschio. A soli sei chilometri di distanza ci imbattiamo in un antico borgo di pescatori, Njivice, diventato col passare del tempo una nota meta turistica, una località costiera “con l’anima”, frequentata abitualmente da ospiti provenienti da tutta Europa. Njivice fu menzionata per la prima volta in un atto di donazione del principe Ivan Frankopan del 1474, anche se, stando ad alcuni recenti reperti archeologici, sembra tragga le proprie origini da un insediamento molto più remoto. Per secoli Njivice fu soltanto un piccolo borgo i cui abitanti si occupavano Konoba Šime - Krk Kvarnerska 22, tel . +385 51 220 042 prevalentemente di pesca, olivicoltura, allevamento del bestiame e selvicoltura. La costruzione delle prime strutture ricettive, l’albergo Luka (oggi Jadran) e Villa Dinka, risale al 1930, considerato l’anno di nascita del turismo a Njivice. Negli ultimi ottant’anni il turismo è diventato la principale attività economica di Njivice. Splendide spiagge, un mare straordinariamente azzurro, tanto verde e un clima sempre mite sono i punti di forza di Njivice. Le spiagge di ghiaia, rocciose o sabbiose sono sparse un po’ dappertutto: nel paese, davanti degli alberghi o in insenature nascoste, ideali per chi preferisce una vacanza rilassante. Qualora voleste trascorrere una giornata un po’ diversa, magari lontano dalle spiagge affollate, una soluzione potrebbe essere rappresentata da una visita della grotta Biserujka, scoperta presso Rudine, sopra la baia Slivanjska, più di un secolo fa. A quel tempo il suo interno si nascondevano segreti tutti da scoprire, che stimolavano interesse e curiosità anche per le leggende dei tesori nascosti nella grotta. La ragione principale per cui la grotta è stata resa accessibile al pubblico è stato l’interesse degli esploratori. Ora è anche illuminata, per cui i visitatori hanno la possibilità di ammirare tutte le sue bellezze, le gallerie sotterranee, le numerose stalattiti e stalagmiti. È lunga soltanto 110 metri, ma affascina ugualmente. La temperatura all’interno è constante e va dai 10 ai 13°C durante tutto l’anno. I passaggi della grotta sono percorribili in sicurezza sia dagli adulti che dai bambini. www.tz-njivice-omisalj.hr Piatti della cucina autoctona vegliota, delizie a base di pesce pescato nel rispetto della stagione. Assaggiate i nostri calmari, il tonno e gli scampi, nonché la pasta fatta sul posto che si sposa ottimamente con il meglio offerto dal mare, condido con l’olio d’oliva di produzione locale. Per chi preferisce la carne abbiamo pronte le note specialità balcaniche alla griglia. Ci farà piacere servirvi sull’ampia terrazza con un’ineguagliabile vista sulla riva di Veglia. 23 Il Quarnero Eventi 24 5 agosto (ore 21.30) Giorno della vittoria e del ringraziamento, concerto del gruppo “Insula”, riva 8 agosto (ore 21) International Dance Show, riva 14 agosto (ore 20.30) Jadranka Hodanić, mostra, Galleria TOŠ 14 agosto (ore 21) Klapa Rašketa & Zvonimir, concerto, riva 16 agosto (ore 21) Serata della canzone italiana, V.Galletta & V.Grbac & V.Babin, Piazza grande 19 agosto (ore 21.30) Serata del folclore, SAC Punat & Klapa Rožice, riva 23 agosto (ore 20) Incontro dei gruppi mandolinistici e fiera eco-etnologica, riva 26 agosto (ore 21) Serata del folclore, SAC “Punat”, riva 28 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, isolotto di Cassione (Košljun) 30 agosto (ore 21) Concerto di musica country, gruppo Crooks & Straights, riva 30-31 agosto (ore 10) Coppa Košljun, regata velica classe Optimist Un convento dei francescani nell’incantevole baia di Ponte (Punat) Un isolotto nel cuore dell’isola S ull’incantevole isola di Veglia – non per niente i Romani la denominarono “isola d’oro” –, tra le tante località costiere ce n’è una che merita un’attenzione particolare. Stiamo parlando di Ponte (Punat), che è conosciuta specialmente per i suoi uliveti e per l’eccellente olio di che viene prodotto da questo frutto prelibato. Nella stessa località opera pure uno dei più grandi marina dell’Adriatico croato, che opsita costantemente centinaia di imbarcazioni che dondolano dolcemente dopo essere state portate dai loro proprietari verso questa baia protetta dai venti e dai capricci delle onde. Mentre gli odierni “capitani” conducono qui barche a vela e motoscafi di ultima generazione, non possiamo non menzionare il vecchio squero che sorgeva proprio in quel punto e che era il più antico cantiere navale dell’Adriatico in cui venivano costruite navi in legno. Da esso sono nati l’odierno marina e un piccolo cantiere per la riparazione delle barche, il maggiore del suo genere in tutto l’Adriatico. Tra i tanti piccoli “capitani” che solcano queste acque, ce ne sono di quelli che vi inviteranno a salire a bordo per fare un giro. Se vi verrà offerto di fare una capatina sull’isolotto situato nel bel mezzo della baia di Ponte, non abbiate esitazioni. Acettate l’offerta e non ve ne pentirete, perché si tratterà di una gita molto particolare che vi rimarrà a lungo impressa nella memoria e che senz’altro meriterà un posto speciale nel vostro album di fotografie. L’isolotto in questione è quello di Cassione (Košljun). Ma cosa ci fa un’isola così in mezzo alla baia? Secondo un’antica leggenda popolare, in tempi remoti tutta la baia di Ponte era una distesa di fertili campi. La terra apparteneva a due fratelli, di cui il più giovane era cieco. Quando c’era da dividere il raccolto, però, il fratello maggiore approfittava della cecità del fratello e lo ingannava regolarmente facendogli credere che la terra era stata molto avara. Un giorno, però, il cielo si adirò e scatenò un diluvio di proporzioni immani che innondò tutta valle, inghiottendo il fratello truffatore e tutti i suoi averi. Il più giovane fu invece risparmiato, essendo stato relegato dal fratello su un’altura. Oggi quest’altura è l’isolotto di Cassione, che è l’unico abitato dell’intero arcipelago di Veglia. Lo è sin da tempi antichissimi, ma dal XV secolo i suoi unici abitanti sono i frati francescani. Oltre al convento francescano, ci sono anche due chiesette: la chiesa dell’Annunziazione di Maria e la cappella di San Bernardino. Sulla porta del convento c’è ancora oggi la scritta “Ora et Labora” (prega e lavora), motto dei benedettini che vivevano qui prima dei francescani. Il convento ospita anche una biblioteca e un museo etnografico. La biblioteca ha una raccolta di oltre 30.000 volumi tra cui una ristampa dell’Atlante di Tolomeo, una delle tre copie conservate al mondo. Nel museo etnografico, invece, si trovano numerosi preziosi reperti, tra cui anche la bolla di donazione con cui papa Nicolo V cedette il convento ai francescani. Anche la principessa Caterina della dinastia dei Francopani ha trovato l’eterna pace nella riserva naturale di flora e fauna. Nuovo a Umago Zemljoradnička 25, Umago Tota Davor +385 91 175 1098 Aperto 0 - 24 h 70 slot machine Cocktail bar Facebook: AC Paganini www.paganini-umag.com Viale V. Gortan 74, Umago Aperto 12 - 24h Tel:0911751098, 0914975156 Facebook: Konoba Da Lorenzo Il Quarnero Eventi Tel: +385 51 508 160 e-mail: [email protected] www.hotel-risnjak.hr Pacchetto estivo 2014 Nelle prenotazioni del pacchetto di luglio e agosto vi offriamo una giornata aggiuntiva Pernottamento e colazione gratis 21 giugno – 23 settembre 2014 comprende: 2 mezze pensioni e bevande di benvenuto • Un biglietto a scelta del villeggiante: • accesso al Parco nazionale Risnjak e alle fonti del fiume Kupa • rafting sulla “Čačina” zattera sul lago di Lokve • accesso al ranch e possibilità di montare a cavallo • degustazione di frutti della natura nell’orto educativo di montagna • accesso al castello Zrinski e Museo della silvicoltura, caccia e pesca • uso illimitato del fittness dell’albergo Prezzo per persona: 650,00 kn Sul versante settentrionale dell’isola di Cherso Tramontana fuori dal.. mondo G ià dalla sponda di terraferma del canale della Faresina, che separa Cherso dall’Istria, l’immensa area della Tramontana appare come un territorio boscoso, impervio e soprattutto privo di insediamenti umani. È comunque soltanto inoltrandoci nel canalone che risale le pendici, partendo dall’attracco del traghetto, che ci si può rendere veramente conto di fare l’ingresso in un’area specifica, fuori dal mondo e forse anche dal tempo. Sia per la posizione che per le fasce climatiche dovute all’altitudine del particolare rilievo e all’esposizio- ne ai venti, l’isola di Cherso racchiude tutta una serie di ambienti che ne fanno in questo senso, se non la più ricca, una tra le più preziose del Mediterraneo. Popolata da circa 1.400 specie vegetali, ne vanta ben 46 di orchidee, per non parlare del mondo animale, che va dalla fauna marina a quella d’acqua dolce del lago di Vrana e delle pozze sparse un po’ lungo tutto il territorio, a quella del Carso e dell’aria, che culmina con i grifoni, i veri signori del cielo. Non vi pentirete se andrete a esplorare il suo gigantesco cuore verde, posto nell’estrema parte settentrionale, che rappresenta il territorio più selvaggio e disabitato. La cosiddetta Tramontana, con una superficie di oltre 5.000 ettari, copre quasi un quinto dell’isola ed è percorsa da una rete di sentieri ben segnati, che un tempo collegavano gli abitati con le stanzie dei pastori. Sono stati curati per anni dai volontari provenienti da tutto il mondo, che svolgevano la loro opera sotto l’egida del Centro ecologico Caput insulae di Caisole (Beli), che si prende cura anche dei grifoni. Se la natura di quest’area è rimasta intatta lo si deve anche a loro, che sono stati partecipi di una battaglia tuttora at- tuale e purtroppo irrisolta. A parte il danno compiuto dalla fauna alloctona (cinghiali, daini...), sono in continua diminuzione le le pecore allo stato brado, e i rari allevatori sembrano voler gettare la spugna, oramai stanchi di sostenere una lotta contro i mulini a vento. In questo modo cesserebbe la crescita della flora nitrofila attorno agli stazzi e la vita degli insetti stercorari, ma soprattutto verrebbe a mancare la già precaria fonte di sostentamento dei grifoni. Sarebbe un peccato, perché la Tramontana non sarebbe mai più la stessa... Ogni domenica Prodotti isolani croati, fiera 1, 8, 13, 15, 20, 22, 27 e 29 agosto “Creska butega”, fiera 1-20 agosto Giornate dei fichi 5 agosto (ore 22) “Semenj”, festa popolare, concerto Marijan Ban i Diktatori, Via Francesco Patrizi 6 agosto (ore 22) “Semenj”, festa popolare, concerto Opća opasnost, Via Francesco Patrizi 7 agosto (ore 22) “Semenj”, festa popolare, concerto delle klape e tombola, Via Francesco Patrizi 11 e 25 agosto Le klape a Cherso 16 agosto Giochi sul mare e festa 20-22 agosto CREScendo Music Festival 23-25 agosto “In medias Cres”, festival del cinema 24 agosto Gara di Triatlon 28 agosto (ore 21) Concerto di musica classica, monastero di San Francesco 29 Il Quarnero Un parco naturale che vi farà innamorare Monte Maggiore, una fuga dall’afa 30 I l Quarnero rappresenta una delle più belle destinazioni della Croazia, resa famosa per la sua storia, la straordinaria bellezza della costa frastagliata, delle isole, del mare cristallino e terso, che assume tonalità di colore che vanno dal profondo blu al verde turchese. Eppure, le bellezze della regione non si limitano alle numerose spiagge, ma anche alle straordinarie bellezze naturali che attirano un numero sempre maggiore di turisti desiderosi di trascorrere una vacanza attiva. Infatti, quando l’estate si fa afosa, non c’è niente di meglio che rifugiarsi in montagna per stare un po’ al fresco e trascorrere le giornate a contatto con la natura. Sono tante le proposte che offre il Quarnero, ma certamente una delle più belle è il Parco Naturale del Monte Maggiore dove immersi in una natura intatta e protetta possiamo dedicarci all’escursionismo, trekking, arrampicata libera, deltaplano, mountain bike oppure compiere una passeggiata tranquilla,a piedi o in sella a un cavallo. I boschi verdi alle spalle di Abbazia nascondono uno tra gli sport naturalistici più completi, l’equitazione. Cavalcare fra boschi e prati, lontani dallo smog cittadino o dalle spiagge affollate, è un piacere per molte persone. Il contatto con il cavallo è, infatti, un’esperienza magnifica, sia per cavalieri esperti che per quelli alle prime armi, un’occasione per ritrovare l’equilibrio e ricaricare le energie. Se vi piace cavalcare allora da non perdere le gite offerte dal Ranch Il Quarnero Bubač, situato un paio di chilometri sotto Sella Poklon, vicino ai prati che affiancano il torrente Banina, dove vi aspettano cavalli docili e ben addestrati pronti a prendere in groppa sia bambini che adulti. I trekking a cavallo, guidati da una persona esperta, vi porteranno così ad attraversare chilometri di sentieri che percorrono i pendii del Parco naturale del Monte Maggiore , fino a portarvi sulla sua vetta più alta, il Vojak (1.401 m), dalla cui torre in pietra potrete godere, nelle giornate serene, di una vista mozzafiato a 360 gradi. Dal belvedere, infatti, si apre un fantastico panorama sul golfo del Quarnero, sulle isole del nord Adriatico, sulle montagne del Gorski kotar, su Venezia, Trieste, le Alpi... Se al cavallo preferite le passeggiate a piedi, ci sono chilometri di sentieri immersi nel fitto bosco. La scelta non manca. Il Parco naturale del Monte Maggiore offre passeggiate adatte a escursionisti esperti e meno esperti. Il sentiero didattico Plas è lungo due chilometri ed è percorribile in poco più di un’ora. Prende il via a circa 300 metri sotto la vetta e passando attraverso un fitto bosco di faggio ai arriva fino in cima alla vetta. Inoltre, numerosi pannelli didattici installati lungo il percorso illustrano ai visitatori le caratteristiche naturali del Monte Maggiore, la variegata flora e fauna e le peculiarità del rilievo carsico. Un altro bellissimo itinerario è offerto dalla passeggiata Slap, trenta minuti di cammino sul pendio orientale del Monte Maggiore. La passeggiata porta fino a una spettacolare cascata nascosta nel fitto bosco, all’interno del canyon, il cui corso d’acqua sbocca poi nel mare a Medea. Per arrivarci si attraversano le coltivazioni di marroni, boschi di querce e numerose vecchie terrazze un tempo coltivate. Uno dei siti più attraenti del Parco naturale del Monte Maggiore è sicuramente il canyon Vela Draga, un fenomeno naturale la cui nascita risale a circa 140 milioni di anni fa, che dal 1998 è protetto quale monumento naturale geomorfologico. Anche in questo caso, il sentiero didattico con i suoi pannelli vi accompagnerà nella vostra camminata lungo i margini del canyon. Un percorso di due chilometri che diventa appena un poco più impegnativo dal belvedere, dove si gode un bellissimo panorama, verso le torri calcaree dove è possibile cimentarsi nell’alpinismo e nell’arrampicata libera. I bambini, invece, si divertiranno molto imboccando il sentiero “Malik”, un percorso didattico fatto a loro misura che congiunge Sella Poklon alla località Rečina, nel pressi del maneggio di cavalli. Lungo la passeggiata di circa 2,5 chilometri vi sono installate delle sculture didattiche interattive volte a sensibilizzare i ragazzi e insegnare loro ad apprezzare il bosco. Grandi funghi e tronchi che nascondono al loro interno pannelli educativi. Chi desidera invece una gita di un’intera giornata può imboccare il percorso storico-mitologico TrebišćaPerun, che comporta una camminata di 15 chilometri. Tra i pendii sopra la spiaggia di Draga di Moschiena ci si può addentrare in una gola profonda che nella sua ombra nasconde una storia vecchia oltre mille anni. Infatti, si dice che queste terre siano state particolarmente significative per i primi Slavi immigrati nel Quarnero e che abbiano fatto da palcoscenico alle loro credenze più sacre. Il percorso, che vi condurrà attraverso la natura intatta e i vecchi casali nel valico della Potoška vala e vi guiderà sulla vetta del Perun, ha l’obiettivo di farvi capire chi erano in realtà gli Slavi, il motivo del loro arrivo e quali erano le loro credenze. Accanto alla dimensione mitologica di quest’area avrete l’occasione di osservare le straordinarie bellezze di questo paesaggio e assaporare i ricordi della difficile, ma pittoresca vita della gente che popolava questi luoghi. Tutti i sentieri possono essere visitati autonomamente, oppure concordare con i responsabili del Parco naturale un’appuntamento per venir accompagnati dai ranger professionisti. 31 Il Quarnero Oggetti ricordo di qualità e con valore d’uso, per non rischiare Fiume, i souvenir diventano... indelebili 32 Q uando si parte per un viaggio, durante le varie escursioni e passeggiate, le soste presso negozi e bancarelle di souvenir sono inevitabili, perché veniamo attratti in maniera irrestibile dai vari oggetti, per cui fermarsi a e comprare qualcosa che renda... immortale quella vacanza non è più un optional. È facile cadere in tentazione quando si è alla ricerca di qualcosa di particolare, per sé o per gli amici e parenti. In effetti, può essere gradevole e affascinante comprare e portare a casa qualcosa che ci ricordi il nostro viaggio, ma è altrettanto importante evitare l’acquisto dei banali souvenir di scarsa qualità e di pessimo gusto, fatti apposta per i turisti e provenienti magari dalla Cina. Bisogna fare attenzione, perché tutti quegli oggetti che sul momento ci hanno attirato, arrivati a casa il più delle volte risulteranno veramente inutili e finiranno magari in qualche ripostiglio remoto. Ma allora, che cosa comprare? Questo dubbio assale ogni turista in viaggio. Portare a casa un souvenir, una testimonianza, un oggetto che ci faccia tornare alla mente i bei momenti trascorsi nel luogo visitato. I souvenir fiumani non puntano a diventare un soprammobile qualsiasi, bensì cercano di trasmettere al turista un pezzettino del ricco patrimonio storico-culturale del Quarnero. L’impegno profuso negli ultimi anni dall’Ente per il turismo e da rinomati artisti locali ha sortito ottimi risultati, Il Quarnero dando vita a tutta una serie di oggetti che ha stravolto positivamente il mercato dei “ricordini” che ci associano alle nostre vacanze. Un souvenir dal sapore tipicamente fiumano è certamente la “penna siluro”, un vero e proprio gioiellino nato dalla creatività dell’orefice Tonči Grabušić, il quale ha riproposto in maniera originale un pezzo importante della storia di Fiume, quella del Silurificio. Egli ha trasformato il siluro in un piccolo capolavoro di manufattura artigianale: una penna a sfera, la cui parte posteriore viene saldata a mano, completa di una minuscola elica in argento con incastonato un cristallo Swarovski. Al suo interno è incorporata una chiavetta USB contenente un breve documentario sul “Primo siluro”. Lo stesso autore ha fatto rivivere la tradizione del cucchiaino in argento che veniva regalato ai bambini, presentandolo con un tocco in più, ovvero sul manico ha incastonato un originale Moretto fiumano. Il colore e l’allegria della città si rispecchiano, invece, nei souvenir firmati Vjekoslav Vojo Radoičić. Ombrelli, sottobicchieri, grembiuli da cucina, magliette, shopper in cotone, tazze e gadget vari. Si tratta di oggetti che sprigionano tanta energia positiva. Oltre a essere un simpatico articolo da regalo, dato il loro valore d’uso, possono rallegrare la quotidianità ovunque vadano a finire. La stessa cosa si può dire per i souvenir firmati dall’eclettico artista Bruno Pa- ladin il quale, seguendo l’esempio del collega Vojo Radoičić, nella creazione dei suoi gadget si è ispirato all’alfabeto glagolitico. Usando il suo genio artistico e giocando con i colori, ha trasformato i caratteri glagolitici in prodotti allegri ed eleganti. Gli amanti delle carte da gioco italiane, potranno optare per una variante fiumana molto particolare, in cui i semi sono stati modificati per raccontare la storia e promuovere il patrimonio culturale fiumano. Ad esempio, i denari hanno assunto le sembianzie di banconote, quale simbolo dell’affermazione del capoluogo quarnerino agli inizi dell’800, quando era un importante centro commerciale e industriale a livello europeo. Il Re di banconote è rappresentato dall’Imperatore austriaco Francesco I, il Barone dal generale e mecenate Laval Nugent, a cui si deve il rinnovo del castello di Tersatto, mentre Andrea Lodovico Adamich, quale industriale e promotore della vita commerciale e industriale della città d’allora, prende il nome di Mastro di banconote. I bastoni sono stati sostituiti dal siluro, con Francesco Giuseppe in veste di Re di Siluri, Robert Whithead Barone e Giovanni Luppis (Giovanni Biagio Luppis von Rammer) quale Maestro, ossia fante nelle carte tradizionali. I cuori, al posto delle coppe, raccontano la storia delle coraggiose donne fiumane, con Maria Teresa nel ruolo di Regina di cuori, Josephina Mollinary Vraniczany in quello di Baronessa e Carolina Bellinich, detta Eventi Carolina la Fiumana, Maestra di cuori, in quanto ha salvato la città dai bombardamenti inglesi. Ultimo seme del mazzo la penna (spade) a simboleggiare la firma di Francesco Giuseppe, stavolta rappresentato come Re d’Ungheria, (Re di penna) su importanti documenti storici, la musica scritta da Ivan de Zajc (Barone) e i libri ello scrittore Janko Polić Kamov (Maestro). Inoltre, ogni confezione di carte ha stampato sopra un codice QR, dal quale si può accedere direttamente al sito Internet che fornirà maggiori informazioni storiche sugli eventi. I più golosi, se ce la fanno a resistere alle tentazioni prima del loro rientro a casa, possono decidere inve- ce per un souvenir... dolce. La storia della città di Fiume infatti conserva anche una parte poco conosciuta, ovvero tanti anni fa ospitava una Fabbrica di cacao e cioccolata, contraddistinta dall’immagine di un elefante. Da qui è nata l’idea di riproporre una vasta gamma di prodotti dolciari, ideati dai migliori artigiani locali. Tutti i prodotti dolciari denominati Cioccolata fiumana per ora si possono acquistare nel negozio “Zeleno e plavo” (Blu e verde) in via Trpimir, nei pressi del Grattacielo di Fiume oppure nella rivendita “Mamma delizie”, sul colle di Tersatto, mentre gli altri souvenir sono reperibili presso il Centro turistico informativo (TIC) in Corso. 3 agosto Klapa Cambi, concerto, Castello di Tersatto 5 agosto “tro MR.M”, esibizione musicale, Castello di Tersatto 9-12 agosto RiOpen 2014 - International debate competition, Campus universitario 10 agosto Zijah Sokolović, “Međuigre 0-24, monodramma, Castello di Tersatto 12 agosto “ZM Loose trio”, esibizione musicale, Castello di Tersatto 19 agosto “Memento band”, esibizione musicale, Castello di Tersatto 22-29 agosto “Amici del mare”, mostra fotografica all’aperto, Corso 23 agosto “City 45 20”, esibizione stilisticamusicale, Castello di Tersatto 26 agosto “Alba & Leo”, concerto, Castello di Tersatto 28 agosto “Ri lit na Gradini”, serata letteraria, Castello di Tersatto 30 agosto “Light Transformation Gradina” spettacolo di luci, Castello di Tersatto 33 Sapori & aromi Q Le strade del Terrano rosé sono veramente... infinite Una novità sfiziosa che sta facendo proseliti tra gli amanti del buon vino uando l’estate si fa sentire e il mercurio nel termometro continua a salire inesorabilmente, trovare conforto in una cantina potrebbe essere la soluzione giusta. Mentre è ancora in corso un contenzioso sloveno-croato sul diritto all’utilizzo della denominazione Terrano o Teran, di uno dei due vitigni tipici, assieme alla Malvasia, dell’Istria, intesa come entità geografica che va oltre i confini nazionali, noi cercheremo di evitare il... fronte bellico e andremo a studiare la parte migliore della questione. Guerra o non guerra, stiamo parlando di un vitigno da cui si ricava un vino rosso, talvolta scorbutico, ma se lavorato bene offre tutte le fragranze e i sapori della terra istriana. Non possiamo negare che si tratti di un vino impegnativo che si accompagna a pietanze sostanziose come carni rosse e selvaggina. Ma ora siamo in estate e quindi sarebbe preferibile stare leggeri, pur senza rinunciare ai piaceri della vita, del buon mangiare e, naturalmente del buon vino. Cerchiamo di trascurare stavolta la Malvasia, regina dell’estate, e vediamo dove possono portarci le strade del vino, riprendendo il sentiero che ci porta ai vini “estivi”. In effetti si tratta di una novità che soltanto negli ultimi anni viene proposta sul mercato. È il rosé ottenuto proprio da quel complicato e scorbutico vitigno rosso che di nome fa Terrano. Potremmo quasi dire che è diventato un fenomeno, che continua Sapori & aromi a raccogliere proseliti per la sua amabilità e semplicità. Buona parte delle cantine, oltre a terrano, Malvasia e i vini prodotti da vitigni internazionali, offre anche il rosé, ma soltanto negli ultimi due o tre anni. Cercando di risalire all’origine di questa innovazione, abbiamo parlato con Klaudio Jurčić, quattro volte campione croato tra i sommelier, tra i primi venti in Europa e via dicendo. Lui ricorda la cantina Trapan di Sissano nel Sud dell’Istria, mentre il nostro primo incontro con questa novità è avvenuto a Vinistra, nel 2009, dove era stato proposto da Veralda accanto alla Malvasia Prestige, con la quale si era aggiudicato la prima edizione del Mondo della Malvasia, il concorso internazionale per i vini che portano questa denominazione. Qual è il segreto di questo rosé, quello tutto istriano, s’intende? “Il rosé è in grande ascesa nel mondo e in Francia già dagli anni Novanta. La gente – spiega Jurčić – sembra averlo ha definitivamente accettato. Lo stesso avviene anche da noi, con l’Istria che ha iniziato per prima, seguita da Dalmazia e Slavonia. Per intenderci, stiamo parlando di un vino non impegnativo, che si beve a pranzo, a cena, in discoteca e in spiaggia. Naturalmente, per nessuna cantina questo potrà essere il prodotto principale. Eventualmente, può essere il terzo o quarto vino. Rispetto agli altri, il rosé in Istria ha uno stile diverso, con i tannini meno accentuati, come avviene con i rosé dalmati ottenuti dal Plavac e con meno acidità rispetto a quelli con- tinentali. Gli istriani si sono sistemati in mezzo, con un vino leggero, molto gradito al pubblico giovane”. Se non è stato il primissimo con il rosé, Luciano Visintin di Verteneglio (Veralda) ha aperto sicuramente la strada verso un’altra direzione. Per quel che ne sappiamo, è ancora l’unico ad aver messo sul mercato lo spumante derivato dal rosé di cui abbiamo parlato finora: “Sono contento che l’idea del rosé abbia avuto successo e che tutte le cantine lo stiano proponendo, ma per lo spumante posso dire di essere il primo, anche perché la sua produzione richiede un minimo di due-tre anni. Tra l’altro, il rosé non era stato progettato come tale, ma come base per lo spumante. Visto che non ci sono altre varietà con sufficiente acidità per fare lo spumante, abbiamo provato con l’unico ad averne, cioè il Terrano o il Refosco dal peduncolo verde. Dopo la prima fermentazione abbiamo deciso di imbottiglialo come rosé”. L’idea di Luciano Visintin ha avuto molto successo. In un “teatro” importante come il Vegeta Croatia Open di Umago, il prestigioso torneo ATP di tennis, lo spumante rosé di Luciano Visintin è stato incoronato miglior vino tra tutti quelli in concorso... e la concorrenza era quanto mai agguerrita. Il Terrano, quindi, come ci conferma Jurčić, ha tutte le potenzialità per diventare un buono spumante. Se con il rosé siamo riusciti a suggerirvi qualcosa di diverso dal Terrano o delle tante Malvasie, vi auguriamo di assaggiare anche lo spumante. Cin cin! Veralda p.o. di Luciano Visintin Kršin 3 · 52474 Verteneglio d’Istria Tel.:+385 52 774 111 www.veralda.hr Accoglienza e qualità Brtonigla Verteneglio Bracanija 1 Tel. +385 52 774 520 www.konoba-morgan.eu Orario: dalle 12 alle 22 Chiuso martedì Limski kanal 1, Sv. Lovreć Tel: +385 52 448-119 Fax: +385 52 448-223 e-mail: [email protected] www.istrabiz.hr/viking Grota Spacio ROVIGNO Valdibora 1 cell. +385 98 85 49 51 • piatti sotto la campana • fusi con gallo • gnocchi con selvaggina • pane e dolci fatti in casa Venite, siamo certi che tornerete Il ristorante “Viking” si affaccia sul Canale di Leme, riserva naturale nell’Istria occidentale, con allevamenti di pesci e conchiglie fin dall’epoca romana. Particolarmente attraente la terrazza posta ad una trentina di metri dal mare e una cucina che sforna una ricca scelta di pietanze a base di pesce e conchiglie, densa degli odori e sapori del mare. La settantina di vini disponibili sarà per voi motivo di nuovi graditi ritorni. Il marina più vicino al ristorante è a 7 miglia Il posto ideale per sostare e farsi uno spuntino di sardoni, baccalà in bianco, zucchine, formaggi e tanto ancora. E per bere? Il nostro Grota e altre dieci malvasie rovignesi!! Il Quarnero www.rivieracrikvenica.com Eventi 38 5, 12, 19 e 25 agosto Notte del litorale 6-30 agosto Mostra di pittura, Miroslav Cimer, Galleria TIC 7 agosto Torneo di Streetball 10 agosto 8º Grand prix Crikvenica 11 e 18 agosto (ore 21) “Cantando e ballando per Crikvenica”, centro 13 e 20 agosto (ore 21) Serate estive con il Big band Swingery, centro 14 agosto Giornate della Città di Crikvenica, programma d’intrattenimento 15 agosto Notte del litorale – festa del pescatore 15 agosto 104ª maratona di nuoto Šilo – Crikvenica 23 agosto 48ª settimana della pesca 26 agosto Serata dei campioni di pesca 27 agosto Pesca con gli ospiti 30 agosto Chiusura della 48° settimana della pesca, programma d’intrattenimento 30 agosto Regata velica “Ribarski tjedan” Crikvenica e la sua riviera si adattano alle esigenze dei turisti più... capricciosi Una bellezza radicata nella storia N ell’area del golfo del Quarnero, la Riviera di Crikvenica, comprendente le località di Jadranovo, Dramalj, Crikvenica e Selce, è particolarmente interessante. Crikvenica è raggiungibile in poco meno di un’ora di automobile dai confini di Rupa e Pasjak. Nell’antichità era un importante nodo stradale e commerciale dell’Impero Romano. Prova ne sono i resti, datati nel I secolo d.C., dell’accampamento di difesa a metà strada tra la Tarsatica fiumana e Senia, conosciuto con il nome di Ad Turres. La cittadina odierna si sviluppò vicino al mare quando nel 1412 il nobile Nikola IV Frankopan fece costruire, accanto alla piccola chiesetta dedicata alla Madonna (sulla riva orientale sul corso d’acqua conosciuto come Dubračina), un imponente edificio che di seguito regalerà all’ordine dei Frati Paolini, con una donazione scritta, datata 14 agosto 1412. La piccola chiesa (Crikva) sul mare darà il nome al nuovo agglomerato urbano. All’inizio del XVIII secolo, con l’arrivo dei primi visitatori, in maggioranza pellegrini, vengono scoperte le proprietà terapeutiche del clima mite e secco. In poco tempo, da piccolo villaggio di pescatori Crikvenica divenne meta di numerose comitive di convalescenti provenienti da tutto l’impero, spesso accompagnati dalle proprie famiglie. I più agiati iniziarono a costruire case di villeggiatura e di riposo, per quelli meno abbienti c’erano le abitazioni private e il monastero dei frati Paolini. Nel 1887 il ricco commerciante Bedenk inaugurò la prima pensione. Dunque, ben 125 anni di turismo attivo. Nell’ultimo decennio dello scorso secolo, il turismo a Crikvenica rinasce, inglobando in un unico nucleo anche Jadranovo, Dramalj e Selce, formando una passeggiata di 15 chilometri in riva al mare, nel verde della flora mediterranea. Vengono ristrutturate le vecchie palazzine e le ville, che diventano dei piccoli alberghi a conduzione familiare, rimesse a nuovo le spiagge, l’offerta turistica si allarga, una particolare cura viene dedicata all’ordine e alla pulizia di tutto il litorale, per un piacevole soggiorno adatto a tutte le età e per tutti i gusti. Mentre Jadranovo e Dramalj sono mete per ospiti che cercano un po’ di pace e relax, Crikvenica e Selce sono adatte a una popolazione più giovane e alle famiglie. Nella zona delle spiag- ge di Crikvenica, situata in centro, ai piccoli villeggianti viene offerta una grande area-giochi, all’ombra dei pini mediterranei, appositamente suddivisa in varie sezioni per il loro divertimento. Si possono praticare sport acquatici oppure uscir in barca. L’offerta propone un turismo più attivo con scampagnate in bicicletta sulle colline circostanti, oppure si può assaporare il brivido di un volo con il parapendio dalle pendici del Velebit o una salutare cavalcata nei boschi sovrastanti la Riviera. Durante agosto Crikvenica e la sua riviera offre ai suoi ospiti tantissimi eventi, manifestazioni, concerti, feste in piazza, avvenimenti sportivi, e tante altre attività per una vacanza sempre più dinamica e indimenticabile. Istria magica Una città tutta da scoprire, tra eventi e monumenti architettonici Istria da vivere a pieni polmoni L’ Istria è la penisola più grande dell’Adriatico, con una superfice di circa 3.900 chilometri quadrati. La maggior parte della penisola fa parte della Croazia, mentre circa il 5 per cento appartiene alla Slovenia e all’Italia, che ha due soli comuni sul territorio istriano, Muggia e San Dorligo della Valle. L’Istria è senza dubbio una pensiola che vale la pena visitare, studiare e alla fine... amare. È prevalentemente montuosa, formata da tre spalti sovrapposti degradanti verso il mare. I Monti della Vena, percorrendo il Carso in tutta la lunghezza, e a nord-ovest le fonti del Timavo contribuiscono a rinchiudere antropogeograficamente l’Istria. Le catene dinariche a nord, separate dagli altipiani carsici da una fascia pianeggiante percorsa dal fiume Timavo, costituiscono per 40 la massiccia presenza di rocce calcaree, la cosiddetta Istria Bianca: le altitudini oscillano tra i 500 e i 1000 metri, ma raggiungono anche quote superiori nella catena della Cicceria (Monti della Vena) e nel Monte Maggiore (Učka, 1401 m) che si protende fino alla costa orientale dominando il golfo del Quarnero. L’Istria Grigia o Gialla corrisponde a una zona intermedia di altipiani argillomarnosi ricoperti da suoli profondi e incisi da una fitta rete di corsi d’acqua di origine risorgiva. L’Istria Rossa deve il suo nome alle argille ferruginose del tavolato sudoccidentale della penisola, che si abbassa da un’altezza di 400 metri sino al livello del mare. Di questo terreno carsico sono caratteristiche le voragini dette foibe, spesse volte allineate nella direzione di certe fessure, che hanno acqua sul fondo. Il profilo costiero presenta una notevole e varia articolazione: lungo il litorale nord-orientale si alternano tratti frastagliati e ricchi di porti, come quelli di Capodistria e Pirano, e zone basse e pianeggianti, un tempo occupate da saline. La costa occidentale è quasi tutta alta e scoscesa, orlata di isolette e profondamente incisa da insenature naturali, come quelle di Pola, alla cui imboccatura ci sono le isole di Brioni, e quelle di Rovigno e di Parenzo; analoghi caratteri presenta la costa orientale nel tratto compreso tra l’estremità meridionale della penisola del vallone di Fianona, mentre più a nord e fino ad Abbazia la costa diventa alta e compatta a causa del monte Maggiore; in questo tratto uno stretto canale, la cosiddetta Bocca grande, separa la costa istriana dalle prospicienti isole di Cherso e Lussino. Le favorevoli condizioni climatiche hanno favorito la comparsa del turismo sanitario in tempi molto remoti, verso la metà del XIX secolo, quando furono gettate le basi per lo sviluppo della talassoterapia e della marinoterapia. Tutti questi elementi contribuiscono allo sviluppo e all’offerta turistica dell’Istria e fanno sì che questa regione diventi una meta turistica ambita da molti Europei. Ma l’Istria non è solo questo, l’Istria è la terra dei reperti storici e dei castellieri, la terra dei monumenti romani e dell’arte paleocristiana, la terra degli affreschi medievali e delle iscrizioni glagolitiche: una regione dalla storia particolarmente burrascosa che fu sfruttata da varie potenze nell’antichità. L’Istria è una Regione d’Europa, multietnica e multiculturale, che basa sulla tolleranza il suo modo d’essere. Istria magica Eventi 42 Ogni lunedì e martedì (ore 20-23) Istrian hand made (fiera), Piazza Foro Ogni mercoledì (ore 21-02) Dance Studio Center, serata di ballo, Aruba club Ogni venerdi (ore 20-23) Istra gourmet (fiera), Piazza Foro Ogni sabato (ore 2101) Dance Centar Studio, serata di ballo, Casa dei difensori croati 1 agosto (ore 21) Joss Stone, concerto soul, Arena 1, 15 e 22 agosto (ore 21) Franko Krajcar & Indivia Acustic, concerto etno, Piazza Foro 1, 5, 8, 12, 15, 19, 21, 26 e 29 agosto Youth On Rise, eventi culturali e concerti, Salita De Ville 2-9 agosto 23. “Arena International”, laboratori musicali 4, 11, 21 e 25 agosto (ore 21) “Penisola della gioia”, festival di musica da camera, Arena, spazi sotterranei 6, 11, 13, 18 e 27 agosto (ore 21) “Spectacvla Antiqua”, spettacolo di gladiatori, centro città Pur sempre valido, anche se ridimensionato, il programma estivo della città dell’Arena Pola, un’estate all’insegna del «Whatever you want...» D ifettosa di bel tempo, bagnata fino all’inverosimile, a volte fredda come a fine ottobre, ma almeno è stata colorata a dovere. L’estate polese è iniziata tardi; in pratica, deve rendere ad agosto quello che si è presa in giugno e in luglio: il caldo e con quello tutto il divertimento possibile. Il festival del lightening design, Visualia, ha lasciato il segno. Di notte, il cuore industriale di Pola, quello meno elegante, quello che più contamina il panorama del porto, s’illumina e si colora d’una miriade di tinte sempre diverse in quella scenografia permanente che sono i “Giganti illuminati” di Scoglio Olivi. Il concetto è semplice e non è certo un’idea senza precedenti, però c’è voluta della tenacia per condurlo (letteralmente e metaforicamente) in porto. L’industria c’è, è ingombrante, è brutta, si trova nostro malgrado, ma non per nulla, nel nucleo storico della città. E allora? Ciò che non si può nascondere si può ben evidenziare creando scenari inediti. Le gru del cantiere sono alte quanto l’Arena o più? Poco male: colorate sono uno spettacolo che vale la pena di gustare ogni notte. Dean Skira le ha pensate, Philips e i rispettivi team di ingegneri le hanno realizzate. Non sembra, ma i costi di un cotale esperimento sono stati elevati. Qualche milione di kune per dotare le otto gru del cantiere di una dozzina di fari giganti ciascuna, questi poi composti da altri 64 fari LED di minore potenza, tutti in collegamento con una centralina posizionata sulla gru “maestra” e quella agli ordini di un Istria magica cervellone elettronico programmato per sviluppare una “tavolozza” di 16.000 diverse tonalità di colore, in realtà difficilmente percettibili dall’umano senso della vista. Insomma, quando la notte avvolge la città nel suo stretto abbraccio, Pola s’illumina d’immenso e vederla dall’alto, da qualche palazzo più longilineo della periferia urbana, ma anche semplicemente da Monte Zaro o dal Molo della Dogana, è una meraviglia. A parte questo sforzo congiunto dell’Ente Turismo con l’aiuto del gigante alberghiero di Pola (Arenaturist), l’estate polese, già partita male col maltempo, non ha in serbo che un’agenda dei divertimenti piuttosto magra in paragone agli anni passati. Un tempo c’erano stati anche dieci grandi concerti per estate in Arena, e non mancavano le star; ora si fa fatica a racimolarne anche quei tre nomi che vengono fuori a stento, e comunque non sono certo i primi della classe a prenotare l’anfiteatro. I costi incalzano, il potere d’acquisto cala, i conti sono presto fatti. Ma ecco le date del calendario da evidenziare. Il primo agosto sarà a Pola Joss Stone, la reginetta del soul, voce formidabile, un album d’esordio che ha venduto 11 milioni di copie, ma pochi successi strepitosi ad esclusione di qualche duetto che ha scalato le classifiche, la Stone farà cantare l’Arena di Pola al costo di 253 kune a spettatore. Quasi senza dover spegnere i riflettori e l’impianto fonico, l’indomani, 2 agosto, il palcoscenico dell’anfiteatro romano s’illuminerà nuovamente per gli Status Quo, a costi divisi in due classi Eventi tra le 287 kune e le 345 kune per palchi e platea. Status quo? Ma c’è ancora chi si ricorda della rock band britannica a parte quel ritornello facile e insidioso che faceva “Whatever you want, whatever you like...”, che in effetti si fa presto a rievocare, non tanto per il suo valore quanto per il fatto che si era trattato di un tormentone planetario di quelli che oggi, con il boom dell’elettronica, non sembrano più possibili. Terzo e ultimo dei grandi concerti dell’estate, Maksim Mrvica, il pianista croato artista del cross over, che si esibirà all’Arena il 5 agosto. I biglietti sono in prevendita nel circuito Eventim a 140 e 160 kune. Il 9 agosto ci saranno anche i veterani del pop nazionale, i “Prljavo Kazalište” con entrata a 99 kune. Magro dunque, il cartellone dell’A- rena di Pola. Sarebbe prorio un disastro senza l’aggiunta degli appuntamenti al Castello (Museo di Storia e Marineria). Le date: “Hladno pivo” il 4 agosto, Zijah Sokolović il 7, Urban e band il 14, Amira Medunjanin il 16 e gli “Elemental” il 21 agosto. A Brioni Minore la fortezza omonima ospita la stagione di prosa 2014 del Teatro Ulysses di Rade Šerbedzija. “Shakespeare al Cremlino” sarà in scena il 7, l’8, il 9 e il 10 agosto, “Il deceduto” dal 14 al 17 agosto e “Mizzeri” il 24 agosto. I biglietti sono in vendita alla reception del Parco nazionale e nel circuito Eventim. Restano poi i concerti gratuiti in piazza Foro (Šćike e Franko Krajcar con la sua band Indivia), le rievocazioni storiche di “Spectacula gladiatoria” e “Spectacula antiqua” all’Arena e al Foro, alcuni concerti di musica classica nei sotterranei dell’Arena (“La penisola della felicità” – Festival della musica da camera), il grande Salsa Party del 25 agosto al Foro, i DJ set al Clivo del Ville (“Youth On Rise”) e naturalmente le due chicche dell’elettronica di fine estate: i festival da spiaggia “Dimentions” e “Outlook” al Fort Punta Christo. Il più prestigioso dei due, Outlook, avrà anche la sua bella serata di apertura all’Arena il 3 settembre. Ma per fare il bagno si consigliano le spiagge “storiche” di Pola: Saccorgiana, San Giovanni (Verudella) e Valcane: i bagni di sole e mare saranno un evento eccezionale per la presenza di Adriana, la foca monaca addomesticata che ha messo su casa a Pola e non pensa proprio di trasferirsi in cerca di lidi più appartati. 9 agosto (ore 21) Prljavo kazalište, concerto pop rock, Arena 14 agosto (ore 21.30) Urban, concerto, Castello 15 agosto (ore 21.30) Opća opasnost, concerto, Castello 23 agosto (ore 22-03) Open Air Disotheque, Piazza Dante 23 agosto (ore 21-02) Notte polese, festa popolare, centro città 23-26 agosto Art&Music festival 25-31 agosto 20. Croatia Bike Week, biker meeting, Monumenti 27-30 agosto Audio art 05, festival di musica sperimentale, Museo d’Arte Contemporanea e Galleria Makina 27-31 agosto Dimensions Festival, Arena e fortezza Punta Christo, Stignano 28 agosto (ore 20.30) Evergrin kvartet e Majorettes di Pola, concerto, Piazza Foro 43 Istria magica Istria magica Eventi Eventi 3, 17 e 24 agosto (ore 22) Klapa Škerac, concerto, Promontore, Piazza 7 e 21 agosto (ore 20) Summer night party, concerto, riva 10 agosto (ore 20) Festa di San Lorenzo, Medolino, Piazza 10 agosto (ore 21) Full Moon Kayaking, Bagnole, Golfo di Centinera 10 agosto Giro ciclistico Full Moon, Promontore 14 agosto (ore 20) Notte di Pomer, festa popolare, Piazza 15 agosto (ore 20) Festa dell’Assunzione, festa popolare, riva 16-17 agosto Banjole Open 2014, campionato croato di beach volley, Bagnole, centro sportivo 18 e 25 agosto (ore 2122) Mednula Rock Band & Klapa Škerac, concerto, riva 19 agosto (ore 19.30) Istra Inspirit: Crispo, spettacolo storico-teatrale, sito archeologico Vižula 44 Non solo mare e sole, ma anche feste, tornei e concerti e un’ oasi naturalistica di rara bellezza Medolino, di giorno e di notte... M edolino, sole, mare, coni gelati e fritto misto di carne o (meno sovente) di pesce di qualità. Alberghi ristrutturati da cima a fondo, piscine e campi sportivi, campeggi straripanti, tante spiagge “normali” con l’eccezione di quelle meravigliose all’estremità meridionale della penisola (Capo Promontore, o rt Kamenjak in croato) e una distesa immensa di terra vergine prospiciente il mare che non è ancora stata messa a frutto: Marlera. Storie indecifrabili di imprese, imprenditori e investimenti mancati, ma è meglio non pensarci e limitiamoci a tutto ciò che di buono può offrirci questo ambiente. Ciò che vale assolutamente la pena di visitare, è l’area di Capo Promontore, che in effetti è una piccola penisola costituita da una lingua di terra lunga circa cinque chilometri. Questo piccolo lembo di terra all’estremità meridionale della penisola istriana, ospita la bellezza di 550 diverse specie vegetali, cinque delle quali vivono esclusivamente in questo ambiente. Si tratta di un’oasi naturalistica di bellezza rara, all’interno della quale potrete trovare, con un po’ di fortuna, ben 23 specie diverse di orchidee. Per gli amanti della natura, è il luogo ideale per abbinare il desiderio di relax alla possibilità di godere una natura incontaminata, per di più ricca sotto tutti i punti di vista. Medolino e le località limitrofe che le orbitano intorno non ha troppe preoccupazioni patrimoniali tranne quella, comunque assolta a regola d’arte, della conservazione e della presentazione dei reperti archeologici di provenienza romana. Per il resto... tanto sole e mare. Eppure gli alberghi sono pieni, i campeggi idem. Il colosso dell’industria alberghiera dell’Istria meridionale, la polese Arenuturist, ha ricostruito gli alberghi da cima a fondo. Anche il Comune ha fatto la sua parte a ricostruire le rive e dotare la località di un sistema fognario che dovrà risolvere una volta per tutte i problemi dell’inquinamento marino. Un motivo in più per apprezzare questa zona. Quanto al divertimento, si sa, il Comune di Medolino vive giorno e notte con i vari “Summer Night Party”, l’“Istria Gourmet”, il “Premantura Energy”, la “Notte di Pomer”, la Festa dell’Assunta, le fiere “Hand made” a Medolino e a Promontore, il simpati- cissimo “Medulin Picigin Open” con la controproposta non meno allettante del “Bagnole Open”, il campionato di beach volley. Tra una partita e l’altra, l’ennesima replica del ben noto spettacolo di prosa “Crispo”, ispirtato alla leggenda omonima. Per i palati fini ci sono anche i concerti di musica classica alla Chiesa di Sant’Agnese, che tuttavia non è molto frequentata dai turisti quanto piuttosto dagli amanti e dai cultori della musica colta. Quest’anno si sono o continuano ad esibirsi, Federico Lovato e Petar Zoltan al pianoforte, il quartetto Magic Czardas (pianoforte, violino, viola e violoncello), il Veljak String Quartet con ospiti eccetera. Informazioni su date ed eventi alla locale Ufficio turistico e negli alberghi. Tra Dignano e Gallesano, rispetto e valorizzazione del nostro passato Vacanza nel segno della tradizione D ignano vive l’estate e la vacanza nel nome della tradizione, ha imparato a valorizzare i palazzi storici derelitti in funzione della cultura, ha scoperto di poter trasformere i resti di stalle in spazi espositivi, gallerie e musei, aspira a conquistare il suo piccolo frammento di cielo, pur conservando intatte le più modeste e tuttavia grandi consuetudini popolari come le corse dei sameri, le sfilate dei carri allegorici, le sagre paesane... Tra Dignano e Gallesano, in estate, non c’è serata che non insegni qualche cosa o faccia semplicemente da scenografia a una vacanza nel segno delle tradizioni secolari rivisitate in chiave moderna. Il 3 agosto accontententerà il palato con “Dolce estate”, la rassegna dei dolci e dei pasticcini della cucina locale, casereccia, in piazza del Popolo. Il secono fine settimana del mese ci saranno le celebrazioni della Giornata del Comune, con il concerto di Tamara Obrovac il 7 agosto, il Polenta Cup l’8 e l’immancabile Festa dei Bumbari il 9 agosto. Giovedì 14 il coro della Comunità degli Italiani terrà il suo consueto concerto d’estate alla Chiesa del Carmine, mentre la serata finale con premiazione dei vincitori del Concorso letterario Favelà è in agenda il 16 agosto nella piazzetta del Campanile. Poi spazio ai laboratori di ceramica a Palazzo Portarol e alla grande rassegna del folklore d’Europa con il quattordicesimo “Leron”. Gallesano ricorda anche la sua Sagra delle cioche (lumache) e la rassegna detta “Degustazione” dei piatti “storici” della località, in agenda il 15 agosto. Naturalmente, Dignano non è soltanto spettacolo e divertimento. Vi basterà fare una passeggiata per le strette calli incuneate tra le case per capire che in questa cittadina si respira un’atmosfera molto particolare, si respira la storia. I selciati e le facciate in pietra lavorata, ma anche l’intero centro storico, mostrano ben visibili i segni di stili diversi, dal gotico-veneziano a quello rinascimentale e barocco. La grande piazza del Popolo, in pieno centro, delimita in un certo senso il sito memoriale di un antico castello che fu eretto nel IV o nel V secolo, ma che venne demolito nel 1808. L’intera piazza è circondata da palazzi importanti come quello neogotico che ospita il municipio, oppure casa Bembo e palazzo Bradamante, con la facciata abbellita dall’alzata dell’orologio pubblico e da un’elegante trifora. Un’altra piazza importante è quella del Duomo di San Biagio, la chiesa parrocchiale che è stata edificata sull’area in cui sorgeva in passato una chiesa preromanica, demolita verso la fine del XVIII secolo. Il Duomo, consacrato nel 1800, conserva numerose opere di elevato valore artistico e culturale, tra cui varie collezioni e reliquie, sculture e dipinti... 3 agosto “Dolce estate”, degustazione di dolci tipici, Piazza del Popolo 7-10 agosto Celebrazioni in occasione della Giornata della città 7 agosto Tamara Obrovac , concerto 8 agosto Polenta Cup, piazza del popolo 9 agosto Festa dei Bumbari, Piazza del Popolo 14 agosto (ore 21) Concerto del coro della Comunità degli Italiani di Dignano 16 agosto (ore 21) Premio letterario in dialetto dignanese “Favelà”, dietro il campanile 17 agosto (ore 9-17) Decorazione della ceramica, laboratorio artistico, Palazzo Portarol 22-23 agosto XIV Festival folcloristico internazionale Leron, Piazza del Popolo 45 Istria magica T utte le strade portano a... Rovigno. Beh, non sarà Roma, ma visto che la strada (quella giusta) vi ha portato in questa bellissima città sulla costa occidentale dell’Istria, rilassatevi e godetevi l’accoglienza, la gentilezza e la professionalità con cui i vostri padroni di casa vi guideranno attraverso l’esperienza gastronomica tipica di questa regione, che fonde in sé il meglio della cucina mediterranea a quella mitteleuropea. La tradizione culinaria rovignese è in grado di soddisfare tutti i palati, con piatti che vanno dal pesce al prosciutto crudo, passando per l’olio d’oliva e il vino, tutti provenienti da piccole produzioni artigianali locali, disseminate nell’arco di una decina di chilometri dalla città. Queste particolari caratteristiche, unite alla storia della città e alle sue caratteristiche architettoniche e a un arcipelago formato da piccoli isolotti, tutti vicini alla costa, rendono Rovigno una delle città più belle della Croazia. Tutte le strade portano a... Rovigno 46 Una città che esibisce con orgoglio storia, tradizioni e natura... Fra storia e leggenda La nascita del primo nucleo abitativo nella zona si stima attorno al III-IV secolo d.C., anche se il territorio circostante era abitato sin dall’epoca del bronzo, quando gli Istri commerciavano con Greci ed Etruschi. La leggenda vuole che all’alba dell’800 le campane abbiano rintoccato freneticamente e i cittadini siano accorsi verso il mare dove Istria magica videro un sarcofago di marmo che si era arenato sulla spiaggia. Provarono a trasportarlo in città, ma non valse né la forza dei buoi né l’astuzia degli uomini, si dovette aspettare un aiuto divino. In quel momento sopraggiunse un ragazzetto che portava con sé un paio di giovani e deboli giumente; fu a lui che Santa Eufemia si rivelò. Le giumente trasportarono il sarcofago fino in cima al colle dove si trovava la chiesa. Lì venne aperto e in esso furono trovate una pergamena con su scritto “HOC EST CORPUS EUFEMIAE SANCTAE”: era il corpo della bellissima giovane, morta nell’anno del signore 304. La Fabbrica tabacchi Con questa leggenda iniziano tutte le storie di Rovigno, anche perché proprio durante l’VIII secolo inizia a formarsi una città attorno alla chiesa, che nel frattempo fu chiamata S. Eufemia, tale insediamento verrà prima chiamato: Ruigno, Ruginio e Ruvigno ed è oggi Rovigno. La città è stata sia sotto il dominio romano che quello della Serenissima e fu più tardi influenzata anche dalle invasioni degli Uscocchi. Lo status di città viene confermato definitivamente nel 1821, sotto il domino austriaco, e fu proprio allora che la città iniziò a espandersi. Merita una citazione particolare la costruzione della Fabbrica tabacchi. Edificata nel 1872, ha dato lavoro a generazioni di rovignesi per più di un secolo. Con le guerre, Rovigno subì Eventi una sorte analoga alle altre città della zona, passando prima all’Italia, poi alla Jugoslavia e infine alla Croazia, ma durante tutto il periodo riuscì a conservare una forte identità italiana nella sua cultura. Turismo antico e moderno Nel 1888 venne inaugurato l’ospizio marino “Arciduchessa Maria Teresa” e questa data viene considerata come l’inizio del turismo a Rovigno. L’ospizio è stato per anni un ospedale talmente all’avanguardia nella cura di molte malattie, che ha curato pazienti da tantissime località europee. Oggi l’ospedale non riveste più quel ruolo, ma nel frattempo Rovigno è diventata la perla dell’Istria. In agosto gli eventi principali che si possono ammirare sono la notte di San Lorenzo, quando l’illuminazione pubblica lungo la riva verrà spenta, mentre al suo posto saranno accese tante fiaccole, le mille terrazze dei locali pubblici saranno illuminate dalla flebile luce delle candele e in tutta la città ci sarà la stessa musica romantica. Un altro evento da non perdere è la mostra di pittura Grisia. Il 10 agosto, una delle principali vie della città vecchia, la Grisia, sarà invasa di opere di ogni tipo, per una delle collezioni all’aperto più suggestive che si possano ammirare. Fine agosto rimane, invece, riservata per le Notti di Rovigno, una festa di tre giorni che si conclude con uno spettacolo pirotecnico che costringe tutti quelli che lo vedono a tornare ancora una volta a far visita alla città. Una natura da scoprire Nel territorio circostante la città non ha mai prosperato l’industria pesante, per cui flora e fauna si sono conservate negli anni e anche oggi possiamo ammirarle in vari siti protetti. Nella baia di Palù, otto chilometri a nord-ovest da Rovigno, si trova la prima e al momento unica “area ornitologica speciale” in Istria, dove gli ornitologi hanno registrato più di 200 specie di uccelli. Accanto ai fitti boschi autoctoni di querce ed elci nidificano anitre selvatiche, folaghe, gallinelle, silvie, rigogoli, picchi, pispole, gazze, tutte specie protette. Manco a dirlo, i cacciatori non sono i benvenuti, anzi, non possono nemmeno avvicinarsi a quest’area. Il Canale di Leme, che in realtà è un fiordo, è un’altra zona naturale protetta. Le sue sponde sono una coperta di macchia, mentre sull’altra crescono i boschi cedui dove predominano le roverelle e il cerro. Questa flora differenziata, in uno spazio stretto, è un fenomeno naturale e rappresenta una curiosità di particolare interesse ecologico. Nelle vicinanze si trova la grotta di San Romualdo, che si raggiunge percorrendo 360 m attraverso il bosco. Nella grotta sono state rinvenute tracce del primo uomo preistorico in Istria. Sono stati ritrovati inoltre più di 41 resti ossei di animali estinti quali l’orso delle caverne, il leone delle caverne, il leopardo, il lupo, la volpe, l’orso bruno e la iena delle caverne, come pure la lepre bianca. Rovigno racchiude il meglio dell’offerta turistica croata. I suoi alberghi a cinque stelle e i dieci chilometri di costa rappresentano il lusso. I campeggi, i bungalow e le piccole spiagge sulle isole dell’arcipelago aggiungono un fascino particolare, che abbinato alla natura, ai monumenti storici e alle attività culturali rendono la città una meta ideale per le vacanze. 1-8 agosto Giornate del film italiano, proiezioni di film, Comunità degli Italiani 1-29 agosto (ore 20.30) Sfilata notturna delle battane 1, 6, 12, 17 e 27 agosto (ore 20.30) Festival d´estate Rovigno, concerti, località varie 12-14 agosto 100 anni del piroscafo Baron Gautsch, Immersione celebrativa nel sito subacqueo 18-20 agosto Serate dedicate alle associazioni artisticoculturali rovignesi, piazza Tito 18 e 23 agosto (ore 21) Appuntamenti rovignesi all’Estivo della Comunità degli Italiani 19 agosto – 12 settembre Programma artistico rovignese, mostra d’arte moderna, chiesa di San Tommaso 23-24 agosto Notte rovignese, tradizionale festa estiva, centro cittadino 29 agosto Ronald Braus e ospiti, concerto, Isola Rossa 47 Istria magica Eventi Il luogo ideale per chi vuole una vacanza completa e diversa Parenzo, una vera perla di storia, cultura e bellezza P 48 arenzo è situata nel cuore della costa occidentale istriana. Città della cultura, dello sport e del divertimento, pluripremiata per la sua pulizia e per il modo in cui è curata. È la perla del turismo croato, che ai propri visitatori offre una vacanza diversa, piena di avvenimenti e di divertimento, un mosaico di esperienze. Da piccola cittadina costiera, Parenzo è cresciuta negli anni fino a diventare un’attraente destinazione turistica che si differenzia dalle altre per la grande attenzione che si pone alla cura del posto, per la varietà delle strutture alberghiere, per la moltitudine di eventi e attività e per l’offerta che si adatta a ogni singolo ospite. La posizione favorevole di Parenzo offre ai suoi visitatori la possibilità di organizzare gite verso altre importanti località che si trovano nelle sue immediate vicinanze; il parco nazionale delle Brioni, la grotta di Baredine, l’arena di Pola, la grotta di Pisino, il canale di Leme e via di seguito. Oltre al lato turistico-culturale, Parenzo ha anche un lato sportivo e d’intrattenimento. Le terrazze degli alberghi, i ristoranti, le discoteche, i night club, i bar e i casinò arricchiscono le sue caldi notti estive. Inoltre, vanta una ricchissima offerta per i turisti sportivi: tennis, beach volley, calcio, equitazione, ciclismo, camminate e sport acquatici per arricchire le vacanze di ogni ospite. Per coloro che cercano l’adrenalina, l’offerta spazia dal karting al paintball, allo sci nautico sull’unico ski lift dell’Adriatico, alle moto d’acqua, alle escursioni in mountain bike e altre attività per gli appassionati delle vacanze dinamiche. I marina Lungo le coste parentine i diportisti possono scegliere fra tre marina. Quello più a nord e il marina Červar Porat, a 8 chilometri dal centro città. Si trova nell’omonimo villaggio turistico, dispone di 400 ormeggi e di 50 posti a terra, ed è aperto tutto l’anno. Offre vari servizi per le imbarcazione incluse due gru da 5 e 12 tonnellate. A disposizione, inoltre, una ricca e variegata offerta turistica. Affacciato sul centro storico di Parenzo, nei pressi della loggia cittadina, c’è il Marina Poreč (Parenzo). Si tratta di una struttura di piccole dimensioni con appena 100 ormeggi, tutti dotati di allacciamento idrico ed elettrico, di servizi sanitari, di una gru da 5 tonnellate, di vari negozi per il rifornimento e di una ricca offerta gastronomica e sportiva. Nell’ambito del villaggio turistico Zelena laguna (Laguna verde), nelle vicinanze dell’albergo Parentium, immerso nel verde della sottostante baia naturale, c’è l’omonimo marina. Con 184 ormeggi, 50 posti a terra e due gru da 2 e 10 tonnellate, il marina Parentium, circondato da spiagge, centri sportivi e alberghi, offre vari servizi di riparazione e di manutenzione delle imbarcazioni. I centri benessere L’offerta turistica di Parenzo non è fatta soltanto di mare e spiagge, ma di tutta una serie di contenuti aggiuntivi che faranno della vostra vacanza un’esperienza gradevole e spensierata, all’insegna del relax durante tutto l’anno, come ad esempio i vari wellness, quasi tutti immersi nel verde delle pinete. Gastronomia Sono molteplici le specie di tartufo presenti in Istria, di cui soltanto nove sono commestibili. Tra di esse primeggia il Tuber magnatum Pico, ovvero il pregiato tartufo bianco, il Tuber melanosporum Vittadini ossia il pregiato tartufo nero, oltre al Tuber aestivum e al Tuber brumale, rispettivamente il tartufo estivo e quello invernale. I tartufi sono l’apice della gastronomia istriana, specialmente se abbinati ai piatti tradizionali, dagli antipasti fino ai dessert. Il meglio dei tartufi istriani vi attende negli ottimi ristoranti e nelle konobe di Parenzo che vi conquisteranno con le loro prelibatezze. 3 e 31 agosto Jazz on Square, Piazza Libertà 4 e 18 agosto Ulika Day - Summer Games, programma d’intrattenimento 5 e 11 agosto L’Europa danza, programma di intrattenimento, Piazza Libertà 7, 12, 19 e 26 agosto “Lo splendore del barocco parentino”, presentazione della vita del 18° secolo, Piazza Libertà 14 agosto Klapa Kampanel, Piazza Libertà 15 agosto Festa sulla spiaggia Borik, beach bar Borik 18 agosto “New Folder Band”, concerto, Piazza Libertà 21 agosto (ore 20) Spettacolo storicoteatrale INSPIRIT, “Iustitia”, golfo Peschiera 21-24 agosto Street Art Festival, festival degli artisti di strada 28-31 agosto IMA Campionato europeo delle majorettes, centro sportivo Žatika 49 Istria magica Istria magica Un paese che «vigila» attentamente sull’antica via consolare romana Valle, unica e inconfondibile Eventi Ogni giovedì (ore 21) Festival GitarISTRA, concerti, basilica di S. Maria del mare 2 agosto (ore 14) Torneo di pallanuoto, molo vecchio 6 agosto (ore 21) Concerti nella chiesa di San Martino 7 agosto Festa del campeggio Orsera, programmi sportivi e di varietà 8-9 agosto (ore 18) Festa dei calamari, manifestazione gastronomica, riva 8 agosto (ore 19.30) Complesso folk “Batana” concerto, riva 14-18 agosto “Vrsar UL aviation expo”, mostra di velivoli ultraleggeri e fiera, aeroporto di Orsera 14 agosto Festa del campeggio Valkanela, programmi sportivi e di varietà 15 agosto (ore 17) Festa del pescatore, riva 25 agosto (ore 19) Dance Show, riva 50 Spiagge incontaminate e una vegetazione ancora intatta ne fanno un vero gioiello Orsera, scolpita nella pietra O rsera (Vrsar) è un piccolo comune con poco più di 2.000 abitanti nella parte più meridionale della penisola. Nacque come un borgo di pescatori, anche in virtù della sua posizione dominante rispetto al Canale di Leme, ma il centro storico si sviluppò in cima al colle sovrastante, ai piedi del quale continua a estendersi la parte moderna del paese, che vanta alcune fra le più belle spiagge dell’Istria. La porta romana, che è parte integrante del complesso difensivo formato delle mura di cinta, è la chiara testimonianza di un passato che affonda le proprie radici in epoche molto lontane. Sede di tre Castellieri nell’età del bronzo e all’inizio dell’età del ferro, il territorio del comune di Orsera fu abitato anche in epoca romana, come testimoniano, oltre alla porta, resti di ville, un molo e una basilica paleocristiana del IV secolo. Passeggiando per le strette calli della parte vecchia della città, potrete raggiungere le porte cittadine, piccole piazze, case di pietra, il castello romanico, piccole chiesette, ma anche alcuni belvedere dai quali potrete ammirare dei panorami meravigliosi. Passeggiando per Orsera non si può fare a meno di notare le sculture esposte in ogni angolo del paese, ma anche sulle spiagge, sulle banchine del porto e nei parchi. Non sono qui per caso, bensì si tratta delle opere di fine corso della famosa “Scuola estiva di scultura Montraker”, che si tiene ogni anno a inizio settembre. La pietra locale è molto pregiata e la presenza della cava ne è una dimostrazione palese. Con questa pietra sono state costruite tantissime case e monumenti a Venezia. La Serenissima, infatti, sfruttò in maniera indiscriminata le cave istriane. Il paese era unito a Parenzo fin dagli ultimi decennio del X secolo, per cui ne seguì le sorti quando venne annessa alla Repub- blica di Venezia nel XIII secolo), che esercitò il suo dominio su queste terre fino alla sua caduta, nel 1797, quando passò all’Impero d’Austria e poi al Regno d’Italia dopo la I Guerra Mondiale. Il vicino Canale di Leme rappresenterà il paradiso per gli amanti delle ostriche e di altre delizie del mare. Non per niente Orsera è stata premiata in più occasione come migliore destinazione turistica dell’Adriatico croato, in virtù dei chilometri di spiagge incontaminate e di una vegetazione ancora intatta, ma anche dei contenuti che vengono offerti a coloro che decidono di venire qui per trascorrere le proprie vacanze. A bbarbicato su una collina a 145 metri sopra il livello del mare, il paese di Valle (Bale) sembra quasi una sentinella sulla strada statale, costruita seguendo il percorso dell’antica via consolare romana che collegava Rovigno e Dignano. Il primo colpo d’occhio è veramente incantevole, ma se ci impegnamo un po’ scopriremo che vanta pure un ricco patrimonio culturale e architettonico. In passato fu un insediamento preromanico, fortificato dai romani quando ebbe la funzione di punto di presidio della via Flavia, la via del commercio che univa anticamente Pola e Trieste. L’antico Castrum romano, ovvero il Castrum Vallis medievale, è circondato da bellissime vallate e splendide colline. Vi è possibile scorgere vecchie rovine, resti di antiche strade romane, cisterne, pozzi, ville romane, torchi, chiese. Valle fu un vero e proprio castello, circondato da alte mura merlate quattrocentesche alte tra otto e dieci metri, disposte su tre file con ingressi contrapposti per garantire una miglior difesa. La cittadina venne annessa alla Serenissima nel 1420 e fu dotata di uno statuto. La situazione rimase immutata fino alla caduta della Repubblica di Venezia, avvenuta nel 1797, quando fu annessa all’Austria e perdette il suo status di comune, divenendo soltanto un borgo di Rovigno. Oggi si possono ammirare le vecchie case in pietra in stile gotico-veneziano, addossate sui resti delle antiche mura, tra le quali si articolano numerose strette calli, con un rivestimento di lastre di pietra in condizioni ancora buone, nonostante l’età. Per la sua posizione e per il modo in cui è stata edificata, Valle potrebbe sembrare a prima vista come tante altre cittadine istriane abbarbicate in cima a qualche colle, ma l’aura che la circonda la rende unica e inconfondibile. È dominata dal campanile della chiesa parrocchiale di S. Giuliano. La sua costruzione risale al XIX secolo. Recentemente Palazzo Bembo è stato rimesso completamente a nuovo, si distingue per bellezza anche la loggia civica mentre il centro del paese è stato messo sotto tutela. 51 Istria magica Eventi 7, 13, 14, 21 e 28 agosto (ore 21) Concerti di musica classica, chiesa di San Martino 8 agosto (ore 20) Festa dell’anguria, festa popolare, Rossini 12-13 agosto Lanterna Beer Fest, festival della birra, Camping Lanterna 52 Due paesi a pochi chilometri da Parenzo diventati un comune unico Torre e Abrega, da «satelliti» a «pianeti» F ino al 2006 erano due “satelliti” di Parenzo. Torre di Parenzo e Abrega Parentina hanno deciso allora di mettersi insieme, dando vita a un comune a sé stante, che conta poco più di duemila anime che parlano la stessa “lingua”. Oggi sembrano lontani i tempi in cui ciascuno di essi aveva la propria chiesa, il proprio campanile e la propria parrocchia, San Matrino e Sant’Antonio. Seppure unite amministrativamente, le due località sono divise fisicamente da una strada molto importante per l’Istria, la Trieste-Pola. Il passaggio dell’arteria stradale non impedisce alle due località di espandersi l’una verso l’altra, tanto da farle sentire sempre più unite. Questa parte dell’Istria è particolarmente fertile. Da una collina a 112 metri sopra il livello del mare si scende gradualmente verso il mare in direzione sud-ovest, mentre andando verso nord la discesa si fa un po’ più brusca e si va verso la foce del fiume simbolo dell’Istria: il Quieto. Beh, il mare è meraviglioso, ma non è tutto quello che questo comune è in grado di offrirvi. Sostando ad Abrega, ad esempio, potrete ammirare un panorama mozzafiato e il vostro sguardo si perderà oltre l’orizzonte, nell’infinito. Gli abitanti del luogo coltivavano la terra, sempre generosa, da tempi immemori. Avevanobisogno di coltivare i vari ortaggi, sì, ma un’attenzione particolare l’hanno dedicata da sempre ai vigneti e agli uliveti. Non deve sorprendere, pertanto, che l’olio extravergine d’oliva pro- Istria magica dotto in queste terre sia particolarmente apprezzato. Il clima particolare, che conferisce all’olio quel qualcosa in più, sarà anche un dono della natura, ma non si può negare che la gente del posto sappia molto mene come raccogliere e valorizzare questi doni della natura, trasformandoli in un olio che sarà il valore aggiunto di molte pietanze. Il segreto della qualità potrebbe essere rappresentato dal periodo di freddo che precede la raccolta delle olive, che solitamente avviene a novembre. L’ondata di freddo arresta per un attimo la maturazione e sembra che sia proprio questa “pausa di riflessione”. Quest’olio, però, non viene prodotto da ieri e ce lo dimostra il fatto che le sue proprietà vengono descritte negli epigrammi di Marco Valerio Marziale (tra il 40 e il 103 d.C), per cui possiamo intuire che i segreti della sua produzione siano stati tramandati da generazione in generazione per due millenni. Nell’antichità, quell’olio veniva trasportato nelle anfore che tra il I e il VI secolo d.C. venivano prodotte nella vicina baia di Laron. Nonostante le innegabili virtù dell’olio d’oliva, apprezzato in tutta Europa, soltanto a partire dal 1970, grazie anche all’intervento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), è stato possibile dimostrare scientificamente che in questa area d’Istria ci sono le caratteristiche climatiche e geomorfologiche ideali per ottenere un olio extravergine di oliva di qualità eccellente. Vi invitiamo a verificarlo da soli... Info +385 52 644 077 +385 52 544 150 [email protected] www.oprtalj.hr Da antico castelliere a romantica località nel cuore dell’Istria Portole, più quieta del Quieto C ome tanti altri paesi dell’Istria, anche Portole (Oprtalj) sorge su un colle. Procedendo dal mare verso l’Istria interna, si sale dolcemente fino a 378 metri di altitudine, attraversando una vegetazione ricchissima e lussureggiante. Il comune si estende su un’area di circa sessanta chilometri quadrati tra la valli dei fiumi Quieto, a sud, e Brazzana, a est. Anche in questa zona si produce un ottimo vino, come pure un olio extravergine d’oliva altrettanto buono, ma anche un miele fantastico. Guardandovi attorno a 360 gradi, non potrete non notare i tanti vigneti, dove vengono coltivati i più noti vitigni istriani, come la malvasia e il teran. Le numerose trattorie, i ristoranti di alto livello, ma anche gli agriturismi dell’area vi daranno l’opportunità di assaggiare i piatti tradizionali dell’Istria interna, innaffiati, appunto, con i vini prodotti dai vitigni autoctoni. L’area è rinomata a livello internazionale anche per altri prodotti della terra, tra cui spicca il tartufo, sia bianco che nero. Numerosi turisti giungono qui da tutto il mondo soltanto per assaggiare questo prezioso tubero, che viene raccolto nei boschi di Montona, che si estendono lungo la vallata del fiume Quieto, noti in passati come i boschi di San Marco. In passato Portole fu sede di un castelliere, a testimonianza che il territorio fu abitato anche in epoca preistorica, in base alla datazione dei reperti rinvenuti fatti in alcune grotte della zona. Il fatto che sia sorto proprio qui non è certamente casuale e, come in tanti altri casi, è stata la presenza abbondante di acqua nella vallata del fiume Quieto a rappresentare il fattore decisivo, come pure la posizione dominante sul colle, che consentiva un’ottima vista su tutto il territorio circostante. L’odierna Portole è stata fondata nel 1102 dai coloni del Patriarcato di Aquileia e fu luogo di sanguinosi scontri tra il Patriarcato e la Repubblica di Venezia. Il villaggio venne definitivamente conquistato nel 1421 e da allora fece parte della Serenissima fino alla sua caduta, avvenuta, come sappiamo, nel 1797. La presenza veneziana ha lasciato, come ovunque, le sue tracce. Non appena entrati nel paese noterete un leone di San Marco, collocato sulla loggia cinquecentesca, superata la quale vi imbatterete in un lapidario arricchito con frammenti di origine romana e medievale. Proseguendo, passerete davanti alla bellissima sede del Comune, fino ad arrivare alla chiesa di San Rocco, costruita nel 1581 sulle rovine di una chiesa più piccola, dove sono custoditi alcuni pregevoli affreschi, lapidi e iscrizioni di antiche famiglie del luogo. La piazza principale è dominata dal Duomo di San Giorgio (XVI sec.) e dal maestoso campanile, di forma rettangolare, alto 27 metri. Eventi 9 agosto Antiques, fiera dell’antiquariato, centro storico 24 agosto Festival internazionale della fisarmonica, Stridone (Zrenj) 53 Istria magica Istria magica Nel cuore dell’Istria una città-monumento che vi lascerà a bocca aperta M 54 ontona può essere considerata, senza timore di smentita, una città-monumento. Si tratta di un’antica acropoli istriana il cui aspetto attuale ha origine nel Medioevo, nel XII e XIII secolo. La scalinata istriana più lunga, che ha 1052 scalini, conduce alla cima della collina di Montona e alla sua piazza principale in stile veneziano. Montona ha conservato l’antico aspetto di castello con le mura, le porte, i palazzi, le cisterne, e la torre merlata. Da qualsiasi punto la si guardi, appare in tutta la sua magnificenza, collocata su un colle alto 277 metri sul livello del mare, nella valle del Quieto, che in quel punto si allarga per oltre un chilometro. Nel cuore del castello troviamo la chiesa di Santo Stefano Protomartire, che sul suo fianco destro sembra appoggiarsi Montona, una scalinata verso il cielo all’ultima delle cinque torri che una volta ornavano Montona. Questa torre campanaria risale al XIII secolo e fu riparata ben tre volte. L’attuale chiesa con tre navate, costruita sulle rovine di una chiesa precedente, più grande, fu consacrata nel 1614. La navata mediana, la più alta, è sostenuta da un duplice ordine di colonne monolitiche culminanti in dieci archi. Le colonne marmoree provengono dalle cave di Brioni. Il soffitto centrale reca un affresco molto vasto con le immagini di S. Stefano e S. Margherita. Di fronte alla chiesa c’è una vera da pozzo del XV secolo con lo stemma cittadino con le cinque torri e un leone di S. Marco. A fianco della chiesa c’è il palazzo dei marchesi Polesini, risalente al XVI secolo. Un tempo era chiamato Castello ora è trasformato in un albergo. Di fronte c’è un altro pozzo del 1322. Attorno al duomo e al castello, corre una cinta muraria lunga 436 metri. Le mura hanno un’altezza variabile dai 9 ai 15 metri. Lungo le mura si ergevano altri 4 torrioni. Al loro posto ora vi sono altrettanti belvedere. Secondo Kandler le mura sarebbero risalenti ai tempi preromani e nel corso dei secoli rinforzate e rifatte. Nella piazza sotto quella del duomo, chiamata appunto “piazza de soto” e quella del duomo “piazza de sora” si trova la Loggia, edificata nel 1331. Vi sono altre chiese, come quella di S.Cipriano, non databile ma ristrutturata nel 1622 e nel 1855. L’ultima ristrutturazione fu fatta con l’oblazione dei fedeli nell’anno del colera. La chiesetta della Madonna delle Porte fu costruita nel 1520. Deve il suo nome a una tela con l’immagine della Madonna che si conserva su un altare marmoreo quasi nel centro della chiesa ed è legata a una leggenda. Il quadro sarebbe stato rinvenuto, un mattino, su un albero, portato da mani angeliche. L’altare è stato costruito includendovi l’albero. La chiesa dell’Immacolata Concezione o dei Servi, fu edificata nel 1585 al posto di un ospizio. Accanto a essa, qualche anno, dopo fu costruito un monastero. Nel cimitero di S. Margherita si trova la chiesa con vecchie pietre tombali murate sulla facciata posteriore. Tra i personaggi conosciuti nati a Montona, menzioneremo Andrea Antico (1480-1539), compositore rinascimentale, inventore della stampa musicale, Joseph Ressel (17931857), inventore dell’elica marina, fu di servizio a Montona come direttore delle foreste statali e qui sviluppò le sue più famose invenzioni e Mario Andretti (1940) famoso pilota di Formula 1, che ora vive negli Stati Uniti. P otrebbe succedervi, mentre vi state crogiolando al sole su qualche spiaggia istriana, di sentire un desiderio irrefrenabile di abbandonare per un po’ il mare e andare alla scoperta di luoghi nuovi, nuovi ma antichi, nel cuore di questa meravigliosa penisola, che in se racchiude tesori che nemmeno immaginate. Uno di questi si trova a meno di mezz’ora di macchina dalla mondana Umago e quando la raggiungerete vi sembrerà di essere ritornati nel... Medioevo. Stiamo parlando di Grisignana, conosciuta in tutto il mondo come la città degli artisti e dei musicisti, il luogo in cui trovare l’ispirazione giusta per creare. Un piccolo paese medievale nell’Istria interna che vale la pena visitare Grisignana è l’arte Grisignana è una meta ineludibile per tutti quelli che desiderano scoprire i tesori istriani. La sua storia, interessante e coinvolgente, sembra scritta su ogni casa, ogni calle, ogni gradino, fondendosi con un presente armonico e per niente in contrasto con il passato. Questa cittadina è ricca di chiese antiche, di reperti preistorici, di antichi castelli, palazzi magnifici e molti altri edifici antichi che grazie a complesse opere di ristrutturazione hanno ritrovato lo splendore di una volta. Tutt’intorno troviamo moltissimi vigneti e uliveti, mentre fresche sorgenti offrono l’acqua alla popolazione locale. La zona di Grisignana è ricca di agriturismi, taverne e ristoranti con cucina tradizionale istriana: dal formaggio fatto in casa al prosciutto, dalla tipica pasta istriana alle specialità cotte sotto la campana, senza trascurare tartufi, asparagi e funghi, un vino... travolgente e un olio d’oliva favoloso. Grisignana può essere considerata la casa di numerosi artisti giunti qua un po’ da ovunque. In questo piccolo paese possiamo trovare una trentina di laboratori artistici, ma anche la galleria cittadina con opere di artisti provenienti da tutto il mondo. Durante l’estate, Grisignana diventa un palcoscenico sul quale si alternano il jazz e musica classica, ma anche molti altri artisti che qui hanno scoperto la vera vena creativa. Qualora aveste deciso di ragiungere Grisignana, ammirate le parti conservate delle mura medievali e la porta cittadina del XV secolo, la loggia rinascimentale del XVI secolo e il bellissimo palazzo barocco Spinotti del XVIII secolo, ma anche le chiesette di San Rocco e San Martino, che risalgono al XVI secolo. Da non perdere la galleria cittadina Fonticus, con numerose opere d’arte di artisti locali e internazionali, e la collezione araldica di Grisignana, nella quale sono raccolti più di 150 rilievi di stemmi di città istriane e croate. Eventi 8 agosto “Poeti del bosco”, serata dedicata alla poesia, Sterna 9 agosto Giro ciclistico ricreativo, Sterna 9-10 agosto Celebrazione della Madonna della Neve, festa popolare, Sterna 16 agosto “Grisignana by night & Parenzana by night”, corsa ricreativa e giro ciclistico, Grisignana 30 agosto XCE Eliminator, giro ciclistico ricreativo Mountain Bike, Grisignana 31 agosto 5. XCO Izgubljena Ovca, corsa ciclistica categorie UCI C3, Grisignana 55 Istria magica Istria magica Una cittadina unica per le sue bellezze naturali ma anche per la storia www.novigrad-cittanova.hr Eventi 2, 16, 23, 30 agosto Beach Party, manifestazione turistica e d’intrattenimento, Mareda 4, 6, 9, 12, 21, 26 agosto “Musica in ogni angolo”, manifestazione musicale, centro storico 13, 20, 27 agosto Beach Party, party sulla spiaggia, spiaggia Maestral 16-20 agosto Arteria V, festival delle arti visive, centro storico 22 agosto Serata dei maghi itineranti, Piazza Grande 23 agosto Dance & Music Show, animazione con musica e danza, Piazza grande 28-30 agosto Festa di San Pelagio e giornata della Città, Piazza Grande e Porporella 31 agosto itinerario ciclistico “San Pelagio” 56 Cittanova, tra passato e presente C ittanova (in croato Novigrad) è una bellissima cittadina, ricca di storia, situata sulla costa occidentale dell’Istria, a circa 25 km dal confine con la Slovenia e una quindicina di chilometri dai vicini centri di Parenzo, Umago e Buie. Si distingue proprio per le sue bellezze naturali uniche, per il ricco patrimonio culturale e sicuramente per la grande ospitalità, che è nel DNA dei suoi circa 4.500 abitanti. Cittanova vanta anche un mare pulitissimo e la sua riviera si estende da Daila alla foce del fiume Quieto (Mirna). La costa frastagliata è bassa e accessibile, con spiagge sia rocciose che ciottolose. Nell’antichità Cittanova venica chiamata Neapolis nel VII secolo e Civitas Nova nel IX secolo. Dal XII secolo e nelle testimonianze ecclesiastiche troviamo i nomi di Emona, Emonia, Aemonia. Sede vescovile dal V-VI secolo fino al 1831, a causa di guerre, devastazioni e epidemie, tra il XVI e il XVII secolo rimase praticamente disabitata. Il vecchio nucleo di Cittanova è situato su un isolotto che nel XVIIII secolo è stato unito alla terraferma. Le mura di cinta medievali, ben conservate, sono uno dei simboli più interessanti di questo centro turistico. I diversi domini e le diverse culture, dalla bizantina alla germanica, dalla veneziana alla napoleonica, dall’austro-ungarica all’italiana, hanno lasciato una traccia indelebile soprattutto nell’architettura. Come del resto tutte le località della costa occidentale dell’Istria, Cittanova rimase sotto il dominio della Repubblica di Venezia dal 1358 fino alla sua caduta nel 1797. Dopo la firma del Trattato di Campoformio, passò all’Impero Austriaco dal 1797 al 1803. Nel 1803 Cittanova fu occupata dai Francesi, e quindi posta sotto il governo di Trieste. Nel 1805, per decisione di Napoleone, Cittanova passò sotto il Regno Italico. Dopo la sconfitta di Napoleone nel 1813 e la caduta del Regno Italico ritornò sotto il dominio dell’Impero Austriaco. Cittanova fu un centro irredentista nell’Istria asburgica. A tutti i censimenti la popolazione si dichiarava di lingua italiana e nel 1918 diviene italiana come il resto dell’Istria. Il resto è storia recente, ma ciascuno dei “padroni” di Cittanova ha lasciato traccia del suo passaggio. Le tradizioni legate al turismo sono lunghe: a Cittanova già nel 1845 venne stampata la prima guida turistica. La cittadina è conosciuta oggi anche per l’ottimo olio d’oliva e per gli eccellenti ristoranti e cantine. La vicina Daila è nota per una villa costruita su un possedimento la cui storia risale ai tempi dell’antica Roma. A Cittanova ci sono diversi punti d’attrazione che meritano di essere visitati. Il Museo delle lapidi offre al proprio interno una collezione di 93 pietre monumentali di età antica e medievale (davanzali, cornici, transenne, stemmi, tavole per altari, parti di ciborio, pilastri, capitelli...), mentre all’interno della Chiesa parrocchiale di San Pelagio e San Massimo (V-VI secolo) troverete una cripta risalente al primo periodo romanico. È unica in Istria e una tra le poche in Croazia. Sul grande ampanile (1883) domina la statua del compatrono della città, San Pelagio. La statua è di legno e rivestita in lamiera di bronzo. Il sarcofago, invece, risale al periodo paleocristiano. Le superfici del sarcofago semplicemente profilate con il coperchio sotto forma di due spioventi e quattro acroteri ai vertici. Da visitare anche la Loggia Belvedere (XVI secolo) e il Palazzo Patrizio (1760), come pure la Cisterna (1496) e le mura cittadine del XIII secolo, la chiesa della Vergine Maria del Carmelo (XV secolo) e il Monastero di Daila (1839). Per una giusta e dovuta... immersione nella storia più recente, visitate il Museo della k.u.k. Kriegsmarine, la Imperiale e Regia Marina da Guerra dell’Impero Austro-Ungarico, a due passi dal porto cittanovese, dove è stata allestita una mostra particolare per celebrare i cent’anni dell’inizio della Prima guerra mondiale. Il titolo della mostra, “La Grande guerra nell’Adriatico”, è eloquente. 57 Istria magica Vicino al confine, un luogo tranquillo e affascinante Umago, vigneti, sport e divertimento 58 S e avete intenzione di visitare una piccola località istriana, tranquilla e romantica, Umago potrebbe essere veramente la scelta migliore. Popolata da istriani autoctoni fin dai tempi dell’antica Roma (era chiamata Humagum, in latino), Umago è stata una città autonoma durante il Medioevo, venendo annessa successivamente, come del resto tutte le località della costa occidentale dell’Istria, alla Repubblica di Venezia, nel 1358 per la precisione, sotto il cui dominio rimase per cinque secoli, fino alla sua caduta avvenuta nel 1797. È la città più occidentale della Croazia ed è gemellata con il comune italiano di Mussolente, in provincia di Vicenza. Si trova a pochi chilometri dal confine con la Slovenia e in pratica sorge su una piccola isola, che è stata collegata alla terraferma da un passaggio creato dall’uomo. Umago può venir considerata come una singolare porta d’accesso e uscita dell’Istria e della Croazia in Europa, che dista da Trieste soltanto 40 km, 150 km da Lubiana e 50 miglia da Venezia. Di particolar interesse per il turista è l’entroterra di Umago, per molti ancora da scoprire. Situato tra i fiumi Dragogna e Quieto, si distende in pratica verso la riviera di Salvore, Umago e Cittanova. Umago ha oggi poco meno di 14mila abitanti. Le sue spiagge sabbiose e le sue pinete l’hanno resa una delle mete vacanziere estive più popolari dell’Istria. Ricostruendone la storie fino alle sue radici più remote, tutto parla a favore della tesi che Umago sia stata Istria magica fondata da popolazioni celtiche, come conferma il suffisso “ago”. Il nome Umago deriverebbe dal celtico “magus” (campagna) e dal latino “humus” (terreno fertile). La città ha un nucleo di case medioevali a ridosso di un tratto di mura difensive e il suo centro... ruota attorno alla piazza della Libertà. Il centro medievale ha saputo mantenere tutto il fascino del suo passato. Qui, affacciata sul mare, si trova la chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, con accanto il campanile del XVI secolo, che conserva un bel polittico veneziano del XV secolo. Una volta si trovavano il palazzo Pretorio con la sua Loggia, che venne distrutto da un incendio in una notte di forte bora nel lontano 1924. Vicino a Umago troviamo la località di Salvore che, con Borosia e Bassania, forma il promontorio più occidentale della penisola istriana. Il porto di Salvore, in epoca romana, era di notevole importanza perché particolarmente adatto a ospitare le imbarcazioni a vela. Da Umago a Salvore c’è un susseguirsi di baie che rende la zona particolarmente attraente da un punto di vista balneare. Umago ha mantenuto nei secoli un’atmosfera particolare, che si apprezza passeggiando per le sue stradine tortuose, dove si trovano case in stile gotico veneziano e bottegucce che conservano il fascino delle cose antiche. La località, come dicevamo, ha conservato il suo aspetto medievale unitamente ai suoi caratteristici negozi ed edifici costruiti in stile gotico e risalenti alle origini del rinascimento veneziano. Umago è una località tranquilla, adatta per trascorrere le vacanze estive potendo scegliere tra alberghi e appartamenti privati. Potrete trascorrere il vostro tempo libero passeggiando per il centro storico oppure semplicemente rilassandovi in spiaggia, cullati dal rumore delle onde e accarezzati dal sole. I più romantici avranno l’occasione di osservare magnifici tramonti in riva al mare o seduti sulla terrazza di uno dei numerosi ristoranti che offrono specialità gastronomiche autoctone. La caratteristica principale di Umago è la presenza di un gran numero di strutture sportive, che la rende uno dei centri più importanti dell’Adriatico: basta nominare i 64 campi di tennis... ma il tennis è qui di casa, grazie specialmente al fortissimo torneo ATP “Croatia Open”, che si tiene ogni anno in luglio, grazie al Umago è conosciuta in tutto il mondo. Per tutti gli amanti delle due ruote, Umago offre numerose piste ciclabili che passano accanto al mare o attraverso l’interessante entroterra. Se oltre allo sport e al divertimento in riva al mare vi interessa pure la parte eno-gastronomica, siete nel posto giusto. Infatti, la città è conosciuta per i suoi vigneti e le cantine. Nei suoi dintorni ci sono numerose strade del vino che “collegano” i vari produttori. La maggior parte di essi offre presentazioni del processo di produzione del vino e degustazioni, con prodotti unici da acquistare in loco durante la visita. Oltre al vino, numerose sono pure le strade dell’olio d’oliva, lungo le quali si ha la possibilità di assaggiare ottimi prodotti, spesso pluripremiati e riconosciuti in tutto il mondo. Se volete, invece, trascorrere le vacanze a bordo della vostra barca, troverete un marina ben attrezzato, aperto tutto l’anno, con 518 ormeggi e tutti i servizi di cui i diportisti potrebbero aver bisogno. I più giovani potranno far visita al villaggio Canegra (Kanegra) che dista 10 km dal centro di Umago ed è situato vicino al mare. Immerso nella vegetazione mediterranea e circondato da una splendida spiaggia , il villaggio turistico Kanegra offre divertimento a non finire: giochi, gare, cocktail bar, musica, DJ all’opera durante tutto il giorno, karaoke, ballo fino all’alba in discoteca. Troverete, inoltre, campi e scuola di tennis, campi di mini golf, sport acquatici, campi di beach volley, pallacanestro, calcio, e quant’altro. Eventi 2-4, 10, 15-16, 19, 22 e 26-27 agosto “Nel cuore dell’estate”, concerti e spettacoli di folclore, località varie 5-6 e 8-9 agosto Serate del pescatore, evento enogastronomico, molo dei pescatori 5 agosto Madonna della Neve, festa popolare, Giurizzani 7, 9, 12, 16 e 21 agosto “Umago Classica”, concerti di musica classica, chiesa parrocchiale 8-9 agosto Kanegra beach festival, musica elettronica, spiaggia Zlatorog Sv. Pelegrin 8-12 agosto Giornate della cultura russa, proiezioni di film, atrio dell’Università 8-10 agosto Festa di San Lorenzo, festa popolare, San Lorenzo 10 agosto Itinerario ciclistico Mountain Bike, San Lorenzo 17 agosto Umago Fashion Night, spettacolo di moda 24 agosto serata del folclore e della tradizione, Piazza Libertà 30 agosto “Artum”, Marina Burolo, mostra personale, Museo Civico 59 Istria magica Istria magica Eventi 1 agosto Film & wine, festival di cortometraggi amatoriali, centro storico 12 agosto Carnevale estivo, Canegra 23 agosto Vino e chitarre, concerto, Buie, Momiano e San Mauro 24 agosto Festa del capitello, festa popolare, Croc (Tribano), Buie Un’area dell’Istria dominata dai vigneti, ma ci sono tante altre cose da vedere Buie, il paradiso del vino I 60 l campanile della chiesa principale di Buie domina il territorio da una collina, attorno alla quale se ne estendono molte altre, ideali per la coltivazione delle viti e degli ulivi. Uno dei modi migliori per visitare queste terre è quello di percorrere le numerose strade del vino che collegano i vigneti del Buiese. I produttori di vino in zona sono veramente numerosissimi. Si va da quelli più piccoli, che neppure imbottigliano il proprio vino e lo vendono esclusivamente sfuso, fino ai grandi vitivinicoltori che esporta- no i loro prodotti di qualità in tutto il mondo. La maggior parte di essi offre presentazioni del processo di produzione, visite guidate alle cantine e degustazioni dei prodotti. Visitare una cantina istriana tradizionale è un po’ come fare un viaggio nel tempo, un ritorno alle tradizioni di una volta, dalle tecniche di raccolta dell’uva, alla conservazione, che in molti casi avviene ancora in botti di legno, anche se la tecnologia ne ha fatta di strada anche in questo settore, consentendo, tra l’altro, un netto miglioramento della qualità. La ven- dita di alcuni prodotti tipici a prezzi promozionali è soltanto la ciliegina sulla torta. Sulle strade dei rinomati prodotti buiesi s’incontrano i conoscitori del vino e le storie segrete delle loro cantine, come anche i laboriosi produttori d’olio d’oliva. Un altro ingrediente tipico della zona è il tartufo, una vera prelibatezza gastronomica dell’Istria nord-occidentale. Alle trattorie che lo preparano accorrono migliaia di buongustai e il culto del tartufo è amplificato dalla credenza nei suoi poteri afrodisiaci. Immediatamente dopo l’estrazione, il tartufo fresco si usa direttamente come supplemento del cibo, oppure, tramite metodi contemporanei di lavorazione del tartufo vengono creati prodotti di altissima qualità: formaggi, olii, dolciumi ecc. Chi viene a visitare la città, però, non lo fa soltanto per i rinomati ristoranti e il vino di qualità, Buie ha molto altro da offrire. L’imponente chiesa di S. Servolo, che domina la collina attorno alla quale si snoda la città, è ricca di opere dei maestri tardo-barocchi. Le sue dimensioni monumentali la rendono la chiesa principale della città, che viene usata soltanto nelle ricorrenze più solenni. Il festival dell’organo è una di queste ed è anche l’evento culturale per eccellenza di Buie e dei paesi vicini. Le sue origini risalgono al 1791, quando Gaetano Callido ne costruì uno all’interno della chiesa. La collezione etnografica, fondata nel 1970, è un vero e proprio museo delle tradizioni istriane. La sua mostra permanente è costituita da 186 oggetti, disposti per piani in modo da evocare l’aspetto di una tipica vecchia casa istriana. Leggendaria è la storia della costruzione della chiesa di S. Maria della Misericordia, posta fuori dalle mura cittadine. Secondo un documento del 1497, la Mapparve nel sonno al ricco Paolo Razizze, il quale si recò subito a Venezia per commissionare la statua. Sulla via del ritorno arrivo nei pressi della città di notte, quando le mura cittadine erano ormai chiuse, dovette così lasciare la statua all’esterno e dormirvi accanto. La mattina dopo risultò impossibile spostare il monumento della santa e il popolo decise che quello fosse un segno divino. La chiesa si trova ancor oggi in quel medesimo punto. Salendo lungo le viuzze lastricate della città vecchia, accanto alla chiesa di San Servolo, incontrerete un campanile che risale al XV secolo. Se il tempo è sereno, da esso potrete ammirare un panorama che si estende verso quattro paesi diversi: Slovenia, Italia, Austria e naturalmente Croazia. Questo campanile è particolare anche perché con i suoi 63 metri d’altezza è il secondo per grandezza in tutta l’Istria. Le origini della città sembrano però ancora più antiche, il colle sul quale sorge la moderna città di Buie pare sia stato abitato ancora all’epoca del bronzo, quando l’altura offriva una protezione naturale contro i nemici. Un primo sviluppo urbano si verificò in epoca romana, quando il territorio circostante la collina venne trattato come una colonia di Trieste. Le caratteristiche tipiche di una città medioevale fortificata, visibili in parte ancora oggi, si sono sviluppate nel periodo delle invasioni barbariche, quando la fuga di molti romani dall’Italia portò a un aumento improvviso di popolazione. San Mauro 157, Momiano Tel. +385 52 779 033 Cell. + 385 99 4420 242 www.sinkovic.hr • Fra le specialità: gulasch di Boscarin, fusi, gnocchi, ravioli. • Da scoprire il Tartufone San Mauro (combinazione di tartufo nero fresco e cioccolato). • Vini autoctoni, moscato, grappe e liquore di Terrano (vincitore di medaglie d’oro). • Dolci, sciroppi e marmellate fatti in casa. • 8 appartamenti con vista sulla costa italiana. 61 Frankopanska 1, 51516 Vrbnik - Verbenico Tel. + 385 51 857 142 • e-mail: [email protected] • www.gospoja.hr DISTRETTO DI FIUME Linea marittima DISTRETTO DI FIUME Linea marittima FASCIA COSTIERA DI FIUME Traghetto LINEA DI COLLEGAMENTO COSTIERO M/T “LIBURNIJA” UNIE – SANSEGO – LUSSINPICCOLO VALBISCA – SMERGO (MERAG) PRIZNA – ŽIGLJEN (PAGO) FIUME - SPALATO - STARI GRAD (isola di Lesina - Hvar) - KORČULA – SOBRA (isola di Meleda - Mljet) - RAGUSA dal 30.05 al 28.09.2014 Lun. Mer. Ven. Mar. Gio. Sab. 5:00 - dal 27.06 al 31.08.2014 Domenica e festivi LINEA 310 Lun. Mer. Ven. 5:00 13:00 LUSSINPICCOLO 18:00 5:55 13:55 VELE SRAKANE - 6:30 6:40 14:40 UNIE 16:30 7:30 7:40 15:40 SANSEGO 8:30 8:40 16:40 LUSSINPICCOLO Mar. Gio. Sab. Linea 335 VALBISCA SMERGO 18:10 I 00:01 05:00 17:15 II 05:45 06:30 16:30 III 07:15 08:30 15:30 15:30 IV 09:15 10:00 14:30 14:30 V 10:45 11:30 VI 12:15 13:00 VII 13:45 14:30 VIII 15:15 16:00 IX 16:45 17:30 X 18:15 19:00 XI 19:45 20:30 XII 21:15 22:00 XIII 22:30 23:00 DISTRETTO DI FIUME Linea marittima BRESTOVA – FARESINA (POROZINA) dal 27.06 al 31.08.2014 64 Ogni giorno Viaggio Nota: dal 01.09 al 28.09.2014 la nave parte da Lussinpiccolo alle 06:00 e alle 13:30. Linea 334 Linea 332 dal 27.06. al 31.08.2014 Ogni giorno Viaggio BRESTOVA FARESINA (POROZINA) I 00:30 00:01 Nota: la durata del transito in una direzione è di 25 minuti II 05:30 05:00 III 06:45 06:00 IV 08:15 07:30 V 09:45 09:00 FASCIA COSTIERA DI FIUME Linea marittima NOVALJA (PAGO) - ARBE – FIUME VI 11.15 10:30 VII 12:45 12:00 VIII 14:15 13:30 IX 15:45 15:00 X 18:00 17:00 XI 20:00 19:00 XII 21:00 20:30 XIII 22:30 22:00 Nota: la durata del transito in una direzione è di 20 minuti. dal 30.05 al 28.09.2014 dal 20.05. al 20.09.2014 Ogni giorno 02.06. - 13.06. 15.09. - 26.09. PRIZNA ŽIGLJEN I 00:30 00:01 Lun. 19:00 Ven. 19:00 Lun. 19:00 Ven. 19:00 II 04:30 04:00 Mar. 07:00 Sab. 07:00 Mar. 07:00 Sab. 07:00 III 05:30 05:00 07:30 07:30 07:30 07:30 IV 06:30 06:00 09:15 09:15 09:15 09:15 V 07:30 07:00 09:45 09:45 09:45 09:45 VI 08:30 08:00 13:30 13:30 13:30 13:30 VII 09:30 09:00 14:00 14:00 14:00 14:00 VIII 10:30 10:00 16:15 16:15 IX 11:30 11:00 16:30 16:30 SOBRA (Meleda) X 12:30 12:00 XI 13:30 13:00 Mar. 18:30 Sab. 18:30 RAGUSA XII 14:30 14:00 XIII 15:30 15:00 XIV 16:30 16:00 XV 17:30 17:00 XVI 18:30 18:00 XVII 19:30 19:00 XVIII 20:30 20:00 XIX 21:30 21:00 XX 22:30 22:00 XXI 23:30 ( al 30.08) 23:00 - - Mar. 17:30 Sab. 17:30 FIUME Ven. 07:00 SPALATO 19.06. - 14.09. Lun. 07:00 Ven. 07:00 Gio. 19:30 Dom. 19:30 Lun. 07:00 Gio. 19:30 Dom. 19:30 18:40 18:40 18:40 18:40 STARI GRAD (Lesina) 17:00 17:00 17:00 17:00 16:40 16:40 16:40 16:40 KORČULA (Curzola) 13:00 13:00 13:00 13:00 12:30 12:30 12:40 12:40 10:40 10:40 10:25 10:25 - - Gio. 09:00 Dom. 09:00 Gio. 08:30 Dom. 08:30 ZARA - ANCONA 02.06 - 03.07 e dal 08.09 - 27.09 Lun.22:00 Mer.22:00 *Ven.22:00 ZARA Mer.07:00 Ven.07:00 Dom.07:00 Mar.07:00 Gio.07:00 Sab.07:00 ANCONA Mar.22:00 Gio.22:00 Sab.22:00 * 13.06. e 12.09. partenza da Zara alle ore 12:00, arrivo ad Ancona alle ore 19:30 04.07. - 24.07. e dal 27.08. - 05.09. Lun.22:00 Mer.22:00 Ven.12:00 Sab.12:00 ZARA Mer.07:00 Ven.07:00 Sab.07:00 Dom.07:00 Mar.07:00 Gio.07:00 Ven.18:00 Sab.18:00 ANCONA Mar.22:00 Gio.22:00 Ven.22:00 Ogni giorno a parte la domenica Domenica LINEA 9309 Ogni giorno 6:00 9:00 NOVALJA 19:40 6:55 9:55 ARBE 18:55 Mar.12:00 Mer.12:00 Gio.12:00 Ven.12:00 Sab.08:00 8:40 11:40 FIUME 17:00 Mar.18:00 Mer.18:00 Gio.18:00 Ven.18:00 Sab.14:00 Dom.07:00 Lun.07:00 Nota: la durata del transito in una direzione è di 15 minuti. 05.06. - 15.06. 18.09. - 28.09. LINEA 101 16.06. - 12.09. Viaggio Sab.22:00 25.07. - 26.08. Sab.23:45 Dom.22:00 ZARA Mar.06:00 Mer.06:00 Gio.06:00 Ven.06:00 Sab.05:30 Sab.22:00 Dom.18:30 ANCONA Lun.22:00 Mar.22:00 Mer.22:00 Gio.22:00 Ven.22:00 Sab.16:00 Dom.12:30 65 Mondo verde Ammiriamo la biodiversità di una regione unica e interessantissima Un’esplosione floreale L 66 a Regione litoraneomontana, di cui Fiume è capoluogo, è unica per tanti versi, ma specialmente per il fatto che su un’area relativamente ristretta troviamo un po’ di tutto: un mare costellato di isole, montagne e foreste, laghi e altipiani... Questa regione può vantare una natura incontaminata, una biodiversità che ne rappresenta l’orgoglio, oltre a una ricchezza di inestimabile valore. Abbandonate per un attimo il mare e andate a visitare i boschi e le montagne. Non ve ne pentirete. A ogni passo troverete qualcosa che attirerà il vostro interesse. Godetevi tutte le bellezze dei nostri boschi e l’esplosione di colori che la natura ci regala in questa stagione con centinaia di varietà diverse di fiori. Ammirate la natura e proteggetela, affinché alle generazioni future non venga negata questa opportunità. 67