Giornalino della SEI ”B. Parentin” Poreč

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Giornalino della SEI ”B. Parentin” Poreč
Giornalino della SEI ”B. Parentin” Poreč - Parenzo
Numero 10 - 2010
Il giornalino è stato realizzato con il contributo dell’UI- UPT
INDICE:
Scuola news
Il nostro piccolo grande mondo
La poesia nell’aria
La penna creativa
Ricercando
Arrivederci dall’ottava
2
12
20
24
36
39
Comitato di redazione:
Le insegnanti di classe
(Vilma Pulin-Sirotich,
Miranda Benussi,
Iva Debeljuh,
Romina Draghicchio)
Luka Stojnić
Indira Miljenović
Ester Grubica
Disegni in copertina:
Zdeličan Teodora, cl. VII
Aleksandra Tuneski, cl. VII
1
Prima di cominciare… ricordiamo la…
46ª esima colonia soggiorno 2009
a Tarvisio
Dal 15 al 24 giugno 2009 quindici alunni della classe VI e due
docenti, la loro capoclasse Anamaria Jakovčić e la maestra Vilma
Pulin Sirotich hanno partecipato alla 46. Colonia a Tarvisio,
organizzata dall’UI in collaborazione con l’UPT. Durante la
settimana passata in montagna gli alunni e i docenti hanno
svolto svariate attività e visitato luoghi di interesse, ma la cosa
più importante per gli alunni è stato il soggiorno in una natura
incontaminata e le nuove amicizie strette in un ambiente così
accogliente.
Dal 1 settembre 2009 la Scuola
ha una nuova Direttrice
Dall’1 settembre 2009, a svolgere il compito di facente funzione
di Direttrice della Scuola c’è la signora Ester Zarli, professoressa di
lingua e letteratura italiana. La prof.ssa Zarli,che vanta una ricca
esperienza in campo didattico, succede alla signora Maria Grazia
Benčić Bazzara che, dopo 43 anni di dedito lavoro, dapprima
nell’insegnamento e poi alla direzione della Scuola, è andata in
pensione.
Per ringraziare degnamente la signora Maria Grazia Benčić
Bazzara, il suo collettivo e anche quello della Scuola dell´infanzia
„Paperino“ di cui è stata per anni direttrice, hanno organizzato
una piccola cerimonia a sorpresa durante la quale non sono
mancati momenti di grande emozione da ambedue le parti.
Benvenuti in classe 1ª
Lunedì 7 settembre 2009, alle ore 11, la nostra scuola, ha accolto calorosamente i sedici neoalunni della classe I. A salutarli per la prima volta c’era
la nuova Direttrice, la prof.ssa Ester Zarli, che li ha accolti riproponendo le calde parole già adoperate dall’ex Direttrice: „Benvenuti nella nostra scuola:
bene arrivati in famiglia!“
La Vicesindaco, la signora Nataša Basanić Ćus, ha portato
ai neoalunni e ai loro genitori il saluto della Città di Parenzo,
ha augurato loro un buon inizio e tanto successo nello studio.
Con un sentito intervento ha ringraziato l’ex Direttrice, per
il grande apporto dato allo sviluppo della Scuola che oggi,
proprio grazie al suo operato, vanta un alto grado di qualità e
un’attiva partecipazione alla vita pubblica della Città. Dopo il
movimentato programma artistico culturale, preparato dagli
alunni delle classi inferiori, la maestra Romina Draghicchio
ha fatto l’appello, insieme hanno poi raggiunto la loro aula.
I sedici neoalunni della classe I sono: Leo Bubičić Radan,
Klara Dimitrijević, Valentino Divjak, Mauro Draghicchio,
Eleonora Duka, Eva Fiškuš, Roberto Giusti, Ryan Martinis,
Luca Matteo Menkhoff, Lorenzo Musizza, Mauro Načinović,
Sofia Nikolov, Paola Paljić, Bruno Purini, Gregori Udovičić e
Loris Uljanić.
2
I „Colori dell’ autunno“
Mercoledì 7 ottobre, durante una bellissima giornata di sole di
inizio autunno, la nostra scuola ha fatto da padrona di casa alla seconda
edizione della rassegna „I colori dell´autunno“ essendo stata vincitrice,
lo scorso anno scolastico, della prima edizione della Manifestazione,
grazie agli alunni che allora erano in classe III e alla loro maestra Miranda
Benussi Malusá. Anche quest´anno la Manifestazione, organizzata dall´UI,
ha coinvolto gli alunni delle terze classi delle scuole elementari italiane di
Capodistria, Pirano, Isola, Buie, Umago, Cittanova, Rovigno, Pola, Dignano,
Gallesano, Sissano e Fiume. I 223 partecipanti alla Manifestazione, tra cui
i 19 alunni dell´odierna classe terza della nostra scuola e la loro maestra
Iva Debeljuh, dopo il saluto di benvenuto della neodirettrice della nostra
scuola, si sono divisi in laboratori di lavoro creativo, ispirati al tema
comune “Parenzo, città di mare e di mosaici”. Dopo la pausa per il pranzo, gli alunni e i docenti mentori hanno presentato al Teatrino della Comunità
degli italiani i risultati del loro lavoro, alla presenza della prof.ssa Norma Zani, titolare del Settore Educazione e Istruzione della Giunta esecutiva
dell´Unione italiana. I vincitori di questa seconda edizione dei Colori dell´autunno sono gli alunni della SEI Giuseppina Martinuzzi di Pola, la cui squadra
ha dimostrato la migliore conoscenza del patrimonio storico-culturale della città di Parenzo nel corso di un quiz preparato dal Gruppo degli storici della
nostra scuola. Sarà quindi la SEI Giuseppina Martinuzzi di Pola ad ospitare, l´anno prossimo, la prossima edizione della Manifestazione.
Alunni e docenti di Sarajevo in visita a Parenzo
Il fine settimana da venerdì 9 a domenica 11 ottobre 2009 è trascorso nelle due scuole elementari di Parenzo, alla SE Poreč e alla nostra scuola,
all’insegna dell’amicizia e dello scambio di esperienze tra rappresentanti di etnie diverse ma accomunate dalla voglia di conoscersi, comprendersi e
stringere amicizie durature. I ragazzi della SE „Čengić Vila 1“ di Sarajevo
che in marzo avevano ospitato gli alunni delle due scuole parentine e i loro
docenti, sono venuti a Parenzo per conoscere la nostra città e concludere
il Progetto comune sulla tolleranza ideato e coordinato dalla bibliotecaria
della SE Poreč, prof.ssa Vahida Halaba. I nostri ragazzi hanno ospitato
i ragazzi di Sarajevo nelle loro case ed hanno presentato loro, al teatro
cittadino, uno spettacolo. Gli alunni della VII classe della nostra scuola,
hanno presentato uno sketch concepito come una passeggiata virtuale per
le vie di Parenzo fatta da Diego, il padrone di casa, e Anida (Sara) l’ospite
di Sarajevo. A conclusione dello spettacolo, al pubblico si sono rivolti la
vicesindaco, signora Nataša Basanić Ćus, i direttori delle due scuole di
Parenzo, i professori Ester Zarli ed Edi Zarli, la rappresentante della scuola
„Čengić Vila 1“, signora Zineta Bogunić, che hanno espresso soddisfazione
per aver partecipato al Progetto. Nell’atrio del teatro cittadino è stata
allestita una mostra di lavori degli alunni sull’alimentazione autoctona e
sono stati esposti i dolci tipici della nostra regione fatti con dedizione dai
genitori degli alunni partecipanti al Progetto. La mattinata di sabato presso la SE Poreč gli ospiti di Sarajevo hanno seguito un laboratorio gastronomico
che a presentato la lavorazione dei fusi e dei crostoli, mentre tre alunne della VII classe della nostra scuola hanno preparato con i docenti un laboratorio
linguistico sui generi alimentari. Domenica mattina al parcheggio davanti alla SE Poreč c’erano molti volti commossi per la partenza dei graditi ospiti
di Sarajevo. Molti di loro, avendo stretto già salde amicizie, si sono dati appuntamento nuovamente a Sarajevo e a Parenzo.
Il progetto „Zucca“
Nella bella giornata autunnale di venerdì 30 ottobre 2009, nella nostra scuola gli alunni delle classi inferiori e le loro maestre hanno avuto un
gran da fare per il Progetto “Zucca”. La giornata all’insegna della zucca è iniziata con lo spettacolo di burattini “Cenerentola”. È stato uno spettacolo
movimentatissimo con simpatici burattini, creati del Gruppo artistico
delle classi inferiori e tanta musica. A prestare le voci ai personaggi
c’erano le maestre delle classi inferiori: Romina, Vilma, Iva, Miranda, Ivana
e Gordana. Dopo i burattini, di scena sono stati gli alunni delle classi II, III
e IV che hanno presentato le ricerche da loro fatte sulle origini e gli usi in
cucina della zucca. Il Progetto “Zucca” è continuato al parco dove alunni e
maestre si sono ricreati e dopo hanno assaggiato i dolci di zucca preparati
con cura per l’occasione da alcuni genitori e alcune maestre. Alla fine delle
attività gli alunni sono stati sollecitati dalle loro maestre ad esprimere
le proprie impressioni sul Progetto “Zucca” in chiave artistica, usando
diverse tecniche. È stato questo un modo diverso e divertente di imparare
creando e ricercando.
3
Visita all’oleificio
dell’ Agrolaguna
Nella ventosa mattinata di mercoledì 4
novembre 2009 gli alunni delle classi inferiori
della nostra scuola, si sono incamminati a
piedi verso l’oleificio dell’ Agrolaguna. Sono
stati accolti da una dipendente che ha prima
spiegato loro in breve il processo tecnologico
della produzione dell’olio, dopo di che tutti
hanno proseguito la visita percorrendo
tutte le fasi della lavorazione delle olive. La
visita oltre che interessante per la quantità
di macchinari visti, è stata anche molto
istruttiva perché il processo della produzione
dell’olio è più chiaro visto di persona.
Giornata integrativa sulla
rotta della Parenzana
Per ricordare la leggendaria Parenzana, la linea ferroviaria
che dal 1902 al 1935 collegava Trieste a Pola, tutti i nostri
alunni, accompagnati dai docenti e dall’insegnante di
ginnastica Anamaria Jakovčić, che ha progettato e organizzato
la giornata, hanno trascorso la soleggiata e non troppo fredda
giornata di giovedì 12 novembre 2009 in natura, percorrendo
la tratta della linea ferroviaria da Visinada a Špinovci (circa
6 km). Scopo della camminata: sviluppare l’interesse e le
conoscenze in ambito naturalistico, fare attività fisiche in
natura. Dopo la fatica fisica tutti i partecipanti si sono riposati
presso l’ Agriturismo Špinovci dove hanno assaporato la
tradizionale cucina casereccia mangiando fusi in sugo di
gallina. Dopo pranzato hanno ripercorso per un chilometro
la rotta verso Visinada dove li aspettava il pullman che li ha
riportati a Parenzo. È stata una riuscitissima giornata di cui
tutti conserveranno un ricordo gratificante.
Lezione sulle
malattie veneree e i
contraccettivi
Il medico scolastico Daniela Puniš si è
rivolta, giovedì 19 novembre 2009, agli
alunni dell’ottava, con una lezione sulle
malattie sessualmente trasmissibili e i
metodi contraccettivi. Tutto quello che è
utile sapere sulle malattie sessualmente
trasmissibili o veneree i ragazzi lo hanno
potuto imparare grazie a un film didattico,
i vari contraccettivi sono stati illustrati poi
dalla dottoressa.
4
Tornei di scacchi e di tennis da
tavolo in onore a San Mauro
Giornata all’insegna dello sport quella di venerdì 20 novembre 2009
nella nostra scuola. Ben 32 alunni hanno partecipato durante le ultime
due settimane al torneo di scacchi e 44 alunni al torneo di tennis tavolo,
ambedue organizzati in occasione del 21 novembre, giorno di San Mauro,
patrono di Parenzo. I due tornei sono stati promossi e organizzati dalla
prof.ssa Anamaria Jakovčić.
I vincitori del torneo di scacchi:
Femminile:
Torneo di
1. Aleksandra Tuneski (VII),
tennis da tavolo:
2. Denis Cossetto (IV),
Cadette (VII-VIII):
Ragazzi ( IV-VI):
Ragazze (IV-VI):
Cadetti (VII-VIII):
3. Victoria De La Rosa (VI)
1. Juliana Erceg,
1. Umberto Brajković,
1. Nikolina Palji,
1. Andre Rocco Juraković,
2. Fabiana Topani,
2. Davide Fatorić,
2. Chiara Pisak,
2. Endi Staraj,
Maschile (I ):
3. Sara Vivoda.
3. Giacomo Corazza.
3. Astrid Dimitrijević
3. Emanuel Dellapicca.
1. Ivan Gasparini (VI),
2. Matteo Cossetto (V),
3. Giacomo Corazza (V)
Attività nel mese della lotta contro le dipendenze
Maschile (II):
(15/11 - 15/12/2009)
1. Daniel Brčić (VIII),
Nel mese della lotta contro le dipendenze le attività sulla prevenzione nella nostra scuola sono iniziate
2.Gianluca Sirotich (VIII),
martedì 24 novembre 2009 con la vendita delle cartoline realizzate dagli alunni sul tema “Io ho scelto una
3. David Maglica (IV)
vita sana” nell’ambito del Progetto della Città sana e della SE Poreč “Drvored zdravlja” sulle bancarelle in
Piazza della Libertà. Giovedì 26 novembre 2009 l’infermiera Andrea Radolović,
della Casa della salute pubblica di Parenzo, ha tenuto la lezione “I cambiamenti
nell’età puberale” per gli alunni della classe V.
Lunedì 30 novembre 2009 è venuto il doc.dr.sc. Zoran Zoričić per tenere la
lezione “L’alcolismo nei giovani”. Giovedì 3 e venerdì 4 dicembre 2009 la nostra
scuola ha ospitato un’altro grande esperto, il prof.dr.sc. Slavko Sakoman, massima
autorità nella prevenzione della tossicodipendenza nella Repubblica di Croazia,
che ha tenuto due lezioni: nella serata di giovedì per gli adulti e nella mattinata di
venerdì per gli alunni delle classi superiori. L’infermiera Dragica Šuran, della Casa
della salute pubblica di Parenzo, ha tenuto giovedì 10 dicembre 2009 a scuola
la lezione “L’alcolismo nei giovani” agli alunni della classe VI, mentre giovedì
17 dicembre 2009 terrà una lezione dello stesso titolo agli alunni della classe
VII. Anche la psicologa della nostra scuola Katerina Bartoli ha svolto attività e
laboratori contro le dipendenze, contro la violenza a favore della tolleranza. Ha
cominciato con il laboratorio “L’accettazione degli altri anche se diversi da noi” in classe III per proseguire con “Le parole che mi fanno star bene” in classe I, “La
rabbia-come reprimerla” in classe IV, “Come studiare efficacemente” nelle classi V e VI, “La dipendenza dai stuperfacenti” nelle classi VII e VIII per finire con
“Alcol e sigarette” in classe VIII.
La “Fiaba di Parenzo 2009”
Anche quest’anno la Città di Parenzo ha promosso varie attività
per gli eventi del Natale 2009. Nelle giornate di lunedì 14 e martedì 15
dicembre 2009 è stata organizzata la vendita delle cartoline augurali e
altri manufatti decorativi da regalare a Natale. Sempre martedì, al teatro
cittadino, si è svolto il tradizionale spettacolo artistico-culturale “I bambini
a Babbo Natale” . La nostra scuola ha partecipato con il Gruppo ritmico
di ballo moderno delle classi inferiori coordinato dalla maestra Romina
Draghicchio, il coro diretto dall’insegnante di musica Samantha Rocco
Popović, e il Gruppo di arte scenica coordinato dalla maestra Miranda
Benussi Malusà. Durante tutto lo spettacolo a seguire le esibizioni degli
alunni delle tre scuole, seduto sul palco, c’era Babbo Natale in persona.
Gara regionale di scacchi per gli
alunni delle scuole elementari
Dopo aver ospitato la Gara comunale di scacchi a squadre per gli alunni
delle scuole elementari, la nostra scuola ha ospitato martedì 2 febbraio 2010 anche la Gara regionale di scacchi a squadre per gli alunni delle scuole
elementari. Alla manifestazione hanno partecipato in tutto otto squadre, quattro composte da ragazzi e quattro da ragazze. Vincitori della Gara
regionale in tutte e due le categorie sono gli alunni della SE „Mate Balota“ di Buie. La nostra scuola è stata rappresentata da: Marin Martuslović (IV),
Ivan Gašparini (VI), Daniel Brčić e Gianluca Sirotich (VIII).
5
Escursione istruttiva della classe
IV a Trieste
Giovedì 4 marzo 2010 i 14 alunni della classe IV, accompagnati
dalla loro maestra Miranda Benussi Malusà, è partita in pullman
per Trieste, in un’escursione istruttiva organizzata in collaborazione
con UI e UPT. Arrivati a Trieste, gli alunni e la loro maestra si sono
diretti al Civico acquario marino dove hanno ammirato la sua fauna
costituita per la maggiore da specie marine adriatiche anche se ci
sono alcune vasche dedicate ai pesci marini tropicali. I vertebrati
sono rappresentati soprattutto da pesci, ma anche da rettili,
anfibi e da un gruppetto di pinguini provenienti dal Sud Africa. In
seguito sono andati all’Immaginario Scientifico dove hanno potuto
toccare, osservare, riprodurre fenomeni naturali, sperimentare
divertendosi.
L’ illusionista Magic Albin a Scuola
Mercoledì 2 febbraio 2010, per gli alunni delle classi inferiori è
stato organizzato un brillante spettacolo dell’illusionista Magic
Albin. Il mago ha alle spalle anni e anni di esperienza nel mondo
dell’illusionismo. Ha eseguito davanti agli alunni un programma
ideato apposta per loro che ha ottenuto anche l’approvazione del
Ministero della scienza, dell’istruzione e dello sport della Repubblica
di Croazia. Il programma è basato sull’interattività con gli alunni, resi
così partecipi allo spettacolo.
Carnevale 2010
Nei giorni quando nelle città di tutto il mondo sono le maschere
a governare, gli alunni delle classi inferiori della nostra scuola sono
diventati divertenti, colorate e spensierate maschere. Martedì 16
febbraio 2010, ultimo giorno di Carnevale, virus, siringhe, termometri,
contenitori e altre maschere hanno ravvivato le solitarie vie del
centro storico della nostra città sfilando in un corteo variopinto dalla
sede della nostra scuola fino a Piazza della libertà. Tornate a scuola,
le allegre maschere hanno continuato a divertirsi nella palestra
ballando, cantando e giocando fino al clu dell’ ultima pazza giornata
di Carnevale - la proclamazione delle quattro maschere più belle,
delle quattro più variopinte e delle quattro più originali.
Giornata bianca a Delnice
Venerdì 12 febbraio 2010, gli alunni delle classi inferiori, hanno
passato una giornata sulla neve a Delnice. Durante la mattinata hanno
goduto sugli slittini e passeggiato per il bosco con una guida locale.
Dopo il gustoso pranzo a base di specialità della cucina casereccia,
sono stati intrattenuti dagli animatori dell’albergo Risnjak che hanno
preparato per loro divertenti giochi sociali e musica da ballo.
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Un giorno senza la TV
Alla fine di febbraio la professoressa di lingua croata Nada Puljiz, nelle classi
II e III, ha proposto agli alunni una curiosa attività: passare un giorno senza la TV
facendo attività creative. E gli alunni si sono dati subito da fare, alcuni da soli,
altri aiutati dai genitori. Sono così venuti fuori dei bellissimi lavoretti, che hanno
raccolto ed esibito dal 5 marzo 2010 nell’atrio della scuola per dimostrare a tutti
che rimanere per un po’ senza la TV non è poi così male.
Lidrano 2010
Lunedì 25 gennaio 2009, alla rassegna comunale della creatività infantile
“Lidrano 2010” presso la scuola elementare a San Lorenzo del Pasenatico, i ragazzi
del gruppo filodrammatico e del gruppo ritmico si sono esibiti nella scenetta
dialettale “La legenda dele campane de Parenzo”. Quattro alunni delle superiori
hanno proposto delle loro poesie.
Martedì 9 febbraio 2009 a Pisino, presso la Casa delle rimembranze, organizzata
dalla SE “Vladimir Nazor”, si è tenuta la stessa rassegna a livello regionale. Nella
categoria lavori letterari è stata proposta per il livello statale la poesia “Inverno “
(“Zima”) di Carla Marion, alunna della classe VI.
Progetto di primavera “Piccoli
giardinieri”
Mercoledì 17 marzo 2010, approfittando di una bella giornata di sole, gli
alunni delle classi inferiori della nostra scuola con le maestre Romina, Vilma,
Iva, Miranda, Nada, Ivana e il maestro di religione Geremia hanno trascorso una
giornata integrativa in onore della primavera in arrivo. Gli alunni hanno imparato
quali fiori si piantano in primavera, i tipi di terreno ideale per i fiori, come
preparare il terreno e poi piantare le eriche e le viole mammole nei grandi vasi
di pietra davanti all’ingresso della scuola. Hanno collaborato tra di loro e si sono
aiutati a vicenda ripulendo bene a lavori ultimati. Dopo il lavoro all’aperto hanno
continuato la giornata nelle classi dove hanno scritto poesie sulla primavera e
disegnato le bellezze della primavera. Nella palestra della scuola, con le maestre
hanno inventato il testo della canzoncina “Suoni di primavera”, l’hanno imparata a
cantare e hanno fatto anche una coreografia che poi i membri del gruppo di ballo
moderno hanno presentato. Tutti si sono divertiti un mondo e hanno imparato
tanto in poche ore.
Un Progetto nel Progetto
Nell’ ambito del progetto della Scuola turistico-alberghiera “Anton Štifanić” di
Parenzo “La Città a Scuola - la Scuola in Città” la bibliotecaria della nostra scuola,
prof.ssa Indira Miljenović, assistita da tre alunni della classe VIIª, Aleksandra, Elisa
e Michele, ha presentato, martedì 16 marzo, a scuola, alle tre seconde classi della
Scuola media superiore il progetto „Com’ è essere diversi: impariamo a essere
tolleranti 2“ al quale la nostra scuola ha partecipato assieme alla SE Poreč e due
scuole di Sarajevo, “Čengić Vila 1” e “Grbavica 1” durante l’anno scolastico 20082009.
7
“Appuntamento con la fantasia 2010”
Mercoledì, 24 marzo 2010, sul palcoscenico del Teatro HKD di Fiume i ragazzi di
quattordici scuole elementari italiane e quattro sezioni periferiche hanno aderito alla
quarta edizione degli incontri scenici “Appuntamento con la fantasia”, organizzata
per il quarto anno consecutivo dall’UI, con l’apporto dell’UPT e la collaborazione della
Scuola elementare “Gelsi” di Fiume. Sono state proposte ben 18 scenette. Gli alunni
della nostra scuola, accompagnati dalle maestre Vilma Pulin e Romina Draghicchio, si
sono cimentati nella scenetta “La legenda dele campane de Parenzo”. È stato questo
un impegno importante e allo stesso tempo gratificante sia per i giovani attori, sia
per le maestre che li hanno guidati.
Progetto contro il bullismo
Nella palestra della nostra scuola le maestre Romina,Vilma, Iva e Miranda hanno
accompagnato i propri alunni ad assistere alla prima lezione della psicologa della nostra
scuola Katerina Bartoli nell´ambito del Progetto contro il bullismo da lei promosso in
collaborazione con la Direttrice, tutti i docenti della scuola, i collaboratori scolastici e
il personale tecnico. La psicologa ha illustrato in modo semplice e comprensibile per
gli alunni delle classi inferiori i diversi tipi di bullismo come pure i diversi modi per
affrontarlo. Ha consigliato agli alunni a chi rivolgersi in caso di bisogno e ha insistito
sull´importanza del gruppo nell´aiuto del bullo e della sua vittima. Gli alunni hanno
dimostrato interesse per l´argomento facendo domande e raccontando esperienze.
„Le olimpiadi della cultura“
Gli alunni della nostra scuola hanno partecipato in febbraio a “Le olimpiadi
della cultura”, il concorso destinato ai lavori artistici e letterari degli alunni delle
scuole elementari e medie superiori, sotto il patrocinio del Ministero della scienza,
dell’istruzione e dello sport della Repubblica di Croazia, approvato dall’Agenzia per
l’educazione e l’istruzione. Il 12 aprile 2010 è arrivata la comunicazione riguardante i
vincitori e gli elogiati del Concorso. Nella categoria lavori letterari il secondo premio
è andato al lavoro in prosa „Un bambino nell´anima“ di Aleksandra Tuneski, alunna
della classe VII, mentore la insegnante di lingua italiana Ester Grubica. Per quanto
riguarda i lavori artistici, il secondo premio è andato al lavoro di gruppo della classe
III che consiste in un trittico raffigurante il mondo degli animali preistorici, mentore la
maestra Iva Debeljuh. I lavori elogiati sono due: il disegno „L´ olivo“ di Nino Kos, alunno
di IV, mentore la maestra Miranda Benussi Malusà e il disegno „Il mio paese“ di Giacomo
Corazza, alunno di V, mentore il maestro Luka Stojnić.
„La matematica dei ragazzi: scambi
d’esperienze tra coetanei“
Giovedì 15 aprile 2010 gli alunni delle classi superiori della nostra scuola hanno
partecipato ai laboratori del progetto promosso dal Nucleo di ricerca didattica del
dipartimento di matematica e informatica dell’Università degli studi di Trieste „La
matematica dei ragazzi: scambi d’ esperienze tra coetanei“ che si sono svolti a Trieste,
dalle 9:00 alle 12:30. Gli alunni delle classi V e VI hanno seguito i laboratori „Misure
e strumenti di misura“ e „Pitagora: solo Teorema?“, mentre gli alunni delle classi
VII e VIII hanno seguito i laboratori „Clima e piogge acide“, „L’atomo dà i numeri!“ e
„Mettiamoci in gioco“. Tutti i laboratori visti dagli alunni hanno messo in rilievo le
applicazioni pratiche della matematica utilizzando svariate modalità, tra cui quella
della rappresentazione teatrale.
8
„Itinerari di bellezza“
La nostra scuola ha partecipato, con due lavori di ricerca, al concorso „Itinerari di bellezza“, l’iniziativa dell’UI volta a diffondere la conoscenza e a
promuovere la ricerca storica della Comunità Nazionale Italiana, favorendo incontri e percorsi didattici comuni tra i ragazzi delle scuole elementari e
medie. L’appuntamento, promosso dal Settore educazione e istruzione dalla Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, è stato organizzato, in collaborazione
con la SEI “Galileo Galilei” di Umago, il 19 aprile 2010 con inizio alle ore 15:00 alla Comunità degli Italiani di Umago, dove c’è stata la presentazione
multimediale dei progetti di ricerca svolti dagli allievi. Gli alunni della nostra scuola che frequentano l’Aggiuntivo di storia: Chiara Pisak e Carlotta
Šegon della classe VI e Michele Škofić della classe VII hanno presentato il lavoro di ricerca „La Parenzana“, che ha trattato le storia e le curiosità legate
alla linea ferroviaria che collegava Trieste e Pola, mentre quattro alunne della classe VII, Elena Brčić, Fabiana Topani, Sara Udovičić e Teodora Zdeličan
hanno proposto la ricerca „Colonia Iulia Parentinum“ sulla Parenzo romana. Mentore degli alunni è il professore di storia Dean Brhan. La ricerca „La
Parenzana“ si è classificata al terzo posto dopo la votazione della giuria composta da tutti gli alunni partecipanti al Concorso.
Gare di green volley e calcetto a Parenzo
Gli alunni della nostra scuola hanno partecipato mercoledì 21 aprile 2010 sui campi sportivi della Zelena Laguna alle gare di green volley e calcetto
per gli alunni delle scuole elementari della CNI, organizzate dal Settore sportivo dell’Unione Italiana in collaborazione con l’Università Popolare di
Trieste. Le gare si sono svolte in due gironi. Al torneo di green volley hanno preso parte otto squadre miste, cioè Isola, San Nicolò (Fiume), Buie, Parenzo,
Umago, Capodistria, Pola e Rovigno. La medaglia d’oro per il primo posto è
andata alla squadra di Isola, quella d’ argento per il secondo posto alla squadra
di Rovigno e quella di bronzo per il terzo posto alla squadra di Capodistria. Per
quanto riguarda il calcetto, in finale si sono scontrate Isola e Parenzo. Isola ha
vinto 2-0. Nella finale per il terzo posto la squadra della SEI San Nicolò di Fiume si
è imposta sulla squadra della SEI „Giuseppina Martinuzzi“ di Pola.
Al festival internazionale dei libri letti
„BOOKtiga 2010“
Gli alunni delle classi V e VI della nostra scuola, membri del Gruppo di arte
scenica coordinato dalla professoressa Miranda Benussi Malusà, si sono esibiti
venerdì 23 aprile 2010 sul palcoscenico eretto in Piazza Marafor per il programma
artistico-culturale che ha segnato l’apertura del III festival internazionale dei
libri usati „BOOKtiga 2010.
Alla mostra itinerante „ La Biblioteca
universitaria ricorda, conserva,
propone“
Gli alunni delle classi superiori della nostra scuola e i docenti che li hanno
accompagnati sono andati martedì 27 aprile 2010 nella sala della Dieta istriana,
a vedere la mostra itinerante dei libri antichi „La Biblioteca universitaria
ricorda, conserva, propone“ organizzata dalla Biblioteca universitaria di Pola
per festeggiare il 60-esimo anniversario della fondazione. Due bibliotecarie
hanno illustrato agli alunni e ai docenti il fondo presentato. Gli alunni e i docenti
hanno potuto vedere le repliche dei volumi più preziosi conservati nel Fondo
antico della Biblioteca. Il libro più antico è „La Bibbia“ di Vlačić, Vergerije e
Belostenec del 1487. Tra gli originali esposti che gli alunni hanno anche potuto
sfogliare c’era l’ interessantissimo „Saggio di un manuale mnemonico“ scritto
dalla famosa maestra e scrittrice Giuseppina Martinuzzi nel 1866.
„Note allegre“ alla Comunità degli
Italiani
All´insegna della musica e dei cartoni più famosi, la sera di martedì 27 aprile
2010 al Teatrino della Comunità degli Italiani per lo spettacolo „Note allegre“
ideato dall’insegnante di musica Samantha Rocco Popović e promosso dalla
Scuola con la collaborazione di Gorjana Gašparini, maestra della Scuola dell´
Infanzia „Paperino“ e i suoi minicantanti prescolari. L’esibizione dei minicantanti
era accompagnata dalla proiezione di filmati riguardanti le sigle delle canzoni
proposte.
9
Giornata integrata a Fiume
Mercoledì 28 aprile 2010, gli alunni delle classi superiori sono
partiti alla volta di Fiume per una giornata integrata pianificata
dalla professoressa di lingua croata Ivana Benčić Hatman e dalla
professoressa di lingua italiana Ester Grubica. Dalle ore 9:00 gli
alunni e le docenti che li accompagnavano hanno potuto beneficiare
della visita guidata del teatro „Ivan Zajc“ dove hanno visto sia la
parte prevista per il pubblico sia quella riservata agli adetti ai lavori,
compreso il palcoscenico già pronto per lo spettacolo serale. Dopo la
merenda nel curato parco davanti al Teatro hanno proseguito verso la
sede della casa editrice „EDIT“ dove sono stati ricevuti dal direttore in
persona, il signor Silvio Forza, dal quale hanno avuto informazioni sul
ruolo sociale della casa editrice e sui giornali e riviste stampati da loro.
Tutti hanno anche potuto vedere le rotative dove vengono stampate
le varie testate quotidiane.
Miniatletica per le classi inferiori
Al Primo incontro sportivo per le classi I-IV delle scuole
elementari di Istria, Fiume e Litorale sloveno, denominato
Miniatletica, organizzato dal Settore sportivo dell’ UI in
collaborazione con l’ UPT ,a Umago mercoledì 5 maggio
2010 hanno aderito 16 alunni della nostra scuola. Alla
manifestazione sportiva, che si è svolta nella palestra del
Centro sportivo Stella Maris, 14 scuole elementari si sono
sfidate in varie discipline. La squadra della nostra scuola ha
conseguito un grande successo classificandosi al secondo
posto con due ori, tre argenti e due bronzi. Il medagliere della nostra scuola risulta il seguente:
1° posto - corsa veloce, bambini - Pietro Benussi (III)
1° posto - lancio del vortex, categoria ragazzi - Umberto Brajković (IV)
2° posto - salto in lungo da fermo, categoria bambine - Clara Dimitrijević (I)
2° posto - salto in lungo da fermo, categoria bambini - David Duka (II)
2° posto - tiro al canestro, categoria ragazzi - Matej Brkić (III)
3° posto - tiro al canestro, categoria bambine - Giulia Dobrilović (II)
3° posto - salto in lungo, categoria ragazze - Denis Cossetto (IV)
Laurus Nobilis 2010
Venerdì 7 maggio 2010, nella sala della Dieta istriana si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della XIV edizione del
concorso indetto dalla biblioteca cittadina di Parenzo „Laurus nobilis 2010“ per i lavori letterari in lingua croata e italiana.
I lavori pervenuti al concorso quest’anno erano in tutto trentatré di cui otto in lingua italiana. La giuria, composta da insegnanti
di lingua croata e italiana, che ha vagliato i lavori, ne ha premiati tre ed elogiati tre per categoria. Gli alunni della nostra scuola
hanno presentato lavori in prosa interessanti e sono stati premiati come segue:
• Premio „Laurus Nobilis“ per la prosa “ Un bambino nell’ anima” ad Aleksandra Tuneski (VII). Alla vincitrice va in premio una
cornice digitale per fotografie, 1000 kn per l’acquisto di libri e una gita premio a Zabok.
• Elogiati:
Carlotta Šegon (VI) per la prosa “Se fossi un animale sarei…”
Teodora Zdeličan (VII) per la prosa “ Mi piacerebbe tanto poter scrivere nel mio diario…”
Endy Staraj (VIII) per la prosa “ Vorrei essere già grande o… forse no “
I lavori migliori saranno pubblicati nell´albo „Pozica“ che raccoglie i lavori letterari degli alunni di Parenzo, Zabok e Crikvenica.
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Celebrata la Giornata delle Città sane
In tutta la Croazia, il 20 maggio si celebra la Giornata delle
città sane. Il Progetto promuove l’importanza della vita sana.
In Piazza della libertà si sono dati appuntamento gli alunni
delle classi inferiori della SE Poreč e della nostra scuola. Il loro
compito era di comporre con i loro corpi, la scritta „Zdravi grad
Poreč“ per così proclamare, simbolicamente, di voler vivere in
una comunità dove la salute è il bene più prezioso. Il fotografo
Šime Strikoman, come ha già fatto in diverse occasioni, in diverse città, per avvenimenti di rilievo, li ha ripresi tutti dall’alto
di una gru. Ai partecipanti sono state distribuite mele ed acqua
naturale come simbolo dell’alimentazione sana.
40.ma edizione dei giochi di atletica a Pola
Alla 40ª edizione dei Giochi di atletica per le SEI di Croazia e Slovenia, che si
sono svolti giovedì 20 maggio 2010, allo stadio di Veruda a Pola, in un’atmosfera
festiva, dato l’importante anniversario, hanno partecipato 326 alunni-atleti di
14 scuole elementari. Gli sportivi della nostra scuola, allenati dalla professoressa
Anamaria Jakovčić, hanno conquistato tre medaglie. Mario Užila, alunno della
classe VII, ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in lungo. Katja Oplanić,
alunna della classe V, ha conquistato la medaglia d’ argento nel salto in alto. Nella
staffetta maschile 4x60 m gli alunni Randy Radin (VI), Mario Užila e Emanuel
Dellapicca (VII) e Deni Knapić (VIII) hanno conquistato la medaglia d’argento.
Aiutati da condizioni meteorologiche ideali, gli scolari-atleti, incoraggiati dai
loro compagni di scuola e dai docenti che li seguivano dalle tribune, si sono confrontati fino al tardo pomeriggio.
Gli altri ragazzi hanno nel frattempo goduto di un giro turistico della città con guide d’eccezione: alunni e insegnanti della locale
scuola elementare „Giuseppina Martinuzzi“.
Escursione di fine anno scolastico
nel Gorski kotar
Gli alunni delle classi dalla III all’VIII, hanno trascorso la giornata di giovedì 27 maggio 2010 nel Gorski kotar. Partiti da
Parenzo alle 7, sono arrivati nel Parco nazionale Risnjak verso le
10. Durante la mattinata, hanno percorso i 4,2 km del sentiero
didattico Leska, accompagnati da una guida del Parco. Lungo
la via hanno potuto vedere l’eredità naturale e culturale del
Parco Risnjak. Dopo il pranzo, consumato in una trattoria di
Fužine, visita alla grotta Vrelo per finire nel Parco bosco Golubinjak. Lì hanno potuto ammirare l’abete di 200 anni. Tutti
sono tornati a casa molto soddisfatti di aver trascorso tutta
una giornata all’aperto.
Escursione di fine anno scolastico a
Brioni
La mattina di venerdì 28 maggio 2010 gli alunni delle classi I e II della
nostra scuola, accompagnati dalle maestre Romina e Vilma sono partiti
in pullman alla volta di Fasana da dove, in barca, sono partiti per l’isola
Veliki Brijun. Dal porticciolo dell’isola alunni e maestre sono saliti sul
trenino turistico che li ha portati in giro per l’isola. Hanno così potuto ammirare gli abitanti del parco safari: antilopi, zebre, mufloni, asini e zebù
e un’elefantessa indiana, Lanka. C’è stata poi la visita al museo dedicato
al presidente della Jugoslavia Tito, e degli animali imbalsamati. Tra le attrazioni della flora locale gli alunni hanno visto l’olivo vecchio 1700 anni
attorno al quale hanno fatto un picnic sull’erba per riacquistare le forze.
La visita si è conclusa con una capatina allo stagno.
11
IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO
Gita a Brioni
Venerdì, 28 maggio 2010, siamo partiti per
Fasana da dove ci siamo imbarcati per andare a
visitare il parco nazionale di Brioni.
Con il trenino turistico abbiamo fatto il giro
dell’isola. Nel parco safari abbiamo visto tanti
animali: le zebre, l’elefante Lanka, gli struzzi, i
pavoni, gli asini, le capre, le mucche, i lama, gli
zebù, le antilopi e tanti altri.
È stata una giornata stupenda perché abbiamo
visto tante cose interessanti.
Lavoro di gruppo degli alunni della I classe
Ryan Martinis, cl. I
Il mio amico speciale
(I classe)
• Il mio amico speciale è il mio cane Medo. Quando torno a casa da scuola lui salta su di me.
(Leo Bubičić Radan)
• Il mio amico speciale si chiama Zippy. Zippy è un cane piccolo, il suo pelo è bianco. Quando finisce
di mangiare fa il ruttino. Io e Zippy giochiamo a calcio assieme. (Klara Dimitrijević)
• I miei amici speciali sono Roki, Dik e Laki, sono tre cani. Gioco con Laki con la palla e ci
divertiamo tanto. (Gregori Udovičić)
• Il mio amico speciale è un merlo di colore nero. Lui sta nella gabbia. Una volta è volato sul mio dito
e io l’ho accarezzato sotto il becco. (Valentino Divjak)
• Il mio amico speciale si chiama Balù. Lui è grande, è di colore bianco e giallo. Quando vengo a casa
Balù vorrebbe giocare solo con me. (Luca Matteo Menkhoff)
• Il mio amico speciale è un cagnolino che si chiama Don. È piccolo, di colore marrone. È un pigrone
perché pensa solo a dormire e a mangiare. (Paola Paljić)
• Il mio amico speciale è Gucci. Quando lo libero, lui salta su di me perché vuole giocare. Quando
corro con lui è contento. (Bruno Purini)
• Il mio amico speciale è il mio cane Nero. Lui gioca con me, quando corriamo mi salta addosso e mi
lecca tutta. (Eleonora Duka)
• Il mio amico speciale è il mio cane Birba. Quando andiamo a passeggiare Birba si tuffa in mare. Mi
piace stare in sua compagnia. (Roberto Giusti)
• Sharky è il mio cane. È piccolino e di colore marrone chiaro e scuro. Ha gli occhi neri. A volte
fa i capricci: graffia i muri, salta sul divano e morde i giocattoli. Quando ritorno da scuola mi salta
addosso e inizia a leccarmi. (Eva Fiškuš)
• Il mio amico speciale si chiama Milo. Quando gioco a calcio mi va a prendere la palla. (Loris Uljanić)
• Il mio amico speciale è il mio cane Onda. Vado con Onda a passeggio vicino al mare e le lancio i
pezzi di legno in mare. (Lorenzo Musizza)
• Il mio amico speciale è il mio cane Baunti. Lui gioca sempre con il suo giocattolo. Quando si sporca
la nonna lo vuole lavare ma lui non si fa acchiappare. Ci divertiamo tanto con lui. (Sofia Nikolov)
• Il mio amico speciale è Loris. Giochiamo sempre insieme con la palla e con il suo cane.
(Mauro Draghicchio)
• Il mio amico speciale è Billi. Billi è il mio cane. Lui è piccolo e di colore nero. Quando abbaia la
nonna lo sgrida. Billi salta sempre su di me, anche se adesso ha la gamba ingessata. Spero che gli passi
presto così potremo giocare insieme. (Ryan Martinis)
• I miei amici speciali sono tre: Luca, Sanjin e Lean. Giochiamo insieme a calcio e con i “bacugan” e
ci invitiamo al compleanno. (Mauro Načinović)
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GIORNATA BIANCA A DELNICE
Venerdì 12 febbraio siamo andati sulla neve.
Alle 7,30 siamo saliti sulla corriera e siamo partiti per Delnice (salutando le mamme). Durante il
viaggio mi divertivo a giocare con Nikolas, con il telefonino e a cantare.
Dopo due ore, ci siamo fermati per fare una pausa, gabinetto e spuntino- e poi siamo ritornati in
corriera.
Arrivati a Delnice ho telefonato alla mamma per dirle che eravamo arrivati. Anche Nikolas aveva
chiamato la sua (ero seduta con lui).
Scesi dalla corriera abbiamo camminato fino all’albergo Risnjak.
Dopo aver fatto colazione, siamo andati a visitare lo zoo, dove abbiamo visto i caprioli e i cervi. Un
piccolo capriolo mi aveva leccato la mano, era così carino.
Poi abbiamo ripreso a camminare, e camminando siamo arrivati fino all’unico trampolino per
sciatori della Croazia.
Siccome c’era tanta neve siamo dovuti tornare all’albergo per cambiarci.
Probabilmente la mia canotta era bagnata per via del freddo, però la maestra Vilma mi aveva dato un
consiglio e cioè di mettere la canotta nelle mutande per non bagnarla di più.
Siamo tornati sulla neve, però questa volta con le slitte. Io non trovavo il mio piattino e avevo pianto
per tutto il percorso. Fortunatamente il mio amico Matteo mi ritrovò la slitta, è veramente un ottimo
amico.
Là, scendevo giù dalla collina con il mio piattino. Era divertentissimo!
Tornati all’albergo, abbiamo mangiato brodo, patatine fritte, carne panata e creps al cioccolato. Era
buonissimo!
Dopo il pranzo siamo saliti in corriera, però io dovevo andare in bagno.
Tornata dal bagno sono risalita in corriera e siamo partiti.
Durante il viaggio mi divertivo con il mio amico Matteo, giocando col cellulare e guardando la TV.
Tornati a Parenzo ho riabbracciato la mamma, felice. Nikolas mi doveva dare una foto, però quando
mi sono girata lui era già andato via. Al ritorno abbiamo accompagnato Karla Sorčić a casa.
Ho trascorso una bella giornata e mi sono proprio divertita.
Mi è piaciuto tutto, tranne perdere la slitta, piangere, essere bagnata, cadere nella neve e inzupparmi
tutta.
Ramona Vujčić, cl. II
Zoe Marie Baldo, cl. II
13
IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO
VISITA ALL’ OLEIFICIO
Mercoledì 4 novembre, gli alunni delle classi inferiori hanno visitato l’oleificio di
Parenzo. Siccome si trova nella zona industriale abbiamo dovuto camminare tantissimo.
Arrivati all’oleificio, abbiamo potuto osservare le macchine che vengono usate nella
lavorazione delle olive per ottenere l’olio.
Abbiamo anche assaggiato l’olio d’oliva appena prodotto.
Davanti all’oleificio c’erano pure dei contenitori in pietra, che un tempo venivano usati
per tenere l’olio.
Ecco le impressioni degli alunni della classe II:
- ero molto felice perché era la prima volta che visitavo un oleificio e mi è piaciuto vedere
come si produce l’olio d’oliva. (CHIARA)
- ho visto mio zio che dai grandi contenitori versava l’olio appena prodotto alle persone che
avevano portato le loro olive il giorno prima. (KARLA)
- la cosa che mi è piaciuta di più era la visione delle grandi macchine usate per fare l’olio.
(GLORIA)
- mi è piaciuto vedere la macchina che trasforma le olive in poltiglia. C’era molto rumore ed
un odore molto forte. Mi è piaciuto assaggiare l’olio appena prodotto. (CARLO)
- mi è piaciuto il gusto dell’olio fresco e la macchina che trasportava le olive, è stata molto
bella quella lunga passeggiata. (KARLA)
- mi sono piaciute le macchine per la lavorazione delle olive e anche il gusto dell’olio.
(DAVID DUKA)
- mi sono piaciute le macchine ed ero felice di
essere ritornata a scuola dopo quella lunga
camminata. (RAMONA)
- era interessante vedere il lavoro delle
singole macchine usate per la lavorazione
delle olive. (MARTINA)
- mi è piaciuto vedere come si fa l’olio
d’oliva, però non mi è piaciuto assaggiarlo
perché era troppo amaro. Questa
visita all’oleificio è stata per me molto
interessante. (NIKOLAS)
- sono molto contenta di essere stata a visitare
l’oleificio. Il momento che mi è piaciuto di
più è stato il procedimento della lavorazione
delle olive per ottenere l’olio. (GIULIA)
- la cosa che mi ha impressionato è stato
vedere quelle enormi macchine che
trasformano le olive in olio. C’era un
tappeto mobile che trasportava le olive
fino ad una vasca dove venivano lavate e
dopo le olive finivano nel frantoio che le
macinava. Alla fine il risultato era l’olio
d’oliva. (ZOE MARIE)
Dario Matošević, cl. III
14
PASSEGGIANDO LUNGO IL PERCORSO DELLA
PARENZANA
(classe seconda)
Giovedì 12 novembre, gli alunni della nostra scuola, camminando da Visinada a Spinovci
hanno seguito un tratto del percorso della vecchia ferrovia “ LA PARENZANA”.
Il percorso da noi fatto passava per il bosco era lungo 6 km e la camminata è durata due
ore. La strada era piena di sassolini, era fangosa e con tante pozzanghere. Abbiamo anche
oltrepassato un ponte fatto in pietra. Sotto abbiamo visto un ruscello e sentito il suo mormorio.
Abbiamo potuto osservare i bei colori che ha la natura in autunno. Le pareti rocciose erano
bagnate da piccoli corsi d’acqua e colorate di verde dal muschio che vi cresceva. Abbiamo
raccolto tante castagne e ci siamo punti le dita per aprire i ricci spinosi che le avvolgevano.
C’erano pure tanti funghi, ma non li abbiamo raccolti perché non sapevamo se erano velenosi o
commestibili.
Arrivati a Spinovci abbiamo visto tanti animali domestici: le galline, i tacchini, le oche, i cani,
il maiale e un bellissimo asinello che quando ci ha visti ha iniziato a ragliare.
Al ristorante abbiamo mangiato cibi nostrani e precisamente: i fusi col sugo di gallina, il pane
appena sfornato, le fritole, i crostoli e il dolce con le mele. Il cibo era speciale perché il tutto è
stato preparato dai gestori del ristorante.
Da Spinovci si poteva osservare il bellissimo paesaggio istriano e, sul monte, l’antica cittadina
di Montona con il suo campanile senza punta. Abbiamo accarezzato gli otto cani dei proprietari
dell’agriturismo e ci siamo dondolati su di un‘altalena di corda attaccata ad un ramo.
Le nostre impressioni:
• Mi sono piaciuti tanto i cani e gli altri animali come l’asino, le galline, il maiale, i tacchini…
La passeggiata era lunga ma molto bella. Era bello vedere i corsi d’acqua come scendevano
dalle rocce. (Giulia)
• A me è piaciuto osservare l’asino perché non l’avevo
mai visto. I cani erano carinissimi!!! (Ramona)
• Mi è piaciuto osservare i cani con la mia amica Noemi.
Era bello sentire l’asino che raglia e fare la passeggiata
lunga sei chilometri. (Gloria)
• Passando per il bosco potevamo osservare i bellissimi
colori della natura in autunno (Chiara)
• Mi è piaciuto accarezzare i cani, vedere tanti animali,
passeggiare per il bosco e giocare con le mie amiche.
(Zoe Marie)
• Mi è piaciuto far addormentare il cane con le mie
carezze, raccogliere le castagne, sentire l’asino che raglia,
osservare i bei colori delle foglie, mangiare i fusi fatti
in casa e fare le foto di tutto quello che mi sembrava
interessante (Karla Šverko)
• Mi è piaciuto accarezzare i cani, mangiare i fusi fatti in
casa e camminare per il bosco. (Nikolas)
• Mi è piaciuto fare quella lunga camminata e mangiare
quei buonissimi fusi.
• Abbiamo anche visto dei funghi velenosi. E’ successo
che un cane mi rincorreva e io dovevo scappare.
(David Duka)
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IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO
La prima comunione
Il 9 maggio 2010 ho fatto la prima comunione.
Per la prima volta ho mangiato l’ostia e mi è
piaciuta. Quel giorno ho ricevuto tantissimi regali.
La festa era ben organizzata e tutto era perfetto.
Avevo trentotto invitati ed ero felicissimo per
questo.
Dario Matošević
Io sono Damian. Ho nove anni. Ho gli occhi blu e i
capelli neri e la bocca grande. Io ho un fratello carino,
una mamma molto bella e il papà bravo. Mi piace
quando tutti insieme andiamo da qualche parte. Ma non
mi piace quando i miei genitori gridano su di me.
Damian Stifanić
Un’avventura a sorpresa
Un giorno sono andata a camminare in un bosco.
Ad un tratto ho sentito qualcosa nell’aria. Mi sono
presto camuffata da ghepardo. Ho visto un grifone,
orribile mostro con corpo di leone e la testa d’aquila.
Il grifone mi ha scoperto però io ho finto d’essere
cattiva. Ho buttato su di lui una bomba, ma essa non
ha funzionato. Mi ha preso e mi ha portato su una
montagna. Gli ho tagliato l’unghia, al grifone, ed
esso in preda al dolore mi lasciò. Sono caduta su un
albero. Ho cercato di sparargli, ma non l’ho colpito.
Gli animali della montagna mi volevano aiutare. Ho
lanciato due bombe e alla fine l’ho colpito. Gli faceva
male, ma si riprese ben presto. La dea della terra
allora arrivò in mio aiuto. Mi diede una foglia e io la
puntai dritta verso il grifone. In pochi minuti il grifone
scomparve e io, Abby, ero felice di essere viva.
Elisabet Radovan
Un giorno sono andata da un’amica. Il
suo nome è Rebecca. Noi siamo andate in
bagno per truccarci. A Rebecca è venuta
un’idea brillante di scrivere come ci
vediamo allo specchio. Io ho scritto così.
Il mio naso è piccolo, grosso e corto. I
miei occhi sono grandi, castani e scuri. Le
mie labbra sono carnose e sporgenti. Di
carattere mi vedo simpatica, buffa e allegra.
La mia intelligenza è pronta.
Noemi Žužić
16
Un giorno sono andato dall’amico.
Siamo usciti e io sono andato sullo
“skateboard” sono caduto sui sassi. Il
giorno dopo la mano mi faceva male e
sono andato dal dottore. Il dottore mi
ha detto che la mano era rotta. Da quel
giorno sto molto più attento.
Matej Brkić
Io mi chiamo Rahela e ho un cane di
nome Luna. Lei ha otto anni. E’ una
cagnolina furba e pasticciona. Spesso
combina guai. Dorme sul cuscino e le
piace giocare con la palla da tennis.
Non le piace correre ma le piace
mangiare. Quando vede qualcuno che
non conosce comincia ad abbaiare. Di
mattina si sveglia per prima e le piace
passeggiare.
Rahela Peteh
Mia sorella si chiama Sofia. Ha otto anni.
Ha gli occhi azzurri, la bocca piccola e le
labbra carnose. Va in prima classe. È bella
però noiosa. Mi da sempre tantissimi baci e
a me questo disturba. È brava perché non si
picchia. Di carattere è simpatica, e allegra.
Io le voglio tanto bene.
Alessia Nikolov
Sono grande e cicciottello
Magro no ma monello.
Non sto fermo per un momento e
Quando dormo sembra che giro il mondo.
Non sto fermo neanche d’inverno e
Mi piace fare dispetti.
Michele Benčić
Un giorno quando avevo cinque anni sono andata con la
famiglia in parco. Mio fratello mi aveva chiesto se potevo
andare con lui sullo scivolo. Sullo scivolo c’era un buco
nel quale si poteva cadere. Sono salita sullo scivolo e sono
partita. La seconda volta sono caduta nel buco. Sono caduta
direttamente con la testa sul cemento. Ho perso i sensi. La
mamma ha chiamato l’ambulanza. Mi hanno portato in
ospedale e lì mi hanno cucito la testa. Da quel giorno sono
molto prudente, quando gioco nel parco.
Rebecca Finderle
Io mi chiamo Enrico
e ho nove anni. Fin da
piccolo volevo imparare
la matematica. A tre anni
già sapevo contare fino a cinquanta.
Io vivo a Bašarinka. Vivo con mio fratello
e i miei genitori al primo piano mentre i
nonni vivono al secondo piano. Alla nonna
piace l’orticoltura e al nonno piacciono le
macchine da lavoro.
Enrico Ghersinich
I pensierini
Io mi chiamo Mattea e frequento la terza classe.
Il mio cognome è Pulin e per questo mi chiamano
Pulinca. Mia sorella si chiama Marika ed è dispettosa.
Mio papà si chiama Marco e ha gli occhi blu come
il mare e il cielo. La mia mamma si chiama Marina.
Ha i capelli corti e neri e gli occhi marroni. Non
è né magra né grassa. A lei piace quando mia
sorella ubbidisce e quando io prendo dei bei voti. Il
passatempo preferito di mia madre e’ guardare la TV
e andare in giro per i negozi. Io le voglio tanto bene,
anche se alle volte mi sgrida perché me lo merito.
Mattea Pulin
Il personaggio più originale della mia
famiglia
classe III
È nato il mio nipotino Antonio
Mentre aspettavamo il grande momento arrivò
una chiamata. Io risposi. Attaccata la cornetta
vidi degli sguardi dubbiosi. Non potevo resistere
e cominciai a gridare che era nato il mio
nipotino Antonio. Adesso ha dieci mesi e sa già
camminare. Quando mi vede comincia a gridare
di gioia. Vuole sempre venirmi in braccio. Quando
mi vede sembra che dimentichi la mamma.
Marin Martuslović
Il personaggio più originale della mia famiglia è mia
sorella. È originale perché sempre quando giochiamo
essa si veste con gli abiti di mia mamma. Quando
legge si inventa le parole che non esistono. È sempre in
movimento e corre e salta tutto il giorno per la casa. Per
me è la più originale, perche è buffa. Gli altri membri
della mia famiglia pensano che sia troppo giocherellona,
secondo me questo non è vero. Io a mia sorella voglio
molto bene.
Chiara Sirotich
Il mio cane
Il mio cane si chiama Max. È piccolo e
bello. È tutto nero. Gli piace mangiare ed
essere coccolato. Io so che Max mi vuole
bene perché anche io voglio bene a lui.
Nicol Mušković
Io sono Pietro. Ho dieci anni.
Sono di altezza media. Amo il
calcio e mi piace il colore blu.
Pietro Benussi
Io mi chiamo Gloria e ho un fratellino
che si chiama Leonardo e una sorella di
nome Teodora che frequenta la settima
classe e ha quattordici anni. La mia
mamma lavora al cinema mentre mio
papà lavora a Cittanova. Il mio coniglio
si chiama Miška. Mia nonna si chiama
Ana e la zia Elisabeta. Io amo la mia
numerosa famiglia.
Gloria Zdeličan
Le vacanze
Io mi chiamo Alex. L’anno scorso sono andato a
sciare e ho vinto il primo posto. Quel giorno ero
molto felice. Il giorno dopo siamo andati a casa
e ho mostrato la medaglia alla mamma e al papà.
Loro erano molto fieri di me. Felice quella sera
sono andato a dormire.
Alex Bašić
Quando mi sono svegliata una mattina la
mamma mi ha detto che andiamo a Zagabria.
Io mi sono messa nella valigia una canottiera,
due magliette, le scarpe e i pantaloni. Siamo
partiti alle nove. Arrivati a Zagabria abbiamo
preso la strada per la Dalmazia. Lì ho trascorso
due giorni indimenticabili. Così ho trascorso le
mie vacanze primaverili.
Lukrecija Ritoša
17
IL NOSTRO PICCOLO GRANDE MONDO
Alla mostra fotografica „24000 km per l’America
meridionale“ per ricordare Renco Kosinožić
Poco tempo fa se n’è andato un nostro concittadino, il fotografo Renco Kosinožić.
Si è spento fotografando la nazionale croata di sci. Era un grande fotografo e amava
particolarmente fotografare l’Istria. Con la nostra maestra, noi del Gruppo letterariogiornalistico siamo andati a vedere la mostra fotografica „24000 km per l’America
del Sud“, allestita in suo ricordo. Essa si trova al Palazzo Zuccato, una delle più
belle case del centro storico, costruita in pietra e mattoni, situata all’incrocio delle
principali vie della Parenzo romana, Decumanus e Cardo Maximus. L’interessante
mostra, aperta al pubblico dal 21 aprile al 23 maggio 2010, raccoglie trentacinque
fotografie realizzate durante il suo ultimo viaggio per l’America meridionale, sulla
moto Harley Davidson. Sono foto bellissime che riprendono i diversi aspetti di Perù,
Cile, Argentina, Uruguay e Brasile. Quelle che a noi sono piaciute di più sono le
foto del ghiacciaio Perito Moreno in Argentina, delle cascate Iguacu al confine tra
Argentina, Brasile e Uruguay, del Lago De Nahuel Huapi in Argentina e l’aurora ad
El Carril, paese della valle andina in Argentina.
Gloria Zdeličan, Chiara Sirotich, Nicole Mušković e Mattea Pulin, cl.III
Torneo di scacchi a Rovigno
Domenica 9 maggio con il club di scacchi siamo andati al torneo a Rovigno. Avevamo
sette gironi e io ne ho vinti due. Dopo il quinto girone abbiamo mangiato la pizza
e bevuto la coca cola. C’erano tre gruppi: il primo comprendeva bambini fino ai
nove anni, dove c’erano due americani ed Enrico della terza classe, il secondo
comprendeva i bambini fino agli undici anni, e lì c’eravamo io e Marin, anche della
terza classe, e l’ultimo fino ai quattordici anni. Io ho conseguito il ventiduesimo
posto, Enrico il secondo e Marin il terzo posto.
David Maglica, cl.IV
Alle gare
Io ho partecipato alle gare d’atletica ad Umago. Siamo partiti alle 8 e 30, quando
siamo arrivati abbiamo mangiato la merenda che abbiamo portato con noi, io ho
dato un po’ della mia a tutti. Siamo entrati in palestra c’era un forte odore, ho
visto da lontano la mia amica l’ho subito salutata. Potevo fare di meglio perché
all’allenamento ero riuscita a saltare fino a 1 metro e 80 centimetri, non fa niente
ho vinto lo stesso, ho conseguito il terzo posto. Ci siamo divertiti un sacco.
18
Denis Cossetto, cl.IV
Amore amore
Tanti anni fa i miei genitori erano amici. Erano sempre d’accordo, avevano le stesse idee
e così era nato l’amore e dopo sono nato io. Loro si sono conosciuti in discoteca. Piacevano
l’uno all’altra e parlavano tanto.
Marijan Ciceran, cl.IV
La mia mamma lavorava con un’amica di nome Sabina. Un giorno mio papà è venuto
a salutare l’amica Sabina; quando lo ha visto le era antipatico. Il mio papà sapeva dove
andavano di solito a bere il caffé e ci andava anche lui, si sedeva con loro, scherzava, parlava
di tutto. Dopo che la mamma lo ha conosciuto meglio non gli era più antipatico. Un giorno
quando erano soli scattò il primo bacio. Loro erano molto felici e contenti e dopo due anni si
sono sposati.
Giorgia Annabel Fatorić, IV cl.
Iniziata l’estate, la mamma cercava lavoro ed era andata sull’isola di S. Nicolò. Per andarci
ha dovuto prendere il traghetto. Su questo traghetto lavorava il mio papà come marinaio e così
si sono conosciuti.
Sandi Rupenović, cl.IV
Lud sam od sreće, popodne je roditeljski
sastanak
Budilica je zazvonila u već uobičajeno vrijeme, u sedam sati. To glupo, metalno,
bezosjećajno stvorenje, koje me svako jutro istrgne iz slatkog sna, me podsjetilo da je danas
taj dan, dan roditeljskog sastanka. Tog ponedjeljka morao sam se što više ulizivati mami, tati,
nastavnicima, pa čak i braći. Trebao sam ublažiti koliko god bilo moguće mamin budući bijes.
Nakon što sam ustao, pošao sam do kuhinje i ugledao moju mamu kako mirno priprema
doručak, ni sluteći ono što će se dogoditi za nekoliko sati. Ušavši u školu ponavljao sam u
sebi kako moram biti dobar i ne smijem dosađivati nastavnicima, osobito razrednici, koja bi
za nekoliko sati bila upropastila moju slobodu. U učionici sam sjeo u posljednju klupu tako
da me se što manje uoči. Danas, srećom, nije bilo ispitivanja niti pisanih provjera znanja, pa
sve što sam trebao učiniti bilo je šutjeti i sjediti. Uspješno sam izvršio svoj zadatak. Kada je
mama došla po mene, zapitkivao sam svakakva pitanja, pa čak i neka koja me nisu zanimala,
mislio sam da će tako mama zaboraviti na sastanak, no nisam uspio, ipak se sjetila. U šest
je krenula našminkana i sređena kao da ide na nekakav bal, a ne prema školi gdje ju čeka
moja razrednica s tko zna kakvim novostima. Kad se mama vratila, nakon dva sata, ja sam
samo sjedio i šutio u kuhinji tipkajući besmislenu poruku koja bi bila ubrzo izbrisana. Ja sam
napravio prvi potez upitao sam kako je bilo, a ona je rekla da je sve dobro samo moram
ispraviti trojku iz engleskog.
Napokon mi je srce prestalo lupati, čak sam se i prestao znojiti, brinuo sam se ni zbog čega.
Otišao sam u sobu i s osmjehom na licu zaspao
Endy Staraj, cl. VIII
19
La
poesia nell’aria
Le quattro stagioni
Ecco la primavera!
Prendiamo la maglietta leggera.
Nei prati spunta l’erba, sbocciano
i fiori
e la natura si veste di tanti colori.
Nell’aria volano uccelli e farfalle
e ci sono tante api gialle.
Arriva l’estate!
Mentre il sole si fa baldo
noi abbiamo tanto caldo.
Asciugamani e costumi
prendiamo,
la crema ci spalmiamo
e il gelato in spiaggia ci gustiamo.
Tutti al mare andiamo
e con gli amici ci divertiamo.
Roberto Giusti, cl. I
Ed ecco l’autunno!
L’uva si coglie
dagli alberi cadono le foglie.
Gli uomini si vestono con abiti più
pesanti
e ci sono tanti frutti gustosi e
interessanti.
Per i bambini inizia la scuola
e la rondine nei paesi caldi vola.
Gli animali in letargo vanno
e fino a primavera dormiranno.
Inverno, ultima stagione!
Fa freddo mettiamo il maglione
e se cade la neve
sciarpa e berretto mettere si deve.
A Natale mangiamo il panettone
e per l’Anno Nuovo il torrone.
In inverno c’è anche il Carnevale
per tutti una festa speciale.
cl. II (lavoro di gruppo)
20
Anabell Milokanović, cl. IV
Fiori e colori
Poesia d’amore
Sul prato tutto dorato
i fiori brillano come cristallo.
Una farfalla dai mille colori
si posa sugli splendidi fiori.
I colori dei fiori sono: giallo,
arancione, rosso.
Grazie alla farfalla, da quei fiori,
nasceranno tanti altri bei colori.
San Valentino giorno a forma di cuore,
ho bisogno di te
per dipingere il mio cuore.
Il nostro primo abbraccio
è finito con un bacio.
Tu sei il mio primo ragazzo
e spero che un giorno
diventerai il mio fidanzato.
Ena Mirčetić, cl. IV
Anabel Uljančić, cl. IV
Primavera
La primavera incanta
mentre il creato canta.
I passeri dal nido
l´annuncian con un grido.
Le finestre si aprono
e i bambini a giocar corrono.
Marin Martuslović, cl. III
Aspettando l’estate
L’estate arriverà, chiara e splendente,
bacerà la guancia del prato.
Le nuvole grigie si urteranno,
spinte dal vento,
e se ne andranno.
Brilleranno i sassi e il grano dorato,
gli insetti cercheranno ombra
al fresco della fronda.
Nino Kos, cl. IV
Fabiana Topani, cl. VII
21
La
poesia nell’aria
L’OCEANO
È arrivata l’estate
Sei immenso,
sei silenzioso e misterioso.
Vorrei poter far parte del tuo mondo
restare sott’acqua all’infinito.
Poter vedere rovine sommerse.
A volte sei innocente
a volte colpevole.
Distruggi i villaggi o dai loro
quel tocco affascinante
che li rende magici.
Ho sempre pensato
che nascondi delle
meraviglie sommerse,
solo per malvagità.
Ma ora so che
lo fai per proteggerli.
È arrivata l’estate,
la regina delle stagioni,
piena di colori e umori.
Il cielo azzurro, il mare blu,
il sole splendente ci tirano su.
L’amicizia rinasce
perché vengono gli amici del cuore
che ci fanno stare di buon umore.
Donatella Šimičić, cl.VIII
Ena Mirčetić, cl. IV
Io maglione
Io sono il maglione,
il maglione che quando hai freddo
tu ti metti addosso.
Non sono una maglia per l’estate,
primavera e nemmeno per l’autunno.
Sono il maglione grosso e pesante,
posso essere bello e brutto,
pizzicante o morbido,
potrei essere di tantissimi colori del mondo,
rosa, rosso, marrone, giallo, verde oppure di più colori.
Io sono il maglione d’inverno.
Katja Oplanić, cl.V
22
Anđela Purini, cl. VII
Regalare
dormire, giocare,
sorridere.
Fa tutto parte dell’inverno.
Freddo e umido,
che arriva come
a primavera arrivano le rondini
e se ne va come niente
fosse.
L’inverno arrivò lento
a casa insieme stavamo
e molte storie raccontavamo.
Adesso so che sono contento,
il camino non è più spento.
Quando a dormir andiamo
fino al naso ci copriamo.
Così l’inverno a casa mia,
solo feste e allegria.
Endy Staraj, cl.VIII
Inverno
Anđela Purini, cl.VII
Dalle montagne un vento cupo e gelido
sospira e si lamenta.
E gli alberi spogli rispondono ai suoi lamenti piegandosi leggermente
mentre una donna in bianco comincia a danzare
e danza, e danza, non si ferma mai.
Finché ad un tratto non si stanca.
E cade addormentata.
Carla Marion, cl.VI
Parenzo d’inverno
Malinconia, silenziosa
una città in cui le strade
sono vuote.
Si vedono solo i lampioni
nella gelida notte d’inverno.
Donatella Šimičić, cl.VIII
Il tuo freddo ha
cacciato via l’ultimo essere
vivente, adesso è tutto deserto
e morto.
Sei scuro, però il bianco
della tua neve ha illuminato
il paesaggio che tu hai lasciato
senza vita…
Sara Udovičić, cl.VII
Carla Marion, cl. VI
23
LA PENNA CREATIVA
Michele Škofić, cl. VII
Vorrei bere la pozione magica per…
(I classe)
- diventare un gigante
Lorenzo Musizza
- essere velocissimo
Mauro Načinović
- trasformarmi in un agente segreto
- essere la campionessa di nuoto
- trasformarmi in una donna-gatto
- diventare un maestro
- diventare Batman - diventare un marinaio
- trasformarmi in un cavallo
- diventare Superman
- trasformarmi in una donna-gatto
- diventare Superman
- diventare forte e distruggere le case
- diventare la principessa Aurora
- diventare un pulcino
- essere più forte 24
Mauro Draghicchio
Paola Paljić
Klara Dimitrijević
Gregory Udovičić
Bruno Purini
Leo Bubičić Radan
Eva Fiškuš
Roberto Giusti
Sofia Nikolov
Ryan Martinis
Loris Uljanić
Eleonora Duka
Valentino Divjak
Luca Matteo Menkhoff
Nedjelja u mom domu
Od svih dana u tjednu u mom domu, nedjelja je omiljeni dan svih
članova obitelji. To je dan ljubavi, radosti i sreće jer smo svi zajedno. Moja
nedjelja počinje ovako:
Ujutro se probudim u deset sati. Najčešće me probudi privlačan miris
toplih palačinki. Iskačem iz kreveta i jurim u kuhinju. Nakon finog doručka
vrijeme je da učim i napišem zadaću. Oko pola jedan krenemo na Finidu.
Tamo žive moj stric i strina. U jedan sat se okupi cijela naša obitelj te
počinjemo ručati. Ručak priprema moja baka, najbolja kuharica na svijetu,
pa ne može biti neukusan. Skoro uvijek napravi domaće, fine njoke s
njenim tajnim umakom. Za vrijeme glavnoga jela svi zajedno čavrljamo.
Poslije glavnog jela slijedi desert. On je uvijek različit i neponovljiv. Tada
ne čavrljamo svi zajedno, nego se u dnevnome boravku okupe moj tata,
moja dva strica i moj nono, te uz desert i šalicu kave pričaju o nogometu.
Na klupici u vrtu okupe se moja mama, moje dvije strine i baka te pričaju o
tipičnim ženskim temama. Meni je sve to veoma dosadno, pa pošto u blizini
živi moja prijateljica Viktorija, odem k njoj. Oko pet sati, kada su gotovo svi
razgovori skončani, ja ponekad uzmem violinu i odsviram nešto.
Kada se vratimo kući svi zajedno pogledamo neki film te umorni s
osmjehom na licu zaspemo.
Carla Marion, cl.VI
Daria Glavić, cl. VIII
25
LA PENNA CREATIVA
La casa dei miei sogni
Vorrei una villa grandissima con un battente di legno e di colore bianco. Vorrei che la stanza sia piena
di cuscini di tutti i colori, rotondi e quadrati. Mi piacerebbe che ci fosse una piscina blu con l’acqua
salata e piena di tanti pesci e sassolini. Un gran balcone e un parapetto pieno di fiori. Dietro la villa
vorrei che ci fosse un campo di calcio con le tribune e il giardino con tanti fiori di tutte le specie. Mi
piacerebbe avere tanti cani perché a me piacciono.
Noè Žužić IV cl.
Io sogno una casa pulita e grande, anzi enorme, sfarzosa, con quattro balconi imponenti e un terrazzo.
La casa ha due soggiorni, ha il solaio e uno studio. C’è un enorme portone con un grande stipite. Nel
soggiorno ci sono le scale e un vano dove c’è un pianoforte. Sotto c’è anche il garage, nel bagno c’è la
vasca con l’idromassaggio e c’è una bella cucina. Dietro la casa, nel giardino, ci sono due piscine e un
campo di calcio e nel seminterrato un campo da pallacanestro. Io chiamerei tutti i miei amici a nuotare
in piscina e a giocare nel campo di calcio.
Io e il mio cugino Roland ci siamo messi d’accordo che forse costruiremo questa casa.
Mauro Uljanić IV cl.
Io sogno una casa con una piscina blu, con un balcone pieno di fiori gialli e bianchi. Il pavimento della
mia camera in legno con il letto marrone. Una cantina per guardare fuori quando piove e osservare come
passano veloci le automobili e le biciclette. Nella cucina una vetrina per mettere i bicchieri e i piatti. Una
casa comoda, pulita, splendida e spaziosa. Io mi sentirei bene e felice.
Marijan Ciceran IV cl.
Io sogno una villa grande e splendente: che abbia un bagno grandissimo con la vasca e uno studio
dove posso cantare e suonare e un ripostiglio dove tenere l’occorrente per pulire la casa. Mi piacerebbe
che la mia camera avesse un terrazzo e un letto a due piazze che io possa dormire comoda. La cucina
dovrebbe essere comunicante con la sala da pranzo. Fuori casa un garage comodo
che stia la mia automobile e che ci sia la rampa dove io passa scivolare
con lo skatebord. Al pianoterra che ci sia il mio ristorante e
nel giardino una piscina luminosa. Il giardino che sia
semplice con gli alberi da frutto in mezzo a tanti fiori.
Anabell Milokanović IV cl.
Io sogno una villa splendida e piena di gioia. I
muri esterni sono gialli con delle decorazioni in
sasso e attorno ci sono delle palme. All’interno ci
sono dodici camere con tante finestre e nella mia
c’è un letto grandissimo. La cucina è spaziosa e
gialla. Vicino si trova la sala da pranzo e sui muri
dei quadri raffiguranti dei cavalli. Il soggiorno ha il
pavimento bianco. Il giardino è grande e bellissimo
con una piscina blu a forma d’E. Mi piacerebbe avere
anche un ranch con 40 cavalli e 14 doberman. Alla fine
tre garage con le automobili.
Ena Mirčetić IV cl.
Io sogno di vivere in una villa tutta mia. Che abbia uno studio molto grande
dove posso fare i compiti e leggere. Mi piacerebbe anche avere una mansarda
dove posso dormire e giocare. Nel seminterrato che ci sia un garage con
una rampa. Vorrei avere anche un bagno funzionale e luminoso. Non
dovrebbe mancare una piscina grande di colore blu e che fosse splendente.
Nel soggiorno che ci sia la televisione con lo schermo al plasma, il DVD e
dei fiori. Sarei molto contento di vivere in questa casa perché inviterei tutti i
miei amici.
Davide Fatorić IV cl.
Io sogno una villa verde e con una piscina di zucchero filato riempita di coca cola.
Dentro la villa avere un salotto dove guardare la TV e una camera da letto dove ci sono
tante console e i mattoncini lego per giocare. Vorrei avere otto bagni con la vasca con
l’idromassaggio e con un rubinetto tutto d’oro. Una cucina con tante cose buone da mangiare.
Un grande garage dove mettere i quaderni e le bici. Anche una grande mansarda dove posso
giocare e vorrei avere un solaio dove giocare con le mie carte di Pokemon e Yu-gi-oh. Io sogno
una sala da pranzo tutta creativa e che si possa guardare la televisione. Vorrei avere ancora il
terrazzo grande e con tanti fiori. E l’ultima cosa che vorrei avere è un giardino
con l’orto dove ci sono tanti frutti e tanta verdura.
Nino Kos IV cl.
26
Diego Žužić, cl. V
LA CASA DEI MIEI SOGNI (classe seconda)
Vorrei una casa fatta di palline da tennis, piena di colori come un arcobaleno. Nella mia stanza vorrei
un campo da tennis e una piscina a forma di cuore. Vorrei che la casa fosse sopra una nuvola per
svegliarmi sempre in un posto diverso, circondata da animali e da fiori colorati.
Zoe Marie Baldo
Vorrei che la mia casa fosse costruita come un battello e la metterei sopra ad una peschiera, così
potrei gettare in acqua la rete come alcune persone in Cina, che abitano sull’acqua.
David Duka
Io vorrei una casa grande come un grattacielo. Nella casa vorrei: due bagni, dieci stanze da letto,
cinque soggiorni, sette cucine, due sale da pranzo, tre lavanderie e cinque stirerie.
Ogni giorno dormirei in una stanza, ogni giorno cambierei soggiorno e ogni giorno preparerei cibi
gustosi in una cucina diversa.
Martina Legović
La casa dei miei sogni è molto speciale. Sarebbe situata sul fondo del mare.
Adesso ve la descriverò. Nella camera da letto ci metterei una grande conchiglia come letto con
sopra un materasso di sabbia in modo che sia morbido.
L’armadio lo farei di piante marine per metterci le code di sirena. Sul tavolino ci sarebbe un
bell’acquario. Avrei una vasca da bagno anche nella mia stanza e non solo in bagno. La cucina
sarebbe tutta tappezzata di alghe e di conchiglie.
La mia casa sarebbe veramente una casa straordinaria.
Giulia Dobrilović
Io vorrei una casa – battello, con tutte le comodità di un appartamento moderno.
La vorrei abbastanza spaziosa come la mia cameretta e che abbia i tre vani necessari per poterci
vivere da solo.
David Grubica
La mia casa dei sogni dovrebbe essere grande come un castello. Dovrebbe avere pure una piscina.
La camera da letto sarebbe come la camera di una principessa. Io penso che sarebbe bello vivere in
questa casa meravigliosa.
Chiara Restović
La casa dei miei sogni è aver una casa sull’albero con una piscina davanti per poter saltare dalla mia
casa direttamente in piscina.
Karla Sorčić
La casa dei miei sogni dovrebbe avere una televisione, una cucina, una piscina. Nella mia camera
vorrei un bel trampolino e una rampa per lo skateboard.
Vorrei tanti scalini per arrivare fino all’ultimo piano.
Matteo Soldatić
Mi piacerebbe avere una villa con un giardino grande ed una piscina enorme. La villa dovrebbe
essere grande, una cucina grande, una sala da pranzo altrettanto grande, una camera da letto e tre
bagni. Dovrebbe avere tre piani. In questa villa avrei più posto per giocare perché l’appartamento in
cui vivo è piccolo.
Carlo Žužić
La casa dei miei sogni è una casa con la piscina, con letti a castello per dormire, una cucina magica
che prepari i cibi da sola, un soggiorno che si riordini da solo e un bagno che dia tutto quello che gli
chiedi.
Karla Šverko
Io vorrei una casa piena di animali: tigri, leoni, leonesse, cani, gatti...
Questa casa dovrebbe avere anche tante piscine ed essere grande come una villa e ed essere
speciale.
Gloria Radojković
La mia casa dei sogni dovrebbe essere grande, con tante stanze, con una piscina e un giardino. Nikolas Staraj
27
LA PENNA CREATIVA
UNO SPAVENTO DA RICORDARE
Ero andato col papà a passeggiare vicino alla spiaggia. Io mi sono fermato a guardare i sassi
e il papà si era allontanato senza dirmi niente. Quando mi ero accorto che il papà non c’era più
ho cominciato a cercarlo e a chiamarlo. Avevo paura, mi sentivo solo e cominciai a piangere.
Ad un certo punto, e per mia fortuna, arrivò Carlo con la sua mamma e con il fratello Diego.
Mi avevano chiesto perché piangevo e io avevo raccontato loro cosa mi era successo.
La mamma di Carlo mi aveva chiesto che maglia portava il mio papà e io le ho detto che era
di colore rosso. Ad un certo punto avevo sentito una voce conosciuta che mi chiamava, mi
sono girato e ho visto mio papà. Non sono mai stato così felice, però vi posso dire che avevo
preso un bello spavento.
DAVID DUKA, cl. II
Un bel giorno con la mamma e mia sorella siamo andate in un supermercato a Trieste. Avevo
chiesto alla mamma il permesso di allontanarmi per andare a vedere dei bellissimi giocattoli
che avevo visto passando. La mamma rispose di sì e sono andata al reparto giocattoli. Io
guardavo e guardavo e non so quanto sono rimasta là. Quando sono ritornata nel posto dove
le avevo lasciate, loro non c’erano più. Le ho cercate per tutto il supermercato e proprio
quando ero davvero disperata, le ho trovate al reparto delle cioccolate. Ero davvero felice che
non fossero andate a casa senza di me.
KARLA SORČIĆ, cl. II
Se fossi un animale, sarei
Se fossi un gatto, avrei la pelliccia rossa molto folta con degli schizzi
bianchi. Avrei il muso bianco ornato da piccoli baffetti grigi, un nasetto roseo
e una boccuccia elegante. Vivrei in una casa ricca e nobile, nel lusso, e con
una padroncina che mi vorrebbe tanto bene. Mi piacerebbe mangiare del
pesce crudo, adorerei il latte e ogni sera avrei del tonno di prima qualità per
cena. Acchiapperei topi e lucertole, giocherei con batuffoli di lana e palline
colorate. Dormirei in una cesta con della lana rossa, con bordi dorati e
decorazioni fatte all’uncinetto. Mi piacerebbero le gattine bianche, eleganti e
nobili; le conquisterei con fiori rari e diamanti rubati alla mia padroncina.
Mi farei coccolare da Rina, la mia padroncina, poi tornerei nella cesta e mi
addormenterei contento. All’ora di cena mi avvicinerei al piede di Rina e
aspetterei un boccone arrivare dalla tavola. Dopo aver mangiato, andrei in
cortile ad acchiappare topi, giocherei con loro e li tirerei per la coda. Finito di
giocare andrei da Rina a farmi fare ancora coccole per la buona notte, e così,
stanco ma felice, mi addormenterei.
Vorrei essere un gatto perché mi piace la loro eleganza e il loro modo di
muoversi e di balzare salti. Ammiro la loro tendenza a essere puliti, a pulire i
propri cuccioli e a impegnarsi tanto per loro.
Ho una grande passione per i gatti, mi commuovo quando li vedo soli
e abbandonati per la strada, ma spero sempre che in una delle loro nove vite
avranno un po’ più di fortuna.
Carlotta Šegon, cl.VI
28
ANCH’IO SONO STATO
PROTAGONISTA DI
UN’AVVENTURA
STRAORDINARIA
Giacomo Corazza, cl. V
Ruben Finderle, cl. VI
Davide Fatorić, cl. IV
D’estate quando vado ad Orsera da mia
nonna, io e gli amici che ho lì facciamo
scorribande per tutta la città. La più
divertente è stata quando abbiamo attaccato
dei fili nel parco, così avevamo bloccato il
sentiero, e noi osservavamo le persone che
cercavano di passare di là.
Io e i miei amici abbiamo anche una base.
Si trova vicino alla scalinata che porta alla
spiaggia. Allora ci avevamo messo anche
delle trappole.
Un gioco che mi piace molto e che
facciamo, noi lo chiamiamo «gruppo cerca
gruppo»: ci sono due squadre di cui una
cerca di acchiappare l’altra, e quest’ultima
si sparpaglia dappertutto. Di solito
scappiamo per tutta Orsera.
Ricordo una volta che giocavamo a
questo gioco, e io e i miei due migliori
amici scappavamo nel posto migliore per
rifugiarsi, il luogo chiamato Montracher.
È un posto pieno di basi abbandonate e
boschi, ed ha tre colline. Quando siamo arrivati
in cima alla prima collina abbiamo visto la
squadra nemica da lontano e siamo fuggiti tra gli
arbusti sulla seconda collina. Lì ci siamo rifugiati
in una base abbandonata. Era nascosta da una
«cupola» di alberi; c’erano dei bastoni, delle
sedie, e pure una vecchia poltrona, un materasso
e… un punto d’osservazione perfetto per tenere
d’occhio la squadra nemica. Nonostante tutto
ciò, però, dopo un po’ siamo stati scoperti, e
sulla terza collina siamo stati catturati io ed uno
dei miei due migliori amici, l’altro si è salvato.
Lo hanno catturato solo verso sera, perché lui
conosce Orsera come le sue tasche, però era
stanco e infine si è lasciato prendere.
Il resto della squadra si era nascosto tra
le tribune del campo da gioco e non è stato
preso, la prossima volta sapremo dove andare a
nasconderci anche noi.
29
LA PENNA CREATIVA
Proljetni san u zimskoj noći
Jednog sunčanog jutra otišla sam prošetati šumom. Spremila sam ruksak i
krenula u razgledavanje prirode. Koračala sam malim zelenim puteljkom, udisala
onaj čisti zrak koji se, nigdje osim u šumi, nije mogao osjetiti. Ptičje cvrkutanje me
pratilo, a mali leptirići pokazivali su mi put. Šareno cvijeće ukrašavalo je šumicu,
a njihov me miris opijao. Velika, vatrena kugla me grijala, a proljetni povjetarac
raščešljavao kosu. Odlučila sam se malo odmoriti. Legla sam na mirisnu travu,
a sag sačinjen od tratinčica me okruživao. Nježne latice milovale su me po tijelu,
jutarnja me rosa osvježavala, a crni, mali, vrijedni radnici škakljali su me hodajući
mi po rukama. Obožavala sam taj osjećaj spokoja i slobode, tu svježinu i miris
proljetnog jutra.
Odjednom sam ležala u toplom krevetu u hladnoj zimskoj noći. Shvatila sam da
je sve to bio samo jedan predivan san.
Carlotta Šegon, cl.VI
Mi piacerebbe poter scrivere nel mio diario che...
Mi piacerebbe tanto trascorrere una giornata assieme al mio gruppo musicale
preferito, gli AC/DC.
Mio zio Sandro (che non c’è più) li adorava. Aveva regalato ai miei genitori il Boom
box con dentro sedici album di loro canzoni. Quando ero piccola, non sapevo a cosa
servisse, né che cosa ci fosse dentro. Quando, un giorno, lo chiesi a mia madre, lei non
mi rispose niente, e mi mostrò un video di una loro canzone, da quel momento m
innamorai di loro.
Vorrei incontrarli e fare tante cose che di solito non faccio come ad esempio fare
shopping in loro compagnia (comprare strumenti musicali, abbigliamento variopinto
con la scritta AC/DC), bere un caffè o un succo, mangiare al ristorante un pasto con
loro. Comporrei io stessa il menù e lo chiamerei «AC/DC« in loro onore. Ordinerei
anche una torta grandissima con crema di cioccolato bianco e gianduia, ricoperta con
creme di vari colori e con il raffigurante il loro nome al centro.
Andrei in gioielleria con loro e farei incidere il nome del gruppo per loro su delle
esclusive collane, braccialetti, anelli d’argento.
Farei qualunque cosa per passare una giornata, o almeno un’ora o anche solo un
minuto con loro.
Forse invece verso mezzogiorno, per l’ora di pranzo li inviterei a casa mia, farei
conoscere loro la mia famiglia, e la mia mamma cucinerebbe il loro pasto preferito, i
Vacos . Penso che andrebbero d accordo con mio papà, perché anche a lui piacciono le
loro canzoni.
Dopo pranzo, verso le tre del pomeriggio inviterei i miei amici Klas, Mattea e Giulia
a passare il resto del pomeriggio con noi. Li porterei a vedere Parenzo, mostrerei loro il
museo, li porterei a vedere la grotta di Baredine, andremmo anche a Trieste da mia zia
Betty. Lei, non è che li adori, ma le piace comunque ascoltare la loro musica. Preferisce
gli Aerosmith, ZZ Top e altri gruppi del genere, ma non importa.
Una giornata così sarebbe perfetta.
30
Teodora Zdeličan, cl. VII
Un bambino nell’anima
O
gni tanto vorrei tornare bambina, quando andavo ancora all’asilo. Essere me stessa,
non quello che gli altri vogliono che sia. Quando, se conoscevi un amico, ti accettava
per quello che eri, grasso, magro, nero o bianco. Quando, non pensavi al futuro, né al
passato, ma vivevi nel presente. Quando, non conoscevi la vita, ma lo stesso era la tua migliore
amica. Quando, avevi una meta precisa e se qualcuno ti ostacolava, passavi oltre con il sorriso
sulla bocca.
Eh sì! Sarebbe bello tornare a quei tempi, ma la vita va avanti e tu senz’accorgertene cresci
sempre di più. Ogni giorno passa più veloce di quello precedente. A Capodanno ti auguri o
almeno speri che quest’anno non passi così veloce come quello prima, invece è l’inverso. E poi,
ti ritrovi a ripensare alle vecchie amicizie, quelle già finite, ma in realtà neanche iniziate.
Ogni giorno vorresti che il tempo si fermasse sulle cose più belle e facili, invece è proprio su
quelle difficili e meno gradevoli, che il tempo dura di più. Le scelte, quelle più difficili, che da
bambino avresti risolto facendo la conta, ora sono cose da prendere con serietà. Poi arriva anche
quel momento, quando devi cominciare a badare a te stesso e alle cose di cui, di solito, erano i
genitori ad occuparsi.
Poi un raggio di sole, che t’illumina mentre cammini, scopre un momento bello, sereno
e amichevole della giornata. In quel momento, ti ricordi l’infinità di giornate passate fuori a
giocare, quando eri piccolo. Quel raggio di sole che ti accompagnava caldo e accogliente in
quelle lunghe giornate d’estate.
Ripensando a quei momenti cominci a piangere, non sai se per gioia, per quei momenti così
belli, o per tristezza, per non poterli vivere più. Poi ti accorgi che la gente ti guarda, chiedendosi:
«Perché piange questa persona?«. Ma tu sai che quelle persone sono adulte sia fuori che dentro
l’anima, mentre tu sei rimasto bambino. Un bambino nell’anima. Aleksandra Tuneski, cl.VII
Rebecca Finderle, cl. III
31
LA PENNA CREATIVA
Un furto a scuola.. si entra in
azione!
Era giovedì, e come ogni settimana, dovevamo avere ginnastica. Non
vedevo l’ora. Quella mattina mi sentivo tutta indolenzita, perciò un pò
di ginnastica non mi poteva fare altro che bene. Però, prima dello sfogo
fisico mi dovevo fare un’ora di fisica e una di storia. Erano le sette e
quarantacinque e stavo andando a scuola. Pensavo al mare, all’estate, al
sole, agli amici ... e poi li paragonavo alla scuola, i banchi, lo studio e i
test. Assorta nei miei pensieri non mi resi conto di essere arrivata a scuola.
Entrai in classe. Vidi Vivy, in lacrime, e attorno a lei altre sette ragazze
che la consolavano. Non mi accorsi di essere rimasta paralizzata davanti
alla porta. Alfonso mi affiancò e mi fece il punto della situazione; l’astuccio
di Vivy era stato rubato. Impallidii quando mi resi conto che tra noi c’era
un ladro. Dopo aver ripreso il colorito roseo della pelle, mi affiancai a Vivy
e le chiesi di spiegarmi, per filo e per segno, cosa fosse successo. “Sono
entrata in classe e ho messo l’astuccio sul banco”, mi disse Vivy. “Poi sono
andata in bagno, e al mio ritorno l’astuccio era sparito”, concluse e si
rimise a piangere.
Non potevo credere di aver promesso a Vivy che avrei trovato il colpevole!
Da sola non ce l’avrei mai fatta! Pensando a come avrei potuto risolvere il
caso mi venne in mente di aver bisogno di un aiutante. In quel momento
Alfonso mi si piantò davanti. Era lui, il mio migliore amico, come al solito,
sempre lì, pronto ad aiutarmi. Su di lui potevo sempre contare. Anche
senza che glielo chiedessi lui mi disse: “Sì, ti aiuterò a risolvere il caso!” Ma
il suo sorriso mi diceva piuttosto: “Sono preoccupato”.
Iniziammo le indagini, senza prove però non c’era niente che ci potesse
aiutare. Era tutto pulito, troppo pulito. Doveva per forza esserci qualcosa.
Né io né Alfonso riuscivamo a capire chi potesse essere il colpevole. Poi mi
venne un lampo di genio. Mi avvicinai al luogo del misfatto e controllai
tutti i bordi del banco. Bingo! Una striscia blu di circa tre centimetri! Il
primo indizio era svelato. A quel punto il problema era trovare qualcuno
con qualcosa di blu. La fortuna però mi abbandonò: c’era Teodora con dei
bottoncini blu sulla tasca dei pantaloni; Angela con un anellino coperto
di gomma blu; Fabiana aveva appeso al cellulare un ciondolo blu con
riffigurato “Mic, mic”; Elena aveva una cintura blu con dei disegni in
rilievo.
Una scelta un po’ troppo vasta. Dovevo restringere il campo.
Per lasciare una striscia simile sul banco doveva per forza trattarsi di
qualcosa in gomma. Quindi i sospetti rimanevano due: Angela e Fabiana.
Però c’era qualcosa che non mi convinceva. Era illogico che una di loro
avesse un motivo per rubare l’astuccio di Vivy.
Proseguimmo con le indagini e le prove erano più futili che utili; una
inchiodava Fabiana, una Angela. Poi c’era un’altra riguardante Fabiana
e proprio quando credevamo che fosse lei la ladra tutto cadde in acqua
perchè trovammo un indizio che incolpava Angela.
Il caso rimase sospeso. Suonò la campanella per la fine delle lezioni, e la
32
classe rimase deserta. Alfonso ed io eravamo seduti uno di fronte all’altro
e ci spremevamo le meningi. Doveva esserci qualcosa di utile, una prova
concreta. Mentre penasavo a questo vidi un foglietto incastrato tra i tubi
del banco. Lo presi in mano, cominciai a srotolarlo e... con mia grande
sorpresa, vidi il nome della colpevole scritto bello in grande. Il caso era
risolto. Ora bisognava solo ottenere la sua confessione.
Il giorno dopo, a scuola, misi a sedere nel primo banco Fabiana e Angela,
e dietro di loro, in semicerchio, c’era il resto della classe. “Abbiamo risolto
il caso!” disse Alfonso che mi affiancava davanti alla lavagna. “Colei che ha
rubato l’astuccio, secondo gli indizi, possedeva un oggetto di gomma blu.
È stata molto furba poiché lo ha nascosto per bene, ma nel nascondere il
pezzo di gomma blu, le è caduto un foglietto con il suo nome.” coclusi e
mi misi a guardare la classe. “Si sottintende che non siete state né tu, né
Angela”. Dicendo ciò Alfonso si rivolse a Fabiana. “Ti abbiamo scoperta!
Esci da quel semicerchio, Sara, e confessa!” dissi io facendo una scena da
telefilm poliziesco. Sara uscì dal semicerchio e confessò tutto. Il suo motivo
era comprensibile. Sara aveva preso l’astuccio di Vivy per prenderle il
correttore che le aveva prestato, e che Vivy non le voleva restituire. Quando
però Sara si era trovata per le mani l’astuccio, decise di farle uno scherzo e
glielo nascose.
Per fortuna
tutto si risolse nel
migliore dei modi.
Sara restituì a
Vivy l’astuccio,
loro fecero la pace
e Alfonso e io ci
sentivamo proprio
una bella squadra.
Ad un tratto
sentimmo un urlo
provenire dalla
classe sesta. Un
altro furto, un
altra cosa che
scompare, un altro
caso da risolvere.
La squadra Ely &
Alfy era pronta a
tornare in azione.
Elisa Sošić, cl.VII
Mauro Uljanić, cl. IV
33
LA PENNA CREATIVA
B
Probudila sam se na pustom otoku
Teodora Zdeličan, cl.VII
34
Nino Kos, cl. IV
io je to jedan predivan ljetni dan. Moji prijatelji i ja otišli smo na krstarenje brodom. More
je bilo mirno i u predivnim nijansama plave boje. Nebo je bilo vedro, a sunce je pržilo.
Svi smo se odlično zabavljali kad je odjednom kapetan broda na parlafon objavio vijest
da brod tone. Svi su se uspaničili i počeli vrištati. Moji prijatelji i ja odlučili smo uzeti čamac za
spašavanje i spasiti se. Pomogli smo, i spasili ženu s djetetom. Dugo smo plovili, a nismo ni znali
kamo. Bili smo jako umorni i odlučili zaspati.
Kad smo se probudili, bili smo šokirani, ali istovremeno zadovoljni. Uspjeli smo se spasiti i
dospjeti na neki otok. Plaža na koju smo se nasukali bila je predivna, nešto nikad viđeno. Pijesak
je bio žuto-zlatne boje, a more kristalno plave. Bili smo okruženi palmama i ostalim vrstama
stabala kojih nema u našemu podneblju.
Otišli smo malo u razgledavanje otoka. Dugo smo hodali, a nakon par sati pronašli smo
napuštenu kolibu. Odlučili smo ući. Koliba je bila puna prašine, puna svakakvih stvari. Čak smo
pronašli kišobran. U jednoj sobici smo pronašli sanduk pun ženske odjeće, a u drugoj sobici
sandučić pun nakita i drugih vrijednih stvari. Na jednom ormariću bile su slike neke žene i
djeteta. U ladicama smo pronašli pribor za jelo, pribor za šivanje i jedan dnevnik.Počeli smo
čitati: „..2.travnja 1978. godine. Anne Marie i ja smo se nasukale na pusti otok. Pronašle smo ovu
napuštenu kolibicu i odlučile se smjestiti u nju. U ladici sam pronašla ovaj dnevnik u koji sad
trenutno ja pišem. Na dnevniku pišu inicijale nečijeg imena R.C. Nisam dosad vodila dnevnik, ali
od danas hoću. Zapisivat ću sve što nam se bude dešavalo…“ Kad smo to pročitali odlučili smo
čitati dalje:“…3.travnja 1978. Pronašle smo kokosovu palmu. Nekako sam se popela i uspjela
nabrati nekoliko kokosa. To nam je bio doručak. Kasnije sam ulovila par riba pa sam ih ispekla za
ručak. Ostalo nam je i za večeru. 4. travnja 1978. Noćas je bila velika oluja. Bilo je veoma hladno,
a mi nismo imale deke pa se Ann Marie jako razboljela. Ne znam hoće li preživjeti noć. 5.travnja
1978. Ann Marie nije preživjela noć. Nije više mogla, izgubila je svu snagu, jedva buncajući rekla
mi je u suzama da me voli. Ne znam što ću sad kad nje više nema, kad nema više mog malenog
cvjetića. 6. travnja, napravila sam Ann
Marie maleni grob. Tu ću je pokopati.
Grob je smješten kraj velikog kokosovog
stabla. Našla sam i veliki kamen te u njega
uklesala njezino ime. Svaki ću dan na
njezin grob nositi buket cvijeća i u njenu
čast otok nazvati ANN MARIEN RAJ.“
Kad smo sve to pročitali, bili smo se
jako rastužili te odlučili potražiti taj mali
grob. Krenuli smo u potragu. Ja sam
se sjetila jedne visoke kokosove palme
dolje na plaži, no nije bilo groba pokraj
nje. Zatim smo na brežuljku ugledali
jednu zaista veliku palmu. Kad smo se
popeli na brežuljak ugledali smo kamen
s uklesanim riječima kao u dnevniku. Na
grob smo ostavili buket cvijeća i odlučili
našu malu avanturu zapisati u dnevnik,
kako bi ju netko poput nas jednog dana
mogao pročitati.
Un caso da risolvere!
Sally mi salutò con un sorrisetto sulla bocca. Mi disse che quel giorno, sarebbe stato il mio giorno
fortunato. Alzò il foglio che teneva in mano e me lo mostrò. C’era scritto:
Notizia del giorno!!! L’alunna Marissa Vrieg perde una collana dorata durante l’intervallo. Gli
alunni sono pregati di portare dal preside qualsiasi indizio che possa aiutare a scoprire chi potrebbe
essere il colpevole.
Sally non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca, che io avevo già rintracciato Marissa. Trovata
la vittima, le chiesi dove aveva lasciato la collana durante l’intervallo di dieci minuti. Le chiesi anche
chi era, secondo lei, il colpevole. Lei mi disse, che la collana si trovava nel taschino della borsa e che
il colpevole secondo lei era Mark O’Connel. Trovai Mark, gli chiesi dov’era stato durante l’intervallo,
disse che era stato dal preside, e che lo poteva provare. Gli chiesi, se sapeva chi era stato a rubare
la collana, lui mi disse, che aveva sentito girare delle voci su Tay Mansen. Girai per tutta la scuola,
ma infine la trovai in classe a ripetere biologia. Le feci le stesse domande che prima avevo fatto a
Mark. Rispose che lei durante l’intervallo era in mensa a pranzare con le sue amiche. Poi si ricordò,
che mentre mangiavano aveva visto uscire dalla mensa Anne-Marie May Taylor, a soli cinque minuti
dalla fine dell’intervallo. Lasciai Tay a ripetere biologia, mentre io mi diressi verso la classe di AnneMarie. Trovata la terza sospettata, le chiesi le solite cose. Ma lei era stata costretta ad uscire dalla
mensa perchè il suo naso aveva cominciato a sanguinare. Era corsa in bagno, accompagnata dalla
bidella, che era rimasta insieme a lei per tutto il tempo. Però, quando Anne-Marie e la bidella erano
uscite dal bagno, avevano visto Sally che usciva dalla classe di Marissa, mettendo in tasca qualcosa
che luccicava. Guardai Sally in faccia, lei era stupita, diceva che non era stata lei a rubare la collana,
ma non aveva prove. Nessuno l’aveva vista andare in mensa (non poteva provare niente, era stata
in classe da sola). Poi io le guardai quei pantaloni color nero e ne tirai fuori da un taschino la collana
di Marissa Krieg. Ce lavevo fatta, avevo risolto il caso. Sally Trancer sarebbe stata punita per aver
rubato la collana dorata. La punizione sarebbe durata fino alla fine dell’anno, e visto che era febbraio,
sarebbe durata un bel po’. Dopo tanti complimenti, me ne tornai in classe. Avevo tolto un gran peso
dalle spalle di tutti, e questo mi rendeva felice.
Aleksandra Tuneski, cl.VII
L’amicizia
Molte persone ignorano il significato di Amicizia . Non si rendono conto che senza amicizia la vita non
ha un senso.
La mia vita intera si basa Sull’micizia e sui soldi.
Se non avessi amici, non so cosa farei, dovrei starmene tutto il giorno rintanata in casa. Gli amici sono
una cosa molto importante per me. Credo che se non si hanno degli amici, non si ha niente, perché gli amici
sono una ricchezza che non si può sostituire con il denaro o con qualsiasi altra cosa. Alcuni dei miei amici,
li considero molto di più, come se fossero dei fratelli o delle sorelle. Ogni giorno ci troviamo per prendere un
caffè, oppure quando fa bel tempo andiamo insieme a pattinare per la città. Insomma la vita è fantastica
quando ci sono gli amici, ma se non ci sono, diventa malinconica e monotona.
L’amicizia è un sentimento che ti lega fortemente ad altre persone, non si può comprare, si può solo
guadagnare e non si può ridurre alle richieste d’amicizia su Facebook.
Una volta un’amica mi disse: Una persona non ti può essere amica se non ti accetta come sei. E
aveva ragione, perché qualche tempo fa stavo “ciattando” con una ragazza conosciuta durante una gita,
la credevo mia amica, ma poi si scoprì che in realtà non lo era. Le sue risposte sulla chat erano molto
superficiali, perciò ho dedotto che non volesse più “chattare” con me. Le chiesi il perché, e lei mi rispose che
aveva sentito alcune cose su di me, e che ero diventata vanitosa e prepotente. Dopo un po non interessava
più neanche me, non volevo leggere le parole di una persona che non era in grado di accettare dei
cambiamenti.
L’ammetto, sono molto cambiata da quando l’ho conosciuta, però lei lo avrebbe dovuto accettare,
oppure chiedermi delle spiegazioni.
Donatella Šimičić cl. VIII
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RICERCANDO
Ti mando tanti saluti da Arezzo, una bellissima
città della Toscana, conosciuta per aver dato
i natali a Guido Monaco (l’Aretino) che ha
inventato un nuovo metodo per scrivere le note:
il tetragramma. Sono nella Piazza Grande alla
Giostra del Saracino, una rievocazione storica
medievale. Nella giostra si sfidano i 4 quartieri
della città. Il cavaliere porta una lancia con la
quale deve colpire il tabellone sostenuto dal
buratto, una statua lignea rappresentante il
Saraceno.
Federica
Finalmente sono a Venezia, una delle più belle e
particolari città del mondo. Sorge sulla Laguna
veneta, nell’alto Adriatico, si sviluppa su ben 118
isolette collegate da 354 ponti e divise da 177
canali. Come me, molti turisti ammirano le sue
bellezze: Piazza San Marco, il ponte di Rialto, il
Canal Grande con i suoi sontuosi palazzi. I suoi
abitanti parlano un dialetto molto simile al nostro.
Il bello di Venezia è che non ci sono macchine
nè semafori ma gondole e vaporetti. L’unica
cosa negativa è l’acqua alta che costringe i suoi
visitatori a camminare su dei ponti di legno.
Spero un giorno di tornarci insieme a te!
Saluti
Saluti da Venezia
Federica
Tanti saluti dalla Pennsylvania!!!!
Il vostro amico Michele Škofić
P.S.
Lo sapevate che...
… ha circa 12.500.000 abitanti
Situato nel nord-est degli Stati Uniti,
confinante a nord con lo stato di New
York e il Lago Erie, ad est con New
Jersey e Delaware, a sud con Maryland e
Virginia Occidentale e ad ovest con
l’Ohio.
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FERRARA
Ciao, in questo momento mi trovo
davanti al castello Estense, che si trova
a Ferrara.
È il monumento rappresentativo della
città. Sorse nel 1385, tipica fortezza
medievale.
Fu costruito a difesa della famiglia e
per il controllo politico e militare.
Alcuni lo chiamano anche castello
di San Michele, perché la prima pietra
fu messa il 29 settembre, il giorno di
San Michele – protettore di porte e
rocche.
Con affetto,
Juli
Tanti saluti dal New Mexico...
Oh... mi brucia ancora la lingua per il CHILLI
che ho assaggiato...
Tanti saluti dal vostro amico Michele Škofić
P.S.
Lo sapevate che...
Il Nuovo Messico è uno stato federale del sud
ovest degli Stati Uniti; è definito anche lo
“stato spagnolo”, anche perché lo spagnolo è
appunto la lingua ufficiale dello stato (oltre
che la più parlata), accanto all’inglese. Nuevo
México era il nome spagnolo per i territori a
nord e ovest del Rio Grande.
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RICERCANDO
C’e’
pirata e... pirata
di Elisa Sošić, cl.VII
I CORSARI:
I Corsari agivano in nome di un sovrano, autorizzati dalla lettera di
corsa o lettera di marca. Essi erano incaricati o meglio “autorizzati” a
danneggiare le potenze marittime di altri stati; i suoi marinai non sono
da considerarsi briganti, ma regolari combattenti. Anche il nemico
si comportava diversamente a seconda che riuscisse a catturare un
pirata o un corsaro: il pirata veniva subito impiccato, mentre il corsaro
veniva considerato prigioniero di guerra. Solitamente i corsari, capaci
di ogni ferocia, si comportavano fra loro come veri fratelli. Per questo
costituirono un’immensa forza che la ferrea disciplina rendeva quasi
sempre invincibile. La parte del bottino dei marinai era accresciuta
in caso di ferite e ogni ferita aveva il suo prezzo. Così, ad esempio,
la perdita degli occhi o delle gambe comportava un premio di 600
piastre; la perdita del pollice o dell’indice della mano destra o di un
occhio 300 piastre, per ogni altro dito 100 piastre, e così via.
I BUCANIERI:
I bucanieri, detti anche Fratelli della costa attaccavano le navi francesi e
spagnole che navigavano nelle Indie occidentali nel XVII e XVIII secolo. Tra le
caratteristiche dei bucanieri c’era la democraticità: il capitano era eletto dalla
ciurma, che poteva anche rimpiazzarlo. Egli doveva dimostrare di avere doti
di leader e di combattente: doveva lottare al fianco dei suoi uomini e non
impartire ordini da lontano. Il bottino veniva diviso in parti e quando gli ufficiali
ne ricevevano una grande quantità, voleva dire che avevano corso molti rischi o
che avevano particolari competenze. A volte le prede venivano ammassate per
mesi prima di essere divise. I pirati liberavano gli schiavi che venivano trovati
sulle navi catturate. Tra i pirati c’era un grande spirito di corpo, ed era questo
che gli permetteva di vincere le battaglie. Tuttavia le loro comunità persero col
tempo molte di queste caratteristiche..
I PIRATI:
La vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti. Sulle navi non mancava
il lavoro per l’equipaggio impegnato in una costante manutenzione della nave.
Le regole che la ciurma doveva rispettare erano poche ma molto dure. Tra queste:
• Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore
• Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro
• I lumini delle candele devono essere spenti alle otto
• Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite
• Ognuno deve lavare la propria biancheria
• Donne e fanciulle non possono salire a bordo
• Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l’abbandono in mare
aperto
I pirati prendevano le loro decisioni in maniera collettiva. Non esisteva un leader assoluto;
il capitano veniva eletto da tutta la ciurma riunita (dall’ultimo mozzo al timoniere) per
effettuare le scelte relative alla conduzione del vascello. Il bottino veniva diviso in quote
uguali assegnando in certi casi due quote al capitano e una e mezzo al nostromo. I pirati,
commettendo attività illecite, si riunivano in covi. Il covo dei pirati più famoso fu un’isola a
forma di tartaruga detta appunto la Tortuga, che si trova nei pressi dell’isola di Hispaniola.
I FILIBUSTIERI: La parola “filibustiere” è collegata al francese flibustier, all’inglese
filibuster, e allo spagnolo filibustero, e questi derivano dall’olandese vrijbuiter (simile
all’inglese freebooter), indicando uno che fa liberamente bottino. Francesi e inglesi dell’isola di San Cristoforo
(adesso nota come Saint Kitts), cacciati dagli spagnoli e sotto la guida di Pierre Belain d’Esnambuc, si
rifugiarono sull’isola Tortuga, a nord di Haiti. Furono raggiunti da qualche centinaio di olandesi scacciati
dagli spagnoli dall’isola Saint Croix e altri inglesi scacciati dall’isola di Nevis. Questi coloni divennero i primi
filibustieri. I filibustieri furono attivi per circa un secolo attaccando mercantili spagnoli, in teoria in nome dei
loro paesi d’origine.
38
Cara Sara,
mancano un paio di giorni alla fine della scuola, e io ho
già deciso dove andare, quale scuola media frequentare.
Ho deciso di fare la parrucchiera a Pola, sarei voluta
andare a Buie per rimanere più vicino a casa, ma
proprio quando ci volevo andare io, hanno tolto
quest’indirizzo.
Mi piace fare le pettinature, le faccio alla mamma e mio
fratello; quand’ero piccola le facevo alle bambole.
Spero che mi accettino nella scuola media perché è il mio
sogno da quando ero piccola.
Ora ti saluto, ti scriverò altre lettere quando ci sarà
qualcosa di nuovo!
Tanti saluti da Daria
Dall'ottava a tutti
voi
Carlo Luca,
fra poco la mia avventura con l'elementare sarà finita. Non ho tanti progetti per il futuro. Vorrei
iscrivermi alla scuola media di Rovigno.
A scuola sono ottima, quindi penso che iscrivermi al liceo generale non sarà un problema. Mi rendo
conto che il mio futuro è nelle mie mani, è una scelta troppo grande.
Ti scrivo perchè voglio anche il tuo parere, tu frequenti già la scuola media da anni, quindi anche
tu avevi sicuramente questi dubbi.
Vorrei frequentare la scuola media di Rovigno perchè conosco tante persone, e mio fratello stesso la
frequenta. Ho paura però che al liceo dovrò studiare ogni giorno, ho paura di essere bocciata.
Da piccola volevo fare la ballerina, e dopo mi sono resa conto che a quell'età cambiavo parere in
men che non si dica.
È un peso troppo grande, scegliere la strada giusta. Con i miei voti potrei essere ammessa in
qualsiasi scuola. Ma, se prendo una strada e mi pento per il resto della mia vita per questa scelta?
Mia madre mi dice che devo stringere i denti ancora un po' di anni, è passata anche lei per questo
inferno, ho la sensazione però, che in ogni scelta che io faccia lei non mi supporti. Non vuole che io vada a
Rovigno, pensa che sarà un peso troppo grande fare questo tragitto ogni giorno.
La scuola croata invece, non voglio nemmeno considerarla.
Per giustificare la mia scelta dovrò dare il cento per cento di me stessa, ciò significa non praticare la
pallavolo.
Penso che tu possa essermi di grande aiuto, perché tutti mi sconsigliano di andare a Rovigno.
Ti mando un enorme saluto e spero che tu mi comprenda.
Con tanto amore
Juliana
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È arrivato anche questo momento atteso e temuto.
Sono passati lentamente questi otto anni indimenticabili e difficili, pieni di felicità e insuccessi,
scorribande e litigi, sorrisi e pianti.
Anche se siamo tutti diversi, in questi otto memorabili anni ci siamo legati tantissimo.
Abbiamo passato otto anni della nostra vita conoscendoci e ora porteremo con noi tutti i ricordi,
tutte le delusioni e tutti i momenti felici, tutte le avventure che abbiamo affrontato assieme. Andiamo
avanti ma con la speranza di ritrovarci un giorno e riderci sopra.
Ringraziamo tutte le persone che ci hanno sopportato quando eravamo insopportabili, tutti gli
insegnanti, per il sapere che ci hanno trasmesso, le nostre capoclasse che ci hanno spronato a dare
del nostro meglio.
Care capoclasse, maestra Miranda; porteremo nel cuore le lunghe chiacchierate, le passeggiate
divertenti. Abbiamo giocato con lei in classe, ci siamo divertiti studiando le parole, imparando le
lettere, disegnando, ma soprattutto abbiamo imparato che l’amicizia è importante. Ci ha insegnato
tante cose stupende che ci serviranno sempre.
Insegnante Mirella, lei ci ha guidato, come farebbe una mamma, e ci ha trasmesso la sua serenità,
per il nostro bene ci ha ammonito, ci ha sostenuto nei successi e nelle delusioni, ci ha fatto sentire
accuditi.
Siamo felici di avventurarci in una nuova scuola, di andare avanti, rimarrete tutti nei nostri
cuori.
Un saluto dai vostri:
Daniel Brčić * Grazia Cossetto * Juliana Erceg
Daria Glavich * Deni Knapić * Diego Lovrečić
Gianluca Sirotich * Endi Staraj * Donatella Šimičić * Federica Zarli
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