Giornalino Per PDF.pub - ITC Antonio Pacinotti
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Giornalino Per PDF.pub - ITC Antonio Pacinotti
Aprile 2010 La riforma scolastica: come verrà cambiata la nostra scuola. pag.2 Studenti stranieri al Pacinotti pag. 5 La legalità Scrittori al Pacinotti • Un racconto: l’Ombrello pag. 15 • Poesie pag.16 Film vecchi e nuovi da non perdere pag. 17 • Tre giorni di legalità pag.10 Consigli di lettura pag. 20 • Riflessioni su alcune pagine di Gomorra pag.12 Iniziative della scuola pag.21 I Templari a Pisa? Pag. 13 Lo sport al Pacinotti pag. 22 Alcune frasi famose pag. 25 Il logo della scuola pag. 26 1 Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura: incontrai la riforma! (Intervista effettuata nel mese di febbraio) 2. Quali saranno nella riforma i cambiamenti riguardanti il nostro istituto? Il Preside Giuseppe Piero Ceraolo dell’I.T.C. A. Pacinotti di Pisa Già da diversi anni sentiamo parlare di questa fatidica riforma, è arrivata! Per questo il preside del nostro istituto ci è venuto incontro, concedendo un’ intervista che speriamo renda un po’ più chiare le idee e gli aspetti che riguardano la riforma, in particolare, ma anche la scuola e soprattutto l’istituto in generale. 1. Volevamo chiederle come si è trovato nella nostra scuola, in questi tre anni? In questi tre anni, nella “nostra” scuola, mi sono trovato bene sia con il personale docente che non docente e anche con i ragazzi. E' un istituto ben tenuto e curato. Ho cercato di migliorare le risorse strumentali come il laboratorio di trattamento testi e quello di lingue, sostituendo i vecchi computer con attrezzature nuove di ultima generazione. Non saranno grandi cambiamenti quelli che apporterà la riforma Gelmini all’interno del nostro istituto; infatti varieranno solo alcuni degli attuali aspetti degli indirizzi IGEA e MERCURIO: Il primo aspetto che cambierà sarà il nome degli indirizzi, si avrà, infatti, un’ articolazione “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” (in grandi linee l’attuale Igea) e una seconda articolazione “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”. Un’altra variazione che porterà la riforma è la riduzione da 36 ore settimanali a 32; diminuiranno le ore di economia aziendale ma si conserveranno le ore di informatica nell’indirizzo “Sistema Informativi Aziendali”. Tutto sommato, anche se il numero delle ore verrà diminuito, l’aspetto dell’organizzazione del piano di lavoro potrebbe subire un miglioramento. 3. Perché si ha una nuova divisione dei cinque anni in due bienni più il quinto anno? Il nostro istituto adotterà la seguente articolazione: ci sarà un primo biennio, come adesso, dove verrà portato a compimento il termine dell’obbligo scolastico, un secondo biennio dove si svolgerà l’attività scolastica come adesso e il quinto ed ultimo anno finalizzato agli esami di stato e all’immissione nel mondo del lavoro o dell’università. Questo nuovo schema non cambierà molto l’attuale organizzazione delle ore. Ci sarà probabilmente la possibilità di studiare in lingua inglese nell’ultimo anno ma ancora nulla è certo. 2 4. Cosa ne pensa della riduzione dell'obbligo scolastico ai quindici anni? La legge non è ancora stata approvata però si dice che il secondo anno del biennio si può fare nell’apprendistato. Qui non sono assolutamente d’accordo. Io penso che un ragazzo abbia diritto a studiare prima di essere inserito nel mondo del lavoro; quindici anni mi sembra un po’ presto per tutto ciò; se completa un biennio tanto meglio. Non condivido per niente questo disegno di legge non ancora approvato. 5. E con due tipi di ore diversi, come verrà risolto il problema della campanella? È un bel problema. Chi è già nella scuola continuerà ad avere le ore di 50 minuti, le prime avranno orario di 60 minuti; bisognerà trovare il modo per evitare, anche, che ci siano equivoci. È veramente un bel problema anche per l’orario dei professori, devo ancora pensarci e sono ben accetti suggerimenti. 6. Ci saranno dei cambiamenti anche per l'alternanza scuola lavoro? I cosiddetti Stage dovrebbero aumentare ed essere resi istituzionali ovvero obbligatori. Ancora non ho il regolamento che riguarda questo aspetto però, si tende con la riforma ad aumentare il rapporto con il mondo del lavoro e quindi all’ aumento degli stage formativi che dovrebbero avere comunque una valutazione anche sulla pagella. 7. Ci sarà un cambiamento anche nell’utilizzo dei laboratori? Diciamo che un cambiamento riguarderà i programmi: verranno aggiornati sicuramente. Bisogna considerare poi che, con un taglio delle ore, anche l’applicazione e gli obiettivi della materia dovranno essere riguardati un po’ e rinnovati. Comunque io parto sempre da un concetto, che non è solo una questione di informazione ma è una questione di formazione. Un ragazzo deve acquisire conoscenze ma deve anche acquisire quello spirito critico e di interpretazione per cui appena si trova davanti ad un cambiamento, lo sa affrontare senza difficoltà. 8. Perché un ragazzo si dovrebbe iscrivere a questa scuola? Secondo me, un ragazzo dovrebbe iscriversi a questa scuola perché ha una doppia possibilità, quella di andare a lavorare o di proseguire gli studi. Più del 50% dei ragazzi va all’università ma trovare un lavoro, tutto sommato, per un ragazzo che esce da un Istituto Commerciale è facile. Certo con i contratti di oggi a tempo determinato, e non ben remunerati, non è l’ideale però la possibilità di lavoro con questi tipi di contratti è alta. Spesso studi commerciali e banche ci chiedono nomi di ragazzi, e non è sempre facile fornirli perché molti frequentano già l’università o hanno già trovato un qualche lavoro. 9. È più facile trovare un lavoro con un diploma da I.T.C. o con una laurea? Sembra paradossale ma con un diploma è più facile: c’è più bisogno di diplomati che di laureati, perché il laureato non si accontenta facilmente, mentre il diplomato è molto più richiesto. Ritengo che attualmente con un diploma sia più facile trovare lavoro, anche se io consiglio di continuare a studiare. 10. Come ultima domanda: in una banca, ad esempio, chiedono i diplomati con il 100? No, loro vogliono normalmente la lista dei diplomati, poi fanno un colloquio di lavoro. 3 Certo il voto presuppone una certa preparazione, però non è sufficiente solo quello. quoziente emozionale, mentre il Q.I. quoziente intellettivo da solo non è sufficiente. Nei colloqui di lavoro si giocano le chance: se vedono una ragazzo sicuro di sé che si sa relazionare con loro, anche con un voto un po’ più basso rispetto ad un altro, prendono quello. Ringraziamo il preside per la sua disponibilità e per quanto riguarda il problema della campanella avremo una proposta: per le classi prime Mozart, per tutte le altre classi Beethoven. Potrebbe essere un modo come un altro per imparare a “riconoscere” Mozart e Beethoven! Oggi come oggi la preparazione cambia continuamente, si parla infatti del Q.E. BIENNIO MATERIA TRIENNIO Classe 1a e 2a Prima Dopo Classe 3a Classe 4a Classe 5a della la Rifor- Rifor- Igea A.F.M. Merc S.I.A Igea A.F.M. Merc.. S.I.A Igea A.F.M Mer S.I.A Religione Italiano Storia Inglese Matematica Sc. Materia Sc. Natura Diritto Ec.Politica Ed. Fisica Francese 1 5 2 3 5 4 3 2 2 4 1 4 2 3 4 2 2 2 2 3 1 3 2 3 4 3 3 2 3 1 4 2 3 3 3 3 2 3 1 3 2 3 5 3 3 2 - 1 4 2 3 3 3 3 2 3 1 3 2 3 4 3 2 2 3 1 4 2 3 3 3 2 2 3 1 3 2 3 5 3 2 2 - 1 4 2 3 3 3 2 2 - 1 3 2 3 3 1 3 2 3 1 4 2 3 3 3 3 2 3 1 4 2 3 5 2 3 2 - 1 4 2 3 3 2 3 2 - Ec.Aziendale 2 2 7 6 7 4 10 7 10 7 9 8 9 7 Tr. Testi Geografia Informatica 3 - 3 2 3 - 2 5 4 2 - 2 5 5 3 - - 6 5 TOT 36 32 34 32 34 32 35 32 36 32 35 32 36 32 Didascalia: quadro comparato delle ore settimanali prima della riforma e con la riforma. A.F.M. = Amministrazione finanza e marketing S.I.A. = Sistemi informativi aziendali Nuovo quadro orario con 32 ore settimanali. Vecchio quadro orario con 36 ore settimanali Maurizio Ciappi 2aB Sara Tedeschi e Fabio Tramonti 4aBM 4 Inchiesta Razzismo a scuola? Il 6% degli studenti del Pacinotti è straniero 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 alunni italiani alunni stranieri per paura di essere “derubati”... Noi abbiamo deciso di interessarci ai ragazzi stranieri del nostro istituto: 27 su 438. Abbiamo fatto loro delle domande per cercare di capire come si trovano nel nostro paese e nella nostra scuola. Pensare alla parola razzismo è sbagliato perché nel mondo non esistono razze ma esistono etnie. La scienza ormai l'ha dimostrato. E allora perché ci troviamo a parlare di razzismo? Perché al giorno d'oggi le persone vengono discriminate non solo per il colore della pelle, ma anche per la religione, per la nazione dalla quale provengono, per la povertà... A Rieti un marocchino, dopo aver fatto un apprezzamento ad una barista, è stato ucciso a bastonate, pugni e calci... Noi studenti quando usciamo da scuola e vediamo uno straniero, magari vestito un po' “male”, cosa facciamo? Automaticamente ci mettiamo la mano nella tasca dello zaino, Albania Romania Russia Brasile Ucraina Siria Polonia 37,00% 15,00% 15,00% 11,00% 7,00% 4,00% 4,00% Nuova Guinea 3,50% Bulgaria 3,50% Albania Romania Russia Brasile Ucraina Siria Polonia Nuova Guinea Bulgaria Queste sono le nostre interviste: Cardoso Santana Alvaro, classe 2b, è in Italia da 4 mesi. Ha delle difficoltà a parlare l'italiano perché continua a guardare film nella sua lingua: il portoghese. Gli manca tutto del suo Paese: il mare e la musica. Ma in Italia ha trovato delle belle ragazze, quelle che, secondo lui, in Brasile non ci sono. • • Alvaro in che lingua sogni? Io sogno nella mia lingua, in portoghese. Perché.. com'è possibile sognare in italiano se i miei pensieri sono in portoghese? Io prima di parlare, traduco nella mia lingua ciò che voglio dire, poi lo dico in italiano. Un' eccezione: quando mi capita di sognare la mia prof. di inglese, mi viene naturale di parlare in inglese. • • Che impressione hai avuto degli italiani? Sono delle persone educate, care, simpatiche ma se devo essere sincero discriminano un po' gli stranieri, non qui a scuola, ma in città! Infatti mi è capitato che un giorno salivo sull'autobus con altre persone. Io sono stato l'ultimo ad entrare. L'autista mi ha chiesto se avevo il biglietto o l'abbonamento, ma lo ha chiesto SOLO a me e non agli altri e ha aggiunto: “ Non mi sembra, perché tu sei uno straniero!” 5 Topi Nensi, classe 1c, è in Italia dal 2002. Ha lasciato l'Albania, all'età di 8 anni. Si trova bene in questo paese. Qualche anno fa ha fatto dei corsi per migliorare il suo italiano ed è riuscita a superare questa difficoltà. Ma, in casa, continua a parlare la sua lingua madre. • Sei mai stata trattata diversamente a causa della tua nazionalità? • (Ha esitato un po' a rispondere) Mmm.. sì..Devo dire sì.. a scuola ci sono stati tanti brutti episodi, soprattutto alla scuole medie. Mi sono sentita diversa, a causa dei comportamenti che avevano i professori con me. Ho avuto degli insegnanti che avevano molte preferenze e discriminavano noi stranieri. Provi nostalgia per il tuo Paese? No. Ormai vivo qui da tanto tempo, i miei amici li ho qui, ho tutto qui in Italia. Non voglio tornare in Albania. Ci vado soltanto un mese all'anno: ad Agosto andiamo a trovare i miei parenti. Gli amici che avevo da bambina non li vedo da tempo, ma qualche volta riesco a rintracciarli su Facebook. • • La carta indica la provenienza degli studenti dell’ ITC Youssef Geger, classe 2c, è un ragazzo siriano. È in Italia da quasi due anni. Ha delle idee ben chiare ed anche lui ha dei progetti: da grande vuole lavorare nel settore economico. Dice di non aver mai subito atti di razzismo! • • Come ti trovi con la lingua italiana? Mi trovo un po' male con la vostra lingua. Comunque, cerco di guardare film in italiano e leggo libri in italiano. Continuo a parlare spesso la mia lingua, a fare sogni in siriano e ovviamente penso in siriano. A scuola me la cavo, ho voti positivi e negativi; non capisco proprio tutto. • • Vuoi tornare nel tuo paese? Sì, senza dubbio. Qui in Italia mi trovo bene, siete simpatici, ho creato un gruppo, con ragazzi italiani e stranieri come me.....ma sono sincero: voglio tornare nella mia terra! Giulia Longo, Elena Signorini e Ylenia Zanella 2aB 6 Una testimonianza Gabriela V.Bancila dalla Romania al Pacinotti Io sono arrivata in Italia il 4 luglio 2006 e oggi frequento la 2aa. In Romania, a scuola, avevo la media del 9. Non studiavo tanto perché stavo molto attenta alle spiegazioni, collaboravo in classe e a casa leggevo la lezione due-tre volte. Avevo tantissimi amici, ero molto tranquilla, solare, sorridente. Invece, qui, in Italia, mi sono trovata male specialmente i primi due anni. In, Romania a scuola, rispondevo a tutte le domande dell'insegnante, era come una gara fra me ed i miei compagni. Qui in Italia non lo posso fare perché, magari, qualche volta le cose che dico sono giuste ma non le dico con la stessa sicurezza e soddisfazione. Questa cosa mi fa tanta rabbia. Ma la cosa che mi dispiace di più sono i voti bassi in diverse materie. Tante volte per i voti sono giù di morale e mi scoraggio. Una cosa che non sopporto è che i miei compagni, e alcuni insegnanti, pensano che se una persona è brava a parlare l'italiano, che per noi rumeni è una lingua abbastanza facile, deve sapere anche studiare in italiano. Ma non è facile imparare le cose a memoria, in italiano, ricordarsi le cose che uno ha studiato, non entrare nel pallone quando si è interrogati. E’ vero che è una cosa molto bella parlare più lingue, ti senti più ricco, ma il discorso è un altro: io non sono nata né cresciuta qui. Sono arrivata qui abbastanza grande a 13 anni e studiare storia in italiano non è semplice e, per dire la verità, anche nella propria lingua è difficile imparare venti pagine di storia! Io a 12 anni in rumeno facevo dei discorsi molto complessi. Magari la lezione non la studiavo tanto, ma ero molto brava a formulare un discorso sul momento e prendevo ugualmente 10 invece, qui, mi è impossibile arrivare all'8! 7 L’Italia è razzista? Mario Balotelli, giocatore dell’inter Cinquant’anni fa era possibile far riferimento quasi esclusivamente al razzismo tradizionale (le teorie per cui una razza è superiore alle altre), oggi si evidenziano altri tipi di razzismo. Il che aumenta la vastità dell’argomento e al tempo stesso lo complica. Prima ancora che parlare delle tendenze attuali, può essere utile cercare di risalire alla matrice comune. L’uomo ha da sempre avuto paura del diverso specialmente se esso rappresenta un avversario difficile da battere in un determinato campo. Il razzismo si appoggia e si è sempre appoggiato sulla differenze che naturalmente esistono tra popoli che vivono in parti diverse del pianeta, che hanno storie diverse alle spalle e che quindi culturalmente sono diversi. Per questo motivo anche quando parliamo di persone non culturalmente uguali a noi è meglio parlare di diversità e non di differenze e ciò, a noi popoli europei, ci viene insegnato anche dal motto su cui si basa la nostra Unione Europea. Ed allora noi, in Italia, abbiamo fatto tesoro di ciò che ci insegna la nostra tanto amata UE? In altre parole, l’Italia è razzista? Probabilmente una parte di nostri concittadini lo è, ma la maggior parte sicuramente no. Ed allora perché in ogni telegiornale di qualsiasi rete sembra il contrario? Pensiamo allo straniero. Pensiamo all’immigrato, questo sconosciuto culturalmente diverso da noi. Viene in Italia perché spesso vuole scappare dal suo Paese , magari da situazioni di guerra. Una parte è costretta ad entrare da clandestino perché la macchina burocratica è molto lenta. Eppure, che lavori o no a volte non riesce ad integrarsi. Allora accade che qualcuno di loro, i più poveri e disperati, commettano un reato. Non si aspettava altro. I media non si fanno di certo scappare una notizia del genere. Esistono forze politiche che cavalcano il malcontento. La tensione diventa esasperazione. E a volte si arriva ad eventi come quelli di Rosarno. Quello che fino a poco tempo prima era Cronaca diventa un Caso. Ma nessuno si domanda mai perché una popolazione che fino a poco tempo prima era tranquilla e serena con vicini di casa immigrati ad un tratto diventa ostile ed a volte violenta. Se ci pensiamo bene ci viene in mente solo una cosa:le istituzioni non proteggono ne i propri cittadini ne gli immigrati. Molto spesso si è sentito e visto alla tv che delinquenti di qualsiasi nazionalità sono rimasti impuniti a seguito di reati effimeri e violenti. Sommando tutti questi episodi frequenti, come in una semplice somma aritmetica arriviamo ad un solo ed unico risultato:la giustizia non è giustizia. Ed allora diventa facile accusare chi è diverso. Sicuramente è più facile che farsi un esame di coscienza e riconoscere anche le proprie colpe. Ed allora alla fine, nelle pagine dei giornali o 8 nei video dei TG, leggiamo e vediamo solo due conclusioni: gli immigrati sono tutti delinquenti e gli italiani sono tutti razzisti. Come sempre in Italia facciamo nostro il proverbio “fare di tutta un erba un fascio”, ma a quale scopo? Lo scopo è sempre lo stesso: economico e politico. Infatti su questi episodi di cronaca vengono fatte ore e ore di trasmissioni televisive, inserti speciali nei quotidiani e determinati schieramenti politici si aggiudicano voti per le prossime elezioni. Al contrario di quanto si dice, possiamo affermare che nel nostro Paese vivono immigrati delinquenti così come italiani delinquenti e italiani razzisti come immigrati razzisti ed allora siamo sicuri che siamo così tanto diversi? Il tema del razzismo è così tanto di moda che è entrato anche negli stadi. L’unico luogo che per sua natura è sempre stato estraneo a questi argomenti in quanto l’unico colore importante non era quello della pelle ma quello delle bandiere da sventolare per fare il tifo ai propri idoli. Ma Balotelli, il famoso e tanto odiato giocatore interista è riuscito a portare i cori razzisti anche negli stadi. Ma siamo sicuri che si tratta veramente di cori razzisti? Non è più facile che le offese siano legate ai modi strafottenti del giocatore ed allora i tifosi si sono attaccati al suo segno particolare che lo caratterizza? Tutto ciò deve essere per forza vero altrimenti non si spiegherebbe il fatto che di tutti i giocatori stranieri e di colore che giocano in Italia solo a lui accadono questi fatti. Il comportamento dei tifosi comunque è in ogni caso da contrastare e condannare nonostante ciò non si avvicini neanche lontanamente ai comportamenti razzisti. L’unica cosa che possiamo fare per non arrivare a episodi di razzismo è combattere la paura del diverso, perché in fondo come si dice sempre IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ VARIO. Giusto? Francesco Galleschi e Elena Azzolina 5aAM 9 Una esperienza: Tre giorni di … legalità grande corteo, intitolato Insieme per non dimenticare contro la mafia, che ha avuto Sei studenti della Classe II A, in rapprecome meta l’Albero Falcone, una grande sentanza dell’I.T.C. “Pacinotti” di Pisa, magnolia che cresce davanti al palazzo hanno partecipato alle manifestazioni dove abitava Falcone. Qui gli attori Ficarche si sono tenute a Palermo in memoria ra e Picone hanno recitato una splendida di Giovanni Falcone e di tutte le vittime poesia sui pro e i contro dell’essere sicidella mafia. Infatti la nostra classe aveva liani, che si è conclusa con un applauso partecipato al Concorso I giovani per la forte e sentito. Hanno parlato anche un legalità, ricevendo come premio il diritto ragazzo dell’Associazione Giovanni e a prendere parte al viaggio della Nave Francesca Falcone e i ragazzi della Condella Legalità 2009, una nave sulta degli “gigantesca”, simstudenti di bolo di una lotta Palermo. Poi molto importante ha parlato il come quella contro Procuratore la criminalità orgaAntimafia nizzata: stiamo parGrasso, altra lando di Cosa Nop e r s o n a stra, Camorra, splendida, uNdrangheta. na personalità Insieme a milleseistraordinaria: cento studenti proè stato lui a venienti da tutta Itacitare alcune lia ci siamo imbarStudenti del Pacinotti a Napoli parole e frasi cati a Napoli per di Falcone, ed è stato lui a ricordarlo nel ritrovarci a Palermo il 23 maggio, annimomento più “importante”, difatti alle ore versario della strage di Capaci, avvenuta 17.58, l’ora della strage di Capaci il silennel 1992, in cui Falcone fu ucciso insiezio è sceso sul corteo, la banda della Pome alla moglie Francesca e agli uomini lizia di Stato ha suonato il silenzio, le unidella scorta. che parole erano quelle di Grasso che Al mattino ci siamo recati nell’Aula Bundiceva forte e chiaro i nomi delle vittime ker del Tribunale di Palermo dove si è della strage di Capaci. Al termine è scopsvolta una manifestazione di commemopiato un enorme e sentito applauso di razione alla quale ha partecipato anche il tutti noi, commossi, con le lacrime agli Presidente della Repubblica Giorgio Naocchi, perché davanti a eventi di questo politano. tipo solo gli “scemi” rimangono insensibiNel pomeriggio, insieme a moltissimi stuli. Poi i palloncini in aria, come le vite denti siciliani, abbiamo partecipato ad un 10 delle persone di quel pomeriggio, saltate in aria e volate in cielo in un attimo. Alcune delle scritte che abbiamo letto sugli striscioni portati dagli studenti ci hanno colpito molto. Noi giovani sui passi di Falcone. Non daremo un futuro alla mafia Da Palermo a Corleone, per cambiare opinione. Non sempre ripercorrere le orme dei padri è cosa giusta Lo Stato è più forte della mafia perché lo Stato siamo noi! Palermo è nostra e non di Cosa nostra – L’Italia è nostra e non di Cosa nostra Qual è il nostro sogno? Liberi di volare nel mondo dell’onestà Un coro di voci per rompere il silenzio. Un miscuglio di colori per cancellare la paura e dipingere il coraggio Io vedo, io sento, io parlo Il passato è storia, il presente è speranza, il futuro è certezza. Abbattiamo il muro dell’indifferenza Questa è la lezione, questo è il coraggio, questo è per noi il 23 maggio Ci hanno colpito molto anche alcune frasi di Giovanni Falcone In cosa credo? Sembra sciocco. Una frase di Kennedy che diceva pressappoco così: “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi. In ciò sta l’essenza della dignità umana”. Con la paura bisogna conviverci. La mafia può essere ridimensionata e va combattuta. La paura bisogna cercare di superarla. Non c’è alternativa E’ tempo di andare avanti, non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma sull’impegno ordinario di tutti Sono stati tre giorni veramente speciali, che noi abbiamo sentito profondamente. Laura Ancillotti 3aAM 11 Riflessioni su alcune pagine di “Gomorra” Gomorra è un libro, ma forse è anche qualcosa di più, è lo specchio di una realtà che spesso si cerca di nascondere. Gomorra è la storia di alcune vite, che nessuno vorrebbe vivere, ma ci sono persone che sono costrette ad affrontare queste situazioni anche se magari speravano in qualcosa di meglio. Sono ormai 4 anni che l'autore, Roberto Saviano, vive sotto scorta, in seguito alle minacce subite dalla Camorra, per la pubblicazione del suo libro, diventato celebre grazie anche al film diretto da Matteo Garrone. Saviano non ha più da tempo la possibilità di girare in tutta tranquillità per la sua bella Napoli. La Camorra non dimentica. Come sostiene Roberto Saviano l'autore, il Sistema “è come una pasta messa a lievitare nei cassoni di periferia”. Lo Stato e le autorità hanno sempre etichettato “'o Sistema” come un episodio di malavita relegato nelle periferie del sud, ma la cosa in realtà è molto più grave di quanto si pensi. La Camorra è padrona di quasi tutto il commercio della regione Campania e aumenta i suoi profitti anche tramite lo smaltimento dei rifiuti. In un anno, enormi quantità di rifiuti, provenienti non solo dall'Italia ma anche dal resto d'Europa vengono affidati alla Camorra per essere smaltiti a un costo più conveniente rispetto a quello chiesto dalle imprese che svolgono lo smaltimento in modo corretto. La maggior parte dei rifiuti, soprattutto scorie tossiche, vengono sotterrati in posti nei quali poi, i costruttori edificheranno case nelle quali andranno a vivere persone, ignare del fatto che con il tempo, a fare le spese dell'oscuro tornaconto della Camorra, saranno proprio loro. In questa realtà da sempre sono le persone innocenti ad essere colpite. Uno tra i tanti casi finiti in tragedia è quello di Annalisa Durante, una ragazza come tante, sorridente, bella, una delle tante ragazze che sperano in un domani migliore, ragazze come me, come noi. Annalisa era una ragazza di 14 anni brutalmente uccisa per sbaglio in un agguato di Camorra dal rampollo dei Giuliano, la storica famiglia che governa il territorio di Forcella. È il 27 marzo 2004, un sabato sera come tanti altri, Annalisa, volto pulito, contornato da lunghi capelli biondi, con uno sguardo scuro e profondo, come il vuoto lasciato nei cuori dei suoi genitori e dei suoi amici scende giù sotto casa, davanti al portone, insieme alle cugine. Poi, un attimo, due uomini in sella ad una moto, tirano fuori la pistola. Due colpi. Annalisa è riversa a terra in un lago di sangue. Il padre si affaccia, scende giù in lacrime, le cugine piangono. La corsa in ospedale è l'unica speranza che ha la ragazza di sopravvivere, ma l'ospedale dove la trasportano non è attrezzato, allora viene trasferita in un altro ospedale. Annalisa è in coma con una pallottola nella nuca. Poche ore e la notizia inizia a circolare. La vita di Annalisa è stata spezzata come un gambo di un fiore pronto Annalisa Durante, a sbocciare. vittima innocente Annalisa è l'ennesima vittima innocente che perde la vita per una guerdella Camorra ra non sua, per una battaglia che non la coinvolge minimamente. Elena Fustini 2aC 12 I templari a Pisa? La chiesa del Santo Sepolcro a Pisa Qual è la domanda che sicuramente non vi siete mai posti? Se ci state ancora pensando allora noi ve ne proponiamo una! Chi sono i templari? I templari erano uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani e medievali. Ma cosa c’entrano i templari con Pisa? A Pisa i templari ci sono stati! Per trovare tracce dei templari a Pisa, basta andare poco lontano. In Barbaricina, la cappella di Santa Sofia era infatti luogo di ritrovo, appunto, dei templari. Ma anche nei pressi del Lungarno Galilei, c’è una chiesa, il Santo sepolcro, che rimane piuttosto nascosta alla vista dei passanti e la cui storia rimanda ai templari. Questa chiesa ha una forma ottagonale che ricorda l’Anastasis, il Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove, Gesù rimase sepolto tre giorni. Costruita dallo stesso architetto del Battistero di Piazza dei Miracoli, Diotisalvi, faceva parte di un complesso più grande oggi scomparso, comprendente ospedale, albergo e convento degli ospitalieri di San Giovanni o Cavalieri di Malta. Ma la chiesa del S. Sepolcro era la vera sede dei cavalieri del tempio? Non tutti gli storici concordano. Ci sono due tendenze: • la prima afferma che la chiesa sia stata costruita appositamente per i templari, • la seconda afferma che la chiesa sia stata costruita per i cavalieri di San Giovanni e, solo successivamente, il Cavalier Rosini, a gli inizi del XIX secolo, forse ingannato dalla forma ottagonale della chiesa, la associa ai templari e decide di restaurarla per dare lustro all'ordine massonico che si credeva discendesse dai templari, smentendo così alcuni scritti ufficiali della diocesi. Ultimamente, è stata dimenticata diventando così un ritrovo per i tossicodipendenti, ma la sua storia è ben diversa. 13 Un elemento che ci fa pensare a questa chiesa come templare, si trova all’entrata dove è situato il busto che dovrebbe rappresentare l’architetto Diotisalvi. Ma il prof. Giovanni Fascetti, che la sta attualmente studiando, la pensa diversamente. Noi lo abbiamo intervistato. Il professore afferma che il busto all’entrata della chiesa è Jacques de Molay, ultimo vero maestro dei templari. E alcune foto trovate sembrerebbero confermare la sua teoria. Verificate voi stessi! L'immagine rappresenta Jacques De Molay Il busto di Diotisalvi, situato all'entrata della chiesa. All’interno sono presenti alcuni personaggi famosi come il mezzobusto di Santa Ubaldesca, che è considerata la protettrice dell' ordine di Malta, e, la lastra tombale di Maria Mancini, nipote di Mazzarino e amante di Luigi XIV, re di Francia tra 1600 e 1700. Un re che, per tutti gli studenti di quarta, poiché rientra nel programma di storia, non dovrebbe avere segreti. Luca Alberti 4aAM Fabio Caramuscio 4aBM Letizia Del Moro 4aBM Luca Ferrante 4aAM Anna Lia Froli 4aBM 14 INCHIESTA: SCRITTORI AL PACINOTTI UN RACCONTO: L’ ombrello Io sono piccola e maneggevole, il mio padrone mi porta sempre con sé per quasi tutto l'inverno. Io adoro la pioggia, quando piove mi sento libera da qualsiasi cosa,adoro la sensazione di bagnato sul mio corpo, ed ogni singola goccia che scende mi dà tanto piacere e sollievo; le sento scivolare e vorrei che rimanessero, ma non è mai così. Quando arrivano a doversene andare, ci salutiamo come se fossimo amiche del cuore, e su di me rimangono solo delle piccole gocce figlie che ancora non parlano, ed io faccio anche quasi fatica a sentirle sul mio sottilissimo corpicino. I miei amici dicono di aver cambiato casa diverse volte, ma a me questo non è ancora successo, e spero che non mi accada mai. Adesso vorrei presentarvi la mia padroncina: Lucia, lei è carina e simpatica, e soprattutto mi piace perché non è egoista, e quando piove lascia a me tutta l'acqua che cade; a volte mi dimentica a casa, ma non credo lo faccia apposta, per fortuna sua madre è sempre pronta lì a ricordarle di me... Come ora ad esempio, sta uscendo, ed io sono ancora in camera dentro il cestino. <<Lucia hai preso l'ombrello?>> <<No mamma, lo prendo subito..>> Ah grazie Barbara, anche stamani mi fai felice.. eccola che sta arrivando, e sì, finalmente mi ha preso per i piedi e mi ha portato via con sè. Ecco siamo uscite, e che bellezza, tutta questa acqua sta scendendo ed è come se mi stesse accarezzando dolcemente, ed eccoci salite sul pullman. Io tutti i giorni in pullman mi faccio una bella dormita, tanto il tragitto casa-scuola dura quasi trenta minuti... Lucia mi ha appena appoggiata dolcemente sul pavimento, e come le altre volte si è messa le cuffie nelle orecchie ascoltando Baglioni. E' passata la mezz'oretta,ed io pian piano mi sto svegliando, e guardandomi intorno mi rendo conto che Lucia non è più con me,non è più su quel pullman! Mi sento male, mi sento persa, sola e confusa. Per un momento penso di sognare, ma mi rendo conto che è tutto reale; allora provo a urlare, a chiamare LEI, ma LEI non è più lì, e mentre urlo, mentre mi sto disperando nessuno mi sta considerando,non che questo sia una novità. Infine decido di rimanere lì in silenzio, quando un uomo si avvicina e mi prende. E' passato un anno, ed io non ho più rivisto la mia piccola padroncina, e comunque continuo a pensare che non l'abbia fatto apposta a lasciarmi lì. Sono stata per tutto questo tempo con questo nuovo amico, che non aveva casa, ma viveva per strada, ed io anche se sentivo la mancanza di LEI, stavo bene lo stesso perché avevo la cosa più bella del mondo. L'acqua, mi ha accarezzato per quasi tutto l'inverno, e soprattutto l'ha fatto anche la notte! Ma un mese fa mi sono rotta due braccia, così LUI, mi ha portata in questo posto dove c'è tanto sporco e tantissima puzza! Mi sembra di morire… Anna Fornaciai 1aE PREMIO AD UNO STUDENTE DEL PACINOTTI L'Istituto Tecnico “A.Pacinotti” di Pisa vuole congratularsi con lo studente Fabio Caramuscio (4BM) per aver partecipato e aver VINTO un concorso provinciale sulla pena di morte indetto dall’organizzazione Lions.Il concorso prevedeva la realizzazione di un saggio breve sulla pena capitale.Al concorso hanno partecipato tutti gli istituti della provincia, tra cui il Liceo Scientifico “U.Dini” e il Liceo Classico “G.Galilei” ma il nostro studente ha stracciato i vari concorrenti. 15 POESIE Maschera dai mille volti Talvolta non riusciamo a conoscere l'essere, perdersi nei suoi rebus nelle sue fraudolente illusioni. Perdersi senza accorgerci svincolati da ostacoli dal buio che attornia per cercare il sentiero. Indossiamo mille maschere mille volti incorniciati velando ciò che siamo paurosi delle conseguenze. E ci immergiamo, nella corrente ci immergiamo trasmessa da volgo veemente tentati d'imitare senza possibilità di riuscita mai. Grido fa da eco nelle camere dell'essere cerca aiuto da chi è vicino anche se lontano. Poi fuggiamo senza sosta ricercando il nostro istante per convogliare in noi appagante senso d'equità. Cerchiamo maschere dai mille volti per unirci al fiume fluente senza provare mai realmente ad essere noi stessi. Sardegna Sardegna, fragili l'onde si infrangono negli scogli di una patria offuscata dai grovigli spenti delle dune aride, marcate dalle ossa di creta dei monti di un'isola antica, baciata dalla pietrosa Venere, Lamia di un universo ultraterreno. Cantami Musa delle acque maliarde e cristalline la marcia soffusa della sabbia sopra i miei piedi; del litorale violento sopra i miei capelli; della beatitudine che inonda i miei occhi. Narrami ! Dei proiettili di sale che penetrano le mie labbra, mentre mi immergo in una conca dorata dove assopirò nella terra ... Mia amata terra. Giorgio Uldanck 2aB 16 Film vecchi e nuovi da... Non perdere! AVATAR TRAMA DEL FILM il protagonista di questo film è Jake Sally , un ex marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente, infatti è stato reclutato per viaggiare anni luce sino all'avamposto umano su Pandora, dove alcune società stanno estraendo un raro minerale che è la chiave per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Poiché l'atmosfera di questo pianeta è tossica, è stato creato il Programma Avatar, in cui i “piloti” umani collegano le loro coscienze ad un avatar che può sopravvivere in quell'atmosfera letale. Questi Avatar sono degli ibridi geneticamente sviluppati dal DNA umano unito al DNA dei nativi di Pandora... I Na'vi. Rinato nel suo corpo di Avatar, Jake può tornare nuovamente a camminare. Gli viene quindi affidata la missione di infiltrarsi tra i Na'vi che sono diventati l'ostacolo maggiore per l'estrazione del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na'vi, Neytiri salva la vita a Jake, e questo cambia tutto.. Come dice Neytiri nel film: La grande madre non prende le parti di nessuno. Lei protegge soltanto l'equilibrio della vita. REGIA:James Cameron PAESE:USA 2009 USCITA AL CINEMA: 15/01/2010 GENERE:Fantascienza MUSICHE:James Horner DURATA:2h e 46' CAST: SAM WORTHINGTON(Jake Sully) ZOE SALDANA(Neytiri) SIGOURNEY WEAVER (Dr.Grace Augustine) MICHELLE RODRIGUEZ(Trudy Chacon) GIOVANNI RIBISI (Selfridge) STEPHEN LANG (Col.Quartich) LAZ ALONSO(Tsu'Tey) 17 L'ATTIMO FUGGENTE TRAMA Per chi ama un film pieno di sentimenti e passioni abbiamo l'Attimo Fuggente, un film con protagonista un eccezionale Robin Williams nel ruolo del professore di letteratura. L'insegnante riesce a impressionare gli studenti per il suo modo di fare che stravolge gli insegnamenti rigidi della scuola. I ragazzi scoprono se stessi e le loro passioni ma devono scontrarsi con la dura realtà delle aspettative familiari e con le regole del college. Ottima la scelta tematica che non perde un colpo sino al finale che scalda il cuore, inumidisce gli occhi e strappa l'applauso. Il regista Peter Weir mette l'abituale misticismo e la sapiente guida nella recitazione dei ragazzi inesperti tra cui spiccano Robert S. Leonard e Ethan Hawke. Oscar alla sceneggiatura e inatteso campione di incassi. REGIA:Peter Weir PAESE: USA 1989 GENERE: Drammatico DURATA: 129 minuti CAST: ROBIN WILLIAMS (John Keating) ROBERT SEAN LEONARD(Neil Perry) ETHAN HAWKE ( Todd Anderson) JOSH CHARLES ( Knox Overstreet) GALE HANSEN ( Charlie Dalton) FRASI DEL FILM DA NON DIMENTICARE “Cogli l'attimo, cogli la rosa quand'è il momento". Perché il poeta usa questi versi? [...] Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare: diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli... pieni di ormoni come voi... e invincibili, come vi sentite voi... Il mondo è la loro ostrica, pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi! Ascoltate! Sentite? "Carpe", "Carpe diem", "Cogliete l'attimo, ragazzi", "Rendete straordinaria la vostra vita” 18 ALICE IN WONDERLAND TRAMA DEL FILM Una nuova versione animata ( con la tecnica del performance -capture e riprese live-action) della storia di Alice nel Paese delle Meraviglie firmata stavolta dal gotico Tim Burton. La classica storia di Lewis Carroll, pubblicata per la prima volta nel 1865 e poi trasposta su grande schermo prima da Norman Z.McLeod nel 1933 e poi – in versione animata – da Walt Disney nel 1951, rivivrà in una versione tecnologicamente avanzata, originale e personalissima diretta dal maestro dell'animazione. Alice ha diciassette anni e scappa dal party altezzoso, segue il Bianconiglio giù per il buco, che la riporta nuovamente al Paese delle Meraviglie. Il Bianconiglio è convinto di avere la ragazza giusta, quella che ha visitato il magico mondo dieci anni prima. Ma Alice non si ricorda della sua visita precedente nel Paese delle Meraviglie, le cui creature sono pronte per una rivolta e aspettano sperando che Alice li aiuti. Ma lei vorrà farlo? Lo potrà fare? Naturalmente insieme a Tim Burton abbiamo un grande Johnny Depp che interpreta il cappellaio matto. REGIA:Tim Burton PAESE:USA 2010 USCITA AL CINEMA: 03/03/2010 GENERE:Fantasy, Avventura DURATA:110 minuti ANNO DI PRODUZIONE: 2009 CAST: MIA WASIROWSKA, JOHNNY DEPP, MELENE BANHAM CARTER, ANNE HATHAWAY, CRISPIN GLOVER, ALAN RICKMAN, MICHAEL SHEEN, CHRISTOPHER LEE DISTRIBUZIONE: Walt Disney Picture FRASI DEL FILM DA NON DIMENTICARE ALICE: “ E' impossibile...” IL CAPPELLAIO MATTO: “ Solo se pensi che lo sia!” 19 Due consigli per la lettura FIGLIA DEL SILENZIO – Romanzo di Kim Edwards “Amore mio, soffro tanto. La nostra bambina è morta appena nata!” A Lexington, in una notte del 1964, durante una tempesta di neve, Norah Henry avverte le prime doglie, e il marito, che è un medico, la porta nella sua clinica, dove l'infermiera Caroline li accoglie. Dal parto nascono due gemelli: un maschio, che è perfettamente sano, e una femmina che invece manifesta da subito i sintomi della sindrome di Down. Il marito, David, prende una tragica decisione, affidando la bambina a Caroline perchè la abbandoni in un istituto, mentre alla moglie, che al momento del parto era sotto anestesia, dice che la figlia è nata morta. Caroline, però, non ha il coraggio di abbandonare la piccola, decide così, di lasciare la città senza dire niente a nessuno e di tenersi la bambina. Questo segreto sarà custodito nel tempo e si farà sempre più insopportabile... Una storia che racconta segreti e bugie, le paure incontrate e il rimpianto per scelte sbagliate. Tutto questo però, verrà accompagnato da un amore molto bello e insolito che renderà la storia ancor più interessante. Iryna Mertsalo 1^C HO SOGNATO LA CIOCCOLATA PER ANNI – Romanzo di Trudi Birger “Al campo ero sempre affamato. Di notte sognavo tazze di cioccolata fumanti e croccanti panini con tanto burro”. Trudi Birger, in un attimo, senza capire il perchè, passa da una famiglia unita e dai tè danzanti di Francoforte al lager di Stuffhof, immersa negli orrori del campo. E' solo una ragazzina quando i nazisti trucidano suo padre e, si ritrova sola con la madre Rosel nel ghetto di Kovno. E nel lager porta un dolce ricordo, il profumo della cioccolata, simbolo della sua forza, della sua voglia di vivere. La “selezione” risparmia Trudi dal forno crematorio, e lei trasforma quel “miracolo” in una forza invincibile. Impedisce alla madre, che non sopporta il campo di concentramento, di suicidarsi. Riesce persino ad incontrare un tedesco “buono”, che decide di aiutarla regalandole un orologio d'oro. In un certo senso la sua voglia di vivere la salva, anche nei momenti più difficili, quando si trova a contatto con la morte vera e propria. La “liberazione”, quando arriva, è totale. Trudi, ormai tornata alla normalità, decide di cambiar vita trasferendosi con il marito in Israele, dove comincerà un'esistenza caratterizzata dall'amore, dalla carità e dalla pace, senza però dimenticare la sua infanzia rubata. “Ho sognato la cioccolata per anni” è un libro da leggere assolutamente, “per non dimenticare”, per far sì che non si commettano nuovamente degli orrori così crudeli. Giada Munia 1^C 20 INIZIATIVE DELLA SCUOLA Progetti e attività della scuola •Progetto Incortiamoci : prevede la realizzazione di una sceneggiatura originale e di un cortometraggio di 10 minuti, con la consulenza di due esperti del Cinema Arsenale di Pisa •Progetto Il giornale scolastico: prevede la realizzazione del giornale che state leggendo! •Progetto Scream: (Supporting Children’s Rights through Education, the Arts and the Media) affronta tematiche quali lo sfruttamento minorile e i bambini soldato. Prevede, anche, la realizzazione di video, interviste, e semplici documentari; un progetto su un quartiere della città e un progetto sul bullismo. •Progetto Teatro: Shakespeare alle otto (gli attori del Teatro Verdi in classe per la lettura e l’analisi di Romeo e Giulietta) Scrittura creativa (gli attori del Teatro Verdi in classe) •Progetto Alternanza scuola-lavoro: per le classi quarte. Stage di 2-3 settimane presso Comuni, enti pubblici o banche •Progetto Educazione alla salute: prevede incontri con i rappresentanti di alcune associazione per i diritti e l’integrazione e anche incontri con medici per un’educazione sessuale consapevole •Progetto Adotta una duna nel parco di San Rossore •Incontro con il direttore della Filiale di Fornacette: un approfondimento sui titoli di borsa •ECDL : patente europea del computer. L’ITC Pacinotti è un test center autorizzato (puoi sostenere gli esami presso il nostro istituto!) Una mattina fuori dalla scuola •Una mattina al tribunale •Una mattina alla Camera di Commercio •Una mattina alla sede della Regione •Una mattina al cinema •Scuola e volontariato: incontri con volontari di Associazioni operanti nel settore ambientale e sociale per promuovere la partecipazione ad iniziative di volontariato •Attività sportive: rimandiamo alla pagina dello sport! 21 Lo sport al Pacinotti Le attività sportive svolte durante l'anno scolastico 2009/2010 all'interno della scuola: • corsa campestre; • gare di atletica; • gare di nuoto; • settimana bianca; • allenamenti di basket, pallavolo, calcetto; • squadra di pallavolo. LA CORSA CAMPESTRE La corsa campestre si è svolta il 19 Novembre al giardino Scotto. Gli alunni del nostro istituto hanno gareggiato insieme ai ragazzi dei licei Dini e Galilei. Gli studenti, maschi e femmine, che hanno partecipato alla gara erano divisi in biennio e triennio. I risultati finali della gara sono stati i seguenti: MASCHILE BIENNIO (anni '94-'95) Per la scorrettezza di alcuni ragazzi non è stato possibile avere una classifica attendibile. FEMMINILE BIENNIO (anni '94-'95) 1. Munia Giada 1C 2. Dini Sharon 1B 3. Bertoletti Elena 1D 4. Girondi Ginevra 1D MASCHILE TRIENNIO (anni '91-'92-'93) 1. Di Giovanni Roberto 3BM 2. Iualè Jacopo 3CM 3. Agostini Leonardo 4AM 4. Gvantseladze Iveri 3AM 5. Bertelli Gianluca 3BM FEMMINILE TRIENNIO (anni '91-'92-'93) 1. Scuderi Ilaria 4AM 2. Ancillotti Laura 3AM 3. Ardioli Rebecca 4AI 4. Braccio Debora 3BM 5. Curcija Enxhi 4AM I primi tre ragazzi si sono qualificati per le fasi provinciali. La corsa si è tenuta il 15 Dicembre al campo sportivo in Barbaricina. I nostri studenti che hanno partecipato hanno conseguito i seguenti risultati: Lami 11° Tranquillo 24° Uldanck 54° Rossi 56° Bertoletti Elena 17° Munia Giada 28° Girondi Ginevra 29° Dini Sharon 47° Carfì Giovanni 12° Agostini Leonardo 13° Iualè Jacopo 15° Ancillotti Laura 19° Ardioli Rebecca 20° Purtroppo nessuno di loro si è qualificato per le regionali, ma siamo lo stesso orgogliosi per i nostri ragazzi che ci hanno rappresentato nell'attività sportiva. Ci riproveremo il prossimo anno!! 22 GARE DI ATLETICA Le gare provinciali di atletica si sono svolte il giorno 25 marzo al campo di Barbaricina. I ragazzi hanno gareggiato in diverse discipline ottenendo i seguenti risultati: 80 METRI JM JF 1) Carfi 10.28 7) Scuderi 12.09 2) D’arrigo 10.47 AF AM 1) Lazzerini 11.04 1) Manfredini 10.43 2) Scatena 12.94 2) Guerriero 10.43 3) Calabresi 10.62 3) Benoci 10.53 4) Salvini 10.66 4) Gabriellini 10.53 5) Santarsiero 11.09 5) Mariotti 10.58 6) Capuano 11.90 6) Cremascoli 10.73 7) Di Meo 11.30 8) Bertelli 11.34 SALTO IN LUNGO SALTO IN ALTO JM JF AM AF 1) D’arrigo 5.20 1) Ardioli 3.80 1) Guerriero 5.12 1) Baldini 3.20 2) Marziale 4.93 2) Carnesecchi 3.50 2) Balestri 5.00 JM AM 3) Calabrese 4.90 3) BEnoci 4.90 1) Da prato 165 1) Ballestri 140 4) Salvini 4.61 4) Gabriellini 4.60 2) Calabrese 140 2) Benoci 120 5) Ghelarducci 4.60 5) Di Meo 4.60 6) Capuano 4.06 6) Cosci 4.55 3) Marziale 130 1000 METRI JM JF 1) Carfi 3.11 1) AM Scuderi 3.43 1) Benoci 3.24 2) Santarsiero 3.17 2) Mariotti 3.27 3) Cecchini 3.35 3) Cremascoli 3.54 LANCIO DEL PESO JM JF AF AM 1) Gotti 1) Augello 1) Galati 1) Cremascoli 2) D’Arrigo 2) Ardioli 2) Lazzerini 2) Pinna 3) Alberti 3) Diegidio 3) Labella 23 GARE DI NUOTO Il giorno 3 Marzo la scuola ha partecipato alle gare di nuoto, che si sono svolte nella piscina comunale di Barbaricina. I ragazzi hanno gareggiato contro le altre scuole; per i risultati stiamo ancora aspettando la pubblicazione sul sito. 5 GIORNI BIANCHI Nei giorni dal 16 al 20 di marzo 35 alunni sono andati in settimana bianca con i professori di educazione fisica. I ragazzi sono andati ad Aprica, e hanno alloggiato presso l'Hotel Cristallo, situato davanti alle piste. Partiti nel primo pomeriggio del 16 marzo hanno raggiunto la località in serata. Durante i giorni successivi i ragazzi hanno sciato con i maestri della scuola di sci F.I.S.I., dopo essere stati divisi in tre gruppi (principianti, intermedi, esperti). Gli studenti sono tornati la sera del giorno 20. ALLENAMENTI Per quanto riguarda gli allenamenti ogni studente può rivolgersi al proprio insegnante di educazione fisica. Comunque in genere gli allenamenti vengono svolti secondo il seguente calendario: lunedì ore 13.30 allenamento di pallavolo martedì ore 13.30 allenamenti di basket e calcetto Naturalmente nella palestra della scuola di via Bovio. Siate numerosi! Gabriele Diodati 4aAM Ilaria Scuderi 4aAM Niccolo Possenti 2aB 24 Dire cose grandi è farle in gran parte (V.Alfieri) Chi vuole muovere il mondo prima muova se stesso. (Socrate) Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille. (Confucio) La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta. (Confucio) Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi) Le ali degli angeli raffreddano i poeti. (Alda Merini) L'amore è una follia colma di razionalità. (Giorgio Uldanck 2b) Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. (Blaise Pascal) Eravamo insieme, e tutto il resto del mondo l'ho scordato. (Walt Whitman) Perché la vita è un brivido che vola via.. E' tutto un equilibrio sopra la follia.. (Vasco Rossi) Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire. (Jim Morrison) Non esiste grande genio senza una dose di follia. (Aristotele) Ogni immagine presenta la fantasia erotica dell'immaginatore. (Giorgio Uldanck 2b) Noi siamo ciò che leggiamo (Elias Canetti) 25 Il logo della scuola La scuola aveva indetto un concorso per trovare un nuovo logo… Il logo della scuola, che abbiamo scelto, rappresenta la tessera di un puzzle, simbolo della formazione di un mosaico che durerà cinque anni. Vogliamo ringraziare Alice Vernaglione di 3bm per la creazione di questo nostro nuovo logo. Ringraziamo anche gli altri partecipanti: Valentina Gabriela Boncilà di 2a, Filippo Bonamici di 2b, Giulia Zontini e Simona Baglini di 4bm. 26 LA REDAZIONE 1C 4AM 4BM MERTASALO IRYNA ALBERTI LUCA AVIGLIANO MARIAGIULIA MUNIA GIADA BRACALONI FRANCESCA CARAMUSCIO FABIO CAPUANO ROBERTO DEL MORO LETIZIA 2A CERRAI SARA FROLI ANNA BANCILA' V. GABRIELA CURCIJA ENXHI NENCINI GIULIA DIODATI GABRIELE TEDESCHI SARA 2B FERRANTE LUCA TRAMONTI FABIO BONAMICI FILIPPO SCUDERI ILARIA ZONTINI GIULIA CIAPPI MAURIZIO TRONCI FRANCESCA LONGO GIULIA POSSENTI NICOLO' SIGNORINI ELENA ULDANCK GIORGIO ZANELLA YLENIA LA REDAZIONE RINGRAZIA TUTTI I LETTORI 27 Si ringrazia l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Pisa per aver contribuito alla stampa. 28