Giornalino Per PDF.pub - ITC Antonio Pacinotti

Transcription

Giornalino Per PDF.pub - ITC Antonio Pacinotti
Aprile 2010
La riforma scolastica: come verrà
cambiata la nostra scuola. pag.2
Studenti stranieri al Pacinotti
pag. 5
La legalità
Scrittori al Pacinotti
•
Un racconto: l’Ombrello pag. 15
•
Poesie pag.16
Film vecchi e nuovi da non perdere pag. 17
•
Tre giorni di legalità pag.10
Consigli di lettura pag. 20
•
Riflessioni su alcune pagine di
Gomorra pag.12
Iniziative della scuola pag.21
I Templari a Pisa? Pag. 13
Lo sport al Pacinotti pag. 22
Alcune frasi famose pag. 25
Il logo della scuola pag. 26
1
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura:
incontrai la riforma!
(Intervista effettuata
nel mese di febbraio)
2. Quali saranno nella riforma i
cambiamenti riguardanti il nostro
istituto?
Il Preside Giuseppe Piero Ceraolo dell’I.T.C. A. Pacinotti di Pisa
Già da diversi anni sentiamo parlare di
questa fatidica riforma, è arrivata! Per
questo il preside del nostro istituto ci è
venuto incontro, concedendo un’ intervista che speriamo renda un po’ più chiare
le idee e gli aspetti che riguardano la riforma, in particolare, ma anche la scuola
e soprattutto l’istituto in generale.
1. Volevamo chiederle come si è
trovato nella nostra scuola, in questi tre anni?
In questi tre anni, nella “nostra” scuola,
mi sono trovato bene sia con il personale
docente che non docente e anche con i
ragazzi.
E' un istituto ben tenuto e curato. Ho cercato di migliorare le risorse strumentali
come il laboratorio di trattamento testi e
quello di lingue, sostituendo i vecchi
computer con attrezzature nuove di ultima generazione.
Non saranno grandi cambiamenti quelli
che apporterà la riforma Gelmini all’interno del nostro istituto; infatti varieranno
solo alcuni degli attuali aspetti degli indirizzi IGEA e MERCURIO:
Il primo aspetto che cambierà sarà il nome degli indirizzi, si avrà, infatti, un’ articolazione “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” (in grandi linee l’attuale Igea) e una seconda articolazione
“SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”.
Un’altra variazione che porterà la riforma
è la riduzione da 36 ore settimanali a 32;
diminuiranno le ore di economia aziendale ma si conserveranno le ore di informatica nell’indirizzo “Sistema Informativi Aziendali”. Tutto sommato, anche se il numero delle ore verrà diminuito, l’aspetto
dell’organizzazione del piano di lavoro
potrebbe subire un miglioramento.
3. Perché si ha una nuova divisione dei cinque anni in due bienni
più il quinto anno?
Il nostro istituto adotterà la seguente articolazione: ci sarà un primo biennio, come adesso, dove verrà portato a compimento il termine dell’obbligo scolastico,
un secondo biennio dove si svolgerà l’attività scolastica come adesso e il quinto
ed ultimo anno finalizzato agli esami di
stato e all’immissione nel mondo del lavoro o dell’università. Questo nuovo
schema non cambierà molto l’attuale organizzazione delle ore. Ci sarà probabilmente la possibilità di studiare in lingua
inglese nell’ultimo anno ma ancora nulla
è certo.
2
4. Cosa ne pensa della riduzione
dell'obbligo scolastico ai quindici
anni?
La legge non è ancora stata approvata
però si dice che il secondo anno del
biennio si può fare nell’apprendistato.
Qui non sono assolutamente d’accordo.
Io penso che un ragazzo abbia diritto a
studiare prima di essere inserito nel
mondo del lavoro; quindici anni mi sembra un po’ presto per tutto ciò; se completa un biennio tanto meglio. Non condivido per niente questo disegno di legge non ancora approvato.
5. E con due tipi di ore diversi, come verrà risolto il problema della
campanella?
È un bel problema. Chi è già nella scuola
continuerà ad avere le ore di 50 minuti, le
prime avranno orario di 60 minuti; bisognerà trovare il modo per evitare, anche,
che ci siano equivoci. È veramente un
bel problema anche per l’orario dei professori, devo ancora pensarci e sono ben
accetti suggerimenti.
6. Ci saranno dei cambiamenti anche per l'alternanza scuola lavoro?
I cosiddetti Stage dovrebbero aumentare
ed essere resi istituzionali ovvero obbligatori. Ancora non ho il regolamento che
riguarda questo aspetto però, si tende
con la riforma ad aumentare il rapporto
con il mondo del lavoro e quindi all’ aumento degli stage formativi che dovrebbero avere comunque una valutazione
anche sulla pagella.
7. Ci sarà un cambiamento anche
nell’utilizzo dei laboratori?
Diciamo che un cambiamento riguarderà i programmi: verranno aggiornati sicuramente. Bisogna considerare poi
che, con un taglio delle ore, anche l’applicazione e gli obiettivi della materia
dovranno essere riguardati un po’ e rinnovati. Comunque io parto sempre da
un concetto, che non è solo una questione di informazione ma è una questione di formazione. Un ragazzo deve
acquisire conoscenze ma deve anche
acquisire quello spirito critico e di interpretazione per cui appena si trova davanti ad un cambiamento, lo sa affrontare senza difficoltà.
8. Perché un ragazzo si dovrebbe
iscrivere a questa scuola?
Secondo me, un ragazzo dovrebbe iscriversi a questa scuola perché ha una doppia possibilità, quella di andare a lavorare o di proseguire gli studi. Più del 50%
dei ragazzi va all’università ma trovare
un lavoro, tutto sommato, per un ragazzo
che esce da un Istituto Commerciale è
facile. Certo con i contratti di oggi a tempo determinato, e non ben remunerati,
non è l’ideale però la possibilità di lavoro
con questi tipi di contratti è alta. Spesso
studi commerciali e banche ci chiedono
nomi di ragazzi, e non è sempre facile
fornirli perché molti frequentano già l’università o hanno già trovato un qualche
lavoro.
9. È più facile trovare un lavoro
con un diploma da I.T.C. o con una
laurea?
Sembra paradossale ma con un diploma
è più facile: c’è più bisogno di diplomati
che di laureati, perché il laureato non si
accontenta facilmente, mentre il diplomato è molto più richiesto. Ritengo che attualmente con un diploma sia più facile
trovare lavoro, anche se io consiglio di
continuare a studiare.
10. Come ultima domanda: in una
banca, ad esempio, chiedono i diplomati con il 100?
No, loro vogliono normalmente la lista dei
diplomati, poi fanno un colloquio di lavoro.
3
Certo il voto presuppone una certa preparazione, però non è sufficiente solo
quello.
quoziente emozionale, mentre il Q.I. quoziente intellettivo da solo non è sufficiente.
Nei colloqui di lavoro si giocano le
chance: se vedono una ragazzo sicuro di
sé che si sa relazionare con loro, anche
con un voto un po’ più basso rispetto ad
un altro, prendono quello.
Ringraziamo il preside per la sua disponibilità e per quanto riguarda il problema
della campanella avremo una proposta:
per le classi prime Mozart, per tutte le
altre classi Beethoven. Potrebbe essere
un modo come un altro per imparare a
“riconoscere” Mozart e Beethoven!
Oggi come oggi la preparazione cambia
continuamente, si parla infatti del Q.E.
BIENNIO
MATERIA
TRIENNIO
Classe 1a e 2a
Prima Dopo
Classe 3a
Classe 4a
Classe 5a
della
la
Rifor- Rifor- Igea A.F.M. Merc S.I.A Igea A.F.M. Merc.. S.I.A Igea A.F.M Mer S.I.A
Religione
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Sc. Materia
Sc. Natura
Diritto
Ec.Politica
Ed. Fisica
Francese
1
5
2
3
5
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3
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1
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-
Ec.Aziendale
2
2
7
6
7
4
10
7
10
7
9
8
9
7
Tr. Testi
Geografia
Informatica
3
-
3
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5
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-
6
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TOT
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32
34
32
34
32
35
32
36
32
35
32
36
32
Didascalia: quadro comparato delle ore settimanali prima della riforma e con la riforma.
A.F.M. = Amministrazione finanza e marketing
S.I.A. = Sistemi informativi aziendali
Nuovo quadro orario con 32 ore settimanali.
Vecchio quadro orario con 36 ore settimanali
Maurizio Ciappi 2aB
Sara Tedeschi e Fabio Tramonti 4aBM
4
Inchiesta
Razzismo a scuola?
Il 6% degli studenti del Pacinotti è
straniero
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
alunni italiani
alunni stranieri
per paura di essere “derubati”...
Noi abbiamo deciso di interessarci ai ragazzi stranieri del nostro
istituto: 27 su 438. Abbiamo fatto
loro delle domande per cercare
di capire come si trovano nel nostro paese e nella nostra scuola.
Pensare alla parola razzismo è sbagliato perché
nel mondo non esistono razze ma esistono etnie.
La scienza ormai l'ha dimostrato.
E allora perché ci troviamo a parlare di razzismo?
Perché al giorno d'oggi le persone vengono discriminate non solo per il colore della pelle, ma anche
per la religione, per la nazione dalla quale provengono, per la povertà...
A Rieti un marocchino, dopo aver fatto un apprezzamento ad una barista, è stato ucciso a bastonate,
pugni e calci...
Noi studenti quando usciamo da scuola e vediamo
uno straniero, magari vestito un po' “male”, cosa
facciamo?
Automaticamente ci mettiamo la mano nella tasca
dello
zaino,
Albania
Romania
Russia
Brasile
Ucraina
Siria
Polonia
37,00%
15,00%
15,00%
11,00%
7,00%
4,00%
4,00%
Nuova Guinea
3,50%
Bulgaria
3,50%
Albania
Romania
Russia
Brasile
Ucraina
Siria
Polonia
Nuova Guinea
Bulgaria
Queste sono le nostre interviste:
Cardoso Santana Alvaro, classe 2b, è in Italia da 4 mesi. Ha delle difficoltà a parlare l'italiano perché continua a guardare film nella sua lingua: il portoghese. Gli manca tutto del
suo Paese: il mare e la musica. Ma in Italia ha trovato delle belle ragazze, quelle che, secondo lui, in Brasile non ci sono.
•
•
Alvaro in che lingua sogni?
Io sogno nella mia lingua, in portoghese. Perché.. com'è possibile sognare in italiano
se i miei pensieri sono in portoghese? Io prima di parlare, traduco nella mia lingua ciò
che voglio dire, poi lo dico in italiano. Un' eccezione: quando mi capita di sognare la
mia prof. di inglese, mi viene naturale di parlare in inglese.
•
•
Che impressione hai avuto degli italiani?
Sono delle persone educate, care, simpatiche ma se devo essere sincero discriminano un po' gli stranieri, non qui a scuola, ma in città! Infatti mi è capitato che un giorno
salivo sull'autobus con altre persone. Io sono stato l'ultimo ad entrare. L'autista mi ha
chiesto se avevo il biglietto o l'abbonamento, ma lo ha chiesto SOLO a me e non agli
altri e ha aggiunto: “ Non mi sembra, perché tu sei uno straniero!”
5
Topi Nensi, classe 1c, è in Italia dal 2002. Ha lasciato l'Albania, all'età di 8 anni. Si trova
bene in questo paese. Qualche anno fa ha fatto dei corsi per migliorare il suo italiano ed
è riuscita a superare questa difficoltà. Ma, in casa, continua a parlare la sua lingua madre.
• Sei mai stata trattata diversamente a causa della tua nazionalità?
• (Ha esitato un po' a rispondere) Mmm.. sì..Devo dire sì.. a scuola ci sono stati tanti
brutti episodi, soprattutto alla scuole medie. Mi sono sentita diversa, a causa dei
comportamenti che avevano i professori con me. Ho avuto degli insegnanti che avevano molte preferenze e discriminavano noi stranieri.
Provi nostalgia per il tuo Paese?
No. Ormai vivo qui da tanto tempo, i miei amici li ho qui, ho tutto qui in Italia. Non
voglio tornare in Albania. Ci vado soltanto un mese all'anno: ad Agosto andiamo a
trovare i miei parenti. Gli amici che avevo da bambina non li vedo da tempo, ma
qualche volta riesco a rintracciarli su Facebook.
•
•
La carta indica la provenienza degli studenti dell’ ITC
Youssef Geger, classe 2c, è un ragazzo siriano. È in Italia da quasi due anni. Ha delle
idee ben chiare ed anche lui ha dei progetti: da grande vuole lavorare nel settore economico. Dice di non aver mai subito atti di razzismo!
•
•
Come ti trovi con la lingua italiana?
Mi trovo un po' male con la vostra lingua. Comunque, cerco di guardare film in italiano e leggo libri in italiano. Continuo a parlare spesso la mia lingua, a fare sogni in
siriano e ovviamente penso in siriano. A scuola me la cavo, ho voti positivi e negativi; non capisco proprio tutto.
•
•
Vuoi tornare nel tuo paese?
Sì, senza dubbio. Qui in Italia mi trovo bene, siete simpatici, ho creato un gruppo,
con ragazzi italiani e stranieri come me.....ma sono sincero: voglio tornare nella mia
terra!
Giulia Longo, Elena Signorini e Ylenia Zanella 2aB
6
Una testimonianza
Gabriela V.Bancila dalla Romania al Pacinotti
Io sono arrivata in Italia il 4 luglio 2006 e oggi frequento la 2aa.
In Romania, a scuola, avevo la media del 9. Non studiavo tanto perché stavo molto attenta alle spiegazioni, collaboravo in classe e a casa leggevo la lezione due-tre volte. Avevo
tantissimi amici, ero molto tranquilla, solare, sorridente.
Invece, qui, in Italia, mi sono trovata male specialmente i primi due anni.
In, Romania a scuola, rispondevo a tutte le domande dell'insegnante, era come una gara
fra me ed i miei compagni. Qui in Italia non lo posso fare perché, magari, qualche volta le
cose che dico sono giuste ma non le dico con la stessa sicurezza e soddisfazione. Questa cosa mi fa tanta rabbia.
Ma la cosa che mi dispiace di più sono i voti bassi in diverse materie.
Tante volte per i voti sono giù di morale e mi scoraggio.
Una cosa che non sopporto è che i miei compagni, e alcuni insegnanti, pensano che se
una persona è brava a parlare l'italiano, che per noi rumeni è una lingua abbastanza facile, deve sapere anche studiare in italiano. Ma non è facile imparare le cose a memoria, in
italiano, ricordarsi le cose che uno ha studiato, non entrare nel pallone quando si è interrogati.
E’ vero che è una cosa molto bella parlare più lingue, ti senti più ricco, ma il discorso è un
altro: io non sono nata né cresciuta qui.
Sono arrivata qui abbastanza grande a 13 anni e studiare storia in italiano non è semplice e, per dire la verità, anche nella propria lingua è difficile imparare venti pagine di storia!
Io a 12 anni in rumeno facevo dei discorsi molto complessi. Magari la lezione non la studiavo tanto, ma ero molto brava a formulare un discorso sul momento e prendevo ugualmente 10 invece, qui, mi è impossibile arrivare all'8!
7
L’Italia è razzista?
Mario Balotelli, giocatore dell’inter
Cinquant’anni fa era possibile far riferimento quasi esclusivamente al razzismo
tradizionale (le teorie per cui una razza è
superiore alle altre), oggi si evidenziano
altri tipi di razzismo. Il che aumenta la
vastità dell’argomento e al tempo stesso
lo complica.
Prima ancora che parlare delle tendenze attuali, può essere utile cercare di
risalire alla matrice comune. L’uomo ha
da sempre avuto paura del diverso specialmente se esso rappresenta un avversario difficile da battere in un determinato
campo. Il razzismo si appoggia e si è
sempre appoggiato sulla differenze che
naturalmente esistono tra popoli che vivono in parti diverse del pianeta, che
hanno storie diverse alle spalle e che
quindi culturalmente sono diversi. Per
questo motivo anche quando parliamo di
persone non culturalmente uguali a noi è
meglio parlare di diversità e non di differenze e ciò, a noi popoli europei, ci viene
insegnato anche dal motto su cui si basa
la nostra Unione Europea.
Ed allora noi, in Italia, abbiamo fatto tesoro di ciò che ci insegna la nostra tanto
amata UE? In altre parole, l’Italia è razzista? Probabilmente una parte di nostri
concittadini lo è, ma la maggior parte sicuramente no. Ed allora perché in ogni
telegiornale di qualsiasi rete sembra il
contrario? Pensiamo allo straniero. Pensiamo all’immigrato, questo sconosciuto
culturalmente diverso da noi. Viene in
Italia perché spesso vuole scappare dal
suo Paese , magari da situazioni di guerra. Una parte è costretta ad entrare da
clandestino perché la macchina burocratica è molto lenta. Eppure, che lavori o
no a volte non riesce ad integrarsi. Allora
accade che qualcuno di loro, i più poveri
e disperati, commettano un reato. Non si
aspettava altro. I media non si fanno di
certo scappare una notizia del genere.
Esistono forze politiche che cavalcano il
malcontento. La tensione diventa esasperazione. E
a volte si arriva ad eventi come quelli di
Rosarno. Quello che fino a poco tempo
prima era Cronaca diventa un Caso. Ma
nessuno si domanda mai perché una popolazione che fino a poco tempo prima
era tranquilla e serena con vicini di casa
immigrati ad un tratto diventa ostile ed a
volte violenta. Se ci pensiamo bene ci
viene in mente solo una cosa:le istituzioni non proteggono ne i propri cittadini ne
gli immigrati. Molto spesso si è sentito e
visto alla tv che delinquenti di qualsiasi
nazionalità sono rimasti impuniti a seguito di reati effimeri e violenti. Sommando
tutti questi episodi frequenti, come in una
semplice somma aritmetica arriviamo ad
un solo ed unico risultato:la giustizia non
è giustizia. Ed allora diventa facile accusare chi è diverso. Sicuramente è più facile che farsi un esame di coscienza e
riconoscere anche le proprie colpe. Ed
allora alla fine, nelle pagine dei giornali o
8
nei video dei TG, leggiamo e vediamo
solo due conclusioni: gli immigrati sono
tutti delinquenti e gli italiani sono tutti razzisti. Come sempre in Italia facciamo nostro il proverbio “fare di tutta un erba un
fascio”, ma a quale scopo? Lo scopo è
sempre lo stesso: economico e politico.
Infatti su questi episodi di cronaca vengono fatte ore e ore di trasmissioni televisive, inserti speciali nei quotidiani e determinati schieramenti politici si aggiudicano voti per le prossime elezioni.
Al contrario di quanto si dice, possiamo
affermare che nel nostro Paese vivono
immigrati delinquenti così come italiani
delinquenti e italiani razzisti come immigrati razzisti ed allora siamo sicuri che
siamo così tanto diversi?
Il tema del razzismo è così tanto di moda
che è entrato anche negli stadi. L’unico
luogo che per sua natura è sempre stato
estraneo a questi argomenti in quanto
l’unico colore importante non era quello
della pelle ma quello delle bandiere da
sventolare per fare il tifo ai propri idoli.
Ma Balotelli, il famoso e tanto odiato giocatore interista è riuscito a portare i cori
razzisti anche negli stadi. Ma siamo sicuri che si tratta veramente di cori razzisti?
Non è più facile che le offese siano legate ai modi strafottenti del giocatore ed
allora i tifosi si sono attaccati al suo segno particolare che lo caratterizza?
Tutto ciò deve essere per forza vero altrimenti non si spiegherebbe il fatto che di
tutti i giocatori stranieri e di colore che
giocano in Italia solo a lui accadono questi fatti. Il comportamento dei tifosi comunque è in ogni caso da contrastare e
condannare nonostante ciò non si avvicini neanche lontanamente ai comportamenti razzisti.
L’unica cosa che possiamo fare per non
arrivare a episodi di razzismo è combattere la paura del diverso, perché in fondo
come si dice sempre IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ VARIO. Giusto?
Francesco Galleschi e Elena Azzolina
5aAM
9
Una esperienza: Tre giorni di … legalità
grande corteo, intitolato Insieme per non
dimenticare contro la mafia, che ha avuto
Sei studenti della Classe II A, in rapprecome meta l’Albero Falcone, una grande
sentanza dell’I.T.C. “Pacinotti” di Pisa,
magnolia che cresce davanti al palazzo
hanno partecipato alle manifestazioni
dove abitava Falcone. Qui gli attori Ficarche si sono tenute a Palermo in memoria
ra e Picone hanno recitato una splendida
di Giovanni Falcone e di tutte le vittime
poesia sui pro e i contro dell’essere sicidella mafia. Infatti la nostra classe aveva
liani, che si è conclusa con un applauso
partecipato al Concorso I giovani per la
forte e sentito. Hanno parlato anche un
legalità, ricevendo come premio il diritto
ragazzo dell’Associazione Giovanni e
a prendere parte al viaggio della Nave
Francesca Falcone e i ragazzi della Condella Legalità 2009, una nave
sulta
degli
“gigantesca”, simstudenti
di
bolo di una lotta
Palermo. Poi
molto
importante
ha parlato il
come quella contro
Procuratore
la criminalità orgaAntimafia
nizzata: stiamo parGrasso, altra
lando di Cosa Nop e r s o n a
stra,
Camorra,
splendida, uNdrangheta.
na personalità
Insieme a milleseistraordinaria:
cento studenti proè stato lui a
venienti da tutta Itacitare alcune
lia ci siamo imbarStudenti del Pacinotti a Napoli
parole e frasi
cati a Napoli per
di Falcone, ed è stato lui a ricordarlo nel
ritrovarci a Palermo il 23 maggio, annimomento più “importante”, difatti alle ore
versario della strage di Capaci, avvenuta
17.58, l’ora della strage di Capaci il silennel 1992, in cui Falcone fu ucciso insiezio è sceso sul corteo, la banda della Pome alla moglie Francesca e agli uomini
lizia di Stato ha suonato il silenzio, le unidella scorta.
che parole erano quelle di Grasso che
Al mattino ci siamo recati nell’Aula Bundiceva forte e chiaro i nomi delle vittime
ker del Tribunale di Palermo dove si è
della strage di Capaci. Al termine è scopsvolta una manifestazione di commemopiato un enorme e sentito applauso di
razione alla quale ha partecipato anche il
tutti noi, commossi, con le lacrime agli
Presidente della Repubblica Giorgio Naocchi, perché davanti a eventi di questo
politano.
tipo solo gli “scemi” rimangono insensibiNel pomeriggio, insieme a moltissimi stuli. Poi i palloncini in aria, come le vite
denti siciliani, abbiamo partecipato ad un
10
delle persone di quel pomeriggio, saltate
in aria e volate in cielo in un attimo.
Alcune delle scritte che abbiamo letto sugli striscioni portati dagli studenti ci hanno colpito molto.
Noi giovani sui passi di Falcone. Non daremo un futuro alla mafia
Da Palermo a Corleone, per cambiare
opinione. Non sempre ripercorrere le orme dei padri è cosa giusta
Lo Stato è più forte della mafia perché lo
Stato siamo noi!
Palermo è nostra e non di Cosa nostra –
L’Italia è nostra e non di Cosa nostra
Qual è il nostro sogno? Liberi di volare
nel mondo dell’onestà
Un coro di voci per rompere il silenzio.
Un miscuglio di colori per cancellare la
paura e dipingere il coraggio
Io vedo, io sento, io parlo
Il passato è storia, il presente è speranza, il futuro è certezza.
Abbattiamo il muro dell’indifferenza
Questa è la lezione, questo è il coraggio,
questo è per noi il 23 maggio
Ci hanno colpito molto anche alcune frasi
di Giovanni Falcone
In cosa credo? Sembra sciocco. Una frase di Kennedy che diceva pressappoco
così: “Occorre compiere fino in fondo il
proprio dovere, qualunque sia il sacrificio
da sopportare, costi quel che costi. In ciò
sta l’essenza della dignità umana”.
Con la paura bisogna conviverci. La mafia può essere ridimensionata e va combattuta. La paura bisogna cercare di superarla. Non c’è alternativa
E’ tempo di andare avanti, non più confidando sull’impegno straordinario di pochi, ma sull’impegno ordinario di tutti
Sono stati tre giorni veramente speciali,
che noi abbiamo sentito profondamente.
Laura Ancillotti 3aAM
11
Riflessioni su alcune pagine di “Gomorra”
Gomorra è un libro, ma forse è anche qualcosa di più, è lo specchio di
una realtà che spesso si cerca di nascondere.
Gomorra è la storia di alcune vite, che nessuno vorrebbe vivere, ma ci
sono persone che sono costrette ad affrontare queste situazioni anche
se magari speravano in qualcosa di meglio.
Sono ormai 4 anni che l'autore, Roberto Saviano, vive sotto scorta, in
seguito alle minacce subite dalla Camorra, per la pubblicazione del suo
libro, diventato celebre grazie anche al film diretto da Matteo Garrone.
Saviano non ha più da tempo la possibilità di girare in tutta tranquillità
per la sua bella Napoli. La Camorra non dimentica. Come sostiene Roberto Saviano
l'autore, il Sistema “è come una pasta messa a lievitare nei cassoni di
periferia”. Lo Stato e le autorità hanno sempre etichettato “'o Sistema” come un episodio
di malavita relegato nelle periferie del sud, ma la cosa in realtà è molto più grave di quanto si pensi. La Camorra è padrona di quasi tutto il commercio della regione Campania e
aumenta i suoi profitti anche tramite lo smaltimento dei rifiuti. In un anno, enormi quantità
di rifiuti, provenienti non solo dall'Italia ma anche dal resto d'Europa vengono affidati alla
Camorra per essere smaltiti a un costo più conveniente rispetto a quello
chiesto dalle
imprese che svolgono lo smaltimento in modo corretto.
La maggior parte dei rifiuti, soprattutto scorie tossiche, vengono sotterrati in posti nei quali poi, i costruttori edificheranno case nelle quali andranno a vivere persone, ignare del
fatto che con il tempo, a fare le spese dell'oscuro tornaconto della Camorra, saranno proprio loro.
In questa realtà da sempre sono le persone innocenti ad essere colpite. Uno tra i tanti
casi finiti in tragedia è quello di Annalisa Durante, una ragazza come tante, sorridente,
bella, una delle tante ragazze che sperano in un domani migliore, ragazze come me, come noi.
Annalisa era una ragazza di 14 anni brutalmente uccisa per sbaglio in un agguato di Camorra dal rampollo dei Giuliano, la storica famiglia che governa il territorio di Forcella.
È il 27 marzo 2004, un sabato sera come tanti altri, Annalisa, volto pulito, contornato da
lunghi capelli biondi, con uno sguardo scuro e profondo, come il vuoto lasciato nei cuori
dei suoi genitori e dei suoi amici scende giù sotto casa, davanti al portone, insieme alle
cugine.
Poi, un attimo, due uomini in sella ad una moto, tirano fuori la pistola.
Due colpi.
Annalisa è riversa a terra in un lago di sangue.
Il padre si affaccia, scende giù in lacrime, le cugine piangono.
La corsa in ospedale è l'unica speranza che ha la ragazza di sopravvivere, ma l'ospedale dove la trasportano non è attrezzato, allora viene
trasferita in un altro ospedale.
Annalisa è in coma con una pallottola nella nuca.
Poche ore e la notizia inizia a circolare.
La vita di Annalisa è stata spezzata come un gambo di un fiore pronto
Annalisa Durante, a sbocciare.
vittima innocente Annalisa è l'ennesima vittima innocente che perde la vita per una guerdella Camorra
ra non sua, per una battaglia che non la coinvolge minimamente.
Elena Fustini 2aC
12
I templari a Pisa?
La chiesa del Santo Sepolcro a Pisa
Qual è la domanda che sicuramente non vi siete mai posti?
Se ci state ancora pensando allora noi ve ne proponiamo una!
Chi sono i templari?
I templari erano uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani e medievali.
Ma cosa c’entrano i templari con Pisa? A Pisa i templari ci sono stati!
Per trovare tracce dei templari a Pisa, basta andare poco lontano.
In Barbaricina, la cappella di Santa Sofia era infatti luogo di ritrovo, appunto, dei templari.
Ma anche nei pressi del Lungarno Galilei, c’è una chiesa, il Santo sepolcro, che rimane
piuttosto nascosta alla vista dei passanti e la cui storia rimanda ai templari.
Questa chiesa ha una forma ottagonale che ricorda l’Anastasis, il Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove, Gesù rimase sepolto tre giorni. Costruita dallo stesso architetto del
Battistero di Piazza dei Miracoli, Diotisalvi, faceva parte di un complesso più grande oggi
scomparso, comprendente ospedale, albergo e convento degli ospitalieri di San Giovanni
o Cavalieri di Malta.
Ma la chiesa del S. Sepolcro era la vera sede dei cavalieri del tempio?
Non tutti gli storici concordano. Ci sono due tendenze:
• la prima afferma che la chiesa sia stata costruita appositamente per i templari,
• la seconda afferma che la chiesa sia stata costruita per i cavalieri di San Giovanni
e, solo successivamente, il Cavalier Rosini, a gli inizi del XIX secolo, forse ingannato
dalla forma ottagonale della chiesa, la associa ai templari e decide di restaurarla per
dare lustro all'ordine massonico che si credeva discendesse dai templari, smentendo
così alcuni scritti ufficiali della diocesi.
Ultimamente, è stata dimenticata diventando così un ritrovo per i tossicodipendenti, ma la
sua storia è ben diversa.
13
Un elemento che ci fa pensare a questa chiesa come templare, si trova all’entrata dove è
situato il busto che dovrebbe rappresentare l’architetto Diotisalvi.
Ma il prof. Giovanni Fascetti, che la sta attualmente studiando, la pensa diversamente.
Noi lo abbiamo intervistato. Il professore afferma che il busto all’entrata della chiesa è
Jacques de Molay, ultimo vero maestro dei templari.
E alcune foto trovate sembrerebbero confermare la sua teoria.
Verificate voi stessi!
L'immagine rappresenta Jacques De
Molay
Il busto di Diotisalvi, situato all'entrata della chiesa.
All’interno sono presenti alcuni personaggi famosi come il mezzobusto di Santa Ubaldesca, che è considerata la protettrice dell' ordine di Malta, e, la lastra tombale di Maria
Mancini, nipote di Mazzarino e amante di Luigi XIV, re di Francia tra 1600 e 1700.
Un re che, per tutti gli studenti di quarta, poiché rientra nel programma di storia, non dovrebbe avere segreti.
Luca Alberti 4aAM
Fabio Caramuscio 4aBM
Letizia Del Moro 4aBM
Luca Ferrante 4aAM
Anna Lia Froli 4aBM
14
INCHIESTA: SCRITTORI AL PACINOTTI
UN RACCONTO: L’ ombrello
Io sono piccola e maneggevole, il mio padrone mi porta sempre con sé per quasi tutto l'inverno. Io adoro la pioggia, quando piove mi sento libera da qualsiasi cosa,adoro la sensazione di bagnato sul mio corpo, ed ogni singola goccia che scende mi dà tanto piacere e
sollievo; le sento scivolare e vorrei che rimanessero, ma non è mai così. Quando arrivano
a doversene andare, ci salutiamo come se fossimo amiche del cuore, e su di me rimangono solo delle piccole gocce figlie che ancora non parlano, ed io faccio anche quasi fatica a
sentirle sul mio sottilissimo corpicino.
I miei amici dicono di aver cambiato casa diverse volte, ma a me questo non è ancora successo, e spero che non mi accada mai. Adesso vorrei presentarvi la mia
padroncina: Lucia, lei è carina e simpatica, e soprattutto mi piace perché
non è egoista, e quando piove lascia a me tutta l'acqua che cade; a volte mi dimentica a casa, ma non credo lo faccia apposta, per fortuna sua
madre è sempre pronta lì a ricordarle di me... Come ora ad esempio, sta
uscendo, ed io sono ancora in camera dentro il cestino. <<Lucia hai preso l'ombrello?>> <<No mamma, lo prendo subito..>> Ah grazie Barbara, anche stamani mi fai felice.. eccola che sta arrivando, e sì, finalmente mi ha preso per i piedi e mi ha portato via con sè. Ecco siamo uscite,
e che bellezza, tutta questa acqua sta scendendo ed è come se mi stesse accarezzando dolcemente, ed eccoci salite sul pullman. Io tutti i giorni in pullman mi
faccio una bella dormita, tanto il tragitto casa-scuola dura quasi trenta minuti... Lucia mi ha
appena appoggiata dolcemente sul pavimento, e come le altre volte si è messa le cuffie
nelle orecchie ascoltando Baglioni.
E' passata la mezz'oretta,ed io pian piano mi sto svegliando, e guardandomi intorno mi
rendo conto che Lucia non è più con me,non è più su quel pullman! Mi sento male, mi sento persa, sola e confusa. Per un momento penso di sognare, ma mi rendo conto che è tutto reale; allora provo a urlare, a chiamare LEI, ma LEI non è più lì, e mentre urlo, mentre
mi sto disperando nessuno mi sta considerando,non che questo sia una novità. Infine decido di rimanere lì in silenzio, quando un uomo si avvicina e mi prende.
E' passato un anno, ed io non ho più rivisto la mia piccola padroncina, e comunque continuo a pensare che non l'abbia fatto apposta a lasciarmi lì. Sono stata per tutto questo
tempo con questo nuovo amico, che non aveva casa, ma viveva per strada, ed io anche
se sentivo la mancanza di LEI, stavo bene lo stesso perché avevo la cosa più bella del
mondo. L'acqua, mi ha accarezzato per quasi tutto l'inverno, e soprattutto l'ha fatto anche
la notte!
Ma un mese fa mi sono rotta due braccia, così LUI, mi ha portata in questo posto dove c'è
tanto sporco e tantissima puzza! Mi sembra di morire…
Anna Fornaciai 1aE
PREMIO AD UNO STUDENTE DEL PACINOTTI
L'Istituto Tecnico “A.Pacinotti” di Pisa vuole congratularsi con lo
studente Fabio Caramuscio (4BM) per aver partecipato e aver
VINTO un concorso provinciale sulla pena di morte indetto dall’organizzazione Lions.Il concorso prevedeva la realizzazione di un
saggio breve sulla pena capitale.Al concorso hanno partecipato
tutti gli istituti della provincia, tra cui il Liceo Scientifico “U.Dini” e il
Liceo Classico “G.Galilei” ma il nostro studente ha stracciato i vari
concorrenti.
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POESIE
Maschera dai mille volti
Talvolta non riusciamo
a conoscere l'essere,
perdersi nei suoi rebus
nelle sue fraudolente illusioni.
Perdersi senza accorgerci
svincolati da ostacoli
dal buio che attornia
per cercare il sentiero.
Indossiamo mille maschere
mille volti incorniciati
velando ciò che siamo
paurosi delle conseguenze.
E ci immergiamo,
nella corrente ci immergiamo
trasmessa da volgo veemente
tentati d'imitare
senza possibilità di riuscita mai.
Grido fa da eco nelle
camere dell'essere
cerca aiuto da chi è vicino
anche se lontano.
Poi fuggiamo senza sosta
ricercando il nostro istante
per convogliare in noi
appagante senso d'equità.
Cerchiamo maschere dai mille
volti per unirci al fiume fluente
senza provare mai realmente
ad essere noi stessi.
Sardegna
Sardegna,
fragili l'onde si infrangono
negli scogli di una patria
offuscata dai grovigli spenti
delle dune aride, marcate
dalle ossa di creta dei monti
di un'isola antica, baciata
dalla pietrosa Venere, Lamia
di un universo ultraterreno.
Cantami Musa delle acque
maliarde e cristalline
la marcia soffusa della
sabbia sopra i miei piedi;
del litorale violento
sopra i miei capelli;
della beatitudine
che inonda i miei occhi.
Narrami !
Dei proiettili di sale
che penetrano le mie
labbra, mentre mi immergo
in una conca dorata
dove assopirò nella
terra ... Mia amata terra.
Giorgio Uldanck 2aB
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Film vecchi e nuovi da... Non perdere!
AVATAR
TRAMA DEL FILM
il protagonista di questo film è Jake Sally , un ex marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle.
Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente, infatti è stato reclutato
per viaggiare anni luce sino all'avamposto umano su
Pandora, dove alcune società stanno estraendo un
raro minerale che è la chiave per risolvere la crisi energetica sulla Terra.
Poiché l'atmosfera di questo pianeta è tossica, è stato creato il Programma Avatar, in cui i “piloti” umani
collegano le loro coscienze ad un avatar che può sopravvivere in quell'atmosfera letale. Questi Avatar
sono degli ibridi geneticamente sviluppati dal DNA
umano unito al DNA dei nativi di Pandora... I Na'vi.
Rinato nel suo corpo di Avatar, Jake può tornare nuovamente a camminare. Gli viene
quindi affidata la missione di infiltrarsi tra i Na'vi che sono diventati l'ostacolo maggiore
per l'estrazione del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na'vi, Neytiri salva la vita
a Jake, e questo cambia tutto..
Come dice Neytiri nel film: La grande madre non prende le parti di nessuno. Lei protegge
soltanto l'equilibrio della vita.
REGIA:James Cameron
PAESE:USA 2009
USCITA AL CINEMA: 15/01/2010
GENERE:Fantascienza
MUSICHE:James Horner
DURATA:2h e 46'
CAST:
SAM
WORTHINGTON(Jake
Sully)
ZOE SALDANA(Neytiri)
SIGOURNEY
WEAVER
(Dr.Grace Augustine)
MICHELLE RODRIGUEZ(Trudy
Chacon)
GIOVANNI RIBISI (Selfridge)
STEPHEN LANG (Col.Quartich)
LAZ ALONSO(Tsu'Tey)
17
L'ATTIMO FUGGENTE
TRAMA
Per chi ama un film pieno di sentimenti e passioni abbiamo
l'Attimo Fuggente, un film con protagonista un eccezionale
Robin Williams nel ruolo del professore di letteratura. L'insegnante riesce a impressionare gli studenti per il suo modo di
fare che stravolge gli insegnamenti rigidi della scuola. I ragazzi scoprono se stessi e le loro passioni ma devono scontrarsi con la dura realtà delle aspettative familiari e con le
regole del college. Ottima la scelta tematica che non perde
un colpo sino al finale che scalda il cuore, inumidisce gli occhi e strappa l'applauso. Il regista Peter Weir mette l'abituale
misticismo e la sapiente guida nella recitazione dei ragazzi
inesperti tra cui spiccano Robert S. Leonard e Ethan Hawke.
Oscar alla sceneggiatura e inatteso campione di incassi.
REGIA:Peter Weir
PAESE: USA 1989
GENERE: Drammatico
DURATA: 129 minuti
CAST: ROBIN WILLIAMS (John Keating)
ROBERT SEAN LEONARD(Neil Perry)
ETHAN HAWKE ( Todd Anderson)
JOSH CHARLES ( Knox Overstreet)
GALE HANSEN ( Charlie Dalton)
FRASI DEL FILM DA NON DIMENTICARE
“Cogli l'attimo, cogli la rosa quand'è il momento". Perché il poeta usa questi versi?
[...] Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi.
Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare:
diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato:
li avrete visti mille volte, ma non credo che
li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli...
pieni di ormoni come voi... e invincibili, come vi sentite voi... Il mondo è la loro ostrica,
pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare
almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime
per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio,
accostatevi! Ascoltate! Sentite? "Carpe", "Carpe diem", "Cogliete l'attimo, ragazzi",
"Rendete straordinaria la vostra vita”
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ALICE IN WONDERLAND
TRAMA DEL FILM
Una nuova versione animata ( con la tecnica del
performance -capture e riprese live-action) della
storia di Alice nel Paese delle Meraviglie firmata
stavolta dal gotico Tim Burton. La classica storia di
Lewis Carroll, pubblicata per la prima volta nel 1865 e poi trasposta su grande schermo prima da Norman Z.McLeod nel 1933 e poi – in versione animata – da Walt Disney nel 1951, rivivrà in una versione tecnologicamente avanzata, originale e personalissima diretta dal maestro dell'animazione. Alice
ha diciassette anni e scappa dal party altezzoso,
segue il Bianconiglio giù per il buco, che la riporta
nuovamente al Paese delle Meraviglie. Il Bianconiglio è convinto di avere la ragazza giusta, quella
che ha visitato il magico mondo dieci anni prima.
Ma Alice non si ricorda della sua visita precedente
nel Paese delle Meraviglie, le cui creature sono
pronte per una rivolta e aspettano sperando che
Alice li aiuti. Ma lei vorrà farlo? Lo potrà fare? Naturalmente insieme a Tim Burton abbiamo un grande
Johnny Depp che interpreta il cappellaio matto.
REGIA:Tim Burton
PAESE:USA 2010
USCITA AL CINEMA: 03/03/2010
GENERE:Fantasy, Avventura
DURATA:110 minuti
ANNO DI PRODUZIONE: 2009
CAST:
MIA WASIROWSKA, JOHNNY DEPP, MELENE BANHAM CARTER, ANNE HATHAWAY,
CRISPIN GLOVER, ALAN RICKMAN, MICHAEL SHEEN, CHRISTOPHER LEE
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Picture
FRASI DEL FILM DA NON DIMENTICARE
ALICE: “ E' impossibile...”
IL CAPPELLAIO MATTO: “ Solo se pensi che lo
sia!”
19
Due consigli per la lettura
FIGLIA DEL SILENZIO – Romanzo di Kim Edwards
“Amore mio, soffro tanto. La nostra bambina è morta appena
nata!”
A Lexington, in una notte del 1964, durante una tempesta di
neve, Norah Henry avverte le prime doglie, e il marito, che è
un medico, la porta nella sua clinica, dove l'infermiera Caroline li accoglie. Dal parto nascono due gemelli: un maschio,
che è perfettamente sano, e una femmina che invece manifesta da subito i sintomi della sindrome di Down. Il marito,
David, prende una tragica decisione, affidando la bambina a
Caroline perchè la abbandoni in un istituto, mentre alla moglie, che al momento del parto era sotto anestesia, dice che
la figlia è nata morta. Caroline, però, non ha il coraggio di abbandonare la piccola, decide così, di lasciare la città senza
dire niente a nessuno e di tenersi la bambina. Questo segreto sarà custodito nel tempo e
si farà sempre più insopportabile...
Una storia che racconta segreti e bugie, le paure incontrate e il rimpianto per scelte sbagliate. Tutto questo però, verrà accompagnato da un amore molto bello e insolito che renderà la storia ancor più interessante.
Iryna Mertsalo 1^C
HO SOGNATO LA CIOCCOLATA PER ANNI – Romanzo di Trudi
Birger
“Al campo ero sempre affamato. Di notte sognavo tazze di cioccolata fumanti e croccanti panini con tanto burro”.
Trudi Birger, in un attimo, senza capire il perchè, passa da una
famiglia unita e dai tè danzanti di Francoforte al lager di Stuffhof,
immersa negli orrori del campo. E' solo una ragazzina quando i
nazisti trucidano suo padre e, si ritrova sola con la madre Rosel
nel ghetto di Kovno. E nel lager porta un dolce ricordo, il profumo
della cioccolata, simbolo della sua forza, della sua voglia di vivere. La “selezione” risparmia Trudi dal forno crematorio, e lei trasforma quel “miracolo” in una forza invincibile. Impedisce alla madre, che non sopporta il campo di concentramento, di suicidarsi.
Riesce persino ad incontrare un tedesco “buono”, che decide di
aiutarla regalandole un orologio d'oro. In un certo senso la sua voglia di vivere la salva,
anche nei momenti più difficili, quando si trova a contatto con la morte vera e propria. La
“liberazione”, quando arriva, è totale. Trudi, ormai tornata alla normalità, decide di cambiar vita trasferendosi con il marito in Israele, dove comincerà un'esistenza caratterizzata
dall'amore, dalla carità e dalla pace, senza però dimenticare la sua infanzia rubata.
“Ho sognato la cioccolata per anni” è un libro da leggere assolutamente, “per non dimenticare”, per far sì che non si commettano nuovamente degli orrori così crudeli.
Giada Munia 1^C
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INIZIATIVE DELLA SCUOLA
Progetti e attività della scuola
•Progetto Incortiamoci : prevede la realizzazione di una sceneggiatura originale e di
un cortometraggio di 10 minuti, con la consulenza di due esperti del Cinema Arsenale
di Pisa
•Progetto Il giornale scolastico: prevede
la realizzazione del giornale che state
leggendo!
•Progetto Scream: (Supporting Children’s
Rights through Education, the Arts and
the Media) affronta tematiche quali lo
sfruttamento minorile e i bambini soldato.
Prevede, anche, la realizzazione di video,
interviste, e semplici documentari; un progetto su un quartiere della città e un progetto sul bullismo.
•Progetto Teatro: Shakespeare alle otto (gli attori del Teatro Verdi in classe per la lettura e l’analisi di Romeo e Giulietta)
Scrittura creativa (gli attori del Teatro Verdi in classe)
•Progetto Alternanza scuola-lavoro: per le classi quarte. Stage di 2-3 settimane
presso Comuni, enti pubblici o banche
•Progetto Educazione alla salute: prevede incontri con i rappresentanti di alcune associazione per i diritti e l’integrazione e anche incontri con medici per un’educazione
sessuale consapevole
•Progetto Adotta una duna nel parco di San Rossore
•Incontro con il direttore della Filiale di
Fornacette: un approfondimento sui titoli
di borsa
•ECDL : patente europea del computer.
L’ITC Pacinotti è un test center autorizzato
(puoi sostenere gli esami presso il nostro
istituto!)
Una mattina fuori dalla scuola
•Una mattina al tribunale
•Una mattina alla Camera di Commercio
•Una mattina alla sede della Regione
•Una mattina al cinema
•Scuola e volontariato: incontri con volontari di Associazioni operanti nel settore ambientale e sociale per promuovere la partecipazione ad iniziative di volontariato
•Attività
sportive: rimandiamo alla pagina dello sport!
21
Lo sport al Pacinotti
Le attività sportive svolte durante l'anno scolastico 2009/2010
all'interno della scuola:
• corsa campestre;
• gare di atletica;
• gare di nuoto;
• settimana bianca;
• allenamenti di basket, pallavolo, calcetto;
• squadra di pallavolo.
LA CORSA CAMPESTRE
La corsa campestre si è svolta il 19 Novembre al giardino Scotto. Gli alunni del nostro
istituto hanno gareggiato insieme ai ragazzi dei licei Dini e Galilei.
Gli studenti, maschi e femmine, che hanno partecipato alla gara erano divisi in biennio e
triennio.
I risultati finali della gara sono stati i seguenti:
MASCHILE BIENNIO (anni '94-'95)
Per la scorrettezza di alcuni ragazzi non
è stato possibile avere una classifica
attendibile.
FEMMINILE BIENNIO (anni '94-'95)
1. Munia Giada 1C
2. Dini Sharon 1B
3. Bertoletti Elena 1D
4. Girondi Ginevra 1D
MASCHILE TRIENNIO (anni '91-'92-'93)
1. Di Giovanni Roberto 3BM
2. Iualè Jacopo 3CM
3. Agostini Leonardo 4AM
4. Gvantseladze Iveri 3AM
5. Bertelli Gianluca 3BM
FEMMINILE TRIENNIO (anni '91-'92-'93)
1. Scuderi Ilaria 4AM
2. Ancillotti Laura 3AM
3. Ardioli Rebecca 4AI
4. Braccio Debora 3BM
5. Curcija Enxhi 4AM
I primi tre ragazzi si sono qualificati per le fasi provinciali. La corsa si è tenuta il 15 Dicembre al campo sportivo in Barbaricina. I nostri studenti che hanno partecipato hanno
conseguito i seguenti risultati:
Lami 11°
Tranquillo 24°
Uldanck 54°
Rossi 56°
Bertoletti Elena 17°
Munia Giada 28°
Girondi Ginevra 29°
Dini Sharon 47°
Carfì Giovanni 12°
Agostini Leonardo 13°
Iualè Jacopo 15°
Ancillotti Laura 19°
Ardioli Rebecca 20°
Purtroppo nessuno di loro si è qualificato per le regionali, ma siamo lo stesso orgogliosi
per i nostri ragazzi che ci hanno rappresentato nell'attività sportiva. Ci riproveremo il prossimo anno!!
22
GARE DI ATLETICA
Le gare provinciali di atletica si sono svolte il giorno 25 marzo al campo di Barbaricina. I ragazzi hanno gareggiato in diverse discipline ottenendo i seguenti risultati:
80 METRI
JM
JF
1) Carfi 10.28
7)
Scuderi 12.09
2) D’arrigo 10.47
AF
AM
1) Lazzerini 11.04
1) Manfredini 10.43
2) Scatena 12.94
2) Guerriero 10.43
3) Calabresi 10.62
3) Benoci 10.53
4) Salvini 10.66
4) Gabriellini 10.53
5) Santarsiero 11.09
5) Mariotti 10.58
6) Capuano 11.90
6) Cremascoli 10.73
7) Di Meo 11.30
8) Bertelli 11.34
SALTO IN LUNGO
SALTO IN ALTO
JM
JF
AM
AF
1) D’arrigo 5.20
1) Ardioli 3.80
1) Guerriero 5.12
1) Baldini 3.20
2) Marziale 4.93
2) Carnesecchi 3.50
2) Balestri 5.00
JM
AM
3) Calabrese 4.90
3) BEnoci 4.90
1) Da prato 165
1) Ballestri 140
4) Salvini 4.61
4) Gabriellini 4.60
2) Calabrese 140
2) Benoci 120
5) Ghelarducci 4.60
5) Di Meo 4.60
6) Capuano 4.06
6) Cosci 4.55
3) Marziale 130
1000 METRI
JM
JF
1) Carfi 3.11
1)
AM
Scuderi 3.43
1) Benoci 3.24
2) Santarsiero 3.17
2) Mariotti 3.27
3) Cecchini 3.35
3) Cremascoli 3.54
LANCIO DEL PESO
JM
JF
AF
AM
1) Gotti
1) Augello
1) Galati
1) Cremascoli
2) D’Arrigo
2) Ardioli
2) Lazzerini
2) Pinna
3) Alberti
3) Diegidio
3) Labella
23
GARE DI NUOTO
Il giorno 3 Marzo la scuola ha partecipato alle gare di
nuoto, che si sono svolte nella piscina comunale di
Barbaricina. I ragazzi hanno gareggiato contro le altre scuole; per
i risultati stiamo ancora aspettando la pubblicazione sul sito.
5 GIORNI BIANCHI
Nei giorni dal 16 al 20 di marzo 35 alunni sono
andati in settimana bianca con i professori di
educazione fisica. I ragazzi sono andati ad Aprica, e hanno alloggiato presso l'Hotel Cristallo, situato davanti alle piste. Partiti nel primo
pomeriggio del 16 marzo hanno raggiunto la
località in serata. Durante i giorni successivi i
ragazzi hanno sciato con i maestri della scuola
di sci F.I.S.I., dopo essere stati divisi in tre
gruppi (principianti, intermedi, esperti). Gli studenti sono tornati la sera del giorno 20.
ALLENAMENTI
Per quanto riguarda gli allenamenti ogni studente può rivolgersi al proprio insegnante di
educazione fisica. Comunque in genere gli allenamenti vengono
svolti secondo il seguente calendario:
lunedì ore 13.30 allenamento di pallavolo
martedì ore 13.30 allenamenti di basket e calcetto
Naturalmente nella palestra della scuola di via Bovio.
Siate numerosi!
Gabriele Diodati 4aAM
Ilaria Scuderi 4aAM
Niccolo Possenti 2aB
24
Dire cose grandi è farle in gran parte
(V.Alfieri)
Chi vuole muovere il mondo prima muova se stesso.
(Socrate)
Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto
e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare,
costui è un imbecille.
(Confucio)
La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una
caduta.
(Confucio)
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
(Gandhi)
Le ali degli angeli raffreddano i poeti.
(Alda Merini)
L'amore è una follia colma di razionalità.
(Giorgio Uldanck 2b)
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
(Blaise Pascal)
Eravamo insieme, e tutto il resto del mondo l'ho scordato.
(Walt Whitman)
Perché la vita è un brivido che vola via..
E' tutto un equilibrio sopra la follia..
(Vasco Rossi)
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
(Jim Morrison)
Non esiste grande genio senza una dose di follia.
(Aristotele)
Ogni immagine presenta la fantasia erotica dell'immaginatore.
(Giorgio Uldanck 2b)
Noi siamo ciò che leggiamo (Elias Canetti)
25
Il logo della scuola
La scuola aveva indetto un concorso per trovare un nuovo logo…
Il logo della scuola, che abbiamo scelto, rappresenta la tessera di
un puzzle, simbolo della formazione di un mosaico che durerà cinque anni.
Vogliamo ringraziare Alice Vernaglione di 3bm per la creazione di
questo nostro nuovo logo.
Ringraziamo anche gli altri partecipanti: Valentina Gabriela Boncilà di 2a, Filippo Bonamici di 2b, Giulia Zontini e Simona Baglini di
4bm.
26
LA REDAZIONE
1C
4AM
4BM
MERTASALO IRYNA
ALBERTI LUCA
AVIGLIANO MARIAGIULIA
MUNIA GIADA
BRACALONI FRANCESCA
CARAMUSCIO FABIO
CAPUANO ROBERTO
DEL MORO LETIZIA
2A
CERRAI SARA
FROLI ANNA
BANCILA' V. GABRIELA
CURCIJA ENXHI
NENCINI GIULIA
DIODATI GABRIELE
TEDESCHI SARA
2B
FERRANTE LUCA
TRAMONTI FABIO
BONAMICI FILIPPO
SCUDERI ILARIA
ZONTINI GIULIA
CIAPPI MAURIZIO
TRONCI FRANCESCA
LONGO GIULIA
POSSENTI NICOLO'
SIGNORINI ELENA
ULDANCK GIORGIO
ZANELLA YLENIA
LA REDAZIONE RINGRAZIA
TUTTI
I LETTORI
27
Si ringrazia l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Pisa per aver contribuito alla
stampa.
28