Gazzi

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Gazzi
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www.gazzetta.it
Lunedì 7 febbraio 2011
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 115 - Numero 31
KUBICA CHOC
TENNIS FED CUP
Pennetta super
con la Schiavone
E’ grand’Italia
Liguria, si schianta al rally
Rischia l’uso della mano
Secco 4-1 alle australiane
Ora semifinale: c’è la Russia
Il pilota polacco di F.1 operato per oltre 7 ore
Ci vorrà almeno un anno per la riabilitazione
3
1e
ALLIEVI, IANIERI E RANCATI ALLE PAGINE 32-33
3 MARTUCCI A PAGINA 37
L’INSEGUIMENTO LEONARDO IN UN MESE HA RECUPERATO 8 LUNGHEZZE
INTER A 5 STELLE
Segna 5 reti alla Roma, la lascia a 5 punti e arriva a - 5 dalla vetta
Partita bellissima (5-3). Eto’o
trascinatore: doppietta.
Nerazzurri terzi da soli e con
una gara in meno. I giallorossi
in 10 lottano fino alla fine
MILAN STOP
Il bacio di Eto’o a Thiago Motta
vale doppio: complimenti
per il gol alla Roma
e per la prima convocazione
in maglia azzurra INSIDE
Illusione di Pato
Poi che sprechi
3 SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 9
Allegri: «Troppo leziosi sotto porta»
IL SEGNALE SCUDETTO
3 BOCCI, CECERE, DA RONCH, DELLA VALLE DA PAG. 10 A PAG. 13
di ALBERTO CERRUTI
NAPOLI GO
Cinque gol in più per abbattere la resistenza
di una bella Roma. E cinque punti in meno
per spaventare un Milan in affanno che
pareggia anche con il Genoa. Sono questi i
segnali scudetto attesi da Leonardo, che
brinda alla settima vittoria in otto partite di
campionato, volando da solo al terzo posto,
con una gara da recuperare a Firenze.
Super Cavani
Il sogno continua
Cesena k.o.: Mazzarri si avvicina a -3
L’ARTICOLO A PAGINA 22 3
3 MALFITANO E VERNAZZA ALLE PAGINE 14 E 15
IL ROMPI PALLONE
NAZIONALE CONVOCAZIONI PER LA GERMANIA
di Gene Gnocchi
Thiago Motta in azzurro
con Matri e Giovinco
Problemi alla Juve per
il rinnovo di Del Piero:
si è iscritto alla Fiom.
È IN EDICOLA IL NUMERO DI FEBBRAIO
3 CECCHINI A PAGINA 12
IL CASO IL CAPITANO DEL PALERMO IN CRISI ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO
Miccoli, gol spaccacuore
Colpisce per la prima volta il suo Lecce e piange
Non riesce a rientrare: sostituito 3 CALVI E D’URSO PAGG.18-19
24 a GIORNATA
Volare + DVD € 11,90
9 771120 506000
10 2 0 7>
solo Volare € 5,00
SERIE A
PARTITE
BOLOGNA-CATANIA
1-0
BRESCIA-BARI
2-0
CAGLIARI-JUVENTUS
1-3
GENOA-MILAN
1-1
INTER-ROMA
5-3
LAZIO-CHIEVO
A soli
€ 6,90
in più
2-4
NAPOLI-CESENA
2-0
PARMA-FIORENTINA
UDINESE-SAMPDORIA
IL PIÙ POTENTE CACCIA MULTIRUOLO
1-1
LECCE-PALERMO
1-1
CLASSIFICA
MILAN
49
NAPOLI
46
INTER*
44
LAZIO
42
PALERMO 40
UDINESE 40
ROMA*
39
JUVENTUS 38
CAGLIARI 32
CHIEVO
31
4
FIORENTINA* 29
BOLOGNA*** 29
GENOA*
28
SAMPDORIA* 27
PARMA
26
LECCE
24
CATANIA
23
BRESCIA
22
CESENA
21
BARI
14
* Una partita in meno. *** Tre punti di
2-0 penalizzazione e una partita in meno.
CALCIO INTERNAZIONALE
Kakà e doppio CR9
il Real a valanga
LA SFIDA INFINITA
TRA MESSI E RONALDO
DOMANI SUL NUOVO
EXTRATIME
GAZZATEO RIVEDETE GOL E PERSONAGGI
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SERIE A 24a GIORNATA
IL FILM
3’
PRIMO TEMPO
Apre Sneijder L’Inter inizia a mille la gara, e Wesley
Sneijder, alla sua prima da titolare dopo l’infortunio,
segna il suo secondo gol consecutivo dopo Bari AP
MAGICA
INTER
Show a San Siro
Fa 5 gol alla Roma
e va a -5 dal Milan
Apre Sneijder, chiude Cambiasso e ai giallorossi
non bastano tre reti: 7 vittorie in 8 gare per Leo
LUIGI GARLANDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dEcco la «manita» di Le-
onardo: 5 gol alla Roma, 5 punti ora dal Milan capolista che
potrebbero diventare 2 dopo il
recupero di Firenze. Ma il messaggio di sfida dell’Inter va oltre i numeri. L’esibizione di ieri
ha consacrato le credenziali da
rimonta: ha dimostrato cosa
può portare Sneijder; cosa significa aver ritrovato l’affidabilità di Julio Cesar; ha ribadito
che i gol di Eto’o non finiscono
mai (doppietta, 15 in campionato); ha fatto vedere che con
un Pazzini in più (ieri pallido,
ma si è procurato un rigore)
può permettersi di tenere un
Milito in panchina. E mancavano Lucio, Stankovic... L’Inter
che insegue lo scudetto è tutta
questa cosa qui. E lo ha urlato
nel giorno in cui il Milan ha frenato di nuovo. La Roma, aggrappata al talento di Vucinic e
alla forza orgogliosa di Borriello, ha tenuto testa finché le so-
no bastate le forze. Ranieri non
può pescare in panchina Milito. Alla prossima contro il Napoli l’occasione per rialzarsi. Alla prossima l’Inter andrà a casa
di una livida Juve. Tra una settimana ne sapremo di più.
Tridenti Le due formazioni si
specchiano e si smarcano nei
tridenti offensivi. Quello di Leonardo ha un raggio d’azione
molto più ampio: Sneijder tiene il centro, ma orbita ovunque; Eto’o sta largo a sinistra,
come sempre; Pazzini offre profondità. Menez, Vucinic e Borriello stanno invece molto vicini e, appena ricevono palla,
provano a trapanare la difesa
con ricami corti e di prima. Il
tridente dell’Inter è un corpo inserito nella manovra, di cui ha
bisogno; quello della Roma invece fa repubblica a sé, attende
la consegna del pallone e comincia a produrre per conto
suo. Due modi diversi di attaccare, ma ugualmente efficaci.
Se la partita è stata tanto spetta-
colare è perché le individualità
offensive hanno sempre dato
l’impressione di andare oltre le
difese, come raramente accade. E se l’Inter ha fatto fruttare
meglio il proprio tridente è anche perché aveva tra i pali il Julio giusto.
Olandese La partita la sbilancia
Sneijder dopo soli tre minuti.
Riceve da Maicon e in un amen
imbuca l’incrocio. Non basta la
prodezza per spiegare cosa ha
ritrovato l’Inter ritrovando
l’olandese: un perno di classe
che accorcia la squadra (altro
che il tridente di Bari...), un giocoliere cui affidare la palla nei
momenti affannati, una macchina da assist, uno che trova
spesso la porta. Un mancato
Pallone d’oro, appunto. Ranieri ha cercato di limitarlo chiudendolo nella morsa di Perrotta (preferito a Taddei) e De
Rossi, sempre sotto ritmo. La
Roma però ha individuato subito la breccia per risalire: le zolle centrali davanti alla difesa
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Julio Cesar trascina
la vecchia guardia
«Facciamo paura»
34’
26’
PRIMO TEMPO
Ci pensa il solito Eto’o Dopo il pareggio
di Simplicio, Eto’o s’inventa il 2-1, aiutato nell’occasione
anche da un non impeccabile Julio Sergio AP
SECONDO TEMPO
Sicurezza? Thiago Motta festeggia nel migliore dei
modi la convocazione in Nazionale: il gol del 4-1, grazie
ad una sponda di Eto’o, dopo una partita perfetta INSIDE
«In un mese è cambiato tutto, un segnale per chi è
davanti». E la moglie di Eto’o prevede la doppietta
ANDREA ELEFANTE
INTER
GIUDIZIO
5 3
ROMA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl nuovo che avanza,
7777
MARCATORI Sneijder (I) al 3', Simplicio (R) al 13', Eto'o al 34' p.t.; Eto'o (I) su rig.
al 18', al 26' T. Motta (I), Vucinic (R) al 31', Loria (R) al 36', Cambiasso (I) al 45' s.t.
(4-3-1-2)
(4-3-1-2)
Julio Cesar; Maicon, Ranocchia,
Cordoba, J. Zanetti; Kharja, Thiago
Motta, Cambiasso; Sneijder (dal 30'
s.t. Nagatomo); Pazzini (dal 25' s.t.
Milito), Eto'o.
Julio Sergio; Cassetti, N. Burdisso,
Juan, Riise; Perrotta (dal 22' s.t.
Taddei), De Rossi, Simplicio (dal 26'
s.t. Greco); Menez (dal 19' s.t. Loria);
Borriello, Vucinic.
PANCHINA Doni, Castellini, Brighi,
Rosi.
ALLENATORE Ranieri.
ESPULSI Burdisso al 17' s.t. per fallo
da chiara occasione da rete.
AMMONITI Borriello, De Rossi per
gioco scorretto.
PANCHINA Castellazzi, Materazzi,
Obi, Coutinho, Pandev.
ALLENATORE Leonardo.
AMMONITI Kharja per gioco
scorretto.
ARBITRO Tagliavento di Terni.
NOTE Spettatori 62.344, incasso di 2.165.201 euro. In fuorigioco 3-1. Angoli 6-3.
Recuperi: 2 p.t.; 3' s.t.
TIRI IN PORTA
IIIIIIIIIIIII
INTER 13
TIRI FUORI
IIIIII IIIIII
ROMA 6
INTER 6
IIIIII
ROMA 6
MOMENTI CHIAVE
45’
SECONDO TEMPO
Cambiasso chiude Dopo
qualche minuto di paura, Esteban
Cambiasso fissa il 5-3 KINES
dell’Inter, dove Thiago Motta
fatica. Leo lo vuole lì perché
più defilato rischia di essere
preso in velocità dagli esterni
al galoppo, ma rinunciare alla
copertura centrale di Cambiasso sembra un sacrificio oneroso. É lì che bussa la Roma e passa approfittando proprio di
una palla persa da Motta che
Cassetti rifinisce per Simplicio.
Qui si vive la fase più spettacolare del match: due pugili che
si menano a centro ring. Al 16’
Julio Cesar piazza tre sconfor-
PRIMO TEMPO 2-1
SECONDO TEMPO
c GOL!
c GOL! 18' Rigore di Eto' per fallo
di Burdisso su Pazzini, espulso.
c GOL! 26' Cross, sponda di Eto'o,
Motta di testa in rete.
c GOL! 31' Punizione di Riise, Vucinic devia.
c GOL! 36' Loria raccoglie su angolo
e calcia in rete.
c GOL! 45' Cambiasso riceve da Milito
e chiude il conto.
3' Sneijder riceve da Maicon
al limite, controlla e imbuca l'incrocio.
c GOL! 13' Vucinic per Cassetti che crossa
basso, Simplicio brucia Maicon e mette dentro
in scivolata.
16' Julio Cesar para a raffica su Menez
(2 volte) e Borriello.
c GOL! 34’ Eto'o converge da sinistra
e segna in diagonale.
tanti parate a raffica su Menez
(2) e Borriello. Julio Sergio,
che non ne ha bloccata una,
becca invece un gol di Eto’ affatto imparabile (34’) e il match
viene ferito a morte.
Bello Il colpo di grazia arriva al
18’ della ripresa, guarda caso
con un’idea di Sneijder che spalanca la porta a Pazzini. Burdisso si sacrifica: rosso e rigore
timbrato da Eto’o. Ma al di là
dell’episodio, la Roma, martellata ai fianchi, poco efficace sul-
le fasce, sembrava ormai incapace di rispondere alle botte
dei nerazzurri, che hanno trovato un Motta in grande crescendo e la luce costante di
Sneijder. La Roma ha rischiato
Manchester, prima di sognare
un’impresa in dieci, approfittando del rilassamento dei nerazzurri. Cambiasso ha sigillato un 5-3, che tiene fede alla
tradizione della sfida: 94 gol
nelle 27 partite dal 2004-05 a
oggi. Grazie a tutti per lo spettacolo. Una bella partita.
bagliori di vecchia Inter e la faccia ammiccante di Julio Cesar,
la smorfia di chi non fa nomi
ma allude, altro che se allude:
«Quello di stasera è un segnale
a chi sta davanti: ora possiamo
giocarci con loro lo scudetto.
In un mese è cambiato tutto:
dovevamo approfittare della situazione nel caso in cui chi ci
precede avesse perso punti e lo
stiamo facendo. Ora il Milan
ha paura di noi? Bisogna chiederlo a loro, ma secondo me un
po’ preoccupati lo sono. Noi ci
siamo passati: prima in testa,
poi tanti punti importanti persi. Beh, adesso succede a loro».
La fretta di Wes Il nuovo che
avanza sono i 4 gol su 6 dei rinforzi invernali nelle ultime due
partite prima di ieri sera. I vecchi bagliori sono i 5 gol su 5 di
ieri segnati alla vecchia rivale
Roma dalla vecchia guardia. A
cominciare da Wesley
Sneijder, che ha fretta come
uno che ha buttato del tempo
suo malgrado e adesso non ne
ha più da perdere. Trentatré
minuti ci aveva messo nel giorno del ritorno a Bari per spezzare un digiuno in campionato
lungo più di un anno. Ieri ne ha
impiegati tre per scacciare an-
LA MOVIOLA
di Elisabetta Russo
2
Ranocchia rischia
su Borriello
Pazzini, rigore ok
Tagliavento lascia correre,
ma Borriello (7’) viene trattenuto da
Ranocchia mentre s’invola verso
l’area di rigore, ci stavano fallo e
La festa di Julio Cesar, 31 anni PLP
che gli ultimi frammenti del ricordo di quel 15 dicembre,
quando ne bastò appena uno
per sentire dentro la coscia il rumore di un buco che si apre in
un muscolo: un sinistro come
un lampo, una frazione di secondo fra il ricevere quel pallone di Maicon e metterlo all’incrocio. E più tardi un destro come un laser, per far vedere la
porta a Pazzini, il rosso a Burdisso, la doppietta a Eto’o.
ragione un’altra volta. Sua moglie Georgette sentiva già prima della partita lo score del marito: «Vittoria Inter e doppietta
di Samuel», aveva detto. E Samuel sentiva già la scorsa estate come sarebbe andata questa
stagione. Come voleva che andasse: «Se non segno più di 25
gol, non li conto neanche».
Beh, può farcela anche se alludeva solo al campionato: con i
due di ieri sera sono 15, sono
27 stagionali, e una volta urlato in faccia alla telecamera
«Yo, yo, Samuel Eto’o», una volta messo il secondo timbro di
giornata, si è dedicato agli altri. A Thiago Motta, che aveva
una maglia azzurra da celebrare.
Il pronostico di Georgette Ecco,
appunto, Eto’o, che è vecchio e
nuovo assieme, perché l’anno
scorso c’era già, ma faceva l’attaccante operaio e non l’assassino di speranze (avversarie):
un gol e un assist Sneijder, due
gol e un assist Samu, per darsi
Il 13˚ socio Con il suo 4˚ gol in
campionato, e poi è arrivato il
5˚ per Cambiasso, perché nell’allegra cooperativa del gol nerazzurra, che ha accolto ieri sera Sneijder, ovvero il suo 13˚
socio, c’è sempre un posto in
prima fila per i centrocampisti.
E anche per il brivido. Ancora
Julio Cesar: «Va sempre così
quando facciamo quattro gol,
va che poi ne prendiamo tre:
non so cosa succede». E a posteriori, meno male quei tre balzi
da gatto in fila nel primo tempo, su Menez, Borriello e Menez: «Sono state parate importanti per restare in piedi, dentro la partita». Appunto.
cartellino: giallo, non rosso, perché
a fianco, non vicinissimo, c’è
Cordoba, ma anche Julio Cesar può
intervenire. Menez si porta avanti la
palla con le mani prima di tirare verso
Julio Cesar, nessun intervento. 37’:
assegnato angolo all’Inter, ma non c’è
deviazione sul tiro di Eto’o. 38’:
Kharja su Menez, pallone e gamba,
Tagliavento assegna il fallo
e lo ammonisce. Giallo per Borriello,
manata a Ranocchia. Ripresa:
punizione dal limite per la Roma, ma
non c’è tocco di Thiago Motta
su Menez. 11’: Pazzini segna,
ma Di Liberatore ha sbandierato un
fuorigioco che sembra non esserci.
Rigore per l’Inter: lancio di Sneijder,
Burdisso stende Pazzini (in
posizione regolare), giusto, come il
rosso al difensore. Il 4-1: sul colpo di
testa di Eto’o, Thiago Motta è dietro
la linea della palla. Giallo a De Rossi,
da dietro su Thiago Motta, ok. Sul
5-3, Eto’o lotta con Taddei che fa scena, ma Tagliavento non ci casca.
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SERIE A 24a GIORNATA
INTER SNEIJDER DECISIVO, MILITO SOLITARIO
ROMA BORRIELLO LOTTATORE
7
6
Tiene in piedi
la Roma con
qualche
errore, ma se
spinge non dà
scampo
R 6,5
h 7,5
Leonardo
Eto’o
Si può discutere sui ruoli di
Motta e Cambiasso: invertiti,
probabilmente, l’Inter si sarebbe
risparmiata qualche emozione.
Ma l’ha rimessa a nuovo.
Due gol? L’assist? No, quel che è
sovrumano è il suo giocare per 90’
a tutto campo: terzino, mediano e
attaccante, stella e gregario. Chiave
tattica con Mou e, ora, Leo.
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Difesa lenta,
De Rossi
bloccato, in
dieci. Eppure
resta in gioco
fino alla fine
di FABIO LICARI
a6
h7
Ranieri
Vucinic
Inserendo un attaccante accanto
a Borriello, a un certo punto,
avrebbe inguaiato la difesa
interista un po’ in affanno. Invece
quell’attaccante non ce l’ha.
Da solo atterrisce la difesa: con più
collaborazione l’avrebbe spezzata.
Un po’ regista, un po’ punta
laterale, ispiratissimo, non perde
un pallone. E il gol non è casuale.
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
7
6
6,5
6
6,5
6,5
6
6
5
5
5,5
6
Julio Cesar
Maicon
Ranocchia
Cordoba
Zanetti
Kharja
Julio Sergio
Cassetti
N. Burdisso
Juan
Riise
Perrotta
Sarebbe da
8 per il triplo
miracolo su
Menez-Borriello-Menez in due
secondi. Perde
qualche colpo
sugli assalti
romanisti.
Anticipato da
Simplicio
sull’1-1, riparte
macinando
chilometri e
appoggi
nell’assalto alla
Roma. Non fa
sfracelli.
Comincia male
ricorrendo alle
«cattive» su
Borriello. Un paio
di vuoti, poi
recupera e diventa
importante per la
tenuta della
difesa.
Borriello è
mobile, lui
soffre.
Seguendo
Vucinic
rischierebbe di
farsi risucchiare
fuori area.
Tanto mestiere.
Alla fine lo vedi
sradicare palla
e ripartire, ma
quando Vucinic
lo punta va un
po’ in difficoltà
anche lui. Però
reagisce e dà
ordine.
Al ritmo del 1˚
tempo gli
avrebbero fatto
l’antidoping
subito. Bella
sfida con
Simplicio e un
gran lavoro che
libera Sneijder.
Male sul gol di
Eto’o, insicuro,
quasi
spaventato, poi
almeno tre
miracoli su
Pazzini, Milito
ed Eto’o. Ma il
danno è fatto.
Meno peggio
dei colleghi di
reparto, assist
a Simplicio.
L’asse ZanettiCambiasso non
gli dà respiro. E
non sempre
Perrotta aiuta.
Per un’ora tiene
a bada un
Pazzini lontano
parente di quello
che distrusse il
Palermo. Poi lo
perde: rigore,
gol, espulsione.
E addio.
Ok la calma, ma
quelli dell’Inter
entrano ed
escono dall’area
mentre lui li
aspetta invece
di tentare
l’anticipo. E li
perde.
Niente da fare
sulla
progressione di
Eto’o, in più sul
binario c’è anche
quell’ossesso di
Kharja. Se mette
la testa fuori, è
timido.
Perde il duello
con Cambiasso
al quale
concede troppo
raggio d’azione.
Ma la consegna
doveva essere:
difendere,
difendere.
6,5
7
7,5
6
5
6
5
6,5
5,5
7
6
5,5
T. Motta
Cambiasso
Sneijder
Pazzini
Milito
Nagatomo
De Rossi
Simplicio
Menez
Borriello
Loria
Taddei
Fuori fase per
45’, in cui perde
anche il pallone
dell’1-1, poi sale
in cattedra
gestendo con
autorità tutti i
momenti
difficili. E il gol.
Centrale o
mezzala, non
cambia:
abnegazione,
profondità e gol
da attaccante
aggiunto. In più,
s’accentra per
aiutare Motta.
Tre minuti e
inventa un gol
che indirizza la
gara. Velocizza
la manovra con
lanci di prima,
tagli, finte,
dribbling.
Decisivo.
Meno grintoso
del debutto:
entra poco in
partita fino a
quando non
si procura il
rigore. Poi Julio
Sergio gli nega il
gol da un passo.
Dentro per
Pazzini, sembra
ancora triste
e solitario.
L’anno scorso
avrebbe preso
palla e tirato,
oggi si limita
ad aspettare.
Un quarto
d’ora per
prendere
le misure alla
fascia sinistra
e inventare
due incursioni
contro Cassetti
un po’ stanco.
Sotto ritmo,
poco filtro. Non
azzarda la
profondità
anche perché
preoccupato da
Sneijder che
sfreccia a
doppia velocità.
Scivola come un
ragazzino
anticipando
Maicon sull’1-1.
Non regge il ritmo
di Kharja, ma
tiene compatta la
mediana
(Greco 6)
Partenza che
illude, poi vaga
lontano dal
cuore del
gioco: quando
non c’è, non
c'è. Finché
esce. Vucinic
meritava altro.
Straordinario
per come lotta,
protegge la palla
e apre spazi, da
solo, con Vucinic
quasi regista
offensivo.
Sbaglia, ma è
stanco.
Impatto
positivo.
Dentro per
Menez quando
Burdisso
viene espulso,
segna
anche il 4-3
dell’illusione.
Dentro per
Perrotta, si
nota quando
stramazza
nella sua area
fingendo di
essere stato
colpito da Eto’o.
E l’Inter segna.
TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Piccoli errori (tantissimi), da un lato e dall’altro. Sono dettagli, è vero, ma ci sono. Vede bene però sulle decisioni chiave. Copelli 5,5; Di Liberatore 5,5
COME UN ANNO FA
Una pañolada
nerazzurra
contro l’arbitro
MILANO (lu.tai.) Inter,
Tagliavento, febbraio,
pañolada. Un film già visto
quando a San Siro dirige il
fischietto di Terni. Era il 20
febbraio dell’anno scorso e i
nerazzurri affrontavano la
Sampdoria. Tagliavento mostrò
il rosso a Samuel e poi ammonì
Cordoba. Mourinho s’inventò il
famoso gesto delle manette e il
risultato fu che negli spogliatoi
finì anche il colombiano, dopo
un fallo su Pozzi. Inter
furibonda, tifosi pure. Dopo
l’ennesimo cartellino
(simulazione di Eto’o) sugli
spalti comparvero migliaia di
fazzoletti bianchi. La versione
italiana della «pañolada», che
in Spagna però si fa per
contestare la propria squadra
quando gioca male. Quella
partita finì 0-0 e dieci contro
nove, visto che fu espulso
anche Pazzini, ora interista. Il
bilancio: 3 turni a Mou, 2 a
Cambiasso e Muntari (lite a fine
gara), 1 a Samuel e Cordoba.
Ieri la replica. Al 38’ Thiago
Motta perde un pallone a
centrocampo, Menez s’invola in
contropiede inseguito da Kharja
che entra da dietro, prende il
pallone. ma anche tanto Menez.
Un’entrata a forbice che può
valere il giallo, puntualmente
mostrato da Tagliavento. Apriti
cielo. Anzi, apriti fazzoletto.
taccuino
UNDER 21
Destro infortunato
Arriva Giannetti
dMattia Destro si è arreso durante Genoa-Milan. Niente Under 21,
quindi, per l’attaccante rossoblù
che ha accusato un guaio muscolare. Il commissario tecnico Ciro Ferrara, che già sabato sera ha radunato i suoi per il difficile test con
l’Inghilterra di domani a Empoli, ha
chiamato lo juventino Niccolò Giannetti. Non arriva, invece, un sostituto per il centrocampista senese
Marrone. La squadra resta, quindi
con 19 elementi.
PRIMAVERA
Frenata dell’Inter
Il Genoa scappa
dL’Inter, nel girone B del campionato Primavera, non riesce a tenere il ritmo indiavolato del Varese in
fuga (è a 39 punti) e viene fermata
in casa dal Chievo sull’1-1: gol del
vantaggio nerazzurro con Jirasek
(I) al 20’, pareggio dei veneti con
Djengoue al 24’ della ripresa. L’Inter resta seconda, a 6 punti dal primo posto. Nel girone A vince ancora il Genoa, che batte il Piacenza
con un gol di Longhi al 20’ del secondo tempo. Grazie a questo successo i rossoblù restano in vetta
con 35 punti, 4 in più di Fiorentina e
Juventus.
SAMPDORIA
Di Carlo rimane
fino al derby
GENOVA dDue giorni di riposo
per la Sampdoria, che si ritroverà
domani pomeriggio a Bogliasco.
L’allenatore Di Carlo dovrebbe rimanere in sella almeno fino al derby del 16 febbraio: già domenica,
però, contro il Bologna, il tecnico
dovrebbe recuperare Gastaldello
e Poli. Tempi più lunghi, invece, per
Pozzi.
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SERIE A 24a GIORNATA
LUCA TAIDELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d «Complemese» col
botto per Leonardo. Nona vittoria su dieci da quando, giusto il
6 gennaio scorso, si è seduto
sulla panchina dell’Inter. E
quella di ieri sulla Roma — la
settima su otto in campionato
— vale doppio perché arriva
contro una rivale scudetto e soprattutto, considerando il recupero con la Fiorentina, il 16 febbraio alle 18.30, porta i nerazzurri a un potenziale -2 dal Milan. Quindi a un derby dal sorpasso.
Leonardo: «Vedo solo
il bello di questa Inter»
Il tecnico nerazzurro: «Milito ha risentito un fastidio alla coscia»
Il presidente Moratti: «La rimonta? C’è un entusiasmo pazzesco»
tinui stop, diventa difficile trovare la giusta condizione. E a
lui manca solo quella». Un problema che impedirà al Principe
di rispondere alla convocazione in nazionale.
Gardaleo Leo dribbla i discorsi
sulla vetta, ma non può nascondere la felicità. Gli manca solo
lo zucchero filato. Per il resto
sembra un bambino appena
uscito da Gardaland. «Resto un
brasiliano e il 5-3 è un risultato
che mi piace. È vero che sul 4-1
ci siamo complicati la vita da
soli, ma a me non interessa nulla e comunque abbiamo reagito alla grande. Abbiamo vinto
una partita divertentissima in
un campionato equilibrato in
cui le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Vincere 8 gare su
9 è una cosa da grande squadra, non riesco proprio a vedere le cose negative».
Problema Milito Che si chiamano Milito e reti subite: sono 13
in 9 gare. «C’è stata un po’ di
disattenzione sui calci piazzati
— ammette Leo — e i soliti rimpalli che ci puniscono. Milito invece non si discute, anche se a
fine gara ha avvertito un dolorino alla coscia sinistra che dovremo valutare. Con questi con-
Obiettivo scudetto Restano i
tanti sorrisi. A cominciare dalle
prove di Sneijder («Fantastico,
ha corso tantissimo malgrado
LA NOVITÀ
Velocità dei tiri
rilevata in diretta
Ieri a San Siro hanno
debuttato gli Speed Readers
di Sisal Match Point, sponsor
dell’Inter. Attraverso i quattro
tabelloni i tifosi hanno potuto
vedere le velocità dei tiri.
Julio Cesar, 31 anni, para su Borriello poi si opporrà pure a Menez NEWPRESS
non giocasse da 50 giorni»),
Eto’o («Uno dei più grandi e
completi attaccanti della storia»), Nagatomo («Ha fatto
quello che gli avevo chiesto, è
molto propositivo») e Pazzini
(«Altra ottima prestazione»). E
alla fine GardaLeo parla anche
di scudetto: «È arrivato il segnale che avevo chiesto alla vigilia,
lo scudetto resta l’obiettivo finale, ma non è ancora tempo di
guardare la classifica».
Moratti Chiusura per il presidente Massimo Moratti: «Il risultato del Milan ha dato un
po’ più di motivazioni. C’è un
entusiasmo pazzesco, ma restano ancora tante sfide difficili. È
stata una partita bellissima, la
Roma è molto forte, ma l’Inter
ha giocato come se non fosse
scesa in campo giovedì. Complimenti a tutti. Mi sono divertito molto. I nuovi? Molto bene,
meno male. Julio Cesar è un
grandissimo campione, si diverte mentre gioca, ha tanto entusiasmo ed è un grande portiere. Ora vinciamo a Torino?
Continuiamo così e vediamo
che succede».
NON SOLO FANTASIA
Kharja felice
«Che lavoro
in copertura»
MILANO (lu.tai.) A far festa negli
spogliatoi c’è anche Sulley
Muntari. «Ho l’Inter nel cuore.
Sabato col Sunderland ho
perso, oggi (ieri, ndr) però
abbiamo vinto». La partenza del
ghanese ha portato a Milano
Houssine Kharja. E ieri il
franco-algerino ha regalato la
terza prestazione tutta
sostanza. «Sono davvero felice
per la vittoria — spiega l’ex
Genoa —, la Roma era una
concorrente diretta per lo
scudetto. Bello spettacolo,
questo è il calcio che fa piacere
agli occhi. Peccato per la loro
rimonta, abbiamo preso due gol
su episodi, ma abbiamo giocato
bene. Io ho lasciato andare di
più Maicon, sono rimasto dietro
per evitare che loro
ripartissero in contropiede. Ho
corso tantissimo e fatto un
lavoro di copertura, mi ha
chiesto Leonardo di stare lì
dietro, tutti conosciamo le
qualità di Maicon. Ora pensiamo
alla Juventus». Concetti
condivisi da capitan Zanetti:
«Vittoria pesante contro una
grande squadra, ancora una
volta abbiamo dato una grande
risposta. Il gol di Thiago ha
rimesso le cose a posto. Roma,
Lazio, Napoli non sono tagliate
fuori dalla lotta scudetto.
Sappiamo che se facciamo
bene possiamo arrivare in
fondo».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 24ª GIORNATA - IL DUELLO
Tanto Borriello
nella volata
per l’azzurro
POSSESSO PALLA?
ROMA
50,5%
Partita vibrante a San Siro, battaglie
accese in tutte le zone del campo,
grandissima velocità e grandissima
intensità. Anche se in inferiorità
numerica nel finale della gara per
l’espulsione di Burdisso, la Roma batte
l’Inter almeno per quanto riguarda il
possesso-palla: 50,5 contro 49,5. La
differenza è davvero minima e
testimonia che in campo c’è stato
grande equilibrio.
Il romanista sfida Pazzini: in palio c’è un posto
in Nazionale. Marco è più in partita del rivale
PALLONI TOCCATI?
MAICON
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
99
dSfida azzurra, sfida tra centravanti, sfida
tra gente che ha il gol nel sangue: Pazzini contro Borriello. Gli occhi del c.t. Prandelli vanno a seguire i suoi attaccanti, ogni movimento, ogni tocco, ogni tiro. C’è la partita contro
la Germania, mercoledì: il duello tra Pazzini
e Borriello vale una maglia azzurra. Numeri
alla mano, non c’è un vincitore: i due, anche
se in modo diverso, si sono fatti sentire, hanno inciso.
Non è una novità, ma il dato va
comunque sottolineato: Maicon è il
giocatore che tocca più volte il
pallone, 99. Ciò significa che l’Inter
appoggia spesso la sua manovra sul
settore destro del campo, dove opera
Maicon. Dai piedi del brasiliano
partono con frequenza cross e
suggerimenti per i compagni: Sneijder
riceve da Maicon il pallone per l’1-0.
ANDREA SCHIANCHI
OO
GIAMPAOLO PAZZINI
26 anni
attaccante
MARCO BORRIELLO
28 anni
attaccante
MINUTI GIOCATI
72 95
TIRI IN PORTA
1 2
TIRI FUORI
1 0
PALLONI TOCCATI
26 63
PALLONI PERSI
4 4
PALLONI RECUPERATI
1 4
FALLI SUBITI
1 1
IN FUORIGIOCO
1 0
Colpo isolato Di Pazzini, è vero, si ricorda poco, soprattutto nel primo tempo. Ma quello
scatto sul lancio di Sneijder, lo stop impeccabile e la protezione del pallone che induce
Burdisso al fallo da rigore (e conseguente
espulsione) sono tesori da conservare. D’accordo che l’ex attaccante della Samp
che non ha toccato molti palloni (soltanto 26), d’accordo che si è fatto notare meno dello straripante Eto’o e, più
in generale, del super-esordio contro
il Palermo una settimana fa, tuttavia il colpo di Pazzini vale il 3-1
(rigore realizzato da Eto’o)
e la possibilità di giocare
in superiorità numerica
per mezz’ora. Mica poco.
PALLONI RECUPERATI?
THIAGO MOTTA
10
Piazzato davanti alla difesa, nella
classica posizione del centromediano
metodista, Thiago Motta ha lavorato
moltissimi palloni: pronto a chiudere i
varchi vicino all’area interista e rapido
nell’impostare la manovra. Thiago
Motta, fresco di convocazione nella
Nazionale di Prandelli, ha dimostrato di
essere molto utile anche in fase di
copertura: ben 10 palle recuperate.
Corsa e sacrificio Borriello è decisamente più presente nella partita: tantissimi i palloni toccati (63), tantissime le corse e parecchio il lavoro di sacrificio per aiutare i compagni. Leonardo, a fine gara, dirà: «Borriello è il miglior centravanti italiano». I due sono
amici, è vero, ma l’allenatore nerazzurro
non è lontano dalla verità. A Pazzini si deve
concedere un alibi: è arrivato all’Inter da poco, deve ancora entrare perfettamente nei
meccanismi della squadra e a questo fatto è
probabilmente dovuta la poca partecipazione durante la partita. Borriello, invece, della
Roma conosce ormai tutto, sa quello che deve fare e i compagni si appoggiano a lui quando vogliono lanciarsi in avanti.
CONTRASTI VINTI?
RANOCCHIA
4
In una serata con 8 gol si può dire un
po’ di tutto delle difese, ma se l’Inter è
riuscita a fare la differenza una parte
del merito (oltre alle bellissime parate
di Julio Cesar) sta forse al centro, tra
Ranocchia e Thiago Motta che si
segnalano come i migliori nei recuperi:
4 palloni a testa.
Dall’altra parte è stato Cassetti a
riconquistare più palloni arrivando a 3.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 24a GIORNATA
«Bella Roma
Lo scudetto?
Non molliamo»
Ranieri «Non potevamo fare di più
ma il 2-1 ci ha tagliato le gambe»
MASSIMO CECCHINI
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MILANO dNotte da San Siro. Di
quelle dal copione già scritto,
perché — al di là del risultato
— per la Roma il duello con l’Inter è rusticano e pieno di rabbia, «rossi», ruggini mai sopite.
Non solo. Gli strascichi corrono
il rischio allungare la loro ombra fino a sabato prossimo, visto che l’espulsione di Nicolas
Burdisso - unita alla concomitante squalifica di Mexes (in attesa del ricorso) - corrono il rischio di far restare i giallorossi
col solo Juan come centrale difensivo «titolare» contro il Napoli, costringendo Claudio Ranieri, proprio come con i nerazzurri, al ripescaggio di Loria.
Carattere C’è qualcosa da salvare? Tanto, a partire da quel carattere che ha consentito alla
Roma di restare in partita sino
alla fine, nonostante l’inferiorità numerica. A Boston, a Miami
e a San Francisco, cioè in tutti i
posti degli Stati Uniti in cui cinque magnati avranno scrutato
con particolare attenzione la
Roma, saranno rimasti soddisfatti di vedere una squadra
che sa usare la sciabola.
Nel primo tempo il gol segnato da Fabio Simplicio, 31 anni, per il temporaneo 1-1 KINES
Ranieri: niente resa «Abbiamo
fatto una buonissima partita dice Ranieri - poi gli episodi ci
condannano, penso al gol subito a freddo e forse anche di più
il secondo, poi l’espulsione ha
cambiato la partita. Quello che
hanno fatto in dieci è stato grande, onestamente non potevano
fare di più. Credo però che ci
sia mancata la continuità. I ne-
razzurri sono fisici, o li metti in
difficoltà con la velocità oppure soccombi, proprio com’è successo. Lo scudetto? Certo che
ora non è facile, ma finché vediamo la luce non dobbiamo arrenderci. Noi non molliamo.
Menez e Vucinic? Devono acquistare la determinazione di
Eto’o e Pazzini. Loro hanno altre caratteristiche e io cerco di
valorizzarle».
Cambi determinanti La «lunghezza» dell’Inter, per l’allenatore,
stavolta è stata determinante.
«Noi stiamo facendo buonissime cose, ma ho detto che quan-
«Ci condannano gli
episodi, l’espulsione
ha cambiato le cose.
Se la nuova proprietà
volesse continuare
con me sarei felice»
do l’Inter fa cambi mette tanta
qualità. Senza Adriano e Totti
ci è mancato qualcosa. Peccato
per l’assenza di Mexes. È il nostro giocatore più in forma, ma
è un istintivo e ha la lingua lunga. Dopo l’espulsione di Burdisso (la 7ª per i giallorossi, ndr),
in vista del Napoli non è una
buona notizia. Il "rosso" di stavolta però è stato veniale. Pazzini è stato bravo a stoppare e tagliargli la strada, come deve fare un attaccante. Cartellino giusto, ma il nervosismo non c’entra». Quindi, un appello alla
nuova proprietà: «Continui a seguirci. E se punterà su di me sarei contento».
w
I NUMERI
3
espulsioni
di Nicolas
Burdisso
in questo
campionato. Le
precedenti nell’1-5
a Cagliari e nel
2-0 all’Udinese
44
reti segnate
dall’Inter che
grazie alla
cinquina alla
Roma è diventata
la squadra con il
migliore attacco
in assoluto
7
vittorie
di Leonardo sulla
panchina dell’Inter
in campionato, in
8 partite. Il
brasiliano ha
perso solo a
Udine 3-1
L’ATTACCANTE
Borriello giura:
«Ranocchia
mi ha toccato»
MILANO (a.cat.) A Marco
Borriello una cosa non è
piaciuta: «Nel primo tempo
Ranocchia mi ha toccato, ve lo
posso assicurare io che sono
uno che simula veramente
poco. Non so se avrei preso la
palla ma il tocco c'è stato. Un
cartellino per Ranocchia?
Questo non lo so, però vi si
posso dire al 100% che il tocco
c'è stato». Poi, frena: «Ma non
ci attacchiamo a queste cose.
Magari se lo avesse ammonito
sarebbe stata una gara diversa
per Ranocchia perché stasera
sull'uno contro uno spesso
superavamo l'avversario.
Sarebbe potuta diventare una
partita difficile per lui».
Sorpresa «Who’s Loria?».
Collegato dal salotto dalla
Florida, mister DiBenedetto
deve essersi chiesto che tipo
di strano e pazzo spettacolo
sia il calcio italiano. Uno sport
in cui un giocatore all’esordio
stagionale segna pure. O
DiBenedetto deve aver
pensato di assistere a un
match di baseball. La squadra
di Ranieri si ritrova settima e
fuori dalla zona europea. Ma la
presidente pro tempore,
Rosella Sensi, urla: «Non
bisogna mollare, non bisogna
buttare la stagione. Dobbiamo
fare bella figura, anche per i
nuovi proprietari».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 24a GIORNATA
GENOA STAVOLTA EDUARDO C’È
6,5
Esibizione «tosta». Pochi tiri ma una
buona manovra. Merita il punto.
di NI. CE.
R 6,5 L’ALLENATORE
R 7 IL MIGLIORE
Ballardini
Milanetto
Con un buon secondo tempo il suo Genoa merita
questo risultato che dà morale rimpinguando una
classifica che non rispecchia il valore della
squadra.
Lucidissimo in ogni tocco, signore del centrocampo
grazie alle capacità tecniche. Fa ripartire l’azione ed
è pronto a dare una mano in chiusura. Avrebbe
anche sul sinistro la palla buona, gliela rimpallano.
7
6
6,5
6,5
6,5
6,5
6,5
6,5
s.v.
7
5
6
Eduardo
Mesto
Dainelli
Kaladze
Criscito
Konko
Kucka
Rossi
Destro
Floro Flores
Palacio
Paloschi
Stavolta
protagonista in
positivo. Ferma
le conclusioni
ravvicinate di
Flamini e Ibra
con due uscite.
Primo tempo di
sofferenza
contro Robinho
che agisce nella
sua zona. Poi si
prende qualche
soddisfazione.
Il gol nasce da
un suo rinvio
infelice, salva
il 2-0 su tiro
di Pato e nella
ripresa diventa
insuperabile.
La partita della
rivincita contro
i compagni di
tante battaglie.
«Visto? Sono
ancora bravo»
urla alla fine.
Puntuale in
chiusura si
propone anche
per la fase di
spinta e cede
qualcosa a Ibra
sul piano fisico.
Un bel pistone,
su e giù sulla
fascia destra
con lucidità e
buona tecnica.
Insidia Abbiati
(Rafinha s.v.).
A volte tiene
troppo palla.
Ma
l’aggressività e
la sua capacità
di palleggio
sono utilissime.
Dà un grosso
apporto nella
fase di
contenimento,
opponendosi a
un Oddo.
Inesauribile.
Giusto il tempo
di girare a rete
un cross (palla
fuori) e rimedia
un guaio
muscolare.
Non fallisce
l’occasione
regalatagli dalla
buona sorte.
È insidioso con
due bordate da
lontano.
Non brillante
sul piano della
corsa e della
reattività, è
l’anello debole
della catena di
gioco rossoblù.
Entra in una
fase delicata
con i suoi che
accusano la
fatica. Riceve
scarsa
assistenza.
Milan Pato e stoppato
Che sprechi con il Genoa: 1-1 e frenata
Ibra manda in gol il Papero, poi Floro Flores punisce gli errori sotto rete dei rossoneri, al 2˚ pari di fila
GENOA
GIUDIZIO
1 1
stro, infortunatosi. Né Palacio
né Paloschi sono riusciti a farsi
largo tra Thiago Silva e Yepes.
MILAN
777PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Pato (M) al 29’, Floro Flores (G) al 46’ p.t.
(4-4-2)
(4-3-1-2)
Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze,
Criscito; Konko (dal 45’ s.t. Rafinha),
Kucka, Milanetto, Rossi; Destro
(dal 15’ p.t. Palacio), Floro Flores
(dal 25’ s.t. Paloschi).
Abbiati; Oddo, Thiago Silva, Yepes,
Bonera; Gattuso, Van Bommel,
Flamini (dal 30’ s.t. Emanuelson);
Robinho (dal 18’ s.t. Cassano); Pato,
Ibrahimovic.
PANCHINA Scarpi, Chico, Moretti,
Veloso.
PANCHINA Roma, Sokratis,
Jankulovski, Merkel, Seedorf.
ALLENATORE Ballardini.
ALLENATORE Allegri.
ESPULSI nessuno
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Konko per gioco
scorretto.
AMMONITI Bonera, Thiago Silva,
Ibrahimovic per gioco scorretto.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo
NOTE paganti 4.776 per un incasso di 129.732 euro; abbonati 19.358 per una
quota di 258.839 euro. Angoli: 5-7. In fuorigioco: 6-6. Recuperi: 1’ p.t. e 3’ s.t.
POSSESSO PALLA
GENOA 42%
PASSAGGI
MILAN 58%
TIRI IN PORTA
III
GENOA 3
GENOA 369
29’
PRIMO TEMPO
Pato non sbaglia Dopo un clamoroso errore di Robinho, il Milan va in vantaggio alla mezz’ora. Ibrahimovic pesca
Pato solo a due passi del portiere e il brasiliano non fallisce. Per i rossoneri le cose sembrano mettersi bene LINGRIA
MILAN 518
TIRI FUORI
III IIIII
MILAN 3
GENOA 5
IIIII
MILAN 5
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 1-1
SECONDO TEMPO
9’ Robinho sbaglia il tiro da pochi passi
ignorando Ibra al suo fianco.
29’ c GOL! Favoloso assist di Ibra per Pato
davanti a Eduardo: tocco elementare in rete.
46’ c GOL! Rinvio di Flamini, il pallone
sbatte sullo stinco di Van Bommel e torna in
area dove Floro Flores fa secco Abbiati.
3’ Ibra mette Flamini davanti al portiere ma
Eduardo in uscita ribatte il tiro.
4’ Flamini smarca Robinho che tira fuori
disturbato da Rossi.
24’ Eduardo sventa un colpo di testa di Ibra
destinato all’incrocio.
3’ Tiro di Konko da lontano, para Abbiati.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECERE
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GENOVA d Altra frenata: ora
servono le idee di Pirlo e la forza di Boateng per tenere a bada gli inseguitori. Sì, è un Milan in difficoltà, ma non lo si
può definire un Milan in aperta crisi dopo aver visto con
quanta naturalezza controlla
tutto il primo tempo, mettendo più volte in difficoltà un Genoa ben disposto alla lotta e
deciso a fare risultato, che però non riesce mai a creare grattacapi alla difesa rossonera.
Una supremazia rossonera
chiara nel gioco e nelle occasioni e in questi casi quando ti
dice bene, dopo aver sbloccato il risultato (Pato da due pas-
si su splendida illuminazione
di Ibrahimovic) poi non fallisci il raddoppio quando si presenta l’occasione giusta. E invece al Milan dice male per
due volte. La prima quando
Pato (33’) si fa stoppare da
Dainelli il tiro da cinque metri; la seconda allorché lo stesso attaccante brasiliano (39’)
appoggia su Robinho (che è in
fuorigioco) un contropiede
tre contro uno senza accorgersi che c’è Ibra libero a sinistra
in posizione regolare. Non solo il Milan spreca queste ghiotte opportunità per chiudere
con un 2-0 il suo periodo aureo, ma va a beccare il pareggio a trenta secondi dal riposo
a causa di un rinvio difensivo
che sbattendo sulla tibia di
Van Bommel si trasforma in
46’
PRIMO TEMPO
Rimpallo decisivo Il Genoa acciuffa il pareggio allo scadere del primo tempo con un po’ di fortuna. Il pallone
rinviato da Flamini sbatte contro Van Bommel e arriva a Floro Flores che infila il portiere rossonero LIVERANI
Uscito Robinho nella
ripresa, il Milan è
calato, con un
Cassano estraniato.
A quel punto il Genoa
ha provato il colpo
perfetto lancio per Floro Flores, il quale supera agevolmente Abbiati. Il massimo della sfortuna...
L’affanno Nella valutazione
complessiva del match emerge comunque la netta sensazione di una capolista in affanno perché nella ripresa, uscito
al quarto d’ora il vivace ma
sempre affamato (di gol: se
n’è mangiati un paio pure ieri..) Robinho, ecco che il rendimento generale è calato e il Genoa ha avuto la sua parte di
gloria, minuti nei quali non ha
inquadrato pericolosamente
la porta di Abbiati solo per carenze di giornata di un attacco
che aveva dovuto fare a meno
in apertura del centravanti De-
Le cause Il Milan, superata senza danni la fase di tamponamento delle altrui manovre,
non ha saputo riemergere per
tre motivi: 1) Cassano è rimasto avulso dal gioco, penalizzato da una forma ancora precaria; 2) Van Bommel ha accusato un calo dinamico, peraltro
comprensibile e giustificabile
considerato il lungo periodo
di inattività; 3) Pato non ha
trovato guizzi pure per la mancanza di aiuti dalle fasce e dalla mediana, e così la manovra
di attacco si è risolta nel solito
«Ibra pensaci tu». Lo svedesone anche stavolta è stato protagonista in versione altruistica
(due passaggi da rete, sul secondo Flamini viene rimpallato dal portiere), ma quando ha
provato a sfondare (24’ s.t.)
ha trovato il redivivo Eduardo
intenzionato a far dimenticare
le recenti papere: volo all’incrocio e il pareggio resta blindato.
Aiuti Dall’altra parte, Abbiati
ha dovuto controllare solo un
tentativo dalla distanza di
Konko. Il che significa che
mentre l’assenza di Nesta (che
resta grave, intendiamoci) è
stata comunque neutralizzata
dal rendimento confortante
del tandem Thiago Silva-Yepes, a centrocampo la formula
improntata sui tre mediani ha
bisogno di essere irrorata dal
genio di Pirlo, dall’irruenza di
Boateng e magari dalla classe
di Seedorf, ieri rimasto in panca. Sul piano tattico c’è stata
una eccellente interpretazione di Oddo che venendo spesso in avanti ha permesso di
non accusare l’uomo in meno
a centrocampo, peccato che
poi sui cross il piede non sia
stato così felice. Però con
l’esperienza di Oddo e la freschezza atletica di Abate quel
ruolo è coperto (in attesa di
Zambrotta). Il Genoa con questo punto alla fine meritato riprende fiato. E poi che soddisfazione aver messo in un angolo Cassano...
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MILAN FLAMINI GIÙ DI TONO
6
Primo tempo dominato, quando
esce Robinho diventa prevedibile.
a 6 L’ALLENATORE
R 7 IL MIGLIORE
Allegri
Ibrahimovic
Attende con impazienza il recupero
degli infortunati per tornare a quel gioco
ragionato che predilige. In mediana
adesso manca la luce.
Premiamo il passaggio del gol a Pato, quel
pallone magicamente recapitato per il
tocco in rete. Poi suggerisce per Flamini
e viene fermato da Eduardo in extremis.
TERNA ARBITRALE
MAZZOLENI 6,5
Sbaglia solo ad
ammonire Ibra (non
c’è fallo). Cariolato
6,5; Manganelli 6,5.
6
6
6,5
6,5
6,5
6
6,5
5
6,5
6
5
5,5
Abbiati
Oddo
Thiago Silva
Yepes
Bonera
Gattuso
Van Bommel
Flamini
Robinho
Pato
Cassano
Emanuelson
Un balzo per
alzare la
staffilata di
Floro Flores da
lontano, poi
viene sollecitato
solo da Konko.
Interpreta bene
la sfida sul
piano tattico,
supportando il
centrocampo.
Impreciso sugli
affondi.
Un recupero
da applausi
nel finale
su Palacio.
Prestazione
di buon livello,
da difensore...
Altra prova
autorevole,
ormai si è
inserito alla
perfezione. Non
fa rimpiangere
Nesta.
A dispetto della
botta rimediata
da Kozak si
presenta vispo
e scattante.
Dalla sua parte
non si sfonda.
Regge sul piano
dinamico e
caratteriale,
evitando
eccessi: la
fascia di
capitano, aiuta.
Bene per tutto
il primo tempo,
distribuisce il
gioco con
precisione e
tempismo. Cala
alla distanza.
Ibra lo mette a
tu per tu con
Eduardo ma si
fa stoppare il
tiro da 2 metri.
Meno energico
del solito.
Fonte di gioco
mostra i soliti
limiti al tiro in
due occasioni.
Però quando lui
esce stremato
cala il buio.
Non può
sbagliare su
quell’assist al
bacio, sbaglia
nell’azione del
possibile 2-0.
Ma è in ripresa.
Ha 30’ per
lasciare il segno
nel suo derby
personale.
Invece resta ai
margini. Manca
la forma fisica.
Dovrebbe
portare linfa in
mezzo al campo
ma commette
subito un
errore e non si
riprende.
MARASSI BLINDATO
Denunciati
cinque tifosi
Cariche
della polizia
Cosimo Spagnolo con i fiori ANSA
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GENOVA d(a.d.r.) Nessun feri-
to, ma nemmeno la pace annunciata alla vigilia e richiesta da
tempo da Cosimo Spagnolo. Il
ritorno dei tifosi del Milan a Genova, 16 anni dopo la morte violenta del tifoso genoano Vincenzo Spagnolo, non è stato totalmente indolore. Il quartiere di
Marassi è stato blindato, con un
nutrito servizio d'ordine che, poco prima del fischio d'inizio, ha
evitato lo scontro tra le due fazioni. Alcuni sostenitori del Milan, infatti, non appena scesi
dai pullman che li hanno condotti sul piazzale del Ferraris, si
sono arrampicati sulle cancellate ed hanno lanciato cori e fumogeni all'indirizzo dei rossoblù. La reazione è stata immediata, anche se, grazie al servizio di sicurezza, e a qualche carica di alleggerimento, si è concretizzata soltanto in un nutrito
lancio di oggetti, in particolare
bottiglie, pietre e petardi.
Anche un coltello Nelle operazioni di prefiltraggio, eseguite
prima dell’avvio della sfida fuori dallo stadio, sono stati denunciati cinque tifosi, quattro
del Milan e uno del Genoa, tutti per possesso di fumogeni. Sono inoltre state sequestrate
120 aste rigide per bandiere e
10 bengala. Nel piazzale riservato ai milanisti, poi, è stata rinvenuta pure una sacca contenente materiale atto ad offendere, in particolare vi sono state abbandonate, per evitare
guai ai controlli, pietre, bengala, torce illuminanti per barche, bombe carta, lamette e pure un coltello. Senza problemi,
invece, il deflusso dei tifosi a fine incontro.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 24a GIORNATA
GENOA
Floro Flores
«Dedico il mio gol
a Eduardo»
Anche Ballardini parla del
portiere: «Meritava di essere
difeso». Poi: «Grande partita»
w
I NUMERI
7
le partite
utili consecutive
in campionato
per il Milan (3
vittorie e 4 pari).
È la 2ª volta che
succede
quest’anno
1˚
pareggio
tra i due
allenatori che si
sono affrontati
ieri per la sesta
volta, Ballardini
è in vantaggio
per 3 vittorie a 2
Floro Flores festeggiato dai compagni dopo il gol MORINI
ALESSIO DA RONCH
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dTutti per uno. Il Genoa trova finalmen-
te un gol da uno dei suoi nuovi acquisti, Floro
Flores, conquista un bel punto contro il Milan e
dedica il tutto al suo portiere Eduardo, tornato
protagonista in positivo dopo l’errore di Firenze:
«Il mio gol è per lui - annuncia felice Floro Flores
- che ha saputo risollevarsi in un momento così
difficile». Il sostegno arriva pure da Kaladze e,
soprattutto, da Ballardini, che dedica all’estremo difensore, autore di due belle parate, un pensiero speciale: «Sì, è vero, ho difeso Eduardo e
sono contento di averlo fatto. Lavorando sul campo conosci bene le qualità professionali e umane
dei giocatori e lui, per come si impegna e per
come vive in maniera totale questa sua appartenenza alla squadra, merita di essere difeso».
Genoa da corsa Davanti ad Eduardo, naturalmente c’è di più. E Ballardini inizia a godersi il suo
nuovo Genoa: «Abbiamo disputato una grande
partita. Sul gol Eduardo aveva chiamato la palla,
ma Dainelli non l’ha sentito, cose che capitano,
ma noi abbiamo reagito, cercando il gol. Siamo
stati in campo nella maniera giusta, con determinazione e rabbia, facendo pressing, alzando il ritmo. Queste devono essere sempre le nostre caratteristiche. Dobbiamo naturalmente migliorare
ancora».
323
i minuti
d’imbattibilità
della porta del
Milan. L’ultimo a
far gol contro i
rossoneri era
stato Olivera
il 16 gennaio
Eduardo, 28
anni, portiere
del Genoa
PEGASO
Finalmente Antonelli Non ha avuto fortuna la sua
mossa a sorpresa: Destro, schierato al posto di
Palacio,si è infortunato dopo pochi minuti. «Purtroppo ha sentito tirare dietro la coscia e rischia
di essersi procurato una lesione importante. Lo
perderemo per un po’. Lo avevo messo in campo perché è fresco e si è allenato bene, mentre
Palacio mi era apparso un po’ stanco. Quest’ultimo, comunque, si riprenderà in fretta e Paloschi ha dimostrato di poter diventare un elemento importante della squadra. In più
ora avremo anche Antonelli».
LA CURIOSITÀ
Quell’esultanza
tutta brasiliana
dei rossoneri
V
Allegri
«Noi troppo leziosi
davanti alla porta»
«Il Milan ha avuto tante occasioni, era una gara
da vincere. Ma non sono affatto preoccupato»
DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dMassimiliano Allegri
è un tipo imperturbabile e al
momento l’aggettivo «preoccupato» non rientra nel suo vocabolario. «Non sono preoccupato. Certo, potevamo avere qualche punto in più. Ma in un campionato così lungo ci sono alti e
bassi». Però alcuni pugni sferrati alla panchina nei momenti di
maggiore tensione (reazione
insolita per uno che è sempre
molto misurato) suggeriscono
che di sicuro c’è rabbia, perché
il Milan ha lasciato altri due
punti a Genova (come era già
successo con la Sampdoria) e
perché il solco che divideva i
rossoneri dalle inseguitrici si
sta assottigliando.
Arbitri contro Allegri si è arrabbiato molto per il giallo che
Mazzoleni ha sventolato in faccia a Ibrahimovic dopo l’intervento su Kucka (da lì è nato il
pari del Genoa). «L’ammonizione è giusta perché Zlatan ha
protestato, ma forse non c’era
fallo e andare a riposo sull’1-0
sarebbe stato meglio», ha minimizzato a fine gara. Però quell’episodio ha fatto imbestialire
allenatore e società. Braida e
Galliani sono andati via con la
Massimiliano Allegri, 43 anni, sbuffa: i suoi non trovano il gol vittoria ANSA
Galliani e Braida
sono andati via
scuri in volto, con
l’a.d. che ha liquidato
i giornalisti con un
secco «no comment»
faccia scura, l’a.d. ha salutato i
giornalisti con un «no comment», ma la sensazione è che i
rossoneri (che si erano già lamentati per l’espulsione di Van
Bommel a Catania e i ripetuti
falli di Kozak, non sanzionati,
contro la Lazio) ultimamente
si sentano penalizzati dalla
classe arbitrale.
Troppo leziosi Giallo a Ibra a
parte, all’allenatore rossonero
non è piaciuto come la squadra
ha affrontato il secondo tempo: «Nel primo tempo abbiamo
creato parecchio e abbiamo anche avuto l’occasione di chiudere la partita, ma nella ripresa
abbiamo avuto fretta. Se avessimo continuato come nella fase
finale del primo tempo, forse il
risultato sarebbe stato diverso.
Però ho apprezzato l’atteggiamento della squadra. Dopo il
gol subito ho temuto che potessimo disunirci, invece non è
successo anche se non abbiamo giocato al meglio». Di sicuro il Milan gioca meno bene rispetto a qualche mese fa (colpa
anche della lunga lista di infortunati: sabato con il Parma dovrebbe rientrare Pirlo, Antonini ha un fastidio all’adduttore
ma è recuperabile) e fa fatica a
chiudere le partite: a volte la
qualità degli attaccanti rossoneri fa a cazzotti con la cattiveria sotto porta. «Forse siamo
stati troppo leziosi lì davanti ammette Allegri -, quando le cose sembrano facili ci culliamo e
non affondiamo il colpo. Ho sostituito Robinho perché era
stanco, ha avuto 2-3 palle-gol
che in altre situazioni avrebbe
sfruttato in modo diverso. Pato
ha segnato e poteva mandare
in gol Ibrahimovic, ma ha fatto
la scelta sbagliata, però se n’è
subito reso conto».
Tabella scudetto E Cassano, che
era stato l’arma in più a Cagliari e contro l’Udinese, stavolta
non è riuscito a incidere: dopo
un mese e mezzo in rossonero
non è ancora al top della condizione. «É un momento di rigetto, ha fatto bene le prime partite, ma è ancora indietro. Purtroppo abbiamo giocato ogni
tre giorni e per forza di cose ha
lavorato di meno. Ma sta facendo il massimo». Meno di una
settimana fa Allegri aveva parlato di 11 vittorie in 16 partite
per vincere lo scudetto. Adesso
le partite a disposizione sono
diventate 14 e Allegri sa che dopo due pareggi consecutivi è
fondamentale ricominciare a
vincere.
NAZIONALE TRE NOVITÀ IN VISTA DELL’AMICHEVOLE CON LA GERMANIA. E DOPO AMAURI E LEDESMA, PRANDELLI CONVOCA L’ITALO-BRASILIANO DELL’INTER
Nuova Italia: Giovinco con Matri e Motta
A Coverciano
si rivedono anche
Buffon e Cassano.
Gilardino resta fuori
MASSIMO CECCHINI
sua gestione Gigi Buffon - al
rientro dopo il Mondiale - ed è
pronto ad affidargli la fascia di
capitano, mettendolo in «pole»
davanti a Viviano e Sirigu.
Reinserito nel gruppo anche
Antonio Cassano, che con l’approdo al Milan ha ritrovato il
calcio giocato più che parlato.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dA volte ritornano, a
volte invece si affacciano per la
prima volta. L’Hotel Italia apre
le porte a volti noti e «new entry», cercando quel mix che ci
apra le porte dell’Europeo e del
Mondiale. In vista del match
con la Germania di mercoledì a
Dortmund, Cesare Prandelli abbraccia per la prima volta nella
Thiago e Giovinco Nell’elenco
dei convocati diramato ieri il
c.t. ha dato spazio anche a volti
nuovi. Largo a Sebastian Giovinco, Alessandro Matri e all’oriundo Thiago Motta, la cui
famiglia affonda le radici nel
Polesine. Com’è noto, quella
dell’interista è una convocazione ancora «sub judice» in attesa che la Fifa dia l’atteso via li-
bera. Il problema? Alcuni anni
fa il centrocampista aveva partecipato alla Gold Cup con la
maglia del Brasile, che però
aveva giocato con una selezione Under 23. Impressioni? Ottimismo spinto, visto che il placet è atteso per oggi.
Fuori Gila In attacco, con l’ingresso di Matri, trovano spazio
Borriello, Pazzini e Giuseppe
Rossi, mentre il sacrificato di
turno è Gilardino. In mediana
tocca ad Aquilani, De Rossi,
Montolivo, Palombo e Mauri,
con Cassani, Maggio, Criscito e
Nocerino pronti a occuparsi
delle fasce. In difesa conferma
per Ranocchia al fianco dei collaudati Chiellini e Bonucci,
Si gioca
mercoledì
a Dortmund
mentre Astori continua ad essere sotto osservazione.
Ricordi «mondiali» La Nazionale
si radunerà oggi alle 12.30 per
poi svolgere allenamento nel
pomeriggio. Mercoledì alle 20.
50 ci sarà il calcio d’inizio del
match e quindi il ritorno notturno in charter. Memorandum
per i malati di nostalgia: proprio a Dortmund nel 2006 si
giocò la semifinale mondiale
che ci aprì le porte di Berlino
(2-0 alla Germania con gol di
Grosso e Del Piero). Di quel
gruppo sono rimasti solo Buffon e De Rossi (quella sera
squalificato). Un modo per sottolineare che c’è bisogno di futuro.
I CONVOCATI
MILANO Questi i 23 convocati
dal c.t. Cesare Prandelli per
l’amichevole di mercoledì a
Dortmund contro la Germania
(ore 20.50, diretta tv su Rai1).
Portieri: Buffon, Sirigu, Viviano.
Difensori: Astori, Bonucci,
Cassani, Criscito, Chiellini,
Maggio, Ranocchia.
Centrocampisti: Aquilani, De
Rossi, Giovinco, Mauri,
Montolivo, T. Motta, Nocerino,
Palombo.
Attaccanti: Borriello, Cassano,
Matri, Pazzini, Rossi.
Nella Germania non ci sarà
l’infortunato Gomez, tolto ieri dai
convocati.
Thiago Motta, 28 anni ANSA
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Pato dopo il
gol festeggia
con una
caduta
brasiliana che
coinvolge
anche Robinho
e Thiago Silva.
Flamini li
osserva
divertito
BOZZANI
Questo Milan non perde,
ma che fatica segnare!
Nel nuovo anno i rossoneri fanno meno gol e subiscono di più.
L’avvicinamento dei nerazzurri toglie alla squadra sicurezza?
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dUn segno sui pali di
San Siro, uno sullo stinco di
Van Bommel. Segni che rischiano di diventare tatuaggi sulla
pelle del Milan. «Dovevamo essere più lucidi, ma forse il fatto
di aver subito il pareggio nel finale del primo tempo ci ha un
po' innervosito». Daniele Bonera ha la faccia stanca di uno che
gira, soffre e prende pure i pugni. Ha un occhio viola e l'umore solo un po' più chiaro, perché ufficialmente nessuno al
Milan vuole ammettere di essere preoccupato. Bonera ha fatto la trottola in ogni posizione
della difesa, un po' come i centrocampisti che entrano e escono e viaggiano fra campo e infermeria come tanti trasformisti impazziti. «In questo periodo non abbiamo quasi mai giocato con lo stesso centrocampo, ma l'atteggiamento della
squadra mi piace. La squadra
ha sempre capito che cosa fare», ha detto Allegri prima della trasferta di ieri. Ma il gioco
ne ha risentito. Senza Pirlo e
con Seedorf prima affaticato e
poi infortunato le scorte di qua-
Alexadre Pato, 21 anni, a sinistra, e Zlatan Ibrahimovic, 29 NEWPRESS
lità della squadra sono diminuite. Senza Boateng e ora senza
Ambrosini non si può avere il
pieno di energia.
Numeri C'è il doppio palo di
Ibra contro la Lazio, c'è la carambola su Van Bommel che ieri ha punito Abbiati. Episodi
che portano o tolgono punti,
ma l'impressione di una frenata nel gioco e di un malessere
nello spirito resta. Le cifre apparentemente aiutano poco: il
Milan aveva tre punti sul Napoli all'inizio dell'anno e tre punti
restano. La Lazio si è allontanata, la Roma pure. Ma c'è una
squadra che viaggia ed è il male oscuro del Milan: si chiama
Inter e la sua rinascita toglie ai
rossoneri parte della sicurezza
ritrovata. Gattuso se n'è accorto subito: «Se si continua così
l'Inter ci può riprendere», ha
detto qualche settimana fa.
Una preoccupazione che si è
diffusa, perché i numeri non sono malissimo (il Milan resta in
serie positiva da 7 partite), ma
il confronto con l'Inter in risalita non può lasciare tranquillo
nessun milanista.
Occasioni Con o senza Pato e i
suoi gol, il Milan soffre. Ha pareggiato nelle ultime quattro
partite giocate dal brasiliano
da titolare, eppure la sua media gol è stratosferica. Quanto
a Ibra, nel 2011 ha segnato 4
volte e ha incrementato il numero di assist, anche a Pato. I
due non saranno assortiti benissimo, ma lo svedese ha regalato a Pato quattro palloni perfetti. Due li ha riservati a Robinho, uno a Flamini, due a
Boateng. In questo campionato gli assist di Zlatan sono 9 e le
reti 13. Milan Ibra-dipendente,
si dice. Ma era Ibra-dipendente
anche quando staccava l'Inter
in classifica. Ora però la media
gol di Ibra è addirittura migliorata, mentre tutti gli altri indicatori sono in peggioramento:
il Milan segna di meno (1,571
gol a partita contro 1,705 del
2010), subisce un po' più gol
(0,857 contro 0,764) e fa meno punti. Erano 2,118 a partita, ora sono 1,857. Sembrerebbe tutto lapalissiano, ma in questo campionato di occasioni
perdute non lo è. «Non sono affatto preoccupato», è il mantra
di Allegri. Ma nelle teste dei
suoi il tarlo resta.
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SERIE A 24a GIORNATA
FATE LARGO
NAPOLI A -3
È sempre Cavani
poi gol-fantasma
e sigillo di Sosa
L’uruguaiano col Cesena a quota 18. Non vista
una rete regolare di Maggio. Il Milan è più vicino
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dMeno tre dal Milan e
Edinson Cavani a quota 18
gol, sempre più capocannoniere. Napoli deve crederci. A che
cosa? Allo scudetto. Qui, nella
città della scaramanzia, la parolina magica non la pronuncia nessuno perché nominarla
potrebbe portare iella, ma i numeri sono chiari. L’anti-Milan
del momento è il Napoli e lunedì 28 febbraio, notte del confronto diretto a San Siro, ne sapremo di più. La partita col Cesena va presa per quella che è,
una tappa di avvicinamento al
grande sogno. Non è stata una
vittoria epica. Un gol di Cavani all’inizio, un altro di José
«El Principito» Sosa alla fine,
più uno di Maggio (a inizio ripresa) non visto dal guardalinee e non convalidato. Poco altro è successo, ma contava cancellare la sconfitta di Verona
col Chievo e il Napoli l’ha fatto
con cinismo: al Cesena non è
stato permesso di dire bah. Si
doveva vincere e si è vinto. Il
resto è fumo, chiacchiera fine
a se stessa.
Perché lo scudetto sì Facciamo
un gioco, sulla base di quanto
visto ieri al San Paolo. Perché
il Napoli è da scudetto? Per-
ché Edinson Cavani è oggi l’attaccante più forte del campionato: fa gol e partecipa come
pochi altri bomber al recupero
del pallone. Perché la fase difensiva rasenta la perfezione,
è difficile che ci siano buchi
nella recinzione: ieri con la difesa B — Cribari e Santacroce
al posto dei titolari Cannavaro
e Campagnaro — al Cesena è
stata concessa una sola palla-gol a Bogdani, verso la fine.
Perché gli esterni attaccano e
difendono, secondo necessità:
Maggio ha servito a Cavani
l’assist dell’1-0 e si è visto annullare un gol regolare (parata di Antonioli oltre la linea),
ma tra un’incursione e l’altra
si è dedicato alla devitalizzazione del fastidioso Giaccherini. Perché Mazzarri azzecca i
cambi: ha tolto Hamsik e Lavezzi, ha inserito Mascara e Sosa e questi ultimi due l’hanno
ripagato con l'azione del 2-0,
assist dell'ex del Catania e rete
dell'argentino. Perché l’entusiasmo del San Paolo è un patrimonio, rappresenta sul serio il dodicesimo uomo: un
pubblico così non ce l’ha nessuno, neppure la Roma.
35enne Cristiano Lucarelli.
Perché la circolazione della
palla in mediana non è granché: Gargano e Yebda contro il
Cesena non hanno brillato per
pulizia del passaggio, e Pazienza — ieri fuori per squalifica —
non ha piedi delicati, però forse è stato Mazzarri a scegliere
di fondare la squadra su un
centrocampo di accalappiatori
e non di costruttori (se fossimo
Perché lo scudetto no Perché
se Cavani si fa male — tutti a
toccare i cornetti, di corsa! —
l’unico centravanti di ruolo a
disposizione sarebbe (è) il
AMMONITI Maggio (N), Santacroce (N)
e Jimenez (C) per gioco scorretto.
NAPOLI
CESENA
2
0
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Cavani 13’ p.t.; Sosa 46’
s.t.
NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Santacroce, Cribari, Aronica; Maggio, Gargano, Yebda, Zuniga (dal 40’ s.t. Dossena); Hamsik (dal 29’ s.t. Mascara),
Lavezzi (dal 45’ s.t. Sosa); Cavani. PANCHINA Iezzo, Campagnaro, Cannavaro, C. Lucarelli ALL. Mazzarri
CESENA (4-3-2-1) Antonioli; Dellafiore, Pellegrino, Von Bergen, Santon;
Caserta (dall’8’ s.t. Sammarco), Colucci, Parolo (dal 36’ s.t. Rosina); Jimenez, Giaccherini (dal 26’ s.t. Budan);
Bogdani. PANCHINA Calderoni, Felipe,
Ceccarelli, Appiah. ALL. Ficcadenti
ARBITRO Celi di Campobasso
NOTE spettatori 34.565, incasso 656.178,31
euro (compresi abbonati e quota). Tiri porta:
5-0. Fuori: 2-3. Fuorig.: 2-4. Angoli: 2-3. Rec.
p.t. 1', s.t. 5'.
Contava cancellare
la sconfitta con il
Chievo e il Napoli l’ha
fatto con cinismo: al
Cesena non è stato
permesso di far nulla
in De Laurentiis il primo acquisto da mettere in agenda sarebbe quello di un tipo alla Xabi
Alonso, ma è soltanto il nostro
punto di vista). Perché il rischio appagamento è alto, a un
certo punto ci si potrebbe «accontentare» di andare in Champions, che sarebbe lo stesso un
risultato eccezionale.
Cesena spuntato Il Cesena ha
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
chiuso con quattro attaccanti
(Bogdani, Budan, Jimenez e
Rosina), ma non è la somma
che fa il totale, si potrebbe dire
parafrasando Totò, il più napoletano dei napoletani. Quattro
attaccanti e la miseria di una
palla gol, sciupata da Bogdani. Cesena spento, quasi rassegnato. Fallito (per ora) l’innesto di Santon: i due gol del Napoli sono sgorgati dal suo lato,
2
Dubbi di fuorigioco sul 2-0
La notizia positiva è che il gol di Maggio non visto
dall’assistente Pugiotto non è stato determinante
per il risultato. Resta, però, il problema
dell’enorme divario tra l’occhio umano e la
tecnologia. Al primo replay utile, infatti, è stato
chiaro a tutti che la respinta di Antonioli era
avvenuta nettamente al di là linea. Chiaro a tutti,
tranne alla quaterna arbitrale che ha preso la
decisione (sbagliata) in un secondo e senza tv.
Il 5 marzo l’Ifab potrebbe aprire alla tecnologia
proprio sul gol-non-gol. L’episodio incriminato
arriva al 3’ della ripresa: cross di Zuniga, testa di
Maggio e Antonioli para dentro la porta. Per il
resto, Celi giustamente non ferma l’azione che
porta al vantaggio napoletano: Cribari non
commette fallo su Bogdani. Giusto annullare un
gol a Jimenez: è in fuorigioco. Resta un’ombra sul
2-0 del Napoli: da capire la posizione di Mascara.
Le sequenza del gol fantasma: Maggio colpisce
di testa e sotto Antonioli para dentro la porta SKY
LE PAGELLE
di S.V.
MAGGIO CORSE E ASSIST, DELLAFIORE ANNULLA LAVEZZI, SANTON AFFONDA
NAPOLI 6,5
DE SANCTIS s.v. Zero parate. La
prova vivente che il Cesena ha
combinato poco o niente.
SANTACROCE 6 Un’unica
scottatura, al tramonto: Bogdani lo
brucia e buon per lui che
l’albanese di testa metta fuori.
CRIBARI 6,5 Sbroglia il traffico
con bella autorità.
ARONICA 6 Sotto esame e perciò
attento. Ruiz può aspettare.
MAGGIO 7 L’assist per Cavani, il
gol/non gol, il soffocamento di
Giaccherini. L’uomo dei «coast to
coast» ritorna in Nazionale.
GARGANO 6 Lo salva il
dinamismo, ma la precisione non è
la sua arte.
LAVEZZI 5,5 Se giocasse da
Lavezzi, il Cesena ne piglierebbe
cinque.
YEBDA 5,5 Dedito al lavoro
sporco, non si capisce se col
pallone litighi perché è sempre
anaerobico o per limiti tecnici.
SOSA 6,5 Avviso ai fantacalcisti:
un gol va premiato con un bel
voto, anche se l'autore gioca 5
minuti.
ZUNIGA 6 Due tiri, il cross per il
gol/ non gol di Maggio. Segnali di
vita dal pianeta Zuniga (Dossena
s.v.).
h
HAMSIK 6 La palla profonda per
Maggio — da cui l’1-0 — è un
gioiellino, l'unico del pomeriggio. A
lungo in sonno.
MASCARA 6,5 L’emozione del
debutto al San Paolo, poi il pallone
del 2-0 a Sosa. Mascarinho ha già
conquistato i napoletani.
7
IL MIGLIORE
CAVANI
Diciotto gol dopo ventiquattro
giornate, media notevole. L’uomo
simbolo del Napoli di oggi. L’ultimo
scudetto con Diego, il prossimo
con Edinson?
All. MAZZARRI 7 Azzecca tutto:
formazione, cambi, mosse tattiche
tipo Maggio su Giaccherini.
CESENA 5
ANTONIOLI 5,5 Meno
impermeabile del solito, anche se
sui due gol può fare poco. Parata
«illegale» sul colpo di testa di
Maggio (palla entrata, gol non
dato).
IL MIGLIORE
h 6,5 DELLAFIORE
Lavezzi non combina nulla di
memorabile, un po’ per colpa sua e
un po perché Dellafiore gli piglia le
misure.
PELLEGRINO 5 Disperata e inutile
scivolata su Cavani: meglio così,
forse. Se avesse fatto un altro
autogol, lo avrebbero crocifisso.
TERNA ARBITRALE: CELI 5,5 Tradito da un guardalinee: il gol di Maggio è buono e Mascara è forse in fuorigioco sul 2-0. Pugiotto 4,5-Carrer 6
VON BERGEN 5,5 Cavani è tanta
roba anche per lui e poi spunta
Sosa.
SANTON 5 Non vogliamo infierire
e ci limitiamo al cinque, ma dov’è
finito il Santon che nell’Inter
pareva il nuovo Maldini? Occhio,
nel calcio si fa presto a scivolare
in basso. Oggi il Cesena: domani?
CASERTA 5 Dopo venti minuti
passa all’ala e la cosa gli procura
imbarazzi: dell’esterno non ha i
tempi né il passo.
SAMMARCO 5,5 Neppure con lui
la situazione migliora.
COLUCCI 5,5 Prova a
orchestrare, ma non trova
suonatori ispirati.
PAROLO 6 Martire del
centrocampo, s’immola su ogni
traiettoria, porta acqua a tutti.
Esce per sfinimento (Rosina s.v.).
JIMENEZ 5 Un paio di ricami.
Tanta forma, poca sostanza.
GIACCHERINI 5,5 La zanzara
ronza, lo «schiacciamosche
Maggio la spiaccica.
BUDAN 5,5 Non gli arriva un
pallone commestibile.
BOGDANI 5 Fallisce di testa l’1-1.
Né prima né dopo lascia tracce.
All. FICCADENTI 5,5 Cambia 3-4
moduli, mescola e rimescola, ma il
Cesena è stitico, fa un gol a
settimana. Anzi, di meno: 17 in 24
turni. Allarme rosso.
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I GOL
Cavani sblocca di sinistro
Sosa rifinisce il successo
V
Mazzarri si sbilancia
«Siamo straordinari»
L’allenatore: «Anche col turnover andiamo al massimo»
Cavani: «Non pensiamo al Milan, avanti così senza limiti»
MIMMO MALFITANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLIdAncora un gol. Ed è sa-
13’
PRIMO TEMPO
Il vantaggio Hamsik dà in profondità per Maggio
sulla destra, inserimento in area dell’esterno napoletano
e cross basso per Cavani, che a pochi passi dalla porta
mette dentro di sinistro. Antonioli è battuto AGNFOTO
Doppietta sudamericana: Jose
Ernesto Sosa, di spalle,
e Edinson Cavani PLP
con l’ex interista a fare la figura della bella statuina, prima
su Maggio e poi su Cavani.
L’organizzazione è importante, ma da sola non basta. Bisognava acquistare una punta
con senso del gol. Per la salvezza ci sarà da patire. Anziché illuderlo con la chimera Mutu,
al povero Ficcadenti non potevano comprare un centravanti
del tipo «usato sicuro»?
46’
SECONDO TEMPO
Il raddoppio della sicurezza Assist di Mascara
dal settore destro e tocco vincente di Sosa davanti
al portiere cesenate. L’argentino, arrivato in estate dal
Bayern, viene festeggiato poi da tutti i compagni CUOMO
lito a quota 18, Edinson Cavani, con la possibilità di agganciare Antonio Careca al quarto
posto della speciale classifica
di tutti i cannonieri del Napoli,
fermo a 19 reti, mentre in testa
c’è Vojak con 22 gol realizzati
nel campionato 32-33. Gli restano ancora 14 giornate di
campionato, dunque, per entrare definitivamente nella storia del club, e dovrebbero essere sufficienti per compiere l’impresa. «Provo tanta felicità in
questo momento. Sono contento per me e per la gente che ci
accoglie sempre con entusiasmo ed ha fiducia nel nostro
operato», ha detto il capocannoniere del campionato che ha
poi commentato il distacco dalla capolista che s’è accorciato
di 2 punti. «Non è il caso di pensare al Milan. Sarà importante, per noi, continuare a giocare così come stiamo facendo,
senza porci limiti. Sento parlare di scudetto, ma ci andrei
cauto, perché tra poco ritorne-
remo a giocare anche in Europa League, una manifestazione che non vogliamo trascurare», ha osservato Cavani. Il Napoli affronterà il Villarreal il
17, al San Paolo, mentre il 24
giocherà la gara di ritorno in
Spagna.
Robe straordinarie La sua squadra è una realtà che tutto il
campionato, ormai, riconosce.
E Walter Mazzarri è colui che
sta permettendo ad un’intera
città di accarezzare sogni incredibili. «Non ci sono partite
scontate», ha detto l’allenatore nel dopo partita sottolineando l’ennesima prestazione positiva dei suoi ragazzi. «Stiamo
facendo delle robe straordinarie e mi piace evidenziarle. Oggi (ieri ndr.) c’è stato un discreto turnover. Pur impiegandolo poco, Cribari ha il
pregio di rendere al meglio
ogni qualvolta ho bisogno di
lui. Discorso analogo per Santacroce che ritengo recuperato».
Secondo posto E’ la prima volta in dieci anni di serie A che
S
Walter
Mazzarri,
49 anni,
non è mai stato
al secondo
posto da solo
CUOMO
Mazzarri si trova solitario al secondo posto dopo 24 giornate
di campionato. Una condizione che non gli procura emozioni particolari, in ogni modo.
«Certo, sarebbe stato difficile
ritrovarsi secondo allenando
la Reggina. Io ho un carattere
particolare, non mi faccio lusingare dai risultati provvisori.
Ecco, io sto già pensando all’anticipo di sabato all’Olimpico, contro la Roma. Il successo
vero, semmai dovesse arrivare, me lo godrò a fine campionato», ha spiegato l’allenatore
del Napoli che stamattina riceverà in Campidoglio, dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno,
il premio «Andrea Fortunato».
Cesena rassegnato «Sapevamo
che sarebbe stata una partita
difficile, anche se siamo restati
in gioco fino al gol del raddoppio di Sosa nei minuti di recupero», ha detto Ficcadenti, il
tecnico cesenate. «Abbiamo
avuto pure qualche opportunità per segnare, ma gli attaccanti avversari sono stati devastanti. Questo Napoli merita la Champions League e,
forse, anche di più».
16
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
SERIE A
STRATEGIE DE LAURENTIIS AVVERTE L’A.D.: «NIENTE SCONTI PER IL RISCATTO DI QUAGLIARELLA»
aveva regalato parecchie soddisfazioni dalle parti di Vinovo. E allora là davanti spazio
ai pesi massimi Toni e Matri.
A centrocampo tocca a Martinez se Marchisio non ce la fa,
Alessandro mentre in difesa avanti con
Del Piero, Chiellini terzino sinistro.
36 anni ANSA
Il riscatto di Quagliarella Intanto, De Laurentiis risponde a
Marotta, che aveva parlato di
riscatto ancora da trattare sul
fronte Quagliarella, soprattutto dopo il grave infortunio del
napoletano. «Non gli regalo
Quagliarella per 4,5 milioni
— ha detto il presidente del
Napoli —. Marotta ha firmato
un contratto, si tratta solo di
aspettare il mese per la ratifica. Il prezzo per il riscatto è
già fissato e quello resterà».
Marotta chiama Del Piero: la firma si avvicina
Oggi esami per
Marchisio, che per
domenica sembra
fuori dai giochi
MIRKO GRAZIANO
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MILANO dGià nella giornata di
oggi potrebbe esserci il passo
decisivo verso il rinnovo del
contratto di Alessandro Del
Piero. Approfittando del secondo giorno di riposo dopo
la trasferta di Cagliari, il capitano della Juventus dovrebbe
infatti essere convocato in sede dall’amministratore delegato Beppe Marotta. Il «via libera» di Andrea Agnelli ha
spianato nei giorni scorsi la
strada: contratto fino al 2012
(poi la leggenda bianconera
prenderà possesso di una scrivania), ingaggio ancora da limare, accordo probabile a
quota 2 milioni più bonus.
Rinnovo che Del Piero si è meritato soprattutto sul campo,
dove ha dimostrato di poter
sempre garantire una discre-
ta affidabilità tecnica e fisica:
trentaquattro presenze stagionali (nessuno come lui) e sette gol. Certo, i ritmi particolarmente elevati non fanno più
per lui, ma a livello di classe
ed esperienza può tornare ancora parecchio utile alla causa di una squadra giovane, in
piena ricostruzione, che proprio l’anno prossimo è chiamata al decisivo salto di qualità. Insomma, in alcuni momenti Ale sarà fondamentale
anche come capitano non giocatore.
Così contro l’Inter Da domani,
intanto, la banda Delneri comincia a preparare la sfida all’Inter. Partita che potrebbe
non vedere protagonista Claudio Marchisio, uscito malconcio sabato sera. Il problema è
muscolare, a un adduttore:
oggi gli esami. Non c’è grande
ottimismo. Settimana importante, poi, per Vincenzo
Iaquinta. «Spero sia disponibile», aveva detto Delneri a Cagliari. Di sicuro, il tecnico
bianconero tornerà ad affidarsi a una Juve-panzer, strada
che fino alla sosta natalizia
Juve più Matri e Toni
Così riparte l’attacco
«Con l’Inter si svolta»
L’ex del Cagliari: «Mi intriga molto la sfida coi nerazzurri»
L’esperta punta: «Può cambiare la storia della stagione»
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
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TORINO d Uno è altissimo,
esperto, smaliziato. L’altro è
duttile, sveglio, timido. La strana coppia è una bella coppia e
proprio questo è il punto di partenza: Luca Toni e Alessandro
Matri possono giocare insieme
nella Juve. A garantirlo non sono solo i minuti giocati sabato
sera a Cagliari, ma anche le loro caratteristiche. «Matri è fortissimo - racconta Toni -, l’ho
notato subito in allenamento.
Dal punto di vista tattico siamo compatibili perché lui è
molto veloce e dà profondità
alla squadra. Io e Alessandro ci
dividiamo bene l’area». E Alberto Aquilani incorona la nuova coppia bianconera: «Toni è
un campione e ci è mancato in
questo periodo. Matri ha subito fatto gol decisivi. Sono determinanti per il nostro gioco».
Matri d’azzurro Due centravanti alti, uno più bravo in area e
l’altro più mobile: era il progetto tattico di Delneri a inizio stagione. Sulla lavagnetta a luglio c’erano Amauri e Iaquinta,
adesso ci sono Toni e Matri an-
Luca Toni, 33 anni, segna il suo 100˚ gol in A e viene festeggiato da Alessandro Matri (26) ANSA
che se Vincenzo sta recuperando e potrebbe essere disponibile già domenica sera contro
l’Inter. Di sicuro questa settimana Delneri non avrà molto
tempo per provare insieme la
nuova coppia, perché Matri è
stato convocato in Nazionale
da Cesare Prandelli e rientrerà
a Vinovo solo giovedì: un paio
di allenamenti e via in campo,
nella sfida più importante per
il popolo juventino. «Mi intriga molto giocare contro l’Inter», confidava Matri nella dolce notte di Cagliari. E Alessandro vorrebbe concludere la settimana delle prime volte (prima partita contro una ex squadra, primo gol in bianconero,
prima convocazione in azzurro) con la prima rete e la prima
vittoria nella casa della Juve.
Toni alti Alla Nazionale Luca
Toni non pensa. Preferisce concentrarsi sull’avventura nella
Juve a cui tiene moltissimo.
L’ha dimostrato con la grande
esultanza a Cagliari, che aveva
anche altri significati: «Le critiche sono normali, ma per me
conta solo reagire bene e fare
gol importanti. Sabato mi è piaciuta molto la repentina reazione dopo l’1-1 e adesso la partita con l’Inter può diventare la
svolta della stagione. Io devo
crescere, ma sono contento di
essere tornato e di aver contribuito con un gol alla vittoria».
Con la maglia bianconera Toni
ha giocato in pratica solo due
volte (in Coppa Italia contro il
Catania si fece male dopo pochi minuti): a Cagliari ha segnato e a Napoli aveva realizzato un gol regolare ingiustamente annullato da Morganti. La
media-gol di Luca, insomma, è
più che buona. E sabato è stato
prezioso anche in fase difensiva costringendo Canini al fallo
che ha portato all’annullamento della rete di Nené. La realtà
è che con Toni e Matri a Delneri è tornato il sorriso: alla Juve erano spariti i centravanti,
adesso ce ne sono due.
A COVERCIANO
DOPO LA GARA DI CAGLIARI
Si assegna la Panchina d’oro
Favoriti Delneri e Mazzarri
Sei tifosi bianconeri aggrediti
Arrestati otto teppisti sardi
FIRENZE dSi assegna oggi presso il Centro tecnico di Coverciano la Panchina d'oro 2010,
riconoscimento per il miglior
tecnico di serie A votato direttamente dai colleghi. Fra i favoriti ci sono anche Walter
Mazzarri e Gigi Delneri. Il primo sta costruendo qualcosa di
importante a Napoli, mentre il
secondo vincendo raccoglierebbe i frutti del lavoro fatto
anche a Genova, alla guida del-
CAGLIARI I Carabinieri hanno
arrestato 8 persone, tutte
appartenenti al gruppo di ultrà
del Cagliari «Sconvolts», con
l'accusa di aver aggredito e
rapinato 6 tifosi della Juventus.
L'aggressione è avvenuta nei
pressi della scalinata del
Santuario di Nostra Signora di
Bonaria quando i sei stavano
uscendo da una pizzeria dove
avevano cenato dopo la partita.
la Sampdoria, portata fino ai
preliminari di Champions League nella scorsa stagione. L’ultimo vincitore è stato Massimiliano Allegri, allora tecnico
del Cagliari: la spuntò, non
senza polemiche, su José Mourinho.
Fra i plurivincitori, ci sono nomi particolarmente prestigiosi: Capello tre volte; Zaccheroni, Ancelotti, Prandelli e Lippi
due volte a testa.
I teppisti, molti dei quali già noti
alle forze dell'ordine e colpiti da
Daspo, hanno utilizzato bastoni,
tirapugni in acciaio e cinghie di
cuoio con borchie metalliche.
Presi ieri mattina, gli ultrà erano
ancora in possesso del
materiale rapinato.
Una volta tornati in possesso
dei loro oggetti, i tifosi della
Juventus sono partiti
regolarmente per Torino.
x
L’ANTICIPO /1
HA DETTO La Juventus vola
Toni
Matri è
fortissimo, l’ho
notato subito in
allenamento. E
poi dal punto di
vista tattico
siamo compatibili,
perché lui è
molto veloce e dà
profondità alla
squadra. Io e
Alessandro ci
dividiamo bene
l’area di rigore.
V
Aquilani
Toni è
straordinario.
Purtroppo si è
infortunato subito,
nemmeno il tempo
di arrivare. Ci è
mancato
moltissimo. Matri?
Ha fatto subito
due gol, un bel
segnale. Lui e
Toni sono
determinanti per il
nostro gioco
Pallone rosa
Matri ha battuto
Cavani e Di Natale
Nel programma GazzaTeo
il Pallone rosa è stato
vinto da Alessandro Matri.
GazzaTeo si può rivedere
per tutta la settimana
www.gazzetta.it
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Cagliari, non basta
Acquafresca
CAGLIARI-JUVE 1-3
(primo tempo 0-1)
MARCATORI: Matri (J) al 20’ p.t.;
Acquafresca (C) al 6’, Matri (J) al 32’,
Toni (J) al 41’ s.t.
CAGLIARI (4-3-2-1): Agazzi 5,5; F. Pisano
6, Canini 5,5, Astori 5,5, Agostini s.v.
(dal 10’ p.t. Ariaudo 5); Biondini 5,5,
Conti 6, Nainggolan 6 (dal 38’ p.t.
Missiroli 5,5); Lazzari 5,5 (dal 27’ s.t.
Nenè s.v.), Cossu 7; Acquafresca 6
(Pelizzoli, Magliocchetti, Perico,
Ragatzu). All. Donadoni 6.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon 5,5; Sorensen
5, Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6;
Aquilani 5,5, Melo 6, Marchisio 6 (dal 27’
s.t. Toni 6); Krasic 5 (dal 19’ s.t. Sissoko
s.v.), Matri 7,5, Martinez 5 (dal 9’ s.t. Del
Piero 6) (Storari, Grygera, Grosso,
Salihamidzic). All.: Delneri 6.
ESPULSI: nessuno.
AMMONITI: Biondini e Conti per gioco
falloso, Ariaudo per comp. non
regolamentare; Krasic, Aquilani e
Bonucci per gioco falloso.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
NOTE: Spettatori 20.000 circa. Tiri in
porta: 5-5; tiri fuori: 4-3; angoli: 4-5;
fuorigioco: 4-1. Recuperi: primo tempo
4’; secondo tempo 3’.
L’ANTICIPO /2
Di Natale fa 100
e l’Udinese gode
Samp in caduta
UDINESE-SAMPDORIA 2-0
(primo tempo 2-0)
MARCATORI: Sanchez al 18', Di Natale al
40' p.t.
UDINESE (3-5-2): Belardi 6; Benatia 6,
Zapata 7, Coda 6,5; Isla 6,5, Abdì 6,5
(dal 35' s. t. Pinzi s.v.), Inler 7, Asamoah
7, Armero 6,5 (dal 44’ s.t. Domizzi s.v.);
Sanchez 7,5, Di Natale 7,5 (dal 21’ s.t.
Denis 5,5) (Koprivec, Pasquale, Badu,
Corradi). All. Guidolin 7.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci 6; Lucchini
5, Volta 5, G. Martinez 5,5, Ziegler 6;
Dessena 5 (dal 29’ s.t. Mannini 6),
Palombo 5,5, Koman 5; Tissone 5 (dal
12’ s.t. Guberti 6); Biabiany 5,
Maccarone 5 (dal 24’ s.t. Macheda 5)
(Da Costa, Zauri, Laczko, Zaza). All. Di
Carlo 5.
ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6.
ESPULSI: nessuno.
AMMONITI: Lucchini (S), Volta (S), Abdi
(U) per gioco scorretto, Di Natale per
c.n.r.
NOTE: spettatori 3.261, incasso 26.677
euro; abbonati 11.122, quota non
comunicata. Tiri in porta 6-6 (1
traversa). Tiri fuori 7-4. Fuorigioco 1-1.
Angoli 4-4. Recuperi 2' p.t., 4' s.t.
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
R
italia: 514954585150
SERIE A 24ª GIORNATA
LAZIO
CHIEVO
Hernanes festeggia il gol del
momentaneo 1-0 con un doppio
salto mortale. Per il brasiliano
un’esultanza tipica NEWPRESS
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Hernanes (L) al 48’p.t.; Cesar (C) al 19’s.t..
LAZIO (4-3-1-2) Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu (Scaloni dal
19’p.t.); Brocchi, Matuzalem, Bresciano; Hernanes (Sculli dal 24’s.t.); Kozak,
Zarate (Mauri dal 33’s.t.). PANCHINA
Berni, Stendardo, Gonzalez, Ledesma.
ALL. Reja
2002-03
Stephan Lichtsteiner, 27 anni
Segna Hernanes, pari di Cesar nella ripresa e i veneti si
confermano un tabù per i biancocelesti all’Olimpico
che rende sempre più lunga la
sua serie positiva (sei giornate,
quattro pari e due vittorie). Il
gol dello sloveno Cesar, migliore in campo, ha rappresentato
la logica conseguenza di un dominio cui Reja ha cercato di
porre rimedio con sostituzioni
sbagliate. I fischi della curva
nord e il rendimento della squadra hanno sottolineato il doppio errore.
Lazio immalinconita Più che galleggiare tra il terzo e quarto posto, come sta avvenendo con
immutate chances di piazzamento Champions, sembra
una squadra che non deve più
chiedere niente al campionato,
da ottavo posto. Ora c’è il rischio, visto il passo di Udinese
e Palermo e la qualità di Roma
e Juventus, che vada proprio a
finire così. Difficile dire a che
punto siamo col tunnel del calo
di condizione nel quale i giocatori si sono infilati dall’inizio
del 2011, perché nel primo
tempo la squadra è sembrata
ben viva, nel secondo no, al
punto da non inquadrare mai
l’altrui porta. Reja sull’1-1 ha
tolto prima Hernanes e poi Zarate, sostituendoli con Sculli e
Mauri. La curva lo ha fischiato
a lungo. Brasiliano e argentino
tutto avevano fatto fuorché disputare una gran partita, ma levare proprio loro, gli unici in
grado di inventare la giocata
vincente (prova ne è la punizione dell’1-0 di Hernanes) non è
stata una buona idea. Privo di
Floccari e Rocchi, il tecnico ha
poi insistito su Kozak, venendo-
LE PAGELLE
w
I NUMERI
6
le reti
realizzate da
Hernanes in
campionato con
la marcatura di
ieri. Che è la
seconda su
punizione dopo
quella all’Inter
ne ben ricambiato, ma la trovata di stravolgere il centrocampo che aveva strappato lo 0-0
al Milan (fuori Ledesma e Gonzalez, dentro Matuzalem e Bresciano) non ha funzionato.
Chievo tosto Pioli, dopo avere
preannunciato mezze rivoluzioni, ha invece premiato la
squadra protagonista del 2-0 al
Napoli, confermandola per otto undicesimi e... mezzo. Proprio Cesar, il libero che mercoledì aveva rilevato in corsa l’acciaccato Andreolli, è stato l’uomo del match e non solo per la
rete segnata con mestiere,
sfruttando su un corner l’incertezza di Muslera e l’ingenuità
di Dias. Il 5-3-2 con gli esterni
Sardo e Jokic capaci di difendere ma anche di farlo diventare
un 3-5-2 assai offensivo ha funzionato solo nel secondo tempo per l’eccessiva timidezza
mostrata in avvio. Una sindrome da Olimpico che deve avere
tradito il romano e romanista
Moscardelli, che Pioli ha sostituito nell’intervallo con il meno emotivo Thereau. Nel finale, mentre Sculli e Bresciano
ciccavano palloni accentuando
il rimpianto per Hernanes e Zarate, l’occasione più importante è capitata all’immortale Pellissier, che ha perso l’attimo. Alla Lazio, insomma, poteva pure andare peggio.
di STEFANO CIERI
CESAR DA IMPERATORE, KOZAK LOTTA COME UN LEONE
MUSLERA 5,5 Lascia
colpevolmente passare l’angolo di
Pellissier che Cesar trasforma nel
gol del pareggio.
LICHTSTEINER 6,5 L’unico che
nella ripresa prova a combinare
qualcosa. Ed è anche l’ultimo ad
arrendersi.
tirato. Qualche buona idea nel
primo tempo, nella ripresa
sparisce.
BRESCIANO 5 Tanta volontà, ma
anche tanta confusione,
soprattutto quando si tratta di
finalizzare.
HERNANES 6 Un perla bellissima,
il gol, in un mare di nulla. E’ stanco,
dovrebbe variare il repertorio.
BIAVA 6 Una sola distrazione in
fase di disimpegno, tante palle
recuperate.
SCULLI 5 Reja lo inserisce per
dare la scossa, lui invece si
adegua all’andamento lento.
DIAS 6 Sfiora il gol nel primo
tempo, annulla gli attaccanti, ma si
perde Cesar sul gol dell’1-1.
IL MIGLIORE
h 6,5 KOZAK
RADU s.v. Esce al 19’, ma si fa
male prima. Non giudicabile.
SCALONI 5 Si propone bene nella
fase offensiva, ma dietro troppi
svarioni. Tra i quali anche l’angolo
da cui nasce il pareggio.
BROCCHI 5,5 Troppe pause,
specie nel secondo tempo: aveva
bisogno di rifiatare.
MATUZALEM 5,5 Torna dopo un
mese e gioca con il freno a mano
Lichtsteiner
da solo
sfida l’Under
Lazio-Chievo
2-3 (Simeone,
D’Anna,
Bierhoff,
Corradi, Della
Morte)
La Lazio dura un tempo
poi ha il mal di Chievo
LAZIO 5,5
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
2001-02
NOTE Paganti 8.850, abbonati 12.850, incasso e quote n.c.. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 5-2.
Fuorigioco 0-3. Angoli 8-4. Rec. 2’ p.t.; 3’s.t.
ROMA dIl mal di Chievo continua a tormentare la Lazio, che
all’Olimpico solo una volta su
nove è riuscita a sconfiggere i
veronesi. A rendere merito alla
statistica, un pareggio giusto
(1-1) ma pur sempre un’occasione perduta, visto come si
erano messe le cose. Nel dividersi i due tempi, la Lazio si è
infatti presa il primo, chiuso
con la punizione vincente di
Hernanes dopo i salvataggi sulla linea di Frey e Fernandes e le
parate di Sorrentino su Kozak e
Zarate. Ma quando si è trattato
di tornare in campo, a farlo è
stato solo il Chievo, passato da
uno stato di eccessivo sussiego
a quella accorta sfrontatezza
di VINCENZO CITO
[email protected]
Lazio-Chievo
1-1 (S. Inzaghi,
Legrottaglie)
ARBITRO Baracani di Firenze.
AMMONITI Biava (L), Moscardelli (C),
Kozak (L) e Mantovani (C) per g.s., Pulzetti (C) e Fernandes (C) per c.n.r.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CHIEVO KO
SOLO NEL
2003-04
Gli otto
precedenti
Lazio-Chievo
all’Olimpico
CHIEVO (5-3-2) Sorrentino; Sardo
(Morero dal 27’s.t.), Frey, Cesar, Mantovani, Jokic; Fernandes, Guana (Pulzetti dal 17’s.t.), Bogliacino; Pellissier,
Moscardelli (Thereau dal 1’s.t.). PANCHINA Squizzi, Constant, Rigoni, Granoche. ALL. Pioli.
RUGGIERO PALOMBO
y zupping P
SALTO MORTALE
1
1
Lotta, sgomita e sfiora il gol.
Peccato che i compagni lo
assecondino poco.
ZARATE 5,5 Comincia bene e va
pure vicino al gol. Poi però sbatte
sistematicamente sul muro
veronese. (Mauri s.v.)
All. REJA 5 Formazione iniziale
che non convince, soprattutto a
centrocampo. E la gestione dei
cambi convince ancora meno.
CHIEVO 6,5
SORRENTINO 5,5 Belle parate su
Kozak e Zarate, ma sulla
punizione-gol di Hernanes piazza
malissimo la barriera.
SARDO 6,5 Padrone della sua
fascia grazie anche alla blanda
opposizione di Scaloni.
FERNANDES 6 Molta sostanza,
pochi fronzoli. Butta al vento
l’occasione del pareggio prima che
allo stesso provveda Cesar.
GUANA 6 Si vede poco, ma si
danna l’anima per tenere corta la
squadra.
MORERO 6 Energie preziose per
congelare l’1-1 nel finale.
PULZETTI 6 Dà vivacità ad un
centrocampo che accusa qualche
passaggio a vuoto.
FREY 6 In difficoltà all’inizio su
Zarate, poi però gli prende le
misure e finisce in crescendo.
BOGLIACINO 6 Si sacrifica in fase
di copertura, così in avanti non
rifinisce come dovrebbe.
IL MIGLIORE
PELLISSIER 6 Stavolta non buca
la Lazio, sua vittima preferita. Ma
non fa mancare il suo apporto.
h
7 CESAR
Fedele al suo nome vive a Roma
un giorno da imperatore. Cerca e
trova gloria anche in attacco,
realizzando il gol del pareggio.
MOSCARDELLI 5 Romano e
romanista, l’aria di derby lo rende
però troppo nervoso. E Pioli lo
toglie giustamente nell’intervallo.
MANTOVANI 6 Con Cesar forma
la tenaglia per imprigionare Kozak.
Meno brillante del compagno,
ugualmente utile.
THEREAU 5,5 Meno nervoso
rispetto a Moscardelli, ma pure lui
piuttosto improduttivo.
JOKIC 6,5 Scorrazza che è un
piacere. Fondamentale quando c’è
da dare una mano ai centrali.
All. PIOLI 6,5 Il Chievo ridisegnato
col 5-3-2 è quadrato ed efficace.
Bene anche le sostituzioni.
TERNA ARBITRALE: BARACANI 6,5 Partita spigolosa e difficile. La conduce in porto senza commettere errori gravi. Bianchi 6,5; Iannello 6,5
2003-04
Lazio-Chievo
1-0 (Mihajlovic)
2004-05
Lazio-Chievo
0-1 (Brighi)
2005-06
Lazio-Chievo
2-2 (Rocchi,
D’Anna,
Pellissier, Oddo)
2006-07
Lazio-Chievo
0-0
2008-09
Lazio-Chievo
0-3 (Bogdani, 2
Pellissier)
2009-2010
Lazio-Chievo
1-1 (Stendardo,
Pellissier)
CONTRO GALLIANI
Reja: «Kozak
preso di mira»
ROMA Ai fischi per le
sostituzioni Edy Reja si è quasi
abituato. Piuttosto, del pareggio
con il Chievo al tecnico della
Lazio non è andato giù il metro
arbitrale usato nei confronti di
Kozak: «Gli hanno fischiato
tutto contro, evidentemente si
sono organizzati...». Ma chi?
«Il ragazzo ha ricevuto troppe
critiche dopo la partita
con il Milan. L’hanno segato
ingiustamente, ci si è messo
anche qualche dirigente di
mezzo con accuse pesanti».
Reja non lo dice, ma il
riferimento è ad Adriano
Galliani. «E il risultato s’è visto —
ancora Reja —: non vorrei che
diventasse una costante».
Di costante c’è di sicuro il
rendimento del Chievo: sette
punti nelle ultime tre gare.
«Il pareggio è meritato, anche
se nel primo tempo siamo stati
un po’ imprecisi — ha detto
l’allenatore Stefano Pioli —.
L’arbitro? Non ha influito
sul risultato».
Davide Stoppini
Amauri fa chiarezza sul suo
futuro «Dal 31 giugno
tornerò a essere un giocatore
della Juventus» (Stadio
sprint, Rai Due).
Tg sport 2, Simona Rolandi
legge una notizia sulla
Under 21: «Fra le prossime
avversarie degli azzurrini il
Lichtsteiner...».
Saverio Montingelli a Beppe
Iachini: «Lei ha schierato in
panchina Caracciolo».
(Stadio sprint, Rai Due).
Antonio Nucera (Sky) «Ed è
il 2-0, Siviglia praticamente
ko! Il Deportivo gioca con
l’uomo in più, ha in pugno il
match, praticamente ha i tre
punti in tasca!».
Praticamente alla fine di
punti ne ha preso solo uno,
grazie a un gol al 90’, dopo
che ne aveva incassati tre.
«L’arbitro va a leggere il
numero di Van Persie. Se
leggesse anche il
regolamento stasera
tornando a casa lo
aiuterebbe nei futuri
arbitraggi!» (Massimo
Marianella, Sky, indispettito
per un torto al suo Arsenal
nella partita contro
l’Everton).
É finita Napoli-Cesena, a
«Quelli che il calcio e...» (Rai
Due) ci aspettiamo un
significativo contributo
dall’inviato Clemente
Mastella. Eccolo. «Se la
pizza è patrimonio di
Napoli, Clemente Mastella è
patrimonio della politica
italiana!». Simona Ventura
«Bravoooo».
A San Siro entrano i
giocatori della Roma, sugli
spalti nerazzurri si scatena
l’inferno. Il commento di
Ilaria D’Amico (Sky): «C’è
anche stato qualche
fischio».
Beppe Bergomi: «Abbiamo
anche avuto la palla del 5-1»
(Inter-Roma, Sky) .
Tonino Raffa in diretta su
Radio Rai, racconta il rigore
assegnato contro il Parma.
«Gilardino prende la
rincorsa, e gol! Rigore
trasformato da Gilardino! La
Fiorentina pareggia con
Gilardino!». La cosa strana è
che esulti D’Agostino.
Rugby hard su Sky: «Meglio
uno davanti che uno dietro!»
(Vittorio Munari, Sky,
sull’11-10 dell’Italia contro
l’Irlanda nel Sei Nazioni).
18
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
a
SERIE A 24 GIORNATA
reattivi e cerchi di giocare tra le
linee, senza dare riferimenti ai
marcatori avversari. Schierato
solo con una punta, e neppure
di peso (Jeda), il Lecce ha più
gamba e fantasia, sempre ispirato da Olivera: va vicino al raddoppio, però è sfortunato, al
42’, quando Giacomazzi di testa
centra un palo.
Pastore
e Ilicic
affondano
il Lecce
Miccoli fa l’1-1, poi le lacrime
I rosanero ribaltano il match
dall’1-2, in gol pure Hernandez
GIUSEPPE CALVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LECCEdDella serie, altrimenti
ci arrabbiamo. Quando a Fabrizio Miccoli si spezza il cuore per
avere segnato il gol del pareggio in chiusura del primo tempo, scendono in campo i «duri»,
Hernandez e Ilicic, e il Palermo,
come d’incanto, si trasforma.
Chiamata a rincorrere il 2-1, in
avvio di ripresa, la squadra di
Delio Rossi prende finalmente
forma, propone 6 minuti di calcio spettacolare e ribalta clamorosamente il punteggio, tornando a vincere in trasferta (non accadeva dal 21 novembre, 2 punti negli ultimi 5 incontri). Sì, il
Lecce, che si ferma dopo 5 risultati utili, è complice, perché,
con i suoi incredibili black-out
difensivi, si lascia asfaltare dalla macchina da gol siciliana. Ma
sul 2-4 finale, a parte i limiti evidenziati dai reparti arretrati, incidono tanto gli sprechi consumati dalla formazione di De Canio nella prima frazione di gara, che avrebbe potuto chiudere
in netto vantaggio.
Pallino al Lecce Il presidente
Zamparini non gliene vorrà, per
i due gol incassati — magari, il
suo allenatore, 51 anni, è ancora in tempo per migliorare nella
fase difensiva —, ma Rossi può
esibire il secondo attacco del
La palla calciata da Miccoli supera la barriera e si infilerà sulla destra di Rosati per l’1-1 del Palermo ANSA
LECCE
2
PALERMO
4
(4-3-2-1) Rosati; Tomovic, Ferrario, Fabiano, Brivio (dal 18’ s.t. Chevanton);
Munari, Vives (dal 31’ s.t. Corvia), Giacomazzi; Olivera, Mesbah; Jeda (dal 34’
s.t. Piatti).
PANCHINA Benassi, Gustavo, Grossmuller, Bertolacci. ALLENATORE De Canio.
(4-3-2-1) Sirigu; Cassani, Munoz, Andelkovic, Darmian (dal 33’ p.t. Garcia);
Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Kasami (dal 10’ s.t. Ilicic), Pastore; Miccoli
(dal 1’ s.t. Hernandez).
PANCHINA Benussi, Acquah, Kurtic, Paolucci. ALLENATORE Rossi.
GIUDIZIO 7777
ARBITRO Brighi di Cesena.
MARCATORI Giacomazzi (L) al 17’, Miccoli (P) al 47’ p.t.; Jeda (L) al 5’, Pastore (P)
al 12’, Hernandez (P) al 15’, Ilicic (P) al 17’
s.t.
AMMONITI Pastore (P), Bacinovic (P),
Fabiano (L) e Munoz (P) per gioco scorretto, Hernandez (P) per comportamento non regolamentare.
NOTE paganti 5.117, incasso di 63.632
euro; abbonati 4.059, quota di 46.
085,35 euro. Tiri in porta 6 (compreso
un palo)-6. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco
4-4. Angoli 11-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
campionato, con 42 reti. Apatico, molle e deludente, per 42 minuti il Palermo passeggia, in attesa di un’invenzione di Pastore
o di un’accelerazione di Miccoli.
Insidiata subito da Giacomazzi
e Jeda, poi infilata dallo stesso
uruguaiano (resta il dubbio su
un fuorigioco, per eventuale tocco di Munari), la difesa mostra
evidenti crepe, con Munoz e, soprattutto, Andelkovic, insicuri
sulle incursioni di Munari e Olivera. Senza Bovo (e in corso
d’opera Darmian infortunato e
sostituito da Garcia), Rossi rinuncia inizialmente anche a Ilicic e la manovra ne risente, in
particolare Pastore gira a vuoto,
per quanto Kasami sia tra i più
LE PAGELLE
Sveglia Palermo Lì sboccia l’altro Palermo (premiato dalle
convocazioni in Nazionale: Sirigu, Cassani e Nocerino), subito
pericoloso con un affondo, mancato, di Nocerino su cross di Cassani. Nel recupero del primo
tempo, si presenta mago Miccoli, che si concede un gioiello
straordinario: dalla mattonella,
l’esecuzione del capitano, pallone all’incrocio e Rosati impietrito, è da manuale delle punizioni, . Arrampicandosi su Fabrizio
che piange, Rossi ha il coraggio
di ridisegnare, con Hernandez
(rientro dopo 100 giorni dall’infortunio), il Palermo, che pure
è ancora infilzato dall’avvoltoio
Jeda, su tocco di Giacomazzi. Altra rinfrescata tattica, con Ilicic
al posto di Kasami, e il Palermo
svolta. Dal 12’ al 17’ salgono sulla passerella del gol Pastore,
Hernandez e Ilicic, in ordine
di... apparizione. Il trequartista
sloveno non solo cambia passo
alla squadra ma ha anche il potere di liberare l’estro di Pastore, sin lì ingabbiato, e supportare il terminale Hernandez, con
continui inserimenti. Il Lecce assiste, quasi estasiato, alla metamorfosi degli avversari, rischia
di crollare ancora sotto i colpi di
Nocerino e Munoz e di perdere
Olivera (gomitata a Pastore,
non punita dall’arbitro Brighi).
di ALESSIO D’URSO
HERNANDEZ TORNA E FA FESTA
LECCE, DIFESA DISASTROSA
LECCE 5,5
PALERMO 6,5
ROSATI 5,5 Lasciato in balìa dei
leoni rosanero, fa una gran parata
su Muñoz.
SIRIGU 6,5 Eccellente su
Giacomazzi, incolpevole sui gol.
TOMOVIC 5,5 Partenza sprint,
nella ripresa arretra.
FERRARIO 4,5 Vede le streghe
con Pastore e Ilicic.
FABIANO 4,5 Soverchiato da
Hernandez sul 3-2, ricorre spesso
al fallo.
BRIVIO 5,5 Cassani gli crea
continui grattacapi, va in
sofferenza.
CASSANI 6,5 Padrone della
fascia, para e rilancia.
MUÑOZ 5,5 Indulgente 2 volte con
Giacomazzi, finale in crescendo.
ANDELKOVIC 5 Un passaggio
corto rischioso, incerto sull'1-0 di
Giacomazzi. Sfortunato sul 2-1.
DARMIAN 5,5 Colpevole
nell'azione del 1˚ gol leccese.
GARCIA 6 Ordinato in chiusura.
CHEVANTON 5,5 Pericoloso da
piazzato, poi rischia il rosso.
MIGLIACCIO 6,5 Pressing alto,
chiusure. E innesca il gol di
Hernandez.
MUNARI 6,5 Assist per
Giacomazzi, crea superiorità
numerica.
BACINOVIC 6 Partita di sostanza.
Giallo pesante.
VIVES 6,5 Corre a più non posso.
Dà equilibrio.
CORVIA 5 Non sposta l'inerzia del
match, Muñoz lo argina.
IL MIGLIORE
h 6,5 GIACOMAZZI
Un gol e un quasi gol,
rimpicciolisce il Palermo nel primo
tempo. In mezzo al campo mostra
di avere acume.
OLIVERA 6,5 Cross col contagiri
per il gol di Giacomazzi, spinge su
il Lecce.
MESBAH 6 Collante tra le linee, si
propone in avanti con continuità.
JEDA 6,5 Sempre sul pezzo. Ex
Palermo, non esulta sul gol. (Piatti
s.v.)
All. DE CANIO 6 Il suo Lecce è
perfetto fino al gol di Jeda, poi
viene tradito dai suoi difensori.
NOCERINO 6,5 Più intraprendente
nella ripresa, prova a bissare la
prodezza di San Siro contro l'Inter.
Premiato da Prandelli.
KASAMI 6 Nel primo tempo è uno
dei pochi a sbattersi.
IL MIGLIORE
h 7,5 ILICIC
Assist al bacio per Pastore,
spietato davanti alla porta. Arma
tattica, spariglia le carte.
PASTORE 7 Diagonale perfetto,
ricambia il favore a Ilicic.
MICCOLI 6,5 Punizione divina.
Non segnava da piazzato dal 3
maggio 2009 (Palermo-Cagliari
5-1).
HERNANDEZ 6,5 Ritorno in campo
dopo 100 giorni festeggiato col gol,
il 1˚ stagionale.
All. ROSSI 6,5 Primo tempo da
incubo, poi le mosse Hernandez e
Ilicic cambiano la storia del match.
TERNA ARBITRALE: BRIGHI 5 Grazia Olivera e Pastore (gomitate) e
Chevanton. Ok i gol annullati a Munari e Kasami, Passeri 5; Dobosz 5.
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SERIE A 24a GIORNATA
Romantico Miccoli: segna e abbandona
Il 1˚ gol nella sua Lecce lo manda in tilt. Rossi lo sostituisce, poi smorza: «Un cambio programmato»
GIUSEPPE CALVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LECCE dSi è arreso a quel desti-
no che avrebbe voluto evitare.
Fabrizio Miccoli ha visto frantumarsi, in un attimo, il sogno di
segnare un gol davanti alla sua
curva, nel suo stadio, ma non
da avversario. Era un missile
imprendibile, eppure dolce come una carezza, il pallone scagliato su punizione, proprio in
chiusura del primo tempo. «Lu
Maradona de’ San Dunatu» ha
lasciato impotente il portiere
Rosati e, ancor più, se stesso.
Un gol, lì in quella porta, lo inseguiva, ma con la maglia del Lecce. All’improvviso, attorniato
dai compagni in festa per il gol
del provvisorio pareggio del Palermo, l’attaccante si è scoperto
solo, piccolino più che mai, quasi fosse «responsabile» di chissà
quale colpa, di fronte agli ultrà
giallorossi, quelli che, da sempre, lo vorrebbero con la maglia del loro Lecce. Con quel colpo d’autore, Fabrizio ha rianimato la sua squadra.
Lacrime e via la fascia Non ha
esultato e, a testa bassa, passandosi una mano tra i capelli, Miccoli è scoppiato in lacrime. Avviandosi verso il sottopassaggio, ha dribblato i «bordocampisti» per le interviste e si sfilato
la fascia di capitano, sì quella,
manco a dirlo, con i colori giallo e rosso e le lettere U e L (Ultrà Lecce). Nello spogliatoio si
è isolato, in preda a un pianto
che poteva essere di strana gioia e invece sapeva solo di infinita debolezza, dinanzi a un amore tradito e pugnalato. Delio
Rossi ha avuto bisogno di parlare poco, gli è bastato fissare negli occhi Fabrizio per lanciare
la sfida più pericolosa. «Resta
qui, gioca Hernandez», e una
volta in campo faceva sensazione rivedere il Palermo senza
Miccoli. Soprattutto, dopo la rinuncia a Ilicic e Miccoli, qualcuno già immaginava gli strali di
Zamparini, in caso di sconfitta.
Delio e il romanticismo Al suo
Lecce aveva già fatto gol, il 15
marzo 2009, ma al «Barbera»
ed era tutta un’altra storia. Con
una mano si batteva sul petto,
DE CANIO
«Ho visto troppe
disattenzioni»
LECCE Il palo colpito da
Giacomazzi ha negato al Lecce
un doppio vantaggio con il
quale sarebbe stato più facile
gestire la partita. Lo dice De
Canio che indica in qualche
«disattenzione di troppo» la
causa dei due gol che alla fine
hanno fatto la differenza. «Ci
siamo disuniti — aggiunge — e il
Palermo ne ha approfittato.
Nell’intervallo la squadra è
apparsa demoralizzata per il
momentaneo pari di Miccoli in
pieno recupero. Ho dovuto
scuoterli un po’ e sul 2-2 poi si
sono scoraggiati ulteriormente
commettendo altri errori
determinanti. «Purtroppo —
dice Jeda — per 3-4 minuti
abbiamo perso la testa. In quei
momenti, invece, dovevamo
ragionare di più».
Toti Gentile
Miccoli non esulta dopo aver segnato il gol del pari a Lecce GETTY
un gesto per indicare il cuore,
tutto per la squadra della sua
terra. Ma stavolta ha pensato di
averla fatta proprio grossa, nel
suo teatro preferito, a due passi
dalla curva nord, nella quale talvolta è andato a godere da salentino doc. Nel chiuso dello
spogliatoio, avrà preparato
l’inedito day-after, visto che oggi si risveglierà nella sua San
Donato, per una vacanza già...
rovinata. «E’ stata una scelta
tecnica, non fate troppo romanticismo - così Rossi in sala stampa -. Sì, Miccoli aveva segnato,
però ho valutato la sua prova e
ho anticipato l’inserimento di
Hernandez, al quale avrei voluto far disputare solo mezz’ora.
Fabrizio ha pianto, ma, nella
scelta di sostituirlo, non sono
stato condizionato. Sente la
partita col Lecce ancor prima di
andare in campo, già durante
la settimana. Se l’ho schierato,
significa che sapevo che, comunque, Fabrizio ci avrebbe dato il massimo». La sera il fantasista è andato a cena col gruppo
musicale salentino Negramaro.
Zamparini parla di fortuna «Capisco Miccoli, era emozionato, è
legato alla sua terra - commenta il presidente rosanero -. E’
stato giusto sostituirlo e il cambio è stato un colpo di fortuna
per il Palermo; con Hernandez
e Ilicic abbiamo giocato molto
meglio. Il nostro allenatore è
stato molto fortunato». Da parte sua, Gigi De Canio fa ancora
il misterioso. «Di Miccoli non
parlo, non ha mantenuto una
promessa», ma non chiarisce se
si era illuso di poterlo portare
nel Lecce a gennaio. «Non lo dico. Certo, se fosse venuto ci
avrebbe dato una bella mano...».
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SERIE A 24a GIORNATA
Amauri fa il colpo
D’Agostino replica
L’ex juventino dopo un anno torna al gol col Parma
Il regista firma su rigore il pari viola. Rientra Mutu
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARMA dLe resurrezioni sono
sempre belle. Poi ne viene fuori un match da sei meno meno,
ma le resurrezioni riempiono
gli occhi più di una partita zeppa di errori, farcita spesso di
improvvisazione, incorniciata
da 11 ammoniti e nella quale
il Parma spara alla luna tre solari «match-point». Una partitina, ecco, però almeno c’è
Amauri che torna al gol dopo
un anno — l’ultimo il 14 febbraio 2010 —, c’è Mutu che
rientra dopo due mesi — era
fuori dall’11 dicembre —, e c’è
anche che Parma e Fiorentina
escono da periodi di tunnel
più o meno tetri con un pareggino smilzo e un po’ arrabattato.
Gol dal cielo «Oggi ho segnato
il gol che ho sempre sognato,
su rovesciata. Punto ai 100 gol
in A. La Juve? Parlo solo del
Parma, anche se del trasferimento non sapete tutta la verità»: così parlò Amauri, 59 reti
Amauri, 30 anni, festeggia il ritorno al gol col Parma: una liberazione AP
PARMA
1
FIORENTINA
1
PARMA (4-3-3) Mirante; Zaccardo,
Paci, A.Lucarelli, Gobbi; Valiani, Dzemaili, Galloppa (dal 42’ p.t. Morrone);
Palladino (dal 16’ s.t. Crespo), Amauri,
Giovinco. PANCHINA Pavarini, Paletta,
Modesto, Angelo, Bojinov. ALLENATORE Marino.
FIORENTINA (4-3-3) Boruc; Comotto
(dal 28’ s.t. De Silvestri), Gamberini,
Camporese, Pasqual; Behrami (dal 33’
s.t. Mutu), D’Agostino, Santana; Cerci,
Gilardino, Marchionni (dal 22’ s.t. Donadel). PANCHINA Neto, Kroldrup, Montolivo, Babacar. ALLENATORE Mihajlovic
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0
ARBITRO Gava di Conegliano
MARCATORI Amauri (P) al 15’ p.t.; D’Agostino (F) su rigore al 2’ s.t.
AMMONITI Amauri (P) e Marchionni (F)
per comportamento non regolamentare; Mirante (P) per proteste; Paci (P),
Galloppa (P), Gobbi (P), Lucarelli (P),
Morrone (P), Dzemaili (P). D’Agostino
(F), Gamberini (F) per gioco scorretto.
NOTE Paganti 2.868, inc.28.128; abb. 10.578,
quota 99.225. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 4-2.
Angoli 4-2. In fuorigioco 2-3.
Recuperi p.t. 2’, s.t. 3’
in A, una traversa, due rovesciate, un 1-0 pazzesco. Amauri, che a giugno tornerà in bianconero, da sempre ha professato la sua fede in Dio. Quando
infila il «gol-resurrection», alza gli indici al cielo, come
D’Agostino: due gol piovuti
dal cielo. Per il viola è la prima
rete da quando ha raccontato
la sua conversione: «Quel che
faccio è merito del Signore»
disse. D’Ago ha messo in mezzo la palla del rigore, ha piazzato l’1-1 e dato sana regia a
una squadra che girava poco.
Un anno senza gioie L’avrete capito: in questo match ci sono
più storie che partita. Perché
la partita è confinabile in 10’
iniziali di Fiorentina furente,
poi sprazzi di Parma con vantaggio, poi di nuovo Fiorentina e poi tutto Parma che ha appunto mandato al cielo e sulla
traversa tre zuccherini con
Crespo, Giovinco e Amauri.
L’altra storia di cui sopra è
quella di Adrian Mutu, osannato dai tifosi e che alla fine dice:
«Tocca a me riconquistare tutti, so che riparto da zero».
Mihajlovic inserisce Santana
interno con Berhami ma il viola luccica poco e non raccoglie
la prima vittoria esterna che
manca dal 13 marzo 2010 (a
Napoli).
Seba, magia spezzata E Marino? Ha in Amauri un riferimento chic e vede i suoi fare
molto ma fallire tanto. Crespo
reclama un rigore per sé e dice
«quello della Fiorentina non
c’era», Giovinco (neo azzurro)
è la solita fonte elettrizzante
che però ha il piattone infelice
al 34’ s.t. Sarebbe stato il 2-1.
LE PAGELLE
di ALESSANDRA GOZZINI
PALLADINO: GIORNATA NERA
CAMPORESE, CHE SORPRESA
PARMA 6
FIORENTINA 5,5
MIRANTE 6 C’è prima su Behrami,
poi su Mutu. Prende gol su rigore.
BORUC 6 Aiutato dagli errori
altrui, poi scaccia alcuni fantasmi.
ZACCARDO 5,5 Concede troppo.
COMOTTO 6 Ha la spinta dei
giusti, esce per k.o. agli adduttori.
PACI 6 Ora Gilardino non è il
cliente più ostico, però bene.
A.LUCARELLI 6 Un po’ nervoso,
ragione per cui viene ammonito.
GOBBI 5,5 Il fallo da rigore è suo:
unica (pesante) sbavatura.
VALIANI 6 Crea poco. La
sufficienza è perché aiuta dietro.
DZEMAILI 6,5 Errori iniziali, poi
però organizza con ordine,
GALLOPPA 5,5 I suoi muscoli
devono ancora riprendere il ritmo.
MORRONE 6 Aggressivo: Behrami
ne sa qualcosa.
DE SILVESTRI 6 Regge, anche
quando Giovinco si allarga.
GAMBERINI 5,5 La sua «no fly
zone» funziona. A palla bassa è
incerto: Amauri gli fa una magia.
IL MIGLIORE
h 6,5 CAMPORESE
18 anni, solido e disinvolto. Non
solo in difesa: si procura il rigore.
PASQUAL 5,5 Quando Giovinco lo
prende di mira non è mai festa.
PALLADINO 5 Giornata nera.
BEHRAMI 6 La forza di un pirata
ma anche un gol molto mangiato.
(Mutu s.v.)
CRESPO 5,5 Un errore in
conclusione, ma almeno partecipa.
D’AGOSTINO 6 Il rigore, fa più luce
del solito. La squadra gira poco.
h
IL MIGLIORE
7 AMAURI
Per un gol così forse valeva la
pena aspettare un anno. Ritenta la
rovesciata, colpisce la traversa.
GIOVINCO 6 Tutte le azioni
passano per i suoi piedi (come
l’assist per Amauri) ma di atomico,
stavolta, c’è l’errore a 10’ dalla fine
All. MARINO 6 Meriterebbe di
vincerla, ma i suoi sparano alla
luna.
SANTANA 6,5 Interno, esterno,
interno: merita solo applausi.
CERCI 6 Tutto il match, alcuni
errori ma due palloni serviti bene.
GILARDINO 5,5 Lotta ma ha una
patina che attutisce la cattiveria.
MARCHIONNI 5,5 Parta a sinistra,
incrocia, ma la bussola è perduta.
DONADEL 5,5 Entra nel caos.
All. MIHAJLOVIC 5,5 Sane
fiammate poi troppa
improvvisazione.
TERNA ARBITRALE: GAVA 5,5 Giudica bene sul rigore per la Fiorentina,
c’era la trattenuta di Gobbi su Camporese Faverani 6; Stefani 6
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SERIE A 24ª GIORNATA
Daniele Portanova, 32 anni: il difensore romano è al terzo gol con il Bologna in due stagioni GETTY
Andrea Caracciolo, 29 anni, realizza il gol che chiude la partita. Per lui è la sesta rete in questo torneo ANSA
Bologna, c’è
Portanova
Il Catania
è nei guai
È Iachini
il talismano
del Brescia h
Bari a fondo
Per Simeone arriva la terza
sconfitta. Espulso Alvarez
BOLOGNA
CATANIA
1
0
GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORE Portanova al 41’ p.t.
BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano; Moras,
Portanova, Britos (dal 24’ s.t. Esposito), Rubin; Perez, Mudingayi (dal 1’ s.t. Casarini),
Ekdal; Della Rocca; Meggiorini (dal 35’ s.t.
Gimenez), Di Vaio. PANCHINA Lupatelli,
Morleo, Mutarelli, Ramirez. ALL. Malesani.
CATANIA (4-1-4-1) Andujar; Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese; Ledesma, Lodi
(dall’8’ s.t. Martinho); Schelotto (dal 29’ s.t.
Llama), Ricchiuti, Gomez (dal 39’ s.t. Morimoto); Maxi Lopez. PANCHINA Kosicky, Augustyn, Cuomo, Pesce. ALL. Simeone.
ARBITRO Gava di Conegliano.
SPULSO Alvarez per somma d’ammonizioni
(gioco scorretto). AMMONITI Lesdesma
proteste; Britos, Della Rocca, Portanova,
Schelotto, Spolli e Llama gioco scorretto.
NOTE paganti 4.284; incasso 50.471 euro,
abbonati 10.823, quota di 151.446 euro. Tiri
in porta 8-4. Fuori 3-8. In fuorigioco 2-3. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 7’.
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNAdClamoroso al Dal-
l’Ara: il Bologna sa vincere anche senza i gol di Di Vaio. Per
la prima volta i rossoblù conquistano i 3 punti senza l’ausilio del migliore realizzatore.
Anzi, accade il contrario, cioè
che il centravanti romano fallisca 2 volte il raddoppio, nel secondo caso in modo clamoroso, esponendo la sua squadra
alla possibile rimonta del Catania. Ma la banda di Simeone
non riesce a creare neanche
una vera palla gol e per il nuovo tecnico argentino è la terza
sconfitta in 4 partite. Il Catania chiude così con un solo
punto, quello di Cesena, la
doppia trasferta emiliana romagnola. La vittoria del Bologna «vale 6 punti» come sostiene giustamente Malesani:
«Ma non montiamoci la testa,
non possiamo guardare oltre
la salvezza». E ha ragione il tecnico veronese consapevole
che, nonostante tutto, la sua
squadra rimane ancorata ai
gol di Di Vaio e alle parate di
Viviano che neutralizza una
conclusione di Lodi, ultimo arrivato in casa rossazzurra. Nel
Catania buon esordio di Schelotto, fermo invece Bergessio
perché il transfer tarda ad arrivare: mistero.
Superiorità E l’ex del Cesena
gioca una discreta partita, considerato che gli tocca concludere nell’insolito ruolo di terzino e con la testa rotta (5 punti
di sutura nel contrasto aereo
con Rubis che però ha la peggio: frattura del setto nasale e
sospetta lesione del seno nasale). Simeone lo arretra quando rimane in 10 per espulsione di Alvarez che in 15 minuti
becca 2 ammonizioni, quella
decisiva per fallo su Ekdal,
sfuggitogli. Per sfruttare il vantaggio dell’uomo in più, i padroni di casa impiegano 20 minuti. Realizzando un gol che
scaturisce da una punizione di
Di Vaio, respinta da Gomez e
ripresa da Mudingayi che smista su Perez e sul cui traversone Portanova può batte indisturbato a rete. La reazione
del Catania è tutta nella conclusione di Lodi ben parata da
Viviano. Nella ripresa 2 assist
di Meggiorini mettono Di Vaio
davanti alla porta, soprattutto
il secondo, ma non è giornata.
Infine un forte dubbio al limite dell’area bolognese: Perez
aggancia il piede di Maxi che
va giù e l’arbitro fa finta di nulla. Per il Catania, sempre più
inguaiato, diventa cruciale lo
spareggio di domenica con il
Lecce. Intanto Giovanni Consorte, numero uno di Intermedia spera: «Conto di avere Cazzola come socio».
LE PAGELLE
di ANDREA TOSI
PEREZ LOTTA
SU OGNI PALLONE
SILVESTRE
ESEMPLARE
BOLOGNA 6
VIVIANO 6 Para su Lodi, per lui
ordinaria amministrazione.
MORAS 6 Mister Esperienza, i
crampi lo affaticano più di Gomez.
PORTANOVA 6,5 Riscatta col gol
le critiche di Udine.
BRITOS 6 Ammonito, salta la
Samp.
ESPOSITO 6 Tiene la posizione.
RUBIN 6 Più sostanza che corsa.
h
LE PAGELLE
ARCARI DECISIVO
SU KUTUZOV
ALMIRON UNICA
LUCE DI VENTURA
BRESCIA 6
ZEBINA 6 Lucido quando serve.
Diamanti e Caracciolo piegano
i pugliesi: 4˚ punto in due gare
Fa l’assist e lotta su cento palloni.
MUDINGAYI 6 Esce all’intervallo
(inguine) ma per 45’ si fa sentire.
BARI
DELLA ROCCA 6 Ancora un
cambio ruolo. Sarà squalificato.
DI VAIO 5,5 Sbaglia un gol che di
solito segna ad occhi chiusi.
MEGGIORINI 6,5 Produce tanto, si
arrende a una noia muscolare.
GIMENEZ 5 Foga e confusione.
All. MALESANI 6 Per la prima
volta vince senza i gol di Di Vaio.
CATANIA 5,5
ANDUJAR 6 Incolpevole sul gol.
ALVAREZ 4 Rosso per due falli
identici in 5’.
h
IL MIGLIORE
6,5 SILVESTRE 6,5
Capitano vero, un esempio.
BRESCIA (3-5-1-1) Arcari; Zebina,
Bega, Zoboli; Zambelli (dal 22’ s.t. Accardi), Konè, Zanetti (dal 1’ s.t. Filippini), Hetemaj, Berardi; Diamanti; Eder
(dal 27’ s.t. Caracciolo). PANCHINA Leali, Vass, Mareco, Lanzafame. ALL. Iachini
BARI (4-3-3) Gillet; A. Masiello (dal
18’ s.t. Raggi), Glik, Rossi, Parisi; Donati, Almiron, Gazzi; Rudolf, Castillo (dal
37’ s.t. Kutuzov), Huseklepp (dal 9’ s.t.
Alvarez). PANCHINA Padelli, Codrea,
Kopunek, Romero. ALL. Ventura
ARBITRO Rizzoli di Bologna.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Berardi
(Br) e Glik (Ba) per gioco scorretto.
NOTE spettatori seimila circa, incasso e abbonati non comunicati. Tiri in porta 4-3.
Tiri fuori 2-’6. In fuorigioco 1-5. Angoli 2-2.
Recuperi: ’1’ p.t., ’5’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI
MARCHESE 5,5 Sbaglia il
fuorigioco per il gol bolognese.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LODI 6 Cerca la porta.
MARTINHO 5,5 Ha un’occasione
ma il sinistro lo tradisce.
SCHELOTTO 6 Da esterno a
terzino.
LLAMA 5,5 Entra ma non incide.
RICCHIUTI 5,5 Poco concreto.
GOMEZ 5,5 Gioca di sponda, non
vede la porta (Morimoto s.v.)
MAXI LOPEZ 6 Fa quel che può.
All. SIMEONE 5,5 Un punto in
quattro partite non è un bel
biglietto da visita.
TERNA ARBITRALE: BANTI 5
Bastona Alvarez, condona
Ledesma e non vede i falli su
Lopez. Petrella 5,5; Tonolini 6
2
0
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Diamanti al 17’ p.t. su rigore; Caracciolo al 48’ s.t.
SPOLLI 6 Di testa c’è sempre.
LEDESMA 5 Rischia il rosso e
sbaglia tanto.
BEGA 5 Primo tempo da
dimenticare, rischia il rigore.
ZOBOLI 6 Si arrangia, ma soffre.
ZAMBELLI 5,5 Idee poco chiare.
ACCARDI 5,5 Non impeccabile
sull’affondo di Kutuzov.
BRESCIA
EKDAL 6 Nel finale da zoppo
sfiora il raddoppio.
IL MIGLIORE
6,5 ARCARI
Graziato da Castillo, decisivo su
Kutuzov nel recupero finale.
IL MIGLIORE
6,5 PEREZ 6,5
CASARINI 5,5 Non si fa vedere.
di F.G.
BRESCIA dNon tutti gli amuleti
sono uguali. Il Brescia ha ritrovato il suo, che di nome fa Iachini e qui è considerato una sorta
di icona e si avverte una strana
alchimia fra il tecnico e la piazza: dal suo ritorno in panchina,
Diamanti e compagni hanno
raccolto quattro punti in due
partite, e con il successo sui pugliesi pure il Cesena è scivolato
alle spalle. Non basterebbe invece Harry Potter (evocato tempo fa da Ventura) a rimettere
sulla retta via una stagione come questa, nata per il Bari sotto
una cattiva stella e proseguita
persino peggio. L’infortunio di
Andrea Masiello, messo al tappeto da un tiro di Almiron, ne è
stato, ieri, l’emblema. I pugliesi
sono ultimi dall’11ª giornata, e
contro un Brescia non irresisti-
bile hanno raccolto il 6˚ k.o.
consecutivo di un campionato
quasi compromesso.
KONE’ 6 Dà profondità. Si conquista
il rigore.
La chiave Iachini ha forse rischiato qualcosa lasciando una
difesa a tre contro il tridente di
Ventura, a vantaggio però di
una superiorità in mezzo al
campo. Quasi sapesse, alla resa
dei conti, quanto i pugliesi, privi in extremis di Okaka, fossero
poco pericolosi (e sfortunati)
in attacco. Serve anche un po’
di buona sorte per uscire dai
guai, e il Brescia ha dimostrato
di averla, quando Bega si è fatto scappare Castillo, senza che
l’argentino ne approfittasse. Il
rigore di Diamanti (fallo di Gazzi su Konè) ha spianato la strada ai lombardi, poi in difficoltà
nella ripresa.
FILIPPINI 6 Ragiona, anche troppo.
Brescia rinunciatario Difficile capire sino a che punto i padroni
di casa abbiano voluto controllare la partita sull’uno a zero. In
parte, hanno sicuramente pagato le fatiche della terza gara in
otto giorni, ma ancor più, lo ha
ammesso pure Iachini, l’obbligo e l’ansia di dover fare risultato contro un avversario da tenere sotto in classifica. Ne è venuta fuori una ripresa in cui gli uomini di Ventura hanno fatto un
maggiore possesso palla, ma
sbagliando troppo dalle parti di
Arcari. Fino a un finale-thrilling: Kutuzov si è fatto respingere dal numero uno del Brescia il
tiro del possibile uno a uno, prima che in contropiede Caracciolo chiudesse i conti eguagliando Hubner (33 reti) al secondo
posto tra i bomber bresciani in
A, dietro Roberto Baggio.
«Se ci fosse un problema di conduzione tecnica, prontissimo a
comprarmi una bandiera e ad
andare a fare il tifo in curva
nord», è stato il paradosso di
Ventura a fine gara. Troppo
semplice: i mali dei pugliesi
sembrano ben più profondi.
RAGGI 5,5 Nel finale va in affanno.
ZANETTI 5 Non sta bene, fa poco.
HETEMAJ 5 Sottotono.
BERARDI 5 Vistoso calo alla
distanza. Troppi palloni persi.
DIAMANTI 6 Freddo sul rigore.
Ripresa al servizio della squadra.
EDER 5,5 Spreca l’assist servito da
Diamanti.
CARACCIOLO 6 Al primo
contropiede non perdona.
All. IACHINI 6 La cura funziona,
anche se la via per la salvezza è in
salita.
BARI 5,5
GILLET 6 Sui gol non può nulla.
A. MASIELLO 5,5 Una pallonata di
Almiron lo manda al tappeto.
GLIK 5,5 Una buona prestazione, a
parte l’ultimo quarto d’ora.
ROSSI 6 Impegno sino alla fine.
PARISI 5 Soffre Konè.
DONATI 5,5 Improvvisamente
smette di lottare.
h
IL MIGLIORE
6 ALMIRON
Un paio di conclusioni, qualche
buon lanciò in profondità.
GAZZI 5 Errore decisivo quando
atterra Konè.
RUDOLF 5,5 Mobile, ma non incide.
CASTILLO 5,5 Fallisce l’uno a zero.
KUTUZOV 5,5 Sfiora il pari.
HUSEKLEPP 5 Da sinistra a destra.
Mai pericoloso.
ALVAREZ 5 Buona volontà, ma
sbaglia sempre.
All. VENTURA 5,5 La malasorte
abbonda e il cinismo latita.
TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 6
Giusto il rigore. Dubbi su un
tocco in area col braccio di
Bega. Marzaloni 6; Iori 6
22
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
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GAZZACAFFÈ
IL COMMENTO
IL SEGNALE
SCUDETTO
di ALBERTO CERRUTI
Cinque gol in più per abbattere la Roma, cinque punti
in meno per spaventare il Milan. Sono questi i segnali
scudetto, attesi da Leonardo, che festeggia la settima
vittoria in otto partite dell’Inter volata al terzo posto, con un sogno rimonta che continua, se il Milan
continua a pareggiare, con la Lazio e con il Genoa.
Soltanto alla vigilia del derby del 14 novembre l’Inter
era stata più vicina al Milan. Ma poi quel meno 3 si era
trasformato addirittura in meno 13, complici le due
gare rinviate, quando l’Inter era passata da Benitez a
Leonardo.
La teoria concede ai campioni d’Italia la possibilità di
sentirsi addirittura a meno 2 dal Milan, perché tra nove giorni Pazzini proverà a segnare i gol della vittoria
nel recupero di Firenze contro la sua vecchia squadra.
Ma prima di pensare a un altro decisivo passo avanti,
con quello successivo nel derby, Leonardo dovrebbe
preoccuparsi anche dei troppi rischi che continua a
correre la sua squadra. Mai come stavolta, il pazzo
5-3 contro la Roma fa capire che non basta avere il
miglior attacco se poi si concedono praterie agli avversari, vicini a un clamoroso 4-4 dopo essere rimasti nella mezz’ora finale con un uomo in meno, sull’1-3, per
l’espulsione di Burdisso. Se l’Inter riuscirà a correggere i vecchi difetti in fase difensiva, allora tutto sarà
possibile. A patto che la sua rimonta sia completata da
un altro «se» gentilmente offerto dal Milan. Perché se
gli aspiranti campioni, che hanno gettato via 4 punti in due partite, come già avevano fatto pareggiando
4-4 con l’Udinese e 1-1 con il Lecce, non ritroveranno
la continuità del girone d’andata, la rimonta dell’Inter
sarà ancora più facile.
Mentre nello 0-0 contro la Lazio, martedì scorso, i rossoneri erano stati più sfortunati che colpevoli, nell’1-1
di Marassi sono stati più colpevoli che sfortunati, perché è vero che il pareggio di Floro Flores è agevolato
da un rimpallo, ma una grande squadra come il Milan,
favorito per lo scudetto, non può fare scena muta, o
quasi, per tutta la ripresa contro avversari sempre in
difficoltà nel primo tempo. Dopo tanti elogi, sbaglia
anche Allegri che toglie Robinho, l’unico in grado di
collegare i tre mediani Gattuso, Van Bommel e Flamini con le due punte Pato e Ibrahimovic. L’inserimento
di Cassano al suo posto, e non di Pato come sarebbe
stato più logico, spacca la squadra in due, concedendo spazio alla forza d’urto del Genoa,
con l’aggravante che l’ex sampdoriano delude ancora, defilandosi inutilmente sulle fasce. E dopo oltre un mese di allenamenti
coi nuovi compagni l’alibi del ritardo
di preparazione non regge più, perché il tempo passa e Cassano che doveva essere il nuovo punto esclamativo per il Milan rimane un imbarazzante punto interrogativo, soprattutto a
livello tattico.
In attesa dell’indispensabile ritorno di Pirlo, il Milan ha permesso anche al Napoli
di rifarsi sotto. Con il 2-0 al Cesena,
aperto dal solito Cavani sempre più
capocannoniere con 18 gol, la squadra di Mazzarri adesso è a 3 punti dalla capolista, come le era successo l’ultima volta a fine
2010, mentre la Lazio fermata in casa dal Chievo rimane fuorigioco a meno 7. Ma ricordando
le precedenti occasioni fallite dal Napoli, bocciato agli esami di maturità di fronte al Milan, all’Inter e infine al Chievo, e soprattutto ripensando
alla rabbia con cui la squadra di Leonardo si avventa su quella di Ranieri, siamo sempre più convinti che lo scudetto sia un obiettivo riservato alle
due milanesi.
«
Edy Reja, 65
anni BARTOLETTI
w
BASKET
PARLANO I NUMERI
LE CIFRE
Perché il Milan ha frenato?
13 Colpa dei troppi infortuni
punti fatti dal
Milan nel 2011.
Nelle 7 partite
disputate ha
collezionato 3
vittorie, 4
pareggi e 0
sconfitte
1,57
la media-gol
del Milan nelle
ultime 7 partite. I
rossoneri hanno
realizzato 11 reti.
La media-gol delle
precedenti 17 gare
è stata di 1,70
E’ preoccupante l’evidente frenata del Milan? E soprattutto: da che cosa dipende?
Attacco che non gira più come prima o centrocampo poco creativo? I numeri dicono
che i rossoneri, nel 2011, hanno raccolto
13 punti: 3 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte.
Gol fatti: 11. Gol subiti: 6. Come il Milan si
sono comportati, a livello di risultati, il Napoli e il Palermo: 13 punti (per entrambi 4
vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte). Meglio
dei rossoneri soltanto due squadre: la nuova Inter di Leonardo e la bellissima Udinese di Guidolin. I nerazzurri, che hanno disputato una gara in più (il vittorioso recupero contro il Cesena), hanno totalizzato
21 punti, mentre i friulani sono arrivati a
quota 17. Il divario tra le due milanesi balza subito agli occhi, così come è lampante
che la frenata dei rossoneri risulta figlia degli ultimi due pari: con Lazio e Genoa.
Imputare soltanto agli attaccanti questo calo del Milan è ingeneroso, ed è pure esagerato parlare di crisi. La corsa per lo scudetto si deciderà in primavera quando incideranno parecchio gli impegni internazionali. I rossoneri, più che patire per il gioco
delle punte, soffrono per i tanti (troppi) infortuni. Nelle ultime 7 gare il Milan ha avuto una media-gol di 1,57 contro l’1,70 delle
precedenti 17 partite (differenza minima,
dunque). In compenso Allegri si è spesso
letteralmente dovuto inventare la composizione del centrocampo per l’indisponibilità dei vari Pirlo, Boateng, Seedorf e compagnia: ecco il vero nervo scoperto del Milan.
ANDREA SCHIANCHI
Peterson, 75 anni, allena Milano
L’effetto
Peterson
per l’Armani
è già finito?
SÌ Lo ha detto proprio Dan
0,85
Udine, è stato bravissimo a modellare gli schemi più efficaci
per esaltare le qualità dei giocatori a disposizione. Il risultato
va al di là dei numeri in classifica che pure proiettano i bianconeri verso l’alto.
Più in generale, il magic moment dei tre tecnici rimette al
centro del palcoscenico il valore di una classe media che era
stata spinta ai margini o sottovalutata. Senza gli Ancelotti e i
Mancini, che allenano all’estero come Spalletti, Capello e Zaccheroni in Serie A ora c’è più
spazio. E la classifica corta (il
Milan ha solo un punto in più di
un anno fa) offre un vantaggio:
distribuisce coriandoli a tutti.
Peterson alla fine della partita
persa male in casa con Biella,
secondo k.o. della sua gestione. La domanda vera, però, è
se l’effetto Peterson ci sia
mai stato, se non per l’eccezionale impatto mediatico che il
suo ritorno in panchina dopo
24 anni ha provocato e l’eccezionale accoglienza che, anche in trasferta, ha ricevuto. Peterson ha ricevuto una squadra seconda in classifica che al
completo aveva perso 1 sola
partita, e ha vinto 4 gare di fila, tre in casa, nessuna contro
avversarie con un bilancio vinte-perse positivo. Ha faticato a
Cremona, ha sofferto in casa
contro l’ultima. Sinceramente,
anche in quel momento era difficile parlare di effetto Peterson. Intanto sono arrivati due
nuovi giocatori, Greer e Eze
(che si è subito fatto male). E
improvvisamente, la squadra
si è persa, sembra non sappia cosa fare. In Peterson, l’AJ
cercava un leader capace di
surrogare con la sua personalità la mancanza di un vero capo
in campo. E l’uomo per far fare
il salto di qualità mentale ad
un gruppo di buoni giocatori
che avevano sempre fallito le
sfide chiave per accreditarsi come sfidanti credibili per Siena.
In questo momento, sono obbiettivi lontani. I problemi di
Milano sono l’attacco e la difesa, l’abc della pallacanestro. E
Peterson si è giocato una grande fetta del suo appeal di invincibilità vedendo franare la sua
«arma segreta», la mitica zona
1-3-1, ridicolizzata da Treviso
e Biella. La colpa, ovvio, non
è di Peterson, ma i adesso deve intervenire non psicologicamente ma tecnicamente e
con qualcosa di nuovo. Il mitico Dan è il primo a essere consapevole che non basti la sua
presenza per far vincere l’Armani. Molti, invece, lo credevano. E hanno sbagliato.
ALESSANDRO DE CALÒ
LUCA CHIABOTTI
media-gol
subiti dal Milan
nelle ultime 7
partite (incassate
6 reti). La media
nelle precedenti
17 gare è stata
di 0,76
A destra, la
delusione di
Gattuso: il
Milan
col Genoa
ha infilato
il secondo pari
consecutivo.
In basso,
Samuel Eto’o
AP / IMAGE SPORT
CLASSE MEDIA IN PARADISO
m
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S tr
IL MERCATO DI
GENNAIO FA UN SACCO
DI GOL: SDOGANATO
PERSINO AMAURI
Cambiare squadra fa bene
a chi cerca di andare in
gol. Pazzini ne ha timbrati
tre nelle prime due uscite
in nerazzurro, Kharja uno.
Doppietta per Matri
bianconero. A segno
anche Toni, come Flores
nel Genoa, Okaka e Rudolf
col Bari. Ma il "miracolato"
è Amauri: non segnava
dal 14 febbraio 2010.
Ma Malesani, Mazzarri e
Guidolin sono così bravi?
SÌ Sono bravissimi. L’avevano già dimostrato in altre occasioni e squadre diverse. Bologna, Napoli e Udinese stanno
ottenendo risultati importanti
e fanno vedere una cifra di gioco a tratti da applausi e complessivamente più che apprezzabile. Ciascuno ha una storia
differente. Malesani, per dire,
dopo gli anni di Firenze e Parma sembrava destinato a una
parabola in discesa. Invece a Bologna ha invertito la rotta. Nonostante i problemi del club,
sta facendo un ottimo lavoro.
Con Mazzarri, il Napoli cresce a
vista d’occhio: compito non
semplice vista l’emotività della
piazza e le pressioni che incombono a 360 gradi. Guidolin, a
Ipse dixit ...Cosa voleva dire
«Complimenti a
Caressa e Bergomi
per il linciaggio
mediatico contro
Kozak»
Reja pensava di «difendere» la sua punta
«Mi hanno chiamato invitandomi a rivedere Milan-Lazio su
Sky. Ho visto una trasmissione
disgustosa, una telecronaca
spregevole, turpe, ripugnante.
Ho sentito delle tesi false, lontane dalla realtà, lontane dal
vero, distorte, ho visto una rappresentazione della realtà al
contrario del vero. Avete offeso aldilà del possibile il signor
Libor Kozak, che invece è una
splendida persona, intelligente, preparata, seria. Si è laureato con il massimo dei voti, si è
pagato gli studi lavorando, è di
madrelingua ceca e svolge un
importante e apprezzato lavo-
ro con tutti gli ospiti internazionali della regione Lazio.
Vale molto di più dei cosiddetti signori presenti. Invito
cordialmente l’ex onorevole
Massimo Mauro ad alzarsi e a
venire via da questo incredibile postribolo televisivo».
ROBERTO PELUCCHI
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
CLASSIFICA DELLA SERIE A
RISULTATI
BOLOGNA-CATANIA
1-0
Portanova (B)
BRESCIA-BARI
2-0
Diamanti (Br) rigore, Caracciolo (Br)
CAGLIARI-JUVENTUS
1-3
Matri (J), Acquafresca (C), Matri (J), Toni (J)
GENOA-MILAN
1-1
Pato (M), Floro Flores (G)
INTER-ROMA
5-3
Sneijder (I), Simplicio (R), Eto'o (I), Eto'o (I) rigore,
Thiago Motta (I), Vucinic (R), Loria (R), Cambiasso (I)
LAZIO-CHIEVO
1-1
Hernanes (L), Cesar (C)
LECCE-PALERMO
2-4
Giacomazzi (L), Miccoli (P), Jeda (L), Pastore (P),
Hernandez (P), Ilicic (P)
NAPOLI-CESENA
2-0
Cavani (N), Sosa (N)
PARMA-FIORENTINA
1-1
Amauri (P), D'Agostino (F) rigore
UDINESE-SAMPDORIA
2-0
Sanchez (U), Di Natale (U)
PROSSIMO TURNO
sabato 12 febbraio: MILAN-PARMA (ore 18) (1-0);
ROMA-NAPOLI (ore 20.45) (0-2)
domenica 13 febbraio, ore 15:
PALERMO-FIORENTINA (ore 12.30) (2-1); BARI-GENOA (1-2);
BRESCIA-LAZIO (0-1); CAGLIARI-CHIEVO (0-0);
CATANIA-LECCE (0-1); CESENA-UDINESE (0-1);
SAMPDORIA-BOLOGNA (1-1); JUVENTUS-INTER (20.45) (0-0)
LA MOVIOLA
i
MARCATORI
PARTITE
SQUADRE
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
MILAN
NAPOLI
INTER
LAZIO
PALERMO
UDINESE
ROMA
JUVENTUS
CAGLIARI
CHIEVO
FIORENTINA
BOLOGNA *
GENOA
SAMPDORIA
PARMA
LECCE
CATANIA
BRESCIA
CESENA
BARI
49
46
44
42
40
40
39
38
32
31
29
29
28
27
26
24
23
22
21
14
12
12
12
13
12
12
11
11
12
12
11
11
12
11
13
12
12
12
12
12
7
8
8
8
8
8
8
5
6
4
7
6
4
4
4
4
5
5
4
2
3
2
3
3
2
2
3
3
1
6
2
4
3
5
6
4
4
2
3
3
2
2
1
2
2
2
0
3
5
2
2
1
5
2
3
4
3
5
5
7
12
12
11
11
12
12
12
13
12
12
12
12
11
12
11
12
12
12
12
12
7
6
5
4
4
4
3
5
3
3
0
2
3
2
2
2
0
1
1
1
4
2
2
3
2
2
3
5
4
4
6
4
4
4
2
2
4
2
3
2
1
4
4
4
6
6
6
3
5
5
6
6
4
6
7
8
8
9
8
9
24
24
23
24
24
24
23
24
24
24
23
23
23
23
24
24
24
24
24
24
14
14
13
12
12
12
11
10
9
7
7
8
7
6
6
6
5
6
5
3
7
4
5
6
4
4
6
8
5
10
8
8
7
9
8
6
8
4
6
5
PUNTI
IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009-2010 E
DIFFERENZA
RETI
TOTALE
3
6
5
6
8
8
6
6
10
7
8
7
9
8
10
12
11
14
13
16
23
23
31
21
23
21
21
23
19
11
15
13
12
11
11
16
12
13
9
7
10
8
15
12
10
11
8
19
12
8
9
8
15
6
8
18
11
13
12
18
17
15
13
9
19
18
14
17
9
15
8
12
7
9
12
8
7
7
8
7
9
14
12
10
21
19
22
11
14
15
15
22
7
19
22
25
20
18
19
21
40
38
44
30
42
39
35
40
28
26
23
25
19
20
23
24
19
20
17
14
19
22
27
22
31
30
30
30
26
23
24
30
22
25
30
43
31
31
31
39
T. R. T. R.
+21
+16
+17
+8
+11
+9
+5
+10
+2
+3
-1
-5
-3
-5
-7
-19
-12
-11
-14
-25
3
3
6
2
1
3
5
3
2
2
4
2
2
5
2
4
3
4
2
6
2
2
5
2
0
2
4
2
1
1
3
0
2
5
2
1
3
4
1
3
1
2
2
4
6
5
4
3
3
2
2
2
1
1
8
3
2
3
3
7
0 48 (+1)
2 39 (+7)
1 54 (-10)
4 25 (+17)
5 37 (+3)
1 27 (+13)
4 47 (-8)
2 38 (=)
2 35 (-3)
1 29 (+2)
1 31 (-2)
1 28 (+1)
1 35 (-7)
1 39 (-12)
7 30 (-4)
2
in B
1 24 (-1)
2
in B
2
in B
5 32 (-18)
POSIZIONE
STAGIONE
2009-2010
ULTIME
QUATTRO
GARE
2
4
1
16
7
15
3
6
8
13
11
14
8
4
12
in B
17
in B
in B
10
VVNN
VVPV
PVVV
PVNN
VPVV
VVNV
V=NP
NPPV
PVVP
NVVN
NPVN
V=NV
NVPN
NPPP
VPPN
NNVP
PPNP
PPNV
PNNP
PPPP
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAM\PIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale:
1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione.
IL BARI SI LAMENTA: DUBBI DI RIGORE SUL MANO DI BEGA
Olivera, gomitata da rosso
Giallo a Ibra, ma non c’è fallo
Il leccese colpisce Pastore: non visto. Lo svedese prende la palla
FRANCESCO CENITI
[email protected]
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dIl 5 marzo l’Ifab potrebbe dare il via libera all’aiuto tecnologico per evitare casi come quelli di Napoli (sul colpo di testa di
Maggio palla entrata di 20-30
centimetri, ma gol non dato: la
moviola è a pagina 14). La sperimentazione partirebbe dalla
prossima stagione: ogni federazione potrà aderire. Difficile,
però, che in Italia si utilizzi in
campionato (costi eccessivi).
Nel frattempo a parte la svista
di Pugiotto, domenica positiva
per gli arbitri con pochi errori.
BOLOGNA-CATANIA 1-0 Ok in avvio annullare il gol a Maxi Lopez: è fuorigioco. Alvarez espulso per 2 gialli in pochi minuti:
ci stanno entrambi. Regolare la
Mazzoleni ammonisce Ibra, ma non c’era il fallo dello svedese OTN
rete di Portanova (c’è Spolli).
BRESCIA-BARI 2-0 Rischia Bega dopo pochi minuti quando
tocca di mano sull’attacco di Castillo: sembra volontario, ci poteva stare il rigore. Rizzoli lo
concede al Brescia e fa bene:
Gazzi affossa Kone. Non c’è fuorigioco sul 2-0: Caracciolo parte dalla propria metà campo.
GENOA-MILAN 1-1 Mano involontario di Gattuso sulla conclusione ravvicinata di Floro Flores. Mazzoleni sbaglia al 45’
quando ammonisce Ibra che recupera palla su Kucka senza far
fallo. Passa meno di un minuto
e il Genoa trova il pari. Nel finale gol annullato a Pato perché
Ibra gli fa da torre dopo aver impedito lo stacco a Dainelli.
LAZIO-CHIEVO 1-1 Difficile stabilire con certezza chi tocca per
ultimo la palla tra Scaloni e Sardo. Baracani (Can B) assegna
l’angolo: il pallone arriva dalle
parti di Dias e Cesar, il giocatore del Chievo si aiuta un po’ con
un braccio ma alla fine il gol appare regolare.
LECCE-PALERMO 2-4 Molto lavoro per Brighi e i suoi assistenti. Impossibile capire se il gol di
Giacomazzi è regolare: se la palla è sfiorata prima da Munari allora era da annullare, è buono
se invece non c’è tocco (come
giudica Passeri). Di sicura è giusta la segnalazione di fuorigioco sui gol annullati a Munari e a
Kasami. Nella ripresa sono ok
le reti di Pastore, Hernandez e
Ilicic. Braccio di Andelkovic: si
poteva dare rigore al Lecce. Nel
finale gomitata di Olivera a Pastore: da espulsione, fischiato
invece fallo al palermitano.
PARMA-FIORENTINA 1-1 Gol annullato a Gilardino al 6’, sì è fuorigioco. Gava vede bene in occasione del rigore dato alla Fiorentina: Gobbi tira giù Camporese. Altri penalty reclamati:
dubbi sul contrasto Paci-Cerci,
mentre non c’è fallo di Pasqual
su Crespo.
(Inter-Roma a pagina 3;
Napoli-Cesena a pagina 12)
18 RETI: Cavani (1) (Napoli)
16 RETI: Di Natale (2) (Udinese)
15 RETI: Eto'o (5) (Inter)
14 RETI: Di Vaio (Bologna)
13 RETI: Matri (1) (11 reti con il Cagliari)
(Juventus); Ibrahimovic (2) (Milan)
11 RETI: Matri (1) (Cagliari)
10 RETI: Borriello (1) (Roma)
9 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Pazzini
(2) (6 con la Sampdoria) (Inter);
Quagliarella (Juventus); Pato (Milan);
Pastore (Palermo)
8 RETI: Hamsik (1) (Napoli); Ilicic
(Palermo); Crespo (2) (Parma)
7 RETI: Gilardino (Fiorentina); Robinho
(Milan); Miccoli (Palermo); Vucinic (1)
(Roma); Sanchez (Udinese)
6 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Maxi
Lopez (1) (Catania); Bogdani (Cesena);
Floccari e Hernanes (1) (Lazio)
5 RETI: Diamanti (1) (Brescia);
Moscardelli (Chievo); Cambiasso, Milito
e Stankovic (Inter); Krasic (Juventus);
Di Michele (Lecce); Lavezzi (Napoli);
Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma);
Guberti (Sampdoria)
4 RETI: Barreto (2) (Bari); Acquafresca
e Nené (Cagliari); Jimenez (Cesena);
Santana (Fiorentina); Floro Flores (3
reti con l'Udinese) (Genoa); Thiago
Motta (Inter); Del Piero (1), Iaquinta,
Marchisio e Toni (1) (3 reti col Genoa)
(Juventus); Kozak (1), Mauri e Zarate
(Lazio); Simplicio (Roma); Cassano (2)
(Sampdoria)
3 RETI: Britos e Gimenez (Bologna);
Eder (Brescia); Conti (Cagliari);
Silvestre (Catania); Cesar (Chievo);
D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina);
Pepe (Juventus); Corvia, Ofere e
Olivera (Lecce); Totti (2) (Roma); Pozzi
(1) (Sampdoria); Denis (Udinese)
2 RETI: Okaka e Rudolf (1 rete con il
Genoa) (Bari); Cordova (Brescia);
Nainngolan (Cagliari); Gomez e Terlizzi
(Catania); Giaccherini e Parolo
(Cesena); Mandelli (Chievo); Destro,
Mesto, Milanetto, Palacio (1), Ranocchia
e M. Rossi (Genoa); Sneijder (Inter);
Aquilani (Juventus); Biava (Lazio);
Giacomazzi, Jeda (1) e Piatti (Lecce);
Boateng e Inzaghi (Milan); Cannavaro e
Maggio (Napoli); Bacinovic, Bovo,
Maccarone, Migliaccio e Nocerino
(Palermo); Bojinov, Candreva e
Zaccardo (Parma); Menez e Perrotta
(Roma); Armero, Benatia, Domizzi e
Zapata (Udinese)
1 RETE: 73 giocatori
RETI: in questo turno 31 (3 rigori); in
totale 566 (45 rigori, 17 autoreti)
CONCORSI
CONCORSI N. 12 DEL 6/2/2011
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE
1-X-X-2-1-X-X-X-2-1-2-2-1-1 QUOTE:
Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (2) 70.472 €;
Ai 12 (52) 2.710 €;Ai 9 (9) 16.563 €
TOTOGOL - COLONNA VINCENTE
14-4-12-7-10-9-11 QUOTE: Ai 7 e 6 nessun
vincitore; Ai 5 (10) 699 €;Ai 4 (251) 33 €
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MONDO INGHILTERRA
Chelsea allarme rosso
Liverpool senza limiti
L’ex Torres delude, Ancelotti rischia la zona Champions
Meireles-gol: Dalglish azzecca tutto, Reds sempre più su
GIANCARLO GALAVOTTI
CHELSEA
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LONDRA d «You should have
LIVERPOOL
stayed at a big club». I tifosi
del Liverpool non perdono un
secondo. Minuto 21 della ripresa a Stamford Bridge: cola
a picco il debutto Blue di Fernando Torres, sostituito da Ancelotti dopo un’ora di sconsolata caccia alle ombre. «Facevi
meglio a restare in un grande
club», cantano i 2.500 Reds allo spagnolo che li ha lasciati lunedì per andare «in una squadra che ha più possibilità di
vincere i grandi trofei». Lo
sberleffo diventa trionfale al
24’.
Effetto Dalglish Raul Meireles
allunga il piede sul cross dal
fondo di Gerrard, goffamente
mancato da Ivanovic e Cech, e
si conferma alfiere della rinascita del Liverpool. Quarta rete del portoghese nelle ultime
cinque di Premier, quarto successo di fila di Kenny Dalglish.
Alla sesta volta in panchina la
bandiera del Liverpool sceglie
0
1
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Meireles al 24’ s.t.
CHELSEA (4-3-1-2) Cech 5,5; Bosingwa 6 (dal 28’ s.t. Luiz 5,5), Ivanovic
5, Terry 6, Cole 5,5; Essien 5, Mikel
5,5 (dal 26’ s.t. Malouda 5,5), Lampard 5; Anelka 6; Torres 5,5 (dal 21’
s.t. Kalou 6), Drogba 5. PANCHINA Turnbull, Ferreira, McEachran, Sala. ALLENATORE Ancelotti 5.
LIVERPOOL (3-4-2-1) Reina 6; Carragher 7, Skrtel 6, Agger 6,5; Kelly 6, Lucas 6, Rodriguez 5,5 (dal 30’ s.t. Aurelio 6), Johnson 6; Gerrard 6,5, Meireles 6,5 (dal 39’ s.t. Poulsen s.v.); Kuyt
6. PANCHINA Gulacsi, Suarez, Jovanovic, Kyrgiakos, Ngog. ALLENATORE
Dalglish 6,5.
Raul Meireles,
27 anni, segna
col sinistro
arrivando per
primo sul cross
da destra di
Gerrard REUTERS
Stamford Bridge per l’impresa
che stravolge la stagione dei
Reds. Sull’orlo della retrocessione con Hodgson, adesso vedono la zona Champions, 6
punti meno e 1 partita giocata
in più rispetto a Chelsea e Tottenham. E, nel giorno dell’esonero-shock di Di Matteo dal
ARBITRO Marriner 6.
NOTE spettatori 41.829. Ammoniti
Mikel (C), Lucas (L). Tiri in porta 1-3.
Tiri fuori 19-5. In fuorigioco 3-2. Angoli 4-3. Recuperi p.t. 1’, s.t. 4’.
NON EVITA I COLPI,
MA AIUTA A SUPERARLI.
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utile in caso di traumi.
È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilato.
Attenzione: i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate
e solo per le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista.
Autorizzazione del 18/10/2010.
West Bromwich, Ancelotti traballa al quarto posto.
Codice Abramovich Mancare la
Champions, nel codice Abramovich, vale la fine rapporto.
«Il Liverpool ha schierato 3
stopper, ha giocato con intensità e determinazione: non siamo riusciti a venirne a capo»,
ammette Carletto. C’era il rigore per il Chelsea a tempo scaduto: l’ex Johnson stende Ivanovic in area sul cross di Cole.
L’arbitro poi fischia la fine. «Il
pareggio sarebbe stato più giusto», lamenta Ancelotti. E lamenta ancor più che all’indomani della prima sconfitta del
Manchester United, in trasferta contro il Wolverhampton, i
campioni non siano riusciti ad
accorciare il gap di 10 punti
dalla prima.
Media Ranieri Sono già 7 i turni
perduti su 26, al Chelsea non
succedeva dai tempi di un altro allenatore italiano, Ranieri. Il Liverpool vince perché ha
ritrovato un po’ lo spirito dei
tempi di Dalglish giocatore.
Ma fino all’1-0 è correo di un
match senza sostanza. Ancelotti lascia fuori Malouda per
accomodare Torres accanto a
Drogba, con Anelka trequartista. Funziona solo una volta
(al 31’), sul filtrante di Drogba, ma un gigantesco Carragher blocca l’ex compagno. Rodriguez invece al 37’, da due
passi, spiattona contro la traversa la gemma di Gerrard. La
frustrazione del Chelsea produce un teatrino di insulti tra
Ivanovic e Cech al 45’. Ma Reina resta con le mani in mano
fino alla fine.
w
I NUMERI
58,5
i milioni
spesi
dal Chelsea
per Torres:
nella sua prima
uscita 66 minuti
e due occasioni
sprecate
AL WEST BROMWICH
Di Matteo
a picco
Esonerato
«Sono sorpreso e
amareggiato». Ma
il WBA è terzultimo
10
i punti
di ritardo
dei Blues dallo
United: anche
Ferguson
ha perso,
2-1 in casa del
Wolverhampton
90
i minuti
giocati
da Gerrard con
un problema
all’inguine:
salterà
l’amichevole con
la Danimarca
GERMANIA
Diego «ruba»
un rigore
Sarà multato
(p.f.a.) Niente derby ad
Amburgo: troppa pioggia che il
prato dell’Aol Arena non riesce
a drenare. Terreno vecchio?
No, troppo nuovo: le zolle
erano appena state cambiate,
Amburgo e St. Pauli non hanno
potuto giocare. Nell’altro
posticipo niente reti fra
Friburgo e Eintracht. Il caso
del giorno è un altro: «Diego
verrà punito» ha detto
l’allenatore del Wolfsburg
Steve McClaren. Nel derby
perso con l’Hannover, l’ex
juventino ha voluto tirare un
rigore nonostante il designato
fosse Helmes. Diego ha anche
sbagliato (traversa) e il
tecnico inglese si è infuriato.
«Pensavo tirasse Helmes, mi
sono girato e ho visto Diego.
Inaudito. Ci saranno delle
sanzioni pesanti».
VENTUNESIMA GIORNATA
Borussia Dortmund-Schalke
0-0, Colonia-Bayern Monaco
3-2, Hannover-Wolfsburg 1-0,
Hoffenheim-Kaiserslautern
3-2, Mainz-Werder Brema 1-1,
Norimberga-Bayer
Leverkusen 1-0,
Moenchengladbach-Stoccarda 2-3, Friburgo-Eintracht
0-0, Amburgo-St. Pauli
rinviata.
CLASSIFICA Borussia
Dortmund 51 punti; Bayer
Leverkusen 39; Mainz,
Hannover 37; Bayern Monaco
36; Friburgo 34; Hoffenheim
32; Amburgo* 30; Norimberga
29; Eintracht 27; Schalke 26;
Werder Brema, Wolfsburg 23;
Kaiserslautern, St.Pauli*,
Colonia 22; Stoccarda 19;
Borussia Moenchengladbach
16. (* una partita in meno)
Roberto Di Matteo, 40 anni AP
LUCA PISAPIA
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LONDRA d La vittoria 1-0 del
Birmingham sul campo del
West Ham (Zigic al 65’) cambia di poco la situazione sul
fondo classifica, con 6 squadre
in 4 punti. Cambia tutto invece in casa del West Bromwich,
terzultimo col Wigan ma salvo
per differenza reti, dove ieri è
stato esonerato Roberto Di
Matteo, che ha dichiarato di essere «sorpreso e amareggiato
per la decisione del club». L’ex
giocatore del Chelsea aveva
preso il West Bromwich, soprannominato
«squadra
yo-yo» per il continuo andirivieni tra Premier e seconda serie, l’anno scorso in Championship.
Migliore a settembre E dopo
un’eccellente promozione aveva cominciato alla grande anche quest’anno nella massima
serie, venendo premiato come
miglior manager della Premier del mese di settembre. A
ottobre, con la vittoria sull’Arsenal e il pari col Manchester
Utd, i Baggies erano al 4˚ posto, ma il tecnico predicava calma: erano stati costruiti per
cercare la salvezza, nulla più.
A dicembre il buio, 1 vittoria e
1 pari in 9 partite e la scivolata
nelle zone basse. A gennaio
nessun acquisto di rilievo per
rinforzare la squadra, se non
l’arrivo in prestito di Vela dall’Arsenal, e ieri, all’indomani
del 3-0 subito dal City di Mancini, l’esonero. «Abbiamo dimostrato di potercela giocare
contro chiunque e non siamo
mai stati tra le ultime tre – ha
detto Di Matteo -, dispiace solo di non poter essere io a guidare questa squadra alla salvezza»
26ª GIORNATA: Aston Villa-Fulham
2-2, Chelsea-Liverpool 0-1, Everton-Blackpool 5-3, Manchester City-West Bromwich 3-0, Newcastle-Arsenal 4-4, Stoke-Sunderland
3-2, Tottenham-Bolton 2-1,
Wigan-Blackburn 4-3, Wolverhampton-Manchester United 2-1, West
Ham-Birmingham 0-1 CLASSIFICA:
Manchester United* 54; Arsenal* 50;
Manchester City 49; Chelsea*,
Tottenham* 44; Liverpool 38; Sunderland 37; Stoke*, Bolton 33;
Newcastle*, Blackburn 31; Fulham,
Everton* 30; Aston Villa 29;
Blackpool* 28; Birmingham** 27;
West Bromwich*, Wigan 26; West
Ham, Wolverhampton* 24.
(ogni * una partita in meno),
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MONDO SPAGNA
cabile: in 179 minuti ha segnato quanto Benzema in 904. Prima di lasciare il posto a Di Maria (al 60') Kakà ha colpito una
traversa e si è mosso benissimo, partendo dal centro, con
Özil a destra e Ronaldo a sinistra, e scambiando spesso posizione con i compagni. Il tedesco ha mostrato ancora una
volta facilità di adattamento:
idee brillanti e nessun problema per l'escursione tattica sulla fascia.
Real Madrid
tutto nuovo
ma Ronaldo
segna sempre
Rifila un 4-1 alla Real Sociedad
rilanciando Kakà che va a segno
Cristiano doppietta, quota 24
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Real Mou, che in casa sinora
ha vinto le 18 partite giocate.
MADRID dI cambi di Mourinho,
un'ora da Kakà ritrovato, l'ansia devastatrice di Ronaldo, il
comodo trionfo del Madrid.
Tardo pomeriggio di pace,
spettacolo e gol al Bernabeu,
con il Real che sommerge la
Real Sociedad ben oltre il 4-1
suggerito dal risultato. La
squadra di San Sebastian era
arrivata al Bernabeu spensierata, senza problemi di classifica, con buona stampa e appena un gol meno del Madrid segnato in trasferta. Se n'è andata dopo aver assistito ad una
delle migliori prestazioni del
Turnover José decide di provare facce nuove e con Sergio Ramos squalificato e Pepe infortunato lancia Garay (4 minuti
sinora in Liga), Adebayor
(26') e Kakà (161'). Fuori Albiol, Di Maria e Benzema. Dopo 20 secondi Kakà prende palla in mezzo al campo e parte
dritto verso la porta: il tiro è
sballato, però l'azione è di
quelle vintage, da Ricky rossonero. È un messaggio: il brasiliano ha voglia di dire qualcosa, che c'è ancora, che si può
contare su di lui. All'8' trova il
gol con un tiro piazzato impla-
FILIPPO MARIA RICCI
BRASILE
Primo gol di Dinho al Flamengo
Ucciso calciatore in una rapina
RIO (m.can.) Primo gol per
Ronaldinho con la maglia del
Flamengo, che resta a
punteggio pieno dopo sei
partite: Dinho ha segnato un
rigore nel 3-2 esterno dei
rossoneri contro il Boavista.
Come ha giocato? Non
benissimo, ma neanche male
considerando che era solo alla
seconda partita della sua
nuova carriera brasiliana. Nella
partita più importante della
giornata, invece, il Corinthians
ha vinto 1-0 in casa dei grandi
rivali del Palmeiras: potrebbe
essere la fine della crisi per una
squadra contestata
violentemente nell’ultima
settimana. Ronaldo e Roberto
Carlos non c’erano (il gol è
stato del terzino Alessandro) e
per la squadra di San Paolo ieri
è stata comunque una giornata
di lutto. William Morais,
diciannovenne del Corinthians
in prestito all’América Mineiro,
infatti è stato ucciso mentre
tentava di scappare da una
rapina a Belo Horizonte. William
è stato colpito alla schiena da
due ladri, che tentavano di
portargli via una catena. La
polizia ha arrestato tre ragazzi,
due diciottenni e un
ventitreenne, con precedenti
criminali: sembra abbiano
confessato. Anche Ronaldo ha
espresso solidarietà alla
famiglia di William su Twitter.
taccuino
OLANDA
COPPA DI SCOZIA
Stop per il Twente
Tre gol di Matavz
Due rimonte Celtic
L’Old Firm si rigioca
dIl Twente pareggia 1-1 e perde la
possibilità di passare al comando.
Nel Groningen tripletta di Matavz,
già preso dal Napoli per la prossima
stagione. VENTIDUESIMA GIORNATA: Ajax-De Graafschap 2-0; Heerenveen-Nec Nimega 0-0;
Psv-Ado Den Haag 0-1; Excelsior-Alkmaar 2-1; Venlo-Breda 3-0;
Vitesse-Feyenoord 1-1; Groningen-Willem II 7-1; Utrecht-Twente
1-1; Heracles Almelo-Roda Kerkrade 1-0. CLASSIFICA: Psv, Twente
47; Ajax 44; Groningen 43, Ado Den
Haag 38; Alkmaar 37; Roda Kerkrade 35; Utrecht 34; Heerenveen 31;
Breda 30; Nec 27; De Graafschap
25; Heracles Almelo 24; Vitesse 22;
Feyenoord 21; Excelsior 19; Vvv
Venlo 13; Willem II 7.
dPareggio negli ottavi di Coppa di
Scozia tra Celtic e Rangers: l’Old
Firm sarà rigiocato. Nel 2-2, decisivo il pareggio di Brown. Diouf, per la
prima volta nella formazione dei Rangers, è stato fischiato dai tifosi del
Celtic, contro cui sputò nel 2003.
INGHILTERRA
Accordo Gray-Sky
per le parole sessiste
dSembra che Andy Gray, telecronista inglese sospeso per i commenti
sessisti su una guardalinee, abbia
trovato una transazione con Sky.
Qualcuno parla di una buonauscita
di 3-4 milioni di sterline (3,5-4,7 milioni di euro), secondo altre fonti la cifra è molto inferiore.
Cristiano Ronaldo, 26 anni, raggiunge Messi: i Pichichi sono due AFP
REAL MADRID
4
REAL SOCIEDAD
1
(4-2-3-1) Casillas 7; Arbeloa 6, Garay
6,5, Carvalho 7 (dal 25' s.t. Albiol), Marcelo 7; Xabi Alonso 7, Diarra 7; Özil 7 (dal
38' s.t. Canales s.v.), Kakà 7 (dal 15' s.t.
Di María 7), Cristiano Ronaldo 7,5; Adebayor 7.
PANCHINA Adan, Khedira, Gago, Benzema. ALLENATORE Mourinho 7,5.
(4-2-3-1) Bravo 6; Estrada 5, Labaka
4,5, Ansotegi 5, Mikel González 4,5; Rivas 4 (dal 19' s.t. Markel 5), Elustondo 5;
Zurutuza 5, Xabi Prieto 5,5, Griezmann 5
(dal 19' s.t. Sarpong 5,5); Tamudo 5 (dal
39' s.t. Agirretxe s.v.).
PANCHINA Zubikarai, Carlos Martinez,
De la Bella, Demidov.
ALLENATORE Lasarte 5.
PRIMO TEMPO 3-0
ARBITRO Ramirez Dominguez 6,5.
MARCATORI Kakà all’8’, Cristiano Ronaldo al 21’ e al 42’ p.t.; autogol di Arbeloa
al 27’, Adebayor al 44’ s.t.
AMMONITI Xabi Prieto (RS). Rivas (RS),
Albiol (RM) ed Estrada (RS).
GIUDIZIO
777
NOTE spettatori 75.000 circa. Tiri in porta 16-5. Tiri fuori 10-8. Angoli 9-3. Fuorigioco 2-2. Recuperi: 1' e 3'.
Voglia matta Ronaldo merita
un capitolo a parte: il portoghese non segnava in Liga dal
9 gennaio ed è partito a mille
cercando il gol con un'ansia
travolgente: 3 tiri sballati (di
tanto) poi al 21' il 2-0 con un
sinistro preciso e potente. Poi
tante altre conclusioni e secondo gol personale al 42' grazie a
una testata mirabile su angolo
di Özil. Ronaldo nel solo primo tempo ha tirato in porta 10
volte, disperandosi platealmente ad ogni errore. Ieri i numeri di Messi, oggi quelli di
Cristiano: 24 gol in Liga, come
Leo, 34 stagionali (6 meno di
Messi) in 35 partite, 50 in 51
gare di Liga: nessun giocatore
del Real Madrid è mai arrivato
a questa cifra tanto rapidamente.
Mou e le manette A distanza di
un anno dall'ormai celebre
«gesto delle manette» messo
in mostra durante Inter-Sampdoria della passata stagione,
Josè Mourinho ha spiegato a
Sky i motivi che lo hanno portato a incrociare i polsi dopo le
due espulsioni di Cordoba e
Samuel nel primo tempo. «Mi
riferivo al sistema».
FRANCIA
Il Lilla frena
Male Gourcuff
col Bordeaux
PARIGI (a.g.) L’Auxerre fa lo
sgambetto al Lilla. Nonostante
il bomber Sow, autore di una
rovesciata spettacolare per il
sedicesimo centro stagionale.
Ma non basta per impedire la
reazione d’orgoglio della
squadra di Fernandez, che non
vince da metà novembre, ma
che almeno rimedia con Dudka.
Il Lilla resta comunque solitario
al comando con cinque punti di
vantaggio. Sprofonda invece il
Monaco, abbattuto da una
doppietta del 21enne Sissoko,
centrocampista con il vizio del
gol, talento da seguire. E il club
del Principato, penultimo con
appena 21 punti, teme il peggio.
A Lione, delude l’ex Yoann
Gourcuff, in crisi di identità
calcistica, contro il Bordeaux.
22ª GIORNATA Brest-Nancy
2-1; Caen-Lorient 0-2;
Lens-Valenciennes 1-1;
Marsiglia-Arles 1-0;
Montpellier-St Etienne 1-2;
Nizza-Sochaux 1-0;
Rennes-Psg 1-0; Auxerre-Lilla
1-1; Tolosa-Monaco 2-0;
Lione-Bordeaux 0-0.
CLASSIFICA: Lilla 42;
Psg, Rennes 37; Marsiglia 36;
St. Etienne, Lione 35; Tolosa,
Montpellier 33; Bordeaux,
Brest, Lorient 31; Sochaux 28;
Valenciennes, Nizza 26;
Auxerre, Nancy 25; Caen 24;
Lens 23; Monaco 21; Arles 8.
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LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
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SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 25ª GIORNATA
L’ennesimo esame
del precario Pillon
Il tecnico del Livorno e la sfida con il Vicenza
«Ormai ho imparato a convivere con il rischio»
ORE 20.45
LIVORNO
VICENZA
LIVORNO (4-4-2)
1 DE LUCIA
4 BERNARDINI
17 MIGLIONICO
13 KNEZEVIC
26 PIERI
3 SURRACO
21 LUCI
6 IORI
22 PRUTSCH
8 DIONISI
11 GALABINOV
All. PILLON
VICENZA (3-5-2)
7 RUSSO
14 SCHIAVI
19 MARTINELLI
33 BASTRINI
39 SOLIGO
24 RIGONI
21 MOROSINI
77 BOTTA
22 DI MATTEO
10 ABBRUSCATO
8 CELLINI
All. MARAN
PANCHINA 19 Mazzoni, 77
Salviato, 14 Lambrughi, 16 Antunes, 7 Belingheri, 28 Schiattarella, 9 Danilevicius
PANCHINA 12 Acerbis,
13 Giani, 18 Rossi, 79
Gavazzi, 9 Mustacchio, 11
Tulli, 99 Arma
ARBITRO Ciampi di Roma
GUARDALINEE Conca-Longo
PREZZI da 13 a 90 euro
TV Sky Calcio 1 HD e Dahlia Sport
Inizio alle ore 20.45 (andata 0-0)
LIVORNO De Lucia torna titolare e c’è il debutto di Galabinov. Pillon per il resto deve
ancora decidere se schierare il solito 4-4-2
o puntare su un 3-5-2 mascherato con Pieri
terzino sinistro e Prutsch esterno alto. Squalificati nessuno. Diffidati Surraco.
VICENZA Due novità a centrocampo: subito
in campo gli ultimi rinforzi Rigoni e Morosini.
Sulla destra Soligo, vista la precaria condizione di Gavazzi, sembra in vantaggio sull’altro arrivo di gennaio Mustacchio. Squalificati nessuno. Diffidati Bastrini.
Bepi Pillon, 55 anni domani, prima stagione alla guida del Livorno FORNASARI
GUGLIELMO LONGHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDopo il 4-1 di Novara, dopo
l’1-3 in casa con la Triestina, dopo il 4-0 di Siena. A settembre,
a novembre, adesso: da mesi,
la panchina di Bepi Pillon è più
instabile di uno sgabello. Il posticipo di stasera è l’ennesimo
esame, lui dice di essere tranquillo, ma sa che, con un punto
in quattro partite, non può più
sbagliare. Il Vicenza, poi, non è
l’avversario ideale per il depresso Livorno: arriva da due scon-
fitte di fila e, per restare in argomento, è guidato da Maran, un
allenatore che detiene il singolare record di essere stato esonerato, nel 2006 a Brescia, dopo una vittoria per 3-0 e il quinto posto in classifica.
Precario Pillon spiega cosa significa vivere in equilibrio precario: «Un po’ ci fai l’abitudine,
il nostro lavoro è così: a pagare
sono sempre gli allenatori, non
i giocatori o i tifosi o i presidenti. Comunque il peggio è passato: ho parlato con Spinelli, ci
siamo chiariti, la squadra si è ricompattata». Era stato criticato
per i cambi a Siena... «Ha ovviamente tutto il diritto di farlo,
gli ho spiegato perché avevo fatto certo scelte». Sembrava tutto
deciso e invece la notte ha portato consiglio a Spinelli: «Sinceramente non ci speravo, pensavo che stavolta sarebbe finita
male...». Pillon ne fa anche una
questione di carattere: «Io sono
abituato a parlare poco e ad
ascoltare tanto. Bisogna avere
la forza di aspettare, di non farsi trasportare dalle emozioni,
per questo non parlo alla squadra subito dopo la partita». Il
mangia-allenatori Spinelli non
è mai stato un esempio di tolleranza: «E’ un tipo vulcanico, però è anche abituato a dire tutto
in faccia: è qualcosa che ho sempre apprezzato».
Nuovo modulo? Pillon dunque
coglie l’attimo, non pensa a cosa potrebbe accadere stasera,
in caso di risultato negativo.
Ma resta ottimista: «Dopo la vittoria di Frosinone ci siamo seduti, poi abbiamo pagato le tensioni del mercato, la sfortuna,
gli errori degli arbitri: contro il
Padova meritavamo di vincere
e abbiamo preso il terzo gol in
fuorigioco. A Siena siamo crollati dopo un’espulsione ingiusta. Poi c’è il fatto che il Livorno
è una delle squadre più giovani
del campionato e a volte sbaglia per inesperienza». I rinforzi di gennaio gli permetteranno
alcune variazioni al suo inossidabile 4-4-2, che in fondo è una
delle critiche che gli vengono rivolte più spesso («Non cambia
mai!»): potrebbe per esempio
passare al 4-3-1-2 con Belingheri trequartista. Intanto, stasera
debutta Galabinov, il primo giocatore bulgaro nella storia del
Livorno.
w taccuino
I NUMERI
1
I punti del
Livorno nelle
ultime 4 gare:
tre sconfitte
(Sassuolo,
AlbinoLeffe,
Siena) e un pari
(Padova)
2
Le sconfitte
consecutive del
Vicenza: 1-0 a
Portogruaro e
1-0 in casa con il
Grosseto. Ultima
vittoria: 2-0 alla
Triestina (20ª)
7
Gli anni
passati
dall’ultima
vittoria del
Vicenza a
Livorno: 2-1 nel
campionato di
serie B 2003-04
VERSO IL BIG MATCH ATALANTA-SIENA
Bellini in dubbio, Cacciatore c’è
dAtalanta e Siena si preparano alla sfida di venerdì
sera. Colantuono ha concesso un giorno di riposo premio: oggi la ripresa, da verificare le condizioni di Bellini
(fastidio nella zona inguinale), gli esami diranno se può
recuperare. Siena: Cacciatore si è regolarmente allenato, lavoro differenziato per Bolzoni e Larrondo.
TORINO
Lerda cambia e passa al 4-4-2
TORINOd Lerda rimane al suo posto cambiando modulo (passa al 4-4-2). Il portiere Bassi ha riportato una
distorsione al ginocchio sinistro: i tempi di recupero si
sapranno domani dopo la risonanza magnetica.
UNDER 21 DI SERIE B
Via al raduno a Novarello
dE’ cominciato ieri a Novarello il raduno dell’Under 21
di B, stamattina c’è la partitella (10.30): ecco i convocati. Portieri: Bavena (Portogruaro) e Iacobucci (Siena).
Difensori: Bianco (Frosinone), Bruscagin (Grosseto),
Calderoni (Ascoli), Cappelletti (Padova), Capuano (Pescara), Cardin (Portogruaro), Longhi (Triestina), Mazzotta (Crotone) e Tonelli (Empoli). Centrocampisti: Cinelli (Sassuolo), Di Tacchio (Frosinone), Eramo (Crotone),
Laverone (Reggina), Marchi (Piacenza), Martignago (Cittadella), Tremolada (Piacenza) e N. Viola (Reggina). Attaccanti: Giacomelli (Pescara), Immobile (Grosseto),
Mendicino (Ascoli) e Strizzolo (Novara).
LA SITUAZIONE
Sabato il Varese va a Pescara
dLa classifica dopo 25 giornate: Atalanta p. 50; Novara e Siena 48; Varese 43; Livorno*, Padova, Reggina e
Torino 35; Empoli* 33; Pescara* 32; Vicenza* e Grosseto 31; Crotone e Modena 30; AlbinoLeffe 28; Cittadella e
Sassuolo 27; Piacenza e Portogruaro 25; Ascoli (-6) 24;
Triestina e Frosinone 23. (* una gara in meno). Venerdì,
ore 20.45: Atalanta-Siena (0-1). Sabato, ore 15: Crotone-AlbinoLeffe (1-1), Empoli-Ascoli (0-0), Frosinone-Cittadella (1-1), Modena-Reggina (0-4), Padova-Triestina
(0-0), Pescara-Varese (1-1), Piacenza-Grosseto (0-1),
Portogruaro-Livorno (0-0), Vicenza-Sassuolo (1-2). Lunedì, ore 20.45: Novara-Torino (0-1).
SECONDA DIVISIONE GIRONE A La 21ª giornata
GIRONE A f Pro Vercelli e Tritium avanzano con due pareggi, cadono la Pro Patria e il Lecco, si avvicina la Feralpi Salò
RENATE
0
PRO PATRIA
0
CASALE
1
MONTICHIARI
1
ENTELLA
1
RODENGO
1
SACILESE
2
PRO VERCELLI
0
SAVONA
2
TRITIUM
1
LECCO
0
FERALPI SALO’
2
VALENZANA
0
SANREMESE
1
GIUDIZIO++
RENATE (4-4-2) Campironi 6;
Adobati 6, Cortinovis 6, Bergamini
6,5, Gavazzi 6; Brognoli 6,5 (dal 1’
s.t. Battaglino 5,5), Gualdi 6, Cavalli 5,5, Pianetti 5,5 (dal 34’ s.t. Cerea
s.v.); Mazzini 6, J. Ravasi 5,5 (dal 1’
s.t. Moretti 5,5). (Amadori, Di Maio,
N. Ravasi, Umunegbu). All. Boldini
6,5.
PRO VERCELLI (4-3-2-1) Valentini 6; Donida 5,5, Ranellucci 6, Labriola 5,5, Schettino 5,5; Marconi
6,5, Mazzocco 5 (dal 30’ s.t. Di Piazza 5), Corsino 5 (dal 16’ s.t. Di Sabato 5,5); Bonomi 5,5 (dal 45’ s.t. Cagliano s.v.), Santoni 6; Malatesta 6.
(Dan, Pigoni, Squillace, Orlando).
All. Braghin 6.
ARBITRO Fiore di Barletta 6.
NOTE spettatori 200 circa (i soli
abbonati), incasso non comunicato. Ammoniti Corsini, Mazzocco,
Bonomi e Gualdi. Angoli 3-0. (f.c.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Facchinetti al 7’ p.t.;
Bottiglieri al 50’ s.t.
PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 5,5; Som 6, Nossa 5,5, Zanetti
6, Benedetti 6; Bruccini 6, Cortesi
6 (dal 31’ s.t. Janvier 5,5), Justino 6
(dal 15’ s.t. Nocciola 5,5); Dell’Acqua 5,5 (dal 22’ s.t. Aloe 5,5); Pacilli
6, Serafini 6. (Anania, Marchetti,
Polverini, Calzi). All. Novelli 6.
SAVONA (4-4-2) Nicastro 7; Antonelli 5,5 (dal 33’ s.t. Praino 6), Marconi 5,5, Di Leo 6, Mbida 6; Facchinetti 6,5, Garin 6, Capuano 6, Mezgour 6,5; Tarallo 5,5 (dal 39’ s.t.
Briano s.v.), Tedesco 5,5 (dal 5’
s.t. Bottiglieri 6). (Cicutti, Briotti,
Buglio, Ingari). All. Foschi 6.
ARBITRO Adduci di Paola 6.
NOTE spettatori 1.300 circa, incasso di 5.982 euro. Ammoniti Capuano, Nicastro, Bottiglieri, Praino
e Janvier. Angoli 7-2. (a.r.)
GIRONE A
SQUADRE
PRO VERCELLI
TRITIUM (-2)
PRO PATRIA (-4)
LECCO
FERALPI SALO' (-2)
SAVONA (-4)
RODENGO (-2)
SAMBONIFACESE
CANAVESE (-5)
MONTICHIARI
RENATE
ENTELLA (-1)
VALENZANA (-1)
SACILESE
MEZZOCORONA
CASALE
SANREMESE
PT
38
37
36
34
33
28
28
26
24
23
22
20
19
16
13
12
10
G
20
20
18
20
19
19
20
19
19
20
19
20
19
20
20
20
20
V N P RF RS
10 8 2 25 11
11 6 3 32 16
13 1 4 38 20
10 4 6 22 21
9 8 2 21 11
8 8 3 25 18
8 6 6 16 16
6 8 5 29 27
8 5 6 23 18
4 11 5 14 15
4 10 5 19 19
4 9 7 21 21
4 8 7 15 22
3 7 10 15 28
3 4 13 13 30
2 6 12 12 34
1 7 12 13 26
MARCATORI
16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina).
11 RETI Fabbro (2, Lecco).
9 RETI Pietribiasi (Sambonifacese); Tarallo (4, Savona).
8 RETI Cristini (Canavese); Bonomi (3, Pro Vercelli).
7 RETI Brighenti (Sambonifacese); Sinato (Tritium).
RISULTATI
CASALE-TRITIUM
ENTELLA-FERALPI SALO'
MEZZOCORONA-CANAVESE
MONTICHIARI-LECCO
PRO PATRIA-SAVONA
RENATE-PRO VERCELLI
RODENGO-VALENZANA
SACILESE-SANREMESE
ha riposato SAMBONIFACESE
GIUDIZIO+++
MARCATORI Sinato (T) al 23’, Zenga (C) al 32’ p.t.
CASALE (4-4-2) Gomis 6,5; Catenacci 6 (dal 16' s.t. Perricone 6), Vignati 6, Ciccomascolo 6,5, Naglieri
6; Garrone 6,5, Capellupo 5,5, Iannini 6 (dal 40' s.t. Mitra s.v.), Siega 6;
Uccello 5 (dal 25' s.t. Vegnaduzzo
6), Zenga 7,5. (Fiory, Angelotti, Gatto, Pavoletti). All. Buglio 6.
TRITIUM (4-4-2) Pansera 6; Fondrini 6, Malgrati 6, Dionisi 6, Riva
6,5; E. Bortolotto 5,5 (dal 36' p.t.
Vecchio 6), Di Ceglie 5,5, Daldosso
5,5 (dal 16' s.t. Spampatti 6), Floriano 6,5; Sinato 6 (dal 37' s.t. R. Bortolotto s.v.), Lenzoni 5. (Sacchetto, Teso, Corti, Chimenti). All. Vecchi 6.
ARBITRO Abbattista di Molfetta
6,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso
di quasi 1.500 euro. Ammoniti Vignati, Uccello, Capellupo, Vecchio, Malgrati, Riva, Lenzoni e Dionisi. Angoli
4-0. (g.m.)
1-1
1-2
0-3
1-0
0-2
0-0
1-0
2-1
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
CANAVESE-ENTELLA
(1-2)
FERALPI SALO'-MONTICHIARI
(1-0)
LECCO-PRO PATRIA
(3-4)
SACILESE-CASALE
(0-1)
SANREMESE-MEZZOCORONA
(1-2)
SAVONA-RODENGO
(1-0)
TRITIUM-RENATE
(1-1)
VALENZANA-SAMBONIFACESE (1-1)
riposa PRO VERCELLI
GIUDIZIO++
MARCATORE Dimas al 38’ s.t.
MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli
6,5; Verdi 6,5, Antoniacci 7, Zaffagnini 6,5, Filippini 6; Muchetti 7, Fusari 7,5, Saleri 6 (dal 24’ s.t. Di Quinzio s.v.), Filiciotto 6; Florian 6, Bertazzoli 6,5 (dal 24’ s.t. Dimas 7).
(Gambardella, Guatta, Bettenzana, Selvatico, Di Nardo). All. Ottoni
7.
LECCO (4-5-1) Durandi 6; Jidayi
6, Martinelli 6,5, Chiecchi 6,5, Moracci 5,5; Rebecchi 7, Ciasca 7,
Ferraresi 5,5 (dal 19’ s.t. Del Sante
6), Carroccio 5,5 (dal 5’ s.t. Zingari
6), Mattaboni 5,5 (dal 19’ s.t. Galli
6); Fabbro 6. (Gadignani, Pizzuti,
Cortese, Tabbiani). All. Roselli 6.
ARBITRO Viti di Campobasso 6,5.
NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Ottoni al 28’ p.t.; ammoniti Jidayi, Filippini e Filiciotto. Angoli
2-5. (n.s.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Vasoio (E) al 24' p.t.;
Quarenghi (FS) su rigore al 19', Bracaletti (FS) al 39' s.t.
ENTELLA (4-2-3-1) Paroni 6,5; Del
Brocco 6, Zaccanti 5,5, Scantamburlo 5,5, Quintavalla 6; Russo 6,5,
Hamlili 6,5; Ciarcià 6, Vasoio 6,5
(dal 29' s.t. Soragna s.v.), Masi 6
(dal 38' s.t. Marianeschi s.v.); Lazzaro 6,5 (dal 21' s.t. Marrazzo 5,5).
(Mosca, Malpighi, Rega, Tacchinardi). All. Bacci 6.
FERALPI SALO' (4-3-1-2) Branduani 6,5; Turato 6, Bonaccorsi 6,
Leonarduzzi 6 (dall'8' s.t. Ortolan
5,5), Chiarini 6; Muwana 6, Sella 6,
Oretti 6 (dal 1' s.t. Dragoni 6); Bracaletti 6,5; Meloni 6 (20' s.t. Quarenghi
6), Graziani 6. (Gargallo, Scioli, Mantovani, Baggio). All. Rastelli 6,5.
ARBITRO Chiantini di Pisa 6,5.
NOTE spettatori 300 circa, incasso
di 2.176,25 euro. Ammoniti Russo,
Masi, Chiarini, Bracaletti e Ortolan.
Angoli 3-2. (i.v.)
GIUDIZIO+++
MARCATORE Belotti al 5’ p.t.
RODENGO (4-1-4-1) Pedersoli 6;
Marchesini 6, Belotti 7, Cannarsa
7, Cassaro 6; Meduri 6,5; Lisi s.v.
(dal 25’ p.t. Tenneriello 6,5), Cazzamalli 6, Prandini 6,5 (dal 24’ s.t. Demasi 6), Martinelli 5,5; Altobelli 5,5
(dal 30’ s.t. Piras 6). (Vino, Colombo, Bergamelli, Coppiardi). All. Rottoli 6 (Piovani influenzato).
VALENZANA (5-3-2) Serena 6,5;
Benvenga 5 (dal 1’ s.t. Allegrini 6),
Narducci 6, Drudi 6,5, De Stefano
5,5 (dal 24’ s.t. Cisterni 6), Forino
6; Affatigato 5,5, Caponi 6, Montanari 5; Ridolfi 5 (dal 1’ s.t. Corazza
5,5), Bachlechner 5. (Frigerio, Bovi, Prandi, Uggeri). All. Rossi 5,5.
ARBITRO Aversano di Treviso 6.
NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.300 euro. Ammoniti
Altobelli, Cazzamalli e Marchesini.
Angoli 3-3. (f.t.)
GIRONE B: I DUE RECUPERI
CROCIATI NOCETO-CARPI 0-3
GIUDIZIO +++
MARCATORI Giglio al 6’ e su rigore
al 26’ p.t.; Pasciuti al 31’ s.t.
CROCIATI NOCETO (3-5-2) Babbini
5,5; Fabris 5, Paoletti 4,5 (1’ s.t.
Konate 6,5), Addona 5; Tagliavini
5,5, Sessi 6,5, Castagnetti 6, La
Cagnina 5, Delledonne 6 (dal 36’
s.t. Ogliari s.v.); Miftah 5,5,
Lorenzini 5 (dal 19’ s.t. Guareschi
5,5). (Boni, Bersanelli, Vignali,
Berselli). All. Torresani 5,5.
CARPI (3-4-1-2) Bastianoni 7;
Laurini 6,5, Marietti 5,5, Dascoli 6;
Pasciuti 7 (dal 43’ s.t. Poli s.v.),
Sogus 6, Perini 7, Bigoni 6,5;
Fabiano 6,5 (dal 36’ s.t. Cenetti
s.v.); Cesca 6, Giglio 7,5 (dal 26’
s.t. Guilouzi 6). (Mandrelli, Peron,
Gagliardi, De Souza). All. Sottili 7.
ARBITRO Bindoni di Venezia 6,5.
NOTE spettatori 300 circa,
incasso di 1.565 euro. Ammoniti
Bigoni, Paoletti, Addona, Fabris,
Cesca, Pasciuti, Guilouzi e
Konate. Angoli 6-1. (m.b.)
L’AQUILA-SANGIOVANNESE 1-0
GIUDIZIO ++
MARCATORE Iadaresta al 22’ s.t.
L'AQUILA (4-4-2) Testa 6; Cutrupi
6, Ruggiero 6, Di Francia 6,5,
Prete 6; Stamilla 6,5, Carcione 6,
Perfetti 6 (dal 42’ p.t. Onesti 6), W.
Piccioni 6; Franciel 6 (dal 43’ s.t.
Giraldi s.v.), G. Piccioni 5,5 (20’ st.
Iadaresta 7). (Modesti, Natalucci,
Ruscitti, Pietrella). All. Bitetto 6,5.
SANGIOVANNESE (4-4-2) Scotti 6;
Salvatori 6,5, Travaglini 6, Chiarini
GIUDIZIO++
MARCATORI Borin (San) al 18'
p.t.; Gardin (Sac) al 19', Segato
(Sac) su rigore al 39' s.t.
SACILESE (4-4-2) Calligaro 6; Di
Berardino 6 (dall'11' s.t. Gardin 7),
Vecchiato 6,5, Gritti 6,5, Fantin 6;
Barbini 5,5 (dall'11' s.t. Colombera
6,5), Dal Cin 6,5, Segato 7, Bertagno 6,5; Brotto 6,5 (dal 46' s.t. Grazzolo s.v.), Araboni 6. (Mion, Franchetto, Roveredo, Bigolin). All. Costantini 6,5.
SANREMESE (4-4-2) Petruzzelli
6; Siciliano 6, Miale 6, Borin 6,5, Gigli 6; Bosio 7, Ubaldi 6 (dal 15' s.t.
Ferraro 5,5), Papa 6,5 (dal 5' s.t.
Chirieletti 6), Salvi 6; Bifini 6 (dal 5'
s.t. Gomes 6), Moronti 5,5. (Leuzzi,
Sbravati, Atragene, Sifonetti). All.
Mango 5,5.
ARBITRO Caso di Verona 6.
NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti
Brotto, Miale, Bosio, Vecchiato, Segato e Ferraro. Angoli 6-2. (p.s.)
L’ANTICIPO
Mezzocorona
e Canavese 0-3
Sabato nel girone A
l’anticipo di Trento
tra il Mezzocorona e
il Canavese è finito
0-3. Le reti per la
squadra piemontese
allenata da Ezio
Rossi sono state
realizzate nella prima
mezzora di gioco e
portano la firma di
Beretta (9’), Cristini
(12’) e Curcio (27’).
Da segnalare per la
squadra ospite
l’espulsione di Mauri
al 33’ della ripresa.
GIRONE C: IL RECUPERO
6, Tabacco 5,5 (dal 27’ s.t. Bettoni
5,5); Foglia 5,5 (34’ s.t. Di Franco
s.v.), De Cristofaro 6, Bernini 6,
Romanelli 6; De Angelis 5,5 (dall’11’
s.t. Ucchino 5,5), Calderini 6.
(Fantin, Mannucci, Scicchinato,
Sansotta). All. Fraschetti 6.
ARBITRO Monaco di Tivoli 5.
NOTE spettatori 1.000 circa,
incasso di quasi 6.100 euro. Amm.
Perfetti, Chiarini, Di Francia,
Onesti e Ucchino. Angoli 7-1. (a.f.)
CLASSIFICA Carpi p. 40;
Carrarese 37; Giacomense 28;
Chieti 27; L’Aquila e San Marino
26; Prato e Poggibonsi 25;
Gavorrano 21; Celano 20; Bellaria
19; Crociati Noceto 17; Fano (-2)
15; Sangiovannese (-10) e
Giulianova 14; Villacidrese (-10) 8.
GIUDIZIO +++
CAMPOBASSO-NEAPOLIS 1-1
MARCATORI Balistreri (C) su rigore al 26’, Moxedano (N) 30’ p.t.
CAMPOBASSO (4-4-2) Ascani 6; Scudieri 6, Maglione 6,5, Di
Fiordo 6, Agresta 6; Todino 5,5 (dal 35’ s.t. Sivilla 5,5),
Cacciaglia 5, Cammarota 7, Monti 6; Balistreri 7, Murati 5 (dal
29’ s.t. Gallicchio 5). (Marcato, Fazio, Calamaio, Posillipo,
Minadeo). All. Cosco 6.
NEAPOLIS (4-4-2) Gragnaniello 6,5; Civita 5,5, Daleno 6,
Bianchi 6,5, Scienzo 5 (dal 1’ s.t. Bruzzese 5,5); Bonanno 6,5
(dal 37’ s.t. Mannone 5,5), Monticelli 5,5, Marinucci Palermo
6,5, Moxedano 7; Improta 6,5, Longobardi 6,5 (dal 27’ s.t.
Torcivia 5,5). (Napoli, Fiore, Foggia, Fontanella). All. D’Arrigo 6.
ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5.
NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 10.980 euro. Ammoniti
Maglione, Cacciaglia, Balistreri, Civita, Bianchi e Moxedano.
Angoli 8-6. (a.d.l.)
CLASSIFICA Latina (-2) p. 38; Trapani (-1) 35; Pomezia 31;
Normanna e Neapolis 30; Avellino 29; Milazzo 28; Vigor
Lamezia e Matera 25; Melfi (-1) 24; Fondi 21; Brindisi 19; Isola
Liri 17; Campobasso 16; Vibonese (-1) 12; Catanzaro (-5) -2.
30
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 22ª GIORNATA
Paulinho fa tutto
Gubbio, prova da grande
nel bene e nel male
Primo k.o. per Mandorlini
Il Sorrento si salva
VERONA-GUBBIO
1-2
GIUDIZIO +++
MARCATORI Gomez (G) al 15’,
Ferrari (V) al 17’, Sandreani (G) al
21’ p.t.
VERONA (4-3-3) Rafael 5; Abbate 6,
Vergini 5, Ceccarelli 5, Scaglia 6;
Russo 5,5 (dall’11' s.t. Mancini 6,5),
Esposito 5, Hallfredsson 5;
Pichlmann 5 (dall’11' s.t Napoli 6),
Ferrari 6, Le Noci 5 (dal 23' s.t.
Tiboni s.v.). (Caroppo, Maietta,
Anderson, Martina Rini). All.
Mandorlini 5.
GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6;
Bartolucci 5,5, Borghese 6,5,
Briganti 6, Farina 6,5 (dal 26' s.t.
Caracciolo 6); Boisfer 6,5,
Sandreani 6,5, Raggio Garibaldi 6;
Galano 6 (dal 30' s.t. Alcibiade
s.v.), Gomez 6,5, Donnarumma 5,5
(dal 13' s.t. Bazzoffia 5,5).
(Farabbi, Gaggiotti, Suciu, Daud).
All. Mengoni 6 (Torrente
squalificato).
ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5.
NOTE paganti 3.983, abbonati
7.958, incasso di 107.298 euro.
Ammoniti Esposito, Ferrari,
Hallfredsson, Sandreani, Mancini e
Gomez. Angoli 7-2.
Perchè gli umbri, da matricola, sono i padroni del
campionato (+7 dal secondo posto, occupato dal Sorrento). Mentre l'Hellas
non riesce a svoltare e deve tornare a guardarsi le
spalle per evitare guai peggiori della prima sconfitta
della gestione Mandorlini.
La chiave L'approccio molle del Verona è un assist
per l'impresa della capolista: ritmo blando, zero accelerazioni, fasce bloccate. Il Gubbio, che aspetta e
riparte, ha la concretezza
della grande e fa male al
primo colpo. Minuto 15,
Farina dalla sinistra al centro per l’ex Juanito Gomez, il Verona è tre contro
uno in area ma la palla la
prende l'argentino che la
spedisce di testa alle spalle di Rafael senza esultare;
per rispetto verso i vecchi
tifosi.
Vanno a segno
l’ex Gomez e poi
Sandreani: cade e
delude il Verona,
che aveva trovato
il pari con Ferrari
gna in mano la partita al
Gubbio. Nel Verona Le Noci, Pichlmann, Hallfredsson sono sotto tono. Esposito sbaglia troppo ma il
merito è anche del centrocampo umbro dove giganteggia Boisfer e Sandreani
aggiunge qualità alla quantità.
La ripresa Mandorlini nella ripresa manda dentro i
nuovi Napoli e Tiboni, ma
è Mancini a dare un po' di
brio ad un Verona che sembra quasi rassegnato a fare
la comparsa. Lamanna
chiude su Esposito alla
mezzora, ma poi è Bazzoffia, subentrato a Donnarumma, a mangiarsi davanti a Rafael la più clamorosa delle occasioni (35').
Ancora Bazzoffia (37') calcia alto da ottima posizione ma al Gubbio basta e
avanza. Bentegodi espugnato per la prima volta e
serie B, da stasera, un po'
più vicina.
BASSANO-MONZA
RAVENNA-SORRENTO
2-2
I GOL DI GOMEZ
NELL’HELLAS SOLO 3
Juan Gomez Taleb, con quello
di Verona, è salito a quota 14
gol nel Gubbio: con l’Hellas ha
giocato 25 partite (dal 2008 a
gennaio 2009) con solo 3 reti
RAVENNA dNel bene e nel
male fa tutto Paulinho: segna nella propria rete il
gol del 2-0 per il Ravenna,
e poi segna in quella del
Ravenna i due gol che consentono al Sorrento di pareggiare; non pago di tutto questo si fa pure espellere al 44’ del secondo
tempo per doppia ammonizione. La prima mezzora è tutta del Ravenna: al
3’ Cazzola mette in mezzo
dalla sinistra, Lo Monaco
svirgola nella propria porta. Il raddoppio al 21’ su
angolo di Sciaccaluga:
Rossetti tocca di testa ma
è Paulinho a girare, sempre di testa, nella propria
porta. Per infortunio il Ravenna perde Rossetti e
Cazzola e la spinta sugli
esterni. Nella ripresa il
Sorrento gioca con 5 centrocampisti, assedia il Ravenna e Paulinho segna
due volte: prima su rigore
(fallo di Fasano su Erpen)
poi di testa su angolo di
Togni. E al 49’ Paolo Rossi, a porta vuota, si divora
il 3-2 per il Ravenna.
REGGIANA-COMO
CREMONESE-PAVIA
SPEZIA-ALTO ADIGE
GIUDIZIO +++
MARCATORI autorete di Lo
Monaco (R) al 3’, autorete di
Paulinho (R) al 21’ p.t.; Paulinho
(S) al 9’ su rigore e al 25’ s.t.
RAVENNA (4-4-2) Gi. Rossi 6,5;
Carnesalini 6,5, Tagliani 6, Fasano
5,5, Rob. Sabato 6,5; Rossetti 6,5
(dal 3’ s.t. Grea 5,5), Fonjock 7,
Sciaccaluga 6,5, Cazzola s.v. (dal
17’ p.t. Guitto 5,5); Chianese 5,5,
Rosso 6 (dal 39’ s.t. P. Rossi s.v.).
(Pellegrino, Rosini, D’Esposito,
Gerbino Polo). All. L. Rossi 6,5.
SORRENTO (4-4-2) Ge. Rossi 5,5;
Vanin 5,5, Terra 6, Lo Monaco
5,5, Angeli 6,5; Erpen 6 (dal 41’
s.t. Esposito s.v.), Togni 6,
Nicodemo 6, Manco 5 (dal 1’ s.t.
Roc. Sabato 6); Carlini 5 (dal 39’
s.t. Pignalosa s.v.), Paulinho 7.
(Mancinelli, De Giosa, Niang,
Camorani). All. Simonelli 6,5.
ARBITRO Peretti di Verona 6,5.
NOTE paganti 533, abbonati 564,
incasso di 10.555,30 euro.
Espulso Paulinho al 44’ s.t.;
ammoniti Fonjock, Sciaccaluga,
Nicodemo e Carlini. Angoli 7-4.
bio è l'incubo del Verona.
La reazione La partita s'in-
fiamma improvvisamente. Tra i mugugni del Bentegodi, Pichlmann difende un pallone largo a destra e lo affida a Russo per
il cross al centro: Ferrari,
per mesi oggetto misterioso, s'inventa una girata in
area che supera Lamanna
e rimette in corsa il Verona. E' il 17'. Ma i padroni
di casa, quasi fosse una regola, quel che fanno disfano. E quattro minuti dopo
una punizione dai 25 metri ben piazzata ma lenta
di Sandreani sorprende
Rafael, come altre volte
fuori posizione. Quel che
ne esce è il gol che conse-
ALESSANDRIA-PAGANESE
1-0
SALERNITANA-PERGOCREMA 1-0
SPAL-LUMEZZANE
Nel finale zampata di Artico
L’Alessandria fa festa
Fava rilancia la Salernitana
Il Pergo in caduta libera
Un Lumezzane da viaggio
La Spal non è mai in partita
Porchia fa una doppietta
Un buon Monza si arrende
Il Como sbaglia troppo
La Reggiana chiude in otto
Gran doppietta di Scaglia
La Cremonese si rialza
Saudati stende l’Alto Adige
Spezia, tre punti preziosi
MARCATORE Artico al 45’ s.t.
ALESSANDRIA (4–2–3–1) Servili
6; Pucino 6, Romeo 6, Cammaroto
6, Bonomi 6; Segarelli 5,5, Damonte
5 (dal 22’ s.t. Camillucci 6); Negrini 6
(dal 14’ s.t. Artico 6), Bondi 6, Croce
6; Scappini 5,5 (dal 30’ s.t. Martini
s.v.). (De Marco, Machado, Ghinassi, Cuneaz). All. Sarri 6.
PAGANESE (3–4–3) Ginestra 6;
Cuomo 6, Urbano 6, Radi 6; Imparato 6, Gatti 6,5, Liccardo 6, Santarelli 6; Triarico 6 (dal 36’ s.t. Tortori
s.v.), Ferraro 5,5, Lepore 6. (Virgili,
Ingrosso, Sanna, Grillo, Casisa, Allegretta). All. Padovano 6 (Capuano
squalificato).
ARBITRO Soricaro di Barletta 5.
NOTE paganti e incasso n.c., abbonati 442. Ammoniti Bonomi, Scappini, Croce, Liccardo e Radi. Angoli
2-3.
GIUDIZIO++
MARCATORE Fava al 7’ s.t.
SALERNITANA (3-4-3) Caglioni
6; Altobello 6, Jefferson 6,5, Accursi 6; D’Alterio 6, Carrus 6,5, Carcuro 6, Pippa 6 (dal 21’ s.t. Balestri 6);
Fabinho 5,5 (dal 9’ s.t. Montalto 6),
Fava 6,5 (dal 34’ s.t. Russo 6), Ragusa 5,5. (Iuliano, Szatmari, Franco,
Falzerano). All. Breda 6,5.
PERGOCREMA (4-2-3-1) Russo
6; Lolaico 6, Ricci 5,5, Panariello
5,5, Daleno 6; Basile 5,5 (dal 32’ s.t.
Romeo s.v.), Galli 5,5; Caccavallo 6,
A. Profeta 5 (dal 12’ s.t. Marconi 6),
Mammetti 5,5 (dal 24’ s.t. Maccan
5,5); Scotto 5. (Ingrassia, Canzian,
Mugelli, Simeoni). All. Maurizi 5,5.
ARBITRO Cafari Panico di Cassino
5.
NOTE paganti 2.638, abbonati 412,
incasso di quasi 24.000 euro. Espulso D’Alterio al 25’ s.t.; ammoniti Altobello, Jeffersson, Basile, Daleno e
Lolaico. Angoli 5-4.
GIUDIZIO++
MARCATORI Ferrari al 40' p.t.; Pisacane al 40' s.t.
SPAL (4-4-1-1) Ravaglia 5,5; Belleri 6, Zamboni 5, Battaglia 5, G.
Rossi 5; Melara 5,5 (dall'11' s.t. Corsi 5,5), Coppola 5,5, Bedin 5, P.
Rossi 6,5; Locatelli 6; Volpe 5,5
(dal 26' s.t. Colomba 5,5). (Capecchi, Ghetti, Bortel, Pallara, Geovani). All. Notaristefano 5,5.
LUMEZZANE (4-4-2) Trini s.v.;
Bencivenga 6, Checcucci 6,5,
Emerson 7, Pisacane 7; Lo Iacono
6 (dal 24’ s.t. Bradaschia 6), Calliari 6, Dadson 6 (dal 19’ s.t. Sevieri
6), Lauria 6,5; Volpato 6,5, Ferrari
7 (dal 32’ s.t. Alberti s.v.). (Di Gennaro, Luciani, Mancini, Inglese).
All. Nicola 7.
ARBITRO Bietolini di Firenze 7.
NOTE paganti 713, abbonati 1.233,
incasso di 17.716 euro. Ammoniti
Lauria, Calliari, Zamboni, Coppola,
Sevieri, Belleri e Bedin. Angoli 4-4.
GIUDIZIO++
MARCATORI Masini (M) al 33’ p.t.;
Porchia (B) al 30’ e 44’ s.t.
BASSANO (4-3-1-2) Grillo 6; Basso 6, Pellizzer 7, Porchia 8, Ghosheh 6; Mateos 6, Caciagli 6,5, Lorenzini 5,5 (dal 18’ s.t. Beccia 6,5);
Venitucci 5,5 (dal 12’ s.t. Rodriguez
6,5); Longobardi 6, Guariniello 6,5.
(Rossi Chauvenet, Zamuner, Veronese, Madiotto, Baido). All. Jaconi
6,5.
MONZA (4-3-1-2) Westerveld 6,5;
Uggè 6, Cudini 6,5, Fiuzzi 6,5, Campinoti 6; Gambadori 6,5, Vignaroli 6
(dal 46’ s.t. Chemali s.v.), Campisi
6,5 (dal 36’ s.t. Oualembo s.v.); Iacopino 6; Ferrario 6,5, Masini 7 (dal
40’ s.t. S. Seedorf s.v.). (Marcandalli, Tuia, Barjie, Ricci). All. Verdelli 6.
ARBITRO Operato di Isernia 6.
NOTE spettatori 800 circa, incasso, abbonati e paganti non comunicati. Ammoniti Porchia, Venitucci,
Masini e Longobardi. Angoli 6-6.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Franco (C) al 23’, Temelin (R) su rigore al 26’ s.t.
REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini
6; D’Alessandro 6 (dal 7’ s.t. Aya 5),
Zini 6,5, Adamo 4, Lanna 5; Romizi
6,5, Saverino 6, Viapiana 5; Alessi 5
(dal 1’ s.t. Esposito 5,5); Temelin 6,
Guidetti 5,5 (dal 45’ s.t. Maritato
s.v.). (Offredi, Arati, Bovi, Chinellato). All. Mangone 5,5.
COMO (4-2-3-1) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6, Magli 6, Franco 6,5;
Riva 5, Filipe 5,5; Bardelloni 5 (dal
16’ s.t. Licata 5), Maah 6 (dal 37’ s.t.
Villar s.v.), Filippini 5 (dal 22’ s.t. Da
Dalt 6,5); Germinale 6. (Dossena,
Fautario, Ardito, Lacarra). All. Garavaglia 6 (Brevi squalificato).
ARBITRO Maresca di Napoli 5,5.
NOTE paganti 1.617, abbonati 1.157,
incasso di 21.646 euro. Espulsi Adamo al 26’ p.t. e Temelin al 54’ s.t.;
ammoniti Romizi, Riva e Germinale.
Angoli 2-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORE Saudati al 10’ s.t.
SPEZIA (4-4-2) Fiorillo 6; Enow
6,5, Fissore 6,5, Bianchi 6,5, Pedrelli 6,5; Casoli 6,5, Buzzegoli 7, Musto
6, Basso 6,5 (dal 29’ s.t. Boldrini
s.v.); Colombo 6,5 (dal 40’ s.t. Padoin s.v.), Saudati 6,5 (dal 24’ s.t.
Musetti 6). (Conti, Cintoi, Lollo, Cesarini). All. Pane 6.
ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer 6;
Traorè 6, Kiem 6,5, Nazari 6, Martin
6; Fink 6,5 (dal 9’ s.t. El Kaddouri 6),
Burato 6, M. Romano 6 (dal 34’ s.t.
Anastasi s.v.); Campo 6, Fischnaller 6,5 (dal 23’ s.t. Baccolo 6); Marchi 5,5. (Mair, Mirri, Franchini, Odibe). All. Sebastiani 5,5.
ARBITRO Verdenelli di Foligno 6.
NOTE paganti 1.349, abbonati
1.372, incasso di 24.240,20 euro.
Ammoniti Saudati e Traorè. Angoli
8-1.
GIUDIZIO+++
SALERNOdRitorna in zona playoff,
la Salernitana. Gioca senza sbavature, centra la seconda vittoria consecutiva. Partita da dimenticare
per il Pergocrema (una vittoria nelle
ultime 11 giornate) che non punge
pur giocando per 20’ in superiorità
numerica e fa arrabbiare il presidente Bucci. Gara spigolosa macchiata da due sviste arbitrali. Al 1’
fallo da rigore di D’Alterio su Profeta non rilevato, al 25’ s.t. scambio di
persona: Ragusa smanaccia Basile, espulso D’Alterio. Partita decisa
da una prodezza di Fava (torsione
aerea su cros di D’Alterio) al suo terzo gol consecutivo.
FERRARAdIl Lumezzane si conferma squadra da trasferta, vincendo la quinta gara esterna e superando una Spal decimata, specie
in attacco. Gara in equilibrio fino
alla mezz'ora. Dopo due conclusioni pericolose, Ferrari al 40' batte
Ravaglia da distanza ravvicinata,
dopo che il nuovo acquisto Volpato aveva rubato palla ad un ingenuo Zamboni. La reazione della
Spal si limita ad un sinistro al volo
di Locatelli a lato di poco. A 5' dalla
fine, il Lumezzane raddoppia con
un colpo di testa di Pisacane che
sfrutta un preciso cross dalla sinistra di Lauria.
BASSANO (VI) dUna doppietta da
centravanti d’area del difensore
Porchia, che firma in fotocopia i
due gol di testa su calcio piazzato,
sancisce in rimonta il quarto successo di fila del Bassano e condanna il Monza, padrone per quasi
un’ora. I brianzoli, ridisegnati a gennaio, sono una formazione molto
più fisica, solida e robusta della precedente e difatti la stazza di Masini
punisce una dormita difensiva dei
padroni di casa, incornando indisturbato lo 0-1 al 33’. Quindi Fiuzzi
manca di un soffio allo stesso modo il bis e nella ripresa il Bassano si
riorganizza, passa al 4-3-3, e Porchia s’inventa giustiziere.
REGGIO EMILIAdIl Como perde l’occasione di tornare al successo dopo due mesi contro una Reggiana in
dieci dal 26’ per il raptus di Adamo
(colpo proibito a Germinale). I granata hanno poi finito in otto per l’espulsione di Temelin per doppia ammonizione e l’infortunio di Saverino
(scontro con Aya, labbro spaccato
e breve perdita di sensi). Il Como ha
sprecato con Germinale (bravissimo Manfredini), Riva, Bardelloni e
Filippini, prima di passare con una
perfetta punizione di Franco. Vantaggio durato appena tre minuti per
l’ingenuo fallo di mani di Riva su punizione di Saverino: Temelin non ha
fallito dal dischetto (8˚ gol).
MARCATORI Scaglia (C) al 25’, Eusepi (P) al 42’ p.t.; Scaglia (C) al 23’
s.t.
CREMONESE (4-4-2) Aldegani
6,5; Vitofrancesco 6, Stefani 6, Cremonesi 6,5, Rizzi 6; Nizzetto 6,5,
Tacchinardi 6, Fietta 6,5, Scaglia 7
(dal 39’ s.t. Bini s.v.); Coda 5 (dal 18’
s.t. Gasparetto 6,5), Joelson 6 (dal
3’ s.t. Colacone 6). (Bianchi, Cattaneo, Favalli, Sambugaro). All. Acori
6,5.
PAVIA (4-4-2) Redaelli 6; Daffara
5,5, Preite 6, Caidi 6, Visconti 5,5;
Beretta 6,5, Carotti 6, Puccio 5,5
(dal 25’ s.t. Tarantino 6), Guadalupi
5,5 (dal 29’ s.t. Tattini 6); Ferretti
6,5 (dal 25’ s.t. Veronese 5,5), Eusepi 7. (Guerci, Pellegrini, Meregalli,
Meza Colli). All. Andrissi 6.
ARBITRO Borriello di Mantova 6,5.
NOTE paganti 1.540, abbonati
1.504, incasso 15.629 euro. Ammoniti Tacchinardi, Daffara e Puccio.
Angoli 0-3.
GIUDIZIO+++
Giovanni Vitale
Alessandro Sovrani
Vincenzo Pittureri
Ezio Fanticini
STEFANO RASULO
VERONA dIl sogno del Gub-
ALESSANDRIA dVince l’Alessandria con una rete in «zona Artico»,
ma sinceramente è stata una delle
più brutte gare viste al Moccagatta
in questa stagione. I padroni di casa non sono quasi mai riusciti ad imporre il gioco permettendo alla Paganese di mettere in continuo allarme la difesa, specie nella prima parte di gara. I campani sono saliti in
Piemonte con lo scopo di strappare
almeno un punto e per poco non ci
sono riusciti: non hanno fatto i conti
con Artico, che in chiusura di gara è
pronto a ribattere in rete un tiro di
Cammaroto. Al termine della gara si
è saputo che l’incasso della partita
è stato sequestrato dall’Ufficiale
Giudiziario in seguito ad una istanza
presentata da un vecchio fornitore.
Nicola Pilotti
il punto
di NICOLA BINDA
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Chi insegue
pensi
ai playoff...
Alzi la mano chi ha
ancora dei dubbi.
Gubbio e Nocerina, la
stagione scorsa in
Seconda divisione, oggi
hanno la serie B in
pugno. La parola
sorpresa da tempo è
diventata fuori luogo.
Queste sono realtà vere e
proprie, che superano
brillantemente ogni test
e possono iniziare il
conto alla rovescia per la
promozione. Continue,
quadrate, convincenti,
più forti di inseguitori
che hanno una marcia in
meno, che cercano di
tirare ma inciampano.
I movimenti di mercato
sembrava avessero
ringalluzzito i rivali,
invece è tutto come
prima. I due gironi
sembrano vivi (nessuno
0-0), ma per generare
competizione ce ne
passa. L’attenzione ora
va trasferita alla lotta
0-2
W
per i playoff, spareggi ai
quali devono guardare
in primis le squadre che
credono ancora di poter
raggiungere il primo
posto. Lasciate perdere,
concentrate gli sforzi sul
secondo posto, che è
sempre prezioso. E poi,
sono in tanti a poter
ambire ai playoff,
perché non ci sono
squadre chiaramente
superiori alle altre come
nel caso delle due in
vetta. Ma anche qui, il
discorso è lo stesso: se
non c’è continuità di
risultati, è inutile
inseguire sogni di gloria.
2-1
Juan Ignacio Gomez Taleb,
25 anni, argentino, seconda
stagione a Gubbio LIVERANI
14
GIRONE A
SQUADRE
GUBBIO (-1)
SORRENTO
ALESSANDRIA (-1)
SPAL (-1)
SALERNITANA (-2)
REGGIANA
BASSANO
LUMEZZANE (-1)
CREMONESE
SPEZIA (-2)
RAVENNA
VERONA
ALTO ADIGE
PAVIA
PERGOCREMA (-1)
COMO (-1)
MONZA
PAGANESE
PT
45
38
36
33
33
32
32
29
29
28
27
26
25
24
22
22
19
13
G
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
V
15
10
9
9
10
8
9
7
6
7
6
5
6
5
4
4
4
3
MARCATORI
17 RETI Paulinho (6, Sorrento).
14 RETI Gomez (4, Gubbio).
12 RETI Cipriani (Spal).
9 RETI Ferrario (2, Monza).
8 RETI Temelin (1, Reggiana);
Fava (Salernitana).
7 RETI Scappini (1, Alessandria).
N P RF RS
1 6 32 19
8 4 39 26
10 3 26 16
7 6 29 22
5 7 28 27
8 6 29 26
5 8 19 17
9 6 23 22
11 5 22 21
9 6 26 22
9 7 21 24
11 6 25 19
7 9 21 27
9 8 20 27
11 7 18 22
11 7 17 22
7 11 21 36
4 15 10 31
1-1
RISULTATI
ALESSANDRIA-PAGANESE
BASSANO-MONZA
CREMONESE-PAVIA
RAVENNA-SORRENTO
REGGIANA-COMO
SALERNITANA-PERGOCREMA
SPAL-LUMEZZANE
SPEZIA-ALTO ADIGE
VERONA-GUBBIO
1-0
2-1
2-1
2-2
1-1
1-0
0-2
1-0
1-2
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
ALTO ADIGE-RAVENNA
(1-0)
COMO-SPEZIA
(1-1)
GUBBIO-ALESSANDRIA
(0-2)
LUMEZZANE-CREMONESE
(0-1)
PAGANESE-SPAL
(1-3)
PAVIA-SALERNITANA
(1-3)
PERGOCREMA-BASSANO
(0-1)
SORRENTO-MONZA
(1-1)
VERONA-REGGIANA (14/02, ore 20.45) (0-0)
UGO BENTIVOGLI
2-1
1-0
CREMONA dLa Cremonese fa il bis
in casa e accorcia di un altro punto
sulla zona playoff (ora a 4 lunghezze), il Pavia lotta ma non riesce ad
evitare la sconfitta. Protagonista
della giornata il nuovo acquisto Gigi
Scaglia, autore della doppietta che
ha regalato il successo alla squadra di Acori. Il suo primo gol al 25’
con un tiro di sinistro a rientrare, il
secondo al 23’ della ripresa con un
colpo di testa su assist di Fietta. In
mezzo il gol di Eusepi (42’ p.t.) su
spettacolare azione personale. L’innesto di Gasparetto nella ripresa
ha dato maggior profondità alla manovra dei padroni di casa.
LA SPEZIA dDue salvataggi di Nazari a portiere battuto (26’ p.t. su tiro
di Casoli e 4’ s.t. su quello di Fissore), le belle acrobazie di Zomer sulle
conclusioni ravvicinate di Basso
(11’ e 31’ p.t.), la provvidenziale traversa che evita l’autogol di testa di
Kiem (6’ p.t.). E poi tutto questo «lavoro» viene vanificato dalla defaillance difensiva che piega le gambe
dell’Alto Adige e consente allo Spezia di tornare a vincere. La rete decisiva al Picco, dove brillano soprattutto Basso e Buzzegoli da una parte, Fischnaller e Fink dall’altra, arriva al 10’ della ripresa: Zomer e Nazari non si capiscono nell’area piccola
e Casoli è lesto a cedere a Saudati,
che a porta vuota, da due passi,
mette dentro.
Giorgio Barbieri
Fulvio Magi
GIRONE B
SQUADRE
NOCERINA
ATLETICO ROMA
BENEVENTO
JUVE STABIA
SIRACUSA
TARANTO
LANCIANO
LUCCHESE
FOGGIA (-2)
COSENZA
VIAREGGIO
GELA
ANDRIA
TERNANA (-2)
FOLIGNO (-1)
PISA
BARLETTA
CAVESE (-7)
PT
51
40
39
35
31
30
29
28
28
27
25
25
24
23
22
22
22
18
G
22
21
22
22
22
21
22
22
22
22
22
22
21
22
21
22
22
22
V N P RF RS
15 6 1 37 19
12 4 5 31 17
11 6 5 29 21
10 5 7 27 21
9 4 9 21 23
8 6 7 20 21
6 11 5 22 23
7 7 8 27 23
9 3 10 45 43
6 9 7 22 24
6 7 9 20 24
7 4 11 23 28
6 6 9 19 22
6 7 9 16 27
6 5 10 25 30
4 10 8 21 29
5 7 10 20 28
6 7 9 22 24
MARCATORI
12 RETI Ciofani (4, Atletico Roma); Insigne (2,
Foggia).
11 RETI Sau (Foggia).
10 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore nel
Taranto); C. Ciano (2, Cavese); Marotta (Lucchese).
9 RETI Castaldo (1) e Negro (Nocerina).
Catania (Nocerina); Carparelli (2, Pisa); Mancino (1,
Siracusa).
RISULTATI
ANDRIA-TARANTO
stasera
ATLETICO ROMA-FOLIGNO stasera
COSENZA-LUCCHESE
2-4
FOGGIA-BARLETTA
0-2
GELA-LANCIANO
1-1
JUVE STABIA-PISA
1-0
SIRACUSA-BENEVENTO
1-0
TERNANA-CAVESE
1-1
VIAREGGIO-NOCERINA
0-1
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
BARLETTA-TERNANA
(0-2)
BENEVENTO-VIAREGGIO
(2-1)
CAVESE-TARANTO
(0-1)
FOGGIA-JUVE STABIA
(2-0)
FOLIGNO-ANDRIA
(1-2)
LANCIANO-ATLETICO ROMA (0-0)
LUCCHESE-GELA
(0-3)
NOCERINA-SIRACUSA
(0-2)
PISA-COSENZA
(0-0)
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
R
italia: 514954585150
PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 22ª GIORNATA
Gioiello Mancosu:
La Nocerina è senza freni
Siracusa tra le big
Conto alla rovescia per la B
Ciao Benevento
VIAREGGIO-NOCERINA
0-1
GIUDIZIO +++
MARCATORE Pomante al 13’ p.t.
VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 6;
Brighenti 6, Massoni 5,5, De
Paola 5,5, Bertolucci 5,5 (dal 26’
p.t. Malacarne 6); Cristiani 6 (dal
28’ s.t. D’Onofrio 5), Cosentini 5
(dal 12’ s.t. Visone 6), Castiglia 6,
Taormina 6; Bocalon 5, Marolda
5,5. (Merlano, Martina, Calamai,
D’Antoni). All. Scienza 5,5.
NOCERINA (3-4-3) Gori 6; Nigro 6,5,
Pomante 7, Di Maio 6,5; Scalise
6,5, Bruno 6,5, De Liguori 6,5,
Bolzan 6,5; Cavallaro 6 (dal 35’
s.t. Petrilli 6), Castaldo 6 (dal 43’
s.t. Marsili s.v.), Negro 6 (dal 29’
s.t. Ripa 6). (Amabile, Servi,
Galizia, Carrieri). All. Auteri 7.
ARBITRO Saia di Palermo 6.
NOTE paganti 990, abbonati 560,
incasso di circa 13.000 euro.
Ammoniti Di Maio, Scalise,
Cristiani e Brighenti. Angoli 6-11.
11 punti il vantaggio sul
secondo posto, in attesa
del posticipo di stasera
dell’Atletico Roma contro
il Foligno. Il sedicesimo risultato utile consecutivo
della capolista è un 1-0 realizzato dopo 13 minuti
per una gara nata in discesa e conclusa tra gli affanni del quarto minuto di recupero della ripresa. Per
una volta a secco gli attaccanti (squalificato Catania, c’è Cavallaro), risolve
il difensore Pomante (primo gol stagionale), schierato per rimediare alla
squalifica di De Franco.
verso la serie B. A Viareggio la Nocerina centra la
settima vittoria esterna
(quinta di fila) e porta a
La chiave Il giovane Viareggio di Scienza, reduce
dal successo nel recupero
di Lanciano e senza lo
squalificato Pizza a centrocampo (spazio a Cosentini), parte pimpante e aggressivo. I toscani vanno
però in testa-coda alla prima curva: al 13’ su corner
di Bolzan dalla sinistra, la
JUVE STABIA–PISA
COSENZA-LUCCHESE
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VIAREGGIO (Lucca) dDi corsa
1-0
2-4
Francesco Ripa, 25 anni,
ex Pro Patria, ha debuttato
nella Nocerina FOTOAGENZIA
Giri a vuoto Nella ripresa
la Nocerina cerca in tutti i
modi il raddoppio. Castaldo, Di Maio (di poco a lato) e Cavallaro inseguono
il gol della sicurezza. Ma
il Viareggio, appena può,
si accende, anche se le
punte Marolda e Bocalon
sembrano abbandonate a
se stesse. Scienza rinfresca il centrocampo con
l’innesto di Visone ed
escogita una sorta di tridente d’attacco con
D’Onofrio. Auteri annusa
i rischi e smonta la prima
linea. Entrano Petrilli e Ripa (al debutto in rossonero) che si procura subito
una doppia chance. Non
arriva il secondo gol e la
Nocerina si trova a soffrire fino all’ultimo (mischione in area su incursione di
Malacarne). Così la vittoria di Viareggio diventa
ancor più pesante. Finale
in salita e cuore in affanno. Ma la Nocerina sa come non perdere la testa:
in campo e in classifica.
FOGGIA-BARLETTA
GELA-LANCIANO
TERNANA-CAVESE
A decidere la gara
di Viareggio è il
gol del difensore
Pomante: adesso
sono 7 i successi
in trasferta
zampata di Pomante coglie disattenti i difensori
bianconeri. In vantaggio,
la Nocerina tira fuori le
sue qualità di astuzia ed
esperienza. Il centrocampo di Auteri si impossessa
del gioco con la consueta
ragnatela di passaggi. Bruno si trasforma in una cavalletta per portare ovunque il suo pressing. Il Viareggio (out Bertolucci per
problemi muscolari) reagisce rilanciando la sua
manovra che a tratti è anche disinvolta, ma non riesce a graffiare.
0-2
1-1
SIRACUSA-BENEVENTO
16
MASSIMO LEOTTA
PARTITE UTILI DI FILA
PER LA CAPOLISTA
La Nocerina è la squadra che
da più tempo non perde una
partita di campionato: l’ultimo
(e unico) k.o. è arrivato il 26
settembre a Siracusa
Crocetti scatenato: 2 gol
Lucchese, colpo a Cosenza
Il derby è tutto del Barletta
Zeman sempre più in crisi
Gela, due errori di Docente
Buon punto del Lanciano
Tozzi Borsoi salva Ternana
Cavese, vantaggio inutile
MARCATORE Scognamiglio al 20’
s.t.
JUVE STABIA (3-4-3) Colombi
6,5; Fabbro 6, Mezavilla 6,5, Scognamiglio 7; Di Cuonzo 6,5, Cazzola
6,5, Danucci 6, Pezzella 6 (dal 43’
s.t. Rizza s.v.); Ciotola 6 (dal 10’ s.t.
Tarantino 6), Corona 6,5, Mbakogu
5,5 (dal 26’ s.t. Albadoro 6). (Vono,
Maury, Dianda, Marano). All. Braglia 6,5.
PISA (4-4-2) Lanni 5,5; Gimmelli
6,5, Raimondi 6,5, Stendardo 6, Sereni 6; De Oliveira 5,5 (dal 32’ s.t.
Ilardi 5,5), Obodo 6,5 (dal 44’ s.t.
Anselmi s.v.), Fanucchi 5,5, Favasuli 6,5; Mosciaro 5,5 (dal 12’ s.t.
Guidone 5,5), Carparelli 6. (Pugliesi, Bizzotto, Calori, Reccolani). All.
Semplici 6.
ARBITRO Bellutti di Trento 5,5.
NOTE paganti 920, abbonati 659,
incasso di 13.885 euro. Ammoniti
Favasuli, Mezavilla, Carparelli, Di
Cuonzo, Sereni e Obodo. Angoli
2-2.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Grassi (L) al 9’, Aquilanti (C) al 33’, Degano (C) al 40’ p.t.;
Crocetti (L) al 3’ e al 10’, Marotta (L)
al 15’ s.t.
COSENZA (3-5-2) De Luca 4,5; Cotroneo 5, Fernandez 5, Thackray 5;
Matteini 5, Aquilanti 5,5, S. Fiore 5,
Evola 5 (dal 20’ s.t. Essabr 5), A. Fiore 5; Biancolino 5, Degano 5,5. (Marino, Ungaro, Scarnato, Sommario,
Martucci, Viscardi). All. Toscano 5.
LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 6;
Marchetti 6, Lollini 6, Bertoli 6, Pezzi 6,5; Piccinni 6, Cardona 6 (dal 45’
s.t. Pani s.v.), Carloto 6,5; Grassi 7
(dal 36’ s.t. Hemmy s.v.); Marotta
6,5, Crocetti 7,5 (dal 21’ s.t. Bova 6).
(Pardini, Baldanzeddu, Galli, Taddeucci). All. Indiani 6,5.
ARBITRO Intagliata di Siracusa 5.
NOTE spettatori 1.500 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Fernandez e Matteini. Angoli 8-6.
GIUDIZIO++
MARCATORI Ischia al 19’, Innocenti al 38’ p.t.
FOGGIA (4-3-3) Santarelli 5; Candrina 5,5 (dal 33’ s.t. Agostinone
s.v.), Romagnoli 5, Iozzia 5,5, Regini 5; Kone 4,5, Burrai 5 (dal 37’ s.t.
Varga s.v.), Palermo 5,5; Farias
5,5, Kolawole 5, Insigne 5. (Ivanov,
Caccetta, Torta, Rigione, Marinaro). All. Zeman 5.
BARLETTA (4-4-2) Gabrieli 6,5;
Galeoto 6,5, Ischia 7, Lucioni 6,5,
Frezza 6,5; Simoncelli 6 (dal 24’
s.t. Zappacosta 6), Guerri 7, Rajcic
6,5, Bellomo 6,5 (dal 42’ s.t. Geroni
s.v.); Innocenti 6,5, Rana 6 (dal 46’
s.t. Bruno s.v.). (Tesoniero, Cerone, Maino, Margiotta). All. Cari 6,5.
ARBITRO Del Giovane di Albano
Laziale 6.
NOTE paganti 1.748, abbonati
3.670, incasso di 80.686 euro. Ammoniti Frezza, Iozzia, Regini, Kolawole, Rana, Kone e Ischia. Angoli
6-3.
GIUDIZIO++
MARCATORI Di Cecco (L) al 20
p.t.; Cunzi (G) su rigore al 18’ s.t.
GELA (4-2-3-1) Nordi 6,5; Petrassi 6,5, Porcaro 6, Cardinale 6,5, Aliperta 6; Zaminga 6, Giardina 6 (dal
27’ s.t. Avantaggiato 5,5); Bigazzi
5,5, D’Anna 5,5, Cunzi 6 (dal 32’ s.t.
Carbonaro s.v.); Docente 5,5. (Maraglino, Scopelliti, Cossentino, Piano, Saani). All. Ammirata 6,5.
LANCIANO (4-3-3) Chiodini 6; Vastola 5,5, Romito 6, Ferraro 5,5,
Mammarella 6; Di Cecco 6,5,
D’Aversa 6,5, Sacilotto 6,5 (dal 37’
s.t. Zeytulaev s.v.); Turchi 6, Di Gennaro 5,5 (dal 42’ s.t. Colussi s.v.),
Artistico 6. (Aridità, Colombaretti,
Antonioli, Volpe, Tomasi). All. Camplone 6.
ARBITRO Barbiero di Vicenza 7.
NOTE paganti 1.064, abbonati
205, incasso di 7.998 euro. Ammoniti Artistico, Di Cecco e Avantaggiato. Angoli 6-7.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Alfano (C) al 9’, Tozzi
Borsoi (T) al 43’ p.t.
TERNANA (4-3-1-2) Visi 6; Quondamatteo 6, Borghetti 6, Giubilato
5, Fanucci 4,5 (dal 6’ s.t. Imburgia
6); Cejas 6,5, Arrigoni 5,5, Nitride
5,5 (dal 22’ s.t. Bizzarri 6); Nolè 5,5;
Tozzi Borsoi 6,5, Sinigaglia 5,5 (dal
12’ s.t. Tavares 6). (Cunzi, Fusciello, Noviello, Alessandro). All. Orsi
5,5.
CAVESE (4-3-3) Pane 6; M. Ciano
6, Troise 5,5, Cipriani 6, Pagano 6;
Piscitelli 6 (dal 22’ s.t. Quadrini 6),
Alfano 6,5, Di Napoli 6; D’Amico 6,
Del Sorbo 6 (dal 34’ s.t. Turienzo
s.v.), C. Ciano 6 (dal 30’ s.t Orosz
s.v.). (Botticella, Citro, Bacchiocchi, Conti). All. Rossi 6.
ARBITRO Marini di Roma 5,5.
NOTE paganti e incasso n.c., abbonati 1.003. Espulso Giubilato al 20’
s.t.; ammoniti Pagano, Arrigoni, Giubilato, Quadrini, Nolè e Orosz. Angoli 2-2.
GIUDIZIO++
CASTELLAMMARE DI STABIA (Na)
dLa Juve Stabia dell’ex Braglia
consolida la quarta piazza conquistando la sesta vittoria casalinga
consecutiva. A punire un Pisa ben
organizzato è una contestata rete
di Scognamiglio, convalidata dall’arbitro dopo un attimo di tentennamento. Il gol nasce da una punizione di Tarantino: la palla si impenna
e una presa difettosa di Lanni, ostacolato dallo stesso Scognamiglio,
favorisce il tocco vincente del difensore. Il Pisa reagisce e agguanta il pari con Obodo di testa, ma il
guardalinee segnala il fuorigioco.
Gianpaolo Esposito
Valter Leone
FOGGIAdEsordio vincente per Cari e colpaccio del Barletta contro
un Foggia rimaneggiato (3 titolari
squalificati) e in difficoltà (3 successi e 6 k.o. in 9 gare). Partita decisa nel primo tempo da due reti,
entrambe di testa e su palla inattiva: al 19’ Ischia si avvita e scavalca
Santarelli, al 38’ Lucioni fa da sponda per Innocenti che raddoppia. Il
Foggia arranca e sfiora l’1-2 al 45’,
ma Galeoto recupera su Kone a
porta sguarnita. Nella ripresa, fuoco di paglia locale: gol annullato a
Kolawole per dubbio fuorigioco
(3’), poi Ischia sfiora l’autorete
(14’). Ma il Barletta controlla.
GELA (Cl) dTerzo pareggio di fila
per il Gela, in rimonta su un Lanciano a secco di vittorie da prima di
Natale. Poteva andare meglio per i
siciliani (con Ammirata al debutto
in panchina) se Docente non avesse sprecato due occasioni d’oro. In
vantaggio gli abruzzesi con Di Cecco che su una ripartenza lascia sul
posto Aliperta e Nordi e segna. Alla
fine del tempo il primo spreco di Docente, che davanti alla porta spara
alto. Nella ripresa al 18’ Cunzi entra
in area e va giù. Dal dischetto lo
stesso Cunzi spiazza Chiodini. Seconda opportunità per Docente,
che 3’ dopo si presenta davanti a
Chiodini: palla ancora alle stelle.
Roberto Pellegrini
Rocco Cerro
SIRACUSA d In dieci per
quasi un’ora il Siracusa si
aggrappa alla prodezza
di Mancosu per conquistare una vittoria che lo colloca in zona playoff. I sici-
liani hanno vinto con il
cuore, quello che è mancato al Benevento durante l’assedio del secondo
tempo, quando non è mai
riuscito sfondare.
Il gol Ugolotti ha mandato
in campo un solo nuovo
acquisto, Pasqualini, la
cui partita è durata solo
34 minuti, Galderisi ha subito gettato nella mischia
Paoloni. Nella prima frazione maggiore possesso
dei giallorossi, ma il Siracusa ha messo la sostanza, fino al gol di Mancosu
che ha fintato di servire
Giordano ed ha calciato
sotto la traversa. Dopo
l’espulsione il Siracusa ha
abbassato il baricentro limitandosi alle ripartenze. Galderisi le ha provate tutte. Ha mandato in
campo tre punte e mezza
e ha schierato anche l’ultimo arrivato Mounard che
però non ha inciso. La vetta ora è irraggiungibile.
1-1
Juve Stabia, gol contestato
Il Pisa si deve arrendere
COSENZA dNon inganni la goleada:
partita brutta, vinta con merito dalla Lucchese contro un Cosenza che
segna la resa anche sul campo dopo quella societaria. Al primo affondo i toscani vanno in gol: Pezzi dalla
linea di fondo (pallone già uscito?)
serve Grassi che insacca. Al quarto
calcio d’angolo di fila, il Cosenza pareggia con Aquilanti di testa a fil di
palo. Pochi minuti e Degano con un
diagonale ribalta il risultato. In un
quarto d’ora a inizio ripresa la Lucchese confeziona il successo: doppietta di Crocetti (di testa su cross
di Grassi e piatto sinistro su clamorosa papera di De Luca) e diagonale
di Marotta.
1-0
GIUDIZIO ++++
MARCATORE Mancosu al 28’ p.t.
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6,5;
Strigari s.v. (dal 6’ p.t. Lucenti
6,5), Moi 7, Ignoffo 7, Pasqualini
6; Giordano 6,5, Mancosu 7;
Bongiovanni 6, Mancino 6,5,
Desideri 6 (dal 38’ pt. Capocchiano 6); Cosa 7 (dal 25’ s.t. Koffi 6).
(Fornoni, Pepe, Abate,
Torregrossa). All. Ugolotti 7.
BENEVENTO (4-2-3-1) Paoloni 6;
Formiconi 5,5, Signorini 5,5,
Landaida 5,5, Palermo 6 (dal 10’
s.t. Mounard 6); Pacciardi 6 (dal
16’ s.t. Clemente 6), Vacca 5,5;
D’Anna 6, Bueno 5,5, La Camera
6 (dal 31’ s.t. Bianco 5,5); Evacuo
6. (Baican, Pedrelli, Siniscalchi,
Grauso). All. Galderisi 5,5.
ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5.
NOTE paganti 1.243, abbonati 807,
incasso 17.920 euro. Espulso
Pasqualini al 34’ p.t.; ammoniti
Cosa, Formiconi, Moi, La Camera
e Landaida. Angoli 3-5.
TERNI dE’ finito 1-1 il match tra Ternana e Cavese. Campani in vantaggio al 9’ con il centrocampista Alfano su passaggio del nuovo arrivato
Del Sorbo. Ternana in difficoltà, in
particolar modo nel primo tempo.
Prima dell’intervallo, però, i rossoverdi pareggiano con il capitano
Tozzi Borsoi (43’) direttamente su
calcio di punizione. Nella ripresa
pochissime le emozioni offerte dalla due squadre nonostante la Ternana abbia dovuto rinunciare a Giubilato espulso al 20’. In pieno recupero Orosz ha colpito l’incrocio dei
pali con una conclusione dalla distanza.
IL POSTICIPO
IL POSTICIPO TV
Atletico Roma
c’è il Foligno
Andria, derby
con il Taranto
L’Atletico Roma deve
vincere per rispondere
alla Nocerina e staccare il
Benevento. A Incocciati
manca solo Balzano e
gioca Mazzarani. Giunti
invece perde Testardi, il
cui arrivo dal Gubbio (via
Samp) è stato annullato,
mentre Fondi è k.o.
Così in campo (inizio
alle ore 20.30):
ATLETICO ROMA
(4-2-3-1) Ambrosi; Mazzarani, Pelagias, Doudou, Angeletti; Baronio, Miglietta;
Esposito, Caputo, Franchini; Ciofani. (Previti, Serafini, Padella, Chiappara,
Franceschini, Mazzeo,
Chiaretti). All. Incocciati.
FOLIGNO (4-3-1-2)
Rossini; Iacoponi,
Giovannini, Cusaro, Bassoli; Fedeli, Castellazzi, Menchinella; Sciaudone; Cavagna, Falcinelli. (Zandrini,
Moro, La Mantia, Merli Sala, Fiorucci, Coresi, Tomassini). All. Giunti.
ARBITRO Benassi di Bologna (Guiducci-Paglione).
Derby pugliese stasera in
tv tra Andria e Taranto
con tanti ex. Papagni non
ha Di Simone (infortunato),
ma recupera Sibilano; in
avanti rientra Del Core, al
suo fianco forse Anaclerio.
Due dubbi per Dionigi:
Antonazzo o Garufo,
Rantier o Sy; c’è il transfer
per l’uruguaiano Sosa.
Così in campo (ore
20.45, su Rai Sport 1):
ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia; Fazio, Ceppitelli,
Sibilano, Di Bari; Statella,
Paolucci, Coletti, Carretta;
Anaclerio, Del Core. (Palazzi, Pierotti, Cozzolino,
Nicolao, Berretti, Minesso,
Caturano). All. Papagni.
TARANTO (3-4-2-1)
Bremec; Sosa, Migliaccio,
Colombini; Antonazzo,
Giorgino, Di Deo, Sabatino;
Chiaretti, Rantier; Girardi.
(Barasso, Panarelli, Sy,
Prosperi, Garufo, Guazzo,
Pensalfini). All. Dionigi.
ARBITRO Coccia di San
Benedetto del Tronto
(Parisse-Gaspari).
Massimo Laureti
23 a GIORNATA
SERIE D f Fantini (4 gol) esalta il Cuneo, che travolge l’Asti e vola in vetta. Crolla il Rimini: il Teramo va in fuga
GIRONE A (26a giornata)
GIRONE B
GIRONE C
GIRONE D
GIRONE E
GIRONE F (26a giornata)
GIRONE G
ALBESE-SETTIMO
2-1
BORGOROSSO-SAINT CHRISTOPHE 1-2
BORGOSESIA-CHIERI
2-3
CUNEO-ASTI
5-1
DERTHONA-AQUANERA
1-2
GALLARATESE-SARZANESE
2-0
LAVAGNESE-CHIAVARI
2-0
NOVESE-VIGEVANO
2-1
RIVOLI-ACQUI
2-2
SANTHIA'-SEREGNO
1-1
ALZANOCENE-DARFO
0-0
CANTU' SAN PAOLO-VOGHERA
3-1
CARATESE-INSUBRIA
2-0
LEGNAGO-VILLAFRANCA
1-0
OLGINATESE-COLOGNESE
1-2
PONTISOLA-CASTELNUOVOSANDRA' 1-1
SOLBIATESE-CASTIGLIONE
1-0
TRENTO-MANTOVA
1-1
VIRTUS VECOMP-CASTELLANA
1-0
BELLUNO-CHIOGGIA
ESTE-TREVISO
KRAS REPEN-OPITERGINA
MONTEBELLUNA-UNION QUINTO
PORDENONE-TAMAI
ROVIGO-CONCORDIA
SANDONA'JESOLO-SAN PAOLO
SANVITESE-MONTECCHIO
VENEZIA-TORVISCOSA
0-1
1-2
0-2
1-2
3-3
3-1
2-0
0-2
6-0
BAGNOLESE-CASTEL SAN PIETRO 3-2
CAMAIORE-BORGO A BUGGIANO 0-0
CARPENEDOLO-PIZZIGHETTONE 1-0
FIORENZUOLA-ROSIGNANO
1-1
MEZZOLARA-PAVULLESE
0-0
PONSACCO-PONTEDERA
1-1
RUSSI-FORCOLI
1-2
TUTTOCUOIO-CASTELFRANCO 2-2
VEROLESE-RUDIANESE
0-3
AREZZO-TODI
1-1
FLAMINIA-SPOLETO
3-1
GROUP CITTA' DI CASTELLO-FORTIS JUVENTUS 2-1
MONTERIGGIONI-DERUTA
1-0
ORVIETANA-PIANESE
3-4
PONTEVECCHIO-MONTEVARCHI 3-0
SCANDICCI-SANSEPOLCRO
1-2
SESTESE-CASTEL RIGONE
3-5
SPORTING TERNI-PERUGIA rinv. merc. 9
ATESSA VDS-CIVITANOVESE
1-1
ATLETICO TRIVENTO-FOSSOMBRONE 3-0
BOJANO-MIGLIANICO
2-3
CESENATICO-VENAFRO
1-4
JESINA-OLYMPIA AGNONESE
3-0
LUCO CANISTRO-SAMBENEDETTESE 1-0
REAL RIMINI-FORLI'
1-1
RECANATESE-RENATO CURI
1-1
SANTARCANGELO-RIMINI
4-0
SANTEGIDIESE-TERAMO
1-2
ANZIOLAVINIO-SANLURI
APRILIA-BUDONI
ASTREA-ARZACHENA
BACOLI-VIRIBUS UNITIS
GUIDONIA-SELARGIUS
PORTO TORRES-CYNTHIA
TAVOLARA-FIDENE
VITERBESE-MONTEROTONDO
ZAGAROLO-CASTIADAS
CLASSIFICA
Cuneo p. 51; Saint Christophe* e Asti
49; Borgosesia 47; Santhià 45; Seregno
e Aquanera* 44; Lavagnese 42; Gallaratese 37; Chiavari 36; Acqui* 35; Chieri*
e Rivoli 34; Derthona*, Sarzanese e
Novese* 29; Albese 23; Borgorosso*
20; Vigevano 19; Settimo* 9.
(* una gara in meno).
CLASSIFICA
Mantova p. 46; Colognese 39; Cantù
San Paolo e Pontisola 38; Voghera* 37;
Darfo 35; Legnago* e AlzanoCene 33;
Olginatese e CastelnuovoSandrà 30;
Castiglione e Insubria 28; Virtus Vecomp e Castellana 27; Villafranca 25;
Caratese 21; Trento 20; Solbiatese 19.
(* una gara in meno).
CLASSIFICA
Treviso p. 49; Venezia 47; SandonàJesolo e Rovigo 39; Tamai e San Paolo (-1)
38; Pordenone e Chioggia 34; Union
Quinto 33; Este 31; Sanvitese (-1) 29;
Concordia 25; Montebelluna 24; Opitergina 23; Montecchio 22; Kras Repen 21;
Belluno 18; Torviscosa 16.
CLASSIFICA
Borgo a Buggiano p. 54; Pontedera 46;
Camaiore 39; Rudianese 37; Pizzighettone
e Forcoli 36; Castelfranco*, Bagnolese e
Mezzolara* 34; Pavullese 32; Rosignano
30; Tuttocuoio 29; Ponsacco 28;
Fiorenzuola 26; Carpenedolo 22; Russi*
17; Castel San Pietro* 14; Verolese 6. (*
una gara in meno).
CLASSIFICA
Perugia* p. 52; Castel Rigone 49; Todi 46; Sansepolcro 39; Spoleto, Flaminia, Pianese e Group Città di Castello
35; Pontevecchio 34; Sporting Terni*
29; Scandicci e Montevarchi 28; Orvietana 23; Arezzo e Deruta 22; Sestese 21; Fortis Juventus 17; Monteriggioni 14. (* una gara in meno).
CLASSIFICA
Teramo p. 55; Rimini 50; Santarcangelo
48; Jesina e Forlì 42; Santegidiese (-1)
40; Renato Curi e Civitanovese 39; Real
Rimini 38; Sambenedettese 36; Atletico
Trivento e Recanatese* 35; Luco Canistro 32; Atessa VdS e Olympia
Agnonese* 31; Venafro 29; Miglianico
23; Cesenatico 21; Fossombrone 20;
Bojano 9. (* una gara in meno).
CLASSIFICA
CLASSIFICA
CLASSIFICA
Monterotondo p. 47; Aprilia e Bacoli 43; Viribus Unitis 40; Zagarolo 39; Viterbese 35; Anziolavinio
33; Fidene 32; Porto Torres, Budoni e Arzachena 31; Astrea 29;
Selargius 25; Cynthia e Guidonia
22; Tavolara e Sanluri 20; Castiadas 13.
Arzanese p. 51; Nardò 43; Gaeta
42; Pomigliano 41; Casarano 39;
Ischia 34; Boville Ernica 33; Murgia e Fortis Trani 32; Grottaglie
30; Capriatese 29; Francavilla S.
e Sant'Antonio Abate 28; Pisticci
27; Angri 24; Battipagliese 21;
Francavilla F. 18; Ostuni 12.
Ebolitana p. 56; Casertana 51; Forza e
Coraggio* 50; Nissa* 45; Valle Grecanica*
41; Turris e Sambiase˚ 39; Hinterreggio
37; Sapri˚ 36; Noto* 33; Real Nocera* e
Messina (-3) 32; Cittanova 30; Acireale* e
Marsala 24; Modica* 22; Rossanese 21;
Mazara 19; Nola 6. (* hanno già riposato, ˚
una gara in meno).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Acqui-Novese (1-2); Aquanera-Albese
(2-2); Asti-Rivoli (4-0); Chiavari-Derthona (2-1); Chieri-Cuneo (1-3); Saint
Christophe-Gallaratese (0-0); Sarzanese-Borgosesia (0-0); Seregno-Borgorosso (0-1); Settimo-Santhià (0-1); Vigevano-Lavagnese (0-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Castellana-AlzanoCene (2-1); CastelnuovoSandrà-Voghera (1-3); Castiglione-Pontisola (0-1); Colognese-Legnago
(2-1); Darfo-Cantù San Paolo (0-0); Insubria-Olginatese (2-0); Mantova-Solbiatese (4-1); Trento-Caratese (0-6);
Villafranca-Virtus Vecomp (0-1).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Chioggia-Sanvitese (1-3); Concordia-Belluno (3-1); Montecchio-Venezia (1-2);
Opitergina-Este (2-5); San Paolo-Kras
Repen (2-2); Tamai-Montebelluna (1-0);
Torviscosa-SandonàJesolo (2-0); Treviso-Pordenone (1-1); Union Quinto-Rovigo (1-1).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Bagnolese-Fiorenzuola (2-4); Borgo a
Buggiano-Mezzolara (3-1); Castel San
Pietro-Carpenedolo (2-2); Forcoli-Verolese (1-0); Pavullese-Russi (2-1); Pizzighettone-Ponsacco (0-0); Pontedera-Castelfranco (0-1); Rosignano-Camaiore (0-1); Rudianese-Tuttocuoio (3-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Castel Rigone-Pontevecchio (3-3); Deruta-Flaminia (1-2); Fortis Juventus-Sestese (2-4); Montevarchi-Monteriggioni
(1-0); Perugia-Orvietana (2-1); Pianese-Todi (1-3); Sansepolcro-Sporting
Terni (1-2); Scandicci-Group Città di Castello (0-2); Spoleto-Arezzo (1-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Cesenatico-Atessa VdS (0-1); Civitanovese-Santarcangelo (0-2); Forlì-Recanatese
(3-0); Fossombrone-Luco Canistro (1-1); Miglianico-Olympia Agnonese (1-2); Renato Curi-Atletico Trivento (1-0); Rimini-Jesina (0-1);
Sambenedettese-Santegidiese (2-2); Teramo-Bojano (2-0); Venafro-Real Rimini (1-4).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Anziolavinio-Aprilia (2-1); Arzachena-Bacoli (1-4); Budoni-Viterbese
(0-1); Castiadas-Astrea (0-1); Fidene-Cynthia (2-0); Monterotondo-Zagarolo (2-1); Sanluri-Guidonia (2-1);
Selargius-Tavolara (3-2); Viribus Unitis-Porto Torres (1-1).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Arzanese-Boville Ernica (2-1); Battipagliese-Ischia (0-1); Capriatese-Nardò
(0-0); Casarano-Angri (3-0); Fortis
Trani-Francavilla F. (3-0); Francavilla
S.-Pisticci (1-1); Grottaglie-Gaeta
(0-3); Murgia-Ostuni (2-1); Sant'Antonio Abate-Pomigliano (0-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 13 febbraio, ore 14.30
Casertana-Nissa (1-1); Ebolitana-Real
Nocera (1-0); Forza e Coraggio-Marsala (0-1); Mazara-Acireale (0-3); Messina-Hinterreggio (0-1); Noto-Turris
(2-1); Rossanese-Modica (1-3); Sapri-Cittanova (1-1); Valle Grecanica-Sambiase (0-2); riposa Nola.
GIRONE H
2-0
0-0
2-2
1-0
2-0
0-0
3-2
1-0
1-0
ANGRI-FRANCAVILLA F.
BOVILLE ERNICA-CAPRIATESE
GAETA-FRANCAVILLA S.
GROTTAGLIE-ARZANESE
ISCHIA-MURGIA
NARDO'-FORTIS TRANI
OSTUNI-SANT'ANTONIO ABATE
PISTICCI-BATTIPAGLIESE
POMIGLIANO-CASARANO
GIRONE I
2-1
2-3
0-0
0-1
0-0
2-1
1-5
1-1
1-0
(25a giornata)
ACIREALE-ROSSANESE
3-0
CITTANOVA-EBOLITANA
0-1
HINTERREGGIO-SAPRI
4-1
MARSALA-VALLE GRECANICA 0-0
NISSA-MAZARA
1-1
NOLA-NOTO
0-4
REAL NOCERA-CASERTANA 1-2
SAMBIASE-MESSINA
0-0
TURRIS-FORZA E CORAGGIO 2-1
HA RIPOSATO MODICA
32
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
FORMULA 1 SCHIANTO IN UN RALLY LIGURE
l’analisi
di
PINO ALLIEVI
1
x
IL DRAMMA
DI KUBICA
HANNO
DETTO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Contratti? Sì,
ma i piloti sono
gente diversa
Perché un pilota di F.1 a
capo di una squadra
importante viene lasciato
libero di fare ciò che vuole,
fuori dalle piste? Jean Alesi,
che ieri abbiamo sentito
preoccupatissimo per le
condizioni di Kubica, ci ha
raccontato che nei suoi
contratti di F.1 c’è sempre
stata una clausola che lo
obbligava a chiedere il
permesso al team prima di
dedicarsi a qualsiasi attività
ludica. Kubica, con una
Renault finanziata da altre
due marche automobilistiche
come Lotus e Lada, aveva il
solo vincolo di non
gareggiare in Francia con
macchine che non fossero
della Regìe. Cesare Fiorio è
caustico: «Non ho mai
autorizzato i miei piloti a
praticare altre discipline: il
pilota è un patrimonio del
team e va preservato».
Ma questi, pur sacrosanti,
sono discorsi che
rispondono alla logica
comune, non a quella dei
piloti, per i quali la scarica
di adrenalina sovrasta tutto.
Lauda, quando era in
Ferrari, si fratturò una
costola con la moto da cross
e disse che era volato da un
trattore in giardino.
Schumacher dopo lo stop in
F.1 si fece molto male
allenandosi per una
improbabile carriera in
Superbike. Valentino Rossi è
tuttora malconcio per un
incidente in motocross. E
scendendo con i rischi, che
dire di Webber e Heidfeld
che si sono fratturati
andando (non a 200 all’ora!)
in mountain bike?
I piloti sono animali strani.
L’astinenza da adrenalina
fuori dai circuiti, insieme
con lo spirito competitivo
che li anima, li porta a
esagerare impegnandosi al
limite in tutto. La Ferrari non
riuscì mai a impedire a
Schumi di lanciarsi col
paracadute o a girare nel
traffico con la moto. Pironi,
lasciata la F.1 per un
incidente, si uccise in
offshore. Zanardi, pur senza
gambe, ha subito ripreso a
correre in auto con gli arti
artificiali. Il pericolo come
componente qualificante
estesa di vite diverse. Gente
speciale che non può essere
omologata. Si dirà che il
professionismo impone
obblighi e autolimitazioni,
come sottolinea Fiorio. Ma
ogni uomo è unico e, in certi
ambiti, va compresa (magari
digerendola male)
l’asimmetria di
comportamento da parte di
talenti che, se fossero
normali, non sarebbero
campioni. Perché il genio si
nutre di libertà per
esprimersi. E il rischio, per
un pilota, è gioia. Poi,
dinanzi a drammi come
quello di Kubica, è d’obbligo
una riflessione. Ma questo
non cancella il presupposto
che le dinamiche dell’anima
di chi corre non sono le
stesse di chi, in poltrona,
giudica e critica.
R
Schumacher
L’ho saputo
a Monaco
di Baviera:
sono rimasto
atterrito
ed inorridito
LAPRESSE
R
Alesi
Mi spiace,
ma sono rischi
alti come gli
allenamenti alla
guida dei kart
che fanno i piloti
COLOMBO
Mano a rischio
ci vorrà un anno
per recuperare
Il chirurgo Rossello: «Aveva quasi una doppia
amputazione». Nannini: «Tornerà a guidare»
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
R
Fiorio
Da direttore di
team non lo avrei
mai autorizzato a
fare un rally.
Tanto più a un
mese dal
Mondiale»
PIETRA LIGURE (Savona) dRobert
Kubica è sotto i ferri da quasi 6
ore, quando all’ospedale Santa Corona spunta Alonso. Accompagnato dal ds del Cavallino, Rivola, Fernando ha lo
sguardo terreo. «Ero a sciare,
ma appena ho saputo, sono venuto». E’ grande amico di Kubica e compagno nelle infinite
sfide a poker. Alonso rimane
davanti alla porta della sala
operatoria, parlando a bassa
voce con Daniele Morelli, manager di Kubica, e con il dottore Riccardo Ceccarelli, medico
Renault, facendosi spiegare i
dettagli del terribile incidente
avvenuto alle 8.34 alla Ronde
di Andora che mette un punto
interrogativo sulla vita e sulla
carriera del pilota. Gli dicono
che ci vorranno ancora ore e
Fernando lascia l’ospedale.
Battaglia Oltre la porta Robert
lotta per non perdere la mano
destra, quasi tranciata dal
guard-rail penetrato dal frontale della sua Skoda Fabia.
Qualche minuto dopo le 21, la
notizia che tutti volevano
ascoltare: «La mano è viva».
Sono le prime parole che il dottore Igor Rossello, lo specialista della mano arrivato da Savona (ha operato con successo
alcuni violinisti), pronuncia
pochi minuti dopo un intervento durato oltre 7 ore, solo per
la mano. Poi l’operazione è
continuata per sistemare la
gamba destra, che ha fratture
multiple ed esposte a tibia e perone. «Il paziente è gravissimo
e la prognosi riservatissima —
continua Rossello —, quello
che posso dire è che l’operazione è riuscita».
Rinascita Passa qualche minuto e Rossello, insieme agli assistenti, Emanuele Panelin e
Marcello Bertotti, fa un quadro più preciso. «Kubica ha subìto quasi una doppia amputazione (Robert in Polonia aveva già rischiato di perdere il
braccio destro per l’incidente
stradale nel 2003 con un automobilista ubriaco, n.d.r.). Siamo riusciti a ricostruire la parte ossea, quella vascolare e
quella tendinea, cercando di
utilizzare quello che era rimasto, visto che gli elementi perduti erano tanti. Abbiamo anche cercato di ricostruire le le-
Il polacco è grave: ha
perso sangue e si è
fratturato la gamba
destra. Sette giorni
per capire se
l’intervento è riuscito
sioni nervose, che sono quelle
che davano più interrogativi.
Ci vorrà qualche giorno, 5-7,
per capire se la mano sopravviverà». Possibili nuovi interventi. «È un’eventualità assolutamente da non escludere.
La prima urgenza è di tipo vascolare, poi potrebbero esserci ulteriori interventi correttivi».
Ritorno Sui tempi di recupero,
Rossello non ha dubbi. «Ci
vorrà almeno un anno di riabilitazione». Ma tornerà a guidare una F.1? «E’ impossibile
da prevedere. Con il sistema
nervoso non si può mai sapere e molto dipenderà dalla volontà del paziente. Se Nannini è riuscito a tornare, perché
non potrebbe riuscirci lui? I piloti sono persone eccezionali,
capaci di abbattere i tempi di
recupero. Io ho avuto un paziente che ha recuperato al 90
per cento l’uso della mano».
Rianimazione Insomma, pur
nella gravità assoluta dell’infortunio, una piccola speranza resta accesa. In ogni caso,
per almeno una settimana Kubica rimarrà in rianimazione
all’ospedale di Pietra Ligure.
«Non è il caso di spostarlo»,
annuncia Rossello. Troppo
gravi, infatti, le condizioni di
Robert, arrivato in elicottero
al Santa Corona in condizioni
I primi soccorsi
a Kubica. La
sua Skoda
«infilzata» dal
guard-rail si è
girata di 180˚
rispetto al
senso di
marcia. La
freccia indica il
punto dove la
lama di acciaio
si è piegata
dopo essersi
infilata nell’auto
disperate per una forte emorragia. Il guard-rail che si è infilato nella Skoda, infatti, ha ferito gravemente gamba e braccio di Kubica rimasto poi intrappolato nella macchina
per più di un’ora. «Dieci centimetri più a destra e Robert
non si sarebbe fatto neanche
un graffio, dieci centimetri
più a sinistra e ora non sarebbe più qui», è la fredda analisi
di Morelli, che ha tenuto i rapporti con il mondo preoccupatissimo della F.1, dove Robert
è uno dei piloti più amati. Anche il dottor Claudio Costa si
LA TESTIMONIANZA IL NAVIGATORE GERBER RACCONTA L’INCIDENTE
«Assurdo quel guard-rail interrotto»
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PIETRA LIGURE dSeduto sugli
scalini all’ingresso della sala
operatoria, Jakub Gerber, navigatore di Kubica, 33 anni di
Poznan, dove lavora nel negozio di sport di famiglia, occhi
rossi, guarda e riguarda sul telefonino la foto del guard-rail
maledetto.
«Questa è la parte che ha
squarciato la macchina, l’ha attraversata tutta. Non aveva
senso quell’apertura. Ma soprattutto non dovremmo avere macchine così poco protette
davanti. Non è la prima volta
che succede un incidente così,
la Federazione dovrebbe pensare a qualcosa per proteggere
l’abitacolo».
Esordi Lui e Kubica si sono conosciuti 7 anni fa «al "Mickey
Mouse" di Varsavia, rally esibizione nel centro della città: finimmo settimi. Robert qualche anno dopo mi richiamò e
abbiamo fatto 9-10 gare».
Questa era la prima dell’anno,
ma anche la prima di Kubica
con una Super 2000: «Sapevamo che l’asfalto era scivoloso
per l’umidità ed eravamo preparati. La macchina dopo la
sbandata si è appoggiata al
guard-rail spostandolo verso
l’esterno. Poi si è infilata in
quello successivo. Robert è
svenuto, io sono uscito dal finestrino perché la portiera era
bloccata. Ho visto subito che
era grave, aveva anche un
brutto segno sotto l’occhio per
il colpo dal volante».
s
Soccorsi Continua il suo terribile racconto: «L’ambulanza è
arrivata subito, poi anche i
pompieri. Hanno impiegato ol-
Jacub
Gerber
33 anni, polacco
di Poznan
CHI È
R
tre mezz’ora per tirarlo fuori.
Il primo equipaggio non aveva
le cesoie e si è dovuto attendere l’arrivo di un altro. Poi l’elicottero non poteva atterrare
in quel punto e si è dovuto trasportare Robert, perdendo altro tempo».
Quello che molti chiedono è se
sia stato un errore o un guasto: «In una gara cerchi di andare il più veloce possibile. Robert è uno che pensa molto,
guarda sempre un passo più
avanti, preciso, veloce, pulito.
Un pilota completo».
p.i.
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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italia: 514954585150
Soccorsi
Intubato
Alonso
La Skoda di
Kubica
rimossa
dopo
l’incidente.
La vettura
ha sbattuto
contro il
guardrail
che è
penetrato
dal muso AP
Il polacco
arriva
intubato
all’ospedale
di Pietra
Ligure. Ben
visibile
l’ematoma
sotto
l’occhio
sinistro
Fernando
Alonso, a
destra con il
manager di
Robert
Kubica,
Morelli, è
andato
subito a
trovare
l’amico
REUTERS
IPP DA TV
«La lama d’acciaio
ha tagliato l’auto»
Il pilota che l’ha soccorso è rimasto sconvolto
«Robert era semi-incosciente e non parlava»
Robert Kubica,
26 anni ANSA
GUIDO RANCATI
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ANDORA (Savona)d«L’ho chiamato
fa sentire al telefono del dottor Ceccarelli. «Se serve, io ci
sono».
Nannini Chi perse l’avambraccio destro (in un incidente in
elicottero), che poi gli venne
riattaccato e dopo un anno tornò a correre, è Alessandro Nannini: «Quello di Kubica è un
trauma diverso dal mio. Il suo
braccio non si è staccato: nervi, tendini e muscoli ricresceranno, è solo questione di tempo. E Robert tornerà a correre.
Non lo conosco ma gli faccio i
miei auguri!».
La foto
Botto terrificante
al GP del Canada
Ma uscì illeso
per nome un paio di volte, non
mi ha risposto…». Ore 8.34,
Ronde di Andora. Partito un minuto dopo Robert Kubica, Mauro Moreno è stato il primo pilota a raggiungere il luogo dell’incidente, uno dei primi a
cercare di fare qualcosa per
soccorrere il polacco.
Futuro In serata a Pietra
Ligure sono arrivati da
Cracovia papà Arthur e
dalla Gran Bretagna la
fidanzata Editha, mentre da Parigi Eric Boullier, responsabile Renault, parla «dello choc
per una persona che tutti amano». Poi, sul nome di chi potrà sostituirlo, reagisce: «É un po’ indecente parlare di questo». Ma si fanno i nomi
dei piloti di riserva Bruno
Senna e Grosjean, oltre a
Hulkenberg e Liuzzi.
p
GP del Canada 2007: Kubica
tampona a 280 km/h la Toyota
di Trulli. La Bmw decolla,
sbatte contro il muro, si
ribalta. Robert è illeso.
IN RECUPERO
Valentino torna
a girare alla Cava
PESARO — (m.b.) Un nuovo
passo verso la guarigione
completa. Valentino Rossi
sabato pomeriggio è tornato
alla «cava». Non lo faceva da
mesi, per infortunio alla spalla
e poi la frattura di tibia e
perone. Dalla Malesia, dove
giovedì si sono chiusi i primi
test 2011 con la Ducati, Vale ha
chiamato i suoi amici per
allestire la pista ricavata in una
cava di ghiaia dismessa alla
periferia di Pesaro. Sabato, alle
15 pomeriggio, era lì ad
allenarsi: un paio d’ore soft, per
non caricare troppo la spalla.
Orribile Visibilmente sotto
shock, il gentleman-driver ligure non ha la forza e, forse,
neppure la voglia di scendere nei dettagli. Quello che
ha visto al km 4,3 della prova speciale in Val Merula lo
racconta con frasi mozze. Parla di un’auto, la Skoda Fabia Super2000 con il numero 4 sulle
portiere, che Kubica aveva noleggiato per sfogare una volta
di più la sua passione per i rally,
infilzata in un guard-rail: «La lama d’acciaio — dice — usciva
dal portellone posteriore. Una
vista impressionante, orribile».
Ripete come un automa di essersi fermato ed essere corso accanto all’auto incidentata: «Il
copilota mi ha fatto cenno di
non aver problemi e allora ho
chiesto a Robert se era tutto a
posto anche per lui. Inutilmente perché era in uno stato di semi-incoscienza e non parlava».
Testimoni Altre testimonianze
confermano le sue parole. I primi rilievi indicano che l’auto céca s’è scomposta all’inizio della
seconda delle due curve in rapida successione ed è rimbalzata
contro la barriera d’acciaio a si-
x
I TESTIMONI
«È ARRIVATO
PIÙ VELOCE DI TUTTI»
È arrivato fortissimo, più
forte di tutti. Dove gli altri
piloti erano passati dalla
quinta alla quarta marcia,
lui aveva addirittura
inserito la sesta
x
I PILOTI
«LO HA TRADITO
L’ASFALTO BAGNATO»
Il tratto prima dello
schianto era fradicio e i
nostri pneumatici non
avevano raggiunto una
temperatura tale da tenere
come fanno normalmente
nistra della strada con sufficiente violenza da farne cedere i sostegni. La Fabia ha seguitato a
strisciare sul rail ormai retto soltanto da qualche albero e, incontrollata e incontrollabile,
ha continuato la sua corsa anche quando la lama s’è interrotta. Per impattare subito dopo,
in pratica frontalmente, contro
la successiva protezione metallica. I pochi transitati prima di
Moreno e quelli arrivati sul posto poco dopo aiutano a ricostruire la dinamica dell’urto. «È
successo in un tratto di leggera
discesa, poco più di 4 chilometri dopo il via, in una esse molto
veloce», racconta Alessio Pisi.
Che spiega: «Fra la curva a sinistra e la successiva a destra, c’è
un lieve dosso sufficiente a far
perdere aderenza all’auto e a
mettere in difficoltà. Lo ricordavo bene e ho anticipato la seconda curva quel tanto che bastava
a stare il più lontano possibile
dall’esterno».
Passato appena prima di Kubica, Ino Corona conferma l’insidiosità di quel tratto: «Non ero
partito fortissimo — racconta
l’imperiese — eppure sia nella
sinistra che nella destra la mia
Peugeot 307 Wrc è scivolata sulle 4 ruote. Ne sono venuto fuori, ma se prima della chicane naturale non avessi tolto una marcia, non credo che ce l’avrei fatta». Quello che, a dar retta ai
pochi testimoni, l’asso della Renault F.1 non avrebbe fatto. «È
arrivato fortissimo, più forte di
tutti: la mia rilevazione dei tempi, era già oltre 1" più veloce di
Corona», assicura un appassionato. Un altro, appostato qualche decina di metri prima è certo che «dove gli altri erano passati dalla 5a alla 4a marcia, lui
avesse addirittura inserito la
6a». Ricordi confusi di uomini
scossi, da prendere con le molle. Ma non inattendibili.
Bagnato «Sono convinto — osserva ancora Pisi — che all’incidente abbiano in qualche modo
contribuito le condizioni atmosferiche: bagnatissimo fino a
qualche centinaio di metri prima, dove Robert ha sbattuto
l’asfalto era asciutto. Ma proprio per l’acqua sulla quale avevano lavorato, le nostre gomme non avevano ancora raggiunto una temperatura tale da
"tenere". Ingannandolo, forse…».
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LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
BASKET LA 18ª GIORNATA DI SERIE A
l’analisi
di
CHIABO
1
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Basta scosse
e tabelloni
sbagliati
dIl tabellone di coppa Italia
è sbagliato. Sono bastate tre
giornate dalla fine
dell’andata per cambiare,
pesantemente, le forze in
campo. Cantù è seconda,
Avellino quarta e Biella,
che nel mischione delle otto
squadre in due punti a metà
classifica, era uscita dalle
prime otto, ha dominato
sul campo dell’AJ. A Torino,
per trovare delle avversarie
credibili, almeno in una gara
secca, per Siena, bisogna
guardare una sola parte del
tabellone, quella di Milano.
Con Cantù, 9 vittorie nelle
ultime 11 gare, Avellino, 7 su
9, e la divertentissima Biella.
Così quella che solo 2
settimane fa sembrava una
finale di coppa annunciata,
Mps-AJ, non lo è più, visto il
vuoto in cui è caduta la
squadra di Peterson che al
momento non parte favorita
neppure nei quarti. Stessa
partita, quella di Milano e di
Roma: finte sconfitte
onorevoli. La Lottomatica
come l’AJ era a -20 al 35’. I
due cambi di allenatore più
clamorosi non hanno
prodotto miracoli. E Brindisi e
Teramo nel ritorno hanno
sempre perso. La colpa non è
di chi è subentrato come non
lo era di chi è stato licenziato.
Come (quasi) sempre.
Orribile Milano
Sosa e Biella
dominano 40’
«L’effetto Peterson è finito» dice il coach dell’AJ
Una schiacciata al volo manda la 1-3-1 in soffitta
LUCA CHIABOTTI
MILANO
BIELLA
90
95
(14-32, 35-48; 54-67)
ARMANI JEANS MILANO: Jaaber 6
(1/2, 1/5), Hawkins 9 (2/3, 0/4), Maciulis 7 (2/4, 1/1), Mancinelli 17 (3/7, 1/5),
Petravicius (0/1); Pecherov 17 (3/5,
3/6), Mordente 6 (1/1, 1/2), Rocca 6
(3/6), Melli (0/1 da 3), Greer 18 (4/7,
3/5), Ganeto 4 (1/2). N.e.: Cacace.
All. Peterson.
ANGELICO BIELLA: Sosa 23 (3/6,
5/6), Slaughter 7 (1/5, 1/3), Viggiano
17 (5/9, 1/3), Salyers 15 (2/4, 3/6), Suton 9 (3/5, 0/1); Soragna 13 (2/3,
0/2), Moraschini 2 (1/1), Cuccarolo
6 (3/3), Jurak 3 (0/1, 0/1). N.e.: Rombaldoni, De Vico. All. Cancellieri.
ARBITRI: Pozzana, Filippini, Vicino.
NOTE - T.l.: AJ 20/27, Ang 25/29.
Rim.: AJ 34 (Pecherov 10), Ang 36
(Suton 10). Ass.: AJ 13 (Mancinelli,
Greer 4), Ang 16 (Sosa 4). Prog.: 5’
4-20, 15’ 28-46, 25’42-60, 35’
63-81). Usc. 5 f.: Jaaber 37’18"
(71-83), Jurak 39’22" (81-88), Mordente 39’43" (85-91). Ant. Jurak
28’46" (49-65). Spett.: 4996 per
44.354.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d«La scossa dell’arrivo
di Peterson è finita». Coach se
lo dice da solo, dopo la seconda, orribile, sconfitta della sua
Armani Jeans. Edgar Sosa, dominicano di New York, piccolo re delle palle perse (7 anche
ieri) ma una gioia per gli occhi, guida Biella ad un dominio lungo 40’. Nulla è più falso
del +5 finale e dei 90 punti realizzati dall’AJ: al 35’, l’Angelico è +21 (60-81) e solo a quel
punto, quando l’assale la paura di perdere la quinta partita
consecutiva buttando via un
vantaggio enorme, Milano riesce a rientrare. Segna 30 punti
in 5’, 22 tra Greer e Pecherov,
ma basta dare la palla a Soragna per andare in lunetta
(8/8) e difendere una vittoria
strameritata.
Sogno «Interrompere una serie negativa con un successo a
AL SUPPLEMENTARE
Szewczyk 36
Avellino batte
Bologna
Szymon Szewczyk, 28 anni CASTORIA
Milano è un sogno — dice Massimo Cancellieri — abbiamo
vinto giocando bene. Complimenti alla squadra per come
ha gestito la partita: siamo riusciti ad essere più cinici, più attenti, tranquilli nei momenti
delicati». Peterson commette
due errori di cui si assume la
DA GIOVEDÌ A TORINO
Finali Coppa Italia
Biglietti on line
La serie A si ferma per le finali
di Coppa Italia, al PalaOlimpico
di Torino. Il programma:
giovedì 10 Siena-Pesaro,
Montegranaro-Bologna,
venerdì 11 Avellino-Milano,
Cantù-Biella. Sabato 12
semifinali, domenica 13 finale.
Biglietti su www.ticketone.it e
www.ticket.it. Infoline: 011
19829905.
responsabilità: parte con Petravicius non ancora pronto
(ultima apparizione in serie A
nell’andata a Biella), e dopo
l’8-0 volante firmato Viggiano
passa alla 1-3-1. «Troppo presto» dice. Il risultato è disastroso: Biella chiude il primo quarto con 5/5 da 3 e umilia la celeberrima difesa "3" con un passaggio da metà campo di Sosa
per la schiacciata al volo di Viggiano. E’ il canto del cigno:
«Non ha funzionato, passeremo ad una 3-2 aggressiva» ammette Coach. Intanto il tassametro corre: 6-24, 21-42 quando Gino Cuccarolo, 23 anni,
l’unica torre italiana (2.22)
che finalmente ha aggiunto
chili al telaio, gioca 7’ da favola. E, ancora, 46-65 con Sosa.
Edgar Sosa, 23 anni,
re dei licei di New
York, al primo anno
da professionista CAST
Gestione Il problema di Biella
è che la gestione del vantaggio
non è nel suo dna e, alla fine
del 2o e 3o quarto, subisce dei
parziali che riportano l’AJ, dove spicca solo Mancinelli, a
-13. Ma ogni volta riallunga. E
grazie a Salyers, è +21 al 35’.
Peterson, dopo 24 anni, ha voluto la bicicletta e adesso pedala con dignità: «Chiedo scusa,
alla gente, alla società, a Giorgio Armani. Il professor Nikolic diceva: il cambio di allenatore funziona tre settimane,
poi la squadra torna peggio di
prima. E’ quello che è successo
e non mi sogno di pensare che
basti io per risolvere i problemi. Abbiamo cambiato giocatori e questo destabilizza, ho
cercato di intervenire poco
per non scioccare ulteriormente la squadra ma adesso voglio
vedere in campo cose nelle
quali mi riconosco. L’attacco è
troppo fermo. Parlerò ai giocatori: devo essere sicuro che capiscano che certe prestazioni
non sono accettabili. E’ stata
una vergogna».
MPS +8 SULLE SECONDE
AVELLINO
BOLOGNA
dts 105
101
(28-22, 39-40; 69-64; 89-89)
AIR AVELLINO: Green 28 (3/7, 5/9),
Lauwers 6 (2/5 da 3), Dean 8 (3/7, 0/4),
Thomas 14 (4/13, 0/1), Szewczyk 36
(8/12, 4/5); Cortese 2 (1/2, 0/1), Spinelli 9
(3/4, 0/1), Infanti, Casoli 2 (1/2), N.e.: Johnson, Iannicelli, Bokolishvili. All: Vitucci.
CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 13 (1/3, 3/8), Winston 12 (4/8, 1/3),
Rivers 25 (6/11, 3/3), Amoroso 15 (4/7,
1/6), Homan 5 (2/5); Poeta 10 (2/6, 2/4),
Sanikidze 17 (2/3, 3/7), Gailius 4 (2/3), Martinoni (0/1, 0/1), N.e.: Bottioni, Busi, Tognoli.
All: Lardo.
ARBITRI: Sabetta, Duranti, Weidmann.
NOTE: T.l.: Ave 26/27, Bol 16/18. Rimb.:
Ave 38 (Szewczyk 17), Bol 46 (Sanikidze
12). Ass.: Air 14 (Green 9), Bol 10 (Amoroso
4). Progr.: 5' 10-11, 15' 32-28, 25' 48-54,
35' 80-83. Usc.5f.: Amoroso 43'51"
(98-96), Koponen 44'50" (104-101). Antisp.: Lauwers 20'17'' (39-40). Spettatori
3105 per 24.800 euro.
AVELLINO — Un Avellino stoica batte Bolo-
gna dopo un overtime schizzando al quarto posto. Gli irpini, con la crisi societaria
ancora senza soluzione, priva di Troutman (si opera mercoledì a Roma) e Johnson (infiammazione al ginocchio destro),
sfoderano una prestazione da cornice guidati da Green e soprattutto Szewczyk (52
di valutazione). Ma, a decidere nel supplementare è Spinelli che a 10" dalla fine con
una magia si inventa il canestro della vittoria subendo pure il fallo di Koponen. «Un
successo ottenuto oltre il limite delle possibilità da un gruppo fantastico» commenta coach Vitucci, mentre Lardo ammette:
«Complimenti ad Avellino per la grande
partita che serve da insegnamento ai miei
per la volontà con la quale l’hanno ottenuta». Avellino dà la prima scossa con un
10-0 e vola con Green due volte a +11. Bologna a cavallo tra i primi due periodi rientra subito con Poeta e Gailius (28-28). Gli
ospiti tentano con Rivers l’allungo nel terzo periodo (48-54 al 25') ma subiscono un
15-0 ispirato da un Green strepitoso che
infila 13 punti di fila (63-54 al 28'). Bologna
con le triple di Sanikidze e Poeta ricuce.
Avellino negli ultimi 34" sciupa due possessi, ma nel supplementare trova risorse infinite e un grande Spinelli.
Luigi Zappella
Siena pressa
e Varese
si spegne
Nikos Zisis, 27 anni CIAMILLO
SIENA
VARESE
82
59
(18-21, 42-39; 61-48)
MONTEPASCHI SIENA: Jaric 3 (1/1,
0/1), Aradori 8 (2/6, 1/2), Moss 13 (5/6,
1/3), Stonerook 6 (1/2, 1/3), Rakovic 12
(6/8); Ress 3 (0/2, 1/1), Michelori 4 (2/3),
Zisis 9 (1/2, 1/2), Kaukenas 13 (3/6, 2/3),
Hairston 11 (1/9, 1/1), Carraretto (0/1 da 3).
N.e.: Udom. All.: Pianigiani.
CIMBERIO VARESE: Goss 3 (0/4, 1/2),
Ryan 6 (0/1, 2/7), Righetti 9 (2/6, 1/3),
Kangur 19 (1/4, 5/7), Fajardo 6 (3/8,
0/1); Mian 2 (0/1 da 3), Slay 7 (2/3), Demartini 2 (1/1, 0/1), Galanda 5 (0/1, 1/2). N.e.:
Lenotti. All.: Recalcati.
ARBITRI: Lamonica, Ramilli, Barni.
NOTE - T.l.: Sie 14/18, Var 11/13. Rimb.: Sie
36 (Hairston 7), Var 31 (Kangur 14). Ass.:
Sie 19 (Zisis 5), Var 9 (Ryan 3). Progr.: 5'
11-12, 15' 36-31, 25' 52-41, 35' 72-52. Antisp.: Slay (33'20", 65-52). Usc. 5 f.: Slay
(33'20", 65-52). Spett. 4632.
SIENA — Siena allunga a +8 punti sulle seconde, vendicando l’unica sconfitta italiana, a Varese. «Allungare in classifica in
questo periodo di sofferenze era qualcosa che non mi aspettavo — dice Pianigiani, ancora senza McCalebb e Lavrinovic
—. Se non avessimo avuto qualcosa da tutti, non avremmo avuto questa continuità». La Cimberio perde la nona partita nelle ultime dieci, in due mesi ha vinto solo
con Cantù: la pausa viene buona recuperare gli infortunati Thomas e Rannikko.
«Nelle prossime tre partite ci giochiamo il
campionato» dice Recalcati, emozionato ex al primo ritorno da avversario di
fronte a un popolo che ha vinto il primo
tricolore con lui in panchina. Squadra che
tira di più da tre in Italia, Varese segna 9
triple di media: a Siena erano 9 all’intervallo. Un 4/4 nel 1˚ quarto di Kangur eclissa i
7 punti nei primi 5' di Aradori, in quintetto
dopo non aver giocato le ultime tre. Sul
24-31 al 13'30" con 7/11 da tre per gli ospiti, Siena abbassa il quintetto e pressa a
tutto campo: 8 perse Cimberio nel 2˚
quarto e 14-0 ispirato dall’aggressività di
Michelori in fiducia dopo Belgrado e di
uno Zisis che pare McCalebb. Con un
10-0 nel 3˚ quarto, Siena allunga 57-41
con Moss e Kaukenas. Meno profonda e
disinnescata dalla lunga distanza (1/7 dopo il riposo), nella ripresa Varese crolla.
Giuseppe Nigro
NBA CLEVELAND BATTE IL RECORD DI SCONFITTE CONSECUTIVE IN UNA STAGIONE. 24
A-1 DONNE
Anthony a New York ma con Gallo: si può fare
Sesto è terza
Faenza in salita
L’arrivo non prevede
più la cessione
dell’azzurro. E i
Knicks vincono
dPer la prima volta, si parla
dell’arrivo di Carmelo Anthony a New York senza che
nello scambio sia coinvolto Danilo Gallinari. La trattativa in
corso tra Denver e i Knicks
coinvolge anche Minnesota:
Melo andrebbe a New York,
Wilson Chandler ai Nuggets
con una prima scelta e Corey
Brewer in arrivo dai Wolves
dove arriverebbero da New
York Anthony Randolph e il
contrattone di Eddy Curry. Il
termine per gli scambi è il 24
febbraio. Intanto i Knicks battono Philadelphia in una gara
importante per il sesto posto
(Gallinari 10 punti e solo 6 tiri). Sabato, gli Hornets di Belinelli (9 punti in 24’) hanno
perso coi Lakers spinti dal
34+32 della coppia Gasol-Bryant. Cleveland ha perso ancora e ha battuto il record di
sconfitte consecutive in una
stagione: contro Portland, in
casa, i Cavs sono arrivati a 24
partite, una in più di Denver
nel 1997-98 e i Grizzlies, allora a Vancouver, nel 1995-96.
Eguagliato anche il record di
sconfitte di fila in assoluto,
sempre dei Cavs: 24 a cavallo
delle stagioni 1981-82 e
1982-83. «Sembra un brutto
sogno», ha detto Gibson. Prima della partita Moon ha pure
centrato un camion con la macchina, sotto la neve. Moon ha
picchiato un ginocchio, è stato
aiutato a uscire dall’auto distrutta dai vigili del fuoco.
5ª ritorno: sabato Bracco
Sesto S.G.-Agos Ducato Lucca
67-53 (Summerton 33), Erg
Priolo-GMA Pozzuoli 104-67
(Cirov 25), Officine Digitali
Faenza-Umana Venezia 60-54
(Adriana 20), Pool Comense
-Job Gate Napoli 70-61 (Gidden
18), Liomatic UmbertideLavezzini Parma 62-41 (Robert
15). Schio Taranto 2/3.
Classifica: Schio* 26,
Umbertide 24, Taranto*, Sesto
S.G. 22; Faenza 18; Venezia,
Comense 14; Lucca, Priolo 12;
Lavezzini 10; Napoli 8; Pozzuoli
4. * Una gara in meno
RISULTATI
Domenica: New Jersey-Indiana
86-105 (B.Lopez, Harris 12; D.Jones
18), New York-Philadelphia 117-103
(Stoudemire 41; Brand 28), Miami-LA
Clippers 97-79 (Wade 28; Griffin 21: .
Sabato: Charlotte-Dallas 92-101
(Augustin 21; Nowitzki 25);
Washington-Atlanta 92-99 (Young
21; Smith 29); Cleveland-Portland
105-111 (Jamison 17; Matthews 31);
New Orleans-LA Lakers 95-101 (Paul
21; Gasol 34, Bryant 32);
Houston-Memphis 95-93 dts (Martin
31; Randolph 22); Milwaukee-Detroit
78-89 (Bogut 18; McGrady 20);
Minnesota-Denver 100-113 (Beasley
23; Anthony 25); Utah-Oklahoma City
105-121 (Millsap 34; Westbrook 33);
Golden State-Chicago 101-90 (Ellis
33; Boozer 21).
Amare Stoudemire, 28 anni AP
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
R
italia: 514954585150
LA 18ª GIORNATA
RISULTATI
MILANO-BIELLA
90-95
PESARO-CASERTA
83-82
AVELLINO-BOLOGNA
dts 105-101
TREVISO-MONTEGRANARO
86-67
CANTÙ-ROMA
79-74
SIENA-VARESE
82-59
CREMONA-BRINDISI
78-66
SASSARI-TERAMO
89-69
CLASSIFICA
SQUADRE
SIENA
PT G
34 18
V
17
P
1
CANTÙ
26 18
13
5
MILANO
26 18
13
5
AVELLINO
20 18
10
8
BOLOGNA
18 18
9
9
MONTEGRANARO 18 18
9
9
PESARO
18 18
9
9
ROMA
16 18
8
10
SASSARI
16 18
8
10
CASERTA
16 18
8
10
BIELLA
16 18
8
10
TREVISO
16 18
8
10
VARESE
14 18
7
11
CREMONA
14 18
7
11
TERAMO
10 18
10 18
5
5
13
13
BRINDISI
Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue.
PROSSIMO TURNO
Domenica 20 febbraio, ore 18.15
VARESE-TREVISO (19/2)
BRINDISI-MILANO
CASERTA-SIENA
TERAMO-CANTÙ
ROMA-AVELLINO
BOLOGNA-PESARO
MONTEGRANARO-CREMONA
BIELLA-SASSARI
Cantù vola
al secondo
posto con
Green
Roma rimonta solo nel finale
Filipovski: «Sono eccezionali»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CANTÙ dLassù si respira aria
buona. Cantù è seconda e non
bisogna alzare gli occhi per trovare le ragioni dell’ascensione
al cielo dei Trinchieri Boys:
non è una fabbrica dei miracoli, ma una squadra consapevole e matura, con un’identità forgiata dal tecnico sull’aggressività e la corsa, che sopperisce all’assenza di Marconato (in dubbio anche per la Coppa) e Tabu
alzando la soglia dello sforzo e
della concentrazione. I tifosi
cantano estasiati «Torino arriviamo»: la Coppa Italia darà
molte risposte sulla strada che
potrà percorrere la Bennet.
Velocità Cantù è un gruppo di
granito con la perla Green: la
sua velocità manda subito fuo-
ri giri Washington, le penetrazioni feriscono a morte la difesa di Roma e sugli scarichi i tiratori sono una sentenza: la tripla di Leunen dà il +10 dopo
soli 7’40". «Ci hanno subito fatto male con l’aggressività a rimbalzo (15 a 8 il conto finale degli offensivi, ndr) — dirà uno
sconsolato Filipovski — e poi
sono arrivati sempre prima di
noi sulle palle vaganti. Complimenti, una squadra eccezionale». La Lottomatica, almeno all’inizio, non sbraca: in avvio di
secondo quarto rientra con la
zona, che blocca l’assalto al ferro dei canturini, e con la faccia
tosta di Gordic, molto più lucido di Washington. Ma la difesa
sulle penetrazioni mostra la
corda sul perimetro e non appena comincia il terzo quarto le
bocche da fuoco di Cantù
(12/22 da tre) scavano il solco
che sembra decisivo con Micov
Il play di Cantù Mike Green, 25 anni, 1.85, 18 punti e ben 10 rimbalzi CIAMILLO
e Mazzarino: +23 al 25’.
Asticella È il solito blackout Lottomatica, che perde pure Traoré per un brutto colpo al ginocchio sinistro, ma almeno stavolta l’orgoglio impedisce tracolli.
La Bennet rimane senza fiato
sul +20 a metà ultimo quarto,
Washington a 1’56" dalla fine
gestisce addirittura la palla del
-6 ma la sua entrata è sputata
dal ferro e così la voce della curva biancoblu non cessa di andare in visibilio: «Ma non mettiamo troppo in alto l’asticella delle ambizioni — sorride Trinchieri — perché questa squadra è seconda ma sta dando il
massimo. Marconato è importante per noi, non averlo nelle
rotazioni ha significato che dopo 34’ perfetti siamo calati di
intensità. Però siamo stati bravi a ragionare». No, non chiamatelo miracolo.
CANTÙ
ROMA
79
74
(24-15, 47-36; 67-54)
BENNET CANTÙ: Green 18 (3/9, 2/2),
Mazzarino 16 (2/2, 4/6), Micov 8 (2/5,
1/2), Leunen 11 (1/1, 3/4), Ortner 11
(4/9, 1/1); Urbutis 1 (0/6), Markoishvili 7 (3/5, 0/4), Mian 7 (2/2, 1/3), Diviach. N.e.: Marconato, Broggi, Maspero. All.: Trinchieri.
LOTTOMATICA ROMA: Washington 5
(2/7, 0/1), Dedovic 3 (1/2, 0/1), Datome
12 (3/5, 2/5), Dasic 15 (4/8, 1/1), Crosariol 4 (2/3); Smith 11 (0/1, 3/7), Traoré 6 (3/6), Gordic 18 (3/3, 4/4).
N.e.: Tonolli, Staffieri, Carrano. All.:
Filipovski.
ARBITRI: Facchin, Taurino, Crescenti.
NOTE: T.l.: Can 9/13, Rom 8/11.
Rimb.: Can 34 (Green 10), Rom 27
(Crosariol, Dasic 6). Ass.: Can 16
(Green 5), Rom 13 (Washington, Dasic 3). Progr.: 5’ 18-8, 15’ 34-29, 25’
63-42, 35’ 76-60. Ness.usc. 5 f.
Inf.: Traorè 23’34" (ginocchio), non
è più rientrato. Spett. 3301.
LE ALTRE MONTEGRANARO MALE, BRINDISI KO
Treviso si conferma, Pesaro respinge Caserta, Cremona riparte
86
67
TREVISO
MONTEGRANARO
(23-15, 49-27; 71-43)
BENETTON TREVISO: Markovic 6 (1/1,
1/1), Gentile 13 (4/6, 1/3), Smith 18 (4/7,
2/7), Motiejunas 14 (4/6, 2/2), Brunner
4 (2/3); Repesa 2 (1/1), Cazzolato 4 (2/4),
Skinner 9 (4/6), Bulleri 9 (0/1, 3/3), Mazic,
Wojciechowski 7 (2/2, 1/1). All.: Repesa.
FABI SHOES MONTEGRANARO: Cinciarini 14 (5/8), Ray 15 (3/8, 1/3), Jones
2 (1/7, 0/1), Ivanov 11 (3/6, 1/2), Ford 11
(4/11); Antonutti 7 (0/1, 1/3), Cavaliero 3
(1/4, 0/3), Canadesi 4 (1/2), Ongenaet. N.e.:
Maestranzi, Fenati. All.: Pillastrini.
ARBITRI: Cicoria, Lo Guzzo, Biggi.
NOTE - T.l.: Tre 8/11, Mon 22/33. Rimb.:
Tre 30 (Skinner 8), Mon 34 (Ford 9). Ass.:
Ben 17 (Markovic 7), Mon 10 (Cinciarini 5).
Progr.: 5’ 9-6, 15’ 38-21, 25’ 56-34, 35’
70-57. Usc. 5 f.: Bulleri 33'45" (80-47). Tecnico: panchina Mon 27'32" (59-41), Cava-
liero 28'00" (63-41). Spett.: 3147 per
26.340 euro.
TREVISO — La Benetton è ufficialmente
tornata in corsa. Dopo la vittoria sull’Armani, la conferma di prepotenza contro
Montegranaro, in una gara che dura 12’:
basta un 10-1 per chiudere ogni discorso.
Treviso è bella perché gioca di squadra, in
attacco e in difesa: 5 girati verso il pallone, 5 a rimbalzo, 5 di corsa in contropiede.
Treviso è bella perché gioca con il sorriso
di Markovic (regia strepitosa) e con la
grinta di Gentile (18 anni, difesa su Allan
Ray da manuale). Repesa: «Avevo paura,
eravamo corti. Peric all’ultimo ha dato forfait per la febbre. Sono strafelice, speriamo di trovare continuità. L’esordio (con canestro, n.d.r.) di mio figlio Dino? Come padre è una gioia». Terribile la gara di Montegranaro. Pillastrini: «Non abbiamo giocato e io ne sono responsabile. Non eravamo pronti, zero reattività. Sono preoccupato per la Coppa Italia. Chiedo scusa».
Alberto Mariutto
83
82
PESARO
CASERTA
(27-15, 46-34; 63-48)
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Hackett 3 (1/1, 0/1), Diaz 19 (2/4, 3/4), Almond 11 (4/5, 0/2), Aleksandrov 11
(1/2, 3/4), Cusin 6 (1/2); Lydeka 9 (4/5),
Collins 15 (3/6, 2/6), Flamini 4 (2/2), Cinciarini 5 (2/2). N.e. Traini, Cercolani, Bartolucci, Testa. All. Dalmonte.
PEPSI CASERTA: Di Bella 19 (6/8,
1/4), Bowers 10 (4/7, 0/1), Ere 10 (2/6,
2/4), Jones 13 (4/9, 0/1), Williams 10
(3/5); Garri 12 (4/5, 1/2), Colussi 3 (1/1 da
3), Koszarek 5 (1/3 da 3). N.e.: Marzaioli,
Martin. All. Sacripanti.
ARBITRI: Begnis, Tola, Pinto.
NOTE - T.l.: Sca 19/22, Cas 18/27. Rim.:
Sca 21 (Lydeka 6), Cas 27 (Di Bella 6).
Ass.: Sca 7 (Diaz 3), Cas 7 (Bowers 3).
Progr.: 5' 11-9, 15' 38-23, 25' 56-40, 35'
73-63. Usc. 5 falli: Koszarek (73-63)
34’46”. Spett.: 4190.
PESARO — Rischia di non bastare il +18
raggiunto due volte: Pesaro comanda
per 40’ ma in un ultimo quarto da 34 punti
Caserta fallisce con Jones il tiro libero
del possibile supplementare. Sono andati in sei in doppia cifra per Pino Sacripanti, ma la Pepsi ha iniziato a giocare troppo tardi: «Prima della partita sentivo che
la squadra era un po’ stanca, ma ci siamo presentati in modo un po’ superficiale e per 20-25’ sia o stati spenti e senza
energia», ha commentato recriminando
anche per i 9 liberi sbagliati. Pesaro corregge i suoi difetti: la partenza lenta e il
terzo quarto sanguinoso, e trova una
buona serata degli osservati speciali Almond ed Aleksandrov. «Portiamo a casa questa vittoria di qualità con una soddisfazione unica, colta dopo una settimana a ranghi ridotti. Siamo 9 vinte e 9 perse e andiamo alle Final 8», sottolinea Dalmonte. Tra Diaz e Williams è il portoricano l’ex più incisivo. E la Pepsi è 0/2 con
Pesaro.
Camilla Cataldo
78
66
CREMONA
BRINDISI
(20-12, 39-28; 54-45)
VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland
10 (3/8, 0/2), Foster 13 (5/6, 1/5),
Drozdov 15 (2/2, 3/7), Milic 16 (7/11),
Sekulic 7 (3/7); Formenti (0/1 da 3), D’Ercole 2 (0/2 da 3), Perkovic 15 (4/7, 1/1),
Antonelli (0/1). N.e.: Zampolli, Conti, Zacchetti. All.: Mahoric.
ENEL BRINDISI: Dixon 8 (2/5, 1/1), Roberson 22 (5/8, 2/4), Diawara 18 (5/9,
1/3), Toure 3 (0/2, 0/4), Infante 5 (2/2,
0/1); Maresca 5 (1/2, 0/5), Monroe 5 (1/4,
0/2), Giovacchini (0/1). N.e.: Gallea, Pugi.
All.: Bechi.
ARBITRI: Cerebuch, Seghetti, Aronne.
NOTE: T.l.: Cre 15/19, Bri 22/27. Rimb.:
Cre 36 (Milic 9), Bri 30 (Infante, Diawara,
Toure 6). Ass.: Cre 20 (Rowland 6), Bri 5
(5 con 1). Antisp.: Formenti 22'53”
(39-30). Usc. 5f.: Dixon 34'06” (64-52).
Progr.: 5' 13-6, 15' 26-18, 25' 45-34, 35'
67-54. Spett.: 3500.
CREMONA — Il derby della paura va a Cremona che blocca la striscia di cinque
sconfitte consecutive battendo in casa Brindisi e portandosi due a zero negli
scontri diretti. Mahoric tira un sospiro
di sollievo dopo un periodo difficile: «Abbiamo meritato al cento per cento questa vittoria». La Enel, senza Lang e con
Monroe ributtato nella mischia, si dimostra squadra poco consistente in trasferta. Le dieci palle perse del primo quarto
spianano la strada a Milic e compagni
(20-12, 10'), capaci di sprintare due volte
alla fine dei quarti centrali (54-45, 30').
Nei primi quattro minuti dell’ultimo parziale la pressione difensiva degli esterni e le
incursioni in area di Perkovic e Milic
(65-52) chiudono una gara mai in discussione nel secondo tempo. Bechi non cerca alibi: «La differenza l’ha fatta la voglia
e l'aggressività di Cremona».
Alessandro Rossi
LEGADUE f La 19ª giornata: Scafati ferma Venezia (Radulovic 23), perde anche Udine. San Severo non è più ultima
REGGIO EMILIA
VERONA
70
79
(14-23, 29-38; 45-63)
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 6 (2/8, 0/6), Valenti 5 (1/3, 1/1), Frassineti 6
(0/1, 2/6), Chiacig 9 (3/7), Smith 25 (8/8, 2/8); Fultz 15 (3/7,
3/5), Germani (0/1), Ostler 4 (2/3,
0/2). All.: Frates
TEZENIS VERONA: Jurevicus
16 (2/3, 3/3), Bellina 14 (4/5,
2/3), Mariani 5 (1/2), Trepagnier 8 (1/3, 2/5), Renzi 18
(7/8, 1/4); Waleskowski 9 (4/5),
Gueye 2 (0/1 da 3), Porta 7 (1/2,
0/2). All.: Marcelletti
ARBITRI: Calbucci, Ciano, Cappello.
NOTE - T.l.: RE 8/17, Ver 15/21.
Rimb.: RE 24 (Ostler e Chiacig
4), Ver 39 (Renzi 11). Ass.: RE 8
(Robinson e Smith 3), Ver 6 (Porta 2). Progr.: 5’ 11-16, 15’ 21-32,
25’ 25’ 39-55, 35’ 51-69. Spettatori 2561 per 24969. (d.b.)
CASALPUSTERLENGO 61
SAN SEVERO
67
(12-21, 30-45; 51-58)
ASSIGECO CASALPUSTERLENGO: Bertolazzi (0/4 da 3),
Marigney 9 (3/7, 1/4), Cerella
6 (1/5, 0/1), Boykin 13 (4/6,
0/2), Ezugwu 13 (5/8); Venuto
8 (1/1, 2/3), Banti 8 (3/5), Simoncelli 2 (0/2, 0/4), Verri 2 ( 0/1 da
3), Chiumenti (0/1, 0/1). All.: Calvani
MAZZEO SAN SEVERO: Ferri
6 (2/2, 0/2), Stefanov 14 (4/9,
2/4), Zanelli 14 (2/4, 2/4), Dickens 13 (2/6, 2/6), Ianes 5
(2/3); Cutolo 7 (2/2, 1/2), Kudlacek 6 (0/3), Chiarello 2 (1/1), Johnson (0/2), Ciccone. All.: Bartocci
ARBITRI: Pancotto, Federici,
Migotto
NOTE - T.l.: Cas 18/27, San
16/19. Rimb.: Cas 37 (Ezugwu 11),
San 36 (Dickens 10). Ass.: Cas 17
(Simoncelli, Ezugwu 4), San 16
(Ferri 2). Spett. 1300. (lu.ma.)
JESI
RIMINI
86
61
(20-12, 43-27; 63-50)
FILENI JESI: Maggioli 17 (6/7,
0/2), Pecile 13 (1/5, 3/4), Migliori 10 (2/4, 2/3), Tusek 11 (2/2,
2/5), Elder 11 (4/5, 0/2); Rossi 5
(1/3, 0/1), Nocedal 11 (2/2, 2/2), Tagliabue, Pergolini 2 (1/1), Santiangeli 6 (2/2 da 3). All.: Cioppi.
IMMOBILIARE SPIGA RIMINI:
Lollis 20 (10/14), Tomassini,
Filloy (0/3, 0/5), Vukcevic 12
(3/7, 2/6), Roderick 20 (8/11,
0/6); Foiera, Gurini 4 (1/3, 0/4),
Piazza 5 (2/2, 0/2). N.e. Gasparin,
Metrevelli. All. Caja.
ARBITRI: Provini, Beneduce, Gagliardi..
NOTE: T.l.: Jes 15/19, Rim 7/11.
Rimb.: Jes 33 (Migliori 7), Rim 27
(Roderick 10). Ass.: Jes 6 (Maggioli 3), Rim 6 (Filloy e Vukcevic
2). Usc.5f.: Tomassini 35'17''
(71-54). Progr.: 5' 11-6, 15' 30-17,
25' 58-34, 35' 71-54. Spett.
2356. (f.c.)
VEROLI
BARCELLONA
104
71
(31-18, 53-35; 77-53)
PRIMA VEROLI: Penn 15 (2/4,
3/5), Jackson 21 (2/4, 5/6),
Rosselli 18 (5/6, 2/3), Gatto 17
(3/5, 3/4), Brkic 13 (3/4, 2/3),
Kavaliauskas 16 (7/8), Iannone
(0/1), Binetti 3 (1/1 da tre), Rossetti 1 (0/1, 0/3), Fontana, Iannarilli,
Mariani. All.: Cavina.
SIGMA BARCELLONA: Crispin 8 (1/4, 1/7), Hicks 18 (6/9,
0/1), Bucci 5 (2/5, 0/2), Ghiacci 5 (2/5), Achara 5 (1/4, 0/1),
Coppolino, Bonessio 6 (3/6), Da
Ros 10 (2/4, 2/2), Cardinali 10
(1/3, 2/4), Sorrentino 4 (1/3). All.:
Pancotto.
ARBITRI: Caroti, Paronelli, Baldini.
NOTE – T.l.: Ver 12/18, Bar 18/20.
Rimb.: Ver 32 (Rosselli 8), Bar 24
( Da Ros 4). Ass.: Ver 26 (7 Rosselli), Bar 6 (3 Ghiacci). Progr.: 5'
16-3, 15' 43-26, 25' 69-45, 35'
95-60. Spett.: 1686. (al.bi.)
SCAFATI
VENEZIA
78
77
(24-22, 37-36; 57-55)
SUNRISE SCAFATI: Levin 8
(1/3, 2/3), Hunter 14 (5/9, 1/4),
Davis 11 (2/2, 2/8), Radulovic
23 (8/10, 2/4), Baldassarre 12
(6/8); Casini 6 (0/2, 2/3), Amoni
4 (2/2), Cavallaro (0/1), Avanzini
(0/1). N.e.: Livera. All.: Griccioli.
UMANA VENEZIA: Clark 17
(4/5, 3/6), Young 10 (3/8, 1/1),
Slay 28 (8/9, 3/6), Allegretti 9
(2/4, 1/1), DiGiuliomaria 7 (2/3,
1/1); Meini 3 (0/2), Maestrello
(0/2 da 3), Causin, Bryan 3 (1/1).
N.e.: Stefani, Bellato, Ceron.
All.: Mazzon.
ARBITRI: Ursi, Di Toro, Mazzoni.
NOTE – T.l.: Sca 3/8, Ven 10/19.
Rimb.: Sca 25 (Davis 9), Ven 27
(DiGiuliomaria 12). Ass.: Sca 16
(Hunter 6), Ven 11 (Clark 4). Progr.: 5' 11-10, 15' 30-30, 25'
50-41, 35' 64-64. Spett. 2000
circa. (m.d.c.)
PISTOIA
UDINE
84
72
(13-21, 30-38; 51-46)
TUSCANY PISTOIA: Filloy 13
(3/9, 1/2), Porzingis 6 (2/4,
0/2), Toppo 12 (5/7), Forte 27
(7/14, 2/7), Varnado 18 (6/9);
Fucka 6 (2/5), Saccaggi 2 (0/1 da
3). All.: Moretti.
SNAIDERO UDINE: Mathis 6
(2/6, 0/1), Harrison 26 (4/10,
5/8), Dordei 5 (1/7, 0/2), Lee
15 (7/8), Truccolo 12 (3/4,
2/4); Pascolo 4 (1/1), Rinaldi 2
(1/2), Prandin 2 (1/4). All.: Garelli.
ARBITRI: Terreni, Perretti, Giovanrosa.
NOTE - T.l.: Pis 25/37, Udi 11/13.
Rimb.: Pis 39 (Fucka 9), Udi 27
(Dordei 7). Ass.: Pis 12 (Forte 6),
Udi 12 (Mathis 5). Progr.: 5’ 8-8,
15’ 19-29, 25’ 41-42, 35’ 62-55.
Usc.5f.: Rinaldi 30’24’’ (51-46),
Lee 34’38’’ (60-53), Dordei
38’44’’ (78-66). Spett. 2.000.
(e.c.)
FORLÌ
IMOLA
LA SITUAZIONE
88
dts 90
(17-25, 44-46; 63-67; 81-81)
MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Goldwire 20 (7/21, 1/7),
Nardi 17 (3/5, 3/9), Ranuzzi 3
(0/1, 0/2), Gordon 16 (8/13,
0/1), Poletti 19 (6/8, 1/2); Toppert 6 (2/4, 0/4), Borsato 3 (1/1,
0/1), Campani 1, Lestini 3 (1/1 da
tre). All.: Vucinic.
AGET IMOLA: Moreno 13
(2/2, 1/6), Prato 13 (4/7, 0/4),
Whiting 28 (4/6, 4/9), Ringstrom 15 (1/2, 4/8), Bruttini 8
(3/5); Ferrara (0/1, 0/1), Amici 2
(1/3), Ebi 11 (4/9). All.: Lasi.
ARBITRI: Masi, Di Giambattista, Bartoli.
NOTE - T.l.: For 16/23, Imo
25/35. Rimb.: For 39 (Gordon
10), Imo 40 (Ebi 8). Ass.: For 11
(Goldwire 4), Imo 12 (Whiting 6).
Progr.: 5' 8-16, 15' 34-36, 25'
54-56, 35' 71-73. Usc. 5f. Gordon 38'25" (78-77), Poletti 43'
58" (86-84). Spett. 2700. (e.p.)
Venerdì: FerraraCasale 81-74.
Classifica: Venezia
30; Casale 28; Udine
26; Scafati, Rimini 24;
Barcellona 23; Veroli
22; Imola, Pistoia 18;
Ferrara, Jesi 16;
Casalpusterlengo,
Verona 14; Reggio 12;
San Severo 10; Forlì
8. Prossimo turno
(13/2): VeronaFerrara (12/2);
Venezia-Casale; San
Severo-Udine;
Casalpusterlengo-Pistoia; BarcellonaRimini; Reggio-Imola;
Veroli-Jesi;
Scafati-Forlì.
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LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
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TENNIS UN’ALTRA IMPRESA
LE DUE APPASSIONANTI GIORNATE SUL CEMENTO DI HOBART PER LE AZZURRE TRE VOLTE CAMPIONESSE DI FED CUP
Da 0-1 a 4-1: la Schiavone doma Stosur, ciao Australia
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAustralia-Italia, primo turno del tabellone mondiale di
Fed Cup finisce 4-1 per le tre
volte campionesse azzurre, 4
volte finaliste negli ultimi 5
ani.
SABATO 0-1 1-1
Francesca Schiavone (n. 4
del mondo, nella foto AP),
perde da favorita contro
l’esordiente Jarmila Groth
(31), potente e lineare slovac-
l’analisi
di
V.M.
ca naturalizzata australiana,
che, nella prima settimana dell’anno, ha vinto il locale torneo
Wta sul cemento di Hobart.
Avanti un set e 2-0 al secondo,
la regina del Roland Garros frena e cede 6-7 (4) 6-3 6-3 in 2
ore e 17 minuti. Fortuna che la
n. 2 azzurra, Flavia Pennetta
(16 del mondo), rovescia a sua
volta il pronostico, contro l’attaccante Samantha Stosur (5),
che però ha battuto 3 volte su
3, e si impone 7-6 (5) 6-7 (5)
6-4, dopo 2 ore e 12 minuti. In
un match fondamentale per le
speranze della squadra di Corrado Barazzutti.
DOMENICA 4-1
Francesca Schiavone si riscatta. Rispolverando la sua aggressività, doma, per 7-6 (1)
3-6 7-5 in 2 ore e 44 minuti, la
Stosur, come già nella finale di
giugno al Roland Garros. Bravissima nel 1˚ set, si salva sul
4-4 15-40 (smorzata, pallonetto al volo e servizio-volée!), do-
Risultati: Groth b. Schiavone 6-7(4)
6-3 6-3; Pennetta b. Stosur 7-6(5)
6-7(5) 6-4; Schiavone b. Stosur
7-6(1) 3-6 7-5; Pennetta b. Groth 6-3
6-2; Errani-Vinci b. Rodionova-Stubbs 2-6 7-6(1) 6-4.
PENNETTA
1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Salva e decide
«Tanto attacco
e... coccole»
Due partite
da prime 5
del mondo
Francesca Schiavone è un
fenomeno. E, come tale, ha
alti e bassi ugualmente
eclatanti e impetuosi come
irrefrenabili e inspiegabili.
Per questo, ha vinto tardi a
livello più alto (il Roland
Garros, a 30 anni), ed è
capace di mettere con le
spalle al muro la numero 1
del mondo (Wozniacki a
Melbourne), così come di
uscire dal campo da sola
(contro Groth sabato a
Hobart) e di schiantare la
numero 5 del mondo, Stosur
(24 ore dopo). Ma quanto
vale quest’ultima Flavia
Pennetta? In doppio, ha
bissato il Masters di
novembre con gli Australian
Open, e, in singolare, ha
riscattato la frenata contro
Kvitova a Melbourne con i
due magistrali singolari di
Fed Cup del week-end. Due
partite tatticamente perfette,
con la consueta tenuta da
fondo e in più le varianti
offensive che hanno finora
penalizzata la brindisina
insieme all’intensità
(mentale e fisica) a
intermittenza. Due partite
diverse, ma ugualmente
importanti, una giocata sul
delicatissimo 0-1 l’altra sul
cruciale 2-1, sempre costretta
a vincere: ora per recuperare
lo scivolone della numero 1
della squadra, ora per
chiudere la contesa,
evitando il drammatico
doppio di spareggio. E tutt’e
due le volte, la brindisina
dal sorriso che conquista ha
reagito non da numero 16
del mondo, qual è oggi,
dopo essere stata la prima
azzurra di sempre fra le
prime 10 nell’agosto 2009,
all’indomani dei 6 match
point cancellati alla
Zvonareva negli ottavi degli
Us Open (record migliorato
dal numero 6 e poi dal 4
della Schiavone). Perché
quest’ultima Pennetta
avrebbe sicuramente
disinnescato la potente
Kvitova degli Australian
Open, rimanendo nell’onda
del successo-Peer. Perché,
come dice lei, vale i primi
posti della classifica. Come
Schiavone (4), Stosur (5), e
Zvonareva (3) che ha battuto
più volte. La riprova viene
da Hobart. La conferma si
chiama continuità.
mina il tie-break. Nel secondo,
paga con il set i dritti sbagliati.
Nel terzo, va a corrente alternata, cancella 5 palle-break sull’1-1 (due doppi falli!), non
concretizza tre match point sul
5-4, ma sul 6-5, quando ne ha
altri due, azzecca una terrificante risposta di dritto: «D’accordo con Corrado, ho deciso
di giocare di potenza senza
aspettare. E’ stata la scelta giusta». Sul 2-1, Flavia Pennetta
vince il derby delle numero 2
«Due match con la stessa intensità ma
vittoria di squadra, aiutandoci in 4»
VINCENZO MARTUCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Siamo tutti un po’ brilli,
possiamo parlarci domani?».
Al telefono da Hobart, Tasmania, dall’altra parte del mondo, Flavia Pennetta è euforica: è l’eroina di Australia-Italia di Fed Cup, cominciata
malissimo (0-1) e finita in
gloria (4-1), con due punti
suoi in singolare, il numero 10 e 11 consecutivi in
Coppa: «Un motivo di felicità in più per tute noi».
Flavia, ha battuto Stosur e Groth: che c’entra la squadra?
Flavia
Pennetta, n.
16 del mondo,
compie 29
anni il 25
febbraio AP
w
I NUMERI
10
Vittorie di
fila in singolare
di Flavia
Pennetta in Fed
Cup: imbattuta
dall’aprile 2005
con Kuznetsova
(6-0 6-3)
«L’Australia era un
primo turno, ma sapevamo che sarebbe stato durissimo, e l’abbiamo vissuto da grande
squadra e grande
gruppo, tutte insieme, confortandoci, aiutandoci e facendoci anche
qualche coccola: siamo
fuori casa
contro la Groth, imponendosi 6-3 6-2 in un match senza
storia. Quindi il doppio Sara
Errani-Roberta Vinci supera
Anastasia Rodionova-Rennae Stubbs 2-6 7-6 (1) 6-4 dopo aver annullato un match
point. Per la Vinci è la 16 vittoria consecutive in doppio,
imbattuta in Fed Cup, eguaglia il record di Widjaja
(Ina).
x
ha detto
FRANCESCA SCHIAVONE
Variazioni, velocità ed
aggressività: se esprimo il
mio gioco tutto cambia.
Ma che gruppo siamo?
già da un mesetto e ci torneremo solo a marzo. E questa è
stata una delle settimane più
belle, per noi quattro. Siamo
stanche, ma contente. Ci piace
proprio giocare la Fed Cup e
abbiamo centrato il primo
obiettivo della stagione».
Cos’è successo, da 0-1 a 2-1?
«Contro la Stosur, sono andata sicuramente in campo un
po’ tesa, e dopo che l’ho battuta, sull’-1-1, abbiamo tirato
tutte un sospiro di sollievo.
Perché a Francesca è girata
male, ma sapevamo che, contro Sam, avrebbe ritrovato spirito ed aggressività. Poi, quando lei ci ha portate 2-1, ero più
tranquilla: dopo, semmai,
c’era il doppio».
Come si batte quattro volte su
quattro la numero 5 del mondo?
«Tecnicamente, leggo bene il
servizio della Stosur, così le
tolgo sicurezza con la risposta
e la faccio uscire dai suoi schemi. Psicologicamente, ero decisa perché sapevo che il 3-0
nei precedenti sarebbe stato
comunque nella sua testa,
mentre io mi sentivo fiduciosa, al di là della sua classifica:
tanto ormai, a parte le Williams e la Clijsters, non c’è più
grande differenza fra le prime
e noi subito dopo. Siamo tutte
solidissime, di fisico e nervi.
La Wozniacki è numero 1 perché è addirittura un muro».
Stavolta ha anche attaccato
molto la Stosur, a rete.
«In inverno, ho lavorato molto
con Gaby (coach Urpi) sul gioco offensivo: abbiamo analizzato le partite che ho perso nel
2010 e lui mi ha ripetuto che,
solo andando di più a rete, posso migliorare. Anche perché la
volée ce l’ho sempre avuta».
Contro Stosur e Groth abbiamo visto una Pennetta più sicura, determinata e continua.
«Il risultato così netto, contro
la Groth, non inganni, le partite facili non esistono più. Ero
sempre molto, molto, concentrata. Ma riesco sempre di più
a capire quello che devo fare,
ed eseguirlo. Gaby continua a
ripetermi che non devo adeguarmi al ritmo dell’avversaria, e non devo smettere di imporre il mio. Anche papà, che
spesso di esalta troppo per un
match soltanto, mi ha fatto i
complimenti e gli ho dato ragione: è vero ce l’ho fatta per
due match di fila. Ora devo
metterne insieme qualcuno di
più, nei tornei».
Poi è travolta ancora dalle
compagne: «Abbiamo la nostra partita di Burraco, giuro
che ti richiamo». E, dopo
un’ora, ci comunica: «Mannaggia, Franci ed io abbiamo perso ancora, Roby e Sara sono
tremende. E ci ruga: amiche
sì, ma bisogna vincere a tutto,
anche a carte».
VERSO LE SEMIFINALI DI FED CUP
Russia-Italia in aprile
Esclusa Sharapova
Francia da 2-0 a 2-3!
dSarà la Russia l’avversaria
dell’Italia nelle semifinali di
Fed Cup del 16-17 aprile: le azzurre, campionesse in carica
degli ultimi due anni e anche
del 2006, affronteranno l’impegno in trasferta. A Mosca,
Pavlyuchenkova ha sostituito
la deludente Sharapova (nella
foto) e, insieme alla rediviva
Kuznetsova, ha battuto la
Francia per 3-2 recuperando
dal 0-2 della prima giornata.
Nel bilancio tra le due nazioni
la Russia è in vantaggio per
4-1: la Russia ha vinto i primi
4 confronti, compresa la finale
2007 indoor (una tenace
Schiavone che però ancora
non aveva acanto la Pennetta
nè Errani e Vinci), l’Italia s’è
imposta due anni fa a Castellaneta Marina, ma sulla terra.
Nell’altra semifinale, si troveranno di fronte Belgio e Repubblica Ceca. Il Belgio, che pote-
va contare sulla numero 2 al
mondo e neo regina degli Australian Open,Kim Clijsters,
ha superato senza fatica gli
Stati Uniti (finalisti delle ultime due edizioni), ancora senza le sorelle Williams, infortunate. Clijsters e compagne
hanno ceduto soltanto il doppio a Huber e King contro Flipkens e Mestach, ma a risultato già acquisito. La Repubblica
Ceca batte la Slovacchia e centra così la terza semifinale consecutiva del torneo.
A Mosca (Rus, veloce indoor), Russia-Francia 3-2: Pavlyuchenkova
(Rus) b. Cornet (Fra) 3-6 6-3 6-2; Kuznetsova (Rus) b. Razzano (Fra) 6-4
6-4; Kuznetsova-Pavlyuchenkova
(Rus) b. Coin-Cornet (Fra) 7-6(4) 6-0.
A Bratislava (R.Cec, veloce indoor),
Repubblica Ceca-Slovacchia 3-2: Kvitova (R.Cec) b. Hantuchova (Slk) 6-4
6-2; Cepelova (Slk) b. Safarova
(R.Cec) 5-7 7-6 (5) rit.; Cepelova-Rybarikova (Slk) b. Peschke-Strycova
(R.Cec) 6-1 4-6 7-6(4).
Ad Anversa (Bel, veloce indoor), Belgio b. Usa 4-1: Clijsters (Bel) b. Mattek-Sands (Usa) 6-7(10) 6-2 6-1; Wickmayer (Bel) b. Oudin (Usa) 6-2 6-0; Huber-King (Usa) b. Flipkens-Mestach
(Bel) 6-3 7-5.
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LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
SCI MONDIALI DI GARMISCH -1
IL PROGRAMMA
Oggi apertura
con la Merkel
Italia giovane:
i 24 convocati
Tv: RaiSport 1
ed Eurosport
Fratelli
1.
DOMANI
SuperG
donne
Ore 11
Elena Curtoni,
Elena Fanchini,
Daniela
Merighetti,
Johanna
Schnarf
Elena Curtoni (20 anni e 3 giorni) è la
più giovane della spedizione azzurra
ai Mondiali (13 uomini e 11 donne)
che porta 3 coppie di fratelli: oltre a
Manfred e Manuela Moelgg, ci sono
Elena e Irene Curtoni (qualificata ieri
con l’8˚ posto) , Francesca e Matteo
Marsaglia. Il più esperto è Davide
Simoncelli, 32 anni. Ecco il programma con gli azzurri (possono cambiare fino a 24 ore dalla partenza)
Brignone seconda
2.
MERCOLEDÌ
SuperG
uomini
Ore 11
Christoph
Innerhofer,
Peter Fill,
Matteo
Marsaglia,
Dominik
Paris
3.
VENERDÌ
Supercombinata donne
Ore 10 e 14
Daniela
Merighetti,
Johanna
Schnarf,
Elena Curtoni,
Francesca
Marsaglia
4.
SABATO
Discesa
uomini
Ore 11
Christof
Innerhofer,
Werner Heel,
Peter Fill,
Dominik Paris
Federica Brignone, 20 anni, è figlia dell’ex nazionale
di sci Maria Rosa Quario e di Daniele, da questa
stagione allenatore a Crans Montana (Svi) AP
Una manche da incorniciare
E’ podio con vista Mondiale
Dall’8˚ al 2˚ posto con miglior tempo parziale, solo Rebensburg è davanti
Torna tra le prime tre in gigante dopo 14 mesi e Irene Curtoni è ottava
DAL NOSTRO INVIATO
LA GUIDA
PIERANGELO MOLINARO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Brave le azzurre
La Karbon è 14a
SCI ALPINO Gigante donne a
Zwiesel (Ger): 1. Rebensburg
(Ger) 1’36"96 (45"82 + 51"14); 2.
BRIGNONE a 53/100 (47"44 +
50"05); 3. Zettel (Aut) a 89/100; 4.
Marmottan (Fra) e Goergl (Aut) a
97/100; 6. Fischbacher (Aut) a
1"08; 7. Poutiainen (Fin) a 1"32; 8. I.
Curtoni a 1"37 (48"27 + 50"06); 9.
Prefontaine (Can) a 1"41; 10. Worley (Fra) a 1"52; 11. M. Riesch (Ger)
a 1"56; 13. GIANESINI a 1"68 (47"71
+ 50"93); 14. KARBON a 1"72
(47"66 + 51"02); 16. HOFER a 1"92
(47"87 + 51"01); 18. M. Schild (Aut)
e Vonn a 1"94; 20. GIUS a 2"11
(48"57 + 50"50); 28. ALFIERI a
3"08 (48"51 + 51"53). Non qual. II
manche: MArsaglia. Rit. I manche: Moelgg, Kirchgasser (Aut).
Rit. II manche: Lindell Vikarby
(Sve).
Coppa del Mondo (23 prove): 1.
M. Riesch (Ger) 1256; 2. Vonn
(Usa) 1100; 3. Goergl (Aut) 678; 18.
Merighetti 279.
Coppa gigante (5): 1. Worley
(Fra) 358; 2. Rebensburg (Ger)
335; 3. Poutiainen (Fin) 216; 7. Brignone 167.
Gigante uomini a Hinterstoder
(Aut): 1. Schoerghofer (Aut)
2’46"44 (1’21"49+1’24"95); 2. Jansrud (Nor) a 17/100; 3. Janka (Svi) a
20/100; 4. Reichelt (Aut) a 21/100;
5. Berthod (Svi) a 41/100; 6. Cuche
(Svi) a 47/100; 7. Sandell (Fin) a
48/100; 8. Svindal (Nor) a 53/100;
9. Miller (Usa) a 57/100; 10. Kostelic (Cro) a 67/100; 15. BORSOTTI a
1"00 (1’23"41 + 1’24"03); 22. PLONER a 1"43 (1’23"12 + 1’24"75); 28.
BLARDONE 6"04 (1’23"42 +
1’29"06). Non qual. II manche:
Moelgg, Casse, Patscheider. Rit. I
manche: Hirscher (Aut), Grange
(Fra). Rit. II manche: Simoncelli.
Coppa del Mondo (27 prove): 1.
Kostelic (Cro) 1249; 2. Cuche (Svi)
725; 3. Svindal (Nor) 713;
Coppa gigante (5): 1. Ligety (Usa)
323; 2. Svindal (Nor) 297; 3. Richard (Fra) 253.
SCI FONDO 4x5 km mx donne: 1. Italia (Genuin, 14’14"8, Longa
13’46"1, Rupil 12’39"5, Follis
12’34"9) 53’15"3; 2. Russia a 12"1;
3. Russia 2 a 1’24"1.
4x10 km mx uomini: 1. Russia (Belov 25’40", Vylegzhanin 25’18"6,
Sedov 23’40"8, Legkov 22’58"2)
1h37’37"6; 2. Italia (Checchi
25’53"1, Di Centa 25’25"1, Clara
22’48"1, Piller Cottrer 23’37"7) a
6"4; 3. Germania a 32"5; 4. Russia
2 a 1’03"5; 5. Francia a 1’38"1; 6.
Italia 2 (R.Pasini 26’36"8, Frasnelli
26’16"2, Moriggl 22’50"9, Hofer
23’33"5) a 1’39"8.
Calendario. Drammen (Nor),
19-20/2: 10 e 15 km tc D e U,
sprint tc D e U. Mondiali Oslo-Holmenkollen: 26-2/6-3.
ZWIESEL (Germania) dCi sono giornate incredibili nello sci, con
cabrate del destino degne del
più agile aereo da caccia. Giornate incredibili e belle, come
quando scopri una giovane di
talento come Federica Brignone. Ieri mattina alle 8 il recupero del gigante annullato sabato per il troppo vento, pareva
solo una messa in scena per intascare qualche soldo dall’assicurazione. Ancora tanto vento, nuvole basse, tre rinvii sino
a un’ora al limite per lo sci: prima manche alle 11.45, la seconda alle 14.45. E poi dalla
televisione non arrivavano belle notizie con i gigantisti che
affondavano a Hinterstoder.
Il sole Quando alle 11.30 è apparso il sole dopo giorni di buio e vento è sembrato un miracolo. Anche se davanti c’era
un gigantino... Meno di un minuto, con la partenza abbassata sul muro per evitare il vento. Ma quando la gara è partita
in casa Italia la nuvola non si è
diradata: Manuela Moelgg si è
sdraiata sulla neve senza neppure arrivare al primo intertempo. E le altre? Lente, con
distacchi abissali dalla tedesca
Viktoria Rebensburg, arrivata
al traguardo in appena 45"85.
Altre sei atlete azzurre qualificate al secondo giro, ma lontane. La migliore, Federica Brignone, era ottava a 1"62, un
baratro in una gara tanto corta. Aveva sciato lontano dai pali, senza mordente né cattiveria. Ancora più lontane Karbon (13a a 1"84), quindi Gianesini (16a), Curtoni (25a), Alfieri (29a) e Gius (30a a 2"75).
Fuori solo la giovane Francesca Marsaglia. Avevano la scusante di un pista a granuli, dove il sale gettato non aveva fatto tempo a formare una crosta, ma aveva gelato solo delle
palline di neve. Infida dunque, e ben presto scavata.
La riscossa C’era solo due cose
su cui puntare per la nostra retroguardia: approfittare della
posizione di partenza e il tracciato disegnato dal tecnico di
tutti gli allenamenti, Stefano
Costazza. Non parevano convinte Gius e Alfieri, erano subito battute, si scatenava invece
Irene Curtoni, al via per sesta.
Forse stimolata anche dal titolo mondiale juniores conquistato sabato a Crans Montana
(Svi) dalla sorella Elena, si
buttava tra le porte in modo volitivo e subito dava
w
NUMERO
7
Podi azzurri
in stagione: 4
degli uomini
(Paris 2˚,
Blardone,
Innerhofer e
Razzoli al 3˚
posto) e 3 delle
donne (la
Brignone ieri e
due volte la
Moelgg). I
migliori, con un
2˚ posto, sono
stati Dominik
Paris, 21 anni,
(sotto) e Federica
Brignone, 20
l’impressione di aver realizzato un gran tempo (50"08). Balzava in testa, ci rimaneva a lungo.
Il capolavoro Sino alla discesa
di Federica Brignone, 2/100
di secondo più veloce di lei.
Due italiane in testa, pareva di
sognare. La pista che Federica
Brignone si è trovata sotto gli
sci era già rovinata dopo 22
passaggi oltre alle apripista,
ma lei l’ha aggredita con ferocia. Toccava alle migliori, ma
tutte finivano dietro: Zettel
(+80/100), Goergl (+1"19),
Poutiainen (+1"56), Worley
(+1"87). Il gruppo italiano si
stringeva. Al cancelletto c’era
solo la Rebensburg con il suo
1"62 di vantaggio.
Perdeva 1"09 sciando ormai
su una pista impossibile, ma il
resto le bastava (-53/100) per
centrare la seconda vittoria
stagionale, la terza dopo
il titolo olimpico di
Vancouver. Ma a noi
rimane in bocca il gusto dolce della conferma dell’immenso
talento di una ventenne che ha il fuoco
addosso e il carattere
di una campionessa. Il futuro, che potrebbe cominciare già fra pochi giorni ai
Mondiali di Garmisch.
FEDERICA BRIGNONE E’ IL MIGLIOR RISULTATO IN CARRIERA
«Non sciavo come volevo
Era ora, ma niente stress»
«Ho sentito la
forma che in questa
stagione non avevo
mai trovato»
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ZWIESEL dVent’anni festeggiati
a luglio (sotto il segno del cancro, sarà per questo?), un caratterino che non le manda a dire,
l’approccio all’agonismo come
mamma Maria Rosa Quario: solo per vincere. Non era sino a
ieri mattina una stagione facile
per Federica Brignone. Terza
lo scorso anno ad Are, 18a e delusa nel gigante dell’Olimpiade di Vancouver, aveva iniziato l’anno con un 5o posto ad
Aspen che faceva ben sperare,
invece sono arrivate solo delusioni. Uscite, piazzamenti anonimi, tutto lontano dal talento
che ha mostrato appena approdata sul palcoscenico maggiore.
Esuberanza «La cosa più difficile — confidava poco tempo fa
il suo allenatore Stefano Costazza — è tenerla tranquilla.
Fede è giovane ed esuberante,
è impaziente, vorrebbe tutto e
subito. Invece deve capire che
deve percorrere ancora molta
strada, il talento da solo non basta». Ma ieri la Brignone ha fatto come vuole lei, lasciando
l’istinto a briglia sciolta. Solo alla fine però, nella prima discesa era apparsa quella degli ultimi giganti: bravina, ma senza
cattiveria, senza una strategia.
L’attesa «La prima manche —
spiega Federica — è stata difficilissima. Nessuna di noi credeva che si potesse gareggiare,
con la nebbia, col vento e la pista che si squagliava. E poi i rin-
vii. Quando mi hanno detto
che saremmo partite non sono
riuscita a concentrami. Ho sciato in difesa, non mi sono fidata, cercando di non uscire dal
tracciato come era successo alla Moelgg. Certo che non ero
contenta alla fine, avevo un
gran distacco. Avevo una sola
chance: buttarmi a tutta e vedere come andava. La pista era
quella che era, c’erano buche e
quella neve bastarda, ho cercato di farlo». Vederla in azione è
stato uno spettacolo, come testimoniano anche i distacchi di
manche rifilati alle campionesse, la Brignone che si vorrebbe
sempre vedere. Ma i vent’anni
difficilmente si coniugano con
la continuità in una disciplina
dai tantissimi fattori come lo
sci. «Era ora — riprende Fede
— perché non stavo proprio
sciando come vorrei, già la scorsa estate è stata difficile. Devo
dire grazie al mio skiman, Jury
Hoscher, e all’allenatore, Stefano Costazza. Gli ho chiesto di
lavorare in un certo modo e lui
mi ha accontentato, negli ultimi periodi ho sentito sotto la
pelle quella forma che in questa stagione non avevo mai trovato».
I Mondiali Il fatto sicuro è che il
secondo posto di Federica accende speranze mondiali. Non
chiediamole di vincere, ma di
essere solo se stessa, di seguire
anche sulla pista di Garmisch il
suo istinto. «Adesso spero solo
che per questo risultato la gente non cominci a stressarmi.
Vorrei stare tranquilla prima di
andare a Garmisch. Il mio gigante è solo alla fine e prima di
quel giorno (il 17 febbraio) vorrei riposarmi e allenarmi ancora bene. Poi vedremo».
pa.m.
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
R
italia: 514954585150
CICLISMO
5.
DOMENICA
Discesa
donne
Ore 11
Daniela
Merighetti,
Johanna
Schnarf,
Elena Fanchini,
Verena Stuffer
6.
LUNEDÌ 14
Supercombinata uomini
Ore 10 e 14
Christof
Innerhofer,
Peter Fill,
Dominik Paris,
Paolo Pangrazzi
7.
GIOVEDÌ 17
Gigante
donne
Ore 10 e 13.30
Gigante donne
Federica
Brignone,
Manuela
Moelgg,
Denise Karbon,
Irene Curtoni
8.
VENERDÌ 18
Gigante
uomini
Ore 10 e 13.30
Max Blardone,
Davide
Simoncelli,
Manfred
Moelgg,
Giovanni
Borsotti
9.
SABATO 19
Slalom
donne
Ore 10 e 13.30
Manuela
Moelgg,
Nicole Gius,
Irene Curtoni,
Francesca
Marsaglia
10.
DOMENICA
20
Slalom
uomini
Ore 10 e 13.30
Giuliano Razzoli,
Manfred
Moelgg,
Cristian Deville,
Stefano Gross
UOMINI HIRSCHER K.O., SALTA I MONDIALI
Altro crollo gigante
Si salva Borsotti
Vince Schoerghofer, Italia a fondo: Moelgg
eliminato, Simoncelli cade, Blardone penultimo
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dUn’altra giornata da dimenticare: Hinterstoder (Aut) non
dà certezze ma accende altri
dubbi nella squadra dei gigantisti azzurri. Nel giorno in cui il
28enne austriaco Philipp Schoerghofer rompe il ghiaccio in
Coppa del Mondo, l’Italia può
sorridere soltanto per il quindicesimo posto del ventenne piemontese Giovanni Borsotti,
già in ballottaggio per un posto ai Mondiali e ora sicuro di
essere al via, venerdì 18, nella
gara iridata di Garmisch. Per il
resto, sono più le note negative: Manfred Moelgg che non si
qualifica nemmeno per la seconda manche (32), Max Blardone che si salva di qualche
centesimo (30˚) ma nella seconda manche rischia di uscire
e finisce penultimo. Ploner, alla ricerca di un risultato nella
top ten per la qualificazione ai
Mondiali, è 22˚, Simoncelli,
19˚ dopo la prima manche, è
uscito nella seconda disegnata
dal tecnico azzurro Matteo
Guadagnini. Come spesso succede, gli azzurri si sono arenati
nel lungo piano della pista di
Hinterstoder, lì hanno accumulato gran parte del ritardo che
li ha relegati lontano dai migliori. Dietro a Schoergofer,
sul podio tornano Jansrud e
Janka (argento e oro nel gigante olimpico di Whistler un anno fa), mentre Bode Miller colleziona il miglior risultato in gigante delle ultime tre stagioni
e Ivica Kostelic (decimo) accumula altri punti sulla via della
Coppa generale. Ligety, dopo
le tre vittorie di fila nelle prime
tre gare, conferma di essere in
difficoltà e chiude 13˚.
Infortuni L’ultima gara prima
dei Mondiali è costata cara al
21enne austriaco Marcel Hirscher. In una caduta nella prima manche si è procurato una
frattura allo scafoide tarsico
del piede sinistro e lo stop di
6-8 settimane vuol dire l’addio
a Garmisch e al resto della stagione.
ma.po.
Staffetta donne prima
e lanciata per Oslo
La Follis guida il successo. Gli azzurri
sono secondi. Fatta la Nazionale mondiale
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Sopra da sinis. Follis, Genuin, Rupil
e Longa. Sotto, Clara, Di Centa e
Checchi nascosti, e Piller Cottrer AP
dFondiste scatenate e vincenti
nella staffetta pre Mondiali a
Rybinsk, in Russia. La solita difesa in alternato (il lancio affidato a Magda Genuin, che ha
dato il cambio a Marianna Longa a 27"), la tenuta di Silvia Rupil (2ª a 10" dalla Chekaleva) in
terza, e il sorpasso decisivo di
Arianna Follis alla Mikhailova,
arrivata al traguardo con 12" di
ritardo dall’iridata, autrice del
2˚ tempo di frazione dopo quello della francese Barthelemy.
Tre podi su 3 staffette in stagione rafforzano la speranza di
una medaglia ai prossimi Mondiali di Holmenkollen, dove
vorremmo dimenticare il quarto posto olimpico di un anno fa.
«Il lavoro ha finora fruttato, speriamo di raccogliere tanto anche ai Mondiali» commenta il
capo allenatore rosa Fredi Stauder. E sorride pure Gianfranco
Pizio, il responsabile maschile,
dopo il 2˚ posto dietro la Russia titolare, in una staffetta nella quale è affondata l’ambiziosa Francia e la Germania non
TUTTO INIZIO’ AL TOUR 2009
La questione radioline scoppia al Tour 2009,
14 luglio, tappa di Limoges senza
collegamenti radio tra corridori e
ammiraglie: ecco il gruppo a passo turistico,
con la maglia gialla Nocentini e Armstrong
(l’ultimo a destra). Nella foto piccola, Frank
Schleck ieri alla partenza della Challenge
Maiorca, con l’auricolare all’orecchio BETTINI
IN BREVE
S
CAVENDISH
SEMPRE
A TERRA
Cancellara? No,
Lars Boom. In
Qatar vittoria, nel
prologo di Doha
(2,5 km),
dell’olandese
della Rabobank
(iridato cross
2008) con 4"
sullo svizzero.
Quinziato (Bmc)
17˚ a 11". Ultimo
Mark Cavendish
(foto BETTINI),
caduto come in
Australia e ferito
alla testa. Oggi
ripartirà: la prima
volata è per lui,
Boonen e
Guardini,
5 successi.
Maiorca: vince
Tyler Farrar
(Usa, Garmin). Di
Luca 181˚ al
rientro.
Caos radio
Ancora sciopero
la giuria se ne va
A Maiorca il gruppo parte con le radioline
vietate dall’Uci. Proteste anche in Qatar
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
FONDO A RYBINSK RUSSE BATTUTE
STEFANO ARCOBELLI
s
pare più faccia sfracelli. Con
Checchi e Di Centa in alternato,
un Clara ormai costante e un
Piller Cottrer nei panni dell'ultimo pattinatore, questo quartetto punta a rilanciarsi dopo quattro anni di fiele. Contro Norvegia, Svezia e Finlandia, sarà difficile: ma, almeno, la tradizione pone l’Italia tra le nazioni da
rispettare se non da temere.
Convocati Venerdì a Prato Piazza (Dobbiaco) dove la nazionale lavorerà, il d.t. Silvio Fauner
annuncerà la nazionale per Holmenkollen. C’è un problema di
contingente azzurro legato alle
altre discipline (32 atleti, al fondo andrebbero 18 posti). I sicuri sono Piller Cottrer, Di Centa,
Checchi, Clara, R.Pasini, Pellegrino, Hofer, Moriggl e Frasnelli; in ballo 2 posti: candidati Fabio Pasini (riserva) e Gullo, che
ha fatto bene ai tricolori e dovrebbe spuntarla su Noeckler;
tra le donne, Follis, Longa, Rupil, Genuin, De Martin, Brocard e probabilmente Confortola (per la 30 km). Non ci sarebbe spazio per Zorzi, che sperava nella 50 km nel Tempio.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
S
BALLERINI,
UN ANNO
DOPO
Oggi, a un anno
dalla morte del
c.t. Franco
Ballerini in un
rally d’auto, la
sua Casalguidi
(Pistoia) gli
dedica una
giornata speciale.
Ore 9.15: alla
scuola Fermi,
con Ginanni,
Bindi e tanti
filmati.
Ore 16: Messa
Ore 17.30: si
presenta il libro
«Franco Ballerini
campione in
tutto», con
Marcello Lippi;
Ore 18.30:
l’incontro
«Le strade
di Franco», in
collaborazione
con la Gazzetta:
racconti di
Martini,
Bettini,Tafi,
Magrini
e Fornaciari.
DOHA (Qatar) dL’isola di Maiorca e il Qatar sono separati da sei ore di aereo e
non sono due posti simili (eufemismo);
eppure ieri hanno parlato la stessa lingua, quella del ciclismo e delle polemiche. Il tema? Oreillettes, pinganillos, radio races. Oppure più semplicemente,
all’italiana: radioline. E il loro utilizzo.
Premessa La federazione internazionale da tempo persegue l’abolizione delle
radioline, con le quali i d.s., dalle ammiraglie, comunicano con gli atleti: il tutto per un ciclismo «non radiocomandato, più spontaneo e spettacolare». Squadre e corridori, per la maggior parte, sono contrari. Al Tour 2009 fu scontro:
nella prima delle due tappe in cui si sperimentò il divieto, il gruppo addormentò la corsa. E così la seconda di quelle
due frazioni si corse con le radio. Ma
l’Uci è andata avanti: nel 2011 uso consentito solo nel World Tour (gare come
Sanremo, Giro, Tour). E abolizione totale dal 2012. A gennaio, nella prima tappa del Tour San Luis (Argentina), l’auto
della Liquigas per protesta non aveva
seguito la corsa. Al Giro di Calabria le
ammiraglie erano partite con 15’ di ritardo. Ieri, un’altra puntata.
Protesta Alla Challenge Maiorca (5 prove singole, senza classifica a tempi finale) in molti si sono presentati al via con
le radio. Il Trofeo Palma è partito lo stesso (in ritardo, dopo la lettura di un comunicato dell’associazione delle squadre). Però i commissari Uci se ne sono
andati, sostituiti da quelli spagnoli. Il risultato non sarà omologato. «E’ stato
uno sciopero in piena regola, abbiamo
dimostrato unità — spiega Luca Guercilena, d.s. del team Leopard e presidente
dei direttori sportivi italiani —. E’ inspiegabile la chiusura dell’Uci sul fronte tecnologico, quando tutti gli altri
sport vanno in direzione opposta. Per
non parlare della questione sicurezza.
Devono ascoltarci».
Bugno avverte «L’Uci deve ancora spiegare il vero motivo del no alle radioline
— dice Gianni Bugno, presidente mondiale dei corridori —. Ora bisogna che
faccia un passo indietro, e tratti. Noi
pensiamo che sia giusto di lasciare la libera scelta se usarle o meno». E in Qatar? Anche in questo caso le squadre
vorrebbero correre con le radio (da oggi il via alle tappe in linea). Ma attenzione: l’organizzatore è l’Aso, lo stesso del
Tour, e il direttore di corsa Jean François Pescheux è stato chiaro. «C’è un regolamento — ha detto alla Gazzetta —, e
va rispettato. Chi userà le radio, è fuori
corsa. Se le utilizzerà la maggioranza,
la giuria si ritira».
Oggi in Qatar le squadre faranno un comunicato in cui spiegheranno la propria posizione, ma la corsa si dovrebbe
svolgere regolarmente. E anche a Maiorca la protesta non dovrebbe continuare. Ma intanto un segnale è stato dato.
IN FRIULI ECCO LA PRIMA «PIAZZA GIRO D’ITALIA»
Tualis, paese di
150 abitanti ai
piedi del monte
Zoncolan, in Friuli,
è la prima località
ad aver dedicato
una piazza al Giro
d’Italia. Nel corso
della cerimonia,
un ricordo di
Franco Ballerini e
la consegna di
una lettera del
tricolore Visconti
agli Alpini della
Julia impegnati
in Afghanistan
ANTEPRIMA
40
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PALLAVOLO
Trento imbattibile
con la bacchetta
di Raphael
3
2
TRENTO
MACERATA
(25-14, 20-25, 25-18, 17-25, 15-8)
ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 3, Juantorena 14, Sala 12, Stokr 14, Kaziyski 12, Birarelli 9; Colaci (L), Bari, Bratoev, Leonardi.
N.e. Sokolov, Zygadlo. All.
Stoytchev.
LUBE MACERATA: Vermiglio, Savani 18, Stankovic 4, Omrcen
22, Conte 13, Podrascanin 9; Paparoni (L), Cacchiarelli, Martino,
Vadeleux 1. N.e. Lampariello (L),
Marchiani, Van Walle. All. Berruto.
ARBITRI: Satanassi e Zucca.
Il regista quando conta tira fuori il meglio dai
suoi, Macerata si accontenta di un solo punto
NOTE - Spettatori 3.796, incasso 34.314. Durata set: 20’, 26’, 24’, 22’, 20’; tot. 112’. Itas:
b.s. 15, v. 9, m. 10, s.l. 13, e. 22; Lube: b.s. 17,
v. 9, m. 6, s.l. 10, e. 38. Trofeo Gazzetta: 6
Raphael, 5 Savani, 4 Sala, 3 Omrcen, 2 Birarelli, 1 Stokr.
A-1 DONNE LA 10ª GIORNATA
Flier e Hooker
zittiscono tutti
i 5000 di Conegliano
Pubblico da record
per lo scontro al
vertice dominato
da Pesaro
ALBERTO ROSA
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stazione nella squadra ospite.
Una regia poco illuminata e imprecisa, centrali mai nel vivo,
soverchiati dai due avversari
(Sala anche 6 muri, spaventoso, 3 ace per Birarelli) e i tanti,
troppi errori, alla fine condanneranno la Lube. Non si possono regalare 38 punti a Trento,
di cui solo 17 al servizio. Facundo Conte, sconsolato, alla fine
dirà: «Troppi alti e bassi dalla
nostra parte, loro invece sono
stati delle macchine» Non lo dice, ma a registi invertiti, forse
Macerata sarebbe uscita con la
vittoria.
Un attacco di Osmany Juantorena, 25 anni, sfonda il muro dei marchigiani Stankovic e Vermiglio TARANTINI
CARLO GOBBI
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TRENTO dContinua la marcia
inarrestabile di Trento in campionato. Neanche una Lube
combattiva ma discontinua e
sciupona, è riuscita a fermare
la marcia della capolista, giunta alla sua 17˚ vittoria nella stagione. Eppure, Macerata può
imprecare alla leggerezza con
cui ha condotto questa partita.
Dopo il primo set, dove i marchigiani si sono esibiti in una
delle migliori partite imperfette che ricordiamo, sbagliando
tutto, dall’approccio alla costruzione, dall’attacco all’organizzazione del gioco, l’esito pareva da 3-0 telefonato.
Che Rapha L’Itas marciava col
vento in poppa, con i soliti centrali pungenti e un Raphael fantastico in regia. Si confermerà
sino alla fine grandissimo leader. Eppure il Brasile sprecone,
non se ne accorge, di avere un
bravissimo laureato in economia pallavolistica. Con le sue
mani magiche, fa giocare tutti,
anche Stoytchev di fuori. Berruto se lo deve essere guardato
con un pizzico di invidia... Ma
qualcosa si è inceppato. Colpa
di Trento, con i due martelli
non al massimo, zampate di
classe ma senza continuità, solo con Stokr bombardiere efficace (46% su 24 palle). Macerata ci ha messo del suo. Prima
con un Savani gigantesco, unico a giocare l’intera gara con aggressività. Poi con Omrcen,
che dopo un blando inizio, si è
sollevato dalla mediocrità garantendo a Macerata quel peso
in attacco che serviva per demolire il muro trentino. E’ stato un continuo saliscendi di pre-
LE ALTRE MODENA OK MA CON 5 STRANIERI
17ª giornata
VIBO VALENTIA
0
ROMA
1
VERONA
3
MODENA
3
MONZA
3
SAN GIUSTINO
1
(23-25, 19-25, 26-28)
(23-25, 23-25, 25-16, 20-25)
(25-21, 23-25, 25-16, 25-11)
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Rivera
4, Suljagic 5, Simeonov 16, Anderson
14, Barone 6, Coscione 2; Fanuli (L), Nikolov 3, Kindgard, Baroti, Ferraro. N.e. Feroleto. All. Di Pinto
M. ROMA VOLLEY Zaytsev 16, Lebl 14,
Bencz 15, Saraceni 9, Yosifov 3, Uriarte
2; Corsano (L), Tomatis, Corsini 6, Paolucci,
Cesarini (L). N.e. Hoxha e Ricci. All. Giani.
MARMI LANZA VERONA: Brunner 5,
Lasko 20, Cala 13, Pajenk 15, Meoni 3,
Lotman 13; Smerilli (L), Latelli, Kosmina.
N.e. Zingel, Kosmina. All. B. Bagnoli.
ACQUA PARADISO MONZA Shumov 7, Gavotto 23, Rooney 8, Buti 7, Travica 4,
Rauwerdink 13; Exiga (L), Pesenti, Krumins, Molteni 1. N.e. Zito, Forni, Cetrullo. All.
Monti.
ARBITRI Boris e Rapisarda
NOTE - Spettatori 1384 per un incasso di
2652 euro. D.s. 28', 26', 22', 27'; Tot. 103'.
Punti Roma: b.s. 14, v. 1, m. 9, s.l. 5, e. 28.
Monza: b.s. 11, v. 2, m. 12, s.l. 7, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Gavotto, 5 Rauwerdink, 4
Travica, 3 Lebl, 2 Exiga, 1 Rooney.
RPA SAN GIUSTINO: Nikic 10, Finazzi 9,
Dias 5, Maric 8, Cester 7, Zhokouski 3;
Giovi (L); Van de Vries 10, Schwarz 3, Bartoletti 2, Steuerwald 2. N.e. Braga, Lo Bianco.
All. Zanini.
ARBITRI: Sobrero, Prandi.
NOTE - Spettatori 2.367, incasso 12.215. Durata set: 25’, 28’, 24’, 20’; tot. 97’; Marmi Lanza: b.s. 6, v. 7, m. 13, s.l. 22, e 18. Rpa: b.s. 14,
v. 1, m. 10, s.l. 9, e. 35. Trofeo Gazzetta: 6
Lasko, 5 Meoni, 4 Pajenk, 3 Cala, 2 Nikic, 1
Brunner.
CASA MODENA: Esko 2, Berezhko 15,
Creus 5, Dennis 12, Diaz 16, Kooistra 11;
Manià (L), Fabroni, Kooy 1, Casòli, Piscopo.
N.e. Ciabattini e Casadei. All. D. Bagnoli
ARBITRO: Ravellese e Perri
NOTE - Spettatori 800, incasso 4400. Durata set: 29’, 27’, 35’; tot. 91’. Callipo: b.s. 9, v. 1,
m. 5, s.l. 8, e. 20. Casa Modena: b.s. 12, v. 5,
m. 7, s.l. 10, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Diaz,
5 Esko, 4 Berezhko, 3 Kooistra, 2 Simeonov,
1 Dennis
VIBO VALENTIA Cade ancora il fortino della Callipo. Dopo Macerata e Latina, al PalaValentia passa anche Modena. E se per gli
emiliani si tratta del secondo successo di
fila, per i calabresi del quarto k.o. consecutivo (il quinto considerando la Coppa). Numeri che certificano la crisi dei giallorossi di Di
Pinto, passati da uno stato di grazia ad uno
di coma. Nel ritorno solo un punto all’attivo
per Simeonov e compagni. Zero contro Modena in un match dominato dal sestetto di
Daniele Bagnoli. Equilibrio spezzato già dopo le prime battute con Dennis (3 ace) e con
l’ex di turno Diaz incontenibile (12 su 14 in
attacco, un ace e tre muri). Vibo si sveglia
tardi e risale da 9-15 al 24-23 sciupando anche due set-ball prima di subire il controsorpasso con ace del russo Berezhko (70% sottorete) e il muro di Creus su Nikolov. Al termine Vibo preannuncia reclamo: nel finale del
3˚ set (in almeno 2 rotazioni) Modena ha
schierato cinque stranieri.
Mimmo Famularo
ROMA Un’altra sconfitta per la M. Roma che
in casa subisce, in una gara brutta e piena di
errori da entrambe le parti, un Monza più volitivo e concentrato, deciso a confermare il
quinto posto (appaiato a Modena). La squadra di Giani è apparsa in serie difficoltà tecniche e fisiche. Senza Cisolla, con un solo opposto di ruolo e Corsano che non regge una
partita intera, i neroverdi si aggrappano a
un buon Lebl (73% in attacco e tre muri punto) e a fiammate individuali. Il tecnico non ha
cambi per dare fiato a chi è in difficoltà: l’unico a disposizione (Corsini per Yosifov), se lo
gioca nel secondo set, il resto è corsa a tappare i buchi. Monza pur con percentuali sotto la sufficienza in ricezione e in attacco,
può contare su un gioco di squadra più continuo. Gavotto e Shumov fanno il loro e Travica riesce a gestire i cali dei compagni. Così i
lombardi falliscono solo il terzo set ma portano a casa i tre punti.
Valeria Benedetti
Fuoriclasse Ma Trento, anche
quando fatica, e nel 2˚ e 4˚ set
ha pure arrancato, dispone dei
fuoriclasse, Kaziyski e Juantorena, 50% a rete per entrambi,
che mettono giù le palle che
contano. Così è stato un assalto
di Savani (58% in attacco su 19
palloni) e Omrcen (53% su
38), che hanno fatto gli straordinari contro la rupe trentina.
Più forte a muro, migliore in ricezione, pericolosa al servizio
e guidata dalla mente telegrafica del fantastico Raphael. Macerata è riuscita ad arrivare al
due pari, ha strappato un punto sul campo di Trento, ma non
poteva sperare di più. Non bastano due giocatori per battere
la corazzata di Diego Mosna.
Martino, fermo per un versamento al ginocchio, ha offerto
due cambi dietro per la ricezione. Trento mancava di Della
Lunga, febbre, e Riad. Ma i sei
che contano, ci sono sempre. E
si fanno sentire.
VERONA La Marmi Lanza infila la quarta vittoria consecutiva. Fa la differenza nel terzo
e quarto set quando, con la battuta, esercita una maggiore pressione sull'Rpa, che cala in ricezione. Bagnoli ha una regia precisa
da Meoni, un Cala bravo anche in difesa e un
Lasko sempre puntuale efficace nei momenti importanti (57% su 30 palloni). Zanini, invece, ha Maric al 29% e la buona organizzazione muro-difesa non regge dopo un buon secondo set. Nell’avvio del primo, la partita è in
equilibrio sino al 17-15 con l’ingresso di
Steuerwald, poi Pajenk (64%) e Lasko chiudono. Nel secondo la Rpa vola sull'1-5 grazie
all'ace di Steuerwald e all'attacco di Finazzi,
Lasko subisce due muri (1-7). La Marmi Lanza si avvicina a 22-24 con l’ace di Lasko, ma
l’Rpa chiude 23-25. Verona conduce agevolmente il terzo, Van Dries è falloso, Cala non
sbaglia un colpo, Lasko mura Dias. Perugia
non va oltre il 26% in attacco. Il quarto set è
senza storia.
Renzo Puliero
TRENTO-MACERATA
VIBO-MODENA
PIACENZA-TREVISO
LATINA-CUNEO
ROMA-MONZA
VERONA-SAN GIUSTINO
CASTELLANA-FORLI’
3-2
0-3
0-3 (sabato)
1-3 (sabato)
1-3
3-1
3-2 (sabato)
CLASSIFICA
SQUADRE PT
TRENTO
49
CUNEO
40
MACERATA 37
TREVISO
34
MODENA
28
MONZA
28
VERONA
26
ROMA
23
VIBO
22
SAN GIUSTINO 20
PIACENZA 18
LATINA
18
CASTELLANA 8
FORLI’
6
G
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
17
V
17
13
12
11
12
9
8
7
7
7
6
5
3
2
P
0
4
5
6
5
8
9
10
10
10
11
12
14
15
SVSP
51 7
44 19
45 25
41 27
38 32
33 31
33 35
31 39
27 36
27 34
27 40
28 40
19 47
16 48
PROSSIMO TURNO
Domenica 13/2
LATINA-PIACENZA
FORLI’-SAN GIUSTINO
CUNEO-MONZA
TREVISO-VIBO VALENTIA
TRENTO-MODENA Sabato 12/2
MACERATA-VERONA
ROMA-CASTELLANA
CONEGLIANO (Tv) dNella cornice
ta soprattutto sulla palla alta.
In attacco e a muro ci siamo
espressi meglio della Spes. Abbiamo sofferto invece in ricezione, a tratti anche un po’
troppo, specie nella seconda
frazione. Ora la mente deve andare alla gara di Mosca per proseguire in Champions, uno dei
nostri primari obiettivi stagionali». Così invece Dragan Nesic: «Abbiamo giocato contro i
campioni in carica, e non credo che usciamo ridimensionati
da questa sconfitta. Anzi, dobbiamo ripartire capitalizzando
questa sconfitta come esperienza: nelle prossime due gare, entrambe in trasferta, capiremo chi siamo e dove possiamo arrivare»
di oltre 5mila persone alla Zoppas Arena, lo scontro diretto
per il vertice tra Conegliano e
Pesaro si conclude con uno 0 a
3 senza appello, che porta la
Scavolini al comando della
classifica.
Un’atmosfera elettrica nel palazzetto veneto che Flier e compagne hanno gestito con intelligenza e cinismo, senza mai farsi sorprendere dalle percussioni della squadra di Dragan Nesic, che nel secondo set ha avuto l’occasione di riaprire l'incontro senza trovare, però, la
giusta continuità. Eccellente
anche Hooker (67% su 21 attacchi). Soddisfatto della prova il tecnico Paolo Tofoli, che
tornava nella terra che gli ha
regalato stagioni d'oro (dal
1990 al ’97) quando vestiva la
casacca orogranata del Sisley
Treviso: «Credo che la differenza tra noi e Conegliano sia sta-
(22-25, 23-25, 22-25)
SPES CONEGLIANO: Dirickx 6,
Rabadzhieva 11, Marinkovic 8,
Turlea 16, Serafin 3, Crozzolin 5;
Tonon (L). Rossetto (L), Benazzi, Fiorin
7. N.e. Sangiuliano, Martinuzzo. All.
Nesic.
SCAVOLINI PESARO: Ferretti,
Hooker 16, Manzano 7, Flier 13,
S.Usic 6, Guiggi 9; De Gennaro (L).
Olivotto, Saccomani. N.e. M. Usic,
Pascucci, Gasimova. All. Tofoli.
ARBITRI: La Micela e Astengo.
NOTE - Spettatori: 5.000. Durata set:
26’, 27’, 27'; tot. 80’. Spes: battute
sbagliate 9, vincenti 3, muri 6, seconda
linea 5, errori 17. Scavolini: b.s. 4, v. 5,
m. 5, s.l. 8, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6
Flier, 5 Hooker, 4 Turlea, 3 Usic S., 2
Rossetto, 1 Manzano.
URBINO
3
PAVIA
3
BERGAMO
1
VILLA CORTESE
1
CONEGLIANO - PESARO
0-3
(25-19, 25-21, 22-25, 25-22)
(25-18, 17-25, 25-16, 25-21)
CHATEAU D'AX URBINO: Dalia 2,Petruskaite 19, Garzaro 15, Renatinha 11, Di Iulio 16, Wilson 11; Leonardi (L), Moldovan, Roani, Jaline,N.e. Lapi. All. Salvagni
RISO SCOTTI PAVIA: Uceda 7, Frigo 7, Kanoh 12, Cvetanovic 19, Bal 10, Corna 7;
Poma (L), Brown. N.e. Spinato, Fronza, Fiori
(L), Biccheri. All. Milano
MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Rondon
4, Negrini 5, Anzanello 11, Hodge 2, Cruz
15, Kovacova 5; Lanzini (L), Aguero 15, Jontes, C. Bosetti 2, Cardullo (L). N.e. Gioira,
Berg, Calloni. All. Abbondanza
ARBITRI: Balboni e Piana
NOTE - Spettatori 1135, incasso 2100. Durata set: 23’, 22’, 22’, 35’; tot. 102’. Scotti: b.s.
12, v. 5, m. 10, s.l. 20, e. 21. McCarnaghi: b.s.
14, v. 1, m. 7, s.l. 19, e. 30. Trofeo Gazzetta:
6 Cvetanovic, 5 Corna, 4 Poma, 3 Cruz, 2
Kanoh, 1 Aguero.
PAVIA (ma.sc.) Pavia ottiene la prima vittoria della stagione. Abbondanza ha provato a
schierare anche Aguero e Cardullo.
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Bosetti 8, Arrighetti 10,Ortolani 12, Piccinini 17, Nucu 9, Signorile 1; Merlo (L), Fanzini,
Vasileva 5, N.e. Lo Bianco, Carrara (L), Zambelli. All. Mazzanti.
ARBITRI: Santi e Vagni
NOTE - Spettatori 2000. Durata set: 24’, 25’
26’, 29’; tot. 104' Chateau d'Ax: b.s. 12, v. 4,
m. 13, s.l. 2, e. 16. Norda: b.s. 6, v.1, m. 8. s.l.
4, e. 8. Tr. Gazzetta: 6 Petruskaite 5 Renatinha 4 Di Iulio 3 Garzaro 2 Wilson 1 Nucu.
URBINO (m.n.f.) La Chateau ha una marcia in
più, e alla fine è Petruskaite che fa la differenza. Vittoria meritata e sorpasso in classifica.
BUSTO ARSIZIO
3
NOVARA
3
PERUGIA
0
CASTELLANA
1
(25-21, 26-24, 25-11)
(25-20, 25-21, 23-25, 27-25)
YAMAMAY BUSTO A.: Havelkova 10, Campanari 6, Havlickova 5, Marcon 9, Crisanti 12, Serena 3; Carocci (L). Spirito, Meijners
7. N.e: Valeriano, Kim, Bauer. All. Parisi.
AYSTEL NOVARA: Barcellini 10, Veljkovic
5, Barun 33, Horvath 17, Folie 11, Bechis
1; Sansonna (L), Paolini 4, Nesovic, Lombardo 5, Camera. N.e. Zardo. All. Caprara.
DESPAR PERUGIA: Callegaro 1, Angeloni
14, Ihnatsiuk, Lukovic 7, Quaranta 16, Leggeri 4; Arcangeli (L), Sacco, Paraja. N.e. Fartade, Tomassi. All. Terzic.
ARBITRI: Braico e Venturi.
NOTE - Spettatori 3263, incasso 6908. Durata set: 26’, 29’, 21’; tot. 76’. Yamamay: b.s. 7, v.
5, m. 8, s.l. 1, e. 6. Despar: b.s. 8, v. 1, m. 3, s.l.
1, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Crisanti, 5 Meijners, 4 Quaranta, 3 Havelkova, 2 Angeloni, 1
Carocci.
FLORENS CASTELLANA GROTTE: Okaka
3, Menghi 6, Ravetta 18, Moy 13, Ritschelova 16, Caracuta 1; Sirressi (L), Galeotti,
Minervini, Moretti 4. All. Radogna.
ARBITRI: Padoan, Pol.
NOTE - Spettatori 1850. Durata set: 24’, 26’,
27’, 31’. tot.: 108’. Asystel: b.s. 8, v. 3, m. 21, e.
15. Florens: b.s. 7, v. 2, m. 9, e. 7. Trofeo
Gazzetta: 6 Barun, 5 Ritschelova, 4 Folie, 3
Horvath, 2 Ravetta, 1 Sansonna.
BUSTO ARSIZIO (Va) (m.b.l.) Dopo tre sconfitte di fila, Busto ritorna alla vittoria (sugli scudi l’ex Carocci), dando un calcio alla crisi. Crisi in cui sprofonda invece la rivoluzionata e
risicata Despar, al sesto k.o consecutivo e bisognosa di rinforzi.
10
a
NOVARA (a.cri.) La fida tra cannonieri del
campionato è vinta da Barun su Ravetta. La
croata trascina Novara con 33 punti e il 53%
in attacco. L'Asystel con muro e difesa domina nei primi 2, poi inizia a sbagliare. La Florens torna in partita ma nel quarto sul 20-23
subisce la rimonta novarese.
GIORNATA
RISULTATI
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
V
P
SV
SP
PESARO
CONEGLIANO
BUSTO
URBINO
BERGAMO
NOVARA
VILLA CORTESE
PIACENZA
CASTELLANA
MODENA
PERUGIA
PAVIA
23
22
20
19
18
17
16
13
11
10
7
4
7
8
6
7
6
5
6
5
4
3
2
1
3
2
4
3
4
5
4
5
6
7
8
9
25
24
22
23
23
21
21
18
16
15
10
12
11
16
14
15
17
17
20
20
24
23
25
28
PAVIA-VILLA CORTESE
URBINO-BERGAMO
NOVARA-CASTELLANA
CONEGLIANO-PESARO
BUSTO-PERUGIA
PIACENZA-MODENA (sabato)
3-1
3-1
3-1
0-3
3-0
3-2
PROSSIMO TURNO
Domenica 13/2
PESARO-PIACENZA
VILLA CORTESE-CONEGLIANO (sabato 12/2)
BUSTO-BERGAMO
PERUGIA-URBINO (lunedì 14/2)
MODENA-NOVARA
CASTELLANA-PAVIA
42
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24
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BARI : tel. 080/57.60.111,
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CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l.
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GENOVA : Promospazio
tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58.
LECCO : SPM Essepiemme s.r.l.
tel. 0341/357400 fax 0341/364339
MONZA : Pubblicità Battistoni
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fax 039/32.19.75.
OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084.
PADOVA : tel. 049/69.96.311,
fax 049/78.11.380.
PALERMO : tel. 091/30.67.56,
fax 091/34.27.63.
PARMA : Publiedi srl
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RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini
tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003.
ROMA : In Fieri s.r.l.
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SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l.
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ATLETICA/1
Ritorno Isinbayeva
A Mosca salta 4.81
ATLETICA/2: LA CINQUE MULINI ABBINATA ALLA COPPA CAMPIONI PER CLUB
Non basta Lalli, sesto
Fiamme Gialle beffate
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
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SAN VITTORE OLONA (Mi) dLa Cin-
Yelena Isinbayeva, 28 anni, ieri AP
MOSCA — E’ vincente il ritorno
di Yelena Isinbayeva. La zarina, dopo 11 mesi di assenza, si
impone al Russian Winter (meeting Iaaf) con 4.81. La russa entra a 4.61, quando tutte le altre
sono già uscite, comprese la
campionessa europea Feofanova (4.56) e l’iridata indoor Rogowska (4.46). Centra la misura al primo tentativo, come
4.81. Poi fa tre errori a 4.91.
«Mi importava solo vincere —
dice — sono soddisfatta». Sabato sarà a Donetsk (Ucr).
Uomini. 60: Norman (Usa) 6"60; Collins
(S.K.) 6"60. 400: Buryak 46"91. 600: Kivuna (Ken) 1’15"69. 60 hs: Svoboda
(R.Ceca) 7"58. Alto: Ukhov 2.34; Shustov 2.31; Williams (Usa) 2.31. Lungo:
Menkov 8.01. Peso: Sidorov 20.56. Donne. 60: Milama (Gab) 7"15; Barber (Usa)
7"22. 400: Krivoshapka 51"98. 600: Rusanova 1’24"06; Savinova 1’26"23.
1000: Zinurova 2’36"32. 60 hs: Carruthers (Usa) 7"94; Antonova 8"00. Lungo: Klishina 6.82; Nazarova 6.75. Asta:
Isinbayeva 4.81; Feofanova 4.56; Kiryashova 4.56. Peso: Tarasova 18.04.
que Mulini non porta bene alle Fiamme Gialle. La 79ª edizione della classica del cross,
per la prima volta abbinata alla Coppa Campioni per club, è
un successo organizzativo e
nella risposta di pubblico. Ma
in una giornata baciata dal sole (17 gradi), i finanzieri, che
puntavano al titolo dopo quattro secondi posti in sette anni,
devono accontentarsi di un
amara quarta piazza. La squadra capitanata da Gabriele De
Nard, sul campo è seconda. Il
Il vincitore, lo spagnolo Lamdassem, precede Lalli nel mulino COLOMBO
successo individuale va al
29enne spagnolo Lamdassem, già argento europeo (primo successo iberico a San Vittore); Andrea Lalli, grazie a
un buon finale è sesto e l’indomabile bellunese ottavo.
Squalifica Il fattaccio alle sue
spalle. Yuri Floriani è comodo
nono, dietro l’altro gialloverde Ahmed El Mazoury e il portoghese Licinio Pimentel lottano in volata per il decimo posto. Floriani, per agevolare il
compagno, ostacola il lusitano. Il Conforlimpa, club di Pimentel, ha comunque vinto la
prova a squadre, ma presenta
lo stesso ricorso e l’inflessibile
giuria d’appello composta da
tre membri internazionali, immagini tv alla mano, squalifica l’azzurro. Risultato? Le
Fiamme Gialle (a punti i migliori quattro), respinto il controricorso, perdono due piazze. «Abbiamo dato tutto — dice Lalli — la società per noi è
come una famiglia...». Sul podio, tra le donne, ci va l’Esercito, terzo, con Nadia Ejjafini
5ª, Laila Soufyane 15ª e la
rientrante Elena Romagnolo
17ª. Il successo all’etiope naturalizzata turca Bekele
(risultati a fianco)
ATLETICA
Risultati Cinque Mulini
SLITTINO: NEL DOPPIO
Uomini. Sr (km 10): 1. Lamdassem (Spa)
28’58"; 2. El Kalay (Por) 29’00"; 3. Niyonkuru (Bur/Fra) 29’01"; 4. Sarwatt (Tan/R.Ceca) 29’09"; 5. Damiao (Por) 29’19"; 6. Lalli
29’21"; 8. De Nard 29’27"; 9. El Mazoury
29’52"; 28. Caimmi 30’57"; 34. Nasti
31’07"; Floriani sq. Squadre: 1. Conforlimpa
(Por) 24; 2. Provence (Fra) 44; 3. Toledo
(Spa) 45; 4. F. Gialle 51. Jr (km 6): 1. Rusakov (Rus) 18’50"; 36. Noliani 21’20".
Squadre: 1. Fenerbahce (Tur) 37; 10. Marathon Trieste 170. Donne. Sr (km 6): 1. Bekele (Tur) 20’28"; 2. Felix (Por) 20’31"; 3. Moreira (Por) 20’38"; 5. Ejjafini 20’46"; 6. Steel (Gb) 20’57"; 15. Soufyane 21’21"; 17. Romagnolo 21’22"; 23. Inglese 21’43"; 25. Dal
Ri 21’45"; 42. Maraoui 22’31". Squadre: 1.
Kocaeli (Tur) 34; 2. M. Clube (Por) 36; 3.
Esercito 60. Jr (km 4): 1. Aydemir (Tur)
15’17"; 7. Lori 16’04". Squadre: Luch Mosca
(Rus) 31; 7. Cariri Rieti 122.
Mondiali jr: oro
Rieder-Rastner
Howe, un 60 in 6"78
Esordio indoor di Andrew Howe che ad Ancona vince una batteria dei 60 in 6"78 e
poi rinuncia alla finale. Nel lungo bene Tremigliozzi (due 7.90 e un 7.89) e Formichetti
(7.84). Nei 400 donne personali per Milani
(53"10) e Spacca (53"42). A Magglingen
(Svi), Abate, a 7"72 nei 60 hs, minimo per
gli Europei. Ad Ancona. Uomini. 60: Donati
6"72; Tomasicchio 6"77. Batt: Howe 6"78.
400: Valentini 48"14. 1500: Nava (Ser)
3’42"57; L. Leone 3’43"31 (pb). Asta: Piantella 5.20. Lungo: Tremigliozzi 7.90; Formichetti 7.84. Donne. 60: Salvagno 7"52 (b.
7"52); Paoletta 7"58; Ramini 7"61. 400: Milani 53"10 (pb); Spacca 53"42 (pb); Piangerelli 55"10; Sirtoli 55"67; Ceccarelli 56"50.
1500: Berlanda 4’24"86. A Magglingen
(Svi). Uomini. 60 hs: Abate 7"72, ieri; 7"75
(b. 7"73), sabato. Lungo: 2. Bianchi 7.44.
Donne. 60 hs: Cattaneo 8"39 (b. 8"47). Alto: Demo 1.79. A Mondeville (Fra). Uomini.
Alto: Campioli 2.22. Donne. 400: 3. Reina
56"25. A Udine. Donne. Alto: Trost 1.84;
Vallortigara 1.80. A Modena. Uomini. Lungo: Serra (j) 7.31; Braga (all.) 7.26. Asta:
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punti, migliora il proprio record del mondo
dell’eptathlon indoor (prec. 6499; Fayetteville, Usa; marzo 2010): 6"66/60 (pb);
7.77/lungo, 14.45/peso (pb), 2.01/alto;
7"60/60 hs (pb), 5.20/asta, 2’34"74/1000.
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Nashville domina
E’ il suo primo GP
La vittoria di Nashville PERRUCCI
FIRENZE — Edizione in tono
minore del 70˚ GP Firenze, forse l’ultimo disputato alle Muline che questa estate dovrebbe
emigrare al Visarno. Alla fine
ha trionfato Nashville Dancer
(primo GP in carriera) con in
sulky Alessandro Gocciadoro
che ha piazzato l’altro suo allievo Nuvolor (guidato da Bellei)
al secondo posto. Il figlio di Lindy Lane ha preso il comando dopo 400 metri superando il compagno di allenamento e nel finale lo ha controllato in 1.13.8.
5ª corsa - Pr. Firenze - e 24.840, m
1660: 1 Nashville Dancer (A. Gocciadoro) 1.13.8; 2 Nuvolor; 3 Next Gill Mmg; 4
Nicholas Cage; Tot.: 4,30; 2,01, 3,47,
4,80 (19,57) Trio: 347,08.
IPPICA 2 / A PARIGI
Rapide Lebel, il re
che non ha regno
PARIGI — Lo status di castrone
nega a Rapide Lebel l’accesso alle classiche francesi di selezione
come l’Amérique. Il re di Francia
(assieme a Ready Cash) si deve
quindi accontentare di traguardi «minori», ma in primavera darà l’assalto all’Elitlopp di Stoccolma, aperto ai castroni. Ieri Rapide ha dominato in 1.12.7 il Marne (m 2700), settima a seguire.
Nell’Ile de France (m 2175) Picsou de Villabone in 1.10.9 a un
decimo dal mondiale del montato di Malakite (2008).
La Morelli è iridata
RUGBY: SEI NAZIONI
(r.g.) A Karlsruhe (Ger) Lucia Morelli
(15-2-1nc), 30 anni, residente in Germania
e nata a San Severo (Fg), al terzo tentativo
conquista il mondiale superleggeri Wibf,
battendo ai punti la russa-inglese Angel
McKenzie (4-23-1nc).
Italia con Semenzato
Parisse è in dubbio
Fabio Semenzato è il sostituto
di Edoardo Gori per Inghilterra-Italia di sabato, 2˚ turno del
Sei Nazioni: il n.9 di Treviso è
alla prima convocazione con la
Nazionale maggiore; per Gori,
che ha lussato la spalla sinistra,
si attendono altri esami prima
di decidere per l’operazione.
Resta nel gruppo Parisse, nonostante la riapertura della ferita
al mignolo della mano sinistra:
rinviata la decisione sul suo utilizzo a Twickenham. La Francia intanto perde per il resto
della stagione il centro Maxime Mermoz (spalla sinistra).
Italia-Irlanda è stata seguita da
200.200 spettatori su Sky 2, record per il Torneo sulla piattaforma. Per la differita in chiaro
di La 7, 455.000 spettatori.
VARIE
I Laureus Award
oggi ad Abu Dhabi
ABU DHABI (Eau) — Il tappeto rosso e il grande teatro del
mega hotel di Abu Dhabi sono
già pronti: oggi pomeriggio dopo una partita di calcio fra vecchie glorie, guidate da Bora Milutinovic e Bobby Charlton,
verranno consegnati i Laureus
World Award, gli Oscar dello
Sport 2010. Una ghiotta occasione per implementare la raccolta fondi per i vari progetti
con finalità sociali che la Fondazione porta avanti in ogni
parte del mondo (sono oltre
80), Italia compresa, con un
occhio particolare a giovani
che vivono situazioni di disagio. I premiati (a cui verrà consegnata una statuetta, come
accade nel cinema) sono scelti
da una giuria composta da 46
grandi ex campioni presieduta dalla leggenda degli ostacoli, Edwin Moses.
VAI MILANO Nelle World Series, Paris United, pur mantenendo la testa del girone europeo con 20 punti, fatica a Mosca per battere (3-2) i Kremlin Bears mentre Astana
perdendo 3-1 a Baku resta a 16 punti nel
girone asiatico, lasciando a Milano la posizione di migliore seconda che vale la qualificazione.
GHIACCIO
SCHERMA: SCIABOLA IN BULGARIA
Montano show
Trionfo in Coppa
Comincia con un trionfo la
stagione di Coppa del Mondo di Aldo Montano. Nel
Gp Fie di Plovdiv (Bul) il
32enne livornese si è preso la prima gara della stagione con una serie di assalti da ricordare. Dal 15-8
rifilato negli ottavi al numero 1 del mondo, il tedesco Nicolas Limbach, alla
sicurezza con cui in semifinale ha regolato il romeno
Rares Dumitrescu, uno degli avversari meno graditi
e battuto 15-8. In finale ha
poi piegato il russo Kovalev 15-11 per il decimo successo in Coppa del Mondo
in carriera. «Brillante e
quasi imbarazzante per gli
avversari» ha commentato
il c.t. della sciabola, Giovanni Sirovich.
«Sono davvero contento di
aver cominciato così la stagione — è il commento dell’olimpionico ad Atene
2004 —, mi sono stupito
per la sicurezza che ho avuto in pedana, soprattutto
se penso a com’era finita la
stagione». Ai Mondiali di
Parigi, a novembre, Montano fu eliminato alla prima
di diretta e nella finale della prova a squadre non riuscì a trascinare gli azzurri
all’oro. «Sono arrivato qui
da numero 16 del mondo:
se fosse andata male avrei
dovuto ricominciare le
prossime gare dalle fasi a
gironi. Invece la facilità
con cui ho battuto Limbach e Dumitrescu, con una
sicurezza che non pensavo
di avere». Superati i problemi a una caviglia infortunata poco prima dei
Mondiali, da una settimana Montano sta lavorando
con un preparatore mentale. Per l’Olimpiade di Londra ha rinunciato anche alla proposta di Simona Ventura di partecipare all’Isola dei famosi. «Questo è
l’anno della qualificazione
olimpica, non ho tempo
per altro».
Finale: Montano b. Kovalev (Rus)
15-11. Semifinali: Montano b. Dumitrescu (Rom) 15-8; Kovalev
(Rus) b. Yakimenko (Rus) 15-14.
Quarti: Montano b. Pastore 15-13.
SHORT TRACK A Pinerolo (To) titoli italiani di short track agli juniores Tommaso
Dotti e Martina Valcepina (assente l’influenzata Arianna Fontana). Alle loro spalle Nicola Rodigari ed Elena Viviani.
GINNASTICA
MORANDI E FERRARI Ad Ancona partita
l’A-1 di artistica. Tra gli uomini si impone la
Ginnastica Meda su Macerata e Libertas
Vercelli. Ottimo Mateo Morandi agli anelli
(15.60) e al volteggio (triplo da 16.05). Igor
Cassina non rischia il movimento che porta il suo nome. Tra le donne vince la Brixia
Brescia su Gal Lissone e Pro Lissone. A
Vanessa Ferrari parallele e corpo libero,
la trave è di Elisabetta Preziosa e il volteggio di Erika Fasana.
HOCKEY PISTA
A FOLLONICA (m.nan.) Cambia la panchina del Follonica: via Francisco Sucarrats,
squadra a Franco Polverini, ora giocatore-allenatore.
HOCKEY PRATO
SCUDETTI INDOOR (g.l.g.) Al Cus Padova
lo scudetto indoor maschile, 35 anni dopo
l’ultimo successo. Battuto in finale il Villafranca 3.2. Tra le donne 14˚ tricolore per il
Lorenzoni che supera il Mori 5-4.
IPPICA
OGGI TRIS A ROMA A Tordivalle (inizio
convegno alle 15.30) scegliamo Napoleone Lans (18), Narciso Fp (17), Nordest la
Sol (19), Nereidess (1), Nasturzio (20) e
Newton (15).
SECONDA TRIS A Palermo (1ª corsa, ore
14) indichiamo Lupuss (20), Gil di Renzo
(11), Idillio Gas (6), Gagnant d’Alfa (15),
Imed As (15) e Laocoonte (3).
SI CORRE ANCHE Taranto (15.35), Treviso (15.20) e Napoli (g. 15.10).
NUOTO
TRIONFO TEDESCO (al.f.) La Germania,
senza Biedermann (postumi di un’infezione), vince il confronto con la Gran Bretagna a Essen (Ger, 50 m). Uomini: 100 sl M.
Deibler 50"14; 100 ra Feldwehr 1’02"06;
100 fa S. Deibler 54"38. Donne: 200-400 sl
Carlin (Gb) 2’00"03-4’09"51; 200 ra/400
mx Miley (Gb) 2’32"37/4’38"47.
Oro di Ludwig Rieder e Patrick
Rastner nel doppio ai Mondiali
juniores di Oberhof (Ger).
Quinti ai Mondiali seniores di
Cesana, i due azzurrini hanno
preceduto i tedeschi
Gruessner-Foertsch e
Geuke-Gamm. La loro stagione
si chiude qui: Rastner, 17 anni,
deve preparare gli esami da
muratore. Il prossimo anno
saranno promossi in squadra
A. Ottimo anche il secondo
posto nella staffetta.
AZZURRI PORTOGHESI (al.f.) A Povoa de
Varzim (Por, 50 m). Uomini: 50 fa Goldin
25"09; 100 fa Iacobone 55"48. Donne:
50-100-200
sl
Buratto
26"42-57"56-2’03"40; 800 sl/400 mx Negri 8’51"43/4’50"31; 50-100 do Peris (Spa)
28"36-1’01"62.
PALLAVOLO
A-2 UOMINI (f.c.) Padova raddoppia (da
+3 a +6) il vantaggio su Ravenna. La 20ª:
Isernia-Club Italia Roma 3-0; Gela-Padova 1-3; Segrate-R. Emilia 3-1; C. di Castello-Perugia 3-0; Milano-Ravenna 3-0; Loreto-Genova 1-3; Mantova-Sora 3-1; Pineto-S. Croce 3-0. Classifica: Padova 53; Ravenna 47; S. Croce 38; Sora, C. di Castello
36; Genova, Milano 35; R. Emilia 34; Segrate 30; Gela 29; Loreto 28; Isernia 23; Mantova 22; Perugia 16; Pineto 13; Club Italia
5.
A-2 DONNE (m.l.) Parma cede il primo punto, ma vince ancora. La 16ª: San Vito-Parma 2-3; Chieri-S. Croce 3-0; Busnago-Soverato 3-2; Forlì-Giaveno 1-3; Pontecagnano-Pomezia 3-2. Sabato: Loreto-Crema 2-3; Verona-Matera 1-3. Classifica:
Parma 47; Chieri 38; Loreto, Pontecagnano 30; Pomezia 28; Crema 26; San Vito 22;
Busnago, Matera 21; Giaveno 19; S. Croce
18; Verona 15; Soverato 14; Forlì 7.
RUGBY
ROMA OK (ri.te.) Alla Roma il Trofeo Eccellenza. In finale a Prato, battuto il Mogliano
33-12 (20-6). Per i bianconeri m. Damiani,
Bernardi e L. Persico, 4 c.p. e 3 tr. Myring.
Per i veneti 4 c.p. Fadalti.
ADDIO GRANATA Catania piange la scomparsa di Santino Granata, 82 anni, storico
presidente dell’Amatori, club che ha animato per 50 anni. Funerali oggi alle 16 nel
Santuario Santa Maria di Ognina.
AZZURRE K.O. (ro.ro.) Ieri a Rovigo, per il
Sei Nazioni donne, Italia-Irlanda 5-26 (p.t.
5-8). Per le azzurre meta di Severin.
SPORT INVERNALI
Biathlon: Hofer 8˚
PRESQUE ISLE (Usa) — Un 8˚ e un 9˚ posto
di Lukas Hofer e Michela Ponza in Coppa.
Uomini, 12.5 km ins.: 1. Boeuf (Fra) 36’02"4
(2); 2. Cherezov (Rus) a 10"3 (4); 3. Bergman (Sve) a 14"3 (3); 8. L. Hofer a 1’28"9
(3); 13. De Lorenzi a 1’56"1 (4); 19. Windish
a 2’34"6 (5); 22. Vuillermoz a 2’38"8 (4).
Donne, 10 km ins.: 1. Berger (Nor) 35’12"1
(4); 2. Dorin (Fra) a 30"7 (3); 3. Domracheva (Bie) a 1’11"2 (5); 9. Ponza a 2’25"4 (5);
30. Haller a 3’53"9 (4).
Bob a 4, Bertazzo 9˚
Dura una manche il sogno di rivedere, dopo cinque anni, un «quattro» azzurro su
un podio di Coppa: a Cesana Simone Bertazzo è 9˚ dopo aver chiuso la prima discesa 4˚. Bob a 4: 1. Russia 1 (Zubkov) 1’49"15
(54"42/1˚+54"73/2˚); 2. Lettonia 1 (Maskalans) a 0"07 (1˚+6˚); 3. Canada 1 (Rush) a
0"20 (3˚+5˚); 9. ITALIA 1 (Bertazzo-Torchio-Costa-Riva) a 0"41 (4˚+9˚); 18. ITALIA
2 (Mi. Menardi-Santarsiero-Comel-Pagin)
a 1"95 (19˚+18˚).
TENNIS
FOGNINI STOP Semifinale a Santiago (Cile, 400.000 euro, terra): Robredo (Spa) b.
Fognini 4-6 6-2 6-3.
TORNEI Terzo titolo di fila per un croato a
Zagabria (Cro, 400.000 euro, indoor). Ivan
Dodig, n. 84 del mondo, in finale batte 6-3
6-4 il tedesco Berrer. Al sudafricano Kevin Anderson l’Atp di Johannesburg (Saf,
442.500, cemento): battuto Devvarman
(India) 4-6 6-3 6-2.
TUFFI
TRICOLORI (al.f.) Tricolori di categoria a
Bolzano. Uomini. 1 m sen: Rinaldi 330.95; 1
m jr: Tocci 465.80, Chiarabini 430.10. Donne. 1 m sen: Marconi 310.65, Dallapè
291.00; 1-3 m jr: Bertocchi 401.55-387.75;
10 m sen: Spaziani 231.15.
VELA
NIENTE RECORD (r.ra.) Il maxi trimarano
Banque Populaire V s’è ritirato dal giro del
mondo in equipaggio per il danneggiamento di una delle derive laterali. Aveva un vantaggio di 350 miglia sul record del mondo
dello scorso anno di Groupama.
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LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150
ALTRI MONDI
Milano ha fatto il bis: blocco totale del traffico, dalle
fIeri
8 alle 18, per la seconda domenica consecutiva. Multe
per 641 veicoli che hanno violato l’ordinanza anti-smog
s
IL FATTO DEL GIORNO
5 DOMANDE 5 RISPOSTE
GIORGIO DELL’ARTI
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Ieri, a Bologna, un palermitano
di 48 anni ha ammazzato la moglie da cui viveva separato, e
poi il figlioletto di due anni che
avevano avuto insieme. La sequenza precisa del delitto è ancora in fase di ricostruzione: i
cadaveri sono stati trovati ieri
intorno all’una del pomeriggio
in un garage di via della Guardia, nella zona di Santa Viola
(siamo alla periferia della città). Il garage ha due piani interrati, i corpi stavano in quello
più sotto. La madre e il bambino chiusi in macchina, l’assassino-suicida riverso poco distante, quasi ai piedi della rampa
d’accesso. Si chiamava Marcello Pistone. Ha usato una pistola. La moglie era una marocchina di 32 anni, di nome Ilham
Azounid. È un caso per molti
versi simile a quello di Cerignola (Foggia), dove un altro marito abbandonato s’è buttato sotto il treno e si teme per quello
che può essere capitato alle due
figliolette gemelle, che stavano
con lui e nessuno riesce più a
trovare.
1Il caso è simile perché si tratta
comunque di drammi familiari?
Sì, è la solita, vecchia, tragica
storia dei mariti lasciati dalle
mogli. Pistone, quello di Bologna, aveva sposato Ilham nel
2007 e i due s’erano separati
dopo appena un anno. Aveva
allora cominciato a perseguitarla, la aspettava fuori dal lavoro oppure davanti ai negozi
dove lei andava a fare la spesa.
Seguivano insulti e tentativi di
colpirla. A ottobre, per questo,
l’avevano addirittura arrestato imputandolo per stalking.
Anche Matthias Schepp, il suicida di Cerignola, era un uomo a cui la vita, dopo l’abbandono della moglie, sembrava
senza senso.
2
Si sa qualcosa delle bambine?
Per ora niente. Stanno lavorando al caso le polizie di Marsiglia, Losanna e Foggia e le foto
delle gemelline — che hanno
sei anni — sono sugli schermi
di tutte le questure europee.
Schepp, un canadese di 43 anni che in Svizzera lavorava in
una fabbrica di tabacchi, ha
fatto un lungo giro prima di uccidersi: prese le bambine a
scuola per tenerle durante il
weekend (madre avvertita, su
questo nessun problema), è
andato a Marsiglia, s’è imbarcato per Propriano in Corsica,
poi deve essere salito su un traghetto per Napoli, però senza
lasciar tracce, infine ha percorso in macchina il tratto fino a
Cerignola. Per raggiungere i
binari ha fatto un giro lungo,
cioè non è passato dalla stazione. Ci sono tracce di fango anche sulle gomme dell’auto, co-
NOTIZIE TASCABILI
ADDIO
A BOLLEA LE RIVELAZIONI DEL CAPO ASSANGE
Perché questi
mariti lasciati
perdono
la testa così?
A Bologna un uomo ha ucciso ex moglie e
figlio, poi si è suicidato.Si cercano ancora
le due gemelline rapite in Svizzera dal
padre prima di togliersi la vita in Puglia.
Drammi familiari sempre più frequenti
LETIZIA MORATTI
SINDACO DI MILANO
Wikileaks: «Stiamo per pubblicare
documenti scottanti sull’Italia»
S
Sopra, le gemelline scomparse con il padre (poi suicida) in Svizzera. Sotto
il cadavere dell’uomo che ha ucciso ex moglie e figlio a Bologna AFP/ANSA
me se avesse attraversato una
campagna. Non tutto è chiaro
su questo percorso, anche se il
suicidio è sicuro al cento per
cento. Sulle piccole, invece,
nebbia fitta. Ma un elemento
che potrebbe indurre a un leggero ottimismo sta nel testamento, ritrovato nella casa di
Saint-Sulpice in Svizzera: Matthias lascia la casa alla moglie
e altri beni alle due bambine.
La moglie si dice convinta che
le sue gemelle — Alessia e Livia — saranno trovate. Si chiama Irina Lucidi, viene da Ascoli Piceno, vive a Losanna.
3
Ma nessuno ha visto niente?
Un uomo, con due bambine,
che ha fatto un viaggio tanto
lungo...
In Corsica l’uomo è stato visto
e Livia e Alessia erano con lui.
Sul dopo non si sa nulla. Ha
spedito alla moglie una cartolina da Marsiglia. A Cerignola
nessuna telecamera l’ha inquadrato. Forse il giro lungo per
raggiungere i binari si spiega
proprio con la volontà di non
farsi videoregistrare.
che è un classico perché è successo molte volte e molte volte
ne abbiamo parlato in questa
rubrica. Lo psicologo Paolo De
Pasquali (autore di L’orrore in
casa, editore Franco Angeli)
esclude che questi omicidi-suicidi siano frutto di raptus. Anzi, rappresentano il culmine di
un tormento lungo e lacerante, che si verifica anche in situazioni apparentemente normali, dove cioè non vi sia stata
la rottura del rapporto. L’assassino è quasi sempre lui, le vittime la moglie e i figli o altri parenti che si trovano in casa. De
Pasquali enumera parecchi
«fattori predittivi». Quando si
manifestano, bisogna chiedere aiuto. Gli interventi possibili sono tre: psicologico, farmacologico ma, «se è necessario,
non bisogna esitare a chiedere
l’intervento giudiziario». La
legge contro lo stalking dovrebbe rendere queste azioni
preventive efficaci, e probabilmente tanti casi atroci sono
stati evitati senza che ne sappiamo niente. Qualche volta,
però — come s’è visto con l’uomo di Bologna — nemmeno
aver messo in galera il persecutore è servito.
4
La spiegazione dei due casi 5
sta veramente nella separa- È vero che i delitti in famiglia
zione della moglie?
Purtroppo si tratta di un classico: il marito che non sopporta
l’idea della separazione e arriva all’omicidio-suicidio. Dico
sono più numerosi di quelli tra
malavitosi?
Sì. E sette volte su dieci le donne sono uccise dai loro mariti
o dai loro partner.
Il padre
della neuropsichiatria
infantile
È morto ieri
a Roma
Giovanni
Bollea,
fondatore della
moderna
neuropsichiatria
infantile:
aveva 97 anni
ed era
ricoverato da
tempo al
Policlinico
Gemelli.
A lui si deve
l’introduzione di
terapie non
farmacologiche e non
violente per i
bambini con
problemi
psichiatrici.
Nato a Cigliano
Vercellese (Vc)
il 6 dicembre
1913, Bollea si
era laureato in
medicina nel
1938, specializzandosi poi in
malattie mentali.
Portò in Italia la
psicoanalisi e la
terapia di
gruppo
«Nelle prossime settimane uscirà su Wikileaks
una grande quantità di scottanti documenti sull’Italia, che riguardano l’economia, la politica, la
corruzione». Così Julian Assange, il fondatore
del sito, è tornato a parlare del nostro Paese, in
un’intervista al Tg3. Oggi e domani, intanto, a
Londra ci sarà il processo per l’estradizione di
Assange in Svezia, dove è accusato di stupro.
DOPO IL CASO DELLA SEDE FIAT NEGLI USA
Il Governo convoca Marchionne
A giorni l’incontro con Berlusconi
Dopo l’allarme sulla fusione Fiat-Chrysler e sul
possibile trasferimento del gruppo negli Usa,
l’a.d. del Lingotto Sergio Marchionne vedrà Berlusconi. L’incontro ci sarà «a giorni» — dice il
governo — e si parlerà del progetto Fabbrica Italia e dell’evoluzione dell’integrazione Fiat-Chrysler. Parteciperanno i ministri Tremonti (Economia) Romani (Sviluppo) e Sacconi (Lavoro).
MA L’OPPOSIZIONE: «VIA MUBARAK»
Egitto, c’è l’accordo
per attuare le riforme
Entro marzo in Egitto nascerà un comitato
congiunto governo-opposizione per le riforme costituzionali. È l’accordo nato dall’incontro tra il vicepresidente Omar Suleiman, che
ha rifiutato i poteri da presidente, e le forze di
opposizione. L’intesa prevede la fine dello stato di emergenza (in vigore dal 1981); la mancata ricandidatura di Mubarak; la riforma di
due articoli costituzionali (76 e 77); il rilascio
degli attivisti arrestati; il rinvio a giudizio dei
politici corrotti; la fine delle restrizioni applicata alla comunicazione (giornali e web). L’incontro è stato giudicato «opaco» da Mohammed El Baradei (non invitato) e «insufficiente» dai Fratelli Musulmani, per la mancata
rimozione di Mubarak dalla guida del Paese.
Ieri, intanto, la folla (nella foto Ap) ha celebrato il giorno dei martiri: secondo l’Onu i morti
per la rivolta potrebbero essere anche 300.
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
commissione Antimafia si occuperà delle presunte
fLa
infiltrazioni mafiose nella distribuzione del pomodorino
Pachino, denunciate da Maurizio Costanzo su Rai Uno
Incidenti e feriti
a casa Berlusconi
Scontri ad Arcore nel corso di una manifestazione
per chiedere le dimissioni del premier: due fermati
FILIPPO CONTICELLO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNella domenica del premier
c’è l’ennesimo messaggio audio tra politica e magistratura.
Poi, tensione e un po’ di paura
perché la cronaca è arrivata a
due passi da casa. Ieri, la protesta per le dimissioni di Berlusconi s’è spinta fino ad Arcore:
centinaia di persone hanno
aderito via Facebook all’appello del cosiddetto popolo viola
di Milano e si sono ritrovate vicino alla villa del presidente
del Consiglio. Tutto è iniziato
con cartelli e striscioni goliardici, ma la situazione è precipitata: qualche spintone tra poliziotti e manifestanti, a cui sono seguite le manganellate per
allontanare i più agitati. A quel
punto un gruppetto si è staccato dalla manifestazione principale per riprendere, da alcune
vie laterali, l’assalto (bloccato
con forza) alla residenza del
premier. Un’ora di pausa e poi
altri scontri tra via Roma e via
Casati, in mezzo al traffico della cittadina, con lanci di sassi e
nuove cariche. Le botte sono
Un momento degli scontri di ieri ad Arcore tra agenti e manifestanti ANSA
Nuovo messaggio,
intanto, del presidente
del Consiglio:
«Pm e giornali spioni».
Attacco degli hacker
al sito del governo
continuate in serata, nella stazione di Arcore. Alla fine si sono contati parecchi feriti tra
agenti e manifestanti e due fermati. Il Pdl ha chiamato «squadristi» i partecipanti alla protesta, mentre il popolo viola s’è
dissociato subito dalle violenze. E il tutto mentre Berlusconi
era a casa sua, a pochi metri
dal caos.
la foto
p
Il sole è una sfera:
adesso lo dimostra
la prima mappa 3D
Adesso è ufficiale: il Sole è
una sfera. Lo dimostra una
speciale mappa della stella
fatta dalla Nasa, la prima
tridimensionale a dare la
vista simultanea dell’intera
superficie solare e della sua
atmosfera, grazie a due
sonde gemelle inviate nello
spazio nel 2006 e piazzate ai
due lati del Sole (nella foto
Ansa). «È un gran momento
per la fisica solare — hanno
detto gli scienziati americani
—: il Sole è davvero una sfera
di plasma incandescente intessuta di campi magnetici».
IL ROGO SULL’APPIA LE VITTIME AVEVANO 3, 5, 7 E 11 ANNI, SALVI I GENITORI
Incendio in campo rom a Roma
Quattro bambini carbonizzati
dQuattro bambini sono morti
in un incendio divampato ieri
sera in un campo Rom di Roma, sulla via Appia Nuova, al
civico 803. Intorno alle 21.17
ha preso fuoco una baracca in
cui viveva una famiglia di nomadi. Le vittime, trovate carbonizzate, avevano 3, 5, 7 e 11
anni, all’esterno c’erano i genitori che non sono riusciti a intervenire contro le fiamme. Il
sindaco Gianni Alemanno è andato subito nell’insediamento
dove è avvenuto l’incendio e
ha dichiarato: «Le burocrazie
maledette che hanno bloccato
il nostro piano nomadi hanno
prodotto questo effetto». Il mi-
La mamma dei 4 bimbi morti ANSA
POMODORINI PACHINO
PRODOTTI IN SICILIA
cro-accampamento abusivo
sull’Appia, composto da cinque baracche, era stato censito a dicembre dalla Questura:
gli occupanti si erano spostati
solo per un breve periodo per
poi tornare lì dove è successa
la tragedia. E non è neanche la
prima di questo tipo che succede a Roma: il 27 agosto 2010
prese fuoco una baracca di legno nel campo rom di via Morselli e morì un bambino di tre
anni (il fratellino di tre mesi rimase ferito e si salvò per miracolo). Il primo luglio le fiamme scoppiarono in una baraccopoli in via Campigli, per fortuna senza feriti.
Federalismo e hacker In mattinata la voce del premier era apparsa comunque sul sito dei
Promotori della Libertà per un
nuovo affondo contro i pm:
«Alcuni magistrati perseverano nell’intromettersi illegittimamente nella vita dei cittadini e certi giornali sembrano
concentrati a guardar nel buco
della serratura. All’Italia serve
stabilità, se andassimo a nuove elezioni si ripresenterebbero gli stessi problemi di oggi».
Poi una smentita e un attacco a
Fini: «Sono false le voci di un
rimpasto del governo. Il presidente della Camera si è consegnato ad un futuro che gli
esperti valutano appena all’1,6%» ha detto. Per replicare
Fini l’ha buttata sull’ironia:
«Tranquillizzo Berlusconi, i
sondaggi danno Fli allo
0,01%...». C’è stato anche l’immancabile riferimento al federalismo: «Completeremo l’approvazione in Parlamento nel
pieno rispetto delle procedure
previste dalla stessa riforma (e
delle indicazioni del Capo dello Stato)», si legge nel testo del
messaggio del premier ai Promotori. Piccola curiosità: della
parte tra parentesi, col riferimento a Napolitano, non c’è
traccia nel file audio. E non è il
solo giallo della giornata dalle
parti del governo: ieri c’è stata,
infatti, «l’Operazione Italia»,
un attacco hacker al sito del governo da parte di Anonymous
Italy, una rete mondiale di attivisti senza nome. Il blitz informatico è partito allo 15 ed è stato tamponato dopo qualche minuto di scarsa attività. Alla fine
la Polizia postale ha tranquillizzato tutti: non c’è stato nessun
furto di identità.
TUTTO SALUTE
di MABEL BOCCHI
Mangiare alimenti troppo salati
restringe le arterie in 30 minuti
Le arterie a causa del troppo
sale si restringono. È questa la
conclusione a cui è arrivata
una ricerca fatta da un team di
ricercatori australiani della
Commonwealth Research Organization. Sul banco degli imputati sono finiti i cibi grassi e
salati. I ricercatori, come spiega l’indagine pubblicata sulla
rivista American journal of clinical nutrition, hanno avuto modo di riscontrare i danni che il
sale eccessivo procura al nostro organismo, in primis l’ipertensione, esaminando lo stato
di salute di sedici soggetti che,
dopo avere mangiato snack
molto salati mentre veniva misurata loro la pressione, sono
stati sottoposti a ecografia.
Ebbene, il restringimento delle
arterie dei «pazienti» si è verificato a distanza di soli trenta minuti dall’assunzione del cibo:
questo effetto, hanno accertato i ricercatori australiani, tende a sparire dopo circa due ore,
ma a lungo andare può creare
seri problemi al sistema cardiovascolare, con l’aumento
dei rischi di infarto e ictus.
I chirurghi contro la nutrizione
artificiale: «Non si può imporre»
Da un sondaggio promosso
dal Collegio italiano dei chirurghi (Cic) e condotto tra i membri dei consigli direttivi di oltre
60 società scientifiche (frutto
di 746 risposte sui 1050 questionari), emerge che il 97 per
cento degli intervistati (tutti
chirurghi, appunto) è concorde sulla necessità di astenersi
dall’ostinazione in trattamenti terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un
beneficio per la salute del malato. Inoltre, il 92 per cento dei
chirurghi ritiene che, se il pa-
ziente è in stato comatoso, si
debba tenere conto delle sue
precedenti decisioni. Nel caso
sia cosciente, e rifiuti qualsiasi
tipo di assistenza, sia nutrizionale che d’idratazione, il 75
per cento degli specialisti non
accetta l’obbligo, previsto dall’attuale normativa, di somministrare la terapia, asserendo
che la volontà del paziente ha
per il medico valore vincolante
e non solo orientativo. Per il
46% la decisione spetta al paziente, per il 27% a medico e
familiari, per il 2% al medico.
46
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LETTERE
dite la vostra
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Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected]
A cura di Beppe Severgnini
Auguri
a Mondonico
Liceo
classico:
complimenti
per il tema
su Mou
Ciao Beppe, sono al primo anno del liceo classico, e l'altro
giorno il mio professore ci ha
chiesto di scrivere un tema
nel quale si doveva immaginare di intervistare una persona del mondo dello spettacolo. Io, che sono un fan di Josè
Mourinho (foto AP), ho deciso di dedicare il mio tema a
lui e a tutta la famiglia nerazzurra. Ho scoperto solo dopo
che il mio professore di italiano odia il calcio — e, tra l' altro, suo figlio è milanista! —
e quindi mi aspettavo un brutto voto. E invece mi ha riempito di elogi, definendo la mia
intervista interessante e non
banale. Ha parlato alla classe
del modo appassionante e sognatore con cui raccontavo attraverso Josè cosa è per me il
calcio, l'Inter e tutto quel che
ne segue e sono riuscito anche a strappare un complimento alla vice preside.
Marco Loprato
Vecchio Marco, non ti sei accorto che nella tua lettera (e quindi
nel tuo tema) c'è un errore. Rivelatore. Mourinho non è un personaggio dello spettacolo, ma un
personaggio dello sport. Sia
IL TEMPO
chiaro: Mr Mou ha fatto di tutto
per incoraggiare questa confusione. Lo dico con stima e gratitudine; ma non c'è dubbio che
un allenatore-attore-regista di
quel livello non l'avevamo visto
mai, all'Inter. E non lo rivedremo
presto. Benitez trattava i giocatori come ragazzi, e chiedeva loro di eseguire le sue (non banali)
costruzioni mentali, cercando
di staccarli da Mou (follia!); Leonardo li considera uomini, offre
e chiede lealtà, è amico ed estimatore del signor Josè. Mou li
ispirava in modo cinematografico (me l'hanno confermato un
paio di giocatori): li faceva sentire unici, desiderati, protagonisti. Un'eccitazione che non poteva durare all'infinito, ed è finita.
Come? In modo spettacolare, al
Bernabeu. Francamente quello
poteva risparmiarcelo, Mou. Sarebbe stato bello vederlo a San
Siro, quella notte, con i suoi giocatori e la sua coppa orecchiuta. Ma che ci vuoi fare? L'uomo
è fatto così. Prendere o lascia-
re. Noi l'avremmo preso. Lui ha
lasciato noi. Tornerà in Italia?
Penso di sì, ma non subito. Vuole tornare da vincitore; mollare
oggi il Real sarebbe una fuga.
Non credo finirà alla Juve e al Milan, però. L'uomo non ha un'
idea zlataniana della professione, e non vuole dare un dispiacere a milioni di tifosi neroazzurri.
Rischierebbe di perdere noi e
non guadagnarsi gli altri. José è
sveglio, e lo sa. Però tornerà,
magari per far vincere una squadra fascinosa e bistrattata dalla
sorte (Torino, Genoa, Fiorentina?). Perché diciamolo: l'Italia
manca a tutti i protagonisti del
pallone. Altrove sono professionisti popolari e ben pagati; qui
sono semidei. E' una sensazione cui nessuno rinuncia volentieri. Ecco perché prima o poi li
rivedremo tutti. Tra i primi — si
accettano scommesse — Mario
Balotelli, un altro personaggio a
cavallo tra sport e spettacolo.
Ecco: anche su di lui potresti
tirar fuori un bel tema, Marco
Caro Severgnini, due parole
per Emiliano Mondonico. Me
lo ricordo benissimo quando arrivò al Toro, da giocatore. Ala
destra, calzettoni naturalmente arrotolati giù, di una magrezza che il calcio moderno ha dimenticato, innamorato del pallone che non voleva lasciare
mai. Fu facilissimo per i giornalisti ribattezzarlo il «nuovo Meroni». Non fu così, Meroni rimase Meroni, ma amammo comunque il Mondo, per quel suo
modo di giocare un po' naif.
Due anni, poche presenze e pochissime reti, ma noi del Toro
diciamo che chi è granata una
volta lo è per sempre. Sappiamo che tifa per la «Fiore», ma
non importa, vogliamo rivederlo con la nostra bella maglia
granata alla prossima festa,
quando il Toro vincerà lo scudetto. Ci vorrà un po' di tempo,
ma siamo pazienti e vogliamo
vederlo a festeggiare con noi.
Auguri, Mondo!
Danilo Bassi
Mi unisco anch'io agli auguri per
Mondo, che ha temporaneamente lasciato l'AlbinoLeffe per motivi di salute. L'ho conosciuto allo
Zini, a Cremona, dove andavo
spesso con due miei cari amici, i
nipoti di un altro grande personaggio del calcio, Domenico Luzzara. La voce di testa, i baffi, i capelli da ragazzo, il tono dei commenti: c'era qualcosa di anacronistico e di familiare, nel Mondonico che ho conosciuto allora.
Lui di Rivolta d'Adda, io di Crema, entrambi di casa a Cremona
e legati a Bergamo: era facile sin-
tonizzarsi. L'ho rivisto, proprio a
Crema, qualche anno fa. Un carattere non facile, mi dicono: ma
è il caso di tante persone di carattere. Una valanga di panchine
in carriera. Peccato non abbia
mai allenato una grande: squadra: una stranezza, non l'unica
nel calcio.
A proposito
di Juve
Caro Beppe, sono tifoso della
Juve non particolarmente deluso dalla stagione della mia
squadra, perché ero conscio
del fatto che la Juve non fosse
ancora attrezzata per lo scudetto; è mediamente una buona
squadra, ma sono pochi i giocatori che fanno la differenza.
Detto questo, sono un po' arrabbiato per quello che sta succedendo; la squadra è in un periodo poco brillante, ma contro la
Roma in Coppa Italia, e contro
Napoli, Udinese e Palermo la
Juve è stata penalizzata in modo abbastanza scandaloso. Forse che gli arbitri vogliono dimostrare che Moggi aveva ragione
e che i suoi comportamenti ai
limiti della correttezza erano
dettati dalla necessità di proteggere la Juve da quei poteri
che oggi sono liberi di danneggiarla?
Andrea Favrin
Vero: la Juventus è stata sfortunata, in questo campionato. Alcune decisioni arbitrali l'hanno
danneggiata. In quanto alla triade: mollatela, per il vostro bene.
E' vero anche che, ad agosto, io
vedevo la Juve come leggermente favorita per lo scudetto: l'organico non era potenzialmente
Domani
Oslo
3 16
Aosta
4 15
Trieste
Milano
Stoccolma
Mosca
0 14
Londra
Bologna
1 16
Genova
Berlino
-1 15
Neve
Firenze
Perugia
0 16
-1 16
7.37
17.39
Sorge
Tramonta
7.16
17.33
Milano
Roma
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7.35
17.40
7.15
17.35
La luna
-1 13
Madrid
Istanbul
Nuova
Primo
quarto
4 Marzo
11 Febbraio
Ultimo
quarto
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
Tramonta
Parigi
Ancona
8 15
Roma
Sorge
Il Sole domani
4 15
Venezia
-1 14
Torino
Temporali
Sono d'accordo. Pazzini è perfetto per l'Inter e l'Inter perfetta
per Pazzini: ma toglierlo alla
Samp a metà stagione lascia a
me — e a molti altri, credo — un
po' di amaro in bocca. Lo stesso
discorso vale per Cassano e Matri ed altri, ovviamente. Rinforzare i forti e indebolire i deboli: c'è
qualcosa, nel mercato a campionato in corso, che non convince.
Milano
Trento
Nuvoloso
Te
Andrea Giannini
Il Sole oggi
In Europa
Sole
Pioggia
Va bene festeggiare perché avete acquistato un attaccante straordinario; però fatelo con moderazione, con quel minimo di
rispetto per il pubblico che
quell'attaccante lo ha acclamato fino a ieri, e che un bel giorno, inaspettatamente, se lo è visto dare via a buon mercato a
una società che di campioni certo non faceva difetto. Un grazie anticipato per la comprensione per il nostro dolore.
www.meteo.it
Oggi
Coperto
Sul mercato
di gennaio
a cura del Centro Epson Meteo
LEGENDA
Rovesci
inferiore a quello del Milan. Certo, è venuto a mancare l'attacco. Ma ora c'è (Matri e Toni), e si
è visto. Quando torneranno
Iaquinta e Quagliarella, e Del Piero accetterà il ruolo che l'età gli
assegna, la Juve potrebbe fare
molto bene. Io aspetterei a smantellare tutto per l'ansia e per la
fretta: un errore che in passato
molte squadre hanno commesso, Inter compresa. Per finire: il
Cagliari mi sta moooolto più simpatico della Juve. Ma quando ho
saputo della vittoria ho provato
un istintivo sollievo, pensando ai
tanti amici juventini. Che ci volete fare? S'invecchia. Non ci sono
più le rivalità di una volta.
Atene
24 Febbraio
Piena
18 Febbraio
-2 18
ROMA
VENTI:
3 20
Deboli
Moderati
Dopodomani
Campobasso
Bari
7 18
3 16
Napoli
Potenza
4 19
6 17
Forti
Molto forti
Cagliari
Catanzaro
4 18
Le temperature
ieri in Italia
Alghero
Ancona
Aosta
Bari
Bologna
Cagliari
min
max
6
-2
3
2
-2
4
15
10
16
14
14
16
Campobasso
Catania
Firenze
Genova
L’Aquila
Milano
Napoli
Palermo
min
max
9
2
-2
7
-4
-2
2
6
16
18
11
14
17
14
17
14
Perugia
Potenza
Reggio Calabria
Roma
Torino
Trento
Trieste
Venezia
min
max
-2
5
8
2
1
3
4
-1
14
16
15
19
18
15
12
12
6 17
MARI:
Reggio Calabria
Palermo
Calmi
8 18
9 16
Catania
Mossi
4 19
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7,99 - con Aeronautica Militare N. 23 e 11,99 - con Stallone N. 13 e 10,99 - con Il Grande Troisi N. 11 e 11,99 con SuperGulp N. 11 e 11,99 - con Le Grandi Storie dell’Auto N. 10 e 10,99 - con Elio e Le Storie Tese Collection
N.8 e 10,99 - con Le Partite Indimenticabili N. 7 e 10,99 con Ben Ten N. 5 e 10,99 - con Wrestling N. 5 e 11,99 con L’Amore ai Tempi di Pablito e 10,99 - con La Piovra
N. 1 e 4,99
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e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00.
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
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Coco avant Chanel La vita è una cosa... Diamond Dogs
Firewall
Kate & Leopold
Io vi troverò
sDi A. Fontaine, con A. Tautou
sDi C. Vanzina, con G. Proietti
sDi S. Dotan, con D. Lundgren
sDi L. Loncraine, con H. Ford
sDi J. Mangold, con M. Ryan
sDi P. Morel, con L. Neeson (Fra,
(Fra, 2009) La storia di Gabrielle Coco Chanel: da bambina a
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(Ita, 2010) Cesare, un poliziotto
che si occupa di intercettazioni,
fa da collante a quattro storie...
(Can, 2007) Una banda di avventurieri americani va in Cina per
un arazzo d’oro con diamanti...
(Usa, 2006) Jack, mente della sicurezza informatica di una banca, è ricattato da un delinquente
(Usa, 2001) Leopold vive nell’800, ma viaggia nel tempo e arriva a New York. Qui c’è Kate...
2008) Un ex agente segreto deve salvare la figlia, sequestrata
da un’organizzazione criminale
BIOGRAFICO Prem. C. Emotion, alle 21
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PREMIUM CINEMA
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12.00
13.30
14.10
14.40
16.10
17.00
18.50
20.00
20.30
21.10
9.30
10.00
11.00
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MATTINO CINQUE
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Reality
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FRATELLO
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2.20 UOMINI E DONNE
7.00
8.35
8.00
9.00
11.00
11.10
12.45
13.10
14.00
15.05
16.00
17.40
19.00
20.00
20.10
21.05
SKY SPORT 1
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Serie A
11.00 CALCIO: MOURINHO I SIGNORI DEL CALCIO
13.00 CALCIO:
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Serie A
13.30 CALCIO:
GENOA - MILAN
Serie A
18.00 CALCIO: MOURINHO I SIGNORI DEL CALCIO
21.00 CALCIO:
INTER - ROMA
Serie A
SKY SPORT 2
6.00
RUGBY:
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Sei Nazioni
8.40
9.55
10.00
10.05
11.00
13.00
14.45
16.15
16.55
18.50
7.50
BASKET: ARMANI
JEANS MILANO ANGELICO BIELLA
Serie A maschile
10.30 RUGBY: FRANCIA SCOZIA
Sei Nazioni
11.30 BASKET:
DINAMO SASSARI BANCA TERCAS
TERAMO
Serie A maschile
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PGA European Tour
17.00 RUGBY: ITALIA IRLANDA
Sei Nazioni
18.00 BASKET:
BENNET CANTÙ LOTTOMATICA ROMA
Serie A maschile
22.00 BASKET: PHOENIX
SUNS - OKLAHOMA
CITY THUNDER
10.25
12.25
13.40
14.35
15.05
15.40
16.40
18.30
19.30
20.30
21.10
23.00
0.45
2.35
3.25
CARTONI ANIMATI
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PER AMICA
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STUDIO APERTO
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CARTONI ANIMATI
SMALLVILLE
STUDIO APERTO
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21.10 TRUE LIES
Film
0.15 I BELLISSIMI DI R4
0.20 DRIVEN
1.30 TG4 NIGHT NEWS
2.35 PIANETA MARE
3.25 VIVERE MEGLIO
6.55
7.00
7.30
9.55
10.50
11.25
12.30
13.30
13.55
15.55
18.00
19.00
20.30
21.10
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Attualità
23.45 TG LA7
23.55 MOVIE FLASH
24.00 NYPD BLUE
2.05 IL FIACRE Nº 13
4.25 OTTO E MEZZO
105 Friends
6.55
10.15
11.30
12.00
12.50
13.50
15.10
16.15
16.35
18.55
19.35
20.30
SKY SPORT 3
EUROSPORT
10.00 GOLF: THE
COMMERCIAL
QATAR MASTER
8.30
Slalom Gigante uomini.
2ª manche
PGA European Tour
12.00 RUGBY: ITALIA IRLANDA Sei Nazioni
13.00 BASKET: BENNET
CANTÙ LOTTOMATICA ROMA
Serie A maschile
14.00 CALCIO: CHELSEA LIVERPOOL
Premier League
16.30 GOLF: THE
COMMERCIAL QATAR
MASTERS
9.35
NBA
SCI DI FONDO:
COPPA DEL MONDO
Uomini 4 x 10 km. Finale.
Da Rybinsk, Russia
Donne 4 x 5 km. Finale.
Da Rybinsk, Russia
11.00 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
Inseguimento uomini.
Dagli Stati Uniti
12.00 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Teo In Tempo Reale
Alle 11 Teo Teocoli (nella foto) insieme a Gabriella Mancini e a Max Venegoni affronta
il fine settimana calcistico
Inseguimento uomini.
Dagli Stati Uniti
16.30 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
Inseguimento donne.
Dagli Stati Uniti
17.00 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
HS 213 Team.
Da Oberstdorf,
Germania
21.30 WRESTLING:
B. HART - R. SAVAGE
Vintage Collection
Virgin Radio
Virgin Generation
Alle 18 Andrea Rock e Giulia
Salvi intervistano in studio i
Beady Eye, il nuovo gruppo di
Liam Gallagher (nella foto)
RAI SPORT 1
17.15
HS 213 Team. Da Oberstdorf,
Germania
14.00 BILIARDO: FINALE
PGA European Tour
Radio Monte Carlo
16.00 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
10.30 SCI DI FONDO:
COPPA DEL MONDO
PGA European Tour
18.00 CALCIO: REAL MADRID REAL SOCIEDAD Liga
21.00 GOLF: THE
COMMERCIAL QATAR
MASTERS
SCI ALPINO:
COPPA DEL MONDO
Alle 10 Tony Severo e Rosario
Pellecchia (nella foto) in un
programma di attualità a stretto contatto con gli ascoltatori
Da Berlino, Germania
PALLAVOLO:
COPRA MORPHO
PIACENZA - CASA
MODENA
Serie A maschile
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 8
Toro 6-
Gemelli 7+
Cancro 5,5
Leone 7,5
Vergine 6-
IL MIGLIORE
Luna nel vostro segno
che vi manda, per
l’appunto, a segno.
Nel lavoro, in amore,
ovunque. Avete pure
ideone realizzabili e
sudombelico
sensibile.
Il lavoro stanca,
qualche rogna c’è, il
sex è una pallissima:
non è che la settimana
cominci
entusiasticamente. Un
po’ di solitudo gioverà.
Nel lavoro c’è
cooperazione, gli amici
v’appoggiano, i clienti
aumentano. E potete
fare i suini con
sufficiente tempo a
disposizione. Sport ok.
Gli zebedei e il morale
stramazzano, il lavoro
suscita conati, gli
obblighi rompono. Si
rendono necessarie
certe decisioni, sennò
schiattate.
Produrrete parecchio
nel lavoro, grazie a
grinta, motivazione e
riconoscimenti
provenienti da più parti.
Viaggi Ok, sudombelico
volenteroso.
Cupezze e drammi non
servono. Le strategie
sì. Specie se furbe.
Applicatele. E
amministrate con
attenzione i vostri soldi.
Ricreazioni suine…
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6-
MARCO
BELINELLI
Scorpione 6+
Sagittario 7,5
Capricorno 5,5
Acquario 7+
Pesci 6,5
La gente vi pesta gli
zebedei come la menta
per il mojito. Ahia.
Lavoro, amore e soldi,
dunque, stentano. Ma
la fornicazione
conforta.
La guardia dei New
Orleans Hornets è
nato a San Giovanni
in Persiceto (Bo) il 25
marzo ’86. Negli Usa
ha giocato con Golden
State e Toronto
Siate collaborativi,
senza ingranare il
polemico automatico:
vi gioverà. La giornata
è comunque anonima,
sudombelicatamente
parlando.
Intuito, rapporti con
luoghi lontani e una
botta di glutei per il
successo. La forma
fisica recupera,
l’ormone s’accende e
ascende...
Lavoro, casa e
famiglia allietano come
un calcolo biliare: non
durerà poco,
sappiatelo. Ma l’amor
conforta e lo spirito
suino è muy vivo.
Luna ottima per
colloqui, viaggi, p.r. e
lavoro. La forma fisica
è buona, il sudombelico
salta, dribbla, palleggia
e voi fornicate
briosamente…
Siate più guardinghi e
meno sfigovittime:
otterrete risultati più
concreti di sempre nel
lavoro e in fatto di
soldi. Sudombelico
eclettico.
48
R
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
italia: 514954585150