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EXTRATIME
italia: 514954585150
DOMANI NON PERDETEVI L’INTERVISTA AD ANCELOTTI
FISSO, MOBILE
E INTERNET.
www
Redazione di Milan
zzetta.it
nedì 28 febbraio 2011
26339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
7-0!
L’esultanza di
Alexis Sanchez, 22
Poste It
art. 1, c1, DCB Milano Anno 115 - Numero 49
GOLEADA LA SQUADRA DI GUIDOLIN SBANCA PALERMO
MILAN-NAPOLI SUPERSFIDA A SAN SIRO (20.45)
Udinese settebellezze
con Sanchez-Di Natale
Ibra contro Cavani
per i gol da scudetto
Rossi, oggi l’esonero. Zamparini chiama Cosmi
Allegri punge Mazzarri: «Scelga lui l’arbitro»
3 VERNAZZA E D’URSO ALLE PAGINE 12 E 13
3 BOCCI, DELLA VALLE E MALFITANO DA PAG. 8 A PAG. 10
INTER
A 2 PUNTI
DALLA
CAPOLISTA
IL BACIO
DI SNEIJDER
Dopo i brividi (palo di Poli),
una punizione dell’olandese
ed Eto’o sfatano il tabù Samp.
E mettono pressione al Milan
il commento
IL ROMPI
PALLONE
di Gene Gnocchi
9 771120 506000
10 2 2 8>
Delio Rossi se la
prende con l’arbitro:
«Ha concesso
poco recupero».
CHIAMA IL 156
WINDBUSINESS.IT
1e
3 CALAMAI, DALLA VITE, DA RONCH, ELEFANTE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3-5-6
OGGI A LEO
VA BENE
COMUNQUE
La notte degli Oscar regala all’Inter la statuetta della rimon
ta. Premio al miglior attore assegnato a Sneijder, numero 10,
che pennella la punizione del successo numero 10 dell’era
Leonardo in campionato contro la Samp, completato dalla
zampata finale di Eto’o. Adesso è seconda a 2 dal Milan.
di ALBERTO CERRUTI
L’ARTICOLO A PAGINA 22 3
CRISI JUVE
Avanti con Delneri
fino a giugno, poi
Capello o Spalletti
Agnelli pensa a un
investimento di 150
milioni per il rilancio,
Elkann fermo a 50
3 GRAZIANO E OLIVERO PAGG. 14-15
RIMONTA IL PARMA ALL’OLIMPICO DA 0-2 A 2-2
Doppietta di Amauri
e la Roma si spegne
3 BOLDRINI, PALOMBO E GREISON ALLE PAGINE 16-17
27 a GIORNATA
SERIE A
4
Catania e Cesena, che balzi
PARTITE
BARI FIORENTINA
BRESCIA LECCE
CAGLIARI LAZIO
CATANIA GENOA
CESENA CHIEVO
JUVENTUS BOLOGNA
PALERMO UDINESE
ROMA PARMA
SAMPDORIA INTER
Stasera
MILAN NAPOLI (20.45)
1-1
2-2
1-0
2-1
1-0
0-2
0-7
2-2
0-2
CLASSIFICA
MILAN*
55
INTER
53
NAPOLI*
52
LAZIO
48
UDINESE
47
ROMA
43
JUVENTUS 41
PALERMO 40
CAGLIARI 38
GENOA
35
BOLOGNA** 35
FIORENTINA 34
CHIEVO
31
SAMPDORIA 31
CATANIA
29
PARMA
28
LECCE
28
CESENA
25
BRESCIA 24
BARI
16
* Una partita in meno; ** 3 punti di
(2 1) penalizzazione
CICLISMO PRIMO A LUGANO
BASKET L’ARMANI TORNA 2a
SUPERBIKE MELANDRI BENE
ESTERO MARTINS: ARSENAL K.O.
Riecco Basso
E’ sbocciato
in anticipo
Siena batte
anche Cantù
Milano risale
Ducati trionfa
con Checa
Biaggi secondo
City, solo un pari
Mancini sgrida
il Balo goleador
3 GHISALBERTI A PAGINA 33
3 ALLE PAGINE 34-35
3 GOZZI ALLE PAGINE 30-31
3 GALAVOTTI E PISAPIA A PAGINA 24
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 27a GIORNATA
IRROMPE
SNEIJDER
Punizione magica
riporta l’Inter a -2
E ora Milan-Napoli
Con la Samp i nerazzurri soffrono, poi colpisce
l’olandese. Il 2-0 è di Eto’o. La rincorsa continua
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dMissione compiuta.
L’Inter conquista tre punti, sale
al secondo posto in classifica e
stasera si piazzerà davanti alla
tv tifando per un pareggio tra
Milan e Napoli. Nella lotta per
lo scudetto vale tutto, anche
«gufare». Stavolta non vince il
coro, ma l’acuto di un singolo.
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
Sneijder si inventa una magia
su punizione. Un destro violento con la palla che muore nell’angolo basso alla sinistra di
Curci: un siluro telecomandato. Tanto per dimostrare a tutti
che non è stato un caso, il fuoriclasse olandese pochi minuti
dopo ci riprova da posizione
più defilata. Stessa potenza,
stessa traiettoria a calare. La
palla colpisce il palo esterno.
Esibizione chiusa. Come la partita. Il 2-0 lo realizza Eto’o po-
2
Chivu su Mannini: dubbio da rigore
Gervasoni lascia molto giocare
nel primo tempo: nessun errore
evidente, ma forse è troppo
buonista la gestione dei cartellini.
Lo meritava almeno Ziegler (dritto
sulle gambe di Sneijder). Nella
ripresa scintille tra Maccarone
e Lucio: l’attaccante commette
fallo a centrocampo, il difensore
rifiuta in malo modo le scuse.
Subito dopo l’interista a palla
lontana fa fallo sull’avversario:
l’arbitro lo ammonisce. Altro giallo
per Gastaldello che affossa
Pazzini, poi due ammonizioni in
fotocopia per Volta e Poli che si
esibiscono in placcaggi (su Eto’o
e Pandev). Al 36’ episodio
non chiaro in area nerazzurra:
Mannini va giù dopo un contatto
con Chivu (forse un’ancata),
la Samp chiede il rigore, resta
qualche dubbio. Nel finale giallo
a Chivu (colpito Macheda).
chi attimi prima del fischio finale. L’Inter voleva mettere pressione alle sue rivali. C’è riuscita.
Grande Ranocchia Sia chiaro,
non è stata una passeggiata di
salute per i nerazzurri. La conferma viene dalle pagelle e dal
volto, più tirato del solito, del
tenero Leonardo. Insieme a
Sneijder il voto più alto lo becca Ranocchia. Già, il «miracolato». Fuori in barella durante la
sfida con il Bayern, decisivo
quattro giorni dopo contro la
Samp. Il ragazzino conferma di
avere talento e pelle dura. Per
la gioia di Moratti e Prandelli.
Su Ranocchia rimbalzano a turno gli attaccanti avversari ed è
sorprendente la personalità
con la quale il ragazzino tiene il
campo, nei momenti più caldi.
Anche Julio Cesar si riscatta dopo il gol-beffa di Gomez in
Champions con un intervento
decisivo su Maccarone. Quando la partita era ancora sullo
0-0. Due difensori protagonisti,
con Chivu in scia (pure lui molto positivo). Tutto questo per
sottolineare come la vittoria nerazzurra sia stata molto più faticosa di quello che può apparire
dalla lettura del risultato. Sem-
Poli ha colpito un
palo sullo 0-0, Julio
Cesar ha effettuato
parate determinanti.
Ranocchia schierato
dal primo minuto
pre restando al reparto arretrato va sottolineata la prova positiva anche di Nagatomo schierato, per la prima volta, sulla corsia di destra. Il giapponese si
adatta a ogni «vestito».
Chiude Eto’o A mettere il sigillo
alla gara ci pensa Eto’o che, dopo la rete di Sneijder, si ritrova,
finalmente, senza due avversari attaccati alla maglia e comincia a bombardare Curci. Il portiere della Samp compie due
grandi interventi, ma deve arrendersi sull’ultimo diagonale.
Il più avvelenato. Il camerunese partecipa così alla festa da attore protagonista. Impresa che
non riesce a un Pazzini mai in
partita (conquista solo la punizione-gol di Sneijder). Cancellato dal campo dai suoi ex amici doriani e forse tradito da un
pizzico di emozione. Leonardo,
alla fine, si scioglie in un sorriso che vale più di qualsiasi proclama.
IL FILM DELLA PARTITA
Affetto per l’ex
Giampaolo Pazzini è stato accolto con affetto dai
suoi ex tifosi. Applausi e striscioni. Uno è quello sopra,
in un altro si leggeva: «Grazie forever Pazzo» PEGASO
43’
PRIMO TEMPO
La migliore occasione dei primi 45 minuti
è capitata sui piedi del doriano Poli, che ha colpito il palo
alla sinistra di Julio Cesar, a portiere battuto PIERANUNZI
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Wesley Sneijder, 26 anni, esulta
davanti ai suoi tifosi DI CIUCCIO
SAMPDORIA
GIUDIZIO
0 2
LA SFIDA
INTER
Da Pazzini
e Maccarone
pochi lampi
777
MARCATORI Sneijder al 28’, Eto’o al 49’ s.t.
(3-5-1-1)
(4-3-1-2)
Curci; Volta, Gastaldello, Lucchini;
Mannini, Dessena (dal 31’ s.t.
Biabiany), Palombo, Poli (dal 43’
s.t. Macheda), Ziegler; Guberti (dal
38’ s.t. Koman); Maccarone.
Julio Cesar; Nagatomo, Lucio,
Ranocchia, Chivu; J. Zanetti,
Stankovic, Kharja (dal 18’ s.t. Pandev);
Sneijder; Pazzini (dal 43’ s.t. Mariga),
Eto’o.
ALLENATORE Di Carlo.
ALLENATORE Leonardo.
PANCHINA Da Costa, Zauri, Laczko,
Martinez.
PANCHINA Castellazzi, Thiago Motta,
Obi, Materazzi, Coutinho.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Volta e Poli per gioco
falloso; Gastaldello per proteste.
AMMONITI Lucio e Chivu per gioco
scorretto.
ARBITRO Gervasoni di Mantova.
MACCARONE
PAZZINI
31 ANNI
26 ANNI
POSSESSO PALLA
ATTACCANTE
PASSAGGI RIUSCITI
INTER 61,8%
TIRI IN PORTA
IIII
SAMPDORIA 73,6%
INTER 7
SAMPDORIA 4
IIII
INTER 4
PRIMO TEMPO 0-0
SECONDO TEMPO
16’ Punizione di Sneijder, Curci blocca a terra.
29’ Girata di testa di Lucchini respinta dalla
difesa dell’Inter; la palla arriva a Dessena la
cui conclusione viene bloccata da Julio Cesar.
39’ Tiro di Ziegler respinto da Nagatomo.
43’ Poli entra in area, batte di destro e centra
il palo.
15’ Tiro violento di Sneijder di poco a lato.
17’ Miracolo di Julio Cesar che ribatte una
conclusione a colpo sicuro di Maccarone.
c GOL! 28’ Punizione vincente di Sneijder.
34’ Altra punizione di Sneijder: palo.
c GOL! 49’ assolo di Eto’o che chiude
la partita.
sce addirittura a costruire qualcosa in più in fase conclusiva.
Nagatomo si immola con i suoi
161 centimetri per respingere
una conclusione di Ziegler; un
destro di Poli muore sul palo,
con Julio Cesar immobile, e
Maccarone si fa neutralizzare
dal portiere una conclusione a
botta sicura. Tre «indizi», ma
nessun gol. E questo è il dato
che condanna la Samp. Resta,
però, la buona impressione. La
Samp sembra aver finalmente
SECONDO TEMPO
La svolta della partita è arrivata quando lo 0-0
sembrava il risultato più probabile. Perfetta la punizione
battuta da Sneijder e Sampdoria al tappeto DI CIUCCIO
2 1
PASSAGGI
MOMENTI CHIAVE
28’
ATTACCANTE
TIRI IN PORTA
INTER 86,4%
TIRI FUORI
IIIIIII IIII
SAMPDORIA 4
Samp sfortunata Per più di
un’ora la squadra di Di Carlo
(che ha chiesto un rigore per il
contatto Chivu-Mannini) si batte alla pari dell’Inter. Anzi, rie-
OO
NOTE paganti 5.874, incasso di 147.250 euro; abbonati 18.543, quota di
184,487,77 euro. In fuorigioco 2-0. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.
SAMPDORIA 38,2%
Le prossime tre partite (Genoa,
Brescia e Lecce) sono un invito
alla rimonta-scudetto e la sua
Inter sembra aver rimesso un
po’ di benzina nel motore oltre
a qualche giocatore importante
nella sua rosa. Due ottime notizie.
Ieri sera a Marassi la sfida
dei centravanti era tra
«il vecchio», ossia Pazzini,
e «il nuovo» Maccarone.
Una sfida finita in parità,
ma tra la mediocrità.
I due attaccanti, infatti,
sono andati a sbattere
contro le difese.
49’
dimenticato i suoi gioielli Cassano e Pazzini, che hanno garantito al presidente Garrone il pieno di polemiche e soldi. Certo,
c’è meno qualità. E’ inevitabile.
Ma la nuova Samp ha un’idea
tattica e un progetto di gioco costruito intorno a Palombo. La
sua nuova bandiera. Ora, però,
la squadra di Di Carlo deve conquistare in fretta i punti necessari ad arrivare a quota 40 e
chiudere dignitosamente una
stagione avvelenata.
SECONDO TEMPO
Nel recupero l’Inter ha arrotondato
il risultato con Eto’o, che è entrato in area da sinistra,
ha saltato un difensore e ha battuto Curci IMAGE
17 22
DRIBBLING POSITIVI
1 0
CONTRASTI VINTI
6 2
FALLI SUBITI
3 2
L’olandese
è spietato
«Degli altri
non ci frega»
Sneijder: «Io nel posticipo non
tiferò per nessuno. Sapevamo
cosa fare, così abbiamo vinto»
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
5 R PRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dLa palla che gira co-
me nei cartoni animati. Swiss,
fa. E sibila e saetta e sbanda e
ritorna in asse e s’infila. Furba.
Feroce. Era un anno e passa
che Wesley Sneijder aspettava
una serata e una storia così:
era dal 9 gennaio 2010 (sì,
duemiladieci) che l’olandesino volante non faceva gol direttamente su punizione in
campionato. Paleolitico, per tipi come lui. «Ora siamo a meno due dal Milan e a più uno
dal Napoli: per chi tiferò nella
sfida di San Siro? Né per l’una
- dice Wes -, né per l’altra e né
per il pareggio. Non ce ne frega niente del risultato, vediamo come va». E nei suoi occhi c’è l’aria di chi pensa
che può andare in tutti i
modi: perché l’Inter si sente di nuovo forzuta, tosta,
Ercolina come lui.
Partita pensata In quell’alba del 2010 c’era il
Siena a patire (finì
4-3 a San Siro dopo
una rimontona), e da
allora la serie A di Wes
è stata farcita di portieri-Batman, pali, traverse, fil di pali, fil di traverse e insomma nessun gol da fermo. Poi
è anche vero che
Sneijder una punizione l’aveva messa dentro più recentemente (nella passata
Champions), ma re-
sta il fatto che questa vale tanto: perché pesante e perché...
pensante, visto che viene calciata quando la barriera-Samp è sulle nuvole della
disposizione. Lui, furbetto nato, calcia alla Holly & Benji e
la piazza quando gli altri si
piazzano. «E’ stata una partita difficile - dice Wes che in
questo 2011 ha già segnato al
Bari e alla Roma -: l’abbiamo
vinta perché sin da subito l’abbiamo giocata bene e soprattutto abbiamo pensato cosa
fosse giusto fare. Vittoria meritata, e ancora più importante perché arriva dopo una
sconfitta in Champions League contro il Bayern Monaco
che non meritavamo».
Palo, scossa, riposo Poco prima di quel gol, Leo lo aveva
spronato a reagire dopo un
passaggio sbagliato. «Dai! Insisti! Dai!» gli urlava. E poco
prima di quella scossa, Wes
ci aveva provato sull’altra
sponda, sotto l’altra curva.
Quando Eto’o (che non segnava da 4 partite) chiude il
lucchetto del 2-0, Wes si gira
verso la panca e stringe i pugni come dire: «Sì, siamo tornati!». Ed è lui - l’uomo che
dovrà far la differenza a Monaco di Baviera - il primo ad
essere riapparso come un
tempo. Lui che dopo quell’1-0 ha colpito sempre su punizione il palo esterno. «E
adesso - dice - abbiamo una
settimana di descanso». Intende una settimana pulita,
di «riposo», senza impegni a
metà percorso. Oro. Per tutti.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 27a GIORNATA
Leonardo ci mette
una croce sopra
«Pari a San Siro»
«Vorrei che Milan e Napoli prendessero un
punto a testa. L’Inter? Vittoria fondamentale»
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dDa tabù a portafortu-
na. Cambia l’allenatore, ma l’Inter in questa stagione a Marassi
fa bottino pieno. Dopo la vittoria sul Genoa del 29 ottobre
con gollonzo di Muntari, ecco il
successo sulla Sampdoria, che
pure ha fatto soffrire a lungo i
nerazzurri, contro cui a Genova non perdeva da oltre 4 anni.
E se si pensa che il Milan, per
una notte tornato ad appena
due punti, qui ha pareggiato
due volte malgrado fosse andato in vantaggio e avesse dominato, la goduria per Leo e i suoi
è doppia.
Milan poco tranquillo Quello del
brasiliano che in campionato
non sa pareggiare — non gli
succede dall’11 aprile scorso,
Milan-Catania 2-2 — è sempre
più un bilancio a colori: 10 vittorie su 12 partite, avendo perso solo quando vede il bianconero di Udinese e Juventus. «La
mia soddisfazione è enorme, sono tre punti fondamentali — attacca Leonardo —, anche perché il Milan è sempre stato in
testa, ma nemmeno loro possono avere la certezza di arrivare
primi. Credo andremo avanti
così sino alla fine. Milan-Napoli? Se posso scegliere, dico pareggio».
Il Pazzo saluta la Samp L’Inter è
anche un diesel, che malgrado
le tossine di Champions è uscita alla distanza. Confermando
una tendenza che la vede guadagnare più punti di tutti (con i
2 di ieri sono 16) nei secondi
tempi. E sono addirittura 27 sui
49 totali i gol segnati nell’ultima mezzora. «Dovevamo recuperare non solo a livello di classifica, ma anche di tranquillità.
E’ stato fondamentale lasciarci
x
ha detto
SU MILITO
Non so se lo recupereremo
per la Champions League.
Conta che rientri al momento
giusto, senza fretta
SUI SINGOLI
Julio Cesar tranquillo, Pazzini
prezioso e Pandev
ci ha dato lo sprint giusto
al momento giusto
SUI TEMPI
Non abbiamo mai avuto una
settimana per riposarci. Ed è
stato fondamentale metterci
alle spalle la gara col Bayern
alle spalle il Bayern. Non abbiamo mai avuto una settimana
per riposarci. Ora recupereremo quasi tutti. La Samp ci ha
messo in difficoltà. Abbiamo faticato a trovare il cambio di gioco. Poi è arrivato il lampo di
Sneijder. Al resto ha pensato Julio Cesar, superbo, tranquillo e
sereno. A centrocampo siamo
stati attenti e mobili, Pazzini
(che a fine gara è andato nello
spogliatoio blucerchiato a salutare gli ex compagni, ndr) è risultato prezioso e Pandev ci ha
dato lo sprint giusto al momento giusto. La due punte? A me
piacerebbe schierarne anche di
più, ma vanno rispettati certi
equilibri». Chiusura su arbitraggio e Milito: «Ci poteva anche
stare il rigore di Chivu su Mannini, ma non metto in dubbio la
buona fede. Non so se recupereremo Milito per la Champions.
Conta che rientri al momento
giusto e non affretti nulla». A
proposito di Chivu: il romeno
ha lasciato Marassi zoppicando
per una botta al piede sinistro.
Giocatori Decisivi anche Ranocchia e Nagatomo. Il giapponese
ha esordito sulla destra, al posto di Maicon. «E’ andata bene,
Leo mi diceva di spingere sempre perché ero il più veloce.
Maicon? Resta un idolo, ma io
non voglio essere il suo sostituto. Punto ad arrivare al suo livello». Ranocchia: «Avevo dolore
all’inizio, poi è passato. Lo staff
medico ha fatto un gran lavoro.
Sono anche andato vicino al
gol. Ora devo farlo». Stankovic
osserva: «Il nostro calendario è
migliore di quello di Milan e Napoli, ci divertiremo». Chiosa
per capitan Zanetti: «L’Inter
non molla mai».
w
LA DANZA DI ETO’O
I NUMERI
2,50
Media punti
di Leonardo
con l’Inter
Il brasiliano in
questo
campionato ha
totalizzato 30
punti in 12 gare
1,53
Media punti
di Benitez
con l’Inter
Il tecnico
spagnolo ha
totalizzato 23
punti in 15
partite
4
La serie
nera
dell’Inter
a Genova
con la Samp
durava da 4
gare: 2 pari e
2 sconfitte
Dopo il raddoppio, Samuel Eto’o fa un balletto
inedito: lingua di fuori, giro di mani tipo Tony Manero
e poi la dedica a qualcuno in tribuna KINES e LAPRESSE
A PRATO
TORNEO DI VIAREGGIO
Addio al nonno
di Bobo Vieri
Aveva 90 anni
Si riprende
domani
per gli ottavi
Dopo due giorni di pausa,
il Torneo di Viareggio torna
domani con gli ottavi di finale.
Ecco il programma.
GRUPPO 1 Varese Siena
(Asciano, ore 15), Inter Prato
(Pistoia, 17), Atalanta Nagoya
Grampus (Santa Croce
sull’Arno, 15), Lazio Parma
(Monterotondo, 15).
PRATO Si è spento all'età di
novant'anni Enzo Vieri (foto
FORNASARI), capostipite della
famiglia di calciatori pratesi,
nonno di Christian, attaccante
di Juve, Lazio, Inter e della
Nazionale e di Massimiliano,
attaccante del Prato, nonché
padre di Roberto, talentuoso
centrocampista di Sampdoria,
Juventus, Roma e Bologna fra
gli anni Sessanta e Settanta.
Enzo Vieri, che era stato
portiere del Prato negli anni
Quaranta aveva compiuto
novant'anni lo scorso 20
febbraio e da alcuni giorni era
ricoverato in ospedale.
Personaggio popolarissimo a
Prato e non solo, Enzo Vieri
acquistò notorietà nell'estate
del 1998 quando il nipote più
famoso segnava con regolarità
al Mondiale di Francia: diventò
protagonista di interviste e
apparizioni televisive in cui
ricordava spesso come
avesse fatto «da padre» al
giovanissimo Christian
rientrato dall'Australia a Prato
per tentare la carriera di
calciatore.
Piero Ceccatelli
GRUPPO 2 Palermo Juventus
(Viareggio, 15), Roma Samp
(S. Giuliano Terme, 15),
Genoa Rappr serie D
(Chiavari, 15), Fiorentina
Reggina (Quarrata, 15)
Pallone rosa
SANCHEZ BATTE
AMAURI E DI VAIO
Il talento dell’Udinese
Alexis Sanchez, autore di
quattro gol, ha vinto il
Pallone rosa di
«GazzaTeo», lo show con
Teo Teocoli su Gazzetta.it.
Ha battuto Amauri e
Marco Di Vaio.
E’ possibile rivedere
«GazzaTeo»
per tutta la settimana
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 27a GIORNATA
«Non c’era
la punizione
del gol»
Di Carlo e Gastaldello contro
l’arbitro: «Era fallo di Pazzini»
ALESSIO DA RONCH
5 R PRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dLa delusione stavolta
è un blocco amaro che tura la
gola. Di Carlo non riesce proprio a mandarla giù, perché
non ha nulla da rimproverarsi.
La sua Samp si è battuta, ha creato occasioni, ha lasciato poche chance a un avversario fortissimo, ma alla fine non si ritrova tra le mani neppure un
misero punticino, mentre la zona retrocessione sembra lì
pronta a risucchiarla al primo
sbandamento. A disintegrare i
piani dell’allenatore blucerchiato è stata una punizione micidiale, tirata da Sneijder ma
procurata da Pazzini. Ed è il
modo in cui è nata che non lascia sereno l’ambiente della
Samp. «A parti invertite – sottolinea Gastaldello, l’autore del
fallo decisivo – sono convinto
che non sarebbe stata fischiata. Conosco bene Giampaolo, il
fallo l’ho subito io».
Metro di giudizio Ed è proprio
questo il punto su cui va a battere anche Di Carlo: «Posso accettare che l’arbitro adotti un suo
metro di giudizio e non fischi
mai le cose a metà. E’ successo
più volte, almeno 4 o 5, con
Maccarone, e in nostro favore
non è mai stato fischiato un fallo. Anche nell’area dell’Inter
Chivu ha spinto Mannini senza
neppure guardare il pallone.
Può anche essere che non sia
rigore, ma allora non può essere fallo quello su Pazzini, che è
stato bravissimo ad appoggiarsi a Gastaldello e a tirarlo giù.
Noi su quella punizione abbiamo subito il gol, ma se quella
c’era allora c’erano anche 7 punizioni e un rigore per noi. E come sapete gli episodi spesso determinano il risultato».
Colpo da campione Oltre al danno anche la beffa. La traiettoria
del tiro di Sneijder ha aggirato
una barriera un po’ strana, facendo imbufalire Curci: «Gervasoni ha fischiato - continua
Di Carlo - mentre ci stavamo sistemando. Qui però abbiamo
colpa anche noi, che siamo sta-
ti disattenti. Il resto l’ha fatto il
colpo di un campione». Se da
una parte la buona prova della
squadra rende meno facile ingoiare la delusione, dall’altra
lascia aperta la porta a riflessioni ottimistiche. «In questa partita – continua il tecnico – non
ho davvero nulla da rimproverare ai miei giocatori. Purtroppo facciamo ancora un po’ fatica a concretizzare il nostro lavoro con il gol, ma siamo in crescita. Prendendo in esame il periodo che comincia da fine gennaio, siamo riusciti a creare parecchio. Stiamo uscendo dal
momento più difficile e stiamo
iniziando a imparare a sfruttare le diverse caratteristiche dei
nuovi attaccanti».
LE PAGELLE
di ANDREA ELEFANTE
SAMPDORIA POLI ILLUMINA, PALOMBO INSTANCABILE
INTER RISCATTO JULIO CESAR. RANOCCHIA: UN MURO
6
6,5
Tiene finché
può, ma i 5
gol segnati
nel 2011
parlano da
soli.
a6
h 6,5
Di Carlo
Poli
Difesa organizzata, ragnatela a
centrocampo invischia talento,
raddoppi costanti. Però il gol
resta tabù: troppo poco per la
vittoria n˚ 100.
Il ragazzo ha piedi educati e si è
fatto ancora più tosto. E appena
vede un po’ di luce tira, solo che
va a sbattere sul palo.
(Macheda s.v.).
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
L’ultima
mezzora è il
suo paradiso
(con questi
fanno 27 gol).
R 6,5
L’ALLENATORE
h7
IL MIGLIORE
Leonardo
Sneijder
Vendica l’amico Mourinho: la
Genova blucerchiata non è più
tabù. Cambia l’Inter in tempo,
senza permettere alla Samp di
metterla spalle al muro.
Perché la punizione è bellissima,
almeno quanto furba e pesante per
la classifica. Il meglio lo dà su calci
da fermo, ma quante botte (e falli)
che prende.
6,5
6
6,5
6
6,5
5,5
6,5
6
6
7
6,5
6
Curci
Volta
Gastaldello
Lucchini
Mannini
Dessena
Julio Cesar
Nagatomo
Lucio
Ranocchia
Chivu
Zanetti
Sulla punizione
di Sneijder lo
frega la
lentezza della
barriera. Gioca
a botta e
risposta con
Eto’o tre volte,
mica può fare
miracoli.
Quando Eto’o
esce, cioè non
poco, è lui il
deputato a
portare la
prima
pressione. A
forza di
ringhiare si
stanca, e alla
fine lo soffre.
Conosce
Pazzini
abbastanza da
sbattergli
sempre la
porta in faccia,
ma non da
evitare il fallo
che Sneijder
trasforma in
gioiello.
Sotto la
maschera,
molto: tignoso,
rapido, cerca
anche il gol di
testa. Il veleno
sulla coda:
tiene in gioco
Eto’o e si fa
pure saltare.
Parte che
sembra un
Frecciarossa e
pur
procedendo
come i treni
italiani un po’
a singhiozzo
ha polmoni per
sbuffare fino
alla fine.
Non lascia
varchi a Kharja,
e mezzo
dovere lo fa
bene. Però
quando si
tratta di
ripartire, e di
inserirsi, a
volte corre un
po’ a vuoto.
La sicurezza
che serve su
Mannini, ma
soprattutto su
Maccarone:
quella con cui
gli toglie l’1 0 è
un’uscita da
manuale del
portiere.
A destra, salta
e scatta come
una molla. La
corsa c’è, le
idee lucide non
sempre, ma in
fase difensiva
non balla più
(vero Ziegler?).
I soliti rischi
dell’anticipo a
tutti i costi, ma
pur con i suoi
sprazzi di
anarchia
chiude quel che
deve. Però si
innervosisce
troppo.
E meno male
che non
doveva
giocare. Pulito,
essenziale, ma
soprattutto non
ne lascia
passare una:
dalla sua parte
c’è divieto
d’accesso.
Guai ad
aspettare
Mannini, e infatti:
appena può alza
il baricentro, ma
senza mai
perdere
presenza
difensiva,
nonostante
spenda tanto.
Aiuta Yuto su
Ziegler, anche
se ne ha già
abbastanza
con Poli.
Non è notte da
incursioni:
correre e
resistere, con il
solito sprint
finale.
s.v.
6,5
6
5,5
5,5
6
s.v.
6,5
5
5
6,5
5,5
Palombo
Ziegler
Guberti
Maccarone
Biabiany
Koman
Stankovic
Kharja
Pazzini
Eto’o
Pandev
Corre per due
e lo fa pure
bene (meglio di
come tira). Si
dedica
soprattutto a
Sneijder, ma fa
anche vedere
la porta a
Maccarone.
Alla fine con
Nagatomo fa
zero a zero,
rischia di più
quando usa le
maniere forti
su Sneijder.
Alla fine, è uno
dei più vicini al
gol.
Inghiottito da
Zanetti e
Stankovic, si
vede che
riesce a
respirare solo
quando si
allarga. Ma
stringi stringi,
non sposta
granché.
Si ritrova
davanti due
rocce, dure da
scalare: l’unica
volta che gli
sembra di aver
scollinato vede
Julio Cesar, e
perde l’attimo.
Dà quel che ha
e quel che
richiede
l’assalto finale:
velocità e
scatti al veleno,
per portare
scompiglio e
crepe nel muro
interista.
Gioca i 10’ finali,
quando la
partita è già
indirizzata: più
che corsa e
volontà è
difficile
aggiungere.
Davanti alla
difesa, radar
acceso e fiato
sul collo a
Guberti: da lì,
dà una mano a
tutti e lancia
anche Eto’o
verso il 2 0.
Tanto
movimento,
meno
concretezza e
fantasia del
solito: così, non
riesce mai a
saltare l’uomo e
ad attaccare
bene lo spazio.
E’ dura la
pagnotta:
sgomita, prova
a giocare di
sponda, ma il
segno che
lascia è solo la
punizione
guadagnata
che porta l’1 0.
Quattro partite
senza segnare
erano anche
troppe: Curci
gli dice no tre
volte, alla
quarta fa girare
la testa pure a
lui, come a
Lucchini.
Vorrei, ma non
riesco: come
se faticasse a
trovare la
posizione,
attira più
attenzioni
avversarie che
palloni e non fa
mai male.
TERNA ARBITRALE: GERVASONI 6 Manca un giallo a Ziegler, più evidente di un’ancata di Chivu su Mannini, che lascia solo qualche minimo dubbio. Ghiandai 6; Giordano 6.
Mariga
Gioca spiccioli
di partita, per
la resistenza
finale quando la
Samp manda
all’arrembaggio
mezza
squadra.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A POSTICIPO 27a GIORNATA
DUE TECNICI E UNA CITTA’
Max e Walter
un romanzo
livornese
Allegri ha giocato nel Pisa,
Mazzarri lo ha fatto
retrocedere. In panchina
intreccio di caratteri. E battute
w
QUI
SCUDETTO
271
I NUMERI
minuti
di imbattibilità
casalinga in A per
la porta del Milan,
battuta per
l’ultima volta da
Denis (Udinese)
il 9 gennaio
310
minuti
di imbattibilità in
campionato per
la porta del
Napoli, battuta
l’ultima volta da
Sardo (Chievo)
il 2 febbraio
4
ALESSANDRA BOCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dE’ una questione complicata. Massimiliano
Allegri è un livornese che ha giocato nel Pisa.
Peccato di gioventù, a Livorno lo perdonano.
Walter Mazzarri è nato a San Vincenzo, provincia di Livorno, e vive a Empoli. Quando allenava il Livorno faceva il pendolare, in giro non lo
si vedeva, ma ha portato la squadra in serie A
dopo oltre cinquant’anni e questo vale la cittadinanza onoraria. Come direbbe il suo amico
Mourinho, ha un altro titolo nel palmares: fine
stagione 1993-94, a Salerno si gioca lo spareggio fra Acireale e Pisa per restare in serie B. Si
va ai rigori, il centrocampista Mazzarri segna
quello decisivo e condanna i pisani. Certe imprese a Livorno non si dimenticano.
precedenti
tra i due
allenatori: Allegri
è imbattuto con
due vittorie e
due pareggi,
entrambi 3-3,
nel 2009
Allegri: «Milan,
ci giochiamo tutto»
«Sia noi che loro abbiamo molto da perdere»
Galliani «Mazzarri? Pensiamo alla salute...»
DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE
5 R PRODUZIONE RISERVATA
MILANELLO (Varese) dInutile nascondersi: Milan-Napoli è la
partita che vale lo scudetto.
Massimiliano Allegri lo dice
chiaro e tondo, così come non
lascia dubbi su come il Milan
affronterà questa partita: a viso aperto, per vincerla e non
per accontentarsi di un pareggio che permetterebbe comunque ai rossoneri di restare in testa. Perché «mancano ancora
troppe partite, ci sono 36 punti
in gioco e non si può pensare di
vincere lo scudetto gestendo il
vantaggio. I tre punti sul Napoli non devono condizionarci».
Fodamentale É l’aggettivo che
Allegri sceglie per descrivere il
Monday night. Fondamentale
perché «ci giochiamo molto sia
noi sia loro, è chiaro che adesso è la partita più importante,
ma la gara di domenica scorsa
con il Chievo lo era allo stesso
modo, perché era un momento
molto delicato. Il Napoli è cresciuto tanto, ha grande stima
di sé e grandi valori. É stato eliminato in Europa League immeritatamente perché aveva
giocato molto bene. Sta facendo grandissime cose in campionato e di sicuro verrà a Milano
per giocarsi la partita e agganciarci in vetta. Sia noi sia loro
abbiamo molto da perdere».
Pato è pronto Allegri vorrebbe
parlare solo della partita, di Pato che «è cresciuto molto, basta
vederlo mentre si allena per capire che è un’altra persona» e
che contro il Napoli è pronto
per tornare titolare. Il tecnico
si lascia un margine di dubbio
(«Anche Cassano ha fatto bene»), ma si capisce da come parla del Papero che il purgatorio,
almeno per il momento, è finito. «É sereno e tranquillo, non
è facile ritrovare la continuità
dopo una stagione così tribolata. I numeri sono dalla sua parte, ha fatto due gol ogni due
partite».
Mazzarri simpatico Allegri vorrebbe evitare le polemiche, però la domandina sul quasi livornese Mazzarri è inevitabile:
«Abbiamo due caratteri diversi: io sono fatto in un modo e
lui in un altro. Io credo che i
nostri arbitri siano tutti all’altezza, quindi non mi sono nemmeno posto il problema. Visto
che lui domenica dopo la loro
partita aveva chiesto un direttore di gara all’altezza, ho detto
che l’arbitro poteva sceglierlo
lui. Ho fatto solo una battuta,
forse lui l’ha interpretata male.
Più che fargli scegliere l’arbitro
non posso fare... Io Mazzarri
non lo conosco, ma non mi è
antipatico, anzi lo trovo simpatico. Lo stimo molto, perché dovunque è andato ha sempre fatto grandi cose. Credo che, come tutti i colleghi, vada valuta-
Titoli Dunque, i due signori di Milan e Napoli
coltivano anomalie con una certa passione. Allegri è un livornese che urla praticamente mai,
gesticola quasi nulla e lascia trasparire pochissima emozione. Pare nato con il cappottino blu
addosso e Mazzarri lo definisce «aiutato dalla
stampa del nord». Un cocco di mamma, insomma. Mazzarri invece in panchina sta in camicia
e fuori dal campo eccelle nell’uno contro tutti,
attività tipicamente toscana, ma sviluppata
quasi per caso: salvò la Reggina con 15 punti di
penalizzazione, però la Panchina d’oro non arrivò e a Mazzarri non è andata giù. «Questa volta
lo voto, giuro, e spero che vinca», ha detto Allegri qualche settimana fa, da detentore del premio di Coverciano. La sua preferenza non è bastata: la Panchina riparatrice è andata a Mourinho e Mazzarri è rimasto ancora a mani vuote. Eppure molti lo considerano il più bravo. E
lui sbuffa.
Differenze Mazzarri è tutto spigoli, quasi fosse
di scoglio. Permaloso, meticoloso, però simpatico, così lo definisce chi lavora con lui. Uno che
nelle interviste non esce fuori per quello che è
perché mette la maschera del burbero. Amabile, lavoratore ma affabulatore, uno che sa stare
al mondo: ecco il ritratto di Allegri disegnato
da chi lo conosce bene. E allora si capisce perché i due si punzecchino a distanza da tempo.
«Non lo frequento e non mi interessa», dice
Mazzarri. «Non lo conosco ma lo trovo molto
bravo», ribatte Allegri. L’ultimo motivo del contendere: il tecnico del Napoli che afferma di
sperare in un arbitro «libero da sudditanza psicologica», il tecnico del Milan che ironicamente risponde «se vuole può sceglierlo lui». Alè, è
tornata fuori la brace livornese sotto la cenere
meneghina e Mazzarri si è acceso. «Allegri dice
cose che non esistono». No, non è solo questione di premi e di tituli (dei giornali): i due non si
prendono e se lo dicono in modo più o meno
diretto. Ma Allegri è perfetto per il Milan (questione di physique du role, diceva Galliani), e
Mazzarri sembra creato per il Napoli. Una vittoria della livornesità, ecco cosa sono, uno spot
per l’export: mare e campagna, bistecche e pesce, cultura e sport, Allegri e Mazzarri. E se litigano anche meglio, così completano lo spot.
ENTUSIASMO PER LA SFIDA SIA A NAPOLI CHE A MILANELLO
Anche Berlusconi a San Siro
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Pato dal primo minuto,
Jankulovski pure. Allegri sembra intenzionato a rilanciare
l’attaccante brasiliano dopo
tre panchine di fila (due in
campionato e una in Champions League) e a lanciare il
terzino sinistro ceco. Jankulovski ha giocato solo 26 minuti
quest’anno, ma il tecnico rossonero ha scelto lui per sostituire l’infortunato Antonini e
non Oddo (che contro il Chie-
vo aveva giocato il secondo
tempo a sinistra). A centrocampo Boateng è in netto vantaggio su Merkel. A San Siro
stasera si va verso il tutto esaurito: in tribuna ci sarà anche
Silvio Berlusconi.
Qui Napoli Grande euforia a Capodichino per la partenza del
Napoli. Centinaia di persone
si sono radunate all’esterno
dello scalo napoletano per salutare la squadra in partenza
per Milano. Mazzarri s’è porta-
to dietro un unico dubbio che
riguarda la fascia sinistra: Dossena o Zuniga? Il primo è largamente favorito sul secondo
che potrebbe trovare posto nel
corso della partita, essendo
uno dei giocatori più in forma
a disposizione dell’allenatore.
In luogo dello squalificato Lavezzi, giocherà Mascara che finora non è ancora riuscito ad
esprimere il proprio valore.
Lui ed Hamsik agiranno alle
spalle di Cavani, unica punta.
Della Valle-Malfitano
RICORSO DI SKY
Diritti tv: venerdì
il giudice decide
È fissata per venerdì l’udienza
al Tribunale di Milano nella
quale verrà esaminato il
ricorso d’urgenza proposto da
Sky, dopo che le Leghe di A e
B hanno avviato la procedura
di vendita dei diritti sul digitale
terrestre di Dahlia, avviata al
fallimento. Per la A hanno
manifestato l’interesse
Mediaset, Europa 7 e ImOve
(un intermediario); per la B
solo Mediaset ed Europa 7.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Mazzarri: «Napoli
restiamo in corsa»
«Io lamentoso? Dovremmo essere a -1 dal
Milan. E’ una gara importante, ma sono sereno»
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASTELVOLTURNO (Caserta) dCon-
to per quello che sta facendo. E
adesso sta facendo cose importanti». Allegri smorza i toni,
Adriano Galliani, ieri pomeriggio a Milanello con Ariedo Braida, ha commentato le dichiarazioni del tecnico del Napoli con
una battuta: «Meglio pensare
alla salute che a Mazzarri...».
Massimiliano
Allegri, 43 anni,
e Walter
Mazzarri, 49,
durante la gara
d’andata LINGRIA
tano poco o niente le chiacchiere, le polemiche a distanza. Le
uniche risposte le dovrà dare
sul campo, il Napoli, dopo l’eliminazione dall’Europa League. La notte di San Siro potrebbe entrare nella storia del
club come uno dei momenti
più importanti vissuti negli ultimi 20 anni, dal dopo Maradona per intenderci. Stasera si affronteranno le due squadre più
forti del campionato, così come confermano i numeri e la
classifica. E in gioco ci sarà il
primato che il Milan conserverà comunque, al di là del risultato, mentre se dovesse vincere, il Napoli l’aggancerebbe lassù. «Non credo che questa sia
la partita più importante della
mia carriera, l’affronterò con
serenità. Spero che stavolta, però, gli episodi ci diano ragione,
diversamente da quanto è accaduto giovedì. In Spagna abbiamo onorato il calcio italiano e
vorrei ben figurare anche sta-
volta», ha spiegato l’allenatore
del Napoli.
Allegri chi? «Sono contento di
essere come sono. C’è chi si diverte a chiamarmi "lamentino"
solo perché se una cosa non mi
piace lo dico. Dinanzi a un’evidenza ritengo giusto protestare se non condivido certe decisioni. Evidentemente, chi non
lascia nulla di intentato e fa risultati dà fastidio», ha detto
Mazzarri a proposito della polemica aperta con Massimiliano
Allegri sulla questione arbitrale e non solo. «E’ aiutato dalla
stampa del nord, dice cose che
non esistono. Io di lui non ho
mai parlato. A domanda precisa, dopo Chievo-Milan, ho risposto ribadendo un principio
che porto avanti da sempre,
cioè di avere un arbitro che
non abbia sudditanza psicologica di alcun tipo e applichi il regolamento. L’errore è umano,
ma l’esito della partita non dovrà essere inficiato da nulla.
Forse qualcuno ha la coda di paglia. Rocchi è abituato a certe
partite e sono convinto che arbitrerà con serenità. Io le desi-
gnazioni non le guardo neanche. Nicchi e Braschi sono bravi e competenti», ha chiarito
Mazzarri.
Par condicio «La scorsa settimana si è parlato di par condicio
arbitrale con Milan e Inter, senza tener conto di noi. Se ci fosse stata per davvero avremmo
affrontato i rossoneri con un solo punto di distacco. Per ora in
corsa per il campionato ci siamo anche noi e bisogna tenerne conto. Allegri dice che non
sono di Livorno? Ha ragione,
perché io sono di San Vincenzo
e sono fiero di esserlo. Io parlo
di persone con cui ho dei rapporti, con lui ho avuto soltanto
una telefonata quando allenava l’Aglianese. Poi, più nulla».
Grazie Cassano «Lo ringrazio
per le belle parole che ha avuto
nei miei confronti. L’ho avuto
due anni e lui sa come tratto io
i giocatori. Cavani o Ibra? Il milanista è un top player da sempre, Edy è giovane e magari potrà ripetere la sua stessa carriera. Intanto, me lo tengo stretto».
w
I NUMERI
10
R
.it
I TIFOSI IN DIRETTA
DA SAN SIRO
DALLE 22.30
reti
segnate da Ibra
nel secondo
tempo. In
campionato, lo
svedese ha
segnato solo 3
volte nei primi 45’
433
minuti
di astinenza per
Ibra, che ha
segnato l’ultima
volta il 29
gennaio in
Catania-Milan
0-2
8
giocatori
del Napoli in gol
in questo torneo.
I campani sono
all’ultimo posto
di questa
particolare
classifica in A
Il dopo Milan-Napoli lo potrete
vivere in diretta dallo stadio
San Siro (foto BOZZANI)
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fischio finale, infatti, una
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parla delle mosse in Italia; il
mercoledì di Spagna e
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A POSTICIPO 27a GIORNATA
Nati per segnare
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dSarà perché in campo
hanno lo stesso vizio (segnare)
che nel tempo libero condividono pure le stesse passioni (caccia e pesca). Zlatan Ibrahimovic ed Edinson Cavani: il confronto tra i due è un cocktail di
affinità e di differenze, condito
da numeri stagionali che chiariscono perché Milan e Napoli lottano tutte e due per lo scudetto.
Cifre e caratteristiche Cavani
ha fatto 20 gol in 26 partite e ha
una media realizzativa impressionante (un gol ogni 105 minuti). Ibrahimovic ha segnato meno: 13 gol in 24 partite in campionato, una rete ogni 162 minuti. Cavani ha fatto due triplette e tre doppiette, Ibrahimovic
non è mai andato oltre un gol a
partita, però ha portato più punti al Milan: 11 contro i 10 dell’attaccante del Napoli. Ibrahimovic nasce centravanti puro,
però adesso vorrebbe lasciare
l’area a un compagno, Cavani
invece ha iniziato come attaccante esterno e ora si sta convertendo al ruolo di prima punta.
Ibra ama avere la palla tra i piedi, Cavani vuole essere servito
nello spazio. Lo svedese s’affida al fisico per la potenza, l’uruguaiano per la velocità. Zlatan
ama segnare ma anche far segnare: 11 gli assist per i compagni, spesso decisivi come i suoi
gol. Cavani ha fatto solo 3 assist, però ha un grande spirito
di sacrificio e aiuta tantissimo
la squadra in fase difensiva.
Presente e futuro Tutti e due trovano rapidamente la coordinazione e sanno calciare in controtempo, sono bravi in acrobazia
e nel dribbling e aprono gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Tutti e due sono arrivati
quest’anno a Milano e Napoli,
però con un bagaglio diverso:
Ibrahimovic ha 29 anni, una
lunga carriera alle spalle (ha
vinto lo scudetto con Ajax, Juventus, Inter e Barcellona) e ha
già dimostrato di saper essere
decisivo, Cavani ha cinque anni
in meno, un solo titolo (lo scudetto in Uruguay), ma non sa
ancora cosa significa vincere
nel calcio europeo. «Cavani è
molto lontano da Ibra, anche se
è un giocatore straordinario —
Ibra contro Cavani
Lo scudetto passa
anche dai loro gol
Non solo: dallo svedese assist e tanti punti al Milan
Che media per l’uruguaiano: 1 rete ogni 105 minuti
y
CAMPIONE
DEL MONDO
NEL 1958
José Altafini è
nato a
Piracicaba
(Brasile) il 24
luglio 1938
L’EX DI ROSSONERI E AZZURRI
«Era ora, Napoli
ha trovato
un campione»
Altafini: «Le qualità di Cavani
sono indiscutibili, Ibra non ha
CARRIERA più nulla da dimostrare. Sono
Fra i più grandi
attaccanti di entrambi da titolo marcatori»
sempre, è
cresciuto nel
settore giovanile
nel San Paolo e
ha fatto
l’ingresso nel
calcio che conta
col Palmeiras.
Nel 1958 il
trasferimento in
Italia, dove ha
confermato le
grandi doti di
bomber con
Milan, Napoli e
Juve. Ha chiuso
l’attività in
Svizzera
BACHECA
In carriera ha
vinto 7 titoli: un
Mondiale, una
Coppa Campioni
(Milan),
4 scudetti e
una Coppa
delle Alpi
MIMMO MALFITANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dUna carriera divisa a metà, tra Milan e
Napoli, con una appendice alla Juve prima di appendere gli scarpini al chiodo, definitivamente.
A José Altafini abbiamo chiesto di raccontarci le
sue emozioni alla vigilia dello scontro diretto.
Azzardiamo un pronostico?
«É difficile. Si affrontano le due migliori squadre
del campionato e la tripla è d’obbligo».
Che importanza avrebbe, per entrambe, vincere
questa sfida?
«Il Milan creerebbe il vuoto alle proprie spalle e
potrebbe guardare allo scudetto con maggiore
convinzione anche se il suo calendario non è per
niente agevole».
E se vincesse il Napoli?
«Non mi sorprenderei, perché è l’unica squadra
che, finora, ha dimostrato di poter tenere testa al
Milan. Non è da tutti avere una continuità nei
risultati come quella del Napoli».
Che cosa perde il collettivo napoletano senza Lavezzi?
«Parecchio, perché il Pocho esalta le qualità sotto porta di Cavani. É un giocatore straordinario,
che ti salta gli avversari come birilli. Magari, se
fosse un po’ più concreto...».
Stadio San Paolo, sfida di andata: Zlatan Ibrahimovic (a destra) infila di testa il secondo gol del Milan CUOMO
Ibrahimovic ha già
dimostrato di saper
essere decisivo:
dovunque è stato
finora ha sempre
vinto lo scudetto
Cavani è giovane e
sta facendo grandi
cose, ma non sa
ancora che cosa
significa vincere
nel calcio europeo
è il parere di Massimiliano Allegri —. Ibrahimovic è stato un
acquisto molto importante per
noi e gli chiedo di continuare a
dare quel contributo che ci ha
dato finora, di fare la differenza in campo».
Il guerriero e il bambino Ibrahimovic è un gigante con la passione del taekwondo (sport che
praticava da bambino) e un’alta considerazione di se stesso
(«Che cosa abbiamo in comune
io e Van Basten? Non si possono paragonare due leggende»,
ha detto di recente); Cavani in
Uruguay era soprannominato
«il ragazzino» per i lineamenti
da bambino e il fisico gracilino
e al paragone con lo svedese risponde così: «Io quest’anno ho
segnato di più, ma Ibrahimovic
è un campione e mi piacerebbe
un giorno diventare come lui».
Stasera gli occhi dei 70 mila e
passa di San Siro saranno puntati soprattutto su di loro. All’andata, nella sfida del San Paolo, Ibrahimovic segnò il 2-0 e
il Milan vinse, Cavani invece rimase a guardare. Zlatan non fa
gol da quattro partite (cinque
se contiamo anche la gara con il
Tottenham di Champions League) e non è abituato alle lunghe astinenze, Edinson si è riposato solo nell’ultima partita di
campionato, ma ci tiene a sfatare il tabù San Siro, visto che
non ha mai segnato in casa del
Milan (solo una rete all’Inter).
Il guerriero e il ragazzino si giocano tutto per lo scudetto.
V
José Altafini
attualmente
lavora come
opinionista a Sky
In questi giorni impazza il paragone tra Ibrahimovic e Cavani: lei chi preferisce?
«Sono due ottimi attaccanti, però entrambi non
potrebbero fare nulla di eccezionale se non avessero al fianco gente come Robinho, Pato, Cassano oppure Hamsik, Lavezzi. Rispetto a Cavani,
Ibra è un campione già affermato, che non deve
dimostrare nulla. Il napoletano è ancora giovane
e deve confermarsi. Ma le qualità che ha evidenziato sono indiscutibili, giocano a suo favore. Napoli ha finalmente ritrovato un campione».
Chi dei due potrebbe vincere la classifica dei cannonieri?
«Hanno le stesse possibilità. Di Natale permettendo, ovviamente. Totò sono anni che ha una continuità impressionante sotto rete».
A questa partita guarda con interesse soprattutto l’Inter: ritiene che i nerazzurri possano inserirsi in questa disputa tra Milan e Napoli?
«L’Inter è lì, a una manciata di punti, uno svantaggio che si può annullare in un paio di settimane. Per me lo scudetto se lo giocheranno loro tre,
con il Milan in leggero vantaggio».
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 27a GIORNATA
10’
LE PAGELLE
di S. V.
PRIMO TEMPO
Apre Di Natale. Per il Palermo le cose si mettono
subito male. Cìè un cross di Armero e Di Natale è il più
svelto a girare di testa e mettere dentro ANSA
19’
PRIMO TEMPO
Da Sanchez lo 0-2. La partita è senza storia.
L’Udinese va dentro con facilità e il cileno raddoppia
in mischia dopo un calcio d’angolo FOTOPRESS
28’
PRIMO TEMPO
Contropiede micidiale. Azione perfetta per il 3-0 dell’Udinese : Di
Natale per Sanchez che parte in velocità, finte e doppio passo del cileno, che
scarta il portiere in uscita e deposita la palla nel sacco. Partita chiusa
ILICIC E PASTORE
NON SI VEDONO
PINZI E INLER
COMANDANO
PALERMO 3
SIRIGU 4 Su quattro gol ha colpe.
Con diversa gradazione, chiaro.
DARMIAN 4 Allo sbaraglio contro
Sanchez e Armero.
BOVO 4,5 Non pervenuto su più di
una rete. Pericoloso su punizione.
ANDELKOVIC 4 Imbarazzante
lungagnone. Lo sloveno sbagliato.
MUNOZ 5 Con lui si migliora: di gol
se ne prendono "appena" due.
BALZARETTI 4,5 Impossibilitato a
spingere. Sovrastato.
MIGLIACCIO 5 Non perde la testa,
è già qualcosa.
BACINOVIC 4 Lascia la squadra in
10. Già ammonito, becca un altro
sacrosanto giallo. Sciagurato.
NOCERINO 4,5 Sradicato da
Sanchez per lo 0 2, a vuoto per il
resto.
ILICIC 4 Ogni tanto ci si interroga:
ma Ilicic dov'è? Che cosa fa?
PASTORE 4 Due tiri in sequenza,
poi il nulla. Passeggia. Irritante.
h
IL MIGLIORE
6 ACQUAH
Entra a babbo morto, non fa danni
e ne evita di ulteriori. Diciottenne
ghanese, coinvolto suo malgrado.
HERNANDEZ 4 Forse è ancora
scosso dall'aggressione/rapina.
PINILLA 5,5 Qualche tiro sballato,
un paio di iniziative.
All. D. ROSSI 3 Non è tutta colpa
sua, ma ha la colpa di non
dimettersi: dopo uno 0 7 altro non
si può fare. Inguardabile la fase
difensiva.
UDINESE 8
HANDANOVIC 6,5 Sembra strano,
ma tre parate le ha fatte.
BENATIA 7 Tempismo e decisione.
Il migliore dei tre dietro.
ZAPATA 6,5 Domina Hernandez e
chiunque gli capiti a tiro.
CODA 6 Entra sullo 0 5 e fila via
sul velluto.
DOMIZZI 6,5 La faccia "sporca"
della difesa di Guidolin.
ISLA 7 Maratoneta di fascia. Su e
giù, su e giù. Cileno? Keniano!
PINZI 7 Artista del tackle: ne fa
tanti e bene.
INLER 7 Califfo, sultano ed emiro
della linea mediana.
BATTOCCHIO 6,5 Italo argentino
al debutto in A: un piccolo Pizarro.
ASAMOAH K. 7 Ruspa di
centrosinistra. Scarpe rosse e
cervello fino.
ARMERO 7 Un rinoceronte:
quando corre fa tremare il
terreno.
h
1
Udinese forza sette
Palermo: c’è Cosmi
Sanchez ne fa 4 e Di Natale 3
Crollo fatale per Rossi: oggi l’annuncio del nuovo tecnico. Che spettacolo i friulani
y
CACCIATI
28 TECNICI
IN 24 ANNI
In 24 anni da
presidente a
Venezia e a
Palermo,
Maurizio
Zamparini ha
esonerato 28
allenatori.
Questi i tecnici
alle sue
dipendenze
nella squadra
rosanero.
2002-03 B
Glerean, dalla 4ª
Arrigoni, dalla
23ª Sonetti
2003-04 B
Baldini, dalla
25ª Guidolin
2004-05 A
Guidolin
2005-06 A
Del Neri, dalla
23ª Papadopulo
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dZero a sette. Il 27
febbraio 2011 resterà scolpito
sui muri del Barbera, diventerà una giornata spartiacque. Ci
sarà un «prima» e un «dopo»
Palermo-Udinese 0-7, quattro
gol di Sanchez e tre di Di Natale. Gli statistici non trovano un
precedente analogo alla Favorita. Qualcuno ha memoria di
un Palermo-Milan 0-8, ma era
un'amichevole. S'ingentilisce
persino il ricordo dello 0-4 di
due anni fa nel derby col Catania. Uno 0-7 è difficile da decifrare in Serie A, nel calcio contemporaneo. E' un risultato da
amichevole del giovedì contro
i dilettanti. Il Palermo incassa
la terza sconfitta consecutiva.
Qualcosa si è rotto in maniera
irreparabile.
Capolinea Rossi Fine della corsa. Stamattina il Palermo annuncerà il nome del nuovo allenatore. Alla volata partecipano anche Papadopulo e Colomba, ma a meno di sorprese Maurizio Zamparini si affiderà a
Serse Cosmi, perché oggi alla
squadra serve un motivatore.
Delio Rossi — applaudito e invocato dal pubblico — si è as-
sunto la piena responsabilità
della sconfitta («Tutta colpa
mia»), ma dopo uno 0-7 le parole non bastano. Dopo uno
0-7 bisogna avere la forza di dimettersi, aggrapparsi alle frasi
fatte («Soltanto chi cade può
rialzarsi») equivale ad arrampicarsi sui vetri.
Trenta minuti Tanto è durata Palermo-Udinese di ieri. Mezz'
ora, il tempo necessario all'Udinese per andare sul 3-0 con Di
Natale e Sanchez (doppietta).
Poi Bacinovic si è fatto espellere per doppia ammonizione e
il Palermo in dieci ha beccato
altre due pere da Di Natale e
Sanchez, nel giro di un minuto, tra il 41' e il 42'. Lì è partito
il dibattito: l'Udinese deve fermarsi per rispettare l'avversario? Chiunque abbia giocato
un minimo a calcio sa che l'umiliazione peggiore è la pietà dei
vincitori. L'Udinese ha segnato
altri due gol e si è fermata
quando era impossibile comportarsi diversamente. Guidolin ha detto stop sullo 0-7, col
Palermo in 9: Darmian cacciato per fallo su Armero in area e
rigore trasformato da Di Natale. Dal 60' la partita è diventata surreale, titic-titoc dell'Udinese e agonia palermitana. Lo
stadio si è semi-svuotato.
IL MIGLIORE
9 SANCHEZ
Quattro gol in un colpo solo,
pokerissimo storico. Magie a tutto
spiano, oscurato Pastore. Provate
a prenderlo, se ci riuscite.
DENIS 6 Entra e gli dicono di stare
calmo. A malincuore esegue.
DI NATALE 8 Aspettando Cavani,
ritorna capocannoniere con una
tripletta. Ventuno gol in 27
giornate: serve altro?
All. GUIDOLIN 8 Vendetta,
tremenda vendetta. Sette
"papagne" a Zamparini, che
l'aveva esonerato due volte. Tié (in
senso buono, i due si stimano e si
sentono).
TERNA ARBITRALE: PERUZZO 7
Non si fa intenerire e sullo 0 0
decreta rigore e espulsione
sacrosanti. Rossomando 6,5
-Angrisani 6,5
2
2006-07 A
Guidolin, dalla 34ª
Pergolizzi-Gobbo, dalla 37ª
Guidolin
PRECEDENTI CLAMOROSI
Padova e Milan vinsero 8-0
in casa di Venezia e Genoa
2007-08 A
Colantuono,
dalla 14ª
Guidolin, dalla
31ª Colantuono
2008-09 A
Colantuono,
dalla 2ª
Ballardini
2009-10 A
Zenga, dalla 14ª
D. Rossi
2010-11 A
D. Rossi
(l.bir.) Il 7 0 dell’Udinese a
Palermo passa alla storia
statistica del girone unico.
Il primo tempo è terminato con il
parziale di 5 0. Una sola volta
una squadra in trasferta era
riuscita a chiudere i primi 45’ di
gioco con questo punteggio: il
Napoli in casa del Milan il
7/10/1956. Quella partita finì poi
con il risultato di 3 5.
E’ la seconda volta che una
partita finisce con un successo
esterno per 7 0: l’unico
precedente in Pro Patria
Juventus del 10/9/1950.
Due squadre hanno
fatto ancora meglio: il Padova
nel 1949 e il Milan nel 1955
vincendo a Venezia e in casa del
Genoa per 8 0.
Lo 0 7 di ieri rappresenta la più
clamorosa sconfitta casalinga
per il Palermo, che aveva fatto
peggio solo in trasferta,
perdendo 9 0 in casa del Milan il
18/2/1951. Per l’Udinese si tratta
della migliore vittoria esterna: ci
fu un altro 7 0 ma in casa,
l’11/5/1958, con il Napoli.
Udinese bellissima Il risultato è
talmente ricco, pieno e roboante che rischia di torcersi contro
l'Udinese stessa. Come la rana
troppo gonfia, che alla fine
esplode. In sintesi: fu vera gloria? Sì, lo fu. Non sarebbe giusto spiegare lo 0-7 col buco nero altrui. Il primo tempo dell'
Udinese è stato perfetto, mostruoso. Palla a terra, interscambi, mobilità massima, continua ricerca degli esterni, fase
difensiva a 30 metri dalla porta. Non c'è squadra che oggi
giochi in Serie A un calcio così
lucido, preciso, chirurgico. E il
merito è di Francesco Guidolin, l'allenatore più sottovalutato dell'Europa sud-occidentale. Quarta vittoria consecutiva
in trasferta. Decima partita utile di fila, eguagliate le strisce
record dell'Udinese di Zaccheroni (1998) e Spalletti (2005).
Zero gol subiti da quattro gare.
L'Udinese va come un treno ad
alta velocità, è a un punto dal
quarto posto: Lazio a rischio
sorpasso. Crescono i rimpianti
per la falsa partenza, le 4 sconfitte nel primo scorcio di campionato. Se in Friuli avessero
cominciato come a Cesena —
rivelazione delle giornate iniziali, di fine estate —, oggi giocherebbero per lo scudetto. E
non è un'esagerazione, è la verità.
PALERMO
UDINESE
0
7
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-5
MARCATORI Di Natale al 10', Sanchez al 19' e al 28', Di Natale
al 41', Sanchez al 42' del p.t.; Sanchez al 3' e Di Natale su
rigore al 15' del s.t.
PALERMO (4-3-2-1) Sirigu; Darmian, Bovo, Andelkovic (dal
1' s.t. Munoz), Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino;
Ilicic, Pastore (dal 18' s.t. Acquah); Hernandez (dal 26' s.t.
Pinilla). PANCHINA Benussi, Kasami, Kurtic, Paolucci. ALLENATORE D. Rossi.
UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Benatia, Zapata (dal 1' s.t.
Coda), Domizzi; Isla, Pinzi, Inler (dal 23' s.t. Battocchio), Asamoah K., Armero; Sanchez (dall'8' s.t. Denis); Di Natale. PANCHINA Belardi, Cuadrado, Pasquale, Corradi. ALL. Guidolin.
ARBITRO Peruzzo di Schio.
ESPULSI Bacinovic (P) al 40' del p.t. per doppia ammonizione e Darmian (P) al 14' del s.t. per interruzione di chiara occasione da rete. AMMONITI Bovo (P) per g.s.
NOTE paganti 5.925, incasso 53.917 euro; abb. 16.906, quota 250.734
euro. Tiri in porta: 4-9. Fuori: 5-5. Fuorigioco: 0-2. Angoli: 3-6. Recuperi: p.t. 1', s.t. 0'.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41’
PRIMO TEMPO
Ecco il poker. Papera di Sirigu su tiro di Armero,
in agguato c'è Di Natale che appoggia dentro. Secondo
gol per l’attaccante bianconero ANSA
42’
PRIMO TEMPO
Ancora Sanchez. Passa soltanto un minuto e arriva
anche il quinto gol. Lo firma Sanchez con un’azione
personale e pallone sul primo palo GETTY IMAGES
3’
SECONDO TEMPO
Il quarto gol di Sanchez. I gol non sono finiti e
nella ripresa l’Udinese aumenta ancora il bottino.
Sanchez firma il suo poker: ora è 0-6 LAPRESSE
LO SFOGO DURISSIMO IL PRESIDENTE ROSANERO A FINE PARTITA
Delio Rossi, 51 anni, chiude la
sua avventura al Palermo. Nel
2010 aveva portato i rosanero
al quinto posto in classifica
FOTOPRESS
Zamparini: «Rossi
ha distrutto il Palermo»
«Siamo stati ridicoli
dovevo cambiare
a Natale». Il tecnico:
«Tutta colpa mia»
ALESSIO D'URSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dLa linea di confine
dalla quale non si torna: Delio
Rossi l'ha superata ieri in fondo alla sconfitta più umiliante
della storia. Quando al triplice
fischio il tabellone del Barbera
illuminava lo 0-7 senza precedenti, a favore dell'Udinese,
gli applausi di stima del pubblico nei suoi confronti hanno accompagnato i titoli di coda di
un rapporto compromesso,
tormentato da mesi: l'esonero
del tecnico è stato deciso dal
presidente Maurizio Zamparini alla luce del terzo k.o. di fila
e, soprattutto, di un crollo verticale della squadra a livello
psicologico.
Scelta Toccherà a Serse Cosmi
raccogliere i cocci di un Paler-
mo distrutto, asfaltato dall'ex
Guidolin. Sarà lui il traghettatore fino a giugno: l’obiettivo
è agganciare il treno Europa
League per sperare nella riconferma. In un primo momento,
comunicata la decisione a Rossi nel dopo gara nel corso di
un vertice con l'a.d. Sagramola e il vicepresidente Miccichè,
Serse Cosmi, 52 anni
erano stato presi in esame i
profili di Papadopulo, Colomba, De Biasi e del tecnico della
Primavera Beruatto. Ma col
passare delle ore l'esigenza di
ricorrere ad un motivatore ha
alzato le quotazioni dell'ex tecnico del Perugia, con cui il capitano Miccoli, peraltro, ha
già condiviso stagioni memorabili.
Game over Zamparini ha scaricato Rossi senza giri di parole:
«Ha distrutto il Palermo, siamo stati ridicoli, resta solo se
mi appare la Madonna. Dovevo cacciarlo già a Natale...». Il
tecnico romagnolo, a fine gara, si è preso le sue responsabilità: «Risultato vergognoso,
non sentivo di meritare quegli
applausi della gente, sono io
l'unico responsabile, i ragazzi
non c'entrano, ho sbagliato io
a preparare la gara, però non
trovo giusto dimettermi: sono
un combattente. Quando le cose andavano bene, che cosa
avrei dovuto fare, autoconfermarmi?». Finisce così l'avventura dell'allenatore cui ha fatto difetto la fase difensiva (21
gol subìti nelle ultime 8 gare)
e comincia quella di Cosmi, ormai allenato alle sfide impegnative: è già stato alle dipendenze di presidenti non facili
come Gaucci, Preziosi, Pozzo
e Spinelli, con Zamparini potrebbe instaurare il giusto feeling. «Io non ho paura, non
posso averne», le prime parole
di Serse. nuovo allenatore in
pectore del Palermo.
SECONDO TEMPO
Rigore finale. La settima rete dell’Udinese arriva su
rigore trasformato da Di Natale. Per l’Udinese nel ritorno
sono 20 punti su 24 disponibili LAPRESSE
4
SANCHEZ
3
15’
R
s
HA DETTO
S
Guidolin
Sanchez è
destinato a
diventare
uno dei
numeri 10
più forti del
mondo
«Ho pensato:
ora faccio il
doppio passo»
Il cileno: «Mai segnato tanto, nemmeno
da bambino». E c’era il Barça a spiarlo
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dQuanto vale Alexis
Sanchez, il bambino meraviglia
che ha segnato quattro dei sette
gol dell'Udinese? Fino a sabato
Giampaolo Pozzo, proprietario
del club friulano, non l'avrebbe ceduto per meno di 30 milioni. Il poker del Barbera fa lievitare la cifra. Diciamo 35, quasi 40. E al 90
per cento il malloppo dovrà essere
cash, denaro sonante e contante,
perché in Friuli i giocatori se li scelgono e se li creano in proprio. Da
quelle parti non riciclano l'usato,
per quanto sicuro possa essere.
Lui sogna lo United Al Barbera
c'era un osservatore del Barcellona. Venuto in Sicilia per monitorare Pastore del Palermo, lo 007
"blaugrana" si sarà reso conto di
quanto è forte "el Nino Maravilla". Nel Barça però gioca Leo Messi e sarebbe difficile trovare spazio. Si sa per certo - Sanchez di
interviste ne fa poche e in quelle
poche dice poco, ma con i compagni si lascia andare -, si sa per certo, dicevamo, che Sanchez vorrebbe giocare nel Manchester United. Il terzo gol di ieri, suo secondo personale, è un omaggio a
Cristiano Ronaldo, grande ex dello squadrone
di Ferguson: fuga in velocità e festival del doppio passo. Palla c'è,
palla non c'è, portiere seduto, palla in rete. Il gioco delle tre tavolette, però con i piedi. Nel suo profilo su twitter Alexis ha scritto o ha
fatto scrivere: «Sanchez è un calciatore cileno. Oggi gioca per
l'Udinese, ma Inter, Chelsea, Zenit San Pietroburgo e Manchester
United lo cercano. Vedremo che
cosa succederà». Questi quattro
club, più il Barcellona, hanno la
forza per firmare il bonifico che
Pozzo richiede. Difficile, se non
impossibile, che la Juve possa intromettersi. Probabile che a Madrid alzi un sopracciglio José Mourinho (e il Real, se vuole, può).
La benedizione di Guidolin Francesco Guidolin, dopo il settebello
palermitano, ha dato la benedizione al cileno: «A meno che non sopraggiungano problemi di testa,
ma non succederà nulla del genere perché Alexis è un ragazzo a posto, Sanchez è destinato a diventare uno dei numeri dieci più forti
al mondo». Guidolin il cileno lo vede sulla trequarti, non in fascia:
«Tra le linee è immarcabile. Salta l'uomo e punta la porta. Attenti, però: è un "dieci" moderno, rientra, partecipa alla riconquista del pallone». E l'interessato che cosa dice? Poche parole, come sempre: «Quattro gol
in partita vera non li avevo
mai fatti, neppure da bambino. La rete più bella è stata la seconda, quando ho ricevuto il pallone da Di Natale ho pensato: "Mi presento davanti al portiere e
faccio il doppio passo".
Così è stato». Dettaglio significativo: senza Sanchez l'Udinese rallenta.
Contro Bologna e Brescia il cileno non c'era e
sono arrivati due pareggi. A Udine sono consapevoli che a giugno
Alexis se ne andrà, impossibile trattenere un
fenomeno del genere.
In cambio del via libera gli chiedono la qualificazione alla Champions.
w
I NUMERI
4
le reti di
Sanchez che è il
primo giocatore
dell’Udinese a
realizzare un
poker di gol.
Per Di Natale la
6ª tripletta in A
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
DOPO LA CADUTA CON IL BOLOGNA
Titolari e cambi
Anche i vertici
bocciano Gigi
La gestione della gara non è
piaciuta nemmeno ai dirigenti
della Juve. E contro il Milan non
ci sono ricambi a centrocampo
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MILANO dParecchio criticata la gestione di Juve-Bologna da parte di Gigi Delneri. Sia a livello
di formazione iniziale sia a livello di cambi. Dubbi che nel dopo gara anche la dirigenza bianconera ha esternato al tecnico friulano.
Iaquinta e Martinez Ha per esempio negativamente sorpreso la promozione di Iaquinta a titolare. Di certo non per il valore assoluto del guerriero calabrese, quanto per un precario stato di
forma evidenziato già contro l’Inter e il Lecce.
Insomma, un uomo «a rischio», che si sommava
alla presenza di Jorge Martinez, pure lui completamente fuori forma, ma scelta obbligata per
via dei tanti problemi a centrocampo.
Cambi frettolosi? Ma ciò che meno ha convinto
nel «drammatico» sabato bianconero sono stati
i due cambi effettuati durante l’intervallo. Cambi di uomini e di sistema di gioco. Il tutto dopo
45’ sicuramente poco spettacolari, ma nei quali
la Juve non aveva subito un solo tiro verso la
sua porta, creando invece almeno tre occasioni
importanti da gol, palo di Iaquinta (da pochi
metri) compreso. Con Del Piero e Toni al posto
di Martinez e Iaquinta, si è passati a una specie
di 4-2-3-1, che di fatto ha «escluso» dalla partita
Matri (finito larghissimo, a sinistra) e creato in
generale non poco scompiglio a livello di equilibri tattici, con una squadra che è sembrata subito piuttosto disorientata dal nuovo sistema, tanto da sbandare più volte nei venti minuti iniziali, quelli che Di Vaio ha sfruttato al meglio per
colpire e affondare la Juve. Disorientati i giocatori e gli stessi dirigenti bianconeri, che certi appunti li avrebbero fatti direttamente a Delneri a
fine partita. Perché quella frenesia di ribaltare
tutto? Perché non limitarsi a sostituire i deludenti Martinez e Iaquinta con i «pari ruolo» Pepe e Toni? Perché non giocarsi la terza punta
pura più avanti e solo in caso di necessità?
Oggi la ripresa Ci sarà invece poco spazio per la
fantasia contro il Milan. Gli infortuni (Aquilani
non recupera, Sissoko va sotto i ferri) e la squalifica di Pepe azzerano infatti le alternative soprattutto a centrocampo, dove Delneri è di fatto
costretto a riproporre lo stesso quartetto di sabato sera. Oggi la ripresa degli allenamenti, cominceremo a capire se qualcosa cambierà invece in difesa, dove non è da escludere un turno di
riposo per Bonucci, con Chiellini di nuovo in
mezzo e uno fra Grosso e Traoré a sinistra. Potrebbe poi rientrare fra i titolari anche Sorensen
per Grygera. In attacco, sicuro Matri, poi ballottaggio fra Toni e Del Piero.
m.gra.
BOLOGNA
Cinquecento tifosi
in festa all’aeroporto
BOLOGNA (a.to) Cinquecento tifosi hanno atteso
alle due di notte il rientro del Bologna in charter
da Torino. Da tanto tempo la gente bolognese non
si mobilitava per inneggiare i propri giocatori e
l’allenatore. Nemmeno il giorno dell’ultima
promozione in A c’era stato tanto trasporto
perchè in questo successo, definito storico sotto
le Due Torri, c’è il comune sentire di un evento
irripetibile visto che era atteso da 31 anni. Una
conquista che anche i giocatori hanno voluto
festeggiare: Perez cantava a squarciagola e
Meggiorini sfrecciava sulla sua auto sventolando
la bandiera del vecchio Bfc. Con la salvezza ormai
in tasca, adesso si può guardare al futuro: oggi è
in programma un doppio Cda del club e della sua
controllante. All’odg c’è la previsione di spesa per
i rinnovi contrattuali. L’idea è confermare in
blocco questa squadra, a cominciare dal tecnico
Malesani, il diesse Longo e ovviamente Di Vaio.
w
CRISI
JUVE
2
I NUMERI
Arrivare a giugno
Delneri ci prova
44 Poi il grande nome:
Capello o Spalletti
le partite di
campionato del
2011 (su un totale
di 10) in cui la
Juve non ha
preso gol: contro
Sampdoria e
Inter.
i punti che
aveva la Juve lo
scorso anno
dopo 27
giornate: tre in
più di quelli
ottenuti finora
da Delneri
8
le sconfitte
in campionato
della Juve in
questa
stagione. Ci
sono anche
undici vittorie e
otto pareggi
31
i giocatori
utilizzati da
Delneri almeno
una volta in
campionato.
Diventano 39
contando anche
le coppe
Il tecnico cacciato subito solo in caso di tracollo
Per giugno si pensa anche a Conte e Villas Boas
MIRKO GRAZIANO
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MILANO dIntoccabile dopo la
sconfitta di Lecce, parecchio traballante all’indomani del disastroso k.o. con il Bologna. Così
in sette giorni è cambiata la situazione di Delneri, che comunque non correrà rischi almeno fino a sabato, giorno di Juventus-Milan. Sono ore di fitti colloqui fra la società e il tecnico friulano. «E’ logico che Gigi sia sotto
esame — aveva detto domenica
notte Beppe Marotta —. Siamo
attentissimi a capire se la sua po-
sizione arriva sotto il livello di
guardia. In questo momento assolutamente no, perché non ha
dato segnali di sbandamento,
però ne riparleremo». Appunto.
Si sono sentiti ieri, e lo stesso faranno oggi prima della ripresa
degli allenamenti.
Imputato Sabato notte Agnelli e
Marotta si erano appartati con
Delneri. Nello spogliatoio, senza giocatori. «Te la senti di continuare?», la domanda dei vertici
bianconeri. «Sì», la risposta del
tecnico. Decisa, orgogliosa, convinta. Poi, via, trenta minuti do-
po la mezzanotte: a casa, da solo. Niente cena post partita con
Marotta e Paratici, praticamente una tradizione. Pochi minuti
prima se ne era andato pure
Agnelli, zero voglia di parlare.
E ora? Senza escludere sviluppi
clamorosi - mai dare infatti nulla per scontato in certe situazioni -, sta comunque emergendo
forte l’orientamento di non scaricare Delneri, almeno fino al
termine della stagione. E una
scorta di ossigeno in questo senso è arrivata da una domenica
che di fatto ha lasciato inalterati
i distacchi dal quarto posto e della zona Europa League. Insomma, Delneri rischia solo in caso
di un tracollo continuato. Pesate le due soluzioni possibili, in
corso Galileo Ferraris si sono ormai convinti che i danni irreversibili potrebbero arrivare solo
da un nuovo «quarantotto». Gettare tutto all’aria e rifondare per
l’ennesima volta avrebbe effetti
disastrosi anche sulla prossima
stagione. Salvare invece almeno parte di un progetto comunque portato avanti con grande
serietà, consentirebbe di avere
un punto di riferimento impor-
I PROGRAMMI SERVONO MOLTI SOLDI PER RIFARE LA SQUADRA
Ricostruzione: Agnelli «chiede»
150 milioni, Elkann ne stanzia 50
G.B. OLIVERO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANTICIPO
MILANO dLa Juve sta per entra-
Doppio Di Vaio
re in uno dei momenti più delicati della sua storia. Nei prossimi tre mesi andrà pianificato il
futuro prossimo e quello remoto della società: una pianificazione che, in attesa dell’introduzione del fair-play finanziario, dipenderà in modo molto
stretto dalla somma a disposizione dei dirigenti. Si tratta prima di tutto di una scelta strategica: bisogna decidere se e in
quanto tempo la Juve proverà
a tornare grande. Con chiarezza e onestà l’estate scorsa fu
detto ai tifosi che il nuovo progetto non avrebbe probabilmente portato subito un successo, ma avrebbe garantito
un miglioramento rispetto al
disastro della stagione
2009-10 in attesa della seconda parte del lavoro di ricostruzione, fissato per l’estate 2011.
Adesso, però, è evidente che la
Juve ha bisogno di uno sforzo
economico ben maggiore di
quello preventivato. A meno
che non si opti per una politica
di basso profilo. Ed è questo il
nodo principale.
Due cugini e 100 milioni Da Corso Galileo Ferraris (oggi il Cda
sancirà la sostituzione di Michele Bergerio con Aldo Mazzia nel ruolo di direttore finanziario) filtrano alcune cifre. Andrea Agnelli avrebbe stimato
in 150 milioni il tesoro indispensabile per ripianare le per-
Andrea Agnelli, 35 anni, insieme a John Elkann, 34 LAPRESSE
dite e investire sul potenziamento della rosa. Un vero e
proprio aumento di capitale
che però non è ben visto da
John Elkann, presidente della
Exor, la cassaforte della famiglia. Elkann pensa di concedere alla Juve solo una cinquantina di milioni, ossia un terzo di
quanto servirebbe per provare
a rifare grande la squadra.
Non è una differenza da poco,
non è un problema da poco.
Anche perché i tifosi spingono
per avere una risposta chiara
sul progetto bianconero: vogliono sapere se davvero c’è la
volontà di costruire una squadra competitiva. Un anno fa di
questi tempi le curve si schierarono apertamente contro la
vecchia dirigenza e cominciarono a invocare Andrea Agnelli, poi diventato presidente a
maggio. Andrea piace perché è
un tifoso, perché ha la passione, perché respira Juve dalla
mattina alla sera, perché in tribuna suda e soffre come se fosse in campo, perché con gli altri tifosi non condivide solo la
fede sportiva ma anche il rispetto e il senso di appartenenza alla centenaria storia del
club. Proprio per questo, quindi, i tifosi adesso sono delusi e
sperano che il presidente imponga la propria linea al cugino: è in ballo il futuro della Juve e non si può perdere altro
tempo perché di delusione in
delusione diminuisce l’appeal
JUVENTUS-BOLOGNA 0-2
MARCATORE Di Vaio al 4’ e al 21’ s.t.
JUVENTUS (4-4-2) Storari 6; Grygera
4,5 (dal 24’ s.t. Pepe 5,5), Barzagli 5,5,
Bonucci 4,5, Chiellini 5; Krasic 5,5,
Felipe Melo 5,5, Marchisio 6, Martinez 4
(dal 1’ s.t. Del Piero 6); Matri 5, Iaquinta
5 (dal 1’ s.t. Toni 5). All. Delneri 4,5.
PANCHINA Manninger, Motta, Traoré,
Salihamidzic
BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano 7;
Esposito 6 (dal 31’ p.t. Mutarelli 6,5),
Portanova 6,5, Britos 6,5 (dal 32’ s.t.
Cherubin s.v.), Rubin 7; Perez 6,
Mudingayi 7, Casarini 6,5; Della Rocca
6; Meggiorini 7 (dal 43’ s.t. Buscé s.v.),
Di Vaio 8. All. Malesani 8.
PANCHINA Lupatelli, Morleo, Paponi,
Gimenez
ARBITRO Romeo di Verona 6,5.
AMMONITI Pepe, Mutarelli, Britos per
gioco scorretto.
della squadra verso quei campioni che potrebbero riportarla in alto e dai quali non si può
più prescindere.
Lo stadio L’aspetto paradossale è che tra pochi mesi sarà
pronto il nuovo stadio della Juve e il club rischia di trovarsi
nella condizione di avere una
bella casa senza nemmeno un
quadro da mostrare agli ospiti.
Lo stadio funziona se lì gioca
una squadra che ti invoglia ad
andarci. Altrimenti serve a poco, perché vanno bene i negozi, i supermercati e i ristoranti,
ma lo stadio è innanzitutto la
casa del calcio. E per fare del
bel calcio servono i grandi campioni.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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zupping
PRONTI
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di VINCENZO CITO
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V
Claudio
Gentile, 57 anni,
è nato a Tripoli.
Con l’Under 21 ha
vinto un Europeo
e un bronzo
olimpico
V
tante nell’impostazione del prossimo mercato.
Chi traghetterebbe? Un altro
«aiutino» a Delneri arriva poi
dai pochi eventuali traghettatori credibili a piede libero. E infatti oggi Marotta ha davvero il taccuino bianco. Ma qualcosa dovrà comunque sondare in questi
giorni, proprio perché non può
permettersi di farsi trovare eventualmente impreparato. E allora ecco che cominciano a girare
alcuni nomi. Sentito Nedved,
che però ha detto no, si parla di
Pierluigi Casiraghi (ex c.t. del-
l’Under 21) e di Claudio Gentile, già in ballottaggio con Zaccheroni nella scorsa stagione.
Pezzi grossi a giugno Traghettatori a parte, sembra comunque
ben più concreta la possibilità
di un cambio di panchina a giugno. Per evitarla Delneri dovrebbe vincere almeno dieci delle prossime undici partite, possibilmente con in tasca un posto
nell’Europa che conta. Siamo
obiettivamente ai limiti del miracolo. Due i tecnici potenzialmente in corsa: Fabio Capello e
Luciano Spalletti. Il primo do-
vrebbe liberarsi dalla Federazione inglese e chiederebbe investimenti pesanti, il secondo guida
lo Zenit ed è chiamato a decidere in breve tempo, visto che a
metà marzo comincia il campionato russo. In seconda battuta,
vanno tenuti d’occhio un paio
di giovani emergenti. Innanzitutto, Antonio Conte, uno dei
capitani storici della Juve, acclamatissimo dal popolo juventino
sabato sera all’Olimpico. Poi, attenzione ad André Villas Boas,
33 anni, cresciuto alla scuola di
José Mourinho e oggi brillantissimo tecnico del Porto.
I giocatori
della Juve
a testa bassa
intorno al
tecnico Gigi
Delneri,
60 anni, alla
prima stagione
alla guida
dei bianconeri
dopo una
lunga carriera
trascorsa
quasi tutta
in provincia
DEEP-ART
Pierluigi
Casiraghi, è
nato a Monza il
4 marzo 1969.
Ha allenato
l’Under 21 dal
2006 al 2010
Chissà come si gioca
«con tanti assenti»
Massimo Mauro (Sky) a
Marco Branca prima della
partita «Anche stasera
giocate con tanti assenti».
«Pazzini applaudito dai suoi
ex freschi sostenitori»
(Marco Civoli, Rai)
La funzione di un
bordocampista «E’ successa
una cosa strana, è venuto
Mazzarri da me per gridarmi
"Dite dite che è calcio di
rigore!"» (Paolo Bargiggia,
Villarreal-Napoli,
Retequattro)
L’umiltà di Luca Pisinicca
(Raisport) «Noi credo siamo
in grado di andare a
leggere le formazioni delle
due squadre» (Alto
Adige-Roma, calcio donne)
Sky sport 24, mentre tutti
sono attorno a Moratti,
arriva una biondina.
«Hanno parlato di
sudditanza verso le piccole».
Il presidente dell’Inter
«Semmai verso le grandi»
Noi avevamo capito
«estetica», Stefano Mattei
(Rai) precisa che, domenica
20 febbraio, aveva parlato di
«gioia isterica» di Pato
quando si era tolto la maglia
dopo il gol. Quasi quasi, era
meglio estetica...
Fulvio Collovati («La
Domenica sportiva» Rai Due)
«Anche io ero timido, ho
giocato nel Milan a 19 anni.
Poi ho avuto la fortuna di
esordire in nazionale e di
giocare al fianco di Antonio
Cabrini e Antonio Rivera»
Gianluca Prudenti (Mediaset
Premium) «Splendido il
primo gol in serie A di
Ghezzal». A parte gli undici
segnati col Siena.
«A scatola chiusa compro
solo Arrighetti!» (Andrea
Lucchetta, Raisport,
Bergamo-Conegliano di
pallavolo femminile)
Vittorio Munari (Sky,
Italia-Galles) «Meta! Meta!
Meta! Chiaramente meta!
Meta! Meta! Meta! Dai, dagli
questa meta! E’ meta! E’
chiaramente meta. Meta!
Meta! Meta! E’ meta, è meta,
è meta». Il verdetto della
prova tv: non è meta.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 27a GIORNATA
Amaurissimo
La Roma ci ricasca
L’ex Juve esplode
Parma da 0-2 a 2-2
Pure con Montella riaffiorano i soliti difetti dei
giallorossi. Altro guaio al ginocchio per Pizarro
RUGGIERO PALOMBO
ROMA
2
PARMA
2
(4-2-3-1)
Doni; Cassetti, N. Burdisso, Juan, Riise;
Pizarro (dal 1’ s.t. Simplicio), De Rossi;
Taddei, M. Brighi, Vucinic (dal 18’ s.t.
Menez); Totti (dal 30’ s.t. Borriello).
PANCHINA Julio Sergio, Castellini, Loria
e Viviani. ALLENATORE Montella.
(3-4-2-1)
Mirante; Paci, Paletta, A. Lucarelli; Zaccardo (dal 27’ s.t. Dzemaili), Valiani,
Morrone (dal 7’ s.t. Crespo, dal 36’ s.t.
Pisano), Modesto; Candreva, Giovinco;
Amauri. PANCHINA Pavarini, Galoppa,
Gobbi, Palladino. ALLENATORE Marino.
PRIMO TEMPO 2-0
ESPULSI Paci (P) al 35’ s.t. per doppia
ammonizione per gioco scorretto.
GIUDIZIO 777
MARCATORI Totti (R) su rigore al 19’,
Juan (R) al 36’ p.t.; Amauri (P) al 29’ e al
34’ s.t.
ARBITRO C. Brighi di Cesena.
AMMONITI Zaccardo (P) e Totti (R) per
c.n.r., Burdisso (R) e Dzemaili (P) per g.s.
NOTE spettatori 9.882, incasso di 208.573; abbonati 18.617, quota 397.486. Tiri in porta 5-3.
Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 0-4. Angoli 6-5. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t.
5 R PRODUZIONE RISERVATA
ROMA dLa Juve è al collasso e
la Roma ci va molto vicino per
mano di Amauri, scarto di Madama. Paradossi del calcio. Il
Parma ringrazia in una giornata dove in coda non c’è squadra
che non faccia punti. La doppietta in rimonta dell’italo-brasiliano, fantastico il gol dell’1-2 di tacco, rovina le 600 maglie giallorosse e il gol numero
197 (in campionato) di Totti, e
il battesimo di Vincenzo Montella in un Olimpico che alla fine fa una scoperta: il problema
IL TACCO AL VOLO DI AMAURI È UN GIOIELLO
L’1-2 con cui il Parma accorcia le distanze è un gol fantastico, firmato da Amauri. Come si vede nel disegno di Rinaldi,
l’ex centravanti della Juve tramuta in rete un cross di Valiani con un colpo di tacco che anticipa Juan e beffa Doni
non era soltanto Ranieri. Ha ragione l’Aeroplanino nello
scherzarci sopra: mercoledì a
Bologna si è vinto perché il recupero/prosecuzione è cominciato dal minuto 17. L’inquietante statistica la propone lo
stesso tecnico: 24 dei 38 gol
presi dalla Roma in campionato sono arrivati nell’ultima
mezzora. Noi aggiungiamo anche i 2 (su 3) della Supercoppa
e i 7 (su 14) della Champions.
E per colmo di sadismo ricordiamo che prima del 2-2 col
Parma ci sono stati il Bologna
dell’andata e il Chievo (da 2-0
a 2-2), la Sampdoria (da 1-0 a
1-2), il Brescia (da 1-0 a 1-1) e
lo show di Marassi col Genoa
(da 3-0 a 3-4). In totale, 14 punti persi di rimonta: aggiungeteli alla classifica attuale della Roma e vedrete dove sta.
Gambe molli Sì, il problema principale è quello di una condizione fisica assai deficitaria. Riaffiora il pensiero che nel campionato scorso, quello della rincorsa con una serie positiva lunga
24 giornate, la preparazione
estiva che lo precedette fu curata da Spalletti. Questa volta è
toccato a Ranieri, che dunque,
al netto di uno spogliatoio che
non brilla per «voglia di lavorare saltami addosso», ha le sue
responsabilità. Col Parma, ci si
aggiunge pure l’effetto Pizarro: protagonista come col Bologna di un primo tempo a senso
unico, chiuso sul 2-0 grazie al
rigore di Totti (fallo di Lucarelli su Taddei) e al tap in di Juan
su palla inattiva, Pizarro si fa
male al solito ginocchio, complice un’entrata carogna di Giovinco. Al suo posto entra Simplicio con conseguente arretramento di Brighi, e la Roma si
perde, incapace di tenere palla
e congelare il gioco.
LE PAGELLE
di RU.P.
RIISE STRALUNATO, TOTTI C’È
DZEMAILI E VALIANI DECISIVI
ROMA 5,5
PARMA 6,5
DONI 5,5 Salva su Dzemaili ma sui
due gol appare poco reattivo.
MIRANTE 5,5 Bravo su Totti, ma
sul colpo di testa di De Rossi che
genera il 2 0 potrebbe fare di più.
CASSETTI 6 Giovinco combina
poco, ma affiora nel finale.
N. BURDISSO 5,5 Colpevole sul
secondo gol di Amauri, molto più
svelto nello sfruttare il rimpallo.
PACI 5 Due gialli gratuiti, il terzo
stopper mette a rischio col rosso
la rimontona del suo Parma.
JUAN 6 Il migliore di una difesa
stonata, Amauri lo beffa di tacco.
PALETTA 6 Fa subito rigore su
Totti ma la passa liscia, poi si
difende al centro della difesa.
RIISE 5 Sempre più stralunato, è
assente quando dalla sua parte
piovono i cross di Valiani.
A. LUCARELLI 6 Fa rigore (ma
non troppo) su Taddei e poi lotta
senza mai risparmiarsi.
PIZARRO 6,5 Di quanto pesa te ne
accorgi quando non c’è. Lo mette
ko una entrataccia di Giovinco.
ZACCARDO 6 Terzino laterale,
limita Vucinic giocando assai alto,
ma si perde De Rossi sul 2 0.
SIMPLICIO 5 Rileva Pizarro, male
da trequartista e pure dopo.
DZEMAILI 6,5 Rileva Zaccardo e
si piazza in mezzo al campo, in
regia. Risolutivo, sfiora pure il 3 2.
DE ROSSI 6 Se la cava, entra di
testa nel 2 0, nel finale è stanco.
TADDEI 6 Non ha più lo smalto di
un tempo, si salva col mestiere e
con quello guadagna un rigore.
M. BRIGHI 5,5 Meglio da
trequartista che quando finisce
largo a sinistra nel 4 4 2 .
VUCINIC 6 Montella lo toglie con
troppa fretta a mezzora dalla fine.
MENEZ 5 Rileva Vucinic sul 2 0 e
finisce 2 2. Mangiapalloni a
oltranza e poco incline a soffrire.
h
IL MIGLIORE
7 TOTTI
VALIANI 6,5 Soffre De Rossi ma
si scatena a destra quando entra
Dzemaili: suoi i due cross partita.
MORRONE 5,5 Patisce Pizarro ed
è il primo che Marino sacrifica.
CRESPO 6 Per Morrone, crea
l’alternativa a Amauri. Sul 2 2,
espulso Paci, esce (Pisano s.v.).
MODESTO 5,5 Patisce Taddei e
non è reattivo sul gol di Juan.
CANDREVA 6,5 Bene da
trequartista e poi da mediano.
GIOVINCO 5 Si sveglia troppo
tardi e a Pizarro fa una carognata.
IL MIGLIORE
h 7,5 AMAURI
Si impegna come un ragazzino,
rigore ok, due volte fa da solo e
sfiora il gol. Toglierlo sul 2 1 non è
stata una buona idea. Ammonito,
sarà squalificato. (Borriello s.v.)
Sbaglia di testa il possibile 1 2, ma
poi si inventa un gol da favola e
concede il bis d’agilità. Rinato.
All. MONTELLA 5,5 Parte bene,
ma si incarta con i cambi. Il fiato
grosso, è ovvio, non è colpa sua.
All. MARINO 6,5 Il primo Parma
piace poco, ma le correzioni in
corsa sono tutte ispiratissime.
TERNA ARBITRALE: C. BRIGHI 5,5 Si perde per strada il rigore su Totti e
l’entrata «arancione» di Giovinco su Pizarro. Galeoni 6,5-Barbirati 6,5
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
w
Montella: «Cali fisici»
4 Adriano? «Indifendibile»
I NUMERI
punti
di Montella sulla
panchina della
Roma. Dopo il
successo nel
recupero contro
il Bologna, è
arrivato un pari
Il tecnico allude a Ranieri: «Presi 24 gol nei finali, un motivo
ci sarà». Montali contro la punta, irreperibile per le visite
STEFANO BOLDRINI
l’ho visto in crescita»), confessa
di aver intravisto segnali positivi («siamo migliorati rispetto a
Bologna»), difende la decisione di sostituire Totti («in quel
momento mi sembrava la scelta giusta e la rifarei»).
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
16
LA FESTA ROVINATA DEL CAPITANO
Francesco Totti aveva portato in vantaggio la Roma su calcio di rigore, al 19’,
bagnando con il 197o gol in campionato le 600 partite in giallorosso LAPRESSE
Mente sveglia Il pencolante Marino, poco convincente nel privilegiare in avvio un 3-4-2-1
molto difensivo, con tre stopper, due difensori esterni a metà campo e il regista arretrato
Dzemaili in panchina, si riabilita nel secondo tempo. Dentro
Crespo per Morrone, con arretramento di Candreva sulla linea mediana, ma soprattutto
dentro Dzemaili per Zaccardo
per l’ultimo quarto di partita.
Mossa doppiamente felice, perché Dzemaili aggiunge qualità
in mezzo al campo e così facendo dirotta Valiani sulla corsia
di destra. Il pelato, assai toni-
co, la asfalterà travolgendo le
resistenze di Riise e del sopraggiunto Brighi, con la Roma passata frattanto a un 4-4-2 dettato dai cambi non proprio ispirati di Montella (Menez-Vucinic
e sul 2-1 Borriello-Totti). Saranno proprio di Valiani i cross
delle reti di Amauri. La Roma,
gomme a terra, non sa approfittare degli ultimi 14 minuti in
superiorità numerica, causa
espulsione di Paci. È anzi il Parma, con Dzemaili prima, risponde Doni, e con Giovinco
poi, il pallonetto è fuori di niente, a sfiorare l’impresona stile
Genoa.
GOLEADOR RITROVATO GIÀ 3 RETI CON IL PARMA
Amauri, 31 anni, gioca in Italia dal 2001. Debuttò in A col Napoli ANSA
Amauri: «Il merito
è tutto di Marino»
GABRIELLA GREISON
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dLui non suda, trattiene.
Calpestatelo pure nell’anima,
chiedendogli se questi due gol
con il Parma sono una risposta
alla Juventus, vi risponderà
che non è un problema suo,
adesso. Trattiene anche il fiato,
se serve. Ma, poi, lo dice: «Non
mi interessa, non è un mio problema». Amauri non fa uscire
niente, se non vuole. «Sono fatto così, penso alla giornata».
Anche se, da gennaio, di gol ne
ha segnati già 3 con i gialloblù.
«È vero, sono felice, ma non voglio parlare della mia ex-squadra». Perché la sua rinascita è
iniziata con questi colori. «E di
gol voglio farne ancora una valanga. Voglio dimostrare quello che so fare, e metterci tutto
me stesso». Un anno senza segnare, quasi va via inosservato
adesso. «A volte bisogna cambiare qualcosa, per iniziare una
svolta. Sono contento, mi sento
bene. Ho subito tanti infortuni,
ho giocato pochissimo. Ora ho
trovato continuità».
Dettagli Lui è così, gentile e civile. E se gli date il merito della
rimonta, lui rifiuta pure quella.
«Sì, perché non è così. Avevo
dietro una squadra che correva
tanto. E loro hanno perso pure
Pizarro, uno che non ci dava riferimenti. E, poi, c’è anche stata la mano del tecnico». Marino, che tra primo e secondo
tempo ha tenuto la squadra a
rapporto negli spogliatoi. «Sì,
ci ha mostrato la sua cattiveria,
e noi lo abbiamo seguito al volo. Lui è stato il primo a crederci ed è stato in grado di motivarci». E gli obiettivi, ora, sono tanti. «Dobbiamo stare sereni, e andare avanti. Perché la salvezza
deve essere il nostro primo pensiero, ogni giorno. Siamo riusciti a pareggiare, dopo una grande rimonta, è stata una partita
difficilissima: dopo prove così,
dobbiamo crederci e andare
avanti. Proprio come ci diceva
il tecnico negli spogliatoi: fidatevi di voi stessi. In effetti, ci siamo fidati». E chissà se Prandelli
ha guardato la partita. «Sono fiducioso pure su quello...».
gol di Totti
al Parma. Quella
gialloblù è la
squadra più
perforata nella
carriera
professionistica
del numero 10
10
sconfitte
di fila in casa
della Roma per
il Parma, prima
del pari di ieri.
Solo nel 1998
aveva segnato
2 reti a Roma
ROMAdNon si nega nulla la Roma nel giorno delle 600 partite
di Totti: il gol numero 197 del
capitano, l’illusione del 2-0, le
gomme che si sgonfiano dopo
un’ora, la sesta rimonta subita
in campionato, la penosa fuga
in silenzio di Rosella Sensi,
Adriano che salta la visita di
controllo alla spalla e che, parole del direttore generale in
pectore Gian Paolo Montali, «è
indifendibile». Sullo sfondo,
Claudio Ranieri: l’ambiente ha
giudicato «indelicata», nei tempi soprattutto, l’intervista rilasciata al Tg1 dall’ex allenatore
della Roma alla vigilia della gara con il Parma.
Montella Il nuovo tecnico indica
nella condizione fisica il problema numero uno della Roma:
«Se abbiamo subito 24 gol nell’ultima mezz’ora, una spiegazione ci sarà. Il calo fisico è evidente, poi diventa anche un
problema mentale: quando le
energie calano, subentra la paura. La ricetta? L’unica: lavora-
re». L’infortunio di Pizarro, che
ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro — oggi i
test clinici —, ha distrutto la
squadra: «Pizarro è fondamentale. Mi dispiace che sia stato fischiato mentre usciva in barella». Montella fa quadrato attorno la squadra. Protegge Riise
(«ha sbagliato qualcosa, ma
Vincenzo
Montella, 36
anni, seconda
volta sulla
panchina della
Roma ANSA
Adriano Il brasiliano non si è
presentato alla visita di controllo con il professor Castagna.
Montali è durissimo: «Adriano
è indifendibile. Abbiamo fatto
tanto per lui e a questo punto
prenderemo provvedimenti nell’interesse della Roma». Poi parla del futuro, indicando la linea
guida della possibile convivenza con Franco Baldini: «Con la
nuova proprietà, dovrei avere
l’incarico di direttore generale.
In una società moderna, servono due figure importanti: il d.g.
dell’area sportiva e il d.g. dell’area economica».
Totti Il capitano esce a testa bassa. Sul suo sito scrive: «Avrei voluto festeggiare le 600 gare in
giallorosso con una vittoria sul
Parma. Ora non dobbiamo mollare. Lo dobbiamo alla maglia e
ai nostri tifosi».
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 27a GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI
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CAGLIARI dLa lepre è stanca, sfi-
duciata, e il cacciatore s’avvicina, entusiasta, a grandi balzi.
La lepre-Lazio si nasconde a Cagliari, dopo 5 partite senza
sconfitte, ma un po’ più sudate.
E l’Udinese cacciatrice gioca al
tiro al bersaglio col Palermo.
Così, per prendere le misure
Champions. Nel frattempo, il
Cagliari gode, batte una grande dopo aver perso ingiustamente con un’altra grande la
settimana prima. Ormai è quasi nel porto salvezza, se continua così può persino fare un
pensierino proibito all’Europa,
visto come vanno le rivali che
ha davanti.
Cattiveria Il Cagliari vince con
la qualità che è mancata alla Lazio: la grinta, la cattiveria, la
convinzione. Con la batteria di
punte che ha, Reja per i gol resta aggrappato soprattutto a
Hernanes. Non ha segnato lui,
non ha segnato nessuno. Eppure per tutto il primo round la
Lazio ha mostrato la sua superiorità tecnica, controllando la
sfida lontano dalla sua area, tenendo il Cagliari sotto pressione, facendolo soffrire in mezzo, anche perché Conti stava
basso per controllare il brasiliano. Il problema è che l’unica
chance vera della Lazio è stata
su una punizione centrale respinta da Agazzi. Il tosto Cagliari ha tenuto duro e poi colpito,
a fine tempo, grazie a un assist
di Cossu per Acquafresca pescato solo in area. Il centravanti tira a giro, Berni (discreto sostituto di Muslera) in uscita riesce appena a sfiorare la palla
dove arriva come una furia
Dias che non si sa bene cosa voglia fare, ma alla fine la butta
dentro. La palla forse sarebbe
entrata lo stesso, ma optiamo
per l’autorete perché Dias
avrebbe potuto serenamente
deviare in calcio d’angolo o gestire comunque in un modo più
proficuo il tiro di Acquafresca.
Dias, che figuraccia
Il Cagliari frena la Lazio
Autorete sul tiro di Acquafresca: per i biancocelesti
rallentata la corsa Champions, i sardi sognano l’Europa
CAGLIARI
LAZIO
1
0
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI aut. di Dias al 40’ p.t.
CAGLIARI (4-1-3-2) Agazzi; Perico,
Canini, Astori, Agostini; Conti; Biondini,
Cossu (dal 17’ s.t. Nainggolan), Lazzari;
Acquafresca (dal 29’ s.t. Missiroli),
Nenè. PANCHINA Pelizzoli, Magliocchetti, Ariaudo, Laner, Ragatzu. ALLENATORE Donadoni.
LAZIO (4-2-3-1) Berni; Lichtsteiner,
Biava, Dias, Radu; Matuzalem, Ledesma; Sculli (dal 20’ s.t. Floccari), Hernanes, Gonzalez (dal 31’ s.t. Zarate); Kozak.
PANCHINA Bizzarri, Stendardo, Scaloni,
Bresciano, Garrido. ALLENATORE Reja.
L’autorete di André Dias, 31 anni, che devia nella sua porta il tiro di Acquafresca LAPRESSE
I RIMPIANTI DEI BIANCOCELESTI
Reja: «Noi padroni per 45’
Troppi errori sotto porta»
CAGLIARI (s.cie.) «Vittoria importante, ottenuta
con carattere e intelligenza: ai ragazzi dico bravi,
questo era un bivio fondamentale per la
stagione». Donadoni esulta, mentre Reja non si
dà pace: «Nel primo tempo abbiamo dominato, il
Cagliari nell’unica occasione è riuscito a farci gol.
Sono comunque soddisfatto della prestazione,
ma bisogna essere più concreti sottoporta».
Mosse Fin lì i sardi non meritavano il vantaggio. Lo hanno legittimato dopo, giocando un secondo tempo autoritario e pieno di convinzione (e con Conti
tornato più alto). Il ruolo che
avrebbe dovuto avere la Lazio
che invece si è sgonfiata, nonostante i tentativi di Reja per lanciarla all’attacco: dentro Floccari e poi Zarate per l’ombra di
Sculli e Gonzalez. A parte un
gran tiro di Ledesma da fuori,
Agazzi si è limitato a uscire sulle teste o sui piedi avversari,
ARBITRO Russo di Nola.
AMMONITI Astori (C), Biondini (C), Canini (C), Lichtsteiner (L) per gioco scorretto; Gonzalez (L) per proteste; Missiroli
(C), Nenè (C) e Matuzalem (L) per c.n.r.
NOTE paganti e abbonati non comunicati. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-3. Angoli 1-5. Recuperi: p.t. 0’;
s.t. 5’.
aiutato da un Astori in gran
spolvero che ha cancellato Kozak. Di contro, il Cagliari ha
sfiorato il raddoppio con una
gran volée di Missiroli (entrato, con profitto, per Acquafresca) e una punizione di Conti
stile Hernanes. A essere onesti,
poca roba su entrambi i fronti.
Ma al Cagliari va bene così. Le
assenze di Muslera, Mauri e
Brocchi invece non bastano come alibi alla Lazio. Occorre ritrovare corsa, grinta e gol per
non farsi braccare.
LE PAGELLE
di F.B.
ASTORI E’ UN GIGANTE
MISSIROLI DA’ RESPIRO
E KOZAK NON LA VEDE
CAGLIARI 6,5
AGAZZI 6,5 Pronto nelle uscite. E rischia la cabeza.
PERICO 6,5 Pulito in difesa, puntuale nell’offesa.
CANINI 6 Il meno efficace nelle coperture.
h
IL MIGLIORE
7 ASTORI
Non fa prendere una palla a Kozak, nemmeno di testa.
AGOSTINI 6 Spinge poco: Gonzalez lo tiene basso.
CONTI 6 Fatica all’inizio su Hernanes, si riprende e
crea gioco. Stupenda sassata su punizione nel finale.
BIONDINI 6,5 Il solito motorino rosso.
COSSU 6,5 Geniale assist per Acquafresca.
NAINGGOLAN 6 Entra a mettere muscoli in mezzo.
LAZZARI 6 Solo per la generosità, perché sembrava
gli avessero deformato i piedi.
ACQUAFRESCA 6,5 Una sola occasione, gol. Che non
entrerà nel conto.
MISSIROLI 6,5 Polmoni freschi. Promosso.
NENÈ 6 Punto di riferimento, fa salire la squadra.
All. DONADONI 6,5 La sua squadra non ha brillato,
ma è tosto, sempre.
LAZIO 5,5
BERNI 6 Sfiora il tiro di Acquafresca, gli altri li para.
LICHTSTEINER 6 Mezzo voto in meno per la rudezza
di due interventi che potevano far male.
BIAVA 6 Può lanciare la pietra di chi è senza colpe.
DIAS 5,5 Non si sa se il pallone sarebbe entrato lo
stesso, ma l’impacciata deviazione è decisiva.
RADU 6 Esente da seri errori, poteva dare di più.
MATUZALEM 5 Gioca maluccio e soprattutto è
irritante con i suoi continui atteggiamenti provocatori.
IL MIGLIORE
h 6,5 LEDESMA
Novanta minuti a buon livello, anche quando nella
ripresa la Lazio non gira più.
SCULLI 5 Mai in partita, Perico lo spegne subito.
FLOCCARI 6 Entra ben motivato.
HERNANES 6 Comanda il gioco, poi si spegne.
GONZALEZ 5,5 Le ali irresistibili sono altre.
ZARATE 5,5 Ha poco tempo per cambiare le cose,
KOZAK 5 Oscurato di brutto da Astori.
All. REJA 5,5 Lazio discreta a metà, non trova la
giusta reazione.
TERNA ARBITRALE: RUSSO 6 Qualche errore
veniale, che non incide sulla partita.
Giachero 6 - Crispo 6
SERIE BWIN La capolista
Atalanta, settimana chiave
E ora Consigli è la certezza
w
La difesa non piglia
più gol: ottimismo
per le sfide con
Torino e Novara
I NUMERI
556
ROBERTO PELUCCHI
i minuti
di imbattibilità di
Consigli, che ha
preso l’ultimo
gol il 15 gennaio.
E’ l’unico nelle
ultime 9 partite
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIncomincia la settimana probabilmente più importante
della stagione dell’Atalanta,
prima con tre punti di vantaggio su Novara e Siena e dieci
sul Varese, quarto. In sei giorni la squadra di Colantuono
può mettere la croce sulla lotta per il primo posto o rimettere la promozione in discussione. Mercoledì i nerazzurri andranno a Torino, il lunedì successivo ospiteranno il Novara.
Due vittorie confermerebbero
lo strapotere riconosciuto da
tutti gli osservatori, ma finora
non completamente espresso.
Però, anche quattro punti potrebbero lasciare il segno prima del rush finale, dodici partite da gestire, di cui ben nove
contro avversarie che attual-
317
le presenze
in campionato di
Gian Paolo Bellini
con l’Atalanta.
Ha eguagliato
il primato di
Stefano Angeleri
Andrea Consigli, 24 anni, all’Atalanta dal 2008 LIVERANI
mente si trovano nella parte
destra della classifica.
In discesa A quel punto gli ostacoli più impegnativi sarebbero
Padova e Livorno (in trasferta) ed Empoli (in casa). Tre
delle ultime quattro partite, invece, si giocheranno a Bergamo contro Portogruaro, AlbinoLeffe e Cittadella. Colantuono ha una rosa talmente ampia da essere costretto a spedire in panchina e in tribuna giocatori che sarebbero titolari in
qualsiasi altra squadra. Un bel
lusso, i cui vantaggi si stanno
vedendo adesso. Balza subito
agli occhi la solidità difensiva
della squadra, che non perde
da undici partite (l’ultimo k.o.
con il Livorno in casa il 26 novembre) e non incassa gol da
556 minuti (l’ultimo giocatore
capace di battere Consigli è
stato Schiavi del Vicenza il 15
gennaio e sedici partite su ventotto si sono chiuse senza gol
subìti). Anche gli avversari
più in forma faticano a entrare
nell’area nerazzurra, perché
l’Atalanta è squadra poco interessata allo spettacolo fine a
se stesso, ma molto attenta alla sostanza (nove vittorie su sedici sono state di misura). E sa
di avere giocatori di qualità superiore, in grado di sbloccare
la partita in qualsiasi momento. Può una tale corazzata sbriciolarsi improvvisamente e
non salire in A? Ma dai...
LA SITUAZIONE
INFORTUNATI
Domani la 29a
Mercoledì sera
il clou a Torino
Porcari va k.o.
Graffiedi rischia
un lungo stop
Questa è la situazione in serie
B dopo 28 giornate: Atalanta
p. 55; Novara e Siena 52;
Varese 45; Reggina 42;
Pescara e Torino 41; Empoli e
Livorno 39; Vicenza 38;
Padova 36; Grosseto 35;
AlbinoLeffe 34; Crotone 33;
Piacenza 32; Sassuolo e
Modena 31; Ascoli ( 6),
Cittadella e Portogruaro 28;
Triestina 27; Frosinone 26.
Domani sera di nuovo in
campo per la 29ª giornata e
diverse squadre si trovano
con il problema degli
infortunati che non possono
recuperare. Tesser, tecnico
del Novara, perde Porcari
(contusione al piede sinistro),
ma recupera il difensore
Morganella, assente sabato. Il
Varese deve rinunciare
all’attaccante Neto Pereira,
fermato da una botta a un
polpaccio. Non ci sono buone
notizie neppure per il
Piacenza: l’attaccante
Graffiedi, assente da tre
partite, rischia l'operazione a
un piede che metterebbe fine
al suo campionato, mentre per
Catinali si teme un guaio
muscolare piuttosto serio.
Saranno invece regolarmente
in campo i due acciaccati del
Torino: il brasiliano
Gabionetta, al debutto, ha
un’infiammazione a un
ginocchio, Bianchi sta
smaltendo la botta a un
polpaccio; disponibile anche
Gasbarroni, assenti invece
Garofalo e Pratali.
PROSSIMO TURNO
Si gioca domani sera (inizio
alle ore 20.45), l’ultimo turno
infrasettimanale del
campionato. Ecco il
programma della 29ª giornata:
AlbinoLeffe Modena
(2 2)
Ascoli Vicenza
(0 1)
Cittadella Livorno
(0 3)
Grosseto Padova
(0 3)
Novara Portogruaro
(5 1)
Piacenza Empoli
(1 1)
Reggina Frosinone
(2 1)
Sassuolo Pescara
(0 1)
Siena Triestina
(0 0)
Varese Crotone
(0 1)
Mercoledì, ore 20.45
Torino Atalanta
(1 2)
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
SERIE A 27a GIORNATA
Annullato il 3-2 valido
Il Brescia: «Che schifo»
La squadra di Iachini va sul 2-0, poi il Lecce rimonta. Al 93’
gol di Caracciolo, Morganti vede un fuorigioco: sono veleni
IL FILM
Inizia l’Airone
poi rimontano
i giallorossi
S
LE PAGELLE
di P.F.A.
ZOBOLI FUNZIONA
CORVIA ESSENZIALE
BRESCIA 6
ARCARI 6 Dodicesima presenza, non è una riserva
ma un 1B. Affidabile su una botta di Mesbah.
ZEBINA 6 Munari si infila lì, ma l'errore è a monte.
MARECO 5 Bega ha l'influenza, lui è nel trio difensivo.
Un buco tremendo riporta il Lecce in partita con il 2 1.
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI
IL MIGLIORE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
h
BRESCIA d Dei tanti errori di
Pulito da errori dietro, va a pigliarsi il primo centro
stagionale con la zuccata del raddoppio.
questa partita quello che avrà
vita più lunga, nei commenti e
nelle lamentele, riguarda i giudici di gara, cui la moviola dà
torto. Nell'annullare al 93' la rete del 3-2 per il Brescia, l'arbitro Morganti si fida dell'assistente Alessandroni, che non
vede il tocco di Olivera che salva dal fuorigioco Caracciolo. Il
guardalinee è a 25 metri, l'arbitro a 5, seppur in una mischia.
«É uno schifo», commenta poi
Diamanti. «Danneggiati e penalizzati», spiega Iachini. «Non
ho visto, ma vi credo se dite che
era offside», dice Rizzo, sostituto dello squalificato De Canio.
Tutto il Brescia è furioso. Era
uno spareggio e solo la vittoria
l’avrebbe tenuto aggrappato al
treno salvezza. Ora viene superato dal Cesena e resta a 4 punti dal Lecce. Non è una sentenza definitiva, ma una mazzata
tremenda.
Altri errori Eppure il Brescia
aveva il successo in mano: 2-0
superato il quarto d'ora. Poi ha
sbagliato tanto davanti (soprattutto con Konè) e il necessario
dietro, con Mareco imputato
sul 2-1 di Corvia e Zambelli sul
2-2 nella ripresa. Sembra che
le difese italiane, un tempo rinomate nel mondo, non sappiano più coprire su un fallo laterale. Come gli azzurri al Mondiale contro la Slovacchia, anche i
bresciani si fanno infilzare da
un'azione nata con le mani e
ben sfruttata da Munari. Il Lecce conferma la peggior difesa
del torneo (48 reti) ma anche
la capacità di rimediare agli obbrobri. Sette occasioni contro 3
significa pure che non sono stati i pugliesi a ribaltare le gerarchie, ma i rivali a offrire la sottomissione.
Concorso valido dal 31 gennaio 2011 al 13 marzo 2011. Estrazione finale il 14/03/2011.
Totale Montepremi 4.916,00 (IVA Esclusa) Regolamento integrale del concorso disponibile
presso la società promotrice e sul sito www.juventus.com
Foto©LaPresse
Calo Brescia Come dice Iachini,
«il gol annullato non verrà più
ridato, quindi andiamo avanti
cercando la continuità». Nelle
5 gare del suo ritorno un solo
7 ZOBOLI 7
ZAMBELLI 5,5 Solito primo tempo a mille, compreso il
cross dell’1 0. Solita ripresa in affanno, con uscita
sbagliata sulla rimessa che porta al pari (Daprelà s.v.).
KONE' 5,5 Bene al limite: ma in area fallisce tre volte.
In vantaggio
Al 16’ del primo tempo Caracciolo,
tutto solo, raccoglie un assist
perfetto di Zambelli e batte Rosati
per l’1-0 del Brescia LIVERANI
C. ZANETTI 6 C’è per l'appoggio facile. Soffre alla
fine.
P. HETEMAJ 5,5 Al posto di Filippini, non può avere il
suo dinamismo. Prima sufficiente, ma su Olivera
cede.
LANZAFAME 5,5 Tra centrocampo e attacco, poco
tempo e spazio.
BERARDI 6 Lascia l'assist a Munari e tiene in gioco
Corvia, però è sorpreso da Mareco. Cinque cross.
DIAMANTI 6,5 Cala dopo un'ora, ma prima è il più
pericoloso. Rischiosa corsa dalla panchina per
protestare dopo il gol annullato, prende un giallo.
EDER 5,5 Da metà ripresa, non ha il piede caldo.
CARACCIOLO 6,5 Sei reti al Lecce in A, sarebbero 7
con quella al 93'. Ha delle pause ma emerge nel finale.
ALL. IACHINI 6 Gli errori dei singoli lo puniscono,
organizzazione con limiti nella ripresa.
Il tocco di Olivera (Lecce) che serve Caracciolo (Brescia) al 93’: non è fuorigioco IPP
w
I NUMERI
18
i punti persi
dal Brescia nei
secondi tempi.
Dal ritorno di
Iachini un solo
k.o. ma anche
una sola vittoria
in 5 partite
k.o. ma anche una sola vittoria.
E i pari, vista la situazione, sono una vibrazione minima. I
punti persi dal Brescia nella ripresa salgono a 18, primato. Di
buono c'è la crescita di Diamanti, che nel ruolo di seconda punta offre sponde, conclusioni
(Rosati fatica a respingere),
lanci per il contropiede. Quando esce per Eder, il tecnico spiega che «stava esaurendo l'autonomia». Ma il sostituto non fa
meglio.
Crescita Lecce É la prima volta
senza contemporaneamente
Giacomazzi e Vives. Mancano
pure Tomovic, Di Michele e Ferrario. Sul 2-0 Jeda, unica punta, viene affiancato da Corvia
che subito segna. Olivera da
trequartista torna a centrocampo e sfodera una gran ripresa,
Munari ritrova la fascia, poi diventa punta nel 3-4-3 della rimonta. Mosse che almeno limitano il Brescia. Poi Brivio regala un corner nel recupero e nasce il caos. Di cui si parlerà a
lungo.
BRESCIA
LECCE
2
2
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 2-1
MARCATORI Caracciolo (B) al 16', Zoboli (B) al 18', Corvia (L) al 31' p.t.; Munari
(L) al 25' s.t.
LECCE 6
ROSATI 6,5 Reattivo sulle sassate di Diamanti.
G. DONATI 5,5 Nel primo tempo passa chiunque a
destra. Poi migliora.
La fuga
Passano due minuti e il Brescia
raddoppia grazie a un colpo di testa
di Zoboli: per gli uomini di Iachini
sembra davvero fatta GETTY
BRESCIA (3-5-2) Arcari; Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli (43' s.t. Daprelà),
Koné, C. Zanetti, P. Hetemaj (30' s.t.
Lanzafame), Berardi; Diamanti (21' s.t.
Eder), Caracciolo. PANCHINA Leali, Accardi, Vass, Possanzini. ALL. Iachini.
NOTE spettatori 4677. Tiri in porta 4-5. Tiri
fuori 6-2. Fuorigioco 5-2. Angoli 7-1. Recuperi 0' p.t., 4' s.t.
FABIANO 5,5 Sbagli meno evidenti, ma si sentono.
BRIVIO 5,5 Stringe al centro nella ripresa, regala il
corner del caos finale.
GROSSMULLER 5 Reduce dall'influenza, subito
sostituito.
CORVIA 6,5 Riapre la gara, quarto gol in campionato.
IL MIGLIORE
h 6,5 MUNARI
6,5
Nella mischia perde Zoboli: su rifà con gol e assist.
LECCE (4-4-1-1) Rosati; G. Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio; Grossmuller
(24' p.t. Corvia), Munari, Bertolacci (21'
s.t. Piatti), Mesbah; Olivera; Jeda (33'
s.t. M. Coppola). PANCHINA Benassi, Sini, Rispoli, Chevanton. ALL. Rizzo (De
Canio squalificato).
ARBITRO Morganti di Ascoli ESPULSI
Carillo (vice all. Brescia) e Piovani (team manager Brescia) proteste. 48' s.t.
AMMONITI Zoboli (B), Gustavo (L), Corvia (L), Mesbah (L) gioco scorretto, Diamanti (B) proteste.
GUSTAVO 5 Rientra dalla squalifica, è rallentato.
BERTOLACCI 5,5 Quinta presenza in A, ansima su
giro palla bresciano della prima metà.
PIATTI 6 Dà più profondità di Bertolacci.
MESBAH 6 Cresce nella ripresa, Arcari gli nega il gol.
OLIVERA 6,5 Prima tra le linee, poi centrale. Secondo
tempo di spessore escluso l'assist per Caracciolo.
JEDA 6 Va meglio con Corvia a fianco (Coppola s.v.).
Pareggio
ALL. RIZZO 6 Il sostituto di De Canio rivolta la
squadra e rimedia agli errori difensivi.
Al 25’ del secondo tempo Munari,
scattando su una rimessa laterale,
si presenta solo davanti ad Arcari
e lo fulmina per il 2-2 GETTY
TERNA ARBITRALE: MORGANTI 5 Anche un rigore
prima del tocco di Olivera. E di là una trattenuta di
Mareco su Munari. Romagnoli 6-Alessandroni 4
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R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 27a GIORNATA
Luis Jimenez, 26 anni, trasforma il rigore che regala la preziosissima vittoria al Cesena GETTY IMAGES
Mohamed Ghezzal, 26 anni, calcia il pallone che dà il pareggio al Bari. E’ il suo primo gol in biancorosso TODAY
Rigore al 90’
E Jimenez
riporta su
il Cesena
Fiorentina,
c’è solo Gila
Il Bari è vivo
Finisce pari
Il cileno punisce il rinunciatario
Chievo: i romagnoli si rialzano
CESENA
CHIEVO
1
0
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Jimenez al 45’ s.t. rigore.
CESENA (4-3-2-1) Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Felipe (15’ p.t. Pellegrino), Lauro; Caserta (36’ s.t. Giaccherini), Colucci, Parolo; Jimenez, Rosina
(16’ s.t. Malonga); Bogdani. PANCHINA
Calderoni, Sammarco, Piangerelli, Santon. ALLENATORE. Ficcadenti.
CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey,
Andreolli, Mandelli, Mantovani; Fernandes, Guana, Constant (36’ s.t. Granoche); Bogliacino (23’ s.t. Sardo); Pellissier, Thereau (13’ s.t. Moscardelli).
PANCHINA Squizzi, Morero, Marcolini,
Pulzetti. ALLENATORE Pioli.
ARBITRO Valeri di Roma.
AMMONITI Ceccarelli (Ce) per g. scor,
Sorrentino (Ch) e Bogdani (Ce) per
c.n.r, Mandelli (Ch) per proteste.
NOTE paganti 3.160, inc. 23.875 euro; abb.
10.924, quota di 152.222,42. Tiri in porta 7-3.
Tiri fuori 7-0. In fuorigioco 8-5. Angoli 7-0. Recuperi: p.t. ’1’, s.t. ’5’.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA d Non una panacea,
ma di sicuro un raggio di luce
nel buio, il rigore segnato da
Jimenez che proprio al novantesimo ha ridato fiducia e speranza al Cesena lungo la difficile rotta per la salvezza. Sino a
quel momento i romagnoli
avevano dovuto fare i conti
più con le loro paure che contro la forza di un Chievo colpevole, probabilmente, di avere
pensato innanzitutto a portare a casa un pari dopo le due
precedenti sconfitte consecutive. Scelta legittima, ma pagata a caro prezzo.
Quel presidente-tifoso Doppio
colpo, per il Cesena, in campo
e pure fuori, vista la scelta di
Igor Campedelli, dopo i veleni
degli ultimi giorni, di andare a
tifare nel primo tempo in mezzo agli ultrà, sentendo da due
passi i cori contro di lui e Ficcadenti. «Anch’io un giorno confessai a Lugaresi che, da tifoso, lo avevo mandato a quel paese», racconta oggi da presidente di una squadra che, ancora una volta, ha fatto di tutto per complicarsi la vita prima di tornare a vincere dopo
cinquanta giorni (6 gennaio).
Il peccato originale Se il Cesena
ci ha provato a lungo, ma invano, Il Chievo per lunghi tratti
della gara si è preoccupato solo di controllare il pari. Pioli recrimina per un fuorigioco fischiato a Pellissier, ma a parte
quell’episodio e la prodezza
dello stesso portiere romagnolo nel finale su Fernandes, ha
fatto poco per vincere. Difesa
attenta, certo, ma anche scarsa propensione offensiva, badando soprattutto a frenare i
tentativi degli uomini di Ficcadenti sulle fasce.
La chiave A Cesena l’avevano
preparata come se fosse la gara della vita. Dopo un primo
tempo grigio e chiuso fra i fischi, i romagnoli hanno mostrato un po’ di aggressività in
più, utile a prendere possesso
del centrocampo ed a far salire la squadra. Pareva un pari
già scritto, specialmente quando Ficcadenti, fra i brusii di disapprovazione del pubblico,
ha tolto Rosina per Giaccherini. Nient’affatto: il Cesena ha
prima visto l’inferno quando
Antonioli è andato a togliere
dall’angolino la zuccata di Fernandes, salvo poi risalire in paradiso dopo il gol di Jimenez
dal dischetto. Un attimo prima Bogdani aveva teso la trappola in mezzo all’area e Mandelli, ahilui, ci è cascato in pieno. Il Chievo? Un passo falso
evitabile, ma nessuna nuvola
all’orizzonte.
LE PAGELLE
di FI.GRI.
VAI ANTONIOLI
PAROLO GRANDE
CHE SORRENTINO
CESENA 6
ANTONIOLI 6,5 La respinta su
Fernandes vale mezza vittoria.
CECCARELLI 6 Spinge molto, gli
manca un po’ di precisione.
VON BERGEN 6 Bada al sodo e
risolve delle situazioni rischiose.
FELIPE 6 Efficace, ma sfortunato:
subito k.o.
PELLEGRINO 6 Attento e
volenteroso.
LAURO 6 Meglio in difesa.
CASERTA 5,5 Poco lucido
(Giaccherini s.v.).
Ghezzal risponde al gol dei viola
La vittoria ai punti è dei pugliesi
COLUCCI 6 Troppo in orizzontale.
BARI dSe i calciatori non fosse-
Previsione Sinisa A rileggere le
sue dichiarazioni alla vigilia
della sfida, Mihajlovic aveva
previsto tutto. «Certe partite si
risolvono anche con un colpo
di culo o con una giocata individuale», l’essenza del pensiero del serbo. In effetti, l’acuto
del singolo c’è stato: il tiro perfetto di Gilardino, che al 21’,
complice il dormiente Glik,
con un sinistro velenoso, ha infilato Gillet, sfruttando l’unico
pallone giocabile fornito dai
compagni (lancio col contagiri di Montolivo). Quanto al
«culo», Sinisa l’ha scampata
bella, al «San Nicola». «Se il Bari avesse segnato prima, magari avremmo anche perso», la
sua obiettiva analisi. In vantaggio, la Fiorentina va al piccolo
trotto, incapace di affossare
un avversario abbandonato
dai tifosi (verso le ore 18.30 i
giocatori sono usciti da un cancello secondario, per evitare
circa 150 contestatori). Ljajic
è un fantasma, tocca di struscio pochi palloni e Mutu fa poco di più, una sforbiciata e l’impegno costante nel commettere falli e provocazioni.
ro riconoscibili per i colori delle maglie, sarebbe davvero difficile scoprire chi, tra Bari e
Fiorentina, occupa l’ultimo posto. Il pari vale come una condanna, per tutti. Perché la
squadra di Mutti, con lui 2 punti in 3 gare, è più lontana dalla
salvezza; perché quella di
Mihajlovic fa un altro, notevole passo indietro sul piano del
gioco. Da questa partita, assolutamente da dimenticare, è
giusto estrapolare i due gol,
autentiche perle, di Alberto Gilardino e Abdelkader Ghezzal.
L’attaccante viola tocca quota
200 reti in carriera (ne ha segnate 137 in Serie A, ora è a
un gol da Chiesa); il franco-algerino si sblocca, centrando il
primo bersaglio col Bari.
Orgoglio Bari Nella ripresa il
Bari mette addirittura all’angolo Montolivo e compagni. Sarà disordinato, ma è un assedio (sfiora il gol anche Donati)
che Mihajlovic subisce, impotente, cercando di gestire il risultato anche con una difesa a
5. Partito con Castillo terminale, supportato da Romero e Huseklepp (peperino ma poco incisivo), Mutti affida nuove speranze a Ghezzal, che al 42’,
con un tiro di esterno destro,
agguanta il pareggio. E Boruc,
nel recupero, salva su una conclusione di Huseklepp. Avviandosi verso la retrocessione in
B, gli ultrà baresi gridano «vergognatevi». Almeno stavolta,
vale proprio per tutti...
PAROLO 6 Per due volte va vicino
al gol.
BARI
ROSINA 6 Sfiora il vantaggio nel
primo tempo.
FIORENTINA
MALONGA 6 Dà velocità alla
manovra.
h
IL MIGLIORE
6,5 JIMENEZ 6,5
Il rigore, e molto altro ancora.
BOGDANI 6 Si conquista il rigore.
Prima incide poco.
All. FICCADENTI 6 Il suo Cesena
deve osare di più.
CHIEVO 5,5
h
IL MIGLIORE
6,5 SORRENTINO
Decisivo su Parolo e Jimenez.
FREY 6 Serve a Fernandes la palla
d’oro nel finale.
ANDREOLLI 6 Bel duello con
Bogdani.
MANDELLI 5 L’ingenuità sul rigore
è imperdonabile.
MANTOVANI 6 Propositivo.
FERNANDES 6 Antonioli gli nega il
gol.
GUANA 5,5 Patisce nella ripresa la
pressione del Cesena.
CONSTANT 5,5 Fa davvero poco
(Granoche s.v.).
BOGLIACINO 5 Prestazione sotto
tono.
SARDO 5,5 Molto movimento,
però non basta.
PELLISSIER 6 Quando va in porta,
lo ferma un fuorigioco dubbio.
THEREAU 5 Si muove molto,
conclude poco.
MOSCARDELLI 5,5 Mezz’ora di
grande impegno.
All. PIOLI 5,5 Squadra troppo
rinunciataria, e gli va male.
TERNA ARBITRALE: VALERI 5,5
Dubbi sul rigore: vede soltanto
la trattenuta di Mandelli. Giusti i
gialli. Grilli 6-Rosi 6,5.
1
1
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Gilardino (F) al 21’ p.t.;
Ghezzal (B) al 42’ s.t.
BARI (4-3-2-1) Gillet; Raggi (1’ s.t. Rinaldi), Glik, A. Masiello, Parisi; Bentivoglio (11’ s.t. Donati), Codrea, Gazzi;
Romero (27’ s.t. Ghezzal), Huseklepp;
Castillo. PANCHINA Padelli, Kopunek,
Alvarez, Okaka. ALLENATORE Mutti.
FIORENTINA (4-3-2-1) Boruc; Comotto, Gamberini, Natali, Pasqual;
Behrami (40’ s.t. Camporese), Donadel, Montolivo; Mutu (23’ s.t. Cerci),
Ljajic (15’ s.t. Vargas); Gilardino. PANCHINA Neto, De Silvestri, D’Agostino,
Babacar. ALLENATORE Mihajlovic.
AMMONITI Codrea (B), Natali (F), Comotto (F) per gioco scorretto.
ARBITRO Guida di Torre Annunziata.
NOTE paganti 682, incasso di 13.572 euro;
abbonati 14.057, quota di 162. 580 euro. Tiri
in porta 2-3. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-0.
Angoli 10-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
GIUSEPPE CALVI
5 RIPRODUZ ONE RISERVATA
LE PAGELLE
di G.CAL.
ROMERO DA SOLO
GAZZI LOTTA
PASQUAL E’ UTILE
BARI 5,5
GILLET 6 Nulla può sul gol.
RAGGI 5 Senza riferimenti in
marcatura, chiude male al centro.
RINALDI 6 Impone il suo fisico.
GLIK 5 Passivo sul gol di Gilardino.
A. MASIELLO 6 Barcolla da
centrale, va meglio come esterno.
PARISI 6 Aspetta Mutu o Ljajic e
si propone per il cross.
BENTIVOGLIO 5 Giocate sempre
prevedibili.
DONATI 5,5 Poco preciso.
CODREA 5,5 Play scolastico, non
brilla per dinamismo.
GAZZI 6 Vince con Behrami.
ROMERO 5 Sgomma e dribbla
però gioca da solo.
IL MIGLIORE
h 6,5 GHEZZAL
Il primo gol stagionale è un gioiello.
HUSEKLEPP 6 Sguscia, ma non
punge.
CASTILLO 5,5 Fischiato, lotta e
conquista diversi palloni.
All. MUTTI 6 Azzarda un tridente
sporco, senza perdere equilibrio
tattico, meriterebbe la vittoria.
FIORENTINA 5
BORUC 6 Nel finale para d’istinto
su tiro cross di Huseklepp.
COMOTTO 5,5 Patisce la rapidità
di Huseklepp.
GAMBERINI 6 Nelle difficoltà,
s’arrangia di mestiere.
NATALI 5,5 Spesso è sovrastato
da Castillo in elevazione.
PASQUAL 6 Argina il fumoso
Romero e aiuta a centrocampo.
BEHRAMI 5,5 Stop da Gazzi, non
tenta sortite (Camporese s.v.).
DONADEL 5,5 Fa diga davanti alla
difesa. Lento nell’impostazione.
MONTOLIVO 6 Resta il bagliore
per il lancio a Gilardino.
MUTU 5 Quasi da «chi l’ha visto?».
Una sforbiciata, davvero poco.
CERCI 5 Tenta di accelerare.
LJAJIC 4,5 Quasi passeggia.
VARGAS 5,5 Entra per spingere, è
costretto a difendere.
IL MIGLIORE
h 6,5 GILARDINO
Una palla la trasforma in oro.
All. MIHAJLOVIC 5 La squadra
offre uno spettacolo inguardabile.
Coi cambi la peggiore.
TERNA ARBITRALE: GUIDA 6
«Tiene» bene la partita. Mutu
meriterebbe il giallo (fallo su
Glik). Calcagno 6-Musolino 6
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
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SERIE A 27a GIORNATA
Maxi + Bergessio
Il Catania respira
Genoa avanti con Floro, poi Simeone rimonta
Giallo: Pulvirenti va nello spogliatoio dell’arbitro
FRANCESCO CARUSO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA dAperitivo molto ric-
co, l’anticipo del Cibali. Di quelli che tolgono appetito e voglia
di pranzare. Emozioni a catinelle con tanto di ribaltamento di
risultato ma anche di equilibri
e di occasioni. Con un curioso
intermezzo: l’intromissione del
presidente Pulvirenti nello spogliatoio dell’arbitro a fine primo tempo, sollevando le proteste genoane. A fine primo tempo solo gli amanti del rischio
avrebbero scommesso sulla vittoria del Catania. Il Genoa padrone del campo e con un gol di
vantaggio fa però il grave errore di non chiudere la gara.
I cambi Simeone invece sbaglia
formazione e regala una frazione al Genoa, ma corregge in
tempo il suo errore e ribalta la
partita. Comincia a diventare
un’abitudine: lo stesso era successo nell’ultima gara casalinga vinta in rimonta contro il Lecce. I liguri che interrompono la
mini serie positiva di 4 risultati
utili, cominciano con passo de-
Il gol del pareggio del Catania segnato da Maxi Lopez, 26 LAPRESSE
CATANIA
2
GENOA
1
(4-3-3) Andujar; Potenza (dal 1’ s.t.
Schelotto), Augustyn, Silvestre, Alvarez; Ledesma (dal 1’ s.t. Ricchiuti), Carboni, Lodi; Bergessio, Maxi Lopez, Gomez (dal 34’ s.t. Marchese). PANCHINA
Kosicki, Llama, Pesce, Morimoto. ALLENATORE Simeone.
(4-4-2) Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (dal 6’ s.t. Antonelli); Rossi,
Kucka (dal 12’ s.t. Paloschi), Veloso, Criscito; Floro Flores (dal 23’ s.t. Jankovic), Palacio. PANCHINA Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. ALLENATORE Ballardini.
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-1
ESPULSI Criscito (G) 22' s.t. per g.s., Floro Flores (G) dalla panchina 24' s.t. per
proteste, Ballardini (G) 24' s.t., Augustyn
(C) 30' s.t. per g.s. AMM. Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Bergessio (C) per
g.s.; M.Lopez (C) per proteste. NOTE Paganti 3.305, inc. 41.789 euro, abb. 9.233
quota n.c. Tiri in porta 9-6. Fuori 7-6. Fuorigioco 1-1. Angoli 1-7. Rec.: p.t. 2’, s.t. 4’.
MARCATORI Floro Flores (G) al 19' p.t.,
Maxi Lopez (C) al 6', Bergessio (C)
all'11' s.t.
ARBITRO Giannoccaro di Lecce.
ciso. Difesa insuperabile e centrocampo granitico, su tutti il
capitano, Rossi ispiratore instancabile. Dopo una ventina
di minuti i rossoblù passano:
Floro Flores avvia la manovra
con un cross in area respinto da
Augustyn, riprende Kucka e Andujar non riesce ad allontanare
la sfera. Così è lo stesso Floro
Flores, il più lesto a segnare da
2 passi in fuorigioco (millimetrico e difficile da valutare). Anche il pareggio in mischia di Maxi Lopez nella ripresa arriva dopo un tentativo in tuffo di Silvestre, pure qui il fuorigioco è questione di pochi centimetri. Ma
per arrivare al pari Simeone deve prima cambiare 2 uomini, inserendo Ricchiuti al posto di Ledesma e Schelotto per Potenza.
É soprattutto il primo a risultare decisivo ed è quello che propizia la punizione dalla quale
scaturisce l’1 a 1.
Il pareggio Prima del riposo però Rossi manca il 2-0 in una
doppia occasione: traversa e paratona di Andujar. Cinque minuti dopo il pari Maxi Lopez e
Bergessio in contropiede confezionano il raddoppio. Il nuovo
arrivato timbra la prima rete italiana con la complicità di una
fortuita deviazione. Il Genoa rimane in 10 per l’espulsione di
Criscito, artefice di un fallo su
Lodi proprio sulla linea: non ci
sta il rosso, ci starebbe invece il
rigore, l’arbitro dà la punizione. Alla mezzora Lopez fallisce
il tris e subito dopo potrebbe pareggiare il Genoa su rigore (fallo su Paloschi di Augustyn, rosso anche per lui) ma Veloso si
fa ipnotizzare da Andujar. E
con la seconda vittoria di Simeone il Catania è sestultimo.
LE PAGELLE
di F.C.
ANDUJAR PARA UN RIGORE
ROSSI LEADER INFATICABILE
CATANIA 6,5
GENOA 6
ANDUJAR 7 Salva due volte su
Rossi e poi parando il rigore.
EDUARDO 6 Incolpevole sui 2 gol,
compie un paio di buoni interventi.
POTENZA 5,5 Soffre Palacio nella
fase peggiore del Catania.
MESTO 6 Attento in copertura, si
fa vedere poco però sulla fascia.
SCHELOTTO 6,5 Il suo ingresso
da smalto e sostanza alla squadra.
DAINELLI 5,5 Si fa sorprendere.
AUGUSTYN 5,5 Non demerita fino
all’occasione del rigore.
SILVESTRE 6 Qualche pezza
provvidenziale, una sicurezza.
ALVAREZ 6,5 Contributo che
pesa.
LEDESMA 4,5 Abulico, mai dentro
il match, sbaglia quasi tutto.
h
IL MIGLIORE
7,5 RICCHIUTI
Cambia volto alla partita, procura
la punizione del pari e porta per
mano la squadra alla vittoria.
CARBONI 6 Lotta su tutti i palloni.
LODI 6,5 Via a rilento ma si scalda
come un tir, colpisce un palo.
BERGESSIO 6,5 Sigla il primo gol
italiano, firma una vittoria pesante.
MAXI LOPEZ 6,5 Settimo sigillo
dell’Avatar rossazzurro che mette
lo zampino pure sul raddoppio.
KALADZE 6 Parte bene,
impotente anche lui sull’1 2.
MORETTI 5,5 Patisce fino al pari e
Ballardini lo sostituisce.
ANTONELLI 6 Spinge a sinistra ma
non risulta risolutore.
IL MIGLIORE
h 6,5 ROSSI
Spina nel fianco del centrocampo
etneo, ma fallisce il gol dello 0 2.
KUCKA 5,5 Parte bene poi si fa
irretire da Carboni.
PALOSCHI 6 Procura il rigore del
possibile pari, quindi il suo lo fa.
VELOSO 5 Parte bene e finisce
male, sbaglia il rigore del 2 2.
CRISCITO 5 Come molti compagni
cala nella ripresa, fino al rosso.
FLORO FLORES 6 Fa lo 0 1 e si
affloscia, si fa pure espellere.
JANKOVIC 5,5 Non sposta gli
equilibri.
GOMEZ 6 Continua la sua crescita
graduale (Marchese s.v.).
PALACIO 6 Moto perpetuo, tiene
in affanno la difesa ma non basta.
ALL. SIMEONE 6 Regala un tempo
al Genoa, poi si corregge.
ALL. BALLARDINI 5,5 Non chiude
in cassaforte il vantaggio.
TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 5 Due gol, in fuorigioco e non c’è il
rosso di Criscito, non da rigore su Lodi. Comito 5.5, Meli 5, 5.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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GAZZACAFFÈ
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IL COMMENTO
Oggi a Leo va
bene comunque
di ALBERTO CERRUTI
La notte degli Oscar regala all’Inter la statuetta
della rimonta. Premio al miglior attore assegnato a Sneijder, maglia numero 10, che pennella
la punizione del successo numero 10 in campionato dell’era Leo, contro la Sampdoria,
completato dalla zampata finale di Eto’o. Ritrovata la vittoria a Marassi 4 anni dopo l’ultimo
2-0 firmato Ibrahimovic-Maicon, scavalcato il
Napoli al secondo posto, adesso i nerazzurri sono a -2 dal Milan e a -3 dal derby, sicuri di rivincere anche stasera perché in ogni caso guadagneranno punti preziosi sulla squadra di Allegri
e/o quella di Mazzarri.
Un pareggio lascerebbe l’Inter seconda a portata di aggancio del Milan, con lo stesso handicap
che guarda caso aveva alla vigilia del derby d’andata. Un successo del Napoli la farebbe tornare
al terzo posto, ma accorcerebbe il suo distacco
dalla vetta ad appena 2 punti. Una vittoria del
Milan, invece, rilancerebbe i rossoneri a più
5, ma ufficializzerebbe la candidatura della
squadra di Leonardo al ruolo di prima sfidante
della capolista.
In ogni caso i gol di Sneijder ed Eto’o, vecchi
draghi che hanno regalato tante vittorie a Mourinho, sono ulteriori spruzzate di pepe sul piatto già piccante di stasera, perché a maggior motivo Milan e Napoli non potranno giocare per il
pareggio. E’ vero che mancano ancora 11 giornate alla fine di un campionato senza continuità di rendimento delle squadre di vertice, ma a
questo punto ogni passo falso può essere determinante. Per questo la decima vittoria, su
12 gare di campionato, vale triplo per Leonardo: per la classifica ovviamente, per il morale e
infine, o forse soprattutto, perché fino al gol di
Sneijder, a poco più di un quarto d’ora dal termine, i nerazzurri stavano soffrendo più del previsto, con uno 0-0 pericolosamente in bilico, dopo il palo colpito da Poli nel primo tempo.
Come spesso succede nel calcio, la differenza è
il frutto delle prodezze dei singoli più che del
gioco, perché se Sneijder ed Eto’o, o soltanto
uno dei due, fosse nella Sampdoria il risultato
probabilmente sarebbe diverso. Merito di Leonardo che li ha, quindi, e non colpa di Di Carlo
che non li ha. Anzi, semmai bisogna fare i complimenti al tecnico blucerchiato che presenta una squadra in grado di spaventare rivali
molto più forti. E rovesciando il discorso, al di
là della legittimità del risultato, non vanno sottovalutati ancora una volta, soprattutto in prospettiva Champions, le eccessive occasioni da
gol concesse agli avversari dai nerazzurri. Un difetto che può essere perdonato
soltanto dal Bari, dal Cagliari e dalla
Sampdoria, le tre squadre (su dodici) che
in campionato non hanno segnato contro
quella che negli ultimi anni, con Mancini e
Mourinho, era sempre stata la migliore difesa del campionato. In compenso, è giusto
ricordare che malgrado l’esaltante 7-0 della sempre più spettacolare Udinese, l’Inter
ha il miglior attacco (49 reti) proprio alla pari con quello di Di Natale e compagni.
Lo scudetto, però, di solito va a chi prende meno gol e anche in questo senso la grande sfida
di stasera potrà dare una risposta importante, perché in campo non ci saranno soltanto
i grandi cannonieri Cavani e Ibrahimovic,
ma anche le due migliori difese: del Milan (20) e del Napoli (22). Anche se dubitiamo che finisca 0-0.
«
Vincenzo
Montella,
36 anni
EIDON
CRISI BIANCONERA
PARLANO I NUMERI
LE CIFRE
Udinese da titolo
49 senza i 4 k.o.
a inizio stagione
gol
realizzati
dall’Udinese in
questo
campionato.
Quello friulano è
il miglior attacco
della serie A: Di
Natale è
capocannoniere
con 21 gol
53
i punti che
l’Udinese
avrebbe se
avesse
mantenuto la
media stabilita
dalla 5ª alla
27ª: i friulani
viaggiano alla
media di 1,95
punti a partita
Maravilla Udinese. Nessuno
ha fatto meglio nel girone
di ritorno (20 punti) e, senza le disgraziate prime quattro giornate di campionato
(0 punti per i friulani) e calcolando la media mantenuta in seguito (1,95 punti a
gara), la squadra di Guidolin potrebbe avere 53 punti: in piena lotta per lo scudetto. Che il fenomeno sia
da studiare e da capire è sotto gli occhi di tutti: ci riempiamo spesso la bocca pro-
nunciando i nomi del Barcellona, dell’Arsenal o del
Real Madrid, ma varrebbe
la pena di restare dentro i
confini italiani e goderci i
colpi di magìa della banda
di Guidolin. Osservare i
triangoli d’attacco tra Sanchez e Di Natale, gli inserimenti di Isla a destra e Armero a sinistra, la rapidità
di verticalizzazione di Inler
e la solidità difensiva, beh è
davvero un bel film. Il migliore che l’Italia possa og-
gi mandare nelle sale cinematografiche.
Il gioco dell’Udinese funziona con la precisione di un
orologio: tutti sanno che cosa fare, e come farlo. Se poi
a questo spartito si aggiungono due artisti come Sanchez e Di Natale la sinfonia
è servita. L’Udinese ha il miglior attacco (49 gol fatti),
il capocannoniere (Di Natale, 21 gol) e un’altra dote rara: è generosa sia in casa
sia in trasferta. Al Friuli i ragazzi di Guidolin hanno realizzato 21 reti, mentre le altre 28 le hanno distribuite
in giro per l’Italia. E con
quello di ieri a Palermo sono arrivati al quarto successo consecutivo in trasferta.
Numeri che sono proprio
una meraviglia, e valgono
un posto in Champions.
ANDREA SCHIANCHI
esclusività strutturali.
Poi Valentino non sta ancora
bene. La spalla è quasi a posto, ma recuperare il tono muscolare dopo un intervento come il suo richiede tempo.
Ma l’ostacolo principale sono
gli altri: tanti avversari fortissimi. L’ultimo test si è chiuso a
meno 1"8 (di distacco): mettiamo che lavorando duro venga più che dimezzato, diciamo a 8-5 decimi. Si rischia di
essere tra il sesto e l’ottavo posto. Inaccettabile per Valentino. Ma lui è un duro: lotterà e
cercherà di trovare la retta
via, prima o poi. Il problema è
che il tifoso, non l’appassionato, raramente ha pazienza...
delle analogie
con quello che è successo nella
seconda stagione di Ranieri, e
anche col crollo dell’anno scorso segnato dalla staffetta Ferrara-Zaccheroni. Piccoli indizi. Il
duro intervento del presidente
Andrea Agnelli nei giorni scorsi, avverte che la situazione è
seria e può precipitare.
Del resto, questa Juve rischia
di essere un’anima nella corrente. E’ fuori da tutto o quasi:
Europa League, Coppa Italia,
corsa scudetto. Teoricamente
può raggiungere il quarto posto e giocarsi un preliminare
Champions. Teoricamente. Di
fatto, con Delneri continua ad
avere un rendimento a singhiozzo. Né aristocratica, né
operaia. E’ combattiva con le
big (vedi il successo sull’Inter),
inadeguata con le piccole (vedi il kappaò col Bologna).
Di sicuro la Juve non si è mai
ripresa da Calciopoli. Ha avuto
una buona reazione iniziale,
che le ha permesso di rientrare
subito dalla B in A, e ha sfruttato la forza propulsiva di quello
che le rimaneva della sua grandezza: qualche vecchio campione, la personalità, la mentalità. Poi sono mancati i ricambi, si sono spesi troppi soldi
per giocatori sbagliati o inadeguati. Per dire: la somma dei
vari Amauri (22,5 milioni), Melo (25), Diego (24,5), Martinez (12) e Pepe (12) vale i soldi spesi dal Real per Cristiano
Ronaldo, uno che da solo ti fa
uscire dalla notte.
Probabilmente, per tornare
grande, la Juve aveva bisogno
di investire molto su un allenatore super, anche non italiano.
Un top, capace di cementare il
gruppo e di far giocare la squadra in modo grandioso. Uno tipo Guardiola o Mourinho, per
dire, in grado di accendere un
circolo virtuoso. I tempi sono
stretti. Presto ci sarà da riempire il nuovo stadio di gente, prospettive ed entusiasmo.
FILIPPO FALSAPERLA
ALESSANDRO DE CALÒ
20
GETTY IMAGES /
PIERANUNZI
MOTO GP / DENTRO AI TORMENTI DI ROSSI
I primi test sono stati negativi
Vale e Ducati già fuorigioco?
NO Assolutamente no. Il ri-
schio, quando c’è di mezzo Valentino Rossi è che tutte le sensazioni vengano amplificate,
nel bene e nel male. È sempre
così con i grandi fenomeni
sportivi.
Sicuramente l’avventura di
Valentino sulla Ducati non sarà una passeggiata come sognano frotte di tifosi che amano Rossi accecati dal tifo: niente può andare male, gli altri
non esistono. La realtà è un
po’ più complicata.
Il grande pubblico si aspetta
un Valentino vittorioso in Qatar, nella prima gara dell’anno, il 20 marzo, come era stato nel favoloso 2004, quando
aveva lasciato la Honda per ac-
Valentino Rossi, 32 anni MILAGRO
cettare la sfida con la
Yamaha.
Ora è diverso. La Ducati è più
competitiva rispetto a quella
Yamaha, ma anche terribilmente più difficile da interpretare, più che da guidare: la
«follia» agonistica di Casey
Stoner finora ha coperto certe
Ipse dixit... ...Cosa voleva dire
Montella e quel discorso «rubato» a Ranieri
Se avessi potuto
scegliere, avrei
fatto durare la
partita 75 minuti,
come a Bologna
Ale Del Piero, 36 anni IMAGE SPORT
SÌ Esistono
punti finora
conquistati
dall’Udinese
nelle 8 gare del
girone di ritorno
(solo 4 persi).
La squadra di
Guidolin è prima
nella classifica
del girone di
ritorno
A destra,
Alexis
Sanchez, 4 gol
al Palermo,
festeggiato
dai compagni
dell’Udinese.
In basso
Samuel Eto’o,
in gol
con la Samp
Questa Juve
rischia di
buttare via
un altro anno?
«In realtà mi ero preparato un
altro discorso, questo: "Non
credo che qualcuno mi giochi
contro. Ci sono giocatori che
con un allenatore danno il
110% e con un altro non entrano in sintonia. Certo, sono
dell’idea che un buon allenatore debba sapere sfruttare al
meglio le caratteristiche di
ciascun giocatore. Però, quando ero giocatore io mi sforzavo di capire cosa voleva il mio
tecnico. Quest’anno sono prevalsi gli interessi personali su
quelli della squadra". Ecco, io
volevo dire queste cose, però
mi hanno detto che le aveva
già dette Ranieri. Così mi è venuta in mente quest’idea delle partite da 75 minuti. Pensate, saremmo terzi. E Ranieri
sarebbe ancora qui. E io allenerei ancora i Giovanissimi.
Oddio, forse è meglio che i discorsi me li faccia scrivere...».
ROBERTO PELUCCHI
24
GOL SU 38 SUBITI DALLA
ROMA NEGLI ULTIMI 30’
Il cambio di panchina tra
Claudio Ranieri e Vincenzo
Montella non ha spezzato una
vecchia abitudine dei
giallorossi. Partono bene e
finiscono male: hanno
incassato 24 delle 38 reti al
passivo nell’ultima mezz’ora,
quando hanno il fiato corto.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CLASSIFICA DELLA SERIE A
RISULTATI
BARI-FIORENTINA
Gilardino (F), Ghezzal (B)
1-1
SQUADRE
BRESCIA-LECCE
2-2
Caracciolo (B), Zoboli (B), Corvia (L), Munari (L)
CAGLIARI-LAZIO
Dias (L) autorete
1-0
CATANIA-GENOA
2-1
Floro Flores (G), Maxi Lopez (C), Bergessio (C)
CESENA-CHIEVO
Jimenez (Ce) rigore
1-0
JUVENTUS-BOLOGNA
Di Vaio (B), Di Vaio (B)
0-2
MILAN-NAPOLI
stasera, ore 20.45
PALERMO-UDINESE
0-7
Di Natale (U), Sanchez (U), Sanchez (U), Di
Natale (U), Sanchez (U), Sanchez (U), Di Natale
(U) rigore
ROMA-PARMA
2-2
Totti (R) rigore, Juan (R), Amauri (P), Amauri (P)
SAMPDORIA-INTER
Sneijder (I), Eto’o (I)
0-2
PROSSIMO TURNO
venerdì 4 marzo, ore 20.45 LECCE-ROMA (0-2)
sabato 5 marzo, 20.45 JUVENTUS-MILAN (2-1)
domenica 27 febbraio, ore 15 SAMPDORIA-CESENA (ore 12.30) (1-0) BOLOGNA-CAGLIARI (0-2)
CHIEVO-PARMA (0-0) FIORENTINA-CATANIA (0-0)
INTER-GENOA (1-0) NAPOLI-BRESCIA (1-0) UDINESE-BARI (2-0) LAZIO-PALERMO (ore 20.45) (1-0)
LA MOVIOLA
i
MARCATORI
PARTITE
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
MILAN
INTER
NAPOLI
LAZIO
UDINESE
ROMA
JUVENTUS
PALERMO
CAGLIARI
GENOA
BOLOGNA*
FIORENTINA
CHIEVO
SAMPDORIA
CATANIA
PARMA
LECCE
CESENA
BRESCIA
BARI
55
53
52
48
47
43
41
40
38
35
35
34
31
31
29
28
28
25
24
16
13
13
13
14
13
13
13
14
14
13
13
13
13
14
14
14
13
14
14
14
8
9
9
9
8
8
6
8
8
5
7
7
4
5
7
4
5
5
5
2
3
3
2
3
3
4
3
2
1
3
4
3
6
5
4
7
4
3
3
5
2
1
2
2
2
1
4
4
5
5
2
3
3
4
3
3
4
6
6
7
13
14
13
13
14
14
14
13
13
14
14
14
14
13
13
13
14
13
13
13
8
7
7
5
6
4
5
4
3
4
3
1
3
2
0
2
2
1
1
1
4
2
2
3
2
3
5
2
4
5
4
7
4
5
4
3
3
4
3
2
1
5
4
5
6
7
4
7
6
5
7
6
7
6
9
8
9
8
9
10
26
27
26
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
16
16
16
14
14
12
11
12
11
9
10
8
7
7
7
6
7
6
6
3
7
5
4
6
5
7
8
4
5
8
8
10
10
10
8
10
7
7
6
7
PUNTI
IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009 2010 E
DIFFERENZA
RETI
TOTALE
3
6
6
7
8
8
8
11
11
10
9
9
10
10
12
11
13
14
15
17
27
32
24
22
21
23
24
25
24
16
14
16
12
14
17
13
18
10
15
8
10
15
8
12
11
12
21
21
13
18
9
11
10
10
14
10
18
15
17
19
19
17
17
11
28
18
17
19
9
9
15
13
16
9
7
14
12
10
7
7
10
14
14
11
19
26
13
22
15
9
25
18
20
19
21
28
30
21
18
22
46
49
41
33
49
41
41
44
33
25
29
29
28
23
24
27
30
20
22
15
20
29
22
23
30
38
34
43
28
27
34
29
30
29
35
38
48
36
35
41
T. R. T. R.
+26
+20
+19
+10
+19
+3
+7
+1
+5
-2
-5
0
-2
-6
-11
-11
-18
-16
-13
-26
3
6
5
2
4
6
3
1
2
3
2
4
2
5
3
3
4
3
4
6
2
5
3
2
3
5
2
0
1
2
0
3
1
5
3
3
1
2
4
3
1
2
2
4
5
5
3
7
3
1
2
2
3
1
4
9
3
4
3
7
0
1
2
4
1
5
2
6
2
1
1
1
2
1
1
8
2
3
2
5
55 (=)
59 (-6)
41 (11)
26 (22)
28 (19)
52 (-9)
44 (-3)
46 (-6)
39 (-1)
39 (-4)
34 (1)
35 (-1)
35 (-4)
43 (-12)
28 (1)
34 (-6)
in B
in B
in B
35 (-19)
POSIZIONE
STAGIONE
2009 2010
ULTIME
QUATTRO
GARE
2
1
7
17
15
3
5
4
8
8
13
10
10
6
15
13
in B
in B
in B
10
NVV=
PVVV
VVV=
NVVP
VVNV
PPVN
VVPP
VPPP
PVPV
NVVP
PVPV
VPNN
NPPP
VPNP
PVPV
NPNN
PPVN
PPNV
VPNN
PNPN
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale:
1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione.
GIANNOCCARO CONVALIDA 2 GOL IN FUORIGIOCO, ROSSO A CRISCITO ESAGERATO
Brescia e Chievo penalizzati
Quanti errori a Catania...
Buono il gol annullato a Caracciolo. Su Bogdani rigore generoso
FRANCESCO CENITI
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dGiornata no per la squadra di
Braschi. Certo, diversi gli episodi al limite e di facile interpretazione solo alla tv, ma questo
non lenisce la rabbia delle società penalizzate.
BARI-FIORENTINA 1-1 Guida sul
velluto: ok il gol di Gilardino.
BRESCIA-LECCE 2-2 Pesa come
un macigno il gol ingiustamente annullato nel recupero a Caracciolo. Sbagliata la segnalazione di fuorigioco (il tocco è di
Olivera) di Alessandroni tra l’altro impallato, mentre Morganti
meglio piazzato non cambia la
decisione. Da segnalare una trattenuta di Mareco su Munari:
dubbi di rigore.
dopo la sostituzione insulta la
terna: protesta Ballardini, espulso anche lui. Ci sta il rigore per il
Genoa: Paloschi è trattenuto da
Augustyn (accettabile il rosso
per chiara occasione da gol).
CESENA-CHIEVO 1-0 Altra gara
decisa da una scelta arbitrale
opinabile: non sembrano esserci, infatti, gli estremi per dare il
rigore al Cesena. Al 90’ è reciproca la trattenuta tra Mandelli e
Bogdani: Valeri punisce solo il
difensore. Nel primo tempo fermato Pellissier lanciato a rete:
fuorigioco inesistente.
PALERMO-UDINESE 0-7 Bene Peruzzo: ok il rosso a Bacinovic
(doppio giallo) e a Darmian che
commette fallo da rigore negando una chiara occasione da gol
ad Armero.
La trattenuta reciproca tra Mandelli e Bogdani: rigore da non dare SKY
CAGLIARI-LAZIO 1-0 Russo se la
cava: non c’è fuorigioco di Acquafresca nell’azione che porta
all’autogol di Dias.
CATANIA-GENOA 2-1 Male Giannoccaro non aiutato dagli assistenti. Da annullare per fuorigioco i primi due gol, ma parliamo
di pochi centimetri. Floro Flores
al momento del tiro di Kucka è
di poco oltre l’ultimo difensore;
ancora più complicata da decifrare la rete di Maxi Lopez servito da un tacco involontario di
Silvestre. Sbagliata l’espulsione
di Criscito che atterra Lodi: non
c’è chiara occasione da gol, semmai il fallo sembra sulla linea
dell’area (e quindi rigore), mentre l’arbitro concede la punizione. Ok il rosso a Floro Flores che
ROMA-PARMA 2-2 Brighi non vede al 12’ l’intervento di Paletta
su Totti: ci stava il rigore che arriva dopo 7’ dopo, per un fallo di
Lucarelli su Taddei (resta il dubbio se il difensore colpisce il pallone). Giovinco da dietro su Pizarro (costretto a uscire): è almeno da giallo, l’arbitro lo grazia. Nella ripresa ok il rosso a Paci per doppia ammonizione. La
Roma vorrebbe un altro rigore
al 37' per il mano di Pisano, ma
non c’è certezza del tocco.
21 RETI: Di Natale (3) (Udinese)
20 RETI: Cavani (2) (Napoli)
16 RETI: Di Vaio (Bologna); Eto'o (5)
(Inter)
14 RETI: Matri (1) (11 reti con il Cagliari)
(Juventus)
13 RETI: Ibrahimovic (2) (Milan)
11 RETI: Sanchez (Udinese)
10 RETI: Pazzini (2) (6 con la
Sampdoria) (Inter); Pato e Robinho
(Milan); Pastore (Palermo); Borriello (1)
(Roma)
9 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Gilardino
(Fiorentina); Quagliarella (Juventus);
Crespo (3) (Parma)
8 RETI: Hamsik (1) (Napoli); Ilicic
(Palermo)
7 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Maxi
Lopez (1) (Catania); Hernanes (1) (Lazio);
Miccoli (Palermo); Vucinic (1) (Roma)
6 RETI: Nené (Cagliari); Bogdani
(Cesena); Floccari (Lazio)
5 RETI: Diamanti (1) (Brescia); Jimenez
(1) (Cesena); Moscardelli (Chievo); Floro
Flores (3 reti con l'Udinese) (Genoa);
Cambiasso, Milito e Stankovic (Inter);
Krasic (Juventus); Kozak (1) (Lazio); Di
Michele (Lecce); Cassano (2) (4 con la
Sampdoria) (Milan); Lavezzi (Napoli);
Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma);
Totti (3) (Roma); Guberti (Sampdoria)
4 RETI: Barreto (2) (Bari); Acquafresca
e Conti (Cagliari); Silvestre (Catania);
Santana (Fiorentina); Floro Flores (3
reti con l'Udinese) (Genoa); Palacio (1)
(Genoa); Thiago Motta (Inter); Del Piero
(1), Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti
col Genoa) (Juventus); Mauri e Zarate
(Lazio); Corvia (Lecce); Simplicio
(Roma)
3 RETI: Britos e Gimenez (Bologna);
Eder (Brescia); Cesar (Chievo);
D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina);
Ranocchia (2 con il Genoa) e Sneijder
(Inter); Pepe (Juventus); Jeda (1), Ofere
e Olivera (Lecce); Nocerino (Palermo);
Amauri (Parma); Maccarone (2 con il
Palermo) e Pozzi (1) (Sampdoria); Denis
(Udinese)
2 RETI: Okaka e Rudolf (1 rete con il
Genoa) (Bari); Paponi (Bologna);
Cordova (Brescia); Canini e Nainngolan
(Cagliari); Gomez, Lodi e Terlizzi
(Catania); Giaccherini e Parolo
(Cesena); Fernandes, Mandelli e
Thereau (Chievo); Destro, Mesto,
Milanetto, Paloschi e M. Rossi (Genoa);
Aquilani (Juventus); Biava (Lazio);
Giacomazzi, Munari e Piatti (Lecce);
Boateng e Inzaghi (Milan); Cannavaro e
Maggio (Napoli); Bacinovic, Bovo e
Migliaccio (Palermo); Bojinov,
Candreva, Palladino e Zaccardo
(Parma); De Rossi, N. Burdisso, Juan,
Menez e Perrotta (Roma); Armero,
Benatia, Domizzi e Zapata (Udinese)
1 RETE: 83 giocatori
RETI: in questo turno 26 (3 rigori, 1
autorete); in totale 649 (50 rigori, 20
autoreti)
CONCORSI
CONCORSI N. 20 DEL 27/2/2011
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE
X-X-1-1-2-X-1-X-1-X-1-X-2-2
QUOTE Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (1)
132.254 €;Ai 12 (73) 1.811 €;Ai 9 (7) 21.130
€- TOTOGOL - COLONNA VINCENTE
5-7-11-2-6-8-10 QUOTE Ai 7 e 6 nessun
vincitore; Ai 5 (14) 474 €;Ai 4 (189) 42 €
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO INGHILTERRA
GIANCARLO GALAVOTTI
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LONDRA dOba Oba Wembley.
Le capriole volanti di Obafemi
Martins s’imprimono nella leggenda del tempio del football,
con l’incredibile finale della finalissima di Carling Cup
2010-11. L’arma di distruzione
di massa, interista dal 2002 al
2006, esplode il 2-1 nella porta
dell’Arsenal all’89’ e consegna
la Coppa di Lega al Birmingham
City. Martins, 26 anni, è al posto giusto per punire l’enorme
pastrocchio difensivo che fa capitolare i Gunners.
Rispunta Oba Oba!
Festa Birmingham
Carling Cup: gol dell’ex interista Martins affonda
l’Arsenal. Wenger adesso teme per la Premier
ARSENAL
Barzelletta Un serbo, un francese e un polacco, come nelle barzellette. Il serbo è Nikola Zigic,
che con il suo metro e 98 ha portato in vantaggio i Blues di Birmingham al 28’ del primo tempo (corner di Larsson, velo di
Johnson, perfetta girata di testa). Il francese è Laurent Koscielny, 25 anni, già in ritardo
sull’1-0 di Zigic, poi in corto circuito totale sul suo affondo di
testa dell’ultimo istante: il colpo è giusto per il polacco, l’ultimo ragazzino portiere di Arsene Wenger, Wojciech Szczesny,
20 anni. Ma Koscienly frana contro Szczesny nell’attimo della
presa.
BIRMINGHAM
GIUDIZIO 7777
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Zigic (B) 28’, Van Persie
(A) 39’ pt, Martins (B) 44’ st
ARSENAL (4-3-3) Szczesny 5,5; Sagna 6, Djourou 6, Koscielny 5, Clichy
6; Song 6, Wilshere 6,5, Rosicky 6; Nasri 6, Van Persie 6,5 (dal 25’ st Bendtner 5,5), Arshavin 6,5 (dal 32’ st Chamakh 5,5).
PANCHINA Almunia, Denilson, Squillaci, Eboué, Gibbs.
ALLENATORE Wenger 5,5.
BIRMINGHAM CITY (4-5-1) Foster
7,5; Carr 6, Jiranek 6,5, Johnson 6,5,
Ridgewell 6; Larsson 6,5, Gardner 6
(dal 5’ st Beausejour 6), Ferguson
6,5, Bowyer 6,5, Fahey 6,5 (dal 38’ st
Martins 6,5); Zigic 7 (dal 47’ st Jerome
sv).
PANCHINA Taylor, Murphy, Phillips,
Parnaby.
Entra a sette minuti
dalla fine e
a un minuto dal
novantesimo firma
una rete storica
per il suo club
ALLENATORE McLeish 7.
ARBITRO Dean 5,5.
Zigic e Martins festeggiano il trionfo del Birmingham REUTERS
Oba revival Oba Martins è appostato vicino al dischetto, e
piomba sul pallone per il più
semplice e storico dei tap-in
della sua carriera. Con l’Arsenal è un revival, dopo il gol del
3-0 nella notte magica dell’Inter a Highbury, gruppo di
Champions, settembre 2003.
La metà blu di Wembley impazzisce, quella rossa si dispera.
Alex McLeish ha indovinato la
sostituzione vincente, Martins
al posto di Faye al 38’ del secondo tempo. «Il "gaffer", il capo,
mi ha assicurato che avrei giocato nella ripresa — racconta
1
2
Oba Oba —. Ho aspettato, ma
ero pronto. Ho segnato con il
mio secondo tocco in partita.
Era facile, ma proprio per questo ho cercato di non sbagliare.
Sono felicissimo di aver dato al
Birmingham il trofeo che aspettava da tanto tempo».
Prestito Esattamente dal 1963,
l’ultimo pezzo d’argenteria nella scarna bacheca del City, ancora la Coppa di Lega. Ma questa fa entrare di diritto in Europa League, Martins ha suggellato l’impresa appena alla quarta
presenza col Birmingham, che
il 21 gennaio l’ha preso in prestito dal Rubin Kazan, con opzione di riscatto a fine stagione. L’Arsenal continua il digiuno, a secco di trofei da 6 anni:
«Il malinteso in difesa è duro
da digerire — si lamenta Wenger —. Speriamo che la sconfitta non abbia ripercussioni sugli
altri obiettivi dell’Arsenal, Premier, Champions, FA Cup».
Senza Fabregas e Walcott, infortunati, ha perso anche il fragile Van Persie (ginocchio).
L’olandese ha colto l’1-1 (39’)
al volo dalla traversa centrata
da Wilshere, ma ha chiesto il
NOTE spettatori 88.851. Ammoniti Koscielny (A), Clichy (A) Jerome (B) per gioco scorretto, Larsson (B), Ferguson (B) per proteste. Tiri in porta 12-7. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 2-4. Angoli 6-3. Recuperi pt 4’, st 4’.
cambio al 70’. Wenger ha poi
tolto anche Arshavin, per il prevedibile Bendtner.
Cuore Il City ha annullato sul
campo i 26 punti di differenza
in Premier, battendo la qualità
tecnica dei Gunners con cuore
e grinta incrollabile, secondo
la miglior tradizione di Wembley. Foster ha tenuto in gara i
suoi con almeno 4 parate essenziali. Già al 2’ Szczesny ha rischiato l’espulsione, atterrando Bowyer, ma il guardalinee
l’ha salvato, inventandosi un
fuorigioco.
NEL CENTRO DEL CHELSEA
PREMIER LEAGUE IL CITY FA SOLTANTO 1-1 CON IL FULHAM
Ashley Cole spara
con un fucile
ad aria compressa
Mancini furioso con Balo
LONDRA (l.p.) L’ultima bravata
di Ashley Cole, che secondo il
«News Of The World»
domenica scorsa durante
l'allenamento ha sparato ad un
ragazzo con un fucile ad aria
compressa, è il segno che a
Cobham si sono passati i limiti.
Il Chelsea non commenta, un
testimone racconta che Cole
si è messo a giocare nello
spogliatoio con il fucile e lo ha
puntato contro Tom Cowan,
studente di 21 anni in stage
con lo staff medico dei Blues.
Poi è partito un colpo, o Cole
ha sparato pensando fosse
scarico. Il ragazzo è stato
colpito a un fianco ed è stato
curato dai sanitari presenti.
Nulla di grave, ma la polizia
potrebbe aprire un'inchiesta e
Cole rischiare fino a 5 anni di
galera. L'episodio, sottolinea il
tabloid, è l'ennesima conferma
dell’indisciplina che regna tra i
giocatori del Chelsea da
quando hanno capito che
Ancelotti lascerà la squadra.
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LUCA PISAPIA
MANCHESTER dNon basta Balotelli, al 6˚ gol in 14 partite da
quando è in Inghilterra, per
permettere al Manchester City
di andare oltre l'1-1 casalingo
con il Fulham. Al gol di Balo al
26', un destro da 25 metri, risponde Duff con un preciso inserimento al 48’. Ma soprattutto non basta questo Balotelli a
Mancini, che nel dopogara si infuria col suo giocatore. «Ha segnato, ma non sono assolutamente contento, avrebbe dovuto giocare meglio. Gli attaccanti devono avere un atteggiamento diverso: prima giocare
per la squadra e poi pensare a
segnare, altrimenti non ha senso giocare con tre punte».
Addio Premier Oltre a Balotelli
(che si becca l'ennesimo «giallo»), nemmeno Tevez (sotto tono) e Dzeko (sostituito dopo
un'ora, ancora a 0 gol in 6 partite di Premier) hanno fatto molto per scardinare un Fulham
y
SPAGNA
COPPA Nilmar salva il Villarreal
DI LEGA
Albo d’oro Il Valencia a -10 da Mou
1961 Aston Villa
1962 Norwich
1963 Birmingham
1964 Leicester
1965 Chelsea
1966 West
Bromwich
1967 QPark
Rangers
1968 Leeds
1969 Swindon
1970 Manchester City
1971 Tottenham
1972 Stoke
1973 Tottenham
1974 Wolverhampton
1975 A.Villa
1976 Manchester City
1977 Aston Villa
1978 Nottingham F.
1979 Nottingham F.
1980 Wolverhampton
1981 Liverpool
1982 Liverpool
1983 Liverpool
1984 Liverpool
1985 Norwich
1986 Oxford U
1987 Arsenal
1988 Luton
1989 Nottingham F.
1990 Nottingham F.
1991 Sheffield
Wed
1992 Manchester Utd
1993 Arsenal
1994 A.Villa
1995 Liverpool
1996 A.Villa
1997 Leicester
1998 Chelsea
1999
Tottenham
2000 Leicester
2001 Liverpool
2002
Blackburn
2003 Liverpool
2004 Middlesbrough
2005 Chelsea
2006 Manchester Utd
2007 Chelsea
2008 Tottenham
2009 Manchester Utd
2010 Manchester Utd
2011 Birmingham
MADRID (f.m.r.) Stasera si chiude la giornata 25,
domani si apre la 26, con il Barça a Valencia
(mercoledì) e il Madrid in casa col Malaga
(giovedì). Ieri Villarreal: 2-2 in extremis a
Santander (a segno Marco Ruben e Nilmar al
90’), appena 2 punti nelle ultime 4 di Liga.
25a GIORNATA Levante-Osasuna 2-1,
Hercules-Getafe 0-0, Santander-Villarreal 2-2,
Ath.Bilbao-Valencia 1-2. OGGI: Malaga-Almeria.
CLASSIFICA Barcellona 68; Real Madrid 61;
Valencia 51; Villarreal 47; Espanyol 40; Athletic
Bilbao 38; Siviglia 35; A.Madrid, R.Sociedad 34;
Getafe 32; Maiorca 31; Santander 29; Levante,
Deportivo 27; Hercules 26; Osasuna, Sporting
25; Saragozza 24; Almeria 21; Malaga 20.
GERMANIA
Werder, rimonta disperata
Vince anche lo Stoccarda
MONACO DI BAVIERA (m.d.i.) Bella rimonta di un
redivivo Werder che negli ultimi 8’ recupera lo 0-2 con
il Leverkusen. Vince lo Stoccarda.
24ª GIORNATA: Wolfsburg-Borussia Mo. 2-1,
Hoffenheim-Mainz 1-2, Kaiserslautern–
Amburgo 1-1, St.Pauli–Hannover 0-1, Colonia–
Friburgo 1-0, Schalke–Norimberga 1-1, Bayern–
Borussia Do. 1-3, Eintracht-Stoccarda 0-2,
Werder-Leverkusen 2-2
CLASSIFICA Borussia Do. 58; Leverkusen 46;
Hannover 44; Bayern 42; Mainz 40; Amburgo e
Friburgo 37; Norimberga 36; Hoffenheim 33;
Schalke 30; Colonia 29; St. Pauli 28; Eintracht
27; Wolfsburg 26; Werder 25; Kaiserslautern
24; Stoccarda 22; Borussia M. 19.
FRANCIA
Il Lilla riprende il Rennes
Ma il Marsiglia è a un passo
PARIGI (a.g.) André Ayew tiene in corsa il Marsiglia
con una doppietta al Nancy. Il Lilla resta primo,
con il Rennes, nonostante il pari in casa con il
Lione: a Sow (9’) replica Kallstrom (26’ pt).
25ª GIORNATA Arles-Brest 1-1, Monaco-Caen
2-2, Rennes-Lens 2-0, St.Etienne-Nizza 0-2,
Sochaux-Montpellier 0-0, ValenciennesLorient 0-0, Bordeaux-Auxerre 3-0, NancyMarsiglia 1-2, Psg-Tolosa 2-1, Lilla-Lione 1-1
CLASSIFICA Lilla, Rennes 46; Marsiglia 45; Psg
43; Lione 42; Montpellier 38; St. Etienne, Brest,
Lorient 35; Bordeaux 34; Tolosa 33; Sochaux 32;
Valenciennes 31; Caen, Nizza 29; Nancy 28;
Auxerre 26; Monaco 25; Lens 24; Arles 11.
taccuino
OLANDA
Psv-Ajax pari deludente
AMSTERDAMd (m.v.) La classica sfida Psv Ajax fi
nisce con un noioso 0 0: mai successo prima d’ora
che i due club si incontrassero due volte in stagione
senza segnare. L’Ajax rimane a 5 in classifica. Dram
matico pomeriggio per il Twente sul campo dell’Alk
maar: autogol di Janssen, rosso a Douglas, infortunio
di Ruiz, partita persa nell’ultimo minuto del recupero
(2 1). 25ª GIORNATA: Psv Ajax 0 0; Alkmaar Twente
2 1; Feyenoord Groningen 5 1; Nimega Utrecht 1 1.
CLASSIFICA (prime pos): Psv 54; Twente 51; Ajax 49;
Groningen 44; Alkmaar 43.
PORTOGALLO
Record per il Porto in fuga
Mario Balotelli, 20, «svirgola» un’occasione. Segnerà un gol al Fulham AP
che l'ex Hughes ha portato ad
Eastlands con propositi di vendetta. E ora il 5˚ punto nelle ultime 5 di campionato segna
l’addio alle speranze di titolo.
Un passo falso che ad Abu Dhabi, dopo l’esborso di petroldollari, non è stato sicuramente
gradito. Nel finale stretta di mano polemica tra Hughes e Mancini (che aveva preso proprio il
posto del collega 14 mesi fa).
28ª GIORNATA West Ham-Liverpool 3-1, Man City-Fulham 1-1. Oggi Stoke-West Bromwich. Domani Chelsea-Manchester Utd
CLASSIFICA Manchester Utd 60; Arsenal 56; Manchester City 50; Tottenham 47; Chelsea 45; Liverpool 39;
Bolton, Sunderland 37; Newcastle 36;
Everton, Stoke, Aston Villa 33; Fulham,
Blackburn, Blackpool 32; Birmingham
30; West Bromwich, Wolverhampton,
West Ham, Wigan 28.
PORTOd (m.m.d.s.) Il Porto di Villas Boas batte (3 0,
2 gol Falcao) in trasferta l’Olhanense e raggiunge cosi
il primato di 21 partite utili consecutive (19 vittorie 2
pareggi). Il Benfica resiste superando 2 1 il Maritimo
ed è sempre a 8 in classifica. CLASSIFICA (prime
pos): Porto 59, Benfica 51, Sporting Lisbona 33,
Paços Ferreira, V.Guimarães 32.
BRASILE
Ronaldinho decisivo
RIO d(m.can.) Ronaldinho garantisce la coppa Gua
nabara, prima fase del campionato dello stato di Rio
de Janeiro, al Flamengo: segna su punizione al 26’ st il
gol che garantisce la finale sul Boavista. Così il rosso
nero è già qualificato per decidere lo scudetto dello
Stato contro il vincitore della seconda fase.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
#
PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 25a GIORNATA
Rimontona Sorrento
Il Verona è decollato
Alessandria spreca
Terza vittoria di fila
SORRENTO-ALESSANDRIA
4-3
GIUDIZIO ++++
MARCATORI Scappini (A) al 20’,
Martini (A) al 31’, Paulinho (S) al
41’, Damonte (A) al 43’ p.t.; Terra
(S) al 23’, Corsetti (S) al 25’,
Paulinho (S) al 44’ s.t.
SORRENTO (4-4-2) Mancinelli 6;
Vanin 6, Terra 6,5, Lo Monaco 6,
De Giosa 6; Carlini 6 (dal 45’ s.t.
Di Nunzio s.v.), Togni 6,
Nicodemo 6, Manco 5 (dal 5’ s.t.
Corsetti 7,5); Paulinho 7,5,
Bonvissuto 5 (dal 23’ s.t.
Pignalosa 6). (Casadei, Sabato,
Camorani, Armellino). All.
Simonelli 7.
ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili 6;
Romeo 5,5 (dal 29’ s.t. Procida
6), Cammaroto 6, Ghinassi 6,
Pucino 5,5; Camillucci 6,
Damonte 6; Negrini 6, Martini 6,5
(dal 25’ s.t. Croce 5,5), Bondi 7;
Scappini 6 (dal 35’ s.t. Artico
s.v.). (De Marco, Menassi,
Cuneaz, Segarelli). All. Sarri 6.
ARBITRO Di Bello di Brindisi 6.
NOTE paganti 493, abbonati 275,
incasso di 8.736,41 euro. Amm.
Negrini e Servili. Angoli 10-4.
ANTONINO SINISCALCHI
SORRENTO (Na)dDue squadre dal gol facile: 3-3 all’andata, 4-3 al ritorno
per il successo del Sorrento. A fine partita, Sarri
scuote la testa, mentre ricompare il sorriso sul volto di Simonelli. L’Alessandria, in vantaggio per 3-1
alla fine del primo tempo,
si morde le mani e rimprovera se stessa per il flop
accusato alla distanza. Fa
festa il Sorrento, protagonista di un rocambolesco
sorpasso nella ripresa
con l’innesto di un super
Corsetti (un gol e due assist): via la crisi e consolidato il secondo posto.
Fuga Complice il solito
Sorrento con il difetto delle partenze ad handicap,
l’Alessandria non ha difficoltà a innescare la fuga
iniziale per il parziale vantaggio nel primo tempo
(3-1). Il suo 4-2-3-1 approfitta degli svarioni della difesa avversaria tra la
fantasia di Martini e la
spinta di Bondi. Martini
manda in gol Scappini
(20’) e timbra il raddoppio con un pallonetto sull’uscita di Mancinelli
(31’). Paulinho segna di
testa su cross di Vanin
(41’), ma l’Alessandria triplica con Damonte, in mischia, su corner di Bondi
(43’).
La chiave Il fantasista Corsetti, entrato dopo 5’ della ripresa, cambia partita
e risultato. Dribbling e
cross a raffica dalla fascia
sinistra. Il Sorrento è arrembante come nei giorni migliori, l’Alessandria
non varca più la metà
campo. L’irrefrenabile
Corsetti inventa l’assist
per la zuccata-gol di Terra (23’) e poi, di testa, pareggia i conti (25’). È finita? Macché. Ancora Corsetti va via sulla sinistra e
mette al centro la palla
buona: Paulinho timbra
di sinistro la vittoria e il
suo diciannovesimo gol
stagionale (44’).
Paulinho, 25 anni: con questa
doppietta è arrivato a 19 gol
con il Sorrento FOTOAGENZIA
MALTEMPO
Gara rinviata
a Lumezzane
LUMEZZANE (Bs) La neve
caduta nella notte e nella
mattinata ha costretto
l’arbitro Romani di
Modena a rinviare
Lumezzane Bassano,
importante sfida per i
playoff. Con ogni
probabilità le due
squadre torneranno in
campo domenica, visto
che c’è la sosta.
po il 4-2 al Ravenna. Una
partita che gli uomini di
Mandorlini hanno dominato per larghi tratti ma che
alla fine hanno vinto anche grazie ad un rigore
molto generoso che ha fatto infuriare il tecnico ospite Rossi.
Esposito al 22’, Le Noci al
36’ e Russo al 42’. Il Ravenna impegna Rafael con
Chianese al 43' e si divora
il pari con Fonjock che liscia davanti alla porta a
colpo sicuro nel recupero.
consecutiva: è l’sms partito dal cellulare-Verona do-
Gran partenza Verona vicino al gol con Russo al 1’ e
30 secondi dopo con Ferrari, che colpisce la traversa.
Il Ravenna risponde segnando: al 3’ palla in area
di Chianese che trova il taglio perfetto di Rossetti,
l’esterno spizza di testa e
batte Rafael. Sotto di un
gol il Verona carica a testa
bassa: al 9’ Hallfredsson
lancia Ferrari con un lob
sul quale l’attaccante compie un capolavoro. Al 16’
Tagliani perde palla, Ferrari imbecca Berrettoni che
segna riprendendo di testa una prima conclusione
respinta da Rossi. Il Verona sfiora il terzo gol con
Ravenna in 9 Al Verona
manca il colpo del k.o. Hallfredsson, devastante a
centrocampo, va vicino al
3-1, ma è il Ravenna a colpire al 35’ su un rinvio di
Pellegrino allungato da
Gerbino Polo che Rosso gira in rete con la complicità
di Ceccarelli. Palla al centro e Mariani vede un contatto che non c’è in area
tra Tagliani e Ferrari. Rosso per il difensore, già ammonito, e rigore per il Verona che Ferrari trasforma
esorcizzando il mal da dischetto gialloblù. Il Ravenna finisce in 9 per l’espulsione di Chianese (mani in
faccia con Maietta) ed
Esposito lo punisce ancora
in contropiede.
ALTO ADIGE-CREMONESE 1-1
PAGANESE-REGGIANA
PAVIA-MONZA
STEFANO RASULO
VERONA d Terza vittoria
GUBBIO-COMO
Fabinho gol e spettacolo, la Salernitana mai cosi bella
La Spal va sempre più giù: quinta sconfitta consecutiva
Il Gubbio si ferma col Como
Lamanna sempre pararigori
Raffica di gol ed emozioni
Pergo e Spezia pari in tutto
La Cremonese va adagio
Aldegani super nel finale
La Paganese ora ci crede
Reggiana, è buio totale
Al Pavia la sfida salvezza
Monza, ora Verdelli traballa
MARCATORI Carrus su rigore al
33’ p.t.; Fabinho al 16’ e al 26’ s.t.
SALERNITANA (3-4-3) Caglioni
6; Accursi 6, Jefferson 6,5, Balestri 5,5; D’Alterio 6, Carrus 6,5,
Carcuro 6, Pippa 6; Fabinho 7,5
(dal 44’ s.t. Szatmari s.v.), Fava 6
(dal 35’ s.t. Montalto s.v.), Ragusa
6,5 (dal 25’ s.t. Aurelio 6). (Iuliano,
Legittimo, Russo, Falzerano). All.
Breda 6,5.
SPAL (4-2-3-1) Ravaglia 6; Ghetti
5, Zamboni 6, Battaglia 5,5, Smit
5,5; Migliorini 6 (dal 22’ s.t. Bedin
5,5), Coppola 5; Melara 6 (dal 32’
s.t. Geovani s.v.), Corsi 5,5 (dal 35’
s.t. G. Rossi s.v.), P. Rossi 5,5; Volpe 5. (Capecchi, Bortel, Pallara, Albini). All. Remondina 5,5.
ARBITRO Pairetto di Nichelino 6.
NOTE paganti 2.470, abbonati
412, incasso di 24.576 euro. Espulso Coppola al 33’ s.t.; ammoniti Accursi, Fabinho, Zamboni e Battaglia. Angoli 2-3.
MARCATORI Maah (C) al 37’ p.t.;
Bartolucci (G) al 20’ s.t.
GUBBIO (4-3-3) Lamanna 7; Bartolucci 6,5, Briganti 6, Borghese 6,
Farina 6; Sandreani 6, Boisfer 6,
Raggio Garibaldi 6 (dal 5’ s.t. Daud
6); Galano 6, Donnarumma 6 (dal 1'
s.t. Bazzoffia 6), Gomez 5,5. (Farabbi, Alcibiade, Gaggiotti, Caracciolo). All. Torrente 6,5.
COMO (4-2-3-1) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6, Magli 5,5, Franco 5,5; Ardito 6 (dal 4’ s.t. Riva 6),
Filipe 6; Bardelloni 6,5 (dal 1’ s.t.
Fautario 6), Maah 7, Filippini 6; Germinale 6,5 (dal 21’ s.t. Villar 6,5).
(Dossena, Maggioni, Morandi, Da
Dalt). All. Brunner 6,5 (Brevi-Garavaglia squalificati).
ARBITRO Monaco di Tivoli 5,5.
NOTE paganti 1.602, abbonati
752, incasso di 18.066 euro. Espulsi Franco al 26' p.t., Gomez al 39’
p.t. e Magli al 39’ s.t.; ammoniti Farina, Borghese, Castelli, Sandreani
e Daud. Angoli 6-4.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Marchini (S) al 12’
p.t.; Galli (P) al 4’, Casoli (S) al 25’,
Scotto (P) al 31’ s.t.
PERGOCREMA (5-3-2) Russo 6;
Lolaico 6, Romeo 6, Panariello 6,
Ricci 6, Canzian 5,5 (dal 1’ s.t. Scotto 6,5); Ghidotti 6,5, Basile 7, Galli
6,5; Caccavallo 6,5 (dal 44’ s.t. A.
Profeta s.v.), Marconi 6,5 (dal 39’
s.t. Maccan s.v.). (Ingrassia, Guerci, Mammetti, Criaco). All. Maurizi
6,5.
SPEZIA (3-4-3) Fiorillo 6; Bianchi
6, Comazzi 6,5 (dal 34’ s.t. Buscaroli s.v.), Fissore 6; Enow 6, Buzzegoli
6,5, Musto 6, Marchini 6,5 (dal 34’
s.t. Musetti s.v.); Basso 6, Cesarini
7, Casoli 7. (Conti, Padoin, Herzan,
Lollo, Chianese). All. Pane 6,5.
ARBITRO Bruno di Torino 6,5.
NOTE paganti 662, abbonati 280,
incasso non comunicato. Ammoniti
Musto, Galli, Lolaico, Cesarini e
Scotto. Angoli 5-2.
GIUDIZIO++++
MARCATORI Coda (C) al 20' p.t.;
Odibe (A) al 13' s.t.
ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer 5;
Kiem 6, Franchini 6, Mirri 5,5 (dal
33' s.t. Nazari s.v.), Martin 6,5; Furlan 6, Odibe 7, M. Romano 6,5; El
Kaddouri 6,5, Fink 6 (dal 19' s.t. Fischnaller 6); Marchi 6,5. (Mair, Burato, Ciaghi, A. Romano, Sorrentino). All. Sebastiani 6.
CREMONESE (4-3-3) Aldegani
7,5; Vitofrancesco 6, Cattaneo 6,
Stefani 6, Favalli 6; Sambugaro 6,
Fietta 6, Tacchinardi 5,5 (dal 43'
s.t. Joelson s.v.); Scaglia 6 (dal 40'
s.t. Bini s.v.), Coda 6, Toledo 5,5 (1'
s.t. Nizzetto 6). (Bianchi, Sales, Bacher, Gasparetto). All. Acori 6.
ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5.
NOTE spettatori 1.500 circa, abbonati 420, paganti e incasso nc. Ammoniti Cattaneo, Sambugaro e Furlan. Angoli 3-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Urbano all’8’, Tortori
al 23’ s.t.
PAGANESE (3-4-3) Ginestra 6;
Cuomo 6, Urbano 6,5, Radi 6,5;
Santarelli 6, Vicedomini 6, Gatti 6
(dal 47’ s.t. Grillo s.v.), Di Pasquale
6; Lepore 6, Ferraro 6, Tortori 6,5
(dal 45’ s.t. Casisa s.v.). (Virgili, Sanna, Ingrosso, Macrì, Triarico). All.
Capuano 6.
REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini
6; D’Alessandro 6, Zini 6, Mei 5 (dal
12’ s.t. Aya 5,5), Lanna 5,5; Maschio 5,5, Saverino 6, Viapiana 5,5
(dal 25’ s.t. Esposito 5,5); Alessi 6
(dal 25’ s.t. Maritato 5); Temelin
5,5, Guidetti 5,5. (Offredi, Arati, Migliaccio, Di Chiara). All. Mangone 5.
ARBITRO Aloisi di Avezzano 5,5.
NOTE paganti 284, abbonati 534,
incasso di 3.499 euro. Espulso il
tecnico Capuano al 37’ p.t.; ammoniti Tortori, Cuomo, Lepore e Maritato. Angoli 6-2.
GIUDIZIO++
MARCATORE Eusepi al 29’ p.t.
PAVIA (4-4-2) Spitoni 6; Daffara
5,5, Preite 6 (dal 34’ s.t. Caidi s.v.),
Blanchard 6, Visconti 6 (dal 4’ s.t.
Tattini 6); Beretta 6 (dal 19’ s.t. Guadalupi 6), Carotti 6,5, Puccio 6, Ferrini 6; Veronese 6,5, Eusepi 7. (Guerci, L. D’Errico, Pellegrini, Meza Colli). All. Andrissi 6,5.
MONZA (4-2-3-1) Westerveld 6;
Uggè 6,5, Cudini 5,5, Fiuzzi 6, Barjie
5,5 (dal 26’ s.t. Bugno 6); Gambadori 6,5, Campisi 6 (dal 34’ s.t. Dokovic s.v.); Chemali 7, S. Seedorf 5,5
(dal 13’ s.t. Furlan 6), Ricci 5,5; Ferrario 6. (Marcadalli, Esposito, Prato, Oualembo). All. Verdelli 5,5.
ARBITRO Caso di Verona 6,5.
NOTE paganti 410, abbonati 380, incasso di 4.180 euro. Espulso Daffara al 35’ s.t.; ammoniti Gambadori,
Daffara, Fiuzzi, Preite, Puccio, Eusepi e Spitoni. Angoli 1-3.
GIUDIZIO++
GUBBIO (Pg) d«Non siamo il Barcellona e quindi qualche volta possiamo anche pareggiare». Torrente non fa drammi per l'1-1, una gara caratterizzata da tre espulsioni.
Pronti via e al 2’ la capolista chiede
un rigore per un fallo di mani. Rigore che 7’ dopo viene concesso al
Como, ma Lamanna para il tiro di
Franco (fallo dello stesso portiere
su Germinale) bissando la prodezza fatta con l’Alessandria. Ospiti in
vantaggio con Maah al 37’, poi nella ripresa arriva il pareggio in mischia con Bartolucci al 20’.
CREMA (Cr) dPartita intensa, combattuta, giocata su ritmi elevati tra
due squadre che le hanno provate
tutte per superarsi. Tra il Pergocrema (peggior rendimento interno) e
lo Spezia (ancora a secco di vittorie
in trasferta) ne è uscito un equo pareggio. Ospiti in vantaggio al 12’ con
Marchini, bravo a chiudere in rete
un’incursione di Cesarini. Il pareggio del Pergo a inizio ripresa: corner di Caccavallo e colpo di testa di
Galli. In contropiede, i liguri trovano
di nuovo il vantaggio con Casoli, ma
sei minuti dopo un bel colpo di testa
di Scotto su cross di Lolaico ristabilisce la definitiva parità. Nel finale,
Marconi spreca la palla del 3-2.
BOLZANOdUn risultato che non
serve a nessuno. Alto Adige e Cremonese pareggiano la gara che doveva lanciare i primi verso la salvezza ed i secondi verso i playoff.
Una partita vivace ed equilibrata: il
primo tempo va ai grigiorossi, il secondo all'Alto Adige (e la società
rinnova la fiducia a Sebastiani). E'
Coda a sbloccare il risultato dopo
20’ con una punizione non irresistibile: Zomer è colpevole. Nella ripresa l’Alto Adige comincia a spingere
e pareggia i conti con un bel sinistro dal limite dopo 13’ di Odibe.
Poi è Aldegani, con un miracolo su
un destro a girare di El Kaddouri, a
salvare la Cremonese.
PAGANI (Sa) dColpo di reni della
Paganese che batte la Reggiana e
completa la rincorsa al Monza, con
cui adesso condivide l’ultima posizione. L’unico sussulto della prima
frazione è opera di Temelin che al
19’ raccoglie a centro area un errato disimpegno di Ginestra e calcia a
colpo sicuro, ma il portiere locale
si riscatta respingendo in angolo.
Nella ripresa, all’8’, su angolo di Lepore, Ferraro prova la girata ma la
palla finisce sui piedi di Urbano (fresco papà) che da pochi passi insacca. All’11’ un diagonale di Tortori si
stampa sul palo. Al 23’ Tortori ci riprova su assist di Ferraro e sigla il
raddoppio.
PAVIA dIl Pavia si aggiudica la sfida salvezza contro il Monza e fa traballare la panchina di Verdelli. I padroni di casa sfiorano il gol in apertura con Ferrini, che spara addosso a Westerveld da posizione favorevole. Al 21’ poi Chemali centra la
traversa con una conclusione dalla
distanza. E’ il Pavia però a passare
al 29’ grazie ad Eusepi, che parte da
sinistra, salta Cudini e con uno
splendido destro a girare non lascia scampo a Westerveld. A dieci
minuti dal termine Daffara riceve la
seconda ammonizione e viene
espulso. Il Monza non riesce però
ad approfittarne e, pur spingendo,
non procura particolari grattacapi
alla retroguardia pavese.
Euro Grilli
Dario Dolci
Francesco Bertagnolli
Antonio Campitiello
Michele Lanati
GIUDIZIO++++
SALERNO dBrilla l’estro brasiliano
di Fabinho e la Salernitana gioca la
miglior gara stagionale dimenticando tanti guai: stipendi non pagati,
penalizzazione in arrivo, trattative
per la cessione della società non
ancora decollate. Dopo la sosta la
squadra di Breda punterà a consolidare il terzo posto appena riconquistato per poi riavvicinarsi al secondo. Annaspa, invece, la Spal.
Incapace di reagire alla superiorità della Salernitana, infila la quinta
sconfitta consecutiva, peraltro tutte senza aver mai segnato. Senza
innervosirsi per le rigide marcatu-
re decisa dal tecnico Remondina i
giocatori della Salernitana macinano gioco, prevalentemente con
tocchi di prima, per l’intera partita.
Insomma, danno spettacolo. Le
prime occasioni sono per Fabinho, al 18’ conclude sul portiere
Ravaglia ed al 25’ è anticipato da
Zamboni. Al 33’ Ragusa forza il
bunker e viene atterrato da Zamboni. Rigore: il tiro di Carrus dal dischetto è forte e centrale. Salernitana in vantaggio con merito. L’unica occasione per la Spal arriva al
minuto 40, quando Volpe non riesce a deviare un cross di Melara.
Nella ripresa, al 3’, Zamboni respinge sulla linea una conclusione di
Fava. Poi si celebra il Fabinho-show: segna da oltre venti
metri, replica in area con un tiro a
giro e festeggia con una doppia capriola.
Giovanni Vitale
il punto
di NICOLA BINDA
[email protected]
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E’ partita
la volata
playoff
Due goleade svegliano
il girone A dal torpore.
Le clamorose vittorie di
Sorrento e Verona,
insieme a quella netta
della Salernitana, sono
come la sveglia di
prima mattina. In piedi,
adesso si combatte
davvero per conquistare
i playoff (lasciamo stare
il primo posto del
Gubbio, che si può
anche permettere di
pareggiare in casa). E
visto il tenore delle
contendenti, si annuncia
un finale incandescente,
proprio l’opposto di un
avvio di stagione
piuttosto deludente. E’ il
Verona la squadra più
attesa, grande favorita
della vigilia e adesso
risvegliata da Andrea
Mandorlini. Ma merita
attenzione anche la
Salernitana, pur vittima
di una situazione
societaria paradossale.
W
E lo stesso vale anche
nel girone B, dove pure
la Nocerina fa storia a
parte. I successi esterni
(a breve distanza) di
due corazzate come
Juve Stabia e Taranto
agitano la zona playoff,
in attesa del Benevento
che stasera deve
blindare il secondo
posto. C’è poi sempre il
pazzo Foggia di Zeman,
che supera i 100 gol (tra
fatti e subiti) ma cade
sul piano del fair play, e
c’è il redivivo Lanciano.
E’ quasi un peccato,
domenica, dover fare la
sosta. Ma è l’ultima...
PERGOCREMA-SPEZIA
4-2
SALERNITANA-SPAL 3-0
Fabinho, 19 anni, a gennaio
da Udine a Salerno TANOPRESS
1-1
VERONA-RAVENNA
GIUDIZIO ++++
MARCATORI Rossetti (R) al 3’,
Ferrari (V) al 9’, Berrettoni (V) al 16’
p.t.; Rosso (R) al 37’, Ferrari (V) su
rigore al 39’, Esposito (V) al 47’ s.t.
VERONA (4-3-3) Rafael 6; Abbate
6,5, Ceccarelli 5,5, Maietta 6,
Scaglia 7; Russo 7,5 (dal 12’ s.t.
Mancini 6,5), Esposito 6,5,
Hallfredsson 7,5; Le Noci 6,5 (dal
39’ s.t. Pichlmann s.v.), Ferrari 8,
Berrettoni 7,5 (dal 12’ s.t. Paghera
6). (Caroppo, Vergini, Tiboni,
Martina Rini). All. Mandorlini 6.
RAVENNA (4-4-2) G. Rossi 7,5 (dal
20' p.t. Pellegrino 6,5); Rosini 5,5,
Tagliani 5, Fasano 6 (dal 40' p.t.
Cazzola 6,5), Sabato 5,5; Rossetti
6,5, Sciaccaluga 5, Fonjock 5 (dal
17' s.t. Gerbino Polo 6), Maggiolini
6,5; Chianese 5,5, Rosso 6,5.
(Gardella, Grea, Guitto, Lapadula).
All. L. Rossi 6.
ARBITRO Mariani di Aprilia 5.
NOTE paganti 2.229, abbonati
7.958, incasso di 88.449 euro.
Espulsi Tagliani al 36' s.t. e
Chianese al 41' s.t.; ammoniti
Halfredsson e Maietta. Angoli 9-4.
2-2
GIRONE A
SQUADRE
GUBBIO (-1)
SORRENTO
SALERNITANA (-3)
ALESSANDRIA (-1)
BASSANO
VERONA
LUMEZZANE (-1)
SPAL (-1)
RAVENNA
SPEZIA (-2)
REGGIANA
CREMONESE
COMO (-1)
PAVIA
PERGOCREMA
ALTO ADIGE
MONZA
PAGANESE
PT
52
44
38
37
36
35
33
33
33
32
32
31
29
28
27
27
19
19
G
25
25
25
25
24
25
24
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
V
17
12
12
9
10
8
8
9
8
8
8
6
6
6
5
6
4
5
N
2
8
5
11
6
11
10
7
9
10
8
13
12
10
12
9
7
4
P
6
5
8
5
8
6
6
9
8
7
9
6
7
9
8
10
14
16
RF
37
46
34
29
21
32
27
29
26
31
29
26
23
22
22
23
23
13
RS
22
32
30
21
18
22
24
27
29
27
31
26
26
29
26
30
41
32
MARCATORI
19 RETI Paulinho (6, Sorrento).
14 RETI Gomez (4, Gubbio).
12 RETI Cipriani (Spal).
10 RETI Ferrario (2, Monza).
8 RETI Scappini (1, Alessandria); Ferrari
(Lumezzane); Temelin (1, Reggiana); Fava
(Salernitana).
7 RETI Marchi (Alto Adige); Le Noci (Verona).
RISULTATI
ALTO ADIGE-CREMONESE
1-1
GUBBIO-COMO
1-1
LUMEZZANE-BASSANO rinviata
PAGANESE-REGGIANA
2-0
PAVIA-MONZA
1-0
PERGOCREMA-SPEZIA
2-2
SALERNITANA-SPAL
3-0
SORRENTO-ALESSANDRIA
4-3
VERONA-RAVENNA
4-2
PROSSIMO TURNO
domenica 13 marzo, ore 14.30
ALESSANDRIA-VERONA
(0-2)
BASSANO-ALTO ADIGE
(0-1)
COMO-LUMEZZANE
(2-2)
MONZA-SALERNITANA
(0-2)
PERGOCREMA-PAGANESE
(2-0)
RAVENNA-PAVIA
(1-1)
REGGIANA-GUBBIO
(1-2)
SPAL-SORRENTO
(1-2)
SPEZIA-CREMONESE
(2-2)
2-0
GIRONE B
SQUADRE
NOCERINA
BENEVENTO
JUVE STABIA
ATLETICO ROMA
TARANTO
FOGGIA (-2)
LANCIANO
SIRACUSA
LUCCHESE
ANDRIA
GELA
TERNANA (-2)
COSENZA (-3)
FOLIGNO (-2)
PISA
BARLETTA
VIAREGGIO
CAVESE (-6)
PT
58
43
41
40
38
35
35
35
34
28
27
27
26
26
26
26
26
20
G
25
24
25
25
25
25
25
25
25
25
25
25
24
25
25
25
25
25
V
17
12
12
12
10
11
8
10
9
7
7
7
6
7
5
6
6
6
N
7
7
5
4
8
4
11
5
7
7
6
8
11
7
11
8
8
8
P
1
5
8
9
7
10
6
10
9
11
12
10
7
11
9
11
11
11
RF
40
34
31
34
24
55
24
22
32
20
25
19
25
27
25
23
22
23
RS
20
24
25
24
23
46
24
24
25
24
33
31
27
32
33
31
32
27
MARCATORI
15 RETI Sau (Foggia).
14 RETI Insigne (3, Foggia).
13 RETI Ciofani (4, Atletico Roma); Marotta
(Lucchese).
11 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore
nel Taranto).
10 RETI C. Ciano (2, Cavese); Negro
(Nocerina).
1-0
RISULTATI
BARLETTA-SIRACUSA
1-0
BENEVENTO-COSENZA stasera
CAVESE-PISA
0-1
FOGGIA-GELA
2-2
FOLIGNO-TERNANA
0-0
LANCIANO-ANDRIA
1-0
LUCCHESE-TARANTO
0-1
NOCERINA-ATLETICO ROMA 2-1
VIAREGGIO-JUVE STABIA
0-2
PROSSIMO TURNO
domenica 13 marzo, ore 14.30
ANDRIA-FOGGIA
(1-2)
ATLETICO ROMA-VIAREGGIO (1-1)
CAVESE-BARLETTA
(3-3)
COSENZA-NOCERINA
(1-2)
GELA-JUVE STABIA
(1-0)
PISA-LUCCHESE
(1-1)
SIRACUSA-FOLIGNO
(1-1)
TARANTO-BENEVENTO
(0-0)
TERNANA-LANCIANO
(0-0)
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 25a GIORNATA
La Nocerina è una sinfonia
Catania piega l’Atletico
FOGGIA-GELA
NOCERINA-ATLETICO ROMA
2-1
GIUDIZIO +++
MARCATORI De Liguori (N) al 27’,
Franchini (AR) al 45’ p.t.; Catania
(N) al 12’ s.t.
NOCERINA (3-4-3) Gori 6; Nigro 6,
De Franco 6, Di Maio 6,5; Scalise
6,5, Bruno 6,5, De Liguori 6,5,
Bolzan 6; Catania 7,5 (dal 35’ s.t.
Petrilli 6), Castaldo 6,5 (dal 42’
s.t. Ripa s.v.), Negro 6 (dal 22’ s.t.
Cavallaro 6). (Amabile, Pomante,
Marsili, Galizia). All. Auteri 7.
ATLETICO ROMA (4-3-3) Ambrosi
6,5; Angeletti 5, Padella 6,
Doudou 5,5, Tombesi 5 (dal 42’
s.t. Mazzeo s.v.); Chiappara 5,5
(28’ s.t. Caputo 6), Romondini 5
(28’ s.t. Baronio 5,5), Mazzarani
6; Esposito 6, Ciofani 5,5, Franchini 6,5. (Previti, Pelagias, Miglietta,
Chiaretti). All. Incocciati 5,5.
ARBITRO Abbattista di Molfetta 7.
NOTE paganti 5.000, abbonati
498, incasso quasi 43.000 euro.
Amm. Scalise, Tombesi, Di Maio,
Padella e Cavallaro. Angoli 5-1.
letico Roma, la capolista,
a secco di vittorie interne
da due mesi, torna a festeggiare con i tre punti al
San Francesco. Una vittoria che porta a 15 le lunghezze di vantaggio sul
secondo posto in attesa
del posticipo di stasera
del Benevento. Quinta
sconfitta di fila per la
squadra di Incocciati, reduce dal ritiro di Norcia e
scivolata ora al quarto posto, scavalcata anche dalla Juve Stabia.
2-2
GIUDIZIO ++
MARCATORI Sau (F) al 10’, Cunzi
(G) al 24’ p.t.; D’Anna (G) al 7’, Sau
(F) al 39’ s.t.
FOGGIA (4-3-3) Ivanov 6; Candrina
5,5 (dal 26' s.t. Kolawole s.v.),
Romagnoli 5,5, Rigione 5,5 (19'
s.t. Torta 5,5), Tomi 5,5; Kone 6
(38' s.t. Agostinone s.v.), Salamon
5, Laribi 6; Farias 6, Sau 6,5,
Insigne 5. (Santarelli, Caccetta,
Varga, Palermo). All. Zeman 5,5.
GELA (4-4-1-1) Nordi 6,5; Petrassi
6,5, Porcaro 6, Cardinale 6,
Aliperta 6; Scopelliti 6, Zaminga
6,5, Giardina 6, D'Anna 6,5; Cunzi
6,5; Docente 4,5. (Maraglino,
Puccio, Italiano, Piano, Crivello,
Avantaggiato, Saani). All.
Ammirata 6,5.
ARBITRO Bindoni di Venezia 6.
NOTE paganti 1.332, abbonati
3.670, incasso di 73.806 euro.
Espulsi Candrina e D'Anna al 46'
s.t.; ammoniti Zaminga, Rigione,
Giardina, Aliperta, Tomi, Kone,
Torta e Cunzi. Angoli 6-0.
su Catania. Si appanna la
Nocerina: succede anche
ai più forti. L’Atletico ci
prova con Padella (capocciata alta) e soprattutto
con Esposito (girata deviata da Gori). Prima dell’intervallo il pareggio dei
romani: punizione dal limite di Franchini con una
parabola imprendibile.
Un momento della rissa scoppiata durante Foggia-Gela CAUTILLO
Il Foggia a 101 gol
Ma contro il Gela
finisce in rissa
dLa Nocerina non sa privarsi di nulla. Contro l’At-
La chiave La forza in più
della Nocerina è nel tridente. Non solo per i gol,
ma anche per le giocate.
Sin dall’inizio Catania,
Castaldo e Negro mettono in difficoltà l’Atletico
(al 20’ gol di Franchini annullato per fuorigioco).
Al 27’ Catania centra per
De Liguori: staffilata angolata e Nocerina in vantaggio. Cinque minuti dopo Ambrosi sventa il bis
Risveglio In avvio di ripresa la Nocerina gira a vuoto. Ma torna in scena il tridente di Auteri: al 12’ pallone recuperato da Di Maio (Incocciati reclama per
un mani), catena sulla
corsia sinistra, da Negro
per Castaldo che innesca
Catania abile a eludere
Ambrosi e a insaccare. Nono gol per l’attaccate che
non segnava dall’ultimo
successo interno (col Pisa). Potrebbe colpire ancora la capolista con Castaldo e Cavallaro. L’Atletico non riesce proprio a
reagire.
L’esultanza di Emanuele
Catania, 29 anni, dopo il
gol-vittoria FOTOAGENZIA
VIAREGGIO-JUVE STABIA 0-2
LUCCHESE-TARANTO
LANCIANO-ANDRIA
BARLETTA-SIRACUSA
Tarantino: assist e gran gol
La Juve Stabia fa il colpo
Il Taranto vede i playoff
Lucchese, brutta frenata
Il Lanciano salva Camplone
L’Andria è poco concreto
Barletta si sblocca in casa
Il Siracusa è troppo molle
Il Pisa batte un colpo
La Cavese ora è nei guai
Prima l’omaggio a Gregori
Poi il derby va in bianco
MARCATORI Albadoro al 29’, Tarantino al 26’ s.t.
VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 6;
Brighenti 5,5, Fiale 6, Massoni 6,
Bertolucci 5,5; Cristiani 5,5 (dal 32’
s.t. Luppi s.v.), Castiglia 5,5, Pizza
5,5, Taormina 5; Bocalon 5,5 (dal
14’ s.t. D’Onofrio 5,5), Marolda 5,5.
(Merlano, De Paola, Martina, Kras,
Visone). All. Scienza 5,5.
JUVE STABIA (3-4-3) Colombi 6;
Fabbro 6, Scognamiglio 6,5, Molinari 6; Di Cuonzo 6,5, Mezavilla 6,
Danucci 7, Dianda 6,5; Ciotola 6
(dal 5’ s.t. Mbakogu 6), Corona 6
(dal 18’ s.t. Tarantino 7,5), Albadoro
7 (dal 36’ s.t. Pezzella s.v.). (Fumagalli, Maury, Davì, Marano). All. Braglia 6,5.
ARBITRO Brasi di Seregno 7.
NOTE paganti 101, abbonati 550, incasso di 4.745,25 euro. Ammonito
D’Onofrio. Angoli 3-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORE Sy al 2' p.t.
LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 6;
Marchetti 5,5 (dal 28’ s.t. Hemmy
s.v.), Lollini 6, Bertoli 6,5, Pezzi 5,5;
Piccinni 6, Cardona 5,5 (dal 7’ s.t.
Pani 5,5), Carloto 5,5 (dal 37' s.t.
Taddeucci s.v.); Grassi 6,5; Marotta 5, Crocetti 5. (Pardini, Bova, Del
Nero, Galli). All. Indiani 6.
TARANTO (3-4-2-1) Bremec 6,5;
Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6 (dal 37'
s.t. Cutrupi s.v.); Antonazzo 7, Di
Deo 6,5, Pensalfini 6 (dal 21' s.t.
Branzani 6), Garufo 6; Chiaretti 7,
Sy 7; Girardi 6,5 (dal 40' s.t. Guazzo
s.v.). (Barasso, Panarelli, Di Dio,
Rantier). All. Dionigi 7.
ARBITRO Sguizzato di Verona 6.
NOTE paganti 1.203, abbonati
1.308, incasso di 19.700 euro.
Espulso Marotta al 24’ s.t.; ammoniti Prosperi, Antonazzo, Pensalfini,
Marchetti, Sy, Chiaretti e Cutrupi.
Angoli 5-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORE Di Gennaro su rigore al 25’ p.t.
LANCIANO (3-4-3) Chiodini 6,5;
Amenta 5,5, Romito 6, Antonioli
5,5; Colombaretti 7, Di Cecco 6, Sacilotto 5,5, Mammarella 6; Zeytulaev 5,5 (dal 44’ p.t. Artistico 6), Di
Gennaro 6,5 (dal 44’ s.t. Colussi
s.v.), Titone 6 (dal 39’ s.t. D’Aversa
s.v.). (Aridità, U. Improta, Tamasi,
Vastola). All. Camplone 6,5.
ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia 6;
Fazio 6, Sibilano 6, Di Bari 6, Nicolao 6 (dal 39’ s.t. Moro s.v.); Statella
6,5, Coletti 5,5 (dal 20’ s.t. Anaclerio 5,5), Paolucci 6, Doumbia 5,5
(25’ s.t. Minesso 6); Del Core 5,5,
Berretti 5. (Palazzi, Perrotti, Evangelisti, Di Simone). All. Papagni 6,5.
ARBITRO Aureliano di Bologna
6,5.
NOTE paganti 470, abbonati 845, incasso di 9.119,99 euro. Ammoniti
Paolucci, Doumbia, Coletti, Titone,
Zeytulaev e Spadavecchia. Angoli
5-2.
GIUDIZIO+++
MARCATORE Cerone al 22’ p.t.
BARLETTA (4-2-3-1) Gabrieli 6;
Galeoto 6, Ischia 6,5, Lucioni 6,5,
Bruno 6; Zappacosta 7 (dal 45’ s.t.
Frezza s.v.), Guerri 6,5; Simoncelli
6, Cerone 6,5 (dal 18’ s.t. Geroni 6),
Rana 6; Innocenti 6 (dal 45’ s.t. Infantino s.v.). (Tesoniero, Maino,
Agnelli, Margiotta). All. Cari 6,5.
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6;
Lucenti 6, Pepe 6, Ignoffo 6, Pasqualini 5,5; Spinelli 6, Giordano
5,5 (dal 31’ s.t. Desideri s.v.); Bufalino 5,5 (dal 12’ s.t. Koffi 5,5), Mancosu 6, Abate 5,5; Cosa 5,5 (dal 12’
s.t. Corapi 5,5). (Fornoni, Provenzano, Di Silvestro, Giurdanella).
All. Ugolotti 5,5.
ARBITRO Giorgetti di Cesena 6.
NOTE spettatori 2.000 circa, abbonati 1.046, paganti e incasso
non comunicati. Espulso Spinelli al
41’ s.t.; ammoniti Zappacosta, Lucioni, Simoncelli, Guerri, Lucenti,
Spinelli e Bufalino. Angoli 5-5.
GIUDIZIO++
MARCATORE Guidone al 42’ s.t.
CAVESE (4-2-3-1) Pane 5,5; M.
Ciano 5, Cipriani 5, Pagano 4,5, Sirignano 5; Alfano 5, D’Amico 5,5
(dal 30’ s.t. Turienzo 5); Piscitelli 6
(dal 23’ s.t. Citro 5), C. Ciano 5,5,
Schetter 6; Del Sorbo 5 (dal 15’ s.t.
Bernardo 5). (Botticella, D’Orsi,
Bacchiocchi, Di Napoli). All. Melotti
5.
PISA (4-4-2) Pugliesi 6,5; Calori
6, Raimondi 6, Anselmi 6 (dal 38’
s.t. Stendardo s.v.), Gimmelli 6; Ilari 5,5 (dal 17’ s.t. De Oliveira 6,5),
Obodo 6,5, Passiglia 6,5, Favasuli
6,5; Guidone 6, Mosciaro 6 (dal 44’
s.t. Ton s.v.). (Lanni, Sereni, Reccolani, Forte). All. Pagliari 6.
ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6.
NOTE paganti 1.510, non ci sono
abbonati, incasso di 13.796 euro.
Ammoniti C. Ciano, Anselmi, Guidone, Obodo, Calori, Raimondi e Cipriani. Angoli 7-1.
GIUDIZIO++
FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini 6; Iacoponi 6, Cusaro 6, Giovannini 6,
Bassoli 7; Fedeli 6,5, Castellazzi 6
(dal 9’ s.t. Papa 6), Menchinella 6,5
(dal 27’ s.t. Coresi 6); Sciaudone
6,5; Moro 6 (dal 14’ s.t. Luparini 6),
Cavagna 6. (Zandrini, Gregori, Merli Sala, La Mantia). All. Giunti 6.
TERNANA (4-4-1-1) Visi 7,5; Quondamatteo 6, Borghetti 6, Fanucci
s.v. (dal 12’ p.t. Bizzarri 6), Imburgia 6; Noviello 5,5 (dal 39’ s.t. Lacheheb 5,5), Arrigoni 6, Nitride 6,
Piva 6,5; Sinigaglia 6 (dal 23’ s.t.
Tavares 6); Tozzi Borsoi 6,5. (Cunzi, Grieco, Cejas, Fusciello). All.
Giordano 6.
ARBITRO Bolano di Livorno 6,5.
NOTE paganti 976, abbonati 381,
incasso nc. Espulso Cejas dalla
panchina al 44’ s.t.; ammoniti Rossini, Cusaro, Moro, Luparini, Noviello e Bizzarri. Angoli 9-6.
GIUDIZIO+++
LANCIANO (Ch) dIl Lanciano salva
la panchina di Camplone e si tiene
vicino alla zona playoff battendo
l’Andria, che nel primo tempo ha
sprecato almeno tre palle gol. Partita piacevole, con il Lanciano che si
presenta con un diverso assetto
tattico, rinforzando il centrocampo
e con i due esterni avanzati più mobili. Proprio in un’azione veloce sulla destra Paolucci atterra Titone in
area: rigore che Di Gennaro realizza. Nella ripresa la spinta offensiva
dell’Andria non è concreta mentre il
Lanciano sfiora il raddoppio con
Mammarella al 32’.
BARLETTAdPrima vittoria interna
del 2011 per il Barletta che batte il
Siracusa e si mette a un solo punto dalla salvezza. Gara non bella,
almeno nel primo tempo, anche se
i pugliesi trovano la rete della vittoria proprio nella prima parte. E’ il
22’ quando Cerone raccoglie un assist di Rana e insacca. I siciliani impensieriscono la difesa di casa solo al 44’ con una punizione di Mancosu. Nella ripresa il Siracusa
prende in mano il pallino e al 5’ si
divora il pari con Abate che, tutto
solo davanti a Gabrieli, tira fuori.
Poi più nulla, solo al 31’ Innocenti di
testa impegna Baiocco.
CAVA DE’ TIRRENI (Sa) dIl Pisa vince lo spareggio-salvezza ed inguaia la Cavese di Melotti (due sconfitte in due gare). Toscani già al 24’
vicini al gol con Mosciaro, che si
beve Cipriani e Pagano, ma non supera Pane. Nella ripresa Cavese vicina al gol con Camillo Ciano che al
9’ di testa coglie la traversa. Al 35’
ancora Guidone, imbeccato da Mosciaro, spara alto da due passi. Al
42’ l’ex Grosseto non sbaglia. Il controcambio su una rimessa laterale
sorprende i campani con Pagano
che appoggia sciaguratamente
per De Oliveira, il portoghese lancia Guidone che insacca.
FOLIGNO (Pg) d«Lo sport è vita e
Daniele Gregori, con la sua forza di
uomo e giocatore è riuscito a superare un brutto momento della sua
vita con tenacia». Prima del derby,
Mario Macalli, presidente della Lega Pro, con il d.g. Ghirelli ha premiato il difensore del Foligno, guarito
da un tumore. E le maglie che hanno indossato i giocatori andranno
all’asta per una iniziativa benefica.
Per quanto riguarda la partita, Foligno e Ternana hanno cercato, inutilmente, di superarsi. Il Foligno ha
avuto tre clamorose occasioni tutte sventate da Visi e ha colpito un
palo con Moro, mentre la Ternana
è andata solo una volta vicino al
gol con Tozzi Borsoi.
Fiorenzo Carlini
Matteo Tabacco
Mauro Senatore
Roberto Di Meo
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NOCERA INFERIORE (Salerno)
VIAREGGIO (Lu) dLa Juve Stabia
mette a nudo il momento negativo
del Viareggio, alla quarta sconfitta
consecutiva in casa. Dopo avere
sfiorato il vantaggio nel primo tempo con Corona (24’) e Albadoro
(26’) — in entrambe i casi, bravo Pinsoglio — la Juve Stabia è passata
nella ripresa proprio nel momento
in cui il Viareggio, dopo un’ora incolore e con pochi squilli, aveva «rischiato» di segnare con Fiale (23’)
sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
La svolta era l’ingresso di Tarantino, che al 29’ pennellava un preciso assist per Albadoro che di testa
segnava. E al primo minuto di recupero con un velenoso interno sinistro da venti metri firmava il 2-0.
0-1
LUCCA dFrena la Lucchese, accelera il Taranto che vince fuori casa
dopo 9 mesi e compie un importante passo verso i playoff. Una giornataccia per la Lucchese, che dal
24’ della ripresa resta in dieci per
l’espulsione di Marotta (doppio giallo). Molto bello il primo tempo, che
si apre con il gol-partita: cross da
destra di Girardi e colpo di testa vincente di Sy. Il Taranto sfiora il 2-0
con Chiaretti e Girardi, la Lucchese
segna al 29’ con Bertoli, ma il pari è
annullato per fuorigioco. Lo stesso
Bertoli alla mezz’ora costringe
Bremec alla parata che vale il risultato. Meno intensa la ripresa, col
Taranto che non rischia mai.
Giovanni Lorenzini
f.t.
d Zemanlandia
varca quota 100 gol (ora
sono 101: 55 segnati, 46
subiti) ma diventa teatro
di un’indecorosa rissa tra
Foggia e Gela. La miccia
si accende al 39’ della ripresa, con gli ospiti in vantaggio per 2-1: i locali
non restituiscono il pallone (spedito fuori per infortunio a Salamon) e pareggiano con Sau. E’ il finimondo, con calci e pugni.
Colpi proibiti Kolawole è
colpito da Nordi, Sau da
Docente che le prende da
Santarelli (quest'ultimo
si avventa pure su Aliperta e Nordi), Cardinale da
Candrina, poi espulso insieme a D’Anna. Gara sospesa per 7'40", poi riprende in un clima da caccia all’uomo e l’arbitro anticipa la fine al 50'. «E’ stata una brutta cosa per il
calcio e per tutti noi — dirà Zeman — comprendo i
ragazzi, esasperati dal Ge-
CAVESE-PISA
FOLIGNO-TERNANA
ROBERTO PELLEGRINI
FOGGIA
1-0
1-0
0-1
la che perdeva tempo: di
solito si restituisce la palla, anche se è diventato
un vizio. Il Gela di ha chiesto di restituire il gol, ma
era una caccia all’uomo».
E la gara? Foggia distratto dopo il gol lampo di
Sau, Gela in rimonta con
uno spunto di Cunzi e un
contropiede di D’Anna.
Poi, occasioni sprecate da
Insigne, Farias e Docente.
Sino al 2-2 e alla gazzarra
finale, con strascichi anche fuori dallo stadio.
0-0
IL POSTICIPO
Benevento in tv
con il Cosenza
Stasera contro il Cosenza
il Benevento può blindare il
secondo posto. Per
Galderisi tutti disponibili
compreso Landaida,
Palermo e Bianco. Invece
De Rosa ritrova Biancolino
e passa al 4 4 1 1; ancora
out invece Scarlato,
Musca, Rizzo e Chianello.
Così in campo (ore 20.45,
diretta su Rai Sport 1):
BENEVENTO (4-2-3-1)
Paoloni; Pedrelli, Siniscal
chi, Signorini, Zito; Grauso,
Bianco; Pintori, Clemente,
Mounard; Evacuo.
(Corradino, Formiconi,
Landaida, Pacciardi,
Vacca, La Camera,
Bueno). All. Galderisi.
COSENZA (4-4-1-1) De
Luca; Ungaro, Thackray,
Cotroneo, Fernandez;
Matteini, Roselli, Aquilanti,
A. Fiore; S. Fiore;
Biancolino. (Marino,
Scarlato, Giacomini, Evola,
Degano, Martucci,
Essabr). All. De Rosa.
ARBITRO Gavillucci di
Latina (Bergamo Secco).
SERIE D f Cade il Teramo: il Rimini ha il recupero per farsi sotto. L’Aprilia avvicina il Monterotondo (1 punto in 3 gare)
GIRONE A (28a giornata)
GIRONE B
ALBESE-SAINT CHRISTOPHE
1-2
BORGOSESIA-ACQUI
0-1
CUNEO-VIGEVANO
3-1
DERTHONA-SEREGNO
0-0
GALLARATESE-CHIERI
2-0
LAVAGNESE-SETTIMO
0-1
NOVESE-AQUANERA
3-3
RIVOLI-CHIAVARI
2-5
SANTHIA'-BORGOROSSO
0-1
SARZANESE-ASTI
rinviata al 17/3
ALZANOCENE-INSUBRIA
CANTU' SAN PAOLO-COLOGNESE
CARATESE-MANTOVA
LEGNAGO-CASTELNUOVOSANDRA'
OLGINATESE-CASTIGLIONE
PONTISOLA-DARFO
SOLBIATESE-CASTELLANA
VIRTUS VECOMP-TRENTO
VOGHERA-VILLAFRANCA
CLASSIFICA
Saint Christophe p. 58; Cuneo 57;
Asti* 52; Aquanera 49; Seregno,
Santhià e Borgosesia 48; Lavagnese 43; Chiavari e Acqui 42; Gallaratese 40; Chieri e Rivoli 34; Novese 33;
Derthona 31; Sarzanese* 30; Albese 24; Borgorosso 23; Vigevano 20;
Settimo 12. (* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Acqui Cuneo (2 3); Aquanera Lava
gnese (1 0); Asti Borgosesia (1 2);
Borgorosso Gallaratese (2 3); Chia
vari Novese (2 1); Chieri Sarzanese
(3 2); Saint Christophe Santhià (1 0);
Seregno Albese (2 1); Settimo Der
thona (0 1); Vigevano Rivoli (0 2).
25 a GIORNATA
GIRONE D
GIRONE E
GIRONE F (28a giornata)
GIRONE G
GIRONE H
2-1
0-2
0-2
0-0
1-2
1-2
2-3
2-2
2-1
CAMAIORE-PIZZIGHETTONE
1-0
CARPENEDOLO-FORCOLI
0-0
CASTELFRANCO-PAVULLESE rinv. al 17/3
FIORENZUOLA-CASTEL SAN PIETRO 1-0
MEZZOLARA-PONTEDERA
1-2
PONSACCO-RUDIANESE
0-0
RUSSI-BAGNOLESE
0-2
TUTTOCUOIO-BORGO A BUGGIANO 0-0
VEROLESE-ROSIGNANO
0-2
AREZZO-CASTEL RIGONE
1-0
FLAMINIA-FORTIS JUVENTUS
0-1
G. C. DI CASTELLO-SANSEPOLCRO r nv. al 17/3
MONTERIGGIONI-SCANDICCI
2-1
ORVIETANA-SPOLETO
1-1
PONTEVECCHIO-PIANESE
0-1
SESTESE-PERUGIA
0-3
SPORTING TERNI-DERUTA
1-0
TODI-MONTEVARCHI
4-1
ATESSA VDS-VENAFRO
1-1
ATLETICO TRIVENTO-MIGLIANICO 1-0
BOJANO-RIMINI
rinviata al 17/3
JESINA-RENATO CURI
2-1
LUCO CANISTRO-CESENATICO 2-2
O. AGNONESE-FOSSOMBRONE rinviata
REAL RIMINI-SAMBENEDETTESE 1-1
RECANATESE-TERAMO
3-1
SANTARCANGELO-FORLI'
3-1
SANTEGIDIESE-CIVITANOVESE 1-0
APRILIA-SANLURI
0-0
ASTREA-ANZIOLAVINIO
1-2
BACOLI-BUDONI
1-1
CYNTHIA-CASTIADAS
1-3
GUIDONIA-ARZACHENA
2-2
PORTO TORRES-MONTEROTONDO 2-1
TAVOLARA-VIRIBUS UNITIS
1-1
VITERBESE-SELARGIUS
1-4
ZAGAROLO-FIDENE
0-0
ANGRI-BATTIPAGLIESE
B. ERNICA-SANT'ANTONIO ABATE
FRANCAVILLA F.-MURGIA
GAETA-ARZANESE
ISCHIA-FORTIS TRANI
NARDO'-CASARANO
OSTUNI-GROTTAGLIE
PISTICCI-CAPRIATESE
POMIGLIANO-FRANCAVILLA S
CLASSIFICA
Mantova p. 50; Colognese 45; Voghera 44; Pontisola 41; Darfo e Cantù San Paolo 38; Legnago 36; AlzanoCene 35; Olginatese 34; Virtus
Vecomp 33; Castiglione 32; CastelnuovoSandrà 30; Insubria 29; Castellana 28; Villafranca 26; Trento
23; Caratese e Solbiatese 22.
CLASSIFICA
Treviso p. 55; Venezia 53; Tamai
44; San Paolo (-1) 41; SandonàJesolo 40; Union Quinto e Rovigo 39;
Chioggia 36; Pordenone 34; Este
32; Sanvitese (-1) 30; Concordia
29; Montecchio, Opitergina e Montebelluna 25; Belluno 22; Kras Repen 21; Torviscosa 18.
CLASSIFICA
Borgo a Buggiano p. 56; Pontedera 49;
Cama ore 42; Rud anese 41;
Castelfranco* e Forcoli 40; Bagnolese 38;
Pizzighettone e Rosignano 36; Pavu lese*
e Mezzolara 35; Ponsacco 32; Tuttocuoio
e Fiorenzuola 30; Carpenedolo 23; Russi e
Castel San Pietro 18; Verolese 6. (* una
gara in meno).
CLASSIFICA
Perugia p. 58; Todi 52; Castel Rigone
49; Sansepolcro* 42; Group Città di
Castello* e Pianese 38; Spoleto e Pontevecchio 37; Flaminia 36; Sporting
Terni 35; Scandicci e Montevarchi 28;
Arezzo 26; Orvietana 24; Deruta 23;
Sestese 22; Fortis Juventus 21; Monteriggioni 20. (* una gara in meno).
CLASSIFICA
Teramo p. 58; Santarcangelo 54; Rimini*
53; Santegidiese (-1) 46; Jes na e Forlì 45;
Real Rimini 42; Renato Curi 40; Atletico
Trivento e Civitanovese 39; Recanatese*
38; Sambenedettese 37; Atessa VdS 35;
Luco Canistro 34; Olympia Agnonese**
31; Venafro 30; M gl anico 26; Cesenatico
22; Fossombrone* 21; Bojano* 9. (** 2
gare in meno, * una in meno).
CLASSIFICA
CLASSIFICA
CLASSIFICA
Monterotondo p. 48; Aprilia 47;
Bacoli 44; Zagarolo e Viribus Unitis 41; Porto Torres 37; Anziolavinio, Fidene e Viterbese 36; Arzachena 35; Budoni 33; Selargius e
Astrea 29; Guidonia 26; Tavolara
e Cynthia 22; Sanluri 21; Castiadas 19.
Arzanese p. 54; Gaeta 48; Pomigliano 47; Nardò 45; Casarano 43;
Murgia 38; Fortis Trani 36; Grottaglie 35; Ischia 34; Capriatese e
Boville Ernica 33; Sant'Antonio
Abate 31; Francavilla S. 29; Pisticci 28; Battipagliese 27; Angri 24;
Francavilla F. 18; Ostuni 12.
Ebolitana p. 62; Forza e Coraggio* 56;
Casertana 54; Turris e Nissa* 45; Valle
Grecanica* 44; Sambiase 43; Sapri 40;
Hinterreggio 38; Messina (-3) 36; Real
Nocera* 35; Noto* 33; Cittanova 30;
Acireale* e Marsala 27; Modica* 26; Mazara e Rossanese* 22; Nola* 6. (* hanno
già riposato).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzoo, ore 14.30
Castellana-Pontisola (2-1); Castiglione-Legnago (2-4); Colognese-CastelnuovoSandrà (0-3); Darfo-Voghera
(3-2); Insubria-Cantù San Paolo (1-1);
Mantova-Olginatese (1-0); Trento-AlzanoCene (0-1); Villafranca-Caratese
(3-1); Virtus Vecomp-Solbiatese (2-0).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Ch ogg a-Rovigo (0-3); Concordia-Montebelluna (2-0); Montecchio-Belluno
(2-2); Opitergina-SandonàJesolo (2-1);
San Paolo-Torviscosa (2-1); Sanvitese-Venez a (0-3); Tamai-Este (1-1); Treviso-Kras Repen (1-0); Union Quinto-Pordenone (1-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Bagnolese-Verolese (3-0); Borgo a Buggiano-Pontedera (0-2); Castel San Pietro-Camaiore (2-2); Forcoli-Ponsacco
(2-3); Pavu lese-Fiorenzuola (0-1); Pizzighettone-Mezzolara (3-1); Rosignano-Tuttocuoio (1-1); Rud anese-Castelfranco
(0-2); Russi-Carpenedolo (4-3).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Arezzo-Flaminia (0-2); Castel Rigone-Scandicci (2-1); Montevarchi-Fortis
Juventus (4-1); Orvietana-Sestese (1-0);
Perugia-Deruta (2-0); Pianese-Monteriggioni (1-1); Pontevecchio-Sporting Terni
(2-1); Spoleto-Sansepolcro (2-3); Todi-Group Città di Castello (2-1).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Cesenat co-Santeg diese (0-1); Civ tanovese-Bojano (0-0); Forlì-Jesina (0-0); Fossombrone-Atessa VdS (0-0); Luco Canistro-Real
Rimini (0-1); Renato Curi-Miglianico (2-0); Rimini-Olympia Agnonese (3-0); Sambenedettese-Recanatese (0-0); Teramo-Atletico Trivento (0-0); Venafro-Santarcangelo (0-4).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Anziolavinio-Bacoli (1-1); Arzachena-Tavolara (4-3); Astrea-Guidonia
(1-2); Budoni-Porto Torres (0-0); Castiadas-Aprilia (0-4); Monterotondo-Fidene (4-2); Sanluri-Viterbese
(0-0); Selargius-Zagarolo (0-1); Viribus Unitis-Cynthia (0-0).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Arzanese-Pisticci (1-1); Battipagliese-Fortis Trani (1-2); Capriatese-Ischia (0-1); Casarano-Francavilla
F. (2-2); Francavilla S.-Angri (2-0);
Grottaglie-Pomigliano (1-1); Murgia-Gaeta (1-1); Ostuni-Boville Ernica (0-1);
Sant'Antonio Abate-Nardò (1-2).
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
Casertana-Modica (1-1); Ebolitana-Acireale (2-0); Forza e Coraggio-Hinterreggio (0-0); Mazara-Rossanese
(3-0); Messina-Real Nocera (0-3); Nola-Marsala (2-2); Noto-Sambiase
(2-3); Sapri-Nissa (1-3); Valle Grecanica-Cittanova (0-1); riposa Turris.
GIRONE C
1-1
1-3
2-2
4-0
0-0
2-0
3-1
4-2
0-0
BELLUNO-SANVITESE
ESTE-UNION QUINTO
KRAS REPEN-TAMAI
MONTEBELLUNA-CHIOGGIA
PORDENONE-CONCORDIA
ROVIGO-MONTECCHIO
SANDONA'JESOLO-TREVISO
TORVISCOSA-OPITERGINA
VENEZIA-SAN PAOLO
GIRONE I
0-2
0-1
0-2
2-0
0-3
0-0
0-1
0-1
2-1
(28a giornata)
ACIREALE-CASERTANA
CITTANOVA-MESSINA
HINTERREGGIO-VALLE GRECANICA
MARSALA-NOTO
MODICA-MAZARA
NISSA-EBOLITANA
REAL NOCERA-SAPRI
SAMBIASE-FORZA E CORAGGIO
TURRIS-NOLA
ha riposato ROSSANESE
3-1
0-1
0-1
1-0
2-1
1-2
2-1
0-2
6-0
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
SECONDA DIVISIONE LA 21a GIORNATA
GIRONE A f (24a giornata) La Tritium si salva a Vercelli, anche la Pro Patria pareggia, così il Lecco avvicina il trio di testa
PRO VERCELLI
1
SACILESE
1
LECCO
1
FERALPI SALO’
1
SAVONA
1
CANAVESE
1
MEZZOCORONA
0
SANREMESE
1
TRITIUM
1
PRO PATRIA
1
RODENGO
0
RENATE
3
SAMBONIFACESE
0
CASALE
1
MONTICHIARI
1
ENTELLA
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Bonomi (PV) su rigore al 27’ p.t.; R. Bortolotto (T) all’8’
s.t.
PRO VERCELLI (4-3-3) Valentini
6; Pigoni 6, Schettino 6 (dal 27’ s.t.
Disabato 6), Ranellucci 6,5, Modolo
6 (dal 10’ s.t. Donida 6,5); Mazzocco
6, Rosso 6, Marconi 6,5; Orlando 6
(dal 28’ s.t. Malatesta 6), Bonomi
6,5, Santoni 6,5. (Dan, Squillace,
Corsino, Corradi). All. Braghin 6.
TRITIUM (4-4-2) Pansera 7; Martinelli 6, Riva 6,5, Malgrati 6, Dionisi
5,5; Corti 6, E. Bortolotto 6,5, Di Ceglie 6, Floriano 6 (dal 28’ s.t. Chimenti 6); Sinato 6 (dal 24’ s.t. Lenzoni 6), R. Bortolotto 6,5 (dal 35’ s.t.
Fondrini 6). (Sacchetto, Valtulini,
Mapelli, Casiraghi). All. Vecchi 5,5.
ARBITRO Ros di Pordenone 6.
NOTE spettatori 1.700 circa, incasso di 8.965 euro. Espulso il tecnico
Vecchi al 36’ s.t.; ammoniti Pigoni,
Riva, Malgrati e Dionisi. Angoli 5-1.
(r.l.)
GIUDIZIO++
MARCATORI Justino (P) al 28', Segato (S) al 35' p.t.
SACILESE (4-3-3) Calligaro 6,5;
Colombera 6, Gritti 6,5, Di Berardino 6, Fantin 6 (dal 27' s.t. Bigolin 6);
Dal Cin 6 (dal 31' s.t. Bertagno
s.v.), Gardin 6, Segato 7; Brotto 6
(dal 43' s.t. Barbini s.v.), Araboni
5,5, Kabine 6,5. (Mion, Grazzolo,
Vecchiato, Pupino). All. Costantini
6.
PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 5,5; Som 6,5, Zanetti 6,5, Nossa 6, Benedetti 5,5 (dal 7' s.t. Marchetti 6); Bruccini 5,5, Cristiano 6,
Justino 7; Cortesi 6; Serafini 5,5,
Janvier 6 (dal 41' s.t. Aloe s.v.).
(Anania, Polverini, Nocciola, Artuso, Dall'Acqua). All. Novelli 6.
ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5.
NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti
Segato, Cortesi, Som, Nossa e Dal
Cin. Angoli 5-4. (p.s.)
GIUDIZIO++
MARCATORE Del Sante al 38' p.t.
LECCO (4-2-3-1) Durandi 6; Petri
6, L. Martinelli 6, Chiecchi 6, Moracci 6,5; Ciasca 6,5, F. Ferraresi
6,5; Tabbiani 6,5 (dal 43' s.t. Fall
s.v.), Rebecchi 6,5 (dal 37' s.t. Carroccio s.v.), Mattaboni 6; Del Sante 7. (Gadignani, Pizzuti, Goisis, Galli, Cortese). All. Roselli 6.
RODENGO (4-1-4-1) Pedersoli 6;
Marchesini 6 (dal 34' s.t. Piras
s.v.), Belotti 6, Colombo 6, Cassaro 6; Meduri 4,5; Altobelli 5,5 (dal
26' s.t. Demasi 5,5), Cazzamalli
6,5, El Kamch 4,5, S. Martinelli 6,5;
Coppiardi 6 (dal 13' s.t. Ligori 5,5).
(Vino, Spagnoli, Bergamelli, M. Ferraresi). All. Piovani 6.
ARBITRO Todaro di Palermo 6.
NOTE spettatori 700 circa, incasso di 5.827,53 euro. Espulsi Meduri al 4' s.t. ed El Kamch al 24' s.t.;
ammoniti Meduri, S. Martinelli, El
Kamch, Marchesini e Ciasca. Angoli 1-5. (m.v.)
GIUDIZIO++
MARCATORI Battaglino (R) al 20’,
Quarenghi (FS) al 22’, Moretti (R) al
23’, Pianetti (R) al 47’ s.t.
FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 5; Turato 6, Colicchio 6, Leonarduzzi 6, Chiarini 5,5 (dal 41’ s.t.
Mantovani s.v.); Muwana 5,5 (dal
31’ p.t. Dragoni 5), Cortellini 5,5, Zanola 6 (dal 12’ s.t. Meloni 5,5); Quarenghi 6, Graziani 5,5, Bracaletti 5.
(Gargallo, Lauricella, Versaci, Ortolan). All. Rastelli 5.
RENATE (4-3-3) Campironi 6;
Adobati 6, Gianola 6, Bergamini
6,5, Gavazzi 6; Gualdi 6, Cavalli
6,5, Cerea 6 (dal 25’ s.t. Guidetti
s.v.); Battaglino 6,5 (dal 43’ s.t. Pianetti 6), Mazzini 5,5 (dal 32’ s.t. J.
Ravasi s.v.), Moretti 6,5. (Amadori,
Di Maio, N. Ravasi, Umunegbu). All.
Boldini 7.
ARBITRO Merlino di Udine 5,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Nessun ammonito. Angoli 2-1. (g.t.)
GIUDIZIO++
MARCATORE Cattaneo al 33' s.t.
SAVONA (4-4-2) Nicastro 6; Candolini 6, Di Leo 6, Marconi 6,5, Mbida 6; Facchinetti 5,5 (dal 5' s.t. Bottiglieri 6), Capuano 6,5, Garin 6,
Mezgour 5,5 (dal 13' s.t. Cattaneo
6,5); Tarallo 6, Tedesco 5,5 (dal
23' s.t. Ingari 6). (Cicutti, Praino,
Briano, Buglio). All. Foschi 6.
SAMBONIFACESE (5-3-2) Milan
6; Sarzi 5, Moretto 6, Orfei 6, Viskovic 5,5, Fiorotto 6; Tecchio 6, Jorginho 5,5 (dal 5' s.t. Pietribiasi 6),
Staiti 6; Brighenti 5,5, Rampinini
5,5 (dal 5' s.t. I. Rocchiccioli 5,5).
(Bonato, Fiorini, T. Rocchiccioli,
Creati, Puntoriere). All. Valigi 6.
ARBITRO Oliveri di Palermo 6.
NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Espulso Sarzi
al 25' p.t.; ammoniti Moretto, Viskovic, Jorginho, Pietribiasi e Mbida.
Angoli 5-1. (m.c.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Curcio (Can) su rigore al 22' p.t.; Olivieri (Cas) al 25' s.t.
CANAVESE (4-3-2-1) Pascarella
6,5; Vettori 6, Carretto 6,5, Rozzio
6,5, Riggio 6; Temperino 6 (dal 27'
s.t. Mauri s.v.), Cristini 6,5, Gentile
6; Germano 6 (dal 27' s.t. Bisso
s.v.), Porcu 6,5 (dal 9' s.t. Scutti 6);
Curcio 6. (Giarnera, Moretto, Sandrone, Borettaz). All. Tonino 6
(Rossi squalificato).
CASALE (4-4-2) Gomis 7; Catenacci 6 (dal 1' s.t. Gavezzeni 6), Vignati 6, Ciccomascolo 6,5, Angelotti 5,5; Garrone 6, Capellupo 6, Iannini 7, Gatto 6 (dal 1' s.t. Olivieri 6);
Zenga 6 (dal 26' s.t. Vegnaduzzo
s.v.), Pavoletti 7. (Fiory, Perricone,
Mitra, Marongiu). All. Buglio 6.
ARBITRO D'Angelo di Ascoli 5.
NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Ciccomascolo, Vignati, Carretto, Cristini, Garrone, Riggio e Vegnaduzzo. Angoli 8-2. (a.b.)
GIUDIZIO++
MARCATORE Dimas su rigore al
13' s.t.
MEZZOCORONA (4-3-3) Cicioni
6; Traversi 6, Mallus 6,5, De March
5,5, Vicari 5,5; Marino 5,5, Mondini
5,5 (dal 14' s.t. Coppari 6), Forò 6;
Ferretti 6, Zanetti 6 (dal 14' s.t. Cognigni 6), Laurenti 5 (dal 28' s.t. Florean 5). (Fracalossi, Sorrentino, Severgnini, Beccaro). All. Maraner 6.
MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli
6,5; Verdi 6,5, Zaffagnini 6, Antoniacci 6, Guatta 5,5; Muchetti 6, Bonometti 6,5 (dal 36' s.t. Selvatico
s.v.), Fusari 6, Filippini 6 (dal 45' s.t.
Di Quinzio s.v.); Dimas 6,5 (dal 21’
s.t. Di Nardo 6), Florian 5. (Gambardella, Bettenzana, Filiciotto, Bertazzoli). All. Ottoni 6,5.
ARBITRO Lo Castro di Catania
6,5.
NOTE spettatori 250 circa, incasso nc. Ammoniti Traversi, Mallus,
De March, Guatta, Fusari, Filippini e
Bonometti. Angoli 6-3. (cr.c.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Marrazzo (E) all’8’,
Gomes (S) al 9’ p.t.
SANREMESE (4-2-3-1) Petruzzelli 6,5; Borin 6, Miale 7, Feliciello
6,5, Gagliolo 6; Salvi 5,5, Siciliano
6; Moronti 6 (dal 16’ s.t. Bosio 6),
Sifonetti 6,5, Gomes 6,5; Pippi 6.
(Orlandi, Chirieletti, Bifini, Raguseo, Ubaldi, Gigli). All. Calabria 6,5.
ENTELLA (4-4-2) Paroni s.v. (dal
16’ p.t. Mosca 6); Quintavalla 6,
Merlin 6, Scantamburlo 6, Rega
6,5; Cargiolli 5,5, Tacchinardi 6,
Hamlili 6,5, Marrazzo 6,5 (dal 40’
s.t. Favret s.v.); Lazzaro 6, Vasoio
5,5 (dal 27’ s.t. Masi s.v.). (Pondaco, Zaccardi, Marianeschi, Soragna). All. Bacci 6.
ARBITRO Petroni di Roma 5,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Espulso il tecnico Calabria
al 36' s.t.; ammoniti Scantamburlo, Vasoio, Gagliolo, Quintavalla,
Salvi e Merlin. Angoli 2-2. (m.g.)
GIRONE B f Carpi e Carrarese pareggiano, vibrante 3-3 per il Chieti nel derby abruzzese, poker da playoff per L’Aquila
SANGIOVANNESE
1
CARPI
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Foglia (S) al 19’, Giglio
(C) su rigore al 35’ s.t.
SANGIOVANNESE (4-3-3) Scotti
6,5; Salvatori 6, Chiarini 6, Travaglini 7, Bettoni 6 (dal 1’ s.t. Tabacco 6);
De Cristofaro 6, Bricca 6, Bernini 6
(dal 1’ s.t. De Angelis 5,5); Foglia 6,5,
Calderini 6,5, Romanelli 6 (dal 38’
s.t. Scicchitano s.v.). (Fantin, Sabatucci, Ucchino, Sansotta). All. Fraschetti 6.
CARPI (4-4-2) Bastianoni 6,5; Laurini 6, Cioffi 6,5, Dascoli 6, Poli 6 (dal
30’ s.t. Caselli s.v.); Pasciuti 5,5, Perini 6,5, Guilouzi 6 (dal 38’ s.t. Sogus
s.v.), Fabiano 6,5; Cesca 6,5, Giglio
6. (Farnè, Marietti, Di Martino, De
Souza, Peron). All. Sottili 6.
ARBITRO Coccia di San Benedetto
del Tronto 5.
NOTE spettatori 700 circa, incasso
non comunicato. Ammoniti Bricca,
De Cristofaro, Romanelli, Poli, Pasciuti e De Angelis. Angoli 2-8. (a.f.)
GAVORRANO
1
CARRARESE
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Gaeta (C) su rigore al
21’, Nocciolini (G) al 28’ s.t.
GAVORRANO (4-3-1-2) Maragna
6; Sgambato 6, Miano 6,5, Ibojo 5,5,
G. Menichetti 5; Manzo 6, Galbiati
6,5, Ruscio 6,5; Lulli 6 (dal 13’ s.t.
Bertino 6,5); Nocciolini 7 (dal 29’ s.t.
S. Menichetti 6), Fioretti 5,5 (dal 1’
s.t. Aperuta 5,5). (Lanzano, Frangioni, Fanelli, Pacini). All. Magrini 6.
CARRARESE (4-4-2) Gazzoli 6,5;
Mariotti 6, Benassi 6, Anzalone 6,5,
Duravia 5,5 (dal 39’ s.t. Vannucci
s.v.); Vigiani 5 (dal 15’ s.t. Orlandi
6,5), Redomi 6, Corrent 6,5, Pera
5,5; Gaeta 6,5 (dal 39’ s.t. Pegollo
s.v.), Gori 5,5. (Vigorito, Trocar,
Conti, Donati). All. Monaco 6.
ARBITRO De Faveri di San Donà di
Piave 6.
NOTE spettatori 130 circa, incasso
di 1.227 euro. Espulso G. Menichetti
al 20’ s.t. e il tecnico Magrini al 43’
s.t.; amm. Duravia. Angoli 1-4. (a.g.)
CHIETI
3
CELANO
3
GIUDIZIO++++
MARCATORI Marfia (Ce) al 12’ p.t.;
Bettini (Ce) al 1’, Sabbatini (Ch) al
14’, Castellan (Ce) al 18’, Berardino
(Ch) al 43’ e al 46’ s.t.
CHIETI (4-4-2) Bifulco 5,5; Bigoni
6, Mucciante 6, Pepe 6, Ferretti 6
(dal 32’ s.t. C. Esposito 6); Fiore
6,5, Amadio 6, Vitone 6,5, Sabbatini 6,5 (dal 15’ s.t. Berardino 7); Buttazzoni 5,5, Miani 6 (dal 15’ s.t. Rosa 5,5). (D Ettorre, Gialloreto, Cardinali, De Matteis). All. Vivarini 6.
CELANO (4-3-3) Liverani 7,5; Castellan 6,5, Prizio 6, Rapino 6, Bacchi 6; Barbetti 7, Marfia 6, Granaiola 6,5; Visciglia 6,5 (dal 21’ s.t. Gentili 6), Falomi 6,5 (30’ s.t. Federici 6),
Bettini 7 (21’ s.t. Olivieri 6). (Goletti,
Ciolli, Pacella, Agate). All. Modica 6.
ARBITRO Mangialardi di Pistoia
5,5.
NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Prizio, Gentili, Bettini, Mucciante, Liverani e Marfia. Angoli 5-0. (s.d’a.)
POGGIBONSI
3
GIACOMENSE
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Marasco (P) al 29’
p.t.; Paganelli (G) al 16’, Alteri (P) su
rigore al 23’, Bischeri (P) al 26’ s.t.
POGGIBONSI (4-3-1-2) Nocchi 6;
Mugnaini 6, Dierna 5,5, Salvadori 6,
Nobili 5,5; Rovrena 6 (dal 36’ s.t. Romeo s.v.), Dall’Ara 6, Campolattano
5,5; Bischeri 6 (dal 43’ s.t. Dal Rio
s.v.); Marasco 6,5 (dal 41’ s.t. Zebi
s.v.), Alteri 6,5. (Ferrauto, Bigeschi,
Scampini, Serino). All. Soda 6,5.
GIACOMENSE (4-3-3) Poluzzi 5,5;
Ferrani 5,5, Minardi 5,5 (dal 25’ s.t.
Russo 6), Amico 6, Sirri 6; Vagnati
6,5, Bravo 6, Rossi 5,5; Caciagli 6
(dal 35’ s.t. Ricci s.v.), Staffolani 6
(dal 23’ s.t. Paganelli 6,5), Scaioli 6.
(Gasparri, Barbone, Tanaglia, Del
Colle). All. Gadda 6.
ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 5,5.
NOTE spettatori 500 circa, incasso
nc. Ammoniti Dierna, Mugnaini, Bravo, Ferrani e Sirri. Angoli 3-8. (e.p.)
L’AQUILA
4
VILLACIDRESE
0
GIUDIZIO+++
MARCATORI Potenza al 2’ e al 21’
p.t.; Potenza al 14’, W. Piccioni al
42’ s.t.
L'AQUILA (4-4-2) Testa 6; Cutrupi 6, Ruggiero 6, Garaffoni 6, Blaiotta 6; Stamilla 6,5, Carcione 6 (dal
33’ s.t. Giraldi 6), Onesti 6, W. Piccioni 7; Galli 6 (dal 22’ s.t. Falconieri
6), Potenza 8. (Modesti, Di Francia, Natalucci, Ruscitti, Pietrella).
All. Bitetto 6,5.
VILLACIDRESE (4-4-2) Floris 6;
Idda 5,5, Bregliano 5,5, Cirina 6,
Poli 6; Bombagi 6,5, Bianchi 6, Cotza 5,5, Steri 5,5 (dal 9’ s.t. Frasca
5,5); Dal Bosco 5,5, Croce 6 (dal 2’
s.t. Cordeddu 5,5). (Pomarè, Licciardone, Loretti, Montemurro).
All. Nioi 6 (Corda squalificato).
ARBITRO De Meo di Foggia 6.
NOTE spettatori 800 circa, incasso di quasi 5.800 euro. Ammoniti
Garaffoni, Idda e Cotza. Angoli
5-3. (a.f.)
GIULIANOVA
1
SAN MARINO
0
GIUDIZIO+++
MARCATORE Margarita al 34’ p.t.
GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6;
Testoni 7, Zoppetti 6,5, Faragalli 6,
Sosi 5; Margarita 7, Della Penna
6,5 (dal 41’ s.t. De Simone s.v.), Polinesi 6, Suriano 5 (dal 15’ s.t. D’Angelo 5,5); Perez 6, Morga 6 (dal 33’
s.t. Bebeto s.v.). (Robertiello, Andreone, De Santis, Pirelli). All. Di
Meo 7.
SAN MARINO (4-4-2) Vivan 6; Di
Benedetto 6, Pelagatti 5,5, Ligi 6,
Ruggeri 6; Lepri 6 (dal 27’ s.t. Vitaioli 5,5), Amantini 6 (dall’8’ s.t. Del Sole 6), Loiodice 5,5, Del Grande 5,5
(dall’11’ s.t. Murano 5,5); Gasparello 5, Verachi 6. (Bicchiarelli, Pigini,
Villanova, Sciamanna). All. Petrone 5,5.
ARBITRO Bietolini di Firenze 6.
NOTE spettatori 800 circa, incasso di 3.535 euro. Espulso Sosi al
29’ s.t.; ammoniti Amantini, Ligi, Perez, Di Benedetto, Morga, Merletti
e Ruggeri. Angoli 2-5. (g.a.)
BELLARIA
3
PRATO
0
GIUDIZIO+++
MARCATORI Pfitscher su rigore
al 33' p.t.; Giorgi al 17', De Cenco al
31' s.t.
BELLARIA (4-3-1-2) Teodorani
7; Giorgi 6,5, Bamonte 6,5, Severi
6,5, Petti 6; Forte 6 (dal 23' s.t.
Giunchi 6), Briglia 7, Buda 6,5; Turchetta 7 (dal 27' s.t. Ballardini 6);
De Cenco 6,5 (dal 35' s.t. Tabanelli
s.v.), Pfitscher 6,5. (Renna, Martinelli, Del Padrone, Moretti). All.
Campedelli 6,5.
PRATO (4-4-1-1) Pazzagli 5; Sacenti 5,5, Ferri 5, Lamma 5, De Agostini 5; Gori 5,5 (dal 44' p.t. D'Oria
5,5), Corvesi 6, Morosini 6, Taugourdeau 6; Silva Reis 4,5 (dal 18'
s.t. Basilico 5,5); Varricchio 5. (Malomo, Fogaroli, Zagaglioni, Pagliuca, Schenetti). All. Bellini 5.
ARBITRO Fogliano di Perugia 6,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Espulso Pazzagli al 44’ p.t.;
ammoniti De Cenco, Taugourdeau
e Bamonte. Angoli 4-9. (a.p.)
FANO
0
CROCIATI NOCETO
3
GIUDIZIO+++
MARCATORI Addona al 30’ p.t.; La
Cagnina al 42’, Pietranera al 48’ s.t.
FANO (4-3-1-2) Perucchini 6,5;
Carboni 5,5, Del Duca 5, Cossu 5,5,
Amaranti 5,5; Urbinati 6, Capodaglio 5, Raparo 5,5 (dal 1’ s.t. Iazzetta
5); Piccoli s.v. (dal 5’ p.t. Conti 5);
Trimarco 4, Ferrari 5. (Beni, Scrosta, Santini, Di Crescenzo). All. Pregnolato 5 (Zauli squalificato).
CROCIATI NOCETO (4-5-1) Babbini 6,5; Bersanelli 6, Fabris 6,5, Addona 7, Delledonne 6,5; Konate 6
(dal 45’ s.t. Berselli s.v.), Sessi 6,5
(dal 33’ s.t. La Cagnina 7), Castagnetti 6,5, Vignali 6, Guareschi 4,5;
Miftah 7 (dal 44’ s.t. Pietranera 7).
(Miskiewicz, Paoletti, Lorenzini,
Fontana). All. Torresani 7,5.
ARBITRO Cifelli di Campobasso 6.
NOTE spettatori 400 circa, incasso di quasi 2.600 euro. Espulso
Guareschi al 37’ p.t.; ammoniti Miftah, Cossu, Raparo, Delledonne e
Amaranti. Angoli 2-6. (g.f.)
GIRONE C f Il Latina (unico 0-0 della giornata) rallenta in casa e il Trapani torna a -3, gran balzo di Milazzo e Neapolis
LATINA
0
POMEZIA
0
GIUDIZIO++
LATINA (4-4-2) Martinuzzi 7; Cafiero 6, Mariniello 5, Farina 6, Toscano 5,5; Tortolano 6, Berardi 7,
Ricciardi 6, Merito 6 (dal 1’ s.t. Gasperini 6); Polani 5,5 (dal 26’ s.t.
Ruiz 6), Mancosu 6,5 (dal 42’ s.t. Zarineh s.v.). (Radio, Kone, Martinez,
Mattioli). All. Sanderra 6.
POMEZIA (4-3-3) Scarzanella 6;
Lolli 5, Martorelli 6, Conson 6, Colantoni 6; Mastromattei 5 (dall’8’ s.t.
Piroli 6), Costantini 5,5, Coppola
5,5; Morbidelli 6 (dal 38’ s.t. Ruscio
s.v.), Marano 6, Fatati 7 (dal 42’ s.t.
Trobiani s.v.). (Fiumanò, Proietti,
Polito, Virdis). All. Farris 6.
ARBITRO Barbeno di Brescia 5.
NOTE spettatori 2.500 circa, incasso di quasi 9.200 euro. Espulsi Mariniello al 40’ p.t., Lolli al 41’ s.t., il tecnico Sanderra al 42’ p.t. e il tecnico
Farris al 25’ s.t.; ammoniti Costantino, Berardi, Mastromattei, Gasperini, Coppola, Tortolano e Ruiz. Angoli 2-1. (v.a.)
NORMANNA
1
TRAPANI
2
GIUDIZIO+++
MARCATORI Barraco (T) al 28’,
Varriale (N) al 39’ p.t.; Perrone (T)
all’11’ s.t.
NORMANNA (3-4-1-2) Pettinari
5,5; Campanella 5,5, Mattera 6, Di
Girolamo 6; Petagine 6,5 (dal 31’
s.t. Palumbo s.v.), Zolfo 6, Massimo 6, Letizia 6 (dal 18’ s.t. Tovalieri
5,5); Grieco 7 (dal 31’ s.t. De Gol
s.v.); Ercolano 6, Varriale 6,5. (Polise, Carbonaro, Vecchione, Fontana). All. Ferazzoli 5,5.
TRAPANI (4-4-2) Castelli 5,5; Lo
Bue 6 (dal 1’ s.t. Alletto 6,5), Pagliarulo 6,5, Colletto 6, Filippi 6,5; Barraco 7, Pirrone 6,5, Calabrese 7, Ficarotta 6,5 (dal 18’ s.t. Montalbano
6); Perrone 7, Madonia 6,5 (dal 34’
s.t. Mastrolilli s.v.). (Dolenti, Cianni, Domicolo, Gambino). All. De Gaetano 6,5 (Boscaglia squalificato).
ARBITRO De Benedictis di Bari 6.
NOTE spettatori 1.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti
Castelli e Zolfo. Angoli 7-2. (g.ar.)
MILAZZO
2
MELFI
1
GIUDIZIO+++
MARCATORI Vianello (Me) al 20',
Lasagna (Mi) su rigore al 46' p.t.;
Lasagna (Mi) al 4' s.t.
MILAZZO (4-2-3-1) Piccolo 7,5;
Cucinotta 6, Maccarrone 5,5, Lanzolla 6, Suriano 6; Bucolo 6,5, Suarino 6 (dal 32' p.t. Lasagna 7; dal 5'
s.t. Iannelli 5,5); D'Amico 6,5, Fiore
6, Proietti 5,5; Ricciardo 5,5 (dal
25' s.t. Orioles 6). (Taranto, Di Fatta, Kouadio, Benci). All. Venuto 6,5.
MELFI (4-4-2) Pozzato 6; Milella
6, Marino 5,5, Sicignano 6,5, Vanacore 5,5; Mangiacasale 6, Scarsella 6,5, El Harchi 6 (dal 45' s.t. Maio
s.v.), Russo 6 (17' s.t. Maiorano 5);
Scalzone 5, Vianello 6,5. (Ameltonis, Guidi, Boccomino, Pellecchia,
Pastore). All. De Gennaro-Ciullo 6.
ARBITRO Zappatore di Taranto
6,5.
NOTE spett. 1.000 circa, inc. nc.
Espulso Scalzone al 30' p.t.; amm.
Ricciardo, Scalzone, Suarino, Vanacore e Cucinotta. Angoli 2-5. (a.i.)
GIRONE A
ECCELLENZA
Molise: rissa
con uno sparo
Una rissa tra calciatori e
dirigenti, poi un colpo di
pistola esploso verso
l’attaccante ospite, per
fortuna senza
conseguenze. E’
successo al termine di
Montenero Real Isernia
(Eccellenza molisana).
L’uomo che ha sparato è
stato denunciato a piede
libero. Tre calciatori e un
carabiniere sono finiti in
ospedale per ferite lievi.
SQUADRE
TRITIUM (-2)
PRO PATRIA (-4)
PRO VERCELLI
LECCO
FERALPI SALO' (-2)
SAVONA (-4)
RENATE
RODENGO (-2)
CANAVESE (-6)
SAMBONIFACESE
MONTICHIARI
ENTELLA (-1)
VALENZANA (-1)
SACILESE
CASALE
SANREMESE
MEZZOCORONA
PT
42
41
40
38
35
33
31
30
28
27
27
23
21
20
17
15
14
G
23
22
22
23
22
22
23
23
23
22
23
23
22
23
23
23
22
V
12
14
10
11
9
9
7
8
9
6
5
4
4
4
3
2
3
N
8
3
10
5
10
10
10
8
7
9
12
12
10
8
8
9
5
P
3
5
2
7
3
3
6
7
7
7
6
7
8
11
12
12
14
RF
35
41
26
24
23
27
25
17
26
30
16
23
16
17
14
15
13
MARCATORI
16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina).
11 RETI Fabbro (2, Lecco).
9 RETI Bonomi (4, Pro Vercelli); Pietribiasi
(Sambonifacese) Tarallo (4, Savona).
8 RETI Cristini (Canavese).
RS
17
23
12
23
15
19
22
18
22
30
17
23
24
30
35
27
31
VIGOR LAMEZIA
1
NEAPOLIS
3
GIUDIZIO+++
MARCATORI Bonanno (N) al 26’
p.t.; Improta (N) al 17’, Lattanzio (VL)
al 26’, Improta (N) su rigore al 30’ st.
V. LAMEZIA (4-4-2) Forte 6,5; Trovato 6, Caridi 5,5, Mercurio 6 (21’
s.t. Giuffrida 5), Caruso 5,5; Potestio 5 (41’ s.t. Caffarelli s.v.), Mangiapane 4,5, Catalano 5,5, Scalese 5,5
(34’ s.t. Iannazzo s.v.); Lattanzio
6,5, De Luca 5,5. (Quarta, Parisi, De
Sensi, Paonessa). All. Costantino 6.
NEAPOLIS (4-2-3-1) Gragnaniello
6; Monticelli 6, Civita 6, Bianchi 7,
Mannone 6; Marinucci Palermo 6,
Somma 5; Siciliano (dal 14’ s.t. Fiore), Bonanno 7, Moxedano 6,5; Improta 7 (dal 41’ s.t. Foggia s.v.). (Napoli, Bruzzese, Barone, Fontanella,
Longobardi). All. D’Arrigo 6,5.
ARBITRO Bellotti di Verona 5.
NOTE spettatori 450 circa, incasso
di quasi 1.800 euro. Espulsi Mangiapane e Somma al 10’ s.t.; ammoniti
Monticelli, Catalano, Mannone, Caridi e Forte. Angoli 1-4. (f.c.)
RISULTATI
CANAVESE-CASALE
1-1
FERALPI SALO'-RENATE
1-3
LECCO-RODENGO
1-0
MEZZOCORONA-MONTICHIARI 0-1
PRO VERCELLI-TRITIUM
1-1
SACILESE-PRO PATRIA
1-1
SANREMESE-ENTELLA
1-1
SAVONA-SAMBONIFACESE 1-0
ha riposato VALENZANA
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
CASALE-SANREMESE
(1-1)
ENTELLA-SACILESE
(0-0)
PRO PATRIA-PRO VERCELLI (lunedì 20.45) (1-2)
RENATE-MEZZOCORONA
(2-1)
RODENGO-FERALPI SALO'
(1-1)
SAMBONIFACESE-LECCO
(2-1)
TRITIUM-CANAVESE
(0-0)
VALENZANA-SAVONA
(0-0)
riposa MONTICHIARI
AVELLINO
1
FONDI
1
GIUDIZIO++
MARCATORI Comini (A) al 1', Merlonchi (F) su rigore al 36' s.t.
AVELLINO (4-4-2) Marruocco 6;
Meola 6,5, Puleo 6, Rinaldi 6, Ricci
5,5; Millesi 6 (dal 43' s.t. Peluso
s.v.), Maisto 5 (dal 36' s.t. Panatteri s.v.), Viscido 6, Comini 6,5; Vicentin 5,5, De Angelis 6 (dal 28' s.t.
D'Angelo 6). (Cascella, Nocerino,
Bruno, Acoglanis). All. Vullo 6.
FONDI (3-4-1-2) Mezzacapo 6; Di
Paola 6, Dionisio 6, Sportillo 6; Valerio 6,5, Alleruzzo 6,5, Vaccaro 6,
D'Urso 6; Schiavon 6 (dal 25' s.t.
La Vecchia 6; dal 47' s.t. Bombara
s.v.); Capogna 5,5 (dal 15' s.t. Merlonchi 6,5,), Agostinelli 5,5. (Pannozzo, Marigliano, Pirozzi, Marinucci). All. Trillini 6,5.
ARBITRO Lanza di Nichelino 6.
NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti
Alleruzzo, Merlonchi e La Vecchia.
Angoli 6-1 (l.z.)
GIRONE B
SQUADRE
CARPI
CARRARESE
GIACOMENSE
CHIETI
L'AQUILA
POGGIBONSI
SAN MARINO
PRATO
BELLARIA
CROCIATI NOCETO
CELANO
GAVORRANO
SANGIOVANNESE (-10)
GIULIANOVA
FANO (-2)
VILLACIDRESE (-10)
PT
47
42
32
32
32
31
30
28
25
24
24
22
18
17
16
8
G V N P RF RS
21 14 5 2 32 11
21 11 9 1 35 12
21 7 11 3 24 16
21 8 8 5 28 22
21 10 2 9 20 20
21 9 4 8 20 26
21 7 9 5 26 21
21 7 7 7 22 20
21 5 10 6 17 19
21 5 9 7 26 32
21 6 6 9 23 32
21 5 7 9 20 24
21 8 4 9 20 25
21 4 5 12 16 29
21 3 9 9 16 28
21 5 3 13 20 28
MARCATORI
13 RETI Gaeta (1, Carrarese).
11 RETI Pietranera (3, Crociati Noceto).
10 RETI Giglio (5, Carpi); Falomi (2, Celano).
9 RETI Cesca (Carpi; 6 nel San Marino); Alteri (5,
Poggibonsi); Gasparello (2, San Marino).
BRINDISI
1
MATERA
0
GIUDIZIO++
MARCATORE Scarcella al 18’ s.t.
BRINDISI (4-4-2) Prisco 6; Mottola s.v. (dal 16’ p.t. Piro 6), Taurino
6, Conte 5,5, Alb. Tundo 5,5; Caravaglio 5,5, Pollidori 6, D’Avanzo 6,
Matarazzo 5,5 (dal 12’ s.t. Scarcella 6); Caggianelli 5,5 (dal 38’ s.t.
Ant. Tundo s.v.), Maiorino 5,5. (Locatelli, Camposeo, Formuso, Caputo). All. Rastelli 6.
MATERA (4-4-2) Musacco 6; Manetta 6, Villagatti 5, Fedi 5,5, Di Fusco 5 (dal 28’ s.t. Lorini 5); Capolei
5 (dal 12’ s.t. Miraglia 5,5), Losicco
6, Provenzano 6, Ancora 6; Spilabotte 5 (dal 18’ s.t. Alassani 5,5),
Giannone 5,5. (Lorello, Calà, Stella, Scarpato). All. Cadregari 5,5.
ARBITRO Minelli di Varese 6.
NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Capolei e Musacco. Angoli 2-6.
(f.d.s.)
RISULTATI
BELLARIA-PRATO
CHIETI-CELANO
FANO-CROCIATI NOCETO
GAVORRANO-CARRARESE
GIULIANOVA-SAN MARINO
L'AQUILA-VILLACIDRESE
POGGIBONSI-GIACOMENSE
SANGIOVANNESE-CARPI
3-0
3-3
0-3
1-1
1-0
4-0
3-1
1-1
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
CARPI-CARRARESE
(0-1)
CELANO-GAVORRANO
(0-2)
CROCIATI NOCETO-BELLARIA (3-1)
GIACOMENSE-L'AQUILA
(0-1)
GIULIANOVA-CHIETI
(0-2)
PRATO-POGGIBONSI
(1-2)
SAN MARINO-SANGIOVANNESE (1-0)
VILLACIDRESE-FANO
(1-1)
CAMPOBASSO
1
ISOLA LIRI
1
GIUDIZIO++
MARCATORI Chiazzolino (C) al
35' p.t.; Caira (IL) al 33' s.t.
CAMPOBASSO (4-4-2) Ascani
6,5; Scudieri 6, Di Fiordo 6, Maglione 6,5, Agresta 6; Chiazzolino 6,5,
Cammarota 6,5, Cacciaglia 5 (dal
38' s.t. Visconti s.v.), Todino 5 (dal
1’ s.t. Monti 5,5); Ibekwe 5 (dall’8'
s.t. Murati 5,5), Balistreri 6,5. (Marcato, Posillipo, Fazio, Minadeo).
All. Rossi 5,5 (Cosco squalificato).
ISOLA LIRI (4-4-2) Fiorini 6,5; Costanzo 7, Mucciarelli 6,5, Paolacci
6, La Rocca 5,5 (dal 27' s.t. Mallardi s.v.); Vigna 6, Falco 6 (dal 21' s.t.
Jukic 5,5), Raffaello 6,5, Lucchese
6,5; Bianchini 5,5, Conte 5,5 (dal
19' s.t. Caira 6,5). (Iannarilli, Di Girolamo, Marziale, Flavi). All. Grossi 6.
ARBITRO Spinelli di Terni 6,5.
NOTE spettatori 600 circa, incasso di 5.890 euro. Ammoniti Scudieri, Agresta, Cammarota, Cacciaglia e Falco. Angoli 2-5. (a.d.l.)
GIRONE C
SQUADRE
LATINA
TRAPANI (-1)
MILAZZO
NEAPOLIS
NORMANNA
AVELLINO
POMEZIA
MATERA
MELFI (-2)
VIGOR LAMEZIA
FONDI
BRINDISI (-1)
ISOLA LIRI
CAMPOBASSO
VIBONESE (-1)
CATANZARO (-5)
PT
44
41
37
35
34
33
33
31
26
26
25
25
21
20
15
-2
G
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
V N P RF RS
12 8 1 27 13
12 6 3 31 15
11 4 6 25 18
10 5 6 22 16
9 7 5 25 16
9 6 6 28 18
8 9 4 17 13
8 7 6 23 23
8 4 9 31 25
7 5 9 28 30
6 7 8 25 29
7 5 9 17 23
5 6 10 18 27
4 8 9 16 23
2 10 9 16 30
0 3 18 7 37
MARCATORI
10 RETI Guazzo (3, Melfi; ora è nel Taranto); Perrone (1,
Trapani).
9 RETI Grieco (3, Normanna); Mangiapane (5, Vigor
Lamezia).
8 RETI Vicentin (4, Avellino); Tortolano (2, Latina);
Giannone (Matera); Longobardi (1, Neapolis); Madonia
(Trapani).
VIBONESE
2
CATANZARO
0
GIUDIZIO+++
MARCATORI Napoli al 37', Petrucci al 49' s.t.
VIBONESE (4-4-2) Mengoni 6; Stefanini 6,5, Scrugli 6, Geraldi 6,5,
Mazzetto 6,5; Donati 7, Gatto 6,5,
Ruggiero 6 (dal 45' s.t. Santangelo
s.v.), Dominici 6,5; Napoli 5,5, Beccaria 6 (dal 39' s.t. Petrucci 6,5).
(Senatore, Rugiero, Develli, Paoli,
Cosentino). All. Tosi 6,5.
CATANZARO (4-4-2) Scerbo 7;
Lauteri 5, Boyomo 5,5 (dal 16' s.t.
Cavallaro 5), Di Meglio 5,5, Gaglione
5,5; Gigliotti 6, Cittadino 5, Benincasa 6, Catalano 6; Santaguida 5 (dal
25' s.t. Carrozza 5,5), Morello 6 (dal
35' s.t. Martorano s.v.). (Devona,
Scigliano, Critelli, Perri). All. Aloi 6.
ARBITRO Citro di Battipaglia 5.
NOTE spettatori 500 circa, incasso
di 757 euro. Espulsi Cittadino al 22'
s.t. e Napoli al 38' s.t.; amm. Gaglione, Gatto, Santaguida, Lauteri, Geraldi e Carrozza. Angoli 6-3. (mi.fa.)
RISULTATI
AVELLINO-FONDI
BRINDISI-MATERA
CAMPOBASSO-ISOLA LIRI
LATINA-POMEZIA
MILAZZO-MELFI
NORMANNA-TRAPANI
VIBONESE-CATANZARO
VIGOR LAMEZIA-NEAPOLIS
1-1
1-0
1-1
0-0
2-1
1-2
2-0
1-3
PROSSIMO TURNO
domenica 6 marzo, ore 14.30
CATANZARO-VIGOR LAMEZIA (0-1)
FONDI-NORMANNA
(1-0)
ISOLA LIRI-MILAZZO
(0-1)
MATERA-VIBONESE
(1-0)
MELFI-LATINA
(0-1)
NEAPOLIS-BRINDISI
(1-0)
POMEZIA-AVELLINO
(0-1)
TRAPANI-CAMPOBASSO
(1-0)
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SUPERBIKE GP AUSTRALIA
w
Doppietta Ducati
I NUMERI
Checa un avvio alla grande
Biaggi due volte secondo
Trionfa la Casa bolognese che ufficialmente si è ritirata per concentrarsi
sulla MotoGP. Melandri sul podio. Scassa (Yamaha) 1˚nella Supersport
PAOLO GOZZI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PHILLIP ISLAND (Australia) dCarlos
Checa ha riportato la Ducati in
vetta al Mondiale Superbike
dopo 17 mesi di digiuno, ma
sono stati Max Biaggi e Marco
Melandri a infiammare l’apertura australiana con l’antipasto di un duello destinato a svilupparsi per tutta la stagione.
La ciliegina sulla torta di una
grande giornata arriva poi con
il primo successo in Supersport di Luca Scassa, 27enne
aretino alla prima uscita con
la Yamaha.
Duello I due ex della MotoGP non si affrontavano da sei anni, ma
hanno recuperato il
tempo perso superandosi 9 volte nei
22 giri di gara-2.
La Yamaha è tornata ai box con una vistosa striscia di gomma sul lato sinistro,
memoria del contatto
più ravvicinato tra un
Melandri già carico,
nonostante il dolore alla spalla destra operata il 23 dicembre, e un
Biaggi determinato a
non lasciare il regno
nelle mani del nuovo
arrivato.
La gioia di Carlos
Checa, 38 anni,
per la doppietta
ALEX PHOTO
Doppietta Max si è aggiudicato il primo round
ed è stato un peccato che valesse solo per il secondo posto.
A mettere d’accordo i due fuoriclasse italiani ci ha pensato
lo scatenato Checa, che su questa pista aveva già sbancato
un anno fa — recuperando dall’11ª posizione — e stavolta ha
dato scacco matto, dominando la scena fin dai test d’inizio
settimana. Veterano come
x
LUCA SCASSA
27 anni
1˚ al debutto in Supersport
Non potevo chiedere di
più. All’ultimo giro Lowes
e Parkes mi hanno
passato al tornantino, ma
io sapevo di essere più
veloce all’ultima curva
Biaggi (38 anni il catalano, 39
l’italiano) Carlos è stato perfetto, esaltando il potenziale della 1198 sulla pista a lei più favorevole del calendario.
Riscossa La Ducati che in MotoGP stenta a far decollare il
progetto Valentino Rossi, torna protagonista nella prima
gara della storia Superbike
senza squadra ufficiale. Anche
se Checa, 7 vittorie, è privato sui generis: gestito
dalla satellite Althea,
dispone della moto
evoluzione (con 3
cavalli in più dell’ufficiale 2010) e dell’assistenza diretta di
ingegneri del reparto
corse.
zione ai piloti di formazione
Superbike, come Leon Haslam, 3˚ in gara-1 con una
Bmw tutt’altro che guarita dai
problemi di eccessivo consumo di gomme. Sul tracciato
più tecnico e con le gomme al
limite della durata, lo stile pulito e la finezza nella messa a
punto hanno fatto un’enorme
differenza.
Grande Italia È presto per affermare che la Ducati sia definitivamente risorta, Phillip Island
è una pista particolare che ha
sempre fatto storia a sé. L’Aprilia intanto supera l’ostacolo
più ostico, con Biaggi due volte piazzato e a +11 punti sul
parziale 2010. Un anno fa,
Max dopo l’Australia prese il
largo (il bilancio fu di 10 successi e di 14 podi in 24 gare),
vincendo il titolo con largo anticipo. La Yamaha invece si lustra gli occhi per un Marco Melandri già velocissimo, nonostante la breve convalescenza.
L’ex iridato della 250 sembrava destinato a raccogliere soltanto qualche punto e invece
ha centrato subito il podio.
Max contro Marco, tra un mese a Donington ne riparliamo.
Checa permettendo…
MASSIMO ZANZANI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PONTE A EGOLA (Pisa) d La prova
d’apertura degli Internazionali d’Italia metteva di fronte per
la prima volta quest’anno Antonio Cairoli e David Philippaerts, le stelle del nostro cross.
Il duello sul fango di Ponte a
Engola è andato al toscano,
già vincitore una settimana
Dolore La fortuna non ha assi-
stito Cairoli, fenomenale in
qualifica, ma poi rallentato da
problemi agli occhiali e da una
sassata all’occhio sinistro nella prima manche.
«Dopo essere andato in infermeria, nella seconda manche
sono partito con l’occhio ancora appannato. Ma almeno ho
verificato che a livello fisico la
tenuta è buona». Anche se il
4˚ posto finale non esalta.
Bravo Manuel Monni (Honda), 5˚ con dolori alla schiena.
Nella MX2 dominio Ktm con
Jeffrey Herlings e Jeremy Van
Horebeek davanti a tutti. Ottima prestazione per l’intramontabile Chicco Chiodi (Suzuki),
38 anni, 4˚ alla fine.
Che spettacolo
il duello italiano
è da applausi
P
7
Con la doppietta
conquistata ieri,
Checa ha
raggiunto 7
successi in
Superbike. I podi,
invece, sono 21,
3 le pole
49
I podi conquistati
tra le derivate
dalla serie da
Max Biaggi. Il
campione del
mondo in carica,
in 109 gare
vanta 14 vittorie
S
Il podio di gara-2.
Da sinistra
Biaggi, Checa,
Bevilacqua (team
Althea) e Melandri
ALEX PHOTO
RISULTATI
Risultati del GP d’Australia, prima
prova del Mondiale Superbike a
Phillip Island (4.555 m)
GARA 1 (22 giri, km. 97,790)
1. Checa (Spa-Ducati) in 34’16"503
media 171,186 km/h
2. Biaggi (Ita-Aprilia) a 4"365
3. Haslam (GB-Bmw) a 10"719
4. Laverty (GB-Yamaha) a 11"266
5. Melandri (Ita-Yamaha) a 11"293
6. Fabrizio (Ita-Suzuki) a 12"039
7. Smrz (R.Cec-Ducati) a 20"294
8. Sykes (GB-Kawasaki) a 20"742
9. Haga (Gia-Aprilia) a 22"421
10. Corser (Aus-Bmw) a 25"822
11. Rolfo (Kawasaki) a 29"270
14. Badovini (Bmw) a 36"389.
GARA 2 (22 giri)
1. Checa in 34’15"041 (171,308 km/h)
2. Biaggi a 1"188
3. Melandri a 1"406
4. Rea a 10"563
5. Haslam a 10"885
6. Camier a 16"914
7. Haga a 17"558
8. Fabrizio a 17"679
9. Sykes a 18"070
10. Xaus a 19"053
12. Rolfo a 23"771
SUPERSPORT (21 giri, km. 93,345)
1. Scassa (Ita-Yamaha) in 33’34"739
media 166,729 km/h
2. Parkes (Aus-Kawasaki) a 0"009
3. Lowes (GB-Honda) a 0"033
4. Salom (Spa-Kawasaki) a 0"272
5. Harms (Dan-Honda) a 16"969
6. Ellison (GB-Honda) a 23"943
7. Marino (Fra-Honda) a 31"788
8. Iannuzzo (Kawasaki) a 31"837
10. Dell’Omo (Triumph) a 32"817.
CLASSIFICHE
Superbike: 1. Checa p. 50; 2. Biaggi
40; 3. Melandri 27; 4. Haslam 27; 5.
Fabrizio 18; 6. Rea 17; 7. Haga 16; 8.
Sykes 15; 12. Rolfo 9; 17. Badovini 2.
Costruttori: 1. Ducati p. 50; 2.
Aprilia 40; 3. Yamaha 29; 4. Bmw 27;
5. Suzuki 18; 6. Honda 17; 7.
Kawasaki 15.
Supersport: 1. Scassa punti 25; 2.
Parkes 20; 3. Lowes 16.
Costruttori: 1. Yamaha punti 25; 2.
Kawasaki 20; 3. Honda 16.
PROSSIMA GARA
27 marzo a Donington (Gran
Bretagna)
taccuino
Philippaerts vince, Cairoli soffre
prima sulla sabbia dello Starcross di Mantova. Terzo in qualifica, Philippaerts (Yamaha)
ha vinto la prima manche dopo essere rimasto per 5 giri in
scia a Cairoli (Ktm). Il confronto, con lo stesso risultato, si è
ripetuto nella seconda frazione, ma solo per il terzo gradino del podio, dove è salito David, autore di un paio di cadute. A vincere la gara è stato il
francese Frossard (Yamaha)
davanti al belga Strijbos
(Suzuki).
Philippaerts in ogni caso si è
preso il successo assoluto nella MX1.
Le vittorie
conquistate
dalla Ducati nel
Mondiale
Superbike. I
podi, invece,
ora sono
diventati 736
Lezione Con Checa,
Biaggi e Melandri sul
podio, la scuola MotoGP ha dato
una bella le-
CROSS INTERNAZIONALI D’ITALIA
A Ponte a Egola
successo di David
Per Tony (4˚) una
sassata in faccia
293
LA SFIDA
CON L’AUDI DI ROSBERG
SABATO ALL’AUTODROMO
Mortara farà il Dtm
Capello sulla F. Monza
dEdoardo Mortara correrà il Turi
smo Tedesco (Dtm) con l’Audi A4
del team di Keke Rosberg: il 24en
ne italo francese nel 2010 ha con
quistato il campionato tedesco di
F.3 (sette vittorie e cinque pole) e il
prestigioso GP di Macao.
dSarà Dindo Capello, 46 anni, tre
volte vincitore alla 24 Ore di Le
Mans, a portare al debutto la
FM2K11, nuova F. Monza. Appunta
mento sabato 5 marzo all’Autodro
mo Nazionale. La vettura è in fibra
di carbonio ed è spinta da un 1200
cmc da 120 Cv.
KART A MURO LECCESE
Hakkinen jr. è 32˚
d(pa.mar.) Nella sfida tra figli d’ar
David Philippaerts, 27 anni, in
azione con la sua Yamaha ZANZANI
te alla Wsk Masters Series di Muro
Leccese (Lecce) esce vittorioso
Max Verstappen, figlio di Jos, che
ha chiuso al terzo posto la gara del
la categoria Kf3 dietro il britannico
Callan Oikeeffe e lo spagnolo Pe
dro Hiltbrandt. Solo 32˚ Hugo
Kakkinen, 10 anni, figlio di Mika. Gli
altri vincitori: Cucco (Kf2), Zanchet
ta (Kz2) e De Conto (Kz1).
MARANELLO ROSSO Il Tribunale
di Modena ha sancito che la sola
Ferrari 330 P autentica è quella di
Maranello Rosso, a S. Marino.
CROSS COUNTRY
Bravo Cervantes
d Lo spagnolo Cervantes (Gas
Gas) ha vinto a M’Daq (Marocco) il
primo Tamuda Bay, gara valida per
l’Europeo Cross Country, prece
dendo Giacomo Redondi (Hsq).
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Melandri guida la Yamaha e ha
una grande squadra alle spalle.
Ma io vado avanti per la mia
strada, senza pressione alcuna,
perché l’impresa l’ho già fatta.
Sono stato il primo italiano a
sbancare la Superbike, facendo
vincere una marca che non
c’era mai riuscita».
Una fase del duello ravvicinato in
gara-2 tra l’Aprilia di Max Biaggi
e la Yamaha del debuttante
Marco Melandri ALEX PHOTO
abbiamo cambiato regolazioni
e la seconda gara è andata meglio. Ma la RSV4 su questa pista
non va ancora come vorrei».
Max: «Ho
dato tutto
per battere
Marco»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Il rivale: «È stato un confronto
pulito. Passarlo? Ero stanco»
Se avesse avuto una partenza
migliore, ritiene che avrebbe
potuto giocarsi la vittoria?
In ottica campionato è più pericoloso Melandri di Checa?
«Non credo, per rincorrere Carlos ho chiesto troppo alla gomma. Nella prima gara sono rimasto senza aderenza molto prima di quanto previsto, quindi
«L’anno scorso dicevano che la
Ducati fosse sfavorita dal regolamento in realtà avevano solo
sbagliato la formazione e con
Carlos sono tornati pericolosi.
PHILLIP ISLAND (Australia) dRespin-
to sul filo di lana il primo confronto in Superbike con Marco
Melandri, Max Biaggi si è presentato in sala stampa con il sorriso sulle labbra.
«Su questa pista così ostica per
l’Aprilia, avrei messo la firma
per due secondi posti — ha ammesso il campione del mondo
in carica —, è un risultato "fondamentalissimo". Checa era
troppo veloce ma torno a casa
soddisfatto. La prossima volta
tocca a noi».
Però ci ha provato...
«Sì a dieci giri dalla fine ho provato a spingere più che potevo
ma la gomma “strappava” e giravo più piano. Meglio calmarsi e difendere il 2˚ posto».
Melandri non le ha fatto sconti.
«È stata una bella battaglia.
Mancava poco alla fine ed era
sempre lì, così ho dato tutto
quello che avevo. Testa sotto al
cupolino e via».
Felice Pur convalescente per la
spalla destra operata da poco,
Melandri è già lì: «Il quinto posto nella prima gara mi aveva
lasciato l’amaro in bocca, così
nell’intervallo siamo intervenuti sull’assetto, cambiando in meglio la situazione. Per la prima
volta mi sono sentito a mio agio
sulla Yamaha».
h LE PAGELLE
Michel Fabrizio ALEX PHOTO
10
Carlos Checa
La Ducati ha una trazione
fantastica a Phillip Island ma la
differenza l’ha fatta solo lui.
Dolce, preciso, perfetto.
Ha pensato di vincere al debutto?
9
«Checa era fuori portata, ma
speravo di poter battere Biaggi.
Avevo studiato il sorpasso all’ultimo rampino, ma ho avuto la
sensazione che il fisico non rispondesse più. Insistendo avrei
potuto combinare un disastro».
Max Biaggi
Che impressione le ha fatto ritrovare Max dopo sei anni?
«È stato un confronto duro ma
pulito, anche perché lui mi ha
sempre ripassato in rettilineo.
Quei 40’ di gara mi hanno ripagato di due mesi di enormi sacrifici per curare la spalla».
Che impressione le ha fatto la
Superbike?
«Non immaginavo che andassero così forte. Corser all’inizio rischiava l’impossibile e quando
sei in mezzo al gruppo pensi
che può succedere un casino da
un momento all’altro. Ma sono
gare bellissime».
Era dal 2000 che l’Aprilia (voto
9) non saliva sul podio in
Australia. A quasi 40 anni Max
ha colmato un’altra casella.
9
Marco Melandri
Doveva essere un rodaggio per
la spalla, per l’affiatamento con
la Yamaha (voto 9). Esame
superato di slancio.
6
Michel Fabrizio
Per l’ex ducatista è stato un
debutto Suzuki senza infamia e
senza lode: la GSX R nel 2010
aveva vinto con Haslam.
4
Troy Corser
Sulla pista di casa, il pilota
australiano è partito a testa
bassa rovinando la giornata alla
Bmw.
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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Video su Gazzetta.it
CICLISMO IN SVIZZERA
SUL NOSTRO SITO, GUARDA LA PREMIAZIONE DI BASSO A LUGANO;
ASCOLTA MATTEO PELUCCHI ALLA PRIMA VITTORIA DA PRO’
FELICITÀ BASSO
mente per un atleta di alto livello è fondamentale. La vittoria
al Giro 2010 è stata fondamentale per ridarmi consapevolezza. La nascita del terzo figlio,
una ciliegina sulla torta».
Che prova di forza
«Ora ho testa,
gambe e cuore»
Beh, ci sarà anche una parte
tecnico-atletica.
«Sicuro. E, in questo, le due settimane al Teide hanno una
enorme importanza. Tutta la Liquigas è in grande forma. Questa vittoria è ancora più bella
perché tutta la squadra ha svolto alla perfezione le azioni che
ci siamo prefissati prima del
via. Per questo è un successo
che vale doppio e che ha una
dedica: ad Aldo Sassi. So che
lui da lassù è contento, anche se aspetta un’altra vittoria...».
Il re del Giro attacca e trionfa a Lugano
Da dieci anni non cominciava così bene
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LUGANO (Svizzera) dForte come
forse finora non s’era mai visto
e pronto a sfidare Alberto Contador per vedere chi è il numero 1 al mondo nelle grandi corse a tappe. Sì, le prime corse
della stagione ci stanno proponendo un Ivan Basso inedito.
Certo: Laigueglia, Regio Insubrica e Lugano non sono Amstel, Freccia e Liegi, però l’impressione è quella che il varesino così forte, almeno a inizio
stagione, non lo sia mai stato.
Il trionfo di ieri, nel Gp Lugano, al termine di una volata a
due col colombiano Fabio
Duarte, è la conferma di questo
eccellente stato di forma. Il
giorno prima aveva spaventato
il gruppo con una trenata micidiale nel finale e sabato scorso
in Liguria aveva fatto la differenza.
Basso, per trovare una sua vittoria a inizio stagione bisogna
andare agli albori della sua carriera.
«Sì, era il 14 febbraio 2001. Sul
Mont Faron vinsi una tappa del
Mediterraneo».
A cosa è dovuto questo momento di grazia?
«Prima di tutto arrivo da un inverno molto tranquillo. E la
Come è cambiata la sua
preparazione?
«Volevo solo essere più
brillante in primavera.
Lo scorso anno in questa stagione non mi
ero piaciuto. Non dico
che un campione debba essere in grado di
vincere sempre, ma
convincere sì. Io devo essere nel vivo
della corsa, protagonista».
w
I NUMERI
2001
Primo
a febbraio
Per Basso è
raro vincere
così presto. Il
precedente
risale a 10 anni
fa, Giro del
Mediterraneo:
Ivan vinse sul
Mont Faron il 14
febbraio 2001
Tirreno-Adriatico,
Catalogna e Paesi Baschi. Li
metta in ordine di preferenza.
«La Tirreno è quella che mi piace di più, anche se è una corsa
molto particolare con due tappe consecutive di circa 240 km:
a quel punto anche un cavalcavia fa la differenza. Però al Catalogna c’è l’arrivo in salita ad
23
Così Basso, a sinistra, supera il colombiano Fabio Duarte, 24 anni BETTINI
vittorie
italiane 2011
Ottimo l’inizio di
stagione dei
nostri corridori:
23 successi. Il
plurivittorioso
è il neopro’
Andrea Guardini
(Farnese), a
segno 6 volte
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dClasica de Almeria, in Spagna.
Gruppo compatto, o quasi: davanti sono in 65. Volatona. Primo un italiano: Matteo Pelucchi,
22 anni, lecchese, che batte
Rojas e Ligthart. E sono due prime volte: la prima vittoria di Pelucchi, neopro’, e la prima della
sua squadra, la Geox-Tmc, anch’essa al primo anno come primo sponsor. La corsa di un giorno può valere una vita: questa ne
vale due. Perché Matteo è il ragazzo, l’uomo, il fidanzato, il
compagno, di più, di Marina Romoli. Tutti e due corridori. Ma
dal 1˚ giugno, da quando Marina è rimasta paralizzata in un incidente stradale, le loro bici sono
La gioia di Ivan Basso,
33 anni ROBERTO BETTINI
diventate una specie di tandem:
Matteo pedala, Marina vive. Conosciuti il 13 settembre 2008, a
Pruszkow, in Polonia, Europei pista. Marina per la corsa a punti,
Matteo per lo scratch, Marina arrivata in fondo, Matteo sacrificato per Viviani, che poi ha vinto.
Conosciuti, scambiati i numeri di
telefono, rivisti una settimana
dopo, e innamorati. Pane, amore
e ciclismo. Insieme. Insieme anche quel 1˚ giugno 2010. Marina, 200 metri davanti a Matteo e
a Samuel Conti, stava facendo
una ripetuta. E Matteo la guardava. Poi lo scontro. Momenti eterni e indimenticabili.
Paura «Non so neanche come ho
fatto: in due secondi ero lì. Disperato e lucidissimo. A Samuel:
"Salta sulla macchina", perché
avevo paura che l’automobilista
scappasse. A Marina: "Tranquilla, perdi sangue dal naso". E al
118: "Statale provinciale Airuno.
Presto. Subito". Eppure non credevo di conoscere il numero di
telefono, né il luogo dell’inciden-
Andorra. E il Giro dei Paesi Baschi è sempre molto duro».
Al Catalogna troverà Contador. Una sfida frontale.
«Non vedo l’ora. Sono contento che ci sia anche Alberto, un
corridore che stimo molto. Al
Tour 2010 mi ha mandato k.o.
al primo round. Sono pronto a
rifarmi. Certo Contador è Contador e quando scatta fa male,
x
ha detto
«SFIDO CONTADOR»
«Al Giro di Catalogna,
a fine marzo, ci sarà la
prima vera sfida tra me e
Alberto. Ho segnato la
tappa di Andorra: la
affronterò con la grinta
di un toro in corrida»
ma stavolta non parto battuto».
Forse è la prima vera sfida tra
voi due.
«Sì. Lo scorso anno io arrivai in
Francia stanco dopo il Giro. Stavolta ho testa, gambe e cuore.
Vedremo chi è il più forte. Non
basta il bollino rosso per la tappa di Andorra, ci vuole quello
nero. Sarò in corsa con la stessa grinta di un toro in una corrida. Sì, tra noi è proprio la prima, vera e attesa sfida».
E dopo questa primavera di
fuoco?
«Riposo prima di puntare tutto
sul Tour. È l’anno buono».
Ha battuto Duarte, già iridato under 23
Giovedì Friuli, domenica Parigi-Nizza
«Vai, devi correre per me»
E Pelucchi vince: per Marina
MARCO PASTONESI
a
LA GUIDA
LA STORIA NEL SUD DELLA SPAGNA, AD ALMERIA, SUCCESSO DELLA NEONATA GEOX-TMC
Il neopro’ è fidanzato
con l’ex azzurra
Romoli, vittima
di un grave incidente
R
L’esultanza di Matteo Pelucchi,
lecchese di 22 anni, ad Almeria.
Sotto, Marina Romoli, 22 BETTINI
te. Quindici infiniti minuti di attesa, angoscia, terrore. Tenevo
Marina per le mani, temendo che
morisse da un momento all’altro. Quando chiudeva gli occhi,
quando i battiti del cuore si perdevano, la imploravo: "Guardami negli occhi". Era sfigurata.
Pensavo che il problema fosse la
faccia. Invece lei sussurrava: "La
schiena". Allora ai medici ripetevo: "La schiena, la schiena".
L’hanno punta con una siringa.
Marina non sentiva. L’hanno caricata e sono partiti. Per l’Ospedale di Lecco».
Decisione Otto giorni dopo,
quando Marina si è svegliata, gli
ha chiesto: «Non vai ad allenarti?». Matteo: «Volevo smettere.
Avevo deciso di smettere. Perché, se fosse successo a me, non
avrei voluto che lei continuasse a
correre in bici. Ho nascosto bici,
maglie, scarpe. Gli amici mi dicevano: "Dai". E io: "Mai più". Un
mese senza bici. Finché mi ha detto: "Devi correre per me, con
me". Ci ho pensato e ripensato. E
alla fine ho ricominciato». Adesso ha anche cominciato a vincere. Su quella bici-tandem, dove
lui pedala e lei vola. «Il mio amore ha vinto per me — ha commentato Marina su Facebook —: ora
ancora di più lotterò anch’io per
la mia vittoria più importante».
Arrivo: 1. Ivan BASSO (Liquigas
Cannondale) 178 km in 4.23’04"
media 40,784; 2. Duarte (Col,
Geox); 3. Visconti (Farnese Neri)
a 16"; 4. Kocjan (Slo); 5. Duque
(Col); 6. Baliani; 7. Nocentini; 8.
A. Efimkin (Rus); 9. Finetto.
s
IN BREVE
S
A Kuurne
(n.li.) Successo
in volata
dell’australiano
Chris Sutton
(Sky) nella
KuurneBruxellesKuurne (Bel).
Alle sue spalle
Hutarovich,
Greipel, Farrar e
Van Genechten.
Primo italiano
Luca Paolini
(Katusha), 24˚.
S
Scarpata
Un cicloamatore
napoletano di 19
anni è finito in un
dirupo dopo un
volo di 15 metri
mentre
partecipava al
Giro delle
Costiere, tra la
zona Amalfitana
e Sorrentina.
Ha diverse
fratture, ma le
sue condizioni
non preoccupano
SI CONTINUA COSÌ: Giovedì
Giro del Friuli; 4 6 Vuelta
Murcia (Spa) e Tre Giorni delle
Fiandre Occidentali (Bel); 5
Strade Bianche; 6 13 Parigi
Nizza; 9 15 Tirreno Adriatico;
19 Milano Sanremo.
CLASSICA SARDA SELLA SECONDO
Nibali e Cunego
in fuga con Oss
Brutt stacca tutti
Pavel Brutt, 29 anni, una tappa al Giro 2008 BETTINI
CHIARAMONTI (Sassari) - (past.) Emanuele Sella è
fuggito a 8 km dall’arrivo, il russo Pavel Brutt l’ha
raggiunto ai 600 metri. Sella si è messo a ruota e ha
rifiatato, Brutt l’ha portato fino ai 200. Poi la volata,
finita prima ancora di cominciare. Perché Sella,
inavvertitamente, ha toccato la leva del cambio, la
catena è scesa dal 53 al 39, il russo della Katusha
ha preso 10 metri, e Sella non lo ha più rimontato.
La 34ª Classica Sarda, 197 km da Barumini a
Chiaramonti (per ricordare il presidente emerito
della Repubblica, Francesco Cossiga), ultimi 3 in
salita, è stata per pochi: 102 al via, 22 in fuga dopo
11 km, il gruppo non li ha più ripresi ed è stato
fermato al rifornimento. Davanti c’erano anche
Nibali con Oss e Sagan, e Cunego con Gavazzi. Il più
sfortunato è stato Oss, che ha forato mentre era
all’attacco. Terzo Sagan, poi Gavazzi e Gatto.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET SERIE A, 20A GIORNATA
l’analisi
di
CHIABO
1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Salviamo
i playmaker
di una volta
In una giornata in cui
vincono tutti quelli che è
logico vincano (zero vittorie
in trasferta, scarto medio di
13.4 punti) e l’unico dato
interessante sono i progressi
compiuti da Milano verso il
basket che vuole Dan
Peterson, vorremmo lanciare
un appello per la difesa del
playmaker. Da anni tutti
piangono la scomparsa dei
registi veri, di una volta. Ma
questa tipologia di cestista
raramente è alta 1.95 per 95
chili di muscoli. In Italia ne
abbiamo uno speciale, Travis
Diener ma lasciamo che le
difese «moderne» lo
riducano ad un hamburger a
furia di colpi, magari
soltanto duri impatti atletici,
che ad un Hawkins danno
solo un po’ di prurito e che
per gli arbitri non sono falli,
ma che un atleta sotto gli 80
chili sente facendogli perdere
la magìa del suo gioco.
Ovvio che Milano abbia fatto
benissimo a usare i muscoli
contro Diener. Ma allora
dobbiamo metterci
d’accordo: o proteggiamo chi
ha talento tecnico o non ci
lamentiamo che certi
giocatori, e un basket più
divertente, non esistano più.
Se le squadre devono
rinunciare a ingaggiare un
Diener, è peggio per tutti.
Siena fa il bis
Cantù ci prova
ma poi cede
Come in Coppa Italia, la Bennet rimonta due
volte ma non basta. Pianigiani: «Mai rischiato»
SIENA
CANTÙ
73
63
(19-16, 37-32; 54-45)
MONTEPASCHI SIENA: Zisis 10 (0/4,
2/3), Carraretto (0/1 da 3), Hairston
10 (5/6, 0/3), Stonerook 5 (1/2, 1/2),
Rakovic 18 (6/7); Lavrinovic 8 (3/5,
0/1), Ress 2 (1/4), Michelori, Jaric 4
(2/3, 0/1), Aradori 6 (2/4 da 3),
Moss 10 (1/5, 2/4). N.e.: Ingrosso.
All.: Pianigiani.
BENNET CANTÙ: Green 11 (2/7, 1/2),
Markoishvili 5 (1/2, 1/3), Micov 13
(5/8, 1/2), Leunen 10 (2/4, 2/6), Marconato 7 (2/3); Ortner 6 (3/5), Mazzarino 9 (0/3, 3/3), Tabu 2 (0/1). N.e.:
Mian, Diviach, Maspero, Abass.
All.: Trinchieri.
ARBITRI: Sahin, Mattioli, Capurro.
NOTE - T.l.: Sie 14/15, Can 9/11.
Rimb.: Sie 24 (Lavrinovic 8), Can
34 (Ortner 8). Ass.: Sie 15 (Zisis 5),
Can 16 (Green 5). Progr.: 5’ 10-8, 15’
28-18, 25’ 45-37, 35’ 59-49. Tecn.:
panchina Cantù 14’44" (26-18), Mazzarino 23’45" (41-37). Nessun usc.
5f. Spett. 4729 per 31.428 euro.
NELL’ANTICIPO SHOW DEL GEORGIANO
Virtus la sfida playoff contro
Caserta, non finisce benissimo
invece per il suo patron, Sabatini, che con un gesto goliardico ma poco elegante mima la
croce tombale nei confronti
della curva dei 700 fan «fortitudini-casertani» gemellati
nel tifo contro la V nera. Il lavoro verticale di Sanikidze, al
quale manca solo la mantellina azzurra per sembrare Superman, e il risveglio di Winston, pessimo per 30’, spingono al successo nell’ultimo
quarto Bologna, punendo la
cattiva partita al tiro della Pepsi, arrivata stanca dopo le imprese con Siena e Istanbul contro il Galatasaray.
Difesa La difesa di Lardo, che
torna a sigillare le vittorie a
quota 60-70 punti, o se preferite l’attacco anemico di Sacripanti (37% da 2, 25% da 3)
sintetizza la trama di una partita a lungo brutta e confusa che
coinvolge anche l’arbitraggio
di una terna male assortita. Bologna scatta forte con i primi
voli di Sanikidze e la linfa di
Koponen che producono un veloce 13-0, facilitato dal tiro sbi-
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SIENA dBrava Cantù che recupera due volte uno svantaggio
di 10 punti o più. Ma tanto finisce come al solito, come sempre quando le partite contano
davvero. Siena vince, non maltratta la 2a in classifica che contestualmente diventa 3a vista
la vittoria di Milano, ma ribadisce la sua superiorità assoluta
mantenendo il vantaggio dal
10-8 in poi. «Niente da dire —
dice Simone Pianigiani teso e
nervoso — non abbiamo mai
rischiato di perdere e abbiamo
chiuso in controllo. Volevamo
appoggiarci su Rakovic e senza Kaukenas avevamo un penetratore in meno».
Vero, ma la forza di Siena è la
capacità di mascherare le difficoltà e superare i momenti di
vuoto che in partita possono
capitare, soprattutto contro
una squadra come Cantù. Ma
CASERTA
Caserta, esterni disastrosi. Brutto gesto
di Sabatini contro i tifosi avversari
BOLOGNA dFinisce bene per la
PAOLO BARTEZZAGHI
BOLOGNA
Sanikidze domina
Bologna si illumina
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DAL NOSTRO INVIATO
lenco (0/9) casertano. Quando Sacripanti decide di scongelare Williams, usato col bilancino del farmacista per preservarlo dai falli, la Pepsi torna in
gioco. Anche Jones, 14 punti
alla pausa, aiuta il recupero
ospite mentre Homan regge il
vantaggio interno col contributo di Rivers, più fruttuoso dell’impalpabile Winston.
Ripresa Nel terzo quarto, il periodo più oscuro del match, Caserta riesce a sorpassare e nel
quarto le triple di Colussi sembrano lanciare la volatona vincente ma la Pepsi deve fare i
conti con la tragica percentuale dei suoi esterni con Di Bella
(1/11) che buca malamente la
sfida dell’ex.
Di contro, sale l’energia di Sanikidze che fa razzie di tap in e
rimbalzi e la voglia di riscatto
di Winston, decisivo con tre canestri in traffico nell’allungo
(62-55) che consolida il quarto posto con vista Eurolega.
«Abbiamo pagato le cattive
percentuali sbagliando tiri anche facili» sospira Sacripanti;
invece Lardo loda lo spirito
battagliero dei suoi: «Vi piaccia o no questa è la Virtus migliore. Una squadra che difende e lotta su ogni pallone».
a.to.
69
61
(21-13, 37-33; 49-50)
CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta
4 (0/1, 0/4), Koponen 9 (3/5, 1/5), Winston 11 (4/8, 0/4), Sanikidze 16 (5/6,
2/2), Homan 14 (6/11); Rivers 10 (2/6,
2/2), Amoroso 5 (1/3 da 3), Gailius
(0/1), Martinoni. N.e.: Bastone, Spizzichini, Fantinelli. All.: Lardo.
PEPSI CASERTA: Di Bella 6 (1/5, 0/6),
Bowers 2 (1/4, 0/3), Ere 10 (1/5, 2/3),
Jones 20 (4/8, 2/5), Garri 4 (1/4, 0/1);
Williams 10 (4/5), Koszarek 17 (0/3
da 3), Martin, Colussi 9 (0/1, 2/3).
N.e.: Marzaioli. All.: Sacripanti.
ARBITRI: Cicoria, Sardella, Martolini.
NOTE - T.l.: Bol 11/24, Cas 19/23.
Rimb.: Bol 40 (Sanikidze 14), Cas 36
(Jones 7). Ass.: Bol 8 (Koponen 5),
Cas 6 (2 con 2). Progr.: 5’ 13-0, 15’
30-20, 25’ 40-41, 35’ 58-55. Usc
5f.: Williams 36’12" (60-55). F.antisp.: Colussi 34’19". Spett. 8014.
TREVISO
ROMA
86
72
(25-27, 44-45; 70-57)
BENETTON TREVISO: Markovic 3
(0/1, 1/2), Gentile 14 (4/5, 1/3), D.Smith
21 (4/6, 3/8), Motiejunas 11 (5/6, 0/1),
Skinner 8 (4/6); Bulleri 13 (2/3, 2/6),
Peric 2 (0/2), Wojciechowski, Brunner 14 (6/7). N.e.: Repesa, Cazzolato, Mazic. All.: Repesa.
LOTTOMATICA ROMA: Washington 6
(3/5), Djedovic 12 (4/5, 1/3), C.Smith
21 (3/7, 5/11), Dasic 16 (6/9, 0/2), Crosariol 4 (2/3, 0/1); Gigli, Traorè 8
(3/6), Gordic 5 (2/4, 0/3). N.e.: Datome, Carrano, Di Pasquale, Marchetti. All.: Filipovski.
ARBITRI: Begnis, Seghetti, Duranti.
NOTE - T.l.: Ben 15/18, Lot 8/14.
Rimb.: Ben 30 (Brunner 6), Lot 28
(Crosariol 8). Ass.: Ben 15 (Peric 4),
Lot 10 (Gordic 3). Progr.: 5’ 12-16,
15’ 36-30, 25’ 53-53, 35’ 75-62.
Nessun usc. 5f. Spett. 3836 per
31.460 euro.
al momento giusto, poco prima della metà dell’ultimo
quarto, entra una tripla di Zisis, 0/5 al tiro fino a quel momento, per un ulteriore +10
che Cantù non riesce più a mettere in discussione. «Con meno raziocinio del solito — dice
Trinchieri — mi fregio di dire
che siamo la squadra che, in relazione al roster, compete meglio con Siena».
Coppa Infatti, come in finale di
Coppa Italia due settimane fa,
Cantù sta sotto ma non affonda. Non dopo l’ottimo inizio di
un eccellente Rakovic che proprio a Torino era stato cancellato da Marconato: segna 10
punti nel primo quarto, di cui
due da 3 metri. Funziona anche Hairston che parte e bene
in quintetto, colpendo dal
post basso, alla Sato. Dopo un
primo quarto con soli tre marcatori per parte, Siena comincia ad accelerare. Lavrinovic
recupera un rimbalzo che vale
una rimessa a 1" dalla fine dell’attacco. Jaric riceve, riesce a
tirare e farsi deviare la palla
per un ulteriore possesso che
ora è di 14". E Aradori piazza
una tripla ben costruita per il
+8. Come capitalizzare una
palla quasi perduta. Parte il
break, un 11-2 che conduce fino al +14 (35-21) compreso
un minuto di numero di Tabu,
subito sostituito dopo un possesso scriteriato, e un tecnico
per proteste a Cantù che ricorda quello di Micov che aveva
girato la finale di Torino.
Milovan Rakovic,
26 anni, centro di
Siena, contro Denis
Marconato, 35
CIAMILLO
Recupero Ma, come a Torino,
Cantù recupera. La zona frena
Siena, Mazzarino segna due
triple di fila. Otto a zero e si
riparte. Cantù arriva a -2, nel
terzo quarto becca un altro tecnico, torna a -10 e poi a -4 con
Micov. Trinchieri: «Questa volta abbiamo difeso bene su Lavrinovic e meno su Rakovic. Giriamo la coperta, ma è corta».
La condanna arriva dalle palle
perse: 24 alla fine 7 più della
sua media. La forza di Siena è
questa: difendere, non perdere troppi palloni, essere attenta in tutto. Poi, una volta c’è
Rakovic, una volta Lavrinovic,
Jaric sta crescendo, Zisis segna al momento giusto, Moss
è prezioso. «Noi l’anti Siena?
No, porta malissimo. Ne ha
bruciati tanti», chiude Trinchieri felice ma non contento,
come dice lui stesso.
I HIGHLIGHT
GUARDA GL
A
ORNATA
GI
20
DELLA
SITO
DI SERIE A SUETL TA
ZZ
GA
DELLA
Gazzetta.it
BENETTON DECISIVA LA RIPRESA
A-1 DONNE: A 43 ANNI
Treviso travolge
una spenta Roma
Ballabio, festa
e vittoria per
la Comense
Si ferma Charles Smith, la Lottomatica
crolla. Toolson va a Montegranaro
ALBERTO MARIUTTO
5 R PRODUZIONE RISERVATA
TREVISO dChe Benetton-Lotto-
matica non fosse più un big match, era chiaro a tutti. Però ci si
aspettava una partita diversa,
punto a punto, da due squadre
così indietro in classifica e affamate di punti. Invece ne è uscita una gara strana, poco intensa e combattuta: iniziata con
uno show che solo talenti come Charles Smith sanno fare
(14 punti nel 1O quarto, con
4/4 da 3), e proseguita in equilibrio fino al 25’ (53-53).
Sciolti Poi la Lottomatica si è
sciolta. «Crosariol e Gordic avevano la febbre, ma hanno giocato. Anche Datome era influenzato, e non l’ho potuto
schierare. Con queste rotazioni e con tutti gli infortunati in
tribuna, al momento riusciamo a reggere solo per metà gara»: questa l’analisi di coach Filipovski. Vero, ma non basta: il
basket è uno sport di squadra,
e la Lottomatica di ieri ha dato
l’impressione di esserlo davvero poco. Quando Smith ha iniziato a sbagliare, sono rimaste
solo la sua scarsa propensione
all’altruismo e la sua abilità
nel bloccare la rotazione della
palla. Washington non ha cer-
to tra le sue migliori qualità
quella di fare da collante, ma
non ci ha neppure provato. Dasic andava e veniva, ma sempre per i fatti suoi. Il solo Djedovic ci ha messo cuore, anima e
attributi: davvero encomiabile, ma non era abbastanza.
Squadra Perché la Benetton ha
giocato «di» squadra e «da»
squadra. Il gruppo di Repesa
potrebbe rappresentare un caso di studio davvero interessante per la psicologia. Quando
giocano come ieri, e già è successo quest’anno, ti chiedi perché questi ragazzi perdano così spesso e perché siano così indietro in classifica: hanno atteso lo sfogo dell’avversario e
poi lo hanno distrutto, esibendo una pallacanestro essenziale e divertente, capace di coinvolgere tutti. Cinque in doppia
cifra, responsabilità e meriti distribuiti. Sorrisi sui volti di
Markovic, Gentile, Brunner e
di tutti gli altri. Repesa: «Il nostro secondo tempo è stato quasi perfetto. Se giochiamo sempre così, al Palaverde non passa nessuno. Markovic e Peric
sono stati in dubbio fino all’ultimo: li ringrazio». A fine gara
Ryan Toolson, che anche ieri
non ha giocato, ha salutato i
compagni. Andrà a Montegranaro.
Gran festa a Casnate (Como)
per il ritorno in campo a 43
anni di Viviana Ballabio (nella
foto Andreoli con il presidente
Fip, Dino Meneghin). La
bandiera della Pool Comense
ha così vestito la maglia
nerostellata in 4 decenni. La
sua non è stata una presenza
solo simbolica, visto che è
stata anche in grado di
segnare un canestro in avvio.
Dopo 3’ di gioco (1/2 al tiro, 1
rimbalzo), la Ballabio è stata
richiamata in panchina da
coach Barbiero. La Comense
ha poi battuto le tricolori di
Taranto, reduci dal doppio
impegno di Eurolega con le
russe dell’Ekaterinburg.
Risultati, 19a giornata:
Comense Taranto 75 63;
Faenza Sesto San Giovanni
77 85; Parma Schio 69 77;
Napoli Priolo 50 74;
Venezia Lucca 55 52;
Umbertide Pozzuoli 74 61.
Class.: Schio 34; Umbertide,
S.S.Giovanni 26; Taranto 22;
Faenza, Venezia 20; Comense
18; Priolo 16; Lucca, Parma 14;
Napoli 8; Pozzuoli 4.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
La 20a giornata
RISULTATI
AVELLINO-MONTEGRANARO
83-75
BOLOGNA-CASERTA
69-61
SIENA-CANTÙ
73-63
TREVISO-ROMA
86-72
PESARO-TERAMO
72-53
BRINDISI-VARESE
96-79
CREMONA-BIELLA
87-72
MILANO-SASSARI
88-72
CLASSIFICA
SQUADRE
SIENA
PT G V
36 20 18
P
2
MILANO
30 20 15
5
CANTÙ
28 20 14
6
BOLOGNA
22 20
11
9
AVELLINO
22 20
11
9
PESARO
20 20 10
10
ROMA
18 20
9
11
Hawkins
e Rocca
Milano è
seconda
Sassari k.o., Peterson: «Vincere
con sforzo è la nostra identità»
MONTEGRANARO 18 20
9
11
CASERTA
18 20
9
11
TREVISO
18 20
9
11
SASSARI
18 20
9
11
MILANO dDavid Hawkins e Ma-
CREMONA
18 20
9
11
BIELLA
16 20
8
12
VARESE
16 20
8
12
BRINDISI
12 20
10 20
6
5
14
15
son Rocca alzano il livello della
sfida dove la piccola e leggera
Sassari non può arrivare. Milano torna sola al secondo posto,
Dan Peterson porta il bilancio
dal suo ritorno in panchina ad
un buon 6-2, dopo aver avuto:
«Le visioni della partita con
Biella» sull’8-15, con la Dinamo
che sdottora basket col cugino
di Gallinari, Giacomo Devecchi
(record di punti in serie A) e la
sua AJ ferma, in ritardo in difesa e nervosa. Sta a galla coi liberi (11 nel primo quarto), ribalta la gara con un 12-0 nel quale
spicca Greer. Ma quando ancora Devecchi riporta a contatto
la Dinamo (23-22, con 13 punti
dell’ex ragazzo del vivaio Olimpia), si svela un po’ più chiaramente il processo di petersoniz-
TERAMO
Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue.
PROSSIMO TURNO
Domenica 6 marzo (18.15)
CANTÙ-AVELLINO (5/3)
CASERTA-BRINDISI (ore 11.45)
BIELLA-SIENA
ROMA-MILANO
MONTEGRANARO-BOLOGNA
TERAMO-TREVISO
SASSARI-PESARO
VARESE-CREMONA
R
zazione dell’Armani che con un
20-7 chiude la gara.
LUCA CHIABOTTI
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Difesa Primo: gioca chi difende. Quindi Jaaber più di Greer
(17’, il minimo dal suo arrivo),
Maciulis (4 recuperi) più di
Mancinelli, con Hawkins e Rocca in campo 34’ e Mordente 16’.
«Greer è il nostro grande terminale offensivo» commenta Peterson, segna 10 punti nel secondo quarto ma la squadra è
più compatta senza di lui. Pecherov dà una mano a rimbalzo, e sono 14 offensivi per l’AJ.
«Stiamo facendo progressi —
dice Peterson —, dobbiamo ancora raffinare e perfezionare alcuni meccanismi difensivi che
per Siena sono naturali e per
noi no. Però la squadra lavora,
è stata più disciplinata in attacco pur realizzando 88 punti, ha
preso 14 rimbalzi in più e il contributo della panchina è stato
David Hawkins, 28 anni, guardia dell’AJ, contro Othello Hunter, 24 CIAMILLO
notevole. E’ la nostra identità:
sappiamo di dover giocare con
sforzo».
Gigante Rocca è un gigante dopo aver sofferto il passaggio a
Peterson, veniva da 4 punti di
media nelle ultime 5 gare, e
Hawkins segna il record stagionale di punti mentre marca
White e Diener. The Flight, il
più votato per l’All Star Game
di Milano, ha subito problemi
di falli e fa solo intravedere di
cosa è capace, Diener è triturato fisicamente dalla difesa avversaria, Hunter ha le farfalle
nello stomaco. Sassari risale da
-18 a -9 ma non ce la fa: «Soffriamo quando il livello fisico si
alza — dice Meo Sacchetti —.
Quando ci mettono le mani addosso facciamo fatica e avremmo bisogno di qualcosa in più».
Chili, centimetri e cattiveria.
Come Milano.
88
72
MILANO
SASSARI
(20-17, 43-34; 66-54)
ARMANI JEANS MILANO: Jaaber 11
(2/3, 1/2), Hawkins 27 (6/10, 3/9), Maciulis 9 (3/7, 1/4), Mancinelli 3 (0/3),
Rocca 13 (6/10); Pecherov 4 (2/3,
0/2), Mordente 3 (0/1, 1/2), Greer 12
(2/4, 2/3), Petravicius 6 (1/1), Colnago. N.e.: Eze, Resca. All.: Peterson.
SASSARI: Diener 15 (4/6, 0/2), Devecchi 15 (2/2, 3/5), White 14 (4/9, 1/2),
Hunter 9 (3/7, 0/2), Plisnic 9 (1/2, 2/4);
Cittadini 1 (0/1), B.Sacchetti 3 (1/2
da 3), Tsaldaris 6 (0/3, 1/3), Vanuzzo (0/1), Pinton. All.: R.Sacchetti.
ARBITRI: Lamonica, Tola, Aronne.
NOTE T.l.: AJ 20/25, Sas 20/24.
Rim.: AJ 40 (Rocca 8), Sas 26 (Hunter 7). Ass.: AJ 16 (Jaaber 4), Sas 11
(Diener 4). prog.: 5’ 8-15, 15’ 32-27,
25’ 54-42, 35’ 77-67. Usc. 5 f.: Jaaber 37’ 56" (83-70). Tec.: Mancinelli
20’43" (43-34). Ant.: Hawkins 5’08"
(8-14). Spett.: 4300.
LE ALTRE GARE K.O. TERAMO, BIELLA E VARESE
Pesaro allunga, Cremona vince la terza in fila, Brindisi respira
72
53
25’ 40-32, 35’ 64-41. Usciti 5 falli: Young
38’24” (70-51). Fallo antisportivo:
Fletcher 39’15” (70- 53). Spett.: 4338,
per 34.260 euro.
(18-18, 38-30; 55-37)
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Collins 14 (3/6, 2/4), Diaz 12 (3/4, 2/5), Almond 6 (1/1, 1/7), Aleksandrov, Cusin
4 (2/4); Hackett 19 (2/4, 4/4), Melli 2 (1/1),
Lydeka 7 (2/9), Traini 5 (0/1, 1/2), Flamini 3
(1/1 da 3), Bartolucci (0/2), Perini. All.: Dalmonte.
BANCA TERCAS TERAMO: Zoroski 4
(0/4, 1/5), Diener 13 (2/3, 3/9), De La
Fuente 3 (0/3, 1/3), Davis 10 (2/4, 2/4),
Fletcher 10 (4/7, 0/1); Boscagin 3 (1/2,
0/2), Young 6 (2/2), Rullo (0/1 da 3), Polonara 4 (1/2, 0/1), Lulli. N.e.: Ricci, Martelli.
All.: Ramagli.
ARBITRI: Cerebuch, Giansanti, Barni.
NOTE - T.l.: Sca 11/13, Ter 8/11. Rimb.:
Sca 37 (Lydeka e Hackett 7), Ter 29 (Davis 9). Ass.: Sca 9 (Collins 4), Ter 9 (Diener e Davis 3). Progr.: 5’ 11-11, 15’ 24-25,
PESARO – La partita dura quindici minuti,
poi la Scavolini Siviglia prende il sopravvento con due break ravvicinati e chiude
tutti i discorsi, anche quello per la salvezza. In luce Daniel Hackett, che chiude
la gara con 19 punti e 7 rimbalzi in soli 23
minuti in campo.
Teramo paga invece una settimana travagliata per via delle assenze, con Fultz
che ha dovuto ancora rimandare l’esordio. Luca Dalmonte chiedeva una prova
di maturità e l’ha avuta. «Siamo stati bravi a rompere il sistema di Teramo», la
valutazione del coach di casa, ben felice
di dare spazio ai giovani. «Il momento decisivo è stato il terzo quarto. Per noi piove forte, aspettiamo che smetta e poi rialziamo la testa», ha ammesso Alessandro
Ramagli.
PESARO
TERAMO
Camilla Cataldo
CREMONA
BIELLA
87
72
(26-16, 48-37; 71-53)
VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland
17 (4/4, 0/2), Foster 4 (2/2, 0/2),
Drozdov 7 (2/4, 1/2), Milic 17 (5/9),
Sekulic 25 (10/12, 1/2); Cinciarini 4 (1/1),
Conti (0/2 da 3), Formenti 3 (0/1, 1/3), D’Ercole, Perkovic 8 (0/2, 2/5), Antonelli 2
(1/1). N.e.: Marenzi. All.: Mahoric.
ANGELICO BIELLA: Sosa 7 (3/7, 0/3),
Slaughter 2 (1/4, 0/3), Viggiano 16
(5/11, 2/4), Salyers 19 (5/5, 2/4), Suton
10 (5/7, 0/1); Soragna 4 (2/3, 0/2), Moraschini 2 (0/1), Chessa (0/1, 0/2), Jurak 12
(4/5, 1/3). N.e.: Cuccarolo. All.: Cancellieri.
ARBITRI: Sabetta, Chiari, Crescenti.
NOTE - T.l.: Cre 22/25, Bie 7/11. Rimb.:
Cre 37 (Sekulic 9), Bie 26 (Viggiano 8).
Ass.: Cre 14 (Rowland 5), Bie 15 (Sosa 7).
Progr.: 5’ 10-6, 15’ 32-26, 25’ 56-48, 35’
85-55. Spett.: 3400.
CREMONA – Cremona mette un bel mattoncino nella corsa alla salvezza battendo in casa Biella e ribaltando anche la differenza canestri. La squadra di Cancellieri («Il nostro non è un problema tecnico,
ma qualcosa da risolvere all’interno
dello spogliatoio»), tradita dalla prova
opaca della coppia Sosa-Slaughter (9
punti con 4/17 dal campo e 8 perse) viene
travolta dall’onda d’urto dei lunghi di casa (52 punti degli 87 finali). Cremona
sprinta subito (11-24, 8’30”) con le accelerazioni di Rowland, 5 punti filati di
Salyers nei 50" che precedono il riposo
tengono in carreggiata i piemontesi
(48-37 alla pausa). Che deragliano dopo
il -8 (54-46) del minuto 23 subendo un
parziale di 15-4 (69-50, 28’). Partita finita con oltre un quarto d’anticipo. Mahoric alla terza vittoria consecutiva non abbandona il suo aplomb: «Non guardiamo
la classifica, l’obiettivo è provare a vincere contro chiunque».
Alessandro Rossi
BRINDISI
VARESE
96
79
(23-23, 39-38; 63-54)
ENEL BRINDISI: Dixon 8 (1/3, 2/4), Roberson 19 (3/7, 2/5), Toure 20 (8/10,
0/2), Diawara 24 (7/10, 2/4), Lang 13
(3/8); Giovacchini 4 (1/1), Maresca 6 (1/1,
0/2), Infante 2 (1/4, 0/1), All.: Bechi.
CIMBERIO VARESE: Rannikko 10
(2/2, 2/3), Goss 12 (3/6, 1/6), Kangur
12 (1/2, 2/6), Fajardo 19 (7/8, 1/2), Slay
12 (6/6, 0/2); Stipcevic 12 (1/1, 3/6), Ryan
(0/1, 0/1), Galanda 2 (1/2, 0/4), Righetti,
All.: Recalcati.
ARBITRI: Paternicò, Lo Guzzo, Bettini.
NOTE - T.l.: Bri 28/34, Var 10/11. Rimb.:
Bri 41 (Toure, Lang 8), Var 30 (Slay 9).
Ass.: Bri 8 (Dixon 3), Var 7 (Rannikko 2).
Progr.: 5’ 12-10, 15’ 28-29, 25’ 51-46, 35’
75-65. F. antisp.: Fajardo 25’18" (53-46).
Usc 5f.: Rannikko 38’40" (87-71), Dixon
39’55" (94-78). Spett.: 3502.
BRINDISI - L’Enel sconfigge Varese, accorcia le distanze dalla 14a piazza e ribalta anche il -13 di Masnago. Prima metà
in equilibrio (23-23 al 10’, 39-38 all’intervallo), con Roberson (14 punti nel 1o quarto) e Fajardo a spingere i compagni. Poi
la svolta. L’Enel attinge bene dalla panchina in fase difensiva (21 recuperi) e pesca
un Toure da 17 punti in 20’, protagonista del 12-0 che spacca la partita (59-46
al 27’). Varese resta lì con Goss (75-65)
ma ottiene poco da Slay, mentre nell'ultimo quarto i 13 punti di Diawara chiudono
il match a -3’ (87-69). «Il break è arrivato con la panchina, segnale importante
— dice Bechi —, ma soprattutto abbiamo
bilanciato le scelte offensive e lanciato
un messaggio: noi ci crediamo». Per Varese sfuma l’occasione di mettere un tappo sulla zona retrocessione e Recalcati
se ne rammarica: «Non abbiamo giocato il nostro basket, troppi tiri da 3. Anche perché quando siamo andati sotto, i
nostri lunghi non hanno sprecato».
Andrea Tundo
LEGADUE FINAL FOUR A NOVARA: CON JACKSON MVP, I LAZIALI REPLICANO I SUCCESSI DEL 2009 E 2010
ALL STAR GAME
Sconfitta Imola: Veroli fa il tris di coppe
Ultimo giorno
per votare
le stelle
VEROLI-IMOLA
81-67
(21-8, 44-27; 56-48)
PRIMA VEROLI: Penn 13 (3/5, 2/3),
Jackson 27 (5/9, 5/10), Gatto 13 (4/7,
1/4), Brkic 5 (1/4, 1/3), Rosselli 13
(5/8, 1/3); Kavaliauskas 8 (4/5), Rossetti
2 (1/2, 0/1), Binetti, Iannone. All.: Cavina.
AGET IMOLA: Whiting 17 (5/11, 1/6),
Masoni (0/1, 0/1), Amici 8 (4/7, 0/1),
Bruttini 20 (7/10, 1/1), Ringstrom 4
(0/3, 1/2); Prato 7 (1/1, 1/1), Moreno 7
(2/4, 1/1), Ferrara 4 (1/2), Laganà (0/1).
All.: Lasi.
ARBITRI: Calbucci, Terreni,
Materdomini.
NOTE - T.l: Ver 5/6, Imo 12/17. Rimb.:
Ver 37 (Brkic 9), Imo 24 (Ringstrom 9).
Ass.: Ver 14 (Penn 5), Imo 8 (Whiting 3).
Progr,: 5’ 11-4, 15’ 27-16, 25’ 51-37, 35’
68-58. Usc. 5f: Kavaliauskas 36’19"
(73-58). Spett. 2000.
neggiata per il taglio di Ebi
non ancora compensato dall’innesto di Salvi, non tesserato nei termini per giocare a Novara. L’allungo iniziale di Jackson e Gatto produce il break di
19-4 che segna la gara a favore
dei giallorossi di coach Cavina.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI
NOVARA dE’ Veroli a vincere la
coppa delle sfidanti dopo la caduta delle favorite Venezia e
Casale Monferrato in semifinale. Per la Prima è il terzo successo di fila nella Final Four di LegaDue, un trofeo al quale il
club del presidente Zeppieri è
abbonato. La partita, preceduta da un minuto di raccoglimento per la povera Yara Gambirasio, diventa subito facile
per la squadra laziale che infila presto Imola, molto rima-
Jarious Jackson, 24 anni CIAMILLO
Jackson mvp La tanta zona di
Imola, tradita dalla mano fredda di Whiting, insolitamente
impreciso dalla lunga distanza, contiene come può la superiorità di Veroli. Solo Bruttini
riesce a reggere il confronto,
intanto Gatto e una tripla in
corsa di Penn firmano il +17
alla pausa. Nell’ultimo quarto
Imola rientra (58-65) ma poi
arriva la fiammata di Jackson,
votato mvp (18 punti nella ripresa), affiancato da Penn a
chiudere i giochi.
Alla fine premi per Bruttini
(miglior italiano) Rosselli (miglior difensore), Carlton
Myers (contributo al basket) e
Ferraro, vincitore della gara
delle schiacciate.
LA NBA
A PAGINA
41
&
Oggi ultimo giorno utile per
votare il quintetto degli stranieri
che giocheranno l’All Star Game
contro la Nazionale, il 13 marzo
al Forum di Assago, sul sito
www.allstargame2011.it. Si
possono scegliere, dopo la
rapida registrazione, i 5
giocatori preferiti per ruolo.
La selezione dei migliori
americani sarà allenata da Dan
Peterson. I biglietti sono in
vendita nei circuiti ticket.it o
ticketone.it. Informazioni al
numero 02/54910.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
THOENI 60
SCI IL COMPLEANNO
LA SCHEDA
O
GUSTAVO THOENI
60 anni
Ha vinto
quattro Coppe
del Mondo
Gustavo Thoeni è nato a
Trafoi (Bz) il 28/2/1951. In
carriera ha vinto 4 Coppe
del mondo (’71, ’72, ’73, ’75)
e 5 coppe di specialità (3
slalom e 2 gigante).
Ha vin- to un oro olimpico
(gigante ’72) e due argenti
(slalom ’72 e ’76).
Ai Mondiali ’74 vinse
slalom e gigante.
VALANGA AZZURRA
DOPPIETTA
DIRETTORE TECNICO
PORTABANDIERA
Gustavo Thoeni in posa con i compagni della Valanga
Azzurra (Piero Gros, Tino Pietrogiovanna, Fausto Radici
e Erwin Stricker) e Claudia Giordani
Thoeni portato in trionfo ai Mondiali
di St. Moritz 1974 chiusi con la
doppietta d’oro in slalom e gigante
Gustavo Thoeni con Alberto Tomba e Annemarie Moser
Proell. Thoeni è stato prima allenatore (ai tempi di
Tomba), poi d.t. della squadra maschile (dal 1996)
Thoeni portabandiera azzurro ai
Mondiali a St. Moritz 2003. Ha
chiuso anche i Giochi di Torino 2006
PIERANGELO MOLINARO
5 R PRODUZ ONE RISERVATA
dFa effetto pensare che oggi
Gustavo Thoeni festeggia 60 anni. Chi ne ha cinquanta o più ha
scoperto lo sci con le sue imprese, chi ne ha meno sappia che
se oggi lo sci è uno sport popolare lo si deve a Gustavo prima ancora che a Tomba. Prima lo sci
era una must per l’élite, con lui
divenne una pratica di massa.
Grazie alle sue serpentine, al
suo «passo spinta» gli italiani
scoprirono la neve, Thoeni fu il
detonatore che fece esplodere
il turismo invernale. Le industrie del settore vissero un vero
boom: lo vedevi con un certo
maglione al cancelletto di partenza? Una settimana dopo le
piste italiane ne erano piene.
Thoeni ha vinto quattro coppe
del Mondo, un titolo olimpico,
quattro mondiali, 24 gare di
Coppa, ma soprattutto ha inventato una nuova tecnica di
curva, con sci che allora in slalom misuravano anche 2 metri
e 10. Attorno a lui è cresciuta la
Valanga Azzurra, la squadra
con Gros, Schmalzl, Plank, Stricker, Pietrogiovanna, Radici e
tanti altri campioni. Poi a carriera chiusa è diventato un grande
allenatore, prima all’interno
della squadra, quindi portando
Alberto Tomba ai vertici più alti della sua carriera. Da qualche
anno è fuori dal giro, «Adesso
faccio il nonno a tempo pieno.
Sono 6 i nipoti, c’è da lavora-
«La vita è bella
Ringrazio lo sci
e faccio il nonno»
«Tutti questi anni non li sento. Mi diverto con Innerhofer,
ma adesso è più facile: una gara dura un giorno solo...»
Un oro olimpico
Thoeni ha vinto tre medaglie
olimpiche: oro in gigante e
argento in slalom a Sapporo ’72,
argento in slalom a Innsbruck ’76
telli dopo, eravamo meglio organizzati degli altri. Ogni tanto
scoppiava qualche casino ma io
cercavo di starne fuori».
Poi ha plasmato il miglior Tomba.
«Con lui ho raccolto soddisfazioni grandissime. La sua qualità principale era nel sapere mettere a punto i materiali come
nessun altro, era un computer,
un computer pignolo. Poi in pista andava sempre per vincere».
Almeno le vittorie degli altri le
può raccontare.
«Con Alberto ho vissuto anni
splendidi. Ricordo i Giochi di
Albertville ’92, non era facile,
doveva confermare i due ori di
Calgary. Il giorno dell’oro in gigante rimane indimenticabile.
Poi i Mondiali di Sierra Nevada
’96: arrivammo in Spagna fra le
polemiche sul fatto che Alberto
avrebbe detto che dalla Sierra
si vedeva l’Africa. I primi giorni
furono difficili, con la gente
che ci fischiava in pista, poi Alberto vinse due ori e finì tutto
in festa».
Era più facile il suo sci o quello
attuale?
«Adesso le due manche di gigante le fai nello spazio di tre
ore, non in due giorni come mi
è capitato a Sapporo o a Innsbruck dove se eri davanti passavi una notte insonne...»
Le piace l’attuale squadra azzurra?
x
«Molto, e mi spiace solo che
con il fatto che lo sci venga trasmesso in televisione solo sui
canali digitali pochi la conoscano. Abbiamo buoni atleti e atlete e uomini e donne vere che la
gente dovrebbe apprezzare di
più. Lo meriterebbero».
CON TOMBA
BELLO ALLENARLO
DAI GIOCHI AI MONDIALI
Tomba era un computer
pignolo e vincente. In
Spagna trasformò i fischi
in una festa. Io taciturno?
No, evito di rispondere
alle domande stupide
re», dice Gustavo con la solita
ironia. E’ passato alla storia come un taciturno, ma non è vero. Un giorno confidò: «Qualche volta cerco di non rispondere alle domande più stupide».
Gustavo, che effetto fanno i 60
anni?
«Il numero fa un po’ impressione, è alto, ma se guardo la mia
vita non mi sembrano così tanti».
Una vita intensa...
«Bella direi, mi sono divertito
sugli sci, ho una splendida famiglia, una moglie importante,
tre figlie, sei nipoti, per ora...»
Ma la carriera le sembra così
lontana.
«Per niente, i ricordi sono ancora vivi».
Quello più bello?
«Tantissimi, è difficile fare una
classifica. Sono emozioni che
tengo in ordine cronologico,
E di questo Innerhofer cosa ne
pensa?
dal trofeo Topolino sino all’Olimpiade di Sapporo ’72 ai
Mondiali di St. Moritz ’74».
E la prima vittoria in Coppa del
Mondo?
«Beh, fui fortunato. A Val d’Isere gli altri arrivavano stanchi
dall’America, io invece ero fresco come una rosa».
Sempre a minimizzare i suoi
successi.
«No, sono solo realista».
E il giorno più brutto?
«Nello sport non ci sono giorni
brutti, anche la sconfitta va accettata, ti migliora se la sai
leggere. Anche quando ho
perso, ho accumulato esperienza che poi mi è servita come allenatore».
L’ha mai brevettato il suo famoso passo spinta?
«No, non l’ho neppure pensato, è venuto così».
Però fu una rivoluzione.
«Lo sci è sempre in movimento,
anche quel passo spinta ad un
certo punto fu superato».
Però qualche merito per la nascita della Valanga Azzurra se
lo riconosce.
«Era un grande gruppo che si allenava davvero, meglio degli altri. Con Vuarnet prima e con Co-
Tre figlie e sei nipoti
Gustavo Thoeni, sposato con
Ingrid (al centro nella foto) ,
ha tre figlie (Petra, Susi e
Anna) e sei nipoti, 2 maschi e
4 femmine fra 8 e 2 anni.
Con la famiglia gestisce
l’hotel Bella Vista a Trafoi,
sullo Stelvio
«Che sia un campione vero, ci
credo, è uno che lavora sodo
per arrivare ai risultati. Penso
sia sono all’inizio della parte
più bella della sua carriera».
E’ il nuovo Thoeni?
«No è solo Innerhofer. Io ho iniziato prima a vincere, ma lui ha
tanto tempo davanti, anche per
superarmi».
Lei è stato anche direttore tecnico delle squadre azzurre, come valuta il duello fra il presidente Morzenti ed il direttore
agonistico Ravetto?
«Penso che con Morzenti sia difficile andare d’accordo. Ravetto ha fatto un grande lavoro,
già lo stimavo come tecnico,
ma, anche se adesso giudico
da lontano, mi pare che abbia fatto un grandissimo lavoro come numero uno del
settore tecnico. Lo dobbiamo a lui se abbiamo una bella squadra, ha saputo scegliere anche gli uomini giusti e li
ha messi al posto giusto. Bravo a seguire insieme i due
settori».
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
SCI COPPA DEL MONDO
x
Nel giorno
di Matt
gli azzurri
si perdono
Mario torna a vincere in slalom
Deville nono, Gross sfiora
l’impresa, Moelgg e Razzoli giù
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNon è sempre domenica. Nel
giorno dei veterani austriaci
Matt ed Herbst che dominano
lo slalom bulgaro di Bansko, gli
slalomisti italiani sprecano
una grande occasione ed alla fine dobbiamo accontentarci del
nono posto di Deville, il 12˚ di
Gross, il 13˚ di Moelgg ed il
15˚ di Razzoli. Poco per una
squadra che dovrebbe sempre
puntare al massimo. Non c’era
il ghiaccio che preferiamo e soprattutto la pendenza, ma lo
stesso il colpo ci stava.
Deville Anche Deville ci ha provato, ma dopo il sesto posto della prima discesa, dove per la
prima volta partiva con il 4,
non è riuscito ad attaccare a
fondo nella seconda. Questione di abitudine ed attaccare
era fondamentale su una pista
dove la velocità, dopo il muretto iniziale, la si poteva solo perdere. Non per nulla il primo ed
il secondo, Matt ed Herbst, sono due perfette slitte sulle piste
non ghiacciate e con poca pendenza.
La spettacolare caduta del
norvegese Lars Myhre ZOOM
Un centesimo
premia Riesch
Coppa vicina
R
Christian
Deville, 30 anni
è partito con il 4.
Sesto alla fine
della prima
manche, si è
piazzato nono alla
fine, il migliore
L’austriaco Mario Matt, 31 anni e 13 successi in carriera (12 slalom) ANSA
Il colpo In questa Italia che da
Garmisch in poi ha rialzato la
testa e non finisce di stupire la
bella favola la poteva scrivere
Stefano Gross, quinto a sorpresa nella prima tornata su una
pista ormai rovinata pur partendo con il 42. Stefano, fassano di 24 anni, sa sciare nelle buche ed il suo è stato un piccolo
capolavoro. Era logico che nella seconda badasse anche ad arrivare per migliorare proprio la
posizione di partenza.
PIERANGELO MOLINARO
Moelgg Avrebbe potuto centrarlo Manfred Moelgg se non avesse compromesso tutto con un
grave errore nella prima manche rischiando di deragliare
nello stesso punto in cui un minuto prima Ivica Kostelic, il leader della Coppa e della specialità, aveva inforcato. Stava andando alla grande, dopo una
partenza senza eccessi, ma con
la progressione che una settimana prima a Garmisch l’aveva portato al bronzo mondiale.
Un errore commesso in un punto cruciale, su una porta doppia collocata su un cambio di
pendenza posto prima di un
pianetto, un moltiplicatore della gravità di un errore.
GLI
ITALIANI
DONNE SUPERG: 2ª VONN, 7ª SCHNARF
Razzoli Giuliano Razzoli invece
ha fatto quasi tenerezza. Non è
stato ancora una volta fortunato nel sorteggio del pettorale, il
15, il peggiore possibile, ma deve scrollarsi di dosso la paura
di sbagliare. La sua è una stagione difficile tutta in salita
con il peso di quel titolo olimpico conquistato un anno fa a
Vancouver. Non sarà al massimo come condizione, ma non è
possibile vedere passaggi come le prime cinque porte della
seconda manche, tutte un rischio con il terrore negli occhi.
Era logico che poi scrivesse il
compitino. I tecnici assicurano
che in allenamento va, domenica a Kranjska Giuliano ha un’altra occasione, dove non deve
sbagliare. Ma deve trovare serenità, gioia di scendere fra quei
pali.
Maria Riesch, 26 anni, al successo n. 20 in Coppa AP
R
Stefano
Gross, 24
anni, è partito
con il 42 e si è
piazzato quinto
nella prima
discesa. Alla fine
è dodicesimo
R
Manfred
Moelgg, 28
anni ha
commesso un
grave errore nella
prima discesa
compromettendo
la sua gara
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUn solo centesimo, venti centimetri, e altri
venti punti di vantaggio per Maria Riesch sull’amica Lindsey Vonn. Il superG di Are è della
tedesca, che non vinceva nella specialità da tre
anni. «Finalmente sono riuscita a sbloccarmi
anche in superG e ho aumentato il distacco in
un weekend in cui pensavo soltanto a difendermi» gongola Maria, al ventesimo successo in
carriera, il sesto della stagione. «Ho perso per
uno schiocco di dita, sono soddisfatta di come
ho sciato, ma questa è la vita. Non è che mi
considero ancora battuta, ma lei è davvero sulla buona strada» mugugna Lindsey.
Duello Come a Cortina d’Ampezzo a gennaio, le
due primedonne si sono divise i successi e si
sono alternate sul gradino più alto del podio.
Prima la Riesch ha vinto la combinata, poi la
Vonn ha risposto in discesa, infine ieri è stata
ancora la tedesca a imporsi per un bottino di
260 punti su 300 a disposizione, il vantaggio
ora è di 196, con 8 gare ancora da disputare.
Dice la Riesch: «Non penso di aver già vinto la
Coppa, ma battere due volte Lindsey in tre giorni è al di là delle mie aspettative. Ho avuto molta fortuna stavolta, ma altre volte sono stata io
a perdere per un centesimo».
Azzurre La coppia padrona dello sci femminile
stavolta ha lasciato spazio sul podio a Julia
Mancuso, terza a 79/100 dalla leader di Coppa
del Mondo. A 1"00 è finita l’azzurra Johanna
Schnarf, settima col suo miglior risultato in superG in questa stagione, mentre Daniela Merighetti, 10a,, ha collezionato il nono piazzamento nella top ten in tre mesi. Nelle trenta anche
Elena Fanchini (22a), Verena Stuffer (23a) e Elena Curtoni (26a), mentre la regina dei Mondiali
di Garmisch, l’austriaca Lizzie Goergl (oro in
discesa e superG), dopo l’uscita in discesa ha
dovuto accontentarsi di un 21˚ posto.
Anja stop Sulla pista dove nel 2007 vinse 3 ori,
Anja Paerson si è di nuovo infortunata. Anche
se per ora sono escluse lesioni ai legamenti, la
svedese si è fermata a metà tracciato e si è stesa
sulla pista lamentandosi per il dolore al ginocchio destro. Il duello di Coppa si sposta a Tarvisio, dove da venerdì a domenica sono in programma supercombinata, discesa e superG, ultime prove di velocità prima delle finali di Lenzerheide.
LA GUIDA
LA GUIDA
SLALOM MASCHILE (Bansko): 1.
Matt 1’50"35; 2. Herbst (Aut) a 4/100;
3. Grange (Fra) 48/100; 4.
Neureuther (Ger) 83/100; 5. Janyk
(Can) 1"00; 6. Missillier (Fra) 1"07; 7.
Pranger (Aut) 1"15; 8. Byggmark
(Sve) 1"23; 9. DEVILLE 1"27; 10.
Kasper (Usa) 1"38; 11. Vogel (Svi)
1"64; 12. GROSS 1"68; 13. MOELGG
1"72; 14. Gini (Svi) 1"74; 15. RAZZOLI
1"76; 16. Dopfer (Ger) 1"98; 17. Ligety
(Usa) 2"02; 18. Hargin (Sve) 2"24; 19.
Skube (Slo) 2"25; 20. Mermillod
Blondin (Fra) 2"28. Non partito:
Innerhofer. Rit. I m.: Thaler, Kostelic
(Cro), Pangrazzi, Jansrud (Nor).
Coppa del Mondo (29 prove): 1.
Kostelic (Cro) p. 1294; 2. Cuche (Svi)
725; 3. Svindal (Nor) 713; 8.
Innerhofer 533.
Coppa slalom (8 prove): 1. Kostelic
(Cro) p. 478; 2. Grange 442; 3.
Myhrer (Sve) 333; 8. Moelgg 224.
SUPERG DONNE (Are): 1. M. Riesch (Ger) 1’13"24; 2. Vonn
(Usa) a 1/100; 3. Mancuso (Usa) 79/100; 4. Hosp (Aut)
81/100; 5. Gut (Svi) 87/100; 6. Gisin (Svi) 98/100; 7.
SCHNARF 1"00; 8. Maze (Slo) 1"04; 9. Fenninger (Aut)
1"06; 10. MERIGHETTI 1"12; 11. Lindell Vikarby (Sve) 1"19;
12. Smith (Usa) 1"22; 13. Rebensburg (Ger) e
Aufdenblatten (Svi) 1"37; 15. Mart. Schild (Svi) 1"41; 16
Fischbacher (Aut) 1"49; 17 Suter (Svi) 1"55; 18 Worley (Fra)
e Mader (Aut) 1"58; 20 Altacher (Aut) 1"64; 21. Goergl (Aut)
1"689; 22. E. FANCHINI 1"82; 23. STUFFER 1"89; 26. E.
CURTONI 2"08; 38. Marsaglia 2"78; 40. Brignone 3"15. Rit.
Paerson (Sve).
Coppa del Mondo (26 prove): 1. M. Riesch (Ger) p. 1516;
2. Vonn (Usa) 1320; 3. Goergl (Aut) 748; 18. Merighetti 327.
Coppa superG (5 prove): 1. Vonn (Usa) p. 460; 2. M.
Riesch (Ger) 329; 3. Gut (Svi) 250; 9. Schnarf 110.
PROGRAMMA Venerdì: supercombinata donne a
Tarvisio (Ita). Sabato: gigante maschile a Kranjska Gora
(Slo) e discesa donne a Tarvisio. Domenica: slalom
maschile a Kranjska Gora e superG donne a Tarvisio. 11/3
gigante donne a Spindleruv Mlyn (Cec) e discesa maschile
a Kvittfjell (Nor). 12/3 slalom donne a Splinderuv e discesa
maschile a Kvittfjell. 13/3: superG maschile a Kvittfjell.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SCI NORDICO MONDIALI A OSLO
Rabbia Italia
Clara e Di Centa leoni
Ma il podio è stregato
Azzurri protagonisti per tutti i 30 km della combinata, il
finale premia Northug e due russi: Roland 7˚ con rimpianti
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
HOLMENKOLLEN (Oslo, Nor) dLotta-
no, ma non raccolgono, i fondisti d’Italia ai Mondiali. Nella
combinata da 30 km, sciati prima in alternato e poi a skating
in linea, Giorgio Di Centa difendeva il bronzo di due anni fa e
l’argento del 2005, e Piller Cottrer rappresentava il bronzo
olimpico 2006 e quello iridato
Clara: «Preferivo essere
4˚ e peggiore degli
italiani...». Di Centa:
«L’ultimo rettilineo non
fa per noi, ma vedrete
che staffetta»
di Sapporo 2007. Medaglie pesanti nella specialità più completa, e firmate da due infaticabili olimpionici. Stavolta le mani azzurre restano tutte vuote
dopo 29.1 km di trepidazioni.
Roland Clara fa bene a dire
«preferivo essere 4˚ e peggiore
degli italiani che 7˚ e migliore
degli italiani, comunque sono
soddisfatto e manca davvero
poco per la medaglia, che era a
4": purtroppo ai Mondiali i complimenti non bastano. Io m’ero
messo sulle code di Cologna,
ma là davanti nessuno voleva
partire». Solo il canadese Harvey si stacca di 12" ai 20 km ma
Rollo non lo segue, nell’attesa
vana di una selezione. Prenderà pure la testa. Protagonista.
Orgoglio Lo stesso slogan sottoli-
Una fase della combinata maschile: Roland Clara, 28 anni, guida il gruppo dei più forti LIVERANI
P
SUL PALCO D’ONORE
Il vincitore si
gode la festa tra i
Reali di Norvegia
Dopo la vittoria, la terza della
Norvegia, Petter Northug, 26,
ha ricevuto i complimenti di Re
Harald e della Regina Sonja AP
neato da Di Centa, che a 38 anni, ha disputato una gara coraggiosa, spendendosi in ogni tratto, rompendo un bastoncino in
cima, cambiando in testa gli sci
al pit-stop del passaggio da classico a libera. E poi? «Ho provato al penultimo strappetto a 1.5
km dalla fine, e l’ho pagata nell’accelerazione finale — fa il
carnico —. Ma sono contento
pur senza il grande risultato:
noi abbiamo gareggiato tutti e
4 ai livelli dei migliori, ci manca solo un italiano con la volata
di Northug... Questo arrivo lungo 900 metri non fa per noi,
questa gara pensavamo fosse
più tirata come in classico tra le
donne, e invece anziché rimanere in 4-5 eravamo tutti in un
gruppone. La staffetta? Non abbiamo un Northug in ultima frazione...». Che sarà probabilmente affidata a Piller Cottrer,
ieri 13˚. Pietro è rimasto più coperto, ha evitato trappole nella
bagarre: «Ho fatto le prove per
la 50? No, anche se mi è servita
molto questa gara, ho faticato
solo nell’ultimo giro, rientrare
non era difficile, purtroppo ci
manca la parte finale».
Caduta Checchi Anche Valerio
Checchi stazionava nel gruppo
davanti: «Non ho mai fatto così
poca fatica, neanche quando
vinsi in Canada. Poi quella maledetta caduta di schiena al 24˚
chilometro, quando tutti hanno scollinato a caccia di Harvey, mi sono rialzato irrigidito
e nervoso, la mia gara è finita lì.
Ma ci siamo, vedrete in staffetta». Il laziale chiuderà 25˚, davanti all’olimpionico Dario Cologna, ancora bocciato dopo la
sprint vinta da Hellner. E Petter
Northug, norvegese e detentore uscente, non avrebbe potuto
accettare un’altra sconfitta dallo svedese, campione olimpico
della combinata, in casa. «E’
l’oro più difficile per me, il più
importante insieme a quello
olimpico nella 50 km». Petter è
al quinto titolo iridato, soffre
più la pressione dei media che
quella degli avversari: «Ho rischiato, temevo un esito per distacco». Invece la gara gli è stata confezionata su misura: il
norvegese nell’ultimo chilometro ha avviato una delle sue mirabolanti progressioni e incendiato il Tempio prima di ruzzolare stremato a terra, impegnato da Vyleghzanin e Chernousov. «La Russia è tornata!» dirà
l’argento siberiano, sospeso al
Tour de ski per valori abnormi
di emoglobina. «Sono pulito:
sto spesso in quota». Provate a
credergli.
y
Nel salto
a squadre
1ª Austria
Risultati
Fondo.
Combinata
uomini (15 km tc
+ 15 km tl in
linea): 1. Petter
Northug (Nor)
1h14’10"4; 2.
Maxim
Vylegzhanin
(Rus) a 7/10; 3.
Ilia Chernousov
(Rus) a 1"2; 4.
Dolidovich (Bie)
a 2"6; 5.
Jonsrud Sundby
(Nor) a 3"1 (ff);
6. Hellner (Sve)
a 3"1; 7. CLARA
a 5"4; 10. DI
CENTA a 9"4;
13. PILLER
COTTRER a
10"6; 25.
CHECCHI a
54"8.
Salto. A
squadre
(HS106): 1.
Austria 1025.5
(Schlierenzauer,
Koch, Kofler,
Morgenstern)
1025.5; 2.
Norvegia
1000.5; 3.
Germania
968.2; 11.
ITALIA
(Bresadola 87.6,
D.Dellasega
95.1, Morassi
105.9; Colloredo
110.2) 417.8
Programma
Oggi.
Combinata
nordica (gara a
squadre). Ore
11.30 (HS106) e
ore 15 (4x5 km;
Pittin, Michielli,
L.Runggaldier,
M.Runggaldier).
Fondo. Ore 13:
10 km tc donne
(Longa, De
Martin)
In tv: dirette di
tutte le gare su
Rai 3, Rai Sport
ed Eurosport
LONGA
Al via nella 10 km tc
Pittin: gara a squadre
Marianna Longa difende oggi
l’argento nella 10 km tc, l’unica
gara a cronometro del
programma del fondo:
l’azzurra è assai fiduciosa
dopo il 5˚ posto in combinata.
Con Mary ci sarà solo Virgina
De Martin, mentre verrà
risparmiata Magda Genuin per
la staffetta di giovedì visto
l’improbabile recupero di Silvia
Rupil, alle prese con uno
stiramento ai muscoli
intercostali. Oggi torna pure
Pittin nella prova a squadre di
combinata nordica che vedrà
il debutto di Mathias
Runggaldier, il fratello di Elena,
saltatrice d’argento, chiamato
dall’Italia per l’infortunio alla
caviglia sinistra di Armin
Bauer. Runggaldier si trova a
dare un appoggio decisivo al
quartetto guidato dal bronzo
olimpico, con Lukas
Runggaldier (10˚ sabato) e con
Michielli.
SENONER
Il padre: «Attendo
ancora la verità»
SANTA CRISTINA (Bz) (m.d.g.)
Lunedì 7 aprile sarà festa
grande a Santa Cristina, in Val
Gardena, per l’argento di Elena
Runggaldier. Il Comune intanto
ha deciso di intitolare il
trampolino più grande del
centro «I sauc», (in ladino i
salti) di Monte Pana a Simona
Senoner, la saltatice azzurra
morta il 6 gennaio. «Sono
contentissimo — dice il papà
Oswald — è il modo migliore di
ricordare Simona. Mi ha fatto
grande piacere che Elena
abbia dedicato la medaglia
mondiale a mia figlia».
Oswald Senoner attende
ancora di conoscere la causa
del decesso di Simona: prima
si era parlato di meningite di
origine batterica, poi di grave
infezione virale: «A quasi 2
mesi dalla sua morte — dice il
padre — attendo ancora di
sapere la verità».
RUGBY Sei Nazioni e Celtic League
L’Irlanda infilza
la Scozia tutto piede
Decidono tre mete
dei Verdi
nonostante
Paterson e Parks
d Un’Irlanda indisciplinata
(12 calci concessi contro 4) ma
più concreta in attacco passa a
Edimburgo e la Scozia resta a
zero punti. Entrambe le squadre muovono la palla e tengono alto il ritmo, ma sono tanti
gli errori di controllo. I Verdi
conducono dall’inizio alla fine,
con le segnature di Heaslip,
Reddan e O’Gara, il Cardo resta a contatto coi piedi chirurgici di Paterson e Parks, ma gli
assalti finali sono vani.
Ronan O’Gara, 33 anni: con gli 11
punti di ieri è a 998 nei test REUTERS
Azzurri sani Intanto non ci sono
infortunati tra gli azzurri dopo
Italia-Galles. Oggi Nick Mallett
darà il gruppo per le ultime
due partite, sabato 12 a Roma
con la Francia e il 19 in Scozia.
Per il weekend è atteso il rientro di Gower nel Bayonne che
ospiterà il Tolosa, ma è improbabile che il n.10 azzurro, infortunatosi al ginocchio destro a
novembre contro l’Argentina,
sia convocato da Mallett.
Scozia-Irlanda 18-21 (9-14). Marcatori: 7’ m. Heaslip tr. O’Gara (I), 26’ e 18’
c.p. Paterson (S), 28’ m. Reddan tr.
O’Gara (I), 32’ c.p. Paterson (S); s.t. 13’
m. O’Gara tr. O’Gara, 18’ c.p. Paterson
(S), 26’ c.p. Parks (S), 31’ drop Parks
(S). Classifica: Inghilterra 6; Galles,
Francia e Irlanda 4; Scozia e Italia 0.
BRAVE RAGAZZE A La Spezia, Italia-Galles 12-8. Marcatrici: p.t. 6’ c.p.
Young, 14’ m. Veronese, 40’ m. Cioffi tr.
Ver. Schiavon; s.t. 10’ meta Lake.
UNDER Tra gli under 18, a Salon de
Provence (Fra), Francia-Italia 34-12. A
Sale (Ing), tra gli under 19, Inghilterra-Italia 64-0.
Esperienza Munster
Aironi a secco
Indisciplina italiana
punita dagli ospiti
Polemica nel club
«Parma è assente»
VIADANA (Mn) d(ales.s.) Aironi
battuti dal Munster, ma è tutt’altra sconfitta rispetto a quella coi Dragons. Nel primo tempo gli Aironi hanno possesso e
territorio ma segnano poco.
Nella ripresa gli irlandesi sfruttano 20’ di superiorità, approfittando della giornata storta
di Marshall (1 su 4).
A fine partita il presidente Melegari si è lamentato per la scarsa presenza dell’anima parmigiana nella franchigia: «C’è
Pietro Travagli, 29 anni, è agli
Aironi in prestito dal Petrarca GETTY
una parte che ci supporta e
un’altra che fa da detrattrice».
AIRONI-MUNSTER
1O-20
Marcatori: p.t. 4’ c.p. Warwick, 10’ c.p.
Marshall, 19’ c.p. Warwick; s.t. 8’ m. Ryan
tr. Warwick, 17’ m. tecnica Munster tr.
Warwick, 37’ m. Williams tr. Bocchino.
Aironi: Demas; Robertson, G. Pavan (29’
s.t. Pizarro), M. Pratichetti, Toniolatti;
Marshall (17’ s.t. Bocchino), Travagli (35’
s.t. Bronzini); N. Williams, Krause (32’ s.t.
Cattina), Sole; Bortolami, Furno (32’ s.t.
Biagi); Staibano (19’ s.t. Redolfini), D’Apice (6' s.t. Santamaria), Alb. De Marchi (21’
s.t. An. De Marchi). All. Phillips.
Munster: Murphy; Hurley (4' s.t. Howlett), Mafi, Tuitupou, Zebo; Warwick (24'
s.t. Cusack), D. Williams (12' s.t. Murray);
Coughlan (32' s.t. Holland), O'Donnell,
Ryan; O'Driscoll, Nagle (19' s.t. Quinlan);
Buckley (24' s.t. Archer), Varley (19' s.t.
Fogarty), Du Preez (19' s.t. Horan). All. McGahan.
Arbitro: D. Jones (Galles).
Note: p.t. 3-6, spett. 1500. Gialli: 26’ p.t.
Ryan, 2’ s.t. Toniolatti, 15’ s.t. Krause. Calci: Marshall 1/4 (3 p.) drop 0/1, Bocchino
1/1 (2 p.); Warwick 4/4 (10 p.). Uomo match: Ryan. Punti: Aironi 0, Munster 4.
ALTRE: Ospreys-Connacht 33-18.
CLASSIFICA: Munster 58; Ospreys 49;
Leinster 47; Scarlets 46; Cardiff 45;
Ulster 43; Dragons 33; TREVISO ed Edimburgo 28; Connacht 26; Glasgow 23; AIRONI 5.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
PALLAVOLO SERIE A-1: 21ª GIORNATA
Urlo Castellana
Rimonta da paura
Batte pure Piacenza, 5ª vittoria di fila: è a -2 da Latina
Gulinelli: «Siamo in linea con la nostra tabella segreta»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Bravo Milushev Il progetto riguarda le «13 finali» annunciate dal coach al suo arrivo e che
prevede solo vittorie, anche
con le squadra più blasonate
(domenica prossima c’è la trasferta di Cuneo). La sesta «perla» del Castellana porta la firma di Miilushev, l’opposto bulgaro che ha trascorso gran parte del girone di andata in panchina, eletto mvp e autore di
21 punti (68% in attacco, 2
PIACENZA
21ª giornata
LATINA-TRENTO
0-3
MACERATA-MODENA
il 2/3
ROMA-CUNEO
(sabato) 1-3
FORLI’-VIBO
2-3
CASTELLANA-PIACENZA
3-1
VERONA-MONZA
1-3
S.GIUSTINO-TREVISO
il 2/3
CLASSIFICA
Un attacco di
Danail
Milushev,
opposto
bulgaro di
Castellana che
dopodomani
compirà 27
anni. Ieri è
stato mvp
CONSAGA
muri e 2 ace). Il match con la
Copra è subito in salita. Nel primo set gli emiliani spingono
subito sull’acceleratore, mirando dai 9 metri su Rodriguez,
che si fa trovare pronto: 16-13
al secondo time out tecnico.
Piacenza però fatica in attacco. Popp, schierato ancora
una volta opposto a Gonzales,
latita (6 i suoi attacchi out) e
sul 16-14 Lorenzetti decide di
sostituirlo con Nilsson. Piacenza risale e trova con 2 ace di
Ruiz il primo vantaggio
(23-24) e il punto-set. La reazione barese, nel secondo parziale set, porta la firma di Milu-
shev, mattatore con 9 punti
(100% in attacco) e 1 ace. Castellana ha più fame e nel terzo set passa come un treno grazie alla superiorità a muro (9
contro 2), infliggendo al Piacenza il passivo più pesante
dell’anno: 25-14. Il Copra va
in confusione e nel quarto set,
compiendo ben 6 errori in rotazione («abbiamo cambiato i
numeri della formazione ad
inizio set e siamo andati letteralmente in tilt», così si giustifica coach Lorenzetti), consegna il match ad una Bcc Nep,
che ora vede Latina sempre
più vicina.
LE ALTRE GARE f TRENTO CENTRA LA 21ª VITTORIA
CHALLENGE CUP
(27-29, 25-22, 25-14, 25-20)
BCC NEP CASTELLANA GROTTE:
Rak 11, Falaschi 2, Rodriguez
14, Cozzi 13, Milushev 21, Dvonaren 13; Cicola (L). Patriarca, Gallotta. N.e. Pagano (L), Guglielmi, Torre, Guerra. All. Gulinelli.
COPRA MORPHO PIACENZA: Zlatanov 15, Tencati 6, Gonzales 7,
Ruiz 10, Holt 10, Popp 4; Marra
(L). Nilsson 3, Boschi, Perazzolo 1,
Massari 1. N.e. Piano. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Pozzato e Zucca.
NOTE – Spettatori 1.500. Incasso 12.500. Durata set: 36’, 29’, 27’, 27’; tot. 119’. Bcc Nep:
b.s. 15, v. 8, m. 16, s.l. 11, e. 24. Copra: b.s.
18, v. 6, m. 7, s.l. 9, e. 15. Trofeo Gazzetta:
6 Milushev, 5 Falaschi, 4 Rodriguez, 3 Zlatanov, 2 Cicola, 1 Dvonaren.
ANTONIO GALIZIA
CASTELLANA GROTTE (Ba) dL’occasione per ridurre le distanze
dal Latina terz’ultimo era
ghiotta e Castellana la sfrutta
conquistando la quinta vittoria consecutiva (sesta nel girone di ritorno), portando a -2 lo
svantaggio dall’Andreoli, che
quattro settimane fa era di
ben 10 punti. La rimonta è
coincisa con l’arrivo di Flavio
Gulinelli, il coach arrivato dalla Grecia che nel girone di ritorno ha conquistato sulla panchina barese 6 vittorie su 8,
uscendo sconfitto solo nella sfida impossibile, in casa con la
capolista Trento, e a Verona. Il
resto è stato un crescendo.
Con i trionfi su Macerata, a
Monza e con Piacenza, a rendere davvero straordinaria
l’impresa dei pugliesi, che alla
fine del girone di andata (chiuso con 4 punti) parevano rassegnati ad un mesto ritorno in
A2. «Stiamo compiendo una rimonta davvero prodigiosa –
così Gulinelli nel post partita –
una scalata che con Piacenza
chiude la prima tappa del progetto elaborato negli spogliatoi con i ragazzi. E’ un progetto ambizioso, ma per scaramanzia non lo rendiamo pubblico».
3
1
CASTELLANA
SQUADRE PT G
TRENTO
61 21
CUNEO
50 21
MACERATA 44 20
TREVISO
39 20
MONZA
34 21
MODENA
32 20
VERONA
29 21
SAN GIUSTINO 26 20
VIBO
26 21
PIACENZA
25 21
ROMA
24 21
LATINA
20 21
CASTELLANA 18 21
FORLI’
7 21
V
21
17
14
13
11
13
9
9
8
8
7
6
7
2
P
0
4
6
7
10
7
12
11
13
13
14
15
14
19
SVSP
63 8
56 25
53 29
47 32
40 38
43 39
37 45
33 37
34 47
36 47
35 51
33 51
31 52
20 60
PROSSIMO TURNO
Domenica 6/3
PIACENZA MACERATA
VIBO SAN GIUSTINO (Sabato 5)
TREVISO LATINA
CUNEO CASTELLANA
MODENA ROMA
TRENTO VERONA
MONZA FORLI’
A-1 FEMMINILE
Un raro pallonetto di Igor Omrcen, 30 anni
Macerata va
E’ in finale
MAURO GIUSTOZZI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MACERATA dQuando l’Europa chiama la Lube risponde. Con il decimo sigillo continentale i biancorossi centrano la loro sesta finale internazionale, soprattutto la prima che potranno giocare al
Fontescodella, andata il 9 marzo. E’ vero che la
Challenge non ha il fascino e l’importanza della
Champions, ma quando si arriva in fondo la voglia di alzare una coppa è sempre fortissima. Anche perché dall’altra parte della rete i ragazzi di
Berruto troveranno non un avversario sconosciuto ma i quotati i turchi dello Smirne (allenati da
Glenn Hoag e con Joao Bravo). «Ci aspetta una
finale di alto livello –ha sottolineato Berruto che
con Macerata ha già vinto la coppa Cev 2005contro un avversario tosto. Giocare il ritorno in
Turchia non ci agevola e proprio per questo sarà
importantissima la sfida al Fontescodella». La semifinale di ritorno di ieri coi greci del Patrasso
ha visto una Lube che nei primi due set ha lasciato le briciole agli avversari. Da metà secondo,
Berruto ha fatto riposare Savani e Omrcen in vista del turno infrasettimanale di campionato con
Modena, dando spazio a Lampariello e Van Walle. Nel terzo Macerata è stata abile a risalire dal
7-12 al 19-18 prima che Vermiglio timbrasse il
pass per la finale. La Lube che ha avuto dalla coppia dei centrali un grande apporto. Così come
decisivo è stato un Martino in crescita costante
che ha chiuso col 56% in ricezione su 24 palloni e
il 64% in attacco condito da 2 muri.
MACERATA-PATRASSO
3-0
(25-16, 25-16, 25-23)
LUBE MACERATA: Omrcen 5, Savani 6, Podrascanin 11,
Vermiglio 4, Martino 11, Stankovic 11; Paparoni (L), Van Walle
6, Lampariello 2. N.e. Marchiani, Conte, Vadeleux. All. Berruto.
E.A. PATRON LUX PATRASSO: Mantekas 6, Soultanopoulos
5, Dornelas 11, Ferreira Da Silva 1, Siqueira 8, Kournetas 1;
Stefanou (L), Aspiotis 6, Papadopoulos, Patrinos. N.e. :
Makrygiannis. All. Christopoulus.
ARBITRI: Dudex (Pol) e Garthoff (Ger).
NOTE - spettatori 1.358, incasso 2.965. Durata set: 21’, 22’, 25’,
tot. 68’. Lube: b.s. 8, v. 5, m. 9, s.l. 7, e. 17. Patrasso: b.s. 10, v.
0, m. 4, s.l. 6, e. 19.
BUSTO FA TREMARE PESARO
LATINA
0
VERONA
1
FORLI’
2
PESARO
3
CONEGLIANO
3
VILLA CORTESE
3
TRENTO
3
MONZA
3
VIBO VALENTIA
3
BUSTO ARSIZIO
2
PAVIA
0
PIACENZA
1
(20-25, 21-25, 19-25)
(25-22, 19-25, 24-26, 18-25)
(19-25, 25-22, 20-25, 26-24, 14-16)
(23-25, 27-29, 25-22, 25-22, 15-9)
(25-23 , 25-18, 25-23)
(25-22, 17-25, 25-22, 25-20)
ANDREOLI LATINA: Vujevic 12, Spairani 5,
Starovic 17, Kovacevic 3, Kohut 6, Sottile; Pieri (L), Popelka 1, Gitto. N.e. Cortina, Nonne, Labardi. All. Medei.
MARMI LANZA VERONA: Lasko 19, Cala 11,
Pajenk 14, Meoni, Lotman 9, Brunner 6;
Smerilli (L), Latelli 1, Kosmina, Zingel 2, Herpe
1. N.e. Mazzi. All. B. Bagnoli.
YOGA FORLI’: Kovacevic 7, Ainsworth 14,
Falasca 29, Caldeira 13, Oivanen 15, Sintini 1; De Pandis (L), Ricci Petitoni, Bacci, Bellei
2. N.e. Bovolenta e Olivucci. All. Molducci.
SCAVOLINI PESARO: Usic 17, Guiggi 14,
Ferretti 3, Hooker 31, Manzano 11, Flier
15; De Gennaro (L), Saccomani 1. N.e. Pascucci, M. Usic, Gasimova. All. Tofoli
ITAS DIATEC TRENTINO: Juantorena 13, Birarelli 6, Stokr 21, Kaziyski 19, Sala 4,
Raphael 1; Bari (L), Leonardi, Zygadlo, Della
Lunga, Colaci (L). N.e. Riad, Sokolov. All.
Stoytchev.
ARBITRI: Ippoliti e Sampaolo.
NOTE - Spettatori 972, incasso 3.519. Durata
set: 23’, 27’, 25’; tot. 75’. Andreoli: b.s. 6, v. 5,
m. 2, s.l. linea 7, e. 11. Itas: b. s. 11, v. 8, m. 5, 2^
l. 13, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Raphael, 5
Kaziyski, 4 Juantorena, 3 Stokr, 2 Starovic, 1
Vujevic.
ACQUA PARADISO MONZA: Buti 6, Gavotto 18, Rooney 8, Forni 13, Travica 3, Rauwerdink 15; Exiga (L), Pesenti, Shumov, N.e.
Cetrullo, Krimins, Molteni, Alborghetti. All.
Monti.
ARBITRI: Puecher, Vagni.
NOTE - Spettatori 2.850, incasso 14.163. Durata set: 26’, 25’, 30’, 26’; tot. 107’; Marmi Lanza: b.s. 21, v. 1, m. 11, s.l. 23, e. 34. Acqua
Paradiso: b.s. 12, v. 5, m. 6, s.l. 19, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Exiga, 5 Forni, 4 Pajenk, 3
Meoni, 2 Travica, 1 Lasko.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Anderson 25, Barone 8, Coscione 1, Rivera 10,
Nikolov 15, Simeonov 23; Fanuli (L), Suljagic 1, Ferraro, Kindgard, Baroti. N.e. Ananiev
e Feroleto. All. Di Pinto
ARBITRI: Cesare e Pol
NOTE - Spettatori 1000, incasso 3500. Durata set: 24’, 26’, 28’, 28’, 19’; tot. 125’. Yoga: b.s.
20, v. 4, m. 9, s.l. 7, e. 10. Callipo: b.s. 11, v. 1,
m. 13, s.l. 6, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Anderson, 5 Falasca, 4 Nikolov, 3 Simeonov, 2 Ainsworth, 1 Coscione.
YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Havelkova
14, Campanari 8, Havlickova 29, Meijners 14, Crisanti 10, Kim 3; Carocci (L),
Valeriano, Marcon 1, Serena. N.e. Bauer. All.
Parisi ARBITRI: Cerquoni e Falzoni
NOTE – Spett. 1.123, incasso 7.136. D.s. 28’,
31’, 26’, 28’, 14’; tot. 127’. Scavolini: b.s. 13, v.
1, m. 21, s.l. 11, e. 28; Yamamay: b.s. 7, v. 5,
m. 12, s.l. 12, e. 23. T. Gazzetta: 6 Hooker, 5
Usic, 4 Havlickova, 3 Carocci, 2 Guiggi, 1
Flier. (cam.ca.)
SPES CONEGLIANO: Dirickx 5, Fiorin 11,
Marinkovic 7, Turlea 13, Serafin 9, Gioli
15; Tonon (L). Rossetto (L). N.e. Rabadzhieva, Crozzolin, Benazzi, Sangiuliano, Martinuzzo. All. Nesic.
MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg 4,
Negrini 11, Anzanello 10, Hodge 25, Cruz
11, Calloni 5; Cardullo (L), Rondon, C. Bosetti, Jontes 4. N.e. Lanzini (L), Kovacova, Aguero. All. Abbondanza.
RISO SCOTTI PAVIA: Cvetanovic 11, Frigo
7, Brown 9, Uceda 8, Bal 6, Corna 3; Poma (L). Kanoh 3, Spianto, Mastrilli (L), Biccheri 1. Fronza. All. Milano.
ARBITRI: Bartoloni e Prandi.
NOTE - Spettatori 3000. Durata set: 27’, 24’,
28’; tot. 119’. Spes:_ b.s. 6, v. 2, m. 5, s.l. 4, e.
16. Scotti: b.s. 5, v. 1, m. 5, s.l. 3, e. 15, Trofeo Gazzetta: 6 Gioli, 5 Turlea, 4 Brown, 3
Fiorin, 2 Serafin, 1 Cvetanovic. (a.r.)
REBECCHI PIACENZA: Dall'Igna, Scarabelli 15, Dall'Ora 9, Brussa 11, Tirozzi 15, Nicolini 11; Mazzocchi (L), Kajalina, Tanturli. N.e.
Catena, Beier. All. Chiappafreddo.
ARBITRI: Gini e Satanassi
NOTE - Spett. 1.265, incasso 4.400. D.s.: 25',
24', 28', 25'; tot. 102'. Carnaghi: b.s. 11, v. 0,
m. 10, s.l. 7, e. 26. Rebecchi: b. s. 12, v. 3, m. 8,
s.l. 5, e. 21. Tr. Gazzetta: 6 Hodge, 5 Berg, 4
Scarabelli, 3 Cruz, 2 Tirozzi, 1 Negrini. (m.l.)
LATINA Continua la marcia inarrestabile dell’Itas, che infila in campionato la sua ventunesima vittoria consecutiva annichilendo un Latina che non poteva certo sperare di fare punti contro una vera macchina da guerra, che
non ha mai mostrato punti deboli o cali di concentrazione per tutta la partita. Non bastano
la verve di Starovic e l’esperienza di Vujevic
ad arginare i campioni del mondo, impeccabili
in tutti i fondamentali, con percentuali in attacco molto elevate (i più continui sono stati Kaziyski 74% e Stokr 68%) e una battuta che,
soprattutto con Juantorena, ha messo in
grosse difficoltà la ricezione dei laziali. Per
l’Andreoli, quindi, è risultato tutto difficile: con
Kovacevic ancora a mezzo servizio, i padroni
di casa stentano in ricezione, faticano a trovare continuità in attacco e a muro non riescono ad arginare la furia trentina, arrivando
spesso in ritardo sugli attacchi ispirati dalla
regia lucida e imprevedibile di Raphael.
VERONA I tre punti valgono per l’Acqua Paradiso Monza il quinto posto in classifica (in attesa
del recupero di Modena) e, in ogni caso, il consolidamento del sesto a scapito della Marmi
Lanza. La squadra di Bagnoli chiude con una
migliore percentuale in attacco (49 a 47%) e
con più muri punto, ma commette 11 errori in
più. Monza gioca meglio come squadra, limitando gli errori, difendendo alla grande, con Exiga
mvp, e battendo decisamente meglio. Verona
parte con determinazione, costruisce un buon
margine (16-12) con Meoni che sollecita gli attaccanti di banda. Al contrario, Travica ha buone risposte da Gavotto, meno dai martelli. Poi
Monza allunga con Gavotto e il buon servizio di
Forni. Nel terzo Verona va sul 6-2, ma Monza
cresce con Rauwerdink e Gavotto che riporta
la parità (14-14). E’ punto a punto sino all’ace del
23-24 di Travica contestato da Lasko. Poi Rauwerdink (75% con 6 su 8) risolve. Il quarto set è
senza storia.
FORLI' Resta ancora l’aritmetica a far sperare la Yoga. Nonostante la sconfitta, Forlì mostra di esserci ancora, fa punti e una anche
discreta figura. Vibo esce dal tunnel dei sette
stop consecutivi e sfodera un Anderson imprendibile (65%, incluso il match ball che ha
chiuso la contesa) che in coppia con Simeonov fa pentole e coperchi e nei momenti bui
illumina il sestetto di Di Pinto. L’ex Coscione si
fa apprezzare dal suo ex pubblico, stellare la
prova di Nikolov (92% in attacco con 4 muri).
Forlì risponde col bravo Ainsworth che dopo
Modena si conferma in gran spolvero (4 muri,
69%), con l'altro centrale Oivanen che convince decisamente e con un Falasca che pare
ringiovanito, migliore realizzatore assoluto
del match (53% in attacco). Da rivedere i martelli (Kovacevic che pare fuori forma, Caldeira autore di giocate da manuale alternate ad
incredibili ingenuità. Da segnalare anche i 4
muri di Barone nella Tonno Callipo.
Antonia Liguori
Renzo Puliero
Marco Fabbri
NOVARA
3
MODENA
0
URBINO
1
BERGAMO
3
(23-25, 25-18, 25-20, 25-22)
(17-25, 21-25, 30-32)
ASYSTEL NOVARA: Barcellini 14, Veljkovic 5, Barun 22, Horvath 23, Paolini 7,
Bechis 5; Sansonna (L), Folie 1. N.e. Nesovic, Lombardo, Camera, Zardo. All. Camardese.
LIU-JO MODENA: Bacchi 5, Paggi 11, Matuszkova 14, Guatelli, Eric 6, Fernandinha 1;
Paris (L), Partenio 9, Rosangela 3, Devetag,
N.e. Balboni, Ciabattoni (L). All. Cuccarini.
CHATEAU D’AX URBINO: Di Iulio 8, Wilson 8, Dalia 1, Petrauskaite 14, Garzaro
11, Renatinha 14; Leonardi (L), Roani 2, Lapi, Jaline, Moldovan. N.e. Bonciani. All. Salvagni. ARBITRI: Cappello, Tanasi.
NOTE - Spettatori 2600 circa. D.s. 27’, 24’,
24’, 26’. tot. 101’. Asystel: b.s. 9, v. 2, m. 12, e.
10. Chateau: b.s. 12, v. 1, m. 5, e. 7. T.G.: 6
Horvath, 5 Barun, 4 Sansonna, 3 Bechis, 2
Dalia, 1 Barcellini. (a.cri)
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Vasileva 19, Arrighetti 14, Bosetti 8, Piccinini
15, Nucu 12, Signorile 1; Merlo (L), Lo Bianco 1, Fanzini, n.e. Carrara (L), Zambelli. All.
Mazzanti.
ARBITRI: Longo e Marchello.
NOTE - Spettatori 3.500. Durata set: 24’ 30’
34’; tot. 88’. Liu-Jo: b.s. 5, v. 1, m. 7, s.l. 6, e. 12.
Norda: b.s. 10, v. 2, m. 11, s.l. 6, e. 19.
Trofeo Gazzetta: 6 Vasileva, 5 Arrighetti, 4
Piccinini, 3 Nucu, 2 Paggi, 1 Partenio. (p.r.)
CLASSIFICA
SQUADRE
PT V P SV SP
PESARO
29 9 4 33 16
BERGAMO
27 9 4 32 18
NOVARA
26 8 5 30 19
VILLA CORTESE
25 9 4 30 22
CONEGLIANO
25 9 4 28 22
BUSTO
23 7 6 27 22
URBINO
21 8 5 28 23
PIACENZA
15 6 7 22 28
CASTELLANA
15 5 8 22 31
MODENA
13 4 9 19 29
PERUGIA
11 3 10 15 32
PAVIA
4 1 12 13 37
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
ATLETICA: SUL PERCORSO DEL CAMPACCIO
IPPICA: I SUCCESSI ITALIANI NEL MEETING
Societari cross
Lalli senza rivali
Laika è un rullo
E sono 20 a Parigi
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SAN GIORGIO SU LEGNANO (Mi)
LA MEZZA ROMA-OSTIA
d(a.b.) Andrea Lalli, Silvia
Weissteiner ed Elena Romagnolo: i Societari di cross, per
la terza volta negli ultimi undici anni sul percorso del
Campaccio, riportano in auge tre nomi pesanti di un mezzofondo italiano in cerca di rilancio. Il molisano, sui prati
che lo rivelarono con l’oro europeo junior 2006, nonostante l’ormai cronico problema
ai tendini, vince d’autorità la
prova corta. Così come fa l’altoatesina: alla terza uscita dopo uno stop forzato di un anno e mezzo, fa vedere di essere sulla possibile strada di un
ritorno ai vertici. Al punto
che, dopo aver rinunciato, decide in extremis che il prossimo weekend sarà al via dei
3000 degli Euroindoor di Parigi, gara nella quale nelle ultime tre edizioni non ha fatto
peggio di quinta (salgono a
28 i convocati azzurri). Piace
anche la piemontese che approfitta di una giornata-no di
Nadia Ejjafini e ritrova il sorriso dopo un inverno tribolato.
Il lungo maschile è di Talam
Kipkemei, keniano dell’Atletica Futura che precede in volata un El Mazoury in costante
crescita. Brillante, nel corto,
Rosalba Console. Gli scudetti
del lungo restano a Fiamme
Gialle ed Esercito. Quelli della combinata vanno alla Pro
Patria di Giorgio Rondelli
(che ha «rotto» con Mario Scapini) e al Runner Team 99.
(risultati a fianco)
Incerti d’autore
Vince in 1h09’06"
BASKET: NBA
Detroit in rivolta
ma batte Utah
Detroit batte Utah dopo che in
settimana c’era stato l’ammutinamento di alcuni giocatori
(Hamilton, Prince, Wallace,
Stuckey), non presentatisi all’allenamento prima della gara
di venerdì persa con Philadelphia. I «colpevoli» erano poi
stati tenuti in panchina da coach Keuster. Debutto vincente
per Krstic (9 punti e 6 rimbalzi) e Green (7 punti) con i Celtics in casa dei Clippers. I Lakers
sbancano Oklahoma City: Durant e Harden falliscono la tripla del pareggio allo scadere.
RISULTATI
Domenica: Indiana-Phoenix 108-110
dts (Granger 25; Hill 34); Oklahoma
City-Lakers 87-90 (Westbrook 22;
Gasol 18). Sabato: Detroit-Utah
120-116 (Stuckey 28; Millsap 23);
Washington-Dallas 99-105 (Wall 24;
Terry 25); Memphis-Sacramento
120-92 (Randolph 23; Udrih 24);
Milwaukee-Chicago 75-83 (Mbah a
Moute 16; Deng 19); Houston-New
Jersey 123-108 (Martin 30; Lopez 21);
Clippers-Boston 92-99 (Foye 32;
Pierce 24). Le classifiche su Gazzetta.it.
Ben Gordon, 27 anni REUTERS
La vittoria di Laika Ek ieri, la sua terza nel meeting parigino FORNI
L’arrivo di Anna Incerti, 31 anni
ROMA — (g.l.g.) Alla 37ª Ro
ma Ostia, su nuovo percorso, re
cord di arrivati (9475) e primati
della gara. Vincono l’etiope Tujuba
Beyu in 59’58" (Ruggero Pertile 7˚
in 1h03’00") e Anna Incerti che
(32’30" al 10˚) attacca al 18˚ km,
precede di 4" la portoghese Augu
sto, oro europeo di cross e con
1h09’06" è a 36" dal primato italia
no della mezza di Maria Guida, per
sonale e miglior crono continenta
le 2011. Anna parte oggi per il Ma
rocco: al ritorno, probabilmente,
farà la Stramilano (27 marzo).
Uomini: 1. Beyu (Eti) 59’58"; 2. Ki
murer (Ken) 1h00’05"; 3. A. Chebii
(Ken) 1h00’07"; 4. Feleke (Eti)
1h01’42"; 7. Pertile 1h03’00"; 10.
Petrei 1h05’51". Donne: 1. Incerti
1h09’06"; 2. Augusto (Por)
1h09’10"; 3. Wangari (Ken)
1h11’37"; 8. Celi 1h16’57".
JUDO
World Cup, Meloni
vince a Varsavia
Meloni, 29, con il figlio Giacomo
Roberto Meloni torna protagonista del circuito mondiale e a
Varsavia vince la World Cup
nei 90 kg. Trent’anni compiuti
il 20 febbraio, bronzo iridato
nel 2007, reduce da un lungo
stop per problemi alla schiena, il romano ha vinto la terza
World Cup della carriera (dopo quelle nel 2001 e 2006) disputando una gara impeccabile, con quattro vittorie per ippon su Minaskin (Est), Batbayar (Mgl), Kolesnik (Pol), Magomedov (Rus) e Randl (Slk)
in semifinale con un de ashi barai al golden score ed aggiudicandosi poi il primo posto per
doppia sanzione (passività) su
Fishman (Isr). Questo risultato permette a Meloni di salire
dieci posizioni nella World
Ranking List, che qualifica per
l’Olimpiade, entrando così nei
top 30. Un ottimo quinto posto nella World Cup femminile di Praga per Giulia Cantoni
nei 70 kg.
PARIGI Gli italiani che vincono a Vincennes sono una
splendida abitudine, ormai.
Ieri è arrivato il 20˚ sigillo
grazie a Laika Ek, vera mattatrice sulla pista nera. Allenata e guidata da Louis Baudron, la figlia di Atas Fighter
L ha conquistato il Prix
d’Avenches (m 2700) in
1.14.4. E’ la sua terza vittoria nel meeting dopo quelle
nel Prix Fos-sur-Mer del 15
dicembre e nel Prix de Vittel
dell’1 febbraio. Laika Ek, da
quando è stata trasferita in
Francia (ma ha colori italiani, della famiglia Banchelli),
sembra trasformata. In Italia, la sua miglior prestazione era stata la vittoria nello
sfollamento del Derby 2008.
Le 20 vittorie sono arrivate
da 17 cavalli diversi. Soltanto Marielles (a quota 2) ha
ottenuto più di un successo a
Parigi, poi altri 15 colpi singoli, fra i quali brilla il Tenor
de Baune di Lana del Rio, da-
MOTONAUTICA
Uim: Iaconianni e
Ravenna premiati
Vincenzo Iaconianni, presidente della federazione italiana
motonautica ha ricevuto sabato sera a Montecarlo, il Memorial Trophy Stefano Casiraghi,
istituito nel 2010 dalla federazione internazionale per chi abbia dimostrato impegno nello
sviluppo della motonautica.
L’anno scorso il riconoscimento fu assegnato a Mauro Ravenna, compianto promoter di
Class 1 e Aquabike e ricordato
insieme al figlio Fabio. Durante la serata sono stati premiati
atleti di 22 diverse nazioni dei
cinque continenti, venti gli azzurri. «È la festa di uno sport
che conta appassionati in tutto
il mondo» ha dichiarato il presidente Uim Raffaele Chiulli. La
Uim è diventata l’anno scorso
federazione riconosciuta dal
Cio e collabora con l’Onu per il
programma sulla salvaguardia
dell’ambiente. Il calendario si
apre con la F1 powerboat a
Doha (Qat) il 4 e 5 marzo.
Fabio Ravenna e il presidente Chiulli
vanti a Ready Cash poi vincitore di Amérique e France.
Ieri non piazzati Maier (T.
Di Lorenzo) e Mahler Bigi
(A. Guzzinati) nel Prix de la
Mayenne.
DEMURO SAN Mirco Demuro aveva vinto con Victoire Pisa l’Arima Kinen, una delle corse più importanti
del Giappone. Ieri, con lo stesso cavallo, il nostro jockey ha sbancato
pure il Nakayama Kinen (gr. 2, m
1800) e ora la coppia italo-giapponese punta alla Dubai World Cup di fine marzo. Bravo anche Umberto Rispoli che ieri ad Hamshin ha realizzato addirittura un poker.
OGGI TRIS A ROMA A Tordivalle
(inizio convegno alle 15.25) scegliamo Irton del Rio (9), Mediolanum
(20), Istler (18), Gueridon (2), Menelao Fi (14) ed Ecco Ecco (8).
SECONDA TRIS A Treviso (1ª corsa, ore 14) indichiamo Mourinho Zs
(6), Irene Fargo (4), Est West (19),
Madrilegno Ors (17), Indian (16) e Magnum Font Sm (7).
ANCHE Palermo (15.05), Taranto
(15.20) e Napoli (g. 15.15).
GHIACCIO: SHORT TRACK
Mondiali juniores
Staffetta d’oro
Martina Valcepina, 18 anni
COURMAYEUR (Ao) — Grand’Italia ai Mondiali jr di short
track: Martina Valcepina, sabato vincitrice dei 500, chiude
col bronzo e trascina la staffetta, con la sorella Arianna, 16
anni, Elena Viviani e Ylenia Tota, 15, a uno storico oro.
Uomini. 1000: 1. Whelbourne (Gb); 8.
Dotti; 18. Cassinelli; 34. Palla. 1500 (finale): 1. Seo Yi Ra (S.Cor). Classifica:
1. Seo Yi Ra (S.Cor) 89; 16. Dotti; 20.
Cassinelli; 33. Palla. Staffetta: 1. Francia; 15. Italia. Donne. 1000: 1. Ahn Se
Jung (S.Cor); 5. M. Valcepina; 6. Viviani; 26. A. Valcepina. 1500 (finale): 1.
Cheon Hee Jung (S.Cor); 4. M. Valcepina. Classifica: 1. Cheon Hee Jung
(S.Cor) 68; 2. Ahn Se Jung (S.Cor) 68;
3. M. Valcepina 50; 8. Viviani 8; 17. A.
Valcepina. Staffetta. Finale: 1. Italia;
2. Canada; 3. Cina; Sud Corea sq.
LUNGA A Seinäjoki (Fin) Mondiali jr pista lunga. Uomini: 1. Pedersen (Nor)
156,313; Giovannini 119,723 (3 prove).
Inseg.: 1. Olanda; 7. Italia. Donne: 1. Erbanova (R.Ceca) 168,221; Bettrone
132,315 (3). Inseg.: 1. S. Corea; 7. Italia.
ATLETICA
Risultati Societari
Uomini. Sr. Lungo (Km 10): 1. Kipkemei Talam
(Ken/Atl. Futura) 30’22"; 2. El Mazoury
30’22"; 3. Bii (Ken) 30’22"; 7. De Nard 30’28";
10. Slimani 30’53"; 11. Scaini 31’02"; 12. Bona
31’06". Squadre: 1. F. Gialle 26; 2. Aeronautica 46; Violettaclub Cz 60. Sr. Corto (km 4): 1.
Lalli (F. Gialle) 11’47"; 2. J. Kimutai (Ken)
11’52"; 3. Razine (Mar/Ita) 11’56"; 7. Fontana
12’07"; 8. Salami 12’07"; 9. Nasti 12’08"; 11.
Gariboldi 12’15"; 12. Garavello 12’16". Squadre: 1. F. Gialle 38; 2. Esercito 44; 3. Aeronautica 47. Juniores (km 8): 1. Abdikadar Sheik
(Som/Ita - Cariri) 26’00"; 2. Rachik (Mar/Ita)
26’00"; 3. Ed Derraz 26’16". Squadre: 1. Cariri Rieti 33. Allievi (km 5): 1. L. Dini (Atl. Livorno) 16’00". Squadre: 1. Atl San Nicandro Fg
35. Combinata: 1. Pro Patria Milano 219.
Donne. Sr. Lungo (km 6): 1. Romagnolo (Esercito) 20’20"; 2. Maraoui 20’34"; 3. Ejjafini
20’41"; 4. Lamachi (Mar) 20’45"; 5. Soufyane
20’47"; 6. M. Facciani 21’09"; 8. Dal Ri 21’13";
9. Quaglia 21’21"; 10. S. La Barbera 21’28".
Squadre: 1. Esercito 8; 2. Runner Team 99
To 16; 3. Futura Roma 33. Sr. Corto (km 4): 1.
Weissteiner (Forestale) 13’46"; 2. Mukasakindi (Rua) 13’53"; 3. Console 13’56"; 5. Costanza 14’05"; 6. Tschurtschenthaler 14’14";
7. Palmas 14’18"; 8. Bonessi 14’19". Squadre:
1. Forestale 19; 2. Esercito 21; 3. F. Gialle 57.
Juniores (km 5): 1. Giraudo (Atl. Saluzzo)
18’24"; 2. Abate 18’28"; 3. C. Marchese
18’34". Squadre: 1. Audacia Roma 17. Allieve
(km 4): 1. Santi (Mollificio Modenese) 15’06".
Squadre: 1. Camelot Milano 31. Combinata:
1. Runner Team 99 Torino 229.
DISCO VOLANTE A Spalato, nei campionati
invernali croati di lanci, l’oro europeo Sandra Perkovic lancia il disco a 67.96, miglior
risultato mondiale dal 2007.
SALIS (d.m.) A Savona, Silvia Salis debutta
nel martello con un 68.48. Uomini. Disco: Lomater 50.50. Martello: Puliserti (j) 63.49.
Donne. Disco: Marchetti 45.15; Godino
44.25; Julita 44.11. Martello: Salis 68.48;
Massobrio (j) 56.82.
IN MARCIA (d.m.) Così nella tappa di Genova del 42˚ Trofeo Frigerio di marcia (km 10).
Uomini: Wang Zhen (Cina) 39’28"; Giupponi
39’52"; Cai Zhelin (Cina) 42’01"; 5. Tontodonati 43’01". Donne: Liu Hong (Cina) 45’35";
Li Yanfei (Cina) 46’11"; 4. Giordano 47’18".
MARATONA TOKYO (d.m.) Al 30enne etiope Hailu Mekonnen la maratona di Tokyo (attacco al 33˚ km). Uomini: 1. H. Mekonnen
(Eti) 2h07’35"; 2. P. Biwott (Ken) 2h08’37";
3. Kawauchi 2h08’37"; 4. Oda 2h09’03"; 5.
Njui (Ken) 2h09’10". Donne: 1. Aryasova
(Rus) 2h27’29"; 2. Higuchi 2h28’49"; 3. Petrova (Rus) 2h28’56".
STAGIONALI INDOOR (si.g.) Ai campionati
Usa indoor di Albuquerque, Bernard Lagat
vince i 3000 in 7’57"17. Nei Conference
Ncaa, a Fayetteville il 18enne di Grenada Kirani James corre la batteria dei 400 in
45"37, m.p.m. ’11, come nei 200 donne
(22"86 di Semoy Hackett, Tri) e a Flagstaff,
nel peso donne (19.03 di Camarena-Williams). A Lipsia (Ger), nei 200, 20"42 di Sebastian Ernst.
BOXE
MONDIALI (r.g.) A Las Vegas (Usa) Miguel
Acosta (Ven, 28-4-2) ha ceduto la cintura
leggeri Wba a Brandon Rios (Usa, 27-0-1)
impostosi ko 10. A Queretaro (Mes), il locale
Julio Cesar Miranda (34-5-1) mette ko 4 Arden Diale (Fil, 14-5-1) mantenendo la cintura mosca Wbo. A Merida (Mes) il derby tra il
campione Gilberto Keb Baas (35-20-4) e Jose Antonio Aguirre (35-10-1), Wbc minimosca, ha visto la vittoria per RTD all’ottavo
tempo di Baas.
WSB Così il terzultimo turno delle World Series of boxing. Europa: Kremlin Bears-Dolce&Gabbana Milano Thunder 3-2;
Istanbulls-Paris United 3-2. Classifica: Paris 26 (34-16); Milano 23 (30-18-2); Istanbulls 12; Kremlin 9. Asia: Pohang Poseidon-Baku Fires 0-5; Astana Arlans-Beijing
Dragons 5-0. Classifica: Baku 28 (36-14);
Astana 23 (36-14); Pohang 9; Beijing 8. America: Memphis Force-Los Angeles Matadors 4-1; Mexico City Guerreros-Miami Gallos 4-1. Classifica: Los Angeles (30-15),
Mexico City (28-17) 19; Miami 9; Memphis 7.
NUOTO
Kitajima, altri due record
(al.f.) Ancora due record nazionali per Kitajima ai campionati giapponesi in corta di Tokyo: nei 50 rana vince in 26"68 (prec.
26"72) mentre nei 200 rana chiude in
2'02"95 (prec. Tomita 2'03"12), solo 3/100
sopra la migliore prestazione all-time con
costume in tessuto di Moses. Uomini: 100 sl
Fujii 47"87; 400 sl Matsuda 3'40"34; 100 do
Koga 50"66; 50-200 ra Kitajima 26"68
(r.n.)-2'02"95 (r.n.); 100 fa Kawamoto
50"71; 200 mx Sano 1'54"41. Donne: 100 sl
Hagiwara 54"20; 400 sl Takano ('94)
4'06"49; 100 do Sakai 56"43; 200 ra Fukudome 2'19"80; 100 fa Hosoda 57"45; 200
mx Fukuda 2'09"30.
PALLANUOTO
DONNE Il Rapallo è in semifinale di Coppa
Len. Dopo il 13-8 nell'andata dei quarti
col Leiden, in Olanda ha perso 10-7.
PALLAVOLO
A-2 uomini, Padova trema
ma vince ancora
(f.c.) Così la 25˚ di A-2 maschile: Genova-Milano 3-0 (25-20, 25-21, 25-21);
Club Italia Roma–Pineto 0-3 (36-38,
21-25, 20-25); Isernia-Città Di Castello
3-1 (25-17, 25-18, 22-25, 25-20); Reggio
Emilia–Ravenna 1-3 (23-25, 25-23,
18-25, 20-25); Segrate-Padova 2-3
(23-25, 25-22, 25-23, 20-25, 11-15); Loreto-Gela 3-2 (25-18, 29-31, 17-25, 25-16,
16-14); Sora-Perugia 0-3 (21-25, 26-28,
20-25); Santa Croce-Mantova 3-1
(26-24, 23-25, 25-21, 25-19). Classifica:
Padova 67; Ravenna 62; Santa Croce 46;
Città Di Castello 44; Genova 43; Segrate
40; Milano, Sora 39; Loreto 38; Reggio E.
37; Isernia 34; Gela 32; Perugia 27; Mantova 23; Pineto 20; Club Italia 6.
A-2 DONNE (m.l.) Continua la marcia senza sconfitte di Parma che centra la vittoria numero 19. Così la 19ª: San
Vito–Pontecagnano 2-3 (20-25, 25-21,
25-20, 23-25, 12-15); Parma–Giaveno
3-0 (25-13, 25-17, 25-20);
Pomezia–Matera 3-1 (16-25, 25-22,
25-22, 25-17); Soverato–Crema 3-1
(25-19, 25-21, 8-25, 25-23); Chieri–Forlì
3-0 (25-14, 25-18,
25-21);
Busnago–Loreto 1-3 (23-25, 25-18,
22-25, 24-26). Sabato: Santa
Croce–Verona 3-0. Classifica: Parma 56;
Chieri 45; Pomezia 37; Pontecagnano 35;
Loreto 33; Matera 27; Crema, San Vito
26; Santa Croce 23; Giaveno 22; Busnago 21; Soverato 20; Verona 18; Forlì 10.
PENTATHLON
COPPA, 11ª CROGNALE (g.l.g.) Conclusa la prima prova di Coppa del Mondo
femminile di pentathlon a Palm Spring
(Usa). Ha vinto la francese Caze 5284
punti, seconda Spence (Gb) 5208, terza
Schoneborn (Ger) 5192. Fra le azzurre
11ª Sabrina Crognale con 4944 punti.i
26ª Claudia Cesarini con 4648 e 34ª Lavinia Bonessio con 4080. Nella notte italiana si è svolta la finale maschile, con Benedetti, Giancamilli, De Luca e Petroni.
ROTELLE
GRAND PRIX A FIRENZE (a.p.) Tutti successi italiani nella seconda tappa del
World Roller Skating Gran Prix. Vittorie di
Debora Sbei e di Andrea Aracu nel singolo, di Laura Marzocchini-Enrico Fabbri
nelle coppie e di Melissa Comin De Candido-Mirko Pontello nella danza.
SCHERMA
SCIABOLATRICI QUARTE Quarto posto
delle sciabolatrici nella prova di Coppa
del Mondo a squadre a Londra. Irene Vecchi, Alessandra Lucchino, Paola Guarneri e Rossella Gregorio hanno superato
nei quarti l’Ucraina (45-41) e hanno poi
ceduto alla Cina (45-35) e nella finale per
il terzo posto alla Polonia (45-44 con ultima stoccata contestata e assegnata al
video arbitraggio). Finale: Cina b. Russia
45-36; 3˚ posto: Polonia b. Italia 45-44;
semifinali: Russia b. Polonia 45-38.
SPADA Mara Navarria, eliminata agli ottavi dalla Flessel, è la migliore delle azzurre nel Grand Prix Fie di spada donne a
Budapest. Finale: Piekarska (Pol) b. Flessel (Fra) 15-11; semifinali: Flessel (Fra) b.
Logounova (Rus) 15-6; Piekarska (Pol) b.
Nisima (Fra) 15-13. Ottavi: Flessel (Fra) b.
Navarria 15-11; Sedicesimi: Embrich
(Est) b. Del Carretto 15-14; Flessel (Fra)
b. Boscarelli 15-14; trentaduesimi: Paju
(Est) b Cascioli 15-14; Tol (Ned) b. Quondamcarlo 15-8.
SPORT INVERNALI
Bob a 4, Machata iridato
Ai Mondiali di Koenigssee (Ger), primo e
secondo posto per i tedeschi Machata e
Angerer, cresciuti sulla pista a due passi
da Berchtesgaden. Bob a 4: 1. Germania 1
(Machata) 3’16"58 (1˚+1˚+1˚+1˚); 2. Germania 2 (Angerer) a 0"52; 3. Usa 1 (Holcomb) a 0"68; 20. Italia 1 (Bertazzo-Torchio-Romanini-Riva)
a
3"90
(19˚+22˚+20˚+19˚). Skeleton. Donne (risultato finale): 1. Thees (Ger) 3’28"51
(1˚+2˚+1˚+1˚); 2. Huber (Ger) a 0"88; 3.
Hollingsworth (Can) a 1"23.
COPPA EUROPA ALPINO (s.f.) Chiusa la
tappa in Val Sarentino (sabato Staudacher 12˚ in superG) la coppa Europa maschile è a Roccaraso (Aq). Mercoledì discesa e giovedì superG sui tracciati dei
prossimi Mondiali Junior; oggi prove.
TENNIS
VINCE FERRER Ad Acapulco (Mex,
800.000 e, terra), Ferrer conferma il titolo 2010, battendo Almagro 7-6 (4) 6-7 (2)
6-2 nel derby spagnolo. Quest’anno, il n.
6 del mondo ha vinto 14 match su 16, e il
2˚ torneo (dopo Auckland). Finale donne
(220.000 $): Dulko (Arg) b. Parra Santonja (Spa) 6-3 7-6 (5).
RIECCO DEL POTRO Dal Masters di Londra del dicembre 2009 (k.o. con Davydenko) a Delray Beach (Usa,
320.000e, cemento). Juan Martin Del Potro (Arg) batte Fish (Usa) 6-1 7-5 in semifinale, e in finale supera Tipsarevic (Ser)
6-4 6-4, che aveva battuto Nishikori
(Gia) 6-4 6-4.
SCHIAVONE Dopo il 2˚ turno di Dubai
(k.o. comunque contro Kuznetsova),
Francesca Schiavone gioca con una wild
card a Kuala Lumpur (Ina, 160.000, cem.)
con Camerin e Brianti.
TUFFI
AZZURRI PER GLI EUROPEI (al.f.) Diramate dal c.t. Giorgio Cagnotto le convocazioni per gli Europei di Torino (8-13 marzo). Uomini: Benedetti, Nicola e Tommaso
Marconi, Placidi, Rinaldi, Scuttari, Verzotto. Donne: Batki, Barp, Cagnotto, Dallapè, Marconi.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24
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Kaymer è n. 1 del mondo
«Come Langer, un sogno»
dNel 2005 debuttava fra i
professionisti, nel 2006 cominciava la scalata dai tornei
Challenge (applaudito all’Apulia San Domenico, come
Dusseldorf, dove vinse e, dal
numero 1249 del mondo, passò al 480); scalando, scalando (164˚ a fine 2006, 76˚ nel
2007, 25˚ nel 2008, 13˚ nel
2009, 3˚ l’anno scorso), oggi,
Martin Kaymer arriva al numero 1, scalzando l’inglese
Lee Westwood, nonostante la
sconfitta per 3&2 contro l’inglese Luke Donald al WGC-Accenture Match Play Championship in Arizona: quattordicesimo re della world
ranking creata nell’aprile
1986, sesto europeo, secondo tedesco (25 anni dopo il
mitico pioniere Bernhard Langer), secondo più giovane in
assoluto, a 26 anni e 9 settimane, dopo Tiger Woods (21
anni 24 settimane). E anche
storico portacolori di un’Europa che oggi copre i primi 4 posti per la prima volta dal 15
marzo 1992 (Woosnam, Faldo, Olazábal e Ballesteros). Il
nuovo world ranking parla tutto europeo: secondo Westwood, al terzo posto sale Luke Donald, al quarto il nord irlandese Graeme McDowell.
6˚
europeo re del
mondo
come Langer
(Ger), Ballesteros
(Spa), Woosnam
(Gal), Faldo e
Westwood (Ing)
Sorpresa Kaymer poteva diventare n. 1 del mondo già l’anno
scorso, ma era scombussolato
dal trionfo Slam (Us Pga Championship), Ryder Cup, Race to
Dubai (European Tour) e fors’anche dai 4.5 milioni di euro
di soli premi. Ma anche ora è
incredulo: «Ho bisogno di un
po’ di tempo per realizzare ed
apprezzare pienamente quello
che ho fatto. Per il momento
posso solo dire che è un momento di incredibile orgoglio.
Non solo per me ma anche per
la mia famiglia, per la gente
che mi ha aiutato, per la Germa-
nia e per l’European Tour. Eppoi essere appena il secondo tedesco numero 1 dopo Langer,
che è stato il mio idolo, è una
sensazione davvero speciale».
Kaymer, che appare tanto freddo e metodico, è sconvolto dalla novità: «Quando vedrò la
nuova classifica farò sicuramente una fotografia col mio
nome in testa. Perché non mi
sembra ancora vero, ma magari, quando lo vedrò scritto, comincerò davvero a credere di
essere il miglior golfista del
mondo».
Martin Kaymer (Ger),
appena 26 anni AFP
v.m.
CURIOSITA’: NEVICA NEL DESERTO
Grande duello in Arizona
Il tedesco si arrende a Donald
Luke Donald ha confermato lo splendido stato di
forma (aveva battuto anche Dodo Molinari e
Manassero) sconfiggendo in finale il nuovo numero 1
del mondo, Martin Kaymer per 3&2, aggiudicandosi la
prima moneta di 1.400.000 $ su montepremi di
8.500.000, e salendo al 3˚ posto nel mondo. La sfida
è stata anticipata da una curiosa nevicata, visto che
si è giocato nel deserto. Nella finale per il 3˚ posto
Kuchar (Usa) ha battuto Bubba Watson (Usa) per 2&1.
Molinari: «E’ dura, da papà»
Francesco tra Tommaso, cambio di pannolini e viaggi: «Da maggio sarò al top, per Torino e Us Open»
VINCENZO MARTUCCI
5 R PRODUZIONE RISERVATA
dBattuto nel secondo turno
del WGC in Arizona, Francesco
Molinari è già rientrato a casa,
a Londra. Come ogni buon
neo-papà.
s
GLI ALTRI
Chicco, com’è stata l’esperienza del parto?
«Bello, e strano. Valentina ha
fatto l’epidurale, ho assistito, è
stata un’emozione pazzesca,
Quel qualcosa che fino a un attimo prima era solo un pensiero
ha preso vita e forma».
Papà cambia i pannolini?
«Cerco di dare una mano, sì».
Per papà-Agassi non c’è tensione maggiore del tagliare le unghie al proprio bambino.
«Lo capisco, dobbiamo tagliargliele anche noi, perché magari tende a staccarsene una, ed è
così piccolo, così indifeso, il nostro Tommaso. Ogni giorno fa
una cosa nuova e si apre alla
vita: affascinante».
Magari un golfista professionista come lei è più allenato alla
pazienza e alla cura.
«E’ vero, ma è anche una situazione talmente diversa e delicata, come tutto il ruolo di genitore...».
Francesco «Chicco»
Molinari, 28 anni,
torinese, n. 5 European
Tour 2010, ha vinto due
tornei SCACCINI
R
Io e Dodo
abbiamo fatto
un giro di prova
insieme in
Arizona, l’ho
visto lucido,
dopo il 2010 che
aveva chiuso
molto stanco
Per papà-Federer, all’inizio,
dormire con le gemelline è stato un problema.
«Il cambiamento è sicuramente grosso, dopo uno choc emotivo del genere metti tutte le cose al secondo posto, dopo il tuo
bambino. E’ vero che i primi
mesi non si dorme, ma poi è
questione di abitudini. Una volta in gara, pensi a quello che
stai facendo non al figlio».
Pronti, via: che cosa le è mancato in Arizona?
«La prontezza mentale per la
gara. Anche se già nelle seconde 9 buche sono andato un po’
meglio. Ma a quel livello, con
avversari così forti e in una gara strana come il match-play, è
difficile recuperare».
Fra una settimana torna in
America, a Miami.
R
Matteo ha
continuato la sua
esaltante
parabola, come
ha fatto l’anno
scorso, per lui il
match play è
stato un risultato
importante
«Sto ancora tutta la settimana
a Londra, e poi gioco il Doral.
Intanto, mi alleno per benino:
in Arizona, mi sono sentito
avanti in approcci e putt e un
po’ indietro nel gioco lungo,
quindi, adesso, devo darci dentro con Dennis Pugh: so che
posso recuperare più facilmente in questo settore che nella finalizzazione dei colpi».
Che cosa si attende dal 2011?
«Bisogna confermare quanto
di buono si è fatto nel 2010,
non è mai facile, ma è il mio primo obiettivo e ho l’esperienza
per fare un’altra bella stagione.
Cioé per giocar bene i tornei importanti».
Tommaso ha fermato il suo
golf per tre settimane.
«E’ stato come posticipare la
classica fase di scarico, che avevo fatto più breve a fine stagione. Ma il problema non è stato
tecnico, quanto di concentrazione».
Quando punta di essere al top
della condizione?
E la prima partenza da casa, da
padre, com’è stata?
«Difficile, non bella, anche se
bisogna farlo prima o dopo.
Skype è utilissimo per vederci,
tutti i giorni e, appena potremo, moglie e figlio viaggeranno con me, spero da aprile. Riu-
sciremo ad organizzarci».
«Per i Major, ma soprattutto a
maggio-giugno-luglio».
P
Chicco e la
moglie,
Valentina
all’ultima Ryder
Quindi in coincidenza con
l’Open d’Italia a Torino.
«E’ sempre una gara speciale,
perché sono italiano, lì ho vinto il primo torneo, nel 2006, sa-
rà a casa mia, davanti a molti
amici e parenti, l’anno scorso
l’ho saltata, e poi è a una sola
settimana dall’Us Open, quindi
è un banco di riferimento importante: se faccio un bel torneo a Torino posso fare un
buon risultato anche subito dopo. Poi verrà la seconda parte
della stagione, che nel 2010, è
stata molto buona, ma non devo mettermi pressione».
Come giudica gli altri moschettieri italiani, suo fratello Edoardo e Manassero?
«Matteo ha continuato la sua
esaltante parabola, come ha
fatto l’anno scorso, per lui il match play è stato un risultato importante, di grande soddisfazione, nella prima stagione full
time da pro. Dodo non lo vedevo dal Bahrain, abbiamo fatto
un giro di prova insieme, ed è
in forma: l’ho visto lucido, dopo la stanchezza del 2010».
Adesso, gli stranieri vi guardano diversamente?
«Per noi è molto importante tenere alta la bandiera italiana
nel golf e nel mondo. Sicuramente, gli altri ci conoscono di più, sanno che possiamo fare grandi risultati e hanno aumentato
il rispetto per noi. Simo un gran bel gruppetto, ci aiutiamo e
ci stimoliamo l’un
l’altro per fare meglio».
Magari già sogna di
dedicare il terzo successo pro a Tommaso. Gli ha messo le palline da golf nella culla?
«No, per ora non ha alcun riferimento golfistico attorno. E, sinceramente, non penso a
una dedica, immagino
come sarebbe bello,
quando lui capirà e mi
seguirà, in gara. Se ci
penso, m’emoziono».
y
Webb: 37
titoli come
i suoi anni
Un titolo per
ogni anno. A 37,
l’australiana
Karrie Webb si
impone nel 2˚
Lpga stagionale
al Tanah Merah
Country Club
(par 72) di
Singapore (Tha,
1.400.000 $,
prima moneta
210.000) con
275 colpi (70 66
70 69).
Nell’ultimo giro
supera Arimura
(Gia) a 276 (68
66 71 71), al
comando nei tre
turni iniziali, e
Tseng (Tai, 278),
n. 1 mondiale.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Fassino sarà candidato sindaco del centrosinistra
fPiero
a Torino: ieri ha vinto le primarie superando Davide
Gariglio. Grande affluenza alle urne: oltre 50 mila votanti
s
IL FATTO DEL GIORNO
5 DOMANDE 5 RISPOSTE
GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Oggi si procederà all’autopsia
di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni scomparsa il 26
novembre e ritrovata cadavere
sabato in un campo incolto a
una decina di chilometri da casa. Sapremo così con certezza il
modo e il tempo della morte.
1Non ci sono dubbi invece sul
fatto che sia stata assassinata?
Nessun dubbio, almeno fino a
questo momento. Il corpo era
disteso sulla schiena, con le
braccia all’indietro. Ci sono i
segni di 6 coltellate. Dovrebbe
essere andata così: l’assassino
ha colpito prima Yara alla gola, la ragazzina ha sollevato
un braccio per difendersi, ed è
stata colpita a un polso, deve
essersi girata per fuggire e l’uomo l’ha colpita allora altre 4
volte alla schiena. Ferite profonde, a quanto si è capito a
un primo esame, anche se non
è ancora possibile dire quale
pugnalata l’abbia finita. Impossibile poi stabilire il movente, se non immaginando un individuo affetto da gravissime
turbe psichiche.
2
Potrebbe esserci stato un tentativo di violenza andato a vuo-
to, e la resistenza della piccolina potrebbe aver scatenato la
furia omicida.
Sì, è possibile. Anzi, è probabile se si considera che Yara era
vestita e con i pantacollant addosso. È vero che questi abiti
erano comunque a brandelli.
Comunque, a lume di naso e
restando al poco che sappiamo, questa sembra essere la sequenza più probabile: un tentativo di abuso respinto e quindi le coltellate. Resta il problema di dove questo sia accaduto. Come abbiamo già scritto
ieri, il posto è frequentato ed è
stato battuto dai ricercatori.
Ancora ieri Giovanni Valsecchi, responsabile della Protezione civile di Brembate Sopra, ha dichiarato: «Sono certo che quel prato è stato perlustrato più di una volta e altrettanto è stato fatto lungo il torrente». È un posto dove le coppiette vanno a far l’amore, a
un passo c’è la discoteca «Sabbie mobili», di giorno è percorso da signori e signore impegnate nel jogging. E poi i cani
molecolari non si sono mai
spinti in questa direzione.
Dunque, il dubbio dei primi
momenti resta: l’assassino potrebbe aver ucciso da un’altra
parte e poi portato qui il corpo
della bambina. Qualcuno ha
persino forzato il significato di
questa mossa, facendo notare
che il giorno del ritrovamento
ha lo stesso numero (26) del
giorno della scomparsa. Secondo questa interpretazione,
NOTIZIE TASCABILI
BONDI
VUOLE
LASCIARE BERSANI: «LA GELMINI SI DIMETTA»
Ma perché
tutta questa
violenza
contro Yara?
Il primo esame sul corpo della 13enne ha
rivelato che è stata uccisa da 6 coltellate
e che ha lottato con l’assassino. Oggi si
farà l’autopsia, e il suo parroco dice:
«Adesso sappiamo che cosa è un orco».
PIERO FASSINO
EX SEGRETARIO DS
Scuola, scontro tra governo e Pd
Il premier: «Sono stato travisato»
S
Sopra, Yara Gambirasio. Sotto, agenti ieri sul luogo del ritrovamento ANSA
quindi, l’omicida, facendo ritrovare Yara sabato pomeriggio, avrebbe persino voluto lasciare un messaggio.
3
Non c’era stata la segnalazione di un’auto, arrivata a gran
velocità e da cui era stato scaricato qualcosa?
È stata smentita. Gli investigatori credono molto poco alla
teoria del cadavere portato in
un secondo tempo a Chignolo
d’Isola, a pochi passi dal torrente Dordo, in questo periodo asciutto. Anche loro sostengono che «i cadaveri non si vedono», la sterpaglia che copriva i resti era molto alta, lo scopritore del corpo — un 40enne, padre di famiglia e appassionato di aeromodellismo
adesso sotto choc — ha visto
lo scheletro della bambina (è
poco più che uno scheletro ormai) proprio perché il suo apparecchio c’è quasi caduto sopra. Se Yara è stata uccisa lì,
gli indizi raccolti in questi due
giorni possono essere rivelatori. E ieri infatti il questore di
Bergamo, Vincenzo Ricciardi,
ha detto: «Abbiamo trovato cose importantissime. Da ieri sono al lavoro ininterrottamente
gli esperti scientifici dell’Ert
(Esperti ricerche tracce), cercano ogni piccolissimo segno,
ma comunque ciò che è stato
trovato è importantissimo». È
anche arrivata un’autoscala
dei Vigili del Fuoco per foto-
grafare dall’alto il punto del ritrovamento. Speriamo solo
che gli investigatori, nell’ansia
di prender qualcuno e fare bella figura, non mettano dentro
uno che non c’entra niente. Lo
scenario peggiore è quello di
un innocente trasformato in
mostro sulla base di indizi labili.
4
I genitori?
Sono dovuti andare a Milano a
riconoscere la salma. Hanno
pregato di non portargli in casa oggetti, giocattoli o lettere.
C’è infatti una grande partecipazione degli abitanti di Brembate al loro dolore. Ieri, alle 10
di mattina, la chiesa era piena
di gente e don Corinno Scotti,
nella predica, ha detto: «Adesso sappiamo cos’è un orco».
Ha suonato le campane ogni
ora. Campane a festa «perché
Yara adesso è un angelo».
5
Tutto l’insieme farebbe credere che l’assassino sia uno del
posto.
Ha ragione. Uno che ha prelevato Yara all’uscita della palestra e ha poi abbandonato il cadavere a dieci chilometri di distanza, in prossimità del torrente e probabilmente al buio,
deve avere dimestichezza con
le strade e con i luoghi. Non è
per niente da escludere che la
bambina lo conoscesse.
Il ministro:
«Berlusconi
accetti
le dimissioni»
Il ministro della
Cultura Sandro
Bondi (nella
foto) si è stufato. Ieri ha ammesso di voler
lasciare il
governo in
un’intervista al
Corriere della
Sera: «Ho già
chiesto più
volte al presidente Berlusconi di essere
sostituito.
Spero che
accetti le mie
dimissioni» ha
dichiarato il
ministro. Bondi
s’è detto
amareggiato
«dall’imbarbarimento della
politica», ma
non intende
lasciare l’attività
parlamentare:
«Voglio fare
il senatore,
sparire dalla
prima linea
e provare
la politica dietro
le quinte»
Scontro sulla scuola pubblica, dopo che Berlusconi ha detto: «Gli insegnanti inculcano principi diversi dalle famiglie». Il leader Pd Bersani
ha accusato: «Non permetteremo al premier di
distruggere la scuola: ha dato uno schiaffo agli
italiani». E ancora: «La Gelmini si dimetta». La
replica di Berlusconi: «Travisate le mie parole».
FERMATO L’OMICIDA: È INCENSURATO
Difende una ragazza dalle avance
Giovane assassinato a La Spezia
Ucciso con una coltellata per difendere una
ragazza da avance esagerate. È successo sabato notte a La Spezia: Jonathan Esposito, 26
anni, è stato aggredito da un gruppo di giovani
di Massa Carrara. Per gli investigatori il colpo
mortale è stato sferrato da Davide Tenerani,
27enne incensurato: l’uomo è stato fermato.
IN TUNISIA L’ADDIO DEL PREMIER
Gheddafi non se ne va
Caos in Oman e Yemen
«Resto nel mio Paese, la rivolta è colpa degli
stranieri e di Al Qaeda». Muammar Gheddafi ribadisce le sue intenzioni e per convincere
la gente ha dato il via ai sussidi di 500 dinari
(290 euro) a famiglia. Ma Zawia è in mano ai
ribelli e a Bengasi l’opposizione ha creato un
governo, il Consiglio libico. L’Onu nel frattempo ha approvato le sanzioni contro il leader
libico: blocco dei beni di 22 persone (il Colonnello, 8 figli, 2 cugini e 11 esponenti del regime) e deferimento alla Corte Penale internazionale dell’Aja di Gheddafi e di due cugini.
E sono quasi centomila le persone già fuggite
dalla Libia (nella foto Ansa): molte sono in
Tunisia, dove il premier El Ghannouchi si è
dimesso («Non sono uomo della repressione»), e al suo posto arriva Beji Caid Sebsi. La
rivolta dilaga anche in Oman (in fiamme il
palazzo reale) e Yemen: qui il presidente Ali
Abdallah Saleh ha detto che difenderà «il regime repubblicano fino all’ultima goccia di sangue». In Francia, infine, lascia il ministro degli Esteri Michelle Alliot-Maire. La causa? I
rapporti con il presidente tunisino Ben Ali.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Tatangelo in lacrime in diretta tv. La compagna
fAnna
di Gigi D’Alessio si è sfogata a Domenica Cinque:
A Milano sfilano giacche e pantaloni dal taglio maschile ma sexy
Look da vero ribelle per Frankie Morello e Missoni si ispira ai fiori
che noi uomini invidiamo:
giacche, gessati, pantaloni larghi in alto, bretelle, gilet e cappotti, in lane grigie e nere, con
scarpe basse ma colorate e tempestate di strass.
La passerella alla sfilata di ieri, a Milano, per la nuova collezione invernale firmata da Dolce & Gabbana
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIn una uggiosa dome-
La scarpa-scultura
La scarpa-scultura di Santoni:
è il risultato della creatività
degli artigiani italiani
nica milanese, per strada c’erano solo i lavoratori della moda. Ma, appena entrati in «casa» Dolce & Gabbana, ci si lascia andare a visioni di un mondo fantastico, assaporando
arancini e guardando su grandi schermi il backstage della sfilata: una folla di operose formiche lavora come in una silenziosa catena di montaggio e i
due stilisti danno gli ultimi ri-
SU INTERNET MERCOLEDÌ IL LANCIO UFFICIALE
Ecco svelato l’iPad 2
E se fosse una bufala?
ANNA TATANGELO
CANTANTE
«Le critiche gratuite sul nostro amore mi hanno ferito»
Dolce & Gabbana show
La donna veste da uomo
FABRIZIO SCLAVI
R
tocchi alle loro creature. Lo
show ha inizio ed entrano in
passerella decine di bellissime
ragazze accompagnate dalla
musica di Bowie. Ecco l’uovo
di colombo per questa collezione: alternare sensualità maschile e femminile. Ragazze abbigliate con veli, pantaloni leggerissimi e camicie, stampate
e ricamate a motivi di stelle
che avanzano con passo sicuro
indossando scarpe maschili, a
tacco basso, alternate a ragazze ancora più sexy che indossano abiti maschili elegantissimi
la foto
Fiori e colori Da Frankie Morello (nella foto LaPresse qui sotto,
un capo della collezione), il concetto di maschile e femminile
esasperato dai colori e dai materiali diventa irriverente verso i normali canoni, per piacere alle giovani ragazze
che vogliono attirare
in discoteca. Si entra
poi nell’aula magna della storica Università Statale per una lezione di
buon gusto di Angela Missoni: sfila
una collezione ispirata alla passione
per i fiori di mamma Rosita, in tutti i
colori pastello
grosse maglie che
sembrano legare
e tenere calde le
fragili modelle,
vestite con leggerissimi completi. Finale:
Ottavio Missoni, fresco novantenne, accompagna, tenendola con la
mano in alto come fanno
gli sportivi vincitori, la figlia Angela a cui è affidata
la tradizione di famiglia.
p
s TUTTA SALUTE
SHAKIRA
PREMIATA
di MABEL BOCCHI
S
Per Harvard
«Artista
del 2011»
La popstar
colombiana
Shakira,
premiata sabato
dall’università di
Harvard, negli
Usa, come
artista dell’anno
2011, ha parlato
della love story
con il calciatore
del Barcellona
Piqué: «Credo
sempre
nell’amore»
Farmaci presi via web
Uno su due è pericoloso
Sono 8 milioni gli italiani che comprano nelle
cyber-farmacie, per un giro d’affari di 70 miliardi l’anno. Si sceglie Internet per privacy, per
acquistare senza ricetta o per risparmiare. Peccato che il 50 per cento dei medicinali acquistati
sul web, come risulta da un’indagine della commissione salute del Senato, sia contraffatto,
inefficace e pericoloso. Nel 59% dei casi i farmaci pagati via Internet non arrivano, mentre del
41% che giunge a domicilio soltanto il 5% è autentico, il 74% è una copia nociva e il 21% è
contraffatto. Comprare farmaci online è, inoltre, illegale, ma 4 italiani su 10 lo ignorano.
Si vive 9 mesi di meno
Tutta colpa dello smog
Nove mesi di vita in meno: è quanto ogni italiano perde a causa dello smog. L’allarme è stato
lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità: sono 48 le città italiane — Torino, Brescia,
Milano in testa — che nel 2010 hanno superato
il limite giornaliero di 50 microgrammi di polveri sottili. Ogni anno, nella sola Val Padana,
muoiono per questo 7000 persone (Rapporto
impatto sanitario Pm10 e ozono). Una ricerca
della Statale di Milano ha scoperto che le persone esposte, anche solo per 7 giorni, a un inquinamento sopra la soglia, subiscono una alterazione del Dna che predispone alla trombosi.
Lo stress dei lavoratori
brucia 77 milioni l’anno
In Italia, il 27% dei lavoratori (fonte Inail) soffre
di stress, cinque punti percentuali in più dei colleghi europei. Questa patologia, da sola, causa la
metà delle assenze, con una perdita di produttività di 77 miliardi di euro l’anno. I principali fattori di stress sono: carichi e ritmi di lavoro, orari
e turni, percorsi di carriera. Uno studio tedesco
dell’Università di Heidelberg ha evidenziato come un’attività troppo impegnativa incrementi
del 40% il rischio d’asma, mentre un altro, anglo-finlandese, ha riscontrato per chi fa straordinari superiori alle 2 ore al giorno una crescita
del 60% del rischio di problemi cardiaci.
IN 80 MILA A PIAZZA SAN MARCO
Venezia, il volo d’angelo
dà inizio al Carnevale
Il monitor e il retro dell’iPad 2 fatto vedere in Russia: i dubbi restano FERRA.RU
dLa (doppia) presentazione
in pompa magna è vicina: sarà
dopodomani a Londra e San
Francisco. Ma la febbre per
l’uscita del nuovo iPad è difficile da frenare. Un sito russo,
Ferra.ru, ha addirittura pubblicato sette foto sostenendo che
siano della tavoletta Apple di
seconda generazione, oggetto
di culto degli appassionati di
tecnologia. Le immagini, a dire il vero, qualche dubbio lo lasciano: sul retro del tablet, sotto il logo della mela morsicata, c’è l’insolita dicitura «iPad
2». Strano, visto che la Apple
non ha mai numerato i propri
prodotti. Il presunto iPad che
filtra dalla Russia sembra leggermente più piccolo e più
quadrato di quello di prima ge-
nerazione, possiede una telecamera, una fessura per una
cd card e una griglia per altoparlante. Proprio sulle caratteristiche della tavoletta, intanto, si stanno scatenando gli
scommettitori: i bookmaker
danno quasi per certo il lancio
di tre differenti versioni e la dotazione di una fotocamera
(quota 1,07). Scontatissima
(a 1,2) l’ipotesi che il display
del nuovo iPad sarà più sottile
e luminoso. Più incerta invece
la presenza di un processore
dual-core (a 1,20 il «sì», a 3 il
«no»), e quella di un fondo
piatto (a 2 il «sì», a 1,63 il
«no»). Molto difficile, invece,
che il nuovo modello sia finalmente dotato di una porta Usb
(questa opzione è quotata 3).
Il cinema indipendente vota il Cigno Nero
Ma sul palco occhio alle «parti basse»...
Gli Oscar 2011 sono stati
assegnati ieri notte a Los
Angeles, ma il fine settimana
del grande cinema è iniziato
sabato, sempre in California,
con gli Spirit Awards, le
statuette del cinema indipendente che spesso anticipano le scelte della giuria
dell’Academy Awards, e i
Razzie, cioè i premi per i film
più brutti. Sul palco degli
Spirit c’è stato un divertente
teatrino trash, quando Eva
Mendes, Paul Rudd e Rosario
Dawson si sono trovati a
dover presentare il premio
come miglior sceneggiatura.
Mentre Rudd «tastava» il seno alla Mendes, la Dawson è
salita sul palco e ha stretto
con la mano le parti basse
del collega (nella foto
Reuters). E se agli Spirit ha
trionfato il «Cigno Nero»,
il thriller psicologico con
Natalie Portman, ai Razzie
Awards ha stravinto
«L’ultimo dominatore
dell’aria» di Night Shyamalan,
il regista del «Sesto senso».
Bocciatissimo anche «Sex
and The City 2»: Sarah
Jessica Parker e le amiche
hanno ottenuto il riconoscimento come peggiori attrici.
Il Carnevale di Venezia si è aperto ieri con il volo
dell’angelo: in piazza San Marco, davanti a 80
mila persone, la 23enne Silvia Bianchini (nella
foto Ansa) si è lanciata da 88 metri, con un
mantello rosso. Paura a Viareggio, invece: un
pezzo di un carro allegorico si è staccato du
rante la sfilata ferendo in modo lieve 2 persone.
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
Sport Italians
INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17.
Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected]
A cura di Beppe Severgnini
L’Inter
per me resta
una forma
d’allenamento
alla vita
Caro Beppe, forse non te ne
sei accorto, ma la regia Rai,
ieri, ti ha ripreso, durante la
partita di Champions.
Berrettino in testa, stavi
applaudendo un’azione di
Eto’o.
Non era un berrettino, erano i
capelli.
simboli italiani, il rosa di questo
giornale c’è. Perché lascio, di
mia volontà, in amicizia e in armonia? Perché, come diceva George Harrison, «all things must
pass», tutte le cose devono passare: figuriamoci una rubrica.
Questi dieci anni hanno coinciso
con lo straordinario viaggio dell’Inter, al quale ho dedicato qualche centinaio di articoli e quattro
libri, da «Interismi» a «Eurointerismi» (poi raccolti nel «Manuale
del Perfetto Interista»). Un giornalista sportivo non può essere
apertamente tifoso. Ecco perché io sono solo un cronista dell’anima neroazzurra. Credo di conoscerla, e continua a piacermi.
L’Inter resta una forma di allenamento alla vita. Ho scritto, dopo
il disastro del 2002: «Quando
succederà, sarà bellissimo». E’
successo, con la tripletta del
2010. Confermo: è bellissimo.
Giorni fa ho ricevuto un sms da
Javier Zanetti che mi proponeva
una bistecca argentina. Non sono un frequentatore di calciatori
- credo che facciamo mestiere di-
L. Borroni [email protected]
Caro Loris, la sua lettera è molto
gentile, e io non merito i complimenti che mi rivolge. Ma questa
è l’ultima puntata di «SportItalians» e - sa com’è - uno diventa
sentimentale. Sono al traguardo
di un bel viaggio in compagnia
della «Gazzetta». Sono partito
nel 2001, con una rubrica per
«Sportweek». Ho conosciuto cinque direttori, tanti colleghi pazienti e competenti, molti lettori
affettuosi e altrettanti polemici
(ci vogliono!). Ho imparato a scrivere di sport - forse - e l’ho fatto
- sicuramente - in una scuola fascinosa. In qualsiasi catalogo di
IL TEMPO
versi, ed è rischioso incontrare i
propri idoli - ma il Capitano è
un’eccezione. C’erano la moglie
Paula (con lui nella foto Dfp), i
suoceri arrivati da Buenos Aires
e i due zanettini, Sol e Ignacio, instancabili come papà. Abbiamo
ricordato gli anni in cui a metterci la faccia eravamo in pochi: tra
questi, noi due. Javi mi ha spiegato cosa è diventato il gruppo dell’Inter, e il legame specialissimo,
fatto anche di rispetto e pazienza, che s’è creato con i tifosi. Tutto vero: è stato un viaggio indimenticabile, per loro e per noi.
Raccontandolo, spero di averci
messo passione e ironia. E di
aver trattato l’Inter, sulla «Gazzetta» e su «Sportweek», con
buon senso ed equilibrio. Snoopy - cane filosofico, perciò certamente interista - diceva:
«Odio gli addii, preferisco gli arrivederci». Aveva ragione. Dico
solo grazie a voi: agli interisti
per l’entusiasmo, a tutti gli altri
per la pazienza. Il mio cerchio colorato - neroazzurro e rosa - si
chiude qui.
Antonio Oliveri
[email protected]
Non male, giro a Moratti.
Giorgio Mazzola
[email protected]
Giuseppe Mamé
mame [email protected]
Caro Severgnini, è la prima
volta che scrivo a un giornalista. Anche io come lei sono interista, ho letto i suoi articoli e
i suoi libri dedicati alla nostra
squadra, ho apprezzato la sua
ironia e la passione con cui ha
raccontato le avventure neroazzurre da un decennio a questa parte. Devo riconoscerle
lungimiranza: è riuscito a vedere con largo anticipo che saremmo riusciti ad arrivare lontano. Il ritaglio di un suo vecchio articolo l’ho appeso nel
mio negozio di barbiere...
rappresentarci.
difesa non eccelsa, e
creandoci così delle difficoltà
in fase di costruzione del
gioco, tanto da obbligare per
lunghi tratti Sneijder a
retrocedere sino davanti alla
nostra difesa. A Monaco è
d’obbligo una partita più
dinamica.
Berretto
e capelli
Cosa mi aspetto
il 15 marzo
Caro Beppe, lasciamo per il
momento perdere il risultato
di Inter-Bayern: al 90’ un gol
si può fare ma si può anche
prendere. A tratti, da parte
dell’Inter, ho visto però un
modo di difendere che può
portare a dei problemi. Se in
prossimità dell’area di rigore
si sta a 5 metri
dall’avversario che attacca, la
tentazione di tirare in porta
si accentua, così come
aumentano le probabilità di
colpire direttamente nel
segno o di rendere
difficoltosa la parata (di sera
c’è anche l’erba bagnata).
Conoscendo le buone
caratteristiche balistiche
degli avversari, forse sarebbe
stato meglio pressare un po’
di più, anche correndo il
rischio di essere superati in
velocità. Pressing che del
resto ha adottato il Bayern
nella metà campo dell’Inter,
consapevole di avere una
Pressare negli ultimi minuti di
una partita tirata è duro: chi ha
giocato a calcio lo sa. L’Inter
s’è prodotta in un finale
sorprendente: almeno tre
occasioni nette da gol in
cinque minuti. La palla non è
entrata, si sono rilassati e
patatrac. L’anno scorso, a San
Siro, ho visto Inter-Barcellona
e Inter-Chelsea: l’Inter non
aveva giocato molto meglio,
ma la palla era entrata. Due
grandi partite che ho seguito in
trasferta sono state invece
Chelsea-Inter e la finale a
Madrid: ecco, se giochiamo
così, a Monaco...
A Monaco
col tricolore
Caro Severgnini, visto che il
15 marzo l’Inter gioca contro
il Bayern a Monaco, e siamo
a ridosso della festa
dell’Unità d’Italia (17
marzo), perché non proporre
ai nostri di giocare con la
coccarda tricolore di cui lei
ha parlato sul «Corriere»?
Sarebbe un bell’esempio di
spirito nazionale fornita da
una moltitudine di stranieri
che giocano da anni nel
nostro Paese, e finiscono per
Matteo Broso [email protected]
Scusa, ma perché vuoi
spiegarglielo?
In quanto al Bayern, vinciamo
là, c'è più gusto.
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Tramonta
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26 Marzo
4 Marzo
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Stoccolma
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Venezia
Torino
Pioggia
Caro Beppe, oggi è un giorno
più nero che azzurro per noi
nerazzurri. Ieri sera, dopo
Inter-Bayern, ero uno
straccio. Per novanta minuti
«ho mangiato pane e ansia»
(© Bsev), ma al gol di
Gomez, il mio umore è
crollato. La mia ragazza ha
provato a tirarmi su con
«Non prendertela, non vale la
pena, ci sono guai ben
peggiori nel mondo, non devi
essere giù di morale per una
partita di calcio!». La frase mi
ha fatto abbastanza
arrabbiare seppure io fossi
consapevole che lei avesse
ragione. In questi momenti la
ragione la metto da parte:
come tutti i tifosi del resto.
Ecco, la mia domanda è
questa: come facciamo,
Beppe, a spiegare a
mogli/fidanzate/amiche
quello che significa per noi il
calcio, e come questo può
essere per noi fonte di felicità
e di tristezza a distanza di
pochi secondi? Dimmelo tu.
Ti saluto, augurandomi e
augurandoti che a Monaco
sarà un'altra storia.
a cura del Centro Epson Meteo
LEGENDA
Rovesci
Non far sapere
alla fidanzata...
Cagliari
Catanzaro
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Le temperature
ieri in Italia
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Indimenticabili N. 10 e 10,99 con Ben Ten N. 8 e 10,99
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dell’1 settembre 1948
ISSN 1120-5067
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La tiratura di domenica 27 febbraio
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vizi Editoriali Tel. 02.99049970 c/c p. n. 36248201. Il costo
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e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
TV E RADIO
I FILM DI STASERA
Den of Lions
Venom
Marie Antoinette
Sherlock Holmes
Fuori Controllo
Star system
s Di J. Bruce, con S. Dorff
sDi J. Gillespie, con A. Bruckner
sDi S. Coppola, con K. Dunst
s Di G. Ritchie, con J. Law
sDi M. Campbell, con M. Gibson
sDi R. B. Weide, con J. Bridges
(Usa/Ung, 2003) Julia, sospettata dell’omicidio del partner, in
prigione scopre di essere incinta
(Usa, 2005) Eden lavora in un
fast food, dove il muscoloso Ray
non apprezza l’atteggiamento...
(Usa, 2006) La storia di Maria
Antonietta: dal matrimonio con
Luigi XVI fino alla ghigliottina...
(Usa/Gbr, 2009) Sherlock, donnaiolo litigioso, sfida un complotto che può distruggere il Paese...
(Usa/Gbr, 2010) Thomas è un detective della omicidi di Boston:
la figlia Emma va a trovarlo...
(Gbr, 2008) Sydney lavora in un
giornale satirico londinese e non
perde occasione per farsi notare
THRILLER Rai 4, alle 21
THRILLER Premium Cin. Energy, alle 21
DRAMMATICO Premium Cin. Em., alle 21
AZIONE Premium Cinema, alle 21
THRILLER Sky Cinema 1, alle 21.10
COMMEDIA Sky Cinema Mania, alle 21
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IN CHIARO
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RAIDUE
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23.20 PORTA A PORTA
0.55 TG 1 - NOTTE
1.20 CHE TEMPO FA
1.25 APP. AL CINEMA
1.35 SOTTOVOCE
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PROTESTANTESIMO
TG2PUNTO.IT
I FATTI VOSTRI
TG 2 - GIORNO
SCI DI FONDO
POMERIGGIO SUL 2
TELEFILM
RAI TG SPORT
TG 2
SQUADRA SPECIALE...
L'ISOLA DEI FAMOSI
TG2 -20.30
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Telefilm
23.25 TG 2
23.40 GLAM
0.20 RITRATTI MUSICALI
0.50 TG PARLAMENTO
1.00 SORGENTE DI VITA
RAI 150 ANNI
AGORÀ
APPRESCINDERE
TG3 - RAI SPORT
SCI DI FONDO
TG REGIONE - TG3
WIND AT MY BACK
COSE DELL'ALTRO GEO
GEO & GEO
TG3 - TG REGIONE
BLOB
SECONDE CHANCE
UN POSTO AL SOLE
BOBBY
Film
23.05 CORREVA L'ANNO
0.00 TG3 LINEA NOTTE
0.10 TG REGIONE
1.00 APP. AL CINEMA
1.10 FUORI ORARIO
8.00
8.40
10.00
10.05
11.00
13.00
13.40
14.45
16.15
16.55
18.50
20.00
20.30
21.10
FILM SUL
DIGITALE TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
IN DIRETTA
13.30 BASTARDI
SENZA GLORIA
JOI
14.20 SHAKESPEARE
IN LOVE
PREMIUM CINEMA
16.30 MIAMI VICE
PREMIUM CINEMA
18.45 INSIDE MAN
PREMIUM CINEMA
21.00 L'UOMO NERO
JOI
21.00 SHERLOCK
HOLMES
PREMIUM CINEMA
22.45 A DERIVA
MYA
23.15 FUORI CONTROLLO
PREMIUM CINEMA
01.20 IL MAI NATO
PREMIUM CINEMA
01.45 FANTOZZI
VA IN PENSIONE
JOI
CALCIO
8.00
10.00
11.00
11.05
12.00
13.30
14.00
14.10
16.10
17.00
18.50
20.00
20.30
21.10
7.00
9.30
10.00
11.00
13.00
13.55
14.20
16.10
17.50
18.15
18.45
19.35
20.30
21.05
8.00
9.10
11.00
12.00
12.50
14.00
15.05
16.00
17.40
19.00
20.00
20.10
20.35
21.05
COMBINATA NORDICA
11.15
21.00 STOKE CITY WEST BROMWICH
Team.
4x5 km.
Da Oslo, Norvegia.
Eurosport
1.00
VILLANOVA
WILDCATS NOTRE DAME
FIGHTING
NCAA
ESPN America
3.00
OROSCOPO
Combinata 4x5 km.
Da Holmenkollen,
Norvegia
Rai Sport 2
SKY SPORT 2
7.30
SALTO CON GLI SCI
11.30 MONDIALI
Prova a squadre.
Da Holmenkollen, Norvegia.
Rai Sport 2
Premier League.
Sky Sport 3 e Sky Calcio 2
BASKET
15.00 MONDIALI
MONDIALI
14.45 MONDIALI
20.45 MILAN NAPOLI
Serie A.
Sky Sport 1, Sky Calcio 1
e Premium Calcio
1.00
1.30
2.35
Team.
H6 106.
Da Oslo, Norvegia.
Eurosport
20.45 BENEVENTO COSENZA
Lega Pro.
Prima Divisione Girone B.
Rai Sport 1
0.15
SCI DI FONDO
12.30 MONDIALI
KANSAS STATE
WILDCATS TEXAS LONGHORNS
NCAA. ESPN America
Donne.
10 km Classica.
Da Oslo, Norvegia
Eurosport e Raitre
BASKET:
BENETTON
TREVISO LOTTOMATICA
ROMA
Serie A maschile
10.30 RUGBY:
INGHLTERRA FRANCIA
Sei Nazioni
11.30 MONDIALI
10 km individuale femminile.
Da Holmenkollen,
Norvegia.
Rai Sport 2
TG5 - MATTINA
MATTINO CINQUE
TG5 - ORE 10
MATTINO CINQUE
FORUM
TG5
SOAP
UOMINI E DONNE
AMICI
POMERIGGIO CINQUE
CHI VUOL ESSERE...
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
GRANDE FRATELLO
Reality
MAI DIRE
GRANDE FRATELLO
TG5 - NOTTE
METEO 5 NOTTE
UOMINI E DONNE
11.30 BASKET:
CANADIAN
SOLAR
BOLOGNA PEPSI
CASERTA
Serie A
maschile
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
Radio 105
UNA MAMMA PER...
LA TERZA STELLA
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
I SIMPSON
HOW I MET YOUR...
CAMERA CAFÈ
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
C.S.I. MIAMI
TRASFORMAT
C.S.I. NEW YORK
Telefilm
23.00 FRINGE
0.45 TORBIDE RELAZIONI
2.35 POKER1MANIA
3.25 STUDIO APERTO
3.55 SYBIL
6.55 TELEFILM
11.30 TG4
12.00 WOLFF UN POLIZIOTTO
A BERLINO
12.50 DISTRETTO DI POLIZIA
13.50 IL TRIBUNALE
DI FORUM
15.10 FLIKKEN
16.15 SENTIERI
16.30 EROE PER CASO
18.55 TG4
19.35 TEMPESTA D'AMORE
20.30 WALKER TEXAS...
21.10 IL PATRIOTA
Film
0.20 I BELLISSIMI DI R4
0.25 THE RIVER WILD
1.30 TG4 NIGHT NEWS
2.35 PIANETA MARE
3.40 PESTE E CORNA
TG LA7
(AH)IPIROSO
LIFE
L’ISPETTORE TIBBS
DUE SOUTH
TG LA7
MAJOR LEAGUE
ATLANTIDE
MACGYVER
JAG
G DAY
TG LA7
OTTO E MEZZO
L’INFEDELE
Attualità
23.55 TG LA7
0.05 MOVIE FLASH
0.10 NYPD BLUE
2.15 MAC GYVER
4.15 OTTO E MEZZO (R)
Lo Zoo di 105
8.35
10.25
12.25
13.00
13.40
14.35
15.05
15.40
16.40
18.30
19.00
19.30
20.30
21.10
14.00 HOCKEY
SU GHIACCIO:
DALLAS STARS NEW JERSEY
DEVILS
NHL
17.00 RUGBY:
ITALIA GALLES
Sei Nazioni
18.00 BASKET:
AIR AVELLINO FABI SHOES
MONTEGRANARO
Serie A maschile
21.00 BASKET:
BENETTON
TREVISO LOTTOMATICA
ROMA
Serie A maschile
22.00 BASKET:
ORLANDO MAGIC OKLAHOMA CITY
THUNDER
Nba
SKY SPORT 3
7.30
9.55
10.50
11.25
12.30
13.30
13.55
15.55
17.45
18.45
19.40
20.00
20.30
21.10
17.15
Serie A.
Serie A
23.30 SCI DI FONDO:
MONDIALI
Maschile.
Combinata 4x5 km.
Da Oslo,
Norvegia
14.00 SALTO CON GLI SCI:
MONDIALI
16.00 SALTO CON GLI SCI:
MONDIALI
Alle 11, su Rmc, ci fa compagnia la comicità targata Teo
Teocoli (nella foto), che commenta il weekend sportivo
SCI DI FONDO:
MONDIALI
Femminile.
10 km classica.
Da Oslo,
Norvegia
Team HS 106.
Da Oslo, Norvegia
Team HS 106.
Da Oslo,
Norvegia
Teo in Tempo reale
22.30 SCI DI FONDO:
MONDIALI
EUROSPORT
10.00 SALTO CON GLI SCI:
MONDIALI
Radio Monte Carlo
Femminile.
10 km classica.
Da Oslo,
Norvegia
10.30 CALCIO:
ROMA - PARMA
23.00 CALCIO:
MILAN - NAPOLI
Alle 14, arriva lo Zoo: con Marco Mazzoli (nella foto) ci sono
anche Maccio Capatonda, Ivo
Avido ed Herbert Ballerina
Virgin Radio
Virgin Investigation...
Nella stanza degli interrogatori dell’Agente Malone ci sono i
Blondie (nella foto la cantante Debbie Harry) con «Maria»
RAI SPORT 1
17.15
Team HS 106.
Da Oslo,
Norvegia
VOLLEY:
CASTELLANA GROTTE PERUGIA
Serie A femminile
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/12 - 20/1
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Ariete 5,5
Toro 7,5
Gemelli 6,5
Capricorno 8
Cancro 5,5
Leone 6
Le ostilità lunari
rompono. State su e
non perdete il
controllo. La panza,
intanto, avanza e non
sta manco nella stanza:
ussignùr, fate sport.
Potete ottenere ogni
cosa, oggi. Da lavoro,
amore, corpi altrui,
suinissimamente…
Ottima la resa nello
sport, schiarite
economiche.
C’è aria di
trasformazione nel
lavoro e nel privato.
Niente ansie: ogni
evoluzione sarà utilie.
L’economia fiata, il
sudombelico sfiata…
IL MIGLIORE
Nel lavoro e in società
siete più travolgenti
dell’Udinese:
successoni
appropinquansi!
Insieme a tanta
creatività suina. E la
fortuna si riaffaccia…
La Luna vi fa cadere gli
zebedei per terra. E
Saturno li accarezza
con la carta vetrata.
Ahio. Giornata
tortuosa: niente ansie,
producete.
Notare gli errori altrui
e autoassolvervi per i
vostri farà venir voglia
di decorticarvi.
Evitate. Il lavoro va
bene, il lontano sa di
successo.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 6
Bilancia 5,5
Scorpione 7
Sagittario 6
DAVIDE
BALLARDINI
Acquario 6
Pesci 6
La fortuna lambisce
altri lombi zodiacali: vi
ci vuole un trapianto di
sedere. O una gestione
più furba dei vostri
rapporti, senza sbotti
né scatti.
Il lavoro è faticoso,
l’umore sfigopendulo,
la forma fisica solida
come la difesa della
Juventus, l’altroieri.
Ussignùr. Sudombelico
scarso.
Colloqui, viaggi e p.r.
riescono, la fortuna vi
lambisce, il sex vi fa
squittir di piacere: la
settimana inizia molto
bene. L’amor
conforticchia.
Marte vi màzzola come
tamburi. E le energie
latitano, insieme alla
serenità sul lavoro.
Conducete con cautela
ogni questione relativa
ai vostri soldi.
L’allenatore del Genoa
è nato a Ravenna
il 6 gennaio 1964.
Ha allenato anche
Sambenedettese,
Pescara, Cagliari,
Palermo e Lazio.
La Luna paventa
stanchezza e senso di
solitudine. La giornata
non è facilissima, ma il
periodo è comunque
ottimo. Pure
suinamente, tranqui.
Certe amicizie si
rivelano utili come una
colite. Occhio. Siete
lanciatissimi nel
lavoro, però. Anche il
sudombelico è
lanciato. E lanceolato…
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
R
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT

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