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EXTRATIME italia: 514954585150 DOMANI NON PERDETEVI L’INTERVISTA AD ANCELOTTI FISSO, MOBILE E INTERNET. www Redazione di Milan zzetta.it nedì 28 febbraio 2011 26339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281 7-0! L’esultanza di Alexis Sanchez, 22 Poste It art. 1, c1, DCB Milano Anno 115 - Numero 49 GOLEADA LA SQUADRA DI GUIDOLIN SBANCA PALERMO MILAN-NAPOLI SUPERSFIDA A SAN SIRO (20.45) Udinese settebellezze con Sanchez-Di Natale Ibra contro Cavani per i gol da scudetto Rossi, oggi l’esonero. Zamparini chiama Cosmi Allegri punge Mazzarri: «Scelga lui l’arbitro» 3 VERNAZZA E D’URSO ALLE PAGINE 12 E 13 3 BOCCI, DELLA VALLE E MALFITANO DA PAG. 8 A PAG. 10 INTER A 2 PUNTI DALLA CAPOLISTA IL BACIO DI SNEIJDER Dopo i brividi (palo di Poli), una punizione dell’olandese ed Eto’o sfatano il tabù Samp. E mettono pressione al Milan il commento IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi 9 771120 506000 10 2 2 8> Delio Rossi se la prende con l’arbitro: «Ha concesso poco recupero». CHIAMA IL 156 WINDBUSINESS.IT 1e 3 CALAMAI, DALLA VITE, DA RONCH, ELEFANTE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3-5-6 OGGI A LEO VA BENE COMUNQUE La notte degli Oscar regala all’Inter la statuetta della rimon ta. Premio al miglior attore assegnato a Sneijder, numero 10, che pennella la punizione del successo numero 10 dell’era Leonardo in campionato contro la Samp, completato dalla zampata finale di Eto’o. Adesso è seconda a 2 dal Milan. di ALBERTO CERRUTI L’ARTICOLO A PAGINA 22 3 CRISI JUVE Avanti con Delneri fino a giugno, poi Capello o Spalletti Agnelli pensa a un investimento di 150 milioni per il rilancio, Elkann fermo a 50 3 GRAZIANO E OLIVERO PAGG. 14-15 RIMONTA IL PARMA ALL’OLIMPICO DA 0-2 A 2-2 Doppietta di Amauri e la Roma si spegne 3 BOLDRINI, PALOMBO E GREISON ALLE PAGINE 16-17 27 a GIORNATA SERIE A 4 Catania e Cesena, che balzi PARTITE BARI FIORENTINA BRESCIA LECCE CAGLIARI LAZIO CATANIA GENOA CESENA CHIEVO JUVENTUS BOLOGNA PALERMO UDINESE ROMA PARMA SAMPDORIA INTER Stasera MILAN NAPOLI (20.45) 1-1 2-2 1-0 2-1 1-0 0-2 0-7 2-2 0-2 CLASSIFICA MILAN* 55 INTER 53 NAPOLI* 52 LAZIO 48 UDINESE 47 ROMA 43 JUVENTUS 41 PALERMO 40 CAGLIARI 38 GENOA 35 BOLOGNA** 35 FIORENTINA 34 CHIEVO 31 SAMPDORIA 31 CATANIA 29 PARMA 28 LECCE 28 CESENA 25 BRESCIA 24 BARI 16 * Una partita in meno; ** 3 punti di (2 1) penalizzazione CICLISMO PRIMO A LUGANO BASKET L’ARMANI TORNA 2a SUPERBIKE MELANDRI BENE ESTERO MARTINS: ARSENAL K.O. Riecco Basso E’ sbocciato in anticipo Siena batte anche Cantù Milano risale Ducati trionfa con Checa Biaggi secondo City, solo un pari Mancini sgrida il Balo goleador 3 GHISALBERTI A PAGINA 33 3 ALLE PAGINE 34-35 3 GOZZI ALLE PAGINE 30-31 3 GALAVOTTI E PISAPIA A PAGINA 24 R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT # SERIE A 27a GIORNATA IRROMPE SNEIJDER Punizione magica riporta l’Inter a -2 E ora Milan-Napoli Con la Samp i nerazzurri soffrono, poi colpisce l’olandese. Il 2-0 è di Eto’o. La rincorsa continua DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dMissione compiuta. L’Inter conquista tre punti, sale al secondo posto in classifica e stasera si piazzerà davanti alla tv tifando per un pareggio tra Milan e Napoli. Nella lotta per lo scudetto vale tutto, anche «gufare». Stavolta non vince il coro, ma l’acuto di un singolo. LA MOVIOLA di Francesco Ceniti Sneijder si inventa una magia su punizione. Un destro violento con la palla che muore nell’angolo basso alla sinistra di Curci: un siluro telecomandato. Tanto per dimostrare a tutti che non è stato un caso, il fuoriclasse olandese pochi minuti dopo ci riprova da posizione più defilata. Stessa potenza, stessa traiettoria a calare. La palla colpisce il palo esterno. Esibizione chiusa. Come la partita. Il 2-0 lo realizza Eto’o po- 2 Chivu su Mannini: dubbio da rigore Gervasoni lascia molto giocare nel primo tempo: nessun errore evidente, ma forse è troppo buonista la gestione dei cartellini. Lo meritava almeno Ziegler (dritto sulle gambe di Sneijder). Nella ripresa scintille tra Maccarone e Lucio: l’attaccante commette fallo a centrocampo, il difensore rifiuta in malo modo le scuse. Subito dopo l’interista a palla lontana fa fallo sull’avversario: l’arbitro lo ammonisce. Altro giallo per Gastaldello che affossa Pazzini, poi due ammonizioni in fotocopia per Volta e Poli che si esibiscono in placcaggi (su Eto’o e Pandev). Al 36’ episodio non chiaro in area nerazzurra: Mannini va giù dopo un contatto con Chivu (forse un’ancata), la Samp chiede il rigore, resta qualche dubbio. Nel finale giallo a Chivu (colpito Macheda). chi attimi prima del fischio finale. L’Inter voleva mettere pressione alle sue rivali. C’è riuscita. Grande Ranocchia Sia chiaro, non è stata una passeggiata di salute per i nerazzurri. La conferma viene dalle pagelle e dal volto, più tirato del solito, del tenero Leonardo. Insieme a Sneijder il voto più alto lo becca Ranocchia. Già, il «miracolato». Fuori in barella durante la sfida con il Bayern, decisivo quattro giorni dopo contro la Samp. Il ragazzino conferma di avere talento e pelle dura. Per la gioia di Moratti e Prandelli. Su Ranocchia rimbalzano a turno gli attaccanti avversari ed è sorprendente la personalità con la quale il ragazzino tiene il campo, nei momenti più caldi. Anche Julio Cesar si riscatta dopo il gol-beffa di Gomez in Champions con un intervento decisivo su Maccarone. Quando la partita era ancora sullo 0-0. Due difensori protagonisti, con Chivu in scia (pure lui molto positivo). Tutto questo per sottolineare come la vittoria nerazzurra sia stata molto più faticosa di quello che può apparire dalla lettura del risultato. Sem- Poli ha colpito un palo sullo 0-0, Julio Cesar ha effettuato parate determinanti. Ranocchia schierato dal primo minuto pre restando al reparto arretrato va sottolineata la prova positiva anche di Nagatomo schierato, per la prima volta, sulla corsia di destra. Il giapponese si adatta a ogni «vestito». Chiude Eto’o A mettere il sigillo alla gara ci pensa Eto’o che, dopo la rete di Sneijder, si ritrova, finalmente, senza due avversari attaccati alla maglia e comincia a bombardare Curci. Il portiere della Samp compie due grandi interventi, ma deve arrendersi sull’ultimo diagonale. Il più avvelenato. Il camerunese partecipa così alla festa da attore protagonista. Impresa che non riesce a un Pazzini mai in partita (conquista solo la punizione-gol di Sneijder). Cancellato dal campo dai suoi ex amici doriani e forse tradito da un pizzico di emozione. Leonardo, alla fine, si scioglie in un sorriso che vale più di qualsiasi proclama. IL FILM DELLA PARTITA Affetto per l’ex Giampaolo Pazzini è stato accolto con affetto dai suoi ex tifosi. Applausi e striscioni. Uno è quello sopra, in un altro si leggeva: «Grazie forever Pazzo» PEGASO 43’ PRIMO TEMPO La migliore occasione dei primi 45 minuti è capitata sui piedi del doriano Poli, che ha colpito il palo alla sinistra di Julio Cesar, a portiere battuto PIERANUNZI LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # Wesley Sneijder, 26 anni, esulta davanti ai suoi tifosi DI CIUCCIO SAMPDORIA GIUDIZIO 0 2 LA SFIDA INTER Da Pazzini e Maccarone pochi lampi 777 MARCATORI Sneijder al 28’, Eto’o al 49’ s.t. (3-5-1-1) (4-3-1-2) Curci; Volta, Gastaldello, Lucchini; Mannini, Dessena (dal 31’ s.t. Biabiany), Palombo, Poli (dal 43’ s.t. Macheda), Ziegler; Guberti (dal 38’ s.t. Koman); Maccarone. Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; J. Zanetti, Stankovic, Kharja (dal 18’ s.t. Pandev); Sneijder; Pazzini (dal 43’ s.t. Mariga), Eto’o. ALLENATORE Di Carlo. ALLENATORE Leonardo. PANCHINA Da Costa, Zauri, Laczko, Martinez. PANCHINA Castellazzi, Thiago Motta, Obi, Materazzi, Coutinho. ESPULSI nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Volta e Poli per gioco falloso; Gastaldello per proteste. AMMONITI Lucio e Chivu per gioco scorretto. ARBITRO Gervasoni di Mantova. MACCARONE PAZZINI 31 ANNI 26 ANNI POSSESSO PALLA ATTACCANTE PASSAGGI RIUSCITI INTER 61,8% TIRI IN PORTA IIII SAMPDORIA 73,6% INTER 7 SAMPDORIA 4 IIII INTER 4 PRIMO TEMPO 0-0 SECONDO TEMPO 16’ Punizione di Sneijder, Curci blocca a terra. 29’ Girata di testa di Lucchini respinta dalla difesa dell’Inter; la palla arriva a Dessena la cui conclusione viene bloccata da Julio Cesar. 39’ Tiro di Ziegler respinto da Nagatomo. 43’ Poli entra in area, batte di destro e centra il palo. 15’ Tiro violento di Sneijder di poco a lato. 17’ Miracolo di Julio Cesar che ribatte una conclusione a colpo sicuro di Maccarone. c GOL! 28’ Punizione vincente di Sneijder. 34’ Altra punizione di Sneijder: palo. c GOL! 49’ assolo di Eto’o che chiude la partita. sce addirittura a costruire qualcosa in più in fase conclusiva. Nagatomo si immola con i suoi 161 centimetri per respingere una conclusione di Ziegler; un destro di Poli muore sul palo, con Julio Cesar immobile, e Maccarone si fa neutralizzare dal portiere una conclusione a botta sicura. Tre «indizi», ma nessun gol. E questo è il dato che condanna la Samp. Resta, però, la buona impressione. La Samp sembra aver finalmente SECONDO TEMPO La svolta della partita è arrivata quando lo 0-0 sembrava il risultato più probabile. Perfetta la punizione battuta da Sneijder e Sampdoria al tappeto DI CIUCCIO 2 1 PASSAGGI MOMENTI CHIAVE 28’ ATTACCANTE TIRI IN PORTA INTER 86,4% TIRI FUORI IIIIIII IIII SAMPDORIA 4 Samp sfortunata Per più di un’ora la squadra di Di Carlo (che ha chiesto un rigore per il contatto Chivu-Mannini) si batte alla pari dell’Inter. Anzi, rie- OO NOTE paganti 5.874, incasso di 147.250 euro; abbonati 18.543, quota di 184,487,77 euro. In fuorigioco 2-0. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’. SAMPDORIA 38,2% Le prossime tre partite (Genoa, Brescia e Lecce) sono un invito alla rimonta-scudetto e la sua Inter sembra aver rimesso un po’ di benzina nel motore oltre a qualche giocatore importante nella sua rosa. Due ottime notizie. Ieri sera a Marassi la sfida dei centravanti era tra «il vecchio», ossia Pazzini, e «il nuovo» Maccarone. Una sfida finita in parità, ma tra la mediocrità. I due attaccanti, infatti, sono andati a sbattere contro le difese. 49’ dimenticato i suoi gioielli Cassano e Pazzini, che hanno garantito al presidente Garrone il pieno di polemiche e soldi. Certo, c’è meno qualità. E’ inevitabile. Ma la nuova Samp ha un’idea tattica e un progetto di gioco costruito intorno a Palombo. La sua nuova bandiera. Ora, però, la squadra di Di Carlo deve conquistare in fretta i punti necessari ad arrivare a quota 40 e chiudere dignitosamente una stagione avvelenata. SECONDO TEMPO Nel recupero l’Inter ha arrotondato il risultato con Eto’o, che è entrato in area da sinistra, ha saltato un difensore e ha battuto Curci IMAGE 17 22 DRIBBLING POSITIVI 1 0 CONTRASTI VINTI 6 2 FALLI SUBITI 3 2 L’olandese è spietato «Degli altri non ci frega» Sneijder: «Io nel posticipo non tiferò per nessuno. Sapevamo cosa fare, così abbiamo vinto» DAL NOSTRO INVIATO MATTEO DALLA VITE 5 R PRODUZIONE RISERVATA GENOVA dLa palla che gira co- me nei cartoni animati. Swiss, fa. E sibila e saetta e sbanda e ritorna in asse e s’infila. Furba. Feroce. Era un anno e passa che Wesley Sneijder aspettava una serata e una storia così: era dal 9 gennaio 2010 (sì, duemiladieci) che l’olandesino volante non faceva gol direttamente su punizione in campionato. Paleolitico, per tipi come lui. «Ora siamo a meno due dal Milan e a più uno dal Napoli: per chi tiferò nella sfida di San Siro? Né per l’una - dice Wes -, né per l’altra e né per il pareggio. Non ce ne frega niente del risultato, vediamo come va». E nei suoi occhi c’è l’aria di chi pensa che può andare in tutti i modi: perché l’Inter si sente di nuovo forzuta, tosta, Ercolina come lui. Partita pensata In quell’alba del 2010 c’era il Siena a patire (finì 4-3 a San Siro dopo una rimontona), e da allora la serie A di Wes è stata farcita di portieri-Batman, pali, traverse, fil di pali, fil di traverse e insomma nessun gol da fermo. Poi è anche vero che Sneijder una punizione l’aveva messa dentro più recentemente (nella passata Champions), ma re- sta il fatto che questa vale tanto: perché pesante e perché... pensante, visto che viene calciata quando la barriera-Samp è sulle nuvole della disposizione. Lui, furbetto nato, calcia alla Holly & Benji e la piazza quando gli altri si piazzano. «E’ stata una partita difficile - dice Wes che in questo 2011 ha già segnato al Bari e alla Roma -: l’abbiamo vinta perché sin da subito l’abbiamo giocata bene e soprattutto abbiamo pensato cosa fosse giusto fare. Vittoria meritata, e ancora più importante perché arriva dopo una sconfitta in Champions League contro il Bayern Monaco che non meritavamo». Palo, scossa, riposo Poco prima di quel gol, Leo lo aveva spronato a reagire dopo un passaggio sbagliato. «Dai! Insisti! Dai!» gli urlava. E poco prima di quella scossa, Wes ci aveva provato sull’altra sponda, sotto l’altra curva. Quando Eto’o (che non segnava da 4 partite) chiude il lucchetto del 2-0, Wes si gira verso la panca e stringe i pugni come dire: «Sì, siamo tornati!». Ed è lui - l’uomo che dovrà far la differenza a Monaco di Baviera - il primo ad essere riapparso come un tempo. Lui che dopo quell’1-0 ha colpito sempre su punizione il palo esterno. «E adesso - dice - abbiamo una settimana di descanso». Intende una settimana pulita, di «riposo», senza impegni a metà percorso. Oro. Per tutti. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # SERIE A 27a GIORNATA Leonardo ci mette una croce sopra «Pari a San Siro» «Vorrei che Milan e Napoli prendessero un punto a testa. L’Inter? Vittoria fondamentale» DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dDa tabù a portafortu- na. Cambia l’allenatore, ma l’Inter in questa stagione a Marassi fa bottino pieno. Dopo la vittoria sul Genoa del 29 ottobre con gollonzo di Muntari, ecco il successo sulla Sampdoria, che pure ha fatto soffrire a lungo i nerazzurri, contro cui a Genova non perdeva da oltre 4 anni. E se si pensa che il Milan, per una notte tornato ad appena due punti, qui ha pareggiato due volte malgrado fosse andato in vantaggio e avesse dominato, la goduria per Leo e i suoi è doppia. Milan poco tranquillo Quello del brasiliano che in campionato non sa pareggiare — non gli succede dall’11 aprile scorso, Milan-Catania 2-2 — è sempre più un bilancio a colori: 10 vittorie su 12 partite, avendo perso solo quando vede il bianconero di Udinese e Juventus. «La mia soddisfazione è enorme, sono tre punti fondamentali — attacca Leonardo —, anche perché il Milan è sempre stato in testa, ma nemmeno loro possono avere la certezza di arrivare primi. Credo andremo avanti così sino alla fine. Milan-Napoli? Se posso scegliere, dico pareggio». Il Pazzo saluta la Samp L’Inter è anche un diesel, che malgrado le tossine di Champions è uscita alla distanza. Confermando una tendenza che la vede guadagnare più punti di tutti (con i 2 di ieri sono 16) nei secondi tempi. E sono addirittura 27 sui 49 totali i gol segnati nell’ultima mezzora. «Dovevamo recuperare non solo a livello di classifica, ma anche di tranquillità. E’ stato fondamentale lasciarci x ha detto SU MILITO Non so se lo recupereremo per la Champions League. Conta che rientri al momento giusto, senza fretta SUI SINGOLI Julio Cesar tranquillo, Pazzini prezioso e Pandev ci ha dato lo sprint giusto al momento giusto SUI TEMPI Non abbiamo mai avuto una settimana per riposarci. Ed è stato fondamentale metterci alle spalle la gara col Bayern alle spalle il Bayern. Non abbiamo mai avuto una settimana per riposarci. Ora recupereremo quasi tutti. La Samp ci ha messo in difficoltà. Abbiamo faticato a trovare il cambio di gioco. Poi è arrivato il lampo di Sneijder. Al resto ha pensato Julio Cesar, superbo, tranquillo e sereno. A centrocampo siamo stati attenti e mobili, Pazzini (che a fine gara è andato nello spogliatoio blucerchiato a salutare gli ex compagni, ndr) è risultato prezioso e Pandev ci ha dato lo sprint giusto al momento giusto. La due punte? A me piacerebbe schierarne anche di più, ma vanno rispettati certi equilibri». Chiusura su arbitraggio e Milito: «Ci poteva anche stare il rigore di Chivu su Mannini, ma non metto in dubbio la buona fede. Non so se recupereremo Milito per la Champions. Conta che rientri al momento giusto e non affretti nulla». A proposito di Chivu: il romeno ha lasciato Marassi zoppicando per una botta al piede sinistro. Giocatori Decisivi anche Ranocchia e Nagatomo. Il giapponese ha esordito sulla destra, al posto di Maicon. «E’ andata bene, Leo mi diceva di spingere sempre perché ero il più veloce. Maicon? Resta un idolo, ma io non voglio essere il suo sostituto. Punto ad arrivare al suo livello». Ranocchia: «Avevo dolore all’inizio, poi è passato. Lo staff medico ha fatto un gran lavoro. Sono anche andato vicino al gol. Ora devo farlo». Stankovic osserva: «Il nostro calendario è migliore di quello di Milan e Napoli, ci divertiremo». Chiosa per capitan Zanetti: «L’Inter non molla mai». w LA DANZA DI ETO’O I NUMERI 2,50 Media punti di Leonardo con l’Inter Il brasiliano in questo campionato ha totalizzato 30 punti in 12 gare 1,53 Media punti di Benitez con l’Inter Il tecnico spagnolo ha totalizzato 23 punti in 15 partite 4 La serie nera dell’Inter a Genova con la Samp durava da 4 gare: 2 pari e 2 sconfitte Dopo il raddoppio, Samuel Eto’o fa un balletto inedito: lingua di fuori, giro di mani tipo Tony Manero e poi la dedica a qualcuno in tribuna KINES e LAPRESSE A PRATO TORNEO DI VIAREGGIO Addio al nonno di Bobo Vieri Aveva 90 anni Si riprende domani per gli ottavi Dopo due giorni di pausa, il Torneo di Viareggio torna domani con gli ottavi di finale. Ecco il programma. GRUPPO 1 Varese Siena (Asciano, ore 15), Inter Prato (Pistoia, 17), Atalanta Nagoya Grampus (Santa Croce sull’Arno, 15), Lazio Parma (Monterotondo, 15). PRATO Si è spento all'età di novant'anni Enzo Vieri (foto FORNASARI), capostipite della famiglia di calciatori pratesi, nonno di Christian, attaccante di Juve, Lazio, Inter e della Nazionale e di Massimiliano, attaccante del Prato, nonché padre di Roberto, talentuoso centrocampista di Sampdoria, Juventus, Roma e Bologna fra gli anni Sessanta e Settanta. Enzo Vieri, che era stato portiere del Prato negli anni Quaranta aveva compiuto novant'anni lo scorso 20 febbraio e da alcuni giorni era ricoverato in ospedale. Personaggio popolarissimo a Prato e non solo, Enzo Vieri acquistò notorietà nell'estate del 1998 quando il nipote più famoso segnava con regolarità al Mondiale di Francia: diventò protagonista di interviste e apparizioni televisive in cui ricordava spesso come avesse fatto «da padre» al giovanissimo Christian rientrato dall'Australia a Prato per tentare la carriera di calciatore. Piero Ceccatelli GRUPPO 2 Palermo Juventus (Viareggio, 15), Roma Samp (S. Giuliano Terme, 15), Genoa Rappr serie D (Chiavari, 15), Fiorentina Reggina (Quarrata, 15) Pallone rosa SANCHEZ BATTE AMAURI E DI VAIO Il talento dell’Udinese Alexis Sanchez, autore di quattro gol, ha vinto il Pallone rosa di «GazzaTeo», lo show con Teo Teocoli su Gazzetta.it. Ha battuto Amauri e Marco Di Vaio. E’ possibile rivedere «GazzaTeo» per tutta la settimana www.gazzetta.it SPONSORED BY R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 27a GIORNATA «Non c’era la punizione del gol» Di Carlo e Gastaldello contro l’arbitro: «Era fallo di Pazzini» ALESSIO DA RONCH 5 R PRODUZIONE RISERVATA GENOVA dLa delusione stavolta è un blocco amaro che tura la gola. Di Carlo non riesce proprio a mandarla giù, perché non ha nulla da rimproverarsi. La sua Samp si è battuta, ha creato occasioni, ha lasciato poche chance a un avversario fortissimo, ma alla fine non si ritrova tra le mani neppure un misero punticino, mentre la zona retrocessione sembra lì pronta a risucchiarla al primo sbandamento. A disintegrare i piani dell’allenatore blucerchiato è stata una punizione micidiale, tirata da Sneijder ma procurata da Pazzini. Ed è il modo in cui è nata che non lascia sereno l’ambiente della Samp. «A parti invertite – sottolinea Gastaldello, l’autore del fallo decisivo – sono convinto che non sarebbe stata fischiata. Conosco bene Giampaolo, il fallo l’ho subito io». Metro di giudizio Ed è proprio questo il punto su cui va a battere anche Di Carlo: «Posso accettare che l’arbitro adotti un suo metro di giudizio e non fischi mai le cose a metà. E’ successo più volte, almeno 4 o 5, con Maccarone, e in nostro favore non è mai stato fischiato un fallo. Anche nell’area dell’Inter Chivu ha spinto Mannini senza neppure guardare il pallone. Può anche essere che non sia rigore, ma allora non può essere fallo quello su Pazzini, che è stato bravissimo ad appoggiarsi a Gastaldello e a tirarlo giù. Noi su quella punizione abbiamo subito il gol, ma se quella c’era allora c’erano anche 7 punizioni e un rigore per noi. E come sapete gli episodi spesso determinano il risultato». Colpo da campione Oltre al danno anche la beffa. La traiettoria del tiro di Sneijder ha aggirato una barriera un po’ strana, facendo imbufalire Curci: «Gervasoni ha fischiato - continua Di Carlo - mentre ci stavamo sistemando. Qui però abbiamo colpa anche noi, che siamo sta- ti disattenti. Il resto l’ha fatto il colpo di un campione». Se da una parte la buona prova della squadra rende meno facile ingoiare la delusione, dall’altra lascia aperta la porta a riflessioni ottimistiche. «In questa partita – continua il tecnico – non ho davvero nulla da rimproverare ai miei giocatori. Purtroppo facciamo ancora un po’ fatica a concretizzare il nostro lavoro con il gol, ma siamo in crescita. Prendendo in esame il periodo che comincia da fine gennaio, siamo riusciti a creare parecchio. Stiamo uscendo dal momento più difficile e stiamo iniziando a imparare a sfruttare le diverse caratteristiche dei nuovi attaccanti». LE PAGELLE di ANDREA ELEFANTE SAMPDORIA POLI ILLUMINA, PALOMBO INSTANCABILE INTER RISCATTO JULIO CESAR. RANOCCHIA: UN MURO 6 6,5 Tiene finché può, ma i 5 gol segnati nel 2011 parlano da soli. a6 h 6,5 Di Carlo Poli Difesa organizzata, ragnatela a centrocampo invischia talento, raddoppi costanti. Però il gol resta tabù: troppo poco per la vittoria n˚ 100. Il ragazzo ha piedi educati e si è fatto ancora più tosto. E appena vede un po’ di luce tira, solo che va a sbattere sul palo. (Macheda s.v.). L’ALLENATORE IL MIGLIORE L’ultima mezzora è il suo paradiso (con questi fanno 27 gol). R 6,5 L’ALLENATORE h7 IL MIGLIORE Leonardo Sneijder Vendica l’amico Mourinho: la Genova blucerchiata non è più tabù. Cambia l’Inter in tempo, senza permettere alla Samp di metterla spalle al muro. Perché la punizione è bellissima, almeno quanto furba e pesante per la classifica. Il meglio lo dà su calci da fermo, ma quante botte (e falli) che prende. 6,5 6 6,5 6 6,5 5,5 6,5 6 6 7 6,5 6 Curci Volta Gastaldello Lucchini Mannini Dessena Julio Cesar Nagatomo Lucio Ranocchia Chivu Zanetti Sulla punizione di Sneijder lo frega la lentezza della barriera. Gioca a botta e risposta con Eto’o tre volte, mica può fare miracoli. Quando Eto’o esce, cioè non poco, è lui il deputato a portare la prima pressione. A forza di ringhiare si stanca, e alla fine lo soffre. Conosce Pazzini abbastanza da sbattergli sempre la porta in faccia, ma non da evitare il fallo che Sneijder trasforma in gioiello. Sotto la maschera, molto: tignoso, rapido, cerca anche il gol di testa. Il veleno sulla coda: tiene in gioco Eto’o e si fa pure saltare. Parte che sembra un Frecciarossa e pur procedendo come i treni italiani un po’ a singhiozzo ha polmoni per sbuffare fino alla fine. Non lascia varchi a Kharja, e mezzo dovere lo fa bene. Però quando si tratta di ripartire, e di inserirsi, a volte corre un po’ a vuoto. La sicurezza che serve su Mannini, ma soprattutto su Maccarone: quella con cui gli toglie l’1 0 è un’uscita da manuale del portiere. A destra, salta e scatta come una molla. La corsa c’è, le idee lucide non sempre, ma in fase difensiva non balla più (vero Ziegler?). I soliti rischi dell’anticipo a tutti i costi, ma pur con i suoi sprazzi di anarchia chiude quel che deve. Però si innervosisce troppo. E meno male che non doveva giocare. Pulito, essenziale, ma soprattutto non ne lascia passare una: dalla sua parte c’è divieto d’accesso. Guai ad aspettare Mannini, e infatti: appena può alza il baricentro, ma senza mai perdere presenza difensiva, nonostante spenda tanto. Aiuta Yuto su Ziegler, anche se ne ha già abbastanza con Poli. Non è notte da incursioni: correre e resistere, con il solito sprint finale. s.v. 6,5 6 5,5 5,5 6 s.v. 6,5 5 5 6,5 5,5 Palombo Ziegler Guberti Maccarone Biabiany Koman Stankovic Kharja Pazzini Eto’o Pandev Corre per due e lo fa pure bene (meglio di come tira). Si dedica soprattutto a Sneijder, ma fa anche vedere la porta a Maccarone. Alla fine con Nagatomo fa zero a zero, rischia di più quando usa le maniere forti su Sneijder. Alla fine, è uno dei più vicini al gol. Inghiottito da Zanetti e Stankovic, si vede che riesce a respirare solo quando si allarga. Ma stringi stringi, non sposta granché. Si ritrova davanti due rocce, dure da scalare: l’unica volta che gli sembra di aver scollinato vede Julio Cesar, e perde l’attimo. Dà quel che ha e quel che richiede l’assalto finale: velocità e scatti al veleno, per portare scompiglio e crepe nel muro interista. Gioca i 10’ finali, quando la partita è già indirizzata: più che corsa e volontà è difficile aggiungere. Davanti alla difesa, radar acceso e fiato sul collo a Guberti: da lì, dà una mano a tutti e lancia anche Eto’o verso il 2 0. Tanto movimento, meno concretezza e fantasia del solito: così, non riesce mai a saltare l’uomo e ad attaccare bene lo spazio. E’ dura la pagnotta: sgomita, prova a giocare di sponda, ma il segno che lascia è solo la punizione guadagnata che porta l’1 0. Quattro partite senza segnare erano anche troppe: Curci gli dice no tre volte, alla quarta fa girare la testa pure a lui, come a Lucchini. Vorrei, ma non riesco: come se faticasse a trovare la posizione, attira più attenzioni avversarie che palloni e non fa mai male. TERNA ARBITRALE: GERVASONI 6 Manca un giallo a Ziegler, più evidente di un’ancata di Chivu su Mannini, che lascia solo qualche minimo dubbio. Ghiandai 6; Giordano 6. Mariga Gioca spiccioli di partita, per la resistenza finale quando la Samp manda all’arrembaggio mezza squadra. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A POSTICIPO 27a GIORNATA DUE TECNICI E UNA CITTA’ Max e Walter un romanzo livornese Allegri ha giocato nel Pisa, Mazzarri lo ha fatto retrocedere. In panchina intreccio di caratteri. E battute w QUI SCUDETTO 271 I NUMERI minuti di imbattibilità casalinga in A per la porta del Milan, battuta per l’ultima volta da Denis (Udinese) il 9 gennaio 310 minuti di imbattibilità in campionato per la porta del Napoli, battuta l’ultima volta da Sardo (Chievo) il 2 febbraio 4 ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dE’ una questione complicata. Massimiliano Allegri è un livornese che ha giocato nel Pisa. Peccato di gioventù, a Livorno lo perdonano. Walter Mazzarri è nato a San Vincenzo, provincia di Livorno, e vive a Empoli. Quando allenava il Livorno faceva il pendolare, in giro non lo si vedeva, ma ha portato la squadra in serie A dopo oltre cinquant’anni e questo vale la cittadinanza onoraria. Come direbbe il suo amico Mourinho, ha un altro titolo nel palmares: fine stagione 1993-94, a Salerno si gioca lo spareggio fra Acireale e Pisa per restare in serie B. Si va ai rigori, il centrocampista Mazzarri segna quello decisivo e condanna i pisani. Certe imprese a Livorno non si dimenticano. precedenti tra i due allenatori: Allegri è imbattuto con due vittorie e due pareggi, entrambi 3-3, nel 2009 Allegri: «Milan, ci giochiamo tutto» «Sia noi che loro abbiamo molto da perdere» Galliani «Mazzarri? Pensiamo alla salute...» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE 5 R PRODUZIONE RISERVATA MILANELLO (Varese) dInutile nascondersi: Milan-Napoli è la partita che vale lo scudetto. Massimiliano Allegri lo dice chiaro e tondo, così come non lascia dubbi su come il Milan affronterà questa partita: a viso aperto, per vincerla e non per accontentarsi di un pareggio che permetterebbe comunque ai rossoneri di restare in testa. Perché «mancano ancora troppe partite, ci sono 36 punti in gioco e non si può pensare di vincere lo scudetto gestendo il vantaggio. I tre punti sul Napoli non devono condizionarci». Fodamentale É l’aggettivo che Allegri sceglie per descrivere il Monday night. Fondamentale perché «ci giochiamo molto sia noi sia loro, è chiaro che adesso è la partita più importante, ma la gara di domenica scorsa con il Chievo lo era allo stesso modo, perché era un momento molto delicato. Il Napoli è cresciuto tanto, ha grande stima di sé e grandi valori. É stato eliminato in Europa League immeritatamente perché aveva giocato molto bene. Sta facendo grandissime cose in campionato e di sicuro verrà a Milano per giocarsi la partita e agganciarci in vetta. Sia noi sia loro abbiamo molto da perdere». Pato è pronto Allegri vorrebbe parlare solo della partita, di Pato che «è cresciuto molto, basta vederlo mentre si allena per capire che è un’altra persona» e che contro il Napoli è pronto per tornare titolare. Il tecnico si lascia un margine di dubbio («Anche Cassano ha fatto bene»), ma si capisce da come parla del Papero che il purgatorio, almeno per il momento, è finito. «É sereno e tranquillo, non è facile ritrovare la continuità dopo una stagione così tribolata. I numeri sono dalla sua parte, ha fatto due gol ogni due partite». Mazzarri simpatico Allegri vorrebbe evitare le polemiche, però la domandina sul quasi livornese Mazzarri è inevitabile: «Abbiamo due caratteri diversi: io sono fatto in un modo e lui in un altro. Io credo che i nostri arbitri siano tutti all’altezza, quindi non mi sono nemmeno posto il problema. Visto che lui domenica dopo la loro partita aveva chiesto un direttore di gara all’altezza, ho detto che l’arbitro poteva sceglierlo lui. Ho fatto solo una battuta, forse lui l’ha interpretata male. Più che fargli scegliere l’arbitro non posso fare... Io Mazzarri non lo conosco, ma non mi è antipatico, anzi lo trovo simpatico. Lo stimo molto, perché dovunque è andato ha sempre fatto grandi cose. Credo che, come tutti i colleghi, vada valuta- Titoli Dunque, i due signori di Milan e Napoli coltivano anomalie con una certa passione. Allegri è un livornese che urla praticamente mai, gesticola quasi nulla e lascia trasparire pochissima emozione. Pare nato con il cappottino blu addosso e Mazzarri lo definisce «aiutato dalla stampa del nord». Un cocco di mamma, insomma. Mazzarri invece in panchina sta in camicia e fuori dal campo eccelle nell’uno contro tutti, attività tipicamente toscana, ma sviluppata quasi per caso: salvò la Reggina con 15 punti di penalizzazione, però la Panchina d’oro non arrivò e a Mazzarri non è andata giù. «Questa volta lo voto, giuro, e spero che vinca», ha detto Allegri qualche settimana fa, da detentore del premio di Coverciano. La sua preferenza non è bastata: la Panchina riparatrice è andata a Mourinho e Mazzarri è rimasto ancora a mani vuote. Eppure molti lo considerano il più bravo. E lui sbuffa. Differenze Mazzarri è tutto spigoli, quasi fosse di scoglio. Permaloso, meticoloso, però simpatico, così lo definisce chi lavora con lui. Uno che nelle interviste non esce fuori per quello che è perché mette la maschera del burbero. Amabile, lavoratore ma affabulatore, uno che sa stare al mondo: ecco il ritratto di Allegri disegnato da chi lo conosce bene. E allora si capisce perché i due si punzecchino a distanza da tempo. «Non lo frequento e non mi interessa», dice Mazzarri. «Non lo conosco ma lo trovo molto bravo», ribatte Allegri. L’ultimo motivo del contendere: il tecnico del Napoli che afferma di sperare in un arbitro «libero da sudditanza psicologica», il tecnico del Milan che ironicamente risponde «se vuole può sceglierlo lui». Alè, è tornata fuori la brace livornese sotto la cenere meneghina e Mazzarri si è acceso. «Allegri dice cose che non esistono». No, non è solo questione di premi e di tituli (dei giornali): i due non si prendono e se lo dicono in modo più o meno diretto. Ma Allegri è perfetto per il Milan (questione di physique du role, diceva Galliani), e Mazzarri sembra creato per il Napoli. Una vittoria della livornesità, ecco cosa sono, uno spot per l’export: mare e campagna, bistecche e pesce, cultura e sport, Allegri e Mazzarri. E se litigano anche meglio, così completano lo spot. ENTUSIASMO PER LA SFIDA SIA A NAPOLI CHE A MILANELLO Anche Berlusconi a San Siro 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d Pato dal primo minuto, Jankulovski pure. Allegri sembra intenzionato a rilanciare l’attaccante brasiliano dopo tre panchine di fila (due in campionato e una in Champions League) e a lanciare il terzino sinistro ceco. Jankulovski ha giocato solo 26 minuti quest’anno, ma il tecnico rossonero ha scelto lui per sostituire l’infortunato Antonini e non Oddo (che contro il Chie- vo aveva giocato il secondo tempo a sinistra). A centrocampo Boateng è in netto vantaggio su Merkel. A San Siro stasera si va verso il tutto esaurito: in tribuna ci sarà anche Silvio Berlusconi. Qui Napoli Grande euforia a Capodichino per la partenza del Napoli. Centinaia di persone si sono radunate all’esterno dello scalo napoletano per salutare la squadra in partenza per Milano. Mazzarri s’è porta- to dietro un unico dubbio che riguarda la fascia sinistra: Dossena o Zuniga? Il primo è largamente favorito sul secondo che potrebbe trovare posto nel corso della partita, essendo uno dei giocatori più in forma a disposizione dell’allenatore. In luogo dello squalificato Lavezzi, giocherà Mascara che finora non è ancora riuscito ad esprimere il proprio valore. Lui ed Hamsik agiranno alle spalle di Cavani, unica punta. Della Valle-Malfitano RICORSO DI SKY Diritti tv: venerdì il giudice decide È fissata per venerdì l’udienza al Tribunale di Milano nella quale verrà esaminato il ricorso d’urgenza proposto da Sky, dopo che le Leghe di A e B hanno avviato la procedura di vendita dei diritti sul digitale terrestre di Dahlia, avviata al fallimento. Per la A hanno manifestato l’interesse Mediaset, Europa 7 e ImOve (un intermediario); per la B solo Mediaset ed Europa 7. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Mazzarri: «Napoli restiamo in corsa» «Io lamentoso? Dovremmo essere a -1 dal Milan. E’ una gara importante, ma sono sereno» DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CASTELVOLTURNO (Caserta) dCon- to per quello che sta facendo. E adesso sta facendo cose importanti». Allegri smorza i toni, Adriano Galliani, ieri pomeriggio a Milanello con Ariedo Braida, ha commentato le dichiarazioni del tecnico del Napoli con una battuta: «Meglio pensare alla salute che a Mazzarri...». Massimiliano Allegri, 43 anni, e Walter Mazzarri, 49, durante la gara d’andata LINGRIA tano poco o niente le chiacchiere, le polemiche a distanza. Le uniche risposte le dovrà dare sul campo, il Napoli, dopo l’eliminazione dall’Europa League. La notte di San Siro potrebbe entrare nella storia del club come uno dei momenti più importanti vissuti negli ultimi 20 anni, dal dopo Maradona per intenderci. Stasera si affronteranno le due squadre più forti del campionato, così come confermano i numeri e la classifica. E in gioco ci sarà il primato che il Milan conserverà comunque, al di là del risultato, mentre se dovesse vincere, il Napoli l’aggancerebbe lassù. «Non credo che questa sia la partita più importante della mia carriera, l’affronterò con serenità. Spero che stavolta, però, gli episodi ci diano ragione, diversamente da quanto è accaduto giovedì. In Spagna abbiamo onorato il calcio italiano e vorrei ben figurare anche sta- volta», ha spiegato l’allenatore del Napoli. Allegri chi? «Sono contento di essere come sono. C’è chi si diverte a chiamarmi "lamentino" solo perché se una cosa non mi piace lo dico. Dinanzi a un’evidenza ritengo giusto protestare se non condivido certe decisioni. Evidentemente, chi non lascia nulla di intentato e fa risultati dà fastidio», ha detto Mazzarri a proposito della polemica aperta con Massimiliano Allegri sulla questione arbitrale e non solo. «E’ aiutato dalla stampa del nord, dice cose che non esistono. Io di lui non ho mai parlato. A domanda precisa, dopo Chievo-Milan, ho risposto ribadendo un principio che porto avanti da sempre, cioè di avere un arbitro che non abbia sudditanza psicologica di alcun tipo e applichi il regolamento. L’errore è umano, ma l’esito della partita non dovrà essere inficiato da nulla. Forse qualcuno ha la coda di paglia. Rocchi è abituato a certe partite e sono convinto che arbitrerà con serenità. Io le desi- gnazioni non le guardo neanche. Nicchi e Braschi sono bravi e competenti», ha chiarito Mazzarri. Par condicio «La scorsa settimana si è parlato di par condicio arbitrale con Milan e Inter, senza tener conto di noi. Se ci fosse stata per davvero avremmo affrontato i rossoneri con un solo punto di distacco. Per ora in corsa per il campionato ci siamo anche noi e bisogna tenerne conto. Allegri dice che non sono di Livorno? Ha ragione, perché io sono di San Vincenzo e sono fiero di esserlo. Io parlo di persone con cui ho dei rapporti, con lui ho avuto soltanto una telefonata quando allenava l’Aglianese. Poi, più nulla». Grazie Cassano «Lo ringrazio per le belle parole che ha avuto nei miei confronti. L’ho avuto due anni e lui sa come tratto io i giocatori. Cavani o Ibra? Il milanista è un top player da sempre, Edy è giovane e magari potrà ripetere la sua stessa carriera. Intanto, me lo tengo stretto». w I NUMERI 10 R .it I TIFOSI IN DIRETTA DA SAN SIRO DALLE 22.30 reti segnate da Ibra nel secondo tempo. In campionato, lo svedese ha segnato solo 3 volte nei primi 45’ 433 minuti di astinenza per Ibra, che ha segnato l’ultima volta il 29 gennaio in Catania-Milan 0-2 8 giocatori del Napoli in gol in questo torneo. I campani sono all’ultimo posto di questa particolare classifica in A Il dopo Milan-Napoli lo potrete vivere in diretta dallo stadio San Siro (foto BOZZANI) collegandovi con il nostro sito internet dalle 22.30 in poi. Al fischio finale, infatti, una nostra troupe raccoglierà i pareri dei tifosi appena usciti dallo stadio. É un’altra novità proposta da Gazzetta.it. Dalla mezzanotte potrete poi vedere sia gli highlights delle partita ed anche tutte le interviste ai protagonisti. Ma non è tutto: da domani a venerdì, ogni giorno troverete uno speciale Calciomercato in vista degli scambi di quest’estate. Il martedì si parla delle mosse in Italia; il mercoledì di Spagna e Francia. Giovedì è il turno del mercato Sudamericano. Venerdì, poi, i movimenti in Premier League. www.gazzetta.it R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A POSTICIPO 27a GIORNATA Nati per segnare FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dSarà perché in campo hanno lo stesso vizio (segnare) che nel tempo libero condividono pure le stesse passioni (caccia e pesca). Zlatan Ibrahimovic ed Edinson Cavani: il confronto tra i due è un cocktail di affinità e di differenze, condito da numeri stagionali che chiariscono perché Milan e Napoli lottano tutte e due per lo scudetto. Cifre e caratteristiche Cavani ha fatto 20 gol in 26 partite e ha una media realizzativa impressionante (un gol ogni 105 minuti). Ibrahimovic ha segnato meno: 13 gol in 24 partite in campionato, una rete ogni 162 minuti. Cavani ha fatto due triplette e tre doppiette, Ibrahimovic non è mai andato oltre un gol a partita, però ha portato più punti al Milan: 11 contro i 10 dell’attaccante del Napoli. Ibrahimovic nasce centravanti puro, però adesso vorrebbe lasciare l’area a un compagno, Cavani invece ha iniziato come attaccante esterno e ora si sta convertendo al ruolo di prima punta. Ibra ama avere la palla tra i piedi, Cavani vuole essere servito nello spazio. Lo svedese s’affida al fisico per la potenza, l’uruguaiano per la velocità. Zlatan ama segnare ma anche far segnare: 11 gli assist per i compagni, spesso decisivi come i suoi gol. Cavani ha fatto solo 3 assist, però ha un grande spirito di sacrificio e aiuta tantissimo la squadra in fase difensiva. Presente e futuro Tutti e due trovano rapidamente la coordinazione e sanno calciare in controtempo, sono bravi in acrobazia e nel dribbling e aprono gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Tutti e due sono arrivati quest’anno a Milano e Napoli, però con un bagaglio diverso: Ibrahimovic ha 29 anni, una lunga carriera alle spalle (ha vinto lo scudetto con Ajax, Juventus, Inter e Barcellona) e ha già dimostrato di saper essere decisivo, Cavani ha cinque anni in meno, un solo titolo (lo scudetto in Uruguay), ma non sa ancora cosa significa vincere nel calcio europeo. «Cavani è molto lontano da Ibra, anche se è un giocatore straordinario — Ibra contro Cavani Lo scudetto passa anche dai loro gol Non solo: dallo svedese assist e tanti punti al Milan Che media per l’uruguaiano: 1 rete ogni 105 minuti y CAMPIONE DEL MONDO NEL 1958 José Altafini è nato a Piracicaba (Brasile) il 24 luglio 1938 L’EX DI ROSSONERI E AZZURRI «Era ora, Napoli ha trovato un campione» Altafini: «Le qualità di Cavani sono indiscutibili, Ibra non ha CARRIERA più nulla da dimostrare. Sono Fra i più grandi attaccanti di entrambi da titolo marcatori» sempre, è cresciuto nel settore giovanile nel San Paolo e ha fatto l’ingresso nel calcio che conta col Palmeiras. Nel 1958 il trasferimento in Italia, dove ha confermato le grandi doti di bomber con Milan, Napoli e Juve. Ha chiuso l’attività in Svizzera BACHECA In carriera ha vinto 7 titoli: un Mondiale, una Coppa Campioni (Milan), 4 scudetti e una Coppa delle Alpi MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI dUna carriera divisa a metà, tra Milan e Napoli, con una appendice alla Juve prima di appendere gli scarpini al chiodo, definitivamente. A José Altafini abbiamo chiesto di raccontarci le sue emozioni alla vigilia dello scontro diretto. Azzardiamo un pronostico? «É difficile. Si affrontano le due migliori squadre del campionato e la tripla è d’obbligo». Che importanza avrebbe, per entrambe, vincere questa sfida? «Il Milan creerebbe il vuoto alle proprie spalle e potrebbe guardare allo scudetto con maggiore convinzione anche se il suo calendario non è per niente agevole». E se vincesse il Napoli? «Non mi sorprenderei, perché è l’unica squadra che, finora, ha dimostrato di poter tenere testa al Milan. Non è da tutti avere una continuità nei risultati come quella del Napoli». Che cosa perde il collettivo napoletano senza Lavezzi? «Parecchio, perché il Pocho esalta le qualità sotto porta di Cavani. É un giocatore straordinario, che ti salta gli avversari come birilli. Magari, se fosse un po’ più concreto...». Stadio San Paolo, sfida di andata: Zlatan Ibrahimovic (a destra) infila di testa il secondo gol del Milan CUOMO Ibrahimovic ha già dimostrato di saper essere decisivo: dovunque è stato finora ha sempre vinto lo scudetto Cavani è giovane e sta facendo grandi cose, ma non sa ancora che cosa significa vincere nel calcio europeo è il parere di Massimiliano Allegri —. Ibrahimovic è stato un acquisto molto importante per noi e gli chiedo di continuare a dare quel contributo che ci ha dato finora, di fare la differenza in campo». Il guerriero e il bambino Ibrahimovic è un gigante con la passione del taekwondo (sport che praticava da bambino) e un’alta considerazione di se stesso («Che cosa abbiamo in comune io e Van Basten? Non si possono paragonare due leggende», ha detto di recente); Cavani in Uruguay era soprannominato «il ragazzino» per i lineamenti da bambino e il fisico gracilino e al paragone con lo svedese risponde così: «Io quest’anno ho segnato di più, ma Ibrahimovic è un campione e mi piacerebbe un giorno diventare come lui». Stasera gli occhi dei 70 mila e passa di San Siro saranno puntati soprattutto su di loro. All’andata, nella sfida del San Paolo, Ibrahimovic segnò il 2-0 e il Milan vinse, Cavani invece rimase a guardare. Zlatan non fa gol da quattro partite (cinque se contiamo anche la gara con il Tottenham di Champions League) e non è abituato alle lunghe astinenze, Edinson si è riposato solo nell’ultima partita di campionato, ma ci tiene a sfatare il tabù San Siro, visto che non ha mai segnato in casa del Milan (solo una rete all’Inter). Il guerriero e il ragazzino si giocano tutto per lo scudetto. V José Altafini attualmente lavora come opinionista a Sky In questi giorni impazza il paragone tra Ibrahimovic e Cavani: lei chi preferisce? «Sono due ottimi attaccanti, però entrambi non potrebbero fare nulla di eccezionale se non avessero al fianco gente come Robinho, Pato, Cassano oppure Hamsik, Lavezzi. Rispetto a Cavani, Ibra è un campione già affermato, che non deve dimostrare nulla. Il napoletano è ancora giovane e deve confermarsi. Ma le qualità che ha evidenziato sono indiscutibili, giocano a suo favore. Napoli ha finalmente ritrovato un campione». Chi dei due potrebbe vincere la classifica dei cannonieri? «Hanno le stesse possibilità. Di Natale permettendo, ovviamente. Totò sono anni che ha una continuità impressionante sotto rete». A questa partita guarda con interesse soprattutto l’Inter: ritiene che i nerazzurri possano inserirsi in questa disputa tra Milan e Napoli? «L’Inter è lì, a una manciata di punti, uno svantaggio che si può annullare in un paio di settimane. Per me lo scudetto se lo giocheranno loro tre, con il Milan in leggero vantaggio». LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Si carica con la luce. Per sempre. . Mai più cambio pila. Il sistema Eco-Drive elimina il problema della sostituzione e dello smaltimento delle pile. Con la sola energia della luce, Eco-Drive fornisce all’orologio una carica inesauribile. 188 18 88 € www.citizen.it R R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 27a GIORNATA 10’ LE PAGELLE di S. V. PRIMO TEMPO Apre Di Natale. Per il Palermo le cose si mettono subito male. Cìè un cross di Armero e Di Natale è il più svelto a girare di testa e mettere dentro ANSA 19’ PRIMO TEMPO Da Sanchez lo 0-2. La partita è senza storia. L’Udinese va dentro con facilità e il cileno raddoppia in mischia dopo un calcio d’angolo FOTOPRESS 28’ PRIMO TEMPO Contropiede micidiale. Azione perfetta per il 3-0 dell’Udinese : Di Natale per Sanchez che parte in velocità, finte e doppio passo del cileno, che scarta il portiere in uscita e deposita la palla nel sacco. Partita chiusa ILICIC E PASTORE NON SI VEDONO PINZI E INLER COMANDANO PALERMO 3 SIRIGU 4 Su quattro gol ha colpe. Con diversa gradazione, chiaro. DARMIAN 4 Allo sbaraglio contro Sanchez e Armero. BOVO 4,5 Non pervenuto su più di una rete. Pericoloso su punizione. ANDELKOVIC 4 Imbarazzante lungagnone. Lo sloveno sbagliato. MUNOZ 5 Con lui si migliora: di gol se ne prendono "appena" due. BALZARETTI 4,5 Impossibilitato a spingere. Sovrastato. MIGLIACCIO 5 Non perde la testa, è già qualcosa. BACINOVIC 4 Lascia la squadra in 10. Già ammonito, becca un altro sacrosanto giallo. Sciagurato. NOCERINO 4,5 Sradicato da Sanchez per lo 0 2, a vuoto per il resto. ILICIC 4 Ogni tanto ci si interroga: ma Ilicic dov'è? Che cosa fa? PASTORE 4 Due tiri in sequenza, poi il nulla. Passeggia. Irritante. h IL MIGLIORE 6 ACQUAH Entra a babbo morto, non fa danni e ne evita di ulteriori. Diciottenne ghanese, coinvolto suo malgrado. HERNANDEZ 4 Forse è ancora scosso dall'aggressione/rapina. PINILLA 5,5 Qualche tiro sballato, un paio di iniziative. All. D. ROSSI 3 Non è tutta colpa sua, ma ha la colpa di non dimettersi: dopo uno 0 7 altro non si può fare. Inguardabile la fase difensiva. UDINESE 8 HANDANOVIC 6,5 Sembra strano, ma tre parate le ha fatte. BENATIA 7 Tempismo e decisione. Il migliore dei tre dietro. ZAPATA 6,5 Domina Hernandez e chiunque gli capiti a tiro. CODA 6 Entra sullo 0 5 e fila via sul velluto. DOMIZZI 6,5 La faccia "sporca" della difesa di Guidolin. ISLA 7 Maratoneta di fascia. Su e giù, su e giù. Cileno? Keniano! PINZI 7 Artista del tackle: ne fa tanti e bene. INLER 7 Califfo, sultano ed emiro della linea mediana. BATTOCCHIO 6,5 Italo argentino al debutto in A: un piccolo Pizarro. ASAMOAH K. 7 Ruspa di centrosinistra. Scarpe rosse e cervello fino. ARMERO 7 Un rinoceronte: quando corre fa tremare il terreno. h 1 Udinese forza sette Palermo: c’è Cosmi Sanchez ne fa 4 e Di Natale 3 Crollo fatale per Rossi: oggi l’annuncio del nuovo tecnico. Che spettacolo i friulani y CACCIATI 28 TECNICI IN 24 ANNI In 24 anni da presidente a Venezia e a Palermo, Maurizio Zamparini ha esonerato 28 allenatori. Questi i tecnici alle sue dipendenze nella squadra rosanero. 2002-03 B Glerean, dalla 4ª Arrigoni, dalla 23ª Sonetti 2003-04 B Baldini, dalla 25ª Guidolin 2004-05 A Guidolin 2005-06 A Del Neri, dalla 23ª Papadopulo DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO dZero a sette. Il 27 febbraio 2011 resterà scolpito sui muri del Barbera, diventerà una giornata spartiacque. Ci sarà un «prima» e un «dopo» Palermo-Udinese 0-7, quattro gol di Sanchez e tre di Di Natale. Gli statistici non trovano un precedente analogo alla Favorita. Qualcuno ha memoria di un Palermo-Milan 0-8, ma era un'amichevole. S'ingentilisce persino il ricordo dello 0-4 di due anni fa nel derby col Catania. Uno 0-7 è difficile da decifrare in Serie A, nel calcio contemporaneo. E' un risultato da amichevole del giovedì contro i dilettanti. Il Palermo incassa la terza sconfitta consecutiva. Qualcosa si è rotto in maniera irreparabile. Capolinea Rossi Fine della corsa. Stamattina il Palermo annuncerà il nome del nuovo allenatore. Alla volata partecipano anche Papadopulo e Colomba, ma a meno di sorprese Maurizio Zamparini si affiderà a Serse Cosmi, perché oggi alla squadra serve un motivatore. Delio Rossi — applaudito e invocato dal pubblico — si è as- sunto la piena responsabilità della sconfitta («Tutta colpa mia»), ma dopo uno 0-7 le parole non bastano. Dopo uno 0-7 bisogna avere la forza di dimettersi, aggrapparsi alle frasi fatte («Soltanto chi cade può rialzarsi») equivale ad arrampicarsi sui vetri. Trenta minuti Tanto è durata Palermo-Udinese di ieri. Mezz' ora, il tempo necessario all'Udinese per andare sul 3-0 con Di Natale e Sanchez (doppietta). Poi Bacinovic si è fatto espellere per doppia ammonizione e il Palermo in dieci ha beccato altre due pere da Di Natale e Sanchez, nel giro di un minuto, tra il 41' e il 42'. Lì è partito il dibattito: l'Udinese deve fermarsi per rispettare l'avversario? Chiunque abbia giocato un minimo a calcio sa che l'umiliazione peggiore è la pietà dei vincitori. L'Udinese ha segnato altri due gol e si è fermata quando era impossibile comportarsi diversamente. Guidolin ha detto stop sullo 0-7, col Palermo in 9: Darmian cacciato per fallo su Armero in area e rigore trasformato da Di Natale. Dal 60' la partita è diventata surreale, titic-titoc dell'Udinese e agonia palermitana. Lo stadio si è semi-svuotato. IL MIGLIORE 9 SANCHEZ Quattro gol in un colpo solo, pokerissimo storico. Magie a tutto spiano, oscurato Pastore. Provate a prenderlo, se ci riuscite. DENIS 6 Entra e gli dicono di stare calmo. A malincuore esegue. DI NATALE 8 Aspettando Cavani, ritorna capocannoniere con una tripletta. Ventuno gol in 27 giornate: serve altro? All. GUIDOLIN 8 Vendetta, tremenda vendetta. Sette "papagne" a Zamparini, che l'aveva esonerato due volte. Tié (in senso buono, i due si stimano e si sentono). TERNA ARBITRALE: PERUZZO 7 Non si fa intenerire e sullo 0 0 decreta rigore e espulsione sacrosanti. Rossomando 6,5 -Angrisani 6,5 2 2006-07 A Guidolin, dalla 34ª Pergolizzi-Gobbo, dalla 37ª Guidolin PRECEDENTI CLAMOROSI Padova e Milan vinsero 8-0 in casa di Venezia e Genoa 2007-08 A Colantuono, dalla 14ª Guidolin, dalla 31ª Colantuono 2008-09 A Colantuono, dalla 2ª Ballardini 2009-10 A Zenga, dalla 14ª D. Rossi 2010-11 A D. Rossi (l.bir.) Il 7 0 dell’Udinese a Palermo passa alla storia statistica del girone unico. Il primo tempo è terminato con il parziale di 5 0. Una sola volta una squadra in trasferta era riuscita a chiudere i primi 45’ di gioco con questo punteggio: il Napoli in casa del Milan il 7/10/1956. Quella partita finì poi con il risultato di 3 5. E’ la seconda volta che una partita finisce con un successo esterno per 7 0: l’unico precedente in Pro Patria Juventus del 10/9/1950. Due squadre hanno fatto ancora meglio: il Padova nel 1949 e il Milan nel 1955 vincendo a Venezia e in casa del Genoa per 8 0. Lo 0 7 di ieri rappresenta la più clamorosa sconfitta casalinga per il Palermo, che aveva fatto peggio solo in trasferta, perdendo 9 0 in casa del Milan il 18/2/1951. Per l’Udinese si tratta della migliore vittoria esterna: ci fu un altro 7 0 ma in casa, l’11/5/1958, con il Napoli. Udinese bellissima Il risultato è talmente ricco, pieno e roboante che rischia di torcersi contro l'Udinese stessa. Come la rana troppo gonfia, che alla fine esplode. In sintesi: fu vera gloria? Sì, lo fu. Non sarebbe giusto spiegare lo 0-7 col buco nero altrui. Il primo tempo dell' Udinese è stato perfetto, mostruoso. Palla a terra, interscambi, mobilità massima, continua ricerca degli esterni, fase difensiva a 30 metri dalla porta. Non c'è squadra che oggi giochi in Serie A un calcio così lucido, preciso, chirurgico. E il merito è di Francesco Guidolin, l'allenatore più sottovalutato dell'Europa sud-occidentale. Quarta vittoria consecutiva in trasferta. Decima partita utile di fila, eguagliate le strisce record dell'Udinese di Zaccheroni (1998) e Spalletti (2005). Zero gol subiti da quattro gare. L'Udinese va come un treno ad alta velocità, è a un punto dal quarto posto: Lazio a rischio sorpasso. Crescono i rimpianti per la falsa partenza, le 4 sconfitte nel primo scorcio di campionato. Se in Friuli avessero cominciato come a Cesena — rivelazione delle giornate iniziali, di fine estate —, oggi giocherebbero per lo scudetto. E non è un'esagerazione, è la verità. PALERMO UDINESE 0 7 GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-5 MARCATORI Di Natale al 10', Sanchez al 19' e al 28', Di Natale al 41', Sanchez al 42' del p.t.; Sanchez al 3' e Di Natale su rigore al 15' del s.t. PALERMO (4-3-2-1) Sirigu; Darmian, Bovo, Andelkovic (dal 1' s.t. Munoz), Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Ilicic, Pastore (dal 18' s.t. Acquah); Hernandez (dal 26' s.t. Pinilla). PANCHINA Benussi, Kasami, Kurtic, Paolucci. ALLENATORE D. Rossi. UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Benatia, Zapata (dal 1' s.t. Coda), Domizzi; Isla, Pinzi, Inler (dal 23' s.t. Battocchio), Asamoah K., Armero; Sanchez (dall'8' s.t. Denis); Di Natale. PANCHINA Belardi, Cuadrado, Pasquale, Corradi. ALL. Guidolin. ARBITRO Peruzzo di Schio. ESPULSI Bacinovic (P) al 40' del p.t. per doppia ammonizione e Darmian (P) al 14' del s.t. per interruzione di chiara occasione da rete. AMMONITI Bovo (P) per g.s. NOTE paganti 5.925, incasso 53.917 euro; abb. 16.906, quota 250.734 euro. Tiri in porta: 4-9. Fuori: 5-5. Fuorigioco: 0-2. Angoli: 3-6. Recuperi: p.t. 1', s.t. 0'. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41’ PRIMO TEMPO Ecco il poker. Papera di Sirigu su tiro di Armero, in agguato c'è Di Natale che appoggia dentro. Secondo gol per l’attaccante bianconero ANSA 42’ PRIMO TEMPO Ancora Sanchez. Passa soltanto un minuto e arriva anche il quinto gol. Lo firma Sanchez con un’azione personale e pallone sul primo palo GETTY IMAGES 3’ SECONDO TEMPO Il quarto gol di Sanchez. I gol non sono finiti e nella ripresa l’Udinese aumenta ancora il bottino. Sanchez firma il suo poker: ora è 0-6 LAPRESSE LO SFOGO DURISSIMO IL PRESIDENTE ROSANERO A FINE PARTITA Delio Rossi, 51 anni, chiude la sua avventura al Palermo. Nel 2010 aveva portato i rosanero al quinto posto in classifica FOTOPRESS Zamparini: «Rossi ha distrutto il Palermo» «Siamo stati ridicoli dovevo cambiare a Natale». Il tecnico: «Tutta colpa mia» ALESSIO D'URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO dLa linea di confine dalla quale non si torna: Delio Rossi l'ha superata ieri in fondo alla sconfitta più umiliante della storia. Quando al triplice fischio il tabellone del Barbera illuminava lo 0-7 senza precedenti, a favore dell'Udinese, gli applausi di stima del pubblico nei suoi confronti hanno accompagnato i titoli di coda di un rapporto compromesso, tormentato da mesi: l'esonero del tecnico è stato deciso dal presidente Maurizio Zamparini alla luce del terzo k.o. di fila e, soprattutto, di un crollo verticale della squadra a livello psicologico. Scelta Toccherà a Serse Cosmi raccogliere i cocci di un Paler- mo distrutto, asfaltato dall'ex Guidolin. Sarà lui il traghettatore fino a giugno: l’obiettivo è agganciare il treno Europa League per sperare nella riconferma. In un primo momento, comunicata la decisione a Rossi nel dopo gara nel corso di un vertice con l'a.d. Sagramola e il vicepresidente Miccichè, Serse Cosmi, 52 anni erano stato presi in esame i profili di Papadopulo, Colomba, De Biasi e del tecnico della Primavera Beruatto. Ma col passare delle ore l'esigenza di ricorrere ad un motivatore ha alzato le quotazioni dell'ex tecnico del Perugia, con cui il capitano Miccoli, peraltro, ha già condiviso stagioni memorabili. Game over Zamparini ha scaricato Rossi senza giri di parole: «Ha distrutto il Palermo, siamo stati ridicoli, resta solo se mi appare la Madonna. Dovevo cacciarlo già a Natale...». Il tecnico romagnolo, a fine gara, si è preso le sue responsabilità: «Risultato vergognoso, non sentivo di meritare quegli applausi della gente, sono io l'unico responsabile, i ragazzi non c'entrano, ho sbagliato io a preparare la gara, però non trovo giusto dimettermi: sono un combattente. Quando le cose andavano bene, che cosa avrei dovuto fare, autoconfermarmi?». Finisce così l'avventura dell'allenatore cui ha fatto difetto la fase difensiva (21 gol subìti nelle ultime 8 gare) e comincia quella di Cosmi, ormai allenato alle sfide impegnative: è già stato alle dipendenze di presidenti non facili come Gaucci, Preziosi, Pozzo e Spinelli, con Zamparini potrebbe instaurare il giusto feeling. «Io non ho paura, non posso averne», le prime parole di Serse. nuovo allenatore in pectore del Palermo. SECONDO TEMPO Rigore finale. La settima rete dell’Udinese arriva su rigore trasformato da Di Natale. Per l’Udinese nel ritorno sono 20 punti su 24 disponibili LAPRESSE 4 SANCHEZ 3 15’ R s HA DETTO S Guidolin Sanchez è destinato a diventare uno dei numeri 10 più forti del mondo «Ho pensato: ora faccio il doppio passo» Il cileno: «Mai segnato tanto, nemmeno da bambino». E c’era il Barça a spiarlo DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO dQuanto vale Alexis Sanchez, il bambino meraviglia che ha segnato quattro dei sette gol dell'Udinese? Fino a sabato Giampaolo Pozzo, proprietario del club friulano, non l'avrebbe ceduto per meno di 30 milioni. Il poker del Barbera fa lievitare la cifra. Diciamo 35, quasi 40. E al 90 per cento il malloppo dovrà essere cash, denaro sonante e contante, perché in Friuli i giocatori se li scelgono e se li creano in proprio. Da quelle parti non riciclano l'usato, per quanto sicuro possa essere. Lui sogna lo United Al Barbera c'era un osservatore del Barcellona. Venuto in Sicilia per monitorare Pastore del Palermo, lo 007 "blaugrana" si sarà reso conto di quanto è forte "el Nino Maravilla". Nel Barça però gioca Leo Messi e sarebbe difficile trovare spazio. Si sa per certo - Sanchez di interviste ne fa poche e in quelle poche dice poco, ma con i compagni si lascia andare -, si sa per certo, dicevamo, che Sanchez vorrebbe giocare nel Manchester United. Il terzo gol di ieri, suo secondo personale, è un omaggio a Cristiano Ronaldo, grande ex dello squadrone di Ferguson: fuga in velocità e festival del doppio passo. Palla c'è, palla non c'è, portiere seduto, palla in rete. Il gioco delle tre tavolette, però con i piedi. Nel suo profilo su twitter Alexis ha scritto o ha fatto scrivere: «Sanchez è un calciatore cileno. Oggi gioca per l'Udinese, ma Inter, Chelsea, Zenit San Pietroburgo e Manchester United lo cercano. Vedremo che cosa succederà». Questi quattro club, più il Barcellona, hanno la forza per firmare il bonifico che Pozzo richiede. Difficile, se non impossibile, che la Juve possa intromettersi. Probabile che a Madrid alzi un sopracciglio José Mourinho (e il Real, se vuole, può). La benedizione di Guidolin Francesco Guidolin, dopo il settebello palermitano, ha dato la benedizione al cileno: «A meno che non sopraggiungano problemi di testa, ma non succederà nulla del genere perché Alexis è un ragazzo a posto, Sanchez è destinato a diventare uno dei numeri dieci più forti al mondo». Guidolin il cileno lo vede sulla trequarti, non in fascia: «Tra le linee è immarcabile. Salta l'uomo e punta la porta. Attenti, però: è un "dieci" moderno, rientra, partecipa alla riconquista del pallone». E l'interessato che cosa dice? Poche parole, come sempre: «Quattro gol in partita vera non li avevo mai fatti, neppure da bambino. La rete più bella è stata la seconda, quando ho ricevuto il pallone da Di Natale ho pensato: "Mi presento davanti al portiere e faccio il doppio passo". Così è stato». Dettaglio significativo: senza Sanchez l'Udinese rallenta. Contro Bologna e Brescia il cileno non c'era e sono arrivati due pareggi. A Udine sono consapevoli che a giugno Alexis se ne andrà, impossibile trattenere un fenomeno del genere. In cambio del via libera gli chiedono la qualificazione alla Champions. w I NUMERI 4 le reti di Sanchez che è il primo giocatore dell’Udinese a realizzare un poker di gol. Per Di Natale la 6ª tripletta in A R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A DOPO LA CADUTA CON IL BOLOGNA Titolari e cambi Anche i vertici bocciano Gigi La gestione della gara non è piaciuta nemmeno ai dirigenti della Juve. E contro il Milan non ci sono ricambi a centrocampo 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dParecchio criticata la gestione di Juve-Bologna da parte di Gigi Delneri. Sia a livello di formazione iniziale sia a livello di cambi. Dubbi che nel dopo gara anche la dirigenza bianconera ha esternato al tecnico friulano. Iaquinta e Martinez Ha per esempio negativamente sorpreso la promozione di Iaquinta a titolare. Di certo non per il valore assoluto del guerriero calabrese, quanto per un precario stato di forma evidenziato già contro l’Inter e il Lecce. Insomma, un uomo «a rischio», che si sommava alla presenza di Jorge Martinez, pure lui completamente fuori forma, ma scelta obbligata per via dei tanti problemi a centrocampo. Cambi frettolosi? Ma ciò che meno ha convinto nel «drammatico» sabato bianconero sono stati i due cambi effettuati durante l’intervallo. Cambi di uomini e di sistema di gioco. Il tutto dopo 45’ sicuramente poco spettacolari, ma nei quali la Juve non aveva subito un solo tiro verso la sua porta, creando invece almeno tre occasioni importanti da gol, palo di Iaquinta (da pochi metri) compreso. Con Del Piero e Toni al posto di Martinez e Iaquinta, si è passati a una specie di 4-2-3-1, che di fatto ha «escluso» dalla partita Matri (finito larghissimo, a sinistra) e creato in generale non poco scompiglio a livello di equilibri tattici, con una squadra che è sembrata subito piuttosto disorientata dal nuovo sistema, tanto da sbandare più volte nei venti minuti iniziali, quelli che Di Vaio ha sfruttato al meglio per colpire e affondare la Juve. Disorientati i giocatori e gli stessi dirigenti bianconeri, che certi appunti li avrebbero fatti direttamente a Delneri a fine partita. Perché quella frenesia di ribaltare tutto? Perché non limitarsi a sostituire i deludenti Martinez e Iaquinta con i «pari ruolo» Pepe e Toni? Perché non giocarsi la terza punta pura più avanti e solo in caso di necessità? Oggi la ripresa Ci sarà invece poco spazio per la fantasia contro il Milan. Gli infortuni (Aquilani non recupera, Sissoko va sotto i ferri) e la squalifica di Pepe azzerano infatti le alternative soprattutto a centrocampo, dove Delneri è di fatto costretto a riproporre lo stesso quartetto di sabato sera. Oggi la ripresa degli allenamenti, cominceremo a capire se qualcosa cambierà invece in difesa, dove non è da escludere un turno di riposo per Bonucci, con Chiellini di nuovo in mezzo e uno fra Grosso e Traoré a sinistra. Potrebbe poi rientrare fra i titolari anche Sorensen per Grygera. In attacco, sicuro Matri, poi ballottaggio fra Toni e Del Piero. m.gra. BOLOGNA Cinquecento tifosi in festa all’aeroporto BOLOGNA (a.to) Cinquecento tifosi hanno atteso alle due di notte il rientro del Bologna in charter da Torino. Da tanto tempo la gente bolognese non si mobilitava per inneggiare i propri giocatori e l’allenatore. Nemmeno il giorno dell’ultima promozione in A c’era stato tanto trasporto perchè in questo successo, definito storico sotto le Due Torri, c’è il comune sentire di un evento irripetibile visto che era atteso da 31 anni. Una conquista che anche i giocatori hanno voluto festeggiare: Perez cantava a squarciagola e Meggiorini sfrecciava sulla sua auto sventolando la bandiera del vecchio Bfc. Con la salvezza ormai in tasca, adesso si può guardare al futuro: oggi è in programma un doppio Cda del club e della sua controllante. All’odg c’è la previsione di spesa per i rinnovi contrattuali. L’idea è confermare in blocco questa squadra, a cominciare dal tecnico Malesani, il diesse Longo e ovviamente Di Vaio. w CRISI JUVE 2 I NUMERI Arrivare a giugno Delneri ci prova 44 Poi il grande nome: Capello o Spalletti le partite di campionato del 2011 (su un totale di 10) in cui la Juve non ha preso gol: contro Sampdoria e Inter. i punti che aveva la Juve lo scorso anno dopo 27 giornate: tre in più di quelli ottenuti finora da Delneri 8 le sconfitte in campionato della Juve in questa stagione. Ci sono anche undici vittorie e otto pareggi 31 i giocatori utilizzati da Delneri almeno una volta in campionato. Diventano 39 contando anche le coppe Il tecnico cacciato subito solo in caso di tracollo Per giugno si pensa anche a Conte e Villas Boas MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dIntoccabile dopo la sconfitta di Lecce, parecchio traballante all’indomani del disastroso k.o. con il Bologna. Così in sette giorni è cambiata la situazione di Delneri, che comunque non correrà rischi almeno fino a sabato, giorno di Juventus-Milan. Sono ore di fitti colloqui fra la società e il tecnico friulano. «E’ logico che Gigi sia sotto esame — aveva detto domenica notte Beppe Marotta —. Siamo attentissimi a capire se la sua po- sizione arriva sotto il livello di guardia. In questo momento assolutamente no, perché non ha dato segnali di sbandamento, però ne riparleremo». Appunto. Si sono sentiti ieri, e lo stesso faranno oggi prima della ripresa degli allenamenti. Imputato Sabato notte Agnelli e Marotta si erano appartati con Delneri. Nello spogliatoio, senza giocatori. «Te la senti di continuare?», la domanda dei vertici bianconeri. «Sì», la risposta del tecnico. Decisa, orgogliosa, convinta. Poi, via, trenta minuti do- po la mezzanotte: a casa, da solo. Niente cena post partita con Marotta e Paratici, praticamente una tradizione. Pochi minuti prima se ne era andato pure Agnelli, zero voglia di parlare. E ora? Senza escludere sviluppi clamorosi - mai dare infatti nulla per scontato in certe situazioni -, sta comunque emergendo forte l’orientamento di non scaricare Delneri, almeno fino al termine della stagione. E una scorta di ossigeno in questo senso è arrivata da una domenica che di fatto ha lasciato inalterati i distacchi dal quarto posto e della zona Europa League. Insomma, Delneri rischia solo in caso di un tracollo continuato. Pesate le due soluzioni possibili, in corso Galileo Ferraris si sono ormai convinti che i danni irreversibili potrebbero arrivare solo da un nuovo «quarantotto». Gettare tutto all’aria e rifondare per l’ennesima volta avrebbe effetti disastrosi anche sulla prossima stagione. Salvare invece almeno parte di un progetto comunque portato avanti con grande serietà, consentirebbe di avere un punto di riferimento impor- I PROGRAMMI SERVONO MOLTI SOLDI PER RIFARE LA SQUADRA Ricostruzione: Agnelli «chiede» 150 milioni, Elkann ne stanzia 50 G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA L’ANTICIPO MILANO dLa Juve sta per entra- Doppio Di Vaio re in uno dei momenti più delicati della sua storia. Nei prossimi tre mesi andrà pianificato il futuro prossimo e quello remoto della società: una pianificazione che, in attesa dell’introduzione del fair-play finanziario, dipenderà in modo molto stretto dalla somma a disposizione dei dirigenti. Si tratta prima di tutto di una scelta strategica: bisogna decidere se e in quanto tempo la Juve proverà a tornare grande. Con chiarezza e onestà l’estate scorsa fu detto ai tifosi che il nuovo progetto non avrebbe probabilmente portato subito un successo, ma avrebbe garantito un miglioramento rispetto al disastro della stagione 2009-10 in attesa della seconda parte del lavoro di ricostruzione, fissato per l’estate 2011. Adesso, però, è evidente che la Juve ha bisogno di uno sforzo economico ben maggiore di quello preventivato. A meno che non si opti per una politica di basso profilo. Ed è questo il nodo principale. Due cugini e 100 milioni Da Corso Galileo Ferraris (oggi il Cda sancirà la sostituzione di Michele Bergerio con Aldo Mazzia nel ruolo di direttore finanziario) filtrano alcune cifre. Andrea Agnelli avrebbe stimato in 150 milioni il tesoro indispensabile per ripianare le per- Andrea Agnelli, 35 anni, insieme a John Elkann, 34 LAPRESSE dite e investire sul potenziamento della rosa. Un vero e proprio aumento di capitale che però non è ben visto da John Elkann, presidente della Exor, la cassaforte della famiglia. Elkann pensa di concedere alla Juve solo una cinquantina di milioni, ossia un terzo di quanto servirebbe per provare a rifare grande la squadra. Non è una differenza da poco, non è un problema da poco. Anche perché i tifosi spingono per avere una risposta chiara sul progetto bianconero: vogliono sapere se davvero c’è la volontà di costruire una squadra competitiva. Un anno fa di questi tempi le curve si schierarono apertamente contro la vecchia dirigenza e cominciarono a invocare Andrea Agnelli, poi diventato presidente a maggio. Andrea piace perché è un tifoso, perché ha la passione, perché respira Juve dalla mattina alla sera, perché in tribuna suda e soffre come se fosse in campo, perché con gli altri tifosi non condivide solo la fede sportiva ma anche il rispetto e il senso di appartenenza alla centenaria storia del club. Proprio per questo, quindi, i tifosi adesso sono delusi e sperano che il presidente imponga la propria linea al cugino: è in ballo il futuro della Juve e non si può perdere altro tempo perché di delusione in delusione diminuisce l’appeal JUVENTUS-BOLOGNA 0-2 MARCATORE Di Vaio al 4’ e al 21’ s.t. JUVENTUS (4-4-2) Storari 6; Grygera 4,5 (dal 24’ s.t. Pepe 5,5), Barzagli 5,5, Bonucci 4,5, Chiellini 5; Krasic 5,5, Felipe Melo 5,5, Marchisio 6, Martinez 4 (dal 1’ s.t. Del Piero 6); Matri 5, Iaquinta 5 (dal 1’ s.t. Toni 5). All. Delneri 4,5. PANCHINA Manninger, Motta, Traoré, Salihamidzic BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano 7; Esposito 6 (dal 31’ p.t. Mutarelli 6,5), Portanova 6,5, Britos 6,5 (dal 32’ s.t. Cherubin s.v.), Rubin 7; Perez 6, Mudingayi 7, Casarini 6,5; Della Rocca 6; Meggiorini 7 (dal 43’ s.t. Buscé s.v.), Di Vaio 8. All. Malesani 8. PANCHINA Lupatelli, Morleo, Paponi, Gimenez ARBITRO Romeo di Verona 6,5. AMMONITI Pepe, Mutarelli, Britos per gioco scorretto. della squadra verso quei campioni che potrebbero riportarla in alto e dai quali non si può più prescindere. Lo stadio L’aspetto paradossale è che tra pochi mesi sarà pronto il nuovo stadio della Juve e il club rischia di trovarsi nella condizione di avere una bella casa senza nemmeno un quadro da mostrare agli ospiti. Lo stadio funziona se lì gioca una squadra che ti invoglia ad andarci. Altrimenti serve a poco, perché vanno bene i negozi, i supermercati e i ristoranti, ma lo stadio è innanzitutto la casa del calcio. E per fare del bel calcio servono i grandi campioni. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT s zupping PRONTI R z di VINCENZO CITO [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA V Claudio Gentile, 57 anni, è nato a Tripoli. Con l’Under 21 ha vinto un Europeo e un bronzo olimpico V tante nell’impostazione del prossimo mercato. Chi traghetterebbe? Un altro «aiutino» a Delneri arriva poi dai pochi eventuali traghettatori credibili a piede libero. E infatti oggi Marotta ha davvero il taccuino bianco. Ma qualcosa dovrà comunque sondare in questi giorni, proprio perché non può permettersi di farsi trovare eventualmente impreparato. E allora ecco che cominciano a girare alcuni nomi. Sentito Nedved, che però ha detto no, si parla di Pierluigi Casiraghi (ex c.t. del- l’Under 21) e di Claudio Gentile, già in ballottaggio con Zaccheroni nella scorsa stagione. Pezzi grossi a giugno Traghettatori a parte, sembra comunque ben più concreta la possibilità di un cambio di panchina a giugno. Per evitarla Delneri dovrebbe vincere almeno dieci delle prossime undici partite, possibilmente con in tasca un posto nell’Europa che conta. Siamo obiettivamente ai limiti del miracolo. Due i tecnici potenzialmente in corsa: Fabio Capello e Luciano Spalletti. Il primo do- vrebbe liberarsi dalla Federazione inglese e chiederebbe investimenti pesanti, il secondo guida lo Zenit ed è chiamato a decidere in breve tempo, visto che a metà marzo comincia il campionato russo. In seconda battuta, vanno tenuti d’occhio un paio di giovani emergenti. Innanzitutto, Antonio Conte, uno dei capitani storici della Juve, acclamatissimo dal popolo juventino sabato sera all’Olimpico. Poi, attenzione ad André Villas Boas, 33 anni, cresciuto alla scuola di José Mourinho e oggi brillantissimo tecnico del Porto. I giocatori della Juve a testa bassa intorno al tecnico Gigi Delneri, 60 anni, alla prima stagione alla guida dei bianconeri dopo una lunga carriera trascorsa quasi tutta in provincia DEEP-ART Pierluigi Casiraghi, è nato a Monza il 4 marzo 1969. Ha allenato l’Under 21 dal 2006 al 2010 Chissà come si gioca «con tanti assenti» Massimo Mauro (Sky) a Marco Branca prima della partita «Anche stasera giocate con tanti assenti». «Pazzini applaudito dai suoi ex freschi sostenitori» (Marco Civoli, Rai) La funzione di un bordocampista «E’ successa una cosa strana, è venuto Mazzarri da me per gridarmi "Dite dite che è calcio di rigore!"» (Paolo Bargiggia, Villarreal-Napoli, Retequattro) L’umiltà di Luca Pisinicca (Raisport) «Noi credo siamo in grado di andare a leggere le formazioni delle due squadre» (Alto Adige-Roma, calcio donne) Sky sport 24, mentre tutti sono attorno a Moratti, arriva una biondina. «Hanno parlato di sudditanza verso le piccole». Il presidente dell’Inter «Semmai verso le grandi» Noi avevamo capito «estetica», Stefano Mattei (Rai) precisa che, domenica 20 febbraio, aveva parlato di «gioia isterica» di Pato quando si era tolto la maglia dopo il gol. Quasi quasi, era meglio estetica... Fulvio Collovati («La Domenica sportiva» Rai Due) «Anche io ero timido, ho giocato nel Milan a 19 anni. Poi ho avuto la fortuna di esordire in nazionale e di giocare al fianco di Antonio Cabrini e Antonio Rivera» Gianluca Prudenti (Mediaset Premium) «Splendido il primo gol in serie A di Ghezzal». A parte gli undici segnati col Siena. «A scatola chiusa compro solo Arrighetti!» (Andrea Lucchetta, Raisport, Bergamo-Conegliano di pallavolo femminile) Vittorio Munari (Sky, Italia-Galles) «Meta! Meta! Meta! Chiaramente meta! Meta! Meta! Meta! Dai, dagli questa meta! E’ meta! E’ chiaramente meta. Meta! Meta! Meta! E’ meta, è meta, è meta». Il verdetto della prova tv: non è meta. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 27a GIORNATA Amaurissimo La Roma ci ricasca L’ex Juve esplode Parma da 0-2 a 2-2 Pure con Montella riaffiorano i soliti difetti dei giallorossi. Altro guaio al ginocchio per Pizarro RUGGIERO PALOMBO ROMA 2 PARMA 2 (4-2-3-1) Doni; Cassetti, N. Burdisso, Juan, Riise; Pizarro (dal 1’ s.t. Simplicio), De Rossi; Taddei, M. Brighi, Vucinic (dal 18’ s.t. Menez); Totti (dal 30’ s.t. Borriello). PANCHINA Julio Sergio, Castellini, Loria e Viviani. ALLENATORE Montella. (3-4-2-1) Mirante; Paci, Paletta, A. Lucarelli; Zaccardo (dal 27’ s.t. Dzemaili), Valiani, Morrone (dal 7’ s.t. Crespo, dal 36’ s.t. Pisano), Modesto; Candreva, Giovinco; Amauri. PANCHINA Pavarini, Galoppa, Gobbi, Palladino. ALLENATORE Marino. PRIMO TEMPO 2-0 ESPULSI Paci (P) al 35’ s.t. per doppia ammonizione per gioco scorretto. GIUDIZIO 777 MARCATORI Totti (R) su rigore al 19’, Juan (R) al 36’ p.t.; Amauri (P) al 29’ e al 34’ s.t. ARBITRO C. Brighi di Cesena. AMMONITI Zaccardo (P) e Totti (R) per c.n.r., Burdisso (R) e Dzemaili (P) per g.s. NOTE spettatori 9.882, incasso di 208.573; abbonati 18.617, quota 397.486. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 0-4. Angoli 6-5. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t. 5 R PRODUZIONE RISERVATA ROMA dLa Juve è al collasso e la Roma ci va molto vicino per mano di Amauri, scarto di Madama. Paradossi del calcio. Il Parma ringrazia in una giornata dove in coda non c’è squadra che non faccia punti. La doppietta in rimonta dell’italo-brasiliano, fantastico il gol dell’1-2 di tacco, rovina le 600 maglie giallorosse e il gol numero 197 (in campionato) di Totti, e il battesimo di Vincenzo Montella in un Olimpico che alla fine fa una scoperta: il problema IL TACCO AL VOLO DI AMAURI È UN GIOIELLO L’1-2 con cui il Parma accorcia le distanze è un gol fantastico, firmato da Amauri. Come si vede nel disegno di Rinaldi, l’ex centravanti della Juve tramuta in rete un cross di Valiani con un colpo di tacco che anticipa Juan e beffa Doni non era soltanto Ranieri. Ha ragione l’Aeroplanino nello scherzarci sopra: mercoledì a Bologna si è vinto perché il recupero/prosecuzione è cominciato dal minuto 17. L’inquietante statistica la propone lo stesso tecnico: 24 dei 38 gol presi dalla Roma in campionato sono arrivati nell’ultima mezzora. Noi aggiungiamo anche i 2 (su 3) della Supercoppa e i 7 (su 14) della Champions. E per colmo di sadismo ricordiamo che prima del 2-2 col Parma ci sono stati il Bologna dell’andata e il Chievo (da 2-0 a 2-2), la Sampdoria (da 1-0 a 1-2), il Brescia (da 1-0 a 1-1) e lo show di Marassi col Genoa (da 3-0 a 3-4). In totale, 14 punti persi di rimonta: aggiungeteli alla classifica attuale della Roma e vedrete dove sta. Gambe molli Sì, il problema principale è quello di una condizione fisica assai deficitaria. Riaffiora il pensiero che nel campionato scorso, quello della rincorsa con una serie positiva lunga 24 giornate, la preparazione estiva che lo precedette fu curata da Spalletti. Questa volta è toccato a Ranieri, che dunque, al netto di uno spogliatoio che non brilla per «voglia di lavorare saltami addosso», ha le sue responsabilità. Col Parma, ci si aggiunge pure l’effetto Pizarro: protagonista come col Bologna di un primo tempo a senso unico, chiuso sul 2-0 grazie al rigore di Totti (fallo di Lucarelli su Taddei) e al tap in di Juan su palla inattiva, Pizarro si fa male al solito ginocchio, complice un’entrata carogna di Giovinco. Al suo posto entra Simplicio con conseguente arretramento di Brighi, e la Roma si perde, incapace di tenere palla e congelare il gioco. LE PAGELLE di RU.P. RIISE STRALUNATO, TOTTI C’È DZEMAILI E VALIANI DECISIVI ROMA 5,5 PARMA 6,5 DONI 5,5 Salva su Dzemaili ma sui due gol appare poco reattivo. MIRANTE 5,5 Bravo su Totti, ma sul colpo di testa di De Rossi che genera il 2 0 potrebbe fare di più. CASSETTI 6 Giovinco combina poco, ma affiora nel finale. N. BURDISSO 5,5 Colpevole sul secondo gol di Amauri, molto più svelto nello sfruttare il rimpallo. PACI 5 Due gialli gratuiti, il terzo stopper mette a rischio col rosso la rimontona del suo Parma. JUAN 6 Il migliore di una difesa stonata, Amauri lo beffa di tacco. PALETTA 6 Fa subito rigore su Totti ma la passa liscia, poi si difende al centro della difesa. RIISE 5 Sempre più stralunato, è assente quando dalla sua parte piovono i cross di Valiani. A. LUCARELLI 6 Fa rigore (ma non troppo) su Taddei e poi lotta senza mai risparmiarsi. PIZARRO 6,5 Di quanto pesa te ne accorgi quando non c’è. Lo mette ko una entrataccia di Giovinco. ZACCARDO 6 Terzino laterale, limita Vucinic giocando assai alto, ma si perde De Rossi sul 2 0. SIMPLICIO 5 Rileva Pizarro, male da trequartista e pure dopo. DZEMAILI 6,5 Rileva Zaccardo e si piazza in mezzo al campo, in regia. Risolutivo, sfiora pure il 3 2. DE ROSSI 6 Se la cava, entra di testa nel 2 0, nel finale è stanco. TADDEI 6 Non ha più lo smalto di un tempo, si salva col mestiere e con quello guadagna un rigore. M. BRIGHI 5,5 Meglio da trequartista che quando finisce largo a sinistra nel 4 4 2 . VUCINIC 6 Montella lo toglie con troppa fretta a mezzora dalla fine. MENEZ 5 Rileva Vucinic sul 2 0 e finisce 2 2. Mangiapalloni a oltranza e poco incline a soffrire. h IL MIGLIORE 7 TOTTI VALIANI 6,5 Soffre De Rossi ma si scatena a destra quando entra Dzemaili: suoi i due cross partita. MORRONE 5,5 Patisce Pizarro ed è il primo che Marino sacrifica. CRESPO 6 Per Morrone, crea l’alternativa a Amauri. Sul 2 2, espulso Paci, esce (Pisano s.v.). MODESTO 5,5 Patisce Taddei e non è reattivo sul gol di Juan. CANDREVA 6,5 Bene da trequartista e poi da mediano. GIOVINCO 5 Si sveglia troppo tardi e a Pizarro fa una carognata. IL MIGLIORE h 7,5 AMAURI Si impegna come un ragazzino, rigore ok, due volte fa da solo e sfiora il gol. Toglierlo sul 2 1 non è stata una buona idea. Ammonito, sarà squalificato. (Borriello s.v.) Sbaglia di testa il possibile 1 2, ma poi si inventa un gol da favola e concede il bis d’agilità. Rinato. All. MONTELLA 5,5 Parte bene, ma si incarta con i cambi. Il fiato grosso, è ovvio, non è colpa sua. All. MARINO 6,5 Il primo Parma piace poco, ma le correzioni in corsa sono tutte ispiratissime. TERNA ARBITRALE: C. BRIGHI 5,5 Si perde per strada il rigore su Totti e l’entrata «arancione» di Giovinco su Pizarro. Galeoni 6,5-Barbirati 6,5 LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R w Montella: «Cali fisici» 4 Adriano? «Indifendibile» I NUMERI punti di Montella sulla panchina della Roma. Dopo il successo nel recupero contro il Bologna, è arrivato un pari Il tecnico allude a Ranieri: «Presi 24 gol nei finali, un motivo ci sarà». Montali contro la punta, irreperibile per le visite STEFANO BOLDRINI l’ho visto in crescita»), confessa di aver intravisto segnali positivi («siamo migliorati rispetto a Bologna»), difende la decisione di sostituire Totti («in quel momento mi sembrava la scelta giusta e la rifarei»). 5 RIPRODUZIONE RISERVATA 16 LA FESTA ROVINATA DEL CAPITANO Francesco Totti aveva portato in vantaggio la Roma su calcio di rigore, al 19’, bagnando con il 197o gol in campionato le 600 partite in giallorosso LAPRESSE Mente sveglia Il pencolante Marino, poco convincente nel privilegiare in avvio un 3-4-2-1 molto difensivo, con tre stopper, due difensori esterni a metà campo e il regista arretrato Dzemaili in panchina, si riabilita nel secondo tempo. Dentro Crespo per Morrone, con arretramento di Candreva sulla linea mediana, ma soprattutto dentro Dzemaili per Zaccardo per l’ultimo quarto di partita. Mossa doppiamente felice, perché Dzemaili aggiunge qualità in mezzo al campo e così facendo dirotta Valiani sulla corsia di destra. Il pelato, assai toni- co, la asfalterà travolgendo le resistenze di Riise e del sopraggiunto Brighi, con la Roma passata frattanto a un 4-4-2 dettato dai cambi non proprio ispirati di Montella (Menez-Vucinic e sul 2-1 Borriello-Totti). Saranno proprio di Valiani i cross delle reti di Amauri. La Roma, gomme a terra, non sa approfittare degli ultimi 14 minuti in superiorità numerica, causa espulsione di Paci. È anzi il Parma, con Dzemaili prima, risponde Doni, e con Giovinco poi, il pallonetto è fuori di niente, a sfiorare l’impresona stile Genoa. GOLEADOR RITROVATO GIÀ 3 RETI CON IL PARMA Amauri, 31 anni, gioca in Italia dal 2001. Debuttò in A col Napoli ANSA Amauri: «Il merito è tutto di Marino» GABRIELLA GREISON 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA dLui non suda, trattiene. Calpestatelo pure nell’anima, chiedendogli se questi due gol con il Parma sono una risposta alla Juventus, vi risponderà che non è un problema suo, adesso. Trattiene anche il fiato, se serve. Ma, poi, lo dice: «Non mi interessa, non è un mio problema». Amauri non fa uscire niente, se non vuole. «Sono fatto così, penso alla giornata». Anche se, da gennaio, di gol ne ha segnati già 3 con i gialloblù. «È vero, sono felice, ma non voglio parlare della mia ex-squadra». Perché la sua rinascita è iniziata con questi colori. «E di gol voglio farne ancora una valanga. Voglio dimostrare quello che so fare, e metterci tutto me stesso». Un anno senza segnare, quasi va via inosservato adesso. «A volte bisogna cambiare qualcosa, per iniziare una svolta. Sono contento, mi sento bene. Ho subito tanti infortuni, ho giocato pochissimo. Ora ho trovato continuità». Dettagli Lui è così, gentile e civile. E se gli date il merito della rimonta, lui rifiuta pure quella. «Sì, perché non è così. Avevo dietro una squadra che correva tanto. E loro hanno perso pure Pizarro, uno che non ci dava riferimenti. E, poi, c’è anche stata la mano del tecnico». Marino, che tra primo e secondo tempo ha tenuto la squadra a rapporto negli spogliatoi. «Sì, ci ha mostrato la sua cattiveria, e noi lo abbiamo seguito al volo. Lui è stato il primo a crederci ed è stato in grado di motivarci». E gli obiettivi, ora, sono tanti. «Dobbiamo stare sereni, e andare avanti. Perché la salvezza deve essere il nostro primo pensiero, ogni giorno. Siamo riusciti a pareggiare, dopo una grande rimonta, è stata una partita difficilissima: dopo prove così, dobbiamo crederci e andare avanti. Proprio come ci diceva il tecnico negli spogliatoi: fidatevi di voi stessi. In effetti, ci siamo fidati». E chissà se Prandelli ha guardato la partita. «Sono fiducioso pure su quello...». gol di Totti al Parma. Quella gialloblù è la squadra più perforata nella carriera professionistica del numero 10 10 sconfitte di fila in casa della Roma per il Parma, prima del pari di ieri. Solo nel 1998 aveva segnato 2 reti a Roma ROMAdNon si nega nulla la Roma nel giorno delle 600 partite di Totti: il gol numero 197 del capitano, l’illusione del 2-0, le gomme che si sgonfiano dopo un’ora, la sesta rimonta subita in campionato, la penosa fuga in silenzio di Rosella Sensi, Adriano che salta la visita di controllo alla spalla e che, parole del direttore generale in pectore Gian Paolo Montali, «è indifendibile». Sullo sfondo, Claudio Ranieri: l’ambiente ha giudicato «indelicata», nei tempi soprattutto, l’intervista rilasciata al Tg1 dall’ex allenatore della Roma alla vigilia della gara con il Parma. Montella Il nuovo tecnico indica nella condizione fisica il problema numero uno della Roma: «Se abbiamo subito 24 gol nell’ultima mezz’ora, una spiegazione ci sarà. Il calo fisico è evidente, poi diventa anche un problema mentale: quando le energie calano, subentra la paura. La ricetta? L’unica: lavora- re». L’infortunio di Pizarro, che ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro — oggi i test clinici —, ha distrutto la squadra: «Pizarro è fondamentale. Mi dispiace che sia stato fischiato mentre usciva in barella». Montella fa quadrato attorno la squadra. Protegge Riise («ha sbagliato qualcosa, ma Vincenzo Montella, 36 anni, seconda volta sulla panchina della Roma ANSA Adriano Il brasiliano non si è presentato alla visita di controllo con il professor Castagna. Montali è durissimo: «Adriano è indifendibile. Abbiamo fatto tanto per lui e a questo punto prenderemo provvedimenti nell’interesse della Roma». Poi parla del futuro, indicando la linea guida della possibile convivenza con Franco Baldini: «Con la nuova proprietà, dovrei avere l’incarico di direttore generale. In una società moderna, servono due figure importanti: il d.g. dell’area sportiva e il d.g. dell’area economica». Totti Il capitano esce a testa bassa. Sul suo sito scrive: «Avrei voluto festeggiare le 600 gare in giallorosso con una vittoria sul Parma. Ora non dobbiamo mollare. Lo dobbiamo alla maglia e ai nostri tifosi». R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 27a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CAGLIARI dLa lepre è stanca, sfi- duciata, e il cacciatore s’avvicina, entusiasta, a grandi balzi. La lepre-Lazio si nasconde a Cagliari, dopo 5 partite senza sconfitte, ma un po’ più sudate. E l’Udinese cacciatrice gioca al tiro al bersaglio col Palermo. Così, per prendere le misure Champions. Nel frattempo, il Cagliari gode, batte una grande dopo aver perso ingiustamente con un’altra grande la settimana prima. Ormai è quasi nel porto salvezza, se continua così può persino fare un pensierino proibito all’Europa, visto come vanno le rivali che ha davanti. Cattiveria Il Cagliari vince con la qualità che è mancata alla Lazio: la grinta, la cattiveria, la convinzione. Con la batteria di punte che ha, Reja per i gol resta aggrappato soprattutto a Hernanes. Non ha segnato lui, non ha segnato nessuno. Eppure per tutto il primo round la Lazio ha mostrato la sua superiorità tecnica, controllando la sfida lontano dalla sua area, tenendo il Cagliari sotto pressione, facendolo soffrire in mezzo, anche perché Conti stava basso per controllare il brasiliano. Il problema è che l’unica chance vera della Lazio è stata su una punizione centrale respinta da Agazzi. Il tosto Cagliari ha tenuto duro e poi colpito, a fine tempo, grazie a un assist di Cossu per Acquafresca pescato solo in area. Il centravanti tira a giro, Berni (discreto sostituto di Muslera) in uscita riesce appena a sfiorare la palla dove arriva come una furia Dias che non si sa bene cosa voglia fare, ma alla fine la butta dentro. La palla forse sarebbe entrata lo stesso, ma optiamo per l’autorete perché Dias avrebbe potuto serenamente deviare in calcio d’angolo o gestire comunque in un modo più proficuo il tiro di Acquafresca. Dias, che figuraccia Il Cagliari frena la Lazio Autorete sul tiro di Acquafresca: per i biancocelesti rallentata la corsa Champions, i sardi sognano l’Europa CAGLIARI LAZIO 1 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI aut. di Dias al 40’ p.t. CAGLIARI (4-1-3-2) Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Conti; Biondini, Cossu (dal 17’ s.t. Nainggolan), Lazzari; Acquafresca (dal 29’ s.t. Missiroli), Nenè. PANCHINA Pelizzoli, Magliocchetti, Ariaudo, Laner, Ragatzu. ALLENATORE Donadoni. LAZIO (4-2-3-1) Berni; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Matuzalem, Ledesma; Sculli (dal 20’ s.t. Floccari), Hernanes, Gonzalez (dal 31’ s.t. Zarate); Kozak. PANCHINA Bizzarri, Stendardo, Scaloni, Bresciano, Garrido. ALLENATORE Reja. L’autorete di André Dias, 31 anni, che devia nella sua porta il tiro di Acquafresca LAPRESSE I RIMPIANTI DEI BIANCOCELESTI Reja: «Noi padroni per 45’ Troppi errori sotto porta» CAGLIARI (s.cie.) «Vittoria importante, ottenuta con carattere e intelligenza: ai ragazzi dico bravi, questo era un bivio fondamentale per la stagione». Donadoni esulta, mentre Reja non si dà pace: «Nel primo tempo abbiamo dominato, il Cagliari nell’unica occasione è riuscito a farci gol. Sono comunque soddisfatto della prestazione, ma bisogna essere più concreti sottoporta». Mosse Fin lì i sardi non meritavano il vantaggio. Lo hanno legittimato dopo, giocando un secondo tempo autoritario e pieno di convinzione (e con Conti tornato più alto). Il ruolo che avrebbe dovuto avere la Lazio che invece si è sgonfiata, nonostante i tentativi di Reja per lanciarla all’attacco: dentro Floccari e poi Zarate per l’ombra di Sculli e Gonzalez. A parte un gran tiro di Ledesma da fuori, Agazzi si è limitato a uscire sulle teste o sui piedi avversari, ARBITRO Russo di Nola. AMMONITI Astori (C), Biondini (C), Canini (C), Lichtsteiner (L) per gioco scorretto; Gonzalez (L) per proteste; Missiroli (C), Nenè (C) e Matuzalem (L) per c.n.r. NOTE paganti e abbonati non comunicati. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-3. Angoli 1-5. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 5’. aiutato da un Astori in gran spolvero che ha cancellato Kozak. Di contro, il Cagliari ha sfiorato il raddoppio con una gran volée di Missiroli (entrato, con profitto, per Acquafresca) e una punizione di Conti stile Hernanes. A essere onesti, poca roba su entrambi i fronti. Ma al Cagliari va bene così. Le assenze di Muslera, Mauri e Brocchi invece non bastano come alibi alla Lazio. Occorre ritrovare corsa, grinta e gol per non farsi braccare. LE PAGELLE di F.B. ASTORI E’ UN GIGANTE MISSIROLI DA’ RESPIRO E KOZAK NON LA VEDE CAGLIARI 6,5 AGAZZI 6,5 Pronto nelle uscite. E rischia la cabeza. PERICO 6,5 Pulito in difesa, puntuale nell’offesa. CANINI 6 Il meno efficace nelle coperture. h IL MIGLIORE 7 ASTORI Non fa prendere una palla a Kozak, nemmeno di testa. AGOSTINI 6 Spinge poco: Gonzalez lo tiene basso. CONTI 6 Fatica all’inizio su Hernanes, si riprende e crea gioco. Stupenda sassata su punizione nel finale. BIONDINI 6,5 Il solito motorino rosso. COSSU 6,5 Geniale assist per Acquafresca. NAINGGOLAN 6 Entra a mettere muscoli in mezzo. LAZZARI 6 Solo per la generosità, perché sembrava gli avessero deformato i piedi. ACQUAFRESCA 6,5 Una sola occasione, gol. Che non entrerà nel conto. MISSIROLI 6,5 Polmoni freschi. Promosso. NENÈ 6 Punto di riferimento, fa salire la squadra. All. DONADONI 6,5 La sua squadra non ha brillato, ma è tosto, sempre. LAZIO 5,5 BERNI 6 Sfiora il tiro di Acquafresca, gli altri li para. LICHTSTEINER 6 Mezzo voto in meno per la rudezza di due interventi che potevano far male. BIAVA 6 Può lanciare la pietra di chi è senza colpe. DIAS 5,5 Non si sa se il pallone sarebbe entrato lo stesso, ma l’impacciata deviazione è decisiva. RADU 6 Esente da seri errori, poteva dare di più. MATUZALEM 5 Gioca maluccio e soprattutto è irritante con i suoi continui atteggiamenti provocatori. IL MIGLIORE h 6,5 LEDESMA Novanta minuti a buon livello, anche quando nella ripresa la Lazio non gira più. SCULLI 5 Mai in partita, Perico lo spegne subito. FLOCCARI 6 Entra ben motivato. HERNANES 6 Comanda il gioco, poi si spegne. GONZALEZ 5,5 Le ali irresistibili sono altre. ZARATE 5,5 Ha poco tempo per cambiare le cose, KOZAK 5 Oscurato di brutto da Astori. All. REJA 5,5 Lazio discreta a metà, non trova la giusta reazione. TERNA ARBITRALE: RUSSO 6 Qualche errore veniale, che non incide sulla partita. Giachero 6 - Crispo 6 SERIE BWIN La capolista Atalanta, settimana chiave E ora Consigli è la certezza w La difesa non piglia più gol: ottimismo per le sfide con Torino e Novara I NUMERI 556 ROBERTO PELUCCHI i minuti di imbattibilità di Consigli, che ha preso l’ultimo gol il 15 gennaio. E’ l’unico nelle ultime 9 partite 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dIncomincia la settimana probabilmente più importante della stagione dell’Atalanta, prima con tre punti di vantaggio su Novara e Siena e dieci sul Varese, quarto. In sei giorni la squadra di Colantuono può mettere la croce sulla lotta per il primo posto o rimettere la promozione in discussione. Mercoledì i nerazzurri andranno a Torino, il lunedì successivo ospiteranno il Novara. Due vittorie confermerebbero lo strapotere riconosciuto da tutti gli osservatori, ma finora non completamente espresso. Però, anche quattro punti potrebbero lasciare il segno prima del rush finale, dodici partite da gestire, di cui ben nove contro avversarie che attual- 317 le presenze in campionato di Gian Paolo Bellini con l’Atalanta. Ha eguagliato il primato di Stefano Angeleri Andrea Consigli, 24 anni, all’Atalanta dal 2008 LIVERANI mente si trovano nella parte destra della classifica. In discesa A quel punto gli ostacoli più impegnativi sarebbero Padova e Livorno (in trasferta) ed Empoli (in casa). Tre delle ultime quattro partite, invece, si giocheranno a Bergamo contro Portogruaro, AlbinoLeffe e Cittadella. Colantuono ha una rosa talmente ampia da essere costretto a spedire in panchina e in tribuna giocatori che sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra. Un bel lusso, i cui vantaggi si stanno vedendo adesso. Balza subito agli occhi la solidità difensiva della squadra, che non perde da undici partite (l’ultimo k.o. con il Livorno in casa il 26 novembre) e non incassa gol da 556 minuti (l’ultimo giocatore capace di battere Consigli è stato Schiavi del Vicenza il 15 gennaio e sedici partite su ventotto si sono chiuse senza gol subìti). Anche gli avversari più in forma faticano a entrare nell’area nerazzurra, perché l’Atalanta è squadra poco interessata allo spettacolo fine a se stesso, ma molto attenta alla sostanza (nove vittorie su sedici sono state di misura). E sa di avere giocatori di qualità superiore, in grado di sbloccare la partita in qualsiasi momento. Può una tale corazzata sbriciolarsi improvvisamente e non salire in A? Ma dai... LA SITUAZIONE INFORTUNATI Domani la 29a Mercoledì sera il clou a Torino Porcari va k.o. Graffiedi rischia un lungo stop Questa è la situazione in serie B dopo 28 giornate: Atalanta p. 55; Novara e Siena 52; Varese 45; Reggina 42; Pescara e Torino 41; Empoli e Livorno 39; Vicenza 38; Padova 36; Grosseto 35; AlbinoLeffe 34; Crotone 33; Piacenza 32; Sassuolo e Modena 31; Ascoli ( 6), Cittadella e Portogruaro 28; Triestina 27; Frosinone 26. Domani sera di nuovo in campo per la 29ª giornata e diverse squadre si trovano con il problema degli infortunati che non possono recuperare. Tesser, tecnico del Novara, perde Porcari (contusione al piede sinistro), ma recupera il difensore Morganella, assente sabato. Il Varese deve rinunciare all’attaccante Neto Pereira, fermato da una botta a un polpaccio. Non ci sono buone notizie neppure per il Piacenza: l’attaccante Graffiedi, assente da tre partite, rischia l'operazione a un piede che metterebbe fine al suo campionato, mentre per Catinali si teme un guaio muscolare piuttosto serio. Saranno invece regolarmente in campo i due acciaccati del Torino: il brasiliano Gabionetta, al debutto, ha un’infiammazione a un ginocchio, Bianchi sta smaltendo la botta a un polpaccio; disponibile anche Gasbarroni, assenti invece Garofalo e Pratali. PROSSIMO TURNO Si gioca domani sera (inizio alle ore 20.45), l’ultimo turno infrasettimanale del campionato. Ecco il programma della 29ª giornata: AlbinoLeffe Modena (2 2) Ascoli Vicenza (0 1) Cittadella Livorno (0 3) Grosseto Padova (0 3) Novara Portogruaro (5 1) Piacenza Empoli (1 1) Reggina Frosinone (2 1) Sassuolo Pescara (0 1) Siena Triestina (0 0) Varese Crotone (0 1) Mercoledì, ore 20.45 Torino Atalanta (1 2) LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 27a GIORNATA Annullato il 3-2 valido Il Brescia: «Che schifo» La squadra di Iachini va sul 2-0, poi il Lecce rimonta. Al 93’ gol di Caracciolo, Morganti vede un fuorigioco: sono veleni IL FILM Inizia l’Airone poi rimontano i giallorossi S LE PAGELLE di P.F.A. ZOBOLI FUNZIONA CORVIA ESSENZIALE BRESCIA 6 ARCARI 6 Dodicesima presenza, non è una riserva ma un 1B. Affidabile su una botta di Mesbah. ZEBINA 6 Munari si infila lì, ma l'errore è a monte. MARECO 5 Bega ha l'influenza, lui è nel trio difensivo. Un buco tremendo riporta il Lecce in partita con il 2 1. DAL NOSTRO INVIATO PIERFRANCESCO ARCHETTI IL MIGLIORE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA h BRESCIA d Dei tanti errori di Pulito da errori dietro, va a pigliarsi il primo centro stagionale con la zuccata del raddoppio. questa partita quello che avrà vita più lunga, nei commenti e nelle lamentele, riguarda i giudici di gara, cui la moviola dà torto. Nell'annullare al 93' la rete del 3-2 per il Brescia, l'arbitro Morganti si fida dell'assistente Alessandroni, che non vede il tocco di Olivera che salva dal fuorigioco Caracciolo. Il guardalinee è a 25 metri, l'arbitro a 5, seppur in una mischia. «É uno schifo», commenta poi Diamanti. «Danneggiati e penalizzati», spiega Iachini. «Non ho visto, ma vi credo se dite che era offside», dice Rizzo, sostituto dello squalificato De Canio. Tutto il Brescia è furioso. Era uno spareggio e solo la vittoria l’avrebbe tenuto aggrappato al treno salvezza. Ora viene superato dal Cesena e resta a 4 punti dal Lecce. Non è una sentenza definitiva, ma una mazzata tremenda. Altri errori Eppure il Brescia aveva il successo in mano: 2-0 superato il quarto d'ora. Poi ha sbagliato tanto davanti (soprattutto con Konè) e il necessario dietro, con Mareco imputato sul 2-1 di Corvia e Zambelli sul 2-2 nella ripresa. Sembra che le difese italiane, un tempo rinomate nel mondo, non sappiano più coprire su un fallo laterale. Come gli azzurri al Mondiale contro la Slovacchia, anche i bresciani si fanno infilzare da un'azione nata con le mani e ben sfruttata da Munari. Il Lecce conferma la peggior difesa del torneo (48 reti) ma anche la capacità di rimediare agli obbrobri. Sette occasioni contro 3 significa pure che non sono stati i pugliesi a ribaltare le gerarchie, ma i rivali a offrire la sottomissione. Concorso valido dal 31 gennaio 2011 al 13 marzo 2011. Estrazione finale il 14/03/2011. Totale Montepremi 4.916,00 (IVA Esclusa) Regolamento integrale del concorso disponibile presso la società promotrice e sul sito www.juventus.com Foto©LaPresse Calo Brescia Come dice Iachini, «il gol annullato non verrà più ridato, quindi andiamo avanti cercando la continuità». Nelle 5 gare del suo ritorno un solo 7 ZOBOLI 7 ZAMBELLI 5,5 Solito primo tempo a mille, compreso il cross dell’1 0. Solita ripresa in affanno, con uscita sbagliata sulla rimessa che porta al pari (Daprelà s.v.). KONE' 5,5 Bene al limite: ma in area fallisce tre volte. In vantaggio Al 16’ del primo tempo Caracciolo, tutto solo, raccoglie un assist perfetto di Zambelli e batte Rosati per l’1-0 del Brescia LIVERANI C. ZANETTI 6 C’è per l'appoggio facile. Soffre alla fine. P. HETEMAJ 5,5 Al posto di Filippini, non può avere il suo dinamismo. Prima sufficiente, ma su Olivera cede. LANZAFAME 5,5 Tra centrocampo e attacco, poco tempo e spazio. BERARDI 6 Lascia l'assist a Munari e tiene in gioco Corvia, però è sorpreso da Mareco. Cinque cross. DIAMANTI 6,5 Cala dopo un'ora, ma prima è il più pericoloso. Rischiosa corsa dalla panchina per protestare dopo il gol annullato, prende un giallo. EDER 5,5 Da metà ripresa, non ha il piede caldo. CARACCIOLO 6,5 Sei reti al Lecce in A, sarebbero 7 con quella al 93'. Ha delle pause ma emerge nel finale. ALL. IACHINI 6 Gli errori dei singoli lo puniscono, organizzazione con limiti nella ripresa. Il tocco di Olivera (Lecce) che serve Caracciolo (Brescia) al 93’: non è fuorigioco IPP w I NUMERI 18 i punti persi dal Brescia nei secondi tempi. Dal ritorno di Iachini un solo k.o. ma anche una sola vittoria in 5 partite k.o. ma anche una sola vittoria. E i pari, vista la situazione, sono una vibrazione minima. I punti persi dal Brescia nella ripresa salgono a 18, primato. Di buono c'è la crescita di Diamanti, che nel ruolo di seconda punta offre sponde, conclusioni (Rosati fatica a respingere), lanci per il contropiede. Quando esce per Eder, il tecnico spiega che «stava esaurendo l'autonomia». Ma il sostituto non fa meglio. Crescita Lecce É la prima volta senza contemporaneamente Giacomazzi e Vives. Mancano pure Tomovic, Di Michele e Ferrario. Sul 2-0 Jeda, unica punta, viene affiancato da Corvia che subito segna. Olivera da trequartista torna a centrocampo e sfodera una gran ripresa, Munari ritrova la fascia, poi diventa punta nel 3-4-3 della rimonta. Mosse che almeno limitano il Brescia. Poi Brivio regala un corner nel recupero e nasce il caos. Di cui si parlerà a lungo. BRESCIA LECCE 2 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Caracciolo (B) al 16', Zoboli (B) al 18', Corvia (L) al 31' p.t.; Munari (L) al 25' s.t. LECCE 6 ROSATI 6,5 Reattivo sulle sassate di Diamanti. G. DONATI 5,5 Nel primo tempo passa chiunque a destra. Poi migliora. La fuga Passano due minuti e il Brescia raddoppia grazie a un colpo di testa di Zoboli: per gli uomini di Iachini sembra davvero fatta GETTY BRESCIA (3-5-2) Arcari; Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli (43' s.t. Daprelà), Koné, C. Zanetti, P. Hetemaj (30' s.t. Lanzafame), Berardi; Diamanti (21' s.t. Eder), Caracciolo. PANCHINA Leali, Accardi, Vass, Possanzini. ALL. Iachini. NOTE spettatori 4677. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 6-2. Fuorigioco 5-2. Angoli 7-1. Recuperi 0' p.t., 4' s.t. FABIANO 5,5 Sbagli meno evidenti, ma si sentono. BRIVIO 5,5 Stringe al centro nella ripresa, regala il corner del caos finale. GROSSMULLER 5 Reduce dall'influenza, subito sostituito. CORVIA 6,5 Riapre la gara, quarto gol in campionato. IL MIGLIORE h 6,5 MUNARI 6,5 Nella mischia perde Zoboli: su rifà con gol e assist. LECCE (4-4-1-1) Rosati; G. Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio; Grossmuller (24' p.t. Corvia), Munari, Bertolacci (21' s.t. Piatti), Mesbah; Olivera; Jeda (33' s.t. M. Coppola). PANCHINA Benassi, Sini, Rispoli, Chevanton. ALL. Rizzo (De Canio squalificato). ARBITRO Morganti di Ascoli ESPULSI Carillo (vice all. Brescia) e Piovani (team manager Brescia) proteste. 48' s.t. AMMONITI Zoboli (B), Gustavo (L), Corvia (L), Mesbah (L) gioco scorretto, Diamanti (B) proteste. GUSTAVO 5 Rientra dalla squalifica, è rallentato. BERTOLACCI 5,5 Quinta presenza in A, ansima su giro palla bresciano della prima metà. PIATTI 6 Dà più profondità di Bertolacci. MESBAH 6 Cresce nella ripresa, Arcari gli nega il gol. OLIVERA 6,5 Prima tra le linee, poi centrale. Secondo tempo di spessore escluso l'assist per Caracciolo. JEDA 6 Va meglio con Corvia a fianco (Coppola s.v.). Pareggio ALL. RIZZO 6 Il sostituto di De Canio rivolta la squadra e rimedia agli errori difensivi. Al 25’ del secondo tempo Munari, scattando su una rimessa laterale, si presenta solo davanti ad Arcari e lo fulmina per il 2-2 GETTY TERNA ARBITRALE: MORGANTI 5 Anche un rigore prima del tocco di Olivera. E di là una trattenuta di Mareco su Munari. Romagnoli 6-Alessandroni 4 Hai sempre sognato di vedere il tuo nome sulla maglia della Juventus? Ora puoi farlo davvero, grazie al concorso Scendi in campo con la Juventus. JUVENTUS NEWS SMS Vuoi essere uno dei 20 fortunati che il 20 marzo metteranno il proprio nome sulla maglia dei loro campioni in occasione di Juventus Brescia? 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ALLENATORE. Ficcadenti. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Andreolli, Mandelli, Mantovani; Fernandes, Guana, Constant (36’ s.t. Granoche); Bogliacino (23’ s.t. Sardo); Pellissier, Thereau (13’ s.t. Moscardelli). PANCHINA Squizzi, Morero, Marcolini, Pulzetti. ALLENATORE Pioli. ARBITRO Valeri di Roma. AMMONITI Ceccarelli (Ce) per g. scor, Sorrentino (Ch) e Bogdani (Ce) per c.n.r, Mandelli (Ch) per proteste. NOTE paganti 3.160, inc. 23.875 euro; abb. 10.924, quota di 152.222,42. Tiri in porta 7-3. Tiri fuori 7-0. In fuorigioco 8-5. Angoli 7-0. Recuperi: p.t. ’1’, s.t. ’5’. DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CESENA d Non una panacea, ma di sicuro un raggio di luce nel buio, il rigore segnato da Jimenez che proprio al novantesimo ha ridato fiducia e speranza al Cesena lungo la difficile rotta per la salvezza. Sino a quel momento i romagnoli avevano dovuto fare i conti più con le loro paure che contro la forza di un Chievo colpevole, probabilmente, di avere pensato innanzitutto a portare a casa un pari dopo le due precedenti sconfitte consecutive. Scelta legittima, ma pagata a caro prezzo. Quel presidente-tifoso Doppio colpo, per il Cesena, in campo e pure fuori, vista la scelta di Igor Campedelli, dopo i veleni degli ultimi giorni, di andare a tifare nel primo tempo in mezzo agli ultrà, sentendo da due passi i cori contro di lui e Ficcadenti. «Anch’io un giorno confessai a Lugaresi che, da tifoso, lo avevo mandato a quel paese», racconta oggi da presidente di una squadra che, ancora una volta, ha fatto di tutto per complicarsi la vita prima di tornare a vincere dopo cinquanta giorni (6 gennaio). Il peccato originale Se il Cesena ci ha provato a lungo, ma invano, Il Chievo per lunghi tratti della gara si è preoccupato solo di controllare il pari. Pioli recrimina per un fuorigioco fischiato a Pellissier, ma a parte quell’episodio e la prodezza dello stesso portiere romagnolo nel finale su Fernandes, ha fatto poco per vincere. Difesa attenta, certo, ma anche scarsa propensione offensiva, badando soprattutto a frenare i tentativi degli uomini di Ficcadenti sulle fasce. La chiave A Cesena l’avevano preparata come se fosse la gara della vita. Dopo un primo tempo grigio e chiuso fra i fischi, i romagnoli hanno mostrato un po’ di aggressività in più, utile a prendere possesso del centrocampo ed a far salire la squadra. Pareva un pari già scritto, specialmente quando Ficcadenti, fra i brusii di disapprovazione del pubblico, ha tolto Rosina per Giaccherini. Nient’affatto: il Cesena ha prima visto l’inferno quando Antonioli è andato a togliere dall’angolino la zuccata di Fernandes, salvo poi risalire in paradiso dopo il gol di Jimenez dal dischetto. Un attimo prima Bogdani aveva teso la trappola in mezzo all’area e Mandelli, ahilui, ci è cascato in pieno. Il Chievo? Un passo falso evitabile, ma nessuna nuvola all’orizzonte. LE PAGELLE di FI.GRI. VAI ANTONIOLI PAROLO GRANDE CHE SORRENTINO CESENA 6 ANTONIOLI 6,5 La respinta su Fernandes vale mezza vittoria. CECCARELLI 6 Spinge molto, gli manca un po’ di precisione. VON BERGEN 6 Bada al sodo e risolve delle situazioni rischiose. FELIPE 6 Efficace, ma sfortunato: subito k.o. PELLEGRINO 6 Attento e volenteroso. LAURO 6 Meglio in difesa. CASERTA 5,5 Poco lucido (Giaccherini s.v.). Ghezzal risponde al gol dei viola La vittoria ai punti è dei pugliesi COLUCCI 6 Troppo in orizzontale. BARI dSe i calciatori non fosse- Previsione Sinisa A rileggere le sue dichiarazioni alla vigilia della sfida, Mihajlovic aveva previsto tutto. «Certe partite si risolvono anche con un colpo di culo o con una giocata individuale», l’essenza del pensiero del serbo. In effetti, l’acuto del singolo c’è stato: il tiro perfetto di Gilardino, che al 21’, complice il dormiente Glik, con un sinistro velenoso, ha infilato Gillet, sfruttando l’unico pallone giocabile fornito dai compagni (lancio col contagiri di Montolivo). Quanto al «culo», Sinisa l’ha scampata bella, al «San Nicola». «Se il Bari avesse segnato prima, magari avremmo anche perso», la sua obiettiva analisi. In vantaggio, la Fiorentina va al piccolo trotto, incapace di affossare un avversario abbandonato dai tifosi (verso le ore 18.30 i giocatori sono usciti da un cancello secondario, per evitare circa 150 contestatori). Ljajic è un fantasma, tocca di struscio pochi palloni e Mutu fa poco di più, una sforbiciata e l’impegno costante nel commettere falli e provocazioni. ro riconoscibili per i colori delle maglie, sarebbe davvero difficile scoprire chi, tra Bari e Fiorentina, occupa l’ultimo posto. Il pari vale come una condanna, per tutti. Perché la squadra di Mutti, con lui 2 punti in 3 gare, è più lontana dalla salvezza; perché quella di Mihajlovic fa un altro, notevole passo indietro sul piano del gioco. Da questa partita, assolutamente da dimenticare, è giusto estrapolare i due gol, autentiche perle, di Alberto Gilardino e Abdelkader Ghezzal. L’attaccante viola tocca quota 200 reti in carriera (ne ha segnate 137 in Serie A, ora è a un gol da Chiesa); il franco-algerino si sblocca, centrando il primo bersaglio col Bari. Orgoglio Bari Nella ripresa il Bari mette addirittura all’angolo Montolivo e compagni. Sarà disordinato, ma è un assedio (sfiora il gol anche Donati) che Mihajlovic subisce, impotente, cercando di gestire il risultato anche con una difesa a 5. Partito con Castillo terminale, supportato da Romero e Huseklepp (peperino ma poco incisivo), Mutti affida nuove speranze a Ghezzal, che al 42’, con un tiro di esterno destro, agguanta il pareggio. E Boruc, nel recupero, salva su una conclusione di Huseklepp. Avviandosi verso la retrocessione in B, gli ultrà baresi gridano «vergognatevi». Almeno stavolta, vale proprio per tutti... PAROLO 6 Per due volte va vicino al gol. BARI ROSINA 6 Sfiora il vantaggio nel primo tempo. FIORENTINA MALONGA 6 Dà velocità alla manovra. h IL MIGLIORE 6,5 JIMENEZ 6,5 Il rigore, e molto altro ancora. BOGDANI 6 Si conquista il rigore. Prima incide poco. All. FICCADENTI 6 Il suo Cesena deve osare di più. CHIEVO 5,5 h IL MIGLIORE 6,5 SORRENTINO Decisivo su Parolo e Jimenez. FREY 6 Serve a Fernandes la palla d’oro nel finale. ANDREOLLI 6 Bel duello con Bogdani. MANDELLI 5 L’ingenuità sul rigore è imperdonabile. MANTOVANI 6 Propositivo. FERNANDES 6 Antonioli gli nega il gol. GUANA 5,5 Patisce nella ripresa la pressione del Cesena. CONSTANT 5,5 Fa davvero poco (Granoche s.v.). BOGLIACINO 5 Prestazione sotto tono. SARDO 5,5 Molto movimento, però non basta. PELLISSIER 6 Quando va in porta, lo ferma un fuorigioco dubbio. THEREAU 5 Si muove molto, conclude poco. MOSCARDELLI 5,5 Mezz’ora di grande impegno. All. PIOLI 5,5 Squadra troppo rinunciataria, e gli va male. TERNA ARBITRALE: VALERI 5,5 Dubbi sul rigore: vede soltanto la trattenuta di Mandelli. Giusti i gialli. Grilli 6-Rosi 6,5. 1 1 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Gilardino (F) al 21’ p.t.; Ghezzal (B) al 42’ s.t. BARI (4-3-2-1) Gillet; Raggi (1’ s.t. Rinaldi), Glik, A. Masiello, Parisi; Bentivoglio (11’ s.t. Donati), Codrea, Gazzi; Romero (27’ s.t. Ghezzal), Huseklepp; Castillo. PANCHINA Padelli, Kopunek, Alvarez, Okaka. ALLENATORE Mutti. FIORENTINA (4-3-2-1) Boruc; Comotto, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami (40’ s.t. Camporese), Donadel, Montolivo; Mutu (23’ s.t. Cerci), Ljajic (15’ s.t. Vargas); Gilardino. PANCHINA Neto, De Silvestri, D’Agostino, Babacar. ALLENATORE Mihajlovic. AMMONITI Codrea (B), Natali (F), Comotto (F) per gioco scorretto. ARBITRO Guida di Torre Annunziata. NOTE paganti 682, incasso di 13.572 euro; abbonati 14.057, quota di 162. 580 euro. Tiri in porta 2-3. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-0. Angoli 10-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’. DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZ ONE RISERVATA LE PAGELLE di G.CAL. ROMERO DA SOLO GAZZI LOTTA PASQUAL E’ UTILE BARI 5,5 GILLET 6 Nulla può sul gol. RAGGI 5 Senza riferimenti in marcatura, chiude male al centro. RINALDI 6 Impone il suo fisico. GLIK 5 Passivo sul gol di Gilardino. A. MASIELLO 6 Barcolla da centrale, va meglio come esterno. PARISI 6 Aspetta Mutu o Ljajic e si propone per il cross. BENTIVOGLIO 5 Giocate sempre prevedibili. DONATI 5,5 Poco preciso. CODREA 5,5 Play scolastico, non brilla per dinamismo. GAZZI 6 Vince con Behrami. ROMERO 5 Sgomma e dribbla però gioca da solo. IL MIGLIORE h 6,5 GHEZZAL Il primo gol stagionale è un gioiello. HUSEKLEPP 6 Sguscia, ma non punge. CASTILLO 5,5 Fischiato, lotta e conquista diversi palloni. All. MUTTI 6 Azzarda un tridente sporco, senza perdere equilibrio tattico, meriterebbe la vittoria. FIORENTINA 5 BORUC 6 Nel finale para d’istinto su tiro cross di Huseklepp. COMOTTO 5,5 Patisce la rapidità di Huseklepp. GAMBERINI 6 Nelle difficoltà, s’arrangia di mestiere. NATALI 5,5 Spesso è sovrastato da Castillo in elevazione. PASQUAL 6 Argina il fumoso Romero e aiuta a centrocampo. BEHRAMI 5,5 Stop da Gazzi, non tenta sortite (Camporese s.v.). DONADEL 5,5 Fa diga davanti alla difesa. Lento nell’impostazione. MONTOLIVO 6 Resta il bagliore per il lancio a Gilardino. MUTU 5 Quasi da «chi l’ha visto?». Una sforbiciata, davvero poco. CERCI 5 Tenta di accelerare. LJAJIC 4,5 Quasi passeggia. VARGAS 5,5 Entra per spingere, è costretto a difendere. IL MIGLIORE h 6,5 GILARDINO Una palla la trasforma in oro. All. MIHAJLOVIC 5 La squadra offre uno spettacolo inguardabile. Coi cambi la peggiore. TERNA ARBITRALE: GUIDA 6 «Tiene» bene la partita. Mutu meriterebbe il giallo (fallo su Glik). Calcagno 6-Musolino 6 LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # SERIE A 27a GIORNATA Maxi + Bergessio Il Catania respira Genoa avanti con Floro, poi Simeone rimonta Giallo: Pulvirenti va nello spogliatoio dell’arbitro FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CATANIA dAperitivo molto ric- co, l’anticipo del Cibali. Di quelli che tolgono appetito e voglia di pranzare. Emozioni a catinelle con tanto di ribaltamento di risultato ma anche di equilibri e di occasioni. Con un curioso intermezzo: l’intromissione del presidente Pulvirenti nello spogliatoio dell’arbitro a fine primo tempo, sollevando le proteste genoane. A fine primo tempo solo gli amanti del rischio avrebbero scommesso sulla vittoria del Catania. Il Genoa padrone del campo e con un gol di vantaggio fa però il grave errore di non chiudere la gara. I cambi Simeone invece sbaglia formazione e regala una frazione al Genoa, ma corregge in tempo il suo errore e ribalta la partita. Comincia a diventare un’abitudine: lo stesso era successo nell’ultima gara casalinga vinta in rimonta contro il Lecce. I liguri che interrompono la mini serie positiva di 4 risultati utili, cominciano con passo de- Il gol del pareggio del Catania segnato da Maxi Lopez, 26 LAPRESSE CATANIA 2 GENOA 1 (4-3-3) Andujar; Potenza (dal 1’ s.t. Schelotto), Augustyn, Silvestre, Alvarez; Ledesma (dal 1’ s.t. Ricchiuti), Carboni, Lodi; Bergessio, Maxi Lopez, Gomez (dal 34’ s.t. Marchese). PANCHINA Kosicki, Llama, Pesce, Morimoto. ALLENATORE Simeone. (4-4-2) Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (dal 6’ s.t. Antonelli); Rossi, Kucka (dal 12’ s.t. Paloschi), Veloso, Criscito; Floro Flores (dal 23’ s.t. Jankovic), Palacio. PANCHINA Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. ALLENATORE Ballardini. GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-1 ESPULSI Criscito (G) 22' s.t. per g.s., Floro Flores (G) dalla panchina 24' s.t. per proteste, Ballardini (G) 24' s.t., Augustyn (C) 30' s.t. per g.s. AMM. Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Bergessio (C) per g.s.; M.Lopez (C) per proteste. NOTE Paganti 3.305, inc. 41.789 euro, abb. 9.233 quota n.c. Tiri in porta 9-6. Fuori 7-6. Fuorigioco 1-1. Angoli 1-7. Rec.: p.t. 2’, s.t. 4’. MARCATORI Floro Flores (G) al 19' p.t., Maxi Lopez (C) al 6', Bergessio (C) all'11' s.t. ARBITRO Giannoccaro di Lecce. ciso. Difesa insuperabile e centrocampo granitico, su tutti il capitano, Rossi ispiratore instancabile. Dopo una ventina di minuti i rossoblù passano: Floro Flores avvia la manovra con un cross in area respinto da Augustyn, riprende Kucka e Andujar non riesce ad allontanare la sfera. Così è lo stesso Floro Flores, il più lesto a segnare da 2 passi in fuorigioco (millimetrico e difficile da valutare). Anche il pareggio in mischia di Maxi Lopez nella ripresa arriva dopo un tentativo in tuffo di Silvestre, pure qui il fuorigioco è questione di pochi centimetri. Ma per arrivare al pari Simeone deve prima cambiare 2 uomini, inserendo Ricchiuti al posto di Ledesma e Schelotto per Potenza. É soprattutto il primo a risultare decisivo ed è quello che propizia la punizione dalla quale scaturisce l’1 a 1. Il pareggio Prima del riposo però Rossi manca il 2-0 in una doppia occasione: traversa e paratona di Andujar. Cinque minuti dopo il pari Maxi Lopez e Bergessio in contropiede confezionano il raddoppio. Il nuovo arrivato timbra la prima rete italiana con la complicità di una fortuita deviazione. Il Genoa rimane in 10 per l’espulsione di Criscito, artefice di un fallo su Lodi proprio sulla linea: non ci sta il rosso, ci starebbe invece il rigore, l’arbitro dà la punizione. Alla mezzora Lopez fallisce il tris e subito dopo potrebbe pareggiare il Genoa su rigore (fallo su Paloschi di Augustyn, rosso anche per lui) ma Veloso si fa ipnotizzare da Andujar. E con la seconda vittoria di Simeone il Catania è sestultimo. LE PAGELLE di F.C. ANDUJAR PARA UN RIGORE ROSSI LEADER INFATICABILE CATANIA 6,5 GENOA 6 ANDUJAR 7 Salva due volte su Rossi e poi parando il rigore. EDUARDO 6 Incolpevole sui 2 gol, compie un paio di buoni interventi. POTENZA 5,5 Soffre Palacio nella fase peggiore del Catania. MESTO 6 Attento in copertura, si fa vedere poco però sulla fascia. SCHELOTTO 6,5 Il suo ingresso da smalto e sostanza alla squadra. DAINELLI 5,5 Si fa sorprendere. AUGUSTYN 5,5 Non demerita fino all’occasione del rigore. SILVESTRE 6 Qualche pezza provvidenziale, una sicurezza. ALVAREZ 6,5 Contributo che pesa. LEDESMA 4,5 Abulico, mai dentro il match, sbaglia quasi tutto. h IL MIGLIORE 7,5 RICCHIUTI Cambia volto alla partita, procura la punizione del pari e porta per mano la squadra alla vittoria. CARBONI 6 Lotta su tutti i palloni. LODI 6,5 Via a rilento ma si scalda come un tir, colpisce un palo. BERGESSIO 6,5 Sigla il primo gol italiano, firma una vittoria pesante. MAXI LOPEZ 6,5 Settimo sigillo dell’Avatar rossazzurro che mette lo zampino pure sul raddoppio. KALADZE 6 Parte bene, impotente anche lui sull’1 2. MORETTI 5,5 Patisce fino al pari e Ballardini lo sostituisce. ANTONELLI 6 Spinge a sinistra ma non risulta risolutore. IL MIGLIORE h 6,5 ROSSI Spina nel fianco del centrocampo etneo, ma fallisce il gol dello 0 2. KUCKA 5,5 Parte bene poi si fa irretire da Carboni. PALOSCHI 6 Procura il rigore del possibile pari, quindi il suo lo fa. VELOSO 5 Parte bene e finisce male, sbaglia il rigore del 2 2. CRISCITO 5 Come molti compagni cala nella ripresa, fino al rosso. FLORO FLORES 6 Fa lo 0 1 e si affloscia, si fa pure espellere. JANKOVIC 5,5 Non sposta gli equilibri. GOMEZ 6 Continua la sua crescita graduale (Marchese s.v.). PALACIO 6 Moto perpetuo, tiene in affanno la difesa ma non basta. ALL. SIMEONE 6 Regala un tempo al Genoa, poi si corregge. ALL. BALLARDINI 5,5 Non chiude in cassaforte il vantaggio. TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 5 Due gol, in fuorigioco e non c’è il rosso di Criscito, non da rigore su Lodi. Comito 5.5, Meli 5, 5. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ???????????? GAZZACAFFÈ w IL COMMENTO Oggi a Leo va bene comunque di ALBERTO CERRUTI La notte degli Oscar regala all’Inter la statuetta della rimonta. Premio al miglior attore assegnato a Sneijder, maglia numero 10, che pennella la punizione del successo numero 10 in campionato dell’era Leo, contro la Sampdoria, completato dalla zampata finale di Eto’o. Ritrovata la vittoria a Marassi 4 anni dopo l’ultimo 2-0 firmato Ibrahimovic-Maicon, scavalcato il Napoli al secondo posto, adesso i nerazzurri sono a -2 dal Milan e a -3 dal derby, sicuri di rivincere anche stasera perché in ogni caso guadagneranno punti preziosi sulla squadra di Allegri e/o quella di Mazzarri. Un pareggio lascerebbe l’Inter seconda a portata di aggancio del Milan, con lo stesso handicap che guarda caso aveva alla vigilia del derby d’andata. Un successo del Napoli la farebbe tornare al terzo posto, ma accorcerebbe il suo distacco dalla vetta ad appena 2 punti. Una vittoria del Milan, invece, rilancerebbe i rossoneri a più 5, ma ufficializzerebbe la candidatura della squadra di Leonardo al ruolo di prima sfidante della capolista. In ogni caso i gol di Sneijder ed Eto’o, vecchi draghi che hanno regalato tante vittorie a Mourinho, sono ulteriori spruzzate di pepe sul piatto già piccante di stasera, perché a maggior motivo Milan e Napoli non potranno giocare per il pareggio. E’ vero che mancano ancora 11 giornate alla fine di un campionato senza continuità di rendimento delle squadre di vertice, ma a questo punto ogni passo falso può essere determinante. Per questo la decima vittoria, su 12 gare di campionato, vale triplo per Leonardo: per la classifica ovviamente, per il morale e infine, o forse soprattutto, perché fino al gol di Sneijder, a poco più di un quarto d’ora dal termine, i nerazzurri stavano soffrendo più del previsto, con uno 0-0 pericolosamente in bilico, dopo il palo colpito da Poli nel primo tempo. Come spesso succede nel calcio, la differenza è il frutto delle prodezze dei singoli più che del gioco, perché se Sneijder ed Eto’o, o soltanto uno dei due, fosse nella Sampdoria il risultato probabilmente sarebbe diverso. Merito di Leonardo che li ha, quindi, e non colpa di Di Carlo che non li ha. Anzi, semmai bisogna fare i complimenti al tecnico blucerchiato che presenta una squadra in grado di spaventare rivali molto più forti. E rovesciando il discorso, al di là della legittimità del risultato, non vanno sottovalutati ancora una volta, soprattutto in prospettiva Champions, le eccessive occasioni da gol concesse agli avversari dai nerazzurri. Un difetto che può essere perdonato soltanto dal Bari, dal Cagliari e dalla Sampdoria, le tre squadre (su dodici) che in campionato non hanno segnato contro quella che negli ultimi anni, con Mancini e Mourinho, era sempre stata la migliore difesa del campionato. In compenso, è giusto ricordare che malgrado l’esaltante 7-0 della sempre più spettacolare Udinese, l’Inter ha il miglior attacco (49 reti) proprio alla pari con quello di Di Natale e compagni. Lo scudetto, però, di solito va a chi prende meno gol e anche in questo senso la grande sfida di stasera potrà dare una risposta importante, perché in campo non ci saranno soltanto i grandi cannonieri Cavani e Ibrahimovic, ma anche le due migliori difese: del Milan (20) e del Napoli (22). Anche se dubitiamo che finisca 0-0. « Vincenzo Montella, 36 anni EIDON CRISI BIANCONERA PARLANO I NUMERI LE CIFRE Udinese da titolo 49 senza i 4 k.o. a inizio stagione gol realizzati dall’Udinese in questo campionato. Quello friulano è il miglior attacco della serie A: Di Natale è capocannoniere con 21 gol 53 i punti che l’Udinese avrebbe se avesse mantenuto la media stabilita dalla 5ª alla 27ª: i friulani viaggiano alla media di 1,95 punti a partita Maravilla Udinese. Nessuno ha fatto meglio nel girone di ritorno (20 punti) e, senza le disgraziate prime quattro giornate di campionato (0 punti per i friulani) e calcolando la media mantenuta in seguito (1,95 punti a gara), la squadra di Guidolin potrebbe avere 53 punti: in piena lotta per lo scudetto. Che il fenomeno sia da studiare e da capire è sotto gli occhi di tutti: ci riempiamo spesso la bocca pro- nunciando i nomi del Barcellona, dell’Arsenal o del Real Madrid, ma varrebbe la pena di restare dentro i confini italiani e goderci i colpi di magìa della banda di Guidolin. Osservare i triangoli d’attacco tra Sanchez e Di Natale, gli inserimenti di Isla a destra e Armero a sinistra, la rapidità di verticalizzazione di Inler e la solidità difensiva, beh è davvero un bel film. Il migliore che l’Italia possa og- gi mandare nelle sale cinematografiche. Il gioco dell’Udinese funziona con la precisione di un orologio: tutti sanno che cosa fare, e come farlo. Se poi a questo spartito si aggiungono due artisti come Sanchez e Di Natale la sinfonia è servita. L’Udinese ha il miglior attacco (49 gol fatti), il capocannoniere (Di Natale, 21 gol) e un’altra dote rara: è generosa sia in casa sia in trasferta. Al Friuli i ragazzi di Guidolin hanno realizzato 21 reti, mentre le altre 28 le hanno distribuite in giro per l’Italia. E con quello di ieri a Palermo sono arrivati al quarto successo consecutivo in trasferta. Numeri che sono proprio una meraviglia, e valgono un posto in Champions. ANDREA SCHIANCHI esclusività strutturali. Poi Valentino non sta ancora bene. La spalla è quasi a posto, ma recuperare il tono muscolare dopo un intervento come il suo richiede tempo. Ma l’ostacolo principale sono gli altri: tanti avversari fortissimi. L’ultimo test si è chiuso a meno 1"8 (di distacco): mettiamo che lavorando duro venga più che dimezzato, diciamo a 8-5 decimi. Si rischia di essere tra il sesto e l’ottavo posto. Inaccettabile per Valentino. Ma lui è un duro: lotterà e cercherà di trovare la retta via, prima o poi. Il problema è che il tifoso, non l’appassionato, raramente ha pazienza... delle analogie con quello che è successo nella seconda stagione di Ranieri, e anche col crollo dell’anno scorso segnato dalla staffetta Ferrara-Zaccheroni. Piccoli indizi. Il duro intervento del presidente Andrea Agnelli nei giorni scorsi, avverte che la situazione è seria e può precipitare. Del resto, questa Juve rischia di essere un’anima nella corrente. E’ fuori da tutto o quasi: Europa League, Coppa Italia, corsa scudetto. Teoricamente può raggiungere il quarto posto e giocarsi un preliminare Champions. Teoricamente. Di fatto, con Delneri continua ad avere un rendimento a singhiozzo. Né aristocratica, né operaia. E’ combattiva con le big (vedi il successo sull’Inter), inadeguata con le piccole (vedi il kappaò col Bologna). Di sicuro la Juve non si è mai ripresa da Calciopoli. Ha avuto una buona reazione iniziale, che le ha permesso di rientrare subito dalla B in A, e ha sfruttato la forza propulsiva di quello che le rimaneva della sua grandezza: qualche vecchio campione, la personalità, la mentalità. Poi sono mancati i ricambi, si sono spesi troppi soldi per giocatori sbagliati o inadeguati. Per dire: la somma dei vari Amauri (22,5 milioni), Melo (25), Diego (24,5), Martinez (12) e Pepe (12) vale i soldi spesi dal Real per Cristiano Ronaldo, uno che da solo ti fa uscire dalla notte. Probabilmente, per tornare grande, la Juve aveva bisogno di investire molto su un allenatore super, anche non italiano. Un top, capace di cementare il gruppo e di far giocare la squadra in modo grandioso. Uno tipo Guardiola o Mourinho, per dire, in grado di accendere un circolo virtuoso. I tempi sono stretti. Presto ci sarà da riempire il nuovo stadio di gente, prospettive ed entusiasmo. FILIPPO FALSAPERLA ALESSANDRO DE CALÒ 20 GETTY IMAGES / PIERANUNZI MOTO GP / DENTRO AI TORMENTI DI ROSSI I primi test sono stati negativi Vale e Ducati già fuorigioco? NO Assolutamente no. Il ri- schio, quando c’è di mezzo Valentino Rossi è che tutte le sensazioni vengano amplificate, nel bene e nel male. È sempre così con i grandi fenomeni sportivi. Sicuramente l’avventura di Valentino sulla Ducati non sarà una passeggiata come sognano frotte di tifosi che amano Rossi accecati dal tifo: niente può andare male, gli altri non esistono. La realtà è un po’ più complicata. Il grande pubblico si aspetta un Valentino vittorioso in Qatar, nella prima gara dell’anno, il 20 marzo, come era stato nel favoloso 2004, quando aveva lasciato la Honda per ac- Valentino Rossi, 32 anni MILAGRO cettare la sfida con la Yamaha. Ora è diverso. La Ducati è più competitiva rispetto a quella Yamaha, ma anche terribilmente più difficile da interpretare, più che da guidare: la «follia» agonistica di Casey Stoner finora ha coperto certe Ipse dixit... ...Cosa voleva dire Montella e quel discorso «rubato» a Ranieri Se avessi potuto scegliere, avrei fatto durare la partita 75 minuti, come a Bologna Ale Del Piero, 36 anni IMAGE SPORT SÌ Esistono punti finora conquistati dall’Udinese nelle 8 gare del girone di ritorno (solo 4 persi). La squadra di Guidolin è prima nella classifica del girone di ritorno A destra, Alexis Sanchez, 4 gol al Palermo, festeggiato dai compagni dell’Udinese. In basso Samuel Eto’o, in gol con la Samp Questa Juve rischia di buttare via un altro anno? «In realtà mi ero preparato un altro discorso, questo: "Non credo che qualcuno mi giochi contro. Ci sono giocatori che con un allenatore danno il 110% e con un altro non entrano in sintonia. Certo, sono dell’idea che un buon allenatore debba sapere sfruttare al meglio le caratteristiche di ciascun giocatore. Però, quando ero giocatore io mi sforzavo di capire cosa voleva il mio tecnico. Quest’anno sono prevalsi gli interessi personali su quelli della squadra". Ecco, io volevo dire queste cose, però mi hanno detto che le aveva già dette Ranieri. Così mi è venuta in mente quest’idea delle partite da 75 minuti. Pensate, saremmo terzi. E Ranieri sarebbe ancora qui. E io allenerei ancora i Giovanissimi. Oddio, forse è meglio che i discorsi me li faccia scrivere...». ROBERTO PELUCCHI 24 GOL SU 38 SUBITI DALLA ROMA NEGLI ULTIMI 30’ Il cambio di panchina tra Claudio Ranieri e Vincenzo Montella non ha spezzato una vecchia abitudine dei giallorossi. Partono bene e finiscono male: hanno incassato 24 delle 38 reti al passivo nell’ultima mezz’ora, quando hanno il fiato corto. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT CLASSIFICA DELLA SERIE A RISULTATI BARI-FIORENTINA Gilardino (F), Ghezzal (B) 1-1 SQUADRE BRESCIA-LECCE 2-2 Caracciolo (B), Zoboli (B), Corvia (L), Munari (L) CAGLIARI-LAZIO Dias (L) autorete 1-0 CATANIA-GENOA 2-1 Floro Flores (G), Maxi Lopez (C), Bergessio (C) CESENA-CHIEVO Jimenez (Ce) rigore 1-0 JUVENTUS-BOLOGNA Di Vaio (B), Di Vaio (B) 0-2 MILAN-NAPOLI stasera, ore 20.45 PALERMO-UDINESE 0-7 Di Natale (U), Sanchez (U), Sanchez (U), Di Natale (U), Sanchez (U), Sanchez (U), Di Natale (U) rigore ROMA-PARMA 2-2 Totti (R) rigore, Juan (R), Amauri (P), Amauri (P) SAMPDORIA-INTER Sneijder (I), Eto’o (I) 0-2 PROSSIMO TURNO venerdì 4 marzo, ore 20.45 LECCE-ROMA (0-2) sabato 5 marzo, 20.45 JUVENTUS-MILAN (2-1) domenica 27 febbraio, ore 15 SAMPDORIA-CESENA (ore 12.30) (1-0) BOLOGNA-CAGLIARI (0-2) CHIEVO-PARMA (0-0) FIORENTINA-CATANIA (0-0) INTER-GENOA (1-0) NAPOLI-BRESCIA (1-0) UDINESE-BARI (2-0) LAZIO-PALERMO (ore 20.45) (1-0) LA MOVIOLA i MARCATORI PARTITE PUNTI IN CASA RETI FUORI RIGORI G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. MILAN INTER NAPOLI LAZIO UDINESE ROMA JUVENTUS PALERMO CAGLIARI GENOA BOLOGNA* FIORENTINA CHIEVO SAMPDORIA CATANIA PARMA LECCE CESENA BRESCIA BARI 55 53 52 48 47 43 41 40 38 35 35 34 31 31 29 28 28 25 24 16 13 13 13 14 13 13 13 14 14 13 13 13 13 14 14 14 13 14 14 14 8 9 9 9 8 8 6 8 8 5 7 7 4 5 7 4 5 5 5 2 3 3 2 3 3 4 3 2 1 3 4 3 6 5 4 7 4 3 3 5 2 1 2 2 2 1 4 4 5 5 2 3 3 4 3 3 4 6 6 7 13 14 13 13 14 14 14 13 13 14 14 14 14 13 13 13 14 13 13 13 8 7 7 5 6 4 5 4 3 4 3 1 3 2 0 2 2 1 1 1 4 2 2 3 2 3 5 2 4 5 4 7 4 5 4 3 3 4 3 2 1 5 4 5 6 7 4 7 6 5 7 6 7 6 9 8 9 8 9 10 26 27 26 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 16 16 16 14 14 12 11 12 11 9 10 8 7 7 7 6 7 6 6 3 7 5 4 6 5 7 8 4 5 8 8 10 10 10 8 10 7 7 6 7 PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009 2010 E DIFFERENZA RETI TOTALE 3 6 6 7 8 8 8 11 11 10 9 9 10 10 12 11 13 14 15 17 27 32 24 22 21 23 24 25 24 16 14 16 12 14 17 13 18 10 15 8 10 15 8 12 11 12 21 21 13 18 9 11 10 10 14 10 18 15 17 19 19 17 17 11 28 18 17 19 9 9 15 13 16 9 7 14 12 10 7 7 10 14 14 11 19 26 13 22 15 9 25 18 20 19 21 28 30 21 18 22 46 49 41 33 49 41 41 44 33 25 29 29 28 23 24 27 30 20 22 15 20 29 22 23 30 38 34 43 28 27 34 29 30 29 35 38 48 36 35 41 T. R. T. R. +26 +20 +19 +10 +19 +3 +7 +1 +5 -2 -5 0 -2 -6 -11 -11 -18 -16 -13 -26 3 6 5 2 4 6 3 1 2 3 2 4 2 5 3 3 4 3 4 6 2 5 3 2 3 5 2 0 1 2 0 3 1 5 3 3 1 2 4 3 1 2 2 4 5 5 3 7 3 1 2 2 3 1 4 9 3 4 3 7 0 1 2 4 1 5 2 6 2 1 1 1 2 1 1 8 2 3 2 5 55 (=) 59 (-6) 41 (11) 26 (22) 28 (19) 52 (-9) 44 (-3) 46 (-6) 39 (-1) 39 (-4) 34 (1) 35 (-1) 35 (-4) 43 (-12) 28 (1) 34 (-6) in B in B in B 35 (-19) POSIZIONE STAGIONE 2009 2010 ULTIME QUATTRO GARE 2 1 7 17 15 3 5 4 8 8 13 10 10 6 15 13 in B in B in B 10 NVV= PVVV VVV= NVVP VVNV PPVN VVPP VPPP PVPV NVVP PVPV VPNN NPPP VPNP PVPV NPNN PPVN PPNV VPNN PNPN U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione. GIANNOCCARO CONVALIDA 2 GOL IN FUORIGIOCO, ROSSO A CRISCITO ESAGERATO Brescia e Chievo penalizzati Quanti errori a Catania... Buono il gol annullato a Caracciolo. Su Bogdani rigore generoso FRANCESCO CENITI [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dGiornata no per la squadra di Braschi. Certo, diversi gli episodi al limite e di facile interpretazione solo alla tv, ma questo non lenisce la rabbia delle società penalizzate. BARI-FIORENTINA 1-1 Guida sul velluto: ok il gol di Gilardino. BRESCIA-LECCE 2-2 Pesa come un macigno il gol ingiustamente annullato nel recupero a Caracciolo. Sbagliata la segnalazione di fuorigioco (il tocco è di Olivera) di Alessandroni tra l’altro impallato, mentre Morganti meglio piazzato non cambia la decisione. Da segnalare una trattenuta di Mareco su Munari: dubbi di rigore. dopo la sostituzione insulta la terna: protesta Ballardini, espulso anche lui. Ci sta il rigore per il Genoa: Paloschi è trattenuto da Augustyn (accettabile il rosso per chiara occasione da gol). CESENA-CHIEVO 1-0 Altra gara decisa da una scelta arbitrale opinabile: non sembrano esserci, infatti, gli estremi per dare il rigore al Cesena. Al 90’ è reciproca la trattenuta tra Mandelli e Bogdani: Valeri punisce solo il difensore. Nel primo tempo fermato Pellissier lanciato a rete: fuorigioco inesistente. PALERMO-UDINESE 0-7 Bene Peruzzo: ok il rosso a Bacinovic (doppio giallo) e a Darmian che commette fallo da rigore negando una chiara occasione da gol ad Armero. La trattenuta reciproca tra Mandelli e Bogdani: rigore da non dare SKY CAGLIARI-LAZIO 1-0 Russo se la cava: non c’è fuorigioco di Acquafresca nell’azione che porta all’autogol di Dias. CATANIA-GENOA 2-1 Male Giannoccaro non aiutato dagli assistenti. Da annullare per fuorigioco i primi due gol, ma parliamo di pochi centimetri. Floro Flores al momento del tiro di Kucka è di poco oltre l’ultimo difensore; ancora più complicata da decifrare la rete di Maxi Lopez servito da un tacco involontario di Silvestre. Sbagliata l’espulsione di Criscito che atterra Lodi: non c’è chiara occasione da gol, semmai il fallo sembra sulla linea dell’area (e quindi rigore), mentre l’arbitro concede la punizione. Ok il rosso a Floro Flores che ROMA-PARMA 2-2 Brighi non vede al 12’ l’intervento di Paletta su Totti: ci stava il rigore che arriva dopo 7’ dopo, per un fallo di Lucarelli su Taddei (resta il dubbio se il difensore colpisce il pallone). Giovinco da dietro su Pizarro (costretto a uscire): è almeno da giallo, l’arbitro lo grazia. Nella ripresa ok il rosso a Paci per doppia ammonizione. La Roma vorrebbe un altro rigore al 37' per il mano di Pisano, ma non c’è certezza del tocco. 21 RETI: Di Natale (3) (Udinese) 20 RETI: Cavani (2) (Napoli) 16 RETI: Di Vaio (Bologna); Eto'o (5) (Inter) 14 RETI: Matri (1) (11 reti con il Cagliari) (Juventus) 13 RETI: Ibrahimovic (2) (Milan) 11 RETI: Sanchez (Udinese) 10 RETI: Pazzini (2) (6 con la Sampdoria) (Inter); Pato e Robinho (Milan); Pastore (Palermo); Borriello (1) (Roma) 9 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Quagliarella (Juventus); Crespo (3) (Parma) 8 RETI: Hamsik (1) (Napoli); Ilicic (Palermo) 7 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Maxi Lopez (1) (Catania); Hernanes (1) (Lazio); Miccoli (Palermo); Vucinic (1) (Roma) 6 RETI: Nené (Cagliari); Bogdani (Cesena); Floccari (Lazio) 5 RETI: Diamanti (1) (Brescia); Jimenez (1) (Cesena); Moscardelli (Chievo); Floro Flores (3 reti con l'Udinese) (Genoa); Cambiasso, Milito e Stankovic (Inter); Krasic (Juventus); Kozak (1) (Lazio); Di Michele (Lecce); Cassano (2) (4 con la Sampdoria) (Milan); Lavezzi (Napoli); Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma); Totti (3) (Roma); Guberti (Sampdoria) 4 RETI: Barreto (2) (Bari); Acquafresca e Conti (Cagliari); Silvestre (Catania); Santana (Fiorentina); Floro Flores (3 reti con l'Udinese) (Genoa); Palacio (1) (Genoa); Thiago Motta (Inter); Del Piero (1), Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti col Genoa) (Juventus); Mauri e Zarate (Lazio); Corvia (Lecce); Simplicio (Roma) 3 RETI: Britos e Gimenez (Bologna); Eder (Brescia); Cesar (Chievo); D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina); Ranocchia (2 con il Genoa) e Sneijder (Inter); Pepe (Juventus); Jeda (1), Ofere e Olivera (Lecce); Nocerino (Palermo); Amauri (Parma); Maccarone (2 con il Palermo) e Pozzi (1) (Sampdoria); Denis (Udinese) 2 RETI: Okaka e Rudolf (1 rete con il Genoa) (Bari); Paponi (Bologna); Cordova (Brescia); Canini e Nainngolan (Cagliari); Gomez, Lodi e Terlizzi (Catania); Giaccherini e Parolo (Cesena); Fernandes, Mandelli e Thereau (Chievo); Destro, Mesto, Milanetto, Paloschi e M. Rossi (Genoa); Aquilani (Juventus); Biava (Lazio); Giacomazzi, Munari e Piatti (Lecce); Boateng e Inzaghi (Milan); Cannavaro e Maggio (Napoli); Bacinovic, Bovo e Migliaccio (Palermo); Bojinov, Candreva, Palladino e Zaccardo (Parma); De Rossi, N. Burdisso, Juan, Menez e Perrotta (Roma); Armero, Benatia, Domizzi e Zapata (Udinese) 1 RETE: 83 giocatori RETI: in questo turno 26 (3 rigori, 1 autorete); in totale 649 (50 rigori, 20 autoreti) CONCORSI CONCORSI N. 20 DEL 27/2/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE X-X-1-1-2-X-1-X-1-X-1-X-2-2 QUOTE Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (1) 132.254 €;Ai 12 (73) 1.811 €;Ai 9 (7) 21.130 €- TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 5-7-11-2-6-8-10 QUOTE Ai 7 e 6 nessun vincitore; Ai 5 (14) 474 €;Ai 4 (189) 42 € R R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT MONDO INGHILTERRA GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LONDRA dOba Oba Wembley. Le capriole volanti di Obafemi Martins s’imprimono nella leggenda del tempio del football, con l’incredibile finale della finalissima di Carling Cup 2010-11. L’arma di distruzione di massa, interista dal 2002 al 2006, esplode il 2-1 nella porta dell’Arsenal all’89’ e consegna la Coppa di Lega al Birmingham City. Martins, 26 anni, è al posto giusto per punire l’enorme pastrocchio difensivo che fa capitolare i Gunners. Rispunta Oba Oba! Festa Birmingham Carling Cup: gol dell’ex interista Martins affonda l’Arsenal. Wenger adesso teme per la Premier ARSENAL Barzelletta Un serbo, un francese e un polacco, come nelle barzellette. Il serbo è Nikola Zigic, che con il suo metro e 98 ha portato in vantaggio i Blues di Birmingham al 28’ del primo tempo (corner di Larsson, velo di Johnson, perfetta girata di testa). Il francese è Laurent Koscielny, 25 anni, già in ritardo sull’1-0 di Zigic, poi in corto circuito totale sul suo affondo di testa dell’ultimo istante: il colpo è giusto per il polacco, l’ultimo ragazzino portiere di Arsene Wenger, Wojciech Szczesny, 20 anni. Ma Koscienly frana contro Szczesny nell’attimo della presa. BIRMINGHAM GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Zigic (B) 28’, Van Persie (A) 39’ pt, Martins (B) 44’ st ARSENAL (4-3-3) Szczesny 5,5; Sagna 6, Djourou 6, Koscielny 5, Clichy 6; Song 6, Wilshere 6,5, Rosicky 6; Nasri 6, Van Persie 6,5 (dal 25’ st Bendtner 5,5), Arshavin 6,5 (dal 32’ st Chamakh 5,5). PANCHINA Almunia, Denilson, Squillaci, Eboué, Gibbs. ALLENATORE Wenger 5,5. BIRMINGHAM CITY (4-5-1) Foster 7,5; Carr 6, Jiranek 6,5, Johnson 6,5, Ridgewell 6; Larsson 6,5, Gardner 6 (dal 5’ st Beausejour 6), Ferguson 6,5, Bowyer 6,5, Fahey 6,5 (dal 38’ st Martins 6,5); Zigic 7 (dal 47’ st Jerome sv). PANCHINA Taylor, Murphy, Phillips, Parnaby. Entra a sette minuti dalla fine e a un minuto dal novantesimo firma una rete storica per il suo club ALLENATORE McLeish 7. ARBITRO Dean 5,5. Zigic e Martins festeggiano il trionfo del Birmingham REUTERS Oba revival Oba Martins è appostato vicino al dischetto, e piomba sul pallone per il più semplice e storico dei tap-in della sua carriera. Con l’Arsenal è un revival, dopo il gol del 3-0 nella notte magica dell’Inter a Highbury, gruppo di Champions, settembre 2003. La metà blu di Wembley impazzisce, quella rossa si dispera. Alex McLeish ha indovinato la sostituzione vincente, Martins al posto di Faye al 38’ del secondo tempo. «Il "gaffer", il capo, mi ha assicurato che avrei giocato nella ripresa — racconta 1 2 Oba Oba —. Ho aspettato, ma ero pronto. Ho segnato con il mio secondo tocco in partita. Era facile, ma proprio per questo ho cercato di non sbagliare. Sono felicissimo di aver dato al Birmingham il trofeo che aspettava da tanto tempo». Prestito Esattamente dal 1963, l’ultimo pezzo d’argenteria nella scarna bacheca del City, ancora la Coppa di Lega. Ma questa fa entrare di diritto in Europa League, Martins ha suggellato l’impresa appena alla quarta presenza col Birmingham, che il 21 gennaio l’ha preso in prestito dal Rubin Kazan, con opzione di riscatto a fine stagione. L’Arsenal continua il digiuno, a secco di trofei da 6 anni: «Il malinteso in difesa è duro da digerire — si lamenta Wenger —. Speriamo che la sconfitta non abbia ripercussioni sugli altri obiettivi dell’Arsenal, Premier, Champions, FA Cup». Senza Fabregas e Walcott, infortunati, ha perso anche il fragile Van Persie (ginocchio). L’olandese ha colto l’1-1 (39’) al volo dalla traversa centrata da Wilshere, ma ha chiesto il NOTE spettatori 88.851. Ammoniti Koscielny (A), Clichy (A) Jerome (B) per gioco scorretto, Larsson (B), Ferguson (B) per proteste. Tiri in porta 12-7. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 2-4. Angoli 6-3. Recuperi pt 4’, st 4’. cambio al 70’. Wenger ha poi tolto anche Arshavin, per il prevedibile Bendtner. Cuore Il City ha annullato sul campo i 26 punti di differenza in Premier, battendo la qualità tecnica dei Gunners con cuore e grinta incrollabile, secondo la miglior tradizione di Wembley. Foster ha tenuto in gara i suoi con almeno 4 parate essenziali. Già al 2’ Szczesny ha rischiato l’espulsione, atterrando Bowyer, ma il guardalinee l’ha salvato, inventandosi un fuorigioco. NEL CENTRO DEL CHELSEA PREMIER LEAGUE IL CITY FA SOLTANTO 1-1 CON IL FULHAM Ashley Cole spara con un fucile ad aria compressa Mancini furioso con Balo LONDRA (l.p.) L’ultima bravata di Ashley Cole, che secondo il «News Of The World» domenica scorsa durante l'allenamento ha sparato ad un ragazzo con un fucile ad aria compressa, è il segno che a Cobham si sono passati i limiti. Il Chelsea non commenta, un testimone racconta che Cole si è messo a giocare nello spogliatoio con il fucile e lo ha puntato contro Tom Cowan, studente di 21 anni in stage con lo staff medico dei Blues. Poi è partito un colpo, o Cole ha sparato pensando fosse scarico. Il ragazzo è stato colpito a un fianco ed è stato curato dai sanitari presenti. Nulla di grave, ma la polizia potrebbe aprire un'inchiesta e Cole rischiare fino a 5 anni di galera. L'episodio, sottolinea il tabloid, è l'ennesima conferma dell’indisciplina che regna tra i giocatori del Chelsea da quando hanno capito che Ancelotti lascerà la squadra. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LUCA PISAPIA MANCHESTER dNon basta Balotelli, al 6˚ gol in 14 partite da quando è in Inghilterra, per permettere al Manchester City di andare oltre l'1-1 casalingo con il Fulham. Al gol di Balo al 26', un destro da 25 metri, risponde Duff con un preciso inserimento al 48’. Ma soprattutto non basta questo Balotelli a Mancini, che nel dopogara si infuria col suo giocatore. «Ha segnato, ma non sono assolutamente contento, avrebbe dovuto giocare meglio. Gli attaccanti devono avere un atteggiamento diverso: prima giocare per la squadra e poi pensare a segnare, altrimenti non ha senso giocare con tre punte». Addio Premier Oltre a Balotelli (che si becca l'ennesimo «giallo»), nemmeno Tevez (sotto tono) e Dzeko (sostituito dopo un'ora, ancora a 0 gol in 6 partite di Premier) hanno fatto molto per scardinare un Fulham y SPAGNA COPPA Nilmar salva il Villarreal DI LEGA Albo d’oro Il Valencia a -10 da Mou 1961 Aston Villa 1962 Norwich 1963 Birmingham 1964 Leicester 1965 Chelsea 1966 West Bromwich 1967 QPark Rangers 1968 Leeds 1969 Swindon 1970 Manchester City 1971 Tottenham 1972 Stoke 1973 Tottenham 1974 Wolverhampton 1975 A.Villa 1976 Manchester City 1977 Aston Villa 1978 Nottingham F. 1979 Nottingham F. 1980 Wolverhampton 1981 Liverpool 1982 Liverpool 1983 Liverpool 1984 Liverpool 1985 Norwich 1986 Oxford U 1987 Arsenal 1988 Luton 1989 Nottingham F. 1990 Nottingham F. 1991 Sheffield Wed 1992 Manchester Utd 1993 Arsenal 1994 A.Villa 1995 Liverpool 1996 A.Villa 1997 Leicester 1998 Chelsea 1999 Tottenham 2000 Leicester 2001 Liverpool 2002 Blackburn 2003 Liverpool 2004 Middlesbrough 2005 Chelsea 2006 Manchester Utd 2007 Chelsea 2008 Tottenham 2009 Manchester Utd 2010 Manchester Utd 2011 Birmingham MADRID (f.m.r.) Stasera si chiude la giornata 25, domani si apre la 26, con il Barça a Valencia (mercoledì) e il Madrid in casa col Malaga (giovedì). Ieri Villarreal: 2-2 in extremis a Santander (a segno Marco Ruben e Nilmar al 90’), appena 2 punti nelle ultime 4 di Liga. 25a GIORNATA Levante-Osasuna 2-1, Hercules-Getafe 0-0, Santander-Villarreal 2-2, Ath.Bilbao-Valencia 1-2. OGGI: Malaga-Almeria. CLASSIFICA Barcellona 68; Real Madrid 61; Valencia 51; Villarreal 47; Espanyol 40; Athletic Bilbao 38; Siviglia 35; A.Madrid, R.Sociedad 34; Getafe 32; Maiorca 31; Santander 29; Levante, Deportivo 27; Hercules 26; Osasuna, Sporting 25; Saragozza 24; Almeria 21; Malaga 20. GERMANIA Werder, rimonta disperata Vince anche lo Stoccarda MONACO DI BAVIERA (m.d.i.) Bella rimonta di un redivivo Werder che negli ultimi 8’ recupera lo 0-2 con il Leverkusen. Vince lo Stoccarda. 24ª GIORNATA: Wolfsburg-Borussia Mo. 2-1, Hoffenheim-Mainz 1-2, Kaiserslautern– Amburgo 1-1, St.Pauli–Hannover 0-1, Colonia– Friburgo 1-0, Schalke–Norimberga 1-1, Bayern– Borussia Do. 1-3, Eintracht-Stoccarda 0-2, Werder-Leverkusen 2-2 CLASSIFICA Borussia Do. 58; Leverkusen 46; Hannover 44; Bayern 42; Mainz 40; Amburgo e Friburgo 37; Norimberga 36; Hoffenheim 33; Schalke 30; Colonia 29; St. Pauli 28; Eintracht 27; Wolfsburg 26; Werder 25; Kaiserslautern 24; Stoccarda 22; Borussia M. 19. FRANCIA Il Lilla riprende il Rennes Ma il Marsiglia è a un passo PARIGI (a.g.) André Ayew tiene in corsa il Marsiglia con una doppietta al Nancy. Il Lilla resta primo, con il Rennes, nonostante il pari in casa con il Lione: a Sow (9’) replica Kallstrom (26’ pt). 25ª GIORNATA Arles-Brest 1-1, Monaco-Caen 2-2, Rennes-Lens 2-0, St.Etienne-Nizza 0-2, Sochaux-Montpellier 0-0, ValenciennesLorient 0-0, Bordeaux-Auxerre 3-0, NancyMarsiglia 1-2, Psg-Tolosa 2-1, Lilla-Lione 1-1 CLASSIFICA Lilla, Rennes 46; Marsiglia 45; Psg 43; Lione 42; Montpellier 38; St. Etienne, Brest, Lorient 35; Bordeaux 34; Tolosa 33; Sochaux 32; Valenciennes 31; Caen, Nizza 29; Nancy 28; Auxerre 26; Monaco 25; Lens 24; Arles 11. taccuino OLANDA Psv-Ajax pari deludente AMSTERDAMd (m.v.) La classica sfida Psv Ajax fi nisce con un noioso 0 0: mai successo prima d’ora che i due club si incontrassero due volte in stagione senza segnare. L’Ajax rimane a 5 in classifica. Dram matico pomeriggio per il Twente sul campo dell’Alk maar: autogol di Janssen, rosso a Douglas, infortunio di Ruiz, partita persa nell’ultimo minuto del recupero (2 1). 25ª GIORNATA: Psv Ajax 0 0; Alkmaar Twente 2 1; Feyenoord Groningen 5 1; Nimega Utrecht 1 1. CLASSIFICA (prime pos): Psv 54; Twente 51; Ajax 49; Groningen 44; Alkmaar 43. PORTOGALLO Record per il Porto in fuga Mario Balotelli, 20, «svirgola» un’occasione. Segnerà un gol al Fulham AP che l'ex Hughes ha portato ad Eastlands con propositi di vendetta. E ora il 5˚ punto nelle ultime 5 di campionato segna l’addio alle speranze di titolo. Un passo falso che ad Abu Dhabi, dopo l’esborso di petroldollari, non è stato sicuramente gradito. Nel finale stretta di mano polemica tra Hughes e Mancini (che aveva preso proprio il posto del collega 14 mesi fa). 28ª GIORNATA West Ham-Liverpool 3-1, Man City-Fulham 1-1. Oggi Stoke-West Bromwich. Domani Chelsea-Manchester Utd CLASSIFICA Manchester Utd 60; Arsenal 56; Manchester City 50; Tottenham 47; Chelsea 45; Liverpool 39; Bolton, Sunderland 37; Newcastle 36; Everton, Stoke, Aston Villa 33; Fulham, Blackburn, Blackpool 32; Birmingham 30; West Bromwich, Wolverhampton, West Ham, Wigan 28. PORTOd (m.m.d.s.) Il Porto di Villas Boas batte (3 0, 2 gol Falcao) in trasferta l’Olhanense e raggiunge cosi il primato di 21 partite utili consecutive (19 vittorie 2 pareggi). Il Benfica resiste superando 2 1 il Maritimo ed è sempre a 8 in classifica. CLASSIFICA (prime pos): Porto 59, Benfica 51, Sporting Lisbona 33, Paços Ferreira, V.Guimarães 32. BRASILE Ronaldinho decisivo RIO d(m.can.) Ronaldinho garantisce la coppa Gua nabara, prima fase del campionato dello stato di Rio de Janeiro, al Flamengo: segna su punizione al 26’ st il gol che garantisce la finale sul Boavista. Così il rosso nero è già qualificato per decidere lo scudetto dello Stato contro il vincitore della seconda fase. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 25a GIORNATA Rimontona Sorrento Il Verona è decollato Alessandria spreca Terza vittoria di fila SORRENTO-ALESSANDRIA 4-3 GIUDIZIO ++++ MARCATORI Scappini (A) al 20’, Martini (A) al 31’, Paulinho (S) al 41’, Damonte (A) al 43’ p.t.; Terra (S) al 23’, Corsetti (S) al 25’, Paulinho (S) al 44’ s.t. SORRENTO (4-4-2) Mancinelli 6; Vanin 6, Terra 6,5, Lo Monaco 6, De Giosa 6; Carlini 6 (dal 45’ s.t. Di Nunzio s.v.), Togni 6, Nicodemo 6, Manco 5 (dal 5’ s.t. Corsetti 7,5); Paulinho 7,5, Bonvissuto 5 (dal 23’ s.t. Pignalosa 6). (Casadei, Sabato, Camorani, Armellino). All. Simonelli 7. ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili 6; Romeo 5,5 (dal 29’ s.t. Procida 6), Cammaroto 6, Ghinassi 6, Pucino 5,5; Camillucci 6, Damonte 6; Negrini 6, Martini 6,5 (dal 25’ s.t. Croce 5,5), Bondi 7; Scappini 6 (dal 35’ s.t. Artico s.v.). (De Marco, Menassi, Cuneaz, Segarelli). All. Sarri 6. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6. NOTE paganti 493, abbonati 275, incasso di 8.736,41 euro. Amm. Negrini e Servili. Angoli 10-4. ANTONINO SINISCALCHI SORRENTO (Na)dDue squadre dal gol facile: 3-3 all’andata, 4-3 al ritorno per il successo del Sorrento. A fine partita, Sarri scuote la testa, mentre ricompare il sorriso sul volto di Simonelli. L’Alessandria, in vantaggio per 3-1 alla fine del primo tempo, si morde le mani e rimprovera se stessa per il flop accusato alla distanza. Fa festa il Sorrento, protagonista di un rocambolesco sorpasso nella ripresa con l’innesto di un super Corsetti (un gol e due assist): via la crisi e consolidato il secondo posto. Fuga Complice il solito Sorrento con il difetto delle partenze ad handicap, l’Alessandria non ha difficoltà a innescare la fuga iniziale per il parziale vantaggio nel primo tempo (3-1). Il suo 4-2-3-1 approfitta degli svarioni della difesa avversaria tra la fantasia di Martini e la spinta di Bondi. Martini manda in gol Scappini (20’) e timbra il raddoppio con un pallonetto sull’uscita di Mancinelli (31’). Paulinho segna di testa su cross di Vanin (41’), ma l’Alessandria triplica con Damonte, in mischia, su corner di Bondi (43’). La chiave Il fantasista Corsetti, entrato dopo 5’ della ripresa, cambia partita e risultato. Dribbling e cross a raffica dalla fascia sinistra. Il Sorrento è arrembante come nei giorni migliori, l’Alessandria non varca più la metà campo. L’irrefrenabile Corsetti inventa l’assist per la zuccata-gol di Terra (23’) e poi, di testa, pareggia i conti (25’). È finita? Macché. Ancora Corsetti va via sulla sinistra e mette al centro la palla buona: Paulinho timbra di sinistro la vittoria e il suo diciannovesimo gol stagionale (44’). Paulinho, 25 anni: con questa doppietta è arrivato a 19 gol con il Sorrento FOTOAGENZIA MALTEMPO Gara rinviata a Lumezzane LUMEZZANE (Bs) La neve caduta nella notte e nella mattinata ha costretto l’arbitro Romani di Modena a rinviare Lumezzane Bassano, importante sfida per i playoff. Con ogni probabilità le due squadre torneranno in campo domenica, visto che c’è la sosta. po il 4-2 al Ravenna. Una partita che gli uomini di Mandorlini hanno dominato per larghi tratti ma che alla fine hanno vinto anche grazie ad un rigore molto generoso che ha fatto infuriare il tecnico ospite Rossi. Esposito al 22’, Le Noci al 36’ e Russo al 42’. Il Ravenna impegna Rafael con Chianese al 43' e si divora il pari con Fonjock che liscia davanti alla porta a colpo sicuro nel recupero. consecutiva: è l’sms partito dal cellulare-Verona do- Gran partenza Verona vicino al gol con Russo al 1’ e 30 secondi dopo con Ferrari, che colpisce la traversa. Il Ravenna risponde segnando: al 3’ palla in area di Chianese che trova il taglio perfetto di Rossetti, l’esterno spizza di testa e batte Rafael. Sotto di un gol il Verona carica a testa bassa: al 9’ Hallfredsson lancia Ferrari con un lob sul quale l’attaccante compie un capolavoro. Al 16’ Tagliani perde palla, Ferrari imbecca Berrettoni che segna riprendendo di testa una prima conclusione respinta da Rossi. Il Verona sfiora il terzo gol con Ravenna in 9 Al Verona manca il colpo del k.o. Hallfredsson, devastante a centrocampo, va vicino al 3-1, ma è il Ravenna a colpire al 35’ su un rinvio di Pellegrino allungato da Gerbino Polo che Rosso gira in rete con la complicità di Ceccarelli. Palla al centro e Mariani vede un contatto che non c’è in area tra Tagliani e Ferrari. Rosso per il difensore, già ammonito, e rigore per il Verona che Ferrari trasforma esorcizzando il mal da dischetto gialloblù. Il Ravenna finisce in 9 per l’espulsione di Chianese (mani in faccia con Maietta) ed Esposito lo punisce ancora in contropiede. ALTO ADIGE-CREMONESE 1-1 PAGANESE-REGGIANA PAVIA-MONZA STEFANO RASULO VERONA d Terza vittoria GUBBIO-COMO Fabinho gol e spettacolo, la Salernitana mai cosi bella La Spal va sempre più giù: quinta sconfitta consecutiva Il Gubbio si ferma col Como Lamanna sempre pararigori Raffica di gol ed emozioni Pergo e Spezia pari in tutto La Cremonese va adagio Aldegani super nel finale La Paganese ora ci crede Reggiana, è buio totale Al Pavia la sfida salvezza Monza, ora Verdelli traballa MARCATORI Carrus su rigore al 33’ p.t.; Fabinho al 16’ e al 26’ s.t. SALERNITANA (3-4-3) Caglioni 6; Accursi 6, Jefferson 6,5, Balestri 5,5; D’Alterio 6, Carrus 6,5, Carcuro 6, Pippa 6; Fabinho 7,5 (dal 44’ s.t. Szatmari s.v.), Fava 6 (dal 35’ s.t. Montalto s.v.), Ragusa 6,5 (dal 25’ s.t. Aurelio 6). (Iuliano, Legittimo, Russo, Falzerano). All. Breda 6,5. SPAL (4-2-3-1) Ravaglia 6; Ghetti 5, Zamboni 6, Battaglia 5,5, Smit 5,5; Migliorini 6 (dal 22’ s.t. Bedin 5,5), Coppola 5; Melara 6 (dal 32’ s.t. Geovani s.v.), Corsi 5,5 (dal 35’ s.t. G. Rossi s.v.), P. Rossi 5,5; Volpe 5. (Capecchi, Bortel, Pallara, Albini). All. Remondina 5,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. NOTE paganti 2.470, abbonati 412, incasso di 24.576 euro. Espulso Coppola al 33’ s.t.; ammoniti Accursi, Fabinho, Zamboni e Battaglia. Angoli 2-3. MARCATORI Maah (C) al 37’ p.t.; Bartolucci (G) al 20’ s.t. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 7; Bartolucci 6,5, Briganti 6, Borghese 6, Farina 6; Sandreani 6, Boisfer 6, Raggio Garibaldi 6 (dal 5’ s.t. Daud 6); Galano 6, Donnarumma 6 (dal 1' s.t. Bazzoffia 6), Gomez 5,5. (Farabbi, Alcibiade, Gaggiotti, Caracciolo). All. Torrente 6,5. COMO (4-2-3-1) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6, Magli 5,5, Franco 5,5; Ardito 6 (dal 4’ s.t. Riva 6), Filipe 6; Bardelloni 6,5 (dal 1’ s.t. Fautario 6), Maah 7, Filippini 6; Germinale 6,5 (dal 21’ s.t. Villar 6,5). (Dossena, Maggioni, Morandi, Da Dalt). All. Brunner 6,5 (Brevi-Garavaglia squalificati). ARBITRO Monaco di Tivoli 5,5. NOTE paganti 1.602, abbonati 752, incasso di 18.066 euro. Espulsi Franco al 26' p.t., Gomez al 39’ p.t. e Magli al 39’ s.t.; ammoniti Farina, Borghese, Castelli, Sandreani e Daud. Angoli 6-4. GIUDIZIO+++ MARCATORI Marchini (S) al 12’ p.t.; Galli (P) al 4’, Casoli (S) al 25’, Scotto (P) al 31’ s.t. PERGOCREMA (5-3-2) Russo 6; Lolaico 6, Romeo 6, Panariello 6, Ricci 6, Canzian 5,5 (dal 1’ s.t. Scotto 6,5); Ghidotti 6,5, Basile 7, Galli 6,5; Caccavallo 6,5 (dal 44’ s.t. A. Profeta s.v.), Marconi 6,5 (dal 39’ s.t. Maccan s.v.). (Ingrassia, Guerci, Mammetti, Criaco). All. Maurizi 6,5. SPEZIA (3-4-3) Fiorillo 6; Bianchi 6, Comazzi 6,5 (dal 34’ s.t. Buscaroli s.v.), Fissore 6; Enow 6, Buzzegoli 6,5, Musto 6, Marchini 6,5 (dal 34’ s.t. Musetti s.v.); Basso 6, Cesarini 7, Casoli 7. (Conti, Padoin, Herzan, Lollo, Chianese). All. Pane 6,5. ARBITRO Bruno di Torino 6,5. NOTE paganti 662, abbonati 280, incasso non comunicato. Ammoniti Musto, Galli, Lolaico, Cesarini e Scotto. Angoli 5-2. GIUDIZIO++++ MARCATORI Coda (C) al 20' p.t.; Odibe (A) al 13' s.t. ALTO ADIGE (4-3-2-1) Zomer 5; Kiem 6, Franchini 6, Mirri 5,5 (dal 33' s.t. Nazari s.v.), Martin 6,5; Furlan 6, Odibe 7, M. Romano 6,5; El Kaddouri 6,5, Fink 6 (dal 19' s.t. Fischnaller 6); Marchi 6,5. (Mair, Burato, Ciaghi, A. Romano, Sorrentino). All. Sebastiani 6. CREMONESE (4-3-3) Aldegani 7,5; Vitofrancesco 6, Cattaneo 6, Stefani 6, Favalli 6; Sambugaro 6, Fietta 6, Tacchinardi 5,5 (dal 43' s.t. Joelson s.v.); Scaglia 6 (dal 40' s.t. Bini s.v.), Coda 6, Toledo 5,5 (1' s.t. Nizzetto 6). (Bianchi, Sales, Bacher, Gasparetto). All. Acori 6. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5. NOTE spettatori 1.500 circa, abbonati 420, paganti e incasso nc. Ammoniti Cattaneo, Sambugaro e Furlan. Angoli 3-5. GIUDIZIO+++ MARCATORI Urbano all’8’, Tortori al 23’ s.t. PAGANESE (3-4-3) Ginestra 6; Cuomo 6, Urbano 6,5, Radi 6,5; Santarelli 6, Vicedomini 6, Gatti 6 (dal 47’ s.t. Grillo s.v.), Di Pasquale 6; Lepore 6, Ferraro 6, Tortori 6,5 (dal 45’ s.t. Casisa s.v.). (Virgili, Sanna, Ingrosso, Macrì, Triarico). All. Capuano 6. REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini 6; D’Alessandro 6, Zini 6, Mei 5 (dal 12’ s.t. Aya 5,5), Lanna 5,5; Maschio 5,5, Saverino 6, Viapiana 5,5 (dal 25’ s.t. Esposito 5,5); Alessi 6 (dal 25’ s.t. Maritato 5); Temelin 5,5, Guidetti 5,5. (Offredi, Arati, Migliaccio, Di Chiara). All. Mangone 5. ARBITRO Aloisi di Avezzano 5,5. NOTE paganti 284, abbonati 534, incasso di 3.499 euro. Espulso il tecnico Capuano al 37’ p.t.; ammoniti Tortori, Cuomo, Lepore e Maritato. Angoli 6-2. GIUDIZIO++ MARCATORE Eusepi al 29’ p.t. PAVIA (4-4-2) Spitoni 6; Daffara 5,5, Preite 6 (dal 34’ s.t. Caidi s.v.), Blanchard 6, Visconti 6 (dal 4’ s.t. Tattini 6); Beretta 6 (dal 19’ s.t. Guadalupi 6), Carotti 6,5, Puccio 6, Ferrini 6; Veronese 6,5, Eusepi 7. (Guerci, L. D’Errico, Pellegrini, Meza Colli). All. Andrissi 6,5. MONZA (4-2-3-1) Westerveld 6; Uggè 6,5, Cudini 5,5, Fiuzzi 6, Barjie 5,5 (dal 26’ s.t. Bugno 6); Gambadori 6,5, Campisi 6 (dal 34’ s.t. Dokovic s.v.); Chemali 7, S. Seedorf 5,5 (dal 13’ s.t. Furlan 6), Ricci 5,5; Ferrario 6. (Marcadalli, Esposito, Prato, Oualembo). All. Verdelli 5,5. ARBITRO Caso di Verona 6,5. NOTE paganti 410, abbonati 380, incasso di 4.180 euro. Espulso Daffara al 35’ s.t.; ammoniti Gambadori, Daffara, Fiuzzi, Preite, Puccio, Eusepi e Spitoni. Angoli 1-3. GIUDIZIO++ GUBBIO (Pg) d«Non siamo il Barcellona e quindi qualche volta possiamo anche pareggiare». Torrente non fa drammi per l'1-1, una gara caratterizzata da tre espulsioni. Pronti via e al 2’ la capolista chiede un rigore per un fallo di mani. Rigore che 7’ dopo viene concesso al Como, ma Lamanna para il tiro di Franco (fallo dello stesso portiere su Germinale) bissando la prodezza fatta con l’Alessandria. Ospiti in vantaggio con Maah al 37’, poi nella ripresa arriva il pareggio in mischia con Bartolucci al 20’. CREMA (Cr) dPartita intensa, combattuta, giocata su ritmi elevati tra due squadre che le hanno provate tutte per superarsi. Tra il Pergocrema (peggior rendimento interno) e lo Spezia (ancora a secco di vittorie in trasferta) ne è uscito un equo pareggio. Ospiti in vantaggio al 12’ con Marchini, bravo a chiudere in rete un’incursione di Cesarini. Il pareggio del Pergo a inizio ripresa: corner di Caccavallo e colpo di testa di Galli. In contropiede, i liguri trovano di nuovo il vantaggio con Casoli, ma sei minuti dopo un bel colpo di testa di Scotto su cross di Lolaico ristabilisce la definitiva parità. Nel finale, Marconi spreca la palla del 3-2. BOLZANOdUn risultato che non serve a nessuno. Alto Adige e Cremonese pareggiano la gara che doveva lanciare i primi verso la salvezza ed i secondi verso i playoff. Una partita vivace ed equilibrata: il primo tempo va ai grigiorossi, il secondo all'Alto Adige (e la società rinnova la fiducia a Sebastiani). E' Coda a sbloccare il risultato dopo 20’ con una punizione non irresistibile: Zomer è colpevole. Nella ripresa l’Alto Adige comincia a spingere e pareggia i conti con un bel sinistro dal limite dopo 13’ di Odibe. Poi è Aldegani, con un miracolo su un destro a girare di El Kaddouri, a salvare la Cremonese. PAGANI (Sa) dColpo di reni della Paganese che batte la Reggiana e completa la rincorsa al Monza, con cui adesso condivide l’ultima posizione. L’unico sussulto della prima frazione è opera di Temelin che al 19’ raccoglie a centro area un errato disimpegno di Ginestra e calcia a colpo sicuro, ma il portiere locale si riscatta respingendo in angolo. Nella ripresa, all’8’, su angolo di Lepore, Ferraro prova la girata ma la palla finisce sui piedi di Urbano (fresco papà) che da pochi passi insacca. All’11’ un diagonale di Tortori si stampa sul palo. Al 23’ Tortori ci riprova su assist di Ferraro e sigla il raddoppio. PAVIA dIl Pavia si aggiudica la sfida salvezza contro il Monza e fa traballare la panchina di Verdelli. I padroni di casa sfiorano il gol in apertura con Ferrini, che spara addosso a Westerveld da posizione favorevole. Al 21’ poi Chemali centra la traversa con una conclusione dalla distanza. E’ il Pavia però a passare al 29’ grazie ad Eusepi, che parte da sinistra, salta Cudini e con uno splendido destro a girare non lascia scampo a Westerveld. A dieci minuti dal termine Daffara riceve la seconda ammonizione e viene espulso. Il Monza non riesce però ad approfittarne e, pur spingendo, non procura particolari grattacapi alla retroguardia pavese. Euro Grilli Dario Dolci Francesco Bertagnolli Antonio Campitiello Michele Lanati GIUDIZIO++++ SALERNO dBrilla l’estro brasiliano di Fabinho e la Salernitana gioca la miglior gara stagionale dimenticando tanti guai: stipendi non pagati, penalizzazione in arrivo, trattative per la cessione della società non ancora decollate. Dopo la sosta la squadra di Breda punterà a consolidare il terzo posto appena riconquistato per poi riavvicinarsi al secondo. Annaspa, invece, la Spal. Incapace di reagire alla superiorità della Salernitana, infila la quinta sconfitta consecutiva, peraltro tutte senza aver mai segnato. Senza innervosirsi per le rigide marcatu- re decisa dal tecnico Remondina i giocatori della Salernitana macinano gioco, prevalentemente con tocchi di prima, per l’intera partita. Insomma, danno spettacolo. Le prime occasioni sono per Fabinho, al 18’ conclude sul portiere Ravaglia ed al 25’ è anticipato da Zamboni. Al 33’ Ragusa forza il bunker e viene atterrato da Zamboni. Rigore: il tiro di Carrus dal dischetto è forte e centrale. Salernitana in vantaggio con merito. L’unica occasione per la Spal arriva al minuto 40, quando Volpe non riesce a deviare un cross di Melara. Nella ripresa, al 3’, Zamboni respinge sulla linea una conclusione di Fava. Poi si celebra il Fabinho-show: segna da oltre venti metri, replica in area con un tiro a giro e festeggia con una doppia capriola. Giovanni Vitale il punto di NICOLA BINDA [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA E’ partita la volata playoff Due goleade svegliano il girone A dal torpore. Le clamorose vittorie di Sorrento e Verona, insieme a quella netta della Salernitana, sono come la sveglia di prima mattina. In piedi, adesso si combatte davvero per conquistare i playoff (lasciamo stare il primo posto del Gubbio, che si può anche permettere di pareggiare in casa). E visto il tenore delle contendenti, si annuncia un finale incandescente, proprio l’opposto di un avvio di stagione piuttosto deludente. E’ il Verona la squadra più attesa, grande favorita della vigilia e adesso risvegliata da Andrea Mandorlini. Ma merita attenzione anche la Salernitana, pur vittima di una situazione societaria paradossale. W E lo stesso vale anche nel girone B, dove pure la Nocerina fa storia a parte. I successi esterni (a breve distanza) di due corazzate come Juve Stabia e Taranto agitano la zona playoff, in attesa del Benevento che stasera deve blindare il secondo posto. C’è poi sempre il pazzo Foggia di Zeman, che supera i 100 gol (tra fatti e subiti) ma cade sul piano del fair play, e c’è il redivivo Lanciano. E’ quasi un peccato, domenica, dover fare la sosta. Ma è l’ultima... PERGOCREMA-SPEZIA 4-2 SALERNITANA-SPAL 3-0 Fabinho, 19 anni, a gennaio da Udine a Salerno TANOPRESS 1-1 VERONA-RAVENNA GIUDIZIO ++++ MARCATORI Rossetti (R) al 3’, Ferrari (V) al 9’, Berrettoni (V) al 16’ p.t.; Rosso (R) al 37’, Ferrari (V) su rigore al 39’, Esposito (V) al 47’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 6; Abbate 6,5, Ceccarelli 5,5, Maietta 6, Scaglia 7; Russo 7,5 (dal 12’ s.t. Mancini 6,5), Esposito 6,5, Hallfredsson 7,5; Le Noci 6,5 (dal 39’ s.t. Pichlmann s.v.), Ferrari 8, Berrettoni 7,5 (dal 12’ s.t. Paghera 6). (Caroppo, Vergini, Tiboni, Martina Rini). All. Mandorlini 6. RAVENNA (4-4-2) G. Rossi 7,5 (dal 20' p.t. Pellegrino 6,5); Rosini 5,5, Tagliani 5, Fasano 6 (dal 40' p.t. Cazzola 6,5), Sabato 5,5; Rossetti 6,5, Sciaccaluga 5, Fonjock 5 (dal 17' s.t. Gerbino Polo 6), Maggiolini 6,5; Chianese 5,5, Rosso 6,5. (Gardella, Grea, Guitto, Lapadula). All. L. Rossi 6. ARBITRO Mariani di Aprilia 5. NOTE paganti 2.229, abbonati 7.958, incasso di 88.449 euro. Espulsi Tagliani al 36' s.t. e Chianese al 41' s.t.; ammoniti Halfredsson e Maietta. Angoli 9-4. 2-2 GIRONE A SQUADRE GUBBIO (-1) SORRENTO SALERNITANA (-3) ALESSANDRIA (-1) BASSANO VERONA LUMEZZANE (-1) SPAL (-1) RAVENNA SPEZIA (-2) REGGIANA CREMONESE COMO (-1) PAVIA PERGOCREMA ALTO ADIGE MONZA PAGANESE PT 52 44 38 37 36 35 33 33 33 32 32 31 29 28 27 27 19 19 G 25 25 25 25 24 25 24 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 V 17 12 12 9 10 8 8 9 8 8 8 6 6 6 5 6 4 5 N 2 8 5 11 6 11 10 7 9 10 8 13 12 10 12 9 7 4 P 6 5 8 5 8 6 6 9 8 7 9 6 7 9 8 10 14 16 RF 37 46 34 29 21 32 27 29 26 31 29 26 23 22 22 23 23 13 RS 22 32 30 21 18 22 24 27 29 27 31 26 26 29 26 30 41 32 MARCATORI 19 RETI Paulinho (6, Sorrento). 14 RETI Gomez (4, Gubbio). 12 RETI Cipriani (Spal). 10 RETI Ferrario (2, Monza). 8 RETI Scappini (1, Alessandria); Ferrari (Lumezzane); Temelin (1, Reggiana); Fava (Salernitana). 7 RETI Marchi (Alto Adige); Le Noci (Verona). RISULTATI ALTO ADIGE-CREMONESE 1-1 GUBBIO-COMO 1-1 LUMEZZANE-BASSANO rinviata PAGANESE-REGGIANA 2-0 PAVIA-MONZA 1-0 PERGOCREMA-SPEZIA 2-2 SALERNITANA-SPAL 3-0 SORRENTO-ALESSANDRIA 4-3 VERONA-RAVENNA 4-2 PROSSIMO TURNO domenica 13 marzo, ore 14.30 ALESSANDRIA-VERONA (0-2) BASSANO-ALTO ADIGE (0-1) COMO-LUMEZZANE (2-2) MONZA-SALERNITANA (0-2) PERGOCREMA-PAGANESE (2-0) RAVENNA-PAVIA (1-1) REGGIANA-GUBBIO (1-2) SPAL-SORRENTO (1-2) SPEZIA-CREMONESE (2-2) 2-0 GIRONE B SQUADRE NOCERINA BENEVENTO JUVE STABIA ATLETICO ROMA TARANTO FOGGIA (-2) LANCIANO SIRACUSA LUCCHESE ANDRIA GELA TERNANA (-2) COSENZA (-3) FOLIGNO (-2) PISA BARLETTA VIAREGGIO CAVESE (-6) PT 58 43 41 40 38 35 35 35 34 28 27 27 26 26 26 26 26 20 G 25 24 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 25 V 17 12 12 12 10 11 8 10 9 7 7 7 6 7 5 6 6 6 N 7 7 5 4 8 4 11 5 7 7 6 8 11 7 11 8 8 8 P 1 5 8 9 7 10 6 10 9 11 12 10 7 11 9 11 11 11 RF 40 34 31 34 24 55 24 22 32 20 25 19 25 27 25 23 22 23 RS 20 24 25 24 23 46 24 24 25 24 33 31 27 32 33 31 32 27 MARCATORI 15 RETI Sau (Foggia). 14 RETI Insigne (3, Foggia). 13 RETI Ciofani (4, Atletico Roma); Marotta (Lucchese). 11 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore nel Taranto). 10 RETI C. Ciano (2, Cavese); Negro (Nocerina). 1-0 RISULTATI BARLETTA-SIRACUSA 1-0 BENEVENTO-COSENZA stasera CAVESE-PISA 0-1 FOGGIA-GELA 2-2 FOLIGNO-TERNANA 0-0 LANCIANO-ANDRIA 1-0 LUCCHESE-TARANTO 0-1 NOCERINA-ATLETICO ROMA 2-1 VIAREGGIO-JUVE STABIA 0-2 PROSSIMO TURNO domenica 13 marzo, ore 14.30 ANDRIA-FOGGIA (1-2) ATLETICO ROMA-VIAREGGIO (1-1) CAVESE-BARLETTA (3-3) COSENZA-NOCERINA (1-2) GELA-JUVE STABIA (1-0) PISA-LUCCHESE (1-1) SIRACUSA-FOLIGNO (1-1) TARANTO-BENEVENTO (0-0) TERNANA-LANCIANO (0-0) R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 25a GIORNATA La Nocerina è una sinfonia Catania piega l’Atletico FOGGIA-GELA NOCERINA-ATLETICO ROMA 2-1 GIUDIZIO +++ MARCATORI De Liguori (N) al 27’, Franchini (AR) al 45’ p.t.; Catania (N) al 12’ s.t. NOCERINA (3-4-3) Gori 6; Nigro 6, De Franco 6, Di Maio 6,5; Scalise 6,5, Bruno 6,5, De Liguori 6,5, Bolzan 6; Catania 7,5 (dal 35’ s.t. Petrilli 6), Castaldo 6,5 (dal 42’ s.t. Ripa s.v.), Negro 6 (dal 22’ s.t. Cavallaro 6). (Amabile, Pomante, Marsili, Galizia). All. Auteri 7. ATLETICO ROMA (4-3-3) Ambrosi 6,5; Angeletti 5, Padella 6, Doudou 5,5, Tombesi 5 (dal 42’ s.t. Mazzeo s.v.); Chiappara 5,5 (28’ s.t. Caputo 6), Romondini 5 (28’ s.t. Baronio 5,5), Mazzarani 6; Esposito 6, Ciofani 5,5, Franchini 6,5. (Previti, Pelagias, Miglietta, Chiaretti). All. Incocciati 5,5. ARBITRO Abbattista di Molfetta 7. NOTE paganti 5.000, abbonati 498, incasso quasi 43.000 euro. Amm. Scalise, Tombesi, Di Maio, Padella e Cavallaro. Angoli 5-1. letico Roma, la capolista, a secco di vittorie interne da due mesi, torna a festeggiare con i tre punti al San Francesco. Una vittoria che porta a 15 le lunghezze di vantaggio sul secondo posto in attesa del posticipo di stasera del Benevento. Quinta sconfitta di fila per la squadra di Incocciati, reduce dal ritiro di Norcia e scivolata ora al quarto posto, scavalcata anche dalla Juve Stabia. 2-2 GIUDIZIO ++ MARCATORI Sau (F) al 10’, Cunzi (G) al 24’ p.t.; D’Anna (G) al 7’, Sau (F) al 39’ s.t. FOGGIA (4-3-3) Ivanov 6; Candrina 5,5 (dal 26' s.t. Kolawole s.v.), Romagnoli 5,5, Rigione 5,5 (19' s.t. Torta 5,5), Tomi 5,5; Kone 6 (38' s.t. Agostinone s.v.), Salamon 5, Laribi 6; Farias 6, Sau 6,5, Insigne 5. (Santarelli, Caccetta, Varga, Palermo). All. Zeman 5,5. GELA (4-4-1-1) Nordi 6,5; Petrassi 6,5, Porcaro 6, Cardinale 6, Aliperta 6; Scopelliti 6, Zaminga 6,5, Giardina 6, D'Anna 6,5; Cunzi 6,5; Docente 4,5. (Maraglino, Puccio, Italiano, Piano, Crivello, Avantaggiato, Saani). All. Ammirata 6,5. ARBITRO Bindoni di Venezia 6. NOTE paganti 1.332, abbonati 3.670, incasso di 73.806 euro. Espulsi Candrina e D'Anna al 46' s.t.; ammoniti Zaminga, Rigione, Giardina, Aliperta, Tomi, Kone, Torta e Cunzi. Angoli 6-0. su Catania. Si appanna la Nocerina: succede anche ai più forti. L’Atletico ci prova con Padella (capocciata alta) e soprattutto con Esposito (girata deviata da Gori). Prima dell’intervallo il pareggio dei romani: punizione dal limite di Franchini con una parabola imprendibile. Un momento della rissa scoppiata durante Foggia-Gela CAUTILLO Il Foggia a 101 gol Ma contro il Gela finisce in rissa dLa Nocerina non sa privarsi di nulla. Contro l’At- La chiave La forza in più della Nocerina è nel tridente. Non solo per i gol, ma anche per le giocate. Sin dall’inizio Catania, Castaldo e Negro mettono in difficoltà l’Atletico (al 20’ gol di Franchini annullato per fuorigioco). Al 27’ Catania centra per De Liguori: staffilata angolata e Nocerina in vantaggio. Cinque minuti dopo Ambrosi sventa il bis Risveglio In avvio di ripresa la Nocerina gira a vuoto. Ma torna in scena il tridente di Auteri: al 12’ pallone recuperato da Di Maio (Incocciati reclama per un mani), catena sulla corsia sinistra, da Negro per Castaldo che innesca Catania abile a eludere Ambrosi e a insaccare. Nono gol per l’attaccate che non segnava dall’ultimo successo interno (col Pisa). Potrebbe colpire ancora la capolista con Castaldo e Cavallaro. L’Atletico non riesce proprio a reagire. L’esultanza di Emanuele Catania, 29 anni, dopo il gol-vittoria FOTOAGENZIA VIAREGGIO-JUVE STABIA 0-2 LUCCHESE-TARANTO LANCIANO-ANDRIA BARLETTA-SIRACUSA Tarantino: assist e gran gol La Juve Stabia fa il colpo Il Taranto vede i playoff Lucchese, brutta frenata Il Lanciano salva Camplone L’Andria è poco concreto Barletta si sblocca in casa Il Siracusa è troppo molle Il Pisa batte un colpo La Cavese ora è nei guai Prima l’omaggio a Gregori Poi il derby va in bianco MARCATORI Albadoro al 29’, Tarantino al 26’ s.t. VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 6; Brighenti 5,5, Fiale 6, Massoni 6, Bertolucci 5,5; Cristiani 5,5 (dal 32’ s.t. Luppi s.v.), Castiglia 5,5, Pizza 5,5, Taormina 5; Bocalon 5,5 (dal 14’ s.t. D’Onofrio 5,5), Marolda 5,5. (Merlano, De Paola, Martina, Kras, Visone). All. Scienza 5,5. JUVE STABIA (3-4-3) Colombi 6; Fabbro 6, Scognamiglio 6,5, Molinari 6; Di Cuonzo 6,5, Mezavilla 6, Danucci 7, Dianda 6,5; Ciotola 6 (dal 5’ s.t. Mbakogu 6), Corona 6 (dal 18’ s.t. Tarantino 7,5), Albadoro 7 (dal 36’ s.t. Pezzella s.v.). (Fumagalli, Maury, Davì, Marano). All. Braglia 6,5. ARBITRO Brasi di Seregno 7. NOTE paganti 101, abbonati 550, incasso di 4.745,25 euro. Ammonito D’Onofrio. Angoli 3-5. GIUDIZIO+++ MARCATORE Sy al 2' p.t. LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 6; Marchetti 5,5 (dal 28’ s.t. Hemmy s.v.), Lollini 6, Bertoli 6,5, Pezzi 5,5; Piccinni 6, Cardona 5,5 (dal 7’ s.t. Pani 5,5), Carloto 5,5 (dal 37' s.t. Taddeucci s.v.); Grassi 6,5; Marotta 5, Crocetti 5. (Pardini, Bova, Del Nero, Galli). All. Indiani 6. TARANTO (3-4-2-1) Bremec 6,5; Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6 (dal 37' s.t. Cutrupi s.v.); Antonazzo 7, Di Deo 6,5, Pensalfini 6 (dal 21' s.t. Branzani 6), Garufo 6; Chiaretti 7, Sy 7; Girardi 6,5 (dal 40' s.t. Guazzo s.v.). (Barasso, Panarelli, Di Dio, Rantier). All. Dionigi 7. ARBITRO Sguizzato di Verona 6. NOTE paganti 1.203, abbonati 1.308, incasso di 19.700 euro. Espulso Marotta al 24’ s.t.; ammoniti Prosperi, Antonazzo, Pensalfini, Marchetti, Sy, Chiaretti e Cutrupi. Angoli 5-5. GIUDIZIO+++ MARCATORE Di Gennaro su rigore al 25’ p.t. LANCIANO (3-4-3) Chiodini 6,5; Amenta 5,5, Romito 6, Antonioli 5,5; Colombaretti 7, Di Cecco 6, Sacilotto 5,5, Mammarella 6; Zeytulaev 5,5 (dal 44’ p.t. Artistico 6), Di Gennaro 6,5 (dal 44’ s.t. Colussi s.v.), Titone 6 (dal 39’ s.t. D’Aversa s.v.). (Aridità, U. Improta, Tamasi, Vastola). All. Camplone 6,5. ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia 6; Fazio 6, Sibilano 6, Di Bari 6, Nicolao 6 (dal 39’ s.t. Moro s.v.); Statella 6,5, Coletti 5,5 (dal 20’ s.t. Anaclerio 5,5), Paolucci 6, Doumbia 5,5 (25’ s.t. Minesso 6); Del Core 5,5, Berretti 5. (Palazzi, Perrotti, Evangelisti, Di Simone). All. Papagni 6,5. ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5. NOTE paganti 470, abbonati 845, incasso di 9.119,99 euro. Ammoniti Paolucci, Doumbia, Coletti, Titone, Zeytulaev e Spadavecchia. Angoli 5-2. GIUDIZIO+++ MARCATORE Cerone al 22’ p.t. BARLETTA (4-2-3-1) Gabrieli 6; Galeoto 6, Ischia 6,5, Lucioni 6,5, Bruno 6; Zappacosta 7 (dal 45’ s.t. Frezza s.v.), Guerri 6,5; Simoncelli 6, Cerone 6,5 (dal 18’ s.t. Geroni 6), Rana 6; Innocenti 6 (dal 45’ s.t. Infantino s.v.). (Tesoniero, Maino, Agnelli, Margiotta). All. Cari 6,5. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6; Lucenti 6, Pepe 6, Ignoffo 6, Pasqualini 5,5; Spinelli 6, Giordano 5,5 (dal 31’ s.t. Desideri s.v.); Bufalino 5,5 (dal 12’ s.t. Koffi 5,5), Mancosu 6, Abate 5,5; Cosa 5,5 (dal 12’ s.t. Corapi 5,5). (Fornoni, Provenzano, Di Silvestro, Giurdanella). All. Ugolotti 5,5. ARBITRO Giorgetti di Cesena 6. NOTE spettatori 2.000 circa, abbonati 1.046, paganti e incasso non comunicati. Espulso Spinelli al 41’ s.t.; ammoniti Zappacosta, Lucioni, Simoncelli, Guerri, Lucenti, Spinelli e Bufalino. Angoli 5-5. GIUDIZIO++ MARCATORE Guidone al 42’ s.t. CAVESE (4-2-3-1) Pane 5,5; M. Ciano 5, Cipriani 5, Pagano 4,5, Sirignano 5; Alfano 5, D’Amico 5,5 (dal 30’ s.t. Turienzo 5); Piscitelli 6 (dal 23’ s.t. Citro 5), C. Ciano 5,5, Schetter 6; Del Sorbo 5 (dal 15’ s.t. Bernardo 5). (Botticella, D’Orsi, Bacchiocchi, Di Napoli). All. Melotti 5. PISA (4-4-2) Pugliesi 6,5; Calori 6, Raimondi 6, Anselmi 6 (dal 38’ s.t. Stendardo s.v.), Gimmelli 6; Ilari 5,5 (dal 17’ s.t. De Oliveira 6,5), Obodo 6,5, Passiglia 6,5, Favasuli 6,5; Guidone 6, Mosciaro 6 (dal 44’ s.t. Ton s.v.). (Lanni, Sereni, Reccolani, Forte). All. Pagliari 6. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6. NOTE paganti 1.510, non ci sono abbonati, incasso di 13.796 euro. Ammoniti C. Ciano, Anselmi, Guidone, Obodo, Calori, Raimondi e Cipriani. Angoli 7-1. GIUDIZIO++ FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini 6; Iacoponi 6, Cusaro 6, Giovannini 6, Bassoli 7; Fedeli 6,5, Castellazzi 6 (dal 9’ s.t. Papa 6), Menchinella 6,5 (dal 27’ s.t. Coresi 6); Sciaudone 6,5; Moro 6 (dal 14’ s.t. Luparini 6), Cavagna 6. (Zandrini, Gregori, Merli Sala, La Mantia). All. Giunti 6. TERNANA (4-4-1-1) Visi 7,5; Quondamatteo 6, Borghetti 6, Fanucci s.v. (dal 12’ p.t. Bizzarri 6), Imburgia 6; Noviello 5,5 (dal 39’ s.t. Lacheheb 5,5), Arrigoni 6, Nitride 6, Piva 6,5; Sinigaglia 6 (dal 23’ s.t. Tavares 6); Tozzi Borsoi 6,5. (Cunzi, Grieco, Cejas, Fusciello). All. Giordano 6. ARBITRO Bolano di Livorno 6,5. NOTE paganti 976, abbonati 381, incasso nc. Espulso Cejas dalla panchina al 44’ s.t.; ammoniti Rossini, Cusaro, Moro, Luparini, Noviello e Bizzarri. Angoli 9-6. GIUDIZIO+++ LANCIANO (Ch) dIl Lanciano salva la panchina di Camplone e si tiene vicino alla zona playoff battendo l’Andria, che nel primo tempo ha sprecato almeno tre palle gol. Partita piacevole, con il Lanciano che si presenta con un diverso assetto tattico, rinforzando il centrocampo e con i due esterni avanzati più mobili. Proprio in un’azione veloce sulla destra Paolucci atterra Titone in area: rigore che Di Gennaro realizza. Nella ripresa la spinta offensiva dell’Andria non è concreta mentre il Lanciano sfiora il raddoppio con Mammarella al 32’. BARLETTAdPrima vittoria interna del 2011 per il Barletta che batte il Siracusa e si mette a un solo punto dalla salvezza. Gara non bella, almeno nel primo tempo, anche se i pugliesi trovano la rete della vittoria proprio nella prima parte. E’ il 22’ quando Cerone raccoglie un assist di Rana e insacca. I siciliani impensieriscono la difesa di casa solo al 44’ con una punizione di Mancosu. Nella ripresa il Siracusa prende in mano il pallino e al 5’ si divora il pari con Abate che, tutto solo davanti a Gabrieli, tira fuori. Poi più nulla, solo al 31’ Innocenti di testa impegna Baiocco. CAVA DE’ TIRRENI (Sa) dIl Pisa vince lo spareggio-salvezza ed inguaia la Cavese di Melotti (due sconfitte in due gare). Toscani già al 24’ vicini al gol con Mosciaro, che si beve Cipriani e Pagano, ma non supera Pane. Nella ripresa Cavese vicina al gol con Camillo Ciano che al 9’ di testa coglie la traversa. Al 35’ ancora Guidone, imbeccato da Mosciaro, spara alto da due passi. Al 42’ l’ex Grosseto non sbaglia. Il controcambio su una rimessa laterale sorprende i campani con Pagano che appoggia sciaguratamente per De Oliveira, il portoghese lancia Guidone che insacca. FOLIGNO (Pg) d«Lo sport è vita e Daniele Gregori, con la sua forza di uomo e giocatore è riuscito a superare un brutto momento della sua vita con tenacia». Prima del derby, Mario Macalli, presidente della Lega Pro, con il d.g. Ghirelli ha premiato il difensore del Foligno, guarito da un tumore. E le maglie che hanno indossato i giocatori andranno all’asta per una iniziativa benefica. Per quanto riguarda la partita, Foligno e Ternana hanno cercato, inutilmente, di superarsi. Il Foligno ha avuto tre clamorose occasioni tutte sventate da Visi e ha colpito un palo con Moro, mentre la Ternana è andata solo una volta vicino al gol con Tozzi Borsoi. Fiorenzo Carlini Matteo Tabacco Mauro Senatore Roberto Di Meo DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BERARDINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NOCERA INFERIORE (Salerno) VIAREGGIO (Lu) dLa Juve Stabia mette a nudo il momento negativo del Viareggio, alla quarta sconfitta consecutiva in casa. Dopo avere sfiorato il vantaggio nel primo tempo con Corona (24’) e Albadoro (26’) — in entrambe i casi, bravo Pinsoglio — la Juve Stabia è passata nella ripresa proprio nel momento in cui il Viareggio, dopo un’ora incolore e con pochi squilli, aveva «rischiato» di segnare con Fiale (23’) sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La svolta era l’ingresso di Tarantino, che al 29’ pennellava un preciso assist per Albadoro che di testa segnava. E al primo minuto di recupero con un velenoso interno sinistro da venti metri firmava il 2-0. 0-1 LUCCA dFrena la Lucchese, accelera il Taranto che vince fuori casa dopo 9 mesi e compie un importante passo verso i playoff. Una giornataccia per la Lucchese, che dal 24’ della ripresa resta in dieci per l’espulsione di Marotta (doppio giallo). Molto bello il primo tempo, che si apre con il gol-partita: cross da destra di Girardi e colpo di testa vincente di Sy. Il Taranto sfiora il 2-0 con Chiaretti e Girardi, la Lucchese segna al 29’ con Bertoli, ma il pari è annullato per fuorigioco. Lo stesso Bertoli alla mezz’ora costringe Bremec alla parata che vale il risultato. Meno intensa la ripresa, col Taranto che non rischia mai. Giovanni Lorenzini f.t. d Zemanlandia varca quota 100 gol (ora sono 101: 55 segnati, 46 subiti) ma diventa teatro di un’indecorosa rissa tra Foggia e Gela. La miccia si accende al 39’ della ripresa, con gli ospiti in vantaggio per 2-1: i locali non restituiscono il pallone (spedito fuori per infortunio a Salamon) e pareggiano con Sau. E’ il finimondo, con calci e pugni. Colpi proibiti Kolawole è colpito da Nordi, Sau da Docente che le prende da Santarelli (quest'ultimo si avventa pure su Aliperta e Nordi), Cardinale da Candrina, poi espulso insieme a D’Anna. Gara sospesa per 7'40", poi riprende in un clima da caccia all’uomo e l’arbitro anticipa la fine al 50'. «E’ stata una brutta cosa per il calcio e per tutti noi — dirà Zeman — comprendo i ragazzi, esasperati dal Ge- CAVESE-PISA FOLIGNO-TERNANA ROBERTO PELLEGRINI FOGGIA 1-0 1-0 0-1 la che perdeva tempo: di solito si restituisce la palla, anche se è diventato un vizio. Il Gela di ha chiesto di restituire il gol, ma era una caccia all’uomo». E la gara? Foggia distratto dopo il gol lampo di Sau, Gela in rimonta con uno spunto di Cunzi e un contropiede di D’Anna. Poi, occasioni sprecate da Insigne, Farias e Docente. Sino al 2-2 e alla gazzarra finale, con strascichi anche fuori dallo stadio. 0-0 IL POSTICIPO Benevento in tv con il Cosenza Stasera contro il Cosenza il Benevento può blindare il secondo posto. Per Galderisi tutti disponibili compreso Landaida, Palermo e Bianco. Invece De Rosa ritrova Biancolino e passa al 4 4 1 1; ancora out invece Scarlato, Musca, Rizzo e Chianello. Così in campo (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1): BENEVENTO (4-2-3-1) Paoloni; Pedrelli, Siniscal chi, Signorini, Zito; Grauso, Bianco; Pintori, Clemente, Mounard; Evacuo. (Corradino, Formiconi, Landaida, Pacciardi, Vacca, La Camera, Bueno). All. Galderisi. COSENZA (4-4-1-1) De Luca; Ungaro, Thackray, Cotroneo, Fernandez; Matteini, Roselli, Aquilanti, A. Fiore; S. Fiore; Biancolino. (Marino, Scarlato, Giacomini, Evola, Degano, Martucci, Essabr). All. De Rosa. ARBITRO Gavillucci di Latina (Bergamo Secco). SERIE D f Cade il Teramo: il Rimini ha il recupero per farsi sotto. L’Aprilia avvicina il Monterotondo (1 punto in 3 gare) GIRONE A (28a giornata) GIRONE B ALBESE-SAINT CHRISTOPHE 1-2 BORGOSESIA-ACQUI 0-1 CUNEO-VIGEVANO 3-1 DERTHONA-SEREGNO 0-0 GALLARATESE-CHIERI 2-0 LAVAGNESE-SETTIMO 0-1 NOVESE-AQUANERA 3-3 RIVOLI-CHIAVARI 2-5 SANTHIA'-BORGOROSSO 0-1 SARZANESE-ASTI rinviata al 17/3 ALZANOCENE-INSUBRIA CANTU' SAN PAOLO-COLOGNESE CARATESE-MANTOVA LEGNAGO-CASTELNUOVOSANDRA' OLGINATESE-CASTIGLIONE PONTISOLA-DARFO SOLBIATESE-CASTELLANA VIRTUS VECOMP-TRENTO VOGHERA-VILLAFRANCA CLASSIFICA Saint Christophe p. 58; Cuneo 57; Asti* 52; Aquanera 49; Seregno, Santhià e Borgosesia 48; Lavagnese 43; Chiavari e Acqui 42; Gallaratese 40; Chieri e Rivoli 34; Novese 33; Derthona 31; Sarzanese* 30; Albese 24; Borgorosso 23; Vigevano 20; Settimo 12. (* una gara in meno). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Acqui Cuneo (2 3); Aquanera Lava gnese (1 0); Asti Borgosesia (1 2); Borgorosso Gallaratese (2 3); Chia vari Novese (2 1); Chieri Sarzanese (3 2); Saint Christophe Santhià (1 0); Seregno Albese (2 1); Settimo Der thona (0 1); Vigevano Rivoli (0 2). 25 a GIORNATA GIRONE D GIRONE E GIRONE F (28a giornata) GIRONE G GIRONE H 2-1 0-2 0-2 0-0 1-2 1-2 2-3 2-2 2-1 CAMAIORE-PIZZIGHETTONE 1-0 CARPENEDOLO-FORCOLI 0-0 CASTELFRANCO-PAVULLESE rinv. al 17/3 FIORENZUOLA-CASTEL SAN PIETRO 1-0 MEZZOLARA-PONTEDERA 1-2 PONSACCO-RUDIANESE 0-0 RUSSI-BAGNOLESE 0-2 TUTTOCUOIO-BORGO A BUGGIANO 0-0 VEROLESE-ROSIGNANO 0-2 AREZZO-CASTEL RIGONE 1-0 FLAMINIA-FORTIS JUVENTUS 0-1 G. C. DI CASTELLO-SANSEPOLCRO r nv. al 17/3 MONTERIGGIONI-SCANDICCI 2-1 ORVIETANA-SPOLETO 1-1 PONTEVECCHIO-PIANESE 0-1 SESTESE-PERUGIA 0-3 SPORTING TERNI-DERUTA 1-0 TODI-MONTEVARCHI 4-1 ATESSA VDS-VENAFRO 1-1 ATLETICO TRIVENTO-MIGLIANICO 1-0 BOJANO-RIMINI rinviata al 17/3 JESINA-RENATO CURI 2-1 LUCO CANISTRO-CESENATICO 2-2 O. AGNONESE-FOSSOMBRONE rinviata REAL RIMINI-SAMBENEDETTESE 1-1 RECANATESE-TERAMO 3-1 SANTARCANGELO-FORLI' 3-1 SANTEGIDIESE-CIVITANOVESE 1-0 APRILIA-SANLURI 0-0 ASTREA-ANZIOLAVINIO 1-2 BACOLI-BUDONI 1-1 CYNTHIA-CASTIADAS 1-3 GUIDONIA-ARZACHENA 2-2 PORTO TORRES-MONTEROTONDO 2-1 TAVOLARA-VIRIBUS UNITIS 1-1 VITERBESE-SELARGIUS 1-4 ZAGAROLO-FIDENE 0-0 ANGRI-BATTIPAGLIESE B. ERNICA-SANT'ANTONIO ABATE FRANCAVILLA F.-MURGIA GAETA-ARZANESE ISCHIA-FORTIS TRANI NARDO'-CASARANO OSTUNI-GROTTAGLIE PISTICCI-CAPRIATESE POMIGLIANO-FRANCAVILLA S CLASSIFICA Mantova p. 50; Colognese 45; Voghera 44; Pontisola 41; Darfo e Cantù San Paolo 38; Legnago 36; AlzanoCene 35; Olginatese 34; Virtus Vecomp 33; Castiglione 32; CastelnuovoSandrà 30; Insubria 29; Castellana 28; Villafranca 26; Trento 23; Caratese e Solbiatese 22. CLASSIFICA Treviso p. 55; Venezia 53; Tamai 44; San Paolo (-1) 41; SandonàJesolo 40; Union Quinto e Rovigo 39; Chioggia 36; Pordenone 34; Este 32; Sanvitese (-1) 30; Concordia 29; Montecchio, Opitergina e Montebelluna 25; Belluno 22; Kras Repen 21; Torviscosa 18. CLASSIFICA Borgo a Buggiano p. 56; Pontedera 49; Cama ore 42; Rud anese 41; Castelfranco* e Forcoli 40; Bagnolese 38; Pizzighettone e Rosignano 36; Pavu lese* e Mezzolara 35; Ponsacco 32; Tuttocuoio e Fiorenzuola 30; Carpenedolo 23; Russi e Castel San Pietro 18; Verolese 6. (* una gara in meno). CLASSIFICA Perugia p. 58; Todi 52; Castel Rigone 49; Sansepolcro* 42; Group Città di Castello* e Pianese 38; Spoleto e Pontevecchio 37; Flaminia 36; Sporting Terni 35; Scandicci e Montevarchi 28; Arezzo 26; Orvietana 24; Deruta 23; Sestese 22; Fortis Juventus 21; Monteriggioni 20. (* una gara in meno). CLASSIFICA Teramo p. 58; Santarcangelo 54; Rimini* 53; Santegidiese (-1) 46; Jes na e Forlì 45; Real Rimini 42; Renato Curi 40; Atletico Trivento e Civitanovese 39; Recanatese* 38; Sambenedettese 37; Atessa VdS 35; Luco Canistro 34; Olympia Agnonese** 31; Venafro 30; M gl anico 26; Cesenatico 22; Fossombrone* 21; Bojano* 9. (** 2 gare in meno, * una in meno). CLASSIFICA CLASSIFICA CLASSIFICA Monterotondo p. 48; Aprilia 47; Bacoli 44; Zagarolo e Viribus Unitis 41; Porto Torres 37; Anziolavinio, Fidene e Viterbese 36; Arzachena 35; Budoni 33; Selargius e Astrea 29; Guidonia 26; Tavolara e Cynthia 22; Sanluri 21; Castiadas 19. Arzanese p. 54; Gaeta 48; Pomigliano 47; Nardò 45; Casarano 43; Murgia 38; Fortis Trani 36; Grottaglie 35; Ischia 34; Capriatese e Boville Ernica 33; Sant'Antonio Abate 31; Francavilla S. 29; Pisticci 28; Battipagliese 27; Angri 24; Francavilla F. 18; Ostuni 12. Ebolitana p. 62; Forza e Coraggio* 56; Casertana 54; Turris e Nissa* 45; Valle Grecanica* 44; Sambiase 43; Sapri 40; Hinterreggio 38; Messina (-3) 36; Real Nocera* 35; Noto* 33; Cittanova 30; Acireale* e Marsala 27; Modica* 26; Mazara e Rossanese* 22; Nola* 6. (* hanno già riposato). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzoo, ore 14.30 Castellana-Pontisola (2-1); Castiglione-Legnago (2-4); Colognese-CastelnuovoSandrà (0-3); Darfo-Voghera (3-2); Insubria-Cantù San Paolo (1-1); Mantova-Olginatese (1-0); Trento-AlzanoCene (0-1); Villafranca-Caratese (3-1); Virtus Vecomp-Solbiatese (2-0). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Ch ogg a-Rovigo (0-3); Concordia-Montebelluna (2-0); Montecchio-Belluno (2-2); Opitergina-SandonàJesolo (2-1); San Paolo-Torviscosa (2-1); Sanvitese-Venez a (0-3); Tamai-Este (1-1); Treviso-Kras Repen (1-0); Union Quinto-Pordenone (1-2). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Bagnolese-Verolese (3-0); Borgo a Buggiano-Pontedera (0-2); Castel San Pietro-Camaiore (2-2); Forcoli-Ponsacco (2-3); Pavu lese-Fiorenzuola (0-1); Pizzighettone-Mezzolara (3-1); Rosignano-Tuttocuoio (1-1); Rud anese-Castelfranco (0-2); Russi-Carpenedolo (4-3). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Arezzo-Flaminia (0-2); Castel Rigone-Scandicci (2-1); Montevarchi-Fortis Juventus (4-1); Orvietana-Sestese (1-0); Perugia-Deruta (2-0); Pianese-Monteriggioni (1-1); Pontevecchio-Sporting Terni (2-1); Spoleto-Sansepolcro (2-3); Todi-Group Città di Castello (2-1). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Cesenat co-Santeg diese (0-1); Civ tanovese-Bojano (0-0); Forlì-Jesina (0-0); Fossombrone-Atessa VdS (0-0); Luco Canistro-Real Rimini (0-1); Renato Curi-Miglianico (2-0); Rimini-Olympia Agnonese (3-0); Sambenedettese-Recanatese (0-0); Teramo-Atletico Trivento (0-0); Venafro-Santarcangelo (0-4). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Anziolavinio-Bacoli (1-1); Arzachena-Tavolara (4-3); Astrea-Guidonia (1-2); Budoni-Porto Torres (0-0); Castiadas-Aprilia (0-4); Monterotondo-Fidene (4-2); Sanluri-Viterbese (0-0); Selargius-Zagarolo (0-1); Viribus Unitis-Cynthia (0-0). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Arzanese-Pisticci (1-1); Battipagliese-Fortis Trani (1-2); Capriatese-Ischia (0-1); Casarano-Francavilla F. (2-2); Francavilla S.-Angri (2-0); Grottaglie-Pomigliano (1-1); Murgia-Gaeta (1-1); Ostuni-Boville Ernica (0-1); Sant'Antonio Abate-Nardò (1-2). PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 Casertana-Modica (1-1); Ebolitana-Acireale (2-0); Forza e Coraggio-Hinterreggio (0-0); Mazara-Rossanese (3-0); Messina-Real Nocera (0-3); Nola-Marsala (2-2); Noto-Sambiase (2-3); Sapri-Nissa (1-3); Valle Grecanica-Cittanova (0-1); riposa Turris. GIRONE C 1-1 1-3 2-2 4-0 0-0 2-0 3-1 4-2 0-0 BELLUNO-SANVITESE ESTE-UNION QUINTO KRAS REPEN-TAMAI MONTEBELLUNA-CHIOGGIA PORDENONE-CONCORDIA ROVIGO-MONTECCHIO SANDONA'JESOLO-TREVISO TORVISCOSA-OPITERGINA VENEZIA-SAN PAOLO GIRONE I 0-2 0-1 0-2 2-0 0-3 0-0 0-1 0-1 2-1 (28a giornata) ACIREALE-CASERTANA CITTANOVA-MESSINA HINTERREGGIO-VALLE GRECANICA MARSALA-NOTO MODICA-MAZARA NISSA-EBOLITANA REAL NOCERA-SAPRI SAMBIASE-FORZA E CORAGGIO TURRIS-NOLA ha riposato ROSSANESE 3-1 0-1 0-1 1-0 2-1 1-2 2-1 0-2 6-0 LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SECONDA DIVISIONE LA 21a GIORNATA GIRONE A f (24a giornata) La Tritium si salva a Vercelli, anche la Pro Patria pareggia, così il Lecco avvicina il trio di testa PRO VERCELLI 1 SACILESE 1 LECCO 1 FERALPI SALO’ 1 SAVONA 1 CANAVESE 1 MEZZOCORONA 0 SANREMESE 1 TRITIUM 1 PRO PATRIA 1 RODENGO 0 RENATE 3 SAMBONIFACESE 0 CASALE 1 MONTICHIARI 1 ENTELLA 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Bonomi (PV) su rigore al 27’ p.t.; R. Bortolotto (T) all’8’ s.t. PRO VERCELLI (4-3-3) Valentini 6; Pigoni 6, Schettino 6 (dal 27’ s.t. Disabato 6), Ranellucci 6,5, Modolo 6 (dal 10’ s.t. Donida 6,5); Mazzocco 6, Rosso 6, Marconi 6,5; Orlando 6 (dal 28’ s.t. Malatesta 6), Bonomi 6,5, Santoni 6,5. (Dan, Squillace, Corsino, Corradi). All. Braghin 6. TRITIUM (4-4-2) Pansera 7; Martinelli 6, Riva 6,5, Malgrati 6, Dionisi 5,5; Corti 6, E. Bortolotto 6,5, Di Ceglie 6, Floriano 6 (dal 28’ s.t. Chimenti 6); Sinato 6 (dal 24’ s.t. Lenzoni 6), R. Bortolotto 6,5 (dal 35’ s.t. Fondrini 6). (Sacchetto, Valtulini, Mapelli, Casiraghi). All. Vecchi 5,5. ARBITRO Ros di Pordenone 6. NOTE spettatori 1.700 circa, incasso di 8.965 euro. Espulso il tecnico Vecchi al 36’ s.t.; ammoniti Pigoni, Riva, Malgrati e Dionisi. Angoli 5-1. (r.l.) GIUDIZIO++ MARCATORI Justino (P) al 28', Segato (S) al 35' p.t. SACILESE (4-3-3) Calligaro 6,5; Colombera 6, Gritti 6,5, Di Berardino 6, Fantin 6 (dal 27' s.t. Bigolin 6); Dal Cin 6 (dal 31' s.t. Bertagno s.v.), Gardin 6, Segato 7; Brotto 6 (dal 43' s.t. Barbini s.v.), Araboni 5,5, Kabine 6,5. (Mion, Grazzolo, Vecchiato, Pupino). All. Costantini 6. PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 5,5; Som 6,5, Zanetti 6,5, Nossa 6, Benedetti 5,5 (dal 7' s.t. Marchetti 6); Bruccini 5,5, Cristiano 6, Justino 7; Cortesi 6; Serafini 5,5, Janvier 6 (dal 41' s.t. Aloe s.v.). (Anania, Polverini, Nocciola, Artuso, Dall'Acqua). All. Novelli 6. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5. NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Segato, Cortesi, Som, Nossa e Dal Cin. Angoli 5-4. (p.s.) GIUDIZIO++ MARCATORE Del Sante al 38' p.t. LECCO (4-2-3-1) Durandi 6; Petri 6, L. Martinelli 6, Chiecchi 6, Moracci 6,5; Ciasca 6,5, F. Ferraresi 6,5; Tabbiani 6,5 (dal 43' s.t. Fall s.v.), Rebecchi 6,5 (dal 37' s.t. Carroccio s.v.), Mattaboni 6; Del Sante 7. (Gadignani, Pizzuti, Goisis, Galli, Cortese). All. Roselli 6. RODENGO (4-1-4-1) Pedersoli 6; Marchesini 6 (dal 34' s.t. Piras s.v.), Belotti 6, Colombo 6, Cassaro 6; Meduri 4,5; Altobelli 5,5 (dal 26' s.t. Demasi 5,5), Cazzamalli 6,5, El Kamch 4,5, S. Martinelli 6,5; Coppiardi 6 (dal 13' s.t. Ligori 5,5). (Vino, Spagnoli, Bergamelli, M. Ferraresi). All. Piovani 6. ARBITRO Todaro di Palermo 6. NOTE spettatori 700 circa, incasso di 5.827,53 euro. Espulsi Meduri al 4' s.t. ed El Kamch al 24' s.t.; ammoniti Meduri, S. Martinelli, El Kamch, Marchesini e Ciasca. Angoli 1-5. (m.v.) GIUDIZIO++ MARCATORI Battaglino (R) al 20’, Quarenghi (FS) al 22’, Moretti (R) al 23’, Pianetti (R) al 47’ s.t. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 5; Turato 6, Colicchio 6, Leonarduzzi 6, Chiarini 5,5 (dal 41’ s.t. Mantovani s.v.); Muwana 5,5 (dal 31’ p.t. Dragoni 5), Cortellini 5,5, Zanola 6 (dal 12’ s.t. Meloni 5,5); Quarenghi 6, Graziani 5,5, Bracaletti 5. (Gargallo, Lauricella, Versaci, Ortolan). All. Rastelli 5. RENATE (4-3-3) Campironi 6; Adobati 6, Gianola 6, Bergamini 6,5, Gavazzi 6; Gualdi 6, Cavalli 6,5, Cerea 6 (dal 25’ s.t. Guidetti s.v.); Battaglino 6,5 (dal 43’ s.t. Pianetti 6), Mazzini 5,5 (dal 32’ s.t. J. Ravasi s.v.), Moretti 6,5. (Amadori, Di Maio, N. Ravasi, Umunegbu). All. Boldini 7. ARBITRO Merlino di Udine 5,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Nessun ammonito. Angoli 2-1. (g.t.) GIUDIZIO++ MARCATORE Cattaneo al 33' s.t. SAVONA (4-4-2) Nicastro 6; Candolini 6, Di Leo 6, Marconi 6,5, Mbida 6; Facchinetti 5,5 (dal 5' s.t. Bottiglieri 6), Capuano 6,5, Garin 6, Mezgour 5,5 (dal 13' s.t. Cattaneo 6,5); Tarallo 6, Tedesco 5,5 (dal 23' s.t. Ingari 6). (Cicutti, Praino, Briano, Buglio). All. Foschi 6. SAMBONIFACESE (5-3-2) Milan 6; Sarzi 5, Moretto 6, Orfei 6, Viskovic 5,5, Fiorotto 6; Tecchio 6, Jorginho 5,5 (dal 5' s.t. Pietribiasi 6), Staiti 6; Brighenti 5,5, Rampinini 5,5 (dal 5' s.t. I. Rocchiccioli 5,5). (Bonato, Fiorini, T. Rocchiccioli, Creati, Puntoriere). All. Valigi 6. ARBITRO Oliveri di Palermo 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Espulso Sarzi al 25' p.t.; ammoniti Moretto, Viskovic, Jorginho, Pietribiasi e Mbida. Angoli 5-1. (m.c.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Curcio (Can) su rigore al 22' p.t.; Olivieri (Cas) al 25' s.t. CANAVESE (4-3-2-1) Pascarella 6,5; Vettori 6, Carretto 6,5, Rozzio 6,5, Riggio 6; Temperino 6 (dal 27' s.t. Mauri s.v.), Cristini 6,5, Gentile 6; Germano 6 (dal 27' s.t. Bisso s.v.), Porcu 6,5 (dal 9' s.t. Scutti 6); Curcio 6. (Giarnera, Moretto, Sandrone, Borettaz). All. Tonino 6 (Rossi squalificato). CASALE (4-4-2) Gomis 7; Catenacci 6 (dal 1' s.t. Gavezzeni 6), Vignati 6, Ciccomascolo 6,5, Angelotti 5,5; Garrone 6, Capellupo 6, Iannini 7, Gatto 6 (dal 1' s.t. Olivieri 6); Zenga 6 (dal 26' s.t. Vegnaduzzo s.v.), Pavoletti 7. (Fiory, Perricone, Mitra, Marongiu). All. Buglio 6. ARBITRO D'Angelo di Ascoli 5. NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Ciccomascolo, Vignati, Carretto, Cristini, Garrone, Riggio e Vegnaduzzo. Angoli 8-2. (a.b.) GIUDIZIO++ MARCATORE Dimas su rigore al 13' s.t. MEZZOCORONA (4-3-3) Cicioni 6; Traversi 6, Mallus 6,5, De March 5,5, Vicari 5,5; Marino 5,5, Mondini 5,5 (dal 14' s.t. Coppari 6), Forò 6; Ferretti 6, Zanetti 6 (dal 14' s.t. Cognigni 6), Laurenti 5 (dal 28' s.t. Florean 5). (Fracalossi, Sorrentino, Severgnini, Beccaro). All. Maraner 6. MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6,5; Verdi 6,5, Zaffagnini 6, Antoniacci 6, Guatta 5,5; Muchetti 6, Bonometti 6,5 (dal 36' s.t. Selvatico s.v.), Fusari 6, Filippini 6 (dal 45' s.t. Di Quinzio s.v.); Dimas 6,5 (dal 21’ s.t. Di Nardo 6), Florian 5. (Gambardella, Bettenzana, Filiciotto, Bertazzoli). All. Ottoni 6,5. ARBITRO Lo Castro di Catania 6,5. NOTE spettatori 250 circa, incasso nc. Ammoniti Traversi, Mallus, De March, Guatta, Fusari, Filippini e Bonometti. Angoli 6-3. (cr.c.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Marrazzo (E) all’8’, Gomes (S) al 9’ p.t. SANREMESE (4-2-3-1) Petruzzelli 6,5; Borin 6, Miale 7, Feliciello 6,5, Gagliolo 6; Salvi 5,5, Siciliano 6; Moronti 6 (dal 16’ s.t. Bosio 6), Sifonetti 6,5, Gomes 6,5; Pippi 6. (Orlandi, Chirieletti, Bifini, Raguseo, Ubaldi, Gigli). All. Calabria 6,5. ENTELLA (4-4-2) Paroni s.v. (dal 16’ p.t. Mosca 6); Quintavalla 6, Merlin 6, Scantamburlo 6, Rega 6,5; Cargiolli 5,5, Tacchinardi 6, Hamlili 6,5, Marrazzo 6,5 (dal 40’ s.t. Favret s.v.); Lazzaro 6, Vasoio 5,5 (dal 27’ s.t. Masi s.v.). (Pondaco, Zaccardi, Marianeschi, Soragna). All. Bacci 6. ARBITRO Petroni di Roma 5,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Espulso il tecnico Calabria al 36' s.t.; ammoniti Scantamburlo, Vasoio, Gagliolo, Quintavalla, Salvi e Merlin. Angoli 2-2. (m.g.) GIRONE B f Carpi e Carrarese pareggiano, vibrante 3-3 per il Chieti nel derby abruzzese, poker da playoff per L’Aquila SANGIOVANNESE 1 CARPI 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Foglia (S) al 19’, Giglio (C) su rigore al 35’ s.t. SANGIOVANNESE (4-3-3) Scotti 6,5; Salvatori 6, Chiarini 6, Travaglini 7, Bettoni 6 (dal 1’ s.t. Tabacco 6); De Cristofaro 6, Bricca 6, Bernini 6 (dal 1’ s.t. De Angelis 5,5); Foglia 6,5, Calderini 6,5, Romanelli 6 (dal 38’ s.t. Scicchitano s.v.). (Fantin, Sabatucci, Ucchino, Sansotta). All. Fraschetti 6. CARPI (4-4-2) Bastianoni 6,5; Laurini 6, Cioffi 6,5, Dascoli 6, Poli 6 (dal 30’ s.t. Caselli s.v.); Pasciuti 5,5, Perini 6,5, Guilouzi 6 (dal 38’ s.t. Sogus s.v.), Fabiano 6,5; Cesca 6,5, Giglio 6. (Farnè, Marietti, Di Martino, De Souza, Peron). All. Sottili 6. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 5. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bricca, De Cristofaro, Romanelli, Poli, Pasciuti e De Angelis. Angoli 2-8. (a.f.) GAVORRANO 1 CARRARESE 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Gaeta (C) su rigore al 21’, Nocciolini (G) al 28’ s.t. GAVORRANO (4-3-1-2) Maragna 6; Sgambato 6, Miano 6,5, Ibojo 5,5, G. Menichetti 5; Manzo 6, Galbiati 6,5, Ruscio 6,5; Lulli 6 (dal 13’ s.t. Bertino 6,5); Nocciolini 7 (dal 29’ s.t. S. Menichetti 6), Fioretti 5,5 (dal 1’ s.t. Aperuta 5,5). (Lanzano, Frangioni, Fanelli, Pacini). All. Magrini 6. CARRARESE (4-4-2) Gazzoli 6,5; Mariotti 6, Benassi 6, Anzalone 6,5, Duravia 5,5 (dal 39’ s.t. Vannucci s.v.); Vigiani 5 (dal 15’ s.t. Orlandi 6,5), Redomi 6, Corrent 6,5, Pera 5,5; Gaeta 6,5 (dal 39’ s.t. Pegollo s.v.), Gori 5,5. (Vigorito, Trocar, Conti, Donati). All. Monaco 6. ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave 6. NOTE spettatori 130 circa, incasso di 1.227 euro. Espulso G. Menichetti al 20’ s.t. e il tecnico Magrini al 43’ s.t.; amm. Duravia. Angoli 1-4. (a.g.) CHIETI 3 CELANO 3 GIUDIZIO++++ MARCATORI Marfia (Ce) al 12’ p.t.; Bettini (Ce) al 1’, Sabbatini (Ch) al 14’, Castellan (Ce) al 18’, Berardino (Ch) al 43’ e al 46’ s.t. CHIETI (4-4-2) Bifulco 5,5; Bigoni 6, Mucciante 6, Pepe 6, Ferretti 6 (dal 32’ s.t. C. Esposito 6); Fiore 6,5, Amadio 6, Vitone 6,5, Sabbatini 6,5 (dal 15’ s.t. Berardino 7); Buttazzoni 5,5, Miani 6 (dal 15’ s.t. Rosa 5,5). (D Ettorre, Gialloreto, Cardinali, De Matteis). All. Vivarini 6. CELANO (4-3-3) Liverani 7,5; Castellan 6,5, Prizio 6, Rapino 6, Bacchi 6; Barbetti 7, Marfia 6, Granaiola 6,5; Visciglia 6,5 (dal 21’ s.t. Gentili 6), Falomi 6,5 (30’ s.t. Federici 6), Bettini 7 (21’ s.t. Olivieri 6). (Goletti, Ciolli, Pacella, Agate). All. Modica 6. ARBITRO Mangialardi di Pistoia 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Prizio, Gentili, Bettini, Mucciante, Liverani e Marfia. Angoli 5-0. (s.d’a.) POGGIBONSI 3 GIACOMENSE 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Marasco (P) al 29’ p.t.; Paganelli (G) al 16’, Alteri (P) su rigore al 23’, Bischeri (P) al 26’ s.t. POGGIBONSI (4-3-1-2) Nocchi 6; Mugnaini 6, Dierna 5,5, Salvadori 6, Nobili 5,5; Rovrena 6 (dal 36’ s.t. Romeo s.v.), Dall’Ara 6, Campolattano 5,5; Bischeri 6 (dal 43’ s.t. Dal Rio s.v.); Marasco 6,5 (dal 41’ s.t. Zebi s.v.), Alteri 6,5. (Ferrauto, Bigeschi, Scampini, Serino). All. Soda 6,5. GIACOMENSE (4-3-3) Poluzzi 5,5; Ferrani 5,5, Minardi 5,5 (dal 25’ s.t. Russo 6), Amico 6, Sirri 6; Vagnati 6,5, Bravo 6, Rossi 5,5; Caciagli 6 (dal 35’ s.t. Ricci s.v.), Staffolani 6 (dal 23’ s.t. Paganelli 6,5), Scaioli 6. (Gasparri, Barbone, Tanaglia, Del Colle). All. Gadda 6. ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 5,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso nc. Ammoniti Dierna, Mugnaini, Bravo, Ferrani e Sirri. Angoli 3-8. (e.p.) L’AQUILA 4 VILLACIDRESE 0 GIUDIZIO+++ MARCATORI Potenza al 2’ e al 21’ p.t.; Potenza al 14’, W. Piccioni al 42’ s.t. L'AQUILA (4-4-2) Testa 6; Cutrupi 6, Ruggiero 6, Garaffoni 6, Blaiotta 6; Stamilla 6,5, Carcione 6 (dal 33’ s.t. Giraldi 6), Onesti 6, W. Piccioni 7; Galli 6 (dal 22’ s.t. Falconieri 6), Potenza 8. (Modesti, Di Francia, Natalucci, Ruscitti, Pietrella). All. Bitetto 6,5. VILLACIDRESE (4-4-2) Floris 6; Idda 5,5, Bregliano 5,5, Cirina 6, Poli 6; Bombagi 6,5, Bianchi 6, Cotza 5,5, Steri 5,5 (dal 9’ s.t. Frasca 5,5); Dal Bosco 5,5, Croce 6 (dal 2’ s.t. Cordeddu 5,5). (Pomarè, Licciardone, Loretti, Montemurro). All. Nioi 6 (Corda squalificato). ARBITRO De Meo di Foggia 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso di quasi 5.800 euro. Ammoniti Garaffoni, Idda e Cotza. Angoli 5-3. (a.f.) GIULIANOVA 1 SAN MARINO 0 GIUDIZIO+++ MARCATORE Margarita al 34’ p.t. GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6; Testoni 7, Zoppetti 6,5, Faragalli 6, Sosi 5; Margarita 7, Della Penna 6,5 (dal 41’ s.t. De Simone s.v.), Polinesi 6, Suriano 5 (dal 15’ s.t. D’Angelo 5,5); Perez 6, Morga 6 (dal 33’ s.t. Bebeto s.v.). (Robertiello, Andreone, De Santis, Pirelli). All. Di Meo 7. SAN MARINO (4-4-2) Vivan 6; Di Benedetto 6, Pelagatti 5,5, Ligi 6, Ruggeri 6; Lepri 6 (dal 27’ s.t. Vitaioli 5,5), Amantini 6 (dall’8’ s.t. Del Sole 6), Loiodice 5,5, Del Grande 5,5 (dall’11’ s.t. Murano 5,5); Gasparello 5, Verachi 6. (Bicchiarelli, Pigini, Villanova, Sciamanna). All. Petrone 5,5. ARBITRO Bietolini di Firenze 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso di 3.535 euro. Espulso Sosi al 29’ s.t.; ammoniti Amantini, Ligi, Perez, Di Benedetto, Morga, Merletti e Ruggeri. Angoli 2-5. (g.a.) BELLARIA 3 PRATO 0 GIUDIZIO+++ MARCATORI Pfitscher su rigore al 33' p.t.; Giorgi al 17', De Cenco al 31' s.t. BELLARIA (4-3-1-2) Teodorani 7; Giorgi 6,5, Bamonte 6,5, Severi 6,5, Petti 6; Forte 6 (dal 23' s.t. Giunchi 6), Briglia 7, Buda 6,5; Turchetta 7 (dal 27' s.t. Ballardini 6); De Cenco 6,5 (dal 35' s.t. Tabanelli s.v.), Pfitscher 6,5. (Renna, Martinelli, Del Padrone, Moretti). All. Campedelli 6,5. PRATO (4-4-1-1) Pazzagli 5; Sacenti 5,5, Ferri 5, Lamma 5, De Agostini 5; Gori 5,5 (dal 44' p.t. D'Oria 5,5), Corvesi 6, Morosini 6, Taugourdeau 6; Silva Reis 4,5 (dal 18' s.t. Basilico 5,5); Varricchio 5. (Malomo, Fogaroli, Zagaglioni, Pagliuca, Schenetti). All. Bellini 5. ARBITRO Fogliano di Perugia 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Espulso Pazzagli al 44’ p.t.; ammoniti De Cenco, Taugourdeau e Bamonte. Angoli 4-9. (a.p.) FANO 0 CROCIATI NOCETO 3 GIUDIZIO+++ MARCATORI Addona al 30’ p.t.; La Cagnina al 42’, Pietranera al 48’ s.t. FANO (4-3-1-2) Perucchini 6,5; Carboni 5,5, Del Duca 5, Cossu 5,5, Amaranti 5,5; Urbinati 6, Capodaglio 5, Raparo 5,5 (dal 1’ s.t. Iazzetta 5); Piccoli s.v. (dal 5’ p.t. Conti 5); Trimarco 4, Ferrari 5. (Beni, Scrosta, Santini, Di Crescenzo). All. Pregnolato 5 (Zauli squalificato). CROCIATI NOCETO (4-5-1) Babbini 6,5; Bersanelli 6, Fabris 6,5, Addona 7, Delledonne 6,5; Konate 6 (dal 45’ s.t. Berselli s.v.), Sessi 6,5 (dal 33’ s.t. La Cagnina 7), Castagnetti 6,5, Vignali 6, Guareschi 4,5; Miftah 7 (dal 44’ s.t. Pietranera 7). (Miskiewicz, Paoletti, Lorenzini, Fontana). All. Torresani 7,5. ARBITRO Cifelli di Campobasso 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso di quasi 2.600 euro. Espulso Guareschi al 37’ p.t.; ammoniti Miftah, Cossu, Raparo, Delledonne e Amaranti. Angoli 2-6. (g.f.) GIRONE C f Il Latina (unico 0-0 della giornata) rallenta in casa e il Trapani torna a -3, gran balzo di Milazzo e Neapolis LATINA 0 POMEZIA 0 GIUDIZIO++ LATINA (4-4-2) Martinuzzi 7; Cafiero 6, Mariniello 5, Farina 6, Toscano 5,5; Tortolano 6, Berardi 7, Ricciardi 6, Merito 6 (dal 1’ s.t. Gasperini 6); Polani 5,5 (dal 26’ s.t. Ruiz 6), Mancosu 6,5 (dal 42’ s.t. Zarineh s.v.). (Radio, Kone, Martinez, Mattioli). All. Sanderra 6. POMEZIA (4-3-3) Scarzanella 6; Lolli 5, Martorelli 6, Conson 6, Colantoni 6; Mastromattei 5 (dall’8’ s.t. Piroli 6), Costantini 5,5, Coppola 5,5; Morbidelli 6 (dal 38’ s.t. Ruscio s.v.), Marano 6, Fatati 7 (dal 42’ s.t. Trobiani s.v.). (Fiumanò, Proietti, Polito, Virdis). All. Farris 6. ARBITRO Barbeno di Brescia 5. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso di quasi 9.200 euro. Espulsi Mariniello al 40’ p.t., Lolli al 41’ s.t., il tecnico Sanderra al 42’ p.t. e il tecnico Farris al 25’ s.t.; ammoniti Costantino, Berardi, Mastromattei, Gasperini, Coppola, Tortolano e Ruiz. Angoli 2-1. (v.a.) NORMANNA 1 TRAPANI 2 GIUDIZIO+++ MARCATORI Barraco (T) al 28’, Varriale (N) al 39’ p.t.; Perrone (T) all’11’ s.t. NORMANNA (3-4-1-2) Pettinari 5,5; Campanella 5,5, Mattera 6, Di Girolamo 6; Petagine 6,5 (dal 31’ s.t. Palumbo s.v.), Zolfo 6, Massimo 6, Letizia 6 (dal 18’ s.t. Tovalieri 5,5); Grieco 7 (dal 31’ s.t. De Gol s.v.); Ercolano 6, Varriale 6,5. (Polise, Carbonaro, Vecchione, Fontana). All. Ferazzoli 5,5. TRAPANI (4-4-2) Castelli 5,5; Lo Bue 6 (dal 1’ s.t. Alletto 6,5), Pagliarulo 6,5, Colletto 6, Filippi 6,5; Barraco 7, Pirrone 6,5, Calabrese 7, Ficarotta 6,5 (dal 18’ s.t. Montalbano 6); Perrone 7, Madonia 6,5 (dal 34’ s.t. Mastrolilli s.v.). (Dolenti, Cianni, Domicolo, Gambino). All. De Gaetano 6,5 (Boscaglia squalificato). ARBITRO De Benedictis di Bari 6. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Castelli e Zolfo. Angoli 7-2. (g.ar.) MILAZZO 2 MELFI 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Vianello (Me) al 20', Lasagna (Mi) su rigore al 46' p.t.; Lasagna (Mi) al 4' s.t. MILAZZO (4-2-3-1) Piccolo 7,5; Cucinotta 6, Maccarrone 5,5, Lanzolla 6, Suriano 6; Bucolo 6,5, Suarino 6 (dal 32' p.t. Lasagna 7; dal 5' s.t. Iannelli 5,5); D'Amico 6,5, Fiore 6, Proietti 5,5; Ricciardo 5,5 (dal 25' s.t. Orioles 6). (Taranto, Di Fatta, Kouadio, Benci). All. Venuto 6,5. MELFI (4-4-2) Pozzato 6; Milella 6, Marino 5,5, Sicignano 6,5, Vanacore 5,5; Mangiacasale 6, Scarsella 6,5, El Harchi 6 (dal 45' s.t. Maio s.v.), Russo 6 (17' s.t. Maiorano 5); Scalzone 5, Vianello 6,5. (Ameltonis, Guidi, Boccomino, Pellecchia, Pastore). All. De Gennaro-Ciullo 6. ARBITRO Zappatore di Taranto 6,5. NOTE spett. 1.000 circa, inc. nc. Espulso Scalzone al 30' p.t.; amm. Ricciardo, Scalzone, Suarino, Vanacore e Cucinotta. Angoli 2-5. (a.i.) GIRONE A ECCELLENZA Molise: rissa con uno sparo Una rissa tra calciatori e dirigenti, poi un colpo di pistola esploso verso l’attaccante ospite, per fortuna senza conseguenze. E’ successo al termine di Montenero Real Isernia (Eccellenza molisana). L’uomo che ha sparato è stato denunciato a piede libero. Tre calciatori e un carabiniere sono finiti in ospedale per ferite lievi. SQUADRE TRITIUM (-2) PRO PATRIA (-4) PRO VERCELLI LECCO FERALPI SALO' (-2) SAVONA (-4) RENATE RODENGO (-2) CANAVESE (-6) SAMBONIFACESE MONTICHIARI ENTELLA (-1) VALENZANA (-1) SACILESE CASALE SANREMESE MEZZOCORONA PT 42 41 40 38 35 33 31 30 28 27 27 23 21 20 17 15 14 G 23 22 22 23 22 22 23 23 23 22 23 23 22 23 23 23 22 V 12 14 10 11 9 9 7 8 9 6 5 4 4 4 3 2 3 N 8 3 10 5 10 10 10 8 7 9 12 12 10 8 8 9 5 P 3 5 2 7 3 3 6 7 7 7 6 7 8 11 12 12 14 RF 35 41 26 24 23 27 25 17 26 30 16 23 16 17 14 15 13 MARCATORI 16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina). 11 RETI Fabbro (2, Lecco). 9 RETI Bonomi (4, Pro Vercelli); Pietribiasi (Sambonifacese) Tarallo (4, Savona). 8 RETI Cristini (Canavese). RS 17 23 12 23 15 19 22 18 22 30 17 23 24 30 35 27 31 VIGOR LAMEZIA 1 NEAPOLIS 3 GIUDIZIO+++ MARCATORI Bonanno (N) al 26’ p.t.; Improta (N) al 17’, Lattanzio (VL) al 26’, Improta (N) su rigore al 30’ st. V. LAMEZIA (4-4-2) Forte 6,5; Trovato 6, Caridi 5,5, Mercurio 6 (21’ s.t. Giuffrida 5), Caruso 5,5; Potestio 5 (41’ s.t. Caffarelli s.v.), Mangiapane 4,5, Catalano 5,5, Scalese 5,5 (34’ s.t. Iannazzo s.v.); Lattanzio 6,5, De Luca 5,5. (Quarta, Parisi, De Sensi, Paonessa). All. Costantino 6. NEAPOLIS (4-2-3-1) Gragnaniello 6; Monticelli 6, Civita 6, Bianchi 7, Mannone 6; Marinucci Palermo 6, Somma 5; Siciliano (dal 14’ s.t. Fiore), Bonanno 7, Moxedano 6,5; Improta 7 (dal 41’ s.t. Foggia s.v.). (Napoli, Bruzzese, Barone, Fontanella, Longobardi). All. D’Arrigo 6,5. ARBITRO Bellotti di Verona 5. NOTE spettatori 450 circa, incasso di quasi 1.800 euro. Espulsi Mangiapane e Somma al 10’ s.t.; ammoniti Monticelli, Catalano, Mannone, Caridi e Forte. Angoli 1-4. (f.c.) RISULTATI CANAVESE-CASALE 1-1 FERALPI SALO'-RENATE 1-3 LECCO-RODENGO 1-0 MEZZOCORONA-MONTICHIARI 0-1 PRO VERCELLI-TRITIUM 1-1 SACILESE-PRO PATRIA 1-1 SANREMESE-ENTELLA 1-1 SAVONA-SAMBONIFACESE 1-0 ha riposato VALENZANA PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 CASALE-SANREMESE (1-1) ENTELLA-SACILESE (0-0) PRO PATRIA-PRO VERCELLI (lunedì 20.45) (1-2) RENATE-MEZZOCORONA (2-1) RODENGO-FERALPI SALO' (1-1) SAMBONIFACESE-LECCO (2-1) TRITIUM-CANAVESE (0-0) VALENZANA-SAVONA (0-0) riposa MONTICHIARI AVELLINO 1 FONDI 1 GIUDIZIO++ MARCATORI Comini (A) al 1', Merlonchi (F) su rigore al 36' s.t. AVELLINO (4-4-2) Marruocco 6; Meola 6,5, Puleo 6, Rinaldi 6, Ricci 5,5; Millesi 6 (dal 43' s.t. Peluso s.v.), Maisto 5 (dal 36' s.t. Panatteri s.v.), Viscido 6, Comini 6,5; Vicentin 5,5, De Angelis 6 (dal 28' s.t. D'Angelo 6). (Cascella, Nocerino, Bruno, Acoglanis). All. Vullo 6. FONDI (3-4-1-2) Mezzacapo 6; Di Paola 6, Dionisio 6, Sportillo 6; Valerio 6,5, Alleruzzo 6,5, Vaccaro 6, D'Urso 6; Schiavon 6 (dal 25' s.t. La Vecchia 6; dal 47' s.t. Bombara s.v.); Capogna 5,5 (dal 15' s.t. Merlonchi 6,5,), Agostinelli 5,5. (Pannozzo, Marigliano, Pirozzi, Marinucci). All. Trillini 6,5. ARBITRO Lanza di Nichelino 6. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Alleruzzo, Merlonchi e La Vecchia. Angoli 6-1 (l.z.) GIRONE B SQUADRE CARPI CARRARESE GIACOMENSE CHIETI L'AQUILA POGGIBONSI SAN MARINO PRATO BELLARIA CROCIATI NOCETO CELANO GAVORRANO SANGIOVANNESE (-10) GIULIANOVA FANO (-2) VILLACIDRESE (-10) PT 47 42 32 32 32 31 30 28 25 24 24 22 18 17 16 8 G V N P RF RS 21 14 5 2 32 11 21 11 9 1 35 12 21 7 11 3 24 16 21 8 8 5 28 22 21 10 2 9 20 20 21 9 4 8 20 26 21 7 9 5 26 21 21 7 7 7 22 20 21 5 10 6 17 19 21 5 9 7 26 32 21 6 6 9 23 32 21 5 7 9 20 24 21 8 4 9 20 25 21 4 5 12 16 29 21 3 9 9 16 28 21 5 3 13 20 28 MARCATORI 13 RETI Gaeta (1, Carrarese). 11 RETI Pietranera (3, Crociati Noceto). 10 RETI Giglio (5, Carpi); Falomi (2, Celano). 9 RETI Cesca (Carpi; 6 nel San Marino); Alteri (5, Poggibonsi); Gasparello (2, San Marino). BRINDISI 1 MATERA 0 GIUDIZIO++ MARCATORE Scarcella al 18’ s.t. BRINDISI (4-4-2) Prisco 6; Mottola s.v. (dal 16’ p.t. Piro 6), Taurino 6, Conte 5,5, Alb. Tundo 5,5; Caravaglio 5,5, Pollidori 6, D’Avanzo 6, Matarazzo 5,5 (dal 12’ s.t. Scarcella 6); Caggianelli 5,5 (dal 38’ s.t. Ant. Tundo s.v.), Maiorino 5,5. (Locatelli, Camposeo, Formuso, Caputo). All. Rastelli 6. MATERA (4-4-2) Musacco 6; Manetta 6, Villagatti 5, Fedi 5,5, Di Fusco 5 (dal 28’ s.t. Lorini 5); Capolei 5 (dal 12’ s.t. Miraglia 5,5), Losicco 6, Provenzano 6, Ancora 6; Spilabotte 5 (dal 18’ s.t. Alassani 5,5), Giannone 5,5. (Lorello, Calà, Stella, Scarpato). All. Cadregari 5,5. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Capolei e Musacco. Angoli 2-6. (f.d.s.) RISULTATI BELLARIA-PRATO CHIETI-CELANO FANO-CROCIATI NOCETO GAVORRANO-CARRARESE GIULIANOVA-SAN MARINO L'AQUILA-VILLACIDRESE POGGIBONSI-GIACOMENSE SANGIOVANNESE-CARPI 3-0 3-3 0-3 1-1 1-0 4-0 3-1 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 CARPI-CARRARESE (0-1) CELANO-GAVORRANO (0-2) CROCIATI NOCETO-BELLARIA (3-1) GIACOMENSE-L'AQUILA (0-1) GIULIANOVA-CHIETI (0-2) PRATO-POGGIBONSI (1-2) SAN MARINO-SANGIOVANNESE (1-0) VILLACIDRESE-FANO (1-1) CAMPOBASSO 1 ISOLA LIRI 1 GIUDIZIO++ MARCATORI Chiazzolino (C) al 35' p.t.; Caira (IL) al 33' s.t. CAMPOBASSO (4-4-2) Ascani 6,5; Scudieri 6, Di Fiordo 6, Maglione 6,5, Agresta 6; Chiazzolino 6,5, Cammarota 6,5, Cacciaglia 5 (dal 38' s.t. Visconti s.v.), Todino 5 (dal 1’ s.t. Monti 5,5); Ibekwe 5 (dall’8' s.t. Murati 5,5), Balistreri 6,5. (Marcato, Posillipo, Fazio, Minadeo). All. Rossi 5,5 (Cosco squalificato). ISOLA LIRI (4-4-2) Fiorini 6,5; Costanzo 7, Mucciarelli 6,5, Paolacci 6, La Rocca 5,5 (dal 27' s.t. Mallardi s.v.); Vigna 6, Falco 6 (dal 21' s.t. Jukic 5,5), Raffaello 6,5, Lucchese 6,5; Bianchini 5,5, Conte 5,5 (dal 19' s.t. Caira 6,5). (Iannarilli, Di Girolamo, Marziale, Flavi). All. Grossi 6. ARBITRO Spinelli di Terni 6,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di 5.890 euro. Ammoniti Scudieri, Agresta, Cammarota, Cacciaglia e Falco. Angoli 2-5. (a.d.l.) GIRONE C SQUADRE LATINA TRAPANI (-1) MILAZZO NEAPOLIS NORMANNA AVELLINO POMEZIA MATERA MELFI (-2) VIGOR LAMEZIA FONDI BRINDISI (-1) ISOLA LIRI CAMPOBASSO VIBONESE (-1) CATANZARO (-5) PT 44 41 37 35 34 33 33 31 26 26 25 25 21 20 15 -2 G 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 V N P RF RS 12 8 1 27 13 12 6 3 31 15 11 4 6 25 18 10 5 6 22 16 9 7 5 25 16 9 6 6 28 18 8 9 4 17 13 8 7 6 23 23 8 4 9 31 25 7 5 9 28 30 6 7 8 25 29 7 5 9 17 23 5 6 10 18 27 4 8 9 16 23 2 10 9 16 30 0 3 18 7 37 MARCATORI 10 RETI Guazzo (3, Melfi; ora è nel Taranto); Perrone (1, Trapani). 9 RETI Grieco (3, Normanna); Mangiapane (5, Vigor Lamezia). 8 RETI Vicentin (4, Avellino); Tortolano (2, Latina); Giannone (Matera); Longobardi (1, Neapolis); Madonia (Trapani). VIBONESE 2 CATANZARO 0 GIUDIZIO+++ MARCATORI Napoli al 37', Petrucci al 49' s.t. VIBONESE (4-4-2) Mengoni 6; Stefanini 6,5, Scrugli 6, Geraldi 6,5, Mazzetto 6,5; Donati 7, Gatto 6,5, Ruggiero 6 (dal 45' s.t. Santangelo s.v.), Dominici 6,5; Napoli 5,5, Beccaria 6 (dal 39' s.t. Petrucci 6,5). (Senatore, Rugiero, Develli, Paoli, Cosentino). All. Tosi 6,5. CATANZARO (4-4-2) Scerbo 7; Lauteri 5, Boyomo 5,5 (dal 16' s.t. Cavallaro 5), Di Meglio 5,5, Gaglione 5,5; Gigliotti 6, Cittadino 5, Benincasa 6, Catalano 6; Santaguida 5 (dal 25' s.t. Carrozza 5,5), Morello 6 (dal 35' s.t. Martorano s.v.). (Devona, Scigliano, Critelli, Perri). All. Aloi 6. ARBITRO Citro di Battipaglia 5. NOTE spettatori 500 circa, incasso di 757 euro. Espulsi Cittadino al 22' s.t. e Napoli al 38' s.t.; amm. Gaglione, Gatto, Santaguida, Lauteri, Geraldi e Carrozza. Angoli 6-3. (mi.fa.) RISULTATI AVELLINO-FONDI BRINDISI-MATERA CAMPOBASSO-ISOLA LIRI LATINA-POMEZIA MILAZZO-MELFI NORMANNA-TRAPANI VIBONESE-CATANZARO VIGOR LAMEZIA-NEAPOLIS 1-1 1-0 1-1 0-0 2-1 1-2 2-0 1-3 PROSSIMO TURNO domenica 6 marzo, ore 14.30 CATANZARO-VIGOR LAMEZIA (0-1) FONDI-NORMANNA (1-0) ISOLA LIRI-MILAZZO (0-1) MATERA-VIBONESE (1-0) MELFI-LATINA (0-1) NEAPOLIS-BRINDISI (1-0) POMEZIA-AVELLINO (0-1) TRAPANI-CAMPOBASSO (1-0) R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SUPERBIKE GP AUSTRALIA w Doppietta Ducati I NUMERI Checa un avvio alla grande Biaggi due volte secondo Trionfa la Casa bolognese che ufficialmente si è ritirata per concentrarsi sulla MotoGP. Melandri sul podio. Scassa (Yamaha) 1˚nella Supersport PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PHILLIP ISLAND (Australia) dCarlos Checa ha riportato la Ducati in vetta al Mondiale Superbike dopo 17 mesi di digiuno, ma sono stati Max Biaggi e Marco Melandri a infiammare l’apertura australiana con l’antipasto di un duello destinato a svilupparsi per tutta la stagione. La ciliegina sulla torta di una grande giornata arriva poi con il primo successo in Supersport di Luca Scassa, 27enne aretino alla prima uscita con la Yamaha. Duello I due ex della MotoGP non si affrontavano da sei anni, ma hanno recuperato il tempo perso superandosi 9 volte nei 22 giri di gara-2. La Yamaha è tornata ai box con una vistosa striscia di gomma sul lato sinistro, memoria del contatto più ravvicinato tra un Melandri già carico, nonostante il dolore alla spalla destra operata il 23 dicembre, e un Biaggi determinato a non lasciare il regno nelle mani del nuovo arrivato. La gioia di Carlos Checa, 38 anni, per la doppietta ALEX PHOTO Doppietta Max si è aggiudicato il primo round ed è stato un peccato che valesse solo per il secondo posto. A mettere d’accordo i due fuoriclasse italiani ci ha pensato lo scatenato Checa, che su questa pista aveva già sbancato un anno fa — recuperando dall’11ª posizione — e stavolta ha dato scacco matto, dominando la scena fin dai test d’inizio settimana. Veterano come x LUCA SCASSA 27 anni 1˚ al debutto in Supersport Non potevo chiedere di più. All’ultimo giro Lowes e Parkes mi hanno passato al tornantino, ma io sapevo di essere più veloce all’ultima curva Biaggi (38 anni il catalano, 39 l’italiano) Carlos è stato perfetto, esaltando il potenziale della 1198 sulla pista a lei più favorevole del calendario. Riscossa La Ducati che in MotoGP stenta a far decollare il progetto Valentino Rossi, torna protagonista nella prima gara della storia Superbike senza squadra ufficiale. Anche se Checa, 7 vittorie, è privato sui generis: gestito dalla satellite Althea, dispone della moto evoluzione (con 3 cavalli in più dell’ufficiale 2010) e dell’assistenza diretta di ingegneri del reparto corse. zione ai piloti di formazione Superbike, come Leon Haslam, 3˚ in gara-1 con una Bmw tutt’altro che guarita dai problemi di eccessivo consumo di gomme. Sul tracciato più tecnico e con le gomme al limite della durata, lo stile pulito e la finezza nella messa a punto hanno fatto un’enorme differenza. Grande Italia È presto per affermare che la Ducati sia definitivamente risorta, Phillip Island è una pista particolare che ha sempre fatto storia a sé. L’Aprilia intanto supera l’ostacolo più ostico, con Biaggi due volte piazzato e a +11 punti sul parziale 2010. Un anno fa, Max dopo l’Australia prese il largo (il bilancio fu di 10 successi e di 14 podi in 24 gare), vincendo il titolo con largo anticipo. La Yamaha invece si lustra gli occhi per un Marco Melandri già velocissimo, nonostante la breve convalescenza. L’ex iridato della 250 sembrava destinato a raccogliere soltanto qualche punto e invece ha centrato subito il podio. Max contro Marco, tra un mese a Donington ne riparliamo. Checa permettendo… MASSIMO ZANZANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PONTE A EGOLA (Pisa) d La prova d’apertura degli Internazionali d’Italia metteva di fronte per la prima volta quest’anno Antonio Cairoli e David Philippaerts, le stelle del nostro cross. Il duello sul fango di Ponte a Engola è andato al toscano, già vincitore una settimana Dolore La fortuna non ha assi- stito Cairoli, fenomenale in qualifica, ma poi rallentato da problemi agli occhiali e da una sassata all’occhio sinistro nella prima manche. «Dopo essere andato in infermeria, nella seconda manche sono partito con l’occhio ancora appannato. Ma almeno ho verificato che a livello fisico la tenuta è buona». Anche se il 4˚ posto finale non esalta. Bravo Manuel Monni (Honda), 5˚ con dolori alla schiena. Nella MX2 dominio Ktm con Jeffrey Herlings e Jeremy Van Horebeek davanti a tutti. Ottima prestazione per l’intramontabile Chicco Chiodi (Suzuki), 38 anni, 4˚ alla fine. Che spettacolo il duello italiano è da applausi P 7 Con la doppietta conquistata ieri, Checa ha raggiunto 7 successi in Superbike. I podi, invece, sono 21, 3 le pole 49 I podi conquistati tra le derivate dalla serie da Max Biaggi. Il campione del mondo in carica, in 109 gare vanta 14 vittorie S Il podio di gara-2. Da sinistra Biaggi, Checa, Bevilacqua (team Althea) e Melandri ALEX PHOTO RISULTATI Risultati del GP d’Australia, prima prova del Mondiale Superbike a Phillip Island (4.555 m) GARA 1 (22 giri, km. 97,790) 1. Checa (Spa-Ducati) in 34’16"503 media 171,186 km/h 2. Biaggi (Ita-Aprilia) a 4"365 3. Haslam (GB-Bmw) a 10"719 4. Laverty (GB-Yamaha) a 11"266 5. Melandri (Ita-Yamaha) a 11"293 6. Fabrizio (Ita-Suzuki) a 12"039 7. Smrz (R.Cec-Ducati) a 20"294 8. Sykes (GB-Kawasaki) a 20"742 9. Haga (Gia-Aprilia) a 22"421 10. Corser (Aus-Bmw) a 25"822 11. Rolfo (Kawasaki) a 29"270 14. Badovini (Bmw) a 36"389. GARA 2 (22 giri) 1. Checa in 34’15"041 (171,308 km/h) 2. Biaggi a 1"188 3. Melandri a 1"406 4. Rea a 10"563 5. Haslam a 10"885 6. Camier a 16"914 7. Haga a 17"558 8. Fabrizio a 17"679 9. Sykes a 18"070 10. Xaus a 19"053 12. Rolfo a 23"771 SUPERSPORT (21 giri, km. 93,345) 1. Scassa (Ita-Yamaha) in 33’34"739 media 166,729 km/h 2. Parkes (Aus-Kawasaki) a 0"009 3. Lowes (GB-Honda) a 0"033 4. Salom (Spa-Kawasaki) a 0"272 5. Harms (Dan-Honda) a 16"969 6. Ellison (GB-Honda) a 23"943 7. Marino (Fra-Honda) a 31"788 8. Iannuzzo (Kawasaki) a 31"837 10. Dell’Omo (Triumph) a 32"817. CLASSIFICHE Superbike: 1. Checa p. 50; 2. Biaggi 40; 3. Melandri 27; 4. Haslam 27; 5. Fabrizio 18; 6. Rea 17; 7. Haga 16; 8. Sykes 15; 12. Rolfo 9; 17. Badovini 2. Costruttori: 1. Ducati p. 50; 2. Aprilia 40; 3. Yamaha 29; 4. Bmw 27; 5. Suzuki 18; 6. Honda 17; 7. Kawasaki 15. Supersport: 1. Scassa punti 25; 2. Parkes 20; 3. Lowes 16. Costruttori: 1. Yamaha punti 25; 2. Kawasaki 20; 3. Honda 16. PROSSIMA GARA 27 marzo a Donington (Gran Bretagna) taccuino Philippaerts vince, Cairoli soffre prima sulla sabbia dello Starcross di Mantova. Terzo in qualifica, Philippaerts (Yamaha) ha vinto la prima manche dopo essere rimasto per 5 giri in scia a Cairoli (Ktm). Il confronto, con lo stesso risultato, si è ripetuto nella seconda frazione, ma solo per il terzo gradino del podio, dove è salito David, autore di un paio di cadute. A vincere la gara è stato il francese Frossard (Yamaha) davanti al belga Strijbos (Suzuki). Philippaerts in ogni caso si è preso il successo assoluto nella MX1. Le vittorie conquistate dalla Ducati nel Mondiale Superbike. I podi, invece, ora sono diventati 736 Lezione Con Checa, Biaggi e Melandri sul podio, la scuola MotoGP ha dato una bella le- CROSS INTERNAZIONALI D’ITALIA A Ponte a Egola successo di David Per Tony (4˚) una sassata in faccia 293 LA SFIDA CON L’AUDI DI ROSBERG SABATO ALL’AUTODROMO Mortara farà il Dtm Capello sulla F. Monza dEdoardo Mortara correrà il Turi smo Tedesco (Dtm) con l’Audi A4 del team di Keke Rosberg: il 24en ne italo francese nel 2010 ha con quistato il campionato tedesco di F.3 (sette vittorie e cinque pole) e il prestigioso GP di Macao. dSarà Dindo Capello, 46 anni, tre volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans, a portare al debutto la FM2K11, nuova F. Monza. Appunta mento sabato 5 marzo all’Autodro mo Nazionale. La vettura è in fibra di carbonio ed è spinta da un 1200 cmc da 120 Cv. KART A MURO LECCESE Hakkinen jr. è 32˚ d(pa.mar.) Nella sfida tra figli d’ar David Philippaerts, 27 anni, in azione con la sua Yamaha ZANZANI te alla Wsk Masters Series di Muro Leccese (Lecce) esce vittorioso Max Verstappen, figlio di Jos, che ha chiuso al terzo posto la gara del la categoria Kf3 dietro il britannico Callan Oikeeffe e lo spagnolo Pe dro Hiltbrandt. Solo 32˚ Hugo Kakkinen, 10 anni, figlio di Mika. Gli altri vincitori: Cucco (Kf2), Zanchet ta (Kz2) e De Conto (Kz1). MARANELLO ROSSO Il Tribunale di Modena ha sancito che la sola Ferrari 330 P autentica è quella di Maranello Rosso, a S. Marino. CROSS COUNTRY Bravo Cervantes d Lo spagnolo Cervantes (Gas Gas) ha vinto a M’Daq (Marocco) il primo Tamuda Bay, gara valida per l’Europeo Cross Country, prece dendo Giacomo Redondi (Hsq). LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Melandri guida la Yamaha e ha una grande squadra alle spalle. Ma io vado avanti per la mia strada, senza pressione alcuna, perché l’impresa l’ho già fatta. Sono stato il primo italiano a sbancare la Superbike, facendo vincere una marca che non c’era mai riuscita». Una fase del duello ravvicinato in gara-2 tra l’Aprilia di Max Biaggi e la Yamaha del debuttante Marco Melandri ALEX PHOTO abbiamo cambiato regolazioni e la seconda gara è andata meglio. Ma la RSV4 su questa pista non va ancora come vorrei». Max: «Ho dato tutto per battere Marco» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Il rivale: «È stato un confronto pulito. Passarlo? Ero stanco» Se avesse avuto una partenza migliore, ritiene che avrebbe potuto giocarsi la vittoria? In ottica campionato è più pericoloso Melandri di Checa? «Non credo, per rincorrere Carlos ho chiesto troppo alla gomma. Nella prima gara sono rimasto senza aderenza molto prima di quanto previsto, quindi «L’anno scorso dicevano che la Ducati fosse sfavorita dal regolamento in realtà avevano solo sbagliato la formazione e con Carlos sono tornati pericolosi. PHILLIP ISLAND (Australia) dRespin- to sul filo di lana il primo confronto in Superbike con Marco Melandri, Max Biaggi si è presentato in sala stampa con il sorriso sulle labbra. «Su questa pista così ostica per l’Aprilia, avrei messo la firma per due secondi posti — ha ammesso il campione del mondo in carica —, è un risultato "fondamentalissimo". Checa era troppo veloce ma torno a casa soddisfatto. La prossima volta tocca a noi». Però ci ha provato... «Sì a dieci giri dalla fine ho provato a spingere più che potevo ma la gomma “strappava” e giravo più piano. Meglio calmarsi e difendere il 2˚ posto». Melandri non le ha fatto sconti. «È stata una bella battaglia. Mancava poco alla fine ed era sempre lì, così ho dato tutto quello che avevo. Testa sotto al cupolino e via». Felice Pur convalescente per la spalla destra operata da poco, Melandri è già lì: «Il quinto posto nella prima gara mi aveva lasciato l’amaro in bocca, così nell’intervallo siamo intervenuti sull’assetto, cambiando in meglio la situazione. Per la prima volta mi sono sentito a mio agio sulla Yamaha». h LE PAGELLE Michel Fabrizio ALEX PHOTO 10 Carlos Checa La Ducati ha una trazione fantastica a Phillip Island ma la differenza l’ha fatta solo lui. Dolce, preciso, perfetto. Ha pensato di vincere al debutto? 9 «Checa era fuori portata, ma speravo di poter battere Biaggi. Avevo studiato il sorpasso all’ultimo rampino, ma ho avuto la sensazione che il fisico non rispondesse più. Insistendo avrei potuto combinare un disastro». Max Biaggi Che impressione le ha fatto ritrovare Max dopo sei anni? «È stato un confronto duro ma pulito, anche perché lui mi ha sempre ripassato in rettilineo. Quei 40’ di gara mi hanno ripagato di due mesi di enormi sacrifici per curare la spalla». Che impressione le ha fatto la Superbike? «Non immaginavo che andassero così forte. Corser all’inizio rischiava l’impossibile e quando sei in mezzo al gruppo pensi che può succedere un casino da un momento all’altro. Ma sono gare bellissime». Era dal 2000 che l’Aprilia (voto 9) non saliva sul podio in Australia. A quasi 40 anni Max ha colmato un’altra casella. 9 Marco Melandri Doveva essere un rodaggio per la spalla, per l’affiatamento con la Yamaha (voto 9). Esame superato di slancio. 6 Michel Fabrizio Per l’ex ducatista è stato un debutto Suzuki senza infamia e senza lode: la GSX R nel 2010 aveva vinto con Haslam. 4 Troy Corser Sulla pista di casa, il pilota australiano è partito a testa bassa rovinando la giornata alla Bmw. p.g. UN BUON MOTIVO PER CAMBIARE FURGONE? ECCONE 3. SUPERVALUTIAMO IL TUO USATO PAGHI SOLO 99 EURO AL MESE POLIZZA FURTO E INCENDIO NDIO INCLUSA Trademark © 2011 King Features Syndicate, Inc. TM Hearst Holdings, Inc. 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R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Video su Gazzetta.it CICLISMO IN SVIZZERA SUL NOSTRO SITO, GUARDA LA PREMIAZIONE DI BASSO A LUGANO; ASCOLTA MATTEO PELUCCHI ALLA PRIMA VITTORIA DA PRO’ FELICITÀ BASSO mente per un atleta di alto livello è fondamentale. La vittoria al Giro 2010 è stata fondamentale per ridarmi consapevolezza. La nascita del terzo figlio, una ciliegina sulla torta». Che prova di forza «Ora ho testa, gambe e cuore» Beh, ci sarà anche una parte tecnico-atletica. «Sicuro. E, in questo, le due settimane al Teide hanno una enorme importanza. Tutta la Liquigas è in grande forma. Questa vittoria è ancora più bella perché tutta la squadra ha svolto alla perfezione le azioni che ci siamo prefissati prima del via. Per questo è un successo che vale doppio e che ha una dedica: ad Aldo Sassi. So che lui da lassù è contento, anche se aspetta un’altra vittoria...». Il re del Giro attacca e trionfa a Lugano Da dieci anni non cominciava così bene DAL NOSTRO INVIATO CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LUGANO (Svizzera) dForte come forse finora non s’era mai visto e pronto a sfidare Alberto Contador per vedere chi è il numero 1 al mondo nelle grandi corse a tappe. Sì, le prime corse della stagione ci stanno proponendo un Ivan Basso inedito. Certo: Laigueglia, Regio Insubrica e Lugano non sono Amstel, Freccia e Liegi, però l’impressione è quella che il varesino così forte, almeno a inizio stagione, non lo sia mai stato. Il trionfo di ieri, nel Gp Lugano, al termine di una volata a due col colombiano Fabio Duarte, è la conferma di questo eccellente stato di forma. Il giorno prima aveva spaventato il gruppo con una trenata micidiale nel finale e sabato scorso in Liguria aveva fatto la differenza. Basso, per trovare una sua vittoria a inizio stagione bisogna andare agli albori della sua carriera. «Sì, era il 14 febbraio 2001. Sul Mont Faron vinsi una tappa del Mediterraneo». A cosa è dovuto questo momento di grazia? «Prima di tutto arrivo da un inverno molto tranquillo. E la Come è cambiata la sua preparazione? «Volevo solo essere più brillante in primavera. Lo scorso anno in questa stagione non mi ero piaciuto. Non dico che un campione debba essere in grado di vincere sempre, ma convincere sì. Io devo essere nel vivo della corsa, protagonista». w I NUMERI 2001 Primo a febbraio Per Basso è raro vincere così presto. Il precedente risale a 10 anni fa, Giro del Mediterraneo: Ivan vinse sul Mont Faron il 14 febbraio 2001 Tirreno-Adriatico, Catalogna e Paesi Baschi. Li metta in ordine di preferenza. «La Tirreno è quella che mi piace di più, anche se è una corsa molto particolare con due tappe consecutive di circa 240 km: a quel punto anche un cavalcavia fa la differenza. Però al Catalogna c’è l’arrivo in salita ad 23 Così Basso, a sinistra, supera il colombiano Fabio Duarte, 24 anni BETTINI vittorie italiane 2011 Ottimo l’inizio di stagione dei nostri corridori: 23 successi. Il plurivittorioso è il neopro’ Andrea Guardini (Farnese), a segno 6 volte 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dClasica de Almeria, in Spagna. Gruppo compatto, o quasi: davanti sono in 65. Volatona. Primo un italiano: Matteo Pelucchi, 22 anni, lecchese, che batte Rojas e Ligthart. E sono due prime volte: la prima vittoria di Pelucchi, neopro’, e la prima della sua squadra, la Geox-Tmc, anch’essa al primo anno come primo sponsor. La corsa di un giorno può valere una vita: questa ne vale due. Perché Matteo è il ragazzo, l’uomo, il fidanzato, il compagno, di più, di Marina Romoli. Tutti e due corridori. Ma dal 1˚ giugno, da quando Marina è rimasta paralizzata in un incidente stradale, le loro bici sono La gioia di Ivan Basso, 33 anni ROBERTO BETTINI diventate una specie di tandem: Matteo pedala, Marina vive. Conosciuti il 13 settembre 2008, a Pruszkow, in Polonia, Europei pista. Marina per la corsa a punti, Matteo per lo scratch, Marina arrivata in fondo, Matteo sacrificato per Viviani, che poi ha vinto. Conosciuti, scambiati i numeri di telefono, rivisti una settimana dopo, e innamorati. Pane, amore e ciclismo. Insieme. Insieme anche quel 1˚ giugno 2010. Marina, 200 metri davanti a Matteo e a Samuel Conti, stava facendo una ripetuta. E Matteo la guardava. Poi lo scontro. Momenti eterni e indimenticabili. Paura «Non so neanche come ho fatto: in due secondi ero lì. Disperato e lucidissimo. A Samuel: "Salta sulla macchina", perché avevo paura che l’automobilista scappasse. A Marina: "Tranquilla, perdi sangue dal naso". E al 118: "Statale provinciale Airuno. Presto. Subito". Eppure non credevo di conoscere il numero di telefono, né il luogo dell’inciden- Andorra. E il Giro dei Paesi Baschi è sempre molto duro». Al Catalogna troverà Contador. Una sfida frontale. «Non vedo l’ora. Sono contento che ci sia anche Alberto, un corridore che stimo molto. Al Tour 2010 mi ha mandato k.o. al primo round. Sono pronto a rifarmi. Certo Contador è Contador e quando scatta fa male, x ha detto «SFIDO CONTADOR» «Al Giro di Catalogna, a fine marzo, ci sarà la prima vera sfida tra me e Alberto. Ho segnato la tappa di Andorra: la affronterò con la grinta di un toro in corrida» ma stavolta non parto battuto». Forse è la prima vera sfida tra voi due. «Sì. Lo scorso anno io arrivai in Francia stanco dopo il Giro. Stavolta ho testa, gambe e cuore. Vedremo chi è il più forte. Non basta il bollino rosso per la tappa di Andorra, ci vuole quello nero. Sarò in corsa con la stessa grinta di un toro in una corrida. Sì, tra noi è proprio la prima, vera e attesa sfida». E dopo questa primavera di fuoco? «Riposo prima di puntare tutto sul Tour. È l’anno buono». Ha battuto Duarte, già iridato under 23 Giovedì Friuli, domenica Parigi-Nizza «Vai, devi correre per me» E Pelucchi vince: per Marina MARCO PASTONESI a LA GUIDA LA STORIA NEL SUD DELLA SPAGNA, AD ALMERIA, SUCCESSO DELLA NEONATA GEOX-TMC Il neopro’ è fidanzato con l’ex azzurra Romoli, vittima di un grave incidente R L’esultanza di Matteo Pelucchi, lecchese di 22 anni, ad Almeria. Sotto, Marina Romoli, 22 BETTINI te. Quindici infiniti minuti di attesa, angoscia, terrore. Tenevo Marina per le mani, temendo che morisse da un momento all’altro. Quando chiudeva gli occhi, quando i battiti del cuore si perdevano, la imploravo: "Guardami negli occhi". Era sfigurata. Pensavo che il problema fosse la faccia. Invece lei sussurrava: "La schiena". Allora ai medici ripetevo: "La schiena, la schiena". L’hanno punta con una siringa. Marina non sentiva. L’hanno caricata e sono partiti. Per l’Ospedale di Lecco». Decisione Otto giorni dopo, quando Marina si è svegliata, gli ha chiesto: «Non vai ad allenarti?». Matteo: «Volevo smettere. Avevo deciso di smettere. Perché, se fosse successo a me, non avrei voluto che lei continuasse a correre in bici. Ho nascosto bici, maglie, scarpe. Gli amici mi dicevano: "Dai". E io: "Mai più". Un mese senza bici. Finché mi ha detto: "Devi correre per me, con me". Ci ho pensato e ripensato. E alla fine ho ricominciato». Adesso ha anche cominciato a vincere. Su quella bici-tandem, dove lui pedala e lei vola. «Il mio amore ha vinto per me — ha commentato Marina su Facebook —: ora ancora di più lotterò anch’io per la mia vittoria più importante». Arrivo: 1. Ivan BASSO (Liquigas Cannondale) 178 km in 4.23’04" media 40,784; 2. Duarte (Col, Geox); 3. Visconti (Farnese Neri) a 16"; 4. Kocjan (Slo); 5. Duque (Col); 6. Baliani; 7. Nocentini; 8. A. Efimkin (Rus); 9. Finetto. s IN BREVE S A Kuurne (n.li.) Successo in volata dell’australiano Chris Sutton (Sky) nella KuurneBruxellesKuurne (Bel). Alle sue spalle Hutarovich, Greipel, Farrar e Van Genechten. Primo italiano Luca Paolini (Katusha), 24˚. S Scarpata Un cicloamatore napoletano di 19 anni è finito in un dirupo dopo un volo di 15 metri mentre partecipava al Giro delle Costiere, tra la zona Amalfitana e Sorrentina. Ha diverse fratture, ma le sue condizioni non preoccupano SI CONTINUA COSÌ: Giovedì Giro del Friuli; 4 6 Vuelta Murcia (Spa) e Tre Giorni delle Fiandre Occidentali (Bel); 5 Strade Bianche; 6 13 Parigi Nizza; 9 15 Tirreno Adriatico; 19 Milano Sanremo. CLASSICA SARDA SELLA SECONDO Nibali e Cunego in fuga con Oss Brutt stacca tutti Pavel Brutt, 29 anni, una tappa al Giro 2008 BETTINI CHIARAMONTI (Sassari) - (past.) Emanuele Sella è fuggito a 8 km dall’arrivo, il russo Pavel Brutt l’ha raggiunto ai 600 metri. Sella si è messo a ruota e ha rifiatato, Brutt l’ha portato fino ai 200. Poi la volata, finita prima ancora di cominciare. Perché Sella, inavvertitamente, ha toccato la leva del cambio, la catena è scesa dal 53 al 39, il russo della Katusha ha preso 10 metri, e Sella non lo ha più rimontato. La 34ª Classica Sarda, 197 km da Barumini a Chiaramonti (per ricordare il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga), ultimi 3 in salita, è stata per pochi: 102 al via, 22 in fuga dopo 11 km, il gruppo non li ha più ripresi ed è stato fermato al rifornimento. Davanti c’erano anche Nibali con Oss e Sagan, e Cunego con Gavazzi. Il più sfortunato è stato Oss, che ha forato mentre era all’attacco. Terzo Sagan, poi Gavazzi e Gatto. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT BASKET SERIE A, 20A GIORNATA l’analisi di CHIABO 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Salviamo i playmaker di una volta In una giornata in cui vincono tutti quelli che è logico vincano (zero vittorie in trasferta, scarto medio di 13.4 punti) e l’unico dato interessante sono i progressi compiuti da Milano verso il basket che vuole Dan Peterson, vorremmo lanciare un appello per la difesa del playmaker. Da anni tutti piangono la scomparsa dei registi veri, di una volta. Ma questa tipologia di cestista raramente è alta 1.95 per 95 chili di muscoli. In Italia ne abbiamo uno speciale, Travis Diener ma lasciamo che le difese «moderne» lo riducano ad un hamburger a furia di colpi, magari soltanto duri impatti atletici, che ad un Hawkins danno solo un po’ di prurito e che per gli arbitri non sono falli, ma che un atleta sotto gli 80 chili sente facendogli perdere la magìa del suo gioco. Ovvio che Milano abbia fatto benissimo a usare i muscoli contro Diener. Ma allora dobbiamo metterci d’accordo: o proteggiamo chi ha talento tecnico o non ci lamentiamo che certi giocatori, e un basket più divertente, non esistano più. Se le squadre devono rinunciare a ingaggiare un Diener, è peggio per tutti. Siena fa il bis Cantù ci prova ma poi cede Come in Coppa Italia, la Bennet rimonta due volte ma non basta. Pianigiani: «Mai rischiato» SIENA CANTÙ 73 63 (19-16, 37-32; 54-45) MONTEPASCHI SIENA: Zisis 10 (0/4, 2/3), Carraretto (0/1 da 3), Hairston 10 (5/6, 0/3), Stonerook 5 (1/2, 1/2), Rakovic 18 (6/7); Lavrinovic 8 (3/5, 0/1), Ress 2 (1/4), Michelori, Jaric 4 (2/3, 0/1), Aradori 6 (2/4 da 3), Moss 10 (1/5, 2/4). N.e.: Ingrosso. All.: Pianigiani. BENNET CANTÙ: Green 11 (2/7, 1/2), Markoishvili 5 (1/2, 1/3), Micov 13 (5/8, 1/2), Leunen 10 (2/4, 2/6), Marconato 7 (2/3); Ortner 6 (3/5), Mazzarino 9 (0/3, 3/3), Tabu 2 (0/1). N.e.: Mian, Diviach, Maspero, Abass. All.: Trinchieri. ARBITRI: Sahin, Mattioli, Capurro. NOTE - T.l.: Sie 14/15, Can 9/11. Rimb.: Sie 24 (Lavrinovic 8), Can 34 (Ortner 8). Ass.: Sie 15 (Zisis 5), Can 16 (Green 5). Progr.: 5’ 10-8, 15’ 28-18, 25’ 45-37, 35’ 59-49. Tecn.: panchina Cantù 14’44" (26-18), Mazzarino 23’45" (41-37). Nessun usc. 5f. Spett. 4729 per 31.428 euro. NELL’ANTICIPO SHOW DEL GEORGIANO Virtus la sfida playoff contro Caserta, non finisce benissimo invece per il suo patron, Sabatini, che con un gesto goliardico ma poco elegante mima la croce tombale nei confronti della curva dei 700 fan «fortitudini-casertani» gemellati nel tifo contro la V nera. Il lavoro verticale di Sanikidze, al quale manca solo la mantellina azzurra per sembrare Superman, e il risveglio di Winston, pessimo per 30’, spingono al successo nell’ultimo quarto Bologna, punendo la cattiva partita al tiro della Pepsi, arrivata stanca dopo le imprese con Siena e Istanbul contro il Galatasaray. Difesa La difesa di Lardo, che torna a sigillare le vittorie a quota 60-70 punti, o se preferite l’attacco anemico di Sacripanti (37% da 2, 25% da 3) sintetizza la trama di una partita a lungo brutta e confusa che coinvolge anche l’arbitraggio di una terna male assortita. Bologna scatta forte con i primi voli di Sanikidze e la linfa di Koponen che producono un veloce 13-0, facilitato dal tiro sbi- 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SIENA dBrava Cantù che recupera due volte uno svantaggio di 10 punti o più. Ma tanto finisce come al solito, come sempre quando le partite contano davvero. Siena vince, non maltratta la 2a in classifica che contestualmente diventa 3a vista la vittoria di Milano, ma ribadisce la sua superiorità assoluta mantenendo il vantaggio dal 10-8 in poi. «Niente da dire — dice Simone Pianigiani teso e nervoso — non abbiamo mai rischiato di perdere e abbiamo chiuso in controllo. Volevamo appoggiarci su Rakovic e senza Kaukenas avevamo un penetratore in meno». Vero, ma la forza di Siena è la capacità di mascherare le difficoltà e superare i momenti di vuoto che in partita possono capitare, soprattutto contro una squadra come Cantù. Ma CASERTA Caserta, esterni disastrosi. Brutto gesto di Sabatini contro i tifosi avversari BOLOGNA dFinisce bene per la PAOLO BARTEZZAGHI BOLOGNA Sanikidze domina Bologna si illumina 5 RIPRODUZIONE RISERVATA DAL NOSTRO INVIATO lenco (0/9) casertano. Quando Sacripanti decide di scongelare Williams, usato col bilancino del farmacista per preservarlo dai falli, la Pepsi torna in gioco. Anche Jones, 14 punti alla pausa, aiuta il recupero ospite mentre Homan regge il vantaggio interno col contributo di Rivers, più fruttuoso dell’impalpabile Winston. Ripresa Nel terzo quarto, il periodo più oscuro del match, Caserta riesce a sorpassare e nel quarto le triple di Colussi sembrano lanciare la volatona vincente ma la Pepsi deve fare i conti con la tragica percentuale dei suoi esterni con Di Bella (1/11) che buca malamente la sfida dell’ex. Di contro, sale l’energia di Sanikidze che fa razzie di tap in e rimbalzi e la voglia di riscatto di Winston, decisivo con tre canestri in traffico nell’allungo (62-55) che consolida il quarto posto con vista Eurolega. «Abbiamo pagato le cattive percentuali sbagliando tiri anche facili» sospira Sacripanti; invece Lardo loda lo spirito battagliero dei suoi: «Vi piaccia o no questa è la Virtus migliore. Una squadra che difende e lotta su ogni pallone». a.to. 69 61 (21-13, 37-33; 49-50) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta 4 (0/1, 0/4), Koponen 9 (3/5, 1/5), Winston 11 (4/8, 0/4), Sanikidze 16 (5/6, 2/2), Homan 14 (6/11); Rivers 10 (2/6, 2/2), Amoroso 5 (1/3 da 3), Gailius (0/1), Martinoni. N.e.: Bastone, Spizzichini, Fantinelli. All.: Lardo. PEPSI CASERTA: Di Bella 6 (1/5, 0/6), Bowers 2 (1/4, 0/3), Ere 10 (1/5, 2/3), Jones 20 (4/8, 2/5), Garri 4 (1/4, 0/1); Williams 10 (4/5), Koszarek 17 (0/3 da 3), Martin, Colussi 9 (0/1, 2/3). N.e.: Marzaioli. All.: Sacripanti. ARBITRI: Cicoria, Sardella, Martolini. NOTE - T.l.: Bol 11/24, Cas 19/23. Rimb.: Bol 40 (Sanikidze 14), Cas 36 (Jones 7). Ass.: Bol 8 (Koponen 5), Cas 6 (2 con 2). Progr.: 5’ 13-0, 15’ 30-20, 25’ 40-41, 35’ 58-55. Usc 5f.: Williams 36’12" (60-55). F.antisp.: Colussi 34’19". Spett. 8014. TREVISO ROMA 86 72 (25-27, 44-45; 70-57) BENETTON TREVISO: Markovic 3 (0/1, 1/2), Gentile 14 (4/5, 1/3), D.Smith 21 (4/6, 3/8), Motiejunas 11 (5/6, 0/1), Skinner 8 (4/6); Bulleri 13 (2/3, 2/6), Peric 2 (0/2), Wojciechowski, Brunner 14 (6/7). N.e.: Repesa, Cazzolato, Mazic. All.: Repesa. LOTTOMATICA ROMA: Washington 6 (3/5), Djedovic 12 (4/5, 1/3), C.Smith 21 (3/7, 5/11), Dasic 16 (6/9, 0/2), Crosariol 4 (2/3, 0/1); Gigli, Traorè 8 (3/6), Gordic 5 (2/4, 0/3). N.e.: Datome, Carrano, Di Pasquale, Marchetti. All.: Filipovski. ARBITRI: Begnis, Seghetti, Duranti. NOTE - T.l.: Ben 15/18, Lot 8/14. Rimb.: Ben 30 (Brunner 6), Lot 28 (Crosariol 8). Ass.: Ben 15 (Peric 4), Lot 10 (Gordic 3). Progr.: 5’ 12-16, 15’ 36-30, 25’ 53-53, 35’ 75-62. Nessun usc. 5f. Spett. 3836 per 31.460 euro. al momento giusto, poco prima della metà dell’ultimo quarto, entra una tripla di Zisis, 0/5 al tiro fino a quel momento, per un ulteriore +10 che Cantù non riesce più a mettere in discussione. «Con meno raziocinio del solito — dice Trinchieri — mi fregio di dire che siamo la squadra che, in relazione al roster, compete meglio con Siena». Coppa Infatti, come in finale di Coppa Italia due settimane fa, Cantù sta sotto ma non affonda. Non dopo l’ottimo inizio di un eccellente Rakovic che proprio a Torino era stato cancellato da Marconato: segna 10 punti nel primo quarto, di cui due da 3 metri. Funziona anche Hairston che parte e bene in quintetto, colpendo dal post basso, alla Sato. Dopo un primo quarto con soli tre marcatori per parte, Siena comincia ad accelerare. Lavrinovic recupera un rimbalzo che vale una rimessa a 1" dalla fine dell’attacco. Jaric riceve, riesce a tirare e farsi deviare la palla per un ulteriore possesso che ora è di 14". E Aradori piazza una tripla ben costruita per il +8. Come capitalizzare una palla quasi perduta. Parte il break, un 11-2 che conduce fino al +14 (35-21) compreso un minuto di numero di Tabu, subito sostituito dopo un possesso scriteriato, e un tecnico per proteste a Cantù che ricorda quello di Micov che aveva girato la finale di Torino. Milovan Rakovic, 26 anni, centro di Siena, contro Denis Marconato, 35 CIAMILLO Recupero Ma, come a Torino, Cantù recupera. La zona frena Siena, Mazzarino segna due triple di fila. Otto a zero e si riparte. Cantù arriva a -2, nel terzo quarto becca un altro tecnico, torna a -10 e poi a -4 con Micov. Trinchieri: «Questa volta abbiamo difeso bene su Lavrinovic e meno su Rakovic. Giriamo la coperta, ma è corta». La condanna arriva dalle palle perse: 24 alla fine 7 più della sua media. La forza di Siena è questa: difendere, non perdere troppi palloni, essere attenta in tutto. Poi, una volta c’è Rakovic, una volta Lavrinovic, Jaric sta crescendo, Zisis segna al momento giusto, Moss è prezioso. «Noi l’anti Siena? No, porta malissimo. Ne ha bruciati tanti», chiude Trinchieri felice ma non contento, come dice lui stesso. I HIGHLIGHT GUARDA GL A ORNATA GI 20 DELLA SITO DI SERIE A SUETL TA ZZ GA DELLA Gazzetta.it BENETTON DECISIVA LA RIPRESA A-1 DONNE: A 43 ANNI Treviso travolge una spenta Roma Ballabio, festa e vittoria per la Comense Si ferma Charles Smith, la Lottomatica crolla. Toolson va a Montegranaro ALBERTO MARIUTTO 5 R PRODUZIONE RISERVATA TREVISO dChe Benetton-Lotto- matica non fosse più un big match, era chiaro a tutti. Però ci si aspettava una partita diversa, punto a punto, da due squadre così indietro in classifica e affamate di punti. Invece ne è uscita una gara strana, poco intensa e combattuta: iniziata con uno show che solo talenti come Charles Smith sanno fare (14 punti nel 1O quarto, con 4/4 da 3), e proseguita in equilibrio fino al 25’ (53-53). Sciolti Poi la Lottomatica si è sciolta. «Crosariol e Gordic avevano la febbre, ma hanno giocato. Anche Datome era influenzato, e non l’ho potuto schierare. Con queste rotazioni e con tutti gli infortunati in tribuna, al momento riusciamo a reggere solo per metà gara»: questa l’analisi di coach Filipovski. Vero, ma non basta: il basket è uno sport di squadra, e la Lottomatica di ieri ha dato l’impressione di esserlo davvero poco. Quando Smith ha iniziato a sbagliare, sono rimaste solo la sua scarsa propensione all’altruismo e la sua abilità nel bloccare la rotazione della palla. Washington non ha cer- to tra le sue migliori qualità quella di fare da collante, ma non ci ha neppure provato. Dasic andava e veniva, ma sempre per i fatti suoi. Il solo Djedovic ci ha messo cuore, anima e attributi: davvero encomiabile, ma non era abbastanza. Squadra Perché la Benetton ha giocato «di» squadra e «da» squadra. Il gruppo di Repesa potrebbe rappresentare un caso di studio davvero interessante per la psicologia. Quando giocano come ieri, e già è successo quest’anno, ti chiedi perché questi ragazzi perdano così spesso e perché siano così indietro in classifica: hanno atteso lo sfogo dell’avversario e poi lo hanno distrutto, esibendo una pallacanestro essenziale e divertente, capace di coinvolgere tutti. Cinque in doppia cifra, responsabilità e meriti distribuiti. Sorrisi sui volti di Markovic, Gentile, Brunner e di tutti gli altri. Repesa: «Il nostro secondo tempo è stato quasi perfetto. Se giochiamo sempre così, al Palaverde non passa nessuno. Markovic e Peric sono stati in dubbio fino all’ultimo: li ringrazio». A fine gara Ryan Toolson, che anche ieri non ha giocato, ha salutato i compagni. Andrà a Montegranaro. Gran festa a Casnate (Como) per il ritorno in campo a 43 anni di Viviana Ballabio (nella foto Andreoli con il presidente Fip, Dino Meneghin). La bandiera della Pool Comense ha così vestito la maglia nerostellata in 4 decenni. La sua non è stata una presenza solo simbolica, visto che è stata anche in grado di segnare un canestro in avvio. Dopo 3’ di gioco (1/2 al tiro, 1 rimbalzo), la Ballabio è stata richiamata in panchina da coach Barbiero. La Comense ha poi battuto le tricolori di Taranto, reduci dal doppio impegno di Eurolega con le russe dell’Ekaterinburg. Risultati, 19a giornata: Comense Taranto 75 63; Faenza Sesto San Giovanni 77 85; Parma Schio 69 77; Napoli Priolo 50 74; Venezia Lucca 55 52; Umbertide Pozzuoli 74 61. Class.: Schio 34; Umbertide, S.S.Giovanni 26; Taranto 22; Faenza, Venezia 20; Comense 18; Priolo 16; Lucca, Parma 14; Napoli 8; Pozzuoli 4. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT La 20a giornata RISULTATI AVELLINO-MONTEGRANARO 83-75 BOLOGNA-CASERTA 69-61 SIENA-CANTÙ 73-63 TREVISO-ROMA 86-72 PESARO-TERAMO 72-53 BRINDISI-VARESE 96-79 CREMONA-BIELLA 87-72 MILANO-SASSARI 88-72 CLASSIFICA SQUADRE SIENA PT G V 36 20 18 P 2 MILANO 30 20 15 5 CANTÙ 28 20 14 6 BOLOGNA 22 20 11 9 AVELLINO 22 20 11 9 PESARO 20 20 10 10 ROMA 18 20 9 11 Hawkins e Rocca Milano è seconda Sassari k.o., Peterson: «Vincere con sforzo è la nostra identità» MONTEGRANARO 18 20 9 11 CASERTA 18 20 9 11 TREVISO 18 20 9 11 SASSARI 18 20 9 11 MILANO dDavid Hawkins e Ma- CREMONA 18 20 9 11 BIELLA 16 20 8 12 VARESE 16 20 8 12 BRINDISI 12 20 10 20 6 5 14 15 son Rocca alzano il livello della sfida dove la piccola e leggera Sassari non può arrivare. Milano torna sola al secondo posto, Dan Peterson porta il bilancio dal suo ritorno in panchina ad un buon 6-2, dopo aver avuto: «Le visioni della partita con Biella» sull’8-15, con la Dinamo che sdottora basket col cugino di Gallinari, Giacomo Devecchi (record di punti in serie A) e la sua AJ ferma, in ritardo in difesa e nervosa. Sta a galla coi liberi (11 nel primo quarto), ribalta la gara con un 12-0 nel quale spicca Greer. Ma quando ancora Devecchi riporta a contatto la Dinamo (23-22, con 13 punti dell’ex ragazzo del vivaio Olimpia), si svela un po’ più chiaramente il processo di petersoniz- TERAMO Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue. PROSSIMO TURNO Domenica 6 marzo (18.15) CANTÙ-AVELLINO (5/3) CASERTA-BRINDISI (ore 11.45) BIELLA-SIENA ROMA-MILANO MONTEGRANARO-BOLOGNA TERAMO-TREVISO SASSARI-PESARO VARESE-CREMONA R zazione dell’Armani che con un 20-7 chiude la gara. LUCA CHIABOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Difesa Primo: gioca chi difende. Quindi Jaaber più di Greer (17’, il minimo dal suo arrivo), Maciulis (4 recuperi) più di Mancinelli, con Hawkins e Rocca in campo 34’ e Mordente 16’. «Greer è il nostro grande terminale offensivo» commenta Peterson, segna 10 punti nel secondo quarto ma la squadra è più compatta senza di lui. Pecherov dà una mano a rimbalzo, e sono 14 offensivi per l’AJ. «Stiamo facendo progressi — dice Peterson —, dobbiamo ancora raffinare e perfezionare alcuni meccanismi difensivi che per Siena sono naturali e per noi no. Però la squadra lavora, è stata più disciplinata in attacco pur realizzando 88 punti, ha preso 14 rimbalzi in più e il contributo della panchina è stato David Hawkins, 28 anni, guardia dell’AJ, contro Othello Hunter, 24 CIAMILLO notevole. E’ la nostra identità: sappiamo di dover giocare con sforzo». Gigante Rocca è un gigante dopo aver sofferto il passaggio a Peterson, veniva da 4 punti di media nelle ultime 5 gare, e Hawkins segna il record stagionale di punti mentre marca White e Diener. The Flight, il più votato per l’All Star Game di Milano, ha subito problemi di falli e fa solo intravedere di cosa è capace, Diener è triturato fisicamente dalla difesa avversaria, Hunter ha le farfalle nello stomaco. Sassari risale da -18 a -9 ma non ce la fa: «Soffriamo quando il livello fisico si alza — dice Meo Sacchetti —. Quando ci mettono le mani addosso facciamo fatica e avremmo bisogno di qualcosa in più». Chili, centimetri e cattiveria. Come Milano. 88 72 MILANO SASSARI (20-17, 43-34; 66-54) ARMANI JEANS MILANO: Jaaber 11 (2/3, 1/2), Hawkins 27 (6/10, 3/9), Maciulis 9 (3/7, 1/4), Mancinelli 3 (0/3), Rocca 13 (6/10); Pecherov 4 (2/3, 0/2), Mordente 3 (0/1, 1/2), Greer 12 (2/4, 2/3), Petravicius 6 (1/1), Colnago. N.e.: Eze, Resca. All.: Peterson. SASSARI: Diener 15 (4/6, 0/2), Devecchi 15 (2/2, 3/5), White 14 (4/9, 1/2), Hunter 9 (3/7, 0/2), Plisnic 9 (1/2, 2/4); Cittadini 1 (0/1), B.Sacchetti 3 (1/2 da 3), Tsaldaris 6 (0/3, 1/3), Vanuzzo (0/1), Pinton. All.: R.Sacchetti. ARBITRI: Lamonica, Tola, Aronne. NOTE T.l.: AJ 20/25, Sas 20/24. Rim.: AJ 40 (Rocca 8), Sas 26 (Hunter 7). Ass.: AJ 16 (Jaaber 4), Sas 11 (Diener 4). prog.: 5’ 8-15, 15’ 32-27, 25’ 54-42, 35’ 77-67. Usc. 5 f.: Jaaber 37’ 56" (83-70). Tec.: Mancinelli 20’43" (43-34). Ant.: Hawkins 5’08" (8-14). Spett.: 4300. LE ALTRE GARE K.O. TERAMO, BIELLA E VARESE Pesaro allunga, Cremona vince la terza in fila, Brindisi respira 72 53 25’ 40-32, 35’ 64-41. Usciti 5 falli: Young 38’24” (70-51). Fallo antisportivo: Fletcher 39’15” (70- 53). Spett.: 4338, per 34.260 euro. (18-18, 38-30; 55-37) SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Collins 14 (3/6, 2/4), Diaz 12 (3/4, 2/5), Almond 6 (1/1, 1/7), Aleksandrov, Cusin 4 (2/4); Hackett 19 (2/4, 4/4), Melli 2 (1/1), Lydeka 7 (2/9), Traini 5 (0/1, 1/2), Flamini 3 (1/1 da 3), Bartolucci (0/2), Perini. All.: Dalmonte. BANCA TERCAS TERAMO: Zoroski 4 (0/4, 1/5), Diener 13 (2/3, 3/9), De La Fuente 3 (0/3, 1/3), Davis 10 (2/4, 2/4), Fletcher 10 (4/7, 0/1); Boscagin 3 (1/2, 0/2), Young 6 (2/2), Rullo (0/1 da 3), Polonara 4 (1/2, 0/1), Lulli. N.e.: Ricci, Martelli. All.: Ramagli. ARBITRI: Cerebuch, Giansanti, Barni. NOTE - T.l.: Sca 11/13, Ter 8/11. Rimb.: Sca 37 (Lydeka e Hackett 7), Ter 29 (Davis 9). Ass.: Sca 9 (Collins 4), Ter 9 (Diener e Davis 3). Progr.: 5’ 11-11, 15’ 24-25, PESARO – La partita dura quindici minuti, poi la Scavolini Siviglia prende il sopravvento con due break ravvicinati e chiude tutti i discorsi, anche quello per la salvezza. In luce Daniel Hackett, che chiude la gara con 19 punti e 7 rimbalzi in soli 23 minuti in campo. Teramo paga invece una settimana travagliata per via delle assenze, con Fultz che ha dovuto ancora rimandare l’esordio. Luca Dalmonte chiedeva una prova di maturità e l’ha avuta. «Siamo stati bravi a rompere il sistema di Teramo», la valutazione del coach di casa, ben felice di dare spazio ai giovani. «Il momento decisivo è stato il terzo quarto. Per noi piove forte, aspettiamo che smetta e poi rialziamo la testa», ha ammesso Alessandro Ramagli. PESARO TERAMO Camilla Cataldo CREMONA BIELLA 87 72 (26-16, 48-37; 71-53) VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland 17 (4/4, 0/2), Foster 4 (2/2, 0/2), Drozdov 7 (2/4, 1/2), Milic 17 (5/9), Sekulic 25 (10/12, 1/2); Cinciarini 4 (1/1), Conti (0/2 da 3), Formenti 3 (0/1, 1/3), D’Ercole, Perkovic 8 (0/2, 2/5), Antonelli 2 (1/1). N.e.: Marenzi. All.: Mahoric. ANGELICO BIELLA: Sosa 7 (3/7, 0/3), Slaughter 2 (1/4, 0/3), Viggiano 16 (5/11, 2/4), Salyers 19 (5/5, 2/4), Suton 10 (5/7, 0/1); Soragna 4 (2/3, 0/2), Moraschini 2 (0/1), Chessa (0/1, 0/2), Jurak 12 (4/5, 1/3). N.e.: Cuccarolo. All.: Cancellieri. ARBITRI: Sabetta, Chiari, Crescenti. NOTE - T.l.: Cre 22/25, Bie 7/11. Rimb.: Cre 37 (Sekulic 9), Bie 26 (Viggiano 8). Ass.: Cre 14 (Rowland 5), Bie 15 (Sosa 7). Progr.: 5’ 10-6, 15’ 32-26, 25’ 56-48, 35’ 85-55. Spett.: 3400. CREMONA – Cremona mette un bel mattoncino nella corsa alla salvezza battendo in casa Biella e ribaltando anche la differenza canestri. La squadra di Cancellieri («Il nostro non è un problema tecnico, ma qualcosa da risolvere all’interno dello spogliatoio»), tradita dalla prova opaca della coppia Sosa-Slaughter (9 punti con 4/17 dal campo e 8 perse) viene travolta dall’onda d’urto dei lunghi di casa (52 punti degli 87 finali). Cremona sprinta subito (11-24, 8’30”) con le accelerazioni di Rowland, 5 punti filati di Salyers nei 50" che precedono il riposo tengono in carreggiata i piemontesi (48-37 alla pausa). Che deragliano dopo il -8 (54-46) del minuto 23 subendo un parziale di 15-4 (69-50, 28’). Partita finita con oltre un quarto d’anticipo. Mahoric alla terza vittoria consecutiva non abbandona il suo aplomb: «Non guardiamo la classifica, l’obiettivo è provare a vincere contro chiunque». Alessandro Rossi BRINDISI VARESE 96 79 (23-23, 39-38; 63-54) ENEL BRINDISI: Dixon 8 (1/3, 2/4), Roberson 19 (3/7, 2/5), Toure 20 (8/10, 0/2), Diawara 24 (7/10, 2/4), Lang 13 (3/8); Giovacchini 4 (1/1), Maresca 6 (1/1, 0/2), Infante 2 (1/4, 0/1), All.: Bechi. CIMBERIO VARESE: Rannikko 10 (2/2, 2/3), Goss 12 (3/6, 1/6), Kangur 12 (1/2, 2/6), Fajardo 19 (7/8, 1/2), Slay 12 (6/6, 0/2); Stipcevic 12 (1/1, 3/6), Ryan (0/1, 0/1), Galanda 2 (1/2, 0/4), Righetti, All.: Recalcati. ARBITRI: Paternicò, Lo Guzzo, Bettini. NOTE - T.l.: Bri 28/34, Var 10/11. Rimb.: Bri 41 (Toure, Lang 8), Var 30 (Slay 9). Ass.: Bri 8 (Dixon 3), Var 7 (Rannikko 2). Progr.: 5’ 12-10, 15’ 28-29, 25’ 51-46, 35’ 75-65. F. antisp.: Fajardo 25’18" (53-46). Usc 5f.: Rannikko 38’40" (87-71), Dixon 39’55" (94-78). Spett.: 3502. BRINDISI - L’Enel sconfigge Varese, accorcia le distanze dalla 14a piazza e ribalta anche il -13 di Masnago. Prima metà in equilibrio (23-23 al 10’, 39-38 all’intervallo), con Roberson (14 punti nel 1o quarto) e Fajardo a spingere i compagni. Poi la svolta. L’Enel attinge bene dalla panchina in fase difensiva (21 recuperi) e pesca un Toure da 17 punti in 20’, protagonista del 12-0 che spacca la partita (59-46 al 27’). Varese resta lì con Goss (75-65) ma ottiene poco da Slay, mentre nell'ultimo quarto i 13 punti di Diawara chiudono il match a -3’ (87-69). «Il break è arrivato con la panchina, segnale importante — dice Bechi —, ma soprattutto abbiamo bilanciato le scelte offensive e lanciato un messaggio: noi ci crediamo». Per Varese sfuma l’occasione di mettere un tappo sulla zona retrocessione e Recalcati se ne rammarica: «Non abbiamo giocato il nostro basket, troppi tiri da 3. Anche perché quando siamo andati sotto, i nostri lunghi non hanno sprecato». Andrea Tundo LEGADUE FINAL FOUR A NOVARA: CON JACKSON MVP, I LAZIALI REPLICANO I SUCCESSI DEL 2009 E 2010 ALL STAR GAME Sconfitta Imola: Veroli fa il tris di coppe Ultimo giorno per votare le stelle VEROLI-IMOLA 81-67 (21-8, 44-27; 56-48) PRIMA VEROLI: Penn 13 (3/5, 2/3), Jackson 27 (5/9, 5/10), Gatto 13 (4/7, 1/4), Brkic 5 (1/4, 1/3), Rosselli 13 (5/8, 1/3); Kavaliauskas 8 (4/5), Rossetti 2 (1/2, 0/1), Binetti, Iannone. All.: Cavina. AGET IMOLA: Whiting 17 (5/11, 1/6), Masoni (0/1, 0/1), Amici 8 (4/7, 0/1), Bruttini 20 (7/10, 1/1), Ringstrom 4 (0/3, 1/2); Prato 7 (1/1, 1/1), Moreno 7 (2/4, 1/1), Ferrara 4 (1/2), Laganà (0/1). All.: Lasi. ARBITRI: Calbucci, Terreni, Materdomini. NOTE - T.l: Ver 5/6, Imo 12/17. Rimb.: Ver 37 (Brkic 9), Imo 24 (Ringstrom 9). Ass.: Ver 14 (Penn 5), Imo 8 (Whiting 3). Progr,: 5’ 11-4, 15’ 27-16, 25’ 51-37, 35’ 68-58. Usc. 5f: Kavaliauskas 36’19" (73-58). Spett. 2000. neggiata per il taglio di Ebi non ancora compensato dall’innesto di Salvi, non tesserato nei termini per giocare a Novara. L’allungo iniziale di Jackson e Gatto produce il break di 19-4 che segna la gara a favore dei giallorossi di coach Cavina. DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI NOVARA dE’ Veroli a vincere la coppa delle sfidanti dopo la caduta delle favorite Venezia e Casale Monferrato in semifinale. Per la Prima è il terzo successo di fila nella Final Four di LegaDue, un trofeo al quale il club del presidente Zeppieri è abbonato. La partita, preceduta da un minuto di raccoglimento per la povera Yara Gambirasio, diventa subito facile per la squadra laziale che infila presto Imola, molto rima- Jarious Jackson, 24 anni CIAMILLO Jackson mvp La tanta zona di Imola, tradita dalla mano fredda di Whiting, insolitamente impreciso dalla lunga distanza, contiene come può la superiorità di Veroli. Solo Bruttini riesce a reggere il confronto, intanto Gatto e una tripla in corsa di Penn firmano il +17 alla pausa. Nell’ultimo quarto Imola rientra (58-65) ma poi arriva la fiammata di Jackson, votato mvp (18 punti nella ripresa), affiancato da Penn a chiudere i giochi. Alla fine premi per Bruttini (miglior italiano) Rosselli (miglior difensore), Carlton Myers (contributo al basket) e Ferraro, vincitore della gara delle schiacciate. LA NBA A PAGINA 41 & Oggi ultimo giorno utile per votare il quintetto degli stranieri che giocheranno l’All Star Game contro la Nazionale, il 13 marzo al Forum di Assago, sul sito www.allstargame2011.it. Si possono scegliere, dopo la rapida registrazione, i 5 giocatori preferiti per ruolo. La selezione dei migliori americani sarà allenata da Dan Peterson. I biglietti sono in vendita nei circuiti ticket.it o ticketone.it. Informazioni al numero 02/54910. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT THOENI 60 SCI IL COMPLEANNO LA SCHEDA O GUSTAVO THOENI 60 anni Ha vinto quattro Coppe del Mondo Gustavo Thoeni è nato a Trafoi (Bz) il 28/2/1951. In carriera ha vinto 4 Coppe del mondo (’71, ’72, ’73, ’75) e 5 coppe di specialità (3 slalom e 2 gigante). Ha vin- to un oro olimpico (gigante ’72) e due argenti (slalom ’72 e ’76). Ai Mondiali ’74 vinse slalom e gigante. VALANGA AZZURRA DOPPIETTA DIRETTORE TECNICO PORTABANDIERA Gustavo Thoeni in posa con i compagni della Valanga Azzurra (Piero Gros, Tino Pietrogiovanna, Fausto Radici e Erwin Stricker) e Claudia Giordani Thoeni portato in trionfo ai Mondiali di St. Moritz 1974 chiusi con la doppietta d’oro in slalom e gigante Gustavo Thoeni con Alberto Tomba e Annemarie Moser Proell. Thoeni è stato prima allenatore (ai tempi di Tomba), poi d.t. della squadra maschile (dal 1996) Thoeni portabandiera azzurro ai Mondiali a St. Moritz 2003. Ha chiuso anche i Giochi di Torino 2006 PIERANGELO MOLINARO 5 R PRODUZ ONE RISERVATA dFa effetto pensare che oggi Gustavo Thoeni festeggia 60 anni. Chi ne ha cinquanta o più ha scoperto lo sci con le sue imprese, chi ne ha meno sappia che se oggi lo sci è uno sport popolare lo si deve a Gustavo prima ancora che a Tomba. Prima lo sci era una must per l’élite, con lui divenne una pratica di massa. Grazie alle sue serpentine, al suo «passo spinta» gli italiani scoprirono la neve, Thoeni fu il detonatore che fece esplodere il turismo invernale. Le industrie del settore vissero un vero boom: lo vedevi con un certo maglione al cancelletto di partenza? Una settimana dopo le piste italiane ne erano piene. Thoeni ha vinto quattro coppe del Mondo, un titolo olimpico, quattro mondiali, 24 gare di Coppa, ma soprattutto ha inventato una nuova tecnica di curva, con sci che allora in slalom misuravano anche 2 metri e 10. Attorno a lui è cresciuta la Valanga Azzurra, la squadra con Gros, Schmalzl, Plank, Stricker, Pietrogiovanna, Radici e tanti altri campioni. Poi a carriera chiusa è diventato un grande allenatore, prima all’interno della squadra, quindi portando Alberto Tomba ai vertici più alti della sua carriera. Da qualche anno è fuori dal giro, «Adesso faccio il nonno a tempo pieno. Sono 6 i nipoti, c’è da lavora- «La vita è bella Ringrazio lo sci e faccio il nonno» «Tutti questi anni non li sento. Mi diverto con Innerhofer, ma adesso è più facile: una gara dura un giorno solo...» Un oro olimpico Thoeni ha vinto tre medaglie olimpiche: oro in gigante e argento in slalom a Sapporo ’72, argento in slalom a Innsbruck ’76 telli dopo, eravamo meglio organizzati degli altri. Ogni tanto scoppiava qualche casino ma io cercavo di starne fuori». Poi ha plasmato il miglior Tomba. «Con lui ho raccolto soddisfazioni grandissime. La sua qualità principale era nel sapere mettere a punto i materiali come nessun altro, era un computer, un computer pignolo. Poi in pista andava sempre per vincere». Almeno le vittorie degli altri le può raccontare. «Con Alberto ho vissuto anni splendidi. Ricordo i Giochi di Albertville ’92, non era facile, doveva confermare i due ori di Calgary. Il giorno dell’oro in gigante rimane indimenticabile. Poi i Mondiali di Sierra Nevada ’96: arrivammo in Spagna fra le polemiche sul fatto che Alberto avrebbe detto che dalla Sierra si vedeva l’Africa. I primi giorni furono difficili, con la gente che ci fischiava in pista, poi Alberto vinse due ori e finì tutto in festa». Era più facile il suo sci o quello attuale? «Adesso le due manche di gigante le fai nello spazio di tre ore, non in due giorni come mi è capitato a Sapporo o a Innsbruck dove se eri davanti passavi una notte insonne...» Le piace l’attuale squadra azzurra? x «Molto, e mi spiace solo che con il fatto che lo sci venga trasmesso in televisione solo sui canali digitali pochi la conoscano. Abbiamo buoni atleti e atlete e uomini e donne vere che la gente dovrebbe apprezzare di più. Lo meriterebbero». CON TOMBA BELLO ALLENARLO DAI GIOCHI AI MONDIALI Tomba era un computer pignolo e vincente. In Spagna trasformò i fischi in una festa. Io taciturno? No, evito di rispondere alle domande stupide re», dice Gustavo con la solita ironia. E’ passato alla storia come un taciturno, ma non è vero. Un giorno confidò: «Qualche volta cerco di non rispondere alle domande più stupide». Gustavo, che effetto fanno i 60 anni? «Il numero fa un po’ impressione, è alto, ma se guardo la mia vita non mi sembrano così tanti». Una vita intensa... «Bella direi, mi sono divertito sugli sci, ho una splendida famiglia, una moglie importante, tre figlie, sei nipoti, per ora...» Ma la carriera le sembra così lontana. «Per niente, i ricordi sono ancora vivi». Quello più bello? «Tantissimi, è difficile fare una classifica. Sono emozioni che tengo in ordine cronologico, E di questo Innerhofer cosa ne pensa? dal trofeo Topolino sino all’Olimpiade di Sapporo ’72 ai Mondiali di St. Moritz ’74». E la prima vittoria in Coppa del Mondo? «Beh, fui fortunato. A Val d’Isere gli altri arrivavano stanchi dall’America, io invece ero fresco come una rosa». Sempre a minimizzare i suoi successi. «No, sono solo realista». E il giorno più brutto? «Nello sport non ci sono giorni brutti, anche la sconfitta va accettata, ti migliora se la sai leggere. Anche quando ho perso, ho accumulato esperienza che poi mi è servita come allenatore». L’ha mai brevettato il suo famoso passo spinta? «No, non l’ho neppure pensato, è venuto così». Però fu una rivoluzione. «Lo sci è sempre in movimento, anche quel passo spinta ad un certo punto fu superato». Però qualche merito per la nascita della Valanga Azzurra se lo riconosce. «Era un grande gruppo che si allenava davvero, meglio degli altri. Con Vuarnet prima e con Co- Tre figlie e sei nipoti Gustavo Thoeni, sposato con Ingrid (al centro nella foto) , ha tre figlie (Petra, Susi e Anna) e sei nipoti, 2 maschi e 4 femmine fra 8 e 2 anni. Con la famiglia gestisce l’hotel Bella Vista a Trafoi, sullo Stelvio «Che sia un campione vero, ci credo, è uno che lavora sodo per arrivare ai risultati. Penso sia sono all’inizio della parte più bella della sua carriera». E’ il nuovo Thoeni? «No è solo Innerhofer. Io ho iniziato prima a vincere, ma lui ha tanto tempo davanti, anche per superarmi». Lei è stato anche direttore tecnico delle squadre azzurre, come valuta il duello fra il presidente Morzenti ed il direttore agonistico Ravetto? «Penso che con Morzenti sia difficile andare d’accordo. Ravetto ha fatto un grande lavoro, già lo stimavo come tecnico, ma, anche se adesso giudico da lontano, mi pare che abbia fatto un grandissimo lavoro come numero uno del settore tecnico. Lo dobbiamo a lui se abbiamo una bella squadra, ha saputo scegliere anche gli uomini giusti e li ha messi al posto giusto. Bravo a seguire insieme i due settori». LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SCI COPPA DEL MONDO x Nel giorno di Matt gli azzurri si perdono Mario torna a vincere in slalom Deville nono, Gross sfiora l’impresa, Moelgg e Razzoli giù 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dNon è sempre domenica. Nel giorno dei veterani austriaci Matt ed Herbst che dominano lo slalom bulgaro di Bansko, gli slalomisti italiani sprecano una grande occasione ed alla fine dobbiamo accontentarci del nono posto di Deville, il 12˚ di Gross, il 13˚ di Moelgg ed il 15˚ di Razzoli. Poco per una squadra che dovrebbe sempre puntare al massimo. Non c’era il ghiaccio che preferiamo e soprattutto la pendenza, ma lo stesso il colpo ci stava. Deville Anche Deville ci ha provato, ma dopo il sesto posto della prima discesa, dove per la prima volta partiva con il 4, non è riuscito ad attaccare a fondo nella seconda. Questione di abitudine ed attaccare era fondamentale su una pista dove la velocità, dopo il muretto iniziale, la si poteva solo perdere. Non per nulla il primo ed il secondo, Matt ed Herbst, sono due perfette slitte sulle piste non ghiacciate e con poca pendenza. La spettacolare caduta del norvegese Lars Myhre ZOOM Un centesimo premia Riesch Coppa vicina R Christian Deville, 30 anni è partito con il 4. Sesto alla fine della prima manche, si è piazzato nono alla fine, il migliore L’austriaco Mario Matt, 31 anni e 13 successi in carriera (12 slalom) ANSA Il colpo In questa Italia che da Garmisch in poi ha rialzato la testa e non finisce di stupire la bella favola la poteva scrivere Stefano Gross, quinto a sorpresa nella prima tornata su una pista ormai rovinata pur partendo con il 42. Stefano, fassano di 24 anni, sa sciare nelle buche ed il suo è stato un piccolo capolavoro. Era logico che nella seconda badasse anche ad arrivare per migliorare proprio la posizione di partenza. PIERANGELO MOLINARO Moelgg Avrebbe potuto centrarlo Manfred Moelgg se non avesse compromesso tutto con un grave errore nella prima manche rischiando di deragliare nello stesso punto in cui un minuto prima Ivica Kostelic, il leader della Coppa e della specialità, aveva inforcato. Stava andando alla grande, dopo una partenza senza eccessi, ma con la progressione che una settimana prima a Garmisch l’aveva portato al bronzo mondiale. Un errore commesso in un punto cruciale, su una porta doppia collocata su un cambio di pendenza posto prima di un pianetto, un moltiplicatore della gravità di un errore. GLI ITALIANI DONNE SUPERG: 2ª VONN, 7ª SCHNARF Razzoli Giuliano Razzoli invece ha fatto quasi tenerezza. Non è stato ancora una volta fortunato nel sorteggio del pettorale, il 15, il peggiore possibile, ma deve scrollarsi di dosso la paura di sbagliare. La sua è una stagione difficile tutta in salita con il peso di quel titolo olimpico conquistato un anno fa a Vancouver. Non sarà al massimo come condizione, ma non è possibile vedere passaggi come le prime cinque porte della seconda manche, tutte un rischio con il terrore negli occhi. Era logico che poi scrivesse il compitino. I tecnici assicurano che in allenamento va, domenica a Kranjska Giuliano ha un’altra occasione, dove non deve sbagliare. Ma deve trovare serenità, gioia di scendere fra quei pali. Maria Riesch, 26 anni, al successo n. 20 in Coppa AP R Stefano Gross, 24 anni, è partito con il 42 e si è piazzato quinto nella prima discesa. Alla fine è dodicesimo R Manfred Moelgg, 28 anni ha commesso un grave errore nella prima discesa compromettendo la sua gara 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dUn solo centesimo, venti centimetri, e altri venti punti di vantaggio per Maria Riesch sull’amica Lindsey Vonn. Il superG di Are è della tedesca, che non vinceva nella specialità da tre anni. «Finalmente sono riuscita a sbloccarmi anche in superG e ho aumentato il distacco in un weekend in cui pensavo soltanto a difendermi» gongola Maria, al ventesimo successo in carriera, il sesto della stagione. «Ho perso per uno schiocco di dita, sono soddisfatta di come ho sciato, ma questa è la vita. Non è che mi considero ancora battuta, ma lei è davvero sulla buona strada» mugugna Lindsey. Duello Come a Cortina d’Ampezzo a gennaio, le due primedonne si sono divise i successi e si sono alternate sul gradino più alto del podio. Prima la Riesch ha vinto la combinata, poi la Vonn ha risposto in discesa, infine ieri è stata ancora la tedesca a imporsi per un bottino di 260 punti su 300 a disposizione, il vantaggio ora è di 196, con 8 gare ancora da disputare. Dice la Riesch: «Non penso di aver già vinto la Coppa, ma battere due volte Lindsey in tre giorni è al di là delle mie aspettative. Ho avuto molta fortuna stavolta, ma altre volte sono stata io a perdere per un centesimo». Azzurre La coppia padrona dello sci femminile stavolta ha lasciato spazio sul podio a Julia Mancuso, terza a 79/100 dalla leader di Coppa del Mondo. A 1"00 è finita l’azzurra Johanna Schnarf, settima col suo miglior risultato in superG in questa stagione, mentre Daniela Merighetti, 10a,, ha collezionato il nono piazzamento nella top ten in tre mesi. Nelle trenta anche Elena Fanchini (22a), Verena Stuffer (23a) e Elena Curtoni (26a), mentre la regina dei Mondiali di Garmisch, l’austriaca Lizzie Goergl (oro in discesa e superG), dopo l’uscita in discesa ha dovuto accontentarsi di un 21˚ posto. Anja stop Sulla pista dove nel 2007 vinse 3 ori, Anja Paerson si è di nuovo infortunata. Anche se per ora sono escluse lesioni ai legamenti, la svedese si è fermata a metà tracciato e si è stesa sulla pista lamentandosi per il dolore al ginocchio destro. Il duello di Coppa si sposta a Tarvisio, dove da venerdì a domenica sono in programma supercombinata, discesa e superG, ultime prove di velocità prima delle finali di Lenzerheide. LA GUIDA LA GUIDA SLALOM MASCHILE (Bansko): 1. Matt 1’50"35; 2. Herbst (Aut) a 4/100; 3. Grange (Fra) 48/100; 4. Neureuther (Ger) 83/100; 5. Janyk (Can) 1"00; 6. Missillier (Fra) 1"07; 7. Pranger (Aut) 1"15; 8. Byggmark (Sve) 1"23; 9. DEVILLE 1"27; 10. Kasper (Usa) 1"38; 11. Vogel (Svi) 1"64; 12. GROSS 1"68; 13. MOELGG 1"72; 14. Gini (Svi) 1"74; 15. RAZZOLI 1"76; 16. Dopfer (Ger) 1"98; 17. Ligety (Usa) 2"02; 18. Hargin (Sve) 2"24; 19. Skube (Slo) 2"25; 20. Mermillod Blondin (Fra) 2"28. Non partito: Innerhofer. Rit. I m.: Thaler, Kostelic (Cro), Pangrazzi, Jansrud (Nor). Coppa del Mondo (29 prove): 1. Kostelic (Cro) p. 1294; 2. Cuche (Svi) 725; 3. Svindal (Nor) 713; 8. Innerhofer 533. Coppa slalom (8 prove): 1. Kostelic (Cro) p. 478; 2. Grange 442; 3. Myhrer (Sve) 333; 8. Moelgg 224. SUPERG DONNE (Are): 1. M. Riesch (Ger) 1’13"24; 2. Vonn (Usa) a 1/100; 3. Mancuso (Usa) 79/100; 4. Hosp (Aut) 81/100; 5. Gut (Svi) 87/100; 6. Gisin (Svi) 98/100; 7. SCHNARF 1"00; 8. Maze (Slo) 1"04; 9. Fenninger (Aut) 1"06; 10. MERIGHETTI 1"12; 11. Lindell Vikarby (Sve) 1"19; 12. Smith (Usa) 1"22; 13. Rebensburg (Ger) e Aufdenblatten (Svi) 1"37; 15. Mart. Schild (Svi) 1"41; 16 Fischbacher (Aut) 1"49; 17 Suter (Svi) 1"55; 18 Worley (Fra) e Mader (Aut) 1"58; 20 Altacher (Aut) 1"64; 21. Goergl (Aut) 1"689; 22. E. FANCHINI 1"82; 23. STUFFER 1"89; 26. E. CURTONI 2"08; 38. Marsaglia 2"78; 40. Brignone 3"15. Rit. Paerson (Sve). Coppa del Mondo (26 prove): 1. M. Riesch (Ger) p. 1516; 2. Vonn (Usa) 1320; 3. Goergl (Aut) 748; 18. Merighetti 327. Coppa superG (5 prove): 1. Vonn (Usa) p. 460; 2. M. Riesch (Ger) 329; 3. Gut (Svi) 250; 9. Schnarf 110. PROGRAMMA Venerdì: supercombinata donne a Tarvisio (Ita). Sabato: gigante maschile a Kranjska Gora (Slo) e discesa donne a Tarvisio. Domenica: slalom maschile a Kranjska Gora e superG donne a Tarvisio. 11/3 gigante donne a Spindleruv Mlyn (Cec) e discesa maschile a Kvittfjell (Nor). 12/3 slalom donne a Splinderuv e discesa maschile a Kvittfjell. 13/3: superG maschile a Kvittfjell. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SCI NORDICO MONDIALI A OSLO Rabbia Italia Clara e Di Centa leoni Ma il podio è stregato Azzurri protagonisti per tutti i 30 km della combinata, il finale premia Northug e due russi: Roland 7˚ con rimpianti DAL NOSTRO INVIATO STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA HOLMENKOLLEN (Oslo, Nor) dLotta- no, ma non raccolgono, i fondisti d’Italia ai Mondiali. Nella combinata da 30 km, sciati prima in alternato e poi a skating in linea, Giorgio Di Centa difendeva il bronzo di due anni fa e l’argento del 2005, e Piller Cottrer rappresentava il bronzo olimpico 2006 e quello iridato Clara: «Preferivo essere 4˚ e peggiore degli italiani...». Di Centa: «L’ultimo rettilineo non fa per noi, ma vedrete che staffetta» di Sapporo 2007. Medaglie pesanti nella specialità più completa, e firmate da due infaticabili olimpionici. Stavolta le mani azzurre restano tutte vuote dopo 29.1 km di trepidazioni. Roland Clara fa bene a dire «preferivo essere 4˚ e peggiore degli italiani che 7˚ e migliore degli italiani, comunque sono soddisfatto e manca davvero poco per la medaglia, che era a 4": purtroppo ai Mondiali i complimenti non bastano. Io m’ero messo sulle code di Cologna, ma là davanti nessuno voleva partire». Solo il canadese Harvey si stacca di 12" ai 20 km ma Rollo non lo segue, nell’attesa vana di una selezione. Prenderà pure la testa. Protagonista. Orgoglio Lo stesso slogan sottoli- Una fase della combinata maschile: Roland Clara, 28 anni, guida il gruppo dei più forti LIVERANI P SUL PALCO D’ONORE Il vincitore si gode la festa tra i Reali di Norvegia Dopo la vittoria, la terza della Norvegia, Petter Northug, 26, ha ricevuto i complimenti di Re Harald e della Regina Sonja AP neato da Di Centa, che a 38 anni, ha disputato una gara coraggiosa, spendendosi in ogni tratto, rompendo un bastoncino in cima, cambiando in testa gli sci al pit-stop del passaggio da classico a libera. E poi? «Ho provato al penultimo strappetto a 1.5 km dalla fine, e l’ho pagata nell’accelerazione finale — fa il carnico —. Ma sono contento pur senza il grande risultato: noi abbiamo gareggiato tutti e 4 ai livelli dei migliori, ci manca solo un italiano con la volata di Northug... Questo arrivo lungo 900 metri non fa per noi, questa gara pensavamo fosse più tirata come in classico tra le donne, e invece anziché rimanere in 4-5 eravamo tutti in un gruppone. La staffetta? Non abbiamo un Northug in ultima frazione...». Che sarà probabilmente affidata a Piller Cottrer, ieri 13˚. Pietro è rimasto più coperto, ha evitato trappole nella bagarre: «Ho fatto le prove per la 50? No, anche se mi è servita molto questa gara, ho faticato solo nell’ultimo giro, rientrare non era difficile, purtroppo ci manca la parte finale». Caduta Checchi Anche Valerio Checchi stazionava nel gruppo davanti: «Non ho mai fatto così poca fatica, neanche quando vinsi in Canada. Poi quella maledetta caduta di schiena al 24˚ chilometro, quando tutti hanno scollinato a caccia di Harvey, mi sono rialzato irrigidito e nervoso, la mia gara è finita lì. Ma ci siamo, vedrete in staffetta». Il laziale chiuderà 25˚, davanti all’olimpionico Dario Cologna, ancora bocciato dopo la sprint vinta da Hellner. E Petter Northug, norvegese e detentore uscente, non avrebbe potuto accettare un’altra sconfitta dallo svedese, campione olimpico della combinata, in casa. «E’ l’oro più difficile per me, il più importante insieme a quello olimpico nella 50 km». Petter è al quinto titolo iridato, soffre più la pressione dei media che quella degli avversari: «Ho rischiato, temevo un esito per distacco». Invece la gara gli è stata confezionata su misura: il norvegese nell’ultimo chilometro ha avviato una delle sue mirabolanti progressioni e incendiato il Tempio prima di ruzzolare stremato a terra, impegnato da Vyleghzanin e Chernousov. «La Russia è tornata!» dirà l’argento siberiano, sospeso al Tour de ski per valori abnormi di emoglobina. «Sono pulito: sto spesso in quota». Provate a credergli. y Nel salto a squadre 1ª Austria Risultati Fondo. Combinata uomini (15 km tc + 15 km tl in linea): 1. Petter Northug (Nor) 1h14’10"4; 2. Maxim Vylegzhanin (Rus) a 7/10; 3. Ilia Chernousov (Rus) a 1"2; 4. Dolidovich (Bie) a 2"6; 5. Jonsrud Sundby (Nor) a 3"1 (ff); 6. Hellner (Sve) a 3"1; 7. CLARA a 5"4; 10. DI CENTA a 9"4; 13. PILLER COTTRER a 10"6; 25. CHECCHI a 54"8. Salto. A squadre (HS106): 1. Austria 1025.5 (Schlierenzauer, Koch, Kofler, Morgenstern) 1025.5; 2. Norvegia 1000.5; 3. Germania 968.2; 11. ITALIA (Bresadola 87.6, D.Dellasega 95.1, Morassi 105.9; Colloredo 110.2) 417.8 Programma Oggi. Combinata nordica (gara a squadre). Ore 11.30 (HS106) e ore 15 (4x5 km; Pittin, Michielli, L.Runggaldier, M.Runggaldier). Fondo. Ore 13: 10 km tc donne (Longa, De Martin) In tv: dirette di tutte le gare su Rai 3, Rai Sport ed Eurosport LONGA Al via nella 10 km tc Pittin: gara a squadre Marianna Longa difende oggi l’argento nella 10 km tc, l’unica gara a cronometro del programma del fondo: l’azzurra è assai fiduciosa dopo il 5˚ posto in combinata. Con Mary ci sarà solo Virgina De Martin, mentre verrà risparmiata Magda Genuin per la staffetta di giovedì visto l’improbabile recupero di Silvia Rupil, alle prese con uno stiramento ai muscoli intercostali. Oggi torna pure Pittin nella prova a squadre di combinata nordica che vedrà il debutto di Mathias Runggaldier, il fratello di Elena, saltatrice d’argento, chiamato dall’Italia per l’infortunio alla caviglia sinistra di Armin Bauer. Runggaldier si trova a dare un appoggio decisivo al quartetto guidato dal bronzo olimpico, con Lukas Runggaldier (10˚ sabato) e con Michielli. SENONER Il padre: «Attendo ancora la verità» SANTA CRISTINA (Bz) (m.d.g.) Lunedì 7 aprile sarà festa grande a Santa Cristina, in Val Gardena, per l’argento di Elena Runggaldier. Il Comune intanto ha deciso di intitolare il trampolino più grande del centro «I sauc», (in ladino i salti) di Monte Pana a Simona Senoner, la saltatice azzurra morta il 6 gennaio. «Sono contentissimo — dice il papà Oswald — è il modo migliore di ricordare Simona. Mi ha fatto grande piacere che Elena abbia dedicato la medaglia mondiale a mia figlia». Oswald Senoner attende ancora di conoscere la causa del decesso di Simona: prima si era parlato di meningite di origine batterica, poi di grave infezione virale: «A quasi 2 mesi dalla sua morte — dice il padre — attendo ancora di sapere la verità». RUGBY Sei Nazioni e Celtic League L’Irlanda infilza la Scozia tutto piede Decidono tre mete dei Verdi nonostante Paterson e Parks d Un’Irlanda indisciplinata (12 calci concessi contro 4) ma più concreta in attacco passa a Edimburgo e la Scozia resta a zero punti. Entrambe le squadre muovono la palla e tengono alto il ritmo, ma sono tanti gli errori di controllo. I Verdi conducono dall’inizio alla fine, con le segnature di Heaslip, Reddan e O’Gara, il Cardo resta a contatto coi piedi chirurgici di Paterson e Parks, ma gli assalti finali sono vani. Ronan O’Gara, 33 anni: con gli 11 punti di ieri è a 998 nei test REUTERS Azzurri sani Intanto non ci sono infortunati tra gli azzurri dopo Italia-Galles. Oggi Nick Mallett darà il gruppo per le ultime due partite, sabato 12 a Roma con la Francia e il 19 in Scozia. Per il weekend è atteso il rientro di Gower nel Bayonne che ospiterà il Tolosa, ma è improbabile che il n.10 azzurro, infortunatosi al ginocchio destro a novembre contro l’Argentina, sia convocato da Mallett. Scozia-Irlanda 18-21 (9-14). Marcatori: 7’ m. Heaslip tr. O’Gara (I), 26’ e 18’ c.p. Paterson (S), 28’ m. Reddan tr. O’Gara (I), 32’ c.p. Paterson (S); s.t. 13’ m. O’Gara tr. O’Gara, 18’ c.p. Paterson (S), 26’ c.p. Parks (S), 31’ drop Parks (S). Classifica: Inghilterra 6; Galles, Francia e Irlanda 4; Scozia e Italia 0. BRAVE RAGAZZE A La Spezia, Italia-Galles 12-8. Marcatrici: p.t. 6’ c.p. Young, 14’ m. Veronese, 40’ m. Cioffi tr. Ver. Schiavon; s.t. 10’ meta Lake. UNDER Tra gli under 18, a Salon de Provence (Fra), Francia-Italia 34-12. A Sale (Ing), tra gli under 19, Inghilterra-Italia 64-0. Esperienza Munster Aironi a secco Indisciplina italiana punita dagli ospiti Polemica nel club «Parma è assente» VIADANA (Mn) d(ales.s.) Aironi battuti dal Munster, ma è tutt’altra sconfitta rispetto a quella coi Dragons. Nel primo tempo gli Aironi hanno possesso e territorio ma segnano poco. Nella ripresa gli irlandesi sfruttano 20’ di superiorità, approfittando della giornata storta di Marshall (1 su 4). A fine partita il presidente Melegari si è lamentato per la scarsa presenza dell’anima parmigiana nella franchigia: «C’è Pietro Travagli, 29 anni, è agli Aironi in prestito dal Petrarca GETTY una parte che ci supporta e un’altra che fa da detrattrice». AIRONI-MUNSTER 1O-20 Marcatori: p.t. 4’ c.p. Warwick, 10’ c.p. Marshall, 19’ c.p. Warwick; s.t. 8’ m. Ryan tr. Warwick, 17’ m. tecnica Munster tr. Warwick, 37’ m. Williams tr. Bocchino. Aironi: Demas; Robertson, G. Pavan (29’ s.t. Pizarro), M. Pratichetti, Toniolatti; Marshall (17’ s.t. Bocchino), Travagli (35’ s.t. Bronzini); N. Williams, Krause (32’ s.t. Cattina), Sole; Bortolami, Furno (32’ s.t. Biagi); Staibano (19’ s.t. Redolfini), D’Apice (6' s.t. Santamaria), Alb. De Marchi (21’ s.t. An. De Marchi). All. Phillips. Munster: Murphy; Hurley (4' s.t. Howlett), Mafi, Tuitupou, Zebo; Warwick (24' s.t. Cusack), D. Williams (12' s.t. Murray); Coughlan (32' s.t. Holland), O'Donnell, Ryan; O'Driscoll, Nagle (19' s.t. Quinlan); Buckley (24' s.t. Archer), Varley (19' s.t. Fogarty), Du Preez (19' s.t. Horan). All. McGahan. Arbitro: D. Jones (Galles). Note: p.t. 3-6, spett. 1500. Gialli: 26’ p.t. Ryan, 2’ s.t. Toniolatti, 15’ s.t. Krause. Calci: Marshall 1/4 (3 p.) drop 0/1, Bocchino 1/1 (2 p.); Warwick 4/4 (10 p.). Uomo match: Ryan. Punti: Aironi 0, Munster 4. ALTRE: Ospreys-Connacht 33-18. CLASSIFICA: Munster 58; Ospreys 49; Leinster 47; Scarlets 46; Cardiff 45; Ulster 43; Dragons 33; TREVISO ed Edimburgo 28; Connacht 26; Glasgow 23; AIRONI 5. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R PALLAVOLO SERIE A-1: 21ª GIORNATA Urlo Castellana Rimonta da paura Batte pure Piacenza, 5ª vittoria di fila: è a -2 da Latina Gulinelli: «Siamo in linea con la nostra tabella segreta» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Bravo Milushev Il progetto riguarda le «13 finali» annunciate dal coach al suo arrivo e che prevede solo vittorie, anche con le squadra più blasonate (domenica prossima c’è la trasferta di Cuneo). La sesta «perla» del Castellana porta la firma di Miilushev, l’opposto bulgaro che ha trascorso gran parte del girone di andata in panchina, eletto mvp e autore di 21 punti (68% in attacco, 2 PIACENZA 21ª giornata LATINA-TRENTO 0-3 MACERATA-MODENA il 2/3 ROMA-CUNEO (sabato) 1-3 FORLI’-VIBO 2-3 CASTELLANA-PIACENZA 3-1 VERONA-MONZA 1-3 S.GIUSTINO-TREVISO il 2/3 CLASSIFICA Un attacco di Danail Milushev, opposto bulgaro di Castellana che dopodomani compirà 27 anni. Ieri è stato mvp CONSAGA muri e 2 ace). Il match con la Copra è subito in salita. Nel primo set gli emiliani spingono subito sull’acceleratore, mirando dai 9 metri su Rodriguez, che si fa trovare pronto: 16-13 al secondo time out tecnico. Piacenza però fatica in attacco. Popp, schierato ancora una volta opposto a Gonzales, latita (6 i suoi attacchi out) e sul 16-14 Lorenzetti decide di sostituirlo con Nilsson. Piacenza risale e trova con 2 ace di Ruiz il primo vantaggio (23-24) e il punto-set. La reazione barese, nel secondo parziale set, porta la firma di Milu- shev, mattatore con 9 punti (100% in attacco) e 1 ace. Castellana ha più fame e nel terzo set passa come un treno grazie alla superiorità a muro (9 contro 2), infliggendo al Piacenza il passivo più pesante dell’anno: 25-14. Il Copra va in confusione e nel quarto set, compiendo ben 6 errori in rotazione («abbiamo cambiato i numeri della formazione ad inizio set e siamo andati letteralmente in tilt», così si giustifica coach Lorenzetti), consegna il match ad una Bcc Nep, che ora vede Latina sempre più vicina. LE ALTRE GARE f TRENTO CENTRA LA 21ª VITTORIA CHALLENGE CUP (27-29, 25-22, 25-14, 25-20) BCC NEP CASTELLANA GROTTE: Rak 11, Falaschi 2, Rodriguez 14, Cozzi 13, Milushev 21, Dvonaren 13; Cicola (L). Patriarca, Gallotta. N.e. Pagano (L), Guglielmi, Torre, Guerra. All. Gulinelli. COPRA MORPHO PIACENZA: Zlatanov 15, Tencati 6, Gonzales 7, Ruiz 10, Holt 10, Popp 4; Marra (L). Nilsson 3, Boschi, Perazzolo 1, Massari 1. N.e. Piano. All. Lorenzetti. ARBITRI: Pozzato e Zucca. NOTE – Spettatori 1.500. Incasso 12.500. Durata set: 36’, 29’, 27’, 27’; tot. 119’. Bcc Nep: b.s. 15, v. 8, m. 16, s.l. 11, e. 24. Copra: b.s. 18, v. 6, m. 7, s.l. 9, e. 15. Trofeo Gazzetta: 6 Milushev, 5 Falaschi, 4 Rodriguez, 3 Zlatanov, 2 Cicola, 1 Dvonaren. ANTONIO GALIZIA CASTELLANA GROTTE (Ba) dL’occasione per ridurre le distanze dal Latina terz’ultimo era ghiotta e Castellana la sfrutta conquistando la quinta vittoria consecutiva (sesta nel girone di ritorno), portando a -2 lo svantaggio dall’Andreoli, che quattro settimane fa era di ben 10 punti. La rimonta è coincisa con l’arrivo di Flavio Gulinelli, il coach arrivato dalla Grecia che nel girone di ritorno ha conquistato sulla panchina barese 6 vittorie su 8, uscendo sconfitto solo nella sfida impossibile, in casa con la capolista Trento, e a Verona. Il resto è stato un crescendo. Con i trionfi su Macerata, a Monza e con Piacenza, a rendere davvero straordinaria l’impresa dei pugliesi, che alla fine del girone di andata (chiuso con 4 punti) parevano rassegnati ad un mesto ritorno in A2. «Stiamo compiendo una rimonta davvero prodigiosa – così Gulinelli nel post partita – una scalata che con Piacenza chiude la prima tappa del progetto elaborato negli spogliatoi con i ragazzi. E’ un progetto ambizioso, ma per scaramanzia non lo rendiamo pubblico». 3 1 CASTELLANA SQUADRE PT G TRENTO 61 21 CUNEO 50 21 MACERATA 44 20 TREVISO 39 20 MONZA 34 21 MODENA 32 20 VERONA 29 21 SAN GIUSTINO 26 20 VIBO 26 21 PIACENZA 25 21 ROMA 24 21 LATINA 20 21 CASTELLANA 18 21 FORLI’ 7 21 V 21 17 14 13 11 13 9 9 8 8 7 6 7 2 P 0 4 6 7 10 7 12 11 13 13 14 15 14 19 SVSP 63 8 56 25 53 29 47 32 40 38 43 39 37 45 33 37 34 47 36 47 35 51 33 51 31 52 20 60 PROSSIMO TURNO Domenica 6/3 PIACENZA MACERATA VIBO SAN GIUSTINO (Sabato 5) TREVISO LATINA CUNEO CASTELLANA MODENA ROMA TRENTO VERONA MONZA FORLI’ A-1 FEMMINILE Un raro pallonetto di Igor Omrcen, 30 anni Macerata va E’ in finale MAURO GIUSTOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MACERATA dQuando l’Europa chiama la Lube risponde. Con il decimo sigillo continentale i biancorossi centrano la loro sesta finale internazionale, soprattutto la prima che potranno giocare al Fontescodella, andata il 9 marzo. E’ vero che la Challenge non ha il fascino e l’importanza della Champions, ma quando si arriva in fondo la voglia di alzare una coppa è sempre fortissima. Anche perché dall’altra parte della rete i ragazzi di Berruto troveranno non un avversario sconosciuto ma i quotati i turchi dello Smirne (allenati da Glenn Hoag e con Joao Bravo). «Ci aspetta una finale di alto livello –ha sottolineato Berruto che con Macerata ha già vinto la coppa Cev 2005contro un avversario tosto. Giocare il ritorno in Turchia non ci agevola e proprio per questo sarà importantissima la sfida al Fontescodella». La semifinale di ritorno di ieri coi greci del Patrasso ha visto una Lube che nei primi due set ha lasciato le briciole agli avversari. Da metà secondo, Berruto ha fatto riposare Savani e Omrcen in vista del turno infrasettimanale di campionato con Modena, dando spazio a Lampariello e Van Walle. Nel terzo Macerata è stata abile a risalire dal 7-12 al 19-18 prima che Vermiglio timbrasse il pass per la finale. La Lube che ha avuto dalla coppia dei centrali un grande apporto. Così come decisivo è stato un Martino in crescita costante che ha chiuso col 56% in ricezione su 24 palloni e il 64% in attacco condito da 2 muri. MACERATA-PATRASSO 3-0 (25-16, 25-16, 25-23) LUBE MACERATA: Omrcen 5, Savani 6, Podrascanin 11, Vermiglio 4, Martino 11, Stankovic 11; Paparoni (L), Van Walle 6, Lampariello 2. N.e. Marchiani, Conte, Vadeleux. All. Berruto. E.A. PATRON LUX PATRASSO: Mantekas 6, Soultanopoulos 5, Dornelas 11, Ferreira Da Silva 1, Siqueira 8, Kournetas 1; Stefanou (L), Aspiotis 6, Papadopoulos, Patrinos. N.e. : Makrygiannis. All. Christopoulus. ARBITRI: Dudex (Pol) e Garthoff (Ger). NOTE - spettatori 1.358, incasso 2.965. Durata set: 21’, 22’, 25’, tot. 68’. Lube: b.s. 8, v. 5, m. 9, s.l. 7, e. 17. Patrasso: b.s. 10, v. 0, m. 4, s.l. 6, e. 19. BUSTO FA TREMARE PESARO LATINA 0 VERONA 1 FORLI’ 2 PESARO 3 CONEGLIANO 3 VILLA CORTESE 3 TRENTO 3 MONZA 3 VIBO VALENTIA 3 BUSTO ARSIZIO 2 PAVIA 0 PIACENZA 1 (20-25, 21-25, 19-25) (25-22, 19-25, 24-26, 18-25) (19-25, 25-22, 20-25, 26-24, 14-16) (23-25, 27-29, 25-22, 25-22, 15-9) (25-23 , 25-18, 25-23) (25-22, 17-25, 25-22, 25-20) ANDREOLI LATINA: Vujevic 12, Spairani 5, Starovic 17, Kovacevic 3, Kohut 6, Sottile; Pieri (L), Popelka 1, Gitto. N.e. Cortina, Nonne, Labardi. All. Medei. MARMI LANZA VERONA: Lasko 19, Cala 11, Pajenk 14, Meoni, Lotman 9, Brunner 6; Smerilli (L), Latelli 1, Kosmina, Zingel 2, Herpe 1. N.e. Mazzi. All. B. Bagnoli. YOGA FORLI’: Kovacevic 7, Ainsworth 14, Falasca 29, Caldeira 13, Oivanen 15, Sintini 1; De Pandis (L), Ricci Petitoni, Bacci, Bellei 2. N.e. Bovolenta e Olivucci. All. Molducci. SCAVOLINI PESARO: Usic 17, Guiggi 14, Ferretti 3, Hooker 31, Manzano 11, Flier 15; De Gennaro (L), Saccomani 1. N.e. Pascucci, M. Usic, Gasimova. All. Tofoli ITAS DIATEC TRENTINO: Juantorena 13, Birarelli 6, Stokr 21, Kaziyski 19, Sala 4, Raphael 1; Bari (L), Leonardi, Zygadlo, Della Lunga, Colaci (L). N.e. Riad, Sokolov. All. Stoytchev. ARBITRI: Ippoliti e Sampaolo. NOTE - Spettatori 972, incasso 3.519. Durata set: 23’, 27’, 25’; tot. 75’. Andreoli: b.s. 6, v. 5, m. 2, s.l. linea 7, e. 11. Itas: b. s. 11, v. 8, m. 5, 2^ l. 13, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Raphael, 5 Kaziyski, 4 Juantorena, 3 Stokr, 2 Starovic, 1 Vujevic. ACQUA PARADISO MONZA: Buti 6, Gavotto 18, Rooney 8, Forni 13, Travica 3, Rauwerdink 15; Exiga (L), Pesenti, Shumov, N.e. Cetrullo, Krimins, Molteni, Alborghetti. All. Monti. ARBITRI: Puecher, Vagni. NOTE - Spettatori 2.850, incasso 14.163. Durata set: 26’, 25’, 30’, 26’; tot. 107’; Marmi Lanza: b.s. 21, v. 1, m. 11, s.l. 23, e. 34. Acqua Paradiso: b.s. 12, v. 5, m. 6, s.l. 19, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Exiga, 5 Forni, 4 Pajenk, 3 Meoni, 2 Travica, 1 Lasko. TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Anderson 25, Barone 8, Coscione 1, Rivera 10, Nikolov 15, Simeonov 23; Fanuli (L), Suljagic 1, Ferraro, Kindgard, Baroti. N.e. Ananiev e Feroleto. All. Di Pinto ARBITRI: Cesare e Pol NOTE - Spettatori 1000, incasso 3500. Durata set: 24’, 26’, 28’, 28’, 19’; tot. 125’. Yoga: b.s. 20, v. 4, m. 9, s.l. 7, e. 10. Callipo: b.s. 11, v. 1, m. 13, s.l. 6, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Anderson, 5 Falasca, 4 Nikolov, 3 Simeonov, 2 Ainsworth, 1 Coscione. YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Havelkova 14, Campanari 8, Havlickova 29, Meijners 14, Crisanti 10, Kim 3; Carocci (L), Valeriano, Marcon 1, Serena. N.e. Bauer. All. Parisi ARBITRI: Cerquoni e Falzoni NOTE – Spett. 1.123, incasso 7.136. D.s. 28’, 31’, 26’, 28’, 14’; tot. 127’. Scavolini: b.s. 13, v. 1, m. 21, s.l. 11, e. 28; Yamamay: b.s. 7, v. 5, m. 12, s.l. 12, e. 23. T. Gazzetta: 6 Hooker, 5 Usic, 4 Havlickova, 3 Carocci, 2 Guiggi, 1 Flier. (cam.ca.) SPES CONEGLIANO: Dirickx 5, Fiorin 11, Marinkovic 7, Turlea 13, Serafin 9, Gioli 15; Tonon (L). Rossetto (L). N.e. Rabadzhieva, Crozzolin, Benazzi, Sangiuliano, Martinuzzo. All. Nesic. MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg 4, Negrini 11, Anzanello 10, Hodge 25, Cruz 11, Calloni 5; Cardullo (L), Rondon, C. Bosetti, Jontes 4. N.e. Lanzini (L), Kovacova, Aguero. All. Abbondanza. RISO SCOTTI PAVIA: Cvetanovic 11, Frigo 7, Brown 9, Uceda 8, Bal 6, Corna 3; Poma (L). Kanoh 3, Spianto, Mastrilli (L), Biccheri 1. Fronza. All. Milano. ARBITRI: Bartoloni e Prandi. NOTE - Spettatori 3000. Durata set: 27’, 24’, 28’; tot. 119’. Spes:_ b.s. 6, v. 2, m. 5, s.l. 4, e. 16. Scotti: b.s. 5, v. 1, m. 5, s.l. 3, e. 15, Trofeo Gazzetta: 6 Gioli, 5 Turlea, 4 Brown, 3 Fiorin, 2 Serafin, 1 Cvetanovic. (a.r.) REBECCHI PIACENZA: Dall'Igna, Scarabelli 15, Dall'Ora 9, Brussa 11, Tirozzi 15, Nicolini 11; Mazzocchi (L), Kajalina, Tanturli. N.e. Catena, Beier. All. Chiappafreddo. ARBITRI: Gini e Satanassi NOTE - Spett. 1.265, incasso 4.400. D.s.: 25', 24', 28', 25'; tot. 102'. Carnaghi: b.s. 11, v. 0, m. 10, s.l. 7, e. 26. Rebecchi: b. s. 12, v. 3, m. 8, s.l. 5, e. 21. Tr. Gazzetta: 6 Hodge, 5 Berg, 4 Scarabelli, 3 Cruz, 2 Tirozzi, 1 Negrini. (m.l.) LATINA Continua la marcia inarrestabile dell’Itas, che infila in campionato la sua ventunesima vittoria consecutiva annichilendo un Latina che non poteva certo sperare di fare punti contro una vera macchina da guerra, che non ha mai mostrato punti deboli o cali di concentrazione per tutta la partita. Non bastano la verve di Starovic e l’esperienza di Vujevic ad arginare i campioni del mondo, impeccabili in tutti i fondamentali, con percentuali in attacco molto elevate (i più continui sono stati Kaziyski 74% e Stokr 68%) e una battuta che, soprattutto con Juantorena, ha messo in grosse difficoltà la ricezione dei laziali. Per l’Andreoli, quindi, è risultato tutto difficile: con Kovacevic ancora a mezzo servizio, i padroni di casa stentano in ricezione, faticano a trovare continuità in attacco e a muro non riescono ad arginare la furia trentina, arrivando spesso in ritardo sugli attacchi ispirati dalla regia lucida e imprevedibile di Raphael. VERONA I tre punti valgono per l’Acqua Paradiso Monza il quinto posto in classifica (in attesa del recupero di Modena) e, in ogni caso, il consolidamento del sesto a scapito della Marmi Lanza. La squadra di Bagnoli chiude con una migliore percentuale in attacco (49 a 47%) e con più muri punto, ma commette 11 errori in più. Monza gioca meglio come squadra, limitando gli errori, difendendo alla grande, con Exiga mvp, e battendo decisamente meglio. Verona parte con determinazione, costruisce un buon margine (16-12) con Meoni che sollecita gli attaccanti di banda. Al contrario, Travica ha buone risposte da Gavotto, meno dai martelli. Poi Monza allunga con Gavotto e il buon servizio di Forni. Nel terzo Verona va sul 6-2, ma Monza cresce con Rauwerdink e Gavotto che riporta la parità (14-14). E’ punto a punto sino all’ace del 23-24 di Travica contestato da Lasko. Poi Rauwerdink (75% con 6 su 8) risolve. Il quarto set è senza storia. FORLI' Resta ancora l’aritmetica a far sperare la Yoga. Nonostante la sconfitta, Forlì mostra di esserci ancora, fa punti e una anche discreta figura. Vibo esce dal tunnel dei sette stop consecutivi e sfodera un Anderson imprendibile (65%, incluso il match ball che ha chiuso la contesa) che in coppia con Simeonov fa pentole e coperchi e nei momenti bui illumina il sestetto di Di Pinto. L’ex Coscione si fa apprezzare dal suo ex pubblico, stellare la prova di Nikolov (92% in attacco con 4 muri). Forlì risponde col bravo Ainsworth che dopo Modena si conferma in gran spolvero (4 muri, 69%), con l'altro centrale Oivanen che convince decisamente e con un Falasca che pare ringiovanito, migliore realizzatore assoluto del match (53% in attacco). Da rivedere i martelli (Kovacevic che pare fuori forma, Caldeira autore di giocate da manuale alternate ad incredibili ingenuità. Da segnalare anche i 4 muri di Barone nella Tonno Callipo. Antonia Liguori Renzo Puliero Marco Fabbri NOVARA 3 MODENA 0 URBINO 1 BERGAMO 3 (23-25, 25-18, 25-20, 25-22) (17-25, 21-25, 30-32) ASYSTEL NOVARA: Barcellini 14, Veljkovic 5, Barun 22, Horvath 23, Paolini 7, Bechis 5; Sansonna (L), Folie 1. N.e. Nesovic, Lombardo, Camera, Zardo. All. Camardese. LIU-JO MODENA: Bacchi 5, Paggi 11, Matuszkova 14, Guatelli, Eric 6, Fernandinha 1; Paris (L), Partenio 9, Rosangela 3, Devetag, N.e. Balboni, Ciabattoni (L). All. Cuccarini. CHATEAU D’AX URBINO: Di Iulio 8, Wilson 8, Dalia 1, Petrauskaite 14, Garzaro 11, Renatinha 14; Leonardi (L), Roani 2, Lapi, Jaline, Moldovan. N.e. Bonciani. All. Salvagni. ARBITRI: Cappello, Tanasi. NOTE - Spettatori 2600 circa. D.s. 27’, 24’, 24’, 26’. tot. 101’. Asystel: b.s. 9, v. 2, m. 12, e. 10. Chateau: b.s. 12, v. 1, m. 5, e. 7. T.G.: 6 Horvath, 5 Barun, 4 Sansonna, 3 Bechis, 2 Dalia, 1 Barcellini. (a.cri) NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Vasileva 19, Arrighetti 14, Bosetti 8, Piccinini 15, Nucu 12, Signorile 1; Merlo (L), Lo Bianco 1, Fanzini, n.e. Carrara (L), Zambelli. All. Mazzanti. ARBITRI: Longo e Marchello. NOTE - Spettatori 3.500. Durata set: 24’ 30’ 34’; tot. 88’. Liu-Jo: b.s. 5, v. 1, m. 7, s.l. 6, e. 12. Norda: b.s. 10, v. 2, m. 11, s.l. 6, e. 19. Trofeo Gazzetta: 6 Vasileva, 5 Arrighetti, 4 Piccinini, 3 Nucu, 2 Paggi, 1 Partenio. (p.r.) CLASSIFICA SQUADRE PT V P SV SP PESARO 29 9 4 33 16 BERGAMO 27 9 4 32 18 NOVARA 26 8 5 30 19 VILLA CORTESE 25 9 4 30 22 CONEGLIANO 25 9 4 28 22 BUSTO 23 7 6 27 22 URBINO 21 8 5 28 23 PIACENZA 15 6 7 22 28 CASTELLANA 15 5 8 22 31 MODENA 13 4 9 19 29 PERUGIA 11 3 10 15 32 PAVIA 4 1 12 13 37 R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA: SUL PERCORSO DEL CAMPACCIO IPPICA: I SUCCESSI ITALIANI NEL MEETING Societari cross Lalli senza rivali Laika è un rullo E sono 20 a Parigi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN GIORGIO SU LEGNANO (Mi) LA MEZZA ROMA-OSTIA d(a.b.) Andrea Lalli, Silvia Weissteiner ed Elena Romagnolo: i Societari di cross, per la terza volta negli ultimi undici anni sul percorso del Campaccio, riportano in auge tre nomi pesanti di un mezzofondo italiano in cerca di rilancio. Il molisano, sui prati che lo rivelarono con l’oro europeo junior 2006, nonostante l’ormai cronico problema ai tendini, vince d’autorità la prova corta. Così come fa l’altoatesina: alla terza uscita dopo uno stop forzato di un anno e mezzo, fa vedere di essere sulla possibile strada di un ritorno ai vertici. Al punto che, dopo aver rinunciato, decide in extremis che il prossimo weekend sarà al via dei 3000 degli Euroindoor di Parigi, gara nella quale nelle ultime tre edizioni non ha fatto peggio di quinta (salgono a 28 i convocati azzurri). Piace anche la piemontese che approfitta di una giornata-no di Nadia Ejjafini e ritrova il sorriso dopo un inverno tribolato. Il lungo maschile è di Talam Kipkemei, keniano dell’Atletica Futura che precede in volata un El Mazoury in costante crescita. Brillante, nel corto, Rosalba Console. Gli scudetti del lungo restano a Fiamme Gialle ed Esercito. Quelli della combinata vanno alla Pro Patria di Giorgio Rondelli (che ha «rotto» con Mario Scapini) e al Runner Team 99. (risultati a fianco) Incerti d’autore Vince in 1h09’06" BASKET: NBA Detroit in rivolta ma batte Utah Detroit batte Utah dopo che in settimana c’era stato l’ammutinamento di alcuni giocatori (Hamilton, Prince, Wallace, Stuckey), non presentatisi all’allenamento prima della gara di venerdì persa con Philadelphia. I «colpevoli» erano poi stati tenuti in panchina da coach Keuster. Debutto vincente per Krstic (9 punti e 6 rimbalzi) e Green (7 punti) con i Celtics in casa dei Clippers. I Lakers sbancano Oklahoma City: Durant e Harden falliscono la tripla del pareggio allo scadere. RISULTATI Domenica: Indiana-Phoenix 108-110 dts (Granger 25; Hill 34); Oklahoma City-Lakers 87-90 (Westbrook 22; Gasol 18). Sabato: Detroit-Utah 120-116 (Stuckey 28; Millsap 23); Washington-Dallas 99-105 (Wall 24; Terry 25); Memphis-Sacramento 120-92 (Randolph 23; Udrih 24); Milwaukee-Chicago 75-83 (Mbah a Moute 16; Deng 19); Houston-New Jersey 123-108 (Martin 30; Lopez 21); Clippers-Boston 92-99 (Foye 32; Pierce 24). Le classifiche su Gazzetta.it. Ben Gordon, 27 anni REUTERS La vittoria di Laika Ek ieri, la sua terza nel meeting parigino FORNI L’arrivo di Anna Incerti, 31 anni ROMA — (g.l.g.) Alla 37ª Ro ma Ostia, su nuovo percorso, re cord di arrivati (9475) e primati della gara. Vincono l’etiope Tujuba Beyu in 59’58" (Ruggero Pertile 7˚ in 1h03’00") e Anna Incerti che (32’30" al 10˚) attacca al 18˚ km, precede di 4" la portoghese Augu sto, oro europeo di cross e con 1h09’06" è a 36" dal primato italia no della mezza di Maria Guida, per sonale e miglior crono continenta le 2011. Anna parte oggi per il Ma rocco: al ritorno, probabilmente, farà la Stramilano (27 marzo). Uomini: 1. Beyu (Eti) 59’58"; 2. Ki murer (Ken) 1h00’05"; 3. A. Chebii (Ken) 1h00’07"; 4. Feleke (Eti) 1h01’42"; 7. Pertile 1h03’00"; 10. Petrei 1h05’51". Donne: 1. Incerti 1h09’06"; 2. Augusto (Por) 1h09’10"; 3. Wangari (Ken) 1h11’37"; 8. Celi 1h16’57". JUDO World Cup, Meloni vince a Varsavia Meloni, 29, con il figlio Giacomo Roberto Meloni torna protagonista del circuito mondiale e a Varsavia vince la World Cup nei 90 kg. Trent’anni compiuti il 20 febbraio, bronzo iridato nel 2007, reduce da un lungo stop per problemi alla schiena, il romano ha vinto la terza World Cup della carriera (dopo quelle nel 2001 e 2006) disputando una gara impeccabile, con quattro vittorie per ippon su Minaskin (Est), Batbayar (Mgl), Kolesnik (Pol), Magomedov (Rus) e Randl (Slk) in semifinale con un de ashi barai al golden score ed aggiudicandosi poi il primo posto per doppia sanzione (passività) su Fishman (Isr). Questo risultato permette a Meloni di salire dieci posizioni nella World Ranking List, che qualifica per l’Olimpiade, entrando così nei top 30. Un ottimo quinto posto nella World Cup femminile di Praga per Giulia Cantoni nei 70 kg. PARIGI Gli italiani che vincono a Vincennes sono una splendida abitudine, ormai. Ieri è arrivato il 20˚ sigillo grazie a Laika Ek, vera mattatrice sulla pista nera. Allenata e guidata da Louis Baudron, la figlia di Atas Fighter L ha conquistato il Prix d’Avenches (m 2700) in 1.14.4. E’ la sua terza vittoria nel meeting dopo quelle nel Prix Fos-sur-Mer del 15 dicembre e nel Prix de Vittel dell’1 febbraio. Laika Ek, da quando è stata trasferita in Francia (ma ha colori italiani, della famiglia Banchelli), sembra trasformata. In Italia, la sua miglior prestazione era stata la vittoria nello sfollamento del Derby 2008. Le 20 vittorie sono arrivate da 17 cavalli diversi. Soltanto Marielles (a quota 2) ha ottenuto più di un successo a Parigi, poi altri 15 colpi singoli, fra i quali brilla il Tenor de Baune di Lana del Rio, da- MOTONAUTICA Uim: Iaconianni e Ravenna premiati Vincenzo Iaconianni, presidente della federazione italiana motonautica ha ricevuto sabato sera a Montecarlo, il Memorial Trophy Stefano Casiraghi, istituito nel 2010 dalla federazione internazionale per chi abbia dimostrato impegno nello sviluppo della motonautica. L’anno scorso il riconoscimento fu assegnato a Mauro Ravenna, compianto promoter di Class 1 e Aquabike e ricordato insieme al figlio Fabio. Durante la serata sono stati premiati atleti di 22 diverse nazioni dei cinque continenti, venti gli azzurri. «È la festa di uno sport che conta appassionati in tutto il mondo» ha dichiarato il presidente Uim Raffaele Chiulli. La Uim è diventata l’anno scorso federazione riconosciuta dal Cio e collabora con l’Onu per il programma sulla salvaguardia dell’ambiente. Il calendario si apre con la F1 powerboat a Doha (Qat) il 4 e 5 marzo. Fabio Ravenna e il presidente Chiulli vanti a Ready Cash poi vincitore di Amérique e France. Ieri non piazzati Maier (T. Di Lorenzo) e Mahler Bigi (A. Guzzinati) nel Prix de la Mayenne. DEMURO SAN Mirco Demuro aveva vinto con Victoire Pisa l’Arima Kinen, una delle corse più importanti del Giappone. Ieri, con lo stesso cavallo, il nostro jockey ha sbancato pure il Nakayama Kinen (gr. 2, m 1800) e ora la coppia italo-giapponese punta alla Dubai World Cup di fine marzo. Bravo anche Umberto Rispoli che ieri ad Hamshin ha realizzato addirittura un poker. OGGI TRIS A ROMA A Tordivalle (inizio convegno alle 15.25) scegliamo Irton del Rio (9), Mediolanum (20), Istler (18), Gueridon (2), Menelao Fi (14) ed Ecco Ecco (8). SECONDA TRIS A Treviso (1ª corsa, ore 14) indichiamo Mourinho Zs (6), Irene Fargo (4), Est West (19), Madrilegno Ors (17), Indian (16) e Magnum Font Sm (7). ANCHE Palermo (15.05), Taranto (15.20) e Napoli (g. 15.15). GHIACCIO: SHORT TRACK Mondiali juniores Staffetta d’oro Martina Valcepina, 18 anni COURMAYEUR (Ao) — Grand’Italia ai Mondiali jr di short track: Martina Valcepina, sabato vincitrice dei 500, chiude col bronzo e trascina la staffetta, con la sorella Arianna, 16 anni, Elena Viviani e Ylenia Tota, 15, a uno storico oro. Uomini. 1000: 1. Whelbourne (Gb); 8. Dotti; 18. Cassinelli; 34. Palla. 1500 (finale): 1. Seo Yi Ra (S.Cor). Classifica: 1. Seo Yi Ra (S.Cor) 89; 16. Dotti; 20. Cassinelli; 33. Palla. Staffetta: 1. Francia; 15. Italia. Donne. 1000: 1. Ahn Se Jung (S.Cor); 5. M. Valcepina; 6. Viviani; 26. A. Valcepina. 1500 (finale): 1. Cheon Hee Jung (S.Cor); 4. M. Valcepina. Classifica: 1. Cheon Hee Jung (S.Cor) 68; 2. Ahn Se Jung (S.Cor) 68; 3. M. Valcepina 50; 8. Viviani 8; 17. A. Valcepina. Staffetta. Finale: 1. Italia; 2. Canada; 3. Cina; Sud Corea sq. LUNGA A Seinäjoki (Fin) Mondiali jr pista lunga. Uomini: 1. Pedersen (Nor) 156,313; Giovannini 119,723 (3 prove). Inseg.: 1. Olanda; 7. Italia. Donne: 1. Erbanova (R.Ceca) 168,221; Bettrone 132,315 (3). Inseg.: 1. S. Corea; 7. Italia. ATLETICA Risultati Societari Uomini. Sr. Lungo (Km 10): 1. Kipkemei Talam (Ken/Atl. Futura) 30’22"; 2. El Mazoury 30’22"; 3. Bii (Ken) 30’22"; 7. De Nard 30’28"; 10. Slimani 30’53"; 11. Scaini 31’02"; 12. Bona 31’06". Squadre: 1. F. Gialle 26; 2. Aeronautica 46; Violettaclub Cz 60. Sr. Corto (km 4): 1. Lalli (F. Gialle) 11’47"; 2. J. Kimutai (Ken) 11’52"; 3. Razine (Mar/Ita) 11’56"; 7. Fontana 12’07"; 8. Salami 12’07"; 9. Nasti 12’08"; 11. Gariboldi 12’15"; 12. Garavello 12’16". Squadre: 1. F. Gialle 38; 2. Esercito 44; 3. Aeronautica 47. Juniores (km 8): 1. Abdikadar Sheik (Som/Ita - Cariri) 26’00"; 2. Rachik (Mar/Ita) 26’00"; 3. Ed Derraz 26’16". Squadre: 1. Cariri Rieti 33. Allievi (km 5): 1. L. Dini (Atl. Livorno) 16’00". Squadre: 1. Atl San Nicandro Fg 35. Combinata: 1. Pro Patria Milano 219. Donne. Sr. Lungo (km 6): 1. Romagnolo (Esercito) 20’20"; 2. Maraoui 20’34"; 3. Ejjafini 20’41"; 4. Lamachi (Mar) 20’45"; 5. Soufyane 20’47"; 6. M. Facciani 21’09"; 8. Dal Ri 21’13"; 9. Quaglia 21’21"; 10. S. La Barbera 21’28". Squadre: 1. Esercito 8; 2. Runner Team 99 To 16; 3. Futura Roma 33. Sr. Corto (km 4): 1. Weissteiner (Forestale) 13’46"; 2. Mukasakindi (Rua) 13’53"; 3. Console 13’56"; 5. Costanza 14’05"; 6. Tschurtschenthaler 14’14"; 7. Palmas 14’18"; 8. Bonessi 14’19". Squadre: 1. Forestale 19; 2. Esercito 21; 3. F. Gialle 57. Juniores (km 5): 1. Giraudo (Atl. Saluzzo) 18’24"; 2. Abate 18’28"; 3. C. Marchese 18’34". Squadre: 1. Audacia Roma 17. Allieve (km 4): 1. Santi (Mollificio Modenese) 15’06". Squadre: 1. Camelot Milano 31. Combinata: 1. Runner Team 99 Torino 229. DISCO VOLANTE A Spalato, nei campionati invernali croati di lanci, l’oro europeo Sandra Perkovic lancia il disco a 67.96, miglior risultato mondiale dal 2007. SALIS (d.m.) A Savona, Silvia Salis debutta nel martello con un 68.48. Uomini. Disco: Lomater 50.50. Martello: Puliserti (j) 63.49. Donne. Disco: Marchetti 45.15; Godino 44.25; Julita 44.11. Martello: Salis 68.48; Massobrio (j) 56.82. IN MARCIA (d.m.) Così nella tappa di Genova del 42˚ Trofeo Frigerio di marcia (km 10). Uomini: Wang Zhen (Cina) 39’28"; Giupponi 39’52"; Cai Zhelin (Cina) 42’01"; 5. Tontodonati 43’01". Donne: Liu Hong (Cina) 45’35"; Li Yanfei (Cina) 46’11"; 4. Giordano 47’18". MARATONA TOKYO (d.m.) Al 30enne etiope Hailu Mekonnen la maratona di Tokyo (attacco al 33˚ km). Uomini: 1. H. Mekonnen (Eti) 2h07’35"; 2. P. Biwott (Ken) 2h08’37"; 3. Kawauchi 2h08’37"; 4. Oda 2h09’03"; 5. Njui (Ken) 2h09’10". Donne: 1. Aryasova (Rus) 2h27’29"; 2. Higuchi 2h28’49"; 3. Petrova (Rus) 2h28’56". STAGIONALI INDOOR (si.g.) Ai campionati Usa indoor di Albuquerque, Bernard Lagat vince i 3000 in 7’57"17. Nei Conference Ncaa, a Fayetteville il 18enne di Grenada Kirani James corre la batteria dei 400 in 45"37, m.p.m. ’11, come nei 200 donne (22"86 di Semoy Hackett, Tri) e a Flagstaff, nel peso donne (19.03 di Camarena-Williams). A Lipsia (Ger), nei 200, 20"42 di Sebastian Ernst. BOXE MONDIALI (r.g.) A Las Vegas (Usa) Miguel Acosta (Ven, 28-4-2) ha ceduto la cintura leggeri Wba a Brandon Rios (Usa, 27-0-1) impostosi ko 10. A Queretaro (Mes), il locale Julio Cesar Miranda (34-5-1) mette ko 4 Arden Diale (Fil, 14-5-1) mantenendo la cintura mosca Wbo. A Merida (Mes) il derby tra il campione Gilberto Keb Baas (35-20-4) e Jose Antonio Aguirre (35-10-1), Wbc minimosca, ha visto la vittoria per RTD all’ottavo tempo di Baas. WSB Così il terzultimo turno delle World Series of boxing. Europa: Kremlin Bears-Dolce&Gabbana Milano Thunder 3-2; Istanbulls-Paris United 3-2. Classifica: Paris 26 (34-16); Milano 23 (30-18-2); Istanbulls 12; Kremlin 9. Asia: Pohang Poseidon-Baku Fires 0-5; Astana Arlans-Beijing Dragons 5-0. Classifica: Baku 28 (36-14); Astana 23 (36-14); Pohang 9; Beijing 8. America: Memphis Force-Los Angeles Matadors 4-1; Mexico City Guerreros-Miami Gallos 4-1. Classifica: Los Angeles (30-15), Mexico City (28-17) 19; Miami 9; Memphis 7. NUOTO Kitajima, altri due record (al.f.) Ancora due record nazionali per Kitajima ai campionati giapponesi in corta di Tokyo: nei 50 rana vince in 26"68 (prec. 26"72) mentre nei 200 rana chiude in 2'02"95 (prec. Tomita 2'03"12), solo 3/100 sopra la migliore prestazione all-time con costume in tessuto di Moses. Uomini: 100 sl Fujii 47"87; 400 sl Matsuda 3'40"34; 100 do Koga 50"66; 50-200 ra Kitajima 26"68 (r.n.)-2'02"95 (r.n.); 100 fa Kawamoto 50"71; 200 mx Sano 1'54"41. Donne: 100 sl Hagiwara 54"20; 400 sl Takano ('94) 4'06"49; 100 do Sakai 56"43; 200 ra Fukudome 2'19"80; 100 fa Hosoda 57"45; 200 mx Fukuda 2'09"30. PALLANUOTO DONNE Il Rapallo è in semifinale di Coppa Len. Dopo il 13-8 nell'andata dei quarti col Leiden, in Olanda ha perso 10-7. PALLAVOLO A-2 uomini, Padova trema ma vince ancora (f.c.) Così la 25˚ di A-2 maschile: Genova-Milano 3-0 (25-20, 25-21, 25-21); Club Italia Roma–Pineto 0-3 (36-38, 21-25, 20-25); Isernia-Città Di Castello 3-1 (25-17, 25-18, 22-25, 25-20); Reggio Emilia–Ravenna 1-3 (23-25, 25-23, 18-25, 20-25); Segrate-Padova 2-3 (23-25, 25-22, 25-23, 20-25, 11-15); Loreto-Gela 3-2 (25-18, 29-31, 17-25, 25-16, 16-14); Sora-Perugia 0-3 (21-25, 26-28, 20-25); Santa Croce-Mantova 3-1 (26-24, 23-25, 25-21, 25-19). Classifica: Padova 67; Ravenna 62; Santa Croce 46; Città Di Castello 44; Genova 43; Segrate 40; Milano, Sora 39; Loreto 38; Reggio E. 37; Isernia 34; Gela 32; Perugia 27; Mantova 23; Pineto 20; Club Italia 6. A-2 DONNE (m.l.) Continua la marcia senza sconfitte di Parma che centra la vittoria numero 19. Così la 19ª: San Vito–Pontecagnano 2-3 (20-25, 25-21, 25-20, 23-25, 12-15); Parma–Giaveno 3-0 (25-13, 25-17, 25-20); Pomezia–Matera 3-1 (16-25, 25-22, 25-22, 25-17); Soverato–Crema 3-1 (25-19, 25-21, 8-25, 25-23); Chieri–Forlì 3-0 (25-14, 25-18, 25-21); Busnago–Loreto 1-3 (23-25, 25-18, 22-25, 24-26). Sabato: Santa Croce–Verona 3-0. Classifica: Parma 56; Chieri 45; Pomezia 37; Pontecagnano 35; Loreto 33; Matera 27; Crema, San Vito 26; Santa Croce 23; Giaveno 22; Busnago 21; Soverato 20; Verona 18; Forlì 10. PENTATHLON COPPA, 11ª CROGNALE (g.l.g.) Conclusa la prima prova di Coppa del Mondo femminile di pentathlon a Palm Spring (Usa). Ha vinto la francese Caze 5284 punti, seconda Spence (Gb) 5208, terza Schoneborn (Ger) 5192. Fra le azzurre 11ª Sabrina Crognale con 4944 punti.i 26ª Claudia Cesarini con 4648 e 34ª Lavinia Bonessio con 4080. Nella notte italiana si è svolta la finale maschile, con Benedetti, Giancamilli, De Luca e Petroni. ROTELLE GRAND PRIX A FIRENZE (a.p.) Tutti successi italiani nella seconda tappa del World Roller Skating Gran Prix. Vittorie di Debora Sbei e di Andrea Aracu nel singolo, di Laura Marzocchini-Enrico Fabbri nelle coppie e di Melissa Comin De Candido-Mirko Pontello nella danza. SCHERMA SCIABOLATRICI QUARTE Quarto posto delle sciabolatrici nella prova di Coppa del Mondo a squadre a Londra. Irene Vecchi, Alessandra Lucchino, Paola Guarneri e Rossella Gregorio hanno superato nei quarti l’Ucraina (45-41) e hanno poi ceduto alla Cina (45-35) e nella finale per il terzo posto alla Polonia (45-44 con ultima stoccata contestata e assegnata al video arbitraggio). Finale: Cina b. Russia 45-36; 3˚ posto: Polonia b. Italia 45-44; semifinali: Russia b. Polonia 45-38. SPADA Mara Navarria, eliminata agli ottavi dalla Flessel, è la migliore delle azzurre nel Grand Prix Fie di spada donne a Budapest. Finale: Piekarska (Pol) b. Flessel (Fra) 15-11; semifinali: Flessel (Fra) b. Logounova (Rus) 15-6; Piekarska (Pol) b. Nisima (Fra) 15-13. Ottavi: Flessel (Fra) b. Navarria 15-11; Sedicesimi: Embrich (Est) b. Del Carretto 15-14; Flessel (Fra) b. Boscarelli 15-14; trentaduesimi: Paju (Est) b Cascioli 15-14; Tol (Ned) b. Quondamcarlo 15-8. SPORT INVERNALI Bob a 4, Machata iridato Ai Mondiali di Koenigssee (Ger), primo e secondo posto per i tedeschi Machata e Angerer, cresciuti sulla pista a due passi da Berchtesgaden. Bob a 4: 1. Germania 1 (Machata) 3’16"58 (1˚+1˚+1˚+1˚); 2. Germania 2 (Angerer) a 0"52; 3. Usa 1 (Holcomb) a 0"68; 20. Italia 1 (Bertazzo-Torchio-Romanini-Riva) a 3"90 (19˚+22˚+20˚+19˚). Skeleton. Donne (risultato finale): 1. Thees (Ger) 3’28"51 (1˚+2˚+1˚+1˚); 2. Huber (Ger) a 0"88; 3. Hollingsworth (Can) a 1"23. COPPA EUROPA ALPINO (s.f.) Chiusa la tappa in Val Sarentino (sabato Staudacher 12˚ in superG) la coppa Europa maschile è a Roccaraso (Aq). Mercoledì discesa e giovedì superG sui tracciati dei prossimi Mondiali Junior; oggi prove. TENNIS VINCE FERRER Ad Acapulco (Mex, 800.000 e, terra), Ferrer conferma il titolo 2010, battendo Almagro 7-6 (4) 6-7 (2) 6-2 nel derby spagnolo. Quest’anno, il n. 6 del mondo ha vinto 14 match su 16, e il 2˚ torneo (dopo Auckland). Finale donne (220.000 $): Dulko (Arg) b. Parra Santonja (Spa) 6-3 7-6 (5). RIECCO DEL POTRO Dal Masters di Londra del dicembre 2009 (k.o. con Davydenko) a Delray Beach (Usa, 320.000e, cemento). Juan Martin Del Potro (Arg) batte Fish (Usa) 6-1 7-5 in semifinale, e in finale supera Tipsarevic (Ser) 6-4 6-4, che aveva battuto Nishikori (Gia) 6-4 6-4. SCHIAVONE Dopo il 2˚ turno di Dubai (k.o. comunque contro Kuznetsova), Francesca Schiavone gioca con una wild card a Kuala Lumpur (Ina, 160.000, cem.) con Camerin e Brianti. TUFFI AZZURRI PER GLI EUROPEI (al.f.) Diramate dal c.t. Giorgio Cagnotto le convocazioni per gli Europei di Torino (8-13 marzo). Uomini: Benedetti, Nicola e Tommaso Marconi, Placidi, Rinaldi, Scuttari, Verzotto. Donne: Batki, Barp, Cagnotto, Dallapè, Marconi. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98184896 fax 06/92911648 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0342/200380 fax 0342/573063 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0332/239855 fax 0332/836683 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 SEGRETARIA direzione 42enne, ottima esperienza pregressa, inglese, autonoma, motivata, offresi disponibilita’ immediata. 02.84.64.539. 52ENNE dinamico, esperienza nel settore elettromeccanico, acquisti, fornitori e magazzino, disegno meccanico, tecnicamente preparato. Cerca azienda in Milano o hinterland. 338.36.80.274. AGENTI RAPPRESENTANTI VENDITORI E PROMOTORI OPERAI 1.4 AUTISTA direzione patente professionale, pluriennale esperienza nel pubblico e privato, offresi. 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Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. 1.2 AGENTE di commercio con residenza italiana madrelingua russa offresi come rappresentante in Russia. Solo serie proposte. Email: sv [email protected]. 1.7 AUTISTA diplomato con patente C, precedente esperienza. disponibile roma/latina. tel. 0773.40.50.18. 1.8 DONNA referenziata offresi come baby-sitter, domestica part-time. 340.46.01.734. 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LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # GOLF STORIE E PERSONAGGI IL CAMBIO IL WGC-ACCENTURE MATCH PLAY FA PERDERE IL PRIMATO A WESTWOOD Kaymer è n. 1 del mondo «Come Langer, un sogno» dNel 2005 debuttava fra i professionisti, nel 2006 cominciava la scalata dai tornei Challenge (applaudito all’Apulia San Domenico, come Dusseldorf, dove vinse e, dal numero 1249 del mondo, passò al 480); scalando, scalando (164˚ a fine 2006, 76˚ nel 2007, 25˚ nel 2008, 13˚ nel 2009, 3˚ l’anno scorso), oggi, Martin Kaymer arriva al numero 1, scalzando l’inglese Lee Westwood, nonostante la sconfitta per 3&2 contro l’inglese Luke Donald al WGC-Accenture Match Play Championship in Arizona: quattordicesimo re della world ranking creata nell’aprile 1986, sesto europeo, secondo tedesco (25 anni dopo il mitico pioniere Bernhard Langer), secondo più giovane in assoluto, a 26 anni e 9 settimane, dopo Tiger Woods (21 anni 24 settimane). E anche storico portacolori di un’Europa che oggi copre i primi 4 posti per la prima volta dal 15 marzo 1992 (Woosnam, Faldo, Olazábal e Ballesteros). Il nuovo world ranking parla tutto europeo: secondo Westwood, al terzo posto sale Luke Donald, al quarto il nord irlandese Graeme McDowell. 6˚ europeo re del mondo come Langer (Ger), Ballesteros (Spa), Woosnam (Gal), Faldo e Westwood (Ing) Sorpresa Kaymer poteva diventare n. 1 del mondo già l’anno scorso, ma era scombussolato dal trionfo Slam (Us Pga Championship), Ryder Cup, Race to Dubai (European Tour) e fors’anche dai 4.5 milioni di euro di soli premi. Ma anche ora è incredulo: «Ho bisogno di un po’ di tempo per realizzare ed apprezzare pienamente quello che ho fatto. Per il momento posso solo dire che è un momento di incredibile orgoglio. Non solo per me ma anche per la mia famiglia, per la gente che mi ha aiutato, per la Germa- nia e per l’European Tour. Eppoi essere appena il secondo tedesco numero 1 dopo Langer, che è stato il mio idolo, è una sensazione davvero speciale». Kaymer, che appare tanto freddo e metodico, è sconvolto dalla novità: «Quando vedrò la nuova classifica farò sicuramente una fotografia col mio nome in testa. Perché non mi sembra ancora vero, ma magari, quando lo vedrò scritto, comincerò davvero a credere di essere il miglior golfista del mondo». Martin Kaymer (Ger), appena 26 anni AFP v.m. CURIOSITA’: NEVICA NEL DESERTO Grande duello in Arizona Il tedesco si arrende a Donald Luke Donald ha confermato lo splendido stato di forma (aveva battuto anche Dodo Molinari e Manassero) sconfiggendo in finale il nuovo numero 1 del mondo, Martin Kaymer per 3&2, aggiudicandosi la prima moneta di 1.400.000 $ su montepremi di 8.500.000, e salendo al 3˚ posto nel mondo. La sfida è stata anticipata da una curiosa nevicata, visto che si è giocato nel deserto. Nella finale per il 3˚ posto Kuchar (Usa) ha battuto Bubba Watson (Usa) per 2&1. Molinari: «E’ dura, da papà» Francesco tra Tommaso, cambio di pannolini e viaggi: «Da maggio sarò al top, per Torino e Us Open» VINCENZO MARTUCCI 5 R PRODUZIONE RISERVATA dBattuto nel secondo turno del WGC in Arizona, Francesco Molinari è già rientrato a casa, a Londra. Come ogni buon neo-papà. s GLI ALTRI Chicco, com’è stata l’esperienza del parto? «Bello, e strano. Valentina ha fatto l’epidurale, ho assistito, è stata un’emozione pazzesca, Quel qualcosa che fino a un attimo prima era solo un pensiero ha preso vita e forma». Papà cambia i pannolini? «Cerco di dare una mano, sì». Per papà-Agassi non c’è tensione maggiore del tagliare le unghie al proprio bambino. «Lo capisco, dobbiamo tagliargliele anche noi, perché magari tende a staccarsene una, ed è così piccolo, così indifeso, il nostro Tommaso. Ogni giorno fa una cosa nuova e si apre alla vita: affascinante». Magari un golfista professionista come lei è più allenato alla pazienza e alla cura. «E’ vero, ma è anche una situazione talmente diversa e delicata, come tutto il ruolo di genitore...». Francesco «Chicco» Molinari, 28 anni, torinese, n. 5 European Tour 2010, ha vinto due tornei SCACCINI R Io e Dodo abbiamo fatto un giro di prova insieme in Arizona, l’ho visto lucido, dopo il 2010 che aveva chiuso molto stanco Per papà-Federer, all’inizio, dormire con le gemelline è stato un problema. «Il cambiamento è sicuramente grosso, dopo uno choc emotivo del genere metti tutte le cose al secondo posto, dopo il tuo bambino. E’ vero che i primi mesi non si dorme, ma poi è questione di abitudini. Una volta in gara, pensi a quello che stai facendo non al figlio». Pronti, via: che cosa le è mancato in Arizona? «La prontezza mentale per la gara. Anche se già nelle seconde 9 buche sono andato un po’ meglio. Ma a quel livello, con avversari così forti e in una gara strana come il match-play, è difficile recuperare». Fra una settimana torna in America, a Miami. R Matteo ha continuato la sua esaltante parabola, come ha fatto l’anno scorso, per lui il match play è stato un risultato importante «Sto ancora tutta la settimana a Londra, e poi gioco il Doral. Intanto, mi alleno per benino: in Arizona, mi sono sentito avanti in approcci e putt e un po’ indietro nel gioco lungo, quindi, adesso, devo darci dentro con Dennis Pugh: so che posso recuperare più facilmente in questo settore che nella finalizzazione dei colpi». Che cosa si attende dal 2011? «Bisogna confermare quanto di buono si è fatto nel 2010, non è mai facile, ma è il mio primo obiettivo e ho l’esperienza per fare un’altra bella stagione. Cioé per giocar bene i tornei importanti». Tommaso ha fermato il suo golf per tre settimane. «E’ stato come posticipare la classica fase di scarico, che avevo fatto più breve a fine stagione. Ma il problema non è stato tecnico, quanto di concentrazione». Quando punta di essere al top della condizione? E la prima partenza da casa, da padre, com’è stata? «Difficile, non bella, anche se bisogna farlo prima o dopo. Skype è utilissimo per vederci, tutti i giorni e, appena potremo, moglie e figlio viaggeranno con me, spero da aprile. Riu- sciremo ad organizzarci». «Per i Major, ma soprattutto a maggio-giugno-luglio». P Chicco e la moglie, Valentina all’ultima Ryder Quindi in coincidenza con l’Open d’Italia a Torino. «E’ sempre una gara speciale, perché sono italiano, lì ho vinto il primo torneo, nel 2006, sa- rà a casa mia, davanti a molti amici e parenti, l’anno scorso l’ho saltata, e poi è a una sola settimana dall’Us Open, quindi è un banco di riferimento importante: se faccio un bel torneo a Torino posso fare un buon risultato anche subito dopo. Poi verrà la seconda parte della stagione, che nel 2010, è stata molto buona, ma non devo mettermi pressione». Come giudica gli altri moschettieri italiani, suo fratello Edoardo e Manassero? «Matteo ha continuato la sua esaltante parabola, come ha fatto l’anno scorso, per lui il match play è stato un risultato importante, di grande soddisfazione, nella prima stagione full time da pro. Dodo non lo vedevo dal Bahrain, abbiamo fatto un giro di prova insieme, ed è in forma: l’ho visto lucido, dopo la stanchezza del 2010». Adesso, gli stranieri vi guardano diversamente? «Per noi è molto importante tenere alta la bandiera italiana nel golf e nel mondo. Sicuramente, gli altri ci conoscono di più, sanno che possiamo fare grandi risultati e hanno aumentato il rispetto per noi. Simo un gran bel gruppetto, ci aiutiamo e ci stimoliamo l’un l’altro per fare meglio». Magari già sogna di dedicare il terzo successo pro a Tommaso. Gli ha messo le palline da golf nella culla? «No, per ora non ha alcun riferimento golfistico attorno. E, sinceramente, non penso a una dedica, immagino come sarebbe bello, quando lui capirà e mi seguirà, in gara. Se ci penso, m’emoziono». y Webb: 37 titoli come i suoi anni Un titolo per ogni anno. A 37, l’australiana Karrie Webb si impone nel 2˚ Lpga stagionale al Tanah Merah Country Club (par 72) di Singapore (Tha, 1.400.000 $, prima moneta 210.000) con 275 colpi (70 66 70 69). Nell’ultimo giro supera Arimura (Gia) a 276 (68 66 71 71), al comando nei tre turni iniziali, e Tseng (Tai, 278), n. 1 mondiale. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI Fassino sarà candidato sindaco del centrosinistra fPiero a Torino: ieri ha vinto le primarie superando Davide Gariglio. Grande affluenza alle urne: oltre 50 mila votanti s IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Oggi si procederà all’autopsia di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni scomparsa il 26 novembre e ritrovata cadavere sabato in un campo incolto a una decina di chilometri da casa. Sapremo così con certezza il modo e il tempo della morte. 1Non ci sono dubbi invece sul fatto che sia stata assassinata? Nessun dubbio, almeno fino a questo momento. Il corpo era disteso sulla schiena, con le braccia all’indietro. Ci sono i segni di 6 coltellate. Dovrebbe essere andata così: l’assassino ha colpito prima Yara alla gola, la ragazzina ha sollevato un braccio per difendersi, ed è stata colpita a un polso, deve essersi girata per fuggire e l’uomo l’ha colpita allora altre 4 volte alla schiena. Ferite profonde, a quanto si è capito a un primo esame, anche se non è ancora possibile dire quale pugnalata l’abbia finita. Impossibile poi stabilire il movente, se non immaginando un individuo affetto da gravissime turbe psichiche. 2 Potrebbe esserci stato un tentativo di violenza andato a vuo- to, e la resistenza della piccolina potrebbe aver scatenato la furia omicida. Sì, è possibile. Anzi, è probabile se si considera che Yara era vestita e con i pantacollant addosso. È vero che questi abiti erano comunque a brandelli. Comunque, a lume di naso e restando al poco che sappiamo, questa sembra essere la sequenza più probabile: un tentativo di abuso respinto e quindi le coltellate. Resta il problema di dove questo sia accaduto. Come abbiamo già scritto ieri, il posto è frequentato ed è stato battuto dai ricercatori. Ancora ieri Giovanni Valsecchi, responsabile della Protezione civile di Brembate Sopra, ha dichiarato: «Sono certo che quel prato è stato perlustrato più di una volta e altrettanto è stato fatto lungo il torrente». È un posto dove le coppiette vanno a far l’amore, a un passo c’è la discoteca «Sabbie mobili», di giorno è percorso da signori e signore impegnate nel jogging. E poi i cani molecolari non si sono mai spinti in questa direzione. Dunque, il dubbio dei primi momenti resta: l’assassino potrebbe aver ucciso da un’altra parte e poi portato qui il corpo della bambina. Qualcuno ha persino forzato il significato di questa mossa, facendo notare che il giorno del ritrovamento ha lo stesso numero (26) del giorno della scomparsa. Secondo questa interpretazione, NOTIZIE TASCABILI BONDI VUOLE LASCIARE BERSANI: «LA GELMINI SI DIMETTA» Ma perché tutta questa violenza contro Yara? Il primo esame sul corpo della 13enne ha rivelato che è stata uccisa da 6 coltellate e che ha lottato con l’assassino. Oggi si farà l’autopsia, e il suo parroco dice: «Adesso sappiamo che cosa è un orco». PIERO FASSINO EX SEGRETARIO DS Scuola, scontro tra governo e Pd Il premier: «Sono stato travisato» S Sopra, Yara Gambirasio. Sotto, agenti ieri sul luogo del ritrovamento ANSA quindi, l’omicida, facendo ritrovare Yara sabato pomeriggio, avrebbe persino voluto lasciare un messaggio. 3 Non c’era stata la segnalazione di un’auto, arrivata a gran velocità e da cui era stato scaricato qualcosa? È stata smentita. Gli investigatori credono molto poco alla teoria del cadavere portato in un secondo tempo a Chignolo d’Isola, a pochi passi dal torrente Dordo, in questo periodo asciutto. Anche loro sostengono che «i cadaveri non si vedono», la sterpaglia che copriva i resti era molto alta, lo scopritore del corpo — un 40enne, padre di famiglia e appassionato di aeromodellismo adesso sotto choc — ha visto lo scheletro della bambina (è poco più che uno scheletro ormai) proprio perché il suo apparecchio c’è quasi caduto sopra. Se Yara è stata uccisa lì, gli indizi raccolti in questi due giorni possono essere rivelatori. E ieri infatti il questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi, ha detto: «Abbiamo trovato cose importantissime. Da ieri sono al lavoro ininterrottamente gli esperti scientifici dell’Ert (Esperti ricerche tracce), cercano ogni piccolissimo segno, ma comunque ciò che è stato trovato è importantissimo». È anche arrivata un’autoscala dei Vigili del Fuoco per foto- grafare dall’alto il punto del ritrovamento. Speriamo solo che gli investigatori, nell’ansia di prender qualcuno e fare bella figura, non mettano dentro uno che non c’entra niente. Lo scenario peggiore è quello di un innocente trasformato in mostro sulla base di indizi labili. 4 I genitori? Sono dovuti andare a Milano a riconoscere la salma. Hanno pregato di non portargli in casa oggetti, giocattoli o lettere. C’è infatti una grande partecipazione degli abitanti di Brembate al loro dolore. Ieri, alle 10 di mattina, la chiesa era piena di gente e don Corinno Scotti, nella predica, ha detto: «Adesso sappiamo cos’è un orco». Ha suonato le campane ogni ora. Campane a festa «perché Yara adesso è un angelo». 5 Tutto l’insieme farebbe credere che l’assassino sia uno del posto. Ha ragione. Uno che ha prelevato Yara all’uscita della palestra e ha poi abbandonato il cadavere a dieci chilometri di distanza, in prossimità del torrente e probabilmente al buio, deve avere dimestichezza con le strade e con i luoghi. Non è per niente da escludere che la bambina lo conoscesse. Il ministro: «Berlusconi accetti le dimissioni» Il ministro della Cultura Sandro Bondi (nella foto) si è stufato. Ieri ha ammesso di voler lasciare il governo in un’intervista al Corriere della Sera: «Ho già chiesto più volte al presidente Berlusconi di essere sostituito. Spero che accetti le mie dimissioni» ha dichiarato il ministro. Bondi s’è detto amareggiato «dall’imbarbarimento della politica», ma non intende lasciare l’attività parlamentare: «Voglio fare il senatore, sparire dalla prima linea e provare la politica dietro le quinte» Scontro sulla scuola pubblica, dopo che Berlusconi ha detto: «Gli insegnanti inculcano principi diversi dalle famiglie». Il leader Pd Bersani ha accusato: «Non permetteremo al premier di distruggere la scuola: ha dato uno schiaffo agli italiani». E ancora: «La Gelmini si dimetta». La replica di Berlusconi: «Travisate le mie parole». FERMATO L’OMICIDA: È INCENSURATO Difende una ragazza dalle avance Giovane assassinato a La Spezia Ucciso con una coltellata per difendere una ragazza da avance esagerate. È successo sabato notte a La Spezia: Jonathan Esposito, 26 anni, è stato aggredito da un gruppo di giovani di Massa Carrara. Per gli investigatori il colpo mortale è stato sferrato da Davide Tenerani, 27enne incensurato: l’uomo è stato fermato. IN TUNISIA L’ADDIO DEL PREMIER Gheddafi non se ne va Caos in Oman e Yemen «Resto nel mio Paese, la rivolta è colpa degli stranieri e di Al Qaeda». Muammar Gheddafi ribadisce le sue intenzioni e per convincere la gente ha dato il via ai sussidi di 500 dinari (290 euro) a famiglia. Ma Zawia è in mano ai ribelli e a Bengasi l’opposizione ha creato un governo, il Consiglio libico. L’Onu nel frattempo ha approvato le sanzioni contro il leader libico: blocco dei beni di 22 persone (il Colonnello, 8 figli, 2 cugini e 11 esponenti del regime) e deferimento alla Corte Penale internazionale dell’Aja di Gheddafi e di due cugini. E sono quasi centomila le persone già fuggite dalla Libia (nella foto Ansa): molte sono in Tunisia, dove il premier El Ghannouchi si è dimesso («Non sono uomo della repressione»), e al suo posto arriva Beji Caid Sebsi. La rivolta dilaga anche in Oman (in fiamme il palazzo reale) e Yemen: qui il presidente Ali Abdallah Saleh ha detto che difenderà «il regime repubblicano fino all’ultima goccia di sangue». In Francia, infine, lascia il ministro degli Esteri Michelle Alliot-Maire. La causa? I rapporti con il presidente tunisino Ben Ali. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI Tatangelo in lacrime in diretta tv. La compagna fAnna di Gigi D’Alessio si è sfogata a Domenica Cinque: A Milano sfilano giacche e pantaloni dal taglio maschile ma sexy Look da vero ribelle per Frankie Morello e Missoni si ispira ai fiori che noi uomini invidiamo: giacche, gessati, pantaloni larghi in alto, bretelle, gilet e cappotti, in lane grigie e nere, con scarpe basse ma colorate e tempestate di strass. La passerella alla sfilata di ieri, a Milano, per la nuova collezione invernale firmata da Dolce & Gabbana 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dIn una uggiosa dome- La scarpa-scultura La scarpa-scultura di Santoni: è il risultato della creatività degli artigiani italiani nica milanese, per strada c’erano solo i lavoratori della moda. Ma, appena entrati in «casa» Dolce & Gabbana, ci si lascia andare a visioni di un mondo fantastico, assaporando arancini e guardando su grandi schermi il backstage della sfilata: una folla di operose formiche lavora come in una silenziosa catena di montaggio e i due stilisti danno gli ultimi ri- SU INTERNET MERCOLEDÌ IL LANCIO UFFICIALE Ecco svelato l’iPad 2 E se fosse una bufala? ANNA TATANGELO CANTANTE «Le critiche gratuite sul nostro amore mi hanno ferito» Dolce & Gabbana show La donna veste da uomo FABRIZIO SCLAVI R tocchi alle loro creature. Lo show ha inizio ed entrano in passerella decine di bellissime ragazze accompagnate dalla musica di Bowie. Ecco l’uovo di colombo per questa collezione: alternare sensualità maschile e femminile. Ragazze abbigliate con veli, pantaloni leggerissimi e camicie, stampate e ricamate a motivi di stelle che avanzano con passo sicuro indossando scarpe maschili, a tacco basso, alternate a ragazze ancora più sexy che indossano abiti maschili elegantissimi la foto Fiori e colori Da Frankie Morello (nella foto LaPresse qui sotto, un capo della collezione), il concetto di maschile e femminile esasperato dai colori e dai materiali diventa irriverente verso i normali canoni, per piacere alle giovani ragazze che vogliono attirare in discoteca. Si entra poi nell’aula magna della storica Università Statale per una lezione di buon gusto di Angela Missoni: sfila una collezione ispirata alla passione per i fiori di mamma Rosita, in tutti i colori pastello grosse maglie che sembrano legare e tenere calde le fragili modelle, vestite con leggerissimi completi. Finale: Ottavio Missoni, fresco novantenne, accompagna, tenendola con la mano in alto come fanno gli sportivi vincitori, la figlia Angela a cui è affidata la tradizione di famiglia. p s TUTTA SALUTE SHAKIRA PREMIATA di MABEL BOCCHI S Per Harvard «Artista del 2011» La popstar colombiana Shakira, premiata sabato dall’università di Harvard, negli Usa, come artista dell’anno 2011, ha parlato della love story con il calciatore del Barcellona Piqué: «Credo sempre nell’amore» Farmaci presi via web Uno su due è pericoloso Sono 8 milioni gli italiani che comprano nelle cyber-farmacie, per un giro d’affari di 70 miliardi l’anno. Si sceglie Internet per privacy, per acquistare senza ricetta o per risparmiare. Peccato che il 50 per cento dei medicinali acquistati sul web, come risulta da un’indagine della commissione salute del Senato, sia contraffatto, inefficace e pericoloso. Nel 59% dei casi i farmaci pagati via Internet non arrivano, mentre del 41% che giunge a domicilio soltanto il 5% è autentico, il 74% è una copia nociva e il 21% è contraffatto. Comprare farmaci online è, inoltre, illegale, ma 4 italiani su 10 lo ignorano. Si vive 9 mesi di meno Tutta colpa dello smog Nove mesi di vita in meno: è quanto ogni italiano perde a causa dello smog. L’allarme è stato lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità: sono 48 le città italiane — Torino, Brescia, Milano in testa — che nel 2010 hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi di polveri sottili. Ogni anno, nella sola Val Padana, muoiono per questo 7000 persone (Rapporto impatto sanitario Pm10 e ozono). Una ricerca della Statale di Milano ha scoperto che le persone esposte, anche solo per 7 giorni, a un inquinamento sopra la soglia, subiscono una alterazione del Dna che predispone alla trombosi. Lo stress dei lavoratori brucia 77 milioni l’anno In Italia, il 27% dei lavoratori (fonte Inail) soffre di stress, cinque punti percentuali in più dei colleghi europei. Questa patologia, da sola, causa la metà delle assenze, con una perdita di produttività di 77 miliardi di euro l’anno. I principali fattori di stress sono: carichi e ritmi di lavoro, orari e turni, percorsi di carriera. Uno studio tedesco dell’Università di Heidelberg ha evidenziato come un’attività troppo impegnativa incrementi del 40% il rischio d’asma, mentre un altro, anglo-finlandese, ha riscontrato per chi fa straordinari superiori alle 2 ore al giorno una crescita del 60% del rischio di problemi cardiaci. IN 80 MILA A PIAZZA SAN MARCO Venezia, il volo d’angelo dà inizio al Carnevale Il monitor e il retro dell’iPad 2 fatto vedere in Russia: i dubbi restano FERRA.RU dLa (doppia) presentazione in pompa magna è vicina: sarà dopodomani a Londra e San Francisco. Ma la febbre per l’uscita del nuovo iPad è difficile da frenare. Un sito russo, Ferra.ru, ha addirittura pubblicato sette foto sostenendo che siano della tavoletta Apple di seconda generazione, oggetto di culto degli appassionati di tecnologia. Le immagini, a dire il vero, qualche dubbio lo lasciano: sul retro del tablet, sotto il logo della mela morsicata, c’è l’insolita dicitura «iPad 2». Strano, visto che la Apple non ha mai numerato i propri prodotti. Il presunto iPad che filtra dalla Russia sembra leggermente più piccolo e più quadrato di quello di prima ge- nerazione, possiede una telecamera, una fessura per una cd card e una griglia per altoparlante. Proprio sulle caratteristiche della tavoletta, intanto, si stanno scatenando gli scommettitori: i bookmaker danno quasi per certo il lancio di tre differenti versioni e la dotazione di una fotocamera (quota 1,07). Scontatissima (a 1,2) l’ipotesi che il display del nuovo iPad sarà più sottile e luminoso. Più incerta invece la presenza di un processore dual-core (a 1,20 il «sì», a 3 il «no»), e quella di un fondo piatto (a 2 il «sì», a 1,63 il «no»). Molto difficile, invece, che il nuovo modello sia finalmente dotato di una porta Usb (questa opzione è quotata 3). Il cinema indipendente vota il Cigno Nero Ma sul palco occhio alle «parti basse»... Gli Oscar 2011 sono stati assegnati ieri notte a Los Angeles, ma il fine settimana del grande cinema è iniziato sabato, sempre in California, con gli Spirit Awards, le statuette del cinema indipendente che spesso anticipano le scelte della giuria dell’Academy Awards, e i Razzie, cioè i premi per i film più brutti. Sul palco degli Spirit c’è stato un divertente teatrino trash, quando Eva Mendes, Paul Rudd e Rosario Dawson si sono trovati a dover presentare il premio come miglior sceneggiatura. Mentre Rudd «tastava» il seno alla Mendes, la Dawson è salita sul palco e ha stretto con la mano le parti basse del collega (nella foto Reuters). E se agli Spirit ha trionfato il «Cigno Nero», il thriller psicologico con Natalie Portman, ai Razzie Awards ha stravinto «L’ultimo dominatore dell’aria» di Night Shyamalan, il regista del «Sesto senso». Bocciatissimo anche «Sex and The City 2»: Sarah Jessica Parker e le amiche hanno ottenuto il riconoscimento come peggiori attrici. Il Carnevale di Venezia si è aperto ieri con il volo dell’angelo: in piazza San Marco, davanti a 80 mila persone, la 23enne Silvia Bianchini (nella foto Ansa) si è lanciata da 88 metri, con un mantello rosso. Paura a Viareggio, invece: un pezzo di un carro allegorico si è staccato du rante la sfilata ferendo in modo lieve 2 persone. R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LETTERE dite la vostra Sport Italians INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17. Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected] A cura di Beppe Severgnini L’Inter per me resta una forma d’allenamento alla vita Caro Beppe, forse non te ne sei accorto, ma la regia Rai, ieri, ti ha ripreso, durante la partita di Champions. Berrettino in testa, stavi applaudendo un’azione di Eto’o. Non era un berrettino, erano i capelli. simboli italiani, il rosa di questo giornale c’è. Perché lascio, di mia volontà, in amicizia e in armonia? Perché, come diceva George Harrison, «all things must pass», tutte le cose devono passare: figuriamoci una rubrica. Questi dieci anni hanno coinciso con lo straordinario viaggio dell’Inter, al quale ho dedicato qualche centinaio di articoli e quattro libri, da «Interismi» a «Eurointerismi» (poi raccolti nel «Manuale del Perfetto Interista»). Un giornalista sportivo non può essere apertamente tifoso. Ecco perché io sono solo un cronista dell’anima neroazzurra. Credo di conoscerla, e continua a piacermi. L’Inter resta una forma di allenamento alla vita. Ho scritto, dopo il disastro del 2002: «Quando succederà, sarà bellissimo». E’ successo, con la tripletta del 2010. Confermo: è bellissimo. Giorni fa ho ricevuto un sms da Javier Zanetti che mi proponeva una bistecca argentina. Non sono un frequentatore di calciatori - credo che facciamo mestiere di- L. Borroni [email protected] Caro Loris, la sua lettera è molto gentile, e io non merito i complimenti che mi rivolge. Ma questa è l’ultima puntata di «SportItalians» e - sa com’è - uno diventa sentimentale. Sono al traguardo di un bel viaggio in compagnia della «Gazzetta». Sono partito nel 2001, con una rubrica per «Sportweek». Ho conosciuto cinque direttori, tanti colleghi pazienti e competenti, molti lettori affettuosi e altrettanti polemici (ci vogliono!). Ho imparato a scrivere di sport - forse - e l’ho fatto - sicuramente - in una scuola fascinosa. In qualsiasi catalogo di IL TEMPO versi, ed è rischioso incontrare i propri idoli - ma il Capitano è un’eccezione. C’erano la moglie Paula (con lui nella foto Dfp), i suoceri arrivati da Buenos Aires e i due zanettini, Sol e Ignacio, instancabili come papà. Abbiamo ricordato gli anni in cui a metterci la faccia eravamo in pochi: tra questi, noi due. Javi mi ha spiegato cosa è diventato il gruppo dell’Inter, e il legame specialissimo, fatto anche di rispetto e pazienza, che s’è creato con i tifosi. Tutto vero: è stato un viaggio indimenticabile, per loro e per noi. Raccontandolo, spero di averci messo passione e ironia. E di aver trattato l’Inter, sulla «Gazzetta» e su «Sportweek», con buon senso ed equilibrio. Snoopy - cane filosofico, perciò certamente interista - diceva: «Odio gli addii, preferisco gli arrivederci». Aveva ragione. Dico solo grazie a voi: agli interisti per l’entusiasmo, a tutti gli altri per la pazienza. Il mio cerchio colorato - neroazzurro e rosa - si chiude qui. Antonio Oliveri [email protected] Non male, giro a Moratti. Giorgio Mazzola [email protected] Giuseppe Mamé mame [email protected] Caro Severgnini, è la prima volta che scrivo a un giornalista. Anche io come lei sono interista, ho letto i suoi articoli e i suoi libri dedicati alla nostra squadra, ho apprezzato la sua ironia e la passione con cui ha raccontato le avventure neroazzurre da un decennio a questa parte. Devo riconoscerle lungimiranza: è riuscito a vedere con largo anticipo che saremmo riusciti ad arrivare lontano. Il ritaglio di un suo vecchio articolo l’ho appeso nel mio negozio di barbiere... rappresentarci. difesa non eccelsa, e creandoci così delle difficoltà in fase di costruzione del gioco, tanto da obbligare per lunghi tratti Sneijder a retrocedere sino davanti alla nostra difesa. A Monaco è d’obbligo una partita più dinamica. Berretto e capelli Cosa mi aspetto il 15 marzo Caro Beppe, lasciamo per il momento perdere il risultato di Inter-Bayern: al 90’ un gol si può fare ma si può anche prendere. A tratti, da parte dell’Inter, ho visto però un modo di difendere che può portare a dei problemi. Se in prossimità dell’area di rigore si sta a 5 metri dall’avversario che attacca, la tentazione di tirare in porta si accentua, così come aumentano le probabilità di colpire direttamente nel segno o di rendere difficoltosa la parata (di sera c’è anche l’erba bagnata). Conoscendo le buone caratteristiche balistiche degli avversari, forse sarebbe stato meglio pressare un po’ di più, anche correndo il rischio di essere superati in velocità. Pressing che del resto ha adottato il Bayern nella metà campo dell’Inter, consapevole di avere una Pressare negli ultimi minuti di una partita tirata è duro: chi ha giocato a calcio lo sa. L’Inter s’è prodotta in un finale sorprendente: almeno tre occasioni nette da gol in cinque minuti. La palla non è entrata, si sono rilassati e patatrac. L’anno scorso, a San Siro, ho visto Inter-Barcellona e Inter-Chelsea: l’Inter non aveva giocato molto meglio, ma la palla era entrata. Due grandi partite che ho seguito in trasferta sono state invece Chelsea-Inter e la finale a Madrid: ecco, se giochiamo così, a Monaco... A Monaco col tricolore Caro Severgnini, visto che il 15 marzo l’Inter gioca contro il Bayern a Monaco, e siamo a ridosso della festa dell’Unità d’Italia (17 marzo), perché non proporre ai nostri di giocare con la coccarda tricolore di cui lei ha parlato sul «Corriere»? Sarebbe un bell’esempio di spirito nazionale fornita da una moltitudine di stranieri che giocano da anni nel nostro Paese, e finiscono per Matteo Broso [email protected] Scusa, ma perché vuoi spiegarglielo? In quanto al Bayern, vinciamo là, c'è più gusto. www.meteo.it Oggi Domani Il Sole oggi In Europa Milano Sole Oslo Trento Nuvoloso 3 Aosta 1 Coperto 4 3 7 Trieste Milano 3 6 5 10 6 Londra 4 Berlino 6 Firenze 5 Neve Perugia 4 9 Madrid Lisbona LAquila ROMA VENTI: 6 Deboli 9 Dopodomani Campobasso 3 Bari 5 4 14 Potenza 6 11 2 9 Forti Molto forti 18.08 Sorge Tramonta 6.48 17.59 Milano Roma Sorge Tramonta 7.02 18.10 Sorge Tramonta 6.46 18.00 Atene Ultimo quarto Nuova Primo quarto 26 Marzo 4 Marzo 12 Marzo Piena 19 Marzo 4 Napoli Moderati Istanbul Roma 1 7.04 La luna 4 10 7 Nebbia Tramonta Parigi Ancona 5 11 Roma Sorge Il Sole domani Mosca Bologna Genova Temporali Stoccolma 6 12 Venezia Torino Pioggia Caro Beppe, oggi è un giorno più nero che azzurro per noi nerazzurri. Ieri sera, dopo Inter-Bayern, ero uno straccio. Per novanta minuti «ho mangiato pane e ansia» (© Bsev), ma al gol di Gomez, il mio umore è crollato. La mia ragazza ha provato a tirarmi su con «Non prendertela, non vale la pena, ci sono guai ben peggiori nel mondo, non devi essere giù di morale per una partita di calcio!». La frase mi ha fatto abbastanza arrabbiare seppure io fossi consapevole che lei avesse ragione. In questi momenti la ragione la metto da parte: come tutti i tifosi del resto. Ecco, la mia domanda è questa: come facciamo, Beppe, a spiegare a mogli/fidanzate/amiche quello che significa per noi il calcio, e come questo può essere per noi fonte di felicità e di tristezza a distanza di pochi secondi? Dimmelo tu. Ti saluto, augurandomi e augurandoti che a Monaco sarà un'altra storia. a cura del Centro Epson Meteo LEGENDA Rovesci Non far sapere alla fidanzata... Cagliari Catanzaro 6 14 Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari min max 5 -1 0 5 2 3 13 7 13 12 3 14 Campobasso Catania Firenze Genova LAquila Milano Napoli Palermo min max -1 4 1 5 -4 4 1 6 6 16 5 10 8 5 12 13 Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia mi min max -1 1 5 1 1 3 3 2 7 10 14 10 8 4 9 8 5 10 MARI: Reggio Calabria Palermo Calmi 8 13 8 13 Catania Mossi 7 13 Agitati S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Cesare Geronzi, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. 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Agenzia Ser vizi Editoriali Tel. 02.99049970 c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l Ita ia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 6,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00. LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R TV E RADIO I FILM DI STASERA Den of Lions Venom Marie Antoinette Sherlock Holmes Fuori Controllo Star system s Di J. Bruce, con S. Dorff sDi J. Gillespie, con A. Bruckner sDi S. Coppola, con K. Dunst s Di G. Ritchie, con J. Law sDi M. Campbell, con M. Gibson sDi R. B. Weide, con J. Bridges (Usa/Ung, 2003) Julia, sospettata dell’omicidio del partner, in prigione scopre di essere incinta (Usa, 2005) Eden lavora in un fast food, dove il muscoloso Ray non apprezza l’atteggiamento... (Usa, 2006) La storia di Maria Antonietta: dal matrimonio con Luigi XVI fino alla ghigliottina... (Usa/Gbr, 2009) Sherlock, donnaiolo litigioso, sfida un complotto che può distruggere il Paese... (Usa/Gbr, 2010) Thomas è un detective della omicidi di Boston: la figlia Emma va a trovarlo... (Gbr, 2008) Sydney lavora in un giornale satirico londinese e non perde occasione per farsi notare THRILLER Rai 4, alle 21 THRILLER Premium Cin. Energy, alle 21 DRAMMATICO Premium Cin. Em., alle 21 AZIONE Premium Cinema, alle 21 THRILLER Sky Cinema 1, alle 21.10 COMMEDIA Sky Cinema Mania, alle 21 RADIO IN CHIARO RAIUNO RAIDUE RAITRE CANALE 5 TG 1 VERDETTO FINALE TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE TG1 ECONOMIA SE... A CASA DI PAOLA LA VITA IN DIRETTA TG 1 L' EREDITÀ TELEGIORNALE AFFARI TUOI ATELIER FONTANA Fiction 23.20 PORTA A PORTA 0.55 TG 1 - NOTTE 1.20 CHE TEMPO FA 1.25 APP. AL CINEMA 1.35 SOTTOVOCE CARTOON FLAKES PROTESTANTESIMO TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO SCI DI FONDO POMERIGGIO SUL 2 TELEFILM RAI TG SPORT TG 2 SQUADRA SPECIALE... L'ISOLA DEI FAMOSI TG2 -20.30 N.C.I.S. Telefilm 23.25 TG 2 23.40 GLAM 0.20 RITRATTI MUSICALI 0.50 TG PARLAMENTO 1.00 SORGENTE DI VITA RAI 150 ANNI AGORÀ APPRESCINDERE TG3 - RAI SPORT SCI DI FONDO TG REGIONE - TG3 WIND AT MY BACK COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE BLOB SECONDE CHANCE UN POSTO AL SOLE BOBBY Film 23.05 CORREVA L'ANNO 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 APP. AL CINEMA 1.10 FUORI ORARIO 8.00 8.40 10.00 10.05 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 FILM SUL DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE PREMIUM IN DIRETTA 13.30 BASTARDI SENZA GLORIA JOI 14.20 SHAKESPEARE IN LOVE PREMIUM CINEMA 16.30 MIAMI VICE PREMIUM CINEMA 18.45 INSIDE MAN PREMIUM CINEMA 21.00 L'UOMO NERO JOI 21.00 SHERLOCK HOLMES PREMIUM CINEMA 22.45 A DERIVA MYA 23.15 FUORI CONTROLLO PREMIUM CINEMA 01.20 IL MAI NATO PREMIUM CINEMA 01.45 FANTOZZI VA IN PENSIONE JOI CALCIO 8.00 10.00 11.00 11.05 12.00 13.30 14.00 14.10 16.10 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 7.00 9.30 10.00 11.00 13.00 13.55 14.20 16.10 17.50 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05 8.00 9.10 11.00 12.00 12.50 14.00 15.05 16.00 17.40 19.00 20.00 20.10 20.35 21.05 COMBINATA NORDICA 11.15 21.00 STOKE CITY WEST BROMWICH Team. 4x5 km. Da Oslo, Norvegia. Eurosport 1.00 VILLANOVA WILDCATS NOTRE DAME FIGHTING NCAA ESPN America 3.00 OROSCOPO Combinata 4x5 km. Da Holmenkollen, Norvegia Rai Sport 2 SKY SPORT 2 7.30 SALTO CON GLI SCI 11.30 MONDIALI Prova a squadre. Da Holmenkollen, Norvegia. Rai Sport 2 Premier League. Sky Sport 3 e Sky Calcio 2 BASKET 15.00 MONDIALI MONDIALI 14.45 MONDIALI 20.45 MILAN NAPOLI Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e Premium Calcio 1.00 1.30 2.35 Team. H6 106. Da Oslo, Norvegia. Eurosport 20.45 BENEVENTO COSENZA Lega Pro. Prima Divisione Girone B. Rai Sport 1 0.15 SCI DI FONDO 12.30 MONDIALI KANSAS STATE WILDCATS TEXAS LONGHORNS NCAA. ESPN America Donne. 10 km Classica. Da Oslo, Norvegia Eurosport e Raitre BASKET: BENETTON TREVISO LOTTOMATICA ROMA Serie A maschile 10.30 RUGBY: INGHLTERRA FRANCIA Sei Nazioni 11.30 MONDIALI 10 km individuale femminile. Da Holmenkollen, Norvegia. Rai Sport 2 TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE TG5 - ORE 10 MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE... TG5 STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE METEO 5 NOTTE UOMINI E DONNE 11.30 BASKET: CANADIAN SOLAR BOLOGNA PEPSI CASERTA Serie A maschile ITALIA 1 RETE 4 LA 7 Radio 105 UNA MAMMA PER... LA TERZA STELLA STUDIO APERTO STUDIO SPORT I SIMPSON HOW I MET YOUR... CAMERA CAFÈ CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. MIAMI TRASFORMAT C.S.I. NEW YORK Telefilm 23.00 FRINGE 0.45 TORBIDE RELAZIONI 2.35 POKER1MANIA 3.25 STUDIO APERTO 3.55 SYBIL 6.55 TELEFILM 11.30 TG4 12.00 WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO 12.50 DISTRETTO DI POLIZIA 13.50 IL TRIBUNALE DI FORUM 15.10 FLIKKEN 16.15 SENTIERI 16.30 EROE PER CASO 18.55 TG4 19.35 TEMPESTA D'AMORE 20.30 WALKER TEXAS... 21.10 IL PATRIOTA Film 0.20 I BELLISSIMI DI R4 0.25 THE RIVER WILD 1.30 TG4 NIGHT NEWS 2.35 PIANETA MARE 3.40 PESTE E CORNA TG LA7 (AH)IPIROSO LIFE L’ISPETTORE TIBBS DUE SOUTH TG LA7 MAJOR LEAGUE ATLANTIDE MACGYVER JAG G DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità 23.55 TG LA7 0.05 MOVIE FLASH 0.10 NYPD BLUE 2.15 MAC GYVER 4.15 OTTO E MEZZO (R) Lo Zoo di 105 8.35 10.25 12.25 13.00 13.40 14.35 15.05 15.40 16.40 18.30 19.00 19.30 20.30 21.10 14.00 HOCKEY SU GHIACCIO: DALLAS STARS NEW JERSEY DEVILS NHL 17.00 RUGBY: ITALIA GALLES Sei Nazioni 18.00 BASKET: AIR AVELLINO FABI SHOES MONTEGRANARO Serie A maschile 21.00 BASKET: BENETTON TREVISO LOTTOMATICA ROMA Serie A maschile 22.00 BASKET: ORLANDO MAGIC OKLAHOMA CITY THUNDER Nba SKY SPORT 3 7.30 9.55 10.50 11.25 12.30 13.30 13.55 15.55 17.45 18.45 19.40 20.00 20.30 21.10 17.15 Serie A. Serie A 23.30 SCI DI FONDO: MONDIALI Maschile. Combinata 4x5 km. Da Oslo, Norvegia 14.00 SALTO CON GLI SCI: MONDIALI 16.00 SALTO CON GLI SCI: MONDIALI Alle 11, su Rmc, ci fa compagnia la comicità targata Teo Teocoli (nella foto), che commenta il weekend sportivo SCI DI FONDO: MONDIALI Femminile. 10 km classica. Da Oslo, Norvegia Team HS 106. Da Oslo, Norvegia Team HS 106. Da Oslo, Norvegia Teo in Tempo reale 22.30 SCI DI FONDO: MONDIALI EUROSPORT 10.00 SALTO CON GLI SCI: MONDIALI Radio Monte Carlo Femminile. 10 km classica. Da Oslo, Norvegia 10.30 CALCIO: ROMA - PARMA 23.00 CALCIO: MILAN - NAPOLI Alle 14, arriva lo Zoo: con Marco Mazzoli (nella foto) ci sono anche Maccio Capatonda, Ivo Avido ed Herbert Ballerina Virgin Radio Virgin Investigation... Nella stanza degli interrogatori dell’Agente Malone ci sono i Blondie (nella foto la cantante Debbie Harry) con «Maria» RAI SPORT 1 17.15 Team HS 106. Da Oslo, Norvegia VOLLEY: CASTELLANA GROTTE PERUGIA Serie A femminile 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/12 - 20/1 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 Ariete 5,5 Toro 7,5 Gemelli 6,5 Capricorno 8 Cancro 5,5 Leone 6 Le ostilità lunari rompono. State su e non perdete il controllo. La panza, intanto, avanza e non sta manco nella stanza: ussignùr, fate sport. Potete ottenere ogni cosa, oggi. Da lavoro, amore, corpi altrui, suinissimamente… Ottima la resa nello sport, schiarite economiche. C’è aria di trasformazione nel lavoro e nel privato. Niente ansie: ogni evoluzione sarà utilie. L’economia fiata, il sudombelico sfiata… IL MIGLIORE Nel lavoro e in società siete più travolgenti dell’Udinese: successoni appropinquansi! Insieme a tanta creatività suina. E la fortuna si riaffaccia… La Luna vi fa cadere gli zebedei per terra. E Saturno li accarezza con la carta vetrata. Ahio. Giornata tortuosa: niente ansie, producete. Notare gli errori altrui e autoassolvervi per i vostri farà venir voglia di decorticarvi. Evitate. Il lavoro va bene, il lontano sa di successo. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Vergine 6 Bilancia 5,5 Scorpione 7 Sagittario 6 DAVIDE BALLARDINI Acquario 6 Pesci 6 La fortuna lambisce altri lombi zodiacali: vi ci vuole un trapianto di sedere. O una gestione più furba dei vostri rapporti, senza sbotti né scatti. Il lavoro è faticoso, l’umore sfigopendulo, la forma fisica solida come la difesa della Juventus, l’altroieri. Ussignùr. Sudombelico scarso. Colloqui, viaggi e p.r. riescono, la fortuna vi lambisce, il sex vi fa squittir di piacere: la settimana inizia molto bene. L’amor conforticchia. Marte vi màzzola come tamburi. E le energie latitano, insieme alla serenità sul lavoro. Conducete con cautela ogni questione relativa ai vostri soldi. L’allenatore del Genoa è nato a Ravenna il 6 gennaio 1964. Ha allenato anche Sambenedettese, Pescara, Cagliari, Palermo e Lazio. La Luna paventa stanchezza e senso di solitudine. La giornata non è facilissima, ma il periodo è comunque ottimo. Pure suinamente, tranqui. Certe amicizie si rivelano utili come una colite. Occhio. Siete lanciatissimi nel lavoro, però. Anche il sudombelico è lanciato. E lanceolato… LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI R LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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