Opuscolo di presentazione del progetto scollinando
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Opuscolo di presentazione del progetto scollinando
scollinando “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” SCollinando Marcel Proust per la collaborazione e il controllo dei dati forniti. Studi Associati SA, Lugano, per la messa a disposizione di dati raccolti. ScollinandoCOPERTINA.indd 1 Pubblicato gennaio 2010, tiratura: 10.000 copie. Si ringraziano I segretari comunali e le cancellerie dei 10 comuni CadempinoCanobbio CuregliaComanoLamone MassagnoOriglioPorza SavosaVeziaCadempino CanobbioCuregliaComano LamoneMassagnoOriglio PorzaSavosaVezia CadempinoCanobbio CuregliaComanoLamone MassagnoOriglioPorza SavosaVeziaCadempino CanobbioCuregliaComano LamoneMassagnoOriglio PorzaSavosaVezia 22.12.2009 17:37:38 Cartina escursioni Indice Collina residenziale Nord di Lugano 2 Calendario manifestazioni 4 Monumenti storici e culturali 6 Società sportive 8 Associazioni socio-ricreative 10 Infrastrutture per il tempo libero 12 Esercizi pubblici 14 Trasporto pubblico 17 Passeggiate in Collina 18 Cadempino 20 Canobbio 22 Comano 24 Cureglia 26 Lamone 28 Massagno 30 Origlio 32 Porza 34 Savosa 36 Vezia 38 Evento 2010 40 Cartina escursioni 43 1 Cartina8.indd 2 22.12.2009 17:41:33 Collina residenziale Nord di Lugano Ventimila abitanti, una decina di comuni: ecco la collina residenziale dell’ «agglomerato urbano» comprendente Cadempino, Canobbio, Comano, Cureglia, Lamone, Massagno, Origlio, Porza, Savosa e Vezia. Comuni che possono giocare un ruolo importante negli assetti territoriali che si vanno progressivamente delineando dal Ceresio fino al Monte Ceneri. Il sindaco di Massagno, Giovanni Bruschetti, evidenzia perciò «una sommatoria di contributi diversificati e complementari, che assieme determinano qualcosa di estremamente attrattivo e concorrenziale». Una percezione, condivisa anche dal sindaco di Lugano, Giorgio Giudici: i piani regolatori concepiti da ogni singolo comune sono ormai obsoleti e quindi, la necessità di costruire, con il tempo, la città-regione dove ogni comunità ha un ruolo ben definito. Ecco dunque la collina nord di Lugano, in larga misura immersa nel verde: dieci comuni con parecchie analogie, determinate dal passaggio progressivo (avvenuto dall’immediato dopoguerra agli inizi del nuovo millennio) dalla civiltà rurale alla sempre più evidente vocazione residenziale. Ma ognuno con la sua storia, con i suoi personaggi, pubblici e non, che hanno marcato le varie epoche. Questa pubblicazione non vuole e non può essere esaustiva: l’obiettivo è quello di stimolare curiosità, anche verso l’ampio patrimonio artistico-culturale, per la rivisitazione di percorsi e luoghi che hanno fatto la storia di comunità attestate alla periferia di Lugano. Dieci comuni, una pubblicazione, un evento. Tutto è nato attorno a un tavolo di lavoro, dove i delegati comunali hanno deciso di sedersi. Così si è anche approfondito il «Masterplan delle zone verdi», riferito all’utilizzazione del territorio non edificato. Piergiorgio Baroni Origlio Lamone Comano Cureglia Canobbio Cadempino Porza Vezia 2 Savosa Massagno 3 Calendario manifestazioni Gennaio Febbraio • Comano: Ciamà i Re Magi • Cureglia: 4a. domenica di gennaio, processione Madonna della cintura • Massagno: Cerimonia auguri alla popolazione • Canobbio: Carnevale di Gòss • Comano: prima domenica di febbraio, Festa patronale di Santa Maria Carnevale ur Sgarbelée, Centro Prospò • Cureglia: Carnevale nel Parco e in Casa Rusca • Lamone: Carnevale • Massagno: Carnevale Massagnese • Origlio: Carnevale in Piazza (ARCO) • Porza: Carnevale • Savosa: Carnevale del Picétt • Vezia: Carnevale Buascín Marzo • Savosa: Festa dell’Annunziata a San Maurizio Aprile • Canobbio: Pranzo Anziani, Carnevale Gòss Maggio • Cadempino: Torneo calcio Memorial Paolo Balerna • Canobbio: Maggiolata-concerto Vuus da Canöbia Concerto Coro Carillon • Massagno: Tutti i colori del giallo, rassegna del film giallo Giugno • Canobbio: Accademia società federale di ginnastica Canobbio Feste inizio estate, banda di Canobbio Memorial Nini Brenna, AC Canobbio Esploratori, festa fine attività • Cureglia: Bivacco scout Festa finale per chiusura scuole Torneo calcio giovanile • Massagno: Inizio giugno, Sagra Massagnese Metà giugno, Torneo di calcio amatoriale • Savosa: Aperitivo jazz a San Maurizio • Vezia: Vivezia 4 Luglio • Lamone: Spettacolo musicale-teatrale estivo • Massagno: Festa della Madonna della Salute • Porza: Festa mezza estate, Comitato carnevale Agosto • Cadempino: Festa amici del nucleo • Canobbio: Festa d’estate, Ass. Calcio • Comano: Sagra di San Bernardo • Massagno: Festa quartiere Bomborozzo • Origlio: Spettacolo estivo al laghetto per i bambini • Vezia: Festa del pesciolino Settembre • Canobbio: Autunno canobbiese, digiuno federale • Comano: Festa Prospò, digiuno federale • Cureglia: Soci in festa • Lamone: inizio settembre, Sagra della costina • Porza: Derby Casse di sapone • Savosa: Festa del paese, VirallegriamoSavosando Ottobre • Canobbio: Castagnata terza età, Carnevale Gòss • Lamone: Castagnata Novembre • Cadempino: prima domenica d’Avvento, Concerto Canterín da Cadempín • Canobbio: Concerto di gala Banda di Canobbio • Lamone: Notte del racconto • Savosa: Torneo internazionale indoor calcio Dicembre • Canobbio: Tombola San Nicolao, Carnevale Gòss Festa sotto l’albero • Comano: San Nicolao Presepe vivente • Cureglia: Mercatino di Natale Concerto di Natale • Lamone: Arrivo di San Nicolao Pranzo speciale con gli anziani Mercatino di Natale nel nucleo Incontro natalizio nel nucleo • Massagno: Festa patronale e mercatino natalizio di Santa Lucia • Origlio: Mercatino di Natale (ARCO) • Porza: Mercatino di Natale • Savosa: Auguri e incontro con la popolazione Concerto di Natale Pranzo con gli anziani • Vezia: Mercatino natalizio Pranzo con gli anziani 5 Monumenti storici e culturali Cadempino Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Cappella Madonna del Latte Antiche lapidi nel cimitero Canobbio Chiesa parrocchiale di San Siro Casa Colombaro Cappellina in via Tesserete Villa Fumagalli Roccolo Zona Corba Dacia, nevèra e vacherie, Parco Trevano Comano Chiesa parrocchiale della Purificazione della Beata Vergine Maria Oratorio di San Bernardo da Chiaravalle Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano Ca’ Salvada Casa Canonica Casa Degiorgi Casa Marelli Casa Milesi Casa Moghini Casa Pescia Casa Rusca Casa San Carlo Piccolo Mondo Cureglia 6 Chiesa parrocchiale di San Cristoforo Oratorio di Santa Maria del Buon Consiglio Ca’ dei Brilli ora Molo Ca’ dei Caresana ora Martinenghi Casa dei Saroli ora Binek Casa e parco Rusca Casa dei Tarilli ora Ponti Casa dei Tarilli ora Negri da Oleggio Camino in Casa parrocchiale Cimitero comunale - Cappella Ernesto Fontana - Tomba Famiglia Saroli - Lapidi ottocentesche (Curzio Curti, Prof. Giuseppe Curti, Giuseppe Saroli architetto, Michele Saroli, Fratelli Brilli) Lamone Chiesa dei Santi Andrea e Giovanni Masso cuppellare presente sul San Zeno Oratorio di San Zeno Cappella di San Grato Cappella della Madonna della Porta Cappella della Madonna del Sasso Cappella della Natività Casa Casari Casa Censi Casa Fasola Villa in Via Bruga 14 Villa San Zeno Oratorio Ghezzi Giacomo Postazione militare sul San Zeno Massagno Fontane di Piazza Santa Lucia Chiesa parrocchiale di Santa Lucia Oratorio della Madonna della Salute Oratorio di Sant’Antonio da Padova Cappella affrescata in Selva, frazione di Rovello Portale bugnato con stemma Casa Foletti, frazione di Gerso. Origlio Chiesa di San Giorgio e di Santa Maria Immacolata Chiesa di San Vittore Mauro Cappella votiva ad Est del nucleo di Origlio Nucleo Origlio - ISOS Ex casa comunale Porza Chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Bernardino Cappella della Madonna Cappella di San Nicolao Oratorio di San Rocco Tomba di Clay Regazzoni Vecchio torchio Masseria di Trevano Masseria di Vira Savosa Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Annunciata Monastero degli umiliati di San Maurizio Masseria / Cimitero / Chiesa di San Maurizio Cappella von Riedemann - Cimitero Cappella Villa Santa Maria Portali ad arco nel nucleo di Rovello Roccolo località «Campagna» Roccolo località «Prà Maggio» Vezia Chiesa di Santa Maria Annunziata Oratorio di San Martino Villa Negroni e parco Casa nucleo storico, natali Padre A. Daldini Nota: L’elenco non è esaustivo. Per altri monumenti importanti sul territorio, consultare i siti internet dei rispettivi comuni. 7 Società sportive Polisportiva Ju-Jutzu, 091 966.86.37 Sci Club Lamone-Cadempino, 079 625.35.23 Unione sportiva capriaschese, 091 943.36.73 Massagno Bocciofila Massagnesi e Breganzona, 091 966.21.13 Cadempino Basket Club Vedeggio, 091 605.40.61, basketvedeggio.ch Bocciofila La Gerla, 091 966.29.20 Gruppo Ginnastica Donne, 091 966.86.32 Inline Hockey Sayaluca, 091 942.15.37, sayaluca.ch Società Tiratori del Gaggio, 091 945.27.19 Tennis Club Les Amis, 091 966.00.71 Vedeggio Calcio, 079 644.66.90, vedeggiocalcio.com Boxing Team Luganese, 076 368.11.23 FC Savosa-Massagno, 079 300.26.01, fcsm.ch SAM Atletica, 091 968.15.72, sammassagno.ch SAM Basket, 091 966.60.72, eteamz.com/massagnobasket SAM Nanbudo, 079 444.07.49 SAM Unihockey, 079 507.62.87, unihockey.arnaboldi.net Società nuoto Valgersa, 079 374.26.39, snvalgersa.ch Tennis Club Massagno, 091 966.04.60, massagnotennis.ch Origlio FC Origlio-Capriasca, 091 930.97.74 Kick boxing, 078 716.88.78 Soc. tiratori del Gaggio, 091 945.27.19, tiratoridelgaggio.ch Canobbio Associazione Calcio Canobbio, 091 942.50.12, accanobbio.ch Ginnastica Terza Età, 091 940.12.28 SFG Canobbio, Salute e Sport, salutesport.ch Comano Associazione Amici del tiro sportivo, 091 935.11.11 Associazione Comano sportiva, 091 995.25.02 Gruppo anziani ginnastica e sport, 091 941.60.59 Gruppo ginnastica bambini Saltamondo, 091 942.06.36 Gruppo ginnastica femminile Porza-Comano, 091 966.71.26 Gruppo sportivi seniori, 091 942.52.61 Judo Ju-Jitsu Porza-Comano, 091 942.46.03 Raggruppamento allievi San Bernardo, 079 242.93.81 Società bocciofila Comano-Ciceri, 091 941.14.23 Cureglia Lamone 8 Calcio giovanile Cureglia, 091 966.02.37 Rugby Club Castoro, 091 967.60.46 Tennis Club Cureglia, 091 966.58.33 Tiratori del Gaggio, 091 967.25.56, tiratoridelgaggio.ch Aikido, 079 485.88.58 Bocciofila, 091 968.28.38 Attività sportive consorzio scolastico 091 967.22.94 Ginnastica donne, 091 966.78.34 Yoga, 091 966.76.13 Porza Savosa Vezia FC Porza, 091 945.07.41 Gruppo di ginnastica femminile Porza-Comano, 091 930.93.32 Judo Ju-Jitsu Karaté Club, 091 940.20.60 Team Comacina Atleti.eu, 091 942.01.43 Aikido Club Savosa, 091 966.00.35, aikidoclubticino.ch FC Savosa-Massagno, 079 358.33.85, fcsm.ch Gold Gruppo Orientisti Lugano, gold-savosa.ch IHC Hyper Savosa, 091 600.32.02, www.renzoski.ch Inline Hockey Sayaluca, 079 285.82.03, sayaluca.ch Società nuoto Valgersa, 091 994.17.02, snvalgersa.ch Volley Savosa, 079 737.80.02 Judo, Ju-Jitsu Club, 091 942.46.03, jjkclub.ch Società Sport 1905 Lugano, 091 967.69.16 Vedeggio Calcio, Cadempino, 079 644.66.90 9 Associazioni socio-ricreative Lamone Amis dal nucleo, 079 221.12.02 Circolo Cultura Medio Vedeggio, 091 945.35.56 Filarmonica Medio Vedeggio, 079 423.83.18 Società Sagra della costina, 079 221.89.20 Massagno Atelier La Formica, attività per bambini, 091 967.20.75 Cadempino Circolo Cultura Medio Vedeggio, 091 609.19.34 Corale Canterin da Cadempin, 091 605.36.76 Filarmonica Medio Vedeggio, 091 967.18.98 Gruppo Seniori, 091 966.00.71 Sezione Scout Medio Vedeggio, 079 206.13.15 Canobbio Banda di Canobbio, 079 444.10.82, bandadicanobbio.ch Carnevale di Goss, 091 940.17.15 Cör e Fantasia, filodrammatica, 091 940.97.82 Coro Carillon canto bambini, 091 941.94.81, corocarillon.com Sez. Esploratori Cattolici San Siro, 076 411.38.89 Società Scopa Centrale, 091 942.32.08 Terza età, 091 940.12.28 Vus da Canöbia, 091 941.39.15 Origlio Porza Comano Cureglia 10 Carnevale Beneficenza Ur Sgarbelée, 091 942.90.71 Corale Santa Maria, 091 942.34.03 Grüp dra Piva Cumànn, 091 942.06.36 Gruppo anziani Comano, 091 942.90.71 La Dialettale di Sandra Zanchi, compagnia dialettale, 091 942.38.32 Carambole club, 091 967.37.35 Carnevale di beneficenza Sbefard, 079 625.03.59 Corale di Cureglia, 079 682.87.14 Giovani allora giovani ancora, 091 966.77.13 Sezione Scout Cureglia, 079 448.23.16, scoutcureglia.ch Coro Santa Cecilia, 091 966.40.12 Coro Val Genzana, 091 960.20.20, corovalgenzana.ch Esploratori Tre Pini, 091 966.78.94, trepini.ch Massagno Musica, banda e scuola musicale, 091 960.35.35, febati.ch Pro Massagno, 091 968.18.03 SAM Benefica, 091 960.35.35 ARCO Ass. ricreativa Culturale, 079 621.32.63 Circolo per Anziani, 091 968.29.03 Corsi di Yoga, 091 912.17.17 Gruppo danze popolari, 091 857.09.17 Orchestra di fisarmoniche, 091 945.54.84, fisarmonicisti.ch Comitato carnevale, 091 942.28.37 Derby Casse di sapone, 091 942.51.88, cassedisapone.ch Savosa Gruppo Pettirosso, 091 966.53.30 Vezia Carnevale Buascin, 079 644.35.26 Gruppo ricreazione Vezia, 079 203.85.69 Nota: Per altri gruppi istituzionali presenti nei Comuni informarsi sui rispettivi siti internet. 11 Infrastrutture per il tempo libero Cadempino Bocciodromo La Gerla, 091 966.29.20 CentroEventi, 091 966.93.82 Palazzetto Palamondo, 091 967.69.52, palamondo.ch Sala multiuso e riunioni, 091 966.93.82 Tennis Club Les Amis, 091 966.17.05 Canobbio Biblioteca comunale, 079 767.28.68 Biblioteca per i ragazzi Campetto sintetico Ex Cava, 091 936.30.60 Centro sportivo Al Maglio, 091 936.30.60 Percorso Vita 1,7 Km Palestra scuole elementari, 091 936.30.60 Sala multiuso Casa Colombaro, 091 936.30.60 Comano Biblioteca per i ragazzi, 091 234.34.11 Campo calcio Tavesio, 091 941.84.86 Palestra centro scolastico Tavesio, 091 941.84.86 Parco Crena, 091 941.84.86 Parco Prospò, 091 941.84.86 Parco Quattro strade, 091 941.84.86 Parco San Bernardo, 091 941.84.86 Parco giochi Vescampo, 091 941.84.86 Pista podistica e campestre Sala multiuso scuole elementari, 091 941.84.86 Tracciato Bike-marathon Cureglia Area di svago Il Castoro, 091 966.91.91 Biblioteca Gustastorie, 091 967.15.56 Campo di calcio Centro parrocchiale, 091 966.29.36 Casa Rusca, Parco e Sala multiuso, 091 966.91.91 Lamone Bocciodromo Antico Vedeggio, 091 968.28.38 Biblioteca comunale Leggiamo, 091 950.91.38 Centro parrocchiale, 091 966.09.10 Parco giochi comunale Palestra scuole consortili Percorso Vita 2 Km Piazzale pallacanestro Scuderia e scuola equitazione, 091 966.52.54 Sentiero educativo San Zeno Stabile Filarmonica Centro Vedeggio, 079 423.83.18 Massagno 12 Aula Magna scuola Nosedo, 091 966.50.21 Attività polisportive, palestra e piscina scuole Nosedo, 091 966.50.21 Attività polisportive, palestra scuole Cabione, 091 815.61.11 Bocciodromo Grotto Valletta, 091 966.41.59 Bocciodromo Osteria del Ponte, 091 966.28.65 Casa Pasquee, centro espositivo, riunioni e incontri 091 960.35.22 Centro sportivo Valgersa piscina, 091 966.53.41, valgersa.ch Cinema LUX, 091 967.30.39 Giardino Ciusarella Parco Bomborozzo Parco Ippocastano Parco Madonna della Salute Parco Nosedo Parco Tre Pini (Roccolo) Salone Cosmo, 091 960.35.11 Tennis Club Massagno, 091 966.04.60 Origlio Area di svago San Clemente - San Zeno Attività polisportive, campo duro comunale, 091 945.15.55 Campo sportivo comunale, 091 945.15.55 Campo sportivo Gianedo Centro tennistico, 091 945.46.46 Laghetto di Origlio, riserva naturale Poligono di tiro, 091 945.27.19 Scuderia Hubertus SA, 091 945.45.95 Scuderia San Giorgio, 091 966.52.12 Scuola equitazione Schimmel, 079 337.25.05 Porza Area di svago San Rocco Bocciodromo Cacciatori SA, 091 941.62.45 Parco di Trevano (zona scolastica) Percorso Vita Cornaredo Pista di ghiaccio Resega, 058 866.68.30 Sale multiuso Centro scolastico Trevano, 091 815.10.11 Sala multiuso grande Clay Regazzoni, 091 941.81.81 Sala multiuso piccola, 091 941.81.81 Scuole Tavesio, calcio e ginnastica, 091 941.24.12 Scuole Trevano, piscine e palestra, 091 815.10.11 Stand di tiro, 091 941.06.06 Savosa Centro Atlantide, 091 966.13.13 Centro scolastico Savosa, 091 960.19.79 Centro svago Parco Vira Centro sportivo Valgersa, 091 966.53.41 Parco giochi Bruglino Vezia Area di svago Porza - Vezia Centro Giovanile, 091 966.29.48 Centro sportivo La Monda, 091 966.53.34 Miami fitness Club, 091 968.27.27 Palestra scuole elementari, 091 966.53.34 Proprietà vinicola Tenuta Bally, 091 967.21.09 Sale multiuso a Villa Negroni, 091 967.42.64 Riserva Bolla di San Martino Futuro Centro Civico, 2010 13 Esercizi pubblici Cadempino Canobbio Comano Cureglia 14 Bar Mezzo Garage, 091 966.10.87 Osteria Aurora, 091 966.40.96 Ristorante Della Posta, 091 967.58.93 Ristorante La Gerla, 091 966.48.60 Ristorante La Pergola, 091 966.09.69 Ristorante Les Amis, 091 966.17.05 Trattoria La Monda, 091 960.71.07 Billy Bar, 091 941.84.95 Tizi Bar, 091 940.23.01 Canvetto Ponte di Valle, 091 930.87.16 Coop Ristorante Canobbio, 091 942.89.31 Grotto Ratti, 091 942.55.66 Hostaria Al Pozzo, 091 940.26.40 Osteria Bocciodromi al Maglio, 091 942.00.97 Osteria Centrale, 091 941.88.70 Ristorante Canvetto Federale, 091 941.25.52 Ristorante Stazione Dal Pazzo, 091 940.33.13 Bar Rosi, 091 941.86.14 Hotel La Comanella, 091 941.65.71 Osteria del Centro, 091 941.38.65 Osteria della Posta, 091 941.52.21 Osteria La Coccinella, 091 940.14.88 Osteria Ronchetto, 091 941.11.55 Ristorante Ratatouille, 091 940.30.57 Ristorante San Bernardo, 091 941.01.00 Grotto Ticinese, 091 967.12.26 Osteria alla Rotonda, 091 967.37.25 Osteria Grütli, 091 950.85.77 Osteria Tennis Club, 091 966.58.37 Ristorante Moretto, 091 966.34.45 Lamone Massagno Origlio Bar Debby, 091 967.12.92 Bed & Breakfast Famiglia Nietlispach, 091 966.91.53 Crazy Horse, 091 604.51.97 City Agip, 091 967.43.34 Discoteca Pascià, 079 720.97.04 Grotto all’Elvezia, 079 221.63.50 Grotto Serta, 091 945.02.35 Osteria Bar Blitz, 091 967.54.32 Osteria al Gufo, 091 967.17.36 Osteria Rustico, 077 451.54.24 Piccolo Snack Bar, 091 605.12.05 Ristorante Antico Vedeggio, 091 968.28.38 Ristorante La Rupe di San Zeno, 091 950.90.10 Ristorante Stazione, 091 967.23.39 Tea Room Aurora, 076 534.77.50 Tea Room Cristallo, 091 967.45.66 Bar e ristorante Centro 091 967.13.96 Bar Cocco, 091 699.24.97 Bar Genzana, 091 950.05.26 Bar Govinda, 079 418.46.70 Bar La Punta, 091 922.69.95 Bar Luna, 091 966.12.50 Bar Romano, 078 816.88.75 Bar Triangolo, 091 966.88.95 Grotto Valletta, 091 966.41.59 Hotel pensione Camelia, 091 966.31.79 Osteria del Ponte, 091 966.28.65 Osteria del Popolo, 091 967.30.04 Pasticceria e bar Vecchia Massagno, 091 967.52.98 Pensione e ristorante Romano, 091 966.22.17 Pensione e ristorante Selva, 091 923.60.17 Ristorante ABC, 091 966.46.39 Ristorante Cappella Due Mani, 091 966.41.29 Ristorante Enoteca Baccus, 091 967.33.44 Ristorante Gardenia, 091 967.59.55 Ristorante Grotto della Salute, 091 966.04.76 Ristorante Il Golosone, 091 967.45.40 Ristorante Le Cupole, 079 278.00.23 Agriturismo La Caldera, 091 945.30.45 Garni al Lago, 079 514.62.71 15 Ristorante Le Betulle, 091 966.52.95 Ristorante Origlio, 091 945.48.22 Porza Osteria della Posta, 091 942.07.96 Osteria Resighina, 091 940.15.16 Pizzeria Resega, 091 940.10.22 Ristorante Belvedere, 091 941.13.51 Ristorante Cacciatori, 091 941.62.45 Savosa Bar A-Club, 091 966.13.13 Bar Albar, 091 967.10.59 Bar Ristorante al Passaparola, 091 966.28.19 Bar Cuba, 091 966.86.95 Bar Giardino, 091 966.21.01 Bar Siesta, 091 966.62.97 Circolo Cà al Pettirosso, 091 966.53.30 Ostello della gioventù, 091 966.27.28 Ristorante La Ticinella, 091 966.34.80 Trasporto pubblico La collina è servita dal trasporto pubblico dell’Autopostale Ticino e Moesano, delle Autolinee Regionali Luganesi (ARL) e di TPL. I servizi permettono un collegamento al trasporto ferroviario tramite la stazione di Lamone-Cadempino e la stazione di Lugano. Alcune linee attraversano completamente il territorio della collina, ad esempio da Lamone a Canobbio, o da Massagno a Origlio. Per gli spostamenti all’interno della collina, soprattutto se legati allo svago, vale la pena valutare il mezzo di trasporto pubblico combinato con una passeggiata o con la bicicletta. 441 ARL 442 Autopostale Lugano - Massagno - Savosa - Vezia - Cureglia Vezia Lamone - Vezia - Cureglia - Comano - Canobbio Lugano Bar Sax, 091 968.12.97 Bar Offside, 091 966.11.33 Osteria Riva, 091 966.99.12 Ristorante Boccalino, 091 966.87.60 Ristorante degli Amici, 091 968.19.00 Ristorante Motel Vezia, 091 966.36.31 Ristorante Pizzeria Cardinale, 091 966.26.63 Origlio - Tesserete 443 Autopostale Lugano - Massagno - Savosa - Porza - Comano 444 Autopostale Lugano - Massagno - Savosa - Vezia - Cadempino Lamone - Taverne 445 Autopostale Lamone - Manno - Lugano 446 Autopostale Lamone - Taverne - Origlio 453 Autopostale Lamone - Rivera 458 ARL Lugano - Porza - Canobbio - Tesserete 3 TPL Breganzona - Massagno - Lugano 4 TPL Stazione - Cornaredo - Canobbio 5 TPL Vezia - Savosa - Massagno - Lugano S10 TILO Biasca - Bellinzona - Lamone - Lugano - Chiasso arcobaleno.ch • tpl.ch • arl.ch • autopostale.ch • tilo.ch 16 17 Passeggiate in collina La rete dei sentieri della collina residenziale a nord di Lugano è fitta e copre il territorio in modo omogeneo. Gli elementi di interesse naturalistico, paesaggistico e culturale sono innumerevoli. Dal San Zeno e dal San Bernardo si gode di una magnifica vista sul territorio circostante, mentre la bolla di San Martino e il laghetto di Origlio offrono la possibilità di rallentare il ritmo a volte sfrenato della quotidianità per osservare animali e piante ed entrare così in perfetta sintonia con la natura, immersi nella quiete di questi luoghi. Ma la ricchezza della regione trapela da ogni luogo: passeggiando emergono cappelle, fontane, castagni secolari e ancora affreschi, strettoie, angoli di natura incontaminata, come pietre preziose su di uno scrigno d’oro, ricettacolo di ricordi d’infanzia o di momenti di spensierato benessere. Attorno a San Rocco da «dare il la» anche ai più restii ad imbarcarsi alla scoperta dei tesori che abbiamo dietro casa. Il colle di San Zeno Partendo da Lamone, questo percorso circolare ci porta a visitare il San Zeno e la chiesetta di San Giorgio a Origlio, percorrendo un sentiero didattico. Passeggiando sulla riva del laghetto di Origlio si raggiungono le campagne di Cureglia e Cadempino, per ridiscendere a Lamone. Nonostante questo itinerario sia molto vicino alla città, ci permette di scoprire degli angoli di natura interessanti e tante piccole oasi di pace. Tenendoci dietro il paese di Vezia saliamo nei boschi fino a Porza, per scendere verso Savosa, attraversarne il nucleo, raggiungere i Tre Pini di Massagno. Dal cuore di Massagno il ritorno a Vezia è pianeggiante. Raffaele Domeniconi Proporre itinerari specifici equivarrebbe quindi a porre dei limiti a quanto questo magnifico territorio ci La traversata può regalare, perciò ci limitiamo ad abbozzare dei suggerimenti in modo Dopo aver goduto del panorama visibile dalla Chiesa di Canobbio si sale per sentiero verso Comano, da qui una deviazione ci porta al colle di San Bernardo, attrezzata con un’area di svago. Possiamo scendere verso Origlio oppure riguadagnare Comano, per proseguire verso Cureglia e Cadempino. 18 19 Cadempino Fiscalità attrattiva Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione al 31.12.2008: Nome abitanti: Cancelleria: Sito internet: Indirizzo e-mail: Cadempino è considerato uno dei comuni fiscalmente più attrattivi del cantone con un moltiplicatore d’imposta del 57 per cento. Il comune si estende su una piccola superficie di 76 ettari, quasi completamente edificata. Il bosco occupa 19 ettari, le terre a vocazione agricola 13, strade e ferrovie 11, gli insediamenti industriali 5, mentre il resto della zona è edificata o edificabile. Il comune è diviso in due dalla ferrovia e dalla strada cantonale. Da qui i due nuclei: Cadempino di sotto e Cadempino di sopra. Al piano, parallelamente all’autostrada, si trova la zona industriale. Tra i due ruscelli, Ponteggia e Valle del Gaggio, ecco la zona Ronchetto. Cadempino ha partecipato attivamente allo sviluppo industriale del 76 315 m 1.435 abitanti Cadempinesi 091 966.93.44 cadempino.ch [email protected] comprensorio vedeggiano e annovera pregevoli insediamenti. Dal 1973 sul territorio è presente la Zambon Svizzera, impresa farmaceutica che occupa diecimila metri quadrati. Sono presenti anche la Audemars Engineering, la Premec, la Prodir, la Kippin, la prestigiosa firma italiana Gucci e altri gruppi industriali. Nel 2003 è stato edificato il CentroEventi, composto da tre sale, un atrio bar, una cucina, otto spogliatoi, una palestra e un campo di calcio. È gestito dall’amministrazione comunale. Al confine del campo di calcio è sorto il palazzetto sportivo, gestito dalla società Palamondo Sagl e occupato principalmente per i tornei di inline hockey, basket, pallavolo e unihockey. La scuola d’infanzia è situata sul territorio di Cadempino. Il Consorzio scuola elementare si trova nel comune di Lamone e la Scuola media è ubicata nel comune di Gravesano. Gli anziani domiciliati a Cadempino possono far capo alla Casa anziani «Stella Maris» di Bedano. La storia del comune è ben riassunta nel sito, consultabile sotto www.cadempino.ch. Cadempino è già citato nell’844 con indicazioni 20 (all’epoca e le successive) alquanto singolari, come Dadempri, Catapino, Candulpino, Cadopini e Cadompino per poi stabilizzarsi, prima del XI secolo, in quello attuale di Cadempino. All’epoca il padrone di queste terre era un certo Totone, nobile longobardo e signore di Campione che le lasciò in eredità ai fratelli Agnello e Fiorenzo (figli di un certo Lupone di Cadempino). Questi ultimi, in sede giudiziaria, dovettero riconoscere che il paese apparteneva al monastero dei Cistercensi di Sant’Ambrogio a Milano. Ma nel XII secolo iniziarono i conflitti tra il monastero e il vescovo di Como, mons. Anselmo Raimondi, con il conseguente passaggio sotto la protezione dei Duchi di Milano. La parrocchia è quella di Lamone-Cadempino, alla quale don Giovanni Sarinelli (1885-1969, parroco dal 1919 al 1969) ha dedicato una monografia che testimonia i rapporti stretti fra i due comuni già dalla «Vicinia di Lamone-Cadempino fin dal 1568 e anche prima». Con Lamone si ebbero controversie per stabilire i confini giurisdizionali. Una prima volta nel 1803, ma fu solo nel 1807 che una speciale delegazione – nominata dalle assemblee dei due co- muni – stipulò una convenzione che «de bono et aequo» mise fine ad ogni discussione, stabilendo in modo definitivo i limiti territoriali. Lo stemma comunale ricorda l’oratorio dei Santi Gervasio e Protasio. La leggenda narra che nel XV secolo, durante l’epidemia generata dalla peste, la popolazione venne fortemente decimata. I due sopravvissuti, Pino e Mario, fondarono rispettivamente Cadempino e Cademario. L’oratorio è motivo di fierezza nella popolazione locale. Nel corso degli ultimi decenni sono stati operati diversi interventi di restauro e miglioria. Fra le famiglie che hanno lasciato una marcata traccia storica (cfr. «Rivista di Lugano» del 24 novembre 2000) vanno citati i Santini, già uomini d’armi a Milano nel XV secolo, poi provetti costruttori. L’architetto e ingegnere Luigi Santini (1792-1843) lavorò per il governo austriaco a Milano. Fu anche progettista del ponte di Boffalora sul fiume Ticino e della Borsa di Trieste. 21 Canobbio Il profilo storico del comune è stato inserito sul sito: rileviamo l’indicazione Canubio, Canubia, Canobio, volendo far derivare il nome Canobbio da «cannabis», canapa, pianta che veniva largamente coltivata in paese fino all’inizio del 1900. Canobbio compare nel Settecento: fra altro, il «vico di Canobbio» venne donato dal re longobardo Liutprando all’abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Più avanti si ricordano le drammatiche conseguenze della peste bubbonica (1630) che fece sparire quasi tutta la popolazione. Si salvarono una ventina di persone. Reggeva la parrocchia Don Azzalini, pure vittima del morbo contratto nel prestare assistenza ai parrocchiani moribondi. Balcone su Lugano Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione al 31.12.2008: Nome abitanti: Cancelleria: Sito internet: Indirizzo e-mail: «Balcone su Lugano» è un termine che sicuramente si addice ad un villaggio che, come altri della periferia cittadina, è passato, dal periodo dell’immediato dopoguerra a quello attuale, da comune rurale a comune urbano. L’alta qualità degli insediamenti, l’estensione dei servizi pubblici e privati, una politica oculata delle istituzioni: famiglie, ma anche uffici e associazioni trovano a Canobbio il luogo adatto per insediarsi. Il sindaco Roberto Lurati aggiunge inoltre che «anche in futuro Canobbio vuole rimanere un comune attraente, vivo, efficiente, a misura d’uomo, mantenendo l’alta offerta dei servizi: per far questo nel migliore dei modi e promuovere la crescita del comune, occorre una partecipazione attiva da parte dei cittadini». Da qui l’invito ai canobbiesi a «voler marcare presenza nel contesto comunitario». 137 405 m 1.918 abitanti Canobbiesi 091 936.30.60 canobbio.ch [email protected] Canobbio nella «Rivista di Lugano», il sindaco aveva sottolineato l’importanza delle associazioni del villaggio, per evitare che «si diventi il dormitorio della città. Questi ambienti di ritrovo sono spazi privilegiati sia per comunicare sia per la crescita di una società sana, soprattutto per quanto riguarda la gioventù». Dal Repertorio Toponomastico Ticinese (che ha dedicato al comune un volumetto, nel 2002) rileviamo che solo poche unità della popolazione sono impiegate nel settore primario. «Nell’Ottocento il comune fu oggetto di consistenti fenomeni di emigrazione verso Piemonte, Lombardo Veneto, in seguito verso la Svizzera tedesca e romanda, ma anche verso Spagna, Russia e Australia». Non esiste più il patriziato, ma le famiglie indicate come patrizie rispondono ai nomi di Solari, Galeazzi, Pedrolini, Quadri, Marchi, Fumagalli, ecc.. Il vecchio nucleo degli abitanti è formato dai Ghielmini (originari di Mendrisio), dai Gianinazzi (di Malvaglia), dai Bizzozero, dai Lurati (di Croglio), dai Pescia (della Verzasca), dai Martinenghi, dai Bernasconi (di Lugano) che si stabilirono a Canobbio Già nel 1993, rispondendo ad due secoli fa, chiamati a svolgere atuna domanda per il supplemento su tività di massaro dai Fumagalli, dagli 22 Non possiamo non citare la chiesa, che lungo i secoli ha avuto Amadio, dai Carnevale, dai Bellasi o dai Pocobelli. «Incantevole poggio»: ecco un’altra definizione, con abbondanza di verde. Ma abbiamo il traffico generato dalla presenza dell’imponente complesso scolastico ubicato a Trevano, nonché la zona dei supermercati, appena sopra la Resega. Un problema particolare l’aveva determinato «ul Stand da Tir», con bersagli situati nel territorio di Canobbio, mentre la struttura principale è di Porza. «Attorno al 1940 (cfr. Repertorio Toponomastico, pag. 59) la struttura venne spostata in questo luogo dalla sua sede originaria, sulla sponda sinistra del Cassarate e in territorio comunale di Viganello. E questo, malgrado le forti opposizioni dei cittadini di Canobbio che temevano per i disturbi che avrebbe arrecato. Ne è prevista la soppressione in relazione alla realizzazione della galleria Vedeggio-Cassarate». «ampliamenti e rimaneggiamenti». Già possedimento dell’abbazia di Sant’Ambrogio di Milano, nel periodo fra il 1845 e il 1850 è stata oggetto di interventi importanti, ad opera dell’arch. Giacomo Fumagalli di Canobbio (1805-1889). L’elemento più prezioso della chiesa è costituito dalla cappella dell’Immacolata, che contiene affreschi e stucchi seicenteschi e una pregevole statua lignea della Madonna, curata dalla bottega Albioli di Bellagio, del 1738. Durante i restauri del 1960 vennero inserite le vetrate di fra Roberto, la vasca battesimale, il grande crocifisso in bronzo di Milo Cleis e il tabernacolo di Cornelia Foster. L’organo è del 1990, della ditta Mascioni di Cuvio. 23 Comano Al passo coi tempi Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: Una politica di gestione rigorosa, un posizionamento nella fascia finanziaria superiore nell’elenco cantonale, il centro di Prospò ai piedi della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria, monumento storico, con la piazza abbellita dalle sculture di Nag Arnoldi, l’autosilo, i magazzini comunali, le scuole elementari a Tavesio, l’attuazione del piano particolareggiato in zona Priminzino, con la realizzazione della strada di quartiere via ai Ronchi. In prospettiva, fra i progetti a breve e media scadenza, la nuova sede della scuola dell’infanzia, l’aggiornamento del piano regolatore particolareggiato dei nuclei che darà indicazioni sulla conservazione e l’evoluzione degli edifici, il nuovo ecocentro intercomunale, interventi sul piano generale di smaltimento delle acque e lavori per l’acquedotto. 205 511 m 1.848 abitanti Comanesi (i Sgarbelée) 091 941.84.86 comano.ch [email protected] È la «fotografia» che il sindaco di Comano, Marco Valli, ha scattato all’attenzione dei lettori della «Rivista di Lugano», non senza sottolineare il buon rapporto, indipendentemente dalla collocazione politica, che qualifica il lavoro dell’esecutivo. La presenza dell’Ente televisivo (RSI, con oltre 700 collaboratori) fa parte di una realtà consolidata: oltre a offrire occasioni di lavoro per la popolazione locale, questa presenza ha creato i presupposti per la costruzione della strada cantonale Comano-Cureglia, arteria stradale oggi essenziale nell’assetto viario del polo di Lugano. Sindaco per quattro decenni, Emilio Degiorgi ha portato al settimanale luganese una riflessione sullo sviluppo del comune dall’immediato dopoguerra a oggi: da piccolo villaggio a carattere prettamente agricolo, pur sforzandosi di mantenere anche le sue tradizioni contadine, Comano ha ammodernato progressivamente la sua struttura, al passo con i tempi. «Circa le aggregazioni – dice Degiorgi – sono del parere che occorra prima trovare soluzioni di collaborazione con i comuni vicini per i principali servizi, come sembra orientato il Municipio. È torio, soprattutto a quello di carattere stagionale: fino alla prima guerra mondiale gli artigiani (pittori, gessatori, ecc.) si trasferivano in Lombardia e Piemonte, per rientrare temporaneamente nel periodo di fine-inizio anno. Poi la Svizzera interna, con puntate anche nel Giura bernese. Dal 1468 la parrocchia è autonoma, dopo lo smembramento dalla matrice di San Lorenzo a Lugano. Venne eretta in parrocchia la chiesa della Beata Vergine della Purificazione, attribuendole una vasta giurisdizione territoriale, con Savosa, Cureglia e Canobbio. La chiesa è monumento storico. utile concedersi un periodo di assestamento: non ci si può basare solo sul All’eremo di San Bernardo si saliproblema finanziario, ma occorre te- va in processione, ancora qualche denere conto dei valori e delle peculiarità cennio or sono. Attualmente vi si sale dei singoli villaggi». per l’Ascensione e per la messa che si celebra ogni prima domenica del Comano attribuisce particolare mese, da maggio a novembre, ma soimportanza ai problemi di carattere ur- prattutto per la sagra di San Bernardo banistico e pianificatorio: ha ricevuto la domenica ed il lunedì susseguenti il ben due premi dall’Associazione sviz- venti d’agosto. zera per la pianificazione del territorio (Gruppo regionale Ticino – ASPAN), Una particolarità è costituita, sul per la sistemazione del centro di pro- territorio di Comano, dalla presenza di tezione civile Prospò e poi il Piano svariati roccoli. Una pubblicazione cuparticolareggiato del comprensorio di rata da Giovanni Bianconi ne cita due: Priminzino a dimostrazione della vo- a «Vescámp» e il «Trèss». C’è pure la lontà di soddisfare le necessità della località denominata «ur Ròcul» che popolazione con un approccio rigoro- indica un pendio di prato e bosco con so e teso a salvaguardare il paesaggio una pozza sorgiva. e la natura. La ricchezza storico-culturale del territorio è documentata, fra altro, da diversi massi cuppellari, da preziosi affreschi e da diverse fontane. Dalle origini del villaggio alla Vicinia, dalla parrocchia alle chiese, inclusi gli oratori di San Rocco e San Bernardo. Gli eremiti si sono installati alla sommità del colle. Il Repertorio Toponomastico Ticinese dedicato al comune (1984) accenna anche al fenomeno migra- 24 25 Cureglia Vicinanza alla natura Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: «Si viene volentieri ad abitare a Cureglia. Questo vale soprattutto per le giovani famiglie. La posizione del paese favorisce la scelta, e la prossimità delle grandi aree verdi e boschive è un fattore di forte richiamo. A Cureglia si può uscire di casa e ritrovarsi, in meno di un minuto, immersi in boschi di castagno o in vigneti di grande bellezza». Il sindaco Emilio Martinenghi ha delineato a Raimondo Locatelli (cfr. «Rivista di Lugano» del 14 marzo 2008) la caratteristica più marcante del villaggio, ovvero la prossimità fra il nucleo abitato e la natura circostante. 110 430 m 1.358 abitanti Curegliesi 091 966.91.91 cureglia.ch [email protected] ben assicurati da molte associazioni. Il sindaco sottolinea anche l’opera pastorale del parroco don Mario Pontarolo «un amico della gente, tant’è che tutti a Cureglia lo stimano e gli sono affezionati». Fra gli anni Settanta e Novanta del secolo scorso il comune si è dotato delle infrastrutture richieste dall’espansione urbanistica, fra cui il potenziamento dell’acquedotto e la depurazione delle acque, mentre in tempi più recenti l’attenzione dell’autorità si è concentrata sul sistema di raccolta e separazione dei rifiuti, sull’edilizia scolastica, sulle opere a Infrastrutture adeguate allo carattere viario, ecc.. sviluppo del comune, servizi anche a livello intercomunale (sistema inNel corso dei secoli Cureglia ha formatico, polizia) e, fra i progetti, la dato i natali ad artisti e artigiani proriqualifica dei nuclei storici con una vetti. Impressionante la rassegna delnuova pavimentazione, l’ampliamen- le personalità che, dai secoli passati to del cimitero e la creazione di un fino ai nostri giorni, hanno valorizzato ecocentro con Comano, per citarne la comunità curegliese. Da Giovan alcuni. «Casa Rusca», sede dell’am- Battista Tarilli ai Caresana (pittori ed ministrazione comunale, è imprezio- architetti del XVI e XVII secolo), attivi sita da un parco naturale di grande nelle valli ticinesi e in Lombardia, Rocfascino: la recente ristrutturazione co, Antonio e Bonaventura Solari (tre parziale ha permesso di recuperare generazioni di artisti a Varsavia), Giuun ampio spazio a volta, seminterra- seppe Saroli (promosse il neoclassicito da destinare a sala multiuso, che smo in area emiliana), membri della consente alla popolazione di inten- famiglia Fontana (presenti in Olanda sificare i momenti aggregativi, già e a Milano); per arrivare ai momenti 26 attuali, con Tatiana Crivelli (professoressa di italianistica all’Università di Zurigo), Daniele Cleis (apprezzato pittore, xilografo e musicista), Pietro Antonini (direttore artistico della Fondazione per L’Orchestra della Svizzera Italiana) e altri protagonisti, non solo nel settore artistico. Una segnalazione particolare viene riservata a Domenico Tarilli di Cureglia, parroco di Comano «intellettuale di vasta fama, autore delle «Cronache Tarilliane» stampate nel 1993 dalle edizioni Armando Dadò per i comuni di Cureglia e Comano sotto il titolo di «Notizie dal Cinquecento». Troviamo, a Cureglia, riferimenti noti e conosciuti anche dagli abitanti della regione e oltre. Ad esempio il «Grotto Ticinese», ubicato sulla strada verso Origlio che ha una storia ultracentenaria. Antonio Maspoli l’ha pubblicata in un volumetto (Arti Grafiche Bottani, Cureglia) alla scadenza del secolo, nel 1988. Bisogna dunque ritornare al 1888, quando Guglielmo Martinenghi, sposato con Orsola Andreoli, aveva aperto il «Canvett da l’Elmo». Da allora ripetute trasformazioni hanno portato all’attuale struttura, con un centinaio di posti interni e due sale al primo piano, più 120 posti esterni disposti sotto alberi secolari. E certamente tutti i luganesi di non più giovane generazione conoscono le «gazzose Martinenghi», che producevano quello che popolarmente veniva definito «ul champagne cunt la baleta», riferito al sistema di chiusura della bottiglietta. Il marchio era stato venduto nel 1993 alla Feldschlösschen, che trasferiva poi la produzione a Taverne. Il processo di integrazione fra il nucleo dei cittadini autoctoni (fieri delle loro origini e della loro storia) e coloro che si sono progressivamente insediati negli ultimi decenni sul territorio curegliese, è avvenuto senza scosse nel migliore dei modi: l’espansione del comune non ha sovvertito valori ai quali i curegliesi di origine sono particolarmente legati. Anche i problemi che si affacciano a breve e medio termine (ad esempio la galleria Vedeggio-Cassarate, che da una parte ridurrà il numero dei veicoli in transito, dall’altra avrà sbocchi, per i fumi prodotti nel tunnel, sul territorio di Cureglia) sono sin d’ora affrontati e risolti con lo spirito costruttivo che da sempre ha animato l’apparato istituzionale del comune. 27 Lamone D a l v e c c hio nuc leo al S a n Zeno Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: 166 337 m 1.621 abitanti Lamonesi 091 960.19.80 lamone.ch [email protected] deggio sui piani / dove il bel verde è pregio d’eterna primavera». Così era diffusa l’immagine del paese attraverso i versi del poeta Elvezio Crivelli, meglio noto con il soprannome di «Fracass» ai tempi in cui prevalevano le attività rurali. Ancora oggi, accanto a un rilevante sviluppo delle attività nei settori industriali, artigianali e dei servizi, la viticoltura ha saputo ritagliarsi un suo spazio oltre i confini comunali e nazionali, grazie a numerosi vigneti «rifioriti» in tempi recenti sulle pendici del San Zeno e ai vini pregiati conosciuti a livello nazionale e internazionale. Un esempio emblematico: il San Zeno (prodotto dall’azienda vitivinicola Tamborini di Lamone) è l’unico vino svizzero che viene servito nella prima classe della Lufthansa, la compagnia aerea tedesca. Dal vecchio nucleo alla collina di San Zeno, dai boschi verdeggianti ai vigneti pregiati, dagli spazi pubblici ai quartieri abitativi, alla zona industriale. Lamone coniuga angoli storici e scorci paesaggistici con moderni spazi di vita, di ritrovo e di lavoro, come rileva il sindaco Marco Balerna sul sito del comune. Nell’opuscolo «Benvenuti a Lamone» il sindaco, fra l’altro, evidenzia che «tra l’antico e il moderno, Lamone rispecchia il classico paese ticinese, attento ai bisogni dei propri cittadini, coscienzioso nella sua amministrazione, rispettoso delle L’agricoltura e l’allevamento del sue radici ma aperto a nuovi cambia- bestiame non erano le uniche attività menti». dei lamonesi in «epoca rurale». Nel Seicento erano in funzione fornaci per «Lamone solatia gentil nel suo la terracotta, tra il Settecento e l’Otsereno, / che t’adagi nell’ombra del tocento si sviluppò l’industria della tuo vecchio San Zeno, / dove matu- bachicoltura. Lino e canapa venivano ran le viti, dove fra molti clivi / son trasformati in filo da tessere. Di fronsorridenti al ciel latin gli ultimi ulivi, te all’incremento della popolazione e / quieta al rezzo della sera fra boschi alla perdita degli alpeggi, numerosi e castani, bellissima ubertosa del Ve- abitanti si videro tuttavia costretti a 28 cambiare mestiere, divenendo muratori, pittori, falegnami e fabbri, o ad emigrare. Negli anni Sessanta del secolo scorso ci fu l’inversione di tendenza: dapprima arrivarono gli operai dall’Italia settentrionale – bergamaschi, bresciani, veneti e valtellinesi, poi gli immigrati dall’Italia meridionale, in particolare da Mesoraca, villaggio calabrese in provincia di Crotone, quindi cittadini portoghesi, cileni, serbi, croati, albanesi. Nucleo storico, zona nuova e frazione di Ostarietta, sono le parti distinte del comune. Il vecchio nucleo si trova alle falde della collina di San Zeno. La sua vetta, da cui si gode un impareggiabile panorama, è un’area di interesse archeologico cantonale. Nei pressi della chiesetta si trova infatti uno dei massi cuppellari più estesi e significativi della regione. Vi si arriva per diverse vie, tra cui un sentiero educativo che si snoda per cinque chilometri attraverso i territori di Lamone, Origlio, Ponte Capriasca e Taverne e che offre dieci soste per altrettante stazioni di osservazioni naturalistiche. A est del comune, in zona Selva, c’è il Percorso Vita al quale si accede dalle scuole consortili. In pianura, ai piedi della collina, vi sono le strutture pubbliche e gli spazi di aggregazione sociale: le scuole elementari, consorziate col comune di Cadempino, la scuola dell’infanzia, la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, il parco giochi, un campo da pallacanestro, la biblioteca comunale «Leggiamo» con i suoi quattromila libri a disposizione, il centro Parrocchiale nonché la nuova sede amministrativa che racchiude anche i locali per l’operatrice sociale intercomunale, il servizio di assistenza e cura a domicilio dell’associazione MAGGIO e una sede della polizia cantonale. Sempre più importante il ruolo assunto dal volontariato, attivo sia in ambito pubblico, sia nelle svariate associazioni private. Il paese, attraversato dall’autostrada, dalla strada cantonale e dalla linea ferroviaria, con la sua stazione e le fermate di numerosi mezzi pubblici è divenuto negli ultimi anni un polo di interscambio per gli spostamenti regionali. Con i comuni vicini sono sempre più intensi i contatti e le collaborazioni, premesse indispensabili per una probabile futura aggregazione, di cui già ora si intravedono fermenti in tutta la valle del Vedeggio. 29 Massagno Tr a l a g o e c o l l i n a Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: «Con i suoi seimila abitanti distribuiti su una superficie di meno di un chilometro quadrato, Massagno rappresenta un’importante e significativa realtà residenziale dell’agglomerato urbano del Luganese. A fronte di una densità abitativa fra le più alte in Svizzera ed una popolazione eterogenea, Massagno può al tempo stesso offrire un territorio ricco di aree di svago e di infrastrutture pubbliche, elementi che ne fanno un luogo privilegiato per attrattività e qualità di vita dell’intera regione. A questa particolarità unanimemente riconosciuta concorrono una struttura amministrativa di prim’ordine e un’offerta di servizi al pubblico di indubbia qualità e professionalità, in cui il cittadino subito si riconosce. 74 320 m 6.084 abitanti Massagnesi 091 960.35.35 massagno.ch [email protected] Un contributo essenziale allo spiccato senso di identità comunale viene garantito dall’opera capillare che le numerose società e associazioni, attive sul territorio, esercitano a favore della popolazione massagnese a livello sociale, culturale, sportivo e di svago. In questi termini il sindaco di Massagno, Giovanni Bruschetti, delinea (nel sito massagnese) aspetti di una comunità caratterizzata dalla dedizione e dell’impegno profuso da un buon numero di persone che – individualmente, nei partiti politici o nell’ambito delle numerose società – si adoperano nel servizio della cosa pubblica e della popolazione, soprattutto nei confronti dei giovani e degli anziani. Dal pun- to più basso (i 321 m di La Punta) a quello più alto (439, il culmine della collina di Praccio ai Tre Pini) la convivenza, anche fra persone di varie etnie ed estrazione sociale, si basa su valori civili condivisi ed apprezzati. L’economia del comune segna la presenza di negozi per acquisti di prima necessità attivi lungo via San Gottardo e nei diversi quartieri. Scomparse le fabbriche, resta solo la sede farmaceutica dell’IBSA, pure destinata in futuro ad una trasformazione, anche per la recente modifica del piano regolatore dell’area interessata che è diventata residenziale. Massagno ospita l’agenzia della Cornèr Banca in Piazza Santa Lucia, mentre per il turismo sono a disposizione alcune pensioni, garni e ristoranti di buona qualità, due viali per il gioco delle bocce, nonché l’antico grotto Valletta, di proprietà del comune. Per quello che attiene ai rapporti con i comuni vicini e con la Città di Lugano, da diversi anni ormai Massagno ha instaurato fattivi rapporti di collaborazione e di dialogo intesi a garantire un’ottimale gestione del territorio. In tal senso devono essere interpretati gli importanti progetti che il comune attivamente condivide e conduce sia con la Città (area Città Alta) che con i comuni della fascia collinare (Polizia intercomunale e altre collaborazioni). annoverare tra i suoi concittadini quali il Consigliere federale Giuseppe Lepori ed i consiglieri agli Stati Renzo Respini e Filippo Lombardi, il Consigliere Nazionale Francesco Masina. A livello cantonale i Consiglieri di Stato Giuseppe Lepori, Alberto Lepori, Claudio Generali, Renzo Respini nonché numerosi membri del Gran Consiglio di tutti i partiti politici. In questo contribuisce anche l’attenzione per la storia, che risale alle epoche medievali, attenzione incentivata dalle altre pubblicazioni, come ad esempio le «Note Storiche», riunita del prof. Domenico Robbiani, già direttore delle scuole massagnesi. Una particolarità di Massagno è l’Azienda elettrica, sorta grazie allo sfruttamento del bacino imbrifero del Cassarate. Massagno cominciò a produrre energia il 1 aprile 1925, in uno spirito di caparbia riaffermazione dell’indipendenza comunale. Uno degli obiettivi di preparazione all’apertura del mercato è stato la trasformazione dell’Azienda in società anonima. Nell’ambito delle strutture scolastiche, Massagno dispone di tutti gli ordini di scuola, dell’infanzia, elementare, media ed ha in progettazione la ristrutturazione del Centro scolastico Nosedo. Si è dotato negli anni Settanta di una casa montana, il «Roseto» ad Airolo, molto apprezzata dalle Tale particolare situazione è te- scuole di Massagno e aperta anche stimoniata dai numerosi politici illu- ad altri e numerosi comuni. stri che Massagno ha potuto finora Massagno sviluppa al suo interno una democrazia diretta e immediata, proprio perché una cerchia vasta di cittadini (in un’epoca di preoccupante disaffezione per la cosa pubblica) si interessa e partecipa a definire i destini comunitari. 30 31 Origlio Il laghetto autentica perla Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: Un connubio inscindibile, Origlio e il suo laghetto, autentica perla ambientale. Un patrimonio di valore inestimabile, dal 1991 sotto protezione cantonale. Proprietario ne è il patriziato, mentre la zona attorno al bacino è del comune. Sul lato nord del lago il canneto, periodicamente sfalciato, ospita animali, insetti e uccelli; sulla superficie galleggiano le ninfee e l’acqua consente la riproduzione dei pesci, dando nutrimento alle libellule. A nord-est uno stagno permette la riproduzione degli anfibi. Esiste anche la leggenda del laghetto di Origlio, inserita nel «sentiero raccontato» della Capriasca, che ha ad Origlio il punto di partenza e di arrivo. Per il sindaco Ernestina Mascioni, in carica dal 1996 (cfr. «Rivi- 32 211 452 m 1.340 abitanti Origliesi 091 945.15.55 origlio.ch [email protected] sta di Lugano», numero speciale sul comune del 12 settembre 2008) il laghetto costituisce il fiore all’occhiello per una comunità attestata nel verde della natura. Il comune ha esaurito le principali opere a carattere pubblico per garantire agli abitanti un assetto infrastrutturale che soddisfa le molteplici esigenze. Il risanamento delle scuole, il riordino dei rifiuti urbani, la nuova organizzazione dei posteggi sono le opere attualmente all’esame del Municipio. Il nucleo è ben ristrutturato, salvaguardando le peculiarità edificatorie: il pregio di alcune abitazioni e un acciottolato di splendida fattura. Ville e casette unifamiliari fanno da contorno. Un recente sondaggio della SUPSI (al quale ha partecipato circa la metà della popolazione) ha dato risultati più che confortanti: gli abitanti apprezzano il contesto socio-economico dallo sviluppo misurato e ordinato, le ottime strutture a carattere pubblico, i servizi efficienti, l’habitat relativamente tranquillo. Con qualche riserva, concernente il traffico molto intenso lungo la dorsale, vicino al cuore del villaggio, in direzione Taverne-Torricella. Comunque: fascino straordinario dell’ambiente e marcato senso dell’accoglienza. Comune a carattere residenziale, ma con una vita sociale parecchio animata. Dal profilo demografico l’aumento più marcato della popolazione si è registrato a partire dagli ultimi tre decenni: dal 1980 al 1990 l’incremento è stato del 90 per cento ed ora la popolazione non è lontana dalle 1.500 unità. Da paese agricolo ed artigianale a località residenziale, come si è del resto verificato per altri comuni della cintura cittadina. Nei secoli passati il flusso migratorio aveva portato lontano alcuni conterranei, distintisi anche nell’ambito degli «artisti dei laghi» come costruttori e decoratori. Negli ultimi tempi si è manifestata l’inversione della tendenza, che ha fatto affluire nel comune personalità di spicco in campo politico, artistico, culturale, manageriale e sportivo. Nel giugno del 2007 è stato inaugurato il laboratorio agricolo «La Fattoria» di proprietà dell’Opera ticinese per l’assistenza alla fanciullezza (OTAF). Ci sono anche tre centri importanti per l’ippica: le scuderie San Giorgio, Hubertus e Schimmel. La scuola Rudolf Steiner, presente da diversi anni sul territorio, ha registrato un grande sviluppo. Per quanto riguarda il culto, Origlio faceva parte della Pieve capriaschese, dalla quale si staccò nel 1583, dopo che San Carlo l’aveva eretta a parrocchia. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Vittore Mauro e si situa nella frazione di Carnago. La chiesa di Santa Maria Immacolata e di San Giorgio sorge sopra il villaggio, sulla collina degradante verso il nucleo. Architetti, marmorini, muratori, stuccatori, incisori hanno impreziosito il luogo sacro con le loro opere, soprattutto dal Seicento all’Ottocento. A lungo questa chiesa è stata luogo di pellegrinaggio e di devozione popolare. 33 Porza Em o z i o nante sg uardo s ul l a c ittà Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: Gli abitanti di Porza erano chiamati «saltasciücc» (termine ricuperato nel Carnevale del villaggio, ovvero «Ul Saltasciüc») perché ai tempi se volevano raggiungere Lugano dalla collina erano obbligati a scavalcare i tronchi d’albero caduti sul sentiero. Infatti, come rileva il sindaco Roberto Bizzozero nel sito internet del comune, «molti porzesi svolgono la loro attività principale in città. Poi, la sera, amano ritornare in paese, dove ritrovano un ambiente collinare ed un’oasi di verde che è sicuramente apprezzata. Dal monte San Rocco e non solo da quel punto si può approfittare della bellezza del paesaggio e di una vista impareggiabile». Ma il comune è fortemente radicato nella realtà di questo comparto territoriale del Luganese. 176 483 m 1.482 abitanti Porzesi 091 941.17.83 porza.ch [email protected] tanti è rivolta al nuovo quartiere di Cornaredo, all’uscita della galleria che unisce Lugano alla Valle del Vedeggio. Un importante progetto pianificatorio intercomunale che, oltre a Porza, coinvolge Canobbio e Lugano. L’apertura della nuova galleria che collegherà l’asse autostradale con il comparto nord del polo urbano aprirà nuove prospettive anche al comune di Porza. Ci sarà dunque una «porta di accesso» al polo urbano, anche nell’ottica di risolvere importanti esigenze funzionali come strutture intermodali e posteggi per i pendolari. Tutto nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. «Il polmone della città», come si legge nel volume «Venticinque comuni ticinesi» (che raccoglie articoli apparsi sul «Giornale del Popolo», nel caso Da tempo, e per i prossimi anni, specifico il contributo riferito a Porza): l’attenzione dell’autorità e degli abi- la zona bassa (Resega) destinata alle industrie, che ospita pure la pista del ghiaccio; quella collinosa, di carattere residenziale e inoltre l’entroterra, divisa fra residenze e agricoltura. Nella giurisdizione di Porza è pure inclusa la proprietà dell’ex castello di Trevano, divenuto ora un centro cantonale per gli studi e per la formazione professionale. «La vicenda del castello – si legge in «Storia di Porza» di Giorgio Galli – è legata principalmente ai Brocchi (…) poi al russo barone Von Derwies (…) e infine a Louis Lombard, con i fasti artistici e mondani che sono ancora nella «memoria d’uomo». Dalle scoperte archeologiche alla Vicinia, dall’origine dei casati fino al censimento del 1801 che attribuiva a Porza un totale di 258 abitanti. E poi la descrizione degli «Huomini» di Porza, fra i quali un personaggio del Quattrocento, l’ing. Bernardo Biondetti, che ricevette dall’Ordine di Gerusalemme l’investitura della «Commenda di Contone» in premio «delle difese da lui apprestate all’isola di Rodi minacciata dai Turchi». Nella presentazione della storia del patriziato di Porza viene evocata una vertenza «rimasta aperta per 124 anni per la questione del Prato della Bolla» e «per 86 anni per l’affare della polizza concernente un prestito di mille lire», vertenza poi conclusasi il 2 febbraio 1934 con l’accordo fra i patrizi e Daria Borsari. Quest’ultima rappresentata da Giuseppa Caligari nata Aostalli, in quanto la Borsari era tornata in America. Alla storia della parrocchia viene riservato, nel libro, uno spazio importante, con una descrizione dai contorni poetici per quanto riguarda la chiesa dei Santi Bernardino e Martino che «troneggia civettuola dall’alto del poggio spaziante sulla sottostante piana del Cassarate, cosparsa da un groviglio mostruoso di case e palazzi. E dove lo sguardo si addol- 34 cisce guardando l’azzurro del lago, i monti gli fanno corona fin giù, verso il San Giorgio, già in tempi antichi (e che nostro malgrado non siamo arrivati a stabilirne con certezza l’epoca) esisteva una chiesetta costruita dai Vicini di Porza…» Nella parrocchia si conservano cinque tele figuranti Santa Lucia, Santa Caterina, la Madonna e Sant’Antonio, la Madonna e San Carlo Borromeo, la Santissima Assunta tra angeli e santi. Le due sante furono dipinte verso la fine del 1500 e sono opere attribuibili ai pittori di Cureglia, Tarilli, Caresana o di artigiani della loro cerchia. L’esistenza delle opere tarilliane a Porza è attestata dalle pubblicazioni di Luigi Brentani. Porza ha avuto un sindaco di lungo corso, Pio Regazzoni, che nella seconda metà del Novecento ne ha gestito il passaggio da comune agricolo a comune residenziale fra i più pregevoli e ricercati dell’intera zona del lago di Lugano. Pio Regazzoni, «ul sindich» per eccellenza, era padre di Clay (1939-2006) sicuramente lo sportivo ticinese più conosciuto nel mondo. Un pilota di gran classe, vincitore di diversi Gran Premi di Formula 1, uno sportivo amato da tutti per le sue doti al volante e anche per la sua simpatia. Porza gli ha dedicato la moderna e ampia struttura multiuso, la «Sala Clay Regazzoni». 35 Savosa Infrastrutture di prim’ordine Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: Infrastrutture di prim’ordine: così le definisce il sindaco di Savosa, ing. Raffaele Schärer, nel saluto indirizzato agli internauti sul sito del comune. Centro sportivo Valgersa, con piscina e campo di calcio, il parco di Via Vira, servizi comunali efficienti, due supermercati, due banche e una farmacia (tutti concentrati in via San Gottardo, vicino ai servizi pubblici principali, come l’amministrazione comunale, la scuola elementare e dell’infanzia). Il centro sportivo Atlantide è ben frequentato. Casa per anziani di proprietà privata, centro diurno per anziani, «Centro Pettirosso» della fondazione Bösch, iniziative culturali e ricreative promosse dalla commissione istituita dal Municipio nel 2006: mentre in prospettiva il riassetto 74 437 m 2.175 abitanti Savosesi (i Picítt) 091 960.19.79 savosa.ch [email protected] della zona commerciale (via San Gottardo) dotata di un vero centro comunale, una piazza e un luogo d’incontro. Casa per anziani intercomunale. Collaborazione con i comuni vicini anche per lo smaltimento rifiuti e altro ancora. Una «fotografia» del comprensorio, quella del sindaco, proiettata anche nel futuro: uno spirito costruttivo che ritroviamo anche nella presentazione del libro «Storie e cose del buon tempo», firmata dall’autore Giuseppe Foletti nell’edizione a cura del comune di Savosa (1979): «È compito di ognuno di continuare con onestà di intenti e con spirito evoluto e aperto, anche alla rinuncia se necessario, verso l’avvenire. Affinché i problemi che si affacciano ogni giorno nella vita del nostro comune, in armonia fra autorità e popolazione, possano trovare pacifica soluzione per il bene e nell’interesse della collettività». Il libro ricupera la storia attraverso i secoli. Ed è interessante notare la partecipazione di «savosesi e rovellesi» al pronunciamento di Pian Povrò all’inizio del 1800, quando i luganesi insorsero contro il direttorio centralista di tipo francese. «Il Congresso di Pian Povrò fu un’assemblea plebiscitaria di grandissimo valore e maturazione civica che dichiarò decadute le autorità dell’Elvetica e proclamò l’indipendenza e la sovranità del popolo luganese». Le terre di San Maurizio, gli antichi diritti di pastura, casati, proprietà laiche nel Medioevo e altri aspetti del territorio, costituiscono capitoli di rilievo della pubblicazione: pure l’acqua, che si sprigionava dai pozzi di Savosa, Rovello e Crocifisso assume un’importante valenza, per motivi intuibili. L’omaggio si estende anche alla scuola di un tempo, quando i banchi erano sempre sporchi di inchiostro «la carta geografica, rossigialli i confini / dolce, serio il ritratto di Stefano Franscini». Giuseppe Foletti spiega anche le differenze fra il dialetto campagnolo e quello cittadino: ad esempio boccone («bucon» in campagna e «bucun» in città) mentre il contadino non direbbe «la mia miee» o «la mia sciura», bensì «la me dona». 36 Per quanto riguarda la parrocchia il rimando nel tempo concerne lo smembramento dalla chiesa collegiata di San Lorenzo a Lugano all’aggregamento interinale alla parrocchia di Porza (1801) e all’erezione a parrocchia autonoma (1825). Don Ernesto Aostalli, dapprima parroco a Sonvico, fu eletto con l’unanimità dei voti parroco di Savosa il 24 gennaio 1834. In un primo tempo il parroco è comune con quello della parrocchia di Porza, in seguito con quello della parrocchia di Vezia, come attualmente. Nel 1871 venne eretta la Confraternita del Santissimo Sacramento di Savosa. Un capitolo conclusivo è dedicato alle elezioni comunali in varie epoche. Non manca qualche escursione poetica in chiave umoristicaapolitica, come questa: «Non più passeggiata sopra quei calli/del sindacato, lieto Aostalli/Gloria a Savosa, popolo gagliardo/che dei Pandolfi scelse l’Edoardo». Elvezio Crivelli, con lo pseudonimo di «Petit Bruit» (così firmava i suoi scritti) «sapeva toccare le corde del puro lirismo con movenze classiche ed impeccabili». Un personaggio non savosese, ma «amico di Savosa e di tutti» che si prodigava in occasione di feste patriottiche e di beneficenza, di feste politiche «sempre trovando nuove tonalità». 37 Vezia Un comune agricolo residenziale Superficie totale in ettari: Altitudine media s. l. m.: Popolazione: Nome abitanti: Cancelleria: Indirizzo internet: Indirizzo e-mail: 138 370 m 1.900 abitanti Veziesi 091 966.53.34 vezia.ch [email protected] del 1591 si ricorda che nelle vicinanze di San Martino vi risiedevano 18 famiglie e che la Comunità di Vezia era divisa in tre parti (frazioni): la prima parte sicuramente sul colle di San Martino, la seconda ravvisabile nel nucleo storico e la terza nell’attuale Ca’ del Caccia. Verso la metà del 1800 Nei documenti d’archivio in gene- Vezia contava 270 anime. Attualmenrale si cita il toponimo «Vescia» che te quasi 2.000. qualcuno fa derivare dalla leguminosa «veccia», largamente sfruttata un Il comune era inserito nella civiltà tempo in agricoltura sia per l’alimen- rurale: circondato da vigneti, campi e tazione umana sia per la produzione pascoli, con stalle e masserie. «Il territorio era dei più pingui e dei meglio dei foraggi. coltivati del distretto». Ma il tempo e Vezia, capoluogo del Circolo del l’uomo hanno modificato la natura distretto di Lugano e sede della Giu- di Vezia. Solo il nucleo storico con le dicatura di Pace, si divideva, nell’Ot- case tutte vicine le une alle altre ritocento, in Vezia di dentro e Vezia di flettono nell’insieme e percepiscono fuori. Comunque già in un documento ancor oggi i lontani echi del passato. Parlare della storia di Vezia è parlare dell’evoluzione socio-economica di tutto il canton Ticino. Il primo cenno al paese di Vezia si trova in un documento del 1297 riguardante i diritti fondiari del vescovo di Como sulle sue terre. 38 Proprio nel nucleo si erge la casa dove nacque Padre Agostino Daldini (18171895), al secolo Gioachino, insigne botanico, conosciuto internazionalmente. Sulla sua facciata fanno bella mostra i grandi mosaici, pieni di luce e colori, di Raffaello Somazzi, raffiguranti i simboli dei quattro evangelisti. Di particolare rilevanza storicoculturale è anche l’imponente Villa Negroni-Prati, ai tempi Villa Morosini, eretta attorno alla metà del Settecento, ora proprietà del comune di Lugano, sede del prestigioso Centro di Studi Bancari dal 1989. Nella cappella (mausoleo), fatta erigere dalla famiglia Morosini (sec. XVIII), si conservò per anni il corpo del patriota Emilio Morosini (1831-1849), caduto con Enrico Dandolo e Luciano Manara nel 1849 per la difesa della Repubblica romana. Qui si custodì anche, fino al 1895, il cuore imbalsamato, e chiuso in una teca d’argento, dell’eroe nazionale polacco Taddeo Kosciuszko, morto nel 1817 a Soletta. Al generale polacco la Comunità di Vezia dedicò la strada che conduce a Cureglia. Sulla collina del paese domina il piccolo oratorio della Madonna delle Grazie di San Martino, eretto probabilmente nel tardo Settecento, ma che affonda le sue radici in epoche molto remote. La prima costruzione risale infatti all’epoca carolingia, poi sostituita da un oratorio romanico e infine dall’attuale tardo-barocco. Resta comunque il fatto che la citazione più antica di oratorio di San Martino è del 1571. È convinzione tramandata nel popolo di Vezia che l’oratorio sorgesse sui resti di un antico maniero di cui si vedono ancor oggi i segni visibili nei siti attorno alla sommità del colle. Nell’interno della chiesetta figura un dipinto cinquecentesco di sapore leonardesco rappresentante la Madonna. Attorno, o poco dopo, l’anno 1600, gli uomini di Vezia pensarono di costruire una chiesa più comoda e più vicina. Essa fu intitolata a Santa Maria Annunciata. La chiesa ottenne l’attuale aspetto nel 1800 circa. Subì ripetuti restauri. Sulla volta figura un affresco di autore ignoto raffigurante l’Annunciazione (fine 1800). Una bella copia della tela di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano (1567 - 1632), è conservata dietro l’altare maggiore e raffigura anch’essa l’Annunciazione. Presente anche la palude di San Martino che riveste un’importanza nazionale sia come palude bassa sia come sito di riproduzione di anfibi. In essa sono presenti il tritone punteggiato meridionale, il tritone crestato e la rana dalmatina, specie minacciate di estinzione. Annoveriamo infine sul territorio la Tenuta Bally, dovuta all’opera pionieristica di Otto Bally che, grazie alla bonifica di territorio in precedenza alluvionale, ha portato agli inizi del XX secolo a sviluppare ampie aree di terreni dediti alla coltivazione agricola e vinicola. Oggi Vezia è dunque comune residenziale che ha saputo mantenere la sua tradizione rurale agricola. Christian Torriani 39 Domenica 6 giugno 2010 I dieci comuni della collina Nord di Lugano sono lieti di invitarvi alla prima edizione dell’evento “scollinando” Giornata di animazioni dislocate su tutto il territorio della collina che coinvolgeranno grandi e piccini. Quando mi venne chiesto di trovare una soluzione grafica che riuscisse a rappresentare i dieci Comuni, diversa dagli stemmi presenti sui gonfaloni e sul materiale di cancelleria, ma che potesse comunque distinguere le varie entità, evitando che una primeggiasse sull’altra, più che affidarmi ad un’ispirazione celeste, ho tratto spunto dalla Terra e dalla Natura che sono ben presenti nello spirito di «scollinando». scorrono riali e fossi; lì vi crescono parecchi frassini e parecchi noci e la scelta è caduta su questi ultimi. Origlio si affaccia sul proprio laghetto e la scelta del giunco palustre mi è sembrata d’obbligo; mentre sul poggio dove si trova Porza, oltre ai vigneti, crescono parecchi ulivi. Di Savosa ricordo i platani di Valgersa e della Canva che d’estate creano frescura ed invitano a trascorrere le serate all’aperto. Osservando gli stemmi comunali ed andando a visitare i dieci siti internet, ho notato quanto alta fosse la considerazione rivolta agli alberi. Non mi è stato difficile ideare dei binomi Paese-albero. Siccome Cadempino (un pino), Canobbio (la canapa), Massagno (un castagno) e Vezia (la veccia) hanno un albero o una pianta nello stemma comunale, ho cercato i restanti sei abbinamenti. Per Comano ho pensato alla vite, visto che parecchi vigneti importanti si trovano sul suo territorio ed a Cureglia ho abbinato il gelso, albero le cui foglie, nel passato, sono servite a nutrire i bachi da seta. Lamone possiede un’ampia porzione di pianura dove Sfogliando l’opuscolo si potrebbe notare un allineamento Comune-albero non sempre omogeneo; è un arbitrio che mi sono preso per le esigenze di impaginazione di testi e numero di righe assai variabili e per ricordare anche l’imprevedibilità della Natura. L’evento sarà animato da artisti da strada professionisti con spettacoli mozzafiato, proposte di passeggiate, giochi a premi e attività sociali di vario genere, per tutto l’arco della giornata. Non mancate! Passeggiando per la collina ci sarà da divertirsi ... ... scoprendo i luoghi più incantevoli del territorio! Informazioni dettagliate seguiranno nel programma della giornata. Spero di aver fatto cosa gradita alla nostra gente di potersi identificare, per una volta, negli alberi e nelle piante che crescono attorno a noi, così come anticamente facevano i Celti, che seguivano un calendario ed un particolare oroscopo legati appunto a queste creature. Stefano Crivelli Castagno - Massagno Pino - Cadempino Giunco - Origlio Canapa - Canobbio Ulivo - Porza Vite - Comano Platano - Savosa In collaborazione con Banche Gelso - Cureglia Veccia - Vezia del Luganese Noce - Lamone 40 41 42 Parchi e zone di svago 1 Cadempino 2 Canobbio 3 Comano 4 Lamone 5 Massagno 6 Origlio 7 Origlio 8 Porza 9 Savosa 10 Savosa 11 Vezia Parco giochi di Via alle Scuole Maglio Parchi - Vescampo, San Bernardo, Quattro strade, Prospò, Crena Sentiero di San Zeno Parco Tre Pini (Roccolo) Laghetto, riserva naturale Area di svago San Clemente - San Zeno Area di svago San Rocco Centro sportivo Valgersa Centro svago Parco Vira Riserva Bolla di San Martino Monumenti storici 12 Canobbio 13 Comano Villa Fumagalli Oratorio di San Bernardo 14 Cureglia 15 Lamone 16 Massagno 17 Massagno 18 Massagno 19 Origlio 20 Porza 21 Savosa 22 Vezia 23 Vezia Parco e casa Rusca Oratorio di San Zeno Cappella affrescata in Selva, presso Rovello Oratorio della Madonna della Salute Oratorio di Sant’Antonio da Padova Chiesa di San Giorgio e di Santa Maria Immacolata Oratorio di San Rocco Monastero degli umiliati di San Maurizio Oratorio di San Martino Villa Negroni e parco Punti d’interesse 24 Canobbio 25 Comano Roccolo, Zona Corba Atelier di Nag Arnoldi 26 Comano 27 Cureglia 28 Massagno 29 Origlio 30 Porza 31 Porza 32 Savosa 33 Savosa Studi Radiotelevisivi RSI Roccolo del Gaggio Casa Foletti , Frazione di Gerso Nucleo Storico Tomba di Clay Regazzoni Vecchio torchio Masseria di Trevano Roccolo località “Mattor” Nucleo storico Punti panoramici 34 Canobbio 13 Comano 15 Lamone 5 Massagno 21 Savosa 30 Porza Sagrato Chiesa di San Siro Oratorio di San Bernardo Oratorio di San Zeno Parco Tre Pini (Roccolo) Monastero degli umiliati di San Maurizio Chiesa dei Santi Martino e Bernardino 8 22 10 MASSAGNO 18 28 17 16 5 9 32 21 SAVOSA 22.12.2009 17:41:32 • Lugano stazione FFS 12 34 24 Collina residenziale Nord di Lugano 3 4 30 PORZA 20 31 33 11 comuni con parecchie analogie, determinate dal passaggio progressivo (avvenuto dall’immediato dopoguerra agli inizi del nuovo millennio) dalla civiltà rurale alla sempre più evidente vocazione residenziale. Ma ognuno con la sua storia, con i suoi personaggi, pubblici e non, che hanno marcato le varie epoche. Questa pubblicazione non vuole e non può essere esaustiva: l’obiettivo è quello di stimolare curiosità, anche verso l’ampio patrimonio artistico-culturale, per la rivisitazione di percorsi e luoghi che hanno fatto la storia di comunità attestate alla periferia di Lugano. Dieci comuni, una pubblicazione, un evento. Tutto è nato attorno a un tavolo di lavoro, dove i delegati comunali hanno deciso di sedersi. Così si è anche approfondito il «Masterplan delle zone verdi», riferito all’utilizzazione del territorio non edificato. Piergiorgio Baroni VEZIA 23 COMANO 25 LAMONE CANOBBIO 26 14 CADEMPINO 1 2 CUREGLIA 27 13 6 15 7 29 ORIGLIO Ventimila abitanti, una decina di comuni: ecco la collina residenziale dell’ «agglomerato urbano» comprendente Cadempino, Canobbio, Comano, Cureglia, Lamone, Massagno, Origlio, Porza, Savosa e Vezia. Comuni che possono giocare un ruolo importante negli assetti territoriali che si vanno progressivamente delineando dal Ceresio fino al Monte Ceneri. Il sindaco di Massagno, Giovanni Bruschetti, evidenzia perciò «una sommatoria di contributi diversificati e complementari, che assieme determinano qualcosa di estremamente attrattivo e concorrenziale». Una percezione, condivisa anche dal sindaco di Lugano, Giorgio Giudici: i piani regolatori concepiti da ogni singolo comune sono ormai obsoleti e quindi, la necessità di costruire, con il tempo, la città-regione dove ogni comunità ha un ruolo ben definito. Ecco dunque la collina nord di Lugano, in larga misura immersa nel verde: dieci 2 Cartina8.indd 1 Capriasca Taverne 19 Impressum Coordinamento infovel – centro di competenze per la mobilità contenuti sostenibile e direzione lavori Fiorenza Trento Redazione Testi Piergiorgio Baroni Stefano Crivelli Raffaele Domeniconi ScollinandoCOPERTINA.indd 2 Grafica Stefano Crivelli Fotografie Cancellerie comunali, Stefano Crivelli, infovel Produzione 3sixty Marketing Services Sagl, Porza 22.12.2009 17:37:41 scollinando “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” SCollinando Marcel Proust per la collaborazione e il controllo dei dati forniti. Studi Associati SA, Lugano, per la messa a disposizione di dati raccolti. ScollinandoCOPERTINA.indd 1 Pubblicato gennaio 2010, tiratura: 10.000 copie. Si ringraziano I segretari comunali e le cancellerie dei 10 comuni CadempinoCanobbio CuregliaComanoLamone MassagnoOriglioPorza SavosaVeziaCadempino CanobbioCuregliaComano LamoneMassagnoOriglio PorzaSavosaVezia CadempinoCanobbio CuregliaComanoLamone MassagnoOriglioPorza SavosaVeziaCadempino CanobbioCuregliaComano LamoneMassagnoOriglio PorzaSavosaVezia 22.12.2009 17:37:38