Tavola internazionale dei Pesi Atomici
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Tavola internazionale dei Pesi Atomici
Romane.qxd 28-09-2009 11:29 Pagina I Tavola internazionale dei Pesi Atomici Basata sulla massa atomica relativa di 12C ⫽ 12. I seguenti valori sono relativi agli elementi presenti nei materiali di origine terrestre e ad alcuni elementi artificiali. I valori tra parentesi sono i numeri di massa dell’isotopo di semivita maggiore. Nome Simbolo Afnioh Alluminioa Americiod,e Antimonio Argentog Argonb,g Arsenicoa Astatod,e Attiniod,e Azotob,g Bario Berkeliod,e Berillioa Bismutoa Bohriod,e Borob,c,g Bromo Cadmio Calciog Californiod,e Carbonio Ceriob,g Cesioa Cloro Cobaltoa Cromo Curiob Disprosioe,g Dubniod,e Einsteiniod,e Eliog Erbiog Europiog Fermiod,e Ferro Fluoroa Fosforoa Francio Gadoliniog aElementi Hf Al Am Sb Ag Ar As At Ac N Ba Bk Be Bi Bh B Br Cd Ca Cf C Ce Cs Cl Co Cr Cm Dy Db Es He Er Eu Fm Fe F P Fr Gd Numero atomico 72 13 95 51 47 18 33 85 89 7 56 97 4 83 107 5 35 48 20 98 6 58 55 17 27 24 96 66 105 99 2 68 63 100 26 9 15 87 64 Peso atomico 178.49 26.981539 (243) 121.75 107.8682 39.948 74.92159 (210) (227) 14.00674 137.327 (247) 9.012182 208.98037 (264) 10.811 79.904 112.411 40.078 (251) 12.011 140.115 132.90543 35.4527 58.93320 51.9961 (247) 162.50 (262) (252) 4.002602 167.26 151.965 (257) 55.847 18.9984032 30.973762 (223) 157.25 Nome Gallio Germanio Hassiod,e Idrogenob,c,g Indio Iodioa Iridio Itterbiog Ittrioa Kriptonc,g Lantaniog Laurenciod,e Litiob,c,g Luteziog Magnesio Manganesea Meitneriod,e Mendeleviod,e Mercurio Molibdeno Neodimiog Neonc,g Nettuniod,e Nichelh Niobioa Nobeliod,e Olmioa,b Oroa Osmiog Ossigenob,g Palladiog Piombob,g Platino Plutoniod,e Poloniod,e Potassio Praseodimioa Promeziod,e,h Protoattiniof Simbolo Numero atomico Ga Ge Hs H In I Ir Yb Y Kr La Lr Li Lu Mg Mn Mt Md Hg Mo Nd Ne Np Ni Nb No Ho Au Os O Pd Pb Pt Pu Po K Pr Pm Pa 31 32 108 1 49 53 77 70 39 36 57 103 3 71 12 25 109 101 80 42 60 10 93 28 41 102 67 79 76 8 46 82 78 94 84 19 59 61 91 Peso atomico 69.723 72.61 (277) 1.00794 114.82 126.90447 192.22 173.04 88.90585 83.80 138.9055 (260) 6.941 174.967 24.3050 54.93805 (268) (258) 200.59 95.94 144.24 20.1797 (237) 58.69 92.90638 (259) 164.93032 196.96654 190.2 15.9994 106.42 207.2 195.08 (244) (209) 39.0983 140.90765 (145) 231.03588 Nome Radiod,e,g Radond,e Rame Renio Rodioa Rubidiog Ruteniog Rutherfordiod,e Samariog Scandioa Seaborgiod,e Selenio Siliciob Sodioa Stagnog Stronziob,g Tallio Tantalio Tecneziod,e Telluriog Terbioa Titanio Toriob,f,g Tullioa,b,h Tungstenoh Ununbiod,e Ununniliod,e Ununquadiod,e Unununiod,e Ununhexiumd, e Ununoctiumd, e Ununpentiumd, e Ununtriumd, e Uranioc,f,g Vanadio Xenona,c,g Zinco Zirconiog Zolfob Simbolo Numero atomico Peso atomico Ra Rn Cu Re Rh Rb Ru Rf Sm Sc Sg Se Si Na Sn Sr Tl Ta Tc Te Tb Ti Th Tm W Uub Uun Uuq Uuu Uuh Uuo Uup Uut U V Xe Zn Zr S 88 86 29 75 45 37 44 104 62 21 106 34 14 11 50 38 81 73 43 52 65 22 90 69 74 112 110 114 111 116 118 115 113 92 23 54 30 40 16 (226) (222) 63.546 186.207 102.90550 85.4678 101.07 (261) 150.36 44.955910 (266) 78.96 28.0855 22.989768 118.710 87.62 204.3833 180.9479 (98) 127.60 158.92534 47.88 232.0381 168.93421 183.85 (285) (281) (289) (272) (293) (294) (288) (284) 238.0289 50.9415 131.29 65.39 91.224 32.066 con un solo nuclide stabile. per i quali variazioni note dell’abbondanza isotopica nei campioni terrestri limitano la precisione del peso atomico riportato. cElementi per i quali gli utilizzatori dovrebbero essere a conoscenza del fatto che nei campioni commerciali sono possibili notevoli variazioni dei pesi atomici, causate da procedure di separazione artificiale non note o non segnalate. dElemento che non ha nuclidi stabili. eElementi radioattivi privi di una composizione isotopica terrestre caratteristica fUn elemento, privo di nuclidi stabili, che mostra un campo di composizioni caratteristiche terrestri dei radionuclidi di lunga vita tale che gli si può assegnare un peso atomico significativo. gIn alcuni campioni geologici questo elemento ha una composizione isotopica anomala, corrispondente a un peso atomico alquanto diverso da quello riportato. hAfnio, Nichel, Promezio e Tullio sono denominati anche Hafnio, Nickel, Prometio e Tulio. Il Tungsteno è chiamato anche Wolframio. bElementi Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina II Dello stesso Editore: ABBOTTO/PAGANI – Chimica eterociclica ABELES – Biochimica ALESCIO – Biologia dinamica AMEND/MUNDY/ARMOLD – Chimica generale, organica e biologica ARANEO – Chimica ARIENTI – Le basi molecolari della nutrizione ARIENTI – Un compendio di Biochimica per le lauree triennali BATSCHELET – Matematica per biologi BAUER et al. – Analisi strumentale BERCHIESI /SANTINI – L’acustica molecolare in chimica BERGMEYER – Principi di analisi enzimatica BOLOGNANI – Bioenergetica BOLOGNANI / VOLPI – Tavole metaboliche BROWN – Genetica molecolare BRUNI – Farmacognosia generale BUCHNER et al. – Chimica inorganica industriale CABRAS /MARTELLI – Chimica e tecnologia degli alimenti CABRAS /MARTELLI – Analisi chimica degli alimenti CALDERA /BURTI – Manuale di chimica e biochimica clinica CASTINO/ROLETTO – Statistica applicata CHARLOT – Analisi chimica qualitativa CHRISTIAN – Chimica analitica CLIFFORD – La chimica inorganica dell’analisi qualitativa COLTON – Statistica in medicina COOPER – Biologia molecolare e cellulare CROMER – Fisica per medicina e per corsi ad indirizzo biologico D’ISCHIA – La chimica inorganica in laboratorio DEWICK – Chimica, biosintesi e bioattività delle sostanze naturali DUFF – Principi di geofisica DURANTI /PAGANI – Enzimologia EVANGELISTI /RESTANI – Prodotti dietetici FABBRI – La trasformazione chimica FESSENDEN/FESSENDEN – Chimica organica FOYE - Chimica farmaceutica FREISER /FERNANDO – Gli equilibri ionici nella chimica analitica FREUND/ WILSON – Metodi statistici FURLANUT – Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali GALZIGNA – Introduzione alla biochimica clinica e patologica GALZIGNA – Principi di enzimologia GARRETT – Principi di biochimica GREENWOOD/EARNSHAW – Chimica degli elementi HEIMLER /BANDINELLI – Chimica inorganica HOGNESS – Analisi qualitativa HUHEEY – Chimica inorganica: principi, strutture, reattività JOHNSTONE / WEBB – Energia caos e reazioni chimiche KEISLER – Elementi di analisi matematica KOLTHOFF – Analisi chimica quantitativa LEE – Compendio di chimica inorganica MAFFEI – Biochimica vegetale MANAHAN – Chimica ambientale MANGIAROTTI – Biologia molecolare MARZONA – Chimica delle fermentazioni MASTERTON/ HURLEY – Chimica: principi e reazioni MAUGINI – Botanica farmaceutica McMURRY – Chimica organica MICHELIN LAUSAROT/ VAGLIO – Stechiometria per la Chimica Generale MOORE – Chimica fisica MORASSI /SPERONI – Il laboratorio chimico NORMAN/COXON – Chimica organica PEDULLI – Metodi fisici in chimica organica PETRUCCI – Chimica generale PONTICELLI /USAI – Chimica generale e inorganica con elementi di chimica organica (per lauree trieannali) RADAELLI /CALAMAI – Chimica del terreno SAMAJA – Biochimica per le lauree triennali SANTAGADA /CALIENDO – Peptidi e peptidomimetici SAVELLI-BRUNO – Analisi chimica farmaceutica SENATORE – Biologia cellulare e Botanica farmaceutica SIENKO et al. – Esercitazioni di chimica SILIPRANDI / TETTAMANTI – Biochimica medica SKOOG / WEST – Introduzione alla chimica analitica SLOWINSKI/ WOLSEY/MASTERTON – Esperimenti di laboratorio di chimica generale e inorganica con analisi qualitativa per il I anno SPANDRIO – Principi e tecniche di chimica clinica WEISSERMEL /ARPE – Chimica organica industriale ZIEGLER – Conoscenze attuali in nutrizione Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina III Nona Edizione Chimica KENNETH W. WHITTEN University of Georgia, Athens RAYMOND E. DAVIS University of Texas at Austin M. LARRY PECK Texas A&M University GEORGE G. STANLEY Louisiana State University Presentazione dell’edizione italiana del PROF. MICHELE VACATELLO Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Università di Napoli Federico II Traduzione degli aggiornamenti della nona edizione a cura di VALERIO CAUSIN Dipartimento di Scienze Chimiche Università di Padova Romane.qxd 25-09-2009 15:39 Pagina IV Titolo originale: Chemistry, Ninth Edition by Kenneth W. Whitten, Raymond E. Davis, M. Larry Peck, and George G. Stanley © 2010 Brooks/Cole, Cengage Learning Tutti i diritti sono riservati. È VIETATA PER LEGGE LA RIPRODUZIONE IN FOTOCOPIA E IN QUALSIASI ALTRA FORMA. È vietato riprodurre, archiviare in un sistema di riproduzione o trasmettere sotto qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per fotocopia, registrazione o altro, qualsiasi parte di questa pubblicazione senza autorizzazione scritta dell’Editore. Ogni violazione sarà perseguita secondo le leggi civili e penali. ISBN 978-88-299-2033-4 Stampato in Italia © 2010 by Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina V Dedichiamo con gratitudine questa edizione al Professore Emerito Kenneth W. Whitten e allo scomparso Professor Kenneth D. Gailey, le cui intuizioni pedagogiche e la chiarezza di organizzazione hanno guidato generazioni di studenti e posto le basi per le molte edizioni di successo di questo libro RED, MLP e GGS Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina VI Romane.qxd 25-09-2009 17:14 Pagina VII Presentazione della I edizione italiana La traduzione del testo di Chimica Generale di Whitten, Davis, Peck e Stanley è un evento editoriale di rilievo nel panorama italiano dell’insegnamento della Chimica a livello universitario. Giunto ormai alla settima edizione, e perfezionato negli anni in ogni suo aspetto grazie alla collaborazione di un numero cospicuo di docenti ed esperti, questo testo realizza infatti pienamente il progetto didattico di descrivere in modo coerente, completo ed aggiornato, ma con un linguaggio semplice e chiaro, tutti gli argomenti che caratterizzano oggi un corso introduttivo di Chimica, rendendo agevole la comprensione delle relazioni tra comportamenti chimici e principi teorici anche a studenti privi di un bagaglio culturale specifico. Oltre che con l’uso del linguaggio più appropriato, questo risultato è ottenuto mettendo in opera vari accorgimenti utili a mantenere viva l’attenzione dello studente sull’argomento in esame, a fornirgli lo spunto per stabilire gli opportuni collegamenti logici con gli argomenti già studiati e ad evitare che si generino quei convincimenti a volte grossolanamente errati che l’esperienza didattica suggerisce essere comuni tra gli studenti meno attenti. Sono molto efficaci a questo scopo le frequenti note a margine, volte a chiarire eventuali dubbi o a sottolineare gli aspetti salienti del discorso, e i riquadri di avviso, che mettono in guardia da possibili errori logici. Ogni nuovo concetto è inoltre immediatamente applicato a problemi accuratamente selezionati, chiaramente separati dal testo, di cui è illustrato prima il metodo di risoluzione e quindi la soluzione dettagliata. Il testo, che utilizza i metodi di presentazione e le tecniche grafico-descrittive più avanzate, è strutturato in modo da rappresentare un insieme di percorsi didattici alternativi che possono essere utilizzati in modo vario e flessibile da docenti e studenti i cui interessi principali siano centrati su aspetti diversi del mondo scientifico o tecnologico (da quelli più tradizionali come la Chimica, la Fisica, la Biologia, la Medicina, l’Ingegneria a quelli più moderni ed interdisciplinari come le Biotecnologie o la Scienza e l’Ingegneria dei Materiali). La sua completezza, la semplicità della consultazione e l’attualità degli argomenti trattati lo rendono inoltre un riferimento prezioso anche per studenti di corsi più avanzati o per coloro che già utilizzano le proprie conoscenze chimiche a livello professionale. Michele Vacatello Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Università di Napoli Federico II VII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina VIII Avvertenza Esistono parecchie differenze tra i termini chimici di uso recente ed i corrispondenti termini “storici”, come esistono differenze tra la terminologia chimica anglosassone e quella italiana. In genere ciò non costituisce una difficoltà alla comprensione dei testi per lo studente, che impara a riconoscere facilmente, e senza ambiguità (salvo casi rari), la natura chimica di un composto dall’esame della relativa formula di struttura. Nella presente traduzione sono stati utilizzati di regola i termini di uso recente, raccomandati dalla IUPAC, e solo raramente i termini chimici “storici”. Analogamente, sono presenti nel testo più frequentemente le dizioni anglosassoni, ma talvolta sono presenti anche quelle italiane “storiche”, assai usate in pratica. Se già non lo sa, lo studente imparerà inoltre che alcuni idrossidi venivano in passato chiamati idrati, che il millilitro si può trovare scritto sia nella forma mL che ml, che l’unità di massa atomica viene indicata sia con uma che con u, e che naturalmente il peso atomico non è un peso (cioè una forza) ma una massa. Alcune differenze terminologiche sono elencate, per maggiore chiarezza, nel Capitolo 6. Esempi noti sono: – il composto CO2 che viene detto biossido oppure diossido di carbonio, ma anche anidride carbonica. – il composto SO2 (biossido o diossido di zolfo); – gli acidi alogenidrici come HCl, che, nell’uso anglosassone, viene detto cloruro di idrogeno se gassoso, acido cloridrico se in soluzione; – i sali acidi derivati da acidi ternari poliprotici sono indicati sia con il comune nome commerciale, che con quello raccomandato, e infine anche in un terzo modo (NaHSO4: bisolfato di sodio, idrogenosolfato di sodio, solfato acido di sodio). Sarebbe opportuno che lo studente esercitasse la propria elasticità mentale in modo da riconoscere l’utilità delle variazioni terminologiche presenti nel testo, variazioni che lo preparano a comprendere facilmente, nella professione futura, la letteratura chimica internazionale. G. Pezzin VIII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina IX Sugli autori Ken Whitten è Professore Emerito alla University of Georgia. Il Dr. Whitten ha studiato al Berry College e alla University of Mississippi ed ha ottenuto il dottorato alla University of Illinois. Ha insegnato a Tulane, alla University of Southwestern Louisiana, al Mississippi State College for Women e alla University of Alabama, prima di entrare a far parte del corpo docenti della UGA come Professore Assistente e Coordinatore della Chimica Generale nel 1967. È rimasto Coordinatore della Chimica Generale per tutta la sua carriera, fino alla pensione, giunta nel 1998. Tra i suoi numerosi premi ricordiamo il G.E. Philbrook Chemistry Teacher of the Year, l’Outstanding Honor’s Professor, il Franklin College Outstanding Teacher of the Year, il General Sandy Beaver Teaching Award e una Senior Teaching Fellowship. Nel 1998, è stato istituito un premio in suo onore che celebri i migliori giovani professori del dipartimento di chimica della UGA. Ray Davis è Professore Emerito, University Distinguished Teaching Professor, alla University of Texas, Austin. Si è laureato alla University of Kansas nel 1960 ed ha ottenuto il dottorato presso la Yale University nel 1965. Tra il 1964 e il 1966 è stato Cancer Research Scientist al Roswell Park Memorial Institute. I suoi numerosi premi per l’insegnamento annoverano la Minnie Stevens Piper Professorship nel 1992, il Jean Holloway Award for Excellence in Teaching nel 1996 e (per cinque volte) l’Outstanding Teacher Award assegnato dagli studenti più meritevoli del primo anno. Nel 1995 è stato nominato tra i primi membri della Academy of Distinguished Teachers della sua università. I suoi amici ed ex studenti hanno istituito in suo onore la Raymond E. Davis Endowed Scholarship in Chemistry and Biochemistry. M. Larry Peck è Professore Emerito alla Texas A&M University. Ha ottenuto il dottorato alla Montana State University nel 1971. Ha vinto il Catalyst Award (un premio nazionale per l’eccellenza nell’insegnamento della chimica) sponsorizzato dalla Chemical Manufacturers Association nel 2000, il Texas A&M’s Association of Former Students Distinguished Achievement Award in Chemistry Teaching nel 2002 e la Division of Chemical Education’s Outstanding Service to the Division Award nel 2007. Fino al suo pensionamento nel 2006, il Dr. Peck è stato molto attivo nell’insegnamento della scienza a tutti i livelli ed ha diretto degli incontri finalizzati al miglioramento della didattica delle scienze fisiche noto in Texas come “chimica e fisica integrata”. Il materiale sviluppato in questi incontri viene ora usato in altri stati per analoghi programmi di aggiornamento degli insegnanti. I suoi colleghi, amici ed ex studenti hanno creato la M. Larry Peck Endowed Scholarship in Chemistry. George Stanley, Cyril & Tutta Vetter Alumni Professor alla Louisiana State University. Si è laureato nel 1975 alla University of Rochester ed ha ottenuto il suo dottorato alla Texas A&M University nel 1979. Ha una vasta esperienza di ricerca in chimica inorganica e della catalisi. George ha ricevuto numerosi premi, sia a livello nazionale che locale, inclusi due NSF Special Creativity Award nel 1994 e nel 2003, l’LSU University Excellence in Teaching Award nel 1995, l’LSU College of Basic Sciences Teaching Award ed il Baton Rouge-ACS Charles F. Coates Award nel 1999. Il Dr. Stanley è stato Presidente nel 2005 della Inorganic Chemistry Gordon Research Conference ed organizzatore dei NSF Inorganic Chemistry Workshops dal 1996 al 1999. È stato nominato nel 2005-2006 TIAA-CREF Service Learning Fellow per il suo intenso e prolungato impegno nei programmi di insegnamento della LSU. IX Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina X Traduzione italiana della settima edizione a cura di Lorenzo Abate Professore Ordinario di Chimica Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l’Ingegneria (D.M.F.C.I.) Università di Catania Luca Bruché Professore Associato di Fondamenti Chimici delle Tecnologie Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” Politecnico di Milano Veronica Ambrogi Assegnista di Ricerca in Ingegneria dei Materiali Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Università di Napoli Federico II Maurizio Bruno Professore Ordinario di Chimica Organica Dipartimento di Chimica Organica “E. Paternò” Università di Palermo Antonio Bianchi Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Università di Firenze Luigi Busetto Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Fisica ed Inorganica Università di Bologna Paolo Biscarini Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Fisica ed Inorganica Università di Bologna Carmen Canevali Dottorato di Ricerca in Chimica Industriale Dipartimento di Scienza dei Materiali Università di Milano-Bicocca Ignazio Blanco Ricercatore di Scienza e Tecnologia dei Materiali Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l’Ingegneria (D.M.F.C.I.) Università di Catania Roberta Bongiovanni Professore Associato di Fondamenti Chimici delle Tecnologie Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica Politecnico di Torino Raffaele Pietro Bonomo Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Scienze Chimiche Università di Catania X Cosimo Carfagna Professore Ordinario di Chimica Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Università di Napoli Federico II Maurizio Casarin Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Scienze Chimiche Università di Padova Edoardo Cesarotti Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Inorganica, Metallorganica e Analitica Università di Milano Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XI Traduzione italiana della settima edizione a cura di Giulia de Petris Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Studi di Chimica e Tecnologia delle Sostanze Biologicamente Attive Università La Sapienza di Roma Agatino Di Paola Professore Associato di Corrosione e Protezione dei Materiali Metallici Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali Università di Palermo Salvatore Failla Professore Ordinario di Chimica Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l’Ingegneria Università di Catania (sede di Enna) Cristina Femoni Ricercatore di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Fisica ed Inorganica Università di Bologna Francesco Geobaldo Professore Associato di Fondamenti Chimici delle Tecnologie Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica Politecnico di Torino Vincenzo Lorenzelli Professore Ordinario di Chimica C.I.R. – Centro Interdisciplinare di Ricerca Università “Campus Bio-Medico” di Roma Nadia Lotti Ricercatore Confermato di Fondamenti Chimici delle Tecnologie Dipartimento di Chimica Applicata e Scienza dei Materiali Università di Bologna Mariachiara Mattoni Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche Dipartimento di Scienza dei Materiali Università di Milano-Bicocca Rino Michelin Professore Ordinario di Chimica per Ingegneria Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Università di Padova Franca Morazzoni Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Scienza dei Materiali Università di Milano-Bicocca Mirto Mozzon Professore Associato di Chimica per Ingegneria Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria Università di Padova Elio Giamello Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica IFM Università di Torino Andrea Munari Professore Straordinario di Fondamenti Chimici delle Tecnologie Dipartimento di Chimica Applicata e Scienza dei Materiali Università di Bologna Giuliano Longoni Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Fisica ed Inorganica Università di Bologna Paolo Nanni Professore Associato di Chimica Dipartimento di Ingegneria Chimica e di Processo “G.B. Bonino” Università di Genova XI Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XII XII Traduzione italiana della settima edizione a cura di Leonardo Palmisano Professore Ordinario di Chimica Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali Università di Palermo Paola Paoli Professore Associato di Chimica Dipartimento di Energetica “Sergio Stecco” Università di Firenze Giovanni Pezzin Professore Associato di Fisica Dipartimento di Chimica Fisica Università di Padova Chiara Resnati Laureanda in Medicina Università di Milano-Bicocca Giuseppe Resnati Professore Ordinario di Chimica Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” Politecnico di Milano Isabella Rimoldi Dottorato di Ricerca in Chimica del Farmaco Dipartimento di Chimica Inorganica, Metallorganica e Analitica Università degli Studi di Milano Silvana Saiello Professore Associato di Chimica Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Università di Napoli Federico II Roberto Scotti Professore Associato di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Scienza dei Materiali Università di Milano-Bicocca Giuseppe Spadaro Professore Ordinario di Chimica Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali Università di Palermo Anna Troiani Ricercatore di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Studi di Chimica e Tecnologia delle Sostanze Biologicamente Attive Università La Sapienza di Roma Marcella Trombetta Professore Associato di Chimica C.I.R. – Centro Interdisciplinare di Ricerca Università “Campus Bio-Medico” di Roma Manuela Vacatello Assegnista di Ricerca di Chimica Generale Dipartimento di Chimica Università di Napoli Federico II Michele Vacatello Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Università di Napoli Federico II Chiara Vitagliano Collaboratore esterno Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Università di Napoli Federico II Stefano Zacchini Ricercatore di Chimica Generale ed Inorganica Dipartimento di Chimica Fisica ed Inorganica Università di Bologna Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XIII Indice generale 1 1-1 Materia ed energia 4 1-2 Chimica - una visione molecolare della materia 6 1-3 Stati della materia 9 1-4 Proprietà chimiche e fisiche 11 1-5 Trasformazioni chimiche e fisiche 12 1-6 Miscele, sostanze, composti ed elementi 13 CHIMICA IN AZIONE | Le risorse dell’oceano 16 1-7 1-8 1-9 1-10 1-11 1-12 1-13 1-14 2 2-1 2-2 2-3 2-4 2-5 CHIMICA IN AZIONE | Il numero di Avogadro 60 I fondamenti della chimica 1 Misure in chimica 18 Unità di misura 20 Uso delle unità numeriche 21 Il metodo del fattore unitario di equivalenza (analisi dimensionale) 26 Percentuali 31 Densità e densità relativa 32 Calore e temperatura 35 Trasferimento e misure di calore 37 Termini chiave 40 Esercizi 41 Formule chimiche e composizione stechiometrica 48 Formule chimiche 49 Ioni e composti ionici 53 Nomi e formule di alcuni composti ionici 54 Pesi atomici 56 La mole 56 2-6 Pesi formula, pesi molecolari e moli 61 CHIMICA IN AZIONE | Il nome degli elementi 65 2-7 Composizione percentuale e formule dei composti 66 2-8 Individuazione della formula dalla composizione percentuale 67 2-9 Determinazione delle formule molecolari 72 2-10 Altre interpretazioni delle formule chimiche 74 2-11 Purezza dei campioni 78 Termini chiave 79 Esercizi 80 3 3-1 3-2 3-3 3-4 3-5 3-6 3-7 3-8 Equazioni chimiche e stechiometria delle reazioni 86 Le equazioni chimiche 87 Calcoli basati sulle equazioni chimiche 92 Il concetto di reagente limitante 96 Resa percentuale delle reazioni chimiche 99 Reazioni a stadi 100 Concentrazione delle soluzioni 101 Diluizione delle soluzioni 106 Utilizzo delle soluzioni nelle reazioni chimiche 107 Termini chiave 110 Esercizi 110 XIII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XIV XIV 4 Indice generale La struttura degli atomi 119 Particelle subatomiche 120 4-1 Particelle fondamentali 120 4-2 La scoperta degli elettroni 121 4-3 Raggi canale e protoni 123 4-4 Rutherford e l’atomo nucleare 123 4-5 Il numero atomico 125 4-6 I neutroni 126 4-7 Il numero di massa e gli isotopi 127 4-8 Spettrometria di massa ed abbondanza degli isotopi 128 CHIMICA IN AZIONE | La tecnica SIRA 130 4-9 Massa atomica e scala delle masse atomiche 131 4-10 Tavola periodica: metalli, non metalli e metalloidi 133 La struttura elettronica degli atomi 138 4-11 4-12 4-13 La radiazione elettromagnetica 138 L’effetto fotoelettrico 142 Spettri atomici ed atomo di Bohr 143 Approfondimento | La teoria di Bohr e l’equazione di Balmer-Rydberg 146 4-14 La natura ondulatoria dell’elettrone 148 4-15 La visione quantomeccanica dell’atomo 150 5-6 5-7 Reazioni chimiche e periodicità 194 5-8 L’idrogeno e gli idruri 194 5-9 L’ossigeno e gli ossidi 198 Termini chiave 206 Esercizi 206 6 6-1 6-2 5 Introduzione alle soluzioni acquose 212 Reazioni in soluzione acquosa 218 6-3 Nomenclatura dei composti binari 220 6-4 Nomenclatura di acidi ternari e dei loro sali 222 Classificazione delle reazioni chimiche 225 6-5 Introduzione alle reazioni di ossido-riduzione 225 6-6 Reazioni di combinazione 228 6-7 Reazioni di decomposizione 229 6-8 Reazioni di spostamento 230 CHIMICA IN AZIONE | Reazioni di spostamento fastidiose 233 6-9 Reazioni di metatesi 235 6-10 Reazioni che formano gas 240 6-11 Sommario dei tipi di reazioni 241 Termini chiave 243 Esercizi 244 7 Il legame chimico 250 7-1 Le strutture elettroniche a punti di Lewis degli atomi 252 La periodicità chimica 177 5-1 Per saperne di più sulla Tavola Periodica 178 CHIMICA IN AZIONE | La Tavola Periodica 179 CHIMICA IN AZIONE | La scoperta del fosforo 180 Proprietà periodiche degli elementi 181 5-2 5-3 5-4 5-5 Alcuni tipi di reazioni chimiche 211 Nomenclatura di alcuni composti inorganici 220 Approfondimento | L’equazione di Schrödinger 151 4-16 I numeri quantici 151 4-17 Orbitali atomici 153 4-18 Configurazioni elettroniche 157 4-19 La tavola periodica e le configurazioni elettroniche 163 4-20 Paramagnetismo e diamagnetismo 166 Termini chiave 167 Esercizi 168 Elettronegatività 190 Numeri di ossidazione 192 Raggi atomici 181 Energia di ionizzazione 184 Affinità elettronica 187 Raggi ionici 188 Il legame ionico 252 7-2 Formazione dei composti ionici 252 Approfondimento | Introduzione ai bilanci energetici nei legami ionici 257 Il legame covalente 259 7-3 Formazione dei legami covalenti 259 7-4 Distanze di legame ed energie di legame 260 7-5 Formule di Lewis per molecole e ioni poliatomici 261 7-6 Scrivere le formule di Lewis: la regola dell’ottetto 262 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XV Indice generale 7-7 Le cariche formali 268 7-8 Scrivere le formule di Lewis: eccezioni alla regola dell’ottetto 270 7-9 La risonanza 274 7-10 Legami covalenti polari e non polari 276 7-11 I momenti di dipolo 277 7-12 La continuità nella tipologia dei legami 278 Termini chiave 279 Esercizi 280 8 Struttura molecolare e teorie del legame covalente 287 8-1 Un’anteprima del capitolo 288 8-2 Teoria della repulsione delle coppie elettroniche dello strato di valenza 290 8-3 Molecole polari: l’influenza della geometria molecolare 292 8-4 Teoria del legame di valenza 294 Forme Molecolari e Legame 294 8-5 Geometria elettronica lineare: specie AB2 (nessuna coppia elettronica solitaria su A) 295 8-6 Geometria elettronica planare trigonale: specie AB3 (nessuna coppia elettronica solitaria su A) 297 8-7 Geometria elettronica tetraedrica: specie AB4 (nessuna coppia elettronica solitaria su A) 299 8-8 Geometria elettronica tetraedrica: specie AB3U (una coppia elettronica solitaria su A) 304 8-9 Geometria elettronica tetraedrica: specie AB2U2 (due coppie elettroniche solitarie su A) 308 8-10 Geometria elettronica tetraedrica: specie ABU3 (tre coppie elettroniche solitarie su A) 310 8-11 Geometria elettronica bipiramidale trigonale: AB5, AB4U, AB3U2, AB2U3 310 8-12 Geometria elettronica ottaedrica: AB6, AB5U, AB4U2 314 8-13 Composti contenenti legami doppi 317 8-14 Composti contenenti legami tripli 319 8-15 Sommario delle geometrie elettroniche e molecolari 320 Termini chiave 322 Esercizi 323 9 Gli orbitali molecolari nel legame chimico 329 9-1 Orbitali molecolari 330 9-2 Diagrammi dei livelli energetici degli orbitali molecolari 333 XV 9-3 Ordine di legame e stabilità del legame 334 9-4 Molecole diatomiche omonucleari 335 9-5 Molecole diatomiche eteronucleari 338 9-6 Delocalizzazione e forma degli orbitali molecolari 341 Termini chiave 343 Esercizi 343 10 Reazioni in soluzioni acquose I: acidi, basi e sali 347 10-1 Proprietà di soluzioni acquose di acidi e basi 349 10-2 La teoria di Arrhenius 349 10-3 Lo ione idrossonio (ione idrogeno idratato) 350 10-4 La teoria di Brønsted-Lowry 350 10-5 L’autoionizzazione dell’acqua 354 10-6 Anfoteria 355 10-7 Forza degli acidi 356 10-8 Reazioni acido-base in soluzione acquosa 359 CHIMICA IN AZIONE | Sali comuni degli acidi ternari 361 10-9 Sali acidi e sali basici 363 10-10 La Teoria di Lewis 364 10-11 La preparazione degli acidi 366 Termini chiave 368 Esercizi 369 11 Reazioni in soluzioni acquose II: calcoli 374 Reazioni acquose acido-base 375 11-1 Calcoli con la molarità 375 11-2 Titolazioni 379 11-3 Stechiometria delle titolazioni acido-base 381 Reazioni di Ossido-Riduzione 385 11-4 Bilanciamento delle equazioni redox 386 11-5 Aggiunta di H, OH, o H2O per bilanciare ossigeno e idrogeno 387 11-6 Stechiometria delle reazioni redox 389 Termini chiave 392 Esercizi 392 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XVI XVI 12 Indice generale I gas e la teoria cineticomolecolare 400 12-1 Confronto tra solidi, liquidi e gas 401 12-2 Composizione dell’atmosfera e alcune comuni proprietà dei gas 402 12-3 La pressione 403 CHIMICA IN AZIONE | L’effetto serra 404 12-4 La Legge di Boyle: relazione tra pressione e volume 406 12-5 La Legge di Charles: relazione tra volume e temperatura; la scala della temperatura assoluta 409 12-6 Condizioni standard di temperatura e pressione 411 12-7 L’equazione della Legge combinata dei gas 412 12-8 La Legge di Avogadro e il volume molare standard 413 12-9 Riassunto delle Leggi dei gas: equazione dei gas ideali 414 12-10 Determinazione dei pesi molecolari e delle formule molecolari delle sostanze gassose 418 12-11 Legge di Dalton delle pressioni parziali 420 12-12 Relazione tra massa e volume nelle reazioni coinvolgenti gas 426 12-13 La teoria cinetico-molecolare 428 Approfondimento | La teoria cinetico-molecolare, l’equazione dei gas ideali e le velocità molecolari 431 12-14 12-15 Diffusione ed effusione dei gas 433 Gas reali: deviazioni dall’idealità 435 Termini chiave 438 Esercizi 439 13 Liquidi e solidi 448 13-1 Stato liquido e stato solido: teoria cineticomolecolare 449 13-2 Forze di attrazione intermolecolare e passaggi di stato 451 Lo stato liquido 457 13-3 13-4 13-5 13-6 13-7 13-8 Viscosità 457 Tensione superficiale 458 Capillarità 459 Evaporazione 460 Tensione di vapore 461 Punto di ebollizione e distillazione 463 13-9 Trasferimento di calore nei liquidi 464 Approfondimento | L’equazione di Clausius- Clapeyron 466 Lo stato solido 467 13-10 Punto di fusione 467 13-11 Trasferimento di calore nei solidi 468 13-12 Sublimazione e tensione di vapore dei solidi 470 13-13 Diagrammi di stato 470 13-14 Solidi amorfi e solidi cristallini 473 Approfondimento | La diffrazione dei raggi-X 13-15 13-16 13-17 474 Strutture cristalline 476 Il legame nei solidi 479 Metalli e teoria delle bande 487 CHIMICA IN AZIONE | Semiconduttori 490 Termini chiave 492 Esercizi 494 14 Soluzioni 502 Il processo di dissoluzione 503 14-1 Spontaneità del processo di dissoluzione 14-2 Dissoluzione di solidi in liquidi 505 14-3 Dissoluzione di liquidi in liquidi (miscibilità) 508 14-4 Dissoluzione di gas in liquidi 509 14-5 Velocità di dissoluzione e saturazione 14-6 Effetto della temperatura sulla solubilità 14-7 Effetto della pressione sulla solubilità 14-8 Molalità e frazione molare 514 503 510 511 513 Proprietà colligative delle soluzioni 516 14-9 Abbassamento della tensione di vapore e legge di Raoult 516 14-10 Distillazione frazionata 520 14-11 Innalzamento del punto di ebollizione 522 14-12 Abbassamento del punto di congelamento 523 14-13 Determinazione del peso molecolare in base all’abbassamento del punto di congelamento o all’innalzamento del punto di ebollizione 525 14-14 Proprietà colligative e dissociazione elettrolitica 526 14-15 Pressione osmotica 530 Colloidi 533 CHIMICA IN AZIONE | Purificazione dell’acqua ed emodialisi 534 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XVII Indice generalesi 14-16 14-17 14-18 L’effetto Tyndall 534 Il fenomeno dell’adsorbimento 535 Colloidi idrofilici e colloidi idrofobici 536 Approfondimento | Derivazione, mediante l’analisi mate- CHIMICA IN AZIONE | Perchè il vino rosso è adatto alle carni rosse 540 Approfondimento | Uso dell’equazione integrata di Termini chiave 540 Esercizi 542 15 Termodinamica chimica 548 Scambi di calore e termochimica 550 15-1 Il primo principio della termodinamica 550 15-2 Terminologia impiegata in termodinamica 552 15-3 La variazione di entalpia 553 15-4 Calorimetria 553 15-5 Equazioni termochimiche 555 15-6 Stati standard e variazioni di entalpia standard 558 15-7 Entalpia molare standard di formazione, ΔHf0 559 15-8 La legge di Hess 561 15-9 Energia di legame 565 15-10 La variazione di energia interna, ΔE 568 15-11 Relazione fra ΔH e ΔE 574 Spontaneità delle trasformazioni fisiche e chimiche 575 15-12 I due aspetti della spontaneità 575 15-13 Dispersione di energia e materia 576 15-14 Entropia, S, e variazione di entropia ΔS 580 15-15 Il secondo principio della termodinamica 586 15-16 La variazione di energia libera, ΔG, e la spontaneità di una trasformazione 588 15-17 Influenza della temperatura sulla spontaneità di una trasformazione 591 Termini chiave 595 Esercizi 596 16 Cinetica chimica 606 16-1 La velocità di reazione 608 Fattori che influenzano la velocità di reazione 613 16-2 16-3 XVII Natura dei reagenti 614 Concentrazioni dei reagenti: l’espressione della legge cinetica 614 16-4 Concentrazione in funzione del tempo: l’equazione della velocità in forma integrata 622 matica, dell’equazione di velocità in forma integrata 628 velocità per determinare l’ordine di una reazione 629 16-5 Teoria degli urti (collisioni) 632 16-6 Teoria dello stato di transizione 633 16-7 Meccanismi di reazione ed espressione della legge cinetica 635 16-8 La temperatura: l’equazione di Arrhenius 639 16-9 Catalizzatori 642 CHIMICA IN AZIONE | L’ozono 648 Termini chiave 651 Esercizi 652 17 Equilibrio chimico 660 17-1 Concetti di base 661 17-2 La costante di equilibrio 663 17-3 Variazione di Kc con la forma dell’equazione bilanciata 667 17-4 Il quoziente di reazione 668 17-5 Applicazioni della costante di equilibrio, Kc 669 17-6 Alterazione di un sistema all’equilibrio: previsioni 672 17-7 Il processo Haber: un’applicazione pratica dell’equilibrio 679 17-8 Alterazione di un sistema all’equilibrio: calcoli 681 17-9 Pressioni parziali e costante di equilibrio 685 17-10 Relazione tra KP e Kc 685 17-11 Equilibri eterogenei 688 17-12 Relazione tra ΔG0rzn e costante di equilibrio 689 17-13 Calcolo delle costanti di equilibrio a temperature diverse 692 Termini chiave 694 Esercizi 694 18 Equilibri ionici I: acidi e basi 703 18-1 Un ripasso sugli elettroliti forti 704 18-2 L’autoionizzazione dell’acqua 705 18-3 Le scale del pH e del pOH 707 18-4 Costanti di ionizzazione per acidi e basi deboli monoprotici 710 18-5 Acidi poliprotici 723 18-6 Solvolisi 726 18-7 Sali di basi forti e acidi forti 727 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XVIII XVIII Indice generale 18-8 Sali di basi forti e acidi deboli 727 18-9 Sali di basi deboli e acidi forti 730 18-10 Sali di basi deboli e acidi deboli 731 CHIMICA IN AZIONE | La neutralizzazione degli acidi con sali poco pericolosi 732 18-11 Sali che contengono piccoli cationi fortemente carichi 734 Termini chiave 736 Esercizi 737 19 Equilibri ionici II: soluzioni tampone e curve di titolazione 743 19-1 Effetto dello ione in comune e soluzioni tampone 744 19-2 Azione tamponante 750 19-3 Preparazione delle soluzioni tampone 753 CHIMICA IN AZIONE | Giocare con i carbonati 756 19-4 Indicatori acido-base 757 Curve di titolazione 759 19-5 Curve di titolazione acido forte e base forte 759 19-6 Curve di titolazione acido debole e base forte 762 19-7 Curve di titolazione acido debole e base debole 764 19-8 Riassunto dei calcoli acido-base 765 Termini chiave 766 Esercizi 766 20 Equilibri ionici III: il prodotto di solubilità 771 20-1 Costanti di solubilità 772 20-2 Determinazione delle costanti di solubilità 774 20-3 Utilizzo delle costanti di solubilità 776 20-4 Precipitazione frazionata 781 20-5 Equilibri simultanei coinvolgenti composti poco solubili 784 20-6 Dissoluzione di precipitati 787 Termini chiave 789 Esercizi 790 21 21-1 21-2 Elettrochimica 794 Conduzione elettrica 796 Elettrodi 796 Celle elettrolitiche 796 21-3 L’elettrolisi del cloruro di sodio fuso (la cella Downs) 797 21-4 L’elettrolisi del cloruro di sodio acquoso 798 21-5 L’elettrolisi del solfato di sodio acquoso 799 21-6 Conteggio degli elettroni: Coulombometria e legge di Faraday dell’elettrolisi 800 21-7 Applicazioni commerciali delle celle elettrolitiche 803 Celle voltaiche o galvaniche 803 21-8 Costruzione di celle voltaiche semplici 803 CHIMICA IN AZIONE | Una visione spettacolare di una mole di elettroni 804 21-9 La cella zinco-rame 804 21-10 La cella rame-argento 806 Potenziali di elettrodo standard 808 21-11 L’elettrodo standard a idrogeno (SHE) 808 21-12 La cella zinco-SHE 809 21-13 La cella rame-SHE 810 21-14 Potenziali di elettrodo standard 811 21-15 Uso dei potenziali standard 812 21-16 Potenziali standard di elettrodo di altre semi-reazioni 814 21-17 Corrosione 816 21-18 Protezione dalla corrosione 817 Influenza delle concentrazioni (o delle pressioni parziali sui potenziali di elettrodo) 819 21-19 L’equazione di Nernst 819 21-20 Uso delle celle elettrochimiche per determinare concentrazioni 823 Approfondimento | Celle di concentrazione 21-21 Relazione tra E 0cella, ΔG0 e K 825 826 Celle voltaiche primarie 828 21-22 Celle a secco 828 Celle voltaiche secondarie 829 21-23 L’accumulatore a piombo 830 21-24 La cella nickel-cadmio (Nicad) 831 21-25 La cella a combustibile idrogenoossigeno 831 Termini chiave 833 Esercizi 834 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XIX Indice generale 22 Metalli I: metallurgia 841 24 Metalli 842 22-1 La distribuzione dei metalli in natura 842 Metallurgia 842 22-2 22-3 22-4 Pretrattamento dei minerali grezzi 843 Riduzione a metallo elementare 845 Raffinazione dei metalli 846 Metallurgia di metalli specifici 848 22-5 22-6 22-7 22-8 22-9 Magnesio 848 Alluminio 849 Ferro 851 Rame 853 Oro 855 Termini chiave 855 Esercizi 856 23 Metalli II: proprietà e reazioni 859 23-1 Metalli del Gruppo 1A: proprietà e presenza in natura 860 23-2 Reazioni dei metalli del Gruppo 1A 861 I gas nobili (Gruppo 8A) 880 24-1 24-2 23-3 Usi dei metalli del Gruppo 1A e dei loro composti 865 I metalli alcalino terrosi (Gruppo 2A) 866 23-4 Metalli del Gruppo 2A: proprietà e presenza in natura 866 23-5 Reazioni dei metalli del Gruppo 2A 866 23-6 Usi dei metalli del Gruppo 2A e dei loro composti 867 I metalli di post-transizione 869 Gruppo 3A: andamenti periodici 869 CHIMICA IN AZIONE | Il metallo più prezioso del mondo 871 872 23-8 Proprietà generali 872 23-9 Stati di ossidazione 873 23-10 Ossidi di cromo, ossianioni e idrossidi 874 Termini chiave 875 Esercizi 876 Diffusione, usi e proprietà 880 Composti dello xeno 881 Gli alogeni (Gruppo 7A) 882 24-3 Proprietà 882 24-4 Diffusione, produzione e usi 883 24-5 Reazioni degli alogeni 885 24-6 Alogenuri di idrogeno e acidi alogenidrici 885 24-7 Gli ossiacidi degli alogeni (o acidi ternari) 887 24-8 Diffusione, usi e proprietà 888 24-9 Reazioni degli elementi del gruppo 6A 890 24-10 Idruri degli elementi del gruppo 6A 890 24-11 Ossidi degli elementi del gruppo 6A 890 24-12 Ossiacidi dello zolfo 892 Azoto e Fosforo 893 24-13 24-14 24-15 CHIMICA IN AZIONE | Gli elementi in tracce e la vita 862 I metalli di transizione d Alcuni non-metalli e metalloidi 879 Zolfo, Selenio, Tellurio 888 I metalli alcalini (Gruppo 1A) 860 23-7 XIX Diffusione dell’azoto 894 Composti idrogenati dell’azoto 895 Ossidi di azoto 896 CHIMICA IN AZIONE | Gli ossidi di azoto e lo smog fotochimico 898 24-16 Alcuni ossiacidi di azoto e relativi sali 898 24-17 Fosforo 900 Silicio 901 24-18 Il silicio e i silicati 901 Termini chiave 902 Esercizi 903 25 25-1 25-2 25-3 25-4 25-5 Composti di coordinazione 907 Composti di coordinazione 908 Complessi ammoniacali 911 Definizioni importanti 912 Nomenclatura 914 Strutture 914 Isomeria nei composti di coordinazione 916 25-6 25-7 Isomeri strutturali (costituzionali) 916 Stereoisomeri 919 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XX XX Indice generale Legame nei composti di coordinazione 923 25-8 25-9 Teoria del campo cristallino 924 Colori e serie spettrochimica 926 Termini chiave 928 Esercizi 929 26 Chimica nucleare 934 26-1 Il nucleo 936 26-2 Il rapporto neutroni-protoni e la stabilità nucleare 936 26-3 La stabilità nucleare e l’energia di legame 937 26-4 Il decadimento radioattivo 940 26-5 Le equazioni per le reazioni nucleari 941 26-6 Nuclei ricchi di neutroni (sopra la banda di stabilità) 942 26-7 Nuclei poveri di neutroni (sotto la banda di stabilità) 942 26-8 Nuclei con numero atomico maggiore di 83 943 26-9 La rivelazione delle radiazioni 944 26-10 Velocità di decadimento e semivita 946 26-11 Le serie di disintegrazioni 948 26-12 Usi dei radionuclidi 948 26-13 Trasmutazioni artificiali degli elementi 953 26-14 La fissione nucleare 956 26-15 Reattori per la fissione nucleare 958 26-16 La fusione nucleare 961 CHIMICA IN AZIONE | Gestire le scorie nucleari 962 Termini chiave 965 Esercizi 966 27 Alcani e cicloalcani 973 Nomenclatura degli idrocarburi saturi 978 Idrocarburi insaturi 982 27-3 Alcheni 982 CHIMICA IN AZIONE | Petrolio 983 27-4 Alchini 987 Idrocarburi aromatici 989 27-5 27-6 27-7 Benzene 989 Altri idrocarburi aromatici 991 Idrocarburi: sommario 993 Gruppi funzionali 993 27-8 Alogenuri organici 994 27-9 Alcoli e fenoli 996 27-10 Eteri 999 27-11 Aldeidi e chetoni 1000 27-12 Ammine 1002 27-13 Acidi carbossilici 1004 CHIMICA IN AZIONE | La chimica dei pigmenti degli artisti 1006 27-14 Alcuni derivati degli acidi carbossilici 1008 CHIMICA IN AZIONE | Burro, margarina e grassi trans 1012 27-15 Sommario dei gruppi funzionali 1013 Classi fondamentali di reazioni organiche 1014 27-16 27-17 27-18 27-19 Reazioni Reazioni Reazioni Reazioni di di di di sostituzione 1014 addizione 1017 eliminazione 1019 polimerizzazione 1020 Termini chiave 1025 Esercizi 1026 28 Chimica organica II: strutture, reazioni scelte e biopolimeri 1035 Strutture delle molecole organiche 1036 28-1 28-2 Chimica organica I: formule, nomi e proprietà 970 Idrocarburi saturi 973 27-1 27-2 CHIMICA IN AZIONE | Nanotecnologia 990 Isomeri costituzionali 1036 Stereoisomeri 1037 CHIMICA IN AZIONE | Lo sviluppo di solventi più ecocompatibili 1040 28-3 Conformazioni 1041 Reazioni Scelte 1042 28-4 Reazioni di acidi e basi di Brønsted-Lowry 1043 28-5 Reazioni di ossido-riduzione 1045 CHIMICA IN AZIONE | La comunicazione chimica 1046 28-6 Formazione di derivati degli acidi carbossilici 1050 28-7 Idrolisi degli esteri 1051 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXI Indice generale Biopolimeri 1052 28-8 28-9 Carboidrati 1053 Polipeptidi e proteine 1057 CHIMICA IN AZIONE | Le cannucce delle cellule 1061 28-10 Acidi nucleici 1062 Termini chiave 1064 Esercizi 1065 Appendice A | Alcune operazioni matematiche A-1 Appendice B | Configurazioni elettroniche degli atomi degli elementi A-5 Appendice C | Unità comuni, equivalenze e fattori di conversione A-8 Appendice D | Costanti fisiche A-11 Appendice E | Alcune costanti fisiche di sostanze comuni A-12 XXI Appendice F | Costanti di ionizzazione di acidi deboli a 25°C A-14 Appendice G | Costanti di ionizzazione di basi deboli a 25°C A-16 Appendice H | Costanti dei prodotti di solubilità di alcuni composti inorganici a 25°C A-17 Appendice I | Costanti di dissociazione di alcuni ioni complessi A-19 Appendice J | Potenziali standard di riduzione in soluzioni acquose a 25°C A-20 Appendice K | Valori termodinamici scelti a 298.15 K A-23 Appendice L | Risposte agli esercizi numerici scelti di numero pari A-25 Indice delle equazioni E-1 Glossario/Indice analitico I-1 Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXII Al docente Questo testo di Chimica generale, nona edizione, è adatto ai Corsi di Chimica per studenti di Chimica, Biologia, Geologia, Fisica, Ingegneria, etc. Per lo studente può essere utile possedere già qualche nozione fondamentale di Chimica, ma in generale non sono richieste conoscenze chimiche specifiche, poiché i testi presentano in modo completo i fondamenti della Chimica. Lo scopo è quello di dare agli studenti le basi per comprendere gli aspetti dinamici e mutevoli della Chimica nel mondo moderno. Questo testo fornisce un metodo col quale gli studenti possano sviluppare una profonda comprensione dei concetti fondamentali della chimica; la loro capacità di risolvere i problemi si dovrà basare su questa comprensione. Abbiamo cercato, nella presente revisione del testo, di fornire agli studenti gli strumenti più adatti alla comprensione dei concetti fondamentali della Chimica, incorporando ed espandendo gli approcci che meglio li possano guidare negli aspetti più impegnativi degli studi di Chimica. Caratteristiche di questa Nona Edizione Struttura atomica, periodicità e reazioni chimiche Si è enfatizzata maggiormente la struttura atomica come fondamento della chimica, spostandone il relativo capitolo verso l’inizio, al Capitolo 4. Questo capitolo include una preliminare, seppur breve, introduzione alla tavola periodica. Il concetto chiave della periodicità chimica viene poi elaborato molto più in dettaglio nel Capitolo 5. Dato che la gran parte della chimica si occupa di reazioni, abbiamo introdotto le reazioni chimiche con un approccio semplificato ma sistematico già nel Capitolo 6. Questa disposizione ci permette di costruire solidamente sulle idee della struttura atomica e della periodicità che provengono dai due capitoli precedenti. RAGIONAMENTO MOLECOLARE Ragionamento molecolare Nel suo profondo, la chimica è lo studio degli atomi e delle molecole delle sostanze, di come il comportamento delle sostanze dipenda dalle proprietà molecolari e da come quegli atomi e molecole interagiscano a formare nuove sostanze. L’obiettivo nell’insegnamento della chimica deve essere far capire agli studenti le dinamiche ed il ragionamento che sta alla base di ciò che succede a livello molecolare. Abbiamo continuato a costruire questo testo attorno al tema del ragionamento molecolare. Il Paragrafo 1-2 sugli atomi e le molecole introduce queste idee fin dall’inizio. Il tema del ragionamento molecolare si manifesta in molti modi in questo libro. Paragrafi ed obiettivi che ne fanno uso sono chiaramente indicati da apposite icone nella lista degli argomenti e degli obiettivi, oltre che accanto al titolo dei paragrafi all’interno di ogni capitolo. Anche molte figure sono contrassegnate dall’icona del ragionamento molecolare. Per aiutare gli studenti ad acquisire dimestichezza con il ragionamento molecolare, l’icona viene associata anche a molti esempi all’interno del capitolo e a parecchi esercizi alla fine del capitolo. XXII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXIII Al docente Come icona per identificare il ragionamento molecolare, abbiamo scelto la molecola d’acqua, sia per la sua semplicità, sia per la sua enorme importanza nel mondo della chimica. Nessun’altra molecola potrebbe sottolineare meglio l’enfasi che si pone in questo testo sulla relazione tra la struttura molecolare e le proprietà chimico/fisiche, che tutti i chimici considerano la vera essenza della chimica. Ciò porge al docente la possibilità di presentare fin da subito e spesso queste relazioni. Discuteremo questa icona e l’importanza dell’acqua nel Paragrafo “Allo studente”. Energia di legame Un paragrafo su energie e distanze di legame è stato inserito nel Capitolo 7. Questo permette al docente di approfondire il concetto di legame, mentre il corso procede verso la struttura molecolare, la VSEPR e gli altri argomenti dei capitoli successivi. Veste grafica rinnovata Già la precedente edizione si era contraddistinta per un rinnovamento della parte grafica, e questo lavoro è continuato in questa nona edizione. Sono stati inclusi nuovi modelli molecolari generati al computer con software moderni, per poter più efficacemente concentrarsi sul tema del ragionamento molecolare. Molti modelli (sia ball-and-stick che space-filling) sono stati ridisegnati per rappresentare con più accuratezza il mondo molecolare ed aumentare la comprensione dei concetti da parte dello studente. Sono state incluse nuove superfici del potenziale di carica elettrostatica. Queste rappresentazioni, che illustrano la distribuzione di carica all’interno delle molecole, aiutano gli studenti a visualizzare gli effetti della distribuzione di carica sulle proprietà molecolari e sulle interazioni intermolecolari. Per enfatizzare la comprensione dei concetti, a molte di queste superfici sono stati sovrapposti dei modelli molecolari ball-and-stick. A queste superficie viene spesso abbinata una legenda dei colori per una più immediata interpretazione. Entropia Il trattamento dell’entropia enfatizza il concetto fondamentale di dispersione dell’energia tra gli stati molecolari. La parte centrale del Capitolo 15 presenta una serie di concetti alla base di questo critico e sottile aspetto della termodinamica chimica: (1) il concetto di spontaneità; (2) i concetti di dispersione dell’energia e della materia; (3) collegamento con l’entropia, la sua tabulazione ed il suo calcolo; (4) la seconda legge della termodinamica e la sua relazione con entropia e spontaneità. Altre caratteristiche di rilievo Come nelle precedenti edizioni, abbiamo rivisto l’intero testo, per aumentarne la leggibilità. Abbiamo incluso un utile indice delle equazioni, che elenca le equazioni importanti e di uso più comune presentate nel testo. Gli esercizi concettuali alla fine dei Capitoli sottolineano la comprensione dei concetti fondamentali piuttosto che i calcoli. Sono stati aggiunti circa 180 esercizi concettuali, molti dei quali ad opera del Prof. James A. Petrich del San Antonio College. Per attenerci al tema del ragionamento molecolare, è stata curata l’efficacia delle rappresentazioni grafiche, per aumentare la capacità dello studente di visualizzare gli aspetti molecolari delle proprietà e dei concetti chimici. Le note a margine fermati e rifletti mettono in guardia lo studente da errori comuni ed enfatizzano come riconoscerli ed evitarli. Queste note, assieme al testo ed agli Esempi, ricordano allo studente, con gentilezza, che sono possibili degli equivoci su certi argomenti o procedure, e sottolineano punti che spesso vengono trascurati dagli studenti. XXIII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXIV XXIV Al docente Fermati e rifletti serve anche ad aiutare gli studenti a sviluppare l’abilità di effettuare un controllo qualitativo della ragionevolezza delle soluzioni degli Esempi. All’inizio di ogni capitolo c’è la lista degli argomenti e degli obiettivi, il che dà allo studente un’idea del capitolo prima di leggerlo e lo aiuta a farsi delle aspettative sul capitolo stesso. Gli obiettivi che coinvolgono il tema del ragionamento molecolare sono contrassegnati da una piccola icona del ragionamento molecolare. Note ai margini danno riferimenti storici e ulteriori informazioni, sottolineando i punti più importanti e richiamando argomenti già studiati. Servono inoltre ad indicare gli argomenti più rilevanti e che meritano più attenzione. Le parole-chiave indicate in grassetto nel testo vengono poi definite alla fine del capitolo, il che dovrebbe rafforzare sia la terminologia che i concetti studiati. Ove utile, le figure sono state ridisegnate per migliorarne la comprensione, e sono state aggiunte nuove interessanti fotografie per illustrare punti importanti e attirare l’interesse. Suggerimenti sono presenti in quasi tutti i Capitoli. Essi guidano gli studenti in argomenti complicati, e sono basati sull’esperienza degli autori del libro, che conoscono le difficoltà incontrate dagli studenti e gli sbagli fatti di solito. Questi suggerimenti si integrano con le note fermati e rifletti. I riquadri chimica in azione, che hanno avuto successo nelle edizioni precedenti, sono stati conservati, con parecchie novità. Gli approfondimenti forniscono ulteriori dettagli su alcuni argomenti, ma possono essere tralasciati senza alcun danno. Ogni esempio è caratterizzato da un titolo per guidare gli studenti all’argomento e ai concetti, cosa utile nella preparazione dell’esame. Una nota alla fine degli esempi spinge gli studenti ad affrontare gli esercizi a fine capitolo più adatti a rafforzare alcuni concetti. Un’impostazione contenuta nell’esempio spiega la logica utilizzata nella risoluzione del problema. Gli esercizi alla fine dei capitoli sono stati tutti riesaminati controllati e rivisti. Più di un quarto sono nuovi o modificati. Quelli del tipo esercizi di verifica, che chiedono agli studenti l’applicazione di nozioni studiate nei Capitoli precedenti, aiutano così la memoria e mostrano che la Chimica è una scienza unitaria. Nell’indice analitico c’è poi un glossario, sicché lo studente può trovare il termine che cerca sia alla fine del libro che nella lista delle parole-chiave alla fine del capitolo. Sono state conservate nella presente edizione molte idee e tecniche di insegnamento delle edizioni precedenti. Non abbiamo trascurato il fatto che la chimica è una scienza sperimentale e che la teoria gioca in essa un ruolo importante, e molti degli esperimenti chimici classici sono stati interpretati e spiegati con riferimenti allo sviluppo del pensiero scientifico. I termini nuovi sono stati definiti più accuratamente possibile, illustrando poi immediatamente il significato pratico. Ogni capitolo inizia ad un livello davvero fondamentale, per proseguire poi con stadi successivamente più complessi, illustrati da Esempi connessi agli Esercizi di fine capitolo. Anche gli esempi iniziali sono i più semplici, mentre più difficili sono quelli finali. Riteniamo che i concetti centrali delle reazioni chimiche vengano compresi più facilmente partendo da basi termodinamiche (è la reazione diretta o quella inversa che è favorita termodinamicamente?) ed a questo inizio fa seguito quello cinetico (quanto veloce è la reazione?) ed infine quello di equilibrio (qual è il grado di reazione?). Questo schema è ben esemplificato nei capitoli da 15 a 17. Molte figure sono colorate, per facilitare la lettura e la comprensione del testo, come spiegato nella sezione dell’Introduzione rivolta agli studenti. Per quanto riguarda le Unità di misura, sono state usate sia quelle SI che quelle tradizionali anglosassoni, dato che queste ultime sono spesso utilizzate in certe aree della pratica professionale come la medicina, le scienze biologiche, l’agricoltura e il tessile. Ma nei calcoli energetici si usa il joule e non la caloria. Abbiamo suggerito l’uso dei logaritmi naturali nei calcoli e nei problemi, eccettuati i casi in cui i logaritmi decimali sono ormai affermati, come per il pH e per l’equazione di Nernst. Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXV Al docente Organizzazione Il testo contiene 28 capitoli. Per enfatizzare e sottolineare l’aspetto del ragionamento molecolare alla base di questo libro, introduciamo atomi e molecole nel Capitolo 1. Qui discutiamo la teoria di Dalton, le particelle fondamentali dell’atomo e i modelli di molecole. La Stechiometria (Capitoli 2 e 3) è presentata prima della struttura atomica e dei legami (Capitoli da 4 a 9) il che dovrebbe facilitare la parte pratica di laboratorio. Si tratta di capitoli che stanno a sé, e se ne può benissimo modificare l’ordine studiando prima la Struttura atomica e i Legami. Dato che la Chimica si occupa soprattutto di reazioni chimiche, il loro studio inizia già dal capitolo 6 in modo assai semplice. Questa collocazione ci permette di costruire solidamente sulle idee della struttura atomica e della periodicità chimica provenienti dai due capitoli precedenti. La nostra presentazione semplificata, ma sistematica, delle reazioni chimiche nel Capitolo 6 poggia infatti sui concetti della struttura atomica (Capitolo 4) e della periodicità chimica (Capitolo 5). La descrizione di formule ed equazioni formula, ioniche, totali e nette, verrà poi utilizzata nel resto del testo. Nel capitolo sono pure chiariti i principi della solubilità ed è descritta la nomenclatura dei composti inorganici, introduzione alla successiva nomenclatura sistematica. Abbiamo cercato di aiutare il più possibile gli studenti che trovano difficile l’organizzazione e l’uso delle informazioni inserendo nel testo frequenti rassegne ed esempi illustrativi sotto forma di tabelle. L’idea fondamentale della periodicità chimica si trova fin dall’inizio (Capitoli 4 e 5) e la classificazione semplificata di acidi e basi introdotta nel Capitolo 6 viene ampliata nel Capitolo 10, dopo che lo studente ha fatto pratica con i capitoli su struttura e legami. Nel resto del testo continuano poi i riferimenti ad acidi e basi e alle regole di solubilità per sottolineare l’importanza di sistematizzare ed usare le informazioni imparate in precedenza. Il Capitolo 11 tratta la stechiometria delle soluzioni di acidi e basi e delle reazioni redox. Dopo aver trattato i gas e la teoria cinetica (Capitolo 12), i liquidi e i solidi (Capitolo 13) e le soluzioni (Capitolo 14) gli studenti sono in grado di affrontare molti esperimenti di laboratorio. Questi capitoli forniscono inoltre una efficace presentazione delle basi molecolari del comportamento fisico della materia. Seguono i capitoli sulla termodinamica chimica (Capitolo 15) e sulla cinetica (Capitolo 16). La discussione dell’entropia include i concetti di dispersione della materia e dell’energia (disordine). Viene discussa a fondo la distinzione tra il ruolo che l’energia libera di Gibbs standard e quella non standard giocano nel predire la spontaneità delle reazioni chimiche. Il Capitolo 15 è strutturato in modo che i primi 15 paragrafi, che coprono la termochimica e le energie di legame, possano essere presentati anche molto prima nel corso delle lezioni. Il Capitolo 16 sulla cinetica sottolinea le basi sperimentali di questo argomento. Al Capitolo 17, in cui sono trattati a fondo gli equilibri chimici, seguono tre capitoli sugli equilibri in soluzioni acquose. Segue il Capitolo 21 sull’Elettrochimica che completa il nucleo centrale del testo, mentre il Capitolo 26 sulla Chimica nucleare è didatticamente isolato e può essere affrontato quando si ritenga opportuno farlo. Di seguito si trovano capitoli sostanzialmente descrittivi. Il Capitolo 22 Metalli I: Metallurgia, e il Capitolo 23 Metalli II: Proprietà e reazioni descrivono a fondo la chimica dei metalli. Non Metalli e Metalloidi sono trattati nel Capitolo 24 e la Chimica dei composti di coordinazione è descritta nel Capitolo 25. In questa parte del testo sono spesso applicati i principi studiati nei Capitoli precedenti. I Capitoli 27 e 28 riguardano la Chimica organica. Il primo dei due presenta le classi di composti, e la loro struttura e nomenclatura, con enfasi particolare sui principali gruppi funzionali e su alcune classi di reazioni organiche. Il secondo descrive isomerismo e geometria delle molecole, alcuni tipi specifici di reazioni, e biopolimeri. XXV Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXVI XXVI Al docente Una presentazione flessibile Il testo è stato reso piuttosto flessibile, in modo tale che il docente possa utilizzarlo nell’ordine a lui più congeniale. Ecco alcuni esempi: 1. Come nelle edizioni precedenti se si desidera fare la Termochimica (da 15-1 a 15-9) dopo la Stechiometria (Capitoli 2 e 3), parte del Capitolo 15, Termodinamica Chimica, può essere posticipata. 2. Il capitolo 6 è basato sulla legge periodica e tratta le reazioni chimiche subito dopo la stechiometria. Le reazioni sono classificate come (a) di ossido-riduzione, (b) di combinazione, (c) di decomposizione, (d) di spostamento, (e) di metatesi (di due tipi) e (f ) reazioni che formano gas. Se necessario, il materiale in questo capitolo può essere presentato anche in una fase più avanzata del corso. 3. Alcuni docenti preferiscono parlare dei gas (Capitolo 12) dopo la stechiometria (Capitoli 2 e 3) e perciò il Capitolo 12 è pure mobile. 4. I Capitoli 4 (Struttura degli atomi), il Capitolo 5 (Periodicità chimica) ed il Capitolo 7 (Legame chimico) trattano approfonditamente questi argomenti fondamentali. L’introduzione alle energie e distanze di legame in questa fase aiuta a comprendere meglio i dettagli del legame chimico. 5. Come nelle Edizioni precedenti nel Capitolo 8 (Struttura molecolare e teorie del legame covalente) si descrivono le molecole semplici sia con la teoria VSEPR che con quella VB, un metodo che ha ricevuto buona accoglienza. Se il docente preferisce una presentazione separata troverà suddivisioni numerate che gli faciliteranno il compito e suggerimenti adatti all’inizio del Capitolo. 6. Il capitolo 9 (Orbitali molecolari nel legame chimico) è “isolato” e può essere omesso o spostato senza difficoltà. 7. I capitoli 10 (Reazioni in soluzioni acquose I: acidi, basi e sali) e il successivo 11 (Reazioni in soluzioni acquose II: Calcoli) discutono a fondo le reazioni acidobase e quelle redox, oltre ai calcoli stechiometrici relativi. Ringraziamenti Vogliamo ancora render conto del ruolo fondamentale alla riuscita di questo libro giocato dal nostro editor e amico di vecchia data, lo scomparso John Vondeling. Lunga è la lista degli altri collaboratori all’evoluzione del presente lavoro. Per prima cosa ringraziamo i professori cui la nostra educazione deve moltissimo (alcuni di loro non sono più tra noi). Si tratta dei Professori Arnold Gilbert, M. L. Bryant, del defunto W. N. Pirkle e Alta Sproull, C. N. Jones, S. F. Clark, R. S. Drago (KWW); della scomparsa Dorothy Vaughn, del defunto David Harker, e dello scomparso Calvin Vanderwerf; del defunto Ralph N. Adams, F. S. Rowland, A. Tulinsky, e William von E. Doering (RED); dei Professori R. O’ Connor, del defunto G. L. Baker, W. B. Cook, dello scomparso G. J. Hunt, del defunto A. E. Martell, e del defunto M. Passer (MLP); e dei Professori Richard Eisenberg, del defunto F. Albert Cotton, e del defunto John A. Osborn, e il Dr. Jerry Unruh (GGS). Lo staff di Cengage Learning ha contributo in modo incommensurabile al successo di questo libro. Lisa Lockwood ci ha guidato con mano ferma e ci ha traghettato attraverso la tabella di marcia massacrante dell’edizione di un libro. Teri Hyde, nostro Developmental Editor, ha coordinato i molti dettagli legati ai commenti dei revisori, alla programmazione, e alla preparazione del manoscritto. Gli siamo grati per la pazienza e per i molti contributi invisibili che ha dato e per la ferma guida dell’attività complessiva. Come nelle edizioni precedenti, ma alquanto più rapidamente, la nostra ricercatrice-fotografa Dena Digilio-Betz ha raccolto pazientemente e ingegnosamente molte eccellenti fotografie. Eccellente è stato il lavoro di Teresa Trego, Project Manager della Cengage Learning, e siamo a lei molto grati per i risultati raggiunti Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXVII Al docente nella qualità complessiva del libro. Come Project Manager di Free-Press PMG, Jared Sterzer ha curato con grande efficacia gli infiniti dettagli della produzione del testo, apprezziamo il suo occhio attento ai dettagli. Kami Bevington, il nostro copy editor, ha fatto molto per raffinare la nostra presentazione. Il design raffinato ed efficiente di questa edizione di Ellen Pettengill ne aumenta il valore pedagogico. John Walker, Creative Director, ha controllato la produzione del progetto relativamente a disegni, fotografie e schemi che perfezionano aspetto e sostanza del lavoro. Ringraziamo anche Ashley Summers, Assistant Editor, che ha coordinato la preparazione dei sussidi didattici, e Liz Woods, Editorial Assistant, che ha risolto una miriade di problemi e dettagli di cui siamo felici di non essere mai venuti a conoscenza. Il contributo artistico di Greg Gambino di 2064 Design è un enorme arricchimento di questa edizione. La sua abilità nel convertire i nostri schizzi bidimensionali in splendide immagini 3D non finirà mai di impressionarci. Infine, l’esperienza editoriale di Lisa Weber, Senior Media Editor, ha contribuito moltissimo allo sviluppo ed implementazione di metodi didattici alternativi in questa edizione. Le fotografie originali del testo sono di Jim Morgenthaler (Athens), Charles Steele (Austin), e Charles D. Winters (Oneonta). Particolari ringraziamenti vanno a Gary Riley (St. Louis College of Pharmacy) e a Fitzgerald B. Bramwell (University of Kentucky) per il loro controllo dell’accuratezza del testo e degli esercizi. James Petrich (San Antonio College) ha scritto molti nuovi esercizi concettuali che appaiono alla fine dei Capitoli. Gli esercizi sono stati molto migliorati grazie al controllo ed ai suggerimenti di Wendy Keeny-Kennicutt (Texas A&M University) e Vickie Williamson (Texas A&M University). Per concludere, dobbiamo molto ai nostri familiari: Betty, Andy, e Kathryn Whitten; Sharon e Brian Davis; Angela Wampler e Laura Kane; Sandy Peck, Molly Levine, e Marci Culp; Sally Hunter, Bruce Tandy (e famiglia), George (Sr.), Jenifer, Ted ed Eric Stanley. Ci hanno aiutato nei molti anni di lavoro al testo, ed il loro incoraggiamento ed aiuto ci hanno permesso di continuare. Revisori della Nona Edizione L’edizione è stata rivista preliminarmente e commentata da parecchi esperti, i cui commenti si sono rivelati utili e che qui ricordiamo e ringraziamo. Shuhsien Wang Batamo, Houston Community College Fereshteh Billiot, Texas A&M University at Corpus Christi Simon Bott, University of Houston Julio F. Caballero, San Antonio College William M. Davis, University of Texas at Brownsville Randall Davy, Liberty University Travis D. Fridgen, Wilfrid Laurier University Marilyn Hart, Minnesota State University at Mankato Donna S. Hobbs, Augusta State University Milton Johnston, University of South Florida Olivier Marcq, American University Toni McCall, Angelina College Rosalyn Meadows, Wallace State Community College Stephanie Myers, Augusta State University Kathy Nabona, Austin Community College – Northridge Brent Olive, University of North Alabama Stephen J. Paddison, University of Alabama at Huntsville Scott W. Reeve, Arkansas State University Shashi Rishi, Greenville Technical College Jimmy R. Rogers, University of Texas at Arlington XXVII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXVIII XXVIII Al docente Alka Shukla, Houston Community College Shyam S. Shukla, Lamar University Cyriacus Chris Uzomba, Austin Community College – Rio Grande Thomas R. Webb, Auburn University Revisori delle prime otto edizioni Edwin Abbott, Montana State University; Ed Acheson, Millikin University; David R. Adams, North Shore Community College; Carolyn Albrecht; Steven Albrecht, Ball State University; Dolores Aquino, San Jacinto College Central; Ale Arrington, South Dakota School of Mines; George Atkinson, Syracuse University; Charles Atwood, University of Georgia; Jerry Atwood, University of Alabama; William G. Bailey, Broward Community College; Major Charles Bass, United States Military Academy; J. M. Bellama, University of Maryland; Carl B. Bishop, Clemson University; Muriel B. Bishop, Clemson University; James R. Blanton, The Citadel; George Bodner, Purdue University; Fitzgerald B. Bramwell, University of Kentucky; Joseph Branch, Central Alabama Community College; Greg Brewer, The Citadel; Clark Bricker, University of Kansas; Robert Broman, University of Missouri; William Brown, Beloit College; Robert F. Bryan, University of Virginia; Barbara Burke, California State Polytechnic, Pomona; L. A. Burns, St. Clair County Community College; James Carr, University of Nebraska, Lincoln; Elaine Carter, Los Angeles City College; Ann Cartwright, San Jacinto College Central; Thomas Cassen, University of North Carolina; Martin Chin, San Jose State University; Evelyn A. Clarke, Community College of Philadelphia; Kent Clinger, David Lipscomb University; Lawrence Conroy, University of Minnesota; Mark Cracolice, University of Montana; Julian Davies, University of Toledo; John DeKorte, Glendale Community College (Arizona); Mark Draganjac, Arkansas State University; George Eastland, Jr., Saginaw Valley State University; Harry Eick, Michigan State University; Mohammed El-Mikki, University of Toledo; Dale Ensor, Tennessee Technological University; Lawrence Epstein, University of Pittsburgh; Sandra Etheridge, Gulf Coast Community College; Darrell Eyman, University of Iowa; Nancy Faulk, Blinn College; Wade A. Freeman, University of Illinois, Chicago Circle; Mark Freilich, Memphis State University; Richard Gaver, San Jose State University; Dr. Lucio Gelmini, Grant MacEwan College; Gary Gray, University of Alabama, Birmingham; Robert Hanrahan, University of Florida; Alton Hassell, Baylor University; Jack D. Hefley, Blinn College–Bryan Campus; Henry Heikkinen, University of Maryland; Forrest C. Hentz, North Carolina State University; R. K. Hill, University of Georgia; Bruce Hoffman, Lewis and Clark College; Larry Houck, Memphis State University; Arthur Hufnagel, Erie Community College, North Campus; Wilbert Hutton, Iowa State University; Albert Jache, Marquette University; William Jensen, South Dakota State University; M. D. Joeston, Vanderbilt University; Stephen W. John, Lane Community College; Andrew Jorgensen, University of Toledo; Margaret Kastner, Bucknell University; Wendy Keeney-Kennicutt, Texas A&M University; Philip Kinsey, University of Evansville; Leslie N. Kinsland, University of Southwestern Louisiana; Donald Kleinfelter, University of Memphis; Marlene Kolz; Bob Kowerski, College of San Mateo; Larry Krannich, University of Alabama, Birmingham; Peter Krieger, Palm Beach Community College; Charles Kriley, Grove City College; Charles Kriley, Purdue University, Calumet; James Krueger, Oregon State University; Norman Kulevsky, University of North Dakota; Robert Lamb, Ohio Northern University; Alfred Lee, City College of San Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXIX Al docente Francisco; Patricia Lee, Bakersfield College; William Litchman, University of New Mexico; Ramon Lopez de la Vega, Florida International University; Joyce Maddox, Tennessee State University; Gilbert J. Mains, Oklahoma State University; Ronald Marks, Indiana University of Pennsylvania; William Masterton, University of Connecticut; William E. McMullen, Texas A&M University; Clinton Medbery, The Citadel; Joyce Miller, San Jacinto College; Richard Mitchell, Arkansas State University; Stephanie Morris, Pellissippi State Technical Community College; Kathleen Murphy, Daemen College; Joyce Neiburger, Purdue University; Deborah Nycz, Broward Community College; Barbara O’Brien, Texas A&M University; Christopher Ott, Assumption College; James L. Pauley, Pittsburgh State University; John Phillips, Purdue University, Calumet; Richard A. Pierce, Jefferson College; William Pietro, University of Wisconsin, Madison; Ronald O. Ragsdale, University of Utah; Susan Raynor, Rutgers University; Randal Remmel; Gary F. Riley, St. Louis College of Pharmacy; Don Roach, Miami Dade Community College; Eugene Rochow, Harvard University; Roland R. Roskos, University of Wisconsin, La Crosse; John Ruff, University of Georgia; George Schenk, Wayne State University; James M. Schlegal, Rutgers University, Newark; Mary Jane Schultz, Tufts University; William Scroggins, El Camino College; Curtis Sears, Georgia State University; Diane Sedney, George Washington University; Mahesh Sharma, Columbus College; Cheryl Snyder, Schoolcraft College; C. H. Stammer, University of Georgia; Yi- Noo Tang, Texas A&M University; John Thompson, Lane Community College; Margaret Tierney, Prince George’s Community College; Henry Tracy, University of Southern Maine; Janice Turner, Augusta College; James Valentini, University of California, Irvine; Douglas Vaughan; Victor Viola, Indiana University; W. H. Waggoner, University of Georgia; Mona Wahby, Macomb Community College; Susan Weiner, West Valley College; Donald Williams, Hope College; Vickie Williamson, Texas A&M University; David Winters, Tidewater Community College; Wendy S. Wolbach, Illinois Wesleyan University; Kevin L. Wolf, Texas A&M University; Marie Wolff, Joliet Junior College; James Wood, Palm Beach Community College; Robert Zellmer, Ohio State University; and Steve Zumdahl, University of Illinois. Kenneth W. Whitten Raymond E. Davis M. Larry Peck George G. Stanley XXIX Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXX XXX Allo studente Il testo dovrebbe aiutare chi studia la Chimica, una scienza fondamentale che alcuni ritengono essere addirittura la “scienza centrale”. Nelle loro varie carriere professionali gli studenti troveranno certamente che il vocabolario studiato ed i concetti della Chimica incontrati in questo testo sono utili più frequentemente di quanto si possa immaginare. Il testo comincia con vocabolario e idee fondamentali, che cambiano poi evolvendo a concetti e nozioni utili e necessarie sia nelle altre scienze, fisiche e biologiche, che nelle scienze applicate come medicina, odontoiatria, ingegneria, agricoltura, economia domestica. I primi Capitoli sono sostanzialmente autosufficienti, sicché il docente può inserirli nel Corso anche in ordine diverso da quello del libro, o saltarne qualcuno. Di solito nel testo sono presentate dapprima le basi sperimentali dell’argomento studiato, basi che sono costituite da esperimenti ed osservazioni dei fenomeni più importanti per il successivo sviluppo concettuale. Ciò è seguito dall’appropriata spiegazione. La Chimica è una scienza sperimentale, e di conseguenza ciò che sappiamo lo sappiamo solo perché migliaia di ricercatori l’hanno osservato. Una teoria di successo spiega poi i fatti con completezza ed accuratezza, e permette di predire risultati di esperimenti non ancora completati. Non bisogna dimenticare che esperimento e teoria sono strettamente legati tra loro, e che sono parte dei nostri sforzi tesi a capire e a spiegare i fenomeni naturali. In questo libro, vedremo frequentemente le icone e . Questi simboli sono le icone del “ragionamento molecolare”, per attirare l’attenzione su una discussione od un’applicazione nella quale le proprietà di atomi e molecole sono legate al comportamento, sia chimico che fisico, della materia – la vera essenza della chimica. Una parola riguardo le icone del ragionamento molecolare: i chimici considerano le relazioni tra la struttura molecolare e le proprietà chimico/fisiche come la vera essenza della chimica. Il simbolo che usiamo per identificare il ragionamento molecolare è un semplice, comune modello della molecola d’acqua. L’acqua è certamente la sostanza più importante del pianeta. Le sue peculiari caratteristiche fisiche e chimiche sono alla base di tutte le forme di vita conosciute, che sfruttano la sua abilità di dissolvere un’enorme quantità di soluti ed il suo caratteristico comportamento acido/base. Molti programmi di ricerca di vita extraterrestre si focalizzano sulla ricerca di prove della presenza di acqua liquida. Sotto questo aspetto, essa è più importante dell’ossigeno, ci sono infatti forme di vita anaerobiche, che non richiedono ossigeno, ma non ne esiste nessuna che possa fare a meno dell’acqua. È anche un fattore fondamentale per il controllo del clima e della temperatura sul nostro pianeta. La Terra ha l’escursione termica più moderata tra tutti i pianeti (un requisito essenziale per la vita come noi la conosciamo) e ciò è dovuto principalmente al calore specifico insolitamente alto ed alle altre proprietà termiche dell’acqua. Ognuna di queste importanti proprietà, assieme a molte altre, è dovuta alla struttura molecolare dell’acqua. Abbiamo pensato che nessun’altra molecola potesse sottolineare meglio la nostra enfasi sulle relazioni tra struttura molecolare e proprietà chimico/fisiche. RAGIONAMENTO MOLECOLARE Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXXI Allo studente XXXI “Qual è il modo migliore di studiare la Chimica?” ci chiedono spesso gli studenti. Non c’è una risposta unica a questa domanda, ma alcuni suggerimenti possono essere utili, come indicherà il professore. Spesso lo studente sottovaluta l’importanza di scrivere mentre si studia, ed è utilissimo prendere invece anche delle note scritte. Quando si legge, non si deve semplicemente sottolineare il testo. È necessario scrivere note e spiegazioni anche quando si risolvono i problemi, magari in una parte specifica del quaderno di lavoro. Scrivere vi obbliga alla concentrazione su ciò che state studiando o facendo, ed è un ottimo modo di imparare, anche se poi non ritornate più su ciò che avete annotato. Tuttavia le note fatte sono evidentemente utili per gli ultimi riassunti da farsi in vista dell’esame. Sarebbe necessario dare sempre un’occhiata al materiale da studiare prima che esso venga trattato in classe, perché questo aiuta a riconoscere i concetti durante la successiva spiegazione data dal docente. Utilissimo è prendere note durante la lezione, note che andrebbero ricopiate appena possibile, nel giorno stesso della lezione, aggiungendo quanto si può ricordare sull’argomento e cercando di riandare agli esempi illustrati dal professore prima ancora di verificarne gli esiti sulle note stesse. Una rilettura del materiale, e la stesura di altre note, aiuta moltissimo ad imparare. Raccomandabile è dare un’occhiata alla parole-chiave alla fine del capitolo per controllarne gli esatti significati, ed inoltre studiare a fondo gli Esempi nel testo, accompagnando il tutto con altre note. Bisognerebbe sempre iniziare tentando di risolvere gli esempi senza guardare le soluzioni. Se proprio dovete ricorrere alle soluzioni, guardatele una riga alla volta, ed usate quell’informazione per cercare di risolvere il resto dell’esempio. Le risposte agli esempi sono rappresentate su sfondo celeste. Al termine di molti esempi, suggeriamo degli esercizi, tra quelli alla fine del capitolo, correlati per argomento. Dovreste lavorare su questi esercizi quando vi viene proposto. Fate attenzione a leggere i suggerimenti e le note a margine (denominate fermati e rifletti), eviterete così di commettere gli errori più comuni, arrivando prima a capire anche i concetti più difficili. Nelle Appendici sono raccolte molte informazioni utili, ed è bene utilizzarle spesso. Le risposte a molti problemi sono raccolte alla fine del testo. Modelli molecolari Questa edizione pone grande enfasi sul ragionamento molecolare. Il ragionamento molecolare viene illustrato con molti nuovi modelli molecolari, spesso ottenuti via computer. Ecco alcuni esempi in cui i modelli molecolari vengono impiegati. 1. Strutture o reazioni. L’uso di modelli facilita la comprensione e l’interpretaReagenti Prodotti O H O H C H H O O + O O C O O H H + CH4 2O2 O H H H + + CO2 H 2H2O O O H C H H + O O C O O O H 1C, 4H, 4O atomi H + 1C, 4H, 4O atomi H Figura 3-1 Tre diverse rappresentazioni della reazione del metano con l’ossigeno per formare diossido di carbonio e acqua. I legami chimici si rompono e nuovi legami si formano in ciascuna delle rappresentazioni. Le rappresentazioni utilizzate per illustrare la reazione sono: (a) il modello a sfere e bastoncini; (b) le formule chimiche; (c) il modello a spazi pieni. Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXXII XXXII Allo studente Br2() Cl2(g) © Cengage Learning/Charles Steele I2(s) Proprietà Solido Liquido Gas Rigidità Rigido Espansione al riscaldamento Compressibilità Modesta È fluido ed assume la forma del contenitore Modesta Riempie completamente ogni contenitore Si espande infinitamente Modesta Modesta Facilmente comprimibile Figura 1-7 Confronto tra alcune proprietà fisiche dei tre stati della materia. (sinistra) Iodio, un elemento solido. (centro) Bromo, un elemento liquido. (destra) Cloro, un elemento gassoso. H F or H F zione di una equazione chimica bilanciata. 2. Figure macro-micro. I modelli sono mostrati assieme alla fotografia di un campione o a un esperimento chiarificatore. 3. Figure che illustrano il potenziale di carica elettrostatica (ECP). La distribuzione di carica entro la molecola è rappresentata a colori. Questo aiuta a visualizzare gli effetti della distribuzione di carica sulle proprietà molecolari e sulle interazioni intermolecolari. Ora sono state incluse anche delle legende che ci ricordano che il rosso indica più carica negativa, il verde una zona neutra e il blu un accumulo di carica positiva. Molte di queste superfici sono state migliorate, inserendovi dei modelli ball-and-stick per indicare più chiaramente dove risiedono le varie cariche. Nella figura seguente sono confrontati etanolo, acqua e fenolo, e le superfici di potenziale di carica elettrostatica mostrano un aumento della polarità del legame O-H, che si correla ad un aumento dell’acidità di questi composti. Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXXIII Allo studente Etanolo, C2H5OH Acqua, H2O Fenolo, C6H5OH Codici dei colori utilizzati nel testo Oltre alle fotografie ed ai disegni, l’uso costante di determinati colori serve ad identificare in modo sistematico i concetti teorici e le tecniche pratiche più importanti del testo. 1. I concetti importanti, i rapporti matematici e gli indici dei vari capitoli hanno uno sfondo beige, come quello che segue. Durante una reazione chimica o una trasformazione fisica non si osserva nessuna variazione della quantità di materia. 2. Le risposte negli esempi sono similmente evidenziate in azzurro. I passaggi intermedi (passaggi logici, aiuti e così via) sono evidenziati in beige scuro. Esempio 1-11 Conversione tra misure anglosassoni e metriche Esprimere 1.0 galloni in millilitri. Impostazione Chiediamoci __ ? mL 1.0 gal e quindi moltiplichiamo per i fattori appropriati. gallone 88n quarto 88n litro 88n millilitro Soluzione 1000 mL 4 qt 1L __ ? mL 1.0 gal 3.8 103 mL 1 gal 1.06 qt 1L Svolgere ora l’Esercizio 40. XXXIII Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXXIV XXXIV Allo studente 3. Le proprietà acide e basiche sono contraddistinte in rosa (acide) e azzurro (basiche). Sali o soluzioni neutre sono indicate in lilla. TABELLA 6-5 Legame, solubilità, caratteristiche dell’elettrolita, e forme predominanti dei soluti a contatto con l’acqua Acidi Acidi forti Esempi I composti puri sono ionici o molecolari? Solubili o insolubili in acqua? 100% ionizzati o dissociati in soluzione acquosa diluita? Nelle equazioni ioniche sono scritti come Basi Acidi deboli Basi forti Sali Basi insolubili Basi deboli Sali solubili Sali insolubili HCl CH3COOH HF HNO3 Molecolari Molecolari NaOH Mg(OH)2 Ca(OH)2 Al(OH)3 Ionici Ionici NH3 CH3NH2 Molecolari KCl, NaNO3, NH4Br Ionici BaSO4, AgCl, Ca3(PO4)2 Ionici Solubili* Solubili* Solubili Insolubili Solubili† Solubili Insolubili Sì No Sì (nota‡ ) No Sì§ (nota‡) Ioni separati Molecole Ioni separati Formule complete Molecole Ioni separati Formule complete *La maggior parte degli acidi inorganici comuni e gli acidi organici (–COOH) a basso peso molecolare sono idrosolubili. † Le ammine a basso peso molecolare sono idrosolubili. ‡ Idrossidi metallici “insolubili” in concentrazioni molto basse e sali insolubili in soluzioni acquose sature sono quasi completamente dissociati. § Ci sono alcune eccezioni. Alcuni sali solubili sono composti molecolari (e non ionici). 4. Il rosso e l’azzurro sono utilizzati per le reazioni di ossido-riduzione e per l’elettrochimica. (a) i numeri di ossidazione sono posti in un cerchio rosso, per evitare di confonderli con le cariche ioniche. L’ossidazione è indicata in azzurro e la riduzione in rosso 1 5 2 2 0 5 2 0 888n 8n 88 8888 888 2[Ag(aq) NO3(aq)] Cu(s) 88n [Cu2(aq) 2NO3(aq)] 2Ag(s) 2 888 888888888 1 88 888888888888888888888888888888888888888888888888888888 Gli ioni nitrato, NO3–, sono ioni spettatori ed eliminandoli da entrambe le parti si ottiene l’equazione ionica netta: 1 0 2 0 2Ag(aq) Cu(s) 88n Cu2(aq) 2Ag(s) Questa è una equazione redox. Il numero di ossidazione dell’argento diminuisce da 1 a zero; lo ione argento si riduce ed è quindi l’agente ossidante. Il numero di ossidazione del rame aumenta da zero a 2; il rame si ossida ed è pertanto l’agente riducente. (b) Nell’elettrochimica (Capitolo 21), si apprende che l’ossidazione avviene all’anodo; l’anodo e la semireazione corrispondente sono indicati in azzurro. La riduzione avviene al catodo; il catodo e la semireazione corrispondente sono indicati in rosso. 2Cl e 2Na 2Cl ⎧ ⎪ ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ ⎪ ⎩ 2[Na 2NaCl() 88n 88n 88n Cl2 (g) 2e Na()] 2Na() Cl2(g) (anodo, semireazione di ossidazione) (catodo, semireazione di riduzione) (reazione complessiva di cella) Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXXV Allo studente XXXV 5. I modelli molecolari space-filling e ball-and-stick usano un codice di colori consistente nel corso del libro (che segue quello usato in chimica organica). H C N O F Si P S Cl Br I Metionina, C5H11NO2S 6. Gli orbitali atomici sono raffigurati in blu (o in blu e viola se si vogliono enfatizzare le differenze di fase). Orbitali molecolari Sovrapposizione fuori fase Orbitali atomici (sottrazione) Orbitali atomici p*2pz o p*2py (antilegante) Energia Sovrapposizione in fase (somma) 2pz o 2py 2pz o 2py 2pz o 2py 2pz o 2py p2pz o p2py (legante) Figura 9-4 Orbitali molecolari 2p e 2p * ottenuti per sovrapposizione di una coppia di orbitali atomici 2p (per esempio, orbitali 2py). Ci può essere una coppia identica di orbitali molecolari ad angolo retto da questi, generata da un’altra coppia di orbitali p sugli stessi due atomi (in questo caso, gli orbitali 2pz). 7. Gli schemi di ibridazione e gli orbitali ibridi sono raffigurati in verde. 120° 2p B 2s Tre orbitali ibridi sp2 Rappresentazione semplificata di tre orbitali ibridi sp2 su un atomo di B Romane.qxd 22-09-2009 17:28 Pagina XXXVI XXXVI Allo studente 8. I potenziali di carica elettrostatica sono raffigurati in modo da evidenziare la distribuzione di carica nella molecola. In questi disegni la carica è raffigurata con una gamma cromatica che va dal rosso (la più negativa) al verde (neutra) al blu (più positiva). δ Citosina δ Guanina Legame idrogeno tra due basi del DNA δ δ Carica più positiva Carica più negativa 9. Le tavole periodiche a colori raffigurano la classificazione degli elementi suddivisi in metalli(blu), non-metalli (giallo) e metalloidi (verde). Studiare attentamente la tavola periodica all’interno della copertina, con lo schema dei colori.