Settembre - Associazione Vecchia Alassio

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Settembre - Associazione Vecchia Alassio
ANNO XLIX - N. 9
Sabato 19 Settembre 2009
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
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VOLONTARIATO IN COLLINA MISS MURETTO 2009
di
REALTÀ “DA PERCORRERE”
Nell’appena trascorso mese
di agosto il gruppo “Alassio in
Cornice” composto dalle sei associazioni di volontariato che
operano per la nostra collina
coordinate dall’AVA, ha avviato
per il terzo anno consecutivo il
“mese di collaborazione” con il
gruppo Alpini della Protezione
Civile proveniente dalla Lombardia.
Scopo principale dell’iniziativa riscoprire e valorizzare vecchi sentieri, rendendoli percorsi taglia fuoco e vie di fuga in caso di incendi; in seconda battuta creazione di percorsi panoramici per gli amanti delle passeggiate nel verde.
L’opportunità si è resa possibile anche questo anno grazie
all’interessamento degli assessori dottoressa Loretta Zavaroni e Marco Salvo, che, superate le non poche difficoltà burocratiche tra enti locali, Regione
Liguria e Regione Lombardia,
sono riusciti ad ottenere l’OK
definitivo a procedere.
Come lo scorso anno il Comune di Alassio ha messo a disposizione per il pernottamento degli ospiti alcuni locali al piano
terra delle scuole medie, mentre la SOAMS Solva ha offerto lo
spazio cucina “con vista sul
golfo” sotto la chiesa della frazione.Le spese vive di soggiorno sono state tratte dal fondo di
“Alassio in Cornice” gestito
dall’AVA.
I rappresentanti dei sei gruppi di Alassio in cornice,
(S.O.M.S. Moglio, S.O.A.M.S Solva, Gruppo Alpini Alassio, CAI
Sez. Albenga, Gruppo ARES,
Alassio BIKE), hanno preceduto
l’arrivo dei volontari con svariate riunioni presso l’AVA, durante le quali si è elaborato un programma operativo sul come e
dove attivare il lavoro delle
squadre dei volontari, attese
per il mese di Agosto.
In una di queste riunioni Enzo
Fabbri del C.A.I. ci ha riferito la
notizia secondo la quale la
Regione Liguria ha in programma la riscoperta della via
Francigena di costa, dal levante
ligure al confine francese e per
l’occasione richiede disponibilità e partecipazione ad enti locali ed ai Comuni costieri interessati.
L’opportunità ci ha trovato
tutti concordi nel riconoscere
nella via Romana Alta le caratteristiche storiche e panoramiche
richieste e di conseguenza nel
Daniele La Corte
ogni squadra meriti una mini
cronaca sul lavoro eseguito nella settimana in cui è stata protagonista.
1° Squadra Alpini,dal 3/8 al
7/8, capo squadra Luca Pugliese – consegne fornite da Giacomo Nattero – S.O.A.M.S. Solva - percorso assegnato “Strada Romana Alta” – quota mt.
290 / 310 s.l.m..
Durante le operazioni sono
stati avvistati tre inizi di incendio, prontamente segnalati alla
Protezione Civile di Alassio.
2° Squadra Alpini sez.
Alla maniera
della Rai
Strada romana alta inizio.
dare priorità alla pulizia per il
tratto che da Cavia giunge sino
ad Albenga, con il completamento peraltro del lavoro già
iniziato l’anno passato. La stessa via prosegue verso ponente
collegandosi con il sentiero di
cresta, già adottato e perfettamente conservato dal CAI, sino
sopra Laigueglia.
L’arrivo della prima squadra,
accompagnata dal responsabile
nazionale degli Alpini Francesco Morzenti, è avvenuto venerdì 31 luglio ed ogni venerdì
successivo si è verificato il cambio con la nuova squadra del
turno successivo.
2a squadra Alpini - Sez. Brescia.
Cronaca di un caldo Agosto
di lavoro
Crediamo che per la qualità e
la quantità del lavoro svolto,
gratuitamente, nelle condizioni
climatiche del trascorso agosto,
MOSTRE
Sala Carletti
dal 16 al 30 settembre
espone il pittore
Giorgio Vignolo
2a squadra - Strada romana alta.
All’indomani
dell’elezione,
tradizionale foto
davanti al Muretto.
Nella foto
la vincitrice
Federica Teso,
19 anni
di Eraclea (VE).
(FOTO SILVIO FASANO)
1a squadra Alpini.
Brescia, dal 10/8 al 14/8,
capo squadra Paride
Belleri – stesse consegne
– prosieguo lavori precedenti.
3° Squadra Alpini sez.
Tirano, dal 17/8 al 21/8,
capo squadra Battaglia –
stesse consegne Completamento totale
via Romana Alta –
Sviluppo complessivo
ultimato ml 2490; larghezza media del percorso finito m 1,80, sino al confine
con il comune di Albenga.
4° Squadra protezione
civile - Alpini, dal 24/8 al
28/8, capo squadra Pietro
Nosari - Consegne fornite
da Filippo Airaldi S.O.M.S.
Moglio – percorsi assegnati:
a) - “Sentiero da località
Liggia a Moglio, oltre il fabbricato scolastico”
b) – “Sentiero località Barelle”, percorso orizzontale da
Moglio alla strada di Torre
Cazulini.
c) – “Tratto di mulattiera da Torre Cazulini alla
provinciale Moglio –Testico
Sviluppo complessivo
dei tre percorsi circa ml
1200, durata giorni tre.
Gli ultimi due giorni la
stessa squadra degli alpini si è dedicata alla pulizia
di un sentiero proposto
dal gruppo “BIKE” in prossimità della Madonna della Guardia, da bivio di
Caso ai “prati”, per uno
sviluppo di circa ml 2800.
Alassio, ex Chiesa Anglicana, 10 agosto 2009: Andrea Elena, a conclusione
del concerto lirico durante il quale ha ricevuto “L’Alassino d’oro”, canta insieme ai nove artisti intervenuti il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini, accompagnato al pianoforte dalla bravissima pianista Felicia Galati.
(FOTO SILVIO FASANO)
ARTICOLO A PAG 2
Fuochi di
Ferragosto.
(FOTO SILVIO FASANO)
(continua a pagina 6)
La nuova e-mail dell’Associazione Vecchia Alassio è:
[email protected]
Angolo
Per un errore tecnico, l’articolo “E siamo ad agosto…” del mese scorso, è
stato pubblicato senza la sua parte centrale. Ci scusiamo e rimandiamo
alla lettura integrale alla pagina 2.
Ricordate “Di tutto, di più”? È lo
slogan della Rai che invita, sottolineando l’ampia possibilità di scelta
dei programmi, al pagamento del canone. Un richiamo accattivante che
potrebbe essere applicato anche ad
Alassio, magari per sollecitare i cittadini a pagare le bollette del caro
spazzatura dopo aver visto e fotografato i diversi angoli della città dove, sparsi per le strade, riferendoci
ai rifiuti, c’è veramente di tutto e di
più.
Così lo slogan Rai calza a meraviglia di fronte a una città sempre più
sporca. Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sembra lasci a desiderare, ma anche, ed è doveroso
sottolinearlo, per i troppi turisti e residenti che se ne infischiano delle
più elementari regole del vivere civile. Avete mai vagato per le strade del
centro poco dopo l’orario di chiusura delle cucine di molti ristoranti?
Avrete sicuramente notato inservienti abbandonare nei pressi dei
cassonetti ogni genere di rifiuto, dai
residui di pulitura del pesce a quelli
della frutta tanto da provocare “profumi” insopportabili. Marciapiedi e
strade vengono spazzate con mezzi
meccanici, ma troppo poco per una
città che si fregia dell’appellativo di
turistica. Sembra il mugugno continuo, l’incessante polemica del rompiscatole di turno, ma di fronte al
rincaro deciso dal Comune per far
fronte all’appalto di raccolta e smaltimento rifiuti, crediamo più che di
mugugno si debba parlare di incazzatura. Pagheranno bollette più care
alberghi e negozi, ma anche i semplici cittadini compresi quelli che,
solerti, cercano in tutti modi di effettuare la tanto sbandierata raccolta “differenziata”, quella fatta nonostante i cassonetti sempre stracolmi. Cosa è accaduto sul fronte della
“rumenta”? La ditta è sempre la stessa e se forse gli si tirasse un po’ le
orecchie qualcosa di più magari farebbe, oltre che svuotare le tasche
ai cittadini. Ma a Palazzo, invece,
nessuno fiata. Pare che molti, ci riferiamo ai politici, siano in tutt’altre
faccende affaccendati. C’è chi guarda solo al proprio orticello e chi sta
in agguato per portarglielo via. Poi ci
sono anche i capricciosi che, quasi
quotidianamente, vengono segnalati dai soliti bene informati. C’è il politico che si infuria se il vigile gli affibbia la multa per divieto di sosta,
ma c’è anche chi minaccia dimissioni, rimangiandosele in poche ore
per paura di perdere veramente la
comoda poltrona. Ma “Pantalone”
continua a pagare senza rendersi
conto che molti degli “stipendi” elargiti soltanto per far proseliti si potrebbero utilizzare anche per far pagare meno la spazzatura. E cosa dire
dei litigi tra funzionari di lungo corso e assessori? Tutto e di più se poi
si registra anche, voci di corridoio,
che un dipendente comunale si sarebbe fatto pagare lo straordinario
per essere andato (o andata) a una o
più cene di lavoro.
Siamo alla frutta? Visto come vanno le cose, possiamo dire al digestivo. Quelli che sanno reagiscono tacendo, gli altri, quelli che sono, da
sempre, all’oscuro di tutto, rimpiangono il passato senza ricordare o
rendersi conto che era uguale al presente. A questo punto pensiamo che
forse sarebbe meglio che Alassio e
la sua gente, i tanti che ancora credono che ci possa essere un futuro
migliore, comincino a organizzarsi,
senza timore alcuno, alzando la testa, per dare inizio a una nuova stagione. Servono idee e teste diverse
per rilanciare. Mai dire mai e immaginando di trovarsi sicuramente di
fronte molti che non amano l’idea,
sarà bene ricordare la risposta che
Leonida diede al soldato preoccupato del fatto che i nemici fossero vicinissimi. «E noi non siamo – disse il
re di Sparta – vicinissimi a loro?».
2
«L’ALASSINO»
La maggioranza approva il “rendiconto 2008”
con il voto contrario del Gruppo “Alassio più tua”
Perché abbiamo votato contro
Nel 1993, con l’elezione diretta
del Sindaco, inizia una nuova stagione per gli enti locali, in particolare per i Comuni.
È nel 1993 che nasce il “fenomeno Melgrati” che, da giovane
architetto neolaureato, si trova
ad essere il più importante
Assessore della Città di Alassio
per 8 anni e Sindaco, fino ad oggi, per altri otto.
La stabilità politica che assicura la nuova legge, insieme ad
una maggiore disponibilità economica dovuta all’introduzione dell’I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili) e l’eliminazione di qualsiasi controllo superiore di legittimità amministrativa (abolizione del CO.RE.
CO. - Comitato regionale di controllo) sono i presupposti per
amministrare bene e senza
troppi intralci una città, chiunque venga eletto.
E difatti la prima Amministrazione Avogradro (1993-1997)
sposta il Mercato settimanale, sistema la zona a mare dell’ex
Adelasia, prende in mano l’annoso problema del Grand Hotel, inizia la riqualificazione urbana abbellendo diverse zone specialmente del centro storico.
Segue la seconda Amministrazione Avogadro (1997-2001), la
prima Amministrazione Melgrati
(2001-2006) ed è in corso la seconda Amministrazione Melgrati (2006-2011).
Come è naturale la spinta innovativa iniziale diminuisce ogni
anno che passa.
Oggi rimane la pura gestione
di un potere consolidato negli
anni, anche clientelare, che naturalmente da i suoi frutti alle
elezioni e rende difficile dare
un’alternativa agli Alassini che
vogliono un’Amministrazione
capace, onesta ed aperta al confronto, al di là delle appartenenze politiche che poco dovrebbero contare a livello locale.
Quello che è stato fatto fino
ad oggi e che tutti gli Alassini
possono vedere e giudicare, come è stato realizzato?
1. avendo a disposizione le
maggiori entrate previste dalla
nuova legislazione (I.C.I.);
2. dal 2001, con l’entrata in vigore del Piano Urbanistico
Comunale, anche con le nuove e
maggiori entrate dovute agli
oneri di concessione edilizia;
3. vendendo gran parte del
Patrimonio Comunale (accumulato dalle passate Amministrazioni della così detta Prima Repubblica): farmacia comunale,
Villa Bice, parcheggio a rotazione “I Pini”, Villa Fernanda;
4. realizzando o prevedendo la
realizzazione di alcune opere
pubbliche con il concorso dei
privati (in concessione o project
financing):
concedendo ai privati investitori tutto quello che hanno richiesto come se palazzi, giardini, piazze, sottosuolo di strade,
piazze e giardini, aree del demanio marittimo, non fossero un
patrimonio comune;
5. mettendo le mani nelle tasche degli alassini per esempio
con l’aumento del 39% della tassa raccolta rifiuti negli ultimi due
anni;
6. sprecando risorse probabilmente disponibili, per una “gestione superficiale” degli stabilimenti balneari in concessione al
Comune di Alassio, come nel caso della “Ge.s.co Mare”.
Dopo quasi 16 anni di Amministrazioni sostanzialmente
guidate con la stessa filosofia,
personificata dal Sindaco Arch.
Marco Melgrati, devono ancora
essere ultimate:
– la piazza Partigiani ed il parcheggio interrato pubblico e privato (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari);
– il Grand Hotel et d’Alassio (vi
sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari);
– il Centro talasso terapico (vi
sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari);
– la riqualificazione della città
con l’eliminazione completa delle barriere architettoniche (langue e nonostante i rilevanti residui, somme non spese, rimangono ancora numerose barriere architettoniche);
– la riqualificazione di Via
Brennero e Via Roma (ferma da
due anni, con gravi disagi per gli
esercenti);
Devono ancora iniziare, ma
alcune opere sono già costate
parecchio agli Alassini e non
verranno realizzate:
– il depuratore (di là da venire);
– il teatro - centro congressi
(di là da venire);
– la realizzazione di un nuovo
parcheggio completamente a rotazione in zona centrale (di là da
venire);
– l’edilizia convenzionata per i
cittadini Alassini da attuare attraverso una modifica del P.U.C.
che consenta la realizzazione di
almeno 200 appartamenti (di là
da venire);
– la riqualificazione della
Passeggiata Ciccione (langue);
– Le opere di urbanizzazione
delle zone collinari oggetto di interventi edilizi (di la da venire);
– Il potenziamento delle fonti
di approvvigionamento e delle
reti dell’ acquedotto e della fognatura (di là da venire);
– la riqualificazione dello stadio Ferrando con realizzazione
di due piani di box a prezzo agevolato (ferma per problemi tecnici imprevisti (??) e perché la
Concessionaria ha cercato di
non pagare la fideiussione di garanzia richiesta dall’Ente Rete
Ferroviaria Italiana);
Lascia molto a desiderare:
-- quello che è stato fatto per la
riqualificazione e l’ampliamento
degli alberghi esistenti (niente è
stato fatto per migliorare il funzionamento dello sportello unico delle attività produttive che
in realtà a noi vicine funziona benissimo);
-- con un ritardo di un anno si è
messo mano alla disciplina delle
strutture ricettive prevista dalla
Legge Regionale N.1/2008 per la
valorizzazione degli alberghi;
– il 2° Piano di Attuazione, forse, arriverà dopo tre anni e mezzo di Amministrazione;
– l’arredo ed il verde pubblico,
la cura della città con la piccola
manutenzione (per quanto riguarda il verde pubblico è moribondo il “servizio giardini” che è
stato fiore all’occhiello della nostra città per molti anni);
– il sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che deve e può
essere senz’altro migliorato.
Invece da Ottobre 2008 con contratto scaduto si va avanti per
proroghe senza predisporre un
nuovo bando ed andremo avanti
così fino alla fine dell’anno;
– la gestione delle società comunali, veri e propri feudi per
vassalli politici, lasciate senza
controllo;
– il Piano Urbanistico Comunale pensato per le grandi spe-
culazioni non per gli alassini
proprietari di piccoli e medi appezzamenti di terreno in collina
che vogliono farsi una loro casetta (penalizzati dal cosiddetto
indice a consumo, altresì definito chi tardi arriva male alloggia).
In compenso sono andati alla
grande gli affari per:
– le Ditte, quasi sempre non
alassine, che hanno effettuato le
trasformazioni alberghiere realizzando alloggi (seconde case)
con prezzi di vendita certamente non accessibili agli alassini;
– i costruttori di grandi autorimesse interrate (??) private a
box (quasi sempre non alassini);
– coloro che in questi anni
hanno frazionato alloggi di alassini per realizzare, seconde case, monolocali di 28 m2 (quasi
sempre non alassini);
–chi ha causato frane, con
conseguenze pesanti per la
città, ed ha ottenuto di realizzare più box di quelli che mai
avrebbe osato sperare;
– alcuni studi professionali
(alassini), alcune imprese (non
alassine), alcune agenzie immobiliari (alassine).
In conclusione, specialmente
negli ultimi otto anni:
– si è andati avanti gestendo la
cosa pubblica, sotto l’aspetto
economico, come mai un privato avrebbe gestito una sua proprietà ed i propri denari e, dal
punto di vista tecnico, a causa di
linee di indirizzo sbagliate date a
dirigenti e funzionari dei settori
lavori pubblici, urbanistica ed
edilizia privata, in maniera spesso superficiale, quasi sempre
inefficiente e nello stesso tempo
arrogante, e quindi anche in
questo caso come mai un privato cittadino avrebbe potuto permettersi di fare, pena fallimento;
–la città di Alassio ha vissuto
un innegabile impoverimento.
Abbiamo visto passare gran parte della proprietà immobiliare di
Alassini, ma anche del Comune
(fabbricati, alberghi, case, terreni, piazze, giardini, stadi), a " foresti " e a speculatori “foresti”.
Non è tutto oro quello che luccica, povera Alassio!
Nonostante o meglio proprio
per l’avanzo di amministrazione di 12.089.518,83 €, a meno
di un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, il bilancio politico dell’Amministrazione del Sindaco Melgrati è in
profondo rosso.
Consigliere Gian Luigi Canavese
E siamo ad agosto..
“..e sono ancora qui…
..qui con le mie domande..”
Era marzo quando ci chiedevamo: HAI VOGLIA DI INNAMORARTI?
Considerando i doni che la natura ha elargito ad Alassio, si auspicava che ogni Alassino potesse innamorarsi o, re-innamorarsi di questo
paese che lo
meriterebbe tanto…
Poi, sono venute le mareggiate...le varie competenze e incompetenze.. le polemiche.. le paure..
Stato di calamità.. Paura..
La paura si insinua e lentamente
ti porta lontano.. fuori dalla realtà..
Ma, per fortuna, come quando ci
si sveglia da un brutto sogno, un bel
giorno sento un albergatore che mi
dice:
«Eh.. Si.. la mareggiata.. la spiaggia.. Ma.. adesso c’è il sole, la gente
è arrivata.. Tutto va bene!»
Oh, fantastico..!
Tutte quelle preoccupazioni, le
discussioni, il ragionare sul fatto
che il mare, la natura in genere, vadano, sì utilizzati, ma anche rispettati..
Tutto quel fermento che, pur nella fatica del confronto, ci aveva dato la sensazione di un rinnovato interesse per il nostro paese, tutto
svanito, tutto esaurito.
‘I turisti sono arrivati, tutto ok’
Ad un tratto un senso di freddo e
di mancanza.
Non è possibile.. non può essere
possibile..
Ma, forse, questa è la chiave per
capire molto di questo paese che si
sta autodistruggendo nel silenzio e
nell’indifferenza di chi lo vive.
Davvero noi Alassini siamo abituati a ragionare per lo spazio di
una stagione, senza una vera programmazione, senza un reale e onesto impegno per il miglioramento
dell’ambiente che è l’unica risorsa
per tutti?!??
L’economia del nostro paese si
basa sulle bellezze ambientali, da
quando gli inglesi hanno scoperto
questo splendido angolo di mondo,
e qui costruito le loro ville lasciando i segni dell’amore per questa
città.
La ‘vocazione turistica’ ha trasformato il villaggio con mare, cielo e
verde non inquinati, tanto amato dagli Hambury, in una località rinomata, conosciuta, ammirata, visitata…
Siamo così abituati a vivere questo ambiente benedetto dal cielo,
che sembra che si dia tutto per
scontato, quasi che si faccia a gara
a sfruttare le bellezze e le varie possibilità turistiche,
sfruttare con impegno e risultato..
Ma non ci impegniamo allo stesso modo per far sì che il nostro patrimonio si possa conservare e possa essere goduto dalle generazioni
successive.
Inevitabile pensare ai vicoli di ca-
Sabato 19 Settembre 2009
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Il 90% delle locandine pubblicitarie affisse nella recente stagione estiva, risultano, ad un attento e costante esame, prive
del timbro dell’UFFICIO COMUNALE PUBBLICHE AFFISSIONI”,
che comprova il pagamento della relativa tassa.
Ci chiediamo se esiste un controllo (comunale e/o della
Ditta appaltatrice al Servizio), sulla evidente macroscopica
evasione.
Sottolineiamo inoltre che vengono affisse non negli appositi
spazi, ma in tutte le facciate, creando disordine nell’ARREDO
URBANO.
sa mia.. che hanno visto scorrere la
vita dei miei avi,
che facevano da sfondo ai racconti di mio nonno, vicoli dove è
cresciuto mio padre e dove ritrovo
i felici giochi della mia infanzia.
Sarebbe così bello raggiungere la
spiaggia percorrendo vicoli puliti e
ordinati,
magari con muri non scrostati,
imbruttiti da residui di locandine o
strane scritte..
Ci lamentiamo tutti dello stato
delle isole ecologiche...
argomento davvero difficile...
ma davvero è una deriva inarrestabile??
davvero noi singoli cittadini siamo impotenti???
Ho la sensazione che dobbiamo
ancora fare un passo importante:
passando dall’innamoramento (ed
è facile.. troppo facile innamorarsi
di Alassio) all’Amore, l’Amore vero,
quello che si interessa, si prende
cura, studia e progetta, programma
e seriamente predispone mezzi per
una vita migliore.
Sono certa che un vero Amore
per il nostro paese da parte di maggioranza e opposizione, di imprenditori, albergatori, bagnini, commercianti, artigiani, operatori ecc.
porterebbe Alassio al meglio che si
merita.
Utopie state pensando, vero?
Eh sì, potrebbe essere così.
Me lo sono detto, e ho dato libera strada al rimpianto, alla rabbia,
alla nostalgia, alla rassegnazione.
Mi ha invaso un senso di buio e di
rabbia…
Fino a che un pensiero si è fatto
strada.
COSA POSSO FARE IO?
Cosa posso fare per il mio paese,
io singolo Alassino ?
Posso davvero fare qualcosa per
cambiare, per migliorare?
Si.. certo!
Cercando una frase per il segnalibro che accompagna alcune manifestazioni alassine, ne ho trovato
una riferita a Cicerone:
“OGNI COSA NASCE DA UN PICCOLO INIZIO”
Mi viene subito in mente una signora gentile che regolarmente si
prende cura delle ciotole fiorite poste sul marciapiedi di fronte alla sua
attività.
Sono del Comune,dovrebbero
prendersene cura i ‘famosi’ giardinieri che in tempi passati avevano
reso famosa Alassio per i suoi giardini.
Dovrebbero, ma che importa, le
ciotole sono lì, rendono bella e attraente la strada, e allora la signora
non si chiede nulla, innaffia e accudisce, perché sono di tutti.. e quindi anche sue..
Il risultato è una via Torino fiorita e piacevole per tutti, Alassini e turisti.
“OGNI COSA NASCE DA UN PICCOLO INIZIO”
perché non crederci..?
Perché non credere che ogni piccola azione che renda un po’ più
bello e ordinato il nostro paese possa essere e sia l’inizio di un nuovo
corso, di un nuovo vero Amore per
la nostra Alassio??
FLOREAT ALAXIUM
Festeggiati ad Alassio e Albenga i 35 anni del tenore Andrea Elena
Il prezioso acuto di un Alassino tutto d’oro
Ex chiesa anglicana e piazza San Michele ribalte d’eccezione
BASTA POCO…
“CHE CE VO’…”
Basta proprio un po’ di buona
volontà e tanto si potrebbe fare,
qualche esempio? Eccoli:
• Chi attacca le locandine o i volantini di propaganda, passato
l’evento li tolga. Basta poco…
• Chi deve sostituire i cestini
della rumenta, lo faccia. Basta
poco…
• Chi deve utilizzare tali cestini,
lo faccia. Basta poco…
• Chi privati o non mette delle
piante, le curi. Basta poco…
• Chi ha il miglior amico dell’uomo, raccolga gli escrementi.
Basta poco…
• Quel poco aiuterà a rendere
migliore questa bellezza naturale che è Alassio
Loredana
Verrebbe da dire: «Non è mai
troppo tarti!». Complimenti a sindaco e assessore per essersi accorti che forse era ora di ricordarsi dei concittadini che veramente
hanno portato il nome della loro
città in giro per il mondo dandole
ulteriore lustro. L’“Alassino
d’Oro” ad Andrea Elena ha un significato particolare perché dato
in un contesto particolare. Lo hanno insignito dell’onorificenza nel
giorno in cui ha tagliato il traguardo di 35 anni di attività professionale, un arco enorme fatto di ore,
giorni e mesi dedicati alla musica
colta calcando le ribalte dei più
prestigiosi teatri del mondo e ricordando sempre la sua Alassio
anche a chi non ne aveva mai sentito parlare. L’affetto per la sua
città il maestro Elena lo ha dimostrato in più occasioni anche
quando, al culmine del successo,
per nulla intimorito dalla presenza di critici di livello, alle platee
più sofisticate ha intonato “pezzi”
in dialetto, opere scritte dal compianto maestro Richero che della
“Vecchia Alassio” fu anima ispiratrice. Ma il tenore alassino per antonomasia non ha mai disdegnato
di dare vita a momenti culturali
importanti per la sua città organizzando, a titolo completamente
gratuito, concerti e opere liriche
prestigiose.
Bene hanno fatto il sindaco,
Marco Melgrati, e l’assessore alla
cultura, Monica Zioni, a uscire dal
protocollo naturale della festa patronale di Sant’Ambrogio, anticipando la consegna del prestigioso
premio. L’“Alassino” a un alassino
vero, a uno di quelli che non ama incensarsi per quello che ha fatto e
ancora farà, a un cittadino la cui arte ha superato confini geografici e
steccati politici e religiosi. Da
Alassio aveva mosso i primi passi
calcando il palcoscenico del salone
parrocchiale e con coraggio, in pun-
ta di piedi, partì poi, armato di bella
voce e tanta buona volontà, alla volta di Milano dove effettuati gli studi
di bel canto gli si aprirono le porte
dei grandi teatri del mondo.
Nell’ex chiesa anglicana, poche
settimane fa, gli hanno dedicato
un galà fatto di tante voci famose
giunte da più parti d’Europa, per
spegnere insieme a lui le 35 candeline poste su un’ideale torta
portata in sala da centinaia di amici che, emozionati e con le lacrime
agli occhi, hanno chiesto il bis per
l’acuto più d’oro della città e... non
solo. Andrea Elena è stato festeggiato anche ad Albenga dove
l’Associazione culturale “Maia” e il
Comune gli hanno organizzato, il
28 agosto scorso, nello splendido
scenario di piazza San Michele,
una magnifica serata alla quale
hanno preso parte, oltre al sindaco e agli assessori, un pubblico
straripante.
d.l.c
Sabato 19 Settembre 2009
3
«L'ALASSINO»
U recantu di nosci diti
CRONACA DI ANDATE
(a cura di G.C. e G.G.)
MESE DI SETTEMBRE 2009
Chi muscia e palanche u muscia u cü
Da sempre nell’immaginario comune il Ligure viene definito “avaro”, “tirchio”, “spilorcio”,
“taccagno” e quanti altri sinonimi vi siano, al riguardo ma ciò, pur ammettendo le logiche
eccezioni è puramente falso e ne possono dar testimonianza quanti, venuti nella nostra terra,
hanno avuto a che fare con noi. Che il Ligure in fatto di “palanche” non ami scialare è vero...
che sia propenso al risparmio è vero pure, ma questo non può considerarsi un difetto bensì
una lodevole qualità che nella parsimonia ha la sua caratteristica principale ed è radicata
nell’indole dei veri liguri i quali da sempre, siano essi appartenenti alle classi più abbienti o ai
ceti più popolari non amano ostentare eventuali ricchezze spesso, come nel primo caso,
anche favolose.
Ed è proprio da questi presupposti, da questa sorta di “pudore” che noi riteniamo sia nata
questa significativa locuzione “chi mostra i soldi mostra il sedere” quasi a voler rimproverare
di questa volgarità chi a queste norme, sia esso ligure o no, non si attiene.
Chiasso a go go
Legnano, 27 Agosto 2009
p.c. Associazione Vecchia Alassio
Via XX Settembre, 7 17021 Alassio
p.c. ARPAL
Via Zunini, 1
17100 Savona
Spett. Ufficio Salvaguardia
Ambientale
del Comune di Alassio
Raccomandata R.R.
P.za della Libertà,l
17021 Alassio
Oggetto: PROCEDIMENTO N. 13349
DEL 7/7/2009 - BAR MAXIMILLIAN
Riceviamo la Vs. dell’11/08/09
che ancora una volta dimostra la
volontà di non voler affrontare il
problema nei termini da noi proposti e comunque di non avere la
volontà di comprendere quanto
da noi evidenziato nel corso di
questi ultimi anni.
Per tali motivi, ci vediamo costretti, ns. malgrado, a desistere
dal ns. impegno in attesa di giorni migliori in cui auspichiamo di
avere interlocutori più sensibili ai
problemi della gente.
Nel contempo desideriamo evidenziare alcune considerazioni
che probabilmente non saranno
recepite ma che ostinatamente ci
preme ancora una volta farvi rilevare.
l. L’imposizione di dare una risposta alle Vs, comunicazioni
entro 10 gg. ci pare anacronistica visto che nel corso degli anni
tutte le ns. lettere inviate al Sig,
Sindaco sono rimaste senza riscontro.
2. Dalla documentazione che
ci avete inviato si evince che al
Bar Maximillian è stato concesso
il permesso di produrre musica a
partire dal 1° luglio fino al 15 di
settembre. Come precisatovi, a
metà giugno il Maximillian già organizzava attività musicali e
danzanti. La stessa cosa accadeva gli anni scorsi dopo il 15 settembre. Come possibile?????
3. Dalla relazione dell’Ing.
Bajardo si parla dello strumento
testato “tastiera Yamaha” ma
non si parla del sassofono utilizzato per diverse serate. Ricordiamo che gli artisti si alternano utilizzando i propri strumenti e pertanto tale misurazione non ha alcun valore.
4. Se le regole possono essere
così facilmente bypassate, ok ne
prendiamo atto traendo le considerazioni del caso.
5. Ciò che a ns. parere non è
stato da voi recepito è che la
Deliberazione comunale n. 26
del 27 maggio 2002 è intollerabile e come tale deve essere rivista.
Non crediamo che i sigg.
Consiglieri che l’hanno approvata siano in grado di
sopportare un livello di pressione sonora di 75 dBA alla
soglia delle rispettive abitazioni ogni sera per oltre due
mesi. In particolare se sono
presenti anziani con problemi di salute e bambini.
Riteniamo che sarebbe opportuno che gli stessi facessero visita
al Maximillian dopo le 22.00 per
rendersene conto.
Ribadiamo che fino a quell’ora
la musica è tollerabile dopo di
che l’intensità aumenta.
Li invitiamo altresì a dare
un’occhiata alle finestre degli
edifici circostanti che sono accuratamente chiuse nonostante la
calura.
Una telefonata all’ARPAL potrebbe aiutarVi a prendere coscienza di quanto, a ns. giudizio,
incautamente deliberato.
6. Vi confermiamo che non
chiederemo alcun intervento ARPAL visto che il vero problema è
rappresentato dai limiti imposti
dal Comune di Alassio. ARPAL
Savona si è già espressa al riguardo ritenendo tali limiti
assolutamente inusuali.
7. Una dimostrazione di buona volontà da parte dell’Amministrazione potrebbe essere
quella di imporre al Maximillian
almeno la riduzione di un’ora
per le attività musicali oltre al
posizionamento di un pannello
fonoassorbente alle spalle degli
orchestrali così da limitare l’impatto acustico agli edifici retrostanti.
Nonostante tutto, restiamo comunque confidenti in una Vs.
più approfondita analisi del problema.
Distinti saluti.
Franco Bonazza
Non sparate sulla Croce Rossa
Un noto giornalista esperto di
cucina e critico gastronomico si
è permesso di scrivere sul diffuso settimanale “Il Caffè lungo”,
in un articolo in cui giudicava un
noto ristorante andatino, le seguenti espressioni: “Anche Andate, ricordiamolo ai più giovani, ha avuto i suoi anni ruggenti:
lo Scalino e le sue Miss, il caffè
Napoli, i vip, soprattutto torinesi, che prediligevano il miglior
arenile della Riviera Lacustre.
Poi un lento e progressivo appannamento nella qualità
dell’ambiente e dei servizi, nel
grigiore degli alberghi, nel tono
complessivo dell’ospitalità; probabilmente convinti, gli andatini, di poter sfruttare poco o nulla cambiando la loro rendita di
posizione”. Quando ho letto il
brano, sono rimasto piuttosto
stupito, perché mi è sembrato
come una forte e decisa mazzata
assestata ad un paese intero; e,
come ho accennato sopra, ho
pensato che “si era permesso di
scrivere” un tale articolo per
due ragioni fondamentali: La prima perché forse sapeva già in
anticipo che nessuno degli operatori turistici locali o dei pubblici amministratori gli avrebbe
risposto alcunché – come poi è
infatti accaduto; la seconda motivazione è perché in realtà forse
aveva ragione. Questa ipotesi
potrebbe essere avvalorata dal-
E USTARIE
Faceva ancora caldo quella
sera di Settembre nell’Osteria
di Attilio. Le mosche ronzavano eccitate, quasi a sfida, attorno all’acchiappamosche
nuovo di zecca che scendeva a
spirale proprio sopra il bancone. A tratti qualcuna più stolta
infilava la traiettoria sbagliata
e finiva incollata al nastro appiccicoso assieme ad altre sue
compagne malaccorte come
lei. Un gruppo di furesti stava
degustando con rumorosi ed
allegri cenni di approvazione
un bianco amabile giunto via
mare da Pachino. I prosit che
seguitavano vivaci uno dietro
l’altro in allegria, erano dei
Tedeschi, gente amante del
buon vino.
I rumori giungevano sino al
bastiùn e parevano andare a
sperdersi su di un mare ormai
scuro, immobile e liscio come
l’olio.
pia mandata al portone di casa
era un’inutile precauzione!...
quando – ed è difficile solo pensarlo oggi – tra vicini di casa ci
si imprestava l’osso per fare il
brodo di carne!...
Frattanto alcuni giovani del
posto entrano in gruppo cantando e dandosi pacche sulla
schiena... festeggiano la chiamata di Leva: ossia la loro prossima
partenza per adempiere al servizio militare obbligatorio.
Prendono posto ed allungano i
piedi sotto il tavolo in attesa di
assaporare un bel piatto di buridda: quella che la moglie di
Attilio ha cucinato con maestria
appositamente per loro. Poi, come d’incanto, ecco spuntare
due mandolini e una chitarra... il
primo motivetto in alassino è
decisamente osé – per l’epoca!...
Le parole si perdono
nell’ésciu accanto dove stazionano in permanenza due o tre
La storica osteria Da Attilio - “U Cazurìn”.
In quel tempo le Osterie ad
Alassio erano numerose. Qualcuna aveva attorno un pergolato con annesso gioco delle bocce; qualche altra offriva da
mangiare e affittava camere
per la notte. Erano luoghi umili, modesti e semplici... con vetrofanie alle finestre, tavoli tarlati, sedie male impagliate e
qualche volta traballanti, ma il
vino che vi si mesceva era
schietto e generoso.
Erano quelli gli anni in cui
una vigorosa stretta di mano
valeva quanto e forse più di un
atto notarile!... quando la dop-
gatti rissosi e spelacchiati.
S’è fatta mezzanotte. I furèsti,
che in ultimo si erano uniti al
coro dei locali, decidono di tornare al loro Albergo. E i coscritti pensano sia il momento
oramai di finire in bellezza:
mettono mano all’ultima bottiglia di Nostralino.
A quest’ora giunge fresco e
vivace l’odore dell’arzì.
Finalmente “Attilio” può spegnere i lumi e andare a fumare il
suo mezzo toscano proprio
arènte a ù mò, in santa pace.
Vincenzo Moirano
la lettera inviata all’ultimo
Andatino dal presidente degli albergatori locali, il quale, in una
attenta e dolorosa analisi sostiene che il PUC di Andate prevede
la costruzione, sulla meravigliosa e stupenda collina che circonda la città, di ben 72.000 metri cubi di cemento, di cui sono
già stati “versati” quindicimila.
Quando leggo queste cifre io mi
sento un tremito interno, che si
trasmette poi alle mie mani, capitemi a’mme: Infatti, penso, se
con quindicimila metri cubi hanno già combinato… ciò che tutti
vedono, alla fine dell’ambaradan, cosa vedremo? Il Presidente continua con l’amara questione del depuratore, che, come l’Araba Fenice “che ci sia ciascun lo dice-dove sia nessun lo
sa”. Il sindaco megagalattico risponde che “tutto va ben, madama la marchesa”: E d’altronde,
in una squadra, uno che fa il terzino, cosa deve fare se non difendere? Ma nella sua difesa, talvolta il nostro, citando le opere,
mescola cose già fatte con cose
progettate e da farsi, e con opere che mi ricordano la canzone:
“I sogni son desideri”. E allora mi
viene in mente la storiella del
noioso che, in treno, ripete ossessivamente: “Oh, che sete che
ho!”, Finché un viaggiatore spazientito alla prima stazione gli
compra una bottiglia grande di
acqua gasata, come da richiesta,
e gliela offre: E quello se la beve
e poi ricomincia: “OH, che sete
che avevo!”, Non so se mi sono
spiegato.
Il fatto è che perfino i satrapi
periferici della repubblica vogliono comportarsi come un noto ministro, il quale sostiene che
basta non parlarne e la crisi non
c’è più. Sparita. Ma racconta
Alessandro Manzoni, avevano
fatto così anche i medici milanesi durante la peste del ’600.
Vietando di pronunciarne anche
il nome pensavano di aver vinto
e debellato il male. Non fu così e
morirono molte persone, mentre un saggio medico milanese,
Ludovico Settàla, continuava a
lanciare invano l’allarme. Noi
vorremmo essere i piccoli
Settàla della periferia dell’impero e del regno di Andate. Altri, di
fronte alla crisi (per noi turistica) sparano le cannonate – e i
fuochi artificiali – in cielo, oppure fanno strane proposte come
quella dei telegiornali locali in
“lingua regionale”. Ma quale è la
lingua “regionale” se a Soglio e
Molva, ridenti borghi della mia
città si parla diverso da Andate?
Signori, siamo seri e non meniamo il cane per l’aia! O, se lo facciamo, paletta e sacchetto, mi
raccomando!
Luca Caravella
SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO – ALASSIO
Rotary Club Alassio – Comune di Alassio: Assessorato
Associazionismo e Volontariato
CONFERENZA
Lillia de Apollonia: “La saga degli Hanbury:
gli Inglesi che da Alassio a Ventimiglia
trasformarono la Liguria”
Il 3 settembre scorso, alla presenza di un foltissimo pubblico,
il Presidente della S.O.M.S. di
Alassio Claudio Gavaldo ha dato
il benvenuto dell’Associazione,
poi il Sindaco arch. Marco Melgrati ha affermato che il titolo
della conferenza è appropriato e
ringrazia il prof. Antonio Ricci e
Signora (presenti) per il recupero di Villa Pergola. Quindi il
Presidente del Rotary Club
Alassio dott. Giancarlo Maritano ha presentato gli ospiti: la relatrice prof.ssa Lillia De Apollonia, suo figlio Jacopo Colomba,
la flautista Silvia Schiaffino e il
chitarrista Renato Procopio.
La parola alla relatrice: «Da
bambina visitai Villa Hanbury alla Mortola e ne rimasi affascinata. Sir Thomas Hanbury proveniva da una famiglia di farmacisti, fece il “Grand Tour”, poi si
trasferì a Shanghai dove si occupò di commercio del tè, non
senza periodi di solitudine; ma lì
nasce un amore e un figlio che
morì a 17 anni. In seguito si risposò con un’aristocratica inglese ed ebbe quattro figli, i più
in vista furono Cecil e Daniel. La
moglie di Cecil, Dorothy abbellì
i giardini de La Mortola in senso
romantico: vi collocò la statua di
una schiava di scuola del
Canova, di un drago e un tempietto dove ora riposano le sue
ceneri. Vendette i giardini allo
Stato Italiano, ora in cura
all’Università di Genova. Gli
Inglesi costituirono in alcune
città italiane le “Colonie”, specialmente in Liguria e Toscana.
Sir Thomas Hanbury, lasciato
l’Oriente, acquista villa e giardini a La Mortola. Si innamora di
Alassio, vi acquista terreni, costruisce ville per i suoi connazionali, che nello stile risentono
dell’Oriente, poi, ad opera del figlio Daniel a fine ‘800, da paese
di pescatori e giardini di aranci
si trasforma in città turistica.
Vengono costruiti il Tennis, il
British Club, la centrale elettrica, la Chiesa anglicana (poi ne
venne costruita un’altra), la
Biblioteca; Federico De Galleani
istituì l’omonima Banca, al servizio soprattutto della Colonia
Inglese di Alassio; vennero organizzate feste e balli di beneficenza. Altri inglesi come i Gibb e i
Mac Murdo lo precedettero nella costruzione delle loro ville. La
più importante Villa Hanbury è
quella detta “La Pergola”, che
Daniel costruì per se, dove visse
con la seconda moglie Ruth.
Desidero invitarvi a non lasciare
cadere il ricordo di questi personaggi, che tanto hanno fatto
per la vostra cittadina».
Il discorso della prof. De
Apollonia, in varie pause, è stato
intercalato da letture di brani
del suo libro, che porta il titolo
della conferenza, ad opera del figlio Jacopo e da brani musicali
di Vivaldi, Giuliani e Piazzolla
eseguiti da Silvia Schiaffino e
Renato Procopio.
A.V.A.
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Quest’anno il mare…
A distanza di un anno in cui
mi è stata consegnata la medaglia d’oro per i miei cinquant’anni di fedeltà al Comune
di Alassio ci sono ritornato nel
mese di luglio u.s. È cambiato
poco. Qualche negozio nuovo,
qualche cambiamento di gestione di un bar: è poca roba.
Invece un fattaccio grosso si
può accertare ad occhio nudo.
Il mare non l’ho visto mai alto
così. Gli amici mi raccontavano
che in primavera c’erano state
ondate anomali come mai vissute prima in vita loro.
A questo riguardo avevo letto degli annunci sulle pagine
del nostro mensile. Pensavo:
prima vedere poi credere.
Adesso ci credo anch’io. Mi
sono spaventato dello spettacolo devastante. Le sedie a
sdraio in prima fila - da sempre
le più costose - erano bagnate
dall’acqua delle onde del mare.
Sfogliando le mie vecchie cartoline degli Anni Sessanta vedo
una spiaggia molto più ampia,
anzi raddoppiata con otto file di
ombrelloni ed un bel spazio da
giocare al pallone oppure al
tamburello. Erano altri tempi.
Assieme a Laigueglia Alassio
si autodefinisce “La baia del
Sole”. Questo nome viene migliorato. Dovrebbero chiamarsi
“La baia della Spiaggia”. Perché
una cosa è certa: il patrimonio
più prezioso che si coccola ad
Alassio (più Laigueglia) è la
sabbia finissima che compone
la spiaggia. Sulle coste mediterranee ce ne sono - da Spagna fi-
no alla Grecia - centinaia di baie
“del Sole”. Invece c’è una sola
baia “della Spiaggia”. Ed è proprio attualmente che questa
spiaggia che deve’ essere salvata e difesa dal mare.
Il venir meno della spiaggia
potrebbe avere delle conseguenze giuridiche. Pur facendo
il mestiere di professore universitario in diritto civile in
questo luogo non vorrei attaccare il mio cavallo di battaglia.
Accenno soltanto che per i gestori che pagano per anni successivi il canone alla Regione il
codice civile italiano ha legiferato un’azione per diminuire
quel canone per “il verificarsi di
avvenimenti straordinari e imprevedibili” nel senso dell’articolo 1467 c.c. Sul tema ho scritto anche in lingua italiana altrove. Posso immaginarmi che
questa non sia la soluzione desiderata dai gestori. Loro non
vogliono un adeguamento (in
basso) del canone, loro preferirebbero poter lavorare e fare
dei soldi. Il che ritengo un desiderio legittimo. Come uscirne
di questo dedalo?
L’unica via d’uscita mi sembra di arrendersi alla ricerca.
Gli scienziati (forse un impegno dell’Università di Genova?)
dovranno occuparsi del problema dell’alto mare e fermare
quel fenomeno oppure diminuirlo. In ballo è il salvataggio
della spiaggia alassina. Il futuro
è incominciato adesso.
Prof. P. Abas
Caro e sempre più
interessante “L’Alassino”
Leggo a pag. 10 a firma
Aicardi e Melgrati l’elenco delle opere che devono “partire o
ripartire entro ottobre 2009” e
non trovo l’opera che più mi
sta a cuore (e penso a molti):
IL DEPURATORE, che toglierebbe i pochi graditi miasmi
dalla foce del Cardellino e altri
siti, toglierebbe il non trasparente mare, soprattutto nelle
ore pomeridiane, problema
per i quali Alassio non riceverà la bandiera blu – problema in tavola da almeno… e chi
si ricorda… della notte dei
tempi politico-amministrativi.
Il consorzio c’è già, basterebbe aderire, il sito anche, offerto nell’albenganese con vicinanza all’autostrada per il
trasporto delle scorie.
Non perdiamo ancora occa-
sioni per questioni di colore
politico. Abbiamo diritto al
meglio noi residenti e ospiti.
Abbiamo diritto a bere acqua
sorgiva pura e se il costo della
condotta da Caprauna è un po’
alto, la salute non ha prezzo.
L’acqua dei pozzi di Albenga
che attualmente alimenta il
nostro acquedotto, non è certo al top. Il nostro Sindaco è
persona preparata ed attenta
con forte personalità e saprà
darci risposte positive.
Speriamo non solo verbali: se
in qualcosa ho sbagliato sono
ben felice di conoscere esattamente come stanno le cose.
Grazie!
Caro Alassino, più ti leggo e
più ti leggerei!!!
Margherita Martino
Ma ad Andate, avete i pali
così carichi di salsiccia?
Gent. ma Redazione,
passeggiando sulla bella riva,
attualmente erosa, del Vs. splendido lago di Andate, ho notato,
con stupore, che una bella e
grande spiaggia, davanti all’incompiuto Grand Hotel, è deserta, e quindi inutilizzata.
Mi, e Vi, chiedo: ma ad Andate, ne avete così tanti da buttare?
Dato che la natura, quest’an-
no, si è mangiata un “pochino”
di sabbia, proprio nessuno ha
pensato come utilizzarla, al meglio, questa splendida porzione
di spiaggia? Magari in un modo
un po’ innovativo?
Questo, e tant’altro, lascia stupiti e perplessi i Vs, ospiti paganti (turisti).
Un cordiale saluto,
Andrea Bruscoli
Sabato 19 Settembre 2009
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Inutili cartelli sul pontile
C’era una volta, quando la gioventù era assai, ma assai più
educata, un Guardia-molo, incaricato dal Comune, il quale, tutto il giorno appostato sul pontile, vigilava a che i ragazzi si comportassero correttamente nel
senso che, bagnandosi semplicemente o tuffandosi, non facessero male a se stessi e non
procurassero danno o fastidio
agli altri.
Tempi passati... saranno stati
gli anni ’50 o 60 e il nostro solerte ed attento guarda-molo si
chiamava, o meglio lo chiamavano Serena: tipo sulla sessantina, bonario, ma scrupolosamente attento al compito che gli
era stato assegnato. Pronto ad
accorrere con corde o salvagente nel caso che qualche ragazzino inesperto si fosse trovato in
difficoltà; pronto a redarguire i
piccoli o grandi incoscienti che
si buttavano sconsideratamente dalle sponde del pontile e non
dalle apposite scalette ai lati del
medesimo... e a qualche riottoso era pronto a cantarne quattro minacciando scapaccioni.
Al posto del buon vecchio
Serena l’ordine del pontile oggi
è assicurato da un paio di ridicoli cartelli che oltre ai tuffi vietano in tre lingue oltre l’italiano,
la pesca alla lenza. I cartelli convivono benissimo con i trasgressori, i quali infischiandosene allegramente della loro timida presenza continuano a tuffarsi dalle balaustre, mettendo a
repentaglio la loro incolumità e
divertendosi a bagnare con i loro spruzzi gli sprovveduti che
candidamente li stanno ad osservare nelle loro esibizioni natatorie. Poverini! Non i candidi
infradiciati ma gli sguaiati esibizionisti che perfezionano le loro
bravate con urla ed eleganti grilleschi vaffa o peggio ancora inviperiti sempre all’indirizzo degli stolti osservatori che, secondo loro, invece di protestare,
anche se fradici dovrebbero applaudirli. Intanto poco distante
imperterriti pescatori di canna
tendono le loro lenze e giusto
che c’è il cartello che proibisce
oltre i tuffi come s’è detto la pesca, impassibili e sereni occupano ognuno, fornitissimi di attrezzi, scatole, scatoline, fagotti, secchi e secchielli: ognuno
Lettera aperta ai cittadini
PIERA OLIVIERI, un punto di
riferimento per tutti gli operatori del settore e per tutti i cittadini sempre presente e disponibile. Come rimanere in silenzio dopo quello che abbiamo appreso
in questi giorni: “silurare” Piera
Olivieri, a giunta riunita, non è
giustizia.
Con tutti i problemi che affliggono i Comuni, sembra esagerato riunire una giunta per trasferire un funzionario che dimostrava capacità.
Ricordiamoci che gli assessori cambiano e i funzionari comu-
nali restano. Tutto questo accresce nel cittadino il disgusto e
il rammarico di aver dato il proprio voto a chi tradisce le aspettative di un paese che vive di turismo.
PIERA OLIVIERI è un pilastro
che non dobbiamo e non possiamo perdere…
ALASSIODONNA
R.G.
N.B. Riflessione:
USARE IL POTERE PER COSTRUIRE, NON PER DEMOLIRE.
Requiem per l’Ufficio Turismo
Il guardiano “Serena”.
una panchina da quattro perché
è giusto avere a portata di mano
tutti gli attrezzi. E l’anziana signora vada a sedere al bar, lì a
due passi! Non rischi lei e l’attempato compagno gli spruzzi
degli educati tuffisti e, tanto meno, un possibile colpo di lenza
con amo in faccia; magari solo
per andare a vedere il mare dal
pontile. Ma per favore!
Il solito ben noto Anonimo
Pillole
1) Due sono i casi: o si interdicono i marciapiedi, il centro storico e le passeggiate a mare ai
pedoni, o si interdicono alle biciclette ed ai motorini di varie
forme e dimensioni; cosi come
funzionano oggi, sono una potenziale fonte di piccoli incidenti... o di grandi litigi!
Poi si dice che Alassio è disordinata.
2) Ore otto, Via Dante, angolo
Piazza Pacini: gli operatori hanno svuotato l’isola ecologica e
stanno procedendo al lavaggio
dell’asfalto tutto intorno, lavoro
che viene quotidianamente eseguito, più o meno alla stessa ora;
ottimo lavoro. Proseguo; sul
marciapiede sono da poco transitati due cani: l’animale e il suo
padrone: le tracce sono più che
evidenti.
Ore nove e trenta: ripasso dallo stesso posto, procedendo in
direzione inversa: sul marciapiede lato monte, nei pressi del
palo della segnaletica stradale,
qualcuno ha depositato tre
grandi sacchi azzurri di immondizie (a 12-13 metri di distanza
dall’isola ecologica).
Poi dicono che Alassio è
sporca.
3) Questa la riferisco per sentito dire, quindi se non è vera, mi
scuso, anche se non do riferimenti precisi: su una spiaggia di
Ponente (magari anche su altre!): in sesta fila, un ombrellone, due lettini, una giornata,
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Euro 35. Mi auguro che non si
stia perdendo il senso delle proporzioni.
Poi dicono che Alassio è cara.
4) Un lunedì a mezzogiorno,
sulla passeggiata di ponente,
non lontano dall’Hotel Mediterranèe: quattro marocchini
hanno appena finito di mangiare
i loro panini ed un pollo arrosto;
bevono le birre che la loro religione proibirebbe, raccolgono
diligentemente gli avanzi e le
bottiglie vuote, poi buttano tutto nelle aiuole. A pochi metri c’è
il raccoglitore delle immondizie.
Io passo e faccio finta di non
aver visto: sono in quattro, con
certe facce... Qualcuno continua
a dire che Alassio è sporca.
5) Sempre Passeggiata Ciccione, altro giorno, altra ora: quello
che ho visto fare dai marocchini
viene rifatto, quasi colle stesse
modalità, da quattro giovani italiani variopinti. Effetto della globalizzazione?
6) Una mattina qualunque, di
buonora: percorro la Via Londra, diretto verso mare. All’incrocio con il Corso Europa,
quattro giovanotti escono da
una macchina targata Torino, si
stiracchiano, depositano cinque o sei bottiglie vuote sul bordo del marciapiede, risalgono in
macchina e se ne vanno.
Poi dicono che la clientela è
cambiata!
Lettera firmata
Che il turismo sia alla base
dell’economia alassina penso
che nessuno lo possa mettere
in dubbio, così com’è indubitabile che per fare turismo oggi
occorrano programmazione e
strutture. Gli unici che non
sembrano saperlo sono gli amministratori alassini che non
solo in questi anni non hanno
mai potenziato, o almeno conservato nei suoi organici, questo ufficio di primaria importanza per la Città, ma ora, lo
hanno addirittura decapitato.
Forse si cerca in questo modo di scaricare sull’Ufficio le responsabilità di una stagione turistica in cui Alassio si è distinta per la mancanza di qualsiasi
iniziativa turisticamente rilevante e per la totale assenza di
programmazione, ma in questo
evidentemente si sbaglia bersaglio perché le responsabilità,
evidentemente, sono da ricercarsi ad altri livelli.
O forse, più probabilmente,
stiamo assistendo alla più classica delle rese dei conti…
Se entro nel merito di questo
argomento è perché ero stato
io, nel 1993, a volere questa
struttura, che allora non esi-
steva, a darle una sua decorosa collocazione negli uffici di
Piazza Airaldi e Durante e alla
quale nel corso delle mie amministrazioni ho sempre dato
il massimo sostegno e dalla
quale ho sempre ricevuto massima collaborazione e grande
professionalità, e per questo,
ora, nel vederla svilita, nel vedere sottovalutata la sua importanza non posso non deprecare queste scelte che vanno a scapito delle potenzialità
turistiche della Città.
Le professionalità non si inventano dal nulla, il know how
è un patrimonio, anni di contatti e relazioni con Enti, associazioni e privati non possono
essere sperperati in questo
modo, specialmente da una
amministrazione che è al termine del suo ciclo e alla quale
ricordo che mentre gli amministratori passano gli impiegati
restano e rappresentano la
continuità e con la loro professionalità sono la vera forza del
Comune.
Alassio 04.09.09
Roberto Avogadro
Sorprese
Spett.le Associazione Vecchia Alassio, sono un non residente torinese che da circa
15 anni trascorre dei mesi ad
Alassio ed è con dispiacere
che segnalo il progressivo degrado della ex bella città, che
ogni anno purtroppo peggiora. Quest’anno una nuova sorpresa che si somma al taglio
sconsiderato dei vecchi alberi (già in atto proteste) o al
pessimo stato della passeggiata dove la pavimentazione
causa ogni giorno infortuni
seri tra anziani e non, alla cronica sporcizia anche per carenti cestini per rifiuti, ai cani
senza guinzaglio che i loro padroni fanno defecare ovunque etc. etc.
Ma ora mi riferisco alla riduzione di circa il 50% delle panchine sul Molo Bestoso, che ha
scatenato molte proteste degli
abitanti e dei turisti di Alassio,
specialmente anziani pensionati a cui viene tolto la possibilità di sedersi a pigliare un po’
di fresco, ma chi ha deciso e
perché questo ennesimo intollerabile ultimo scempio?
Forse si son lamentati gli
esercizi pubblici della zona?
Così ora si vedon aumentare le
entrate perché ci si deve sedere obbligatoriamente da loro?
Dove son finite poi le antiche
panchine ancora in buono stato? Almeno le avessero collocate in altre zone della città,
ma non mi risulta.
Non si venga a dire poi che
l’han fatto per la sicurezza viste le precarie condizioni dei
pilastri del molo che necessitano di un urgente restauro.
Inoltre sempre sul molo molti ragazzi continuano a tuffarsi
dall’estremità del molo stesso,
ma non è possibile istallare
delle telecamere che servirebbero anche per registrare tutti
gli episodi diurni e notturni
d’ogni tipo che accadono, visto l’assenza di alcun vigile comunale nei paraggi come risse
o circolazioni di veicoli non autorizzati o altre illegalità d’ogni tipo? Non è sufficiente il
passaggio saltuario dei Carabinieri. Dobbiamo aspettare
che ci scappi il morto!!
Grazie e saluti
Renato Ghidoli
Sabato 19 Settembre 2009
5
«L'ALASSINO»
GLI INGLESI, VISTI DAGLI ALTRI E DA NOI
(A cura di Tommaso Schivo)
Che cosa ne pensano gli
scrittori antichi e moderni?
Cap. 2° -
In un vecchio libro di Etnologia «Galleria Universale dei
popoli, ossia storia dei costumi», un prezioso volume edito a
Venezia da Giuseppe Antonelli
nel lontano 1842, si leggono
non senza sorpresa certe
«brutte» abitudini inglesi, brutte, ma che vai la pena di ricordare, anche se oggi (e non potrebbe non essere così) tutto è
cambiato. Eccole, testualmente (Tomo 4 bis, pag. 341):
«Dopo il desinare e prima che si
ritirino le Signore, viene recato
innanzi a ciascuno degli invitati un vasello di vetro colorato
pieno d’acqua; ciascuno vi si lava e si risciacqua la bocca e si
fa un romore di sciacquature e
di sputi che veramente a noi
sembrerebbe disconvenire.
Alcuno anche, con galanteria,
si mette le dita in bocca per
nettàrsela meglio, né alcuno di
questi atti è punto nascosto». E
termina aggiungendo... «Si
asciugano, poi, le mani e la bocca colla tovaglia, se manca la
salvietta». Ma non basta. Il cronista di quelle «gesta» aggiunge
che spesso nei pranzi serali
persino nelle sale vicine non è
possibile dormire o leggere,
«tanto è il rombazzo di quelle
compagnie a tal punto che a
volte discorsi ridicoli, violenti,
fanciulaggini, contese, canzoni, tazze e sedie spezzate fanno
un chiasso, uno strepito orrendo che dura fino a giorno».
Tutto questo, si legge, fu riportato da un viaggiatore francese
(dovremmo credergli?), ma se
una rondine non fa primavera… questi bagordi di una notte, sia pur documentati con fedeltà, non fanno legge e riteniamo che sia il tempo, sia le occasioni siano ormai del tutto
cambiati.
Ma torniamo al Baretti che
parla diffusamente della dissolutezza della plebe londinese,
della miserabile condizione di
molte giovani alla mercé del vizio e degli avventori notturni;
non tace dei numerosi postriboli da tutti i prezzi, dei frequenti borsaioli, ma, con altrettanta enfasi e con smaccata
esagerazione (ci pare), si ferma, ammirato, a vantare «la costumatezza e il garbo infinito
delle gentildonne inglesi, molte
migliaia delle quali (non esagera?) si possono scambiare
per... creature celesti!» E gli aggettivi e gli attributi si susseguono senza fine, quando le definisce «graziose, modeste,
prudenti, generose, caritatevoli, affabilissime, allegre e pie» e
conclude: «Oh Dio, che benedizione!»; e qui mi fermo perché
nelle dichiarazioni ammirate
dello scrittore torinese di aggettivi in fila ce ne sarebbero
molti altri ancora. Tuttavia,
non tutte le donne (succede... è
sempre successo) erano virtuose, pur sapendo che, se l’infedeltà del marito non comportava l’annullamento del matrimonio, quello della moglie bastava a scioglierlo per sempre
ed inequivocabilmente.
A questo proposito abbiamo
sotto gli occhi un altro documento tratto dalla «Vita» e
scritto sul finire del Settecento
da Vittorio Alfieri. Il grande
drammaturgo astigiano, parlando di una sua avventura con
una Signora inglese, scrisse testualmente: «Debbo non poco
lodare quell’offeso marito. Non
mi volle uccidere, potendolo
fare, né mi volle multare in denari, come portano le leggi di
quel paese, dove ogni offesa ha
la sua tariffa e le corna ve l’hanno altissima... a segno che se
egli mi avesse voluto far cacciare la borsa, mi avrebbe impoverito o dissestato di molto...» E sappiamo per certo che
l’Alfieri era per quel tempo un
vero e ricchissimo “nababbo”.
Potremmo continuare a parlare di quel periodo lontano. Ci
siamo soffermati in particolare
ad analizzare qualche aspetto
della etnologia sette-ottocentesca del popolo inglese, ma al di
là di tutte le contingenze proprie di quel periodo storico, il
carattere inglese è del tutto
particolare anche oggi e il rapporto fra gli Inglesi e noi, anche
oggi, al di là di una certa «facciata» di convenienza, è irto di
notevoli incomprensioni reciproche. Mille volte ne abbiamo
parlato e sempre (anche a cavallo di questo recente
Duemila) essi hanno palesato
aspetti e caratteristiche inconfondibili, ombre e luci che
abbiamo anche rilevato nel recentissimo libro di Caprarica,
già citato, e che ci mostra una
profonda conoscenza di questo popolo che non ha l’eguale
nel mondo e che ruota fra la
convinzione della famosa
«Signora di ferro», la Thatcher,
che il destino degli Inglesi sia
completamente atlantico e
quella più recente di Blair che
sostiene, invece, il dinamismo
europeista della sua gente. Chi
dei due statisti ha ragione? In
questi nostri capitoli, rievocando qualche aspetto della storia
più antica o recente, cercheremo di analizzare qualche caratteristica di questo popolo strano, stridente, a volte persino sibillino; ma inconfondibile nella
storia del continente e dei mari
dell’Europa e del mondo.
UN BIMBO CINESE PARLA
IL DIALETTO ALASSINO
L’altra mattina venne a trovarci Arturo, ma non era solo,
portava con sé un bimbo cinese di circa quattro anni. La casa si rianimò con la sua voce
squillante e la sua simpatia.
Parlammo con lui e tutto fu più
divertente; si chiamava GIOVANNI.
Guardando il suo viso di bimbo con fattezze orientali, gli occhi vispi, gioiosi ed intelligenti,
mi venne spontaneo dirgli:
“Giovanni sei bello” mi regalò
un sorriso e subito chiamò
Arturo e gli disse: “Andemmu u
l’è ura de serò a bitega”. Ne rimasi stupefatta.
Quelle parole in dialetto mi
portarono lontano nel tempo,
quando piccini si parlava l’alassino sulla spiaggia grande e assolata con l’arenile di grani sottili e direi unico, castelletti dove posavamo i piedi quasi
all’asciutto e le lunghe passeggiate sino ad arrivare alla pineta del Borgo Coscia dove i tanti
pini ci offrivano la loro ombra,
sempre grata.
Più avanti la passeggiata ci
portava alla cappelletta. Allora
non c’erano palazzi di fronte al
mare, ma rocce stupende che
lasciavano spazio e vita a innumerevoli pini marittimi che davano al paesaggio immensa bellezza.
La voce dei ricordi non si
spegne, vibra nel cuore come
un’arpa amica, l’ascolto e sogno.
Dove sei mia incantevole
Alassio, dove ti hanno portata,
paese stupendo regalo unico di
una natura benigna che hai fatto sognare scrittori e poeti e
tutti noi, semplici abitanti delle
tue spiagge. Dove sono i tuoi silenzi, le canzoni del tuo mare e
le nostre chiacchierate in dialetto che ci legavano nell’armonia dei dire di un tempo.
Ricordi che il destino mi ha
portato tramite un piccolo cinese di nome Giovanni.
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
GRUPPO ALLIEVI “ISTITUTO L. DA VINCI BARTALINI - ALASSIO
La Legge non è uguale per tutti
Io sono un turista che da 10
anni viene tutte le estati ad
Alassio, volevo informarvi di
ciò che mi è successo di spiacevole, in data 21/08/09 in piazza Stalla dove sono andato a
depositare la pattumiera nell’isola ecologica, che era stracolma di sacchetti, mobili, piastrelle, cartoni, mentre cercavo di mettere il mio sacchetto
negli appositi contenitori mi
accorgevo che erano pieni e cosi l’ho appoggiato sopra, dove
ce n’erano già altri, in quel
mentre è giunto un vigile che
non ha voluto sapere nulla mi
ha fatto un multa di 100 euro,
preciso il vigile ha fatto solo a
me la multa, mentre nell’isola
sopraggiungevano altre persone che poggiava sacchetti e
cartoni e se ne andavano, io un
po’ infastidito le chiedevo ma
se fa la multa a me perché non
lo fa anche agli altri, lui mi risponde che non è un suo problema, ma se la legge è uguale
per tutti i turisti sono i più fessi e i cittadini possono fare ciò
che vogliono!!!!!
Vi chiedo di pubblicare questo articolo, vi invio anche le foto e la contravvenzione. Sabato
sarò ancora ad Alassio.
Un turista deluso dal trattamento.
Adriano Gerosa
Ancora una segnalazione negativa
Voglio segnalare una cosa che
per una città come Alassio ritengo
vergognosa! Non esiste lungo tutta la passeggiata lungomare
(Ciccione) uno scivolo che consenta alle carrozzine per bambini
e disabili l’accesso al mare.
A proposito di passeggiata è diventata una pista ciclabile con
evidente pericolo per tutti, ma i
Vigili dove sono? Non ne ho mai
visto uno, in sei anni che frequento Alassio. E le biciclette che
sfrecciano contromano in Via
Dante, altra nota dolente: E i Vigili
che fanno?
Parecchi marciapiedi sono
sprovvisti degli opportuni scivoli
per cui bisogna tornare indietro e
fare giri viziosi per evitare un pericolo al trasportato in carrozzina
Per ultimo, portando mia moglie nei giardini pubblici, abbiamo
visto cani non al guinzaglio fare i
loro bisogni nel prato. Sappiate
che per un villeggiante che reclama altri cento si rendono conto di
questi disagi.
Lettera firmata
TOMBINI
Breve cronaca di uno dei primi
“castelli di sabbia” nel ricordo di
un ragazzino di tanti anni fa…
Premesso che da sempre sul nostro arenile ogni bambino e nelle
maniere più fantasiose, si è sempre dilettato a costruire “castelli”
e che solo recentemente, sotto la
denominazione di “castelli di sabbia” tali costruzioni sono diventate una vera e propria manifestazione balneare, per una singolare
affinità raccontiamo questa breve
storia che ci riporta in un periodo
tristemente memorabile anche
per la nostra città.
Si era, probabilmente, nell’estate del 1942 e in piena guerra, ma in
quell’anno la spiaggia era ancora
sgombra dalla lunga e infausta
barriera di filo spinato e mine che
di lì a poco sarebbe stata posta
lungo tutto il sua arco da levante a
ponente (in alcuni tratti furono anche costruiti possenti muraglioni
in cemento armato) con funzioni
antisbarco. Malgrado e comprensibilmente non ci fosse stata la
consueta affluenza di “bagnanti”
delle passate stagioni, ancora in
un discreto numero soggiornavano e godevano del nostro mare.
L’ex ragazzino di cui sopra, essendo figlio di bagnini, approfittava
anch’egli di tali piaceri, interessandosi come è naturale a quella
età a quanto accadeva intorno imprimendoselo indelebilmente nella memoria. Orbene, vi erano in
quell’estate, ospitati in un noto
Albergo, tutt’ora funzionante e
qualificato (lo stesso che nel 1945
avrebbe ospitato soldati Inglesi e
Sudafricani) militari Tedeschi
mandati in convalescenza a seguito di ferite riportate combattendo
sui vari fronti e particolarmente
quello russo, i quali, dopo gli orrori vissuti e le sofferenza subite,
si crogiolavano anch’essi al nostro sole. E fu proprio in uno di
quei giorni che venne realizzato
(così come oggi viene inteso) forse uno tra i primi “CASTELLI DI
SABBIA” sul nostro arenile. Più
che un “CASTELLO” e malgrado il
soggetto, era una bellissima opera
non eseguita con sabbia da riporto ma interamente scolpita e scavata nella stessa con una profondità/altezza di circa 150 cm su
un’area approssimativa di almeno
20 mq, rappresentante quello che
di quei giovani fu l’effimero simbolo della loro gloria... e del loro
sacrificio: L’Aquila con la croce
uncinata. Tra quei giovani segnati
dalle molte ferite che laboriosamente s’affaccendavano alla realizzazione dell’opera, rimane vivo,
nel ricordo, uno di essi che, inattivo, standosene appoggiato all’interno dello scavo ne seguiva i lavori pur senza mostrare evidenti
segni di ferita alcuna, cosa che destò nel nostro ragazzo stupore misto a curiosità, che venne però poi
soddisfatta quando quel povero
giovane spostandosi con l’aiuto di
alcuni suoi “camerati” risultò privo sino all’inguine di una gamba.
Questa la breve cronaca di un
fatto reale e che a molti lettori, forse, dirà ben poco ma per quel ragazzino tale e forte fu l’impressione e l’emozione destata, che ancora oggi ammirando gli attuali “castelli di sabbia” tale ricordo si associa ineluttabilmente a quel giovane mutilato e a quella bellissima
e artistica “AQUILA” scolpita nella
sabbia del levante alassino in
quella lontana estate del 1942.
G.C.
STELLE CADENTI
Vorrei segnalare la situazione dei tombini di Alassio, in via Gramsci
24, (al “Passo”) vicino al monumento del Grand’Hotel, al 10 Agosto
2009. Un bel biglietto da visita per i turisti e complimenti agli amministratori.
Dario Durante
Quest’anno le stelle della notte
di San Lorenzo ci han fatto sospirare di più anche se eravamo avvertiti dagli esperti che l’evento
avrebbe avuto un ritardo rispetto
alla consuetudine. La speranza,
che è l’ultima a morire, ci dà la
possibilità di illuderci e dire alle
stelle di ridare ad Alassio un po’ di
quelle cose buttate via perché sapevano di VECCHIO. Quando stavamo male, avevamo cinema e sale da ballo all’aperto ed al chiuso,
giardini ed orti con salutari profumi, l’azzurro di un mare pulito e la
collina che non era una discarica.
Poi c’era musica che faceva sognare, non rumore che non lascia dormire. Non tutti gli Alassini sono dei
“tantalè”. Io, alassina, sono convinta che, se le cose sono così, è solo
perché “contro la forza la ragion
non vale”. Le colate di cemento
hanno rubato spazi che formavano
la vita serena a tutti. Se abbiamo
diagnosticato il malanno, perché
non proviamo d’amore e d’accordo a ripristinare quelle cose che
abbiamo distrutto?
Fernanda
6
«L'ALASSINO»
VOLONTARIATO IN COLLINA - “REALTÀ DA PERCORRERE”
(segue dalla prima pagina)
3a squadra Alpini sez. Tirano. Rampa costruita a gradoni - Foto fine percorso strada romana alta.
4a squadra Protezione Civile Alpini - Sentiero località Liggia e Barelle.
Non sono mancati momenti di
relax insieme, in allegria, come
durante la cena offerta la terza
settimana dagli Alpini di Tirano
a Solva, con cucina tipica Valtellinese; presenti il presidente
provinciale degli Alpini, la rappresentante della protezione
Civile della Lombardia, il Comune di Alassio con Loretta Zavaroni, oltre i rappresentanti dei
sei gruppi di Alassio in Cornice
in particolare il nostro gruppo
Alpini con il presidente Gervasoni e l’AVA; importanti momenti di aggregazione e recipro-
ca conoscenza con scambi di
esperienze vissute, avori svolti
e progetti futuri, con totale loro
disponibilità di collaborazione
per l’anno prossimo.
Il mese operativo si è concluso con una cena di ringraziamento offerta questa volta
dall’AVA ed Alassio in Cornice,
presso la sede SOMS Moglio,
gentilmente messa a disposizione, con menù tipico ligure gestito da Nino Brusco “schef per
passione” e l’instancabile Vittorio Novaretti, presenti le autorità Comunali e tutti i gruppi.
Considerazioni
La Vecchia Alassio, consapevole del fatto che quest’anno c’è
la crisi, che la spiaggia c’è ma
non c’era, che il tempo e bellissimo ma fa troppo caldo,
comunque fiduciosa per statuto, si augura che, l’anno prossimo, le categorie economiche
più influenti, Albergatori, commercianti, bagnini, esercenti,
possano magari domandarsi e
domandarci “Serve qualche
cosa???”…
Floreat Alaxium
Sabato 19 Settembre 2009
S. ROCCO, IL SANTO A’s Leo Club Tennis Tournament 2009
Nella splendida cornice del
Gabriele Tassone del Leo Club
PELLEGRINO
Alassio uscire sconfitto da Monica
Tennis Club di Laigueglia, il Leo
La devozione degli Alassini per
S. Rocco, vissuto secondo la tradizione in pieno Trecento, è già
attestata nel secolo successivo.
Nei testamenti numerose sono le
offerte per la chiesetta situata allora, come oggi, in regione
Poggio vicino ad un modesto nucleo di case. Come il culto per S.
Bernardino si sviluppa in seguito
ad un probabile passaggio del
santo nel nostro paese a metà
Quattrocento, così si può pensare che il santo pellegrino, accompagnato dal cane e aiutato dal
bastone e dalla conchiglia, nel
suo viaggio attraverso la cosiddetta Via Francigena da Montpellier verso Roma, sia passato
da Alassio e abbia lasciato il segno della sua santità. In ogni caso la comparsa costante del morbo della peste specialmente nel
Medioevo quasi sicuramente ha
indotto gli Alassini ad affidarsi alla protezione del grande santo.
La festa che si è svolta, come
ogni anno, nella chiesetta di S.
Rocco il 16 agosto ha avuto un lusinghiero successo in ogni campo. Grazie alla perfetta organizzazione, in cui si sono impegnate
in special modo la famiglia
Schivo e le persone che abitano
il poggio, ogni momento è stato
solenne. La processione guidata
dalla banda e dominata dalla piccola statua del santo, portata a
spalla dai Confratelli di Santa
Caterina, si è sviluppata lungo le
vie con devozione e pietà. La S.
Messa nel grazioso oratorio restaurato è stata seguita da un numero considerevole di fedeli con
i canti di una parte della Cappella
musicale di S. Ambrogio. Alla fine del rito, come ormai tradizione, Santino Bruno Pezzuolo ha
presentato una sua composizione, intonata alla devozione degli
Alassini per S. Rocco. È inutile dire che al lauto rinfresco la partecipazione è stata corale e gioiosa
e rallegrata oltre che dalle marcette della banda anche dalle voci del duo Raita-Pezzuolo.
Giovanni Puerari
Club Alassio Baia del Sole ed il
Leo Club Albenga, associazioni
giovanili del Lions Club, hanno
organizzato un torneo di tennis i
cui proventi serviranno a finanziare l’A.I.L. (Associazione
Italiana contro le Leucemie:
http// www.ail.it/).
Sulla terra rossa del circolo si
sono avvicendati 16 provetti gio-
Ceva, socia del Tennis Club di
Laigueglia.
I finalisti sono stati premiati da
Elisa Marchesani, addetto per
l’AIL del Distretto Leo; Luca
Russo, Presidente del Leo Club
Alassio “Baia del Sole” e Dario
Libero Zunino, Presidente del Leo
Club Albenga, con coppe per il podio, medaglie, magliette a ricordo
I partecipanti.
catori in quattro giornate di entusiasmanti partite in singoli misti e
nella giornata di domenica, oltre
alla finale degli adulti, le partite dedicate ai bambini.
Si è partiti dagli ottavi di finale
giovedì 20 agosto e domenica 23
ha visto trionfare Andrea Meriggio
del Leo Club Bra su Emanuel
Simone, past president del Leo
Club Albenga, mentre la finalina
per il terzo e quarto posto ha visto
dell’evento e un attestato di partecipazione e di ringraziamento a
tutti i giocatori.
Speriamo di ripetere anche il
prossimo anno questa bella iniziativa e di far diventare questo evento un appuntamento fisso delle
estati sportive della nostra baia.
Luca Russo
Presidente Leo Club Alassio
“Baia del Sole”
BOX… BOX… BOX…
Dopo circa vent’anni sono ritornata per le vacanze. La sera del 23
luglio mi sono recata al Parco San
Rocco ad assistere all’opera, percorrendo la rampa di strada (detta
Ponte di prefümmi). Che delusione
l’acciottolato in porfido è tutto a
buche, le sterpaglie mi si attaccavano ai capelli, come in un bosco, i
lampioni senza lampadine. Finalmente giunta alla fine della salita
scopro che il minigolf non c’è più;
al suo posto sterpaglie e rifiuti.
Quel bel luogo dove passavamo le
serate estive sparito. Mi è stato riferito da gente del luogo che sono
stati costruiti dei box per auto, con
la promessa che sopra sarebbe rimasto il minigolf; invece è spuntata come un fungo una casetta.
Box sotto Piazza Partigiani, box
al posto del campo di calcio, box
nel cortile dei Salesiano (dove in
estate si proiettavano film). Chiuso
il cinema Riz per realizzare box.
Ad Alassio non sapete fare altro?
Adriana Leva
Progetto Danza Alassio
Via Manzoni, 19 Alassio
ISCRIZIONI
AI CORSI
2009-2010
dal 7 al 30 settembre
dalle ore 16,00 alle 19,30
“Saggio - corso intermedio”. (FOTO ROMANISIO)
GIOCODANZA - DANZA CLASSICA - DANZA JAZZ - DANZA CONTEMPORANEA
MODERNA - HIP HOP - TANGO ARGENTINO
E per allievi di tutte le età: GINNASTICA ATTIVA - DOLCE - METODO FELDENKRAIS
I corsi della scuola di danza sono a numero chiuso
Informazioni: Tel. 0182 470364
www.progettodanzaalassio.it
Sabato 19 Settembre 2009
7
«L'ALASSINO»
PREMI FEDELTÀ AD ALASSIO
MOSTRE D’ARTE
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
SERATA CULTURALE
(a cura di Carlo Bertolino)
Sabato 26 settembre 2009
Lelio Menozzi
Antonaci Bellintani dal 1952 ad Alassio.
Bruna e Angelo Morandin ad Alassio da oltre 25 anni.
Sergio Cirio da oltre 50 anni ospite in Alassio.
Come ogni anno ad agosto
Lelio Menozzi torna a farci visita. Quest’anno oltre ai suoi
aquiloni, ai palloni, agli ombrelli, ai nastri multicolori, ha esposto varie vedute di Alassio,
principalmente con l’isola
Gallinara e Capo Mele. Molti
fiori, sui prati e
sugli alberi nei
dintorni della
sua Pavia, che
compare spesso nello sfondo. Poi Venezia, Santa Margherita, Portofino, sempre
interpretati col
suo personalissimo colorismo. Ecco un
giudizio del
critico A. F.
Biondillo: “Il
profumo del
mare, il rumore
del vento fra le
foglie, una coppia che scruta
l’orizzonte.
Voglia di evasione o semplice ammirazione della potenza vitale della natura? Il maestro Lelio Menozzi
indubbiamente non è soltanto
un talentuoso romantico pittore
figurativo. Riesce a carpire i segreti dell’animo e le vibratili variazioni del paesaggio che si accordano tra loro sino a formare
una miscela che non ci fa staccare gli occhi dalle sue opere. È
capitato a tutti che sentimenti
ASSOCIAZIONE
VECCHIA LAIGUEGLIA
Salone delle Opere Parrocchiali
Via Maglione – Laigueglia
più alti dell’uomo si riflettono
come in uno specchio nei cangianti voleri del tempo atmosferico, nel colore delle onde del
mare, nell’armonia costruttiva
di un muro che custodisce i se-
Ore 20.00 Conferenza tenuta dal dott. Paolo Lingua
(scrittore e direttore di Telenord) per il tema
“Ponente Ligure e Grandi Famiglie”
Ore 20.30 Cena tipica ligure
È opportuno prenotare al 3478989959 – Sig.ra Paola Anfosso
Quota di partecipazione euro 15,00
BARRIERE ARCHITETTONICHE:
DA ELIMINARE!
greti di un giardino. Un giardino
è metafora della vita stessa...
Complimenti, dunque, al maestro Menozzi che sussurra
all’animo visioni di rara e inconfondibile poeticità in un congruo flusso di nobili pensieri e
considerazioni ideali e profonde. Un’espressione artistica che
raggiunge spesso e meritatamente il sublime”.
Fiocco Rosa e
Fiocco Azzurro
Più volte, in Consiglio Comunale, ed anche recentemente
in occasione dell’approvazione del rendiconto 2008, il
Gruppo “Alassio più tua” ha ricordato la necessità di affrontare una volta per tutte in maniera organica ed esaustiva, le
carenze tuttora presenti in materia di barriere architettoniche nel territorio alassino, lamentate ed evidenziate dai cittadini con problemi di disabilità (marciapiedi e scivoli non a
norma, insufficienza di posti
macchina riservati, difficoltà
di accesso alle spiagge e ad altre strutture, ecc.).
D’altra parte l’Associazione
Paratetraplegici Liguria Onlus
facendosi portavoce degli associati alassini ha inviato alle
diverse autorità competenti, in
primis al Comune di Alassio,
una dettagliata segnalazione di
opere necessarie.
Con questo intervento il
Gruppo, accogliendo le sollecitazioni dei cittadini e delle loro
famiglie, vuole stigmatizzare la
totale mancanza di sensibilità
dimostrata negli ultimi anni
dall’Amministrazione.
Ricordando a tutti i Consiglieri Comunali le unanimi dichiarazioni d’intenti e che le disponibilità finanziarie del
Comune per queste problematiche a tutt’oggi ammontano
ad oltre 800.000,00 €, relative
ad accantonamenti riferibili a
diverse annualità.
Il Gruppo Consigliare di
“Alassio più tua” intende accogliere l’appello che da più parti si leva e convintamente si impegna a perseguire una costante azione di sensibilizzazione e di stimolo nei confronti dell’Amministrazione Comunale con tutti gli strumenti a
propria disposizione.
Gruppo “Alassio più tua”
Il volontariato alla Madonna
della Guardia
Michele Alberti, unitamente alla mamma Silvana ed al papà
Marco, annuncia con gioia la nascita, il 29 agosto u.sc. a Santa
Corona della sorellina ANNA. Grande felicità per i nonni Agata e
Salvatore Stifani, Luciana e Franco Alberti.
L’A.V.A. unitamente agli “Amici di S. Bernardo” augura alla piccola Anna, nipote del nostro Socio prof. Franco, ogni bene e porge i migliori auguri ai famigliari.
Grande gioia nella famiglia Giaimi per l’arrivo di MATTEO il 31
agosto 2009. Lo annunciano il fratellino Luca, mamma Elisabetta,
papà Maurizio unitamente ai nonni: Bruna, Mauro; Rosa ed
Armando Trifoglio, ed ai parenti tutti. Auguri di una vita lunga e serena dall’A.V.A.
Anna Maria De Roeper Vanessa da oltre 40 anni presso l’Hotel La Balnearia.
L’Alassino sul set a “Hollywood”
con Franco Branco
Olga e Bob Landsaat con figli e nipoti di Amsterdam ad Alassio dal 1962.
Bagni Alassini. La figlia Natalie si è sposata ad Alassio nel luglio del 2007.
Alassini che si fanno onore e
fanno onore al “don Bosco”
Il 9 di agosto il nostro concittadino dott. Nicola Chessa è partito per Tokio, invitato a offrire,
per alcune settimane, le sue
competenze teoriche e pratiche
alla “Gucci Group e Gucci
Division” in qualità di “Senior
Advisor for MIS”. Lusinghiere e
significative le motivazioni per
tale scelta:
“… Nicola è Partner della società di consulenza ISL e possiede solide competenze nei sistemi informativi, sviluppate in
qualità di consulente, temporary manager, docente e ricercatore. In particolare ha maturato esperienze nella valutazione
economica e delle performance
IT, nella negoziazione e nella
contrattualistica specifica,
nell’analisi e revisione dei pro-
cessi, e nelle tematiche di governance e organizzazione delle
strutture IT. Ha svolto consulenza per aziende come Ferragamo,
Fendi, Fiat Auto e Ducati. Inoltre
ha svolto docenze per le business school dell’Università
Bocconi e del Politecnico di
Milano. Collabora già con la
struttura MIS di Gucci Group per
il progetto GucciOne fin dalle fasi della sua impostazione”.
Congratulazioni, caro Nicola,
e auguri di sempre più qualificate prospettive professionali per
il futuro.
Un tuo vecchio insegnante
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio si associa con le più vive
felicitazioni.
Questa volta la nostra attenzione si è spinta oltre davvero, è
stata attratta da un parco divertimenti davvero unico e speciale: il Movieland di Verona. Un
parco italiano interamente dedicato ed ispirato al grande
mondo del cinema con i suoi
100.000 mq di emozioni, più di
20 attrazioni, ristoranti, bar e
negozi a tema per offrire una
giornata di divertimento per tutta la famiglia, ma anche per
gruppi scolastici. Di recente la
visita di alcuni bambini dell’Abruzzo accompagnati dai vigili
del fuoco.
Gli Studios di Hollywood sono
arrivati anche in Italia direttamente sulle sponde del Lago di
Garda. A Movieland non ci sono
films da guardare, ma vere e
proprie scene cinematografiche
da vivere in prima persona; fra
tante attrazioni, spettacoli e
buona animazione, “The illusionist” l’imperdibile show dell’illusionismo e della fantasia.
Terminator 5d, u-571, Tom
Raider, Route 66, Rambo, Zorro,
La casa degli orrori sia per adulti che per i piccoli e tante altre
pellicole che hanno fatto la sto-
Anche quest’anno, Domenica 30 agosto, in una splendida giornata, sul piazzale del
Santuario della Madonna della
Guardia si sono date appuntamento le varie Associazioni
del Volontariato Alassino:
Gruppo Alpini, Protezione
Civile, A.V.I.S., Croce Rossa,
A.R.E.S., Mutuo Soccorso di
Alassio, Moglio e Solva, gli
“Amici di Padre Hermann”,
coordinati dall’Assessore alle
Politiche Sociali e Volontariato Dott.ssa Loretta Zavaroni,
per l’annuale festa. Il gustoso
NUOVO DIRIGENTE
IN COMUNE
ria del cinema e l’effetto sorpresa è sempre in agguato.
L’Alassino, come sempre attento alle novità, è stato, per un
giorno – full day, “attore e protagonista”… ciak si gira!
Per L’Alassino
Franco Branco
Il geometra Luigi Tezel è stato nominato responsabile
dell’Ufficio Edilizia privata
dell’Ufficio Tecnico di Palazzo
Civico. Il tecnico, laiguegliese,
da diversi anni dipendente del
Comune di Alassio sostituisce
il geometra Giovanni Guardone attualmente in aspettativa. A Luigi Tezel le felicitazioni
dell’Associazione Vecchia
Alassio.
e abbondante pranzo, preparato e servito dai volontari
con una perfetta organizzazione, è stato molto gradito da
tutti gli invitati, fra cui gli ospiti dell’Albergo Soggiorno di
Poggio Fiorito, terminato con
squisite torte per le quali non
sono mancati i complimenti.
Molto applaudito il coro
“Alassio-Capo Mele” che ha
eseguito alcuni canti del suo
famoso repertorio durante il
pranzo all’aperto. La festa si è
conclusa nel Santuario con la
S. Messa, officiata da Don Daniele, vice Parroco di S. Vincenzo, con la partecipazione
di Don Stefano, vice Parroco
di S. Ambrogio, che ha ringraziato tutti i volontari per l’ottimo lavoro svolto.
A.V.A.
8
«L'ALASSINO»
Sabato 19 Settembre 2009
INCONTRI CON L’AUTORE INCONTRI CON L’AUTORE DEL
Bruna Magi: “Diamoci del tu e...parliamone ancora – Storie non solo d’amore,
di sesso e di politica” Ed. Bietti Media
Dopo meno di un mese Bruna
Magi, savonese e, è bene ribadirlo, preziosa collaboratrice
dell’Assessorato alla Cultura del
Comune di Alassio, è tornata alla
“Deaglio” il 5 agosto scorso, non
in veste di moderatrice ma di
scrittrice, presentata dal professor Franco Gallea, che inizia: «Non
solo ha scritto libri, ma ha organizzato eventi. Come giornalista
opinionista si occupa di fatti di costume, argomento di questi 52
racconti (articoli) riuniti in questo libro (che è il secondo, il primo con lo stesso titolo è stato pre-
sentato qui il 15 luglio dell’anno
scorso). Prende spunto da fatti di
cronaca, lettere dei lettori e libri
per scrivere articoli di carattere
generale. Ha la capacità di sottrarsi al moralismo».
Magi: «Non accetto la volgarità
della Littizzetto, a lei concessa,
che ad altri verrebbe negata; alla
Parietti l’onnipresenza. Riguardo
agli animali ci sono comportamenti contraddittori: dal sito nel quale
si può scegliere quello da sacrificare, all’asino play-boy di Luceto.
Savona ha un ruolo importante
nelle vicende papali: fu patria di
Sisto IV° e Giulio II° (Papi del
Rinascimento) e sede della prigionia di Pio VII° a opera di Napoleone. Il Santuario di Savona era
molto frequentato prima di
Lourdes e Fatima. Trovo un parallelo tra Carla Bruni-Nicolas Sarkozy e Virginia Oldoini CastiglioneNapoleone III° (la cugina che
Cavour spinse nel letto dell’imperatore per avere l’appoggio all’unità d’Italia). Il libro si chiude con
storie di pompieri (vedi L’Aquila)
che sono stati regolamentati abbastanza di recente, prima erano volontari, e dei loro cani».
Margherita Oggero: “Il rosso attira lo sguardo – Quattro stagioni di relazioni
pericolose” Ed. Mondadori = “Il compito di un gatto di strada” Ed. Einaudi
È tornata con due libri il 7 agosto scorso Margherita Oggero.
«Personaggio quanto mai noto –
esordisce il prof. Franco Gallea –
per i suoi gialli anomali, i suoi romanzi e quale autrice della trasmissione televisiva “Provaci ancora prof.”; è insegnante di scuola media e collaboratrice della
RAI. “Il rosso attira lo sguardo...”
consta di quattro racconti, differenti, ma con qualcosa in comune
e con la cifra dell’ironia: quattro
ragazze alla ricerca di se stesse
percorrono strade non lineari. “Il
compito di un gatto di strada” è
una favola per adulti: un gatto è
accudito da due gattare...
Naturalmente ha dei diritti e delle responsabilità...».
Oggero: «Nei miei gialli la protagonista non è mai partecipe dei
delitti, ne viene coinvolta. I quattro racconti si svolgono nelle
quattro stagioni: li accomuna il
rosso della passione e del sangue.
Nel gatto di strada ho voluto
esprimere il valore dell’amicizia:
lui incontra un rocchetto che contiene fili di vari colori, diventano
amici, uno colto, l’altro pratico, le
loro culture si compenetrano».
Ma Gallea, di sua iniziativa, propone un terzo libro della Oggero:
“Orgoglio di classe – Piccolo manuale di autostima per la scuola italiana e chi la frequenta”
Ed. Mondadori. Gallea afferma
che è il libro sulla situazione scolastica attuale; la Oggero risponde che le famiglie hanno scaricato sulla scuola tutte le responsabilità educative, tutti i governi degli ultimi trent’anni non hanno affrontato seriamente il problema.
Lorenzo Beccati: “L’uccisore di seta Anno Domini 1590 – Thriller storico” Ed. Kowalski
«Salutiamo un amico di Alassio,
autore televisivo e voce del
Gabibbo» così l’Assessore dott.
Monica Zioni ha dato il benvenuto all’ospite e al numeroso pubblico l’11 agosto scorso alla
“Deaglio” per passare subito la
parola al prof. Franco Gallea.
«Lorenzo Beccati vive ad
Alassio e qui ha presentato tutti i
suoi libri. Dalla vena satirica è
passato al romanzo storico, questo è il terzo della serie. Nell’ambito storico inserisce un investigatore, Pimain, guaritore di maiali, personaggio di altri due libri.
Nella vicenda de “L’uccisore di
seta” si inserisce una complica-
zione, la pestilenza di Genova del
1590, sullo sfondo della lavorazione della seta, specialità genovese apprezzata in tutto il mondo
dell’epoca. Pimain viene contagiato con la sua donna, tessitrice,
ma se la cavano. Viene ucciso il
“custode del tesoro”, cioè il denaro ricavato dalle tasse, la moglie gli chiede di indagare... Nel
frattempo vengono uccisi due
setaioli...».
Beccati: «Viaggiando su due
trame si distrae un po’ il lettore.
A Genova c’è stata la prima e l’ultima pestilenza, durante le quali
funzionavano vari lazzaretti; i
genovesi si portavano dietro tut-
ti i loro averi. Ad ogni peste moriva circa un terzo della popolazione, si riuscì a vincerle facendo mangiare i cadaveri ai pesci.
Metà degli operai lavorava con
la seta: il velluto di Genova era il
tessuto più pregiato al mondo.
Interessante il carnevale genovese, con tornei cavallereschi: a
quei tempi l’onore era sovrano.
Ho descritto particolari curiosi
sulle abitudini e i prodotti del
tempo. Nei miei libri compare
sempre Alassio (nella forma dialettale Arasce). Scrivere inserendo le vicende nella Storia è
un modo per distinguersi dai
gialli americani».
Stefano Zecchi: “In cammino con l’arte” Ed. Il Filo
È iniziato con una breve cerimonia l’incontro del 18 agosto: la
consegna de “L’ Alassino d’oro”
al professor Zecchi, da parte del
Sindaco di Alassio arch. Marco
Melgrati che, dopo aver evidenziato il rapporto privilegiato con
Alassio del professore, spesso
presente in televisione e da vari
anni proprietario di una villa a
Solva, ne ha letto la motivazione
che fra l’altro dice: “...Per la collaborazione alla città, per i suoi interventi giornalistici, per aver fatto conoscere Alassio a personaggi della cultura e del giornalismo...”. La parola passa poi al
professor Franco Gallea.
«Stefano Zecchi è nostro amico
dagli anni ‘90: organizzò qui con
Giuseppe Conte e Tomaso
Kemeny il movimento artistico
“Mitomodernismo”. Promuove la
Bellezza contro le brutture del
presente. “In cammino con l’arte”
è una raccolta di articoli brevi,
eterogenei, accomunati dal grande amore per l’arte; è un diario
meditato, coinvolge lo Zecchi filosofo e quello “politico”. I temi
sono fra i più svariati: dall’arte come valore, culturale e morale, come comunicazione, turismo, terapia; all’arte sacra, situazione dei
musei, accademie, aste, critici,
crisi della scultura, arti “collaterali” danza, fotografia, ecc. “Il progresso può nascere solo dalla
Bellezza”. È un libro che sarebbe
utile leggere nelle scuole».
Zecchi: «Qui mi trovo a casa
mia, ad Alassio mi ci sono sposato, ho scritto molti dei miei libri,
vi trascorro in serenità le mie vacanze. Il libro nasce da continue
considerazioni sull’arte. Il mon-
do dell’arte tocca in vari modi un
po’ tutti: è il desiderio di comunicare bellezza. Il mio desiderio
è far conoscere l’arte e anche la
natura. Il problema di oggi è la
mancanza di educazione estetica. L’arte deve superare le divergenze politiche: nel libro parlo
della responsabilità civile. Il problema dei “graffitari”: si devono
tutelare sia gli edifici pubblici sia
la creatività dei giovani, ma sono
contro le provocazioni esasperate. L’architettura è un’arte di
frontiera, può essere trasferita
ovunque. La scultura è in crisi
perché costa. Le accademie sono necessarie ma dovrebbero
gestire meglio la passione dei
giovani. Le Fondazioni bancarie
hanno un ruolo fondamentale
nel finanziamento dei musei e
dei restauri».
Bruno Gambarotta: “Polli per sempre” Ed. Garzanti
«Noto al gran pubblico, viso del
buon nonno, funzionario della
RAI, “spalla” di Adriano Celentano, attore, scrittore, da molti anni è amico di Alassio», questo ha
detto il prof. Franco Gallea di
Bruno Gambarotta nell’incontro
del 25 agosto scorso. «Il libro si
presenta in una veste originale –
continua Gallea – tratta di polli
nel vero senso della parola e in
senso figurato. Gli scritti sugli
animali hanno un risvolto normale da Esopo (e forse ancora prima) fino ai nostri giorni. La trama:
una famiglia vive sotto un ponte,
approfitta di un camion carico di
polli che precipita dalla strada
sovrastante: i volatili si sparpagliano, ma un gruppo di 78 riesce
a fuggire... Si dividono in altri
quattro gruppi che assomigliano
a partiti politici e aggregazioni
varie... È un libro che ognuno può
interpretare secondo le sue inclinazioni personali».
Gambarotta con fine umorismo risponde a Gallea, intercalando gustosi aneddoti: «Scrivo i
libri per farmeli presentare dal
professor Gallea. La conclusione
è amara, ma mi è venuta così: il libro è stato “covato” a lungo. Le faraone sono più raffinate delle galline, sono le fagiane della mutua;
l’ambiente non è definito. Il libro
sta andando bene, grazie anche a
Fabio Fazio che l’ha presentato e
i libri li legge, come Gallea. Quando ho fatto il corso di funzionario
RAI i docenti insistevano nel dirci
che il nostro compito era di tenere unita l’Italia, si doveva colmare
un “gap” culturale; poi due strumenti diabolici hanno cambiato
tutto: l’auditel e il telecomando.
La Stampa continua a farmi lavorare e le sono grato. L’editore mi
ha chiesto di scrivere il seguito di
questi polli».
Carlo Bertolino
CENTRO PANNUNZIO ALASSIO
Pier Franco Quaglieni - Tiziana Conti - Anna Ricotti:
“Liberali puri e duri Pannunzio e la sua eredità” Ed. Genesi
Autore ben conosciuto ad
Alassio, Storico, Giornalista, Docente universitario, Pier Franco
Quaglieni ha presentato questo
suo libro (con i coautori) l’8 agosto scorso nell’Auditorium della
Biblioteca Deaglio. Dopo il saluto
del Sindaco arch. Marco Melgrati
che ha definito Quaglieni grande
amico di Alassio e collaboratore
nell’organizzazione di eventi culturali, il giornalista Cristiano
Bosco ha ricordato la figura di
Elena Croce, secondogenita di Benedetto e sua collaboratrice e ha
elencato i numerosi titoli culturali
del prof, Quaglieni.
La parola è passata all’onorevole Daniele Capezzone: «Parliamo
di un grande liberale, un punto di
riferimento, molti millantano la
frequentazione di Pannunzio e del
suo giornale “Il Mondo”. Il “Centro
Pannunzio” opera meritoriamente per conservare la memoria del
grande giornalista. Questo libro è
uno strumento importante di conoscenza».
È intervenuto il professor Dino
Cofrancesco, Docente di Storia
del Pensiero politico all’Università di Genova e opinionista: «Ho
conosciuto “Il Mondo” da liceale;
quando cessò la pubblicazione ne
acquistai tutte le annate. Il filosofo
Giovanni Gentile (Fascista) ebbe
un allievo, Guido Calogero, di sinistra, lo sapeva, ma lo difese anche
quando fu arrestato». Il professore continua descrivendo l’attività
dei Liberali nel dopoguerra, spesso in disaccordo fra loro, che
Pannunzio cercava di tenere uniti.
Ha poi fatto un puntuale commento al libro.
Pier Franco Quaglieni: «Ringrazio il Sindaco per l’appoggio al
Centro Pannunzio. Non è facile oggi parlare di Pannunzio. “Il Mondo” sul quale comparvero le furenti vignette di Mino Maccari, voleva creare un’élite intellettuale.
Alla prima Repubblica va il merito
della ricostruzione non solo materiale dell’Italia. Mario Pannunzio
fu tra i fondatori della Democrazia
liberale, per il suo antifascismo fu
incarcerato ed evitò per poco le
Fosse Ardeatine. Il mio libro non
vuole essere un elogio acritico di
Pannunzio, ma la ricerca dell’eredità di quanto di positivo ha enunciato. Ritengo che un libro non
debba essere autoreferenziale,
perciò ho citato pareri diversi affinché il lettore possa fare confronti. Ringrazio l’editore Sandro
Gros-Pietro. Alassio è una città
che garantisce la libertà di opinione e la cultura in generale».
Mirella Serri: “Profeti disarmati 1945-1948 la
guerra fra le due sinistre” Ed. Corbaccio
L’incontro del 13 agosto scorso
è iniziato con la consegna da parte
del professor Pier Franco Quaglieni del “Premio Pannunzio
Alassio 2009”, consistente in un’ artistica targa d’argento con inciso
un disegno di Mino Maccari, alla
scrittrice, la motivazione è riportata in altro articolo di questa pagina.
L’Assessore al Turismo e Cultura dott. Monica Zioni ha porto il
saluto, poi il giornalista de “L’Opinione” Cristiano Bosco ha presentato autrice e opera.
«Mirella Serri è giornalista, saggista, docente all’Università “La
Sapienza” di Roma. Questo è un libro poliedrico che tratta il breve
periodo del dopoguerra nel quale
risalta la figura di Mario Pannunzio: permette di conoscerne a fondo la personalità e la fede politica,
principalmente legate al settimanale “Il Mondo”. L’autrice definisce Pannunzio e i suoi amici “Vestivano all’inglese”; lo facevano
non per seguire una moda, ma in
quanto simbolo di democrazia».
Serri: «I “redenti” sono tanti intellettuali italiani che si opposero
al fascismo ancora durante il regime, passarono al Partito Comunista perché fu il più attivo nell’antifascismo. Gaetano Salvemini ed
Ernesto Rossi furono figure molto
importanti de “Il Mondo” e, ancora prima, di “Risorgimento liberale” (anch’esso fondato da Pannunzio), che denunziò gli scontri
all’interno dei partiti antifascisti:
da una parte i “Profeti disarmati”
in contrapposizione a quelli “armati” cioè i Comunisti e anche i
Democristiani, che nel ‘48 vinsero
le elezioni; i disarmati furono i
Liberali di sinistra».
Quaglieni fa una breve conclusione «perché l’argomento è stato
sufficientemente trattato», esemplare una sua frase: «La verità è
più importante delle simpatie politiche».
Egidio Sterpa: “Storia della libertà” Ed. Rubbettino
Il giornalista Cristiano Bosco la
sera del 26 agosto ha presentato gli
ospiti a nome del Centro Pannunzio, passando poi la parola al prof.
Al prof. Pier Franco Quaglieni.
«Il libro che presentiamo si colloca fra la storiografia e la filosofia:
tratta il tema della libertà che, a seconda dei tempi, assume significati diversi, ma appartiene alla cultura occidentale. Sterpa è partito
dall’antica Grecia (Atene), poi il
concetto si trasforma a Roma e si
afferma con la civiltà Cristiana
(Benedetto Croce). Nel Medio Evo
ci fu una stasi che venne recuperata nel Rinascimento e riaffermata col Protestantesimo. Bacone e
Cartesio, spesso contrapposti, in
questo erano accomunati; si prosegue con l’Illuminismo e la Rivoluzioni: francese, inglese, americana. Ritengo questo libro importantissimo, soprattutto per i giovani:
fa conoscere sensibilità in Italia
sconosciute».
A questo punto interviene il professor Francesco Forte, Senatore,
economista e giornalista: «Questo
libro è un flash, la libertà richiederebbe molti volumi, ma ha un respiro europeo, perciò il Risorgimento
è limitato. La cultura italiana è stata
legata soprattutto a quella tedesca,
meno a quelle inglese e francese. La
libertà degli antichi non è poi così
diversa da quella dei contemporanei. Per Sant’Agostino la libertà
consiste nel fare il proprio dovere,
contestato da Pelagio, suo interlocutore. Gli individui sono veramente liberi se seguono una linea morale. Egidio Sterpa è un campione della libertà».
Egidio Sterpa: «Quando ho pensato di scrivere un libro sulla libertà ho fatto ricerche, avevo in
animo di fare un volumone, ma mi
resi conto che non sarebbe stato
letto. Volevo dare un’indicazione
ai giovani, perciò con difficoltà ho
sintetizzato. Sono laico ma riconosco che la Rivoluzione cristiana,
fatta da analfabeti, si adoperò per
la libertà, contro la schiavitù, con
la solidarietà e l’assistenza ai meno fortunati. Ci fu un’involuzione
nel Medio Evo, riscattata dal
Rinascimento e dalle varie rivoluzioni citate. La libertà moderna si è
affermata soprattutto in America».
Ca. Bl.
È NATO IL
“PREMIO PANNUNZIO
ALASSIO”
Su iniziativa della sezione
ligure del Centro Pannunzio,
estensione del Premio
Pannunzio nato nel 1982
Mirella Serri, autrice del libro
I profeti disarmati,
recensito su questa pagina,
è la vincitrice del Premio
Pannunzio Alassio2009
La motivazione: “I profeti disarmati” di Mirella Serri – già autrice dei “Redenti” in cui ha analizzato l'antifascismo posticcio
dell'ultima ora di molti intellettuali italiani – è un'opera di particolare rilievo storiografico
perché, attraverso una rigorosa
ricerca d'archivio e notevole anticonformismo, documenta la
durezza e la violenza che caratterizzò la lotta politica in Italia
nel dopoguerra. Dal libro risaltano, tra le altre, le figure di
Luigi Einaudi, Ernesto Rossi,
Gaetano Salvemini e Mario
Pannunzio, considerati “profeti
disarmati” rispetto a un partito
comunista che pretendeva di
detenere il monopolio dell'antifascismo e imponeva in tutta
Italia, anche con il ricorso alle
armi, un clima da guerra civile
dopo il 25 aprile 1945.
Dal libro risalta la figura di
Mario Pannunzio, direttore di
“Risorgimento liberale”, quotidiano da lui fondato a Roma nel
1944. Mirella Serri, attraverso
una lettura sistematica e libera
da preconcetti delle annate di
“Risorgimento liberale” ha scritto una storia dalla quale emerge
un Pannunzio autenticamente
liberale che, sotto alcuni punti
di vista, appare persino più importante del Pannunzio direttore del “Mondo”. Il libro della
Serri supera una certa interpretazione stereotipata e non vera
che si era determinata per oltre
quarant'anni attorno a Pannunzio, consentendo agli studiosi e ai giovani di conoscere in
maniera del tutto nuova uno dei
protagonisti della Resistenza liberale e della vita politica del
periodo cruciale che va dal 1944
al 1947. Si tratta quindi di un libro che ha recato novità importanti per lo studio della storia
contemporanea e per questo
merita il Premio “Pannunzio
Alassio” 2009.
NUOVO VICECOMANDANTE DELLA
COMPAGNIA CARABINIERI
Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alassio sarà guidato dal
Tenente Giorgio Guerrini che dal
31 agosto u.s. ne ha assunto il comando. L’ufficiale, toscano di 26
anni, proviene dal Ruolo Normale
dell’Arma dei Carabinieri.
Lo stesso è stato infatti trasferito ad Alassio dopo aver frequentato il biennio formativo a Modena
presso l’Accademia Militare ed il
Corso d’Applicazione alla Scuola
Ufficiali Carabinieri di Roma dove
ha conseguito la Laurea in
Giurisprudenza. Quest’ultima si
aggiunge al Diploma di Laurea in
Scienze Giuridiche ottenuto grazie agli studi effettuati nel corso
del biennio modenese dove il Tenente è stato anche abilitato al
lancio con paracadute e ha frequentato il Corso per Pattu-
gliatore Scelto, conseguendo il relativo brevetto.
Il NORM, il Reparto di cui il
Tenente assumerà la guida, si articola in due componenti, il Nucleo
Radiomobile che, con personale
alla guida di Alfa Romeo 156, 159 e
2 moto BMW, garantisce il pronto
intervento su 24 ore (servizio 112)
ed il Nucleo Operativo che si occupa delle indagini ed operazioni
di polizia giudiziaria con personale in abiti civili in grado di infiltrarsi e mescolarsi tra la gente comune per poter operare in incognito.
Il Tenente diventerà inoltre di
fatto Vicecomandate della
Compagnia Alassina ed affiancherà il Capitano Sighinolfi alla
guida del Reparto.
Cap. Samuele Sighinolfi
Sabato 19 Settembre 2009
Arasce, Arena, Marina
Basta aspettare! Solo la vivacità e
la mobilità dell’intelligenza, sosteneva Calvino, sfuggono alla condanna dell’insostenibile peso del vivere. Lui, come simbolo del nuovo
Millennio aveva scelto l’agile salto
improvviso del poeta-filosofo che si
solleva, con la “leggerezza della piuma”, dalla pesantezza del vivere
quotidiano. Ma forse è vero il contrario! Forse, come siamo giornalmente stimolati a credere, è ridurre
la realtà ad una pantomima televisiva la sola operazione di sottrazione
di peso. Ma, basta aspettare: tutto
si ripete. Ricordo mio nonno Luigin
che nell’ora del giorno che segue il
tramonto, all’imbrunire, era solito
dirmi: «Ma mira in po’? U l’è vegnuu
notte in te lampu! Me sun desciau
avanti luxe, e n’ho ancù finiu de fò...
chu l’è zà notte...». E così alla
Domenica mattina era solito chiedermi: «Ma oggi u l’è Dumenega? U
me po’ sera chu l’era Lunedì’... e u l’è
za Dumenega. Mah...».
Corsi e ricorsi. Oggi queste parole me le ripeto spesso anch’io.
Affamato di “conoscenza” mi capita
di cimentarmi con un testo dismesso da mio figlio dopo la conclusione
di un esame all’ateneo, e così qualche volta mi accorgo che viene notte solo perché desidero che sia
giorno. Mi accorgo che è passato il
Lunedì solo quando è Domenica. Mi
piacerebbe capire... tutto qui. E così cerco d’immaginarmi sulla spiaggia e ascoltare il dialogo tra Polibio
e Scipione Emiliano nel 146 a.c. il
giorno dopo che Cartagine è stata
distrutta: «Se alla Storia si toglie il
perché, il come, e il fine ciò che resta è gara declamatoria» diceva lo
storico. «L’amore alla vita non vale
la bellezza del dovere» rispondeva
il Generale che non aveva condiviso
l’ordine ricevuto dal Senato di
Roma.
ALASSIO -15 OTTOBRE 1918 Imperversa la “Spagnola”.
«E e Auturitai i han faitu ciù prestu;
i i han attacau u manifestu...»
«Le Autorità Sanitarie non si
scompongono: non è colera, non è
peste, non è vaiolo; quindi niente
isolamento. No al lazzaretto!»
«È influenza; così ci ha detto il medico».
«E e semmu nui che se duemmu difende... cun l’igiene e a pulisia... cumme u dixe u manifestu».
1)- Non starnutire e non tossire
senza essersi coperta la bocca con
un fazzoletto; non sputare in terra.
2)- Non baciar e non dar la mano.
3)- Non frequentare luoghi affollati.
4)- Tenere aperte le finestre con
qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo.
Vivere più che si può all’aria aperta.
5)- Non far visite ne riceverne.
Evitare di recarsi negli ospedali.
6)- Non viaggiare.
7)- Respirare possibilmente attraverso il naso ed evitare di volgere la
bocca a chi vi parla.
8)- Disinfettarsi le mani prima di
mangiare; fare mattina e sera sciacqui alla bocca e gargarismi con acqua e tintura di iodio. Pulirsi regolarmente i denti.
9)- Lavare il pavimento con disinfettante.
Arasce, Arena, Marina... Faceva
caldo sulla spiaggia quel giorno...
dell’anno 146 a.c. Polibio parla
guardando il mare: «Sono fondamentali per la sorte di un Popolo le
buone Istituzioni…». Publio
Cornelio Scipione Emiliano… piange. Contro la sua volontà, ha ese-
di Dante Schivo
guito l’ordine del Senato e ha distrutto Cartagine: «È caduta Troia, è
caduta Cartagine... verrà il giorno
che cadrà Roma...».
24 SETTEMBRE 1925- MARINAI
D’ALBENGA E CONSIGLIERI D’ALASSIO...
«A l’è ina cosa ch’a te fa scunpisciò
da u rie...»
«Sta lì a l’è bella...»
«Un bel giorno i nostri Consiglieri
Municipali, non volendo confermare il Medico Condotto perché questi non potesse avere il diritto alla
stabilità, ne deliberarono il licenziamento.
In questo frattempo il Medico licenziato, intraprese un viaggio in
Giappone e al suo ritorno, saputo
che la nomina del suo successore
non era ancora stata fatta, manda
un memoriale al Municipio, col quale si offre di prestare l’opera, quale
Medico Condotto del Municipio di
Alassio, gratuitamente, rinunciando ad ogni ulteriore pretesa di stabilità».
«Robba de giurni; Chi me l’ha
cuntò... u l’è un de quelli chi sun... in
pormu ciù sciù...» «Ed oggi posta ai
voti dal Sindaco al Consiglio la nuova proposta, questa fu respinta a
grandissima maggioranza, non
avendo ottenuto che due voti favorevoli, e venne nominato uno dei due
medici che avevano concorso per lo
stipendio di L. 800...»
«Ma i ghe pensai? U megu chi nun
han vusciu u l’era quellu ciù bon e... u
nu ne custova ninte... Ma i havé capiu...?
«È di qui che nasce il famoso proverbio che dice: “Marinai d’Albenga
e Consiglieri d’Alassio”. Volendo così dire...»
«Cusse u u vo di de fede grega?».
Alla Cambusa l’artista dei cani Laura Cambise in mostra dal 20 agosto
È tornata ad esporre ad Alassio
l’artista milanese Laura Cambise,
nota al pubblico come “l’artista dei
cani”, per via del fatto che i suoi soggetti preferiti sono proprio i quattro
zampe, gli amici fidati dell’uomo.
L’inaugurazione della personale
(che si è tenuta presso l’american
bar “La Cambusa”, sul lungomare
alassino) è avvenuta giovedì 20 agosto alle ore 19.
La Cambise (“Lalla”), milanese, ha
frequentato il Liceo artistico dell’Accademia di Brera e poi la Facoltà di
Architettura al Politecnico di Milano. Ancora studentessa si impiegò
come disegnatrice tecnica presso
uno studio di Architettura, in seguito si dedicò al settore immobiliare.
9
«L'ALASSINO»
Da alcuni anni si è trasferita ad
Alassio, dove ha operato sempre nel
settore immobiliare, mentre ora si
dedica totalmente all’attività artistica. «Si tratta – dice Augusto Andreini, noto collezionista ed esperto
d’arte – di un’artista sensibile, che
predilige il mondo animale ed i cani
in particolare, dei quali riesce a cogliere più che l’aspetto antropomorfo, la loro essenza, il carattere.
Cosa che fa della Cambise una artista molto amata dai proprietari degli
amici a quattro zampe, solitamente
assai sensibili al mondo canino ed in
grado di apprezzare la grande capacità di “Lalla” di metterne in luce la
personalità».
La mostra alla “Cambusa” (che po-
trà essere vista anche dall’esterno,
transitando sul lungomare), è l’occasione per chi ancora non conoscesse la Cambise per ammirare una ventina di “ritratti” di amici dell’uomo, a
cominciare da “Blu”, il suo amatissimo cagnetto. I dipinti (olii su tela) sono senz’altro realistici, ma hanno anche una forte carica emotiva ed
espressiva: «Sono sempre – dice l’artista – alla costante ricerca di nuovi
soggetti da dipingere e di nuovi
sguardi da fermare nei miei quadri».
“Lalla” è anche nota per i suoi grandi quadri d’arredamento, che realizza solo su commissione che ornano
le pareti delle case rivierasche di
molti Vip.
Claudio Almanzi
AVVENIMENTO... A U CIAN DE GONGHE?
In una manifestazione recentemente, ripresa dalle telecamere dei telegiornali, notavo come
il Personaggio di spicco, il più
credibile e stimato del Mondo
dell’Economia, della Finanza, e
del Mercato, il Governatore
Della Banca D’Italia, relazionava
l’Assemblea da un palco che
sembrava elevarsi sopra una
grande scritta a caratteri cubitali. Questa: “La Cultura è un
Avvenimento”.
Mentre l’autorevolissimo personaggio raccoglieva unanimi
consensi, io mi chiedevo se, al
posto del punto fermo, riportato
dopo l’ultima parola dell’aforisma messo in bella mostra a caratteri cubitali, non si dovesse
apporre il punto interrogativo.
Così: “La Cultura è un avvenimento”? Infatti, indipendentemente alla chiara ragione che ha
ispirato gli organizzatori di
quell’importante Congresso, mi
sembra più logico pensare che
Cultura è la “Conoscenza” della
Storia degli “avvenimenti”; ma
anche della loro Geografia, della
Morale e della Filosofia. Cultura:
è l’insieme di conoscenze su cui
l’individuo esercita una riflessione critica e autonoma. Bisogna conoscere “gli avvenimenti”; saperne il come e il perché
ma soprattutto chi li ha promossi, subiti, o chi se ne è avvantaggiato; a che cosa servono, a chi
sono serviti. Riporto ad esempio, (velocemente, ricopiandolo
per intero da un documento del
tempo) un “avvenimento” di storia patria che a mio parere è essenza di “Cultura”.
ALASSIO. AGOSTO 1920- PER
IL CAMPO SPORTIVO: Dialogo:
«Adesso che la ditta Rosassa
ha finito, gratuitamente di spianare il terreno a u cian de Gonghe, nella proprietà del Sig. Ignazio dell’Oro donata, senza alcuna contropartita, agli Sportivi
Alassini, per portare a termine il
loro mirabile progetto, e il Cav.
Stillio, a sue spese, lo ha fatto recintare, possiamo dire che la
Città di Alassio possiede un
Campo Sportivo. Anzi, per la prima volta nella Storia, Alassio può
affermare orgogliosamente di
possedere un vero impianto
Polisportivo adatto per ospitare
Gare di Atletica, Gincane Ciclisti-
che, Incontri di Calcio e partite di
Palla a Pugno. Di quest’opera
gioiranno i nostri baldi giovani
ma anche i graditi “ospiti” della
nostra Colonia. Saranno proprio
i “Bagnanti” i più felici... erano
tanti anni che lo desideravano.
«E quelli d’Arasce nà?… i andescevan fin a Laigueia pe’ do dui
causi au “balun”...».
«Farsi un campo sportivo da
soli... pala e picco... usando il loro “tempo libero”, senza che
nessuno, dico nessuno…, né
Comune, né Stato, né Principi e
né Re, né ricchi magnati,... “Nessuno” abbia mosso un dito per
dare un semplice aiuto; né dare
qualche soldo per affrontare le
spese.... Eppure è stato fatto: ed
è veramente un Opera di Grande
Valore Civile e una dimostrazione di vero Amor Patrio. Un
Avvenimento! Gli Alassini tutti,
sia quelli che hanno attivamente
partecipato all’opera, sia quelli
che hanno donato il loro contributo, in arnesi da lavoro, mezzi
di trasporto, automezzi e materiale vario, devono andarne
“Eternamente Fieri”».
«Ci siamo fatti un Campo
Sportivo da “soli” e appena finito... lo abbiamo volontariamente
donato alla Comunità Alassina
per goderselo ed ostentarlo;
vantandosene anche davanti
agli “ospiti” estivi ed invernali
che frequentano il nostro “ridente” Paese, con sempre più palese
gradimento. Vi par poco?»
Quanti paesi del Regno hanno
fatto altrettanto?
«E ho zà sentiu ch’a l’è nasciua
a nova “squadra”... e so zà chi i
sun i zogganti, l’Allenatù e u
Prescidente. A Settembre i cummensan a a allenose e st’invernu
a u Savuna, a l’Arbenga, a a
Sanremese, a a Vintimiia e a u
Spezza... quando i i ven a siggò
chi e e ghe dammu e e ove... “ForsaArasce...” “Forza Alassio...”».
Ritorno alla Cultura di cui parlavo per dire che “il fatto” appena documentato dovrebbe essere portato a “conoscenza” di
tutti (i nuovi) alassini, perché
diventi un loro motivo di orgoglio e un tema di confronto. Il
mio intendimento è ben chiaro,
non c’è polemica in queste righe. È dimostrato che in una
Famiglia (e in una Comunità),
tra moglie marito e figli, amici e
conoscenti, quando comincia la
controversia e il dissenso,
scompare l’amore. Noi, Alassio
“l’amiamo” così tanto, da accettare il “fare niente” come una
forma di resistenza al “male minore”, che è pur sempre un male. Ma ritornando alla “Cultura”
mi viene naturale pormi questa
domanda: “L’Opera di Grande
Valore Civile” per dirla con le
parole usate dagli Alassini del
1920, potrà continuare ad essere considerato un “Avvenimento” culturale?» Se il parere, come ho sentito, espresso in proposito dagli esponenti più autorevoli della nostra Comunità è
di completo consenso e approvazione, allora dobbiamo far in
modo di preservare inalterato il
segno più tangibile (oggi obsoleto...), oltre che il ricordo. Non
dico di prendere la celebre
“bacchetta magica” e far ritornare “a u cian de gonghe” quello
“Spirito” antico, ma almeno
adoprarsi per salvare le vestigia
di un passato “tanto” glorioso.
Non mandiamo al macero le antiche memorie ancora esistenti
(…nella vecchia sede, sotto le
“Tribune”); salviamo i giornali, i
resoconti, i registri, i documenti che uomini come Silvio Gallo,
PierLuigi Accame e per ultimi
Piero Marchiano, Paolo De Feo e
Sergio Zenari, hanno con amore
e spirito di abnegazione accumulato; le Coppe ed i Trofei vinti da tanti generosi atleti; salviamo il simbolo della “Vespa” come lo ha creato uno degli artisti
alassini più famosi: il grande
“Gibba”, salviamo l’immagine di
quella squadra di calcio, stilizzata nella bellissima signora
dalle lunghe gambe, in calzoncini corti e in maglia “giallonera”
con in testa la torre di Adelasia
come Mario Berrino era solito
presentarla.
Non ci sono regole generali
per far questo; ma se non lo facciamo prima o poi ci verrà chiesto perché non è stato fatto. A
questo momento di verità sarebbe meglio non arrivarci.
Sono convinto che “bisogna” fare qualcosa affinché la logica del
«male minore» non trionfi oggi,
qui... tra noi.
Dante Schivo
10
«L'ALASSINO»
BOTTINI PREZIOSI PER L’U.C. ALASSIO
I GIOVANISSIMI SONO
LA 10a SQUADRA IN ITALIA
Continuano i successi dei tesserati dell’U.C. Alassio; dopo un inizio
di stagione scoppiettante che li ha
visti protagonisti nei Campionati
Regionali con 16 titoli per la categoria Giovanissimi e due titoli per la
Categoria Esordienti sta per terminare la calda estate che altro non ha
fatto che confermare le doti dei nostri ragazzi.
A più di un mese dal termine della stagione nelle “casse” della Società ci sono già un centinaio di vittorie tra Giovanissimi ed Esordienti.
lange a punti) che su 22 maglie a disposizione ne hanno conquistate
ben 9.
Il prossimo appuntamento importante per i Giovanissimi è per il 5
di Settembre a Borgo Valsugana dove prenderanno parte alla famosa
“Coppetta d’Oro”, sorella minore
della storica “Coppa d’Oro” per
Allievi, rinomata per il suo albo
d’oro dove si possono trovare tantissimi nomi di giovani talenti passati poi al professionismo con risultati eccellenti.
Sabato 19 Settembre 2009
MINIBASKET
Dal 24 al 27 agosto si è svolto il
campo atleti per cestisti e ballerine. È stata le prima esperienza per
i nostri piccoli sportivi e si è rivelata un vero successo!
I ragazzi e le ragazze (dai 7 ai 13
anni) hanno condiviso quattro
giorni di sport e divertimento
Piazza per il basket.
Un particolare ringraziamento
al Dott. Carlo Parodi per l’assistenza medica prestata con grande professionalità, coinvolgimento e simpatia.
Siamo già pronti per la prossima estate e vi ricordiamo che l’at-
all’aria aperta, secondo i criteri di
Don Bosco che contraddistinguono la nostra polisportiva e tutte le
società P.G.S.
Con queste righe vogliamo ringraziare quanti hanno partecipato, i genitori che ci hanno affidato
i loro figli, le insegnanti Elena
Quaglia per la danza e Elena
tività avrà inizio il giorno 19 settembre alle ore 16,30 presso
l’Istituto Maria Ausiliatrice.
Ulteriori informazioni:
www.P.G.S.AlbatrosAlassio.it.
Vi aspettiamo!!!
Foto della premiazione del 10° posto ottenuto della società ai Campionati
Italiani di Cuneo – Giovanissimi.
A fine giugno i Giovanissimi hanno partecipato al Campionato
Italiano di Società a Cuneo ottenendo un risultato storico con il 10° posto assoluto di società oltre a quattro medaglie d’argento e una di
bronzo conquistate da Gloria
Scarsi, Samuele Manfredi e Filippo
Bertone. Medaglia di legno per l’agguerrita Camilla Pesenti che per il
terzo anno consecutivo sfiora il podio. Ottime le prestazioni ed i piazzamenti di lusso di tutti i componenti della squadra che hanno contribuito a questo risultato prestigioso di società a livello nazionale.
Luglio ed Agosto sono stati i mesi
dei Campionati Provinciali e delle
Challange dei Giri della Provincia di
Savona ed Imperia. A Bardineto,
prova unica di Campionato Provinciale Strada, i ragazzi hanno conquistato quattro maglie, mentre a Garlenda, prova unica di Campionato
Provinciale MTB, ne hanno conquistate ben sei su nove a disposizione.
Non da meno il comportamento
dei nostri “piccolini” nei Giri della
Provincia di Savona e Imperia (chal-
Una bella realtà è la squadra
Esordienti maschile e femminile e
Donne Allieve, che, in questa stagione si sta affermando come la compagine più vittoriosa della Liguria.
Particolarmente in luce Marco
Tomatis e Alice Pesenti, entrambi
Campioni Liguri su Strada, che hanno già raccolto più di quindici vittorie tra strada, pista e tipo pista.
Di gran prestigio anche la loro
convocazione ai Campionati Italiani
Giovanili che si sono svolti a Sarnonico ai primi di Luglio.
Efficaci e grintosi anche i compagni di squadra Luca Passarotto,
Daniele Raimondo, Massimo Aiello,
Daniele Vinai e Fulvia Mourikis, oltre all’allievo Mattia Pellegrini, che
hanno più volte centrato piazzamenti nei primi dieci.
Importante appuntamento per
questa categoria il 6 Settembre ad
Andora, dove verranno consegnate
nella stessa giornata le maglie ai vincitori della Challange del Giro della
Provincia di Savona e ai Campioni
Provinciali.
Per l’U.C. Alassio – A.G.
FESTA A SAN BERNARDO
Continuando una ormai lunga tradizione, Domenica 23 agosto si è festeggiato, con una grande partecipazione di pubblico San Bernardo,
sul prato antistante i ruderi della
chiesetta. Alle ore 18, in una giornata completamente serena, molto
calda, all’ombra dei pini e con un
leggero vento che mitigava la calura, il Parroco di S. Vincenzo Don
dall’Ufficio Tecnico del Comune
per definire il lascito della Signora
proprietaria del terreno, i cui eredi intendono onorare. Ci auguriamo che la pratica non trovi più
ostacoli e si possa finalmente avere un parco verde attrezzato a disposizione di tutti. Sono state inoltre festeggiate Sofia e Matilde, nate da pochi giorni. È seguito un
P.G.S. Albatros Alassio
Il Presidente Luciano Berretta
XXIII Torneo di Scopone Scientifico
Un antico proverbio latino recita: “verba volant, scripta manent”
ossia “le parole volano, gli scritti
rimangono”. Ed è proprio per questo motivo che da diciasette anni
chiediamo ospitalità all’Alassino
Claudio (Carminate).
Terzi: Dr. Benetti Stefano (Legnano) – Molinero Aldo (Torino).
La coppia inaspettatamente
vincente, è risultata anche la più
acclamata rappresentando il vec-
A settembre riapre
Alassio Volley PGS Don Bosco
L’Associazione
Sportiva
Dilettantistica ALASSIO VOLLEY PGS DON BOSCO riapre i
battenti (che in realtà erano solamente socchiusi per la pausa
estiva) e, dal mese di settembre,
attende tutti gli interessati di
ogni età.
La novità di quest’anno è sicuramente la nuova e fattiva collaborazione con la Polisportiva
Laigueglia. Da anni le due realtà
pallavolistiche lavoravano fianco a fianco senza mai osteggiarsi (fatto già di per se raro!), ma,
con il nuovo accordo tra i due direttivi, c’è ora una ferma volontà
di creare un insieme, pur mantenendo integre le due identità.
L’augurio è che lo sforzo che
verrà fatto per raggiungere questo obiettivo, venga compreso
in primis dagli atleti e dalle loro
famiglie, e, a seguire, dalle amministrazioni interessate, a cui
chiediamo di mantenere e, se
possibile, rafforzare, l’impegno
e la disponibilità fino ad oggi dimostrate.
La prossima stagione sportiva
ci vedrà quindi insieme nell’organizzazione e realizzazione dei
consueti impegni sportivi, a partire dai semplici campionati per
arrivare agli ormai noti Tornei
che da anni sono un punto di riferimento per numerose Società
provenienti da tutta Italia.
A questo proposito ci fa piacere ricordare che questi appuntamenti, l’anno scorso, hanno portato ad Alassio: 12 squadre per il Torneo dell’Immacolata under 13 e 40 squadre per
il Torneo della Befana under 14
e under 16, senza dimenticare
l’importante ruolo che Alassio
ha da anni assunto come sede
prioritaria per lo svolgimento
delle Finali Nazionali PGS.
Altro punto di onore e grande
riconoscimento, da parte della
Federazione Provinciale, ha
avuto il Torneo di Mini-volley a
febbraio: l’idea del nostro tecnico-dirigente Cinzia Molle di
creare una vera competizione in
chiave carnevalesca con tanto
di tecnici mascherati, arbitri-pagliacci, mega pentolaccia e premiazione ufficiale abbinata a…
scherzi di Carnevale, ha suscitato scalpore e creato un punto di
partenza per il futuro del Minivolley savonese.
Da sempre l’impegno prioritario della nostra Associazione è
indirizzato allo sviluppo sportivo ed umano dei giovani ma, da
quest’anno, grazie anche al recente accordo con Laigueglia,
vorremmo creare spazi dedicati
a quegli atleti che giovani non
sono più ma che mantengono
inalterato il desiderio di ritrovarsi con amici in una palestra
per giocare a pallavolo senza
particolari velleità agonistiche.
A tal fine invitiamo chiunque
fosse interessato a questo progetto “amatoriale” di mettersi in
contatto con noi in modo da permetterci di verificarne la “fattibilità”.
Ringraziamo sentitamente i
piccoli e grandi sponsor che in
questi anni ci hanno supportato, con la speranza che continuino a farlo, e altrettanto ci sentiamo in dovere di rivolgere un riconoscimento particolare all’Amministrazione Comunale e, in
particolar modo all’Assessore
Fabrizio Calò, per l’interesse dimostrato verso il nostro impegno anche in momenti particolari quali le occasioni, per noi
estremamente gratificanti, di ritrovi o manifestazioni che ormai
da anni coinvolgono la Nazionale Femminile Seniores di
Volley, fedele frequentatrice del
nostro Palazzetto e della nostra
cittadina.
Permettetemi ancora un sentito GRAZIE a tutti i dirigenti
che, con me e per pura passione, dedicano buona parte del
loro tempo libero alla conduzione della Società, come pure i
vari tecnici che, con perizia e
grande senso di responsabilità,
ci aiutano a far crescere i “nostri” ragazzi.
Vorrei ricordare i loro nomi,
nella speranza che, chi ancora
non ne avesse avuto l’opportunità, possa conoscerli nella
prossima stagione sportiva:
Marco Pontacolone, Cinzia
Molle, May Maghella, Bruno
Curto, Andrea Curto, Mario
Grancelli e Giacomo Raffa.
Per ultimo, ma non certo per
importanza, vorrei segnalare
una persona molto nota
nell’ambiente per l’impegno
che da decine di anni rivolge al
mondo dello Sport ligure ed
alassino in particolare (e non
parlo solo di Pallavolo), anche
se spesso ama rimanere
nell’ombra: si tratta del Prof.
Danio Maghella, amico oltre
che prezioso consulente per
tutti coloro che vivono lo Sport
nella sua essenza.
E ora, terminati i noiosi ma dovuti ringraziamenti, vorrei salutare tutti, ricordando che, da
metà settembre, vi aspettiamo
numerosi alle Palestre delle
Scuole Medie Ollandini e
dell’Istituto Salesiano, al Palaravizza e, naturalmente, al Palazzetto di Laigueglia!
UN’OPERA CHE NON
MORRÀ MAI
DI ANGELO GASTALDI
Luciano Massaferro, ha celebrato la
S. Messa, animata dai canti del coro
di S. Giovanni. Molto attenta ed interessante l’omelia. Numerosa la
partecipazione dei Confratelli di S.
Caterina ai quali, continuando una
antica usanza, sono stati distribuiti
i tradizionali “caniscelli”.
Alla fine della cerimonia religiosa il rappresentante del Comitato
“Amici di S. Bernardo”, dopo aver
ricordato gli “Amici” defunti, ha
relazionato su quanto è stato fatto
succulento ed abbondante rinfresco, con varie specialità mogliesi
di S. Bernardo, il tutto accompagnato da ottimo vino, che è stato
molto apprezzato. La chitarra e il
canto di Luciano Raita e Nino Pellirone hanno allietato la manifestazione. Un pomeriggio veramente bello, in amicizia e serenità, con
la soddisfazione di tutti i partecipanti che si sono dati appuntamento per il 2010.
c.c.
per commentare lo svolgimento
dei tornei succedutisi di scopone
scientifico “MEMORIAL DOTT.
PIO e LIBIA BENETTI” giunto alla
ventitreesima edizione, organizzato nel mese di agosto con passione e risolutezza dalla Signora
Nuccia, dei Bagni Carlo di Alassio.
Gli ardimentosi che si sono cimentati nella competizione, sono
stati 28. Il sorteggio ha accomunato giovani e meno giovani, bravi e
meno bravi, pacati e focosi.
Comunque, dopo la rituale lettura
del regolamento, il gioco si è svolto regolarmente anche se in alcuni momenti vivace. Alla fine ha
prevalso la coppia: Dott. Guerra
Franco (82 anni) di Novara –
Marchisio Fabio (13 anni) di
Mondovì.
Secondi classificati: Cravino
Pier Giuseppe (Torino) – Minotti
chio e il nuovo del gioco della scopa. Il giovanissimo Fabio, al suo
esordio nelle gare, allievo del nonno Domenico vincitore con Guerra della prima edizione del torneo, è stata una sorpresa.
Non è mancato il ricordo degli
amici scomparsi sia durante la S.
Messa nel giorno dell’Assunzione
nella chiesa di S. Anna, sia dalla
Signora Nuccia durante la premiazione che ha visto l’assegnazione
di bellissimi e graditissimi premi
alle tre coppie classificate e a tutti i giocatori.
Parallelamente si è svolto un
mini torneo Juniores di scopa,
premiato con coppa ai vincitori e
souvenirs per gli altri: di buon auspicio per il futuro.
Alassio, gemma del Bel Paese.
Così!
Franco Guerra
È uscita recentemente alle
stampe (sotto l’egida del Comune di Albenga e per i tipi della Tipografia Stalla) un’opera
preziosissima in due volumi
sontuosi di Angelo Gastaldi, il
“Disiunariu
Arbenganese”
scritto e composto (in più di
mille pagine “perfette” sia nel
testo che nelle illustrazioni numerosissime e ricche di particolari succosi) completamente
a mano con una grafia ed una
precisione che fa pensare ai migliori cesellatori e miniatori medioevali. I volumi si concludono
con un “Compendio” ricchissimo sui pesci e sulla flora no-
strana. Potremmo definire
l’opera del Gastaldi, per antonomasia, “il libro del secolo” ed
è certamente un’opera immortale (o come scriveva Orazio
“monumentum aere perennis”), degno di esser lasciata,
per testamento scritto, ai figli
ed ai figli dei figli, tanto che si
consigliano gli amanti delle
“belle opere e delle rarità” di assicurarsene una copia, data
l’eccellenza dell’opera. All’amico Angelo non possiamo che
moltiplicare con commozione i
nostri migliori complimenti e
sottolineare la certezza di una
celebrità che non avrà fine.
Sabato 19 Settembre 2009
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
FRANCESCO
GISMONDI “INO”
FRANCESCO
GAVALDO
avremmo voluto.
Poche ore prima che morisse, la
sua figura, pur esile e disturbata dagli apparati medici, riusciva a ricordarla quando, da bambini, si godeva
il riposo dopo pranzo, con un giornale aperto addosso. È l’immagine
che preferiamo lasciarvi perché anche voi possiate pensarla nel ritorno alla pace dopo la Nemesi dei suoi
ultimi mesi di vita. Ciao Nonna, ciao
Giannina
I nipoti
L’A.V.A. partecipa al cordoglio
della Famiglia per la scomparsa della signora Giovannina, moglie del
Socio Fondatore M°. Richero.
Francesco (Ino) ci ha lasciato il
13 luglio u.sc. alla veneranda età di
97 anni: un vero Alassino che ha
sempre lavorato con serietà ed impegno, che ha amato sempre la sua
famiglia ed il nostro paese, che ha
rappresentato sempre un esempio
di onestà e di coerenza. Lo ricorda
agli amici e conoscenti la figlia
Elisa con il marito.
Anche l’A.V.A., di cui era Socio,
partecipa con grande cordoglio al
lutto della famiglia.
È deceduto a Torino, il 24 luglio
u.sc. a 92 anni, FRANCESCO GAVALDO, un buon Alassino che, pur residente a Torino da oltre 70 anni, ha
sempre fatto battere il cuore per la
sua città, che lo ricorda e attraverso
l’Associazione Vecchia Alassio, porge le più sentite condoglianze a nome dei Soci.
ENRICO CARBONE
MEMORIA DELLA GENOVESITÀ
E DELLA LIGURIA TUTTA.
SCOMPARSO IL 16 AGOSTO
SCORSO
È con vero rammarico che l’A.V.A.
ha appreso la triste notizia della
morte del dr. ENRICO CARBONE
Socio fondatore della Consulta
Ligure della quale è stato stimatissimo Presidente per oltre 10 anni.
Ci mancherà moltissimo la sua
saggezza, la sua onestà, la sua sottile ironia, la sua vivacità intellettuale
e la sua profonda umanità.
BEN
Tramite l’Alassino
Ringrazio sentitamente i “COMPAGNI DU RECANTU” per il gentile gesto di sincera amicizia che
hanno avuto nei riguardi di mio
padre nel giorno della sua dipartita. Cordialità Elisa Gismondi
Bascheri e famiglia.
ANGELO MERELLO
“ANGIULIN”
23/9/1994 - 23/9/2009
Io son partito poi
così d’improvviso
che non ho avuto il tempo
di salutare
Istante breve, ancora più breve
Se c’è una luce che trafigge
il tuo cuore
L’arcobaleno
è il mio messaggio d’amore
Può darsi un giorno
ti riesca a toccare
Lina, Giannicola, Michela
Caro nonno e nonno bis, Ricordiamo con amore quando ci portavi ai giardini e stavi ore seduto sulla panchina per sorvegliarci.
Quando ti chiamavamo: Nonno
Lino, nonno Lino, tu ci sorridevi
con dolcezza e ti brillavano gli occhi, eri orgoglioso di avere dei nipoti e pronipoti, come noi, e dicevi:
“La vita mi ha dato tanto”. Ti ricordiamo con amore e ti teniamo nei
nostri cuori.
I tuoi nipoti
BIANCA - LORENZO - LUIGI - TUA
SORELLA GLORIA CON INO, SAVERIO E MARCO e le loro famiglie ed il
piccolo ANDREA che hai ancora conosciuto e ti vuole tanto bene.
CIAO FRANCO.
GIACOMO PEDEMONTE
“MIMMO”
24/9/2006 - 24/9/2009
È deceduto in Andora, il 28 luglio
u.sc. BEN – e gli “amici della piazzetta”, ricordandolo affettuosamente,
hanno voluto mandargli ancora un
caro, toccante saluto… “Ciao, Ben!”
GIOVANNINA LAURA
VED. RICHERO
Ciao Pà
Sono già passati 15 anni e mi sembra ieri. Non c’è giorno che non ti
penso. Ricordo con tenerezza le canzoni in dialetto genovese che mi cantavi da piccola: I “zéri” che prendevi
all’alba dalla rete e che fritti mangiavamo insieme sulla carta straccia
(per asciugarli dall’olio eccedente).
La tua risata, le tue battute, il tuo
modo di essere sempre a disposizione per tutti. Questa è solo una
piccola parte dei miei ricordi che ho
nel cuore.
TERESA
Una Santa Messa verrà celebrata
alle ore 7 di mercoledì 23 p.v. nella
Cappella delle Suore Istituto San
Vincenzo –Domus Aureal.
FRANCO RUPIL
Nonna Giovanna ci ha lasciati con
un passo leggero, come il suo carattere aveva abituato tutti noi che la
conoscevamo. Non prendetelo come l’estremo atto per la riservatezza che l’ha sempre contraddistinta:
siamo sicuri che, potendo, avrebbe
desiderato di accomiatarsi dai suoi
affetti con calore e rassicurazione. A
noi, che abbiamo seguito la sua lenta discesa fino alla fine, non è bastato il tempo che ci ha concesso per
prepararci alla sua scomparsa, né il
suo lento allontanamento dalla vita
ci ha permesso di seguirla nelle sue
strade “ALTRE”, per esserle presenti, fino all’ultimo istante, come
Mimmo, sono ormai tre anni che
ci hai lasciati, ma il tempo sembra
essersi fermato ai momenti meravigliosi trascorsi insieme! Ti vogliamo
un mondo di bene, oh Angelo dai capelli d’argento non Ti dimenticheremo mai: Tua compagna di vita
Iolanda, l’adorata Figlia Rita e il
Genero Roberto
RAOUL MARIANI
Ben
Caro Lino, te ne sei andato in silenzio, così come sei vissuto. Non
riusciamo a credere che non ci sei
più. Sei stato per noi un buon marito, un buon padre, un grande lavoratore che ha vissuto e dato tutto
per la sua famiglia. Nessuno di noi
ti ha mai visto arrabbiato, non ti sei
mai lamentato durante la tua malattia, sempre gentile e caroTutte le
persone che ti hanno conosciuto ci
dicono che eri una “persona speciale.” Hai dedicato tutto te stesso
alla famiglia, tranne le poche ore
che dedicavi alla pesca per mare,
“tu con la tua amata barca” fatta
con le tue stesse mani.
Sei sempre nei nostri cuori.
un anno, ora Tu sei in pace e non soffri più, però ci hai lasciato in un vuoto profondo.
Ci manchi proprio tanto.
Ed anche se Ti sento vicino ed
ogni volta che ti prego e chiudo gli
occhi pensandoti, ti ricordo; come
quando mi venivi a trovare durante
la mia malattia, sempre per una parola buona e riuscivi sempre a farmi
sorridere.
Sono certa che da lassù veglierai
sempre su di noi.
Chi vive e resta nei nostri cuori e
non può morire mai. Ti ricordiamo
con immenso affetto.
Anniversari
NICOLA MARELLO
“LINO”
È mancato in Alassio a 89 anni, il
2 Agosto, NICOLA MARELLO un
alassino apprezzato per la sua vita
donata al lavoro ed alla famiglia, con
onestà. Il suo ricordo resterà nel
cuore di tanti amici e conoscenti.
L’A.V.A. si unisce ad essi nel porgere alla famiglia le sue condoglianze.
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Un altro anno è trascorso dalla
morte, avvenuta in Alassio, del
Comm. RAOUL MARIANI, milanese
d.o.c. ma anche fedele ospite della
nostra cittadina.
Si unisce alla Signora Tina e
Famiglia, la Vecchia Alassio che ricorda con particolare affetto, a
quanti lo conobbero e gli vollero bene, il socio benemerito e la dedizione che ha sempre dimostrato verso
la nostra Associazione e la nostra
città.
MESE DI AGOSTO 2009
COZZIO Luigi
FAUSTELLI Carlo
GATTO Vera
MARELLO Nicolò
REPETTO Pierina
SCHIVO Emanuela
TRUCCO Eulalia
All’alba del 6 luglio, da un anno e
due mesi, in punta di piedi ci hai lasciato.
Caro Franco è già trascorso più di
anni 86
anni 87
anni 87
anni 89
anni 96
anni 85
anni 89
L’A.V.A. da queste colonne esprime
ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari.
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
12
«L'ALASSINO»
Sabato 19 Settembre 2009
NOZZE D’ORO
LUISA E TITO MOIRANO
I Fiori di Bach
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
AGOSTO 2009
a cura di Caterina Maggi
OLIVE Olea europaea (Ulivo)
“Per coloro che hanno sofferto molto, mentalmente o fisicamente, e sono così esauriti e stanchi che sentono di non avere più la
forza per fare qualunque cosa. La vita quotidiana è per loro un pesante fardello, privo di piaceri”.
Olive non ha più niente da dare, si sente
svuotato e nulla riesce a destare il suo interesse. La prostrazione di Olive parte
dal fisico ma anche a
livello emotivo vi è
una certa incapacità
di reagire agli stimoli
e facilmente perde la
concentrazione.
Abbiamo di fronte una
persona che ha esaurito tutte le risorse energetiche e che ha bisogno di reintegrare le
perdite.
MUSTARD Sinapis arvensis (Senape selvatica)
“Per coloro che sono soggetti a periodi di malinconia, o addirittura di disperazione, come se una fredda e scura nube li avvolgesse nascondendo la luce e la gioia della vita. Non è possibile fornire una ragione o una spiegazione per questi attacchi. In queste
condizioni è quasi impossibile apparire felici o gai”.
Felicitazioni vivissime per l’anniversario felice del loro matrimonio (8 agosto 1959 – 8 agosto 2009)
Alla Signora Luisa e a Tito Moirano… ancora molti anni di lieto e
sereno cammino insieme, anche da parte dell’Associazione Vecchia
Alassio.
Ancora tanti auguri!
Con amore
La vostra Famiglia
Un fiocco azzurro dalla Germania
Prima di esporre i dati meteorologici del mese, ripropongo una considerazione necessaria
per capire il loro significato:
I dati (temperatura, pressione, ecc…) sono ricavati da strumenti, assai attendibili, posti da 33 a 36 metri di altezza, cioè lontani da ogni struttura che possa alterarne il valore registrato.
Strumenti posti in casa o sulla spiaggia danno valori che non possono concordare con quelli posti in Torretta. Perché questa premessa? Esiste una differenza tra i valori (temperatura, umidità,
ecc.) percepita dal nostro organismo avvolto nell’ambiente in
cui viviamo, e i valori oggettivi registrati a oltre 30 metri dalle nostre teste.
Vediamo allora questi numeri.
Pressione media: 759,2 mmHg; le medie decadali : 758,4 mmHg
nella prima; 760,4 mmHg nella seconda; 758,9 mmHg nell’ultima.
La pressione minima assoluta del mese : 753,9 mmHg registrata
alle ore 15 del giorno 3; massima assoluta : 762,9 mmHg alle ore
12 del 20 agosto.
Umidità media: 65%; medie decadali: 64% nella prima; 69% nella seconda; 62% nella terza. Medie giornaliere: 42% il giorno 20 (la
più bassa); 80% il giorno 22 (la più alta).
Temperatura media: 27,6 ° C; medie decadali: 26,5 °C nella prima decade, con una massima di 29,4 °C alle ore 17 del giorno 4; e
una minima di 23,6 °C alle ore 5 dello stesso giorno. 27,8 °C nella
seconda decade, con una minima di 25,4 °C alle ore 5 del giorno
12, e una massima di 32,6 °C il giorno 20 alle ore 11. Terza decade: 28,5 °C di media! 24,6 °C la temperatura minima registrata alle ore 6 del giorno 31; il giorno 23 alle ore 17 il termometro segnava la massima con 31,4 °C. Un particolare che può farci comprendere meglio la nostra percezione di questo “CALDO” agosto:
la media mensile della escursione termica è di 2,7 °C: cioè tra temperatura diurna e temperatura notturna… poca differenza!
Precipitazioni totali: 6,2 mm tutti nella prima decade.
Giorni sereni: 26; COPERTI: 0.
Eliofania totale: 318,4 ore con una media di 10,3 ore di limpido sole ogni giorno. Cosa possiamo pretendere di più?
Il Direttore dell’Osservatorio
Don Mario Tedoldi
Mustard è per definizione il rimedio contro
la depressione, per
quello stato di malessere inspiegabile che
mortifica la voglia di vivere. Il soggetto Mustard non riesce a focalizzare la motivazione scatenante questo
stato di prostrazione
così profonda; tutto
perde di valore e significato e nell’intimo si
allarga un senso di vuoto un sordo dolore.
CHESTNUT BUD Aesculus hippocastanum (Ippocastano)
“Per coloro che non traggono pieno vantaggio dall’osservazione
e dall’esperienza e che impiegano più tempo degli altri per imparare le lezioni della vita di ogni giorno. Laddove un singola
esperienza sarebbe sufficiente per alcuni, tali persone hanno bisogno di più esperienze, a volte molte, prima che la lezione venga appresa. Perciò si rammaricano di ritrovarsi a fare il medesimo errore in diverse occasioni, quando sarebbe stata sufficiente
una sola volta, o quando osservare gli altri avrebbe potuto risparmiare loro questi errori”.
Chestnut Bud è il rimedio per coloro che
nella vita ripetono il
medesimo copione
perché non si rendono conto di dove sbagliano, stupefatti si ritrovano sempre nella
stessa situazione.
Sono quelli che si innamorano sempre
delle persone sbagliate, che al lavoro subiscono delle ingiustizie, che vengono traditi e sottovalutati da tutti. In realtà Chestnut Bud non impara dalle
esperienze perché vive troppo in fretta e con superficialità, spesso
passa da una situazione all’altra senza soffermarsi a pensare. Se non
si è in grado di cogliere il significato profondo di quello che succede il problema si ripresenterà.
continua
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La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
Sven, Lars e Nils MICHEL uniti a mamma Francesca Guido e Papà
Andreas annunciano con gioia a parenti ed amici la nascita del fratellino MALTE nato a Colonia il 26 agosto 2009 u.sc.
L’Associazione Vecchia Alassio partecipa alla felicità della famiglia e in modo particolare alla gioia di Nonno Gibba, nostro Socio,
augurando a tutti tanta serenità.
ITALIA NOSTRA Onlus
comunica che
Il giorno 26 settembre 2009 alle ore 17,30
presso l’Auditorium della Biblioteca “Renzo Deaglio” di Alassio,
piazza Airaldi e Durante 7, 4° piano
si terrà una conferenza, aperta al pubblico dal titolo
“PAESAGGI O PAESACCI?”
RELATORI: Prof. Giuseppe De Matteis, Unversità di Torino
e prof. Massimo Quaini, Università di Genova.
Introdurrà Franco Manzitti.
Vi aspettiamo numerosi
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: Archivio A.V.A.
Associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Alassio, ex Chiesa Anglicana, sera del 10 settembre
2009. Inaugurata la mostra
di pittura di Dario Ballantini,
il famoso trasformista di
Striscia la Notizia. Non poteva mancare la presenza di
Antonio Ricci e Lorenzo
Beccati. Pubblico di intenditori numeroso. Ballantini
ha firmato anche la piastrella: non si è però limitato
all’autografo. Ha voluto, al
momento improvvisare uno
schizzo, che verrà anch’esso impresso sulla mattonella insieme alla firma.
Nella foto Dario Ballantini
con l’assessore Dott. Monica Zioni. (FOTO SILVIO FASANO)