Settembre - Associazione Vecchia Alassio
Transcription
Settembre - Associazione Vecchia Alassio
ANNO XLIX - N. 9 Sabato 19 Settembre 2009 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it VOLONTARIATO IN COLLINA MISS MURETTO 2009 di REALTÀ “DA PERCORRERE” Nell’appena trascorso mese di agosto il gruppo “Alassio in Cornice” composto dalle sei associazioni di volontariato che operano per la nostra collina coordinate dall’AVA, ha avviato per il terzo anno consecutivo il “mese di collaborazione” con il gruppo Alpini della Protezione Civile proveniente dalla Lombardia. Scopo principale dell’iniziativa riscoprire e valorizzare vecchi sentieri, rendendoli percorsi taglia fuoco e vie di fuga in caso di incendi; in seconda battuta creazione di percorsi panoramici per gli amanti delle passeggiate nel verde. L’opportunità si è resa possibile anche questo anno grazie all’interessamento degli assessori dottoressa Loretta Zavaroni e Marco Salvo, che, superate le non poche difficoltà burocratiche tra enti locali, Regione Liguria e Regione Lombardia, sono riusciti ad ottenere l’OK definitivo a procedere. Come lo scorso anno il Comune di Alassio ha messo a disposizione per il pernottamento degli ospiti alcuni locali al piano terra delle scuole medie, mentre la SOAMS Solva ha offerto lo spazio cucina “con vista sul golfo” sotto la chiesa della frazione.Le spese vive di soggiorno sono state tratte dal fondo di “Alassio in Cornice” gestito dall’AVA. I rappresentanti dei sei gruppi di Alassio in cornice, (S.O.M.S. Moglio, S.O.A.M.S Solva, Gruppo Alpini Alassio, CAI Sez. Albenga, Gruppo ARES, Alassio BIKE), hanno preceduto l’arrivo dei volontari con svariate riunioni presso l’AVA, durante le quali si è elaborato un programma operativo sul come e dove attivare il lavoro delle squadre dei volontari, attese per il mese di Agosto. In una di queste riunioni Enzo Fabbri del C.A.I. ci ha riferito la notizia secondo la quale la Regione Liguria ha in programma la riscoperta della via Francigena di costa, dal levante ligure al confine francese e per l’occasione richiede disponibilità e partecipazione ad enti locali ed ai Comuni costieri interessati. L’opportunità ci ha trovato tutti concordi nel riconoscere nella via Romana Alta le caratteristiche storiche e panoramiche richieste e di conseguenza nel Daniele La Corte ogni squadra meriti una mini cronaca sul lavoro eseguito nella settimana in cui è stata protagonista. 1° Squadra Alpini,dal 3/8 al 7/8, capo squadra Luca Pugliese – consegne fornite da Giacomo Nattero – S.O.A.M.S. Solva - percorso assegnato “Strada Romana Alta” – quota mt. 290 / 310 s.l.m.. Durante le operazioni sono stati avvistati tre inizi di incendio, prontamente segnalati alla Protezione Civile di Alassio. 2° Squadra Alpini sez. Alla maniera della Rai Strada romana alta inizio. dare priorità alla pulizia per il tratto che da Cavia giunge sino ad Albenga, con il completamento peraltro del lavoro già iniziato l’anno passato. La stessa via prosegue verso ponente collegandosi con il sentiero di cresta, già adottato e perfettamente conservato dal CAI, sino sopra Laigueglia. L’arrivo della prima squadra, accompagnata dal responsabile nazionale degli Alpini Francesco Morzenti, è avvenuto venerdì 31 luglio ed ogni venerdì successivo si è verificato il cambio con la nuova squadra del turno successivo. 2a squadra Alpini - Sez. Brescia. Cronaca di un caldo Agosto di lavoro Crediamo che per la qualità e la quantità del lavoro svolto, gratuitamente, nelle condizioni climatiche del trascorso agosto, MOSTRE Sala Carletti dal 16 al 30 settembre espone il pittore Giorgio Vignolo 2a squadra - Strada romana alta. All’indomani dell’elezione, tradizionale foto davanti al Muretto. Nella foto la vincitrice Federica Teso, 19 anni di Eraclea (VE). (FOTO SILVIO FASANO) 1a squadra Alpini. Brescia, dal 10/8 al 14/8, capo squadra Paride Belleri – stesse consegne – prosieguo lavori precedenti. 3° Squadra Alpini sez. Tirano, dal 17/8 al 21/8, capo squadra Battaglia – stesse consegne Completamento totale via Romana Alta – Sviluppo complessivo ultimato ml 2490; larghezza media del percorso finito m 1,80, sino al confine con il comune di Albenga. 4° Squadra protezione civile - Alpini, dal 24/8 al 28/8, capo squadra Pietro Nosari - Consegne fornite da Filippo Airaldi S.O.M.S. Moglio – percorsi assegnati: a) - “Sentiero da località Liggia a Moglio, oltre il fabbricato scolastico” b) – “Sentiero località Barelle”, percorso orizzontale da Moglio alla strada di Torre Cazulini. c) – “Tratto di mulattiera da Torre Cazulini alla provinciale Moglio –Testico Sviluppo complessivo dei tre percorsi circa ml 1200, durata giorni tre. Gli ultimi due giorni la stessa squadra degli alpini si è dedicata alla pulizia di un sentiero proposto dal gruppo “BIKE” in prossimità della Madonna della Guardia, da bivio di Caso ai “prati”, per uno sviluppo di circa ml 2800. Alassio, ex Chiesa Anglicana, 10 agosto 2009: Andrea Elena, a conclusione del concerto lirico durante il quale ha ricevuto “L’Alassino d’oro”, canta insieme ai nove artisti intervenuti il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini, accompagnato al pianoforte dalla bravissima pianista Felicia Galati. (FOTO SILVIO FASANO) ARTICOLO A PAG 2 Fuochi di Ferragosto. (FOTO SILVIO FASANO) (continua a pagina 6) La nuova e-mail dell’Associazione Vecchia Alassio è: [email protected] Angolo Per un errore tecnico, l’articolo “E siamo ad agosto…” del mese scorso, è stato pubblicato senza la sua parte centrale. Ci scusiamo e rimandiamo alla lettura integrale alla pagina 2. Ricordate “Di tutto, di più”? È lo slogan della Rai che invita, sottolineando l’ampia possibilità di scelta dei programmi, al pagamento del canone. Un richiamo accattivante che potrebbe essere applicato anche ad Alassio, magari per sollecitare i cittadini a pagare le bollette del caro spazzatura dopo aver visto e fotografato i diversi angoli della città dove, sparsi per le strade, riferendoci ai rifiuti, c’è veramente di tutto e di più. Così lo slogan Rai calza a meraviglia di fronte a una città sempre più sporca. Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sembra lasci a desiderare, ma anche, ed è doveroso sottolinearlo, per i troppi turisti e residenti che se ne infischiano delle più elementari regole del vivere civile. Avete mai vagato per le strade del centro poco dopo l’orario di chiusura delle cucine di molti ristoranti? Avrete sicuramente notato inservienti abbandonare nei pressi dei cassonetti ogni genere di rifiuto, dai residui di pulitura del pesce a quelli della frutta tanto da provocare “profumi” insopportabili. Marciapiedi e strade vengono spazzate con mezzi meccanici, ma troppo poco per una città che si fregia dell’appellativo di turistica. Sembra il mugugno continuo, l’incessante polemica del rompiscatole di turno, ma di fronte al rincaro deciso dal Comune per far fronte all’appalto di raccolta e smaltimento rifiuti, crediamo più che di mugugno si debba parlare di incazzatura. Pagheranno bollette più care alberghi e negozi, ma anche i semplici cittadini compresi quelli che, solerti, cercano in tutti modi di effettuare la tanto sbandierata raccolta “differenziata”, quella fatta nonostante i cassonetti sempre stracolmi. Cosa è accaduto sul fronte della “rumenta”? La ditta è sempre la stessa e se forse gli si tirasse un po’ le orecchie qualcosa di più magari farebbe, oltre che svuotare le tasche ai cittadini. Ma a Palazzo, invece, nessuno fiata. Pare che molti, ci riferiamo ai politici, siano in tutt’altre faccende affaccendati. C’è chi guarda solo al proprio orticello e chi sta in agguato per portarglielo via. Poi ci sono anche i capricciosi che, quasi quotidianamente, vengono segnalati dai soliti bene informati. C’è il politico che si infuria se il vigile gli affibbia la multa per divieto di sosta, ma c’è anche chi minaccia dimissioni, rimangiandosele in poche ore per paura di perdere veramente la comoda poltrona. Ma “Pantalone” continua a pagare senza rendersi conto che molti degli “stipendi” elargiti soltanto per far proseliti si potrebbero utilizzare anche per far pagare meno la spazzatura. E cosa dire dei litigi tra funzionari di lungo corso e assessori? Tutto e di più se poi si registra anche, voci di corridoio, che un dipendente comunale si sarebbe fatto pagare lo straordinario per essere andato (o andata) a una o più cene di lavoro. Siamo alla frutta? Visto come vanno le cose, possiamo dire al digestivo. Quelli che sanno reagiscono tacendo, gli altri, quelli che sono, da sempre, all’oscuro di tutto, rimpiangono il passato senza ricordare o rendersi conto che era uguale al presente. A questo punto pensiamo che forse sarebbe meglio che Alassio e la sua gente, i tanti che ancora credono che ci possa essere un futuro migliore, comincino a organizzarsi, senza timore alcuno, alzando la testa, per dare inizio a una nuova stagione. Servono idee e teste diverse per rilanciare. Mai dire mai e immaginando di trovarsi sicuramente di fronte molti che non amano l’idea, sarà bene ricordare la risposta che Leonida diede al soldato preoccupato del fatto che i nemici fossero vicinissimi. «E noi non siamo – disse il re di Sparta – vicinissimi a loro?». 2 «L’ALASSINO» La maggioranza approva il “rendiconto 2008” con il voto contrario del Gruppo “Alassio più tua” Perché abbiamo votato contro Nel 1993, con l’elezione diretta del Sindaco, inizia una nuova stagione per gli enti locali, in particolare per i Comuni. È nel 1993 che nasce il “fenomeno Melgrati” che, da giovane architetto neolaureato, si trova ad essere il più importante Assessore della Città di Alassio per 8 anni e Sindaco, fino ad oggi, per altri otto. La stabilità politica che assicura la nuova legge, insieme ad una maggiore disponibilità economica dovuta all’introduzione dell’I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili) e l’eliminazione di qualsiasi controllo superiore di legittimità amministrativa (abolizione del CO.RE. CO. - Comitato regionale di controllo) sono i presupposti per amministrare bene e senza troppi intralci una città, chiunque venga eletto. E difatti la prima Amministrazione Avogradro (1993-1997) sposta il Mercato settimanale, sistema la zona a mare dell’ex Adelasia, prende in mano l’annoso problema del Grand Hotel, inizia la riqualificazione urbana abbellendo diverse zone specialmente del centro storico. Segue la seconda Amministrazione Avogadro (1997-2001), la prima Amministrazione Melgrati (2001-2006) ed è in corso la seconda Amministrazione Melgrati (2006-2011). Come è naturale la spinta innovativa iniziale diminuisce ogni anno che passa. Oggi rimane la pura gestione di un potere consolidato negli anni, anche clientelare, che naturalmente da i suoi frutti alle elezioni e rende difficile dare un’alternativa agli Alassini che vogliono un’Amministrazione capace, onesta ed aperta al confronto, al di là delle appartenenze politiche che poco dovrebbero contare a livello locale. Quello che è stato fatto fino ad oggi e che tutti gli Alassini possono vedere e giudicare, come è stato realizzato? 1. avendo a disposizione le maggiori entrate previste dalla nuova legislazione (I.C.I.); 2. dal 2001, con l’entrata in vigore del Piano Urbanistico Comunale, anche con le nuove e maggiori entrate dovute agli oneri di concessione edilizia; 3. vendendo gran parte del Patrimonio Comunale (accumulato dalle passate Amministrazioni della così detta Prima Repubblica): farmacia comunale, Villa Bice, parcheggio a rotazione “I Pini”, Villa Fernanda; 4. realizzando o prevedendo la realizzazione di alcune opere pubbliche con il concorso dei privati (in concessione o project financing): concedendo ai privati investitori tutto quello che hanno richiesto come se palazzi, giardini, piazze, sottosuolo di strade, piazze e giardini, aree del demanio marittimo, non fossero un patrimonio comune; 5. mettendo le mani nelle tasche degli alassini per esempio con l’aumento del 39% della tassa raccolta rifiuti negli ultimi due anni; 6. sprecando risorse probabilmente disponibili, per una “gestione superficiale” degli stabilimenti balneari in concessione al Comune di Alassio, come nel caso della “Ge.s.co Mare”. Dopo quasi 16 anni di Amministrazioni sostanzialmente guidate con la stessa filosofia, personificata dal Sindaco Arch. Marco Melgrati, devono ancora essere ultimate: – la piazza Partigiani ed il parcheggio interrato pubblico e privato (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari); – il Grand Hotel et d’Alassio (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari); – il Centro talasso terapico (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari); – la riqualificazione della città con l’eliminazione completa delle barriere architettoniche (langue e nonostante i rilevanti residui, somme non spese, rimangono ancora numerose barriere architettoniche); – la riqualificazione di Via Brennero e Via Roma (ferma da due anni, con gravi disagi per gli esercenti); Devono ancora iniziare, ma alcune opere sono già costate parecchio agli Alassini e non verranno realizzate: – il depuratore (di là da venire); – il teatro - centro congressi (di là da venire); – la realizzazione di un nuovo parcheggio completamente a rotazione in zona centrale (di là da venire); – l’edilizia convenzionata per i cittadini Alassini da attuare attraverso una modifica del P.U.C. che consenta la realizzazione di almeno 200 appartamenti (di là da venire); – la riqualificazione della Passeggiata Ciccione (langue); – Le opere di urbanizzazione delle zone collinari oggetto di interventi edilizi (di la da venire); – Il potenziamento delle fonti di approvvigionamento e delle reti dell’ acquedotto e della fognatura (di là da venire); – la riqualificazione dello stadio Ferrando con realizzazione di due piani di box a prezzo agevolato (ferma per problemi tecnici imprevisti (??) e perché la Concessionaria ha cercato di non pagare la fideiussione di garanzia richiesta dall’Ente Rete Ferroviaria Italiana); Lascia molto a desiderare: -- quello che è stato fatto per la riqualificazione e l’ampliamento degli alberghi esistenti (niente è stato fatto per migliorare il funzionamento dello sportello unico delle attività produttive che in realtà a noi vicine funziona benissimo); -- con un ritardo di un anno si è messo mano alla disciplina delle strutture ricettive prevista dalla Legge Regionale N.1/2008 per la valorizzazione degli alberghi; – il 2° Piano di Attuazione, forse, arriverà dopo tre anni e mezzo di Amministrazione; – l’arredo ed il verde pubblico, la cura della città con la piccola manutenzione (per quanto riguarda il verde pubblico è moribondo il “servizio giardini” che è stato fiore all’occhiello della nostra città per molti anni); – il sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che deve e può essere senz’altro migliorato. Invece da Ottobre 2008 con contratto scaduto si va avanti per proroghe senza predisporre un nuovo bando ed andremo avanti così fino alla fine dell’anno; – la gestione delle società comunali, veri e propri feudi per vassalli politici, lasciate senza controllo; – il Piano Urbanistico Comunale pensato per le grandi spe- culazioni non per gli alassini proprietari di piccoli e medi appezzamenti di terreno in collina che vogliono farsi una loro casetta (penalizzati dal cosiddetto indice a consumo, altresì definito chi tardi arriva male alloggia). In compenso sono andati alla grande gli affari per: – le Ditte, quasi sempre non alassine, che hanno effettuato le trasformazioni alberghiere realizzando alloggi (seconde case) con prezzi di vendita certamente non accessibili agli alassini; – i costruttori di grandi autorimesse interrate (??) private a box (quasi sempre non alassini); – coloro che in questi anni hanno frazionato alloggi di alassini per realizzare, seconde case, monolocali di 28 m2 (quasi sempre non alassini); –chi ha causato frane, con conseguenze pesanti per la città, ed ha ottenuto di realizzare più box di quelli che mai avrebbe osato sperare; – alcuni studi professionali (alassini), alcune imprese (non alassine), alcune agenzie immobiliari (alassine). In conclusione, specialmente negli ultimi otto anni: – si è andati avanti gestendo la cosa pubblica, sotto l’aspetto economico, come mai un privato avrebbe gestito una sua proprietà ed i propri denari e, dal punto di vista tecnico, a causa di linee di indirizzo sbagliate date a dirigenti e funzionari dei settori lavori pubblici, urbanistica ed edilizia privata, in maniera spesso superficiale, quasi sempre inefficiente e nello stesso tempo arrogante, e quindi anche in questo caso come mai un privato cittadino avrebbe potuto permettersi di fare, pena fallimento; –la città di Alassio ha vissuto un innegabile impoverimento. Abbiamo visto passare gran parte della proprietà immobiliare di Alassini, ma anche del Comune (fabbricati, alberghi, case, terreni, piazze, giardini, stadi), a " foresti " e a speculatori “foresti”. Non è tutto oro quello che luccica, povera Alassio! Nonostante o meglio proprio per l’avanzo di amministrazione di 12.089.518,83 €, a meno di un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, il bilancio politico dell’Amministrazione del Sindaco Melgrati è in profondo rosso. Consigliere Gian Luigi Canavese E siamo ad agosto.. “..e sono ancora qui… ..qui con le mie domande..” Era marzo quando ci chiedevamo: HAI VOGLIA DI INNAMORARTI? Considerando i doni che la natura ha elargito ad Alassio, si auspicava che ogni Alassino potesse innamorarsi o, re-innamorarsi di questo paese che lo meriterebbe tanto… Poi, sono venute le mareggiate...le varie competenze e incompetenze.. le polemiche.. le paure.. Stato di calamità.. Paura.. La paura si insinua e lentamente ti porta lontano.. fuori dalla realtà.. Ma, per fortuna, come quando ci si sveglia da un brutto sogno, un bel giorno sento un albergatore che mi dice: «Eh.. Si.. la mareggiata.. la spiaggia.. Ma.. adesso c’è il sole, la gente è arrivata.. Tutto va bene!» Oh, fantastico..! Tutte quelle preoccupazioni, le discussioni, il ragionare sul fatto che il mare, la natura in genere, vadano, sì utilizzati, ma anche rispettati.. Tutto quel fermento che, pur nella fatica del confronto, ci aveva dato la sensazione di un rinnovato interesse per il nostro paese, tutto svanito, tutto esaurito. ‘I turisti sono arrivati, tutto ok’ Ad un tratto un senso di freddo e di mancanza. Non è possibile.. non può essere possibile.. Ma, forse, questa è la chiave per capire molto di questo paese che si sta autodistruggendo nel silenzio e nell’indifferenza di chi lo vive. Davvero noi Alassini siamo abituati a ragionare per lo spazio di una stagione, senza una vera programmazione, senza un reale e onesto impegno per il miglioramento dell’ambiente che è l’unica risorsa per tutti?!?? L’economia del nostro paese si basa sulle bellezze ambientali, da quando gli inglesi hanno scoperto questo splendido angolo di mondo, e qui costruito le loro ville lasciando i segni dell’amore per questa città. La ‘vocazione turistica’ ha trasformato il villaggio con mare, cielo e verde non inquinati, tanto amato dagli Hambury, in una località rinomata, conosciuta, ammirata, visitata… Siamo così abituati a vivere questo ambiente benedetto dal cielo, che sembra che si dia tutto per scontato, quasi che si faccia a gara a sfruttare le bellezze e le varie possibilità turistiche, sfruttare con impegno e risultato.. Ma non ci impegniamo allo stesso modo per far sì che il nostro patrimonio si possa conservare e possa essere goduto dalle generazioni successive. Inevitabile pensare ai vicoli di ca- Sabato 19 Settembre 2009 IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Il 90% delle locandine pubblicitarie affisse nella recente stagione estiva, risultano, ad un attento e costante esame, prive del timbro dell’UFFICIO COMUNALE PUBBLICHE AFFISSIONI”, che comprova il pagamento della relativa tassa. Ci chiediamo se esiste un controllo (comunale e/o della Ditta appaltatrice al Servizio), sulla evidente macroscopica evasione. Sottolineiamo inoltre che vengono affisse non negli appositi spazi, ma in tutte le facciate, creando disordine nell’ARREDO URBANO. sa mia.. che hanno visto scorrere la vita dei miei avi, che facevano da sfondo ai racconti di mio nonno, vicoli dove è cresciuto mio padre e dove ritrovo i felici giochi della mia infanzia. Sarebbe così bello raggiungere la spiaggia percorrendo vicoli puliti e ordinati, magari con muri non scrostati, imbruttiti da residui di locandine o strane scritte.. Ci lamentiamo tutti dello stato delle isole ecologiche... argomento davvero difficile... ma davvero è una deriva inarrestabile?? davvero noi singoli cittadini siamo impotenti??? Ho la sensazione che dobbiamo ancora fare un passo importante: passando dall’innamoramento (ed è facile.. troppo facile innamorarsi di Alassio) all’Amore, l’Amore vero, quello che si interessa, si prende cura, studia e progetta, programma e seriamente predispone mezzi per una vita migliore. Sono certa che un vero Amore per il nostro paese da parte di maggioranza e opposizione, di imprenditori, albergatori, bagnini, commercianti, artigiani, operatori ecc. porterebbe Alassio al meglio che si merita. Utopie state pensando, vero? Eh sì, potrebbe essere così. Me lo sono detto, e ho dato libera strada al rimpianto, alla rabbia, alla nostalgia, alla rassegnazione. Mi ha invaso un senso di buio e di rabbia… Fino a che un pensiero si è fatto strada. COSA POSSO FARE IO? Cosa posso fare per il mio paese, io singolo Alassino ? Posso davvero fare qualcosa per cambiare, per migliorare? Si.. certo! Cercando una frase per il segnalibro che accompagna alcune manifestazioni alassine, ne ho trovato una riferita a Cicerone: “OGNI COSA NASCE DA UN PICCOLO INIZIO” Mi viene subito in mente una signora gentile che regolarmente si prende cura delle ciotole fiorite poste sul marciapiedi di fronte alla sua attività. Sono del Comune,dovrebbero prendersene cura i ‘famosi’ giardinieri che in tempi passati avevano reso famosa Alassio per i suoi giardini. Dovrebbero, ma che importa, le ciotole sono lì, rendono bella e attraente la strada, e allora la signora non si chiede nulla, innaffia e accudisce, perché sono di tutti.. e quindi anche sue.. Il risultato è una via Torino fiorita e piacevole per tutti, Alassini e turisti. “OGNI COSA NASCE DA UN PICCOLO INIZIO” perché non crederci..? Perché non credere che ogni piccola azione che renda un po’ più bello e ordinato il nostro paese possa essere e sia l’inizio di un nuovo corso, di un nuovo vero Amore per la nostra Alassio?? FLOREAT ALAXIUM Festeggiati ad Alassio e Albenga i 35 anni del tenore Andrea Elena Il prezioso acuto di un Alassino tutto d’oro Ex chiesa anglicana e piazza San Michele ribalte d’eccezione BASTA POCO… “CHE CE VO’…” Basta proprio un po’ di buona volontà e tanto si potrebbe fare, qualche esempio? Eccoli: • Chi attacca le locandine o i volantini di propaganda, passato l’evento li tolga. Basta poco… • Chi deve sostituire i cestini della rumenta, lo faccia. Basta poco… • Chi deve utilizzare tali cestini, lo faccia. Basta poco… • Chi privati o non mette delle piante, le curi. Basta poco… • Chi ha il miglior amico dell’uomo, raccolga gli escrementi. Basta poco… • Quel poco aiuterà a rendere migliore questa bellezza naturale che è Alassio Loredana Verrebbe da dire: «Non è mai troppo tarti!». Complimenti a sindaco e assessore per essersi accorti che forse era ora di ricordarsi dei concittadini che veramente hanno portato il nome della loro città in giro per il mondo dandole ulteriore lustro. L’“Alassino d’Oro” ad Andrea Elena ha un significato particolare perché dato in un contesto particolare. Lo hanno insignito dell’onorificenza nel giorno in cui ha tagliato il traguardo di 35 anni di attività professionale, un arco enorme fatto di ore, giorni e mesi dedicati alla musica colta calcando le ribalte dei più prestigiosi teatri del mondo e ricordando sempre la sua Alassio anche a chi non ne aveva mai sentito parlare. L’affetto per la sua città il maestro Elena lo ha dimostrato in più occasioni anche quando, al culmine del successo, per nulla intimorito dalla presenza di critici di livello, alle platee più sofisticate ha intonato “pezzi” in dialetto, opere scritte dal compianto maestro Richero che della “Vecchia Alassio” fu anima ispiratrice. Ma il tenore alassino per antonomasia non ha mai disdegnato di dare vita a momenti culturali importanti per la sua città organizzando, a titolo completamente gratuito, concerti e opere liriche prestigiose. Bene hanno fatto il sindaco, Marco Melgrati, e l’assessore alla cultura, Monica Zioni, a uscire dal protocollo naturale della festa patronale di Sant’Ambrogio, anticipando la consegna del prestigioso premio. L’“Alassino” a un alassino vero, a uno di quelli che non ama incensarsi per quello che ha fatto e ancora farà, a un cittadino la cui arte ha superato confini geografici e steccati politici e religiosi. Da Alassio aveva mosso i primi passi calcando il palcoscenico del salone parrocchiale e con coraggio, in pun- ta di piedi, partì poi, armato di bella voce e tanta buona volontà, alla volta di Milano dove effettuati gli studi di bel canto gli si aprirono le porte dei grandi teatri del mondo. Nell’ex chiesa anglicana, poche settimane fa, gli hanno dedicato un galà fatto di tante voci famose giunte da più parti d’Europa, per spegnere insieme a lui le 35 candeline poste su un’ideale torta portata in sala da centinaia di amici che, emozionati e con le lacrime agli occhi, hanno chiesto il bis per l’acuto più d’oro della città e... non solo. Andrea Elena è stato festeggiato anche ad Albenga dove l’Associazione culturale “Maia” e il Comune gli hanno organizzato, il 28 agosto scorso, nello splendido scenario di piazza San Michele, una magnifica serata alla quale hanno preso parte, oltre al sindaco e agli assessori, un pubblico straripante. d.l.c Sabato 19 Settembre 2009 3 «L'ALASSINO» U recantu di nosci diti CRONACA DI ANDATE (a cura di G.C. e G.G.) MESE DI SETTEMBRE 2009 Chi muscia e palanche u muscia u cü Da sempre nell’immaginario comune il Ligure viene definito “avaro”, “tirchio”, “spilorcio”, “taccagno” e quanti altri sinonimi vi siano, al riguardo ma ciò, pur ammettendo le logiche eccezioni è puramente falso e ne possono dar testimonianza quanti, venuti nella nostra terra, hanno avuto a che fare con noi. Che il Ligure in fatto di “palanche” non ami scialare è vero... che sia propenso al risparmio è vero pure, ma questo non può considerarsi un difetto bensì una lodevole qualità che nella parsimonia ha la sua caratteristica principale ed è radicata nell’indole dei veri liguri i quali da sempre, siano essi appartenenti alle classi più abbienti o ai ceti più popolari non amano ostentare eventuali ricchezze spesso, come nel primo caso, anche favolose. Ed è proprio da questi presupposti, da questa sorta di “pudore” che noi riteniamo sia nata questa significativa locuzione “chi mostra i soldi mostra il sedere” quasi a voler rimproverare di questa volgarità chi a queste norme, sia esso ligure o no, non si attiene. Chiasso a go go Legnano, 27 Agosto 2009 p.c. Associazione Vecchia Alassio Via XX Settembre, 7 17021 Alassio p.c. ARPAL Via Zunini, 1 17100 Savona Spett. Ufficio Salvaguardia Ambientale del Comune di Alassio Raccomandata R.R. P.za della Libertà,l 17021 Alassio Oggetto: PROCEDIMENTO N. 13349 DEL 7/7/2009 - BAR MAXIMILLIAN Riceviamo la Vs. dell’11/08/09 che ancora una volta dimostra la volontà di non voler affrontare il problema nei termini da noi proposti e comunque di non avere la volontà di comprendere quanto da noi evidenziato nel corso di questi ultimi anni. Per tali motivi, ci vediamo costretti, ns. malgrado, a desistere dal ns. impegno in attesa di giorni migliori in cui auspichiamo di avere interlocutori più sensibili ai problemi della gente. Nel contempo desideriamo evidenziare alcune considerazioni che probabilmente non saranno recepite ma che ostinatamente ci preme ancora una volta farvi rilevare. l. L’imposizione di dare una risposta alle Vs, comunicazioni entro 10 gg. ci pare anacronistica visto che nel corso degli anni tutte le ns. lettere inviate al Sig, Sindaco sono rimaste senza riscontro. 2. Dalla documentazione che ci avete inviato si evince che al Bar Maximillian è stato concesso il permesso di produrre musica a partire dal 1° luglio fino al 15 di settembre. Come precisatovi, a metà giugno il Maximillian già organizzava attività musicali e danzanti. La stessa cosa accadeva gli anni scorsi dopo il 15 settembre. Come possibile????? 3. Dalla relazione dell’Ing. Bajardo si parla dello strumento testato “tastiera Yamaha” ma non si parla del sassofono utilizzato per diverse serate. Ricordiamo che gli artisti si alternano utilizzando i propri strumenti e pertanto tale misurazione non ha alcun valore. 4. Se le regole possono essere così facilmente bypassate, ok ne prendiamo atto traendo le considerazioni del caso. 5. Ciò che a ns. parere non è stato da voi recepito è che la Deliberazione comunale n. 26 del 27 maggio 2002 è intollerabile e come tale deve essere rivista. Non crediamo che i sigg. Consiglieri che l’hanno approvata siano in grado di sopportare un livello di pressione sonora di 75 dBA alla soglia delle rispettive abitazioni ogni sera per oltre due mesi. In particolare se sono presenti anziani con problemi di salute e bambini. Riteniamo che sarebbe opportuno che gli stessi facessero visita al Maximillian dopo le 22.00 per rendersene conto. Ribadiamo che fino a quell’ora la musica è tollerabile dopo di che l’intensità aumenta. Li invitiamo altresì a dare un’occhiata alle finestre degli edifici circostanti che sono accuratamente chiuse nonostante la calura. Una telefonata all’ARPAL potrebbe aiutarVi a prendere coscienza di quanto, a ns. giudizio, incautamente deliberato. 6. Vi confermiamo che non chiederemo alcun intervento ARPAL visto che il vero problema è rappresentato dai limiti imposti dal Comune di Alassio. ARPAL Savona si è già espressa al riguardo ritenendo tali limiti assolutamente inusuali. 7. Una dimostrazione di buona volontà da parte dell’Amministrazione potrebbe essere quella di imporre al Maximillian almeno la riduzione di un’ora per le attività musicali oltre al posizionamento di un pannello fonoassorbente alle spalle degli orchestrali così da limitare l’impatto acustico agli edifici retrostanti. Nonostante tutto, restiamo comunque confidenti in una Vs. più approfondita analisi del problema. Distinti saluti. Franco Bonazza Non sparate sulla Croce Rossa Un noto giornalista esperto di cucina e critico gastronomico si è permesso di scrivere sul diffuso settimanale “Il Caffè lungo”, in un articolo in cui giudicava un noto ristorante andatino, le seguenti espressioni: “Anche Andate, ricordiamolo ai più giovani, ha avuto i suoi anni ruggenti: lo Scalino e le sue Miss, il caffè Napoli, i vip, soprattutto torinesi, che prediligevano il miglior arenile della Riviera Lacustre. Poi un lento e progressivo appannamento nella qualità dell’ambiente e dei servizi, nel grigiore degli alberghi, nel tono complessivo dell’ospitalità; probabilmente convinti, gli andatini, di poter sfruttare poco o nulla cambiando la loro rendita di posizione”. Quando ho letto il brano, sono rimasto piuttosto stupito, perché mi è sembrato come una forte e decisa mazzata assestata ad un paese intero; e, come ho accennato sopra, ho pensato che “si era permesso di scrivere” un tale articolo per due ragioni fondamentali: La prima perché forse sapeva già in anticipo che nessuno degli operatori turistici locali o dei pubblici amministratori gli avrebbe risposto alcunché – come poi è infatti accaduto; la seconda motivazione è perché in realtà forse aveva ragione. Questa ipotesi potrebbe essere avvalorata dal- E USTARIE Faceva ancora caldo quella sera di Settembre nell’Osteria di Attilio. Le mosche ronzavano eccitate, quasi a sfida, attorno all’acchiappamosche nuovo di zecca che scendeva a spirale proprio sopra il bancone. A tratti qualcuna più stolta infilava la traiettoria sbagliata e finiva incollata al nastro appiccicoso assieme ad altre sue compagne malaccorte come lei. Un gruppo di furesti stava degustando con rumorosi ed allegri cenni di approvazione un bianco amabile giunto via mare da Pachino. I prosit che seguitavano vivaci uno dietro l’altro in allegria, erano dei Tedeschi, gente amante del buon vino. I rumori giungevano sino al bastiùn e parevano andare a sperdersi su di un mare ormai scuro, immobile e liscio come l’olio. pia mandata al portone di casa era un’inutile precauzione!... quando – ed è difficile solo pensarlo oggi – tra vicini di casa ci si imprestava l’osso per fare il brodo di carne!... Frattanto alcuni giovani del posto entrano in gruppo cantando e dandosi pacche sulla schiena... festeggiano la chiamata di Leva: ossia la loro prossima partenza per adempiere al servizio militare obbligatorio. Prendono posto ed allungano i piedi sotto il tavolo in attesa di assaporare un bel piatto di buridda: quella che la moglie di Attilio ha cucinato con maestria appositamente per loro. Poi, come d’incanto, ecco spuntare due mandolini e una chitarra... il primo motivetto in alassino è decisamente osé – per l’epoca!... Le parole si perdono nell’ésciu accanto dove stazionano in permanenza due o tre La storica osteria Da Attilio - “U Cazurìn”. In quel tempo le Osterie ad Alassio erano numerose. Qualcuna aveva attorno un pergolato con annesso gioco delle bocce; qualche altra offriva da mangiare e affittava camere per la notte. Erano luoghi umili, modesti e semplici... con vetrofanie alle finestre, tavoli tarlati, sedie male impagliate e qualche volta traballanti, ma il vino che vi si mesceva era schietto e generoso. Erano quelli gli anni in cui una vigorosa stretta di mano valeva quanto e forse più di un atto notarile!... quando la dop- gatti rissosi e spelacchiati. S’è fatta mezzanotte. I furèsti, che in ultimo si erano uniti al coro dei locali, decidono di tornare al loro Albergo. E i coscritti pensano sia il momento oramai di finire in bellezza: mettono mano all’ultima bottiglia di Nostralino. A quest’ora giunge fresco e vivace l’odore dell’arzì. Finalmente “Attilio” può spegnere i lumi e andare a fumare il suo mezzo toscano proprio arènte a ù mò, in santa pace. Vincenzo Moirano la lettera inviata all’ultimo Andatino dal presidente degli albergatori locali, il quale, in una attenta e dolorosa analisi sostiene che il PUC di Andate prevede la costruzione, sulla meravigliosa e stupenda collina che circonda la città, di ben 72.000 metri cubi di cemento, di cui sono già stati “versati” quindicimila. Quando leggo queste cifre io mi sento un tremito interno, che si trasmette poi alle mie mani, capitemi a’mme: Infatti, penso, se con quindicimila metri cubi hanno già combinato… ciò che tutti vedono, alla fine dell’ambaradan, cosa vedremo? Il Presidente continua con l’amara questione del depuratore, che, come l’Araba Fenice “che ci sia ciascun lo dice-dove sia nessun lo sa”. Il sindaco megagalattico risponde che “tutto va ben, madama la marchesa”: E d’altronde, in una squadra, uno che fa il terzino, cosa deve fare se non difendere? Ma nella sua difesa, talvolta il nostro, citando le opere, mescola cose già fatte con cose progettate e da farsi, e con opere che mi ricordano la canzone: “I sogni son desideri”. E allora mi viene in mente la storiella del noioso che, in treno, ripete ossessivamente: “Oh, che sete che ho!”, Finché un viaggiatore spazientito alla prima stazione gli compra una bottiglia grande di acqua gasata, come da richiesta, e gliela offre: E quello se la beve e poi ricomincia: “OH, che sete che avevo!”, Non so se mi sono spiegato. Il fatto è che perfino i satrapi periferici della repubblica vogliono comportarsi come un noto ministro, il quale sostiene che basta non parlarne e la crisi non c’è più. Sparita. Ma racconta Alessandro Manzoni, avevano fatto così anche i medici milanesi durante la peste del ’600. Vietando di pronunciarne anche il nome pensavano di aver vinto e debellato il male. Non fu così e morirono molte persone, mentre un saggio medico milanese, Ludovico Settàla, continuava a lanciare invano l’allarme. Noi vorremmo essere i piccoli Settàla della periferia dell’impero e del regno di Andate. Altri, di fronte alla crisi (per noi turistica) sparano le cannonate – e i fuochi artificiali – in cielo, oppure fanno strane proposte come quella dei telegiornali locali in “lingua regionale”. Ma quale è la lingua “regionale” se a Soglio e Molva, ridenti borghi della mia città si parla diverso da Andate? Signori, siamo seri e non meniamo il cane per l’aia! O, se lo facciamo, paletta e sacchetto, mi raccomando! Luca Caravella SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO – ALASSIO Rotary Club Alassio – Comune di Alassio: Assessorato Associazionismo e Volontariato CONFERENZA Lillia de Apollonia: “La saga degli Hanbury: gli Inglesi che da Alassio a Ventimiglia trasformarono la Liguria” Il 3 settembre scorso, alla presenza di un foltissimo pubblico, il Presidente della S.O.M.S. di Alassio Claudio Gavaldo ha dato il benvenuto dell’Associazione, poi il Sindaco arch. Marco Melgrati ha affermato che il titolo della conferenza è appropriato e ringrazia il prof. Antonio Ricci e Signora (presenti) per il recupero di Villa Pergola. Quindi il Presidente del Rotary Club Alassio dott. Giancarlo Maritano ha presentato gli ospiti: la relatrice prof.ssa Lillia De Apollonia, suo figlio Jacopo Colomba, la flautista Silvia Schiaffino e il chitarrista Renato Procopio. La parola alla relatrice: «Da bambina visitai Villa Hanbury alla Mortola e ne rimasi affascinata. Sir Thomas Hanbury proveniva da una famiglia di farmacisti, fece il “Grand Tour”, poi si trasferì a Shanghai dove si occupò di commercio del tè, non senza periodi di solitudine; ma lì nasce un amore e un figlio che morì a 17 anni. In seguito si risposò con un’aristocratica inglese ed ebbe quattro figli, i più in vista furono Cecil e Daniel. La moglie di Cecil, Dorothy abbellì i giardini de La Mortola in senso romantico: vi collocò la statua di una schiava di scuola del Canova, di un drago e un tempietto dove ora riposano le sue ceneri. Vendette i giardini allo Stato Italiano, ora in cura all’Università di Genova. Gli Inglesi costituirono in alcune città italiane le “Colonie”, specialmente in Liguria e Toscana. Sir Thomas Hanbury, lasciato l’Oriente, acquista villa e giardini a La Mortola. Si innamora di Alassio, vi acquista terreni, costruisce ville per i suoi connazionali, che nello stile risentono dell’Oriente, poi, ad opera del figlio Daniel a fine ‘800, da paese di pescatori e giardini di aranci si trasforma in città turistica. Vengono costruiti il Tennis, il British Club, la centrale elettrica, la Chiesa anglicana (poi ne venne costruita un’altra), la Biblioteca; Federico De Galleani istituì l’omonima Banca, al servizio soprattutto della Colonia Inglese di Alassio; vennero organizzate feste e balli di beneficenza. Altri inglesi come i Gibb e i Mac Murdo lo precedettero nella costruzione delle loro ville. La più importante Villa Hanbury è quella detta “La Pergola”, che Daniel costruì per se, dove visse con la seconda moglie Ruth. Desidero invitarvi a non lasciare cadere il ricordo di questi personaggi, che tanto hanno fatto per la vostra cittadina». Il discorso della prof. De Apollonia, in varie pause, è stato intercalato da letture di brani del suo libro, che porta il titolo della conferenza, ad opera del figlio Jacopo e da brani musicali di Vivaldi, Giuliani e Piazzolla eseguiti da Silvia Schiaffino e Renato Procopio. A.V.A. 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Quest’anno il mare… A distanza di un anno in cui mi è stata consegnata la medaglia d’oro per i miei cinquant’anni di fedeltà al Comune di Alassio ci sono ritornato nel mese di luglio u.s. È cambiato poco. Qualche negozio nuovo, qualche cambiamento di gestione di un bar: è poca roba. Invece un fattaccio grosso si può accertare ad occhio nudo. Il mare non l’ho visto mai alto così. Gli amici mi raccontavano che in primavera c’erano state ondate anomali come mai vissute prima in vita loro. A questo riguardo avevo letto degli annunci sulle pagine del nostro mensile. Pensavo: prima vedere poi credere. Adesso ci credo anch’io. Mi sono spaventato dello spettacolo devastante. Le sedie a sdraio in prima fila - da sempre le più costose - erano bagnate dall’acqua delle onde del mare. Sfogliando le mie vecchie cartoline degli Anni Sessanta vedo una spiaggia molto più ampia, anzi raddoppiata con otto file di ombrelloni ed un bel spazio da giocare al pallone oppure al tamburello. Erano altri tempi. Assieme a Laigueglia Alassio si autodefinisce “La baia del Sole”. Questo nome viene migliorato. Dovrebbero chiamarsi “La baia della Spiaggia”. Perché una cosa è certa: il patrimonio più prezioso che si coccola ad Alassio (più Laigueglia) è la sabbia finissima che compone la spiaggia. Sulle coste mediterranee ce ne sono - da Spagna fi- no alla Grecia - centinaia di baie “del Sole”. Invece c’è una sola baia “della Spiaggia”. Ed è proprio attualmente che questa spiaggia che deve’ essere salvata e difesa dal mare. Il venir meno della spiaggia potrebbe avere delle conseguenze giuridiche. Pur facendo il mestiere di professore universitario in diritto civile in questo luogo non vorrei attaccare il mio cavallo di battaglia. Accenno soltanto che per i gestori che pagano per anni successivi il canone alla Regione il codice civile italiano ha legiferato un’azione per diminuire quel canone per “il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili” nel senso dell’articolo 1467 c.c. Sul tema ho scritto anche in lingua italiana altrove. Posso immaginarmi che questa non sia la soluzione desiderata dai gestori. Loro non vogliono un adeguamento (in basso) del canone, loro preferirebbero poter lavorare e fare dei soldi. Il che ritengo un desiderio legittimo. Come uscirne di questo dedalo? L’unica via d’uscita mi sembra di arrendersi alla ricerca. Gli scienziati (forse un impegno dell’Università di Genova?) dovranno occuparsi del problema dell’alto mare e fermare quel fenomeno oppure diminuirlo. In ballo è il salvataggio della spiaggia alassina. Il futuro è incominciato adesso. Prof. P. Abas Caro e sempre più interessante “L’Alassino” Leggo a pag. 10 a firma Aicardi e Melgrati l’elenco delle opere che devono “partire o ripartire entro ottobre 2009” e non trovo l’opera che più mi sta a cuore (e penso a molti): IL DEPURATORE, che toglierebbe i pochi graditi miasmi dalla foce del Cardellino e altri siti, toglierebbe il non trasparente mare, soprattutto nelle ore pomeridiane, problema per i quali Alassio non riceverà la bandiera blu – problema in tavola da almeno… e chi si ricorda… della notte dei tempi politico-amministrativi. Il consorzio c’è già, basterebbe aderire, il sito anche, offerto nell’albenganese con vicinanza all’autostrada per il trasporto delle scorie. Non perdiamo ancora occa- sioni per questioni di colore politico. Abbiamo diritto al meglio noi residenti e ospiti. Abbiamo diritto a bere acqua sorgiva pura e se il costo della condotta da Caprauna è un po’ alto, la salute non ha prezzo. L’acqua dei pozzi di Albenga che attualmente alimenta il nostro acquedotto, non è certo al top. Il nostro Sindaco è persona preparata ed attenta con forte personalità e saprà darci risposte positive. Speriamo non solo verbali: se in qualcosa ho sbagliato sono ben felice di conoscere esattamente come stanno le cose. Grazie! Caro Alassino, più ti leggo e più ti leggerei!!! Margherita Martino Ma ad Andate, avete i pali così carichi di salsiccia? Gent. ma Redazione, passeggiando sulla bella riva, attualmente erosa, del Vs. splendido lago di Andate, ho notato, con stupore, che una bella e grande spiaggia, davanti all’incompiuto Grand Hotel, è deserta, e quindi inutilizzata. Mi, e Vi, chiedo: ma ad Andate, ne avete così tanti da buttare? Dato che la natura, quest’an- no, si è mangiata un “pochino” di sabbia, proprio nessuno ha pensato come utilizzarla, al meglio, questa splendida porzione di spiaggia? Magari in un modo un po’ innovativo? Questo, e tant’altro, lascia stupiti e perplessi i Vs, ospiti paganti (turisti). Un cordiale saluto, Andrea Bruscoli Sabato 19 Settembre 2009 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Inutili cartelli sul pontile C’era una volta, quando la gioventù era assai, ma assai più educata, un Guardia-molo, incaricato dal Comune, il quale, tutto il giorno appostato sul pontile, vigilava a che i ragazzi si comportassero correttamente nel senso che, bagnandosi semplicemente o tuffandosi, non facessero male a se stessi e non procurassero danno o fastidio agli altri. Tempi passati... saranno stati gli anni ’50 o 60 e il nostro solerte ed attento guarda-molo si chiamava, o meglio lo chiamavano Serena: tipo sulla sessantina, bonario, ma scrupolosamente attento al compito che gli era stato assegnato. Pronto ad accorrere con corde o salvagente nel caso che qualche ragazzino inesperto si fosse trovato in difficoltà; pronto a redarguire i piccoli o grandi incoscienti che si buttavano sconsideratamente dalle sponde del pontile e non dalle apposite scalette ai lati del medesimo... e a qualche riottoso era pronto a cantarne quattro minacciando scapaccioni. Al posto del buon vecchio Serena l’ordine del pontile oggi è assicurato da un paio di ridicoli cartelli che oltre ai tuffi vietano in tre lingue oltre l’italiano, la pesca alla lenza. I cartelli convivono benissimo con i trasgressori, i quali infischiandosene allegramente della loro timida presenza continuano a tuffarsi dalle balaustre, mettendo a repentaglio la loro incolumità e divertendosi a bagnare con i loro spruzzi gli sprovveduti che candidamente li stanno ad osservare nelle loro esibizioni natatorie. Poverini! Non i candidi infradiciati ma gli sguaiati esibizionisti che perfezionano le loro bravate con urla ed eleganti grilleschi vaffa o peggio ancora inviperiti sempre all’indirizzo degli stolti osservatori che, secondo loro, invece di protestare, anche se fradici dovrebbero applaudirli. Intanto poco distante imperterriti pescatori di canna tendono le loro lenze e giusto che c’è il cartello che proibisce oltre i tuffi come s’è detto la pesca, impassibili e sereni occupano ognuno, fornitissimi di attrezzi, scatole, scatoline, fagotti, secchi e secchielli: ognuno Lettera aperta ai cittadini PIERA OLIVIERI, un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e per tutti i cittadini sempre presente e disponibile. Come rimanere in silenzio dopo quello che abbiamo appreso in questi giorni: “silurare” Piera Olivieri, a giunta riunita, non è giustizia. Con tutti i problemi che affliggono i Comuni, sembra esagerato riunire una giunta per trasferire un funzionario che dimostrava capacità. Ricordiamoci che gli assessori cambiano e i funzionari comu- nali restano. Tutto questo accresce nel cittadino il disgusto e il rammarico di aver dato il proprio voto a chi tradisce le aspettative di un paese che vive di turismo. PIERA OLIVIERI è un pilastro che non dobbiamo e non possiamo perdere… ALASSIODONNA R.G. N.B. Riflessione: USARE IL POTERE PER COSTRUIRE, NON PER DEMOLIRE. Requiem per l’Ufficio Turismo Il guardiano “Serena”. una panchina da quattro perché è giusto avere a portata di mano tutti gli attrezzi. E l’anziana signora vada a sedere al bar, lì a due passi! Non rischi lei e l’attempato compagno gli spruzzi degli educati tuffisti e, tanto meno, un possibile colpo di lenza con amo in faccia; magari solo per andare a vedere il mare dal pontile. Ma per favore! Il solito ben noto Anonimo Pillole 1) Due sono i casi: o si interdicono i marciapiedi, il centro storico e le passeggiate a mare ai pedoni, o si interdicono alle biciclette ed ai motorini di varie forme e dimensioni; cosi come funzionano oggi, sono una potenziale fonte di piccoli incidenti... o di grandi litigi! Poi si dice che Alassio è disordinata. 2) Ore otto, Via Dante, angolo Piazza Pacini: gli operatori hanno svuotato l’isola ecologica e stanno procedendo al lavaggio dell’asfalto tutto intorno, lavoro che viene quotidianamente eseguito, più o meno alla stessa ora; ottimo lavoro. Proseguo; sul marciapiede sono da poco transitati due cani: l’animale e il suo padrone: le tracce sono più che evidenti. Ore nove e trenta: ripasso dallo stesso posto, procedendo in direzione inversa: sul marciapiede lato monte, nei pressi del palo della segnaletica stradale, qualcuno ha depositato tre grandi sacchi azzurri di immondizie (a 12-13 metri di distanza dall’isola ecologica). Poi dicono che Alassio è sporca. 3) Questa la riferisco per sentito dire, quindi se non è vera, mi scuso, anche se non do riferimenti precisi: su una spiaggia di Ponente (magari anche su altre!): in sesta fila, un ombrellone, due lettini, una giornata, In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Euro 35. Mi auguro che non si stia perdendo il senso delle proporzioni. Poi dicono che Alassio è cara. 4) Un lunedì a mezzogiorno, sulla passeggiata di ponente, non lontano dall’Hotel Mediterranèe: quattro marocchini hanno appena finito di mangiare i loro panini ed un pollo arrosto; bevono le birre che la loro religione proibirebbe, raccolgono diligentemente gli avanzi e le bottiglie vuote, poi buttano tutto nelle aiuole. A pochi metri c’è il raccoglitore delle immondizie. Io passo e faccio finta di non aver visto: sono in quattro, con certe facce... Qualcuno continua a dire che Alassio è sporca. 5) Sempre Passeggiata Ciccione, altro giorno, altra ora: quello che ho visto fare dai marocchini viene rifatto, quasi colle stesse modalità, da quattro giovani italiani variopinti. Effetto della globalizzazione? 6) Una mattina qualunque, di buonora: percorro la Via Londra, diretto verso mare. All’incrocio con il Corso Europa, quattro giovanotti escono da una macchina targata Torino, si stiracchiano, depositano cinque o sei bottiglie vuote sul bordo del marciapiede, risalgono in macchina e se ne vanno. Poi dicono che la clientela è cambiata! Lettera firmata Che il turismo sia alla base dell’economia alassina penso che nessuno lo possa mettere in dubbio, così com’è indubitabile che per fare turismo oggi occorrano programmazione e strutture. Gli unici che non sembrano saperlo sono gli amministratori alassini che non solo in questi anni non hanno mai potenziato, o almeno conservato nei suoi organici, questo ufficio di primaria importanza per la Città, ma ora, lo hanno addirittura decapitato. Forse si cerca in questo modo di scaricare sull’Ufficio le responsabilità di una stagione turistica in cui Alassio si è distinta per la mancanza di qualsiasi iniziativa turisticamente rilevante e per la totale assenza di programmazione, ma in questo evidentemente si sbaglia bersaglio perché le responsabilità, evidentemente, sono da ricercarsi ad altri livelli. O forse, più probabilmente, stiamo assistendo alla più classica delle rese dei conti… Se entro nel merito di questo argomento è perché ero stato io, nel 1993, a volere questa struttura, che allora non esi- steva, a darle una sua decorosa collocazione negli uffici di Piazza Airaldi e Durante e alla quale nel corso delle mie amministrazioni ho sempre dato il massimo sostegno e dalla quale ho sempre ricevuto massima collaborazione e grande professionalità, e per questo, ora, nel vederla svilita, nel vedere sottovalutata la sua importanza non posso non deprecare queste scelte che vanno a scapito delle potenzialità turistiche della Città. Le professionalità non si inventano dal nulla, il know how è un patrimonio, anni di contatti e relazioni con Enti, associazioni e privati non possono essere sperperati in questo modo, specialmente da una amministrazione che è al termine del suo ciclo e alla quale ricordo che mentre gli amministratori passano gli impiegati restano e rappresentano la continuità e con la loro professionalità sono la vera forza del Comune. Alassio 04.09.09 Roberto Avogadro Sorprese Spett.le Associazione Vecchia Alassio, sono un non residente torinese che da circa 15 anni trascorre dei mesi ad Alassio ed è con dispiacere che segnalo il progressivo degrado della ex bella città, che ogni anno purtroppo peggiora. Quest’anno una nuova sorpresa che si somma al taglio sconsiderato dei vecchi alberi (già in atto proteste) o al pessimo stato della passeggiata dove la pavimentazione causa ogni giorno infortuni seri tra anziani e non, alla cronica sporcizia anche per carenti cestini per rifiuti, ai cani senza guinzaglio che i loro padroni fanno defecare ovunque etc. etc. Ma ora mi riferisco alla riduzione di circa il 50% delle panchine sul Molo Bestoso, che ha scatenato molte proteste degli abitanti e dei turisti di Alassio, specialmente anziani pensionati a cui viene tolto la possibilità di sedersi a pigliare un po’ di fresco, ma chi ha deciso e perché questo ennesimo intollerabile ultimo scempio? Forse si son lamentati gli esercizi pubblici della zona? Così ora si vedon aumentare le entrate perché ci si deve sedere obbligatoriamente da loro? Dove son finite poi le antiche panchine ancora in buono stato? Almeno le avessero collocate in altre zone della città, ma non mi risulta. Non si venga a dire poi che l’han fatto per la sicurezza viste le precarie condizioni dei pilastri del molo che necessitano di un urgente restauro. Inoltre sempre sul molo molti ragazzi continuano a tuffarsi dall’estremità del molo stesso, ma non è possibile istallare delle telecamere che servirebbero anche per registrare tutti gli episodi diurni e notturni d’ogni tipo che accadono, visto l’assenza di alcun vigile comunale nei paraggi come risse o circolazioni di veicoli non autorizzati o altre illegalità d’ogni tipo? Non è sufficiente il passaggio saltuario dei Carabinieri. Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto!! Grazie e saluti Renato Ghidoli Sabato 19 Settembre 2009 5 «L'ALASSINO» GLI INGLESI, VISTI DAGLI ALTRI E DA NOI (A cura di Tommaso Schivo) Che cosa ne pensano gli scrittori antichi e moderni? Cap. 2° - In un vecchio libro di Etnologia «Galleria Universale dei popoli, ossia storia dei costumi», un prezioso volume edito a Venezia da Giuseppe Antonelli nel lontano 1842, si leggono non senza sorpresa certe «brutte» abitudini inglesi, brutte, ma che vai la pena di ricordare, anche se oggi (e non potrebbe non essere così) tutto è cambiato. Eccole, testualmente (Tomo 4 bis, pag. 341): «Dopo il desinare e prima che si ritirino le Signore, viene recato innanzi a ciascuno degli invitati un vasello di vetro colorato pieno d’acqua; ciascuno vi si lava e si risciacqua la bocca e si fa un romore di sciacquature e di sputi che veramente a noi sembrerebbe disconvenire. Alcuno anche, con galanteria, si mette le dita in bocca per nettàrsela meglio, né alcuno di questi atti è punto nascosto». E termina aggiungendo... «Si asciugano, poi, le mani e la bocca colla tovaglia, se manca la salvietta». Ma non basta. Il cronista di quelle «gesta» aggiunge che spesso nei pranzi serali persino nelle sale vicine non è possibile dormire o leggere, «tanto è il rombazzo di quelle compagnie a tal punto che a volte discorsi ridicoli, violenti, fanciulaggini, contese, canzoni, tazze e sedie spezzate fanno un chiasso, uno strepito orrendo che dura fino a giorno». Tutto questo, si legge, fu riportato da un viaggiatore francese (dovremmo credergli?), ma se una rondine non fa primavera… questi bagordi di una notte, sia pur documentati con fedeltà, non fanno legge e riteniamo che sia il tempo, sia le occasioni siano ormai del tutto cambiati. Ma torniamo al Baretti che parla diffusamente della dissolutezza della plebe londinese, della miserabile condizione di molte giovani alla mercé del vizio e degli avventori notturni; non tace dei numerosi postriboli da tutti i prezzi, dei frequenti borsaioli, ma, con altrettanta enfasi e con smaccata esagerazione (ci pare), si ferma, ammirato, a vantare «la costumatezza e il garbo infinito delle gentildonne inglesi, molte migliaia delle quali (non esagera?) si possono scambiare per... creature celesti!» E gli aggettivi e gli attributi si susseguono senza fine, quando le definisce «graziose, modeste, prudenti, generose, caritatevoli, affabilissime, allegre e pie» e conclude: «Oh Dio, che benedizione!»; e qui mi fermo perché nelle dichiarazioni ammirate dello scrittore torinese di aggettivi in fila ce ne sarebbero molti altri ancora. Tuttavia, non tutte le donne (succede... è sempre successo) erano virtuose, pur sapendo che, se l’infedeltà del marito non comportava l’annullamento del matrimonio, quello della moglie bastava a scioglierlo per sempre ed inequivocabilmente. A questo proposito abbiamo sotto gli occhi un altro documento tratto dalla «Vita» e scritto sul finire del Settecento da Vittorio Alfieri. Il grande drammaturgo astigiano, parlando di una sua avventura con una Signora inglese, scrisse testualmente: «Debbo non poco lodare quell’offeso marito. Non mi volle uccidere, potendolo fare, né mi volle multare in denari, come portano le leggi di quel paese, dove ogni offesa ha la sua tariffa e le corna ve l’hanno altissima... a segno che se egli mi avesse voluto far cacciare la borsa, mi avrebbe impoverito o dissestato di molto...» E sappiamo per certo che l’Alfieri era per quel tempo un vero e ricchissimo “nababbo”. Potremmo continuare a parlare di quel periodo lontano. Ci siamo soffermati in particolare ad analizzare qualche aspetto della etnologia sette-ottocentesca del popolo inglese, ma al di là di tutte le contingenze proprie di quel periodo storico, il carattere inglese è del tutto particolare anche oggi e il rapporto fra gli Inglesi e noi, anche oggi, al di là di una certa «facciata» di convenienza, è irto di notevoli incomprensioni reciproche. Mille volte ne abbiamo parlato e sempre (anche a cavallo di questo recente Duemila) essi hanno palesato aspetti e caratteristiche inconfondibili, ombre e luci che abbiamo anche rilevato nel recentissimo libro di Caprarica, già citato, e che ci mostra una profonda conoscenza di questo popolo che non ha l’eguale nel mondo e che ruota fra la convinzione della famosa «Signora di ferro», la Thatcher, che il destino degli Inglesi sia completamente atlantico e quella più recente di Blair che sostiene, invece, il dinamismo europeista della sua gente. Chi dei due statisti ha ragione? In questi nostri capitoli, rievocando qualche aspetto della storia più antica o recente, cercheremo di analizzare qualche caratteristica di questo popolo strano, stridente, a volte persino sibillino; ma inconfondibile nella storia del continente e dei mari dell’Europa e del mondo. UN BIMBO CINESE PARLA IL DIALETTO ALASSINO L’altra mattina venne a trovarci Arturo, ma non era solo, portava con sé un bimbo cinese di circa quattro anni. La casa si rianimò con la sua voce squillante e la sua simpatia. Parlammo con lui e tutto fu più divertente; si chiamava GIOVANNI. Guardando il suo viso di bimbo con fattezze orientali, gli occhi vispi, gioiosi ed intelligenti, mi venne spontaneo dirgli: “Giovanni sei bello” mi regalò un sorriso e subito chiamò Arturo e gli disse: “Andemmu u l’è ura de serò a bitega”. Ne rimasi stupefatta. Quelle parole in dialetto mi portarono lontano nel tempo, quando piccini si parlava l’alassino sulla spiaggia grande e assolata con l’arenile di grani sottili e direi unico, castelletti dove posavamo i piedi quasi all’asciutto e le lunghe passeggiate sino ad arrivare alla pineta del Borgo Coscia dove i tanti pini ci offrivano la loro ombra, sempre grata. Più avanti la passeggiata ci portava alla cappelletta. Allora non c’erano palazzi di fronte al mare, ma rocce stupende che lasciavano spazio e vita a innumerevoli pini marittimi che davano al paesaggio immensa bellezza. La voce dei ricordi non si spegne, vibra nel cuore come un’arpa amica, l’ascolto e sogno. Dove sei mia incantevole Alassio, dove ti hanno portata, paese stupendo regalo unico di una natura benigna che hai fatto sognare scrittori e poeti e tutti noi, semplici abitanti delle tue spiagge. Dove sono i tuoi silenzi, le canzoni del tuo mare e le nostre chiacchierate in dialetto che ci legavano nell’armonia dei dire di un tempo. Ricordi che il destino mi ha portato tramite un piccolo cinese di nome Giovanni. Rubrichetta mensile - Un ricordo per... GRUPPO ALLIEVI “ISTITUTO L. DA VINCI BARTALINI - ALASSIO La Legge non è uguale per tutti Io sono un turista che da 10 anni viene tutte le estati ad Alassio, volevo informarvi di ciò che mi è successo di spiacevole, in data 21/08/09 in piazza Stalla dove sono andato a depositare la pattumiera nell’isola ecologica, che era stracolma di sacchetti, mobili, piastrelle, cartoni, mentre cercavo di mettere il mio sacchetto negli appositi contenitori mi accorgevo che erano pieni e cosi l’ho appoggiato sopra, dove ce n’erano già altri, in quel mentre è giunto un vigile che non ha voluto sapere nulla mi ha fatto un multa di 100 euro, preciso il vigile ha fatto solo a me la multa, mentre nell’isola sopraggiungevano altre persone che poggiava sacchetti e cartoni e se ne andavano, io un po’ infastidito le chiedevo ma se fa la multa a me perché non lo fa anche agli altri, lui mi risponde che non è un suo problema, ma se la legge è uguale per tutti i turisti sono i più fessi e i cittadini possono fare ciò che vogliono!!!!! Vi chiedo di pubblicare questo articolo, vi invio anche le foto e la contravvenzione. Sabato sarò ancora ad Alassio. Un turista deluso dal trattamento. Adriano Gerosa Ancora una segnalazione negativa Voglio segnalare una cosa che per una città come Alassio ritengo vergognosa! Non esiste lungo tutta la passeggiata lungomare (Ciccione) uno scivolo che consenta alle carrozzine per bambini e disabili l’accesso al mare. A proposito di passeggiata è diventata una pista ciclabile con evidente pericolo per tutti, ma i Vigili dove sono? Non ne ho mai visto uno, in sei anni che frequento Alassio. E le biciclette che sfrecciano contromano in Via Dante, altra nota dolente: E i Vigili che fanno? Parecchi marciapiedi sono sprovvisti degli opportuni scivoli per cui bisogna tornare indietro e fare giri viziosi per evitare un pericolo al trasportato in carrozzina Per ultimo, portando mia moglie nei giardini pubblici, abbiamo visto cani non al guinzaglio fare i loro bisogni nel prato. Sappiate che per un villeggiante che reclama altri cento si rendono conto di questi disagi. Lettera firmata TOMBINI Breve cronaca di uno dei primi “castelli di sabbia” nel ricordo di un ragazzino di tanti anni fa… Premesso che da sempre sul nostro arenile ogni bambino e nelle maniere più fantasiose, si è sempre dilettato a costruire “castelli” e che solo recentemente, sotto la denominazione di “castelli di sabbia” tali costruzioni sono diventate una vera e propria manifestazione balneare, per una singolare affinità raccontiamo questa breve storia che ci riporta in un periodo tristemente memorabile anche per la nostra città. Si era, probabilmente, nell’estate del 1942 e in piena guerra, ma in quell’anno la spiaggia era ancora sgombra dalla lunga e infausta barriera di filo spinato e mine che di lì a poco sarebbe stata posta lungo tutto il sua arco da levante a ponente (in alcuni tratti furono anche costruiti possenti muraglioni in cemento armato) con funzioni antisbarco. Malgrado e comprensibilmente non ci fosse stata la consueta affluenza di “bagnanti” delle passate stagioni, ancora in un discreto numero soggiornavano e godevano del nostro mare. L’ex ragazzino di cui sopra, essendo figlio di bagnini, approfittava anch’egli di tali piaceri, interessandosi come è naturale a quella età a quanto accadeva intorno imprimendoselo indelebilmente nella memoria. Orbene, vi erano in quell’estate, ospitati in un noto Albergo, tutt’ora funzionante e qualificato (lo stesso che nel 1945 avrebbe ospitato soldati Inglesi e Sudafricani) militari Tedeschi mandati in convalescenza a seguito di ferite riportate combattendo sui vari fronti e particolarmente quello russo, i quali, dopo gli orrori vissuti e le sofferenza subite, si crogiolavano anch’essi al nostro sole. E fu proprio in uno di quei giorni che venne realizzato (così come oggi viene inteso) forse uno tra i primi “CASTELLI DI SABBIA” sul nostro arenile. Più che un “CASTELLO” e malgrado il soggetto, era una bellissima opera non eseguita con sabbia da riporto ma interamente scolpita e scavata nella stessa con una profondità/altezza di circa 150 cm su un’area approssimativa di almeno 20 mq, rappresentante quello che di quei giovani fu l’effimero simbolo della loro gloria... e del loro sacrificio: L’Aquila con la croce uncinata. Tra quei giovani segnati dalle molte ferite che laboriosamente s’affaccendavano alla realizzazione dell’opera, rimane vivo, nel ricordo, uno di essi che, inattivo, standosene appoggiato all’interno dello scavo ne seguiva i lavori pur senza mostrare evidenti segni di ferita alcuna, cosa che destò nel nostro ragazzo stupore misto a curiosità, che venne però poi soddisfatta quando quel povero giovane spostandosi con l’aiuto di alcuni suoi “camerati” risultò privo sino all’inguine di una gamba. Questa la breve cronaca di un fatto reale e che a molti lettori, forse, dirà ben poco ma per quel ragazzino tale e forte fu l’impressione e l’emozione destata, che ancora oggi ammirando gli attuali “castelli di sabbia” tale ricordo si associa ineluttabilmente a quel giovane mutilato e a quella bellissima e artistica “AQUILA” scolpita nella sabbia del levante alassino in quella lontana estate del 1942. G.C. STELLE CADENTI Vorrei segnalare la situazione dei tombini di Alassio, in via Gramsci 24, (al “Passo”) vicino al monumento del Grand’Hotel, al 10 Agosto 2009. Un bel biglietto da visita per i turisti e complimenti agli amministratori. Dario Durante Quest’anno le stelle della notte di San Lorenzo ci han fatto sospirare di più anche se eravamo avvertiti dagli esperti che l’evento avrebbe avuto un ritardo rispetto alla consuetudine. La speranza, che è l’ultima a morire, ci dà la possibilità di illuderci e dire alle stelle di ridare ad Alassio un po’ di quelle cose buttate via perché sapevano di VECCHIO. Quando stavamo male, avevamo cinema e sale da ballo all’aperto ed al chiuso, giardini ed orti con salutari profumi, l’azzurro di un mare pulito e la collina che non era una discarica. Poi c’era musica che faceva sognare, non rumore che non lascia dormire. Non tutti gli Alassini sono dei “tantalè”. Io, alassina, sono convinta che, se le cose sono così, è solo perché “contro la forza la ragion non vale”. Le colate di cemento hanno rubato spazi che formavano la vita serena a tutti. Se abbiamo diagnosticato il malanno, perché non proviamo d’amore e d’accordo a ripristinare quelle cose che abbiamo distrutto? Fernanda 6 «L'ALASSINO» VOLONTARIATO IN COLLINA - “REALTÀ DA PERCORRERE” (segue dalla prima pagina) 3a squadra Alpini sez. Tirano. Rampa costruita a gradoni - Foto fine percorso strada romana alta. 4a squadra Protezione Civile Alpini - Sentiero località Liggia e Barelle. Non sono mancati momenti di relax insieme, in allegria, come durante la cena offerta la terza settimana dagli Alpini di Tirano a Solva, con cucina tipica Valtellinese; presenti il presidente provinciale degli Alpini, la rappresentante della protezione Civile della Lombardia, il Comune di Alassio con Loretta Zavaroni, oltre i rappresentanti dei sei gruppi di Alassio in Cornice in particolare il nostro gruppo Alpini con il presidente Gervasoni e l’AVA; importanti momenti di aggregazione e recipro- ca conoscenza con scambi di esperienze vissute, avori svolti e progetti futuri, con totale loro disponibilità di collaborazione per l’anno prossimo. Il mese operativo si è concluso con una cena di ringraziamento offerta questa volta dall’AVA ed Alassio in Cornice, presso la sede SOMS Moglio, gentilmente messa a disposizione, con menù tipico ligure gestito da Nino Brusco “schef per passione” e l’instancabile Vittorio Novaretti, presenti le autorità Comunali e tutti i gruppi. Considerazioni La Vecchia Alassio, consapevole del fatto che quest’anno c’è la crisi, che la spiaggia c’è ma non c’era, che il tempo e bellissimo ma fa troppo caldo, comunque fiduciosa per statuto, si augura che, l’anno prossimo, le categorie economiche più influenti, Albergatori, commercianti, bagnini, esercenti, possano magari domandarsi e domandarci “Serve qualche cosa???”… Floreat Alaxium Sabato 19 Settembre 2009 S. ROCCO, IL SANTO A’s Leo Club Tennis Tournament 2009 Nella splendida cornice del Gabriele Tassone del Leo Club PELLEGRINO Alassio uscire sconfitto da Monica Tennis Club di Laigueglia, il Leo La devozione degli Alassini per S. Rocco, vissuto secondo la tradizione in pieno Trecento, è già attestata nel secolo successivo. Nei testamenti numerose sono le offerte per la chiesetta situata allora, come oggi, in regione Poggio vicino ad un modesto nucleo di case. Come il culto per S. Bernardino si sviluppa in seguito ad un probabile passaggio del santo nel nostro paese a metà Quattrocento, così si può pensare che il santo pellegrino, accompagnato dal cane e aiutato dal bastone e dalla conchiglia, nel suo viaggio attraverso la cosiddetta Via Francigena da Montpellier verso Roma, sia passato da Alassio e abbia lasciato il segno della sua santità. In ogni caso la comparsa costante del morbo della peste specialmente nel Medioevo quasi sicuramente ha indotto gli Alassini ad affidarsi alla protezione del grande santo. La festa che si è svolta, come ogni anno, nella chiesetta di S. Rocco il 16 agosto ha avuto un lusinghiero successo in ogni campo. Grazie alla perfetta organizzazione, in cui si sono impegnate in special modo la famiglia Schivo e le persone che abitano il poggio, ogni momento è stato solenne. La processione guidata dalla banda e dominata dalla piccola statua del santo, portata a spalla dai Confratelli di Santa Caterina, si è sviluppata lungo le vie con devozione e pietà. La S. Messa nel grazioso oratorio restaurato è stata seguita da un numero considerevole di fedeli con i canti di una parte della Cappella musicale di S. Ambrogio. Alla fine del rito, come ormai tradizione, Santino Bruno Pezzuolo ha presentato una sua composizione, intonata alla devozione degli Alassini per S. Rocco. È inutile dire che al lauto rinfresco la partecipazione è stata corale e gioiosa e rallegrata oltre che dalle marcette della banda anche dalle voci del duo Raita-Pezzuolo. Giovanni Puerari Club Alassio Baia del Sole ed il Leo Club Albenga, associazioni giovanili del Lions Club, hanno organizzato un torneo di tennis i cui proventi serviranno a finanziare l’A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie: http// www.ail.it/). Sulla terra rossa del circolo si sono avvicendati 16 provetti gio- Ceva, socia del Tennis Club di Laigueglia. I finalisti sono stati premiati da Elisa Marchesani, addetto per l’AIL del Distretto Leo; Luca Russo, Presidente del Leo Club Alassio “Baia del Sole” e Dario Libero Zunino, Presidente del Leo Club Albenga, con coppe per il podio, medaglie, magliette a ricordo I partecipanti. catori in quattro giornate di entusiasmanti partite in singoli misti e nella giornata di domenica, oltre alla finale degli adulti, le partite dedicate ai bambini. Si è partiti dagli ottavi di finale giovedì 20 agosto e domenica 23 ha visto trionfare Andrea Meriggio del Leo Club Bra su Emanuel Simone, past president del Leo Club Albenga, mentre la finalina per il terzo e quarto posto ha visto dell’evento e un attestato di partecipazione e di ringraziamento a tutti i giocatori. Speriamo di ripetere anche il prossimo anno questa bella iniziativa e di far diventare questo evento un appuntamento fisso delle estati sportive della nostra baia. Luca Russo Presidente Leo Club Alassio “Baia del Sole” BOX… BOX… BOX… Dopo circa vent’anni sono ritornata per le vacanze. La sera del 23 luglio mi sono recata al Parco San Rocco ad assistere all’opera, percorrendo la rampa di strada (detta Ponte di prefümmi). Che delusione l’acciottolato in porfido è tutto a buche, le sterpaglie mi si attaccavano ai capelli, come in un bosco, i lampioni senza lampadine. Finalmente giunta alla fine della salita scopro che il minigolf non c’è più; al suo posto sterpaglie e rifiuti. Quel bel luogo dove passavamo le serate estive sparito. Mi è stato riferito da gente del luogo che sono stati costruiti dei box per auto, con la promessa che sopra sarebbe rimasto il minigolf; invece è spuntata come un fungo una casetta. Box sotto Piazza Partigiani, box al posto del campo di calcio, box nel cortile dei Salesiano (dove in estate si proiettavano film). Chiuso il cinema Riz per realizzare box. Ad Alassio non sapete fare altro? Adriana Leva Progetto Danza Alassio Via Manzoni, 19 Alassio ISCRIZIONI AI CORSI 2009-2010 dal 7 al 30 settembre dalle ore 16,00 alle 19,30 “Saggio - corso intermedio”. (FOTO ROMANISIO) GIOCODANZA - DANZA CLASSICA - DANZA JAZZ - DANZA CONTEMPORANEA MODERNA - HIP HOP - TANGO ARGENTINO E per allievi di tutte le età: GINNASTICA ATTIVA - DOLCE - METODO FELDENKRAIS I corsi della scuola di danza sono a numero chiuso Informazioni: Tel. 0182 470364 www.progettodanzaalassio.it Sabato 19 Settembre 2009 7 «L'ALASSINO» PREMI FEDELTÀ AD ALASSIO MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) SERATA CULTURALE (a cura di Carlo Bertolino) Sabato 26 settembre 2009 Lelio Menozzi Antonaci Bellintani dal 1952 ad Alassio. Bruna e Angelo Morandin ad Alassio da oltre 25 anni. Sergio Cirio da oltre 50 anni ospite in Alassio. Come ogni anno ad agosto Lelio Menozzi torna a farci visita. Quest’anno oltre ai suoi aquiloni, ai palloni, agli ombrelli, ai nastri multicolori, ha esposto varie vedute di Alassio, principalmente con l’isola Gallinara e Capo Mele. Molti fiori, sui prati e sugli alberi nei dintorni della sua Pavia, che compare spesso nello sfondo. Poi Venezia, Santa Margherita, Portofino, sempre interpretati col suo personalissimo colorismo. Ecco un giudizio del critico A. F. Biondillo: “Il profumo del mare, il rumore del vento fra le foglie, una coppia che scruta l’orizzonte. Voglia di evasione o semplice ammirazione della potenza vitale della natura? Il maestro Lelio Menozzi indubbiamente non è soltanto un talentuoso romantico pittore figurativo. Riesce a carpire i segreti dell’animo e le vibratili variazioni del paesaggio che si accordano tra loro sino a formare una miscela che non ci fa staccare gli occhi dalle sue opere. È capitato a tutti che sentimenti ASSOCIAZIONE VECCHIA LAIGUEGLIA Salone delle Opere Parrocchiali Via Maglione – Laigueglia più alti dell’uomo si riflettono come in uno specchio nei cangianti voleri del tempo atmosferico, nel colore delle onde del mare, nell’armonia costruttiva di un muro che custodisce i se- Ore 20.00 Conferenza tenuta dal dott. Paolo Lingua (scrittore e direttore di Telenord) per il tema “Ponente Ligure e Grandi Famiglie” Ore 20.30 Cena tipica ligure È opportuno prenotare al 3478989959 – Sig.ra Paola Anfosso Quota di partecipazione euro 15,00 BARRIERE ARCHITETTONICHE: DA ELIMINARE! greti di un giardino. Un giardino è metafora della vita stessa... Complimenti, dunque, al maestro Menozzi che sussurra all’animo visioni di rara e inconfondibile poeticità in un congruo flusso di nobili pensieri e considerazioni ideali e profonde. Un’espressione artistica che raggiunge spesso e meritatamente il sublime”. Fiocco Rosa e Fiocco Azzurro Più volte, in Consiglio Comunale, ed anche recentemente in occasione dell’approvazione del rendiconto 2008, il Gruppo “Alassio più tua” ha ricordato la necessità di affrontare una volta per tutte in maniera organica ed esaustiva, le carenze tuttora presenti in materia di barriere architettoniche nel territorio alassino, lamentate ed evidenziate dai cittadini con problemi di disabilità (marciapiedi e scivoli non a norma, insufficienza di posti macchina riservati, difficoltà di accesso alle spiagge e ad altre strutture, ecc.). D’altra parte l’Associazione Paratetraplegici Liguria Onlus facendosi portavoce degli associati alassini ha inviato alle diverse autorità competenti, in primis al Comune di Alassio, una dettagliata segnalazione di opere necessarie. Con questo intervento il Gruppo, accogliendo le sollecitazioni dei cittadini e delle loro famiglie, vuole stigmatizzare la totale mancanza di sensibilità dimostrata negli ultimi anni dall’Amministrazione. Ricordando a tutti i Consiglieri Comunali le unanimi dichiarazioni d’intenti e che le disponibilità finanziarie del Comune per queste problematiche a tutt’oggi ammontano ad oltre 800.000,00 €, relative ad accantonamenti riferibili a diverse annualità. Il Gruppo Consigliare di “Alassio più tua” intende accogliere l’appello che da più parti si leva e convintamente si impegna a perseguire una costante azione di sensibilizzazione e di stimolo nei confronti dell’Amministrazione Comunale con tutti gli strumenti a propria disposizione. Gruppo “Alassio più tua” Il volontariato alla Madonna della Guardia Michele Alberti, unitamente alla mamma Silvana ed al papà Marco, annuncia con gioia la nascita, il 29 agosto u.sc. a Santa Corona della sorellina ANNA. Grande felicità per i nonni Agata e Salvatore Stifani, Luciana e Franco Alberti. L’A.V.A. unitamente agli “Amici di S. Bernardo” augura alla piccola Anna, nipote del nostro Socio prof. Franco, ogni bene e porge i migliori auguri ai famigliari. Grande gioia nella famiglia Giaimi per l’arrivo di MATTEO il 31 agosto 2009. Lo annunciano il fratellino Luca, mamma Elisabetta, papà Maurizio unitamente ai nonni: Bruna, Mauro; Rosa ed Armando Trifoglio, ed ai parenti tutti. Auguri di una vita lunga e serena dall’A.V.A. Anna Maria De Roeper Vanessa da oltre 40 anni presso l’Hotel La Balnearia. L’Alassino sul set a “Hollywood” con Franco Branco Olga e Bob Landsaat con figli e nipoti di Amsterdam ad Alassio dal 1962. Bagni Alassini. La figlia Natalie si è sposata ad Alassio nel luglio del 2007. Alassini che si fanno onore e fanno onore al “don Bosco” Il 9 di agosto il nostro concittadino dott. Nicola Chessa è partito per Tokio, invitato a offrire, per alcune settimane, le sue competenze teoriche e pratiche alla “Gucci Group e Gucci Division” in qualità di “Senior Advisor for MIS”. Lusinghiere e significative le motivazioni per tale scelta: “… Nicola è Partner della società di consulenza ISL e possiede solide competenze nei sistemi informativi, sviluppate in qualità di consulente, temporary manager, docente e ricercatore. In particolare ha maturato esperienze nella valutazione economica e delle performance IT, nella negoziazione e nella contrattualistica specifica, nell’analisi e revisione dei pro- cessi, e nelle tematiche di governance e organizzazione delle strutture IT. Ha svolto consulenza per aziende come Ferragamo, Fendi, Fiat Auto e Ducati. Inoltre ha svolto docenze per le business school dell’Università Bocconi e del Politecnico di Milano. Collabora già con la struttura MIS di Gucci Group per il progetto GucciOne fin dalle fasi della sua impostazione”. Congratulazioni, caro Nicola, e auguri di sempre più qualificate prospettive professionali per il futuro. Un tuo vecchio insegnante Anche l’Associazione Vecchia Alassio si associa con le più vive felicitazioni. Questa volta la nostra attenzione si è spinta oltre davvero, è stata attratta da un parco divertimenti davvero unico e speciale: il Movieland di Verona. Un parco italiano interamente dedicato ed ispirato al grande mondo del cinema con i suoi 100.000 mq di emozioni, più di 20 attrazioni, ristoranti, bar e negozi a tema per offrire una giornata di divertimento per tutta la famiglia, ma anche per gruppi scolastici. Di recente la visita di alcuni bambini dell’Abruzzo accompagnati dai vigili del fuoco. Gli Studios di Hollywood sono arrivati anche in Italia direttamente sulle sponde del Lago di Garda. A Movieland non ci sono films da guardare, ma vere e proprie scene cinematografiche da vivere in prima persona; fra tante attrazioni, spettacoli e buona animazione, “The illusionist” l’imperdibile show dell’illusionismo e della fantasia. Terminator 5d, u-571, Tom Raider, Route 66, Rambo, Zorro, La casa degli orrori sia per adulti che per i piccoli e tante altre pellicole che hanno fatto la sto- Anche quest’anno, Domenica 30 agosto, in una splendida giornata, sul piazzale del Santuario della Madonna della Guardia si sono date appuntamento le varie Associazioni del Volontariato Alassino: Gruppo Alpini, Protezione Civile, A.V.I.S., Croce Rossa, A.R.E.S., Mutuo Soccorso di Alassio, Moglio e Solva, gli “Amici di Padre Hermann”, coordinati dall’Assessore alle Politiche Sociali e Volontariato Dott.ssa Loretta Zavaroni, per l’annuale festa. Il gustoso NUOVO DIRIGENTE IN COMUNE ria del cinema e l’effetto sorpresa è sempre in agguato. L’Alassino, come sempre attento alle novità, è stato, per un giorno – full day, “attore e protagonista”… ciak si gira! Per L’Alassino Franco Branco Il geometra Luigi Tezel è stato nominato responsabile dell’Ufficio Edilizia privata dell’Ufficio Tecnico di Palazzo Civico. Il tecnico, laiguegliese, da diversi anni dipendente del Comune di Alassio sostituisce il geometra Giovanni Guardone attualmente in aspettativa. A Luigi Tezel le felicitazioni dell’Associazione Vecchia Alassio. e abbondante pranzo, preparato e servito dai volontari con una perfetta organizzazione, è stato molto gradito da tutti gli invitati, fra cui gli ospiti dell’Albergo Soggiorno di Poggio Fiorito, terminato con squisite torte per le quali non sono mancati i complimenti. Molto applaudito il coro “Alassio-Capo Mele” che ha eseguito alcuni canti del suo famoso repertorio durante il pranzo all’aperto. La festa si è conclusa nel Santuario con la S. Messa, officiata da Don Daniele, vice Parroco di S. Vincenzo, con la partecipazione di Don Stefano, vice Parroco di S. Ambrogio, che ha ringraziato tutti i volontari per l’ottimo lavoro svolto. A.V.A. 8 «L'ALASSINO» Sabato 19 Settembre 2009 INCONTRI CON L’AUTORE INCONTRI CON L’AUTORE DEL Bruna Magi: “Diamoci del tu e...parliamone ancora – Storie non solo d’amore, di sesso e di politica” Ed. Bietti Media Dopo meno di un mese Bruna Magi, savonese e, è bene ribadirlo, preziosa collaboratrice dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, è tornata alla “Deaglio” il 5 agosto scorso, non in veste di moderatrice ma di scrittrice, presentata dal professor Franco Gallea, che inizia: «Non solo ha scritto libri, ma ha organizzato eventi. Come giornalista opinionista si occupa di fatti di costume, argomento di questi 52 racconti (articoli) riuniti in questo libro (che è il secondo, il primo con lo stesso titolo è stato pre- sentato qui il 15 luglio dell’anno scorso). Prende spunto da fatti di cronaca, lettere dei lettori e libri per scrivere articoli di carattere generale. Ha la capacità di sottrarsi al moralismo». Magi: «Non accetto la volgarità della Littizzetto, a lei concessa, che ad altri verrebbe negata; alla Parietti l’onnipresenza. Riguardo agli animali ci sono comportamenti contraddittori: dal sito nel quale si può scegliere quello da sacrificare, all’asino play-boy di Luceto. Savona ha un ruolo importante nelle vicende papali: fu patria di Sisto IV° e Giulio II° (Papi del Rinascimento) e sede della prigionia di Pio VII° a opera di Napoleone. Il Santuario di Savona era molto frequentato prima di Lourdes e Fatima. Trovo un parallelo tra Carla Bruni-Nicolas Sarkozy e Virginia Oldoini CastiglioneNapoleone III° (la cugina che Cavour spinse nel letto dell’imperatore per avere l’appoggio all’unità d’Italia). Il libro si chiude con storie di pompieri (vedi L’Aquila) che sono stati regolamentati abbastanza di recente, prima erano volontari, e dei loro cani». Margherita Oggero: “Il rosso attira lo sguardo – Quattro stagioni di relazioni pericolose” Ed. Mondadori = “Il compito di un gatto di strada” Ed. Einaudi È tornata con due libri il 7 agosto scorso Margherita Oggero. «Personaggio quanto mai noto – esordisce il prof. Franco Gallea – per i suoi gialli anomali, i suoi romanzi e quale autrice della trasmissione televisiva “Provaci ancora prof.”; è insegnante di scuola media e collaboratrice della RAI. “Il rosso attira lo sguardo...” consta di quattro racconti, differenti, ma con qualcosa in comune e con la cifra dell’ironia: quattro ragazze alla ricerca di se stesse percorrono strade non lineari. “Il compito di un gatto di strada” è una favola per adulti: un gatto è accudito da due gattare... Naturalmente ha dei diritti e delle responsabilità...». Oggero: «Nei miei gialli la protagonista non è mai partecipe dei delitti, ne viene coinvolta. I quattro racconti si svolgono nelle quattro stagioni: li accomuna il rosso della passione e del sangue. Nel gatto di strada ho voluto esprimere il valore dell’amicizia: lui incontra un rocchetto che contiene fili di vari colori, diventano amici, uno colto, l’altro pratico, le loro culture si compenetrano». Ma Gallea, di sua iniziativa, propone un terzo libro della Oggero: “Orgoglio di classe – Piccolo manuale di autostima per la scuola italiana e chi la frequenta” Ed. Mondadori. Gallea afferma che è il libro sulla situazione scolastica attuale; la Oggero risponde che le famiglie hanno scaricato sulla scuola tutte le responsabilità educative, tutti i governi degli ultimi trent’anni non hanno affrontato seriamente il problema. Lorenzo Beccati: “L’uccisore di seta Anno Domini 1590 – Thriller storico” Ed. Kowalski «Salutiamo un amico di Alassio, autore televisivo e voce del Gabibbo» così l’Assessore dott. Monica Zioni ha dato il benvenuto all’ospite e al numeroso pubblico l’11 agosto scorso alla “Deaglio” per passare subito la parola al prof. Franco Gallea. «Lorenzo Beccati vive ad Alassio e qui ha presentato tutti i suoi libri. Dalla vena satirica è passato al romanzo storico, questo è il terzo della serie. Nell’ambito storico inserisce un investigatore, Pimain, guaritore di maiali, personaggio di altri due libri. Nella vicenda de “L’uccisore di seta” si inserisce una complica- zione, la pestilenza di Genova del 1590, sullo sfondo della lavorazione della seta, specialità genovese apprezzata in tutto il mondo dell’epoca. Pimain viene contagiato con la sua donna, tessitrice, ma se la cavano. Viene ucciso il “custode del tesoro”, cioè il denaro ricavato dalle tasse, la moglie gli chiede di indagare... Nel frattempo vengono uccisi due setaioli...». Beccati: «Viaggiando su due trame si distrae un po’ il lettore. A Genova c’è stata la prima e l’ultima pestilenza, durante le quali funzionavano vari lazzaretti; i genovesi si portavano dietro tut- ti i loro averi. Ad ogni peste moriva circa un terzo della popolazione, si riuscì a vincerle facendo mangiare i cadaveri ai pesci. Metà degli operai lavorava con la seta: il velluto di Genova era il tessuto più pregiato al mondo. Interessante il carnevale genovese, con tornei cavallereschi: a quei tempi l’onore era sovrano. Ho descritto particolari curiosi sulle abitudini e i prodotti del tempo. Nei miei libri compare sempre Alassio (nella forma dialettale Arasce). Scrivere inserendo le vicende nella Storia è un modo per distinguersi dai gialli americani». Stefano Zecchi: “In cammino con l’arte” Ed. Il Filo È iniziato con una breve cerimonia l’incontro del 18 agosto: la consegna de “L’ Alassino d’oro” al professor Zecchi, da parte del Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati che, dopo aver evidenziato il rapporto privilegiato con Alassio del professore, spesso presente in televisione e da vari anni proprietario di una villa a Solva, ne ha letto la motivazione che fra l’altro dice: “...Per la collaborazione alla città, per i suoi interventi giornalistici, per aver fatto conoscere Alassio a personaggi della cultura e del giornalismo...”. La parola passa poi al professor Franco Gallea. «Stefano Zecchi è nostro amico dagli anni ‘90: organizzò qui con Giuseppe Conte e Tomaso Kemeny il movimento artistico “Mitomodernismo”. Promuove la Bellezza contro le brutture del presente. “In cammino con l’arte” è una raccolta di articoli brevi, eterogenei, accomunati dal grande amore per l’arte; è un diario meditato, coinvolge lo Zecchi filosofo e quello “politico”. I temi sono fra i più svariati: dall’arte come valore, culturale e morale, come comunicazione, turismo, terapia; all’arte sacra, situazione dei musei, accademie, aste, critici, crisi della scultura, arti “collaterali” danza, fotografia, ecc. “Il progresso può nascere solo dalla Bellezza”. È un libro che sarebbe utile leggere nelle scuole». Zecchi: «Qui mi trovo a casa mia, ad Alassio mi ci sono sposato, ho scritto molti dei miei libri, vi trascorro in serenità le mie vacanze. Il libro nasce da continue considerazioni sull’arte. Il mon- do dell’arte tocca in vari modi un po’ tutti: è il desiderio di comunicare bellezza. Il mio desiderio è far conoscere l’arte e anche la natura. Il problema di oggi è la mancanza di educazione estetica. L’arte deve superare le divergenze politiche: nel libro parlo della responsabilità civile. Il problema dei “graffitari”: si devono tutelare sia gli edifici pubblici sia la creatività dei giovani, ma sono contro le provocazioni esasperate. L’architettura è un’arte di frontiera, può essere trasferita ovunque. La scultura è in crisi perché costa. Le accademie sono necessarie ma dovrebbero gestire meglio la passione dei giovani. Le Fondazioni bancarie hanno un ruolo fondamentale nel finanziamento dei musei e dei restauri». Bruno Gambarotta: “Polli per sempre” Ed. Garzanti «Noto al gran pubblico, viso del buon nonno, funzionario della RAI, “spalla” di Adriano Celentano, attore, scrittore, da molti anni è amico di Alassio», questo ha detto il prof. Franco Gallea di Bruno Gambarotta nell’incontro del 25 agosto scorso. «Il libro si presenta in una veste originale – continua Gallea – tratta di polli nel vero senso della parola e in senso figurato. Gli scritti sugli animali hanno un risvolto normale da Esopo (e forse ancora prima) fino ai nostri giorni. La trama: una famiglia vive sotto un ponte, approfitta di un camion carico di polli che precipita dalla strada sovrastante: i volatili si sparpagliano, ma un gruppo di 78 riesce a fuggire... Si dividono in altri quattro gruppi che assomigliano a partiti politici e aggregazioni varie... È un libro che ognuno può interpretare secondo le sue inclinazioni personali». Gambarotta con fine umorismo risponde a Gallea, intercalando gustosi aneddoti: «Scrivo i libri per farmeli presentare dal professor Gallea. La conclusione è amara, ma mi è venuta così: il libro è stato “covato” a lungo. Le faraone sono più raffinate delle galline, sono le fagiane della mutua; l’ambiente non è definito. Il libro sta andando bene, grazie anche a Fabio Fazio che l’ha presentato e i libri li legge, come Gallea. Quando ho fatto il corso di funzionario RAI i docenti insistevano nel dirci che il nostro compito era di tenere unita l’Italia, si doveva colmare un “gap” culturale; poi due strumenti diabolici hanno cambiato tutto: l’auditel e il telecomando. La Stampa continua a farmi lavorare e le sono grato. L’editore mi ha chiesto di scrivere il seguito di questi polli». Carlo Bertolino CENTRO PANNUNZIO ALASSIO Pier Franco Quaglieni - Tiziana Conti - Anna Ricotti: “Liberali puri e duri Pannunzio e la sua eredità” Ed. Genesi Autore ben conosciuto ad Alassio, Storico, Giornalista, Docente universitario, Pier Franco Quaglieni ha presentato questo suo libro (con i coautori) l’8 agosto scorso nell’Auditorium della Biblioteca Deaglio. Dopo il saluto del Sindaco arch. Marco Melgrati che ha definito Quaglieni grande amico di Alassio e collaboratore nell’organizzazione di eventi culturali, il giornalista Cristiano Bosco ha ricordato la figura di Elena Croce, secondogenita di Benedetto e sua collaboratrice e ha elencato i numerosi titoli culturali del prof, Quaglieni. La parola è passata all’onorevole Daniele Capezzone: «Parliamo di un grande liberale, un punto di riferimento, molti millantano la frequentazione di Pannunzio e del suo giornale “Il Mondo”. Il “Centro Pannunzio” opera meritoriamente per conservare la memoria del grande giornalista. Questo libro è uno strumento importante di conoscenza». È intervenuto il professor Dino Cofrancesco, Docente di Storia del Pensiero politico all’Università di Genova e opinionista: «Ho conosciuto “Il Mondo” da liceale; quando cessò la pubblicazione ne acquistai tutte le annate. Il filosofo Giovanni Gentile (Fascista) ebbe un allievo, Guido Calogero, di sinistra, lo sapeva, ma lo difese anche quando fu arrestato». Il professore continua descrivendo l’attività dei Liberali nel dopoguerra, spesso in disaccordo fra loro, che Pannunzio cercava di tenere uniti. Ha poi fatto un puntuale commento al libro. Pier Franco Quaglieni: «Ringrazio il Sindaco per l’appoggio al Centro Pannunzio. Non è facile oggi parlare di Pannunzio. “Il Mondo” sul quale comparvero le furenti vignette di Mino Maccari, voleva creare un’élite intellettuale. Alla prima Repubblica va il merito della ricostruzione non solo materiale dell’Italia. Mario Pannunzio fu tra i fondatori della Democrazia liberale, per il suo antifascismo fu incarcerato ed evitò per poco le Fosse Ardeatine. Il mio libro non vuole essere un elogio acritico di Pannunzio, ma la ricerca dell’eredità di quanto di positivo ha enunciato. Ritengo che un libro non debba essere autoreferenziale, perciò ho citato pareri diversi affinché il lettore possa fare confronti. Ringrazio l’editore Sandro Gros-Pietro. Alassio è una città che garantisce la libertà di opinione e la cultura in generale». Mirella Serri: “Profeti disarmati 1945-1948 la guerra fra le due sinistre” Ed. Corbaccio L’incontro del 13 agosto scorso è iniziato con la consegna da parte del professor Pier Franco Quaglieni del “Premio Pannunzio Alassio 2009”, consistente in un’ artistica targa d’argento con inciso un disegno di Mino Maccari, alla scrittrice, la motivazione è riportata in altro articolo di questa pagina. L’Assessore al Turismo e Cultura dott. Monica Zioni ha porto il saluto, poi il giornalista de “L’Opinione” Cristiano Bosco ha presentato autrice e opera. «Mirella Serri è giornalista, saggista, docente all’Università “La Sapienza” di Roma. Questo è un libro poliedrico che tratta il breve periodo del dopoguerra nel quale risalta la figura di Mario Pannunzio: permette di conoscerne a fondo la personalità e la fede politica, principalmente legate al settimanale “Il Mondo”. L’autrice definisce Pannunzio e i suoi amici “Vestivano all’inglese”; lo facevano non per seguire una moda, ma in quanto simbolo di democrazia». Serri: «I “redenti” sono tanti intellettuali italiani che si opposero al fascismo ancora durante il regime, passarono al Partito Comunista perché fu il più attivo nell’antifascismo. Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi furono figure molto importanti de “Il Mondo” e, ancora prima, di “Risorgimento liberale” (anch’esso fondato da Pannunzio), che denunziò gli scontri all’interno dei partiti antifascisti: da una parte i “Profeti disarmati” in contrapposizione a quelli “armati” cioè i Comunisti e anche i Democristiani, che nel ‘48 vinsero le elezioni; i disarmati furono i Liberali di sinistra». Quaglieni fa una breve conclusione «perché l’argomento è stato sufficientemente trattato», esemplare una sua frase: «La verità è più importante delle simpatie politiche». Egidio Sterpa: “Storia della libertà” Ed. Rubbettino Il giornalista Cristiano Bosco la sera del 26 agosto ha presentato gli ospiti a nome del Centro Pannunzio, passando poi la parola al prof. Al prof. Pier Franco Quaglieni. «Il libro che presentiamo si colloca fra la storiografia e la filosofia: tratta il tema della libertà che, a seconda dei tempi, assume significati diversi, ma appartiene alla cultura occidentale. Sterpa è partito dall’antica Grecia (Atene), poi il concetto si trasforma a Roma e si afferma con la civiltà Cristiana (Benedetto Croce). Nel Medio Evo ci fu una stasi che venne recuperata nel Rinascimento e riaffermata col Protestantesimo. Bacone e Cartesio, spesso contrapposti, in questo erano accomunati; si prosegue con l’Illuminismo e la Rivoluzioni: francese, inglese, americana. Ritengo questo libro importantissimo, soprattutto per i giovani: fa conoscere sensibilità in Italia sconosciute». A questo punto interviene il professor Francesco Forte, Senatore, economista e giornalista: «Questo libro è un flash, la libertà richiederebbe molti volumi, ma ha un respiro europeo, perciò il Risorgimento è limitato. La cultura italiana è stata legata soprattutto a quella tedesca, meno a quelle inglese e francese. La libertà degli antichi non è poi così diversa da quella dei contemporanei. Per Sant’Agostino la libertà consiste nel fare il proprio dovere, contestato da Pelagio, suo interlocutore. Gli individui sono veramente liberi se seguono una linea morale. Egidio Sterpa è un campione della libertà». Egidio Sterpa: «Quando ho pensato di scrivere un libro sulla libertà ho fatto ricerche, avevo in animo di fare un volumone, ma mi resi conto che non sarebbe stato letto. Volevo dare un’indicazione ai giovani, perciò con difficoltà ho sintetizzato. Sono laico ma riconosco che la Rivoluzione cristiana, fatta da analfabeti, si adoperò per la libertà, contro la schiavitù, con la solidarietà e l’assistenza ai meno fortunati. Ci fu un’involuzione nel Medio Evo, riscattata dal Rinascimento e dalle varie rivoluzioni citate. La libertà moderna si è affermata soprattutto in America». Ca. Bl. È NATO IL “PREMIO PANNUNZIO ALASSIO” Su iniziativa della sezione ligure del Centro Pannunzio, estensione del Premio Pannunzio nato nel 1982 Mirella Serri, autrice del libro I profeti disarmati, recensito su questa pagina, è la vincitrice del Premio Pannunzio Alassio2009 La motivazione: “I profeti disarmati” di Mirella Serri – già autrice dei “Redenti” in cui ha analizzato l'antifascismo posticcio dell'ultima ora di molti intellettuali italiani – è un'opera di particolare rilievo storiografico perché, attraverso una rigorosa ricerca d'archivio e notevole anticonformismo, documenta la durezza e la violenza che caratterizzò la lotta politica in Italia nel dopoguerra. Dal libro risaltano, tra le altre, le figure di Luigi Einaudi, Ernesto Rossi, Gaetano Salvemini e Mario Pannunzio, considerati “profeti disarmati” rispetto a un partito comunista che pretendeva di detenere il monopolio dell'antifascismo e imponeva in tutta Italia, anche con il ricorso alle armi, un clima da guerra civile dopo il 25 aprile 1945. Dal libro risalta la figura di Mario Pannunzio, direttore di “Risorgimento liberale”, quotidiano da lui fondato a Roma nel 1944. Mirella Serri, attraverso una lettura sistematica e libera da preconcetti delle annate di “Risorgimento liberale” ha scritto una storia dalla quale emerge un Pannunzio autenticamente liberale che, sotto alcuni punti di vista, appare persino più importante del Pannunzio direttore del “Mondo”. Il libro della Serri supera una certa interpretazione stereotipata e non vera che si era determinata per oltre quarant'anni attorno a Pannunzio, consentendo agli studiosi e ai giovani di conoscere in maniera del tutto nuova uno dei protagonisti della Resistenza liberale e della vita politica del periodo cruciale che va dal 1944 al 1947. Si tratta quindi di un libro che ha recato novità importanti per lo studio della storia contemporanea e per questo merita il Premio “Pannunzio Alassio” 2009. NUOVO VICECOMANDANTE DELLA COMPAGNIA CARABINIERI Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alassio sarà guidato dal Tenente Giorgio Guerrini che dal 31 agosto u.s. ne ha assunto il comando. L’ufficiale, toscano di 26 anni, proviene dal Ruolo Normale dell’Arma dei Carabinieri. Lo stesso è stato infatti trasferito ad Alassio dopo aver frequentato il biennio formativo a Modena presso l’Accademia Militare ed il Corso d’Applicazione alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma dove ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza. Quest’ultima si aggiunge al Diploma di Laurea in Scienze Giuridiche ottenuto grazie agli studi effettuati nel corso del biennio modenese dove il Tenente è stato anche abilitato al lancio con paracadute e ha frequentato il Corso per Pattu- gliatore Scelto, conseguendo il relativo brevetto. Il NORM, il Reparto di cui il Tenente assumerà la guida, si articola in due componenti, il Nucleo Radiomobile che, con personale alla guida di Alfa Romeo 156, 159 e 2 moto BMW, garantisce il pronto intervento su 24 ore (servizio 112) ed il Nucleo Operativo che si occupa delle indagini ed operazioni di polizia giudiziaria con personale in abiti civili in grado di infiltrarsi e mescolarsi tra la gente comune per poter operare in incognito. Il Tenente diventerà inoltre di fatto Vicecomandate della Compagnia Alassina ed affiancherà il Capitano Sighinolfi alla guida del Reparto. Cap. Samuele Sighinolfi Sabato 19 Settembre 2009 Arasce, Arena, Marina Basta aspettare! Solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza, sosteneva Calvino, sfuggono alla condanna dell’insostenibile peso del vivere. Lui, come simbolo del nuovo Millennio aveva scelto l’agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva, con la “leggerezza della piuma”, dalla pesantezza del vivere quotidiano. Ma forse è vero il contrario! Forse, come siamo giornalmente stimolati a credere, è ridurre la realtà ad una pantomima televisiva la sola operazione di sottrazione di peso. Ma, basta aspettare: tutto si ripete. Ricordo mio nonno Luigin che nell’ora del giorno che segue il tramonto, all’imbrunire, era solito dirmi: «Ma mira in po’? U l’è vegnuu notte in te lampu! Me sun desciau avanti luxe, e n’ho ancù finiu de fò... chu l’è zà notte...». E così alla Domenica mattina era solito chiedermi: «Ma oggi u l’è Dumenega? U me po’ sera chu l’era Lunedì’... e u l’è za Dumenega. Mah...». Corsi e ricorsi. Oggi queste parole me le ripeto spesso anch’io. Affamato di “conoscenza” mi capita di cimentarmi con un testo dismesso da mio figlio dopo la conclusione di un esame all’ateneo, e così qualche volta mi accorgo che viene notte solo perché desidero che sia giorno. Mi accorgo che è passato il Lunedì solo quando è Domenica. Mi piacerebbe capire... tutto qui. E così cerco d’immaginarmi sulla spiaggia e ascoltare il dialogo tra Polibio e Scipione Emiliano nel 146 a.c. il giorno dopo che Cartagine è stata distrutta: «Se alla Storia si toglie il perché, il come, e il fine ciò che resta è gara declamatoria» diceva lo storico. «L’amore alla vita non vale la bellezza del dovere» rispondeva il Generale che non aveva condiviso l’ordine ricevuto dal Senato di Roma. ALASSIO -15 OTTOBRE 1918 Imperversa la “Spagnola”. «E e Auturitai i han faitu ciù prestu; i i han attacau u manifestu...» «Le Autorità Sanitarie non si scompongono: non è colera, non è peste, non è vaiolo; quindi niente isolamento. No al lazzaretto!» «È influenza; così ci ha detto il medico». «E e semmu nui che se duemmu difende... cun l’igiene e a pulisia... cumme u dixe u manifestu». 1)- Non starnutire e non tossire senza essersi coperta la bocca con un fazzoletto; non sputare in terra. 2)- Non baciar e non dar la mano. 3)- Non frequentare luoghi affollati. 4)- Tenere aperte le finestre con qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo. Vivere più che si può all’aria aperta. 5)- Non far visite ne riceverne. Evitare di recarsi negli ospedali. 6)- Non viaggiare. 7)- Respirare possibilmente attraverso il naso ed evitare di volgere la bocca a chi vi parla. 8)- Disinfettarsi le mani prima di mangiare; fare mattina e sera sciacqui alla bocca e gargarismi con acqua e tintura di iodio. Pulirsi regolarmente i denti. 9)- Lavare il pavimento con disinfettante. Arasce, Arena, Marina... Faceva caldo sulla spiaggia quel giorno... dell’anno 146 a.c. Polibio parla guardando il mare: «Sono fondamentali per la sorte di un Popolo le buone Istituzioni…». Publio Cornelio Scipione Emiliano… piange. Contro la sua volontà, ha ese- di Dante Schivo guito l’ordine del Senato e ha distrutto Cartagine: «È caduta Troia, è caduta Cartagine... verrà il giorno che cadrà Roma...». 24 SETTEMBRE 1925- MARINAI D’ALBENGA E CONSIGLIERI D’ALASSIO... «A l’è ina cosa ch’a te fa scunpisciò da u rie...» «Sta lì a l’è bella...» «Un bel giorno i nostri Consiglieri Municipali, non volendo confermare il Medico Condotto perché questi non potesse avere il diritto alla stabilità, ne deliberarono il licenziamento. In questo frattempo il Medico licenziato, intraprese un viaggio in Giappone e al suo ritorno, saputo che la nomina del suo successore non era ancora stata fatta, manda un memoriale al Municipio, col quale si offre di prestare l’opera, quale Medico Condotto del Municipio di Alassio, gratuitamente, rinunciando ad ogni ulteriore pretesa di stabilità». «Robba de giurni; Chi me l’ha cuntò... u l’è un de quelli chi sun... in pormu ciù sciù...» «Ed oggi posta ai voti dal Sindaco al Consiglio la nuova proposta, questa fu respinta a grandissima maggioranza, non avendo ottenuto che due voti favorevoli, e venne nominato uno dei due medici che avevano concorso per lo stipendio di L. 800...» «Ma i ghe pensai? U megu chi nun han vusciu u l’era quellu ciù bon e... u nu ne custova ninte... Ma i havé capiu...? «È di qui che nasce il famoso proverbio che dice: “Marinai d’Albenga e Consiglieri d’Alassio”. Volendo così dire...» «Cusse u u vo di de fede grega?». Alla Cambusa l’artista dei cani Laura Cambise in mostra dal 20 agosto È tornata ad esporre ad Alassio l’artista milanese Laura Cambise, nota al pubblico come “l’artista dei cani”, per via del fatto che i suoi soggetti preferiti sono proprio i quattro zampe, gli amici fidati dell’uomo. L’inaugurazione della personale (che si è tenuta presso l’american bar “La Cambusa”, sul lungomare alassino) è avvenuta giovedì 20 agosto alle ore 19. La Cambise (“Lalla”), milanese, ha frequentato il Liceo artistico dell’Accademia di Brera e poi la Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Ancora studentessa si impiegò come disegnatrice tecnica presso uno studio di Architettura, in seguito si dedicò al settore immobiliare. 9 «L'ALASSINO» Da alcuni anni si è trasferita ad Alassio, dove ha operato sempre nel settore immobiliare, mentre ora si dedica totalmente all’attività artistica. «Si tratta – dice Augusto Andreini, noto collezionista ed esperto d’arte – di un’artista sensibile, che predilige il mondo animale ed i cani in particolare, dei quali riesce a cogliere più che l’aspetto antropomorfo, la loro essenza, il carattere. Cosa che fa della Cambise una artista molto amata dai proprietari degli amici a quattro zampe, solitamente assai sensibili al mondo canino ed in grado di apprezzare la grande capacità di “Lalla” di metterne in luce la personalità». La mostra alla “Cambusa” (che po- trà essere vista anche dall’esterno, transitando sul lungomare), è l’occasione per chi ancora non conoscesse la Cambise per ammirare una ventina di “ritratti” di amici dell’uomo, a cominciare da “Blu”, il suo amatissimo cagnetto. I dipinti (olii su tela) sono senz’altro realistici, ma hanno anche una forte carica emotiva ed espressiva: «Sono sempre – dice l’artista – alla costante ricerca di nuovi soggetti da dipingere e di nuovi sguardi da fermare nei miei quadri». “Lalla” è anche nota per i suoi grandi quadri d’arredamento, che realizza solo su commissione che ornano le pareti delle case rivierasche di molti Vip. Claudio Almanzi AVVENIMENTO... A U CIAN DE GONGHE? In una manifestazione recentemente, ripresa dalle telecamere dei telegiornali, notavo come il Personaggio di spicco, il più credibile e stimato del Mondo dell’Economia, della Finanza, e del Mercato, il Governatore Della Banca D’Italia, relazionava l’Assemblea da un palco che sembrava elevarsi sopra una grande scritta a caratteri cubitali. Questa: “La Cultura è un Avvenimento”. Mentre l’autorevolissimo personaggio raccoglieva unanimi consensi, io mi chiedevo se, al posto del punto fermo, riportato dopo l’ultima parola dell’aforisma messo in bella mostra a caratteri cubitali, non si dovesse apporre il punto interrogativo. Così: “La Cultura è un avvenimento”? Infatti, indipendentemente alla chiara ragione che ha ispirato gli organizzatori di quell’importante Congresso, mi sembra più logico pensare che Cultura è la “Conoscenza” della Storia degli “avvenimenti”; ma anche della loro Geografia, della Morale e della Filosofia. Cultura: è l’insieme di conoscenze su cui l’individuo esercita una riflessione critica e autonoma. Bisogna conoscere “gli avvenimenti”; saperne il come e il perché ma soprattutto chi li ha promossi, subiti, o chi se ne è avvantaggiato; a che cosa servono, a chi sono serviti. Riporto ad esempio, (velocemente, ricopiandolo per intero da un documento del tempo) un “avvenimento” di storia patria che a mio parere è essenza di “Cultura”. ALASSIO. AGOSTO 1920- PER IL CAMPO SPORTIVO: Dialogo: «Adesso che la ditta Rosassa ha finito, gratuitamente di spianare il terreno a u cian de Gonghe, nella proprietà del Sig. Ignazio dell’Oro donata, senza alcuna contropartita, agli Sportivi Alassini, per portare a termine il loro mirabile progetto, e il Cav. Stillio, a sue spese, lo ha fatto recintare, possiamo dire che la Città di Alassio possiede un Campo Sportivo. Anzi, per la prima volta nella Storia, Alassio può affermare orgogliosamente di possedere un vero impianto Polisportivo adatto per ospitare Gare di Atletica, Gincane Ciclisti- che, Incontri di Calcio e partite di Palla a Pugno. Di quest’opera gioiranno i nostri baldi giovani ma anche i graditi “ospiti” della nostra Colonia. Saranno proprio i “Bagnanti” i più felici... erano tanti anni che lo desideravano. «E quelli d’Arasce nà?… i andescevan fin a Laigueia pe’ do dui causi au “balun”...». «Farsi un campo sportivo da soli... pala e picco... usando il loro “tempo libero”, senza che nessuno, dico nessuno…, né Comune, né Stato, né Principi e né Re, né ricchi magnati,... “Nessuno” abbia mosso un dito per dare un semplice aiuto; né dare qualche soldo per affrontare le spese.... Eppure è stato fatto: ed è veramente un Opera di Grande Valore Civile e una dimostrazione di vero Amor Patrio. Un Avvenimento! Gli Alassini tutti, sia quelli che hanno attivamente partecipato all’opera, sia quelli che hanno donato il loro contributo, in arnesi da lavoro, mezzi di trasporto, automezzi e materiale vario, devono andarne “Eternamente Fieri”». «Ci siamo fatti un Campo Sportivo da “soli” e appena finito... lo abbiamo volontariamente donato alla Comunità Alassina per goderselo ed ostentarlo; vantandosene anche davanti agli “ospiti” estivi ed invernali che frequentano il nostro “ridente” Paese, con sempre più palese gradimento. Vi par poco?» Quanti paesi del Regno hanno fatto altrettanto? «E ho zà sentiu ch’a l’è nasciua a nova “squadra”... e so zà chi i sun i zogganti, l’Allenatù e u Prescidente. A Settembre i cummensan a a allenose e st’invernu a u Savuna, a l’Arbenga, a a Sanremese, a a Vintimiia e a u Spezza... quando i i ven a siggò chi e e ghe dammu e e ove... “ForsaArasce...” “Forza Alassio...”». Ritorno alla Cultura di cui parlavo per dire che “il fatto” appena documentato dovrebbe essere portato a “conoscenza” di tutti (i nuovi) alassini, perché diventi un loro motivo di orgoglio e un tema di confronto. Il mio intendimento è ben chiaro, non c’è polemica in queste righe. È dimostrato che in una Famiglia (e in una Comunità), tra moglie marito e figli, amici e conoscenti, quando comincia la controversia e il dissenso, scompare l’amore. Noi, Alassio “l’amiamo” così tanto, da accettare il “fare niente” come una forma di resistenza al “male minore”, che è pur sempre un male. Ma ritornando alla “Cultura” mi viene naturale pormi questa domanda: “L’Opera di Grande Valore Civile” per dirla con le parole usate dagli Alassini del 1920, potrà continuare ad essere considerato un “Avvenimento” culturale?» Se il parere, come ho sentito, espresso in proposito dagli esponenti più autorevoli della nostra Comunità è di completo consenso e approvazione, allora dobbiamo far in modo di preservare inalterato il segno più tangibile (oggi obsoleto...), oltre che il ricordo. Non dico di prendere la celebre “bacchetta magica” e far ritornare “a u cian de gonghe” quello “Spirito” antico, ma almeno adoprarsi per salvare le vestigia di un passato “tanto” glorioso. Non mandiamo al macero le antiche memorie ancora esistenti (…nella vecchia sede, sotto le “Tribune”); salviamo i giornali, i resoconti, i registri, i documenti che uomini come Silvio Gallo, PierLuigi Accame e per ultimi Piero Marchiano, Paolo De Feo e Sergio Zenari, hanno con amore e spirito di abnegazione accumulato; le Coppe ed i Trofei vinti da tanti generosi atleti; salviamo il simbolo della “Vespa” come lo ha creato uno degli artisti alassini più famosi: il grande “Gibba”, salviamo l’immagine di quella squadra di calcio, stilizzata nella bellissima signora dalle lunghe gambe, in calzoncini corti e in maglia “giallonera” con in testa la torre di Adelasia come Mario Berrino era solito presentarla. Non ci sono regole generali per far questo; ma se non lo facciamo prima o poi ci verrà chiesto perché non è stato fatto. A questo momento di verità sarebbe meglio non arrivarci. Sono convinto che “bisogna” fare qualcosa affinché la logica del «male minore» non trionfi oggi, qui... tra noi. Dante Schivo 10 «L'ALASSINO» BOTTINI PREZIOSI PER L’U.C. ALASSIO I GIOVANISSIMI SONO LA 10a SQUADRA IN ITALIA Continuano i successi dei tesserati dell’U.C. Alassio; dopo un inizio di stagione scoppiettante che li ha visti protagonisti nei Campionati Regionali con 16 titoli per la categoria Giovanissimi e due titoli per la Categoria Esordienti sta per terminare la calda estate che altro non ha fatto che confermare le doti dei nostri ragazzi. A più di un mese dal termine della stagione nelle “casse” della Società ci sono già un centinaio di vittorie tra Giovanissimi ed Esordienti. lange a punti) che su 22 maglie a disposizione ne hanno conquistate ben 9. Il prossimo appuntamento importante per i Giovanissimi è per il 5 di Settembre a Borgo Valsugana dove prenderanno parte alla famosa “Coppetta d’Oro”, sorella minore della storica “Coppa d’Oro” per Allievi, rinomata per il suo albo d’oro dove si possono trovare tantissimi nomi di giovani talenti passati poi al professionismo con risultati eccellenti. Sabato 19 Settembre 2009 MINIBASKET Dal 24 al 27 agosto si è svolto il campo atleti per cestisti e ballerine. È stata le prima esperienza per i nostri piccoli sportivi e si è rivelata un vero successo! I ragazzi e le ragazze (dai 7 ai 13 anni) hanno condiviso quattro giorni di sport e divertimento Piazza per il basket. Un particolare ringraziamento al Dott. Carlo Parodi per l’assistenza medica prestata con grande professionalità, coinvolgimento e simpatia. Siamo già pronti per la prossima estate e vi ricordiamo che l’at- all’aria aperta, secondo i criteri di Don Bosco che contraddistinguono la nostra polisportiva e tutte le società P.G.S. Con queste righe vogliamo ringraziare quanti hanno partecipato, i genitori che ci hanno affidato i loro figli, le insegnanti Elena Quaglia per la danza e Elena tività avrà inizio il giorno 19 settembre alle ore 16,30 presso l’Istituto Maria Ausiliatrice. Ulteriori informazioni: www.P.G.S.AlbatrosAlassio.it. Vi aspettiamo!!! Foto della premiazione del 10° posto ottenuto della società ai Campionati Italiani di Cuneo – Giovanissimi. A fine giugno i Giovanissimi hanno partecipato al Campionato Italiano di Società a Cuneo ottenendo un risultato storico con il 10° posto assoluto di società oltre a quattro medaglie d’argento e una di bronzo conquistate da Gloria Scarsi, Samuele Manfredi e Filippo Bertone. Medaglia di legno per l’agguerrita Camilla Pesenti che per il terzo anno consecutivo sfiora il podio. Ottime le prestazioni ed i piazzamenti di lusso di tutti i componenti della squadra che hanno contribuito a questo risultato prestigioso di società a livello nazionale. Luglio ed Agosto sono stati i mesi dei Campionati Provinciali e delle Challange dei Giri della Provincia di Savona ed Imperia. A Bardineto, prova unica di Campionato Provinciale Strada, i ragazzi hanno conquistato quattro maglie, mentre a Garlenda, prova unica di Campionato Provinciale MTB, ne hanno conquistate ben sei su nove a disposizione. Non da meno il comportamento dei nostri “piccolini” nei Giri della Provincia di Savona e Imperia (chal- Una bella realtà è la squadra Esordienti maschile e femminile e Donne Allieve, che, in questa stagione si sta affermando come la compagine più vittoriosa della Liguria. Particolarmente in luce Marco Tomatis e Alice Pesenti, entrambi Campioni Liguri su Strada, che hanno già raccolto più di quindici vittorie tra strada, pista e tipo pista. Di gran prestigio anche la loro convocazione ai Campionati Italiani Giovanili che si sono svolti a Sarnonico ai primi di Luglio. Efficaci e grintosi anche i compagni di squadra Luca Passarotto, Daniele Raimondo, Massimo Aiello, Daniele Vinai e Fulvia Mourikis, oltre all’allievo Mattia Pellegrini, che hanno più volte centrato piazzamenti nei primi dieci. Importante appuntamento per questa categoria il 6 Settembre ad Andora, dove verranno consegnate nella stessa giornata le maglie ai vincitori della Challange del Giro della Provincia di Savona e ai Campioni Provinciali. Per l’U.C. Alassio – A.G. FESTA A SAN BERNARDO Continuando una ormai lunga tradizione, Domenica 23 agosto si è festeggiato, con una grande partecipazione di pubblico San Bernardo, sul prato antistante i ruderi della chiesetta. Alle ore 18, in una giornata completamente serena, molto calda, all’ombra dei pini e con un leggero vento che mitigava la calura, il Parroco di S. Vincenzo Don dall’Ufficio Tecnico del Comune per definire il lascito della Signora proprietaria del terreno, i cui eredi intendono onorare. Ci auguriamo che la pratica non trovi più ostacoli e si possa finalmente avere un parco verde attrezzato a disposizione di tutti. Sono state inoltre festeggiate Sofia e Matilde, nate da pochi giorni. È seguito un P.G.S. Albatros Alassio Il Presidente Luciano Berretta XXIII Torneo di Scopone Scientifico Un antico proverbio latino recita: “verba volant, scripta manent” ossia “le parole volano, gli scritti rimangono”. Ed è proprio per questo motivo che da diciasette anni chiediamo ospitalità all’Alassino Claudio (Carminate). Terzi: Dr. Benetti Stefano (Legnano) – Molinero Aldo (Torino). La coppia inaspettatamente vincente, è risultata anche la più acclamata rappresentando il vec- A settembre riapre Alassio Volley PGS Don Bosco L’Associazione Sportiva Dilettantistica ALASSIO VOLLEY PGS DON BOSCO riapre i battenti (che in realtà erano solamente socchiusi per la pausa estiva) e, dal mese di settembre, attende tutti gli interessati di ogni età. La novità di quest’anno è sicuramente la nuova e fattiva collaborazione con la Polisportiva Laigueglia. Da anni le due realtà pallavolistiche lavoravano fianco a fianco senza mai osteggiarsi (fatto già di per se raro!), ma, con il nuovo accordo tra i due direttivi, c’è ora una ferma volontà di creare un insieme, pur mantenendo integre le due identità. L’augurio è che lo sforzo che verrà fatto per raggiungere questo obiettivo, venga compreso in primis dagli atleti e dalle loro famiglie, e, a seguire, dalle amministrazioni interessate, a cui chiediamo di mantenere e, se possibile, rafforzare, l’impegno e la disponibilità fino ad oggi dimostrate. La prossima stagione sportiva ci vedrà quindi insieme nell’organizzazione e realizzazione dei consueti impegni sportivi, a partire dai semplici campionati per arrivare agli ormai noti Tornei che da anni sono un punto di riferimento per numerose Società provenienti da tutta Italia. A questo proposito ci fa piacere ricordare che questi appuntamenti, l’anno scorso, hanno portato ad Alassio: 12 squadre per il Torneo dell’Immacolata under 13 e 40 squadre per il Torneo della Befana under 14 e under 16, senza dimenticare l’importante ruolo che Alassio ha da anni assunto come sede prioritaria per lo svolgimento delle Finali Nazionali PGS. Altro punto di onore e grande riconoscimento, da parte della Federazione Provinciale, ha avuto il Torneo di Mini-volley a febbraio: l’idea del nostro tecnico-dirigente Cinzia Molle di creare una vera competizione in chiave carnevalesca con tanto di tecnici mascherati, arbitri-pagliacci, mega pentolaccia e premiazione ufficiale abbinata a… scherzi di Carnevale, ha suscitato scalpore e creato un punto di partenza per il futuro del Minivolley savonese. Da sempre l’impegno prioritario della nostra Associazione è indirizzato allo sviluppo sportivo ed umano dei giovani ma, da quest’anno, grazie anche al recente accordo con Laigueglia, vorremmo creare spazi dedicati a quegli atleti che giovani non sono più ma che mantengono inalterato il desiderio di ritrovarsi con amici in una palestra per giocare a pallavolo senza particolari velleità agonistiche. A tal fine invitiamo chiunque fosse interessato a questo progetto “amatoriale” di mettersi in contatto con noi in modo da permetterci di verificarne la “fattibilità”. Ringraziamo sentitamente i piccoli e grandi sponsor che in questi anni ci hanno supportato, con la speranza che continuino a farlo, e altrettanto ci sentiamo in dovere di rivolgere un riconoscimento particolare all’Amministrazione Comunale e, in particolar modo all’Assessore Fabrizio Calò, per l’interesse dimostrato verso il nostro impegno anche in momenti particolari quali le occasioni, per noi estremamente gratificanti, di ritrovi o manifestazioni che ormai da anni coinvolgono la Nazionale Femminile Seniores di Volley, fedele frequentatrice del nostro Palazzetto e della nostra cittadina. Permettetemi ancora un sentito GRAZIE a tutti i dirigenti che, con me e per pura passione, dedicano buona parte del loro tempo libero alla conduzione della Società, come pure i vari tecnici che, con perizia e grande senso di responsabilità, ci aiutano a far crescere i “nostri” ragazzi. Vorrei ricordare i loro nomi, nella speranza che, chi ancora non ne avesse avuto l’opportunità, possa conoscerli nella prossima stagione sportiva: Marco Pontacolone, Cinzia Molle, May Maghella, Bruno Curto, Andrea Curto, Mario Grancelli e Giacomo Raffa. Per ultimo, ma non certo per importanza, vorrei segnalare una persona molto nota nell’ambiente per l’impegno che da decine di anni rivolge al mondo dello Sport ligure ed alassino in particolare (e non parlo solo di Pallavolo), anche se spesso ama rimanere nell’ombra: si tratta del Prof. Danio Maghella, amico oltre che prezioso consulente per tutti coloro che vivono lo Sport nella sua essenza. E ora, terminati i noiosi ma dovuti ringraziamenti, vorrei salutare tutti, ricordando che, da metà settembre, vi aspettiamo numerosi alle Palestre delle Scuole Medie Ollandini e dell’Istituto Salesiano, al Palaravizza e, naturalmente, al Palazzetto di Laigueglia! UN’OPERA CHE NON MORRÀ MAI DI ANGELO GASTALDI Luciano Massaferro, ha celebrato la S. Messa, animata dai canti del coro di S. Giovanni. Molto attenta ed interessante l’omelia. Numerosa la partecipazione dei Confratelli di S. Caterina ai quali, continuando una antica usanza, sono stati distribuiti i tradizionali “caniscelli”. Alla fine della cerimonia religiosa il rappresentante del Comitato “Amici di S. Bernardo”, dopo aver ricordato gli “Amici” defunti, ha relazionato su quanto è stato fatto succulento ed abbondante rinfresco, con varie specialità mogliesi di S. Bernardo, il tutto accompagnato da ottimo vino, che è stato molto apprezzato. La chitarra e il canto di Luciano Raita e Nino Pellirone hanno allietato la manifestazione. Un pomeriggio veramente bello, in amicizia e serenità, con la soddisfazione di tutti i partecipanti che si sono dati appuntamento per il 2010. c.c. per commentare lo svolgimento dei tornei succedutisi di scopone scientifico “MEMORIAL DOTT. PIO e LIBIA BENETTI” giunto alla ventitreesima edizione, organizzato nel mese di agosto con passione e risolutezza dalla Signora Nuccia, dei Bagni Carlo di Alassio. Gli ardimentosi che si sono cimentati nella competizione, sono stati 28. Il sorteggio ha accomunato giovani e meno giovani, bravi e meno bravi, pacati e focosi. Comunque, dopo la rituale lettura del regolamento, il gioco si è svolto regolarmente anche se in alcuni momenti vivace. Alla fine ha prevalso la coppia: Dott. Guerra Franco (82 anni) di Novara – Marchisio Fabio (13 anni) di Mondovì. Secondi classificati: Cravino Pier Giuseppe (Torino) – Minotti chio e il nuovo del gioco della scopa. Il giovanissimo Fabio, al suo esordio nelle gare, allievo del nonno Domenico vincitore con Guerra della prima edizione del torneo, è stata una sorpresa. Non è mancato il ricordo degli amici scomparsi sia durante la S. Messa nel giorno dell’Assunzione nella chiesa di S. Anna, sia dalla Signora Nuccia durante la premiazione che ha visto l’assegnazione di bellissimi e graditissimi premi alle tre coppie classificate e a tutti i giocatori. Parallelamente si è svolto un mini torneo Juniores di scopa, premiato con coppa ai vincitori e souvenirs per gli altri: di buon auspicio per il futuro. Alassio, gemma del Bel Paese. Così! Franco Guerra È uscita recentemente alle stampe (sotto l’egida del Comune di Albenga e per i tipi della Tipografia Stalla) un’opera preziosissima in due volumi sontuosi di Angelo Gastaldi, il “Disiunariu Arbenganese” scritto e composto (in più di mille pagine “perfette” sia nel testo che nelle illustrazioni numerosissime e ricche di particolari succosi) completamente a mano con una grafia ed una precisione che fa pensare ai migliori cesellatori e miniatori medioevali. I volumi si concludono con un “Compendio” ricchissimo sui pesci e sulla flora no- strana. Potremmo definire l’opera del Gastaldi, per antonomasia, “il libro del secolo” ed è certamente un’opera immortale (o come scriveva Orazio “monumentum aere perennis”), degno di esser lasciata, per testamento scritto, ai figli ed ai figli dei figli, tanto che si consigliano gli amanti delle “belle opere e delle rarità” di assicurarsene una copia, data l’eccellenza dell’opera. All’amico Angelo non possiamo che moltiplicare con commozione i nostri migliori complimenti e sottolineare la certezza di una celebrità che non avrà fine. Sabato 19 Settembre 2009 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI FRANCESCO GISMONDI “INO” FRANCESCO GAVALDO avremmo voluto. Poche ore prima che morisse, la sua figura, pur esile e disturbata dagli apparati medici, riusciva a ricordarla quando, da bambini, si godeva il riposo dopo pranzo, con un giornale aperto addosso. È l’immagine che preferiamo lasciarvi perché anche voi possiate pensarla nel ritorno alla pace dopo la Nemesi dei suoi ultimi mesi di vita. Ciao Nonna, ciao Giannina I nipoti L’A.V.A. partecipa al cordoglio della Famiglia per la scomparsa della signora Giovannina, moglie del Socio Fondatore M°. Richero. Francesco (Ino) ci ha lasciato il 13 luglio u.sc. alla veneranda età di 97 anni: un vero Alassino che ha sempre lavorato con serietà ed impegno, che ha amato sempre la sua famiglia ed il nostro paese, che ha rappresentato sempre un esempio di onestà e di coerenza. Lo ricorda agli amici e conoscenti la figlia Elisa con il marito. Anche l’A.V.A., di cui era Socio, partecipa con grande cordoglio al lutto della famiglia. È deceduto a Torino, il 24 luglio u.sc. a 92 anni, FRANCESCO GAVALDO, un buon Alassino che, pur residente a Torino da oltre 70 anni, ha sempre fatto battere il cuore per la sua città, che lo ricorda e attraverso l’Associazione Vecchia Alassio, porge le più sentite condoglianze a nome dei Soci. ENRICO CARBONE MEMORIA DELLA GENOVESITÀ E DELLA LIGURIA TUTTA. SCOMPARSO IL 16 AGOSTO SCORSO È con vero rammarico che l’A.V.A. ha appreso la triste notizia della morte del dr. ENRICO CARBONE Socio fondatore della Consulta Ligure della quale è stato stimatissimo Presidente per oltre 10 anni. Ci mancherà moltissimo la sua saggezza, la sua onestà, la sua sottile ironia, la sua vivacità intellettuale e la sua profonda umanità. BEN Tramite l’Alassino Ringrazio sentitamente i “COMPAGNI DU RECANTU” per il gentile gesto di sincera amicizia che hanno avuto nei riguardi di mio padre nel giorno della sua dipartita. Cordialità Elisa Gismondi Bascheri e famiglia. ANGELO MERELLO “ANGIULIN” 23/9/1994 - 23/9/2009 Io son partito poi così d’improvviso che non ho avuto il tempo di salutare Istante breve, ancora più breve Se c’è una luce che trafigge il tuo cuore L’arcobaleno è il mio messaggio d’amore Può darsi un giorno ti riesca a toccare Lina, Giannicola, Michela Caro nonno e nonno bis, Ricordiamo con amore quando ci portavi ai giardini e stavi ore seduto sulla panchina per sorvegliarci. Quando ti chiamavamo: Nonno Lino, nonno Lino, tu ci sorridevi con dolcezza e ti brillavano gli occhi, eri orgoglioso di avere dei nipoti e pronipoti, come noi, e dicevi: “La vita mi ha dato tanto”. Ti ricordiamo con amore e ti teniamo nei nostri cuori. I tuoi nipoti BIANCA - LORENZO - LUIGI - TUA SORELLA GLORIA CON INO, SAVERIO E MARCO e le loro famiglie ed il piccolo ANDREA che hai ancora conosciuto e ti vuole tanto bene. CIAO FRANCO. GIACOMO PEDEMONTE “MIMMO” 24/9/2006 - 24/9/2009 È deceduto in Andora, il 28 luglio u.sc. BEN – e gli “amici della piazzetta”, ricordandolo affettuosamente, hanno voluto mandargli ancora un caro, toccante saluto… “Ciao, Ben!” GIOVANNINA LAURA VED. RICHERO Ciao Pà Sono già passati 15 anni e mi sembra ieri. Non c’è giorno che non ti penso. Ricordo con tenerezza le canzoni in dialetto genovese che mi cantavi da piccola: I “zéri” che prendevi all’alba dalla rete e che fritti mangiavamo insieme sulla carta straccia (per asciugarli dall’olio eccedente). La tua risata, le tue battute, il tuo modo di essere sempre a disposizione per tutti. Questa è solo una piccola parte dei miei ricordi che ho nel cuore. TERESA Una Santa Messa verrà celebrata alle ore 7 di mercoledì 23 p.v. nella Cappella delle Suore Istituto San Vincenzo –Domus Aureal. FRANCO RUPIL Nonna Giovanna ci ha lasciati con un passo leggero, come il suo carattere aveva abituato tutti noi che la conoscevamo. Non prendetelo come l’estremo atto per la riservatezza che l’ha sempre contraddistinta: siamo sicuri che, potendo, avrebbe desiderato di accomiatarsi dai suoi affetti con calore e rassicurazione. A noi, che abbiamo seguito la sua lenta discesa fino alla fine, non è bastato il tempo che ci ha concesso per prepararci alla sua scomparsa, né il suo lento allontanamento dalla vita ci ha permesso di seguirla nelle sue strade “ALTRE”, per esserle presenti, fino all’ultimo istante, come Mimmo, sono ormai tre anni che ci hai lasciati, ma il tempo sembra essersi fermato ai momenti meravigliosi trascorsi insieme! Ti vogliamo un mondo di bene, oh Angelo dai capelli d’argento non Ti dimenticheremo mai: Tua compagna di vita Iolanda, l’adorata Figlia Rita e il Genero Roberto RAOUL MARIANI Ben Caro Lino, te ne sei andato in silenzio, così come sei vissuto. Non riusciamo a credere che non ci sei più. Sei stato per noi un buon marito, un buon padre, un grande lavoratore che ha vissuto e dato tutto per la sua famiglia. Nessuno di noi ti ha mai visto arrabbiato, non ti sei mai lamentato durante la tua malattia, sempre gentile e caroTutte le persone che ti hanno conosciuto ci dicono che eri una “persona speciale.” Hai dedicato tutto te stesso alla famiglia, tranne le poche ore che dedicavi alla pesca per mare, “tu con la tua amata barca” fatta con le tue stesse mani. Sei sempre nei nostri cuori. un anno, ora Tu sei in pace e non soffri più, però ci hai lasciato in un vuoto profondo. Ci manchi proprio tanto. Ed anche se Ti sento vicino ed ogni volta che ti prego e chiudo gli occhi pensandoti, ti ricordo; come quando mi venivi a trovare durante la mia malattia, sempre per una parola buona e riuscivi sempre a farmi sorridere. Sono certa che da lassù veglierai sempre su di noi. Chi vive e resta nei nostri cuori e non può morire mai. Ti ricordiamo con immenso affetto. Anniversari NICOLA MARELLO “LINO” È mancato in Alassio a 89 anni, il 2 Agosto, NICOLA MARELLO un alassino apprezzato per la sua vita donata al lavoro ed alla famiglia, con onestà. Il suo ricordo resterà nel cuore di tanti amici e conoscenti. L’A.V.A. si unisce ad essi nel porgere alla famiglia le sue condoglianze. LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Un altro anno è trascorso dalla morte, avvenuta in Alassio, del Comm. RAOUL MARIANI, milanese d.o.c. ma anche fedele ospite della nostra cittadina. Si unisce alla Signora Tina e Famiglia, la Vecchia Alassio che ricorda con particolare affetto, a quanti lo conobbero e gli vollero bene, il socio benemerito e la dedizione che ha sempre dimostrato verso la nostra Associazione e la nostra città. MESE DI AGOSTO 2009 COZZIO Luigi FAUSTELLI Carlo GATTO Vera MARELLO Nicolò REPETTO Pierina SCHIVO Emanuela TRUCCO Eulalia All’alba del 6 luglio, da un anno e due mesi, in punta di piedi ci hai lasciato. Caro Franco è già trascorso più di anni 86 anni 87 anni 87 anni 89 anni 96 anni 85 anni 89 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole 12 «L'ALASSINO» Sabato 19 Settembre 2009 NOZZE D’ORO LUISA E TITO MOIRANO I Fiori di Bach Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco AGOSTO 2009 a cura di Caterina Maggi OLIVE Olea europaea (Ulivo) “Per coloro che hanno sofferto molto, mentalmente o fisicamente, e sono così esauriti e stanchi che sentono di non avere più la forza per fare qualunque cosa. La vita quotidiana è per loro un pesante fardello, privo di piaceri”. Olive non ha più niente da dare, si sente svuotato e nulla riesce a destare il suo interesse. La prostrazione di Olive parte dal fisico ma anche a livello emotivo vi è una certa incapacità di reagire agli stimoli e facilmente perde la concentrazione. Abbiamo di fronte una persona che ha esaurito tutte le risorse energetiche e che ha bisogno di reintegrare le perdite. MUSTARD Sinapis arvensis (Senape selvatica) “Per coloro che sono soggetti a periodi di malinconia, o addirittura di disperazione, come se una fredda e scura nube li avvolgesse nascondendo la luce e la gioia della vita. Non è possibile fornire una ragione o una spiegazione per questi attacchi. In queste condizioni è quasi impossibile apparire felici o gai”. Felicitazioni vivissime per l’anniversario felice del loro matrimonio (8 agosto 1959 – 8 agosto 2009) Alla Signora Luisa e a Tito Moirano… ancora molti anni di lieto e sereno cammino insieme, anche da parte dell’Associazione Vecchia Alassio. Ancora tanti auguri! Con amore La vostra Famiglia Un fiocco azzurro dalla Germania Prima di esporre i dati meteorologici del mese, ripropongo una considerazione necessaria per capire il loro significato: I dati (temperatura, pressione, ecc…) sono ricavati da strumenti, assai attendibili, posti da 33 a 36 metri di altezza, cioè lontani da ogni struttura che possa alterarne il valore registrato. Strumenti posti in casa o sulla spiaggia danno valori che non possono concordare con quelli posti in Torretta. Perché questa premessa? Esiste una differenza tra i valori (temperatura, umidità, ecc.) percepita dal nostro organismo avvolto nell’ambiente in cui viviamo, e i valori oggettivi registrati a oltre 30 metri dalle nostre teste. Vediamo allora questi numeri. Pressione media: 759,2 mmHg; le medie decadali : 758,4 mmHg nella prima; 760,4 mmHg nella seconda; 758,9 mmHg nell’ultima. La pressione minima assoluta del mese : 753,9 mmHg registrata alle ore 15 del giorno 3; massima assoluta : 762,9 mmHg alle ore 12 del 20 agosto. Umidità media: 65%; medie decadali: 64% nella prima; 69% nella seconda; 62% nella terza. Medie giornaliere: 42% il giorno 20 (la più bassa); 80% il giorno 22 (la più alta). Temperatura media: 27,6 ° C; medie decadali: 26,5 °C nella prima decade, con una massima di 29,4 °C alle ore 17 del giorno 4; e una minima di 23,6 °C alle ore 5 dello stesso giorno. 27,8 °C nella seconda decade, con una minima di 25,4 °C alle ore 5 del giorno 12, e una massima di 32,6 °C il giorno 20 alle ore 11. Terza decade: 28,5 °C di media! 24,6 °C la temperatura minima registrata alle ore 6 del giorno 31; il giorno 23 alle ore 17 il termometro segnava la massima con 31,4 °C. Un particolare che può farci comprendere meglio la nostra percezione di questo “CALDO” agosto: la media mensile della escursione termica è di 2,7 °C: cioè tra temperatura diurna e temperatura notturna… poca differenza! Precipitazioni totali: 6,2 mm tutti nella prima decade. Giorni sereni: 26; COPERTI: 0. Eliofania totale: 318,4 ore con una media di 10,3 ore di limpido sole ogni giorno. Cosa possiamo pretendere di più? Il Direttore dell’Osservatorio Don Mario Tedoldi Mustard è per definizione il rimedio contro la depressione, per quello stato di malessere inspiegabile che mortifica la voglia di vivere. Il soggetto Mustard non riesce a focalizzare la motivazione scatenante questo stato di prostrazione così profonda; tutto perde di valore e significato e nell’intimo si allarga un senso di vuoto un sordo dolore. CHESTNUT BUD Aesculus hippocastanum (Ippocastano) “Per coloro che non traggono pieno vantaggio dall’osservazione e dall’esperienza e che impiegano più tempo degli altri per imparare le lezioni della vita di ogni giorno. Laddove un singola esperienza sarebbe sufficiente per alcuni, tali persone hanno bisogno di più esperienze, a volte molte, prima che la lezione venga appresa. Perciò si rammaricano di ritrovarsi a fare il medesimo errore in diverse occasioni, quando sarebbe stata sufficiente una sola volta, o quando osservare gli altri avrebbe potuto risparmiare loro questi errori”. Chestnut Bud è il rimedio per coloro che nella vita ripetono il medesimo copione perché non si rendono conto di dove sbagliano, stupefatti si ritrovano sempre nella stessa situazione. Sono quelli che si innamorano sempre delle persone sbagliate, che al lavoro subiscono delle ingiustizie, che vengono traditi e sottovalutati da tutti. In realtà Chestnut Bud non impara dalle esperienze perché vive troppo in fretta e con superficialità, spesso passa da una situazione all’altra senza soffermarsi a pensare. Se non si è in grado di cogliere il significato profondo di quello che succede il problema si ripresenterà. continua Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. Sven, Lars e Nils MICHEL uniti a mamma Francesca Guido e Papà Andreas annunciano con gioia a parenti ed amici la nascita del fratellino MALTE nato a Colonia il 26 agosto 2009 u.sc. L’Associazione Vecchia Alassio partecipa alla felicità della famiglia e in modo particolare alla gioia di Nonno Gibba, nostro Socio, augurando a tutti tanta serenità. ITALIA NOSTRA Onlus comunica che Il giorno 26 settembre 2009 alle ore 17,30 presso l’Auditorium della Biblioteca “Renzo Deaglio” di Alassio, piazza Airaldi e Durante 7, 4° piano si terrà una conferenza, aperta al pubblico dal titolo “PAESAGGI O PAESACCI?” RELATORI: Prof. Giuseppe De Matteis, Unversità di Torino e prof. Massimo Quaini, Università di Genova. Introdurrà Franco Manzitti. Vi aspettiamo numerosi «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Alassio, ex Chiesa Anglicana, sera del 10 settembre 2009. Inaugurata la mostra di pittura di Dario Ballantini, il famoso trasformista di Striscia la Notizia. Non poteva mancare la presenza di Antonio Ricci e Lorenzo Beccati. Pubblico di intenditori numeroso. Ballantini ha firmato anche la piastrella: non si è però limitato all’autografo. Ha voluto, al momento improvvisare uno schizzo, che verrà anch’esso impresso sulla mattonella insieme alla firma. Nella foto Dario Ballantini con l’assessore Dott. Monica Zioni. (FOTO SILVIO FASANO)