Aziende tedesche in Italia Deutsche Unternehmen in
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Aziende tedesche in Italia Deutsche Unternehmen in
Aziende tedesche in Italia Clima congiunturale | Fattori di successo | Risorse umane | 2008 Deutsche Unternehmen in Italien Geschäftsklima | Erfolgsfaktoren | Personal | 2008 53,31 14,43 74,11 41,60 58,39 65,30 15,73 42,35 11,36 38,39 36,40 26,25 16,44 5,95 86,20 15,06 61,82 75,72 38,70 104,94 69,73 38,20 70,93 13,27 30,40 201,73 Aziende tedesche in Italia Clima congiunturale | Fattori di successo | Risorse umane | 2008 Deutsche Unternehmen in Italien Geschäftsklima | Erfolgsfaktoren | Personal | 2008 3 4 Aziende tedesche in Italia Clima congiunturale / fattori di successo / risorse umane / 2008 Deutsche Unternehmen in Italien Geschäftsklima / Erfolgsfaktoren / Personal / 2008 Inchiesta realizzata da Diese Umfrage wurde durchgeführt von DEinternational Italia S.r.l. Via Napo Torriani, 29 I-20124 Milano Tel.: +39 02 398009.1 Fax: +39 02 39800195 [email protected] www.DEinternational.it DEinternational Italia S.r.l. Via Napo Torriani, 29 I-20124 Milano Tel.: +39 02 398009.1 Fax: +39 02 39800195 [email protected] www.DEinternational.it Consulenza scientifica e contenuti: Prof. Dr. Marco Mutinelli Wissenschaftlicher Beirat und Inhalte: Prof. Dr. Marco Mutinelli Realizzazione del sondaggio: Luisa Glaesmer Technische Durchführung der Umfrage: Luisa Glaesmer Elaborazione Dati: ODEC – Centre de Cálcul i Aplicacions Informatiques S. A., Barcelona Aufbereitung der Daten: ODEC – Centre de Cálcul i Aplicacions Informatiques S. A., Barcelona Grafica: Cornelia Schmitz, Madrid Grafik: Cornelia Schmitz, Madrid Stampa: Carlo Meregalli Grafica Editoriale, Peschiera Borromeo Druck: Carlo Meregalli Grafica Editoriale, Peschiera Borromeo Milano, Novembre 2008 Mailand, November 2008 Ringraziamo le seguenti ditte per il loro sostegno all’inchiesta e per maggiori informazioni, invitiamo i nostri lettori a leggere le inserzioni all’interno della pubblicazione. Wir danken den nachstehenden Unternehmen für die Unterstützung dieser Umfrage. Unsere Leser weisen wir besonders auf die Anzeigen der Sponsoren auf den Innenseiten dieser Publikation hin. 5 6 00. Indice 00. Inhalt P. 8: 01. Introduzione S. 9: 01. Einführung P. 10: 02. Sintesi dei risultati S. 11: 02. Zusammenfassung der Umfrageergebnisse P. 12: 03. Struttura del campione S. 12: 03. Angaben zu Rücklauf und Struktur P. 18: 04. 04.1 04.2 04.3 Situazione e prospettive Situazione attuale Previsioni a breve e medio termine Giudizio di sintesi S. 18: 04. 04.1 04.2 04.3 Geschäftslage und Erwartungen Aktuelle Lage Kurz- und mittelfristige Erwartungen Gesamtbewertung P. 29: 05. Attrattività dell’Italia e fattori critici di successo sul mercato italiano 05.1 Attrattività dell’Italia agli occhi delle imprese tedesche 05.2 Fattori di successo nel mercato italiano S. 29: 05. P. 35: 06. Personale e caratteristiche 06.1 Livello di formazione e mercato del S. 35: 06. 06.1 06.2 06.3 lavoro 06.2 Caratteristiche principali 06.3 Argomenti di rilevanza futura S. 43: P. 41: Standortbewertung und Erfolgsfaktoren in Italien 05.1 Standortfaktoren Italiens aus Sicht der deutschen Unternehmen 05.2 Erfolgsfaktoren auf dem italienischen Markt Personal und Kernkompetenzen Ausbildungsniveau und Arbeitsmarkt Kernkompetenzen Zukunftsthemen Dienstleistungen Servizi 7 01. Introduzione Le imprese a capitale tedesco rappresentano un’importante presenza nel sistema economico ed industriale italiano. Secondo le rilevazioni Istat, a fine 2005 operavano in Italia complessivamente 2.342 imprese a capitale tedesco con circa 168.500 addetti e un valore aggiunto di quasi 9,7 miliardi di euro. Le imprese a capitale tedesco offrono dunque un contributo pari a circa l’1,6% del PIL nazionale. Tali dati fanno della Germania il principale paese europeo, davanti alla Francia, per consistenza delle attività controllate in Italia, secondo nel mondo solo agli USA, con una quota del 14,2% sul valore aggiunto complessivo delle imprese a capitale estero. L’attività delle imprese a capitale tedesco in Italia assume particolare rilievo nella filiera metalmeccanica (siderurgia – prodotti in metallo – macchine e apparecchi meccanici – mezzi di trasporto) e in quella chimica (prodotti chimici, fibre, farmaceutica), nonché nell’editoria, nell’elettronica, nei servizi di pubblica utilità (gas ed energia elettrica), nei servizi assicurativi e nella logistica. Alla luce dell’importante ruolo che queste imprese svolgono nell’economia italiana, DEinternational Italia S.r.l., la società di servizi della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italia), ha promosso un’indagine presso 1003 società italiane con partecipazione a maggioranza tedesca con l’obiettivo di analizzare la loro percezione riguardo all’attuale situazione economica, alle prospettive di breve e medio-lungo periodo, ai problemi che esse incontrano nell’operare in Italia e ai fattori di successo sul mercato italiano. L’indagine contiene anche un approfondimento sul tema delle risorse umane, con particolare riguardo alla loro disponibilità, al livello di formazione/qualificazione e alla rispondenza alle specifiche esigenze delle imprese a capitale tedesco. Prima di entrare nel merito dell’indagine, e alla luce del progressivo peggioramento della situazione economica in Italia e in tutto il mondo che ha caratterizzato il 2008, appare utile osservare come la raccolta dei questionari si sia svolta nel periodo compreso tra la fine di giugno e la fine di 8 agosto del 2008, quando già si erano manifestati importanti segnali di deterioramento della congiuntura. L‘analisi delle 165 risposte ricevute si è svolta in due fasi: una prima analisi provvisoria è stata effettuata a fine luglio sui questionari giunti sino a quel momento, mentre nel settembre 2008 è stata effettuata l’elaborazione finale su tutti i questionari pervenuti. Il confronto tra i dati provvisori rilevati a luglio e quelli definitivi mostra come il cambiamento di percezione sulla situazione economica e sulle prospettive di breve e medio-termine sia stato in questo periodo assai limitato. In concomitanza con la presente, indagini analoghe sono state effettuate dalle Camere di commercio tedesche all’estero (AHKs) anche in Spagna, Francia e Portogallo. In tal modo, sono state raccolte informazioni dettagliate sui temi di indagine precedentemente indicati su oltre 700 imprese tedesche attive in questi paesi. Lo studio comparativo di sintesi è disponibile presso DEinternational Italia S.r.l., mentre le pubblicazioni relative a ciascun paese possono essere ottenute dalle rispettive Camere di commercio (www.ahk.de). Ci preme ringraziare in primo luogo le imprese partecipanti, per il loro importante contributo, nonché gli sponsor di questo progetto. Un ringraziamento va anche al Prof. Marco Mutinelli dell’Università degli Studi di Brescia, che ha fornito utili suggerimenti sul questionario e ha partecipato alla stesura del presente rapporto. Saremmo inoltre grati a chi vorrà fornire commenti utili ad ulteriori sviluppi di questo progetto. Milano, 18 novembre 2008 DEinternational Italia S.r.l. Amministratore Unico Norbert Pudzich 01. Einführung In der italienischen Wirtschaft spielen Unternehmen mit deutscher Beteiligung eine wichtige Rolle. Laut Angaben des italienischen Instituts für Statistik ISTAT waren im Jahr 2005 insgesamt 2.342 Unternehmen mit deutschem Kapital in Italien tätig, die ca. 168.500 Mitarbeiter beschäftigen. Mit einer Wertschöpfung von rund 9,7 Mrd. Euro beläuft sich ihr Anteil am italienischen BIP auf 1,6%. Mit einem Anteil von 14,2% an dem durch ausländisches Kapital erwirtschafteten Mehrwert ist Deutschland noch vor Frankreich Partnerland Nr. 1 in Europa und weltweit nach den USA zweitwichtigster Investor in Italien. Besonders groß ist die Bedeutung deutscher Aktivitäten in der Metallbranche (Stahl- und Eisenindustrie, Metallprodukte, Maschinen- und Gerätebau, Transportmittel), in der Chemie- und Pharmabranche (chemische Produkte, Fasern, Arzneimittel), im Verlagswesen, in der Elektronik, in der öffentlichen Versorgung (Gas und Elektrizität), im Versicherungsgewerbe und im Logistiksektor. Angesichts dieses hohen Stellenwertes in der italienischen Wirtschaft hat DEinternational Italia S.r.l., die Dienstleistungsgesellschaft der Deutsch-Italienischen Handelskammer (AHK Italien), eine Konjunktur-Umfrage unter 1003 italienischen Unternehmen mit einer deutschen Mehrheitsbeteiligung durchgeführt, um deren Einschätzungen bezüglich der aktuellen Situation, der Perspektiven, der Probleme im täglichen Geschäft und der Erfolgsfaktoren im italienischen Markt zu erfragen. In der Umfrage wurden auch Aussagen über die Verfügbarkeit und das Qualifikationsniveau der Arbeitskräfte und die Übereinstimmung mit den spezifischen Anforderungen der deutschen Unternehmen in Italien abgefragt. Die Umfrage wurde von Juni bis August 2008 durchgeführt, als bereits deutliche Signale einer Abkühlung der Konjunktur erkennbar waren. Ende Juli wurden erste Teilergebnisse analysiert. Im September folgte dann die abschließende Auswertung von 165 Antworten. Aus dem Vergleich mit den Teilergebnissen vom Juli zeigten sich nur leichte Verschlechterungen der Einschätzungen der aktuellen Situation und der kurz- und mittelfristigen Erwartungen. Dies unterstreicht die Aussagekraft der Ergebnisse auch unter Berücksichtigung der anhaltenden negativen Entwicklung der wirtschaftlichen Situation in Italien und weltweit. Die Umfrage wurde zeitgleich von den deutschen Auslandshandelskammern (AHKs) in Spanien, Frankreich und Portugal durchgeführt. Insgesamt liegen also Aussagen von über 700 deutschen Unternehmen in diesen Ländern zu den genannten Themen vor. Die länderspezifischen Publikationen können bei den entsprechenden Auslandshandelskammern abgefragt werden (www.ahk.de). Eine vergleichende Darstellung der Umfragergebnisse ist bei DEinternational Italia S.r.l. bzw. bei der Deutsch-Italienischen Handelskammer (AHK Italien) verfügbar. Wir bedanken uns in erster Linie bei allen teilnehmenden Unternehmen und Sponsoren des Projektes, für ihre wichtigen Beiträge. Ein besonderes Dankeschön geht auch an Herrn Prof. Dr. Marco Mutinelli von der Universität Brescia für seine wertvolle Unterstützung, für die inhaltlichen Vorschläge und für seinen effektiven Beitrag zur Erstellung der Studie. Für Kommentare und Anregungen für die weitere Entwicklung des Projektes sind wir stets dankbar. Mailand, den 18. November 2008 DEinternational Italia S.r.l. Alleingeschäftsführer Norbert Pudzich 9 02. Sintesi dei risultati In questa sezione sintetizziamo i principali risultati dell’indagine promossa da DEinternational Italia S.r.l. durante l‘estate del 2008 presso 1003 società italiane con partecipazione a maggioranza tedesca. Complessivamente, sono state raccolte le risposte di 165 imprese, le cui caratteristiche rappresentano adeguatamente quelle della popolazione delle imprese a capitale tedesco in Italia. Un 2008 non completamente negativo La presente indagine ha avuto luogo in un momento certamente non favorevole per quanto riguarda la congiuntura economica interna e internazionale e le prospettive di breve e medio periodo. Ciò nonostante, le imprese italiane a capitale tedesco non giudicano in modo completamente negativo il 2008 e, pur consapevoli del difficile momento che le aspetta, appaiono moderatamente ottimiste per il prossimo futuro. Nel complesso, il 21% delle imprese esprime un giudizio negativo circa la propria situazione commerciale; il 49% delle imprese giudica la situazione soddisfacente, mentre il 28% la giudica addirittura molto positivamente. Aspettative assai caute per il breve termine, ma meno pessimiste per il medio termine Le aspettative a breve termine appaiono orientate alla prudenza, mentre quelle a medio-lungo termine sono senz’altro più ottimiste. Per l‘anno 2009 il 42% delle imprese non prevede cambiamenti significativi della congiuntura, il 40% si aspetta un miglioramento, mentre un peggioramento della situazione è nelle attese del 16% delle imprese. Le imprese che si attendono un miglioramento salgono al 54% del totale se si guarda al medio termine (periodo 2010-2012); il 28% non si attende alcun cambiamento, il 10% prevede un ulteriore peggioramento, mentre il restante 8% non si sente in grado di esprimere una previsione. Il prevalere di un cauto atteggiamento di ottimismo emerge dalle aspettative riguardanti la dinamica prevista per l’occupazione e gli investimenti. Il 32% delle imprese prevede un incremento del numero di dipendenti nel corso del 2009 e il 41% prevede nuove assunzioni entro il 2012; per contro, solo il 4% delle imprese prevede una riduzione del numero dei dipendenti nel 2009 e il 5% nel periodo 2010-2012. Una situazione analoga si riscontra per quanto riguarda l’andamento atteso degli investimenti: un incremento del livello degli investimenti è previsto dal 36% delle imprese per l’anno 2009 e dal 43% delle imprese per il periodo 2010-2012. La percentuale di imprese che prevedono invece una riduzione degli investimenti è limitata al 6% per l’anno 2009 e al 5% per il periodo 2010-2012. 10 Attrattività dell’Italia e fattori critici di successo Una sezione del questionario è stata dedicata all’analisi dell’attrattività dell’Italia e dei fattori critici di successo sul mercato italiano. Il giudizio degli intervistati a tale proposito appare assai severo. Su 13 fattori sottoposti all’attenzione dei manager delle imprese italiane a capitale tedesco, ben 9 sono stati giudicati negativamente. Le maggiori criticità sono riscontrate per i fattori “fiscalità e tasse”, “efficienza della pubblica amministrazione”, “costo dell’energia”, “condizioni di pagamento da parte dei clienti”; punteggi ampiamente negativi si registrano inoltre per i fattori “incentivi per le imprese”, “relazioni industriali”, “costo del lavoro” e “stabilità politica”. Tra i fattori giudicati positivamente figurano le “condizioni di vita per i dirigenti stranieri”, la “presenza di fornitori qualificati” e la “presenza di imprese qualificate del settore”. La valutazione globale della presenza in Italia rimane tuttavia positiva Alla richiesta di un giudizio di sintesi, comunque, il 78% delle imprese a capitale tedesco si è dichiarato soddisfatto dei risultati ottenuti in Italia; delle rimanenti, peraltro, solo il 10% si è dichiarato esplicitamente non soddisfatto, mentre il 12% ha sospeso il proprio giudizio. Un mercato complesso, frammentato e fortemente competitivo Il punteggio più elevato è stato assegnato dalle imprese a capitale tedesco al fattore “conoscenza del mercato”, seguito dai fattori “servizio e assistenza al cliente”, “qualità dei prodotti/servizi”, “comprensione della mentalità dei clienti”, “prezzi competitivi”, “flessibilità e adattamento dei prodotti al mercato”, “comprensione della mentalità dei collaboratori”, “rispetto delle scadenze”, “identificazione di nicchie di mercato”. Nel giudizio delle imprese a capitale tedesco, per avere successo sul mercato italiano la segmentazione dell’offerta e l’attenzione al cliente, spesso assai esigente, devono essere accompagnati da importanti sforzi volti a superare le barriere culturali. La complessità e competitività del mercato italiano è confermata dall’importanza attribuita tra i fattori critici di successo sia alla “competitività di prezzo”, sia alla “qualità dei prodotti/servizi offerti”. Risorse umane Il livello formativo delle risorse umane disponibili per il primo impiego in Italia è giudicato complessivamente in modo positivo, anche se non si registrano per alcun fattore livelli di eccellenza. Le valutazioni più positive riguardano la “disponibilità di laureati” e la “disponibilità di personale commerciale”, mentre un giudizio più critico è espresso sugli aspetti riguardanti la “collaborazione università-imprese”. Dalla ricerca emerge inoltre che i profili di caratteristiche delle risorse umane inserite in azienda appaiono sostanzialmente coerenti con le necessità espresse dalle imprese stesse. 02. Zusammenfassung der Umfrageergebnisse DEinternational Italia S.r.l. führte im Sommer 2008 bei 1003 italienischen Unternehmen mit einer deutschen Mehrheitsbeteiligung eine Umfrage durch. Mit einer gleichmäßigen Verteilung der Antworten über Unternehmensgrößen und Sektoren lassen sich die teilnehmenden 165 Firmen als repräsentativ für den gesamten Bestand der deutschen Unternehmen in Italien erachten. Im Folgenden stellen wir die wichtigsten Ergebnisse der Umfrage vor: 2008 nicht ganz negativ Die Umfrage wurde zu einem kritischen Zeitpunkt für die Weltkonjunktur durchgeführt. Trotz der deutlichen Krisenstimmung ist die Bewertung der italienischen Unternehmen mit deutschem Stammkapital für das Jahr 2008 nicht völlig negativ. Obwohl klar ist, dass schwierige Zeiten bevorstehen, zeigen sich die Unternehmen sogar leicht optimistisch für die nähere Zukunft. Insgesamt bewerten 21% der Unternehmen die eigene Situation als negativ, doppelt so viele (49%) halten sie für zufriedenstellend und 28% definieren sie sogar als sehr positiv. Kurzfristige Erwartungen sehr zurückhaltend; mittelfristige Entwicklungen nicht allzu pessimistisch Die kurzfristigen Erwartungen deuten auf eine sehr vorsichtige optimistische Einstellung der Unternehmen hin, während die mittelfristigen Aussichten eindeutig positiver sind. Zum Zeitpunkt der Umfrage erwarten 42% der Unternehmen keine wesentlichen Veränderungen der Konjunktur für 2009, 40% rechnen mit einer Verbesserung und nur 16% der Unternehmen rechnet mit einer Verschlechterung. Der Anteil der Unternehmen, die eine Verbesserung der Situation erwarten, steigt auf 54%, wenn man die Aussagen zu den mittelfristigen Erwartungen betrachtet (Zeitraum 2010-2012); 28% gehen von einer gleichbleibenden Geschäftslage aus. Nur 10% rechnen mittelfristig mit einer weiteren Verschlechterung, wobei 8% gar keine Prognosen wagen. Diese vorsichtige, aber in der Tendenz optimistische Einschätzung schlägt sich auch auf die Dynamik der Beschäftigungsund Investitionsabsichten nieder. 32% der Unternehmen planen für das Jahr 2009 eine Personalsteigerung und 41% rechnen mit neuen Einstellungen bis 2012. Nur 4% hingegen sehen eine Personalreduzierung in 2009 vor und 5% im Zeitraum 2010-2012. Eine entsprechende Situation findet man auch in den Aussagen über die Investitionsperspektiven wieder: 36% planen eine Erhöhung der Investitionen im Jahr 2009 und 43% im Zeitraum 2010-2012. Der Anteil der Firmen, die dagegen mit einer Reduzierung der Investitionen rechnen, beschränkt sich auf 6% für das Jahr 2009 und auf 5% für den Zeitraum 2010-2012. Standortbewertung und Erfolgsfaktoren in Italien Die Unternehmen sind sehr kritisch in ihren Bewertungen gewesen. Neun der 13 Standortfaktoren, die betrachtet werden sollten, wurden negativ bewertet. Als Hauptproblem nannten die Unternehmen „Steuern und Abgaben“. Weitere Aspekte, die den Unternehmen große Sorgen bereiten, sind die „Effizienz der öffentlichen Verwaltung“, die hohen „Energiekosten“, die „Zahlungsmodalitäten und die Zahlungsmoral der Kunden“. Auch die „Subventionen“ sind nicht zufriedenstellend und weitere Faktoren belasten die Tätigkeit der Firmen. So z.B. „Arbeitsrecht und Gewerkschaften“, „Arbeitskosten“ und der Mangel an „politischer Stabilität“. Die Faktoren, die hingegen positiv bewertet wurden, waren: „Lebensbedingungen für ausländische Führungskräfte”, „Präsenz von qualifizierten Zulieferern” und die „Präsenz von qualifizierten Mitbewerbern”. Gesamtbeurteilung des Engagements in Italien aber weiterhin positiv Die Gesamtbeuteilung des Engagements spiegelt die überwiegend positive Stimmung der Unternehmen wieder: 78% der Gesellschaften mit deutschem Kapital sind grundsätzlich mit ihren Ergebnissen in Italien zufrieden. Nur 10% der übrigen Firmen äußerten sich negativ, wobei 12% der Unternehmen keine Antwort gaben. Ein komplexer, zersplitterter Markt mit starkem Wettbewerbsdruck Die „Kenntnis des Marktes“ ist nach den Aussagen der Umfrageteilnehmer die wichtigste Voraussetzung, um in Italien erfolgreich tätig zu sein. Aufgrund der Komplexität des italienischen Marktes wird auch den Faktoren „Kundenservice“, „Qualität der Produkte/Dienstleistungen“, „Verständnis der Kundenmentalität“, „Wettbewerbsfähigkeit der Preise“, „Flexibilität und Anpassung“, „Verständnis der Mentalität der Mitarbeiter“, „Einhaltung von Fristen“ sowie „Fokussierung auf Marktnischen“ ein sehr hoher Stellenwert zugeschrieben. Um Erfolge im italienischen Markt zu erzielen, ist, nach Meinung der deutschen Unternehmen in Italien, zum Beispiel ein besonders großer Einsatz zur Anpassung an die lokale Kultur notwendig, ebenso wie die Segmentierung des Angebotes und die Anpassung des Services an den Kunden, der oft sehr anspruchsvoll ist. Die Komplexität des italienischen Marktes wird auch durch den hohen Stellenwert von „wettbewerbsfähigen Preisen“ und von „Qualität der Produkte und Dienstleistungen“ als Erfolgsfaktoren deutlich Personalressourcen Das Ausbildungsniveau der verfügbaren neuen Arbeitskräfte wird insgesamt als positiv betrachtet, wobei aber keiner der Faktoren Exzellenzwerte erreicht. Die besten Bewertungen beziehen sich auf die Verfügbarkeit von Jungakademikern und Vertriebsmitarbeitern, während die Zusammenarbeit zwischen Wirtschaft und Universitäten eher als nicht zufriedenstellend empfunden wird. Aus der Umfrage geht auch hervor, dass die Kompetenzen des Personals in den Unternehmen den Anforderungen der Unternehmen entsprechen. 11 03. 03. Struttura del campione Il questionario predisposto da DEinternational Italia S.r.l. è stato inviato a 1003 società italiane con partecipazione a maggioranza tedesca. La loro distribuzione sul territorio nazionale è illustrata in figura nr. 1. Angaben zu Rücklauf und Struktur Im Rahmen der Umfrage sind 1003 italienische Unternehmen mit einer deutschen Mehrheitsbeteiligung von DEinternational Italia S.r.l. angesprochen worden. Abbildung 1 stellt die geografische Verteilung dieser Unternehmen in Italien dar. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA • 01 • GEOGRAFISCHE VERTEILUNG DELLE AZIENDE TEDESCHE DEUTSCHER UNTERNEHMEN IN ITALIA 2008 IN ITALIEN 2008 Trentino Alto Adige 29 Valle d‘Aosta 0 Lombardia 569 Piemonte 65 Friuli Venezia Giulia 21 Veneto 102 Totale 1003 Fonte: dati della Camera di Commercio Italo-Germanica Liguria 30 Emilia Romagna 82 Gesamt 1003 Quelle: Daten der Deutsch-Italienischen Handelskammer Toscana 31 Umbria 6 Lazio 41 Marche 10 Abruzzo 4 Molise 0 Campania 3 Sardegna 1 Puglia 6 Basilicata 0 Calabria 2 Sicilia 1 12 IKB. Arranger of European Midcap-Acquisition Finance. July 2007 December 2007 June 2008 For the acquisition of Radici Film S.p.A. by Taghleef Industries Senior debt Senior debt Senior debt EUR 20.000.000 EUR 255.000.000 Mandated Lead Arranger Joint Lead Arranger EUR 135.000.000 As Joint Mandated Lead Arrangers and Joint Book Runners July 2007 July 2007 August 2007 ROEN EST ELEMENTI SCAMBIO TERMICO formerly ADP Clearing Senior debt Leveraged Finance Leveraged Finance EUR 47.500.000 US $ 107.000.000 EUR 58.500.000 Mandated Lead Arranger Mandated Lead Arranger Mandated Lead Arranger November 2006 March 2007 September 2006 EUR 115.000.000 Senior Term Loans, Mezzanine Facilities and Revolving Credit Facility EUR 89.000.000 Joint Lead Arranger Mandated Lead Arranger Mandated Lead Arranger Senior debt Senior debt IKB. Committed to enterprise. 20121 Mailand · Via Dante 14 · Tel.: +39 (0)2 7260-1620 · 60322 Frankfurt am Main · Tel.: +49 (0)69 79599-9520 · www.ikb.de Hanno risposto all’indagine 165 imprese a capitale tedesco, con un tasso di risposta del 16,4%. In termini di fatturato le imprese che hanno risposto al questionario rappresentano circa il 20% di tutte le imprese a capitale tedesco e l’occupazione complessiva in Italia delle 165 imprese intervistate sfiora i 25mila dipendenti. Le imprese rispondenti rappresentano adeguatamente le caratteristiche della popolazione complessiva delle imprese a capitale tedesco in Italia. 165 Unternehmen nahmen an der Umfrage teil, was einer Rücklaufquote von 16,4% entspricht. In Bezug auf den Umsatz vertreten diese Firmen ca. 20% des Gesamtbestandes der italienischen Unternehmen mit deutscher Kapitalbeteiligung. Insgesamt beschäftigen diese 165 deutschen Unternehmen in Italien fast 25.000 Mitarbeiter. Die Teilnehmer spiegeln auch die Besonderheiten der Grundgesamtheit wider. La ripartizione per comparti di attività, raffigurata in figura nr. 2, vede prevalere le imprese commerciali (50% del campione); seguono le imprese con attività industriali (36%) e le imprese attive nei servizi (14%). Die sektorielle Verteilung ist in Abbildung 2 dargestellt. Insgesamt besteht eine stärkere Präsenz von Handelsunternehmen (50% der Antworten), gefolgt von den Industrieunternehmen (36%) und dem Dienstleistungsgewerbe (14%). STRUTTURA PER COMPARTO • 02* • STRUKTUR NACH BRANCHEN (numero delle aziende e %) *indicazioni multiple (177) (Anzahl der Unternehmen und %) *Doppelnennungen (177) Commercio Handel 89 (50%) Industria manifatturiera Industrie 63 (36%) Servizi Dienstleistungen 25 (14%) La filiera industriale più numerosa, in coerenza con la composizione dell’insieme delle imprese italiane a capitale tedesco, è quella metalmeccanica (metalli, prodotti in metallo, macchinari ed impianti, strumentazione) con 50 imprese (di cui 21 manifatturiere e 29 commerciali); seguono la filiera chimico-farmaceutica con 20 imprese (di cui 11 manifatturiere), i prodotti alimentari e le bevande (14 imprese, di cui una manifatturiera) e gli altri prodotti di consumo (10 imprese, di cui 5 manifatturiere). 14 Auch die Verteilung nach Branchen entspricht den Eigenschaften des gesamten Bestandes an Unternehmen mit deutscher Beteiligung: An erster Stelle rangieren 50 Unternehmen (21 Industrie- und 29 Handelsunternehmen) aus dem Bereich der Metallverarbeitung (Metalle, Metallprodukte, Maschinen, Anlagen- und Gerätebau), gefolgt gefolgt von der chemisch-pharmazeutischen Branche mit 20 Unternehmen (davon 11 Produzenten). Weitere stark vertretene Branchen sind Lebensmittel und Getränke (14 Firmen, darunter 1 Hersteller) und andere Konsumgüter (10 Firmen, davon 5 Hersteller). Nella grande maggioranza dei casi, le imprese del campione risultano controllate dagli investitori tedeschi; in oltre i tre quarti dei casi, le case-madri tedesche controllano il 100% del capitale. Solo nove imprese (5% del campione) hanno invece maggioranza italiana e capitale tedesco con quote di minoranza. Die meisten Unternehmen haben eine deutsche Mehrheitsbeteiligung und in ¾ der Fälle ist das Stammkapital zu 100% deutsch. Nur neun Firmen (5%) haben eine italienische Mehrheitsbeteiligung. Trotz des hohen Anteils an Handelsunternehmen, die in der Regel weniger Mitarbeiter beschäftigen als die Industrie, ist die Stichprobe durch eine nicht zu vernachlässigende Präsenz von mittelgroßen und großen Unternehmen gekennzeichnet. Ein durchschnittlich großes Unternehmen beschäftigt ca. 150 Mitarbeiter. 14 Firmen (8%) haben sogar mehr als 250 Mitarbeiter. Pur scontando la forte presenza di imprese commerciali, che in genere occupano un numero relativamente piccolo di dipendenti, il campione si caratterizza per una non trascurabile presenza di imprese di media e grande dimensione. La dimensione media delle imprese è infatti pari a 150 dipendenti; ben 14 di esse (8% del totale) hanno in organico oltre 250 dipendenti. In figura nr. 3 è rappresentata la ripartizione del campione per classi dimensionali (in funzione del numero dei dipendenti); tra parentesi è riportato il tasso di risposta per ciascuna classe dimensionale. STRUTTURA PER DIMENSIONE DELLE AZIENDE In Abbildung 3 erkennt man die Aufteilung der Unternehmen nach Größenklassen (nach Mitarbeiterzahl) und deren Anteile am Rücklauf der Umfrage. • 03 • STRUKTUR NACH GRÖSSE DER UNTERNEHMEN (Anzahl der Unternehmen und %) (numero delle aziende e %) Piccole aziende 11-50 65 (39%) Kleinunternehmen 11-50 Aziende medie 51-250 Mittelständische Unternehmen 51-250 Grandi aziende >250 Großunternehmen >250 41 (25%) Microaziende 1-10 Kleinstunternehmen 1-10 42 (26%) 14 (8%) 3 (2%) Ns. / nr. 3 (2%) Keine Angaben 15 Anche la ripartizione per fatturato conferma l’equilibrata presenza nel campione di imprese di varia dimensione. A fronte di un 28% di imprese con fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, all’estremo opposto il 19% delle imprese del campione dichiara un fatturato superiore ai 50 milioni di euro. Auch die Verteilung nach Umsatzgrößen bestätigt die gut gewichtete Präsenz von Unternehmen unterschiedlicher Größen in der Stichprobe. 28% der Unternehmen mit unter 5 Mio. € Umsatz stehen 19% der Firmen mit einem Umsatz von über 50 Mio. € entgegen. Un dato interessante riguarda il rapporto tra esportazioni e fatturato (figura nr. 4). Se oltre la metà delle imprese del campione dichiara di destinare le vendite esclusivamente al mercato interno (39%) o comunque di destinare all’esportazione una quota inferiore al 5% del fatturato (13%), non è trascurabile l’insieme di imprese per le quali le quote all’export raggiungono valori assai elevati: l’8% delle imprese esporta oltre il 55% del proprio fatturato, mentre un altro 3% supera il 40% e un ulteriore 6% il 25%. In particolare, tra le imprese industriali più di una su tre esporta almeno il 25% del proprio fatturato. Besonders interessant ist das Verhältnis zwischen Export und Umsatz (Abbildung 4): Obwohl ca. die Hälfte der befragten Unternehmen ihre Produkte vor allem auf dem italienischen Markt verkauft (39%) oder weniger als 5% des Umsatzes im Export erzielt (13%), ist die Anzahl der Firmen mit hohen Exportanteilen bedeutend. Bei 8% der Unternehmen liegt der Exportanteil über 55%, bei weiteren 3% über 40% und bei zusätzlichen 6% liegt der Anteil bei 25%. Dieses Bild ist besonders stark bei den Industrieunternehmen ausgeprägt, wo ein Drittel der Firmen mindestens 25% des Umsatzes im Export realisiert. PROPENSIONE ALL’ESPORTAZION E • 04 • EXPORTORIENTIERUNG (numero delle aziende e %) 21 (13%) (Anzahl der Unternehmen und %) 8 (5%) 9 (5%) 10 (6%) 5 (3%) 14 (8%) 64 (39%) 34 (21%) 0% 16 1 - 5% 6 - 15% 16 - 25% 26% - 40% 41 - 55% < 56% Ns. / nr. Invented for life? Yes Innovation from Bosch. Innovations from Bosch: “Invented for life” is our mission. We develop innovations that respond today to the global problems of the future. That’s why many of the 14 patents Bosch registers every day contribute to progress in renewable energies, emission reduction and fuel economy. Doing our share for a better future. www.Bosch.it 04. 04.1 04. Situazione e prospettive 04.1 SITUAZIONE ATTUALE Geschäftslage und Erwartungen AKTUELLE LAGE SITUAZIONE COMMERCIALE GESCHÄFTSLAGE Nonostante il momento non certo favorevole per l’economia italiana, dalle risposte delle imprese alle domande riguardanti la congiuntura e le aspettative commerciali traspare quello che oseremmo definire un moderato ottimismo; di sicuro, non emerge la percezione di una crisi profonda. Nel complesso, infatti, quasi quattro imprese su cinque giudicano la loro situazione commerciale buona o soddisfacente (figura nr. 5). Trotz einer deutlichen Verschlechterung der gesamtwirtschaftlichen Rahmenbedingungen äußern die befragten Unternehmen einen gemäßigten Optimismus zur Geschäftslage. Insgesamt bewerten 4/5 der Unternehmen die Geschäftslage als gut oder befriedigend (Abbildung 5). SITUAZIONE ATTUALE • 05 • AKTUELLE LAGE 100% 28 24 32 27 Buona Gut 80% 49 49 35 60% 49 Soddisf. Befried. 40% 20% 21 19 19 16 2 8 Situazione commerciale Geschäftslage Commesse Auftragslage Pur non dovendosi sottovalutare il fatto che oltre un’impresa su cinque (21%) giudichi negativamente la propria situazione commerciale al momento della rilevazione, è pur vero che l’insieme delle imprese che si dichiarano invece molto soddisfatte è più numeroso (28%). La situazione non si modifica in maniera sostanziale se si guarda la situazione delle commesse delle imprese manifatturiere. A fronte di un 19% delle imprese che dichiara un portafoglio commesse in sofferenza, quasi un quarto delle imprese (24%) definisce la situazione delle commesse buona e una metà circa (49%) soddisfacente (il restante 8% delle imprese non ha risposto alla domanda). Analogamente, le imprese che dichiarano di non poter saturare 18 Negativa Schlecht 17 Ns. / nr. 5 Potenzialità produttiva Auslastung der Produktionskapazitäten K. A. Redditività Ertragslage Obwohl man nicht unterschätzen darf, dass mehr als ein Fünftel (21%) der Unternehmen die Geschäftslage als schlecht bewerten, ist der Anteil der Firmen, die sehr zufrieden sind, deutlich größer (28%). Bei der Betrachtung der Auftragslage in der Industrie findet sich eine ähnliche Situation wieder. 19% der Unternehmen, die über eine schlechte Auftragslage berichten, stehen fast ¼ der Firmen (24%) gegenüber, die die Auftragslage als gut und ca. die Hälfte (49%), die sie als befriedigend beurteilt, entgegen. Die übrigen 8% haben die Frage nicht beantwortet. Die Aussagen über die Kapazitätsauslastung sind ähnlich. Die Unternehmen mit geringer Kapazitätsauslastung sind adeguatamente la propria capacità produttiva sono circa la metà (11 contro 20) delle imprese che invece dichiarano una saturazione totale della capacità. nur halb so viele wie die mit hoher Kapazitätsauslastung (11 bzw. 20 Firmen). Wenn man die Antworten in Bezug auf den Tätigkeitsbereich untersucht, stellt man fest, dass es im Dienstleistungssektor mehr positive und bessere Bewertungen gibt. Bei den Unternehmen aus der Industrie und dem Handel ist die Anzahl der positiven und der negativen Bewertungen der Geschäftslage in etwa ausgeglichen (Abbildung 6). In generale, sono le imprese di servizi ad esprimere i giudizi più positivi, mentre per le imprese industriali e per quelle commerciali il numero delle imprese che giudicano positivamente la propria situazione commerciale è sostanzialmente analogo a quello delle imprese che esprimono invece un giudizio negativo (figura nr. 6). SITUAZIONE COMMERCIALE • 06 • GESCHÄFTSLAGE NACH PER COMPARTO HAUPTGESCHÄFTSTÄTIGKEIT 100% 28 27 20 80% Buona Gut 61 46 49 44 60% Soddisf. Befried. 32 40% 20% Negativa Schlecht 25 21 12 19 2 2 Totale Gesamt Industria Industrie Ns. / nr. 12 Commercio Handel K. A. Servizi Dienstleistungen Es ist besonders bemerkenswert, dass keines der teilnehmenden Unternehmen mit mehr als 250 Mitarbeitern die eigene Geschäftslage als schlecht bewertet. (Abbildung 7). In particolare, è interessante osservare come nessuna tra le imprese con più di 250 dipendenti che hanno aderito all’indagine dichiari di attraversare una situazione commerciale negativa (figura nr. 7). SITUAZIONE COMMERCIALE • 07 • GESCHÄFTSLAGE PER DIMENSIONE DELL‘AZIENDA NACH FIRMENGRÖSSE 100% 28 21 25 39 36 Buona Gut 80% 49 48 54 60% 34 64 40% Negativa Schlecht 26 20% 21 2 Totale Gesamt 18 5 Soddisf. Befried. 27 Ns. / nr. K. A. 3 Micro-aziende 1-10 Piccole aziende 11-50 Kleinstunternehmen 1-10 Kleinunternehmen 11-50 Aziende medie 51-250 Mittelständische Unternehmen 51-250 Grandi aziende >250 Großunternehmen >250 19 FATTURATO E REDDITIVITÀ UMSÄTZE UND ERTRÄGE L’andamento previsto per il fatturato 2008 spiega peraltro i giudizi appena commentati. Solo il 7% delle imprese non conta di superare nell’anno in corso le vendite realizzate nel 2007, mentre il 4% prevede un incremento inferiore al 2%. Oltre la metà delle imprese prevede invece un incremento del fatturato superiore al 5% e un quarto delle imprese prevede un miglioramento di almeno il 15% (figura nr. 8). Die Umsatzerwartungen für das Jahr 2008 erklären zum Teil die obigen Bewertungen. Nur 7% bzw. 4% erwarten einen Umsatzrückgang oder eine minimale Steigerung unter 2%. Mehr als die Hälfte der Teilnehmer rechnet hingegen mit einer Umsatzsteigerung von über 5% und ein Viertel erwartet eine Steigerung von über 15% (Abbildung 8). Betrachtet man die Verteilung der Aussagen nach Sektoren, findet man den größten Optimismus wieder im Dienstleistungsbereich. Hier rechnet ein Drittel der Firmen mit einer Umsatzsteigerung von über 15% in 2008. Con riferimento ai comparti di attività, le previsioni migliori si riscontrano per le imprese di servizi, un terzo delle quali prevede per il 2008 una crescita del fatturato superiore al 15%; in relazione alle dimensioni di impresa, le previsioni sull’andamento del 2008 sono migliori per le micro e le piccole imprese (meno di 250 dipendenti), rispetto alle medie ed alle grandi imprese. In Bezug auf die Firmengröße weisen die kleinen Unternehmen (unter 250 Mitarbeiter) positivere Aussichten für das Jahr 2008 auf als die mittleren und die großen Unternehmen. FATTURATO PREVISTO NEL 2008 • 08 • UMSATZERWARTUNGEN 2008 (variazione in % su 2007) 100% 25 80% 27 24 27 22 40% 20% 19 4 7 18 Totale Gesamt 21 5 9 31 32 8 16 20 14 6 6 13 Industria Industrie Commercio Handel 29 20 7 43 24 33 60% (Variation in % gegenüber 2007) 28 14 19 10 19 8 12 15 12 Crescita 5,1-10% Steigerung 5,1-10% 32 4 40 Servizi Dienstleistungen 26 1-10 Micro-aziende Kleinstunternehmen 1 11-50 Piccole aziende Kleinunternehmen Crescita >15% Steigerung >15% 51-250 Aziende medie Mittelständ. Unternehmen 7 14 Crescita 2,1-5% Steigerung 2,1-5% 29 Crescita <2% Steigerung <2% >250 Grandi aziende Großunternehmen Nessuna crescita Keine Steigerung Ns. / nr. K. A. Proporzioni simili si riscontrano sul lato della redditività: il 27% delle imprese dichiara una redditività buona e il 49% soddisfacente, mentre la percentuale di imprese che lamentano una redditività insufficiente è pari al 19%. 20 Ähnliche Verhältnisse findet man auch auf der Seite der Erträge wieder. 27% der Firmen definieren die Ertragslage als gut und 49% als befriedigend, während 19% der Unternehmen eine schlechte Ertragslage erwarten. Gioca d’anticipo. Nuovo ContiWinterContact ™ TS 830. Frenata imbattibile. 21 04.2 PREVISIONI A BREVE E MEDIO TERMINE 04.2 KURZ- UND MITTELFRISTIGE ERWARTUNGEN PROSPETTIVE DI MERCATO ZUKÜNFTIGE GESCHÄFTSLAGE Una conferma a questa tesi viene dalle risposte date alle domande sulle previsioni di sviluppo a breve e medio termine, riportate in figura nr. 9. Per il 2009, il 40% delle imprese si aspetta un miglioramento della situazione commerciale, mentre solo il 16% si aspetta un peggioramento. Le aspettative diventano ancora più positive per il periodo 20102012: un miglioramento è atteso da oltre la metà delle imprese (54%), mentre una su dieci (10%) prevede invece un ulteriore peggioramento. Auch die Erwartungen in Bezug auf die kurz- und mittelfristigen Entwicklungen bestätigen diese Einstellung (Abbildung 9). 40% der Unternehmen erwarten 2009 eine Verbesserung der Geschäftslage und nur 16% befürchten eine Verschlechterung. Für den Zeitraum 2010-2012 sind die Erwartungen sogar noch besser: Mehr als die Hälfte der Unternehmen (54%) erwartet eine Verbesserung und nur 10% befürchten eine weitere Verschlechterung. PREVISIONI SULLO SVILUPPO • 09 • ERWARTUNGEN ZUR COMMERCIALE GESCHÄFTSLAGE 60% 40% 2009 54 50% 40 30% 2010-2012 42 28 20% 16 10% 10 2 Miglioramento • besser Stabile • unverändert Nel breve periodo, sono soprattutto le imprese con oltre 250 addetti (nessuna delle quali ha dichiarato una situazione commerciale critica nel 2008) ad attendere un peggioramento della situazione commerciale: una su tre si attende un peggioramento della congiuntura nel 2009 (figura nr. 10). Per quanto riguarda i settori di attività, sono le imprese industriali – ed in particolare le imprese dei settori automotive e chimico-farmaceutico – ad esprimere le aspettative meno favorevoli nel breve periodo (2009). 22 Contrazione • schlechter 8 Ns. / nr. • K. A. Es ist aber bemerkenswert, dass vor allem die Unternehmen mit mehr als 250 Mitarbeitern eine kurzfristige Verschlechterung erwarten (obwohl keines davon über eine schlechte Geschäftslage für das Jahr 2008 berichtet hat): ein Drittel dieser Unternehmen erwartet eine konjunkturelle Verschlechterung im Jahr 2009 (Abbildung 10). Die Unternehmen aus den Industriebereichen Automotive und Pharma/Chemie äußerten die schlechtesten Erwartungen für 2009. PREVISIONI SULLO SVILUPPO COMMERCIALE • 10 • ERWARTUNGEN ZUR NEL 2 0 0 9 PER COMPARTO GESCHÄFTSLAGE 2 0 0 9 NACH E DIMENSIONE DELL‘AZIENDA BRANCHEN UND FIRMENGRÖSSE 100% 41 33 43 44 38 43 44 80% 60% 43 41 42 44 36 Miglioram. Besser 43 41 41 40% 20% 21 36 24 16 1 2 Totale Gesamt Industria Industrie 13 Commercio Handel 12 14 14 8 5 2 Servizi Dienstleistungen 1-10 Micro-aziende Kleinstunternehmen 11-50 Piccole aziende Kleinunternehmen Contrazione Schlechter 15 51-250 Aziende medie Mittelständ. Unternehmen Stabile Unverändert >250 Grandi aziende Großunternehmen Ns. / nr. K. A. Diese Unterschiede sind weniger ausgeprägt, sowohl in Bezug auf die Firmengröße als auch auf den Tätigkeitsbereich, wenn man die Aussagen für die mittelfristige Entwicklung vergleicht (2010-2012) (siehe Abbildung 11). Le differenze si fanno assai più sfumate, sia con riferimento alle dimensioni di impresa, sia con riferimento ai settori di attività, se si guarda al medio periodo (anni 2010-2012), come mostra la figura nr. 11. PREVISIONI SULLO SVILUPPO COMMERCIALE • 11 • ERWARTUNGEN ZUR NEL 2 010 - 2 01 2 PER COMPARTO GESCHÄFTSLAGE 2 010 - 21 2 NACH E DIMENSIONE DELL‘AZIENDA BRANCHEN UND FIRMENGRÖSSE 100% 54 43 57 64 48 60 51 50 80% Miglioram. Besser 60% 40% 20% 37 28 31 26 11 11 8 9 6 Totale Gesamt Industria Industrie Commercio Handel 4 12 Servizi Dienstleistungen 36 23 20 10 32 14 10 7 8 9 1-10 Micro-aziende Kleinstunternehmen 11-50 Piccole aziende Kleinunternehmen 51-250 Aziende medie Mittelständ. Unternehmen 7 14 >250 Grandi aziende Großunternehmen Stabile Unverändert Contrazione Schlechter Ns. / nr. K. A. 23 Le aspettative di miglioramento della situazione commerciale si basano in larga misura sulle previsioni di ripresa del mercato interno (40% delle imprese). Un ruolo non secondario è attribuito anche al traino delle esportazioni: sia diretto, ovvero per l’aumento della domanda estera soddisfatta dalla stessa impresa (importante per il 10% delle imprese), sia indiretto, ovvero per l’effetto indotto sulla domanda dell’impresa dalla crescita delle esportazioni dei suoi clienti (17% delle imprese); questo vale soprattutto per le imprese del settore automotive (si tratta per lo più di produttori di componenti, che esportano la maggior parte della loro produzione) e per le imprese commerciali (le quali invece vendono prevalentemente i loro prodotti sul mercato interno e dunque si affacciano ai mercati esteri solo in via indiretta, tramite le vendite dei loro clienti). Un impatto positivo è atteso, in particolare dalle imprese di piccola e media dimensione (fino a 250 addetti), anche dai recenti provvedimenti di riduzione del cosiddetto “cuneo fiscale” e dell’imposizione fiscale sulle imprese (10%). Le imprese che prevedono invece un peggioramento della propria situazione attribuiscono le cause di tali negative previsioni al combinarsi di aspettative non favorevoli sull’evoluzione del mercato interno (52% delle risposte), all’inasprirsi della competizione (38%), alla quale temono di non poter fornire risposte adeguate a causa della non favorevole struttura dei costi, alla quale concorrono in ugual misura l’incremento dei prezzi delle materie prime (36%) e la permanenza su livelli comunque elevati rispetto ad altri paesi del costo del lavoro e della pressione fiscale (35%). I fattori di costo appaiono critici soprattutto per le imprese del settore chimico-farmaceutico. È interessante infine osservare come solo 5 imprese tra quelle che dichiarano oggi di trovarsi in una situazione commerciale negativa esprimono aspettative negative anche per gli sviluppi a breve e medio termine; sono invece ben 65 le imprese che si trovano oggi in una situazione giudicata soddisfacente o negativa che prevedono sensibili miglioramenti per il prossimo futuro. 24 Als wichtigster Grund für die Verbesserung der Geschäftslage wird die Wiederbelebung der Binnennachfrage (40%) genannt. Eine nicht unwichtige Rolle wird auch den Exporten zugeordnet, und zwar sowohl direkt über die Steigerung der Exporte des Unternehmens (10%), als auch indirekt über die Exportsteigerung bei den Kunden (17%). Dieser indirekte Effekt wird vor allem bei Unternehmen der Automobilindustrie erwartet (es handelt sich hierbei primär um Zulieferer von Komponenten, die den größten Teil ihrer Produktion exportieren) und bei den Handelsunternehmen (die im Gegenteil nur im Binnenmarkt arbeiten und nur indirekt – über die Exporte ihrer Kunden - auf Auslandsmärkten tätig sind). Die kleinen Unternehmen (bis 250 Mitarbeiter) versprechen sich ebenfalls positive Effekte durch die in diesem Jahr geplante Steuerreform, die den Druck auf die Unternehmen und die Arbeitskosten verringern soll (10%). Bei den befragten Unternehmen, die eine Verschlechterung der Situation vorhersehen, wird vor allem auf die Kombination der nicht ausreichenden Entwicklung des Binnenmarktes (52%) mit der Verschärfung des Wettbewerbs (38%) hingewiesen. Die Unternehmen befürchten aufgrund der ungünstigen Kostensituation die durch die Erhöhung der Rohstoffpreise (36%) und durch die – im Verhältnis zu anderen Ländern – weiterhin hohen Steuern und Arbeitskosten (35%) bedingt ist, den neuen Herausforderungen nicht gerecht werden zu können. Die Kostenfaktoren werden vor allem in der chemischen und pharmazeutischen Branche als kritisch betrachtet. Interessanterweise befürchten nur 5 der Unternehmen, die im laufenden Jahr auf eine schlechte Geschäftslage hinweisen, auch eine negative kurz- und mittelfristige Entwicklung. 65 Unternehmen, die die jetzige Geschäftslage als positiv oder negativ betrachten , erwarten deutliche Verbesserungen in der nahen Zukunft. OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI BESCHÄFTIGUNG UND INVESTITIONEN Il prevalere di aspettative positive trova evidente conferma nelle previsioni riguardanti la dinamica di breve e medio periodo di occupazione e investimenti, illustrate in figura nr. 12. Quasi un terzo delle imprese prevede un incremento del numero di dipendenti nel corso del 2009 e il 41% prevede nuove assunzioni entro il 2012; per contro, solo il 4% delle imprese prevede una riduzione del numero dei dipendenti nel 2009 e il 5% nel periodo 2010-2012. Die positive Erwartungshaltung spiegelt sich auch in den Aussagen über die kurz- und mittelfristige Entwicklung der Mitarbeiterzahl und der Investitionen wider (Abbildung 12). Fast ein Drittel der Firmen plant eine Erweiterung der Mitarbeiterzahl in 2009 und 41% rechnen mit neuen Einstellungen bis 2012. Der Anteil der Firmen, die hingegen eine Reduzierung der Mitarbeiter vorhersehen, beträgt nur 4% in 2009 und 5% im Zeitraum 2010-2012. PROGETTI DI ASSUNZIONE • 12 • BESCHÄFTIGUNGSPLÄNE 61 60% 2009 50% 41 40% 30% 44 2010-2012 32 20% 10% 10 4 Aumento • Zunahme 26 Stabile • unverändert 5 Riduzione • Abnahme 3 Ns. / nr. • K. A. Una situazione analoga si riscontra per quanto riguarda l’andamento atteso degli investimenti (figura nr. 13). Previsioni di un incremento degli investimenti sono espresse dal 36% delle imprese intervistate per il 2009 e dal 43% per il periodo 2010-2012; la percentuale di imprese del campione che prevedono invece una riduzione degli investimenti si limita rispettivamente al 6% per il 2009 e al 5% per il 2010-2012. Ein analoges Ergebnis findet man auch in Bezug auf die Entwicklung der Investitionen (Abbildung 13). 36% sehen eine Erhöhung der Investitionen in 2009 vor, 43% im Zeitraum 2010-2012. Der Anteil der Firmen, die ihre Investitionen reduzieren werden, beläuft sich lediglich auf 6% in 2009 und 5% in 2010-2012. EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI • 13 • INVESTITIONSPLÄNE 60% 2009 55 50% 43 40% 46 2010-2012 36 30% 20% 10% 6 Aumento • Zunahme Stabile • unverändert 5 Riduzione • Abnahme 3 6 Ns. / nr. • K. A. Più controverse appaiono le previsioni riguardanti la redditività, in particolare per il 2009, che vede le imprese con aspettative ottimiste superare solo di poco le imprese con aspettative pessimiste. Ancora una volta, le prospettive di medio termine risultano più favorevoli: oltre un terzo delle imprese prevede infatti un miglioramento della redditività, mentre solo una su 10 si attende un peggioramento. Die Erwartungen in Bezug auf die Ertragslage sind kontroverser, vor allem in Bezug auf 2009, wo die optimistischen Antworten nur um wenige Punkte die negativen Erwartungen übertreffen. Auch in diesem Fall sehen die mittelfristigen Perspektiven besser aus. Mehr als ein Drittel der Firmen erwartet eine Verbesserung der Ertragslage, während nur eine von 10 Firmen auf eine Verschlechterung hindeutet. In sintesi, il quadro relativo all’andamento economico delle imprese ed alle previsioni di breve e medio-lungo periodo presenta tinte in chiaroscuro, come peraltro inevitabile guardando all’attuale congiuntura. Ci sembra però di poter commentare che in grande maggioranza le imprese a capitale tedesco, pur a fronte di un periodo difficile, non prefigurino l’arrivo di una crisi profonda ma ritengano probabile una ripresa, se non già nel 2009 certamente a partire dagli anni successivi. Der aktuellen Konjunkturlage entsprechend beschreiben die Unternehmen ihre Geschäftslage und ihre Erwartungen sowohl mit positiven als auch mit negativen Aspekten. Wir glauben aber zu erkennen, dass die Mehrheit der Unternehmen mit deutscher Beteiligung trotz der schwierigen Lage keine fortdauernde schwerwiegende Krise vorherzusehen scheint und sogar eine leichte Verbesserung für möglich hält – wenn nicht schon ab 2009, dann ab den darauffolgenden Jahren. 27 04.3 04.3 GIUDIZIO DI SINTESI Alla richiesta di un giudizio di sintesi, comunque, il 78% delle imprese a capitale tedesco si è dichiarata soddisfatta dei risultati ottenuti in Italia; delle rimanenti, peraltro, solo il 10% si è dichiarato esplicitamente non soddisfatto, mentre il 12% ha sospeso il proprio giudizio (figura nr. 14). GIUDIZIO DI SINTESI In der Gesamtbewertung waren immerhin 78% der Unternehmen mit deutscher Kapitalbeteiligung mit den Ergebnissen und dem Engagement in Italien grundsätzlich zufrieden. Von den restlichen Firmen brachten nur 10% ausdrücklich ihre Unzufriedenheit zum Ausdruck, da 12% die Frage nicht beantwortet haben (Abbildung 14). • 14 • GESAMTBEWERTUNG (Anzahl der Unternehmen und %) (numero delle aziende e %) 128 (78%) Non soddisfatti Nicht zufrieden 17 (10%) Soddisfatti 20 (12%) Ns. / nr. 28 GESAMTBEWERTUNG K. A. Zufrieden 05. 05. Attrattività dell’Italia e fattori critici di successo sul mercato italiano Standortbewertung und Erfolgsfaktoren in Italien Una sezione del questionario è stata dedicata all’analisi dei fattori di attrattività dell’Italia per gli investitori esteri e dei fattori critici di successo sul mercato italiano. Ein Teil des Fragebogens widmete sich der Analyse von Standortvorteilen und Erfolgsfaktoren aus Sicht der ausländischen Investoren in Italien. 05.1 05.1 ATTRATTIVITÀ DELL’ITALIA AGLI OCCHI DELLE IMPRESE TEDESCHE Nel questionario le aziende hanno classificato 13 argomenti in base alla loro problematicità nella gestione quotidiana dell’impresa. I risultati sono rappresentati nella figura nr. 15. Ben 9 di 13 punti sono stati definiti come problematici/piuttosto problematici. STANDORTFAKTOREN ITALIENS AUS SICHT DER DEUTSCHEN UNTERNEHMEN Im Fragebogen wurden die Unternehmen gebeten, 13 Themen entsprechend ihrer Problematik für den Betriebsalltag zu ordnen. Das Ergebnis ist in Abbildung 15 dargestellt. Neun von den 13 Standortfaktoren wurden als problematisch oder sogar als sehr problematisch bewertet ATTRATTIVITÀ DELL‘ITALIA • 15 • STANDORTFAKTOREN Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6 (1 = positiv / 6 = problematisch) Valutazione media su una scala da 1 a 6 (1 = positivo / 6 = problematico) Fiscalità e tasse Steuern, Abgaben 5,09 Efficienza dell’amministrazione pubblica Effizienz der öffentlichen Verwaltung 4,94 Costo dell’energia Energiekosten 4,74 Condizioni di pagamento e affidabilità Zahlungskonditionen / -moral 4,47 Incentivi per le aziende Fördermittel für Unternehmer 4,47 Diritto del lavoro / sindacati Arbeitsrecht / Gewerkschaften 4,32 Costo del lavoro Löhne / Lohnnebenkosten 4,21 Stabilità politica Politische Stabilität 4,06 Infrastrutture Infrastruktur 3,74 Accesso a tecnologie Zugang zu Technologien 3,44 Presenza di aziende qualificate del settore Präsenz qualifizierter Unternehmen des Sektors 2,83 Presenza di fornitori qualificati Präsenz qualifizierter Lieferanten 2,69 Condizioni di vita per dirigenti stranieri Lebensbedingungen ausländischer Führungskräfte 2,56 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 6,0 29 Le maggiori criticità sono riscontrate per il fattore “fiscalità e tasse”, al quale è stato assegnato un punteggio medio pari a 5,09 in una scala di giudizi variabile da 1 a 6, dove 1 rappresenta un giudizio estremamente positivo e 6 un giudizio estremamente negativo. Fortemente critici anche i giudizi relativi a “(in)efficienza della pubblica amministrazione”, “costo dell’energia”, “condizioni di pagamento da parte dei clienti”; punteggi ampiamente negativi si registrano inoltre per i fattori “incentivi per le imprese”, “relazioni industriali”, “costo del lavoro” e “stabilità politica”. An erster Stelle unter den kritischen Faktoren nannten die Unternehmen den Faktor „Steuern und Abgaben“ der mit 5,09 bewertet wurde (wobei 1 sehr gut und 6 sehr schlecht bedeuten). Weitere Faktoren, die sehr schlecht bewertet wurden, waren die „(In)Effizienz der öffentlichen Verwaltung“, gefolgt von den „Energiekosten“, und der „Zahlungsmoral der Kunden“. Auch die „Fördermittel für Unternehmen“, „Arbeitsrecht und Gewerkschaften“, die „Arbeitskosten“ und die „politische Stabilität“ wurden negativ bewertet. In posizione intermedia troviamo le valutazioni espresse per “infrastrutture” e “accesso a tecnologie innovative”, con punteggi rispettivamente di poco superiore e di poco inferiore alla media. Mit einer mittleren Bewertung fanden wir die „Infrastruktur“ und den „Zugang zu innovativen Technologien“, mit Werten, die entsprechend leicht über und leicht unter dem Durchschnitt lagen. A fronte di questi numerosi fattori negativi, alla dimensione e qualità del mercato interno, motivo principale che spinge le imprese estere ad insediarsi in Italia, non sembrano affiancarsi molti altri elementi di attrattività di paese. Tra questi, figurano le “condizioni di vita per i dirigenti stranieri”, la “presenza di fornitori qualificati” e la “presenza di imprese qualificate del settore”, fattore giudicato evidentemente di stimolo per l’attività delle aziende attive sul mercato italiano. Auf der Seite der Vorteile scheinen, neben der Größe und der Qualität des Binnenmarktes als der wichtigste Grund für die Niederlassung in Italien, wenige weitere Attraktionsfaktoren vorzuliegen. Darunter z. B. die guten „Lebensbedingungen für ausländische Führungskräfte“, die „Präsenz qualifizierter Zulieferer“ und die „Präsenz qualifizierter Wettbewerber“. Dieser letzte Faktor wird eindeutig als Anreiz für das Unternehmen empfunden und somit positiv bewertet. È importante osservare come le valutazioni espresse dai manager delle imprese a capitale tedesco riguardo i fattori di attrattività dell’Italia debbano essere considerate come comparative, in quanto i dirigenti delle imprese multinazionali tendono inevitabilmente ad esprimere i propri giudizi alla luce delle esperienze maturate in altri paesi, per via diretta o indiretta (ovvero attraverso il confronto con i manager delle altre filiali del gruppo di appartenenza). Interessanterweise können die Bewertungen, die von Führungskräften in internationalen Unternehmen geäußert werden, eher als vergleichende Aussagen interpretiert werden, da sie zwangsläufig dazu neigen, Italien anderen Ländern gegenüberstellen, in denen sie direkt oder indirekt über den Informationsaustausch mit anderen Führungskräften der Gruppe Erfahrungswerte gesammelt haben. In generale, l’atteggiamento critico delle imprese a capitale tedesco verso l’attrattività del nostro Paese conferma quanto emerso in passato anche da altre ricerche condotte presso le filiali italiane di imprese multinazionali e con i risultati delle indagini sulla competitività dell’Italia nei confronti degli altri paesi (vedi tabella). 30 Die allgemeine Einstellung der Unternehmen mit deutscher Beteiligung in Bezug auf Italien ist sehr kritisch und bestätigt im Allgemeinen die Ergebnisse anderer Umfragen, die bei internationalen Unternehmen durchgeführt wurden sowie die Ergebnisse der Umfragen über die Wettbewerbsfähigkeit des Standorts Italien im Vergleich zu anderen Ländern (siehe Tabelle). VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’ITALIA, SECONDO LE COMPARAZIONI INTERNAZIONALI Vantaggi Svantaggi Uno dei mercati più ricchi del mondo Inefficacia del sistema politico e della burocrazia Economia in progressiva liberalizzazione Regime fiscale sfavorevole e alti costi indiretti del lavoro Integrata nell’Unione Europea Elevati costi per energia, telecomunicazioni, trasporto aereo Capacità di product design e di branding, soprattutto per i beni del sistema moda Posizione remota del Sud per servire i mercati UE Ampiezza e qualità delle forniture e delle partnerships Sistema infrastrutturale carente, particolarmente nel Sud Elevato potenziale di imprese da acquisire Scarsità di forza lavoro qualificata nelle industrie ad elevata tecnologia Abbondanza di forza lavoro (in particolare al Sud) Carenze nella formazione manageriale Basse spese di R&S, scarsa collaborazione università–industria, basso tasso di utilizzo delle tecnologie dell’informazione Fonti: Corporate Location, Economist Intelligence Unit, KPMG, IMD, World Economic Forum. VOR- UND NACHTEILE ITALIENS IM INTERNATIONALEN VERGLEICH Vorteile Nachteile Italien ist einer der reichsten Märkte der Welt Ineffizienz des politischen Systems und der Bürokratie Wirtschaft mit zunehmender Liberalisierung Ungünstige Steuern und hohe indirekte Arbeitskosten Integriert in die Europäischen Union Hohe Kosten für Energie, Telekommunikation und Flugtransport Fähigkeit zum Produktdesign und Branding, vor allem im Bereich der Modeindustrie Geografische Entfernung des Südens ist ungünstig um die europäischen Märkte zu beliefern Verfügbarkeit und Qualität der Zulieferprodukte und der Partnerschaften Mangelnde Infrastruktur, v. a. im Süden Hohes potential an erwerbsfähigen Unternehmen Geringe Verfügbarkeit von qualifizierten Arbeitskräften für die Hi-Tech-Industrie Verfügbarkeit von Arbeitskräften (vor allem im Süden) Mängel in der Ausbildung von Führungskräften Niedrige Ausgaben für R&D, geringe Zusammenarbeit zwischen den Universitäten und der Industrie, geringe Nutzung von Information Technologies Quelle: Corporate Location, Economist Intelligence Unit, KPMG, IMD, World Economic Forum. 31 05.2 05.2 FATTORI DI SUCCESSO NEL MERCATO ITALIANO Come per il capitolo relativo all’”attrattività dell’Italia” (capitolo 05.1) abbiamo chiesto alle aziende di classificare 13 potenziali fattori di successo. I risultati sono rappresentati nella figura nr. 16. È interessante vedere come, tranne un‘unica eccezione, tutti i fattori di successo siano stati giudicati come “importanti/ abbastanza importanti”. ERFOLGSFAKTOREN AUF DEM ITALIENISCHEN MARKT Wie bei der Analyse der Standortfaktoren (Kap. 05.1) wurden die Unternehmen auch bei dieser Frage gebeten, 13 Erfolgsfaktoren nach ihrer Wichtigkeit in Italien zu ordnen. Das Ergebnis ist in Abbildung 16 dargestellt. Es ist bemerkenswert, dass alle Faktoren bis auf einen als „wichtig“ oder „sehr wichtig“ bezeichnet wurden. FATTORI DI SUCCESSO • 16 • ERFOLGSFAKTOREN NEL MERCATO ITALIANO IM ITALIENISCHEN MARKT Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6 (1 = unwichtig / 6 = sehr wichtig) Valutazione media su una scala da 1 a 6 (1=irrilevante / 6=fondamentale) Informazioni sul mercato Marktinformationen 4,81 Servizio e assistenza al cliente Kundenservice 4,74 Qualità dei prodotti / dei servizi Qualität des Produktes / des Services 4,67 Comprensione della mentalità dei clienti Verständnis der Kundenmentalität 4,63 Prezzi competitivi Kompetitiver Preis 4,56 Flessibilità e adattamento dei prodotti al mercato Flexibilität und Anpassung 4,53 Comprensione della mentalità dei collaboratori Verständnis der Mitarbeitermentalität 4,50 Rispetto delle scadenze (offerte / ordini) Einhaltung von Fristen (Angebote / Aufträge) 4,49 Identificazione di nicchie di mercato Fokussierung auf Marktnischen 4,38 Vicinanza ai clienti Kundennähe 4,28 Innovatività dei prodotti / dei servizi Produkt- / Service-Innovation 4,26 Certificazioni di qualità Qualitätszertifikate 3,99 Inserimento in strutture di settore Einbindung in Branchennetzwerke 3,47 1,0 32 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 6,0 Il punteggio più elevato (4,81 in una scala da 1 a 6) è stato assegnato dalle imprese a capitale tedesco al fattore “conoscenza del mercato”, seguito dai fattori “servizio e assistenza al cliente”, “qualità dei prodotti/servizi”, “comprensione della mentalità dei clienti”, “prezzi competitivi”, “flessibilità e adattamento dei prodotti al mercato”, “comprensione della mentalità dei collaboratori”, “rispetto delle scadenze”, “identificazione di nicchie di mercato”. Tutti questi fattori ottengono punteggi assai simili, compresi tra 4,74 e 4,38. Questi risultati testimoniano con estrema chiarezza come gli investimenti tedeschi siano per lo più orientati alla penetrazione del mercato italiano, in cui, per avere successo è necessario un forte impegno di aderenza alla cultura locale, di segmentazione dell’offerta e di attenzione al cliente, spesso assai esigente. La complessità e competitività del mercato italiano sono confermate dall’importanza attribuita tra i fattori critici di successo sia alla competitività di prezzo, sia alla qualità dei prodotti / servizi offerti. Due soli fattori ottengono un punteggio inferiore a 4: “certificazioni di qualità” (fattore molto rilevante in alcuni settori, ma assai meno in altri) e “inserimento in strutture di settore”. Qualche considerazione a margine di questi risultati. Agli occhi di un outsider il mercato italiano appare per vari motivi estremamente complesso e frammentato, a causa di fattori quali: • le forti specificità culturali (sia rispetto ai paesi del Nord Europa, sia all’interno del Paese tra regione e regione), • la prevalenza di imprese di piccola e media dimensione (le quali sviluppano culture organizzative spesso assai distanti da quelle tipiche delle imprese multinazionali), • la presenza di distretti ad elevata specializzazione, ecc. Alle imprese che operano sul mercato italiano è perciò richiesto un forte sforzo di aderenza alla cultura del Paese. Le difficoltà da affrontare rappresentano tuttavia non soltanto rischi e costi, ma anche un fattore di attrazione per le imprese estere: per l’impresa che vi si è insediata, avere successo su un mercato competitivo, selettivo e segmentato come quello italiano significa dimostrare di avere le carte in regola per affrontare le sfide più complesse della competizione globale: lo dimostra, ad esempio, il fatto che la presenza di concorrenti qualificati sia considerata un fattore di attrazione. Presso l’opinione internazionale si sta facendo strada, se pur debolmente, il convincimento che l’Italia stia effettuando importanti passi in avanti nel processo di allineamento delle proprie strutture ed istituzioni pubbliche e private agli standard europei; ma forte è l’idea che tale allineamento avvenga con ritmi troppo lenti rispetto alle esigenze Unter den Erfolgsfaktoren finden wir an erster Stelle mit der höchsten Bewertung die „Kenntnis des Marktes“ (4,81 auf einer Skala von 1 bis 6) gefolgt von „Kundenservice“, „Qualität der Produkte/Dienstleistungen“, „Verständnis der Mentalität der Kunden“, „konkurrenzfähige Preise“, „Flexibilität und Anpassung“, „Verständnis der Mentalität der Mitarbeiter“, „Einhaltung von Fristen“ und „Fokussierung auf Marktnischen“. Alle diese Faktoren wurden als fast gleichwichtig eingeordnet und wurden mit Punkten zwischen 4,74 und 4,38 bewertet. Diese Ergebnisse bestätigen, dass die deutschen Investitionen in Italien hauptsächlich auf die Durchdringung des italienischen Marktes ausgerichtet sind. Dabei sind einige Faktoren besonders wichtig. Um Erfolge zu erzielen, ist zum Beispiel ein besonders hoher Einsatz zur Anpassung an die lokale Kultur notwendig, ebenso wie die Segmentierung des Angebotes und die Anpassung des Services an den Kunden, der oft sehr anspruchsvoll ist. Die Komplexität des italienischen Marktes wird auch durch den hohen Stellenwert von wettbewerbsfähigen Preisen und von der Qualität der Produkte und Dienstleistungen als Erfolgsfaktoren deutlich. Nur zwei der Faktoren wurden mit weniger als 4 bewertet: „Qualitätszertifikate“ (wobei hier zwischen einzelnen Branchen zu unterscheiden ist, da dieser Faktor in einigen Branchen sehr wichtig ist und in anderen weniger) und „Einbindung in Branchennetzwerke“. An dieser Stelle möchten wir kurz die Ergebnisse kommentieren. Für einen Außenstehenden mag der italienische Markt aus mehrfachen Gründen kompliziert und zersplittert erscheinen. Die Gründe dafür sind unter anderem: • die erheblichen kulturellen Unterschiede (sowohl im Vergleich zu Nordeuropa als auch zwischen den einzelnen Regionen auf der Halbinsel); • eine Mehrzahl kleiner und mittelgroßer Unternehmen (die eigene Organisationskulturen entwickeln, die häufig stark von typischen Organisationsmodellen internationaler Großunternehmen abweichen); • die Konzentration der Unternehmen in hoch spezialisierten Industrieclustern, usw. Unternehmen, die im italienischen Markt agieren, müssen sich erheblich an die örtlichen Gegebenheiten anpassen. Die zu überwindenden Schwierigkeiten werden aber nicht nur als Risiken und Kosten empfunden, sondern auch als positiver Faktor: Sich in einem solch selektiven und segmentierten Markt wie den italienischen erfolgreich zu etablieren, wird von den Unternehmen als Bestätigung der eigenen Wettbewerbsfähigkeit wahrgenommen und als Beweis dafür, dass man auch den größeren Herausforderungen des globalen Wettbewerbs gewachsen ist. Diese Einstellung 33 poste dall’economia globale. I risultati dell’indagine condotta presso le imprese tedesche in Italia sembrano confermare inoltre come la reputazione del paese presso gli investitori internazionali continui ad alimentarsi almeno in parte di informazioni imperfette, ovverosia che si fondi su un ristretto numero di fonti e di elementi di giudizio, non esenti da un certo grado di spettacolarità (ad esempio, ingovernabilità cronica, criminalità organizzata, ecc.). Basti osservare come uno degli indici più considerati a livello mondiale, il Competitiveness Index del World Economic Forum, posizioni l’Italia solo al 46° rango mondiale, preceduta non solo dalla totalità dei paesi avanzati, ma anche dalla maggior parte dei paesi del centro ed est Europa e del Medio Oriente. Al di là delle azioni necessarie per alleviare le principali criticità segnalate dagli investitori internazionali, è evidente che il miglioramento della reputazione internazionale dell’Italia richiede anche l’avvio di un’azione organica e capillare di marketing territoriale, rimasta sino ad oggi assolutamente carente sia a livello nazionale, sia a livello locale. wird auch dadurch bestätigt, dass die Präsenz von qualifizierten Wettbewerbern als ein wichtiger Standortfaktor angesehen wird. Auf internationaler Ebene setzt sich vorsichtig die Überzeugung durch, dass Italien einige wichtige Schritte zur Anpassung seiner öffentlichen und privaten Strukturen an die europäischen Standards unternommen hat. Stark ist aber die Auffassung, dass diese Anpassung gemessen an den Anforderungen der globalen Wirtschaft zu langsam erfolgt. Die Ergebnisse der Umfrage bestätigen den Eindruck, dass die Meinung der internationalen Investoren über Italien weiterhin durch unvollständige oder ungenaue Informationen beeinflusst wird. Oft wird diese Meinung von einer beschränkten Anzahl von Informationsquellen und Entscheidungsfaktoren beeinflusst, die nicht frei sind von gewissen Vorurteilen, und deren Bedeutung in der subjektiven Wahrnehmung überbewertet wird (z. B. die Aussagen über die chronische „Unregierbarkeit“ des Landes oder die organisierte Kriminalität). Man schaue dazu auch auf einen der weltweit bedeutendsten Indizes der Wettbewerbsfähigkeit – der „Competitiveness Index“ des World Economic Forum – , in dem Italien an 46. Stelle rangiert, hinter sämtlichen industrialisierten Ländern, aber auch hinter den meisten Ländern Osteuropas und des mittleren Ostens. Neben gezielten Maßnahmen zur Lösung der kritischen Aspekte, die von internationalen Investoren aufgezeigt werden, braucht Italien also ganz eindeutig ein strukturiertes, kapillares Standortmarketing um den internationalen Ruf des Landes zu verbessern. Diese Maßnahmen waren bisher - sowohl auf nationaler wie auf lokaler Ebene - nicht ausreichend. 34 06. 06.1 06. Personale e caratteristiche 06.1 LIVELLO DI FORMAZIONE E MERCATO DEL LAVORO Personal und Kernkompetenzen AUSBILDUNGSNIVEAU UND ARBEITSMARKT L’ultima sezione del questionario focalizza l’attenzione su disponibilità e caratteristiche delle risorse umane e sulle qualità fondamentali del personale, argomenti di cruciale interesse per le imprese multinazionali. Le risposte al questionario forniscono una base informativa di estremo interesse per orientare l’offerta formativa e i progetti di sviluppo in questo ambito. Im letzten Teil der Umfrage wurde die Aufmerksamkeit auf ein - vor allem für international tätige Unternehmen - sehr wichtiges Thema gerichtet: die Verfügbarkeit und die Qualität von Personal und dessen wichtigste Kernkompetenzen. Die Antworten der Unternehmen liefern eine interessante Informationsgrundlage bei der Planung von Bildungsprogrammen und von Entwicklungsprojekten in diesem Bereich. In generale, i giudizi espressi dalle imprese tedesche su questo tema sono complessivamente soddisfacenti: su sette fattori presi in considerazione, di uno solo è dato un giudizio parzialmente negativo, mentre nei rimanenti casi si registrano sempre giudizi positivi, anche se mai si registrano livelli di eccellenza (figura nr. 17). Die Aussagen der Umfrageteilnehmer zu diesem Thema sind insgesamt positiv. Nur einer von den sieben zu betrachtenden Faktoren wurde teilweise negativ bewertet. Die anderen sechs Faktoren erhielten durchgehend positive Bewertungen, wobei aber keiner die Bestnote bekam. (Abbildung 17). LIVELLO DI FORMAZIONE E • 17 • AUSBILDUNGSNIVEAU UND VERFÜGBARKEIT DISPONIBILITÀ DELLE RISORSE UMANE VON PERSONALRESSOURCEN Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6 (1= positiv / 6=negativ) Valutazione media su una scala da 1 a 6 (1 = positivo / 6 = negativo) Collaborazione università-imprese Zusammenarbeit Hochschulen - Privatwirtschaft 3,77 Livello formativo dei tecnici qualificati Ausbildungsniveau Facharbeiter 3,35 Orientamento pratico Praxisorientierung 3,30 Disponibilità di personale tecnico Personalverfügbarkeit im gewerblichen Bereich 3,26 Livello formativo universitario Ausbildungsniveau Akademiker 3,24 Disponibilità di personale commerciale Personalverfügbarkeit im kaufmännischen Bereich 2,90 Disponibilità di laureati Personalverfügbarkeit Akademiker 2,68 1,0 1,5 In una scala da 1 (giudizio estremamente positivo) a 6 (giudizio estremamente negativo), il livello formativo del personale laureato al primo impiego è valutato 3,24, mentre quello del personale tecnico qualificato ottiene 3,35. Su valori analoghi le valutazioni relative all’“orientamento 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 6,0 Auf einer Skala von eins (sehr positiv) bis sechs (sehr negativ) wurde das Ausbildungsniveau der Berufseinsteiger bei Akademikern mit 3,24 und bei qualifizierten Facharbeitern mit 3,35 bewertet. Ähnlich war auch die Beurteilung der „Praxisorientierung“ beim Personal und die Beurteilung der 35 pratico” e alla “disponibilità di personale tecnico”. Le valutazioni più positive riguardano la “disponibilità di laureati” e la “disponibilità di personale commerciale”, mentre un giudizio più critico è espresso sugli aspetti riguardanti la “collaborazione università-imprese”. „Verfügbarkeit von technischen Arbeitskräften“. Am positivsten äußerten sich die Firmen über die „Verfügbarkeit von Akademikern“ und die „Verfügbarkeit von kaufmännischem Personal“. Die „Zusammenarbeit zwischen Hochschulen und Privatwirtschaft“ wurde als sehr kritisch bewertet. Come conseguenza della scarsa disponibilità di personale le aziende citano la necessità di provvedere a corsi di formazione costosi e impegnativi. La perdita di occasioni di crescita viene citata di meno e la delocalizzazione o l’outsourcing non vengono citate come conseguenze. Als wichtigste Konsequenz aus dem fehlenden Angebot an Personal nannten die Unternehmen die „Notwendigkeit aufwendiger Schulungen“. Nur selten wird bedauert, dass „Wachstumschancen ungenutzt bleiben“. Die „Verlagerung von Unternehmensteilen“ und „Outsourcing“ wurden nicht als mögliche Konsequenzen genannt. 06.2 CARATTERISTICHE 06.2 PRINCIPALI Nell’ultimo capitolo dell’inchiesta abbiamo chiesto alle aziende di identificare le caratteristiche che ritengono più importanti nelle loro risorse umane. Nella figura nr. 18 è rappresentata questa classifica. KERNKOMPETENZEN I giudizi sono stati molto diversi tra loro e denotano diversi criteri di valutazione - a differenza di quello che abbiamo visto nelle classifiche richieste per altri argomenti in questa inchiesta. Die Unternehmen wurden außerdem gebeten, aus einer Liste von zehn Kernkompetenzen des Personals die fünf wichtigsten zu identifizieren. Die entsprechende Rangordnung ist in der Abbildung 18 grafisch dargestellt. Im Unterschied zu anderen Themen, die bereits zuvor analysiert wurden, ergab diese Frage untereinander abweichende Ergebnisse, die auf recht unterschiedliche Bewertungskriterien hindeuten. La valutazione delle caratteristiche rappresenta una indicazione importante per le istituzioni e le società che si Die Rangordnung und die Bewertung der Kernkompetenzen der Angestellten stellen eine wichtige Informationsgrund- CARATTERISTICHE PRINCIPA LI • 18 • KERNKOMPETENZEN (GRADUATORIA) (RANGORDNUNG) Valutazione in base al numero di citazione tra le 5 qualifiche principali Bewertung nach Häufigkeit ihrer Nennung als die 5 wichtigsten Kompetenzen Orientamento al cliente Kundenorientierung 63,6 Capacità di lavorare in team Fähigkeit zum Teamwork 61,2 Capacità di “problem solving“ e flessibilità Fähigkeit zur Problemlösung und Flexibilität 57,6 Competenza tecnica Fachkompetenz 52,1 Lingue straniere Fremdsprachen 50,3 Orientamento alla qualità Qualitätsorientierung 41,2 Indipendenza di ragionamento e di azione Unabhängigkeit im Denken und Handeln 27,9 Modo di pensare e di agire imprenditoriale Unternehmerisches Denken und Handeln 20,0 Competenze sociali (“social skills“) Soziale Kompetenz 12,7 Competenze interculturali Interkulturelle Kompetenz 10,3 0 36 10 20 30 40 50 60 70 3,57 3,56 80 90 100% lage für Institutionen und Gesellschaften dar, die sich mit dem Thema der Aus- und Weiterbildung beschäftigen. occupano di formazione. Lo stesso si può dire anche per le risposte alla seconda domanda, che chiedeva di indicare in quale misura le caratteristiche fossero effettivamente presenti nel personale (figura nr. 19). Eben so wichtig sind auch Aussagen über das tatsächliche Vorhandensein solcher Eigenschaften im Unternehmen (Abbildung 19). Der Vergleich der Abbildungen 18 (wichtigste Kernkompetenzen) und 19 (Vorhandensein der Kernkompetenzen) zeigt, dass – bis auf wenige Ausnahmen – beide Grafiken ähnlich verlaufen. Das bedeutet, dass die wichtigsten Eigenschaften auch tatsächlich in ausreichendem Maße beim Personal vorhanden sind. Dal confronto delle figure 18 (caratteristiche più importanti) e 19 (misura in cui sono effettivamente presenti ) si nota che –tranne poche eccezioni – sono simili, in altre parole, che le caratteristiche ritenute più importanti sono anche effettivamente presenti in grado accettabile. Nel caso delle caratteristiche principali (“orientamento al cliente”, “capacità di lavorare in team”, “problem solving e flessibilità” e la “competenza tecnica”) troviamo una notevole concordanza tra la richiesta e la disponibilità. Vor allem bei den vier wichtigsten Kompetenzen („Kundenorientierung“, „Fähigkeit zur Teamarbeit“, „Fähigkeit zur Problemlösung/Flexibilität“ und „Fachkompetenz“) findet man einen hohen Entsprechungsgrad. Zusammenfassend kann man sagen, dass das Angebot auf dem italienischen Arbeitsmarkt den Anforderungen der Unternehmen im allgemeinen gerecht wird. Complessivamente si può dire che l’offerta sul mercato del lavoro italiano è in linea con le esigenze delle aziende. In una scala da 1 (assente) a 6 (presente) ai fattori individuati quali critici è per lo più assegnato un punteggio superiore a 3 punti. L’unica eccezione è costituita dalla conoscenza delle lingue straniere, ritenuta diffusa nel personale in misura appena sufficiente, mentre la competenza considerata più importante (orientamento al cliente) è anche quella ritenuta maggiormente presente nelle risorse umane reclutate. Auf einer Bewertungsskala von 1 (nicht vorhanden) bis 6 (vorhanden) wurden die wichtigsten Eigenschaften stets besser als 3 bewertet. Einzige Ausnahme ist die „Kenntnis von Fremdsprachen“, die im Personal als „knapp ausreichend vorhanden“ bewertet wurde. Die wichtigste Kompetenz (Kundenorientierung) ist auch am meisten im Personal vorhanden. MISURA IN CUI SONO EFFETTIVAMENTE • 19 • MASS, IN DEM DIE PRESENTI QUESTE CARATTERISTICHE EIGENSCHAFTEN VORHANDEN SIND Mittlere Bewertung auf einer Skala von 1 bis 6 (1= nicht vorhanden / 6= vorhanden) Valutazione media su una scala da 1 a 6 (1= assente / 6 = presente) Orientamento al cliente Kundenorientierung 3,72 Capacità di lavorare in team Fähigkeit zum Teamwork 3,13 Capacità di “problem solving“ e flessibilità Fähigkeit zur Problemlösung und Flexibilität 3,27 Competenza tecnica Fachkompetenz 3,60 Lingue straniere Fremdsprachen 2,78 Orientamento alla qualità Qualitätsorientierung 3,46 Indipendenza di ragionamento e di azione Unabhängigkeit im Denken und Handeln 2,96 Modo di pensare e di agire imprenditoriale Unternehmerisches Denken und Handeln 2,47 Competenze sociali (“social skills“) Soziale Kompetenz 3,29 Competenze interculturali Interkulturelle Kompetenz 3,06 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 6,0 37 06.3 06.3 ARGOMENTI DI RILEVANZA FUTURA Nell’ultima domanda abbiamo chiesto alle aziende di indicare la tendenza dello sviluppo della rilevanza di alcuni argomenti per le imprese. I risultati sono rappresentati nella figura nr. 20. ZUKUNFTSTHEMEN In der letzten Frage äußerten sich die Unternehmen zu den möglichen Entwicklungstrends. Abbildung 20 fasst diese Ergebnisse zusammen. Fast zwei Drittel der Unternehmen sehen in den nächsten Jahren eine zunehmende Bedeutung des Themas „Innovation”. Mehr als die Hälfte der Unternehmen erwartet auch eine wachsende Bedeutung der Faktoren „englische Sprachkenntnisse“, „Teamarbeit“, „Prozesse, Produktivität und Controlling“. Quasi i due terzi delle imprese a capitale tedesco ritengono che l’argomento “innovazione” aumenterà nei prossimi anni la propria importanza. Un aumento di rilevanza è atteso da oltre la metà delle imprese anche per i fattori “lingua inglese”, “lavoro in team”, “processi, produttività e controlling”. All’estremo opposto, meno di un terzo delle imprese ritiene che gli argomenti “Tecniche di lavoro”; “Mercati e clienti in paesi di esportazione”, “Competenze sociali” aumenteranno la loro importanza nei prossimi anni. Am anderen Ende glaubt nur weniger als ein Drittel der Unternehmen an eine künftig steigende Bedeutung von „Arbeitstechniken”, „Märkte und Kunden in den Exportländern“ und „Soziale Kompetenz“. Ähnliches kann man auch für „deutsche Sprachkenntnisse“ sagen. Dieser Faktor zeigt eine absteigende Tendenz und bewegt sich in Gegenrichtung zu „englischen Sprachkenntnissen“, der als zweitwichtigster Faktor identifiziert wurde und sogar in Zukunft weiter an Bedeutung gewinnen soll. Lo stesso vale anche per il fattore „conoscenza della lingua tedesca“, che si muove in controtendenza rispetto alla “conoscenza dell’inglese“ che si mantiene solida al secondo posto nella classifica e guadagnerà addirittura ulteriore importanza anche in futuro. ARGOMENTI CHE IN FUTURO ACQUISTERANNO • 20 • THEMEN, DIE IM UNTERNEHMEN ZUKÜNFTIG MAGGIORE RILEVANZA NELLE AZIENDE GRÖSSERE BEDEUTUNG ERHALTEN Valutazione in base alla frequenza di citazione Bewertung nach Häufigkeit ihrer Nennung Innovazione Innovation 66,1 Lingua straniera inglese Fremdsprache Englisch 61,2 Lavoro in team Teamwork 58,2 Processi, produttività, controlling Prozesse, Produktivität, Controlling 52,1 Informatica Informatik 48,5 Mercati e clienti in Italia Märkte und Kunden in Italien 40,6 Acquisti e globalizzazione Einkauf und Globalisierung 38,2 Tecniche di lavoro Arbeitstechniken 32,1 Mercati e clienti in paesi di esportazione Märkte und Kunden in Exportländern 30,3 Competenze sociali (social skills) Soziale Kompetenz 27,9 Lingua straniera tedesco Fremdsprache Deutsch 21,8 0,0 38 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Solo diritto del lavoro. Dal 1925 Toffoletto e Soci nasce nel 1925, per occuparsi, dapprima prevalentemente e poi esclusivamente, di tutti gli aspetti del diritto del lavoro: non soltanto l’assistenza giudiziale, ma una consulenza a 360° sui temi legati alle risorse umane, dai processi di ristrutturazione alla redazione delle procedure interne. Dal maggio 2007 ha stretto un accordo con lo Studio De Luca Tamajo - Boursier Niutta, presente a Roma, Napoli e Torino, che si è successivamente rafforzato con uno scambio reciproco di partecipazioni, così da diventare la più grande organizzazione di giuslavoristi presente sul mercato italiano. CHRIS GILMOUR “Fiat 500”- cartone e colla - scala 1:1 - 2002 - Collezione Studio Toffoletto - Milano TOFFOLETTO Studio Legale Via Rovello, 12 20121 Milano Tel. + 39 02 72144.1 Fax + 39 02 72144.500 www.toffoletto.it www.iuslaboris.com A livello internazionale, Toffoletto e Soci ha contribuito alla costituzione, nel 2001, di Ius Laboris, Human Resources Global Lawyers, un’alleanza che ha studi membri in 45 paesi del mondo (www.iuslaboris.com) e copertura in più di 100 giurisdizioni. Ius Laboris, riunendo più di 2.500 avvocati, condivide investimenti, conoscenze ed esperienze che le consentono di agire come un unico studio. - NAPOLI - TORINO in alleanza con De Luca Tamajo Boursier Niutta ROMA CERTIFICATO DA DNV UNI EN ISO 9001/2000 I soci di questo Studio aderiscono ad AGI Avvocati Giuslavoristi Italiani 39 STUDIO ALBERTO TROILO TOFFOLETTO Giesecke & Devrient Italia, filiale della societa’ tedesca con base a Monaco di Baviera, e’ leader sul mercato nel settore delle smart cards nonche’ fornitore di soluzioni ad ampio raggio, incluse le telecomunicazioni, i pagamenti elettronici, i trasporti, l’assistenza sanitaria, l’identita’ e la sicurezza IT (PKI) Contatti: Giesecke & Devrient Italia Srl Stefania Basile, Marketing Manager Corso Garibaldi 50, Milano (Italia) Tel: +39-02 888 96 101 Fax: +39-02 888 96 140 E-mail: [email protected] www.gi-de.com Gruppo Contship Italia: company profile Il business principale del Gruppo Contship Italia è rappresentato dagli investimenti nei Terminal Marittimi e da tutte quelle attività accessorie che portano valore aggiunto al “core business” quali il trasporto intermodale e i servizi di logistica e distribuzione container. Contship Italia è parte del più importante network terminalista Europeo (Eurokai – Amburgo). Nel 2007, la holding Contship Italia ha consolidato (dato gestionale) un fatturato di 333 milioni di €. Gli impiegati nelle società sono oltre 2500. Nel 2007 i terminal marittimi del gruppo hanno movimentato 6 milioni di Teu (twenty equivalent unit). Contship Italia opera direttamente nei porti di: • La Spezia, La Spezia Container Terminal – LSCT; • Livorno, Terminal Darsena Toscana – TDT; • Gioia Tauro, Medcenter Container Terminal – MCT; • Ravenna, Terminal Contenitori Ravenna – TCR; • Salerno, Salerno Container Terminal – SCT; • Cagliari, Cagliari International Container Terminal – CICT. • Tangeri, Eurogate Tanger (start up) I servizi di trasporto intermodale sono offerti dalle controllate: • Sogemar, Milano • Hannibal, Milano Le società di trasporto intermodale offrono un elevato numero di connessioni ferroviarie giornaliere attive tra i Terminal Marittimi ed i principali mercati nazionali ed europei (nel 2007 sono stati trasportati oltre 300.000 TEU). Contship Italia, attraverso un network di società partecipate, offre inoltre servizi logistici a valore aggiunto quali Container freight station, Movimentazione Merce Varia, Manutenzione equipment, Gestione inland terminal, Servizi doganali e Groupage. ll gruppo Contship Italia è impegnato nello sviluppo di una logistica sostenibile nel rispetto dell’ambiente di lavoro e dei territori in cui esso opera. L’uso del trasporto intermodale come strategia di business ha permesso il risparmio di circa 300 milioni di kg di emissioni di Co2 nel triennio 2004-2006. Nei porti, inoltre, sono stati realizzati ingenti investimenti in sistemi di riduzione delle polveri che hanno permesso la crescita dei volumi movimentati a “impatto zero” sul fronte ambientale. Con il progetto PORTO LAB infine Contship Italia incontra oltre 12.000 alunni all’anno di 72 scuole (elementari e media) italiane che, visitando le strutture portuali e dei centri intermodali, vivono l’esperienza e la cultura del trasporto e della portualità. Il mare diventa un elemento che avvicina ed il porto si trasforma in un crocevia di culture beni e persone; un laboratorio a cielo aperto. Contatti: Contship Italia SpA Direzione Marketing & Corporate Image Via Magenta, 60 20017 Lucernate di Rho (Mi) www.contshipitalia.com [email protected] 40 DEinternational Italia S.r.l. DEinternational: IL MARCHIO DEI SERVIZI DELLE AHK Servizi equivalenti con gli stessi standard di qualità ed una elevata professionalità in tutto il mondo. Questo approccio risponde alle esigenze delle piccole e medie aziende che operano o vogliono operare nei mercati esteri. La rete delle Camere di commercio tedesche all’estero con le sue 120 sedi in 80 nazioni e oltre 1.600 dipendenti è la riposta operativa per la promozione bilaterale del commercio estero. DEinternational Italia S.r.l. è la società di servizi della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italia). Ogni anno rispondiamo alle richieste di informazioni di 4.000 aziende tedesche e italiane, assistiamo 1.200 clienti fissi, che usufruiscono con regolarità dei nostri servizi, e introduciamo con successo oltre 150 aziende tedesche ed italiane rispettivamente sul mercato italiano e su quello tedesco. I NOSTRI SERVIZI INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE • definizione di strategie di marketing • ricerca e selezione di potenziali partner commerciali • organizzazione di presentazioni e assistenza bilingue nelle trattative • ricerche di indirizzi • ricerche di mercato • consulenza per sovvenzioni • pool di aziende ENERGIE RINNOVABILI • transfer di tecnologie • contatti con produttori tedeschi • organizzazione di convegni • partecipazione a fiere • formazione di “Energy Manager” MERGERS & ACQUISITIONS • ricerca di aziende per acquisizione o partecipazione • selezione di società di servizi tecnici • ricerca di immobili commerciali ACQUISIZIONE DI INVESTITORI • presentazioni per investitori • promozione del territorio • workshop settoriali • delegazioni di potenziali investitori • assistenza durante gli incontri con singoli potenziali investitori DIRITTO & TASSE • costituzione di società • informazioni sulla solvibilità • rimborso IVA tedesca (Mehrwertsteuer) • servizi fiscali • contabilità per conto terzi • arbitrato • mediazione • recupero crediti • management degli imballaggi • recycling / sistemi CONTATTI DEinternational Italia Srl. Via Napo Torriani 29 I -20124 Milano www.DEinternational.it Lara Scholz Tel. ++39-02-398009-06 [email protected] Heinz-Georg Krolovitsch Tel. ++39-02-398009-29 [email protected] 41 42 Programma delle manifestazioni 2009 Veranstaltungsplan 2009 Le manifestazioni della Ahk Italia Die Veranstaltungen der AHK Italien Febbraio: Ricevimento annuale, Milano Februar: Jahresempfang, Mailand Febbraio: Conferenza stampa per la presentazione dell’indagine su “Strategie di internazionalizzazione delle aziende italiane ed esperienze in Germania“, Milano Februar: Pressekonferenz zur Vorstellung der Ergebnisse der Umfrage „Internationalisierungs-Strategien italienischer Unternehmen und Erfahrungen im Investitionsstandort Deutschland“, Mailand 02.06.2009: 3. Giornata dell’economia italo-tedesca (focus: Bassa Sassonia) con la partecipazione del Primo Ministro Wulff, Milano 02.06.2009: 3. Deutsch-Italienischer Wirtschaftstag (Schwerpunkt: Niedersachsen) mit Ministerpräsident Wulff, Mailand Ottobre: Conferenza stampa per la presentazione dell’indagine “Esportatori italiani sul mercato tedesco: esperienze e fattori di successo 2009/2010“, Milano Oktober: Pressekonferenz zur Vorstellung der Ergebnisse der Umfrage „Italienische Exportunternehmen auf dem deutschen Markt – Erfahrungen und Erfolgsfaktoren 2009/2010“, Mailand Le Manifestazioni di DEinternational Die Veranstaltungen der DEinternational 25. – 27.02.2009: “Industria Solare tedesca in Italia – Aspettative, esperienze, successi“ serie di presentazioni in 3 città tedesche 25. – 27.02.2009: „Deutsche Solarindustrie in Italien – Erwartungen, Erfahrungen, Erfolge“ Experten berichten, Präsentationsreihe in 3 Städten in Deutschland Marzo: Congresso sulle energie rinnovabili, in collaborazione con Confindustria Piemonte , Torino März: Kongress zum Thema Erneuerbare Energien, in Zusammenarbeit mit Confindustria Piemonte, Turin 07. – 09.05.2009: Fiera “Solarexpo“: partecipazioni collettive di Baviera, Assia, Renania Settentrionale-Vestfalia, Renania Palatinato e Turingia; “Giornata Tedesca”, Verona 07. – 09.05.2009: Messe „Solarexpo“ Gemeinschaftsstände Bayern, Hessen, Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz, Thüringen; Deutscher Tag, Verona Maggio: Fiera “Intersolar“, Forum italo-germanico sulle energie rinnovabili, Monaco di Baviera Mai: Messe „Intersolar“, Deutsch-Italienisches Wirtschaftsforum Erneuerbare Energien, München 1° semestre: “Investire in Renania Settentrionale-Vestfalia, focus: industria farmaceutica“, Milano 1. Halbjahr: „Investitions-Standort Nordrhein-Westfalen, Fokus: Pharmazeutische Industrie“, Mailand 1° semestre: “Investire in Baviera, focus: sensori, nanotecnologie, biotecnologie“, Luogo da definire 1. Halbjahr: „Investitions-Standort Bayern, Fokus: Sensorik, Nanotechnologie oder Biotechnologie, Ort: noch offen 1° semestre: “Investire nella regione del Reno e del Meno, focus: biotecnologie“, luogo da definire 1. Halbjahr: „Investitions-Standort Rhein/Main, Fokus: Biotechnologie, Ort: noch offen 2° semestre: Pubblicazione monografica su Renania Settentrionale-Vestfalia (cluster e parchi tecnologici e industriali) 2. Halbjahr: Ländermagazin NRW (Gewerbeparks, Wissenschafts- und Technologiestandorte, Cluster) Ottobre: Congresso (tema e luogo da definire) Oktober: Fachkongress (Thema noch offen), Mailand Tutto l’anno: Corso di formazione per Energy Manager Ganzjährig: Weiterbildungskurs Energy-Manager DEinternational Italia S.r.l. DEinternational: DIE SERVICEMARKE DER AHKs MERGERS & ACQUISITIONS Vergleichbare Dienstleistungen mit einheitlichen Qualitätsstandards und hoher Professionalität weltweit. Mit diesem Ansatz wird den Erwartungen insbesondere der kleinen- und mittelständischen Unternehmen entsprochen, die auf Auslandsmärkten tätig sind oder sein wollen. • Vermittlung von Unternehmen für Übernahme oder Beteiligung • Suche von technischen Serviceunternehmen • Suche von gewerblichen Immobilien Das Netz der deutschen Auslandshandelskammern (AHKs) mit seinen 120 Standorten in 80 Ländern und über 1.600 Mitarbeitern ist die operative Antwort zur Förderung der deutschen Außenwirtschaft. INVESTORENWERBUNG DEinternational Italia S.r.l. ist die Dienstleistungsgesellschaft der Deutsch-Italienischen Handelskammer (AHK Italien). Wir bearbeiten jährlich rund 4.000 Anfragen von Unternehmen aus Deutschland und Italien, betreuen ca.1.200 feste Kunden, die regelmäßig Dienstleistungen in Anspruch nehmen und führen jedes Jahr rund 150 deutsche und italienische Unternehmen erfolgreich auf den jeweiligen Zielmärkten ein. UNSERE DIENSTLEISTUNGEN INDIVIDUELLE ABSATZBERATUNG • Definition von Markteintrittsstrategien • Vermittlung potentieller Geschäftspartner • Organisation von Geschäftsterminen und Verhandlungsunterstützung • Adressrecherchen • Marktstudien • Fördermittel-Beratung • Firmenpool ERNEUERBARE ENERGIEN • Vermittlung von Importeuren und Installateuren • Marktinformationen und Auskünfte zum italienischen Energieeinspeisungsgesetz „conto energia“ • Ausbildung von „Energy Manager“ • Energie-Effizienz • Gruppenbeteiligung auf Fachmessen • Organisation von Kongressen und Präsentationen • Standortwerbung und Investorenveranstaltungen • Branchenworkshops • Delegationsreisen italienischer potentieller Investoren nach Deutschland • Betreuung bei individuellen Terminen mit potentiellen Investore. RECHT & STEUERN • Firmengründungen • Bonitätsprüfungen • Mehrwertsteuerrückerstattung • Fiskalservice • Buchhaltung für Dritte • Schiedsverfahren • Mediation • Inkasso • Verpackungsmanagement • Recycling / Pfandsysteme KONTAKTE DEinternational Italia Srl. Via Napo Torriani 29 I -20124 Milano www.DEinternational.it Lara Scholz Tel. ++39-02-398009-06 [email protected] Heinz-Georg Krolovitsch Tel. ++39-02-398009-29 [email protected] 43 TRADIZIONE ITALO-GERMANICA DA 40 ANNI DEUTSCH-ITALIENISCHE TRADITION SEIT 40 JAHREN Offriamo in lingua tedesca servizi di consulenza ed assistenza a 360°, con elevati standard di qualità ed affidabilità tramite impegno personalizzato: Wir bieten 360° Betreuungs- und Beratungsleistungen in deutscher Sprache mit hohen Qualitäts-Standards dank unserem persönlichen Einsatz und einer individuellen Betreuung: ÿ Costituzione di società, istituzione di succursali ÿ Redazione di bilanci ÿ Unternehmensgründungen, Errichtung von Zweigniederlassungen ÿ Consulenza in materia di diritto tributario e societario ÿ Erledigung steuer- und gesellschaftsrechtlicher Formalitäten ÿ Operazioni straordinarie d’impresa ÿ Beratung bei der Vertragsgestaltung ÿ Organizzazione e tenuta di contabilità ÿ Administrative und buchalterische Betreuung ÿ Assunzione di cariche sindacali ÿ Erarbeitung periodischer Reporting-Packages ÿ Rappresentanza ai fini IVA ed assistenza in caso di identificazione diretta ai fini IVA da parte di soggetti non residenti ÿ Wirtschaftsprüfung ÿ Adempimenti civilistici e fiscali ÿ Erstellung von Jahresabschlüssen ÿ Consulenza contrattuale ÿ Steuer- und gesellschaftsrechtliche Beratung ÿ Assistenza amministrativa e contabile ÿ Außerordentliche gesellschaftsrechtliche Handlungen ÿ Reportistica periodica ÿ Organisation und Führung von Buchhaltungen ÿ Revisione contabile ÿ Übernahme von Stellungen in Rechnungsprüferausschüssen ÿ Gestione del personale ÿ Umsatzsteuerrechtliche Fiskalvertretung und Unterstützung bei Direktidentifizierung ÿ Lohnbuchhaltung Studio Associato Amoroso t Viale Vittorio Veneto 14 t I-20124 Milano Tel. +39 02 20521.1 t Fax +39 02 20521.130 t www.studioamoroso.it t [email protected] Aziende tedesche in Italia Clima congiunturale | Fattori di successo | Risorse umane | 2008 Deutsche Unternehmen in Italien Geschäftsklima | Erfolgsfaktoren | Personal | 2008