Rassegna stampa - Provincia di Ravenna

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Rassegna stampa - Provincia di Ravenna
Ufficio stampa
Rassegna stampa
mercoledì 18 maggio 2011
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Indice
Corriere Romagna Ravenna
Al lavoro per la città (prima pagina) (18/05/11 - Prima pagina) pag. 7
Tre attestati di stima da cittadini “comuni” (18/05/11 - Politica) pag. 8
«Cambiamento in tutto il Nord» (18/05/11 - Politica) pag. 9
Il sindaco: «Subito al lavoro per la città» (18/05/11 - Politica) pag. 10
Il Fli fa flop, Palazzetti out Ricci: «Sel dimezzata» (18/05/11 - Politica) pag. 11
Pri in tenuta e 620 preferenze: Mingozzi lanciato verso il “ter” (18/05/11 - Politica) pag. 12
Ventata d’aria nuova in consiglio comunale (18/05/11 - Politica) pag. 13
Comune, le preferenze ai candidati (18/05/11 - Politica) pag. 14
Al lavoro per la nuova giunta gli assessori potrebbero essere 9 (18/05/11 - Politica) pag.
18
In Provincia non cresce l’Edera (18/05/11 - Politica) pag. 19
Record nazionale per Pagani (18/05/11 - Politica) pag. 20
Babini: «Consiglio sbilanciato a sinistra» Pasi: «A noi un voto consapevole» (18/05/11 Politica) pag. 21
«Ottimo risultato di Spadoni» (18/05/11 - Politica) pag. 22
Idv alla vicepresidenza (18/05/11 - Politica) pag. 23
Fagnocchi: «Ci voleva un miracolo» (18/05/11 - Politica) pag. 24
L’intervento di Zagonara (18/05/11 - Politica) pag. 25
Guerra aperta contro il batterio killer (18/05/11 - Agricoltura, Economia e Territorio) pag.
26
Riflettori su carciofo moretto e olio brisighello (18/05/11 - Agricoltura, Economia e
Territorio) pag. 27
Progetto con le scuole su cibo e tradizioni (18/05/11 - Agricoltura, Economia e Territorio)
pag. 28
Corriere della Sera
Distanti e divisi (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 29
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Berlusconi rassicura sull'esecutivo: è saldo, con il Carroccio chiariremo (18/05/11 Politica Nazionale) pag. 30
Bossi: solo con il Cavaliere si fanno le riforme (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 31
Bersani sicuro: il governo non arriva al 2013 (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 32
Basta vincere le elezioni (e scoprire che non c'è regime) (18/05/11 - Politica Nazionale)
pag. 33
La ricetta per il futuro: navigare tra i due scogli (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 34
Al centrosinistra la sfida dei Comuni: 12 capoluoghi a 4 (18/05/11 - Politica Nazionale)
pag. 35
Al Nord l'avanzata di Pd e alleati La maggioranza tiene soltanto al Sud (18/05/11 Politica Nazionale) pag. 37
Giovani in estinzione L'Italia ne ha persi due milioni in 10 (18/05/11 - Sanità e Politiche
sociali, Economia Nazionale) pag. 39
Il Resto del Carlino
Lega, tremano le roccaforti E la base si preoccupa: «Stop all’abbraccio mortale»
(18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 41
Bologna, scintille a destra Bernardini rottama Berselli (18/05/11 - Politica Nazionale) pag.
42
«Il mio vice sarà una donna» (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 43
Per battere il Pd, Renzi chiede l’aiuto a Beppe Grillo (18/05/11 - Politica Nazionale) pag.
44
«Lega, c’è ancora spazio per crescere» (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 45
«Sono tornati a casa con le pive nel sacco» (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 46
ORALA MAFIA PUNTASUL NORD (18/05/11 - Economia Nazionale) pag. 47
Il Resto del Carlino Ravenna
"Le voglio bene, non volevo ferirla" (prima pagina) (18/05/11 - Prima pagina) pag. 48
Ecco i ‘magnifici 32’ che conquistano un posto da consigliere in Comune (18/05/11 Politica) pag. 49
Tante donne tra i volti nuovi (18/05/11 - Politica) pag. 53
Le ‘vecchie volpi’ delle preferenze (18/05/11 - Politica) pag. 54
Il Pd con 13 seggi controlla il consiglio Lega secondo partito in Provincia (18/05/11 Politica) pag. 55
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‘Meno consensi? Colpa delle buche’ (18/05/11 - Politica) pag. 58
Pini: «Il crollo del Pdl è stato una zavorra anche per noi» (18/05/11 - Politica) pag. 59
«Grillo cihafatto i complimenti, ora al lavoro per la trasparenza» (18/05/11 - Politica) pag.
60
Mingozzi, Bessi e Morigi: è già partito il toto-giunta (18/05/11 - Politica) pag. 61
Ancisi (Polo civico) torna a criticare le altre forze di centrodestra: ‘Insieme potevamo
sgretolare il Pd’ (18/05/11 - Politica) pag. 63
Foschini caustico: «La vera emorragia di voti è della Lega» (18/05/11 - Politica) pag. 64
Apre Casa di accoglienza destinata alle famiglie (18/05/11 - Sanità e Politiche sociali)
pag. 65
La restauratrice della ceramica (18/05/11 - Economia e Territorio) pag. 66
«Mai pregiudicare l’immagine e il significato dell’oggetto» (18/05/11 - Economia e
Territorio) pag. 67
Il Sole 24 Ore
L'astensionismo punisce Pdl e Lega Ma il Pd non cresce (18/05/11 - Politica Nazionale)
pag. 68
Nei Comuni il centro-destra cade al Nord ma è ok al Sud (18/05/11 - Politica Nazionale)
pag. 70
Nuova fase per lo sviluppo Il Governo ora accelera (18/05/11 - Economia Nazionale) pag.
71
Qualità di vita e produzione (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 72
Il Sole 24 Ore Centro Nord
La nuova Romea rimane bloccata dal rebus risorse (18/05/11 - Economia e Territorio,
Edilizia e Infrastrutture) pag. 75
Marinara rinvia il rilancio (18/05/11 - Economia e Territorio) pag. 76
Più efficienza per l'acqua (18/05/11 - Ambiente) pag. 77
Le città d'arte si preparano al ritorno degli stranieri (18/05/11 - Turismo, Cultura,
Spettacoli, Trasporti) pag. 78
Italia Oggi
Fanno flop le politiche-virago (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 79
La Stampa
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SULLA LEGA LA RIVINCITA DEL TRICOLORE (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 80
Nelle tredici cittàmaggiori uno su cinque lascia il Pdl (18/05/11 - Politica Nazionale) pag.
82
Ma al voto ogni città fa storia a sé (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 83
La Voce di Romagna Ravenna
Pd: la vittoria sbiadita (prima pagina) (18/05/11 - Prima pagina) pag. 85
“La vittoria non era scontata” (18/05/11 - Politica) pag. 86
Maggioranza di 19 consiglieri Il Pdl a quota 5. Torna la Lega LpRa e M5S: tre nomi a
testa (18/05/11 - Politica) pag. 87
Vasco Errani: “Si è aperta una fase nuova della politica italiana” (18/05/11 - Politica) pag.
88
Vasco Errani: “Si è aperta una fase nuova della politica italiana” (18/05/11 - Politica) pag.
89
E il centrodestra vota Ancisi (18/05/11 - Politica) pag. 90
Udc: “In Provincia sono tornati i radicalismi” (18/05/11 - Politica) pag. 91
“Ora lavoriamo per il futuro” (18/05/11 - Politica) pag. 92
“Continuo, lo devo ai miei elettori” (18/05/11 - Politica) pag. 93
La Destra pungola il Pdl: “E’ miope” (18/05/11 - Politica) pag. 94
Perini: “Quanto affetto, grazie” (18/05/11 - Politica) pag. 95
Centrosinistra a meno 11mila (18/05/11 - Politica) pag. 96
“Dall’urna un responso storico” (18/05/11 - Politica) pag. 97
Spadoni: “Grazie agli elettori” (18/05/11 - Politica) pag. 98
“E c’è chi ci dava per spacciati...” (18/05/11 - Politica) pag. 99
Grillo: “Grande risultato a Ravenna” (18/05/11 - Politica) pag. 100
“Cari 54 elettori, vi do il cellulare” (18/05/11 - Politica) pag. 101
Forza Nuova soddisfatta (18/05/11 - Politica) pag. 102
Internet senza fili è gratis nella biblioteca comunale (18/05/11 - Politica) pag. 103
Elettori in crescita solo per la sinistra (18/05/11 - Politica) pag. 104
Biomasse e deforestazione (18/05/11 - Economia e Territorio) pag. 105
Edilizia residenziale pubblica: c’è il bando di concorso Il vademecum per i cittadini
interessati alla domanda (18/05/11 - Edilizia e Infrastrutture, Politica) pag. 106
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Cervia roccaforte del Pdl Azzurri oltre il 23 per cento (18/05/11 - Politica) pag. 107
Il Pd ne perde 1.477 per strada (18/05/11 - Politica) pag. 109
Tracollo Pdl: adesso rimbocchiamoci le maniche (18/05/11 - Politica) pag. 110
I bassoromagnoli suonano la carica in Provincia (18/05/11 - Politica) pag. 111
Unità
Ravenna (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 112
la Repubblica
CAMBIARE È POSSIBILE (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 113
Il Carroccio a rimorchio (18/05/11 - Politica Nazionale) pag. 115
Bersani: “Berlusconi vada a casa e se sarà crisi la strada è il voto” (18/05/11 - Politica
Nazionale) pag. 118
Grillo si gode l’exploit “Destra e sinistra uguali non daremo appoggi” (18/05/11 - Politica
Nazionale) pag. 119
I veltroniani aprono al leader pd “Può guidare lui il centrosinistra” (18/05/11 - Politica
Nazionale) pag. 120
“Mani libere nei ballottaggi” ma Fini perde altri pezzi (18/05/11 - Politica Nazionale) pag.
121
Acqua Quei cantieri che distruggono le sorgenti dell’Appennino (18/05/11 - Ambiente)
pag. 122
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CrM'ere
18/05/2011
di Ravenn a
ornere
euro 1,20
Anno XIX I N . 135
di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
081431
REDAZIONE E PUBBLICITÀ'. VIADEGASPERI . S-RAVENNA-TEL 6544218262 FA%'.9544-33793. SPED RIONE IN A.P. -D .L. 353103 (CONV IN L.271214) ART 1 COMMA 1-DCB FORLI' ALTRE SEDI : RIMINI (9541-354111).
FORO (0543-35529), CESENA (0547-611990), FAENZA-LUGO (0546-23120), IMOLA (0542-28789), RSM (0549-995147) - E-MAIL: RAVENNASCORRIEREROMAGNA .IT- IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA
37 Il Rioe1n a
sospeso tra play-ota
e Corte Federale
Riconoscimento
al maestro
Pieno Monti
L'Acmar con gli Angel s
per pareggiare la serie
MERCOLED Ì
18 MAGGIO 201 1
"Sulle pagine di tb c
Se ne parla all'Ala d'or o
Ricoverati un 19enne e un 62enne
Doppio scontr o
nel Ravennate ,
due feriti gravi
RAVENNA . Doppio incidente in
poche ore a Ravenna e a Castiglione di Cervia . In prognosi riservata un 19enne e un Renne.
•SERVIZI a pagina 8
Badante accoltellata
«E' stato un incidente»
RAVENNA. Arrestato per ave r
accoltellato la donna con cui ave va una relazione si è difeso sostenendo: «E' stato un incidente».
• ROSSI a pagina 9
Vertenza Rcb
La parola ai legali
CASTEL BOLOGNESE. Sulle sort i
di Rcb potrebbe pensarciun giudice.
Presentata un'istanza al tribunale .
•SERVIZIO a pagina 1 0
Diserbanti sugli alberi
Denuncia dei resident i
LUGO. Ancora la linea Faenz a
Lavezzola in primo piano . Resi denti e Fai denunciano diserban ti distribuiti nel terreno intorno .
•SERVIZIO a pagina 12
Imola, matrimoni forzati
Le storie delle donne
IMOLA . Dalle donne di Trama di
terre materiale per un convegno in ternazionale sui matrimoni forzati .
•SERVIZIOA PAGINA 15
à50ATTEUCCI, «Una vittoria netta che ci consentirà di as. «Il risultato del voto segna un cambiamento ne l
sicurare stabilità all'azione di governo» . Così il sindaco nel panorama politico italiano, di cui il Paese aveva verament e
day-after del voto.
bisogno» .
•SERVIZIO a pagina 3
•SERVIZIO a pagina 3
I volti nuovi
del consigli o
comunale
•SERVIZIO
Castel del Rio
Il Pd analizza
la sconfitta
a pagina 4
•SERVIZIO
Il Corriere e La Stampa insieme in edicola a 1,20 euro . Ogni giovedì due p .
a pagina 1 3
ne s I eciali : "La storia siamo noi"
01'a
d1 Auto• -uaristrada-Aetocer r
A-
Via Faentina, 173 -Tel. 0544 .500850
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18/05/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Tre attestati di stima
da cittadini "comuni"
RAVENNA . L'anziano conoscente di
lungo corso, il cittadino non di centro sinistra e la sedicenne . Il sindaco Matteucci ha scelto ieri questi tre "testimo nial" per dare l'idea della trasversalit à
del sostegno che ha ricevuto in campa gna elettorale dalla "base" . Il primo è
l'ex bidello del liceo a suo tempo fre quentato dal primo cittadino : «Caro Fabrizio - si legge nella sua lettera - desi dero esprimerti la mia stima per come
hai governato la nostra splendida città .
I cittadini devono ringraziarti per il la voro svolto da te e dai tuoi collaboratori
e soprattutto debbono essere informati .
La tua Giunta in questi cinque anni h a
lavorato con abnegazione e volontà ,
sperando che sia rieletta» . «Egregio si gnor sindaco - è scritto nella seconda
missiva riportata - questa lettera vuol e
essere una dichiarazione di alta stim a
che ho verso di lei per la coerenza e il
rigore con cui sta portando avanti il su o
gravoso incarico di governare saggia mente la mia città . Dopo aver letto di
quello che lei ha fatto cessare e che er a
ed è il più vergognoso giro d'affari del
comune di Ravenna, io, che non son o
della sua corrente politica, le assicur o
che voterò per lei» . Infine l'sms di un a
ragazzina minorenne : «Grazie . Anche
se per età anagrafica non posso votare ,
il mio pensiero si stringe alla comunità
che desidera averla come capitano .
Buona domenica» .
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press L.If1E
18/05/2011
CrM'ere
di Ravenn a
«Cambiamento
in tutto il Nord»
RAVENNA . «Il risultato del voto segna un
cambiamento nel panorama politico italiano, di cui il Paese aveva veramente bisogno». Non nasconde la
propria soddisfazion e
per un risultato che
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CrM'ere
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di Ravenn a
Il sindaco: «Subito al lavoro per la città »
Incontri con gli alleati per definire
la nuova giunta comunale
«Una vittoria netta che c i
consentirà di assicurare stabilità all'azione di governo» . Nel day-after di un voto più sofferto del solito, il sindaco Fabrizio Matteucci, fresco di conferma, sce glie di presentarsi alla stampa in Municipio per le prime considerazioni post vo to - dopo le battute a caldo della sera prima a scrutinio non ancora ultimato - circondato dai suoi: assessori uscenti, staff
di gabinetto, vecchi e nuovi consiglieri ,
menti e braccia della macchina organizzativa del Pd, alleati . Eppure il peso d i
quei quasi 14 punti percentuali lasciati
per strada negli ultimi cinque anni dev e
sentirsi non poco, vista anche l'insistenza con cui nella maggioranza si sottolinea la «vittoria netta» o, nelle parole de l
presidente della Regione Vasco Errani ,
intervenuto per tenere a battesimo i l
Matteucci-bis, il «risultato molto positi vo» . Matteucci invita però a fare confronti col presente, volgendosi a guardare al le vicine Bologna e Rimini - la prim a
"conquistata" al primo turno sul filo de l
rasoio, la seconda al ballottaggio -, ma anche a Forlì in cui il sindaco si è deciso a l
secondo turno nel 2009 . Insomma non c' è
più niente di scontato, neanche in Emilia
Romagna: «Ormai non c'è più chi è destinato alla vittoria», tiene a sottolineaRAVENNA .
re. Dopo i ringraziamenti di rito agli alleati e a quanti si sono impegnati nella
campagna elettorale, il primo cittadino
ha espresso riconoscenza alla sua "squadra", gli assessori giunti a fine mandato ,
«che in questi anni hanno lavorato al ser vizio della comunità» . Per la nuova giun ta bisognerà attendere una decina di
giorni e Matteucci non si sbilancia se non
dicendo che sarà un mix di conferme e
new entry. Già ieri sono partite le consultazioni con il nuovo presidente dell a
Provincia Claudio Casadio e con i responsabili dei partiti della coalizione ,
che indicheranno per parte loro una rosa
di nomi dalla quale Matteucci farà le su e
designazioni . Subito al lavoro, quindi «in realtà mai interrotto» - per concentrarsi sulle priorità indicate in campagna elettorale: la ripresa dell'economia,
il lavoro, i servizi sociali, le opportunit à
per i giovani e la capitale europea della
cultura . Con la consapevolezza che l e
problematiche legate all'economia renderanno quello che si apre un quinquennio «in salita». Nell'immediato Matteuc ci assicura il proprio impegno per la cam pagna referendaria del 12 e 13 giugno, «affinché vincano i sì contro le centrali nucleari e il legittimo impedimento, e a so stegno dell'acqua pubblica» . (el.dem .)
Le priorità: ripresa
dell'economia, lavoro,
servizi sociali,
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CrM'ere
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di Ravenn a
Il Fli fa ilop, Palazzetti out
Ricci: « Sel dimezzata»
RAVENNA. Per le scal e
di Palazzo merlato c' è
chi scende e c'è chi sale .
Nella lista di chi non
ce l'ha fatta sorprend e
leggere il nome del finiano Gianluca Palazzetti, candidato di Fli ,
già consigliere di An-Pdl . «Non posso che citare Churchill, che all a
notizia della sconfitta elettorale rispose : è la de mocrazia . Il dato non ci
soddisfa ma non ferma
il nostro lavoro in attes a
che termini questo berlusconismo sfrenato» .
Fra gli esclusi spicc a
anche la mancata con ferma dell'attivissim o
capogruppo del Pdl Eugenio Costa . «Non voglio commentare a cal-
do, aspetto che i vertic i
del partito si esprimano . Le elezioni sono andate male . L'amara constatazione è che si è persa un'occasione per andare al ballottaggio» . I l
voto ai "grillini" sembra aver danneggiat o
Idv e Sel, entrambi co n
un solo eletto in Consiglio comunale .
«Ci aspettavamo un ri sultato più brillante - ha
spiegato Gabriele Rossi ,
battuto per soli quattro
voti da Davide Buonocore - per il lavoro svolto
in dieci anni . Forse è
stata mal interpretata la
nostra adesione all a
coalizione del centro-sinistra ed il contributo
concreto che intendiamo dare» . Sel, con un unico consigliere eletto ,
potrebbe aver scontato
la scelta di una lista d i
sole donne .
«Il dato politico - h a
spiegato Sarah Ricci dice che i nostri voti so no stati dimezzati, u n
segnale che dobbiam o
interpretare come un a
richiesta dei cittadini di
portare più istanze d i
"sinistra" nella coalizione» .
La Federazione della
Sinistra non sembra invece aver sofferto un a
significativa emorragia
di voti . «Non era scontato - ha commentat o
Giovanna Piaia, assessore uscente alle par i
Opportunità - e ci conferma in una funzion e
aggregante proprio i n
un momento in cui la sinistra è molto composta» .
Gabriel e
Rossi
Eugeni o
Cost a
Sarah Ricci
Al di sotto delle
aspettative anche l'Idv:
Rossi battuto per soli
4 voti da Buonocore
Gianluca Palazzetti
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Ventata d'aria nuova in consiglio vomunale
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CrM'ere
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Pri in tenuta e 620 preferenze :
Mingozzi lanciato verso il "ter"
RAVENNA . All'indomani della vittoria d i
Fabrizio Matteucci, un altro dato è
incontrovertibile e unico in Italia : i repubblicani
in città hanno ancora il5%, confermandosi l a
seconda forza politica della coalizione d i
centrosinistra. Un risultato che mantiene in sen o
all'Edera la poltrona di vicesindaco, molto
probabilmente assegnata di nuovo a
Giannantonio Mingozzi, confermato in consigli o
comunale con ben 620 voti di preferenza. «In
quest'ultima competizione elettorale abbiamo
avuto due importanti responsabilità, entramb e
assolte - ha sottolineato Mingozzi - : dare un
segnale al Pri nazionale che a Ravenna ci siamo, e
avere un ruolo politico non proprio di rincalzo .
Per quanto mi riguarda, il risultato del voto d i
preferenza è straordinario, ma fornisce un'altra
indicazione: ci dice che dobbiamo metterci ne i
panni dei giovani . I voti che sono andati al
Movimento 5 Stelle dicono che dobbiamo riuscir e
a non chiudere le porte a qualsiasi espressione de i
giovani, anche di quelli che frequentano il mondo
delle discoteche, ricordarci com'eravamo noi
quando abbiamo intrapreso il nostro percors o
politico . Il tema vero non è lo svecchiamento dell a
politica, ma coinvolgere i giovani nell'attivit à
politica di tutti i giorni» . Mingozzi ha po i
ringraziato il sindaco, che ieri ha riconosciut o
l'importanza della coalizione per la sua vittoria .
«Se la coalizione ha funzionato - ha conclus o
Mingozzi - è stato grazie alla presenza di forze
politiche diverse tra loro, che si sono mess e
assieme per un progetto comune di governo . E' un
segnale importante, difficile da trovare altrove i n
Italia, forse proprio perché non ci sono i
repubblicani».
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18/05/2011
di Ravenn a
Ventata d'aria nuova in consiglio comunal e
Crillini, Lega e Idv le new enby
Una danna nelle file del Pdl
RAVENNA. Prende corpo il
consiglio comunale fra volti
nuovi, grandi esclusi, sorprese e conferme . Alcune liste si
affacciano per la prima volta
«Ringrazio i cittadini ,
è una bella soddisfazione poter servire la città
che amo . E' un segnale
dato dalle famiglie per ché i servizi sociali rimangano all'avanguardia».
Di tutt'altro segno le emozioni di Francesca
Santarella, capogruppo del Movimento Cinque stelle.
«Non mi sono mai occupata di politica, m a
ho deciso di spenderm i
per la città, in particolare lavorando sul tema
della Darsena e del recupero dell'archeologi a
industriale. Ci impegne remo per la trasparenza, per l'ambiente e pe r
la candidatura di Ravenna capitale della cul tura» .
Motivata e determinata a portare in consigli o
la voce dell'associazionismo culturale, Caterina Graziani è l'unic a
mentre altre rientrano dopo aver perso un giro . Il più votat o
fra i consiglieri è Daniele Perini in forza al Pd, che sieder à
ancora a palazzo Merlato .
gono mai considerate» .
Meglio è andata invece alla Lega Nord Roma gna, con ben due eletti
in consiglio comunale .
«Siamo soddisfatti, se si
considera che nel 200 6
non siamo entrati, ma
speravamo in un 8% - h a
confermato Paol o
Guerra - . Probabilmente abbiamo pagato il ricambio nell'ultimo anno ai vertici della Leg a
Nord a Ravenna». (c.b. e
Daniele Perin i
s.l.)
Alessandro Cannoni
Davide Buonocore
Fabio Sbaragli a
Posa Giovanna Piai a
Valentina Bruneil i
Matteo Cav cehioir
Nereo F''os
‘ chin i
Denis Di ~tin o
Andrea Tarron i
Francesco Baidini
Alberto Ancarani
Patrizia Strocch l
Maurizio Bocc i
Livia Maldutx i
Caterina Graziavi
€dio Baldrati
Gianandrea Cammini
Learco Vittorio Tavoni
Silvia Savorell i
Paolo Guerra
Benedetta
Lrnnr
Mariella Mantovani
Rami Uman i
Mario Ancis i
Siria Stampa
Nicola Grand i
Giannaritonio Mingozz i
donna fra i cinque eletti
del Pdl .
«Sono felice del risultato, ci speravo . Ho intenzione di porre sempre uno sguardo attent o
alle tante realtà positiv e
della città, che non ven -
Sarah Ricci
Pietro Vandin i
Francesca Santar
Elisa Renda
Pagina 4
Sopra, i candidati del Movimento 5 stelle con Grillo in piazza del Popolo (foto Fiorentini )
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CrM'ere
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Sarah Ricci
Deborah Bandini
Eleonora Bernardi
Elisa Bonaccorso
Elena Casadei
Ilaria Cerioli
Bettina Carla Chiadini
Romina Chiari
Simona loana Ciobanu
Caterina Corda
Carmela Cuono
Carlotta Dragoni
Alessandra Federici
Giulia Galeati
Manuela Guerra
lonne Guerrini
Ornella Lia
Stefania Malerbi
Isa Mariani
Erika Minnetti
Ilaria Morigi
Tania Pavirani
Piera Pedezzi
Milena Pilotti
Mirna Saporetti
Barbara Sorgoni
Elena Starna
Ileana Uliva
Luana Vacchi
Angela Vallisella
Ada Rita Antida Venturi
Consuelo Zondini
192
24
18
7
24
12
12
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13
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Annalisa Barbieri
Idio Baldrati
Valentina Brunelli
Alessandro Barattoni
Paola Fantinelli
Gianandrea Baroncini
Catia Gelosi
Dario Biolcati Rinaldi
Benedetta Lippi
Matteo Cavicchioli
Deborah Lombin
Denis Di Martino
Mariella Mantovani
Guido Leoni
Livia Molducci
Raoul Minzoni
Maria Gloria Natali
Gian Franco Mosconi
Roberta Romboli
Daniele Perini
Mara Roncuzzi
Ottaviano Rossi
Marika Saccomandi
Fabio Sbaraglia
Silvia Savorelli
Gianluca Scacco
Patrizia Strocchi
Domenico Serrone
Francesca Travaglini
Andrea Tarroni
Ombretta Ventimiglia
Antonio Zampiga
273
455
597
636
172
427
215
150
343
535
58
502
328
299
463
320
251
196
247
731
313
144
195
638
384
292
474
155
89
485
224
318
47 .250 (55,0%)
\\\
Andrea Albicini
Andrea Ansatone
Stefano Bagnoli
Giuliano Bazzocchi
Lino Benini
Riccardo Benericetti
Massimiliano Bezzi
Claudio Campana
Enzo Capizzi
Marco Cavalcoli
Eleonora Cocconcelli
Carlo Lorenzo Corelli
Manuela Cornacchia
Maria Costa
Ilaria Faraoni
Nicoletta Gaspari
Federico Gasperotti
Romano Giovanardi
Constantin Hangu
Eqerem Kashami
Giacomo La Commare
Maurizio Lucca
Giuseppe Marolla
Erika Marchi
Sergio Mazzini
Patrizia Marzola
Daniela Montanari
Gabriella Monte Murro
Emanuele Piraccini
Aldo Rossi
Maria Teresa Schianchi
Maria Severi
169
74
25
91
58
12
13
16
15
0
9
2
25
1
2
38
7
15
23
6
18
3
5
1
1
8
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5
6
4
9
0
Pagina 14 di 123
\: `
5
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9
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0
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15
11
5
1
0
0
2
0
12
0
0
2
2 .580
(3,27% )
Gabriele Rossi
Guido Guerrieri
Marco Anelli
Dante Argnani
Gian Paolo Basaglia
Giampaolo Bendazzi
Pierina Bernardis
Michela Bianchi
Davide Buonocore
Antonio Caracci
Fabrizio Cirri
Simona Coccopalmeri
Rosa De Martino
Verdiana Fabbri
Luca Milandri
Gian Marco Molducci
Rossella Lasi
Luca Patuelli
Patrizia Poggi
Maria Cristina Savioli
Simon Michele Valvassori
Dolores Veschi
Cristina Zanzi
Marco Zatti
Damiano Malta
Francesca Piraccini
Beniamino Tirone
Beatrice Bagini
Luciano Ronchini
Giuliano Bacchi
4.023
(5,10%)
Giannantonio Mingozzi
Alberto Fussi
Silveria Lameri
Alberto Ridolfi
Pier Carlo Bendandi
Maria Pia Bissi
Giulio Bocci
Daniele Bonanzi
Sandro Cavallari
Francesco Civenni
Bruno Danesi
Gianni Ferruzzi
Marcello Fiori
Silvia Forlivesi
Cinzia Foschini
Eugenio Fusignani
Ettore Laghi
Andrea Lombardi
Fabio Lombardi
Raffaele Magri
Silvano Marchini
Patrizia Masetti
Alessandro Mazza
Giovanni Miccoli
Anna Minghetti
Marina Pascoli
Antonello Piazza
Miria Ragusi
Roberto Scaini
Carlo Simoncelli
Renzo Vassura
Massimo Vernocchi
q qN \
q
\\ \\\ qt
\ \'
\ \\~
286
(0,36%)
2 .24 6
(2,85% )
Rosa Giovanna Piaia
Ilario Farabegoli
Laime Armuzzi
Diego Rubboli
Raffaella Veridiani
Franco Abdoni
Nello Agusani
Rudi Barboni
Silvio Berti Lorenzi
Nadia Bigoni
Tania Brunetti
Gaetano Calandra Mancini
Eugenio Conti
Cristina Fabbri
Paolo Focaccia
Domenico Gavella
Reano Ghetti
Laura Gaeta
Dennis Imbarrato
Urbano Lego
Franca Leoni
Giuliana Liverani
Massimo Montanari
Franca Mori
Antonella Piraccini
Guido Poletti
Valentina Ridolfi
Tania Rigoni
Renato Sama
Dario Tassinari
Erik Zaganelli
Adriano Zannoni
q, q\
624
39 7
286
14
37
11
65
23
11
4
9
8
15
5
6
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15
12
8
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2
9
31
17 7
27
2
11
6
30
10 3
54
2
3
11
2
4
14
10 7
11
19
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0
32
5
4
22
5
6
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2
0
0
q
press LIf1E
Crm'ere
18/05/2011
di Ravenn a
8 .973 (10,4%)
234
(0,30%)
r rea
:a
Marco Laghi
Antonio Anania
Sebastiano Bacchi
Nicola Blè
Monica Cavina
Massimo Pascal Cignarale
Gian Luca Cimatti
Teresa Fusco
Sauro Gagliardi
Angela Gaudenzi
Alberto Graziani
Anna Guerrini
Matteo Maestri
Andrea Marra
Stefania Mazzotti
Franco Miserocchi
Maria Cristina Orsetti
Alessandra Papa
Pietro Pardeo
Danila Carmen Pedico
Sonia Piccinini
Mirco Poggi
Flavio Rosetti
Roberto Savorelli
Luca Silvestrini
Enrico Gocci
Ester Spadoni
Simona Strada
Gabriella Tumidei
Michele Virgili
Guglielmo Zainaghi
Manuela Zoli
28
1
0
2
0
8
0
0
0
0
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18
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0
0
0
1
0
1
0
.a,a~.a ..
anat)
;
629
(0,80% )
Paolo Randi
Maria Gabriella Ancisi
Luciana Antonioli
Marco Belluscio
Giovanna Bezzi
Marisa Bolognesi
Anna Rosa Bonoli
Mauro Bruciaferri
Maria Rosa Camporesi
Vittorio Catani
Santina Cicero
Alfonso Finelli
Giuliano Fogli
Salvatore Forza Letterio
Adalberto Gagliardi
Luigia Gagliardi
Giovanni Giapponesi
Roberto Guadagni
Antonia Lampasona
Raffaele Lasconi
Carmine Luciani
Rosario Musumeci
Nicola Pedico
Maria Piazza
Anna Ranieri
Mario Sassi
Giordano Solaroli
Luigi Spighi
Stefano Vasini
Giuseppe Verna
Giovanna Zerbi
37
0
0
1
5
0
0
0
1
3
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0
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0
0
1
0
0
0
2
0
6 .45 6
(8,18%)
Gianfranco Spadon i
Maurizio Montanari
Gabriele Agostin i
Giovanna Baron i
Giulio Bazzocch i
Gianluca Benzon i
Luciano Berard i
Pier Luigi Succh i
Emanuela Carminati
Angelo Di Felic e
Stefano Donat i
Simone Esposito
Carlo E . M . Fabbri
Daniela Fazzar o
Renzo Gamb i
Alessandro Garofal o
Erio Gentil i
Rosa Angela Gismond i
Nicola Grand i
Simone Lucch i
Alieto Mercurial i
Pasquale Minichin i
Claudio Monti
Angela Morena Musoles i
Liborio Puglis i
Paolo Romin i
Sirio Stamp a
Gabriele Tarron i
Roberto Ventur i
Gaetano Vinc i
Matteo Zepp a
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45 2
(0,57%)
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
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•
•
•
•
Paolo Rodolfo Balzan i
Giovanni Bezz i
Pietro Calvell i
Raffaella Catan i
Ivan Cavall o
Daniele Damass a
Enrico Donat i
Michela Fabbri
Lorenzo Gambog i
Beatrice Grand i
Celestino Grion i
Giuliana Grion i
Giada Grioni Torazza
Maria Guiat i
Giancarlo Lanconell i
Rosalia Mazzes i
Manuela Miserocch i
Monica Maria Muffolin i
Alessandra Muzi
Vanessa Enza Pedico
Marianna Petrafesa
Massimo Righetto
Ronco Stefan o
Luca Rosetti
Pier Paolo Savorell i
Sergio Sinton i
Fabio Solitro
Antonio Tucc i
Elisa Zannon i
Costante Zavatta
Mauro Zin i
press LIf1E
CrM'ere
18/05/2011
di Ravenn a
•.ar: ::
18 .461 (21,5%)
6 .207
(7,86%)
LOC
Vincenzo Pap i
Patrizia Zaffagnin i
Alberto Donin i
Silvano Mammol i
Rosanna Biond i
Learco Vittorio Tavon i
Elisabetta Pero n
Enrico Lucian i
Luca Leoni
Orazio Pezzi
Valeria Minguzz i
Guido Bezz i
Enrico Franceschetti Picard
Luciano Simoncell i
Davide Rizzo
Francesco Samaritan i
Paolo Guerr a
Stefano Vazzura
Letizia Muscarella
Barbara Buttazz i
Alberto Cottignol i
Alessandro Lagh i
Francesco Pirin i
Roberto Ravaiol i
Annamaria Denaro
Gemma Malerbi
Aldo Sepi c
Gianni Cont i
Anello Franchi
Corrado Alfredo Ricc i
Lidia Pas i
Paolo Castelli
28
31
38
27
19
179
4
0
2
19
1
1
0
1
0
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75
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3
14
22
7
57
0
0
8
7
3
2
4
11
If
10.50 7
(13,31%)
Alberto Ancarani
Baldini Francesco
Maria Bezzi
Cesare Sortone
Maurizio Bucci
Mauro Falco Caponegro
Eugenio Costa
Giuseppe Della Casa
Massimiliano D'Errico
Elvio Ercolani
Giuseppe Fantini
Giuliano Garavini
Luca Gennari
Caterina Graziani
Daniele Guerra
Massimiliano Laganà
Giuliano Lelli Mami
Giosuè Manguso
Maria R. M . Montanari
Renzo Montanari
Simonetta Morgagni
Pasquale Morrillo
Sergio Pistocchi
Igino Plenzick
Antonio Pocaterra
Paola Acquarato
Roberto Scaltrito
Barbara Sedioli
Alessandra D. Siboni
Alda Vichi
Francesca Vico
Gabriele Zoli
496
513
2
46
450
122
225
285
0
35
50
50
52
327
6
0
20
0
6
0
119
5
17
116
15
0
6
8
7
28
107
10
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865 (1,0% )
618
(0,78%)
Emma Di Emidio
Giuseppe Falzi
Michele Ferroni
Enrico Amici
Luca Zampiga
Francesco Polimeno
Gennaro Santella
Matteo Ravaioli
Claudia Santoro
Luca Vignoli
Alida Miserocchi
Simone Zaccarini
Massimo Picard Franceschetti
Domenica Melandri
Arianna Maritan
Roberto Rossi
Lucia Massimo
Eugenio Amici
Sara Bandoli
Michela Zaccarini
Monia Gabelli
Marco Peverati
Matteo Cavallari
Oronza Labriola
Patrizia Sorrentino
Veronica Corsini
Paolo Ciacci
Alessandra Verardi
Massimiliano Donati
Antonio Pasi
Maria Celani
Eddabruna Bellavista
21
41
2
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4
5
11
0
7
0
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0
1
0
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3
4
0
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1
0
0
0
5
0
0
press LIf1E
18/05/2011
1.925 (2,2%)
1.585
(2,01%)
Alberto Ferrer o
Luca Argenti n
Paolo Biagion i
Danilo Bartolini
Nicola Bartolini
Caterina Basev i
Carlo Alberto Bezzi
Luca Bisignan i
Yastine Blaji c
Giordano Cesena Brun o
Francesco Cialdea
Francesco Coss u
Loretta Daporto
Vittorio Salvatore Domina
Riccardo Falduto
Denise Finotti
Federico Garron i
Davide Gazz i
Anna Adele Greco
Muriel Guerrin i
Ugo Guid i
Britan Kodhel i
Vincenzo lovanell a
Enrico Merend i
Luca Montanar i
Fabio Nali n
Paolo Poggi
Adriana Santamari a
Cantor Suzzi
Donatella Valmor i
Francesco Ventrell a
Anna Truncellito
Crm'ere
di Ravenn a
8.452 (9,8%)
7 .34 7
(9,31% )
Francesca Santarella
Maurizio La Rosa
Fabrizio Martelli
Lorenzo Gatti
Piero Buosi
Giorgio Benelli
Alessandro Ruggeri
Claudio Pezzi
Elisa Renda
Sheila Giordani
Gabriella Casanova
Jennifer Serra
Fabio Mambelli
Paola Miani
Monica Marcucci
Marco Buonavoglia
Serenella Spalla
Monica Maltoni
Luca Paglia
Marcello Ardino
Roberta Lombardi
Carlo Amendola
Pietro Massaroli
Cecilia D'Allolio
Cesare lascio
Simone Solano
Sabrina Giardini
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87
44
39
51
9
40
13
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60
11
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3
16
16
4
3
press LIf1E
18/05/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Al lavoro per la nuova giunt a
gli assessori potrebbero essere 9
RAVENNA . Ultimato il
conteggio delle schede .
Decretati i vincitori e la
nuova composizione de l
consiglio comunale, parte
doverosa la caccia a quel la che sarà la nuova giunta. Seguendo i criteri gi à
adottati nel primo mandato Matteucci, tutte l e
forze alleate che hanno ot tenuto almeno un rappresentante in consiglio dovrebbero avere una presenza in giunta. La ripartizione però non potrà essere quella che in molti a vevano in mente; ai cinque assessori dati per certi al Pd, non si potrann o
aggiungere solo tre rappresentanti (così da formare una squadra da 8 as sessori in linea con il tett o
massimo ipotizzato pe r
legge) . L'elezione di u n
consigliere nelle fila d i
Repubblicani, Idv, Sel e
Federazione della sinistra porta infatti a quattro le forze politiche da
soddisfare . Quindi o il P d
rinuncia a uno dei cinque
assessori, oppure si trova
un'altra soluzione. Un'ipotesi alternativa circol a
già da qualche settimana .
Sembra infatti che la legge finanziaria 2010 lasc i
spazio per un escamotage. La legge ha imposto l a
riduzione del 20% del nu mero dei consiglieri comunali che a Ravenn a
del consiglio comunal e
quindi se nel calcolo si aggiunge anche il primo cittadino, il totale dei consiglieri fa 33. Quest'ultimo
numero suddiviso pe r
quattro dà come risultato :
8,25 . Ciò potrebbe aprir e
ad arrotondamenti e giustificare la nomina di no ve assessori . Questo risultato potrebbe quindi far
bypassare il problema :
cinque assessori per il P d
e uno ciascuno per Sel ,
Idv, Repubblicani e Fede razione della sinistra. L'ipotesi è tutta da verifica re ma c'è chi giura che s i
stia valutando seriamente la cosa.
Sui nomi per la nuove
cariche all'interno di Palazzo Merlato c'è da sbizzarrirsi . Giannantoni o
Mingozzi si candida autorevolmente al quart o
mandato da vicesindaco . I
numeri del Pri lo sostengono. L'affermazione della Federazione della sinistra avvalora anch e
un'altra riconferma ,
quella di Rosa Giovanna
Piaia. L'ex assessore al
passano da 40 a 32 . Gli assessori invece non potranno superare una percentuale di 1/4 del numero dei consiglieri . A fronte di 32 consiglieri, il numero massimo di assesso ri sarebbe 8 . Ma a tutti gli
effetti il sindaco fa parte
Volontariato e alle pari
opportunità ha saput o
farsi molto apprezzare i n
città nel precedente mandato e in tanti ne hann o
chiesto la riconferma. In
lizza per restare in giunt a
spiccano anche Gianluc a
Dradi e Matteo Casadi o
entrambi reduci dal primo mandato . Conferma
quasi certa anche per l'assessore "forte" Andre a
Corsini . Anche in are a
Sel c'è sensazione di riconferma per l'assessore
che già li rappresentava :
si tratta di Elettra Stamboulis che è subentrata i n
corsa a Susanna Tassinari all'assessorato all'I struzione. Seguendo questa logica ci sarà anche l a
new entry assoluta i n
giunta dell'Idv che per l a
prima volta ha conquistato un seggio in consiglio .
Possibili assessori son o
Gabriele Rossi oppur e
Davide Buonocore, il pi ù
votato della lista . Infine
un ragionamento sulle
forze giovani della coalizione : tra tutte spiccan o
le riconferme per il Pd d i
Gianandrea Baroncini,
Andrea Tarroni e per Se l
di Sarah Ricci . Nonostante la giovane età potrebbe ro fare valere la loro espe rienza maturata nel precedente mandato per a spirare a incarichi di prestigio.
L'aula de l
consigli o
comunale
Pagina 6
AI lavoro perla nuova giuniii
i assessori lwnebhenì csscae 9
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CrM'ere
18/05/2011
di Ravenn a
Il Partito repubblicano perde il consigliere che aveva nella passata legislatur a
In Provincia non cresce l'Eder a
Pd: «La giunta sarà composta da almeno 3-4 donne»
RAVENNA . Fuori l'Edera, dentro
l'Udc . La composizione del consiglio provinciale, che per errori tecnici e incomprensioni aveva escluso anche 1'Udc dalla compagine ch e
appariva nel sito dell'Interno, alla
fine è emersa con chiarezza. Anch e
se i conteggi sono ancora in cors o
per l'assegnazione del premio d i
maggioranza, al Pd andranno 13 seggi. Uno a testa per Idv, Sel e Fede razione della sinistra, che potranno
così aspirare a una carica in giunta
(per l'Idv è certa la vicepresidenza) .
Grande escluso il Pri, che perde il
rappresentante che aveva nella passata legislatura, anche per effetto
della riduzione del numero dei consiglieri, passati da 30 a 24 . Alla coa lizione di centrodestra andranno 7
consiglieri : oltre al candidato alla
presidenza Rudi Capucci, entreranno 3 consiglieri per il Pdl e altrettanti per la Lega Nord .
Dopo il consiglio, si tratta di far e
la giunta . Come spiega il segreta rio provinciale del Pd, Alberto Pagani, la filosofia sarà quella di attenersi il più possibile al criterio
del "50 e 50" . In Provincia ci saran no, dunque, 3 o 4 donne su 7 assessori totali . «Sia Casadio che Matteucci stanno ragionando con gli
alleati perché diano il loro contributo . Chi propone un uomo per la
giunta comunale dovrà proporr e
una donna per la Provincia e vice versa» .
Per chi si aspettasse un ruolo per
Serena Fagnocchi, non è detto che
questo desiderio venga soddisfatto .
Candidata in uno dei collegi più difficili della provincia (Ravenna IV), ri sulta tra i non eletti . I dirigenti del P d
non amano sentir parlare di un"`area
Fagnocchi" che rappresenterebbe, se condo alcuni, il 25% dell'elettorato
Pd. «Così non si va da nessuna parte .
Serena è parte del gruppo dirigente e
sarà impegnata nel partito, dove avrà
un ruolo per far valere le sue capacità .
Per il resto, vedremo, anche se non si
può pensare a risarcimenti o riconoscimenti per un'area che non esiste» .
Il nuovo presidente della Provincia Claudio Casadi o
Cristina Federíc i
Massimo Mazzolan i
Alberto Pagani
Marta
Daniele Bassi
Giovanna Bene#l i
Faroifi
Paolo Pirazzin i
Sauro Giorgini
Gianiuigi Forte
Davide Coralli
Mauro Mont i
Ermanno Tarli
Andrea Limarl i
Tuona Bandol i
Elîseo Dalla Vecchia
Secondo Va#g
Secondo Ga lassi
Giorgio Benini
Ivana
Neri
Sante Seganti
Valentina Morig i
Gianfranco Spadoni
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CrM'ere
di Ravenn a
............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
. . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . .
Il risultato migliore ad Alfonsin e
Record nazionale per Pagani
Il segretario provincia le del Pd è stato eletto a d
Alfonsine con il 60,09 %
dei voti, il miglior risultato per il Pd in Italia.
Pagina 7
]nl'i infili nun
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press LIf1E
18/05/2011
RAVENNA . È l'Edera la
grande "esclusa" dal nuovo consiglio provinciale .
«Un risultato mancat o
per un soffio - come commenta il segretario provinciale Luisa Babini - .
Sarebbe bastato più impegno da parte di alcuni
comuni che forse non ci
hanno creduto com e
noi». Con una percentuale pari al 3,08% il Pri s i
colloca al di sotto della
Federazione della sinistra, che con il 3,75% ottiene invece un seggio .
Un risultato questo che,
CrM'ere
di Ravenn a
Babini: «Consiglio sbilanciato a sinistra»
Pasi: «A noi un voto consapevole»
spiega la Babini, ha res o
la composizione del consiglio «troppo sbilanciata
a sinistra . La presenza
del Pri avrebbe sicuramente riequilibrato l'ag o
della bilancia» .
Tra le cause dell'esclusione del Pri la Babini ipotizza il fenomeno "grillini", che pur partecipando solo alle comunali a-
vrebbero influenzato d i
riflesso anche il voto per
la Provincia («Se ci fosse
stato il Movimento 5 Stel le anche alle provincial i
probabilmente i risultat i
sarebbero stati più omo genei») . La Babini si è co munque dichiarata soddisfatta del risultato, che
consentirà al partito d i
mantenere «una presen -
za significativa all'interno della coalizione» .
Diversa la situazion e
della lista civica Ravenna
Virtuosa, capitanata d a
Cinzia Pasi, che ottiene il
2,11% . «Un risultato importante - ha commentato
la Pasi - se si pensa ch e
abbiamo avuto solo u n
mese per prepararci e che
siamo stati "oscurati "
per la metà del tempo da i
media che continuavan o
a parlare di 4 candidat i
quando in realtà erano
7». Pasi precisa poi ch e
quello di Ravenna Virtuosa «non rappresent a
più un "voto di protesta "
ma un "voto consapevo le" di chi ha colto il signi ficato delle nostre battaglie. Ci dispiace non essere entrati nel consigli o
provinciale ma questo sa rà uno stimolo maggiore
a lavorare ancora meglio
su tutto il territorio» .
(v. v.)
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CrM'ere
di Ravenn a
..................................................................................................................
.. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . .
Il commento di Alvaro Ancisi (LpRa )
«Ottimo risultato di Spadoni »
Un «grazie appassionato»
Ancisi lo rivolge a Spadoni ,
eletto in consiglio provinciale dopo 24 anni di «sodalizio fraterno» in Comune .
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CrM'ere
di Ravenn a
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
La spartizione delle cariche
Idv alla vicepresidenza
L'Italia dei Valori cresc e
e oltre a conquistare un seggio in consiglio otterrà, probabilmente, anche la vicepresidenza della Provincia .
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CrM'ere
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di Ravenn a
Fagnocchi : «Ci voleva un miracolo»
Fusignani: «Il nostro peso va oltre i numeri, ma serve una riflessione»
Sopra a
destra ,
Seren a
Fagnocchi
RAVENNA . Si stupisc e
del fatto che molti siano
rimasti increduli della
sua mancata elezione in
consiglio provinciale ,
Serena Fagnocchi . «C i
sarebbe voluto un mira colo. Del resto quando h o
accettato la candidatura
nel collegio IV l'ho fatt o
con spirito di servizio .
Ho fatto, però, una cam pagna elettorale molt o
seria, che credo abbi a
portato beneficio al partito. Sono comunque sod disfatta, perché credo d i
aver lavorato per tutti».
Alle primarie per l a
Provincia del dicembre
scorso, nelle quali si er a
presentata come sfidan te di Claudio Casadi o
dall'interno dello stess o
partito, il Pd, Fagnocch i
aveva ottenuto quasi i l
22% dei voti.
Un risultato che aveva
portato i sostenitori a
immaginare per lei un
ruolo di primo piano nel la futura giunta provinciale, sul modello Obama-Clinton. «La scelta di
A lato ,
Eugeni o
Fusignani
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quale ruolo rivestir ò
non dipende da me, anche se di sicuro non verrà meno il mio impegno .
Nessuno ha accampato
pretese sulla base dei risultati delle primarie e
non c'è stato alcun tentativo di spaccare il partito».
Escluso dal consiglio
provinciale, Eugenio Fusignani affida a una nota
le sue riflessioni sulla
caduta del Pri . «Non abbiamo eletto il consiglie re per poche centinaia di
voti, ma il nostro apporto alla coalizione riman e
consistente e con un peso specifico superiore a
quello numerico, com e
ben sanno anche i nostri
alleati».
Fusignani, assessore
provinciale uscente ,
chiede anche che a tutti i
livelli del partito si apra
una riflessione sulle pro spettive future . (v.r.)
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CrM'ere
di Ravenn a
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Italia dei valori in crescita a Faenza
L'intervento di Zagonara
Il coordinatore faentin o
dell'Idv augura buon lavoro
a Casadio e fa notare il 6,13 %
ottenuto dal partito a Faenza, contro il 2,5 del 2006 .
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]n I'rov ineia nun cresce Nei;
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CrM'ere
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di Ravenn a
Kiwi sotto attacco : progetto per finanziare la ricerca, incarico assegnato a Crpv e università
Guerra aperta contro il batterio kille r
Gli obiettivi: trovare un efficace antagonista o un fitofarmaco adeguato
Segna un'accelerazione la lotta al batterio killer
del kiwi . A livello istituzionale
emerge la convinzione che la
soluzione sia nella ricerca e
nella sperimentazione di metodi di attacco alla malattia, attraverso fitomarmaci o organismi biologici di contrasto .
Ma quali? Finora nulla si è rivelato efficace, se non bruciare sul posto le piante contagia te . Sulla messa a punto di interventi contro il parassita si è
concentrato nei giorni scors i
l'incontro tra Tavolo verde, assessorato all'Agricoltura dell a
Provincia e istituti bancari.
Nell'occasione è stato conferito incarico al Crpv (Centro ricerche produzioni vegetali), i n
stretta collaborazione con l'Università e le altre Region i
coinvolte, di elaborare un pro getto di ricerca con i relativi
costi da sostenersi, possibilmente con finanziamenti pubblico/privato tra Regione, organizzazioni di produttori e
fondazioni bancarie o istitut i
aderenti. L'obiettivo è estirpare l'epidemia, prima che ser i
danni ricadano sull'economia .
In tal senso si è mosso anche il
ministero dell'Agricoltura che
ha convocato ieri una riunione d'urgenza per decidere come affrontare la batteriosi .
Nonostante gli intenti, la soluzione non è comunque facile .
Lo sottolineano alcuni agricoltori di esperienza. «I soldi si
possono anche trovare - riFAENZA .
marca Gilberto Bucci, faentino ex presidente dell'Oniga,
Osservatorio nazionale de i
giovani imprenditori agricol i
- : ma sono i ricercatori capac i
che mancano. Il batterio dimo stra una complessità fuori dal
comune : con il caldo diventa
invisibile anche nelle piante
colpite. E' come se andasse in
stand by per poi ricomparir e
quando viene il freddo» . Se
un'azienda produttrice di fitofarmaci proponesse adesso i l
prodotto giusto, sarebbe u n
business economico senza precedenti. Ma c'è da stare atten -
ti, bisognerà provare la real e
efficacia. Valeriano Gaddon i
coltiva l'Actinidia in 18 ettari
di terreno vicino Faenza e pos siede impianti anche in Sudamerica. E' il presidente della
"Sabor del Uruguay", un consorzio di imprese a prevalent e
capitale italiano, costituitosi a
Montevideo nel 2003 per la pro duzione e la commercializzazione ortofrutticola . «Oltreoceano per il momento del batterio non c'è traccia - afferma ma alcuni casi si sono visti in
Cile, lo stiamo attendendo» .
Gaddoni è in contatto con o peratori di mezzo mondo e tut ti stanno cercando una cura adeguata. «Sappiamo - spiega che attacca soprattutto le piantagioni giovani e le piante d i
sesso maschile . Le piante vecchie sono meno attaccate, forse perchè più vigorose». E '
convinto che la soluzione si a
nella genetica: «Bisogna individuare un genotipo di piant a
resistente o immune al batterio» . Sul coinvolgiment o
dell'Ue è scettico perchè «pe r
l'Europa - dice - l'actinidia è
considerata ancora una piant a
ornamentale» .
Francesco Donat i
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Ultima
Coltivazioni di kiwi nel comprensorio faentino
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i. Li Irvuói [lasciai lesali
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CrM'ere
di Ravenn a
Appuntamento gastronomico a Villa Corte . Chef selezionati proporranno una serie di piatti particolari in abbinament o
Riflettori su carciofo moretto e olio brisighell o
Serata speciale dedicata alla valorizzazione dei prodotti tipici della collina faentina
BRISIGHELLA . Maggio a
Brisighella è il mese del carciofo, non un carciofo qualsiasi ma il carciofo di Brisighella, il "Moretto" . A Brisighella, grazie al particolar e
clima e terreno argilloso, assume caratteristiche di colo re e sapore uniche . Il "Moretto" può essere consumato crudo e leggermente lessato, con dito con sale e olio, preferibilmente con il "Brisighello "
con il quale si sposa molto be ne . I due prodotti infatti han -
no una base aromatica comu ne . Per il suo altissimo contenuto di ferro il carciofo è importante nella dieta degli anemici . Ed è proprio da quest o
connubio che anche quest'anno, dopo le sagre domenical i
del 1 maggio e dell' 8 maggio ,
si propongono tre mercoled ì
gastronomici (11, 18 e 25 maggio) dedicati al carciofo moretto abbinato ai cru dell'oli o
di Brisighella . Il secondo appuntamento, oggi a Villa Corte, vedrà gli chef Igor Morini
del ristorante San Biagio Vecchio, Stefano Casadio del ristorante Noè, Stefano Dal pozzo dell'Osteria della Sghisa, e Remo Camurani della
Trattoria di Strada Casal e
proporre piatti con abbinamento olio brisighello&moretto . Il menù degustazion e
con protagonista il carciofo
moretto e l'olio di Brisighella
nelle sue varie forme prevede
un antipasto con variazion e
di carciofo moretto - crudo marinato - spadellato ; cappelletti di carciofi moretti croccanti, con crema di zafferano
e zenzero ; coniglio porchetta to con carciofo moretto e pe corino con misticanza di campo ; faraona steccata ai gambe ri, lardo e carciofo moretto ,
con spuma di moretto, moretto caramellato e moretto far cito all'oro di uovo ; e per finire come dessert coppa d i
mascarpone e yogurt con car ciofi moretti caramellati allo
zenzero . Per informazioni e
prenotazioni tel . 340 4774921 .
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18/05/2011
CrM'ere
di Ravenn a
Educazione alimentare : festa conclusiva
Progetto con le scuole
su cibo e tradizioni
FAENZA . Già da diversi anni le scuol e
dell'infanzia "Il panda" e "Arcobaleno" dell'Ic Europa di Faenza portano a vanti un percorso di educazione alimen tare. Quest'anno si intitola : "Tòt a tevla,
la Romagna tra prodotti e tradizioni" . «Il
fare, il sentire, il sapere" sono stati mess i
in atto in un gioco di attività, esperienze
e laboratori atti ad incentivare nei bam bini il consumo di frutta e verdura, pun tando l'accento sull'importanza dell'agricoltura biologica e sulla valorizzazio ne dei prodotti del nostro territorio - spie gano le insegnanti - . Abbiamo considera to importante, inoltre, trasmettere alle
famiglie, attraverso l'educazione de i
bambini, la valorizzazione dei prodotti a
Km . 0 . A scuola abbiamo collegato le e sperienze svolte nelle fattoria didattiche ,
per noi tanto preziose, con i suggerimen ti scaturiti dal laboratorio della "Palestra della scienza" (opportunità offert a
dal Comune e dalla Provincia alle scuole )
stimolando i bambini alla scoperta di al cune regole scientifiche che esistono in
natura». Sono quindi stati programmat i
laboratori di cucina sulla trasformazio ne dei prodotti del territorio e recuperat o
tradizioni come la castagnata di S .Martino e Lòm a merz per l'arrivo della pri mavera . Gli allievi sono stati coinvolti in
laboratori di animazione teatrale con l'e sperta Christiane Tschopp , sulla vita de gli insetti amici dell'uomo e della natur a
(api, lombrichi, pipistrelli, ecc .). Tutt o
questo si potrà vedere, toccare, annusar e
e, perché no, assaggiare alla festa conclu siva del progetto, realizzato nell'ambito
degli interventi di educazione alimenta re e orientamento ai consumi . L'inizia tiva è in cartellone oggi, dalle 17 alle 19 ,
alla scuola dell'infanzia "Il panda" in vi a
Donatini. In caso di maltempo l'event o
verrà posticipato a domani, stessa ora .
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CORRIERE DELLA SERA
DISTANTI E DIVIS I
di ANGELO PANEBLANC O
osa prefiguran o
per il futuro politico del Paese il ter' remoto milanes e
e, più in generale, i risultati
di questa tornata amministrativa? L'unica cosa che
possiamo prevedere con un
discreto grado di sicurezza
è quale sarà, per effetto di
questi risultati, la configurazione del centrosinistra alle
prossime elezioni politiche .
Invece, è buio pesto pe r
quanto riguarda l'altro versante dello schieramento: il
centrodestra . Possiamo dire
che a sinistra c'è stato un
chiarimento, le incertezze
strategiche che hanno condizionato l'azione del Partito democratico negli ultim i
mesi si sono dissolte, sono
state spazzate via dai «fatt », ossia dai numeri.
Queste elezioni amministrative hanno archiviato i l
progetto — da sempre attribuito a Massimo D'Alem a
— che prevedeva una alleanza fra Partito democratico e
il cosiddetto Terzo polo d i
Pier Ferdinando Casini e l'emarginazione delle Estreme
(Di Pietro e forse anche Vendola) . I successi dei candida"-
ti delle Estreme (ma anch e
del movimento di Grillo) e
la mancata affermazion e
elettorale del cosiddetto Ter zo polo chiudono la partita,
Il centrosinistra si presen+
terà alle prossime elezioni
con una coalizione in cui l e
Estreme esigeranno, e otterranno, un ruolo di comprimari, una coalizione il cui
asse sarà nettamente spostato a sinistra . Professionisti
di lungo corso quali sono
quelli del Pd sanno, naturalmente, che una coalizion e
del genere correrà grossi ri schi, sanno che un tale profilo sarà comunque poco congruente con gli orientamenti di fondo del Paese, sanno
che potrebbe ripetersi lo
scenario dei primi Anni Novanta (vittoria nelle amministrative del '93, sconfitta nelle politiche del '94). Ma sanno anche che c'è, rispett o
ad allora, una fondamentale
differenza: è data dal fatto
che per Berlusconi si avvici na, verosimilmente, il momento della conclusion e
della sua avventura politica,
e ciò può gettare nel marasma il centrodestra.
Una coalizione «di sinistra» ,
anziché di centrosinistra, non
vincerebbe mai contro un centrodestra forte ma potrebb e
vincere (e persino con una certa facilità) contro un centrodestra demoralizzato, privo di u n
leader trainante, e dilaniato dalle divisioni .
Nella sconfitta del centrodestra (che diventerebbe disfatt a
totale se la Monatti, come a questo punto è possibile, perdess e
al secondo turno) c'è qualcos a
persino di più grave del referendum su se stesso platealmente perduto da Berluscon i
proprio a casa sua: c'è una perdita di contatto con la realtà,
con gli umori e con le ver e
aspettative dell'elettorato . In
genere, è proprio ciò che acca de ai leader e alle classi dirigenti in declino . Giuliano Ferrara
ha ragione quando dice che la
campagna elettorale del centrodestra è stata un colossale errore dall'inizio alla fine . E nulla l o
illustra meglio del caso di Milano . E normale che l'opposizione cerchi di politicizzare il vot o
comunale ma non è normal e
che lo facciano le forze che hanno governato la città: a quest e
ultime serve invece, per lo più,
enfatizzare la dimensione amministrativa, valorizzare i risultati che l'amministrazione comunale ritiene di avere raggiunto : anche perché, tolta un a
fascia di votanti «ideologici»
(che votano a destra o a sinistra a prescindere), ci sono po i
sempre molti elettori che no n
dimenticano la posta in gioco ,
ossia la qualità della «loro» vita nella «loro» città .
Avendo perso il contatt o
con la realtà, Berlusconi ha imposto una politicizzazione del
voto milanese che non ha giovato al sindaco uscente . Adesso ha poche alternative : se tenta solo di sopravvivere navigando a vista non sopravviverà . Né
sopravviverà il centrodestra .
Egli deve, in accordo con Tremonti, fare ciò che è lecito
aspettarsi da un governo d i
centrodestra : dare una vera
sferzata pro-crescita all'economia, liberare gli ingessati «spiriti animali» del capitalismo
italiano, venire incontro all e
domande dei ceti medi indipendenti, affrontare, con misure straordinarie, il nodo e i l
blocco dell'economia meridio nale . E deve inoltre decidersi a
preparare seriamente e con cura la propria successione . Si ri tiene, in genere, che una formazione politica non possa sopravvivere all'uscita di scen a
del capo carismatico che l'h a
creata. E vero spesso ma non
sempre . Spetta a Berlusconi
operare perché la dissoluzione
del centrodestra, altriment i
inevitabile, non si compia nel
giro di pochi anni o pochi me si .
Poi ci sono i riflessi sul rapporto fra Pdl e Lega . Se le incertezze strategiche del Pd sono
state spazzate via dai risultat i
del voto, quegli stessi risultati
aprono una fase di incertezz a
strategica per Bossi . Difficilmente egli romperà l'alleanz a
con Berlusconi : dove potrebb e
andare? Ma è certo che vorrà ricontrattarla . Berlusconi ha di
fronte a sé poco tempo e moltissime cose da fare .
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18/05/2011
CORRIERE DELLA SER A
Berlusconi rassicura sull'esecutivo :
è saldo, con il Carroccio chiarirem o
Ma nel Pdl ci sono malumori. Quagliariello : sconfitti al primo turno . La Craxi: prevedo tsunam i
ROMA — Ci provano a fare
muro, a depotenziare il peso di
un voto che è stato dichiarat o
«di valenza nazionale» dall o
stesso Silvio Berlusconi. E fan no calcoli che vorrebbero esse re incoraggianti: «Se togliamo
Milano, il risultato è un pareggio», spiega carte alla mano De nis Verdini . Un modo per preparare quello che sarà il messaggio che trapela dal vertice
serale a Palazzo Grazioli tra il
premier e lo stato maggior e
del Pdl : «Il governo è saldo, la
maggioranza è solida, il vot o
alle amministrative non cambia nulla e non influisce sull a
legislatura», dice il Cavaliere ,
fiducioso che con la Lega, nonostante ci siano stati «problemi», si può recuperare, perch é
da adesso ogni decisione sarà
condivisa con loro». E anche a
Milano, nulla è perso: «Dobbiamo batterci tutti per vincere i l
ballottaggio, e far capire chi
c'è dietro la faccia pulita di Pisapia, i centri sodali» .
Se questa è la linea dettata
da Berlusconi, si capisce come
in pubblico prevalga in tutti l a
cautela. E non solo perché, come avverte il neo president e
dell'Anci Osvaldo Napoli «ma i
cantare vittoria prima del tempo: ne ho visti di candidati arri vare al secondo turno col
49,9% dei consensi e poi perdere. . . La Moratti può ancora far cela» .
Ma al di là dei dovuti ton i
rassicuranti, il momento difficile lo ammettono tutti. Gaetano Quagliariello non ha problemi a confermare che «al prim o
turno c'è stata una sconfitta»,
Ignazio La Russa parla del caso
Lassini come di un «errore nostro», il ministro Paolo Romani a sua volta spiega che il suo
modo di vedere e di parlare di
politica è diverso «da quello di
La Russa e Santanché», e sui
«falchi» si addensano ora nuvole nere di biasimo .
Ma gli sfoghi che danno i l
senso del momento sono quel li coperti dall'anonimato. «La
preoccupazione è tanta — fa la
sintesi un ministro —, il clim a
non è buono, ora bisogna con -
durre decentemente la campagna per i ballottaggi e gestire il
rapporto con la Lega, sapendo
che sono stati commessi error i
gravi: dal non aver riflettuto
meglio sulla ricandidatura del la Moratti, ad una campagn a
elettorale dai toni troppo violenti, all'aver scelto, da parte
di Berlusconi, di politicizzare il
voto chiedendo un referendum su di sé in un momento
di massima difficoltà per lui» .
Perché che il Cavaliere sia in
questo momento «debole »
non lo nega nessuno : «Il fatt o
che parli spesso di successione
dimostra che ne è consapevol e
anche lui — dice un altro mini- ,
stro pure fedele al premier .
Ma il nostro problema è che al lo stato non esiste un'alternativa a Berlusconi : appena se ne
parla, è il terremoto . Lui è costretto a restare dov'è perché è
l'unico collante del Pdl . E se
dall'altra parte vanno avant i
con Bersani, si può anche resistere, ma se decollano un Renzi, un Vendola, sono dolori...».
«Prevedo un casino, potrebbe
arrivare uno tsunami. . .», è
sconsolata Stefania Craxi.
Discorsi impensabili fino a
pochi mesi fa, ma oggi diffusi
in un Pdl che si interroga su cosa farà la Lega: la speranza è
che «la somma di debolezze»
tenga insieme il quadro politico, come un Pdl sul quale pesa no le accuse di Scajola e solo le
sue. 11 passaggio è stretto, la ve rifica chiesta dal capo dello Sta to sul rimpasto che ha vist o
l'entrata dei Responsabili pe r
il momento slitta (al Senato se
ne discuterà nella prossima capigruppo), ma un appunta mento chiarificatore prima o
poi d sarà. Potrebbe essere un
punto di partenza per riprende re in mano «il cambiamento, rilanciare il partito con le grandi
energie di cui disponiamo nel la base», dice Giorgia Meloni .
O quello in cui si varano «le riforme che servono agli italiani», la vera ricetta salvifica secondo Paolo Bonaiuti . Sempre
che, è il timore che aleggia ,
non sia troppo tardi .
Paola Di Caro
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r uscom rassicura su Iesecu .vo :
è saldo, con il Carroccio chiariremo
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18/05/2011
CORRIERE DELLA SER A
Bossi : solo con il Cavaliere si fanno le riform e
Rinviato il chiarimento con il Pdl a dopo i ballottaggi . La rabbia della base su Radia Padania
MILANO «Incontri? Al
momento, non è proprio ari a
di incontri. .. ». Il faccia a faccia
tra Umberto Bossi e Silvio Ber lusconi, per ora, non è all'ordine del giorno . Anzi, potrebbe
saltare anche il Consiglio dei
ministri di domani . Il trauma
delle Amministrative, nel Carroccio, ancora non è stato riassorbito, anzi : fatto senza prece denti, nessuno nel moviment o
ha commentato il risultato elettorale, tolte le brevi considerazioni a caldo di Castelli e Calderoli. Di più : la ridefinizione de l
rapporto con l'alleato resta il
punto di domanda intorno a
cui ruotano molte delle riflessioni della Lega.
Eppure, se nel centrosinistra
qualcuno sogna e profetizza cri si di governo o comunque scenari di rottura a breve, per il
momento andrà certamente deluso. Ancora ieri, Umberto Bos si chiuso nel fortino di via Bellerio con i fedelissimi, lo ha ripetuto : «Berlusconi è l'unico
con cui possiamo fare le riforme» . In più, chiosa amaro un
dirigente di altissimo rango, le
«rotture tra i soci avvengon o
sempre quando la società fa utili, non quando è in passivo» .
Le debolezze portate alla luc e
dal voto, insomma, almeno pe r
il momento renderanno la convivenza ancora più obbligata di
prima «I conti — ha aggiunto
il leader leghista — li faremo
sati. Certo, per domani è previdopo il 29 (la data dei ballottagsta la riunione del Consigli o
gi) . Fino ad allora, poco casi dei ministri. Ma è assai proba no. . .». I conti, precisano in vi a • bile che possa essere rinviat a
Bellerio, non sono però da inin extremis. In questo caso, i
terpretare come «resa dei con tempi per vedere Umberto Bosti». Si tratterebbe più semplice si e Silvio Berlusconi seduti al mente di un bilancio ragionat o
lo stesso tavolo potrebbero alsulle ultime consultazioni. E dilungarsilungarsi. Insomma, dietro ai to fatti, Roberto Calderoli ha
ni concilianti lasciati filtrare iesmentito le «supposizioni assori anche dal premier («La Lega
lutamente prive di fondamen resta il mio miglior alleato») la
to» riguardo alla richiesta forsituazione rimane confusa e la
male di verifica di governa d i
realtà è che i due protagonisti
cui hanno parlato alcune testa ancora non hanno deciso cosa
te. Resta da capire se quando
Bossi parla di «riforme» intenda la stessa cosa di cui parl a
Berlusconi. Bossi in questi gior ni riflette sul rilancio deciso
del decentramento dei ministeri. È il piatto forte del prossim o
raduno di Pontida. Ma nel movimento in molti gli suggeriscono da dare un fermo altol à
al premier sulla giustizia, «un
tema che ci ha fatto perdere valanghe di consensi».
E tuttavia, di incontri tra i
due leader non ne sono stati fis-
dirsi.
Se Umberto Bossi dovesse
dare retta agli ascoltatori di Radio Padania, il patto che ha ret to l'Italia per buona parte del l'ultimo decennio sarebbe morto e sepolto . «Berlusconi ha fatto il suo tempo e anche l'alleanza con il Pd », «Il premier no n
può promettere, come ha fatt o
a Napoli, che non si pagherà la
Tarsu, la gente è stufa di quest i
giochetti». E ancora, «E ora di
iniziare una nuova strada, questo governo non ha fatto nulla
per le imprese» . Ed è ora di finirla con «Berlusconi che prende le decisioni tanto poi "si trova la quadra"».
Non che tale stato d'animo riguardi la sola base. Il sindac o
di Varese, Attilio Fontana, ieri
ha detto senza mezzi termini
che «se votassi al ballottaggio
di Gallarate (dove il candidato
pdl ha vinto il "derby" con quel la del Carroccio, ndr), voterei
Pd». Mentre l'ex candidato leghista a Bologna, Manes Bernardini, ha avuto parole di fuoco nei confronti del Pdl che «ci
ha lasciati soli» e del suo coordinatore Filippo Berselli: «Se si
fosse svegliato prima. .». Sintomatico dello stato dei rapport i
tra gli alleati è anche quanto è
accaduto ieri in Consiglio regio nale lombardo. Il Pdl ha infatti
presentato una mozione di censura contro la direttore generale dell'ospedale di Gallarate ,
rea di aver fatto campagna pro
Lega Il Carroccio, per tutta risposta, ne ha lanciata una contro l'ex sindaco della città, re o
di aver presentato una «list a
Bossi» che avrebbe impedito alla candidata leghista, che pure
ha triplicato i voti del Carroccio, di raggiungere il ballottaggio . Alla fine, «tregua armata» :
una singolare mozione comune che censura tutti e due .
Marco Cremonesi
©RIPRODUZIONE RSERVATA
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CORRIERE DELLA SER A
Bersani sicuro: il governo noavaa
n rrl 1201 3
Democratici Partito mai così unito dopo l'esito del primo turno : tutti i big convinti che la vittoria di Pisapia aprirebbe la cris i
«Se cade meglio votare» . E Veltroni chiede l'applauso per il leader : dibattito inutile, siamo con lu i
ROMA — L'asse tra Berlusconi
e Bossi si è incrinato e l'alleanza d i
governo «non arriverà al 2013», dichiara Pier Luigi Bersani arrivando in sala stampa. Ma a sera, dal
salotto tv di Lilli Gruber, il segretario del Pd si spinge oltre e dice
che Berlusconi doveva dimetter si a caldo, subito dopo il responso delle urne : «Prima va a
casa questo governo e megli o
è. Se cade, razionalmente, no n
vedo altro che il voto anticipa to» .
Il segretario guarda i dati de l
Pd e «ride di gusto» ; a mettergli
il buonumore è l'idea che il Pdl
parli di pareggio quando «ha preso
una scoppola micidiale». Il suo partito invece gode di «buona salute» e
ai ballottaggi, il leader ne è convinto, si rafforzerà. «Riusciremo a compattare ovunque il centrosinistra» ,
si appella ai leader e agli elettori del
terzo polo . E chiarisce che a Napol i
lavorerà per ricomporre l'alleanza e
favorire la vittoria di Luigi De Magistris. Non nega i «problemi serissimi e ben noti» del partito in Campania, annuncia una «ricostruzione»
che sa di repulisti, ma rinvia il problema a dopo i ballottaggi.
I nodi possono attendere. Ci sarà
tempo per dividersi sulla debolezz a
del partito al Sud, sul successo dei
candidati di Vendola e sulle alleanze :
Berlusconi» . Le elezioni politiche so no di là da venire, ma poiché la cris i
di governo non è più fantapolitica,
Bersani si dice pronto : «Candidarmi
a premier? Io ci sono, però non esiste che mi metto davanti al progetto».
L'immagine di Walter Veltroni
che chiede ai dirigenti del Pd
un applauso per Bersani, racconta meglio di tante parole
quale effetto balsamico abbia
avuto sui democratici il responso delle urne. Alla vigilia
delle elezioni l'ex segretari o
aveva chiesto una verifica sul la tenuta del partito. Ma adesso è lo stesso Veltroni a dire
che «il dibattito è inutile»,
perché «tutti» condividon o
l'analisi del voto illustrata da
Bersani. E quando D'Alema lascia
il Nazareno e i giornalisti gli domandano di Veltroni, il presidente del
Copasir mette il sigillo sulla tregua :
«La verifica? L'abbiamo fatta... Il vo to amministrativo ha detto che le cose nel Pd vanno abbastanza bene ,
quindi non c'è più nulla da verificare» .
Il segretario, che ha annunciato
la convocazione di una direzione,
ha chiesto ai «big» del partito di lottare «pancia a terra» per vincere i
ballottaggi e anche l' opposizione in terna ha ben chiaro il valore della
posta in gioco. I aemocratici sono
convinti che Berlusconi abbia imboccato il viale del tramonto e ch e
la sconfitta della Moratti al second o
turno aprirebbe la crisi di governo .
Per questo nessuno remerà contro .
Beppe Fioroni, uno dei dirigenti pi ù
critici, è stato tra i primi a dire ch e
sosterrà De Magistris : «Non si può
fare diversamente . ..». La sconfitta
di Morcone brucia, eppure anch e
Veltroni si limita a dire che il dato è
«negativo» e che merita un «approfondimento» . Non è tempo di criti -
Allineamento
Anche Fioroni, di solito tra i pi ù
critici, si schiera subito con De
Magistris a Napoli : «Non s i
può fare diversamente »
che e distinguo . Che <da fase conclu siva del berlusconismo» sia inizia ta lo pensa anche l'ex vicepre mier e non sarà certo lui, ansio so com'è di «girare pagina», a
guastare la festa al Pd. Una cosa
però, a difesa delle sue tesi, Veltron i
ha voluto dirla al coordinamento . E
cioè che quando i candidati sono va lidi, le primarie sono la ricetta vincente .
«Non passerò le prossime settimane
a dire quanto sto con Vendola e quan to con Casini» . Ma intanto, studiando i risultati, Bersani ha trovato conforto alla sua tesi : «Un nuovo Ulivo e
poi un'alleanza più larga può essere
il punto di partenza» . Quale sia il mo dello possibile lo dice Massimo D'A lema, da sempre fautore dell'alleanza con Casini : «Guardate Macerata, lì
il centrosinistra ha vinto con un candidato dell'Udc. Gli elettori hann o
scelto chi offriva maggiori garanzi e
sulla possibilità di mandare a casa
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Monica Guerzon i
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CORRIERE DELLA SER A
18/05/201 1
L'intervento/I
La formula misteriosa? Prendere qualche voto in più
Basta vincere le elezion i
(e- scoprire che non c'è regime)
Evitare i toni apocalittici, cercare il consens o
di PIERLUIGI BATTISTA
a sinistra forse ha trovato l'antidoto, la formula misterios a
e risolutiva capace di spazzar
via tutte le malinconie accumulat e
in tutti questi anni : cercare di vince re le elezioni. E facile, basta prende re qualche voto in più. Semplice, ma
è la lezione numero uno per il partito degli apocalittici: invece di evoca re foschi scenari, industriarsi pe r
avere più consenso popolare. Si chiama democrazia. E (talvolta) funziona .
C'è da aspettare l'esito dei ballottaggi, ovvio :°Ma non è andata come
tutte le Cassandre pronosticavano. E
comunque è sicuro che la sinistra dovrà non solo rimodularei propri
umori, ma imparare finalmente a
mettere in discussione se stessa, non
la democrazia . Le ragioni vere delle
proprie sconfitte, non il popolo che
le ha determinate scegliendo l'avversario. Si può fare. Basta credere nella
democrazia. Basta non cedere al vitti mismo che ha percorso e devastato
la sinistra in questi anni, l'idea che le
sconfitte fossero originate da un tenebroso Regime che aveva avvelena to le coscienze, abolito la libertà, rovesciato l'ordine costituzionale . No n
era vero niente . Approfittando legitti mamente degli errori altrui e confidando sulla forza del proprio messag gio, Pisapia ha dimostrato invec e
che fare una buona campagna elettorale, mostrare un volto credibile, pro porre agli elettori un'immagine appetibile, la democrazia dei voti e dei nu meri funziona. Non c'è il Regime .
Non c'è il nuovo fascismo. Non c'è il
golpe costituzionale che imbavaglia
le voci critiche. Era la sinistra che se
lo immaginava per assolversi dai pro pri errori . E infatti, quando non sbaglia, la sinistra corre addirittura il rischio di vincere.
E dunque Alberto Asor Rosa dovrà riporre nel cassetto le sue pur recenti fantasie di golpe democratico ,
unico rimedio, era parso di capire,
per arginare quello antidemocratico
L
incarnato da Berlusconi. C' è il voto ,
alla bisogna, non l'intervento golpista di polizia e carabinieri . E Barbara
Spinelli e Franco Cordero dovrann o
rivedere taluni giudizi molto severi
sulla tenuta mentale e psicologic a
del popolo italiano, descritto fino al l'altro ieri come un'accolita di ebet i
etero-diretti, intontiti dagli spot de l
Caimano, drogati da una dittatur a
dell'informazione che non lasciava
scampo, possibilità di riflessione e
di critica. Gli ebeti si sono forse risvegliati di colpo? Oppure, ipotes i
molto più probabile, era sbagliata
l'analisi, più proiezione di un incubo che valutazione spassionata delle
cose politiche italiane ?
Le invettive contro il popolo inca-
Comune Palazzo Marino, a Milano
pace di capire si arricchivano di nuove definizioni, poco precise sul pia no analitico, ma ricche di suggestione. La «deriva plebiscitaria», che fine ha fatto la «deriva plebiscitaria»
se la sinistra ha stravinto a Torino, e
se la destra «plebiscitaria» non vie ne plebiscitata né a Milano né a Na poli? E che «fascismo» è mai quell o
in cui l'opposizione può umiliare la
maggioranza a Milano, trionfare a
Torino, conquistare o riconquistare
Comuni e Province in tutta Italia ?
Destin o
L'Italia è una democrazia
normale . Se si perde la colpa
non è del destino cinico e bar o
o del popolo che non capisce
C'è qualcosa che non torna. Se si di ce che il popolo è definitivamente in stupidito, bisogna spiegare perch é
poi gli stupidi cambiano idea . Se s i
dice che non c'è più libertà democra tica, bisogna spiegare come è possibile vincere con i mezzi della democrazia. Se si dice che le elezioni in Italia sono costitutivamente truccat e
per via del conflitto di interessi ch e
grava su Berlusconi, bisogna spiega re come mai il trucco talvolta vien e
svelato e talvolta invece no .
Le imprecazioni di Dario Fo con tro un «regime» asfissiante dovreb bero essere riviste . L'«emergenza de mocratica» di cui parlano ossessiva mente scrittori e commentatori è un
po' meno emergenza di prima. Se condo Roberto Saviano
la .Lega prendeva molti
voti nel Nord, la 'ndran gheta si trasferisce a l
Nord, ergo la Lega è in quinata dalla 'ndrangheta. E adesso che al Nord
la Lega non va più tanto bene, vuol dire che è
successo qualcosa di
nuovo tra la 'ndrangheta e la politica? O forse
bisognerebbe smetterla
con analisi enfatiche che attribuiscono la crisi della sinistra alla crisi del la democrazia. E ammettere che le
condizioni fondamentali della demo crazia funzionano . Basta saperle ma neggiare bene con buoni candidati ,
con un'immagine e un progetto credibili. Cercando voti e non cercando
alibi quando i voti non si trovano .
Accettando la sconfitta per creare l e
condizioni di una vittoria al turno
successivo. Come avviene dappertut to, in tutte le democrazie normali . E
l'Italia resta una democrazia norma le, dove si vince e si perde e se si perde la colpa è di chi ha perso e non
del destino cinico e baro, o del popo lo che non capisce. Lezione sempli ce, ma che la sinistra fa una fatic a
tremenda a capire . E anche questa è
«emergenza democratica» .
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CORRIERE DELLA SER A
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L'intervento/2
I democratici cantano vittoria ma la partita si complic a
La ricetta per il futuro.
navigare tra i due scogli
Il Pd non può scegliere tra Vendola e terzo polo
di PAOLO FRANCHI
cociamo noi, perdono loro, di ce Pier Luigi Bersani, fino a ie ri rappresentato come l'uomo
che, quasi per antonomasia, prend e
gli schiaffi, La sintesi sarà pure un
po' brutale, nel senso che «loro» sit u
ramente perdono, ma sul fatto che
«noi vinciamo» ci sarebbe da ragionare . Però, non c'è dubbio, ha una
sua efficacia . Specie per una sinistra
che da un pezzo ha perso l'abitudine
a commentare un successo, e ad analizzarne le luci e le ombre.
Vinciamo noi, perdono loro . «Vin ciamo»? Sì, almeno là dove il Pd si è
messo nelle condizioni di giocare la
sua partita (quindi, siamo onesti ,
non a Napoli, dove pure il centrodestra è andato nettamente al di sott o
delle previsioni più caute, e nemmeno in Calabria, dove invece il Pdl si è
affermato quasi dappertutto) . E vero
a Torino, grazie al cambio della guar dia non solo tra due sindaci, ma tr a
due quadri, come si diceva una volta, più che sperimentati, Sergio
Chiamparino e Piero Fassino. E vero
a Bologna, che dopo tante traversie
non si è lasciata non diremo schiantare, ma nemmeno portare al secondo turno da un leghista, sebbene pe r
Palazzo d'Accursio il Pd abbia dovuto fare affidamento su un candidato ,
Virginio Merola, ignaro persino del
fatto che l'amata squadra di casa gioca in serie A. Ed è vero pure, e fors e
soprattutto, a Milano, l'epicentro. del la sfida. Perché certo, la candidatura
di Giuliano Pisapia, vittorioso nelle
primarie, il Pd l'ha subita . Ma è altret tanto certo che è stato abile prim a
nell'ostentare buon viso a cattivo gioco, poi nel fare squadra, e ne è stat o
ripagato anche in termini di voti d i
lista, se è vero, come è vero, che ades so in città è solo uno zero virgola a
separarlo dal Pdl.
Vinciamo noi, perdono loro. Sì, il
giudizio suona un po' semplicistico ,
perché all'indomani del primo turn o
di questo voto amministrativo (gi à
l'esito dei ballottaggi non è affatto
scontato) resta da dimostrare che i l
Pd, la sinistra, il centrosinistra si ritrovino d'incanto in grado di compe tere per il governo del Paese, e di vin cere la prova . Ma intanto da lunedì
pomeriggio è agli atti che l ' impresa,
fino a pochi mesi fa letteralment e
inimmaginabile, è nell'ordine delle
cose possibili ; e che il declino eviden te di Silvio Berlusconi e del berlusco nismo non si consumerà necessariamente tutto dentro le mura del centrodestra, prendendo le fattezze di
una crisi di regime. Non è davvero
poco, specie se si considera che per
queste ore c'era nel Pd chi autorevolmente aveva messo in programma
una «verifica», e cioè un tiro al segre tario-piccione sconfitto e invece l a
Risultati Lo spoglio delle schede
gente di sinistra è per strada a far fe sta. Bersani pedestre, Bersani così re alista da sembrare surreale, Bersani
incapace di volare alto? Sarà. Ma il
punto, tra mille e una difficoltà, è riu scito a tenerlo . E non c'è che da dargliene atto, anche se Berlusconi che ,
soprattutto a Milano, ha voluto in cautamente trasformare il voto in un
referendum su se medesimo, affidan done oltretutto la regia alla signor a
Santanchè, gli ha di sicuro dato una
mano preziosa .
L'altematllva
Se il partito di Bersani vuol e
diventare l'architrave di
un'alternativa, è ora che
deve dimostrarl o
mamemmaiamastammiaasoma
Vmciamo noi, perdono loro . Guar dando al voto di domenica e lunedì ,
in larga misura è così. Guardando ol tre, le cose si complicano : prima o
poi, più prima che poi, anzi, se possi bile praticamente subito, bisogner à
pure guardare dentro quel «vinciamo noi». A cominciare dal voto di
Milano che, tra le sue tante indicazio ni, segnala pure una verità in sé qua si ovvia, ma sin qui pressoché universalmente dimenticata. La sinistra-sinistra, che è cosa diversa dal l'estremismo, e ancor più dal giustizialismo, con le elezioni del 2008 è
scomparsa dal Parlamento, soprattut to in ragione di un diffuso astensioni smo, non certo dalla società italiana ;
e Nichi' Vendola è riuscito a restituir le voce non contro, m a
in concorrenza con il
Pd. Se non ne riguadagna il voto, o addirittura se di fatto lo rifiut a
per mettersi in cacci a
degli elettori moderati,
il centrosinistra riformi sta perde in partenza; s e
se ne fa condizionare oltre misura, perde in partenza lo stesso, perché
il consenso dei modera ti e la possibilità di un'intesa con il
terzo polo se li preclude da solo . Para dossalmente ma non troppo il problema sembra più serio per il Pd ch e
per il candidato sindaco. Pisapia, che
di questo mondo (meno estraneo d i
quanto si creda a una parte significativa della borghesia milanese) è
espressione, sin qui è riuscito a navi gare tra questi due scogli molto meglio di quanto pensassero un po' stolidamente i suoi avversari e pure di
quanto avessero fatto i suoi predeces sori «moderati» . Bersani ha di che
compiacersi e di che preoccupars i
nello stesso tempo. Se il Pd non vuole essere solo il partito elettoralmente più forte del centrosinistra, ma
l'architrave di un'alternativa, è ora
che deve dimostrarlo . Incassando il
successo . E ragionandoci su .
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centrosinistra
la sfida dei Comuni :
12 capoluoghi a 4
Al
E prevale 3 a 2 anche nelle provinc e
ROMA — Quanto pesa per il
Al primo turno, dunque, il
Pdl e la Lega — nel conteggi o centrosinistra ha vinto in 12 caper ora parziale delle ammini- poluoghi : Arezzo, Barletta, Bestrative 2011 — la sconfitta, al nevento, Bologna, Carbonia,
primo turno, nella roccaforte Ravenna, Salerno, Savona, Siedi Milano? E, specularmente , na, Torino, Fermo e Olbia. Con
quanto vale per il centrosini- gli ultimi due strappati al censtra l'ottima prova del candida- trodestra, che invece ha piantato Giuliano Pisapia, che ha di - to 4 bandierine : Caserta e Castaccato di sei punti e mezzo il tanzaro (conquistati a spese
sindaco Letizia Moratti? Quan- del centrosinistra), Latina e
to conta, dunque, il fattore Mi- Reggio Calabria. I ballottaggi
lano nel risultato di 12 a 4 (Co- sono io: oltre a quello di Mila muni capoluoghi) e di 3 a 2 no, abbastanza clamorosi sono
(provinciali) a favore del cen- quelli di Cagliari e di Iglesia s
trosinistra?
Ecco, per provar e
ad analizzare i risultati I!1 centrodestra
del primo turno di que- Il centrodestra conquista Casert a
ste elezioni, conviene
incasellare il Comun e e Catanzaro e si riconferma a
di Milano insieme agl i Latina e Reggio Calabri a
altri 1.269 municipi in
cui si è votato . Alla fine sono 84 i ballottaggi, là do - (roccaforti del centrodestra) ,
ve, nei Comuni con oltre 15 mi - di Varese (avamposto della Lela abitanti, il vincitore non h a ga dove il sindaco in carica, Atraggiunto il 50% più uno dei vo - tilio Fontana, sfiora ma no n
ti. Mentre è complesso attribui- raggiunge il 5o%o) e di Novara
re gli eletti dei piccoli Comuni (città del governatore leghist a
al centrodestra o al centrosini- Roberto Cota) .
stra — perché nei centri minoIl centrosinistra fallisc e
ri quasi sempre si presentano li- l'obiettivo al primo turno a
ste civiche che poco hanno a Grosseto, Crotone (dove Doriche vedere con le liste naziona- na Bianchi dell'Udc, sostenuta
li — l'unica classifica possibile dal Pdl, si piazza seconda) e Co è quella di contare vittorie e senza dove la sinistra, storica sconfitte nei capoluoghi e ne i mente forte nella valle del Cragrandi centri.
ti, si divide a vantaggio della co-
alizione Pdl-Udc guidata dal
centrista Mario Occhiuto, che
sfiora il colpaccio (45,61%) . Si
va al ballottaggio anche a Rovigo, Rimini e Napoli dove i sindaci uscenti sono di centrosinistra E si rivota anche a Trieste .
Alle provinciali, il centrosini stra prevale 3 a 2 conquistando
al primo turno Lucca, Gorizia e
Ravenna, perdendo invece a
Treviso e a Campobasso. Ballottaggi a Macerata, Pavia, Manto va, Reggio Calabria e Vercelli .
In provincia, poi, ci sono i
campanili simbolo che pesan o
nella storia dei partiti. La Lega,
per esempio, fallisce la sfida di
Gallarate (Varese) dove la candidata sponsorizzata personal mente da Bossi, la consigliera
d'amministrazione Rai Giovanna Bianchi Clerici, viene esclusa dal ballottaggio lasciando l a
sfida finale ai candidati del Pdl
e del Pd: «Se votassi a Gallarate
sceglierei il Pd perché lì si è cre ata una situazione insostenibile», azzarda il sindaco di Vare se Attilio Fontana. Eppure la Lega, nella sola provincia di Varese, deve fare i conti con altr e
sconfitte: perché alla fine — in
queste amministrative 2011 —
si afferma solo a Cittiglio, a Castellanza e a Cairate. E non sfon da in altri 14 Comuni.
Dino Martiran o
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O VERCELLI
Carl o
Verceltotti
(centrodestra)
49
Rugger o
Invernizzi
(centrodestra)
Luigi Bobba
(centrosinistra)
32,9
Daniele Bosone
(centrosinistra)
MILANO (sind . usi-
risultati nei Comun i
Si va al secondo turno quando nessuno dei candidati supera il 50 %
L
Centrosinistra
Centrodestra
TORINO
NOVARA (sind . usc
Franzinelli
Lega
Altri
(pres . usc?f. )
(presi usc .y i
et
Ballarèo
44 1
PORDENONE
`2 .
Gianni fav a
(centrodestra)
33,8
Pisapia
Pedrotti
Morditi
I Pedicini
(s<<
m)
41,1
TRIESTE (sind . usc .
Cosolini
Antonione
VARESE (sind . us c
Fontana
,.,
Oprandi
,
(sind. usc I11 )
Fassino
Coppola
Berruti
RAVENNA(sind . usc .M )
Brambatt i
anelami
Merda
Eletto
50
AREZZO
(sind . usc )
Rutil i
Foschini
O'
Fantani
Sestini
CASERTA (sind . usc.)
Marin o
x
. z
BENEVENTO (s .u .M )
Eletto
51 6
Nardone
GROSSETO (sind . usc.
Bonifazi
BARLETTA
Lolini
Ma e i
NAPOLI
Lettieri
de Magistris
SALERNO
27,5
(sind . usc .
De Luca
R. CALABRIA
Eletto
62,4
)
Eletto
74,4
Ferrazzan o
Casti
Vitobell o
(sind . usc .* )
COSENZA (sini
(s . u
usc .* )
Occhiuto'
Paolini
VILLACIDRO (sind, usc .-;`!' )
Eletta
48,7
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(si u . n i
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Al Nord l'avanzata di Pd e alleat i
La maggioranza tiene soltanto al Sud
ROMA — È l'analisi più difficile, perché non si ferma al numero dei sindaci
conquistati ma arriva a contare i voti di
ogni lista. Ed è anche la più attesa dai
dirigenti di partito, che in tv tirano tutt i
la coperta dalla loro parte ma sanno ch e
la fotografia di come è andata dawero è
proprio lì, nelle tabelle dell'Istituto Cattaneo, costola della rivista il Mulino, Bologna, la sua tradizione, la sua serietà. Lo
studio riguarda le 13 maggiori città dove si è votato, i capoluoghi con almen o
loo mila abitanti . La domanda è secca :
chi ha vinto e chi ha perso? Ma le risposte sono (almeno) &le. Rispetto alle precedenti comunali hanno perso voti sia il
centrodestra sia il centrosinistra . Ma
con due tendenze a prima vista contraddittorie : tra gli schieramenti il centrosinistra ha perso più del centrodestra, m a
tra i partiti la foto va rovesciata, il Pdl è
arretrato più del Pd. Attenzione, però : i l
confronto è con le comunali del 2006,
quello «per molti versi più corretto per ché le consultazioni messe in relazion e
sono dello stesso tipo», si legge nel rapporto. Ma nel 2006 il «contesto politic o
era notevolmente diverso» perché no n
c'erano ancora né il Pd né il Pdl e quell e
comunali erano arrivate sull'onda della
vittoria di Prodi, appena tornato a Palazzo Chigi. Secondo i ricercatori dell'Istituto Cattaneo, dunque, il confronto «pi ù
corretto sul piano strettamente politi CO» è quello con le regionali del 2010 . E
qui la risposta è più semplice e netta:
cresce il centrosinistra, che avanza soprattutto al Nord, e cala il centrodestra,
che tiene solo al Sud.
Fin qui la foto vista da lontano, per
entrare nel dettaglio bisogna prendere
la lente d'ingrandimento, partendo dalle coalizioni . B centrodestra ha perso 56
mila voti (il 6%), rispetto alle precedenti
comunali, il centrosinistra paga ancora
di più con meno 175 mila voti, il 144% .
Ma se si guarda a cosa è cambiato rispetto ad un anno fa — il «confronto più cor retto sul piano politico» secondo i ricercatori — da una parte c'è il meno dall'al tra il più: il centrodestra perde più o me no lo stesso numero di voti, 57 mila, i l
6,1%. Mentre il centrosinistra ne ha guadagnati 66 mila, il 6,8%. E un campanello quel 6% che manca a destra e si aggiunge a sinistra: è possibile che ci sia
stato un travaso di voti e che 6o mil a
elettori siano «fisicamente» passati da l
centrodestra al centrosinistra? Almeno
per il momento l'Istituto Cattaneo no n
si pronuncia. Ma gli esperti del settore
sono concordi nel ritenere poco probabile questa ipotesi : di solito i cambi di
maggioranza non arrivano perché ch i
votava in un modo decide di passare dal l'altra parte. Ma per il gioco dell'astensionismo, con il risultato che vince chi riesce a portare tutti i suoi alle urne . Una
dinamica che spiega quelli che ad ogni
campagna elettorale chiamiamo toni accesi . Travaso di voti oppure no, il rapporto dell'Istituto Cattaneo scende più ne l
dettaglio su quello che è successo nelle
diverse aree del Paese .
Al Nord il centrodestra perde sia rispetto all'anno scorso sia rispetto a cinque anni fa: nelle quattro città del Nor d
mancano all'appello 83 mila voti, i l
16,6%, numeri simili anche in Emilia Romagna . E quello che perde nel Settentrio -
(Coalizione
11 confronto
Candidato
MILAN O
?nirus~nwua
273 .40 1
----------------------------------------------------------------------------------------------- NAPOLI
GIANNI LETTIER I
179.575 38,5%
. 128.303.
TORINO
PIERO FASSIN O
MICHELE COPPOL A
122 .982 27,30%
107439 26,84%
----------------------------------------------------------------------------------------------- VIRGINIO MEROLA
BOLOGNA'
50,5 %
102 .560 54,2 %
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MANES,BERNARDIN I
30,4 %
'51 .6421 27,3%
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in
ne viene recuperato solo parte al Sud,
dove di voti ne guadagna 40 mila, i l
12,2%. Per il centrosinistra la situazione
è inversa: al Nord guadagna il 16,6% rispetto alle regionali di un anno fa e perde poco rispetto alle comunali del 2006 ,
il 2,6% . Mentre al Sud perde rispetto alle
Regionali, il 6,7%, e crolla rispetto alle
Comunali con un -30,9% concentrato a
Napoli.
Se dalle coalizioni scendiamo al dettaglio dei partiti, la bilancia pesa dalla par te del Pd. Il Popolo della libertà ha pers o
molto rispetto sia all ' anno scorso
(24,6%) sia a cinque anni fa, 22,3% . Il Partito democratico ha perso il 16,2 rispetto a cinque anni fa ma ha guadagnato i l
7,3 rispetto all'anno scorso . E nella foto grafia c'è u» altro dettaglio importante:
il calo del Pdl viene recuperato dalla Lega ma solo se il confronto viene fatt o
con le Comunali, dove cresce del 149%,
più del doppio. Ma rispetto alle Regionali dell'anno scorso il partito di Bossi cal a
del 16%, soprattutto a Milano e Torino .
Se non dalla Lega, il crollo del Pdl, è attu tito dal buon risultato delle liste civiche
collegate al centrodestra che salgono de l
32,4%.
E gli altri partiti? L'Italia dei valori cre sce del 67,3% rispetto a cinque anni fa
ma scende del 40,7% rispetto all 'anno
scorso, specie al Nord. E possibile ch e
questi voti siano andati alla Federazion e
della sinistra e Sel di Vendola, che insieme aumentano della stessa percentuale ?
Anche qui i ricercatori del Cattaneo no n
si pronunciano sull'ipotesi travaso ma i
numeri simili e il bacino elettorale analogo la fanno sembrare probabile. L'Udc
crolla rispetto a cinque anni fa (-25,4% )
e tiene rispetto all'anno scorso (-1,4%) ,
anche se perde al Nord e si rafforza a l
Sud . Proprio l'IJdc viene battuta dal Movimento 5 stelle in tutte le città del Nord.
Rispetto all'anno scorso la lista di Beppe
Grillo allunga di 26 mila voti, + 39%.
Lorenzo Salvia
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Rapporto Tra quelli che restano, favoriti i diplomat i
«Giovani in estinzione»
L'Italia ne ha pers i
due milioni in 10 ann i
Il Censir : sono sempre meno ed emigran o
ROMA — L'Italia non è un
Paese per giovani. Sono pochi e se ne vanno. Spinti dalle scarse prospettive a trasformarsi in «immigrati "di lusso"». Il direttore del Censis,
Giuseppe Roma, lancia l'allarme sui giovani italiani «i n
via di estinzione». E in un'au dizione alla commissione Lavoro della Camera fornisce le
cifre dell'emorragia dell e
nuove leve: in io anni, «dal
2000 al 2010 abbiamo perso
2 milioni di giovani tra i 15 e
i 34 anni» . E nei prossimi
vent'anni «diminuiranno ancora».
Un buco, uno strappo, nel
tessuto connettivo del merca to del lavoro dove i ragazzi
sono «merce sempre più rara» . Con buona pace di chi finora, ignorando il dramm a
della disoccupazione e dell a
concreta difficoltà di guadagnare un'autonomia economica, li sbeffeggiava definendoli «bamboccion,» . Ora che,
stufi, se ne vanno, il Censis
lancia l'allarme: «Stiamo perdendo la fisiologia di ogni so -
1 laureati a confronto
Chi lavora tra 25-34 anni
87,1%
88%
88,5 %
66,9 %
I giovani
cietà : ovvero che le nuove generazioni rimpiazzano quelle
vecchie» . «I pochi giovan i
che ci sono» preferiscono
emigrare. Dove avere il famoso «pezzo di carta» aiuta più
che qui. Per Roma: «I nostri
laureati lavorano meno d i
chi ha un diploma, meno de i
laureati europei E la situazione va peggiorando» .
Aumentano anche i ragazzi che non studiano, né lavorano : sono 1 ' 11,2% rispetto al
3,4% della media europea.
«Giovani persi» li definisce i l
Censis, offrendo un parallelo
coni «bimbi sperdut i,» di Peter Pan . Ma qui l'infantilismo
c'entra poco. Secondo il Centro Studi Investimenti Socia li, in Italia lavora il 66,9% de i
laureati di 25-34 anni, contro
1' 84% europeo .
apersi»
L'11,2%
dei giovani italiani non mostra
interesse né nello studio ,
né nel lavoro
Rispetto al 3,4% media Ife
L'Italia e Europa
In Itali a
Chi lavora tra diplomati e laureati –' Media Ue
70%
76%
84%
67%
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C'è da dire però che i giova ni italiani hanno livell i
d'istruzione più bassi . Tra i
«middle young» (25-34 anni), il 29% ha concluso solo la
scuola secondaria inferiore ,
contro il 16% di Francia e Re gno Unito e il 14% della Germania. I laureati registrano i
valori più bassi rispetto agli
altri grandi Paesi europei: il
20,7% a fronte di una medi a
europea del 33%, del 40,7%
del Regno Unito e del 42,9%
della Francia. L ' ingresso ne l
lavoro è ritardato. Fra i più
giovani, gli «young young»
(15-24 anni) il 60,4% è ancora in formazione, rispetto al
53,5% della media dell ' Ue, il
45, 1 % della Germania e i l
39,1% del Regno Unito . Gli occupati sono il 20,5% rispett o
al 34, 1% della media europea, il 46,2% della Germani a
e il 47,6% del Regno Unito.
Per i «middle young »
(25-34 anni) c'è una inversione fra chi studia (dal 6o% s i
scende al 7%) e chi lavora
(dal 21% si sale a165%), e cre -
scono le persone alla ricerca
di un lavoro o esclusi da qual siasi attività (dal 2o% al
28%) . Bassa la partecipazione
al lavoro nell'età dell'apprendistato e del diploma . Ne i
successivi io anni non ha raggiunto la piena autonomia il
35% tra i 25-34enni, e la percentuale sale al 45% tra le
donne e al 53% nel Mezzo giorno. I giovani occupati a
tempo determinato sono i l
40,1% tra i 15-24enni e
1' 11,5% tra i 25-39enni, me no che negli altri grandi Paesi europei .
Tre i suggerimenti del Censis : «Anticipare i tempi della
formazione» con la laure a
breve come obiettivo conclusivo . Incentivare l'«iniziativa
imprenditoriale, professionale e autonoma» detassando
per un triennio le imprese di
giovani con meno di 29 anni .
E «accompagnare il ricambio
generazionale in azienda» .
Virginia Piccolill o
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REAZIONI L'ALLEA ZA CON IL PDL NON
E PIÙ DI FERRO
Lega, tremano le roccaforti
1 la base si preoccupa:
«StOp 'abbraccio moretale»
MILAN O
ORA DOPO ora, appare sempre
più chiaro che la Lega Nord rischia di uscire stritolata dall'abbraccio mortale col Peli e il berlusconismo . Da soli., come un }iei ia~ 33 C•3"k
M3.<l0 . e 5e 13.ea £' .
serifi e dì tornare minoranza . M a
<_ianti, cci t43"z-ic ;eptauz l o
_ osso :3o Ore . E proprio in virtù,
anzi in vizio, di questa alleanza,
che il Carroccio contende al l i ed il
primato di grande sconfitto d i
queste elezioni amministrative .
Per il Nord, sconvolgente, anco r
più del caso Milano, l'esito inatteso di Varese, dove un sindaco storico e peraltro apprezzate, il lepi3 i"
aia
.3u s 3 .ana ri 3 3 uscit a
i }£}c}'e ai 1 n : io ti : o nonostante l'alleanza col Pdl . O forse
proprio per questo ?
p0550301 í
:3
t
z
I DATI sono chiari : è vero che il
Carroccio conquista nove nuov i
sindaci, ma è altrettanto vero che
perde in 14 dei 15 capoluoghi d i
provincia, e che .31 hai c}it aa .g io . •: 1
tic he ,'a3~ .se, suo£ , - col della
i<t;3, a anche N .?C3 ;s . n er non
k
parlare del fallimento di Gallarate, dove la candidata leghista Giovanna Bianchi si è fermata al 21, 9
per cento contro il 26,7 delle ulti me regionali . Certo c'è il boom po sitivo dell ' Emilia Romagna, ci so no percentuali positive in alcun e
cittè, ma non basta . E anche in Veneto la rielezione debole di Leo ----------------------------------------------------------------------- \igiB1. AE DiN `c~`1N :
Quali sono casi d€ dissenso
Zaîa e t'economia : «La cris i
condiziona nostri cittadini »
.:\ ~.
,
~aaa~ a \a
tanti fanno quadrato attorno a
Bossi, non nascondono l 'insofferenza nei confronti di Berlusconi .
Cosa non nuova, visto che in piena campagna elettorale era stata
annullata una diretta di Lucia Annunziata su Raitre col microfono
aperto dell ' emittente padana proprio per il timore che andassero
in video troppe proteste contro il
premier . D ' altronde i profughi i n
Italia sono arrivati, e continuano
a sbarcare .
«TANTA gente era fiduciosa nel -
la Lega, ma la storia della Libi a
non l'ha mandata giù», dice una
s ignora bresciana. Per tuoi i scir ..
i- t r l'alleanza col ,.' li ha
o
st3o ,.e3 £3po . E sc bi rebbe- : ic3 ; o
st} .SIi se }ap }7:3 77T
i x.
e l a Leg,3 a ;. ;r, 3
tu
Peti gai prima delle elezioni ,
facendo cadere la giunta per `re a3
nardo Muraro in provincia costringe il governatore Luca ZtM; a
Site che ui calo della Lega insist o
1e <} la í ;} s ecoi}Ci}£}Ií ;<3 che st a
33 :e.ttemio 3as,,llèreaz£
accas i
£: r33.ilittadi insofferenza che si .
sente forte, molto forte, nei commenti della base leghista.
è
}afl>
SU RADIO PAI ANIA sono in mol-
ti a rimpiangere la Lega «dura e
pura» dei primi tempi, e se i mai -
"£3
tI,
c
S
t
C ( .
,stinte ., e fili brillantemente
oz i
porla
tu :l ballottaggio il su 'sndt ato,
Sembrano invece destinati a cade re nel vuoto gli appelli del Pd . Al meno per ora .
R0 . M L
Ama `06 Pol .'0 8
MILAN O
BOLOGNA
--------------------- TORIN O
NAPOLI
TRIEST E
CATANZAR
Treni:
Verce Li
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29,6 \\\\\\\
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20,0
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Campobasso
Reggio iabrna
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Pagina 41 di 123
il
lì
2
Bologna, scintille a destra
Bernardini rottama Berselli
Intanto il Carroccio annuncia un ricorso sul voto
Resa dei canti tra PdL e
Lega dopo La sconfitta . «Se
Borsetti s fosse svegliato
prima avremmo avuto u n
risuLtata migliore» . La
reputar «Pensi agli affar i
della Lega »
Luca Ors i
suoi nomi e le sue visioni, il suo
rimandare infinito, Berselli mi h a
dato solo cinque settimane —
sbotta Bernardini — . E abbiam o
fatto il miracolo» .
LEGHISTI, convinti di approdare al ballottaggio, sic 31m rii tolt a
lialche sa .S,s
z lane scaf 1 e l a
3 tte S t ssa dello set- u 3 .0 1 a
noti 3 g a tiiail
. a, ci a .
;sl
33:5, deciso Rosi M ;Eirf':
3o3 t .3; 3,t
£,£3 ;" ; occo e 1`f1 :fc5.rf ;
?;i' L .0 -ort £i Mos .3 .f s , dei :•
che ha seguito passo passo la corsa di Bernardini ,
La Mauro, soddisfatta della crescita della Lega, balzata dal 3,14 %
delle comunali 2009 al 10,72, ave va confrontato risultati presenti e
o
BOLOGN A
LA RESA DEI C£ I T
.A --
la ,co n itt<a di Mane B 3 na dì . e iidal3.5 SU-55113a y del f,a £?cc3 ostt'3"t11a". ,Àzf3 .e,-,- .r1C£ ;tì, a3 3- ',
battuto gia al primo turno dal p d
Virginio Merola . Un rapporto difficile, sono le Due Torri, quello
fra Lega Nord e Pdl . Alleati ch e
— al di là dei sorrisi di facciata —
hanno condotto la campagna elettorale per stabilire la supremazi a
nel centrodestra bolognese. Il Carroccio, trainato dal candidato ,
puntando al sorpasso del Pdl, il
Pdl temendolo . Il sorpasso no n
c ' è stato, con il Pdl al 16,60% e l a
Lega nord al 10,72% .
E mentre annuncia ricorso «per
una verifica sulle tante schede nulle e contestate»
sono state qua-ca ; ::r<l_ìrtl p Cit5Ie £s_ 3
si 3300 ---:una i i ci tic ,l cl 5's11 L 'acc3_c < . s
atta ai c o di ; i .uo3-e . giomiseFi ~po Be3rsez o d i n , n-3 a, eE c3 c3't~
C13- ra <s i Bn-se sveg ,sto 3- n po'
prima a) ; 5 ..V3r+' ì=;e dato 7 :3:f te m to r
.3 e' n:33
•d 5.3:a ci:a
.
, 3T .3 e: :• .
La scelta dì appoggiare Bernardini era arrivata dopo mesi di discussioni, in cui si erano susseguiti gli identikit (spesso con nomi e
cognomi) di possibili candidati.
Uno dopo l 'altro bocciati per vet i
interni . «Con i suoi briscoloni, i
----------------------------------------------------------------------- -
S
\O
«Quasi 3300 Le schede nulle
o contestate, serve far e
una verifica approfondita »
passati del Pdl . «Sono scesi da l
24% delle regionali al 16%, qualcosa non torna» . La vicepresident e
del Senato aveva parlato di «voto
anomalo», accusando il Pdl di
non avere spinto al massimo :
«Noi abbiamo la coscienza a posto . Abbiamo sempre dimostrato
di esserci, con una campagna elettorale trasparente e onesta. E i n
casa del Pdl che qualcosa non h a
funzionato» .
P, f3 f ilirtips,3
Patlondo. !I 5e
3 - '•c ; ;?.' d ; l 1'dl
.3 ìe : :3~f .3
do 2t
esti la': : Ics
sz po.3tica gioeanc, che ha dimostrato sul campo la sua forza . le alchimie e i giochini hanno :l'atto il
loro tempo» . Sempre con Berselli
coN-in oST s
Ei :3 :551
n,A
RJ .T ; gn
:5,
Nane :,
ceotdíd pro
v
dela
Pagina 42 di 123
in mente . Bernardini invoca i rottamatori stile Pd («magari ci fossero») anche per mandare a casa i colonnelli nel Pdl .
BER' ELLI - e l i c al a»a_ ai o I'
tiardini badi <, 1 affar i
che doveva vincere 1« z•g n e supctap -di . _ noia Sf `tcoc ..enpi
del Pdl» . Quanto all'impegn o
campagna elettorale, «fra passaggi
radio e tv e l00mila curo spesi, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo . Ci siamo mobilitati tutti»».
Alla fine, la morale — avverte Ber selli — è che Bernardini ha trascinato la Lega nord, e noi del Pdl
abbiamo trascinato Bernardini» .
Anche con le preferenze : «Il nostro Marco Lisci, da solo, co n
4,330, ne ha prese più del doppio
di quelle di tutta la Lega» ,
In .,,£. . .o alla .c .in fift
~ir .,fel .
n .33 :Ee del Ed : non
dubbi : «So lo
_.ailcelll : a v re aat 'aiuto» . E,
quanto alle percentuali del Carroccio, avverte : «Il Pdl ha preso il
16,60%, sei punti in più della Lega nord, che aveva il traino del
candidato . Se avessi corso io, o
giovani come Lorenzo Tomassin i
e Galeazzo Bignami, il risultat o
non sarebbe cambiato, ma avremmo avuto noi cinque punti i n
pili . Perché parte dei voti l a
Lega li ha presi a noi» ,
Fabio Garagnani, coordinatore cittadino Pdl, invita i
leghisti alla calma : «Non mi
pare opportuno che il segretario di un partito entr i
nel merito di vicende
che riguardano un ' al tra formazione politica alimentando inesistenti conflitti generazionali» .
Q;MO
A LANNUNO0 DEL SNDACO APPENA ELETT O
«H mio vice sarà una donna»
BOLOGN A
NON S g 5FzOL .ANC U
che le affiancrie r
Li annuncerà soiniuente aià. prima sedn :.a
tons Ori comunae . Virginio '411.3 :Li (nella loti s, A. 4 ,
di eleznuie sia .titAtie ti .i BelpaitA, ha pete
re :iàt o
Che
Sll'll
d(3 _
na» . L'iptsi pìià preibnbile queiin
Ameli a
Frascaror, leader della lista . :3senu.t da.
elle ha paceulte
Frase;u' o
---ei SC,n;) ai .
.', ".s3;,ili.ìt£.) :Orte
che altre persene . le dìreino unti insiem e
ia m-i :ma seduta eie
,naigi io .
------------------------------------------------------------------------------------------------
Pagina 43 di 123
~M AL BALLOTTAGGIO IL MOVIMENTO CINQUE STELLE DIVENTA AGO DELLA BILANCIA . GNASSI : «NIENTE PASTICCI »
Per battere Pd9 Renzi chiede l'aiuto a Beppe Grillo
RIMIN I
era nell'aria, ma nessuno alla vi gilia aveva previsto lo tstn :arni-Grillo . £d3? dia r d ; i
1"ì .1. .3 per cent i ; che hanno ira-adltd ean,ndati e pa r
:38dd i duo del pruno ;t3 :. 8d a
I.aAleleiaiai ben adttd -W per entd . Andrea Gnassi,
alla guida del centro .3 aistra, si e fermato al 37 .9 pe r
cento, Gioenzo Renzi, sostenuto da Peti e Lega, a l
34 .7 . La corsa per eleggere il nuovo sindaco di Rimi ni riparte praticamente da zero : con il Pdl a cono d i
ossigeno, costretto dopo anni a lasciare al Pd il ruol o
di primo partito cittadino, e un centrosinistra striminzito, tallonato da grillini e Sei, abbandonato da i
cattolici del Pd traslocati in una lista civica . I du e
schieramenti escono dalle urne indeboliti, anche a
causa della frammentazione del voto : dodici candidati sindaco, 21 liste . Quasi un record, battuto sol o
dai tredici in corsa a Latina . Ieri si sono riaperti i
giochi . Renzi enfatizza il pessimo risultato della sini stra e apre ufficialmente le consultazioni . «Abbiam o
l'occasione storica di cambiare dopo 65 anni, Contr o
Gnassi si oppone una più ampia maggioranza, che
IL BALLOTTAGGIO
4.
vale il 57% dell'elettorato e che vuole voltare pagina» . Appello indirizzato ai partiti affini ma anche al
popolo dei grillini . «Non faccio parte di lobby o grup pi di potere - dice - mi rivolgo soprattutto agli eletto ri del Movimento 5 Stelle che vogliono lasciarsi alle
spalle questo modo di amministrare».
GNASS1 attacca a testa bassa . «Guardiamo con otti-
mismo al secondo turno - dice commentando i risultati - perché siamo più credibili del centrodestra . I
riminesi non hanno l'anello al naso, hanno capit o
che la golden share forlivese dell'onorevole Pini su l
candidato di centrodestra avrebbe pagato dividend i
amarissimi per la città» . Non trascura gli elettori di
Sel e Grillo, ma annuncia : «Non faremo pasticci» ;
un modo per escludere apparentamenti in vista de l
ballottaggio . (<h esab :si por ora stanno alla
estl
L'ex sindaco Moretti non si sbilancia ma fa intende re di preferire Renzi . I cattolici sono riuniti in con clave, mentre I'Udc tratta con entrambi . Intanto il
vertice di Sel si rammarica per essere stato messo al la porta da Gnassi . La guerra è soltant o
Pagina 44 di 123
Carlo Andrea Barnallé
L NUOVO QUADRO
Fìorenzuola d'Arda
e Rattotreno
< Agazzan o
o terganavo Val Tidan e
Cader,
Cortemaggiore
Gropparell o
e Salsomaggiore
Traversatola
Borgo Val di Taro
Fantanoilato
Bussato
Sala Baganza
Si Secondo Parmense
Neviano degli Arduini
--------
LE
PIACENZA
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/ o Pavullo nel Frignano
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Portamagg:ure
Vigarano Mainarda
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Cento
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26 Giunta
di centresdnistra
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di centrodestra
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e Cattolic a
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0BOLOGNA
a Gaggia Montan o
Castel del Rio
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Cesenatic
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v Bertnoto
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Sognano al Rubicon e
«Lega c e ancora spazio per crescere »
Alessanci i. «Aumentati i voti, dobbiamo diventare piùjOrti nelle grandi città »
Ha eletto un suo sindaco nei,
Piacentino, e ha aumentat o
i voti in regnane . Eppure ,
secondo avversari e
analisti, non ha «sfondato »
La Lega, però, promett e
di crescere ancora ,
soprattutto nette grand i
città deUl i milia Romagn a
Andrea Zanch i
BOLOGNA
L'OCCUPAZIONE dell'Emilia, co me avevano annunciato più volt e
durante la campagna elettorale,
non è avvenuta, ma, a livello dì vo ti, questa 'orna ta ani ministmi r,- t
tea pt
3t itu . per la Lega - i
.is>i 9a ment, t
;ina
acquisit a
corso - e ii :3 . art .
nt .3 ;
Bologna
balzo, in tel e-
mini di vota è stato dì oltre sette
punti percentuali, a Rimini ha su perato i sei (dalli % del 2006 a l
7,3 di domenica e lunedì), così co me a Ravenna . Una posizione i n
Emilia Romagna, quella del Carroccio, che Angelo Alessandri, de putato reggiano e presidente fede rale della Lega, promette di raffor zare nel futuro . «Ci abbiamo mes so impegno a radicarci e a cresce re in Emilia Romagna, e cred o
che i risultati si siano visti».
intanto, però, il sorpasso sul
pdl non è avvenutto in regio nei Carroccio numericamente resta il secondo partito del
centrodesta o a
«Posso solo constatare che, rispet to alle precedenti elezioni, come
Lega siamo cresciuti in termin i
di voti» .
Avete conquistato un sindac o
ani piacentino (a Cadeo,
ndr), ama negli atri comun i
dove correva un vostro candidato la sfida è finito co n
una sconfitta.
«In queste elezioni al`' ' ia lai'• cerca ,lì
l=í) anche delle sfide inipossi
.
2,1ie13£la i13 - t_n_ e Q3')t t 'e [' t3- ,T :astat .tndidati } n
pini ti tti :ni
{lieti ì ,
dove prima non erav amo presenti . Tutte l e
persone che abbiamo scelto eran o
molto preparale e
hanno ottenuto
un buon risultapeti) ti airt `sei t3
<3
re
:
i3i}iJCli 3; -
cant`.£nae . i: ea •
}13ii í; i d_te la 'M .1a:ut a e t i rti :~' a
tinit í»,
Ovvero?
Salsomaggiore è
Pagina 45 di 123
ancora in corsa un nostro candida to, Giovanni Carancini (che h a
vinto il primo turno con il 37,4%,
ndr), sostenuto anche dal Pdl : u n
suo successo al ballottaggio rappresenterebbe un grande colp o
per la Lega» .
Il sogno proti to dì Bologna,.
erò, non siete riusciti a rea =orlo.
«Ci abbiamo provalo, ma sapeva mo che la sfida era difficile . Fei i l
rota sotto le ~)se ~crri _ °s_a n
ianntuai co, " . :3 pciebe Ctg
p
rade lt`.tit ,h°_ dtin,i _alt un grand e
risultata
:
.
3
. s}aP
e rerts'.
0oni i3<: ; ' t)~riCt a:3"£3"0t3t}stt :a) e
e :3 Non bisogna dimenticare
che, due anni fa, a Bologna aveva ----------------------------------------------------------------------- -
\\GE . 3ao
«Stiamo facendo crescere
una nuova classe dirigente
alternativa alla sinistra »
a
mo preso solo il 3,1%, mentre
quest' anno abbiamo più che raddoppiato, arrivando a quota 10,7 .
Arrivare al ballottaggio contr o
Merola sarebbe stata la ciliegina
sulla torta, nxa intanto abbiam o
rafforzato la nostra presenza in
Comune, passando da uno a quat tro consiglieri» .
Quanto spazio c'è ancorar per
lai Lega in Emilio Romagna?
«Il margine per crescere ancora i n
legione soprattutto nei grand i
centri . dove abbiamo meno con ce . s rispetto alle città di provinci_> . r"A,iri?iadio ancora molto entu s3£tSi ; ; :trarti . Iar'o ;'an ;l o_; pet dire
01-ii :1,3 :_a Urta
t ;te3,
R-,Se 3_e r. Cc,
i ettte eh,: sia alte.
classe
t-a alla sinistra : il progetto è m cor so e sta andando avanti nei modi
in cui ci eravamo prefissati» .
Pagina 9
aT
ttm, •: ì•
2.P
iaa slam o V'r rIeurre >
DO N ,AC C INI (PD)
«Sono tornati a casa
con le pive nel sacco»
URN E
11 segretari o
del Partit o
Democratic o
d9aaNÉ°Ea9^a9 3 a
Romagna ,
Stefan o
Bonaccin i
BOLOGN A
«SIAMO molto soddisfatti dei risultati in Emilia Romagna : abbiamo vinto al primo turno nelle città principali, Bologna e Ravenna, e
anche in realtà più piccole ma ugualmente simboliche, come Pavullo, Fiorenzuola, Costellarono» . Non trattiene l'ottimismo, Stefano
Bonaccini, segretario regionale del Pd, quando commenta l'esit o
del primo turno delle amministrative per i democratici .
Eppure ci sono ancora ballottaggi delicati da giocare, com e
quello di Riaim i
«Anche qui andiamo al ballottaggio con uno spirito positivo, tendendo conto che l'anno scorso, alle regionali, il centrodestra era da vanti» .
La Lega non ha sfondato a livello &percentuali ma continua
a crescere in modo costante in tutta la regione . E pure a Bologna ha superato quota 'l 0%.
«Fitn aiao ali ,ceitt,tta l ene doli Lnttla t ma se ne toineoto 3 £4 :t c o
le t ) t t. e tu i aaer :t dove crescono in termini dt eoti lo fanno comunque a danno del Pdl . Ci avevano sfidato nei cinque comuni dove il
candidato del centrodestra era leghista : è finita 5-0 per
"grillinif invece hanno fatto il botto : possibili alleanze per i
ballottaggi in vista?
«No, anche perché i primi a escluderlo sono stati loro
oi alette
n t, Iaeeiarl,, tal apiitteilo
han ne dee t' edtt ee rie eetaie 1 3
t
team ., ,r at
a .; 1-tt. :, .t£q
e : des,tt ) tts) eto te: amt i
E per il futuro è ancora fentapolitica pensare a un'alleanza
tra democratici e Movimento 5 Stelle ?
«Più che alleanze con lato p rtieltio t-al ramie delle bar t tg, te
n tu n
d .3 pot tti, are
:es n t tx
come è g ra successo da un anno a
q:resta parte in consiglio regionale. E poi, come ha detto Bersani ,
do), nanne decidere se diventare adulti o meno» .
z,
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c
1303» ,
3
;e,
Le,3
3 se
t
3Í3< . :
Pagina 46 di 123
LA CGIL
però ieri ha preso subito a l
volo le parole di.Pisanuper
ORA LA MAFIA
PUNTA NOWJ
NON HA SVELATO segreti, misteri o
patti scellerati, ma con grand e
pacatezzaBeppe Pisanu,
presidente della Commission e
antimafia, ha ricordato nella
relazione di metà legislatura che le
cosche spostano progressivament e
i loro interessi (ma non le loro
radici) al Nord. Pisano ha
confermato che i tentacoli dell a
Piovra aggrediscono il tessut o
economico in Liguria, Emilia
Romagna. Lombardia, Piemonte.
Aspetto in sé già noto e che no n
costituisce una notizia esclusiva,
anche perché dal Canada alla.
Germania i clan da decenni si sono
allargati e radicati. Normale,
soprattutto oggi nell'era di interne t
e skype . pizzini di carta li
usavano Provenzano e Riina per
comunicare nascosti nelle
campagne, ma gli offfiri si fanno in
giro per mondo con le operazion i
telematiche e le comunicazion i
intemettiane . Pisanu però ha
anche ricordato i risultati della
lotta alla media dall'inizio della
legislatura : beni per 15 miliardi
sequestati ai boss .
attaccare con una giravolta il
governo sulla decisione che
prevede la possibilità di affidar e
senza appalto lavori per opere
pubbliche f ino a un milione di curo .
Ma, sempre dalla Cgil, nemmen o
un sospiro quando invece
Gancimino juniorfti rivelazioni a
rate che una volta si e una no son o
dirette a gettare ombre su
Berlusconi. Successe la stessa cos a
quando uscirono i dati della
Direzione antimafia: molti a
sinistra si sbracciarono pe r
dimostrare che le cosch e
preferiscono nord leghista e
berlusconiano . Sciocchezze in
libertà . Se cosi fosse uno potrebb e
ribaltare ragionamento e dire che
i clan ripuliscono il denaro sporco
in Emilia perché qui governa il
centrosinistra. La verità è che ogg i
camorra, mafia e 'ndraiwheta a
gferenza dei cugini pugliesi ch e
sono più territoriali, investon o
nelle regioni ad alto tass o
economico alla ricerca di affari
puliti . Comprano aziende e attività
commerciali. Più contratti e meno
sparatorie per insinuars i
nell'economia legale. Al Sud,
secondo la relazione Pisanu, le
cosche si mangiano il 20% de l
Al Nord non succede ancora.
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Pagina 47 di 123
ii Resto del Carlino
press LIETE
18/05/2011
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RAVENNA
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Mercetedì 18 raggio 201 1
e-nnait : cronaca .ravenna@ilcarlino .net
m Pubbiicità`S .P .E . - Ravenna - L .O . Aiberti, 60 Te€ . 0544 278065/ Fax 0544 2, 045 7
`Redazione : via Salava 40, 43100 Ravenna `Tel. 0544 2499611 ` Fax 0544 3901 9.
«Le voglio bene, non volevo ferirla »
L'aggressore della badante r onic e terr n ato dal
Domani ta corsa rosa
prn
a Servizi o
a pagina 9
. Un lungo pianto
_' .. ° ;:_ I `f ECCO CHI HA VI NTO LA CACCIA AL VOTO
a servizi a pag . 2,3,4
Appell o
Violenza
e droga:
pena ridotta
di 5 anni
3
Servizio a pagina 1 1
Santa Teresa
Apre una casa
di. assistenza
alle faniilie
a Sevizio a pagina 1 2
Centro storico
Rida Byron
sfila contro
I'omofobia
11 Giro d`ltalìa ha scelto Ravenna
per l 'arrivo dì tappa
e Servizio a pagina 8
Ctassicana
Resta chiuso
o svincolo
per le crepe
sull'assalto
e Servizio a pagina 13
a Servizio a pagina 1 3
Cervia
Domani tem a
of omarina
Trattative congiunte per il Comune e la Provincia
Servizio a pagina 6
e Servizio a pagina 2 1
\\
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Pagina 48 di 123
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18/05/2011
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Veli
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15 poltiynw per
SONO 32 i nuovi consiglieri comunali usciti dal voto . Il Pd ne
prende 15 : Daniele Perini (ben
731 preferenze), Alessandro Bara-t- toni, Fabio sbaraglia, Valentina
Brunelli, Matteo Cavicchioli, Denis Di Martino, Andrea Tarroni,
Patrizia Strocchi, Livia Molducci, Idio Baldrati, Gianandrea Baroncini, Silvia Savorelli, Benedetta Lippi, Mariella Mantovani, Raoui Minzoni Segue il Pdl con cinque consiglieri : Nervo Foschini,
Francesco Baldini, Alberto Ancarani, Maurizio Bucci e Caterina
Grazia n i. Tre consiglieri a testa
per Lista per Ravenna (Alvar o
Ancisi, Sirio Stampa e Nicola
Grandi) e 'grillini' (Pietro Vandini, Francesca Santarella, Elisa
Renda). due i posti per la Lega :
Leale() Tavoni e Paolo Guerra .
Un consigliere a testa per Pr i
(Giannantonio l'Aingozzi), Idv
(Davide Buonocore), Sel (Sarah
Ricci) e Federazione della sinistra (Rosa Piaia
Ecco l'elenco di tutti i candidati e
le loro preferenze .
RAVENNA PUNTO A CAPO :
Emma Di Emidio 21, Giusepp e
alzi 41, Michele Ferroni 2, Enrico Amici 61, Luca Zampiga 4,
Francesco Polimeno 5, Gennar o
Santella 1l, Matteo Ravaioli O,
Claudia Santoro 7, Luca Vignoli
' .- 2
il Pdl,
3p
O, Alida Miserocchi O, Simone
Zaccarini O, Massimo Picar d
Franceschetti 1, Domenica Melandri O, Allarma Maritan O, Roberto Rossi 0, Lucia Massimo O,
Eugenio Amici 6, Sara Bandoli O ,
Michela Zaccarini O, Monia Ga belli 3, Marco Peverati 4, Matteo
Cavali ari O, Oronm Labriola O, Pa trizia Sorren lino O, Veronica Cor sini I, Paolo Ciacci 0, Alessandra
Verardi O, Massimiliano Donati
0, Antonio Pasi 5, Maria Celani 0,
Edda Bruna Bellavista 0 .
Movimento 5 stelle :
Francesca Santarella 87, Mauri zio La Rosa 44, Fabrizio Martelli
39, Lorenzo Gatti 51, Gian Piero
Buosi 9, Giorgio Bendi 40, Alessandro Amir Ruggeri 13, Claudio
Pezzi 25, Elisa Renda 60, Sheil a
Giordani 11, Gabriella Casanov a
12, jennifer Serra 22, Fabio Mani belli 13, Paola Miani 32, Monica
Marcucci 5, Marco Buonavogli a
37, Serenella Spalla 4, Monic a
Maltoni 14, Luca Puglia 36, Marcello Ardino 3, Roberta Lombar
di 6, Carlo Amendola 11, Pietr o
Massaroli 3, Cecilia Dall'Olio 16,
Cesare lascio 16, Simone Svian o
4, Sabrina Giardini 3 .
FUTURO E LIBERTA :
Alberto Ferrero 185, Luca Argentiri 30, Paolo Bagio n i 50, Danil o
Bartolini 8, Nicola Bartolini 1, Ca terina Basevi 12, Carlo Alberto
Bezzi 0, Luca Bisignani 1, Vasti ne Blajic 4, Bruno Giordano 15 ,
Francesco Cialda. 7, Francesc o
Cossu 40, Loretta Daporto 3, Vi t
torio Salvatore Domina 19, Riccardo Falduto 12, Denise Finott i
11, Federico Garroni 6, David e
Gazzi 3, Anna Adele Greco 6, Mu Guerrini O, Ugo Guidi 6, Britan K odhel i 53, Vincenza lovanel la 3, Enrico Merendi 26, Luca
Montanari 36, Fabio Nalin 20, Paolo Poggi 0, Adriana Santamani a
3, Canto Suzzi O, Donatella Vaimori O, Francesco Ventrella 3, An na Truncellito 2 .
LEGA NORD :
Vincenzo Papi 28, Patrizia Zatìàgnini 31, Alberto Donini 38, Siivario Mammoli 27, Rosanna Biondi 19, Vittorio Learco Tavon i
179, Elisabetta Penon 4, Enric o
Luciani O, Luca Leoni 2, Orazi o
Pezzi l9, Valeria Minguzzi 1, Gui -
Pagina 49 di 123
er la Leg
I' )r
' .aI
2er P
do Bezzi 1, Enrico Franceschetti
Picard 0, Luciano Simoncelli 1 ,
Davide Rizzo O, Francesco Samaritani O, Paolo Guerra 75, Stefim o
Vassura 38, Letizia Muscarell a
16, Barbara Buttazzi 3, Albert o
Cottignoli 14, Alessandro Laghi ,
22, Francesconi Pirini 7, Robert o
Ravaioli 57, Annamaria Denaro
0, Gemma Malerbi O, Aldo Sepi c
8, Gianni Conti 7, Anello Franch i
3, Alfredo Corrado Ricci 2, Lidi a
Rasi 4, Paolo Castell i 11 .
POPOLO DELLA LIBERTA :
Alberto Ancarani 496, Francesc o
Baldini 513, Maria Bezzi 2, Cesare Bottone 46, Maurizio Bucc i
450, Mauro Falco Caponegro 122 ,
Eugenio Costa 225, Giuseppe Del lacasa 285, Massimiliano D'ari co O, Evi() Ercolani 35, Giusepp e
Fantini 50, Giuliano Garavini 50 ,
Luca Gennari 52, Caterina Graziani 327, Daniele Guerra 6, Massi miliano Laganà 0, Giuliano Lell i
Mami 20, Giosuè Manguso O,
Marcella Maria Rita Montanari 6,
Renzo Montanari O, Simonetta
Morgag n i 119, Pasquale Morrill o
5, Sergio Pistocchi 17, !gin io Plen zick 116, Antonio Pocaterra 15 ,
Paola Quanto O, Roberto Scaltri lo 6, Barbara sedioli 8, Alessandra Drusilla Siboni 7, Aida Vich i
28, Francesca Vico 107, Gabriele
Noli 10 .
PARTITO REPUBBLICANO :
Giannantonio Mingozzi 624, Alberto lussi 397, Silverio Lamer i
286, Alberto Ridolfi 14, Pier Carlo Bendandi 37, Maria Pia Biss i
11, Giulio Bocci 65, Daniele Bonanzi 23, Sandro Cavallari 11 ,
Francesco Civenni 4, Bruno Danesi 9, Gianni Ferruzzi 8, Marcello Fiori 15, Silvia Forlivesi 5, Gin zia Foschini, 6, Eugenio Fusignani 246, Ettore Laghi 20, Andre a
Lombardi 15, Fabio Lombardi
P,r!,S3 Ja ze.nLig:ie re in C.,n .uiìe
press LIETE
18/05/2011
12, Raffaele Magri 8, Silvano Marchini 85, Patrizia Masetti 9, Ales sandro Mazza 111, Giovanni Miecoli 2, Anna Minghetti 9, Marina
Pascoli 31, Antonello Piazza 177,
Maria Ragusi 27, Roberto Scaini
2, Carlo Simoncelli 11, Renzo Vassura 6, Massimo 'Vernocchi 30 .
PARTITO DEMOCRATICO :
Annalisa Barbieri 273, Mio Bal drati 455, Valentina Bronchi 597,
Alessandro Barattoni 636, Paola
Fantinelli 172, Giannandrea Baroncini 427, Catia Gelosi 215, Da rio Biolcati Rinaldi 150, Benedet ta Lippi 343, Matte() Cavicchioli
535, Deborah Lombini 58, Denis
Di Martino 502, Mariella Manto vani 328, Guido Leoni 299, Livia
Molducci 463, Raoul Minzoni
320, Maria Gloria Natali 251,
Gianfranco Mosconi 196, Roberta Romboli 247, Daniele Perini
731, Mara Roncuzzi 313, Ottaviano Rossi 144, Marika Saccoman di 195, Fabio Sbaraglia 638, Silvi a
Savorelli 384, Gianluca Scacco
292, Patrizia Strocchi 474, Domanico Serrone 155, Francesca Tra vagai 89, Andrea Tarroni 485,
Ombretta Ventimiglia 224, Antonio Zampiga 318 .
1-' EDERAZIONE DELLA SINISTRA :
Rosa Giovanna Piaia 169, Ilario
Farabegoli 74, Laime Armuzzi
25, Diego Rubboli 91, Raffaell a
Veridiani 58, Franco .Adoni 12,
Nello Agusani 13, Rudi Barboni
16, Silvio Bertilorenzi 15, Nadi a
Noni 0, Tania Brunetti 9, Gaetano Calandra Mancini 2, Eugenio
Conti 25, Cristina Fabbri 1, Paol o
Focaccia 2, Domenico Gavella 38,
Reano Ghetti 7, Laura Gaeta 15 ,
Dennis Imbarcato 23, Urbano Lega 6, Franca Leoni 18, Giuliana
Liverani 3, Massimo Montanari
5, Franca Mori 1, Antonella Piraccini 1, Guido Paletti 8, Valentina
il Resto del Carlino
RAVENNA
Ridolfi 2, Tania Rigoni 5, Renato
Sama 6, Dario Tassinari 4 , Erik
Zaganelli 9, Adriano Zannoni .
Sinistra Ecologia e Libertà :
Sarah Ricci 192, Deborah Bandì ni 24, Eleonora Bernardo 18, Elisa
Bonaccorso 7, Elena Casadei 24,
Ilaria Cerioli 12, Carla Bellina
Chiadini 12, Ramina Chiari 7, Simona Ioana Ciobanu 13, Caterina
Corda 11, Carmela Cuono 3, Carlotta Dragoni 31, Alessandra Federici 5, Giulia Galeati 39, Manue la Guerra 2, Ionne Guerrini 11,
Ornella Lia 4, Stefania Malerbi
20, Isa Mariani 14, Erika Minnetti 19, natia Morigi 49, Tania Pavi rani 33, nera Pedezzi 15, Milena
Piloni 2, Marna Saporetti 8, Barbara Sorgoni 14, Elena Starna 7,
Ileana Uliva 0, Luana Vacchi 20,
Angela 'Vallisella 3, Ada Rita An fi da Venturi 12, Consueto Zondini
11 .
LMIURISTI :
Gianpaolo Bendazzi 2, Pierin a
Bernardis 4, Michela Bianchi 14 ,
Davide Buonocore 107, Antoni o
Caracci 11, Fabrizio Cirri 19, Si mona Coccopalmeri 13, Rosa D e
Martino 24, Verdiana Fabbri 0 ,
Luca Milandri 1, Gian Marco
Molducci 16, Rossella Lasi 2, Lu ca Patuelli l, Patrizia Poggi 10 ,
Maria Cristina Savioli 0, Simon
Michele Valvassori 32, Dolores
Veschi 5, Cristina Zanzi 4, Marco
na=ti 22, Damiano Malia 5, Fran cesca Piraccini 6, Beniamino Ti rane 1, Beatrice Baggini 2, Lucia no Ronchini 0, Giuliano Bacch i
0.
LISTA DEL MARE :
Paolo Rodolfo Balzani 0, Giovan ni Bezzi 6, Pietro Calvelli 2, Rafia ella Catani 12, Ivan Cavallo 0, Da niele Damassa 19, Enrico Donati
0, Michela Fabbri 0, Lorenzo
Gambogi 5, Beatrice Grandi 0, Ce lestino Grioni, 0 Giuliana Grioni
Andrea Albicini 5, Andrea Ansa Ione 0, Stefano Bagnoli 9, Giulia no Bazzocchi 9, Lino Benini 0,
Riccardo Benericetti 0, Massimiliano Bezzi 0, Claudio Campan a
0, Enzo Capizzi 1, Marco Cavalco li 31, Eleonora Cocconcelli O, Car lo Lorenzo Corelli 12, Manuel a
Cornacchia 0, Maria Costa 0, Ila ria Faraoni 0, Nicoletta Gaspari 4,
Federico Gasperotti 6, Roman o
G i ovanardi 0, Hangu Co n stanti n
9, Eqerem Kashami 6, Giacom o
La Commare 15, Maurizio Lucc a
11, Giuseppe Marolla 5, Erika
Marchi 1, Sergio Mazzini 0, Patri zia Marzola 0, Daniela Montanar i
2, Gabriella Montemurro 0, Emanuele Piraccini 12, Aldo Rossi 0,
Maria Teresa Schianchi 0, Mari a
Severi 2 .
ITALIA DEI VALORI :
Gabriele Rossi 103, Guido Guerrieri 54, Marco Anelli 2, Dante Ar gnani 3, Gian Paolo Basaglia 11,
P, sta 1a zenLig:iere in CT .u T
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press LIETE
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LISTA PER RAVENNA :
Gianfranco Spadoni 176, Maurizio Montanari 22, Gabriele Agocini
Giovanna Baroni 35, Giulio Bazzocchi 54, Gianluca Benzoici 75, Luciano Berardi 21, Pier
Luigi Bucchi 55, Emanuela Carminati 7, Angelo Di Felice 72, Sefimo Donati 28, Simone Esposito
94, Carlo Ezio Maria Fabbri 1, Daniela Fazzaro 3, Renzo Gambi 7,
Alessandro Garofalo 32, Erio Gentili 61, Rosa Angela Gismondi 10 ,
Nicola Grandi 213, Simone Lucchi 6, Alieto Mercuriali 3, Pasqua le Minichini 71, Claudio Monti ,
19, Morena Angela Musolesi 2 ,
Liborio Puglisi 6, Paolo Domini
5, Sirio Stampa 270, Gabriele Tarroni 3, Roberto Venturi 105, Gaetano Vinci 137, Manco Zeppa 10 .
PENSIONATI :
Paolo Randi 37, Maria Gabriell a
Ancisi 0, Luciana Antonioli 0 ,
Marco Belluscio 1, Giovanna Bezzi 5, Marisa Bolognesi O, Anna Ro sa Bonoli O, Mauro Bruciaferri O ,
Maria Rosa Camporesi l, Vittori o
Gitani 3, Santina Cicero 2, Alfonso Finelli 5, Giuliano Fogli O, salvatore Forza Letterio 2, Adalberio Gagliardi O, Luigia Gagliardi 0 ,
Giovanni Giapponesi 0, Roberto
Guadagni 1, Antonia Lampason a
O, Maddalena Lasconi 0, Raffael e
Lorenzi 0, Carmine Luciani 0 ,
Rosario Musumeci O, Nicola Pedico 0, Maria Piazza O, Anna Ranie ri 0, Mario sassi 1, Giordano Solaroli 0, Luigi spighi 0, Stefano Vasini O, Giuseppe Verna 2, Giovanna Zerbi O .
il Resto del Carlino
RAVENNA
Nereo Foschini Francesco
(Pdl)
Baldinì (Pdl)
Alberto
Maurizio Bucc i
Ancarani (Pdl) (Pdl )
Caterina
Learco Tavoni Paolo Guerra
Graziavi (Pdl) (Lega Nord)
(Lega Nord)
Daniele Perini Alessandro
Fabio Sbaraglia Valentin a
(Pd)
Barattoni (Pd) (Pd)
Brunelli (Pd)
Matteo
Denis Di
Cavicchioli (Pd) Martino (Pd)
Alvaro Ancis i
(LpR)
Andrea
Tarroni (Pd)
Patrizi a
Strocchi (Pd)
P, sta zenLig:iere C.,n .uiie
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nResto del Carlino
RAVENNA
press L|fE
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(Pd)
c
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(Pd)
Mariella
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Mantovani (Pd (Pd)
Sirio Stampa
(LpR)
Nicola Grand i
(LpR)
David e
Ricci
Bu_ocoegm) (Sei)
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Silvia
mndm (Pd) (Pd)
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Benedetta,
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(5 Stelle)
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Rosa Giovanna
Paia (FedS)
Pagina 2
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press LIET E
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Resto del Carlino
RAVENNA
DEBUTTANTI DA VALENTINA BRUNELL1 DEL PD A CATERINA GRAZIAMI DEL PD L
Tante do e tra i volti nuovi
NEL NUOVO consiglio non mancano le facce nuove. Soprattutto al femminile (la presenza delle donne aumenta dalle sette su 40 della legislatura prece dente alle 11 su 32 della prossima) : nel Pd, per esempio, c'è Valentina Brunelli, 32 anni, sposata con u n
figlio, studentessa e lavoratrice Sul fronte opposto,
tra i cinque consiglieri del Pdl, troviamo Caterina
Graziani : 41 anni, è sposata e ha 2 figli . Lavora nel
settore no profit, collaborando con associazioni d i
volontariato e promozione sociale. Tutto nuovo l o
schieramento dei Cinque stelle, che oltre al candidato sindaco Pietro d'andini portano in consiglio altr e
due donne : Francesca Santarella, la capolista (quarantenne, ha lavorato per anni in ambito edile e da
poco ha ripreso gli studi di ingegneria) . L'altra è Eli sa Renda : di origini siciliane, ma ravennate dall'83 ,
ha 37 anni, e lavora in Consiglio regionale a Bologna . Per la Lega Nord, la sorpresa è Learco Tavoni ,
che con 179 preferenze è stato nettamente il più vota to nella lista del Carroccio . Lo affiancherà in consiglio Paolo Guerra, volto già piuttosto noto in dita
LpR congeda Gianfranco Spadoni — passato al con siglio provinciale — e schiera, oltre ad Alvaro Ancisi
e Nicola Grandi, Sirio Stampa . Laureato in legge ,
impiegato, Stampa è stato il `consigliere dei 30 giorni' : nella legislatura appena conclusa, infatti, è subentrato a Federico Fronzoni, dimissionario dop o
la nomina a direttore amministrativo dell'Asp .
SEGGIO I ravennati hanno
apprezzato Ie novità
Pagina 3
P,It3,la ze9y116 re in Cun .u .ìe
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press LIET E
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il Resto dei Carlino
RAVENNA
POTAGONIST i POLITICI Di LUNGO CORSO CONFERMANO LA LORO CAPACITA
Le 'vecchie volpi' delle prefere
L'EXPLOIT di Daniele Perini premia un consiglie re già presente nella precedente assemblea. Già cin que anni fa, candidato con l'Ulivo, Perini aveva nettamente primeggiato all' interno della sua lista, ottenendo 509 voti personali .
Impiegato AusI e presidente di Amare Ravenna (as sociazione che organizza attività per anziani), Perin i
ha familiarità con il mondo della terza età e dell a
disabilità, e proprio per questo, ieri, ha voluto ringraziare con una nota chi ha voluto dargli la fiducia :
«Mi impegnerò con rinnovato slancio sui problemi e
le tematiche che conosco meglio — ha scritto . —
Chi vota la mia modestissima persona ritiene che i .)
possa esercitare una finzione di stimolo affinché
l'amministrazione comunale mantenga efficienti i
servizi sociali» . Non smentisce la sua capacità di at trarre consenso Giannantonio M ingozzi, vicesind a
co uscente e capolista del Partito repubblicano : 624
prelérenze raccolte tra gli affézionati dell'Edera .
Nell'opposizione prevalgono invece le facce nuove,
anche se nel Pdl si registra l'exploit di Francesco Balgià presente nel consiglio uscente . Esce di scena, invece, un'altra `vecchia volpe', Eugenio Cost a
(ex capogruppo in consiglio), pur ottenendo 225 pre ferenze.
PREFERENZE Sono decIsIve
per entrare a Palazzo Mollat o
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il Remo dei Carlino
press LIET E
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RAVENNA
llPdcon i
controlla il cons
Lega ondo partito in o da
Il Pri resta
Tra i grandi esclusi gli ex assessori Fusignani e Mengozz i
MOLTE `new entry', alcune conferme m a
anche diverse esclusioni eccellenti nell a
composizione del consiglio provinciale scaturita dal voto di domenica e lunedì . Intanto in termini di seggi, con i tredici post i
conquistati, il Partito democratico ha l a
maggioranza assoluta e si assicura il controllo del consiglio ; tra l'altro nel ploton e
dei democratici c'è anche il segretario provinciale, Alberto Pagani. Restando nel campo dei democratici, c'è da annotare la mancata elezione di Serena Fagnocchi, che aveva sfidato nelle primarie Claudio Casadio
come candidato alla presidenza . Presentata
nel collegio Ravenna IV, dove ha incassato
3020 preferenze, la Fagnocchi non è riusci ta a far scattare il 'quorum' ed ha mancat o
quindi l'elezione . Ottengono un seggio ciascuno i principali alleati della coalizione d i
centrosinistra, fatta eccezione però per il
Partito repubblicano che non è riuscito a
conservare la sua rappresentanza in piazz a
Caduti. Entrano invece Sinistra ecologia libertà con Valentina Morigi che trasloca dal
consiglio comunale, la Federazione della sinistra con Secondo Valgimigli e Luigi Ron chini dell'Italia dei valori .
IL VOTO di domenica e lunedì ha fatto al tre 'vittime' illustri nel campo del centrosinistra . Non ce l'hanno fatta a entrare i n
consiglio provinciale gli ex assessori Euge nio Fusignani, esponente di spicco del Pri
ravennate, che aveva tra le altre le delegh e
alla protezione civile, e Andrea Mengozz i
di Sinistra ecologia libertà che ha seguit o
con il presidente Gian grandi le politich e
ambientali e ha presieduto (gratuitamente )
l'Agenzia d'ambito territoriale, che fissa l e
tariffe della raccolta rifiuti urbani e della di stribuzione dell'acqua potabile . Ha mancato l'elezione anche l'ex assessore, questa
volta comunale, Ilari() Farabegoli, della Fe derazione della sinistra, Nel centrodestra ,
tra gli assenti illustri in questa nuova legislatura, figurano Raffaella Ridoifi e l'ex capogruppo Vincenzo Galassini del Pdl . D a
notare che la pattuglia del Popolo della libertà, formata da tre consiglieri, è costituita da due ex aennini (Massimo Mazzolani e
Marta Faroifi) e da una sola `berlusconiamt' della prima ora, Giovanna Benelii .
UN'ATTENZIONE particolare merita l a
Lega Nord, che fa il suo ingresso nel palaz zo di piazza Caduti con una robusta presen za . Oltre ai tre consiglieri eletti (il segretario provinciale Gianluigi Forte, poi Maur o
Monti e Andrea Liverani consiglieri comunali a Faenza), il Carroccio schiera anche i l
candidato presidente Rudi Capucci . Così la
rappresentanza dei leghisti è di fatto la seconda forza presente in consiglio provincia le. Un elemento che potrebbe influire nell a
scelta quantomeno del vicepresidente de l
consiglio che, per cortesia istituzionale, d i
norma viene attribuito alla minoranza . Dopo un'apprezzata carriera come consigliere
comunale a Palazzo Merlato, infine, trasloca in piazza Caduti Gianfìranco Spadon i
deli'Udc, candidato come presidente della
coalizione fra scudocrociato e Pensionati .
UN'ULTIMA nota riguarda la presenza
femminile in consiglio . Sono state elette so lo cinque donne (tre della maggioranza e
due dell'opposizione) : la prima legislatura
di Casadio nasce caratterizzata da una quota rosa molto 'pallida'.
m .p.
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press LIETE
il Resto del Carlino
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RAVENNA
&\k
Alberto Pagani (Pd)
van Neri (Pd)
Tiziana Bandoli (Pd)
Cristina Federici (Pd )
Secondo Calassi (Pd)
Daniele Bassi (Pd)
Sante Seganti (Pd)
Ermanno Tagli (Pd )
Eliseo Della Vecchia (Pd)
Valentina Morigi (Sei)
Secondo Valgirnìgti
Luigi Ronchini (ldv)
. :,:
Giovanna Benelli (Pdl)
Marta Farolfi (Pdl)
Massimo Mazzolani (FU)
GianIulgi Forte (Lega
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nResto del Carlino
RAVENNA
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Davide Coralli (Pd)
Giorgio
mm 7d
Paolo Pirazzini (Pd)
Sauro
4n 7m
Gianfranco
oi
d# Rudi c
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ucd (Lega)
il Resto del corno*
press LIETE
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RAVENNA
LA. RI .EL„ESEONE IL SINDACO
MATTEUCC1 FA UNA PRIMA ANALISI DEL VOTO E ANTICIPA ALCUNI OBIETTIVI
`Meno consensi? Colpa delle buche
Quasi quattordici punti persi rispetto al 2006 «Ora una nuova classe dirigente »
IN AGENDA
--------------------------------------------------
IN CONSIGLI
O
-----------------------------------------------------
La q bata
grLtìní'
a
.
------------La squadra del. `Matteucc i
due dovrebbe esser e
formata nei giro di due
settimane . Net frattempo
L'inquilino di Patate
Menato sì impegnerà a
favore dei referendu m
Nei commenti di Lunedì, a
caldo, Matteuccì aveva
dichiarato di aver avut o
ragione dei °gríLLni', che
avrebbero voluto portarl o
baUottaggio . Ieri ha
corretto il, tiro . «Non ho
pi-egiudìzì neì Loro
confronti, spero Loro no n
ne abbiano verso di me »
caso Mann a
Atta vigilia del suo
secondo mandato
Matteucci anticipa ch e
`ammorbidirà' Le sue
ordinanze suLLe feste e i t
divertimento in spiaggia
L'ABBRACC O
Durante l'incontro dì ieri
è apparso a sorpresa i l
presidente della Regione .
Errane si è congratulat o
con Matteucc i
L'ABBRACCIO col governatore Vasco Erra ni, entrato in scena un minuto dopo l'inizi o
del discorso ; il volto rilassato e il tono dell a
voce convinto ; le frasi di circostanza, C'è tut to nella confa renza stampa `allargata' che ieri
mattina Fabrizio Matteucci, ridetto per il secondo mandato, ha tenuto nella sala preconsiliare per ringraziare 'gregari' e alleati capaci di tiragli la volata. Ma il sindaco che reste rà l'inquilino di palazzo Merlato per i prossi mi cinque anni, non si è tirato indietro di
fronte ad alcuni dei temi più scottanti, dispensando una lucida analisi politica e aprendo di fatto l'agenda dei lavori . «Il calo del consenso? Lo avevo messo in preventivo ed è stato determinato da tre fattori : i buchi nelle
strade, la moschea e l'esigenza di un rinnova mento della classe politica» . Il buco dei con sorzio dei servizi sociali non rientra invec e
nel novero dei motivi che hanno spinto gl i
elettori `solo' fino al 54,9 per cento . C'è po i
una considerazione di tipo territoriale : «Non
esistono più città speciali e non contendibili .
Va superato l'abito mentale che porta a dire :
in regione, se il centrosinistra perde, è un a
tragedia, se vince è un fatto dovuto».
Il successo di Matteucci è stato anche il suc cesso della politica del 'proibizionismo' e
dell'ordine pubblico a Marina di Ravenna ?
«Non lo so, però posso anticipare che sto stu diando il problema della capienza degli stabi limenti ed un eventuale ampliamento dei li -
rei essere io il garante . Sul fronte di Ravenn a
capitale europea della cultura ci stiamo impe gnando a fondo perché l'opportunità è davvero straordinaria . Intanto ringraziamo i raven nati con l'arrivo del Giro d'Italia» ,
Infine le notizie : «Non chiedetemi anticipa zioni sui nomi, ma spero comunque di dare
vita alla nuova giunta negli stessi tempi del
2006 . In quella occasione, la sequenza tempo rale fu snella : elezioni il 28 e 29 maggio; noti fica del mandato il 6 giugno ; nomina dell a
giunta il 10 giugno . Da ultimo mi impegnerò
poi per i referendum di giugno contro le cen trali nucleari, a sostegno di acqua pubblica e
legittimo impedimento, perché vincano i sì» .
Roberto Romin
miti: . Le urne hanno consacrato i griilini ai
rango di terzo partito in città. Matteucci dovrà dunque confrontarsi con una nuova realtà destinata verosimilmente ad una opposizione alternativa : «Non ho pregiudizi nei loro confronti, e spero che anche loro non n e
abbiano nei miei confronti» . Al primo cittadino non sono quindi mancate le battute di
spirito, sotto forma di frecciatine, peraltro apprezzate e applaudite : «II dato più sorprendente delle urne? Il voto di Milano . . .» .
MA I TEMI affrontati con maggiore convinzione sono stati quelli legati ai giovani e
all'Europa : «Serve una nuova classe dirigente, e questa esigenza è emersa dal voto . Vor-
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press UnE
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il Resto del Carlino
RAVENNA
L'INTERVISTA IL DEPUTATO DEL CARROCCIO: «IL NOSTRO SCETTICISMO SU FOSCHINI LEADER DELLA COALIZIONE ERA FONDATO »
Pini: «Il crollo dei Pdl è stato una zavorra anche per noi »
«IL VOTO ha dimostrato che il
nostro scetticismo sulla candidatura di aereo Foschini era fondato» . Con questo commento gelid o
GianIuca Pini, segretario della Lega Nord Romagna, liquida l'alleanza elettorale con il Pdl per il Co mune. I numeri, del resto, parlano chiaro : nei collegi ravennat i
per la Provincia, la coalizione ch e
sosteneva il leghista Rudi Capue ci ha ottenuto il 26,11 per cent o
(con 22.408 voti per il candidato e
20.129 per le liste). In Comune, invece, Foschini si è fermalo a poc o
più del 21 per cento, con 18 .46 1
voti, mentre la coalizione di centrodestra è rimasta lontana dalle
17 mila preferenze . Quasi quattromila voti, insomma, si sono pers i
per strada, e questa discrepanza ri-
lì deputato del Carrocci o
GanIuca Pìnì
guarda sia il Pdl (15,1 per cento i n
Provincia, 13,3 in Comune), sia l a
stessa Lega (11 per cento nella corsa a Piazza dei Caduti, 7,9 per cento nelle comunali).
Pìní„ è pento dl aver fatto
l'accordo?
«La scelta di appoggiare Foschin i
derivava da un accordo regionale
e nazionale, condizionato al fatto
che il Pdl appoggiasse la nostra
battaglia per la Regione Romagna Purtroppo gli enormi problemi del Pdl, che ha avuto un crollo
verticale, si sono rivelati una zavorra anche per noi . Ma la nostr a
crescita resta ottima anche in Co mune : rispetto al 2006 abbiamo
più che quintuplicato i nostri vo ti»
..,cs
. differeraza rIspetto lle proCRH E
«Considero Ancisi un fren o
per it, centrodestra.
Capucci si è difeso bene»
víncialí, però, c'è e sa vede .
Dove sono andati o finíre
qua ; quattromila voti ?
«Probabilmente li ha presi Alvar o
Ancisi: io lo considero un 'tumore elettorale', un freno per il centrodestra . Vedendo i risultati del la sua coalizione, però, mi fa piace re il fiasco di Maurizio Montanari (ex leghista, ndr), che ha avut o
appena 22 preferenze» .
Come gíudìca il risultato ci
urcí ìn Províncía ?
«Irnostro candidato si è difeso be ne, considerato che Claudio Casa dio ha avuto una buona affermazione, con il 62 per cento, anch e
se in calo rispetto a Giangrand i
nel 2006 . Mi fa ridere, invece, i l
trionfalismo del sindaco Matteueci : parla di 'grande risultato', ma
in cinque anni ha perso il 15 per
cento».
Per la Lega, i!nomrrìasi profíla unsopposmone solìtarìa ...
«No : dopotutto, sul piano nazionale, con il Pdl abbiamo in comune diversi valori, come l'opposizione all'Islam e alle moschee, e i l
no ai matrimoni gay . Solo che noi
questi valori li difendiamo molto
meglio, e siamo capaci di contrastare le giunte di sinistra sul territorio . Spero solo che il Pdl man tenga la parola data riguardo alla
Regione Romagna» .
Francesco Monti
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press LIETE
18/05/2011
il
Resto del Carlino
RAVENNA
«Grillo ci ha fatto i complimenti,
ora lavoro per la trasparenza »
Vandini ( 5 Stelle) : «Ve , heeo
c r m i criteri delle nomine °in giunta»
«BEPPE Grillo l'ho sentito al telefono, Era felice del risultato e c i
ha fatto i complimenti . Ha detto
che siamo stati bravi e che ora ab biamo una grossa responsabilità» ,
Pietro Vandini, candidato sindaco del Movimento 5 stelle, si gode
il risultato delle Amministrative
e guarda avanti . «Da domani saremo già al lavoro — assicura —
per seguire con attenzione la composizione della giunta comunale .
Vogliamo capire quali criteri vengono usati nelle scelte e soprattutto verificare che ci sia trasparenza», Con un risultato che ha quas i
sfiorato il 10 per cento, i `grillini '
occuperanno tre scranni del consiglio comunale . A fianco a Vandini ci saranno due donne : Francesca Santarella ed Elisa Renda ,
«All'inizio — continua Vandin i
— siamo stati accusati di discriminazione, Invece senza deciderlo a
tavolino nella nostra lista le donne sono risultate il 50 per cento .
Con altrettanta naturalezza infine, sono stati gli elettori a sceglie re due donne per il consiglio comunale» .
IL MOVIMENTO 5 stelle ha deciso di festeggiare ieri sera apren do le porte della sua sede di piazza
Giovanni XXIII ad amici e sostenitori . Senza pero dimenticare neanche per un momento le battaglie preannunciate . «In primo luogo
prosegue Vandini
quell a
sulla salute, perché venga fatt a
chiarezza sull'aumento allarmante, in questa città, delle patologi e
legate all' inquinamento, E poi c ' è
mente spinose : il 'buco' dei Consorzio dei servizi sociali e l'eredi tà del Galletti Abbiosi . «Finalmente — aggiunge Vandini — po tremo consultare documenti a cu i
finora non avevamo avuto accesso» .
PIETRO d'andini ringrazia tutt i
quelli che hanno contribuito alla
nascita del movimento : "Ufficial mente esistiamo da sei mesi, ma il
nostro debutto è frutto di un lavo ro enorme che ha impegnato numerose associazioni, come a d
esempio Ravenna Viva, da molt o
più tempo . Ottenere un success o
tale qui a Ravenna è stato meraviglioso e difficile, perché per noi
era la prima volta» .
Ieri mattina, appena sveglio, Van dini pensato agli oltre 7500 ravennati che hanno votato il Movi mento 5 stelle. «A loro, che ci hanno dato fiducia, — conclude —
vorrei solo dire che continueremo a lavorare . Ma abbiamo bisogno della collaborazione attiva di
tutti i cittadini. E questo che ci
differenzia da tutti gli altri» ,
Annamaria Corrad o
M'TIMI RISULTAT I
Sono stati 7500 ravennat i
che hanno votat o
per ft Movimento 5 Stelle
1 ragazzi dei Movimento 5 Stelle Insieme a seppe Grillo durante la sua visita a Ravenna
il polo chimico . Noi non abbiam o
mai chiesto che fosse dismesso, a l
contrario vogliamo solo che venga gestito nel modo migliore per
chi lavora al suo interno e per i ravennati che ci devono convivere» .
Tra le priorità dei ci sono poi due questioni particolar-
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press UnE
18/05/2011
il
Resto del Carlino
RAVENNA
ttatwa unica pe posti in Comune e Provinci a
MATTEUCCI e Casadio lavoreranno gomito a gomito per dare vi ta alle giunte del Comune di Ravenna e della Provincia. Sia perchè anche in campagna elettorale
hanno affrontato assieme alcun i
temi, come quelli del lavoro e de l
rilancio dell'economia, sia perchè
giocando su due tavoli appare pi ù
semplice trovare un accordo all'interno della coalizione di centrosinistra . Ci sono un paio di princip i
dai quali non si derogherà : ch i
nella coalizione è riuscito a elegge re consiglieri comunali e provinciali esprimerà anche gli assessori . Inoltre dovrà esserci un corretto equilibrio tra uomini e donne .
Lavorare in coppia renderà il lavoro del sindaco e del presidente del la Provincia un po' più agevole, vi sta anche la riduzione delle cari che a disposizione, In Comune„ ol tre al sindaco Matteucci, la giunt a
sarà composta da nove tra vice sin daco e assessori (complessivamente 5 Pd e 4 della coalizione . In Pro vincia, il presidente Casadio potrà
contare sulla collaborazione del vi ce presidente e di sei assessori (4
Pd e 3 della coalizione) . Gli incon tri politici sono appena all'inizi o
ma alcune indiscrezioni comincia no a trapelare .
I PRESIDENTI, Livia Moiducc i
(Pd di area cattolica) e Paolo Piraz zini (Pd) dovrebbero ricoprire i
ruoli dì presidenti del Consigli o
comunale e di quello provinciale .
Le due nomine sono abbastanza
sicure e non dovrebbero essere
messe in discussione.
lando un po' le dele ghe . Gianni Bessi e
Matteo Casadio sono i
due assessori di punta
dell'area cattolica del Pd ,
mentre potrebbero entrare anche Mara Cavallari (Pd), Giovanna Praia (Comunisti Italiani, s e
non va in Provincia. . .) e Valentina Morigi di sei . Matteo
chioli sarà con ogni probabilità i l
capogruppo del Pd.
IN PROVINCIA vice presidente
dovrebbe essere Gabriele Ross i
dell'Italia dei Valori (secondo partito della coalizione) . Conferm e
in vista per Paolo Valenti (Pd) e
Mirna Testi (Federazione della sinistra). In polo: position il giovane
cervese Michele De Pascale . I n
scadenza ci sono poi tre importanti società pubbliche : Sopir, Asp, e
Azienda farmacie . Più altre società in provincia : una di queste potrebbe andare al repubblicano Eu genio Fusignani .
Nella foto a
sinistra Palazz o
Merlat o
dalPalto . Ne i
tondo Gianni
Bessi : per lui i n
arrivo u n
probabile posto
da assessore i n
Comune
----------------------------------------------------------------------- -
A PALAllO MERLATO
IN PIAllA CADUTI
VICESINOACO
Visto l'ottimo risultato
deLL'Edera riconfermato
Giannatonio Mingozzi
OLTRE A MATTEUCCI IN GIUNTA
NOVE PERSONE TRA VICE
SINDACO E ASSESSORI ( 5 PD)
CASADIO POTRÀ CONTAR E
SUL VICE E SU SEI ASSESSOR I
(4 PD E 3 DELLA COALIZIONE)
IN COMUNE Vice sindaco con fermato Giannantonio Mingozzi
(il Pri è il secondo partito della coalizione in Comune), Andrea Corsini (giovane e con una sola legislatura alle spalle) e Gabrio Maraldi (alcune legislature, ma un'esperienza molto apprezzata) resteranno al loro posto, magari rimesco -
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mozzi, Renbi Nmiqi :
-ù già partito il inin-giunia
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Resto del Carlino
press UnE
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_
RAVENNA
NOMI
_presìdenti
--------
Livia MoLducci dei. Pd, d i
area cattolica, dovrebb e
ricnprìre la carica di
presidente del consiglio
con-amate, PaoLo Pirazzin i
(Pd dì quello provinciate
vice --- -- CasIdio-
In poto position c" è
Gabriele Ross i
deWìtatìa dei Valori che ,
in Provincia ,
è it secondo partit o
detta coalizion e
riconferm e
Netta giunta Matteucc i
Andrea Corsi gli (foto i n
.ate e Gabrio Maratdír i n
Provincia con Casadi o
restano Paoto latenti e
M ìrna Testi
novìt à
Tra ì nomi più accreditat i
per irì posto da assessore
a PaLazzo Merlato d son o
quietti di Gianni tessi, d i
VaLentina Morigi e di Magra
Uvattari
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mozzi, Renbi Nmiqi :
-ù già partito il inin-giunia
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18/05/2011
il
Resto del Carlino
RAVENNA
'n'...' . .
Ancisì (Poto civic o
torna a criticare
te altre forze
centrodestra :
Insieme potevamo
sgretolare il Pd '
A VENTIQUATTR'OR E
dalla chiusura delle urne, i l
leader del polo civico, fOrte
del IO per certo di consenso
ottenuto, non bada a
critiche e attacchi . Sparg e
invece miele su colleghi d i
partito, alleati ed elettori .
L'unico appunto è alle altr e
forze di centrodestra ch e
hanno tenuto a distanza i l
suo raggruppamento . «Gl i
elettori avrebbero voluto e
apprezzato che i partiti di
centrodestra — afferma
Ancisi — ne sfruttasser o
l'eccezionale potenziale d i
scardinamento di quel mur o
di Berlino che ancora regge
alle sue crepe e alle sue falle
nella nostra città, facendon e
la vera punta di diamante
dell'alternativa . Così non è
stato, ma la lezione dovrà
insegnare qualcosa su come
l'opposizione si dovrà
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it Resto dei Carlino
press LIETE
18/05/2011
RAVENNA
L'ANALISI RAPPORTI TRA COALIZIONI E RISPETTIVI LEADER : PENALIZZATO MAI 1EUCCI MENTRE IL CANDIDATO DEL PDL E TRAINANT E
Foschffii caustico: <4,a vera emorragia di voti e della Lega »
FABRIZIO Matteucci ha
totalizzato quasi due punti
in meno rispetto alla sua coalizione : 54,98 contro
56,88 . «Non mi sembra un
fenomeno rilevante — sottolinea il sindaco . — Anche nel 2006 ho avuto qual cosa in meno delle liste» .
M'epoca però il divario era
minore : 68,94 per Maneucci, 69,09 per la sua coalizione. Al contrario Nereo Foschini, candidato di Pdl e
Lega, ha ottenuto 1 .700 voli in piu della sua coalizione : 18 .461 (21,48) contro
16 .714 (21,17), «Sodi eletto ri di sinistra che, pur votando una lista a sostegno di
Matteucci, per la corsa a sin daco hanno scelto me, pe r
stima personale — assicura
Foschini .
Inoltre possono esserci alcuni democristiani di lungo corso che m i
conoscono perso nalmente
e mi apprezzano, ma che
magari ce l'hanno con Berlusconi e quindi non votano Pdl» .
Un'altra discrepanza emerge dal confronto tra le comunali e le provinciali : si a
il centrodestra che il centro sinistra, infatti, nella corsa
a Palazzo Merlato hann o
perso molto terreno rispetto al risultato complessivo
delle loro liste provinciali .
------------------------------------------------------------
;
Eugenio Costa, Nereo Foschini, Gianguido Bozzoni de i
Pdl e Rudi Capucci della Lega commentano i risultati
FLES510N E
A Ravenna l'alleanza
ha U. 26,1 ín Provincìa
e íl 21,1 ìn Cornun e
La coalizione di Claudio
Casadio, pur presentando
esattamente le stesse liste
di quella di Matteucci, h a
ottenuto a Ravenna oltre
sei punti in più (63,22 contro 56,88) . Scenario analogo per Pdl e Lega, che co n
Rudi Capucci ottengono il
26,11 alle provinciali, e co n
Foschini il 21,17 alle comu nali. «Quei voti persi sono
interamente assorbiti dal
Movimento 5 stelle, non
presente alle provinciali», è
l'analisi di Matteucci .
sch Mi non vede, in questo ,
grandi motivi di preQccupazione per il P& «E vero ,
perdiamo quattromila voti
come coalizione — dice —
ma il calo a Ravenna lo subisce in massima parte la Lega, che scende dall'l I dell e
provinciali al 7,9 per cent o
delle comunali . Per quanto
riguarda i circa mille voti
persi dal Pdl, mi sembra
uno spostamento minimale, di pochi voti per ogni
seggio . Quanto alla Lega,
invece, non commento : a
differenza di qualcun altro ,
non mi piace mettere il naso in casa degli altri» .
Francesco Monti
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.,G.iGa ci ha lat..) i t,noli,ne.11:
la...'o pe. tras,ni
il Resto del Carlino
press LIET E
18/05/2011
RAVENNA
Apre Casa di acco
destinata alle f
~' taglio del nastro ali 'Opera a!' Santa Teresa
DIVENTA più ampia l'offerta 'ricettiva' in ambito sociale dell'Opera di Santa Teresa . Domani mattina, giovedì, alle l l sarà infatti
inaugurata una Casa di Accoglien za che viene intitolata a 'Giovanni Paolo II' . La struttura — situata al quarto piano del grande complesso di Santa Teresa compreso
tra via De Gasperi e via Santa Teresa — è composta da 4 mini appartamenti in cui potranno essere
ospitali nuclei famigliari i cui
componenti non sono più in grado di avere una vita autonoma. I n
pratica la nuova Casa di Accoglienza si rivolge ad adulti co n
problemi, fisici o psichici, per i
quali sia ormai diventata problematica la permanenza nella propria famiglia ; adulti però, sottoli-
L
mino all'Opera di Santa Teresa
diretta da don Paolo Pasini (nell a
foto), che abbiano ancora una discreta autonomia .
Un esempio potrebbe essere mari to e moglie anziani, uno dei qual i
ha problemi fisici e che, data l'età,
difficilmente potrebbe essere assistito in maniera adeguata dal coniuge. Trovando ospitalità alla Ca sa 'Giovanni Paolo II ' — dove sa ranno in servizio assistenti di base, educatori, personale sanitari o
e uno psicologo — la coppia riceverebbe la necessaria assistenza .
Lo stesso discorso vale per genito ri anziani con un figlio adulto disabile . Il progetto poi prevede atti vità non solo riabilitative e assistenziali, ma anche laboratori per
l'inserimento lavorativo degl i
adulti, laboratori di musicoterapia, attività espressive, di pittura
e disegno, nonchè palestra e piscina . In pratica la `Giovanni Paol o
II' diventerà la nuova casa per i
nuclei f^amigliari che vi sarann o
accolti .
AÙ .e
Caa
cl,sliuota
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,ce,.flierLa
press LIET E
18/05/2011
Resto del Carlino
RAVENNA
La restauratrice della cer
Valeria Castellari, faentina, mette a disposizione arte e passione per gli antiquari
FRA ARTE e passione . È il lavoro di Valeria Castellari restauratrice faentina di ceramiche antiche .
La sua attività è nata nel 1977 :
«La mia formazione è avvenuta
presso l'Istituto statale d'arte Bal Iardini di Faenza. La scelta di questa scuola è stata determinata dal la passione che ho sempre avuto
per la ceramica, in particolare per
quella antica . La mia attività riguarda il restauro di ceramica antica, ma anche, se richiesto, il restauro di quella moderna. I clienti sono soprattutto antiquari, provenienti da tutte le parti d'Italia .
Perché tornano? Tornano perch é
rimangono soddisfatti del lavoro
eseguito, della qualità del restauro e della professionalità».
LO STUDIO di Valeria Castellari è dunque attivo da quasi 35 anni e si occupa principalmente del
restauro di maioliche e porcellan e
di alta epoca del Settecento . Antiquari, ma anche enti pubblici e
collezionisti sono i principal i
clienti : «Ho tenuto anche divers e
conferenze in occasione di convegni di studio, relativamente ai lavori di restauro effettuati in gir o
per l'Italia, fra cui anche a Lodi .
Inoltre sono stati docente in diversi seminari dì studio sul restauro
della ceramica, in particolare a
Milano» . Fra i più importanti lavori effettuati nel corso della propria carriera, si possono citare il
restauro del pavimento della cappella Vasai nella basilica di Sa n
Petronio a Bologna ; il restauro di
una parte della collezione dei musei civici di Imola ; il restauro di
alcune opere del museo civico d i
Lodi ; il restauro del pavimento
della chiesa monumentale di Sa n
Michele ad Anacapri in collaborazione con la Lares di Venezia .
PER CERAMICHE si intendono
quei manufatti costruiti con so stanze inorganiche non metalliche che, forgiate a freddo vengono poi consolidate a caldo . A seconda del tipo di materiale e dell e
modalità di cottura, si ottengono
prodotti anche molto diversi fra
loro, dalle terrecotte e refrattari alle maioliche (o faenze) ; dal gres alle terraglie fino alle porcellane .
«L'analisi dello stato di conservazione, anche in relazione all e
eventuali alterazioni avvenute nel
ESPERTA
Nell a
fotografia
sotto l a
restauratric e
Valeri a
Castellari
.k
'Tu
,
qMU"›..,
_
corso del tempo — ha spiegato Valeria Castellari — è uno degl i
aspetti principali dell'attività .
L'intervento di restauro vero e
proprio comporta poi il consolida mento dei pezzi ; l'eventual e
smontaggio dei precedenti restau ri ; la pulitura da eseguirsi a secc o
o in soluzione liquida, a seconda
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dei casi; l 'assemblaggio e l ' incol laggio dei frammenti con collanti
adeguati e comunque sempre re versibili ; l'integrazione che per mette la ricostruzione delle lacu ne con materiali idonei . I tipi di
restauro più comuni sono di tip o
conservativo, detto anche musea le, o stilistico-pittorico, detto anche antiquariale»
il Resto dei Carlino
press LIETE
18/05/2011
RAVENNA
«Mai pregiudicare mmagin e
e il sìgnìficato dell'o etto»
il:si ra.olgoio
LABORATORIO di Valera Castellari é Faeza . qui che
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tutt'Italia .
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ia in quelle non in visttr; non pregiudicare l'immagine e il sign
cato del. pezze con
personali ; Ud.lillinfe Senlpre
lnneri tli e te : :-nelogie re versibili .
1 3, punto (ìi ùt ;-:i rdsric(i c 33
:titùle, 31 .tct-oi:ttuc e estremament e
utile i :n quanto restn.uise aliogeto la forma e la decorazion e
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Il Sole 202
press LIf1 E
18/05/2011
L'astensionism o
punisce Pdl e Lega
Ma il Pd non cresce
Nelle Province l'ex Fi-An perde 180mila voti ,
il Carroccio 130mila, i Democratici 30 mil a
di Roberto D%Alimont e
desso il quadro comincia ad essere più chiaro.
Con i dati definitivi e so prattutto con i dati in valore assoluto si capisce finalmente co saè effettivamente successo nelle recenti elezioni amministrative. In realtà la spiegazione più at tendibile del successo del centrosinistra e della sconfitta de l
centrodestra sembra essere più
semplice di quanto appariva ini zialmente. Si chiama astensionismo . Come in altre occasion i
nella storia elettorale della Seconda Repubblica l'esito è dipeso non tanto dallo spostament o
di voti da uno schieramento
all'altro ma dal fatto che una par te degli elettori del centrodestra
hanno deciso di non recarsi alle
urne mentre non ci sono state, o
sono state poche le defezioni ,
tra gli elettori del centrosinistra. E questo che viene fuori
dall'analisi dei dati delle ott o
province in cui si è votato sia in
questa tornata amministrativa
che nelle regionali dell'ann o
scorso . Sono solo 8 province ma
il dato è molto omogeneo .
In pagina sono riportati i ri sultati aggregati per partito e
per coalizione in queste ott o
province (si vedano i grafici) .
Nell'interpretazione di questi
dati va tenuto presente che l'insieme comprende sette provin ce del Centro-Nord e solo un a
del Sud . Come si vede il risulta to più rilevante è l'arretramento del centrodestra . A livello di
coalizione la perdita è di circ a
u punti percentuali, dal 544%
del 2010 al 43,7% di oggi. Nel
2010 avevano votato per i partiti del centrodestra 918.867 elettori . Nel 2011 sono stati 655 .796 .
La differenza è di oltre 250 .000
elettori. Dove sono andati?
Non a sinistra visto che quest o
schieramento, pur guadagnando in percentuale, perde circ a
13 .000 voti . La risposta più plausibile è che una parte siano andati verso l'astensione . Infatti
sono circa 200 .000 gli elettori
che hanno votato per un partito nel 2010 ma non lo hanno fatto nel 2011 mentre un'altra parte siano andati verso la galassia
delle liste, anche civiche, ch e
Sarà interessante vedere
come si comporteranno gl i
astenuti del'centrodestra :
riuscirà Berlusconi a
riportarli alle urne?
ruotano intorno genericamente al terzo polo e che complessi vamente hanno raccolt o
1'11,6% dei voti.
A livello di singoli partiti il
quadro non cambia . Il Pdl ottie ne solo i117,9% contro il 26,6 %
che aveva nel 2010. Perde circ a
180 .000 voti. La Lega ne perd e
130.000 passando dal 21,5% al
15,4%. Il Pd resta stabile in per centuale intorno al 24% ma per de circa 30 .000 voti. L'Idv inve ce ne perde 40 .000. A sinistr a
guadagnano la Sel che raddop pia i suoi voti da circa 25 .000 a
più di 57 .000 e fa bene anche l a
Federazione della sinistra ch e
mantiene i suoi consensi . Quan-
Pagina 68 di 123
to al terzo polo è difficile stima re la reale consistenza delle sin gole liste che ne fanno parte per ché solo in pochi casi corronc
da sole mentre nella maggio ]
parte dei comuni si presentane
insieme o con liste civiche . V2da sè che queste otto provinc e
non sono un campione rappre sentativo. Ma in attesa di avere
dati aggregati per tutti i comun
in cui si è votato, anche quest
risultati parziali servono a co m.
prendere quello che è successo . Il centrosinistra non ha allar
gato la sua base elettorale ma ,
differenza di altre occasioni, È
riuscito a mobilitare tutti i su o
elettori. Berlusconi invece nor
è riuscito a fare la stessa cos a
Inoltre occorre aggiungere ch e
i suoi elettori delusi questa vo l.
ta non hanno scelto la Lega co
me sbocco delle loro delusion i
Anzi la Lega arretra pesant e
mente . Avevamo già fatto not a.
re ieri che il Carroccio avev
perso sistematicamente in tut t
i comuni capoluogo del Centro
Nord. Adesso registriamo an.
che un calo generalizzato a l i
vello di province.
La partita però non è finita
In diverse province e in molte
comuni ci sarà il ballottaggi o
Sarà interessante vedere com(
si comporteranno gli astenu t
del centrodestra . Riuscirà Be r
lusconi a convincerli a tornar(
a votare? Oppure la delusione f
tale che resteranno comunqu (
a guardare pur sapendo che l~
loro astensione farà vincer e
sinistra? Dalla risposta a quest (
domande dipende molto di piì
dell'esito dei ballottaggi .
RIPRODUZIONE RISERVAI
press LIf1E
1 -Il Sole 3 .1 t" 3"'--S-
18/05/2011
CENTRO•SIN?STR A
ENTRO-DESTRA
CENTRO-DESTRA
ENTRO-SINISTRA
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ROVIGO
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Centro-sinistra
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Strappato da l
Centro-sinistra
Nota : La Lega è calcolata nel centrodestra ; completano quadro 12 Comuni al ballottaggio con liste civiche in testa
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Ballottaggio
vantaggio Cd
Ballottaggi o
vantaggio Cs
press LIf1E
18/05/2011
Il Sole 202
La sfida in 1 3
Nei Comuni
il centro-destr a
cede al Nord
ma è ok al Sud
Gianni Trovat i
«Abbiamo vinto noi e perso lo ro», come esulta il leader del Pd
Bersant o «fuori da Milano è un pareggio», come prova a rintuzzare il
Pdl? Il peso di Milano e Napoli è indiscutibile, ma lontano dalle metro poli il quadro si fa più sfumato, con
la maggioranza che ha più numeri
pericolanti al Nord ma si togli e
qualche soddisfazione al Sud. Nei
49 Comuni sopra i 15mila abitant i
che deciso al primo turno, il centro destra passa da 20 a 2i amministrazioni all'attivo, con la Lega che si
tiene Caravaggio (Bergamo) e Villorba (Treviso), e il centrosinistra
scende da 29 a 28 . Mettendo le bandierine anche ai ballottaggi, il centrosinistra (vincitore la scorsa volta in 76 centri) vince o è in vantaggio in 67 Comuni, il centrodestra
primeggia in 52 (erano 53 l'altra volta), e i numeri migliori riguardan o
Lega (da 5 a 8) e civiche (da 5 a12) .
Dietro tanto equilibrio c'è in realtà
un bel movimento . Il centrodestra
espugna Catanzaro e Caserta, do ve le liti interne avevano portat o
l'ex sindaco Niccodemo Petteruti
a fondo nel gradimento e alle dimissioni anticipate ; il centrosinistra
riesce nel colpo a Olbia e a Fermo.
Fuori da Napoli, la Caporetto campana di Pd e alleati porta a destra a l
primo turno anche Quarto (4omil a
abitanti) e Sessa Aurunca (23mila,
provincia di Caserta), ma vede in
controtendenza Melito, 38mila abitanti a nord del capoluogo, che passa da destra a sinistra dopo le dimissioni di gruppo che avevano azzerato la vecchia amministrazione .
E il «vento del nord»? Dipende
dai ballottaggi, a cui è appeso il
64%ro dei Comuni sopra i 15milaabitanti . Non solo a Milano (e a Trieste), ma anche aDesio (4omilaabitanti in Brianza), dopo che la Giunta Pdl-Lega è stata falciata dal sospetto di collusioni fra la 'ndrangheta e la politica, e a Rho, 5lmila
abitanti appena fuori dal terren o
di gioco fra la Moratti e Pisapia.
[email protected]
,,^C
RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 70 di 123
Nuova fase per lo svilupp o
Il Governo ora acceler a
Infrastrutture, Fisco e Sud per aggiornare l'agenda economic a
Marco Rogar i
ROMA
Prima i ballottaggi, poi un a
verifica ad ampio raggio con l a
Lega anche sull'agenda economica per dare il via a una nuov a
fase per lo sviluppo. Un percorso che sarà valutato e discuss o
nei prossimi giorni dallo stato
maggiore del Pdl ma che già ieri sera ha fatto da sfondo al vertice a Palazzo Grazioli convocato da Silvio Berlusconi per far e
il punto della situazione dopo i l
primo turno delle amministrati ve e decidere la strategia per l a
second g tornata . Il premier h a
ribadito che il verdetto delle urne non mette in pericolo il Governo né compromette l'esit o
della legislatura, ma non è rima sto insensibile al segnale arrivato dagli elettori . Nello stess o
Pdl sono tornati a emergere di versi malumori per la mancanza di un'iniziativa più energic a
per dare maggior spinta allo sviluppo e favorire la ripresa, magari con un'accelerazione di interventi già abbozzati su infrastrutture, fisco e Mezzogiorno ,
senza mettere a repentaglio l a
linea del rigore sui conti pubblici, che tanti consensi ha riscosso in Italia e in Europa .
Al responso fin qui non positivo delle urne, del resto, vanno
aggiunti i primi dati sulla crescita d'inizio anno che si sono rivelati tutt'altro che incoraggianti :
il Pil italiano nel primo trimestre del ton si è fermato a quot a
o,r"i" contro l'1,5% della Germa nia e l'r% della Francia . Anche
per questo motivo nel Pdl c'è
chi chiede di verificare se c'è l a
possibilità di rafforzare il decreto sviluppo, da ieri all'esame
della Camera, o di aggiunger e
qualche intervento mirato ne l
pacchetto di interventi che vedranno la luce a giugno per realizzare la "manutenzione" de i
conti pubblici per 3-4 miliardi
annunciata dal ministro Giuli o
Tremonti . Una "manutenzione" indispensabile per mante nere in ordine i fondamentali di
finanza pubblica.
La linea del rigore di Tre monti non è in discussione, così come non è in discussione l a
necessità di completare al pi ù
presto l'attuazione del federalismo, caro a Umberto Bossi.
Per Berlusconi e il Pdl occorrerebbe però dare nuove risposte in chiave sviluppo . A cominciare dalle infrastrutture e
dal Mezzogiorno . Del rest o
non più tardi di sabato scorso è
stato lo stesso ministr o
dell'Economia ad affermare a
chiare lettere che il problema
resta il Sud, come dimostra l'incapacità di spendere i fondi Ue
a disposizione .
Alcuni degli interventi contenuti nel decreto sviluppo, come il credito d'imposta .per la ricerca e le assunzioni nel Mezzo giorno, vanno già in questa dire zione . L'eventuale verifica dovrà servire a individuarne altr i
e a valutare nuovi interventi
per facilitare la realizzazione d i
opere pubbliche . L'obiettivo insomma è quello di aggiornar e
l'elenco delle priorità dell'agenda economica.
Un elenco in cui trovano gi à
posto la rapida approvazion e
del decreto sviluppo e la definizione della riforma fiscale . Il Dl
ha cominciato ieri il suo cammino a Montecitorio dove il confronto si concentrerà, oltre che
sugli incentivi per ricerca e assunzioni al Sud, sul pacchett o
di semplificazioni per appalti e
pubblica amministrazione .
L'orientamento di partenza del la maggioranza era di non ap -
Crescita
s L'Italia cresce poco . Nel prim o
trimestre l'aumento del Pil è
stato quasi impercettibil e
(+0,1% rispetto al trimestr e
precedente ; +l% il dat o
tendenziale). Si tratta di un a
dinamica ampiamente inferiore
a quelle registrate nell'Ue-17 (i l
dato medio è +0,8% per i l
trimestre ; +2,5% quell o
annuale). Il ministro Giuli o
Tremonti ha più volte insistit o
sulla necessità di far correre d i
più l'economia, soprattutto ne l
Mezzogiorno, e l'ultim o
decreto-sviluppo contien e
diverse misure espansive (da i
crediti d'imposta alle
semplificazioni) che tuttavi a
potrebbero non bastare
portare modifiche al decreto,
ma è chiaro che a questo punt o
non sono del tutto esclusi correttivi per tentare di arricchir e
il provvedimento con ulterior i
interventi a costo zero .
Sulla riforma fiscale Tre monti ha fin dal primo momen to stabilito una precisa tabell a
di marcia: chiedere nell'autunno di quest'anno al Parlament o
la delega per poi varare entr o
la fine del 2012 i primi decret i
attuativi per avviare la riduzione della pressione fiscale e consegnare ai contribuenti un sistema tributario più semplic e
e snello . I quattro tavoli volut i
dal ministro su spesa pubblica ,
sommerso, detrazioni e sull e
sovrapposizioni tra fisco e previdenza sono in dirittura d'arrivo . E probabile che, una volta
pronti dossier e proposte, il
premier torni alla carica per accelerare il varo della riforma ,
chiesta a gran voce dalle parti
sociali . E un'accelerazione potrebbe essere data anche alla
riorganizzazione della pubblica amministrazione .
Da sciogliere c'è anche il no do delle liberalizzazionial disegno di legge annuale sulla concorrenza, con le misure su benzina, assicurazioni e farmaci, ,
fermo ai blocchi da un anno: do po il tentativo fallito di inserir lo nel decreto sviluppo, il governo doveva individuare un nuovo veicolo legislativo per metterlo in moto. Una scelta ch e
non dovrebbe essere ulteriormente ritardata .
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press LIf1E
18/05/2011
Il Sole 202
Le domande
inascoltate
di Milano
di Aldo Bonom i
bituati alla politica dell e
grida a volte non ci si ac corge di quella dei sussurri, forma del conflitto nell'epoc a
delle passioni tristi. Questo è ve ro soprattutto nelle grandi are e
I metropolitane dove in questo
scorcio di nuovo millennio so no cresciute nuove forme con
cui si fa società dal basso . Ne sonounesempik, iEdc_icit-
tadini, piccoli movimenti di
quartiere o di strada, spesso a
"un colpo solo" . Profeti senz a
incant, ,i li definirei, perché consapevoli di vivere in un'epoca
storica caratterizzata da un mutamento molecolare continu o
senza certezza di grandi orizzonti; eppure come i profet i
"parlano avanti", sono segni d i
ciò che verrà. Per questo mi pare importante ascoltarli .
A Milano ormai da un quindi cennio sono un protagonista costante della vita pubblica cittadi na, arrivando a rappresentarsi ,
in un'affollata assemblea del giu gno scorso, come i referent i
deIl'anima civica della città. H o
tentato di coglierne il messaggi o
interrogandoli quartiere per
quartiere.Ne è uscito un ritratt o
che ci dice molto di come la città
stia cambiando . In filigrana ci in dicano almeno tre grandi trasfor mazioni che hanno investito la
Milano dell'ultimo ventennio.
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Il Sole 202
press LIf1 E
18/05/2011
«Qualità di vita e produzione »
La voce della città: 81 comitati poco ascoltati da una politica lontan a
di Aldo Bonom i
pagina 1
a crisi della rappresentanza anzitutto, con I'evane,.,. scena dei partiti post Tangentopoli virtualmente
scomparsi fuori dalle aule di
Palazzo Marino . Poi, soprattutto, il mutamento radicale dell a
composizione sociale di Milano, dal punto di vista dei lavo ri, dell'etnia, del rapporto tra
chi vive e chi utilizza la città .
Tutto ciò precipita nell'emergere dello spazio fisico de i
quartieri come fondament o
dell'identità e del sindacalismo di territorio come nuova
modalità dell'agire collettivo.
Quando venti anni or sono l i
studiammo per la prima volta ,
i comitati erano tipicamente
piccoli gruppi, flebilmente organizzati, monotematici e
orientati alla difesa del villaggio urbano . Oggi a Milano ne
abbiamo censiti come attivi 81 ,
in parte cani sciolti, in parte coordinati dalle due reti cittadine storiche, il Coordinament o
dei comitati milanesi e la Rete
dei comitati.
Nati per lo più dai comitat i
di quartiere delle periferie storiche oppure lungo i grandi assi viari e commerciali della città, Corso Buenos Aires, Viale
Monza-Viale Padova, Cors o
Sempione mettendo al centr o
la issue della sicurezza, ne l
corso degli ultimi anni si son o
diffusi nelle aree centrali e semi-centrali investite da grandi e piccole ristrutturazion i
immobiliari e urbanistiche e
nelle aree della "movida", quegli ex quartieri popolari che
l'emergere dell'economia
dell'intrattenimento ha res o
lo scenario di un processo d i
imprenditorializzazione e privatizzazione degli spazi urbani, dei parchi, delle piazze: da i
Navigli a Corso Como, dal Parco Sempione alle Colonne d i
San Lorenzo .
I comitati sono reti debol i
se misurate con i tradizional i
parametri che si usavano
quando la politica era fatta d a
grandi organizzazioni di mas -
,s >E% , ESTE
Tra le priorità il traffico ,
l'ambiente e il decor o
dei quartieri, ma anch e
il rispetto delle regole
e l'esercizio dei controll i
:
cn IN ASCESA
Sono reti che pur agend o
localmente assumon o
un respiro metropolitan o
e appaiono legat e
ai canali dei social network
.. . .. .. . . .. .. .. . .. .. .. . .. . .. . .. .. .. . . . . . .. .. . . . . . .. .. . .. .. .. . ..
sa: composti in media da no n
più di 7-8 attivisti "permanenti", partecipazione intermittente, scarse risorse organizzative e ancor meno finanziarie. E tuttavia, come fisarmoniche, capaci di mobilitare consenso e produrre rappresentazione mediatica a partire dalle reti di prossimità . Qualit à
che gli viene dall'essere il canale attraverso cui i ceti professionali e della conoscenz a
cresciuti nella transizione ter ziaria sviluppano una pratic a
politica nella città.
Se all'origine i comitati era no espressione soprattutto di
ceti medi tradizionali e popolari, oggi per lo più sono soggetti
centrali quelli che ne guidan o
l'attivismo : tra gli attivisti mila nesi il 49,4% (62,7% nel cerchio interno dei loro direttivi )
è occupato nei diversi settori
dell'economia della conoscenza oppure nel welfare, il 49,8%
ha tra 35 e 54 anni e i143,8% ha
una laurea o titolo successivo .
Esprimono nella dimensione
della prossimità e del quartie re il malessere di una composi zione sociale metropolitana
delle professioni, evoluta-e riflessiva, che sta vivendo momenti difficili anche sul fronte
del mercato del lavoro, come
ho potuto constatare in un'al tra ricerca sulla città.
L'immagine di un comitatismo tutto preso dalla sindrome securitaria va quanto me no aggiornata. Se si guarda agli
argomenti di cui si occupano ,
nel 45,1% dei casi sono temati che dell'ambientalismo urbano (inquinamento, traffico ,
parchi, ecc.), nel 43,9% dei casi
degrado ambientale dei quartieri (inteso come assenza di
piccola manutenzione ordina ria) e vita notturna rumorosa ,
il 36% di trasformazioni urba nistiche piccole e grandi e sol o
il 22% di questioni come sicu rezza, immigrazione, microcri minalità, eccetera.
Nel formulare l'agenda dei
problemi di quartiere, i loro at tivisti intervistati a fine 2010 ,
indicavano per il 67,9% come
"questione che costituisc e
motivo di disagio" il traffico ,
il 56,1 % l'inquinamento ambientale e il 46,1% la poca at-
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tenzione per il quartiere d a
parte delle istituzioni, mentr e
la forte presenza di immigrazione extracomunitaria era
solo al sesto posto (32,2%) seguita dalla tipica questione securitaria dello spaccio/prostituzione (25,2%) .
Un tema, quello dell'ordine
e della sicurezza che, va sottolineato, non scompare qualora lo sguardo si allarghi all e
priorità di policy per la citt à
nel suo complesso, laddove s e
al primo posto torna la questione dell'inquinamento, sicurezza e ordine pubblico s i
piazzano al secondo posto subito seguite dal traffico e dal
potenziamento dei servizi pe r
le famiglie.
E la qualità della vita il tema
di fondo che tuttavia, nella testimonianza diretta degli attivisti che ho intervistato, tende a spacchettarsi in tre gran di questioni di fondo: la prima
è la domanda d'ordine che tuttavia, e qui sta il punto, non s i
esprime soltanto in una costellazione di valori fatta d i
rancore e chiusura rispetto al
diverso e allo straniero, m a
contiene un'anima che mett e
al centro il "rispetto delle re gole" e l'esercizio dei controlli sul territorio come .espressione di eguaglianza dei cittadini, di diritti e doveri, di riap propriazione di spazi pubblici di vicinato .
Un orientamento che si coniuga alla seconda questione ,
propria soprattutto dei comitati "anti-movida" e "anti-ristrutturazioni immobiliari" ,
rappresentata dalla linea di divisione pubblico/privato ch e
vede i comitati come forme di
press LIf1E
18/05/2011
Il Sole 22
.~ "'J S
Cittadini milanesi «in campo »
I dati sono tratti dalla ricerca svolta dal Consorzio AAster s u
commessa della CCIAA di Milano sugli attivisti dei comitati milanes i
con interviste in profondità e un sondaggio ori-Une tra luglio e
dicembre 2010 .
I TEMI SU CUI AGISCONO I COMITAT I
Risposte multiple . Percentuali superiori a 100
tutela dal basso dello spazi o Legge e ordine (sicurezza, immigrazione ,
22,0
microcriminalità, prostituzione, ecc .)
pubblico rispetto alle profonde trasformazioni che l'agire Tematiche ambientaliste (inquinamento, traffico ,
45,1
dei poteri economici sviluppa verde, ecc .)
nella metropoli . Infine emer- Degrado ambientale e "movida" (scars a
ge una questione sociale come manutenzione urbana, vita notturna rumorosa, ecc .)
43,9
domanda di inclusione o se s i
vuole di rifiuto di divenire pe- Periferizzazione (crisi scuole di quartiere ,
20, 7
mancanza di servizi, ecc.)
riferia che anima i comitati insediati nei quartieri della coro- Trasformazioni urbanistiche e grandi infrastruttur e
36,6
na esterna da Quarto Oggiaro (parcheggi, sviluppo immobiliare, ecc .)
a Molise Calvairate, da Chies a
Rossa a Stadera .
Anche sul piano della for- LE PRIORITÀ
ma-comitato compaiono del- Agenda dei quartieri vista dagli attivisti dei comitati . Percentuale d i
le novità . Solo il 27,7% è rap- chi ha risposto che la singola questione "costituisce motivo
presentabile come comitati- di disagio/fastidio"
smo "Nimby" focalizzato Traffico/difficoltà di parcheggio
67,9
esclusivamente su singol e
questioni limitate ad una via o
Inquinamento ambientale
56,1
piazza (e per lo,più si tratta d i
piccoli comitati "flash" che s i Poca attenzione per il quartiere da parte delle istituzioni
46,1
occupano di parcheggi) mentre quasi il 70 % (67,5 %) tend e Costo della vita
42,9
a porsi come rappresentant e
della domanda sociale del pro- Degrado ambiental e
38, 0
prio quartiere a "36o 'nel vuoto dei partiti e nella debolezza Forte presenza di immigrazione extracomunitaria
32,2
dei Consigli di Quartiere, istituzioni con cui i comitati cer- Spaccio/prostituzione
25,2
cano costantemente l'alleanza, ma che vengono percepit i Vita notturna rumorosa ( " movida")
23,9
come destituiti di ogni poter e
e autonomia d'azione . Perché Presenza di grandi cantieri
20, 3
ciò che emerge con più forza è imigmiim/ER
la crisi della società di mezzo Microcriminalità (scippi, furti ecc .)
19, 0
milanese: i comitati ti prolifer a- EMEI~
no perché tra cittadino e
Disoccupazione nel quartiere
17,4
zione è il vuoto e oltre il 7o% ~( ♦~n
dei loro attivisti si vedono co- Abbandono delle strutture
17,4
me coloro che raccolgono le nr
domande deicittadinielerap- Scarsa presenza di occasioni culturali 15, 8
presentano direttamente nel-~ERE
le sedi istituzionali sostituen- Scarsa presenza di servizi pubblici
14,9
do i partiti .
Vista dall'osservatorio dei Forte presenza di immigrazione irregolare/campi Rom
14,6
comitati, Milano vive una gran- _nnM
7,5
de contraddizione tra com- Difficoltà di collegamento con il centr o
plessità sociale e forza della so-
Pagina 74 di 123
cietà civile e debolezza dei livelli politici intermedi.
C'è in sostanza una grand e
questione di decentrament o
dei poteri .
Una evoluzione che si esprime anche come istituzionalizzazione in varie forme : cresc e
il numero dei comitati che
adottano uno statuto, di quel li che (per lo più con scarso
successo) tentano di formalizzare l'adesione . Spesso è l'inserimento nelle reti dei pro getti urbanistici come Urban
o i Contratti di Quartiere che
ne ha incentivato la crescit a
organizzativa.
A volte sono i comitati d i
più antica data àd evolvere i n
questa direzione : alla Comasina, ad esempio, o nello storico quartiere di Molise-Calvairate . In altri casi è l'affermarsi di reti civiche di nuovo tipo: sui temi dell'inquinamento, della mobilità urbana, della difesa delle scuole di quartiere, eccetera .
Sono reti che, magari, pu r
agendo in un quartiere assumono un respiro metropolitano e appaiono più legate ai canali dei social network da Facebook a Twitter ; non scomparendo però nel virtuale della
rete ma capitalizzando i contatti del web in petizioni o manifestazioni. Sono soprattutto
queste le reti in cui il 6o% degli
attivi èdonna e in cui la spinta
ideale parte dai temi del privato e magari dall'identità di genitori per poi allargarsi alla città .
La politica che verrà ne tenga conto . Usando tre categorie a me care per leggere la società, nei sussurri milanesi c i
sono tracce di una comunit à
di cura del proprio territorio e
della qualità della vita che s i
allea con una comunità operosa fatta di ceti produttivi che
attraversano la crisi del ceto
medio e chiedono partendo
da un nuovo mix di passioni e
interessi una modernizzazione dal basso .
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La nuova Romea
rimane bloccata
dal rebus risorse
Ravenna e Ferrara in pressing per avviare i lavor i
Natascia Ronchetti
Potrebbe rimanere solo
un sogno . La Regione EmiliaRomagna dice che all'appello
mancano le risorse, il ministe ro dei Trasporti a sua volta re plica che è la complessità dell e
procedure a chiedere tempo .
Fatto sta che il progettone del la Civitavecchia-Mestre, auto strada da 396 chilometri ch e
l'Anas ha presentato come l a
seconda opera infrastruttura le più importante del Paese do po l'autostrada del sole, è anco ra fermo a Roma .
11 tracciato interessa cinque
regioni, con esse n province ,
5,o comuni,14 Soprintendenze .
Oltre a Veneto, Toscana, Um bria e Lazio, c'è l'Emilia-Roma gna. Che ne invoca un tratto, il
collegamento tra Ravenna e
Ferrara mare, tra la E45 e la A13
(che corre verso Padova), per
sgravare la statale 309, la fami gerata Romea, una delle strad e
più pericolose d'Italia. Oggi la
Romea è carica di Tir, la Regio ne vorrebbe dirottarli sull a
nuova arteria, restituire all a
strada, che attraversa aree del
Delta del Po, una vocazione naturalistica . Per questo ha pen sato a uno stralcio del proget to, con una proposta da porta re al ministero per ottenere il
via libera almeno per quel pez zo di tracciàtó . «La Region e
può fare pressione politica» ,
spiega l'assessore ai Lavor i
pubblici della Provincia di Fer -
rara, Davide Nardini. Una par tita che è in mano all'assessore
regionale ai Trasporti Alfred o
Peri . Il progetto è firmato dal
parlamentare del Pdl Vito Bon signore, alla guida di una cor data (in testa ci sono Gefip Holding, Mec Srl, Ili Spa) che ha
proposto la realizzazione del
corridoio autostradale con l a
finanza di progetto, vincendo
sulla Newco Nuova Rome a
Spa, costituita da società auto stradali, banche e consorzi d i
imprese.
Un intervento da 9,7 miliar di di euro, dei quali 8,3 garantiti dai privati . Per lo Stato un impegno di 1,4 miliardi, con l a
clausola di una concession e
della durata di 49 anni . Tutto
partito nel 2003, quando Bonsignore avanzò la proposta, poi
approvata dall'Anas due ann i
fa, per un corridoio autostrada le che il Governo aveva messo
in cantiere con il Documento
di programmazione economi ca e finanziaria del 2002 . Ora,
arrivata la valutazione di impatto ambientale da parte de l
ministero dell'Ambiente, man ca solo il parere del ministero
ai Beni culturali : l'istruttoria è
aperta. Certo, non manca l'osti lità di organizzazioni aníbien taliste come il Wwf, tanto ch e
alla notizia del semaforo verde
arrivato con il sì della commis sione Via del ministero, si so no riunite in un comitato di
protesta : il tracciato corre in fatti in prossimità del sistem a
vallivo di Comacchio . Ma ad al -
lentare le resistenze, spieg a
ancora Nardini, è arrivato u n
accordo con Bonsignore :
«L'autostrada attraversa l e
valli di Mezzano, che sono oa si di protezione faunistica, m a
c'è una intesa per la compensazione . Bonsignore mette in fatti a disposizione 10 milioni
di euro per permetterci di acquistare terreni che oggi sono
in mano a privati e che sono
popolati da fauna protetta. So no i cosiddetti Sic, Siti di importanza comunitaria» .
La soluzione alla quale sta la vorando Peri è sollecitata anche dal Comune di Ravenna,
che potrebbe alleggerire il traffico che oggi grava sull'are a
del porto commerciale. Dall a
E45 il tracciato passa a Oves t
della città romagnola, per poi
proseguire parallelamente al la statale Adriatica e raggiungere San Giovanni Ostellato ,
nel Ferrarese . «Abbiamo biso gno di uno sbocco - dice l'assessore uscente ai Lavori pub blici Matteo Casadio - per i l
traffico pesante . Per noi si trat ta di un'opera fondamental e
che non pone grossi problemi
sul versante dell'impatto ambientale, il tracciato cerca di
smussare le criticità». Lo stral cio permetterebbe di portare a
casa un pezzo di un'opera mastodontica da realizzare senz a
soluzioni di continuità, che in
una prima fase - con una delibe ra del Cipe del 2001 e il succes sivo accordo Stato-Regioni prevedeva solo il collegamen-
to Orte-Mestre, e che successivamente è stata integrata con
il tratto che arriva fino a Civitavecchia. I numeri ne danno le
dimensioni. Sono previsti oltre 139 chilometri di ponti e via dotti, più di 51 di gallerie naturali, 13 gallerie artificiali, 120 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli . Il progetto, dopo l'approvazione da parte dell'Anas, è
approdato al ministero ne l
2009, per mettere in moto le
procedure previste dalla legge
Obiettivo . Il parere del ministe ro ai Beni culturali è atteso en tro il mese di maggio .
r.RIPRÙDUZIONE RISERVATA
N ATTES A
Il piano . Uno stralcio de l
progetto del corridoi o
Adriatic o
Civitavecchia-Mestre pe r
realizzare il collegamento
autostradale tra Ravenna e
Ferrara mare,in raccordo co n
la E45, che dalla città
romagnola raggiunge Orte, e
con la A13 per Padova . E
l'ipotesi a cui sta lavorand o
l'assessore regionale a i
Trasporti della Region e
Emilia-Romagna Alfredo Peri ,
anche su sollecitazione dell a
Provincia di Ferrara e de l
Comune di Ravenn a
La finanza di progetto . L a
realizzazione dell'arteria - un
pezzo dell'autostrada ch e
dovrebbe essere costruit a
dalla cordata guidata dall a
Gefip Holding di Vit o
Bonsignore con la finanza d i
progetto - consentirebbe d i
spostare iltraffico pesante
dalla statale Romea, una delle
strade più pericolose d'Italia .
Le resistenze degli
ambientalisti sembran o
essersi allentate dop o
l'accordo raggiunto con l o
stesso Bonsignore . L'intesa
prevede che Bonsignore metta
a disposizione 10 milioni d i
euro che consentirann o
l'acquisto di terreni pregiat i
Pagina 2
Attento. Matteo Casadio ,
assessore uscente a Ravenna
Prudente. Davide Nardini ,
assessore comune di Ferrara
Pagina 75 di 123
Dopo il fallimento di Cmr in campo il curatore fallimentar e
Marinara rinvia il rilanci o
RAV ENN A
Vincenzo Benin i
È rimandato per almen o
un'altra estate il decollo di
Marinara, il porto turistico d i
Marina di Ravenna che doveva rappresentare una risposta al modello deT Purismo
"mordi e fuggi" che ha reso famosa la località romagnola .
A bloccare la compravendita degli immobili presenti
nella cittadella sarebbe infatti la situazione di incertezz a
nata dal fallimento avvenut o
nell'aprile scorso della Cmr,
la cooperativa di Filo di Argenta schiacciata dal pes o
dei debiti (125 milioni di euro
dovuti a circa 2 .500 creditori) che detiene lamaggioranza delle quote (il 72%) di Seaser, la società titolare dell a
concessione demaniale di
Marinara.
E dire che, guardando i numeri, il porto turistico no n
sembrerebbe godere di così
cattiva salute: su 1 .150 post i
barca disponibili, circa 900
sono quelli venduti o affittati, mentre sono stati acquistati 97 appartamenti su no . D i
contro a tirare il freno sono
la fase di stasi nella compravendita dei 6o negozi presenti (solo 25 sono stati comprati), l'insuccesso del temporary store e il fatto che, tr a
proprietari e affittuari, ne i
mesi della stagione balneare
solo il5o% degli appartamen- investitore che ha acquistat o
ti sono effettivamente abitati. la più piccola unità abitativa,
Inoltre c'è da aggiungere la passando dai creditori d i
brusca frenata che riguarda la '' Cmr - spiega Giuseppe Bontrasformazione di una part e giovanni, uno degli amminidella cittadella inresidenza tu- stratori della Tim - l'interesristico-alberghiera (Rta) . Co- se di tutti è quello che il prosì, tra negozi chiusi e abitazio- getto Marinara decolli in mani in gran parte vuote l'imma- niera definitiva» .
gine che dà di sé Marinara è
Per cambiare le ' cose nel
quella di una realtà poco po- novembre scorso è nato il
polata e per nulla appetibile.
Consorzio immobiliare MaNonostante tutto ciò, alcu- rina di Ravenna che al moni soggetti che negli anni pas - mento raduna 52 soci che
sati hanno investito nella cit- hanno in mano ioi proprietà
tadella rimangono convint i immobiliari tra civili e comdella bontà della loro opera- merciali, di cui è presidente
zione . Come Terza iniziative lo stesso Bongiovanni .
marinare (Tim), proprieta- «L'unico modo per far tornaria di 49 appartamenti che re appetibili gli immobili- ag non ha nessuna intenzione giunge - è trasferire la con di svendere . I prezzi degli im- cessione demaniale da Seamobili infatti, vanno dai cir- ser al Consorzio, nato in prica i6omila euro per le abita- mo luogo per evitare che ci sizioni di 5o mq senza vista ma- ano speculazioni» .
re fino ai 38omila per quell e
La palla ora passa al curatodi loo mq affacciat i re fallimentare di Cmr, Raffa sull'Adriatico . «Dai vertici at- ella Margotti, che nelle prostuali di Seaser fino al singol o sime settimane nominerà il
. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . . nuovo organo amministrativo di Seaser. «Non bisogna
Giuseppe
dimenticare - sottoline a
Bongiovann i
l'amministratore unico di SeSOCIO TERZA
aser Francesco Picone - ch e
INIZIATIV E
la Seaser gode di buona salu MARINARA
te. Ci sono state diverse manifestazioni di interesse pe r
Il progetto . Serve trasferire
l'acquisto del porto turistic o
subito la concessione
e sarà la procedura fallimen demaniale da Seasa r
tare a definire le modalità d i
al Consorzio immobiliare
vendita» .
Marina di Ravenn a
.. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. . .. .. . .. . .. .. . ..
'~ RIPRODULIONC RISERVAT A
Pagina 3
Pagina 76 di 123
Più efficienza per l'acqu a
di Graziano Cremonin i
e Eugenio Bertolini
indizione del referendu m
del p,ossimo 12-13 giugno
contro la parziale "privatizzazione" dell'acqua ha fatto tornare di grande attualità il tema del ser vizio idrico integrato. Il dibattito
in corso ha fatto comunque emergere una necessità reale di aumen tare il livello di conoscenza e approfondimento sul tema della risorsa idrica, sul suo uso e la sua ge stione . E un tema tanto strategic o
quanto complesso, che ha bisogn o
di essere affrontato e valutato per
quello che realmente è, in manier a
razionale e oggettiva e perciò sce vra da condizionamenti ideologic i
odi facile propaganda.
Al di là del si/no sui quesiti refe rendari (su cui Confservizi EmiliaRomagna non intende prender e
posizione), riteniamo opportuno
dare il nostro contributo per far conoscere il modello di servizio idrico integrato che si è realizzato i n
Emilia-Romagna in-questi anni e
quali effetti la vittoria del sì potreb be determinare .
Il modello emiliano-romagnol o
può e deve essere migliorato ma, a
differenza di quanto avviene in al tre zone d'Italia (e con tariffe mol to inferiori a quelle praticate in Eu ropa) assicura l'accesso al servizi o
per la totalità della popolazione ,
cospicui investimenti, sana occupazione, garanzie di un'acqua con trollata e di qualità per cittadini e
imprese .
In che modo? In primo luogo ,
noi crediamo, attraverso un'integrazione "virtuosa" tra il pubblic o
da una parte, che, attraverso le au torità d'ambito, si occupa di programmare gli investimenti, determinare le tariffe e controllare il
servizio e le aziende (pubbliche o
miste) di gestione dall'altro, che
hanno organizzato il servizio i n
un'ottica sempre più industriale ,
riducendo la frammentazione e
quindi i costi di gestione . Grazie
all'operatività dei piani d'ambit o
sono stati realizzati e previsti investimenti notevoli: 3,5 miliardi dal
2008 fino al 2023 (un miliardo sol o
per il quadriennio 2008-2011), con
significative differenze rispetto,a lla media nazionale .
Basti pensare che gli investimenti previsti nella nostra Regione negli ultimi anni sono già stati realiz zati all'8o%, contro una media na-
zionale de156 per cento . La gestione industriale ha poi permesso d i
migliorare in modo significativ o
quantità e qualità dell'acqua eroga ta, riducendo al tempo stesso spre chi e perdite di rete che si attesta no al 26,4% contro una media nazionale del 37,3%, promuovendo i l
consumo e l'utilizzo dell'acqua d i
rubinetto, realizzando oltre 6o "case dell'acqua" per la distribuzion e
di acqua raffrescata e gassata .
Questo modello non è però immune da rischi, come il dibattito re-
ferendario sta dimostrando . S e
l'approvazione del primo quesit o
infatti, creerebbe problemi di riscrittura dell'impianto normativo ,
il sì all'abrogazione del principi o
di «equa remunerazione del capitale» riporterebbe i costi degli investimenti totalmente in capo alla fiscalità generale, in pratica spes a
pubblica e tasse . E considerate l e
difficoltà di bilancio dello Stato e
degli enti locali, ciò si tradurrebb e
con la totale incertezza di finanzia mento e quindi di realizzazione de gli interventi necessari . E in una tale situazione, chi potrebbe accollarsi l'onere di investimenti ingenti (64 miliardi in 30 anni) senza avere garanzie di remunerazione de i
capitali investiti ?
Ma il sistema idrico integrato
per sviluppare e qualificare il servizio ha anche bisogno di un forte, autorevole e semplificato assetto
pubblico di governo per la regolazione del comparto : un'Autorit à
nazionale indipendente, com e
quella per l'energia, per fissare gl i
indirizzi generali di regolazione e
vigilanza ; in sostituzione degli attuali ATO, un unico ambito co n
una sola autorità/agenzia regionale in Emilia-Romagna per lapianificazione, la regolazione e il controllo . L'articolazione operativa di questo ambito potrebbe essere organizzata in conferenze provinciali ,
per la definizione in particolare d i
investimenti e tariffe. In definitiva, per garantire il servizio con alt i
standard di efficienza ed efficacia,
serve un forte ruolo di governo de l
pubblico e, allo stesso tempo, regole certe e coerenti, possibilità d i
programmazione a medio e lungo
termine, bacini di servizio su scal a
industriale .
Presidente Confservizi Emilia-Romagn a
Responsabile coordinamento risorse idriche
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Le città d'arte si preparano
al ritorno degli stranieri
Firenze riconquista gli americani A Urbino +40% di visitatori
TIP S
on solo Firenze e Urbino, Ravenna e Assisi,
ma tutte le città d'arte,
in particolare quelle più picco le, da scoprire. Sono le protagoniste della "Borsa del Turism o
delle 100 città d'arte d'Italia" ,
manifestazione promossa d a
Confesercenti e dedicata al tu rismo dei centri d'arte italiani.
«L'obiettivo - spiega Stefan o
Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia-Romagna - è
la promozione, commercializzazione e valorizzazione delle
piccole e medie città d'arte» .
L'appuntamento perla quindicesima n edizione è a Ravenna
dal 27 al 29 maggio . «La Borsa dice Maria Chiara Ronchi, di rettore della manifestazione darà il suo contributo alla competitività del nostro turism o
sul piano internazionale accogliendo operatori provenient i
da Brasile, Russia, India e, soprattutto, dalla Cina. Uno sforzo per offrire ai flussi turistici
nuove opportunità che altrimenti non potrebbero esser e
conosciute» . Se la prima volt a
in Italia i turisti visitano le
grandi città, nei viaggi succes sivi guardano anche ai centri
minori e ad attrattive diverse .
«Gli eventi culturali - conclude Bollettinari - diventan o
sempre di più catalizzatori pe r
il turismo ed è prioritario di versificare l'offerta : mostre ,
fiera ed enogastronomia» .
Proprio il ritorno degli stranieri ha fatto segnare un ripre sa nel Centro-Nord del turismo legato alle città che custo discono monumenti storici . I
dati di nc,cupazione delle camere negli alberghi nel 2010 so no in crescita rispetto all'ann o
prima, secondo l'Osservatorio
nazionale del turismo . (risultati migliori in Emilia-Romagna
Benvenuti . Più stranieri a Firenze (nella foto Ponte Vecchio )
e Toscana, dove le imprese ricettive hanno venduto rispettivamente in media il 47,4% e il
44,7% delle camere disponibi li . Seguono le Marche, con u n
40,8% di camere disponibil i
vendute nel 2010 e l'Umbria
(39,7%) . I migliori risultati a
Bologna, Siena e Firenze che
hanno avuto un incremento al
di sopra della media grazie so prattutto alla clientela internazionale . L'indicazione si conferma per i primi mesi del 2011 .
«Veniamo da un triennio
drammatico - dice Francesco
Bechi, presidente di Federalberghi Firenze - questo aprile
ci ha fatto sedere uno spiraglio
con un ritorno del turismo internazionale, compreso quello che arriva dagli Stati Uniti» .
Nel capoluogo toscano il problema maggiore era stato proprio quello della mancanza de gli americani con un calo del
30-40 per cento . «Per sopravvivere - aggiunge - le tariffe so no state abbassate in media anche fino a14o%, ma ibilanci de gli ultimi tre anni sono in perdita». La conferma del dato pos itivo di Pasqua arriva anche da
-40%
Il calo di tariffe. Firenze h a
ridotto molto i prezzi del 2010
pur dí richiamare turist i
+15%
Arrivi a Bologna . È la città ch e
ha vissuto il maggior recupero
complici i nuovi voli low cost
Urbino : nel fine settimana festivo gli ingressi a Palazzo Ducale sono stati 5 .138, il 40% i n
più rispetto al ponte pasquale
del 2010 . E confortano i dati delle prenotazioni, con una tendenza positiva a Firenze si a
per maggio sia per giugno, m a
arrivano già prenotazioni anche per settembre e ottobre .
Nelle regioni del Centro Nord, nel 2010, gli stranieri
hanno costituito il 34-35% del la clientela delle strutture ricettive nei mesi di inverno e au tunno, contro i130-31% di quo ta di clientela straniera nel totale delle imprese ricettive italia ne . Nelle stagioni più votate al
turismo per le città d'arte delle
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quattro regioni si arriva al
38%, contro il 33% della media
italiana. In particolare sono le
imprese turistiche delle città
d'arte toscane a vantare l'incidenza più elevata di stranieri:
quasi il 5o% della clientela ne l
secondo trimestre con un picco del 53,4% nel terzo. I dat i
dell'ufficio statistica della Regione segnalano un aumento
delle presenze del 2,5% rispet to al 2009, oltre 42 milioni d i
ospiti registrati, dato che eguaglia quelli di prima del 2007.
In Emilia-Romagna, rileva
l'Osservatorio turistico regionale, il consuntivo 2010 nelle
maggiori città d'arte e d'affari
vede un incremento del +4,8 %
degli arrivi e del +4,3% dell e
presenze rispetto all'anno precedente. Un dato reso positiv o
soprattutto dagli stranieri :
1.6zo.000 presenze, +7,6% rispetto al 2009, +8,3% negli arri vi.Il traino è Bologna con oltr e
il 15% in più di arrivi e presenze, un risultato dovuto anche
alle nuove opportunità di voli
low cost sullo scalo emiliano.
Chiara Pizzi m
C RIPRODUZIONE RI
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Moratti, Bianchi, Cracchi e Bianchi Clerici : mostrare i muscoli o essere cinici non premi a
Fanno fiop .
le politiche-virago
Le urne bocciano le candidate che copiano i vizi maschil i
DI ANTONIO CALITRI
1 cinismo al femminile e le donne virago escono sonoramente
sconfitte dalle ultime amminiììli
Una lezione per chi,
pur di ottenere la parità di quota
con gli uomini, utilizza le stess e
armi politiche e probabilment e
va oltre .
Dai muscoli di Daniela Santanchè al colpo basso di Letizia
Moratti sull'auto rubata da parte di Giuliano Pisapia . Dal
tradimento di Donna
Bianchi nei confronti
del suo mentore Pier
Ferdinando Casini
al celodurismo di Giovanna Bianchi Cle- rici a Gallarate e per
finire a quella Cinzia Cracchi che co n
le sue rivelazioni ha
inguaiato l'ex sindaco di Bologna Flavio
Delbono, tutte bocciate
dagli elettori . Che probabilmente ,
dalla donna che fa politica preten dono uno stile diverso, più raffina- to, più corretto dei politici maschi .
E .quando invece queste adottano
le stesse anni, appaiono più aggressive di chi
imitano e spaventano
tutti gli elettori .
L'ascesa delle don ne in politica, giustamente rivendicata dal
gentil sesso, si perde
quando perde la gentilezza . E un' amara
constatazione di diversi episodi dei risultati
di domenica e lunedì
scorsi . Tutti diversi
ma tutti con un denominatore comune . A
partire da quella che
sarebbe stata la regi a
della Santanchè alle
comunali milanesi e
che avrebbe convinto
lo stesso Silvio Berlusconi a fare un a
campagna tutta contro
i «magistrati-metastasi», la Moratti a utiliz zare il dossier incom pleto del suo staff sulla condanna
di Pisapia per il furto dell'auto e
Roberto Lassini, quello dei cartelloni sulle Br nel palazzo di giustizia, a continuare la campagna
elettorale. Con il risultato che hanno perso
tutti, con il premie r
dimezzato, la Moratti
rimandata e Lassini
sconfitto . Ma l'auto
di Piaspia ha colpito
direttamente anche
il sindaco uscente .
Quell'accusa fatta in
tv con estremo cinismo a tempo scaduto
e senza che Pisapia
abbia potuto rispondere, non è stata gradita dagli
elettori . E così, il ballottaggio che
sembrava scontato ma .
che la vedeva comunque
davanti al candidato del
centrosinistra, l'ha vista
soccombere, costretta
all'inseguimento . Altro
capitolo quello della
Bianchi a Crotone che
ha applaudito il Cavaliere quando ha strapazzato quel Casini che risulta ancora il suo capo
partito nel comizio fatto la settimana scorsa .
Anzi, chi glie l'ha fatto
notare è stato attaccato dicendo di
essere pronta a cambiare partito
se le torcono un capello . Risultato, la grande alleanza Pdl-Udc-La
Destra insieme alla lista del governatore Giuseppe Scopelliti
ha preso solo il 20,35%. A Gallarate l'esperimento muscolare della
Bianchi Clerici, la donna che voleva rappresentare il futuro della
Legallord e dare un calcio agli
alleati del Pdl ha avuto la stess a
sorte fallimentare . E lei non è andata neppure al ballottaggio .
Infine, l'esempio più eclatante seppur numericamente pi ù
piccolo è quello della Cracchi, la
vecchia fiamma dell'ex sindac o
di Bologna che co n
le sue rivelazioni è
stata determinante a farlo cadere e
all'inchiesta della
magistratura . Finché era dipinta come
vittima aveva tutta
la solidarietà dei bolognesi . Quando ha
cercati di capitalizzarla politicamente
candidandosi proprio a Bologna, ha
conquistato appena
30 voti.
©Riproduzione riservata
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LA STAMPA
18/05/2011
SULLA LEGA
LA RIVINCITA
DEL TRICOLORE
LUIGI LA SPINA
1 carisma è un dono di
Dio, come dice l'etimologia greca della parola.
Come tale, può essere
concesso senza un perché. Ma pure senza un perché
può essere ritirato . E quand o
non c'è più, si interrompe improvvisamente quello straordinario dialogo diretto con i
suoi adepti che trasforma un
capo politico in un leader, appunto, carismatico. Sembr a
questo il caso delle due uni che personalità della politic a
italiana che abbiano, o abbiano avuto, questo dono .
i tratta dei fondatori dei due
partiti personali della seconda
Repubblica, Silvio Berlusconi e
Umberto Bossi .
Quello che colpisce, tra i vari significati del voto di domenica e lune dì, è proprio la mancata risposta, per l a
prima volta, del popolo, del loro popolo al l'appello dei due leader del centrodestra .
Come se quella eccezionale, quasi rabdomantica capacità di intuire, rappresenta re ed esaudire i desideri degli elettori-fan
si fosse misteriosamente appannata . Un
segnale grave, proprio perché a un cap o
politico è concesso di commettere errori ,
ma un leader carismatico non può perde re la vera legittimazione del suo potere :
la garanzia di un contatto permanente
con i sentimenti dei suoi fedeli .
Il presidente del Consiglio ha tentat o
a Milano di replicare la mossa già tante
volte riuscita in altre simili circostanze ,
quella di far passare attraverso il lavacro
della sua persona, questa volta il malesse re degli elettori milanesi per l'operat o
della Moratti e di riscattare il disagio pe r
i risultati del suo governo con l'appello al la solidarietà contro i magistrati . Ma
l'operazione mediatico-politica è incappata nell'improvvisa sordità del corpo moderato cittadino . Un atteggiamento sorprendente, anche perché il rifiuto all'appello berlusconiano non si è tradotto i n
un rafforzamento della Lega, né del «Ter zo polo» e neppure si è rifugiato nel tradi zionale serbatoio della protesta: l'astensione dal voto . Un «mistero di Milano »
che sarà probabilmente svelato da un'accurata analisi dei flussi elettorali in quel la città e che potrà risultare, comunque ,
meno indecifrabile solo tra quindici giorni, al ballottaggio.
Quella bacchetta magica in grado di
individuare subito la vena sotterranea de gli umori della propria gente sembra essersi spezzata anche nelle mani dell'altr o
leader carismatico del centrodestra, Umberto Bossi. Il caso del leader della Lega
è, forse, ancor più interessante di quell o
del presidente del Consiglio . Innanzi tut-
S
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to perché è più sorprendente : mentre le
difficoltà per Berlusconi erano già state
segnalate dai sondaggi, si pensava che
l'alleato di governo potesse ereditare un a
cospicua parte della delusione moderata .
C'è, poi, la sensazione che la perdita d i
sintonia tra le scelte di Bossi e i sentimen ti del popolo leghista stia durando da oltre un anno, con prove ripetute ed evidenti, anche se finora mascherate dalla su a
«dittatura» nelle espressioni ufficiali de i
suoi colonnelli .
Il riassunto di questa progressiva in comunicabilità tra il fondatore del partito e i suoi sostenitori è facile ed eloquente . Cominciamo dal motivo unificante e
principale del desiderio collettivo nella
base leghista, l'abbassamento delle imposte . Su questo argomento si è diffuso il ti more che il modo con il quale si sta impiantando il federalismo fiscale, almen o
in un primo momento, aumenti la tassazione invece di diminuirla . Bisogna segnalare, inoltre, il dilagante malumore
per l'obbligo di difendere Berlusconi da i
suoi guai giudiziari, in un campo, quello
della morale pubblica e privata, che no n
trova, nelle sensibilità sostanzialmente
conservatrici di quegli elettori, troppa indulgenza.
I veri bocconi amari, però, sono venut i
da alcune scelte di Berlusconi, avallate
da Bossi. Il più indigeribile è il passaggio
del ministero dell'Agricoltura, indispensabile tutore degli allevatori padani, prima dal leghista Zaia al berlusconiano Galan e, poi, addirittura a un siciliano, peral tro molto discusso, come Saverio Roma no . Con il contorno di scelte altrettanto
meridionalistiche tra i sottosegretari,
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LA STAMPA
per recuperare l'appoggio dei deputati
cosiddetti «responsabili», stretti intorno
al loro leader mediatico e simbolico, Sal vatore Scilipoti.
Decisioni concrete che si sono affiancate a un altro clamoroso cortocircuit o
tra Bossi e suoi elettori, quello avvenut o
in occasione delle celebrazioni per i 15 0
anni dell'unità italiana . I dirigenti dell a
Lega hanno cercato di boicottare e, comunque, di sminuire il valore della festa,
non intuendo che il clima generale del Pa ese, compreso quello della maggioranz a
degli abitanti anche del Nord, non era affatto disposto a seguirli in una posizione
che è apparsa meschina, provinciale, ve nata da un antipatriottismo ingiustificato . Il coro di fischi che puntualmente si è
levato di fronte a tale atteggiamento si è
ritrovato nei risultati elettorali . Sintomatico quello di Novara, patria del tande m
Cota-Giordano che guida la Regione in
Piemonte . Mauro Franzinelli, fedelissimo della coppia più forte nella Lega de l
Nord Ovest, non è stato eletto al primo
turno in una città dove il precedente sindaco di quel partito aveva superato, cinque anni fa, il 60% dei suffragi . I consensi
della lista di Bossi, inoltre, hanno seguito
lo stesso destino, calando dal 22 al 19 pe r
cento .
Non bisogna, quando si parla di carisma, fare mai previsioni per il futuro .
Quel «dono di Dio» è tanto forte, quanto
labile . E' possibile che Berlusconi e Bossi ,
come l'hanno improvvisamente perso, co sì improvvisamente lo ritrovino . Ma devo no fare in fretta, perché il canale di comu nicazione tra loro e il loro popolo potreb be non riaprirsi più .
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LA STAMPA
Nelle tredici città maggiori
uno su cinque lascia il Pd l
Perso il 22,3% dei suoi voti in un anno . La Lega a meno 16. Il Pd a più 7,3%
MARCO CASTELNUOVO
TORIN O
Alle elezioni si vince, si perde,
e come ha spiegato Verdini ieri, si può pure pareggiare . M a
è evidente che al di là di Comu ni più o meno grandi conquistati, di ballottaggi raggiunti o
no, di sindaci vincenti o rimandati, ci sono i numeri . Pe r
esempio prendiamo Milano . Il
candidato del centrosinistra
L'analisi del voto
rispetto alle regionali
dell'anno scorso e alle
precedenti comunali
Giuliano Pisapia è uscito trionfatore dal primo turno con i l
48% dei voti trascinando al
ballottaggio e da una posizione di vantaggio il sindaco
uscente Letizia Moratti : ma in
termini assoluti Pisapia ha
preso 4.000 mila in meno de l
candidato sindaco del centro sinistra alle precedenti elezioni, Bruno Ferrante . Lunedì a
Milano ha più che altro perso l a
Moratti: da 353 .409 voti è precipitata a 273 .401 : settantamila
voti in meno . La sconfitta di Mi lano dunque, a guardare bene i
dati, è tutta interna al centrodestra che perde nel complesso i n
città 1 .500 voti . Ma è un bagno
di sangue per i partiti maggiori .
Il Pdl in un anno ha perso 13.69 6
suffragi, la Lega 17 .003.
Come si vede dunque, l'erosione di voti del Pdl non finisc e
per ingrossare le liste del Carroccio come è successo più volte . Anzi . Rispetto alle regionali
dell'anno scorso, dice l'Istitut o
Cattaneo che ha svolto un'attenta analisi dei flussi dei voti dell e
tredici maggiori città al voto, l a
Lega Nord perde 25 mila vot i
(-16,0%), concentrati a Milano e
Torino . E il risultato potrebb e
essere addirittura peggiore s e
non ci fosse stato l'exploit di Bologna (5 .242 voti in più, +2,52%)
dovuti al traino del leghista Bernardini candidato sindaco .
Il Pdl perde molti consensi
ovunque: meno 164 mila voti ri spetto ai voti raccolti da Fi e An
nelle precedenti elezioni comunali (-24,6%) . L ' emorragia è forte sia al Nord (-116 mila voti ,
-29,8%) sia al Centro-sud (-6 8
mila, -28,7%), mentre la dinamica è positiva in Emilia-Romagna (+20 mila voti, +52,2%), dove i consensi rimangono comunque bassi. I risultati son o
analoghi anche se si confrontano gli esiti delle comunali de l
15-16' maggio con le regional i
2010 (-22,3% nel complesso) ,
con un arretramento men o
marcato al Nord (-12,8%) e analogo al Centro-Sud (-32,1%) .
Ma anche in Emilia-Romagn a
si riscontra un forte calo
(-31,4%) . E il calo del Pdl - spiega ancora l'Istituto Cattaneo non può certo essere attribuito
alla presenza di liste del Fli, che
non hanno avuto un'affermazione forte in queste elezioni .
Il centrosinistra invece continua a perdere voti rispett o
alle precedenti comunali de l
2006 : meno 175 mila vot i
(-14,4%) . E al netto dell'Udeur
alleata al centrosinistra ne l
2006 . Rispetto alle regionali,
tuttavia, il centro-sinistra si è
rafforzato, raccogliendo 66 mi la voti in più (+6,8%) con u n
avanzamento marcato al Nor d
(+16,6%), tenue in Emilia-Romagna (+6,1%), calo al Centro Sud (-6,7%) .
Secondo i dati delle principali tredici città al voto elaborat i
dal Cattaneo, il Pd rispetto a u n
anno fa ha ottenuto 39 mila vot i
in più, +7,3%, dovuto al buon an damento del voto al Nord (+77, 5
mila voti, 29,9%), attutito da
una tenuta in Emilia-Romagna
(-1,0%) e da un calo al Centro Sud (-26,0%) . Ma il dato più
eclatante rispetto ai risultati
dello scorso anno è il flop del l'Italia dei Valori : Rispetto alle
precedenti regionali, il partit o
di Di Pietro perde 62 mila vot i
(-40,7%), ovunque ma specie a l
Nord e in Emilia-Romagna .
Sempre rispetto al 2010, tiene Casini che perde 1'1,4% anche se viene sorpassato in tutt e
le città del Nord (Emilia compresa) dai Grillini che migliorano la performance dell'ann o
scorso di 26 mila voti .
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IL SEGNALE
DEI CITTADINI
STANCHI
LUCA RICOLF I
difficile dar torto a Giuliano
Ferrara che, la
sera dei risultati elettorali, l i
commentava più o meno così :
Berlusconi è stato punito, la
Moratti ha sbagliato, il governo di centro-destra è alle corde, ma farebbe male la sinistra
a cantare vittoria, visto che
quel che sta venendo fuori non
è una coalizione alternativa,
costruita intorno a un Partito
democratico forte e vincente .
E
a un centro-sinistra
sempre più egemonizzato dalle sue componenti
più estreme: Di Pietro ,
Vendola, Beppe Grillo .
La lettura di Ferrara ha il merito
di stoppare le letture autocelebrati ve o autoconsolatorie date dalla
maggior parte degli attori in campo .
E abbastanza penoso, ad esempio, il
tentativo del centro-destra di dire
che - Milano a parte - nulla di grave
sia successo. Come è fuori della real tà l'idea di alcuni leader del Pd secondo cui il «vento del Nord» stareb be premiando il partito di Bersani .
Per non parlare dei tre leader del
«terzo polo», secondo cui le elezion i
avrebbero dimostrato che senza i l
terzo polo non si vince, quando semmai - le cifre dicono che la dop pia scissione di Fini (Fli) e Rutelli
(Api) dalle rispettive case-madri ,
Pdl e Pd, ha aggiunto ben poco con senso a quello che Casini era in gra do di attirare da solo con la sua Udc .
Insomma Ferrara ha ragione a sotto lineare che gli unici che possono dav vero cantare vittoria sono gli outsi der : Grillo un po' dappertutto, De
Magistris a Napoli, Pisapia a Milano .
E tuttavia, a dispetto di questa
diagnosi di fondo, indubbiamente
confortata dai risultati finali, a me
pare che il quadro sia meno nitido di
quello che sembra . E questo per al meno due ragioni di fondo .
La prima è che la indubbia e pre vedibile sconfitta di Berlusconi no n
necessariamente segnala un'inversione di tendenza negli orientamenti
generali dell'elettorato . E noto che ,
nei Paesi democratici, il consenso al
governo segue una traiettoria be n
definita (la cosiddetta curva di Schmitt), con il momento più favorevol e
all'inizio della legislatura, e il momento più sfavorevole intorno al ter zo anno . Adesso siamo appunto al
terzo anno, e nulla esclude che a fine
LA STAMPA
Ma al voto ogni citt à
fa storia a sé
Ha ragione Ferrara : il centrodestra è alle corde, ma fa male
la sinistra a cantare vittoria, è egemonizzata dalle estrem e
legislatura si verifichi di nuovo que l
che accadde nel 2006, quando il centro-destra andò a un passo dal riacciuffare la vittoria. La sola differenza importante è che allora fu propri o
Berlusconi a guidare la rimonta,
mentre ora è ben difficile immagina re che egli sia in condizione di farlo .
Il compito toccherà a Tremonti .
Ma c'è anche una seconda ragione che mi suggerisce prudenza, prima di azzardare interpretazioni ge nerali del voto . Ed è che, a ben riflettere, ogni realtà locale sembra far e
storia a sé . In Sardegna, ad esempio ,
il voto (negativo per il governo) è sta to condizionato pesantemente no n
solo dall'abbinamento al referendum sul nucleare, che ha fatto aumentare la partecipazione (in controtendenza con il resto del Paese) ,
ma dal dramma dei fallimenti, spesso dovuti alla impossibilità di pagar e
le tasse, ed esplosi l'anno scorso i n lottaggio, la Lega ha avuto un'ottima afSardegna più che in qualsiasi altr a fermazione, ma la vera novità è stata i l
regione italiana (+106,1%, contro i l successo della lista di Beppe Grillo . Un
47,7% nazionale) .
altro esito del tutto logico, se si pensa
E anche se spostiamo la nostra at- che il sindaco uscente era un esponentenzione alle quattro grandi sfide d i te del Pd (il sindaco Delbono), costretto
Torino, Bologna, Napoli e Milano, è alle dimissioni per uno scandalo senti difficile non riconoscere le radici lo- mental-economico-amministrativo .
cali, contingenti, specifiche dell e
E Napoli? Quasi tutti si sono stupit i
scelte degli elettori.
perché la sinistra, andata divisa al voHo provato a fare un esperimen- to, ha portato al ballottaggio non il canto mentale, e ad immaginarmi com e didato del Pd ma il candidato dell'Italia
cittadino di ciascuna di queste città. dei valori, quel De Magistris che è conA Torino ha vint o
siderato l'espressioFassino, promettenEROS ONE D CONSEN 5 ne più compiuta de l
do continuità co n
. QualLa sconfitta di Berlusconi giustizialismo
Chiamparino, un o
cuno può stupirs i
dei sindaci più po- non necessariamente segnala che abbia raccolto
polari d'Italia, amaun'inversione di tendenza quasi il 30% dei voti ,
to dalla sinistra, riabbia battuto il canspettato dalla destra, uno dei poch i didato del Pd, e sia andato al ballottag«riformisti Doc» del centro-sinistra. gio? Secondo me no, e lo dico per introQualcuno può stupirsi che non si a spezione, ossia guardando dentro m e
bastata la sua età - il fatto di esser e stesso . Sono lontanissimo dalle posiziovecchio - a metterlo in difficoltà?
ni di Di Pietro e De Magistris, mi sento
Vediamo Bologna . Qui la sinistr a molto più vicino ai garantisti che a l
ha rischiato di essere costretta al bal- partito delle manette, eppure se foss i
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un cittadino di Napoli avrei preso anch'io in seria considerazione l'idea d i
votare De Magistris . Mettetevi nei pan ni di uno sfortunato cittadino di Napoli
e provate a chiedervi : dopo anni di mal governo della sinistra (Bassolino e Rus so-Jervolino), con la città invasa dai ri fiuti, e con Berlusconi che lascia inten dere che varerà l'ennesimo condono
edilizio, come potevo scegliere fra Pd l
e Pd? Mi sa che avrei scelto De Magistris persino io .
Resta Milano. E qui si annida l'equi voco più grande . Qualcuno ha provato
a leggere la vittoria di Pisapia, candida to della sinistra radicale alle primarie
del Pd, come uno dei tanti segni che i l
centro-sinistra stia perdendo sempre
più i suoi tratti moderati, e stia diventando sempre più estremista . Ma è una
lettura sbagliatissima. Non solo perché
ignora che i milanesi sono insoddisfatt i
di come la città è stata amministrata,
trascura che la propaganda del Pdl è
stata inutilmente aggressiva, dimentica che la Moratti ha chiuso la sua cam pagna con una clamorosa scorrettezza
LA STAMPA
(aggravata dal rifiuto di chiedere scusa), ma perché dimostra di non conoscere il candidato Pisapia . Contrariamente a quanto alcuni credono, e a di spetto delle sue simpatie politiche gio vanili, Pisapia non è né un estremista ,
né tantomeno un giustizialista. E' semmai l'esatto contrario, una delle voc i
più limpide del garantismo in Italia . Chi
avesse dei dubbi, e non si accontentasse di scoprirlo ripercorrendo la sua storia politica e parlamentare, può leggere il suo ultimo libro, In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili (Guerini 2010), scritto insieme a Carlo Nordio, forse il magistrato italiano più con sapevole dei limiti (e delle colpe) di giudici e pubblici ministeri . Una coppia
inedita, che - nell'introduzione al loro li bro - Sergio Romano descrive così : Nordio «è un liberale voltairiano, scettico e
realista», Pisapia «appartiene a una siP aAP A
Dipinto come estremista è invec e
una delle voci più limpide
del garantismo in Italia
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LA SCELTA DELL'ELETTOR E
Dove il potere è rimasto nei limit i
della decenza confermano chi ha
governato. Altrimenti cambiano
nistra idealista e generosa». Al punto
che ieri, scherzando, Massimo Gramel lini si è spinto a dire che Berlusconi, deluso dalla Moratti, «starebbe meditando di candidare lui», il super-garantist a
Pisapia, «a sindaco di Milano» .
Posso sbagliarmi, ma a me par e
che in queste elezioni non abbiano vinto né la destra né la sinistra, né i moderati né gli estremisti . Quel che è successo è, semplicemente, che i cittadini
certe cose non le digeriscono più . Dove il potere è rimasto nei limiti della
decenza, confermano chi ha governato . Dove il potere è andato oltre, rubando, sprecando, o semplicement e
perdendo il senso della misura e della
buona educazione, cercano un'alternativa, o mandano segnali . E nel far e
questo usano quello che trovano : u n
magistrato-Savonarola (De Magistris), un comico indignato (Grillo), u n
avvocato gentile (Pisapia) .
Può darsi che tutto questo, domani, si traduca e si sostanzi in qualch e
tendenza generale, e ci mostri un'evoluzione, un percorso, una via. Ma, pe r
ora, mi pare che quel che ognuno d i
noi è incline a vedere sia soprattutto
frutto dei suoi sogni, come le costellazioni che crediamo di indovinare nell e
notti d'estate .
press UnE
RVOC
18/05/2011
Mercoledì 18 Maggio 2011
Anno XIV N. 135 €I '
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11
press LJfE
18/05/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Elezioni : il sindaco Matteucci esulta con i suoi sostenitori . La giunta sarà nominata a breve
"La vittoria non era scontata "
Il calo? Buche nelle strade, moschea e voglia di rinnovamento"
RAVENNA - Ci sono undicimil a
voti in meno che pesano. Un salto
del gambero del quattordici pe r
cento che ha portato Fabrizio Matteucci dall'essere uno dei sindac i
più votati d'Italia nel 2006 co n
quasi il 70 per cento dei voti ad essere un 'normale' primo cittadin o
riconfermato con il 54,98 per cento . L'opposizione, certo, è lontana .
Ma la coalizione di centrosinistra
alle amministrative sotto il sessanta per cento era un po' che non s i
vedeva a queste latitudini .
Il primo cittadino a mezzogiorn o
entra di nuovo nella sala preconsiliare del Comune, come aveva fatto già nella serata di lunedì a urne
non ancora del tutto scrutinate, e
saluta i suoi sostenitori, venuti a d
applaudirlo . C'è pure un abbraccio in una sorta di standing ovatio n
con il presidente della Regione Vasco Errani, arrivato un paio di minuti in ritardo . Matteucci sgombra
il campo dai dubbi : "Questa vittoria va contestualizzata in ottica regionale : a Rimini il centrosinistra è
al ballottaggio, a Bologna ha vinto
sul filo di lana . Il nostro risultato è
ottimo. In generale non è più convincente l'idea che in Emilia-Romagna quando il centrosinistra
vince è scontato, quando perde è
una tragedia. Ormai ogni vittoria
va conquistata con i denti' Secondo il sindaco i risultati delle elezioni erano abbastanza prevedibili ,
compreso il suo balzo all'indietro,
già annunciato dai sondaggi di fine
aprile. Sono tre i motivi che il sindaco individua per spiegare que i
voti emigrati dalla sua coalizione:
"Le buche nelle strade, prima d i
tutto". Poi "la moschea: una scelta
che sicuramente ha creato qualche
malumore ma che rifarei". Infine
"la voglia di rinnovamento della
classe politica". Un fattore, quest'ultimo, su cui evidentemente
pesa anche l'onda d'urto grillina. I
tre consiglieri del Movimento 5
Stelle rappresenteranno sicuramente una novità nel prossimo panorama politico : "Non ho idea
sul tipo di opposizione che faran no - riflette il sindaco -. Mi auguro
non abbiano pregiudiziali, come
non ne ho io nei loro confronti". E
se per i giovani è sembrato "uno
zio brontolone", ora si ripromette
che, dopo aver regolato gli eccessi,
darà spazio alle opportunità : "Credo che ci dovremmo occupare dei
giovani in ottica di formazione e
lavoro, cercando loro degli spazi
anche per il divertimento e il tem po libero". E, inevitabile, arriva
una considerazione su Marina d i
Ravenna . " Le mie posizioni rimangono le stesse - dice - ma sto pensando di rivedere le capienze . Studiare nuove norme affinché gli stabilimenti possano ospitare più
persone E' la prima apertura post elettorale .
Qualche parola, poi, per la giunta :
"Lo scorso anno sono stato eletto i l
28 maggio, proclamato ufficialmente il sei giugno e ho nominat o
la giunta tre giorni dopo . Cercher ò
di mantenere questi tempi". Una
decina di giorni, dunque, e sapremo. Il primo cittadino sa che si
scatenerà il totogiunta, inevitabile,
e spiega come opererà: "Nei prossimi giorni incontrerò i rappresentanti dei vari partiti che mi daranno le loro rose di nomi . Da lì deciderò chi farà parte della giunta".
Non è un mistero che i repubblicani ambiscano al posto di vicesindaco e l'Edera, secondo partito
della coalizione, avrà buon gioco a
chiederlo. Infine una battuta sulla
cosa che lo ha sorpreso di più di
queste elezioni : "Il risultato di Milano". Fortuna, sembra pensare,
che il centrodestra non ha un Pisa pia .
Alessandro Montanari
La prima apertura verso Marin a
"Sto pensando di rivedere
le capienze degli stabilimenti"
Fabrizio Matteucci e Vasco Errani . Sotto : l'esultanza del sindaco, lunedì sera
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RAVENNA
"La vittoria non era scontata"
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LAVOCE
18/05/2011
R6, agit a
Ravenna
L'elenco dei nomi del nuovo consiglio comunal e
Maggioranza di 19 consiglieri
Il Pdl a quota 5 . Torna la Lega
LpRa e M5S: tre nomi a testa
COALIZIONE DI MAGGIORANZ A
Partito
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pd
Pri
Sel
ldv
FedS
Pdl
Pdl
Pdl
Pdl
Pdl
Lega
Lega
LpRa
LpRa
LpRa
M5S
M5S
M5S
Nome
Numero preferenz e
Daniele Perini
72 6
Alessando Barattoni
63 6
Fabio Sbaraglia
63 4
Valentina Brunelli
59 6
Matteo Cavicchioli
52 7
Denis Di Martino
502
Andrea Tarroni
482
Patrizia Strocchi
47 4
Livia Molducci
460
Idio Baldrati
45 3
Gianandrea Baroncini
41 4
Silvia Savorelli
380
Benedetta Lippi
34 3
Mariella Mantovani
32 8
Raoul Minzoni
31 9
Giannantonio Mingozzi
62 4
Sarah Ricci
19 2
Davide Buonocore
107
Rosa Giovanna Piaia
169
OPPOSIZION E
Nereo Foschini
(cand . sindaco )
Francesco Baldini
51 2
Alberto Ancarani
49 0
Maurizio Bucci
44 3
Caterina Graziani
31 7
Vittorio Learco Tavoni
17 9
Paolo Guerra
75
Alvaro Ancisi (cand . sindaco)
Sirio Stampa
269
Nicola Grandi
21 3
Pietro Vandini (cand .sindaco)
Francesca Santarella
87
Elisa Renda
60
RAVENNA - Il primo è il 'solito' Daniele Perini: è lui il "signore delle
preferenze" in consiglio comunale . Si tratta di 726 voti . Seguono, a sorpresa, tre giovani: Alessandro Barattoni, ventottenne (636 voti), Fabi o
Sbaraglia, ventisettenne (634 voti) e Valentina Brunelli, 32enne, con
596 voti. Il Pdl ottiene, per ora, 5 consiglieri (quattro più il candidat o
Nereo Foschini) . Questo dato però è in bilico, perché il Pd ha chiest o
una verifica se il meccanismo dei resti non debba invece premiare i
Democratici col sedicesimo consigliere .Rientra, dopo due legislatur e
di assenza, la Lega Nord con due consiglieri . Exploit del Movimento 5
Stelle che ottiene tre seggi. A quota tre anche Lista per Ravenna .
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RAVENNA
a Moria non era scontata"
press LJfE
LAVOCE
18/05/2011
R6, agit a
Ravenna
Il governatore `benedice' il secondo mandato del sindaco . Fiammenghi: "L'elettorato ha premiato il nostro lavoro "
Vasco Errani : "Si è aperta una fase nuova della poli tica italiana "
RAVENNA - A palazzo Merlato, per be nedire il secondo mandato del sindac o
Matteucci, si è visto ieri anche il presi dente della Regione Vasco Errani: "E '
un risultato molto positivo quello di Ravenna - commenta il governatore - il dato si iscrive in uno più generale che in dica un cambiamento forte, una fase
nuova dello scenario politico italiano .
In tutto il nord c'è un segnale di cambiamento . Ora bisogna costruire le con dizioni grazie alle quali questa fase nuova dia la possibilità al Paese di realizza re il cambiamento di cui ha bisogno".
Come il sindaco Matteucci, anche Errani invita a rimboccarsi le maniche :
" La vittoria a Ravenna, in Provincia e i n
Comune, deve spronare a rafforzare e
accelerare i processi di innovazione . Lavoro, trasformazione ecologica dell'economia : queste sono le grandi sfide che
dovremo affrontare . C'è tanto da fare,
ma la base è buona: dobbiamo caratterizzare il centro-sinistra sempre più i n
questo senso e l'invito è rivolto a tutti
gli italiani . Prima di tutto bisogna recuperare quel disagio che c'è tra cittadini
e istituzioni". Conclude il president e
della Regione ricordando che, per no n
allontanare l'elettorato, è necessari o
che le istituzioni tengano sempre presente che i loro incarichi sono stati legittimati dai cittadini attraverso il voto :
"Noi lavoriamo per il bene comun e
della comunità - dichiara Errani - le istituzioni si servono e non ci si serve del le istituzioni".
L'analisi di Fiammengh i
"l'elezione di Matteucci a sindaco di
Ravenna, quella di Casadio alla presidenza della Provincia e il successo del le liste del centrosinistra, rappresenta -
facili, caratterizzati da una pesante crisi economica e dai pesantissimi tagli
operati dal Governo sui trasferimenti
agli Enti locali, sulla scuola, sulla ricerca, sulla sanità . Nonostante questo scrive Fiammenghi - il governo locale è
sempre stato al fianco della comunità
ravennate . Il fatto che sia Matteucci ch e
Casadio abbiamo posto in primo piano
l'importanza di continuare a impegnarsi innanzitutto sul fronte del lavoro e
del rilancio economico, della solidarietà e del sistema scolastico-educativo,
è sintomatico della preoccupazione di
essere vicini alle famiglie, ai lavoratori ,
alle imprese, ai giovani, al volontariato.
Da Ravenna viene una importante indicazione di valore nazionale : la concertazione è una carta vincente, e il centrosinistra ne è certamente uno degli artefici principali".
no una importante opportunità per i
nostri territori". Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale Pd Miro
Fiammenghi : "L'elettorato ha premiato
il lavoro svolto dalle amministrazioni
guidate dal centrosinistra, in anni non
Vasco Errani : "Si sta aprendo una fase nuova in Italia"
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a Moria non era scontata"
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LAVOCE
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R6, agit a
Ravenna
Il governatore `benedice' il secondo mandato del sindaco . Fiammenghi: "L'elettorato ha premiato il nostro lavoro "
Vasco Errani : "Si è aperta una fase nuova della poli tica italiana "
RAVENNA - A palazzo Merlato, per be nedire il secondo mandato del sindac o
Matteucci, si è visto ieri anche il presi dente della Regione Vasco Errani: "E '
un risultato molto positivo quello di Ravenna - commenta il governatore - il dato si iscrive in uno più generale che in dica un cambiamento forte, una fase
nuova dello scenario politico italiano .
In tutto il nord c'è un segnale di cambiamento . Ora bisogna costruire le con dizioni grazie alle quali questa fase nuova dia la possibilità al Paese di realizza re il cambiamento di cui ha bisogno".
Come il sindaco Matteucci, anche Errani invita a rimboccarsi le maniche :
" La vittoria a Ravenna, in Provincia e i n
Comune, deve spronare a rafforzare e
accelerare i processi di innovazione . Lavoro, trasformazione ecologica dell'economia : queste sono le grandi sfide che
dovremo affrontare . C'è tanto da fare,
ma la base è buona: dobbiamo caratterizzare il centro-sinistra sempre più i n
questo senso e l'invito è rivolto a tutti
gli italiani . Prima di tutto bisogna recuperare quel disagio che c'è tra cittadini
e istituzioni". Conclude il president e
della Regione ricordando che, per no n
allontanare l'elettorato, è necessari o
che le istituzioni tengano sempre presente che i loro incarichi sono stati legittimati dai cittadini attraverso il voto :
"Noi lavoriamo per il bene comun e
della comunità - dichiara Errani - le istituzioni si servono e non ci si serve del le istituzioni".
L'analisi di Fiammengh i
"l'elezione di Matteucci a sindaco di
Ravenna, quella di Casadio alla presidenza della Provincia e il successo del le liste del centrosinistra, rappresenta -
facili, caratterizzati da una pesante crisi economica e dai pesantissimi tagli
operati dal Governo sui trasferimenti
agli Enti locali, sulla scuola, sulla ricerca, sulla sanità . Nonostante questo scrive Fiammenghi - il governo locale è
sempre stato al fianco della comunità
ravennate . Il fatto che sia Matteucci ch e
Casadio abbiamo posto in primo piano
l'importanza di continuare a impegnarsi innanzitutto sul fronte del lavoro e
del rilancio economico, della solidarietà e del sistema scolastico-educativo,
è sintomatico della preoccupazione di
essere vicini alle famiglie, ai lavoratori ,
alle imprese, ai giovani, al volontariato.
Da Ravenna viene una importante indicazione di valore nazionale : la concertazione è una carta vincente, e il centrosinistra ne è certamente uno degli artefici principali".
no una importante opportunità per i
nostri territori". Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale Pd Miro
Fiammenghi : "L'elettorato ha premiato
il lavoro svolto dalle amministrazioni
guidate dal centrosinistra, in anni non
Vasco Errani : "Si sta aprendo una fase nuova in Italia"
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RAVENNA
a Moria non era scontata"
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18/05/2011
IAVOCR :
àgn a
Ravenna
Opposizione Molti elettori hanno scelto LpRa anziché Foschin i
E il centrodestra vota Aracisi
RAVENNA Uno scostamento che dovrà far riflettere i l
centrodestra è quello che si registra tra Comune e Provincia . Per la coalizione che candidava Rudi Capucci
a presidente dell'ente provinciale hanno votato i n
20 .129 (8 .503 per la Lega, 11 .626 per il Pdl) mentre
in Comune, dove era candidato l'azzurro Nereo Foschini, il dato scende a 16 .714. In pratica si tratta d i
3 .415 voti in meno. Dove sono finiti? Facile : al Polo Civico . Nella tabella non c'è perché la comparazione
Udc - LpRa non sarebbe corretta : la lista civica vale
molto più dello Scudocrociato a Ravenna . Gli elettori
che hanno votato per il partito di Casini in Provincia
sono stati 3.334. Quelli che si sono orientati in Comune verso Lista per Ravenna sono 6 .456 . Occorre
anche ricordare che 1'Udc a Palazzo Merlato ha fatto
desistenza a favore della lista civica di Ancisi . LpRa sul
centrodestra ha avuto più o meno lo stesso effetto de l
Movimento Cinque Stelle per il centrosinistra . Tutto
questo ha 'isolato' Fli che ha confermato il dato in Comune e Provincia, senza riuscire ad intercettare i delusi del centrodestra e rimanendo fuori dal Consigli o
comunale. Paga, Futuro e Libertà, la composizion e
di una lista che ha raccolto davvero poche preferenze
per un partito appena nato che dovrebbe avere l'energia verso il futuro . Ben cinque consiglieri sono a quota zero preferenze (significa che non si sono votat i
nemmeno loro) e troppi sono sotto i dieci voti (significa che li hanno votati solo i parenti) . Senza il traino nazionale che poteva esserci a dicembre, in piena crisi d i
governo nazionale, a livello locale i candidati al Consiglio forse dovevano dare qualcosa di più .
Alessandro Montanari
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press LJfE
18/05/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Udc: "In Provincia sono
tornati i radicalismi"
RAVENNA - La segreteria provinciale UdC di Ravenna, in
una nota firmata dal segretari o
Giancarlo Frassineti, analizza i
dati relativi alla consultazion e
elettorale nella nostra provincia :
"Il dato sulla partecipazione a l
voto - secondo 1'Udc - conferma
la coscienza civica della popolazione provinciale. Il dato elettorale generale per la provincia
vede una netta maggioranza sul la coalizione a sostegno di Casa dio, ma con una considerevole
riduzione rispetto alle Provinciali 2006, dal 70,3% al 62,1 %
circa. Rispetto alle elezioni provinciali 2006, il Pd, evoluzione
dell'Ulivo, registra una flession e
di circa il 4,9%, seppur in leggero aumento rispetto alle Regionali 2010. Il PdL registra un dato analogo a quello della sola
Forza Italia delle elezioni provinciali 2006 (14,7% rispetto a l
14,3%) e una notevole riduzione
rispetto al voto regionale 2010 ( 8,2%), con evidente bocciatura
di Fli (1,8%) . Registra un forte
incremento Lega Nord (circa il
9,4%) rispetto al 2006, ma de-
crementa di circa 1 ' 1% rispetto
alle elezioni regionali 2010".
Detto di un "uno spostamento
preoccupante verso le componenti più radicali delle coalizioni di destra e di sinistra", pe r
quanto riguarda l'UdC, Frassinetti parla di "leggera riduzione
rispetto alle elezioni provinciali
2006 ed un piccolo incremento
rispetto alle Regionali 2010, con fermandosi, insieme alla formazione alleata del Partito Pensionati, come l'unica alternativa
moderata alle due rissose coalizioni di destra e di sinistra".
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press LJfE
18/05/2011
IAVOC
À
Ravenna
Ancarani e Bucci tra autocritica e amarezza : "La città non reagisce "
"Ora lavoriamo per il futuro"
Azzurri concordi: serve un progetto lungo 5 ann i
RAVENNA - (Am) Innanzitutto l a
soddisfazione personale, come un
alto numero di preferenze raggiunto .
In 490 hanno scritto il nome di Alberto Ancarani sulla scheda, altri
443 hanno scritto quello di Mauri zio Bucci . Per Ancarani quella ch e
arriva è la prima legislatura in consiglio comunale, per Bucci è l a
quarta . I due consiglieri del Pdl so no d'accordo sulla strategia da adottare nel prossimo mandato : lavorare
con l'opposizione per creare un pro getto politico e sgretolare ancora u n
po' la roccaforte del centrosinistra,
mandandola per lo meno al ballotaggio .
"Mi domando - scherza ma no n
troppo Ancarani - cosa debba accadere perché in questa città ci sia un
ricambio di classe dirigente . E mi
chiedo anche cosa abbia da festeggiare Matteucci che ha perso un a
marea di voti. Ride perché è andata
peggio agli altri, diciamo, così". I ravennati, insomma, "sono molto pazienti". Quando gli si parla di 'occasione persa' però, Ancarani respinge l'idea al mittente : "Non credo sia
andata così. A chi dice che abbiamo
sbagliato candidato rispondo che s e
anche avessimo preso il due pe r
cento in più non sarebbe cambiato
molto . E a chi dice che dovevam o
andare uniti ad Ancisi rispondo ch e
lui, invece, ha intercettato i voti che
non sono andati a noi . Quindi la
somma Pdl-Lega-LpRa sarebbe stata
la stessa". Analisi puramente matematica, certo . Ma c'è una variabile
da considerare : fra cinque anni i
grillini che hanno eroso consensi a l
Pd avranno ancora tanto seguito?
"Difficile rispondere ma dobbiam o
considerare che in mezzo ci sarann o
altri cinque annidi Matteucci e i ravennati si stancheranno prima o
poi". Secondo il neoconsigliere ,
però, "se c'è qualcosa che è andato
sprecato è stato il quinquiennio precedente : troppi personalismi nell'opposizione . Dobbiamo evitare di
ripetere gli stessi errori, fare un'opposizione credibile". Bucci è della
stessa opinione ma è ottimista per il
futuro : "Credo che i due nuovi entrati di Lista per Ravenna, i leghist i
e anche i nostri consiglieri possan o
collaborare. Di certo si deve cambiare metodo : confrontarsi sulle cose, eliminare i personalismi . L o
chiedo anche ad Alvaro Ancisi : dividiamoci i compiti, lavoriamo insieme". Per Bucci, poi, l'entrata del
Movimento 5 Stelle può rappresen-
La chiusura della campagna elettorale del Pd l
tare una ricchezza : Anche se non
possiamo pensare di costruire un'alleanza politica con loro, dato che si
dicono alternativi a tutti, non è detto che non possiamo collaborare sui
loro progetti che sono molto interessanti . Penso, per esempio, alle ide e
che ha il movimento sulla raccolt a
differenziata e sulla trasparenza" Il
consigliere chiede anche di smettere di guardare ai numeri e "lavorare
sulla qualità". E poi rivolge un invi-
Pagina 1 4
!h! R{~wni
to alla società civile : "I partiti inizierano un'autocritica ma la società civile è immobile, non risponde . Dobbiamo cambiare il modo di confrontarci per costruire un'alternativa se ria da presentare ai cittadini"
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press L IfE
18/05/2011
ll1vOC
RL,~.à n a
Ravenna
Fli Palazzetti non si abbatte : "Risultato in linea col nazionale "
"Continuo, lo devo ai miei elettori "
RAVENNA - (Am) Il day afni di destra . Palazzetti, fuori
ter di Gianluca Palazzetti è
dal consiglio dopo dieci anpiù tranquillo di un lunedì
ni, però non si abbatte : "Cosera in cui lui stesso si è desa faccio adesso? Continuo .
finito "molto provato" . Fli
Lo devo ai duemila che m i
non ce l'ha fatta : fuori dal
hanno scelto come candidaconsiglio comunale e d a
to sindaco . Altre formazioni
hanno saltato un giro (Lega,
quello provinciale. Dati bassi - poco più del 2 per cent o
Idv ndr.) ma non sono spari- che non premiano lo sforz o
te dalla scena politica. Abdel candidato sindaco di Fubiamo già qualche progett o
turo e Libertà. "Sono le resu cui lavorare: la democragole della democrazia, cos a
zia è fatta di tante tornat e
elettorali". Se gli si ricord a
vuoi . . .", risponde dopo aver che il Fli - Alberto Ferrero a
ti raccontato l'aneddoto del la moglie di Churchill che , Gianluca Palazzett i
parte - è stato debolucci o
al marito uscito vittorios o candidato sindaco di Fli
nella raccolta delle preferendalla guerra, ricorda la sconze (vedi servizio a pagin a
fitta alle elezioni . Poi la chiacchierata va sul con13), Palazzetti assolve comunque i suoi : "Albercreto : "Il nostro dato è superiore a quello nazioto si è speso tantissimo, come altri . Tutti hann o
nale. Paghiamo una campagna di demonizzaziodato il loro contributo . Magari qualcuno poteva
ne da parte del Pdl ma anche la mancanza d i
fare di più, ma non credo sia questo il risultat o
chiarezza da parte dei vertici . Penso vada chiadel nostro risultato. Rimango soddisfatto delle lirito una volta per tutte che Fli è un partito d i
ste in cui c'erano tanti ragazzi alla loro prim a
centrodestra. Alternativo al Pdl, ma di centrodeesperienza . Penso sia davvero un fatto nazionastra". Dai fasti di dicembre i finiani sono divenle : il partito è nato da poco, deve crescere. I o
tati quasi un partito di élite, per antiberlusconia continuo : lo devo a chi mi ha votato per me".
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!hT R{~wni
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11
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ai Imprimo per il futuro
press LJfE
18/05/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
La Destra pungola
il Pdl: "E' miope"
RAVENNA - "Il risultato ci amareggia, m a
la nostra battaglia continua". Così Patrizia
Ricci, segretaria provinciale de La Destra ,
commenta l'esito clell u na : "Il Pd1 non c i
ha voluto ed ora il coordinatore provincia le non pianga sul latte versato . E' vero, La
Destra ha sottratto un seggio al suo parti to, ma l'avrebbe potuto immaginare fin dall'inizio anzichè sottovalu tare il nostro contributo . Del resto non potevamo prostrarci per appa rentarci con un partito che ci ha trattato come 4 gatti fascisti . . .".
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18/05/2011
RR ...àgn a
Ravenna
Perini: "Quanto
affetto, grazie "
RAVENNA - Il consigliere comunal e
Daniele Perini ringrazia gli elettori
che l'hanno confermato : "Sono molt o
felice che nella città che amo immensamento sia stato possibile raggiungere un numero così alto di preferenze . E' una grande emozio ne. Mi impegnerò con rinnovato slancio sui problemi e le te matiche che conosco meglio, soprattutto quelle legate alla ter za etra e alla disabilita".
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press LJfE
18/05/2011
IAVOCR :
ann o
Ravenna
Maggioranza In 5 anni persi molti voti. Il Movimento pesca nel bacino Idv - Se l
Centrosinistra a meno //mil a
Calo consistente non solo per `colloca' dei grillin i
RAVENNA - Erano 58 .271 nel
2006 . Sono 47 .250 nel 2011 . Undicimila voti in meno : tanto i n
cinque anni ha perso la coalizione di centrosinistra . In termini
percentuali significa il passaggi o
dal 68,95 per cento al 54,99 per
cento con cui è stato eletto Fabrizio Matteucci . Una differenza del quattordici per cento solo
in parte intercettata dal Movimento 5 Stelle che ha totalizzato
8 .452 voti (9,84 per cento) . E gli
altri? Difficile capire che fin e
hanno fatto i voti di Pd e soci .
Qualcosa, forse, è andato ad Alvaro Ancisi e al suo polo civico ,
qualcos'altro a Futuro e Libertà .
Il calo del Pd E' probabile però che molti elettori del
Partito Democratico siano stati
a casa. I meno motivati, magari
quelli che votavano per l'amico
in circoscrizione - la scomparsa
dei parlamentini significa centinaia di candidati in meno pronti ad impegnarsi sul territorio - e
stavolta hanno deciso di non votare. E se l'affluenza è rimasta
costante, con ogni probabilità,
lo si deve agli stessi grillini.
Molti degli elettori del Movi-
mento, lo ha detto lo stesso candidato Pietro Vandini, sono persone che senza loro in camp o
non andrebbero a votare . Insomma, non sarebbero elettori
delusi del Pd, ormai lontano
dalla soglia del 50 per cento che
aveva toccato nel 2006. Non so lo, almeno . L'analisi del voto dà
un'idea del bacino elettorale d a
cui hanno pescato i grillini. Pe r
capirlo abbiamo estrapolato i
dati degli elettori residenti ne l
Comune di Ravenna per Provincia e Comune (tabella a fianco) .
I grillini e gli altri Il Movimento 5 Stelle era presente i n
Comune e assente in Provincia ,
quindi è presumibile che l'elettore - se non ha annullato la
scheda - abbia scelto un altro
partito nella cabina elettorale
quando ha avuto in mano la
scheda gialla per le provinciali.
Lo scarto più grande tra i due
enti, non a caso, si registra pe r
l'Italia dei Valori e Sel. L'Idv a
piazza Caduti ha preso praticamente il doppio dei voti rispetto al municipio : 5 .133 contro
2.580 . Sel nel passaggio perde
invece 1 .688 voti. L' Italia de i
Valori, in Comune, ottiene
quindi un risultato nettamente
arrampica ancora verso il secondo posto tra i partiti più importanti della coalizione. Una
forza determinante : fossero a
centodestra, come accade a li vello nazionale, chissà cosa succederebbe.
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Pietro Vandini candidato dei grillini
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inferiore alle attese mentre sia
Sel sia Feds, visti i chiari di luna delle ultime tornate elettorali, possono sorridere : la loro
presenza in consiglio comunal e
è stata confermata, mentre c'era
chi già suonava il requiem alla
sinistra radicale ravennate.
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Provincia Disfererz a
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Il Pri è sempre lui Rimasto fuori per pochi voti dal
consiglio provinciale, il Partito
repubblicano si conferma una
forza importante nel territori o
comunale. Quattromila voti,
trainati dall'inossidabile Giannantonio Mingozzi, l'Edera si
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18/05/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Italia
dei Valori
Rossi: "Secondo partito di coalizione "
"Dall'urna un responso storico"
RAVENNA - " LItalia Dei Valori non può che sottolineare il caratte re storico del suo risultato elettorale in Provincia". Lo scrive Gabrie le Rossi dell'Ido Ravenna : "Siamo il secondo partito della coalizione
vincente e, nella futura compagine amministrativa provinciale, con
Luciano Ronchini, porteremo i nostri valori di riferimento : essere
sempre dalla parte dei cittadini con onestà, impegno ed affidabilità "
"Entriamo in consiglio prvinciale - prosegue Rossi - con l'intento for te di riuscire a dare il nostro contributo in sede di politiche territoriali per una Ravenna sempre migliore e rispondente alle aspettati ve dei cittadini su sicurezza, lavoro e cultura . Intento che manterre mo anche per il Comune dove, pur non ottenendo in termini di per centuale di voto il risultato raggiunto in Provincia, siamo soddisfatt i
di aver terminato, dopo dieci anni di presenza tra la gente, il tragitto nel deserto con l'elezione di Davide Buonocore in consiglio comu nale . Da questo momento - conclude Rossi - anche la voce dell'Id v
si farà sentire nei luoghi istituzionali in difesa della democrazia e de i
diritti dei cittadini, a partire dall'impegno a sostegno dei Referendum contro il Nucleare, contro il legittimo Impedimento, contro la
privatizzazione dell'acqua che il 12 e 13 dovremo andare a votar e
per riaffermare i diritti della Democrazia popolare"
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press LJfE
18/05/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
E Ancisi :"Gianfranco esempio di impegno . Continuerà a collaborare con noi "
Spadoni: "Grazie agli elettori "
RAVENNA - "Sono grato agli elettori per questa
ulteriore affermazione dell'Udc nella provincia
di Ravenna, ottenuta anche grazie al sostegno
del Partito dei pensionati. Ringrazio anche gli oltre 1 .400 cittadini che hanno assegnato alla mia
persona questi voti personali e tutti gli amic i
candidati presenti in lista assieme a me ". Così
Gianfranco Spadoni, candidato di Udc e Partit o
dei pensionati, comincia la sua lettera post-voto :
"Da un primo esame - scrive Spadoni - mi par e
di poter evidenziare come non fosse semplice
confermare un risultato migliore di quello raggiunto se si tiene conto dello scenario politic o
caratterizzato dai due blocchi bipolari e dalle
nuove variabili rappresentate soprattutto dal
Movimento 5 stelle e dalla generalizzata perdita
di consensi da parte di quasi tutte le forze i n
campo, specialmente del Pd. Queste elezioni, i n
ogni modo, confermano un dato ancor pi ù
preoccupante : vale a dire l'allontanamento della
politica dalla gente e dalle sue attese . Questione
di primaria importanza, rispetto alla quale 1'Ud c
ha sempre mantenuto un atteggiamento sensibile e coerente . Non posso, dunque - conclude
Spadoni - non evidenziare la positiva situazion e
dello scudo crociato nella nostra provincia e u n
sostanziale aumento rispetto alle precedenti elezioni, anche se gli organi del partito dovranno
responsabilmente promuovere un confronto co n
la base per tracciare il futuro di questo storico
Gianfranco Spadon i
partito, individuando una linea ferma e coerente"
A Spadoni arriva il ringraziamento di Alvaro Ancisi : "Ringrazio fin d'ora la moltitudine di persone che ci hanno sostenuto in questa campagna
elettorale con grande passione e convinzione,
animate esclusivamente dall'ideale civico, ma
in particolare gli amici delle liste (Lista del Ma re, Pensionati e Ravenna in Web) che hanno fatto un blocco unico con Lista per Ravenna". Con tinua Ancisi : "Quello che più mi sale dal cuor e
è un grazie appassionato a Gianfranco Spadon i
che oggi, dopo 24 anni del nostro sodalizio fra terno e fortissimo in consiglio comunale, avendo
deciso, per sua scelta, di lasciare spazio a forz e
"giovani", è stato eletto, con un ottimo risultat o
politico e personale, consigliere provinciale. Gl i
avevo chiesto un grande sacrificio, che nessun
altro avrebbe accettato, di capeggiare Lista pe r
Ravenna nelle elezioni comunali, per darle il lustro del suo prestigio indiscusso di dignità politica ed umana, sapendo che, assorbito dalla
campagna per le elezioni provinciali, avrebbe rinunciato a spendersi per il suo nome . Si è speso
così per la Lista, contribuendo, invece, a far
eleggere i due nuovi consiglieri che prendono i l
posto della vecchia guardia, avendo tutte le carte in regola per raccoglierne il testimone. La Provincia è a 100 metri dal Comune . Il collegamento dunque non si interrompe, ma si rafforza, per ché tanti problemi del territorio si possono affrontare solamente se i due enti sono capaci d i
esprimere il massimo possibile della collaborazione e delle sinergie. Insomma, Spadoni lo abbiamo prestato alla Provincia perché Lista pe r
Ravenna sia più forte e incisiva al servizio dell a
comunità ravennate".
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1AVOC
18/05/2011
RL,~.à n a
Ravenna
Fusignani (Pri): "Fallito il consigliere per poche centinaia di voti "
"E c'è chi ci dava per spacciati.. ."
RAVENNA - Si compliment a
col neo presidente della Provincia Claudio Casadio "pe r
il brillante risultato ottenuto", Eugenio Fusignani, capolista del Pri, a cui tuttavia st a
ben più a cuore il risultat o
dell'Edera: "Il 3 .08 % ottenuto dalla lista del Pri - scrive
in una nota - rappresenta u n
buonissimo risultato, soprattutto se visto nel contesto ne l
quale è venuto maturandosi .
Abbiamo, infatti, condott o
una campagna elettorale i n
piena solitudine, non potendo contare sulla spinta d i
strutture nazionali come avvenuto per altre liste, ma senza lesinare energie e toccand o
tutte le piazze della provinci a
con i nostri candidati dei collegi . Le urne dicono che siamo ancora una forza in grado
Eugenio Fusignan i
di esprimere idee e uomin i
credibili, e di portare un con tributo assai importante alla
coalizione . Ci davano pe r
spacciati e invece abbiam o
fallito il consigliere solo pe r
poche centinaia di voti . In
ogni caso il nostro apporto al -
la coalizione è consistente e
serve a rendere maggiormente credibile anche la compagine di governo . Infatti è noto come il peso specifico de l
Pri sia notevolmente superiore a quello numerico, com e
ben sanno sia i cittadini ch e
ci hanno scelto, sia i nostr i
alleati . Su questo dovrà aprir si un confronto con gli allea ti : ma credo che anche ne l
partito debba aprirsi un confronto serio e franco, anch e
sulle prospettive del partito ,
specie se viste alla luce de i
risultati di questa tornata
elettorale . In particolare se i l
voto di Ravenna viene confrontato con quello ottenuto
dal Pri in altre realtà dove s i
votava . Ma di questo si occuperà la nostra segreteria provinciale, che ringrazio".
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ai Imprimo per il futuro
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18/05/2011
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Ravenna
E da Parigi avverte: "Nè a destra nè a sinistra, siamo già oltre "
Grillo: "Grande risultato a Ravenna"
RAVENNA - Anche Beppe Grillo
- spiega - ragazzi splendidi, hanno
"Adesso nasce un nuovo scenario saluta il successo delle liste del Moorganizzato un convegno sull'acqua
prosegue Grillo - ma vi voglio dare
Vimento 5 stelle alle amministratipubblica . . . però stavo leggendo un
due dati perchè è straordinario :
ve con un post da Parigi sul suo sipo' di cose, abbiamo fatto una roquasi il 10% a Bologna, il 10% a
to : "Siamo con il meet up di Parigi ba. . . una roba incredibile". Ravenna, il 15% a Rimini. Abbiamo un consigliere a Bovolone, ab biamo un seggio a Sala Baganz a
con il 9,58, abbiamo un ballottaggio a Rimini, siamo all'11,5%0, Sa vona il 9, Siena siamo al 3,6 . A Varese, siamo entrati con un consigliere".
"Una cosa importante - conclude è che se andiamo a vedere quanto
abbiamo speso a voto, sarà 50 centesimi, sempre campagne da cifre
enormi, 3001400 anche mille curo ,
di soldi che ci avete dato voi, siete
i votanti paganti ed è una cosa
straordinaria togliere i soldi alla po litica". Poi un messaggio, che par e
un'indicazione per il ballotta; ; o :
"Noi non siamo ne' a destra ne' a
sinistra, siamo già andati oltre".
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ai Imprimo per il futuro
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Ravenna
"Curi 54 elettori,
vi do il cellulare "
RAVENNA - Giulio Bazzocchi, candidato di
LpRa, ringrazia pubblicamente i 54 elettori
che gli hanno accordato la preferenza : " Pur troppo - spiega - non ho potuto, per problemi famiglia' i, fare la campagna elettorale come avrei voluto, ma sono contento in uguale modo . Lo ritengo un punto di partenza ,
per un lavoro che continua sempre al servizio dei cittadini" . Poi, caso uni co tra i politici locali, la scelta di rendere noto il numero di cellulare (32 8
- 9541626) " per essere - dice - sempre al servizio dei ravennati ".
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Ravenna
Forza Nuova
soddisfatta
RAVENNA - "Non siamo riusciti ad entrare
in consiglio, ma per noi è stato comunque
un ottimo risultato, nato dall'impegno, dalla
passione e dalla tenacia di tutti i ragazzi attivisti della provincia ravennate che hann o
compiuto, assieme a me, il miracolo di presentare una nostra lista, che ha raccolto qua si 1'1° r) dei consensi". Lo scrive Desideria Raggi, candidata eli Forza Nuo va, soddisfatta perchè "in determinate realtà `rosse', come atei Bolo gnese, siamo arrivati anche a superare abbondantemente il 2%" .
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ai Imprimo per il futuro
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IAVOCR :
àgn a
Ravenna
Primi passi per uscire dalla preistoria tecnologica grazie a 10mila euro della Provincia . Basta registrarsi
Internet senza fili è gratis nella biblioteca comunal e
FAENZA - La storica Biblioteca Manfrediana si proiett a
nel futuro della comunicazione offrendo gratuitament e
il servizio Wi-fi. Il nuovo sistema di accesso a internet
senza fili sarà disponibile già da oggi, permettendo a tut ti i frequentatori di navigare in rete dal proprio computer portatile o da qualsiasi altro strumento tecnologic o
abilitato. Per usufruire dell'opportunità basterà registrarsi e richiedere la username e la password persona le, dopo di che ci si potrà collegare al web per un tempo massimo di due ore giornaliere, anche non consecu-
tive, senza sborsare un solo centesimo . Lo stesso regime
di utilizzo gratuito, in questo caso della durata di un'ora, sarà poi esteso anche alle postazioni telematiche fisse, presenti al piano terra della Biblioteca e all'Informagiovani, che fino a ieri erano concesse dietro pagamento di un modesto importo . Si tratta quindi di un passo
avanti notevole sulla strada dell'informatizzazione avanzata, intrapreso simbolicamente dal tempio della cultura locale, per il quale sono stati fondamentali il sostegno
operativo del Comune e il contributo economico di
10mila euro stanziato dalla Provincia. "La nostra Biblio teca - annota Benedetta Diamanti, dirigente del Settore
cultura e direttrice "ad interim" della struttura, affiancata dal vicesindaco e assessore alla Cultura Massim o
Isola - è stata la prima realtà cittadina a dotarsi di una
tecnologia Wi-fi, in grado di coprire in maniera integrale i locali interni dell'istituto e il chiostro, per consentire a molte più persone di effettuare ricerche attravers o
internet . Stiamo tuttavia ancora lavorando, affinché i l
servizio possa essere esteso ulteriormente, interessando
altre aree del centro, come avverrà temporaneamente i n
occasione del Festival dell'Arte contemporanea" . Forte
di circa 7mila 600 contatti effettuati dalle postazioni fisse nel 2010, attribuibili ai quasi mille iscritti attuali, l a
Manfrediana presenterà ufficialmente il progetto Wi-fi
nei tre giorni del Fac, con l'iniziativa "Chiostro telematico" compresa nell'ambito dell'evento collaterale "Frut to proibito", realizzato in collaborazione con la "Liber a
Accademia degli evasi".
Nicola Tanesini
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FAENZA
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18/05/2011
1AVOC
RL,àgn a
Ravenna
Provinciali Il Carroccio faentino fa il pieno di consiglieri, i nuovi collegi penalizzano i Democratic i
Elettori in crescita solo per la sinistr a
la Lega soipassa ilPdl ediventa il secondo partito dietro alPd
Le Provinciali non hanno arrestato la carriera politica dell'ex sindaco della città e sono andate secondo le aspettative con Claudio
Casadio alla guida del territorio ravennate per i prossimi cinqu e
anni . Passati sembrano comunque essere i tempi dei plebisciti e
Ravenna si conferma terra ancora rossa con il rilancio della sini -
stra trascinata dai vendoliani . Così pure a Faenza dove il Pd h a
sostanzialmente tenuto (41,33%, nonostante i 4mila voti in men o
rispetto al 2010) e la sinistra, esclusa alle ultime Comunali da l
Consiglio, ha rialzato la testa trainata dal Sel (5,73%) e dalla Federazione della Sinistra (3,22%) . Sorprendente, ma non troppo, il
sorpasso della Lega (14,25%) nei confronti del Pdl (13,95%) ch e
paga le recenti prese di posizione del partito a livello nazionale e
la spaccatura con i finiani tanto da finire "sotto" i padani . Il Fli
ha infatti preso 1'1,99% dei consensi . Confermano la fedeltà dei
propri elettori 1'Udc (4,26%) e Forza Nuova (1,77%) .
FAENZA - (Ma. Ne.) "Il Partito De mocratico non arretra e conferma i l
successo di Claudio Casadio che ha
ottenuto 2400 voti personali in più ri spetto a quelli collegati alle liste". Co sì Savino Dalmonte, segretario faenti no del Pd, commenta il voto a Faenza per l'elezione del presidente dell a
Provincia . "Il suo personale success o
elettorale - prosegue - è motivo di orgoglio per il Pd faentino e dimostra
l'apprezzamento per il suo operato
come sindaco del Comune di Faenza . Ringrazio tutti i faentini che han no premiato il buon governo di questo territorio, riconoscendo la serietà
del nostro progetto politico e la capa cità di guidare le scelte fondamental i
della nostra provincia". Faenza esprime il presidente, meno rappresentata
invece sarà la città in Consiglio provinciale dove prima dei non eletti risulta Carla Benedetti, candidata nel
collegio considerato "sicuro" di Faen za III e già consigliere provinciale ,
che nonostante abbia raccolto il mag gior numero di consensi è rimasta
fuori . Del territorio faentino ci sarà ,
nei banchi del Pd, Ivan Neri eletto
nel collegio di Castel Bolognese Sola rolo (con un seggio anche a Errano) .
Nell'elezione dei consiglieri, in questa tornata elettorale, ha inciso la no -
vità della riduzione dei collegi da 3 0
a 24.
Canta vittoria anche l'Italia dei Valori che a Faenza si conferma second o
partito della coalizione con i16,13% .
"Auspico - dice il cordinatore comunale Davide Zagonara - che quest o
ottimo risultato faccia da traino per
la campagna a favore dei referendum
di giugno per l'abrogazione del legittimo impedimento, del nucleare e
della privatizzazione dell'acqua "
Aria di grande soddisfazione si respira in casa del Sel. "Siamo stati premiati - dice Gigliola Cordiviola del
coordinamento regionale - con il con tributo della federazione nazionale e
una politica di grande attenzione . Al le Comunali abbiamo perso un'opzione straordinaria, quest'anno ab biamo recuperato . La collaborazione
con l'amministrazione comunale comunque non è in discussione: lavoriamo su temi importanti come l'acqua e i rifiuti. Certo i rapporti possono sempre migliorare, ma lo si fa sulle scelte programmatiche "
Anche la Federazione della Sinistra
esulta . "Ci volevano finiti dopo le
elezioni comunali, ma questa è la
prova che la sinistra è ancora viva e
ha ancora risorse per governare anche la città", commenta Mario Mar tino, reduce dal successo personal e
nel collegio Faenza I dove ha ottenu to nel "suo" seggio 47 il picco de l
9,15% e, complessivamente, la Fede razione della Sinistra i13,64% di con sensi. Per 1'Udc - afferma Massimiliano Dapporto, coordinatore comunale - "l'ennesima deriva verso le al i
estreme delle coalizioni e soprattutto
verso la sinistra radicale deve fare riflettere : o continuiamo a lasciare in
mano le amministrazioni locali a chi ,
pur professandosi a tutela dei cittadini, in realtà tutela solo se stesso e i
suoi amici e governa grazie agli scarsi contenuti delle maggiori forze d i
opposizione o riuniamo e coinvolgia mo le persone che si trovano per errore nel Pd e nel Pdl per dare un a
reale svolta ai nostri territori" ."L'Udc
- prosegue - aumenta in percentuali i
propri elettori rispetto alle Regional i
e li mantiene in numero assoluto ,
mentre Pd e Pdl continuamo a soffri re pesantemente : complessivamente
sono 7500 i faentini che hanno prefe rito non votarli rispetto al 2010 . E an che la Lega Nord con 1500 voti i n
meno rispetto alle Regionali e 100 0
in meno delle Comunali non ha fatto
nulla di eccezionale : ha solo perso
meno del Pdl, mentre le forze di sinistra hanno registrato un sensibile aumento. Insieme, Sel e FdS hanno
1900 voti, circa i19% "
Per il Pdl è il momento della riflessione . In Consiglio ci sarà la brisighellese Marta Farolfl, ma non c e
l'hanno fatta i faentini Francesco Villa e Raffaella Ridolfl che rimarranno
solo in Consiglio comunale. "No n
abbiamo saputo corrispondere all e
esigenze del nostro elettorato - commenta Ridolfl - e fatti nazionali, come la questione libica, hanno portato i nostri elettori a votare Lega . Continueremo a lavorare per migliorare :
si aprirà un confronto interno di verifica "
"Dopo qualche batosta al Nord - dice Mauro Monti, presidente della Le ga e consigliere comunale - ci siamo
presi una bella soddisfazione nella
rossa Romagna . E' la prova che a
Faenza i cittadini ci stanno premiando per il lavoro che facciamo". Nonostante il calo degli elettori in termin i
assoluti, infatti, i leghisti manfredi
hanno fatto man bassa nei banchi de l
consiglio provinciale : con Monti c i
saranno Andrea Liverani, consiglier e
comunale anche lui, e il brisighellese Gianluigi Forte .
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104presidente
di 123 della Provincia
Claudio Casadio L'ex sindaco di Faenza èPagina
il neo eletto
press L IfE
18/05/2011
1AVOCRe.àgn a
Ravenna
Bagnacavallo Anche la pro loco si preoccupa delle central i
Biomasse e deforestazione
BAGNACAVALLO - La pro loco di Bagnacavallo, in
collaborazione con il centro sociale 'All'Abbondanza" ,
organizza per venerdì (ore 20 .30), un incontro di approfondimento sulle tematiche della deforestazione e
l'uso delle biomasse dal titolo "L'energia dalla natura :
risorse per il cammino dell'uomo . L'uso delle rinnovabili e la salvaguardia dell'ambiente". Relazionerà Sanzio Baldini, già docente presso l'Università degli Studi
della Tuscia e presidente dellUnione Nazionale pe r
l'Innovazione Scientifica Forestale. L'incontro si svolge
"All'Abbondanza", via Mazzini 47, Bagnacavallo .
Biomasse Incontro a Bagnacavallo
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in la coppa ai Semplici
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18/05/2011
Rb ...àgn a
Ravenna
Fino al 30 giugno sportelli aperti al Cervialnforma e negli uffici delle sigle sindacal i
Edilizia residenziale pubblica : c'è il bando di concorso
Il vademecum per i cittadini interessati alla domand a
CERVIA - Fino al 30 giugn o
sedi dei sindacati Sunia, Si2011 è aperto il bando di con cet e Uniat .
corso generale per l'assegnaAlla domanda per l'assegnazione in locazione di allogg i
zione degli alloggi di edilizi a
di edilizia residenziale pubresidenziale pubblica occorr e
blica . La domanda dovrà esallegare copia dell'attestaziosere presentata al servizi o
ne Isee.
Cervialnforma, in viale RoSi ricorda che per l'assistenma 33, telefono 0544 914011 .
za alla compilazione della do La domanda deve essere remanda ci si può rivolgere ,
datta su apposito modul o
previo appuntamento, ai sinpredisposto dal Comune, scadacati Sunia (via Ospedale 1
ricabile dal sito internet de l
nella sede della Cgil tel . 0544
comune (www.comunecer- Ecco il bando pubblico per l'assegnazione degli alloggi popolari 973350), Sicet (via Ospedal e
via .it) nonché in distribuzio 8 nella sede della Cisl tel .
ne all'ufficio di Cervialnforma (orari o
meriggio dalle 15 alle 17,15 . Dal 6 giu0544 973258) oppure Uniat (piazza delfino al 3 giugno : dal lunedì al venerdì
gno : dal lunedì al sabato 8,30-12) . Inolla Resistenza nella sede della Uil tel .
8,30-12 ; martedì e giovedì anche al po tre il modulo è disponibile anche nelle
0544 71578) .
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CERVI A
tenia roc atork dd I'dl
\rollii dln il 23per cento
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18/05/2011
IAVOCR :
àgn a
Ravenna
Il dato locale superiore a quello provinciale dell'8,35%
Cervia roccaforte del Pdl
Azzurri oltre il 23 per cent o
CERVIA - (a .b.) L' emorragia di voti
fuoriuscita di Futuro e Libertà, sintoper il Pdl si è fatta sentire anche nel mo che il Pdl cervese sa tenere testa
ai tanti mal di pancia di chi, all'inle urne provinciali di Ravenna, dove
ha perso il 12,64% di voti rispetto alterno del partito, si è puntato al petle provinciali 2006, quando nelle
to la spilla azzurra di "berlusconiaschede elettorali erano ancora preno" "Non è un risultato personale senti i simboli di Forza Italia e Alspiega Massimo Mazzolani, elett o
leanza Nazionale . Ma a Cervia il Pd l
nel consiglio provinciale - ma della
ha conquistato la sua roccaforte regi squadra che siamo riusciti a creare a
strando il voto più alto nell'intera
Cervia . Le nostre iniziative e la noProvincia ravennate. Una roccafort e
stra presenza sul territorio hanno pa che vale ben 23,11% ,
gato in termini di voti ,
contro il 14,76% d i
soprattutto se considevoti provinciali. Uno
riamo l'alta percentuascarto che vale 8,3 5
le di astensionismo repunti percentuali; non
gistrato a Cervia con
si tratta quindi di un
un'affluenza del 58% .
pugno di schede, ma
Nonostante abbiam o
di un vero e proprio
perso voti rispetto alle
regionali, il nostro riexploit del partito cervese. Un sorpasso ansultato è stato il più alcora più eclatante nel
to in tutta le Provincia
seggio di Cervia I (zoe questo ci fa capire
na mare) dove il canche dobbiamo proseMassimo Mazzolani guire con l'impegno e
didato al consiglio
"La nostra squadra, la passione "
provinciale, Massimo
le iniziative e
Mazzolani, si è intaDa segnalare il tracolla passione ci
scato il 28,33%, sorlo degli ex finiani che
hanno premiato"
passando di gran lunhanno toccato la misega il risultato ottenuto
ra quota dell'1,35% ,
nel seggio Cervia II (zona forese) doun pugno di voti in più rispetto a La
ve la percentuale si è fermata a l
Destra (0,65%) .
17,96% . Uno schiaffo elettorale alle
Allargando la lente elettorale, son o
ruggini che in questi anni hanno mi altri i risultati cervesi che meritano
nato il partito cervese, anche dopo la
un'analisi, come ad esempio la de-
bacle dell'Edera che, rispetto alle
amministrative del 2009, dove si era
presentata in coalizione con il centrodestra guadagnando anche il candidato sindaco, in queste provincial i
ha stretto un'alleanza con il centrosinistra, provocando un certo imbarazzo tra le fila cervesi, fermandos i
al 4,27% dei voti .
Anche la Lega Nord non è riuscita a
raggiungere il risultato sperato, gua -
dagnando solo il 2,48% in più de i
voti .
Sul fronte del Pd, la performance
elettorale è stata appagante e il partito si conferma di gran lunga il pi ù
forte di Cervia (42,86%), con il risultato migliore nella coalizione di centrosinistra raggiunto dall'IdV
(5,34%) . Agli altri restano le briciol e
con un contributo quasi impercettibile.
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1AVOCE
18/05/2011
Ravrnna
Provinciali 2011
Voto cerves e
Provinciali 2011
Amministrativ e
2009
Pd
Sel
FdS
Laburisti
IdV
Pri
44,52
5,12
3,75
0,57
6,17
3,08
42,86
4,01
3,86
0,41
5,34
2,85
42,33
2,7 0
4,9 9
4,7 0
7,1 2
Pdi
Lega Nord
14,76
11,44
23,11
10,99
24,1 6
8,5 1
Ravenna Virtuosa
2,11
0,71
-
Udc
Pensionati
4,26
0,90
2,68
0,79
2,3 9
-
Forza Nuova
0,87
0,39
-
La Destra
0,57
0,65
1,1 1
FIi
1,81
1,35
-
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26
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press L IflE
18/05/2011
RL ...àgn a
Ravenna
Il dopo voto Anche la fortezza rossa per eccellenza mostra crepe sempre più visibili
Il Pd ne perde 1.477 per strada
Lugo: ne12009 i Democratici erano 8.422, ora sono 6.945
LUGO - Anche la fortezza del P d
bassoromagnolo mostra crepe visibili . Dai bastioni dell'ortodossia escono voti . Lo dicono i numeri assoluti usciti dalle urne
delle provinciali. All'appello, in
un anno, in tutta la provincia
mancano 8 .665 voti, scheda più
scheda meno . Stando solo ai nove comuni della Bassa Romagna ,
sono 2.512 elettori in meno contabilizzati dal Pd rispetto alle elezioni regionali del marzo 2010 .
Un risultato che non scompone
affatto i vertici locali del partito ,
che a Lugo brinda all'elezione
dei suoi sette candidati, nemmeno uno di meno : ""Il risultato è
innanzitutto il frutto del lavor o
svolto sui territori - dichiara Davide Ranalli, coordinatore d'are a
del partito - e un riconoscimento della serietà delle nostre proposte e del valore del gruppo dirigente diffuso che siamo in grado di esprimere". Per il Pd, la crisi del centrodestra è evidente: "Il
Pdl crolla e la Lega non sfonda ;
gli elettori hanno respinto al mittente la propaganda e premiato l a
buona politica . Vorrei sottolineare soprattutto il dato di Bagnara e
Sant'Agata, dove il centrosinistra
è attualmente all'opposizione :
dal risultato elettorale emerge un
Partito democratico in salute e
pronto ad affrontare le sfide future, per tornare presto al govern o
di queste comunità". Ma, sempre
stando ai numeri assoluti, anche
nei due piccoli comuni il Pd per de qualche elettore. Come li perde a Lugo : alle Comunali del
2009 i Democratici avevano ottenuto 8.422 consensi, scesi a
7 .716 alle regionali 2010, e ulterioriomente ridotti a 6 .945 alle
larmente significativo - spiega
Giacomo Baldini, segretario de l
Pd lughese - perché ottenuto ne l
collegio che comprende il centr o
storico di Lugo, zona nella quale
tradizionalmente il centrosinistra
incontrava maggiore difficoltà . E'
un segno del radicamento del
partito sul territorio e della sua
capacità di rappresentare al meglio la varietà delle espressioni
sociali e culturali presenti nella
nostra città". D'accordo . Anche
la vittoria di Claudio Casadio è
netta, nonostante il calo dei con sensi dal 70%o del predecessore
al suo 62% . Ma il Pd, comunque
sia, perde terreno .
Davide Ranalli (ex) e Giacomo Baldini (dx)
rispettivamente coordinatore del Pd per la Bass a
Romagna e segretario del Pd lughes e
Comunque soddisfatto il gruppo dirigente
della Bassa Romagna: eletti 7 candidati su 7
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provinciali di due giorni fa . Fanno un bottino di 1 .477 elettori
persi per strada in appena du e
anni . Ma il giovane gruppo dirigente lughese punta in alto : "Il risultato di Sante Seganti è partico-
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RL ...àgn a
Ravenna
Tracollo Pdl: adesso
rimbocchiamoci le maniche
LUGO - "Dobbiamo cambiare il passo, altrimenti il Pdl è destinato ad af frontare conseguenze ancora pi ù
amare". Laura Baldinini, capogruppo
del Pdl lughese, non si nasconde l a
realtà di un crollo dei consensi all e
ultime provinciali, un bacino elettorale dove si contano meno 2 .360 voti
rispetto alle comunali di due anni fa ,
e meno 1 .886 sulle regionali del
2010 . Certo: in un quadro nazional e
che segna il passo al Pdl persino a
Milano, bissare il successo del 2009
era praticamente impossibile . Allora ,
fu la stessa Baldinini, candidato sinLaura Baldinin i
daco, a trainare i berluscones verso i
capogruppo PdI Lugo
4.308 voti di preferenza (i suoi personali erano 6.999), che fanno arrossire
i miseri 1 .948 del Pdl 2010 . Per Baldinini, bisogna invertire la rotta : personalismi, candidature sbagliate . Il Pdl per la capogruppo sconta un a
mancanza di radicamento sul territorio . "Avevo già rimarcato in tempi no n
sospetti alcuni rischi ad una gestione della politica locale di questo tipo" ,
ricorda Baldinini, che punta il dito verso un paio di errori sostanziali : un a
campagna elettorale debolissima, con scarsa informazione ai lughesi, inon dati invece dai messaggi elettorali degli avversari . E, non da meno, l'aver
relegato il candidato lughese doc come Giovanni Tampieri, in un collegi o
periferico . Forse - argomenta - sono mancate in lista le persone giuste, ca paci di rappresentare le istanze della gente di Lugo . Candidature per la definizione delle quali il Pdl locale nemmeno è stato coinvolto . "Ma il problema di fondo - insiste Baldinini - è la mancanza di radicamento del par tito sul territorio . Un radicamento su cui si poteva contare ai tempi di For za Italia e che ora si è fatto di nebbia . E' necessario - conclude - che chi
ha il dovere di decidere proceda alla nomina del coordinatore comunale "
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I'd ne perde 1 .477 per Arati,"
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1AVOC
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Ravenna
Il dopo voto Consiglieri: dieci eletti sui ventidue posti disponibili provengono dal Lughes e
I bassoromagnoli suonano la carica in Provinci a
LUGO - Le elezioni segnano una netta af fermazione della Bassa Romagna nel nuovo Consiglio provinciale. Ben dieci, tra i
ventidue posti disponibili, sono per i consiglieri comunali provenienti dal Lughese.
Tra questi, un ulteriore record lo segnano
i consiglieri del Partito democratico : ben
7 sui 13 che la forza di maggioranza si è
aggiudicata. Non certo volti nuovi . Per i l
Pd, come ampiamente previsto, ottiene l o
scranno il segretario provinciale del partito, Alberto Pagani, 40 anni, di Alfonsine.
Con lui salgono a palazzo gli ex consiglieri Tiziana Bandoli, 57 anni, di Bagnacavallo ; e Cristina Federici, 45 anni, d i
Conselice . Tra le new entri, anche ex sin-
Lucian o
Ronchin i
capogruppo
dell'Italia de i
valori a Lugo e
neo consigliere
provinciale ,
papabile pe r
un posto i n
giunta
daci del territorio . Sono Daniele Bassi, 51
anni, ex primo cittadino di Massa Lombarda ; e Paolo Pirazzini, 56 anni, ex trico-
lore di Fusignano . C'è poi posto per Er manno Tani, 53 anni, eletto nel collegio
Lugo e Cotignola, e già assessore nella pri ma giunta Cortesi, con la delega allo
Sport nel comune di Lugo . Infine, ce l'h a
fatta anche Sante Seganti, 6 2
anni, eletto nel collegio di Lu go centro, quello tradizionalmente più vicino al centrode stra, e che invece a questa
tornata regala un'ulteriore affermazione al Pd. Non sono
solo consiglieri del Pd a rappresentare la Romagna occidentale in provincia . Siederà
in Consiglio, infatti, anch e
Secondo Valgimigli, 55 anni ,
eletto nelle fila di Rifondazione Comunista - Comunisti italiani . Lo storico assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lugo, entra a Palazzo con un altro lughese,
Luciano Ronchini, 64 anni ,
unico consigliere per l'Itali a
dei valori. E a Ravenna a Ron chini, che è consigliere comunale a Lugo, potrebbe andare
meglio quello che non gli è
stato possibile a Lugo: strappare un posto nella nuova
giunta di Claudio Casadio. Di
tutt'altra sponda, invece, l'ultimo dei bassoromagnoli eletti in Provincia : è Rudi Capucci, candidato a presidente per Carroccio e
Pdl, che guida il drappello dei 4 leghisti .
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TUnità
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Ravenna
Comunali
20111
Comunali
2006
°~
Camera
%
2008
%
Pd
41,85 L'Ulivo
Di Pietro4t. Valori
3,26 Di Pietro-R. Valori
13
Di Pietro-It Valori
4,4
Sin. Eco!. Ubertà
3,45 Comunisti Italiani
3,5
Sinistra Arcobaleno
3,2
Pri
6,1
Udc
4,0
Pdl
28,5
1,5 . Lega Nord
5,4
49,9 Pd
Feci. dei Verdi
2,0
Rif. Com . - Com. !tal. 2,84 Rif. Comunista
4,
4
Pri
5,09
Mov. 5 Stelle
9,30
Udc
Al
2,00
Pdl
13,31 Alleanza Nazionale
6,2
Forza Italia
14,3
Lega Nord
7,86 Lega Nord
48,5
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laRepubblica
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, AMBIARE
POSSIBILE
EZIO MAURO
INTA dal Pd la corsa per Torino eper. Bo logna, bisogna ancoragiocare ilsecondo
tempo della partita per Napoli e per 14Milano, coi ballottaggi. Madopo quasi vent' anni l a
percezione dei cittadini oggi è che l'Italia abbi a
deciso di voltare pagina, stufa delle bugie, de l
parossismo, dell'estremismo che Silvio Beriusconi ha disseminato a piene mani nella campagna elettorale, spinto dall'ansia per un giudizio popolare non soltanto sul suo governo, m a
sull'insieme della sua avventura politica, Men tre ancora si deve scegliere il sindaco, quel giu dizio c'è stato, e netto . Il Paese vuole cambiare .
Hariscoperto il diritto di credere che il cambia mento è possibile.
E come la riscoperta della politica . Perch é
quel che è mancato in Italia, negli ultimi due an ni, è proprio la politica, nel Paese e nel governo ,
Entrato a Palazzo Chigi con una maggioranz a
parlamentare enorme, il Premier l'ha distrutt a
conlesuemani, confermando nella frattura co n
Fini quell'incapacità di esercitare la leadershi p
che già aveva manifestato nel '94, rompend o
conBossi. Ha cercato di rimediare comperand o
singoli parlamentari in offerta speciale, garantendosi così i numeri per le leggi ad personam ,
confezionate per tagliare prescrizioni e allunga re processi, in modo da sfuggire ai suoi giudici e
all'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge .
IVia oltre i numeri non ha saputo costruire un a
strategia, un'alleanzae sopr attutto uria politica ,
perché non sono in vendita sul mercato .
Il risultato è un Paese non governato, senz a
politica estera, senza credibilità internazionale, con una politica economica che bypassa il
Premier, prigioniero di un mantra che oscill a
tra il negazionismo della crisi e della mancat a
crescita e ilvelie_ itarismo liberista del taglio del le tasse .
SEGUEAPAGINA33
V
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laRepubblica
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CAMBIARE R POSSIBILE
(segue dalla prima pagina)
utta l'energia politica del go verno è stata prosciugata
dall'ossessione giudiziaria
del Cavaliere, chehaprecipi tato e imprigionato due anni di legi slatura nella ricerca della sua salva guardia personale, trasformando l'a buso in privilegio e la difesa di un im putato in affare di Stato . Il risultato è
un cozzo istituzionale tra ipoteri del laRepubblica, sottoposti adunapro va di forza continua, con un'opinio nepubblica sollecitata in una tensio ne permanente, con le categorie pri mordiali dell'amore e dell'odio, del l'amico e del nemico, della congiura ,
della metastasi e dell'eversione .
Non si è inteso bene qual era (e
qual è, ancora) la posta in gioco in
questo test elettorale . Per evitare l a
confermapopolare del suo declino, il
Premier ha tentato il tutto per tutt o
con una spallat anel suo territorio pi ù
simbolico, Milano, dov'è nata la leg genda dell'uomo che si è fatto da sé, e
dunque può ben rifare l'Italia . Se l o
sfondamento fosse riuscito, il Cap o
del governo si sarebbe rivolto al siste ma politico-istituzionale e ai suo i
vertici con una pretesa finale, che già
i suoi araldi_ avevano anticipato : l'a nomalia dei beriusconismo è semplicemente troppo grande per poter
essere risolta, e comunque il consen so popolare l'ha superata e benedet ta. Dunque se ne prenda atto . D'altra
parte il Paese è stanco delle tensioni
e sfibrato dai conflitti . Possono ces sare d'incanto : basta che la democrazia si adegui, che la costituzione si
adatti, che gli i sti tut i di garanzia si su bordinino, accettando cheiiPremie r
sia d efinitivaimente sovraordinato ri spetto ad ogni altro potere, libero d a
ogni controllo, finalmente e felice mente sovrano, al posto del popolo ,
in attesa di assurgere al Quirinale . Il
sistema, stravolto ma infine sedato,
troverebbe così una sua nuova e
deforme coerenza, nel momento i n
cui la biografia del Capo con le sue
necessità diventa fondatrice di un
nuovo ordine .
E a tutto questo cb egli elettori han no detto di no, prima ancora di sce EZIO MAURO
filiere i sindaci, con i ballottaggi ancora aperti . Hanno capito la portata
della sfida, e hanno già saputo rispondere . Dimezzando le preferenze personali di Berlusconi a Milano ,
cancellando (872 voti su un milione
di votanti) quel Lassini che paragonavaimagistrati aibrigatisti co n manifesti poi benedetti direttament e
dal Cavaliere, bocciando al prim o
turno la Moratti col 41,6 per cento ,
fermando la Lega nella sua capitale ,
mandando Pisapia in testa al ballottaggio col 48,1 per cento, adimostra zione che le menzogne, il livore, gl i
attacchi alle persone e il fanatismo
non passano nemmeno tra la borghesia milanese, perché c'è un limite, persino in Italia . Soltanto in questo Paese un candidato sindaco ch e
viene dalla sinistra radicale può esse re accostato al terrorismo - attraverso un falso - e può essere presentat o
come un politico che vuole consegnare il sagrato del Duomo agli "infe deli" . Col risultato che il Paese, final mente, non ci sta.
Che tutto questo sia accaduto a Mi lano è motto importante . Qui, dove si
svolge il processo Mills, gli elettori
stanno scoprendo che il mito fondatore dell'avventura imprenditoriale
e politica berlusconiana è bacato ,
perché la Mondadori è stata acquisita con la truffa, così come il potere
terminale della Prima Repubblica - il
Cafdi Craxi, And reo tti e Porla ni - ave va benedetto l ascalata televisiva . Og gi Milano sembra ribellarsi a quell a
favola e alle suggestioni politiche ch e
ha proiettato sul Paese pervent'anni ,
assicurando riforme, decisionismo ,
semplificazione, cambiamento . L'I talia è bloccata e impantanata, e il
berlusconismo che aveva promess o
di liberarla la tiene prigioniera di in teressi privati, personali e inconfessabili.
Milano è anche il cuore dell'allean za tra la Lega e la destra . E Bossi oggi
deve prendere atto che quell'alleanza non paga, al eli là delle auto blu che
portano i leghisti a Roma a tenere i l
sacco berlusconiano delle leggi a d
personam, a dire in Parlamento sì al la menzogna spaventata del Premier
su Ruby nipote di Mubarak, a tradir e
la fiducia nella legalità della base pa dana, a reggere una politica ideologi ca sull'immigrazione conunPremi_ier
che ha cambiato cinque volte posizione sulla "primavera" dei Paesi
arabi : entrando nei vertici internazionali con una posizione per uscir ne con la posizione opposta, senza
nemmeno aver consultato la Lega.
Ma è il mondo più intimo del berlusconismo, quel partito senza regole; senza autonomia e senza libertà
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che sta scoppiando per il soffoca mento di un carisma autoritario ch e
non ammette il confronto e i distinguo, nell'atrofia vagamente idolatr a
della riduzione del maggior partito
italiano al destino eli uno solo, ne l
vuoto della mancanza di ogni dibattito interno, con gli ex colonnelli ridotti a caporali nei signorsì dell e
comparsale di una televisione militarizzata. Perché non basta più nem meno l'eccesso, l'accumulo, l'abuso ,
laforzatura continua se mancala p o
litica . per fortuna della democrazia,
che di politica ha bisogno .
La politica ha riportato il Pd a l
Nord, dalle cui mappe era stato trop po velocemente cancellato : oggi pesa quanto il Pdl a Milano, ha riconfer mato con Fassino il suo primato aTo fino, ha rieletto il sindaco a Bologna,
porta la destra al ballottaggio a Trie ste . Mentre a Napoli è surclassato d a
De I\'agistris, dopo un percorso di
guerraincomprensibile a chiunque e
suicida per tutti nelle primarie . L a
politica di Bersani, che vuole prim a
di tutto superare non il berlusconismo ma le sue anomalie, sta incominciando a pagare . A costo zero ,
con solo l'impiego di un po' di gene rosità e di preveggenza, un Pd saggi o
oggi completerebbe l'opera nominando Sergio Chiamparino (autor e
di un piccolo miracolo torinese)
coordinatore delle politiche per i l
Nord, utilizzando al meglio un'espe rienza importante e riconosciuta.
Sarebbe un interlocutore sul campo
- d'intesa col leader del partito - per i
leghisti in libera uscita e i moderati i n
cerca d'autore : che oggi trovano ne l
Terzo Polo una forza autonoma da l
berlusconismo, e in grado di regger e
al gioco al massacro scatenato contro Fini .
Soprattutto l'Italia incomincia a
prendere atto che forse sta tramontando l'età del populismo, con il cari sma che soffia là dove il leader vuole ,
inventando partiti e disfacendoli s u
un predellino . Torna la politica, e
non eravamo più abituati . E con l a
politica, toriiaildi ritto di pensarech e
il cambiamento è possibile, perch é
l'Italia non è di Berlusconi .
RIRRODEZIONE RISERVATA
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laRepubblica
Il Carroccio a rimorchio
ILVO DIAMANT I
A "strategia della sineddoche", quest a
volta, non ha funzionato . O meglio : h a
jfunzionato al contrario, La sineddoche, Una parola usata periden tificare la par te perii tutto .
SEGUE APAGINA 15
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(segue dalla prima pagina)
DIO DIAMANT I
VICEVERSA. Milano, Italia : come evocò, perprimo ,
Gad Lerner vent'anni fa . E
viceversa . Oggi : Berlusconi riassunto di Milano . E viceversa . La
guerra personale fra Berlusconi e
i Magistrati e ai Comunisti . Riassunta nella consultazione amministrativa di Milano, E Viceversa .
La strategia della sineddoche, al
primo turno delle amministrative, ha travolto l'inventore, Silvi o
Berlusconi . Insieme alla sua candidata milanese, Letizia Moratti .
E ha annichilito il suo non-partito : il Pdl, Neanche il 29%, a Milano . Un calo di oltre 7 punti rispetto alle Regionali del 2011 .Addirittura 12 rispetto alle precedent i
Comunali del 2006 (considerando insieme Fi e Ari:) . La "strategia
della sineddo che " . Ha proiettato i
suoi effetti all'esterno . Coinvolgendo il suo principale alleato . La
Lega Nord. Fino a ieri anello forte
del Centrodestra . Ora non-si-sapiù . Perché la Lega, a Milano, si è
ferinat a al.10 % . Quasi 5 punti al di
sotto rispetto alle Regionali de l
2010 . Meno che a Bologna . Indubbiamente pachino perlaLega
Padana nella Capitale della Padania.
ilfattoèchelasineddoche milanese, nell a
costruzione diBerlusconi, ha ridotto la realtà a
uno stereotipo banale ,
Con l'esito di scoraggiare una componente ampia degli elettori di centrodestra . E di far sco mp a rire la Lega e i leghisti .
Provo a spiegarmi meglio . Fra i
segreti del successo di Silvio Berlusconi c ' è la capacità di rappresentare una parte del sentimen- A
to del Paese, Trascurata e rimossa
da altri attori politici, soprattutt o
dalla Sinistra . L'individualismo ,
lo spirito imprenditivo, l'insofferenza verso le regole, lo Stato e il
pubblico . Un'etica relativa, intrisa di gallismo e omofobia, Berlusconi ha "rappresentato" tutt o
questo . L'ha messo in scena sui
(suoi) media, Ne è divenuto il
campione esemplare . La Lega
l'ha assecondato . Anche perché ,
in parte, condivide questo retro -
O
laRepubblica
La Lega gregaria
e lo specchio infranto
del berlusconismo
i voto del centrodestr a
Così è stato scora
Berlusconi e Bossi, hanno conquistato Roma . Partendo daMila no . Padrona di Roma e dell'Italia .
Insieme? Qui sta il problema . Per ché lo specchio berlusconiano ,
negli ultimi tempi, si è deformato
in modo rapido e violento, Berlusconi ha ridotto, per intero, la sua
rappresentazione politica e sociale intorno a se stesso, Tutti i
problemi del governo e del Paese :
ridotti ai suoi personali problem i
rizzato il candidato Lassini . Quello che : "fuori le Br dalla Procura d i
Milano!" . Ha occupato la scena
milanese . Ogni lunedì davanti alla Procura, un comizio . Asse condato daunaclaque" grigia° aizzata dalla Santanché . Unapartedell'Italia beriusconiana, però, ha
guardato lo specchio e non si è riconosciuta . Così, la Moratti ha
perso 11 punti percentualirispetto alle precedenti elezioni . Finendo sotto di quasi? punti rispetto a
Pisapia . Lassini, il campione del
neo-berlusconismo aggressivo ,
ha racimolato 800 preferenze .
Ventesimo in graduatoria. Lui ,
Silvio, ha quasi dimezzato le pre ferenze personali rispetto a cinque anni fa (e questavoltanonpo trà accusare i sondaggisti comunisti di aver taroccato i dati sulla
sua popolarità) . Allargando l o
sguardo agli 1 I capoluoghi delle
re ai suoi e lettori che "non c'entra" con gli effetti della crisi? Come spiegare agl i ascoltatori iticaz zati di Radio Padania che è giust o
giustificare le avventure erotich e
del Pre sidente del Consiglio? E as secondarne le battaglie per una
giustizia giusta (per se stesso) ?
Difficile . Così, anche così si spiega
il risultato deludente della Lega in
queste elezioni. Non solo a Mila no, Un po' dovunque . Non tanto
in termini. di amministrazion i
conquistate o perse . In. 4. 0 dei 49
comuni maggiori (di 15 mila abi tanti) del Nord in cui è presente si
va al ballottaggio .IvIa di peso elet torale .LaLegaèscesainmisurasignificativa, rispetto a un anno fa .
Quasi dovunque . In 9 capoluoghi
di provincia su 11 . Unica vera ec cezione : Bologna, dove però presentava il candidato sindaco del la coalizione, Il che evocai 'ombra
inquietante del passato . La Lega
fluttuante, che passa dal ]0% al
3%, nel corso degli anni Novanta .
Dopo il 1996 . E negli anni 2000 ri sale . Faticosamente, Al 4% ne l
2006 . Per impennarsi, dopo il
2008 e fino al 2010. Quando supe ra il 10% . E tocca il 12%, secondo i
Regioni del nord dove si è votato ,
il Pdl ha perduto dappertutto rispetto alle Regionali del 201 1
(unica eccezione Novara) e,inmi sura ancor più ampia, rispetto al le Comunali del 2011 . Insomma ,
Berlusconi è andato troppo oltre ,
11 suo specchio, ieri, rifletteva, i n
parte, ilsentimento popolare . Og gi invece riflette solo i suoi inte ressi . Ma lui non se n' è accorto .
Continua a considerarlo e a con -
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sondaggi degliultimi mesi, La Le ga fluttuante . Radicata, dal punt o
di vista organizzativo e dell'elettorato "fedele", sale e scende sul la spinta degli elettori "infedeli" .
Che la scelgono e la usano in base
ai momenti, Per rivendicare ei o
protestare, Perché è il sindacat o
del Nord e delle province produttive . Il partito del federaiismo che
garantisce meno tasse, più servi zi, risorse e poteri. Non il contrario, come si comincia a temere . D i
certo non è votata per difendere
Silvio, i suoiinteressi, le sue batta glie personali con i magistrati .
Per questo il futuro della coali zione è difficile da decifrare . Perché Berlusconi, ormai, è prigioniero della propria sindrome autistica . Perché la Lega, senza Berlusconi, rischia di ritrovarsi fuori
gioco . Lontana da Roma. Impro duttiva, Un amplificatore dei disagi e del malessere che finisce a i
margini della scena politica . Per ché insieme a Silvio rischia di ap parire schiava di Roma, alleata del
Sud (unica zona dove il Pdl abbia
mantenuto i suoi consensi) . E po i
è difficile fare la Lega "responsabile" . D'altronde, oggi, fare i "re-
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laRepubblica
18/05/2011
Bersani : "B erlusconi vada a casa
e se sarà crisi la sfrada è il voto "
"Premiershi? Io ci sono ".Applauso dei big delpartito
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GIOVANNA CASADI O
ROMA—«Dopolascoppolach e
hanno preso, se Pdl e Lega no n
sono in grado di affrontare ipro biemi del paese vadano a casa».
E, per essere ancora più chiari ,
se la maggioranza è sfumata co me appare, visto che «non reggono fino a12013, l'unica strad a
sono le elezioni». Pier Luigi Ber sani ritaglia per sé e per il Pd il
ruolo di attaccante . Immagina
in realtàunpartito che siau_npo '
Dei Piero e un po' Bettega, du e
fuorictasse, acentroca : poeall'attacco, generosi ed efficaci .
Giornata di soddisfazioni per il
segretario . Lo accolgono gli ap plausi di una piccola fola aIlin gresso della sede del partito a
Roma . Dentro, nel coordina mento riunito sul risultato elet torale, si alza Walter Veltroni, il
leader della minoranza (che
aveva parlato di verifica intern a
se il voto amministrativo fosse
stato un fiop) e dice : «Non serve
nessun dibattito perché condividiamo e ciim p egniarno . Serve
un applauso» .Applaudito quin di dagli altri leader.
Unità sull'onda della vittoria.
Alla destra che parla di «sostari ziale pareggio», Bersani rispon de: «Me larido, me iardo di gu sto . . .» . Mai coordinamento de l
Pd é stato così b reve (35 m imati) ,
mai tanta compattezza . Ma il Pd
sa che la partita è cruciale . Il se gretario chiede le dimissioni di
Berlusconi: «Doveva dimettersi
già da tempo, invece di andare a
rubacchiare voti, L'un ica strad a
che vedo - alzai ttiro -- sono Ie ele zioni» . Però non vuole neppure
caricare i ballottaggi come fos sero «l'ora x» della politica na zionale . D'altra parte il vento è
cambiato e «non calerà, quest o
é stato solo ilprimo colpo», Clifa
\m\ nament \ è
Muovo hm ma
avveAc non
sespetarLo
eco Massimo D'Alema: «Messaggio chiarissimo, ilpaesev co le qualcosa di nuovo» . Torna
sull'argomento premiership :
«Io ci sono rara non mi mett o da vanti ai programmi e alla coali zione» .
Non mancano le ombre nell a
giornata post elettorale del Pd, a
cominciare dalla sconfitta bruciante di Morcone a Napoli e
dalla falla di voti democratici in
Calabria, A Napoli comunque,
ora . è il momento di lavorare pe r
De Magistris, poi si affronteran no i «serissimi problemi» . Pan cia a terra per vincere i ballottaggi . No a chi continua a dire
che la fotografia uscita dalle ur ne è quella di un Pd "ostaggio "
del radicalismo di Vendola e d i
Di Pietro, v'ero che Pisapia aMi lano eZedda aCagl iarisono due
assi rilessi in campo da \Tendola
e che si sono imposti con le pri marie, però -elenca Bersani -« in
35 città dove andiamo al ballot taggio 28 candidati sono del Pd ,
non siamo ostaggio degli estre misti» ._ n partito spina dorsale
Al sindaco uscente di Torino,
Sergio t hiamp arino propone d i
entrare subito nel coordina mento delpartito epoi ci sarà un
\\\\\\\\\\\\\
incarico preciso. Coordinatore
delle politiche per il Nord? «Pri ma ne parlo con lui e poi lo an nuncio», fa sapere Bersani .
" Provoca" più volte la Lega :
«Dov'è finita la Lega di una voi ta? QuestaLegaberlusconiana a
Roma e leghista a casa, doveva?
Non si può stare con il piede in
due scarpe . Anche se ora - pre vede -tini patniucceranClole co se Berlusconi e Bossi» .
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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Ferrero: noi oscurati dai media
ma valiamo come Sinistra e Libertà
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ROMA — «Nonostante la censura mediatica di col siam o
stati oggetto, la Federazione della Sinistra cresce nelle elezioni amministrative . Nelle elezioni provinciali, la somm a
d ei voti def Ieforze chefanno parte della Federazione dà luogo ad un risultato dal 4,1 % : una crescita netta sia rispett o
alle elezioni europee (3,5%) che rispetto alle elezioni regionali (3,4%), Un risultato percentuale identico a quello di Se i
(4,1 % pure loro)» . Così il segretario del Frc Paolo Ferrero :
«Esce confermata lavaiditàdellanostra proposta politica» .
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di un centro sinistra ape do, Tut
tavia la questione delle alleanz e
resta da sbrogliare . Il segretari o
nonvuole cadere «nelpohtichese». Rilancia il Nuovo Ulivo e
spiega che è uno schema ma ce
ne possono essere altri e che co munque nonrincorreràné\ endola né Casini. Teppe fioron i
segnata che la questione esiste.
Ora serve però rimboccarsi l e
maniche . E far giocare la squadra coni suoi elementi migliori .
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press L.IfE
laRepubblica
18/05/2011
Il leader del Movimento 5 Stelle : messa in crisi la politica
Grillo si gode l'exploit
"Destra e sinistra uguali
non daremo appoggi"
WANDA VALLI
GENOVA — Per lui, Beppe Gril lo, destra e lini strapari sono . An z,i, di più «sono la stessa cosa» .
Milano compresa, dove che sia
eletto sindaco Giuliano Pisapia
oppure Letizia lvloratti, non
cambia il fatto che «sull'Exp ò
useranno milioni di metri cubi d i
cemento», E lui, il comico geno vese che siritrova, suo malgrado ,
leader politico dei "Moviment o
5 Stelle", rivelazione del vot o
amministrativo, lui che si è con cesso il lusso di dare un pugno in
faccia alla politica tradizionale ,
taglia corto : «Non ci aggreghiamo con nessuno». Punto e capo .
Lo scrive e lo dice sul suo blog ,
da Parigi dove Grillo è andato a
un convegno sull'acqua pubblica e per il debutto francese de l
suo spettacolo . Poi, sullo sfond o
di lvlontmartre, tanto per esser e
ancora più chiaro aggiunge :
«Noi non siamo né a destra né a
sinistra, noi abbiamo messo in
crisi questa politica fumosa, no i
siamo andati oltre», Oltre e
avanti, aveva confidato agli ami ci più cari la sera stessa della vit toria,Aloro aveva spiegato la sua
idea, il suo progetto : la vecchia
politica andrà a disgregarsi pe r
far posto alla nuova, lui continuerà a battersi per far posto ai
giovani, «perché sta a loro il
compito di controllare quello
che fanno nei consigli comunali
e regionali» . P. felicissimo, Grillo,
ammette che, sotto il cielo di
Francia, «tutta sembraunpo ' offuscato», ma lui è lì con ii computer che gli sforna i dati della
vittoria . Racconta: «Stavo leggendo un po' di cose, abbiam o
fatto una roba, unarobaincredibile» .
Questo è senz'altro vero : le ci fre segnalano che il "Moviment o
5 stelle" ha guadagnato 93 mila
elettori, che in 11 città su 13 al
Nord si prende il gusto, "la soddisfa", come avrebbe dett o
quando era un ragazzo, dibatte re 1'Udc . Rispetto alle regionali
U 15 pe r
o opra e Ravenn a
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Roba
a, \ sue.
~c. '
del 2010 i "grilini" conquistan o
26 mila voti in più che, in percentuale fa più 39 per cento . Di ce Grillo : «Adesso nasce un nuo vo scenario, ma io vi voglio dar e
un po' di dati, perché è straordinario» . E poi giù a elencare : qua siii l0 percento aBologna e a Ra verina, il 15 a Ri mini, il5 a Torino ,
il 9 a Savona, «aVarese siamo en trati con un consigliere e uno an che a Bovolone» . C'è un'unica
pecca nel cursus honorem, il ca so Napoli: «Lì non ce l'abbiamo
fatta, ma sappiamo ilperché» . La
colpaè «di ex amici erete che no n
c'è, voto di scambio, è molto pi ù
difficile» . L'affondo contro il
candidato di ldv e Federazione
de lÈa s inistra, Lui giDe Magis tris ,
è netto . Perché "i grillini", lo h m no sempre considerato un amico, lo hanno aiutato, e proprio a
Napoli non hanno raccolto frutti. Ma che importa per il comico blogger, leader di una politica
che vuole azzerare? «Adesso na sceunnuovo scenario», garantisce ai suoi, quale non si capisce
bene, almeno in tutti i dettagli .
L'imperativo categorico per i
candidati eletti è uno : devon o
essere «i terminali di un sociali
network, dei cittadini e della re te», con una mission : trasformarsi in «sentinella» anzi in «di sinfettante» e «metter fuori tutti
i documenti pubblici» . I commenti piovono a valanga, i "gril
lini" entusiasti promettono che
mai e poi mai si piegheranno e
aiuteranno i candidati della politica altra, q uella dei partiti, che
spendono milioni nelle campagne elettorali e non cambian o
«una legge elettorale che fa
schifo» . I Movimenti a 5 stelle, i
costi l'hanno ridotti, per ognivo to abbiamo speso 50 centesim o
di euro, garantisce Grillo . Po i
conclude «così si fa, se togli i sol di, la politica diventa qualcosa di
brillante, appassionato, onesto» .A lui e ai ragazzi dei meet up
piace pensarla così.
-
© RIPRODUZIONE RISERVAI A
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press L.IfE
18/05/2011
laRepubblica
I veltroniani aprono al leader p d
"Può guidare lui il centrosinistra"
Prudi: "Partito resuscitato, oraprimarie sempre "
GOFFREDO DE I'RGBIS
ROMA ----Adesso Pier Luigi Bersani ci crede di più, «IO Ci SOLI O »
aveva detto prima del voto parlando della candidatura a Palazzo Chigi.. «lo ci sono», ha ripetut o
ieri . Sempre con la premessa :
«Prima viene il progetto» . Ma d a
lunedi sera si può cominciare a
lavorare davvero sulla definizione del leader del centrosinistra, i l
tassello che mancaadefinireL'alternativa a B erlusconi. B ersani s a
ora di poter contare su un partit o
unito negli obiettivi e intorno al
segretario . L'applauso che ha seguito la sua relazione alla riunione dei big, di solito covo di veleni
e recriminazioni personali, ha riconosciuto la sua leadership, l a
scelta di un dirigente che rappresenta tutti . E se il Pd corre compatto come raramente gli è successo nella sue breve storia è gi à
un passo avanti enorme verso l a
candidatura di Bersani .
Le parole di un veltronian o
molto ascoltato come Giorgi o
Topini sono illuminanti: «Dopo il
voto, chi guida la carrozza, cio è
Bersani, può ambire a guidare
tutto il centrosinistra» . E un via lib era in piena regola, peraltro mo tivato con un' analisi approfondi-
ta : «La riflessione che Veltroni ha
auspicato è ancora più urgente e
sarà finalmente libera da retro pensieri . Niente di personale,
nessuna ambizione, nessunalotta dipotere . C' è un segretario pienamente insella e conlalegittim a
ambizione di p oter correre p er
Palazzo Chigi» . Male questionirimangono aperte : «Come trasformare l'esperienza di Milano in
un'alternativa credibile a livell o
nazionale— elenca Tali in L o
stato drammatico del centrosinistra al Sud e non solo a Napoli .
L'attrazione delPartito democratico per un elettorato più largo e
trasversale» .
Il buon clima che si respira in
casa democratica è testimoniat o
da molti passaggi . Dicono che
l'applauso alla fine del caminett o
sia stato lanciato da Franco Mari ni . Ma per qualcuno sarebbe stato lo stesso Veltroni a dare il "la" .
«Mi ha fatto piacere che Bersan i
abbia riconosciuto l'impegno d i
tutti in campagna elettorale.
andata proprio coSi», racconta
l'ex segretario . Anche Roman o
Prodi ha cambiato velocement e
idea sulla morte dell'Ulivo . «Avevo detto che non c'era più, or a
possiamo dire che è resuscitato» ,
spiega il Professore in partenz a
per un altro tour accademico . La
sua linea per la scalata al govern o
è quella «dell'alleanza ampia .
Certo comporta delle difficoltà .
Ma non ci sono altre strade . E do ve ci si è affidati alle primarie gl i
sforzi sono stati premiati», sotto linea .
Sulle primarie Bersani ha rott o
gli indugi. Sono lo strumento per
vincere a livello locale e lo saranno anche a livello nazionale. Bersani si sbilancia. Non frena più .
Tanti altri segnali dicono che il se-
con CashtI pe r
leader deIPUdo
\~\SSe e\M
gretario si prepara a marcare l a
sua sfida per Palazzo Chigi dopo il
ballottaggio . Un concorrente fo rte per la premiership verrà subit o
valorizzato dentro al Pd . Perché
se lo merita e perché va coinvolt o
nella scelta finale su Bersani. E
Sergio Chiainparino . Ieri il segretario ha spiegato che «il meccanismo bipolare è entrato nel sentimento comune della gente . I l
Terzo polo, in questo quadro ,
sconta qualche difficoltà», Bipo larismo significa inevitabile personalizzazione . «Declinata» in
maniera diversa dal berlusconisnio, precisa Bersani . Ma tant'è.
C'è da aviareunacampagnasulla persona anche per fronteggia re la corsa di Vendola, partito d a
tempo alla caccia delta leadership del centrosinistra e pronto a
sfruttare l'eventuale successo finale di Pisapia. Oggi l'offerta della candidatura a Pier Ferdinand o
Casini in cambio di un'alleanz a
tra progressisti e centristi appar e
piùsfocataali'orizzonte . Semma i
ha ripreso a girare la voce d i
un'intesa con il leader dell'Udc,
raggiuntapersonalmentedaBersani, su atre basi. A C asini. la pro spettiva di un'ascesa al Quirinale,
al segretario del Pd Palazzo Cingi.
E una suggestione prematura.
Ma il lavoro per il dopo Berlusco ni è cominciato .
"PD TRA BETTEGA
E DEL PIERO"
Un Pd a metà, "tra
Bettega e Del Piero" ,
Bersani usa un paragone calcistico per delineare il ruolo che il P d
si darà nelle alleanze :
una sorta di regista, m a
con il guizzo del gol .
R PRODU%IONF RISERVATA
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press L.IfE
18/05/2011
laRepubblica
"Mani libere nei ballottaggi"
ma Fini perde altri pezz i
Urso e Ronchi: "Mai conPisapia eP/dv „
CARMELO LOPAPA
ROMA — Passa la linea delle ma -
nilibere .Fini, Casinie Rutellil' annunceranno oggi al termine del
vertice in programma coi due
candidati sindaci di Milan o
(Mali.fr edi. Pali-neri) e Napoli (Rai mondo Pasquino) . Passa la line a
del «nessun aiuto al beriusconislno al tramonto» . E chi si muoverà diversamente, sarà considerato fuori da Fli, è il messaggio al l'indirizzo di Andrea Ronchi e
Adolfo Urso già schierati con Mo ratti e Lettieri.
I due non si scompongono ,
confermano la loro «coerenza »
col centrodestra, anche a costo di
essere fuori da Fui . Potrebbero se guirli, fuori dai gruppi parlamentari, Giuseppe Scalfa alla Camer a
e Mario Baldassarri (più combattuto) al Senato . La Russa lascia in tendere di avere appuntament o
coni due domani aMilano , Gli interessati smentiscono . Ma il quadro ormai s3. va ricomponendo al l'ombra del Pdl .
«Noi fuori da Fli? Sono i dirigenti che hanno tradito il progetto originario — spiega l'ex mini stro Ronchi a fine giornata—I risultati elettorali che hanno raccolto sono devastanti, da prefiss o
telefonico, in giro per l'Italia» .
Non è più dirigente del partito d i
Fini, dunque? «Io sono Andre a
Ronchi, mi sono dimesso da ministro per coerenza con le mie
idee e per la stessa coerenza oggi
vado per la mia strada, che è quella del centrodestra, sostenendo la
Moratti . Non potrei mai stare co n
Pisapia o D e Magistris» . E conclude : «oggi occorre chiarezza, l a
storia delle mani libere è inaccettabile, come lo è un fantomatic o
Nolo terzo o una scelta fasciocomunista. Non accetto lezioni da
S`e\ge::etr \ %desge
chi ha ottenuto l'uno o il tre pe r
cento, quando non meno . Preferisco rendere conto alle centinai a
di elettori che in queste ore sostengono la mia, di scelta», Che è
identica a quella annunciata a l
Tg2 della sera da Adolfo Urso :
«Siamo di centrodestra, sosteniamo i candidati di centrodestra a i
ballottaggi» . D'altronde, sembra
che in Campania anche il dirigente Udc Ciriaco De Mita e i suoi fe delissimi non ne vogliano sentire
diDeMagistris . «Ognun.oha isuo
iDeMta,lmnouèddi
pensiero politico complesso »
commenta sarcastico Fabio Granata a proposito dell'uscita quas i
scontata di Ronchi e Urso . La parola d'ordine tuttavia in Fli è evitare l'espulsione e gli eventuali
imbarazzanti paragoni co n
quanto accaduto un anno fa,
Il dibattito, nei lungo vertic e
convocato da Fini. in mattinata
con Bocchino, Della Jedova,Eriguglio, Perina, Granata, Menia è
acceso, sui ballottaggi. Nel chius o
della presidenza sembra prevale re la linea di Briguglio e di Grana ta, di chi sostiene che bisognerebbe schierarsi, presentare una
piattaforma e perfino entrare in
giunta con Pisapia e De Magistris .
Il presidente della Camera spiega
ai suoi che «il dato politico di rilie vo è aver contribuito alla crisi del
blocco beriusconiano» : ora bisogna attenersi alla linea terzista del
nuovo polo, «che è un ombrello
ma anche una gabbia», Ma non si
può fare diversamente, dice, Casini avrebbe difficoltà a tenere
1'Udc campano in trincea con De
Magistris . Dibattito che si farà an -
cora più acceso qualche ora dop o
quando Bocchino riunisce la segreteria politica composta da dirigenti non parlamentari. L'assemblea si spacca, gli uomini di
Urso vorrebbero aiutare i candidati Pdl . Poi il documento salo manico .in attesa delve'alce dioggi, Casini conferma l'indirizzo :
«Gli elettori sono maggiorenni e
vaccinati e non hanno biso pio di
"Bigiami" per il voto . Ognun o
farà la sua scelta», E aVerdml che
ironizza sui loro voti, replica che
«sefossiinluimipreoccupereip e r
il Peli : noi arriviamo a17, vuoi dire
che alle politiche valiamo il I 0 ,> .
o RiPRCDUZ .ONE RISERVATA
LO STRAPPO DI RONCH I
"Fil ha raccolt o
risultati devastanti, d a
prefisso telefonico ,
Inaccettabili le scelt e
terziste .lo resto
coerente con le
mie idee e dunque co i
centrodestra "
L'ANNUNICIO Eli URS O
"Sono di centrodestra
e a Milano sostengo l a
Moratti" dice al Tg 2
Urso . Che smentisce
invece (come Ronchi )
un incontro imminent e
con La Russa. Ma i
due sono fuori Fli
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"Nt.i iihs noi ba., oHamn.
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press UnE
18/05/2011
laRepubblica
a
Quei cantieri che distruggono
le sorgenti dell'Appennino
A un mese dal referendum sulla gestione dell' oro blu, ecco la storia di un paradiso che rischia il collasso
Prima la Tav, poi la Variante, infine un maxi parco eolico, E nascono nuovi acquedotti che nessuno vuol e
PAOLO RUM1 Z
ttenti, oggi nessun
titolare di acque li bere è al sicuro . C' è
sempre qualcuno
:.:::.. .che la pensa altri menti e può sfrattarti per render ti dipendente dalla "tubocrazia "
centralizzata . Questa, per esem pio, è la storia di due giovani, Cristiano e Silvia, che decidono di
stabilirsi in montagna, trovan o
una valle di sogno inAppennin o
(comune di Firenzuola, Toscana), si fanno la loro casetta e s i
conquistano laloro acqua di fon te . purissima, in alleanza con al tri abitanti. Posto fuori dal mon do, in mezzo a oasi comunitari e
dove nidifica il falco pellegrino e
si aggira il gatto selvatico. Terre no di fuga di chi non ne può pi ù
della città e del rumore .
Ma un bel giorno, sul monte
Faggiola da cui sgorgano le sor genti, compare un anemometro .
Ci vuole poco a capire: c'è un
progetto di centrale eolica. Ma
nessuno sa nulla
nei paesi di Conia le e Titoli, alimenta ti dalle stesse ac que. Cristiano Ta rantino e Silvi a
Paolibi sono gli ul timi arrivati lassù ,
ma sono di città, usano interne t
e mangiano la foglia. Sanno che
Firenzuola è il territorio appen ninico più violentato d'Italia .
Una ventina di cave, il bucan e
della Tav Bologna-Firenze, u n a
mega-discarica e la variante di
valico dell'autostrada . Tutti la vori che hanno portato soldi al
Comune ma hanno ucciso deci ne di sorgenti millenarie, come
quella dell' abb azia di Moscheta ,
e disseccato l'alveo di torrenti .
Scoprono un progetto di impianto industriale che cambierebbe i connotati a uno degli ultimi paradisi dello spazio toscoemiliano. Nove rotori di 125 metri, piantati sopra la valle perdu ta, a400 metri dallaloro casa, con
pali di fondazione di venti metr i
che schiaccerebbero il terren o
facendo morire le fonti. Non basta : alcune pale ruoterebber o
soprala strada di crinale, con pe ricolo grave per i passanti . L'impianto è ancorasottoposto aesame di impatto ambientale ma la
"Infrastrutture spa" di Milan o
paga già un affitto 170 mila eur o
l'anno per l'uso dell'area e un
pezzo di bosco è già stato abbattuto.
Qualche mese fa Cris e Luci a
vanno dal sindaco, Claudi o
Scarpelli, e manifestano allarme . "Che problema c' è?" replica
lui, "Se intercettiamo l'acqua, vi
portiamo su il nostro acquedotto" . Nostro di chi? Della municipalizzata emiliana "Hera" ch e
porta l' acqua amezzo Mugello. I l
"noi" è autorizzato, perché Scarpelli è dipendente della società.
Lavora per gli acquedotti emiliani. Firenzuola e Hera sono d a
tempo la stessa cosa. E l'impianto eolico è uno strumento utile a
smantellare le ultime acque libe re per consegnarle ai padroni di
pianura, come vorrebbe la legg e
T re monti, qu ella ch e ha scatenato il referendum . Non contro i l
privato, ma contro il grosso (co i
padrini giusti) che si mangia il
piccolo indipendente .
Il tam-tam si mette a rullare e
qualcuno sale a vedere . Si scopre
che nel solo comune di Firenzuola sono in incubazione nov e
centrali eoliche . La gente si sente gabbata, fonda comitati, e l a
valle perduta diventapunto di ri ferimento della lotta. Emiliano
Vizzi, uno che è scappato lass ù
daLivorno con mo glie e figli: «Ho
investito tutto in questa scommessa, e ora rischio di non pote r
più rivendere la casa» .Anche lui,
come Lucia e Cristiano, non h a
alternativa alla resistenza. A
Claudio Magliulo, freelance toscano, il sindaco spiega che le
pale servono a finanziare acque dotti e ripetitori di cellulari, o
spalare la neve proprio lì sotto i l
remoto monte Faggiola. Dice:
«Come glielo portò lassù l'acquedotto senza soldi?» . Non
conta che lassù l'acqua ce l'abbiano già, e che i ripetitori sian o
già stati richiesti a una societ à
privata dai montanari. Non conta che la gente non voglia altr a
acqua e nemmeno le pale . Firen zuola vuole soldi, anche se, con
tutti quei cantieri aperti, è uno
dei comuni più "compensati "
d'Italia .
Temporali verso la alta, bosco in movimento . Lucia racconta preparando una pasta al
ragù . «Abbiamo saputo della cosa per sbaglio, da un volantino
bagnato trovato per terra . Lanciava l'allarme per la valle . E
quando abbiamo cercato di capire, ci è stato detto che sì, un'as semblea era già avventi ta, un anno prima a Firenzuola . Ma i diretti interessati, i 250 abitanti
della nostra zona, non erano stati al vertiti» .
«Non siamo contro l'eolico ,
solo contro impianti che distruggono il paesaggio» dice Cristiano e mi fa sentire come cant a
la sua fonte sopra casa . E notte,
ha appena piovuto e sono tornate le stelle tra i vapori del bosco
che respira . «Lo senti l'assiolo? »
dice. Cris studia per diventare
veterinario e intanto fala guardi a
ambientale nei parchi. E adesso ?
I valligiani sono risoluti a combattere . Con l'aiuto di organizzazioni di città, hanno trovato
tutti i punti deboli del progetto e
si mettono di traverso per difendere le loro acque . «Vendiamo
tutto?» chiede ogni tanto Cris . E
Lucia gli risponde : «Non se ne
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parla, abbiamo speso tutto pe r
venire qui» .
Non andate in montagna in
cerca di paradisi . Vi staneranno .
Può succedere come per le piantagioni di ananas in Africa. U n
giorno arriva un emissario be n
fornito di soldi (lo "sviluppato re") e parla solo coi poteri locali,
scegliendo quelli più indebitati.
L'ornino ben vestito con la valigetta fa capo a società convertic i
inaccessibili, porta progetti all a
buona buttati lì per su b orn are gl i
indigeni. Se ti opponi ti scoraggiano in tutti i modi. E così ch e
oggi muoiono le acque italiane .
Chiedo : ma che fa il Club Alpino? Sono 400 mila soci in tutt a
Italia . Ma il Cai tace . Si occupa d i
pareti da scalare . Per questo AndreaBenati, socio del Club aBologna e amico dei Tarantino, h a
dato le dimissioni per protesta .
« Che bello, senti dire, andiamo a
vedere il paesaggio eolico . Ma sì,
organizzano gite sull'energi a
pulita : E allora è ovvio che qual cuno si senta preso in giro».
RPRODUZONE RISERVAIA
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18/05/2011
laRepubblica
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italiani che non hanno
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