L`altra faccetta della medaglia
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L`altra faccetta della medaglia
Primo piano DOPO IL VOTO, LA NUOVA GEOGRAFIA POLITICOAMMINISTRATIVA DEL SALENTO 13 febbraio 2010 A cura della redazione pag. 7 1 Poggiardo IL NEO SINDACO COLAFATI: “ADESSO È DAVVERO TEMPO DI CAMBIARE” Alessandro Chizzini pag. 14 Settimanale d’informazione del Salento Anno X n. 411 21.05.2011 PRIMO PIANO Da 90 a 20 anni: dietrofront del Governo sulle concessioni demaniali pag. 8 Mauro Bortone LECCE Al via i test antidroga per gli amministratori di Palazzo Carafa Barbara Politi pag. 10 NARDÒ L’altra faccetta della medaglia ^äÅìåá=ÖÉåáíçêá=Ü~ååç=ã~ä=ÇáÖÉêáíç=ä~=éêÉëÉåò~=Çá= c~ÅÅÉíí~=åÉê~I=ã~êÅÉíí~=Åçäçåá~äÉ=ÇÉä=sÉåíÉååáçI=áåëÉêáí~=åÉä=ë~ÖÖáç=Çá ÑáåÉ=~ååç=çêÖ~åáòò~íç=Ç~ääÉ=j~êÅÉääáåÉ=Çá=iÉÅÅÉK=kÉää~=ëíçêá~=áí~äá~å~=Å~åí~í~I=èìÉëí~=èìÉêÉääÉ êìÄ~=Åçë±=ä~=ëÅÉå~=~á=Ä~ãÄáåáK jÉåíêÉ= ä~= ëçÅáÉí¶= ëá= áåíÉêêçÖ~= ëìää~= îáÅÉåÇ~I= dá~ååá= açååçI= çêÇáå~êáç= Çá= píçêá~= ÅçåíÉãéçê~åÉ~= éêÉëëç= äÛråáîÉêëáí¶= ÇÉä p~äÉåíçI= áåíÉêîáÉåÉ= Çìê~ãÉåíÉ= E_~ëí~= Åçå= äÉ= ÅÉåëìêÉ= ëíçêáÅÜÉÒF= É= äÛÉñ= ÇáÑÉåëçêÉ= ÅáîáÅç= ÇÉää~= mêçîáåÅá~I= dá~Åáåíç= rêëçI áåÅçê~ÖÖá~=ä~=éêÉëáÇÉ=ÇÉääÛáëíáíìíç=~=éêçëÉÖìáêÉ=Åçå=ä~=ëì~=~ííáîáí¶=ÇáÇ~ííáÅ~=êÉëí~åÇç=äçåí~å~=Ç~ääÉ=éçäÉãáÅÜÉ= Antonella Bruno e Marcello Risi pronti per la sfida finale del ballottaggio Daniele Greco pag. 22 21 maggio 2011 2 OPINIONI 21 maggio 2011 Editoriale 3 fä=íêáçåÑç=ÇÉÖäá=Éêçá Amministrative o politiche? di Giovanni Nuzzo Le elezioni amministrative che si sono svolte nel nostro Paese ormai vengono chiamate “politiche” per il mini test elettorale. Un voto che ha dato una spallata a Berlusconi, anche se resiste poiché la partita non si è ancora conclusa, restando in piedi la sfida dei ballottaggi. Il centrosinistra sorride a livello nazionale, mentre la maggioranza di Governo decide di non pronunciarsi attendendo il responso delle urne della prossima settimana per capire cosa succederà. Il clima comunque resta teso. Anche in Puglia è difficile tirare un bilancio della tornata elettorale. Occorre attendere un’altra settimana per dire l’ultima parola su chi ha davvero vinto. Nel Salento si tirano le somme sullo stato di salute della politica, all’indomani del voto amministrativo. C’è chi esprime soddisfazione per il risultato del centrodestra confermato nella maggioranza in diversi Comuni, c’è chi grida al grande successo dei Giovani Democratici salentini, che con i loro “candidati-matricole” portano a casa un buon risultato. Al di là dei numeri o delle percentuali, i cittadini attendono dagli eletti un maggiore senso di responsabilità, un nuovo stile di fare politica, più correttezza, spirito democratico e partecipazione nelle scelte. Basta con gli sprechi, privilegi assurdi, ma attuazione di programmi concreti e idee sbandierate sui palchi, impegno quotidiano a favore delle comunità per uscire dalla crisi che attanaglia piccoli e grandi Comuni. Il dovere di attuare scelte di sviluppo per la valorizzazione del territorio cercando di rafforzare il senso di identità e di appartenenza. Il tutto per far crescere la qualità della vita dei cittadini e con l’impegno di molti giovani migliorare la società civile. È giunta l’ora di rimboccarsi le maniche, questo chiedono gli elettori. råÛáãã~ÖáåÉ=ÅÜÉ=î~äÉ=éáª=Çá=ãáääÉ=é~êçäÉW=áä=êáíçêåç=áå=Åáíí¶=ÇÉá=ÖáçÅ~íçêá=É=ÇÉääç=ëí~ÑÑ ÇÉää~=ëèì~Çê~=ÇÉä=iÉÅÅÉI=Ççéç=ä~=îáííçêá~=Çá=ë~Ä~íç=ëÅçêëç=~=_~êá=ÅÜÉ=Ö~ê~åíáëÅÉ=~ä=iÉÅJ ÅÉ=ä~=éÉêã~åÉåò~=áå=ëÉêáÉ=^K=ìåÛÉëéäçëáçåÉ=Çá=Éåíìëá~ëãç=É=Öáçá~=Ç~=é~êíÉ=Çá=íáÑçëá=É ëÉãéäáÅá=Åáíí~ÇáåáI=ÅÜÉ=Ü~ååç=íêáÄìí~íç=áä=Öáìëíç=íêáçåÑç=~á=äçêç=ÄÉåá~ãáåáK=^ééìåí~ãÉåíç ~ÇÉëëç=~=ÇçãÉåáÅ~=éêçëëáã~=Åçå=ä~=Öê~åÇÉ=ÑÉëí~=Çá=ÅçåÅäìëáçåÉ=ÇÉä=Å~ãéáçå~íçK= La lettera Gentile direttore, posso esprimere tutta la mia indignazione, quale cittadina italiano che s’impegna nel lavoro, facendo sacrifici per risparmiare e pagare le tasse? È assurdo vedere quanto spreco di danaro pubblico per gestire elezioni amministrative e referendum separatamente: non sarebbe stato più opportuno riunire là dove si poteva tutte e due le consultazioni? Per non parlare poi dell’informazione, che ovviamente fa acqua da tutte le parti relativamente al referendum, ma che impazza sulle reti televisive e la stampa per ciò che riguarda i risultati delle amministrative. Sono stufa e nauseata di questo comportamento: la vecchia pensionata che deve centellinare sulla sua pensione per acquistare un etto di prosciutto; nauseati di non poter avere le cure necessarie a livello sanitario e sentire anche che se si paga il ticket le analisi le facciamo subito, altrimenti se siamo una “fascia protetta” dobbiamo metterci in fila, per- ché i laboratori hanno finito il budget assegnato dalla Regione Puglia. Ricordiamoci che le persone in difficoltà sono le stesse che si recano a votare, e sono le stesse che hanno diritto ad una informazione congrua, per poter esprimere il loro voto, e, vedere che si sprecano cifre come 300mila euro per una consultazione referendaria che si sta cercando di far passare in sordina, ovviamente per favorire i interessi particolari. Lettera firmata - Galatina La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla Gesù disse ai suoi discepoli: “Vado a prepararvi un posto. Quando l’avrò preparato, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi”. “Il Signore risorto, salito al cielo, siede alla destra del Padre”: così professiamo ogni domenica nella recita del Credo. Cristo non sta da solo nella gloria del Padre, ma pensa a tutti noi e assicura i suoi discepoli di essere andato a prepararci il posto. Apre il cuore alla speranza questo Vangelo dell’Aldilà: non tutto comincia qui e non tutto finisce qui! È vero questo per Gesù ed anche per noi che crediamo in Lui. Ogni giorno siamo funestati da notizie di morte e il Tempo di Pasqua, pur cantando l’inno alla vita nuova con l’Alleluia, non ci risparmia lacrime per le tragedie della strada, del lavoro e vittime di guerre mai dichiarate ma sempre in corso. Cristo risorto mostra ai suoi discepoli i segni della passione e invita l’incredulo Tommaso a vedere e toccare il posto dei chiodi e la piaga del costato. Il beato Giovanni Paolo II ci ha condotto per mano per saper leggere “il significato salvifico del dolore”, perché la gloria è corrispondente alla croce. Già ai suoi funerali la voce del popolo riconosceva la sua santità, proclamata dalla Chiesa il 1° maggio scorso ad appena sei anni dalla morte. Ad alcuni apostoli che lo interrogano, il Maestro dichiara di essere “la via, la verità e la vita” ed aggiunge “chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi, perché io vado al Padre”. Sembra questa affermazione di Cristo la spiegazione più logica delle meraviglie che si operano nella Chiesa, nonostante le notizie di cronaca che hanno sempre più spazio nei mass media, al punto da oscurare il bene, il bello e la verità. Amici di Belpaese, il Vangelo non si smentisce mai: operiamo il bene, anche se non fa opinione! Francesco d’Assisi ricorderebbe a ciascuno di noi di affrontare una triplice valutazione: quella degli altri, normalmente per difetto; quella propria, per eccesso; la valutazione decisiva, quella di Dio, che non si ferma all’apparenza ma giudica il cuore. 4 21 maggio 2011 in copertina L’altra faccetta della medaglia ^äÅìåá=ÖÉåáíçêá=Ü~ååç=ã~ä=ÇáÖÉêáíç=ä~=éêÉëÉåò~=Çá= c~ÅÅÉíí~=åÉê~I=ã~êÅÉíí~ Åçäçåá~äÉ=ÇÉä=sÉåíÉååáçI=áåëÉêáí~=åÉä=ë~ÖÖáç=Çá=ÑáåÉ=~ååç=çêÖ~åáòò~íç=Ç~ääÉ j~êÅÉääáåÉ=Çá=iÉÅÅÉK=kÉää~=ëíçêá~=áí~äá~å~=Å~åí~í~I=Åçë±I=èìÉëí~=èìÉêÉääÉ êìÄ~ ä~=ëÅÉå~=~á=Ä~ãÄáåá= Potrebbe sembrare il remake di tante altre storie italiane. Di tante altre “faccette”, per intenderci. Eppure, quello che è successo all’istituto Marcelline di Lecce, nel bene o nel male, porta tutti alla riflessione. Proporre nel saggio di fine anno (che in omaggio al 150enario ripercorre la storia del nostro Paese) Faccetta nera, la marcetta composta nel 1935 durante il regime fascista per celebrare la conquista dell’Etiopia, e sollevare un pol- verone grande quanto una casa. Certo non se l’aspettava suor Augusta Keller, preside dell’istituto, che insieme a Faccetta nera aveva inserito altri brani caratterizzanti le varie fasi storiche della nazione, come nel caso di Bella ciao, con cui i bambini racconteranno la Resistenza. Nessuna apologia del ventennio fascista, naturalmente. Soltanto la rievocazione dei periodi storici, da rivivere, volta per volta, attraverso le musiche e le canzoni di un tempo. A non pensarla proprio così, però, è stato il genitore di una bimba di colore che, sentendo la sua piccola intonare la canzone e ritenendola offensiva, insieme a poche altre famiglie si è rivolto alla direzione per chiedere spiegazioni. Non è stato sufficiente, da parte dell’istituto privato, evidenziare che dietro la canzone non vi erano intenti politici. Secondo quanto richiesto dal Provveditorato agli Studi, attraverso un progetto ad hoc, i bambini delle scuole elementari che frequentano l’istituto religioso dovranno recitare la storia dell’Italia dal 1861 in poi. Nessun problema, dunque. Eccetto che per il Ventennio, il cui motivo musicale scelto a rappresentarlo -Faccetta nera, appunto ha minato la sensibilità di alcuni genitori e destato qualche preoccupazione. Semplicemente raccontare la storia attraverso le canzoni, dal Risorgimento alla Resistenza, e così via: era questo l’intento delle docenti e della preside Keller, spirito che è stato anche condiviso con i genitori, in una convocazione ufficiale. Dopo mesi e mesi di prove (il prossimo 6 giugno ci sarà la rappresentazione) i piccoli potranno subire una bella beffa: avere un pubblico più interessato alla Faccetta mussoliniana, che ai loro visini fieri. A questa piccola grande delusione, però, non ha pensato nessuno. Barbara Politi (in copertina: cartolina illustrata di Aurelio Bertiglia, 1936) “Basta con le censure storiche” Gianni Donno, professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università del Salento, critica chi ha polemizzato contro il brano d’epoca fascista e si chiede: “Come si dovrebbe allora rappresentare il Ventennio nella rievocazione storica?” «In un’illustrazione storica delle fasi italiane quelle più o meno luminose- con che cosa dovrebbe essere rappresentato il Fascismo?». La domanda sorge spontanea al professor Gianni Donno, ordinario di Storia contemporanea presso l’Università del Salento ed editorialista del “Corriere del Mezzogiorno”. La vicenda di Faccetta nera, secondo il docente, sarebbe finita alla ribalta delle cronache locali soltanto per puro “chiacchiericcio giornalistico”, e non certo per una ragione fondata. Conoscenza e accettazione del nostro passato, in ogni sua fase: questo dovrebbe essere, secondo il professore Donno, il corretto atteggiamento nei confronti della storia, e quindi anche del Ventennio fascista. Professore Donno, come definisce la situazione che si è venuta a creare nei confronti di questa marcia d’epoca fascista? Esistono i cosiddetti “censori della storia” e sono quelli che con la matita rossa e blu hanno esaminato il percorso della storia alla luce di categorie che non sono scientifiche. Segnare con la matita rossa e blu quanto c’è di antifascismo o di anti-antifascismo nella storia è un’operazione giornalistica ma culturalmente scorretta, che proviene da parte di coloro i quali, appartenendo alla tradizione marxista e comunista, di censura della storia se ne intendono molto bene. Tutti i manuali di storia hanno delle omissioni inverosimili e i signori che li hanno scritti hanno fatto della censura il loro criterio di fondo. Può fare qualche esempio pratico? Per molti anni, ad esempio, molti manuali di storia non hanno mai citato il patto di Ribbentrop-Motolov, risalente al 1939, con cui nazisti e comunisti si spartirono la Polonia e che fu la premessa della Seconda Guerra Mondiale. Non è mai stato citato il patto, come mai furono citati gli echi che questo ebbe nel Comunismo, nella sinistra mondiale e nel Nazismo. Mai è stata citata la responsabilità di Togliatti nella controfirma all’ordine di “assassinare” i 15mila ufficiali a Katyn. Ci sono i documenti a conferma, ma non si dice nulla. C’è un silenzio assordante su tante vicende della storia italiana e, quindi, i censori sono i meno titolati a impugnare la matita dell’ “antifascisticamente” corretto. Quanto accaduto all’istituto Marcelline, dunque, le sembra esagerato? Certo. Come dovrebbe essere rappresentato il fascismo in un percorso della storia italiana? O lo si dovrebbe cassare? Questa è la mia domanda. La conoscenza del Ventennio deve essere sempre fatta in termini di deplorazione? Oppure siamo ormai così sufficientemente maturi, legati in modo consolidato ai valori della democrazia, che ci possiamo permettere di guardare al Fascismo senza i paraocchi ideologici? La preside dell’istituto, suor Augusta Keller, ha più volte ribadito a genitori e giornalisti lo spirito dell’iniziativa, lontano da prese di posizione politiche. Non mi scandalizzo per il fatto che un istituto, che ha la sua autonomia didattica ed è sog- getto ai controlli della direzione, possa decidere di rappresentare il Fascismo con un motivo musicale all’epoca cantato, in una rievocazione generale della storia italiana. Questo non vuol dire di certo aderire a quelle ideologie. Il Fascismo può anche essere insegnato con Faccetta nera, spiegando ai ragazzi la sua componente di colonialismo. È tutta una grande chiacchiera messa in moto o per carenza di argomenti o per quell’antifascismo di rituale che, una componente superstite e non titolata, riproduce ogni volta che si tocca questo tasto storico. L’istituto, a suo parere, non ha nulla da rimproverarsi? Assolutamente no. Le Marcelline (che dal 1880 sono a Lecce) si sono sempre distinte per un’altissima formazione e un’importante partecipazione democratica. Cosa suggerisce ai genitori che si sono lamentati della Faccetta? I pochi genitori che ritengono questa scelta deplorevole tolgano i propri figli dalle Marcelline e li iscrivano in altre scuole. Tra l’altro, credo che ad aver polemizzato siano state due o al massimo tre famiglie. Se invece l’istituto dovesse decidere di ritirare il brano? Non so dare una risposta su quanto non è ancora avvenuto, o mai avverrà. Certo è che quanto più crescerà la polemica in nome dell’antifascismo, tanto più ci sarà la reazione, e quindi la voglia di andare dritti per la propria strada. (B.P.) La storia di Faccetta nera Faccetta nera è una marcetta scritta da Giuseppe Micheli nell’aprile del 1935, musicata da Mario Ruccione e interpretata la prima volta da Carlo Buti la sera del 24 giugno dello stesso anno al Teatro “Capranica” di Roma. È stata composta in occasione della diffusione di notizie da parte della propaganda fascista relative all’Etiopia, in particolare della schiavitù là ancora vigente. Tali notizie servirono in parte a giustificare l‘intervento militare, che avrebbe posto fine alla condizione così degradata della popolazione (l‘abolizione della schiavitù fu uno dei primi provvedimenti presi dal governo coloniale italiano). Se tu dall’altipiano guardi il mare, moretta che sei schiava fra gli schiavi, vedrai come in un sogno tante navi e un tricolore sventolar per te. Faccetta nera, bell’abissina aspetta e spera che già l’ora si avvicina! Quando saremo insieme a te, noi ti daremo un’altra legge e un altro Re. La legge nostra è schiavitù d’amore, il nostro motto è Libertà e Dovere, vendicheremo noi camicie nere, gli eroi caduti liberando te! Faccetta nera, bell’abissina aspetta e spera che già l’ora si avvicina! quando saremo insieme a te, noi ti daremo un’altra legge e un altro Re. Faccetta nera, piccola abissina, ti porteremo a Roma, liberata. dal sole nostro tu sarai baciata, sarai in Camicia Nera pure tu. Faccetta nera, sarai Romana la tua bandiera sarà sol quella italiana! noi marceremo insieme a te e sfileremo avanti al Duce e avanti al Re! 5 21 maggio 2011 in copertina Urso: “Va’ avanti, suor Augusta” Un biglietto scritto a penna e un messaggio molto chiaro. L’ex difensore civico della Provincia di Lecce, Giacinto Urso, incoraggia la preside dell’istituto Marcelline, spronandola a proseguire con la sua attività didattica e a restare lontana dalle polemiche “Ho più paura delle faccette degli idioti, che di Faccetta nera. Stai tranquilla e prosegui con i tuoi programmi”. A parlare ancora della questione, suor Augusta Keller, proprio non ci sta. La preside dell’istituto le Marcelline di Lecce non vuole più dare adito a polemiche sterili, così come le ha definite. Ecco perché, quando siamo andati a trovarla, ci dice che preferisce non rilasciare interviste. In compenso, forse per la gioia di averlo ricevuto, forse per farci capire quello che pensa, ci mostra un bigliettino, scritto a penna, nero su bianco. Mittente: l’onorevole Giacinto Urso (nella foto), già difensore ci- Un caso non isolato La polemica sulle canzoni fasciste non è nuova e ha riguardato altre scuole in Italia, in questi giorni ma anche in passato. Non ne è stato immune neanche il Festival di Sanremo “Aspetta e spera che già l’ora si avvicina”. Ma l’ora di cantare Faccetta nera non si è avvicinata per tutti. E se la direttrice delle Marcelline di Lecce va avanti con il suo pensiero, altrove non sempre è stato così. Il mese scorso ha sollevato un polverone mediatico il caso della scuola media di Pove Grappa, in provincia di Vicenza, in cui un professore di musica ha fatto studiare la marcetta fascista all’interno di un ciclo di lezioni sull’Unità d’Italia. Che poi è simile alla motivazione data dalle Marcelline: studiare per capire, anche per quello che riguarda uno dei periodi più particolari della storia d’Italia. L’insegnante di musica e la dirigente scolastica di Pove Grappa si sono difesi proprio in questo modo alle proteste dei genitori, che hanno percepito come forzatura su un ragazzino di 13 anni imparare Faccetta nera, dato che vico della Provincia di Lecce e personalità di grande spessore. Sul foglietto, testuali parole: “Ho più paura delle faccette degli idioti, che di Faccetta nera. Stai tranquilla e prosegui con i tuoi programmi”. Un modo per esprimere solidarietà, poche parole per dimostrare il coinvolgimento in una questione forse eccessivamente ‘gonfiata’. Un sostegno prezioso per suor Augusta che, guardandoci, ci ha detto: “Sono queste cose che mi fanno capire che nell’errore sono caduti gli altri, non io”. Nei giorni scorsi, infatti, sia a genitori che giornalisti, la preside l’ha dichiarato più volte: nessun intento con lo spartito veniva letto anche il testo. La storia ha avuto grande eco sulla stampa, e chi ne ha parlato sul web si è visto commentare che qualche anno prima, senza nessuno scandalo, anche qualcun altro si era ritrovato a studiare Faccetta nera, anche se, solitamente, chi la insegna insegna pure Bella ciao. Il problema sulle due canzoni non è proprio lo stesso, dato che dietro Faccetta nera potrebbe configurarsi un reato (anche se non è il caso delle Marcelline), l’apologia di fascismo, mentre Bella ciao non ha problemi particolari, anche per una questione storica: in fondo, se non ci fosse stato il Fascismo, non avremmo neppure avuto la Resistenza. La questione delle canzoni del Ventennio ha provocato grandi polemiche anche nei mesi scorsi, prima del Festival di Sanremo dato che si era annunciato di voler fare una carrellata sulle canzoni della storia d’Italia: il conduttore Gianni Morandi aveva annunciato che sarebbe stata cantata “Bella ciao”, incalzato dal direttore artistico del festival Gianmarco Mazzi che affermava che per par condicio si doveva cantare anche l’inno fascista Giovinezza. L’episodio fu commentato con ironia da Dario Fo, che disse che giacché che c’erano, potevano cantare anche Faccetta nera, dato che era tornata d’attualità: il verso “piccola abissina, ti porteremo a Roma”, secondo lo scrittore, poteva essere legato alle vicende che hanno portato alla ribalta Ruby Rubacuori. Alla fine, a Sanremo non c’è stata né Bella ciao, né Giovinezza. Angela Leucci politico, nessuna apologia fascista si cela dietro la scelta di far cantare ai bimbi Faccetta nera. Soltanto la volontà di ripercorrere tutte le tappe della storia d’Italia -e quindi tutte, ventennio fascista compresoattraverso i motivi musicali dell’epoca. Bella ciao sì, perché Faccetta nera no? Consapevoli che suor Augusta Keller aveva già fatto sapere che avrebbe desiderato non parlare più della vicenda, siamo andati comunque a trovarla. Serena e gentile, in poche parole, ci ha confermato la volontà di non esporsi, per evitare speculazioni giornalistiche sulla questione. Ma, col bigliettino fra le mani, ci ha tenuto a mostrare che c’è gente che ha compreso la sua posizione, e soprattutto lo spirito dell’iniziativa. Tra questi, lo stesso onorevole Urso che, dall’alto della sua sapienza, ha voluto dedicare un messaggio alla preside incompresa e incoraggiarla a proseguire nel suo percorso didattico. Quel “vai avanti con i tuoi programmi”, infatti, per suor Augusta ha assunto un significato fondamentale. Proseguire con la sua attività, così come sempre fatto. Voci volevano un dietrofront da parte della direzione, con l’esclusione della marcia fascista dalla recita del 6 giugno. Secondo altri, invece, Faccetta nera ci sarà, così come tutti gli altri brani scelti per raccontare e celebrare l’Italia Unita, nel suo 150esimo anniversario. Fatto sta che, se il brano dovesse esserci, suor Keller ricorderà che non c’è nessuna volontà di colpire la sensibilità altrui, né di invogliare i bambini a sposare l’ideologia fascista. In fin dei conti, il passato non si cancella, anzi da esso si trae insegnamento. Abolendolo, si può rischiare di dimenticarlo. E forse sarebbe questo l’errore. (B.P.) Faccetta nera alle Marcelline: cosa pensa la società Esponenti del panorama politico e imprenditoriale locale si interrogano sulla questione: Faccetta nera sì o no? La società salentina si divide sulla questione di Faccetta nera alle Marcelline. Si esprimono le idee non necessariamente secondo la propria parte, ma per il proprio modo di pensare, la propria sensibilità. C’è chi è completamente contrario. “Non credo che nelle intenzioni delle suore ci sia l’apologia di fascismo -commenta l’editore Piero Manni-, ma hanno fatto un errore. Preferirei non ricordare l’uso della donna, il disprezzo della cultura delle nostre avventure coloniali più razziste e il nostro razzismo più bieco”. “In Italia, il fascismo ha rappresentato un estremismo -spiega Klodiana Cuka, presidente di Integra Onlus- per cui rievocarlo, ora che c’è sempre più bisogno di democrazia e di integrazione, che senso ha? Dobbiamo ricordarci che viviamo in una società multietnica”. “Non è assolutamente giusto che si canti un inno fascista in una scuola -sostiene il consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi- perché le canzoni sono dei simboli e Faccetta nera è simbolo di un regime dittatoriale e di un periodo triste per il nostro paese”. “Si può ricordare anche quel periodo anche utilizzando la musica in modo diverso -media Maria Teresa Maglio, presidente della Commissione provinciale per le Pari Opportunità- la canzone parla di un momento storico, ma si rischia di finire fuori dal rispetto della legge, per via dell’impatto abbastan- za forte”. Qualcuno si augura che si tratti solo di una mossa per catalizzare l’attenzione sull’istituzione scolastica. “Mi lascia perplesso questa notizia -rincara Massimo Rota, presidente provinciale di Assoturismo-, credo che ci siano mille altre canzoni per commemorare la storia d’Italia. Non sono completamente contrario al revisionismo storico, se consideriamo che in fondo la storia viene raccontata dai vincitori e a distanza di anni possiamo vedere con occhi diversi, ma credo che la vicenda possa avere giustificazione in una ricerca di attenzione sull’attività della scuola”. Altri invocano invece la necessità di conoscere anche questa “faccetta” della storia. “Credo sia naturale proporre -chiosa Salvatore Santese, presidente provinciale di Confesercenti- per parlare di storia, una canzone che parla di fascismo, che è stata una parte della nostra storia”. “È bene che si conosca la storia anche del fascismo -condivide Piero Montinari, presidente regionale di Confindustria- per creare una libera idea non ci vogliono censure preventive”. “Ritengo che si stia montando un caso -afferma Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce-. Dalla scuola hanno spiegato che l’obiettivo era ripercorrere la storia d’Italia e credo che sia giusto approfondire anche la parte negativa, anzi soprattutto quella va approfondita, per evitare accada di nuovo”. “Trovo assurdo Visita di Mussolini a Lecce, 1934 che un paio di genitori possano mettere in discussione un piano didattico -stigmatizza Damiano D’Autilia, consigliere comunale di Lecce e presidente di Alba Service-. Nella storia e nella cultura della nostra Nazione il Fascismo è un periodo che oggettivamente è stato vissuto. Non si vuole mettere in luce profili politici, ma tracciare un percorso storico, credo che le suore vadano sostenute, così come i genitori, e non sono pochi, che condividono il loro operato”. “Non ho compreso la polemica -ammette Adriana Poli Bortone, ex ministro per le Risorse Agricole nel primo governo Berlusconi-, la storia non va cancellata ma letta e adeguatamente messa in risalto: non si può creare uno iato tra i periodi storici”. “Non riesco a scandalizzarmi -ribadisce Giovanni Pellegrino, senatore del Pci-PdsDs dal 1990 al 2001- pur condannando il colonialismo e il razzismo dell’epoca, ma la canzone è espressiva della demenziale conquista dell’impero e, inserita nel contesto storico, si può studiare”. (A.Leu.) 21 maggio 2011 6 21 maggio 2011 primo piano La nuova geografia politicoamministrativa del Salento Tra molte riconferme (e qualche sorpresa) sono stati eletti una buona parte dei primi cittadini salentini. Tra tutti fanno discutere i risultati di Trepuzzi e Poggiardo È tempo di bilanci per il voto salentino dopo le amministrative di maggio che hanno portato all’elezione diretta di 20 sindaci salentini su 21 candidati. A Nardò, unico centro in provincia di Lecce, si ricorrerà al ballottaggio tra Antonella Bruno e Marcello Risi. Tra i comuni che hanno eletto direttamente il sindaco il risultato più eclatante è sicuramente la sonora bocciatura di Simona Manca (42,28%) assessore provinciale e vicepresidente della giunta Gabellone che non è riuscita a sfondare a Trepuzzi, il fortino della sinistra capeggiato dal neosindaco Oronzo Valzano (47,97%): una sconfitta figlia delle divisioni del centrodestra che schierava anche Vito Leone (9,74%). A Poggiardo dopo decenni di contrapposizioni sembra essere tramontata l’era “Gianfreda-Astore”, con il sindaco uscente che non troverà posto neanche in Consiglio comunale. A spuntarla il “terzo incomodo”, Giuseppe Colafati (40,73%), espressione di una società che ha creduto nel cambiamento rispetto alle candidature di Damiano Longo (22,82%) per il centrodestra e Donato Rausa (36,44%) sostenuto da Aurelio Gianfreda. Il dopo Ozza a Ugento è il nome di Massimo Lecci (43,21%) a prevalere sull’altro candidato di centrodestra, Giulio Lisi (35,48%) e sul quello di centrosinistra Pasquale Molle (21,30%). Conferme invece per i sindaci uscenti di Cavallino dove c’è stato il trionfo della lista Gorgoni a supporto di Michele Lombardi (64,56%), rispetto allo sfidante Daniele Gigante (35,43%); Lizzanello con Costantino Giovannico (42,38%) che senza troppi affanni ha superato Fulvio Pedone (28,28%), Graziano Starace 15,66% e Andrea Mocavero (13,66%); Melissano dove nel segno della continuità è stato rieletto Roberto Falconieri (53,91%) con- tro Ferruccio Caputo (46,08%); Cannole dove Adriana Petrachi (52,24%) è stata confermata alla guida del Comune contro Lucio Caggiano (47,75). Sconfitte pesanti per le amministrazioni uscenti di Porto Cesareo dove Vito Foscarini (31,28) ha ceduto il passo a Salvatore Albano (51,79%), mentre Anna Peluso (16,73%) è arrivata terza; Castrignano del Capo dove Anna Maria Rosafio (53,18%) ha sconfitto l’ex sindaco Antonio Ferraro (46,81%), Collepasso dove Paolo Menozzi (34%) del centrodestra si è imposto su altri tre candidati sindaci tra cui il primo cittadino uscente Vito Perrone (26,64%), Carlo Marra (21,68%) e Maria Rosa Grasso (17,65%) e Cutrofiano dove ad Aldo Tarantini (39,71%) non è riuscito il bis a tutto vantaggio di Oriele Rolli (53,52%) primo anche davanti a Fausto Melissano (6,76%). Il centrosinistra di Taurisano con Lucio Di Seclì (71,53%) ha confermato le previsioni di vittoria su Filomena Campos (28,46%). Sempre la coalizione di centrosinistra ha mantenuto Alessano ma non con Francesca Torsello (36,43%) ma con Osvaldo Stendardo (36,95%), che ha prevalso anche sul terzo incomodo, Giuseppe Rizzo (26,61%). Altre amministrazioni in rosa, oltre a Castrignano e a Cannole, sono quella di Caprarica di Lecce con Maria Fedela Vantaggiato (28,29%) che ha prevalso su Raffaele Candelieri (27,72%), Antonio Greco (25,87%) e Vincenzo Perrone (18,10%) e Diso con Antonella Carrozzo (48,62%) che ha vinto sul filo di lana su Guido Bianchi (48,53%) e Cosimo Nuzzo (2,83%). Ribaltamento a Sogliano con Paolo Solito (51,04%) che vincendo contro Giuseppe Congedo (48,95%) ha strappato il comune al centrodestra. Taviano invece segna la sconfitta del centrosinistra con la vittoria di Carlo Portaccio (54,20%) su Rocco Caputo (20,38%) e Francesco Pellegrino (25,41%). Nociglia sceglie in maniera netta Massimo Martella (58,32%) affermatosi su Milena Gnoni (41,67%), come Alliste che ha puntato su Antonio Renna (86,74%) preferito a Manuela Coi (13,25%). Francesco De Nuccio (58,30%), espressione del centrosinistra è il nuovo primo cittadino di Patù impostosi su Maria Luisa Cucinelli (41,69%). “Più voti per tutti!” All’indomani della chiusura delle urne (e in attesa del ballottaggio di Nardò), la parti politiche analizzano il voto nella nostra provincia, partendo da un eguale sentimento di soddisfazione L’esito delle elezioni amministrative ha, come sempre, valutazioni differenti a seconda dell’ottica dalla quale si guarda il risultato. Per il consigliere regionale e vicecoordinatore provinciale del Pdl, Saverio Congedo (nella foto a sinistra) c’è gradimento per il voto, anche se non si sottrae dal mettere i puntini sulle i per quanto riguarda alcune divisioni che hanno impedito una vittoria ancora più larga: “Il centrodestra viene premiato nei maggiori Comuni in cui ha ben governato, conquista amministrazioni significative come Collepasso, Taviano e vede una sua significativa presenza in liste civiche vincenti come a Cutrofiano, Castrignano del Capo e Caprarica. Merita di essere sottolineato il dato di Nardò, comune più importante chiamato al voto, dove Antonella Bruno, candidata del centrodestra, arriva meritatamente in vantaggio al ballottaggio e di Ugento, che premia la competenza, la serietà e la coerenza di Massimo Lecci e della sua lista. Da evidenziare il dato di Trepuzzi dove il centrodestra guidato dalla vicepresidente della Provincia, Simona Manca, con oltre 4mila voti pari al 43%, co- stringe la sinistra ad essere, per la prima volta, minoranza nel paese. Dato che si sarebbe tradotto in una vittoria storica se non vi fosse stata la presenza di una compagine che ha scelto l’inutile corsa solitaria a danno del centrodestra, spianando la strada alla sinistra che naturalmente ringrazia e applaude a mani spellate”. Per il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro (nella foto al centro) c’è un vento nuovo sull’Italia e sulla Puglia: “Quelle del 16 e 17 maggio, pur restando elezioni amministrative, racchiudono allo stesso tempo il senso di un nuovo cambiamento che premia gli uomini in grado di attuare programmi e manda in soffitta i vecchi schemi di sinistra, centro e destra. Il risultato dell’Udc in Puglia, che si attesta oltre il 10,5% è il segnale tangibile che la gente percepisce un nuovo modo di intendere la politica, secondo l’idea tracciata dal presidente Casini, cioè quella di privilegiare alleanze con uomini che sappiano attuare i programmi, fuori dagli angusti e ristretti schemi di destra, centro e sinistra. L’atteggiamento attento e re- sponsabile dell’Unione di Centro in Puglia ha portato risultati più che apprezzabili sia nei Comuni dove il partito era in maggioranza che in quelli dove era all’opposizione. Pur con grande sacrificio, l’Udc ha dimostrato di essere forza politica indipendente e di voler continuare a mettere i suoi uomini al servizio del territorio e dei cittadini”. Anche segretario regionale del Pd, Sergio Blasi (nella foto a destra) esprime soddisfazione per quanto uscito dalle urne e per l’affermazione del Pd: “Escludendo i 12 comuni che andranno al ballottaggio, possiamo festeggiare 24 amministrazioni comunali che saranno governate da nostri sindaci e il Pd come primo partito della Puglia con quasi 50mila preferenze ai nostri candidati. Dai calcoli effettuati (sommando i voti assoluti dei 19 comuni sopra i 15mila abitanti) sulle liste del Pd in Puglia, il Partito Democratico infatti si attesta a 49.593 voti, il Pdl si ferma a 45.578. È la prima volta che il Pd è il primo partito della Puglia”. Stefano Minerva, coordinatore provinciale dei Giovani Democratici di Puglia e del Salento sottolinea anche il successo delle nuove leve in lizza: “Angelo Tundo con 84 voti siederà in consiglio comunale a Sogliano mentre Gabriella Perrone, ottenendo 253 preferenze, entrerà nell’assise comunale di Trepuzzi. Ottimo risultato anche di Giuseppe Castellana a Collepasso che, nonostante i 130 voti ottenuti ed il secondo posto in lista, risulta essere il primo dei non eletti a causa della sconfitta della lista del Pd. Il lavoro dei Giovani Democratici del Salento fatto sul territorio da un lato risulta indispensabile per il Partito Democratico e dall’altro va incontro all’esigenza di rinnovamento che l’intera cittadinanza avverte”. 8 21 maggio 2011 primo piano Dietrofront sulle concessioni demaniali secolari Dopo le proteste ambientaliste, il rischio sanzioni dell’Europa: il Governo ricalibra il decreto sviluppo e le concessioni ai privati di un diritto di superficie sulle aree demaniali a 20 anni Un passo indietro sostanzioso, anzi due. Il Governo italiano ricalibra i termini del diritto di superficie per i privati sulle concessioni demaniali, contenuto nel decreto sviluppo, tagliando la cifra dei 90 anni, inizialmente proposta, a un “solo” ventennio. Passa, dunque, una linea decisamente più congrua rispetto anche alle indicazioni giunte della Commissione Europea, che aveva contestato all’Italia già il precedente sistema di rinnovo automatico delle concessioni, al termine dei primi sei anni, e che, quindi, aveva imposto un nuovo alt sul decreto. Come evidenziato dalla nostra testata, infatti, le concessioni quasi secolari destavano le perplessità di ambientalisti per il timore di speculazioni edilizie sul demanio, ma soprattutto, perché alla base della questione, si sarebbe dovuto porre attenzione ad un’altra emergenza, ossia la lenta e silenziosa sparizione delle spiagge pubbliche, a uso dei cittadini. Tuttavia, il passaggio dai 90 ai 20 anni non rappresenta l’unica novità rispetto alla prima bozza del decreto, in quanto l’assegnazione o il rinnovo della concessione dovrebbe avvenire attraverso gara pubblica e non con rinnovi in automatico, come finora accaduto. Questa ulteriore evoluzione sarebbe figlia delle richieste europee che chiedevano il rispetto delle regole del mercato continentale, visto che per l’Italia si prospettava una nuova procedura di infrazione. Ma a questo orientamento di massima, potrebbero seguire delle variazioni o dei ribaltamenti, votati a mutare il quadro complessivo del decreto e ad agevolare i concessionari. In buona sostanza, il titolare di una concessione ventennale, in grado di rientrare subito nei parametri richiesti per il rinnovo del diritto di superficie, potrebbe prontamente riacquisirlo in maniera automatica, riazzerando il precedente presupposto dell’asta pubblica. A chiarire meglio la situazione ci pensa Mauro Della Valle (nella foto) di Assobalneari, che sta seguendo da vicino la vicenda: “Al termine, o nel corso, del ventennio -precisa Della Valle- si procederà ad evidenza pubblica, laddove gli imprenditori potranno, a fronte di un congruo piano di investimenti, avanzare richiesta di disponibilità di periodi più lunghi, proporzionati al business plan e relativo piano ammortamenti”. Gli imprenditori balneari ritengono importante che il criterio del diritto di superficie faccia uscire il settore da un regime di “servizi”, per immetterlo in una programmazione più orientata ad un turismo di qualità. Ma la partita dei tempi di esercizio del diritto di superficie è tutt’altro che chiusa: le imprese balneari si sono poste l’obiettivo di puntare alla realizzazione di distretti turistici, che annoverino piano di interventi e di investimenti, in grado di contemplare anche opere di pubblica utilità a reddito zero, con congrui periodi di ammortamento dei capitali investiti. Con una richiesta: che il successivo diritto ri- Intanto la Regione vara l’ordinanza d’inizio della stagione turistica Quanto alle strutture, occorre precisare che esse saranno tenute ad assicurare l’apertura dal terzo sabato di maggio alla terza domenica di settembre: nei periodi di apertura obbligatoria dovranno funzionare i servizi di salvataggio, secondo gli orari e le modalità indicati dalla Capitaneria di Porto competente per territorio. Ai comuni costieri viene imposto l’obbligo, compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale, di assicurare sulle spiagge libere l’igiene, la pulizia, la raccolta dei rifiuti, rendendo perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendone la regolare percorribilità. A loro si chiede inoltre di consentire “il libero accesso all’arenile ad intervalli non superiori a 150 metri, qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo”, ma lo stesso obbligo grava su ogni altro ente titolare di infrastrutture che potrebbero ostacolare il libero accesso all’arenile. Per quel che concerne la balneazione, essa viene riservata per 24 ore al giorno nelle zone di mare fino alla distanza di 200 metri dalla riva, con facoltà delle singole Capitanerie di Porto di predisporre diversamente ed in autonomia ovvero su richiesta del comune costiero, con propria ordinanza, in ragione di valutazioni in ordine alla sicurezza della navigazione. Non sono trascurabili, anzi rappresentano un elemento fondamentale le prescrizioni sull’uso del demanio marittimo, in cui si vietano tutta una serie di comportamenti irrispettosi dell’ambiente, con un forte richiamo alla tutela dell’ambiente degli habitat naturali esistenti. (M.B.) Da Bari arriva il testo che regolamenta la gestione degli spazi in concessione e i tempi della stagione turistica per le strutture balneari Rispetto dell’ambiente, indicazioni sugli spazi in concessione ai privati e sui liberi accessi agli arenili: sono solo alcuni dei contenuti che la Regione Puglia ha predisposto all’interno dell’ordinanza per il turismo e le strutture balneari 2011, finalizzata all’esercizio delle specifiche attività e delle strutture ricettive ad esse correlate, nonché all’uso del demanio marittimo e delle zone di mare territoriale. La stagione balneare, come stabilito da apposito decreto, dunque, ha avuto inizio il 1° maggio e terminerà il prossimo 30 settembre. Il testo dell’ordinanza contiene, oltre alle disposizioni generali, anche diverse norme e prescrizioni per l’uso delle spiagge, la sicurezza della balneazione e la disciplina delle aree in concessione per le strutture balneari, nonché ordinamenti sulla pesca. chiesto debba andare oltre la soglia del ventennio, raggiungendo in extremis anche i 50 anni. Insomma, col rischio di un nuovo conflitto col fronte ambientalista. Mauro Bortone La sabbia calabrese per salvare il litorale di San Cataldo 16mila metri cubi di sabbia da Corigliano Calabro arriveranno il 1° giugno per il ripascimento delle spiagge della marina leccese La sabbia calabrese potrebbe salvare la costa salentina dall’incubo erosione. Appare molto più che una speranza quanto sta per accadere nelle prossime settimane, in particolare, sul litorale della marina di San Cataldo: dalle spiaggie di Schiavonea e Corigliano Calabro è in arrivo un carico di sabbia per il Salento, nel tentativo di porre un freno significativo al fenomeno erosivo, che sta letteralmente divorando tratti di costa in tutta la Puglia (si calcola che il litorale interessato dal problema si aggiri percentualmente su un dato superiore al 60%). Pochi giorni ancora per dare il via all’operazione, sponsorizzata e caldeggiata da Assobalneari Salento, associazione di categoria, impegnata ormai da un paio di anni sul fronte del contrasto all’erosione costiera: già dal 1° giugno, infatti, a San Cataldo, si prospetta il trasporto da Corigliano di circa 16mila metri cubi di sabbia, utili e necessari al ripascimento del litorale, per ottenere un avanzamento di spiaggia nelle zone più colpite dalle mareggiate e dal deterioramento erosivo. La soluzione è stata raggiunta grazie ad un accordo stipulato con i gestori di una cava, sita sul territorio calabrese, e solo dopo alcune accurate valutazioni: prima di tutto, si è dovuto prendere atto dell’oggettiva difficoltà di reperire la sabbia necessaria al ripascimento sul suolo pugliese; in secondo luogo, si è proceduto a realizzare precise indagini sulla tipologia della sabbia calabrese che sarebbe pienamente compatibile con quella salentina, grazie alle importanti affinità di granulometria, colore e consistenza, verificate anche dall’Arpa. Che sia davvero l’inizio di un rinascimento dei litorali salentini? 21 maggio 2011 9 21 maggio 2011 lecce Palazzo Carafa, al via i test antidroga Urine o capelli: agli interessati la libera scelta. In questi giorni gli amministratori comunali si potranno recare nella struttura sanitaria dell’Asl o nel laboratorio “Pignatelli” di Lecce Le modalità sono più che chiare. Adesso, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Può dirsi, questa, la settimana dei test -i test antidroga, s’intende-. Se ne parla nei corridoi di Palazzo Carafa, salta fuori qualche battutina, qualcuno storce il naso. Tutti, però, sembrano volersi sottoporre alla singolare prova (o riprova, per meglio dire) lanciata dalla senatrice Adriana Poli Bortone e dal gruppo consiliare di Io Sud. Tra i consiglieri di maggioranza c’è chi ci gioca su, come nel caso di Damiano D’Autilia: “Pronto a fare il test. Estendo l’invito a tutti, proponenti compresi”, ironizza sulla sua pagina Facebook. Fatto sta che, via via, tutti i consiglieri stanno raggiungendo il laboratorio “Pignatelli” di Lecce, oppure gli uffici dell’Asl. Urine o capelli, questo il dilemma. Ai singoli la scelta. Il via libera ai test è arrivato nelle ultime ore, quando tutte le modalità sono state messe a punto dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Pisanò che, per primo, ha dato la sua disponibilità al test tricologico. Si potrà fare l’esame delle urine, nella struttura sanitaria dell’Asl, o nel laboratorio privato “Pignatelli”, grazie ad una convenzione che farà risparmiare qualcosa agli interessati. E mentre i consiglieri di centrosinistra -l’intero gruppo del Partito Democratico- hanno fatto sapere che si sottoporranno al test a Palazzo Carafa (un equipe della Asl raggiungerà il Palazzo del Comune), gli assessori Gaetano Messuti e Giuseppe Ripa hanno deciso di farli entrambi (urine e capelli) per non lasciare nei proponenti alcun dubbio. Così come lo farà il vicesindaco Gianni Garrisi, che però resta fermo sulla sua posizione: “Un’iniziativa del tutto fuori luogo e demagogica”. Dello stesso avviso, Massimo Alfarano: “Mi sottoporrò, certo. Anche se è davvero una cosa ridicola”, ha confidato l’amministratore comunale. Non esiste obbligo, come detto, ma in tutti gli interessati c’è la volontà ferma di dimostrare che è tutto a posto. Dopo una pri- ma polemica legata ai costi dell’operazione (per il tricologico si parlava di una somma che oscillava dai 250 ai 500 euro) la “proposta indecente” è stata metabolizzata, e quindi accettata. Anzi, qualcuno già inizia a porsi problemi diversi: meglio l’Asl o il laboratorio privato? “Meglio l’Asl, qualcuno potrebbe polemizzare sui risultati di una struttura privata, nonostante l’eccellente professionalità del laboratorio in questione”, ha dichiarato nei giorni scorsi l’assessore Messuti. Non sembra esserci nessuno, al momento, che ha fatto presente la volontà di non accondiscendere alla proposta. Tutti, proprio tutti, si sottoporranno alla prova. I compagni dell’opposizione, che come anticipato sosterranno gli esami proprio a Palazzo Carafa, fanno sapere che per il momento si sottoporranno soltanto al test delle urine. “Solo se necessario -ha affermato il leader e portavoce del centrosinistra leccese, Antonio Rotundo, ci sottoporremo a quello tricologico. Credo, sinceramente, che quello delle urine sia più che sufficiente”. Insomma, esami in corso, sarà poi la volta dei risultati, e quindi dei commenti. Sindaco in prima linea, ci sarà tutta l’intenzione di rendere pubblici risultati di cui, gli interessati, dicono già di essere certi. Poi, la palla passerà a chi l’esame l’ha proposto. Come ha detto D’Autilia, “bene, ora tocca a chi l’iniziativa l’ha lanciata”. Uno a zero, palla al centro. (B.P.) Per il Parco Rudiae è il momento di rinascere Il Comune di Lecce ha vinto la causa contro alcuni proprietari terrieri e può cominciare a pensare al tesoro nascosto di Rudiae che, scavo dopo scavo, viene sempre di più alla luce Ora che la vicenda giudiziaria può dirsi più chiara e l’esito dei giudici a favore del Comune di Lecce è stato espresso, il parco di Rudiae potrà ricominciare a vivere. Il ricorso presentato da alcuni proprietari terrieri è stato respinto dal Consiglio di Stato, ritenendo l’esproprio operato dal Palazzo Carafa, di fatto, legittimo. La storia ha inizio nel 2007, quando l’Amministrazione comunale dispone l’acquisizione delle aree di proprietà dei signori De Nitto, Calabrese Aversini e Marchiò, per dare vita al progetto di valorizzazione e restauro del parco archeologico di Rudiae. Gli scavi hanno inizio e, man mano, portano alla luce un tesoro inestimabile. I proprietari, intanto, ritengono lesi i propri diritti e ricorrono al giudice. Il ricorso viene respinto in primo grado e -notizia di questi giorni- di nuovo in appello. “Il percorso amministrativo era legittimo -ha commentato, soddisfatto, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone (nella foto)-. Ora daremo una decisa accelerazione ai lavori, in modo tale da re- galare a Lecce, ai leccesi e ai turisti, un parco archeologico di grande interesse sul piano storico. Basti pensare all’anfiteatro di epoca messapica che sta venendo alla luce”. Secondo il primo cittadino, convinto dell’importanza strategica del sito, è “fondamentale conoscere la storia di quest’area, le sue tracce, i suoi tesori”. Come farlo? Semplice: “Stiamo affidando ai giovani un progetto ambizioso; un centro per l’archeologia, per imparare a scavare nella storia. Il recupero del parco Rudiae, non è solo un obiettivo politico e amministrativo -ha spiegato Perrone- ma un preciso dovere morale, nei confronti della comunità e della sua storia”. E infatti, a pensarci bene, c’è una primizia assoluta: Lecce è l’unica città del mondo ad avere due anfiteatri. A farlo sapere, in modo raggiante, è il presidente del quartiere Rudiae-Ferrovia, Carmelo Isola, che proprio un paio di settimane fa ha fatto rivivere il parco, in una bella domenica di sole. I lavori di scavo nel parco archeologico, avviati dall’inizio dell’anno, stanno portando alla luce il vecchio anfiteatro di Rudiae, risalente all’età messapica, tra il II e il I secolo A. C. Lungo cento metri e largo sessanta, la struttura storica ha sedili in legno, a differenza di quello collocato in piazza S. Oronzo. “Entro sei o sette mesi -ci fa sapere Corrado Notario, coordinatore del Museo Diffuso di Cavallino- gli scavi saranno completati”. Uno dei gioielli di famiglia della città di Lecce su cui (e tutti ne sono consapevoli, amministratori compresi) bisogna puntare. A rendere chiara la necessità di proteggere questo tesoro da eventuali speculazioni edilizie, così come accaduto in passato, è Beppe D’Ercole, presidente dell’associazione “Vivere Lecce”, secondo il quale i rischi ci sono tutti: “In tanti hanno costruito a ridosso delle zone interessate dagli scavi -ha più volte evidenziato-, non ci si rende conto della gravità della situazione e della preziosità del sito”. Secondo D’Ercole, infatti, il parco potrebbe arricchire l’offerta turistica del territorio, a favore dei flussi turistici in arrivo a Lecce città. Un parco che affonda le sue radici nel passato, dunque. Ma che ha tutta la voglia di vivere del suo presente, per se stesso e per gli altri. Per poter raccontare ancora, attraverso la sua storia, qualcosa ai posteri e sopravvivere nel loro ricorso. (B.P.) 11 21 maggio 2011 ALL’EX CONSERVATORIO DI SANT’ANNA IN MOSTRA L’ITALIA TRICOLORE Proseguirà fino al 2 giugno L’Italia Tricolore. Percorso storico del Tricolore Italiano, la mostra inaugurata lunedì scorso e promossa dal Comune di Lecce all’interno del circuito di eventi e manifestazioni “Lecce Capitale dei Weekend”. Presso l’ex Conservatorio di Sant’Anna sarà possibile ammirare un’esposizione dedicata alla storia del Tricolore Italiano, dalle sue ori- Poliambulatorio: nulla è cambiato per i tempi di attesa Deludente la visita dei membri dell’Osservatorio Sanitario Permanente Replica del direttore sanitario della Asl di Lecce, Sanapo: “Inutili le crocifissioni di chi si impegna” Ancora un giro d’ispezione nei corridoi del Poliambulatorio ex “Vito Fazzi” di piazzetta Bottazzi a Lecce, ancora un esito negativo in termini di liste d’attesa secondo lo staff di controllo guidato dall’assessore alla Sanità del Comune di Lecce Alfredo Pagliaro (nella foto), che per conto dell’Osservatorio Sanitario Permanente e accompagnati dai medici Antonio Murra e Francesco De Matteis, partendo dal 118 e dal Pronto Soccorso, hanno ripetuto lo stesso giro di un anno fa, tra i reparti di Cardiologia, Cardiochirurgia e Medicina Generale, raccogliendo le testimonianze di alcuni pazienti. “Ancora una volta, occorre attendere tempi troppo lunghi per prenotare una mammografia oppure una visita cardiologica, comprensiva di Ecg ed Eco, nonostante non manchi la disponibilità e professionalità del personale medico e paramedico”. Così l’assessore Pagliaro ha evidenziato le lamentele dei cittadini “che sono arrabbiati e sfiduciati -continua-. C’è chi è costretto ad aspettare un anno per ottenere una visita, gli utenti rischiano così di essere ‘stritolati’ tra la necessità di sottoporsi all’esame diagnostico ed il lasso di tempo necessario per l’ottenimento dello stesso”. Tirando le somme, insomma, nulla è cambiato secondo l’assessore: liste d’attesa infinite, cittadini in fila per ore per prenotare o effettuare visite, strumentazione sanitaria che scarseggia, l’ambulatorio di cardiologia è in attesa di dieci ecocardiografi e dunque non è ancora operativo. “Eppure a tal proposito -ricorda Pa- gliaro- avevamo ricevuto precise rassicurazioni da parte della Direzione generale della Asl”. Franco Sanapo direttore sanitario della Asl, per quanto riguarda le lunghe liste d’attesa e le code per prenotazioni e visite varie, sottolinea: “Questa è un’antica questione che affligge tutti i sistemi generalisti, a Lecce come in tutta Italia. Mi sento di affermare però” continua il direttore sanitario, “che affrontiamo le urgenze in maniera ottimale e che mai nessuno è stato rimandato indietro senza i controlli richiesti. Sapere tutto questo serve a dire” conclude, “che si tratta di un lavoro lungo e quotidiano di ottimizzazione, inutili le ”crocifissioni” di chi si impegna, anche se” aggiunge “i crocifissi poi alla fine arrivano in paradiso”. Eleonora L. Moscara gini ad oggi. L'esposizione è stata realizzata in collaborazione con un'equipe dell' Esercito Italiano che si è occupata di tracciare un percorso guidato partendo dalla prima bandiera della Repubblica Cisalpina nel 700 per giungere al Tricolore dell'Italia Repubblicana nel 1946. Orari di apertura al pubblico: 10/13 e 16/20. Volantinaggio selvaggio, c’e’ tempo fino al 15 luglio per mettersi in regola Il Comune di Lecce proroga i termini dell’ordinanza per dar modo ai cittadini di effettuare gli adeguamenti C’è tempo fino al prossimo 15 luglio per uniformarsi al provvedimento con il quale l’Amministrazione comunale ha dichiarato guerra al fenomeno del volantinaggio selvaggio e imponeva l’installazione di cassette della posta idonee a contenere per dimensione e capienza depliant e volantini pubblicitari. È stato infatti prorogato il termine ultimo per effettuare gli adeguamenti e non incorrere in sanzioni. L’ordinanza, voluta dall’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Gianni Garrisi, proibisce a tutte le attività economiche di effettuare, in tutto il territorio comunale, pubblicità mediante volantinaggio vietando la distribuzione di volantini, opuscoli, manifesti o altro materiale pubblicitario sotto le porte di accesso, nei portoni e negli androni delle abitazioni private, sul parabrezza o sul lunotto delle autovetture o ai conducenti e ai pas- seggeri. Nessun divieto, invece, per quanto riguarda la distribuzione di depliant commerciali “porta a porta”, intesa esclusivamente quale deposito nella cassetta della posta, laddove le cassette postali siano ubicate all’esterno degli immobili e siano idonee a contenere il materiale. Le cassette dovranno avere indicativamente le seguenti caratteristiche: 40 cm di base, 30 cm di altezza, 15 cm di profondità; dovranno essere aperte nella parte superiore, ma con una struttura “a tettoia” che disincentivi l’asporto di quanto in esse contenuto. Per le cassette difformi, già installate, è concesso il termine del 15 luglio per rimuoverle e sostituirle. Per i condomini, su tali cassette postali (o in altro luogo all’esterno degli immobili) deve essere esposto il nome e cognome dell’amministratore condominiale. Per i trasgressori previste sanzioni fino a 600 euro. Poste Italiane lancia la collana di racconti brevi Lineagialla Distribuita gratuitamente negli uffici postali di piazza Libertini a Lecce promuoverà autori emergenti Po ste Italiane presenta Lineagialla, la collana di racconti brevi firmati da scrittori emergenti. La serie di quattro volu- metti sarà distribuita gratuitamente solo negli uffici postali Lecce Centro in Piazza Libertini a partire da lunedì 16 maggio. L’iniziativa culturale di Poste Italiane punta a suscitare e tener viva la passione per la lettura attraverso la diffusione di piccole opere letterarie inedite rivolte ad un pubblico molto ampio, assicurando così ai giovani narratori un’importante vetrina nazionale. Lineagialla è, in più, un’operazione di mecenatismo perché offre agli appassionati di scrittura l’occasione di partecipare alla selezione delle opere che verranno pubblicate nei suc- cessivi numeri della collana, inviando i loro racconti agli editor che ne valuteranno il pregio letterario. Nel libretto di lancio sono state incluse cinque storie inedite: L’odore della Sila di Simone Arminio, Pasta al forno di Ferdinando Esposito, Il programma perfetto di Luisa Sacripanti e Giovedì o al massimo venerdì mattina di Mario Pistacchio. Chiude la prima raccolta il racconto Pranzo sul mare di Nadia Terranova. Per ulteriori informazioni e per conoscere le modalità di invio dei racconti è possibile consultare il sito www.80144edizioni.com. 21 maggio 2011 12 www.belpaeseweb.it 21 maggio 2011 maglie Nuove proposte in arrivo per la pulizia e il decoro urbano All’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale l’incuria del quartiere Policarita e la lotta a mozziconi e volantini Pulizia e lotta al degrado in città saranno al centro del dibattito del prossimo Consiglio comunale. Un’interrogazione e due ordini del giorno presentati da Roberta Culiersi (nella foto), capogruppo di opposizione di Per cambiare Maglie, riguarderanno infatti rispettivamente lo stato di degrado in cui versa la zona Policarita, il divieto di distribuzione di volantini, manifesti ed altro materiale pubblicitario, e la lotta alla “cicca selvaggia”. “Il settimanale Belpaese -si legge nell’interrogazione- ha pubblicato un articolo in cui si evidenzia lo stato di degrado e abbandono del quartiere Policarita, a causa della presenza di erbaccia, spazzatura, siringhe e sporcizia di varia natura”. A seguito della nostra segnalazione, il sindaco Antonio Fitto ha spiegato nella pagine dello scorso numero che il problema in questione riguarda strade di nuovissima costruzione o addirittura in fieri, che non vengono pulite di routine perché al momento della stipula del contratto con la Mta non esistevano ancora, e che perciò non rientrano negli accordi per la manutenzione dell’area. Il consigliere Culier- si chiede ora di sapere quali siano le ragioni del ritardo nella pulizia, a chi sia da attribuire la responsabilità dello stato di degrado e abbandono, e soprattutto quali provvedimenti l’Amministrazione intenda adottare per far fronte con urgenza alla situazione. All’ordine del giorno, poi, il divieto di distribuzione di volantini: si chiede di proibire alle attività commerciali di effettuare pubblicità mediante volantinaggio o affissione di manifesti su pali di pubblica illuminazione, segnaletica stradale, alberi, e di vietare la distribuzione di materiale pubblicitario, con eccezione di quello consegnato porta a porta in apposite cassette per la pubblicità collocate all’esterno degli immobili e idonee, per dimensioni e per capienza, a contenerlo; si chiede inoltre che, per il futuro, le cassette all’esterno delle abitazioni abbiano caratteristiche tali da non consentire la fuoriuscita del materiale pubblicitario, e che quelle già esistenti che non rispondono a tali caratteristiche siano eliminate o sostituite. Più “estremo” l’altro argomento all’ordine del giorno: la lotta ai moz- ziconi di sigaretta gettati in strada. Si tratta di un provvedimento che in altre città del Nord, come Varese o Vicenza, è già stato adottato da tempo con successo, e che dal 13 maggio scorso è in vigore anche a Lecce, dove a breve potrebbe essere esteso anche ai chewingum. Studi recenti hanno evidenziato come i mozziconi di sigaretta siano pericolosi per l’ambiente e la salute. Si chiede perciò di far posizionare, all’esterno degli esercizi pubblici, posacenere che consentano il corretto smaltimento delle cicche e di prevedere apposite sanzioni amministrative per i trasgressori. “La crescita della nostra città -dichiara la Culiersi- passa dalla valorizzazione e dalla cura del suo territorio. Un gioiello come Maglie dovrebbe brillare, non essere oscurato da spiacevoli episodi di degrado. Più questa città sarà bella e pulita più la sua economia crescerà. Mi auguro che i miei odg vengano accolti e che questo sia solo l’inizio di una piccola Rivoluzione Verde che porterà benefici a tutta la città”. Carla Ruggeri Amori e intrighi ne L’avvocato del re Esordio in campo letterario per la magliese Maria Serena Camboa con un legal thriller brillante, avvincente fino all’ultima riga Presso il Liceo Classico “F. Capece” è stato presentato sabato scorso L’avvocato del re, prima opera narrativa dell’avvocato magliese Maria Serena Camboa, un legal thriller dalla trama avvincente. Martina Borghesi, la protagonista, è, come l’autrice, un giovane avvocato del Foro di Lecce. Ambiziosa, determinata e pronta a tutto pur di raggiungere il successo professionale, Martina si trova costretta, suo malgrado, a dover difendere Giacomo dall’accusa di omicidio: Cinzia, la sua fidanzata, violentata e strangolata, è stata ritrovata cadavere in una pozza di fango nella campagna salentina. Giacomo si professa innocente e Martina gli crede, ma le prove contro di lui sono schiaccianti. Molto impegno e un piccolo colpo di fortuna consentono all’avvocato di scoprire un’importante prova che porterà all’assoluzione del suo assistito. Ma il caso non è risolto, l’assassino non ha ancora un nome. La campagna elettorale domina la scena cittadina, e a qualcuno fa comodo tenere accesi i riflettori su questo omicidio senza col- pevole, dal quale potrebbe trarre vantaggi elettorali. I sospetti della procura aleggiano su molti. Vengono pedinati anche Martina e il candidato sindaco Teodorico Fuertes, brillante e nobile rampollo di una vecchia casata, al quale l’avvocato è legata da una traumatica esperienza giovanile e da un amore tramutato in odio e desiderio di vendetta. Notizie scottanti che riguardano l’ambiente forense e spregiudicati giochi di potere nella vita politica della città compongono un puzzle di difficile interpretazione che porteranno la protagonista alla scoperta di una verità clamorosa, ma anche a una più autentica conoscenza di se stessa. Ci sorprenderà, alla fine, trovare la cinica e disincantata Martina pronta a mettere in gioco non solo il proprio tornaconto ma anche la propria vita per amore. La vicenda è intricata e complessa, come complessa è la psicologia degli attori, pennellata con pochi tratti molto efficaci. La profondità dell’analisi introspettiva e la trama affollata di situazioni nulla tolgono all’agilità della narrazione, che si dipana interessante e coinvolgente fino all’ultimo. Un thriller all’italiana calato nelle atmosfere salentine, che non predominano ma che sono sempre presenti sullo sfondo e affascinano con i paesaggi lussureggianti di ulivi, i barbagli di luce, la durezza orgogliosa della pietra. (C.R.) Informazione pubblicitatria L'orecchietta, la pasta fresca a Maglie da 25 anni Da un quarto di secolo, “L'orecchietta” porta nelle case dei magliesi pasta fresca tradizionale con ingredienti genuini Sagne, cannelloni, ravioli, tortellini, orecchiette ma soprattutto ripieni a base di ricotta con spinaci, o in alternativa funghi porcini, noci, salmone, carciofi. Può essere riassunta così la produzione che si può trovare presso L’orecchietta, esercizio in via Paisiello a Maglie, che da ben 25 anni si occupa della produzione di pasta fresca anche per i ristoranti e che nel settembre 2009 ha ricevuto i complimenti da parte di un maestro del calibro di Giovanna Rana. “Con metodi tradizionali, con prodotti genuini e senza conservanti -dichiara la proprietaria Mimì Panarese (nella foto), donna con quel gusto di una volta per tutto ciò che è sano e buono-. Mio marito era titolare di un mulino sulla via di Cursi e, un giorno, abbiamo deciso di aprire il negozio, in cui facciamo tutti i tipi di pasta fresca e i ripieni”. Una specialità che qui si può trovare sono i fiori, (pasta ripiena solitamente con ricotta e spinaci) ma si possono scegliere an- che altri tagli di pasta con ripieni di carne e base di ricotta, oltre alle crêpes di pasta salate. L’orecchietta si avvale di farina di grano e orzo per orecchiette e sagne, mentre per i ripieni vengono utilizzate la migliore semola e le uova. Infine da Mimì un consiglio alle donne di oggi: “Per sagne e orecchiette suggerisco un sugo di pomodoro semplice, mentre un buon condimento per i ripieni potrebbe essere burro, salvia e parmigiano”. Odontoiatria all’avanguardia nel Salento Corso E.C.M. su casi clinici dal vivo presso lo studio medico “Olis” del dottor Stefano Sicuro A Maglie presso lo studio medico del dottor Stefano Sicuro, si è tenuto Sabato 14 maggio il corso E.C.M. “Semplificazione delle procedure chirurgiche e protesiche in implantologia”. Organizzato da Olis in collaborazione con Neoss Attività Formative, il corso, riservato a medici odontoiatri e tecnici, ha voluto fornire le nozioni fondamentali per una corretta valutazione diagnostica, per l’elaborazione di un piano di trattamento implanto-protesico semplificato e per la realizzazione dello stesso in pazienti con monoedentulia o edentulia parziale candidati alla terapia implantare. L’attività teorico-pratica è consistita nell’esame teorico dettagliato di un caso clinico reale e, successivamente, nella realizzazione clinica dal vivo trasmessa in video tramite un sistema di telecamere a circuito chiuso. L’intervento con carico immediato è stato realizzato dal dott. Stefano Sicuro, implantologo (specializzato in Implantologia, Paradontologia e Protesi Implantare) formatosi a Siena e con esperienze professionali all’Università di Siena, all’Università di Goteborg (Svezia) ed al reparto di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Università di Oulu (Finlandia). 21 maggio 2011 poggiardo “Adesso è davvero tempo di cambiare” Giuseppe Colafati è il nuovo sindaco di Poggiardo. Il successore di Silvio Astore si presenta ai nostri lettori e alla sua cittadinanza, descrivendo la campagna elettorale appena conclusa e il suo impegno amministrativo Potrebbe aprirsi una nuova epoca per il Comune di Poggiardo. Gli elettori che si sono presentati alle urne gli scorsi 15 e 16 maggio per il rinnovo del Consiglio comunale hanno scelto il loro nuovo sindaco: è Giuseppe Colafati, 44 anni, farmacista. Il nuovo primo cittadino mette così fine a dieci anni di amministrazione di Silvio Astore e ad un periodo totale di vent’anni in cui l’ormai ex sindaco si è alternato alla guida del Comune con il rivale di sempre Aurelio Gianfreda. La lista guidata da Colafati, Libertà e Impegno, si è imposta con 1.726 voti, corrispondenti al 40,73% dei suffragi; LeAli alle Città che sosteneva Donato Rausa si è fermata a 1.544 preferenze (36,44%), mentre la lista di Damiano Longo, Uniti per Crescere, si è dovuta accontentare di 967 voti (22,82%). In attesa della prima riunione del Consiglio comunale e della nomina della nuova Giunta, Giuseppe Colafati ci ha concesso un’intervista proprio nel giorno in cui si è seduto per la prima volta sulla poltrona che occuperà per cinque anni. Colafati, dopo dieci anni di attività amministrativa in cui ha svolto il ruolo sia di consigliere, sia di assessore, ora si onora di essere il primo rappresentante cittadino di Poggiardo e Vaste. Quali sono le sue attuali sensazioni dopo una campagna elettorale nella quale, almeno all’inizio, sulla sua candidatura regnava un forte scetticismo? Io ho sempre creduto in questo successo. Ho lavorato molto in questo progetto, puntando sul coinvolgimento dei cittadini e sul confronto con loro. Nonostante non godessi dei favori dei pronostici, non sono mai stato pessimista, anzi sono sempre stato estremamente convinto che il mio progetto po- tesse essere ben accolto dagli abitanti di Poggiardo e Vaste, ed essi stessi lo hanno confermato con il loro voto. È stata la vittoria della gente; è il voto più bello perché spontaneo e perché dovuto all’entusiasmo generato dalla nostra proposta. Io e la mia squadra abbiamo messo in atto una campagna elettorale in crescendo, promuovendo tra i cittadini la nostra lista ancora prima della sua presentazione ufficiale. Il risultato elettorale dimostra come questa iniziale scarsa considerazione nei vostri confronti si sia man mano trasformata in un crescente favore, concretizzatosi poi nell’affermazione finale. Che cosa ha spinto, a suo parere, oltre il 40% della popolazione a dare fiducia alla sua persona e alla lista Libertà e Impegno? Avevamo percepito la voglia di cambiare della popolazione, così abbiamo pensato di impostare un progetto che uscisse da quegli schemi che stavano per essere proposti dai nostri rivali. Questa si è rivelata la scelta giusta. Credo quindi di essere riuscito a interpretare la voglia di cambiamento dei cittadini. Uno degli elementi decisivi per la nostra vittoria è stato l’aver condotto una campagna elettorale basata sull’ascolto, e anche il nostro programma verrà impostato su questa linea, ascoltare cioè tutti i bisogni e le istanze dei cittadini, soprattutto giovani, donne e anziani. Dopo la presentazione delle liste, ci siamo proposti anche nelle case dei nostri concittadini e in tutti gli interventi pubblici ci siamo offerti per quello che siamo: persone che vogliono dare il proprio contributo alle loro due comunità. A tal proposito, quale può essere un’idonea iniziativa che valorizzi il dialogo con i cit- tadini? Penso, ad esempio, ad uno sportello con un numero verde al quale, in determinate ore del giorno, i cittadini possano rivolgersi per denunciare i loro problemi, le loro istanze. Bisogna infatti liberare le piccole esigenze delle persone dalla inutile mediazione politica. Spetta al Comune dare ai cittadini le risposte che attendono; questo è un loro diritto e noi abbiamo il dovere di garantirlo. Lei ha appena elogiato la sua campagna elettorale e la futura azione amministrativa per la dedizione all’ascolto. È stata però anche una campagna in cui il suo gruppo ha mantenuto dei toni pacati. Anche questo ha contribuito a spostare verso la sua squadra il favore dei cittadini? Immagino di sì. Nei giorni precedenti il voto, non abbiamo mai fatto polemica. Questa è stata una scelta precisa, presa e condivisa da tutti i componenti della lista. Anche quando siamo stati il bersaglio di qualche accento polemico dai parte dei nostri avversari, come è naturale che sia in queste circostanze, abbiamo sempre voluto evitare di esasperare gli animi. Vorrei anzi sottolineare come abbiamo sempre cercato (e credo si sia riusciti) di tenere alto il livello del confronto e soprattutto di averlo spostato sui temi reali, cioè i desideri dei cittadini e la necessità di una buona gestione del comune. Lei ha messo i giovani al centro della sua attività amministrativa. Come vi siete interfacciati nei loro confronti prima delle elezioni? E come può il Comune agire per il loro bene e la loro crescita? L’incontro con loro è stato particolarmente bello. Insieme abbiamo sviluppato una fase dedicata all’ascolto, una dedicata al dia- logo e infine abbiamo recepito le loro proposte. La mia amministrazione si rivolgerà soprattutto a loro e la stessa azione di governo guarderà soprattutto alle loro esigenze. Il primo importante elemento riscontrato è l’enorme difficoltà a trovare lavoro; l’Amministrazione dovrà pertanto impegnarsi nel creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo di attività commerciali e artigianali. Con i prossimi bandi, capiremo come poter reperire i finanziamenti per l’allargamento della zona Pip, così da consentire lo sviluppo o l’ingrandimento delle aziende di Poggiardo che vogliono investire, ma anche attrarre attività provenienti da altri comuni. Vorremmo anche prevedere una serie di attività che possano far esprimere i nostri ragazzi, magari anche un spazio fisico che possa diventare sede di un’associazione attraverso la quale i nostri giovani possano predisporre progetti, organizzare iniziative culturali, esaltare la loro creatività, senza escludere una loro eventuale partecipazione ai bandi. Con loro ho intrapreso un percorso bello ed entusiasmante e intendo mantenere la promessa fatta di coinvolgerli, ascoltarli e rivolgere loro l’attenzione dell’Amministrazione comunale. Oltre ai giovani, lei ha più volte sottolineato come il suo governo voglia caratterizzarsi per l’attuazione di una completa trasparenza amministrativa, parlando anche di servizi innovativi. Può spiegarci come intende garantirla? Non appena si insedierà il nuovo consiglio, vareremo un programma che, di concerto con gli uffici, possa prevedere la visualizzazione in streaming delle riunioni di Consiglio e Giunta comunale, ovviamente dopo aver previamente approvato un apposito regolamento. Credo sia bello e utile che una discussione in Consiglio comunale possa essere ascoltata dai cittadini, anche perché spesso si parla dei grandi temi della politica e della vita amministrativa. La giudico una proposta di trasparenza altamente innovativa. La nostra Amministrazione vuole porsi l’obiettivo di mantenere con i cittadini, così come avvenuto in campagna elettorale, un costante e diretto dialogo basato su una totale trasparenza. Ora che è ufficialmente il nuovo sindaco di Poggiardo, si metterà subito al lavoro. Ha già pensato a quale possa essere il primo intervento della nuova Amministrazione? Riguarderà proprio la garanzia della trasparenza. In merito la definizione degli scrutatori da collocare nelle prossime tornate elettorali, siamo propensi a proporre un sorteggio pubblico, escludendo coloro che hanno già svolto questo incarico negli ultimi due o tre anni. L’addetto alla comunicazione elaborerà un manifesto pubblico col quale informare i cittadini su tutti questi dettagli. Ovviamente, questa è ancora una idea che avrò cura di proporre presso la commissione incaricata, alla quale spetta la decisione finale. Alessandro Chizzini 15 21 maggio 2011 poggiardo Avevamo visto giusto, nessuna malafede La vittoria di Colafati premia le nostre previsioni registrate un mese fa; infondate quindi le accuse di scorrettezza lanciateci in quell’occasione Gli sconfitti: “Resteremo a disposizione dei cittadini” I rivali di Colafati, Longo e Rausa, prendono atto del voto delle urne, ma promettono un’opposizione costruttiva e al servizio della cittadinanza. Sorpresa nella composizione del Consiglio comunale: non c’è Astore, Gianfreda il più suffragato, Borgia la rivelazione Il responso delle urne elettorali ha portato a questa nuova composizione del Consiglio comunale: per la lista Libertà e Impegno (1.726 preferenze), Giuseppe Colafati (sindaco), Oronzo Borgia (219), Giacomo Carluccio (162), Paolo Corvaglia (169), Alessandro De Santis (195), Antonio De Santis (130), Cirino Maggio (140), Tiziana Micello (137), Giuseppe Orsi (155); per LeAli alle città (1544), Donato Rausa, Aurelio Gianfreda (232), Luigi Zappatore (204); unico rappresentante di Uniti per Crescere (967) Damiano Longo. Il vicesindaco uscente Damiano Longo (nella foto a sinistra) prende atto della scelta degli elettori in maniera serena: “Auguro al neosindaco e alla nuova amministrazione di svolgere al meglio e con tranquillità il loro lavoro. Con tutta probabilità, i cittadini di Poggiardo e Vaste hanno ritenuto opportuno di essere rappresentati dalla lista vincente, perché migliore espressione della novità. Credo sia questa la motivazione che ha spinto gli elettori a preferire lo schieramento di Giuseppe Colafati. I cittadini hanno voluto che io occupassi un ruolo nella minoranza consiliare e per questo la mia opposizione sarà costruttiva, co- stante e solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini. A loro andrà il mio sostegno e la mia totale disponibilità, così come promesso in campagna elettorale e così come ho sempre fatto in questi anni”. Silvio Astore (nella foto al centro) paga il tonfo elettorale con l’esclusione a sorpresa dal Consiglio comunale. L’ormai ex sindaco si congeda dai cittadini ringraziandoli per aver esaudito il suo sogno, cioè essere stato sindaco della sua città per dieci anni, e specifica che “nonostante percepissi la sconfitta elettorale ho offerto la mia candidatura per non dimostrare Circa un mese fa, in coincidenza della presentazione delle tre liste che hanno partecipato alla tornata elettorale, pubblicammo nelle pagine di Belpaese un articolo in cui, tra le altre cose, segnalavamo come tra i cittadini di Poggiardo e Vaste stesse aumentando la considerazione per la candidatura di Giuseppe Colafati, dopo un iniziale scetticismo. In quell’occasione, ricevemmo da più parti pesanti critiche, in alcuni casi con toni molti forti. La scelta degli elettori, che hanno premiato proprio Giuseppe Colafati come successore di Silvio Astore per i prossimi cinque anni, dimostra come le nostre previsioni non si siano rivelate errate. La voce della piazza da noi raccolta si è poi trasferita alle urne, le quali hanno visto la lista di Colafati prevalere in tutte le sei sezioni elettorali, anche se in alcuni casi con lo scarto di un solo voto. Ciò che avevamo segnalato un mese fa, dimostra quindi di aver visto giusto; se- viltà a chi mi ha sostenuto fino alla fine e al cospetto dei cittadini. Del resto, avevo escluso qualsiasi mio impegno come vicesindaco o assessore. Lascio un Comune virtuoso e con i conti in ordine”. Donato Rausa (nella foto a destra) vede il bicchiere mezzo pieno. Nonostante la sconfitta, il candidato sindaco della lista LeAli alle città accoglie la decisione degli elettori come un ottimo risultato: “Sono più che soddisfatto per quanto ottenuto; era ciò che ci aspettavamo. Non abbiamo ancora analizzato le cause della scon- gno evidente di correttezza d’informazione, onestà e di un atteggiamento imparziale e assolutamente non fazioso. La nostra testata ha avuto il merito di percepire la formazione di una trend in crescita che gli elettori hanno poi confermato, ma di certo non abbiamo celebrato anticipatamente la vittoria di un candidato o partecipato alla sua campagna elettorale. D’altra parte, anche nel 2007 (precisamente nel n. 190 a pag. 13) prevedemmo l’affermazione di Paolo Perrone come sindaco di Lecce, pubblicando un sondaggio da noi commissionato, con relative percentuali di scarto rispetto agli avversari. Anche in quell’occasione non mancarono accuse di malafede e scorrettezza. Belpaese continuerà a fornire un’informazione trasparente e imparziale, interfacciandosi in maniera pulita e onesta col neosindaco e il Consiglio comunale, maggioranza e opposizione. fitta, ma il tracollo della vecchia amministrazione rappresenta un segnale importante. Credo che i maggiori suffragi ottenuti, cioè i 180 voti che ci hanno distanziati dalla lista vincitrice appartengano a coloro i quali hanno scelto di abbandonare il duo Astore-Longo per transitare nell’area Colafati. Poggiardo e Vaste hanno bisogno di concretezza e pacificazione e per questo attueremo una opposizione costruttiva, sempre a servizio dei cittadini ai quali dare le risposte che essi attendono; lavoreremo per questo”. (A.C.) 21 maggio 2011 16 21 maggio 2011 17 tricase 21 maggio 2011 Primi passi per il Piano Urbanistico Generale A battesimo l’atto di indirizzo per la formazione del nuovo strumento urbanistico elaborato dall’Assessorato all’Assetto, Governo e Qualità del Territorio La Giunta municipale ha finalmente adottato le direttive per la redazione del Pug. Un atto già pronto dal mese di agosto scorso, ma la mancanza di una guida stabile all’ufficio tecnico non ha permesso che il do- cumento propedeutico vedesse la luce. Attualmente la città è dotata del Programma di Fabbricazione risalente al 1977, strumento inadeguato a causa delle cambiate condizioni culturali delle scelte urbanistiche, alle modalità organizzative, di tutela del territorio, alle politiche legislative, alle strategie operative degli Enti con grandi competenze territoriali, come la Regione Puglia e la Provincia di Lecce. Lo sviluppo residenziale, la costruzione di servizi pubblici quali scuole, parcheggi, assi stradali di scorrimento e di rapida ed efficace connessione con la città costruita, hanno determinato sul tessuto urbano sperequazioni nella qualità dell’abitare. “Occorre tener presente -spiega l’ingegnere Luana Greco (nella foto), assessore al ramo- anche della crescita esponenziale dell’ospedale ‘Panico’, che diventando ospedale d’eccellenza e polo sanitario di riferimento per il sud Salento necessita di idonei spazi per parcheggi e strutture accessorie. Pertanto è improcrastinabile per la città di Tricase la necessità di dotarsi di uno strumento urbanistico adeguato che possa favorire la sostenibilità ambientale, sociale, economica dello sviluppo del territorio”. L’atto adottato dall’esecutivo prevede adeguate forme per la partecipazione civica, forme di cooperazione istituzionale e definisce la dotazione strumentale con cui si intende redigere il Pug in termini di risorse umane e tecnologiche. Secondo l’assessore Greco, che sta dando spinta ed una svolta con l’atto di indirizzo “l’urbanistica è il modo di vivere di una comunità sul proprio territorio, utilizzandolo e valorizzandolo al meglio, cercando di evitare di compiere danni irreversibili. Per questo le scelte urbanistiche, da condividere e da compiere, devono rispondere ad esigenze di qualità della vita che tengano conto del territorio e del tessuto sociale”. La Giunta ha altresì individuato alcuni obiet- tivi di fondo. Riequilibrando e riorganizzando il sistema infrastrutturale per promuovere la rinaturalizzazione del paesaggio. Quanto al settore socio-economico occorre diversificare le attività produttive, attrezzando la città a diventare centro di servizi avanzati e per il commercio come polo di attrazione e sviluppo integrato per l’economia diffusa del territorio. Favorire lo sviluppo di servizi alberghieri, informativi e formativi per il turismo culturale, escursionistico e naturalistico, potenziando servizi per la ricettività diffusa negli agriturismi per la commercializzazione dei prodotti tipici. Promuovendo manifestazioni culturali e ricreative riqualificando il sistema agricolo e ambientale, l’artigianato, il commercio e la piccola impresa, attrezzando le marine con idonee aree a servizi. Ma anche per il centro urbano si darà continuità alle previsioni del Piano limitando l’offerta di nuove residenze e puntando al recupero del patrimonio edilizio esistente e alla ricucitura dei tessuti urbani. Sarà anche valutata la possibilità di sviluppare strutture turistiche verso il mare con tipologie insediative a basso impatto e integrate nel territorio. Infine, la riqualificazione urbana dell’area dell’Acait. L’assessore Greco conclude manifestando la propria soddisfazione per questo atto, assicurando l’impegno per la redazione del Piano in un processo partecipato e condiviso da tutta la cittadinanza di Tricase. Giovanni Nuzzo Tutto pronto per Tricase Comics and Games 2011 Al via il ricco programma che dal 20 al 22 maggio richiamerà nelle sale del Trono di Palazzo Gallone ospiti illustri a livello internazionale e tanti appassionati Si alza il sipario sulla terza edizione di Tricase Comics and Games, organizzata dall’Amministrazione comunale - Assessorato alla Cultura. L’evento presenta quest’anno tante novità a partire dagli ospiti, numerosi e rinomati, allo spazio espositivo più ampio rispetto alle passate edizioni, con l’apertura di altre sale restaurate dello storico Palazzo principesco. Per l’occasione i vani sono stati attrezzati con suggestivi corpi illuminanti, che renderanno ancora più unico e suggestivo l’appuntamento. Tanti gli ospiti illustri: Gianfranco Tartaglia (in arte “Passepartout”), Matteo Greco, Domenico Rosa, Federica Salfo, Giuseppe Palumbo, Alessio Fortunato, Ketty Formaggio, Giuseppe De Luca, Eleonora De Giuseppe, Enzo Troiano, Giorgio Pontrelli, Walter Trono, Mario Collino (in arte “Prezzemolo”), Luca Maresca, Paolo Eleuteri Serpieri e la mangaka giapponese Yoshiko Watanabe. Tanti gli spazi espositivi all’interno del palazzo con l’apertura delle sale della Principessa che accoglieranno la personale degli artisti, Diabolik in 3D, la Japan Room e ancora Tricase Miniature Contest. La Sala degli Stucchi, la Turris Magna e il Loggione ospiteranno la fiera mercato. Un’area sarà esclusivamente dedicata ai Games, curata da Videomania di Lecce e da Junior, con laboratori di colori e fumetti per i più piccoli. In programma anche tornei di carte collezionabili “Magic” e “Yu-Gi-Oh” e una visita guidata nelle prigioni di Palazzo Gallone dove sarà allestita la mostra “Centocinquanta anni di nuvole” - Sezio- ne Storica sui 150 anni dell’Unità d’Italia a cura del museo etnografico “Arte In” di Donato Antonaci Dell’Abate. Ancora “Fumetti in Corsia”, un momento di spettacolo dedicato ai bambini del reparto di Pediatria dell’ospedale “Panico” di Tricase. Inoltre, una campagna di sensibilizzazione a fumetti sulla produzione di rifiuti domestici curata dalla ditta Monteco, che si occupa della raccolta differenziata. Presente infine anche uno stand di Poste Italiane per l’annullo filatelico. “Tricase Comics and Games -dichiara Nunzio Dell’Abate, assessore comunale alla Cultura- vuol rappresentare un collante tra le istituzioni e l’universo giovanile, che qui trova il modo di esprimersi e di confrontarsi, credendo nei propri sogni. Un modo simpatico e alternativo per colorare la nostra città e farla apparire accattivante a chi verrà a trovarci”. Soddisfazione è espressa anche da Pasquale Scarascia, consigliere comunale, ideatore della manifestazione e volano dell’organizzazione: “Il cuore della città dal 20 al 22 maggio pulserà di fantasia per la contagiosa creatività che i fumetti riescono a trasmettere in tutte le sue sfaccettature. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano tuffarsi in questo laboratorio di emozioni”. (G.N.) Statale 275: insorgono i proprietari terrieri Dopo il via libera del Consiglio di Stato c’è chi promette battaglia per gli espropri dei terreni Dopo il ricorso respinto dal Consiglio di Stato proposto dalle associazioni ambientaliste, la tanto agognata statale Maglie-Leuca si realizzerà a quattro corsie fino a San Dana, per poi proseguire a due corsie sino a Santa Maria di Leuca. Ma non è detto che tutto fili liscio: i piccoli proprietari terrieri alzano gli scudi sorretti dal consigliere comunale di Tricase, Alfredo De Giuseppe, pronti a fare le barricate contro la notifica degli espropri che dovrebbero arrivare a breve. Si prevede quindi un’ulteriore battaglia legale, tanto che alcuni proprietari di particelle agricole, che ricadono nel tracciato della statale 275 , intendono difendere con i denti i loro poderi. Se da un lato vi sono i titolari dei fondi, determinati e convinti che la strada devasterà il territorio del Capo di Leuca, dall’altro gli automobilisti sono esasperati per i tempi lunghi di percorrenza che occorrono da Scorrano a Gagliano per l’attraversamento dei centri abitati di Montesano, Lucugnano, Alessano e San Dana, senza parlare delle lunghe colonne di auto che si formano agli incroci semaforici. Un tratto di strada snervante non solo per i salentini, ma anche per i turisti costretti a raggiungere i comuni del Capo di Leuca senza la dovuta sicurezza. 21 maggio 2011 19 21 maggio 2011 casarano Il “Ferrari” a rischio ridimensionamento Il nosocomio cittadino sembra essere finito nel mirino della Regione e nel nuovo Piano della sanità che prevede per la provincia solo quattro poli ospedalieri La nuova ondata di annunciate chiusure riferite alle strutture ospedaliere ed ai ridimensionamenti repentini dei reparti potrebbe interessare seriamente il “Francesco Ferrari” di Casarano. Una notizia che non rappresenta certo il classico fulmine a ciel sere- no (dal momento che a turno un po’ tutti gli ospedali salentini sono stati inseriti nella lista nera della contingenza) ma che comunque proprio perché per certi versi “attesa” rende per maggiori preoccupazioni. Come è noto, a leggere le intenzioni del nuovo disegno della sanità pubblica di Puglia voluta dalla Giunta del governatore Nichi Vendola, viale Capruzzi ha ipotizzato per la provincia di Lecce la presenza di soli quattro poli ospedalieri. La notizia ovviamente non rende felice il territorio e non fa altro che richiamare precedenti news che già sul tema cir- colavano insistenti e secondo le quali un ospedale tra quelli attivi nella “Città Bella” Gallipoli e nella capitale industriale del medio Salento (Casarano) dovevano andare incontro al loro inesorabile destino. Morale: uno dei due era di troppo e poteva anche essere chiuso. Negli ultimi giorni non sono mancate le prese di posizione da parte dei politici casaranesi, e da ultimo si registrano le iniziative dell’assessore provinciale Gianni Stefano e del movimento di Francesca Fersino Liber@città. E proprio Liber@città (“per una più incisiva iniziativa per scongiurare quanto ormai in atto”, sottolineano dal movimento) nell’interesse della comunità casaranese e del territorio ha avviato una raccolta firme contro il ridimensionamento dell’ospedale “Francesco Ferrari”. La raccolta di firme e di adesioni alla campagna che è lecito attendersi assumera i contorni di una “battaglia civile” sarà effet- “Salviamo il nostro ospedale dalla questa lenta agonia” Si leva forte la voce di protesta bipartisan dei politici casaranesi. Le reazioni di Francesca Fersino e dell’assessore provinciale ed esponente del Pdl cittadino, Gianni Stefano Una reazione bipartisan si leva dalla politica cittadina per “salvare” l’ospedale di Casarano dal rischio ridimensionamento. Francesca Fersino (nella foto a sinistra), esponente del movimento Liber@città parla di “lenta agonia del Ferrari”, evidenziando che quello che esponenti della sua associazione avevano paventato “sta trovando una strategica attuazione con la scusante di una carenza di personale che determina la continua ed ostinata chiusura di servizi attivi presso il nostro ospedale”. “È sconcertante -spiegano da Liber@città in una notaassistere che solo di fronte ai fatti conclamati alcune forze politiche locali abbiano sentito il dovere di alzare la propria voce mentre è sorprendente il silenzio di quelle forze politiche contigue al governatore Vendola come Sel e Pd, che non sentono il dovere di pretendere dal loro massimo esponente regionale il rispetto di una città come Casarano. Liber@città -conclude la nota- nell’interesse della comunità, si rende disponibile ad intraprendere insieme a cittadini, operatori sanitari ed esponenti politici legati al territorio tutte quelle iniziative che possano scongiurare questo ulteriore sopruso ai danni di Casarano e del suo hinterland”. Alla voce di Francesca Fersino e di Liber@città si è aggiunta anche quella di Gianni Stefano (nella foto a de- stra), esponente cittadino del Pdl assessore a Palazzo dei Celestini. “Se dovessi riassumere con una sola frase lo stato di cose -afferma Stefano- questa frase sarebbe: stanno mettendo l’ospedale di Casarano nelle condizioni di non più operare ai suoi standard affinché si possa, in un futuro prossimo, fortemente ridimensionarlo o addirittura chiuderlo per scarsa produttività. Questa, purtroppo, è una situazione reale; una situazione che è il frutto di un utilizzo strumentale che Vendola ha fatto della sanità per scopi elettorali quando ha promesso riforme che non è stato poi in grado di realizzare e di cui solo adesso se ne vedono i veri frutti, continuando poi con una propaganda fatta solo di proclami per qualche suo interesse a livello nazionale”. Stefano continua con la sua presa di posizione: “Questo mio appello però non vuole essere uno sterile proclama fatto per rivendicare ragioni che non porterebbero a nulla ma è un invito, un invito sincero a tutte le forze politiche, di qualunque colore, anche a quelle più vicine allo stesso Vendola per cercare di trovare un dialogo comune. Uniamo le nostre forze affinché Casarano abbia una posizione netta e soprattutto unitaria”. (D.G.) tuata presso la sede di Liber@città, in via Unità D’Italia, ogni sera dalle 19.30 alle 21. Che il ridimensionamento dell’ospedale cittadino sia già considerato un dato di fatto, del resto, è già sotto gli occhi di tutti. Ecco alcuni indizi, peraltro già ampiamente denunciati pubblicamente dall’assessore Stefano. Dopo il pensionamento del primario di Ostetricia e Ginecologia non solo è calato il numero delle nascite presso quella unità, ma non si è provveduto alla necessaria nomina del nuovo primario Significherà qualcosa? Ed ancora: per il mancato rinnovo dei finanziamenti legati all’articolo 55, il reparto di Radiologia ha subito il ridimensionamento del numero degli operatori in servizio nella struttura, con la conseguenza che si sono notevolmente allungate le liste d’attesa (e ciò produce il dirottamento degli interventi radiologici e di risonanza magnetica presso altri ospedali). Circostanza quest’ultima che potrebbe determinarsi anche per la riduzione delle sedute mensili in sala operatoria degli anestesisti, passate da 70 a 45 sempre per il “famigerato” articolo 55. L’ultimo indizio “sollevato” raggiunge invece il grottesco. Presso l’ospedale di Casarano doveva partire un progetto per effettuare la cosiddetta “preparazione dei chemiofarmaci”, ma tale programma non ha mai visto la luce per la mancata autorizzazione da parte della direzione. Cosa che invece è regolarmente avvenuta (e solo da qualche giorno) per l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase. Daniele Greco L’Itc “De Viti De Marco” festeggia i suoi primi 50 anni Mezzo secolo di attività per l’istituto diventato una delle istituzioni scolastiche d’eccellenza nel territorio Celebra quest’anno il mezzo secolo di vita e di storia l’Istituto Tecnico Commerciale “Antonio De Viti De Marco”, una delle istituzioni scolastiche d’eccellenza di Casarano e dell’intero territorio. Un istituto al passo con i tempi, costituito nel 1959 come sezione staccata dell’Itcg “G. Costa” di Lecce, comprendente inizialmente solo l’indirizzo per geometri per poi avviare anche il corso per ragionieri a partire dall’anno scolastico successivo. Per festeggiare con l’ideale torta e con le cinquanta candeline, l’istituto di Casarano ha organizzato nei giorni scorsi una grande festa di compleanno al quale hanno preso parte, tra gli altri, il dirigente scolastico Bruno Contini, il presidente della Provincia Antonio Gabellone, l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefano, il presidente dell’ordine dei Dottori Commercialisti, senatore Giorgio Rosario Costa, ed ex dirigenti scolastici, ex docenti ed ex alunni dell’istituto. Una festa in grande stile per un istituto che ha segnato davvero tappe importanti per lo sviluppo della città e dei centri limitrofi per i quali ha fatto da riferimento in mezzo secolo. E che è già pronto per le nuove sfide del domani. Dall’anno scolastico 2010-2011, infatti, la tecnologia entra nei consigli di classe attraverso la realizzazione dello scrutinio elettronico, entra in funzione un nuovo laboratorio di lingue di ultima generazione con 22 posti e vengono attivate le lavagne interattive multimediali. Un nuovo servizio che apre la nuova frontiera tecnologica per l’apprendimento. 21 maggio 2011 galatina “La primavera del Salento” fa tappa nella “città della Civetta” Dal 19 maggio ha preso il via il secondo Educational Tour di operatori turistici e giornalisti di testate nazionali promosso dalla Provincia di Lecce Toccherà anche Galatina la nuova edizione de “La Primavera del Salento”, progetto avviato in occasione dell’ultima borsa internazionale del turismo di Milano dall’Assessorato al Turismo e al Marketing territoriale della Provincia di Lecce guidato da Francesco Pacella (nella foto). Da giovedì 19 a domenica 22 maggio il programma realizzato in collaborazione con la rivista “Spiagge”, con i comuni di Galatina, Diso, Castro, Salve, Presicce, Ugento, con l’Ente Parco Otranto-Santa Maria di Leuca e con il supporto dell’Apt di Lecce, ospi- ta nel Salento e nei centri partners del secondo Educational Tour appositamente organizzato tour operator e giornalisti di varie testate nazionali, del nord Italia e della Svizzera italiana. L’iniziativa punta a valorizzare le ricchezze paesaggistiche, naturalistiche, architettoniche, archeologiche e culturali del territorio, attraverso una rete di itinerari escursionistici tematici alla scoperta dei colori della “primavera del Salento”. E sono in corso di realizzazione a cura della Provincia i primi nove percorsi, tutti legati fra loro dal filo conduttore della conoscenza, della tutela e della fruizione sostenibile delle aree naturali protette della Provincia di Lecce. Dal Parco Naturale Regionale di OtrantoSanta Maria di Leuca al Parco di Gallipoli-Punta Pizzo fino all’en- troterra, dove tra i luoghi più suggestivi del territorio salentino spicca proprio Galatina, terra d’arte che al progetto offre le sue bellezze architettoniche e le tradizioni popolari che custodisce da secoli. “La formula dell’Educational è una delle tante azioni individuate per comunicare la linea di prodotto territoriale rappresentata dal turismo escursionistico -spiega l’assessore al Turismo e al Marketing Territo- riale della Provincia di Lecce- e ci consente di andare incontro a target di straordinario interesse, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del nostro territorio: un passaggio fondamentale, questo, per essere competitivi nel mercato globale: nazionale e soprattutto internazionale”. Proprio Galatina (insieme a Trapani, Cagliari, Mantova) un mese fa era stata indicata da “Famiglia Cristiana” quale meta ideale in cui tra- scorrere la Settimana Santa in famiglia, “tra riti religiosi, soggiorni al mare e scoperta di città e luoghi della fede”. In particolare una giornalista della testata cattolica, Rosanna Precchia, è stata ospite a Galatina nel corso del precedente Educational Tour svoltosi dal 28 aprile al 2 maggio scorsi. Per la città, dunque, un’altra occasione per promuovere i propri caratteri identitari, i suoi tesori e la sua storia. (D.G.) Al via il concorso artistico “Riciclarte” La manifestazione è promossa dal Gruppo Scout Agesci di Galatina. Iscrizioni entro il 20 giugno Stimolare la creatività e promuovere il rispetto dell’ambiente: è questa l’idea di fondo che accompagna “Riciclarte”, concorso artistico promosso dal Gruppo Scout Agesci di Galatina dedicato al riutilizzo in modo funzionale di materiali difficili da riciclare. Il libero concorso per artisti in erba “originali e creativi” prevede la realizzazione di un’opera artistica da produrre utilizzando liberamente oggetti di qualsiasi materiale che altrimenti sarebbe destinato a diventare rifiuto. Si può partecipare al concorso in modo individuale o in gruppo e l’iscrizione (completamente gratuita da effettuare entro e non oltre il 20 giugno prossimo) è concessa per le categorie gruppi, fino a 13 anni, da 14 a 19 anni ed oltre i 20 anni. Gli elaborati in gara (da consegnare alla segreteria organizzativa entro il 1° luglio) saranno esposti e valutati da una giuria nel corso di una mostra finale che si terrà l’8 luglio per le vie del centro storico della città. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’indirizzo mail [email protected], oppure telefonare al numero 0836.563549, mentre il regolamento del concorso è disponibile sul sito internet all’indirizzo http://riciclodarte.wordpress.com. 22 21 maggio 2011 nardò Antonella Bruno e Marcello Risi pronti per la sfida finale del ballottaggio In attesa del turno elettorale di spareggio, già assegnati i primi 13 posti nel nuovo Consiglio comunale dove, dei 4 candidati sindaco, non entra solo il “grillino” Alfredo Ronzino Ballottaggio doveva essere e ballottaggio sarà. Merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) della frammentazione politica generata in città nel dopo-Vaglio e delle quattro coalizioni sostenute da 15 liste e dei ben 350 aspiranti consiglieri comunali che hanno “disperso” i voti su più fronti. A sfidarsi nel turno suppletivo delle urne saranno Antonella Bruno (nella foto), espressione di un centrodestra che nella campagna elettorale ha remato unito per la vittoria, e Marcello Risi (nella foto), rappresentante di una quota parte del centrosinistra cittadino che, prima ancora che la Bruno, aveva come avversario diretto Giancarlo De Pascalis e la rispettiva aggregazione politica (sulla quale sono confluiti poi molti dei voti del Pd). Ora per il ballottaggio della prossima settimana si riparte da zero. O quasi. Antonella Bruno sulla linea dello start vanta il piccolo passo avanti costituito da poco più di 300 preferenze in più raccolte dalla sua coalizione rispetto a quella di Risi, che a sua volta ha superato di 200 preferenze il rivale del centrosinistra De Pascalis. Un’inezia il “tesoretto” della Bruno su Risi, se si considera che in ballo ora ci sono le 3.136 preferenze sommate da Risi e le 2.217 andate al “grillino” Alfredo Ronzino e che il sistema del ballottaggio necessariamente rimette in circolo. In settimana proprio Beppe Grillo dal suo blog ha sentenziato che le 5 Stelle non andranno né a destra né a sinistra (“Andiamo oltre la politica”, ha dichiarato il blogger-attore ligure) e da ciò ne risulta che la libertà di voto concessa agli elettori neretini, che al primo turno hanno dato la loro fiducia ed il loro voto a Ronzino, potrebbe assumere un peso specifico rilevante. Sen- za mezzi termini invece si legge l’appello lanciato dal segretario provinciale del Pd Salvatore Capone all’indomani del responso delle urne. Perché dai vertici leccesi dei democratici arriva l’invito agli elettori di Risi e De Pascalis (tra i quali molti proprio del Pd secondo le indicazioni di voto della vigilia) di ricompattare le forze del centrosinistra per poter avere le chiavi di Palazzo Personè. Ed in attesa dello scontro finale e della probabile “calata” a Nardò dei big nazionali della politica in questa settimana che separa dal ballottaggio, già è possibile abbozzare una prima parvenza del nuovo Consiglio comunale, partendo dalle elezioni date per certe di quei consiglieri che non sono in border line stante la necessità del turno di spareggio che all’eletto sancirà il premio di maggioranza. 13 sono i posti già attribuiti, 11 (uno dei quali è per il candidato sindaco sconfitto nella tornata suppletiva) saranno assegnati dopo il ballottaggio. Dell’aggregazione che ha sostenuto il primo candidato sindaco sconfitto Giancarlo De Pascalis (eletto in quanto tale) ce l’hanno fatta in 5, ovvero Daniele Piccione (Semplicemente Neretini, 319 voti), Antonio Tiene (Partito Democratico, 491 voti), Paolo Maccagnano (Noi per Nardò, 278 voti) e Giuseppe Tarantino (Progetto Nardò, 275 voti). Indipendentemente dal risultato del ballottaggio guadagnano un posto sicuro nel nuovo Consiglio comunale i rappresentanti del centrodestra Mirella Bianco e Sandro Presta (entrambi de La Puglia Prima di Tutto, ai quali sono andati rispettivamente 341 e 273 voti), Oronzo Capoti (Nuovo Corso, 345 voti) e Cesare Dell’Angelo Custode (volto nuovo del Popolo della Libertà che con 637 voti personali è risultato in assoluto il primo degli eletti). Tra i consiglieri che invece sono con Marcello Risi, a Palazzo Personè entrano da consiglieri Flavio Maglio (Unione di Centro, 323 voti), Antonio Cavallo (Nardò Partecipa, 267 voti), Rocco Luci (Costruire Insieme, 400 voti) e Sergio Vaglio (Io Sud-Nardò Insieme, 239 voti). Elezioni tabù invece per la quarta lista in campo, quella delle 5 Stelle di Alfredo Ronzino. Il voto disgiunto espresso dai neretini non ha fatto scattare infatti il seggio per i grillini considerate le 2.217 preferenze attribuite al candidato sindaco a fronte degli “appena” 558 voti messi insieme in totale dei suoi 21 aspiranti consiglieri comunali. (D.G.) 23 21 maggio 2011 spongano 200 anni in Comune Il Comune di Spongano celebra il suo bicentenario con una serie di iniziative per grandi e piccini, tra cui spicca il viaggio sul treno storico “Salento Express” Maturare il senso di appartenenza e rafforzare il legame con la propria comunità attraverso la storia del territorio e dei suoi abitanti: i cittadini sponganesi lo fanno in questa settimana con i festeggiamenti del bicentenario del proprio Comune. “Una data storica per l’intera comunità di Spongano -commenta il sindaco Luigi Zacheo (nella foto)-, un’occasione di festa, ma anche di riflessione ed approfondimento. Una memoria storica vivida e partecipe rappresenta una consapevolezza maggiore della realtà sociale e per le giovani generazioni può costituire un’opportunità in più per la formazione di coscienze civiche democratiche e civili. Per questo, abbiamo cercato di coinvolgere, con le iniziative poste in essere per questo straordinario avvenimento, l’intera comunità di Spongano e, soprattutto, le scuole e le associazioni locali. Momenti di svago e divertimento, infatti, si alterneranno ad appuntamenti istituzionali, che animeranno il territorio per un’intera settimana. Con l’occasione invitiamo a partecipare alle iniziative in programma, tutte di particolare rilievo e ricche di contenuti di storia cittadina e locale”. L’apertura delle manifestazioni si è avuta martedì 17 maggio con l’illustrazione del programma e il raduno di minivolley per poi proseguire mercoledì 18 con il Convegno promosso dall’Istituto Comprensivo e con la premiazione del concorso di poesie dell’associazione Arma Aereonautica. Giovedì si è proceduto all’inaugurazione delle diverse mostre realizzate dall’Associazione Mariana, dall’Azione Cattolica, dall’associazione “Filo…non più filo”, dal Salento Giallorosso, dalla Pro Loco, dal Cicloclub “Richard”, dal fotografo Miccoli, dall’Arma Aereonautica e dall’Istituto Comprensivo. Le iniziative continuano venerdì 20 con il Consiglio comunale sul tema “200 anni… in Comune” previsto alle 18 e con un fine settimana all’insegna della festa per tutte le età. Sabato sarà protagonista il treno storico “Salento Express”, con una fermata particolare nella stazione sponganese che si articolerà nella visita del centro storico e degli uliveti, e con la degustazione di prodotti tipici prima del rientro a Lecce. Nella stessa giornata il Comitato Feste esporrà la “Panara” e l’Università Popolare inaugurerà la propria mostra, mentre i bambini potranno divertirsi con giochi preparati dal gruppo Torneo dei Rioni e l’associazione “La Fa- lena” proporrà un saggio di danza. La serata sarà poi all’insegna della musica, accompagnata da stand gastronomici, con l’esecuzione di canti e musiche popolari da parte del gruppo di interesse comunale, dei Menamenamò e dei Cantori. La giornata conclusiva di domenica sarà dedicata alla presentazione della cartolina commemorativa con annullo postale speciale promossa dalla Pro Loco, alla gara di tiro con l’arco, alla biciclettata storica, alla mostra di auto d’epoca e all’esecuzione di canti del gruppo Ars Nova, il tutto sotto la luce dei fuochi pirotecnici. Cristina Alemanno melpignano Appuntamento sabato 21 maggio alle 19 presso il Convento degli Agostiniani con Veronica De Laurentiis, per sensibilizzare e dire basta alla violenza nei confronti delle donne in questi giorni in un tour di nove tappe nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. La manifestazione di Melpignano è organizzata da Luciano Anelli, giornalista e amico della De Laurentiis, e include un incontro con le autorità locali, organizzato dall’associazione “Cantieri Culturali ApertiEmergenza Sud”. All’incontro interverranno, oltre all’autrice, Sonia Cataldo, (responsabile del Presidio del libro e dell’associazione organizzatrice), Cristina Schirinzi (vicesindaco di Melpignano e assessore alle Pari Opportunità), Giulia Sannolla (associazione Sud Est Donne). “Siamo davvero soddisfatti e ansiosi per questo evento -ha commentato la Schirinzi- abbiamo accolto la proposta da parte dell’organizzazione anche e soprattutto per presenta- re questi due libri straordinari. Siamo da sempre attenti a questo tipo di tematiche, realizzando diverse iniziative sull’argomento. Crediamo che la presenza di Veronica De Laurentiis e la sua testimonianza siano importanti. Non è tanto una questione relativa al personaggio, quanto per il fatto che, purtroppo, qualsiasi donna si può ritrovare in certe situazioni e deve trovare la forza di denunciare l’accaduto e affermare con dignità che ci si può ribellare. Poi, se a parlarne è una persona che ha un nome non di poco conto è importante, al fine di creare un maggiore ascolto su queste tematiche. Vogliamo far passare il messaggio che non si deve subire, ma far venire a conoscenza gli altri che ci possono aiutare: ognuno di noi deve rendersi conto che c’è un modo per uscire dalla Cani di razza e “di fantasia” in mostra Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti degli amici a quattro zampe sabato 21 nel cuore della Grecìa Salentina Una testimonianza importante contro la violenza sulle donne Il tema è quello della violenza sulle donne. Un argomento molto discusso da sempre, proprio perché c’è la necessità di parlare, affinché molte donne trovino il coraggio di uscire dalla spirale di paura e umiliazione che in questi casi le accompagna. Una madrina importante è stata chiamata a parlarne al convento degli Agostiniani di Melpignano sabato 21 maggio alle 19. Si tratta di Veronica De Laurentiis (nella foto), figlia di Dino De Laurentiis e Silvana Mangano, che vive a Los Angeles, anche se di origine romana, e ha scritto due libri contro la violenza sulle donne, Rivoglio la mia vita e Riprenditi la tua vita. I due volumi raccontano il dolore che la violenza subita comporta e il modo per uscirne, tanto che Veronica De Laurentiis è diventata una sorta di bandiera, e sarà calimera violenza subita, non chiudersi nella sopportazione con vergogna. I libri della De Laurentiis sono davvero toccanti, in particolare quando parla degli otto punti, ossia gli obiettivi che bisogna raggiungere, relativi alle capacità, ai talenti che una donna ha. Tutti abbiamo dei talenti, bisogna ricordarlo”. (A.Leu.) Il comune di Calimera diventa per un giorno “capitale” degli amici degli animali. Il 21 maggio infatti, dalle 10 in poi, presso la Villa comunale i volontari animalisti de “La combriccola di Sofia” in collaborazione con l’Enpa e l’associazione “Zampalibera” organizzano la prima manifestazione amatoriale canina di beneficenza aperta a tutti i cani, sia di razza che meticci. All’evento nato con l’intento di favorire la diffusione di una cultura del rispetto degli animali e attenzione alle loro necessità, interverranno anche i volontari del Centro di recupero Fauna Selvatica del Museo di Storia Naturale del Salento e l’associazione “Nuovi Orizzonti”. Evento clou della giornata sarà il concorso di bellezza riservato a cani di razza e “di fantasia”, che potranno aggiudicarsi i premi speciali “Best in show” (il cane meglio presentato), “Tequila e Bonetti” (la coppia cane-padrone con maggiore sintonia), “Attraverso lo Specchio” (coppia cane-padrone con la maggiore affinità caratteriale e/o estetica) e “Best online” (per il cane più cliccato sull’evento pubblicizzato sul web). Le iscrizioni si potranno effettuare direttamente presso i banchetti allestiti presso la Villa comunale, con un obolo volontario di 10 euro, o su internet attraverso il gruppo Facebook “La combriccola di Sofia” (il che darà automaticamente diritto a partecipare alla categoria “Best Online”). Nel corso della manifestazione è prevista una dimostrazione di agility, oltre alla presenza di un medico veterinario e di una comportamentalista che risponderanno gratuitamente alle domande degli ospiti. Tutto il ricavato della manifestazione sarà utilizzato per l’acquisto di cibo e farmaci per i randagi e gli ospiti del canile-rifugio di Calimera. Per informazioni: 392.1157839. 24 21 maggio 2011 Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected] spettacolo a cura di Daniele Greco cáåÉ=ãÉëÉ=~ä=m~áëáÉääçÒ= Åçå=á=qÉ~íêá=^Äáí~íá Çá=^ëíê¶Ö~äá Tre gli appuntamenti in programma una conferenza-spettacolo per i 30 anni di Astràgali, un omaggio a Pasolini e una serata di teatro-letteratura con l’Inferno di Dante Sarà un fine maggio all’insegna degli spettacoli di qualità quello impaginato da Astràgali al “Paisiello” di Lecce nell’ambito della rassegna Teatri Abitati. Dopo gli appuntamenti con il teatro-poesia in omaggio a Giovanni Bernardini (domenica 1° maggio), la video-produzione di Davide Barletti (mercoledì 11) e l’opera di ricerca de La Salle de bain II (mercoledì 17), il programma ideato e realizzato dalla compagnia teatrale leccese in quest’ultima settimana del mese propone un trittico di appuntamenti oltremodo interessante e da non perde. Si comincia mercoledì prossimo 25 maggio (alle 21, con ingresso gratuito) con la conferenza-spettacolo curata da Astràgali per festeggiare i suoi “Trent’anni di teatro”. Trent’anni di attività racchiusi in uno show che attraverso immagini, video, letture e musica fotografa l’esperienza pluriennale e multiforme della compagnia leccese. Astràgali, fondata nel 1981 da Marcello Primiceri e Carla Petrachi, dal 1992 è diretta dal regista, poeta, scrittore Fabio Tolledi (nella foto) e da allora porta avanti una ricerca che parte dal teatro-poesia per costruire percorsi legati a diversi linguaggi artistici, tra loro legati, dal- sua ultima produzione teatrale, e l’incontro prevede anche la proiezione di alcuni frammenti di film e documentari di Pasolini e la lettura di alcuni brani tratti da opere dello scrittore friulano, che sarà curata da Astràgali Teatro. Al Paisiello si torna a fare teatro lunedì 30 e martedì 31 maggio (alle 21, ingresso 7 euro con riduzione del 50% per studenti universitari). Il Dalle Rovine Teatro presenta Voci dall’Inferno, spettacolo ispirato al capolavoro della letteratura italiana, la Divina Commedia di Dante. Il gruppo Dalle Rovine Teatro è stato fondato nel 2004 dall’attore e regista Alessandro Mazzotta e “Foto: www.comune.lecce.it tra i lavori realizzati dalla l’arte all’editoria, dalla forma- compagnia figurano i titoli Brecht, Nietzzione alla scrittura, dalla pro- sche e le donne, Incidente fonetico, A/te duzione teatrale a quella visuale il congedo di prometeo, Enchain, Ubu, 1943 e multimediale. dalla Guerra e Vivere l’Avvenimento. Il Giovedì 26 maggio (a partire gruppo D.R.T. (sperimenta percorsi d’indalle 19, con ingresso gratuito) terazione tra le arti, danza, vocalità attoAstràgali fa spazio invece al riale, musica colta ed elettronica. In questo professore di letteratura italia- spettacolo la suggestiva rievocazione delne nella facoltà di lettere e fi- l’inferno dantesco avviene attraverso la voce losofia dell’Università di Bari dei personaggi che in esso si muovono. Voce Pasquale Voza, protagonista e regia sono di Alessandro Mazzotta, mudi un incontro che verterà su “Il siche originali elettroniche a cura di Claucorpo, il sacro, il potere: la meta-scrittura dio Prima, coreografie di Chiara Sergio (Ofdrammatica dell’Ultimo Pasolini”. Pa- ficina Creattiva), violoncello e contrabbasso squale Voza parlerà dell’opera dell’artista di Jacopo Conoci e Daniele De Pascalis. emiliano soffermandosi soprattutto sulla Info: 0832.306194, 320.9168440. Terza edizione per il “Maggio Musicale Salentino” La manifestazione diretta da Gianluca Milanese si svolgerà al teatro “Paisiello” di Lecce il 23 e 24 maggio Per spettacolo e per beneficenza, l’associazione culturale Aulos con il patrocinio di Provincia e Comune di Lecce organizza la terza edizione del festival “Maggio Musicale Salentino” con l’obiettivo di avviare una raccolta fondi per l’acquisto della Bimbulanza, un’autoambulanza a misura di bambino. La manifestazione e diretta dal maestro Gianluca Milanese, si svolgerà presso il teatro “Paisiello” di Lecce il 23 e 24 maggio ed annovera artisti di calibro internazionale. Nella serata di apertura in un recital per pianoforte solo si esibirà la pianista salentina Valeria Vetruccio (eseguendo brani di Chopin, Liszt e Gershwin), mentre il 24 sarà la volta del noto trombettista romano Nello Salza (nella foto), consacrato con l’assegnazione del Premio Oscar alle musiche di Nicola Piovani per La Vita è bella. Dal 1984 ad oggi Salza ha inciso oltre 300 colonne sonore come prima tromba solista con i maestri Morricone, Piovani, Trovajoli. Nello Salza sarà affiancato dal quintetto “Salento Cinema Ensemble” formato da Salvatore Casaluce (chitarra ed arrangiamenti), Emanuele Coluccia (sax e piano), Gianluca Milanese (flauto), Giuseppe Spedicato (basso) e da Alessio Borgia (batteria). L’inizio dei concerti sarà alle 21 con ingresso gratuito. 25 21 maggio 2011 Venerdì 27 UN MENHIR ERTO AL CIELO MAGLIE, Galleria Capece - ore 22 Una nuova istallazione dell'artista Giulio Acquaviva sarà inaugurata attraverso una rassegna pittorico-degustativa. Menhir sarà presentato dal presidente della fondazione “Francesca Capece” Dario Vincenti e dal critico Massimiliano Cesari. La mostra si conclude domenica 29 maggio. Info: [email protected]. appuntamenti_eventi_curiosità Sabato 21 SABATO 21 DOMENICA 22 LUNEDI 23 LISZT E LE DONNE MAGLIE, Libri & Musica – ore 19 Secondo appuntamento con la rassegna "Incontri e scontri con la musica", dal titolo "Liszt e le donne". La serata, organizzata presso Libri&Musica in via Indipendenza n. 1, sarà curata dallo storico della musica Alessandro Macchia e dalla musicologa salentina Francesca Rinaldi. Info: 0836485642. MUSIC ON THE GREEN LECCE, Acaya Golf Resort – ore 15 Sarà l’Irene Scardia Trio ad animare la terza domenica di “Music on The Green”, serie di concerti di qualità organizzati dall’Acaya Golf Resort. La pianista e compositrice leccese sarà accompagnata dal sassofonista Emanuele Coluccia e dal giovane contrabbassista Luca Alemanno. Info: 0833.266226. WORKSHOP DI FOTOGRAFIA D’INTERNI LECCE, castello Carlo V A cura di Sergio de Riccardis presso il castello Carlo V si tiene fino al 29 maggio il workshop di Fotografia d'interni, settore specialistico che permette di fotografare professionalmente ambienti residenziali e commerciali applicando al “semplice” scatto le tendenze dell’interior design. Info: 0832.303707. SALENTO TRA RADICI E SENTIMENTO MARTANO, sala convegni “Karol Wojtyla” – ore 20 Nella sala convegni comunale prosegue la rassegna organizzata dal Comune di Martano dal titolo "Salento: le radici e il sentimento”. La serata prevede la presentazione dell'ultima produzione di Folkolore Sull'onda delle leggende del Salento tra reading e proiezioni. Info: 0836.571020. CASARANO & BARDOSCIA PER SHURHUQ GALLIPOLI, teatro Garibaldi – ore 20 Evento speciale oggi al teatro Garibaldi per “Shurhùq, rassegna di “mescolanze, intrugli, orditi e misture”. Sul palco Raffaele Casarano e Marco Bardoscia impegnati nel progetto inedito Invenzione a 2 voci jazz lab che va dalle sonorità tradizionali del jazz a quelle nord-europee. Info: 0833.266226. A TEATRO CON CALANDRA LEVERANO, piazza Roma – ore 21 La compagnia teatrale Calandra porta questa sera il teatro in piazza Roma a Leverano per la rappresentazione de La palla al piede di Georges Feydeau. Diretta da Giuseppe Miggiano la piéce è incentrata sul personaggio di Fernando, un donnaiolo mantenuto che ne combina di tutti i colori. Info: 347.6108823. GRAN GALÀ DELLA LIRICA PARABITA, piazza Umberto I – ore 21 Entra nel vivo la festa patronale per la Madonna della Coltura. In piazza Umberto I si tiene la prima edizione del “Galà della Lirica” con protagonisti la Grande Orchestra di Fiati “G. Ligonzo” Città di Conversano ed il Coro lirico dell’Accademia Musicale “Città della Musica”. Info: 0833.593277. GIRO DI BANDA PARABITA, piazza Umberto I – ore 21 La festa patronale di Parabita si conclude con la verve e l’allegria musica del Giro di Banda diretto da Cesare Dell’Anna. Con l’eclettico trombettista salentino saliranno sul palco Irene Lupo, Enza Pagliara, Claudio “Cavallo” e gli Opa Cupa. Previsto anche uno spettacolo di artisti di strada. Info: 0833.593277. MARTEDI 24 MERCOLEDI 25 GIOVEDI 26 VENERDI 27 L’ACQUA IN MOSTRA ACAYA, Castello di Giangiacomo dell’Acaya “L’acqua in mostra come risorsa e come progetto” è il titolo di una esposizione che fino al 30 settembre 2011 animerà gli spazi del castello di Giangiacomo dell’Acaya, nella frazione di Vernole. L’iniziativa è sostenuta da Regione, Provincia e dai Comuni di Vernole e Corigliano d’Otranto. Info: 0832.302754. L’ITALIA TRICOLORE LECCE, ex conservatorio di Sant’Anna Il Comune di Lecce organizza fino al 2 giugno 2011 presso l’ex Conservatorio di San’Anna la mostra dal titolo “L’Italia Tricolore. Percorso storico del Tricolore italiano”. La manifestazione è inserita, nel circuito di eventi e manifestazioni della città capoluogo “Lecce Capitale dei Weekend”. Info: 0832.342224. FOTOSCUOLALECCE LECCE, castello Carlo V Proseguono presso il Castello Carlo V di Lecce i workshop organizzati da FotoScuolaLecce. Questo nuovo ciclo prosegue fino al 4 giugno con Still-life. I partecipanti saranno coinvolti inella realizzazione di scatti di oggetti classificati per materiale e difficoltà di ripresa, simulando un’esperienza lavorativa. Info: 0832303707. ACQUA BENE COMUNE COPERTINO L’associazione La Casa dei Popoli ed il locale Comitato Referendario bandisce il concorso fotografico “Acqua, bene comune”. Fra le opere pervenute entro il 30 maggio verranno scelte 30 fotografie da esporre nella mostra che si terrà il 6 giugno presso la scuola elementare. Info: www.lacasadeipopoli.net. DILETTANTI ALLO SBARAGLIO RUFFANO L’associazione musicale Adovos di Ruffano organizza la terza edizione de “La Corrida. Dilettanti allo sbaraglio”, manifestazione canora e di spettacolo prevista per il 2 luglio prossimo con ospite d’eccezione l’attore romano Pippo Franco. Per info: 339.3884020, 333.3433086. EIFF, È TEMPO DI ISCRIZIONI SALENTO, varie località Scade il 15 giugno il termine per partecipare all’Ecologico International Film Festival, festival del Cinema sul rapporto dell’uomo con l’ambiente e la società organizzato dall’Associazione Culturale Contemporary Art Addiction che si terrà da luglio a settembre in varie località del Salento. Info: www.eiff.it. UN MUSICAL SU MADRE TERESA TRICASE, cineteatro Moderno – ore 20.30 La Compagnia “Giovani Orizzonti” torna in teatro con l’opera Madre Teresa, una goccia nell’Oceano. Il musical è diretto da Lucio Ianni ed è realizzato in collaborazione con la parrocchia “S. Antonio di Padova” di Depressa, il Comune di Tricase e la diocesi Ugento-S.Maria di Leuca. Info: 389.9966814. UNA SERA DI MAGGIO 2011 RUFFANO, masseria Mariglia – ore 20 Seconda ed ultima data oggi per l’edizione 2011 di “A Ruffano una sera di Maggio”, evento di cultura e spettacolo organizzato dalla Pro Loco. In scaletta un laboratorio creativo a cura di Pamela Maglie ed il concerto dei Tamburellisti di Torrepaduli. Info: 348.1306106. IL GIARDINO DEI CILIEGI MURO LECCESE, La Bussola – ore 20.30 Nuova tappa per la rassegna “La Bussola 2011” organizzata a Muro Leccese dall’omonima associazione culturale. Oggi in programma Il giardino dei ciliegi, commedia a cura della compagnia teatrale La Busacca per la regia di Francesco Piccolo tratta da una novella di Anton Checov. Info: 0836.343738. BLUE GANG BANG CAMPI SALENTINA, ex biblioteca comunale – ore 20.30 L’attore salentino Salvatore Della Villa dirige questa sera negli spazi dell’ex biblioteca comunale in piazza Libertà uno spettacolo teatral-musicale con la Blue Gang Bang composta dal chitarrista Stefano Sergio Schiattone ed il contrabbassista Carmine De Giorgi. Info: 327.9860420. Il senso della vita, poesie per ricordare... MAGLIE, Aula magna Liceo “A. Moro” - ore 9.30 Presso il Liceo “Aldo Moro” saranno premiati gli alunni delle due scuole che hanno aderito alla proposta della famiglia Agrosì a promuovere un concorso di poesia dal titolo “Il Senso della vita, poesie per ricordare…”, in ricordo di Marilena Agrosì scomparsa il 2 luglio 2007. Lo scopo è quello di sensibilizzare le giovani generazioni al dialogo ed al rispetto reciproco, di promuovere la cultura dell’uguaglianza di genere e la prevenzione delle forme di prevaricazione e violenza che si perpetuano soprattutto nei riguardi delle donne. E’ prevista la consegna di targhe e di attestati per gli allievi delle prime classi che hanno prodotto i migliori componimenti. MUSICULTURA 2011 LECCE, Convitto Palmieri – ore 18 Terza tappa per la rassegna di concerti-conferenze per il 150° dell’Unità d’Italia organizzato dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. L’appuntamento odierno è previsto negli spazi del teatrino del Convitto Palmieri con la relazioni di Bianca Tragni e le musiche di Luigi Bisanti. Info: 0833.342666. LA SAPONIFICATRICE DI CORREGGIO MAGLIE, Art Cafè – ore 21 L'autore Fabio Sanvitale presenta il libro Leonarda Cianciulli. La Saponificatrice, edito da Armando Editore e scritto a quattro mani con Vincenzo Maria Mastronardi. Durante la presentazione saranno proiettati filmati tratti dal film Gran bollito, ispirato alla saponificatrice di Correggio. Info: 388.1154924. MARATONA DI SCACCHI OTRANTO, Alimini Village e largo Porta Alfonsina Fino al 29 maggio la cittadina adriatica ospita l’Open Internazionale di Scacchi, manifestazione che nella giornata conclusiva culminerà presso Porta Terra con l’evento “La Notte degli Scacchi”. In programma gare simultanee su 10 scacchiere, la maratona scacchistica lampo e mini lezioni. Info: 0836.806212. 21 maggio 2011 26 sport 27 21 maggio 2011 a cura di Pasquale Marzotta anni di contratto con il Lecce: se talvolta ci sono state delle incomprensioni con la società, è anche vero che nei momenti complicati ho sempre ricevuto dimostrazioni di stima da parte di tutti, presidente in primis -commenta De Canio-. Incontrare qualche difficoltà lungo il percorso, quando si intraprende una strada del tutto nuova, è fisiologico. L’importante è chiarire le cose con correttezza, lealtà e procedere di comune accordo”. Gigi De Canio ha lasciato il segno nella storia del club giallorosso ed anche nella stessa serie A. Dopo aver regalato lo scorso anno la prima vittoria del campionato di serie B alla società salentina, in questa edizione ha conquistato la salvezza con un turno di anticipo per un traguardo inimmaginabile per una squadra con la difesa peggiore del torneo (62 reti subite). “Abbiamo sempre creduto nelle nostre possibilità e ce le siamo giocate partita dopo partita -evidenzia l‘allenatore ex Napoli e Udinese-. La filosofia con cui inizialmente abbiamo deciso di operare ha dato i suoi frutti e proseguiremo sulla strada intrapresa. È il giusto premio ad una programmazione che tutti abbiamo condiviso. Aver conquistato la permanenza in serie A, malgrado sia proprio la nostra la difesa più battuta del campionato, sfata il tabù che ci si può salvare solo badando a non prendere gol. Noi abbiamo dimostrato che la salvezza si può conquistare anche proponendo gioco”. Poi passa alle dediche: “La mia dedica ed i miei ringraziamenti vanno principalmente ai miei ragazzi, che mi hanno seguito e sopportato anche quando non sono stato tenero con loro. Tra i calciatori vorrei ringraziare in particolare chi ha avuto meno spazio degli altri, come ad esempio Coppola, Chevanton e Rispoli, o come Bergougnoux che, malgrado le sue qualità e pur non trovando spazio, si è sempre comportato da grandissimo professionista, senza mai creare problemi”. Ora è tempo di festeggiare e doDelirio giallorosso per una permanenza nella massima serie conquistata a Bari con un turno di anticipo. menica sera sarà grande festa nelPer domenica prossima si preparano grandi festeggiamenti nell'ultima sfida del “Via del Mare” contro la Lazio (ore 20,45) la sfida di chiusura al “Via del Mare” contro la Lazio. “A ripenIl Lecce è in festa per la “salvezza-perfetta”. La missione “qua- proseguire il cammino in coppia per il tecnico lucano ed il sarci adesso, non credo che avremmo potuto immaginare un si impossibile” è stata compiuta con due traguardi storici nel- club giallorosso. Bisogna ripartire dall’abbraccio tra Pierandrea finale di campionato più bello e soddisfacente di questo -ha le ultime due stagioni. È qualcosa di favoloso la permanen- Semeraro e lo stesso De Canio al triplice fischio finale di do- sottolineato il tecnico originario di Matera-. Abbiamo conza in A conquistata con un turno di anticipo con la vittoria menica scorsa. C’è il tempo e le condizioni per programmare quistato una splendida salvezza attraverso il gioco e mantedel derby del San Nicola contro il Bari firmata dalla doppietta con grande tranquillità e strategie la prossima stagione, gra- nendo nervi saldi anche quando tutto sembrava non andadi Jeda, con la spinta del gol di Miccoli nel successo del Pa- zie anche con i circa 30 milioni di euro in entrata. re per il verso giusto. Eravamo consapevoli che non sareblermo in casa della Sampdoria. Due stagioni e due obiettivi È arrivato il momento di dare a De Canio le chiavi dell’in- be stato facile conquistare la salvezza quest’anno ma, nocentrati per il tecnico Gigi De Canio (nella foto) alla guida tero progetto tecnico dell’Us Lecce e l’allenatore dei salen- nostante ciò, eravamo disposti a soffrire dall’inizio alla fine dei giallorossi. Due “miracoli-sportivi” che incoraggiano a tini ha commentato al termine del derby: “Ho ancora due del campionato pur di ottenere questo importante obiettivo”. Lecce: è qui la festA! SPORT 21 maggio 2011 28 CALCIO däá=~îîçÅ~íá=áéçíÉÅ~åçÒ=á=èì~êíá=ÇÉä=QMø=qçêåÉç=cçêÉåëÉ= Gli avvocati leccese ipotecano la qualificazione ai quarti di finale del 40° Torneo Nazionale Forense. A Messina il Lecce ha pareggiato 1-1 con i gol giunti nel secondo tempo: svarione difensivo dei salentini e gol dell'ex calciatore professionista Di Dio; poi c'è stata la reazione dei giallorossi con il gol di Renna su assist di Casaluci. Ecco la formazione del Lecce: Sardella (Sangiorgi), Calabro, Presicce, Matranga, Flascassovitti, Mazzotta (My), Barbetta (Lagna), Casaluci, Castelluzzo (Corvaglia Alberto), Renna, Mariano. Il ritorno degli ottavi è fissato il prossimo 21 maggio a Gallipoli. All'eventuale prossimo turno si incontrerà la vincente tra Palermo e Lamezia. Tennis, Maglie ipoteca i playoff di A2 e Galatina verso la B I magliesi consolidano il secondo posto della seconda serie nazionale, mentre i galatinesi sono pronti ad incoronarsi campioni regionali di C e puntare a vincere lo spareggio per la B TENNIS Le racchette salentine lottano per traguardi ambiziosi nei campionati maschili a squadre. Il Circolo Tennis Maglie (nella foto) consolida il secondo posto in serie A2 ed ipoteca i playoff per la serie A1. Mentre avanza in marcia a suon di vittorie il Circolo Tennis Galatina, che, dopo aver travolto le avversarie nella stagione regolare, domenica scorsa ha ipotecato il titolo regionale di serie C. Ora basterà un punto, quindi anche un pari, nella sfida di domenica prossima a Bisceglie, per incoronarsi regina di Puglia. In A2 c’è da registrare il ritorno al successo dei magliesi. Grazie al travolgente 5-1 casalingo sul Ct Settebello di Rimini, il team del club del presidente Carlo De Iaco ha riscattato il ko bruciante di Modena, grazie al poker nei successi nei singolari. I giovani Erik Crepaldi e Giorgio Portaluri si confermano gli elementi in più del club salentino, capace di contare elementi di indubbio valore come gli esperti Francesco Piccari e Gianluca Luddi. Domenica c’è la trasferta in Umbria, dove i salentini saranno ospiti del Tc Perugia in cerca di punti per la permanenza. Come già anticipato i galatinesi del presidente Giovanni Stasi stanno do- I campioni delle bocce sfilano a Calimera Ritorna il “14° Trofeo Città di Calimera”, organizzato dalla locale Bocciofila presieduta da Enzo De Luca minando il torneo regionale a suon di vittorie e di record in C. Nei playoff è arrivato il 4-2 contro il Ct Brindisi ed ora si attende l’ufficialità del successo a livello regionale nella trasferta di domenica a Bisceglie. Per la promozione in B il Galatina dovrà vincere poi lo spareggio nella gara secca contro un’altra finali- sta con sede da decidere. Intanto in B c’è un altro team salentino che prepara la rincorsa ai playoff. Si tratta del Ct “Mario Stasi” Lecce, che domenica scorsa ha osservato il turno di riposo in campionato. Ed ora dovrà vincere le ultime due giornate della stagione regolare per approdare ai playoff. BOCCE Dopo sette anni Calimera ritorna ad ospitare un grande evento nazionale con il “14° Trofeo Città di Calimera”. Si tratta di una gara di specialità a coppia con 96 formazioni, senza distinzione di categorie con il concorso di partecipazione come da tabelle federali. L’evento è organizzato dalla società bocciofila “La Calimerese”, intitolata ad “Antonio Paperi”, con il patrocinio del Comune di Calimera ed in collaborazione con la Federazione Italiana Bocce di Lecce. Il direttore di gara sarà Fernando Cal- Ecco il programma del 45° Rally del Salento L'edizione 2011 in programma dal 16 al 18 giugno proporrà conferme e novità come il rally storico del Salento RALLY È partito il conto alla rovescia del 45° Rally del Salento, in programma dal 16 al 18 giugno. Sarà ancora Lecce la sede degli arrivi, mentre il cuore pulsante è stato confermato il kartodromo “La Conca” di Muro Leccese. Vi sarà il primo Rally Storico Salentino tra le novità della kermesse valida come quinta prova del Campionato Italiano Rally 2011 dopo il Rally del Ciocco, il 1000 Miglia, il Costa Smeralda e il Targa Florio. Ed il prestigioso evento sarà valido per il Challenge di Settima Zona. Si partirà giovedì 16 giugno dal Centro Sportivo La Conca, dove si disputeranno due Super Prove Speciali sul circuito. La Sezione 2 di Tappa 1 andrà in scena venerdì 17 giugno, con due prove spe- ciali da ripetere tre volte ed arrivo previsto a Lecce in piazza Mazzini, mentre la seconda e conclusiva tappa di sabato 18 giugno ha in programma due prove speciali da ripetere due volte, inframmezzate dalla prova speciale che verrà trasmessa in diretta televisiva su RaiSport. L’arrivo finale, con premiazione sul podio, avrà luogo a Lecce in piazza Mazzini. Sarà inoltre la prima edizione del rally storico del Salento in programma il 18 giugno con le vetture d’epoca da rally sul percorso di Tappa 2 del rally del Salento. zolari, l’arbitro internazionale di Presicce del comitato di Lecce. Il programma prevede per sabato 21 maggio, a partire dalle 15, l’anteprima speciale di grande prestigio con la “Parata dei campioni”. In pista scenderanno ben 32 coppie provenienti dalle varie regioni d’Italia. Poi domenica 22 il grande evento. “Fa piacere che il mio ritorno nella Bocciofila Calimerese sia coinciso con l’organizzazione di una gara nazionale così prestigiosa, che mancava dal 2004 -afferma il presidente del club calimerese Enzo De Luca, 61 anni-. Fa piacere da presidente registrare l’organizzazione di questo tipo di eventi a sette anni di distanza. Il merito sicuramente va dato a tutti i soci di una società prestigiosa e storica”. Poi De Luca aggiunge: “Sono ritornato a Calimera con l’intenzione di dare una svolta nella programmazione societaria, arrivando a sacrificare i miei interessi di giocatore per offrire il mio appassionato contributo all’ulteriore crescita di questo sodalizio fondato negli anni ‘70. Va detto che sono orgoglioso e fiero di presiedere un club, capace di vantare grande cultura e grande sensibilità sportiva”. Un sodalizio capace di organizzare già in questo 2011 ben tre tornei regionali con il ricavato destinato anche in beneficenza. LA SCOMMESSA VINCENTE 21 maggio 2011 29 a cura di Udinese ad un passo dalla Champions La nostra scommessa Ai friulani basta un punto contro un Milan sazio per il raggiungimento di un sogno a cui in pochi credevano BOLOGNA-BARI Situazione non idilliaca quella dei felsinei che, seppur raggiunta la salvezza, sono alle prese con noiosi problemi societari. Il Bari ha ormai mollato la presa, basti guardare all’ultimo ‘sciagurato’ incontro col Lecce, che così tanto ha fatto adirare il presidente Matarrese. I padroni di casa vorranno però festeggiare al meglio l’obiettivo conseguito, ragion per cui appare consigliabile la giocata 1 bancata a 1,60. BRESCIA-FIORENTINA Sfida tra deluse. Certo, la Fiorentina non è retrocessa, al contrario degli avversari. Ma c’è da giurare che Iachini farà di tutto per non perdere. Ed è tale considerazione a rendere consigliabile la giocata 2 bancata a 2,50. CAGLIARI-PARMA Sardi in serie negativa, al contrario di un Parma lanciatissimo. Il presidente Cellino non ammetterà ulteriori passi falsi, ragion per cui il segno 1, quotato a 2,10, appare come il pronostico più appropriato. GENOA-CESENA Ballardini si gioca le ultime possibilità di rimanere sulla panchina del “grifone”. Il Cesena se la giocherà, ma il maggior tasso tecnico-tattico del Genoa rende consigliabile la giocata 1 bancata a 1,70. INTER-CATANIA Nerazzurri estremamente favoriti, in virtù di una forza collettiva ed individuale seconda a pochi, che rende il pronostico quasi scontato: giocata 1 bancata a 1,50. PALERMO-CHIEVO Sfide tra due compagini che hanno raggiunto l’obiettivo da esse prefissato ad inizio stagione. Un pareggio, bancato a 3,10, potrebbe rappresentare la giocata più appropriata. JUVENTUS-NAPOLI Partenopei favoriti. Mazzarri (probabile partente) vorrà lasciare l’ultimo bel ricordo della sua straordinaria gestione, e questo assunto fa sì che la giocata consigliabile sia la vittoria esterna del Napoli bancata a 3,95. LECCE-LAZIO Gara di difficile interpretazione, Le quote di SERIE A TIM - 38ª Giornata ma una cosa è certa: i biancazzurri faranno di tutto per non avere rimpianti nel caso in cui l’Udinese soccomba contro il Milan. Ragion per cui, appare consigliabile la giocata 2 bancata a 1,50. ROMA-SAMPDORIA Alzi la mano chi avrebbe pronosticato, ad inizio stagione, che la Samp sarebbe poi retrocessa. Probabilmente tale gesto non verrà effettuato da nessuno, eppure l’impensabile è successo, con buona pace dei tifosi blucerchiati. Ma anche i capitolini hanno fatto pochino. Tutte queste considerazioni lasciano presagire una gara ricca di segnature, con la giocata over 3,5 assai consigliabile e bancata a 1,95. UDINESE-MILAN I rossoneri corrono il rischio di far da camerieri alla probabile festa friulana, ma il Milan potrebbe sorprendere ancora, seppur scarico da un punto di vista mentale. Il tutto rende forse consigliabile puntare sul pareggio bancato a 1,50. Sponsor ufficiale U.S. Lecce www.betitaly.it La giocata pazza della settimana scommessa Betitaly del 14/05/2011 Evento Quota Esito Lazio-Genoa 1,28 Milan-Cagliari 1,49 Fiorentina-Bologna 3,04 Bari-Lecce 1,25 Catania-Roma 1,18 Cesena-Brescia 1,22 Parma-Juventus 3,34 Sampdoria-Palermo 7,89 Villarreal-Real Madrid 1,22 Getafe-Osasuna 1,17 Siviglia-R. Sociedad 1,11 Valencia-Levante 1,07 Barcellona-Deportivo La Coruna 1,10 Atletico Bilbao-Malaga 1,16 Atletico Madrid-Hercules 1,01 Importo giocata Quota Vincita parziale Bonus Totale vincita € 1 1 X 12 12 1 1 2 X2 1X 1X 1X 1X 1X 1X 2,00 600,72 € 1.201,43 € 853,42 € 2.054,85 21 maggio 2011 30 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Grazia Manni Foto di Antonio Manzone Il tratto principale del tuo carattere. La disponibilità verso gli altri. Il tuo principale difetto. Almeno tre: sono permalosa, perfezionista, invidiosa. La qualità che preferisci in una donna? Il coraggio di dire di no. E in un uomo? Il coraggio di dire di sì. Cosa ci vuole per esserti amico? Affidabilità massima. Cos’è la felicità? Mia figlia, in ogni sua espressione. L’ultima volta che hai pianto? Festa della mamma 2011, mentre mettevo i fiori sulla tomba della nonna Marcella. Di cosa hai paura? Di me stessa. Canzone che canti sotto la doccia? Bimba se sapessi di Sergio Caputo ed Io per lei di Pino Daniele. Musicisti o cantanti preferiti? Italiani, classici e contemporanei. Poeti preferiti? Emily Dickinson, Federico Garcìa Lorca, Kahlil Gibran, Alda Merini, Eugenio Montale, Pablo Neruda, Giuseppe Ungaretti. Autori preferiti in prosa? Italo Calvino, Tracy Chevalier, Carlo Emilio Gadda, Don Lorenzo Milani, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Luigi Pirandello, Arthur Schnitzler, Italo Svevo. Libri preferiti. Pinocchio, Il maestro e Margherita, Il profumo, Molto forte, incredibilmente vicino, L’amore ai tempi del colera, D’amore e ombra, Alice nel paese delle meraviglie e il nostro ultimo finalista allo Strega Il confessore di Cavour. Attori e attrici preferiti. Marcello Mastroianni e Sofia Loren. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Calista Kay Flockhart o Meg Ryan. Film preferiti. Mary Poppins, Miseria e nobiltà, Tutto su mia madre, Nuovo mondo, La bella gioventù, Vacanze romane. I tuoi pittori preferiti. Caravaggio, Chagall, Gauguin, Giotto, Mirò, Monet, Klee, Picasso, Van Gogh. Il colore che preferisci: Giallo. Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Giornalista, ha 42 anni ed è mamma di Caterina, 8 anni. Già Presidente del CdA dal 1997, oggi è Amministratore unico della Manni Editori, dopo aver conseguito a Bologna la laurea in Giurisprudenza ed un master all’Università Sant’Anna di Pisa ed aver lavorato nel campo dell’antimafia e della pubblica amministrazione. Dal 1998 al 2007 è stata consigliere comunale a Lecce. Ha ricoperto la carica di assessore provinciale alla Cultura, Ricerca Scientifica e Pari Opportunità. Dal giugno 2008 è direttore amministrativo della Fondazione Ico “Tito Schipa”, che gestisce l’orchestra e la stagione sinfonica della Provincia di Lecce. È stata consulente del Ministero dei Beni Culturali per progetti di promozione della lettura nei luoghi di disagio psicologico e nelle carceri. Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie, è inoltre coordinatrice del Club della Cultura di Confindustria Lecce. Se fossi un animale, saresti? Un koala oppure una farfalla. Cosa sognavi di fare da grande? Infermiera nel reparto maternità. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Quello con don Luigi Ciotti. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Alternativamente e contemporaneamente, mia madre e mio padre. Quel che detesti più di tutto. L’ipocrisia. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? Troppo poco: mi impegnerò nei miei secondi quarant’anni. Piatto preferito. Il riso in tutte le sue varianti e il semifreddo al torroncino di mio marito, vero chef di casa. Il profumo preferito. Tutti quelli della mia infanzia. Il fiore che ami. Le fresie, la mimosa ed i girasoli. La tua stagione preferita? Primavera. Il paese dove vorresti vivere? Quello in cui abito adesso, Lecce! In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Perché cambiare secolo? Sono una Anno X - n. 411 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 donna di oggi. Mi piace, pur con tutti i problemi che ci sono, con le contraddizioni e le diseguaglianze non risolte, la mia epoca. Personaggi storici che ammiri di più. Maria Montessori. Personaggi storici detestati. Tutti quelli che hanno privato la gente della libertà. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Qualsiasi cosa e anche di più. Chi è il tuo eroe vivente? Non ho un eroe. O forse ne ho talmente tanti... Il tuo sogno ad occhi aperti? Avere una bacchetta magica. Il tuo rimpianto più grande? Tanti e nessuno. Cos’è l’amore? “Non è guardarsi a vicenda ma guardare insieme nella stessa direzione” (Antoine de Saint-Exupéry). Stato attuale del tuo animo. Solare. Il tuo motto. “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Come vorresti morire? Obbligatorio rispondere? Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Belpaese s.r.l si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrarie agli interessi di Belpaese s.r.l. 2. Violino le disposizioni vigenti in materia di diritto d’autore 3. Contengano informazioni fuorvianti e scorrette 5. Non rispondano ai requisiti minimi di impaginazione professionale 6. Non siano pervenute nei termini concordati 7. Siano state fornite in modo incompleto In tutti i casi Belpaese s.r.l non è responsabile per il contenuto di dette inserzioni e comunicazioni. Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Tessera n. 14594 21 maggio 2011 31 21 maggio 2011 32
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